Nevertheless,believe is the key...

di LoveRobsten
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Little Things.. ***
Capitolo 3: *** Life This Moment.. ***
Capitolo 4: *** Sometimes, some people change us ***
Capitolo 5: *** Slowly and then quickly ***
Capitolo 6: *** Conscience's voice ***
Capitolo 7: *** Colors and Promises.. ***
Capitolo 8: *** Something Special.. ***
Capitolo 9: *** Between Nightmare and Reality... ***
Capitolo 10: *** Memories... ***
Capitolo 11: *** Drug ***
Capitolo 12: *** Birthday... ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Nevertheless, believe is the key Prologo Non si sa mai come andrà a finire..non puoi sapere se alla fine del tunnel c'è la luce..non saprai mai cosa ti aspetta... Alla fine o ti ci immergi totalmente dentro o lasci perdere, perchè arrivare a metà  del percorso è inutile, non serve a niente entrarci per poi uscirci perchè si ha paura..ci resteresti solo male e con il dubbio che forse nonostante tutto, nonostante la paura, il dolore, l'esasperazione, le lacrime, la rabbia, l'orgoglio e nonostante i pugni allo stomaco ad ogni parola sbagliata forse ce l'avresti fatta!! Forse saresti riuscita ad ottenere quello che tanto desideravi, quello per cui hai combattuto una vita intera..!! Io ci ho creduto, ci ho voluto credere..mi sono addentrata in un vicolo cieco..con la paura di non farcela, di restarci male, di sgretolarmi ad ogni passo falso, di anteporre quello che desideravo alla mia dignità, con la paura di fermarmi al primo ostacolo che mi si poneva davanti...!! Ma non mi lamento perchè l'ho voluto io..sono io che decido ogni giorno di proseguire su questa strada che ancora non so dove mi porterà..ma in fondo questo vuol dire avere fiducia in una persona no? Beh io voglio avercela questa fiducia anche se molto probabilmente mi farò male..molto male!!

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Capitolo 2
*** Little Things.. ***


Nevertheless,believe is the key

Capitolo I

Little Things...

Cerco disperatamente di domare la chioma di capelli che vedo riflessa nello specchio, mai addormentarsi con i capelli bagnati soprattutto se non si è esperte in acconciature, decido alla fine di legarli in una coda alta per rendermi almeno presentabile a lavoro.

«Kriiis!! Sbrigati o faremo tardi a lavoro!!» mi urla Klaudia, lei è la mia migliore amica, lo è dai tempi delle elementari e dopo l'università abbiamo deciso di prendere una casa insieme.

Esco dal bagno e le corro incontro, è bellissima, ha degli occhi azzurri come il cielo e dei capelli biondi cme il sole, è bellissima anche la mattina in pigiama e senza trucco...lo ammetto un po' la invidio!

Ci abbracciamo e insieme ci dirigiamo a passo svelto verso il nostro posto di lavoro, si tratta della Tower Central Waldorf, l'enorme torre di 40 piani, dove ha sede la più importante rivista di Los Angeles, dove io e Klaudia abbiamo la fortuna di lavorare.

Raggiungiamo il ventottesimo piano insieme, «Ci vediamo a pranzo»mi dice io le rispondo con un cenno della testa, mi dirigo al reparto di moda e costumi, mentre lei lavora a quello della cronaca rosa.

Mi siedo alla scrivania e inizio a sfogliare la mia agenda e la lista di appuntamenti, che sembra non essere tanto piena.

Mi preparo al primo appuntamento, devo incontrare Laila, una modella, devo aiutarla a scegliere dei capi d'abbigliamento ,per un servizio che terrà per la nostra rivista, perché il mio lavoro consiste anche in personal shopper, adoro quello che faccio, è la prima cosa bella che mi è capitata.

Laila è una ragazza bellissima ed ha un fisico mozzafiato, è facile lavorare con lei, le sta bene praticamente tutto anche il sacco della spazzatura!

«Grazie mille Kris...sei fantastica, come sempre d'altronde, hai una talento naturale!» mi dice rivedendo i vestiti che le ho proposto e che lei ha accettato appena li ha visti;

«Grazie Laila, ma è solo merito tuo e del tuo bellissimo fisico. Ti sta bene tutto ed è facile lavorare con te, sei diversa dalle altre, non hai gusti difficili e non pretendi la luna!» affermo scoppiando a ridere insieme a lei; è per le persone come Laila che mi piace il mio lavoro.

«Ciao Kris...alla prossima!» mi saluta abbracciandomi, «Senz'altro Laila»

Tra un appuntamento e l'altro non mi sono resa conto che la pausa pranzo è iniziata già da 10 minuti, prendo al volo la mia borsa e mi dirigo nell'atrio dove mi aspettano Klaudia,Luke,Caroline e Mike altri colleghi nonchè amici!

Decidiamo di andare al ristorante di fronte l'enorme colosso dove lavoriamo, è un ristorante italiano e io adoro la cucina italiana!!

È venerdì e ciò vuol dire che la maggior parte della conversazione riguarda a cosa fare stasera.

«Che ne dite di andare al Moon's Light è il locale di un mio amico, ha aperto da poco ma c'è ottima musica e fa dei cocktail a dir poco fantastici» propone Mike, tutti sono subito entusiasti all'idea e accettano senza pensarci su, anche io decido di andarci mi va di passare una serata tra amici nonostante io sia più da pigiama, divano e film!

Ma stasera ho voglia di divertirmi, dopo tanto tempo trascorso più a "sopravvivere" che a vivere ho voglia di uscire, divertirmi e perchè no anche di ubriacarmi; ho voglia di passare una serata da ragazza ventiquattrenne quale sono!!

Il tempo passa velocemente e tutti dobbiamo far ritorno a lavoro,

«A stasera!»salutiamo tutti in sincrono quasi ci fossimo messi d'accordo scoppiando in una risata fragorosa che fa girare tutti dalla nostra parte!!

Aspetto con impazienza che il turno finisca, non ho appuntamenti per il pomeriggio e quindi decido di aggiornare la mia agenda per il lunedì, e la pagina è praticamente piena ma decido di non badarci e di concentrarmi su altro; vado quindi nel reparto dove ci sono i vestiti e mi metto li ad aggiornare la mia lista con gli ultimi arrivi e prepararmi agli appuntamenti del lunedì dato che almeno la metà sono con persone che già conosco e quindi già so cosa proporre e cosa no!!

All'improvviso sbuca Mike da dietro uno stand e mi fa saltare dalla paura mentre lui ride come un bambino di 5 anni; è un bel ragazzo occhi verde scuro, capelli castani,alto e ha la muscolatura al punto giusto.

Ci prova con me da quando l'ho conosciuto più o meno 2 anni fa , ero al mio ultimo anno di università e una sera, mentre ero nel pieno di preparare gli esami Klaudia mi convinse ad uscire con lei e alcuni amici suoi tra cui c'era Mike, mi si avvicinò e mi chiese di ballare ed io mi feci trascinare sulla pista, da lì poi scoprì che l'anno prima aveva dato i miei stessi esami ed aveva avuto un voto a dir poco alto così si offrì di aiutarmi ed io accettai visto che volevo laureearmi perchè non volevo buttare tutti i sacrifici che avevo fatto per pagarmi le tasse universitarie all'aria!

Non l'ho mai visto nell'ottica di un ipotetico ragazzo ma sempre e solo come amico, so di ferirlo perchè non gli do una possibilità ma so che lo ferirei ancora di più se gli mentissi dicendogli che mi piace quanto io piaccio a lui!

Lo considero addirittura un fratello maggiore..non potrei mai fargli del male.

«Allora sei dei nostri stasera?»mi dice interrompendo i miei pensieri, «certo! Perchè non dovrei scusa?»

«perchè è raro averti con noi quando usciamo, nemmeno Klaudia riesce a convincerti alcune volte!»

«Lo so, mi dispiace non essere buona come amica, e di rifiutare molto spesso i vostri inviti..»

«Ehi..non scusarti è solo che è bello quando usciamo tutti insieme, ci divertiamo di più!! Tutto qui, è anche normale non voler uscire sempre e preferire restare a casa! Sai penso che gli anormali siamo noi che usciamo sempre!» afferma scoppiando im una risata che rimbomba in tutta la stanza tanto da far ridere anche me!

«Sai penso che gli altri non siano d'accordo con te..essere chiamati anormali solo perchè escono la sera non è carino soprattutto se fatto da un amico...ma credo che ti perdoneranno!!» rispondo ridendo nuovamente, è così semplice ridere con Mike, mi fa stare bene lo ammetto e forse sono una stupida a non dargli una possibilità più ci penso e più me ne rendo conto e così cancello questo pensiero dalla mia testa.

«A più tardi miss Stewart» mi saluta con un sorriso beffardo interrompendo di muovo i miei pensieri,

«A più tardi mister Dawson»rispondo sorridendo a mia volta.

Continuo a sfilare tra gli stand dei vestiti ripensando nuovamente senza volerlo a Mike e a quanto la sua compagnia mi faccia stare bene e in questo momento ne ho davvero bisogno.

Non ho mai avuto una relazione seria e duratura con qualcuno non cbe io non lo volessi ma non ho trovato nessuno con cui fossi capace di essere me stessa e questo mi portava sempre a troncare qualcosa ancora prima che iniziasse, non ho mai avuto il coraggio di arrivare a capire se quella persona fosse quella giusta e questo mi ha portato sempre e solo sofferenza.

Ho avuto così tanti uomini che ormai penso che non troverò mai quello giusto e che mi debba accontentare di quel che trovo; Mike penso sia quello giusto se non provassi solo affetto forse potrei addirittura innamorarmi di lui, ma sono sicura che non cambierà quello che provo per lui e non farei mai niente che potesse ferirlo.

Guardo l'orologio e mi rendo conto che il turno è quasi finito e infatti vedo spuntare Klaudia dalla porta con un sorriso a trentasei denti e so che è perchè ho deciso di uscire con loro stasera, la raggiungo e l'abbraccio, «Sono felice che tu esca con noi stasera» afferma

«lo so e ne sono felice, scusa se spesso non sono un'ottima amica ma..»

«Nessun ma, sei un'amica eccezionale credimi è solo che hai avuto i tuoi momenti 'no' adesso sono passati e sono stracontenta, finalmente possiamo goderci questi momenti bellissimi insieme senza preoccupazioni,ok?»

«okay, ti voglio bene Kla!»

«Te ne voglio anche io Kris, sei una sorella e lo sai, adesso andiamo o ci ritroveremo senza amici» mi dice ridendo avviandosi verso l'uscita, prendo la borsa e la seguo.

Sono emozionata per questa serata non so perchè ma mi sento viva per la prima volta dopo tanto tempo..!

Più tardi...

Klaudia si presenta con una bottiglia di Champagne e due calici alla porta della mia camera «Cos'è quella?!»

le chiedo «È per noi!»

«Ah si e cosa si festeggia?»

«La tua rinascita..la nostra vita, la nostra amicizia, tutto quello che vogliamo!»

«Bene, se la metti così ci sono molte cose per cui vale la pena aprire una bottiglia di Champagne e festeggiare!»

«Lo so..quindi a noi, alla nostra vita, all'amore, all'amicizia, alla nostra amicizia che ci sarà sempre, sarà lei a sostenerci e faeci riflettere se mai dovessimo cadere o litigare, quindi auguri Kris..da oggi si riparte e stavolta dobbiamo tenerci forte perchè sarà peggio di prima!»

«oh..Klaudia.."> l'abbraccio scoppiando a piangere, le voglio bene è una sorella per me e so che ci sarà sempre, farei di tutto per lei!

«Ti voglio tanto bene..lo sai vero?»

«Certo che lo so Kris e anche io ti voglio bene non dimenticarlo mai!">

«Non lo farò..promesso!»

«Meglio per te..hahaha. Adesso basta lacrime e prepariamoci per festeggiare con tutti! Devi essere super sexy stasera li devi far cadere tutti ai tuoi piedi gli uomini che ti aspettano là fuori..okay!?»

«Okay..solo se lo farai anche tu!»

«Certo..lo facciamo insieme!»

scoppiamo a ridere e ci abbracciamo di nuovo, un abbraccio carico di emozioni e di consapevolezza..!!

Apro l'armadio per scegliere il vestito più adatto per questa serata..alla fine opto per un Prada sopra al ginocchio con gonna abbastanza ampia.

Finiamo di prepararci e prendiamo un taxi per raggiungere il Moon's Light, sono eccitatissima per questa serata, sento l'adrenalina scendere lungo tutto il mio corpo mentre mi volto per vedere Klaudia che sorride a sua volta!

 

Spero che questa storia vi piaccia!!

Se avete qualche consiglio da darmi sappiate che è ben accetto dato che è la prima volta che scrivo una storia!!

Lasciate qualche recensione, vorrei capire se vi piace la storia!!

Grazie per l'attenzione e....A presto!!

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Capitolo 3
*** Life This Moment.. ***


Capitolo II
Feel This Moment.
.


Entriamo nel locale affollato già da fuori, è molto carino: di fronte c'è il bancone bianco e blu, con dei sgabelli alti trasparenti; ai lati ci sono i vari tavoli a forma di luna con poltroncine anche queste bianche e blu; sempre sui lati ci sono due rampe di scale che portano al piano di sopra dove ci sono i privé; la maggior parte del locale è occupata dalla pista da ballo, già occupatissima in gran parte.C'è anche un po' di spzio per poter suonare dal vivo, da una locandina appesa intuisco che anche stasera suoneranno ma non riesco a capire il nome del gruppo.
Si respira un'aria di festa e il tutto del locale richiama il nome,ovvero Moon's Light!
Allungo il collo, per riuscire a vedere Mike o Luke, ma non riesco a vedere nessuno c'è troppa gente..mi accorgo che anche Klaudia che mi sta fissando non riesce a vedere nessuno..«Proviamo ad andare al bancone,può essere che c'è qualcuno lì!» mi urla per farsi sentire, le faccio cenno con la testa perchè se parlassi non riuscirebbe mai a sentirmi.
All'improvviso sento qualcuno che mi cinge la vita con un braccio..vado su tutte le furie pensando che sia qualcuno già ubriaco, mi giro per tirargli un ceffone in pieno viso ma mi blocco all'istante accorgendomi che non si tratta di un ubriacone ma bensì di Mike, «Ehi..calma! Non ho fatto nulla di male!» mi urla, scoppio a ridere vedendo l'espressione di finto terrore che ha in faccia
«Potevi chiamarmi prima, visto che siamo in un posto con tante persone, stavo per tirati uno schiaffo» gli dico con un pizzico di ironia, «Me ne ero reso conto!! Scusa non volevo farlo!»
«Fare cosa?!»
«Toccarti in quel modo!»
«Non mi sono arrabbiata per quello scemo!» rido di nuovo
«Ah no?!»
«No..la smetti ora?!»
«E per cosa ti sei arrabbiata scusa?!»
«Perchè mi sei venuto alle spalle e mi sono spaventata!» ammetto,
«Ok,prometto di non farlo più!
Perdonato?!»
«Solo se mi farai divertire stasera!» affermo contenta del rapporto che c'è tra di noi, non vorrei mai che si spezzasse questo legame, se solo lui non fosse attratto da me. So che prima o poi dovremo fare i conti con questo ma non voglio pensarci per ora ne tanto meno stasera!
Siamo seduti ad uno dei tavolini del privè aspettando le ordinazioni...
«Bel posto Mike!» urla Luke
«Grazie fratello, è di un mio amico ma a dire il vero sono anche io socio in questo progetto!» risponde Mike, non sapevo fosse un socio del club, ma non credo che avrei dovuto saperlo in fondo ci sono tante cose che non sappiamo di noi che non riguarda il lavoro.
«Quindi sei della concorrenza amico?!» afferma George scherzando, non è un nostro collega, ma è il "fidanzato" di Klaudia..veramente sono usciti quelche volta e non credo che si possano ritenere già fidanzati.
È proprietario di un locale e un ristorante, è un ragazzo con la testa sulle spalle e credo che Klaudia abbia trovato finalmente quello giusto e anche se lei dice di non essere innamorata di lui lo so che mente a me e soprattutto a se stessa, lo capisco dal modo in cui lo guarda.
«È più divertimento che vero e proprio lavoro, mi piace stare in mezzo alla gente, ascoltare della buona musica e così mi sono convinto ad aprire insieme a Justin! Tutto qui»fa spallucce e beve un sorso del cocktail che nel frattempo sono arrivati, ho preso una vodka alla fragola e credo che sarà l'unico cocktail che prenderò stasera a meno che non voglia ritrovarmi in qualche situazione imbarazzante!
Finiamo di bere e decidiamo di buttarci in mezzo la pista da ballo anche se sono una frana!
Mi lascio andare al ritmo della musica e sento l'effetto della vodka che scivola in tutte le parti del mio corpo..mi sento leggere per la prima vota dopo tanto tempo.
Mi sento libera dal peso che ho sulle spalle, all'improvviso mi sento una ragazzina, mi sento di nuovo viva e capisco perchè molte persone affogano i loro dispiaceri nell'alcool, perchè ti fa dimenticare dei problemi,delle sofferenze, del dolore spegne tutte le cattive emozioni e ti fa sentire leggera come una piuma, come una farfalla che spicca per la prima volta il volo!
Inizio a sentire caldo alla sesta melodia diversa che sento, c'è sempre più gente,così mi dimeno tra la folla per raggiungere il bagno e darmi una rinfrescata, lo raggiungo con non poca difficoltà, rischiando molte volte di cadere ma ci riesco a camminare con i tacchi alti tra tutte queste persone.
Arrivo al bagno ma con mio dispiacere è stracolmo anche qui di gente, decido quindi di uscire fuori a prendere una boccata d'aria fresca!
Mentre scendo le scale mi trovo davanti Mike..«Dove vai dolcezza?!» mi chiede
«Ho bisogno di aria Mike!» rispondo un po' infastidita.
«Dai resta qua con me..ci divertiamo!!» capisco che è ubriaco e non voglio che dopo si penta di qualcosa che potrebbe fare in questo momento. Decido di uscire dal locale ma lui mi trattiene per un braccio «Lasciami Mike!!» gli urlo ma lui non molla la presa.
«Non fare così, lo sai che mi piaci e non capisco perchè tu non mi vuoi dare una possibilità! Al mio posto qualcun'altro si sarebbe già stancato e ti avrebbe mollata!» afferma «Beh allora fallo anche tu mollami, lasciami perdere perchè noi due non staremo mai insieme» sbotto stizzita. Riesco ad uscire dal locale finalmente ma Mike mi segue fuori al locale e comincio veramente ad arrabbiarmi,
«Mike smettila! ok?!» 
«Dai che ti costa darmi una possibilità? Lo so che in fondo ti piaccio!»
«Si mi piaci, come amico però! Ti prego non rovinare tutto, sei come un fratello per me!»
«Un fratello?!..»
«Si un fratello! Mi dispiace, vorrei davvero provare quello che provi tu ma non è così! Preferisco esserti amica che rovinare tutto dandoti una possibilità!»
«Ok..se la metti così! Amici..va bene...Scusami sono davvero uno stronzo!»
«Non ti preoccupare, non è successo niente! E non sei uno stronzo, vebbene forse un po' ma non ti preoccupare!» gli rispondo ridendo e lui mi abbraccia, «Scusami davvero! Ti voglio bene scricciolo!»
«Ti voglio bene anch'io anche se in modo diverso..e non mi chiamare scricciolo!! Nessuno più mi chiama così!» lui scoppia a ridere e rientra nel locale!
Sono sollevata che non sia successo nulla di imbarazzante con Mike, non me lo sarei mai perdonata!, inizia a fare davvero freddo, faccio per rientrare quando all'improvviso sento qualcuno appoggiarmi qualcosa sulle spalle..mi volto convinta fosse Mike ma vengo rapita da due occhi blu come il mare...

Scusate la luuunga attesa, solo che mi si era rotto il pc!
Lo so forse il capitolo è un poì corto ma sono riuscita a scrivere solo questo! Non vi preoccupate che il prossimo è gia in corso...Fatemi sapere se la storia vi piace e se avete dei consigli lasciateli nelle recensioni sappiate che sono bene accetti!

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Capitolo 4
*** Sometimes, some people change us ***


Nevertheless,believe is the key
Capitolo III
Sometimes,some people change us


Ecco di cosa si tratta, quando parlano del primo incontro, del primo sguardo. Non avevo mai immaginato che potesse succedermi, non credevo che esistesse davvero quelli che tutti chiamano "colpo di fulmine", ma adesso non posso fare altro che crederci perché sta succedendo e negarlo significherebbe negare la verità.
Forse è un sogno, se lo è non voglio svegliarmi, guardo fissa quegli occhi non posso fare altrimenti, mi attirano come una calamita, è come il miele per le api. Ci provo a guardare altrove ma proprio non ci riesco, non ho mai visto degli occhi così, forse sono paranoica ma è così e non posso non ammetterlo.
< Scusa non volevo importunarti ma.. > mi dice interrompendo tutti i miei pensieri..
< Oh..non preoccuparti anzi grazie, sei stato gentile! > gli rispondo,
< Di niente..inizia a fare un po' freddo, devo dire che mi aspettavo diversamente, mi hanno sempre detto che a LA fa sempre caldo, e poi si lamentano di Londra! > afferma ridendo
< Oh beh di giorno fa sempre caldo, Londra?! Sei stato a Londra?! >
< Beh si! Veramente sono nato e cresciuto a Londra! >
< E che ci fa un londinese qui?! > gli chiedo
< Beh come dire lavoro.. >
< Ah capisco.. >
< Beh scusami ma adesso devo andare..il lavoro mi chiama! Piacere di averti conosciuta Kristen! > come fa a conoscere il mio nome?
< Piacere mioo.. > gli rispondo non faccio in tempo a finire la frase che lui già rientra nel locale, chissà forse fa il barista qui anche se non ci ho fatto caso prima! Peccato non mi ha nemmeno detto il suo nome!!
Wow devo dire però che è proprio bello, scrollo questo pensiero e decido di rientrare...
C'é ancora più gente di prima sono sbalordita, mi guardo in giro con la speranza di riuscire a vederlo anche se non voglio ammetterlo, non mi è mai capitata una cosa del genere!
Mi guardo intorno con la speranza di vedere Klaudia, mi intrufolo tra la gente che si è precipitata tutta al centro del locale in modo da avere una visione migliore del palco, avrei voglia di ritornare fuori ma vengo attratta da una voce..

"Imagine..
I'm here for you..
And you..You go away..
I've never seen something more beautiful..
You know...I'm not easy..but
I'm here...I'm here for you.."

Non conosco questa canzone ma la voce mi è familiare, cerco in tutti i modi di avvicinarmi al palco e quando ci riesco lo vedo.. è lui!!
Non ho mai sentito niente di simile, come si fa a non essere attratti da quella voce, resto lì immobile con gli occhi diritti su di lui, nessuno dei miei muscoli accenna a muoversi, non voglio andarmene da lì ma non posso restare qui immobile come una statua.

"Im here for you..
I'm here to tell you..I love you..
I've loved you..
I'll love you forever..."

Ascolto le ultime note di quella canzone meravigliosa, mi piacerebbe conoscere l'autore.
Alzo lo sguardo su di lui e mi rendo conto che mi sta guardando, no non è possibile me lo sto immaginando, non è possibile che mi stia guardando, si è solo il mio subconscio che mi fa questi stupidi scherzi.
Cerco disperatamente Klaudia, devo andarmene, non posso lasciarmi andare così, è impensabile, non posso e non voglio...
< Ehi Kris! > sento la voce di Klaudia mi volto in mezzo alla folla e la vedo, < Klaudia!...Sono qui! >
< Ehi...Ti ho cercato dappertutto, dov'eri? >
< Ero fuori..andiamo? >
< Ehi aspetta cosa ti è successo?..Sembri sconvolta! >
< Niente, non ti preoccupare. Possiamo andare? Sono stanca! >
< Certo, andiamo! > seguo in silenzio Klaudia, sono contenta che non abbia fatto tante domande ma in fondo lei è fatta così, sa quando deve insistere e quando no!

Più tardi..

Sono in camera mia, Klaudia è nella sua stanza, sto cercando in tutti i modi di addormentarmi ma appena chiudo gli occhi rivivo tutta la serata, lui con i suoi occhi, quella canzone bellissima, la sua voce, e il suo sguardo su di me.
Sarei rimasta lì in piedi tutta la notte ad ascoltarlo, senza distogliere neanche per un attimo lo sguardo da lui..
Non riesco a dimenticare la sensazione di sicurezza che provavo ascoltando la sua voce, era da tanto che non mi sentivo protetta con qualcuno.
Mi sento vuota, come se mi fossi svegliata dopo tanto tempo e mi fossi resa conto che per tutto questo tempo non ho fatto altro che andare avanti senza realmente vivere, e la sua voce stasera è stata come una scossa, la scossa che mi ha fatto riprendere coscienza di me stessa, e delle mie emozioni...non mi piace quello che sento, non mi piace quello che sono diventata. Ho fatto in modo che le delusioni e la paura di averne delle altre prendessero il sopravvento su di me...è inconcepibile pensare che mi sia resa conto di tutto ciò solo grazie a Lui.. quel ragazzo di cui non conosco neanche il nome e che sicuramente non incontrerò mai più Riesco ad addormentarmi quando ormai è notte fonda mentre le lacrime iniziano a rigarmi le guance... Scusate l'attesa.. Grazie per le visite e le recensioni al prossimo capitolo Lia!

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Capitolo 5
*** Slowly and then quickly ***


Mi sveglio di scatto!
La sveglia ancora non è suonata, però è giorno lo deduco dai lievi raggi del sole che entrano dalla finestra. Guardo l'ora sono le 6:30, non ho più sonno, nonché abbia dormito chissà quanto ma decido di alzarmi, ho bisogno di una doccia.
Cerco di fare meno rumore possibile, apro il getto della doccia e mi ci butto sotto, mi rilassa, l'acqua scivola sul mio corpo portando con sé le lacrime che iniziano a scorrere mentre ripenso alla serata di ieri.
La doccia è stata un vero toccasana, vado in cucina e incontro Klaudia, mi aspetto che dica qualcosa ma niente < ciao > dico alla fine, 
< ciao..ehm come stai!? Dormito bene? > mi chiede, non lo so come sto, vorrei dirle che mi sento vuota e inutile ma, < sto bene grazie > le dico, 
< No davvero stai bene? Senti lo sai che con me puoi parlare, io non voglio costringerti a parlare voglio solo che tu sappia che io ci sono, non so cosa sia successo ieri sera ma so che eri sconvolta e non so perché..! > la guardo, < Sto bene, credimi > la fisso speranzosa che lei non faccia altre domande e alla fine mi abbraccia ed io le sorrido.

