Moments

di hiphop
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Sei mesi..

sei mesi dalla fine delle riprese di The Vampire Diares.

Sei mesi dal matrimonio di Ian.

Quattro mesi da quel maledetto giorno.

 

Che fine hanno fatto i protagonisti di The Vampire Diares dopo il finale di stagione?

Che fine ha fatto Nina?

 

 

 

Ma che bella ragazza che abbiamo qui.. Ah si.. la star di quel film di vampiri..”

Le passò sul collo la punta del coltello..

Tremava dalla paura.

pre. Prendi tutti i miei soldi e vai non ti denuncerò .” cercò di tenere ferma la voce

Uhh tesoro non sono i soldi che voglio..” la punta del coltello le ferì il collo “Un bel faccino come il tuo non può andarsene in giro per le strade di LA in piena notte.. Incapperebbe in uno psicopatico come me..”

Il coltello stava iniziando a ferirla lentamente, la spalla, il collo, sotto il seno, e il sangue iniziava a scendere..

Io, ti prego.. lasciami andare.”

La strada era buia, le undici passate di notte il quartiere era deserto.

L'unico pensiero che aveva per la testa Nina è che aveva promesso a sua mamma di non tardare.

Vedi, se ti lasciassi andare poi non avrei niente da fare..” iniziò a giocare con il coltello imbrattato di sangue, se lo portò alle labbra

mmm” si allontanò da lei giusto un passo..

Nina ansimava, stava perdendo tanto sangue, si resse al muro per non cadere.

Hei guardami negli occhi.” la alzò, riusciva a vedere solo i suoi occhi.

Azzurri, dannatamente azzurri.

Per quanto amava gli occhi azzurri, stava iniziando ad odiarli. Non aveva forze.

Lo guardò negli occhi.

Diamine sei così bella che sarà davvero un peccato” sorrise iniziando nuovamente a procurarle ferite lungo il braccio e lungo il busto strappandole il vestito

Ahg” urlò leggermente

Zitta troietta, non ho ancora finito con te” la prese sbattendola al muro freddo, iniziando a baciarla violentemente, iniziò a toccarla ovunque mentre lei provava a spingerlo via

Un altro lungo taglio sulla coscia. Lacrime amare sgorgavano dai suoi occhi, lacrime di dolore, di disgusto, di rabbia e impotenza.

Iniziò ad alzarle il vestito e le sue intenzioni erano chiarissime.

Si divincolava cercando di evitare la sua disgustosa lingua che si insinuava nella sua bocca.

Raccolse tutte le sue forze sputandogli in faccia.

Si allontanò da lei sorridendo

Bambolina questo non lo dovevi fare..”

prese il coltello e con un colpo secco la trafisse nella pancia togliendo subito l'arma

Nina cadde a terra, mentre il sangue iniziava a uscire.

Mille pensieri per la sua testa.

'E' un incubo' continuava a ripetersi 'Siamo sul set ed è tutta finzione' continuò, finché non perse i sensi.

 

Ma cosa cazzo hai fatto?! Dovevi solo divertirti un po', non ucciderla cretino!”

Capo, mi ha sputato e non ci ho più visto.”

Scappa! Fai sparire quel coltello e SCAPPA CAZZO, IO NON TI CONOSCO, VAI VIA CAZZO!”




*Angolo Autrice*
Chiedo scusa in anticipo per eventuali errori ortografici, ho scritto di getto.
E' una FF un po' diversa, come avrete notato :)
Spero vi piaccia :)

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


-Amore a che ora ritorni a casa?- gli chiese dall'altro capo del telefono

-Sto sistemando delle scartoffie, devo finire prima di iniziare le riprese, lo sai..- bloccò il telefono tra la spalla e l'orecchio

-Ma hai ancora molto? La cena si sta raffreddando.- sospirò

-Tesoro.. ho ancora tantissime cose da sistemare arrivo appena posso..- riattaccò la chiamata salutandola.

Era teso, in verità era da due mesi che si sentiva teso, ma non riusciva proprio a capirne il motivo. Tensione e agitazione si erano annidate dentro il suo corpo e neanche il volto dolce di sua moglie o il calore dei suoi cari riuscivano a calmarlo.

Raggruppando i documenti gli e ne cadde uno per terra.. sbuffò recuperandolo...

non era un semplice foglietto, era una striscia di fotografie strappata, passò il pollice sopra quello strappo...

