Ciò che mi fa pensare a te

di AliChan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In una scuola immersa dai petali di ciliegio danzanti alle sue note ***
Capitolo 2: *** Senpai-Hiro ***
Capitolo 3: *** A casa Nakamura, riunione di classe ***
Capitolo 4: *** Cosa vuol dire essere un Otaku, segui le tue passioni ***
Capitolo 5: *** Cielo a pecorelle, pioggia a catinelle ***
Capitolo 6: *** Odioso ricordo di medie ***
Capitolo 7: *** ... happy birthday ... ***



Capitolo 1
*** In una scuola immersa dai petali di ciliegio danzanti alle sue note ***


Ciò che mi fa pensare a te

 

Capitolo 1

In una scuola dai petali di ciliegio danzanti alle sue note.

 

Apro gli occhi lentamente, svegliata da qualcosa di diverso rispetto a ciò che mi destava nei pochi giorni pochi giorni di vacanza dopo aver ricevuto il diploma alla fine delle medie, una sveglia. Ovvio, oggi è il mio primo giorno di liceo. Mi siedo sul letto e mi guardo attorno. Osservo il mio armadio, dove ci sono gli Starish, il trio di Shingeki no Kyojin e il duo comico di Lovely Complex. Tutti hanno un'espressione diversa a seconda dell'anime che al quale appartengono. I primi sorridono, i secondi sono seri, e i terzi sono arrabbiati fra di loro. Quei volti che mi hanno fatto provare mille feels, sono stampati su carta e appesi. Giro lo sguardo verso il mio comodino, lì ci sono solo due action figur : Maka e Soul. Mi alzo dal letto e mi stiracchio poi posare fiera la mia attenzione sulla completa serie dei volumi di Host Club, Mirai Nikki, e quella che sto mensilmente comprando di Haikyuu!! Naturalmente ho anche altri poster, action figur, manga e anche qualche videogioco e gadget speciale ma questi sono i primi che vedo appena svegliata. Una disposizione del tutto studiata per poter alzarmi con il piede giusto.

''Buongiorno!'' Dico allegra gettando uno sguardo veloce a tutti i personaggi che ho menzionato prima ed anche ad altri. Vicino alla porta c'è un appendino e appesa lì c'è la mia nuova divisa scolastica, un po' alla marinaretta, simile a quella di Mato di Black Rock Shooter, ed essendo quello il primo manga che io abbia mai preso ne sono molto contenta. Sorrido ed esco dalla mia camera per arrivare in cucina. Faccio colazione, la maggior parte degli shoujo iniziano qui, al primo anno di liceo, l'idea che possa davvero cominciare qualcosa non mi tocca nemmeno, il mondo degli anime è uno, che si dirama in shoujo, shounen e tanti altri, il mondo reale è un altro, che non si dirama, ma se potessi cambiare mondo, lo farei. Ad ogni modo, vivere in un liceo, mi farebbe sentire più dentro ad un anime, quindi non vedo l'ora di varcare quel cancello. Finita la mia fetta di pane con la marmellata mi vado a lavare e poi mi metto quella fantastica divisa scolastica del liceo Sakurako. Mi guardo allo specchio per vedere se effettivamente potrei assomigliare alla protagonista di uno shoujo, ciò che vedo è una quindicenne con gli occhi azzurri e i capelli neri a caschetto provare a fare un cosplay di Mato, sospiro e lascio perdere. Metto nella mia borsa di scuola il mio bento, alcuni libri di testo che ho già comprato e un quaderno per prendere appunti. Dopo di che, me la carico in spalla, mi metto gli auricolari e prima di far partire una canzone saluto la mia famiglia che mi risponde sorridendo. Chiudo la porta principale di casa mia e mi rivolgo raggiante al mio primo giorno di liceo. La strada per andare a scuola già la so e posso percorrerla benissimo da sola. Ascolto le canzoni più allegre che ho nel cellulare, ma quando vedo una mia compagna di classe delle medie che indossa una divisa scolastica come la mia, lo metto via. Vado incontro alla ragazza con gli occhiali e i capelli castano chiaro lunghi fino alle spalle che era seduta davanti a me alle medie.

''Ciao, Yuuka! Pronta per il primo giorno!?'' Chiedo forse più per esprimere la mia stessa ansia ed eccitazione, che per sapere davvero del suo stato d'animo.

''Di sicuro più di te! Otaku Hotaru!' Mi dice ridendo e chiamandomi ancora con quel nome che non mi imbarazza nemmeno un po'.

''Lo sai che mi piace essere chiamata così, quindi se non lo fai per darmi fastidio... '' Dico sorridendo leggermente 'Lo dici forse per mascherare il tuo essere altrettanto Otaku?' Certo mai quanto me però.

''Ma che dici? Io ti chiamo così perché ti piace!' Ride un poco.

''Boh … Lasciamo perdere … non perdiamoci in cose di questo tipo oggi!'' Sospiro, e l'aria della nuova primavera mi conquista totalmente. Camminiamo per le viuzze e finalmente, svoltato un angolo, intravediamo quell'edificio, circondato da alberi dai fiori rosa, totalmente sbocciati e fluttuanti attorno a quel luogo dove studierò per i prossimi tre anni ' YUUKA!' Dico alla mia amica appena scorgo quel posto.

'' Ma non puoi essere così eccitata per cominciare la scuola!?'' Mi dice annoiata o seccata, non saprei.

''Ma la maggior pare degli anime scolastici iniziano qui! E ne segue una storia fantastica!'' Ma a cosa cavolo sto pensando? Solo pochi minuti fa ragionavo su quanto fosse differente l'andamento delle cose nella vita reale da quello degli anime. Ad ogni modo sospiro, ormai quello che ho detto l'ho detto, sospiro profondamente e comincio a pensare a tutti quei personaggi che hanno trovato il vero amore durante il liceo, chissà se anche io potrò sentirmi come se vivessi in un anime. Comincio il mio solito day dreaming paragonando la vita reale a quella surreale ma più bella che è quella che si può vedere negli anime e leggere nei manga. Guardo il cielo assorta in questi pensieri, effettivamente mi sento già come la protagonista di uno shoujo, non so come ma riesco a sentire una vaga melodia al pianoforte, inedita alle mie orecchie, che sembra proprio adatta come OST principale di un anime di quel genere. Commento quanto sia strano ciò continuando a guardare le nuvole bianche.

''Hotaru … '' Mi chiama Yuuka riportandomi al mondo reale '' La strada … '' Mi fermo, stavo per attraversare la strada senza nemmeno guardare, assorta nei miei pensieri com'ero '' Per un pelo'' Sospira lei. Quando ci siamo assicurate che non passino macchine o altri mezzi pubblici raggiungiamo l'altra parte del marciapiede. Proprio quando ci mettiamo piede sopra scorgo in lontananza la mia migliore amica, Hana, anche lei ha scelto il nostro stesso liceo, è davanti al cancello della nostra nuova scuola

Inizio a correre '' Hanaaaaaa!!!'' Cerco di attirare la sua attenzione, Yuuka all'inizio esita un po', ma poi si mette a correre anche lei, dopo pochi secondi di corsa raggiungiamo la ragazza dai capelli castani e un po' più chiari sulle punte lunghi, che oggi porta in una coda bassa, l'abbracciamo.

''Hotaru! Yuuka!'' Ci saluta sorridente, ma allo stesso momento cercando di divincolarsi '' Non ci siamo viste solo per una settimana!'' Ride quando la lasciamo. Le mie due amiche iniziano a parlare fra di loro, e la mia attenzione ora è rivolta oltre il cancello del liceo, dove c'è un cortile con un non indifferente stradone piastrellato abbellito su entrambi i lati da file di alberi di sakura nel loro massimo splendore. Ci sono molti studenti con la divisa del liceo, scopro solo adesso che i ragazzi qui hanno il gakuran nero. All'improvviso sento di nuovo quella melodia per pianoforte di poco fa, prima era vaga mentre ora è più chiara. Che io non me la stia immaginando?

Immersa in tutti quei pensieri non mi accorgo che le mie due amiche hanno già sorpassato l'entrata del cancello e mi stanno guardando con aria interrogativa. Io ci rimango male, volevo sorpassare quella linea per la prima volta con loro.

'' Cosa stai aspettando?'' Mi chiede Hana. Io sospiro e guardo quella striscia immaginaria che divide la mia vita da studentessa delle medie da quella da liceale, guance rosse dall'emozione e occhi che si potrebbe dire brillino.

''Ahah …'' Ride Yuuka '' Sembri proprio Shoyo Hinata!'' Io sorrido, essere paragonata a un tipo del genere, sinceramente non mi dispiace. Chiudo gli occhi e passo dall'altra parte.

''Ora sono davvero una liceale!'' Dico felice dopo un respiro profondo, le altre due annuiscono e basta.

''Andiamo a vedere i tabelloni delle classi'' Dice Yuuka ricordandosene dopo aver visto un affollamento di studenti. Corriamo in fretta per vedere in che sezione siamo, sperando e pregando di poter trascorrere un anno nella stessa classe. Dopo vari saltelli per riuscire a individuare i nostri nomi da qualche parte, all'improvviso Yuuka dice '' Hotaru! Siamo entrambe nella sezione 2!'' Sono inizialmente felice, poi mi volto verso Hana.

''Io sono nella sezione 1 … '' Sospira guardando il tabellone.

''Però qualcuno che conosco c'è, quindi starò bene … '' Sono triste di non essere più in classe con lei, dopo tutti quegli anni …

Cerco di non pensarci troppo, do ancora uno sguardo ai tabelloni per vedere se c'è qualcuno di mia conoscenza, le sezioni sono 4. Ci sono di persone che conosco solo di vista nelle varie liste delle classi.

Dopo qualche minuto ci vengono a chiamare alcuni insegnanti per la cerimonia di inizio scuola, ci dicono di dividerci per classi, salutiamo Hana e raggiungiamo i nostri compagni di sezione. Passiamo davanti agli altri tabelloni, le sezioni dei senpai del secondo anno sono 3, quelli di terza invece hanno molte sezioni, non riesco nemmeno a vedere fino a che numero. Raggiungiamo la saa dove ora si terrà la cerimonia d'apertura, ci sediamo, all'inizio parliamo tutti fra di noi. Poco dopo la nostra attenzione va sul palco, dove un insegnante, che sembrerebbe proprio il preside, inizia il suo discorso, prevedibilmente noioso. Il mio sguardo passa ad un pianoforte nell'angolo e ciò mi riporta a quella melodia che ho già sentito un paio di volte, se nella mia mente o in lontananza non lo so. Penso che sia la cosa migliore su cui ragionare, per reggere quel discorso. Dopo quello che sembra un secolo, ma che l'orologio appeso alla parete segna come un quarto d'ora, è il turno della rappresentante degli studenti per parlare, una certa Nakamura Misako, mi ricordo di aver letto il suo nome nella lista degli studenti della mia classe. È una ragazza dai capelli neri arruffati, lunghi fino a metà della schiena, è un po' bassa e sembra molto emozionata, più o meno come lo ero io poco fa. Una volta finito anche il suo discorso andiamo tutti nelle rispettive classi. Mi ritrovo ad essere nella terza fila di banchi, alla mia destra c'è Yuuka, alla mia sinistra c'è la rappresentante. Parla sempre con una ragazza davanti a lei, la chiama Rin, lei è bionda e ha i capelli biondo chiaro e lunghi quanto quelli di Hana, li tiene lontani dal volto con un cerchietto. Cerco di parlare con loro, come sta cercando anche Yuuka, è importante fare amicizia. Le trovo entrambe delle ragazze simpatiche. Ad ogni modo riusciamo a conoscerci un po' presentandoci. Come lezioni non è che facciamo molto, ci danno gli orari e ci dicono gli insegnanti che avremo, poi usciamo dalle classi, ci sono davvero tanti alunni.

''Aspetta qui all'entrata, io vado a cercare la classe di Hana!'' Mi dice Yuuka appena usciamo dalla nostra sezione, e mi saluta. Dopo pochi secondi passano pure Misako e Rin.

'' A domani!'' Mi dicono in coro. Passano dei minuti e ormai tutti i corridoi sono deserti. C'è il silenzio Totale.

All'improvviso sento di nuovo quella melodia, ancora quelle note al pianoforte, ma più chiare che mai, mentre io guardo fuori dalla finestra i petali dei fiori dei sakura nel cortile. Percorro il corridoio fino a raggiungere le scale. Quella musica mi porta nel giardino della scuola, proviene dall'altro edificio della struttura, dove entro. Cammino un po' più velocemente, seguendo quel suono, vedo le insegne delle classi dei club, penso venga dall'aula di musica, quella melodia, ma vedendo la classe vuota mi devo ricredere. Comincio a correre seguendo la melodia che mi porta alla sala dell'assemblea dov'ero poche ora fa. Mi trovo davanti la porta chiusa, ma non a chiave ormai sono sicura che lì dentro c'è qualcuno che sta suonando quel piano che ho già visto una volta . Apro lentamente la porta e sul palco vedo un ragazzo, è lui che suona, ha i capelli come quelli di Misako e indossa l'uniforme maschile della scuola. Suona magnificamente .




Angolo dell'autrice

Ciao a tutti, sono AliChan, in questa fan fiction tutti i personaggi sono stati inventati da me, volevo da tempo scrivere la trama per uno shoujo. Diciamo che ciò che ho scritto e che scriverò in questa fan fiction è in parte ( molto in parte) ispirato a ciò che mi succede nella vita reale, perciò volgio ringraziare le mie amiche per avermi ispirato i personaggi di Hana, Yuuka e Rin. Ad ogni modo, questa non è la prima fan fiction che scrivo qui, ne avevo scritta un'altra ( Nomi, Kagerou Days), ma avevo sbagliato a scrivere i dialoghi e anche provandoci non sono riuscita a correggerli, quindi preferisco dire che questa sia la mia prima fan fiction. Non vedo l'ora di continuare con gli altri capitoli! Spero che questo qui intanto vi sia piaciuto! Spero di poter pubblicare il secondo capitolo presto!

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Capitolo 2
*** Senpai-Hiro ***


Capitolo 2

Senpai-Hiro

 

Resto lì ferma come un palo, dimenticandomi di qualsiasi altra cosa. Suona le ultime note e io non so se applaudire i filarmela via prima che mi veda, dire poi che sono, in un certo verso, due cose totalmente opposte quasi totalmente opposte. Ma l'idea che ha la meglio su di me è la seconda e proprio quando lo sguardo di quel ragazzo sta per alzarsi i miei passi risuonano già attraverso la strada opposta rispetto a quella che avevo percorso poco fa, veloci. Raggiungo la porta della mia classe delle superiori, e stento a credere di ricordarmi tutti i corridoi e le scale dopo meno di 24 ore. Guardo fuori dalla finestra, una volta arrivata. Oltre che il cortile della Sakurako, vedo anche il mio riflesso, che dal solito colorito cadaverico è diventato dello stesso colore dei capelli di Ittoki Otoya.

''Hotaru?'' Mi chiama la mia migliore amica '' Cosa ti è successo?''

'' Ci sei passata davanti correndo mentre noi stavamo tornando indietro'' Continua Yuuka '' Ma non ci hai degnate di uno sguardo … sembravi un uragano … ''Rido leggermente a quell'immagine.

''Scusatemi … '' Dico sorridendo.

''Ehi, Hotaru … Perché sei così rossa?'' Mi chiedono le due in coro, con il tono di chi crede di sapere già la risposta ma che voglia solo girare il coltello nella piaga chiedendolo al diretto interessato.

''Ah, non lo so … '' Rispondo vaga '' Credo di aver immaginato di sentire e vedere una persona che in realtà non c'era '' Concludo, ma hanno l'aria perplessa.

''Una persona? E chi sarebbe?'' Mi chiede Hana.

'' Non lo conosco …. ma era un ragazzo … '' Dico guardando il pavimento, noncurante dell'effetto che questa risposta avrebbe su una certa persona lì vicino.

