First Kiss di piccis (/viewuser.php?uid=41663)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° CAPITOLO ***
Capitolo 2: *** 2° CAPITOLO ***
Capitolo 3: *** 3° CAPITOLO ***
Capitolo 4: *** 4° CAPITOLO ***
Capitolo 5: *** 5°CAPITOLO ***
Capitolo 6: *** 6° CAPITOLO ***
Capitolo 7: *** 7° CAPITOLO ***
Capitolo 8: *** 8° CAPITOLO ***
Capitolo 9: *** 9° CAPITOLO ***
Capitolo 10: *** 10° CAPITOLO ***
Capitolo 11: *** 11° CAPITOLO ***
Capitolo 12: *** 12° CAPITOLO ***
Capitolo 13: *** 13° CAPITOLO ***
Capitolo 14: *** 14° CAPITOLO ***
Capitolo 15: *** 15° CAPITOLO ***
Capitolo 16: *** 16° CAPITOLO ***
Capitolo 17: *** 17° CAPITOLO ***
Capitolo 18: *** 18° CAPITOLO RYAN POV prima parte ***
Capitolo 19: *** 18° CAPITOLO RYAN POV seconda parte ***
Capitolo 20: *** 19° CAPITOLO ***
Capitolo 21: *** 20° CAPITOLO ***
Capitolo 22: *** 21° CAPITOLO ***
Capitolo 23: *** 22° CAPITOLO ***
Capitolo 24: *** 23° CAPITOLO ***
Capitolo 25: *** 24° CAPITOLO ***
Capitolo 1 *** 1° CAPITOLO ***
First Kiss
Everybody
needs somebody
Everybody needs somebody
to love
Someone to love
Sweetheart to miss
Sugar to kiss
I need you you you
I need you you you
I need you you you...
Everybody
Needs Somebody To Love – The Blues Brothers
Mi
guardo allo specchio. Un disastro come al
solito. Mi metto alla ricerca della spazzola, mi do una sistemata e
prendo i primi vestiti che trovo nell’armadio: jeans a pinocchietto e una maglietta
bianca con la scritta nera. L’abbinamento può
andare... metto le mie inseparabili
Silver e sono pronta a uscire. Ora manca solo la borsa;
prendo quella dell’eastpak
blu scuro e ci metto dentro l’indispensabile, cioè
mp3, cellulare, portafoglio, chiavi di casa, i rayban
e il libro della settimana. Un’ultima occhiata allo
specchio... Eccomi:
colorito un po’ pallido, altezza nella media, capelli
abbastanza lunghi castano chiaro con riflessi oro, occhi verdi
– marroni. Io...Maggie Stuart,
pronta per andare a passare una domenica pomeriggio in perfetta
tranquillità.
Esco
di casa appena in tempo per prendere la corriera che porta in centro.
Prenoto la fermata ,
saluto la vecchietta che nel frattempo mi ha raccontato la sua vita,
scendo ed entro nel parco. Impiego circa un quarto
d’ora per trovare l’ombra di un albero
lontano dalle famiglie che fanno pic
– nic...mi
sento solitaria oggi. A
impresa compiuta mi siedo appoggiando la schiena al tronco di una
vecchia quercia.
La
giornata è stupenda: clima primaverile con un leggero
venticello che porta l’odore dei fiori e che mi scompiglia i
capelli...Ok, basta
filosofeggiare. Prendo il libro che aspettavo da qualche mese: New Moon di Stephenie
Meyer. Ci ho messo
parecchio a trovare una libreria che ce
l’avesse in questo buco di
città....che nervi!! Non riesci mai trovare ciò
che cerchi qui. Guardando la copertina col fiore bianco e rosso penso
che la giornata sarà bellissima e tranquilla, ma tornando al
libro...L’ho iniziato ieri, tolgo il segnalibro e mi do alla
lettura:
Prese fiato e per un istante i, suo sguardo vagò in
basso sul terreno. Sulle sue labbra, una smorfia accennata. Quando
finalmente mi guardò di nuovo, era diverso, duro, come se
l’oro liquido dei suoi occhi si fosse congelato.
<< Bella, non voglio
che tu venga con me.>> Scandì quelle parole
lentamente, con cura, lo sguardo freddo sul mio viso, in attesa che cogliessi il senso
della frase.
Oh
mio Dioooo!!!
Una lacrima calda, a quelle parole di Edward,
scende sulla mia guancia.
Restammo
in silenzio mentre
ripetevo tra me le sue parole, come ricercandovi un senso o
un’intenzione che mi era sfuggita.
“Ciao!”
una voce maschile mi distrae da quel momento tragico. Abbasso il libro,
asciugo velocemente l’unica lacrima, sollevo piano lo
sguardo: adidas
bianche, pantaloni al ginocchio beige con una
polo rossa infilata dentro, e un viso d’angelo
che mi guarda sorridendo.
Pensavo che facce così belle ce
le avessero solo i cantanti o gli attori...be’,c’è
sempre l’eccezione che conferma la regola...Capelli castani
tendenti al biondo, un po’ mossi, che gli coprono leggermente
gli occhi, labbra rosee e iridi azzurre come il mare con delle
pagliuzze dorate, che strano colore...
Dopo averlo esaminato in due – tre secondi dalla testa ai
piedi mi giro un attimo a vedere se nei dintorni
c’è qualcuno. No solo lui ed io.Credo ce
l’abbia con me...
“Ciao..” dico
timida, penso che prima o poi se ne andrà quindi torno a
guardare il libro...
<<
Tu...non...mi
vuoi?>>
“Come
va? Tutto ok? Ho visto
che eri qui tutta sola e hai gli occhi un po’ rossi...Ti
senti bene?” Ancora sto tizio qua...Però...che
carino s’è preoccupato...
“Sì
sto bene grazie. Sono solo un po’ troppo emotiva, e leggendo
una parte di questo libro...”
la mia voce va
calando,lascio la frase in sospeso e mi sento arrossire.
Questa spiegazione potevi risparmiartela Maggie...
Lui mi guarda e sorride divertito.
Giuro che se ride gli spacco
la faccia.
“Oh capisco..” e
non smette di sorridere...Meglio concentrarci di nuovo sul libro, prima
di fargli male...
...ecco ho perso il segno...dov’ero??...ah
sì…
<<
Tu...non...mi
vuoi?>>
<<
No>>
Ecco la lacrima solitaria
che ritorna...Oh no!!...non
adesso!!...non davanti a lui!!
Ed ecco che ridacchia...me l’asciugo facendo finta di non
sentirlo. Mi alzo e lo fulmino con gli occhi. “Spero che ti
stia divertendo...ora devo andare.”
Metto il segno a
pagina 66, sto rimettendo il libro nella borsa
quando mi accorgo che qualcosa non va: non lo sento
più ridere.
Finalmente se n’è andato!!
“No dai scusami...è solo che non ho mai conosciuto
qualcuno che piangesse mentre legge un libro.” No
è ancora qui…Almeno si è
scusato..
“Comunque
io mi chiamo Ryan e
sono appena arrivato in città.” Aggiunge.
“Be’...accetto
le tue scuse. Io mi chiamo Maggie, piacere.”
E stringo la mano che mi tende con l’accenno di un sorriso.
“Bene. Devi
veramente andartene o ti va di fare un giro?” mi chiede con
il sorriso sempre sulle labbra.
Chissà se se ne mai reso conto che il
suo sorriso è bellissimo...
“No, a
dir la verità ho ancora tutto il pomeriggio a
disposizione” gli rispondo un po’ più
felice.
Be’...la giornata sta andando
di bene in meglio...
************************************************************************
Ok....spero vi piaccia...>.<
ho cercato di usare l'html....spero nei prox cappy di riuscire a usarlo
meglio...^^
|
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Capitolo 2 *** 2° CAPITOLO ***
DRIIN-DRIIIN-DRIIIN…
…Spengo
con la delicatezza
di un elefante la sveglia e mi giro dall’altra parte,
mettendomi la coperta
sulla faccia. Oggi non ho proprio voglia di andare a scuola.
E’ lunedì, il che
vuol dire due ore di filosofia, una di matematica e una di biologia:
giornata
pesante!
“Maaaag!!!
Svegliati che
sono già le sette e cinqueeeee!!!!” ..mia madre.
“Come
se non lo sapessi…”
mormoro, e immergo la testa nel cuscino ancora di più.
Ad un certo
punto sento un
frusciare di foglie e il cinguettare degli uccelli.
Foglie??..Uccelli??
Mi decido ad
aprire gli
occhi: mia madre è entrata in camera senza bussare, come suo
solito, e s’è
presa la briga di spalancare le finestre.
Mi alzo,
riluttante, e con
uno sbadiglio la saluto “
‘Giorno….Bussare e avvertire che apri è
un optional
vero??”…ho ancora la voce impastata dal sonno.
“Salve
tesoro!!! Ti vado a
preparare la colazione, ok?” “No grazie
mamma…mangio qualcosa al bar della
scuola.” Le dico dirigendomi verso la porta del bagno.
“Oh…come vuoi…ti devo
accompagnare io oggi??”
Alzando gli
occhi al cielo
le rispondo “No. Vado col pullman…come tutti gli
altri giorni…possibile che una
volta a settimana ti dimentichi??” la domanda, ovviamente
retorica, mi esce con
una nota acida. Si sa…la mattina presto sono un
po’ scorbutica.
“Scusami,
in questi ultimi
tempi ho la testa da tutt’altra parte…”
risponde mentre va in camera sua.
Io intanto
sono in bagno a
cercare di mettere a posto la balla di fieno che ho in testa, impresa
folle.
Ok, parte destra in ordine. Parte
sinistra…mmh…c’è questo
ciuffo ribelle che
non ne vuole sapere di stare giù.
A mali estremi, estremi rimedi. Bagno un
poco la spazzola e lo pettino: ok, ora sta giù!
Torno in
camera e per
prima cosa chiudo le finestre, poi mi avvicino all’armadio e
inizio la ricerca
dei vestiti per la giornata.
Mmh…pantaloni
lunghi o corti??...corti…oggi si
muore dal caldo.
Prendo i
bermuda celesti a
scacchi marroni e bianchi, la maglietta dell’ Hard Rock
Cafè marrone a maniche
corte e indosso le Silver.
Guardo
l’orologio: mancano
ancora 15 minuti.
Torno in
bagno, mi lavo i
denti ,mi metto la matita e del burrocacao.
DRIIIIIIIIN…
…
“Vado io!!” urlo, prendo
lo zaino, apro la porta e prima di richiuderla saluto “Ci
vediamo oggi.”
“Certo. Buona giornata tesoro!!”
all’unisono mio papà e
mia mamma.
Appena mi
giro mi ritrovo
davanti Ashley, la mia compagna di banco, nonché mia
migliore amica. E’ alta
più o meno come me, occhi scuri capelli castano scuro quasi
neri. Indossa una
maglietta maniche corte nera, pantaloncini che le arrivano sopra il
ginocchio
beige, ballerine marroni.
“Ciao
Mag!” “Ciao Ash!”
solo io posso chiamarla così…a lei non piace, ma
il suo nome mi sembra troppo
lungo. Ha smesso di lamentarsi di questo nomignolo solo due anni fa.
Ci avviamo
verso la
fermata di fronte a casa mia.
Appena
arrivate compare il
pullman…che tempismo!!
Saliamo e
cerchiamo due
posti liberi. Trovati!! In fondo…i nostri preferiti.
“Allora…che
hai fatto
ieri??” Ecco. Il lunedì mattina inizia sempre con
un questionario sul week-end.
“Be’…ho
dormito fino alle
dieci ieri, ero esausta. Poi ho fatto i compiti e sono uscita, sono
andata al
parco, volevo starmene tranquilla a leggere New
Moon.”
Stiamo sul
vago…non diciamo niente su Ryan…
“Ma
fai sempre le stesse
cose alla domenica??!!” Eccola che si lamenta. “Non
è successo niente al
parco?? Oppure sulla strada…che ne so…non hai
visto ragazzi carini?”
Ma come
fa??!!...Ha il
sesto senso??? Espongo i miei pensieri ad alta voce.
“Madò
Ash!!..Hai il sesto
senso??!!” Le dico ridacchiando…
“Ah-ah!!
Lo sapevo che era
successo qualcosa!!! Dai racconta tutto per filo e per
segno!!..Com’era??
Carino?? Ci hai parlato?? Quanti anni aveva?? Gli hai chiesto il numero
vero??”
“Hey
calmati!!...Ho perso
il filo!!!...E poi cosa ti fa pensare che fosse un ragazzo??”
Questa
ragazza
mi spaventa…come diavolo fa a sapere tutto!!???
“Be’…perché
sei arrossita
quando te l’ho chiesto…Ma non sviarmi ancora.
Racconta!”
“Ok,
ok…Allora…Stavo
leggendo il libro quando ad un certo punto sento una voce che mi chiede
se sto
bene…non fare quella faccia!!...Mi ero lasciata trasportare
dalla lettura e mi
era scesa qualche lacrima…sai come sono fatta..”
“Sì
sì…Ti conosco troppo
bene…ma saltiamo i
preliminari…com’era???”
“Ahahahah…subito
al sodo
ne?...Be’…come definirlo…Stupendo!!
E’ alto poco più di me, cinque centimetri
circa, ha i capelli biondi – castani, occhi azzurri ed
è simpaticissimo!!”
Ash sta
ridacchiando…”Perché ridi
scusa??” “Dovresti vederti..ahahah…hai
gli occhi che
brillano!!! Sei cotta a puntino cara….”
Metto il
broncio. “Non è
vero!!...Comunque stavo dicendo…”
“Sì scusami, vai avanti…”
“Vabbe’…taglio
corto…mi ha
chiesto se volevo fare una passeggiata e io gli ho detto di
sì. Siamo andati a
prendere un gelato e parlando mi ha detto che si è appena
trasferito..ah dimenticavo…ha
16 anni pure lui…e poi be’…abbiamo
parlato del più e del meno fino alle sei.
Circa due ore. Poi sono tornata a casa. Contenta ora??”
“Certo
che si!!...Ma come
si chiama??..Gli hai chiesto il numero vero??” Durante la mia
‘confessione’
si era fatta attenta e
serissima.
“Si
chiama Ryan e non so
quando lo rivedrò…mi sono dimenticata di
chiedrgli il numero…”
“Sei
sempre la solita…dai
andiamo.”
Senza neanche
accorgermene
eravamo arrivate di fronte a scuola. Scendiamo e ci avviamo verso il
bar.
Durante la
nostra piccola
colazione a base di cappuccino e brioche, mi ha raccontato che ha fatto
lei
ieri. E’ andata dai suoi nonni, e c’erano pure
tutti i suoi cugini più piccoli.
A questo punto della ‘storia’ eravamo
già sedute in classe.
“Ed
è stato uno strazio!!!...Johnatan
e Tommy continuavano a litigare…alla fine della serata avevo
un mal di testa
che neanche ti immagini.”
“Ciao
ragazze!!” Lizzie si
sta avvicinando al nostro banco. E’ simpatica, di solito
stiamo sempre insieme
all’intervallo. Lei ha i capelli biondicci e gli occhi
castani, anche lei è
alta più o meno come me ed Ashley.
“Ciao
Lizze! Come va?”
“Bene
bene…voi?” “Bene
grazie…” rispondiamo in coro io e Ash.
“La
sapete la
novità??...Avremo un nuovo compagno di classe! Un altro
ragazzo. Ma di femmine
non ne arrivano mai??!”
“Wow
non lo sapevo…di
sicuro ha già fatto amicizia con il gruppo di
Daniel…ora non si staccherà più
da loro. I maschi…mpf…chi li capisce?”
a quest’ultima affermazione io e Lizzie
ridacchiamo…
Ecco che
arriva il gruppo
di Daniel: sono sempre insieme, non so neanche se in bagno ci vanno
insieme o
si possono staccare.
Jake e Mark
davanti,
Richard e Derek chiudono la fila, mentre in mezzo ci sono Matthew,
Daniel e il
ragazzo nuovo credo…non riesco a vedere
bene…c’è la testa di Matthew in mezzo.
Ecco si è spostato…
Strabuzzo gli
occhi e
spalanco la bocca dalla sorpresa…
…Ryan.
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qst volta ho scritto un pò più grande...XD
moltissimissmi grazia a CucciolottaFly e a Giuliathebest che hanno commentato....e grazie anke a ki ha solamente letto....^^
spero ke qst cappy vi piaccia.... >///< |
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Capitolo 3 *** 3° CAPITOLO ***
E’
un sogno troppo bello
per essere vero…vi prego non svegliatemi!!!
Dopo
un attimo di smarrimento
chiudo la bocca che si era inavvertitamente spalancata, tiro fuori il
libro di
filosofia: non è mai stato così interessante come
in quel momento.
“Wow!!...Avete
visto il
nuovo acquisto della classe!!?? Uno schianto” sussurra Lizze.
“Questa
volta devo darti
ragione Liz..” mormora Ash.
“La Sofistica.
La parola “sofista” indica una
persona che fa, per professione, l’insegnante; ma
anziché raccogliere una
scuola…”
“Hey
Mag…Non dici niente
del nuovo arrivato?” mi chiede Ash.
“Carino…”
le rispondo
senza alzare gli occhi dal libro.
Intanto
Ryan e gli altri
si erano fermati a parlare vicino all’entrata della classe;
senza neanche
accorgermene avevo alzato lo sguardo per vedere cosa stavano facendo,
lui si
sta girando da questa parte e…
…E
la professoressa di
filosofia, Mrs Miller, entra in quel preciso istante.
Che
tempismo quella
donna…magari mi salutava!!!
Lizze
torna al suo posto
in seconda fila, mente i ragazzi prendono posto verso il fondo
dell’aula.
Ryan
passa di fianco al
banco mio e di Ash e…Mi saluta!!!
“Hey,
ciao Maggie!” mi
dice col suo solito sorriso stampato in faccia.
“Ciao
Ryan!” gli rispondo
sorridendo.
Lui
passa oltre e va a
sedersi due posti dietro di noi, nell’altra fila, di fianco a
Daniel.
“Buongiorno
ragazzi! State
comodi.”
“Buongiorno
Mrs Miller.”
Rispondiamo all’unisono.
Ci
sediamo e come
sospettavo Ash da il via all’interrogatorio mentre la prof.
compila il
registro.
“Cosacosacosa???!!!”
ha
gli occhi fuori dalle orbite “Quello
è Ryan?? Direi che sei cotta…” dice
scuotendo la testa.
“Mpf…studia
filosofia che
è meglio…”
Fa
finta di non sentire
“Dunque tu lo conosci…mmh…”
“E con questo scusa??”
S’illumina
in un sorriso
“Mi pare ovvio no?? Me lo devi presentare!!”
“Oooh…”alzo
gli occhi al
cielo.
Eccola
che sghignazza…
“Bene ragazzi,
vedo che avete già conosciuto
il nuovo arrivato: Ryan McEvans. Ciao Ryan, io sono la professoressa di
filosofia, Mrs Miller.”
“Salve
Mrs Miller”
risponde Ryan..Che bella voce….ok, basta…questa
è un’ossessione!!
“Bene
cominciamo.
L’argomento per oggi era…ecco, la sofistica.
Vediamo chi possiamo interrogare
oggi…mmh…” e incomincia come suo solito
a far scorrere il dito sul registro, su
e giù, su e giù, su e…
“Miriam,
parlaci della
sofistica.”
“La
sofistica è…”
Miriam…la più intelligente, nonché
secchiona, della classe. Avrà di sicuro un
8, se non 9.
E
l’ora passa così, tra le
domande della prof, le risposte di Miriam, alcuni interventi da parte
di quelli
a posto. Miriam torna a sedere con il suo solito 8.
Le
altre due ore passano
in un lampo, più volte sono stata tentata di girarmi per
guardare Ryan, ma per
fortuna mi fermavo in tempo.
DRIIIIN
La
campanella. La
salvezza.
C’è
una gran confusione:
il rumore delle sedie che si spostano, le urla dei ragazzi
già in corridoio, la
professoressa che tranquilla detta i compiti, noi che altrettanto
tranquilli
usciamo dalla classe senza neanche ascoltarla.
Mi
alzo e mi guardo
attorno in cerca del viso d’angelo: troppo tardi,
è già uscito.
Io,
Ash e Lizze ci
dirigiamo verso la macchinetta del caffè. Non ascolto la
loro conversazione: so
già che Ashley sta aggiornando Liz su Ryan.
Inserisco
la chiavetta e
prendo il solito caffè macchiato con 4 zollette di
zucchero.
Che
stupida sono
stata…dovevo immaginarlo che sarebbe venuto qui a scuola. Mi
aveva detto che lì
a Seattle faceva lo scientifico…e questo è
l’unico in città. Ma certo non
pensavo che sarebbe capitato proprio nella mia stessa sezione!
Il
caffè è pronto e Liz mi
sta guardando con la coda dell’occhio.
“Che
c’è Liz?” le chiedo
con un sospiro mentre giro il caffè.
“No
niente…stavo pensando
a quello che mi ha appena detto Ashley. Sei proprio
cotta…” il sorriso che è
comparso sul suo viso è, in qualche modo, malizioso.
“Ma
perché tutte due
pensate che mi piaccia??! Ci ho parlato ieri per due ore
soltanto…non è abbastanza
per dire che mi sono innamorata di lui.” Le dico mettendo il
mio, ormai famoso,
broncio.
“Se
lo dici tu..” conclude
con un alzata di spalle.
DRIIIN
Ritorniamo
in classe. Ryan
è già seduto ma per fortuna è girato a
parlare con Matthew per accorgersi che
lo sto guardando.
Mi
siedo e in quel preciso
momento entra il prof di biologia, il signor Masen.
“Salve
ragazzi. Seduti.”
“Buongiorno
prof.” e ci
sediamo.
Oggi
è giorno di
spiegazione. Non ho voglia di starlo a sentire, in biologia vado
bene…studierò
poi a casa.
Mi
metto a guardare fuori
dalla finestra. Il cielo si sta annuvolando, domani o stanotte
pioverà al 100%.
Fuori
c’è la 2°C che fa ed.
fisica. Ecco lì
Stephen, il fratello minore di Miriam, che è tutto il
contrario di sua
sorella: per lui c’è prima lo sport
poi lo studio, prima gli amici poi tutto il resto. Sorrido a questo
paragone.
Torno
a guardare il prof e
sbircio sul libro di Ash per vedere la pagina: “Molluschi ed
Echinodermi”.
Sembra
interessante, penso con un sorriso.
Dopo
dieci minuti suona la
campanella delle 12 e 10. La fine della giornata!
Metto
via tutto molto
velocemente, mi alzo e aspetto Ash. Quando anche lei ha finito ci
avviamo fuori
dalla classe, dove ci aspetta Lizze. Appena uscite dal cancello ci
troviamo
davanti Robby, il fratello maggiore di Lizze.
“Ciao
ragazze!” “Ciao
Robby” rispondiamo all’unisono io e Ash.
“Hey,
vi va di venire da
me a studiare oggi?” ci chiede Liz.
“Per
me va bene…tanto oggi
i miei non ci sono.” Ashley accetta volentieri.
“E
tu Mag?”
“Io
oggi proprio non
posso…devo fare un sacco di cose. Sarà per la
prossima volta.” Le dico con un
sorriso.
“Certo!!!
Allora a domani!
Ciao Maggie!”
“Ciao
Liz! A domani!”
“A
domani Mag!!” “A domani
Ash. Ciao Robby.”
“Ciao!”
ed ecco l’auto che
sfreccia via.
Mentre
scambiavo tutti
questi convenevoli il pullman partiva. Aspetterò il prossimo.
Arrivata
alla fermata mi
tolgo lo zaino dalle spalle e mi metto comoda ad aspettare per 20
minuti.
Uff..sono
l’ultima…
“Hey Mag!!”
---------------------------------
grazie ancora x le recensioni!!!>///<
a presto col prox cappy.... ;) |
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Capitolo 4 *** 4° CAPITOLO ***
“Hey Mag!!”
Mi
sento chiamare, mi giro
e vedo Ryan venirmi incontro.
Appena
arriva anche lui
alla fermata lo saluto “Hey, ciao Ryan! Pensavo di essere
rimasta solo io…”
Mi
sorride “Sbagliato!
Comunque…stai aspettando l’autobus?”
“Sì,
parlando con Ashley e
Lizze ho perso quello delle 12 e 10…fortunatamente i miei
non tornano a casa
per pranzo, così non dovrò sopportare la
ramanzina di mio padre; anche se tardo
solo 2 minuti sclera!!” gli dico esasperata alzando gli occhi
al cielo.
Sorride
“Come ti
capisco…anche mia madre è così. Anche
lei non torna per pranzo, che ne dici di
andare a mangiare insieme?”
Cosacosacosa???
Mi sta
chiedendo di uscire?!? Naaaa….è solo un pranzo
fuori tra amici…
“Certo.”
“Bene allora fai
strada…non conosco ancora molti posti qui.”
Gli
sorrido e prendo la
cartella, “Ok, andiamo.”
Ci
incamminiamo verso il
Glamour, il bar dove vado di solito, che non è neanche molto
lontano dalla
scuola. Durante il tragitto rimaniamo in silenzio, chissà
lui a cosa pensa…
Dopo
5 minuti arriviamo al
bar, ci sediamo a uno dei tavolini rossi con lo stemma della coca-cola
che sono
sistemati fuori e appoggiamo gli zaini sulle due sedie rimanenti.
Sta
per parlare quando
arriva una ragazza abbastanza alta, sui 19 anni, con i capelli di un
rosso
scuro mossi, occhi scuri.
“Ciao
Maggie” mi saluta
con un sorriso.
“Ciao
Amy”, rispondo al
saluto e al sorriso, è Amy, la cameriera.
“Ciao”
la saluta anche
Ryan.
“Ryan
lei è Amy, fa la
cameriera qui al Glamour. Amy, lui è Ryan, un mio nuovo
compagno di classe.”
Faccio le presentazioni.
“Ciao
Ryan. Allora, vi
porto il menù o sapete già cosa
ordinare?”
“Portaci
il menù grazie.”
Dopo
poco ritorna con i
due pezzi di carta plasticata rosa, i menù.
Io
faccio finta di guardarlo
perché so già cosa prendere; Ryan gli da un
occhiata e poi lo riappoggia sul
tavolo. E’ il momento giusto per parlare.
“Allooora…”
esordisco io
“Non mi hai ancora detto se ti piace la scuola e la
classe…”
“Be’,
mi trovo bene, e
sono tutti molto simpatici. A parte il prof di biologia che a quanto
pare ha un
debole per i molluschi e cose simili.” Mi risponde con un
sorriso divertito.
Sogghigno
“Hai ragione..”
A
quel punto arriva Amy
con il suo blocchetto per le ordinazioni e la penna in mano.
“Avete
deciso?”
“Io
sì. Per me una
focaccia fantasy e una coca.”
“Bene”
dice mentre segna
“E per te?” chiede a Ryan.
“Per
me un pantera rosa
panino e una coca.”
“Molto
bene…” “Aspetta..mi
sono dimenticata di dirti di metterci la salsa nel mio.” Le
dico fermandola.
“Ah
ok…” lo annota e va
via.
Speriamo
che non pensi
che sia una mangiona dato che il fantasy contiene un bel po’
di roba:
insalata, prosciutto cotto, tonno, pomodori, uova e salsa.
“Però…mangi
eh?” mi chiede
con un sorrisetto.
“Guarda
che non è tanto”
gli dico mettendo il mio solito broncio, arrossisco e abbasso il capo.
“Ahahahah….e
dai dicevo
così per dire…” ma il suo sorrisetto
non lo abbandona.
“Va
be’ lasciamo perdere.
Comunque, ho visto che stamattina sei entrato in classe con Daniel e la
sua combriccola…li
conoscevi già?” gli chiedo cambiando discorrso.