Più tardi 

Non riesco proprio a concentrarmi sul lavoro, rileggo per l'ennesima volta la lista degli appuntamenti, non so perché ma sono nervosa, non ho impegni per le prossime due ore decido così di andare a fare un giro. 
Sono seduta nella piccola sala della mia caffetteria preferita, mi piace questo posto, mi rilassa, c'è un'atmosfera di casa e di famiglia, ed ha un retrogusto antico, mi piacciono le cose antiche, ti riportano indietro nel tempo, in un tempo in cui tu forse non esistevi nemmeno, mi piacciono soprattutto perché hanno sempre delle storie da raccontare..
< Vuoi qualcos'altro Kris? > mi chiede in tono gentile la signora Fits, la proprietaria, è una signora bassina e tanto carina, < No la ringrazio signora Fits! >
< Maggie, sai che devi chiamarmi Maggie e non signora Fits, mi fai sentire vecchia! > mi dice ridacchiando 
< Non mi permetterei mai di farla sentire vecchia sign.. ehm Maggie > 
< Lo so! Allora come va? > mi dice sedendosi di fronte a me 
< Oh bene! Beh che dire è sempre la stessa vita ma fortunatamente va tutto bene! > le dico sorridendo 
< E allora cos'è quel velo di tristezza che leggo nei tuoi occhi? >
< Oh niente davvero, ho solo la brutta abitudine di pensare troppo tutto qui, davvero! > le dico con gentilezza  < Beh piccola se posso darti un consiglio, non pensare troppo avrai tempo per farlo, alla tua età si vive non si pensa altrimenti rischi di non goderti le cose belle che la vita ha da offrirti e comunque poi rischi di avere i capelli bianchi prima dei trent'anni ed è una cosa alquanto fastidiosa > afferma con uno sguardo dolce, le sorrido e tutto quello che riesco a dirle è un 
< Grazie > 
< Beh adesso vado come vedi il lavoro chiama, torna a trovarmi più spesso, sai che per te offre la casa > mi dice strizzando l'occhio scoppio a ridere, adoro la signora Fits 
< Ci conto > le dico sorridendo e lei ritorna a lavorare! La guardo mentre ritorna a fare la cosa che le piace di più, conosco la signora Fits da circa un anno ricordo la prima volta che entrai in questo posto, fuori pioveva a dirotto e così decisi di entrare, e appena la vidi mi sorrise, un sorriso che ti scalda il cuore, mi offrì subito una tazza di the calda ed io accettai, e da quel momento vengo sempre qui quando ho bisogno di stare un po' da sola o voglio solo respirare l'aria di una casa e di una famiglia. Guardo l'ora, ho un appuntamento tra una ventina di minuti è meglio che mi sbrighi se non ricordo male devo incontrare Rebekah, alzo gli occhi al cielo al solo pensiero della battaglia che mi aspetta con quella ragazza. Mi alzo per andarmene, sento una voce familiare e alzo di scatto gli occhi, è lui, è girato di spalle ma è lui ne sono sicura, guardo la sua figura alta e slanciata, le sue spalle larghe, e i suoi capelli color rame, no è lui come potrei dimenticarmene.
Non so cosa fare, devo andarmene lo so ma non riesco a muovermi, perché voglio stare qui a guardarlo,?Perché lui é qui? Perché tra tanti posti ha scelto proprio questo? Il mio posto speciale; si gira e i suoi occhi incontrano i miei, sono di un azzurro bellissimo, avanza e viene vicino al tavolo dove sto io, 
< Ciao Kristen > mi dice ed io resto immobile senza proferire parola mentre le mie guance diventano tutte rosse < Ciao..ehm non so il tuo nome > gli dico con imbarazzo
< Oh giusto.. Piacere Robert >
< Piacere Robert, io sono..Vabbè già conosci il mio nome > 
< Si già l'ho conosco!..Resti a bere qualcosa qui con me? > oh mi sta chiedendo di restare con lui, si voglio restare qui < Scusa, ma devo tornare a lavoro, la pausa è durata già troppo! > gli dico a malincuore perché è la verità, la mia mente mi regala la splendida immagine di una Rebekah arrabbiata, < Sarà per la prossima volta allora > mi dice non so se ci sia rimasto male ma non credo
< Certo! Alla prossima volta allora > affermo con imbarazzo ma con tono speranzoso che quelle parole non se le porti il vento < Alla prossima volta Kris! > mi dice,continuo a guardarlo e lui fa altrettanto, riesco alla fine a trovare la forza di andarmene e lo saluto.
Non volevo andarmene ma il lavoro mi chiama, non so se ci sarà veramente una prossima volta, ma comunque sia io la voglio una prossima volta?, si la voglio e non posso negarlo.
Entro nella hall dell'edificio e saluto Clara con un cenno della testa, 
< Dove sei stata? > mi chiede Klaudia cogliendomi di sorpresa, 
< In giro! > le dico, < Dai dimmi dove sei stata! > incalza lei < Dalla signora Fits! Contenta adesso? > affermo rassegnata < Si sono contenta, ma perché vai sempre in quella caffetteria? Ce ne sono così tante in giro! > mi dice in tono dolce, faccio spallucce < Nessuna è come quella della signora Fits, mi piace, mi rispecchia, lo sai io sono così! > 
< Lo so cara lo so bene come sei, ma non ti preoccupare ti voglio bene così come sei! > afferma ridendo
< Anche io ti voglio bene ma adesso muoviti e vai a lavorare su! > le ordino scherzando < Sei tu quella che si è presa una lunga pausa non io! Comunque vado altrimenti avrò dei problemi! > la saluto e lei riprende la sua strada.
Devo sbrigarmi, devo correre in ufficio per prendere la cartellina della cliente e ricordavo bene, devo incontrarmi con Rebekah, non è che sia un mostro è solo una cliente molto ma molto esigente e non voglio far aspettare proprio lei!
< Ciao Kris! > è Mike, < Ciao Mike, scusa adesso non posso fermarmi, sta per arrivare Rebekah! > gli dico 
< Allora in bocca al lupo! > mi dice, sa come é fatta Rebekah, tutti lo sanno qui!
< Crepi! > 
< Spero sia per il lupo il crepi! > afferma un po' imbarazzato, alzo gli occhi al cielo e mi infilo nell'ascensore giusto in tempo! 

È stata una lunga guerra quella con Rebekah ma alla fine l'ho vinta io, sono soddisfatta di me stessa, devo ammettere che però la stanchezza si fa sentire, manca meno di un'ora alla fine del turno. Vado nel mio ufficio, mi siedo e mi immergo nei preparativi del servizio di domani!

Scusate come sempre l'attesa! E scusate per il testo se é tutto attaccato sto pubblicando con il cellulare, si è rotto di nuovo il pc! E quindi ho perso tutti i file!
Beh non sto qui a raccontarvi tutte le mie disgrazie. Spero che il capito vi piaccia e se vi va lasciate qualche recensione giusto per farmi capire se faccio così tanto schifo a scrivere o se me la cavo!
Alla prossima, baci Lia!
 

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Capitolo 6
*** Conscience's voice ***


 
Sento una voce, mi chiedo chi sia, l'ho già sentita. Sto camminando ma non so dove sto andando di preciso, non so neanche dove sono a dire il vero. Ma non importa devo capire di chi sia quella voce,la sento non é tanto lontana, mi sto per girare quando...
< Kris..dormigliona! > mi sveglio è Klaudia, ma dove sono, la guardo con aria interrogativa < Kris, siamo in ufficio é ora di andare! Ti sei addormentata! > faccio mente locale, si é vero mi sono addormentata mentre preparavo qualcosa ma non ricordo cosa.
< Ehi allora? Andiamo?! > mi urla sotto la porta,
< Si eccomi! Andiamo! > le dico alzandomi.
Non mi era mai capitato di addormentarmi in ufficio, e poi di chi era quella voce, mi sono svegliata proprio sul più bello.
 
Più tardi..

< Allora cosa vogliamo fare? Usciamo, guardiamo un film o apriamo una bottiglia di vino? > mi chiede Klaudia con un sorriso da bambina.
< Non lo so! Però so di sicuro che mi andrebbe un bel bicchiere di vino! > le dico ridendo < Vada per il vino allora! > si alza e va verso il frigo, prende una bottiglia e due bicchieri, e ritorna sul divano < Ma come cavolo hai fatto ad addormentarti in ufficio? > mi chiede un po' incuriosita < Non lo so! Stavo organizzando il lavoro e mi sono addormentata! Non mi era mai successo prima! > le rispondo 
< Mi vuoi dire cosa cavolo combini Stewart? > scoppio a ridere.
Sorseggio il vino, é fresco e frizzante. Cosa cavolo mi sta succedendo Klaudia? Beh non lo so neanche io amica mia!
< Adesso? > le domando 
< Usciamo? > mi chiede a sua volta.
< Okay! Dove andiamo? > 
< Ho chiamato Mike e gli altri spero non ti dispiaccia! > mi dice intimorita
< No, non ti preoccupare! > la tranquillizzo < Bene, vado a prepararmi! > mi alzo le do un bacio e mi avvio verso camera mia, bene dobbiamo uscire, con Mike, ma ci saranno anche gli altri; distolgo lo sguardo dal letto all'armadio ecco che ritorna il mio tarlo: Cosa metto!?
Apro e sfioro tutti i vestiti, ma scarto immediatamente l'idea, opto per un completo intero di pizzo nero e le loubotine le mie preferite.
Metto uno strato di mascara sulle ciglia e un filo di gloss sulle labbra, cerco di sistemare i capelli indomabili, é inutile viaggiano su una strada tutta loro, alla fine li lego in una treccia laterale. 
Un'ultima sistemata ed esco dalla camera, vado in cucina e con mia sorpresa trovo già Mike e gli altri, 
< Ciao! > dico con un po' di imbarazzo, c'è un ragazzo che non ho mai visto chi è?
< Wow! Ehm..ciao Kris, scusa l'intrusione! > mi dice Mike, 
< Oh non ti preoccupare! > gli dico
< Lui é Thomas! >
< Piacere Thomas! Io sono Kristen! >
gli dico mentre ci stringiamo la mano. Ho come l'impressione di averlo già visto, ma non credo è più il suo modo di fare che mi sembra familiare < Piacere mio Kristen! Spero non ti,anzi, non vi dispiaccia che sia venuto, Mike mi ha come dire invitato! > afferma guardando me e poi Klaudia. 
< Oh non ti preoccupare Thomas! Io sono Klaudia, noi viviamo insieme qui! E siamo abituate ad avere amici a casa! Non mi fraintendere, nel senso che ci incontriamo spesso tutti qui a casa nostra anziché uscire! > Klaudia è irrefrenabile, è anche in imbarazzo, quando lo è inizia a parlare e non la smette più!
< Okay! Presentazioni fatte! Usciamo!? > chiedo per far si che l'attenzione si distolga da lei per farla riprendere.
< Oh dopo di voi! > afferma Mike
< Grazie Stew! > mi dice sottovoce Klaudia < non c'è di che Gilbert! > le dico facendo l'occhiolino! 

Non so dove stiamo andando, guardo Klaudia ma anche lei non sembra sapere quale sia la nostra direzione. < Vi state chiedendo dove stiamo andando vero? > chiede divertito Mike, < Esattamente amico! > gli risponde Luke.
< Stiamo andando ad una festa! > 
< Festa? La festa di chi? > chiedo
< È una festa come dire "aperta"! > lo guardiamo tutti in malo modo.
< Mike Dawson o mi dici dove diamine stiamo andando o ti giuro che ti ammazzo! > sbotta Klaudia.
< Ha carattere la ragazza! > afferma Thomas, credo che si chiami così.
< Ne ho anche per te bellezza, Mike ti decidi a rispondere o no? > risponde Klaudia con tutto tono!
Mi sto divertendo da morire, non l'ho mai vista così, ma cosa le prende, poi però capisco le piace, si questo ragazzo le piace eccome! 
La guardo, adesso la guardo veramente, le brillano gli occhi, ha le guance rosse e non la smette di fissarlo!
Il loro battibecco continua, ho perso il filo del discorso con loro è sempre così.. Guardo fuori al finestrino la strada scorre veloce, gli alberi si susseguono, uno di fianco all'altro, sembrano quasi che si abbraccino, mano a mano che si alzano si stringono ancora di più. Creano una sorta di cupola, oltre la quale si nascondono migliaia di piccole luci, piccole per noi. È uno spettacolo fantastico, la natura lo è.
< Stew? > mi accorgo che è Klaudia a chiamarmi, mi volto < Si? > chiedo 
< Sei con noi? > mi chiede
< Si, stavo pensando! > le dico.
< Sempre persa nei tuoi pensieri eh? > mi dice affettuosamente.
< Smettila! Allora mi volete dire dove andiamo? Mike cos'è questa festa aperta? > chiedo spazientita e allo stesso tempo divertita, Mike mi guarda dallo specchietto, distogliendo per un attimo lo sguardo dalla strada < Oh beh..Praticamente una persona organizza una sorta di festa in una villa, chiama un gruppo di amici e questo gruppo di amici chiama altri amici e così via..si crea una sorta di locale però il tutto si svolge appunto nella proprietà di chi ha fatto per primo la chiamata! > non ci ho capito chissà cosa, però in fondo che cambia ormai sono qui. 
< Mi piace > afferma Luke
< Soprattutto se ci sono biondine in minigonna vero Luke? > gli chiedo per stuzzicarlo 
< Lo sai che a me piacciono le brune passerotto, proprio come te! > afferma
< Oh si certo che lo so! Ci amiamo a vicenda! > dico ridendo 
< Certo che si tesoro! > mi dice, adoro scherzare con Luke, è divertente, spensierato, dice tutto ciò che pensa, è capace di tirarti su anche in una giornata no!
Tutti si mettono a ridere, solo Mike no. Continua a gettare l'occhio nello specchietto, mi sta osservando, lo vedo teso, forse perché sono seduta vicino a Thomas! Distolgo anche io lo sguardo, non sopporto il modo in cui mi guarda!


< Wow..bella Mike > afferma Luke appena svoltiamo la curva e vediamo l'enorme villa, anche se villa per me è riduttivo!
Arriviamo dinanzi all'ingresso e vediamo un ragazzo che indica a Mike una strada per parcheggiare.
< Peccato che non sia mia però Luke! > dice ridendo Mike.
< Allora scendiamo? > chiede Thomas < Si intanto io vado a parcheggiare! > dice Mike, faccio per scendere ma Mike mi ferma il braccio < Kristen, puoi venire con me devo parlarti un attimo? > mi chiede, e adesso cosa cavolo faccio? Klaudia mi guarda, è uno di quei sguardi che vogliono dire: non ti preoccupare massimo 5 minuti e vengo da te se non ti vedo arrivare.
Decido quindi di dargli questa possibilità con la speranza che tutta questa storia si chiuda questa sera stessa.
< Okay! > dico alla fine
< Grazie > mi dice.
Tutti scendono, Klaudia mi fa un occhiolino, Thomas mi fissa, Luke già è andato alla ricerca di qualche gnocca. 
< Non ci mettete molto aspettiamo voi, qui! > afferma Thomas, gli sono grata e anche Klaudia.
Seguiamo la lunga fila di macchina per andare al parcheggio...non finisce mai.
Decido di prendere in mano la situazione se lui non parla lo farò io!
< Mike, cosa c'è di tanto urgente? > chiedo, lui mi fissa senza dire una parola.
< Guarda che se non parli, scendo immediatamente dalla macchina! > gli dico minacciandolo, nel frattempo abbiamo trovato un posto dove fermare la macchina.
< Kris, io ti amo! > mi dice < Non ho mai amato nessuna come amo te!..Il pensiero di saperti ci qualcun altro mi distrugge! > resto spiazzata, sapevo che gli piacevo ma non fino a questo punto..
< Mike...non sai quello che dici! > affermo titubante 
< Come non so quello che dico? Tu cosa dici? Io ti confesso che ti amo e tu metti in dubbio le mie parole? > mi dice e so di averlo ferito
< Mike scusami, ho sbagliato lo so, è solo che.. > non riesco a finire la frase,
< Solo che non provi le stesse cose giusto? > mi chiede ed io annuisco, consapevole di ferirlo sempre di più.
< Beh allora è inutile parlarne no? Devo mettermi l'anima in pace. Devo dimenticarmi di te. Giusto? > continua a chiedermi la stessa cosa ed io continuo a ferirlo ed io non voglio è un mio amico.
< Mike, lo so che ti sto ferendo a morte e che forse mi odierai per questo ma io non ti amo, sei mio amico, sei un fratello per me e non voglio illuderti dandoti una possibilità, forse dandotela potrei innamorarmi anche io di te, ma se poi non succede? Che si fa? Tu ci resterai ancora più male ed io ti perderei e,anche se in un modo diverso,io non voglio perderti! > affermo dando più spazio all'istinto che alla ragione, ma è quello che sento e voglio che lui lo sappia.
< Apprezzo la sincerità Kris! E credimi preferisco esserti amico piuttosto che perderti! > mi dice
< Se ti può aiutare, possiamo anche non vederci più! > 
< No te l'ho appena detto preferisco esserti amico, non voglio perderti! > 
< Ti voglio bene Mike! > affermo quasi con le lacrime agli occhi.
< Te ne voglio anche io scricciolo!
Andiamo dai prima che Klaudia venga qui e mi uccida! > afferma ed io scoppio a ridere 
< Sei bellissima quando ridi! >
< Mike! > lo rimprovero
< Ehi abbiamo stabilito che siamo amici non che io non possa farti complimenti e poi anche tra amici si fanno, quindi sappi che sono ben accetti! > mi dice sorridendo.
< Dai su andiamo! > affermo.
Con Mike é così il minuto prima vorresti ucciderlo e il minuto dopo ti ritrovi a ridere con lui.

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Capitolo 7
*** Colors and Promises.. ***


Capitolo VI

Colors and promises...

Siamo all'entrata dell'enorme villa, ci sono due uomini vestiti con due completi scuri e cravatta ai lati dell'ingresso, credo siano i body-guard.
Diamo i nostri nomi ad uno degli uomini e ci addentriamo nella casa, è immensa ma in questo momento non lo sembra con tutta la gente che c'è di qua e di là, oltre che grandissima è anche bellissima questa villa. Beato chi ci vive!
< Vieni! > mi dice Mike prendendomi per mano, < Ehi aspetta! Dove andiamo? > gli chiedo insospettita.
< Voglio presentarti i proprietari! > mi dice, conosce i proprietari? Da quando? Prima aveva detto che si trattava di un giro di telefonate.
< Come conosci i proprietari? > gli chiedo
< Beh in un certo senso si! >
< Come in un certo senso? >
< Ehi quante domande! Vuoi venire si o no? > mi chiede spazientito
< E va bene! > mi arrendo alla fine.
Mi presenta la proprietaria, che ho scoperto essere multimilionaria ma c'era d'aspettarselo. È una donna, sulla trentina molto bella di aspetto. 
Lascio Mike parlare con lei, che gli ha puntato gli occhi addosso e mi dirigo verso il bar, ho bisogno di bere qua dentro si soffoca! 
Noto Klaudia e gli altri in mezzo alla pista, ballano come matti, non so come facciano tra tutta quella gente, io mi sentirei soffocare. 
< Posso offrirti qualcosa? > mi chiede qualcuno da dietro lo sgabello su cui sono seduta,
< No, grazie > rispondo acida voltandomi. Guardo l'uomo che sta di fronte a me, pentendomi subito della mia risposta, quando mi rendo conto che è Rob. Ma come è possibile? Eppure è lì. Sempre con quel suo sorriso sghembo e quegli occhi in cui ti perdi, tanto che sono profondi.
< Ciao Kris! > mi dice sorridendo
< Ciao Robert! > rispondo con tono di scusa, < Chiamami Rob..Allora posso offrirti qualcosa? Guarda che l'altro giorno mi hai promesso che avremmo bevuto qualcosa insieme > 
mi chiede
< A quanto vedo non ho scelta > rispondo divertita
< Bene!...Cosa prendi? > 
< Quello che prendi tu va bene! > non sono una grande bevitrice di alcolici, meglio non rischiare.
< Bene..Allora prendiamo 2 Long Beach, grazie! > dice alla ragazza dietro al bancone che lo sta mangiando con gli occhi, ma lui non la degna di uno sguardo. 
< Allora Kris... > mi dice
< Si Rob? > la ragazza ci porge i nostri cocktail ed io lo bevo tutto d'un sorso, è forte ma non così tanto da stordirmi.
< Ehi con calma! > mi dice scherzando
< Sono calma > gli dico con tono scherzoso
< Ti va di fare due passi? > mi chiede, due passi, oh mio Dio, si, no, lo fisso come un'ebete, devo rispondere, mi sta fissando vuole una risposta.
< Due passi? > riesco a chiedere alla fine,
< Si! Due passi. > 
< Va bene! >
< Andiamo.. > 
< Robert! > ci voltiamo entrambi e vedo una donna dal caschetto biondo venire verso di noi.
< Ciao Roby caro! > dice, Roby che razza di nomignolo è?
< Allora come stai? >
< Sto bene, Rahma! Se vuoi scusarmi stavo per andarmene! > sbotta lui irritato.
< Dai resta a bere qualcosa con me! Prima ti piaceva stare con me adesso sei così fuggente! > afferma lei al che mi viene un conato di vomito.  < Scusami! > affermo mentre me ne vado.
Ho bisogno d'aria, mi gira tutto. Il drink inizia a fare effetto, raggiungo l'uscita e respiro a pieni polmoni quando sono fuori. Ma che cavolo mi è preso? Ho fatto la figura dell'imbecille. Ma d'altronde cosa dovevo fare? Stare lì ad aspettare quando si sarebbero decisi a smetterla di flirtare davanti ai miei occhi? No grazie, non ne ho davvero bisogno. 
Mi stringo nelle spalle, nonostante il clima mite inizio a sentire un po' freddo. La vista è stupenda da qui, rimango ad ammirarla per un bel po'.
< Ciao bellezza! > afferma un uomo sulla quarantina che sta a pochi metri da me. Decido di ignorarlo e di rientrare. 
< Dove scappi bellezza? > mi chiede bloccandomi per il braccio.
< Non sono affari tuoi! Toglimi le mani di dosso, ubriacone che non sei altro! > gli ringhio in faccia ma lui stringe ancora di più e inizia a farmi male sul serio.
< Sei solo una puttanella..Vieni qui! > mi scaraventa in faccia al muro, non c'è nessuno, e in quel momento ringrazio me stessa per aver messo un completo e non un vestito. Mi guarda in modo orrendo e con quel sorriso schifoso da maniaco. Faccio per urlare ma lui mi tappa la bocca con una mano. 
< Zitta..Altrimenti ti ammazzo! > dice minacciandomi, non molla anche quando gli do un calcio nelle parti intime. 
< Cazzo.. > urla quando cerca di togliermi il vestito senza successo. 
Combatto contro me stessa per non far uscire il fiume di lacrime.
< Bastardo! > sento qualcuno urlare mentre mi toglie quello schifoso da dosso.
< Stronzo..Figlio di puttana! > urla Rob mente tempesta la faccia dell'uomo di pugni.
< Rob! Basta ti prego! Così lo ammazzi! > urlo sopra la sua voce per farmi sentire. 
Mi sente e si volta verso di me terrorizzato.
< Kris!... > mi dice con un filo di voce, lasciando la faccia dell'uomo.
< Rob..Stai bene? >
< Cosa? Tu sei stata minacciata e chiedi a me se sto bene? >
< Già! >
< Come stai? Stai bene? >
< Si sto bene,vorrei solo andare via> non voglio stare ancora lì, e vedere quell'essere. Robert mi guarda.
< Certo! Posso accompagnarti? So che sei con i tuoi amici ma vorrei parlarti e assicurarmi che tu stia bene! Mi conosci da poco e lo so che dopo questo non ti fiderai più di me ma ti prego dammi questa possibilità > mi guarda con occhi imploranti, non voglio farlo sentire così. 
< Okay, solo dammi qualche minuto per avvertire i miei amici! >
< Certo! Tutto il tempo che vuoi! Solo che dovresti fare una denuncia! > mi volto e guardo l'uomo sdraiato a terra inerme. 
< Ti prego, non raccontare a nessuno quello che è successo > affermo 
< Cosa? Davvero vuoi lasciare che lui non paghi per quello che ha fatto? > mi chiede sbalordito
< Ti prego! Non voglio che si sappia e per quanto riguarda lui non lo vedrò più! > voglio cancellare questo episodio dalla mia testa. E denunciarlo non mi aiuterà di certo.
< E non pensi..> lo blocco prima che finisca
< È proprio a quello che non voglio pensare! > si avvicina a me, non avevo notato tutta la distanza che ci separava. Non voglio pensare quello che sarebbe potuto succedere se non fosse arrivato.
< Mi dispiace! > afferma
< Shh..Non è colpa tua! >
< Beh..Non direi! > sento la voce di Klaudia, che mi sta chiamando, merda non deve uscire qua fuori. Faccio un gran respiro e mi dirigo dentro! < Vado ad avvisare! > dico a Rob 
< Va bene! Ti aspetto fuori! > mi dice sorridendo.

