Il pezzo mancante.

di oneyasha
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tre anni dopo. ***
Capitolo 2: *** Dall'inizio. ***
Capitolo 3: *** Sogno o realtà? ***



Capitolo 1
*** Tre anni dopo. ***


Come la maggior parte delle volte i sogni non hanno una vera e propria conseguenza.Molto spesso essi sono semplicemente frutto della nostra immaginazione,cioè quello che ci piacerebbe o non ci piacerebbe che accadesse.

A volte sono brutti, altre volte sono belli,ma questo dipende solo ed esclusivamente dal nostro stato d'animo.


Aya oramai non sapeva neanche più cosa volesse dire esattamente  la parola sogno.Le sue non erano notti passate a dormire,i suoi erano scarsi tentativi di addormentarsi interrotte anc'esse da un'incubo dietro l'altro.Non si sa cosa erano volessero dire quegli incubi, né tantomeno se avessero un significato definito,erano piccoli pezzi di memoria persa probabilmente.

L'amnesia di Aya era una molto lieve,poichè si ricordava praticamente tutto,tranne cosa fosse accaduto prima dell'incendio.Aveva rimosso inconsapevolmente quei momenti.

Viveva con Maria ormai,il loro rapporto ebbe un improvviso miglioramento da quando vivevano da sole in quella nuova casetta,era tutto perfetto.... o almeno così credeva Aya finché un giorno dopo quasi tre anni dall'accaduto...


"Ciao Maria!" Disse Aya tutta sorridente entrando in casa con un mucchio di fiori in mano

"Maria?" Chiese ancora non sentendo alcuna risposta da parte della donna.

Un po' preoccupata cominciò a girare per casa...

"Signorina,siete voi?" Disse la donna sbucando dalla cucina con indosso un grembiule pieno di macchie di grasso e tutto sporco.Il cuore di Aya riprese a battere regolarmente dopo che si era bloccato per qualche secondo.Vivere con Maria non era semplice,aveva sempre paura di sbagliare quando stava con lei ,non sapeva mai come comportarsi.È vero che il loro rapporto era molto migliorato, tuttavia era stata l'amante del padre,non poteva trattarla come una vera e propria madre,anche se da quel giorno era stata lei a crescerla e ad informarla su alchuni perché della  medicina per arrivare così un giorno ad essere un ottimo medico.

"Che cosa le succede signorina,siete talmente bianca che sembra voi abbiate visto un fantasma!" Disse la donna avvicinandosi alla ragazza che cercò di abbozzare un sorriso

"Nulla Maria,tranquilla, guarda che ti ho preso!" Rispose per cambiare argomento mostrandole le bellissime margherite che aveva in mano.

Maria sorrise,sapeva che non doveva essere facile per lei vivere con la consapevolezza che il padre era un folle e sua madre è stata uccisa proprio da lui.A quanto pare Aya non ricordava nulla del ragazzo...meglio così,si diceva Maria, almeno si sarebbe risparmiata altra sofferenza.Non voleva dirle nulla, se lo  ricordava da sola bene, se no ancora meglio...

"MARIAAAAA?EEEEEIIII? CI SEIIII?" urlava Aya sventolandole una mano davanti per risvegliarla dai suoi pensieri

"Eh? Cosa? Cosa c'è?"chiese distratta

"Nulla è che non mi rispondevi,che ti prende? Qualcosa non va?"chiese preoccupata Aya

"No no, macché , sto benone, che ne dite se andassimo a fare una bella passeggiata e mangiassimo fuori in giardino?" Chiese riprendendosi completamente"Ho fatto le alette di pollo piccanti..." le disse con un sorrisetto furbo.

"Tu ci tieni proprio a vedermi urlare come una pazza scatenata , vero Maria?"Disse la ragazzina ridendo ,anche se sapeva che Maria non gliela diceva giusta preferiva non chiedere, o almeno per il momento non lo avrebbe fatto...








**************

Angolo che non interessa a nessuno ma volevo mettere per rompere le scatole :D

Ciao popolo <3 che bello tornare qui, finalmente la scuola è finita e io ho più tempo da dedicare alle mie fantasie di scrittrice. ^--^

Ed ecco qui il primo capitolo della One shot "Il pezzo mancante",spero la storia vi abbia incuriosito.