Mi
risponde sempre con il
sorriso “Sì…in un certo
senso.”
“Se
posso confidarti una
cosa, a me non stanno molto simpatici. Si credono chissà
chi, soprattutto
Daniel e Matthew. Mpf. Sono solo dei superficiali. Loro due e di sicuro
i loro
parenti…da qualcuno devono aver preso no?”
Sghignazza…
E
ora che ho
detto?!?
“Perché
ridi scusa?”
sbotto. Intanto arrivano le nostre coche.
“Perché
per un certo senso
hai ragione, sono un po’ superficiali. Ma se li conosci
bene…dopo ti stanno
simpatici.”
Apro
la coca e ne verso un
po’ nel bicchiere.
Mentre
porto il bicchiere
alla bocca gli rispondo, “E tu come fai a dirlo!? Se non
sbaglio sei arrivato
solo da 4 giorni…”
Mi
risponde mentre bevo:
“Lo so perché Daniel è mio
cugino..”
La
coca mi va di traverso
e incomincio a tossire, mentre lui se la ride sotto i baffi…
Mi
accorgo di essere
arrossita fino alla punta dei capelli.
Ecco
un’altra figura di merda da aggiungere alla
lista...
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grazie x le recensioni!!!!!!!
sn contenta ke vi piaccia!!!^^
ci metto un eternità con sto HTML....XD
i cappy sono pronti fino all'11...
ade ke ho capito cm funziona il progr x l'html spero di essere
più veloce...^^
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Capitolo 5 *** 5°CAPITOLO ***
First
Kiss
5° Capitolo
Rimetto il bicchiere sul tavolo
mentre penso a cosa posso
dirgli.
“Emh….scu..scusami….con
quello che ho detto non volevo dire
che tu…cioè…che tu sia uno
superficiale…emh…sia chiaro
eh…” ormai sto
arrossendo ad ogni parola che mi esce dalla bocca.
Sghignazza. Arrivano i nostri
panini, faccio finta di niente
e incomincio a mangiare.
“Mmh…non so se
perdonarti…ma un modo ci sarebbe…” mi
dice
mentre addenta il suo panino.
“Ah sì?
Quale?” il colorito sulla mia faccia è sempre di
un
rosso porpora.
“Mi devi portare a fare
un giro della città questo
pomeriggio.” Mi dice.
“Questo
pomeriggio?” Oh cavolo…se mi vedono Ash e
Liz
chissà cosa andranno a pensare… “Non
saprei…devo fare un sacco di
cose…” Restiamo sul vago che è
meglio.
“Allora non ti
perdono…” mi dice solennemente.
“Uff…e va
bene…” sorride tutto soddisfatto “basta
che
torniamo a casa prima delle quattro e mezza che dopo ho un
impegno.” Morsico
ancora il mio maxi-panino.
Dopo 2 o 3 minuti decido di parlare.
“Allora…non
hai ancora accennato al perché ti sei trasferito
qui. Se posso saperlo, cioè…dalla grande
città Seattle alla piccola cittadina
di Aptos, che per vederla sulla cartina geografica devi sovrapporre
più lenti
d’ingrandimento.” Dico scuotendo la testa, il mio
panino è quasi finito. Bevo
un goccio di coca.
Lui prima finisce il panino, gli
mancava solo qualche morso,
poi mi risponde.
“Be’, diciamo
solo motivi familiari. Mia madre ha divorziato
circa 5 anni fa e poi si è innamorata di Mike, che era
venuto a Seattle per una
vacanza, il quale però abitava qui ad Aptos. Quindi ci siamo
trasferiti ; mia
madre è felice, io conoscevo già un po’
di gente perché a volte venivo qui a
passare le vacanze con Daniel, quindi posso considerarmi felice pure
io.”
Conclude con un sorriso. Prende il suo bicchiere e beve la coca rimasta.
“Ma non ti scoccia aver
lasciato i tuoi amici? Dopotutto hai
sempre vissuto lì…” povero, non mi
sembrava giusto che per la felicità di
un'altra persona, anche se quella persona in questione è sua
madre, abbia dovuto
lasciare tutto e tutti.
“Sì
be’…all’inizio, appena l’ho
saputo, mi scocciava anche
troppo. Poi però ho pensato che non era giusto che mia madre
soffrisse solo per
un mio capriccio, quindi ho acconsentito. Tanto tornerò
spesso a Seattle, per
vedere mio padre, e allora li rivedrò tutti.”
Ripensare al passato lo ha fatto
intristire.
Che idiota che sei Mag!!!!
Cerco di tirargli su il morale,
“Be’, almeno li rivedrai no?
E’ già un bene.” gli dico sorridendo.
Finalmente mi regala uno dei suoi
stupendi sorrisi.
“Già hai
ragione.” Segue un silenzio un po’ imbarazzante.
Decido di spezzarlo alzandomi,
“Be’, visto che abbiamo
finito possiamo andare no?” tra una cosa e l’altra
è già l’una e mezza…Certo
che passa in fretta il tempo quando ti diverti...e fai figuracce.
“Certo!!” mi
risponde entusiasta alzandosi.
Prendiamo i nostri zaini,
entriamo a pagare, salutiamo Amy e
Robert, il cassiere, e ci allontaniamo per iniziare il nostro
‘giro turistico’.
_________________________________________________________
Grazie mille a ki commenta e
ovviamente a chi legge e basta...^^
il cappy è corto e
c'ho messo un eternità a
postarlo....scusateeeeeee!!!!!(fortuna che avevo detto che ci avrei
messo poco...>.<)
magari stase metto il prox...^^
Ciau!!! e grazie ancora...LoL
Silvy
ps x
Lalla124: mmh...a dire il vero no..xD adoro Edward ma x Ryan mi sono
ispirata a una persona "reale"...era un ragazzo che mi piaceva quando
ho incominciato a scrivere la storia...mi era venuta cosi..di getto..xD
(notare xfav che ho messo l'imperfetto...ade a malapena lo slauto..XD)
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Capitolo 6 *** 6° CAPITOLO ***
First
kiss
6°
Capitolo
Ci allontaniamo dal bar e andiamo
verso il centro, durante
il tragitto stiamo zitti e ‘ammiriamo’ il
paesaggio.
Io ammiro lui, ma
diciamo che è la stessa cosa… a questo pensiero
scuoto la testa, possibile
che Liz e Ash avessero ragione?!?
....
Naaa…
Lui mi rivolge uno sguardo
interrogativo al quale rispondo
con un sorriso; poi continuiamo a camminare in silenzio.
Arrivati in centro gli faccio
vedere la parte storica,
chiamiamola così, indicandogli i piccoli monumenti o le
vecchie chiesette.
Tra una battuta e l’altra
sono già le 4 meno 10.
“Be’, torniamo
indietro? Si sta facendo tardi e io ho un
impegno dopo…” gli dico rimettendo a posto il
cellulare che avevo tirato fuori
dallo zaino per guardare l’ora.
“Certo,
certo…però è carina questa
città..” commenta mentre
riprendiamo la strada che abbiamo fatto all’andata.
Io alzo le spalle in risposta
“Se lo dici tu. Io invece
sarei curiosa di sapere qualcosa di Seattle…sempre se non ti
dispiace.”
“No non ti
preoccupare…” mi sorride “E
poi…non c’è molto da
dire. Sarà anche abbastanza grossa, ma qui devo dire che mi
piace di più! A me
piace molto il sole e nello stato di Washington puoi gustartelo solo
quei due
mesi in estate e qualche giorno durante tutto l’anno. Qui in
California invece
è tutto diverso…” mi guarda
“il sole c’è molto più spesso
e…sai che a Seattle è
difficile trovare gente simpatica, oppure ragazze che non pensano solo
ai
vestiti, i trucchi, i ragazzi…cose del genere.”
Conclude.
“Be’, almeno
Seattle e Aptos hanno in comune qualcosa…”
sorrido.
“Ah sì?
Cosa?” mi chiede sinceramente sorpreso.
“Hai già
parlato con Lucia?”
“No…perché?”
“Devi sapere che viene
dall’Italia, da Milano per essere
precisi, ‘la capitale della moda!’ come dice lei.
Ed è esattamente uguale alle
ragazze che hai descritto tu: pensa solo ai vestiti e robe varie, e non
perde
occasione per rinfacciarti un vestito nuovo, un suo nuovo
smalto…e
blablablabla…” dico esasperata alzando gli occhi
al cielo e facendo gesti con
le mani.
Poi ci guardiamo negli occhi e
incominciamo a ridere.
Arriviamo alla fermata
dell’autobus davanti la scuola appena
in tempo per vedere il pullman frenare e aprire le porte.
Saliamo e dopo un po’
noto che non scende, come se
aspettasse me per andarsene.
5 minuti più tardi mi
alzo e prenoto la fermata, e noto con
stupore che pure lui si alza e si prepara a scendere.
Appena scesi io mi incammino verso
casa, con lui di fianco!
Ma non faccio domande.
Arrivata davanti a casa mi fermo e
lo saluto.
“Be’ io abito
qui, ci vediamo domani a scuola!” e faccio per
entrare, quando lui mi ferma prendendomi appena sopra il gomito.
Io mi giro con aria interrogativa.
“Scusami ero
soprapensiero” mi lascia il braccio.
“Emh..allora a domani! E grazie del giro turistico”
mi dice con un sorriso
sincero, ma in qualche modo imbarazzato.
Gli sorrido di rimando
“E’ stato un piacere!”
Lui si gira, esce dal giardino e si
incammina per fermarsi
dopo tre case.
Lo vedo tirare fuori le chiavi ed
entrare nella casa con
ancora il cartello VENDUTA piantato in giardino.
E così siamo pure vicini
di casa, eh?
Mi accorgo con orrore che sono
rimasta imbambolata con il
braccio alzato nel gesto di infilare le chiavi nella serratura.
Ma ecco che lui esce di nuovo, pare
abbia dimenticato
qualcosa fuori, e….
Oh nononononoooo!!!!!!!!!
…e guarda verso di me,
incominciando a ridere: perché nel
frattempo io ero diventata rossa come un peperone e non mi ero ancora
mossa!!
Allora infilo velocemente la chiave
nella serratura, apro la
porta, mi fiondo in casa e la richiudo violentemente.
Poi mi ci appoggio e scivolo
lentamente giù, sempre più
rossa e quasi urlando dico: “Ma le figuracce non finiscono
mai!?!?!”
__________________________________________________
Lo so lo so....dovevo
postare ieri sera....ma meglio tardi ke mai no???XD
Wow ke bello una nuova
lettrice...^^ grazie Lary!!!!LoL
Uno smackone a tutte!!!
Silvy
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Capitolo 7 *** 7° CAPITOLO ***
First
Kiss
7°
Capitolo
Dopo qualche minuto mi alzo e salgo
le scale; arrivata nel
corridoio apro la terza porta sulla sinistra: la mia camera.
Non è molto difficile da
visualizzare: tutte le porte della
casa sono bianche, immacolate. Mentre la mia è piena di
poster di cantanti e
attori come Tom Welling, Josh Hartnett, Hilary Duff, Zac Efron e altri,
e al
centro spiccano le mie citazioni e frasi preferite.
Un brutto presentimento si fa
strada in me, e apro lentamente
la porta.
Quando è del tutto
aperta non faccio in tempo a entrare che
mi ritrovo sdraiata per terra con una massa pelosa nera
sopra: Shadow.
Sì so che è
un nome scemo, ma è il più adatto: infatti
Shadow è il mio cucciolone Terranova di 2 anni, e
mi segue dappertutto, quando
mi alzo per spegnere semplicemente la televisione fa quei tre metri
dietro di
me; quando vado in cucina per prendere da bere, eccola dietro di
me…neanche in
bagno riesco a star da sola!!
Insomma: un ombra in tutto e per
tutto!!
“Ok anch’io ti
voglio bene…ma ora togliti!!” gli dico con
voce soffocata.
Lui fa come ho detto e rientra in
camera, io mi alzo e lo
seguo.
La mia camera è
abbastanza spaziosa, la più grande di tutta
la casa.
Sulla sinistra
c’è un grande orso di peluche sdraiato per
terra con tantissimi altri peluche intorno: la
‘cuccia’ di Ombrina.
Sulla destra, 2 metri
circa dopo la porta, c’è un enorme
armadio ad angolo. Sulle ante fuori non c’è
niente, ma dentro è praticamente il
mio mondo: pieno di mini-poster, foto, e ancora citazioni di film e
libri vari.
Di fianco ai peluche di
Shadow e sotto la finestra c’è il
mio letto: l’oggetto della mia stanza che preferisco.
E’ un enorme letto ad una
piazza e mezza, con migliaia di
cuscini piccoli intorno a quello più grande che uso per
dormire.
Di fronte al letto
c’è la scrivania con il computer, e di
fianco tre piccole mensole che contengono solamente i libri di scuola.
Poi tutte le pareti sono tappezzate
di poster, foto, e mie
piccole opere d’arte (chiamate anche scarabocchi).
Mentre tutta la mia collezione di
libri è accuratamente
sistemata sotto il letto.
I titoli sono tantissimi:
c’è il Signore degli Anelli, unico
libro mai letto, tutta la saga di Anita Blake, le Cronache dei Vampiri
di Anne
Rice, Dracula di Bram Stoker, Eragon ed Eldest di Paolini, le Cronache
di
Dragonlance, tutta la saga di Terry Brooks e altri libri di autori vari
come
Nicholas Sparks, Oscar Wilde, Jane Austen, Emily Brönte e
Shakespeare.
Ma i miei preferiti sono sempre
sulla scrivania, al sicuro
dalla bava di Shadow: Twilight e New Moon di Stephenie Meyer.
Entro e appoggio lo zaino appena
dietro la porta, di fianco
all’armadio.
Guardo
l’orologio…le 16 e 10!!!
Devo muovermi!!!
Prendo velocemente la mia borsa
dell’arena e, sotto lo
sguardo vigile di Shadow, metto dentro tutto l’occorrente:
accappatoio,
ciabatte, spazzola, shampoo e bagnoschiuma, cuffia, occhialini, e
l’intimo di
ricambio.
Fatto questo chiudo la borsa e apro
l’armadio in cerca della
tuta e del costume.
Prendo un costume a due pezzi rosa
e viola; incomincio a
spogliarmi e quando finalmente riesco a infilarmelo, scorgo i
pantaloncini corti
neri della tuta e una maglietta piuttosto larga bianca, con la scritta
‘Mag 14’
sulla schiena.
Indosso la maglietta e, quando
tocca ai pantaloni, mi ritrovo
a saltellare su una gamba perché mi ci è rimasto
incastrato il piede.
A impresa compiuta prendo il
portafoglio e lo metto nella
tasca laterale della borsa, sto per uscire quando mi ricordo del
cellulare; mi
giro e lo cerco con gli occhi: eccolo sotto un cuscino sul letto!!
Lo prendo e incomincio a correre
giù per le scale con,
ovviamente, Shadow al seguito.
Apro la porta, guardo velocemente
se c’è qualche finestra
aperta e infine mi decido ad uscire.
“Ciao cucciolo, a
dopo!!” detto questo mi chiudo la porta
alle spalle e la chiudo a chiave.
Mi giro e incomincio a correre a
perdifiato fino alla
fermata, in tempo per prendere il pullman giusto.
Solo dopo, seduta col fiatone
sull’autobus, mi viene in
mente la sensazione che sentivo quand’ero sulla porta di casa
e mentre stavo
correndo.
Mi sentivo osservata.
_________________________________________________________
Questo è un
capitoletto di passaggio.....ho voluto descrivere la camera di
Meg...che è quella dei miei sogniiiii!!!!!XD
grazie avrilmiki!!!!^^ ke billo qlcn altro ke legge...xD
ps: qlcn di voi sa cm si fa a sapere qnt gente legge la
ficcy???O.o
a presto col nuovo cap!!!
Smack!!
Silvy
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Capitolo 8 *** 8° CAPITOLO ***
First Kiss
8°
Capitolo
Tornata a casa vado subito in
camera mia…questa è una di
quelle giornate da scrivere sul diario!!
Entro in camera e chiudo la porta,
appoggio la borsa della
piscina vicino allo zaino di scuola e prendo dal cassetto della
scrivania il
mio diario ‘segreto’.
Lo apro e prendendo una penna
glitter tutta colorata
comincio a scrivere.
Caro
diario,
oggi
è stata una giornata fantastica!!^^
Dopo
la scuola sono uscita con Ryan….abbiamo parlato del
più e del meno…e ho
scoperto che Daniel è suo cugino!! Ecco spiegato il
perché della loro
somiglianza…XD
Poi
sono andata agli allenamenti in piscina come ogni lunedì e
“Sono a casa!!
Maaag?!” mia mamma mi interrompe entrando in
casa.
“Sono in
camera” le urlo di rimando…i vicini ci prenderanno
per pazzi!
“Io preparo la cena
eh…”
“Va
bene!!”
Stavo dicendo...
E
Karl, l’allenatore, dopo il riscaldamento ci avvisas che la
gara tanto attesa
si terrà a Santa Cruz tra 2 mesi!!!=)
A
questo proposito ci fa fare una piccola competizione: le prime due
rappresenteranno Aptos a queste gare…
Ovviamente
ero agitatissima: non riuscivo a restare calma anche perché
appena chiudevo gli
occhi vedevo lui…
RYAN.RYAN.RYAN.
E
Jessica vedendomi agitata mi fa, con la sua voce nasale,
“Nervosa Stuart?”
Mmm…come
non la sopporto!!
Io
sono stata zitta, cercando di calmarmi…
Sfortunatamente
è salita sul blocco accanto al mio e la sua bocca non voleva
chiudersi!
“Chi
perde paga la pizza Stuart…quindi prepara il
grano!”
Invece
io e Mandy (l’unica davvero simpatica nel nostro gruppo)
siamo riuscite a
qualificarci!!!!
ANCORA
NON CI CREDO!!
Dovrò
allenarmi più spesso ora…spero solo che i miei me
lo permettano.
Alla fine disegno una faccina
felice che fa il simbolo della
vittoria con le dita…
Chiudo il diario e lo rimetto al
suo posto giusto in tempo
per sentire mia madre che mi avvisa che la cena è pronta.
Scendo le scale con Shadow al
seguito.
Entro in cucina e saluto i miei.
“Ciao!!”
“Ciao Mag,
com’è andata la giornata?” chiede
Thomas, mio
padre.
E via con
l’interrogatorio..
“Benissimo” gli
rispondo mentre infilzo due gnocchi al sugo
con la forchetta.
“Oggi è
arrivato un nuovo ragazzo, che è cugino di Daniel e
ho scoperto che è il nostro nuovo vicino di
casa…abita di fianco agli Anderson.”
Continuo fingendo indifferenza.
“Ah bene..come si
chiama?” chiede mia madre, Susan.
“Ryan…McEvans”
dico masticando.
E il discorso sul nuovo arrivato di
ferma li per mia
fortuna…ora devo dirgli degli allenamenti extra.
“Emh..”comincio
, mentre mia mamma si alza e inizia a
sparecchiare.
“Oggi il mister ci ha
fatto fare una gara per decidere chi
rappresenterà Aptos a Santa Cruz, il 22 giugno.”
Dico mentre passo il piatto a
mia mamma.
“Bene e chi sono le
fortunate?” chiede quest’ ultima con un
sorriso.
Un bel respiro e…VIA!!
“IO E MANDY!!!” quasi
urlo.
Mia madre mi abbraccia tutta
contenta, e lo stesso fa mio
padre.
“Siamo felicissimi
tesoro!!” dice Susan.
Sorrido “Solo
che…be’…dovrò fare
allenamenti extra.”
“Allora vedi di allenarti
bene Mag!! Vogliamo vederti sul
gradino più alto del podio!”
Cosacosacosa???... Ha detto proprio
così???!! Che giornata
magnifica questa!!!
“Ovvio!!” rispondo “Ora vado che sono
stanca e devo ripassare le lezioni per
domani.”
“Certo…buona notte Mag!!” do un bacio
sulla guancia a tutti e due e salgo in
camera.
Chiudo la porta dopo Ombrina, metto il pigiama, vado in bagno a lavarmi
i denti
e ritorno in camera.
Prendo il cellulare e il libro di
biologia.
Lo apro al capitolo 20, quello
fatto in classe stamattina.
Dopo la terza lettura lo chiudo e
prendo il cellulare: 4
messaggi ricevuti.
Primo: Allora
cm sta
anda il pome?? Ash
Secondo: Oh xkè nn rix?? Ash
Terzo: Mi
devo
preoccupare??!! Sempre Ash
Quarto: Ashley
chiama
Maggie!!! Ce la fai a rix???!
Le rispondo: Gg
pome
sn uscita con Ryan, ma nn kiedermi niente x ora!!XD Io e Mandy ci siamo
classificate x la gara a S.C.!!! =)
Invia.
Dopo neanche tre minuti mi arrivano
2 messaggi uno dopo
l’altro.
Il primo: ……..XO
Scuoto la testa…Ashley.
Secondo: Ok
mi racc tt
doma…VOGLIO I DETT Xò!!!! Wow sn contenta x le
gare!!^^ Cmq doma mi acc mia
mamma quindi nn aspettarmi alla f…notte Mag…a
doma TV1KDB Ash.
Le rispondo semplicemente: Ok ci troviamo davanti al cancello…notte
TVTRB4E!!^^
Spengo il telefono, mi infilo
sotto le coperte, punto la
sveglia e mi addormento con il sorriso sulle labbra.
_________________________________________________________
Eccomi quaaa!!! grazie
mille per chi commenta e per chi legge e basta (che ho scoperto grazie
a Lary che sono taaaaanti!!!*me arrossisce* >///<
Ringrazio anche le 9
(9!!!!!!!) persone che l'hanno aggiunta a preferiti....^^
1
- AnimaDannata
2 - avril1113
3 - gingi__devishina
4 - Giuliathebest
5 - kagome84
6 - mbap
7 - miss_miky
8 - Miyu
9 - Selene_Malfoy
Il prox cap
credo lo posterò domani....mi sono divertita a scriverlo e
spero vi piaccia...^^
Grazie ancora a tuttiiii!!!!
Smack!!
Silvy
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Capitolo 9 *** 9° CAPITOLO ***
First
Kiss
9°
Capitolo
Ma perché tutte a me?!!
Uff….io e il mio
cervello che è a farsi un viaggio in
Europa…puntare la sveglia no eh???
Questi sono più o meno i
pensieri che mi affollano la mente
mentre cerco dei jeans da mettere.
Infatti quella mattina i miei erano
usciti presto e mia
madre non aveva potuto svegliarmi come suo solito.
Alla fine decido per i jeans neri
con una cintura bianca,
una felpa nera e rosa, le Silver e un giubbotto senza maniche con
cappuccio:
infatti come avevo previsto oggi pioveva a dirotto.
Prendo lo zaino, scendo di corsa le
scale e mentre esco di
casa lancio un occhiata all’orologio…le 7 e 58!!!
Il pullman sarà
già passato!! Ora mi tocca aspettare sotto
la pioggia per 10 minuti se mi va bene…
Mi tiro su il cappuccio intanto che
chiudo la porta di casa
e mi preparo alla corsa.
Ovviamente alla fermata sono
circondata da vecchiette e
vecchietti con l’ombrello, invece io mi stringo le braccia al
petto cercando di
“scaldarmi”, e di sicuro i libri saranno bagnati
fradici; mentre tutti questi
‘giovanotti’ si girano a guardarmi una goccia stile
manga si va a formare sulla
mia testa.
Cerco di non ascoltare tutti i
commenti di queste zitelle,
ma mi arrivano lo stesso.
“Ma guarda te questa
ragazzina..”
“Eh
già…povera è messa proprio
male…”
EEEEEEEH?????
“Già…alla
sua età soffrire d’amnesia e dimenticare
l’ombrello è proprio segno che non si tiene
bene.”
Oddio.
Non ho parole.
Ma il pullman
dov’è!!??
Ah eccolo…finalmente.
Ecco di nuovo la sensazione di
sentirmi osservata; ma questa
volta so da chi proviene lo sguardo inquisitore.
Infatti una signora mi sta
guardando e intanto si fa
coraggio e si avvicina.
E mò che vuole questa??!
“Ehy
signorinella…ma tu non dovresti andare a scuola?? Sono
già le 8 eh..”
Come se non lo sapessi.
“Infatti ci sto andando.
Addio.” Le rispondo brusca; oggi
proprio non è giornata.
Sull’autobus esamino le
condizioni dello zaino: come
sospettavo è una spugna.
Vabbè..capita.
Finalmente dopo 10 minuti
l’autista frena e mette fine alla
mia tortura.
Eh già,
perché quelle zitelle sono salite sul mio stesso
pullman e non la smettevano più di fare commenti, come se io
non ci fossi, del
tipo ‘che maleducata!’ oppure ‘ci mancava
solo un’adolescente ribelle oggi’ ,e
così via.
Scendo dall’autobus e mi
metto a correre a perdifiato fino
all’entrata della mia classe; sento già la voce
nasale della professoressa di
letteratura che sta spiegando.
Brutto segno.
Bruttissimo segno.
Adesso se entro come minimo
starà un quarto d’ora a
spiegarmi le regole della scuola, tra le quali…
“…e non
dimentichi la più importante signorina Stuart!
Quella che tutti gli alunni devono essere già in classe
all’inizio delle
lezioni, cioè le 8 e 5!”
Ci mancava pure la ramanzina della
prof.
Sono qui in piedi di fianco alla
cattedra, grondo d’acqua da
tutte le parti, i capelli sono come dopo una vasca in piscina
perché durante la
corsa il cappuccio era sceso, i miei compagni cercano di trattenersi
dalle
risate e la prof si mette pure a elencare le 28 regole
dell’istituto.
“Sono stata chiara
Stuart?”
“Chiarissima
prof.” cerco di non metterci troppo sarcasmo,
ma a quanto pare se n’è accorta lo stesso.
Cos’è?? Ha
bevuto il caffè stamattina per essere così
sveglia??
“Ah le va pure di
scherzare eh? Bene, bene. Perché invece
non viene qui e spiega a me e ai suoi compagni lo stile che Shakespeare
usa nel
Macbeth?”
Merda.
Quella lezione l’ho solo
letta! Chi se la ricorda!
“Certo prof. Vado prima a
mettere lo zaino a posto.”
Gentilezza fatta persona.
Seeeee…come no.
Mentre vado a posto vedo Daniel e
il suo gruppo che ridono a
crepapelle, ma sottovoce.
Li odio.
L’unico ad essere zitto
è Ryan.
Quanto è bello oggi!!!
Ok basta. La devo smettere. Devo
ricordarmi quello che ho
letto sulla lezione, non perdermi a fantasticare.
Mi tolgo giacca e zaino mentre Ash
mi chiede se ho studiato.
Le rispondo alzando le spalle.
Ritorno poi accanto alla cattedra;
intanto che la prof segna
qualcosa sul registro mi guardo in giro in cerca di qualcuno che mi
possa
suggerire.
Niente.
Nisba.
Nada.
Tutti che fanno altro!! Capisco che
è un ora della signora
Brown, ma un aiutino no eh??
Vedo solo Ryan e Ash attenti.
Peccato che siano troppo
lontani.
Lizze quando serve non
c’è mai.
“Allora Stuart. Lo stile
di Shakespeare nel Macbeth su.”
“Ehm…si.”
Si capirà che non so niente??
Attimo di silenzio.
“Hai studiato?”
si abbassa gli occhiali sulla punta del naso
e mi guarda al di sopra i essi.
“Certo” che
balla “sto solo…cercando di ricordare. Un
attimo.” Diplomatica, no?
Altro attimo di silenzio.
“Non abbiamo tutto il
giorno.”
“Okok…allora…”
“Non si inizia un
discorso con allora!”
Ma mi fa parlare o no!!?
