La Pietra Filosofale.

di BELIEBER_G
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Lettera. ***
Capitolo 2: *** Hagrid. ***
Capitolo 3: *** Diagon Alley. ***
Capitolo 4: *** Hogwarts. ***
Capitolo 5: *** Nuove Materie. ***
Capitolo 6: *** Quiddich. ***
Capitolo 7: *** Nicolas Flamel. ***
Capitolo 8: *** Il Troll. ***
Capitolo 9: *** Le Sfide. ***
Capitolo 10: *** La pietra filosofale. ***



Capitolo 1
*** La Lettera. ***


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Essere orfani non è un gioco o un dono, soprattutto se vieni abbandonato ai tuoi odiosi zii. Io e mio fratello, Jenny ed Harry Potter, vivevamo a Privet Drive ormai da 11 anni con Petunia, Dadley e Vernon Dursley. Harry era un ragazzo con gli occhiali, capelli neri ed occhi verdi, quasi azzurri. Io,invece, capelli lunghi marrone scuro ed occhi dello stesso colore. Non essendoci camere libere, ci facevano dormire nel sottoscala, ovvero una piccola stanzetta con due letti, una tv e qualche spazio per mettere dei giochi. Quel giorno, Dadley iniziò ad urlare di svegliarci, continuando a battere i piedi sulle scale per far scuotere la nostra camera. Allora aprì gli occhi, me li strofinai ed uscii dalla camera. “Va a prendere la posta.” Mi ordinò zio Petunia. Andai fuori e vidi che sulla cassetta della posta si era posato un gufo con occhi espressivi e pelo marrone chiaro. Scossi la mano per farlo andar via e raccolsi la posta, notando bollette, bollette e poi due lettere per me ed Harry. Strano, non ricevevamo mai posta. Rientrai dentro e consegnai tutto a zio, che stava facendo colazione. “Papà, Harry e Jenny hanno ricevuto una lettera!” iniziò a gridare poi Dudley, saltellando. Vernon ridacchiò. “E chi mai scriverebbe a voi?” si domandò, iniziando a leggere una delle due lettere con alle spalle la moglie e il figlio. Subito dopo averla letta velocemente, le strappò entrambi, buttandole nel fuoco. Sospirai e tornai a fare colazione, innervosita.
 
Era il compleanno di Dudley, così,quella mattinata, andammo allo zoo della città. Ci avventurammo nella stanza degli anfibi e mentre Harry guardava un serpente, io osservavo una lucertola. Dudley era innervosito dal fatto che il serpente non si muovesse, perché stava riposando e diede delle pacche al muro. “E fallo muovere!” esclamò poi. “Sta dormendo!” gli disse Harry. L’altro sbuffò e si precipitò a vedere un pitone più in là. “Scusalo, è fatto così.” Continuò Harry, parlando al serpente. Poi, esso annuì. “Riesci a sentirmi?!” domandò il ragazzo. E annuì di nuovo. Fui stupita da quel gesto.
 
Il giorno seguente, le lettere per me e per Harry, continuavano ad arrivare ogni ora, quasi ogni 30 minuti. Ma lo zio le bruciava tutte. Fin che, una domenica, non si tranquillizzò sulla poltrona. “Ah, niente posta la domenica.” Commentò, mangiando un biscotto. Poi, improvvisamente, la terra tremò e il camino si spense tutto d’un tratto. Dalla buca delle lettere, dalle finestre e dal camino iniziarono ad uscire lettere su lettere, fino a circondare la casa. Vernon impazzì, mentre io ed Harry ci divertivamo da matti in quel miscuglio di buste. Avrei voluto tanto leggerne una: così la afferrai a casa ed iniziai a correre con lo zio che mi inseguiva per togliermela. Inciampai nel tappeto e me la strappò di mano, mentre le altre lettere continuavano a riempire il soggiorno. “Ce ne andiamo! Molto lontano! Dove nessuno potrà più trovarci!” gridò, rosso in viso.