Cosa nasconderà Maria? Di che incubi si tratta? Chi sarà il ragazzo che Maria si ostina a nascondere da Aya? Leggete e saprete!! *-----* hihihihi che perfida che sono XD

So di non essere una brava scrittrice però ce la metto tutta ahahah scusate se a volte le cose che scrivo sono sciocche o senza senso,gradirei volentieri il vostro aiuto per migliorare, aspetto un vostro segno.

Un abbraccio OY ❤

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Capitolo 2
*** Dall'inizio. ***


Una splendida luna piena illuminava il buio di quella sera.

Maria e Aya erano intente a leggere ciascuna un libro per conto proprio.La prima era accovacciata sul divano,mentre l'altra era seduta per terra con la schiena poggiata sulla parte destra del camino del salotto.

Nel salotto regnava il silenzio,il migiore amico della lettura ma il peggiore del pensiero.

Quando c'è silenzio nella mente si creano anche inconsciamente domande alle quali le risposte non sono sempre singole,ed esattamente quello succedeva ad Aya in quel momento.


Senti,Maria...”disse per poi chiudere il libro senza neppure mettere il segnalibro


Si signorina?”chiese Maria sollevando gli occhi dal libro


Dai,basta chiamarmi così!Sono io la più giovane qui dentro,sono io che dovrei portarti rispetto,non tu!” disse infastidita da quel nomignolo.

Erano ormai tre anni che vivevano insieme,non le aveva mai detto di smettere di chiamarla così,sperava che prendendo confidenza l'avrebbe chiamata con il suo nome.


Maria era un po' strana,ma nonostante questo Aya le voleva un bene dell'anima.Spesso quando la chiamava e Maria non le rispondeva si preoccupava tantissimo,pensava sempre il peggio come ad esempio un possibile suicidio causato della mancanza di Alfred,per questo era sempre cauta quando le chiedeva di lui.

Sapeva quanto Maria amava quell'uomo,tanto da aiutarlo persino con quei macabri esperimenti.

Maria era una splendida persona,e questo lo capì in tutto questo tempo passato insieme a lei,per questo non voleva perdere anche lei.

Se dovesse succedere lei rimarrebbe sola... e lei non voleva rimanere sola.


Va bene...” disse Maria sorridendo,aveva sempre sperato che Aya le chiedesse questo;non si era mai azzardata di darle del tu e prendere tanta confidenza


Ascolta Maria,ecco... volevo sapere...”esitò un momento”ecco,volevo sapere cosa è successo esattamente prima dell'incendio.”disse determinata,era sicura che niente di quello che Maria le avrebbe risposto non avrebbe minimamente influenzato il suo stato d'animo.


Oh Aya...”sussurrò Maria chiudendo a sua volta il libro per poi posarlo sul tavolino e sedersi composta sul divano “ Vedi Aya, il dottore commise molti nella sua vita,tra cui quello di uccidere la padrona...ma capisci, questa sua follia partì dal suo amore per la bellezza umana,soprattutto di persone morte...” Aya ascoltava quelle parole come fossero una fiaba,peccato che questa non avrà un lieto fine “Quando tu avevi la tenera età di otto anni venne un ragazzo a farsi visitare,non credo tu sappia di chi parlo... ecco aveva si e no tre anni in più di te, era magro,biondo e aveva una fascia che gli copriva l'occhio destro.Era davvero un bel giovanotto,educato,intelligente ma soprattutto...” si fermò un attimo tirare un sospiro ma neanche il tempo di ricominciare che Aya la incalzò a continuare la frase.


Soprattutto?Soprattutto cosa?”