< Kriiis! > vedo Klaudia
< Ehi! >
< Che fine hai fatto? > mi chiede
< Ho conosciuto un ragazzo! > le devo raccontare una mezza verità altrimenti non mi lascerà andare
< Cosaa? Dov'è? Voglio assolutamente vederlo! > urla 
< Klaudiaa..Senti mi sta aspettando fuori. Ti dispiace se torno con lui a casa? > mi osserva sta valutando se devo o non devo farlo. 
< Basta che poi mi racconti tutto! > mi dice ed io le schiocco un tenero bacio sulla guancia < Graziee >
< Vai..Muoviti Stew! >
La saluto e vado da Robert.
Lo vedo è appoggiato all'auto, è nervoso. Non so perché voglia accompagnarmi, se fosse stato qualcun altro non avrei mai accettato un passaggio.
< Ehi! > mi dice, guardandomi come se avesse un fantasma davanti.
< Ciao... > gli rispondo sorridendo.
< Sei venuta? > colgo un velo di meraviglia nella sua domanda, mi chiedo il perché.
< Credevi che non sarei venuta? > chiedo pensando che la risposta potrebbe infierire molto più di un po' su di me. 
< Beh...si! Lo ammetto! Dopo quello che è successo stasera credevo non volessi avere niente più a che fare con me! > lo fisso, crede che ciò che è successo stasera sia colpa sua..
< Perché pensi questo? >
< Perché io mi odierei se fossi in te > ammette con un filo di voce, di colpo mi avvicino a lui, gli prendo il viso tra le mie mani, di modo che i nostri occhi si incontrino. Il suo sguardo è spento non mi piace, non è il suo.
< Ciò che è successo non è colpa tua! Non so perché lo pensi! Ma non è così! > gli dico, ma lui non mi guarda, punta lo sguardo dappertutto tranne che su di me.
< Ascoltami ti prego! Non è colpa tua! Anzi dovrei ringraziarti invece! > lui mi guarda, adesso, i nostri occhi si incontrano ed anche le nostre bocche. Ci stiamo baciando, le nostre lingue si uniscono diventando una sola, lo stringo forte a me, lui mi cinge la vita col braccio e mi tiene stretta a lui.
< Non ringraziarmi! Non farlo! > mi dice ansimando.
Capisco che non devo insistere tanto. < Va bene, come vuoi! Andiamo? > chiedo cambiando argomento.
< Certo! Sali! >
Salgo in macchina, lui mette in moto e partiamo. Appoggia la sua mano sulla mia ed io gliela stringo. Mi piace quel contatto, ha gli occhi fissi sulla strada, vorrei che parlasse, ma non lo fa. Cerco un argomento di cui parlare ma la verità è che lo conosco da così poco tempo...
< Dove hai imparato a cantare? > chiedo, ricordandomi della serata al Moon's Light.
< Beh..mi è sempre piaciuta la musica. All'età di 5 anni chiesi a Babbo Natale un pianoforte! > dice sorridendo
< Oh..e ti arrivò? > chiedo incuriosita 
< Si ma non proprio come lo volevo io! > 
< In che senso scusa? >
< Mi arrivò un pianoforte, ma era un giocattolo, ed io ne volevo uno vero. Così l'anno dopo riscrissi la stessa letterina, dicendo a Babbo Natale che ne volevo uno vero! Uno di quelli che se ne vedevano solo in Tv! Che solo i più bravi riescono a suonare. > mi piace il modo in cui parla della musica, riesce a travolgerti col suo entusiasmo.
< E? >
< Beh, quella volta capì quello che volevo e mi arrivò! Ero felicissimo quel giorno, credo di non essere stato mai così felice come quel giorno, mi svegliai all'alba, ero nervosissimo, avevo paura di alzarmi, e trovare un altro giocattolo! Andai in camera dei miei e chiesi loro di accompagnarmi ed entrammo nel salone dove avevamo il grande albero, all'inizio non lo vidi e ci rimasi malissimo, poi però mia madre mi fece voltare verso la finestra ed era lì. Così grande, bello e così lucente, che potevi specchiartici dentro! >
Gli brillano gli occhi al ricordo! Mi immagino un Roberto piccolo che corre verso il suo pianoforte ed inizia a suonare.
< Mi farai sentire qualcosa un giorno!? > chiedo 
< Beh..il fatto è che oltre i miei genitori e il mio insegnante mai nessuno mi ha sentito suonare! > mi dice a disagio
< Oh..non ti preoccupare! Dimentica quello che ho detto! >
< Se prometti di non ridere suonerò qualcosa! > mi dice, indicandomi col dito, potrei innamorarmi di quel sorrido sghembo che ha! Cosa? No non lo penso sul serio! Non lo conosco neanche. 
< Giuro solennemente che non riderò. > dico maestosamente mettendomi una mano sul cuore. Però poi scoppio a ridere. 
< Iniziamo male, già stai ridendo! > mi fa notare ridendo anche lui.
Si ferma, non so dove siamo, non è casa mia!
< Perché ci siamo fermati? > chiedo un po' nervosa.
< Questa è casa mia! > mi dice con un filo di voce. 
< Oh.. > riesco solo a dire questo.
< Qualcosa che non va? Mi avevi chiesto di suonarti qualcosa. Se vuoi ti riaccompagno adesso. > mi chiede, mi rendo conto che è nervoso.
< No, dai voglio sentirti suonare! >
< Sicura? Se vuoi possiamo fare un'altra volta! > mi dice
< No, davvero! Vogliamo salire o mi farai fare vecchia in questa macchina? > 
< Saliamo! > dice ridendo mentre scende dall'auto. Sto per scendere ma lui fa prima di me e mi apre la portiera. 
< Oh grazie! >
< Non c'è di che Mademoiselle! Venga,di qua! >
Sto morendo dal ridere, non ho mai riso come questa sera.
< Vieni dai > mi dice.
Entriamo, è bellissima questa casa, non è grandissima ma è molto accogliente, non sembra la casa di un uomo single, almeno credo sia single.
< Questa è la mia umile dimora! > mi dice. 
Lo guardo e lui guarda me. 
< Mi piace! > affermo sorridendo
< Sei bellissima quando sorridi > resto immobile al suono delle sue parole.
< Anche il tuo sorriso é bellissimo, riesce a sciogliere tutti i ghiacciai! >
Mi fissa non so perché.
< Ghiacciai? > chiede incuriosito
< Si beh..è una metafora! Riesci a far sorridere anche chi non sorride mai col tuo sorriso..scusa il giro di parole! > affermo nervosa
< Ghiacciai...Nessuno ha mai detto che sciolgo ghiacciai! >
< C'è sempre una prima volta no? >
< Un punto per te Stewart! >
< Grazie.. >
< Pattinson! >
< Oh beh allora grazie Pattinson! > mi guarda sorridendo.
< Posso offrirti qualcosa? >
< Oh..si grazie! >
< Cosa preferisci? Birra, vino? >
< Quello che vuoi! >
< Okay! Scusa hai cenato? > mi chiede all'improvviso
< Oh..Veramente no! > affermo
< Come no? Okay! Cosa preferisci? Carne,pasta, omelette? > 
< Cosa? Vorresti cucinare? > chiedo 
< Beh non credo che si possa ordinare una pizza a quest'ora... Quindi cucino..allora? > mi chiede impaziente < Va bene, mi arrendo. Cucina quello che preferisci! >
< Va bene. Io penso a cucinare. Tu prendi qualcosa da bere! Mettiti comoda, fai come se stessi a casa tua > mi dice tutto contento.
Vado verso il frigo, lo apro e prendo due birre. Le metto sul bancone,
< Dov'è l'apribottiglie? > chiedo
< in quel cassetto lì vedi? >
< Questo? >
< No, quello sopra! > lo guardo mi sorride. Mi volto e apro le 2 bottiglie e gliene porgo una. 
< Birra? Ottima scelta! >
< Cos'è questo odore? >
< Funghi! Non mi dire che sei allergica! > mi chiede sgranando gli occhi, 
< Veramente...si sono allergica ai funghi! > dico, ma in realtà non lo sono, voglio solo prenderlo in giro
< Oh, allora cambio di programma! Mi spiace! > vedo che sta per buttare tutto nella spazzatura e lo fermo. 
< Noo! Scherzavo! Non sono allergica! > mi guarda in modo circospetto 
< Dici sul serio? Non voglio che tu stia male alla nostra prima sera insieme! > resto immobile a fissarlo, ha detto la prima, cosa significa? 
< La prima? > chiedo con un filo di voce 
< Beh...sempre se tu vuoi potrebbero esserci delle altre! > afferma anche lui con un filo di voce.
< Oh..Ho fame vorresti continuare a cucinare? > chiedo cambiando discorso 
< Subito..Piccola! > mi dice ed io mi sciolgo a quelle parole.
< Posso fare un giro? > chiedo
< Certo fa come se stessi a casa tua!  Te l'ho detto anche prima! > mi ricorda. Faccio un giro, la casa non sembra sia stata arredata da un uomo. In giro ci sono tante foto, penso sia la sua famiglia. Mi soffermo su una foto, ritrae un Rob felice e sorridente abbracciato ad una bellissima ragazza bionda. Ho un colpo al cuore, d'improvviso mi sento a disagio e di troppo!
< Lei è Lizzy.. > mi dice Robert porgendomi la birra.
< Oh grazie! È una..> lui mi interrompe a metà frase.
< È mia sorella! > dice e mi rendo conto che sto respirando di nuovo.
< Ti somiglia! > gli dico notando solo ora la somiglianza.
< Beh non lo so,non sono bravo con queste cose. > mi dice
< No ti somiglia davvero! >
< È pronto comunque! >
< Oh..andiamo > lo prendo per mano, lui guarda prima le nostre mani e poi me e mi sorride. Un sorriso che ti scioglie!
Ci sediamo e iniziamo a mangiare.
< Quest'omelette è buonissima! > dico con la bocca piena, è la migliore che abbia mai mangiato.
< Lo dici solo perché ti senti costretta > 
< Uffa! Mi hai scoperta! È vero è immangiabile! > dico prendendolo di nuovo in giro.
Mi guarda < Oh! Mi dispiace! Prometto che la prossima volta ti porto a cena fuori! > mi dice scusandosi ed io scoppio a ridere
< Perché ridi? > mi chiede 
< Perché è così facile prenderti in giro! > dico non riuscendo quasi a parlare per le risate
< Prendermi in giro? > chiede confuso
< Si! Questa è l'omelette migliore che io abbia mai mangiato! > 
< Oh...Quando la smetterai di prendermi in giro? > chiede divertito
< Prometto di non farlo più! > dico maestosamente.
Finiamo di mangiare, e iniziamo a pulire. È sorprendente in tutto quello che fa. È l'uomo ideale, chissà se dietro tutte questa perfezione si nasconde qualcosa!
< Io lavo e tu asciughi? O tu lavi ed io asciugo? > chiedo
< Io lavo e asciugo e tu te ne stai seduta bella, bella lì > dice indicando lo sgabello.
< No! Voglio aiutarti! E non cambierò idea! > dico con determinazione.
< Va bene! Io lavo e tu asciughi! Non voglio che ti rovini le tue belle mani.
Intesi? > afferma anche lui determinato.
< Quello che non si dovrebbe rovinare le mani sei tu! Ma comunque credo che non riuscirò a farti cambiare idea! > sospiro rassegnata.
< Esattamente! > mi dice ridendo.
< Allora raccontami qualcosa di te! > gli dico
< Beh..non c'è molto da dire! Sono nato e cresciuto a Londra, mio padre era sempre impegnato, non c'era quasi mai e quelle poche volte che c'era era rinchiuso nel suo ufficio. Perciò sono cresciuto in un ambiente tutto femminile, con le mie sorelle e mia madre! > rivela
< Oh..hai un'altra sorella? > domando curiosa
< Si! Si chiama Victoria! > risponde sorridendo.
< Povere quelle ragazze che hanno dovuto sopportarti > dico scherzando.
< Ehi forse sono io che ho subito! > mi dice schizzandomi un po' d'acqua in faccia.
< Ehi.. > dico schizzandolo anche io.
Iniziamo una lotta con l'acqua, lui inizia a girare intorno al bancone per non essere colpito.
< Ehi, io ho i tacchi non vale! > dico dato che non riesco a corrergli dietro.
< Togliteli.. > mi dice e lo faccio.
Iniziamo a correre intorno come due bambini. Lui fa per fermarsi ma poi inizia a correre di nuovo.
Inizio ad ansimare e lui riesce a bagnarmi.
< Bene sono fradicia mi arrendo! > dico fermandomi e ridendo come una bambina di 5 anni.
< Mi sa che ho vinto! > dice tutto contento.
< No non è vero! > dico fingendomi arrabbiata 
< Non negare l'evidenzia! Tu sei tutta bagnata ed io no! > dice ridendo.
< E va bene! Mi arrendo hai vinto tu! Adesso possiamo pulire? > chiedo
< No! Non puoi stare così! Prenderai una polmonite! > dice e non scherza ora.
< E cosa dovrei fare scusa? > chiedo
< Cambiarti è ovvio! >
< Si da il caso che io non abbia nulla da mettermi! > dico 
< Beh se vuoi ti presto qualcosa! Dai vieni! > mi prende per mano e mi conduce in camera sua.
< Dovrebbe esserci qualcosa di mia sorella. Aspetta un attimo! > apre un cassetto e tira fuori un pantalone femminile. 
< Questo dovrebbe andare! Per la parte di sopra dovrai accontentarti di una mia felpa! > mi dice sorridendo
< Andrà benissimo grazie! > dico
< Ti lascio cambiare, ci vediamo dopo! > dice ed esce dalla stanza.
Inizio a svestirmi, indosso i pantaloni e la sua felpa. Ha un buon odore, sa di lavanda e di Rob! Mi aggiusto i capelli, li tengo sciolti di modo che si asciughino. Esco dalla stanza e trovo Rob seduto, teso sul divano. 
< Mi aspettavo di peggio. > dice 
< Bene...Vuoi dire che non sono male? > chiedo divertita
< Sei bellissima..come sempre! > mi dice guardandomi. Lo guardo anch'io, non riusciamo a scostare lo sguardo. Come è possibile che quest'uomo mi attiri così tanto, dopo così poco tempo? Io non riesco a stare lontano da lui. E questo mi fa paura, tanto. 
< Dai vieni, siediti qui! > mi dice piano, come se avesse paura di parlare. Mi siedo accanto a lui, è così vicino. Le sue labbra sono a pochi centimetri da me, i suoi occhi ardono nei miei; in questo momento vorrei baciarlo, e lo farei se avessi il coraggio. Ma purtroppo non ce l'ho. Quando serve va a farsi un giro.
< Vorrei.. > lascia la frase a metà, ma io voglio che continui a dire ciò che voleva dire.
< Cosa? > chiedo con un filo di voce.
< Vorrei baciarti! > ammette con un filo di voce. Perché me lo dice? Ci siamo già baciati prima nel parcheggio. Forse è stato un bacio senza importanza quello? Forse si o forse no. Fatto sta che voglio baciarlo anche io.
< Fallo! > sussurro quasi senza voce. Lui mi sorride e le sue labbra trovano le mie, mi stringe forte a lui, io gli passo le mani tra i capelli e le nostre lingue iniziano a ballare. Una melodia dolce, soffice ma allo stesso tempo vogliosa di continuare a suonare. E suona ancora. Non si ferma, perché noi non vogliamo che smetta.
Iniziamo ad ansimare, sono senza fiato ma ciò non toglie che continuerei a baciarlo ancora.
< Sei fantastica! > mi dice ansimando Robert. Continua a guardarmi, sento qualcosa dentro che non so descrivere. Il mio cuore vorrebbe restare qui insieme a lui in questa casa, sembra di essere in una bolla, la nostra bolla. Ma la parte razionale di me, mi dice di scappare via finché sono in tempo, prima che mi bruci del tutto. Distolgo lo sguardo, mi alzo e vado vicino alla finestra.
< Ho fatto o detto qualcosa di sbagliato? > mi chiede Rob facendomi voltare verso di lui. 
< No! Non è questo! > gli dico
< E cosa? Ti prego dimmelo! > mi guarda implorante. Come faccio a dirgli che il problema non è lui ma io? Sento l'esigenza di tenerlo lontano da me, è l'unico modo che ho per non disintegrarmi. Ho un tale casino dentro che mi sembra quasi di impazzire, non sono mai stata così divisa in due. Resto o vado? Chi può darmi questa risposta? Nessuno, solo il tempo. 
< Rob! > non so cosa dirgli
< Si Kris? > mi chiede
< Mi suoneresti qualcosa? > lui mi guarda senza capire; ma mi prende per mano e mi fa sedere accanto a lui. Le sue mani iniziano a scivolare lente sul pianoforte, mano a mano aumentano, vanno più veloci e creano una melodia bellissima e allo stesso tempo straziante. Lo guardo e trovo la risposta a tutte le domande. Io voglio lui al diavolo tutto il casino che ho dentro. Ma tra il dire ed il fare c'è di mezzo la codarda che è in me. La melodia giunge al termine, le sue mani suonano le ultime note. E lui torna a guardarmi. 
< Era bellissima! > dico con le lacrime agli occhi. 
< E allora perché piangi? Dov'è la Kris di 10 minuti fa? > è difficile da spiegare Rob.
< È qui! Davanti a te! > dico senza neanche crederci.
< E allora perché é così fredda e distante adesso? > chiede 
< Forse ha bisogno di uno di quei sorrisi che sciolgono! > ammetto con un filo di voce, e lui fa uno di quei suoi sorrisi sghembi.
< Eccolo! > dico sorridendo
< Cosa? > 
< Quel sorriso che scioglie i ghiacciai! > lui inizia a ridere e lo faccio anche io.
< Eccola la mia Kris! > dice in modo affettuoso. La "mia" Kris. Credo proprio che morirò stasera. 
< La "tua" Kris? > sussurro, e lui inizia di nuovo a baciarmi.
< Resta con me stanotte! > mi dice tra un respiro e un altro.
< Robert! > riesco a dire
< Non voglio portarti a letto! Lo giuro! Voglio solo stare con te! Abbracciarti e sentire il tuo profumo! Ti prego! > mi dice guardandomi negli occhi.
Che faccio? 


Scusate la lunga attesa..Solo che sto cercando di fare capitoli più lunghi!
Spero che la storia vi stia piacendo...Grazie per tutte le visite!
Fatemi sapere se c'è qualcosa che non vi piace o se avete dei consigli sappiate che sono ben accetti! 
Buona lettura...al prossimo capitolo!
Baci Lia!

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Capitolo 8
*** Something Special.. ***


Robert..

Lei è qui davanti a me così bella e piccola. Vorrei stringerla forte, tenerla sul mio cuore. Non so cosa mi abbia fatto. Quale sortilegio è mai questo? La conosco da poco, molto poco. Ma sono così attratto da lei che le parole escono da sole mentre ci baciamo.
< Resta con me stanotte Kris, ti prego! > non voglio portarla a letto. Niente sesso. Solo restare abbracciati tutta la notte, lei con la guancia sul mio petto ed io che la stringo a me, accarezzandole la schiena. Ma lei non risponde ed è normale. Chi mai passerebbe la notte con uno sconosciuto? E poi nessuna mai ha dormito con me, nel mio letto. Perché voglio che lei resti? Non trovo risposta. Almeno la mia mente non la trova. Il mio cuore forse l'ha già trovata, ma la lascia lì in un angolo, non le da importanza.
< Kris! Rispondimi ti prego! > non riconosco la mia voce implorante. Lei mi guarda e non risponde, e capisco che forse ho corso un po' troppo.
< Scusami! Fa finta che non ti abbia detto niente! > le dico sperando che parli, ma continua a non farlo.
Non parla ma inizia a baciarmi di nuovo, ed io non posso fare altro che assecondarla. Vogliamo la stessa cosa nello stesso momento.
< Si! > mi sussurra mentre mi bacia. 
Ed io la stringo a me e continuo a baciarla. Dentro me qualcosa scoppia. Avrei voglia di assaggiare ogni centimetro della sua pelle, ma le ho promesso che non era una scusa per fare sesso con lei; anche se di sesso non si può parlare, non voglio fare sesso con lei. Quello si fa con una conosciuta in un bar, non con lei. Lei è speciale, piccola, indifesa ed io mi sento in dovere di proteggerla.
< Davvero? > le chiedo ancora con la paura che questo sia solo un sogno. 
< Si! Davvero! > e iniziamo a baciarci di nuovo!


Kristen..

Ho detto si! Ho accettato a passare la notte con lui. Io! Non posso crederci eppure sono qui! Ho paura ma voglio restare. Non ho paura di lui, ho paura di quello che provo per lui. Non so di cosa si tratti, ma provo qualcosa che non ho mai provato prima quando sono con lui. Forse è amore, forse no! Cos'è l'amore? Io questo non lo so. Ho sempre pensato che non l'avrei mai conosciuto. Ma forse mi sbagliavo, o forse mi sbaglio adesso. Chi lo sa? Sono qui con lui che mi guarda, mi sorride ed io amo il suo sorriso. 
< Che c'è? > mi chiede
< Niente! > affermo poco convinta
< È impossibile! Se vuoi ti riaccompagno! > sussurra, sento che ha paura ma non ne sono sicura.
< Non voglio andarmene! > affermo convinta, lui non mi guarda. 
< Ehi..Guardami! > niente non lo fa, afferro il suo volto tra le mani e lo costringo a guardarmi!
< Tu cos'hai? > gli chiedo
< Niente! È solo che.. > come sempre non finisce la frase, e non mi guarda di nuovo. Si gira, guarda fisso a terra, non mi degna di uno sguardo. Mi alzo e mi metto in ginocchio davanti a lui, facendo si che mi guardi, voglio che mi parli ma non lo fa.
< Robert...Ti prego guardami! > sussurro.

Robert..

È qui inginocchiata davanti a me ed io non voglio che stia così. La guardo, quando me lo chiede con un filo di voce. Mi strazia il cuore il tono delle sue parole. Vorrei prenderla tra le mia braccia e baciarla. Tenerla qui con me per sempre. Ma non ne ho il coraggio. Scoprirà lo stronzo che è in me e scapperà via. La conosco da così poco ma mi sembra di conoscerla da una vita. La prendo e la faccio sedere sulle mie ginocchia.
< Scusami..Ti prego! > le dico come uno stupido.
< Ehi non scusarti! > mi dice sorridendomi. Quant'è bella. Potrei innamorarmi di lei, o forse lo sono già! 
< Kris..? > 
< Si.. > cosa le dico? Che non voglio perderla? Che la amo? Cos'è l'amore?
< Io.. > sento un groppo in gola che non riesce a far uscire le parole.
Così la bacio. A volte i gesti sono meglio delle parole.
< Non credere di fermarmi con i baci, non funziona > mi dice scherzando
< In che senso? > chiedo
< Volevi dirmi qualcosa.. I baci mi distraggono ma non mi fanno dimenticare > mi dice sorridendo.
< Già..Grazie per aver accettato di restare qui!  > le dico e iniziamo a baciarci di nuovo.

Kristen..

Voleva dirmi qualcosa ne sono convinta. Ma forse è stato meglio così! Le parole possono ferire più dei gesti. Perché forse un gesto lo si dimentica una parola no. Quella parola non si dimentica, soprattutto se detta da una persona importante. Siamo seduti sul divano a guardare un film, io non ci sto capendo niente penso solo a lui, al suo braccio intorno alla mia spalla, ai suoi occhi che ogni tanto mi scrutano e ai suoi sorrisi che mi solleticano l'orecchio.
Mando un veloce sms a Klaudia
" Sto bene! Non torno a casa a dormire..Non stare in pensiero sono con Robert! Ti racconto tutto quando torno. Non farò nulla di cui potrei pentirmi te lo prometto! Ti voglio bene Pulce " rileggo e premo invia.
Spero che non le salti in mente di chiamarmi. So cosa potrebbe pensare che mi abbiano rapito e che mi abbiano costretta a scrivere il messaggio ed è per evitare questo che l'ho chiamata col soprannome che conosciamo solo io e lei, e che mai rivelerei.
< Ti annoia il film vero? > mi chiede Rob.
< No, non mi interessa il film a dire il vero. > affermo 
< Beh neanche a me! > sospira
< È tardi! Ti va di andare a letto? > mi chiede
< A letto? > 
< Si a letto! > afferma sorridendo
< Okay! Andiamo! >
 
Robert..

Non riuscirei mai a trovare un altro posto in cui vorrei essere in questo momento. Lei è qui con me nel mio letto. Le ho proposto di dormire separati io sul divano e lei qui, ma non ha voluto sentire ragioni. "Il letto è tuo e ci dormi tu" mi ha detto, ha minacciato anche di andare a dormire lei sul divano ma non lo permetterei mai. E così siamo qui insieme. Non parla, non so perché. Vorrei raccontarle tutto il casino che ho in testa ma non voglio spaventarla. È piccola, la mia piccola.

Kristen..

Non è possibile che io sia qui davvero! Ho la guancia appoggiata sul suo petto e sento il suo cuore, è un suono bellissimo. Batte forte quasi esplode e mi rendo conto che corre come il mio. Sono sulla stessa lunghezza d'onda. Non so se corrono incontro o ai due lati opposti. Mi accarezza lento la schiena. È notte piena, la luna splende fiera in cielo, ma io non ho sonno. Voglio godermi questi momenti, il suo respiro è dolce, rilassato. Il mio anche.
Respiriamo insieme e il suo profumo invade le mie narici, è buonissimo ti verrebbe voglia di assaggiarlo se fosse un cibo.
Mi stringe ancora di più, come se avesse paura che io scappassi da un momento all'altro. Ma io non scappo. No! Resto qui, con lui, almeno fino a domattina, quando ci sveglieremo da questo sogno bellissimo.
< Dormi? > mi chiede dolcemente 
< No! > rispondo e alzo lo sguardo, e incontro il suo, mi sorride. Ed io mi sciolgo.
< A che pensi? > mi chiede
< Io a niente! > rispondo 
< Non ti credo! Dai dimmelo! > mi esorta 
< E tu? Tu a che pensavi? > chiedo
< Io? Beh è semplice! Indovina! > 
< Non lo so! Dai! Io pensavo alla Luna > dico una mezza verità
< Alla Luna?> chiede curioso
< Si! Guardala è bellissima stanotte! Come si fa a non guardarla!? > affermo.

Robert...