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Capitolo 2
*** Hagrid. ***


Per “molto lontano” lo zio intendeva “davvero lontano”. Ci stabilimmo su una casetta circondata da vento, pioggia e oceano. Non riuscimmo a dormire quella notte, anche perché era il nostro compleanno. Verso mezzanotte ci sedemmo sul pavimento polveroso ed Harry, con le dita, iniziò a disegnare una torna con 12 candeline. “Buon compleanno Harry.” Sussurrai sorridendo. “Buon compleanno Jenny.” Mormorò lui, con un sorriso e al via soffiammo sulla torta disegnata. A quel punto, qualcuno da fuori diede forti colpi alla porta, poi sempre di più, fino a sfondarla. Gli zii sobbalzarono ed Harry mi afferrò il polso per poi nascondersi dietro un muro. Entrò un alto omone con la barba lunga, i dita come salsiccie, in mano un ombrello e vestito di una giacca pesante. “Scusate per la porta.” Disse, per poi rialzare l’oggetto e chiudere il buco quadrato. Poi mise lo sguardo su Dudley e ridacchiò. “Wow, dall’ultima volta che ti ho visto Harry, sei un pò più grassottello.” Commentò. Dudley, impaurito dall’uomo gigante, balbettò qualcosa: “I-io non sono Harry.” In quel momento Harry mi lasciò la mano e si mostrò. “Sono io.” Disse. “Ma si che sei tu!” esclamò l’altro,sorridendo. “E tua sorella?” chiese, allora mi mostrai anche io. “Scusa, ma tu chi sei?” azzardai a domandare. “Io sono Hagrid, il custode delle chiavi di Hogwarts.” Rispose egli e poi con un colpo di ombrello, accese il fuoco nel camino, come per magia. “Vi è mai capitato di fare cose strane? Cose non normali? Voi siete un mago e una strega.” Continuò, socchiudendo gli occhietti neri. Sgranai gli occhi. “Ma io sono Jenny…Solo Jenny.” Commentai, stupita. Hagrid scosse la testa e mi mise in mano una delle famose lettere. Mi affrettai a leggere: “Signorina Jennifer Potter, è con onore che le comunichiamo che lei è stata ammessa alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.” Sorrisi ampiamente anche ad Harry. Già dal nome, fui subito curiosa di scoprire come fosse, ma lo zio interruppe le mie fantasie. “No, no e no! Non dovevano mai avere a che fare con la magia! Lo abbiamo giurato quando li abbiamo presi!” esclamò egli. “Presi? Avevate detto che i nostri genitori erano morti in un incidente d’auto!” continuò Harry. “Incidente d’auto?! Un incidente d’auto ha ucciso Lily e James Potter?! E’ oltraggioso!” commentò Hagrid, andando a riaprire la porta. “Beh, a voi la scelta.” Continuò. Il vento del posto iniziò a passarmi tra i capelli: ero del tutto intenzionata ad andarmene da li una volta per tutte. Voltai la testa verso Harry, che annuì deciso. Ci stringemmo la mano e senza guardare indietro, raggiungemmo Hagrid verso una nuova vita.
***
Hagrid ci portò in una taverna del centro città: buia e malconcia. Le persone di quel posto non mi piacevano molto, ma eravamo abbastanza affamati. Ci sedemmo ad un tavolo ed Harry iniziò a fare troppe domande. “Come sono morti i miei genitori?” domandò. Hagrid sospirò e si fece cupo, avvicinandosi con la bocca ai nostri visi. “Voldemort.” Sussurrò. “Voldemort?!” esclamò Harry, alzando le sopracciglia. L’altro lo zittì immediatamente. “Il suo nome non viene mai pronunciato: è un uomo malvagio, un assassino.” Spiegò. “Lui li ha uccisi?” chiesi, mormorando come lui. “Erano tempi bui Jenny, molto bui. Voldemort aveva i suoi seguaci e chi lo bloccava, trovava la morte…Nessuno poteva bloccarlo, nessuno,tranne te. Lui ti ha fatto quella cicatrice.” Continuò Hagrid, guardando Harry. In quel momento mi sentii molto messa da parte, come se fosse lui l’eroe che ci aveva salvati. Tolsi quei pensieri e mi guardai attorno. Fu allora che lo vidi: un ragazzo era seduto, coperto da un pesante mantello blu. Capelli biondo platino e occhi azzurri cielo.
I miei occhi incrociarono i suoi, come dimenticarlo? Era davvero molto bello, stupendo direi. Voltai lo sguardo quando Harry mi diede una pacca sulla spalla per avvertirmi che dovevamo andare a pagare. Vicino al bancone, ci imbattemmo in un uomo curioso. Era secco, con un naso lungo ed un turbante in testa. “Oh, Harry,Jenny, lui è il professor Raptor, uno dei tanti di Hogwarts.” Disse Hagrid. “O-Oh signor P-P-Potter. N-Non sapevo di una sorella. L-Lieta di conoscervi.” Balbettò l’altro, mentre trattenni una risata. Infine, Harid ci portò fuori, dalla porta sul retro, dove c’era un muro di mattoni. Avremmo scavalcato? Allora Hagrid prese il suo ombrello e toccò alcune mattonelle, come una password. Presto esse si divisero, come per magia e apparve una strada piena di persone. “Benvenuti, a Diagon Halley.” Disse Hagrid, entusiasta.

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Capitolo 3
*** Diagon Alley. ***


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Hagrid ci diede una lista di quello che dovevamo comprare,che di sicuro serviva per la scuola. “Quindi ci serve..Una bacchetta,un gatto o un rospo..?” chiesi ad Hagrid. “Si..” mi rispose. “Ma Hagrid,noi non abbiamo tutti questi soldi..” fece notare Harry. “Certo che li avete! Sono li..Alla banca Gringott..” Davanti a noi c’era un grosso palazzo con molti piani,con sopra la scritta Gringott. Entrammo dentro. C’erano decine di folletti che stavano lavorando. Almeno da quello che avevo letto e dalle sembianze che avevano,sembravano folletti. Così andammo al banco in fondo. “I signori Potter vorrebbero fare un prelievo..” disse Hagrid al folletto. “E i signori Potter hanno la loro chiave?” chiese l’uomo con le orecchie a punta. “Oh certo..E questa..E’ da parte di Silente..Per lei sa cosa..” Hagrid diede al folletto una busta con su scritto Segreto. Abbastanza sospetto,ma non volli impicciarmi.
***
Uno dei folletti,anche se sembravano tutti uguali,ci fece salire in su una ferrovia,che portava nelle varie stanze blindate. Andammo prima alla stanza 713,dove Hagrid prese un oggetto molto piccolo,poi alla nostra. Appena il folletto aprì la nostra camera blindata,si potette notare una grande fila di monete e noi eravamo piuttosto stupiti. “Non credevate che vi avessero lasciato senza soldi!” Esclamò Hagrid,ridacchiando.
 
Così,con tutti quei soldi che ci avevano lasciato i nostri genitori,andammo a comprare tutto l’occorrente. Io,Hagrid e Harry ci dividemmo. Io entrai in un vicolo,dove c’era scritta l’insegna di Magia Sinister. Sembrava un posto abbastanza Sinistro. Mi avvicinai subito a dei libri, quando rividi quel ragazzo della locanda. Mi guardò attraverso le fessure della libreria, mentre io voltai lo sguardo arrossita. Lui sorrise, mostrando i suoi denti bianchi e poi se ne andò.
Quando tornai da Hagrid e Harry,avevano già comprato due gufi. Poi,mi diressi al negozio di bacchette di Olivander. Quando entrai,Olivander mi riconobbe. Un misterioso uomo,con i capelli bianchi all’insù. “Signorina Potter..” mi disse. “E’ qui per ritirare una bacchetta?” continuò. Io annuii. Sfilò alcune bacchette da uno scaffale a caso. La prima che presi mi fece una strana sensazione. Rabbrividii. “Che strano..” disse Olivander. “Perché?” chiesi stranita. “Poco fa è venuto qui un ragazzo è ha comprato una bacchetta uguale a questa..” spiegò.
Io non riuscivo a capire il motivo per cui ce ne erano due uguali. “Chi fabbricherebbe due bacchette uguali?” chiesi,senza offenderlo. “Bella domanda..” non lo sa sapeva nemmeno lui.
***
Dopo aver messo la divisa,compresa di un maglione,una cravatta e un mantello nero,Hagrid ci accompagnò alla stazione di Londra,dicendoci di andare al  Binario 9 e ¾. Ma non riuscivano a trovarlo. Così seguimmo una numerosa famiglia,che sembrava andasse dalla nostra stessa parte. Due dei suoi componenti,attraversarono,come per magia,la colonna che divideva il nove e il dieci. “Mi scusi..Puoi spiegarmi come..” cercò di parlare Harry alla donna. “Oh certo..Non preoccuparti tesoro..Anche Ron è al suo primo anno..” disse la donna,indicando un bambino con i capelli rossi,suo figlio. “Devi soltanto attraversare quella barriera. E arriverai in un attimo..” spiegò la donna. Io andai per prima,perché Harry aveva un po’ paura. Attraversata la barriera,cioè il muro e mi ritrovai davanti al treno. Un lungo treno rosso e nero,che mi avrebbe diretta ad un mondo tutto da scoprire. 