Ma soprattutto gli occhi,oh Aya aveva degli occhi stupendi.Erano uno strano color nocciola contornato di blu nero e tutt'intorno all'iride si vedevano delle sfumature d'oro.Aya dovevi vederli,il ragazzo era così bello che tua madre si affezionò appena incontrato,tanto di offrirgli da mangiare.Di solito non lo faceva,anzi di solito non voleva avere a che fare con i pazienti del dottore,ma quella volta invece tentò perfino di salvarlo da tuo padre che decise...ecco decise farlo diventare una in bambola …

Così lo ospitò per la notte,la maggior parte dei pazienti di tuo padre erano orfani,nessuno li aspettava a casa quindi nessuno si sarebbe accorto della loro assenza.

Il giorno dopo il dottore si svegliò presto per preparare tutto e con lui si svegiò la padrona che,davvero triste per la futura sorte del ragazzo decise di uscire di casa.

Si svegliò anche il ragazzo,i suoi occhi erano davvero meravigliosi,un qualcosa di unico,o almeno così pensavamo finché si tolse la fascia.

Allora mi sentii malissimo,l'occhio destro era completamente ricoperto di un'infezione di uno strano colore giallastro.Ricordo che la faccia del dottore cambiò tonalità,non poteva fare una bambola con quella cosa sull'occhio...”


Che schifo,era questo che lo preoccupava? Che essere terribile.” disse con fatica Aya disgustata.La testa le faceva incredibilmente male e aveva una forte fitta allo stomaco,aveva fatto uno sforzo enorme per pronunciare quelle parole.

Maria lo notò subito “Aya ti prego, non farmi andare oltre per oggi, tu stai male, forse è meglio che ti metta a letto,troppe cose insieme ti fanno male” disse preoccupata andandola a sorreggere per farla alzare e accompagnarla nella sua stanza


No Maria, ce la faccio, ti prego guarda io...” le gambe le cedevano, per quanto volesse sapere dell'altro proprio non ce la faceva “Va bene , andiamo” disse rassegnata, domani avrebbero continuato sicuramente.


Maria era dispiaciuta, non avrebbe voluto parlargliene,lo sapeva che le avrebbe fatto male,ma doveva sapere,ne aveva diritto. Fino a qualche giorno prima era convinta di lasciarla ricordare da sola e se non ricordava pazienza.


Aya d'altra parte era tremendamente confusa, perché sentir parlare di quel ragazzo le aveva fatto male? Dov'era finita tutta la sua determinazione di non lasciarsi influenzare dai ricordi?



Maria l'aveva appena messo a letto e stava per uscire quando Aya la chiamò

Aspetta Maria,ti prego non lasciarmi sola,stammi vicino”le disse piano quasi implorandola.


..Va bene Aya,come vuoi” Le sorrise dolcemente Maria ,era la prima volta che le chiedeva di starle vicino.


Si stese accanto a lei e la abbracciò

Non ti lascerò sola,te lo prometto.Buonanotte.” le sussurrò per poi chiudere gli occhi e addormentarsi.



** ** ** ** ** ** **


Note dell'autrice


Salve mia buona gente, e buona serata. :D che bella la luna fuori eh , davvero magnifica.


Cooooooomunque sapete che le mie storie erano straappiccicate? Sto risolvendo quindi la lettura sarà più semplice ahaha



Vorrei ringraziare coloro che hanno messo questa storia tra le seguite e le ricordate, spero vi stia incuriosendo. Di sicuro avete capito chi è questo fantomatico ragazzo biondo :)) hihihi sono abbastanza prevedibile xD


Come continuerà la bellissima fiaba per bambini di Maria? Come reagirà Aya alla fine? Perché Palla di neve non ha ancora fatto la sua apparizione?

Questo e molto altro lo scopriremo insieme perchè per ora non lo so nemmeno io ahahaha ^-^


Alla prossima cari lettori :)


Un abbraccio OY <3


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Capitolo 3
*** Sogno o realtà? ***



-Ciao bambina,il dottore è in casa? Sai,avrei bisogno di un piccolo controllo.-disse un ragazzo ad Aya sorridendo e mostrando con l'indice la facia sul suo occhio.

Aya era sdraiata nel giardino davanti casa a pancia in su accarrezzando Palla di Neve che era accoccolato accanto a lei.Sentendo la voce del ragazzo girò la testa verso il cancello per poi alzarsi e andargli incontro.