Non mi interessa la luna. L'unica cosa bella qui è lei!
< È bellissima! > affermo guardando lei. < È così bella da mozzare il fiato! Non ti stanchi di ammirarla! > continuo
< Già! > afferma lei ignara del fatto che io non mi riferivo affatto alla Luna!
< Tocca a te! > mi dice divertita
< Okay! Io pensavo a questo >
< Questo cosa? > chiede ed io la stringo a me e le sfioro le labbra.
Lei non resiste e le nostre lingue iniziano a ballare di nuovo quella melodia già conosciuta, ma più sicura.
< Senti! Ti ho fatto una promessa e se vuoi che la rispetti devi dormire! > le dico scherzando ma al tempo stesso serio. Non voglio rovinare tutto ma lei mi fa impazzire.
Ci accoccoliamo sotto le coperte, le do un bacio tra i capelli che odorano di miele e restiamo lì per non so quanto tempo prima di addormentarci. 

Mi sveglio di scatto! Non ho sognato, non ho avuto incubi, non stanotte. Lei è ancora qui, mi giro verso la sveglia e vedo che sono appena le 7. Dorme tranquilla abbracciata a me, siamo un groviglio.
Cerco di spostarla, non voglio svegliarla. Mi alzo piano,esco dalla stanza e vado in bagno. Mi faccio una doccia veloce. Non ho mai dormito così bene, chiudo l'acqua mi asciugo e mi vesto.
Vado in cucina, voglio prepararle la colazione prima che si svegli, ma non c'è il latte. Prendo le chiavi dell'auto, scrivo un messaggio veloce nel caso si svegli prima del mio ritorno: " Non ho mai dormito così bene, non ti spaventare se non mi trovi, sono andato a fare una commissione! Non te ne andare ti prego! " glielo metto sul cuscino e scendo.
Vado al supermercato prendo del latte, le uova, la pancetta, e il pane corro alla cassa vedo uno spazzolino e lo prendo. Butto tutto sul sedile di dietro e corro verso casa, noto un negozio di abbigliamento aperto e decido di comprarle qualcosa. Entro, ma non ho la più pallida idea di cosa comprarle, ma devo sbrigarmi. Alla fine le prendo un jeans stretto, una camicetta, un giacchino e un paio di stivaletti. Mi rendo conto che però avrebbe bisogno dell'intimo. Allora mi arrendo e chiedo alla ragazza che mi chiede la taglia ma non la conosco e le dico che più o meno è come la sua. 
Pago il tutto, non faccio neanche caso a quanto pago. E corro via.
Sono davanti casa, prendo le chiavi apro la porta, spero che non si sia ancora svegliata. Sono le 8:45! Lei dorme ancora fortunatamente!
Poggio la busta con i vestiti sulla poltrona in camera mia esco fuori, e vado in cucina. Inizio a preparare la colazione, metto il pane nel tostapane e inizio a friggere la pancetta e le uova. Preparo tutto sul vassoio e lo porto in camera. Lei si sveglia e mi sorride.
< Ciao! > mi sussurra
< Ciao bellezza! > le dico
< No dai non dovevi! > mi dice
< Si invece! Ti va di fare colazione? >
< La fai anche tu con me? > mi chiede
< Se vuoi si! >
< Certo che voglio! Vieni qui! > dice sorridendo.
Vado vicino a lei e appoggio il vassoio sul letto.
< Spero ti piacciano le uova! > dico
< Si! Non dovevi preparare tutte queste cose! > 
< Si invece! > le ripeto
Iniziamo a mangiare piano, ci gustiamo calmi la colazione.
< Hai da fare oggi? > le chiedo speranzoso
< Beh.. > 
< Beh? > 
< Non lo so. Credo di no! > mi dice alla fine
< Ti andrebbe di fare qualcosa insieme? > domando con un filo di voce, fissando il bicchiere di arancia sul vassoio.
< Insieme? > mi chiede
< Si! Se vuoi! > sussurro 
< Certo..dove vuoi andare? > chiede mettendosi una fragola in bocca. Come è possibile invidiare una fragola fino a questo punto?
< Dove vuoi! > affermo
< Non lo so! > dice
< Allora facciamo che ci mettiamo in macchina e vediamo dove ci porta? Magari ci stupisce! > le chiedo
< Va bene! Solo che devo fare un salto a casa per una doccia! >
< Beh..ho pensato che ti servisse qualcosa e sono andato al negozio! Non so se la taglia sia giusta ne se sia il tuo stile! > spiego con tono calmo
< Oh...dai no! > mi dice e arrossisce 
< Aspetta! > mi alzo, predo la borsa dalla poltrona e gliela porgo.
< Cos'è? > 
< I vestiti! > 
< Oh..Grazie! Come fai ad essere così perfetto? > io perfetto? Non lo sono proprio. Le accarezzo il viso, scapperai quando scoprirai il vero Robert! 
< Tu sei perfetta! > affermo convinto
< Si va be'! Vado a fare la doccia allora! >
< Ti aspetto qui! > 
< D'accordo! > si alza, va verso la porta però poi si ferma si avvicina e mi bacia. Un bacio casto. Sorride e se ne va.
Sorrido come uno stupido. Prendo il vassoio e lo porto in cucina.
 

Kristen..

È stato il risveglio più bello della mia vita. Sono sotto la doccia dove forse c'è stato lui, poco fa. Sorrido come un ebete. Esco subito dalla doccia, non voglio perdere un minuto in più lontano da lui. Mi asciugo, indosso l'intimo che fortunatamente mi sta, mi lavo i denti e mi vesto. Fortunatamente anche i vestiti mi stanno e mi piacciono. Una strizzata ai capelli, asciugatura rapida, ed esco.
< Ehi! > Robert è in cucina. 
< Ehi! Allora sei pronta? >
< Si! Io si. Tu? >
< Certo. Andiamo? > mi chiede ed io mi avvicino a lui e lo bacio. Mi viene così naturale farlo! Mi spaventa un po' questa cosa, non sono mai stata così coraggiosa.
< Potrei abituarmi alle tue labbra. Lo sai? > mi dice
< Davvero? > 
< Si! > afferma sorridendomi.
Si può amare una persona dopo così poco tempo? È dal primo giorno che l'ho visto che è scattato qualcosa in me. Mi sento viva come mai prima. Ma ho paura, e tanta.
< Andiamo dai! > gli dico e lo prendo per mano.

Siamo in macchina, abbiamo entrambi i finestrini aperti, l'aria è calda. Viaggiamo beati senza meta. Vorrei urlare, urlare a Rob che forse lo amo, ma non ne sono sicura. Ho bisogno di parlare con Klaudia di questo.
È già mezzogiorno.
< Hai fame? > mi chiede.
Non tanta, ma voglio stringere la sua mano.
< Si, un po'! > affermo
< Bene..tra un po' ci fermiamo! > abbiamo girato tutta la mattinata con l'auto. Non ci siamo fermati un attimo. Abbiamo fatto un tour in auto. Arriviamo a destinazione. Scendiamo ed entriamo nel ristorante.


Il pranzo è stato fantastico.
Non abbiamo fatto altro che ridere. Mi ha raccontato altri episodi della sua infanzia. Io gli ho parlato di Klaudia, della nostra vita, della decisione di andare a vivere insieme e del mio lavoro.
< Chiamo un attimo Klaudia! Scusami! > gli dico quando usciamo dal ristorante.
< Certo vado a prendere la macchina! >
Chiamo Klaudia..dopo un paio di squilli risponde:
" Ehi Kriiis! " mi urla
" Ciao anche a te Klaudia! "
" Che fine hai fatto? Ero preoccupata, volevo chiamarti ma non sapevo se disturbavo " mi dice
" Non ti preoccupare! Sto bene! Tra un po' torno e ti racconto tutto! Ho bisogno di parlarti amica! "
" È successo qualcosa Kris? "
" Si ma non quello che pensi! "
" Stai bene? "
" Credo di si! Almeno fisicamente! "
" Va bene! Ne parliamo quando torni! Okay? "
" Va bene! Ti voglio bene Kla "
" Anch'io Kris! A dopo! "
" Ciao" chiudo la telefonata, e mi avvio verso l'auto.
< Ehi! > mi dice Robert.
< Ehi! >
< Tutto a posto? > 
< Si! Allora? >
< Vuoi tornare a casa o andare da qualche parte? > mi chiede. Voglio stare con te, qui, a casa, in macchina. Basta che ci sei tu!
< Beh..> non lo so, non so cosa rispondere.
< Ti andrebbe di fare un giro sulla ruota panoramica? > mi chiede sorridendo
< La ruota panoramica? Si dai non ci sono mai stata! > affermo divertita
< Andiamo! > ride
Ci immettiamo sull'autostrada. Dobbiamo arrivare dall'altra parte della città da quello che ho potuto capire, il sole splende! È una giornata splendida e non solo grazie al meteo.
Accende la radio, e una voce soave inizia a cantare. Mi sembra di averla già sentita questa canzone. Guardo Rob che mi osserva.
< Ti piace? > domanda
< Si, ho come la sensazione di averla già sentita! > poi ho come un'illuminazione 
< È la canzone che cantasti tu al locale? È quella si, le parole sono identiche! > affermo più a me che a lui.
< Si è quella! Te la ricordi? > chiede 
< Certo! Non si dimentica una canzone così bella, cantata da una voce altrettanto bella! > dichiaro
< Oh be' sono pienamente d'accordo con te...È stupenda! > mi dice e inizia a canticchiarla, appoggio la testa sulla sua spalla. 
È così bello stare accanto a lui...la giornata scorre troppo velocemente come la strada sotto di noi.
Dopo meno di un'ora arriviamo al mare, è lì che si trova il "DreamsLand Park" guardo l'enorme ruota panoramica e ho un po' di paura al pensiero di dover salire lassù.
< Allora? > mi chiede mentre scendiamo
< È enorme! > esclamo
< Beh si un po' lo è! > 
< Un po' più di un po' > e lui scoppia a ridere.
< Dai andiamo! > mi prende per mano, lo fa con molta disinvoltura.
Siamo in fila attendendo il nostro turno. Robert mi tiene la mano, se ci guardassimo da fuori sembreremmo una coppia, ma non lo siamo!
< Paura? > mi chiede Rob quando stiamo per prendere posto.
< Ehm..un po'! Soffro di vertigini > affermo
< Se vuoi non ci andiamo! > 
< No davvero non ti preoccupare...Voglio salirci! > dico
< Nel caso stringiti a me! > mi sussurra all'orecchio. Ed io mi sciolgo.
Saliamo sulla ruota, ci allacciamo la cintura e aspettiamo che inizi il giro. Da qui si riesce a vedere il mare, la ruota inizia il suo giro, e quando arriviamo sul punto più alto si ferma. Robert mi guarda
< Tranquilla è normale! > mi dice in effetti siamo sulla prima carrozza quindi è normale che ci siamo fermati prima noi.
< Guarda! > affermo 
< Già è stupendo! > ammiriamo il panorama, il sole cala e ci regala uno spettacolo meraviglioso. Il cielo è di un rosa tenue misto ad arancio segno che è primavera. Mi stringo a Robert e non perché ho paura, ma perché mi va di farlo. Lui mi guarda e sorride ed ho un tuffo al cuore. 
< Grazie! > afferma d'un tratto
< Di cosa? > chiedo scettica
< Di tutto! Grazie per la serata fantastica, grazie per essere restata a dormire da me anche se ci conosciamo da poco, troppo poco, grazie per la bellissima giornata e grazie per questo! > afferma e iniziamo a baciarci.
< Grazie anche a te! > affermo paonazza
< Sai ho sempre voluto baciare una ragazza sulla ruota panoramica! > scherza 
< Beh adesso puoi toglierlo dalla lista di cose da fare! > rispondo ironica. La ruota inizia a girare di nuovo segno che il giro sta per terminare, raggiungiamo il capolinea, slacciamo le cinture ed usciamo! Ammiro tutte le coppiette che tra un po' si scambieranno teneri baci e dolci parole in cima alla ruota. Mi sa che siamo gli unici a non essere una coppia.
< Un gelato? > chiede
< Cosa? > domando distratta 
< Ti va un gelato? > ride
< Oh..si! > 
Raggiungiamo il signore dei gelati, ci sono centinaia di bambini che corrono a fare la fila, a prendere dei pop-corn o lo zucchero filato. Ci sono tenere famiglia che passeggiano mano nella mano, e più in là su una panchina c'è un'adorabile coppia di vecchietti che chiacchierano e ridono come bambini. È uno scenario dolce ed adorabile, uno di quelli che si vede solo nei film ed è bello che sia la realtà.
< Allora cosa posso offrire alla tua adorabile fidanzata? > afferma  gelataio. 
< Kristen? > chiede Robert
< Oh...Fragola grazie! > 
< Un dolce gelato alla fragola alla dolce Kristen! > scherza il signore dei gelati e me lo porge 
< Grazie...è davvero simpatico sa? > affermo
< Beh la ringrazio signorina...e per lei? > chiede rivolgendosi a Rob
< Oh a me uno a vaniglia! >
< Fragola e vaniglia coppia perfetta! Come voi del resto! > e porge il gelato a Robert che mi guarda.
< la ringrazio..ecco a lei tenga pure il resto! > afferma Robert
Ha pagato tutto lui, volevo contribuire ma lui non ha voluto per nessuna ragione.
< Arrivederci signor Marcus! > saluto il gelataio.
< A presto dolce Kristen! > afferma. 

< Non ti posso lasciare 5 minuti da sola che mi scappi! > afferma Robert
< Guarda che non posso scappare sono a piedi! > affermo e scoppia a ridere. 


Robert...
Dio quanto è bella quando ride. Stiamo passeggiando sulla sabbia tiepida, mangiando un delizioso gelato; vorrei che poter fermare il tempo in questo preciso momento.
Con lei accanto mi sembra tutto più luminoso, più bello, tutto più semplice. Aah devo smetterla di pensare queste cose...per noi non può esserci futuro, non in questa vita! Siamo diversi ma anche così simili. Lei è la cosa più pura che abbai mai visto e non potrei mai sporcarla, se le resto accanto andrà a finire così. Ed io non voglio.
Troverà un ragazzo adatto a lei, un ragazzo che le darà certezze, che la renderà felice, che la farà sorridere ogni giorno ed io invidierò quel ragazzo, lo invidierò al punto da volerlo uccidere ma non lo farò perché non potrei mai uccidere colui che la renderà felice.
Mi godo questi momenti come se fossero gli ultimi, provo già nostalgia al solo pensiero.
< Perché sei così silenzioso? > chiede leccando il gelato
< Sto mangiando! > mento
< Visto da qui è ancora più bello! Ci sediamo? > mi domanda
< Certo! > le dico e ci adagiamo sulla sabbia, il sole sta calando segno che un altro giorno sta andando via! Il mio primo ed ultimo giorno con Kristen! Spero non ci rimanga molto male quando non le telefonerò e non passerò a prenderla per portarla a prendere un gelato dal signor Marcus!
< È stato il giorno più bello della mia vita! > affermo andando contro ciò che avevo promesso a me stesso di non fare.
Lei mi guarda e mi sorride.
< Grazie per avermi portata sulla ruota panoramica! >
< Non c'è di che! > 



Scusate la luuuuunga attesa!
Vabbé ormai siete abituati vero? Lo so sono imperdonabile, ma tra la scuola lo studio e tutto il resto non riesco mai ad aggiornare la storia costantemente.
Anyway, spero il capitolo vi piaccia, io ne vado fiera! 
Beh lasciate delle recensioni se vi va, mi aiuterebbero a capire se la storia vi sta piacendo o meno! 
Buona lettura! Al prossimo capitolo!
Baci Lia.

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Capitolo 9
*** Between Nightmare and Reality... ***


Kristen..

Non sento Robert da quasi una settimana...l'ultima ed unica volta che ci siamo visti mi ha riaccompagnato a casa e mi ha salutata dandomi un bacio sulla guancia. Non capisco il suo comportamento. Non ci siamo scambiati neanche i numeri.
Ma lui sa dove abito, sarebbe venuto se avesse voluto vedermi giusto? Ho mille domande e nessuna risposta, ogni tanto ho come l'impressione che quelle ore passate con lui siano state solo un sogno! Uno scherzo del mio subconscio. Ma non può essere, ricordo perfettamente la sua bocca, la sua lingua che si incontra con la mia, il suo odore e il suo sorriso. Ah il suo sorriso cosa darei per rivederlo!
< Ehi! > mi dice Klaudia entrando nella mia camera
< Ehi! > le dico
< Tutto bene? > mi chiede
< Si... > affermo quasi sussurrando
< Ti ha chiamata? > mi chiede e si stende sul letto con me.
Scuoto la testa e sospiro
< Come avrebbe potuto farlo non ha neanche il mio numero! > rivelo
< Giusto!... Ti va di uscire stasera? >
< È stata una settimana pesante... Scusami! > 
< Ehi non scusarti! Ti va se ordiniamo la pizza e ci guardiamo un bel film? > mi chiede
< Non dovevi uscire con George? > chiedo desiderosa di cambiare argomento.
< Ho chiuso con George! > afferma
< Oh mi dispiace! > la abbraccio
< Non dispiacerti! Ho voluto chiudere io! > sospira
< Ah...come mai? >
< Ehm.. >
< Klaa.. >
< Kriis! >
< Sputa il rospo Gilbert! > la intimai
< Beh...ricordi Thomas? > mi chiede
< Thomas Jefferson? > domando
< Si! > 
< E allora? > 
< Abbiamo iniziato a frequentarci!...beh ad uscire! > rivela
< Ti piace? > 
< Non è solo questo! Sto bene con lui, mi fa sorridere, mi fa sentire leggera.. > ammette
< Ti capisco! Beh se senti che è la cosa giusta falla,fregatene di tutti! > 
< Ho paura però! > 
< Beh credo faccia parte del pacchetto "Cotta e fregata" > affermo ridendo e lei inizia a ridere con me.
< Credo tu abbia ragione! Dai ordino? > chiede
< No! Davvero esci con Thomas! Ho del lavora da sbrigare e poi filerò a letto sono stanca > affermo
< Sicura? Guarda che a me non costa nulla restare con te e lo sai! >
< Lo so ed è per questo che ti dico che non ce n'è bisogno! > 
< Va bene! Come vuoi! > afferma arrendendosi.
Si alza dal letto e va in camera sua a prepararsi. Mi alzo e vado in cucina apro il freezer e prendo del gelato alla vaniglia, il suo gelato preferito! Devo darmi una regolata se non voglio diventare ossessionata.
Sento Klaudia che parla al telefono probabilmente è Thomas..
< Domani a pranzo dai miei! > urla dalla sua stanza. Sbagliato è sua madre.
Mi alzo e vado da lei, è seduta a terra di fronte all'armadio.
< Cosa? > chiedo
< Ha chiamato mia madre ci vuole  a pranzo da loro domani! > afferma con espressione dolce
< Potevi passarmi Sue! > affermo
< Era in ritardo! Lo sai che vuole parlare sempre con te e che non perde mai occasione! > mi dice tranquilla
< Già! > affermo. Non credo che Klaudia sia gelosa dell'affetto che lega me e sua madre. Mi hanno sempre trattato come una figlia e loro sono la famiglia che ho sempre voluto e che non ho mai avuto.
< Diamine! > impreca lei
< Problemi? > chiedo
< Si! Non so cosa mettere e voglio un po' di quel gelato! > afferma imbronciata. Glielo allungo e lei lo prende ed inizia a mandarlo giù.
< Allora dove andrete? >
< Cena! > afferma col gelato in bocca.
< Vestito? > chiedo
< Come vuoi! > 
< Allora... > dico ed inizio a prendere dei vestiti. 
< Romantica, sexy, neutra! Quale preferisci? > 
< Voglio qualcosa di romantico e sexy allo stesso tempo! > afferma
< Allora ho io quello che fa per te! > dico e corro nella mia stanza prendo il mio vestito preferito ma che non ho mai messo. E ritorno da lei.
< Allora è romantico, sexy ed elegante! > affermo mostrandole il vestito. È un vestito nero, con gonna a palloncino, scollo a cuore sul davanti e uno scollo che lascia tutta la schiena nuda dietro. 
< No è il tuo preferito! >
< E quindi? >
< Non l'hai neanche mai messo! > 
< Se non lo metti domani non vengo a pranzo dai tuoi! > so bene che ad una minaccia simile non rifiuta mai, se si presentasse dai suoi senza di me domani sua madre penserebbe che abbiamo litigato e che la colpa sia sua. È ingiusto lo so ma è l'unico modo che ho per farglielo mettere.
< Sei una stronza quando vuoi! > 
< Grazie! > affermo. Riprendo il mio gelato e mi dirigo in soggiorno. Accendo la tv e faccio zapping con il telecomando senza trovare nulla che attiri la mia attenzione. Dopo una mezz'ora sento suonare, guardo l'orologio sono le nove e un quarto. È Thomas .
< Ciao Kristen! > mi dice 
< Ciao Thomas! Entra! > affermo
< Grazie! > 
< Accomodati! Vado a chiamare Klaudia! > 
< Kris > mi dice fermandomi col braccio.
< Si Thomas? > chiedo incuriosita
< È successo qualcosa con Rob? > mi chiede, già perché il caso volle che Thomas fosse il miglior amico di Robert! Cosa rispondo? Perchè me lo chiede? Rob ha detto qualcosa?
Non faccio in tempo a dire nulla che Klaudia esce dalla sua stanza. È uno schianto!
< Wow! > afferma Thomas
< Ciao > dice lei con gli occhi che le brillano.
< Ho interrotto qualcosa? > chiede
< No! > affermo tranquilla.
< Andiamo? > chiede Thomas
< Si! Chiamami per qualsiasi cosa, qualsiasi! > mi dice prima di andare.
< Non ti preoccupare me la caverò! Buona serata! >
< Grazie > afferma Thomas che prima di andarsene mi guarda.
Ci mancava solo questa. Ho bisogno di una doccia adesso.


Robert..

< È già la quinta birra Rob! > afferma Shaila
< Fatti i cazzi tuoi! Ho bisogno di qualcosa di più forte, dammi un whisky! > le urlo contro
< Non mi sembra il caso Robert! > mi ringhia contro
< Diamine...fai il tuo cazzo di lavoro e dammi quel fottuto whisky! > 
< D'accordo fai quello che ti pare! >  dice e sbatte il bicchierino sul bancone e se ne va.
Cazzo..Perché è così difficile bere qualcosa in un fottuto bar.
< Che hai Rob? > mi chiede Claire
< Ah ma non avete un cazzo da fare stasera? > chiedo
< No..sono solo le nove e mezzo! > afferma lei riluttante
< Giusta osservazione! >
< Mi spieghi perché sei già così ubriaco a quest'ora poi! > 
< Voglio dimenticare! Magari con una biondina! > le dico sorridendo un sorriso spento però.
< Che ne dici di parlarne prima? >
< Dopo mi darai un altro whisky? > le chiedo.
< Si se parli! > risponde
< D'accordo! È per una.. > non riesco a terminare la frase, il volto di Kristen mi compare davanti agli occhi.
< Una ragazza? > insiste lei
< Si.. > rivelo alla fine
< Oh Robert interessato seriamente ad una ragazza! > afferma lei
< Smettila..cazzo Claire! > 
< Robert ti piace una ragazza e allora? Qual'è il problema? >
Qual'è il problema? Mi piace! 
< Sono io il problema! > affermo sussurrando
< Che vuoi dire Rob? > mi chiede
< Lo sai bene Claire cosa voglio dire cazzo. Lei scapperà via da me ed io non potrò fare niente per trattenerla! Quindi è meglio che me la levi dalla testa! > affermo scolando il terzo bicchierino di whisky.
< Perché non ti dai una possibilità? Cosa ci perdi? > 
< Tutto! Perderei tutto! > sussurro
< Tutto cosa Rob? Se non ci provi vuol dire che non sei così interessato! E da quando poi ti fai tutti questi problemi per una ragazza? > 
< Lei è diversa! > affermo senza indugi guardandola in cagnesco.
< Diversa... > 
< Si diversa! Lei è bella, ma non bella come le altre, è bella dentro, quando sto con lei tutto è più luminoso! C'è sempre luce quando non c'è il buio ritorna! > 
< E allora? > mi chiede
< Allora te l'ho detto, se provassi a frequentarla lei scapperebbe non appena scoprirebbe chi sono veramente! Non sono bravo in queste cose Claire, lo sai! Mi comporto sempre da stronzo immaturo! > 
< Prova a cambiare! >
< Cambiare? >
< Si cambiare! > 
< Cambiare non cambia un bel niente Claire! Lo sai bene! >
< Robert non pensare a ciò che è stato! Pensa a ciò che ci potrebbe essere! >
< Non ci sarà mai Claire! Lei lo scoprirà e a quel punto mi odierà ancora di più perché non glielo avrò detto! >
< Allora diglielo! >
< Non posso! Cazzo Claire! Una volta davi consigli buoni! >
< Questa volta ci sei troppo dentro! Di solito mi chiedi come scaricare una ragazza! > afferma lei.
Già! 
< Davvero Rob provaci! >
< Non voglio perderla Claire! >
< La perderai comunque! >
< No se provo ad esserle amico! >
< Davvero vuoi esserle solo amico Rob? E forse vederla con un altro? >
< No ma non ho alternative! > affermo sconfitto.
< Si che ce le hai! Ma sei un codardo! > afferma e mi versa un altro bicchierino.
< È l'ultimo Rob! Poi te ne torni a casa! > mi avvisa
< Si mammina! > le dico
Tracanno l'ultimo bicchierino, metto una banconota da 100 sul bancone 
< Il resto e mancia baby! Cazzo sono ubriaco! >
< Già > afferma lei
< Grazie Claire sei la migliore! >
< Solo perché ti do da bere! > afferma lei ridendo.
< A presto! > le dico
< A presto! > 

Salgo in macchina forse non dovrei guidare ma anche se morissi in questo momento non lo sentirei. Metto in moto e parto.


Kristen...

Non ho nulla da fare, ho fatto la doccia, organizzato il lavoro per tutta la settimana, ho perfino pulito la mia stanza e la cucina. Sono sul divano, accendo la tv ma continuo a fare zapping senza scegliere un canale.
Alla fine la spengo ed inevitabilmente penso a Robert. Robert che fine hai fatto? Perché non sei venuto più? Cosa è successo? Alla fine riesco a trovare una risposta sensata a tutte queste domande. Non gli interesso punto. Perciò è meglio togliermelo dalla testa prima possibile. Già come se fosse semplice. Alla fine me ne vado a letto sperando di dormire. 


