First Kiss

di piccis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° CAPITOLO ***
Capitolo 2: *** 2° CAPITOLO ***
Capitolo 3: *** 3° CAPITOLO ***
Capitolo 4: *** 4° CAPITOLO ***
Capitolo 5: *** 5°CAPITOLO ***
Capitolo 6: *** 6° CAPITOLO ***
Capitolo 7: *** 7° CAPITOLO ***
Capitolo 8: *** 8° CAPITOLO ***
Capitolo 9: *** 9° CAPITOLO ***
Capitolo 10: *** 10° CAPITOLO ***
Capitolo 11: *** 11° CAPITOLO ***
Capitolo 12: *** 12° CAPITOLO ***
Capitolo 13: *** 13° CAPITOLO ***
Capitolo 14: *** 14° CAPITOLO ***
Capitolo 15: *** 15° CAPITOLO ***
Capitolo 16: *** 16° CAPITOLO ***
Capitolo 17: *** 17° CAPITOLO ***
Capitolo 18: *** 18° CAPITOLO RYAN POV prima parte ***
Capitolo 19: *** 18° CAPITOLO RYAN POV seconda parte ***
Capitolo 20: *** 19° CAPITOLO ***
Capitolo 21: *** 20° CAPITOLO ***
Capitolo 22: *** 21° CAPITOLO ***
Capitolo 23: *** 22° CAPITOLO ***
Capitolo 24: *** 23° CAPITOLO ***
Capitolo 25: *** 24° CAPITOLO ***



Capitolo 1
*** 1° CAPITOLO ***


First Kiss


Everybody needs somebody
Everybody needs somebody to love
Someone to love
Sweetheart to miss
Sugar to kiss
I need you you you
I need you you you
I need you you you...
 
Everybody Needs Somebody To Love – The Blues Brothers

Mi guardo allo specchio. Un disastro come al solito. Mi metto alla ricerca della spazzola, mi do una sistemata e prendo i primi vestiti che trovo nell’armadio: jeans a pinocchietto e una maglietta bianca con la scritta nera. L’abbinamento può andare... metto le mie inseparabili Silver e sono pronta a uscire. Ora manca solo la borsa; prendo quella dell’eastpak blu scuro e ci metto dentro l’indispensabile, cioè mp3, cellulare, portafoglio, chiavi di casa, i rayban e il libro della settimana. Un’ultima occhiata allo specchio... Eccomi: colorito un po’ pallido, altezza nella media, capelli abbastanza lunghi castano chiaro con riflessi oro, occhi verdi – marroni. Io...Maggie Stuart, pronta per andare a passare una domenica pomeriggio in perfetta tranquillità.

Esco di casa appena in tempo per prendere la corriera che porta in centro. Prenoto la fermata , saluto la vecchietta che nel frattempo mi ha raccontato la sua vita, scendo ed entro nel parco. Impiego circa un quarto d’ora  per trovare l’ombra di un albero lontano dalle famiglie che fanno picnic...mi sento solitaria oggi. A impresa compiuta mi siedo appoggiando la schiena al tronco di una vecchia quercia.

La giornata è stupenda: clima primaverile con un leggero venticello che porta l’odore dei fiori e che mi scompiglia i capelli...Ok, basta filosofeggiare. Prendo il libro che aspettavo da qualche mese: New Moon di Stephenie Meyer. Ci ho messo parecchio a trovare una libreria che ce l’avesse in questo buco di città....che nervi!! Non riesci mai trovare ciò che cerchi qui. Guardando la copertina col fiore bianco e rosso penso che la giornata sarà bellissima e tranquilla, ma tornando al libro...L’ho iniziato ieri, tolgo il segnalibro e mi do alla lettura:

Prese fiato e per un istante i, suo sguardo vagò in basso sul terreno. Sulle sue labbra, una smorfia accennata. Quando finalmente mi guardò di nuovo, era diverso, duro, come se l’oro liquido dei suoi occhi si fosse congelato.

<< Bella, non voglio che tu venga con me.>> Scandì quelle parole lentamente, con cura, lo sguardo freddo sul mio viso, in attesa che cogliessi il senso della frase.

Oh mio Dioooo!!!
Una lacrima calda, a quelle parole di Edward, scende sulla mia guancia.


Restammo in silenzio mentre ripetevo tra me le sue parole, come ricercandovi un senso o un’intenzione che mi era sfuggita.

“Ciao!” una voce maschile mi distrae da quel momento tragico. Abbasso il libro, asciugo velocemente l’unica lacrima, sollevo piano lo sguardo: adidas bianche, pantaloni al ginocchio beige con una polo rossa infilata dentro, e un viso d’angelo che mi guarda sorridendo.
Pensavo che facce così belle ce le avessero solo i cantanti o gli attori...be’,c’è sempre l’eccezione che conferma la regola...Capelli castani tendenti al biondo, un po’ mossi, che gli coprono leggermente gli occhi, labbra rosee e iridi azzurre come il mare con delle pagliuzze dorate, che strano colore...
Dopo averlo esaminato in due – tre secondi dalla testa ai piedi mi giro un attimo a vedere se nei dintorni c’è qualcuno. No solo lui ed io.Credo ce l’abbia con me...
“Ciao..” dico timida, penso che prima o poi se ne andrà quindi torno a guardare il libro...

<< Tu...non...mi vuoi?>>

“Come va? Tutto ok? Ho visto che eri qui tutta sola e hai gli occhi un po’ rossi...Ti senti bene?” Ancora sto tizio qua...Però...che carino s’è preoccupato... 

“Sì sto bene grazie. Sono solo un po’ troppo emotiva, e leggendo una parte di questo libro... la mia voce va calando,lascio la frase in sospeso e mi sento arrossire.
Questa spiegazione potevi risparmiartela Maggie...
Lui mi guarda e sorride divertito.
Giuro che se ride gli spacco la faccia.
“Oh capisco..” e non smette di sorridere...Meglio concentrarci di nuovo sul libro, prima di fargli male...
...ecco ho perso il segno...dov’ero??...ah sì…

<< Tu...non...mi vuoi?>>
<< No>>

Ecco la lacrima solitaria che ritorna...Oh no!!...non adesso!!...non davanti a lui!!
Ed ecco che ridacchia...me l’asciugo facendo finta di non sentirlo. Mi alzo e lo fulmino con gli occhi. “Spero che ti stia divertendo...ora devo andare.”

Metto il segno a pagina 66, sto rimettendo il libro nella borsa quando mi accorgo che qualcosa non va: non lo sento più ridere.
Finalmente se n’è andato!!
“No dai scusami...è solo che non ho mai conosciuto qualcuno che piangesse mentre legge un libro.” No è  ancora qui…Almeno si è scusato..

“Comunque io mi chiamo Ryan e sono appena arrivato in città.” Aggiunge.
Be’...accetto le tue scuse. Io mi chiamo Maggie, piacere. E stringo la mano che mi tende con l’accenno di un sorriso.

“Bene. Devi veramente andartene o ti va di fare un giro?” mi chiede con il sorriso sempre sulle labbra.
Chissà se se ne mai reso conto che il suo sorriso è bellissimo...
“No, a dir la verità ho ancora tutto il pomeriggio a disposizione” gli rispondo un po’ più felice.
Be’...la giornata sta andando di bene in meglio...

************************************************************************

Ok....spero vi piaccia...>.<
ho cercato di usare l'html....spero nei prox cappy di riuscire a usarlo meglio...^^

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Capitolo 2
*** 2° CAPITOLO ***


DRIIN-DRIIIN-DRIIIN…

…Spengo con la delicatezza di un elefante la sveglia e mi giro dall’altra parte, mettendomi la coperta sulla faccia. Oggi non ho proprio voglia di andare a scuola. E’ lunedì, il che vuol dire due ore di filosofia, una di matematica e una di biologia: giornata pesante!

“Maaaag!!! Svegliati che sono già le sette e cinqueeeee!!!!” ..mia madre.

“Come se non lo sapessi…” mormoro, e immergo la testa nel cuscino ancora di più.

Ad un certo punto sento un frusciare di foglie e il cinguettare degli uccelli.

Foglie??..Uccelli??

Mi decido ad aprire gli occhi: mia madre è entrata in camera senza bussare, come suo solito, e s’è presa la briga di spalancare le finestre.

Mi alzo, riluttante, e con uno sbadiglio la saluto “ ‘Giorno….Bussare e avvertire che apri è un optional vero??”…ho ancora la voce impastata dal sonno.

“Salve tesoro!!! Ti vado a preparare la colazione, ok?” “No grazie mamma…mangio qualcosa al bar della scuola.” Le dico dirigendomi verso la porta del bagno. “Oh…come vuoi…ti devo accompagnare io oggi??”

Alzando gli occhi al cielo le rispondo “No. Vado col pullman…come tutti gli altri giorni…possibile che una volta a settimana ti dimentichi??” la domanda, ovviamente retorica, mi esce con una nota acida. Si sa…la mattina presto sono un po’ scorbutica.

“Scusami, in questi ultimi tempi ho la testa da tutt’altra parte…” risponde mentre va in camera sua.

Io intanto sono in bagno a cercare di mettere a posto la balla di fieno che ho in testa, impresa folle. Ok, parte destra in ordine. Parte sinistra…mmh…c’è questo ciuffo ribelle che non ne vuole sapere di stare giù.
A mali estremi, estremi rimedi. Bagno un poco la spazzola e lo pettino: ok, ora sta giù!

Torno in camera e per prima cosa chiudo le finestre, poi mi avvicino all’armadio e inizio la ricerca dei vestiti per la giornata.

Mmh…pantaloni lunghi o corti??...corti…oggi si muore dal caldo.

Prendo i bermuda celesti a scacchi marroni e bianchi, la maglietta dell’ Hard Rock Cafè marrone a maniche corte e indosso le Silver.

Guardo l’orologio: mancano ancora 15 minuti.

Torno in bagno, mi lavo i denti ,mi metto la matita e del burrocacao.

DRIIIIIIIIN…

… “Vado io!!” urlo, prendo lo zaino, apro la porta e prima di richiuderla saluto “Ci vediamo oggi.” “Certo. Buona giornata tesoro!!” all’unisono mio papà e  mia mamma.

Appena mi giro mi ritrovo davanti Ashley, la mia compagna di banco, nonché mia migliore amica. E’ alta più o meno come me, occhi scuri capelli castano scuro quasi neri. Indossa una maglietta maniche corte nera, pantaloncini che le arrivano sopra il ginocchio beige, ballerine marroni.

“Ciao Mag!” “Ciao Ash!” solo io posso chiamarla così…a lei non piace, ma il suo nome mi sembra troppo lungo. Ha smesso di lamentarsi di questo nomignolo solo due anni fa.

Ci avviamo verso la fermata di fronte a casa mia.

Appena arrivate compare il pullman…che tempismo!!

Saliamo e cerchiamo due posti liberi. Trovati!! In fondo…i nostri preferiti.

“Allora…che hai fatto ieri??” Ecco. Il lunedì mattina inizia sempre con un questionario sul week-end.

“Be’…ho dormito fino alle dieci ieri, ero esausta. Poi ho fatto i compiti e sono uscita, sono andata al parco, volevo starmene tranquilla a leggere New Moon.” 

Stiamo sul vago…non diciamo niente su Ryan…

“Ma fai sempre le stesse cose alla domenica??!!” Eccola che si lamenta. “Non è successo niente al parco?? Oppure sulla strada…che ne so…non hai visto ragazzi carini?”

Ma come fa??!!...Ha il sesto senso??? Espongo i miei pensieri ad alta voce.

“Madò Ash!!..Hai il sesto senso??!!” Le dico ridacchiando…

“Ah-ah!! Lo sapevo che era successo qualcosa!!! Dai racconta tutto per filo e per segno!!..Com’era?? Carino?? Ci hai parlato?? Quanti anni aveva?? Gli hai chiesto il numero vero??”

“Hey calmati!!...Ho perso il filo!!!...E poi cosa ti fa pensare che fosse un ragazzo??”

Questa ragazza mi spaventa…come diavolo fa a sapere tutto!!???

“Be’…perché sei arrossita quando te l’ho chiesto…Ma non sviarmi ancora. Racconta!”

“Ok, ok…Allora…Stavo leggendo il libro quando ad un certo punto sento una voce che mi chiede se sto bene…non fare quella faccia!!...Mi ero lasciata trasportare dalla lettura e mi era scesa qualche lacrima…sai come sono fatta..”

“Sì sì…Ti conosco troppo bene…ma saltiamo i preliminari…com’era???”

“Ahahahah…subito al sodo ne?...Be’…come definirlo…Stupendo!! E’ alto poco più di me, cinque centimetri circa, ha i capelli biondi – castani, occhi azzurri ed è simpaticissimo!!”

Ash sta ridacchiando…”Perché ridi scusa??” “Dovresti vederti..ahahah…hai gli occhi che brillano!!! Sei cotta a puntino cara….”

Metto il broncio. “Non è vero!!...Comunque stavo dicendo…” “Sì scusami, vai avanti…”

“Vabbe’…taglio corto…mi ha chiesto se volevo fare una passeggiata e io gli ho detto di sì. Siamo andati a prendere un gelato e parlando mi ha detto che si è appena trasferito..ah dimenticavo…ha 16 anni pure lui…e poi be’…abbiamo parlato del più e del meno fino alle sei. Circa due ore. Poi sono tornata a casa. Contenta ora??”

“Certo che si!!...Ma come si chiama??..Gli hai chiesto il numero vero??” Durante la mia ‘confessione’  si era fatta attenta e serissima.

“Si chiama Ryan e non so quando lo rivedrò…mi sono dimenticata di chiedrgli il numero…”

“Sei sempre la solita…dai andiamo.”

Senza neanche accorgermene eravamo arrivate di fronte a scuola. Scendiamo e ci avviamo verso il bar.

Durante la nostra piccola colazione a base di cappuccino e brioche, mi ha raccontato che ha fatto lei ieri. E’ andata dai suoi nonni, e c’erano pure tutti i suoi cugini più piccoli. A questo punto della ‘storia’ eravamo già sedute in classe.

“Ed è stato uno strazio!!!...Johnatan e Tommy continuavano a litigare…alla fine della serata avevo un mal di testa che neanche ti immagini.”

“Ciao ragazze!!” Lizzie si sta avvicinando al nostro banco. E’ simpatica, di solito stiamo sempre insieme all’intervallo. Lei ha i capelli biondicci e gli occhi castani, anche lei è alta più o meno come me ed Ashley.

“Ciao Lizze! Come va?”

“Bene bene…voi?” “Bene grazie…” rispondiamo in coro io e Ash.

“La sapete la novità??...Avremo un nuovo compagno di classe! Un altro ragazzo. Ma di femmine non ne arrivano mai??!”

“Wow non lo sapevo…di sicuro ha già fatto amicizia con il gruppo di Daniel…ora non si staccherà più da loro. I maschi…mpf…chi li capisce?” a quest’ultima affermazione io e Lizzie ridacchiamo…

Ecco che arriva il gruppo di Daniel: sono sempre insieme, non so neanche se in bagno ci vanno insieme o si possono staccare.

Jake e Mark davanti, Richard e Derek chiudono la fila, mentre in mezzo ci sono Matthew, Daniel e il ragazzo nuovo credo…non riesco a vedere bene…c’è la testa di Matthew in mezzo. Ecco si è spostato…

Strabuzzo gli occhi e spalanco la bocca dalla sorpresa…

…Ryan.

-------------------------------------------------- qst volta ho scritto un pò più grande...XD moltissimissmi grazia a CucciolottaFly e a Giuliathebest che hanno commentato....e grazie anke a ki ha solamente letto....^^ spero ke qst cappy vi piaccia.... >///<

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Capitolo 3
*** 3° CAPITOLO ***


E’ un sogno troppo bello per essere vero…vi prego non svegliatemi!!! 

Dopo un attimo di smarrimento chiudo la bocca che si era inavvertitamente spalancata, tiro fuori il libro di filosofia: non è mai stato così interessante come in quel momento.

“Wow!!...Avete visto il nuovo acquisto della classe!!?? Uno schianto” sussurra Lizze.

“Questa volta devo darti ragione Liz..” mormora Ash.

La Sofistica.

La parola “sofista” indica una persona che fa, per professione, l’insegnante; ma anziché raccogliere una scuola…”

“Hey Mag…Non dici niente del nuovo arrivato?” mi chiede Ash.

“Carino…” le rispondo senza alzare gli occhi dal libro.

Intanto Ryan e gli altri si erano fermati a parlare vicino all’entrata della classe; senza neanche accorgermene avevo alzato lo sguardo per vedere cosa stavano facendo, lui si sta girando da questa parte e…

…E la professoressa di filosofia, Mrs Miller, entra in quel preciso istante. 

Che tempismo quella donna…magari mi salutava!!!

Lizze torna al suo posto in seconda fila, mente i ragazzi prendono posto verso il fondo dell’aula.

Ryan passa di fianco al banco mio e di Ash e…Mi saluta!!!

“Hey, ciao Maggie!” mi dice col suo solito sorriso stampato in faccia.

“Ciao Ryan!” gli rispondo sorridendo.

Lui passa oltre e va a sedersi due posti dietro di noi, nell’altra fila, di fianco a Daniel.

“Buongiorno ragazzi! State comodi.”

“Buongiorno Mrs Miller.” Rispondiamo all’unisono.

Ci sediamo e come sospettavo Ash da il via all’interrogatorio mentre la prof. compila il registro.

“Cosacosacosa???!!!” ha gli occhi fuori dalle orbite “Quello è Ryan?? Direi che sei cotta…” dice scuotendo la testa.

“Mpf…studia filosofia che è meglio…”

Fa finta di non sentire “Dunque tu lo conosci…mmh…” “E con questo scusa??”

S’illumina in un sorriso “Mi pare ovvio no?? Me lo devi presentare!!”

“Oooh…”alzo gli occhi al cielo. 

Eccola che sghignazza…

 “Bene ragazzi, vedo che avete già conosciuto il nuovo arrivato: Ryan McEvans. Ciao Ryan, io sono la professoressa di filosofia, Mrs Miller.”

“Salve Mrs Miller” risponde Ryan..Che bella voce….ok, basta…questa è un’ossessione!!

“Bene cominciamo. L’argomento per oggi era…ecco, la sofistica. Vediamo chi possiamo interrogare oggi…mmh…” e incomincia come suo solito a far scorrere il dito sul registro, su e giù, su e giù, su e…

“Miriam, parlaci della sofistica.”

“La sofistica è…” Miriam…la più intelligente, nonché secchiona, della classe. Avrà di sicuro un 8, se non 9.

E l’ora passa così, tra le domande della prof, le risposte di Miriam, alcuni interventi da parte di quelli a posto. Miriam torna a sedere con il suo solito 8.

Le altre due ore passano in un lampo, più volte sono stata tentata di girarmi per guardare Ryan, ma per fortuna mi fermavo in tempo.

DRIIIIN

La campanella. La salvezza.

C’è una gran confusione: il rumore delle sedie che si spostano, le urla dei ragazzi già in corridoio, la professoressa che tranquilla detta i compiti, noi che altrettanto tranquilli usciamo dalla classe senza neanche ascoltarla.

Mi alzo e mi guardo attorno in cerca del viso d’angelo: troppo tardi, è già uscito.

Io, Ash e Lizze ci dirigiamo verso la macchinetta del caffè. Non ascolto la loro conversazione: so già che Ashley sta aggiornando Liz su Ryan.

Inserisco la chiavetta e prendo il solito caffè macchiato con 4 zollette di zucchero. 

Che stupida sono stata…dovevo immaginarlo che sarebbe venuto qui a scuola. Mi aveva detto che lì a Seattle faceva lo scientifico…e questo è l’unico in città. Ma certo non pensavo che sarebbe capitato proprio nella mia stessa sezione!

Il caffè è pronto e Liz mi sta guardando con la coda dell’occhio.

“Che c’è Liz?” le chiedo con un sospiro mentre giro il caffè.

“No niente…stavo pensando a quello che mi ha appena detto Ashley. Sei proprio cotta…” il sorriso che è comparso sul suo viso è, in qualche modo, malizioso.

“Ma perché tutte due pensate che mi piaccia??! Ci ho parlato ieri per due ore soltanto…non è abbastanza per dire che mi sono innamorata di lui.” Le dico mettendo il mio, ormai famoso, broncio.

“Se lo dici tu..” conclude con un alzata di spalle.

DRIIIN

Ritorniamo in classe. Ryan è già seduto ma per fortuna è girato a parlare con Matthew per accorgersi che lo sto guardando.

Mi siedo e in quel preciso momento entra il prof di biologia, il signor Masen.

“Salve ragazzi. Seduti.”

“Buongiorno prof.” e ci sediamo.

Oggi è giorno di spiegazione. Non ho voglia di starlo a sentire, in biologia vado bene…studierò poi a casa.

Mi metto a guardare fuori dalla finestra. Il cielo si sta annuvolando, domani o stanotte pioverà al 100%.

Fuori c’è la 2°C che fa ed. fisica. Ecco lì Stephen, il fratello minore di Miriam, che è tutto il contrario  di sua sorella: per lui c’è prima lo sport poi lo studio, prima gli amici poi tutto il resto. Sorrido a questo paragone.

Torno a guardare il prof e sbircio sul libro di Ash per vedere la pagina: “Molluschi ed Echinodermi”.

Sembra interessante, penso con un sorriso.

Dopo dieci minuti suona la campanella delle 12 e 10. La fine della giornata!

Metto via tutto molto velocemente, mi alzo e aspetto Ash. Quando anche lei ha finito ci avviamo fuori dalla classe, dove ci aspetta Lizze. Appena uscite dal cancello ci troviamo davanti Robby, il fratello maggiore di Lizze.

“Ciao ragazze!” “Ciao Robby” rispondiamo all’unisono io e Ash.

“Hey, vi va di venire da me a studiare oggi?” ci chiede Liz.

“Per me va bene…tanto oggi i miei non ci sono.” Ashley accetta volentieri.

“E tu Mag?”

“Io oggi proprio non posso…devo fare un sacco di cose. Sarà per la prossima volta.” Le dico con un sorriso.

“Certo!!! Allora a domani! Ciao Maggie!”

“Ciao Liz! A domani!”

“A domani Mag!!” “A domani Ash. Ciao Robby.”

“Ciao!” ed ecco l’auto che sfreccia via.

Mentre scambiavo tutti questi convenevoli il pullman partiva. Aspetterò il prossimo.

Arrivata alla fermata mi tolgo lo zaino dalle spalle e mi metto comoda ad aspettare per 20 minuti.

Uff..sono l’ultima…

“Hey Mag!!”

--------------------------------- grazie ancora x le recensioni!!!>///< a presto col prox cappy.... ;)

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Capitolo 4
*** 4° CAPITOLO ***


“Hey Mag!!”

 

Mi sento chiamare, mi giro e vedo Ryan venirmi incontro.

Appena arriva anche lui alla fermata lo saluto “Hey, ciao Ryan! Pensavo di essere rimasta solo io…”

Mi sorride “Sbagliato! Comunque…stai aspettando l’autobus?”

“Sì, parlando con Ashley e Lizze ho perso quello delle 12 e 10…fortunatamente i miei non tornano a casa per pranzo, così non dovrò sopportare la ramanzina di mio padre; anche se tardo solo 2 minuti sclera!!” gli dico esasperata alzando gli occhi al cielo.

Sorride “Come ti capisco…anche mia madre è così. Anche lei non torna per pranzo, che ne dici di andare a mangiare insieme?”

Cosacosacosa??? Mi sta chiedendo di uscire?!? Naaaa….è solo un pranzo fuori tra amici…

“Certo.” “Bene allora fai strada…non conosco ancora molti posti qui.”

Gli sorrido e prendo la cartella, “Ok, andiamo.”

Ci incamminiamo verso il Glamour, il bar dove vado di solito, che non è neanche molto lontano dalla scuola. Durante il tragitto rimaniamo in silenzio, chissà lui a cosa pensa…

Dopo 5 minuti arriviamo al bar, ci sediamo a uno dei tavolini rossi con lo stemma della coca-cola che sono sistemati fuori e appoggiamo gli zaini sulle due sedie rimanenti.

Sta per parlare quando arriva una ragazza abbastanza alta, sui 19 anni, con i capelli di un rosso scuro mossi, occhi scuri.

“Ciao Maggie” mi saluta con un sorriso.

“Ciao Amy”, rispondo al saluto e al sorriso, è Amy, la cameriera.

“Ciao” la saluta anche Ryan.

“Ryan lei è Amy, fa la cameriera qui al Glamour. Amy, lui è Ryan, un mio nuovo compagno di classe.” Faccio le presentazioni.

“Ciao Ryan. Allora, vi porto il menù o sapete già cosa ordinare?”

“Portaci il menù grazie.”

Dopo poco ritorna con i due pezzi di carta plasticata rosa, i menù.

Io faccio finta di guardarlo perché so già cosa prendere; Ryan gli da un occhiata e poi lo riappoggia sul tavolo. E’ il momento giusto per parlare.

“Allooora…” esordisco io “Non mi hai ancora detto se ti piace la scuola e la classe…”

“Be’, mi trovo bene, e sono tutti molto simpatici. A parte il prof di biologia che a quanto pare ha un debole per i molluschi e cose simili.” Mi risponde con un sorriso divertito.

Sogghigno “Hai ragione..”

A quel punto arriva Amy con il suo blocchetto per le ordinazioni e la penna in mano.

“Avete deciso?”

“Io sì. Per me una focaccia fantasy e una coca.”

“Bene” dice mentre segna “E per te?” chiede a Ryan.

“Per me un pantera rosa panino e una coca.”

“Molto bene…” “Aspetta..mi sono dimenticata di dirti di metterci la salsa nel mio.” Le dico fermandola.

“Ah ok…” lo annota e va via.

Speriamo che non pensi che sia una mangiona dato che il fantasy contiene un bel po’ di roba: insalata, prosciutto cotto, tonno, pomodori, uova e salsa.

“Però…mangi eh?” mi chiede con un sorrisetto.

“Guarda che non è tanto” gli dico mettendo il mio solito broncio, arrossisco e abbasso il capo.

“Ahahahah….e dai dicevo così per dire…” ma il suo sorrisetto non lo abbandona.

“Va be’ lasciamo perdere. Comunque, ho visto che stamattina sei entrato in classe con Daniel e la sua combriccola…li conoscevi già?” gli chiedo cambiando discorrso.

Mi risponde sempre con il sorriso “Sì…in un certo senso.”

“Se posso confidarti una cosa, a me non stanno molto simpatici. Si credono chissà chi, soprattutto Daniel e Matthew. Mpf. Sono solo dei superficiali. Loro due e di sicuro i loro parenti…da qualcuno devono aver preso no?”