'' Un RAGAZZO!?'' Dice Yuuka shoccata '' Ti sei innamorata il primo giorno di liceo!?'' Sono sicura di aver appena fatto una faccia assurda, anche se non la posso vedere …

''M-Ma che dici!? Cosa vai a pensare!?!?'' Dico io, occhi sbarrati, faccia probabilmente rossa '' Ti ho detto che non credo che ci fosse davvero, probabilmente me lo sono immaginata!!!''

''Non sei così fuori da immaginare le persone, Hotaru … '' Dice Hana, neutrale, e che non aveva avuto in nessun modo una reazione come quella di Yuuka. Dopo poco decidiamo che la cosa migliore da fare è tornare a casa.

Racconto alle altre due quello che credo di aver visto prima che mi vedessero correre via. Mi sembra che stiano a stento trattenendo le risate, che vorrei anche solo sperare che pure questa sia un'illusione.

''A quanto pare la nostra Otaku Hotaru ha trovato il suo Kaoru Hitachiin'' Ride Yuuka e mi si tingono di rosa le guance a quelle parole.

''O Kiba Inuzuka … '' Dice Hana.

''O Armin Arlert … '' Continua Yuuka soffocando le risate.

''O Syo Kurusu … '' Sorride Hana.

''O Yuu Nishinoya … '' Conclude l'altra, a ogni nome sono diventata più rossa.

''Speriamo solo … '' Dicono contemporaneamente guardandosi e io perdo ogni speranza che l'avessero finita '' Che questo ragazzo sia più alto degli ultimi tre!!!'' Concludono il coro e scoppiano in una risata che mi irrita.

'' Se dite questo … '' Dico camminando più velocemente per poi fermarmi davanti a loro indicandole '' Vi basterebbe fosse alto 164 cm?'' Chiedo loro che ora stanno zitte, ma con un aria interrogativa (di nuovo) '' Yuu è alto 159 cm e Syo 161, il più grande quindi è Armin, 163 cm!'' Mi guardano shoccate da tutte queste informazioni di cui sono a conoscenza.

''Ma così … '' Dice Hana '' Sareste alti uguali … ''

'' Esattamente!'' Dico compiaciuta. Non so più cosa dire sinceramente, voglio solo restare in camera mia, sola, a pensare e a ridere su tutto ciò che è successo oggi. Faccio un paio di passi in direzione di casa mia tranquillamente, mi fermo per mezzo secondo e comincio a correre via.

'' Dove stai andando!? Hotaru!!!!!'' Sento gridare Yuuka alle mie spalle. Fortuna che non manca molto a casa mia, non so quanto avrei resistito a correre se fosse stata ancora tanto lontana!

Entro nella mia abitazione e chiudo la porta alle spalle, mi tolgo le scarpe.

'' Sono tornata … '' Dico andando in cucina per versare in un bicchiere un po' di succo di fragola.

''Com'è andato il primo giorno?'' Mi chiede mia madre dopo che io ho bevuto tutto d'un sorso la bevanda rinfrescante e aver appoggiato il bicchiere sul tavolino.

''Benissimo … '' Dico andando verso le scale '' Se non fosse per il fatto che credo di aver cominciato a soffrire di allucinazioni … '' Sospiro, non so se essere ironica o meno. Entro in camera mia, appoggio la borsa sul letto e mi ci siedo vicino, prendo fuori il cellulare e già vedo che ci sono dei messaggi dalle mie due amiche che poco fa ho lasciato per strada con una risposta senza senso. Io li ignoro, non saprei ancora come rispondere, pensandoci non ho dato nessuna risposta a nessuna domanda, ho detto solo una cosa che mi permettesse di scappare.

Ad ogni modo ripenso a quel ragazzo, se dovessi dire se fosse carino o no, direi di si. Ma pensarci senza sapere se è reale o meno sarebbe rischiare di innamorarsi di una persona che non esiste, come è successo con i personaggi che hanno nominato le mie amiche circa un oretta fa. Cerco di non pensarci troppo. '' Se lo vedrò domani … '' Dico con un filo di voce '' Vuol dire che esiste e che mi sono innamorata di lui, tutto qui …'' Chiudo gli occhi e sospiro profondamente. Dopo poco mi rendo conto quello che ho detto '' COOOOSA!?'' Dico urlando, alzandomi in piedi e spalancando gli occhi '' Io non mi sono proprio innamorata di nessuno!'' Dico con un tono di voce un po' più moderato, per paura di venir sentita dai miei genitori. Mi sento la faccia bruciare e mi sembra di vedere tutti i miei personaggi preferiti dei vari anime guardarmi malissimo. Alla fine decido di leggere una fan fiction, intanto non abbiamo compiti per domani, è come un giorno in più di vacanza e fino a che c'è il tempo libero meglio approfittarsene! Sento il cellulare trillare molto spesso, ma i messaggi sono sempre quelli sempre dalle stesse persone, messaggi della serie “ Ma quindi ti sei innamorata!? Descrivimelo, voglio sapere se è accettabile o meno!” da parte di Yuuka, oppure “ Sai che non lo diremo a nessuno, è a questo che servono le amiche !” da parte di Hana. Sono pure costretta a chiudere il cellulare!! Mi deprimo al pensiero del domani pieno di quelle domande, ma fatte dal vivo! La serata la passo a (ri)leggere manga. Vado a dormire alle undici di notte.

Sento un rumore ormai familiare, l'ho già sentito precisamente 24 ore fa. La sveglia. Mi alzo e mi stiracchio, tutto come ieri, solo che oggi non è più il primo giorno di scuola, ma il secondo. Accendo il cellulare e la prima cosa che leggo è “ 99 messaggi non letti” . Ma stiamo scherzando!? Cerco di far finta di non aver visto niente, tanto sarebbero messaggi ripetitivi. Ma questo effettivamente vuol dire che tengono a me, non ci vogliono 99 messaggi per dimostrarmelo, è anche per questo che voglio un mondo di bene, alle mie amiche! Cercherò di accontentarle almeno descrivendo loro com'era lui. Ma non posso certo ammettere che mi piaccia se non sono sicura che esista, e anche se ci fosse stato davvero ad ogni modo non lo conoscerei, dire che mi piace sarebbe un po' avventato.

Quando incontro Yuuka sulla via di scuola mi chiede subito '' Perché non hai risposto ai miei messaggi!?'' Io sospiro, rassegnata ma allo stesso tempo trovo che si la cosa giusta risponderle non cambiando argomento.

'' Lo so, lo so! Questa mattina ho acceso il cellulare e ne ho letti alcuni'' Dico io cercando di calmarla '' Erano troppi per leggerli tutti questa mattina!'' La anticipo, conoscendola sapevo che si sarebbe arrabbiata per la parola “alcuni” '' Vuoi che te lo descriva, no?'' Lei annuisce speranzosa ''Te lo descriverò quando ci sarà anche Hana, sarebbe un po' noioso per me descriverlo per due volte''

''Okey … '' Dice, penso che non si fidi di me.

''Giuro che te lo dirò appena vedremo Hana a meno che non ci sia troppa gente intorno'' Dico a mo' di saluto militare di Shingeki no Kyojin. Il fato vuole che da lì a pochi minuti troviamo Hana che ci sta aspettando all'incrocio dove una è la strada per andare a scuola, un'altra è quella per andare a casa della mia migliore amica e l'ultima è quella che stiamo percorrendo io e Yuuka, e in giro non c'è un anima.

''Ma che coincidenza!'' Dice la ragazza accanto a me.

''Ancora dubiti della mia parola!?'' Le chiedo recitando un po', facendola sembrare un cosa più tragica di quanto non sia, Hana ci guarda confusa quando la raggiungiamo '' Non metto in mezzo gli anime se non sono completamente seria!'' Dico, ma alla fine mi scappa una risata.

''Ehm, di cosa state parlando?'' Ci chiede Hana sempre più confusa.

'' Questa qui ora ci descriverà com'era fatto il misterioso pianista di ieri … '' Dice Yuuka ridendo.

''Ahhh, capito. Ok!'' Dice Hana soddisfatta almeno quanto l'altra ragazza, e questo mi da un po' di fastidio.

''Duqnue …. Aveva i capelli come Misako, solo più corti naturalmente, e da dove mi trovavo non potevo certo capire quanto fosse alto … Questo è tutto!'' Dico io, che ho rubato la soddisfazione alle mie amiche, per aver spiegato tutto in due parole, mentre loro si aspettavano qualcosa di più.

''Otaku Hotaru, Hana non la conosce Misako, quindi dovrai descriverlo per bene...'' Yuuka trova la via di scampo.

''Dai, è la rappresentante degli studenti del primo anno, l'ha vista anche lei!'' Continuo io ridendo.

''Quindi ha i capelli neri e un po' arruffati?'' Mi chiede Hana, io annuisco.

''Ma non sai nemmeno di che anno fosse?'' Interviene Yuuka, faccio segno di no questa volta.

All'entrata troviamo Rin e Misako e le presentiamo a Hana, a loro non ho detto niente riguardo a quello che è successo ieri.

''Via andrebbe di accompagnarmi in 2-3 oggi per favore?'' Ci chiede la rappresentante '' Mio fratello si è dimenticato a casa il suo bento'' Dice dando un veloce sguardo all'orologio '' Fra poco iniziano le lezioni, non ho tempo per darglielo ora...'' Continua seccata '' Che ne dite se andiamo all'ora di pranzo?'' Noi annuiamo tutte.

''Andrà bene per imparare la struttura della scuola!'' Dice Yuuka.

''Bene, ci vediamo fra un po', noi ci incamminiamo già verso la nostra classe!'' Ci dice Rin.

''A dopo!'' Dico io.

'' Misako Nakamura ha un fratello?'' Dice Yuuka con un tono di voce di chi vuole sapere di più '' E il nostro pianista misterioso somiglia tanto alla rappresentante del primo anno secondo le parole della nostra qui presente Otaku Hotaru!'' Sento ancora una volta le guance diventarmi rosse, ho come l'impressione che durante quest'anno scolastico succederà spesso questa cosa...

''Potresti palare a voce un po' più bassa per favore?'' Chiedo con riluttanza '' Sai com'è … Siamo nel cortile della scuola …'' Continuo andando verso l'entrata dell'edificio.

'' Scusa, scusa!'' Dice lei ridendo e seguendomi.

''Ci vediamo all'ora di pranzo allora'' Dice Hana, quando siamo già nella atrio, entrando in un altro corridoio.

'' Bye Bye!'' La saluta Yuuka '' Non vedo l'ora di sapere se il ragazzo di cui si è innamorata Aoki Hotaru sia Nakamura di cui non sappiamo il nome!'' Continua guardando il soffitto mentre commina.

'' Ti spiacerebbe tenere i tuoi pensieri per te?''Le chiedo seccata '' Oppure non ti avviso se stai andando addosso a qualcuno o per cadere dalla scale! Distratta come sei ora!'' Dico guardando il pavimento, all'esatto contrario della mia amica.

Oggi un po' di lezione la facciamo. La prima ora è quella di matematica, una materia che non mi è mai particolarmente piaciuta, ma che bisogna affrontare per un motivo a me sconosciuto … Ad ogni cambio d'ora Yuuka mi ricorda sempre “ cosa dobbiamo fare all'ora di pranzo” e io rispondo sempre con un sospiro di rassegnazione. Alla fine l'ora del pasto arriva.

''Andiamo!'' Dice Yuuka alzandosi appena suona la campanella.

''Ok!'' Dice Misako prendendo fuori dalla sua borsa due bento. Anche noi prendiamo i nostri, scendiamo le scale e ci ritroviamo nell'atrio dove incontriamo Hana. '' Da questa parte!'' Ci dice Misako, indicando il corridoio opposto rispetto a quello dove si trova la classe della mia migliore amica '' La sua classe è proprio alla fine del corridoio!'' C'è un grandissimo via vai di gente, all'improvviso vediamo che Misako si è fermata davanti a un aula, guardo in su, l'insegna dice 2-3, entriamo seguendo la rappresentante, ci troviamo davanti la cattedra e la lavagna ( con altra matematica). La nostra guida si dirige verso un ragazzo alto e con i capelli castano scuro.

'' Scusa Yamaguchi-Senpai! Dov'è mio fratello?'' Chiede al ragazzo.

''Ah, tu sei la sorella minore di Nakamura... Lui è andato un attimo al bagno'' Dice il ragazzo guardando un attimo il banco vicino al suo '' Dovrebbe tornare fra poco'' Poi iniziano a parlare dell'inizio dell'anno, pare che si conoscessero già da parecchio tempo, io guardo il banco che si suppone sia del fratello maggiore di Misako, sopra ci sono degli spartiti, che non sia davvero lui il ragazzo che ho visto ieri!?

'' Misako?'' Sento una voce maschile provenire dalla porta '' Che ci fai qui?'' Continua la voce, io non ho il coraggio di confermare o di smentire i miei dubbi, continuo a guardare il banco.

''Hotaru, è lui?'' Sento Yuuka che mi sussurra all'orecchio.

''Hiro! Ti sei dimenticato il tuo bento sul tavolo in cucina!'' Dice Misako arrabbiata.

'' Grazie Misako, fortuna che non sono rappresentante degli studenti del secondo anno, eh?'' Dice lui ridendo un po'.

'' Sarebbe una disgrazia se lo fossi!'' Dice la mia compagna di classe scandendo bene ogni lettera.

Poi succede una cosa che non ho previsto, ma che avrei dovuto prevedere. È una cosa normalissima che una persona per mangiare il pranzo si sieda al proprio banco, e da quel banco non ho ancora distolto lo sguardo. Quindi ora posso confermare con assoluta certezza che il ragazzo che ieri ho visto suonare il pianoforte, è proprio davanti a me proprio in questo momento. Incrocia il mio sguardo e io nascondo il volto con la mia scatola del pranzo, sono ancora una volta rossa.

''Bene io ho assolto il mio dovere, torno nella nostra aula!'' Dice Misako uscendo dalla classe, io la seguo a ruota, sempre nascondendomi dietro il bento. Camminiamo fino alla nostra classe tutte quante, poi io esito sulla soglia.

'' Voi entrate pure'' Dico a Rin e Misako '' Mi sono ricordata che devo dire una cosa a loro due'' Continuo rivolgendomi a Yuuka e Hana, andiamo sul tetto della scuola.

''ERA DAVVERO LUI!?'' Mi chiede Yuuka dopo essersi accertata che in giro non ci fosse nessuno. Io annuisco timidamente.

''IO STAVO SCHERZANDOOOOO!!!!'' Continua con un tono che sembra quello della disperazione, ma non riesco a dare un motivo a questo tono.

'' Quindi alla fine, Hotaru, hai trovato l'amore al liceo, no?'' Mi chiede Hana sorridendo, io all'inizio esito ma poi ricambio con un sorriso imbarazzato ma ad ogni modo che conferma. Anche se non so se tutto ciò potrà mai andare a buon fine, oggi penso di essere arrossita troppe volte per poter dire di non provare nessuno interesse nei suoi confronti. Mi ha colpito da quel magico momento, quando sono stata completamente trascinata in un altro mondo dalla sua musica, e l'effetto che il suo sguardo ha avuto su di me ha confermato quello che in primo luogo pensavano le mie amiche, e che in secondo luogo pensavo anche io, credo proprio di essermi presa una bella cotta, per questo Nakamura-Senpai, Hiro.