“Shakespeare in questa
tragedia usa un linguaggio concreto
organizzato su delle immagini niente affatto decorative, coerenti col
messaggio
che vuole comunicare.”
La prof è attenta, e
riesco a vedere con la coda dell’occhio
Ash che mi fa segno col pollice alzato.
Bene posso andare avanti.
“I versi sono
caratterizzati dall’antitesi, ci sono continui
accostamenti di opposti che mettono in evidenza il senso della
tragedia, cioè
la convivenza tra bene e male.” Ok credo sia tutto giusto.
Ho finito.
“Mmh..bene..un ultima
domanda. Spiegami la pratica del
doubling che utilizza l’autore nel Macbeth.”
OK. Panico.
Che diavolo è il
doubling!!!!???
Guardo Ash in cerca di un aiuto ma
neanche lei sa qualcosa.
Allora cerco di concentrarmi e intanto soprapensiero incomincio a
mordermi le
unghie.
“Se non la sa la mando a
posto con un 6 e basta, dato che è
un argomento che ho spiegato in classe.”
Ahia. Il 6 mi
abbasserà la media.
Pensa Meg,
pensa.
Doubling. Doubling. Doubling.
Ma certo!!! L’ho pure
scritto sul libro!!
“Il doubling è
uno sdoppiamento delle parti di un attore.”
“Sdoppiamento??”
“Sì,
cioè…in poche parole gli stessi attori recitano
la
parte di più personaggi.”
“Molto bene.”
scrive il voto sul registro. Cosa ha
scritto!!!??
Non parla.
Cos’è qualcuno ha finalmente staccato la spina??
Allora!!?? Il verdetto??
“7 e mezzo. Torna pure a
posto.”
EVVAIII!!!!
Mentre torno a posto la prof
riprende la spiegazione, e vedo
Ryan farmi l’occhiolino e alzare il pollice.
Gli rispondo con un sorriso.
Ash invece mi da il cinque.
Bè…la
giornata sta migliorando.
_______________________________________________
Purtroppo sono di
corsa....vi dico solo....grazie!!!!!!^^
e a presto col nuovo
cap...LoL
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Capitolo 10 *** 10° CAPITOLO ***
First Kiss
10°
Capitolo
Avevo per caso detto che la
giornata stava migliorando?
Bè…avevo
parlato troppo presto.
Certo, ora sono in classe, ma dopo
essere stata a casa per 2
giorni con l’influenza.
Due giorni passati a leggere,
vedere film, fare i compiti
che davano a scuola, e bere tonnellate di camomilla.
Che pacchia! Ooh…come no!
Comunque sono stata sempre
aggiornata da Ashley su quello
che accadeva a scuola.
Per esempio l’altro ieri
ho saputo che Lucia sta sempre
attaccata a Ryan “facendo l’oca”.
Mi domando se abbia dei geni di
piovra nel DNA; e mi domando
anche, soprattutto, se a Ryan faccia piacere la sua compagnia.
E se la risposta fosse positiva
sono sicura che mi
arrabbierei parecchio.
Chissà
perché?!
Oggi la Brown
è in ritardo…strano.
Di solito appena suona la
campanella è già in classe.
Ah eccola che arriva; certo che
anche mia nonna si veste
meglio.
Mentre chiude la porta e si gira
posso notare tutto il suo
abbigliamento, di sicuro stile anni ’40 o ’50:
foulard al collo, orecchini
enormi in un materiale non bene identificato, maglietta scollata con
una giacca
rossa aperta, gonna rossa al ginocchio, scarpe decolté rosse
di vernice, calze
bianche con…con…con stelline!?!!
Certo non si può dire
che passi inosservata.
Dalla faccia di tutti gli altri in
classe credo che abbiano
pensato la stessa cosa.
“Buongiorno
ragazzi!”
“Salve prof!”
“Seduti. Bene oggi vi
voglio far fare un progetto su
Shakespeare.”
“Sarebbe?”
chiede Lizze.
“Oh, dovrete analizzare
un opera che vi indicherò;
lavorerete a coppie.”A coppie?
Io e Ashley ci facciamo un cenno
d’intesa, la coppia
perfetta, penso sorridendo.
Alle parole della prof anche tutti
gli altri cominciano a
formare i gruppi, ma il loro e il mio entusiasmo viene spezzato sul
nascere
dalle successive 5 parole della Brown.
“Ovviamente
formerò io le coppie.”
Ok. Puro terrore.
Lei non sa che se o o Ashley
veniamo messe insieme a Lucia o
a uno della “banda di Daniel” scoppierà
la terza guerra mondiale come minimo!
“Allora…”
e comincia a fare su e giù sul registro.
Si può sentire il
ticchettio dell’orologio appeso al muro
tanto è il silenzio e la suspance.
Dopo qualche minuto
tre coppie la prof arriva al fatidico nome che, credo,
tutte stavano
aspettando.
“McEvans
con…”
A questo punto si può
notare che tutte le ragazze della
classe hanno le dita incrociate, senza aver paura di mostrarsi ridicole
davanti
a, bè…tutti gli altri.
“Mmh….con
Stuart.”
Circa 10 teste si girano in
contemporanea a squadrarmi e a
lanciarmi frecciatine.
Aah…se gli sguardi
potessero uccidere…
__________________________________________________________
Scusate se è
miserrimo e corto....ma serviva x il prox....
grazie ancora a chi
commenta e a chi legge e basta!!^^
a prestissimo col nuovo
cap!!!
|
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Capitolo 11 *** 11° CAPITOLO ***
First Kiss
11° Capitolo
13.42
Sto cercando di dare una parvenza
d’ordine alla mia stanza.
Ma sono troppo agiata!
All’intervallo io e Ryan
abbiamo deciso che oggi pomeriggio
alle due sarebbe venuto da me per incominciare a leggere
“Romeo e Giulietta”.
Insieme.
Lui e io.
Io e lui.
Perché diavolo la cosa
mi mette così in agitazione?!
Ok. Facciamo il punto della
situazione.
Letto: fatto.
Scrivania:…mmh..sistemo
la saga della Meyer di fianco al
computer, sposto la tastiera, ecco fatto.
Sembro avere una mania ossessiva
per l’ordine.
Anche Shadow [nda: ho deciso di
mettergli il nome inglese…]
dal suo angolo mi guarda strano; i cani possono alzare il
sopracciglio?!!
Dopo aver sistemato la borsa della
piscina nell’armadio
attacco l’mp3 alle casse e parte ‘Don’t
stop the music’ di Rihanna.
Fortunatamente quando il livello
della musica si abbassa un
attimo riesco a sentire il campanello.
Senza neanche spegnere la musica mi
precipito di sotto con
il mio adorabile cucciolo davanti.
Appena apro la porta ho davanti una
visione paradisiaca.
Ryan con occhiali da sole scuri,
polo azzurra, pantaloni
corti bianchi e un sorriso tanto bello da far svenire a condire il
tutto.
“Ciao” mi dice
con la sua dolcissima voce.
“Ciao! Vieni
entra.” Mi faccio da parte per farlo entrare.
Mentre sta entrando si toglie gli
occhiali, si gira verso di
me, apre la bocca per dire qualcosa quando…
…quando Shadow
annusandolo gli sbava sulla gamba.
Credo di avere una faccia
allucinata, del tipo occhi e bocca
spalancati con quasi la mandibola slogata.
E’ mai possibile che
quando sta per parlare qualcuno deve
sempre impedirglielo in qualche modo?!!
Rimaniamo fermi immobili per
qualche secondo, ma a me
sembrano ore.
“Oddio!” riesco
finalmente a dire.
“Bel cane”
commenta ridendo.
“Oddio scusa!”
gli prendo il polso e lo porto in cucina a
prendere un pezzo di scottex e glielo passo.
Lo prende e si pulisce la gamba.
“Fa niente, sono cose che
capitano.” già ma solo a me di
solito…
“Ecco fatto dove lo
butto?”
“Dammi a me,
ecco” lo butto nel cestino poi comincio a
salire le scale.
“Vieni andiamo,
è su di sopra” mi segue.
Arrivati al corridoio del primo
piano si sente una musica
spaccatimpani stile discoteca.
Che diavolo di canzone è?
Ah sono i Blink.
Entrati in camera spengo la musica,
mi giro verso di lui e
lo trovo intento a guardare una cornice piena di foto mie e di Ashley e
di
altri miei amici.
“Aptos sembra piccola ma
invece ha un sacco di abitanti.”
Commenta sorridendo.
“Le apparenze
ingannano.” Ribatto con un’alzata di spalle.
“incominciamo? Io dopo ho
un impegno.” Ma quanto vorrei
annullare l’allenamento solo per stare qualche ora in
più con lui!
Ok basta…sto diventando
troppo ossessiva.
“Ok.” Ci
sediamo, sto aprendo il libro quando lui con una
sua semplice affermazione mi fa immobilizzare.
“Si in effetti ti ho
visto l’altro giorno uscire di casa con
una borsa.” Allora era lui che mi osservava quel giorno!
“Ehm…si.
Allenamento in piscina. Come fai a saperlo? Mi
spii?” replico con un sorriso.
“No” mi
risponde imbarazzato “stavo uscendo per incontrarmi
con Daniel quando ti ho visto, puro caso.”
“Ok mi fido.”
Incominciamo a leggere.
Cioè, lui incomincia a leggere,
mentre io ascolto la sua voce che interpreta Romeo.
“Se
con l’indegnissima mia mano profano questo reliquario santo,
ecco il venial
peccato: le mie labbra, due pellegrini arrossenti, pronte sono a
tempestar quel
rude tocco con un tenero bacio.”
Ma quant’è
bravo!!
Ha una voce stupenda.
Mi tocca il braccio. Mi sa che mi
ero incantata.
Mi giro verso di lui; ha la faccia
di uno che aspetta una
risposta.
La risposta a che?!
Oddio che figura!
“Ehm…stavi
dicendo?” chiedo imbarazzatissima.
Sorride divertito.
“Tocca a
Giulietta.”
“Ah si…Pellegrino
buono, troppo siete ingiusto con la vostra mano che cortese devozione
mostra in
ciò; hanno mani infatti i santi, gliele toccano quelle dei
pellegrini, e palma
con palma è il bacio dei devoti palmieri.”
“Non
hanno labbra i santi e così pure i devoti
palmieri?”
“E
certo, pellegriino, labbra ch’essi usare devono in
preghiera.”
“Oh
allora santa cara lascia che facciano le labbra quel che le mani fanno:
esse
pregano, tu esaudisci, affinché in disperazione la fede non
si cambi.”
“Mossa
non fanno i santi, benché in virtù delle preci
esaudiscano.”
Inconsciamente ci siamo avvicinati
e ora il suo ginocchio
tocca il mio.
“Non
far mossa allora, mentre l’effetto di mia prece prendo.
Così via dalle mie
labbra purgato è, con le tue, il peccato.”
La sua vicinanza mi stordisce.
Sento solo il suo gomito, il suo
ginocchio, il suo profumo.
Ma che mi prende?
Non mi è mai successa
una cosa del genere, non è da me.
Perdere la testa per uno che
conosco a malapena da due o tre
giorni.
Non so spiegarmi il
perché, ma sento che lui è diverso.
Non è come tutti i
ragazzi, ha un qualcosa in più…ma cosa?
“Credo che per oggi possa
bastare.” Dico spostandomi.
“Ok, come vuoi. Quando
facciamo il prossimo pezzo?” mi
chiede alzandosi.
“Non saprei, quando sei
libero?”
“Così su due
piedi non so, ti faccio sapere domani a
scuola.”
“Ok.” Lo
accompagno alla porta.
“Allora a domani,
ciao!”
“Ciao!” lo
saluto e chiudo la porta dietro di lui.
Mi appoggio e tiro un sospiro
chiudendo gli occhi.
Poi torno in camera, metto il segno
nel libro e lo sistemo
nel cassetto.
Quando rialzo lo sguardo sulla
scrivania noto che si è
dimenticato gli occhiali.
Glieli riporterò domani.
Riattacco la musica e comincio a
cantare ‘No one’ di Alicia
Keys.
A un certo punto mentre, danzando,
mi giro verso la porta
noto una cosa che per niente al mondo avrei voluto vedere.
Ryan appoggiato allo stipite della
porta a braccia
incrociate con un sorrisone stampato in faccia.
Mi fermo e smetto di cantare come
se qualcuno avesse spento
l’interruttore.
Devo avere la mia famosa faccia
allucinata perché lui
sogghigna divertito e commenta: “Bella performance.”
“Co..co..come
diavolo..”
“…ho fatto ad
entrare?” finisce la mia domanda. Io annuisco
solamente.
“A dire il vero ho
bussato, nessuno rispondeva, così ho
aperto perché tanto sapevo che eri in casa e ho sentito la
musica a palla in camera
tua, così sono salito…” lascia la frase
in sospeso.
Ancora troppo sconvolta per
l’ennesima figuraccia fatta con
lui gli chiedo come mai è tornato indietro.
“Avevo dimenticato gli
occhiali.” Dice avvicinandosi alla
scrivania e prendendo i suddetti occhiali.
Io lo guardo immobile.
Mentre torna alla porta si avvicina
e mi sussurra
all’orecchio: “Hai una voce niente
male…”
Poi dicendo ciao senza neanche
girarsi esce, lo sento
scendere le scale e chiudere la porta di casa.
Ancora elettrizzata per le
sue parole mi lascio cadere sul
letto con un sorriso e guardo il soffitto, dimenticandomi per una
attimo
infinito la mia ‘performance’, come l’ha
chiamata lui.
_________________________________________________________
Tiau!!! visto che ho
postato presto??!!XD alloooora...avertenze prima di tutto:
Io ho scritto fino al
13° cap. il 14° ce l'ho in mente ma non ho ancora
buttato giù niente...quindi dal 13 ci vorrà un
pooooooketto x gli aggiornamenti...^^
Passo a ringraziare Lary che
comm sempre....acceeeeeeee!!!!!!LoL e ringrazio anke _Laura_ che l'ha
anche aggiunta preferiti....glassissime anke a te..^^
e poi....cavoli ancora non ci
credo.....alle 15!!!!! persone che l'hanno aggiunta a
preferiti:
1 - AnimaDannata
2 - avril1113
3 - Bimba91
4 - Faith
5 - gingi__devishina
6 - Giuliathebest
7 - kagome84
8 - kikikaulitz
9 - lizzy91
10 - mbap
11 - miss_miky
12 - Miyu
13 - RoryVentimiglia_86920
14 - Selene_Malfoy
15 - _Laura_
dato che non so stare
zitta xD vi anticipo che nel prox cap entrerà un NEW
personaggio!!!!XD
a prestissimo!!!^^
Silvy
|
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Capitolo 12 *** 12° CAPITOLO ***
Ed eccovi qui il cap
dove smonterò le vostre speranze su Ryan xD e in cui arriva
lui: Andrew!!!!
Good Reading!!^^
First Kiss
12°
Capitolo
Una
settimana dopo…ultima ora del venerdì.
‘Dottor
Jackill
and Mr Hide 2 – la vendetta’
Se mai faranno un film sulla mia
vita credo che questo sia
il titolo pù adatto.
O almeno per quanto riguarda una
certa persona.
Ci sono varie opzioni: una
è che per la famiglia McEvans
usino lo stampo.
La seconda è che vengono
tutti da un loro pianeta non ancora
scoperto perché non rientra nel sistema solare.
La terza è che esista un
nuovo dottor Frankenstein [si
scrive così????] che usa sempre lo stesso cervello per
questa suddetta
famiglia.
La quarta, la più giusta
secondo me, è che Ryan e Daniel
abbiano preso le loro cellule cerebrali nel cestone delle occasioni in
un
discount fuori mano.
Il perché di queste 4
opzioni che mi fanno sembrare un
tantino pazza?
Perché Ryan in 2 giorni
è diventato una copia di suo cugino.
Se prima si poteva instaurare un
rapporto di amicizia ora
quell’occasione è sfumata via.
Fatto sta che adesso non ci
salutiamo quasi più, Romeo e
Giulietta lo stiamo leggendo nella biblioteca della scuola, e le
sfrecciatine
velenose sono diventate ordine del giorno.
Lascio perdere questi pensieri che
mi infastidiscono e torno
con la mente agli ultimi minuti della lezione di biologia.
Giusto in tempo per sentire il
professore rivolgermi una
domanda.
“Stuart, stia attenta e
mi dica di cosa stiamo parlando!”
Più che una domanda
sembra un ordine ma rispondo lo stesso
sfacciatamente: “Credo di biologia…”
sento al mio fianco Ashley ridere piano.
Bè dai sono gli ultimi
10 minuti! Mica pretenderà che io
stia attenta! O no?
“Faccia poco la spiritosa
e risponda correttamente.
Altrimenti le metterò un meno sul registro.”
Questo si chiama ricatto. Un
ricatto bello e buono.
Comunque per mia fortuna
è da una settimana che parliamo
dello stesso argomento, anche se lui non se n’è
reso conto, quindi riesco a
rispondere correttamente.
“Della riproduzione per
scissione.”
“Mmh..” mi sono
sempre chiesta come faccia ad alzare cosi
solo un sopracciglio..fa quasi paura. Uno è una linea
dritta, mentre l’altro si
alza a ‘V capovolta’ come diciamo io e Ash.
“Bene, dato che tra poco
suona per la prossima volta
studiate questi quattro paragrafi.”
Appena finisce di parlare suona la
campanella e ci
catapultiamo letteralmente fuori.
Arrivate al cancello ci fermiamo a
parlare con delle nostre
amiche della D.
Nel mentre sento una voce
chiamarmi, una voce familiare ma
che non sentivo da almeno 2 mesi.
Tanti. Troppi. Ma come non puoi
riconoscere la voce del tuo
migliore amico?
Anche se passano anni e anni non
puoi dimenticarti di colui
con cui dividevi tutto: l’asilo, le amicizie, le estati, le
elementari, le
medie, e addirittura la camera d’ospedale subito dopo essere
venuti al mondo.
Mi giro e sento allargarsi un
sorriso sul mio viso. [nda: ho
ft la rimaaaa!XD]
Andrew è con i suoi
amici, tutti appoggiati alle rispettive
moto, e si sta sbracciando mentre mi saluta.
Agito anch’io il braccio
in segno di saluto.
Solo in un secondo momento mi
accorgo che il suo ‘Meg’
urlato ha attirato l’attenzione di molte persone.
E soprattutto ha provocato
interesse in Ryan. Interesse???
Ma cosa vado a pensare? E poi se anche fosse…non
è come mi aspettavo quindi non
deve nemmeno interessarmi ciò che fa o che pensa.
Senza fare caso alle occhiate che
mi rivolgono corro verso
Andrew e gli salto al collo dicendogli un semplice ciao.
Mi abbraccia anche lui e quando si
stacca mi bombarda di
domande.
“Allora cm è
scricciolo?” solo a lui è permesso chiamarmi
così “Scuola? Nuoto? Famiglia? Il cucciolone come
sta? Ragazzi?” sull’ultima
richiesta mi fa l’occhiolino.
“Heiheihei
calmino…dove siamo al commissariato? Va tutto
alla grande.”
“Oh anche coi ragazzi
allora…” “Ma sei fissato!” poi
scoppiamo a ridere.
“Comunque” mi
guarda con occhio critico “ti vedo…più
bassa!”
“ANDY!!” gli
urlo, il che provoca altre risate da parte sua.
“Non sono io quella
bassa. Io sono perfettamente nella
media. Sei tu che sei un fenomeno da baraccone. Alzarsi
di…quanto? 50 centimetri in soli
2 mesi!!”
Certo di fianco a lui sfiguravo un
po’…io che
raggiungo a malapena il metro e 60 e lui
con i suoi 184 centimetri.
“Be…come mai
qui? Non che non mi faccia piacere eh…”
“Bè…oltre
che per salutarti sono passato per chiederti se ti
va una partita. Manca Big Foot e quindi siamo a corto di un elemento.
Ti va?”
Thomas, alias ‘Big Foot’, è stato
chiamato cosi perché oltre a raggiungere il
metro e 93
a
soli 16 anni e mezzo ha anche il 45 di piede.
“si be perché
no…vado a salutare le altre.” “Ok
aspettiamo…”
Non mi ero accorta degli altri che ci stavano guardando: Jared, Philip,
e i due
gemelli Mike e Mark. Che fantasia i loro genitori…nomi un
po’ più differenti
sarebbero stati ben accetti. Li saluto con un cenno della mano e torno
indietro
verso le altre.
“Ash vado con Andrew e i
suoi amici a fare una partita a
basket.”
“Ok ci sentiamo Meg
ciao!” “Certo ciao!”
Mi riavvicino ad Andy, il quale mi
porge un casco e se ne
mette uno a sua volta.
Dopo averlo infilato gli dico
insicura “Ehm…non voglio
mettere in dubbio la tua guida ma…già mi faceva
paura andare in giro in
motorino…figurarsi con la moto!”
Lui sorride “Hei!
Così mi offendi…dai salta su. Ti prometto
che andrò piano.”
Sospirando salgo dietro di lui che
parte improvvisamente e
per non cadere lo afferro per la vita.
Mentre esce dalla scuola noto che
va abbastanza piano.
Per fortuna ha mantenuto la sua
promessa, penso.
Com’è che fa
quel detto? ‘Le ultime parole famose…’
Davvero. Ma credo che siano anche
le ultime della mia vita.
Appena girato l’angolo
Andrew ha ‘messo il turbo’ e io cosa
avrei potuto fare se non…urlare?
“AAAAAAAAAAAAH!!!ANDREW!!!!RALLENTARALLENTARALLENTAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!”
E lui che fa?
Ma ride ovviamente. Fortunatamente
subito dopo rallenta.
Sta ancora ridendo! Gli do un pugno
sulla spalla, “Idiota..”
borbotto.
Purtroppo per me avevo a che fare
con un gruppo di maschi,
quindi quando gli altri quattro della combriccola lo superano
dicendogli
qualcosa (che però non capisco), Andrew raccoglie quella che
deve essere stata
lanciata come sfida e per la mia grandissima gioia…accelera!!
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!”
urlo
mentre passiamo tra le moto degli altri quattro che ridono delle mie
paure.
Finalmente dopo un quarto
d’ora d’inferno siamo arrivati al
campetto.
Scendo e mi trattengo dal baciare
la terra.
Poi appoggio lo zaino a terra e mi
preparo a giocare.
Il basket è
l’unico sport oltre al nuoto che mi piace e in
cui sono abbastanza brava.
Sono in squadra con Andy e Mike.
Durante la partita io e Andrew
ridiamo e scherziamo,
contenti di esserci finalmente rivisti.
Lo scontro dura un oretta circa.
Siamo euforici. Abbiamo vinto 25 a
17…stracciati.
Dopo aver salutato gli altri Andrew
mi riaccompagna a casa,
ma questa volta rimane sotto il limite di velocità per
fortuna.
In dieci minuti siamo sotto casa
mia.
Scendo e gli ridò il
casco.
“E’ stato
divertentissimo.” Gli dico con un sorriso.
“Si davvero. Dobbiamo
assolutamente uscire ancora, ma più
spesso.” Annuisco. “Comunque, domani sera
c’è una festa d’apertura di un nuovo
locale. E’ più o meno vicino al campetto di oggi,
la strada esatta non la so,
comunque ci sarà tutta Aptos..” “Quindi
un sacco di gente…” lo interruppi
sarcastica.
“Eccerto!! Stavo
dicendo…un mio amico farà da Dj, devi
assolutamente venire. Tieni” mi da due biglietti rosa
“se puoi vieni e porta
anche la tua amica, come si chiama…”
“Ashley.”
“Sì esatto. Be poi domani dimmi. Ah ancora una
cosa: abbastanza elegante eh..non jeans e silver!”mi dice con
un sorriso sornione.
Sa che è il mio abbigliamento solito, nonché
quello preferito.
“Oooh…ma
allora l’hai fatto apposta! Comunque ok..ti
stupirò!” gli dico sorridendo.
“Ci conto eh. Be adesso
vado…ci sentiamo ciao scricciolo!”
si sporge e mi da un bacio sulla guancia che ricambio.
“Ciao Andy!” Si
rimette il casco e sfreccia via.
Il pomeriggio è stato
fantastico.
La presenza del mio migliore amico
ha fatto andar via tutti
i pensieri riguardanti Ryan e Daniel.
E alla sera mi addormento
facendo già mille progetti per
domani.
_______________________________________________________________
E allora?? come
vi è sembrato??xD
spero vi sia piaciuto..^^
e adesso passiamo a ringraziare.....
Bimba91:
grazie del commento!!! siiii ankio lo avrei fatto...xD
_Laura_ : glazzieeee!!! si il pezzo
è quando si incontrano...quindi non proprio l'inizio...ma mi
piaceva!XD purtroppo xò dopo il prox cap ci
metterò tanto a postare...mi disp!!! :(
piper__73
: ma grazieeeeeee!!!!! 6 troppo gentilissima!!!! >///<
ps: quando posterai a "nascosto nel buio"?? l' adoro quella ficcy!!!XD
grazie alle 17 persone ke l'anno agg ai preferiti:
1
- AnimaDannata
2 - avril1113
3 - Bimba91
4 - Faith
5 - gingi__devishina
6 - Giuliathebest
7 - kagome84
8 - kikikaulitz
9 - lizzy91
10 - mbap
11 - miss_miky
12 - Miyu
13 - piper__73
14 - RoryVentimiglia_86920
15 - Selene_Malfoy
16 - vampirosolitario91
17 - _Laura_
e anke a chi legge e
basta ovviamente!!!^^
a presto!!!
Baci
Silvy
|
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Capitolo 13 *** 13° CAPITOLO ***
First Kiss
13°
Capitolo
“SVEGLIA SVEGLIA
SVEGLIAAAAAAA!!!!”
Un’intensa luce mi arriva
direttamente sugli occhi, insieme
a quella voce aimè conosciuta: Ashley.
Ieri sera le avevo telefonato per
dirle della festa e lei
tutta contenta mi aveva detto che domani, cioè oggi, ci
aspettavo un giorno di
intenso shopping pre-festa.
Oddio, non fraintendiamo, io adoro
lo shopping. E’ il mio
passatempo preferito. Solo...devo essere sveglia per farlo!
“Madò Ash, che
ore sono?” biascico assonnata. La sera
precedente avevo passato due ore leggendo New Moon: libro fantastico.
Solo che
non riuscivo a staccarmi.
“Sono già le
nove!” “Solo??!!”
“Ma come solo?”
mi dice mentre mi alzo e cerco qualcosa da
mettermi “Adesso appena ti vesti andiamo al centro
commerciale, pranziamo,
facciamo gli ultimi acquisti e torniamo a casa. Ovviamente per
incontrarci di
nuovo dopo qua a casa tua per prepararci. A proposito, so
già che...” a questo
punto del discorso vado in bagno per sistemarmi.
Quando esco finalmente sveglia Ash
ha appena concluso la sua
filippica, che però non avevo ascoltato.
“Capito?” mi
chiede sorridente.
“Ehm...credo di essermi
persa al ‘a proposito’...” il
sorriso è sparito dalle sue labbra.
“Ok. Sarò
comprensiva perché è mattina. Dai su vestiti che
ti racconto strada facendo.”
Detto questo si siede sul letto.
Io intanto cerco
nell’armadio qualcosa da mettermi. Dato che
c’è il sole scelgo dei pantaloncini corti al
ginocchio di jeans, una maglietta
bianca e azzurra, e le All Star bianche.
Mica ho solo le Silver!
Prendo uno zaino nero a tracolla e
ci infilo il necessario:
mp3, occhiali da sole, portafoglio e chiavi di casa.
“Ok sono pronta,
andiamo.”
Mentre siamo sul pullman mi
riferisce ciò che non avevo
ascoltato: sa per certa (chissà quali sono le sue fonti!)
che stasera ci
saranno Daniel e gli altri.