Sghignazza…

E ora che ho detto?!?

“Perché ridi scusa?” sbotto. Intanto arrivano le nostre coche.

“Perché per un certo senso hai ragione, sono un po’ superficiali. Ma se li conosci bene…dopo ti stanno simpatici.”

Apro la coca e ne verso un po’ nel bicchiere.

Mentre porto il bicchiere alla bocca gli rispondo, “E tu come fai a dirlo!? Se non sbaglio sei arrivato solo da 4 giorni…”

Mi risponde mentre bevo: “Lo so perché Daniel è mio cugino..”

La coca mi va di traverso e incomincio a tossire, mentre lui se la ride sotto i baffi…

Mi accorgo di essere arrossita fino alla punta dei capelli.

Ecco un’altra figura di merda da aggiungere alla lista...

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grazie x le recensioni!!!!!!!
sn contenta ke vi piaccia!!!^^
ci metto un eternità con sto HTML....XD
i cappy sono pronti fino all'11...
ade ke ho capito cm funziona il progr x l'html spero di essere più veloce...^^

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Capitolo 5
*** 5°CAPITOLO ***


First Kiss




5° Capitolo

Rimetto il bicchiere sul tavolo mentre penso a cosa posso dirgli.

“Emh….scu..scusami….con quello che ho detto non volevo dire che tu…cioè…che tu sia uno superficiale…emh…sia chiaro eh…” ormai sto arrossendo ad ogni parola che mi esce dalla bocca.

Sghignazza. Arrivano i nostri panini, faccio finta di niente e incomincio a mangiare.

“Mmh…non so se perdonarti…ma un modo ci sarebbe…” mi dice mentre addenta il suo panino.

“Ah sì? Quale?” il colorito sulla mia faccia è sempre di un rosso porpora.

“Mi devi portare a fare un giro della città questo pomeriggio.” Mi dice.

“Questo pomeriggio?” Oh cavolo…se mi vedono Ash e Liz chissà cosa andranno a pensare… “Non saprei…devo fare un sacco di cose…” Restiamo sul vago che è meglio.

“Allora non ti perdono…” mi dice solennemente. 

“Uff…e va bene…” sorride tutto soddisfatto “basta che torniamo a casa prima delle quattro e mezza che dopo ho un impegno.” Morsico ancora il mio maxi-panino.

Dopo 2 o 3 minuti decido di parlare.

“Allora…non hai ancora accennato al perché ti sei trasferito qui. Se posso saperlo, cioè…dalla grande città Seattle alla piccola cittadina di Aptos, che per vederla sulla cartina geografica devi sovrapporre più lenti d’ingrandimento.” Dico scuotendo la testa, il mio panino è quasi finito. Bevo un goccio di coca.

Lui prima finisce il panino, gli mancava solo qualche morso, poi mi risponde.

“Be’, diciamo solo motivi familiari. Mia madre ha divorziato circa 5 anni fa e poi si è innamorata di Mike, che era venuto a Seattle per una vacanza, il quale però abitava qui ad Aptos. Quindi ci siamo trasferiti ; mia madre è felice, io conoscevo già un po’ di gente perché a volte venivo qui a passare le vacanze con Daniel, quindi posso considerarmi felice pure io.” Conclude con un sorriso. Prende il suo bicchiere e beve la coca rimasta.

“Ma non ti scoccia aver lasciato i tuoi amici? Dopotutto hai sempre vissuto lì…” povero, non mi sembrava giusto che per la felicità di un'altra persona, anche se quella persona in questione è sua madre, abbia dovuto lasciare tutto e tutti.

“Sì be’…all’inizio, appena l’ho saputo, mi scocciava anche troppo. Poi però ho pensato che non era giusto che mia madre soffrisse solo per un mio capriccio, quindi ho acconsentito. Tanto tornerò spesso a Seattle, per vedere mio padre, e allora li rivedrò tutti.” Ripensare al passato lo ha fatto intristire.

Che idiota che sei Mag!!!!

Cerco di tirargli su il morale, “Be’, almeno li rivedrai no? E’ già un bene.” gli dico sorridendo.

Finalmente mi regala uno dei suoi stupendi sorrisi.

“Già hai ragione.” Segue un silenzio un po’ imbarazzante.

Decido di spezzarlo alzandomi, “Be’, visto che abbiamo finito possiamo andare no?” tra una cosa e l’altra è già l’una e mezza…Certo che passa in fretta il tempo quando ti diverti...e fai figuracce.

“Certo!!” mi risponde entusiasta alzandosi.

Prendiamo i nostri zaini, entriamo a pagare, salutiamo Amy e Robert, il cassiere, e ci allontaniamo per iniziare il nostro ‘giro turistico’.



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Grazie mille a ki commenta e ovviamente a chi legge e basta...^^

il cappy è corto e c'ho messo un eternità a postarlo....scusateeeeeee!!!!!(fortuna che avevo detto che ci avrei messo poco...>.<)

magari stase metto il prox...^^

Ciau!!! e grazie ancora...LoL

Silvy

ps x Lalla124: mmh...a dire il vero no..xD adoro Edward ma x Ryan mi sono ispirata a una persona "reale"...era un ragazzo che mi piaceva quando ho incominciato a scrivere la storia...mi era venuta cosi..di getto..xD (notare xfav che ho messo l'imperfetto...ade a malapena lo slauto..XD)

 

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Capitolo 6
*** 6° CAPITOLO ***


First kiss

6° Capitolo

Ci allontaniamo dal bar e andiamo verso il centro, durante il tragitto stiamo zitti e ‘ammiriamo’ il paesaggio. 
Io ammiro lui, ma diciamo che è la stessa cosa… a questo pensiero scuoto la testa, possibile che Liz e Ash avessero ragione?!? 

....

Naaa…

Lui mi rivolge uno sguardo interrogativo al quale rispondo con un sorriso; poi continuiamo a camminare in silenzio.

Arrivati in centro gli faccio vedere la parte storica, chiamiamola così, indicandogli i piccoli monumenti o le vecchie chiesette.

Tra una battuta e l’altra sono già le 4 meno 10.

“Be’, torniamo indietro? Si sta facendo tardi e io ho un impegno dopo…” gli dico rimettendo a posto il cellulare che avevo tirato fuori dallo zaino per guardare l’ora.

“Certo, certo…però è carina questa città..” commenta mentre riprendiamo la strada che abbiamo fatto all’andata.

Io alzo le spalle in risposta “Se lo dici tu. Io invece sarei curiosa di sapere qualcosa di Seattle…sempre se non ti dispiace.”

“No non ti preoccupare…” mi sorride “E poi…non c’è molto da dire. Sarà anche abbastanza grossa, ma qui devo dire che mi piace di più! A me piace molto il sole e nello stato di Washington puoi gustartelo solo quei due mesi in estate e qualche giorno durante tutto l’anno. Qui in California invece è tutto diverso…” mi guarda “il sole c’è molto più spesso e…sai che a Seattle è difficile trovare gente simpatica, oppure ragazze che non pensano solo ai vestiti, i trucchi, i ragazzi…cose del genere.” Conclude.

“Be’, almeno Seattle e Aptos hanno in comune qualcosa…” sorrido.

“Ah sì? Cosa?” mi chiede sinceramente sorpreso.

“Hai già parlato con Lucia?” “No…perché?”

“Devi sapere che viene dall’Italia, da Milano per essere precisi, ‘la capitale della moda!’ come dice lei. Ed è esattamente uguale alle ragazze che hai descritto tu: pensa solo ai vestiti e robe varie, e non perde occasione per rinfacciarti un vestito nuovo, un suo nuovo smalto…e blablablabla…” dico esasperata alzando gli occhi al cielo e facendo gesti con le mani.

Poi ci guardiamo negli occhi e incominciamo a ridere.

 

Arriviamo alla fermata dell’autobus davanti la scuola appena in tempo per vedere il pullman frenare e aprire le porte.

Saliamo e dopo un po’ noto che non scende, come se aspettasse me per andarsene.

5 minuti più tardi mi alzo e prenoto la fermata, e noto con stupore che pure lui si alza e si prepara a scendere.

 

Appena scesi io mi incammino verso casa, con lui di fianco!

Ma non faccio domande.

Arrivata davanti a casa mi fermo e lo saluto.

“Be’ io abito qui, ci vediamo domani a scuola!” e faccio per entrare, quando lui mi ferma prendendomi appena sopra il gomito.

Io mi giro con aria interrogativa.

“Scusami ero soprapensiero” mi lascia il braccio. “Emh..allora a domani! E grazie del giro turistico” mi dice con un sorriso sincero, ma in qualche modo imbarazzato.

Gli sorrido di rimando “E’ stato un piacere!”

Lui si gira, esce dal giardino e si incammina per fermarsi dopo tre case.

Lo vedo tirare fuori le chiavi ed entrare nella casa con ancora il cartello VENDUTA piantato in giardino.

E così siamo pure vicini di casa, eh?

Mi accorgo con orrore che sono rimasta imbambolata con il braccio alzato nel gesto di infilare le chiavi nella serratura.

Ma ecco che lui esce di nuovo, pare abbia dimenticato qualcosa fuori, e….

Oh nononononoooo!!!!!!!!!

…e guarda verso di me, incominciando a ridere: perché nel frattempo io ero diventata rossa come un peperone e non mi ero ancora mossa!!

Allora infilo velocemente la chiave nella serratura, apro la porta, mi fiondo in casa e la richiudo violentemente.

Poi mi ci appoggio e scivolo lentamente giù, sempre più rossa e quasi urlando dico: “Ma le figuracce non finiscono mai!?!?!”

__________________________________________________

Lo so lo so....dovevo postare ieri sera....ma meglio tardi ke mai no???XD

Wow ke bello una nuova lettrice...^^ grazie Lary!!!!LoL

Uno smackone a tutte!!!

Silvy

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Capitolo 7
*** 7° CAPITOLO ***


First Kiss

7° Capitolo

Dopo qualche minuto mi alzo e salgo le scale; arrivata nel corridoio apro la terza porta sulla sinistra: la mia camera.

Non è molto difficile da visualizzare: tutte le porte della casa sono bianche, immacolate. Mentre la mia è piena di poster di cantanti e attori come Tom Welling, Josh Hartnett, Hilary Duff, Zac Efron e altri, e al centro spiccano le mie citazioni e frasi preferite.

Un brutto presentimento si fa strada in me, e apro lentamente la porta.

Quando è del tutto aperta non faccio in tempo a entrare che mi ritrovo sdraiata per terra con una massa pelosa nera sopra:  Shadow.

Sì so che è un nome scemo, ma è il più adatto: infatti Shadow  è il mio cucciolone Terranova di 2 anni, e mi segue dappertutto, quando mi alzo per spegnere semplicemente la televisione fa quei tre metri dietro di me; quando vado in cucina per prendere da bere, eccola dietro di me…neanche in bagno riesco a star da sola!!

Insomma: un ombra in tutto e per tutto!!

“Ok anch’io ti voglio bene…ma ora togliti!!” gli dico con voce soffocata.

Lui fa come ho detto e rientra in camera, io mi alzo e lo seguo.

La mia camera è abbastanza spaziosa, la più grande di tutta la casa.

Sulla sinistra c’è un grande orso di peluche sdraiato per terra con tantissimi altri peluche intorno: la ‘cuccia’ di Ombrina.

Sulla destra, 2 metri circa dopo la porta, c’è un enorme armadio ad angolo. Sulle ante fuori non c’è niente, ma dentro è praticamente il mio mondo: pieno di mini-poster, foto, e ancora citazioni di film e libri vari.

Di fianco ai peluche di Shadow  e sotto la finestra c’è il mio letto: l’oggetto della mia stanza che preferisco.

E’ un enorme letto ad una piazza e mezza, con migliaia di cuscini piccoli intorno a quello più grande che uso per dormire.

Di fronte al letto c’è la scrivania con il computer, e di fianco tre piccole mensole che contengono solamente i libri di scuola.

Poi tutte le pareti sono tappezzate di poster, foto, e mie piccole opere d’arte (chiamate anche scarabocchi).

Mentre tutta la mia collezione di libri è accuratamente sistemata sotto il letto.

I titoli sono tantissimi: c’è il Signore degli Anelli, unico libro mai letto, tutta la saga di Anita Blake, le Cronache dei Vampiri di Anne Rice, Dracula di Bram Stoker, Eragon ed Eldest di Paolini, le Cronache di Dragonlance, tutta la saga di Terry Brooks e altri libri di autori vari come Nicholas Sparks, Oscar Wilde, Jane Austen, Emily Brönte e Shakespeare.

Ma i miei preferiti sono sempre sulla scrivania, al sicuro dalla bava di Shadow: Twilight e New Moon di Stephenie Meyer.

Entro e appoggio lo zaino appena dietro la porta, di fianco all’armadio.

Guardo l’orologio…le 16 e 10!!! 

Devo muovermi!!!

Prendo velocemente la mia borsa dell’arena e, sotto lo sguardo vigile di Shadow, metto dentro tutto l’occorrente: accappatoio, ciabatte, spazzola, shampoo e bagnoschiuma, cuffia, occhialini, e l’intimo di ricambio.

Fatto questo chiudo la borsa e apro l’armadio in cerca della tuta e del costume.

Prendo un costume a due pezzi rosa e viola; incomincio a spogliarmi e quando finalmente riesco a infilarmelo, scorgo i pantaloncini corti neri della tuta e una maglietta piuttosto larga bianca, con la scritta ‘Mag 14’ sulla schiena.

Indosso la maglietta e, quando tocca ai pantaloni, mi ritrovo a saltellare su una gamba perché mi ci è rimasto incastrato il piede.

A impresa compiuta prendo il portafoglio e lo metto nella tasca laterale della borsa, sto per uscire quando mi ricordo del cellulare; mi giro e lo cerco con gli occhi: eccolo sotto un cuscino sul letto!!

Lo prendo e incomincio a correre giù per le scale con, ovviamente, Shadow  al seguito.

Apro la porta, guardo velocemente se c’è qualche finestra aperta e infine mi decido ad uscire.

“Ciao cucciolo, a dopo!!” detto questo mi chiudo la porta alle spalle e la chiudo a chiave.

Mi giro e incomincio a correre a perdifiato fino alla fermata, in tempo per prendere il pullman giusto.

Solo dopo, seduta col fiatone sull’autobus, mi viene in mente la sensazione che sentivo quand’ero sulla porta di casa e mentre stavo correndo.

Mi sentivo osservata.

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Questo è un capitoletto di passaggio.....ho voluto descrivere la camera di Meg...che è quella dei miei sogniiiii!!!!!XD
grazie avrilmiki!!!!^^ ke billo qlcn altro ke legge...xD
ps: qlcn di voi sa cm si fa a sapere qnt gente legge la ficcy???O.o
a presto col nuovo cap!!!
Smack!!
Silvy

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Capitolo 8
*** 8° CAPITOLO ***


First Kiss

8° Capitolo

Tornata a casa vado subito in camera mia…questa è una di quelle giornate da scrivere sul diario!!

Entro in camera e chiudo la porta, appoggio la borsa della piscina vicino allo zaino di scuola e prendo dal cassetto della scrivania il mio diario ‘segreto’.

Lo apro e prendendo una penna glitter tutta colorata comincio a scrivere.

 

Caro diario,

oggi è stata una giornata fantastica!!^^

Dopo la scuola sono uscita con Ryan….abbiamo parlato del più e del meno…e ho scoperto che Daniel è suo cugino!! Ecco spiegato il perché della loro somiglianza…XD

Poi sono andata agli allenamenti in piscina come ogni lunedì e

 

“Sono a casa!! Maaag?!” mia mamma mi interrompe entrando in casa.

“Sono in camera” le urlo di rimando…i vicini ci prenderanno per pazzi!

“Io preparo la cena eh…”

“Va  bene!!”

Stavo dicendo...

 

E Karl, l’allenatore, dopo il riscaldamento ci avvisas che la gara tanto attesa si terrà a Santa Cruz tra 2 mesi!!!=)

A questo proposito ci fa fare una piccola competizione: le prime due rappresenteranno Aptos a queste gare…

Ovviamente ero agitatissima: non riuscivo a restare calma anche perché appena chiudevo gli occhi vedevo lui…

RYAN.RYAN.RYAN.

E Jessica vedendomi agitata mi fa, con la sua voce nasale, “Nervosa Stuart?”

Mmm…come non la sopporto!!

Io sono stata zitta, cercando di calmarmi…

Sfortunatamente è salita sul blocco accanto al mio e la sua bocca non voleva chiudersi!

“Chi perde paga la pizza Stuart…quindi prepara il grano!”

Invece io e Mandy (l’unica davvero simpatica nel nostro gruppo) siamo riuscite a qualificarci!!!!

ANCORA NON CI CREDO!!

Dovrò allenarmi più spesso ora…spero solo che i miei me lo permettano.

 

Alla fine disegno una faccina felice che fa il simbolo della vittoria con le dita…

Chiudo il diario e lo rimetto al suo posto giusto in tempo per sentire mia madre che mi avvisa che la cena è pronta.

Scendo le scale con Shadow al seguito.

Entro in cucina e saluto i miei.

“Ciao!!”

“Ciao Mag, com’è andata la giornata?” chiede Thomas, mio padre.

E via con l’interrogatorio..

“Benissimo” gli rispondo mentre infilzo due gnocchi al sugo con la forchetta.

“Oggi è arrivato un nuovo ragazzo, che è cugino di Daniel e ho scoperto che è il nostro nuovo vicino di casa…abita di fianco agli Anderson.” Continuo fingendo indifferenza.

“Ah bene..come si chiama?” chiede mia madre, Susan.

“Ryan…McEvans” dico masticando.

E il discorso sul nuovo arrivato di ferma li per mia fortuna…ora devo dirgli degli allenamenti extra.

“Emh..”comincio , mentre mia mamma si alza e inizia a sparecchiare.

“Oggi il mister ci ha fatto fare una gara per decidere chi rappresenterà Aptos a Santa Cruz, il 22 giugno.” Dico mentre passo il piatto a mia mamma.

“Bene e chi sono le fortunate?” chiede quest’ ultima con un sorriso.

Un bel respiro e…VIA!!

“IO E MANDY!!!”  quasi urlo.

Mia madre mi abbraccia tutta contenta, e lo stesso fa mio padre.

“Siamo felicissimi tesoro!!” dice Susan.

Sorrido “Solo che…be’…dovrò fare allenamenti extra.”

“Allora vedi di allenarti bene Mag!! Vogliamo vederti sul gradino più alto del podio!”

Cosacosacosa???... Ha detto proprio così???!! Che giornata magnifica questa!!!
“Ovvio!!” rispondo “Ora vado che sono stanca e devo ripassare le lezioni per domani.”
“Certo…buona notte Mag!!” do un bacio sulla guancia a tutti e due e salgo in camera.
Chiudo la porta dopo Ombrina, metto il pigiama, vado in bagno a lavarmi i denti e ritorno in camera.

Prendo il cellulare e il libro di biologia.

Lo apro al capitolo 20, quello fatto in classe stamattina.

Dopo la terza lettura lo chiudo e prendo il cellulare: 4 messaggi ricevuti.

Primo: Allora cm sta anda il pome?? Ash

Secondo: Oh xkè nn rix?? Ash

Terzo: Mi devo preoccupare??!! Sempre Ash

Quarto: Ashley chiama Maggie!!! Ce la fai a rix???!

Le rispondo: Gg pome sn uscita con Ryan, ma nn kiedermi niente x ora!!XD Io e Mandy ci siamo classificate x la gara a S.C.!!! =)

Invia.

Dopo neanche tre minuti mi arrivano 2 messaggi uno dopo l’altro.

Il primo: ……..XO

Scuoto la testa…Ashley.

Secondo: Ok mi racc tt doma…VOGLIO I DETT Xò!!!! Wow sn contenta x le gare!!^^ Cmq doma mi acc mia mamma quindi nn aspettarmi alla f…notte Mag…a doma TV1KDB Ash.

Le rispondo semplicemente: Ok ci troviamo davanti al cancello…notte TVTRB4E!!^^

Spengo il telefono, mi infilo sotto le coperte, punto la sveglia e mi addormento con il sorriso sulle labbra.

_________________________________________________________

Eccomi quaaa!!! grazie mille per chi commenta e per chi legge e basta (che ho scoperto grazie a Lary che sono taaaaanti!!!*me arrossisce* >///<

Ringrazio anche le 9 (9!!!!!!!) persone che l'hanno aggiunta a preferiti....^^

1 - AnimaDannata
2 - avril1113
3 - gingi__devishina
4 - Giuliathebest
5 - kagome84
6 - mbap
7 - miss_miky
8 - Miyu
9 - Selene_Malfoy

Il prox cap credo lo posterò domani....mi sono divertita a scriverlo e spero vi piaccia...^^
Grazie ancora a tuttiiii!!!!
Smack!!
Silvy

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Capitolo 9
*** 9° CAPITOLO ***


First Kiss

9° Capitolo

Ma perché tutte a me?!!

Uff….io e il mio cervello che è a farsi un viaggio in Europa…puntare la sveglia no eh???

Questi sono più o meno i pensieri che mi affollano la mente mentre cerco dei jeans da mettere.

Infatti quella mattina i miei erano usciti presto e mia madre non aveva potuto svegliarmi come suo solito.

Alla fine decido per i jeans neri con una cintura bianca, una felpa nera e rosa, le Silver e un giubbotto senza maniche con cappuccio: infatti come avevo previsto oggi pioveva a dirotto.

Prendo lo zaino, scendo di corsa le scale e mentre esco di casa lancio un occhiata all’orologio…le 7 e 58!!!

Il pullman sarà già passato!! Ora mi tocca aspettare sotto la pioggia per 10 minuti se mi va bene…

Mi tiro su il cappuccio intanto che chiudo la porta di casa e mi preparo alla corsa.

Ovviamente alla fermata sono circondata da vecchiette e vecchietti con l’ombrello, invece io mi stringo le braccia al petto cercando di “scaldarmi”, e di sicuro i libri saranno bagnati fradici; mentre tutti questi ‘giovanotti’ si girano a guardarmi una goccia stile manga si va a formare sulla mia testa.

Cerco di non ascoltare tutti i commenti di queste zitelle, ma mi arrivano lo stesso.

“Ma guarda te questa ragazzina..”

“Eh già…povera è messa proprio male…”

EEEEEEEH?????

“Già…alla sua età soffrire d’amnesia e dimenticare l’ombrello è proprio segno che non si tiene bene.”

Oddio.

Non ho parole.

Ma il pullman dov’è!!??

Ah eccolo…finalmente.

Ecco di nuovo la sensazione di sentirmi osservata; ma questa volta so da chi proviene lo sguardo inquisitore.

Infatti una signora mi sta guardando e intanto si fa coraggio e si avvicina.

E mò che vuole questa??!

“Ehy signorinella…ma tu non dovresti andare a scuola?? Sono già le 8 eh..”

Come se non lo sapessi.

“Infatti ci sto andando. Addio.” Le rispondo brusca; oggi proprio non è giornata.

Sull’autobus esamino le condizioni dello zaino: come sospettavo è una spugna.

Vabbè..capita.

Finalmente dopo 10 minuti l’autista frena e mette fine alla mia tortura.

Eh già, perché quelle zitelle sono salite sul mio stesso pullman e non la smettevano più di fare commenti, come se io non ci fossi, del tipo ‘che maleducata!’ oppure ‘ci mancava solo un’adolescente ribelle oggi’ ,e così via.

Scendo dall’autobus e mi metto a correre a perdifiato fino all’entrata della mia classe; sento già la voce nasale della professoressa di letteratura che sta spiegando.

Brutto segno.

Bruttissimo segno.

Adesso se entro come minimo starà un quarto d’ora a spiegarmi le regole della scuola, tra le quali…

“…e non dimentichi la più importante signorina Stuart! Quella che tutti gli alunni devono essere già in classe all’inizio delle lezioni, cioè le 8 e 5!”

Ci mancava pure la ramanzina della prof.

Sono qui in piedi di fianco alla cattedra, grondo d’acqua da tutte le parti, i capelli sono come dopo una vasca in piscina perché durante la corsa il cappuccio era sceso, i miei compagni cercano di trattenersi dalle risate e la prof si mette pure a elencare le 28 regole dell’istituto.

“Sono stata chiara Stuart?”

“Chiarissima prof.” cerco di non metterci troppo sarcasmo, ma a quanto pare se n’è accorta lo stesso.

Cos’è?? Ha bevuto il caffè stamattina per essere così sveglia??

“Ah le va pure di scherzare eh? Bene, bene. Perché invece non viene qui e spiega a me e ai suoi compagni lo stile che Shakespeare usa nel Macbeth?”

Merda.

Quella lezione l’ho solo letta! Chi se la ricorda!

“Certo prof. Vado prima a mettere lo zaino a posto.” Gentilezza fatta persona.

Seeeee…come no.

Mentre vado a posto vedo Daniel e il suo gruppo che ridono a crepapelle, ma sottovoce.

Li odio.

L’unico ad essere zitto è Ryan.

Quanto è bello oggi!!!

Ok basta. La devo smettere. Devo ricordarmi quello che ho letto sulla lezione, non perdermi a fantasticare.

Mi tolgo giacca e zaino mentre Ash mi chiede se ho studiato.

Le rispondo alzando le spalle.

Ritorno poi accanto alla cattedra; intanto che la prof segna qualcosa sul registro mi guardo in giro in cerca di qualcuno che mi possa suggerire.

Niente.

Nisba.

Nada.

Tutti che fanno altro!! Capisco che è un ora della signora Brown, ma un aiutino no eh??

Vedo solo Ryan e Ash attenti. Peccato che siano troppo lontani.

Lizze quando serve non c’è mai.

“Allora Stuart. Lo stile di Shakespeare nel Macbeth su.”

“Ehm…si.” Si capirà che non so niente??

Attimo di silenzio.

“Hai studiato?” si abbassa gli occhiali sulla punta del naso e mi guarda al di sopra i essi.

“Certo” che balla “sto solo…cercando di ricordare. Un attimo.” Diplomatica, no?

Altro attimo di silenzio.

“Non abbiamo tutto il giorno.”

“Okok…allora…”

“Non si inizia un discorso con allora!”

Ma mi fa parlare o no!!?

“Shakespeare in questa tragedia usa un linguaggio concreto organizzato su delle immagini niente affatto decorative, coerenti col messaggio che vuole comunicare.”

La prof è attenta, e riesco a vedere con la coda dell’occhio Ash che mi fa segno col pollice alzato.

Bene posso andare avanti.