Più tardi..

Sento bussare. Mi sveglio. È l'una e trenta del mattino.
Strano! Sarà Klaudia.
< Klaudia perché cavolo non hai portato le chiavi? > urlo aprendo la porta.
Non è Klaudia! Cavolo! 
< Cosa ci fai qui? > gli chiedo. Robert è di fronte a me, sembra ubriaco e credo lo sia.
< Volevo vederti! > biascica
< Sei ubriaco? Hai bevuto? >
< Nah...Giusto un bicchierino! >
Avanza verso di me. 
< Che vuoi Robert? > chiedo esasperata.
< Voglio stare un po' con te! >
< All'una del mattino? Dopo una settimana? Davvero? >
< Lo so..scusami! Meglio se me ne vado! > afferma sospirando.
< Sei con l'auto? > chiedo
< Beh direi di si! Vuoi fare un giro? > 
< No! E neanche tu dovresti guidare! Dai entra! > sospiro.
< Grazie! > dice ed entra.
È strano averlo qui a casa mia. È ubriaco fradicio, non so che fare chiamo un taxi? A quest'ora? Si siede sul divano e mi guarda.
Sento lo squillo del telefono.
È un messaggio di Klaudia:" Kris, so che è tardi! Starai dormendo a quest'ora vabbe lo leggerai quando ti svegli. Non torno a dormire, ti voglio bene.. Notte!"
No Klaudia non dormo! Meglio se non rispondo!
< Robert? > chiedo scuotendolo
< Si? >
< Vuoi qualcosa? > 
< Si voglio stare accanto a te! > afferma e mi tira sul divano con lui. Meno male che Klaudia non torna perché non credo che io riesca a mandarlo via stasera.
< Sono ubriaco! Ubriaco ma felice! >
< Buon per te! > affermo ridendo.
< Voglio dormire di nuovo con te accanto! > sussurra 
< Se te lo lascio fare domani te ne vai? > chiedo. Non voglio stare un'altra settimana male per lui. Ma non me la sento di mandarlo via ora. Se gli succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai.
< Si te lo prometto! > mi dice
< Dai andiamo! > lo tiro per un braccio e lui si alza. Lo conduco in camera mia, entriamo.
< Bella! > 
< Grazie! > 
< Vorrei spogliarti! > afferma
< Smettila..Rob! > 
< Va bene! Mi sa che non sono più ubriaco, sono morto! > 
< Perché saresti morto? > gli chiedo iniziando a spogliarlo.
< Perché sono in Paradiso! > mi dice e mi accarezza la guancia. 
Divento rossa. Mi allontano, a distanza di sicurezza. 
< Scusa! > 
< Non scusarti! Vuoi un pantalone? >
< Di solito dormo con i boxer! Ma se ti da fastidio! > 
< Vedo se trovo qualcosa! Aspetta! > vado in camera di Klaudia, dovrebbe esserci qualcosa ancora di George.
Apro i cassetti e sotto alle felpe di Klaudia trovo il pantalone del pigiama di George. Torno da Rob.
< Tieni! > glielo allungo.
< Grazie! > 
< Esco ti lascio cambiare! > 
< Non ti preoccupare! > non finisce la frase che si sfila la maglia lasciando libero il panorama dei suoi pettorali. Li ricordo, sono come il marmo al tatto. Nel frattempo si sfila anche i jeans e si mette i pantaloni che gli ho dato. Sono immobile.
Lancia tutto sulla poltrona che ho di fronte al letto e mi tira a se.
Mi cinge la vita con le braccia e appoggia la fronte sulla mia. Posso morire anche adesso.
< Scusami...mi sono comportato da stupido questa settimana! Sono stato così bene con te quel giorno! >
Meno male! E se non fosse stato bene? Cosa avrebbe fatto? 
< Robert sei ubriaco! Dormiamo è meglio! > gli dico e lui sbuffa.
Si distende sopra le coperte.
< Siamo in primavera perché dormi sotto le coperte? > mi chiede
< Io dormo sempre sotto le coperte! Anche in estate! > rispondo
< No daii! > 
< Ti giuro! > non mi crede
< Allora sappi che non dormirai mai con me in estate! > mi avverte.
< Buono a sapersi! > 
< Cazzo! > impreca
< Che hai? > 
< Questo letto è enorme! > effettivamente sembra più grande di un letto matrimoniale.
< Scusa! > affermo sorridendo
< Sei troppo lontana! > afferma, mi tira nuovamente a se. Mi abbraccia e mi ritrovo con la guancia sul suo petto.
< Ah così va molto meglio! > dice
< Bene! Adesso puoi dormire? >
< Si grazie! >
< Era una domanda retorica Rob! >
Sbuffa.
< Buonanotte Rob! > 
< Buonanotte Muf! > mi dice.
Muf? Ma che? Bah è ubriaco perso.
< Muf? > chiedo
< Si! > 
< E perché? > 
< Zitta e dormi! > mi dice e mi tira ancora verso di se.
< Si va be! >.
Il suo respiro diventa regolare, dorme. Il suo viso è rilassato, con l'indice ne delineo i tratti. Sembra una statua, immobile, solo il diaframma si alza e si abbassa.
Il suo braccio è intorno alla mia vita, non molla la presa. 
Resto ad ammirarlo non so per quanto, prima di scivolare nel sonno.



Mi sveglio di scatto! Mi sento intrappolata, Robert mi stringe così tanto a lui che mi manca perfino l'aria. 
< No! Non è colpa mia! No! No! Nooo! > urla Robert accanto a me.
Alzo gli occhi e vedo che dorme, Dio sta avendo un incubo.
< Robert! Svegliati, è solo un brutto sogno! > urlo scuotendolo ma lui non si sveglia. Riesco a liberarmi dal suo braccio intorno alla mia vita, e mi siedo sul letto continuando a scuoterlo.
D'un tratto si sveglia.
< Kriis! > afferma sgranando gli occhi.
< Sono qui Rob! Era solo un incubo! Tranquillo! > cerco di calmarlo
< Sei qui! > sospira
< Sono qui Rob! > .
Mi tira a sé, mi abbraccia forte.
< Scusami! > mi dice
< Shh.. Che hai sognato? >
< Niente! > risponde. Come niente? Mi ha quasi stritolata! No, non può essere niente! 
< Rob..perché non vuoi dirmelo? > gli chiedo guardandolo, ma lui come sempre quando si tratta di rivelare qualcosa di sé non mi guarda ne tantomeno mi risponde.
< Davvero non é niente! > sospira
< Quando ti fiderai di me? > chiedo in un sussurro, più a me stessa che a lui. 
< Mi fido di te Kristen! > afferma e si alza dal letto. Faccio lo stesso.
< No! Non ti fidi Robert! Se ti fidassi mi racconteresti cosa hai sognato! > 
< Kristen! Io di te mi fido! È di me stesso che non mi fido. > afferma
< Che intendi? >
< Ho sbagliato a venire! Scusami! >
< Non vorrai mica andartene? >
< È la cosa migliore credimi! >
< Migliore per chi? Per me non di certo! > affermo mentre copiose lacrime iniziano a rigarmi le guance.
< Non piangere! Non farlo! No per me! > mi dice con tono implorante.
Perché piango? Perché per lui? Non capisco niente.
< Perché sei venuto Rob? > chiedo 
< Ho sbagliato scusami! >
< Perché non rispondi? >
< Io..vo-volevo vederti! > rivela sedendosi e passandosi le mani tra i capelli.
< Allora perché adesso vuoi andare via? > chiedo prendendogli il viso tra le mani.
< Kristen! > alza la testa e mi guarda.
< Robert.. > 
I nostri occhi si incontrano e iniziamo a baciarci. Le nostre bocche diventano una sola e le nostre lingue iniziano a ballare la stessa, ma al tempo stesso ,nuova melodia.
Mi stringe forte a lui, le mie mani si fanno largo tra i suoi capelli, i nostri corpi aderiscono perfettamente, come due pezzi di un puzzle. 
Ci stacchiamo solo per prendere fiato, lui mi guarda ansimando.
< Che diavolo mi hai fatto? > chiede
< Quello che tu hai fatto a me! >
Inizia a ridere e il mio cuore perde un battito. Eccolo il mio sorriso, quello che ti scioglie.
< Vuoi ancora andare via? > chiedo in un sussurro, guardando tutto  fuorché lui. 
< Kristen! > dice e mi alza il viso in modo che lo guardi.
< Dovrei starti lontano! > continua
< Perché? > 
< Perché meriti di meglio! >
< Questo lo dici tu ma io non lo penso! > 
< Ero venuto per dirti addio! > rivela
Addio! Solo sentir pronunciare quella parola mi sento crollare in mille pezzi. Le lacrime minacciano di scendere di nuovo ma le ricaccio indietro. Se davvero vuole andare via non voglio che mi veda piangere per lui!
< Quindi vai via! > ormai non lo chiedo neanche più. So già la risposta.
< Se vuoi potremmo essere amici! > sussurra. Amici? Davvero? Vuole essere mio amico? Ce la faccio? 
Tante domande e nessuna risposta. Annuisco debolmente.
Lui mi stringe come se non volesse lasciarmi. Ma lo fa quindi vuol dire che vuole così. 
< Amici allora! > ammetto con un filo di voce che neanche lui riesce a sentirmi.
Scendo dalle sue ginocchia, sento un vuoto indescrivibile. 
Si riveste in fretta, mi da un bacio sulla fronte
< Perdonami se puoi! > afferma e chiude la porta dietro di sé.
Ed io crollo, con lui se ne va anche il mio cuore. Ecco perché non volevo aprirlo a nessuno. Avevo paura di questo. Perché? Perché mi ha fatto questo? Lo odio quanto lo amo.
Come è possibile che in così poco tempo sia riuscito a prendersi il mio cuore? Ed ora lui non c'è ed ha lasciato una ferita, una ferita profonda, che sanguina. Guardo l'ora, sono appena le 4 del mattino. Ho la vista annebbiata per colpa delle lacrime che sono sfuggite al mio controllo. 
Decido di rimettermi a letto, sperando di dormire.


Sbatto le palpebre lentamente, guardo la sveglia sono le 9:30.
Ho mal di testa, decido di alzarmi. Vado in cucina, Kaludia non è ancora tornata. Accendo il fuoco e ci metto la teiera con l'acqua sopra. Prendo una tazza e una bustina di camomilla. Prendo il telefono e trovo un messaggio per un momento spero sia lui poi però mi accorgo che è Klaudia! Mi ha chiamata così la richiamo.
"< Klaudia? > 
< Kris scusa ti ho svegliata? >
< No tranquilla! Che succede? >
< Volevo dirti che oggi non andiamo più a pranzo dai miei! >
< Oh...come mai? >
< Mia madre non si sente tanto bene! > 
< Klaudia? > chiedo allarmata
< Tranquilla è solo un po' di influenza! > 
< Sicura? > chiedo
< Si...sai che non ti mentirei su una cosa del genere! > afferma ed è vero.
< Lo so! Va bene dopo la chiamo vedo come sta! > 
< Le farà piacere sentirti! Senti ti dispiace se pranzo con Thomas? >
< Scherzi? Dai su divertiti ci vediamo quando torni! > 
< Va bene! Ti voglio bene Kris! >
< Anche io Klaudia! A dopo! >
< A dopo! > " stacco il telefono e spengo il fuoco. Verso l'acqua bollente nella tazza e inizio a bere la camomilla. Scotta.
Sono sola. Non mi sono mai sentita così sola. Ecco che ritorna il vuoto, lo sento, fa male. Odio la domenica, l'ho sempre trovata triste. Forse perché la domenica è la giornata della famiglia, ed io non ricordo neanche una domenica passata con la mia famiglia. 
Vado in bagno, mi guardo allo specchio ho un aspetto penoso, gli occhi sono rossi e gonfi e ho delle occhiaie enormi. Mi intrufolo nella doccia e le lacrime si mischiano all'acqua bollente.


Per la strada non c'è quasi nessuno il che è strano, è come se il mondo si fosse spento con me. Non ce la facevo a restare chiusa in casa. Rischiavo di impazzire. Inconsapevolmente mi ritrovo al cimitero, lo so è un posto triste. Ma è l'unico contatto che ho con mio padre. Raggiungo la sua tomba e porto fiori freschi. Mentirei se dicessi che questi sono i suoi fiori preferiti, forse li detesta. Non ricordo niente di lui. Non ricordo il suono della sua voce né il profumo della sua pelle. Avevo 8 anni quando è volato via. All'inizio non capivo, poi col tempo ho capito ed ho iniziato ad odiarlo. Lo odiavo perché lui mi aveva lasciata sola. Lo odiavo perché tutti avevano un padre ed io no! Il mio aveva deciso di andarsene da questo mondo. Non mi ha insegnato ad andare in bicicletta, né ho voluto impararlo da qualcun altro, sono quelle cose che legano i padri e i figli, non mi ha sgridato quando tornavo a casa tardi, né lo farà mai. Non mi ha protetta dalle persone cattive né lo farà. Non c'è stato al mio primo giorno di scuola alle medie, né al diploma e né tantomeno all'università. E né ci sarà quando, e se, mi sposerò. Non c'è e non ci sarà. Questo però non è colpa sua, né di nessun altro. Doveva andare così. La morte è morte e non ci sono altre spiegazioni. 
Lascio i fiori lì, mando un bacio al mio adorato papà e vado via col mio vuoto. 
Continuo a camminare, mi fermo su una panchina e prendo il mio quaderno, inizio a fare degli schizzi. È il mio modo per liberarmi. Amo disegnare, non mi riesce benissimo, ma è una cosa mia.Ma questo nessuno lo sa. Neanche Klaudia che mi conosce da una vita. 
Dopo un tempo, che mi sembra una vita, decido di alzarmi. Oggi è strano, tutto sembra tranne che siamo a Los Angeles, il cielo si è ingrigito, sembra rispecchi il mio umore, anche se fa caldo.
Per strada ci sono poche persone, sarà che sono le 3 del pomeriggio, o sarà che il tempo minaccia di piovere nonostante il caldo. 
Il mio stomaco inizia a brontolare, non tocco cibo da, da non so quanto! Entro nella mia caffetteria, vedo la signora Fits dietro al bancone e le rivolgo un caldo sorriso.
< Salve signora..ehm Maggie! >
< Salve mia cara Kris! > mi saluta.
Mi siedo al bancone. La signora Fits mi versa del caffè nella tazza e me la porge. Mi è mancato il suo caffè.
< Allora cosa ti porto piccola? > mi chiede.
< Ehm..un toast al formaggio per favore! > 
< Solo un toast? > chiede
< Si grazie! >
< Dovresti mangiare di più, bambina mia! > afferma amorevolmente e mi porge il toast.
Lo sgranocchio, d'un tratto mi è passata la fame. La signora Fits mi osserva, attenta che io mangi. È davvero adorabile. 
Finisco il toast, e decido di andare via. Cerco in tutti modi di pagare ma la signora Fits come sempre non ne vuole sapere.
La saluto ed esco. Inizio a camminare senza meta.


Robert..

Mi sveglio, sono steso sul divano e mi gira tutto. Noto la bottiglia di 
Vodka vuota sul pavimento. Come ci sono finito qui? Ero con Kristen! 
Ricordo vari frammenti. Io che saluto Kris, chiedendole di perdonarmi, poi sono andato in un locale e so che ho iniziato a bere senza sosta.
Mi alzo a fatica, e mi rendo conto che c'è qualcuno a terra. Oh cazzo! 
È una ragazza, come ci è finita qui? 
La scuoto e lei si sveglia. 
Ho fatto sesso con questa tizia? 
Diamine non ricordo nulla!
Si alza e si avvicina a me per baciarmi, ma io la respingo.
< Non so chi sei ma adesso devi andartene! > le dico
< Come non sai chi sono! Hai dimenticato quello che è successo stanotte? Se vuoi ti faccio ricordare! Dai! > afferma 
< No! Voglio che tu te ne vada! > 
< Si calmo me ne vado! Anche perché dormire con te é impossibile! Non fai altro che parlare nel sonno e dire sempre lo stesso nome: Kristen. Sei paranoico! > sbuffa
< Chiudi quella cazzo di bocca e vattene! > le dico e vado in bagno per farmi una doccia.
Mi sento un verme schifoso, forse perché lo sono!
Nonostante la doccia, mi sento ancora sporco.


********
Eccomi! Mi sa che stavolta ho fatto prima! So che il capitolo è un po' corto, però siamo in una fase, come dire, delicata della storia. 
Ci sono enigmi che dovranno essere svelati. Vi accenno soltanto che è tutto collegato al passato di Rob! Non vi dico altro.
Ah...la parte di Kristen che va al cimitero, potrebbe sembrarvi un po' triste e pesante, solo che è un tratto autobiografico. Si..quella parte riguarda anche la mia vita! 
Anyway spero che il capitolo vi piaccia!
Non odiatemi se la storia prenderà questa piega che leggerete! 
Please!
Buona Lettura!
Al prossimo capitolo!
Baci Lia!

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Capitolo 10
*** Memories... ***


Capitolo 9º


Robert..

Londra
3 settimane dopo..

< Sei un buono a nulla! Cosa credi? Credi che con la musica riuscirai a crearti un futuro? Robert lo sai ti ho sempre appoggiato! Ti ho pagato per anni gli studi di pianoforte! Ma non puoi credere di mantenerti facendo questo! > afferma mio padre seduto sulla sedia di pelle del suo studio. Mio padre, il più grande avvocato dell'Inghilterra, sperava seguissi le sue orme. Ho studiato legge, ho preso anche la laurea ma lui non lo sa. Se lo sapesse mi costringerebbe a lavorare con lui. L'ho presa solo per mia madre, perché é grazie a lei se ho imparato ed amato la musica. Ha convinto lei papà a pagare i miei corsi di pianoforte, non la ringrazierò mai abbastanza per quello che ha dovuto affrontare a causa mia. Tutti i litigi, i giorni passati senza parlare con mio padre, perché troppo legato al suo lavoro. Ma in fondo tutto quello che ha fatto mio padre l'ha fatto per noi. Per offrirci un futuro migliore, migliore di quello che lui si è trovato ad affrontare da solo. Lo ammiro, devo ammetterlo, fin da ragazzino ha seguito quei valori in cui ha sempre creduto, e quegli ideali l'hanno spinto alla facoltà di legge. Voleva un mondo più giusto, un mondo in cui tutti sono rispettati, un'utopia insomma. Però non si è abbattuto, e nonostante sia uno stronzo lo ammiro per questo. Lui forse non lo capisce ma io, anche se diversamente, le sto seguendo le sue orme.
< Preferisco essere un buono a nulla che.. > mi blocco a metà frase, non voglio ferirlo.
< Che.. Continua Robert! Non temere! Già so quello che vuoi dire! Non capisci che lo faccio per te? >
< Tu non capisci che non mi piace fare quello che fai tu, invece! >
< E cosa farei io Robert? Non mi sembra che uccida persone! >
< Non ho detto questo! Rispetto quello che fai, e quello in cui credi. Sei tu che non rispetti me! > 
< Che vuoi dire? Non mi sembra che ti abbia fatto mancare qualcosa! >
< La fiducia papà! Quella manca! >
< È una parola grossa! Senza fatti nessuno può dartela! >
< Perché non capisci che quello che voglio fare è musica? >
< Puoi sempre farla Robert!  Ma nello stesso tempo avere un futuro certo! > afferma calmo
< Io non voglio una vita programmata Papà! > rivelo
< Robert...sei l'unico che può portare questa baracca avanti! > 
< Forse non sono il figlio che vuoi! > 
faccio per andarmene.
< Non ti azzardare ad uscire > 
< Perché altrimenti che fai papà? Io non sono uno dei tuoi leccapiedi, non devi dimenticarlo! >
< E tu non dimenticare quello che ho fatto per te! >
< Che fai papà rinfacci? > sputo e sbatto la porta del suo ufficio alle mie spalle. 
Fanculo papà. Fanculo tutto e tutti.
Metto la giacca e salgo in sella alla mia moto. Inizia a piovere, non fa altro da quando sono tornato. Perché sono tornato? Troverò mai il mio posto in questo fottuto mondo? 

Mi ritrovo, involontariamente, sulla tomba di Elena. Una fitta al cuore riapre la ferita che non si è mai completamente chiusa. Sono un verme schifoso. Come ho potuto permettere quello che è successo? Se potessi tornare indietro. Calde lacrime si mescolano alla pioggia battente. Poggio un fiore su quella tomba triste. 
< Che diavolo ci fai tu qui? > chiede all'improvviso una voce alle mie spalle.
Mi volto e lo riconosco, è Toby. Un tempo era mio amico, quel tempo ormai è finito.
< Stavo andando via! > affermo sottovoce.
< Non ci tornare più! > afferma con rabbia.
Annuisco e me ne vado. Lo guardo chinarsi su quella tomba. Vorrei tanto non vederlo così. In questo istante preferirei esserci io sotto terra. Nessuno sentirebbe la mia mancanza, e quella povera famiglia non soffrirebbe la mancanza di Elena.
Rimonto in sella, e metto in moto senza sapere dove andare.


Kristen.. 
Los Angeles 
4 settimane dopo.

4 settimane, 4 settimane senza vederlo né sentirlo. Da quel giorno ho imposto a me stessa di non versare più lacrime. Fuori sono normale, la Kristen di sempre. Dentro sto morendo. O forse sono già morta. Niente più mi fa effetto. Non provo emozioni, mi sono spenta, annullata. Tengo la mia mente costantemente impegnata. Mi sono iscritta ad un corso di fotografia, ma chissà perché faccio sempre foto in bianco e nero. Per me  i colori non esistono più. Così mi divido tra il lavoro, il corso di fotografia e i miei disegni.
Klaudia non sa nulla, e credo neanche Thomas. 
Thomas, mi guarda come se mi volesse uccidere. Non so bene quale sia il motivo. Ma lascio correre, se vorrà dirmi qualcosa sa dove trovarmi. 
< Oggi vado da tua madre, vieni? > chiedo a Klaudia, mentre bevo il mio caffellatte.
< Mmh..veramente avrei un impegno! Scusa! >
< Va bene! Inventerò una scusa con tua madre! Ah e salutami Thomas! > affermo mentre prendo la borsa ed esco. 
< Sarà fatto! > urla lei ridendo.
Mi squilla il cellulare e lo cerco nella borsa, poi mi accorgo di averlo nella tasca della giacca. Sul display compare la faccia buffa di Mike e inconsapevolmente sorrido.
" < Ciao Mike! > rispondo
< Ciao scricciolo! > odio quel soprannome. Le cose tra noi vanno più che bene, si è fidanzato! L'ha fatto per cercare di dimenticarmi a detta di Klaudia, comunque sia ne sono felice. Possiamo essere amici così.
< Mike ti odio quando mi chiami con quel soprannome del cavolo! > e lui ride.
< Hai da fare più tardi? >
< Ehm...devo andare da Sue! Problemi? >
< No! Volevo mostrarti una cosa, so che stai facendo un corso di fotografia! > 
< Si..beh possiamo fare domani? >
< Certo! Quando vuoi! La cosa non si muove da lì! > 
< Ottimo! >
< Ehm..scusa un attimo.. > sento frasi confuse, capisco però con chi sta parlando.
< Si a dopo amore...Kriis allora ci vediamo domani? >
< Si mi sa che hai da fare! A domani Mike! > " sorrido quando stacco la telefonata. Finalmente ha trovato la persona giusta per lui.
Siamo in piena primavera, tra pochi giorni sarà il mio compleanno. Decido quindi di farmi un regalo. Entro nel negozio in fondo la  5ªstreet, è un piccolo ma adorabile negozio di fotografia. Mi immergo in quello spazio, mi è sempre piaciuto fare foto. Questo corso mi da tante soddisfazioni. Alla fine compro un nuovo obiettivo per la mia Canon.
Guardo l'ora, accidenti é tardi. Mi incammino e arrivo a casa di Sue verso le 2 del pomeriggio. 
Suono il campanello e dopo pochi secondi il volto dolce di Sue compare davanti alla porta.
< Kristen! > mi saluta dolce
< Sue! > le dico e l'abbraccio.
< Mi sei mancata, vieni! > 
< Grazie! > 
< Dov'è mia figlia? Troppo da fare? > chiede ridendo.
< Oh aveva del lavoro arretrato! > le mento.
< Si certo! > afferma sorridendo. Esiste qualcosa che la faccia arrabbiare? 
< Dai vieni! Cosa ti posso offrire? > chiede mentre ci dirigiamo in cucina.
< Oh una tazza della tua cioccolata! E una fetta di quella torta! > affermo osservando una golosa torta al cioccolato sul bancone della cucina.
< Siediti dai! > mi dice mentre inizia a trafficare e nel frattempo io mi taglio una fetta di torta.
< Allora come va? > chiedo mentre assaporo quella delizia.
< Al solito! Micheal lavora quasi tutto il giorno! Ed io mi dedico alla pittura, al giardinaggio e mi sono iscritta ad un corso di cucina. Questa l'ho imparata lì! > afferma mentre indica la torta.
< Per me sei promossa a pieni voti! È davvero buona, complimenti! >
< Grazie piccola, e a te come va? Klaudia mi ha detto che non stai passando un bel periodo! > diamine Klaudia.
< Oh..niente che non passi non ti preoccupare! Io ho iniziato un corso di fotografia invece! > affermo cambiando argomento.
< Ma dai! La prossima volta porta le foto voglio vederle! > 
Finisco la torta e lei mi porge la cioccolata più buona del mondo.
< Aspetta! Vieni con me! > dice ad un tratto.
< Dovrebbe esserci una cosa in soffitta! > continua ed io la seguo con la tazza che uso da quand'ero piccola. 
Arriviamo in soffitta, e mi mostra una camera che non avevo mai visto. È tutto buio, accende la luce e mi accorgo che qui c'è tutto quello che serve per sviluppare foto! 
< Wow! > affermo stupita.
< Non ci viene più nessuno da molto!  Era la stanza dove si chiudeva Micheal quando aveva qualche attimo per respirare. > mi guardo intorno ci sono tante foto. Klaudia da piccola, Sue, Micheal con facce buffe e in una foto ci sono anche io. Io con Klaudia ad un suo compleanno. Siamo piccole abbiamo si e no 7 anni.
< Posso prenderla? > chiedo a Sue
< Certo piccola! Ce ne sono tante di foto dove ci sei anche tu! > 
Mi vengono le lacrime agli occhi. Loro sono stati da sempre la mia famiglia.
< Oh Sue! > dico e lei mi accoglie tra le sue braccia! 
< Piccola! Per te c'è sempre posto da noi, non dimenticarlo mai! Sei nostra figlia non l'amica di Klaudia! Vogliamo bene ad entrambe allo stesso modo! Non dubitarne mai! > mi dice e so che non mente. 
< Lo so! > affermo
< Dai su! Basta lacrime! Puoi venire qui quando vuoi! Nel frattempo io darò una pulita a questa camera! > dice ed usciamo fuori.