“E questo mi dovrebbe
interessare?” le dico scendendo.
Intanto ci avviamo verso il centro
commerciale. Aptos è
piccola, ma fortunatamente i negozi sono ok.
“Oh insomma!”
sbotta “settimana scorsa appena arrivato Ryan
ti piaceva da matti e adesso dici che non te ne frega niente!”
“Hai detto bene
Ash…appena arrivato! Adesso è come suo
cugino: un arrogante pieno di se!”
“Ma...”
“Adesso basta per favore” la interrompo alzando una
mano, “non voglio parlarne. Di sicuro stasera ci saranno
tantissimi ragazzi, è
inutile perdere tempo dietro a lui.”
Perché infatti dovrei
perdere tempo andando dietro ad un
ragazzo che adesso è diventato insopportabile?
Di sicuro non esiste solo lui,
stasera magari incontrerò
qualcuno di più interessante.
“Ok come vuoi.”
Si giro e punta verso una vetrina. “Guarda
quel vestito!!!!” dalla sua voce si riesce a capire che si
sta trattenendo
dall’urlare, e praticamente si è attaccata alla
vetrina come una cozza allo
scoglio.
Sorrido pensando al paragone e
guardo anch’io il vestito: viola,
lungo appena sopra il ginocchio credo, maniche lunghe e scollato.
“Mah...non so Ash. Non
è proprio il mio genere.” Le dico
scettica.
“Infatti lo provo io!!
Dai su andiamo!” detto questo mi
trascina nel negozio.
Mentre si fa dare il vestito dalla
commessa, io mi guardo in
giro e noto che il negozio in questione è proprio quello a
cui Ashley si ferma
sempre, ma non compra mai niente: un negozietto abbastanza grande in
piazza.
“Maggie che te ne
pare?” mi volto e la vedo fuori dal
camerino con delle scarpe col tacco di un altezza vertiginosa, e il
vestito che
mi pare un po’ troppo...
“Non ti sembra troppo
scollato?”
“Mmmh...forse hai
ragione. Mi scusi” chiede alla commessa,
“mi può dare quello affianco?”
“Quello con le
paiettes?” “Si esatto.” Lei glielo passa
e
Ashley torna in camerino.
Intanto io vado verso una serie di
vestiti e magliette
appese vicino alla vetrina del negozio.
Subito una maglietta lunga senza
maniche attira la mia
attenzione.
Bianca, abbastanza lunga e come
unico sostegno delle specie
di spalline beige; nel complesso molto bella.
“Questo
com’è?” mi chiede Ashley uscendo dal
camerino col
nuovo vestito.
“Perfetto!”
sinceramente credo sia un po’ corto ma...stasera
non sarà di certo l’unica con qualcosa di
minuscolo addosso! Già mi immagino il
mini pezzo di stoffa con cui verrà Lucia...
Il vestito scelto da Ashley
è sempre viola (si sarà capito
che è il suo colore preferito?), cortissimo, con una
scollatura a U, maniche
lunghe e con delle paiettes viola sul petto.
Contenta della scelta rientra in
camerino per poi uscirne
con l’abito sotto braccio e avvicinarsi a me, che avevo
ancora in mano la
maglietta.
“Bellissima Meg! Dai dai
dai provala!!! Voglio vedere come
ti sta!”
“Ok, in effetti mi piace.
Ma cosa ci posso mettere sotto?”
La commessa, che aveva ascoltato la
nostra conversazione (ma
gli affaracci suoi no eh?), ci fa vedere dei jeans che mi arriveranno
appena
sotto il ginocchio, scuri, e dei sandali bianchi col tacco.
“Io prendo il tutto e mi
cambio nel camerino.
Quando esco, oltre a sentirmi
più alta, sento l’urletto di
gioia che lancia Ash.
“Cavoli Meg sei uno
schianto!!”
“Ma sei
sicura?” le chiedo dubbiosa mentre mi guardo allo
specchio.
“Certo! O ho un idea.
Stai ferma qui.” E, lasciato il
vestito sul bancone, si precipita fuori.
“E chi si
muove...” mormoro quando se ne va.
Ashley torna poco dopo con un mini
sacchettino.
“Ma dove sei
andata?”
“Qua di fianco
c’è un negozietto di cianfrusaglie. Per farti
vedere che non sbaglio ti ho preso queste mollette.”
Così dicendo prende uno
sgabello e mi ci fa sedere, per poi mettermi quelle mollette, che hanno
dei
piccoli diamantini, due sul lato sinistro “Cosi tengono
lontani e fermi i
capelli” dice, e una a destra per tenere indietro il ciuffo.
Poi mi fa alzare e andare davanti
allo specchio che c’è
dietro a una fila di appendini, lontana dalla commessa.
“In effetti sto molto
bene cosi” affermo.
“Evvai!”
esclama, “Abbiamo trovato tutte due in poco tempo i
vestiti per stasera!” ha un sorriso che va da orecchio a
orecchio.
“Sto andando verso il
camerino e Ashley verso la cassa,
quando mi fermo e mi volto verso la vetrina: mi era sembrato di vedere
qualcuno.
Ma, dato che non c’era
nessuno se non i manichini, alzo le
spalle e proseguo.
Sto per entrare nel camerino quando
sento il ‘bip’ di un messaggio
ricevuto provenire dalla mia borsa.
“Chi sarà a
quest’ora?” mi chiede Ash che mi passa il
cellulare.
“Non lo so, magari
è Andrew. Ieri sera mi sono dimenticata
di dirgli che andiamo alla festa, vorrà saperlo.”
Intanto leggo il messaggio, un
numero che non conosco:
-
la maglietta bianca fa risaltare i tuoi occhioni verdi!! =* -
Ma che diavolo...??!!
Allora non era solo una sensazione
quella di prima!
C’era davvero qualcuno!
Mi avvicino di corsa alla vetrina e
guardo in piazza.
In effetti tre ragazzi si
allontanano e salgono su un
pullman appena arrivato, ma dato che erano girati non capisco chi sono.
Ash mi chiede che mi è
preso e le spiego ciò che è successo.
E lei che fa??!
Ride!
“Wow ammiratore
segreto!” e continua a ridere.
Pagati i vestiti ci dirigiamo verso
un bar, per poi
continuare ad andare in giro per negozi.
Ma per tutto il pomeriggio mi
rimane questo interrogativo:
Di
chi è il messaggio?
*************************************************
Ciau a tutti!!!^^
allooooora......a me
piace immaginare i personaggi come attori/attrici/cantanti e robe
varie....^^quindi....avevo deciso che:
- Ashley: Selena Gomez
(http://oceanup.typepad.com/oceanup/images/2007/11/30/selenagomez.jpg)
- Maggie: Willa Holland
(http://www.aolcdn.com/aolr/fall-tv-willa-holland-oc-400a100506.jpg)
- Daniel: Ryan Sheckler
(http://etniesskate.com/site-images/riders/hero/ryan-sheckler.jpg)
- Ryan: Jesse McCartney
(http://www.aolcdn.com/red_galleries/jesse-mccartney-400a0613.jpg)
- Andrew: Adam Brody
(http://img255.imageshack.us/img255/8621/tn2adambrody2nt2.jpg)
Passo a ringraziare:
- kikikaulitz: ecco
spero di non averti rovinato il tuo Andy xD però me ne
serviva l'esatto opposto di Ryan...quindi non biondo...xD grazie di
aver recensito!!!^^ ps: W Bill!!!*-*
- piper__73:
eheh....come sono sadica...vi avevo avvertito che nel cap precedente vi
avre fatto crollare il mito di Ryan....comunque non pox anticipare
niente...(anche perchè non ho ancora scritto nulla xD)
kissà perchè Ryan si comporta cosi...U.U bho!!XD
grazie lary!!!^^ ah dimenticavo...mmh...Andy interessato ad Ash??? *.*
eeeeeh....sapessi....ma forse prova a porti la domanda: Andy
è interessato a Maggie???XD con questo ho detto tutto...xD
- Bimba91: stessa cosa
che ho detto a piper__73.....non pox dire nulla..^^ comunque...grazie!!
sono contentissima che la storia uscita dal mio cervellino bacato ti
piaccia!!XD
- _Laura_: grazieee!!!
si in effetti il 12° cap serviva soprattutto per far entrare in
scena Andy...^^ pure questo cap è un pò di
passaggio....credo.....bè..dipende dai punti di vista..xD
- avril1113:
glazzieeeeeeeee!!!!!!!!>///<
ringrazio anche le 18
persone che l'hanno aggiunta ai preferiti:
1 - AnimaDannata
2 - avril1113
3 - Bimba91
4 - Faith
5 - gingi__devishina
6 - Giuliathebest
7 - kagome84
8 - kikikaulitz
9 - lizzy91
10 - mbap
11 - miss_miky
12 - Miyu
13 - piper__73
14 - RoryVentimiglia_86920
15 - Selene_Malfoy
16 - SoporAeternus
17 - vampirosolitario91
18 - _Laura_
Spero
di riuscire a postare presto e spero anche che questo cap vi
piaccia!!!^^
Smacky!
Silvy
|
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Capitolo 14 *** 14° CAPITOLO ***
First Kiss
14°
Capitolo
Here's the thing we
started off friends
It was cool
but it was all pretend
Yeah yeah
Since U
Been Gone
Sento
ancora la musica spaccatimpani.
Ballo.
Prima con
uno, poi con un altro.
Bevo.
Prima questo, poi quello. Ma resisto bene a tutti questi
bicchieri.
E ancora:
ballo.
Due occhi
verdi mi fissano; occhi belli senza dubbio, ma non sono questi occhi
quelli che
vorrei vedere.
D’un
tratto cambio posizione e li incontro.
Azzurri,
di ghiaccio.
Occhi da
guardare.
Occhi da
ammirare.
Occhi da
amare.
Occhi che
lanciano sguardi omicidi al mio compagno di ballo.
Occhi che,
quando mi guardano, mi accusano di essere stati traditi.
Ma perché
traditi?
You had your chance
you blew it
Out of
sight, out of mind
Shut your
mouth I just can't take it
Again and
again and again and again
Hanno avuto la
possibilità di farsi conoscere ed apprezzare,
ma l’hanno buttata via.
Hanno avuto la possibilità di farsi volere bene, di farsi
amare, ma l’hanno buttata via.
Hanno avuto la possibilità di farsi classificare come
‘perfetti’,
ma l’hanno buttata via.
E sono loro quelli che si sentono traditi?
O dovrei essere io?
How can I put it?
you put me on
I even fell
for that stupid love song
Yeah yeah
Since U
Been Gone
Io,
che credevo che tu fossi diverso.
Io,
che come tante cedevo sotto il tuo sguardo
dolce. Dolce solo all’apparenza.
Io,
che ho sempre creduto ai tuoi
sorrisi.
Io,
che come una stupida, mi sono innamorata di te.
But Since U Been
Gone
I can
breathe for the first time
Im so movin
on
Yeah yeah
Thanks to
you
Now I get
What I want
Since U
Been Gone
Io, che anche se non mi
parli più, non riesco ad odiarti.
**********************************************************
Eccomi qua con un
piiiiiccolo capitoletto...i pensieri
di Maggie dopo la festa.
a me sembra molto poetico...a voi non so..xD
comunque ade sono molto di fretta....non ho tempo per ringraziarvi una
ad una ma....GRAZIEEEE!!!!!^^
a voi e a tutti quelli che mi seguono!!
a presto col prox cap..^^
Silvy
|
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Capitolo 15 *** 15° CAPITOLO ***
First Kiss
15°
Capitolo
“...You're gonna miss me when I'm gone...”
canticchio sottovoce, ancora con gli occhi quasi chiusi dalla
stanchezza.
Mi sa
proprio che le feste non fanno per me.
E’ ormai
mezzogiorno e io sto inzuppando con molta lentezza il mio biscotto nel
latte,
sotto gli occhi divertiti di mio padre che legge il giornale, e mia
madre che
sta sparecchiando i piatti usati da loro due per il pranzo.
“Ooh, ooh, ooh…”
finisco la canzone
morsicando il biscotto un secondo prima che si sbricioli.
“Senti
tesoro...” inizia mia madre sedendosi al tavolo.
“Una mia amica ha due figli, e
ha bisogno di una baby-sitter per il più piccolo, credo di
aver capito che
abbia cinque anni.” Continua scambiandosi un occhiata
d’intesa con mio padre.
Non riesco
a capire molto di quell’occhiata perché sono
intenta a non far sciogliere un
altro biscotto sulla tavola, come a volte mi succede, e anche
perché la mia
mente era ancora nel mondo dei sogni.
“Non si
fida molto del maggiore,” continua il discorso
papà, “e allora ci ha chiesto un
consiglio, se conoscevamo qualcuno e...bè a noi sei venuta
in mente tu.”
Conclude.
“Io?!”
esclamo mentre finisco di bere il latte.
“Certo,
sarebbe ora che incominciassi un lavoretto. Molti ragazzi alla tua
età lo
fanno.”
Li guardo
ancora un po’ sconvolta: certe notizie alla mattina
‘presto’ non mi fanno bene.
Alla fine
gli dico che a me va bene con un alzata di spalle.
“Contenti
voi...”
Mia madre
tutta contenta si alza e dice che va a chiamare questa sua famigerata
amica,
tale Rose, per mettersi d’accordo sul giorno.
Io mi alzo
e vado a farmi una doccia.
Finalmente
sotto l’acqua tiepida riesco a svegliarmi abbastanza per
mettere a fuoco i
ricordi della sera precedente.
Se non
ricordo male (a meno che non mi fosse venuto l’alzheimer...)
Ashley aveva
ballato tutta la sera con un certo Lucas, amico di Andrew, mentre io
con
quest’ultimo.
Mi
divertivo un mondo a ballare con lui, perché ci inventavamo
i balli più strani
e stupidi, incuranti delle occhiate che ci lancia la gente. Per esempio
ieri
sera gli è venuta la brillante idea di fare il ballo del
robot durante un
lento: inutile dire che io l’ho seguito a ruota e poi
guardandoci siamo
scoppiati a ridere, attirandoci molte occhiate stranite e infastidite.
Per me è
come un fratello.
Non potrei
mai innamorarmene, come invece vorrebbe che facessi Ashley. Mi
sembrerebbe
troppo strano; baciarlo poi non ne parliamo. Mi verrebbe da pensare che
sto
baciando mio fratello...decisamente troppo strano.
E tutto
questo mi riporta a quel fatidico momento, a quella fatidica canzone:
The Shape
Of My Heart dei Backstreet Boys. Io e Andrew avevamo deciso di fare un
lento ed
è stato a quel punto che ho visto lo sguardo omicida
stampato negli occhi
azzurro cielo di Ryan.
Non ci
capisco più niente!
Prima non
mi parla più, poi gli da fastidio che io stia con un altro
ragazzo.
Certo
che
ce n’è di gente strana in giro.
Esco
dalla
doccia e mi asciugo accuratamente sia il corpo che i capelli.
Dopo
essermi vestita vado in camera a fare i compiti e passo il pomeriggio
così: tra
libri, musica e pensieri.
***
Lunedì pomeriggio
– ore 14 e 00
Casa
McEvans.
Vi
starete
chiedendo perché io sia davanti alla casa di Ryan.
Semplice:
perché tutta la sfiga del mondo si è riversata
addosso a me!
Perché non
era abbastanza aggiungere un impegno pomeridiano in più.
Noooo...dovevo
fare da baby-sitter a niente-popò-di-meno che al fratellino
di Ryan.
Capisco
perché sua madre non si fida a lasciarlo con lui tutto il
pomeriggio.
Avere uno
che soffre di personalità multipla girare per casa
è già tanto, immagina a
dover lasciare in mano sua il tuo figlioletto.
Con un
sospiro mi avvicino alla porta principale odiandomi per aver scelto i
vestiti
che ho scelto: pantaloni della tuta a vita bassa neri e una maglietta
bianca e
rosa un po’ troppo corta.
Ero troppo
incavolata con mia madre per avermi detto solo due ore prima il cognome
di
questa fantomatica Rose, che non avevo fatto caso ai vestiti che
prendevo
dall’armadio.
Suono il
campanello e metto le mani in tasca mentre aspetto.
Fa che lui non ci sia. Fa che lui
non ci sia. Fa che lui non ci sia. Intanto
mi ripetevo.
A un
tratto la porta si apre di scatto rivelando una donna sui 38 anni
circa, bionda
e con due lapislazzuli al posto degli occhi. Credo proprio che sia la
madre di
quel fi...di Ryan volevo dire.
“Oh ciao!
Tu devi essere Megan! [eh già!! Maggie nn è altro
ke il nomignolo!!xD ndA
nooooo nn l’avevano capito ndVocine] Vieni entra
pure!” mi dice sorridendo
facendosi da parte.
“Salve
signora McEvans” saluto entrando.
“Oh niente
signora per favore. Non voglio nemmeno pensare che sto
invecchiando!” mi
corregge alzando gli occhi al cielo “chiamami pure
Rose.”
“Ok come
vuole...” le rispondo con un sorriso.
“Bene,
come...” si ferma a metà frase mentre guarda
l’orologio “oh no è tardissimo!!
Ho un appuntamento di lavoro e sono già in
ritardo” mi spiega mentre prende la
borsa e si avvicina alla porta.
“Allora il
piccolo diavolo che devi tenere d’occhi si chiama Justin ed
è la prima camera
al primo piano. Ora scappo, e grazie ancora!” mi dice di
fretta.
“Certo certo.
Ora farebbe meglio ad andare senno altro che ritardo.”
Scherzo con un sorriso
che lei ricambia mentre esce.
Quando
chiude la porta mi giro verso le scale che ho sulla sinistra, di fianco
al
soggiorno. Vedo molte foto di Ryan ma trattengo i miei
“istinti” di andarle a
vedere. Duro, ma ce la devo fare!
Salendo le
scale ho un brutto presentimento.
E se
invece Lui che sta lassù non mi avesse sentito? Se mi
odiasse cosi tanto da
farmelo incontrare?
Nonno...pensa
positivo pensa positivo!!
Si certo,
facile a dirsi. Mano dai non ci sarà. Sarà in
giro con quel suo branco di
amici.
Mentre
salgo le scale un altro brutto pensiero si affaccia sulla mia povera
mentre già
stravolta.
Che camera
è quella del moccioso?? Rose non ha precisato!!
Allora
vado a naso, a tentativi, cavoli...andrò a caso!!
Appena
arrivata al piano mi ritrovo di fronte un corridoio con tante, troppe,
una
moltitudine di porte!
O forse è
solo il mio subconscio che me le fa vedere.
In effetti
nel corridoio ci sono solamente cinque porte.
Ma io in quale
entro?
Inspiro
forte e decido per la prima porta alla mia sinistra.
Metto la
mano sulla maniglia ed entro.
Inutile
dire che la fortuna non è dalla mia parte vero?
Ma no!
Figuriamoci...!
La stanza
che mi si presenta di fronte ha i muri tappezzati qua e la di poster,
una
scrivania con un computer portatile, la finestra che da sul giardino,
un
armadio, un letto.
Camera del
tutto nella norma no?
No.
C’è un
piccolo, misero, minuscolo particolare di questa camera
che...bè. Vedere per
credere.
E’...è...una
visione paradisiaca.
Un angelo
caduto dal cielo e andato a sbattere per sua fortuna su un morbido
letto.
Un ragazzo
vestito solo di un pantalone di una tuta, con un braccio dietro la
testa, occhi
chiusi, le orecchie chiuse da delle cuffiette di un Ipod appoggiato al
letto.
E ora
che
faccio?
_________________________________________________________________
Eeeeh..povera
Maggie...in ke situazioni la faccio finire...XD
purtroppo sn strasupermega di corsa quindi semplicemente vi
riangrazio tutti tutti xk mi seguite!!
Vi adoro!!
DankeDanke...^^
a presto!!
Silvy
|
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Capitolo 16 *** 16° CAPITOLO ***
Ecco a
voi il capiiiiitolo!!!^^ Colpo di scena di Mag....LoL
ringraziamenti
e note a fine cap...
First Kiss
16° Capitolo
Merdaaaaa!!!
Ma io mi
chiedo: cosa ho fatto di male?! Io adesso che faccio??
Pensieri
molto poco casti si affacciano nella mia mente.
In molti
di questi poi ci sono o io che lo bacio appassionatamente, oppure,
decisamente
inverosimile, io mentre mi butto a pesce sul letto e poi lo bacio.
...
Vorrei
attuarle tutte e due, ma invece cerco di uscire facendo meno rumore
possibile.
Solo un
piccolo particolare mi blocca, mi paralizza.
Una dolce
melodia intonata dalla voce di un angelo.
I'm sorry that I hurt you
It's something I must live with everyday
And all the pain I put you through
I wish that I could take it all away
And be the one who catches all your tears
Thats why I need you to hear
La sua
voce oltre che stupenda, sembra anche in un certo senso triste, ma allo
stesso
tempo soddisfatta.
Come se
dicendo quelle parole si fosse tolto un peso enorme.
Allora
cerco di concentrarmi anche sulle parole, non solo sul suono e sul
movimento di
quelle bellissime labbra.
Ha fatto
qualcosa che ha ferito qualcuno, e questo fatto lo tormenta ogni giorno
e spera
anche di riuscire a portar via tutto il dolore che ha inflitto a questa
persona.
La canzone
l’ho riconosciuta, l’ascolto pure io a volte.
Ma non
riesco proprio a capire cosa queste parole c’entrino con lui!
Che cosa
ha fatto di male? No meglio cambiare domanda...di cose ce ne sarebbero
troppe
da elencare.
Cosa ha
fatto di male, e che lo tormenta?
Sfortunatamente
non sono ne un analista ne una psicologa, quindi non riesco proprio a
collegare.
I've found a reason
for me
To change
who I used to be
A reason to
start over new
and the
reason is You
Con un
sospiro apre gli occhi e fissa il soffitto; intanto si toglie anche le
cuffie.
Merda
merda merda.
Adesso non
posso più uscire!
Pensa Mag,
pensa! Fai qualsiasi cosa che non ti faccia sembrare un idiota!
Facendo
molta attenzione mi appoggio allo stipite della porta, come ha fatto
lui la
settimana scorsa quando mi ha sentito cantare.
A questo
punto lui si sente osservato, credo, poiché si tira a sedere
(oddio che
addominali!! Nonono Mag non guardare li!) e si gira verso la porta.
Ora siamo
“a quattr’occhi” e posso notare i suoi
che si allargano sorpresi e le guance
arrossarsi e diventare quasi color pomodoro. Ma
quant’è carino quando è
imbarazzato! Ok questi pensieri non vanno assolutamente bene.
In
risposta al suo sguardo sorpreso faccio un sorrisino sarcastico e con
molta
ironia gli dico “Cos’è che mi avevi
detto tu?” faccio finta di pensare mettendo
un dito sul mento e alzando lo sguardo.
Intanto
lui si è alzato e avvicinato di mezzo metro, non di molto
comunque, e credo sia
un bene dato che mi è molto difficile concentrare
l’attenzione sul suo viso e
non sui suoi pettorali e addominali.
“Ah già.”
Lo guardo sorridendo sarcasticamente “Bella
performance.”
‘Bella
davvero! Ma dov’è che hai imparato a cantare?! Ah
dimenticavo, sai che quando
canti sembra il coro degli angeli appena venuti a
prendermi?’, tutto questo
ovviamente lo tengo per me.
Mi guarda
ancora sbalordito dal a mia presenza.
“Hei? C’è
nessuno in casa?” gli chiedo sventolandogli la mano davanti
alla faccia.
Lui sembra
riscuotersi per poi tornare a fissarmi, questa volta con sospetto.
“Non dirmi
che sei tu la baby-sitter?!”
Lo dice
con una faccia! Del tipo, come se stesse pensando: dimmi di no ti prego
non
puoi essere tu! Dov’è la baby-sitter alta, bionda,
ventenne, occhi azzurri e
con due cose cosi??
Che
rabbia!
“No sono
solo venuta a chiedere il sale sai. Ovvio che sono io! Secondo te entro
nelle
case degli altri cosi tanto per fare qualcosa?” gli chiedo
con sarcasmo
mettendomi le mani in tasca.
Lui alza
gli occhi al cielo e resta li.
E mi
fissa!
Ma cosa
vuole?!
...
Passano
tre minuti e siamo ancora qui a guardarci. Certo che è
imbarazzante!
Ok adesso
basta. Adesso glielo chiedo: ma che cavolo vuoi!!
Si perché,
non prendetemi per una pazza irascibile eh, il suo sguardo si
è fatto lo stesso
che aveva alla festa.
“Ma si può
sapere che ti prende?! Perché mi guardi con quella faccia?!
Mica ti ho
ammazzato il gatto-”
“Non ho un
gatto.” Mi interrompe con un ghigno.
Mmmmh!!!
Adesso lo picchio!!
Quanto
vorrei togliergli con un pugno ben assestato quel ghigno idiota dalla
faccia!
A questi
pensieri certa gente risponde: non sono mai stata una persona
violenta... Io
invece rispondo: sono sempre stata una persona
violenta* e ora vorrei
scaricare tutta la tensione accumulata in questa settimana addosso
all’unica
persona che me l’ha procurata.
Non
sarebbe un mio diritto?
“Stammi
bene a sentire tu!” gli dico avvicinandomi e mettendogli un
dito sul petto.
A questo
contatto le mie guance vanno a fuoco, con mio grande imbarazzo
purtroppo.
“Mi sono
rotta delle tue frecciatine a scuola, degli sguardi omicida ai miei
amici e
cosi via. La devi smettere! Non puoi arrivare qui e scombussolare la
mia vita,
mi hai sentito?!!” la mia voce si è alzata sempre
di più, e con mio grande
disappunto sento una lacrima solitaria scendere dal mio occhio destro e
solcare
la guancia.
Questa, mi
riprometto, sarà la prima e ultima lacrima che
verserò per lui.
I suoi
occhi si fanno subito tristi, ma non me ne curo, sono troppo infuriata.
Se non
posso prenderlo a pugni tanto vale urlargli in faccia tutto quello che
penso
no?
“Mag...”
sussurra sollevando la mano e cercando di appoggiarla alla guancia per
asciugare
l’unica lacrima.
Ma appena
tocca il mio volto la tolgo con una manata.
“No niente
Mag! Adesso tu mi stai a sentire cinque secondi! Quando sei arrivato e
sei
entrato in classe con Daniel e il suo branco, mi sono detta
‘ma no lui non è
come loro è diverso!’ e l’hai ampiamente
dimostrato fino a quando abbiamo fatto
la ricerca a casa mia. Da quel punto in poi sei diventato la fotocopia
di tuo
cugino.” Riprendo fiato e finisco.
“Non
voglio assolutamente dirti di non andare in giro con lui
perché credo che tu
sia abbastanza grande da badare a te stesso e scegliere le giuste
compagnie,
anche se io avrei da ridire, lascia semplicemente che ti dica una
cosa.”
Mi stacco
da lui e mi allontano di un passo.
Immagino
quale siano le mie sembianze in questo momento: capelli non tanto
apposto,
occhi rossi e guance bagnate. Uno schifo in pratica.
Sospiro e
continuo.
“Stai
fuori dalla mia vita.” Quando pronuncio queste parole sento
qualcosa rompersi
dentro di me: la parte di me stessa innamorata pazza di lui. Una parte
molto
grande purtroppo.
I suoi
occhi si fanno ancora più tristi, sembrano quelli di un cane
bastonato, ma se
l’è cercata.
Odio le
persone come lui. Le odio!
“E ora se
mi puoi indicare la stanza di Justin per favore.” Il mio tono
di voce stupisce
persino me stessa: calmo, piatto, atono.
Non ce
l’ho mai avuto cosi.
Lui mi
indica con un cenno del capo la porta dietro di me.
Acc...lo
sapevo che dovevo aprire prima quella a destra.
