L'Amore è più forte della morte

di Sassa 999
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Era passato quasi un mese e mezzo dalla presunta sconfitta di Pitch, e le giornate passavano gioiosamente. Elsa se la cavava alla grande come nuova guardiana e riusciva sempre meglio a controllare i suoi poteri, con l'aiuto di Jack ovviamente.
Tutto era tranquillo, quindi....perché non prendersi una vacanza?

Hiccup: “CHE NOIA!! Ragazzi facciamo qualcosa daii!”

Merida: “Ma se ci siamo divertiti fino a ora?!”

Hiccup: “Si ma adesso mi annoio..”

Jack: “Certo che sei buffo Hiccup! Dopo un po' smetti perchè non ha più voglia di giocare poi dici che ti annoi, allora noi ti proponiamo di allenarci ma non ne hai voglia..”

Hiccup: “Hai finito?!”

Elsa: “Ragazzi ma se non sapete cosa fare prendetevi una vacanza.”

Hiccup: “Mh..non sarebbe una brutta idea...ma non con voi, vi ho già visto abbastanza per i miei gusti!”

Rapunzel: “Che carino che sei...”

Hiccup: “Io le farei individuali, per rilassarsi meglio.”

Jack in quel momento pensò : “E allontanarmi da Elsa?! Neanche per sogno.”

Hiccup: “Mi piacerebbe prendere Sdentato e volare da qualche parte, forse al mare.”

Merida: “Beh...io preferirei andare in montagna, in un bosco, credo che sia il posto migliore per esercitarsi con l'arco.”

Rapunzel: “Io vorrei tanto andare in mezzo alla natura con gli animali e mi divertirei a fare crescere i fiori!”

Hiccup: “E tu Elsa?”

Elsa: “Beh...è vero che nella mia vita non ho visitato molti posti ma non mi sembra di aver bisogno di una vacanza, mi piace allenarmi nell'arena.”

Hiccup: “Ah ok, allora tu e Jack resterete qui.”

Elsa: “...non so se Jack vuole andare da qualche parte..”

Jack: “No no, mi piace anche a me stare qui..”

Hiccup: “Si si, dillo che vuoi stare con la tua amata!”

Jack fece una piccola smorfia e arrossì come un peperone mentre i suoi amici ridevano.

Hiccup: “Allora ragazze andiamo a preparare i bagagli, così domani mattina partiamo.”    disse rivolgendosi a Rapunzel e a Merida

Dopo aver sistemato tutto i ragazzi andarono a dormire, ma quella notte successe qualcosa che non accadeva da quasi un mese e mezzo...Jack fece un incubo...
Nel sogno era in mezzo ad una bufera di neve e non riusciva a vedere niente, sentiva solo che qualcuno lo stava chiamando disperatamente.... poi ci fu un grido. Quando si girò vide Elsa coperta di sangue e intorno a lei c'era...della sabbia nera.

Jack: “NO!”

Jack si svegliò di soprassalto. Che cosa voleva dire quell'incubo? Forse Pitch non era stato sconfitto? E se così fosse avrebbe ucciso Elsa? Continuava a farsi queste domande senza pensare alle risposte, a questo punto voleva solo allenarsi il più possibile per proteggere la cosa che gli stava più a cuore.
Il mattino dopo i 3 ragazzi erano sotto il portone con i bagagli in mano pronti per partire.

Elsa: “Bene, buon divertimento ragazzi!”

Rapunzel: “Grazie Elsa, cerca di stare bene anche tu.”

Hiccup: “Si, e non esagerare ad allenarti....come quello stupido del tuo fidanzato!”

Elsa: “Mi dispiace che non sia qui..”

Rapunzel: “Ma che gli è preso? E' dall'alba che è nell'arena.”

Elsa: “Non lo so, ma tranquilli ora vado a fargli un discorsetto.”

Hiccup: “Fai bene! A presto!”

Quando i suoi amici se ne erano andati, Elsa si diresse verso l'arena, quella stanza non era mai stata così piena di ghiaccio e neve.
Jack stava combattendo contro: fantocci, rocce, frecce, ecc... usando tutte le sue forze.

Elsa: “Jack BASTA! E' da stamani che sei qui e non sei venuto neanche a salutare i tuoi amici adesso basta!”

Jack: “Non ora Elsa!”