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Capitolo 4
*** Hogwarts. ***


Dopo pochi minuti dalla partenza,arrivò nel nostro scompartimento anche Ron. “Vi dispiace..Tutti i posti sono occupati.” Lo facemmo mettere seduto con noi e prendemmo anche alcuni dolci. Aveva con se un topo. “Mio padre me lo ha regalato. Mio fratello George mi ha anche insegnato come farlo diventare giallo.” disse Ron. “Facci vedere!“ Harry era entusiasta di vedere una magia. Quando arrivò una ragazza che cercava un rospo. “Scusate avete visto un rospo?Un ragazzo di nome Neville lo ha perso.” ma si accorse che stavamo per fare un incantesimo. “Oh state facendo magie? Vediamo allora.” disse con aria da intelligentona. “Per il sole splendete,gli occhi di corallo, stupido topo diventa giallo!” Ma la sua magia non ebbe nessun effetto. “E quello lo chiami una magia? Io mi sono esercitata e alcuni incantesimi mi sono riusciti sempre!” La ragazza si mise seduta e con un incantesimo,aggiustò gli occhiali ad Harry e si accorse che era il famoso Harry Potter. “Ehi..Ma tu sei Harry Potter!!Io sono Hermione Granger. E tu sei?” chiese a Ron,dopo esserci presentata. “Ron Wesley..” “Jenny Potter..” mi presentai come sorella di Harry. “Non sapevo che Harry Potter avesse una sorella!” la medesima persona che non lo sapeva. “Non sei l’unica.” dissi scocciata e anche un po’ invidiosa.
***
L’arrivo ad Hogwarts fu bellissimo,il castello era pieno di luci ed ero molto eccitata. Salimmo le scale,fin che non arrivammo davanti a delle grandi porte e una donna con un cappello da strega. “Benvenuti ad Hogwarts.Io sono la professoressa Mgranitt. Presto verrete smistati nelle vostre case. Aspettate qui..” la donna se ne andò. Ed io,nell’angolo delle scale,notai di nuovo quel ragazzo che avevo incontrato a Diagon Alley. “Allora è vero quello che dicevano sul treno. Harry Potter è arrivato ad Hogwarts” disse egli. “Io sono Malfoy…Draco Malfoy.” Continuò, con aria altezzosa. “Credo che tu conosca mia sorella.” Disse Harry. Draco si accorse di me e mi ricordò. “Oh..Tu sei quella di Magia Sinister.” si ricordò. “Mi chiamo Jenny…” dissi il mio nome. “Non vorrei che facessi amicizia con persone sbagliate Jenny..Posso darti una mano…” disse tendendomi la mano. Guardai ancora una volta i suoi bellissimi occhi azzurri e poi gli strinsi la mano. Infine arrivò la Mgranitt  e ci condusse nella grande sala.
***
 
Decine di persone mi stavano guardando e io mi sentivo un po’ timida. Davanti a una grande tavolata,forse quella dei professori,c’era uno sgabello e un cappello.“Adesso io vi chiamerò per nome. Voi verrete qui e io vi mettere il Cappello Parlante sulla testa. Così verrete smistati.” spiegò la prof. “Hannah Habbott.” Appena mise il capello sulla testa della ragazza,esso cominciò a parlare,smistandola in Tassorosso. “Tutti gli invidiosi finiscono a Tassorosso.” mi sussurrò Ron. “Draco Malfoy.” La professoressa non appoggiò nemmeno il capello sulla testa che esso disse subito: “Serpeverde!” Lui si alzò e col sorrisetto andò a sedersi con tutti gli altri Serpeverde. “Tutti i maghi cattivi sono diventati Serpeverde.” continuò Ron. “Harry Potter.” Naturalmente io,Harry,Ron ed Hermione fummo smistati in Grifondoro,come i nostri genitori e ne ero fiera. Dopo alcuni minuti di cena,un vecchio uomo dalla lunga barba bianca,postato al centro della grande tavolata,cominciò a parlare. “Lui chi è?” chiesi. “Lui è Silente. Il Preside” mi disse uno dei tanti Wesley,Fred. “Avvertiamo gli studenti che il corridoio del terzo piano è severamente proibito,se non volete fare una brutta fine.” ci avvertì .Io non ci sarei mai andata,ero li sono per impegnarmi e studiare magia. Dall’altra parte del mio tavolo,c’erano i Sempreverde e Draco continuava a guardarmi con uno sguardo stranito,come se volesse capire qualcosa riguardo a me. Ma dopo pochi secondi tornò col pensiero fisso sul cibo. Certo che era strano,carino,ma strano.