Mi giro e
vado verso la porta, ma prima di uscire lo saluto con lo stesso tono di
voce, e
mi chiudo la porta alle spalle.
In questo
momento mi viene in mente una frase di New Moon.
Chi ama
ha il potere
di distruggere.
E io ero stata
distrutta.
Sbriciolata.
____________________________________________________________________
*ankio sn sempre
stata una tipa violenta...xD alle medie sono pure andata dal preside
per una rissa u.u era solo verbale al momento ma si stava per arrivare
alle mani.......mag è più o meno cosi: va bene
parlare...ma dopo un pò si passa all'azione!XD
comunque spero ke nn mi ammazziate per ciò ke è
successo x_x *me scappa*
*me ritorna perchè deve ringraziare*
allora:
piper__73: Lary mi hai ft morire dal ridere!!XD ahahahah....grazie
tesoroooooo!!!!!!!!^^ me ti adora...
Bimba91: eeeeh...visto che anke lei l'ha pensato???xD grazie mille x la
rec!!^^
kikikaulitz: waaaaaaaaaaaaaaah!!!!!^O^ ma grazie anke a te!!!!!!!!!LoL
ringrazio ovviamente anke le tantix persone che leggono e le 23 people
ke l'hanno messa tra i preferiti!!^^
1 - AnimaDannata
2 - avril1113
3 - B r o K e n
4 - baby_dark
5 - Bimba91
6 - fille_gaie
7 - gingi__devishina
8 - Giuliathebest
9 - kagome84
10 - kikikaulitz
11 - lizzy91
12 - mbap
13 - miss_miky
14 - Miyu
15 - piper__73
16 - RoryVentimiglia_86920
17 - sasamy
18 - Selene_Malfoy
19 - Somoody
20 - SoporAeternus
21 - vampirosolitario91
22 - werty
23 - _Laura_
grazie ancora!!!
molto probabilmente agg fine sett prox perchè tanto qui
giove è festa (W il patrono di varese!!!XD)
ade xò me scappa in siberia....
ciauuuuuu!!!!!
Silvy
|
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Capitolo 17 *** 17° CAPITOLO ***
First
Kiss
17° Capitolo
Odi et
amo.
Qua re,
id faciam fortasse requiris
Nescio,
sed fieri sentio et
excrucior.
Odi et amo
– Gaio Valerio Catullo
Chiudo la
porta dietro di me e mi ci appoggio un attimo.
Quanto
vorrei non aver detto quelle parole.
Quanto
vorrei poter tornare indietro.
Ma non di
un ora o due. No.
Vorrei
tornare indietro di qualche settimana, per arrivare a quella fatidica
domenica.
Per non
uscire, per non incontrarlo.
Per non
dover soffrire.
Mi asciugo
le guance zuppe di lacrime, cerco di darmi un aspetto presentabile e
busso
piano alla porta che ho di fronte.
“Permesso...”
dico entrando.
La stanza
è quella tipica di un bambino: disordinata e piena di giochi.
Al centro
si trova un piccolo cherubino travestito da indiano. Si insomma, con il
cappello con le piume.
Cherubino
perché, come tutti i componenti di quella famiglia suppongo,
ha degli occhi
celesti da far invidia a Brad Pitt. [il quale se non ricordo male
c’ha gli okki
celesti...XD guardare copertina di “vi presento Joe
Black” xD ndA]
“Hei!! Sei
tu la baby-sitter?” che vocina carina!!!
“Si sono
io. Mi chiamo Mag. Tu sei Justin quindi?”
“Eh già.”
“Bene.”
chiudo la porta dietro di me “Cosa vorresti fare?”
“Giocare!”
lo dice come se stesse parlando con una rimbambita. E la fa sembrare
anche una
cosa ovvia. Si ma i bambini di cinque anni non fanno il sonnellino
pomeridiano?!
“Ehm...ok.
A cosa?”
I suoi
occhi s’illuminano. “Agli
indianiiiiiii!!!”
Sorrido,
poteva andarmi peggio. “Ok.”
2 ore
dopo
Poteva
andarmi peggio?
Poteva
andarmi peggio???!!!
Spero
proprio di no!
Quella
piccola e insulsa sillaba non avrei mai dovuto pronunciarla, avevo
appena
firmato un contratto col diavolo in persona. Altro che angioletto!
Questo...questo...non saprei come definirlo. Bambino? No troppo dolce.
Bamboccio? Eh, va già meglio. Moccioso? Mmh...azzeccato!
Questo
moccioso ha un idea del divertimento molto strana. A me pare che in un
gioco
tutte le persone partecipanti si debbano divertire, o sbaglio?
No non
credo che sbagli.
Fatto sta
che ora sono in una situazione molto critica.
Sono
seduta su una sedia, legata e imbavagliata come, e peggio di un salame.
Ma dove ha
imparato a fare dei nodi del genere? Ha fatto il marinaio in una vita
precedente?
E come se
non bastasse sta facendo un baccano infernale facendo quei versi che
fanno gli
indiani.
Povere le
mie orecchie. Il mio udito ne uscirà altamente compromesso.
Va bè,
devo solo passare...mmh...guardo l’orologio appeso al muro.
Ecco solo un
quarantacinque minuti.
Pensavo
peggio dai.
Un
particolare mi distrae dai miei pensieri auto-lesionisti. Ha smesso di
fare
versi!
Dio
esiste!
No, un
momento. Dov’è andato?
Ricompare
al mio fianco e mi toglie il bavaglio.
“Grande
capo ha deciso tua punizione! Grande capo deciso tu devi
pagare!” O mio dio.
Si gira e
va verso l’armadio, lo apre e ci rovista dentro alla ricerca
di non so che
cosa.
Torna con
un piccolo arco e delle freccette a ventosa.
...
Dio, se mi
vuoi bene, fa che non faccia quello che penso che stia per fare!
“Justin..cosa
vuoi fare?” nella mia voce si può sentire la paura
e il sospetto.
“Punizione
grande capo!” dice.
Prende una
freccia.
Lecca la
punta a ventosa.
La
incocca.
Prende la
mira su...
Sulla mia
fronteeee??!!
“No no no
Justin!! Parliamone con calma eh? Ti va? Davanti a una bella tazza di
latte
magari eh? Non ti piacerebbe di più?” la mia
è ormai una supplica.
Lui non mi
risponde nemmeno, prende di nuovo la mira e schiocca la freccia.
Mi sembra
di vederla al rallentatore, ma anche se fosse non riesco a muovermi e
si sente
un sonoro ‘spok!’ quando la suddetta freccia si
attacca alla mia fronte.
“Ma
porc..” mi trattengo perché
c’è un bambino, sennò la mia sequela di
imprecazioni sarebbe lunga come una Bibbia.
A un certo
punto vedo Justin prendere un vasetto, una specie di secchiello, che ha
tirato
fuori da chissà dove, e correre fuori dalla stanza,
lasciando la porta
spalancata.
Da qui
potevo vedere perfettamente la porta di fronte.
Quella di
Ryan.
Fa
che non apra. Fa che non apra.
Fa che non apra.
Fortunatamente
per una volta le mie richieste vengono esaudite.
In cambio
Justin rientra, appoggia il vasetto a terra, e chiude la porta. Poi
dopo aver
ripreso il secchiello si avvicina e dice “Grande capo spegne
il fuoco!!”
Fuoco?
Dove il fuoco?
Prende lo
slancio e mi versa il contenuto del vasetto, che si scopre essere
acqua,
addosso.
L’unica
cosa che riesco a fare è...indovinate un po’ quale?
Urlare!
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
[traduzione
inizio:
Odio e
amo. Perché io faccia
questo, forse domandi.
Non lo so. Ma sento che accade e mi
tormento. ]
________________________________________________________
Spero ke la traduzione sia giusta...io e il latino non andiamo molto
d'accordo ultimamente...^^
Putroppo non posso ringraziarvi singolarmente ma....grazie!!!
ho visto anke ke ci sn delle nuove persone ke seguono la mia storia e
ne sn contentissima!!!^^
ringrazio anke le 26 xsone ke l'hanno agg ai preferiti, e alle persone
ke la leggono!!!
ora scappo!!!
Silvy
ps importante: x il
prox capitolo ci vorrà di più mi disp. un
anticipo: sarà dal POV di Ryan e spiegherà spero
tt!!!^^
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Capitolo 18 *** 18° CAPITOLO RYAN POV prima parte ***
First Kiss
18° Capitolo - Ryan POV
Prima Parte
Esco da
casa di Meg sorridente.
E’ stato
un pomeriggio bellissimo. Quasi fantastico. Passare due ore in sua
compagnia è
stato divertentissimo, oltre che stupendo. Anche se non abbiamo parlato
è stato
stupendo.
Arrivato a
casa salgo le scale e apro la porta della mia camera.
Mi ritrovo
davanti Daniel, Matthew, Richard e gli altri. Chi sul letto, chi
appoggiato al
muro, chi sulla sedia.
Insomma,
un po’ dappertutto.
“Ciao
ragazzi.” Li saluto entrando e chiudendo la porta.
Mi
rispondono tutti con un cenno della testa.
“Allora
Ryan, ti sei annoiato abbastanza dalla Stuart?” non faccio in
tempo a
rispondere che Daniel mi pone un’ altra domanda.
“Non ti preoccupare che adesso usciamo a divertirci; la
sala-giochi apre tra poco.”
“A dire il
vero Dan, mi sono divertito.”
Alla mia
risposta tutti ammutoliscono e c’è chi guarda me
ad occhi spalancati, come per
assicurarsi che sia veramente io, e chi guarda Daniel, come in attesa
di una
sua reazione.
Lui invece
guarda me con uno sguardo inespressivo.
“Come
scusa?” chiede Mark.
“Si.
Perché vi sbalordite tanto? E’
simpatica.” Rispondo con un’alzata di spalle.
Riesco a
sentire solo dei mormorii sconnessi, del tipo ‘Se lo dici
tu...’ di Jake,
oppure il ‘Bah...’ di Derek.
Daniel poi
sembra destarsi all’improvviso, poiché si alza dal
letto e si avvicina. Mi
guarda con occhio clinico e poi sbotta “Povero il mio
cuginetto” alzo un
sopracciglio, “anche lui caduto nella tela della
Stuart.”
Di che sta
parlando? Espongo i miei dubbi ad alta voce. “Di che stai
parlando Dan?”
“Ti sto
parlando dell’anno scorso Ryan. Più precisamente
di novembre.” Mi risponde
allontanandosi ancora per andare a stendersi sul letto, con le braccia
incrociate dietro la testa.
Sono
curioso ora.
“E che
cosa è successo a novembre?”
“Una cosa
semplicissima Ryan.” Durante questo scambio di battute le
teste degli altri
vanno da me a lui, come se stessero seguendo la pallina da ping-pong in
un
torneo importante.
“Mi ero
innamorato di Meg l’anno scorso, anzi, l’estate
scorsa, e finalmente verso fine
ottobre ho incominciato a farmi avanti.”
Ascolto
attentamente. Devo ammettere che sono un po’ geloso di lui,
anche se è solo una
storia passata.
Ma perché
passata? Mi concentro di nuovo sulla storia.
“Abbiamo
incominciato a parlare di più, poi le ho chiesto di
uscire.” Fa una pausa e
sospira.
Riprende
subito dopo.
“Lei ha
accettato; mi sentivo al settimo cielo, ero felicissimo!...Va
bè salto i
preliminari: ci siamo messi insieme, ma non eravamo come quelle
coppiette
sdolcinate, anzi non ci siamo mai baciati sul serio. Volevo che il
momento del
nostro primo bacio fosse speciale.”
Non avrei
mai immaginato che Daniel, proprio mio cugino, fosse così
romantico.
“Avevo in
mente tutto: la portavo a mangiare fuori poi saremmo andati in
spiaggia,
passando per il parco. Più romantico di così si
muore!” ridacchia.
“Accadde
tutto in un giorno.” La sua voce si fa i qualche modo triste.
“Stavo passando
per il parco con i ragazzi e la vidi: si stava baciando con quel
ragazzo,
quell’Andrew. Devo dire che lo avevo sempre sospettato, anche
se non ci ho mai
creduto veramente. Però ultimamente passava un pò
troppo tempo con lei; va bene
essere migliori amici, ma se lei è fidanzata, è
in qualche modo da stronzi
stare troppo con lei. O no?” sospira e fa una pausa,
guardando il soffitto.
“E quando
gliel’ho detto il giorno dopo, non ha nemmeno fatto finta di
negare. Ha detto
proprio queste parole: ‘Mi sono stancata di te. Non siamo
più nel 900 sai? Dove
non ci si baciava prima del matrimonio o robe simili. Siamo nel
21° secolo.
Svegliati caro!’ e se ne è andata.”
No.
No non ci
credo. Non può essere vero!
Proprio
lei mi ha detto che è una persona romantica. E che adora per
di più le storie
d’amore come quelle dei libri.
“Se non mi
credi puoi chiedere a Matthew qui presente, lui
c’era.”
Matt
annuisce.
...
Non ho
pensieri per la mente.
La mia
mente si è svuotata, come quando togli il tappo dopo aver
fatto un bagno.
I miei
occhi guardano la stanza e i suoi occupanti senza vederli.
No. Non
può capitarmi un'altra volta.
“Bè noi
andiamo in sala giochi. Tu vieni?”
Scuoto la
testa in segno di diniego.
Tutti
salutano ed escono dalla stanza; l’ultimo ad andarsene
è Dan, che si avvicina e
mi sussurra “L’ho detto per il tuo bene Ryan,
credimi. So che può sembrarti
inverosimile, ma ricorda che le apparenze ingannano.” E se ne
va.
Ricordo
ancora la stessa frase pronunciata da Meg qualche ora fa con
un’alzata di
spalle in camera sua.
‘Le
apparenze ingannano.’ E il suo sorriso.
Quel suo
sorriso che rischiara tutto il mondo. Il mio.
Mi stendo
sul letto e non penso a niente.
Cerco di
non pensare a niente.
Ma quel
pomeriggio fantastico, passato a stretto contatto con lei mi torna
sempre in
mente.
E non
riesco a scacciarlo.
***
Una
settimana dopo...uscita da
scuola.
Questa
settimana è stata un inferno.
Concentrarmi
sulla ricerca, con lei di fianco, è stato durissimo. Per
fortuna adesso c’è il
week-end e non la vedrò per due giorni.
Anche
se...anche se è strano per me pensare queste cose.
Fino a qualche
giorno fa pensavo che lei fosse la più speciale tra tutte le
ragazze.
Buffo no,
come tutto ciò che immaginiamo e che pensiamo di sapere si
rivela poi
sbagliato.
Io Daniel
e gli altri ci fermiamo al cancello, come anche Meg e le sue amiche,
che si
mettono a parlare con delle ragazze di un'altra classe.
Involontariamente
guardo verso di lei, ma non riesco neanche a cogliere il suo sguardo
che sento
un urlo, un grido, quello che è.
“MEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEGGGGGG!!!!!!!!!”
Vedo lei
girarsi e correre incontro a un ragazzo con la moto, per poi saltargli
letteralmente al collo.
Che.
Rabbia.
Ma chi è
quel damerino da strapazzo che si permette di abbracciare Meg?!!
Appena lei
si stacca posso guardare meglio il ragazzo che avrà vita
breve. Oh, questo è
poco ma sicuro.
Non è
niente di che. Alto, capelli scuri.
Sento Dan
avvicinarsi, “Ah eccolo.”
“Lo
conosci?” chiedo.
“E’
Andrew.” Mi risponde con un alzata di spalle e tornando a
parlare con gli
altri.
Io seguo
con lo sguardo gli spostamenti di Meg: torna indietro, saluta le
amiche, sale
sulla moto del damerino-da-strapazzo, e se ne va.
Quando
scompare dalla mia vista, mi rigiro verso i ragazzi e noto che si sono
aggiunte
Lucia e quella sua amica, come si chiama...ah si, Natalie.
Come se
l’avessi chiamata Lucia si gira e viene verso di me.
“Hei Ryan,
non si saluta più?” mi chiede sbattendo le ciglia
all’inverosimile. Da paura.
“Ciao
Lucia.” Ok dai sono un po’ stronzo a fare
così. “Come stai?”
“Oh bene
bene. Sentite” dice poi rivolgendosi a tutti,
“domani sera c’è
l’inaugurazione
del nuovo locale appena fuori il centro. Di sicuro tu Daniel lo sapevi
già,
sbaglio?”
“Infatti.
Ho anche un po’ di biglietti.” Le risponde con
noncuranza. Certo che quando fa
così non lo sopporto.
Lei è
stata gentile con noi e lui la tratta...bè di certo non bene.
“Grazie
comunque Lucia.” Intervengo io.
Non
l’avessi mai fatto!!
Lei si
rivolge nuovamente a me, tutta contenta che l’abbia trattata
con gentilezza.
“Ok.”
“Noi
andiamo a mangiare a casa di Richard, Ryan vieni?” mi chiede
Matt.
Sto per
rispondergli ma Lucia mi interrompe.
“A dire il
vero volevo invitare Ryan a mangiare fuori.” Tutti gli occhi
si spostano ora su
di me.
“Che dici
Ryan? Ti va?” mi chiede nuovamente.
“Ehm...va
bene.”
Lei tutta
contenta saluta gli altri e mi prende a braccetto. Anche io saluto i
ragazzi e
mi allontano con lei, che non smette un attimo di parlare.
Di cosa
poi non so. La mia mente è da tutt’altra parte
ormai.
Indovinate
un po’ dove?
Al parco
qualche domenica fa. Al nostro primo incontro.
Meg. Meg.
Meg.
Solo e
sempre lei.
Non
capisco poi perché mi interessi tanto.
Un sacco
di ragazze mi vengono dietro, una delle quali mi tiene a braccetto in
questo
momento, tra un pò formeranno un fan-club credo.
Eppure...eppure
ci penso sempre, ogni istante in cui la mia mente non è
impegnata in qualcosa
di importante, ripercorre sempre quei momenti passati insieme.
Il suo
sorriso.
La sua
risata.
Il suo
sguardo.
I suoi
occhi. Verdi.
Mi sembra
di perdermi in quegli occhi, verdi come un prato d'estate.
Però è
tutta un illusione. Come mi ha detto Daniel...lei è solo una
che si diverte a
prendere in giro noi ragazzi.
A farci
soffrire.
E io non
voglio soffrire.
Non voglio
mai più soffrire a causa di una ragazza.
Mi è già
capitato una volta, quand’ero a Seattle, e ci sono stato
troppo male.
Troppo per
ripetere l’esperienza.
E allora
faccio una cosa che mai mi sarei aspettato di fare.
Non so
quando il pentimento sarebbe arrivato, e non so cosa avrei fatto poi.
“Ehm
Lucia?” la interrompo.
“Si?” mi
guarda speranzosa.
Speranzosa
di che? Non penserà che...?
Bè le è
andata male.
“Mi stavo
chiedendo...se domani sera ti andava di ballare con me. So che forse
non te lo
dovrei chiedere adesso ma-” non mi lascia finire che mi
risponde subito.
“Ma
certo!! Sarei molto contenta di ballare con te!” sulla sua
faccia è stampato un
sorriso a 150 denti.
Solo dopo
aver fatto questa insulsa domandina mi viene in mente una cosa.
Un piccolo,
minuscolo, misero dettaglio.
Come mi
sarei comportato, se alla festa ci fosse stata anche Meg con il
damerino-da-strapazzo??
_____________________________________________________________________________
Ok ragazze....dato ke
sul forum dv sto postando qst ficcy mi avevano consigliato di fare un
capitolo unico...ho aspettato e intanto scrivevo scrivevo....XD
ma contro ogni mia aspettativa il cap cresceva sempre di più
(tnt ke sn arrivata alla 5° pag di word!!!O_O) quindi ho deciso
di dividerlo in 2....
cmq manca ancora abb alla fine del cap vero e proprio...pazientate fino
a venerdì!!!
e ora...dato ke ho un
pò di tempo (al diavolo storia dell'arte!!XD) passo a
ringraziare....
kikikaulitz:
pure io una volta!!! ed è stata l'ultima...XD grazie
grazie!!! bacioni!!
piper__73:
ahahahahah....oddio mi hai fatto morire dalle risate!!!!X'D grazie
mille lary!!!!!
Xellesia_Moon_Black:
hihi....prossimo pezzo!!!!XD ok ho dt trp...>.< grazie
mille x aver recensito!!!^^
Midnight Dream:
ahahah....XD idem ke x Xellesia....grazzzzzzie!!!!
PiccolaMars:
WOOOOOOW!!!!!! una nuova fan!!!!!! ma grazie!!!!!! sn contentissima ke
ti sia piaciuta la storia!!!!^^
Grazie ovviamente a qll
ke leggono...e a quelle 30 persone ke l'hanno agg ai loro
preferiti!!!!!!!>///<
1 - Ahirin
2 - AnimaDannata
3 - avril1113
4 - B r o K e n
5 - baby_dark
6 - Bella89
7 - Bimba91
8 - Blackangel91
9 - fille_gaie
10 - Gingerly
11 - gingi__devishina
12 - Ichigo_91
13 - kagome84
14 - kikikaulitz
15 - Lalli92
16 - lizzy91
17 - mbap
18 - miss_miky
19 - Miyu
20 - PiccolaMars
21 - pilllala
22 - piper__73
23 - RoryVentimiglia_86920
24 - sasamy
25 - Selene_Malfoy
26 - Somoody
27 - SoporAeternus
28 - susy88
29 - werty
30 - _Laura_
Bacioni!!! a
venerdì con il seguito!!!!!!!^^
Silvy
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Capitolo 19 *** 18° CAPITOLO RYAN POV seconda parte ***
FK
First Kiss
18° Capitolo - Ryan POV
Seconda Parte
Lunedì
pomeriggio ore 13:30
Mai il
soffitto della mia stanza è stato più
interessante.
Qui
sdraiato sul mio comodo letto riesco finalmente a non pensare.
Ho trovato
il modo: basta contare!
1..2..3..4..5..Meg..Meg..Meg.........No!
Stop!
Ma perché
anche contare è diventato difficile?!!
Credo di
sapere il perché.
Perché la
festa non poteva andare peggio!!
Io che mi
sono comportato da stronzo con Lucy (è così che
vuole essere
chiamata...contenta lei.), chiedendole di ballare solo per far
ingelosire una
certa persona, non ho sortito nessun effetto.
Abbiamo
ballato per una mezz’oretta buona, che mi è
sembrata pure troppo lunga dato che
non amo molto ballare (si bè...dipende da con chi ballo
ovviamente...), poi
buttando li una scusa mi sono allontanato.
In quel
momento hanno messo su una canzone dolce, romantica, un lento...per
coppiette
insomma, ed è stato allora che l’ho vista.
In quella
maglietta bianca, che come le avevo fatto notare quel pomeriggio faceva
risaltare i suoi stupendi occhi verdi [era palese ke fosse stato lui
dai!!XD
ndMe], stava benissimo, e ti veniva voglia di abbracciarla solo per
poter
toccare quella sua pelle così perfetta.
Ma
ovviamente con lei c’era quel...quel...non ho epiteti
abbastanza dispregiativi
per descriverlo.
Parassita!!
Come si permette a ballare con la mia
Meg?!!
Sì avete
sentito bene. Anche se Dan dice che è solo una stronza non
me ne frega.
Mi va bene
essere il ragazzo di una sera, basta che io possa abbracciarla come
stava
facendo lui sabato.
Uscendo da
quel tunnel di ricordi guardo l’orologio.
13:53
Uff...non
ho niente da fare.
Mi alzo e
prendo il mio Ipod, per poi tornare a sdraiarmi.
Sto per
mettermi le cuffiette ed entrare in un altro mondo, quando la porta
della mia
camera si apre ed entra mia madre.
“Ryan tra
poco arriva la nuova baby-sitter per Justin.”
Sarà una
delle solite vecchiette.
“Ok...” le
rispondo.
Poi mi
sdraio nella stessa posizione di prima ed accendo l’Ipod.
Subito
parte la canzone dei Blink che preferisco: I Miss You.
Credo
proprio che esprima il mio stato d’animo il titolo.
Quando
finisce guardo l’orologio e noto che sono le 14 e 7.
Cerco una
canzone adatta al momento e la metto a tutto volume.
The Reason
degli Hoobastank.
Stupenda.
Certo, era meglio quella dei Blink, ma questa è
più malinconica a mio parere.
Più...perfetta.
Spero
comunque che la vecchietta di turno non rompa questa volta.
Mi ricordo
ancora il dolore alle guance dell’ultima a Seattle.
E la sua
voce da nonnina poi...
”Ma
guarda te che bel bambino che
abbiamo qui! Ma ciao! Ma ciao!”[nota: il ‘ma
ciao’ è dt più o meno cm lo dice
Micelle
Hunzicher in Love Bugs…nn so se qlcn di voi lo guarda..xD]
“Ehm...signora
Trascott? E’ l’altro
che deve accudire” continua a torturarmi le guance e mia
madre la stacca quasi
a forza “no no no ho detto l’altro signora
Trascott!!!!!”
Brr...rabbrividisco
ancora al ricordo.
Mi
concentro sulla canzone e mi viene spontaneo cominciare a cantarla.
I'm sorry that I
hurt you
It's something I must live with everyday
And all the pain I put you through
I wish that I could take it all away
And be the one who catches all your tears
Thats why I need you to hear
I've found a
reason for me
To change who I used to be
A reason to start over new
and the reason is You
Con un
sospiro mi tolgo le cuffiette ed apro gli occhi.
Solo ora
ho la sensazione di essere osservato. Mi alzo a sedere e guardo verso
la porta.
Acc...!!
Che mi
venisse un colpo!
Vorrei
darmi un pizzicotto per vedere se sto sognando, ma dato che sarebbe da
idioti
farlo resto fermo.
Cosa ci fa
Meg appoggiata alla mia porta? Sorridente per di più.
La mia
mente intanto collega le due cose.
Meg
sorridente che mi guarda uguale...uguale...mi ha sentito cantare!!!
Cazzo! Che
figura di merda!
Sento le
mie guance arrossarsi sempre di più; troppo imbarazzante!
Ora entra
un killer professionista dalla finestra e mi ammazza. Ti prego Ti prego
Ti
prego!!
“Cos’è che
mi avevi detto tu?” da quanto che non sentivo la sua voce...
Mette il
dito sul mento facendo finta di pensare e alza gli occhi al cielo.
Intanto io
mi avvicino, di poco però, perché una voce nella
mia testa continua a dirmi
insistente la stesa cosa: prendila e
baciala, prendila e baciala, prendila e baciala!!
Mmh...non
è poi una cattiva idea.
Interrompe
i miei vaneggiamenti e per questo le sono grato. Chissà cosa
avrei fatto.
“Ah già.”
Mi guarda e sprofondo nel verde dei suoi occhi. “Bella
performance.” Eh
direi...due anni nel coro della scuola saranno pure serviti a qualcosa.
Mi
sventola la mano davanti agli occhi, credo di essermi imbambolato.
“Hei c’è
nessuno in casa?” mi riscuoto e la guardo con occhi nuovi.
Faccio
2+2...
Meg è qui,
sono le due passate, questo vuol dire...
“Non dirmi
che sei tu la baby-sitter?!” quasi quasi preferivo la
vecchietta.
Ora come
farò a trattenermi dal saltarle addosso ogni volta che la
vedo in giro per
casa?!!
“No sono
solo venuta a chiedere il sale sai. Ovvio che sono io! Secondo te entro
nelle
case degli altri cosi tanto per fare qualcosa?” Ah.Ah.
Simpatica. Ora sembro io
l’idiota. Si bè ok, la domanda potevo anche
risparmiarmela. Era così ovvio!
Si mette
le mani in tasca e allora noto il suo abbigliamento.
Maglietta
corta, e semplici pantaloni della tuta, quasi come i miei.