 

Certo che sei proprio un idiota!” rise la ragazza “Dovevi schiacciare il 2, adesso come facciamo?!” guardò bene quella striscia

Pensavo fosse automatico!” le scompigliò i capelli ridendo

Sei un caso perso Smolder..” strappò quelle quattro foto a metà e ne diede un pezzo al ragazzo sorridendogli

 

Aprì l'ultimo cassetto della scrivania infilandoci dentro quel ricordo, senza voler ricordare davvero quei momenti.. Come se non ci fossero mai stati.

 

 

**

 

Fece scattare piano la serratura della porta entrando, erano ormai l'una di notte, la casa immersa nel silenzio, la luce soffusa proveniente dal salotto gli faceva da strada, si tolse le scarpe ricordandosi le scenate che gli faceva Nikki sul mantenere il pavimento senza graffi.

Si stese sul divano e accese la televisione.

La sua mente non smetteva di pensare, saettava dal viso dei suoi cari, ai suoi amici, a .. Nina..

Stava facendo zapping non curandosene neanche, fin quando non sentì la sua stessa voce riprodotta.

 

“Quel vestito non dovrebbe farti sembrare uno scherzo della natura?”

 

Gli sarebbe mancata sul set, anche se non voleva ammetterlo, gli sarebbe mancato quel sorriso che contagiava tutti, i suoi scherzi .. gli manca terribilmente.

 

Si maledì mentalmente, adesso era sposato e non poteva pensare a che fine avesse fatto la sua.. ex..

Spense tutto, rimanendo disteso su quel divano che gli avrebbe fatto da letto per la notte, non ce la faceva mentalmente e fisicamente ad alzarsi.

 

Sentì la vibrazione del telefono in tasca

 

Paul

Hei amico sei sparito! Nikki ti tiene agli arresti domiciliari?? Quando atterri ad Atlanta fammi un fischio! Sono quasi tutti qui, manchi solo tu e Mr Gillies. Alza il culo Smolder!

 

Sorrise leggendo il messaggio dell'amico, non gli era mai andata a genio Nikki.

Lo considerava ormai un fratello e più di una volta gli aveva sbattuto in faccia la sua disapprovazione per la relazione e il matrimonio flash, a pensarci bene l'unica che aveva approvato il matrimonio era Kat.

Gli altri si erano limitati a un “sei totalmente impazzito” da parte di Candice, un “Ti sei scolato tutta la scorta di bourbon” di Matt, per non parlare del “Capisco che tu ti senta vecchio, ma hai toppato alla grande” e “Cristo Smolder” con tanto di 'mano sulla fronte' di Chris e Daniel, ah non dimentichiamoci della risata di Joseph appena saputa la notizia.

 

Una sola cosa era certa per lui in quel momento: non vedeva l'ora di immergersi nel lavoro, nella settima stagione e prendere le distanze dalla sua vita sentimentale, per il semplice fatto che non l'avrebbe mai immaginata così monotona ..

 

*Angolo Autrice*

 

Mi scuso in anticipo per eventuali orrori ortografici *si nasconde*

Ammetto che volevo aspettare a postare questo capitolo, ma non ci son proprio riuscita.. Finché ho tempo credo che aggiornerò sempre presto :)

Questo capitolo è un po' così, mi rendo conto che non è un granché ma volevo incentrarlo su Ian e la sua vita, le sensazioni, i pensieri contraddittori, il piccolo e significativo flashback e le considerazioni dei suoi amici sul matrimonio (ovviamente niente di vero, siamo in una fanfiction e posso permettermi di scrivere queste cosette diaboliche muhahaha, nulla togliere a Nikki come persona).

 

Che cosa sta succedendo al nostro Ian?
 

Ringrazio le ragazze che hanno lasciato una recensione al prologo, siete davvero dolcissime..

Grazie mille! E spero che nonostante tutto vi piaccia anche questo primo capitolo :)

 

See you Soon

Faddi :)

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


  *Piccolo appunto Autrice *

I pezzi scritti in corsivo sono sempre dei flashback,

mentre i pezzi scritti normalmente sono il presente :)

Vi prego di perdonare la mia sbadataggine, pensavo si capisse..

Buona lettura :*

 

 

La piccola Charlotte giocava in grembo al padre.

 

Sorrise guardandola concentrata a giocare con il braccialetto che portava ormai da anni.

-Tesoro va tutto bene?- gli chiese la donna alle sue spalle

-Credo di si..- le rispose incerto

Si alzò prendendo la bambina avviandosi verso la cameretta

-E' l'ora di dormire scricciolo..- le diede un bacio sulla fronte posandola nella culla.