La saluto, l'abbraccio. Sue è una mamma per me non la madre della mia migliore amica.
< Torna presto a trovarmi e porta anche quella peste di tua sorella! > mi dice. Le parole le escono come se nulla fosse. Non le pesano.
< Contaci! > dico e prendo la strada di casa.


Più tardi..

< Klaudia > 
< Kris? > 
< Senti..ho una cosa per te! >
< Davvero? >
< Si l'ho trovata da tua madre stamattina! > spiego.
< Cosa? >
< Tieni! > le dico mentre le porgo il pacchetto.
Lo scarta è resta a fissare la foto nella cornice. Ha gli occhi lucidi.
< Girala! > le dico
Dietro c'è una frase del mio libro preferito:
" Perché ogni istante é vita con te"
< Oh Kriis! Tu ci sei sempre stata! > afferma abbracciandomi.
< E ci sarò Klaudia...grazie per tutti  questi anni! >
< Io voglio che un giorno le nostre figlie abbiano una foto così! > rivela
< Si..È presto però per parlare di queste cose! > 
< Ovvio mia cara..Comunque grazie scoiattolino! > dice e appoggia la cornice sul suo comodino.
< Voi e questi nomignoli! Comunque la prossima volta non te la scampi devi venire anche tu da tua madre! Posso raccontarle tutte le bugie del mondo non ci crederà mai! > sospiro
< Uffa! È vero però! > afferma ridendo. 
Esco dalla stanza, vado in cucina e metto la teiera sul fuoco.
< Senti...come stai? >  mi chiede Klaudia sedendosi sullo sgabello del bancone.
< Ehm...Bene. > dico mentendole e girandomi verso la teiera.
< Kris! Non mentirmi! > mi dice
< Ne vuoi un po'? > dico cercando di cambiare discorso.
< Si...ma non cambiare discorso! >
< Sto bene Klaudia! > le rispondo porgendole la tazza di The.
< Non ci credo! > afferma
< Cosa vuoi che ti dica Klaudia? >
< La verità! So che non stai bene! Thomas mi ha... > non finisce la frase.
< Thomas cosa Klaudia? >
< Ho promesso di non dirtelo! >
< Alla faccia dell'amicizia! >
< Però te lo dico lo stesso, perché so che tu non andrai in giro a raccontarlo! > d'un tratto mi sento nervosa, i miei muscoli sono contratti al massimo. Cosa sta per dirmi? 
< Cosa stai per dirmi Klaudia? >
< Niente solo che Thomas mi ha detto che non ha mai visto Robert così prima d'ora! > mi si stringe il cuore al solo pensiero.
< Non so cosa intendi! >
< Andiamo Kristen! >
< Non lo so Klaudia, sul serio! Lui ha iniziato il tutto così come l'ha stroncato sul nascere! Non c'è altro da aggiungere! Ognuno per la sua strada! E ti pregherei di non aprire più questo argomento! > dico secca.
Fisso la tazza.
< Mi dispiace Kris! >
< Anche a me! > rivelo in un sussurro
Vado in camera mia, mi stendo sul letto e chiudo gli occhi.


Robert...
Londra

< Il volo 5554327 diretto, per Los Angeles è in partenza dal settore 8! >  afferma una voce registrata dai microfoni.
Mi alzo prendo il bagaglio e mi avvio verso il check-in.
< Biglietto grazie! > porgo il biglietto all'hostess.
< Buon Viaggio signore! > mi augura ed io annuisco.

< Preghiamo i gentili passeggeri di allacciare le cinture! Stiamo per partire! Vi preghiamo di restare ai vostri posti, e vi auguriamo un buon viaggio dalla Midwest Company! > afferma il pilota dalla cabina.
Allaccio la cintura, metto gli auricolari nelle orecchie e chiudo gli occhi.



Dopo quasi 12 ore esco dall'aeroporto. Prendo un taxi e mi dirigo a casa. 
Mi stendo sul letto e crollo.

Mi sveglio urlando. Ho avuto un incubo, ma era diverso.
Ho sognato Kristen! Nel sogno lei correva ed io cercavo di afferrarla senza riuscirci. Mi sentivo impotente, mi mancava l'aria, le gambe non accennavano a muoversi. Lei correva, correva via da me e dal mostro che sono.
Kristen!
Dove sei? Voglio stare accanto a te! Se solo io fossi diverso, se solo fossi come te. Sarebbe tutto diverso se solo io non fossi il mostro che sono. Ma devo togliermela dalla testa lei è troppo per me. Ed io sono troppo poco per lei. È così fottutamente difficile. 
La mia vita è difficile. Se solo potessi tornare indietro.
 



Londra 
3 anni prima..

"< Come cavolo hai potuto? > sputo 
< Ho sbagliato lo so! Perdonami! >
< Perdonarti? Come puoi chiederlo? Non voglio vederti più Elena! > 
< No ti prego! Io ti amo! >
< Ah si? E mi amavi mentre facevi sesso sul mio divano con un altro? Eh? > le urlo contro.
< Lui a differenza tua è un uomo! > afferma con rabbia.
< Allora tieniti il tuo uomo, esci da questa casa e non tornare più! Non voglio vederti più. Mi fai schifo! Sei solo una lurida puttana! > le dico e chiudo la porta alle mie spalle." 


Una fitta al cuore mi riporta alla realtà. Vorrei poter tornare a 3 anni fa. Volevo tornare a dormire ma non ci sono riuscito. Mi alzo e mi butto sotto la doccia.

Salgo sulla mia moto, e mi dirigo al locale. 
Arrivo, c'è una fila enorme. Mi ci butto in mezzo e sorpasso le decine di persone. 
< Ehi Robert! > mi saluta Zack il buttafuori.
< Ehi amico! > 
< Come ti va? > chiede
< Al solito! Ci vediamo dopo! >
< A dopo amico! >
Entro, c'è una folla pazzesca. Adocchio Claire al bancone ovest e mi dirigo da lei. 
< Uno shot! >
< Ciao anche a te Robert! >
< Ciao Claire! > le faccio l'occhiolino ma lei è l'unica che non ci casca.
< Allora come va? > mi chiede versando il liquido trasparente nel bicchierino.
< Mmh..Al solito! >
< E con la ragazza? > insiste.
La guardo in modo gelido.
< Capisco! Va più che male. Allora questo lo offre la casa! > dice e me ne versa un altro.
< Allora..Come stiamo messi stasera? > chiedo a Claire
< Niente ancora che faccia per te! > 
< Ma io non voglio qualcosa che faccia per me, voglio qualcosa di scopabile! > affermo in un sorriso viscido. 
< Robert fai schifo! >
< Grazie! > 
< Lo sai che ti amo > afferma ridendo
< Ed io amo te baby! > scolo un altro shot, e mi guardo un po' in giro. Cerco una possibile ragazza con cui divertirmi ma niente. 


Kristen...

< Kristen! Sei pronta? > urla Klaudia dalla sua stanza. Per togliermela dalle orecchie ho dovuto accettare ad uscire stasera. Esco solo perché ci saranno tutti. Lei, Thomas, Mike con Alice, Luke e altri ragazzi. 
< Si sono pronta! > le dico uscendo dalla mia stanza.
Ho deciso di indossare un abito nero sopra al ginocchio che mi fascia di pizzo, ho lasciato i capelli sciolti che mi ricadono in morbidi boccoli sulle spalle, un filo di mascara e del gloss sulle labbra. Prendo il soprabito ed usciamo.
< Thomas dove andiamo? > chiede Klaudia.
< Dobbiamo incontrarci con gli altri in un locale. Si chiama "Sourrander"! È molto carino ci vado spesso con.. Ci vado spesso! > non termina la frase ma so con chi ci va! Ho accettato anche perché ho saputo da Klaudia che Robert è a Londra. Quindi non c'è pericolo di incontrarlo stasera. 
Arriviamo fuori al locale, e notiamo il resto dei ragazzi sul marciapiede di fronte. C'è una fila enorme di persone. Non entreremo mai.
Raggiungiamo il resto e li salutiamo. 
< Ragazzi dai venite! > afferma Thomas. Lo seguiamo, oltrepassiamo la folla che ce ne dice di tutti i colori. Thomas saluta il buttafuori, si chiama Zack se non sbaglio. Capisco che sono amici.
< Anche tu qui amico? > chiede Zack abbracciandolo.
< Si amico! A dopo! > afferma Thomas.
Entriamo e la folla fuori non è nulla rispetto a ciò che c'è qui!
< Venite di qua! > afferma Thomas.
Ci dirige verso un privé, ci accomodiamo e ci togliamo i soprabiti. 
< Allora..cosa volete da bere? > chiede una ragazza in un mini abito nero con capelli biondo platino e del rossetto rosso fuoco.
Sento tutti gridare i nomi dei cocktail più strani.
< Tu? > chiede guardandomi
< Ehm... Un Long Beach! > 
Aspettiamo che arrivino le bibite, e Klaudia, Alice e Lily mi tirano e mi spingono in mezzo alla pista.
Iniziamo a muoverci a ritmo della musica. D'un tratto inizia a fare caldo, l'alcol inizia a fare il suo corso. Sento l'adrenalina espandersi in tutto il corpo. Dopo quella che penso sia la decima canzone, mi guardo intorno ma non vedo più né Klaudia, né Lily e né tantomeno Alice. 
Continuo a ballare ma sono scoordinata nei movimenti perché la mia testa è impegnata a cercarle.
Mi accorgo di essere in mezzo alla folla, non vedo più nessuno. Trovo uno sbocco tra la folla e mi ci butto, riesco ad uscire ma mi ritrovo dall'altra parte del locale. 
Non c'è via di fuga non posso tornare di là. Mi avvicino al bancone ovest. La ragazza mi si avvicina.
< Ehi vuoi qualcosa? > mi chiede gentilmente.
< Oh si qualsiasi cosa, non troppo forte! Qua dentro si muore! > afferma già mezza ubriaca, dopo solo un paio di drink.
< Mmh..Ecco a te! > mi porge il cocktail preparato in un battito di ciglia.
Lo porto alle labbra e dal sapore mi accorgo che è un Cosmopolitan.
< Grazie! > le urlo
< Di niente! > afferma e torna in fondo al bancone. 
Mi volto col bicchiere in mano cercando una strada per tornare dall'altro lato, ma niente da fare.
< Ciao bellezza! > mi dice una voce al mio fianco.
Mi giro e noto un ragazzo appoggiato al bancone accanto a me.
< Ciao! > dico poco interessata.
< Posso offrirti qualcosa? > chiede
< Sono apposto grazie! > dico alzando il bicchiere verso di lui.
La ragazza ritorna al nostro lato e fissa il ragazzo accanto a me.
< Uno come la ragazza Claire! > le ordina.
< Che ci fai qui Max? > chiede lei irritata mentre gli prepara il cocktail.
< Affari miei ti pare? > chiede lui sarcastico.
< Non creare casini come fai al tuo solito! > gli ordina mentre gli porge il bicchiere.
< Bella fama che hai! > affermo ironica.
< Grazie! Allora posso sapere il tuo nome? > chiede
< Ti cambia qualcosa saperlo? > 
< Potrebbe rallegrarmi la serata! >
< Kristen! > sono ubriaca lo sento. Non è da me. Se fossi stata lucida a quest'ora questo ragazzo già sarebbe andato via per come l'avrei trattato.
< Kristen! Bel nome! > 
< Grazie! > dico fissando la folla che balla davanti a me.
< Vuoi ballare? > chiede sorridendo
< Oh no io non ballo! >
< Bugiarda! > 
< Scusa? > domando stupita.
< Ti ho vista prima ballare! > 
< Beh io non lo chiamerei ballare! Era più che altro muoversi. > ribatto
< Ma eri pur sempre tra quella gente ancheggiando i tuoi fianchi > dice
< E tu con le decine di persone che ci sono qua dentro vieni a guardare proprio me come ancheggio? >
< Guardo sempre le cose belle! >
Mi avvicino a lui, è l'istinto che fa il tutto.
< Posso dirti una cosa? > chiedo vicino al suo orecchio. Lui annuisce.
< Se stai cercando di flirtare con me, lo stai facendo malissimo! > sussurro maliziosa e mi allontano. È l'alcol che parla, non io.
< Allora mostrami come fare! > afferma lui con un sorriso malizioso.
Ordino un Vodka e lemon e mi butto in mezzo alla pista per ballare. Max mi segue, ed entrambi iniziamo a muoverci. Sono ubriaca persa, lo sento.


Robert...


< Ehi Claire! >
< Si Rob? > chiede lei.
< Mi dai una birra? > domando e lei me ne porge una. La bevo direttamente dalla bottiglia.
< Allora notato qualcosa di particolare? > chiedo e lei mi guarda e sorride.
< Mmh..qualcosina! > mi guardo in giro ma non vedo niente di particolare.
< Stai guardando dalla parte sbagliata! > mi dice allungandosi fino al mio orecchio.
< Ah davvero e dove dovrei guardare? > le chiedo guardandola.
< Adesso stai guardando dalla parte giusta! > afferma e mi da un bacio a stampo.
< Amore ma tu sei unica lo sai! > le dico con fare dolce.
< Si come no.. Comunque c'era un bel bocconcino in fondo al bancone, ha ordinato un Vodka lemon poi è andata in mezzo alla pista seguita da Max, però sembrava troppo buona per lui non è il suo tipo! > rivela.
Max, schifoso di merda. Neanche la più puttana del mondo vorrei vedere accanto a lui.
Mi nausea quell'essere.
< Già! > afferma Claire notando la mia espressione di disgusto.
< Chi l'ha fatto entrare? >
< Non ne ho idea! stasera c'è più gente del solito! Sarà difficile controllare! > afferma lei preoccupata.
< Non ci sono Travis, Tyler e Bob? > chiedo. Sono i ragazzi che controllano il locale, stroncando le risse sul nascere.
< Bob no è malato! > sospira.
Già a Bob spetta il lato più irrequieto e se non c'è lui vuol dire che quel lato è scoperto e che molto probabilmente ci sarà qualche rissa.
< Hanno chiuso l'ingresso, c'è troppa gente! Ora c'è Zack al posto di Bob! > dice e tira un sospiro di sollievo. 
Mi dispiace per Claire deve fare questo lavoro per pagarsi gli studi, ma è pericoloso lavorare in un locale. Ci sono persone senza scrupoli. 
< Resto fino alla chiusura, ti accompagno dopo! > le dico per rassicurarle.
< Grazie, ma non c'è bisogno! Non ti preoccupare viene John! > mi dice lei in un sorriso.
< Sicura? > 
< Sicura! Grazie Rob! >
John è un tipo apposto, stanno insieme da un'anno circa. Claire è come una sorella per me. L'ho conosciuta più o meno 3 anni fa.
Dopo il casino con Elena, decisi di fare un viaggio e mi ritrovai qui a LA, e da quella vacanza ho cercato sempre dei lavoretti per restare qui, avendo la fortuna di far combaciare anche la mia passione per la musica.
In una delle tante sere la conobbi e ammetto di averci anche provato ma lei non ha mai ceduto. Poi è arrivato John ed io ho capito che Claire poteva essere solo un'amica per me, e non perché mi avesse rifiutato ma perché le volevo troppo bene per portarmela a letto e basta. Avevo da offrire solo quello all'epoca e forse tutt'ora.
Tracanno la birra seduto sullo sgabello chiacchierando con Claire. Thomas non sa che sono tornato, non ho avuto neanche la testa di dirglielo e lui a casa non si è fatto proprio vedere.
D'un tratto Claire mi sfiora il braccio, la guardo e lei mi fa cenno con la testa. Mi volto e tra la folla vedo dapprima Max, poi dietro di lui una ragazza minuta dai lunghi capelli color cioccolato. M'irrigidisco quando capisco che si tratta di Kristen! Spero di sbagliarmi ma la ragazza si volta e conferma tutti i miei dubbi. Non mi controllo più, scatto dallo sgabello e mi butto tra la gente. Afferro Max per il collo e gli do un pugno in faccia accecato dalla rabbia.
< Lasciala stare schifoso! > urlo mentre tempesto la sua faccia di pugni.
La folla si allontana creando un cerchio intorno a noi, sento Claire che cerca di fermarmi. Non ci riesco.
< Robeeert smettila! > sento la sua voce e mi blocco. 
Mi volto e lei mi guarda con gli occhi sgranati, ha paura. Paura di me. 
< Kristen! > dico con voce smorzata.
< Sta lontano da me! > mi urla e scappa via.
Mi sento morire. Le corro dietro, a fatica arrivo fuori dal locale.
< Kristen! > la chiamo. Lei si volta.
< Che vuoi ancora? > mi chiede mentre le lacrime le rigano le guance
< Scusami! Non volevo! > affermo poco convinto. Max è un mostro ma io non sono da meno.
< Allora perché l'hai fatto? >
< Max è un verme! > sputo
< Ah Max è un verme e.. > non termina la frase ma io so cosa voleva dire.
< Come puoi paragonarmi a lui? Io non drogo le ragazze per scoparmele e poi le lascio dove capita! Ma tu non hai capito niente di me niente! > affermo con rammarico.
Lei mi guarda sconvolta.
< Scusami se ti ho rovinato il ballo! > continuo. Lei rientra nel locale.
Dopo aver dato un pugno in un albero, cerco di  entrare ma Zack mi blocca.
< Amico mi dispiace! Ma la conosci la regola! > afferma
< Fanculo! > sbotto 
Regola del cazzo. Chi è immischiato in una rissa deve andare via dal locale.
Torno alla moto, voglio andarmene. Vedo Kristen uscire poco dopo, con un gruppo di ragazzi e noto anche Thomas. 
Che ci fa lui con loro? 
Noto Kristen, è abbracciata ad un ragazzo, sono di nuovo accecato dalla rabbia. Mi calmo quando capisco che non è Max. 
Sono grato che non sia lui. Posso sopportare tutti gli imbecilli del mondo accanto a lei ma lui no.
Infondo devo accettarlo, sono stato io a dirle di essere amici.
Sospiro, metto in moto e parto.


Kristen..
Ritorno dentro al locale arrabbiata, frustrata, e delusa.
< Ehi allora dove eravamo rimasti? > chiede una voce alle mie spalle, mi volto e noto che è Max.
< Sta lontano da me schifoso! >
< Scusa? > chiede lui
< Cosa avevi intenzione di fare eh? Drogarmi, scoparmi e poi lasciarmi dove sarebbe capitato? Mi dispiace per te ma stavolta ti è andata male! > sbotto e torno dai ragazzi.
Alla fine, tutti di comune accordo decidiamo di andare via.
Usciamo, Luke mi abbraccia, gli sono grata per questo.
Sento una moto, ci passa accanto e capisco a chi appartiene.


*********
Hola chicaaaas! 
Come state? Spero bene!
Allora eccovi il nono capitolo! 
Ultimamente ho più ispirazione.
Come avete potuto leggere stiamo scoprendo alcune cose sul passato dei protagonisti, spero che stiate capendo qualcosa. So che è ancora difficile ma capitolo dopo capitolo capirete tutto perfettamente!
Non so se la storia sia di vostro gusto, c'è una cerchia di persone che continua a seguirla e ve ne sono grata. Vi sarei grata anche se lasciaste qualche recensione giusto per capire se è meglio continuare o no!
Ad ogni modo non voglio scocciarvi ulteriormente, vi auguro una buona lettura e un buon 1 Maggio!
Al prossimo capitolo,
Baci Lia!

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Capitolo 11
*** Drug ***


Drug..

"Love is like a secret. It's fun to have a secret. It makes you feel special"
~Cit
( L'amore è come un segreto. È divertente avere un segreto. Ti fa sentire speciale)

KRISTEN

le urlo dalla porta. Sono le 8:55 e per le 9 dobbiamo stare a lavoro.
< Tranquilla ci accompagna Thomas! > dice lei uscendo tranquillamente
< Si ma è da più di 10 minuti che aspetta fuori in macchina > le faccio notare.
< Shh.. Andiamo? > chiede lei 
< Sei impossibile! > 
Entriamo in macchina e ci dirigiamo in centro.


Più tardi...


ROBERT

< Ehi Pattinson! >
< Ciao Eric! > rispondo.
< Senti ti va di suonare qualcosa stasera? > mi chiede. Non mi va ma mi devo pur guadagnare da vivere.
< A che ora? > 
< Ci vediamo verso le 10! >
< Va bene! >
< Non vuoi sapere quanto ti pago? >
< Sempre il solito no? >
< Beh si! >
< A stasera! >
< A dopo Rob! > chiudo la telefonata e mangio il mio toast. 
Sono nella caffetteria della signora Fits, adoro questa donna. È gentile, premurosa, sembra di essere a casa quando si è qui dentro.
Sono seduto ad un tavolo in un angolo, Madison, la barista mi guarda dal bancone. È carina ma non è il mio tipo.
Squilla di nuovo il cellulare, è Thomas.
 < Thomas che vuoi? >
< Ciao anche a te Rob! Dove sei? > 
< Alla caffetteria perché? >
< Sempre là eh tu! > 
< Thomas che vuoi? > sono ancora arrabbiato con lui anche se lui non lo sa.
< Mi ha telefonato tua madre! > 
< Oh perché? >
< Mi ha detto di parlarti, e di convincerti a tornare a Londra! >
< Perché mai? >
< Non me l'ha detto. Vuole parlare con te da vicino. E mi ha detto di riferirti che è una cosa urgente e che se non le telefoni per dirle quando andrai da lei sarà costretta a venire lei qui! >
< Si va bene la chiamo! >
< Robert mi raccomando >
< Si! Ciao! >
< Ciao! > 
Chiudo la telefonata. Cosa vorrà mai mia madre. Thomas ha detto che è urgente. Aah! Sarà qualcosa che riguarda mio padre sicuramente. Più tardi le telefonerò. 
Alzo lo sguardo dal piatto quando sento una voce familiare. Una figura davanti al bancone cattura la mia attenzione. È Kristen! Perché diamine la incontro sempre. Nella mia caffetteria per giunta. Lei si volta verso di me e mi fissa. Che faccio? Ci fissiamo, le faccio cenno di avvicinarsi ma lei non lo fa resta al bancone. Mi alzo e mi avvicino.
< Mi eviti? > le chiedo.
Lei si volta ed io mi perdo in quegli occhi verdi.
< No! > sbotta lei
< Perché non sei venuta al mio tavolo? > 
< Perché dovevo venire? >
< Anche solo per salutarmi! >
< Ciao Robert! >
< Ciao Kristen > affermo e lei sorride.
< Senti posso parlarti un secondo? > le chiedo ma lei mi fissa.
Alla fine annuisce.
< Ci sediamo al mio tavolo? Non mi va che gli altri ascoltino! > 
< Si.. > 
Ci dirigiamo al tavolo e ci sediamo uno di fronte all'altro.
Nessuno parla. Forse dovrei iniziare a dire qualcosa!
< Kristen...io volevo chiederti scusa per il mio comportamento! > rivelo
< È passato Robert! > 
< No, non è passato! Ho visto come mi hai guardata l'altra sera. E non riesco a togliermelo dalla testa. Eri terrorizzata. Avevi paura! Paura di me! > dico le ultime parole in un sussurro.
< Robert, non ti considero un mostro se è quello che pensi! > afferma lei. Ma si sbaglia. Sbaglia a non considerarmi un mostro. Io lo sono.
< Posso farti una domanda? > 
< Certo! > rispondo 
< Rispondi con sincerità però! > cosa sta per chiedere? Annuisco.
< L'avresti fatto? L'avresti fatto lo stesso anche se non fosse stato Max? > chiede con un filo di voce.
Perché me lo chiede? L'avrei fatto? Forse si. Forse no.
< Kristen...no non l'avrei preso a pugni se fossi stato certo che, di chiunque altro si fosse trattato, non fosse stato uno stronzo come Max! 
Quindi no, credo di no! >
< Bene, non l'avresti preso a pugni! Mi fa piacere! >
< Non l'avrei preso a pugni ma, questo non significa che l'avrei lasciato ballare con te in quel modo.
> lei mi guarda e sorride.
< Robert un amico non fa così! >
< Già un amico! > sospiro. 
< Che hai? > mi chiede 
< Ehm...niente! > mento
< Non ti credo! > si alza sta per andarsene.
< Te ne vai? > chiedo
< No, vado a prendere un caffé! ne vuoi uno? >
Annuisco. La vedo che si avvicina al bancone. È bellissima, indossa un pantalone con giacca coordinata e i capelli le ricadono in morbide ciocche sulle spalle. Si volta, mi fissa ed io mi perdo in quegli occhi verde smeraldo.
Il telefono squilla per l'ennesima volta, stavolta è un messaggio. È mia madre:
Robert, chiamami al più presto! 
Sbuffo!
< Problemi? > mi chiede Kristen
< Oh no! > mi allunga il caffè
< Grazie mille! > continuo
< Di niente! L'ho preso macchiato spero vada bene! >
< Adoro il caffé macchiato! >
< Siamo in due allora! > sorride.
< Sei bellissima quando ridi! > lei mi fissa sgranando gli occhi. Forse ho esagerato. 
< Ehm...grazie! > 
Inizio a bere il caffè.
< Mi sa che devo andare! > afferma
< Di già? > chiedo
< Già...la mia pausa pranzo non dura tanto! > 
< Ma non hai neanche mangiato! > 
< Oh...ho bevuto il caffè sono apposto! > 
< Per me non sei apposto! >
< Invece lo sono! > mi risponde
< Ti devo un pasto! > le dico
< No, non è vero! > dice timidamente
< Si che è vero! Quando vogliamo fare? >
< Cosa? >
< Scegli pranzo o cena! Io preferisco la cena così abbiamo più tempo! Ma se vuoi per il pranzo va bene lo stesso! >
< Robert! >
< Kristen! >
< Non puoi! Noi non possiamo! > dice abbassando gli occhi
< Perché? > le chiedo portando i suoi occhi nei miei
< Perché tu vuoi essere mio amico e.. >
< E... > insisto
< Ed io non voglio essere tua amica! Ma tu non lo capisci!.. Scusa fa finta che non ho detto nulla! > prende la borsa e se ne va.
Non vuole essere mia amica perché? 
Butto i soldi sul tavolo ed esco fuori.
Mi guardo in giro non la vedo. Mi volto verso sinistra, verso il centro e la vedo. Sta letteralmente correndo.
Come fa con quelle scarpe?
Le corro appresso, riesco a raggiungere.
< Kristen! > l'afferro per un braccio e lei si volta. Sta piangendo? 
< Robert che diamine vuoi ancora? > 
< Perché piangi? >
< Non sono affari tuoi! > mi urla 
< Si invece! >
< No! >
le chiedo
< Niente non farci caso! >
< Kristen ti prego! >
< Cosa cambia Robert eh? Tu vuoi essere mio amico ed io ti rispetto ma non credere che io lo accetti! > mi dice con rabbia.
É più forte di me. L'afferro e le nostre labbra s'incontrano. Mi é mancato così tanto il sapore delle sue labbra. Le nostro lingue si fondono diventando una sola. Le cingo i fianchi con le mie braccia. Ecco qual'è il mio posto in questo fottuto mondo. Ed è così fottutamente bello. Sono egoista lo so. Dovrei lasciarla andare ma non ci riesco. 

