Restiamo?

di ToniaDirectioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Suvvia amore fragile, cos'è successo qui? ***
Capitolo 2: *** In queste notti rosse. ***
Capitolo 3: *** Grande Saggio. ***
Capitolo 4: *** Il mare se ne frega. ***



Capitolo 1
*** Suvvia amore fragile, cos'è successo qui? ***


‘Suvvia amore fragile, cos’è successo qui?’SkinnyLove.
Se solo lo sapessi Birdy, se lo sapessi lo duetterei con Rihanna.
L’amore. Anello inviolabile di una lunga serie, che ci trasciniamo dietro, come detenuti abbandonati nel deserto della vita.
Sto davvero cercando di dare una definizione ad esso?Non c’è la fatta Socrate, come potrei io.
Proviamo a definire il dolore ,invece.
Qualcosa in mente? Vuoto cosmico.
Forse bisognerebbe partire dalle piccole cose.
Da quando sei sola in camera e sfogli la playlist e trovi una serie di canzoni depresse e schiacci ‘play’,proprio perché vuoi piangere. Proprio per auto colpevolizzarti e riuscire a trovare un motivo tanto schifoso per stare così di merda.
Il tuo atteggiamento è:
“Ecco, te l’avevo detto.Sempre colpa tua.
Come darti torto?
Una volta una mia amica mi chiese come stavo.
“Che intendi?” le risposi.
“Intendo ‘cos’hai?’
“Il suicidio.”
“Che intendi?”
“(Intendo avere una madre che ti augura la morte.Un padre che ti manderebbe a rogo se solo la moglie glielo chiedesse.Una sorella che per me non c’è mai.Delle amiche che non sanno un cazzo di me.Intendo ferirsi i polsi e poi coprirseli con le maniche della felpa perché ‘ci si vergogna’.Capisci? Vergognarsi di quello che la gente mi fa.
Vergognarsi di essere me e fottutamente me.Intendo non avere una sola persona che ti scriva per prima un messaggio e quella volta che l’avevo trovata me l’hanno anche tolta.Perchè? A volte vorrei avere un pugno di ferro o almeno il coraggio di finire un rapporto e non avere la costante paura di restare sola.E non avere i costanti sensi di colpa e non guardare ogni mese il sangue scorrere nelle vene e anche fuori, quando capita.
Non fraintendere.Non sono quel tipo di autolesionista, lo sono solo alcune notti.Diciamo che i danni psicologici contano abbastanza.Quindi ora potresti pensare che  sto bene.Ma davvero chi naviga con l’omicidio in mente sta bene?Davvero chi si nasconde tra la folla e allontana tutti da se ‘sta bene’?.
Ma cosa intendete voi esseri umani con lo ‘stare bene’?.Ve lo chiedo perchè non ho mai provato questa sensazione in tutta la mia vita.
Forse si,a 10 anni.Quando credevo fermamente in qualcosa e in un ipotetico Zeus che mi aiutava,che mi ascoltava davvero.Poi sono cresciuta,credo in Dio, semplicemente lui ha impostato la segreteria telefonica,forse si è offeso perché l’ho soprannominato Charles.
Lo capisco. Infondo facciamo la stessa vita di merda:ascoltiamo gli altri e neppure due secondi c’è qualcuno che ascolta noi.Lui però ha i suoi fedeli,loro lo ringraziano di tanto in tanto.I miei dove sono?)
Niente,lascia stare.”
 