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Capitolo 5
*** Nuove Materie. ***


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Il giorno dopo,la nostra prima lezione era di Pozioni,con il professor Severus Piton. Si trattava di un uomo con i capelli a caschetto nero e gli occhi dello stesos colore,solo che essi suscitavano paura.  A lezione,Draco insistesse perché io mi mettessi vicino a lui,e per quella volta lo feci contento. “Non ci saranno sventolamenti di bacchette in questo corso!” disse subito il professore,come prima regola. “Mi è stato detto che abbiamo una nuova celebrità..” Naturalmente si riferiva ad Harry,ed io,stanca di sentire sempre la stessa cosa,cominciai a scarabbocchiare il mio quaderno. “Questo non ci esclude dal prestare attenzione!” Non credevo che si riferisse a me,fin che Draco non mi fece segno di seguire. “Jennifer Potter dico bene?” Odiavo essere chiamata Jennifer. “Si signore..” “Dimmi un po’..Sai dove cercare se ti chiedessi di trovarmi un bazoar?” “No signore..” “Ovviamente..Qui ad Hogwarts sei come tutti gli altri signorina Potter.” Così cominciò quella conversazione fra me e Piton. “Lo sono già Professore. A quanto pare conoscono solo mio fratello. Non c’è bisogno che conoscano anche me!” Dopo quella mia frase la campanella suonò e tutti ci dirigemmo in aula di Incantesimi.
***
Il professore,anche lui con una barba lunga,ci stava insegnando come far lievitare una piuma. “Dovete solo ricordare che è Agitare e Colpire. E dovete anche ripetere Wingardium Leviosa!” spiegò. Subito Draco si avventò con la bacchetta sulla piuma,ma stava sbagliando tutto. “Fermo!Così caverai l’occhio a qualcuno!E poi sbagli pronuncia..E’ Leviosa..Non Leviosà!!” lo corressi. “Fammi vedere come lo fai tu allora..!!” Si arrabbiò un po’. Io,come aveva detto il professore,agitai bene la bacchetta e dissi con la corretta pronuncia: “Wingardium Leviosa!” Presto la mia piuma prese a lievitare. Fui la prima a riuscirci.
Nel pomeriggio,andammo a lezione di volo,con la capo casa di Corvonero: una donna con capelli corti grigi e dei curioso occhi di colore oro.  “Benvenuti alla vostra lezione di volo…Adesso mettete la mano al di sopra della vostra scopa e dite:Su!” spiegò egli. “Su!” lo dissi forte e decisa,così la mia scopa si ritrovò subito nella mia mano. Lo stesso riuscirono anche Draco,Harry ed Hermione. “Adesso salite. Poi vi darete una bella spinta,forte,vi chinerete in avanti e presto vi accorgerete che state volando!” continuò. Prima che potessimo iniziare tutti,Neville ebbe qualche problema. Si vibrò in aria,ma perse il controllo della scopa e finì a terra,sembrava fosse una brutta caduta,infatti si era rotto il polso. “Aspettatemi qui..E se vedo qualcuno muoversi senza di me..Verrà espulso da Hogwarts prima che riesca a dire Quiddich.” disse con tono serio la professoressa. “Avete visto che faccia..!!” scherzò un amico di Draco,Tiger. “Dai smettila Tiger..E’ stato un incidente..” continuò Draco,difendendo Neville. “Se avrebbe tenuto in mano la sua Ricordella,si sarebbe ricordato di atterrare sulle chiappe!” continuò a scherzare l’altro suo amico,Gayle. Ma non era affatto divertente. “Avanti dammela!” ordinai a Tiger di ridarmi la Ricordella. Un piccola palla di plastica che, se emanava fumo rosso, voleva dire che ti eri dimenticato qualcosa. Lui prese la scopa e la lanciò in aria. Io e Draco partimmo verso di essa,prendendola al volo entrambi. “Brava Potter!!” si congratulò con me Draco.Ma arrivò la professoressa Mganitt,che ci scoprì. “Potter..Malfoy..Volete seguirmi prego..!” Sapevo che ci avrebbe portati dal preside. Ma non fu così,rimanemmo davanti all’aula di Difesa Contro Le Arti Oscure,quando la Mganitt chiamò fuori due alunni. “Professor. Raptor..Posso rubarle Flitt e Baston solo per un secondo?” chiese a Raptor.Lui li mandò fuori. Baston era un ragazzo di media statura, con i capelli corti: il capitano della squadra di Grifondoro. Flitt, invece, era un orrendo ragazzo scuro di pelle con i denti a castoro: il capitano della squadra di Serpeverde. “Baston..Flitt..Vi ho trovato..Dei cercatori!” disse con molto entusiasmo. Io non sapevo nemmeno cosa fosse un cercatore. “Cercatore?!”

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Capitolo 6
*** Quiddich. ***


