Amore... voglio un anello di Tiffany!

di _Niki_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ma che domande fai? ***
Capitolo 2: *** Matrimonio collettivo ***
Capitolo 3: *** Perfetto ***
Capitolo 4: *** Archi e Gerard ***
Capitolo 5: *** Lasciate dormire Bella ***
Capitolo 6: *** L'ira di Bella ***
Capitolo 7: *** Vigilia ***
Capitolo 8: *** Si va in scena ***
Capitolo 9: *** La cerimonia ***
Capitolo 10: *** Brindisi ***
Capitolo 11: *** A sorte ***
Capitolo 12: *** Suite ***
Capitolo 13: *** Servizio in camera ***
Capitolo 14: *** Arrivederci Roma ***
Capitolo 15: *** Finalmente a casa ***
Capitolo 16: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Ma che domande fai? ***


Premetto dicendo che ho pensato a questa storia in un momento di follia ed ho deciso di scriverla ihih!

Il titolo mi è venuto in mente pensando a quando, in Eclipse, Edward dà a Bella l’anello di fidanzamento di sua madre accennando al fatto che Bella forse avrebbe voluto un anello di Tiffany.

Non sono ancora certa su come fare continuare questa storia, per adesso posto questo capitolo.

Se vi piace ditemelo che scriverò anche gli altri.

Ringrazio in anticipo chi leggerà e chi commenterà.

Baci, Niki

 

Capitolo uno: Ma che domande fai?

 

Dopo essersi preparata per quattro ore, Bella stava davanti allo specchio, in camera sua, a contemplare la sua immagine, dubbiosa.

Edward sarebbe venuto a prenderla a momenti per portarla a casa sua, a cena, con tutta la sua famiglia.

Alice era arrivata la mattina stessa a buttarla giù dal letto per dirle di prepararsi con tutta la cura necessaria per la cena, lasciandole un bellissimo vestito blu.

Bella era sicura che Alice avesse visto qualcosa di particolare… qualcosa che lei non sapeva.

Non aveva avuto altra scelta: si era preparata accuratamente ed aveva passato tutta la giornata a chiedersi che cosa avesse visto Alice di così importante.

Il lungo vestito blu elettrico senza spalline, più stretto in vita e con la gonna di seta che faceva delle morbide pieghe le piaceva moltissimo… chissà se sarebbe piaciuto ad Edward.

 L’ampia scollatura sulla schiena le lasciava scoperta la pelle candida, sulla quale ricadevano i capelli acconciati in morbidi boccoli.

“Beh, sicuramente non sarò mai lontanamente paragonabile ad Alice né tantomeno a Rosalie… ma devo dire che non sto così male…”.

In quel momento suonarono alla porta e Bella si mise l’argenteo copri spalle, nonostante fosse estate, abbinato alle scarpe ed alla pochette per poi scendere le scale di corsa…

Di corsa… abbastanza velocemente da Bella, per non ruzzolare dalle scale con le sue scarpe tacco 10…

Era a metà delle scale quando vide che Edward era alla fine di questa, che la guardava con sguardo perso.

Allora Bella rallentò e cercò di scendere con fare aggraziato e seducente… almeno sperava fosse tale.

-Oh, amore… sei bellissima!-, disse Edward.

Appena lei gli fu vicina Edward le porse la mano e con fare cerimonioso la accompagnò alla macchina.

-Ciao Charlie, ci vediamo domattina, non aspettarmi alzato, non so quando tornerò!-, disse Bella in fretta.

Durante il tragitto in macchina Edward continuò a guardare Bella, tanto la trovava attraente. La aveva sempre amata moltissimo, ma vederla in quel modo lo rendeva ancora più certo di quello che avrebbe fatto quella sera.

Arrivati a casa Cullen Bella sentì un profumo veramente buono provenire dalla cucina, e in sala da pranzo c’era un tavolino apparecchiato per due.

Le luci erano spente e l’ambiente era illuminato da moltissime candele.

Edward fece accomodare Bella a tavola prendendole il copri spalle.

Subito arrivò Esme portando un carrello con bellissimi piatti, che sembravano anche buonissimi, ma che naturalmente avrebbe mangiato solamente Bella.

Esme la salutò e se ne andò con un sorriso.

-Edward, dove sono tutti gli altri?-, disse Bella.

-Ho chiesto loro di lasciarci la serata, ma sono in casa, sono di sopra nelle loro stanze.

-Allora, visto che sto mangiando solamente io, perché non vai al pianoforte a suonarmi qualcosa?

Edward annuì ed andò a suonare al pianoforte, le sue dita accarezzavano i tasti del lucido pianoforte a coda mentre guardava Bella mangiare. Gli sarebbe piaciuto sedersi a mangiare con lei, ma non poteva e si sentiva in colpa per essere così… diverso da lei.

Smise di suonare gli ultimi accordi della canzone che aveva scritto per lei per poi andarsi a sederle di fronte.

Nonostante in casa ci fossero altre persone, o meglio, vampiri, Bella non sentiva la presenza di nessun altro a parte loro. Adesso esistevano solo loro due.

-Ti amo, tantissimo-, disse Edward a Bella quando questa finì di mangiare.

-Anche io ti amo Edward, e lo sai benissimo.

-Bella, io…-, detto questo Edward prese la mano di Bella e la fece alzare, per poi inginocchiarsi e portare una mano alla tasca della sua giacca.

-Isabella Marie Swan, io ti amo più della mia non-vita, più di me stesso, più di qualsiasi altra cosa esista. Sei tutto per me e vorrei che definitivamente tu fossi la mia compagna per tutta la durata delle nostre esistenze. Vorrei che tu sia mia moglie. Quindi… Bella, vuoi sposarmi?-, disse, aprendo una scatolina foderata di velluto e mostrando un bellissimo anello di oro bianco con incastonato un solitario. Semplice, ma d’effetto.

Bella fece alzare Edward con il sorriso che stava lentamente nascendo, prese le mani di Edward tra le sue e cominciò a piangere.

-Bella, che cos’hai? Stai male?

-Oh mio Dio Edward, oh mio Dio, OH-MIO-DIO!!!-, disse Bella muovendo le mani per farsi aria… stava andando in iperventilazione.  -Sto benissimo, non sono mai stata meglio di così!!!

-Allora, qual è la risposta?

-EDWARD, che domande fai? Certo che sì! Sì, sì, sì!!! Ti amo e voglio assolutamente essere tua moglie!!!

-Allora dobbiamo organizzarci… non ho ancora avvertito nessuno, pensavo che tu volessi una cerimonia intima, riservata. Se vuoi possiamo andare nella chiesa qui a Forks…

-Cosa stai dicendoooo??? Tu… tu pensi che… che io… che io voglia…

-Oh, Bella, non preoccuparti, possiamo fare tutto quello che vorrai…

-Edward, io… aspetta un attimo, tua sorella sapeva che tu mi avresti chiesto di sposarti?

-Ehm…

-Non preoccuparti, non la ucciderò… anzi, penso che le vorrò ancora più bene di quanto già non gliene voglia… anche se è impossibile.

-Bella, non capisco cosa tu voglia dire… che succede?

-Oh, non preoccuparti amore! Aliiiicee! Ohh, aaalice! Lo so che mi stai sentendo, vieni qui!

In quel momento Alice si fermò con una scivolata davanti alla porta della sala da pranzo, la camicia mezza sbottonata ed i capelli arruffati. Dal piano di sopra si sentì Jasper:-Alice! Dove cavolo sei andata?

-Oh Bella, ho visto tutto! Sììììì! Come sono contentaaa!

Detto questo Alice prese le mani di Bella e si misero a saltellare in cerchio e ridere insieme come delle bambine, mentre Jasper e gli altri stavano arrivando dalle scale avendo sentito gli urli delle due ragazze.

In quel momento Edward vide nella mente di Alice la visione che la sorella aveva avuto prima…

Subito gli venne da ridere al pensiero di quello che sarebbe successo di lì a pochi giorni…

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Capitolo 2
*** Matrimonio collettivo ***


Wow, sono sbalordita da quanti abbiano letto questa storia! Ringrazio moltissimo le 136 persone che hanno letto  e ringrazio caldamente chi ha commentato:

Marta94: sono contenta che ti piaccia e grazie per i complimenti ^^!!! Spero che ti piaccia anche questo capitolo

Sara986: esatto, Bella finalmente contenta di sposarsi!!! Ti lascio al nuovo capitolo!

Inoltre ringrazio giordana che ha aggiunto questa storia tra i preferiti

 

Capitolo 2: Matrimonio collettivo

 

Jasper e gli altri, non consapevoli di ciò che fosse successo, guardavano la scena davanti ai loro occhi stupiti: Edward seduto al tavolino che rideva con un fare quasi cinico, mentre Bella ed Alice continuavano nel loro girotondo non smettendo di ridere.

-Si può sapere cosa avete da essere così contente voi due? Potreste fare ridere anche noi?-, disse Rosalie.

In quel momento le due ragazze si fermarono e Bella disse alla famiglia:- Io ed Edward ci sposiamo.

Tutti rivolsero loro dei sorrisi e Carlisle disse:-Congratulazioni ragazzi, sono veramente contento per voi.

-Ma non è finita qui!-, disse Alice.

Poi lasciò le mani di Bella, andò di fronte a Jasper e gli disse:-Amore mio, vorresti sposarmi un’altra volta?

-Sì, ma Alice, cosa…-, rispose Jasper confuso.

-Oh che bello, la mia visione si sta avverandoo!!! Manca solo una cosa…

Però non dovettero attendere troppo, perché infatti in quel momento si sentì Emmett dire:-Rosalie, perché non lo facciamo anche noi? Sposiamoci di novo…

Rose saltò al collo di Emmett e cominciò a lanciare gridolini anche lei, come le ragazze prima:-Certo che sì!!!

Tutti guardarono Esme e Carlisle, ma Alice disse:-No, loro non si sposeranno con noi, d’altra parte ci dovrà essere qualcuno che accompagni me e Rose all’altare, no???

Dopo una risata generale le ragazze si misero a chiacchierare emozionate sui loro matrimoni.

-Oh, sono così contenta che ci sposeremo tutte e tre insieme!-, disse Alice.

-Sì, però l’attenzione dovrà essere soprattutto su quello di Bella: è la prima volta che si sposa, anche se per gli invitati sarà anche il nostro primo matrimonio-, disse Rose.

Bella si sedette e disse:-Ho già in mente qualche cosa… ma dovrete aiutarmi: voglio che sia il matrimonio più bello, più fantasmagorico che si sia mai sentito nello stato di Washington e dintorni!!! Dovrà essere tutto perfetto, proprio come il mio Edward…-, e detto questo rivolse un’occhiata sognante al suo fidanzato.

Nel frattempo intanto, mentre Calisle ed Esme erano andati a vedere l’ultimo estratto conto della banca per immaginarsi già quanto avrebbero voluto spendere le ragazze (ma anche loro erano contenti di spendere, diamine!), i fidanzati si erano seduti al tavolino a chiacchierare… o meglio, a farsi spiegare da Edward che cosa avessero in mente di fare quelle donne.

-Edward, in che guaio ci siamo cacciati?-, chiese Jasper al fratello.

-Guaio per te, caro mio! Io sono felicissimo di sposare la mia Bella…-, disse guardandola a facendole l’occhiolino proprio mentre lei lo stava guardando. Dopo averla vista arrossire tornò ai suoi fratelli.

-Volete sapere che cosa stanno pensando?-, disse Edward.

-Certo, Ed! Ce lo chiedi anche?-, disse Emmett.

-Allora, vogliono organizzare un matrimonio praticamente enorme: moltissimi invitati, vestiti bellissimi… insomma, vogliono fare le cose in grande… parecchio in grande…

-Oh mio Dio…-, disse Jasper (non pensate che lui non sia contento di sposare ancora, ma si sente un po’ a disagio al pensiero di trovarsi di fronte a moltissimi umani).

-Ehm… per tirarvi su il morale, potrei dirvi che le vostre donne stanno già pensando alla luna di miele.

-Oh che bello! Adesso sono contentissimo di aver chiesto a Rosalie di fare questo matrimonio-, disse Emmett esultante, sfregandosi le mani, mentre un improvviso brillio attraversò gli occhi di Jasper.

-NO, Emm, non approfondirò il discorso sui pensieri che stanno facendo su quello!-, disse Edward ad una domanda inespressa di Emmett.

Lasciamo i ragazzi in silenzio, a cercare di capire qualcosa dal chiacchiericcio continuo delle altre.

-Penso che dovremmo “eleggere” Bella sposa-capo, che ne dici Alice?-, disse Rosalie.

-Sono assolutamente d’accordo! Sarà lei ad avere l’ultima parola su tutte le cose riguardanti il matrimonio.

-Sono lusingata-, disse Bella, -ma ricordatevi che celebreremo anche il vostro di matrimonio! Allora, cominciamo a pensare alle cose serie: a quando la data?

Alice sparì e tornò in due secondi con un calendario in mano.

-Bene-, disse Bella, -oggi è il 12 luglio… per organizzare il matrimonio nei minimi dettagli, un matrimonio come credo vogliamo tutte e tre, ci vorranno minimo due settimane anche se siete vampiri e abbiamo i soldi… ma facciamo tre settimane così da fare tutto in modo perfetto. Pensate che per il 2 agosto, che è sabato (2008 n.d.a.), potremmo farcela?

-Assolutamente sì!!!-, dissero in coro le altre.

-Aspetta un attimo, fammi controllare come sarà il tempo…-, Alice si concentrò per un minuto e poi disse alle altre:-Durante la giornata ci saranno delle leggere nuvole, residuo della pioggia di due giorni prima, ma in serata il cielo tornerà sereno.

-Benissimo!-, esclamò Bella. –Così voi potrete andare in giro tranquillamente senza paura del sole! Potremo fare il matrimonio in serata, così da goderci un po’ il tramonto, che ne dite?

-Perfetto!-, disse Rosalie, -ma dove celebreremo il matrimonio?

-Potremmo farlo qui a casa, dove possiamo fare tutto quello che ci passa per la testa!-, disse Alice.

-Ottima idea!-, affermò Bella. –Per oggi abbiamo fatto davvero un buon lavoro: abbiamo già deciso dove e quando! La riunione è finita socie! Domani prenderemo altre decisioni importanti!

-Bella-, disse Edward mettendo un braccio intorno alla sua vita, -visto che domani avrete tanto da fare, che ne dici di andare a riposare un po’? Ti riporto a casa, è tardi.

-Hai ragione Edward-, gli rispose lei. –Ragazze, ci sentiamo domani! Ciao a tutti!

Arrivata a casa Bella trovò Charlie sul divano a vedere la replica di una partita.

-Ciao Bells! Come mai così contenta?

-Beh papà-, Bella si sedette sul divano e si preparò a dire tutto a suo padre. Era troppo felice per tenerlo all’oscuro ancora a lungo, ed era certa che lui avrebbe condiviso la sua felicità. –Io ed Edward ci sposiamo.

Charlie si aspettava tutto tranne quello. –Davvero? Sono contento per te… ma sei incinta?

-No, cosa vai a pensare! Io lo amo e questo è quello che conta! Inoltre con noi si sposeranno anche Alice e Jasper e Rosalie ed Emmett, i fratelli di Edward.

-Oh… wow-, disse Charlie sconvolto. Stava pensando a quanto gli sarebbe costato partecipare alle spese del matrimonio, considerato l’entusiasmo della figlia.

Bella intuì i pensieri del padre e disse:-Non preoccuparti, papà! Carlisle ed Esme hanno detto che saranno loro a pagare il matrimonio, come regalo di nozze a tutte e tre le coppie.

Charlie tirò un sospiro di sollievo e tornò alla partita. –Sono contento per voi, congratulazioni.

-Beh papà, ecco… Edward verrà a chiederti la tua benedizione, e…

-Oh, digli di non disturbarsi a venire! Dico qui davanti a te che avete la mia benedizione.

-Ok, buonanotte papà.

Bella salì in camera sua e trovò Edward che la aspettava raggiante seduto sul letto.

-Hai sentito?-, gli disse lei. –E’ contento adesso, signor Cullen? Ha avuto la benedizione di mio padre.

-Signorina Swan, fino ad ora questo è il giorno più bello della mia vita.

-Anche per me…-, disse Bella avvicinandosi a lui.

-Bene, allora tra tre settimane…-, cominciò Edward abbracciandola.

-Esatto! Tra tre settimane! 2 agosto, stiamo arrivando!!!

 

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Capitolo 3
*** Perfetto ***


Sono veramente contenta che questa storia piaccia! E pensare che non ero assolutamente convinta quando ho pensato di inserirla! Allora ringrazio i 140 che hanno letto il secondo capitolo e Amo90, bellemorete86, cullen isabella, giordana, harrytat, NeSsIeCuLlEn, pirilla88 e sara986, che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti. Ringrazio moltissimo anche chi ha recensito:

cullen isabella: eccomi qua! Ti lascio al capitolo, spero ti piaccia!