 

Angolo dell'autrice

Ok, so di aver messo solo questa mattina il primo capitolo, ma forze impreviste a quelle ore mi hanno convinta a pubblicare oggi anche il secondo capitolo. Inizialmente pensavo di pubblicarli settimanalmente, ogni lunedì magari. Ma quando, dopo cena ho visto 19 visualizzazioni e una recensione, non potevo crederci, ero al colmo della gioia, quindi vorrei ringraziare tutto coloro che hanno ritagliato un po' di tempo libero per leggere il primo capitolo, compresa la mia migliore amica Hana-Chan ( la chiamo così anche nella realtà XD) che continuo a ringraziare anche per ispirare il personaggio della migliore amica di Hotaru, e ringrazio anche Umi_chan, che ha recensito! Spero che anche questo capitolo possa piacere a chi ha già letto il primo, nonostante questa sia una storia inventata durante un ora di supplenza a scuola ispirandosi un po' ( ripeto anche questa volta MOLTO un po') alla vita reale. Parlando del capitolo è venuto un po' più lungo di quanto mi aspettassi... Il prossimo credo che lo pubblicherò il prossimo lunedì...Un ultima cosa che ho dimenticato di scrivere nello scorso '' Angolo dell'autrice'' mi volevo scusare per aver messo così tante citazioni di personaggi di anime, immagine che in parte dev'essere una seccatura leggere nomi di personaggi o di anime che non siconoscono, ma non ne potevo far a meno ....Dunque ....  Vi saluto tutti e spero che questa fan fiction vi possa far ridere un po'!

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Capitolo 3
*** A casa Nakamura, riunione di classe ***


Capitolo 3

A casa Nakamura, riunione di classe

 

Suona la sveglia per la settima volta, già, è passata una settimana da quando ho iniziato la scuola. Da quando ho scoperto che il “pianista misterioso”, come lo chiamava Yuuka, esiste, ogni volta che lo vedo, cosa che succede molto di rado, mi nascondo sempre dietro il mio bento, se non ho il bento a portata di mano, mi nascondo dietro ad Hana, che è più alta. Ma se siamo in classe e io lo vedo passare nel corridoio o mi metto a guardare fuori dalla finestra o inizio a scrivere sul quaderno come se non ci fosse un domani.

Questa mattina appena mi siedo al mio posto in classe sento Misako, accanto a me sospirare profondamente.

''Cosa succede?'' Le chiede Yuuka '' Tuo fratello si è dimenticato ancora il suo bento?'' Chiede, e sospiro pure io, perché deve dire le cose che casomai dovrei dirle io, ma che ad ogni modo non direi mai così apertamente, e visibilmente speranzosa.

'' No, no … '' Dice con un tono di voce stanco '' Perché me lo stai chiedendo ogni giorno?'' Chiede guardandola.

'' Nessuno motivo in particolare … '' Sorride Yuuka '' Vero Hotaru?'' Mi chiede, perché mi deve mettere in mezzo, in non cerco di far capire a tutti i miei segreti, perché lei invece vuole questo? Io mi limito a fare di non con la testa e poi lasciarmi cadere sul banco.

'' Quello che mi secca'' Sento dire la rappresentante '' Beh, è che nonostante abbiamo cominciato la scuola da un po', ma non riusciamo ancora a riconoscerci fra di noi … Dobbiamo fare qualcosa a riguardo … '' Conclude battendo il pugno sul suo banco.

'' E cosa pensi di proporre?'' Le chiede Rin.

''Una riunione di classe!'' Dice Misako entusiasta '' Chiederò al professore se potrò prendere un po' dell'ultima ora e della pausa pranzo per parlarne con la classe'' Io alzo la testa per seguire un più attentamente il discorso, non aveva tutti i torti. Proprio pochi minuti dopo entra il professore di giapponese in classe, e appena tutti i nostri compagni si sono seduti ai propri banchi, lei alza la mano, e in piedi chiede '' Professore! Chiedo di poter parlare!'' Tutti sono un po' shoccati da questa domanda improvvisa.

'' Cosa succede, Nakamura?'' Chiede l'insegnante.

'' Vorrei chiedere il permesso di prendere gli ultimi minuti dell'ultima ora per esporre un problema alla classe, un problema che necessita di essere risolta!'' Dice lei senza una piega.

'' Va bene, se è davvero una cosa così importante …'' Dice il prof aprendo il libro e cominciando a scrivere sulla lavagna.

'' Lo è …'' Dice la mia vicina di banco in un sussurro sedendosi.

Le ore passano, devo dire che nessuna delle materie previste per oggi sono particolarmente interessanti, anzi rischio di addormentarmi varie colte, a al pensiero che il lunedì sarà così ancora parecchie volte mi sento ancora più stanca. Tengo la testa appoggiata sul dorso della mano destra, scruto costantemente l'orologio, ogni volta che devo scrivere sbuffo, perché devo per un attimo sacrificare il mio appoggio e dedicare la mia attenzione a qualcos'altro. Ora mancano cinque minuti all'inizio della pausa pranzo.

'' Misako!'' Sussurro alla mia vicina '' Manca poco, perché non chiedi se puoi iniziare a esporre l'argomento?''

'' Si, si ….'' Dice il professore '' La lezione è finita, la signorina Nakamura può parlare di questo problema, non c'è bisogno di affrettare la cosa, signorina Aoki'' Mi dice. Che figura.

'' Mi scusi … '' Dico guardando il quaderno pieno di kanji. La mia amica dai capelli neri va alla cattedra e comincia a parlare.

''Ok, siamo una classe da una settimana ormai, ma nonostante ciò, sappiamo solo i nomi dei nostri amici'' Dice squadrando bene ciascun componente della nostra sezione '' Negarlo è inutile! Dobbiamo ammettere che siamo una classe che non sembra voler conoscersi'' Dice, alcuno ragazzi in ultima fila ridono, altri sbuffano '' Ok! Harada Satoru! '' Chiama un ragazzo che è nella fila dietro la nostra '' Stai ridendo! Vuoi forse dire che sai il nome della ragazza davanti a te? Basta solo il cognome!'' Quel ragazzo smette di ridere. Non credo che sappia il cognome di Yuuka.

''Ehm, Nakajima … ?'' Dice Harada dubbioso. La rappresentante sembra voler correggerlo.

'' No! È NAKANO!'' Dice la mia amica vicino a me girandosi seccata'' Sono Nakano Yuuka!''

''Come volevasi confermare … '' Dice Misako.

''Senti Nakamura, tu sei la rappresentante, ovvio che li devi sapere i nomi!'' Dice l'amico di Harada.

'' Sbagliato, le rivalità parte proprio dal non conoscersi!'' Dice seria la ragazza dalla cattedra '' Se invece impariamo a conoscerci, vedremo anche i lati positivi di ognuno di noi e ci apprezzeremo! E sono sicura che nessuno di voi vuole litigare durante tutto quest'anno scolastico, anche agli insegnanti seccherebbe! Quindi …. '' Dice prendendo in mano un gesso '' Pensavo che fare una riunione di classe sarebbe la cosa migliore'' Comincia a scrivere qualcosa sulla lavagna '' Ognuno di voi potrà proporre qualcosa da fare a proposito!'' Ha scritto un indirizzo e la data di questo sabato sulla lavagna '' Fidatevi, funzionerà, nella classe di mio fratello hanno fatto così e ora sono tutti amici!'' Ora indica quello che ha appena finito di scrivere '' Riunione di classe questo sabato a casa mia … per le quattro e mezza di pomeriggio'' Dice aggiungendo l'ora che si era dimenticata. Tutti iniziano a borbottare ma alla fine della pausa pranzo tutti confermiamo la nostra presenza.

'' Sei sicura che tu possa ospitarci tutti?'' Le chiedo, lei sorride.

''Certamente!'' Dice decisa ''A casa nostra c'è una stanza dove c'è solo un piano, lo suona mio fratello, sai?'' Mi chiede.

'' Si … '' Dico senza nemmeno pensarci, poi realizzo che ho dato una conferma quando avrei dovuto dare una negazione o una risposta stupita '' Volevo dire … ah, si?'' Cerco di correggermi ridendo un po'. Lei annuisce.

''Se spostiamo un po' il piano e mettiamo tante sedie … ''Dice lei speranzosa '' Penso proprio che si possa fare … ''

E così i giorni passano e quando vedo Hiro, uso sempre il mio infallibile bento e le mie infallibili amiche per nascondere me e le mie guance rosse.

''Una riunione di classe?'' Ci chiede Hana, quando, non sapendo di cosa parlare sulle via di ritorno quel venerdì, tiriamo fuori quell'argomento.

''Si, a casa Nakamura!'' Sorride ( maliziosa) Yuuka.

'' Quindi vedrete quel senpai!'' Continua Hana.

''Si, e la nostra Hotaru penso proprio che si confesserà!'' Ride l'altra. Non so cosa ci trova di tanto divertente, specialmente lei, e farmi cambiare colore delle guance!

'' Uff, è vero che andiamo a casa loro!'' Cerco di poter dire qualcosa anche io a riguardo ''Ma è una cosa di scuola, e poi non è mica detto che lui ci sia mentre noi facciamo l'assemblea!'' Concludo.

'' Dettagli'' Dice Yuuka, una risposta tipica della mia amica quando non vuole dar ragione agli altri.

''Ad ogni modo, Hotaru... '' Dice Hana '' Se ci dovesse essere, magari quando state prendendo una pausa dalla riunione, cerca di non fare la bella statuina rossa, ma vedi di parlargli... ''

''Vedrò quello che posso fare … '' Sospiro.
 

24 ore dopo

 

''Quindi è oggi! Mi raccomando Hotaru!'' Mi saluta Hana.

''Bye bye!'' Dico ad entrambe le mie amcihe.

Arrivo a casa e bevo il mio solito bicchiere di succo di fragola, che adoro. Vado in camera mia, con 'idea di fare i compiti, ma appena chiudo la porta dietro di me, mi accorgo che per questa riunione non è necessario andare in divisa scolastica, quindi potrei vedere di vestirmi meglio che posso. Chiede a Yuuka tramite un messaggio cosa indosserà.

'' Ti prego, non metterti nessun cosplay!'' Questa è la sua unica risposta. Non le rispondo nemmeno, seguirò il mio istinto, ha sempre funzionato …. durante le verifiche o cose del genere … per quanto riguarda i ragazzi, le altre mi hanno impedito di seguire il mio istinto, quindi non sono mai riuscita a dire a Ren quello che provavo per lui, ma pensare a queste cosa attualmente è l'ultima cosa che voglio. Non c'è il minimo motivo per il quale io dovrei pensare ai miei amori passati, devo pensare al futuro, e il futuro di cui sto parlando comincia oggi alle quattro e mezza.

Alla fine opto per una t-shirt bianca con il disegno di un panda, un paio di jeans neri, delle convers blu per far in modo che si abbinino con la mia adorata felpa blu, con il simbolo delle '' Ali della Libertà'' del Corpo di Ricognizione di Shingeki no Kyojin sulla schiena.

Per l'andata mi porta mia mamma, mi scarica davanti al cancello '' A più tardi!'' Mi dice, e va via. Suono al campanello, il giardino di casa loro è molto carino, tradizionalmente giapponese. Proprio mentre sto ammirando gli alberi e le piante mi rendo conto che ora non ho più nessun bento dietro il quale nascondermi, e non credo che Yuuka sia già arrivata, quella è sempre in ritardo, mi chiedo come abbia fatto ad essere in orario durante questi primi giorni di scuola, alle medie arrivava sempre che stavano già chiudendo il cancello. Pensare alle medie non mi aiuta a sdrammatizzare la situazione. Vedo la porta della casa aprirsi davanti a me, e si presenta ad aprirmi una figura familiare, ma non è quella che speravo che fosse, data la situazione, no! È proprio Nakamura Hiro!

'' Ah, ciao! Sei una compagna di classe di mia sorella?'' Mi chiede sorridendo, io annuisco, lui esce di casa e mi viene ad aprire il cancello '' Entra, prego!'' Non mi aveva ancora mai rivolto la parola prima d'ora, mi sembra gentile.

''Ehm, g-grazie … '' Dico ragionando su come dovrei chiamarlo '' …. Senpai …. '' Spero di aver fatto la scelta giusta … Ad ogni modo entro, cercando di guardarlo in faccia mentre gli parlo, per buona educazione. Mi incammino verso la porta di casa, seguita da Hiro. Esito sulla soglia, mentre lui mi supera.

''Entra pure … '' Mi dice quando è già entrato.

'' Con permesso … '' Dico togliendomi le scarpe, il lato dandere che uso con le persone che conosco appena o non conosco esce del tutto allo scoperto, in realtà io sono una totale dandere se mi si dovesse definire nei caratteri anime.

'' Hotaru! '' Sento la voce di Misako venire da una stanza, poi la vedo uscire e venirmi incontro, sorridente '' Ciao! Dato che sei la prima, puoi scegliere che pantofole usare !'' Dice indicando una lunga fila di ciabatte accanto all'entrata, la cosa mi stupisce un po', ce ne sono di tutti i colori e con tutti i disegni possibili immaginabili, ne prendo un paio semplice, solo blu, in modo che anche quelle possano abbinarsi alla mia felpa. '' Sei arrivata così presto che non ho nemmeno finito di preparare …'' Dice un po' imbarazzata '' Ti spiacerebbe aiutarmi mettendo le sedie mentre io finisco di cucinare i dolci?'' Io faccio cenno di si con la testa. '' Dunque le sedie sono al piano di sopra '' Ma non riesce a finire la frase.

'' L'accompagno io'' Dice Hiro sorridendomi, mi fa strada al primo piano e in una stanza dove ci sono solo che sedie ammassate, io resto un po' shoccata '' Quando ero piccolo i miei genitori delle sere invitavano dei parenti, io suonavo il piano'' Mi spiega prendendo una sedia, ne prendo una anche io.

'' Capito …'' Dico io, uscendo dalla stanza e portando la sedia in corridoio fino alla stanza dove c'è il pianoforte.

''In quanti siete in classe?'' Mi chiede

'' 17 '' Rispondo io.

'' Allora ancora 15 sedie'' Dice lui uscendo dalla stanza '' Misako, vengono tutti vero?'' Chiede alla sorella.

''Siiii'' Sento gridare la rappresentante dalla cucina. Ci dirigiamo ancora verso la stanza delle sedie.

'' Sai, hai un'aria familiare … '' Mi dice una volta entrato.

'' Ho accompagnato Misako nella tua classe il secondo giorno di scuola'' Dico cercando di nascondere il volto rosso con lo schienale della sedia che ho preso.

''Ah, è vero!'' Dice ridendo '' E come ti chiami?'' Mi chiede.

'' Aoki Hotaru'' Rispondo semplicemente, poi per un po' non parliamo e io cerco disperatamente un argomento di conversazione '' Ehm … Senpai …. '' Dico con un filo di voce mentre sistemiamo il terzo paio di sedie nella stanzia dove terremo l'assemblea. Sono quasi sicura di aver trovato qualcosa di cui parlare, ma sono altrettanto sicura che lui non mi abbia sentito.

'' Si? Ti serve qualcosa?'' Mi chiede invece.

''Ehm … Misako in classe ha detto che nella tua classe avete fatto la stessa assemblea che facciamo noi oggi, come si struttura?'' Si, è l'idea migliore che mi è venuta in mente.

'' Lo vedrai da te, non bisogna preoccuparsi di questo'' Mi dice lui mentre saliamo le scale.

''Ok … '' Dico io, speravo la conversazione sarebbe potuta durare un po' di più.

''Però … '' Dice lui prendendo una sedia dopo di me '' Mi sembra di averti già vista da qualche parte ancora prima di quella volta del bento … '' Ora non so davvero cosa dire, non so quanto sia il caso di dirgli che l'avevo visto suonare il piano il primo giorno di scuola nella sala della cerimonia d'apertura, e poi mi sembrava che non mi avesse vista!

''Davvero? E dove?'' Gli chiedo cercando di mantenere una certa naturalezza e non voltandomi indietro portando la sedia.

'' Non lo so … '' Sento dirgli dietro di me ''Me lo sento e basta … '' Io arrossisco e mi nascondo con lo schienale della sedia anche se non mi può vedere in faccia.

Quando appoggiamo l'ultima sedia nella stanza entra anche Misako '' Wao, bravi! Tenete! '' Dice porgendoci un bicchiere di succo rosso a testa.

'' Succo di fragola!?'' Dico io riconoscendo quella bevanda che assaggio ogni giorno quando torno da scuola.