“I versi sono caratterizzati dall’antitesi, ci sono continui accostamenti di opposti che mettono in evidenza il senso della tragedia, cioè la convivenza tra bene e male.” Ok credo sia tutto giusto.

Ho finito.

“Mmh..bene..un ultima domanda. Spiegami la pratica del doubling che utilizza l’autore nel Macbeth.”

OK. Panico.

Che diavolo è il doubling!!!!???

Guardo Ash in cerca di un aiuto ma neanche lei sa qualcosa. Allora cerco di concentrarmi e intanto soprapensiero incomincio a mordermi le unghie.

“Se non la sa la mando a posto con un 6 e basta, dato che è un argomento che ho spiegato in classe.”

Ahia. Il 6 mi abbasserà la media.

Pensa Meg, pensa. Doubling. Doubling. Doubling.

Ma certo!!! L’ho pure scritto sul libro!!

“Il doubling è uno sdoppiamento delle parti di un attore.”

“Sdoppiamento??”

“Sì, cioè…in poche parole gli stessi attori recitano la parte di più personaggi.”

“Molto bene.” scrive il voto sul registro. Cosa ha scritto!!!??

Non parla. Cos’è qualcuno ha finalmente staccato la spina??

Allora!!?? Il verdetto??

“7 e mezzo. Torna pure a posto.”

EVVAIII!!!!

Mentre torno a posto la prof riprende la spiegazione, e vedo Ryan farmi l’occhiolino e alzare il pollice.

Gli rispondo con un sorriso.

Ash invece mi da il cinque.

Bè…la giornata sta migliorando.

_______________________________________________

Purtroppo sono di corsa....vi dico solo....grazie!!!!!!^^

e a presto col nuovo cap...LoL

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Capitolo 10
*** 10° CAPITOLO ***


First Kiss

10° Capitolo

Avevo per caso detto che la giornata stava migliorando?

Bè…avevo parlato troppo presto.

Certo, ora sono in classe, ma dopo essere stata a casa per 2 giorni con l’influenza.

Due giorni passati a leggere, vedere film, fare i compiti che davano a scuola, e bere tonnellate di camomilla.

Che pacchia! Ooh…come no!

Comunque sono stata sempre aggiornata da Ashley su quello che accadeva a scuola.

Per esempio l’altro ieri ho saputo che Lucia sta sempre attaccata a Ryan “facendo l’oca”.

Mi domando se abbia dei geni di piovra nel DNA; e mi domando anche, soprattutto, se a Ryan faccia piacere la sua compagnia.

E se la risposta fosse positiva sono sicura che mi arrabbierei parecchio.

Chissà perché?!

 

Oggi la Brown è in ritardo…strano.

Di solito appena suona la campanella è già in classe.

Ah eccola che arriva; certo che anche mia nonna si veste meglio.

Mentre chiude la porta e si gira posso notare tutto il suo abbigliamento, di sicuro stile anni ’40 o ’50: foulard al collo, orecchini enormi in un materiale non bene identificato, maglietta scollata con una giacca rossa aperta, gonna rossa al ginocchio, scarpe decolté rosse di vernice, calze bianche con…con…con stelline!?!!

Certo non si può dire che passi inosservata.

Dalla faccia di tutti gli altri in classe credo che abbiano pensato la stessa cosa.

“Buongiorno ragazzi!”

“Salve prof!”

“Seduti. Bene oggi vi voglio far fare un progetto su Shakespeare.”

“Sarebbe?” chiede Lizze.

“Oh, dovrete analizzare un opera che vi indicherò; lavorerete a coppie.”A coppie?

Io e Ashley ci facciamo un cenno d’intesa, la coppia perfetta, penso sorridendo.

Alle parole della prof anche tutti gli altri cominciano a formare i gruppi, ma il loro e il mio entusiasmo viene spezzato sul nascere dalle successive 5 parole della Brown.

“Ovviamente formerò io le coppie.”

Ok. Puro terrore.

Lei non sa che se o o Ashley veniamo messe insieme a Lucia o a uno della “banda di Daniel” scoppierà la terza guerra mondiale come minimo!

“Allora…” e comincia a fare su e giù sul registro.

Si può sentire il ticchettio dell’orologio appeso al muro tanto è il silenzio e la suspance.

Dopo qualche minuto  tre coppie la prof arriva al fatidico nome che, credo, tutte stavano aspettando.

“McEvans con…”

A questo punto si può notare che tutte le ragazze della classe hanno le dita incrociate, senza aver paura di mostrarsi ridicole davanti a, bè…tutti gli altri.

“Mmh….con Stuart.”

Circa 10 teste si girano in contemporanea a squadrarmi e a lanciarmi frecciatine.

Aah…se gli sguardi potessero uccidere…

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Scusate se è miserrimo e corto....ma serviva x il prox....

grazie ancora a chi commenta e a chi legge e basta!!^^

a prestissimo col nuovo cap!!!

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Capitolo 11
*** 11° CAPITOLO ***


First Kiss



11° Capitolo

13.42

Sto cercando di dare una parvenza d’ordine alla mia stanza.

Ma sono troppo agiata!

All’intervallo io e Ryan abbiamo deciso che oggi pomeriggio alle due sarebbe venuto da me per incominciare a leggere “Romeo e Giulietta”.

Insieme.

Lui e io.

Io e lui.

Perché diavolo la cosa mi mette così in agitazione?!

Ok. Facciamo il punto della situazione.

Letto: fatto.

Scrivania:…mmh..sistemo la saga della Meyer di fianco al computer, sposto la tastiera, ecco fatto.

Sembro avere una mania ossessiva per l’ordine.

Anche Shadow [nda: ho deciso di mettergli il nome inglese…] dal suo angolo mi guarda strano; i cani possono alzare il sopracciglio?!!

Dopo aver sistemato la borsa della piscina nell’armadio attacco l’mp3 alle casse e parte ‘Don’t stop the music’ di Rihanna.

Fortunatamente quando il livello della musica si abbassa un attimo riesco a sentire il campanello.

Senza neanche spegnere la musica mi precipito di sotto con il mio adorabile cucciolo davanti.

Appena apro la porta ho davanti una visione paradisiaca.

Ryan con occhiali da sole scuri, polo azzurra, pantaloni corti bianchi e un sorriso tanto bello da far svenire a condire il tutto.

“Ciao” mi dice con la sua dolcissima voce.

“Ciao! Vieni entra.” Mi faccio da parte per farlo entrare.

Mentre sta entrando si toglie gli occhiali, si gira verso di me, apre la bocca per dire qualcosa quando…

…quando Shadow annusandolo gli sbava sulla gamba.

Credo di avere una faccia allucinata, del tipo occhi e bocca spalancati con quasi la mandibola slogata.

E’ mai possibile che quando sta per parlare qualcuno deve sempre impedirglielo in qualche modo?!!

Rimaniamo fermi immobili per qualche secondo, ma a me sembrano ore.

“Oddio!” riesco finalmente a dire.

“Bel cane” commenta ridendo.

“Oddio scusa!” gli prendo il polso e lo porto in cucina a prendere un pezzo di scottex e glielo passo.

Lo prende e si pulisce la gamba.

“Fa niente, sono cose che capitano.” già ma solo a me di solito…

“Ecco fatto dove lo butto?”

“Dammi a me, ecco” lo butto nel cestino poi comincio a salire le scale.

“Vieni andiamo, è su di sopra” mi segue.

Arrivati al corridoio del primo piano si sente una musica spaccatimpani stile discoteca.

Che diavolo di canzone è?

Ah sono i Blink.

Entrati in camera spengo la musica, mi giro verso di lui e lo trovo intento a guardare una cornice piena di foto mie e di Ashley e di altri miei amici.

“Aptos sembra piccola ma invece ha un sacco di abitanti.” Commenta sorridendo.

“Le apparenze ingannano.” Ribatto con un’alzata di spalle.

“incominciamo? Io dopo ho un impegno.” Ma quanto vorrei annullare l’allenamento solo per stare qualche ora in più con lui!

Ok basta…sto diventando troppo ossessiva.

“Ok.” Ci sediamo, sto aprendo il libro quando lui con una sua semplice affermazione mi fa immobilizzare.

“Si in effetti ti ho visto l’altro giorno uscire di casa con una borsa.” Allora era lui che mi osservava quel giorno!

“Ehm…si. Allenamento in piscina. Come fai a saperlo? Mi spii?” replico con un sorriso.

“No” mi risponde imbarazzato “stavo uscendo per incontrarmi con Daniel quando ti ho visto, puro caso.”

“Ok mi fido.”

Incominciamo a leggere. Cioè, lui incomincia a leggere, mentre io ascolto la sua voce che interpreta Romeo.

“Se con l’indegnissima mia mano profano questo reliquario santo, ecco il venial peccato: le mie labbra, due pellegrini arrossenti, pronte sono a tempestar quel rude tocco con un tenero bacio.”

Ma quant’è bravo!!

Ha una voce stupenda.

Mi tocca il braccio. Mi sa che mi ero incantata.

Mi giro verso di lui; ha la faccia di uno che aspetta una risposta.

La risposta a che?!

Oddio che figura!

“Ehm…stavi dicendo?” chiedo imbarazzatissima.

Sorride divertito.

“Tocca a Giulietta.”

“Ah si…Pellegrino buono, troppo siete ingiusto con la vostra mano che cortese devozione mostra in ciò; hanno mani infatti i santi, gliele toccano quelle dei pellegrini, e palma con palma è il bacio dei devoti palmieri.”

“Non hanno labbra i santi e così pure i devoti palmieri?”

“E certo, pellegriino, labbra ch’essi usare devono in preghiera.”

“Oh allora santa cara lascia che facciano le labbra quel che le mani fanno: esse pregano, tu esaudisci, affinché in disperazione la fede non si cambi.”

“Mossa non fanno i santi, benché in virtù delle preci esaudiscano.”

Inconsciamente ci siamo avvicinati e ora il suo ginocchio tocca il mio.

“Non far mossa allora, mentre l’effetto di mia prece prendo. Così via dalle mie labbra purgato è, con le tue, il peccato.”

La sua vicinanza mi stordisce.

Sento solo il suo gomito, il suo ginocchio, il suo profumo.

Ma che mi prende?

Non mi è mai successa una cosa del genere, non è da me.

Perdere la testa per uno che conosco a malapena da due o tre giorni.

Non so spiegarmi il perché, ma sento che lui è diverso.

Non è come tutti i ragazzi, ha un qualcosa in più…ma cosa?

“Credo che per oggi possa bastare.” Dico spostandomi.

“Ok, come vuoi. Quando facciamo il prossimo pezzo?” mi chiede alzandosi.

“Non saprei, quando sei libero?”

“Così su due piedi non so, ti faccio sapere domani a scuola.”

“Ok.” Lo accompagno alla porta.

“Allora a domani, ciao!”

“Ciao!” lo saluto e chiudo la porta dietro di lui.

Mi appoggio e tiro un sospiro chiudendo gli occhi.

Poi torno in camera, metto il segno nel libro e lo sistemo nel cassetto.

Quando rialzo lo sguardo sulla scrivania noto che si è dimenticato gli occhiali.

Glieli riporterò domani.

Riattacco la musica e comincio a cantare ‘No one’ di Alicia Keys.

A un certo punto mentre, danzando, mi giro verso la porta noto una cosa che per niente al mondo avrei voluto vedere.

Ryan appoggiato allo stipite della porta a braccia incrociate con un sorrisone stampato in faccia.

Mi fermo e smetto di cantare come se qualcuno avesse spento l’interruttore.

Devo avere la mia famosa faccia allucinata perché lui sogghigna divertito e commenta: “Bella performance.”

“Co..co..come diavolo..”

“…ho fatto ad entrare?” finisce la mia domanda. Io annuisco solamente.

“A dire il vero ho bussato, nessuno rispondeva, così ho aperto perché tanto sapevo che eri in casa e ho sentito la musica a palla in camera tua, così sono salito…” lascia la frase in sospeso.

Ancora troppo sconvolta per l’ennesima figuraccia fatta con lui gli chiedo come mai è tornato indietro.

“Avevo dimenticato gli occhiali.” Dice avvicinandosi alla scrivania e prendendo i suddetti occhiali.

Io lo guardo immobile.

Mentre torna alla porta si avvicina e mi sussurra all’orecchio: “Hai una voce niente male…”

Poi dicendo ciao senza neanche girarsi esce, lo sento scendere le scale e chiudere la porta di casa.

Ancora elettrizzata per le sue parole mi lascio cadere sul letto con un sorriso e guardo il soffitto, dimenticandomi per una attimo infinito la mia ‘performance’, come l’ha chiamata lui.

_________________________________________________________

Tiau!!! visto che ho postato presto??!!XD alloooora...avertenze prima di tutto:

Io ho scritto fino al 13° cap. il 14° ce l'ho in mente ma non ho ancora buttato giù niente...quindi dal 13 ci vorrà un pooooooketto x gli aggiornamenti...^^

Passo a ringraziare Lary che comm sempre....acceeeeeeee!!!!!!LoL e ringrazio anke _Laura_ che l'ha anche aggiunta preferiti....glassissime anke a te..^^

e poi....cavoli ancora non ci credo.....alle 15!!!!! persone che l'hanno aggiunta a preferiti:

1 - AnimaDannata
2 - avril1113
3 - Bimba91
4 - Faith
5 - gingi__devishina
6 - Giuliathebest
7 - kagome84
8 - kikikaulitz
9 - lizzy91
10 - mbap
11 - miss_miky
12 - Miyu
13 - RoryVentimiglia_86920
14 - Selene_Malfoy
15 - _Laura_

dato che non so stare zitta xD vi anticipo che nel prox cap entrerà un NEW personaggio!!!!XD
a prestissimo!!!^^
Silvy

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Capitolo 12
*** 12° CAPITOLO ***


Ed eccovi qui il cap dove smonterò le vostre speranze su Ryan xD e in cui arriva lui: Andrew!!!!

Good Reading!!^^

First Kiss

12° Capitolo

Una settimana dopo…ultima ora del venerdì.

 

‘Dottor Jackill and Mr Hide 2 – la vendetta’

Se mai faranno un film sulla mia vita credo che questo sia il titolo pù adatto.

O almeno per quanto riguarda una certa persona.

Ci sono varie opzioni: una è che per la famiglia McEvans usino lo stampo.

La seconda è che vengono tutti da un loro pianeta non ancora scoperto perché non rientra nel sistema solare.

La terza è che esista un nuovo dottor Frankenstein [si scrive così????] che usa sempre lo stesso cervello per questa suddetta famiglia.

La quarta, la più giusta secondo me, è che Ryan e Daniel abbiano preso le loro cellule cerebrali nel cestone delle occasioni in un discount fuori mano.

Il perché di queste 4 opzioni che mi fanno sembrare un tantino pazza?

Perché Ryan in 2 giorni è diventato una copia di suo cugino.

Se prima si poteva instaurare un rapporto di amicizia ora quell’occasione è sfumata via.

Fatto sta che adesso non ci salutiamo quasi più, Romeo e Giulietta lo stiamo leggendo nella biblioteca della scuola, e le sfrecciatine velenose sono diventate ordine del giorno.

Lascio perdere questi pensieri che mi infastidiscono e torno con la mente agli ultimi minuti della lezione di biologia.

Giusto in tempo per sentire il professore rivolgermi una domanda.

“Stuart, stia attenta e mi dica di cosa stiamo parlando!”

Più che una domanda sembra un ordine ma rispondo lo stesso sfacciatamente: “Credo di biologia…” sento al mio fianco Ashley ridere piano.

Bè dai sono gli ultimi 10 minuti! Mica pretenderà che io stia attenta! O no?

“Faccia poco la spiritosa e risponda correttamente. Altrimenti le metterò un meno sul registro.” Questo si chiama ricatto. Un ricatto bello e buono.

Comunque per mia fortuna è da una settimana che parliamo dello stesso argomento, anche se lui non se n’è reso conto, quindi riesco a rispondere correttamente.

“Della riproduzione per scissione.”

“Mmh..” mi sono sempre chiesta come faccia ad alzare cosi solo un sopracciglio..fa quasi paura. Uno è una linea dritta, mentre l’altro si alza a ‘V capovolta’ come diciamo io e Ash.

“Bene, dato che tra poco suona per la prossima volta studiate questi quattro paragrafi.”

Appena finisce di parlare suona la campanella e ci catapultiamo letteralmente fuori.

Arrivate al cancello ci fermiamo a parlare con delle nostre amiche della D.

Nel mentre sento una voce chiamarmi, una voce familiare ma che non sentivo da almeno 2 mesi.

Tanti. Troppi. Ma come non puoi riconoscere la voce del tuo migliore amico?

Anche se passano anni e anni non puoi dimenticarti di colui con cui dividevi tutto: l’asilo, le amicizie, le estati, le elementari, le medie, e addirittura la camera d’ospedale subito dopo essere venuti al mondo.

Mi giro e sento allargarsi un sorriso sul mio viso. [nda: ho ft la rimaaaa!XD]

Andrew è con i suoi amici, tutti appoggiati alle rispettive moto, e si sta sbracciando mentre mi saluta.

Agito anch’io il braccio in segno di saluto.

Solo in un secondo momento mi accorgo che il suo ‘Meg’ urlato ha attirato l’attenzione di molte persone.

E soprattutto ha provocato interesse in Ryan. Interesse??? Ma cosa vado a pensare? E poi se anche fosse…non è come mi aspettavo quindi non deve nemmeno interessarmi ciò che fa o che pensa.

Senza fare caso alle occhiate che mi rivolgono corro verso Andrew e gli salto al collo dicendogli un semplice ciao.

Mi abbraccia anche lui e quando si stacca mi bombarda di domande.

“Allora cm è scricciolo?” solo a lui è permesso chiamarmi così “Scuola? Nuoto? Famiglia? Il cucciolone come sta? Ragazzi?” sull’ultima richiesta mi fa l’occhiolino.

“Heiheihei calmino…dove siamo al commissariato? Va tutto alla grande.”

“Oh anche coi ragazzi allora…” “Ma sei fissato!” poi scoppiamo a ridere.

“Comunque” mi guarda con occhio critico “ti vedo…più bassa!”

“ANDY!!” gli urlo, il che provoca altre risate da parte sua.

“Non sono io quella bassa. Io sono perfettamente nella media. Sei tu che sei un fenomeno da baraccone. Alzarsi di…quanto? 50 centimetri in soli 2 mesi!!”

Certo di fianco a lui sfiguravo un po’…io  che raggiungo a malapena il metro e 60 e lui con i suoi 184 centimetri.

“Be…come mai qui? Non che non mi faccia piacere eh…”

“Bè…oltre che per salutarti sono passato per chiederti se ti va una partita. Manca Big Foot e quindi siamo a corto di un elemento. Ti va?” Thomas, alias ‘Big Foot’, è stato chiamato cosi perché oltre a raggiungere il metro e 93 a soli 16 anni e mezzo ha anche il 45 di piede.

“si be perché no…vado a salutare le altre.” “Ok aspettiamo…” Non mi ero accorta degli altri che ci stavano guardando: Jared, Philip, e i due gemelli Mike e Mark. Che fantasia i loro genitori…nomi un po’ più differenti sarebbero stati ben accetti. Li saluto con un cenno della mano e torno indietro verso le altre.

“Ash vado con Andrew e i suoi amici a fare una partita a basket.”

“Ok ci sentiamo Meg ciao!” “Certo ciao!”

Mi riavvicino ad Andy, il quale mi porge un casco e se ne mette uno a sua volta.

Dopo averlo infilato gli dico insicura “Ehm…non voglio mettere in dubbio la tua guida ma…già mi faceva paura andare in giro in motorino…figurarsi con la moto!”

Lui sorride “Hei! Così mi offendi…dai salta su. Ti prometto che andrò piano.”

Sospirando salgo dietro di lui che parte improvvisamente e per non cadere lo afferro per la vita.

Mentre esce dalla scuola noto che va abbastanza piano.

Per fortuna ha mantenuto la sua promessa, penso.

Com’è che fa quel detto? ‘Le ultime parole famose…’

Davvero. Ma credo che siano anche le ultime della mia vita.

Appena girato l’angolo Andrew ha ‘messo il turbo’ e io cosa avrei potuto fare se non…urlare?

“AAAAAAAAAAAAH!!!ANDREW!!!!RALLENTARALLENTARALLENTAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!”

E lui che fa?

Ma ride ovviamente. Fortunatamente subito dopo rallenta.

Sta ancora ridendo! Gli do un pugno sulla spalla, “Idiota..” borbotto.

Purtroppo per me avevo a che fare con un gruppo di maschi, quindi quando gli altri quattro della combriccola lo superano dicendogli qualcosa (che però non capisco), Andrew raccoglie quella che deve essere stata lanciata come sfida e per la mia grandissima gioia…accelera!!

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!” urlo mentre passiamo tra le moto degli altri quattro che ridono delle mie paure.

 

Finalmente dopo un quarto d’ora d’inferno siamo arrivati al campetto.

Scendo e mi trattengo dal baciare la terra.

Poi appoggio lo zaino a terra e mi preparo a giocare.

Il basket è l’unico sport oltre al nuoto che mi piace e in cui sono abbastanza brava.

Sono in squadra con Andy e Mike.

Durante la partita io e Andrew ridiamo e scherziamo, contenti di esserci finalmente rivisti.

Lo scontro dura un oretta circa.

Siamo euforici. Abbiamo vinto 25 a 17…stracciati.

Dopo aver salutato gli altri Andrew mi riaccompagna a casa, ma questa volta rimane sotto il limite di velocità per fortuna.

In dieci minuti siamo sotto casa mia.

Scendo e gli ridò il casco.

“E’ stato divertentissimo.” Gli dico con un sorriso.

“Si davvero. Dobbiamo assolutamente uscire ancora, ma più spesso.” Annuisco. “Comunque, domani sera c’è una festa d’apertura di un nuovo locale. E’ più o meno vicino al campetto di oggi, la strada esatta non la so, comunque ci sarà tutta Aptos..” “Quindi un sacco di gente…” lo interruppi sarcastica.

“Eccerto!! Stavo dicendo…un mio amico farà da Dj, devi assolutamente venire. Tieni” mi da due biglietti rosa “se puoi vieni e porta anche la tua amica, come si chiama…”

“Ashley.” “Sì esatto. Be poi domani dimmi. Ah ancora una cosa: abbastanza elegante eh..non jeans e silver!”mi dice con un sorriso sornione. Sa che è il mio abbigliamento solito, nonché quello preferito.

“Oooh…ma allora l’hai fatto apposta! Comunque ok..ti stupirò!” gli dico sorridendo.

“Ci conto eh. Be adesso vado…ci sentiamo ciao scricciolo!” si sporge e mi da un bacio sulla guancia che ricambio.

“Ciao Andy!” Si rimette il casco e sfreccia via.

Il pomeriggio è stato fantastico.

La presenza del mio migliore amico ha fatto andar via tutti i pensieri riguardanti Ryan e Daniel.

E alla sera mi addormento facendo già mille progetti per domani.

_______________________________________________________________

E allora?? come vi è sembrato??xD
spero vi sia piaciuto..^^
e adesso passiamo a ringraziare.....

Bimba91: grazie del commento!!! siiii ankio lo avrei fatto...xD
_Laura_ : glazzieeee!!! si il pezzo è quando si incontrano...quindi non proprio l'inizio...ma mi piaceva!XD purtroppo xò dopo il prox cap ci metterò tanto a postare...mi disp!!! :(
piper__73 : ma grazieeeeeee!!!!! 6 troppo gentilissima!!!! >///< ps: quando posterai a "nascosto nel buio"?? l' adoro quella ficcy!!!XD

grazie alle 17 persone ke l'anno agg ai preferiti:
1 - AnimaDannata
2 - avril1113
3 - Bimba91
4 - Faith
5 - gingi__devishina
6 - Giuliathebest
7 - kagome84
8 - kikikaulitz
9 - lizzy91
10 - mbap
11 - miss_miky
12 - Miyu
13 - piper__73
14 - RoryVentimiglia_86920
15 - Selene_Malfoy
16 - vampirosolitario91
17 - _Laura_
e anke a chi legge e basta ovviamente!!!^^
a presto!!!
Baci
Silvy

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Capitolo 13
*** 13° CAPITOLO ***


First Kiss



13° Capitolo

“SVEGLIA SVEGLIA SVEGLIAAAAAAA!!!!”

Un’intensa luce mi arriva direttamente sugli occhi, insieme a quella voce aimè conosciuta: Ashley.

Ieri sera le avevo telefonato per dirle della festa e lei tutta contenta mi aveva detto che domani, cioè oggi, ci aspettavo un giorno di intenso shopping pre-festa.

Oddio, non fraintendiamo, io adoro lo shopping. E’ il mio passatempo preferito. Solo...devo essere sveglia per farlo!

“Madò Ash, che ore sono?” biascico assonnata. La sera precedente avevo passato due ore leggendo New Moon: libro fantastico. Solo che non riuscivo a staccarmi.

“Sono già le nove!” “Solo??!!”

“Ma come solo?” mi dice mentre mi alzo e cerco qualcosa da mettermi “Adesso appena ti vesti andiamo al centro commerciale, pranziamo, facciamo gli ultimi acquisti e torniamo a casa. Ovviamente per incontrarci di nuovo dopo qua a casa tua per prepararci. A proposito, so già che...” a questo punto del discorso vado in bagno per sistemarmi.

Quando esco finalmente sveglia Ash ha appena concluso la sua filippica, che però non avevo ascoltato.

“Capito?” mi chiede sorridente.

“Ehm...credo di essermi persa al ‘a proposito’...” il sorriso è sparito dalle sue labbra.

“Ok. Sarò comprensiva perché è mattina. Dai su vestiti che ti racconto strada facendo.”

Detto questo si siede sul letto.

Io intanto cerco nell’armadio qualcosa da mettermi. Dato che c’è il sole scelgo dei pantaloncini corti al ginocchio di jeans, una maglietta bianca e azzurra, e le All Star bianche.

Mica ho solo le Silver!

Prendo uno zaino nero a tracolla e ci infilo il necessario: mp3, occhiali da sole, portafoglio e chiavi di casa.

“Ok sono pronta, andiamo.”

Mentre siamo sul pullman mi riferisce ciò che non avevo ascoltato: sa per certa (chissà quali sono le sue fonti!) che stasera ci saranno Daniel e gli altri.

“E questo mi dovrebbe interessare?” le dico scendendo.

Intanto ci avviamo verso il centro commerciale. Aptos è piccola, ma fortunatamente i negozi sono ok.

“Oh insomma!” sbotta “settimana scorsa appena arrivato Ryan ti piaceva da matti e adesso dici che non te ne frega niente!”