Balenotta: ciau moreee! Sono contenta che ti piaccia ^^!!!

 

Ciao a tutti, vi lascio al capitolo!!! Baci, Niki

 

Capitolo 3: Perfetto

 

La mattina, dopo quando si svegliò, Bella era un po’ disorientata.

Cercò Edward al suo fianco, ma la sua mano trovò solo le lenzuola e qualcosa di carta.

“Un biglietto… chissà perché è andato via…”

 

Sono uscito presto stamattina e non ho voluto svegliarti perché avevi bisogno di dormire.

Sono andato a fare dei giri, visto che Alice e Rose hanno già ricominciato ad organizzare.

Quando ti svegli Alice ti verrà a prendere, noi invece ci vediamo stasera.

A presto… mi manchi già.

         Tuo, Edward.

 

“Oh, già! Devo trovarmi con le altre! Diamine, è tardissimo, ed abbiamo un matrimonio da organizzare! Ma chissà che giri è andato a fare Edward, è domenica!”.

Quando scese a fare colazione non si stupì di non trovare Charlie, che era andato a pesca.

Scalino dopo scalino, le sembrava che l’eccitazione per il matrimonio imminente aumentasse.

Mentre si preparava la colazione, in attesa di Alice, decise di telefonare a Renèe, per dirle del matrimonio.

Forse non avrebbe approvato  molto… ma aveva già conosciuto Edward ed avrebbe capito.

Mentre girava la tazza con latte e cereali compose il numero della madre.

-Pronto?

-Ciao mamma, sono io, Bella.

-Oh Bella, sono contenta di sentirti! Come stai?

-Benissimo! Non sono mai stata meglio di così!

-Davvero? Come mai tutto questo entusiasmo?

-Mamma, io ed Edward ci sposiamo!

Seguì un breve silenzio, durante il quale Renèe assimilava la notizia e Bella non riusciva a stare ferma dall’agitazione, poi la madre, senza fiato, parlò:

-Bella, è meraviglioso, ma… sei incinta?

-No! Ma perché dovete tutti pensare male? Abbiamo deciso di sposarci per poter ufficialmente esser compagni per la vita.

-Oh…-, Renèe adesso era più sollevata, -ma è che siete così giovani… siete sicuri di quello che state per fare?

Bella rimase in silenzio aspettando che la madre capisse da sola.

-Ok, ho capito. Allora… a parte questo sono felicissima per voi!!! Come e quando te l’ha chiesto? Che cosa ti ha detto? Che cosa hai risposto? Quando vi sposate? Dove? Oh amore, devi raccontarmi tutto!!!

“Oh, così va mooolto meglio!” pensò Bella, e poi si lanciò nella descrizione della serata precedente.

Alla fine del discorso, quando Bella stava raccontando alla madre anche quello che avevano detto i fratelli di Edward, Alice arrivò e suonò il campanello.

-Mamma, adesso ti devo lasciare, mi è venuta a prendere Alice. Ci sentiamo presto, ciao!

-Certo, vai vai! Fai le congratulazioni da parte mia anche agli altri! Ciao!

Riattaccò il telefono e corse ad aprire la porta. Si stupì di non essere inciampata durante la corsa, ma non aveva ancora finito di formulare il pensiero che per la fretta di aprire la porta ci batté il ginocchio.

-Ahia!-, esclamò portando le mani al ginocchio.

-Oh, Bella, cosa hai fatto?-, disse Alice. -Ah già! Scusami, non ti ho avvertita di non correre. Non preoccuparti, ti verrà solo un piccolo livido.

-Menomale, allora? Cosa facciamo oggi?-, chiese Bella.

-Quello che faremo da qui a tre settimane, Bella-, rispose Alice, -tentare di organizzare il matrimonio perfetto! Andiamo, sali in macchina che abbiamo delle cose da fare.

In macchina le stava aspettando Rose, alla guida della sua cabriolet rossa.

Dopo essere salite in macchina si diressero verso casa Cullen a tutta velocità, con la cappotte  alzata per il sole.

Dopo aver lasciato la macchina in garage si sedettero in giardino, ad un tavolo messo appositamente là per discutere all’aperto, vista la bella giornata.

-Allora, socie, la seduta è aperta-, disse Bella facendo finta di sbattere un martelletto.

-Bene, che cosa si può decidere oggi?-, continuò Alice.

-Prima di tutto dobbiamo pensare agli invitati-, notò Rosalie. –Innanzitutto quante persone circa abbiamo intenzione di invitare?

Bella:-Quante persone pensate che potrebbe ospitare la casa?

Alice:-Non saprei, penso che a duecento possiamo arrivarci.

-Duecento persone???-, disse Bella. –Wow… incredibile! E chi saranno queste duecento persone?

-Inviteremo tutta la tua famiglia-, rispose Rose, -ed i tuoi amici, inoltre inviteremo i nostri amici, quelli che possono stare in mezzo agli umani naturalmente. Ma non preoccuparti, riusciremo benissimo a trovare qualcuno da invitare ai nostri matrimoni… poi ci sono le persone di Forks…

-Perfetto, ed adesso vi faccio vedere che cosa stavo pensando per gli inviti…-, disse Alice, e tirò fuori da una borsa un catalogo enorme. Lo aprì sul tavolo e si scoprì che era pieno di… esempi di invito.

Carta pesante, leggera, più o meno costosa, classici, moderni, dai disegni semplici o complessi, scritti a mano o stampati: ce n’erano di tutti i tipi e per tutti i gusti. Sicuramente proveniva da lontano.

-Ecco qua! Il meglio che si può avere! Ho girato tutto il mondo per riuscire ad avere un assortimento così vario! Basta scegliere e ce li faremo importare.

-Alice… sei un genio!-, commentò Bella, -Però prima di scegliere l’invito dobbiamo stabilire lo stile del matrimonio, se vogliamo fare una cerimonia più classica, tradizionale, o più moderna.

-Io non saprei… puntare sul classico sarebbe un po’ strano-, notò Rose, - per tre coppie che si sposano insieme… ma d’altra parte i nostri precedenti matrimoni sono già stati in stile moderno e sarebbe noioso ripetere.

-Beh, ragazze, penso che potremmo fare un compromesso tra classico e moderno… ad Edward piacerebbe di più un matrimonio classico, ne sono sicura, ma così penso che non ci dovrebbero essere problemi per nessuno.

-Bella, è ufficiale: sei un genio!

-Allora ho l’invito che fa al caso nostro…-, disse Alice aprendo il catalogo. Sfogliò le pagine in fretta fino a fermarsi con gli occhi scintillanti.

-Questo non è un invito qualunque… questo è… L’Invito!

In effetti era davvero fantastico: la carta sulla copertina era increspata e la carta all’interno era di riso. L’invito era chiuso da un nastro blu scuro fermato sulla copertina da un fermaglio placcato d’argento.

Aveva un’aria molto costosa… figuriamoci pagarne duecento!

-Alice, è… semplicemente meraviglioso…-, disse Bella, mentre Rosalie stava ancora guardando l’invito sorridendo.

-No, mie care: non è meraviglioso, è… perfetto! E domani telefonerò per ordinarne 200!

Lasciamo le tre ragazze a finire di decidere i dettagli sull’invito ed andiamo a vedere che cosa stavano facendo gli uomini, nel frattempo.

Edward era uscito con i fratelli, per occuparsi delle pochissime cose che le loro future mogli avevano permesso loro di fare per il matrimonio: oggi avrebbero scelto le macchine con le quali sarebbero arrivati alla cerimonia. Avevano potuto cominciare a pensare alle macchine perché, approfittando del giorno festivo, avevano potuto entrare in molte concessionarie di Seattle, Phoenix ed anche Washington per prendere dei depliant.

Perciò adesso erano sulla strada di ritorno commentando la miriade di depliant che ognuno portava in una borsa.

-Io voglio la Ferrari, quindi ragazzi mettetevi l’anima in pace che la prendo io!-, disse Emmett, rigirandosi la foto della Ferrari F430 spider. –Penso proprio che la prenderò nera… oddio, già mi immagino Rosalie scendere da una macchina del genere…

-Emmett, per favore, potresti evitare di fare certi pensieri???

-Io penso che sceglierò la Mercedes… quella con la quale è arrivata Alice al nostro primo matrimonio, la CLS…-, disse Jasper con gli occhi sognanti. Di sicuro lui aveva pensieri più “tranquilli” rispetto al fratello.

-Allora io prenderò la Aston Martin… su, adesso sbrighiamoci ad arrivare a casa!

In poco tempo arrivarono a casa ed Edward decise di portare a cena fuori Bella, per stare con lei dopo tutta la giornata, così presero la macchina ed andarono a Port Angeles.

Andarono a “mangiare” nel ristorante dove avevano cenato la prima volta, e dopo cena rimasero a passeggiare sul molo a chiacchierare: infatti non avevano avuto molto tempo per parlare, vista la fame di Bella che non aveva mangiato niente dopo colazione.

-Allora, come è andata la tua giornata?-, cominciò Edward.

-Benissimo, è stata una giornata molto produttiva: abbiamo scelto gli inviti, lo stile della festa e la lista degli invitati. Voi cosa avete fatto oggi?

-Mah, niente di particolare… abbiamo scelto le auto con cui voi arriverete.

-Niente di particolare??? Sei impazzito tutto insieme per caso??? Sarà una cosa fondamentale, è importantissimo scegliere l’auto giusta!

-Non preoccuparti allora, forse ho in mente il modello…

-Allora, qual è?

-Sorpresa.

-Edward!!! Non puoi farmi questo!!! Devi dirmelo, ti prego…

-E’ la Aston Martin Vanquish.

-E… tradotto per i comuni mortali?

-Ecco, questa è la foto…

-Oh, ma è bellissima, fantastica… perfetta!

-Esatto… come te.

Bella arrossì e si girò per non farsi vedere. –Allora, mi riporti a casa? Sono stanchissima e domani cominceremo a vedere i vestiti.

-Mm… bene-, e si avvicinò a lei, ma poi si ritrasse. -Allora domani sarà una giornata impegnativa, meglio riposarsi ed evitare emozioni forti, non credi?

-No, amore, sono in completo disaccordo-, disse lei, per poi cingergli il collo con le braccia e baciarlo.

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Capitolo 4
*** Archi e Gerard ***


Ciao a tutti!!! Siccome domani non so se avrò il tempo di scrivere un nuovo capitolo (visto che ormai con questa ff scrivo e aggiorno subito ihih!) preferisco postare oggi! Allora, ringrazio chi ha letto il terzo capitolo e ringrazio Amo90, bellemorte86, cullen isabella, giordana, harrytat, NeSsIeCuLlEn, pirilla88 e sara986, che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti. Ringrazio anche chi ha recensito:
Balenotta: ma ciauuu! eh sì, questa Bella moooolto contenta del matrimonio, ma d'altra parte ci voleva! ihih!
Spero che questo capitolo vi piaccia, anche se non è tanto lungo ^^'...
ciao a tuttiiii!
Bacioni, Niki


Capitolo 4: Archi e Gerard


-Bella, svegliati! Sbrigati, abbiamo un monte di cose da fare!-, disse Alice, atterrando con un balzo dalla finestra.

-Mm… chi sei? Cosa vuoi?-, brontolò Bella rotolandosi nel letto.

- Sono Alice Cullen, tu sei Bella Swan ed hai dei doveri! Sono le 12!!! Alzati e non fare storie! Voglio vederti pronta tra esattamente 120 secondi, altrimenti partirò da sola con mia sorella Rosalie per andare a vedere  i vestiti, e tu dovrai accontentarti!!! Uno… due…

-Vestiti???-, a quella parola Bella si svegliò del tutto. –Sarò pronta, non preoccuparti!

Si lavò in fretta e furia e si stava già tormentando al pensiero di cosa mettersi che Alice le venne in aiuto mettendole sul letto una gonna ed una camicia molto elegante.

Ridacchiando di soddisfazione per essere riuscita a far preparare Bella in così poco tempo, Alice la prese in braccio volando fuori dalla finestra e depositandola sul sedile posteriore della macchina di Rosalie.

-Ragazze, io… avrei un po’…-, Bella non riuscì a finire che si ritrovò in grembo un sacchetto con delle brioche ed un caffè,-fame, esatto! Grazie mille. Allora, volete almeno dirmi dove stiamo andando a velocità così folle?

-Stiamo andando a Seattle-, ripose Alice. –Là incontreremo un mio grandissimo amico, Gerard, che ha pensato qual cosina sui nostri vestiti per il matrimonio e per il ricevimento-.

-Bene! Ma… aspettate un attimo… dove è Edward? Lui e gli altri stanno sempre decidendo per le macchine?

-Esatto-, disse Rosalie. –Oggi andavano a chiedere per le auto, anche se Carlisle dovrà faticare parecchio per convincerli a non comprarle e pagare solo il noleggio… ahahah, già mi immagino Emm pestare i piedi!

Alice si concentrò un minuto e poi scoppiando e ridere disse:-Esatto Rose! Dovranno portarlo via di peso!

-Perché non mettete su un po’ di musica?-, disse Bella, e quando Alice accese la radio Bella cacciò uno strillo, facendo sussultare Rosalie.

-Che succede???-, chiese preoccupata Rose.

-Non abbiamo scelto la musica per il matrimonio!!!-, strillarono in coro Alice e Bella.

-E fate tutto questo baccano per la musica??? Se fossi stata umana mi sarebbe venuto un colpo! Comunque-, disse ricomponendosi, -avete in mente qualche idea?

-Certo!-, esclamò Alice, e con dei gesti a velocità di vampiro aprì lo scomparto sotto il cruscotto e quello tra i due sedili, pieni di CD: ogni genere possibile ed immaginabile, messi in ordine quasi maniacale.

-Non dirmi che hai girato tutto il mondo anche per avere tutto questo assortimento!-, disse Bella.

-Nono, questi sono decenni di musica accumulati!

-Comunque-, riprese Bella, -io pensavo ad una musica tranquilla, un quartetto di archi. Un paio di violini, una viola ed un violoncello, che ne dite? Potremmo cercare qualcuno.

-E per il ricevimento?

-Potremmo spostare all’esterno il pianoforte e trovare qualcuno che suoni, anche se Edward è il migliore pianista che conosciamo. Inoltre un contrabbasso che faccia da accompagnamento andrebbe bene.

-Sarebbe… fantastico!-, disse Alice. –Adesso telefono ad Esme e le dico di cominciare a cercare qualcuno.

Così proseguirono il viaggio: chiacchierando delle visioni che aveva Alice sui loro uomini nelle varie concessionarie, ascoltando i vari CD per immaginarsi già la cerimonia e… discutendo delle creazioni che avrebbe potuto ideare Gerard.

Gerard aveva lavorato a Parigi, presso alcuni stilisti, ma poi aveva deciso, sotto esortazione delle sue clienti, a mettersi in proprio e si era trasferito in America.

Alice andava da lui per farsi confezionare gli abiti più importanti ed ormai era una cliente affezionata, e visto che si fidava assolutamente aveva deciso di rivolgersi a lui per i vestiti del matrimonio.

Quando le tre arrivarono a Seattle era metà pomeriggio e quando Alice le condusse nel “laboratorio” di Gerard si muoveva come se fosse a casa sua.

-Alice! Che piacere vederti, mia cara!-, esclamò Gerard quando la vide. –Loro devono essere la bellissima Rosalie, tua sorella, e Bella, la futura moglie del caro Edward! Piacere di conoscervi!

-Piacere-, risposero Bella e Rose.

-Esatto Gerard! Allora, che cosa hai preparato per noi? -, disse Alice.

-Beh, ho pensato molto dopo che mi hai inviato le foto di Bella… per te è stato quasi facile, Alice cara, ormai ti conosco come le mie tasche! Ho pensato a qualcosa di attillato, che metta in mostra la tua finezza, sul panna… il disegno è questo…-, disse togliendo un telo che copriva uno schizzo.

-Gerard, è bellissimo!!! Fantastico, hai superato te stesso!-, esclamò Alice, osservando l’abito con lo scollo a barca ed un lungo spacco laterale.

-Invece, per il ricevimento-, continuò Gerard,mostrando un vestito a collo alto scollato sulla schiena e stretto in vita da una cintura, -ho scelto un rosso acceso, un abito semplice ma al tempo stesso sofisticato.

Mentre Alice rimaneva in adorazione dei suoi vestiti le altre proseguirono.

-Per te, Rosalie, ho scelto un abito molto semplice: spalline sottili, stretto sul busto e gonna morbida con strascico, per te avorio. Per il ricevimento invece ho scelto il verde: scollo largo, morbido tenuto stretto in vita e gonna corta, spero ti piacciano.