La stava ignorando e questo non lo tollerava allora Elsa ,con una mossa della mano, lanciò verso Jack delle frecce di ghiaccio che lo immobilizzarono al muro.

Jack: “Lasciami!”

Elsa: “Prima mi devi dire cosa ti succede!”

Jack: “Niente, mi volevo allenare un po'!”

Elsa: “Non ti credo Jack Frost, dimmi perchè!!”

Jack: “PER QUESTO!”

Jack indicò il ghiaccio che lo stava immobilizzando, Elsa lo guardò confusa e sciolse il ghiaccio.

Jack: “Se non riesco a proteggere me stesso come posso difendere te?”

Elsa le se avvicinò e gli disse dolcemente:

Elsa: “Jack....mi sto impegnando molto nel combattimento, sono capace di difendermi da sola....ma se non ne sei sicuro allora devi allenare me, non te...”

Jack abbassò lo sguardo e annuì.

Elsa: “Anche se credo che ci sia ancora qualcosa...”

Jack ripensò al sogno e gli vennero gli occhi lucidi, poi si alzò..

Jack: “Prima voglio riunire anche Nord,Dentolina,Sandy e Calmoniglio..”

Dopo un po' erano tutti nella stanza del Globo. Jack cominciò a raccontare il suo sogno e tutti lo guardavano con delle facce incredule.

Nord: “Forse tu Jack stai prendendo troppo alla lettera questo tuo sogno..”

Calmoniglio: “Si infatti! Pitch è stato sconfitto!

Jack: “Non ne siamo ancora sicuri!”

Calmoniglio: “E' passato ormai un mese e mezzo, e adesso perché tu hai fatto un incubo dobbiamo credere che Pitch è tornato?!”

Jack: “Fate come vi pare, io so quello che ho sognato!!”

Uscì sbattendo la porta. Jack era ritornato all'arena e in quel momento entrò Elsa.

Jack: “Neanche tu mi credi, vero?”

Elsa: “Jack...non so che definizione dare a quel sogno, so solo che ora voglio stare con te, e se tu vuoi allenarti lo farò anch'io.”

Jack sentendo quelle parole non pote resistere, andò ad abbracciarla e la baciò.
Neanche lui sapeva cosa pensare su quel sogno, sapeva solo che voleva stare con lei.
Era ritornata sera e Jack, prima di andare a dormire, si mise a guardare la Luna come se aspettasse che gli dicesse qualcosa, forse a riguardo del sogno, ma niente...

Purtroppo Jack fece lo stesso incubo solo che questa volta dopo aver visto Elsa in quello stato alzò lo sguardo e vide la Luna che si stava allontanando e poi un gran Buio!
Jack si svegliò di nuovo con il batticuore, non sapeva proprio cosa fare, cosa pensare, stava forse impazzendo? No! Era sicuro che stava succedendo qualcosa che riguardava Pitch...
Ovviamente per tutta la notte non chiuse occhio e il mattino dopo non raccontò niente a nessuno a proposito del sogno.


Angolo dell'Autrice
Ecco il Sequel! Non è un gran che come inizio, spero che vi piaccia, ma anche se non vi piace io continuerò finchè avrò voglia, ma come sempre accetterò qualunque critica! Fatevi sotto con i pomodori io resisterò  XD  XD
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Era da qualche giorno che Jack non dormiva ma cercava di non farlo vedere. Al Polo Nord arrivavano lettere dagli altri guardiani in vacanza e Jack era sollevato che non fosse successo niente a nessuno di loro.
Una mattina Jack e Elsa dovevano portare neve in qualche città e così fu, ma mentre tornavano al Polo il ragazzo cominciava a sentirsi sempre più stanco...

Elsa: “Jack stai bene? Ti vuoi fermare un attimo? Abbiamo lavorato molto stamani.”

Jack: “N-no no sto benissimo...”

Elsa: “Sicuro? Perché mi sembra che....”

Elsa si stoppò e vide in un punto di un bosco innevato gli alberi tutti secchi, bruciati, scuri e senza un fiocco di neve. Ad Elsa gli sembrava un po' strano...

Elsa: “Jack! Guarda là! Avviciniamoci...”

Il ragazzo non era molto sicuro ma annuì.

Elsa: “Com'è cupo questo posto....”