 

Wooooo Waaaaaa, siiiii! Dillo che vuoi più bene a me!” la ragazza la stava facendo dondolare dalle piccole braccia facendola ridere di gusto “Andiamo a giocare in camera?!” se la mise sulle spalle reggendola

Hei hei! Attenta! Non puoi fare così e se cade?!”

Charlotte tuo padre è un vero rompi scatole!!”

Lasciala stare! non mi preoccupo io che sono la madre, ti devi preoccupare tu?!”

Ecco vedi?!” riprese la bambina tra le braccia

Aprì le braccia perplesso “L'ultima volta la stavi lanciando in aria..” le disse “E poi scusate se sono un padre premuroso!”

Lasciaci giocare papà!” mimò una vocina puntandolo con il braccio della piccola

Rise di gusto a quella scena “Adesso chi giocherà con me a Super Mario?!” si asciugò una lacrima

Rachael gioca con tuo marito!” disse con voce maliziosa ricevendo subito uno schiaffo leggero sulla nuca..

Tesoro il tuo papà se le cerca, stai qui” la posò sopra al divano e subito saltò sulla schiena del nemico, rimanendo attaccata come un koala iniziando a torturargli i capelli

Le risate della bambina riecheggiavano nell'aria contagiando tutti..

Bambiniiiiiiiiii!” li richiamò subito all'ordine la donna, subito si fermarono immobili

Vi sembra questo il buon esempio da dare?!” disse mentre la piccola continuava a ridere

E' colpa sua!” lo incolpò subito scendendo dalla sua schiena ridendo..



Chiuse gli occhi per un istante a quel ricordo ..

Era come se quel piccolo angioletto riuscisse a sentire il suo babbo giù di morale, come se volesse dargli tregua, quella notte non pianse.

Spense la luce ricordandosi di mettere la piccola lucina di winnie the pooh.

-Notte amore.-

 

Si diresse verso il frigo prendendosi la prima cosa alcolica che aveva sotto mano..

-Amore..- lo abbracciò da dietro -Dobbiamo tenere duro, siamo forti, sei forte.-

Prese un sorso della birra..

 

-Cosa dicono i medici?- gli chiese

-Ha bisogno di cure, anche cure psicologiche..- strinse la bottiglia fino a far diventar le nocche bianche.

-Amore, amore, le staremo accanto..- gli mise le mani sul viso -Non sei solo, non lo sarai mai.- lo baciò, si allontanò leggermente posando la fronte sulla sua

-Ho contattato Michaela, ho firmato tutti i documenti per il suo trasferimento ad Atlanta.- disse serio

-Sei impazzito?! No, non puoi fare una cosa del genere!- si oppose la donna posandoli le mani sulle spalle

-Sì invece, non posso lasciare che Hollywood la dipinga come una pazza, e non posso continuare a mentire agli altri, tutti si chiedono dove sia, i giornalisti qui sono degli avvoltoi se continuano la ricerca la scoverebbero e sarebbe uno scandalo, sappiamo tutti quanto lei sia riservata.-

-Credi sia la cosa giusta?-

-Starà vicino a noi, la sua famiglia e i suoi amici.. Non so più cosa è giusto o sbagliato da quando si è risvegliata e mi ha chiesto chi sono.-

-Stai tranquillo, si sistemerà tutto..- lo sperava … lo abbracciò

 

-Non puoi capire io … io.-

 

 

Sto arrivando tesoro, ho lasciato la macchina dal meccanico..”

Si sentì una risata dall'altra parte “Su su, in marcia! Fa sempre bene un po' di camminata, hai preso peso in queste vacanze!” rise

Rimase di stucco “Mi chiedo ancora come ho fatto a sposarti!”

Perché mi ami alla follia amore! Dai devo fare il bagnetto a Charlotte ti aspettiamo per la cena, non tardare!!”

Va bene salutamela tanto” riattaccò

Non fece in tempo a rimettere il telefono in tasca che qualcuno gli venne addosso dandogli una forte spallata, lo superò correndo sparendo in uno dei vicoli della città.

Ma che modi..” si lamentò continuando a camminare per la scorciatoia che aveva da poco scovato.

Era difficile girare Los Angeles a piedi, ci voleva sempre del tempo... tanto tempo.

 

Ciò che vide a metà strada gli fece gelare il sangue nelle vene.