Rosalie spalancò la bocca dalla sorpresa quando Gerard tolse il telo e saltò al collo di Gerard:-Grazie, sono semplicemente fantastici!

-Allora, Bella… tu sei stata più complicata e non ce l’avrei fatta senza l’aiuto di Alice. Per la cerimonia ho scelto un bianco normale, senza spalline, una fascia sotto il seno ed un busto. La gonna a pieghe e leggero strascico-, disse Gerard e tolse il velo.

Bella rimase senza parole davanti al suo vestito e si mise a piangere dalla gioia.

-Oh, tesoro, non fare così! Non l’hai neanche indossato, risparmiati per il matrimonio!-, ridacchiò Gerard. –Comunque, per il ricevimento ho scelto il blu, visto che Alice mi ha detto che ti sta bene… tubino poco complicato, ma la seta è ricamata di perline.

Bella quasi cadde in ginocchio in segno di venerazione davanti a Gerard.

-Grazie, davvero! Sono… perfetti! Veramente, grazie!

Dopo che Gerard ebbe preso le misure a Bella e Rosalie e dopo che Alice ebbe pagato l’acconto a Gerard per i vestiti le ragazze ripartirono per tornare a casa.

-Allora ragazze, ho fatto bene a rivolgermi a Gerard?-, disse Alice in macchina.

-Certo che sì!-, rispose Bella. –Non riesco a credere che metterò dei vestiti del genere!

-Tieni, queste sono le cose da mangiare che ti ha preparato Esme… devi aver fame, mangia qualcosa.

Bella solo in quel momento si rese conto di quanta fame avesse: non aveva mangiato niente dopo il suo pranzo-colazione.

Chiacchierarono ancora un po’, ma poi Bella crollò addormentata sul sedile cullata dalla musica.

 


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Capitolo 5
*** Lasciate dormire Bella ***


Ciao a tutti! Premetto che questo capitolo è un po’ breve, ma è da un monte di tempo che non aggiorno e  quindi meglio di niente! Ringrazio Amo90, bellemorte86, cullen isabella, giordana, harrytat, NeSsIeCuLlEn, pirilla88 e sara986 per i preferiti e Balenotta che ha commentato. Spero che questo mezzo capitolo vi piaccia e che commenterete in tanti^^. Seguire questa ff con tutte le cose che ho da fare (come tutti penso) in questo periodo è un po’ un’impresa, anche per via della mia altra storia!

Baci, Niki

 

Capitolo 5: Lasciate dormire Bella

 

Quando Alice, Rosalie e Bella arrivarono a casa Cullen era notte fonda.

Edward prese delicatamente in braccio Bella e la portò in casa, nel letto in camera sua, per poi tornare al piano di sotto dagli altri.

-Circa tre ore fa ha telefonato Charlie… voleva sapere dove fosse Bella, ma gli ho detto che sarebbe rimasta qui, tornata da Seattle-, disse Esme.

-Meglio così… allora, come la avete sfiancata oggi?-, chiese Edward alle sorelle.

-Eddino, oggi abbiamo visto i nostri vestiti-, disse Alice, -ma non vedrai i vestiti di Bella se non quando lei li indosserà… noi non li abbiamo visti apposta.

-Bene... noi invece abbiamo trascinato via Emmett dalla Ferrari e dopo opera di convincimento siamo riusciti ad ottenere di farci arrivare le auto due giorni prima del matrimonio.

-Sì, ma dovremmo trovare degli autisti… non potete certo guidarle voi quelle macchine!-, disse Rose.

-Sentite, io non guiderò la macchina per portare la mia Rose alla cerimonia… ma dopo il ricevimento guiderò io, assolutamente! Non ho scelto una macchina del genere per non farci un giro…-, disse Emmett.

-Allora dovremo anche informarci sugli autisti…-, disse Alice. –Esme, hai trovato qualcuno per la musica?

-Non ancora… penso che dovremo cercare in qualche conservatorio…

-Musica?-, le interruppe Edward. –Chi state cercando?

-Cerchiamo un quartetto di archi per la cerimonia e per il ricevimento qualcuno per il piano e un contrabbasso-, gli rispose Alice. –Sai per caso dove potremmo chiedere?

-Certo che sì! Non preoccupatevi, me ne occuperò io… domani andremo anche a scegliere gli anelli.

-Rose, potresti andare tu domani a scegliere gli anelli? Non sono in vena…-, chiese Emmett.

-Certo che sì. Alice, tu vieni?

-No, so già che Jazz farà la scelta giusta comunque, come con la macchina…-, e gli rivolse un sorriso.

-Se volete posso venire anche io-, disse Esme. -Sono stanca di stare in casa, poi mi piacerebbe scegliere con voi.

-Bene-, disse Edward. –Fatemi un favore però domani: lasciate dormire Bella. Sì Alice, quando si sveglierà potrete scegliere le bomboniere e il catering, ma non la svegliare presto, ha bisogno di dormire.

Durante quella notte la famiglia cominciò ad organizzarsi per gli addobbi sfogliando enormi cataloghi ed Alice e Rosalie cominciarono subito a segnare quelli che sarebbero potuti di più a Bella.

La mattina dopo, quando fu l’ora giusta, Esme, Edward, Jasper e Rosalie partirono per la gioielleria di Port Angeles, mentre gli altri rimasero a casa.

Aspettando che Bella si svegliasse Alice telefonò per ordinare gli inviti e mise in ordine su tre tavoli diversi biglietti da visita, album e cataloghi di Bomboniere, compagnie per il catering e per la decorazione della casa. Inoltre cominciò a scegliere gli smoking per Edward, Jasper, Emmett, Carlisle e Charlie, pensando anche a come fare il vestito di Esme, che avrebbe confezionato lei stessa.

Insomma, mentre Alice faceva tutte queste cose Bella dormiva tranquillamente e gli altri erano arrivati a Port Angeles, parcheggiando davanti alla gioielleria.

Non impiegarono molto tempo a scegliere, infatti preferirono per tutte e tre le coppie delle fedi di oro bianco con incisi nell’interno i nomi e la data del matrimonio.

Per trovare qualcuno che suonasse Edward telefonò al conservatorio di Seattle, dove aveva delle conoscenze, per chiedere di trovare qualcuno che fosse bravo e che sarebbe andato lui stesso ad ascoltare.

Ma adesso torniamo a casa Cullen, dove Bella si stava svegliando…

Alice ebbe una visione e subito si spaventò di quello che sarebbe successo.

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Capitolo 6
*** L'ira di Bella ***


Ciao a tutti! Sono lieta di annunciarvi che questo è l’ultimo capitolo… di quelli lontani dal matrimonio (paura?? ^^)! Dal prossimo andremo direttamente alla vigilia! Ebbene sì, smetto di perdermi in ciance ihih! Premetto che come capitolo è un po’ cortino… ma volevo aggiornare visto che i preferiti aumentano! Spero di non deludervi con questo capitolo ^^! Ringrazio Amo90, bellemorte86, cullen isabella, giordana, harrytat, NeSsIeCuLlEn, pirilla88, sara986, beba94, erini83, Francy13, lupacchiotta_mannara, Shnusschen e _chocola_ per i preferiti e la mia Balenotta per aver commentato^^!

Vi lascio al capitolo… se volete datemi qualche consiglio!!!

Baci, Niki

 

Capitolo 6: L’ira di Bella

 

Bella scese le scale e disse:-Alice, dimmi che è uno scherzo! NON POSSONO ESSERE LE 14!

-Ehm, sai com’è… Edward mi aveva detto di non svegliarti e…

-NON POSSO AVER DORMITO COSI’ TANTO! NON POSSO AVER PERSO UNA GIORNATA PER L’ORGANIZZAZIONE!

-Bella calmati, stai tranquilla…

-ALICE NON DIRMI QUELLO CHE DEVO FARE! ABBIAMO UN MATRIMONIO DA ORGANIZZARE E MI LASCIATE DORMIRE?

-Bella, ascolta, eri cotta!-, intervenne Emmett, -Avevi assolutamente bisogno di dormire! Tre settimane così e tu al matrimonio ci arrivi solo se ti portiamo di peso!

-Ma ci sono tante cose da fare, da decidere, da ordinare… non possiamo assolutamente perdere tempo! Alice, mi meraviglio davvero di te.

-Beh… Edward mi aveva detto di lasciarti dormire quindi…

-COSAA??? E PERCHE’ HAI DATO ASCOLTO AD EDWARD!

-Ma perché aveva ragione!

-Basta! Smettiamo di perdere tempo! Dimmi che almeno voialtri avete fatto qualcosa di produttivo.

-Gli altri sono andati a scegliere le fedi ed a cercare i musicisti… io ho scelto gli smoking per gli altri e pensavo al vestito di Esme…

-Bravissima! Almeno tu hai fatto qualcosa che non sia inutile come… dormire! Non vedo l’ora di essere come voi!

-Ma dai, non preoccuparti. Nel salone ci sono i cataloghi per scegliere le cose da stabilire oggi…

-Bene! Mangio e vado subito. Mi raccomando, fammi vedere i vestiti dei nostri uomini…

-Eh no cara mia! Il nostro Ed non vedrà i tuoi vestiti fino a quando non li indosserai e quindi per te sarà lo stesso!

Dopo aver sbocconcellato un panino Bella andò in salone a scegliere le varie cose, insieme ad Alice.

Per le bomboniere ne scelsero una per ogni coppia, lo stesso modello, ma di colori diversi: verde per Rosalie ed Emmett, rosso per Alice e Jasper, blu per Edward e Bella, come il colore dei loro vestiti.

Per le decorazioni decisero di affidarsi ad Esme e per il catering decisero per un gruppo di Tacoma.

Alice scelse degli smoking di Valentino e pensò di telefonare a Gerard per sistemare le misure.

La sera tornarono a casa i Cullen che erano andati a Port Angeles e quando Bella vide finalmente Edward si dimenticò completamente il discorso che aveva in mente per rimproverarlo di non averla fatta svegliare.

Appena lo vide varcare la soglia di casa si alzò e gli corse incontro.

-Oh, quanto è che non ti vedo! Più di 24 ore! Stavo impazzendo, menomale che sei tornato!

-Anche tu mi sei mancata, amore. Allora, non eri arrabbiata con me?

-Cosa?

-Alice mi ha telefonato e mi ha detto che eri a dir poco furiosa perché ti avevo lasciata dormire…

-Ah, per quello… non preoccuparti, sei perdonato. D’altra parte avevi ragione.

-Sono contento che tu la pensi così…

La famiglia si riunì in salotto, ognuno abbracciato al proprio partner, a chiacchierare.

-Allora, questi musicisti?-, chiese Bella.

-Domani andiamo a Seattle a sentirli-, le spiegò Edward, -così decidiamo se ci piacciono.

-Bene… ma di questo passo ci conviene prendere una casa a Seattle, visto che andiamo sempre là!

-Beh, sai che non sarebbe una cattiva idea!-, disse Alice.

-Stavo scherzando… non fate una cosa del genere! Sarebbe inutile.

La mattina dopo quando Bella si svegliò era contenta finalmente di avere al suo fianco Edward.

Lo guardò sorridendo. –Buongiorno-, gli disse.

-Buongiorno Bella. Hai dormito bene?

-Certo che sì… allora, colazione?

-E’ pronta… l’ho fatta portare da Alice-, le rispose facendole vedere un vassoio.

-Ah, mi viziate troppo! Che ore sono?

-Sono le 8. Quando sei pronta passiamo a prendere gli altri e partiamo.

-Giusto, i musicisti… ok!

Quando Bella fu pronta andarono a casa Cullen dagli altri.

Salirono sulla macchina di Edward, pronti a partire.

-Alice, tu non vieni?-, chiese Bella.

-No… non entriamo tutti e sei in macchina… poi potrò telefonarvi per dirvi se mi piacciono quelli che avete intenzione di scegliere. Non fare quella faccia! Devo fare un sacco di cose! Devo ancora preparare il vestito di Esme e devo fare mille telefonate!

-Ok, allora ci vediamo più tardi!

Quando arrivarono al conservatorio presero posto su alcune sedie davanti ad un piccolo palco.

Ascoltarono diverse persone ed alla fine del pomeriggio avevano trovato chi faceva al caso loro.

Quando squillò il telefono ed Alice disse che anche per lei andava bene, Edward disse loro:-Siete assunti.

Sulla strada del ritorno Bella bevette un caffè così da stare il più possibile con Edward senza addormentarsi.

Quando arrivarono a casa però stava quasi crollando dalla stanchezza così dopo aver accompagnato i fratelli a casa Edward la portò da Charlie.

Una volta in camera sua, mentre stava aspettando il ritorno di Edward, Bella spuntò un altro giorno dal calendario appeso alla parete che contava i giorni mancanti al matrimonio.

“Ebbene sì”, pensò, “ancora 16 giorni…”.

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Capitolo 7
*** Vigilia ***


Salve a tutti!!! Innanzitutto chiedo umilmente perdono per avervi fatto aspettare tanto… ma non avevo davvero tempo! mi inginocchio e chiedo venia!!! Poi… spero che questo capitolo vi piaccia! Ringrazio le persone che hanno questa ff tra i preferiti, Amo90, bellemorte86, cullen isabella, giordana, harrytat, NeSsIeCuLlEn, pirilla88, sara986, beba94, erini83, Francy13, lupacchiotta_mannara, Shnusschen,  _chocola_, kiarab e naoko, ed anche quelli che leggono e basta. Vi lascio al capitolo! Commentate ^^!

 

Capitolo 7: Vigilia

 

Bella si alzò dal letto con un sorriso, contenta di essersi svegliata.

Gettò un’occhiata al calendario appeso: ancora un giorno e si sarebbe sposata: sarebbe finalmente stata la compagna di Edward… ed avrebbe potuto diventare come lui.

Fece colazione e si preparò con calma, poi uscì e prese il suo pick-up.

Come sempre, sarebbe andata a casa Cullen… ormai non c’era più niente da fare, ma non voleva rimanere a casa.

Quando arrivò trovò tutti in salotto, occupati con diverse attività.

-Ciao Bella-, le disse Alice, -finalmente sei arrivata! Sai che cosa dobbiamo fare oggi vero?

-Sì… dobbiamo fare il riepilogo.

Avrebbero dovuto accertarsi che tutto fosse pronto al 100%, ogni singola cosa e particolare.

-Andiamo con ordine-, disse Bella, -i nostri vestiti?

-Sono arrivati stamattina presto, sono nel mio armadio-, disse Alice.

-Bene… i vestiti degli altri?

-Gli smoking per gli sposi e per i padri sono assolutamente pronti e arriveranno esattamente tra-, si concentrò un minuto, -due ore. Quello di Esme pronto.

-Gli inviti?

-Spediti quasi due settimane fa, a tutti quanti, e tutti hanno confermato.

-Il catering?

-Pronti, arriveranno domani in mattinata, per organizzare la nostra cucina.

-Gli addobbi?

-Esme ha tutto pronto e li metterà stanotte, così non si rovinano.

-Il reverendo?

-Passiamo a prenderlo domani pomeriggio.

-I musicisti?

-Arrivano domattina.

-Le auto?

-In garage. Emmett le tirerà a lucido entro domattina.

-Gli autisti?

-Domattina anche loro.

-I fotografi?

-Domani  dopo pranzo verranno a “orientarsi”.

-La torta?

-In cella frigorifera.

-Da quando abbiamo una cella frigorifera?

-Da quando ci serviva un posto per mettere la torta, che domande!

-Allora… direi che è tutto a posto. Perfetto.

Le tre tirarono un sospiro di sollievo, contente che finalmente tutto fosse pronto.

-Allora, mia cara Bella, che cosa facciamo per l’addio al nubilato?-, chiese Alice sghignazzando.

-Che cosa hai in mente?

-Non preoccuparti amore-, intervenne Edward, -non ci saranno spogliarellisti o cose del genere… vero Alice?

-Certo Edward! Faremo un… pigiama party!

-Scusami Alice, ma non capisco come mai l’hai detto con così tanto entusiasmo.

Alice guardò male l’amica e si preparò a spiegarle tutto.

-Stiamo qua, guardiamo film strappalacrime e poi… facciamo la prova vestito! Anche se sarà perfetto, vediamo come ci stanno!

-E perché non me l’hai detto prima??

Rosalie, Alice e Bella si misero a saltellare di felicità in cerchio.

-Allora, Eddino, cosa facciamo per l’addio al celibato noi?-, chiese Emmett.

-Andiamo a caccia, che domanda inutile. Se dovrò passare la prima notte di nozze con Bella dovrò essermi nutrito abbastanza. E… no, niente spogliarelliste anche per noi! Non fare pensieri del genere o lo dico a tua moglie.

Verso la fine del pomeriggio Bella ed Edward uscirono di casa per fare una passeggiata, finalmente soli dopo la confusione di quella giornata ed anche delle precedenti.