Jack: “Mh...Elsa ho un brutto presentimento...che ne dici se ce ne....”

In quel momento si sentì uno sfruscio e dal bosco spuntò una figura nera con una spada che correva verso Elsa, Jack la spinse via ma quella cosa riuscì a ferirlo al fianco.

Elsa: “Jack!!”

Jack: “Sto bene, non è molto profonda...”

Pian piano ne spuntarono altri cominciavano a essere sempre di più, erano molto alti e avendo la spada sembravano dei samurai con degli occhi gialli lucenti e tutti neri...anzi erano fatti di...sabbia nera..
Ma prima che potessero attaccare arrivarono le Leggende sulla slitta (tranne Calmoniglio che aveva usato i suoi tunnel).

Calmoniglio: “Ma cosa sono quelli?! Sembrano fatti di..di...”

Jack: “Credo che ci sia qualcuno che mi deve delle scuse!”

Calmoniglio: “Si si va bene, ma ora non è il momento delle scuse, abbiamo altro a cui pensare!”

Si sentì una risata malvagia e dalla profondità del bosco arrivò uno strano essere tutto nero sopra ad un cavallo (anche questo nero, ricordava gli incubi di Pitch) e aveva addosso una armatura molto imponente, nera con i bordi rossi e con una fascia, anche questa rossa come il sangue, una katana molto grande e un kabuto (elmo), quando si tolse quest'ultimo tutti notarono che era un ragazzo con la pelle tendente al grigio e gli occhi color platino.

Nord: “Chi essere tu?..”

??: “Mi presento...mi chiamo Kageshi (dal giapponese,vuol dire “figlio delle ombre”) o, come mi chiamava Pitch, Junior Black.”

Le leggende sentendo quel nome scoppiarono a ridere.

Jack: “J-Juinor?! Davvero?! Ahahahah oddio...”

Il ragazzo nero fece una piccola smorfia e aggrottò le sopracciglia.

Kageshi: “CHIAMATEMI KAGESHI!....e sono il nuovo Uomo Nero!”

I samurai neri (i nuovi incubi) puntarono le spade verso le leggende e queste si zittirono.

Kageshi: “Vi piacciono i miei incubi? Credo che siano meglio questi rispetto a quei cavallucci di Pitch, sono molto più forti.”

Calmoniglio: “Che cosa vuoi? Chi sei?!”

Kageshi: “Mi sembra di averlo già detto, sono l'Uomo Nero! E quello che voglio è vendetta contro voi Leggende per aver ucciso Pitch! Sopratutto verso voi 2...”

Kageshi indicò Elsa e Jack che si mise davanti alla ragazza per difenderla.

Nord: “Come tu avere incontrato Pitch?”

Kageshi: “Non ricordo molto del mio passato so solo che ero morto e Pitch mi ha ridato la vita e preso in sua custodia. Mi ha allenato come suo successore, segretamente per non farmi notare dall'Uomo nella Luna. Però un giorno mi sono ribellato perchè ero sicuro di essere migliore di lui e volevo diventare subito il nuovo Uomo Nero, ma mi ha rinchiuso in una gabbia ed è riuscito a bloccare il mio potere, quando è stato sconfitto mi sono liberato. Sono molto grato a Pitch e, anche se mi sono ribellato, adesso lo voglio vendicare!”

Diede agli incubi il comando di attaccare e le Leggende cominciarono a combattere.
Jack attaccava a fatica per via della ferita e anche perché aveva perso ore di sonno ma cercava di resistere. Ma ad un certo punto vide Elsa che combatteva e dietro di lei si stava avvicinando Kageshi e corse verso di lei.

Jack: “Fermo!”

Kageshi: “Oh...Jack Frost colui che è stato il primo a rifiutare la proposta di Pitch, e subito dopo di lui la sua amata Elsa. Non so perché Pitch voleva per forza un braccio destro con i poteri di ghiaccio, si vede che non era molto forte. Comunque mio caro Jack, se stai troppo attaccato a qualcosa diventi più vulnerabile.”

Kageshi si creò una nuvola di sabbia nera e volò in alto e Jack lo seguì attaccandolo con il suo bastone. Elsa notò che Jack volava a fatica e cominciò a preoccuparsi e ad avere paura, in quel momento l'Uomo Nero attaccò Jack molto velocemente e purtroppo il ragazzo perse il bastone e cominciò a cadere, ma Dentolina volò verso di lui per prenderlo.