“Hai detto bene Ash…appena arrivato! Adesso è come suo cugino: un arrogante pieno di se!”

“Ma...” “Adesso basta per favore” la interrompo alzando una mano, “non voglio parlarne. Di sicuro stasera ci saranno tantissimi ragazzi, è inutile perdere tempo dietro a lui.”

Perché infatti dovrei perdere tempo andando dietro ad un ragazzo che adesso è diventato insopportabile?

Di sicuro non esiste solo lui, stasera magari incontrerò qualcuno di più interessante.

“Ok come vuoi.” Si giro e punta verso una vetrina. “Guarda quel vestito!!!!” dalla sua voce si riesce a capire che si sta trattenendo dall’urlare, e praticamente si è attaccata alla vetrina come una cozza allo scoglio.

Sorrido pensando al paragone e guardo anch’io il vestito: viola, lungo appena sopra il ginocchio credo, maniche lunghe e scollato.

“Mah...non so Ash. Non è proprio il mio genere.” Le dico scettica.

“Infatti lo provo io!! Dai su andiamo!” detto questo mi trascina nel negozio.

Mentre si fa dare il vestito dalla commessa, io mi guardo in giro e noto che il negozio in questione è proprio quello a cui Ashley si ferma sempre, ma non compra mai niente: un negozietto abbastanza grande in piazza.

“Maggie che te ne pare?” mi volto e la vedo fuori dal camerino con delle scarpe col tacco di un altezza vertiginosa, e il vestito che mi pare un po’ troppo...

“Non ti sembra troppo scollato?”

“Mmmh...forse hai ragione. Mi scusi” chiede alla commessa, “mi può dare quello affianco?”

“Quello con le paiettes?” “Si esatto.” Lei glielo passa e Ashley torna in camerino.

Intanto io vado verso una serie di vestiti e magliette appese vicino alla vetrina del negozio.

Subito una maglietta lunga senza maniche attira la mia attenzione.

Bianca, abbastanza lunga e come unico sostegno delle specie di spalline beige; nel complesso molto bella.

“Questo com’è?” mi chiede Ashley uscendo dal camerino col nuovo vestito.

“Perfetto!” sinceramente credo sia un po’ corto ma...stasera non sarà di certo l’unica con qualcosa di minuscolo addosso! Già mi immagino il mini pezzo di stoffa con cui verrà Lucia...

Il vestito scelto da Ashley è sempre viola (si sarà capito che è il suo colore preferito?), cortissimo, con una scollatura a U, maniche lunghe e con delle paiettes viola sul petto.

Contenta della scelta rientra in camerino per poi uscirne con l’abito sotto braccio e avvicinarsi a me, che avevo ancora in mano la maglietta.

“Bellissima Meg! Dai dai dai provala!!! Voglio vedere come ti sta!”

“Ok, in effetti mi piace. Ma cosa ci posso mettere sotto?”

La commessa, che aveva ascoltato la nostra conversazione (ma gli affaracci suoi no eh?), ci fa vedere dei jeans che mi arriveranno appena sotto il ginocchio, scuri, e dei sandali bianchi col tacco.

“Io prendo il tutto e mi cambio nel camerino.

Quando esco, oltre a sentirmi più alta, sento l’urletto di gioia che lancia Ash.

“Cavoli Meg sei uno schianto!!”

“Ma sei sicura?” le chiedo dubbiosa mentre mi guardo allo specchio.

“Certo! O ho un idea. Stai ferma qui.” E, lasciato il vestito sul bancone, si precipita fuori.

“E chi si muove...” mormoro quando se ne va.

Ashley torna poco dopo con un mini sacchettino.

“Ma dove sei andata?”

“Qua di fianco c’è un negozietto di cianfrusaglie. Per farti vedere che non sbaglio ti ho preso queste mollette.” Così dicendo prende uno sgabello e mi ci fa sedere, per poi mettermi quelle mollette, che hanno dei piccoli diamantini, due sul lato sinistro “Cosi tengono lontani e fermi i capelli” dice, e una a destra per tenere indietro il ciuffo.

Poi mi fa alzare e andare davanti allo specchio che c’è dietro a una fila di appendini, lontana dalla commessa.

“In effetti sto molto bene cosi” affermo.

“Evvai!” esclama, “Abbiamo trovato tutte due in poco tempo i vestiti per stasera!” ha un sorriso che va da orecchio a orecchio.

“Sto andando verso il camerino e Ashley verso la cassa, quando mi fermo e mi volto verso la vetrina: mi era sembrato di vedere qualcuno.

Ma, dato che non c’era nessuno se non i manichini, alzo le spalle e proseguo.

Sto per entrare nel camerino quando sento il ‘bip’ di un messaggio ricevuto provenire dalla mia borsa.

“Chi sarà a quest’ora?” mi chiede Ash che mi passa il cellulare.

“Non lo so, magari è Andrew. Ieri sera mi sono dimenticata di dirgli che andiamo alla festa, vorrà saperlo.”

Intanto leggo il messaggio, un numero che non conosco:

- la maglietta bianca fa risaltare i tuoi occhioni verdi!! =* -

Ma che diavolo...??!!

Allora non era solo una sensazione quella di prima!

C’era davvero qualcuno!

Mi avvicino di corsa alla vetrina e guardo in piazza.

In effetti tre ragazzi si allontanano e salgono su un pullman appena arrivato, ma dato che erano girati non capisco chi sono.

Ash mi chiede che mi è preso e le spiego ciò che è successo.

E lei che fa??!

Ride!

“Wow ammiratore segreto!” e continua a ridere.

Pagati i vestiti ci dirigiamo verso un bar, per poi continuare ad andare in giro per negozi.

Ma per tutto il pomeriggio mi rimane questo interrogativo:

Di chi è il messaggio?

*************************************************

Ciau a tutti!!!^^

allooooora......a me piace immaginare i personaggi come attori/attrici/cantanti e robe varie....^^quindi....avevo deciso che:

- Ashley: Selena Gomez (http://oceanup.typepad.com/oceanup/images/2007/11/30/selenagomez.jpg)
- Maggie: Willa Holland (http://www.aolcdn.com/aolr/fall-tv-willa-holland-oc-400a100506.jpg)
- Daniel: Ryan Sheckler (http://etniesskate.com/site-images/riders/hero/ryan-sheckler.jpg)
- Ryan: Jesse McCartney (http://www.aolcdn.com/red_galleries/jesse-mccartney-400a0613.jpg)
- Andrew: Adam Brody (http://img255.imageshack.us/img255/8621/tn2adambrody2nt2.jpg)

Passo a ringraziare:

- kikikaulitz: ecco spero di non averti rovinato il tuo Andy xD però me ne serviva l'esatto opposto di Ryan...quindi non biondo...xD grazie di aver recensito!!!^^ ps: W Bill!!!*-*

- piper__73: eheh....come sono sadica...vi avevo avvertito che nel cap precedente vi avre fatto crollare il mito di Ryan....comunque non pox anticipare niente...(anche perchè non ho ancora scritto nulla xD) kissà perchè Ryan si comporta cosi...U.U bho!!XD grazie lary!!!^^ ah dimenticavo...mmh...Andy interessato ad Ash??? *.* eeeeeh....sapessi....ma forse prova a porti la domanda: Andy è interessato a Maggie???XD con questo ho detto tutto...xD

- Bimba91: stessa cosa che ho detto a piper__73.....non pox dire nulla..^^ comunque...grazie!! sono contentissima che la storia uscita dal mio cervellino bacato ti piaccia!!XD

- _Laura_: grazieee!!! si in effetti il 12° cap serviva soprattutto per far entrare in scena Andy...^^ pure questo cap è un pò di passaggio....credo.....bè..dipende dai punti di vista..xD

- avril1113: glazzieeeeeeeee!!!!!!!!>///<

ringrazio anche le 18 persone che l'hanno aggiunta ai preferiti:

1 - AnimaDannata
2 - avril1113
3 - Bimba91
4 - Faith
5 - gingi__devishina
6 - Giuliathebest
7 - kagome84
8 - kikikaulitz
9 - lizzy91
10 - mbap
11 - miss_miky
12 - Miyu
13 - piper__73
14 - RoryVentimiglia_86920
15 - Selene_Malfoy
16 - SoporAeternus
17 - vampirosolitario91
18 - _Laura_

Spero di riuscire a postare presto e spero anche che questo cap vi piaccia!!!^^
Smacky!

Silvy

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Capitolo 14
*** 14° CAPITOLO ***


First Kiss






14° Capitolo



 

Here's the thing we started off friends
It was cool but it was all pretend
Yeah yeah
Since U Been Gone

Sento ancora la musica spaccatimpani.
Ballo.
Prima con uno, poi con un altro.
Bevo.
Prima questo, poi quello.
Ma resisto bene a tutti questi bicchieri.
E ancora: ballo.
Due occhi verdi mi fissano; occhi belli senza dubbio, ma non sono questi occhi quelli che vorrei vedere.
D’un tratto cambio posizione e li incontro.
Azzurri, di ghiaccio.
Occhi da guardare.
Occhi da ammirare.
Occhi da amare.
Occhi che lanciano sguardi omicidi al mio compagno di ballo.
Occhi che, quando mi guardano, mi accusano di essere stati traditi.

Ma perché traditi?

 

You had your chance you blew it
Out of sight, out of mind
Shut your mouth I just can't take it
Again and again and again and again

Hanno avuto la possibilità di farsi conoscere ed apprezzare, ma l’hanno buttata via.
Hanno avuto la possibilità di farsi volere bene, di farsi amare, ma l’hanno buttata via.
Hanno avuto la possibilità di farsi classificare come ‘perfetti’, ma l’hanno buttata via.
E sono loro quelli che si sentono traditi?

O dovrei essere io?

 

How can I put it? you put me on
I even fell for that stupid love song
Yeah yeah
Since U Been Gone

Io, che credevo che tu fossi diverso.
Io, che come tante cedevo sotto il tuo sguardo dolce. Dolce solo all’apparenza.
Io, che ho sempre creduto ai tuoi sorrisi.
Io, che come una stupida, mi sono innamorata di te.

 

But Since U Been Gone
I can breathe for the first time
Im so movin on
Yeah yeah
Thanks to you
Now I get
What I want
Since U Been Gone


Io, che anche se non mi parli più, non riesco ad odiarti.

**********************************************************

Eccomi qua con un piiiiiccolo capitoletto...i pensieri di Maggie dopo la festa.
a me sembra molto poetico...a voi non so..xD
comunque ade sono molto di fretta....non ho tempo per ringraziarvi una ad una ma....GRAZIEEEE!!!!!^^
a voi e a tutti quelli che mi seguono!!
a presto col prox cap..^^

Silvy

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Capitolo 15
*** 15° CAPITOLO ***




First Kiss




15° Capitolo

...You're gonna miss me when I'm gone...” canticchio sottovoce, ancora con gli occhi quasi chiusi dalla stanchezza.
Mi sa proprio che le feste non fanno per me.
E’ ormai mezzogiorno e io sto inzuppando con molta lentezza il mio biscotto nel latte, sotto gli occhi divertiti di mio padre che legge il giornale, e mia madre che sta sparecchiando i piatti usati da loro due per il pranzo.
Ooh, ooh, ooh…” finisco la canzone morsicando il biscotto un secondo prima che si sbricioli.
“Senti tesoro...” inizia mia madre sedendosi al tavolo. “Una mia amica ha due figli, e ha bisogno di una baby-sitter per il più piccolo, credo di aver capito che abbia cinque anni.” Continua scambiandosi un occhiata d’intesa con mio padre.
Non riesco a capire molto di quell’occhiata perché sono intenta a non far sciogliere un altro biscotto sulla tavola, come a volte mi succede, e anche perché la mia mente era ancora nel mondo dei sogni.
“Non si fida molto del maggiore,” continua il discorso papà, “e allora ci ha chiesto un consiglio, se conoscevamo qualcuno e...bè a noi sei venuta in mente tu.” Conclude.
“Io?!” esclamo mentre finisco di bere il latte.
“Certo, sarebbe ora che incominciassi un lavoretto. Molti ragazzi alla tua età lo fanno.”
Li guardo ancora un po’ sconvolta: certe notizie alla mattina ‘presto’ non mi fanno bene.
Alla fine gli dico che a me va bene con un alzata di spalle.
“Contenti voi...”
Mia madre tutta contenta si alza e dice che va a chiamare questa sua famigerata amica, tale Rose, per mettersi d’accordo sul giorno.
Io mi alzo e vado a farmi una doccia.
Finalmente sotto l’acqua tiepida riesco a svegliarmi abbastanza per mettere a fuoco i ricordi della sera precedente.
Se non ricordo male (a meno che non mi fosse venuto l’alzheimer...) Ashley aveva ballato tutta la sera con un certo Lucas, amico di Andrew, mentre io con quest’ultimo.

Mi divertivo un mondo a ballare con lui, perché ci inventavamo i balli più strani e stupidi, incuranti delle occhiate che ci lancia la gente. Per esempio ieri sera gli è venuta la brillante idea di fare il ballo del robot durante un lento: inutile dire che io l’ho seguito a ruota e poi guardandoci siamo scoppiati a ridere, attirandoci molte occhiate stranite e infastidite.
Per me è come un fratello.
Non potrei mai innamorarmene, come invece vorrebbe che facessi Ashley. Mi sembrerebbe troppo strano; baciarlo poi non ne parliamo. Mi verrebbe da pensare che sto baciando mio fratello...decisamente troppo strano.
E tutto questo mi riporta a quel fatidico momento, a quella fatidica canzone: The Shape Of My Heart dei Backstreet Boys. Io e Andrew avevamo deciso di fare un lento ed è stato a quel punto che ho visto lo sguardo omicida stampato negli occhi azzurro cielo di Ryan.
Non ci capisco più niente!
Prima non mi parla più, poi gli da fastidio che io stia con un altro ragazzo.

Certo che ce n’è di gente strana in giro.

 

Esco dalla doccia e mi asciugo accuratamente sia il corpo che i capelli.
Dopo essermi vestita vado in camera a fare i compiti e passo il pomeriggio così: tra libri, musica e pensieri.

 

***

 

Lunedì pomeriggio – ore 14 e 00

 

Casa McEvans.

Vi starete chiedendo perché io sia davanti alla casa di Ryan.
Semplice: perché tutta la sfiga del mondo si è riversata addosso a me!
Perché non era abbastanza aggiungere un impegno pomeridiano in più.
Noooo...dovevo fare da baby-sitter a niente-popò-di-meno che al fratellino di Ryan.
Capisco perché sua madre non si fida a lasciarlo con lui tutto il pomeriggio.
Avere uno che soffre di personalità multipla girare per casa è già tanto, immagina a dover lasciare in mano sua il tuo figlioletto.
Con un sospiro mi avvicino alla porta principale odiandomi per aver scelto i vestiti che ho scelto: pantaloni della tuta a vita bassa neri e una maglietta bianca e rosa un po’ troppo corta.
Ero troppo incavolata con mia madre per avermi detto solo due ore prima il cognome di questa fantomatica Rose, che non avevo fatto caso ai vestiti che prendevo dall’armadio.
Suono il campanello e metto le mani in tasca mentre aspetto.

Fa che lui non ci sia. Fa che lui non ci sia. Fa che lui non ci sia.  Intanto mi ripetevo.

A un tratto la porta si apre di scatto rivelando una donna sui 38 anni circa, bionda e con due lapislazzuli al posto degli occhi. Credo proprio che sia la madre di quel fi...di Ryan volevo dire.
“Oh ciao! Tu devi essere Megan! [eh già!! Maggie nn è altro ke il nomignolo!!xD ndA nooooo nn l’avevano capito ndVocine] Vieni entra pure!” mi dice sorridendo facendosi da parte.
“Salve signora McEvans” saluto entrando.
“Oh niente signora per favore. Non voglio nemmeno pensare che sto invecchiando!” mi corregge alzando gli occhi al cielo “chiamami pure Rose.”
“Ok come vuole...” le rispondo con un sorriso.
“Bene, come...” si ferma a metà frase mentre guarda l’orologio “oh no è tardissimo!! Ho un appuntamento di lavoro e sono già in ritardo” mi spiega mentre prende la borsa e si avvicina alla porta.
“Allora il piccolo diavolo che devi tenere d’occhi si chiama Justin ed è la prima camera al primo piano. Ora scappo, e grazie ancora!” mi dice di fretta.
“Certo certo. Ora farebbe meglio ad andare senno altro che ritardo.” Scherzo con un sorriso che lei ricambia mentre esce.
Quando chiude la porta mi giro verso le scale che ho sulla sinistra, di fianco al soggiorno. Vedo molte foto di Ryan ma trattengo i miei “istinti” di andarle a vedere. Duro, ma ce la devo fare!
Salendo le scale ho un brutto presentimento.
E se invece Lui che sta lassù non mi avesse sentito? Se mi odiasse cosi tanto da farmelo incontrare?
Nonno...pensa positivo pensa positivo!!
Si certo, facile a dirsi. Mano dai non ci sarà. Sarà in giro con quel suo branco di amici.
Mentre salgo le scale un altro brutto pensiero si affaccia sulla mia povera mentre già stravolta.
Che camera è quella del moccioso?? Rose non ha precisato!!
Allora vado a naso, a tentativi, cavoli...andrò a caso!!

Appena arrivata al piano mi ritrovo di fronte un corridoio con tante, troppe, una moltitudine di porte!
O forse è solo il mio subconscio che me le fa vedere.
In effetti nel corridoio ci sono solamente cinque porte.
Ma io in quale entro?
Inspiro forte e decido per la prima porta alla mia sinistra.
Metto la mano sulla maniglia ed entro.

 

Inutile dire che la fortuna non è dalla mia parte vero?
Ma no! Figuriamoci...!
La stanza che mi si presenta di fronte ha i muri tappezzati qua e la di poster, una scrivania con un computer portatile, la finestra che da sul giardino, un armadio, un letto.
Camera del tutto nella norma no?
No.
C’è un piccolo, misero, minuscolo particolare di questa camera che...bè. Vedere per credere.
E’...è...una visione paradisiaca.
Un angelo caduto dal cielo e andato a sbattere per sua fortuna su un morbido letto.
Un ragazzo vestito solo di un pantalone di una tuta, con un braccio dietro la testa, occhi chiusi, le orecchie chiuse da delle cuffiette di un Ipod appoggiato al letto.

E ora che faccio?

 

_________________________________________________________________

Eeeeh..povera Maggie...in ke situazioni la faccio finire...XD
purtroppo sn strasupermega di corsa quindi  semplicemente vi riangrazio tutti tutti xk mi seguite!!
Vi adoro!!

DankeDanke...^^

a presto!!

Silvy

 

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Capitolo 16
*** 16° CAPITOLO ***


Ecco a voi il capiiiiitolo!!!^^ Colpo di scena di Mag....LoL

ringraziamenti e note a fine cap...



First Kiss





16° Capitolo

Merdaaaaa!!!
Ma io mi chiedo: cosa ho fatto di male?! Io adesso che faccio??
Pensieri molto poco casti si affacciano nella mia mente.
In molti di questi poi ci sono o io che lo bacio appassionatamente, oppure, decisamente inverosimile, io mentre mi butto a pesce sul letto e poi lo bacio.

...

Vorrei attuarle tutte e due, ma invece cerco di uscire facendo meno rumore possibile.
Solo un piccolo particolare mi blocca, mi paralizza.
Una dolce melodia intonata dalla voce di un angelo.

 

I'm sorry that I hurt you
It's something I must live with everyday
And all the pain I put you through
I wish that I could take it all away
And be the one who catches all your tears
Thats why I need you to hear

 

La sua voce oltre che stupenda, sembra anche in un certo senso triste, ma allo stesso tempo soddisfatta.
Come se dicendo quelle parole si fosse tolto un peso enorme.
Allora cerco di concentrarmi anche sulle parole, non solo sul suono e sul movimento di quelle bellissime labbra.
Ha fatto qualcosa che ha ferito qualcuno, e questo fatto lo tormenta ogni giorno e spera anche di riuscire a portar via tutto il dolore che ha inflitto a questa persona.
La canzone l’ho riconosciuta, l’ascolto pure io a volte.
Ma non riesco proprio a capire cosa queste parole c’entrino con lui!
Che cosa ha fatto di male? No meglio cambiare domanda...di cose ce ne sarebbero troppe da elencare.
Cosa ha fatto di male, e che lo tormenta?
Sfortunatamente non sono ne un analista ne una psicologa, quindi non riesco proprio a collegare.

 

I've found a reason for me
To change who I used to be
A reason to start over new
and the reason is You

 

Con un sospiro apre gli occhi e fissa il soffitto; intanto si toglie anche le cuffie.
Merda merda merda.
Adesso non posso più uscire!
Pensa Mag, pensa! Fai qualsiasi cosa che non ti faccia sembrare un idiota!
Facendo molta attenzione mi appoggio allo stipite della porta, come ha fatto lui la settimana scorsa quando mi ha sentito cantare.
A questo punto lui si sente osservato, credo, poiché si tira a sedere (oddio che addominali!! Nonono Mag non guardare li!) e si gira verso la porta.
Ora siamo “a quattr’occhi” e posso notare i suoi che si allargano sorpresi e le guance arrossarsi e diventare quasi color pomodoro. Ma quant’è carino quando è imbarazzato! Ok questi pensieri non vanno assolutamente bene.
In risposta al suo sguardo sorpreso faccio un sorrisino sarcastico e con molta ironia gli dico “Cos’è che mi avevi detto tu?” faccio finta di pensare mettendo un dito sul mento e alzando lo sguardo.
Intanto lui si è alzato e avvicinato di mezzo metro, non di molto comunque, e credo sia un bene dato che mi è molto difficile concentrare l’attenzione sul suo viso e non sui suoi pettorali e addominali.
“Ah già.” Lo guardo sorridendo sarcasticamente “Bella performance.”
‘Bella davvero! Ma dov’è che hai imparato a cantare?! Ah dimenticavo, sai che quando canti sembra il coro degli angeli appena venuti a prendermi?’, tutto questo ovviamente lo tengo per me.
Mi guarda ancora sbalordito dal a mia presenza.
“Hei? C’è nessuno in casa?” gli chiedo sventolandogli la mano davanti alla faccia.
Lui sembra riscuotersi per poi tornare a fissarmi, questa volta con sospetto.

“Non dirmi che sei tu la baby-sitter?!”

Lo dice con una faccia! Del tipo, come se stesse pensando: dimmi di no ti prego non puoi essere tu! Dov’è la baby-sitter alta, bionda, ventenne, occhi azzurri e con due cose cosi??
Che rabbia!
“No sono solo venuta a chiedere il sale sai. Ovvio che sono io! Secondo te entro nelle case degli altri cosi tanto per fare qualcosa?” gli chiedo con sarcasmo mettendomi le mani in tasca.
Lui alza gli occhi al cielo e resta li.
E mi fissa!
Ma cosa vuole?!

...

Passano tre minuti e siamo ancora qui a guardarci. Certo che è imbarazzante!
Ok adesso basta. Adesso glielo chiedo: ma che cavolo vuoi!!
Si perché, non prendetemi per una pazza irascibile eh, il suo sguardo si è fatto lo stesso che aveva alla festa.
“Ma si può sapere che ti prende?! Perché mi guardi con quella faccia?! Mica ti ho ammazzato il gatto-”
“Non ho un gatto.” Mi interrompe con un ghigno.
Mmmmh!!! Adesso lo picchio!!
Quanto vorrei togliergli con un pugno ben assestato quel ghigno idiota dalla faccia!
A questi pensieri certa gente risponde: non sono mai stata una persona violenta... Io invece rispondo: sono sempre stata una persona violenta* e ora vorrei scaricare tutta la tensione accumulata in questa settimana addosso all’unica persona che me l’ha procurata.
Non sarebbe un mio diritto?

“Stammi bene a sentire tu!” gli dico avvicinandomi e mettendogli un dito sul petto.
A questo contatto le mie guance vanno a fuoco, con mio grande imbarazzo purtroppo.
“Mi sono rotta delle tue frecciatine a scuola, degli sguardi omicida ai miei amici e cosi via. La devi smettere! Non puoi arrivare qui e scombussolare la mia vita, mi hai sentito?!!” la mia voce si è alzata sempre di più, e con mio grande disappunto sento una lacrima solitaria scendere dal mio occhio destro e solcare la guancia.
Questa, mi riprometto, sarà la prima e ultima lacrima che verserò per lui.
I suoi occhi si fanno subito tristi, ma non me ne curo, sono troppo infuriata. Se non posso prenderlo a pugni tanto vale urlargli in faccia tutto quello che penso no?
“Mag...” sussurra sollevando la mano e cercando di appoggiarla alla guancia per asciugare l’unica lacrima.
Ma appena tocca il mio volto la tolgo con una manata.
“No niente Mag! Adesso tu mi stai a sentire cinque secondi! Quando sei arrivato e sei entrato in classe con Daniel e il suo branco, mi sono detta ‘ma no lui non è come loro è diverso!’ e l’hai ampiamente dimostrato fino a quando abbiamo fatto la ricerca a casa mia. Da quel punto in poi sei diventato la fotocopia di tuo cugino.” Riprendo fiato e finisco.
“Non voglio assolutamente dirti di non andare in giro con lui perché credo che tu sia abbastanza grande da badare a te stesso e scegliere le giuste compagnie, anche se io avrei da ridire, lascia semplicemente che ti dica una cosa.”
Mi stacco da lui e mi allontano di un passo.
Immagino quale siano le mie sembianze in questo momento: capelli non tanto apposto, occhi rossi e guance bagnate. Uno schifo in pratica.
Sospiro e continuo.
“Stai fuori dalla mia vita.” Quando pronuncio queste parole sento qualcosa rompersi dentro di me: la parte di me stessa innamorata pazza di lui. Una parte molto grande purtroppo.
I suoi occhi si fanno ancora più tristi, sembrano quelli di un cane bastonato, ma se l’è cercata.
Odio le persone come lui. Le odio!
“E ora se mi puoi indicare la stanza di Justin per favore.” Il mio tono di voce stupisce persino me stessa: calmo, piatto, atono.
Non ce l’ho mai avuto cosi.
Lui mi indica con un cenno del capo la porta dietro di me.
Acc...lo sapevo che dovevo aprire prima quella a destra.
Mi giro e vado verso la porta, ma prima di uscire lo saluto con lo stesso tono di voce, e mi chiudo la porta alle spalle.

 

In questo momento mi viene in mente una frase di New Moon.

 

Chi ama ha il potere di distruggere.
E io ero stata distrutta.
Sbriciolata.