-Allora, sei contento?-, gli chiese Bella.

-Di cosa?

-In generale…

-Certo che sono contento! So che domani sarà il giorno più bello della mia vita e sono contento di trascorrerlo con te.

-Oddio, Edward… così arrossisco…

Non dissero altro e continuarono nella loro passeggiata, ascoltando ognuno i respiri l’uno dell’altra.

-Bene, ragazzi, eclissatevi!-, disse Alice una volta che arrivarono le nove di sera.

-Ma Alice, non ho preso la mia roba, non ho neanche un pigiama!-, protestò Bella, cercando di prendere tempo per non allontanarsi da Edward.

-E a cosa pensi che serva avere due cognate??? Te lo abbiamo preso noi.

-Bene-, disse Bella ad Edward, -sembra proprio che qua dobbiamo salutarci. Fai buona caccia, ci vediamo domani… sarò quella con il cuore che batte, visto che saremo in tre ad essere vestite in bianco.

-Ti riconoscerò certamente!-, disse Edward, e dopo un bacio veloce uscì di casa, trascinato dai fratelli.

-Allora ragazze, si comincia!-, disse Rose.

Per prima cosa fecero mangiare Bella, poi salirono in camera di Alice per tirare fuori gli abiti dall’armadio.

Quando Bella vide i suoi uscire dalle custodie quasi si mise a piangere: erano ancora più belli di quanto avesse immaginato dopo aver visto i disegni.

Per prima Rosalie provò il vestito della cerimonia: era veramente bellissima, e Bella si sentì quasi intimorita da tanto splendore. Il suo vestito verde le stava benissimo ed accentuava le sue forme già perfette.

Quando Alice sfilò lungo il corridoio con i suoi vestiti, atteggiandosi a modella, le altre la applaudirono con fare cerimonioso e Rosalie fece finta di scattare delle fotografie.

Adesso toccava a Bella mettersi i vestiti…

Si sentiva agitata all’idea di mettersi il vestito della cerimonia, quindi provò prima quello del ricevimento.

-Sorellina, sei splendida-, le disse Alice.

-Veramente, ti sta benissimo… è fatto apposta per te!-, aggiunse Rosalie.

Bella si guardò al grande specchio sulla parete e dovette ammettere che le altre avevano ragione.

Subito decise che quello era e sarebbe stato il suo vestito preferito.

Le tremavano le mani quando mise l’abito da cerimonia, così che dovette essere aiutata.

Non aveva il coraggio di guardarsi allo specchio…

-Oddio, Bella! È perfetto!-, esultò Rose.

-Se non ti guardi allo specchio entro 30 secondi annullo il matrimonio… e sai che lo farei-, la minacciò Alice.

-Ok, stai calma!

Bella finalmente alzò lo sguardo e quasi svenne.

-Questa qua non sono io!-, disse. –Isabella Swan, dove diavolo sei andata?

-E’ quella là, davanti a te, che si sta sbracciando-, disse Rose.

-Ok… Gerard è un genio. Non toglierò mai più questo vestito! Guarda, mi aumenta il seno, mi fa sembrare fine, slanciata, leggiadra! Dovrete portarmi di peso, sennò camminando tornerò ad essere goffa e rovinerò l’effetto del vestito.

-Dovevi dirlo prima, così noleggiavamo una gru e ti mettevamo un’imbracatura! Su Bella, non essere patetica, starai benissimo! Perfetta!-, disse Alice.

-Se lo dite voi…

-Certo che lo diciamo noi! Fidati, una volta per tutte!-, aggiunse Rose.

-Bene, Isabella Swan futura Cullen, adesso tu vai a farti una bella dormita mentre noialtre aiutiamo Esme a mettere gli addobbi. Devi dormire, altrimenti domani crolli all’altare.

-Ok…

Così Bella obbedì ed andò in camera di Alice, dove era stato sistemato un letto.

-Perché non posso andare in camera di Edward?

-Secondo te??? Lui non deve vederti e là si prepareranno tutti i nostri uomini.

Bella si mise il pigiama che Alice le aveva lasciato sul letto e dopo essere passata in bagno si mise sotto il lenzuolo.

“Come può Alice aspettarsi che io dorma?”, pensò, “sono talmente agitata all’idea del matrimonio che se non mi calmo andrò in iperventilazione! Su Bella, calmati, respira lentamente…”.

Qualcuno bussò alla porta.

-Sono io, Rosalie. Posso entrare?

-Certo, entra pure.

Rose entrò nella camera e si sedette al fianco di Bella sul letto. –Cos’hai?

-Non riesco a dormire…

-E’ normale… tieni, ti ho portato questa-, disse, e le diede una camomilla.

-Grazie.

-C’è qualcos’altro che non va-. Non era una domanda.

-Beh Rose, ecco… io penso di non farcela. Penso che domani Edward si renderà conto che si è sbagliato e che non vuole passare il resto dell’eternità con me… sono agitata per quello che accadrà dopo il matrimonio, per quello che dovrò inventare ai miei genitori.

-Oh Bella, non preoccuparti. Edward è sicuro al 100% di voler passare il resto dei suoi giorni con te, e non ha pensato mai di essersi sbagliato, nemmeno per un istante. Dopo il matrimonio potrai essere una di noi… hai cambiato idea?

-No, certo che no! È che… non so come potrei trovarmi…

-Ricordati che noi ti staremo sempre accanto… ti aiuteremo sempre. Per quanto riguarda i tuoi genitori riusciremo a trovare qualcosa da dirgli. Ci penseremo a suo tempo: non rovinarti questo momento, il tuo matrimonio, con preoccupazioni.

-Hai ragione…

-Adesso dormi, altrimenti non sarai in forma per il grande giorno, giusto?

-Esatto-, disse Bella, tornando a sdraiarsi sul letto, -il grande giorno, il giorno perfetto.

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Capitolo 8
*** Si va in scena ***


Salve ^^ !!!  penso che siate ansiose di leggere il capitolo, quindi rimando le chiacchiere alla fine! Spero vi piaccia!

 

Capitolo 8: Si va in scena

 

Quando si svegliò, Bella si sentiva un po’ disorientata.

Guardò l’orologio sul comodino… le 10.20.

“Ma come diavolo ho fatto a dormire così tanto?”, pensò. Poi vide la camomilla e… “Ma certo! Quelle streghe ci hanno messo del sonnifero!”.

Si alzò dal letto, ancora un po’ traballante, e si avvicinò alla porta.

Non fece in tempo ad appoggiare la mano sulla maniglia che questa si spalancò e comparve Rosalie.

-Ciao, sei sveglia! Immagino che tu abbia fame…

-Buongiorno… esatto, ho un po’ fame.

-Esme ti manda questo… meglio che tu non scenda adesso.

Bella osservò Rose mettere il vassoio sul comodino e le disse:-Come mai?

-C’è un via vai assurdo di gente. Parrucchiere, cuochi, fotografi… è impossibile capirci qualcosa.

-Ho capito… Edward e gli altri sono tornati?

-Non ancora, ma Alice ha detto che arriveranno a momenti. Ah, quasi dimenticavo! Tra 2 minuti viene Helen qua, vedi di non fare le bizze.

-Chi è Helen?

-Ora vedrai!-, disse, ed uscì.

Bella si sedette sul letto e cominciò a sbocconcellare la brioche alla marmellata, accanto al suo tè.

Sentì qualcuno bussare alla porta.

-Avanti-, disse.

-Edward!-, esclamò, andandogli incontro e buttandogli le braccia al collo. –Che ci fai qua? Se Alice e Rose ti vedono sei morto!

-Lo so, ma non potevo non venire qua… non ce la facevo a starti…

Bella lo interruppe avvicinandosi e cominciando a baciarlo.

Lui rimase sorpreso, ma la assecondò e la tenne stretta a sé con un braccio mentre con l’altra mano saliva sotto la maglia del pigiama.

Bella rabbrividì al contatto con la mano fredda, con una mano gli accarezzava la schiena e con l’altra i capelli.

In quel momento si aprì la porta.

-Cosa diavolo state facendo voi due!!!-, disse una Alice imbestialita.

Edward e Bella si staccarono e si allontanarono l’uno dall’altra.

-Edward, vai a renderti utile di sotto, muoviti! Tu, Bella, cosa ti salta in testa? Vieni Helen, è tutta tua.

Dalla porta che Edward aveva lasciato aperta entrò una donna che doveva avere una quarantina d’anni.

Alice uscì dopo averla salutata e le fece segno che la teneva d’occhio.

-Ciao, io sono Helen. Mi hanno chiamata per prendermi cura di te… metteremo qualche maschera per il viso, qualche aggiustatina e tutto sarà perfetto per il matrimonio. Ti farò da estetista.

-Oh, piacere, io sono Bella. Che cosa devo fare?

Helen cominciò ad occuparsi di lei: le mise maschere su maschere, le fece manicure e pedicure, mise a posto le sopracciglia ed altro.

Bella non si sottoponeva di buon grado a ciò, ma sapeva che avrebbe fatto di tutto per il suo matrimonio.

Rimase tra le mani di Helen per ore… non sapeva di preciso quanto tempo, ma le portarono su il pranzo.

Quando Helen ebbe finito di sistemarla le fece fare un bagno, lasciandola sola.

Nel frattempo, al piano terra, Alice, Rosalie ed Esme si aggiravano per la casa stando dietro a tutti i preparativi, tanto da sembrare delle domatrici di leoni.

-Ehi ehi, tu! Dove stai andando? I fiori vanno da quella parte!-, diceva Alice ad uno dei corrieri.

-No no, chi ha messo questi tovaglioli? Li volevo PANNA, non BIANCHI a questo tavolo! Erano qua un momento fa, rimetteteli-, diceva Rosalie.

-Dove sono gli antipasti? Devono essere pronti tra mezz’ora, dove sono?-, chiedeva Esme.

Intanto Edward e gli altri stavano guardando le auto tirate a lucido nel retro della casa.

“ANDATE IMMEDIATAMENTE A PREPARARVI, O FARETE TARDI!”, si sentì rimbombare Edward nella testa.

-Ragazzi, Alice sta sbraitando di andare a prepararsi…

-No, vi prego! Non voglio infilarmi in quei… cosi!-, disse Emmett.

-Andiamo, ragazzi… non vorrete far arrabbiare le vostre fidanzate?-, disse Carlisle.

 Così tutti andarono in camera di Edward, dove Alice aveva messo i loro abiti.

Erano le 15, ed il matrimonio si sarebbe celebrato alle 18. Dovevano essere pronti in anticipo per accogliere gli invitati e per aggirarsi con aria nervosa per la casa, in attesa delle fidanzate.

Quando entrarono trovarono Gerard, che era stato spedito a sistemarli.

-Bene, mettetevi quegli smoking, c’è scritto il nome sopra, chiamatemi quando avete finito che devo andare a prendervi le scarpe.

Tutti guardarono i vestiti che avrebbero dovuto mettere, e quando sentirono i passi minacciosi di Alice e Rosalie fuori dalla porta si vestirono.

Gerard tornò in tempo e dette loro le scarpe.

-Bene, ora venite qua che vi do una sistemata. Bravissimo Edward, la cravatta va in quel modo… Carlisle caro, hai il colletto della camicia storto… Emmett, smettila di litigare con quelle scarpe… Jasper, la cintura è appesa nell’armadio… Certo Alice cara, sto arrivando.

Gerard ammirò gli uomini che era riuscito a vestire, e con un sospiro disse all’auricolare che portava:-Sì, Alice, sto arrivando, calmati. Bene ragazzi, siete pronti. Non vi rovinate quei vestiti o io e Alice qua vi squarteremo. Scendete e vedete di andare a prendere il reverendo, poi va mandato un autista all’aeroporto a prendere Renèe… Alice dice che sapete già tutto. Ancora una volta: NON ROVINATE QUEI VESTITI.

Detto questo Gerard uscì ed andò in camera di Alice, dove le ragazze si stavano preparando.

Dabbasso si sentiva la voce di Esme che continuava a dare ordini, già pronta per la cerimonia.

Alice e Rosalie stavano finendo di truccarsi e farsi i capelli a vicenda, mentre Bella era tra le mani di Helen e del suo arricciacapelli.

-Oh, Gerard, menomale sei arrivato. I vestiti sono nell’armadio, prendili pure.

Gerard li prese e li tolse dalle custodie, controllando che tutto fosse a posto.

-Ragazze mie, li avete messi?-, chiese, quasi scandalizzato.

-Sì, ma siamo state attentissime-, disse Bella.

-Si vede che li avete messi, Dio mio Alice, mi meraviglio di te. Cos’è questo? Spero per voi che sia acqua, altrimenti avrò una crisi isterica.

Era arrivato un piccolo schizzo dal lavandino, quasi invisibile anche agli occhi di Alice.

Quando Rose e Alice finirono di prepararsi aiutarono Helen, e dopo che le opere furono ultimate le ragazze andarono ad ammirarsi nello specchio.

-Bene, ora mettiamo questi vestiti… non riesco ancora a credere che li abbiate messi… -, disse Gerard.

Aiutò le ragazze a vestirsi e quando le vide schierate davanti a lui quasi pianse di commozione.

-Oh, siete uno spettacolo per gli occhi! Non ci credo, non posso aver fatto un così buon lavoro. Certo le modelle sono così belle… ma guarda là!

-Gerard?-, chiese Helen.

-Prego?

-Basta con il tuo monologo, risparmia le lacrime per la cerimonia.

-Oh, giusto giusto, certo.

Bella non credeva ai propri occhi: eppure era lei quella bellissima donna che la guardava.

Certo, Alice e Rosalie erano splendide, magnifiche nei loro vestiti… ma ammise che dopotutto non sarebbe sfigurata così tanto al loro fianco.

Mentre si stavano ammirando qualcuno bussò alla porta.

-Ragazze, sono Carlisle. Siete vestite?

-Certo, entra pure-, gli rispose Alice.

-Oh, bene. È ora: gli ospiti ci sono, gli sposi sono all’altare e stiamo aspettando solo voi. Che ne dite di cominciare a salire su quelle auto?

Le ragazze uscirono e passando per il retro arrivarono al garage. Da lì sarebbero passate con la macchina davanti alla vetrata della casa e si sarebbero fermate al vialetto d’ingresso, prima della veranda, dove avrebbero proseguito fino al reverendo, ai piedi delle scale, in casa.

-Wow, che macchine!-, esclamò Helen.

-Rose, prima tu, la Ferrari.

Rosalie prese il bouquet, raccolse lo strascico del vestito e salì.

-Alice, la Mercedes.

Alice avanzò saltellando verso la macchina e si mise seduta, impaziente come una bimba che va al luna park.

-Bella, tu invece la Aston Martin.

Bella non stava più nella pelle. Incontrò gli sguardi commossi di Gerard, Carlisle ed Helen e salì in macchina.

Eccola, stava andando a sposarsi. A sposare l’uomo che amava più di qualsiasi cosa al mondo, pronta a passare l’eternità con lui.

Era agitata, ma anche sicura di star facendo la cosa giusta.

Prima partirono le due ragazze, e quando il suo autista ricevette il segnale la macchina si mise in moto.

Bella sussultò, ma poi sul viso le si aprì un sorriso enorme.

Improvvisamente aveva indosso una scarica di adrenalina, tanto che sarebbe scesa per fare la strada a corsa.

Poi la macchina si fermò ed un Charlie rosso e imbarazzato le aprì la portiera.

“Bene”, pensò Bella, “si va in scena!”.

 

Tadan, ecco fatto! Non ci credo che siamo quasi agli sgoccioli… sigh sigh!

Passando ai ringraziamenti, ringrazio amimy, Amo90, bellemorte86, cloe cullen,  cullen isabella, giordana, harrytat, NeSsIeCuLlEn, pirilla88, sara986, beba94, erini83, Francy13, lupacchiotta_mannara, mikelina, Shnusschen,  _chocola_, kiarab, naoko e SaraMasenCullen per i preferiti!

Inoltre ringrazio davvero di cuore kiarab che ha commentato, grazie grazie grazie! Sono contenta che ti sia piaciuto ^^! Gli spogliarellisti vampiri ero indecisa se metterli o no (penso che Alice avrebbe gradito, visto quello che ha detto Edward ihih), per quanto riguarda il bacio spero di averti soddisfatta ^^!

Ciao a tutti, al prossimo capitolo!

Baci, Niki.