Elsa: “J-JACK NO!”

Successe qualcosa....gli occhi di Elsa divennero tutti bianchi e intorno a lei giravano molti fiocchi di neve. Sbatte il piede in terra e uscirono degli spunzoni di ghiaccio che fecero fuori gli incubi.

Kageshi: “C-Che Cosa?!!”

Gli occhi bianchi di Elsa si girarono verso l'Uomo Nero e alzò la mano lanciando un getto potentissimo di ghiaccio luccicante che congelò la nuvola nera distruggendola facendo volare via Kageshi.

Jack non poteva credere ai suoi occhi. Quando Elsa tornò normale si mise a terra per la stanchezza, neanche lei poteva credere a quello che aveva fatto...

Elsa: “Che cosa è successo?”

Jack: “N-non lo so...”

Nord: “Sarà meglio tornare a Polo Nord..”

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Tutti si trovavano nel laboratorio di Nord, Elsa stava seduta su un tavolo e Nord la stava esaminando guardandole le mani e gli occhi, nella stanza c'era un gran silenzio e tutti tenevano il fiato sospeso.

Elsa: “Nord che cosa mi è successo?!”

Nord: “Io non essere sicuro...”

In quel momento la Luna proiettò delle immagini sul pavimento, raffiguravano il momento in cui Jack ridiede i poteri a Elsa.

Nord: “Credo che Manny voglia dire che il motivo dei tuoi poteri potenziati sia per via di Jack quando lui averteli ridati.”

Jack: “S-sul serio?!”

Jack provò un po' di senso di colpa, ma pensò che forse poteva essere un vantaggio contro questo nuovo cattivo.

Elsa: “Proprio quando stavo cominciando a controllarli diventano più forti, ora come farò?”

Jack: “Non ti preoccupare Elsa ti aiuterò come ho sempre fatto, non ti lascerò sola!”

La ragazza gli fece un piccolo sorriso e annuì, non sapeva come se la sarebbe cavata ma confidava in Jack.
Il giorno dopo il ragazzo, fresco come una rosa perchè era riuscito a dormire, portò Elsa nell'arena per cominciare il nuovo addestramento.

Jack: “Ehm...si dunque...fai la cosa con gli occhi...”

Elsa: “Ahahaha non credo che funzioni così, forse devo essere motivata...”

Nord: “Credo che questo nuovo potere essere come autodifesa...”

Jack: “Quindi dovrei attaccarla?! Non ci penso neanche!”

Nord: “Anche se tu facessi così non funzionerebbe, è sempre allenamento e noi essere suoi amici, non sarebbe motivata abbastanza, questo potere essere difficile da controllare credo..”

Jack: “Allora ci alleneremo intensamente così che quando risuccederà Elsa e noi saremo pronti!”

 

Nel frattempo, in un bosco oscuro, sotto terra, Kageshi stava camminando in su e in giù perplesso.

Kageshi: “Grr...cavolo come ha fatto?!”

Stava continuando a ripensare alla scena di Elsa quando ha congelato la nuvola e dei suoi occhi.

Kageshi: “Non credo che quella sia la stessa Elsa con cui combatté Pitch.....però devo dire che forse non aveva avuto torto sull'unione del gelo e del buio...”

Kageshi formò nella sua mano una statuetta di Elsa di sabbia nera e cominciò ad ammirarla ma poi scosse il capo e la distrusse.

Il mattino dopo Elsa si svegliò presto e uscì. C'era un'aria fresca e l'alba stava sorgendo. Elsa stava camminando in un boschetto innevato e si divertiva a fare dei piccoli pupazzi di neve.
Ma ad un certo punto una mano gigante nera gli tappò la bocca e la trascinò via.
Era di nuovo capitata in quel punto nero e bruciato del bosco...

Elsa: “Dove sei?!”

Kageshi: “Sono qui Regina...”

Appena la ragazza si voltò vide l'Uomo nero che faceva un piccolo inchino, allora si mise in posizione di difesa.

Elsa: “Che cosa vuoi?!”

Kageshi: “Niente, volevo solo fare quattro chiacchiere.”