Come i
miei?!!
Ma
nooooooo!!!!!!! Sono senza maglietta!!! Merda merda merda!!
Alzo gli
occhi al cielo in segno di disperazione e poi torno a guardarla.
...
I minuti
passano e io sono ancora qui a guardarla, a fissarla, ad ammirarla.
Ad un
tratto mi torna in mente l’immagine della festa, quando lei
era abbracciata al
parassita.
E la
rabbia risale.
Per lei,
sapendo quello che ha fatto a Daniel.
Ma
soprattutto per lui. Lui che si permette di toccarla.
Lui a cui è permesso
toccarla come io di sicuro
non potrò mai fare.
Ad un
tratto lei sbotta, “Ma si può sapere che ti
prende?! Perché mi guardi con
quella faccia?! Mica ti ho ammazzato il gatto-” la interrompo
facendo lo
stronzo. Non so perché, ma la rabbia a volte mi fa questi
scherzetti, non mi fa
più collegare il cervello.
“Non ho un
gatto.” Faccio un ghigno.
Ecco.
Battuta
più idiota di questa non credo ci sia.
Ora
penserà che sono un cretino o peggio.
Al
contrario delle mie aspettative noto i suoi occhi scurirsi e animarsi
di
qualcosa che può benissimo essere chiamata...rabbia?
Ma perché
mai!! E’ lei quella che non capisce che è mia, mia
mia e solo mia!!!
Quell’
Andrew non la deve neanche guardare!
Ma come
spiegare tutto questo a parole senza che mi prenda per un pervertito
maniaco??
“Stammi
bene a sentire tu!” si avvicina e mi punta un dito sul petto.
A questa
distanza posso guardarla meglio. E posso notare le sue guance diventare
di un
magnifico color porpora.
Ma a
questa distanza, così vicino al mio petto, ho anche un
desiderio irresistibile di
abbracciarla e, soprattutto, di baciarla.
“Mi sono
rotta delle tue frecciatine a scuola, degli sguardi omicida ai miei
amici e
cosi via. La devi smettere! Non puoi arrivare qui e scombussolare la
mia vita,
mi hai sentito?!!” la sua voce assume un tono sempre
più alto.
Che cosa
si aspettava scusa?
Che
andassi li da lei e mi complimentassi per il suo atteggiamento da
stronza con
mio cugino?
Può anche
smetterla di urlare come un isterica tanto io-
Una
lacrima.
Una
lacrima solitaria scende dai suoi occhi e tutti i miei propositi di
sbatterle
in faccia ciò che ha fatto per far soffrire
Dan spariscono.
No, lei
non deve essere triste. Lei deve sorridere sempre, costantemente.
Non può
essere triste, soprattutto a causa mia. A causa mia. Lei sta piangendo
a causa
mia!!
Quanto
vorrei prendermi a pugni da solo!!
“Meg...”
sussurro, cercando di appoggiare una mano sulla sua guancia per
togliere
quell’unica goccia.
Ma appena
la tocco con un dito lei mi da una manata per farmi andare via.
“No niente
Mag! Adesso tu mi stai a sentire cinque secondi! Quando sei arrivato e
sei
entrato in classe con Daniel e il suo branco, mi sono detta
‘ma no lui non è
come loro è diverso!’ e l’hai ampiamente
dimostrato fino a quando abbiamo fatto
la ricerca a casa mia. Da quel punto in poi sei diventato la fotocopia
di tuo
cugino. Non voglio assolutamente dirti di non andare in giro con lui
perché
credo che tu sia abbastanza grande da badare a te stesso e scegliere le
giuste
compagnie, anche se io avrei da ridire, lascia semplicemente che ti
dica una
cosa.”
Si
allontana di un passo.
“Stai
fuori dalla mia vita.”
...
A questo
punto posso sentire il ‘crack’ del mio cuore che va
in mille pezzi.
Melodrammatico
forse, ma è esattamente come mi sento adesso: con il cuore
spezzato.
Con quelle
cinque parole non poteva farmi più male.
“E ora se
mi puoi indicare la stanza di Justin per favore.” Mai la sua
voce è stata più
atona.
Le indico
con un cenno del capo la stanza di fronte la mia, perché non
so che tono possa
avere ora la mia voce.
Lei si gira
e se ne va, ma prima di chiudere la porta mi saluta con lo stesso tono
di voce.
Ora c’è
una vocina nella mia mente che dice, anzi no, che urla di uscire e
andare da
lei per dirle ciò che provo.
Ma mai
sono stato più codardo.
***
Sono due
ore che sto qui a fare niente sul letto.
Avrò
ricevuto si e no 10 messaggi, ma non mi importa.
Al diavolo
chi vuole sapere dei compiti.
Al diavolo
Daniel e i ragazzi che mi chiedono di uscire.
Al
diavolo, soprattutto, Lucia che mi assilla per la stessa cosa.
Voglio stare
solo.
No non è
vero. Non voglio stare solo, perché non sopporto la
solitudine.
Voglio
stare con lei.
Lei lei
lei.
Voglio
chiederle di perdonarmi, la voglio supplicare di farlo
perché non riesco a
immaginare di stare tanto così vicino a lei, ma non poterle
parlare. Dovrò
ammirarla sempre e solo da lontano.
Come se
prima non lo facessi.
A questo
pensiero mi scappa una risatina.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Ma che
diavolo...??!!
Sbaglio o
questa era proprio la sua voce?? La riconoscerei tra mille.
Prendo la
maglietta che c’è appoggiata sulla sedia e me la
metto in cinque secondi, poi
mi precipito in camera di Justin.
Appena
apro la porta vedo una scena che si può definire...si
bè...comica.
Meg legata
come un salame alla sedia, tutta bagnata e Justin che le corre intorno
facendo
strani versi con la bocca.
Sto per
mettermi a ridere ma noto una cosa che...è impossibile non
notare.
L’acqua,
bagnando completamente la maglietta, lascia intravedere ciò
che c’è sotto.
Sarò considerato
un maniaco, ma sono pur sempre un maschio! Quindi do una sbirciatina.
Ha un
costume a triangolino rosa sotto. Niente di che.
“E tu che
diavolo ci fai qui!!!!” chiede allarmata. Poi notando
ciò che la sua maglietta
lasciava intravedere, diventa rossa come un pomodoro.
Sospira,
“Ok ridi pure tanto peggio di così...”
non finisce nemmeno la frase che mio
fratello, imbranato com’è, nella sua piccola corsa
va addosso alla sedia
facendola cadere indietro.
“Ahio!!!”
corro subito da lei e tiro su la sedia.
“Stai
bene?” le chiedo apprensivo. Sembra essersi dimenticata della
sfuriata di
prima.
Mi guarda
con una faccia strana.
“Ma che
domande fai!!! Secondo te???” si bè in effetti.
“Slegami!!
Avrò un bernoccolo grande come una casa.” Faccio
come ha detto.
La aiuto
ad alzarsi prendendole una mano, ma la tira via e mi dice stizzita
“So
camminare perfettamente da sola.” Ok, non si è
dimenticata della sfuriata.
“Vieni che
ti do il ghiaccio per la testa.” Cerco di parlare con lei
come se stessi
parlando con una qualunque.
LA mia
vocina interiore però risponde: Lei
non è
una qualunque!!! E non posso che darle ragione.
Stiamo per
uscire dalla stanza, quando mi giro e indico Justin. “Con te
faccio i conti
dopo...”
Lui fa un
sorriso angelico. Tanto con me non funziona marmocchio.
Scendo le
scale con lei dietro, arrivati in cucina prendo dal freezer quattro
cubetti di
ghiaccio, li avvolgo in un panno e glielo passo.
Lei lo
prende e lo mette sul lato posteriore della testa.
Poi
l’occhio ricade sulla maglietta bagnata, e noto che fuori si
è annuvolato ed è
salito il vento.
“Vieni ti
do una maglietta sennò prenderai un accidente.”
Stava tremando. Annuisce e mi
segue di nuovo in camera mia.
Apro
l’armadio e cerco tra le mie magliette la più
piccola che ho. Invano. Mia madre
ha appena rifatto il guardaroba buttando via tutto quello che non mi
andava
più. Allora le do la mia maglia che usavo per giocare a
football, quella della
mia vecchia scuola.
Lei la
prende e mi guarda. Io la guardo. Poi lei sbotta: “Allora
vuoi uscire?!”
A questo
punto non riesco a trattenermi e le rispondo con un sorriso,
“No, ma se proprio
devo...”
Lei cerca
di fare una faccia dura, ma posso notare il divertimento nei suoi
occhi.
“Devi.”
Ancora
sorridendo mi avvio sorridendo verso la porta quando la sua voce mi
ferma.
Mi giro e
la vedo tenere in mano la maglietta, e con una faccia torva mi dice,
“Io non
vado in giro con una maglietta con su scritto il tuo nome!”
“O quella
o vai in giro senza maglietta...” le rispondo.
Poi la
guardo e dico “Ok ridammela.”
Lei prende
il libro di storia dalla scrivania e me lo lancia, ma per fortuna
riesco a
evitarlo.
“Esci!!!”
“Mi stai cacciando dalla mia camera?” le chiedo
innocente.
“Se non
vuoi che ti sbatta fuori a calci, esci adesso!!”
Rido ed
esco. Vado ad aspettarla in cucina.
Qualche
minuto e la vedo spuntare dalle scale con la mia maglietta.
Devo dire
che a lei va un po’ larga. Giusto un filo.
“Mi fa da
camicia da notte.” Commenta torva.
In effetti
le arriva a metà coscia. “Sei tu che sei
piccolina.”
A queste
mie parole mi guarda con...con nessuna espressione particolare.
Poi
riacquista il suo cipiglio rabbioso e va verso la porta.
“Ci
vediamo a scuola.” Dice.
Le
rispondo quando ormai è uscita.
“Non vedo
l’ora...”
________________________________________________________________________________________________
Sperio che anche questa
parte sia stata di vostro gradimento....^^
Ringrazio tt qll ke
hanno commentato e rispondo a kikikaulitz:
parte dal
capitolo...diciamo dalla fine del capitolo 12....^_^
Bacioni
Silvy
|
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Capitolo 20 *** 19° CAPITOLO ***
FK
First Kiss
19° Capitolo
E’
quasi
finita. E’ quasi finita.
Ma perché
le ore di scuola pallose non finiscono mai?? Chissà da
quanto tempo l’orologio
è fermo alle e 25!!
Voglio
solamente uscire perché non solo la Brown
ce l’ha su con Shakespeare da qualche settimana, no.
Quello in
confronto è il male minore.
La cosa
peggiore è che ha avuto, stamattina alla prima ora, la
brillante idea di
cambiare la disposizione dei posti in classe.
E ora
indovinate un po’ dove sono?
...
No non
credo indovinereste mai.
E’ una
cosa troppo assurda.
Ha detto
testuali parole: “Signorina Stuart, dato che i due ragazzi
là in fondo parlano
troppo per i miei gusti, lei si sposterà con loro nel banco
a tre. In mezzo
Stuart. Da dividerli.”
A nulla
sono servite le mie proteste, o gli aiuti di Ashley.
Mi sono
dovuta spostare qua in fondo.
E di
fianco non ho Joshua e Arthur. Ci mancherebbe. I due secchioni della
classe
mica parlano!
No!! Mi
sono dovuta ritrovare come nuovi compagni di banco i cugini McEvans!
McEvans!!
Mi dite
come faccio ad evitarlo se ce l’ho sempre di fianco?
E’ impossibile.
Cerco ora
di concentrarmi sulla lezione, prima o poi finirà, no?
“Ed è così
che il poeta fa sembrare il Macbeth...” ancora il Macbeth!
Non ce la faccio
più. “...un dramma storico, in cui però
la storia è solo un pretesto, per far
capire gli atteggiamenti e i comportamenti che gli uomini hanno.
Shakespeare
infatti, come sappiamo, mette...”
“Senti
Ryan, come hai deciso di fare con Lucia? Ci stai o no?”
Mmh!!! Ma
dei loro affari privati non possono parlarne dopo?!
E poi che
rabbia. Cosa c’entra Lucia?! E perché sono
così arrabbiata??
Sarà solo
colpa dell’ora che non finisce più, senza dubbio.
“Non lo so
Dan. Non credo.”
La rabbia
ora è sostituita da una felicità senza limiti!
“Ma perché
scusa?! Ma l’hai vista?? Quelle te la da senza problemi!! E
poi dai, non dirmi
che-”
“McEvans
se volevo una radio me la portavo da casa. Quindi stai
zitto.” Lo interrompo.
“Senti
Stuart fatti gli affari tuoi.”
“E’ quello
che sto cercando di fare da quando hai acceso
l’interruttore!”
“Fai così
perché ti rompo...oppure perché in
realtà sei divorata dalla gelosia verso mio
cugino?”
Sento Ryan
alla mia destra girarsi, in attesa della risposta.
Ok mi sarò
divertita un po’ ieri, ma non così tanto da
dimenticarmi come mi ha trattata.
Quindi
rispondo...si, lo ammetto, rispondo mentendo.
“Perché
rompi!” però contiene anche la verità.
“Oh ma
così mi ferisci!” dice sorridendo e portandosi una
mano al petto.
“Comprati
i cerotti che ti piacciono tanto! Quelli con Pippo il farmacista te li
tiene
sempre da parte.”
Con la
coda dell’occhio vedo Ryan cercare di trattenersi dal ridere.
Si in
effetti mi sto divertendo anch’io.
“Ah.Ah.
Sto morendo dalle risate. Senti perché invece non mi dici
come va col tuo
ragazzo?”
“Il mio
ragazzo?” ma da dove salta fuori? “Ma che prendi
alla mattina? Latte Vodka e
biscotti?”
“Non fare
la finta tonta. Anche Ryan ti ha visto abbracciarlo.
Quell’Andrew.”
Andrew?!
Mi giro
verso Ryan e vedo che i suoi occhi sono un po’ più
scuri.
No, non ci
credo. Possibile che...? No dai è troppo assurdo.
Cioè lui
si è comportato così perché credeva
che avessi il ragazzo??
No, ripeto
è troppo assurdo.
“Senti,
non so che-”
“Là in
fondo! Silenzio! Daniel caro perché non vieni qui
interrogato? Così avrai un
motivo valido per parlare.”
“E quanto
mi da?” uno scoppio di risa nella classe.
“Vieni qui
subito e senza fare lo spiritoso!!”
“Arrivo,
arrivo.”
Fortuna
che l’ha chiamato così non gli devo rispondere.
Guardo l’orologio e noto che
mancano solo due minuti. A un tratto mi arriva un bigliettino.
Metto
l’astuccio davanti e lo leggo.
‘xk nn risp a me alla
domanda ke t
ha ft mio cug?’
Allora è
davvero così!! La felicità è
così tanta che vorrei mettermi a ballare sul
banco!
Prendo la
mia penna glitterata viola (la mia preferita) e gli rispondo: ‘la risp sarebbe
stata la stessa...vuoi
sentirmi dire qst?? Be ecco: nn ho un ragazzo!! Andrew è il
mio migliore
amico...nnt altro.’
La
campanella suona in quell’istante e io metto via tutto.
Mi alzo e
noto che Ryan mi sta guardando con una faccia...mmm contrariata direi!
Trattengo
a stento le risate e gli passo il bigliettino.
Lui lo
guarda e poi fissa i suoi occhi azzurri, velati di sospetto, su di me.
Io gli
faccio un cenno con la mano e mi allontano verso l’uscita,
dove mi aspetta
Ashley.
Sulla
porta però mi fermo vinta dalla curiosità e mi
giro verso di lui.
Sorrido
divertita notando che ha gli occhi fuori dalle orbite e un sorriso a 32
denti.
Magari...magari
i sogni si avverano davvero.
_______________________________________________________________________________________________________
Raaaaaaaaaaaagazze/i...........il
prox capitolo sarà importante!!!!!^^
e qll dp ancora di
più!!XD
passo a ringraziare le
persone gentilissime che recensiscono:
Per Midnight Dream, Ali93, e BAbyDany94: grazie 1000!!!!! sono
contenta ke la storia vi "prenda" diciamo :D
Per
piper__73:
ah lary, i ringraziamenti te li faccio sempre in chat...XD
cmq grazie grazie!!!!!!!^^
Per Billuzka: no ma di dove sei?XD
perchè per Daniel mi sono ispirata ank io a un daniel ke
conosco ahahah XDD cmq danke schon anke a te!!!!
Un ringraziamento è d'obbligo anke alle tantix persone ke
leggono e ke aumentano sempre di più!!^^
La stessa cosa vale per quelli ke mi agg ai preferiti...ho raggiunto la
soglia dei 39!!! 39 ci credete???!!!XD graaaaaaaazie:
1
- Ahirin
2 - Ali93
3 - AnimaDannata
4 - avril1113
5 - B r o K e n
6 - BAbyDany94
7 - baby_dark
8 - Bella89
9 - Betty O_o
10 - Billuzka
11 - Bimba91
12 - Blackangel91
13 - cassandra 287
14 - cris94
15 - Elly Chan
16 - fille_gaie
17 - Gingerly
18 - gingi__devishina
19 - Ichigo_91
20 - kagome84
21 - kikikaulitz
22 - Lalli92
23 - lizzy91
24 - mbap
25 - miss_miky
26 - Miyu
27 - nixy
28 - PiccolaMars
29 - pilllala
30 - piper__73
31 - RoryVentimiglia_86920
32 - sasamy
33 - Selene_Malfoy
34 - Somoody
35 - SoporAeternus
36 - stellinathebest19
37 - susy88
38 - werty
39 - _Laura_
Ciau!!!
a presto spero col nuovo capitolo!!!!!!!!^^
Bacionissimi!!!
Silvy
|
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Capitolo 21 *** 20° CAPITOLO ***
First Kiss
20° Capitolo
Arrivata a
casa butto il mio zaino lì vicino all’ingresso e
mi dirigo in cucina.
Dato che
mia madre tornerà tra una mezz’oretta riprendo in
mano lo zaino e mi metto a
fare i compiti: algebra.
Tra una
disequazione e l’altra però la mia mente torna
sempre alla faccia di Ryan
qualche minuto fa.
E mi
ritrovo a sorridere.
Davvero
gli piaccio?
Davvero
davvero davvero???
Ancora non
ci credo!! I miei sogni più segreti stanno per realizzarsi!!!
Sento la
porta di casa aprirsi e mia mamma fare capolino.
“Ciao
tesoro!! Com’è andata a scuola?” chiede
incominciando a darsi da fare ai
fornelli.
“Al
solito...” ...moltiplicato per l’infinito!!
“Oh bene.”
suona il telefono e si sbriga a rispondere, mentre io metto via tutto.
“Certo te
la passo.” La sento dire.
Vado di là
e mi dice che è Andrew. Le faccio segno che vado a parlarci
su.
Arrivata
in camera mi butto sul letto e prendo il telefono che tengo sul
comodino.
Intanto si
è avvicinato pure Shadow.
“Andrew
ciao!!”
‘Hey
ciao! Senti ti devo
parlare...’
“Si
dimmi”
‘No
non al telefono. Che ne dici di
mmh...alle due al parco? O hai da fare?’
“No ho
quasi finito i compiti...va bene alle due al parco. Porto anche Shadow
a fare
una passeggiata và.”
‘Ok
perché no. Vabbè adesso vado
che è pronto. A dopo!’
“A dopo
ciao!” quando sento il segnale libero attacco.
Me la sono
solo immaginata quella nota di nervosismo nella sua voce?
Sono le
due meno un quarto.
Certo che
ultimamente il tempo sembra passare più velocemente.
Spendo la
tele e salgo in camera, indecisa su cosa mettermi.
Aprendo
l’armadio mi guardo un po’ in giro.
Mmm...
Alla fine
scelgo per dei pantaloncini cortissimi rossi, una maglietta bianca con
scollo a
V, non troppo profondo, e le All-Star bianche basse.
Una
spazzolata ai capelli, un tocco di lucidalabbra e matita e sono a posto.
Il perché
del trucco?
Semplice!
Magari c’è in giro Ryan...
Prendo
collare e guinzaglio e lo infilo a Shadow, poi presa una piccola borsa
a
tracolla bianca con cellulare chiavi e portafoglio, mi avvio verso la
porta. Ma
vengo fermata dalla voce di mia madre.
“Hey Meg
gli occhiali e la pallina!” dice passandomeli.
“Ah
grazie.” Indosso gli occhiali, infilo la pallina in borsa ed
esco.
In 10
minuti sono al parco e vedo Andrew salutarmi.
Gli
andiamo in contro e lui...lui mi fa restare senza parole!!
Mi
abbraccia e posa le sua labbra sulle mie.
Troppo
imbarazzata e sorpresa per fare qualcosa, resto immobile, gli occhi
spalancati.
Una cosa
mi fa reagire: noto, dietro Andrew, una cosa, anzi una persona, che mai
avrei
voluto incontrare.
Almeno non
in quel momento!!
Mi stacco
da Andrew e lo guardo interrogativa con le lacrime agli occhi.
“Perché...?”
sussurro.
Lui mi guarda
triste, come se avesse capito solamente adesso ciò che aveva
fatto.
“Meg...io...non
so spiegarti quello che sento ma...con te sto bene! Non devo fingere di
essere
qualcun altro, perché tu sai tutto del mio carattere. Quando
ti vedo sono felice, più spensierato quasi. E le tre
semplici parole ti voglio bene non
bastano più per esprimere tutto questo...”
No no ti
prego no.
“Non
dirlo..” sussurro.
“Meg
io...io ti amo! Solo adesso l’ho capito, ma vedo dal tuo
sguardo che è già
troppo tardi. Sei innamorata di un altro non è
vero?” mi sorride triste.
Davvero
sono innamorata di Ryan?
Non è solo
una cotta?
Sono
innamorata di Ryan. Sono innamorata!!
Ritorno
sulla Terra e guardo Andrew, e tutta quella felicità viene
spazzata via dalla
tristezza che sto per spaccargli il cuore, e probabilmente
perderò anche la sua
amicizia.
Ma perché
la mia vita deve essere così incasinata?!
Lo
abbraccio forte. Non so quando ancora potrò farlo.
Lui
ricambia la stretta. Mi allungo in punto di piedi e, con ormai le
lacrime che
mi inondano il viso, gli sussurro:
“Andrew,
mi dispiace non ricambiare ciò che per te è un
sentimento così forte, ma io ti
vedo come un fratello oltre che come un migliore amico. Non riuscirei a
vederti
sotto un’altra luce. E questa cosa mi fa stare male,
perché so che tu stai
soffrendo a causa mia!” mi stacco e lo guardo negli occhi.
“Capito.
Non ti devi preoccupare Meg. Non voglio assolutamente obbligarti. Ora
devo
andare, e mi dispiace di averti fatto venire qui per una
stupidata.”
“Non era
una stupidata.” Mi alzo in punta di piedi e prima di dargli
un bacetto sulla
guancia gli sussurro un ‘Ti voglio bene’
all’orecchio.
“Ti voglio
bene Meg.” Mi sorride e dopo avermi dato un bacio sulla
guancia se ne va.
Dopo un
sospiro e qualche pensiero sulla mia vita incasinata, mi ricordo di
Ryan e
guardo verso il punto dove l’avevo visto prima. Niente.
Se n’è
andato.
Stupendo!!
Ora pensa
che stamattina in classe gli abbia raccontato una balla.
Vado con
Shadow verso un enorme quercia e, dopo avergli tolto il guinzaglio, gli
tiro la
pallina.
Lui
ovviamente la rincorre come un matto, mentre io mi siedo.
La scena
del lancio della pallina si ripete più volte quando
finalmente il cucciolone si
decide a giocare da solo.
Bene ora
la mia mente è libera di vagare!
Non va
assolutamente bene!!
Ricapitoliamo:
sono innamorata di Ryan, il mio migliore amico è innamorato
di me, Ryan pensa
che sto con Andrew e che gli ho raccontato una balla.
Succo del
discorso? Dio mi odia.
Si in
poche parole è quello.
“Dio che
vita.” Mi dico.
“Davvero...”
mi rispondono.
Mi
rispondono??!
Mi giro e
vedo Ryan appoggiato al tronco dell’albero, in viso una
maschera impenetrabile.
Sì credo
proprio che pensi che lo abbia imbrogliato.
“Ciao...”
lo saluto, poi mi rigiro e tengo d’occhio Shadow.
Sul mio
viso le lacrime hanno ripreso a scendere.
Mi stringo
le ginocchia al petto e appoggio il mento su di esse. Intanto lui si
è seduto
qua affianco.
“Cosa c’è
che non va scusa?” mi chiede brusco, lo sguardo puntato sul
mio cane.
“C’è tutto
che non va!” mi tormento il labbro inferiore coi denti.
“A me non
sembra. Insomma, guarda che puoi pure smettere di fare finta. Ti ho
visto
prima, anzi, vi ho visto.” Dice calcando troppo sul
‘vi’. “oh si ormai so
tutto...”
“Tu non
sai niente...” dico a voce bassa, l’ira dietro
l’angolo.
Ma come si
permette?!
“Ah no?
Dici che il ragazzo ti ha mollato quando ho saputo che è
stato il contrario,
dici che non hai il ragazzo e poi ti baci con-” lo interrompo
arrabbiata
girandomi verso di lui, il viso sempre inondato da gocce di acqua
salata.
“Vedi che
non sai niente!! Da dove le tiri fuori certe cazzate?? Io non ho
mollato
nessuno!! E’ stato lui a mollare me!” vedo sulla
sua faccia l’incredulità.
“Ma...”
cerca di dire, poi resta zitto.
“E’ stato
lui non è vero?! E’ stato quello stronzo di tuo
cugino a raccontarti certe
balle vero??!! Dio quanto lo odio...”
“Scusa
allora dimmi tu come sono andate le cose!” dice sulla
difensiva.
Guardo
davanti a me e incomincio a raccontare.
“Quando ci
siamo messi assieme lui mi era sempre appiccicato, inutile dire che
voleva
sempre baciarmi o peggio, voleva sempre fare qualcosa di
più. A un certo punto
non ce la facevo e gli ho detto che non mi sentivo pronta e lui? Lui
sai che ha
fatto?” mi giro verso di lui e noto che i suoi occhi si sono
fatti più scuri,
“Lui non ha detto niente. Semplicemente se
n’è andato. Ma ho pensato che fosse
solo pensieroso e non ci ho fatto caso più di tanto. Quello
stesso pomeriggio –
le lacrime hanno ripreso a scendere ricordando quanto sono stata presa
in giro
– l’ho visto qua al parco, baciarsi con una. Ma non
un bacetto, figuriamoci! Mi
sembrava che da un momento all’altro si sarebbero spogliati e
l’avrebbero fatto
lì sull’erba!” Faccio una pausa e lo
guardo.
Lui non mi
rivolge lo sguardo, ma lo fissa su un punto della mia spalla. Quando
poi lo
solleva ha in viso una maschera arrabbiata e triste allo stesso tempo.
“Mi
dispiace...” dice.
“Cosa
credi, che sia finita? Io ero lì a fissarlo imbambolata e
lui, forse sentendosi
osservato, ha alzato lo sguardo e mi ha visto. – faccio
un’altra pausa - Ha
fatto finta di niente ed è andato avanti col suo
lavoretto.”
Ormai i
miei occhi sono diventati delle piccole cascate.
Non mi
accorgo di aver cominciato a singhiozzare ma sento un suo braccio
esitante
circondarmi le spalle e spingermi verso di lui.
Io lo
lascio fare e, anzi, appoggio la testa sulla sua spalla bagnandola di
lacrime.
Ora mi
circonda anche con l’altro braccio, e mi ritrovo in uno dei
miei sogni.
Lui posa
la sua testa sulla mia, “Mi dispiace, davvero.” Io
lo stringo di più a me.
“Posso
chiederti una cosa?” prende il mio silenzio come un assenso.