 

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Capitolo 9
*** La cerimonia ***


Ciao a tutti! Per farmi perdonare un po’ dell’attesa mostruosa che ha preceduto il capitolo precedente ho deciso si scrivere subito il capitolo 9 e finalmente sono riuscita a postarlo! Spero che vi piaccia ^^! Non ci credo che siamo praticamente agli sgoccioli… non so se mettermi a scrivere anche qualcosina sulla luna di miele, quindi fatemi sapere, mi raccomando! Sennò stimo la fine di questa ff tra massimo massimo due capitoli… passando ai ringraziamenti, ringrazio amimy, Amo90, bellemorte86, cloe cullen,  cullen isabella, giordana, harrytat, NeSsIeCuLlEn, pirilla88, sara986, beba94, erini83, Francy13, lupacchiotta_mannara, mikelina, Shnusschen,  _chocola_, kiarab, naoko, SaraMasenCullen e sanvegeta  per i preferiti e quelli che hanno letto. Inoltre ringrazio tantissimo chi ha commentato!

Cullengirl: grazie mille dei complimenti e per aver commentato!!! ^^

Kiarab: grazieee! Sono contenta che ti piacciano ihih! Personalmente adoro Gerard, poi Edward volevo mandarlo da Bella per un pochino ihih!

Spero che questo capitolo vi piaccia ^^!

Baci, Niki

 

Capitolo 9: La cerimonia.

 

Bella mise il piede fuori dalla macchina e porse la mano a Charlie, che la afferrò.

-Oh Bells… sei bellissima. Penso che Edward farà davvero un bell’affare sposandoti.

-Grazie…-, mormorò.

Rapidamente arrivarono agli scalini della veranda e quando cominciò a salire Bella sentì la marcia nuziale.

Improvvisamente si sentì nervosa.

“Su, avanti, calmati. È quello che hai sempre voluto: sposare Edward. Non puoi cambiare idea adesso e mandare a monte il matrimonio, quindi guarda lui e lui soltanto”.

Così Bella prese un respiro profondo e continuò ad avanzare verso Edward.

“E’ bellissimo… come ho fatto a meritare uno come lui?”, continuava a pensare.

“Oh mio Dio, è splendida. Sono l’essere più fortunato sulla faccia della terra”, pensava nello stesso momento Edward.

Entrambi erano agitati, ma quando i loro sguardi si incontrarono fu come se al mondo non esistesse nessun altro…

Alla destra ed alla sinistra di Edward c’erano Jasper ed Alice e Rosalie ed Emmett.

Quando arrivarono all’altare Charlie baciò sulle guance Bella ed unì le mani di sua figlia e di Edward.

Il reverendo fece una breve premessa sul matrimonio, poi passò alle promesse.

Procedette prima con gli uomini, per primo Emmett, poi Jasper ed Edward.

-Vuoi tu Edward Anthony Masen Cullen prendere la qui presente Isabella Marie Swan come tua legittima sposa, ed amarla e onorarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?

-Lo voglio-, rispose sicuro Edward.

Poi il reverendo passò alle ragazze: prima Rosalie, Alice ed infine Bella.

-Vuoi tu Isabella Marie Swan prendere il qui presente Edward Anthony Masen Cullen come tuo legittimo sposo, ed amarlo e onorarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?

-Lo voglio-, rispose Bella.

-Allora, con il potere conferitomi dalla Chiesa, io vi dichiaro marito e moglie, cioè, mariti e mogli… potete baciare la sposa… cioè, le spose.

Bella ed Edward si baciarono. Dapprima era un bacio leggero, ma poi continuò visto che nessuno dei due aveva intenzione di staccarsi.

Intanto le altre coppie si erano già separate, e mentre Alice, come gli altri invitati, si stava schiarendo la gola un po’ rumorosamente, Emmett si mise a ridere ed esclamò:-Beh, potreste anche evitare di succhiarvi l’anima! Risparmiatevi per stanotte!

Così Bella si staccò da Edward e lanciò un’occhiataccia a suo cognato.

Quando le coppie uscirono, dopo gli abbracci dei parenti più stretti, trovarono tutti gli altri invitati disposti per tirare il riso.

-Oh no…-, mormorò Bella, giusto un secondo prima che cominciarono a lanciare.

Dopo il lancio del riso le ragazze andarono a cambiarsi d’abito, mentre gli sposi ed Esme facevano accomodare gli ospiti in sala da pranzo per l’aperitivo a buffet.

Intanto nel giardino si stava finendo di allestire i tavoli per la cena.

-Ragazzi, ce l’abbiamo fatta-, disse entusiasta Jasper ai fratelli.

-Eh già, non vedo l’ora di sapere che cosa mi sta preparando Rose per stasera… Ed non è che…

-Ma neanche per sogno! Su, vediamo di fare qualcosa in attesa delle ragazze…

 

-Che usanza barbara questa del riso-, stava dicendo al piano di sopra Gerard ad Helen. –Guarda qua, ne hanno i capelli pieni! E questi poveri vestiti… toglieteli subito!

Ridacchiando le ragazze tolsero i vestiti e mentre cercavano di scrollarsi i residui della pioggia di riso Gerard andò a prendere i vestiti del ricevimento.

-Allora ragazze, siete contente?-, chiese loro Helen.

-Certo che sì!-, risposero in coro.

Infilarono i loro vestiti e subito sentirono uno strilletto provenire dalla porta.

-Oh amore mio!-, esclamò Renèe. –Non ci credo, sei bellissima! Che vestiti stupendi, che cerimonia magnifica! Devi vedere com’è di sotto, perché immagino che tu non te ne sia accorta: avevi gli occhi appiccicati ad Edward!

Le corse incontro ma non la abbraccio:-Scusami, ma non voglio rovinare quel vestito.

-Oh! Finalmente qualcuno che ragiona! Signora, io la a-do-ro!-, disse Gerard.

Tutti risero e poi Renèe continuò:-Comunque, sono venuta qua per dirvi di scendere: non vorrete far aspettare troppo gli invitati?

Così Rosalie ed Alice uscirono subito, dietro a Renèe.

-Non vieni Bella?-, le chiese Rose.

-Sì, solo un attimo, ho bisogno di un po’ di tempo.

Bella si sedette su una poltroncina con in mano le scarpe che doveva ancora mettere.

-Bella, tesoro, cos’hai?-, le chiese premuroso Gerard.

-Non lo so… forse non mi rendo ancora conto di quello che è successo: finalmente ho avuto quello che stavo aspettando da sempre e adesso… adesso è come se mi sentissi svuotata.

-Su, non preoccuparti. Scendi giù, corri da Edward e vedrai che ti sentirai di nuovo bene-, le disse Helen.

-Ha ragione lei, Bella. Inoltre non vorrai perderti il bellissimo matrimonio che siete riuscite ad organizzare?-, continuò Gerard.

-Beh, certo che no! Spero solo di non fare le scale a ruzzoloni per via di queste scarpe.

Gerard alzò gli occhi al cielo ed andando via disse:-Oh signore!

Bella calzò le scarpe tacco dodici argentate e quando si mise in piedi si meravigliò.

-Ehi, non fanno male! E non sono neanche scomode!

-Certo, testona! Secondo te ti avrei dato delle scarpe su cui farti fare una brutta figura?-, le disse Gerard.

-Gerard, sei un genio! Io ti amo, veramente!

-Eheh, ma adesso come facciamo! C’è Edward tra di noi.

Bella uscì dalla camera e con fare sicuro cominciò a scendere le scale.

Edward, che la aveva sentita uscire dalla stanza, era sull’ultimo gradino che la aspettava.

A entrambi quella scena ricordava quella sera, tanti giorni prima, quando Edward le aveva chiesto di sposarlo. Sembravano passati secoli da quel giorno.

-Oh amore… sei bellissima-, ripeté Edward come quella sera.

Bella afferrò la sua mano ed al suo fianco andò incontro agli invitati.

Tutti gli amici di Forks erano andati alla cerimonia, inoltre c’era il clan di Denali, il branco dei Queilute, i parenti ed amici venuti da ogni parte.

In un angolo il quartetto d’archi suonava della musica di sottofondo, la sala brulicava di persone che parlavano e il tavolo del buffet era stracolmo di piatti splendidi.

La sala era addobbata con molti fiori, decorazioni fini ed eleganti pendevano dal soffitto  e dalle scale ed il sole entrava ancora dalla vetrata.

Tutti gli invitati circondarono le coppie, ma la massima attenzione era su Edward e Bella, che si sentì stringere continuamente da braccia più o meno calde.

Quando tutti ebbero finito di congratularsi con le coppie venne annunciato che la cena stava per essere servita, così tutti uscirono dalla casa e cominciarono ad accomodarsi a tavola, nei posti assegnati.

Quando Bella si affacciò sulla porta della casa non credeva ai propri occhi, ed era certa che quello sarebbe stato il giorno più bello della sua vita.

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Capitolo 10
*** Brindisi ***


Ciao a tutti! Rimando le mie chiacchiere a dopo, vi lascio al capitolo!

 

Capitolo 10: Brindisi

 

Bella cominciò a scendere i gradini della veranda, osservando la scena che le si presentava davanti.

Decine di tavoli rotondi erano disposi nel giardino, apparecchiati con cura: le tovaglie erano bianche, come i tovaglioli, ma i coprimacchia erano alternati blu scuro, rosso rubino e verde bottiglia.

 Ogni tavolo aveva un bellissimo centrotavola floreale ed a fianco dei bicchieri, davanti al piatto, c’era una candela per ogni ospite nel suo sostegno d’argento.

Tutti i tavoli erano disposi al perimetro di una pista da ballo, in un angolo della quale c’era un piccolo palco con i musicisti.

Il tavolo degli sposi era poco distante da questo ed era apparecchiato con diverse tonalità di bianco.

Tutt’intorno c’erano moltissimi fiori, che spandevano ovunque il loro profumo.

L’ambiente era illuminato quasi esclusivamente dalle candele, tranne che per le luci della pista da ballo.

-Oh mio Dio-, disse Bella, -non mi sarei mai immaginata che sarebbe stato così.

-Ti piace?-, le chiese Edward.

-Certo che sì! Non ringrazierò mai abbastanza tutti voi.

-Ehi, ricordati che è anche il matrimonio degli altri. Perché non ci accomodiamo?

Edward prese Bella per mano e la accompagnò vicino al tavolo degli sposi.

Appena la videro, molti degli invitati andarono da lei per fare nuovamente le loro congratulazioni.

Presto gli invitati si accomodarono, dopo aver consultato i caposala per sapere il loro posto.

Vicino al tavolo degli sposi ce n’era un altro a cui erano seduti Esme, Carlisle, Charlie, Renèe, Phil, Helen e (indovinate un po’? per la vostra immane gioia…) Gerard (ihih!!!).

Una dozzina di camerieri andavano su e giù per la sala, cominciando a servire i primi.

Quando si ritrovò un piatto di tagliolini davanti Bella si rese conto della fame che aveva.

Prese la forchetta e quando alzò lo sguardo sugli altri si mise a ridere.

-E ora? Come fate? Dovrete mangiare per forza…

-Non mi ci far pensare…-, disse Emmett girando la testa da un’altra parte.

-Non abbiamo altra scelta-, disse Jasper con l’aria di un condannato a morte.

Alice sbuffò e disse:-Sentite, potete fare questo sacrificio! Non dovete mica mangiare tutto! Prendete qualche boccone e se proprio non riuscite a trattenervi andate a vomitare!

Edward per dare il buon esempio ai fratelli prese una forchettata abbondante di pasta e la ingoiò, facendo finta che gli piacesse. –Visto? Non è così difficile-, disse.

-Grazie ragazzi di farmi questo favore enorme… Edward, sono fiera di te-, disse Bella.

-Figurati amore… adesso scusami, devo andare un attimo… stavo scherzandooo! Non vado a vomitare.

Bella osservò per un po’ gli altri fingere di gustare la cena, poi questi smisero di mangiare con la scusa che non avevano più fame.

Tutto sommato al tavolo si divertirono, sia a vedere la faccia di Emmett tutte le volte che sentiva l’odore del suo piatto, sia a cercare di indovinare la meta della loro luna di miele, che Esme e Carlisle avevano organizzato senza dire loro niente.

Bella sperava di andare al caldo, almeno per un po’, mentre Alice già si immaginava a camminare per Parigi carica di borse, di ritorno dallo shopping.

Mentre i nostri sposi stavano ridendo spensierati, gli ospiti si stavano divertendo e i musicisti attaccavano una canzone dopo l’altra, al tavolo accanto stavano chiacchierando.

Charlie cercava di trattenersi dal ficcare la testa nel piatto e mangiare poco educatamente… ma aveva una fame assurda, visto che non aveva mangiato niente per paura di non entrare nel suo smoking.

Renèe invece chiacchierava con Esme sulla cerimonia, elogiandola per il suo lavoro.

Carlisle e Phil parlavano tranquillamente, mentre Gerard ed Helen, come al solito… battibeccavano.

-Certo che i vestiti delle ragazze sono davvero belli…-, dicevano Helen e Renèe.

-E vi meravigliate? Li ho disegnati io… comunque loro sono bellissime, non ho dovuto fare tanto-, rispondeva Gerard.

-Ne voglio anche io uno come il loro…-, disse Renèe.

-Signora, visto che lei mi viene a genio ne disegnerò uno per lei! Sa, i miei capi sono modelli unici…

-Splendido! Non vedo l’ora.

Quando tutti finirono di mangiare Alice si alzò, tintinnando con il coltello sul bicchiere.

-Bene, signore e signori, vorrei fare un discorso.

Tutti nel giardino ammutolirono, in attesa che continuasse.

-Volevo ringraziare tutti voi per averci onorato della vostra presenza in questo bellissimo giorno… questo giorno, anche se siamo stati in sei a sposarci, lo dedico alla mia migliore amica, Bella. Bella, senza di te questo matrimonio non sarebbe stato lo stesso. Senza di te le nostre vite non sarebbero come sono adesso e benedico il giorno in cui decidesti di venire qua a Forks. Quindi, proporrei di fare un brindisi alla nostra Bella…

Tutti alzarono il bicchiere e brindarono in coro a Bella.

Anche Edward si alzò dalla sedia e disse:-Anche io vorrei proporre un brindisi a Bella: ti ho amata da quando ti ho vista e questo è il giorno più bello della mia vita… non ho mai immaginato, neanche per un istante, di trascorrere questa giornata con qualcun altro. Tutte le volte che ti guardo mi chiedo che cosa mai ho fatto di così buono per meritarmi di averti al mio fianco. Ti amo tantissimo e ti amerò per sempre… a Bella!

Tutti di nuovo alzarono il bicchiere e brindarono, poi esclamarono in coro:-Discorso! Discorso! Discorso!

Bella arrossì subito: cosa avrebbe dovuto dire?

Visto che tutti continuavano ad insistere si alzò e si preparò a cosa dire.

-Bene… visto che tutti mi conoscete, sapete che io non sono proprio brava a parlare in pubblico… Quindi, vorrei solo ringraziare tutti quanti: i nostri ospiti, che sono venuti qua per celebrare questo matrimonio insieme a noi, Gerard ed Helen, che sono riusciti a sopportarmi oggi, le mie amiche e cognate Alice e Rosalie, senza le quali non sarei riuscita a pensare ad un matrimonio così, ed i loro mariti. Ringrazio Carlisle ed Esme, che ormai sono come dei secondi genitori, ed anche i miei genitori, per essermi stati vicini. Ma ringrazio veramente di cuore Edward, mio marito, per amarmi ogni giorno, per capirmi e per essere così importante per me… ti amo. Un brindisi ad Edward!

Tutti brindarono, e Gerard esclamò:-Adesso basta per favore con questi brindisi sennò mi fate ubriacare!

Ci fu una risata generale ed Helen gli diede una pacca sulla spalla.

Le coppie si alzarono e si diressero verso il centro della pista da ballo per aprire le danze.

Inizialmente erano solo loro a ballare, poi anche gli altri ospiti si unirono a loro.

Quando la canzone finì Bella ballò con Charlie.

-Bells, non ci credo che ti sei sposata… sei ancora così giovane! E andrai a vivere da sola…

-Papà, non fare così…

-Promettimi che mi chiamerai spesso.

-Certo! Sai che sei migliorato? Non pensavo che tu sapessi ballare così.

-E’ colpa di tua madre: mi ha costretto a prendere lezioni…-, disse Charlie, facendo ridere Bella.

Dopo fu il turno di Carlisle.

-Allora… ti stai divertendo?-, le chiese.

-Certo che sì… ed il merito è tutto vostro, non vi ringrazierò mai come si deve.

-No Bella, siamo noi che dobbiamo ringraziare te.

Dopo Carlisle Bella ballò con Emmett, Jasper, Phil, Seth, Jacob, Mike e Gerard.

-Buonasera, caro il mio piccolo brutto anatroccolo.

-Gerard… grazie mille di tutto, veramente.

-Mia cara, ho fatto il mio lavoro. Devo dire che sono stato veramente contento di lavorare per te.

-Ma dai, se Alice e Rosalie sono splendide!

-Lo so, ma lavoro per loro da anni, e devo dire che la loro quasi perfezione mi ha stancato.

-Non ci credo… i brindisi ti hanno fatto male, sicuramente.