Ricoperta di sangue, il vestito azzurro strappato e macchiato di sangue, ne stava perdendo tanto, vide quella ferita e subito le lacrime presero il sopravvento, non ci poteva credere, si sentì quasi catapultato nella serie TV, non era vero, le ginocchia hanno ceduto alla forza di gravità, si sporse verso di lei.

NINA!” urlò “Nina ti prego, No!” le prese il viso fra le mani “NINA”

 

La ragazza aprì leggermente gli occhi, incontrando i suoi “Daniel.”

 

 

 

 

 

 

*Angolo Autrice *

 

Mi scuso sempre per eventuali orrori ortografici :)

Mi scuso anche per la lunghezza del capitolo, spero di non avervi annoiato :)

Non ce la faccio proprio ad aspettare a postare un nuovo capitolo hahaha *si nasconde*

Credo e penso che questo capitolo sia molto importante soprattutto con le dinamiche che sta prendendo questa storia.

La piccola Charlotte e Rachael esistono davvero, e sono rispettivamente la figlia e la moglie anche nella realtà, veramente.. è nato un secondogenito a gennaio, però non si sa il nome..


Sono curiosa di sapere se avete pensato subito a Daniel Gillies oppure no.. Ho voluto lasciarvi nel dubbio fino alla fine hihihihi

Spero vi piaccia e ringrazio le quattro dolcissime ragazze che hanno commentato il capitolo precedente, siete fantastiche *-*

See you Soon


Faddi.-   

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


 Erano ormai passati tre giorni dall'inizio delle riprese e Ian era disteso sul divanetto del suo camerino, si stava annoiando, guardando Paul che faceva avanti e indietro agitato.
 

-Vuoi darti una calmata?!-

-No, capisci che è strano che Daniel non mi abbia risposto a nessuna delle chiamate?! Ma solo messaggi.. Non è da lui- si sedette

-Conosci Daniel, sarà rimasto di più con la sua famiglia! Non è un problema e poi ha avvertito anche Julie..-

 

-Ragazzi si gira muovetevi!- Si aprì di scatto la porta rivelando una Candice trafelata -Paul ti vuole il capo!-

Il ragazzo si volatilizzò, mentre l'amico alzatosi non riuscì a trattenere una risata.

 

-Ahh finalmente una risata! E' da quando hai messo piede in questo posto che non si vedeva uno Smolder sorridente!- lo abbracciò di slancio l'amica
-Odio vederti triste..- gli sussurrò

Moriva dalla voglia di chiederle se aveva notizie di lei, ma represse ben presto tutta quella curiosità.

La prese sottobraccio dirigendosi verso il set.

 

-Allora Ian, come va la tua vita matrimoniale?? Sei praticamente sparito nel nulla!!- lo accusò

-Va avanti!- sorrise

-Cosa aspetti a diventare padre?! Vuoi un piano quinquennale per sfornare figli?!-

La risata di Ian prese il sopravvento mentre una smorfia si dipinse sul viso della collega.

-Chriiiis!- lo abbracciò

-Cosa ci fai tu qui?!- Non le stava per niente simpatico, precisamente da quando la stagione precedente l'aveva presa di mira, prendendola costantemente in giro a detta di Chris "giocosamente", anche se sapeva perfettamente quanto era permalosa.

-Oh ma che piacere vederti Candy..- le diede un bacio sulla guancia irritandola -Volevo semplicemente rivedere la mia famiglia!-

-Non mi son mai scusato per averti tagliato la testa, scusa amico!- prese parola Ian ridendo

-Beh avevo praticamente fatto fuori la tua ragazza! Nina! Diamine, ma dove cavolo si è cacciata quella ragazza?! Avrei urgentemente bisogno di uno dei suoi party!- sorrise

 


Perché sei senza un bicchiere?!” lo guardò di traverso

Nina sono appena arrivato!!” lo prese per il braccio trascinandolo

Tranquillo Cri provvediamo subito!” si mise davanti all'isola della cucina dove aveva posizionato tutti gli alcolici e ne miscelò alcuni

Devi assolutamente provare questo è una bomba!” gli mise il bicchiere nella mano e aspettò che l'amico assaggiasse il contenuto

Lo bevve tutto d'un fiato, per poi tirare un urlo “Ma è fantastico!”

Ci farà ubriacare tutti!” si intromise Joseph alzandola di peso

Credo che lei sia già ubriaca” rise “Non la sballottare troppo”

Non sono ubriaca! E poi faccio i cocktail migliori, se la carriera di attrice mi va male faccio la barista!” rise

Uhh tu si che punti in alto Neens” la derise giocosamente Chris che stava iniziando a sentire l'effetto dell'alcol.