Elsa: “E tu per parlare con qualcuno lo trascini con la forza?!”

Kageshi: “Ha ragione mi dispiace..ma mi avrebbe seguito se glielo avessi chiesto?”

Elsa: “Ripeto..che cosa vuoi?...”

Kageshi: “Forse ti sembrerà un dejavù ma....credo che saremo un ottima squadra se ti unisci a me!”

Elsa: “Oh No non ci penso neanche!”

Kageshi: “Andiamo....non deve essere facile contenere tutto questo potere che hai...vero? Io ti posso aiutare meglio rispetto al tuo amichetto.”

Elsa: “Non sono più quella di una volta. E' vero...quando Pitch me lo chiese esitai ma questa volta ti dico subito di NO! E poi non eri tu che ti volevi vendicare con me per aver ucciso Pitch?!”

Kageshi: “..hai ragione....Pitch è stato come un padre per me...mi ha salvato...ma lo disprezzavo anche, per questo mi sono ribellato...io sento che non sono come lui, non so chi ero nella mia vita precedente ma di sicuro non ero un mostro come lui.”

Elsa abbassò la guardia, stava cercando di abbindolarla? Ma se lo stava facendo...lo faceva davvero bene...

Kageshi: “Per favore, vieni con me...”

La portò dove la luce del Sole batteva di più e fece roteare nella sua mano della sabbia nera che, sotto il sole, comiciò a illuminarsi e sembrava quasi il cielo stellato. Elsa era sbalordita. Poi Kageshi appoggiò la mano sul terreno e la sabbia si estese, il cielo stellato ero sotto il loro piedi, il ragazzo nero creò anche varie figure tra cui un piccolo cagnolino che cominciò a saltellare intorno a Elsa che fece un piccola risata divertita.

Kageshi: “Quando facevo queste cose Pitch mi sgridava dicendo che non ci dovevo giocare con il buio ma utilizzarlo come arma. Per questo mi sento diverso da lui, io ti volevo mostrare che l'oscurità può essere molto affascinante...”

Elsa aveva gli occhi sgranati, non poteva credere alle sue orecchie. Forse questo nuovo Uomo Nero era davvero diverso...
Ma prima che Elsa potesse dire qualcosa si sentì una voce...

Jack: “Elsa!!”

All'arrivo del ragazzo Kageshi si spaventò un po' e trasformò tutta la sabbia nera intorno a lui nei suoi incubi guerrieri.

Kageshi: “Attaccate!.....t-tutti e due!”

Elsa vedendo quell'azione cancellò i pensieri di prima e cominciò ad attaccare.
In quel momento arrivarono anche le Leggende, allora Kageshi si creò una nuvola e volò via. Ma loro non si arresero, saltarono tutti nella Slitta e inseguirono l'Uomo Nero fino ad una montagna...

Jack: “Smetti di scappare Junior!”

Kageshi: “Non chiamarmi Junior!!!”

Kageshi lanciò spunzoni di sabbia nera che fece sbandare la Slitta e tutti caddero giù.
Quando Elsa si alzò si guardò in giro per vedere se i suoi amici stavano bene. C'erano tutti, tranne ...

Elsa: “Dov'è Jack?!....JACK!!”

Gli salì l'ansia e ,per sbaglio, creò una bufera di neve.

Elsa: “Oh no che cosa ho fatto?”

Non vedeva nulla ma cominciò a correre di qua e di là per trovare Jack.
Il ragazzo era un po' più in là e stava inseguendo Kageshi.

Kageshi: “Cosa pensi di fare da solo? Sono più forte di te.”

Ma prima che Jack potesse attaccare la bufera li raggiunse.
Jack cercava di non perdere d'occhio Kageshi ma purtroppo la bufera aumentò.
Il ragazzo cominciava ad avere una brutta sensazione e non capiva perchè...ma poi sentì una voce in lontananza che lo chiamava...era Elsa, a quel punto capì che era la stessa scena del sogno..

Jack: “Oh no...NO! ELSA!”

Jack cercava di capire da dove proveniva la voce...ma...quando si girò vide Kageshi con la spada che lo puntava.

Jack: “C-che cosa?”