-Credimi invece! Tu sei una persona normale. Mi sono divertito moltissimo a prenderti in giro in questi giorni, quindi scusami.

-Oh, ma di cosa ti scusi! Almeno hai sdrammatizzato… poi sei divertente.

-Ora mi fai arrossire tu! Sono contento che i miei vestiti ti piacciano.

-Non mi piacciono, cosa dici! Sono semplicemente splendidi! Hai fatto un buonissimo lavoro, con me che sono un’imbranata…

-Non è vero! Dalla prima volta che ti ho vista ad adesso devo dire che sei cambiata moltissimo… sei diventata un cigno.

-E’ tutto merito di Edward…

-Se lo dici tu… è stato fortunato a trovarti però.

-Basta Gerard, smettila di dire così, mi metti in imbarazzo-, detto questo Bella gli pestò involontariamente il piede.

-Ouch… Bella, Dio santo! Ho appena finito di tessere le tue lodi e tu mi pesti il mocassino su misura?

-Scusami! Davvero, mi dispiace.

-Sciocca, non è niente!

Si sentì picchiettare sul microfono ed il pianista disse:-Signore e signori, potrei avere la vostra attenzione un attimo?

 

Ecco qua! So che forse mi detesterete, visto che ho lasciato il capitolo così in sospeso. Spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto e che commenterete ^^!

Non ho tenuto conto della relazione Bella-Jacob, per non complicare le cose, spero che non ci siate rimaste male ^^.

Ho visto che adorate (con la erre moscia) Gerard, quindi ho voluto dedicargli un po’ di spazio ihih! Visto che le anime buone che hanno commentato mi hanno detto di scrivere della luna di miele sto cominciando a pensare a cosa metterci, ma accetto consigli di ogni tipo!

Passando ai ringraziamenti, ringrazio amimy, Amo90, bellemorte86, cloe cullen,  cullen isabella, giordana, harrytat, NeSsIeCuLlEn, pirilla88, sara986, beba94, erini83, Francy13, lupacchiotta_mannara, mikelina, Shnusschen,  _chocola_, kiarab, naoko, SaraMasenCullen, an vegeta, giugiu182, nene_cullen e pikkolimorsi per i preferiti, inoltre ringrazio, come al solito, di cuore chi ha recensito.

Amimy: ciaoooo! eccola qua la mia commentatrice più affezionata!!! grazie dei complimenti ^^!!! spero che questo capitolo ti sia piaciuto.

Balenotta: moreee, grazie dei complimenti ^^!!! domani aggiorno CLARA, don't worry! ihih

Cullengirl: spero che ti sia piaciuto il capitolo! grazie del commento!

kiarab: eh già, Gerard è fantasmagorico ihih! grazie dei complimenti e del commento!

grazie anche a chi legge ihih!

Baci, Niki.

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Capitolo 11
*** A sorte ***


Salve a tutti ^^!!! Rieccomi qua! Non so voi ma mi sono affezionata moltissimo a questa storia ormai… non sapevo cosa scrivere qua, ma alla fine ho cercato di fare del mio meglio. Non ci credo che ci sia scritto 1137 visite accanto al primo capitolo! Mi commuovo… ma non mi commuovo MAI come ai commenti di amimy, che mi riempie sempre di complimenti!

Ringrazio subito, cominciando dai preferiti: amimy, Amo90, beba94, bellemorte86, cloe cullen, cullen isabella, eka, erini83, federikaBis, Francy13, giordana, Gio_Cullen, giugiu182, harrytat, kiarab, lupacchiotta_mannara, mikelina, Naoko, nene_cullen, NeSsIeCuLlEn,pikkolimorsi, pirilla88, sanvegeta, sara986, SaraMasenCullen, Shnusschen, Twilighter001 e _chocola_.

Poi ringrazio tantissimo chi ha commentato!

Balenotta: more! Eh lo so, ci hai quasi lasciato le penne con la battuta di Gerard! Ihih, è l’effetto che volevo ottenere ^^!

Amimy: ma ciauuuuu! Quasi quasi ti erigo un altare! Grazie, grazie, grazie! Per i capitoli con la luna di miele ci sarà da attendere poco ihih!!!

Vi lascio al capitolo, spero che vi piaccia! Se volete commentate. ^^

Baci, Niki.

 

Capitolo 11: A sorte.

 

Il pianista picchiettò sul microfono e disse:-Signore e signori, scusatemi, potrei avere la vostra attenzione per un attimo?

Tutte le coppie sulla pista smisero di ballare e tutti si zittirono per ascoltarlo.

-Scusate l’interruzione, ma volevo fare innanzitutto le mie congratulazioni agli sposi, poi volevo passare la parola al mio caro amico Edward. Viva gli sposi!

L’uomo si spostò ed Edward, che si era tolto la cravatta e la giacca, prese il suo posto sul panchetto ed al microfono.

-Bene-, disse, -sono qua, al pianoforte, perché voglio suonare una canzone. Questa è un brano che ho composto per Bella. Lei non l’ha mai sentito e volevo farle una sorpresa… comunque, questo è per te Bella… ti amo.

Edward si girò sul panchetto e cominciò a suonare.

Era una melodia inaudita, semplice ma al contempo complessa, come qualcosa di familiare modificato.

Sembrava di averla già sentita, ma sembrava anche che fosse qualcosa di completamente nuovo.

Le mani di Edward danzavano sui tasti del lucido pianoforte a coda e tutti lo ascoltavano.

Nessuno si muoveva e le persone presenti erano concentrate completamente sulla canzone.

Quando terminarono gli ultimi accordi tutti applaudirono commossi e guardarono Bella.

Bella era rimasta colpita dalla canzone di Edward… la sua canzone. “E’ bellissima…”, pensava.

Era rimasta impietrita, ancora incantata da quello che aveva appena sentito.

-Cosa aspetti, Bella addormentata? Va’ da lui! Muoversi!-, le disse Gerard.

Bella infatti non si era ancora accorta che tutti quanti la stavano fissando, presa com’era da Edward.

Adesso incerta sui tacchi alti Bella cominciò a camminare verso suo marito, facendo gli ultimi metri a corsa.

Tutti intanto (per non restare senza fare niente e per rompere un po’) cominciarono a fare:-Bacio, bacio, bacio…

Bella arrossì ma non si ritrasse al bacio di Edward, così che tutti fischiarono e applaudirono.

Gerard abbracciò Helen e le disse, commosso:-Ma non sono adorabili?

Dopo un:-Viva gli sposi!- del pianista la musica riprese.

Bella, Rose e Alice si misero in piedi sul palco e lanciarono insieme i bouquet, che finirono tra le mani di Angela, Tanya e Helen.

Dopo il lancio del bouquet gli sposi tagliarono la gigantesca torta a più piani e stapparono lo spumante.

Gerard, ormai con il naso rosso, prese il bicchiere e ingurgitò anche lo spumante di Helen.

Ci furono altri balli, brindisi… insomma, possiamo dire che festeggiarono per bene.

Cominciava ad essere notte fonda quando Carlisle ed Esme salirono sul palco, con tre buste in mano.

Carlisle prese il microfono e disse:-Allora, qua ho le destinazioni dei viaggi di nozze…

Tutti mormorarono, curiosi di sapere dove sarebbero andate le coppie.

-Visto che non sapevamo a chi assegnare quale posto-, continuò Esme, -verrete voi a estrarre a sorte.

“Oh mio Dio!”, pensò Bella, “chissà quanto avranno speso per tre viaggi di nozze… poverini”.

“Accidenti”, pensò Edward, “non possono nascondere i pensieri così bene quei due!”.

“Oh, non mi importa dove andremo!”, pensò Emmett, “basta che io e Rose rimaniamo soli!”.

“Spero che mi permetteranno di comprare i vestiti appena arrivata...”, pensò Alice, “ho bisogno di fare shopping!”.

-Quindi… bene ragazzi, decidete chi dovrà prendere la busta e chi per primo-, disse Carlisle.

-Chi va?-, chiesero tutti.

-Vado io-, disse Emmett.

Avanzò verso Esme, che gli porgeva tre buste, e prese l’ultima a destra.

Tornò da Rose per aprire la busta e quando la aprirono lui esclamò:-Sì! Le cascate del Niagara!

Rose ridacchiò e disse:-Possiamo andarci in macchina, lo sai vero?

Ad Emmett si illuminarono gli occhi:-Grazie! Amore mio, hai ragione!

Poi fu Alice ad avvicinarsi per prendere la busta: prese la seconda e tornò da Jasper.

-Non ci credo… una crociera in Antartide!-, disse, -non dobbiamo preoccuparci di scintillare al sole!

-Alice… questa è una nave extra lusso, potrai…-, cominciò Jasper.

-Potrò fare shopping! Oh mio Dio, grazie, grazie grazie!-, disse e corse a baciare i “genitori”.

-Bene-, disse Bella a Edward, -adesso manchiamo solo noi…

Prese la busta e la aprì insieme a Edward.

Sul foglio c’era scritto: Prenotazione per un soggiorno a Roma.

-Non ci credo!-, disse Bella. –Non può essere! Edward, andiamo a Roma!

-Esatto…-, le rispose lui.

-Quando partiamo?-, chiesero tutti a Carlisle.

-Emmett e Rose possono partire anche domani, visto che vanno in macchina; Alice e Jasper si imbarcano dopodomani; invece Edward e Bella… hanno l’aereo domattina alle 10.

Bella saltò su e disse:-Cosa??? Praticamente tra 8 ore! E dobbiamo arrivare… a Seattle!

-Dovete partire subito…-, disse Esme.

-Partiremo TUTTI subito-, ridacchiò Emmett.

-Ma… le valigie?-, chiese Rose.

-Non preoccupatevi, comprerete quello che vi serve per strada… avete comunque qualche cambio nelle auto…-, le rispose Esme.

Gli sposi si fecero dare le chiavi delle macchine, che erano rimaste sul vialetto davanti casa.

In men che non si dica Emmett fu al volante della Ferrari, con Rose al fianco, e stava facendo rombare il motore, beandosi del suono che emetteva.

Tutti li salutarono e con un ultimo colpo di acceleratore scomparvero.

Jasper salì sulla Mercedes e mise in moto mentre Alice lo guardava con occhi sognanti.

Anche loro furono salutati e sparirono.

Bella venne abbracciata da tutti gli ospiti e da Renèe in lacrime, e dopo aver promesso di farsi sentire presto salì sulla Aston Martin.

-Bella, mi raccomando, vedi di fare qualche giro per negozi a Roma! Via Condotti…-, sospirò Gerard.

-Via che?-, gli chiese Bella.

Gerard alzò gli occhi al cielo e rise.

Vennero salutati di nuovo, e quando erano per strada Bella aveva un sorriso enorme sul viso.

-Allora, amore mio, sei contenta?-, le chiese Edward.

-Certo che si… dopo aver trascorso una giornata bellissima sono su una macchina fantastica, con accanto mio marito, la cosa migliore che ci sia in questo universo e che amo più di qualsiasi altra, e poi… stiamo andando a Roma!

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Capitolo 12
*** Suite ***


Salve a tutti! Vi ho fatto attendere un po' per questo capitolo... comunque eccolo qua ^^!!! Rimando le chiacchiere a dopo, vi lascio a leggere!

Capitolo 12: Suite

 

-Bella, amore mio, perché non dormi adesso? Il viaggio sarà lungo-, disse Edward.

Erano saliti da poco sull’aereo ed avevano appena decollato dall’aeroporto di Seattle.

Il loro sarebbe stato un volo diretto fino a Roma e visto che il viaggio si prospettava lunghissimo Edward voleva che Bella riposasse, essendo  sveglia dalla mattina prima.

Bella sbuffò: era maledettamente difficile cercare di rimanere svegli sui comodissimi sedili della prima classe, inoltre era stanchissima per via delle emozioni che aveva provato.

-Edward, non ho intenzione di addormentarmi, non chiedermelo più.

-Almeno spiegami perché no!

Bella arrossì e disse:-Beh… io non voglio dormire… senza aver trascorso la nostra prima notte di nozze, insomma.

Edward scoppiò a ridere. –Bella, ma cosa stai dicendo? Non fare questi discorsi e dormi, su.

-No, non dormirò finché non lo avremo fatto!

-Cosa vuoi, che andiamo ad appartarci nel bagno dell’aereo?

-Non mi importa dove…

-A me si invece! Ascolta, sii ragionevole: non puoi rimanere sveglia fino al nostro arrivo a Roma, sarai sfinita e ti addormenterai sul colpo.

-In effetti hai ragione…

-Quindi adesso dormi o ti farò mettere un sonnifero nel cibo.

-Ok ok, dormirò!

Riluttante Bella prese la mascherina per gli occhi che Edward le porgeva, la indossò e si appoggiò a lui.

Si addormentò nel giro di pochi minuti, per poi non svegliarsi se non all’atterraggio.

-Bella, svegliati, stiamo atterrando…-, le disse Edward.

-Mmm… dove sono?

-Sei in aereo e stai per atterrare sul suolo… dell’Italia!

-Finalmente siamo arrivati!-, esclamò e si tolse la mascherina dagli occhi.

Appena scesi dall’aereo Bella cominciò subito a sentire caldo.

-Edward… fa caldissimo qua, non pensavo fosse così!

-Siamo ad agosto, in Italia, è mezzogiorno  e ringrazio il cielo che ci siano le nuvole…

-Oh, vero… speriamo di riuscire ad arrivare presto in albergo almeno posso farmi una doccia, sono sudata fradicia…

Invece dovettero aspettare una mezz’ora per i bagagli e un’altra per trovare un taxi che li portasse all’hotel in centro...

Durante il viaggio Bella cercò di vedere qualcosa della città ma non ci riuscì a causa del traffico e della confusione che c’erano.

Quando erano quasi arrivati cominciò a piovere forte, così che quando scesero dal taxi e finalmente arrivarono alla reception erano completamente fradici.

-Buongiorno, cosa posso fare per loro?-, chiese loro il portiere dell’albergo.

-Salve, abbiamo una prenotazione a nome Cullen-, gli rispose Edward in perfetto italiano.

-Giusto, stavamo aspettando. Mi scusino un secondo…-, disse e si girò a mandare un fattorino a portare i bagagli in camera, -bene, troveranno i loro bagagli nella camera. La suite è pronta, mi potrebbero lasciare un documento?

-Certo- disse Edward e porse all’uomo i documenti suoi e quelli di Bella.

-Ah, vedo che è una luna di miele! Congratulazioni per le nozze.

-Grazie.

-Ecco qua. Se ci fosse bisogno di qualcosa basta telefonare qua alla reception. Spero che i signori si troveranno bene all’hotel.

-Sono certo che sarà così, arrivederci.

Edward e Bella presero l’ascensore e solo allora lui si rese conto che Bella probabilmente non aveva capito niente di quello che si erano detti.

-Ho capito solo “suite”. Non dirmi che ci hanno prenotato una suite! Cavolo, questo è un albergo a 5 stelle!-, gli disse.

-E invece sì…

Aperta la porta della camera si trovarono davanti una stanza grande come un appartamento: sulla sinistra c’era subito la porta del bagno, grande come una stanza normale, e la camera era occupata da un letto gigante, cosparso di petali di rose.

-Oh mio Dio…-, disse Bella.

-Eh già…-, notò Edward.

Lei si avvicinò alla sua valigia, accanto all’armadio, e cominciò a cercare qualcosa da mettersi dopo aver fatto una doccia. C’erano poche cose, giusto lo stretto necessario.

Prese queste si diresse nel bagno e aprì l’acqua della doccia.

-Dio mio, sono conciata terribilmente… mi stupisce che non mi abbiano buttata fuori dall’albergo appena mi hanno vista…

-Non è vero. Stai benissimo.

-No, tu non ti avvicinare. Puzzo in maniera da fare schifo, devo farmi una doccia.

Quando Edward andò a mettere a posto le sue cose Bella si spogliò ed entrò nella doccia.

L’acqua fresca era piacevole sulla pelle accaldata e rimase ferma con il viso sotto il getto fin quando non sentì la porta della doccia aprirsi e delle mani fresche posarsi sui suoi fianchi.

-Edward…

-Mm?

-Voglio che tu sappia che sono felice…-, gli disse Bella girandosi per baciarlo.

-Sei… sei sicura di quello che stiamo per fare?

-Certo che sì…

-Non voglio farti male, quindi fermami se…

-Smettila-, lo interruppe Bella. –Non preoccuparti, andrà tutto bene… non mi farai del male.

Detto questo si abbandonò ad Edward.

 

Quando si svegliò, nel letto della suite, Bella si sentiva felice come non era mai stata.

Era tra le braccia di Edward, che le stava accarezzando i capelli, e stringeva a sé il lenzuolo.

Guardò fuori dalla finestra e vide che nonostante stesse ancora piovendo il sole del tardo pomeriggio brillava sulle finestre del palazzo davanti ed un venticello caldo le arrivava sul viso.