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Mi feci spiegare da Fred e George cosa fosse un Cercatore. “Vi rendete conto che voi due siete i Cercatori più giovani del secolo!” esclamò George. “Non ti preoccupare..Ti spiegherà tutto Baston..E’ il nostro Capitano!” disse Fred. Arrivò anche Hermione correndo. “E’ naturale che siete stati accettati come Cercatori..Ce lo avete nel sangue.” disse Hermione col fiatone. Poi ci portò davanti a una vetrina,dove c’erano decine di premi vinti da Grifondono e Serpeverde. Su uno di essi c’era scritto Potter e Malfoy. “Non sapevo che tuo padre fosse un Cercatore Jenny!” esclamò Ron. “Non lo sapevo nemmeno io..” ero stranita e meravigliata allo stesso tempo,ma anche fiera di aver ereditato qualcosa da mio padre.
La mattina dopo,Baston e Flitt accompagnarono me e Draco al campo di Quiddich,per insegnarci qualcosa. Dentro un baule,c’erano diverse tipi di palle. “Questa palla si chiama Pluffa. I battitori si lanciano la Pluffa e devono oltrepassare uno di quei tre anelli per fare punto.” spiegò Baston. “Quelle cosa sono?” chiese Draco riferendosi a delle piccole palle che continuavano a muoversi come se fossero animate. “Ah quello è un bolide,rognosi i bolidi..!” disse Flitt. Poi Baston aprì un piccolo scrigno e mi mise in mano una piccolissima palla d’oro che si aprì e si poterono notare delle fitte ali. “Questo spetta a voi. Quello è un Boccino D’oro..” spiegò Baston. “Mi piace questa palla!” disse Draco col sorriso. “Ah ti piace ora..” continuò Flitt. “E cosa ci devo fare?” chiesi.
“Lo acchiappi..Prima che lo faccia Malfoy..Tu prendi questo Jenny..E noi vinciamo!” disse alla fine Baston.
Eravamo entrati nel vivo del Natale e mancava poco alle vacanze. Arrivò presto la posta,ma naturalmente io non ricevetti niente. Chiesi in prestito la Gazzetta Del Profeta a Ron. C’era scritto che qualcuno aveva rubato alla banca. “Ehi!!Qualcuno ha scassinato la Gringott.Dice che la camera blindata 713 è stata completamente svuotata..” lessi. “Strano..E’ li che siamo andati con Hagrid..” si ricordò Harry. All’improvviso arrivò il mio gufo,con un manico di scopa incartato nella bocca. “Ma io non ricevo mai posta!” ero stupita. “Dai apriamolo!” era entusiasta Ron. “E’ un manico di scopa!” si accorse Harry. “Non è un semplice manico di scopa..E’ una Nimbus 2000!!” esclamò Ron.Io mi chiedevo chi l’avesse mandata,quando guardai verso il tavolo dei Serpeverde,e c’era Draco che mi sorrideva,forse era opera sua. Il giorno dopo,c’era la mia prima partita di Quiddich contro Serpeverde.Avevo un po’ di paura,ma a me aspettava solo il boccino da prendere come Draco.
***
Naturalmente i Serpeverde baravano,colpirono anche Baston e così la porta fu scoperta. Subito dopo,davanti a me apparve il Boccino e cominciai ad inseguirlo .Ma quando ero ad un passo dall’oggetto,persi il controllo della scopa e quasi caddi da essa. Mi tenni con una mano. Dopo alcuni minuti rimasta così appesa,sentì le mani di Draco che mi spinsero e mi aiutarono a salire sulla scopa. Io e Draco partimmo alla ricerca del Boccino. Ma quando sembrava che io stessi per prenderlo,entrambi cademmo dalla scopa. “Potter e Malfoy afferrano il Boccino..Parità!!” Il Boccino era in entrambi le nostre due mani. Era abbastanza meravigliata.

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Capitolo 7
*** Nicolas Flamel. ***


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Io,Harry,Hermione,Ron e Draco,andando verso l’aula di Pozioni,facevamo fatica a salire la scale,che si muovevano in continuazione. “Forza andiamo di qua..Prima che le scale si muovano di nuovo!” si preoccupò Ron. Ma quello era il terzo piano,ed era completamente vietato. “Qualcuno ha l’impressione che non dovremmo essere qui?” Hermione era una che seguiva sempre le regole. Ci accorgemmo che stava arrivando il Guardiano,così scappammo dietro a una porta chiusa a chiave,ma che Hermione,con un incantesimo,aprì. “Chissà perché era chiusa a chiave!” mi domandai. “Per un buon motivo!” Sopra a una botola era posato un gigantesco cane a tre teste. Scappammo immediatamente, cercando di non urlare troppo. “Ma come gli viene in mente di tenere una cosa come quella chiusa in una scuola?!!” disse Ron ancora impaurito. “Non lo so..Ma se avete notato sotto di lui c’era una botola. Protegge qualcosa.” dissi agli altri. “Non ho notato la botola,forse le teste!Le hai viste?ERANO TRE!“ esclamò Draco.“Io adesso me ne vado al letto,prima che a uno di voi venga in mente un’altra idea per farci uccidere..O peggio…Espellere!” disse Hermione,andando verso il Dormitorio. “Abbiamo avuto una cattiva influenza su di lei..” annunciò Draco alla fine.
Il giorno dopo,chiedemmo informazioni ad Hagrid. “Chi vi ha parlato di Fuffy?” disse,chiamando la bestia per nome. “Quel mostro ha un nome?!” gridò Hermione. “Certo che ce l’ha..E’ mio!!” continuò Hagrid. “Ma cosa c’è sotto quella botola?” chiese Harry. “Non sono affari vostri..Sono cose tra il professor Silente e Nicolas Flamen..” rivelò.
“Nicolas Flamen?” “Non dovevo dirlo..!!!” Si pentì alla fine e se ne andò. “Io conosco Nicolas Flamen. Questa estate è venuto a casa nostra. Ha parlato di una strana pietra magica..”spiegò Draco. “Dovremmo fare delle ricerche in biblioteca!” suggerì Hermione,ma cercammo tante volte e non c’era mai niente.
Arrivò il Natale,ma io ed Harry saremo rimasti ad Hogwarts insieme a Draco e Ron. Il giorno della vigilia,osservavo come Ron e Draco giocassero a scacchi e come Draco fosse ben capace. “Cavallo in E5.” disse Ron. Allora la pedina si mosse in quella direzione. “Regina in E5.” La regina di Draco mangiò il cavallo di Ron. “E’ un gioco da barbari!” subentrò Hermione. “E’ il gioco degli scacchi dei maghi..Hai fatto le valigie!” continuò Draco. “E tu non le hai fatte..” “Cambio di programma..I miei genitori vanno dai miei nonni per Natale..Resterò qui con Jenny..Cioè con tutti voi!!” si corresse Draco. “Bene..Così aiuterai Jenny a cercare in Biblioteca un libro su Nicolas Flamel..” spiegò Hermione. “Ma abbiamo cercato un milione di volte!” si lamentò Ron. “Non ne la sezione proibita..Buon Natale ragazzi!!” ci augurò Hermione.
***
Il giorno dopo era Natale,e sembrava che avessimo ricevuto dei regali. “Ci sono due pacchi per voi!” ci avvisò Ron. In uno di essi c’erano delle ballerine rosse,che sembravano molto costose. “Buon Natale Jenny.Con affetto,Draco.” lessi il biglietto. “Oh ma che carino!” disse Harry scherzando. Io gli diedi uno spintone e diventai un po’ rossa. Nell’altro pacchetto c’era uno strano mantello con un biglietto. “Questo me lo diede tuo padre. E’ ora che tu lo tenga,fanne buon uso.” lessi. Ma non c’era scritto chi lo aveva mandato. Quando Harry se lo mise,parte del suo corpo era praticamente svanito. “E’ un mantello dell’invisibilità quello!” esclamò Ron.
Io e Draco lo usammo per andare nella sezione proibita della Biblioteca,ma lo stesso non c’erano notizie su Nicolas Flamel. Sentendo arrivare Gazza,il guardiano,scappammo in una stanza vuota. Al centro di essa c’era solo uno strano specchio,con sopra la scritta:Non mostro il tuo volto,ma solo ciò che desidera il tuo cuore. Infatti,mi andai a specchiare,ma non c’ero io,ma il volto di Draco felice. Mi voltai,ma in verità Draco era da tutt’altra parte. “Draco..Tu cosa vedi?” chiesi. “Ehm..Io..Che sono capitano della squadra di Quiddich.” Nella sua voce c’era un accenno di bugia. Restai per ore a guardare ciò che notavo in quello specchio,e lo trovavo curioso. Mi stavo forse prendendo una cotta per Draco? Tutto finì quando arrivò Silente. “Ciao Jenny..” cercai di avere spiegazioni. “Professore..Mi spiega perché io..” mi interruppe. “Perché vedi Draco nello specchio?” Aveva intuito tutto. “Io non credo che il tuo incontro con Draco sia stato casuale Jenny..Si nasconde un grande segreto..” spiegò. Io ero piuttosto stranita. “Ma allora perché nessuno me lo vuole dire?!” chiesi arrabbiata. “Adesso è una cosa che non puoi comprendere,ma con il tempo forse capirai,che persino da un amore,può nascere qualcosa di orrendo.”