____________________________________________________________________

*ankio sn sempre stata una tipa violenta...xD alle medie sono pure andata dal preside per una rissa u.u era solo verbale al momento ma si stava per arrivare alle mani.......mag è più o meno cosi: va bene parlare...ma dopo un pò si passa all'azione!XD

comunque spero ke nn mi ammazziate per ciò ke è successo x_x *me scappa*
*me ritorna perchè deve ringraziare*
 allora:

piper__73: Lary mi hai ft morire dal ridere!!XD ahahahah....grazie tesoroooooo!!!!!!!!^^ me ti adora...

Bimba91: eeeeh...visto che anke lei l'ha pensato???xD grazie mille x la rec!!^^

kikikaulitz: waaaaaaaaaaaaaaah!!!!!^O^ ma grazie anke a te!!!!!!!!!LoL

ringrazio ovviamente anke le tantix persone che leggono e le 23 people ke l'hanno messa tra i preferiti!!^^

1 - AnimaDannata
2 - avril1113
3 - B r o K e n
4 - baby_dark
5 - Bimba91
6 - fille_gaie
7 - gingi__devishina
8 - Giuliathebest
9 - kagome84
10 - kikikaulitz
11 - lizzy91
12 - mbap
13 - miss_miky
14 - Miyu
15 - piper__73
16 - RoryVentimiglia_86920
17 - sasamy
18 - Selene_Malfoy
19 - Somoody
20 - SoporAeternus
21 - vampirosolitario91
22 - werty
23 - _Laura_

grazie ancora!!!
molto probabilmente agg fine sett prox perchè tanto qui giove è festa (W il patrono di varese!!!XD)
ade xò me scappa in siberia....
ciauuuuuu!!!!!
Silvy






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Capitolo 17
*** 17° CAPITOLO ***



First Kiss






17° Capitolo


Odi et amo.

Qua re, id faciam fortasse requiris

Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

 

Odi et amo – Gaio Valerio Catullo

 

 

Chiudo la porta dietro di me e mi ci appoggio un attimo.
Quanto vorrei non aver detto quelle parole.
Quanto vorrei poter tornare indietro.
Ma non di un ora o due. No.
Vorrei tornare indietro di qualche settimana, per arrivare a quella fatidica domenica.
Per non uscire, per non incontrarlo.
Per non dover soffrire.

 

Mi asciugo le guance zuppe di lacrime, cerco di darmi un aspetto presentabile e busso piano alla porta che ho di fronte.
“Permesso...” dico entrando.
La stanza è quella tipica di un bambino: disordinata e piena di giochi.
Al centro si trova un piccolo cherubino travestito da indiano. Si insomma, con il cappello con le piume.
Cherubino perché, come tutti i componenti di quella famiglia suppongo, ha degli occhi celesti da far invidia a Brad Pitt. [il quale se non ricordo male c’ha gli okki celesti...XD guardare copertina di “vi presento Joe Black” xD ndA]
“Hei!! Sei tu la baby-sitter?” che vocina carina!!!
“Si sono io. Mi chiamo Mag. Tu sei Justin quindi?”
“Eh già.”
“Bene.” chiudo la porta dietro di me “Cosa vorresti fare?”
“Giocare!” lo dice come se stesse parlando con una rimbambita. E la fa sembrare anche una cosa ovvia. Si ma i bambini di cinque anni non fanno il sonnellino pomeridiano?!
“Ehm...ok. A cosa?”
I suoi occhi s’illuminano. “Agli indianiiiiiii!!!”
Sorrido, poteva andarmi peggio. “Ok.”

 

2 ore dopo

 

Poteva andarmi peggio?
Poteva andarmi peggio???!!!
Spero proprio di no!
Quella piccola e insulsa sillaba non avrei mai dovuto pronunciarla, avevo appena firmato un contratto col diavolo in persona. Altro che angioletto! Questo...questo...non saprei come definirlo. Bambino? No troppo dolce. Bamboccio? Eh, va già meglio. Moccioso? Mmh...azzeccato!
Questo moccioso ha un idea del divertimento molto strana. A me pare che in un gioco tutte le persone partecipanti si debbano divertire, o sbaglio?
No non credo che sbagli.
Fatto sta che ora sono in una situazione molto critica.
Sono seduta su una sedia, legata e imbavagliata come, e peggio di un salame.
Ma dove ha imparato a fare dei nodi del genere? Ha fatto il marinaio in una vita precedente?
E come se non bastasse sta facendo un baccano infernale facendo quei versi che fanno gli indiani.
Povere le mie orecchie. Il mio udito ne uscirà altamente compromesso.
Va bè, devo solo passare...mmh...guardo l’orologio appeso al muro. Ecco solo un quarantacinque minuti.
Pensavo peggio dai.
Un particolare mi distrae dai miei pensieri auto-lesionisti. Ha smesso di fare versi!
Dio esiste!
No, un momento. Dov’è andato?
Ricompare al mio fianco e mi toglie il bavaglio.
“Grande capo ha deciso tua punizione! Grande capo deciso tu devi pagare!” O mio dio.
Si gira e va verso l’armadio, lo apre e ci rovista dentro alla ricerca di non so che cosa.
Torna con un piccolo arco e delle freccette a ventosa.

...

Dio, se mi vuoi bene, fa che non faccia quello che penso che stia per fare!
“Justin..cosa vuoi fare?” nella mia voce si può sentire la paura e il sospetto.
“Punizione grande capo!” dice.
Prende una freccia.
Lecca la punta a ventosa.
La incocca.
Prende la mira su...
Sulla mia fronteeee??!!
“No no no Justin!! Parliamone con calma eh? Ti va? Davanti a una bella tazza di latte magari eh? Non ti piacerebbe di più?” la mia è ormai una supplica.
Lui non mi risponde nemmeno, prende di nuovo la mira e schiocca la freccia.
Mi sembra di vederla al rallentatore, ma anche se fosse non riesco a muovermi e si sente un sonoro ‘spok!’ quando la suddetta freccia si attacca alla mia fronte.
“Ma porc..” mi trattengo perché c’è un bambino, sennò la mia sequela di imprecazioni sarebbe lunga come una Bibbia.
A un certo punto vedo Justin prendere un vasetto, una specie di secchiello, che ha tirato fuori da chissà dove, e correre fuori dalla stanza, lasciando la porta spalancata.
Da qui potevo vedere perfettamente la porta di fronte.
Quella di Ryan.

Fa che non apra. Fa che non apra. Fa che non apra.
Fortunatamente per una volta le mie richieste vengono esaudite.
In cambio Justin rientra, appoggia il vasetto a terra, e chiude la porta. Poi dopo aver ripreso il secchiello si avvicina e dice “Grande capo spegne il fuoco!!”
Fuoco? Dove il fuoco?
Prende lo slancio e mi versa il contenuto del vasetto, che si scopre essere acqua, addosso.
L’unica cosa che riesco a fare è...indovinate un po’ quale?
Urlare!
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

[traduzione inizio:

 Odio e amo. Perché io faccia questo, forse domandi.

Non lo so. Ma sento che accade e mi tormento. ]


________________________________________________________

Spero ke la traduzione sia giusta...io e il latino non andiamo molto d'accordo ultimamente...^^
Putroppo non posso ringraziarvi singolarmente ma....grazie!!!
ho visto anke ke ci sn delle nuove persone ke seguono la mia storia e ne sn contentissima!!!^^
ringrazio anke le 26 xsone ke l'hanno agg ai preferiti, e alle persone ke la leggono!!!
ora scappo!!!
Silvy

ps importante: x il prox capitolo ci vorrà di più mi disp. un anticipo: sarà dal POV di Ryan e spiegherà spero tt!!!^^

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Capitolo 18
*** 18° CAPITOLO RYAN POV prima parte ***






First Kiss








18° Capitolo - Ryan POV

Prima Parte







Esco da casa di Meg sorridente.
E’ stato un pomeriggio bellissimo. Quasi fantastico. Passare due ore in sua compagnia è stato divertentissimo, oltre che stupendo. Anche se non abbiamo parlato è stato stupendo.
Arrivato a casa salgo le scale e apro la porta della mia camera.
Mi ritrovo davanti Daniel, Matthew, Richard e gli altri. Chi sul letto, chi appoggiato al muro, chi sulla sedia.
Insomma, un po’ dappertutto.
“Ciao ragazzi.” Li saluto entrando e chiudendo la porta.
Mi rispondono tutti con un cenno della testa.
“Allora Ryan, ti sei annoiato abbastanza dalla Stuart?” non faccio in tempo a rispondere che Daniel mi pone un’ altra domanda. “Non ti preoccupare che adesso usciamo a divertirci; la sala-giochi apre tra poco.”
“A dire il vero Dan, mi sono divertito.”
Alla mia risposta tutti ammutoliscono e c’è chi guarda me ad occhi spalancati, come per assicurarsi che sia veramente io, e chi guarda Daniel, come in attesa di una sua reazione.
Lui invece guarda me con uno sguardo inespressivo.
“Come scusa?” chiede Mark.
“Si. Perché vi sbalordite tanto? E’ simpatica.” Rispondo con un’alzata di spalle.
Riesco a sentire solo dei mormorii sconnessi, del tipo ‘Se lo dici tu...’ di Jake, oppure il ‘Bah...’ di Derek.
Daniel poi sembra destarsi all’improvviso, poiché si alza dal letto e si avvicina. Mi guarda con occhio clinico e poi sbotta “Povero il mio cuginetto” alzo un sopracciglio, “anche lui caduto nella tela della Stuart.”
Di che sta parlando? Espongo i miei dubbi ad alta voce. “Di che stai parlando Dan?”
“Ti sto parlando dell’anno scorso Ryan. Più precisamente di novembre.” Mi risponde allontanandosi ancora per andare a stendersi sul letto, con le braccia incrociate dietro la testa.
Sono curioso ora.
“E che cosa è successo a novembre?”
“Una cosa semplicissima Ryan.” Durante questo scambio di battute le teste degli altri vanno da me a lui, come se stessero seguendo la pallina da ping-pong in un torneo importante.
“Mi ero innamorato di Meg l’anno scorso, anzi, l’estate scorsa, e finalmente verso fine ottobre ho incominciato a farmi avanti.”
Ascolto attentamente. Devo ammettere che sono un po’ geloso di lui, anche se è solo una storia passata.
Ma perché passata? Mi concentro di nuovo sulla storia.
“Abbiamo incominciato a parlare di più, poi le ho chiesto di uscire.” Fa una pausa e sospira.
Riprende subito dopo.
“Lei ha accettato; mi sentivo al settimo cielo, ero felicissimo!...Va bè salto i preliminari: ci siamo messi insieme, ma non eravamo come quelle coppiette sdolcinate, anzi non ci siamo mai baciati sul serio. Volevo che il momento del nostro primo bacio fosse speciale.”
Non avrei mai immaginato che Daniel, proprio mio cugino, fosse così romantico.
“Avevo in mente tutto: la portavo a mangiare fuori poi saremmo andati in spiaggia, passando per il parco. Più romantico di così si muore!” ridacchia.
“Accadde tutto in un giorno.” La sua voce si fa i qualche modo triste. “Stavo passando per il parco con i ragazzi e la vidi: si stava baciando con quel ragazzo, quell’Andrew. Devo dire che lo avevo sempre sospettato, anche se non ci ho mai creduto veramente. Però ultimamente passava un pò troppo tempo con lei; va bene essere migliori amici, ma se lei è fidanzata, è in qualche modo da stronzi stare troppo con lei. O no?” sospira e fa una pausa, guardando il soffitto.
“E quando gliel’ho detto il giorno dopo, non ha nemmeno fatto finta di negare. Ha detto proprio queste parole: ‘Mi sono stancata di te. Non siamo più nel 900 sai? Dove non ci si baciava prima del matrimonio o robe simili. Siamo nel 21° secolo. Svegliati caro!’ e se ne è andata.”

No.
No non ci credo. Non può essere vero!
Proprio lei mi ha detto che è una persona romantica. E che adora per di più le storie d’amore come quelle dei libri.
“Se non mi credi puoi chiedere a Matthew qui presente, lui c’era.”
Matt annuisce.

...

Non ho pensieri per la mente.
La mia mente si è svuotata, come quando togli il tappo dopo aver fatto un bagno.
I miei occhi guardano la stanza e i suoi occupanti senza vederli.
No. Non può capitarmi un'altra volta.
“Bè noi andiamo in sala giochi. Tu vieni?”
Scuoto la testa in segno di diniego.
Tutti salutano ed escono dalla stanza; l’ultimo ad andarsene è Dan, che si avvicina e mi sussurra “L’ho detto per il tuo bene Ryan, credimi. So che può sembrarti inverosimile, ma ricorda che le apparenze ingannano.” E se ne va.
Ricordo ancora la stessa frase pronunciata da Meg qualche ora fa con un’alzata di spalle in camera sua.

‘Le apparenze ingannano.’ E il suo sorriso.
Quel suo sorriso che rischiara tutto il mondo. Il mio.
Mi stendo sul letto e non penso a niente.
Cerco di non pensare a niente.
Ma quel pomeriggio fantastico, passato a stretto contatto con lei mi torna sempre in mente.
E non riesco a scacciarlo.

 

***

 

Una settimana dopo...uscita da scuola.

 

Questa settimana è stata un inferno.
Concentrarmi sulla ricerca, con lei di fianco, è stato durissimo. Per fortuna adesso c’è il week-end e non la vedrò per due giorni.
Anche se...anche se è strano per me pensare queste cose.
Fino a qualche giorno fa pensavo che lei fosse la più speciale tra tutte le ragazze.
Buffo no, come tutto ciò che immaginiamo e che pensiamo di sapere si rivela poi sbagliato.
Io Daniel e gli altri ci fermiamo al cancello, come anche Meg e le sue amiche, che si mettono a parlare con delle ragazze di un'altra classe.
Involontariamente guardo verso di lei, ma non riesco neanche a cogliere il suo sguardo che sento un urlo, un grido, quello che è.
“MEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEGGGGGG!!!!!!!!!”
Vedo lei girarsi e correre incontro a un ragazzo con la moto, per poi saltargli letteralmente al collo.
Che. Rabbia.
Ma chi è quel damerino da strapazzo che si permette di abbracciare Meg?!!
Appena lei si stacca posso guardare meglio il ragazzo che avrà vita breve. Oh, questo è poco ma sicuro.
Non è niente di che. Alto, capelli scuri.
Sento Dan avvicinarsi, “Ah eccolo.”
“Lo conosci?” chiedo.
“E’ Andrew.” Mi risponde con un alzata di spalle e tornando a parlare con gli altri.
Io seguo con lo sguardo gli spostamenti di Meg: torna indietro, saluta le amiche, sale sulla moto del damerino-da-strapazzo, e se ne va.
Quando scompare dalla mia vista, mi rigiro verso i ragazzi e noto che si sono aggiunte Lucia e quella sua amica, come si chiama...ah si, Natalie.
Come se l’avessi chiamata Lucia si gira e viene verso di me.
“Hei Ryan, non si saluta più?” mi chiede sbattendo le ciglia all’inverosimile. Da paura.
“Ciao Lucia.” Ok dai sono un po’ stronzo a fare così. “Come stai?”
“Oh bene bene. Sentite” dice poi rivolgendosi a tutti, “domani sera c’è l’inaugurazione del nuovo locale appena fuori il centro. Di sicuro tu Daniel lo sapevi già, sbaglio?”
“Infatti. Ho anche un po’ di biglietti.” Le risponde con noncuranza. Certo che quando fa così non lo sopporto.
Lei è stata gentile con noi e lui la tratta...bè di certo non bene.
“Grazie comunque Lucia.” Intervengo io.
Non l’avessi mai fatto!!
Lei si rivolge nuovamente a me, tutta contenta che l’abbia trattata con gentilezza.
“Ok.”
“Noi andiamo a mangiare a casa di Richard, Ryan vieni?” mi chiede Matt.
Sto per rispondergli ma Lucia mi interrompe.
“A dire il vero volevo invitare Ryan a mangiare fuori.” Tutti gli occhi si spostano ora su di me.
“Che dici Ryan? Ti va?” mi chiede nuovamente.
“Ehm...va bene.”
Lei tutta contenta saluta gli altri e mi prende a braccetto. Anche io saluto i ragazzi e mi allontano con lei, che non smette un attimo di parlare.
Di cosa poi non so. La mia mente è da tutt’altra parte ormai.
Indovinate un po’ dove?
Al parco qualche domenica fa. Al nostro primo incontro.
Meg. Meg. Meg.
Solo e sempre lei.
Non capisco poi perché mi interessi tanto.
Un sacco di ragazze mi vengono dietro, una delle quali mi tiene a braccetto in questo momento, tra un pò formeranno un fan-club credo.
Eppure...eppure ci penso sempre, ogni istante in cui la mia mente non è impegnata in qualcosa di importante, ripercorre sempre quei momenti passati insieme.
Il suo sorriso.
La sua risata.
Il suo sguardo.
I suoi occhi. Verdi.
Mi sembra di perdermi in quegli occhi, verdi come un prato d'estate.
Però è tutta un illusione. Come mi ha detto Daniel...lei è solo una che si diverte a prendere in giro noi ragazzi.
A farci soffrire.
E io non voglio soffrire.
Non voglio mai più soffrire a causa di una ragazza.
Mi è già capitato una volta, quand’ero a Seattle, e ci sono stato troppo male.
Troppo per ripetere l’esperienza.
E allora faccio una cosa che mai mi sarei aspettato di fare.
Non so quando il pentimento sarebbe arrivato, e non so cosa avrei fatto poi.
“Ehm Lucia?” la interrompo.
“Si?” mi guarda speranzosa.
Speranzosa di che? Non penserà che...?
Bè le è andata male.
“Mi stavo chiedendo...se domani sera ti andava di ballare con me. So che forse non te lo dovrei chiedere adesso ma-” non mi lascia finire che mi risponde subito.
“Ma certo!! Sarei molto contenta di ballare con te!” sulla sua faccia è stampato un sorriso a 150 denti.
Solo dopo aver fatto questa insulsa domandina mi viene in mente una cosa.
Un piccolo, minuscolo, misero dettaglio.
Come mi sarei comportato, se alla festa ci fosse stata anche Meg con il damerino-da-strapazzo??

_____________________________________________________________________________

Ok ragazze....dato ke sul forum dv sto postando qst ficcy mi avevano consigliato di fare un capitolo unico...ho aspettato e intanto scrivevo scrivevo....XD
ma contro ogni mia aspettativa il cap cresceva sempre di più (tnt ke sn arrivata alla 5° pag di word!!!O_O) quindi ho deciso di dividerlo in 2....
cmq manca ancora abb alla fine del cap vero e proprio...pazientate fino a venerdì!!!

e ora...dato ke ho un pò di tempo (al diavolo storia dell'arte!!XD) passo a ringraziare....

kikikaulitz: pure io una volta!!! ed è stata l'ultima...XD grazie grazie!!! bacioni!!

piper__73: ahahahahah....oddio mi hai fatto morire dalle risate!!!!X'D grazie mille lary!!!!!

Xellesia_Moon_Black: hihi....prossimo pezzo!!!!XD ok ho dt trp...>.< grazie mille x aver recensito!!!^^

Midnight Dream: ahahah....XD idem ke x Xellesia....grazzzzzzie!!!!

PiccolaMars: WOOOOOOW!!!!!! una nuova fan!!!!!! ma grazie!!!!!! sn contentissima ke ti sia piaciuta la storia!!!!^^

Grazie ovviamente a qll ke leggono...e a quelle 30 persone ke l'hanno agg ai loro preferiti!!!!!!!>///<

1 - Ahirin
2 - AnimaDannata
3 - avril1113
4 - B r o K e n
5 - baby_dark
6 - Bella89
7 - Bimba91
8 - Blackangel91
9 - fille_gaie
10 - Gingerly
11 - gingi__devishina
12 - Ichigo_91
13 - kagome84
14 - kikikaulitz
15 - Lalli92
16 - lizzy91
17 - mbap
18 - miss_miky
19 - Miyu
20 - PiccolaMars
21 - pilllala
22 - piper__73
23 - RoryVentimiglia_86920
24 - sasamy
25 - Selene_Malfoy
26 - Somoody
27 - SoporAeternus
28 - susy88
29 - werty
30 - _Laura_

Bacioni!!! a venerdì con il seguito!!!!!!!^^

Silvy

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Capitolo 19
*** 18° CAPITOLO RYAN POV seconda parte ***


FK





First Kiss








18° Capitolo - Ryan POV

Seconda Parte









Lunedì pomeriggio ore 13:30

 

Mai il soffitto della mia stanza è stato più interessante.
Qui sdraiato sul mio comodo letto riesco finalmente a non pensare.
Ho trovato il modo: basta contare!
1..2..3..4..5..Meg..Meg..Meg.........No! Stop!
Ma perché anche contare è diventato difficile?!!
Credo di sapere il perché.
Perché la festa non poteva andare peggio!!
Io che mi sono comportato da stronzo con Lucy (è così che vuole essere chiamata...contenta lei.), chiedendole di ballare solo per far ingelosire una certa persona, non ho sortito nessun effetto.
Abbiamo ballato per una mezz’oretta buona, che mi è sembrata pure troppo lunga dato che non amo molto ballare (si bè...dipende da con chi ballo ovviamente...), poi buttando li una scusa mi sono allontanato.
In quel momento hanno messo su una canzone dolce, romantica, un lento...per coppiette insomma, ed è stato allora che l’ho vista.
In quella maglietta bianca, che come le avevo fatto notare quel pomeriggio faceva risaltare i suoi stupendi occhi verdi [era palese ke fosse stato lui dai!!XD ndMe], stava benissimo, e ti veniva voglia di abbracciarla solo per poter toccare quella sua pelle così perfetta.
Ma ovviamente con lei c’era quel...quel...non ho epiteti abbastanza dispregiativi per descriverlo.
Parassita!! Come si permette a ballare con la mia Meg?!!
Sì avete sentito bene. Anche se Dan dice che è solo una stronza non me ne frega.
Mi va bene essere il ragazzo di una sera, basta che io possa abbracciarla come stava facendo lui sabato.
Uscendo da quel tunnel di ricordi guardo l’orologio.
13:53
Uff...non ho niente da fare.
Mi alzo e prendo il mio Ipod, per poi tornare a sdraiarmi.
Sto per mettermi le cuffiette ed entrare in un altro mondo, quando la porta della mia camera si apre ed entra mia madre.
“Ryan tra poco arriva la nuova baby-sitter per Justin.”
Sarà una delle solite vecchiette.
“Ok...” le rispondo.
Poi mi sdraio nella stessa posizione di prima ed accendo l’Ipod.
Subito parte la canzone dei Blink che preferisco: I Miss You.
Credo proprio che esprima il mio stato d’animo il titolo.
Quando finisce guardo l’orologio e noto che sono le 14 e 7.
Cerco una canzone adatta al momento e la metto a tutto volume.
The Reason degli Hoobastank.
Stupenda. Certo, era meglio quella dei Blink, ma questa è più malinconica a mio parere. Più...perfetta.
Spero comunque che la vecchietta di turno non rompa questa volta.
Mi ricordo ancora il dolore alle guance dell’ultima a Seattle.
E la sua voce da nonnina poi...

 

”Ma guarda te che bel bambino che abbiamo qui! Ma ciao! Ma ciao!”[nota: il ‘ma ciao’ è dt più o meno cm lo dice Micelle Hunzicher in Love Bugs…nn so se qlcn di voi lo guarda..xD]
“Ehm...signora Trascott? E’ l’altro che deve accudire” continua a torturarmi le guance e mia madre la stacca quasi a forza “no no no ho detto l’altro signora Trascott!!!!!”

 

Brr...rabbrividisco ancora al ricordo.
Mi concentro sulla canzone e mi viene spontaneo cominciare a cantarla.

