Prompt challenge Maggio 2015

di Kiki May
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** After the Fall ***
Capitolo 2: *** Spike/Drusilla - Ciao, ciao, bambina (I’m losing you) ***



Capitolo 1
*** After the Fall ***



Salve! Spero ci sia ancora qualcuno in questa sezione di EFP. :D In ogni caso, ecco la prima storia della raccolta. Il prompt: post Not Fade Away, Buffy riflette sul rapporto che lega Spike ed Angel. 





Buffy, Spike, Angel (Buffy/Spike, Spike/Angel, Buffy/Angel)

After the Fall


 

 

 

 

Lo trova ad attenderla ai limiti di un corridoio male illuminato, all’ultimo piano dell’ospedale. La solita espressione strafottente dipinta sul volto, un ghigno stentato da indossare come una maschera.
A dispetto di ogni divieto, Spike tiene una sigaretta premuta tra le labbra ma non accenna ad accenderla. Ha una cicatrice arrossata sulla guancia sinistra ed i suoi occhi rivelano la stanchezza che il portamento orgoglioso vorrebbe nascondere.
Buffy ferma di colpo la sua corsa.
“Notizia dell’ultima ora: non morto!” annuncia lui, allargando le braccia e abbozzando un sorriso colpevole.
“Vedo,” replica la Prescelta, inflessibile come una sfinge.
Lo supera senza aggiungere altro.


Angel giace su un letto lontano da ogni macchinario, ma confortevole e pulito. Buffy percepisce con nitidezza l’odore di sapone alla lavanda delle lenzuola appena cambiate, assieme al fetore della carne bruciata e in fase di guarigione. Angel ha un braccio carbonizzato ed una parte del suo volto risulta orribilmente sfigurata. La sente arrivare, però, e si gira piano. Apre l’occhio destro, quello illeso.
“Buffy …”
“Non avresti dovuto,” dice lei, combattendo l’urgenza al pianto. Nonostante gli anni e la distanza, la sofferenza dell’ex amante la colpisce al cuore quasi come fosse una parte di lei a sanguinare. “Non avresti dovuto,” ripete, più ferma. “Los Angeles è una città enorme. Hai scatenato un’apocalisse che ha coinvolto migliaia di persone innocenti! Ho dovuto strappare dalle macerie perfino le mie ragazze! Come hai potuto fare una cosa del genere? Come hai potuto non pensare alle conseguenze?”
Angel ingoia e prende fiato, inutilmente. Buffy sente la rabbia crescere ancora di più.
“Non so cosa ti sia preso, ma non posso tollerare un comportamento del genere! Il mio compito è proteggere questo mondo, Angel, non distruggerlo! Neanche per te.”
“Lo so.”
“Ti prenderei a pugni in questo istante, se solo non fossi già un –“
“Buffy …”
“Perché?” chiede lei, e si siede a margine del letto.
Lui le prende una mano, la stringe e la bacia con la stessa venerazione che usava quando, tornato dall’inferno, si affidava a lei in ogni cosa. Chiude gli occhi e sussurra parole di gratitudine.
Buffy le accetta e lo perdona, come sempre.



Ritrova Spike in una panchina sul tetto, intanto a fumare la fantomatica sigaretta del corridoio. Sta guardando le stelle e Buffy lo trova bellissimo.
“Andata bene la riunione con l’eterno innamorato?” chiede lui, esalando una boccata di fumo. “Immagino che il melodramma avrà colpito l’animo delle infermiere più sensibili, se ancora esistono.”
“Come hai fatto ad ottenere un letto d’ospedale per un vampiro che non ha bisogno di cure mediche?” replica lei, per nulla impressionata dal suo sarcasmo.
“Ho chiesto con gentilezza.”
“Hai minacciato i medici?”
“Minacciato è un’espressione un po’ dura. Direi piuttosto che …”
“Il primario mi ha confessato che lo hai letteralmente premuto contro il soffitto,” interrompe Buffy, avvicinandosi. “Le infermiere più sensibili, per usare la tua espressione lievemente sessista, hanno trovato molto romantico il tuo gesto.”
Spike alza il capo, solleva il sopracciglio sfigurato e getta la sigaretta.
“Ah … oh.”
Buffy si siede accanto a lui.
“Quando sei tornato?” chiede poi, seria.
“Qualche settimana dopo Sunnydale … dopo che … lo sai.”
“Perché non hai chiamato?”
La voce della Prescelta è vulnerabile e anche il vampiro ha abbassato le difese. La guarda con intenso rimpianto, china il capo.
“Non volevo crearti altri problemi. Non volevo rovinare la mia uscita in bellezza, da eroe e tutto …” serra gli occhi. “Avevo paura che fosse davvero una bugia, quello che hai detto quando …”
Non lo era.” Sussurra lei, sollevandogli il mento. I suoi occhi sono pieni di lacrime e Spike ingoia le sue. “Ti ho creduto morto.”
“Mi dispiace tanto.”
Si separano, incapaci di sopportare l’intensità del contatto.
È Buffy a parlare, di nuovo.
“Allora, il tuo gesto romantico per Angel. È … vero?”
Spike annuisce con un cenno svogliato.
Buffy espira.
“E tu lo ami?” insiste, più sicura.
Di nuovo un cenno affermativo, riluttante.
“E lui … lui ti ama?”
Spike ridacchia amaramente.
“Lo sai che non funziona così. Non con me, almeno. Io ci provo, ma …”
“Spike …” interrompe ancora lei e stavolta lo abbraccia con trasporto, senza trattenersi. Lui ricambia con altrettanta forza sovrumana e cominciano a piangere entrambi, di dolore e sollievo. “Sono così contenta di vederti.”
“Anch’io, amore. Anch’io.”