Non sono mai stata brava ad andarmene,non credo di averlo fatto nella mia vita.Forse ho solo mandato via le persone.E poi ci ho pianto 2 o 3 mesi su,nulla di che.Non essendomene mai andata non sono mai tornata.
Una volta su Tumblr lessi questa frase:
“Io ci sono rimasta male, ma almeno sono rimasta.Tu dove sei?”
Tu dove sei?’ è quello che avrei voluto chiedergli.Oggi alle 19.30, tu, amore, dove sei?
Mia madre è entrata in camera balbettando parole poco gradevoli. Ho sempre immaginato che quando avrei pubblicato il mio primo libro, nell’ultima pagina avrei scritto qualcosa per lei, perché ‘la mamma è la mamma’.
E invece eccomi qui.Cosa vuoi che ti dedichi mamma?Io credo che potrei dedicarmi, dedicare a me tutto questo.Potrei farlo, se avessi più coraggio.
Nella vita o vivi o muori, Charles non ci ha dato alternativa.Io, però, l’ho trovata.Quindi all’affermazione della prof. di filosofia, la corressi:
“O vivi o muori o esisti.”
Ricordo che si arrabbiò abbastanza.Nessuno capisce la ‘nostra filosofia’, ci chiedono di relazionare emozioni in testi secondo il pensiero degli autori e nessuno ci chiede mai il nostro pensiero.
Come se fossimo esseri, messi lì ,incapaci di provare emozioni.
Troppo piccoli’.
Non tratterò mai mia figlia come la causa delle mie disgrazie.Non le sfiorerò mai il viso violentemente o provocherò danni in lei.La Chiesa mi impone di volerle bene, forse la verità è che gliene ho voluto troppo di bene, ora lei è spaventata e mi allontana.Ci è riuscita.
Ma mi dispiace deluderla, non è la prima che mi manda via.
La mia vita sembra un cerchio infinito dove non trovo scappatoie,mi giro ed una parete nera mi blocca la visuale.
‘Il tempo lo senti, non lo vedi, lo percepisci’.Io personalmente lo vedo.
Sono seduta in prima fila, senza pop-corn in una sala cinematografica con gente che entra ed esce a suo piacimento.Sto guardando un film che non mi piace, penso sia un Horror o forse è solo la mia vita.
Ecco,prof. stare a guardare la vita che scorre non è vivere,né morire.E’ esistere,come un pittore che perde i pennelli.Egli è incapace di governare il tempo che gli scorre tra le mani.

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Capitolo 2
*** In queste notti rosse. ***


‘E’ un po’ che non parliamo come facevamo ,gli sbagli ci hanno allontanato più degli anni.
E  quante volte ho pensato che non mi capissi, ti chiedevo di abbracciarmi in tutti i miei strilli.’
-ONEMIC
 
Il suo nome era Annalaura.
La sentivo appena.
No,non in quel senso.La sua voce la sentivo ogni giorno.Era il tormento che correva tra i corridoi per dirmi di riordinare la stanza o quello che scorreva con le mie lacrime la sera, tra le lenzuola.
Mi ha mai visto piangere? Non credo.
Mi avrà visto piangere quando avevo una ferita, quella del ginocchio,della mano,quelle del cuore le hai mai viste?Ci cadresti dentro e non te ne accorgeresti neppure.
Avvolte, mentre ero sola in camera,pensavo di vedere i fantasmi.
‘Questi fantasmi’, li chiamavo .Poi cominciai a capire che era solo un’ombra e la paura mi passò.
Tornò qualche anno dopo, quando mi resi conto che le ombre..la mia ombra, era la mia unica vera amica.
‘Te ne penti?’
‘Di cosa?’
‘Di esistere.’
 
Nella mia vita sono entrate persone che mi facevano domande simili,sono state quelle a cui ho tenuto di più .Capivano la ‘mia’ filosofia,entravano.
Forse questo è l’errore che facciamo tutti:entrare e non bussare.
Pensateci.
Quando vostra madre entra in camera, bussa?
Quando la professoressa entra in classe, bussa?
Quando qualcuno entra nella vostra vita,bussa?
 Due persone hanno bussato nella mia:il pizzaiolo ed un ragazzo.
Poi sono andati via,il primo con 5Euro il secondo con pezzi di me.
 
‘Hey,li rivoglio indietro.’
‘Cosa?’
‘I pezzi di cuore.’
‘Vattene.hai preso le tue decisioni,vattene.’
‘Ciao..’
 
No, non le avevo realmente prese quelle decisioni,gli adulti le han preso al posto mio.
Una volta glielo dissi,le dissi :’Mi stai rovinando la vita.
Si alzò di scatto,ero convinta mi avrebbe scaraventato una mano sulla guancia,invece,prese la borsa e corse via.
Lei era così .Quando le sbattevi in faccia la realtà correva via,perché stranamente il mondo non girava più come credeva lei.
Delle volte provavo a capirla,cercavo di immaginare me al posto suo,che cercavo di guardare avanti e ciò che avevo non era un orizzonte ma un quadrato .Angoli taglienti di una vita che non le ha dato nulla.
Io ci provavo,a capirla, ma sai com’è, ad un certo punto ti stanchi di rincorrere chi ha delle Nike e viaggia su una retta parallela alla tua, mentre tu sei lì,senza scarpe e ti ritrovi a camminare su pietre che anime impazzite gettano nel percorso.
 