“Ma quindi
prima cosa...?” so a cosa si riferisce e allora il pianto si
fa un po’ più
forte.
“An-andrew...mi
ha detto che...che..che mi ama e..e io gli ho de-detto c-che lo vedevo
solo
co..come un amico...” la mia voce è sconnessa, ma
comunque chiara.
“Ah...mi
dispiace...” ma sento dalla sua voce che non è per
niente dispiaciuto.
Passa
qualche minuto e io smetto di piangere, ma non accenno a staccarmi da
lui, né lui
a staccarsi da me.
Bene. Io
sto comodissima anche così.
Solo che
col passare del tempo diventa un po’ imbarazzante allora ci
stacchiamo.
Lo guardo
e lui mi fa un sorriso dolcissimo a cui io cerco di ricambiare.
Mi asciugo
le guance e noto che sulla sua maglietta blu si è formato un
lago.
Con la
forma della mia faccia.
Incomincio
a ridacchiare. “Scusa...” gli dico tra una risata e
l’altra.
Quando
nota pure lui la macchia si mette a ridere.
Poi a un
certo punto mi guarda e ride ancora più forte.
Che ho
fatto adesso?
“Che c’è
scusa??!!” gli chiedo infastidita.
“Sembri un
panda.” Mi risponde semplicemente.
Oddio il
trucco!!
“Daiiiiii!!!”
sembro una bambina di due anni se faccio così.
Lui sempre
sorridendo avvicina una mano e l’appoggia sulla mia guancia,
poi con il pollice
cerca di togliere il trucco che si è sbavato.
Poi ci
guardiamo negli occhi e tutto cambia.
Tutti i
suoni mi giungono ovattati, vedo solo lui, sento il suo respiro sulle
mie
labbra, chiudo gli occhi e...
...da
quando Ryan è così peloso?!
Riapro di
scatti gli occhi e vedo un ammasso di pelo nero.
Si muove e
noto il muso di Shadow.
Ma
dove...??
“Ryan...?”
sussurro.
“Sono...qua...sotto!!”
le parole mi arrivano attutite.
“Oddio!!!
Via Shadow via via!!!” cerco di spostarlo ma è
come smuovere una montagna.
Allora
prendo la sua pallina e gliela tiro. Come sospettavo parte di corsa.
Mi alzo in
piedi e aiuto Ryan ad alzarsi.
Dio che
figura!!
“Cavoli...il
tuo cane...mi odia proprio...” mi dice tra un colpo di tosse
e l’altro.
“Ehm...”
non so proprio cosa dire.
Che si
dice in certi casi?!
Se non...
“Scusa...”
abbasso gli occhi e mi torturo le mani.
“Non fa
niente...i miei polmoni si riprenderanno.” Lo guardo e vedo
che sorride.
Poi torna
di colpo serio, anzi, imbarazzato.
“Aehm...per
prima io...” capisco a cosa si riferisce e divento color
porpora
immediatamente.
Voglio
scappareeee!!!
“Vedi...non
so cosa mi sia preso...scusami...” è rossissimo
pure lui.
E chi non
lo sarebbe!
“Non fa
niente...” la mia voce sembra più un pigolio.
Stiamo qui
a fissare il prato e a guardarci di sottecchi per un po’
quando finalmente
torna Shadow.
“Ehm...”
gli metto il guinzaglio, “Adesso devo andare...ci vediamo
domani a scuola
eh...”
“Sì
certo...” si avvicina e mi da un bacetto sulla guancia.
“A
domani!” mi dice sempre rosso e sorridente.
Il colore
della mia pelle invece è tendente al bordò.
Meglio
andarsene subito.
Gli
sorrido, mi giro, e mi avvio verso l’uscita del parco.
Sulla
strada del ritorno ho un sorriso ebete sulla faccia, che non vuole
saperne di
andare via.
__________________________________________________________________________________________________
Per
lo scorso capitolo ben 8 recensioni!!!!! >/////<
*me
troppo felice*
che
dire.....vi ringrazioooooo!!!!!
e
poi.....la ficcy ha raggiunto le 1600 letture e 44 persone l'hanno
aggiunta ai preferiti!!!
giuro davvero
che non pensavo potesse piacere così...
AVVISO:
per il prossimo cap vi chiedo di pazientare queste due settimane che
mancano alla fine della scuola, poichè devo tirare su alcune
materie e di conseguenza sarò occupata. Grazie 1000.
Bacionissimi
Silvy
|
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Capitolo 22 *** 21° CAPITOLO ***
FK
First Kiss
21° Capitolo
Tic-tac. Tic-tac.
Il silenzio in quest’aula è anche troppo.
Eddai, è un ora buca e sono tutti qui a studiare
per l’interrogazione alla lavagna di matematica
dell’ora dopo. Tutti tranne me.
Uff, in quella materia vado bene, e se sto
attaccata al quaderno a ripassare va a finire che mi viene
l’ansia.
Ad un tratto, come per magia, torna il sonoro.
A quanto pare mancano 15 minuti e tutti pensano di
aver ripassato abbastanza.
Il silenzio però resta, allora decido di alzare il
volume della musica che stavo ascoltando, e posso notare molte facce
voltarsi
sentendo le note di “See who I am” dei Within
Temptation.
Ashley sorride, capendo perché l’ho fatto (amo
fare
casino e non sopporto il silenzio, almeno non quando è
così pesante!) e chiude
il libro, per poi venire verso il mio banco.
A quel punto tutti, o quasi, seguono il suo esempio
e si mettono a chiacchierare.
Arrivata davanti al banco che condivido con Ryan
(in effetti Daniel è due giorni che non viene a scuola, e
credo sia colpa del
fatto che il cugino abbia capito che quello che aveva detto erano tutte
balle)
si siede sul banco di Daniel mentre io spengo la musica.
“Studiare te no eh?” Mi chiede sarcastica.
“Mi conosci...” le rispondo con un sorrisino.
Lei risponde con un occhiata nuova, ma allo stesso
tempo familiare: c’è aria di pettegolezzi!!
“Spara.” Dico sporgendomi un po’ verso di
lei e
accavallando le gambe come mio solito.
“Senti un po’ qua: ho saputo da Lucy stamattina una
cosa straordinaria!”
Lucy, ex-compagna di classe di Ashley, come
attività extra curricolare aiuta in segreteria. Una noia
mortale certo, ma
almeno sai tutto su tutti.
“Lunedì arriverà nella nostra classe un
nuovo
alunno. Da notare che ho usato il maschile!!” dice entusiasta.
“Wow! Di questo passo verremo sommerse dai
ragazzi.”
“Sì infatti, ma non è questo il
punto.” Si guarda
intorno con aria cospiratrice.
“Ah no?”
“Non ma amie. Lucy mi ha fatto vedere una foto” con
una mano mette a tacere le mie proteste, ma la privacy
dov’è finita?? “E non ci
sono parole per descriverlo!!” dice con occhi sognanti.
“Ma tu non uscivi con Lucas?” le chiedo alzando un
sopracciglio.
“Si ma...sai come sono fatta!”
Si lo so: appena vede un bel ragazzo...addio
cervello!!
“Si si lo so, dai allora dimmi
com’è” la sprono
sapendo che non vede l’ora di dirmelo.
“Alloooora. Capelli castano chiaro, abbastanza alto,
e gli occhi...azzurrissimi!!!” fa gli occhi sognanti stile
cucciolo, tutti
luccicanti.
“Ok, scendi dalle nuvole e dimmi il resto.”
“E va bene. A quanto pare deve venire qua da sua
nonna, per tenerla d’occhio, fino all’arrivo dei
suoi genitori a metà luglio.”
“Ok, primo: tenere d’occhio la nonna??”
Ma dove
siamo? In un film sulla mafia?
“Massì...è anziana e non vuole
né andare in un
istituto né vuole un estraneo in casa, una badante
insomma.”
“Capito. Secondo: siamo agli inizi di maggio,
perché cambiare scuola proprio ora?” Sembra una
cosa un po’ stupida dato che
manca solo un mese alla fine.
“I suoi voti sono ottimi a quanto pare.”
“Ma hai letto tutta la sua cartella?!!” chiedo
sbalordita.
Lei apre la bocca per rispondere ma una voce la
ferma.
“Ma ficcate sempre il naso negli affari dei nuovi
arrivati?” si intromette Ryan infastidito.
Ashley gli sorride.
Il sorriso si allarga sempre di più.
Per poi diventare una risata.
Io invece sorrido divertita; magari pensa che prima
che lui arrivasse noi sapevamo già tutto.
Pure il suo codice fiscale!!
“Non c’è niente da ridere.”
Dice lui mettendo un
broncio adorabile. [>///< ke carinooo!! ndA]
“Guarda che noi non sapevamo niente di te.” Dico,
mettendogli una mano sulla spalla a mò di conforto.
Lui si gira e mi sorride.
Dei colpi di tosse forzati ci fanno girare verso
Ashley, che ci guarda con ironia.
“Si infatti. Solo tu Meg sapevi qualcosina perché
si da il caso che vi piaccia passeggiare al parco no??” dice
sarcastica.
La mia faccia assume tutti i colori del rosso, fino
a stabilizzarsi sul bordò.
Lo stesso quella di Ryan.
Ash sta per parlare di nuovo quando viene
interrotta dall’arrivo della prof di matematica. Non avevamo
sentito neanche la
campanella.
Mi giro verso Ryan e vedo che sta tornando di un
colorito normale.
Con un sospiro metto via l’Ipod e tiro fuori il
quaderno.
“Mamma
che hai fatto di buono per cena?” le chiedo
sedendomi a tavola, di fronte a mio padre che legge il giornale.
“Pollo arrosto con patate!” annuncia lei mentre
posiziona il piatto col pollo al centro del tavolo.
Sto per addentare la prima fetta quando suono il
telefono.
“Vado io!!” dico e vado in soggiorno a rispondere.
“Pronto?”
“Pronto
Megan? Sono Karl. Stavi cenando?”
“Oh
salve mister! No non si preoccupi.”
“Ah.
Scusa l’ora ma mi è arrivata adesso la
comunicazione. Le gare sono state
anticipate al 27 maggio nella nostra piscina perché a quanto
pare quella
comunale di Santa Cruz ha qualche problema.”
“Ok,
capito. Nessun problema.”
“Si
ecco volevo avvertirti anche che domani vorrei che tu stessi un
po’ di più per
un altro allenamento. E’ un problema?”
“No
nessun problema. Sto volentieri.”
“Ok
allora a domani. Buon appetito!”
“A
domani e grazie anche a lei!”
Riattacco.
Non faccio in tempo però a tornare in cucina che il
telefono risuona.
“Pronto?”
Pronto
Meg sono Andrew.”
“Andrew ciao!” pensavo che non lo avrei
più
risentito...
“Ciao
senti sabato faccio una festa qui a casa che tanto
c’è solo mia madre. Tu
vieni?”
“Certo
volentieri!” sorrido.
“Ah e
volevo anche dirti..ecco che..mmh...per quella storia di ieri...io
davvero non
so che mi è preso.” La sua voce
è diminuita d’intensità.
“Non ti preoccupare è tutto a posto
solo...”
“Solo..?”
“Solo
che pensavo...che tu non volessi più
rivedermi ecco...”
“E io
che pensavo fosse il contrario!! Ma figurati scricciolo!! Io voglio
rivederti...come faccio senza di te?” Sento che sta
sorridendo al
telefono e mi scappa una risatina.
“Ok..” ‘Meg!! Muoviti che si
raffredda!!’
“Ah stavi
mangiando scusa...bè ci vediamo sabato alle 8 ok?”
“Va
bene...ciao!!”
“Ciao!!”
Torno in cucina e
mangio la tanto agognata coscia di pollo.
_______________________________________________________________________________________________________
Sono
di fretta e non riesco a elencarvi proprio tutti tutti ma ho notato che
il cap precedente è stato commentato da ben 9 persone!!!
ç_ç *me piange dalla felicità*
GRAZIE A TUTTE/I!!!!!!!!!!!!!!
TVB , Gocciolina : non sapevo che c'era
qualcuno che tifava per Andrew.....scusate se l'ho fatto soffrire
così tanto xP e grazie per aver
recensito!!!
Per tutti gli
altri: un semplice grazie non basterebbe mai ma......ve lo dico lo
stesso...GRAZIE!!!!
spero di
riuscire a scrivere qualcos'altro domenica!!!
Ciau!!!
Bacionissimi!!!
Silvy
|
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Capitolo 23 *** 22° CAPITOLO ***
FK
First Kiss
22° Capitolo
Uff, l’allenamento di
oggi è stato pesantissimo.
Oltre al solito, anche un ora in più ho fatto. Non
vedo l’ora di rilassarmi con un bel film e un gelato.
Apro la porta di casa ed entro.
“SONO A CASA!!!” urlo mentre appoggio le chiavi su
un mobile all’ingresso.
Noto in soggiorno Shadow che alza la testa dal
cuscino del divano e mi guarda, come per salutarmi, lasciando penzolare
la
lingua da una parte.
Dopo avergli sorriso vado in cucina; entro senza
neanche fare caso a dove vado perché intanto sto cercando
nel borsone il foglio
da far firmare ai genitori per la gara.
E finalmente lo trovo!
“Mamma dovresti firma..re...questo..” la mia voce
si affievolisce non appena noto Ryan e sua madre sorridenti a tavola,
con mia
mamma intenta ad apparecchiare.
“Oh ciao Meg!! Finalmente sei arrivata!” dice mia
madre.
“Ciao Meggie!! Sono felice di rivederti!” mi dice
sorridendo Rose.
“Anch’io...” le rispondo con un sorriso.
“Ciao...” mi saluta Ryan, madonna che
originalità!!
Anche se dopotutto...cosa mi aspettavo?? Mi ha vista stamattina!
Io gli rispondo con un cenno del capo. “Vado a
mettere a posto la borsa.”
“Sì veloce che è pronto!” mi
raccomanda mamma.
Faccio le scale a due a due e arrivo in camera.
Butto la borsa nell’angolo, mi lego i capelli in una coda
alta e torno di
sotto.
“Eccomi!!” entro e vedo che mia mamma si
è già
seduta di fronte a Rose e sta parlando fitto fitto.
La sorte ha, a quanto pare, deciso che l’unico
posto libero sia quello davanti a lui. Mi siedo.
Lui non accenna a staccare gli occhi dal piatto che
ha davanti, e inizia a mangiare come se niente fosse.
Sospiro e noto mia madre guardarmi.
“Che c’è?” le chiedo stranita.
“No niente! Comunque ho invitato qui Rose e Ryan
perché suo marito e il piccolo sono dalla nonna, e poi tuo
padre era fuori con
gli amici e allora ho pensato, perché non fare una serata
madri-figli????”
sorride a Rose che ricambia.
Giààà!!!! Perché no??!!
Perché sono ancora imbarazzata per quello che è
successo ieri ecco perché!!
“Aaah...bell’idea!” bugiabugiabugia!!!
“Non lo credi anche tu Ryan??” gli chiede sua
madre.
Lui alza un attimo gli occhi dal piatto, incontra i
miei e poi fissa quelli di Rose.
“Certo!” le dice con un sorriso.
Oh bè, se a lui va bene...
Sto per imboccare la forchetta quando faccio caso
all’aroma che viene dal piatto.
Pesce!!
Mia madre ha fatto il pesce quando sapeva benissimo
che io lo detesto!!!
Butto la forchetta nel piatto e guardo con uno
sguardo omicida la donna che mi ha teso il tranello.
Lei fa la faccia innocente.
“Mi dispiace Meg...c’è solo
quello.” Dice come se
fosse la cosa più normale del mondo.
Ma porc...
Intanto i due ospiti ci guardano un po’ sbalorditi.
“Ehm..tutto a posto, sì?” chiede Rose a
mia madre.
“Oh si certo certo. Solo che a Meg non piace il
pesce, tutto qui.” Tutto qui?? Tutto qui???
Non vorrei fare la melodrammatica ma è una
situazione incasinata!!
Ho una fame che non ci vedo e l’unico alimento che
posso mangiare è anche quello che odio di più??!!
E non posso fare nemmeno le mie solite scenate
perché sennò sembrerei una bambina
dell’asilo...
“Ooh tutto chiaro!!” sorride Rose. “Anche
al mio
Ryan non piacciono alcuni cibi!” Ah sì eh...??
Interessante...
“Davvero?? Pensa che a Maggie quand’era piccola
mettevo nel pesce tagliato a pezzettini una salsa fatta in casa che
sapevo che
lei adorava, e finiva per mangiare sempre tutto!!” le scappa
una risatina,
condivisa da Rose.
“Mamma!!” dico scocciata e, soprattutto,
imbarazzata. Ryan mi sta guardando con un sorriso divertito mentre io
sono più
rossa di un peperone.
“Oh ma anch’io facevo queste cose!!” dice
tutta
contenta Rose. “Pensa che a Ryan non piacciono le mele rosse,
da sempre
praticamente, e allora quand’era piccolino e tutto
paffutello...” noto con piacere
che adesso è lui quello tutto rosso, gli faccio un sorriso
furbastro e
divertito allo stesso tempo.
“...le grattugiavo e gliele davo come merenda.
Dovevi vedere come se le mangiava e ne chiedeva sempre
altre!!” ride ricordando
una di quelle volte.
“Mamma!!” sbotta lui.
Ridacchio sottovoce e mi alzo.
“Bè io mi faccio un panino...” detto
questo prendo
il necessario e mi sposto sul ripiano vicino al lavello.
“Certo, intanto Rose volevo dirti...” e ricomincia
a parlare!! Di cosa non voglio neanche saperlo.
Mentre aspetto che si scongeli il pane, vedo con la
coda dell’occhio Ryan che mette il suo piatto nel lavandino.
“Potevi lasciarlo sul tavolo.” Gli dico sorridente.
“No no. Almeno mi sono allontanato! Non volevo
assistere a tutte le figuracce che mi sta facendo fare mia
madre!!” ridacchio
anch’io con lui.
Stiamo un attimo in silenzio fino a quando non
sentiamo il ‘DING!’ del forno microonde.
Tiro fuori il panino, lo taglio a metà e apro la
confezione di prosciutto.
“E così...tua madre ti ingannava con la salsa nel
pesce eh??” vedo chiaramente che ha l’espressione
da ‘sto-cercando-di-non-riderti-in-faccia’,e allora
ribatto:
“E te invece ti facevi abbindolare dalle mele
grattuggiate??”
Il sorriso scompare dal suo viso per far posto ad
un espressione accigliata.
“Ecco fatto! Andiamo?” e senza neanche sentire la
sua risposta torno al tavolo con la mia cena e un sorriso vittorioso
sul viso.
“Ah comunque Meg, che cos’è che ti
dovevo firmare?”
“Oh sì..è un foglio per la
gara.” Dico prima di
addentare famelica il panino; intanto le indico il foglio appoggiato al
bordo
del tavolo.
“Ah l’autorizzazione!” commenta leggendo.
Poi dopo aver letto anche le piccole postille a
fondo pagina, aver preso una penna e firmato, si rivolge ai nostri
ospiti.
“Sai che la mia Meggie rappresenterà Aptos alle
gare di nuoto provinciali*??” dice tutta fiera.
Loro due mi guardano sbalorditi. E vabbè!! Mica
avrò fatto chissà che!
“Wow che brava!! E dove si svolgeranno??” mi chiede
interessata Rose.
Io le rispondo dopo aver mandato giù un boccone, e
guardando, inavvertitamente s’intende (ovvio!), Ryan.
“Bè, inizialmente erano a Santa Cruz il 15 luglio.
Solo che mi hanno detto che sono state spostate al 27 giugno qui ad
Aptos. E’
per questo che stasera sono arrivata tardi: allenamento
extra.” E con un ultimo
boccone finisco il mio panino.
“Allora verremo a vederti!! Vero Ryan?” chiede
sorridente al figlio.
“Certo!” risponde guardandomi.
Oddio mi sto perdendo dentro a quell’oceano
azzurro.
Distolgo lo sguardo e bevo un bicchiere d’acqua.
“Bè dato che avete finito di mangiare”
ci dice mia
madre “perché Meg non andate in camera tua a
vedere un film? Tuo padre ha
riportato indietro il dvd che si era rotto, l’ha sistemato in
camera tua. E poi
tanto domani non c’è scuola no?”
“Si certo bell’idea! Avevo voglio di un horror e
gelato, ti va?” rivolgo la domanda al diretto interessato di
tutti i miei
pensieri.
Ok non esageriamo: non proprio tutti....la maggior
parte!
“Si grande!” risponde sorridendo.
Ci alziamo e ci avviamo di sopra, lui mi precede.
Aspetto che Shadow mi superi sulle scale e prima di
iniziare a salire sento le voci di Rose e Susan.
“Sono proprio una bella coppia!!” mia madre.
“Hai ragione...senti potremmo dargli un aiutino tu
non credi?” Rose?!
“Certo! Una mamma sa! Quando deve intervenire.”
Oddio.
Non voglio ascoltare i piani diabolici di due madri
in combutta fra loro.
Raggiunta la porta della camera vedo Ryan fare le
carezze a Shadow. Il primo seduto sul letto con la testa del secondo
sulle
ginocchia.
“Vedo che andate finalmente d’accordo!”
rido
vedendo Ryan sobbalzare. Non mi aveva sentito entrare.
“Oh sì! Abbiamo trovato un compromesso: io gli
faccio le coccole e lui non m’ammazza!” ride.
Quanto adoro quel suono!
E quanto vorrei esserci io al posto del terranova!!
Ok forse questo pensiero potevo evitarlo!
Intanto collego il dvd allo schermo del computer. Fortuna
che ho preso quello da 19 pollici!!
“Iniziamo!” esclamo, poi mi butto ‘a
pesce’ sul
letto.
Mi metto sdraiata comoda e lui fa lo stesso.
Buio. Letto. Sangue. Ryan.
Quattro cose diverse che però sono anche quelle che
ho intorno.
Buio perché ho avuto la brillante idea di abbassare
del tutto le persiane; sennò che film horror sarebbe?!!
Letto...bè...siamo sul letto!!
Sangue: posso benissimo dichiarare di non aver
visto un film con più sangue di “Sweeney
Todd”!!! Oddio lui taglia tutte le
gole possibili e queste diventano subito delle fontane che spruzzano un
liquido
rosso!! Bleah! Fortuna che non sto mangiando il gelato!
Ryan. Bè...questa parte è strana da spiegare.
Siamo entrambi presi dal film (che a mio parere è
più un musical sul cannibalismo....) che inconsciamente ci
avviciniamo.
Sempre di più.
Fino a toccarci con le spalle.
A quel punto ci stacchiamo entrambi come se
avessimo preso una scossa, e forse è proprio
così.
Avete presente quando tocchi qualcuno o qualcosa e
hai l’impressione di aver preso la scossa elettrica??
Bè io ho sentito proprio
quello.
“Oh questa canzone l’adoro!” dico mentre
vedo Antony
camminare per strada mentre cerca la sua Johanna.
Arrivata a un certo punto la intono anch’io.
“I
feel you,
Johanna!
And one day,
I'll steal you!
'Til I'm with you then,
I'm with you there...
sweetly buried in your yellow
hair!”
“Ripeto: hai una
voce bellissima.” Mi dice
impressionato Ryan.
Io divento di un delicato color porpora.
“A-ehm...grazie..”
Ci guardiamo negli occhi e anche con questa poca
luce riesco a cogliere le pagliuzze dorate che navigano in tutto
quell’azzurro.
Poi sentiamo delle urla e ci giriamo verso lo
schermo, dove almeno una ventina di assatanate bionde sono saltate
addosso a
uno.
Momento magico interrotto.
O forse no?
Ora siamo spalla a spalla. In contatto.
Ecco: essere appoggiata a Ryan, nel buio, a letto
(ok devo ammettere che su questo fatto il mio cervello è
partito in quarta con
la fantasia....), a guardare della gente che si ammazza.
Esiste miglior serata di questa?
_______________________________________________________________________________________________________
Eccomi di nuovo
quiiiii!!!!!
Spero ke questo
capitolo vi piaccia!!!!
Passo
a ringraziare:
Gocciolina:
mi dispiace per Andrew...XD ma non posso anticipare niente sul nuovo
ragazzo....^^ grazie del commento!!
kikikaulitz:
eeeeeeh......io sto trasformando sta ficcy in un Beautiful 2!!!XD per
il ragazzo....idem come sopra...non anticipo niente :D e scusa il
ritardooo!!!>.< e grazie del commy...^^
Billuzka:
ma danke schon!!!!!!!>///< spero ti piaccia questo
capitolo..^^
TVB: se
tifi x Andrew...credo proprio ke rimarrai a bocca asciutta xD mentre se
tifi per Ryan....kissà!!!!XD danke fur the commy!!(miskiamo
le lingue su!!XD)
Midnight
Dream: Ryan Rulezzzz!!!!!!!ahahah xD ok non darmi retta.....grazie
grazie per il comm!!!^^
BAbyDany94:
tadaaaaaaaan!!!!! spero ti piaccia...^^
ringrazio ovviamente anche tutti quelli ke leggono (ke sn
taaaaaaaaaaanti!!! ç.ç) e ke agg questo frutto
della mia mente bacata nei preferiti :D (ke ho notato sn arrivati a
48!!! ç.ç)
UN BACIONE GRAAAAAAANDE GRANDE!!!!!!!
a presto!!!(si spera....)
Silvy
piccolo ps x Billuzka e kikikaulitz: ho visto dal vostro nick ke siete
fan dei miticissimi TH!!!! verrete al conce l'11 luglio??? se si io sto
cercando disperatamente qlcn con cui trovarmi là....T.T il ps vale anke x tt qll ke
passano di qui!!!
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Capitolo 24 *** 23° CAPITOLO ***
First Kiss
23° Capitolo
Due
braccia a circondarmi la vita.
Labbra
morbide sul collo.
Un
sospiro.
Un
odore. Il suo.
Le
labbra si spostano sulle mie.
Minuti
interminabili in questa danza di labbra e lingue.
Un
altro sospiro. Il mio.
Ci
stacchiamo.
Apre
gli occhi...e mi perdo in un oceano infinito...
Apre la
bocca per parlare...
“Meg..io...”
“MEEEEEEG!!!!! IL
TELEFONOOOOOO!!!!!!”
La mia bolla privata costruita dopo tanti filmini mentali
esplode con un sonoro ‘Puff!’ alla voce di mia
madre, la quale molto
delicatamente mi annuncia che qualcuno alle, guardo la sveglia, nove e
mezza di
sabato mattina mi cerca.
Chi diavolo mi cerca all’alba???
Prendo il telefono che tengo sul comodino. Porto la
cornetta al telefono ma non sento nessun suono; solo allora mi ricordo
che la
sera prima avevo staccato il filo appunto per evitare situazioni come
questa!!
Già..la
sera prima...
No! Non ricominciamo eh!
Attacco il filo e finalmente rispondo.
“’Onto?” dico con una voce che anche un
sordo
capirebbe che appartiene ad una appena svegliata.
“Hey hey hey Meg!!! Questa è una bellissima
giornata di sole nella cittadina di Aptos!!” la voce
squillante di Ashley è
troppo irritante alla mattina presto!
Senza nemmeno risponderle riattacco e mi giro
dall’altra parte.
Ma guarda te questa...
‘Driiiiiiin’
Alzo la cornetta e rispondo molto, ma molto
scocciata (detto con un eufemismo tanto per intenderci...).
“Spera per te che la notizia che mi devi dare valga
la pena di avermi svegliata a questa improponibile ora del
mattino.”
“Hey! Ma ti sei alzata dalla parte sbagliata del
letto per caso?”
“A dire il vero sono ancora a
letto!”
“Bè ma almeno dire ‘Buongiorno Ash!
Splendida
giornata vero?’ è chiamata educazione
sai?” aaaah....via il dente via il dolore
va.