-Sei sveglia?-, le sussurrò Edward.

-Sì.

-Come stai?

-Benissimo…

-A cosa pensi?

-Mm… che mi piacerebbe rimanere così per sempre.

-Ma come? Non vorresti andare a fare shopping?

-Naaaa, può attendere…-, disse Bella, e si girò verso Edward.


Arieccomi! Allora, spero che questo capitolo vi sia piaciuto... ho perso un po' l'ispirazione ma alla fine ce l'ho fatta a scrivere qualcosa! quindi... se volete commentate ^^!!!

passando ai ringraziamenti, ringrazio tantissimo quelli che hanno commentato:

cullengirl: grazie dei complimenti e del commento! spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

Balenotta: Jake.... non si è mai innamorato di Bella, diciamo, in questa storia ihih! spero domani di aggiornare Clara! grazie dei complimentiiiii! ciau!

kiarab: eccoci qua, siamo a Roma... anche io non so cosa succederà ihih, per il momento ho scritto questo ^^! grazie dei complimenti!

amimy: ma ciauuuuu! anche io non vedo l'ora di vedere che cosa succederà in questa storia ihih! grazie duemila come al solito per i complimenti che mi fai! mi fai sciogliere quando li leggo, e io che pensavo che queste storie avrebbero suscitato solo qualche sbuffo ihih! grazie mille^^!! ciaooo!

cloe cullen: ciao! sono contenta di essere stata divertente ^^! era la mia intenzione un po' all'inizio, ma non sapevo come fare quindi ogni tanto mettevo qualche battuta, sperando fosse simpatica ihih! grazie del commento e dei complimenti!

Inoltre non posso non ringraziare chi ha aggiunto questa storia tra i preferiti: amimy, Amo90, beba94, bellemorte86, cloe cullen, cullen isabella, eka, erini83, federikaBis, Francy13, giordana, Gio_Cullen, giugiu182, harrytat, kiarab, lupacchiotta_mannara, mikelina, Naoko, nene_cullen, NeSsIeCuLlEn,pikkolimorsi, pirilla88, sanvegeta, sara986, SaraMasenCullen, Shnusschen, Twilighter001,  _chocola_, elenapg e Vivy_my.
Ciao a tutti, al prossimo capitolo!
Baci, Niki.

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Capitolo 13
*** Servizio in camera ***


Salve! Premetto che il capitolo è un pochino breve… però volevo aggiornare oggi ^^. Vi lascio a leggere… paro le mani avanti e dico che non so come è venuto… speriamo bene!


Capitolo 13: Servizio in camera

 

-Può attendere? Che cosa vuoi fare?-, le chiese Edward.

-Beh… una mezza idea ce l’avrei…

Bella si mise a cavalcioni su Edward e cominciò a baciarlo sempre più passionale.

“Questa non è la Bella che è salita sull’aereo con me…”, pensò Edward sorpreso.

Non aveva ancora capito pienamente quali erano le intenzioni di Bella e continuava a baciarla tenendole una mano sul collo ed una sul fianco.

Bella intanto, lasciata una mano tra i capelli di Edward, con l’altra scese sul suo addome, poi passando lungo il fianco fino a metà coscia per poi risalire.

“Bella…”, pensò Edward. “No, non può essere lei…”.

Non credeva ancora a quello che stava succedendo finché lei non cominciò ad accarezzarlo.

-Bella…-, disse, trattenendo a stento un ringhio.

-Cosa c’è, non ti piace?

-No, non è questo… ma vuoi proprio?

-Non dirmi che sei stanco…

-Per favore… smetti o non riuscirò a controllarmi. Non ora…

Bella ridacchio:-Beh, qualcun altro qua sotto la pensa in maniera diversa…

-Bella, seriamente…-, smise di parlare quando lei, dopo aver lasciato scie di baci dal collo all’ombelico era scesa a sostituire le mani.

“Per favore… fatela smettere!”, pensava una parte di Edward, mentre l’altra diceva: “Ma smettila Edward, accontentala! È quello che vuoi anche tu!”.

Con un ringhio la prese per i fianchi, la mise sotto di sé e stava per entrare in lei quando bussarono alla porta, dicendo:-Servizio in camera.

La parte riluttante di Edward esultò, mentre Bella, che aveva pensato di aver vinto, sbuffò irritata.

-Edward, ignorali. Avranno sbagliato stanza… dove eravamo rimasti?

-No, li ho chiamati io. Ho anche pregato loro di fare in fretta, devo aprire.

Edward scese dal letto, si mise addosso un accappatoio e andò alla porta. Prese il vassoio con il cibo e tornò da Bella.

-Perché hai telefonato?

-Pensavo tu avessi fame quindi quando dormivi ho telefonato… andiamo, mangia qualcosa.

-Ma a me non va di mangiare…

-Bella… staremo a Roma 2 settimane! Non vorrai rimanere chiusa in camera tutto il tempo?

Edward lasciò il vassoio sul letto e per porre fine alla conversazione cominciò a rivestirsi.

-Ho capito, ho capito…

Per cena decisero di uscire a mangiare fuori, così Bella avrebbe potuto cominciare a vedere Roma ed Edward non avrebbe brillato al sole.

Lui telefonò alla reception e chiese al portiere di turno di prenotare un tavolo per due in un ristorante.

Quando furono pronti, visto che l’hotel era in centro, decisero di andare a piedi fino al ristorante, poco distante. 

Fecero una breve passeggiata per Roma, e Bella rimase stupita dalla differenza che c’era tra quella città e Forks. Se avrebbe potuto scegliere dove essere seppellita, avrebbe scelto proprio Roma.

-Edward, è bellissimo qui…-, gli disse incantata.

-E domani ti porto a fare un bel giretto per le piazze…

Contenta Bella abbracciò Edward e continuarono a camminare fianco a fianco nella sera che mano a mano avanzava.

 

Ari-salve a tutti! Spero di non avervi deluso… non ho mai scritto scene del genere e questo è quello sono riuscita a fare ^^!  Se volete commentate, fatemi sapere se vi è piaciuto o se siete dovuti correre al bagno per non rovinare il computer con i resti della merenda o del pranzo ^^’. Passando ai ringraziamenti, ringrazio moltissimo chi commenta:

amimy: 2 commenti! Oddio, spero di non averti delusa con questo capitolo… ti ringrazio tantissimo per tutti i complimenti che mi fai… Grazie, grazie, grazie, grazie (2 ore dopo… ) e grazie! Coff coff. Ho finito il fiato ^^. Non riesco a credere che tu mi abbia chiesto di scrivere una ff a quattro mani, sia perche credi che io scriva benissimo (mah…) sia perché anche secondo me tu scrivi benissimo! Dai, la tua statua d’oro è in cantiere ^^! Ciaoo!

Kiarab: spero che tu sia contenta adesso ihih! Non ci sono ossa rotte e piume però ho fatto del mio meglio! Se ho fatto schifo perdonami ^^! Grazie dei complimenti e del commento.

Cullengirl: grazie dei complimenti e del commento ^^!

Ringrazio tantissimo anche i preferiti, amimy, Amo90, beba94, bellemorte86, cloe cullen, cullen isabella, eka, erini83, federikaBis, Francy13, giordana, Gio_Cullen, giugiu182, harrytat, kiarab, lupacchiotta_mannara, mikelina, Naoko, nene_cullen, NeSsIeCuLlEn,pikkolimorsi, pirilla88, sanvegeta, sara986, SaraMasenCullen, Shnusschen, Twilighter001, _chocola_, elenapg, Vivy_my, strangeuniverse  e shadowmoon,  e non meno chi legge e mi segue! Al prossimo capitolo!

Baci, Niki.

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Capitolo 14
*** Arrivederci Roma ***


Salveee! Come sono cattiva, vi ho fatto aspettare tantissimo tempo e scappo fuori con questo capitolo striminzito??? Lo so, sono imperdonabile… scusatemiiii!!! Il capitolo è corto un po’ perché sono in crisi d’ispirazione un po’ perché avevo poco tempo e volevo assolutamente aggiornare oggi… non so cosa ho combinato ^^’!!! Passando ai ringraziamenti, ringrazio innanzitutto chi commenta:

Balenotta: moreee! eh lo so, era veramente da ridere il capitolo! Grazie comunque dei complimenti e del commento!

Amimy: ma ciauuuu! Dovevi vedere me quando scrivevo ^^!!! Grazie 10 000 per tutti i complimenti che mi fai sempre!!! Quando ho visto che avevi messo un altro commento sul monumento ho pensato subito a aggiornare!!! Merito tuo ^^! Ciauuuu!

kiarab: eh già, povera Bella ^^! Ciao, grazie del commento!

cloe cullen: neanche io sono molto brava in scene simili… eh vabbe, che ci possiamo fare? ^^, ciao! Grazie del commento, sono contenta ti sia piaciuto!

Inoltre ringrazio i preferiti! amimy, Amo90, beba94, bellemorte86, cloe cullen, cullen isabella, eka, erini83, federikaBis, Francy13, giordana, Gio_Cullen, giugiu182, harrytat, kiarab, lupacchiotta_mannara, mikelina, Naoko, nene_cullen, NeSsIeCuLlEn,pikkolimorsi, pirilla88, sanvegeta, sara986, SaraMasenCullen, Shnusschen, Twilighter001, _chocola_, elenapg, Vivy_my, strangeuniverse, shadowmoon, Balenotta e Faith_Potter. Ringrazio anche chi legge e mi segue ^^!

Grazie a tutti, se volete lasciate un commento!

Baci, Niki.

 

Capitolo 14: Arrivederci Roma

 

Nei giorni che seguirono Edward portò Bella in giro per ristoranti, mostre, musei e piazze.

Bella non si accorse che il tempo era passato finché non arrivarono all’ultimo giorno…

Erano le quattro del pomeriggio ed Edward, attaccando la chiamata di sua sorella, disse a Bella:-Allora? Sai dove ti porto oggi?

-Non ne ho idea. C’è ancora qualcosa da vedere in questa città?

-No, ti porto a fare shopping.

-Sìììì!-, cominciò a saltare sul letto Bella. –Preparati che tra cinque minuti ti voglio pronto per uscire.

Infatti dopo cinque minuti chiusero la porta della stanza e poi uscirono dall’albergo.

Una volta fuori, per le vie, Bella osservava le vetrine, cercando di capire se ci fosse qualcosa che le piaceva.

All’inizio la smania dello shopping era forte e Bella voleva comprare tutto quello che gli capitava sotto mano, ma dopo aver acquistato in quattro negozi, non troppo costosi, si trovò davanti IL vestito.

Quando lo vide trattenne il respiro e si fermò di botto.

-Bella, amore, che succede?-, le chiese Edward preoccupato.

-Guarda…-, disse flebilmente indicandogli il vestito.

-Ti piace?

Bella annuì, senza avere la forza di parlare.

-Vieni, andiamo a vedere come ti sta-, le sorrise Edward prendendole la mano.

-Ma sei impazzito? Costerà un sacco di soldi!

-E allora?

Quando entrarono nel negozio Edward disse al commesso più vicino di fargli vedere il vestito in vetrina nella taglia di Bella.

Il commesso poi porse il vestito a Bella sorridendo. –E’ per lei, vero?-, le chiese in inglese.

Senza fiatare andò nel camerino e lo provò. Le pieghe della morbida stoffa bianca ricadevano alla perfezione… “Wow”, pensò Bella.

-Allora, come ti sta?-, le chiese il commesso.

-Vengo…

Quando Bella uscì dal camerino Edward disse subito al commesso:-Lo prendiamo.

Contenta gli saltò al collo. –Grazie, grazie, grazie!!! È bellissimo…

-Cambiati, che vado a pagare.

-Quanto costa?

-Di questo non ti devi preoccupare…

-E invece mi preoccupo! Fammi vedere il cartellino…

Ma sul cartellino non c’era scritto il prezzo.

-Se continui così non lo prendiamo e lo rifaccio portare via-, la avvertì Edward.

-Va bene, ho capito…

Usciti dal negozio riportarono le buste in albergo per poter passeggiare liberamente.

In quei giorni il tempo era sempre stato nuvoloso, e anche mentre camminavano cominciò a piovere.

-Dove andiamo adesso?-, chiese Bella ad Edward.

-Perché non andiamo a fare un giro in carrozzella?

-Ma sta piovendo…

-Appena appena… tra un po’ smetterà, credimi.

Salirono su una carrozzella e si misero comodi.

-Ho chiesto di fare il giro lungo, va bene?

-Sì, devo solo abituarmi a tutto questo movimento…-, disse Bella.

Edward ridacchiò e continuò a guardare Bella, mentre lei guardava la città che le passava accanto.

Anche se aveva già visto nei giorni precedenti tutto quanto non riusciva ancora a smettere di stupirsi.

-Edward,sai cosa sarebbe bello?

-Cosa?

-Beh, sarebbe bello stare qui, a Roma…

-Dici avere una casa qui?

-No… torniamoci spesso. Continuiamo ad essere turisti.

-Certo, torneremo a Roma, non preoccuparti…-, le assicurò Edward baciandola leggermente.

 

All’altoparlante annunciarono l’ultima chiamata del loro volo.

-Bella andiamo, hanno chiamato il nostro volo-, disse Edward.

-Oh, certo. Andiamo…

Bella prese il suo bagaglio a mano dalla sedia accanto e si alzò.

-Cos’hai?-, le chiese Edward, una volta saliti sull’aereo.

-Torneremo presto, vero?

-Certo che torneremo… quando vuoi.

-Mi mancherà…

-Su, adesso vedi di dormire… ricordati tutto com’è così a casa racconteremo tutto agli altri.

-Ok…

Bella si appoggiò al sedile, prese la mano di Edward e continuò a guardare fuori dal finestrino finché una hostess non le chiese di chiuderlo.

Dopo essersi appoggiata alla spalla di Edward chiuse gli occhi.

“Cara Roma, questo è un arrivederci… a presto…”, pensò.

 

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Capitolo 15
*** Finalmente a casa ***


Ciao a tuttiii! Rieccomi qua, dopo un secolo e mezzo riesco ad aggiornare! Scusatemi tantissimo! Comunque penso che questo sia il penultimo capitolo, visto che non trovo più altro da scrivere ^^’’! comunque vi ringrazio tantissimo!!! Mi fate tutti questi complimenti, poi mi fa moltissimo piacere leggere le vostre recensioni! Grazie mille a tutti quanti, se questa storia è andata avanti è solo grazie a voi!!! Vi ringrazio veramente molto, cercherò di dare il mio meglio per il capitolo finale! Quindi, ringrazio i preferiti! amimy, Amo90, beba94, bellemorte86, cloe cullen, cullen isabella, eka, erini83, federikaBis, Francy13, giordana, Gio_Cullen, giugiu182, harrytat, kiarab, lupacchiotta_mannara, mikelina, Naoko, nene_cullen, NeSsIeCuLlEn,pikkolimorsi, pirilla88, sanvegeta, sara986, SaraMasenCullen, Shnusschen, Twilighter001, _chocola_, elenapg, Vivy_my, strangeuniverse, shadowmoon, Balenotta,  Faith_Potter e mazza. Ringrazio anche chi legge e mi segue e chi commenta:

amimy: dai non preoccuparti, anche io sono completamente scoppiata in questi giorni! Mi trascino arretrati di sonno da due settimane, la scuola mi sommerge di lavoro e io sono venuta qua a scrivere, quindi non ho idea di come sia venuto… non sei una rompiscatole!!!! Sei solo la mia lettrice più affezionata ^^! Grazie mille come al solito!

kiarab: eh sì, l’ho fatti tornare presto da Roma, poverini ^^! Ciaoo, grazie del commento!

mazza: ciao! Sono contenta che tu mi abbia seguita ^^! Grazie mille del commento e dei complimenti!

cullengirl: sì, vero ^^! Poi non lo ho descritto molto per lasciare libertà di immaginarselo come si voleva ^^.


Capitolo 15: Finalmente a casa

 

L’aereo non li portò a Seattle ma ad Edson, da dove avrebbero raggiunto la loro nuova casa.

Dovevano cominciare a pensare alla loro vita dopo la trasformazione di Bella, e non potendo rimanere a Forks avevano scelto una cittadina nell’Alberta, in Canada.

Arrivati all’aeroporto trovarono una macchina noleggiata per loro da Carlisle.

-Sono curiosa di vedere come sarà la nostra nuova casa…-, disse Bella ad Edward.

-Oh, vedrai…-, ridacchiò lui.

La strada che portava alla nuova casa Cullen aveva un lungo tratto nel bosco.

A Bella sembrava tutto molto familiare: il bosco e il cielo nuvoloso le ricordavano moltissimo Forks.

La strada asfaltata divenne sterrata e poi si trovarono di fronte un cancello in ferro battuto.