 

I'm sorry that I hurt you
It's something I must live with everyday
And all the pain I put you through
I wish that I could take it all away
And be the one who catches all your tears
Thats why I need you to hear

 

I've found a reason for me
To change who I used to be
A reason to start over new
and the reason is You

 

Con un sospiro mi tolgo le cuffiette ed apro gli occhi.
Solo ora ho la sensazione di essere osservato. Mi alzo a sedere e guardo verso la porta.
Acc...!!
Che mi venisse un colpo!
Vorrei darmi un pizzicotto per vedere se sto sognando, ma dato che sarebbe da idioti farlo resto fermo.
Cosa ci fa Meg appoggiata alla mia porta? Sorridente per di più.
La mia mente intanto collega le due cose.
Meg sorridente che mi guarda uguale...uguale...mi ha sentito cantare!!!
Cazzo! Che figura di merda!
Sento le mie guance arrossarsi sempre di più; troppo imbarazzante!
Ora entra un killer professionista dalla finestra e mi ammazza. Ti prego Ti prego Ti prego!!
“Cos’è che mi avevi detto tu?” da quanto che non sentivo la sua voce...
Mette il dito sul mento facendo finta di pensare e alza gli occhi al cielo.
Intanto io mi avvicino, di poco però, perché una voce nella mia testa continua a dirmi insistente la stesa cosa: prendila e baciala, prendila e baciala, prendila e baciala!!
Mmh...non è poi una cattiva idea.
Interrompe i miei vaneggiamenti e per questo le sono grato. Chissà cosa avrei fatto.
“Ah già.” Mi guarda e sprofondo nel verde dei suoi occhi. “Bella performance.” Eh direi...due anni nel coro della scuola saranno pure serviti a qualcosa.
Mi sventola la mano davanti agli occhi, credo di essermi imbambolato.
“Hei c’è nessuno in casa?” mi riscuoto e la guardo con occhi nuovi.
Faccio 2+2...
Meg è qui, sono le due passate, questo vuol dire...
“Non dirmi che sei tu la baby-sitter?!” quasi quasi preferivo la vecchietta.
Ora come farò a trattenermi dal saltarle addosso ogni volta che la vedo in giro per casa?!!
“No sono solo venuta a chiedere il sale sai. Ovvio che sono io! Secondo te entro nelle case degli altri cosi tanto per fare qualcosa?” Ah.Ah. Simpatica. Ora sembro io l’idiota. Si bè ok, la domanda potevo anche risparmiarmela. Era così ovvio!
Si mette le mani in tasca e allora noto il suo abbigliamento.
Maglietta corta, e semplici pantaloni della tuta, quasi come i miei.
Come i miei?!!
Ma nooooooo!!!!!!! Sono senza maglietta!!! Merda merda merda!!
Alzo gli occhi al cielo in segno di disperazione e poi torno a guardarla.
...
I minuti passano e io sono ancora qui a guardarla, a fissarla, ad ammirarla.
Ad un tratto mi torna in mente l’immagine della festa, quando lei era abbracciata al parassita.
E la rabbia risale.
Per lei, sapendo quello che ha fatto a Daniel.
Ma soprattutto per lui. Lui che si permette di toccarla.
Lui a cui è permesso toccarla come io di sicuro non potrò mai fare.
Ad un tratto lei sbotta, “Ma si può sapere che ti prende?! Perché mi guardi con quella faccia?! Mica ti ho ammazzato il gatto-” la interrompo facendo lo stronzo. Non so perché, ma la rabbia a volte mi fa questi scherzetti, non mi fa più collegare il cervello.
“Non ho un gatto.” Faccio un ghigno.
Ecco.
Battuta più idiota di questa non credo ci sia.
Ora penserà che sono un cretino o peggio.
Al contrario delle mie aspettative noto i suoi occhi scurirsi e animarsi di qualcosa che può benissimo essere chiamata...rabbia?
Ma perché mai!! E’ lei quella che non capisce che è mia, mia mia e solo mia!!!
Quell’ Andrew non la deve neanche guardare!
Ma come spiegare tutto questo a parole senza che mi prenda per un pervertito maniaco??
“Stammi bene a sentire tu!” si avvicina e mi punta un dito sul petto.
A questa distanza posso guardarla meglio. E posso notare le sue guance diventare di un magnifico color porpora.
Ma a questa distanza, così vicino al mio petto, ho anche un desiderio irresistibile di abbracciarla e, soprattutto, di baciarla.
“Mi sono rotta delle tue frecciatine a scuola, degli sguardi omicida ai miei amici e cosi via. La devi smettere! Non puoi arrivare qui e scombussolare la mia vita, mi hai sentito?!!” la sua voce assume un tono sempre più alto.
Che cosa si aspettava scusa?
Che andassi li da lei e mi complimentassi per il suo atteggiamento da stronza con mio cugino?
Può anche smetterla di urlare come un isterica tanto io-
Una lacrima.
Una lacrima solitaria scende dai suoi occhi e tutti i miei propositi di sbatterle in faccia ciò che ha fatto per far  soffrire Dan spariscono.
No, lei non deve essere triste. Lei deve sorridere sempre, costantemente.
Non può essere triste, soprattutto a causa mia. A causa mia. Lei sta piangendo a causa mia!!
Quanto vorrei prendermi a pugni da solo!!
“Meg...” sussurro, cercando di appoggiare una mano sulla sua guancia per togliere quell’unica goccia.
Ma appena la tocco con un dito lei mi da una manata per farmi andare via.
“No niente Mag! Adesso tu mi stai a sentire cinque secondi! Quando sei arrivato e sei entrato in classe con Daniel e il suo branco, mi sono detta ‘ma no lui non è come loro è diverso!’ e l’hai ampiamente dimostrato fino a quando abbiamo fatto la ricerca a casa mia. Da quel punto in poi sei diventato la fotocopia di tuo cugino. Non voglio assolutamente dirti di non andare in giro con lui perché credo che tu sia abbastanza grande da badare a te stesso e scegliere le giuste compagnie, anche se io avrei da ridire, lascia semplicemente che ti dica una cosa.”
Si allontana di un passo.
“Stai fuori dalla mia vita.”
...
A questo punto posso sentire il ‘crack’ del mio cuore che va in mille pezzi.
Melodrammatico forse, ma è esattamente come mi sento adesso: con il cuore spezzato.
Con quelle cinque parole non poteva farmi più male.
“E ora se mi puoi indicare la stanza di Justin per favore.” Mai la sua voce è stata più atona.
Le indico con un cenno del capo la stanza di fronte la mia, perché non so che tono possa avere ora la mia voce.
Lei si gira e se ne va, ma prima di chiudere la porta mi saluta con lo stesso tono di voce.
Ora c’è una vocina nella mia mente che dice, anzi no, che urla di uscire e andare da lei per dirle ciò che provo.
Ma mai sono stato più codardo.

 

***

 

Sono due ore che sto qui a fare niente sul letto.
Avrò ricevuto si e no 10 messaggi, ma non mi importa.
Al diavolo chi vuole sapere dei compiti.
Al diavolo Daniel e i ragazzi che mi chiedono di uscire.
Al diavolo, soprattutto, Lucia che mi assilla per la stessa cosa.
Voglio stare solo.
No non è vero. Non voglio stare solo, perché non sopporto la solitudine.
Voglio stare con lei.
Lei lei lei.
Voglio chiederle di perdonarmi, la voglio supplicare di farlo perché non riesco a immaginare di stare tanto così vicino a lei, ma non poterle parlare. Dovrò ammirarla sempre e solo da lontano.
Come se prima non lo facessi.
A questo pensiero mi scappa una risatina.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Ma che diavolo...??!!
Sbaglio o questa era proprio la sua voce?? La riconoscerei tra mille.
Prendo la maglietta che c’è appoggiata sulla sedia e me la metto in cinque secondi, poi mi precipito in camera di Justin.
Appena apro la porta vedo una scena che si può definire...si bè...comica.
Meg legata come un salame alla sedia, tutta bagnata e Justin che le corre intorno facendo strani versi con la bocca.
Sto per mettermi a ridere ma noto una cosa che...è impossibile non notare.
L’acqua, bagnando completamente la maglietta, lascia intravedere ciò che c’è sotto.
Sarò considerato un maniaco, ma sono pur sempre un maschio! Quindi do una sbirciatina.
Ha un costume a triangolino rosa sotto. Niente di che.
“E tu che diavolo ci fai qui!!!!” chiede allarmata. Poi notando ciò che la sua maglietta lasciava intravedere, diventa rossa come un pomodoro.
Sospira, “Ok ridi pure tanto peggio di così...” non finisce nemmeno la frase che mio fratello, imbranato com’è, nella sua piccola corsa va addosso alla sedia facendola cadere indietro.
“Ahio!!!” corro subito da lei e tiro su la sedia.
“Stai bene?” le chiedo apprensivo. Sembra essersi dimenticata della sfuriata di prima.
Mi guarda con una faccia strana.
“Ma che domande fai!!! Secondo te???” si bè in effetti.
“Slegami!! Avrò un bernoccolo grande come una casa.” Faccio come ha detto.
La aiuto ad alzarsi prendendole una mano, ma la tira via e mi dice stizzita “So camminare perfettamente da sola.” Ok, non si è dimenticata della sfuriata.
“Vieni che ti do il ghiaccio per la testa.” Cerco di parlare con lei come se stessi parlando con una qualunque.
LA mia vocina interiore però risponde: Lei non è una qualunque!!! E non posso che darle ragione.
Stiamo per uscire dalla stanza, quando mi giro e indico Justin. “Con te faccio i conti dopo...”
Lui fa un sorriso angelico. Tanto con me non funziona marmocchio.
Scendo le scale con lei dietro, arrivati in cucina prendo dal freezer quattro cubetti di ghiaccio, li avvolgo in un panno e glielo passo.
Lei lo prende e lo mette sul lato posteriore della testa.
Poi l’occhio ricade sulla maglietta bagnata, e noto che fuori si è annuvolato ed è salito il vento.
“Vieni ti do una maglietta sennò prenderai un accidente.” Stava tremando. Annuisce e mi segue di nuovo in camera mia.
Apro l’armadio e cerco tra le mie magliette la più piccola che ho. Invano. Mia madre ha appena rifatto il guardaroba buttando via tutto quello che non mi andava più. Allora le do la mia maglia che usavo per giocare a football, quella della mia vecchia scuola.
Lei la prende e mi guarda. Io la guardo. Poi lei sbotta: “Allora vuoi uscire?!”
A questo punto non riesco a trattenermi e le rispondo con un sorriso, “No, ma se proprio devo...”
Lei cerca di fare una faccia dura, ma posso notare il divertimento nei suoi occhi. “Devi.”
Ancora sorridendo mi avvio sorridendo verso la porta quando la sua voce mi ferma.
Mi giro e la vedo tenere in mano la maglietta, e con una faccia torva mi dice, “Io non vado in giro con una maglietta con su scritto il tuo nome!”
“O quella o vai in giro senza maglietta...” le rispondo.
Poi la guardo e dico “Ok ridammela.”
Lei prende il libro di storia dalla scrivania e me lo lancia, ma per fortuna riesco a evitarlo.
“Esci!!!” “Mi stai cacciando dalla mia camera?” le chiedo innocente.
“Se non vuoi che ti sbatta fuori a calci, esci adesso!!”
Rido ed esco. Vado ad aspettarla in cucina.
Qualche minuto e la vedo spuntare dalle scale con la mia maglietta.
Devo dire che a lei va un po’ larga. Giusto un filo.
“Mi fa da camicia da notte.” Commenta torva.
In effetti le arriva a metà coscia. “Sei tu che sei piccolina.”
A queste mie parole mi guarda con...con nessuna espressione particolare.
Poi riacquista il suo cipiglio rabbioso e va verso la porta.
“Ci vediamo a scuola.” Dice.
Le rispondo quando ormai è uscita.
“Non vedo l’ora...”

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Sperio che anche questa parte sia stata di vostro gradimento....^^

Ringrazio tt qll ke hanno commentato e rispondo a kikikaulitz:

parte dal capitolo...diciamo dalla fine del capitolo 12....^_^

Bacioni

Silvy

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Capitolo 20
*** 19° CAPITOLO ***


FK





First Kiss








19° Capitolo












E’ quasi finita. E’ quasi finita.
Ma perché le ore di scuola pallose non finiscono mai?? Chissà da quanto tempo l’orologio è fermo alle e 25!!
Voglio solamente uscire perché non solo la Brown ce l’ha su con Shakespeare da qualche settimana, no.
Quello in confronto è il male minore.
La cosa peggiore è che ha avuto, stamattina alla prima ora, la brillante idea di cambiare la disposizione dei posti in classe.
E ora indovinate un po’ dove sono?
...
No non credo indovinereste mai.
E’ una cosa troppo assurda.
Ha detto testuali parole: “Signorina Stuart, dato che i due ragazzi là in fondo parlano troppo per i miei gusti, lei si sposterà con loro nel banco a tre. In mezzo Stuart. Da dividerli.”
A nulla sono servite le mie proteste, o gli aiuti di Ashley.
Mi sono dovuta spostare qua in fondo.
E di fianco non ho Joshua e Arthur. Ci mancherebbe. I due secchioni della classe mica parlano!
No!! Mi sono dovuta ritrovare come nuovi compagni di banco i cugini McEvans!
McEvans!!
Mi dite come faccio ad evitarlo se ce l’ho sempre di fianco? E’ impossibile.
Cerco ora di concentrarmi sulla lezione, prima o poi finirà, no?
“Ed è così che il poeta fa sembrare il Macbeth...” ancora il Macbeth! Non ce la faccio più. “...un dramma storico, in cui però la storia è solo un pretesto, per far capire gli atteggiamenti e i comportamenti che gli uomini hanno. Shakespeare infatti, come sappiamo, mette...”
“Senti Ryan, come hai deciso di fare con Lucia? Ci stai o no?”
Mmh!!! Ma dei loro affari privati non possono parlarne dopo?!
E poi che rabbia. Cosa c’entra Lucia?! E perché sono così arrabbiata??
Sarà solo colpa dell’ora che non finisce più, senza dubbio.
“Non lo so Dan. Non credo.”
La rabbia ora è sostituita da una felicità senza limiti!
“Ma perché scusa?! Ma l’hai vista?? Quelle te la da senza problemi!! E poi dai, non dirmi che-”
“McEvans se volevo una radio me la portavo da casa. Quindi stai zitto.” Lo interrompo.
“Senti Stuart fatti gli affari tuoi.”
“E’ quello che sto cercando di fare da quando hai acceso l’interruttore!”
“Fai così perché ti rompo...oppure perché in realtà sei divorata dalla gelosia verso mio cugino?”
Sento Ryan alla mia destra girarsi, in attesa della risposta.
Ok mi sarò divertita un po’ ieri, ma non così tanto da dimenticarmi come mi ha trattata.
Quindi rispondo...si, lo ammetto, rispondo mentendo.
“Perché rompi!” però contiene anche la verità.
“Oh ma così mi ferisci!” dice sorridendo e portandosi una mano al petto.
“Comprati i cerotti che ti piacciono tanto! Quelli con Pippo il farmacista te li tiene sempre da parte.”
Con la coda dell’occhio vedo Ryan cercare di trattenersi dal ridere.
Si in effetti mi sto divertendo anch’io.
“Ah.Ah. Sto morendo dalle risate. Senti perché invece non mi dici come va col tuo ragazzo?”
“Il mio ragazzo?” ma da dove salta fuori? “Ma che prendi alla mattina? Latte Vodka e biscotti?”
“Non fare la finta tonta. Anche Ryan ti ha visto abbracciarlo. Quell’Andrew.”
Andrew?!
Mi giro verso Ryan e vedo che i suoi occhi sono un po’ più scuri.
No, non ci credo. Possibile che...? No dai è troppo assurdo.
Cioè lui si è comportato così perché credeva che avessi il ragazzo??
No, ripeto è troppo assurdo.
“Senti, non so che-”
“Là in fondo! Silenzio! Daniel caro perché non vieni qui interrogato? Così avrai un motivo valido per parlare.”
“E quanto mi da?” uno scoppio di risa nella classe.
“Vieni qui subito e senza fare lo spiritoso!!”
“Arrivo, arrivo.”
Fortuna che l’ha chiamato così non gli devo rispondere. Guardo l’orologio e noto che mancano solo due minuti. A un tratto mi arriva un bigliettino.
Metto l’astuccio davanti e lo leggo.

‘xk nn risp a me alla domanda ke t ha ft mio cug?’
Allora è davvero così!! La felicità è così tanta che vorrei mettermi a ballare sul banco!
Prendo la mia penna glitterata viola (la mia preferita) e gli rispondo: ‘la risp sarebbe stata la stessa...vuoi sentirmi dire qst?? Be ecco: nn ho un ragazzo!! Andrew è il mio migliore amico...nnt altro.’
La campanella suona in quell’istante e io metto via tutto.
Mi alzo e noto che Ryan mi sta guardando con una faccia...mmm contrariata direi!
Trattengo a stento le risate e gli passo il bigliettino.
Lui lo guarda e poi fissa i suoi occhi azzurri, velati di sospetto, su di me.
Io gli faccio un cenno con la mano e mi allontano verso l’uscita, dove mi aspetta Ashley.
Sulla porta però mi fermo vinta dalla curiosità e mi giro verso di lui.
Sorrido divertita notando che ha gli occhi fuori dalle orbite e un sorriso a 32 denti.
Magari...magari i sogni si avverano davvero.

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Raaaaaaaaaaaagazze/i...........il prox capitolo sarà importante!!!!!^^

e qll dp ancora di più!!XD

passo a ringraziare le persone gentilissime che recensiscono:

Per Midnight Dream, Ali93, e BAbyDany94: grazie 1000!!!!! sono contenta ke la storia vi "prenda" diciamo :D

Per piper__73: ah lary, i ringraziamenti te li faccio sempre in chat...XD cmq grazie grazie!!!!!!!^^

Per Billuzka: no ma di dove sei?XD perchè per Daniel mi sono ispirata ank io a un daniel ke conosco ahahah XDD cmq danke schon anke a te!!!!

Un ringraziamento è d'obbligo anke alle tantix persone ke leggono e ke aumentano sempre di più!!^^
La stessa cosa vale per quelli ke mi agg ai preferiti...ho raggiunto la soglia dei 39!!! 39 ci credete???!!!XD graaaaaaaazie:
1 - Ahirin
2 - Ali93
3 - AnimaDannata
4 - avril1113
5 - B r o K e n
6 - BAbyDany94
7 - baby_dark
8 - Bella89
9 - Betty O_o
10 - Billuzka
11 - Bimba91
12 - Blackangel91
13 - cassandra 287
14 - cris94
15 - Elly Chan
16 - fille_gaie
17 - Gingerly
18 - gingi__devishina
19 - Ichigo_91
20 - kagome84
21 - kikikaulitz
22 - Lalli92
23 - lizzy91
24 - mbap
25 - miss_miky
26 - Miyu
27 - nixy
28 - PiccolaMars
29 - pilllala
30 - piper__73
31 - RoryVentimiglia_86920
32 - sasamy
33 - Selene_Malfoy
34 - Somoody
35 - SoporAeternus
36 - stellinathebest19
37 - susy88
38 - werty
39 - _Laura_


Ciau!!! a presto spero col nuovo capitolo!!!!!!!!^^
Bacionissimi!!!
Silvy









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Capitolo 21
*** 20° CAPITOLO ***






First Kiss









20° Capitolo









Arrivata a casa butto il mio zaino lì vicino all’ingresso e mi dirigo in cucina.
Dato che mia madre tornerà tra una mezz’oretta riprendo in mano lo zaino e mi metto a fare i compiti: algebra.
Tra una disequazione e l’altra però la mia mente torna sempre alla faccia di Ryan qualche minuto fa.
E mi ritrovo a sorridere.
Davvero gli piaccio?
Davvero davvero davvero???
Ancora non ci credo!! I miei sogni più segreti stanno per realizzarsi!!!
Sento la porta di casa aprirsi e mia mamma fare capolino.
“Ciao tesoro!! Com’è andata a scuola?” chiede incominciando a darsi da fare ai fornelli.
“Al solito...” ...moltiplicato per l’infinito!!
“Oh bene.” suona il telefono e si sbriga a rispondere, mentre io metto via tutto.
“Certo te la passo.” La sento dire.
Vado di là e mi dice che è Andrew. Le faccio segno che vado a parlarci su.
Arrivata in camera mi butto sul letto e prendo il telefono che tengo sul comodino.
Intanto si è avvicinato pure Shadow.
“Andrew ciao!!”

‘Hey ciao! Senti ti devo parlare...’
“Si dimmi”
‘No non al telefono. Che ne dici di mmh...alle due al parco? O hai da fare?’
“No ho quasi finito i compiti...va bene alle due al parco. Porto anche Shadow a fare una passeggiata và.”
‘Ok perché no. Vabbè adesso vado che è pronto. A dopo!’
“A dopo ciao!” quando sento il segnale libero attacco.
Me la sono solo immaginata quella nota di nervosismo nella sua voce?

 

Sono le due meno un quarto.
Certo che ultimamente il tempo sembra passare più velocemente.
Spendo la tele e salgo in camera, indecisa su cosa mettermi.
Aprendo l’armadio mi guardo un po’ in giro.
Mmm...
Alla fine scelgo per dei pantaloncini cortissimi rossi, una maglietta bianca con scollo a V, non troppo profondo, e le All-Star bianche basse.
Una spazzolata ai capelli, un tocco di lucidalabbra e matita e sono a posto.
Il perché del trucco?
Semplice! Magari c’è in giro Ryan...
Prendo collare e guinzaglio e lo infilo a Shadow, poi presa una piccola borsa a tracolla bianca con cellulare chiavi e portafoglio, mi avvio verso la porta. Ma vengo fermata dalla voce di mia madre.
“Hey Meg gli occhiali e la pallina!” dice passandomeli.
“Ah grazie.” Indosso gli occhiali, infilo la pallina in borsa ed esco.
In 10 minuti sono al parco e vedo Andrew salutarmi.
Gli andiamo in contro e lui...lui mi fa restare senza parole!!
Mi abbraccia e posa le sua labbra sulle mie.
Troppo imbarazzata e sorpresa per fare qualcosa, resto immobile, gli occhi spalancati.
Una cosa mi fa reagire: noto, dietro Andrew, una cosa, anzi una persona, che mai avrei voluto incontrare.
Almeno non in quel momento!!
Mi stacco da Andrew e lo guardo interrogativa con le lacrime agli occhi.
“Perché...?” sussurro.
Lui mi guarda triste, come se avesse capito solamente adesso ciò che aveva fatto.
“Meg...io...non so spiegarti quello che sento ma...con te sto bene! Non devo fingere di essere qualcun altro, perché tu sai tutto del mio carattere. Quando ti vedo sono felice, più spensierato quasi. E le tre semplici parole ti voglio bene non bastano più per esprimere tutto questo...”
No no ti prego no.
“Non dirlo..” sussurro.
“Meg io...io ti amo! Solo adesso l’ho capito, ma vedo dal tuo sguardo che è già troppo tardi. Sei innamorata di un altro non è vero?” mi sorride triste.
Davvero sono innamorata di Ryan?
Non è solo una cotta?
Sono innamorata di Ryan. Sono innamorata!!
Ritorno sulla Terra e guardo Andrew, e tutta quella felicità viene spazzata via dalla tristezza che sto per spaccargli il cuore, e probabilmente perderò anche la sua amicizia.
Ma perché la mia vita deve essere così incasinata?!
Lo abbraccio forte. Non so quando ancora potrò farlo.
Lui ricambia la stretta. Mi allungo in punto di piedi e, con ormai le lacrime che mi inondano il viso, gli sussurro:
“Andrew, mi dispiace non ricambiare ciò che per te è un sentimento così forte, ma io ti vedo come un fratello oltre che come un migliore amico. Non riuscirei a vederti
sotto un’altra luce. E questa cosa mi fa stare male, perché so che tu stai soffrendo a causa mia!” mi stacco e lo guardo negli occhi.
“Capito. Non ti devi preoccupare Meg. Non voglio assolutamente obbligarti. Ora devo andare, e mi dispiace di averti fatto venire qui per una stupidata.”
“Non era una stupidata.” Mi alzo in punta di piedi e prima di dargli un bacetto sulla guancia gli sussurro un ‘Ti voglio bene’ all’orecchio.
“Ti voglio bene Meg.” Mi sorride e dopo avermi dato un bacio sulla guancia se ne va.
Dopo un sospiro e qualche pensiero sulla mia vita incasinata, mi ricordo di Ryan e guardo verso il punto dove l’avevo visto prima. Niente.
Se n’è andato.
Stupendo!!
Ora pensa che stamattina in classe gli abbia raccontato una balla.
Vado con Shadow verso un enorme quercia e, dopo avergli tolto il guinzaglio, gli tiro la pallina.
Lui ovviamente la rincorre come un matto, mentre io mi siedo.
La scena del lancio della pallina si ripete più volte quando finalmente il cucciolone si decide a giocare da solo.
Bene ora la mia mente è libera di vagare!
Non va assolutamente bene!!
Ricapitoliamo: sono innamorata di Ryan, il mio migliore amico è innamorato di me, Ryan pensa che sto con Andrew e che gli ho raccontato una balla.
Succo del discorso? Dio mi odia.
Si in poche parole è quello.
“Dio che vita.” Mi dico.
“Davvero...” mi rispondono.
Mi rispondono??!
Mi giro e vedo Ryan appoggiato al tronco dell’albero, in viso una maschera impenetrabile.
Sì credo proprio che pensi che lo abbia imbrogliato.
“Ciao...” lo saluto, poi mi rigiro e tengo d’occhio Shadow.
Sul mio viso le lacrime hanno ripreso a scendere.
Mi stringo le ginocchia al petto e appoggio il mento su di esse. Intanto lui si è seduto qua affianco.
“Cosa c’è che non va scusa?” mi chiede brusco, lo sguardo puntato sul mio cane.
“C’è tutto che non va!” mi tormento il labbro inferiore coi denti.
“A me non sembra. Insomma, guarda che puoi pure smettere di fare finta. Ti ho visto prima, anzi, vi ho visto.” Dice calcando troppo sul ‘vi’. “oh si ormai so tutto...”
“Tu non sai niente...” dico a voce bassa, l’ira dietro l’angolo.
Ma come si permette?!
“Ah no? Dici che il ragazzo ti ha mollato quando ho saputo che è stato il contrario, dici che non hai il ragazzo e poi ti baci con-” lo interrompo arrabbiata girandomi verso di lui, il viso sempre inondato da gocce di acqua salata.
“Vedi che non sai niente!! Da dove le tiri fuori certe cazzate?? Io non ho mollato nessuno!! E’ stato lui a mollare me!” vedo sulla sua faccia l’incredulità.
“Ma...” cerca di dire, poi resta zitto.
“E’ stato lui non è vero?! E’ stato quello stronzo di tuo cugino a raccontarti certe balle vero??!! Dio quanto lo odio...”
“Scusa allora dimmi tu come sono andate le cose!” dice sulla difensiva.
Guardo davanti a me e incomincio a raccontare.
“Quando ci siamo messi assieme lui mi era sempre appiccicato, inutile dire che voleva sempre baciarmi o peggio, voleva sempre fare qualcosa di più. A un certo punto non ce la facevo e gli ho detto che non mi sentivo pronta e lui? Lui sai che ha fatto?” mi giro verso di lui e noto che i suoi occhi si sono fatti più scuri, “Lui non ha detto niente. Semplicemente se n’è andato. Ma ho pensato che fosse solo pensieroso e non ci ho fatto caso più di tanto. Quello stesso pomeriggio – le lacrime hanno ripreso a scendere ricordando quanto sono stata presa in giro – l’ho visto qua al parco, baciarsi con una. Ma non un bacetto, figuriamoci! Mi sembrava che da un momento all’altro si sarebbero spogliati e l’avrebbero fatto lì sull’erba!” Faccio una pausa e lo guardo.
Lui non mi rivolge lo sguardo, ma lo fissa su un punto della mia spalla. Quando poi lo solleva ha in viso una maschera arrabbiata e triste allo stesso tempo.
“Mi dispiace...” dice.
“Cosa credi, che sia finita? Io ero lì a fissarlo imbambolata e lui, forse sentendosi osservato, ha alzato lo sguardo e mi ha visto. – faccio un’altra pausa - Ha fatto finta di niente ed è andato avanti col suo lavoretto.”
Ormai i miei occhi sono diventati delle piccole cascate.
Non mi accorgo di aver cominciato a singhiozzare ma sento un suo braccio esitante circondarmi le spalle e spingermi verso di lui.
Io lo lascio fare e, anzi, appoggio la testa sulla sua spalla bagnandola di lacrime.
Ora mi circonda anche con l’altro braccio, e mi ritrovo in uno dei miei sogni.
Lui posa la sua testa sulla mia, “Mi dispiace, davvero.” Io lo stringo di più a me.
“Posso chiederti una cosa?” prende il mio silenzio come un assenso.
“Ma quindi prima cosa...?” so a cosa si riferisce e allora il pianto si fa un po’ più forte.
“An-andrew...mi ha detto che...che..che mi ama e..e io gli ho de-detto c-che lo vedevo solo co..come un amico...” la mia voce è sconnessa, ma comunque chiara.
“Ah...mi dispiace...” ma sento dalla sua voce che non è per niente dispiaciuto.
Passa qualche minuto e io smetto di piangere, ma non accenno a staccarmi da lui, né lui a staccarsi da me.
Bene. Io sto comodissima anche così.
Solo che col passare del tempo diventa un po’ imbarazzante allora ci stacchiamo.
Lo guardo e lui mi fa un sorriso dolcissimo a cui io cerco di ricambiare.
Mi asciugo le guance e noto che sulla sua maglietta blu si è formato un lago.
Con la forma della mia faccia.
Incomincio a ridacchiare. “Scusa...” gli dico tra una risata e l’altra.
Quando nota pure lui la macchia si mette a ridere.
Poi a un certo punto mi guarda e ride ancora più forte.
Che ho fatto adesso?
“Che c’è scusa??!!” gli chiedo infastidita.
“Sembri un panda.” Mi risponde semplicemente.
Oddio il trucco!!
“Daiiiiii!!!” sembro una bambina di due anni se faccio così.
Lui sempre sorridendo avvicina una mano e l’appoggia sulla mia guancia, poi con il pollice cerca di togliere il trucco che si è sbavato.
Poi ci guardiamo negli occhi e tutto cambia.
Tutti i suoni mi giungono ovattati, vedo solo lui, sento il suo respiro sulle mie labbra, chiudo gli occhi e...
...da quando Ryan è così peloso?!
Riapro di scatti gli occhi e vedo un ammasso di pelo nero.
Si muove e noto il muso di Shadow.
Ma dove...??
“Ryan...?” sussurro.
“Sono...qua...sotto!!” le parole mi arrivano attutite.
“Oddio!!! Via Shadow via via!!!” cerco di spostarlo ma è come smuovere una montagna.
Allora prendo la sua pallina e gliela tiro. Come sospettavo parte di corsa.
Mi alzo in piedi e aiuto Ryan ad alzarsi.
Dio che figura!!
“Cavoli...il tuo cane...mi odia proprio...” mi dice tra un colpo di tosse e l’altro.