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Capitolo 8
*** Il Troll. ***


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Vero sera,a cena,stavamo tranquillamente mangiando,quando arrivarono al nostro tavolo Tiger e Gayle. “E allora la piccola Potter si è presa una cotta eh..Ormai lo sa tutta la scuola!” Risero di me, mi sentivo umiliata quando lo gridarono davanti a tutti,così scappai in bagno a piangere. Pochi minuti dopo,si sentì un grosso rumore e quando uscii dal bagno,c’era un enorme Troll davanti a me e con un ascia in mano. 
“Jenny spostati!!” mi urlò Draco. Io mi levai dalla mira del troll ed Harry e Draco cominciarono a tirargli contro alcune assi di legno. Poi Harry si aggrappò alla sua ascia. “Fa qualcosa!!” urlò Harry a Draco. “Cosa?” Si sentiva disorientato Draco. “Qualunque cosa!” allora Draco estrasse la sua bacchetta dicendo: “Wingardium Leviosa!” la sua ascia vibrò in aria,ma quando Draco lasciò la presa della bacchetta,l’ascia finì in testa al troll,stordendolo. Quando il troll era a terra,arrivarono Piton e la Mgranitt. “Cosa è successo!?!” Volle delle spiegazioni la prof. “Mi scusi professoressa Mgranitt è tutta colpa mia .Avevo saputo del troll e credevo che sarei riuscita a combatterlo,ma non è stato così. Se Draco ed Harry non fossero venuti ad aiutarmi..Probabilmente sarei morta.” mi inventai. “Non me lo sarei mai aspettato da una come te signorina Potter…Cinque punti,ti verranno tolti!” mi punì. “Per quanto riguarda voi due!….Dieci punti..Saranno affidati ad ognuno di voi.” li premiò. Notai anche che Piton aveva una ferita sulla gamba,forse aveva a che fare con Fuffy.
La mattina dopo,a colazione,Piton venne a dare la buona fortuna a Draco per la sua seconda partita contro Tassorosso. “Buona fortuna per oggi Malfoy..” zoppicava. “Ecco perché il sangue..” riflettei. “Il sangue?” chiese Ron. “L’altra sera Piton aveva un brutto taglio sulla gamba,forse è perché ha cercato di superare Fuffy. E ha usato il troll per far distrarre tutti così che potesse andare a prendere ciò che c’è nella botola..” spiegai. Tutti erano d’accordo con la mia teoria.
Il giorno dopo,Hermione tornò dalle vacanze natalizie,un po’ nervosa: “Vi ho fatto cercare nella sezione sbagliata..Come ho potuto essere così stupida?!!” si arrabbiò Hermione,mettendo un grosso libro sul tavolo. “Eccolo qui..Nicolas Flamel è l’unico mago che ha potuto fabbricare la pietra filosofale!Si dice che essa dia un elisir di lunga vita,chi la avrà,diventa immortale” lesse Hermione. “Ecco cosa c’è dentro la botola..Ecco cosa cerca Piton!” convinsi tutti alla fine.
Corremmo tutti e cinque a dirlo ad Hagrid. “Cosa c’è?” disse aprendoci la porta. “Dobbiamo parlare..” disse Harry. “Scusatemi ora ho un po’ da fare..” ma prima che potesse chiudere la porta,tutti e cinque insieme dicemmo in coro: “Sappiamo della pietra filosofale!” allora Hagrid ci fece entrare. Sul tavolo,c’era uno strano uovo che stava per schiudersi, sembrava l’uovo di un drago. “Questo è un drago!” esclamò Hermione. “Non è un semplice drago. Questo è un dorso rugoso di Norvegia.Mio fratello Charlie li sta studiando in Romania.” spiegò Ron. “Hagrid..Ma dove lo hai preso?” domandò. “L’ho vinto..A uno straniero che ho incontrato a Diagon Alley.” rispose. Notai,che fuori dalla finestra,ci stava spiando Tiger e di sicuro lo avrebbe detto alla Prof.,eravamo fuori orario. 