 

 


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Capitolo 2
*** Spike/Drusilla - Ciao, ciao, bambina (I’m losing you) ***


Secondo prompt: Drusilla/Spike, Italia 1950





Dru/Spike, Italy 1959


Ciao, ciao, bambina (I'm losing you)





Avevano danzato per ore tra le strade di Sanremo, per i vicoli illuminati che si affacciavano sul mare nero e profondo, Drusilla e Spike, reduci dall’ennesima fuga. Colpevoli del massacro di una famiglia di ricchi possidenti francesi, i vampiri si erano dovuti rifugiare in Italia prima di scatenare le ire dei cacciatori locali. E sebbene il sole onnipresente nei volti della gente, nell’odore delle case, rendesse Spike ancora più nervoso e suscettibile ai possibili pericoli che potevano abbattersi sull’amata sire, una fascinazione irriducibile legava entrambi alla terra che non visitavano più dai tempi di Angelus e Darla, quando il nucleo familiare era intatto.
“Eravamo felici in Italia, ricordi Spike? Felici come colombe.”
Le risa di Drusilla si mescolavano al rumore delle onde, alla folla colorata di uomini e donne che percorrevano le strade del centro anche a tarda ora e … oh, senti? Senti la confusione? Stanno festeggiando nel teatro principale, stanno cantando bellissime canzoni!
Il festival di Sanremo era stato inaugurato da qualche anno e subito era divenuto un’attrazione internazionale. Ne era uscita fuori una canzone famosissima, che Spike usava cantare mentre guidava, stonando e storpiando tutte le parole di cui non comprendeva il significato. Drusilla adorava la sua voce e adorava l’idea del blu e del volo infinito e questo era bastato a convicere Spike ad acquistare due biglietti per lo spettacolo.
Si erano recati al casinò municipale di Sanremo la notte del trentun gennaio e avevano assistito alla seconda vittoria di Modugno. Spike aveva riso e applaudito, ma gli occhi di Drusilla si erano riempiti di lacrime una volta ascoltata la canzone.
“Ciao, ciao, bambina. Un bacio ancora. E poi per sempre ti perderò …”

Sulla strada del ritorno Drusilla non aveva voluto danzare ed il suo sguardo si era fatto lontano, smarrito. Spike l’aveva stretta tra le braccia.
“Cosa c’è che non va, amore? Tu ami la musica!”
“Oh Spike, amo la musica … sì, io amo la musica. Perché è sempre sincera.”
Spike aveva aggrottato le sopracciglia e Drusilla lo aveva baciato con tenerezza.
Un bacio ancora, ancora uno per non dimenticare. La canzone diceva che l’avrebbe perduto, che avrebbe perduto il suo calore e i mille violini suonati dal vento, ma se l’avesse baciato ancora, ancora una volta …
“Ti amerò per sempre,” promise allora lui, quasi leggendole nel pensiero, pronunciando le esatte parole che avrebbero fugato ogni timore di Drusilla.
E lei aveva sorriso e l’aveva baciato ancora e si era lasciata cullare per le strade di Sanremo, tra i fiori e il sangue degli ignari passanti.



Vorrei trovare parole nuove, ma piove piove sul nostro amor …

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