“Ehm...” non so proprio cosa dire.
Che si dice in certi casi?!
Se non... “Scusa...” abbasso gli occhi e mi torturo le mani.
“Non fa niente...i miei polmoni si riprenderanno.” Lo guardo e vedo che sorride.
Poi torna di colpo serio, anzi, imbarazzato.
“Aehm...per prima io...” capisco a cosa si riferisce e divento color porpora immediatamente.
Voglio scappareeee!!!
“Vedi...non so cosa mi sia preso...scusami...” è rossissimo pure lui.
E chi non lo sarebbe!
“Non fa niente...” la mia voce sembra più un pigolio.
Stiamo qui a fissare il prato e a guardarci di sottecchi per un po’ quando finalmente torna Shadow.
“Ehm...” gli metto il guinzaglio, “Adesso devo andare...ci vediamo domani a scuola eh...”
“Sì certo...” si avvicina e mi da un bacetto sulla guancia.
“A domani!” mi dice sempre rosso e sorridente.
Il colore della mia pelle invece è tendente al bordò.
Meglio andarsene subito.
Gli sorrido, mi giro, e mi avvio verso l’uscita del parco.
Sulla strada del ritorno ho un sorriso ebete sulla faccia, che non vuole saperne di andare via.

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Per lo scorso capitolo ben 8 recensioni!!!!! >/////<

*me troppo felice*

che dire.....vi ringrazioooooo!!!!!

e poi.....la ficcy ha raggiunto le 1600 letture e 44 persone l'hanno aggiunta ai preferiti!!!
giuro davvero che non pensavo potesse piacere così...

AVVISO: per il prossimo cap vi chiedo di pazientare queste due settimane che mancano alla fine della scuola, poichè devo tirare su alcune materie e di conseguenza sarò occupata. Grazie 1000.

Bacionissimi
Silvy

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Capitolo 22
*** 21° CAPITOLO ***


FK





First Kiss








21° Capitolo












Tic-tac. Tic-tac.
Il silenzio in quest’aula è anche troppo.
Eddai, è un ora buca e sono tutti qui a studiare per l’interrogazione alla lavagna di matematica dell’ora dopo. Tutti tranne me.
Uff, in quella materia vado bene, e se sto attaccata al quaderno a ripassare va a finire che mi viene l’ansia.
Ad un tratto, come per magia, torna il sonoro.
A quanto pare mancano 15 minuti e tutti pensano di aver ripassato abbastanza.
Il silenzio però resta, allora decido di alzare il volume della musica che stavo ascoltando, e posso notare molte facce voltarsi sentendo le note di “See who I am” dei Within Temptation.
Ashley sorride, capendo perché l’ho fatto (amo fare casino e non sopporto il silenzio, almeno non quando è così pesante!) e chiude il libro, per poi venire verso il mio banco.
A quel punto tutti, o quasi, seguono il suo esempio e si mettono a chiacchierare.
Arrivata davanti al banco che condivido con Ryan (in effetti Daniel è due giorni che non viene a scuola, e credo sia colpa del fatto che il cugino abbia capito che quello che aveva detto erano tutte balle) si siede sul banco di Daniel mentre io spengo la musica.
“Studiare te no eh?” Mi chiede sarcastica.
“Mi conosci...” le rispondo con un sorrisino.
Lei risponde con un occhiata nuova, ma allo stesso tempo familiare: c’è aria di pettegolezzi!!
“Spara.” Dico sporgendomi un po’ verso di lei e accavallando le gambe come mio solito.
“Senti un po’ qua: ho saputo da Lucy stamattina una cosa straordinaria!”
Lucy, ex-compagna di classe di Ashley, come attività extra curricolare aiuta in segreteria. Una noia mortale certo, ma almeno sai tutto su tutti.
“Lunedì arriverà nella nostra classe un nuovo alunno. Da notare che ho usato il maschile!!” dice entusiasta.
“Wow! Di questo passo verremo sommerse dai ragazzi.”
“Sì infatti, ma non è questo il punto.” Si guarda intorno con aria cospiratrice.
“Ah no?”
“Non ma amie. Lucy mi ha fatto vedere una foto” con una mano mette a tacere le mie proteste, ma la privacy dov’è finita?? “E non ci sono parole per descriverlo!!” dice con occhi sognanti.
“Ma tu non uscivi con Lucas?” le chiedo alzando un sopracciglio.
“Si ma...sai come sono fatta!”
Si lo so: appena vede un bel ragazzo...addio cervello!!
“Si si lo so, dai allora dimmi com’è” la sprono sapendo che non vede l’ora di dirmelo.
“Alloooora. Capelli castano chiaro, abbastanza alto, e gli occhi...azzurrissimi!!!” fa gli occhi sognanti stile cucciolo, tutti luccicanti.
“Ok, scendi dalle nuvole e dimmi il resto.”
“E va bene. A quanto pare deve venire qua da sua nonna, per tenerla d’occhio, fino all’arrivo dei suoi genitori a metà luglio.”
“Ok, primo: tenere d’occhio la nonna??” Ma dove siamo? In un film sulla mafia?
“Massì...è anziana e non vuole né andare in un istituto né vuole un estraneo in casa, una badante insomma.”
“Capito. Secondo: siamo agli inizi di maggio, perché cambiare scuola proprio ora?” Sembra una cosa un po’ stupida dato che manca solo un mese alla fine.
“I suoi voti sono ottimi a quanto pare.”
“Ma hai letto tutta la sua cartella?!!” chiedo sbalordita.
Lei apre la bocca per rispondere ma una voce la ferma.
“Ma ficcate sempre il naso negli affari dei nuovi arrivati?” si intromette Ryan infastidito.
Ashley gli sorride.
Il sorriso si allarga sempre di più.
Per poi diventare una risata.
Io invece sorrido divertita; magari pensa che prima che lui arrivasse noi sapevamo già tutto.
Pure il suo codice fiscale!!
“Non c’è niente da ridere.” Dice lui mettendo un broncio adorabile. [>///< ke carinooo!! ndA]
“Guarda che noi non sapevamo niente di te.” Dico, mettendogli una mano sulla spalla a mò di conforto.
Lui si gira e mi sorride.
Dei colpi di tosse forzati ci fanno girare verso Ashley, che ci guarda con ironia.
“Si infatti. Solo tu Meg sapevi qualcosina perché si da il caso che vi piaccia passeggiare al parco no??” dice sarcastica.
La mia faccia assume tutti i colori del rosso, fino a stabilizzarsi sul bordò.
Lo stesso quella di Ryan.
Ash sta per parlare di nuovo quando viene interrotta dall’arrivo della prof di matematica. Non avevamo sentito neanche la campanella.
Mi giro verso Ryan e vedo che sta tornando di un colorito normale.
Con un sospiro metto via l’Ipod e tiro fuori il quaderno.

 

“Mamma che hai fatto di buono per cena?” le chiedo sedendomi a tavola, di fronte a mio padre che legge il giornale.
“Pollo arrosto con patate!” annuncia lei mentre posiziona il piatto col pollo al centro del tavolo.
Sto per addentare la prima fetta quando suono il telefono.
“Vado io!!” dico e vado in soggiorno a rispondere.
“Pronto?”

“Pronto Megan? Sono Karl. Stavi cenando?”
“Oh salve mister! No non si preoccupi.”
“Ah. Scusa l’ora ma mi è arrivata adesso la comunicazione. Le gare sono state anticipate al 27 maggio nella nostra piscina perché a quanto pare quella comunale di Santa Cruz ha qualche problema.”
“Ok, capito. Nessun problema.”
“Si ecco volevo avvertirti anche che domani vorrei che tu stessi un po’ di più per un altro allenamento. E’ un problema?”
“No nessun problema. Sto volentieri.”
“Ok allora a domani. Buon appetito!”
“A domani e grazie anche a lei!”
Riattacco.
Non faccio in tempo però a tornare in cucina che il telefono risuona.
“Pronto?”

Pronto Meg sono Andrew.”
“Andrew ciao!” pensavo che non lo avrei più risentito...

“Ciao senti sabato faccio una festa qui a casa che tanto c’è solo mia madre. Tu vieni?”
“Certo volentieri!” sorrido.
“Ah e volevo anche dirti..ecco che..mmh...per quella storia di ieri...io davvero non so che mi è preso.” La sua voce è diminuita d’intensità.
“Non ti preoccupare è tutto a posto solo...”

“Solo..?”
“Solo che pensavo...che tu non volessi più rivedermi ecco...”
“E io che pensavo fosse il contrario!! Ma figurati scricciolo!! Io voglio rivederti...come faccio senza di te?” Sento che sta sorridendo al telefono e mi scappa una risatina.
“Ok..” ‘Meg!! Muoviti che si raffredda!!’

“Ah stavi mangiando scusa...bè ci vediamo sabato alle 8 ok?”
“Va bene...ciao!!”
“Ciao!!”
Torno in cucina e mangio la tanto agognata coscia di pollo.

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Sono di fretta e non riesco a elencarvi proprio tutti tutti ma ho notato che il cap precedente è stato commentato da ben 9 persone!!! ç_ç *me piange dalla felicità*
GRAZIE A TUTTE/I!!!!!!!!!!!!!!

TVB , Gocciolina : non sapevo che c'era qualcuno che tifava per Andrew.....scusate se l'ho fatto soffrire così tanto xP e grazie per aver recensito!!!

Per tutti gli altri: un semplice grazie non basterebbe mai ma......ve lo dico lo stesso...GRAZIE!!!!

spero di riuscire a scrivere qualcos'altro domenica!!!

Ciau!!!
Bacionissimi!!!
Silvy









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Capitolo 23
*** 22° CAPITOLO ***


FK





First Kiss








22° Capitolo












Uff, l’allenamento di oggi è stato pesantissimo.
Oltre al solito, anche un ora in più ho fatto. Non vedo l’ora di rilassarmi con un bel film e un gelato.
Apro la porta di casa ed entro.
“SONO A CASA!!!” urlo mentre appoggio le chiavi su un mobile all’ingresso.
Noto in soggiorno Shadow che alza la testa dal cuscino del divano e mi guarda, come per salutarmi, lasciando penzolare la lingua da una parte.
Dopo avergli sorriso vado in cucina; entro senza neanche fare caso a dove vado perché intanto sto cercando nel borsone il foglio da far firmare ai genitori per la gara.
E finalmente lo trovo!
“Mamma dovresti firma..re...questo..” la mia voce si affievolisce non appena noto Ryan e sua madre sorridenti a tavola, con mia mamma intenta ad apparecchiare.
“Oh ciao Meg!! Finalmente sei arrivata!” dice mia madre.
“Ciao Meggie!! Sono felice di rivederti!” mi dice sorridendo Rose.
“Anch’io...” le rispondo con un sorriso.
“Ciao...” mi saluta Ryan, madonna che originalità!! Anche se dopotutto...cosa mi aspettavo?? Mi ha vista stamattina!
Io gli rispondo con un cenno del capo. “Vado a mettere a posto la borsa.”
“Sì veloce che è pronto!” mi raccomanda mamma.
Faccio le scale a due a due e arrivo in camera. Butto la borsa nell’angolo, mi lego i capelli in una coda alta e torno di sotto.
“Eccomi!!” entro e vedo che mia mamma si è già seduta di fronte a Rose e sta parlando fitto fitto.
La sorte ha, a quanto pare, deciso che l’unico posto libero sia quello davanti a lui. Mi siedo.
Lui non accenna a staccare gli occhi dal piatto che ha davanti, e inizia a mangiare come se niente fosse.
Sospiro e noto mia madre guardarmi.
“Che c’è?” le chiedo stranita.
“No niente! Comunque ho invitato qui Rose e Ryan perché suo marito e il piccolo sono dalla nonna, e poi tuo padre era fuori con gli amici e allora ho pensato, perché non fare una serata madri-figli????” sorride a Rose che ricambia.
Giààà!!!! Perché no??!!
Perché sono ancora imbarazzata per quello che è successo ieri ecco perché!!
“Aaah...bell’idea!” bugiabugiabugia!!!
“Non lo credi anche tu Ryan??” gli chiede sua madre.
Lui alza un attimo gli occhi dal piatto, incontra i miei e poi fissa quelli di Rose.
“Certo!” le dice con un sorriso.
Oh bè, se a lui va bene...
Sto per imboccare la forchetta quando faccio caso all’aroma che viene dal piatto.
Pesce!!
Mia madre ha fatto il pesce quando sapeva benissimo che io lo detesto!!!
Butto la forchetta nel piatto e guardo con uno sguardo omicida la donna che mi ha teso il tranello.
Lei fa la faccia innocente.
“Mi dispiace Meg...c’è solo quello.” Dice come se fosse la cosa più normale del mondo.
Ma porc...
Intanto i due ospiti ci guardano un po’ sbalorditi.
“Ehm..tutto a posto, sì?” chiede Rose a mia madre.
“Oh si certo certo. Solo che a Meg non piace il pesce, tutto qui.” Tutto qui?? Tutto qui???
Non vorrei fare la melodrammatica ma è una situazione incasinata!!
Ho una fame che non ci vedo e l’unico alimento che posso mangiare è anche quello che odio di più??!!
E non posso fare nemmeno le mie solite scenate perché sennò sembrerei una bambina dell’asilo...
“Ooh tutto chiaro!!” sorride Rose. “Anche al mio Ryan non piacciono alcuni cibi!” Ah sì eh...??
Interessante...
“Davvero?? Pensa che a Maggie quand’era piccola mettevo nel pesce tagliato a pezzettini una salsa fatta in casa che sapevo che lei adorava, e finiva per mangiare sempre tutto!!” le scappa una risatina, condivisa da Rose.
“Mamma!!” dico scocciata e, soprattutto, imbarazzata. Ryan mi sta guardando con un sorriso divertito mentre io sono più rossa di un peperone.
“Oh ma anch’io facevo queste cose!!” dice tutta contenta Rose. “Pensa che a Ryan non piacciono le mele rosse, da sempre praticamente, e allora quand’era piccolino e tutto paffutello...” noto con piacere che adesso è lui quello tutto rosso, gli faccio un sorriso furbastro e divertito allo stesso tempo.
“...le grattugiavo e gliele davo come merenda. Dovevi vedere come se le mangiava e ne chiedeva sempre altre!!” ride ricordando una di quelle volte.
“Mamma!!” sbotta lui.
Ridacchio sottovoce e mi alzo.
“Bè io mi faccio un panino...” detto questo prendo il necessario e mi sposto sul ripiano vicino al lavello.
“Certo, intanto Rose volevo dirti...” e ricomincia a parlare!! Di cosa non voglio neanche saperlo.
Mentre aspetto che si scongeli il pane, vedo con la coda dell’occhio Ryan che mette il suo piatto nel lavandino.
“Potevi lasciarlo sul tavolo.” Gli dico sorridente.
“No no. Almeno mi sono allontanato! Non volevo assistere a tutte le figuracce che mi sta facendo fare mia madre!!” ridacchio anch’io con lui.
Stiamo un attimo in silenzio fino a quando non sentiamo il ‘DING!’ del forno microonde.
Tiro fuori il panino, lo taglio a metà e apro la confezione di prosciutto.
“E così...tua madre ti ingannava con la salsa nel pesce eh??” vedo chiaramente che ha l’espressione da ‘sto-cercando-di-non-riderti-in-faccia’,e allora ribatto:
“E te invece ti facevi abbindolare dalle mele grattuggiate??”
Il sorriso scompare dal suo viso per far posto ad un espressione accigliata.
“Ecco fatto! Andiamo?” e senza neanche sentire la sua risposta torno al tavolo con la mia cena e un sorriso vittorioso sul viso.
“Ah comunque Meg, che cos’è che ti dovevo firmare?”
“Oh sì..è un foglio per la gara.” Dico prima di addentare famelica il panino; intanto le indico il foglio appoggiato al bordo del tavolo.
“Ah l’autorizzazione!” commenta leggendo.
Poi dopo aver letto anche le piccole postille a fondo pagina, aver preso una penna e firmato, si rivolge ai nostri ospiti.
“Sai che la mia Meggie rappresenterà Aptos alle gare di nuoto provinciali*??” dice tutta fiera.
Loro due mi guardano sbalorditi. E vabbè!! Mica avrò fatto chissà che!
“Wow che brava!! E dove si svolgeranno??” mi chiede interessata Rose.
Io le rispondo dopo aver mandato giù un boccone, e guardando, inavvertitamente s’intende (ovvio!), Ryan.
“Bè, inizialmente erano a Santa Cruz il 15 luglio. Solo che mi hanno detto che sono state spostate al 27 giugno qui ad Aptos. E’ per questo che stasera sono arrivata tardi: allenamento extra.” E con un ultimo boccone finisco il mio panino.
“Allora verremo a vederti!! Vero Ryan?” chiede sorridente al figlio.
“Certo!” risponde guardandomi.
Oddio mi sto perdendo dentro a quell’oceano azzurro.
Distolgo lo sguardo e bevo un bicchiere d’acqua.
“Bè dato che avete finito di mangiare” ci dice mia madre “perché Meg non andate in camera tua a vedere un film? Tuo padre ha riportato indietro il dvd che si era rotto, l’ha sistemato in camera tua. E poi tanto domani non c’è scuola no?”
“Si certo bell’idea! Avevo voglio di un horror e gelato, ti va?” rivolgo la domanda al diretto interessato di tutti i miei pensieri.
Ok non esageriamo: non proprio tutti....la maggior parte!
“Si grande!” risponde sorridendo.
Ci alziamo e ci avviamo di sopra, lui mi precede.
Aspetto che Shadow mi superi sulle scale e prima di iniziare a salire sento le voci di Rose e Susan.
“Sono proprio una bella coppia!!” mia madre.
“Hai ragione...senti potremmo dargli un aiutino tu non credi?” Rose?!
“Certo! Una mamma sa! Quando deve intervenire.”
Oddio.
Non voglio ascoltare i piani diabolici di due madri in combutta fra loro.
Raggiunta la porta della camera vedo Ryan fare le carezze a Shadow. Il primo seduto sul letto con la testa del secondo sulle ginocchia.
“Vedo che andate finalmente d’accordo!” rido vedendo Ryan sobbalzare. Non mi aveva sentito entrare.
“Oh sì! Abbiamo trovato un compromesso: io gli faccio le coccole e lui non m’ammazza!” ride.
Quanto adoro quel suono!
E quanto vorrei esserci io al posto del terranova!!
Ok forse questo pensiero potevo evitarlo!
Intanto collego il dvd allo schermo del computer. Fortuna che ho preso quello da 19 pollici!!
“Iniziamo!” esclamo, poi mi butto ‘a pesce’ sul letto.
Mi metto sdraiata comoda e lui fa lo stesso.

 
Buio. Letto. Sangue. Ryan.
Quattro cose diverse che però sono anche quelle che ho intorno.
Buio perché ho avuto la brillante idea di abbassare del tutto le persiane; sennò che film horror sarebbe?!!
Letto...bè...siamo sul letto!!
Sangue: posso benissimo dichiarare di non aver visto un film con più sangue di “Sweeney Todd”!!! Oddio lui taglia tutte le gole possibili e queste diventano subito delle fontane che spruzzano un liquido rosso!! Bleah! Fortuna che non sto mangiando il gelato!
Ryan. Bè...questa parte è strana da spiegare.
Siamo entrambi presi dal film (che a mio parere è più un musical sul cannibalismo....) che inconsciamente ci avviciniamo.
Sempre di più.
Fino a toccarci con le spalle.
A quel punto ci stacchiamo entrambi come se avessimo preso una scossa, e forse è proprio così.
Avete presente quando tocchi qualcuno o qualcosa e hai l’impressione di aver preso la scossa elettrica?? Bè io ho sentito proprio quello.

 
“Oh questa canzone l’adoro!” dico mentre vedo Antony camminare per strada mentre cerca la sua Johanna.
Arrivata a un certo punto la intono anch’io.

I feel you,
Johanna!
And one day,
I'll steal you!
'Til I'm with you then,
I'm with you there...
sweetly buried in your yellow hair!”
“Ripeto: hai una voce bellissima.” Mi dice impressionato Ryan.
Io divento di un delicato color porpora.
“A-ehm...grazie..”
Ci guardiamo negli occhi e anche con questa poca luce riesco a cogliere le pagliuzze dorate che navigano in tutto quell’azzurro.
Poi sentiamo delle urla e ci giriamo verso lo schermo, dove almeno una ventina di assatanate bionde sono saltate addosso a uno.
Momento magico interrotto.
O forse no?
Ora siamo spalla a spalla. In contatto.
Ecco: essere appoggiata a Ryan, nel buio, a letto (ok devo ammettere che su questo fatto il mio cervello è partito in quarta con la fantasia....), a guardare della gente che si ammazza.
Esiste miglior serata di questa?


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Eccomi di nuovo quiiiii!!!!!
Spero ke questo capitolo vi piaccia!!!!
Passo a ringraziare:

Gocciolina: mi dispiace per Andrew...XD ma non posso anticipare niente sul nuovo ragazzo....^^ grazie del commento!!
kikikaulitz: eeeeeeh......io sto trasformando sta ficcy in un Beautiful 2!!!XD per il ragazzo....idem come sopra...non anticipo niente :D e scusa il ritardooo!!!>.< e grazie del commy...^^
Billuzka: ma danke schon!!!!!!!>///< spero ti piaccia questo capitolo..^^
TVB: se tifi x Andrew...credo proprio ke rimarrai a bocca asciutta xD mentre se tifi per Ryan....kissà!!!!XD danke fur the commy!!(miskiamo le lingue su!!XD)
Midnight Dream: Ryan Rulezzzz!!!!!!!ahahah xD ok non darmi retta.....grazie grazie per il comm!!!^^
BAbyDany94: tadaaaaaaaan!!!!! spero ti piaccia...^^

ringrazio ovviamente anche tutti quelli ke leggono (ke sn taaaaaaaaaaanti!!! ç.ç) e ke agg questo frutto della mia mente bacata nei preferiti :D (ke ho notato sn arrivati a 48!!! ç.ç)

UN BACIONE GRAAAAAAANDE GRANDE!!!!!!!
a presto!!!(si spera....)
Silvy

piccolo ps x Billuzka e kikikaulitz: ho visto dal vostro nick ke siete fan dei miticissimi TH!!!! verrete al conce l'11 luglio??? se si io sto cercando disperatamente qlcn con cui trovarmi là....T.T il ps vale anke x tt qll ke passano di qui!!!











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Capitolo 24
*** 23° CAPITOLO ***






First Kiss



23° Capitolo

Due braccia a circondarmi la vita.
Labbra morbide sul collo.
Un sospiro.
Un odore. Il suo.
Le labbra si spostano sulle mie.
Minuti interminabili in questa danza di labbra e lingue.
Un altro sospiro. Il mio.
Ci stacchiamo.
Apre gli occhi...e mi perdo in un oceano infinito...
Apre la bocca per parlare...
“Meg..io...”

 

“MEEEEEEG!!!!! IL TELEFONOOOOOO!!!!!!”
La mia bolla privata costruita dopo tanti filmini mentali esplode con un sonoro ‘Puff!’ alla voce di mia madre, la quale molto delicatamente mi annuncia che qualcuno alle, guardo la sveglia, nove e mezza di sabato mattina mi cerca.
Chi diavolo mi cerca all’alba???
Prendo il telefono che tengo sul comodino. Porto la cornetta al telefono ma non sento nessun suono; solo allora mi ricordo che la sera prima avevo staccato il filo appunto per evitare situazioni come questa!!