''Si! Ti piace?'' Mi chiede la mia compagna di classe.

''Lo adoro!'' Dico bevendone un sorso. Poco dopo io mi accorgo di comportarmi in maniera molto più naturale di poco fa, e tutto grazie a del succo di fragola. Rido un po' a quel pensiero.

'' Beh, allora io vado a finire i dolcetti … '' Conclude uscendo dalla stanza. Quindi ora ci siamo di nuovo solo io e lui.

''Beh, ti dispiacerebbe se io suonassi qualcosa?'' Mi chiede avvicinandosi al piano.

'' Per me va bene'' Dico io sedendomi su una delle sedie che abbiamo sistemato in cerchio e ripensando a quella melodia del primo giorno di scuola, non vedo l'ora di sentirlo suonare ancora. Lui inizia a suonare e con mia grande sorpresa mi accorgo che quella che sta suonando è proprio la melodia di quel giorno. Esattamente quella.

'' TI è piaciuta?'' Mi chiede una volta finito di suonare, sorridendo.

'' Si, molto … '' Dico in tutta sincerità '' L'hai composta tu?'' Gli chiedo.

'' No … '' Dice scuotendo la testa '' Ho trovato questi spartiti diversi anni fa, mentre con mia sorella cercavo delle foto in soffitta, mi è sembrata carina quindi l'ho provata a suonare e mi è piaciuta ancora di più'' Sorride, ancora e come sempre, a ogni suo sorriso ho l'opportunità di conoscerlo un po' di più, e quello che penso non cambia, anzi, mi piace sempre di più.

'' Capisco … '' Dico ricambiando quindi il sorriso. Pochi secondo dopo scatta il campanello, lui si alza e va ad aprire, io lo seguo e una volta in corridoio vediamo che Misako è già lì facendo entrare Rin. La rappresentante tiene in mano un vassoio con dei dolci con un equilibrio assurdo, infatti l'amica glielo prende appena prima che cada.

'' Sembrano buoni!'' Dice guardandoli.

'' Ciao!'' Dico io andandole incontro. Anche lei ci saluta.

Poco dopo arrivano anche tutti gli altri e in questo lasso di tempo, parlando con le mie due compagne di classe ho modo di scoprire che l'orario era stato spostato di un quarto d'ora e che Yuuka si era dimenticata di avvisarmi.

'' A proposito di Yuuka … '' Dice Misako quando nella stanza siamo già tutti presenti tranne la mia amica delle medie, anche Hiro parteciperà alla riunione, per aiutarci a trattare l'argomento da vari punti di vista, penso, dato che la sua classe ha già fatto quest'assemblea l'anno scorso '' Hotaru, è normale che sia così in ritardo?'' Mi chiede.

'' Si'' Dico semplicemente.

'' Allora possiamo iniziare?'' Mi chiede, do la stessa risposta. Dopo dieci minuti dall'inizio sentiamo il campanello, io sospiro, è sempre stata una ritardataria. Rimane persino sorpresa dal fatto che ci siano già tutti, si siede nel posto vuoto vicino a me.

Durante l'assemblea ognuno fa una piccola presentazione, non dico di essere un Otaku solo perché intravedo lo sguardo fulminante e minaccioso della mia amica accanto a me, ma credo che la mia felpa con le ali della libertà sulla schiena dica già tutto. Dopo ogni presentazione chi ha dei commenti li dice e così capiamo il modo di pensare di ognuno, ci spiega Hiro. Alla fine mangiamo i dolcetti che ha preparato Misako, sono davvero buoni.

Il ritorno lo faccio a piedi, con Yuuka al mio fianco.

''Allora, com'è andata?'' Mi chiede quando abbiamo svoltato il primo angolo.

'' In che senso?'' Le chiedo io.

''Dai, lo so che sei arrivata un quarto d'ora prima!'' Mi dice, io devo avere una faccia shoccata in questo momento '' E lui c'era, quindi in teoria dovresti aver avuto l'occasione di parlargli, guai a te se l'hai sprecata!!''

''Come cavol-'' Cerco di chiederle chi le avesse detto che ero arrivata presto.

'' Non ti ho detto apposta che l'orario era stato spostato! Sono un genio, vero?'' Magari avessi io un'autostima così alta, sono la negatività fatta a persona invece.

'' G-Grazie … ?'' Dico io incerta.

'' Di nulla!'' Dice soddisfatta '' Allora racconta, racconta!'' Le dico tutto generalmente, non voglio raccontarlo come se fosse un fatto epico, pieno di aggettivi e chi più ne ha più ne metta '' Tutto qui?'' Mi chiede alla fine del resoconto.

'' Tutto qui!'' Rispondo io sorridendo, e pensando a quanto può essere diverso l'effetto di una stessa storia semplicemente raccontandola in altre parole.

'' Allora a lunedì!'' Mi dice una volta arrivata al bivio e ora ho tutto il diritto e la libertà di ascoltare un po' di musica per conto mio. Alzando lo sguardo per vedere le prime stelle che compaiono in quel cielo primavera, sorrido. Oggi ho avuto davvero l'opportunità di parlare con il ragazzo che mi piace, comincio a ragionare seriamente sul fatto se questo sia il mondo reale o solo uno dei miei assurdi sogni, sto provando una gioia incontenibile, e con la musica a tutto volume negli auricolari inizio a correre per poi fare un salto dopo pochi passi sulle strisce pedonali, strada deserta, per atterrare sull'altro marciapiede, e così faccio per ogni attraversamento stradale, fino a quando raggiungo casa mia. Di sera, da sola nella mia camera, seduta alla scrivania, aggiorno il mio diario, cosa molto rara, ma che è diventata più regolare dall'inizio delle scuola, sono sicura che occuperò molte pagine raccontando tutto quello che è successo oggi in ogni dettaglio.


Angolo dell'autrice

Ecco il terzo capitolo!!E mi è venuto particolarmente lungo.... Le fan fiction o mi vengono troppo corte o troppo lunghe ... Comunque in questa settimana mi sono venute in mente un sacco di idee per questa fic, diciamo che per i prossimi tredici capitoli so di cosa parlare, sopratutto per il finale di stagione, sarà un gran finale! E poi scriverò anche una seconda serie, solo che ora come ora non ho le idee molto chiare per quella ... Ma pensiamo al presente! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e mi metto subito all'opera con il quarto! Quindi, al prossimo lunedì!

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Capitolo 4
*** Cosa vuol dire essere un Otaku, segui le tue passioni ***


Capitolo 4

 

Cosa vuol dire essere Otaku, segui le tue passioni

 

 

Come a ogni lezione noiosa, sono seduta al mio posto, con il mio gomito sinistro appoggiato sul banco e la testa appoggiata sul polso, prendendo si e no qualche appunto. La materia in questione è matematica, presto ci sarà la prima verifica e quindi quella che si preannuncia sarà una lezione lunga e noiosa nella quale il professore tenterà di riassumere in qualche modo tutto quello che abbiamo fatto fino ad adesso in un ora. La maggior parte del tempo guardo fuori dalla finestra, ci sono ancora un po' di petali di ciliegio che volono nel cortile di quella scuola. Oltre a quello guardo anche l'orologio e ogni volta mi sembra che nessuna lancetta si sia minimamente mossa. Quello che io sto considerando come un secolo l'orologio lo segna come un minuto, e quando mancano dieci secoli alla fine della lezione succede una cosa che non avevo previsto.

'' Nakamura'' Chiama l'insegnante '' Puoi distribuire questi fogli alla classe?'' La ragazza alla mia sinistra risponde alzandosi e andando alla cattedra. Prende la pila di fogli e da un foglio a studente, intanto il professore inizia a spiegare di cosa si tratta '' Come saprete in questa scuola sono preseti diversi club, l'adesione ad uno di questi non è obbligatoria'' Dice mentre anche io ricevo il mio foglio '' Ma sarebbe gradita, potrete dimostrare di dedicarvi a qualcos'altro in contemporanea con lo studio e farete un'ottima figura, alla fine dell'anno presenterete il vostro lavoro davanti a tutte le classi'' Io osservo il foglio, è una cosa molto semplice, scrive solo “ Io, …........ chiedo l'autorizzazione di entrare a far parte del club di ….............” Poi ci sono degli spazi per la firma dello studente e per quella di un genitore, dopo c'è una linea, dove scrive il rappresentante del club, per accettare o rifiutare la richiesta. Io sospiro, sapevo che c'erano i club, ma non ci avevo minimamente pensato, sarebbe bello provare ad entrare nel club di musica, potrei anche io imparare a suonare il piano... '' Ma ci sono delle condizioni per alcuni club!'' Dice il professore '' Se per esempio volete entrare a far parte del club di musica dovete sapere suonare già uno strumento'' Beh, questa non ci voleva, sarebbe stato bello, ma mi resta sempre la mia amata pallavolo '' E per quanto riguarda i club, di qualche sport'' Io gioco a pallavolo da anni '' Oltre a dover conoscere almeno le basi, dovreste aver partecipato al torneo delle medie'' E ciao ciao al club, insomma, la scuola aveva un budget limitatissimo, non siamo riusciti a fare le maglie e quindi non potevamo certo andare al torneo... '' E questo è tutto'' Ma proprio quello i club nei club a cui volevo aderire non posso entrare a far parte!? Ho la faccia schiacciata sul banco per lo shock. Non può essere vero, cosa dovrei fare ora? Ecco la mia solita fortuna … '' Consegnateli entro la fine della settimana per favore, potete darli direttamente ai rappresentanti'' Conclude, e dopo pochi secondi trilla la campanella, quindi ora c'è la pausa pranzo, ma io non alzo minimamente lo sguardo dal legno del mio banco.

''Ehm, Hotaru, che ti prende?'' Sento dirmi dalla rappresentante.

''Non. So. A. Quale. Club. Aderire.'' Dico in modo robotico '' E. Voglio. Aderire. Ad. Un. Club''

'' Ah, già alle medie il club di pallavolo … '' Dice Yuuka dal suo banco.

'' Alle medie... '' Dico io pensando a tutti quegli allenamenti e alle nostre facce quando abbiamo saputo che non avevamo abbastanza soldi per le maglie, che budget di schifo aveva quella scuola.

'' Senti, che ne dici di andare da Hana per la pausa pranzo?'' Mi chiede Yuuka '' Magari così ti torna il buon umore!'' Annuisco, prendo il bento e mi alzo. Scendiamo le scale e raggiungiamo la sua classe.

'' Quello di teatro!'' Ci dice Hana quando le chiediamo in che club ha intenzione di entrare. Penso che forse dovrei anche io entrare in quel club, ma sento che posso scegliere di meglio.

'' E tu, Yuuka?'' Chiedo all'altra mia amica.

'' Forse quello di letteratura... '' Dice lei pensando '' Ma non lo so...''

'' Io entrerò in quello di lingue occidentali!'' Dice Misako sulla soglia della classe.

''Ma si … entrerò anche io in quello … '' Dice Yuuka dando poca importanza alla decisione.

''Io ho scelto quello di letteratura!'' si aggiunge Rin vicino all'amica.

'' E tu Hotaru?'' Mi chiede la mia migliore amica.

'' Non lo soooo …. '' Dico iniziando a deprimermi. Hana sospira.

Passo anche la via per tornare a casa a pensare a quella difficile decisione. Il club di teatro è decisamente da escludere, mi sono ricordata di aver paura del palco scenico, quello di lingua occidentali non mi ispira molto, quello di letteratura ancora di meno...

'' Volume 5!'' Dico improvvisamente bloccandomi.

'' Cosa?'' Mi chiede Yuuka.

'' Volume 5!'' Ripeto io guardandola.

'' Ah, è vero! Qualche tempo fa è uscito il nuovo volume di Haikyuu, no?'' Io annuisco.

'' Ciao!'' Dicono loro in coro girandosi e continuando per la loro strada, mentre io comincio a correre nella direzione opposta. '' Buongiorno!'' Dico entrando nel piccolo negozio di manga più vicino.

'' Ciao Hotaru!'' Mi saluta la ragazza dietro la cassa, ormai sono una cliente abituale.

'' Volevo sapere se è rimasta qualche copia dell'ultimo volume di Haikyuu... '' Dico io.

'' Certo, dovrebbe essercene ancora una!'' Dice andandola a prendere.

'' Per fortuna! Non so come ho fatto a dimenticarmene!'' Sospiro io prendendomela con me stessa.

'' Sono 250 yen, come sempre'' ( 250 yen sono poco meno di due euro), cerco le monete dalla borsa.

'' Ecco qui!'' Dico una volta trovate. Mentre prendo la busta di plastica con dentro quel volume sento dall'altra parte del muro appena sfumata quella solita melodia, quella del primo giorno di scuola, questo è strano, penso mentre guardo i poster, per vedere se ce ne sono di nuovi. Proprio mentre mi avvio verso l'uscita la melodia si ferma, mi chiedo se ci sia davvero Hiro nel negozio vicino a questo, saluto la ragazza ed esco, pronta a scoprire la realtà. Chiudo la porta dietro di me e giro alla mia sinistra, verso casa, da quella parte c'è anche l'altro negozio, mi incammino e mi trovo davanti Hiro.

'' Ciao!'' Mi saluta sorridendo.

'' Ciao …'' Dico cercando di trattenere il rossore, se questo è possibile, giro lo sguardo per vedere la vetrina del negozio dove era lui '' Ma questo è un negozio di strumenti musicali!'' Dico sconvolta, vengo sempre qui, ma non mi ne sono mai accorta.

'' Veramente è nuovo'' Mi dice guardando anche lui la vetrina ''Sono venuto a vedere com'era, e sono finito a suonare il piano...'' Dice ridendo un po' '' Qui c'è il negozio di manga?'' Mi chiede io annuisco.

'' Ero entrata per prendere un nuovo volume'' Dico io sollevando la busta di plastica con dentro il manga.

''Ah, ho capito, sei un'Otaku!'' Mi dice.

''S-Si … '' Dico arrossendo un po', ma non è che me ne vergoni o che io volessi che lui non lo sapesse, l'essere Otaku è una cosa di me che non vorrei mai cambiare, fa parte del mio carattere.

'' Oggi vi hanno dato i moduli per i club?'' Mi chiede.

''Si, ma non ho idea di quale scegliere... '' Dico io guardando i miei piedi.

'' Lo sai che c'è pure il club di manga?'' Dice ridendo un po'.

'' DAVVVERO!?'' Dico raggiante di gioia sia per aver trovato il club adatto a me che per il fatto che sia stato lui a dirmelo.

'' Si! È il club accanto a quello di musica, dove ci sono io!'' Dice sorridendo, sono pure passata davanti quel club il primo giorno di scuola, ma non me ne ero affatto accorta! '' Lì c'è una mia compagna di classe, è proprio la rappresentante del club! Se ti va bene domani puoi venire nella nostra classe e consegnarlo a lei'' Conclude, io annuisco.

'' Grazie mille!'' Sorrido '' Quindi, a domani Nakamura-Senpai!'' Dico salutandolo.

'' Ciao Hotaru!'' Mi ha chiamata per nome, che bella giornata! Lui va nella direzione opposta a quella che devo prendere io, quindi appena non mi può più vedere in faccia non trattengo più il mio sorriso disumano. Alla fine essere se stessi aiuta davvero tantissimo! E essere un Otaku è ciò che mi ha portato a essere così felice! Ora ne sono ancora più orgogliosa, alla faccia di chi discrimina quelli come noi, è un reato appassionarsi ad anime e manga? È logico prendere in giro una persona solo per essere diversa dagli altri? A quel paese tutte le persone che seguono un ragionamento così stupido e non esitano a escludere qualcuno per una semplice differenza. Solo essere se stessi porta a qualcosa, fare finta di essere qualcuno che non sei, specialmente con chi ti sta vicino e con chi ti piace è la scelta peggiore che si potrebbe fare.

Appena arrivo a casa compilo il modulo e poi lo passo a mia mamma, dopo bevo il mio solito bicchiere di succo di fragola.