 

-Chris, heiii! Dannazione che rimbambito questo ragazzo!- sbuffò alzando le braccia al cielo

-Ehh che c'è?!-

-Non parlarmi così non sono tua sorella!- lo riprese immediatamente Candice

-Okay, Stop. Non iniziate ti ha chiamato Julie.- lo spinse leggermente davanti.

-Vado! Ah no, un attimo Ian mi accompagneresti dopo in ospedale? Devo ritirare alcuni esami-

-Certo nessun problema!- annuì 

 

**

 

L'odore, i colori e il clima di quell'ambiente gli metteva ansia, come se non fosse già agitato di suo.
Odiava gli ospedali.

Ma infondo non ci avrebbero messo molto a ritirare degli esami, anzi, lui stesso non ci avrebbe messo molto, dato che l'aveva appena mollato per andare urgentemente in bagno.

 

-Si, gli esami di Chris Wood per favore, ecco a lei.- le diede il foglio con la carta d'identità

L'anziana signora subito gli diede i documenti facendolo firmare per il rilascio

 

-Katy, chiama Laura, deve dare dell'antidolorifico alla paziente che è arrivata sta mattina, la 233, credo si chiami Dobrev.-

 

Ian si maledì, doveva andare da uno psicologo, stava iniziando ad avere le allucinazioni o qualche scherzo del suo subconscio. Che lo voglia punire?!

Scosse la testa per scacciare via gli assurdi pensieri, anche se realmente uno strizzacervelli non gli avrebbe fatto male.

-Ma dove si è cacciato quell'idiota?!- i suoi pensieri presero voce attirando su di se l'attenzione, sorrise angelicamente all'anziana signora che lo stava guardando male e si avviò nel corridoio dove prima vide scomparire il suo amico.

 

 

 

 

 

 

* Angolo Autrice *

 

Sono assolutamente di fretta oggi, ringrazio le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo, ho risposto a tutte e spero di aver chiarito i vostri dubbi :*

Siamo agli inizi, questi sono capitoli introduttivi, lo scorso capitolo è stata una mia scelta lasciarvi nella confusione più totale, tutto si chiarirà abbiate fede :)

Oggi è subentrato un flashback di Chris!

Non vedo l'ora di sentire la vostra opinione, positiva o negativa che sia! I'm Here ;)

Le visualizzazioni aumentano sempre di più e mi fa davvero piacere ^^

Spero di non avervi annoiato con questo altro capitolo!

 

See you Soon

Faddi.-

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


  *Angolo Autrice *

Oggi sono anche qui u.u

Vi sto postando il capitolo nel cuore della notte perché non riesco a dormire ç_ç

Dovete sapere che domani ho l'open day per l'università e sono troppo exited

(in italiano suona troppo pervy da dire hahaha)

Vi lascio al capitolo, Buona Lettura!






-E'.. viva.- disse piano

-Come sarebbe a dire che è viva?!- gli rispose una voce profonda dal telefono

-Le ha infilato la lama di un coltello nello sto- venne interrotto bruscamente sentendo nascere il terrore dentro di sé.

-In questo momento doveva essere in una bara sotto terra. Sei un'incompetente, vieni immediatamente Qui.-

****

Uscì in fretta dal bagno intento a pensare al dialogo che aveva avuto poco fa in macchina con il suo ex collega, ne rimase quasi confuso.
Il fatto che conduceva una vita noiosa e monotona, mentre davanti alle telecamere era l'uomo più felice mai esistito sulla terra.. scosse la testa, sì Ian era un contrasto vivente.

-Caro.- abbassò lo sguardo incontrando gli occhi di una dolce signora su una sedia a rotelle.

-Salve, mi dica signora- le sorrise gentile

-Ho le braccia affaticate e devo andare alla stanza 233 per vedere mio figlio, mi accompagneresti per favore?- gli chiese cortesemente

-Certamente, basta che mi dica dove. Il mio senso dell'orientamento è pari a quello di un piccione in coma.- la fece ride

-E' come se ti conoscessi già.- disse pensierosa la donna cercando di ricordare -Gira pure a destra.-

-Sì sono Kai, anzi ero, un attore di The Vampire Diares..-

-Ow adesso capisco la tua presenza qui, vedrai figliolo starà bene.- sospirò la donna

-Mi scusi di cosa sta parlando?- Chris confuso continuò ad ascoltare attentamente quello che la donna stava dicendo

-L'hanno portata sta mattina mentre ero in visita da mio figlio. E' questa la porta.-

Quelle parole iniziavano a ronzargli per la testa, mentre l'ansia iniziava ad assalirlo.