Lei è droga per me. La più potente.

Ci stacchiamo solo per riprendere fiato. Siamo nel bel mezzo della strada, ma non mi interessa. Voglio solo lei in questo momento.
< Kristen! > sussurro quasi senza fiato.
< Robert! >
< Cosa cavolo mi hai fatto? > chiedo
< Quello che tu hai fatto a me! >
Ridiamo entrambi.
< Devo davvero andare! > dice 
< No! > sospiro
< Si! >
< Ci vediamo dopo? > chiedo
< Beh.. >
< Dimmi di si! > 
< Se proprio vuoi! > sussurra
< Perché tu non vuoi? > chiedo in preda al panico.
< Robert..io non ti capisco. Il minuto prima vuoi essere mio amico e il minuto dopo mi baci! Non mi fraintendere ma io ho già troppi casini! > afferma guardandomi negli occhi.
Sono un casino per lei. Ho sbagliato, non dovevo baciarla. 
< Scusami, non dovevo baciarti! > affermo distogliendo lo sguardo da lei.
< Non devi scusarti Rob! Voglio solo capire! >
< Capire? >
< Si Robert! Capire! Io non ti capisco! Perché mi hai baciata? >
< Perché mi andava di farlo! >
< Ah ti andava! Fai sempre tutto quello che ti va senza pensare agli altri? > mi sta quasi urlando contro. Non capisco è arrabbiata?
< No Kristen! Sei arrabbiata? >
< Robert non sono arrabbiata ma non comprendo il tuo comportamento. Prima mi chiedi di restare a dormire a casa tua, passiamo insieme una giornata a mio avviso stupenda, poi sparisci per una settimana. Poi ritorni da me ubriaco, dormiamo insieme e tu sparisci per un mese!  mese Robert! Quattro settimane senza avere tue notizie. Quattro settimane passate a capire cosa c'era di sbagliato in me. Poi quando finalmente capisco che forse in me non c'è niente di sbagliato ma che forse non ti interesso tu compari di nuovo. Prendi a pugni un ragazzo solo perché ballava con me, mi chiedi di essere amici e poi mi baci! Scusa ma io davvero non ti capisco! > sbotta arrabbiata. 
Ho sbagliato tutto, sin dall'inizio. Non dovevo portarla a casa mia, chiederle di restare. 
Ma soprattutto non dovevo sparire per un mese senza neanche lasciarle un messaggio. È normale che sia arrabbiata. Chiunque lo sarebbe.
< Perdonami! Ho sbagliato tutto lo so! Non volevo che succedesse tutto questo! >
< Robert ormai è passato! Ti chiedo solo di prendere una decisione! Non possiamo essere amici e poi mi baci! Non ho bisogno di altri problemi! > afferma e si volta per andarsene.
La dovrei fermare, forse si aspetta questo! O forse vuole che la lasci stare. 
Resto fermo con le braccia lungo i fianchi e la guardo mentre si allontana da me. Non riesco a muovermi, a correre da lei e fermarla. Sta succedendo esattamente come nel sogno. Lei sta scappando via da me.


KRISTEN

Cosa cavolo crede di fare? Andare via e tornare quando gli pare e piace? E no, ha sbagliato persona. Non ho bisogno di altri problemi! 
Anche se Robert non può considerarsi un problema. Ma perché cavolo ho dovuto incontrarlo? 
Dannate lacrime che non cessano a scendere. 
Mi fermo, ho la vista offuscata per colpa delle lacrime. 
Guardo l'ora sono in ritardo, diamine! 
Il telefono squilla è Klaudia.
< Pronto? >
< Kristen, dove sei? >
< Sto arrivando! C'era la fila in caffetteria! >
< Sbrigati! Tra 10 minuti Richard sarà qui! > 
< Okay! Sono all'entrata! > chiudo la telefonata.
Diamine Richard! 
Tra tanti giorni il nostro capo ha scelto il più adatto per presentarsi in azienda.

< Sei impossibile! > mi dice Klaudia mentre afferra la mia giacca.
< Zitta e andiamo! > affermo.
Siamo nella sala delle riunioni.
Ci siamo tutti, i capi di tutti i reparti sono riuniti in questa stanza con il direttore.
< Vi starete chiedendo perché mai vi ho riunito tutti qui oggi... A breve lo scoprirete.
Sapete tutti che la nostra è un'ottima azienda. Lavoriamo nel mondo della moda, delle pubbliche relazioni e in questi tempi aziende di questo tipo stanno decollando. > Richard è un uomo sulla trentina, potremmo dire che è il classico uomo d'affari, ma non ha creato lui tutto questo. Suo padre l'ha fatto anni prima, puntando su una tipologia di azienda che a quei tempi era un salto nel vuoto. Lui è stato fortunato, si è trovato un impero bello e fatto. C'è anche da dire che comunque riesce a gestirlo in maniera brillante. 
< Come ben sapete però esistono centinaia di aziende di questo tipo, la concorrenza, buona o scarsa che sia, c'è! Nessuno di noi vorrebbe perdere il proprio stipendio giusto? 
Non voglio che pensiate che stiamo andando in fallimento perché non é così. Siamo un'azienda brillante ed è proprio per questo motivo che dobbiamo prevenire. Non possiamo in nessun modo arrivare al punto di dover curare. Curare vorrebbe dire licenziamenti e sapete tutti che né io né tantomeno mio padre vogliamo licenziare qualcuno di voi. Conosciamo ognuno di voi anche se non personalmente, sappiamo bene quanto valete. Altrimenti non sareste qui giusto? 
Bene, oggi sono qui per dirvi che la nostra azienda ha bisogno di espandersi, di crescere ancora di più. Siamo una delle aziende leader in questo campo, ma non possiamo permettere che il nostro lavoro sia messo in discussione da piccole aziende che nascono da poco. Non lo ammetto né lo accetto. Dobbiamo portare il nome della Waldorf in tutto il mondo. I migliori stilisti, i padri della moda dovranno affidarsi a noi. I fotografi, i registi, gli attori più celebri, ognuno dovrà rivolgersi a noi. Il nome della Waldorf dovrà essere al primo posto nelle loro liste. Dovranno chiamare noi, per ogni cosa. 
Non sto qui a dirvi come svolgere il vostro lavoro, se siete qui è perché ne siete capaci.
Sono qui per chiedervi di credere nella nostra azienda.
Abbiamo in mente dei progetti, dei grandi progetti per tutti voi.
Apriremo delle filiali, inizieremo con le principali capitali della moda. Fino a ricoprire con il nome della nostra azienda tutto il mondo.
Tutte le persone che contano e non dovranno conoscerci.
Sapete che abbiamo già alcune filiali in America, adesso dovremo iniziare a spostarci.
Abbiamo già scelto la prima capitale, si trova quasi dall'altra parte del mondo, ma in questo modo avendo due aziende alle estremità potremmo iniziare la nostra scalata.
I lavori sono terminati due giorni fa.
Londra è pronta per la Waldorf.
Ora vi chiedo la Waldorf è pronta per Londra? > tutti restiamo senza parole. Londra!
Si trova davvero dall'altra parte del mondo.
< Questa è la centrale! Sapete bene che verranno scelte da qui le persone che inaugureranno la nuova filiale. Ovviamente ci concentreremo su persone che possono spostarsi più facilmente. Potete rifiutare ma sappiate che la nascita di nuove aziende affiliate alla nostra porterà benefici a tutti!
Bene è tutto, vi chiedo di pensarci, se tra di voi c'è qualche volontario si può fare avanti!
Vi lascio al vostro lavoro, vi terremo aggiornati. Vi prego di riferite tutto ciò che ho detto oggi ai collaboratori dei vostri reparti! Signori, signore vi auguro buon lavoro! > Saluta Richard andandosene.

< Wow Londra! > sospira Mike.
< Amico, io ci voglio andare! > afferma Luke.
< Ragazzi credo che ognuno di noi qua dentro vorrebbe andare a Londra e da lì iniziare il giro. Insomma da lì si può andare a Parigi, Madrid, Milano e chi più ne ha più ne metta! > continua Caroline.
< Chissà quanto pagheranno poi! > dice Klaudia.
< Di sicura tanto! Ora basta sognare e torniamo a lavorare su! Altrimenti altro che Londra ci ritroveremo in mezzo alla strada! > affermo.
< Sei la solita guastafeste passerotto! > scherza Luke.
< Sta zitto tu! Lo sappiamo che vuoi andare a Londra solo per provare qualche biondina londinese. > lo stuzzico.
< Quante volte devo dirti che non devi essere gelosa! Tu sei l'unica per me! > mi dice Luke con un sorriso.
< Oh scusami se lo dimentico sempre! Dai basta scemo! Andiamo a lavorare! > 
< Ve bene! Ragazzi andiamo su infondo il passerotto non ha tutti i torti! > afferma Luke.
< Quando smetterai di chiamarmi così sarà sempre troppo tardi! >
< Zitta e fila a lavorare! > dice ed io sbuffo.


Inutile dire che tutti i colleghi del mio reparto erano più che entusiasti all'idea di trasferirsi a Londra. 
Anche a me piacerebbe lo ammetto, ma non mi dispiacerebbe neanche restare qui.
Infondo questa è la mia casa, io ho tutto qui!
Ma chi voglio prendere in giro voglio restare qui solo perché qui c'è Rob!

< Andiamo? > chiede Klaudia che come ogni giorno a quest'ora sbuca dalla porta dell'ufficio per tornare insieme a casa.
< Si! > prendo la giacca e la borsa e spengo il computer.
< Allora che ne pensi? > mi chiede nell'ascensore.
< Di cosa? >
< Di Londra ovvio! >
< Beh devo dire che mi piacerebbe andarci! > rivelo
< Ma? > 
< Ma mi dispiacerebbe anche lasciare LA siamo nate e cresciute qui. Mi sembra normale che sia un po' dispiaciuta all'idea di lasciare questa città no? >
< Beh si! Anche a me dispiacerebbe ma non ti nascondo che forse cambiare un po' aria possa farci più che bene! >
< Non posso darti torto! > 
< Senti Thomas viene a cena da noi! Ha detto che verrà anche Robert! È un problema? > mi chiede mentre usciamo dall'ascensore.
Robert diamine!
< No nessun problema! >
< Sicura? >
< Sicura...cosa cuciniamo? >
< Beh dovrai preparare tu qualcosa prometto che ti aiuterò! >
< L'avevo intuito! Solo cosa prepariamo? > chiedo
< Oh non lo so! >
< Bene, non sei proprio d'aiuto! a che ora verranno? >
< Oh per le 8! > dice
< Sono le sei dobbiamo sbrigarci! >
< Già...facciamo un salto al supermercato? >
< Direi di si! E comunque la prossima volta che organizzi una cosa simile ti pregherei di dirmelo almeno un giorno prima e non due ore! > l'ammonisco scherzando
< Va bene scusami! > dice sorridendo.

Siamo nel supermercato non ho idea di cosa preparare. Robert è un cuoco eccezionale, anche se ho assaggiato una sola cosa da lui cucinata.
< Idee? > chiedo a Klaudia che sembra un pesce fuor d'acqua!
< Eh no qui l'esperta sei tu! >
< Facile così! Puntiamo su un primo piatto o un secondo? Almeno in questo puoi aiutarmi? >
< Direi secondo! Ho un'idea! >
< Miracolo! > affermo ridendo
< Che ne dici del pollo al curry? > 
Mmh.. Il pollo al curry si può fare. A volte le vengono delle idee buone.
< Buon'idea! Allora serve vediamo un po'. Il pollo, il curry, i pomodori, le carote, le zucchine, le cipolle, i peperoni e le mele! Dai su sbrighiamoci che deve cuocere un bel po'! > affermo iniziando a correre tra le varie corsie.

Arriviamo a casa e in un lampo posiamo la spesa.
< Vado a fare una doccia > dico a Klaudia e mi dirigo in camera mia.
Do un'occhiata all'ora e mi rendo conto che sono già le 7 passate. Devo letteralmente volare.
Faccio una doccia veloce, evito di lavare i capelli. Di tempo non ne ho!
Indosso un paio di jeans skinny, una camicetta a mezze maniche color fango e un paio di stivaletti dello stesso colore.
Un trucco leggere e lascio i capelli sciolti che mi ricadono in morbide onde sulle spalle.
Vado in cucina dove trovo già Klaudia, quando vuole sa essere veloce.
< Allora cosa dobbiamo fare? > chiede
< Tu inizia ad apparecchiare non vorrei finire all'ospedale stasera! > le dico prendendola in giro e lei mi fa una linguaccia.
Prendo tutto quello che mi occorre e appoggio il tutto sul ripiano della cucina. Prendo le mele e inizio a sbucciarle e a tagliarle, dopodiché le metto in una ciotola con dell'acqua.
Alle otto in punto mentre il pollo sta ancora rosolando sentiamo il campanello. Io e Klaudia ci guardiamo a vicenda.
< Va' ad aprire su! > la incito.
E lei schizza verso la porta.
Sento dei passi, mi volto e vedo Robert in piedi davanti a me.
< Ciao > sussurro
< Ciao! > dice
< Ciao Kristen! > mi saluta Thomas
< Ciao Thom! Come va? > chiedo
< Bene! Ho portato il vino! > 
< Grazie! > sorrido
Prendo la bottiglia e la metto in frigo.
Inizio a tagliare le verdure.
< Serve aiuto? > chiede Robert
< Non ce n'è bisogno grazie! Siediti sei ospite stasera! > dico calma
< No dai! Voglio aiutarti! > insiste 
< Va bene! Inizia a tagliare le cipolle, sono lì! >
< Vuoi farmi piangere? > chiede
< Non ti preoccupare le ho messe nell'acqua prima che veniste voi! >
< Meno male! > afferma ridendo
< Allora come va? > chiedo 
< Beh potrebbe andare meglio! >
< È successo qualcosa? > chiedo
< Oh..niente di grave! > 
< Non vuoi parlarne, capisco! Finito di tagliare lumacone? >
< Si! Comunque non sono un lumacone. > dice mettendo il broncio.
< Si invece. > lo stuzzico 
Mi si avvicina mentre giro il pollo.
Poggia le mani sui miei fianchi.
< Hai un odore squisito! >
< Ti starai confondendo con il curry! È un odore forte! >
< No tu odori di miele. Sai di Muffin al miele! > mi sussurra all'orecchio.
Oh mio Dio! Se continua così non risponderò di me!
< Muffin? > chiedo per cambiare discorso
< Si! Adoro i Muffin al miele! >
< Per questo mi chiamasti Muf l'altra notte? > chiedo ricordandomi della notte trascorsa con lui.
< Si! > rivela
< Ti va di tagliare le fragole? > chiedo sperando che si stacchi da me.
< Certo! > certo dice in un sorriso mozzafiato.
Gli sorrido mi dirigo al frigo, noto Klaudia e Thomas sul divano che si baciano, sono davvero carini insieme.
< Prego! Sono già lavate! > gli dico porgendo le fragole.
< Bene! > afferma e si mette una fragola in bocca.
Come si può invidiare una fragola fino a questo punto?
< Ne vuoi un po'? > mi chiede notando che lo stavo fissando. Annuisco debolmente, lui mi afferra e fa incontrare le nostre labbra. Non è proprio questo che intendevo ma va bene lo stesso.
Ci stacchiamo. Lo fisso e scoppio a ridere.
< Buona eh? > mi chiede
Annuisco assaporando la fragola.
Spengo il fuoco, dopo quasi un'ora il pollo è pronto. 
Robert ha terminato da poco di tagliare le fragole.
Klaudia ci raggiunge e portiamo il pollo in tavola.

< Allora come va al lavoro? > chiede Thomas.
< Beh..l'azienda si sta espandendo! Presto apriranno una filiale a Londra e alcuni di noi dovranno trasferirsi > dico
< Londra? > chiede Robert
< Si! Londra sarà una prima tappa, presto, se tutto va bene, apriranno filiali anche a Parigi, Madrid, Milano! Le principali capitali della moda insomma! > risponde Klaudia.
< Dovrete trasferirvi anche voi? > domanda Thomas
< Non lo sappiamo ma se non vogliamo possiamo rifiutare! > rispondo.
< Voi volete andarci? > chiede Rob.
Io e Klaudia ci guardiamo.
< Beh..Cambiare un po' aria ci piacerebbe ma lasciare Los Angeles sarà dura nel caso! > rivelo 
< Non pensiamoci adesso dai! > afferma Klaudia.
Già meglio non pensarci. Robert mi guarda. Diamine, non farlo.
< Kristen questo pollo è squisito! > afferma Thomas con la bocca piena e gli sorrido.
< Se vuoi t'insegno a farlo! Perché se aspetti che Klaudia cucini qualcosa morirai di fame > dico prendendo in giro la mia amica.
< Non ti preoccupare tesoro! Prenderemo cibo d'asporto! > gli dice dolce Thomas
< Perché neanche tu sai fare un uovo al tegamino vero Thom? > scherza Robert.
Tutti scoppiamo a ridere. 
È una serata fantastica. Siamo 4 ragazzi che si divertono insieme. 
D'un tratto ho voglia che tutto ciò non finisca mai.


Iniziamo a sparecchiare. Danno una mano anche Robert e Thomas anche se abbiamo detto più di 300 volte che non ce n'era bisogno.
Metto a posto le stoviglie, Robert è appoggiato al bancone. È così bello da togliere il fiato.
Thomas e Klaudia sono andati in camera sua. Io sono rimasta con Robert.
< Allora.. > dico
< Allora? >
< Che ti va di fare? > chiedo prendendo dell'acqua dal frigo. 
Me ne verso un po' e lo mando giù in un solo sorso.
< Questo! > dice e le nostre labbra s'incontrano per la seconda volta stasera.
Dischiudo le labbra permettendo alla sua lingua di incontrare la mia. Mi stringe i fianchi ed io metto le mani nei suoi capelli.
< Scusami per oggi! > afferma senza fiato
< Shh! > lo zittisco
< Preferisco anche io baciarti credimi ma.. Ho bisogno di dirti quello che voglio dirti! 
Non voglio essere tuo amico, non mi basta! Sono egoista perché so che potrei farti del male. Tu non lo sai ma io sono un mostro. Finirò per farti soffrire. Avrei dovuto lasciarti stare dall'inizio. Ma sono egoista te l'ho detto. Non mi basta esserti amico. Non voglio esserlo. Voglio baciarti ogni fottuto istante. Voglio sentire il sapore della tua pelle. Voglio vedere il tuo sorriso tutti i giorni. Voglio fare l'amore con te. Voglio litigare con te. Voglio fare pace.Odio vederti ballare con qualcun altro. Anche se non è Max! 
Quindi scusami ma sono un fottuto egoista e ti voglio tutta per me! >
Resto spiazzata a quelle parole. Non vuole essere mio amico. 
Io cosa voglio? Voglio lui ovvio.
Faccio incontrare nuovamente le nostre labbra. 
So che molto probabilmente questa cosa andrà a finire male ma ho solo voglia di baciarlo. 
< Ti va di vedere un film? > chiedo
< Sul divano? > domanda
< Se vuoi! >
< Abbracciati? > sorrido alla sua domanda.
< Dai vieni! > gli dico e lo prendo per mano.
Ci sediamo sul divano con la coperta addosso. 
Metto un film di cui non so neanche il titolo.
Robert mette il suo braccio intorno a me e mi abbraccia.
< Posso farti una domanda? > chiedo in un sussurro 
< So già cosa vuoi chiedermi. > sospira.
Davvero? Come fa? 
< Ah si? > chiedo curiosa
< Si! > afferma sorridendo
< Ah..sentiamo allora! > 
< Vuoi sapere perché ho cambiato idea! Perché ti ho baciata! > 
Resto senza parole. Sono così ovvia? Ma cavolo lo voglio sapere! 
< Allora? > chiedo continuando
< Kristen...non lo so! Non riesco a stare lontano da te! Te l'ho detto. > rivela.
< Bene! > sussurro
< Bene? > chiede ridendo
< Non va bene? > chiedo preoccupata.
< Va più che bene! > afferma e ci baciamo di nuovo.

Dopo 1 ora il film finisce lo intuisco dai titolo di coda.
Robert non ha detto una parola né tantomeno io, ma mi è piaciuto stare con lui. Anche senza fare niente. È stato bello.
< Bel film! > dice io non ci ho capito granché pensavo solo a lui, al suo braccio intorno ai miei fianchi e alle sue labbra.
< Dici? > chiedo
< Beh si! Non è il tuo genere vero? >
< Beh non amo particolarmente film senza fondamenta reali! > affermo
< Stai per caso dicendo che gli alieni non esistono? > chiede
< No non dico questo, ma addirittura inscenare una battaglia umani-alieni mi sembra un po' eccessivo! > affermo ridendo
< Touché! >
< Forse in futuro succederà veramente! Forse no! Chi lo sa? > chiedo dicendo cose senza senso.
< Del futuro non m'interessa questo precisamente! > rivela
< Si forse noi non ci saremo più quando e se accadrà! > affermo.
Thomas e Klaudia escono dal loro nido.
Mi sposto da Robert e lui mi fissa.
< Ehi bellissimi! > afferma Klaudia
< Bentornati! > dice Robert
< Vi siete divertiti? > chiede Thom
< Kristen non tanto abbiamo visto un film che non era suo genere! > continua Robert.
< Oh che film? > chiede Klaudia sedendosi accanto a me.
< C'erano degli alieni che combattevano contro degli umani! > affermo senza interesse.
< Bene un film senza fondamenta reali proprio il genere di Kris! > dice ironica Klaudia.
Robert guarda prime lei e poi me.
< È tardi! Dovremmo andare! > dice Thomas
< Ti accompagno alla macchina > afferma Klaudia alzandosi
< Ciao Thomas > lo saluto abbracciandolo.
< Quando vuoi sei sempre il benvenuto sappilo! > continuo
< Grazie Kristen! Robert puoi darmi due minuti? > chiede e lui annuisce.
Si dirige verso l'auto con Klaudia.
Robert si alza e mi tira a sé.
< Perché ti sei allontanata prima? > chiede 
< Beh..non lo so mi è venuto naturale! > dico scrollando le spalle.
Si avvicina e mi bacia, un bacio appassionato.
< Ci vediamo domani? > chiede in un sussurro.
Annuisco debolmente.
< Perché non parli? > chiede
Rido nervosa.
< Sei fottutamente stupenda quando ridi! > afferma stringendomi di più a se.
< Ho segnato il mio numero nel libro sul bancone! > dice togliendo le sue mani dai miei fianchi.
< Cosa? Quando? > chiedo sorridendo
< Prima quando tagliavi le verdure! > afferma con un sorriso.
< Tu non hai il mio però! > affermo
< Allora dovrai chiamarmi tu! > dice, mi da un bacio sulla guancia e se ne va.
< E se non lo facessi? > chiedo maliziosa
Lui mi guarda sorride e si avvia verso l'auto. 
Dio quanto è bello.
Klaudia rientra e mi sorride.
< Levati quel sorriso stupido dalla faccia! Non è successo niente! > l'anticipo.
< Niente? È impossibile! Non ci credo! > dice guardandomi di sottecchi.
< Credici perché è così! Abbiamo guardato un film, orrendo tra l'altro, sul divano! > ma è stato lo stesso fantastico continuo mentalmente.
< Si va beh. > dice 
< Tu piuttosto che hai fatto? > dico puntando il dito
< Ci siamo solo baciati e coccolati. > 
< Oh una Klaudia dolce! > dico ridendo e lei mi butta un cuscino in faccia.
< Andiamo a dormire su è tardi! > dice.
< Buona notte Klaudia! > affermo
< Notte Kris! > 
Vado in cucina, apro il libro e trovo scritto a matita il numero di Robert e una nota: "Chiamami o mandami un messaggio appena leggi, voglio mangiare ancora le fragole con te! "
Sorrido come una stupida. Prendo il cellulare compongo il numero e lo salvo in rubrica.
Vorrei chiamarlo ma potrebbe essere con Thomas e non voglio che si sappia di noi per ora. Anche perché non riesco a definire quel noi!
Decido di mandare un messaggio:
" Le fragole adoro mangiarle col cioccolato! "
Premo invio. Sento un vuoto bello nello stomaco. Spengo le luci e vado in camera mia.
Il cellulare vibra:
" Mmh...mi piaci sempre di più!
Buona Notte Muffin! "
sorrido a quel nomignolo.
Decido di mandare un ultimo messaggio: 
" Piaccio a tutti caro mio! 
 Notte anche a te! ".
Poso il cellulare sul comodino e chiudo gli occhi.