Il giorno dopo, in classe e poco prima dell'inizio delle lezioni mi rivolgo a Yuuka '' Durante la pausa pranzo mi puoi accompagnare in classe 2-3, per favore?'' Le chiedo sorridendo e poi ridendo vedendo quella sua faccia shoccata '' Devo consegnare il modulo per il club, e la rappresentante di quello di manga è in quella classe!''

'' Ok! Nessun problema'' Dice sorridendo '' Te l'ha detto il tuo senpai riguardo a questo club?'' Mi chiede poco dopo sottovoce, io annuisco arrossendo a come l'ha chiamato '' Allora quando torniamo a casa raccontaci tutto'' Annuisco una seconda volta sorridendo ancora al pensiero di ieri.

Come mi aveva detto Yuuka, durante la pausa pranzo mi accompagna nella classe di Hiro, io entro timidamente per prima, sono fortunata, Nakamura-Senpai è proprio vicino alla soglia.

'' Ciao Hotaru!'' Mi saluta sorridendo '' Hai portato il modulo?'' Mi chiede, io annuisco '' Vieni, la rappresentante è da questa parte!'' Io lo seguo, e viene anche Yuuka. '' Yamada! C'è un iscrizione per il club di manga!'' Dice a una ragazza alta con lunghi capelli neri. Io le porgo il modulo compilato, lei lo guarda.

'' Ottimo!'' Dice sorridendo '' Io sono Yamada Jun!''

'' Io mi chiamo Aoki Hotaru!'' Mi presento.

'' Sono contenta che ci sia un nuovo componente nel nostro club, noialtre siamo solo in sette, ma con te siamo in otto!'' Dice sorridendo '' Le attività iniziano questo lunedì, alle quattro del pomeriggio, sai dov'è l'aula?'' Mi chiede, io annuisco '' Bene! Al primo incontro spigheremo bene cosa facciamo durante le attività! Quindi … A lunedì!'' Conclude.

'' Arrivederci!'' Diciamo io e Yuuka in coro.

'' Ciao! '' Ci dice Hiro quando usciamo dalla classe.

Amo essere quella che sono.



 

Angolo dell'autrice

 

Non mi vergognerò MAI a essere me stessa, alla faccia di quelli che alle media mi prendevano in giro! Quanto mi è piaciuto scrivere questo capitolo, sopratutto la parte in corsivo, quella è ciò che una ragazza di prima liceo qui, potrebbe trovarsi a pensare, voglio dire qui è più probabile, mentre in Giappone sono molte più persone che seguono anime e manga credo... Ma anche se questa storia è ambientata proprio in Giappone, mi sentivo in obbligo di scrivere quelle parole, è quello che pensavo sempre durante le medie... Quindi grazie a tutti quelli che mi sostengono e accettano per quello che sono! E per tutti quelli che mi hanno preso in giro durante le medie ( anche se non leggeranno mai queste parole … ) '' SHINE, BAKA!'' Ad ogni modo, prima che mi dimentichi, il prossimo lunedì non potrò pubblicare il quinto capitolo perché sono in vacanza e non posso portare il computer.... Quindi, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo con il quinto capitolo fra due settimane!

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Capitolo 5
*** Cielo a pecorelle, pioggia a catinelle ***


Capitolo 5

 

Cielo a pecorelle pioggia a catinelle

 

 

Esco di casa con la mia solita uniforme e la solita borsa scolastica. E mi incammino verso la mia via, ma appena sto per sorpassare il confine del giardino di casa, mia mamma mi chiama dalla finestra :'' Non credi che sarebbe meglio portarsi l'ombrello?'' Mi chiede, io sollevo le sguardo e vedo che effettivamente non è che il cielo sia sereno come lo era nei giorni precedenti , è piuttosto nuvoloso, ma non mi sembra così scuro da minacciare pioggia.

'' No, non serve! Starò bene così'' Dico io salutandola e ricominciando a camminare verso la Sakurako. Poco dopo, come al solito, incontro Yuuka '' Buongiorno!'' Dico quando la raggiungo.

'' Ciao!'' Dice lei, noto che ha con sé un ombrello giallo. Rabbrividisco, cosa ha pinto la mia amica a portarsi un oggetto di quel colore che tanto odia??

'' Ehm … Yuuka?'' Cerco di attirare la sua attenzione.

'' Si?'' Io indico l'ombrello ancora shoccata. '' Ah … Questo.. Non c'erano altri ombrelli, e sono stata costretta a prendere questo … '' Sospira.

''D-Davvero?'' Le chiedo ancora scettica '' Sei davvero tu?''

''Si!'' Dice lei arrabbiata ''Preferisco portare un ombrello, anche se di questo terribile colore, piuttosto che bagnarmi all'uscita..'' Guarda il cielo non proprio soleggiato, poi guarda me '' A proposito, tu non l'hai portato, l'ombrello?'' Io scuoto la testa '' Mi sa che ti bagnerai alla fine della scuola!'' Dice ridendo un po'.

''E invece no!'' Rispondo io irritata ''Perché non pioverà!''

'' Guarda! Anche Hana ha l'ombrello!'' Dice quando vediamo la nostra amica più avanti di noi , effettivamente anche lei ha portato un ombrello, arancione '' Hana!'' La chiama Yuuka sventolando la mano per attirare la sua attenzione, cosa che accade. Quando la raggiungiamo anche lei ha la mia stessa reazione riguardo all'ombrello della nostra cara amica. E anche lei mi dice che ho fatto male a lasciare l'ombrello a casa.

'' Insomma! Siamo in primavera!'' Sospiro rendendomi conto che quello che avevo detto non aveva proprio un senso preciso …

'' E questo cosa centrerebbe?'' Mi chiede Hana '' Solo perché siamo a metà Maggio non vuol dire che non possa piovere o diluviare ..'' Io lascio perdere e non dico niente per un po', forse hanno ragione loro...

Entriamo in classe e noto che Misako non è presente, Rin ci dice che ha la febbre da pomeriggio, quando l'aveva sentita l'ultima volta. La seconda cosa che noto è che tutti, e dico TUTTI, hanno l'ombrello, lascio cadere la testa sul banco, e comincio a disperarmi quando, durante la terza ora le prime gocce iniziano a colpire i vetri delle finestre...

Come cavolo dovrei fare per tornare a casa? Dovrò chiamare qualcuno che mi venga a prendere? No, non c'è nessuno oggi a casa a quell'ora... Vedere se qualcuno ha un ombrello in più? Aspettare che la pioggia smetta?

All'improvviso quando tutto mi sembra perduto mi ricordo di una cosa che mi potrebbe salvare, oggi ci sono le attività del club! E per quando finiscono forse qualcuno da chiamare a casa potrebbe esserci! Quindi tutto risolto! La pausa pranzo la passo tranquilla e con la sicurezza che non ci sia più alcun problema. Oggi mangiamo i nostri bento nella classe 1-2, la nostra, e ad un certo punto entra nell'aula Yamada Jun, la rappresentante del mio club, viene verso di noi.

'' Ciao Hotaru!'' Mi saluta.

''Buongiorno Yamada-Senpai!'' Rispondo io.

'' Lo sai che oggi le attività sono sospese, vero?'' Io rimango in silenzio, pietrificata, credevo di aver trovato la soluzione perfetta '' Devo dedurre di no ..'' Dice ridendo leggermente, io scuoto la testa.

'' E ora come torni a casa?'' Mi chiede Yuuka, al mio fianco.

'' C'è qualche problema?'' Chiede la senpai.

'' Questa qui si è dimenticata l'ombrello...'' Dice la mia amica sospirando, io lascio cadere la testa sul banco nuovamente.

'' Non importa, aspetterò che finisca di piovere nell'aula del club, andrò un po' avanti con la trama della doujinshi....'' Sospiro

'' Ti sei dimenticata l'ombrello anche tu?'' Chiede, io annuisco '' Beh, ti farà piacere sapere che non sei l'unica in questa situazione, e che non sei nemmeno la sola che si sta disperando...'' Io resto in silenzio '' Allora ciao!'' Ci saluta lei.

'' Arrivederci!'' Rispondiamo tutte in coro. E così non sono l'unica senza ombrello? Che ci sia qualcuno che ha sottovalutato quelle nuvole proprio come me? Che quel qualcuno possa essere … No, decisamente impossibile, ho già avuto tanta fortuna fino ad ora, se davvero quella persona è lui, inizierò a dubitare seriamente sulla realtà della mia vita.

Alla fine le attività del club di manga le faccio comunque, semplicemente sono sola soletta in un aula e la cosa mi mette un po' in depressione. La classe che abbiamo a disposizione è una di quelle vecchie, non ristrutturate quindi stare lì da sola è un po' inquietante. Ci sono due tavolini uniti, con intorno delle sedie, vicino alla porta c'è un cestino con molti fogli di carta accartocciati. Su una parete c'è una libreria, dove ci sono i diversi volumi che il club ha pubblicato negli scorsi anni. Il primo giorno Yamada-Senpai mi ha spiegato come funzionano le cose, il nostro club devo completare una serie di dodici capitoli all'anno, volumi con uscita mensile. Hanno sempre pubblicato solo doujinshi, ovvero manga basati sulle storie di altri manga, già esistenti. Quest'anno tocca a Durarara!! Ma l'anno scorsa avevano fatto Free, quello prima Kimi ni Todoke e quello ancora prima Hetalia. Un altra caratteristica di questo club è che il manga su cui fare la doujinshi viene deciso da un membro del terzo anno e io comincio a pensare a cosa potrei proporre quando sarò all'ultimo anno, dato che sono l'unica matricola ad essersi iscritta. Sospiro e prendo un quaderno sull'ultimo scaffale, dove ci sono scritte tutte le prime idee per le trame delle doujinshi precedenti a questa e comincio a buttar giù qualche idea, qualche riga più in basso a quelle che avevo scritto la scorsa volta, ciò va avanti per una buona ventina di minuti, quando un suono proveniente dalla classe accanto alla mia mi fa cadere dalla sedia. Mi ritornano in mente varie cose che ho sentito di recente “L'aula del club di manga è vicino a quella di musica”, oppure “Non sei l'unica che si è dimenticata l'ombrello a casa” insieme al fatto che quel suono è la melodia per pianoforte del primo giorno di scuola, si ottiene la certezza che nell'aula accanto c'è Hiro Nakamura. E ora cosa dovrei fare? Ho promesso alla senpai che sarei andata avanti con la trama generale! Ma se dico a Yuuka che lui era qui vicino e io non ho fatto niente mi ucciderà! Mi rialzo e mi siedo nuovamente, sospirando, do un veloce sguardo a ciò che ho scritto fino ad ora, è abbastanza! Dico a me stessa e mi dirigo verso la porta chiusa della classe. Ma mi blocco a un metro di distanza. E cosa dovrei dirgli!? Entro nell'aula ma poi!? Che posso dire per giustificarmi? All'improvviso una lampadina si accende sopra la mia testa! Batto il pugno della mano sinistra sul palmo di quella destra, posso andare a prendere qualcosa ai distributori di bibite al piano inferiore, magari così posso entrare almeno per salutarlo! Annuisco a me stessa ed esco dalla classe decisa, guardo un attimo dentro l'aula di musica quando ci passo davanti dato che la porta è aperta, vedo che è concentrato nel suonare, quindi continuo il mio percorso. Ma fatto il primo gradino delle scale per scendere mi blocco nuovamente, il portafoglio è nella borsa di scuola, la borsa di scuola è nel club. Sospiro alla mia stupidità e corro per ritornare. Arrivata nell'aula frugo nella mia borsa alla ricerca del portafoglio a forma di rana, come quello di Naruto. Una volta trovato me ne esco dalla mia classe ma non ho il tempo di fare un passo che ''Ciao!'' Mi giro e vedo che Hiro è a un paio di passi dalla soglia dell'aula di musica.

''C-Ciao!'' Rispondo io presa decisamente alla sprovvista.

'' Come mai tanto di corsa?'' Mi chiede ridendo un po'.

'' Volevo prendere qualcosa ai distributori di bibite, ma poi mi sono resa conto di essermi dimenticata il portafoglio'' Dico imbarazzata.

'' Vengo anche io … Effettivamente ho un po' di sete'' Dice incamminandosi con le mani in tasca, io all'inizio esito dato l'improvvisa svolta degli eventi, ma poi faccio una breve corsetta per raggiungerlo. E appena arriviamo al distributore guardo il mio riflesso nel vetro della macchina, non si può dire che sia pallida, ma nemmeno troppo rossa. Vedo che fra le bevande disponibili c'è anche il mio adorato succo alla fragola! Io ne prendo una lattina, mentre lui prende della coca cola.

'' Come sta Misako?'' Gli chiedo dopo aver usato la strada fino ad arrivare all'entrata delle aule per prendere coraggio.

'' Ha la febbre'' Risponde lui '' Ma rispetto a ieri sere sta già meglio''

'' Meno male'' Dico io dopo aver bevuto un sorso del succo.

'' Aspetta un attimo!'' Dice lui come ricordandosi di qualcosa '' Sei tu la ragazza che si era dimenticata l'ombrello di cui mi parlava Jun?'' Mi chiede.

'' Più che altro non credevo che avrebbe piovuto .. '' Dico io dopo aver esitato per un paio di secondi e dopo quel lasso di tempo silenzioso ne succede un altro

'' Beh .. Come va a scuola?'' Mi chiede.

''Non troppo male .. '' Rispondo cercando di essere me stessa e naturale, senza incepparmi '' Dipende dalle materie ..'' Concludo.

'' Verissimo!'' Ride lui, anche io rido un po'.

'' Beh, ora credo di dover continuare il mio lavoro per il club di manga …'' Dico io dopo un altra decina di secondi di silenziosi. Lui annuisce.

''Anche io dovrei un po' esercitarmi … '' Risponde '' Tu nel club disegni?'' Mi chiede poi.

''No ..'' Dico io, un po' imbarazzata, naturalmente la prima cosa che salta all'occhio in un manga sono i disegni '' Scrivo la trama generale ..'' Concludo demoralizzandomi un po', e forse un po' troppo visibilmente.

'' Anche quello è un ruolo importante!'' Dice ridendo e arruffandomi i capelli, al che io uso il mio migliore alleato, la frangetta, per nascondere il mio colorito simile a quello di un peperone '' Se ci fossero solo immagini senza nemmeno un filo logico non avrebbe nemmeno senso, e con una trama noiosa lo sarebbero anche i disegni, indipendentemente dal fatto che siano fatti bene!'' Io annuisco, non cambiano di colorito, ciò che ha detto mi mette un po' sotto pressione, questo vuol dire che se non scrivo una trama decente a nessuno piacerà e i disegni che hanno fatto le senpai saranno rovinati. E dopo quello che ha detto forse si aspetterà una trama fantastica ma io non sono così dotata … Solo adesso il mio colorito cambia grazie a questi pensieri, e da quello innaturalmente rosso passa a un disumano bianco.

'' Se n-non scriverò una bella trama t-tutto sarà noioso'' Comincio a balbettare '' E rovinerò il lavoro d-delle altre-e …'' Continuo a sbiancare ancora di più a quella prospettiva.

'' Oh … scusa, non volevo metterti così sotto pressione …' Risponde lui non sapendo cosa dire, io cerco di riprendermi.

'' Devo scusarmi io!'' Rispondo quindi '' Tendo a essere un po' negativa … '' Cerco anche di ridere un po'.

''Ha smesso di piovere!'' Dice lui guardando fuori dalla finestra del corridoio.

'' Hai ragione'' Dico una volta spostato il mio sguardo al cielo e, vedendo qualcosa di colorato all'orizzonte '' C'è anche l'arcobaleno!!'' Dico entusiasta '' Saranno passati anni dall'ultima volta che l'ho visto!!'' Sorrido. Lui ride un po', lo guardo e poi mi metto a ridere anche io.

'' Beh ora però penso di dover tornare a casa ..'' Risponde lui una volta calmate le risate.