Sono già 15 giorni che ho come sfondo dell’I-Phone un susseguirsi di ‘Don’t cry Don’t cry..’.
-Mi aiuterà- pensavo.
Lo ha fatto .E’ brutto ascoltare la tua voce spezzarsi mentre le lacrime sono furiose di fare a gara:
‘Chi arriverà per primo?’si dicono guardando le guancie pallide.
Non si stancheranno?Io spero lo facciano;gridare su un cuscino comincia ad essere pesante, sembra di non poter respirare.
Ma d’altronde è l’unico modo.Come lo spieghi alla vicina,alla nonna,alla tua sorellina,ai due adulti che urli perché la vita va, e sta andando nella direzione sbagliata?
E’ davvero questa la vita che sognavi?
Sono le 02.27 am.
Tumblr in queste notti rosse, non aiuta.


Salve.
Questo è il secondo passo di una lunga serie che spero non vi annoi.
Scrivo per sopravvivere,quindi non vi chiederò un parere forzato, nella vita vince chi non da ascolto a ciò che gli altri dicono,no?
Sto scrivendo perchè
sento profondamente la necessità comunicare al mondo ciò che frulla nella mia testa.
Mi ritrovo, dei giorni, per ore intere a fissare il soffitto con una canzone alquanto particolare e a fare pensieri simili.E' un reso conto di tutto ciò che sto passando.Spero mi aiuti e vi aiuti,eventualmente.
Scrivetemi nelle recensioni,saluti,me xx

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Capitolo 3
*** Grande Saggio. ***


Come posso fare del bene?io non posso! Dio,guardami..io sono un mostro.’-Mostro
La cosa più brutta di dover combattere contro la società è il fatto che prima devi combattere contro te stessa.
L’essere ‘diverso’ è la strada giusta per cominciare una battaglia, che non avrà ne vinti ne vincitori.Voglio dire,tutti quelli che erano ad un passo dal podio sono stati uccisi,da chi? Dalla società.
Tutti quelli che mi hanno detto:’Resisti’, poi se ne sono andati lasciando che le uniche cose a resistere fossero le catene che mi tenevano intrappolata nell’abisso.
Ho insegnato per 3 lunghi anni a nuotare agli altri, nonostante io stessi annegando.Ora però, che sono seduta su di un letto di sabbia, la mia voce non riesce ad arrivare alle persone a galla.
“Perché non me ne hai parlato prima?”
“Ti dissi ‘sono sola’,che altro volevi facessi?”
“Non so,descrivimi meglio cosa provi..”
Sono sola.”
Scrivevo quella frase ovunque, nel vano tentativo che qualcuno aprisse il diario,trovasse i fogliettini nascosti tra la biancheria, le scritte sui muri della classe, del bagno e si domandasse “Chi lo ha scritto?” e pensasse a me e corresse da me.
Ho il bisogno di un abbraccio.Lo necessito con tutta me stessa.Non riesco più a vivere.Dopo aver tenuto il broncio per 10 giorni alla mia migliore amica a distanza le ho rivelato tutto.
Ho fatto quest’esperimento con lei perché sapevo non se ne sarebbe andata mai.Nonostante i miei rifiuti.Sto piangendo sulla tastiera , tentando di scriverle questo ‘grazie’.
Se lei se ne fosse andata ai miei cattivi atteggiamenti, non avrei avuto altri motivi per restare qui.
Un giorno, scorrendo le fotografie ne ho trovata una che citava:
‘Dopo 1 anno di terapia il mio psicologo mi disse:’ forse la vita non è per tutti’.’
Fossi stata in lui avrei mandato a fottere lo psicologo e le sue teorie.
Distruggere mentalmente una persona che ha l’indole della depressione, perché qua di depressione si parla, è pari al rovinare la vita di un ragazzo 15enne, svergognandolo davanti a mezza scuola con insulti omofobi e razzisti.
Però è la società, è così che gira il mondo.
Alcune volte mi sento tentata a ‘farmi accettare’.Forse una cosa che si è sicuramente fraintesa è questa.Io so benissimo come comportarmi con tutti e quale atteggiamenti assumere per farmi accettare e vivere ‘tranquillamente’.Ma dovrei fare come una stella alla sua morte,dovrei implodere.Ed è appunto questo il motivo per cui non lo faccio.Mio nonno sta letteralmente morendo, il cancro ti divora dentro, fino all’ultimo neurone e ti toglie il respiro, come il primo bacio dato di fretta.Lui diceva che sono la sua stella.In quanto tale, non permetterò che mi veda morire e quindi implodere la mia indole. Lo spirito dice di emergere, il cervello, grande saggio, mi ha già mandato a merda-landia.Grande saggio.