“Buongiorno Ash! Splendida giornata vero?” il mio
tono è fin troppo entusiasta e felice. Se come no.
“Che c’è adesso?”
“Ok ok ho capito. Volevo solo chiederti...che si fa
oggi?”
...
Ok questa è la volta buona che la strangolo.
“Ash.” Incomincio con tutta la mia buona
volontà di
non alzare la voce. “Tu mi hai davvero chiamato e svegliato
alle nove e mezza
di mattina solo per chiedermi delucidazioni su cosa avremmo fatto
oggi?????”
Niente da fare, la mia voce verso la fine della domanda (palesemente
retorica...) si è alzata giusto giusto di qualche ottava.
“Bè dai messa così sembra una
stupidata...” Ah sì??
“Solo che io mi stavo distruggendo le meningi a forza di
spremerle...così mi
son chiesta...perchè non chiedere alla buona vecchia Meg che
sa sempre tutto??
E così eccomi qui!!” Dice tutta contenta.
O Dio, se mi vuoi bene, manda un black-out!
“Allora??” No niente da fare, Lui ce l’ha
proprio
con me.
“Senti Ash, ieri sera ho visto un film con Ryan e
son-”
“COSA???????!!!!!!!!!” L’ acuto di Ashley
mi
tramortizza il timpano destro e non mi lascia proseguire.
“Cioè tu hai passato una serata con LUI”
si capisce
che ‘lui’ è tutto maiuscolo...
“e non mi dici niente??”
“Ash sono andata a letto tardi! E comunque sento i
tuoi pensieri paranoici misti a filmini mentali fino a qui quindi
smettila.
Non. E’. Successo. Niente. Punto. Fine della storia. Abbiamo
guardato Sweeney
Todd.”
“Film non molto romantico eh...certo che devo dirti
tutto io??”
“Era bello!”
“Aaaah ho capito il trucco...hai scelto un film di
paura così ti aggrappavi a lui! Ed è
successo??”
“Non mi è passato nemmeno per
l’anticamera del
cervello fare una cosa del genere.”
“Eccerto! Perché ti devo dire sempre tutto
io!”
“Senti dobbiamo per forza parlarne al telefono??”
“Giusto. Hai ragione.” E Alleluia!!
“Sarò da te
alle 14 e 00
in
punto. Fatti trovare pronta e con un attacco di logorrea per
sciorinarmi tutti
i dettagli! Della serata e del nostro sabato pomeriggio ovviamente.
Baci
baci!!”
Tu.tu.tu.tu.tu.
Ma perchè a meeeeee??
***
Le 14 e
00
in
punto di quel pomeriggio…
Allora, lo scarto quadratico medio è la radice
quadrata della media aritmetica dei quadrati degli scarti dalla media.
Eh? No
non ci siamo.
Riproviamo. La formula qual’era? Ah sì. Il simbolo
di sommatoria con xi meno M tra il modulo...
“Hola!! Sono pronta per ascoltareee!!!”
Ash. Come ho fatto a dimenticarmene? E’ peggio di
un orologio svizzero questa ragazza.
“Ash non vedi che sto facendo, anzi, sto cercando
di fare fisica??” le dico un po’ scocciata, ma
anche grata per avermi
interrotto.
Il mio cervello stava andando in tilt!
“Si si certo. Stavi dicendo al telefono?”
Con un sospiro chiudo i vari libri e quaderni e mi
giro verso di lei che, facendo come se fosse a casa sua, ha
già preso posto a
gambe incrociate sul letto e mi sta guardando con una sguardo vispo e
attento a
tutte le mie mosse.
Sospirando per la millesima volta le racconto la
serata di ieri; e mentre parlo i ricordi mi tornano in mente.
Che serata fantastica!
Lei sta zitta per tutto il mio monologo, ma sono
sicura che la sua testolina è già piena zeppa di
domande.
“Ma quindi te non sapevi che tua mamma e la sua si
conoscevano?” mi chiede alla fine.
“Bè, non esattamente. Qualche giorno fa mia mamma
mi ha fatto fare da baby-sitter al figlio minore di una sua amica...che
ho poi
scoperto essere la mamma di Ryan!!”
“Aaah...quando mi ha detto che sei quasi
morta..capito!”
“Già..” rabbrividisco, ho ancora gli
incubi la
notte se ci penso..
“Bè ma non avete fatto niente durante il
film??” mi
chiede maliziosa.
“Me ne ricorderei eh..” le rispondo ironica.
“Non si sa mai. Va bene mi possono bastare questi
dettagli.” Guarda l’orologio: le 15!! Ho davvero
parlato così tanto?? Oddio
incomincio con l’alzahimer.
“Cosa facciamo stasera??” mi chiede tutta contenta
e
curiosa.
“Bè...a dire il vero stasera sono stata invitata
ad
una festa di Andrew..” la sua faccia assume sempre di
più un cipiglio rabbioso
a mano a mano che vado avanti a parlare. “scusa..”
pigolo alla fine.
Scuote la testa e sospira.
“Ma cosa devo fare con te??” Eh?
Alzo un sopracciglio, chiaro segno che non ho
capito di cosa stia parlando.
“Cioè...sono già le tre e tu non ti
stai
preparando??”
“Ash sono solo le tre! Mancano ancora cinque ore!”
“Sì ok, ma sai già cosa mettere? Che
borsa portare?
Se portare una borsa? Che trucco metterti? Bè il trucco
certo è l’ultima cosa
perché deve fare ‘pan-dan’ con i
vestiti, ma questo ci riporta alla prima
domanda: cosa metterai??”
Adesso che è partita in quarta chi la ferma più?
“Io opterei per una mini e una maglietta scollata
che ne dici? Sta solo scegliere il colore ora perché
poi...”
“Ash..” sospiro.
“..il trucco lo facciamo oltre che in base al
colore dei vestiti anche a ciò che metti nel
senso..”
“Ash..” qualcuno stacchi la spina, plis!
“...pesante o no?? Non dobbiamo farti sembrare la Lucia
della situazione
quindi lo dobbiamo usare con moderazione e poi...”
“Ash...” ora compio un omicidio.
“...e se c’è qualche figo?? Oddio devi
mettere in
mostra le gambe perché col nuoto che fai sono il tuo punto
forte e così se ne
trovi uno che ci sta puoi pure lasciare perdere Ryan almeno per una
serata e-”
“ASH!!”
finalmente la zittisco!
“Che c’è? Faccio piani, io!”
alza il mento in aria
di superiorità.
“A dire il vero avevo già scelto cosa
mettere...”
“Ah sì? Allora diamoci una mossa, e fammi dare un
occhiata prima!”
Mi da piccole spinte verso l’armadio, da dove tiro
fuori quello che volevo mettere, e glielo mostro.
“Jeans e canottiera? Ragazza mia ma ti devo dire
proprio tutto??” Alza gli occhi al cielo.
“Bè ma che c’è di
male?”
“C’è che ti scambieranno per una appena
scappata
dal manicomio! Via, lascia fare alla zia Ashley..”
Mi sposta e comincia a rovistare nell’armadio, e
Dio solo sa cosa ne tirerà fuori.
2 ore e
mezza dopo.
“Dai esci Meg!! Manca solo mezz’ora alle otto e poi
sei lì dentro da chissà quanto tempo!”
No no. Io non esco conciata così. Glielo ripeto ad
alta voce tanto per farle intendere bene.
“Eddai!! Stai benissimo!!”
“Sembro una appena uscita dal concerto dei
Metallica!!”
“Ma scusa a te non piacevano i Metallica??”
Sì
bè...che dettagli futili!
“Sì ma che c’entra?? Non sono mai andata
ad un loro
concerto!”
“Questo non conta! Dai che ti devo mettere lo
smalto nero!”
“Pure??!!”
“Siii!!!! Ed ora apri questa porta ed esci fuori se
non vuoi che la butti giù!!”
Mmh...e sia! Tre, due, uno e...
Apro la porta e la guardo irritata.
“Contenta?”
“Sei uno schiantooooo!!!!!” comincia a saltellare
sul posto battendo le mani entusiasta.
Mi porta davanti allo specchio in camera mia,
posiziona una sedia e mi ci fa sedere per poi prendere la mia trousse
dei
trucchi e incominciare con matite e ombretti neri.
Perché neri?
Bè, semplicemente perché nel mio armadio ci sono
cose che nemmeno ricordavo di avere!
Fatto sta che ora ho indosso una mini (ma molto
mini, a mio parere anche troppo..) nera con una cintura bianca, una
maglietta
bianca con una scritta nera ‘Rock My Life’ stile
gotico (più o meno), con dei
ghirigori grigio scuro e nero intorno.
Per concludere delle All-Star nere alte appena
sotto il ginocchio, trovate in una scatola malmessa sul fondo
dell’armadio, che
dopo un piccolo trattamento con una spugna sembrano nuove di zecca.
“Stai benissimo! Dico sul serio...dovresti vestirti
così più spesso!”
“Mmh..” non sono tanto convinta...ma va
bè.
Da un ultimo tocco al trucco e mi infila qualcosa
al polso.
“Ecco! Finito!”
Apro gli occhi e quello che vedo riflesso nello
specchio è una mia versione molto...rockettara. Si
può definire così, credo.
Ombretto nero, matita e mascara a contornare gli
occhi.
Capelli resi lisci con la mia mitica piastra nuova
(è un portento quell’aggeggio!!), un filo di burro
cacao alla ciliegia, perché
odio i lip - gloss troppo...gloss!
E...un polsino nero???
“Cosa me ne faccio del polsino??” le chiedo
stranita.
“Così...da un tocco in più! E poi con
questa gonna non
c’è bisogno di borse! Vedi? Il tuo cell
è così piatto che se lo metti in tasca
non si vede!”
“Ok ok hai ragione te.” In effetti non sto
malaccio!
“Ovvio!” mi dice sorridendo e con un alzata di
spalle.
Mi alzo e l’abbraccio.
“Sei unica!!” le urlo nell’orecchio
ridendo.
Ed è proprio così...cosa farei senza di lei??
‘Dlin-Dlon’
Ashley se
n’è andata da qualche minuto quando suona
il campanello.
“Vado
io!” dico a mia mamma che è in cucina a
preparare la cena per lei e mio padre.
Stranamente il mio
‘nuovo aspetto’ è piaciuto anche
a lei.
Sarà di
sicuro Big-Foot che mi è passato a
prendere.
Ha una fortuna ad
avere già la macchina!! I miei
non si fidano e nemmeno la patente mi vogliono far fare.
Sfiduciati!
Prendo il cellulare e
lo infilo in tasca, presa poi
la felpa grigia col pelo che uso come giacca apro la porta.
Quando me la richiudo
dietro mi decido ad alzare lo
sguardo.
“Ciao
Bi-”
La voce mi muore sul
nascere.
Ma perché
diavolo non guardo mai dallo spioncino
prima di aprire dico io??!!
Big-Foot è
altissimo, moro con sempre una punta di
gel ad alzare i suoi capelli e con occhi scuri, di un colore non bene
identificato.
Bè la
visone è nettamente diversa.
Alto, biondo, occhi
color del cielo.
E un sorriso stranito
per condire il tutto.
“Ciao
Ryan..” lo saluto sorpresa.
____________________________________________________________
*Angolino Mio Mio e Tutto Mio*
Ragazze non mi sembra vero
che torno a postare qualcosaaaaaa!!!!XD
Scusatemi scusatemi
scusatemi scusatemi davvero tantissimo per questo enorme
ritardo!!!
A dire il vero
volevo già ricominciare a scrivere agli inzi di settembre ma
con il fatto che da noi la scuola è cominciata l'8 e con
tutte queste materie nuove...: un casino!
Fortunatamente questa
settimana si stava a casa (causa mondiali di ciclismo *me tutta
contenta*) e sono riuscita a scrivereeee!!!!
Inzomma....volevo
rigraziarvi per essere state/i così comprensive/i (non si sa
mai...magari c'è qualche ragazzo in giro..xD) ed avermi
aspettato per tutto questo tempo...
Spero che questo
capiolo vi piaccia!!!!
Un kuss grande grande!!!!
Silvy
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Capitolo 25 *** 24° CAPITOLO ***
FK
First Kiss
24° Capitolo
“Ciao Meg...come
stai?” mi chiede sempre con quel
sorriso sorpreso.
“B-bene. Scusa ma come mai qui?”
“Oh sì. Bè io e mia madre ci chiedavamo
se volevate
venire da noi a cena; so che con così poco preavviso di
sicuro avrete già altri
piani” ha incominciato a gesticolare ed è proprio
buffo, oltre che divertente,
stupendo, bellissimo eccetera eccetera.. “ma tentare non
costa nulla giusto?”
mi rivolge uno di quei sorrisi ‘Made-by-Ryan’ che
mi fanno andare sempre in
pappa il cervello.
“In effetti-”Non mi lascia finire che ha
già
ricominciato ad espormi la serata.
“E poi mi chiedevo se ti andava di vedere un film,
sai devo tenere d’occhio Justin e mi chiedevo se mi volessi
fare un po’ di
compagnia. Sai Justin chiede sempre di te!” Scoppia a ridere
e io mi unisco a
lui.
“Primo: mai e poi mai starò ancora in una stanza
con tuo fratello! Ho ancora gli incubi la notte sai?? E poi, senza
offesa,
avete mai pensato di chiamare un esorcista? Se volete vi metto in
contatto io
eh...” ancora la sua risata cristallina riempie
l’aria.
“Secondo...bè...stasera esco. Sai, mi hanno
invitato a una festa e ho detto che ci sarei stata
sicuramente..” dico un po’,
un po’ tanto, dispiaciuta.
Si è intristito!!
“Oh...capisco. Fa niente sarà per un'altra
volta.”
Cavoli quanto vorrei mandare al diavolo la festa ma
tra poco Big-Foot sarà qui!
Senza neanche farlo apposta in quel momento si
ferma davanti a casa una macchina, una Peugeot credo, con lo stereo a
palla.
Il finestrino del guidatore si abbassa e Big-Foot
si sporge, facendo sentire la canzone a mezzo isolato: David Guetta
tanto per
cambiare!
Fa un fischio e un cenno con la mano nella mia
direzione.
“Hey Meggie!! Sei una favola!! Dai salta su che il
divertimento ci aspetta!!”
“Arrivo!!” gli urlo in risposta.
Mi rivolgo ancora a Ryan. “Devo andare...”
“Si lo vedo.” Perché ha quel tono
da...geloso??! Mi
sto innamorando sempre di più credo (e ciò porta
a vedere e sentire cose che
non esistono...molto probabile.)
Perché è così difficile ammetterlo ad
alta voce?!
“Bè ci vediamo e..Meg?”
“Sì?” avevo appena sceso i tre scalini
del portico,
mi giro.
“Sei bellissima stasera.” Mi dice con un tono
dolce, più del miele a mio parere.
“Ah ehm...grazie!” sono di un colore tendente al
bordò.
Nessuno mi ha mai detto una cosa del genere,
menchemeno con quel tono!
Forse non aveva intenzione di dirmelo ad alta voce,
forse non voleva affatto dirmelo, fatto sta che ora Ryan, resosi conto
della
‘gaffe’ è diventato del mio stesso
colore.
“Vo-volevo di-di-re che..che...stai bene ve-vestita
co-così e-ecco...”
“Ho capito...” gli sorrido raggiante, da dove mi
arriva tutta questa sicurezza in un momento simile??
“..Grazie..”
Lui, incoraggiato dalla mia risposa sincera (forse
si aspettava che lo prendessi in giro??), mi sorride e mi saluta.
Io gli rispondo con un gesto della mano, mi giro e
salgo in macchina.
“Dove la porto bellezza??” mi chiede sorridendo
Big-Foot.
“Ad una festa!!” gli dico felicissima.
La vita potrebbe andarmi meglio??
“Sei
bellissima stasera...”
***
Ero alla festa da dieci minuti e il proprietario
della casa, super affollata devo dire, non si è ancora fatto
vedere.
Big-Foot è sparito subito dopo aver varcato la
soglia, e il mio pensiero torna sempre alla mia. Soglia di casa intendo.
Giuro che se la festa non è come mi aspetto me ne
torno a casa e vado a bussare alla porta accanto.
Come se fossimo telepatici, sento una voce dietro
di me: “Chi sei tu e cosa ne hai fatto della vera
Meg?!”
Mi volto con un sorriso e noto quello divertito e
sarcastico di Andrew.
“Ah.ah. Simpatico. Vorrà dire che d’ora
in poi non
mi vedrai più con una gonna.” Gli rispondo
incrociando le braccia, avendo capito già a
cosa si riferiva.
Si prospetta una bella discussione.
Una delle nostre.
“Ah tu hai il coraggio di chiamarlo gonna quel
pezzo di stoffa?” mi dice sarcastico.
Scoppio a ridere. “In effetti è più una
mini
gonna.”
“Diciamo mini-pezzo-di-stoffa.”
“Diciamo che almeno ho qualcosa addosso.” Gli
rispondo torva, indicandogli con un’ occhiata una ragazza che
sembra abbia
indosso solo le mutande.
Anche lui la nota e sorride, “Oh Hilary è grande e
vaccinata.”
“Perché io no??”
“Tu no.”
“E sentiamo...perchè?” lo incito,
guardandolo
strano.
“Perché tu sei il mio scricciolo!!” dice
come se
fosse una cosa ovvia, allargando le braccia.
Rido e lo abbraccio, contenta.
Non
è
cambiato niente, Non è cambiato niente. Continuavo a ripetermi.
E forse era proprio così.
“Dai su! Porta qualcosa da bere. Ashley mi sta
facendo diventare alcolizzata.” Gli dico torva.
“Come vuoi. Sta qui sennò ti perdo!”
E scappa senza darmi il tempo di replicare.
Torna poco dopo con due bottiglie,
un Bacardi Lime
per me e una semplice birra per lui.
Mi porge la bottiglia e da un sorso alla sua.
“Mmh...” dico dopo il primo goccio della mia
bevanda preferita. “Che buono!!” urlacchio. [da
notare il verbo inventato da me
xD ndMe]
“Non sapevo l’alcool ti facesse questo
effetto.”
Ride lui.
“Te l’ho detto che sto diventando
alcolizzata!!”
Rido. “E comunque anche dopo una lattina di coca-cola sono
fuori di testa!” In
effetti quella sera uscite dal ristorante io e Ashley sembrava avessimo
scolato
una bottiglia di Vodka! E avevamo preso solo una coca e
un’aranciata.*
“Allora dovrebbero incominciare a vietarla!” Queste
parole e una risata provengono da dietro di me.
Non faccio in tempo a girarmi che un ragazzo
abbastanza alto, circa come Ryan per intenderci, con capelli scuri e
occhi come
il mare si affianca a me e Andrew.
“Adam, ciao! Sei venuto poi!” lo saluta con una
pacca sulla spalla, Andy.
“Sì, scusa se non ti ho avvertito ma sono riuscito
a trovare qualcuno che stesse a casa solo all’ultimo
momento.” Gli risponde
questo fantomatico Adam.
“Non preoccuparti. Ti presento una persona, nonché
il mio scricciolo preferito.” Dice Andrew mettendomi un
braccio a circondare le
spalle.
Ora ho tutta l’attenzione del mare su di me.
“Piacere, Adam.”
Mi porge la mano che stringo.
“Megan, Mag, Meggie, tutto ma non scricciolo
grazie.” Gli dico sorridendo.
Le due risate dei ragazzi si fondono a questa mia
uscita.
“Adam è il nuovo acquisto di Aptos, scricciolo.
Vie-”
“ANDREW!!!!!”
Un grido lo interrompe e porta la nostra attenzione
sulla destra, dove un ragazzo biondo si è messo a ballare su
un tavolo, usando
l’attaccapanni come palo.
Tutti intorno a lui lo incitano e se la ridono.
...
Spero per Philip che sia ubriaco, da non ricordarsi
l’indomani l’enorme figura di merda che sta facendo.
“Bè....Allora
–colpo di tosse imbarazzato- Adam, da
dove vieni?” gli chiedo, essendo rimasta da sola col ragazzo.
Andrew era andato a cercare di far scendere Philip
dal tavolo.
Risultato?
Ora sul tavolo erano in due.
Matematico che andava a finire così.
“Oh, ti stupiresti se te lo dicessi.” Mi risponde
enigmatico facendo un sorrisino da svenimento.
Non c’avevo fatto caso prima, ma Adam è proprio un
bel ragazzo.
Occhi color del mare più profondo, capelli color
cioccolato fondente, labbra color pesca e quel neo sulla guancia destra
che
sembra ti dica ‘dammi un
bacino!’.
...Sì, decisamente l’alcool mi da alla testa.
“Oh non ti preoccupare, dopo aver visto quello”
faccio segno con la testa verso i due ballerini improvvisati
“non mi stupisco
più di niente...”
Sorride.
Non deve sorridere! Mi distrae!
“Bè, vengo da Miami.”
Scoppia a ridere davanti alla mia reazione.
In effetti: sono rimasta a bocca aperta!
Dolcemente si avvicina di un passo e con un dito me
la fa chiudere.
“A quanto pare ti ho stupito.” Afferma sorridendo.
“Eccome! Dalla Florida alla California! E’ un bel
pezzo...!”
“Mi è sempre piaciuta la
California.” Mi
dice con un sorriso malizioso, di cui però non colgo
l’allusione.
“E a me la Florida! Miami!
Jacksonville!” Io sono
entusiasta. Ho sempre desiderato viaggiare, ma purtroppo i miei viaggi
sono
limitati a San Francisco e St.Louis. E qualche città nelle
vicinanze.
Mi risveglio dal mio sogno ad occhi aperti e guardo
Adam che continua a guardarmi attentamente.
“Oddio! Ho qualcosa in faccia?? Sui capelli??”
Allarmata mi tocco tutto il viso in cerca di qualcosa che, vista la sua
risata,
non esiste.
“No no. Scusa, mi ero...come dire...incantato.” Mi
dice sorridendo.
“Ah!” No, aspetta.
Forse ho capito male.
Incantato in che senso?! Espongo i miei dubbi ad
alta voce.
“Incantato...incantato!” Mi risponde, come se fosse
ovvio.
“Ma incantato nel senso ‘guardo ma non
vedo’
oppure...?” Gli chiedo ancora più confusa.
Nessun ragazzo si era mai degnato di guardarmi a
lungo!
...Bè...forse
uno...
Mi suggerisce una vocina nella mia testa.
Sì, forse uno.
Le rispondo. Che già rispondere ad una voce che
senti solo tu non è una cosa tranquillizzante.
Ride. “Sei proprio forte!”
Arrossisco e biascico un grazie a mezza voce.
Non ha risposto comunque. Vabbè lasciamolo in pace
sennò chissà che va a pensare...
“Comunque...dato che hai...16 anni?”
“17...” Mi corregge.
“17...Ho sentito che verrai alla mia scuola!” Gli
sorrido.
Il verbo sentire non è proprio azzeccatissimo,
sarebbe meglio dire ‘ho ascoltato una persona che me
l’ha riferito’. Ma sarebbe
molto, molto strano sentirselo dire.
“Esatto! Sono andato stamattina e la segreteria mi
ha detto che sarò nella classe terza, sezione A.”
Mi risponde, prendendo un
sorso dal suo bicchiere.
Ecco.
C.V.D.
Come Volevasi Dimostrare.
La mia.
“Allora ci vediamo
lunedì Meg! Tienimi il posto mi
raccomando!” Mi dice sorridendo Adam.
La festa è quasi finita e io sono andata a
recuperare Thomas-alias-Big-Foot per farmi riportare a casa.
Mentre lui mi aspetta in macchina, io sto salutando
Adam.
Che ho scoperto essere un ragazzo simpatico, che no
si impiccia degli affari tuoi, e ultimo, ma non meno importante, bello!
Insomma, viva la fortuna!! Non lo si trova tutti i
giorni un ragazzo che dopo due ore non ci abbia ancora provato! E noi
in queste
due ore abbiamo parlato e ballato a più non posso!
“Certo non ti preoccupare.” Sorrido.
Si abbassa fino a poggiare le sue labbra sulla mia
guancia.
“Buona notte.” Sussurra, ancora a distanza di un
respiro dal mio viso.
“Buona notte.” Pigolo io.
Dopo quel suo gesto la mia voce sembra essere
partita per un viaggetto.
Stiamo in silenzio per un attimo che sembra durare
un’eternità quando la voce di Big-Foot ci riscuote
entrambi.
Sospiro.
“Bè, ci vediamo allora.” Gli dico,
ancora rossa
come un peperone per quel suo gesto.
Non so perché ma quando le sue labbra mi hanno
toccato, ho sentito un tamburellare frenetico nel petto. Qualcosa
lì in mezzo
cercava disperatamente di uscire a quanto pare.
Appena tornata a casa
saluto svelta mia madre che è
rimasta sveglia ad aspettarmi e salgo di corsa le scale, fino a
fiondarmi in
camera mia.
Chiudo di scatto
la porta e mi butto sul letto a
pancia all’aria, con ancora un sorrisino sulla faccia.
Mi addormento
così, ancora vestita. E quando mi
sveglio la mattina successiva, ricordo che nei miei sogni era
ricorrente
l’immagine del mare più blu, e del cielo
più azzurro.
Per poi
stabilizzarsi su un’immagine di un mare
profondo in un cielo limpido e con delle strane nuvolette dorate.**
__________________________________
* Potete non
crederci ma è successo veramente. XD
**Non serve
essere Freud per interpretare il sogno, voi che dite? ;-)
Prima di tutto vi
faccio gli auguri di Natale (meglio tardi che mai xD) e di buon
anno!!!!!! Vi adoro!!!!!
Poi...parlando d'altro...
*Aspetta il lancio di pietre e altre cose. Per favore oggetti
contundenti no eh!XD*
Oddio. Ben....*calcolo veloce* 3 mesi di assenza!!! 3 mesi!!!
ç____________________________ç
Non ci sono parole per chiedere perdono, quindi non lo farò.
Purtroppo quest'anno (o l'anno scorso, visto da un altro punto di vista
xD il 2008 cmq...) ho incominciato la terza come vi ho detto,
e..bè...dire che i miei voti facevano schifo era un
eufemismo.
Quindi ho cercato in tutti i modi di'recuparare' e strano ma vero a
parte due materie ora ho la suff e qlcs in più in tutto!!
Detto questo, il tempo per stare al pc era minimissimo e scrivevo
giusto qualche riga ogni tanto.
In queste feste mi sono messa qui e ho riscritto 3 volte il cap
perchè ogni volta avevo in mente qlcs di diverso....
Questo è il risultato.
Passo ai ringraziamenti:
- Billuzka:
le tue recensioni sempre presenti mi fanno diventare un fontana.
T_______T Glassie!!!!! Spero che il nuovo acquisto della fic ti
piaccia!!!XD Küssen!!!^^
- Midnight
Dream: XD eccoti accontentata!!XD con moooooooooolto
ritardo ma, come dico sempre, meglio tardi che mai xD Kiss
- vero15star:
mi odierai con questo ritardo... T________T mi dispiace tantissimo di
tenervi sulle spine così tanto.... Spero comuqnue che ti
piaccia!!!^^ kiss
- Kokky:
Waaaaaah!!! Anche a me piace Meg in nero!!!XD Ash è
praticamente la mia migliore amica....cambia solo il nome
perchè il suo modo di essere è uguale ^_^ Ecco
Ryan!!..Il buon vicino di casa XD un bacio!! e grazie di dirmi cosa ne
pensi!!!^^
Ringrazio anche le tantissime persone che leggono (lo so che ci
sieteeeee xD datemi un segno del vostro passaggio!! Mi farebbe
tantissimissimo piacere ^^) e le *rullo di tamburi* 64 persone che mi
hanno messo tra i preferiti!!!!!!!!!!!!!^___________^
Un bacio a tutte!!!!
Silvy
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