Quando il cancello si aprì ripresero la strada, che attraverso un viale alberato li portò di fronte alla casa.

La villa era a due piani, il portone principale era aperto ed Alice, Esme e Carlisle li stavano aspettando.

Al piano superiore c’erano due balconi, le finestre erano molte ed ampie.

Edward lasciò la macchina di fronte alla casa e poi andò ad aprire la portiera di Bella.

-Wow…-, disse Bella.

Alice le corse incontro e le disse:-Ciao! Oh, come mi sei mancata! Devi raccontarmi tutto!

-Allora, vi piace la casa?-, chiese loro Esme.

-Certo, è fantastica!

-Quando ci fai vedere la nostra casa?-, le chiese impaziente Alice.

-Aspettiamo che arrivino anche Rose ed Emmett, che ne dite?

Bella non riusciva a capire che cosa stava succedendo. –Che significa la NOSTRA casa?-, gli chiese.

-Oh, non preoccuparti… dopo saprai tutto-, le disse Edward.

Alice e Jasper erano tornati il giorno prima e il ritorno di Rosalie ed Emmett era previsto per quella sera.

-Siete tornati finalmente! Insomma, come è andata a Roma?-, chiese una voce che Bella riconobbe subito.

-No, non ci credo!-, disse ad Alice.

-E invece sì, abbiamo dovuto dargli una mano…

Bella si girò e gli corse incontro:-Gerard!-, disse.

-Oh, Bella! Sei qui!

-Eh sì, anche tu. Come mai sei qua?

-Beh, a quello che hanno detto i pompieri  nel mio studio c’è stato un corto circuito e le scintille si sono propagate attraverso… oh, insomma, il risultato finale è che casa mia ha preso fuoco e io sono rimasto senza un posto dove andare… e sono venuto qui… a infastidire queste persone con la mia presenza.

-Ma cosa dici, non ci infastidisci affatto!-, intervenne Esme.

-Infatti! Ha già progettato i nostri guardaroba-, disse Alice.

-Un modo per sdebitarmi di questo favore che mi fate… non ho idea di quanto tempo dovrò rimanervi tra capo e collo…

-Non è vero! Qua figurati se non riusciamo a trovare una stanza per te, abbiamo quattro case solo in questa tenuta!-, disse Alice, poi, rendendosi conto di quello che aveva detto, si tappò la bocca con le mani.

-Alice!-, dissero le voci di Edward, Esme e Carlisle.

-Non volevo…

Alle parole di Alice Bella era rimasta sbalordita: “Hanno acquistato una tenuta! Ed hanno costruito quattro case!”, pensò.

-Allora, non ci salutate neanche?-, chiese Emmett entrando in casa.

-Oh, finalmente siete tornati!

-Esatto… scusate ma Emm non aveva molta intenzione di lasciare la macchina, così siamo passati dal concessionario e la abbiamo comprata…-, disse Rosalie esasperata.

-Il solito bambino…-, gli disse Jasper.

-Insomma, queste case? Le volete vedere o no?-, disse Esme.

-Certo, vediamo queste case!-, disse Bella.

Tutti uscirono di casa, curiosi di vedere come sarebbero state le case.

Nel retro dell’edificio principale c’era un laghetto artificiale e su un piccolo molo era attraccata una barca.

Sul laghetto si affacciavano tre villette pressoché uguali alla villa principale, ognuna con il proprio molo.

-Wow…-, disse Bella.

-Ti piace?-, le chiese Esme raggiante. –Ho preso l’idea dalle ville che si affacciano sui laghi… è uno stile molto fine.

-Veramente fantastico… e una di queste ville sarebbe nostra?-, disse Bella.

-Certo, quella centrale.

-Non ci credo! Grazie mille, avete fatto veramente molto per noi!

Dopo aver lasciato Emmett e Rose ed Alice e Jasper alle loro ville la barca attraccò davanti a quella di Edward e Bella.

Dopo aver salutato entrarono nella loro casa.

-E’ bellissima…-, disse Bella. –Io… non so che cosa dire…

-Non devi dire niente, non preoccuparti.

-Ma questa casa è bellissima… io non saprò mai come ringraziare tutti.

-Oh, e non hai ancora visto niente!

Al piano terra c’era una piccola cucina ed un grande salotto con un camino al centro della stanza.

I divani erano in tonalità chiare, come i muri, mentre i mobili erano di legno scuro.

Al piano di sopra la camera da letto  con un bagno ed uno studio.

-Ringraziando il cielo non è così grande…-, disse Bella.

-Avevano intenzione di fare qualcosa di molto più grande, ma poi hanno cambiato idea.

-Che dire… mi piace veramente molto. È… casa nostra.

-Sì, finalmente siamo a casa nostra.

Dopo un breve silenzio Bella disse:-L’unica cosa che manca è la mia trasformazione…

-Bella, non c’è fretta. Basta che tu ti senta pronta…

-Ma io sono pronta… non voglio aspettare altro tempo.

-Hai riflettuto bene?

-Ma certo. Ci siamo sposati, abbiamo celebrato una cerimonia bellissima, abbiamo fatto la nostra luna di miele, i miei genitori sanno che ci siamo trasferiti… non c’è altro.

-Sei sicura?

-Assolutamente sì… non ci sarebbe motivo per aspettare oltre-, disse Bella, sedendosi sul divano.

Edward si sedette accanto a lei, le prese la mano e lentamente si chinò sul suo collo.

-Edward…

-Dimmi…

-Sono felice… potremo trascorrere la vita insieme… ti amo.

-Anch’io ti amo…

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Capitolo 16
*** Epilogo ***


Capitolo 16: Epilogo (ultimo capitolo!)

 

-Andiamo Bella! È impossibile che continui a inciampare!-, le disse Rosalie.

Erano passati dieci anni da quando Bella era diventata un vampiro e le ragazze stavano giocando ad hockey su prato nel retro della casa grande: nonostante ormai immortale Bella rimaneva un’imbranata negli sport e doveva essere aiutata dalle altre.

-Andiamo, non è così difficile!-, insistette Alice, -concentrati e ricordati di alzare i piedi!

Era una bellissima giornata di sole e mentre le ragazze giocavano i ragazzi stavano facendo a turno per tirare un sasso nel laghetto per poi fare a gara e riprenderlo.

-Jazz, hai tirato troppo lontano! Tra un po’ mi arrivava in casa!-, protestò Emmett.

-Naaa, è solo che tu sei troppo lento-, gli disse Edward.

-Esatto, devi dimagrire-, aggiunse Jasper. –Su Ed, vieni tu a tirare.

-Perché non smettiamo? È da bambini…

-No, tira. Io mi sto divertendo-, disse Emmett, schizzandolo.

-Vuoi la guerra?

Detto questo i tre cominciarono a schizzarsi… praticamente mandandosi  addosso delle onde alte quasi due metri.

Sparendo sott’acqua Edward arrivò al molo e si issò a sedere.

-Su, preparatevi che tiro-, disse Edward, e tirò con forza il sasso, fino ad arrivare quasi alla riva opposta del laghetto.

Aspettando che tornassero gli altri, sentì dei passi avvicinarsi dietro di lui e poi delle braccia stringerlo da dietro.

-Bella…-, disse.

-Edward-, gli rispose lei.

-Allora, come hai giocato oggi?-, le chiese girandosi.

-Come al solito, continuo a inciampare e a finire a terra…

-Su, alla fine ce la farai.

-Sì certo, e intanto Alice continua a farmi mettere questi vestiti… mi sto veramente stancando.

Edward guardò l’abbinamento gonna corta e polo scollata e disse:-Cosa hanno che non va?

-Questa gonna è troppo corta e vola da tutte le parti… poi questa maglia non fa altro che salire.

-E allora? Chi se ne importa? Che ne dici se andiamo… io e te da soli…

-Eh no bello, calma i bollenti spiriti!-, disse Bella, e  ridendo lo spinse facendolo cadere in acqua.

-Cosa? Non ci credo!

-Non pensavi che ce l’avrei fatta, vero?

-No, non  pensavo che ce l’avresti fatta e poi non saresti scivolata.

-Ahah, molto spiritoso!-, disse Bella, ma quando fece un passo scivolò sull’acqua che aveva bagnato il piccolo molo e cadde in acqua.

Quando tornò in superficie si misero a ridere entrambi.

-Ti amo-, gli disse Bella.

-Anch’io ti amo…-, le rispose Edward.

 

-Andiamo Bella, vuoi muoverti?-, le disse Alice dalla stanza accanto.

-Aspetta un secondo! Non penso che se ci aspettano un minuto di più per andare a caccia sia una tragedia, non credi?

Con calma finì di abbottonarsi la camicetta bianca ed uscendo trovò Alice appoggiata alla porta.

-Guarda che questa non è una caccia qualunque.

-E cosa sarebbe?

-Ah, non ci credo! È paradossale… nella storia penso che non sia mai successa una cosa del genere-, disse, e cominciò a scendere le scale.

-Alice, fermati! Cosa è paradossale?-, le chiese, ma visto che non accennava a fermarsi andarono dove gli altri le aspettavano.

-Allora, siamo pronti?-, chiese Jasper.

-Certo che sì.

Cominciarono a correre per il parco, uscendo dalla loro tenuta e continuando per i boschi.

Dopo aver mangiato ogni coppia prese strade diverse.

-Quanto mi sono conciata stavolta?-, chiese Bella ad Edward.

-Non tanto… sei migliorata.

-Sìì, come no… tutte le volte che andiamo a caccia devo buttare via i vestiti sporchi di sangue.

-Non penso che questo sia un dispiacere per la nostra Alice.

-Vero…

Dopo aver camminato per un po’ Edward le disse:-Allora, sai che giorno è oggi?

-Mmm… no.

-Allora quello che ha detto Alice era vero! Ahaha! Veramente paradossale!

-Perché, cosa c’è oggi?

-Bella, amore, oggi è il 2 Agosto.

-E…

-Non ci credo, impossibile!

-Dai dimmi cosa è oggi, per favore!

-Oggi è il nostro anniversario di matrimonio, Isabella Swan.

Bella rimase basita, e dopo aver realizzato che era vero e che se ne era completamente dimenticata si rese conto della figura fatta.

-Oddio, mi dispiace tantissimo!

-Non preoccuparti. È solo che non mi immaginavo che una moglie si sarebbe scordata dell’anniversario… di solito quello lo fanno i mariti.

-Prometto che rimedierò al mio errore…

-Mm… sono curioso di sapere come.

-Ehh… non adesso. Sarà il mio regalo.

-Giusto… adesso devo darti il mio… girati un attimo.

Bella si girò, curiosa di sapere che cosa fosse il suo regalo.

-Puoi rigirarti.

Bella si voltò e vide Edward, inginocchiato di fronte a lei, con in mano una scatolina.

-Oh mio Dio…-, disse Bella flebilmente.

-Isabella Swan, vorresti sposarmi… un’altra volta?

-Sì. Sì. Sì!! Certo che ti sposo di nuovo Edward Cullen!-, disse, poi lo fece alzare e cominciò a baciarlo con foga.

Vennero interrotti da un urlo proveniente dal bosco.

-Bellaaaa!-, urlò Alice andandole incontro. –Hai ricevuto il regalo di anniversario?

-Sì…

-Anche noi!-, intervenne Rose, appena arrivata.

-Che vuol dire?

-Indovina…

-Ci sposiamo tutte e tre!-, dissero in coro.

-Di nuovo!-, protestò Emmett, e le ragazze si misero a saltellare in cerchio.

-Mi sembra di avere un dejavù-, disse Jasper.

 

Tornati nella tenuta Emmett annusò l’aria ed esclamò:-Oh no… non ci credo… è tornato.

-Che succed…-, cominciò a chiedere Bella, ma poi sentì l’odore che aveva sentito Emmett. –Gerard!

-Alice, lo hai chiamato tu?-, le chiese Emmett.

-Certo che sì! Se dobbiamo pensare ai vestiti tanto vale chiamare lui, no?

Quando entrarono in casa trovarono Gerard al telefono:-No, non mi sono spiegato… guardi che se non riesce… mi lascia parlare, cortesemente? Insomma, se non riesco a vedere sul mio tavolo entro tre giorni quelle scarpe i nostri futuri affari non ci saranno, sono stato abbastanza chiaro?... non mi importa che cosa deve fare!... lo faccia e basta, non venga a lamentarsi con me-, disse, riattaccando il telefono.

-Sempre il solito, vedo…-, ridacchiò Bella.

-Bella, tesoro mio! Come sono contento di rivederti! Stai veramente bene e… togli quelle scarpe, per favore: non posso guardarle.

-Oh Gerard, finalmente sei arrivato!-, disse Alice andandogli incontro.

-Eh già, eccomi qui, in persona. Come mai mi hai chiamato con tanta urgenza?

-Ragazze, fategli vedere gli anelli!

Gerard prese le tre mani che gli venivano offerte ed esaminò gli anelli in bella mostra.

-Oh mio Dio, vi risposate! Non ci credo, ancora!

-Esatto.

-Beh, che dire! Sono contentissimo per voi! Ho già in mente qualche idea! Andiamo, abbiamo un sacco di cose da fare!

Quando le tre ragazze e Gerard sparirono in salotto Edward gli sentì pensare: “Accidenti, un anello di Tiffany… Edward ci è andato proprio pesante… me ne devo far regalare uno anch’io”.

Sorridendo tornò dai fratelli, pensando già a come convincere Emmett a rimettersi lo smoking… magari avrebbero comprato un’altra Ferrari…

 

Salve a tutti! Mi piange un po’ il cuore a mettere fine a questa ff… devo dire che mi ero abbastanza affezionata! Comunque, sono contenta che ci sia stata qualche anima buona a seguirmi fino alla fine! Vi ringrazio veramente tanto, senza di voi questa storia non sarebbe neanche andata avanti! Ve la dedico e ve la meritate tantissimo!!! Ora mi commuovo, quasi quasi prendo un fazzoletto e lo sventolo qua davanti, della serie “salutiamo i passeggeri del Titanic”… -.-‘’… ok, sono davvero pazza. Mi dispiace tantissimo di avervi fatto attendere questo capitolo così a lungo… ma visto che era l’ultimo volevo tirare allo spasimo *dì la verità, ti stai inventando una scusa* no, mi dispiace chiudere questa storia… ma è vero ihih! Insomma, spero che vi sia piaciuta, che il finale sia stato di vostro gradimento e perché no, di avervi fatti anche un po’ sorridere! Basta via, sennò mi sciolgo ^^. Comunque vi ringrazio tutti, tantissimo! Ringrazio Balenotta, che mi ha dato delle idee in alcuni momenti di mancanza di ispirazione, e chi ha commentato:

cullengirl: ciao! Eh sì, sto cercando anche io qualche vampiro in giro ihih! Se ne trovi qualcuno prima tu fammi un fischio! Grazie per avermi seguita, per i complimenti e per aver commentato!

aliceundralandi: ciaoo! Sono contenta che questa storia ti sia piaciuta! Grazie dei complimenti! Sìsì, non preoccuparti, Bella ha fatto tutto quello che voleva fare a Roma, ihih! È solo che io non mi sono fermata a descriverlo… non mi riescono certe scene ihih!

kiarab: ciau! Grazie per aver continuato a seguirmi ^^! Eh sì, erano un po’ noiosi… anche a me non convincevano molto, ma non avevo molta ispirazione e volevo aggiornare per forza ihih! Grazie ancora dei commenti!

amimy: ahh! Ti ho lasciata per ultima! Last but not least ihih! Eggià, l’ho finita… sono stata talmente crudele da mettere fine a questa povera fiction ihih! Non preoccuparti, penso che continuerò a scrivere e ti aggiornerò quando posto nuove storie, promesso ^^! Grazie mille per aver continuato a seguirmi, davvero…

I preferiti: amimy, Amo90, beba94, bellemorte86, cloe cullen, cullen isabella, eka, erini83, federikaBis, Francy13, giordana, Gio_Cullen, giugiu182, harrytat, kiarab, lupacchiotta_mannara, mikelina, Naoko, nene_cullen, NeSsIeCuLlEn,pikkolimorsi, pirilla88, sanvegeta, sara986, SaraMasenCullen, Shnusschen, Twilighter001, _chocola_, elenapg, Vivy_my, strangeuniverse, shadowmoon, Balenotta,  Faith_Potter, mazza, alessandraliu12, DiNozzo323, mimi14 e gaiessific.

Inoltre ringrazio di nuovo anche chi mi ha seguita e che ha letto questi capitoli frutto di malattia ihih!

Davvero, vi ringrazio tanto! Vi adoro, tutti quanti! Ho un’altra ff in corso, http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=313218&i=1  , è sempre ispirata da Twilight ma è diversa da questa… se volete passate a leggerla.

Se volete lasciare un commentino fate pure ^^.

Penso di aver finito… finito finito (sigh!).

Ciao a tutti! Niki.

 

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