-Sei un paziente di papà?-disse la bambina guardandolo.Era davvero carino quel ragazzo.Aveva dei capelli arruffati che quasi brillavano grazie ai raggi del sole,indossava una vecchia camicia con duo o tre bottoni slacciati ,o almeno così sembrava a causa del materiale giallastro che dà quest'impressione,e dei pantaloni marroni dai quali partivano due bretelle del medesimo colore.Aveva,inoltre, una benda che gli faciava l'occhio destro e anche una parte di fronte.Ma passando poi a guardare l'occhio sinistro ... una meraviglia.Il suo occhio era una gemma preziosa dal nome sconosciuto,dovevano essere davvero stupendi, tanto da sembrare ipnotici .Aya rimase meravigliata dalla bellezza dei suoi occhi,non ne aveva mai vist di così speciali,neanche nelle bambole che spesso il padre le regalava.

-Ma cosa hai fatto all'occhio?-chiese dispiaciuta pensando che il suo bellissimo occhio possa avere qualcosa di veramente grave...

-Non saprei dirti sai? Mi sono svegliato una mattina con l'occhio rosso,pensavo passasse... e invece è andato via via peggiorando con il tempo fino a diventare un'infezione.Spero solo non sia grave.- disse finendo la frase con un sorriso,aveva un bellissimo sorriso.

-Mi dispiace... entra.-disse Aya aprendogli la porticina del cancello.

Corse sul prato accanto a Palla di Neve e fece segno anche al ragazzo di sedersi accanto a lei battendo due volte il palmo sul terreno accanto a lei.Il ragazzo le si avvicinò e si sedette proprio nel punto in cui Aya gli fece vedere.

-Come ti chiami?-disse Aya tutta sorridente

-Il mio nome è...-cominciò a dire, ma non riuscì a finire la frase che si sentì una voce:

-Aya,tesoro,sei fuori?-disse Monica sporgendosi dalla porta.

-Sì mamma,vieni, ti presento il mio nuovo amico-disse agitando la mano facendosi vedere

Monica le si avvicinò svelta,non voleva che sua figlia avesse a che fare con gli elementi che Alfred usava per i suoi esperimenti.

-Aya,quante volte ti ho detto di non parlare mai con gli sconosciuti! Ora alzati,vai dentro con Palla di Neve,forza!-disse dura

-Ma mam...-

-Niente ma! Corri, svelta!-disse con un tono che non ammetteva repliche.

Aya si alzò prendendo in braccio Palla di Neve.

-Aspetti,signora.Non è assolutamente colpa di sua figlia,sono stato io a chiederle del dottore, lei mi ha solo risposto.Mi dispiace per averle parlato,capisco la sua preoccupazione e ha completamente ragione.-disse educato il ragazzo.Era dispiaciuto essere la causa per cui la madre sgridò la bambina ,così si scusò.

Monica rimase stupita da ciò che il ragazzo le disse,ha chiesto perdono per una cosa sciocca come questa?

Aya invece guardava la scena confusa,come mai quel ragazzo chiese scusa per un suo sbaglio?Si era praticamente preso tutta lui la colpa.

-Quanti hanni hai ragazzo? -chiese Monica calma

-12,signora-rispose il ragazzo.

A 12 anni essere così educati non era certo da tutti.

-Ma allora sei piccolo anche tu!Dove sono i tuoi genitori?-chiese guardandosi intorno per poi riportare lo sguardo sul ragazzo che aveva un sorriso amaro sulle labbra e lo sguardo fisso sul pavimento.

-Capisco...-disse Monica-accomodati giovanotto,avrai fame no?-

-Evvai!Il mio nuovo amico si ferma a merenda, evviva!!!-esclamò Aya allegra che fino ad allora era rimasta in silenzio.

-Ne sarei onorato signora... ma non vorrei disturbare in alcun modo,farò la mia visita e poi me ne andrò via-disse sorridendo

A quelle parole Monica perse un battito.Sapeva bene cosa sarebbe successo a quel ragazzo.Non sarebbe mai andato via...