Non pote fare altro che la spada nera l'aveva già trafitto....si voltò e vide Elsa che lo stava guardando con occhi pieni di terrore, qualche lacrima gli rigò il viso ma era sollevato nel vederla sana e salva.
Kageshi ,con la mossa di una mano, scaraventò lontano Jack.
Elsa non credeva ai suoi occhi, si accasciò a terra fermando la bufera.

Kageshi: “Mi dispiace ma non mi ha lasciato altra scelta.....ma adesso non hai niente che ti leghi ai guardiani, unisciti a me e ti prometto che lo dimenticherai presto.”

Sentendo quelle parole gli occhi di Elsa divennero bianchi.

Elsa: “NO!....Tu sei uguale a Pitch!”

Con una mossa delle braccia bloccò i piedi di Kageshi e creò una valanga di neve gigantesca.

Kageshi: “NOOO!”

La valanga cadde addosso a lui....
Piombò un gran silenzio, e gli occhi di Elsa tornarono normali.

Elsa: “L-l'ho ucciso..”

Nord: “Elsa!...tu stare bene?”

Elsa: “Certo che no! Jack è morto!”

Gli occhi di Nord si riempirono di lacrime

Nord: “Forza Elsa...t-torniamo a Polo Nord, Calmoniglio, Dentolina e Sandy sono a riparare Slitta...”

Elsa: “Mi dispiace Nord, ma questo non è il mio posto...non sarei dovuta diventare una guardiana....io.....io me ne vado...”

Elsa corse via con Nord dietro che cercava di fermarla ma riuscì a seminarlo, di lei non se ne vide più l'ombra.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Elsa era arrivata fino ad una piccola cittadina. Dietro un albero con una mossa della mano si tolse il suo vestito di ghiaccio e ritornò al suo vecchio abito di Arendelle, per non dare troppo nell'occhio, si raccolse i capelli e si avvicinò alla città.
C'era molta musica e tanta gente, sembrava che ci fosse una festa. Il problema è che Elsa non era più abituata a così tante persone intorno a lei. Ad un certo punto una ragazzina la notò e cercò di invitarla a danzare ,visto che era tutta sola da una parte, ma Elsa si spaventò e si ritrasse e per sbaglio toccò un lampione che si congelò. La musica, le persone si fermarono impietriti di paura, e Elsa corse via sentendo dietro di se urla spaventate. Stava riprovando le stesse emozioni di quando lasciò Arendelle.

Elsa: “...mi manca così tanto...”

Mentre camminava ripensò a tutti i bei momenti passati con lui, dei suoi occhi, dei suoi abbracci ma anche delle giornate con i suoi amici, il suo viso si rigò di lacrime.
Era finita davanti ad un laghetto congelato, ormai era lontana da tutto e da tutti. Cercò di sistemarsi, si rifece la treccia e si ricreò il suo vestito di ghiaccio.

Elsa: “Questa sono io...ma come posso fare senza lui?..”

Ma mentre piangeva sentì una voce..

?: “L'ho ami tanto?”

Elsa si guardò in giro ma non c'era nessuno, non capiva chi era a parlare, la voce si ripeteva.

?: “L'ho ami così tanto?”

La ragazza alzò il viso verso la Luna...

Elsa: “Si...mi manca, farei di tutto per farlo tornare..”

Dalla Luna cominciò a venire fuori una Aurora Boreale, con mille colori e con tante figure di animali e anche di persone....'Spiriti' pensò Elsa.
Intravide una figura conosciuta, quella di Kageshi, ma appena si voltò ne vide un'altra...quella del suo amato Jack.

Elsa: “...Jack!”

?: “Se proprio vuoi che ritorni allora lo farò ma ad una condizione, dovrai perdere la tua Umanità.”

Elsa non capiva. Perdere la sua Umanità? Cosa voleva dire? Ma non gli importava più di tanto, se questo faceva tornare Jack lo avrebbe fatto, così annuì.
Una luce di mille colori cadde su di lei che cominciò a fluttuare. Elsa chiuse gli occhi aspettando la sua sorte.

?: “Non dovrai cercare di rompere questo patto.”

Elsa non riuscì a sentire l'ultima parte, stava succedendo qualcosa al suo corpo ma non capiva cosa. Dopo un po' l'Aurora si ritirò.

 

In una lontana montagna innevata, da sotto la neve apparì una luce bianca molto potente e da lì si alzò un ragazzo dai capelli bianchi, Jack.