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Capitolo 4
*** Il mare se ne frega. ***


Voglio vedere cosa succede, se molli la presa e mi lasci cadere.’-Emma
Questa va a chi guardando le nuvole abbia mai pensato :
Chissà com’è lassù’.
E a chi guardando il riflesso, abbia poggiato due dita sul fondo della gola e abbia provato a ‘dimagrire così’.A chi a Maggio si fa una promessa, “giuro che per questo mese mangio di meno”, e poi si ritrova a piangere davanti ad uno specchio e a non esporsi alla luce del sole per un solo giorno di questi 3 mesi d’estate.
Grazie a tutti voi’.
Nel corso degli anni, sono riuscita ad ammirarvi e a raccogliere forza dalle vostre storie. E mi dispiace per tutti quegli imbecilli che vi hanno insultato dandovi delle ‘esibizioniste’ e per tutte quelle che sono entrate nella vostra vita, presentandosi come ancore di salvezza e andandosene come sconosciuti.
Chissà come dev’essere sentirsi gli occhi di tutti addosso mentre passi per strada. Sentire gli occhi ammirevoli dei ragazzi ovunque e i loro piacevoli commenti.
Chissà se qualcuno vedendomi da lontano arrivare abbia mai pensato:’Dio, quant’è bella!’
Ahahah..sto farneticando.
I primi mesi raccontavo di ciò che provavo alla gente, cercavo al risposta alle mie incomprensioni nei loro occhi; infine capii che le menzogne della bocca mi distraevano dalla sincerità degli occhi.
Tutti pensarono che avessi risolto i problemi col mio aspetto quando cominciarono a vedermi un po’ truccata o indossare i pantaloncini.
Ricordo la prima volta.Charles! Ero così elettrizzata.
“Ora posso farlo, ora posso andare in giro così!”
Non capii quanto fossi stupida.Certo, le ferite sulle gambe erano scomparse, ma la società ora guardava la ceretta fatta solo sul fondo gamba, cominciai a fare quella completa e quindi cominciai a passare due ore a settimana chiusa in bagno a correggere quell’imperfezione che il buon Dio ha ‘donato’ a noi donne.
Poi si passò alla peluria tra le labbra ed il naso, le sopracciglia, quella sulle braccia.
Facendo un calcolo veloce (3h per 12 settimane complessive=36h) stavo e sto passando 36 h estive a depilarmi completamente.
Tutto ciò ha fatto in modo che io mi accettassi? No.
Cominciai a passare molto più tempo sola , in camera, riflettevo sul mio essere e capì che il problema era molto più a fondo.
Se a cuor non si comanda, ai discorsi della mente meglio non introdurre una sola parola.E’ più o meno la stessa cosa del caos primordiale.
Un libro di psicologia che stavo leggendo in quel periodo mi fece capire che il nostro animo si divide in ‘conscio’ e ‘inconscio’, quest’ultima parte è dove il cervello seppellisce ciò che non gli fa comodo,in modo che non ci crei un trauma.Io tentai di auto-analizzarmi,quindi di entrare nel mio inconscio..Era ufficiale,stavo impazzendo.
'Il mare se ne frega ed è pieno di se, la pioggia lo sfiora appena, mica è come me.'
C'è chi segue il rap per moda e chi , come me, lo ascolta in silenzio,in macchina, in strada, in classe, in camera.C'è un rapporto tra le cuffiette e la mia persona che è indecifrabile.Grazie dipendenza, per farmi sembrare ancora più asociale.:)

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