Già..la sera prima...
No! Non ricominciamo eh!
Attacco il filo e finalmente rispondo.
“’Onto?” dico con una voce che anche un sordo capirebbe che appartiene ad una appena svegliata.
“Hey hey hey Meg!!! Questa è una bellissima giornata di sole nella cittadina di Aptos!!” la voce squillante di Ashley è troppo irritante alla mattina presto!
Senza nemmeno risponderle riattacco e mi giro dall’altra parte.
Ma guarda te questa...
‘Driiiiiiin’
Alzo la cornetta e rispondo molto, ma molto scocciata (detto con un eufemismo tanto per intenderci...).
“Spera per te che la notizia che mi devi dare valga la pena di avermi svegliata a questa improponibile ora del mattino.”
“Hey! Ma ti sei alzata dalla parte sbagliata del letto per caso?”
“A dire il vero sono ancora a letto!”
“Bè ma almeno dire ‘Buongiorno Ash! Splendida giornata vero?’ è chiamata educazione sai?” aaaah....via il dente via il dolore va.
“Buongiorno Ash! Splendida giornata vero?” il mio tono è fin troppo entusiasta e felice. Se come no. “Che c’è adesso?”
“Ok ok ho capito. Volevo solo chiederti...che si fa oggi?”
...
Ok questa è la volta buona che la strangolo.
“Ash.” Incomincio con tutta la mia buona volontà di non alzare la voce. “Tu mi hai davvero chiamato e svegliato alle nove e mezza di mattina solo per chiedermi delucidazioni su cosa avremmo fatto oggi?????” Niente da fare, la mia voce verso la fine della domanda (palesemente retorica...) si è alzata giusto giusto di qualche ottava.
“Bè dai messa così sembra una stupidata...” Ah sì?? “Solo che io mi stavo distruggendo le meningi a forza di spremerle...così mi son chiesta...perchè non chiedere alla buona vecchia Meg che sa sempre tutto?? E così eccomi qui!!” Dice tutta contenta.
O Dio, se mi vuoi bene, manda un black-out!
“Allora??” No niente da fare, Lui ce l’ha proprio con me.
“Senti Ash, ieri sera ho visto un film con Ryan e son-”
“COSA???????!!!!!!!!!” L’ acuto di Ashley mi tramortizza il timpano destro e non mi lascia proseguire.
“Cioè tu hai passato una serata con LUI” si capisce che ‘lui’ è tutto maiuscolo... “e non mi dici niente??”
“Ash sono andata a letto tardi! E comunque sento i tuoi pensieri paranoici misti a filmini mentali fino a qui quindi smettila. Non. E’. Successo. Niente. Punto. Fine della storia. Abbiamo guardato Sweeney Todd.”
“Film non molto romantico eh...certo che devo dirti tutto io??”
“Era bello!”
“Aaaah ho capito il trucco...hai scelto un film di paura così ti aggrappavi a lui! Ed è successo??”
“Non mi è passato nemmeno per l’anticamera del cervello fare una cosa del genere.”
“Eccerto! Perché ti devo dire sempre tutto io!”
“Senti dobbiamo per forza parlarne al telefono??”
“Giusto. Hai ragione.” E Alleluia!! “Sarò da te alle 14 e 00 in punto. Fatti trovare pronta e con un attacco di logorrea per sciorinarmi tutti i dettagli! Della serata e del nostro sabato pomeriggio ovviamente. Baci baci!!”
Tu.tu.tu.tu.tu.
Ma perchè a meeeeee??

 
***

 

Le 14 e 00 in punto di quel pomeriggio…

 
Allora, lo scarto quadratico medio è la radice quadrata della media aritmetica dei quadrati degli scarti dalla media. Eh? No non ci siamo.
Riproviamo. La formula qual’era? Ah sì. Il simbolo di sommatoria con xi meno M tra il modulo...
“Hola!! Sono pronta per ascoltareee!!!”
Ash. Come ho fatto a dimenticarmene? E’ peggio di un orologio svizzero questa ragazza.
“Ash non vedi che sto facendo, anzi, sto cercando di fare fisica??” le dico un po’ scocciata, ma anche grata per avermi interrotto.
Il mio cervello stava andando in tilt!
“Si si certo. Stavi dicendo al telefono?”
Con un sospiro chiudo i vari libri e quaderni e mi giro verso di lei che, facendo come se fosse a casa sua, ha già preso posto a gambe incrociate sul letto e mi sta guardando con una sguardo vispo e attento a tutte le mie mosse.
Sospirando per la millesima volta le racconto la serata di ieri; e mentre parlo i ricordi mi tornano in mente.
Che serata fantastica!
Lei sta zitta per tutto il mio monologo, ma sono sicura che la sua testolina è già piena zeppa di domande.
“Ma quindi te non sapevi che tua mamma e la sua si conoscevano?” mi chiede alla fine.
“Bè, non esattamente. Qualche giorno fa mia mamma mi ha fatto fare da baby-sitter al figlio minore di una sua amica...che ho poi scoperto essere la mamma di Ryan!!”
“Aaah...quando mi ha detto che sei quasi morta..capito!”
“Già..” rabbrividisco, ho ancora gli incubi la notte se ci penso..
“Bè ma non avete fatto niente durante il film??” mi chiede maliziosa.
“Me ne ricorderei eh..” le rispondo ironica.
“Non si sa mai. Va bene mi possono bastare questi dettagli.” Guarda l’orologio: le 15!! Ho davvero parlato così tanto?? Oddio incomincio con l’alzahimer.
“Cosa facciamo stasera??” mi chiede tutta contenta e curiosa.
“Bè...a dire il vero stasera sono stata invitata ad una festa di Andrew..” la sua faccia assume sempre di più un cipiglio rabbioso a mano a mano che vado avanti a parlare. “scusa..” pigolo alla fine.
Scuote la testa e sospira.
“Ma cosa devo fare con te??” Eh?
Alzo un sopracciglio, chiaro segno che non ho capito di cosa stia parlando.
“Cioè...sono già le tre e tu non ti stai preparando??”
“Ash sono solo le tre! Mancano ancora cinque ore!”
“Sì ok, ma sai già cosa mettere? Che borsa portare? Se portare una borsa? Che trucco metterti? Bè il trucco certo è l’ultima cosa perché deve fare ‘pan-dan’ con i vestiti, ma questo ci riporta alla prima domanda: cosa metterai??”
Adesso che è partita in quarta chi la ferma più?
“Io opterei per una mini e una maglietta scollata che ne dici? Sta solo scegliere il colore ora perché poi...”
“Ash..” sospiro.
“..il trucco lo facciamo oltre che in base al colore dei vestiti anche a ciò che metti nel senso..”
“Ash..” qualcuno stacchi la spina, plis!
“...pesante o no?? Non dobbiamo farti sembrare la Lucia della situazione quindi lo dobbiamo usare con moderazione e poi...”
“Ash...” ora compio un omicidio.
“...e se c’è qualche figo?? Oddio devi mettere in mostra le gambe perché col nuoto che fai sono il tuo punto forte e così se ne trovi uno che ci sta puoi pure lasciare perdere Ryan almeno per una serata e-”
“ASH!!”  finalmente la zittisco!
“Che c’è? Faccio piani, io!” alza il mento in aria di superiorità.
“A dire il vero avevo già scelto cosa mettere...”
“Ah sì? Allora diamoci una mossa, e fammi dare un occhiata prima!”
Mi da piccole spinte verso l’armadio, da dove tiro fuori quello che volevo mettere, e glielo mostro.
“Jeans e canottiera? Ragazza mia ma ti devo dire proprio tutto??” Alza gli occhi al cielo.
“Bè ma che c’è di male?”
“C’è che ti scambieranno per una appena scappata dal manicomio! Via, lascia fare alla zia Ashley..”
Mi sposta e comincia a rovistare nell’armadio, e Dio solo sa cosa ne tirerà fuori.
 

2 ore e mezza dopo.

 
“Dai esci Meg!! Manca solo mezz’ora alle otto e poi sei lì dentro da chissà quanto tempo!”
No no. Io non esco conciata così. Glielo ripeto ad alta voce tanto per farle intendere bene.
“Eddai!! Stai benissimo!!”
“Sembro una appena uscita dal concerto dei Metallica!!”
“Ma scusa a te non piacevano i Metallica??” Sì bè...che dettagli futili!
“Sì ma che c’entra?? Non sono mai andata ad un loro concerto!”
“Questo non conta! Dai che ti devo mettere lo smalto nero!”
“Pure??!!”
“Siii!!!! Ed ora apri questa porta ed esci fuori se non vuoi che la butti giù!!”
Mmh...e sia! Tre, due, uno e...
Apro la porta e la guardo irritata.
“Contenta?”
“Sei uno schiantooooo!!!!!” comincia a saltellare sul posto battendo le mani entusiasta.
Mi porta davanti allo specchio in camera mia, posiziona una sedia e mi ci fa sedere per poi prendere la mia trousse dei trucchi e incominciare con matite e ombretti neri.
Perché neri?
Bè, semplicemente perché nel mio armadio ci sono cose che nemmeno ricordavo di avere!
Fatto sta che ora ho indosso una mini (ma molto mini, a mio parere anche troppo..) nera con una cintura bianca, una maglietta bianca con una scritta nera ‘Rock My Life’ stile gotico (più o meno), con dei ghirigori grigio scuro e nero intorno.
Per concludere delle All-Star nere alte appena sotto il ginocchio, trovate in una scatola malmessa sul fondo dell’armadio, che dopo un piccolo trattamento con una spugna sembrano nuove di zecca.
“Stai benissimo! Dico sul serio...dovresti vestirti così più spesso!”
“Mmh..” non sono tanto convinta...ma va bè.
Da un ultimo tocco al trucco e mi infila qualcosa al polso.
“Ecco! Finito!”
Apro gli occhi e quello che vedo riflesso nello specchio è una mia versione molto...rockettara. Si può definire così, credo.
Ombretto nero, matita e mascara a contornare gli occhi.
Capelli resi lisci con la mia mitica piastra nuova (è un portento quell’aggeggio!!), un filo di burro cacao alla ciliegia, perché odio i lip - gloss troppo...gloss!
E...un polsino nero???
“Cosa me ne faccio del polsino??” le chiedo stranita.
“Così...da un tocco in più! E poi con questa gonna non c’è bisogno di borse! Vedi? Il tuo cell è così piatto che se lo metti in tasca non si vede!”
“Ok ok hai ragione te.” In effetti non sto malaccio!
“Ovvio!” mi dice sorridendo e con un alzata di spalle.
Mi alzo e l’abbraccio.
“Sei unica!!” le urlo nell’orecchio ridendo.
Ed è proprio così...cosa farei senza di lei??

 
‘Dlin-Dlon’
Ashley se n’è andata da qualche minuto quando suona il campanello.
“Vado io!” dico a mia mamma che è in cucina a preparare la cena per lei e mio padre.
Stranamente il mio ‘nuovo aspetto’ è piaciuto anche a lei.
Sarà di sicuro Big-Foot che mi è passato a prendere.
Ha una fortuna ad avere già la macchina!! I miei non si fidano e nemmeno la patente mi vogliono far fare.
Sfiduciati!
Prendo il cellulare e lo infilo in tasca, presa poi la felpa grigia col pelo che uso come giacca apro la porta.
Quando me la richiudo dietro mi decido ad alzare lo sguardo.
“Ciao Bi-”
La voce mi muore sul nascere.
Ma perché diavolo non guardo mai dallo spioncino prima di aprire dico io??!!
Big-Foot è altissimo, moro con sempre una punta di gel ad alzare i suoi capelli e con occhi scuri, di un colore non bene identificato.
Bè la visone è nettamente diversa.
Alto, biondo, occhi color del cielo.
E un sorriso stranito per condire il tutto.
“Ciao Ryan..” lo saluto sorpresa.

____________________________________________________________

*Angolino Mio Mio e Tutto Mio*

Ragazze non mi sembra vero che torno a postare qualcosaaaaaa!!!!XD
Scusatemi scusatemi scusatemi scusatemi davvero tantissimo per questo enorme ritardo!!! 
A dire il vero volevo già ricominciare a scrivere agli inzi di settembre ma con il fatto che da noi la scuola è cominciata l'8 e con tutte queste materie nuove...: un casino!
Fortunatamente questa settimana si stava a casa (causa mondiali di ciclismo *me tutta contenta*) e sono riuscita a scrivereeee!!!!
Inzomma....volevo rigraziarvi per essere state/i così comprensive/i (non si sa mai...magari c'è qualche ragazzo in giro..xD) ed avermi aspettato per tutto questo tempo...
Spero che questo capiolo vi piaccia!!!!

Un kuss grande grande!!!!

Silvy

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Capitolo 25
*** 24° CAPITOLO ***


FK





First Kiss








24° Capitolo












“Ciao Meg...come stai?” mi chiede sempre con quel sorriso sorpreso.
“B-bene. Scusa ma come mai qui?”
“Oh sì. Bè io e mia madre ci chiedavamo se volevate venire da noi a cena; so che con così poco preavviso di sicuro avrete già altri piani” ha incominciato a gesticolare ed è proprio buffo, oltre che divertente, stupendo, bellissimo eccetera eccetera.. “ma tentare non costa nulla giusto?” mi rivolge uno di quei sorrisi ‘Made-by-Ryan’ che mi fanno andare sempre in pappa il cervello.
“In effetti-”Non mi lascia finire che ha già ricominciato ad espormi la serata.
“E poi mi chiedevo se ti andava di vedere un film, sai devo tenere d’occhio Justin e mi chiedevo se mi volessi fare un po’ di compagnia. Sai Justin chiede sempre di te!” Scoppia a ridere e io mi unisco a lui.
“Primo: mai e poi mai starò ancora in una stanza con tuo fratello! Ho ancora gli incubi la notte sai?? E poi, senza offesa, avete mai pensato di chiamare un esorcista? Se volete vi metto in contatto io eh...” ancora la sua risata cristallina riempie l’aria.
“Secondo...bè...stasera esco. Sai, mi hanno invitato a una festa e ho detto che ci sarei stata sicuramente..” dico un po’, un po’ tanto, dispiaciuta.
Si è intristito!!
“Oh...capisco. Fa niente sarà per un'altra volta.”
Cavoli quanto vorrei mandare al diavolo la festa ma tra poco Big-Foot sarà qui!
Senza neanche farlo apposta in quel momento si ferma davanti a casa una macchina, una Peugeot credo, con lo stereo a palla.
Il finestrino del guidatore si abbassa e Big-Foot si sporge, facendo sentire la canzone a mezzo isolato: David Guetta tanto per cambiare!
Fa un fischio e un cenno con la mano nella mia direzione.
“Hey Meggie!! Sei una favola!! Dai salta su che il divertimento ci aspetta!!”
“Arrivo!!” gli urlo in risposta.
Mi rivolgo ancora a Ryan. “Devo andare...”
“Si lo vedo.” Perché ha quel tono da...geloso??! Mi sto innamorando sempre di più credo (e ciò porta a vedere e sentire cose che non esistono...molto probabile.)
Perché è così difficile ammetterlo ad alta voce?!
“Bè ci vediamo e..Meg?”
“Sì?” avevo appena sceso i tre scalini del portico, mi giro.
“Sei bellissima stasera.” Mi dice con un tono dolce, più del miele a mio parere.
“Ah ehm...grazie!” sono di un colore tendente al bordò.
Nessuno mi ha mai detto una cosa del genere, menchemeno con quel tono!
Forse non aveva intenzione di dirmelo ad alta voce, forse non voleva affatto dirmelo, fatto sta che ora Ryan, resosi conto della ‘gaffe’ è diventato del mio stesso colore.
“Vo-volevo di-di-re che..che...stai bene ve-vestita co-così e-ecco...”
“Ho capito...” gli sorrido raggiante, da dove mi arriva tutta questa sicurezza in un momento simile?? “..Grazie..”
Lui, incoraggiato dalla mia risposa sincera (forse si aspettava che lo prendessi in giro??), mi sorride e mi saluta.
Io gli rispondo con un gesto della mano, mi giro e salgo in macchina.
“Dove la porto bellezza??” mi chiede sorridendo Big-Foot.
“Ad una festa!!” gli dico felicissima.
La vita potrebbe andarmi meglio??
 

“Sei bellissima stasera...”
 

***

 
Ero alla festa da dieci minuti e il proprietario della casa, super affollata devo dire, non si è ancora fatto vedere.
Big-Foot è sparito subito dopo aver varcato la soglia, e il mio pensiero torna sempre alla mia. Soglia di casa intendo.
Giuro che se la festa non è come mi aspetto me ne torno a casa e vado a bussare alla porta accanto.
Come se fossimo telepatici, sento una voce dietro di me: “Chi sei tu e cosa ne hai fatto della vera Meg?!”
Mi volto con un sorriso e noto quello divertito e sarcastico di Andrew.
“Ah.ah. Simpatico. Vorrà dire che d’ora in poi non mi vedrai più con una gonna.” Gli rispondo  incrociando le braccia, avendo capito già a cosa si riferiva.
Si prospetta una bella discussione.
Una delle nostre.
“Ah tu hai il coraggio di chiamarlo gonna quel pezzo di stoffa?” mi dice sarcastico.
Scoppio a ridere. “In effetti è più una mini gonna.”
“Diciamo mini-pezzo-di-stoffa.”
“Diciamo che almeno ho qualcosa addosso.” Gli rispondo torva, indicandogli con un’ occhiata una ragazza che sembra abbia indosso solo le mutande.
Anche lui la nota e sorride, “Oh Hilary è grande e vaccinata.”
“Perché io no??”
“Tu no.”
“E sentiamo...perchè?” lo incito, guardandolo strano.
“Perché tu sei il mio scricciolo!!” dice come se fosse una cosa ovvia, allargando le braccia.
Rido e lo abbraccio, contenta.

Non è cambiato niente, Non è cambiato niente. Continuavo a ripetermi.
E forse era proprio così.
“Dai su! Porta qualcosa da bere. Ashley mi sta facendo diventare alcolizzata.” Gli dico torva.
“Come vuoi. Sta qui sennò ti perdo!”
E scappa senza darmi il tempo di replicare.
 

Torna poco dopo con due bottiglie, un Bacardi Lime per me e una semplice birra per lui.
Mi porge la bottiglia e da un sorso alla sua.
“Mmh...” dico dopo il primo goccio della mia bevanda preferita. “Che buono!!” urlacchio. [da notare il verbo inventato da me xD ndMe]
“Non sapevo l’alcool ti facesse questo effetto.” Ride lui.
“Te l’ho detto che sto diventando alcolizzata!!” Rido. “E comunque anche dopo una lattina di coca-cola sono fuori di testa!” In effetti quella sera uscite dal ristorante io e Ashley sembrava avessimo scolato una bottiglia di Vodka! E avevamo preso solo una coca e un’aranciata.*
“Allora dovrebbero incominciare a vietarla!” Queste parole e una risata provengono da dietro di me.
Non faccio in tempo a girarmi che un ragazzo abbastanza alto, circa come Ryan per intenderci, con capelli scuri e occhi come il mare si affianca a me e Andrew.
“Adam, ciao! Sei venuto poi!” lo saluta con una pacca sulla spalla, Andy.
“Sì, scusa se non ti ho avvertito ma sono riuscito a trovare qualcuno che stesse a casa solo all’ultimo momento.” Gli risponde questo fantomatico Adam.
“Non preoccuparti. Ti presento una persona, nonché il mio scricciolo preferito.” Dice Andrew mettendomi un braccio a circondare le spalle.
Ora ho tutta l’attenzione del mare su di me.
“Piacere, Adam.”
Mi porge la mano che stringo.
“Megan, Mag, Meggie, tutto ma non scricciolo grazie.” Gli dico sorridendo.
Le due risate dei ragazzi si fondono a questa mia uscita.
“Adam è il nuovo acquisto di Aptos, scricciolo. Vie-”
 “ANDREW!!!!!”
Un grido lo interrompe e porta la nostra attenzione sulla destra, dove un ragazzo biondo si è messo a ballare su un tavolo, usando l’attaccapanni come palo.
Tutti intorno a lui lo incitano e se la ridono.
...
Spero per Philip che sia ubriaco, da non ricordarsi l’indomani l’enorme figura di merda che sta facendo.
 

“Bè....Allora –colpo di tosse imbarazzato- Adam, da dove vieni?” gli chiedo, essendo rimasta da sola col ragazzo.
Andrew era andato a cercare di far scendere Philip dal tavolo.
Risultato?
Ora sul tavolo erano in due.
Matematico che andava a finire così.
“Oh, ti stupiresti se te lo dicessi.” Mi risponde enigmatico facendo un sorrisino da svenimento.
Non c’avevo fatto caso prima, ma Adam è proprio un bel ragazzo.
Occhi color del mare più profondo, capelli color cioccolato fondente, labbra color pesca e quel neo sulla guancia destra che sembra ti dica ‘dammi un bacino!’.
...Sì, decisamente l’alcool mi da alla testa.
“Oh non ti preoccupare, dopo aver visto quello” faccio segno con la testa verso i due ballerini improvvisati “non mi stupisco più di niente...”
Sorride.
Non deve sorridere! Mi distrae!
“Bè, vengo da Miami.”
Scoppia a ridere davanti alla mia reazione.
In effetti: sono rimasta a bocca aperta!
Dolcemente si avvicina di un passo e con un dito me la fa chiudere.
“A quanto pare ti ho stupito.” Afferma sorridendo.
“Eccome! Dalla Florida alla California! E’ un bel pezzo...!”
“Mi è sempre piaciuta la California.” Mi dice con un sorriso malizioso, di cui però non colgo l’allusione.
“E a me la Florida! Miami! Jacksonville!” Io sono entusiasta. Ho sempre desiderato viaggiare, ma purtroppo i miei viaggi sono limitati a San Francisco e St.Louis. E qualche città nelle vicinanze.
Mi risveglio dal mio sogno ad occhi aperti e guardo Adam che continua a guardarmi attentamente.
“Oddio! Ho qualcosa in faccia?? Sui capelli??” Allarmata mi tocco tutto il viso in cerca di qualcosa che, vista la sua risata, non esiste.
“No no. Scusa, mi ero...come dire...incantato.” Mi dice sorridendo.
“Ah!” No, aspetta.
Forse ho capito male.
Incantato in che senso?! Espongo i miei dubbi ad alta voce.
“Incantato...incantato!” Mi risponde, come se fosse ovvio.
“Ma incantato nel senso ‘guardo ma non vedo’ oppure...?” Gli chiedo ancora più confusa.
Nessun ragazzo si era mai degnato di guardarmi a lungo!

...Bè...forse uno...
Mi suggerisce una vocina nella mia testa.
Sì, forse uno.
Le rispondo. Che già rispondere ad una voce che senti solo tu non è una cosa tranquillizzante.
Ride. “Sei proprio forte!”
Arrossisco e biascico un grazie a mezza voce.
Non ha risposto comunque. Vabbè lasciamolo in pace sennò chissà che va a pensare...
“Comunque...dato che hai...16 anni?”
“17...” Mi corregge.
“17...Ho sentito che verrai alla mia scuola!” Gli sorrido.
Il verbo sentire non è proprio azzeccatissimo, sarebbe meglio dire ‘ho ascoltato una persona che me l’ha riferito’. Ma sarebbe molto, molto strano sentirselo dire.
“Esatto! Sono andato stamattina e la segreteria mi ha detto che sarò nella classe terza, sezione A.” Mi risponde, prendendo un sorso dal suo bicchiere.
Ecco.
C.V.D.
Come Volevasi Dimostrare.
La mia.
 

“Allora ci vediamo lunedì Meg! Tienimi il posto mi raccomando!” Mi dice sorridendo Adam.
La festa è quasi finita e io sono andata a recuperare Thomas-alias-Big-Foot per farmi riportare a casa.
Mentre lui mi aspetta in macchina, io sto salutando Adam.
Che ho scoperto essere un ragazzo simpatico, che no si impiccia degli affari tuoi, e ultimo, ma non meno importante, bello!
Insomma, viva la fortuna!! Non lo si trova tutti i giorni un ragazzo che dopo due ore non ci abbia ancora provato! E noi in queste due ore abbiamo parlato e ballato a più non posso!
“Certo non ti preoccupare.” Sorrido.
Si abbassa fino a poggiare le sue labbra sulla mia guancia.
“Buona notte.” Sussurra, ancora a distanza di un respiro dal mio viso.
“Buona notte.” Pigolo io.
Dopo quel suo gesto la mia voce sembra essere partita per un viaggetto.
Stiamo in silenzio per un attimo che sembra durare un’eternità quando la voce di Big-Foot ci riscuote entrambi.
Sospiro.
“Bè, ci vediamo allora.” Gli dico, ancora rossa come un peperone per quel suo gesto.
Non so perché ma quando le sue labbra mi hanno toccato, ho sentito un tamburellare frenetico nel petto. Qualcosa lì in mezzo cercava disperatamente di uscire a quanto pare.
 

Appena tornata a casa saluto svelta mia madre che è rimasta sveglia ad aspettarmi e salgo di corsa le scale, fino a fiondarmi in camera mia.
Chiudo di scatto la porta e mi butto sul letto a pancia all’aria, con ancora un sorrisino sulla faccia.
Mi addormento così, ancora vestita. E quando mi sveglio la mattina successiva, ricordo che nei miei sogni era ricorrente l’immagine del mare più blu, e del cielo più azzurro.
Per poi stabilizzarsi su un’immagine di un mare profondo in un cielo limpido e con delle strane nuvolette dorate.**







__________________________________



* Potete non crederci ma è successo veramente. XD
**Non serve essere Freud per interpretare il sogno, voi che dite? ;-)

Prima di tutto vi faccio gli auguri di Natale (meglio tardi che mai xD) e di buon anno!!!!!! Vi adoro!!!!!

Poi...parlando d'altro...

*Aspetta il lancio di pietre e altre cose. Per favore oggetti contundenti no eh!XD*

Oddio. Ben....*calcolo veloce* 3 mesi di assenza!!! 3 mesi!!!
ç____________________________ç
Non ci sono parole per chiedere perdono, quindi non lo farò.
Purtroppo quest'anno (o l'anno scorso, visto da un altro punto di vista xD il 2008 cmq...) ho incominciato la terza come vi ho detto, e..bè...dire che i miei voti facevano schifo era un eufemismo.
Quindi ho cercato in tutti i modi di'recuparare' e strano ma vero a parte due materie ora ho la suff e qlcs in più in tutto!!
Detto questo, il tempo per stare al pc era minimissimo e scrivevo giusto qualche riga ogni tanto.
In queste feste mi sono messa qui e ho riscritto 3 volte il cap perchè ogni volta avevo in mente qlcs di diverso....
Questo è il risultato.
Passo ai ringraziamenti:

- Billuzka: le tue recensioni sempre presenti mi fanno diventare un fontana. T_______T Glassie!!!!! Spero che il nuovo acquisto della fic ti piaccia!!!XD Küssen!!!^^

- Midnight Dream: XD eccoti accontentata!!XD con moooooooooolto ritardo ma, come dico sempre, meglio tardi che mai xD Kiss

- vero15star: mi odierai con questo ritardo... T________T mi dispiace tantissimo di tenervi sulle spine così tanto.... Spero comuqnue che ti piaccia!!!^^ kiss

- Kokky: Waaaaaah!!! Anche a me piace Meg in nero!!!XD Ash è praticamente la mia migliore amica....cambia solo il nome perchè il suo modo di essere è uguale ^_^ Ecco Ryan!!..Il buon vicino di casa XD un bacio!! e grazie di dirmi cosa ne pensi!!!^^

Ringrazio anche le tantissime persone che leggono (lo so che ci sieteeeee xD datemi un segno del vostro passaggio!! Mi farebbe tantissimissimo piacere ^^) e le *rullo di tamburi* 64 persone che mi hanno messo tra i preferiti!!!!!!!!!!!!!^___________^




Un bacio a tutte!!!!
Silvy

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