'' Anche io ..'' Rispondo sorridendo e incamminandomi. Al cancello ci salutiamo.

'' Sai, è stato bello parlare con te, Hotaru!'' Dice girando a destra.

'' Anche per me, Nakamura-Senpai!'' Rispondo io esitando prima di girare a sinistra.

'' Non serve che mi chiami Nakamura, puoi chiamarmi semplicemente Hiro!'' Lo sento dire di spalle.

'' Allora .. A domani Hiro-Senpai'' Dico girandomi per essere sicura al cento per cento che non potesse vedere il mio rossore.

'' Domani è domenica!'' Mi ricorda.

'' Ah …. A lunedì …'' Dico ancora più imbarazzata.

'' A lunedì!'' Risponde lui. Io percorro tutta la strada, e una volta svoltato l'angolo comincio a correre felicissima, come avevo fatto dopo l'assemblea di classe a casa di Misako e Hiro, solo stando un po' più attente, dato il marciapiede bagnato dalla recente pioggia.

'' Sono a casa!'' Dico entusiasta varcando la soglia della mia abitazione.

'' Ben tornata!'' Mi risponde mia mamma, e poi passa ad un tono serio ''Ti avevo detto di portarti l'ombrello!''

'' Non sono minimamente pentita della mia scelta!'' Canticchio togliendomi le scarpe '' Vado a fare i compiti!'' Concludo salendo le scale per poi arrivare in camera mia. Non porterò mai più l'ombrello con me, magari lui invece lo porterà, ma comunque nono portarlo sarebbe come un portafortuna o un bel ricordo. Anche quando le nuvole saranno nerissime invece che grige com'erano oggi, io l'ombrello non lo porterò, so che può sembrare strana una frase del genere, ma dato che la frase è detta da una persona altrettanto strana, penso che alla fine tutto ciò riesca ad avere un vago senso … Ma chi vuole pensarci! Io voglio solo essere allegra!

 

 

Angolo dell'autrice

 

Si, lo so … Avevo detto che oggi non sarebbe uscito il capitolo cinque, ma mi ero sbagliata .. Il prossimo lunedì non uscirà il capitolo 6, che fra l'altro non vedo l'ora di scrivere, mi divertirò un sacco! Ad ogni modo questo capitolo l'ho scritto fra ieri e oggi e all'inizio non avevo molte idee, solo il titolo, poi le idee sono venute una dopo l'altra e mi piace tantissimo quando succede! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ricordo che il capitolo 6 verrà pubblicato fra due settimane! Ciao!!

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Capitolo 6
*** Odioso ricordo di medie ***


Capitolo 6
 

Odioso ricordo di medie

 

 

 

La vita delle superiori è bellissima, non so proprio come descriverla. Ormai parlo sempre di più con Hiro, e anche più spontaneamente. Il fatto che l'aula di musica quella del club di manga siano vicine mi fa avere l'occasione di parlare ogni giorno con lui, a parte la domenica. Vengo a scuola sempre con il sorriso, cosa che non sarebbe mai successa alle medie, specialmente dall'inizio della seconda media, fra un mesetto saranno passati due anni dalla causa di quest'affermazione.

'' Che bella che è la vita da liceale!'' Dico a Yuuka, durante la nostra camminata verso la nostra magnifica scuola superiore.

''Hai ragione!'' Risponde lei sospirando, non era la prima volta che le dicevo una cosa del genere. Ogni volta che succedeva una cosa bellissima o che mi capitava di comparare medie a superiori. È molto normale di essere stanche di sentire una persona ripetere sempre le stesse cose. Quando raggiungiamo Hana le ripeto la stessa cosa che ho detto a Yuuka poco fa, e ha una reazione non troppo differente. Quando arriviamo nel cortile cominciamo a parlare con Misako e Rin, non mi era capitato di fare amicizia così in fretta, con alcuni compagni delle medie non ho proprio mai fatto amicizia, ma allora nella nostra classe eravamo poche femmine e tanti maschi, quindi non è troppo strano.

Le giornate stanno iniziando a essere più calde, siamo quasi alla metà di Giugno e presto ci saranno le vacanze e anche se questa scuola mia piace, non vedo l'ora di staccarmi dalle lezioni per un po'. Già … Sono passati due mesi e mezzo dall'inizio. Ormai sono due mesi e mezzo che entro in quella classe sei giorni su sette quindi se c'è un banco in più me ne rendo conto subito. Cosa ci fa un banco in più!? Nella fila davanti alla mia c'è un nuovo banco! Perché!? Entriamo tutti e dopo una decina di minuti ci sediamo e vedo che il banco vuoto e proprio quello davanti a me! Lo so, il nuovo banco vorrebbe semplicemente dire che c'è un nuovo studente nella nostra classe. Mi chiedo chi possa essere, o se io lo o la conosco. Il professore entra e dice ciò che ormai era prevedibile, cioè che da oggi avremo un nuovo compagno di classe, lo invita ad entrare. È un ragazzo... Sento Yuuka guardarmi preoccupata, è normalissimo.

'' Presentati alla classe!'' Dice l'insegnate gentilmente.

'' Buongiorno!'' Comincia '' Io sono Endo Anzai'' Incredibile, il suo tono di voce altezzoso non è cambiato di una virgola, e questo mi riporta a quanto ero stupida alle medie. Perché dovrebbe essere qui!? Perché proprio in questa scuola e proprio in questa classe!? Stringo il pugno sinistro, non ci posso fare niente. Mi ricordo improvvisamente del banco vuoto proprio davanti a me, dove lui si sta sedendo. Naturalmente non lo degno di uno sguardo, perché dovrei? Guardo il mio pugno stringermisi ancora di più. “ Cerca di concentrarti sulla lezione ora, non pensarci” Mi dico sospirando, alzo lo sguardo per guardare la lavagna. Non la vedo!!! Come può essere!? Questo qui è sempre stato un tappo!! Da quando è così alto!? Non sarà di certo questo a farmi cambiare idea su di lui, no. Ho davanti ha me la causa della mia voglia scarsa di andare a scuola alle medie, naturalmente, dopo quell'avvenimento. Prima che quel giorno arrivasse andavo volentieri a scuola, e si può dire solo per lui. Che stupida che ero. Prima di arrossire quando incontro Hiro, arrossivo solo per questo nenett- non posso nemmeno più chiamarlo così! Mi ha sempre provocato solo problemi. Un'altra cosa naturale è che lui non sa che lo odio. Certo! È rimasto a quella lettera di un paio di anni fa ormai. Maledetta lettera. Probabilmente ora pensa che io sia la persona più felice del mondo, vedrò di usare l'inconveniente della sua comparsa per fargli capire la verità, dopo di che lo tratterò come uno sconosciuto assoluto. O forse farei meglio a passare direttamente alla fase 2? Non ho proprio lo stato mentale giusto attualmente. Lui non sa quanto cavolo mi ha fatto soffrire con quella sua superficialità e ottusità. Quante volte mi sono detta “stupida” ripensando a quei sentimenti che avevo del tutto sprecato. Si era messo a ridere, leggendo quella lettera ai suoi amici, lo so perché per puro caso ero nel corridoio, a a pochi metri di distanza dalla porta. Cosa ne poteva mai derivare, prese in giro con una nuova scusa oltre al fatto di essere Otaku. Perché non aveva potuto essere meno superficiale? Perché non aveva potuto dirmi semplicemente “no” invece di farmelo sapere dal suo amico? Perché dovevano umiliarmi? Semplicemente perché avevo dei sentimenti a differenza loro?

Speravo di poter dimenticare questi pensieri, dopo aver finito le medie, ma invece no! Quel idiota ha deciso di perseguitarmi, ma non lascerò mai che mi condizioni la vita.

Arriva il cambio di classe e mio lo impiego disegnando sul mio diario.

'' Chi si rivede!'' Sento la voce della feccia davanti a me rivolgere '' Ehi!'' Dice, a quel punto sollevo lo sguardo, vedo che guarda nella mia direzione, naturalmente so che sta parlando a me, ma mi giro, facendo finta di pensare che si stesse rivolgendo a qualcuno dietro di me, e in più così evito il contatto visivo.

'' Chi cerchi, Endo-San?'' Chiedo cercando di contenere il mio odio.

'' Cosa è successo al Anzai-Kun che ho sentito tante volte alle medie?'' Dice lui ridendo un po'.

'' Senti nuovo arrivato ..'' Dico io lasciando traboccare un po' di quello che sto provando '' Fammi un favore e non parlare, voglio disegnare! E la tua voce mi distrae!'' Dico io non pentendomi nemmeno di una parola.

'' Ma stanno parlando tutti!'' Dice lui, è vero, in classe è un casino assurdo.

'' Ma loro non mi hanno fatto niente di male!'' Rispondo io cercando di essere naturale, non voglio far vedere l'importanza che do a quello che è successo alle medie.

'' Ma io non ti ho fatto niente!'' Dice lui confuso.

''No!'' Rispondo io alzando il tono di voce '' Tu non mi hai fatto niente!'' Concludo sbattendo sul banco la matita e guardandolo. Lui si gira e io posso dirmi momentaneamente soddisfatta, tempo fa non ci sarei riuscita ad affrontarlo in questo modo. La pausa pranzo la passiamo da Hana e Yuuka le racconta della novità, perché io sono ancora troppo shoccata per raccontarlo e troppo arrabbiata per parlare di lui. Sento le mie amiche compatirmi e la cosa non mi fa poi tanto piacere.

'' Avanti Hotaru …'' Fa Hana non sapendo cosa dire '' Vedrai che sistemerai questa faccenda! Devi approfittare della situazione per chiarire le cose..''

'' Chiarire le cose?'' Dico io guardando il pavimento '' Non so nemmeno cosa voglio. Ma di certo non sopporto che lui mi parli in quel modo credendo che io provi ancora qualcosa nei suoi confronti!'' Dico sbattendo il pugno sul banco della mia amica.

'' Ottimo!'' Dice Yuuka speranzosa '' Questo è il primo punto da raggiungere!''

'' Come?'' Le chiedo semplicemente, la risposta è un silenzio '' Dovrei forse dirglielo come se fosse un'altra confessione? E lo sembrerebbe pure! Ogni volta che mi rivolgeva la parola, anche in terza media quando già non mi piaceva più, perdevo il controllo e finivo con l'essere così arrabbiata da arrossire! Era ovvio se tutti credevano che mi piacesse ancora!'' Sospiro alla fine ''La vita fa proprio brutti scherzi …'' Lascio sbattere anche la mia testa sul banco, e dopo il tonfo provocatone l'unico suono che sentiamo in seguito è la melodia della campanella '' Credo proprio sia ora di andare...'' Faccio incamminandomi.

Durante le attività del club non faccio altro che innervosirmi, ripensando a tutto quello che è successo di brutto in ventiquattro ore. Non riesco a pensare a una trama decente, scrivo di fretta e tenendo salda in mano la matita, ma non occupo due righe che le cancello subito, sbatto l'estremità opposta dell'oggetto sul quaderno tutto scarabocchiato quante volte bastano per farmi venire in mente una nuova idea che non durerà più di dieci secondi. Jun è vicino a me e sta facendo degli schizzi, ma allo stesso tempo sento il suo sguardo preoccupato (o forse stranito se non shoccato) su di me. Scrivo altre poche parole di un'idea che non avrà una lunga durata e la punta della matita schizza via. Aspetto un po' di secondi osservando seccata la matita senza più la mina sulla punta. Sospiro, prendo il piccolo tempera matite che tengo nell'astuccio e mi incammino verso il cestino. La mina si rompe ancora, una seconda volta e una terza. Ormai la mia matita è lunga un centimetro e la butto definitivamente nel cestino. Torno al mio posto e aspetto che una buona ispirazione possa illuminarmi, nel frattempo tamburello le dita sul tavolo.

'' Ti senti bene?'' Mi chiede la senpai accanto a me.

'' Non lo so proprio …'' Sospiro '' Mi chiedo solo quanto possano essere stupidi e ottusi i ragazzi...'' Lei mi guarda interrogativa, io le spiego la faccenda in velocità.

'' Capisco … ''Sospira '' Ti capisco e sono totalmente d'accordo con te, però non so che consigli darti, ad ogni modo sono dalla tua parte''

'' Grazie ..'' Dico riconoscente.

'' Comunque penso che per oggi tu debba risposare'' Dice lei con fare da sorella maggiore. Io annuisco, preparo le mie cose e uscendo la saluto.

Quando arrivo a casa continuo la mia solita routine, succo di fragola, meditazione sugli avvenimenti della giornata ( anche se vorrei non pensarci più per tutta la vita) e compiti.

Il giorno dopo mi preparo, sono pronta ad affrontarlo.

'' Cosa ti succede?'' Mi chiede Yuuka quando la incontro lungo la via '' Hai la faccia di una che sta per andare in guerra ed è pronta a tutto pur di vincere …''

'' Qualcosa di simile …'' Rispondo semplicemente, lei non risponde e nessuno apre bocca fino a quando non incontriamo Hana.

'' Che hai Hotaru?'' Mi chiede pure lei '' Hai la faccia di qualcuno che sta per affrontare un esame di matematica e non ha la minima intenzione di essere bocciata...''

'' Beh, è qualcosa di simile pure a questo …'' Rispondo come ho fatto poco fa. E succede ancora una volta un silenzio, fino a quando raggiungiamo la scuola.

Come ieri, le lezioni trascorrono con un'atmosfera di tensione, o almeno questo è il mio punto di vista. Una differenza rispetto al giorno appena passato però c'è, e non mi dispiace troppo, il cretino davanti a me non mi rivolge la parola. Credo di poterlo considerare un buon segno. Cerco di rilassarmi e passare alla fase “accettare la situazione”, e penso che il modo migliore sia ignorarlo e non dare troppo peso alla sua presenza. In questo modo comincio a tornare la me stessa di sempre.

'' Oggi niente attività del club!'' Dico ad Hana io seduta al mio banco durante la pausa pranzo.

''Nemmeno noi!'' Dice lei.

'' Noi neppure!'' Conclude Yuuka '' Potremmo uscire e prendere un gelato!'' propone.

''Bell'idea!'' Dice Hana.

'' Concordo!'' Rido io. E cominciamo a programmare l'ora e il luogo di ritrovo.

'' Quindi ci vediamo alle cinque davanti al parco ok?'' Ci chiede Hana mentre usciamo dall'edificio.

'' Ok!'' Risponde Yuuka.

'' Oh, no!'' Dico io frugando nella borsa.

'' Cosa c'è?'' Mi chiedono le mie amiche in coro.

'' Ho dimenticato il quaderno degli appunti sotto il mio banco'' Rispondo loro '' Voi andate avanti, non serve che mi aspettiate!'' Concludo avviandomi nuovamente dentro la scuola.

'' Ci vediamo alle cinque?'' Mi chiede Hana.

''Alle cinque!'' Rispondo salutandole con la mano. A pochi metri vedo che c'è Anzai, fermo all'entrata, ho come la sensazione che mi stia osservando, lo ignoro, è questa la decisione che ho preso, giusto? Qualunque cosa accada!

Non riesco però a non accelerare il passo. Arrivo in classe e prendo il quaderno, dopo di ché percorro la via opposta, appena passo la soglia dell'edificio vedo che c'è Hiro che sta parlando con un po' di amici e Misako, magari riuscirò a salutarlo. Finalmente qualcosa di positivo. Bene …

'' Aoki!'' Sento una certa voce alla mia sinistra, eh no … Quando qualcosa va storta deve andare storta fino in fondo, non c'è proprio verso!

''Cosa vuoi, Endo-San?'' Mi giro per guardarlo in faccia, non ho perso la mia determinazione nell'affrontarlo, con la coda dell'occhio riesco a vedere, ora alla mia destra, che Hiro mi ha riconosciuta, ma il mio attuale obbiettivo è di non farmi mettere i piedi in testa da questo individuo davanti a me.