Jack: “....d-dove sono?.....”

Il ragazzo provò ad camminare ma sentì una fitta tremenda allo stomaco che però cominciava a svanire piano piano. Si guardò intorno e finalmente si ricordò, la spada di Kageshi, il viso di Elsa...

Jack: “Sono...vivo?....Ma come?”

Scosse il capo, non voleva farsi altre domande desiderava solo tornare a casa.
Mentre volava era eccitato, non vedeva l'ora di ritrovare i suoi amici e di vedere le loro facce, ma soprattutto lei.
Quando arrivò al Polo Nord notò che c'era qualcosa di strano...troppo silenzio.
Andò ad affacciarsi ad una finestra e vide i suoi amici, gli yeti e gli elfi tutti in cerchio con delle candele, era un funerale...il suo...
Jack fece un piccolo sogghigno e silenziosamente aprì la finestra ed entrò.

Calmoniglio: “Mi manchi ragazzino...”

Jack: “Quanto?”

Calmoniglio: “T-tant....ASPETTA!”

Tutti si girarono e saltarono di gioia nel vedere il loro amico sano e salvo...tutti tranne Calmoniglio che gli tirò in testa un Boomerang.

Jack: “Allora mi vuoi bene.”

Calmoniglio: “OH STA ZITTO!”

Nord: “Jack!”

L'omone andò a dargli un gran abbraccio.

Jack: “Cough....sono felice anch'io di rivedervi...”

Quando riuscì di nuovo a respirare si guardò intorno e si rattristò...

Jack: “Ragazzi...dov'è Elsa?”

Le 4 Leggende si guardarono negli occhi preoccupati.

Dentolina: “Ehm....lei...se né andata.”

Jack: “CHE COSA?”

Nord: “Dopo tua morte lei avere deciso di andarsene, l'abbiamo cercata ovunque ma sembra essere sparita.”

Jack: “No non può essere. Devo trovarla!”

Ma prima che uscisse fuori, la Luna puntò una luce sul pavimento e da lì uscì un cristallo blu.

Nord: “Nuovo Guardiano?!”

Dentolina: “Allora....forse per Elsa non ci sono più speranze...”

Jack guardò la Luna poi si avvicinò al cristallo.
Quando videro l'immagine tutti sobbalzarono...

Nord: “U-una Lupa delle Nevi?!!”

Calmoniglio: “Ma scherziamo?!”

Nord: “Mh....se Manny dice che lei essere nuova guardiana, noi dobbiamo trovarla...mi dispiace Jack ma...”

Jack: “No non fa niente Nord, anzi voi restate qui vado io a cercare questa Lupa.”

Nord: “D-davvero?! Tu essere sicuro?”

Jack: “Si Nord, non ti preoccupare.”

Il ragazzo prese il suo bastone e uscì dalla finestra, poi si fermò a guardare la Luna...

Jack: “Tsk...non permetterò che una Lupa prenda il posto di Elsa.”

Strinse il bastone e volò via velocissimo.

 

Elsa si stava svegliando, era su un morbido manto di neve, si guardò in giro, non poteva credere ai suoi occhi...era viva! E non si era mai sentita così forte, cominciò a correre per vedere se era successo qualcosa dalla notte precedente, voleva ritrovarlo.
Mentre correva si rese conto che era diventata molto più veloce e sentiva una grande adrenalina addosso, ma si fermò e notò che si era persa....dove era? Dove doveva andare?
Da lontano vide un fiume e decise di seguirlo e di arrivare alla fine di quello, per avere una meta.

Elsa: “Sento che Jack sta bene...deve essere così...”

Mentre camminava vide due piccoli scoiattoli, provò ad avvicinarsi ma questi fecero una faccia spaventata e corsero via terrorizzati.

Elsa: “Non vi voglio fare del male sono solo un essere uma...”

Guardò la sua ombra e si impietrì, corse verso ad un ruscello e si specchiò. Quello che vide era un lupo.

Elsa: “S-sono una Lupa?!”

Cominciò a nevicare e intorno a lei giravano mille fiocchi di neve. Era spaventata, ma poi si ricordò del patto...

Elsa: “'Perdere la tua umanità'...significa questo?!...allora forse Jack sta davvero bene....”