-Oh per favore,non vedo qualcuno che non sia adulto da...bhe mai,per favore resta.Mangia con me e poi andiamo in giardino a giocare con Palla di Neve!-lo pregò Aya

-...va bene,se non è un disturbo...-disse guardando Monica che gli sorrise

-Nessun disturbo,ti ho invitato io,figurati.-disse Monica sorridendogli dolcemente

Aya non perse tempo,lo prese per mano e lo trascinò in sala da pranzo

-Lo sai?Mamma mi ha insegnato a fare i biscotti,che ne dici se li facessimo insieme?-

-Ma certo!Sarebbe divertente.-disse felice il ragazzo


Due ore dopo...


-Ecco fatto!-disse Monica sfornando una telgia di biscotti perfettamente cotti e profumati

-Mhhh... che profumino,siete stati bravi ragazzi,mi congratulo con voi.-disse posando i biscotti sul tavolo tra i due ragazzi che aspettavano seduti davanti un bel bicchiere di latte.

-Woooo che bella mangiata!-esclamò Aya bevendo il suo ultimo sorso di latte

-Erano buonissimi,siamo degli ottimi chef!-disse soddisfatta

-Senti furbetta,vai a lavarti quei baffi di latte-disse Monica ridendo e facendo ridere anche il ragazzino che stava ancora bevendo il suo latte.

-Non prendermi in giro,mamma!-disse dirigendosi alla porta facendo un faccino che doveva sembrare arrabbiato ma che di arrabbiato non aveva assolutamente nulla.

-Ascolta ragazzo,mi dispiace dirtelo ma tu non puoi restare qui,credimi,lo dico per il tuo bene. Se dovessi restare non è garantito che tu sopravviva.-disse dopo che la porta si chiuse

-Signora,io devo restare,se non curo questa cosa al più presto potrei morire comunque.Questa infezione è grave,e molto. Ne sono pienamente cosciente,anche se a sua figlia non l'ho detto.Vorrei solo guarire.-disse convinto

-Ma non capisci che se resti...-non finì la frase che un'Aya tutta sorridente fece la sua apparizione nella sala da pranzo

-Di cosa parlate?-chiese Aya salterellando fino alla sua sedia per poi sedersi e guardare prima sua madre poi il ragazzo.

-Nulla cara,perché non fai vedere la casa al tuo amico? Almeno finchè papà finisce il suo lavoro e potrà visitarlo-disse Monica tirando un sorriso

-Che bell'idea mamma!Noi andiamo!-disse dando un bacio alla mamma per poi prendere il suo nuovo amico per mano e portarlo prima nelle varie stanze del primo piano e del piano terra.

-Senti,perché non andiamo nei sotterranei? Ma dobbiamo fare molto piano,papà non vuole che io vada lì,ma se ci andassimo potrei farti vedere il laboratorio e il resto.-disse sorridendogli

-No,Aya!-disse una voce alle loro spalle

-Mamma ma io voglio fargli vedere i sotterranei..-

-No Aya,tuo padre non vuole assolutamente che tu vada nei sotterranei, lo sai bene.-

-Va bene mamma...-disse arrendevole chinando il capo

-Accidenti però,si è fatto tardi,è quasi ora di cena e di tuo padre nemmeno l'ombra.... mmmh-disse pensierosa-vado a chiamare sia lui che Maria,aspettatemi in sala da prazo-disse dirigendosi verso le scale.

Aya obbedì facendo strada al ragazzo.

-Questa casa è fredda- disse Aya al ragazzo-siamo sempre e solo noi,è raro che io veda un'altra persona oltre mamma,papà e Maria,la sua assistente.Per qesto mi sono affezionata tanto a te...spero di rivederti anche più in là-disse con un sorriso amaro sule labbra.

Il ragazzo la guardò capendo perfettamente il suo stato d'animo.

-Non ti preoccupare Aya,ci vedremo ancora,faremo i biscotti insieme dinuovo e giocheremo insieme,te lo prometto.E io mantengo sempre le mie promesse,in un modo o nell'altro-disse abbracciandola.

La porta si aprì e entrarono Monica,Alfred e Maria.