'' Ti ho detto che non è un problema se mi chiami Anzai-Kun'' Dice lui ridacchiando '' Come, per esempio, fai qui!'' Dice tirando fuori dalla borsa scolastica un foglio di carta color rosa chiarissimo, mi fa vedere la parte scritta, come potrei non riconoscere un pezzo di carta che ha segnato così tanto la mia vita ''Sai, ieri stavo ripulendo la soffitta e l'ho trovata...'' Ogni volta che ne ho l'occasione, guardo verso Hiro, so che le cose andranno a finire in una brutta figura, e io non voglio che lui sia lì per assistere. Ma questa è l'unica volta in cui rimpiango la sua presenza persistente, noto anche che i suoi amici sono già andati via, sono rimasti solo lui e Misako, la quale mi sta guardando un po' preoccupata: penso che tra ieri e oggi abbia capito la situazione, non è che volessi tenerle nascosto ciò che è successo in passato, proprio perché è un avvenimento appartenente al passato '' Era nella scatola della carta da utilizzare per le brutte copie o per i disegni …'' Continua, quindi sarebbe stato quello il destino della mia lettera ''Ma pensavo che ti avrebbe fatto piacere averla!'' Dice porgendomi il foglio, io lo prendo e leggo velocemente alcune righe, quanto ero stupida a quei tempi per scrivere cose del genere a una persona del genere, gli occhi mi si appannano. Quanto potevano essere stato superficiale per ignorare dei sentimenti? Perché ciò che c'è scritto su quel maledetto pezzo di carta sono sentimenti, non li ha semplicemente ignorati, se n'è pure approfittato per trovare uno svago, ovvero prendermi in giro. Io non trovo una logica secondo la quale dovrebbe prendermi in giro solo perché gli avevo dato una lettera dove mi confessavo. La mia frangetta copre i miei occhi pieni di lacrime, ma non può nascondere il fatto che sto piangendo, se le lacrime cominciano a cadere, sollevo leggermente la testa, è ancora lì, nessuno si è mosso, sento dei passi però.

'' Hotaru, tutto a posto?'' Mi chiede Misako preoccupata. Io annuisco, ho un groppo in gola che non sono sicura di riuscire a sciogliere in pochi tentativi di parlare. Sospiro un paio di volte.

'' Non c'era proprio bisogno che me la ritornassi!'' Dico io a voce abbastanza alta, la figura è fatta, mi sono dimostrata solo che debole ai suoi occhi, speravo che non dovesse vedere la parte di me terribilmente sensibile '' Per me questo pezzo di carta vale meno di zero lo sai?'' Dico alzando la lettera '' Quindi non mi potrebbe fregare di meno della sua sorte!'' Dico appallottolandolo e buttandoglielo contro mirando alla faccia, non mi rendo conto nemmeno se l'ho colpito o no, torno a guardare il pavimento '' E tanto per la cronaca'' Cerco di concludere serrando i pugni '' Tu non mi piaci più ormai da due anni! Come cavolo hai potuto anche solo pensare che mi potessi piacere dopo quello che hai fatto dei miei sentimenti!?'' Lo guardo dritto negli occhi, le lacrime non si fermano, mi aveva rovinato le medie e ora mi ha rovinato le superiori, lo sto uccidendo con lo sguardo. Non sento un risposta quindi mi sbrigo a filarmela, non voglio rimanere ancora a lungo lì. Mi incammino verso il cancello, ormai gli unici studenti rimasti siamo io, Misako, Azai e Hiro. Non corro, ma cammino piuttosto velocemente.

'' Hotaru!'' Mi dice la rappresentante raggiungendomi ''Non hai motivo di essere triste lo sai?'' Dice, a quelle parole mi blocco proprio a metà fra il cortile della scuola.

'' La mia sorellina ha ragione!'' Dice quel ragazzo che ora è alla mia destra, arruffandomi i capelli.

'' Hiro-Senpai?'' Dico stranita guardandolo con le lacrime ancora agli occhi.

''Si, insomma …'' Fa Misako '' L'hai visto? Non sapeva cosa dire!'' Quello che sta dicendo è vero.

'' Non credeva che io potessi dirgli una cosa del genere … '' Penso ad alta voce. La ragazza alla mia sinistra fa cenno di si.

'' E di certo ora non ti scoccerà più!'' Dice lei.

'' Però io ho pianto, sono stata debole … '' Ritorno alla mia solita negatività, mettendo in primo piano sempre e solo il lato peggiore.

'' Hai solo dimostrato di essere seria!'' Dice Hiro, io comincio a piangere ancora di più ma non sono più lacrime di tristezza o di dolore, pura commozione, cosa che non mi era mai capitata nella realtà. Certo, avevo pianto per alcuni anime o per alcune canzoni, ma mai per parole di qualcuno, parole dirette a me. '' H-Ho detto qualcosa di sbagliato??'' Chiede Hiro preoccupato. Misako scuote la testa.

Io faccio respiro profondo e poi mi giro per guardarli in faccia entrambi, sorrido e faccio un inchino, poi con un tono ancora u po' mozzato da quel groppo in gola di poco fa, dico ''Vi ringrazio di cuore entrambi, Misako-San, Hiro-Senpai...'' Poi continuo guardandoli ancora in faccia '' Se non fosse stato per voi, non mi sarei resa conto dei lati positivi di ciò che è appena avvenuto, ma solo di quelli negativi, grazie infinite!'' Concludo.

'' Dai! È stato un piacere!'' Dice Misako '' Siamo amiche, no? E poi la faccia di Endo è stata epica, è un peccato che tu te la sia persa …'' Ride un po'.

'' Essere un senpai per i proprio kohai vuol dire anche questo!'' Sorride Hiro, Fra lui e Anzai c'è una differenza abissale, che non potrà mai essere colmata. Al secondo non è mai passato neanche per l'anticamera del cervello di provare a essere gentile con me, neanche dopo essere venuto a conoscenza dei miei sentimenti per lui. Chissà quale sarà la reazione di Hiro, quando saprà quello che provo, ma cosa un po' più fondamentale. Sarò davvero mai in grado di dirglielo!?

 

 

 

 

Angolo dell'autrice

 

Lo so … Ho aspettato proprio l'ultimo momento per scrivere il capitolo e me ne stavo pure dimenticando! Quindi scusate se la fic è buttata un po' alla buona, io ho cercato di scriverla al meglio, spero comunque che vi sia piaciuta, chiedo ancora scusa per il ritardo... Ma durante la mia settimana di assenza sono riuscita ad avere molta ispirazione per i prossimi capitoli quindi che con quelli io possa rimediare a questo, ma spero comunque che possa essere stato di vostro gradimento

 

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Capitolo 7
*** ... happy birthday ... ***


Capitolo 7

 

… happy birthday …

 

 

 

'' Itadakimasu!'' Dico unendo le mani davanti alla mia colazione, ancora assonnata. Comincia a fare molto caldo, quindi la notte l'ho passata insonne, non credo che oggi a scuola riuscirò a stare sveglia per tutte quelle ore. Ciondolo la testa mangiando, e continuo anche lavandomi e cambiandomi. Più o meno il lunedì è sempre così. '' Io vado …'' Dico uscendo dalla porta e chiudendola dietro di me. Mi incammino e comincio a cercare il mio cellulare nella borsa, non lo trovo dove lo metto di solito, quindi cerco anche sotto i quaderni, ma non lo trovo nemmeno lì. Mi fermo e continuo a cercare, tiro fuori tutto quello che c'è dentro, giungo alla conclusione di averlo lasciato in camera mia questa mattina. Mi giro e comincio a correre, rientro a casa e salgo le scale in fretta, entro nella mia stanza. Mi guado un po' intorno ma non trovo l'oggetto, cerco sotto il cuscino e sulla scrivania niente. Mi cade l'occhio sul calendario, come potrebbe non succedere? C'è un giorno segnato in diversi colori di evidenziatori, azzurro, rosa, verde, arancione … Guardo di che giorno si tratti e do una ragione a tutti quei colori, è il compleanno di Hana. Il compleanno di Hana!? Ed è esattamente fra una settimana. Devo pensare a qualcosa da farle per regalo!! Mi accorgo del ritardo che sto facendo a e guardo che ora sia. Mancano cinque minuti alla chiusura del cancello. Esco dalla camera lasciando perdere la ricerca del cellulare e pensando solo a correre. Non so se ce la farò entro cinque minuti, ma ci posso provare, devo provarci. Svolto l'angolo, adesso è una strada tutta dritta fino al cancello, non mi sembra che l'abbiano ancora chiuso. Arrivo davanti all'entrata e freno con un piede.

'' Buongiorno!'' Dico all'insegnante che stava per chiudere il cancello, cercando di non sembrare esausta.

'' Buongiorno, sei arrivata appena in tempo!'' Mi risponde. Io mi incammino verso l'edificio, i tre quarti degli studenti sono già entrati, faccio un ultimo scatto verso Hana e Yuuka, che vedo fra gli studenti che stanno entrando.

'' Giorno!'' Dico loro una volta raggiunte, definitivamente sfinita.

''Ciao Hotaru! Eccoti finalmente!'' Mi dice Hana.

'' Come mai questo ritardo? Mi hai battuta!'' Continua Yuuka.

'' Uno!'' Rispondo io '' Davvero, è una lunga storia. Due! Nessuno ti batte in quanto ritardi, Yuuka'' Continuo guardando la mia amica ''Una volta sei arrivata a lezione iniziata'' Accenno a una leggera risata e anche Hana. La giornata passa in fretta, non succede niente di ché, né per quanto riguarda le lezione né per le attività del club. Arrivata a casa faccio i compiti, un po' in fretta per avere un po' di tempo per pensare anche al regalo per la mia amica. Ma arrivata all'ora di cena non ho ancora nessun idea in mente. Dunque, a lei cosa piace? Potrei disegnare qualcosa... No, troppo banale e visibilmente improvvisato, e poi io disegno da schifo. Un libro? No, potrei rischiare troppo prendendo qualcosa che magari ha già o non le piace. Trucchi? È ciò che le ho regalato lo scorso anno. Beh, a lei piace tantissimo la musica, e per quanto potrei regalarle un cd i dubbi sarebbero gli stessi di quelli del libro.

E così ora mancano sei giorni e non ho idee. È la prima cosa che penso appena svegliata. E la giornata prosegue esattamente come quella di ieri, solo che non arrivo a scuola all'ultimo momento. Dopo cena giro per la casa in cerca di ispirazione e non so come un'idea del genere mi possa essere venuta, forse in preda alla disperazione. Giro per ogni stanza della casa ma non mi viene in mente proprio niente. Si fanno le dieci e mezza di sera.

'' Dovresti andare a dormire, sai?'' Mi dice mia mamma.

'' Ok, ok'' Dico io salendo le scale. Arrivo in camera mia e accendo la luce ''Beh, non mi guasta cercare anche qui...'' Dico, la mia stanza è l'unica che non ho ancora controllato. Guardo in ogni armadio e in ogni cassetto, ma niente sembra darmi un'idea. Mi butto per terra pronta a deprimermi e a scervellarmi per le prossime ore a trovare qualche idea. Forse non tutto è perduto, vedo una scatola di cartone sotto il mio letto, effettivamente il fatto che ci sia non mi sconvolge, l'avevo semplicemente dimenticato, ma una cosa che ancora non mi ricordo è cosa ci sia dentro. La tiro fuori e solleva una sacco di polvere, mi allontano subito, conoscendo bene la mia allergia a quella maledettissima polvere. Prendo dal cassetto una mascherina igienica e me la metto. Ora sono pronta. Apro la scatola e ciò solleva un altro polverone, dentro ci sono varie cose: album di fotografie, disegni che ho fatto ai tempi dell'asilo, un peluche e un flauto, ma la cosa che attira di più la mia attenzione ( e che occupa più spazio) è una pianola. Mi ricordo che me l'hanno regalata quando avevo circa sei o sette anni, l'ho suonata molte volte, cose a casa naturalmente, non sono mai riuscita a suonare “tanti auguri” con quella. Un attimo! Come ho fatto a non pensarci prima! Potrei impararlo e suonarlo per il suo compleanno. Ho deciso.

Mi sveglio, mi sento davvero malissimo! Credo di non aver mai avuto così tanta allergia in vita mia, ieri ho sollevato un polverone troppo grosso. Scendo le scale come uno straccio.

''Allergia?'' Mi chiede mia mamma, io mi limito ad annuire ''Allora ricordati di mettere una mascherina igienica prima di uscire'' Dice.

''Ma … '' Incomincio io sperando di ottenere la sua approvazione a quello che sto per dire ''Non potrei a casa? Così eviterei del tutti contagiare qualcuno a scuola?'' In realtà vorrei già vedere un po' come suonare “tanti auguri”.

''Non se ne parla!'' Io sospiro ''Presto inizieranno le vacanze estive e allora avrai tutto il tempo per stare tranquilla a casa'' Non rispondo e faccio colazione. Ora mi vengono in mente mille dubbi sulla scelta del mio regalo, forse sarebbe meglio un regalo materiale? E poi so che suonare “tanti auguri” è una cosa semplicissima, è solo che io sono abbastanza … io da metterci tanto tempo per impararlo. Ad ogni modo decido di mettermi seriamente d'impegno e pensare anche a qualche altro regalo. Questa mia decisione, però mi costringe a mentire alle mie amiche: esco prima per non incontrare nessuna delle due, così posso guardare un video che dice quali note suonare, insomma spiega come suonarlo. Nel tragitto scuola casa riesco a vedere quel video sette volte, e due mentre aspetto che Hana e Yuuka arrivino. Appena le vedo tolgo le cuffie, spengo il cellulare e lo metto nella borsa.

'' Ciao!'' Mi affretto a dire.

'' Ciao, Hotaru!'' Risponde Hana '' Oggi sei arrivata molto presto...'' Io mi rendo conto di non aver pensato a una scusa per il mio anticipo.

''Ehm …'' Penso disperatamente a qualcosa da dire ''I miei genitori questa mattina uscivano entrambi presto e io preferivo non stare a casa da sola, quindi sono uscita presto anche io ..'' Credo che il modo nel quale l'ho detto sia facilmente sospettabile ''Mi dispiace... Mi sono dimenticata di avvertirvi ..'' Continuo per metà speranzosa di essere stata convincente e per l'altra metà rassegnata al fatto che avessero capito che non era vero.

'' Tranquilla, è tutto apposto!'' Rispondo Yuuka dopo alcuni secondi di silenzio, Hana annuisce sorridente e cominciamo a parlare come al solito.

La faccenda del mentire si ripete anche alla pausa pranzo.

'' Hotaru, andiamo da Hana?'' Mi chiede Yuuka alzandosi con il bento in mano.

'' Ehm, mi dispiace!'' Dico io ''Io … oggi preferirei studiare perché non ho ben capito un argomento, salutami Hana!'' Concludo facendo vedere il primo libro che ho trovato nella borsa.

'' Ah … Matematica, eh? Comprensibile... '' Dice lei guardando la copertina '' Allora ciao, a dopo'' Io prendo la borsa e mi dirigo verso l'uscita della classe ''Ma tu non dovevi studiare?''

''Ehm, si, preferisco studiare sul tetto'' Rispondo sorridente.

''Ah, ok..'' Dice e poi scende le scale, mentre io salgo. Per fortuna sul tutto non c'è molta gente, sospiro e metto il libro nella borsa, non mi piace affatto mentire alle mie amiche, non so nemmeno se avrò il coraggio di dire a Hana e Yuuka che ho deciso di non star con loro quando potevo, non per studiare o per via del mio non voler stare sola a casa. Dovrò continuare così ancora per diversi giorni, e mi dispiace tantissimo, spero solo che questo porti a qualche risultato, non voglio fare una cosa che mi fa stare così tanto male e poi non riuscire a rendere felice Hana per il suo compleanno. Comincio a “studiare” il regalo per la mia amica.