Infatti la Mganitt ci punì. “Passerete la punizione con Hagrid.” ci disse Gazza. Hagrid era triste perché gli avevano portato via il drago,anche se era solo un cucciolo.”Dobbiamo sistemare una faccenda!” disse Hagrid,mentre si avviò nella foresta oscura. A pochi metri dalla sua casa,c’era una grossa pozza di sangue. “Sangue di unicorno.” disse Hagrid dopo averlo dorato. “Ci divideremo. Harry tu viene con me,Hermione andrà con Ron e Jenny con Draco.” ci divise in gruppi. Io e Draco prendemmo una torcia e ci avventurammo nella foresta. Sentivo degli ululati qua e la e avevo paura che ci fossero dei lupi. Presi improvvisamente la mano di Draco,che allo stesso tempo diventò fredda come la mia. “Tu non hai paura vero?” chiesi tremolante a Draco. “Io?Paura?….No!” disse anche lui con voce tramante.
Quando davanti a noi,una strana creatura stava bevendo il sangue dell’unicorno e si accorse di noi. Gridammo di paura, a squarciagola. Prima che potesse colpirci,arrivò un centauro che lo fece scappare via. “Jenny Potter..Va via..Non puoi stare qui..” disse l’animale. “Ma cosa era?” chiese Draco ancora sconvolto. “Una creatura mostruosa..Egli ha ucciso molta gente..Tra cui i tuoi genitori Jenny..E’ un grave peccato bere il sangue di un unicorno .Può darti vita anche quando sei a un passo dalla morte. Ma provoca una conseguenza gravissima” spiegò. “Grazie Fiorenzo!” arrivò Hagrid. E io sapevo,che quella creatura era ben si una persona. Era lui,era Voldemort,ed era ancora vivo.

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Capitolo 9
*** Le Sfide. ***


Il giorno dopo riflettei un po’ sulla faccenda del drago e dello sconosciuto. “Non vi pare strano che Piton vuole entrare nella botola,ma poi uno sconosciuto si presenta ad Hagrid e gli dona un uovo di drago?Hagrid naturalmente non ha sospettato niente,lui adora troppo i draghi!Ma perché non ci ho pensato subito?!!” dissi ad alta voce. Corremmo da Hagrid,di nuovo. “Hagrid..Lo sconosciuto che ti ha venduto il drago..Sembrava interessato a Fuffy?” domandai. “Si..Gli ho detto..Certo..Fuffy è un gran bel cagnone..Ma se c’è qualcosa che lo calma..Di sicuro è la musica!!” da allora si intuì tutto. “Non dovevo dirvelo..!” si accorse alla fine.
Così corremmo subito da Silente,ma al suo posto c’era la Mgranitt. “Dobbiamo vedere il professor Silente..E’ urgente!!” implorai la prof. “E’ partito,non tornerai prima di due giorni..” disse tranquillamente. “Ma è urgente..Si tratta della pietra filosofale!!” “Non so come voi sappiate dell’esistenza della pietra,ma dovete tornare subito nei vostri dormitori!” naturalmente la Mgranitt non ci crebbe. Io mi sedetti sul divano,ormai arresa e pensando anche che forse Piton voleva la pietra per consegnarla a Voldemort. “Adesso Voldemort avrà la pietra…E..E ritornerà..” si disperò Harry,se Voldemort sarebbe tornato,per Harry sarebbe stata la fine. “Riflettiamoci..Da chi è stato battuto Voldemort la prima volta?” riflettei. “Silente…Fin che Silente sarà ad Hogwarts..Tu Harry non puoi essere toccato.” Era ovvio,fin che il Preside sarebbe rimasto nella sua scuola,gli alunni sarebbe stati sempre al sicuro. “Dobbiamo entrare in quella botola..Stanotte!” ordinò Harry.
***
Infatti,verso le undici,uscimmo dai nostri dormitori e ci dirigemmo al terzo piano. La porta era già aperta e avevo paura che fosse Piton. “Pensavate di andare senza di me vero?” Dietro di noi apparve Draco. “Ehi!” lo salutai io. “Andiamo!” Fuffy era addormentato da un arpa che suonava per magia,sospettavo di Piton. Spostammo la zampa del cane e cademmo giù nella botola. Scivolammo giù,fino ad arrivare ad essere intrappolati da una strana pianta che continuava a muoversi. “Fermi!Questo è un Tranello del Diavolo. Dovete stare calmi,o vi soffocherà più lentamente!” spiegò Hermione. “Oh..Adesso si che posso stare calmo!!” urlò Draco,che non si calmò nemmeno un attimo. Io,Hermione,Harry e Ron riuscimmo a scendere,ma Draco No. “Sta fermo!!” continuava a ripetere Hermione. “Non ci riesco!!!” gridò lui. “Draco..Ascolta la mia voce..Calmati!” dissi io,cercando di farlo calmare. Alla fine,scese anche lui.“Per fortuna che eravamo calmi!” esclamò alla fine.
In un’altra stanza,c’erano un mucchio di chiavi con le ali,che volavano sopra al soffitto. E una di quelle apriva la porta che portava all’altra camera. “Scommetto che è quella con l’ala spezzata!” vidi bene Draco. “Allora va tu..” gli suggerii. Infatti,al centro della camera,c’era già una scopa pronta per la prova.
 Ma a me sembrava tutto troppo meno complicato per essere una sfida. “Non lo so..E’ troppo facile!” sussurrò lui. “Ma..Dopotutto..Sei il più grande cercatore del secolo no?” cercai di convincerlo. Lui mi sorrise e afferrò la scopa,partendo all’inseguimento della chiave con l’ala spezzata. Seguito da tutte le altri chiavi,Draco afferrò quella giusta e così potemmo correre all’altra stanza.
Era tutto molto buio,sembrava un posto di morte senza luce. “Cos’è un cimitero?” provò Harry. “No…E’ una scacchiera!” disse Draco. Allora si accesero le torce e si poterono vedere tutte le pedine dei scacchi dei maghi. “Penso che bisogna giocare per andare avanti..” suggerì Hermione. “Bene..Allora..Hermione sarà la torre..Harry prenderà il posto del pedone..Ron sarà il cavallo..Mentre io e te..Saremo re e regina.” Draco prese il posto della regina e io quello del re. “Adesso..I bianchi muovono per primi..E poi..Giochiamo!” La partita durò in po’. Alcune delle nostre pedine furono distrutte,fino a che Draco fece una strana mossa con la regina. Si trovava a due passi dalla regina dei bianchi. “Aspetta..No!!” mi accorsi io. “Hai capito tutto vero Jenny?Quando la regina mi mangierà..Tu darai scacco al re..” spiegò,ma non mi sembrava giusto. “No!Deve esserci un altro modo!!!” insistetti.
 “Andiamo Jenny!Tu e tuo fratello dovete continuare. Non io,non Hermione,non Ron..Voi!Sono disposto a sacrificarmi per i miei amici!” disse con parole sincere,allora lo lasciai fare. La regine dei bianchi andò verso Draco e lo distrusse .Ma nessuno si doveva muovere dal loro posto,fin che non avremmo finito la partita. “Re in H2...Scacco matto!” La partita era stata vinta e io mi sarei promessa,che sarei tornato a riprenderlo.