Maria salutò la signorina e anche il ragazzo che guardò storto per qualche istante per poi andare in cucina per riscaldare e mettere nei piatti la zuppa che aveva preparato qualche ora prima.

Alfred si sedette a tavola guardando curioso il ragazzo.

-Ciao papà-disse Aya sorridente

-Ciao tesoro,chi è il nostro ospite?-domandò con un sorriso torvo stampato in faccia

-Il mio nuovo amico, è venuto per farsi visitare l'occhio malato,papà.-spiegò Aya al padre

-Oh allora ciao giovanotto,domani ti visiterò poiché oggi non ho tempo,rimani qui per sta notte a dormire,starai più comodo-disse guardandolo attento,aveva dei piani su di lui.Era molto carino,sarebbe stata una bambola perfetta accanto alla sua Aya quando sarebbe cresciuta pensava... e sarebbe stata anche la prima e probabilmente l'ultima bambola maschio che avrebbe fatto.Bastava solo curare qualsiasi cosa ci fosse sotto la benda e sarebbe stato perfetto.

-Alfred,hai sentito? Parlavo con te!-disse Monica al marito ancora intento ad osservare il ragazzo che mangiava accanto a sua figlia.

-Eh?Cosa c'è,Monica?-chiese guardandola

-Domani ho delle commissioni da fare,e sarò fuori casa,tutto il giorno.-disse sottolineando le ultime parole guardando prima lui poi il ragazzo ed infine Aya-E magari Aya verrà con me.-disse sicura

-Ma no,Aya resterà a casa così poi quando finisco di lavorare giochiamo insieme,vero Aya?-disse guardando la figlia

-Certo papà! Che bello,domani gioco con papà!-esultò felice

-Giocherai anche tu con noi,vero?-chiese al ragazzo




Uno strano senso di vuoto la avvolse,come se stesse sprofondando in un abisso senza fine.Sentiva una mano che la scuoteva e una voce che la chiamava ma lei continuava ad agitarsi e a cadere,prima di arrivare al suolo aprì gli occhi e scattò seduta.

Solo allora notò di essere ancora a letto e tutta sudata.Aveva la faccia bagnata,si toccò le guance.Aveva pianto.Aveva davvero pianto.

Si girò alla sua destra,c'era una Maria preoccupata che dopo qualche istante la abbracciò così che Aya potette dare libero sfogo alle lacrime.

-Ho sognato...ho....mi sono ricordata.... mi ricordo del ragazzo biondo dai bellissimi occhi...io....-disse singhiozzando

Maria le accarezzava dolcemente la testa dandole ogni tanto un bacio tra i capelli.

-Lo so... hai parlato nel sonno-sussurrò accarezzandole la testa

-Ora è tutto finito..-le disse sempre in un sussurro.

-Non proprio...-disse staccandosi dall'abbraccio e cancellandosi le lacrime con il dorso della mano-dimmi subito cosa successe dopo la cena...per favore-disse guardandola diritta negli occhi

-Bhe...-cominciò Maria mettendosi comoda accanto a lei.










* * * * *


Ciao popolo :D

Sono tornata,visto? Ho fatto abbastanza in fretta u.u

abbiam scoperto come Aya e il “misterioso ragazzo biondo” si sono conosciuti,abbiam visto cosa pensava il nostro caro Alfred Drevis e come ha reagito Monica alla visita del ragazzo,anche lei gli si è affezionata .

Ora staremo a vedere: cosa è realmente successo al ragazzo? Perché Aya aveva dimenticato tutto quello che riguarda lui? Perché sono tremendamente perfida e ho lasciato la frase di Maria in sospeso? Scopriamolo insieme nel prossimo capitolo ;)


Vorrei ringraziare con tutto il cuore tutti quelli che leggono ciò che scrivo,quelli che hanno inserito questa storia tra le seguite,preferite e ricordate,Grazie davvero di cuore.Sinceramente non pensavo che questa storia sarebbe piaciuta perciò non sapevo se continuarla o meno.

Recensite in numerosi per darmi consigli,per correggermi e anche per insultarmi se proprio volete xD

Un abbraccio Oy <3

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