 

Un paio di ore dopo

 

Scrivo idee su idee per la trama del doujinshi per il club di manga, Yamada-Senpai è molto contenta di come sta andando avanti il lavoro. Io, ad ogni modo, non perdo nemmeno istante che posso dedicare a rendere il mio regalo per Hana perfetto, infatti anche ora sto ascoltando “tanti auguri” suonata al pianoforte con le cuffie nelle orecchie. Sono così concentrata su entrambi i lavori che non mi accorgo che Yamada mi sta chiamando, quando me ne accorgo mi tolgo subito le cuffiette dalle orecchi '' Scusa!'' Dico sinceramente dispiaciuta ''Ero distratta!''

'' Non scusarti!'' Sorride lei ''Stai facendo un lavoro eccellente, siamo a buon punto, per oggi puoi anche tornare a casa''

'' Ma sono arrivata qui solo mezz'ora fa'' Dico io guardando l'orologio.

''Come ho già detto siamo già molto avanti rispetto a quanto mi ero aspettata all'inizio dell'anno'' Dice fiera ''Quindi non è necessario avere fretta'' Conclude sorridendo.

'' Allora io vado ..'' Dico mettendo via le mie cose nella borsa e facendo per uscire dalla stanza.

''A domani!'' Mi saluta la Senpai. Esco dalla scuola e noto subito che il tempo è migliorato rispetto agli altri giorni: ieri, l'altro ieri e anche questa mattina nel cielo non c'erano altro che nuvole che minacciavano pioggia (io naturalmente non ho mai portato l'ombrello), mentre ora c'è il sole. Sospiro e decido di godermi il bel tempo restando per un po' nel cortile della scuola. Mi siedo su una panchina all'ombra di un albero di sakura, non più ricoperto da fiori rosa ma da foglie verdi, l'Estate sta decisamente arrivando.

Comincio comunque seguire con attenzione quel video, una, due, tre volte. Voglio che la mia migliore amica sia contenta per il suo compleanno, è questo che continuo a dirmi. Ormai ho perso il conto di quante volte ho visto quel video da quando mi sono seduta, ad ogni modo penso che siano abbastanza per oggi, non posso continuare a guardare il video tutto il giorno, oltre alla teoria serve anche la pratica. E oltre alla teoria e alla pratica serve anche il riposo, mi dico, quindi tiro fuori dalla borsa il bento che non avevo toccato durante la pausa pranzo e comincio a dare tregua al mio stomaco che mi sta tormentando da allora.

'' Ciao!'' Qualcuno accanto a me mi dice, io sollevo subito lo sguardo dal mio pasto: Hiro.

'' Senpai!!'' Dico io inizialmente presa alla sprovvista, ma cerco di parlare con calma ''Ciao ..''

'' Non hai mangiato?'' Mi chiede notando il mio bento, io faccio cenno di no con la testa.

'' Presto ci sarà il compleanno della mia migliore amica'' Mi affretto a dire dopo aver visto la sua faccia confusa '' E dato che le piace la musica avevo pensato di suonare “tanti auguri” alla sua festa con la mia pianola'' Mi accorgo di non aver mai sostenuto il contatto visivo con lui per così tanto, quindi, un po' imbarazzata, guardo per terra ''Quindi ho scaricato un video sul cellulare che spiega come fare e lo guardo ogni volta che ne ho occasione'' Quest'ultima frase è seguita da diversi secondi di silenzio che mi mettono parecchio in imbarazzo.

''Vuoi che ti aiuti?'' Mi chiede, il mio sguardo passa dalla panchina davanti a quella dove siamo seduti noi a lui ''Non è che mi ritenga un insegnate brillate, ma pensa di poterti aiutare''

'' Davvero?'' Gli chiedo mezza sognante e mezza stupita dal fatto che io abbia una simile occasione, lui annuisce '' Va bene!'' Dico sorridente.

'' Dunque …'' Dice lui alzandosi ''Ti va bene se domani, dopo scuola ti do qualche lezione''

'' Si, non ci dovrebbero essere le attività del club domani'' Annuisco io.

'' Verso le tre e un quarto davanti alla sala delle assemblee?'' Mi chiede.

''Ok'' Sorrido io, metto il mio cestino del pranzo nella borsa e mi alzo ''Allora a domani'' Lo saluto.

''A domani'' Risponde lui, commino cercando di trattenere la mia felicità, o almeno di non renderla troppo evidente. Una volta a casa vado subito in camera mia e prendo il cellulare, digito un messaggio:

“non indovinerete mai cosa mi è successo poco fa!”

Sospiro sorridendo ''Manco fosse un appuntamento!'' Mi prendo in giro ''Mi aiuta solo a.... Aspetta! Non posso dirlo mica a quelle due! Deve rimanere un segreto!'' E cancello il messaggio.

 

Il giorno dopo, 3:10 p.m., entrata della sala delle assemblee del liceo Sakurako

 

Sospiro pensando a quanto io sia stupida. Ero così emozionata che né ieri pomeriggio né questa mattina ho pensato a una scusa decente da dare per restare a scuola nonostante non ci fossero le attività del club di manga.

 

Inizio flashback

 

'' Hotaru, dove sta andando?'' ha chiesto Hana ''L'uscita è da questa parte, dovresti saperlo?''

'' Cavolo'' Ho pensato io e ho cominciato a sudare freddo ''Ehm … io … ecco …'' Ho cominciato a balbettare cose totalmente senza senso.

''Comportamento piuttosto sospetto'' Ha detto Yuuka squadrandomi minacciosamente ''Cosa ci nascondi?''

'' S-Sospetto? Ma che stai dicendo?'' Non avevo proprio idea su cosa dire ''Uffa!'' Ho valutato seriamente di dire loro tutto, ma allora non ci sarebbe stata nessuna sorpresa per Hana e questo non lo volevo. Quindi ho pensato dire solamente che mi incontravo con Hiro, ma allora avrebbero voluto sapere a tutti i costi di più quindi alla fine …''Io .. I-io … devo … devo … ecco … ehm …. si, devo andare via! Ho molta fretta!'' Ho detto velocemente girandomi ''Seguitemi se ne avete il coraggio!'' Ho concluso riponendo la mia fiducia nella psicologia inversa e ho iniziato a correre via cercando di percorrere la strada più lunga e più intricata per arrivare al luogo d'incontro.

 

Fine flashback

 

Sentendomi osservata mi guardo attorno per la millesima volta, non so se sono stata seguita o meno dalle mie amiche, forse è per questo dubbio che mi sento così.

'' Sei in anticipo'' Una voce che sono lieta di sentire mi distrae da quei pensieri.

''Ciao, Hiro-Senpai'' Rispondo sorridente.

''Ciao'' Mi saluta. Entriamo nella sala e lui si siede sullo sgabello del pianoforte '' Prima suono io, poi provi tu, va bene?'' Mi chiede.

''Ok'' Rispondo. Lo seguo attentamente, e quando tocca a me, sono sorpresa di non avere troppe difficoltà, anzi, riesco a suonare tutto la prima volta senza intoppi.

''Beh, brava!'' Dice lui sorridendo.

'' …'' All'inizio sto zitta, non so proprio cosa dire ''Grazie …'' Decido di dire, sospiro ''Però non posso esserci riuscita al primo tentativo …'' Rifletto a voce alta nella mia solita negatività ''Oppure ho guardato quel video più volte di quante me ne ricordassi …'' Aggiungo dopo pochi secondi.

'' Oppure …'' Comincia Hiro ''Ti stavi semplicemente sottovalutando'' Sorride, io lo guardo e poi rido.

''Beh, non sarebbe una cosa nuova dopotutto …''

''Direi che alla fine te la puoi cavare senza altri aiuti..'' Dice lui dirigendosi verso la porta, io lo seguo.

'' La cosa peggiore che potrebbe accadere a questo punto...'' Dico uscendo '' Sarebbe se mi dimenticassi tutto dall'ansia''

'' E se non facesse una festa? Ci hai pensato?'' Mi chiede lui.

'' Beh...'' Inizio io ''Non so voi ragazzi, ma fra ragazze per i compleanni almeno un piccolo ritrovo lo si organizza, anche se solo fra le migliori amiche'' Sento il cellulare vibrare nella borsa, io lo prendo e leggo il messaggio che mi è appena arrivato, rido davanti a quella buffa casualità.

'' Che c'è da ridere?'' Mi chiede confuso.

'' Te l'avevo detto che l'avrebbe organizzata, la festa!'' Dico ancora ridendo e mostrandogli un messaggio di Hana, semplicemente l'invito alla sua festa di compleanno.

''Ok, avevi ragione'' Dice lui, poi nessuno dei due parla fino a che non raggiungiamo l'uscita del cortile ''Ora che ci penso …. Hotaru?'' Mi chiama.

''Si?'' Chiedo io.

''Beh, che ne dici di scambiarci i numeri di telefono?'' Chiede semplicemente.

''Ah, ok, va bene!'' Sorrido io, dopodiché ci salutiamo e ognuno va per la sua strada. Io rispondo ad Hana che ci sarò alla festa. Tornata a casa seguo la mia solita routine, succo di fragola e poi iniziare a fare i compiti, ma appena mi siedo ''Aspetta un attimo …'' Mi dico rendendomi conto di quello che mi aveva appena chiesto Hiro ''CHE!?'' Mi butto a frugare nella borsa il cellulare, lo apro e scorro la rubrica fino a che non mi riappare davanti agli occhi il nome “Hiro Nakamura” salvato.

Quella domanda mi aveva shoccata così tanto che non avevo realizzato il suo senso all'inizio.

'' Ok...'' Dico a me stessa non so nemmeno perché, continuo a parlare fra me e me tutto il pomeriggio. Il giorno vado a comprare un regalo per Hana, mi è venuta in mente qualcosa che potrebbe piacerle, una borsa con il logo del suo gruppo preferito, tuttavia non mi pento di aver deciso anche di imparare a suonare “tanti auguri”, e come potrei? Il giorno dopo ancora, un sabato, è in programma la festa di compleanno di Hana, ho scoperto chi viene, oltre a Yuuka e a me ci sono anche Misako e Rin, e anche due nostre amiche delle medie Fuu e Chika, che abbraccio appena le vedo, dopotutto non le vedo da diverse mesi. Appena entro tutte rimangono shoccate dal fatto che avessi portato la mia pianola e io rido leggermente alle loro facce.

'' Buon compleanno, Hana-Chan!'' Dico alla mia migliore amica abbracciandola e poi dandole il regalo, del quale è molto contenta. Passiamo tutte un ottimo pomeriggio, io decido di suonare dopo che la torta sarà distribuita e quando questo momento arriva tossicchio leggermente e chiamo le mie amiche tenendo la pianola fra le mani ''Posso suonare qualcosa?'' Hana sorride e annuisce, io mi siedo e comincio a suonare, fino a pochi minuti prima non mi ero ancora decisa se anche cantare oppure no, ma alla fine (un secondo prima di iniziare a suonare) decido di si, e poi vedo che non conta dato che tutte le altre si aggiungono e formiamo un coro nel quale la mia voce non si sente nemmeno. Alla fine le ragazze applaudono e Hana mi abbraccia

'' Mio fratello …'' Inizia Misako dopo che tutto si è un po' calmato ''Mi aveva detto che aveva dato una piccola lezione di pianoforte a qualcuno, quindi eri tu?'' Io cerco di rimanere normale, nonostante il fatto che due persone mi stiano fissando dopo le parole di Misako, e annuisco. Meno di mezzo secondo dopo mi ritrova trascinata per un braccio da Yuuka e per l'altro Hana fino in cucina.

'' Cosa!?'' Dice la prima.

'' Hiro, il tuo Hiro, ti ha dato lezioni di piano??'' Continua la seconda, poi cominciano a parlare allo stesso momento e io non ci capisco più niente.

''Ok! Ok!Ok!'' Cerco di rispondere ''Uno, non è il mio Hiro, per favore! Due, non parlate troppo forte, Misako e Rin potrebbero sentirvi, e anche la scena in se era sospetta... Tre, si e quattro vi spiego tutto per bene dopo!'' Concludo riferendomi al pigiama party al quale ci saremo noi tre, Chika e Fuu. Ritorniamo dalle altre.

''Ecco .. Perché siete corse via in quel modo?'' Ci chiede Misako, io lo dicevo che la scena era sospettabile.

''Karaoke time!'' Dice Hana cercando un diversivo che sembra funzionare. Passa mezz'ora buona nella quale tutte cantiamo a squarciagola tantissime canzoni.

'' Mi dispiace ragazze, devo andare..'' Dice Rin a un certo punto, Hana la accompagna all'uscita e la salutiamo tutte.

Passa un'altra mezzora e improvvisamente il campanello suona ''Questa dovrebbe essere mia mamma...'' Dice Misako. Hana va ad aprire la porta.

''Oh, buonasera! Prego, entrate!'' Dice facendo entrare gli ospiti.

''Ciao!'' Misako saluta la madre ''E... tu che ci fai qui?'' Sento dire Misako alle mie spalle, non so chi altro sia entrato, sto parlando con Chika e Yuuka, quindi non riesco a vedere la scena.

'' Ero andato a casa di un mio amico quindi mamma è venuta a prendere anche me...'' Spiega una voce piacevolmente familiare, mi volto lentamente solo per vedere Hana chiudere la porta e venire da me.

'' Vedi di parlargli!'' Mi sussurra all'orecchio.

''Si, vai a parlargli!'' Aggiunge Yuuka, sempre cautamente sotto voce ''Voglio vedere una scenetta dolce!''

''Ma cosa ci sarebbe poi di tanto dolce!?'' Chiedo io a voce leggermente più alta della sua, ma non troppo, poi vedendo la faccia confusa di Chika e Fuu ''Vi spiego'' Dico loro, ma infondo credo che abbiano capito ''Praticamente lui …'' Cerco di iniziare.

'' Poche storie!'' Dice Hana, prendendomi per le spalle mi spinge verso i fratelli Nakamura (la madre è andata a parlare un po' con i genitori di Hana).

''Uffa, volevo restare un po' di più!'' Sospira Misako rivolta ad Hana, dopo pochi secondi avviano un discorso fra di loro.

''Beh, com'è andata?'' Mi chiede Hiro distraendomi dalle parole delle mie due amiche e a malapena seguivo.

''Eh? Cosa?'' Chiedo presa alla sprovvista.

'' Hai suonato bene?'' Mi chiede.

''Ah, beh, direi di si...'' Dico io ''Sono riuscita a suonare!''

'' Misako? Hiro? Andiamo?'' Li chiama la madre.

''E va bene …'' Risponde la rappresentante di classe. Hana li accompagna alla porta e io la seguo, ma sento che le altre tre ci seguono con lo sguardo.

'' Ci vediamo a scuola dopodomani!'' Ci saluta Misako.

'' A presto Hotaru!'' Dice Hiro arruffandomi i capelli, mi sento arrossire, ma ormai mi è successo così tante volte che mi ci sono praticamente abituata e quasi non ci faccio più caso.

'' Ciao!'' Rispondo ad entrambi. Poi Hana chiude la porta e io sospiro fissando il legno.

'' A presto Hotaru'' Yuuka fa eco a Hiro, quando ci trasferiamo nella stanza per il pigiama party.

''E smettila!'' Le dico facendo cercando di sembrare arrabbiata ma non riuscendo a nascondere una risata, prendo un cuscino e glielo lancio.

E così inizia la lotta con i cuscini della serata.

 

 

Angolo dell'autrice
 

Mi dispiace tantissimo! Non ho aggiornato per secoli! Il fatto è che mi sono fissata con un personaggio di un film e per giorni non ho fatto altro che fangirlare, non avevo nemmeno molte idee per questo capitolo … Poi sono andata al mare e lì non sarei nemmeno riuscita pubblicare niente … Comunque, dato che il primo capitolo ha raggiunto 100 visite (yey) ho deciso di fare una one shot speciale per questa storia. Un altra cosa importante da dire è che da ora in poi non pubblicherò più ogni lunedì ma quando riesco. Spero di metterci meno tempo sia per la one shot che per il prossimo capitolo.

Ciao!

 

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