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Capitolo 10
*** La pietra filosofale. ***


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Io ed Harry proseguimmo nell’altra stanza,dove si trovava lo specchio delle brame e Raptor. “No!Non è possibile lei..Lei non dovrebbe..” balbettò Harry,credendo che al suo posto ci sarebbe stato Piton. “Strano non è vero?Chi sospetterebbe del P-Povero professor Raptor?” disse,in verità il suo balbettio era finto. “Naturalmente tutti sospettavano di Piton..Anzi..Lui era il primo ostacolo che mi si celava davanti..” A quelle parole, Harry cominciò a riflettere. “Quindi era lei che usava il Troll come diversivo..E’ stato sempre lei!!” gli urlai. “Certo..Ma purtroppo io non sono capace di trovare la Pietra..” disse,voltandosi verso lo specchio. “Fammelo rivedere!” disse una strana voce da non so dove. “Ma mio signore non ne avete le forze.” continuò Raptor. “Ho abbastanza forza per questo.” rispose la voce. Allora Raptor si tolse il turbante e so potette notare una seconda testa,la testa di Voldemort. “Ah!Harry Potter..Finalmente ci rivediamo.” disse,parlando con Harry. “Portalo qui!” continuò. Raptor prese per il braccio Harry e lo portò davanti allo specchio. Anche io,da dietro di lui,riuscivo a vedere Harry che teneva in mano la pietra. “Cosa vedi?!” urlò Raptor. “Io..E i miei genitori” mentì Harry. “Sta mentendo!” se ne accorse Voldemort.Allora Harry cominciò a correre,ma intorno a noi si formò una linea di fuoco che ci sbarrò la strada. “Avanti Jenny..Guarda nello specchio..Vedi i tuoi genitori?Insieme..Possiamo farli ritornare..Devi solo darmi la pietra!” Voldemort non la ottenne attraverso Harry,ma credeva che con me più fragile,ci sarebbe riuscito. “BUGIARDO!”  naturalmente non gli credevo. Allora Raptor si avventò su di me cercando di farmi soffocare,ma Harry lo prese per il volto e presto esso cominciò a dissolversi,fino a morire, non seppi come fu possibile. Io svenni,non riuscivo più a respirare.
 
Mi risvegliai in Infermeria,accanto a me c’era Silente. “Ciao Jenny..” mi salutò il preside. “Dov’è?Dov’è Voldemort?E’ morto?!” chiesi. “No..Non è morto..E’ scappato..Cercando un altro corpo…Abbiamo ritenuto necessario distruggere la pietra Jenny..” spiegò. “Ma così Nicola Flamel morirà!” mi accorsi. “Si Jenny..Morirà..Ma ha abbastanza elisir per risolvere le sue faccende.” rispose. “Adesso va a cena..Ci sono i tuoi amici che ti aspettano” continuò .Io,entusiasta di vederli,corsi subito nella sala grande. Ma lì si trovavano solo Harry,Ron ed Hermione,nessuna traccia di Draco.
***
“Jenny..C’è Draco!” mi disse Ron. Io vidi Draco attraversare l’arco dell’entrata e andai ad abbracciarlo. “Tutto bene Draco?” “Tutto bene Jenny..” mi sorrise,e andò a sedersi al suo posto. Silente si alzò e comunicò i vincitori della coppa delle case. “Al quarto posto..C’è Grifondoro..Con 365 punti.” Eravamo arrivati ultimi. “Al terzo posto..Corvonero..Con 372 punti…Al secondo posto..Tassorosso..Con 455 punti…E al primo posto..Con 495 punti..Serpeverde!” Tutti i Serpeverde,compreso Draco,erano felici per la vittoria. “Ma voglio dare dei punti all’ultimo minuto.” annunciò Silente. “Voglio dare 20 punti alla signorina Granger,per la sua stupenda intelligenza.” Hermione era stupita che per una volta la sua intelligenza fosse stata premiata. “10 punti..Al signor Wesley…Per la capacità negli incantesimi..Anche se un po’ scarsa.” Ron si era un po’ offeso. “40 punti..Al signor. Harry Potter..Per il suo coraggio..” naturalmente Harry veniva sempre premiato per questo. “Anche 50 punti…A Jenny Potter..Per la sua fedeltà negli amici..” non sapevo dessero punti per questo,ma ne ero fiera. “Ed infine..10 punti..Al signor. Malfoy..Per la sua grandiosa partita agli scacchi dei maghi.” Draco ne fu sorpreso. Sommando tutto,eravamo insieme a Serpeverde nella classifica. “Alla pari con Serpeverde!” gridai a tutti. “Credo che un cambiamento di decorazioni sia d’obbligo!” Alla mia destra si formarono sei bandiere con il colore di Grifondoro e alla mia sinistra,sei bandiere con il colore di Serpeverde,una decorazione più che bella.
***
La mattina dopo,prendemmo il treno per tornare a casa,anche se non volevo. Hagrid diede a me ed a Harry,un album con le foto dei nostri genitori. “Grazie Hagrid..” dissi,mentre lo abbracciai. “Sembra strano no? Tornare a casa..” disse Hermione.
Io risposi: “No..Quella non è casa mia..Non proprio..”
 
CONTINUA…
 
 
Spero che questa storia vi sia piaciuta: il mondo in cui è scritta, la nuova piccola trama e il nuovo personaggio! Se vi è piaciuta,seguitemi anche con il secondo capitolo della saga! A presto <3
-Belieber_G

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