Aprì la porta tirando un sospiro di sollievo nel vedere un ragazzo sorridente. Posizionò la carrozzina dalla parte della tenda come da lei richiesto.

-Mamma!- si tese il ragazzo per darle un bacio sulla sua fronte -Grazie mille per averla accompagnata.-

-Figurati è stato un piacere! Arrivederci!- indietreggiò per passare scostando la tendina, fece per rimetterla al suo posto ma qualcosa lo paralizzò sul posto lasciandolo a bocca aperta.

Era distesa su quel lettino con delle flebo attaccate, il viso era girato dall'altro lato posato delicatamente sul cuscino, le fasciature sul collo e sul braccio si intravedevano dal camice che portava, la carnagione chiara forse fin troppo, le guance leggermente affossate...

Si avvicinò piano ancora sotto shock.
-Nina-



“Nina” si precipitò su di lei “Nina va tutto bene?”

“Sì, adesso alzami che mi sto frantumando le mani e i polsi..” disse dolorante

Tutta la troupe si precipitò a vedere come stava e se si fosse realmente fatta male

“Dove senti dolore?” le chiese

“Il braccio, tutto il braccio” fece una smorfia

Julie si intromise esortandola ad andare dal medico nell'altra saletta.

Rise il ragazzo ricordando la faccia buffissima che aveva fatto prima di cadere.

“Andiamo avanti con la scena di Paul e Candice! Su muovetevi.” era meglio non contraddire la produttrice, stava per sputare le corde vocali per le troppe urla.

Dopo mezz'ora ricomparve attirando tutta l'attenzione su di lei, il silenzio calò in sala.

“Mi spiace ma non potrò più recitare.” fece vedere il braccio ingessato retto da un foulard.

Tutti gli occhi si posizionarono su Julie “Co-COSA?!” urlò, tutti avevano perso l'uso della parola sul set finché una risata fin troppo conosciuta riecheggiò tra le mura.

Subito si precipitò ad abbracciarla ridendo e di conseguenza strappandole un sorriso.

L'ennesimo scherzo di Nina.





-Nina- la chiamò
La guardò interamente, era quasi priva di vita, così fragile.

Una goccia salata gli percorse il viso andando a finire sulle labbra.

“E' solo uno scherzo” continuava a ripetersi, le toccò un braccio scoperto, “Adesso si sveglierà e inizierà a prendermi in giro” si ripeteva

Si aprirono lentamente gli occhi segnati da profonde occhiaie, incrociò il suo sguardo.

-Nina, chi ti ha fatto tutto questo?- le chiese sottovoce, come se parlare normalmente rendesse quella situazione reale.
Era spaesata, si guardò intorno

-Chi sei?- 

Boccheggiò, gli aveva appena chiesto chi era?

-C- Chris, sono Chris, Nina.- tenne ferma la voce mentre un'altra lacrima gli rigò il viso.

Sospirò cercando di alzarsi leggermente con scarsi risultati, subito la aiutò appoggiandola piano allo schienale del letto.

-Grazie.-

-Cosa ti è successo?- le chiese sedendosi a bordo del letto

-Non lo so.- sussurrò

Continuava a guardarla negli occhi per cercare delle risposte ma lesse solo confusione.

-Non mi riconosci?- le chiese

-No, mi spiace.- abbassò il viso.

L'unica cosa che voleva in quel momento era stringerla forte a se e sussurrarle che andrà tutto bene.

Ma.. era completamente bloccato.

-Per favore, mi chiami l'infermiera per dell'antidolorifico? Mi fa male.- mise una mano all'altezza della pancia

-Certo.- si alzò dal letto in balia di mille pensieri, voleva sapere cosa era successo, del perché non si ricorda di lui.

-Nina?- una voce lo bloccò, si girò incontrando i suoi occhi perplessi

-Chris?-






*Angolo Autrice *

Mi sto affezionando troppo a questa storia anche se la sto scrivendo io.. Ci tengo davvero.

Grazie a tutte le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo, mi fa davvero piacere sentire le vostre opinioni!
Scusate gli eventuali errori grammaticali hahaha
Sarò felice di sentire le vostre opinioni anche su questo capitolo, spero comunque di non annoiarvi :P
E grazie per tutte le visite, stanno aumentando sempre di più *-*

See you Soon


Faddi.-  

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