ROBERT

Guardo il cellulare, mi ha risposto.
Dio quanto mi piace questa ragazza, perché provo una cosa simile per lei? 
Leggo il messaggio: 
"Piaccio a tutti caro mio!
Notte anche a te!"
E no tu devi piacere solo a me!
Vorrei dirglielo ma non voglio spaventarla. Mi lascio andare sul letto. La vorrei qui con me in questo momento. Questa casa è vuota senza di lei. Non so neanche perché io ci viva da solo qui, Thomas mi ha chiesto un'infinità di volte di andare a vivere con lui ma ho sempre rifiutato. Ho sempre voluto avere uno spazio tutto mio, dove poter essere me stesso. Dove lasciarmi andare. 
È notte fonda quando scivolo nel sonno.


********
Eccomi! Ci ho messo un po' lo so, ma credo sia ben ripagato il tempo atteso..Ringrazio tutti coloro che seguono la mia storia..come sempre vorrei capire se la storia vi piace, potreste lasciare una recensione!
Beh buona lettura, al prossimo capitolo!
Baci Lia!

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Capitolo 12
*** Birthday... ***


KLAUDIA

Los Angeles 
9 Aprile

< Amore dove sei? > chiedo a Thomas, non appena risponde al telefono.
< Fuori la porta! Apri! > corro ad aprire e lui è qui.
< Ciao! > mi dice e mi da un bacio.
< Non prediamo tempo! > dico staccandomi. 
Oggi è il compleanno di Kristen, ha categoricamente espresso di non voler nulla, ma io ho fatto esattamente l'opposto! Mi ucciderà per questo, ma deve festeggiare punto.
< Calmati è tutto pronto al locale! > 
< Sicuro? > chiedo preoccupata
< Ti fidi di me? > domanda Thom
< Si ma.. >
< Nessun ma! Tranquilla! >
Sospiro.
< Va bene..Robert? > chiedo
< Arriva tra un'ora vado a prenderlo all'aeroporto >
Sembra davvero tutto apposto, ma ho come un brutto presentimento.
< Va bene! Andrà tutto bene! > sospiro
< Ci vediamo dopo? Si porti tu quella borsa al locale? Dovrebbe esserci Mike! > dico
< Certo! Ci vediamo dopo. Ti amo! > 
< Ti amo anche io! Adesso vai Kristen potrebbe svegliarsi da un momento all'altro! >
< Vado, vado! > dice, mi da un bacio e se ne va.
Prendo il pacchetto del regalo di Kris e vado in camera sua per svegliarla.


KRISTEN

< Kriiss, dormigliona! Sveglia suu! > sento una voce, mi accorgo che è Klaudia.
< Nooo lasciami dormire! > piagnucolo.
< No! È il tuo compleanno sveglia! > urla e mi butta un cuscino in faccia.
Stronza.
< Basta sono sveglia! > dico aprendo gli occhi.
< Bene! Buon compleanno! > urla al mio orecchio.
Ecco come odiare qualcuno.
< Grazie amica urlatrice! > le dico ridendo.
< Questo è per te! > mi dice allungandomi un pacchetto. La fisso, le avevo chiesto di non farmi nulla ma dovevo aspettarmelo. In fondo si tratta di Klaudia.
< Dai aprilo! > mi incita.
Lo apro. È un braccialetto d'argento, con un ciondolo, è un cuore. Lo guardo da più vicino. Ci sono le nostre iniziali incise sopra. 
È bellissimo.
< Grazie Klaudia! > le dico abbracciandola.
< Di niente Kristen! Ti piace? > 
< Oh...è bellissimo! > le rispondo
< Meno male! Comunque ne ho uno uguale anche io! > dice e mi mostra il suo braccio. Sono identici. 
La guardo, non c'è amica migliore di lei.
< Adesso alzati e preparati andiamo a fare colazione! Più tardi passiamo da mia madre, che ha chiamato già un migliaio di volte per dirmi di passare da lei, e poi ci andremo a rilassare! Stasera usciamo! > dice facendomi il resoconto della giornata. Sono felice che abbia rispettato la mia decisione di non voler fare nulla. Usciamo come se fosse un sabato normale. 
< Va bene! Vado! > dico e mi dirigo verso il bagno.
Faccio una doccia, metto degli shorts, una camicetta e delle ballerine. Fa abbastanza caldo oggi. Lego i capelli in una treccia, ed esco. 
< Sono pronta! > dico a Klaudia.
Prendiamo le borse ed usciamo.
Nessuna notizia di Robert! So che è a Londra. A volte dimentico il fuso orario. 
Vorrei tanto fosse qui, ma credo non sappia neanche che è il mio compleanno. 
Ancora non so definire cosa siamo io e Robert! 
Quando è qui ci vediamo spesso. Cerchiamo di stare più tempo possibile insieme, e adoro trascorrere del tempo con lui.
< Hey! Via i pensieri oggi ci dedichiamo solo a noi! Va bene? > 
< Va bene! Hai ragione! > le dico sorridendo. 

ROBERT

Diamine questo aereo ci sta mettendo più tempo del previsto! 
Non vedo l'ora di rivedere Kristen, da quando lei è nella mia vita tutto è più bello. Provo qualcosa per lei che mai prima d'ora avevo provato per nessuna, neanche per Elena. 
La storia con Elena è solo un brutto ricordo che ho accantonato. Ho deciso di lasciarmi tutto alle spalle e iniziare con Kristen.
Ho paura, paura che lei vada via da me, ma soprattutto ho paura che se ne vada per colpa mia, per quello che sono.
Non so esattamente definire cosa siamo io e lei in questo momento, ma di qualsiasi cosa si tratti mi piace.
Allaccio la cintura, stiamo per atterrare finalmente, dopo due ore di ritardo.


Los Angeles

Più tardi

Esco dall'aeroporto e trovo Thomas.
< Amico! > mi saluta abbracciandomi.
< Hey fratello! > 
< Cos'è successo? Sono due ore che ti aspetto! > dice prendendo la mia valigia mentre io porto il borsone. 
< L'aereo ha fatto ritardo! > rispondo.
Sono stato via solo qualche giorno, mia madre aveva insistito parecchio affinché andassi a Londra.
Mio padre ha voluto provare a convincermi a restare lì per l'ennesima volta, ma come sempre ho rifiutato. 
Mio padre non sta tanto bene, ha problemi di salute. Lui non voleva dirmelo, pensava che io dovessi restare perché lo volessi non perché lui fosse malato, ma mia madre l'ha anticipato come sempre. 
Gli ho rivelato che alla fine ho portato a termine gli studi, ho dovuto farlo e gli ho promesso che quando lui non ci sarà più porterò io avanti quello che lui ha costruito in una vita intera.
Mi sono maledetto nel momento in cui l'ho fatto ma dovevo farlo, per mio padre e per mia madre soprattutto. 
< Allora adesso andrai a casa ti farai una doccia, ti farai bello e ti passerò a prendere per le 8! > mi dice Thom
< Posso anche venire con la mia auto, così dopo non dovrai accompagnarmi! > affermo
< Va bene, ho capito! > dice ridendo.
< Dov'è Klaudia? > chiedo
< Klaudia? È con Kristen! > risponde
< Ah.. > 
< Dai sono solo un paio d'ore poi la vedrai! > dice scherzando
< Chi? > chiedo facendo finta di niente.
< Non fare il finto tonto con me! > 
< Io non faccio proprio nulla! > affermo scrollando le spalle.

KRISTEN

< Ciao Suee! > dico abbracciandola appena lei apre la porta.
< Oh piccola! Buon Compleanno! > 
< Ciao mamma! > afferma Klaudia
< Ciao piccola peste! Ti sei fatta vedere finalmente! > dice abbracciando anche lei.
< Dai venite! Micheal è di là! >
Entriamo, e troviamo Micheal nel salone.
< Oh le mie bambine! > afferma appena ci vede e noi lo abbracciamo!
< Papà non siamo più bambine! > afferma Klaudia
< Oh per me lo sarete sempre! Buon compleanno tesoro! > mi dice
< Graziee Micheal! > dico e ci sediamo sul divano.
< Ecco la torta! > afferma Sue venendo verso di noi.
< Oh dai non dovevi! > affermo
< Certo che dobbiamo! Sei la nostra bambina! E lo sarai sempre! > afferma Micheal.
< Mi farete piangere così! Eri piccola così quando ti abbiamo conosciuta > dice Sue facendo un gesto con la mano.
< Ora sei diventata una donna! > continua Micheal.
< Siamo una famiglia bellissima! > afferma Klaudia.
< Suu, spegni queste candeline! > Sue.
< Sono tante quest'anno! > scherza Klaudia.
< Zitta! Tu non sei da meno! > dico
È proprio vero, siamo una famiglia bellissima. Non mi hanno mai tratta come un'estranea, mai. Sempre come una figlia. Mi hanno dato una casa quando non ce l'avevo, una famiglia, dei valori, un futuro, una sorella. Insomma tutto quello che mi mancava.
< Non ti dimenticare di esprimere un desiderio! > dice Sue
Soffio sulle candeline. Vorrei che tutto questo, tutta la felicità di questi momenti non finisca mai. Ecco qual'è il mio desiderio. Desidero avere una vita piena di amore come quella avuta fino adesso grazie a loro.
< Auguriii! > dicono tutti e tre all'unisono. Loro sono le persone più importanti della mia vita.
< Grazie, grazie davvero tanto per tutto! > dico con la voce smorzata dal pianto.
< Non devi ringraziare per niente! Fai parte di questa famiglia, non è il massimo ma sappi che ti vuole davvero bene! > mi dice dolcemente Micheal mentre Klaudia e Sue annuiscono.
< Vi assicuro che è la famiglia migliore del mondo! > rispondo.
< Adesso basta lacrime mangiamo la torta. E questo è per te! > mi dice Micheal, porgendomi un pacco sottile ma grande.
Lo apro e capisco che è un quadro, ma non un semplice quadro. È un collage di foto, di foto nostre da quando ero piccola fino ad oggi. È semplicemente meraviglioso. 
< Grazie è stupendo! > lo ringrazio abbracciandolo.
< Questo è da parte mia! > afferma Sue.
Apro anche quest'altro pacchetto e ci trovo dentro una scatolina blu.
La apro e trovo un anello. È d'argento con tre brillantini incastonati al centro. 
Sarà costato una cifra. La guardo spaesata non sapendo cosa dire.
< Sue è..troppo! Non posso accettarlo! > affermo sussurrando.
< Si che puoi, anzi devi! Apparteneva a mia madre. Klaudia ne ha uno identico. Li ha lasciati lei dicendomi di darli poi alle mie figlie, ho semplicemente fatto ciò che mi ha chiesto! > spiega dolcemente.
Doveva darlo alle sue figlie non a sua figlia e alla sua amica.
< Davvero Sue ti ringrazio ma non posso.. >
< Shh! Tu sei una figlia per me! Devi accettarlo! Se mi vuoi bene fallo! > dice 
Le sorrido e l'abbraccio forte.
< Grazie, davvero sei una mamma per me! > 
< Non ringraziare! Tu sei e sarai sempre parte di questa famiglia! > 
Adoro tutti loro.
< Adesso possiamo mangiare la torta, che sarà più amara di voi! > afferma Klaudia.
< Non fare la gelosona tu! > risponde Sue.
< Non sono gelosa. Non lo sono perché è Kris altrimenti col ca.. >
< Signorina! > la ammonisce Micheal
< Col CAVOLO che avrei permesso tutto ciò! > afferma.
< Resti comunque una gelosona! > le dice Sue. E scoppiamo tutti a ridere.
Mangiamo la torta e dopo un po' salutiamo Micheal e Sue e ci dirigiamo a casa, ma prima abbiamo dovuto promettere di andare a cena da loro una di queste sere.


Più tardi

< Kristen..sei pronta? > chiede Klaudia, entrando nella mia camera. Indossa una tuta intera nera, fermata in vita da una cintura fatta di tante pietre colorate, e un paio di sandali gioiello. È bellissima.
< Si, diciamo! > affermo.
< Perché diciamo? > chiede
< Vorrei cambiarmi! > rivelo.
< È perché mai? > 
< Non mi sento a mio agio con questo vestito! > 
Indosso un lungo abito bianco, con uno scollo che parte dal collo e si ferma un po' più sopra dell'ombelico, e tutto scollato sulla schiena. Sono praticamente nuda.
< Sei uno schianto Kristen! > mi dice 
< Non è troppo? > chiedo
< No, per niente! > 
< Va bene! >
Ho legato, veramente Klaudia ha legato i capelli in un morbido chignon lasciando qualche ciocca ribelle che mi incorniciano il volto.
< Andiamo? > chiedo
< Si! > 
Prendo la giacca e usciamo.
Saliamo in macchina con Thomas, ogni volta che usciamo insieme mi sento di troppo. Fortuna che stasera ci saranno anche gli altri.
Il viaggio proseguo tranquillo, le uniche parole pronunciate sono state i saluti quando siamo salite.
Questo silenzio è assordante, mette soggezione. Spero non sia successo qualcosa tra loro due. Perché sinceramente non sopporto la versione di Klaudia depressa sul divano circondata da centinaia di fazzoletti, utilizzati per asciugarsi il naso e gli occhi; la cosa peggiore é quando è depressa mangia quantità esorbitanti di gelato al cioccolato al giorno e poi si lamenta perché ingrassa. Non auguro a nessuno, neanche al peggior nemico, di assistere a scene simili.
Dopo un tempo sembrato una vita arriviamo al locale di Mike e del suo amico. Klaudia mi ha detto che Mike stasera lavorava per questo siamo venuti qui, ma comunque per me è indifferente.
Sembra una serata tranquilla, non c'è la solita fila all'entrata sarà che è presto. Effettivamente é prestissimo sono appena le 22!
Scendiamo e ci dirigiamo al locale.
Thomas e Klaudia camminano avanti tenendosi per mano, quanto vorrei che Robert fosse qui. 
Entriamo, ma è tutto buio. Nel vero senso della parola. Non vedo neanche più Thom e Klaudia.
Li chiamo ma nessuno risponde, mi ricordo delle scale, le scendo lentamente. Io, scale e tacchi non facciamo un trio perfetto.
Vedo un bagliore di luce, mi dirigo in quella direzione ed entro nella sala principale. 
Niente musica, niente luci.
< SORPRESAAAA! > urlano tutti quando entro. 
Sobbalzo, non me l'aspettavo!
Ci sono tutti, resto di sasso.
Mike, Alice, Luke, Caroline, Lorel, Elisabeth, Micheal, Ty, Travis, Helen, Stephan, Olly e Marcus. 
< Oh dio! Grazie! > dico cercando di abbracciare tutti, senza riuscirci.
< Abbiamo posticipato l'apertura per farti questa sorpresa! Buon compleanno scricciolo! > afferma Mike abbracciandomi.
< Oh ne sono onorata! Grazie! > dico ricambiando l'abbraccio.
< Lei è Alice! > dice, effettivamente non ci conosciamo di persona.
< Sono molto contenta di conoscerti Alice e grazie per essere qui! > dico
< Oh il piacere è mio! Mike mi ha parlato così tanto di te che sembra conoscerti già! Mi ha detto che siete molto amici!  Buon compleanno! > afferma ed io guardo Mike che mi sorride.
< Grazie!  Si beh è il mio migliore amico, quindi attenta a te! > dico scherzando. E lei sorride.
< Ehi Mora mia! > dice Luke al mio orecchio stringendomi i fianchi.
< Ehi! > dico ridendo
< Buon compleanno Piccola! > 
< Grazie piccolo! > dico.
Abbraccio ad uno ad uno tutti quanti che mi fanno gli auguri.
< So che mi vuoi uccidere però devi festeggiare! > dice Klaudia 
< Oh grazie! > le dico abbraciandola
< Buon compleanno Kristen! Scusa per il mio comportamento in auto era per mantenere il segreto. > dice Thomas
< Oh Grazie, non ti preoccupare so di cosa è capace la mia amica! > 
< Già! > afferma ridendo.
Sono al settimo cielo, sono tutti qui, per me. 
Manchi solo tu Rob! 
< Festeggiamo? > chiede Mike
< Certo! Deve spegnere pure le candeline! > risponde Klaudia.

25 candeline, come trascorre veloce il tempo!

< Ehi stavate per festeggiare senza di me? > chiede una voce alle mie spalle. È la voce di...non è possibile è a Londra.
Mi giro e lui è qui davanti a me. Col suo sorriso sghembo. È stato via solo pochi giorni ma sembra sia passata una vita.
< Buon compleanno Muf! > mi dice all'orecchio abbracciandomi.
< Grazie! Che ci fai qui? > chiedo
< Non dovevo venire? > chiede lui di rimando.
< Certo! > rispondo.
Ora si che sono davvero felice.
Soffio sulle candele per la seconda volta oggi ed esprimo un altro desiderio.
Desidero che tutte le persone presenti in questa stanza restino per sempre nella mia vita. 
Guardo tutti negli occhi, uno alla volta. Ci sono persone che conosco da una vita, persone incontrate per caso, persone conosciute da poco, e persone che mi erano state destinate. Non so per quanto, spero per sempre.
< Auguriiii! > urlano tutti quando le candele si spengono.
Robert mi da un bacio casto.
Ed io sorrido come un ebete.
< Sei bellissima stasera, solo un po' troppo nuda per i miei gusti! > mi sussurra all'orecchio Rob.
< Non ti piace il vestito? > chiedo, sapevo che non stavo bene con questo abito.
< Si ma preferirei vedertelo addosso solo quando stiamo io e te da soli, ma in quel caso lo preferirei di gran lunga a terra! > dice malizioso.
< Smettila! > dico ridendo mentre le mie guance diventano rosso fuoco.
Luke stappa lo champagne e tutti bevono alla mia salute.
Dopo che tutti mi hanno dato i loro regali, iniziamo a ballare. 
Siamo soli in un locale enorme.
È più o meno la mezzanotte quando permettono l'accesso alle persone al locale. Sono già stanca morta.
Tutti ci guardano in cagnesco perché hanno dovuto aspettare. Ma dimenticano tutto non appena il bar apre. 
Prendo Robert per mano e lo conduco al bancone.
< Mi scusi, la precedenza alla festeggiata! > afferma Toby, il barista, con un sorriso stupendo.
< Allora cosa prendi principessa? > 
< Prendiamo 2 Long Beach! > dico
< Arrivano subito! > mi dice facendo l'occhiolino.
Guardo Robert, è un po' imbronciato.
< Che hai? > chiedo
< Niente... > dice
< Non è vero! > affermo
< Ecco a te bellezza, sei davvero uno schianto stasera, buon compleanno principessa! > dice Toby sorridendo
< Grazie mille Toby! > rispondo.
Robert è ancora più imbronciato, prende il suo bicchiere e lo tracanna tutto in un sorso.
< Mi dici che hai? > chiedo abbracciandolo
< Te l'ho detto niente! > 
< Non ti credo! > gli dico
< Vuoi la mia giacca? Hai freddo? > 
< No sto bene, grazie! > rispondo e lui sbuffa.
< Diamine Robert che hai? > chiedo infastidita
< Ti guardando tutti con questo vestito! > sussurra 
< Tutti chi? Non mi sta guardando proprio nessuno! > dico
< Ah si? Il ragazzo del bar non mi sembra sia nessuno! > 
< Toby? > chiedo ridendo
< Si come cavolo si chiama! > sbotta
< Sei geloso? > chiedo ancora più divertita.
< Cosa dici? Certo che no! >
< Si va beh! Ti credo. Comunque se proprio vuoi saperlo dovrei essere io gelosa di Toby! > affermo
< In che senso? > chiede 
< Dai ti mangia con gli occhi! Se non l'avessi capito, Toby è gay! > dico ridendo.
Robert guarda Toby e si volta verso di me ridendo.
< Comunque sei troppo scoperta per i miei gusti! > dice
< Allora sei geloso! > 
< Uff!..balliamo? > chiede
< Si, andiamo! >
Ci immischiamo nella folla ed iniziamo a ballare.
Inizia a fare caldo, i corpi sono tutti appiccicati. Robert mi tira a se ed iniziamo quello che sembra un lento.
Lo guardo e lui guarda me.
È così bello, non ti stanchi mai di guardarlo, e neanche di guardare il suo sorriso sghembo o i suoi bellissimi occhi.
Mi è mancato davvero tanto in questi pochi giorni.
< Resti con me stanotte? > mi chiede all'orecchio.
Lo guardo senza rispondere. Voglio davvero stare con lui stanotte, ma ogni secondo che passa lui prende un pezzetto del mio cuore e se arriva a prenderlo tutto poi quando se ne andrà io cosa farò? 
< Si! > sussurro avvicinandomi al suo orecchio.
Dopo un paio di balli raggiungiamo gli altri che sono seduti al tavolo del privè.
< Cosa prendete piccioncini? > chiede Luke
< Scegli tu per me vado un attimo in bagno! > dico a Rob.
Raggiungo con molta fatica il bagno che fortunatamente è vuoto.
Mi sciacquo un po' le mani ed il viso, fa davvero caldo qua dentro.
< Sta lontana da lui, se ci tieni alla sua vita! > afferma una voce stridula alle mie spalle. Sobbalzo dopodiché mi volto. È una donna adulta, ha dei capelli corti a caschetto scuri e degli occhi neri. Cosa ci fa una donna dall'aria così altolocata qui, in questo posto?
< Cosa? > chiedo in un sussurro
< Hai capito bene, devi stare lontana da lui! > ripete con uno sguardo che ti fa raggelare.
< Lontana da chi? E chi sei tu? > chiedo con un po' più di voce.
< Chi sono io non è affar tuo, e neanche Robert lo è! Spero di essere stata chiara. Ti conviene fare ciò che ho detto altrimenti ci saranno conseguenze, gravi conseguenze! > dice con voce fredda e se ne va.
Chi diamine è questa donna e soprattutto cosa vuole?
Decido di eliminare l'episodio dalla mia mente e torno dai ragazzi.
< Perché ci hai messo tutto questo tempo? > chiede Rob al mio orecchio.
< C'era una fila enorme! > mento
Beviamo un altro drink e dopo circa un'oretta e mezza decidiamo di andarcene.

< Che hai? > mi domanda Robert mentre siamo in macchina.
< Niente! > mento di nuovo
< Non ci credo, se vuoi ti riaccompagno a casa tua! > rifletto sulla sua affermazione, forse dovrei davvero tornare a casa e chiudere tutto con Robert. Ma non voglio, non voglio darla vinta a quella donna, chiunque sia. Domani mi metterò alla sua ricerca e nel frattempo cercherò di cogliere qualche informazione da Robert.
< No, voglio venire a casa tua! > affermo.
Lui annuisce e sorride. Amo il suo sorriso.
Parcheggia l'auto e viene ad aprirmi la portiera.
< Solo perché è il tuo compleanno! > 
< Guarda che non è più il mio compleanno la mezzanotte è passata da un pezzo! > lo correggo
< Allora vuoi dire che non posso darti il mio regalo? > chiede
< Beh quello posso prenderlo! > affermo ridendo.
Non voglio nessun regalo, solo lui.
Entriamo posiamo le giacche sull'appendiabiti ed io mi tolgo le scarpe.
< Scusa ma sono una tortura! > 
< Effettivamente non vi invidio quando li mettete! >
< Il problema siete voi uomini! > 
< Noi? >
< Si, perché se doveste tra una ragazza con un mini abito,dei tacchi e 300 kg di trucco e una ragazza con un maglione, delle scarpe da ginnastica e un viso senza trucco voi scegliereste sempre la prima ragazza! > sbotto ridendo
< Oh beh se una ragazza è bella lo è sempre! > afferma
< Pure hai ragione! > dico
< Io ho sempre ragione! >
< Egocentrico! >
< Frignona! > afferma ed io faccio una linguaccia.
< Mi suoni qualcosa? > 
< Non adesso vieni! > risponde
Mi prende per mano, e mi conduce in camera sua.
Apre la porta e resto senza parole.
Il letto è coperto di petali di rosa, dal soffitto pendono tante foto. Non sapevo che avevamo fatto tutte queste foto.
Al centro del letto c'è una piccola scatolina bianca.
< Dai sediamoci! > mi dice e ci sediamo.
Mi porge un piccolo Muffin con una candelina sopra.
< So che è tardi, ma buon compleanno di nuovo! > afferma teso.
< Grazie! >  dico e soffio sulla candelina.
< Bene! Ora tocca a questo! > dice e mi porge la scatolina bianca.
La apro e ci trovo un braccialetto con un ciondolo a forma di Muffin tempestato di piccoli diamanti.
< Oh...Grazie Robert! È bellissimo! Ma... >
< Nessun ma! Accettalo e basta! > 
< Va bene! > dico e mi butto tra le sue braccia.
< Vuoi ancora che suoni qualcosa? >
< Si, se ne hai voglia! > affermo
< Vieni dai! > 
Mi prende per mano e ci dirigiamo nel salone, mi fa sedere accanto a lui  ed inizia a far scivolare le sue mani sui tasti. È bellissimo stare qui ad osservarlo, è così bello da mozzare il fiato. 
Le sue mani si muovono veloci creando una melodia dolce.
Vorrei entrare nella sua testa e capire cosa pensa quando suona, vorrei entrare nel suo mondo. 
La musica giunge al termine, le mani iniziano a rallentare fino a fermarsi.
Lui mi guarda e sorride ed io mi sciolgo.
< Wow..Era fantastica! >
< Tu lo sei di più! > mi dice ed io arrossisco. 
Mi guarda a lungo negli occhi, ad un tratto inizia a baciarmi.
Chiede accesso alla mia bocca ed io glielo permetto.
Iniziamo a baciarci con passione e voglia di continuare.
< Kristen! > dice tra un respiro ed un altro.
Ci stacchiamo per prendere fiato.
Dio quanto lo desidero.
< Voglio fare l'amore con te! > afferma ed io resto di sasso.


*******
Ormai l'attesa è diventata un'abitudine...scusatemi come sempre. Non ho avuto tempo, comunque scusate per il capitolo che non è il massimo!
Buona lettura! Al prossimo capitolo vi prometto che sarà molto meglio!

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