Piccoli o grandi animali le stavano lontani, induceva terrore, il suo pelo bianco splendente, gli occhi come il ghiaccio e i fiocchi di neve che le giravano intorno non erano cose normali. Gli unici animali che l'avvicinarono furono un branco di lupi ma lei li ignorò, non voleva credere che quella era la sua nuova vita.
Era disperata, era sola, voleva tornare a casa e sopratutto tornare normale.

Elsa: “Jack dove seii?!”

Gli occhi divennero bianchi e provocò una tempesta di neve.

 

Jack stava volando sopra ad una cittadina, ma improvvisamente cominciò a nevicare e sempre più intensamente.

Jack: “Strana neve...questa poi non è mia...”

Notò in lontananza una luce bianca molto forte e provò ad avvicinarsi.
Quando atterrò sentì degli ululati

Jack: “Quella Lupa è qui...”

Strinse il bastone e provò a cercarla anche se non vedeva niente.
Ad un certo punto la vide, seduta sulla neve e la bufera cominciò a diminuire.
La Lupa provò ad avvicinarsi, Jack gli puntò il bastone pronto ad attaccarla...ma non lo fece. Guardò gli occhi della Lupa e gli sembravano molto familiari, celesti come il ghiaccio, freddi ma allo stesso tempo emanavano amore. Si quelli erano gli occhi della persona di cui si era innamorato.

Jack: “El...Elsaa!”

I due si corsero incontro e si abbracciarono..

Elsa: “Jack..finalmente..”

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


La notte arrivò in fretta, visto che Elsa era una lupa Jack decise di trovare un posto dove dormire. Trovò una piccola grotta, e mise su Elsa una coperta (l'aveva trovata mentre volava sulla città).

Jack gli raccontò di come si era svegliato dopo la sua morte, Elsa provò a spiegarli di come era diventata una Lupa ma le ci volle almeno un'ora visto che Jack non capiva. Il ragazzo ,dopo aver più o meno compreso la storia, ringraziò Elsa e gli fece una carezza sulla testa ma lei si ritrasse, non voleva essere trattata come un cane.

Jack: “Ahaha dai Elsa scherzavo. Troveremo una soluzione...”

Elsa sentendo quelle parole così confortevoli si sdraiò e si addormentò. Jack si mise a guardarla, poi rivolse lo sguardo verso la Luna

Jack: “Deve tornare normale, ma come? Per fortuna si è addormentata serenamente , però io non ho la più pallida idea di come fare...”

Il ragazzo non chiuse occhio per tutta la notte.

Alle prime luci dell'alba Elsa si svegliò.

Jack: “Buongiorno Lupacchiotta..”

La lupa mise fuori i denti e ringhiò.

Jack: “Ahaha ok ok, la smetto...Elsa...dobbiamo trovare una soluzione per te, io non so da che parte iniziare...”

Elsa si rattristò e mise il muso su le ginocchia di Jack.

Quando il sole era un po' più alto decisero di uscire. Jack andò a darsi una rinfrescata con l'acqua di un ruscello, quando si girò vide Elsa che ululava.

Jack: “Ehi cosa fai? Ululi alla Luna di giorno?!”

Elsa lo guardò esitante, come se stesse cercando di dirgli qualcosa.

Jack: “Cosa mi vuoi dire?”

La lupa mandò il suo sguardo verso il Sole e poi guardò se stessa.

Jack: “Sole...tu....cosa centra il sole con te?...Aspetta...non il sole, la luce! Ma certo....Rapunzel! Dobbiamo trovarla, forse lei ti potrebbe aiutare, aveva detto che voleva tornare nella natura con gli animali, beh se siamo fortunati forse la troveremo, in marcia!”

 

Jack volava e sotto di lui c'era Elsa che correva così veloce da riuscire a stragli dietro.

Jack: “Visto? Qualcosa di positivo c'è!”

Elsa lo ignorò e cominciò a correre più veloce.

Jack: “Ehi ehi aspettami!”

Avevano cercato Rapunzel per tutto il giorno, e stava quasi per farsi buio.

Jack: “Uf...Elsa...ci fer..fermiamo?”

Jack si sedette su una roccia senza fiato ed Elsa si mise accanto a lui.

Il ragazzo la guardò e improvvisamente gli venne un'idea.

Jack: Ehm...Elsa...tu sei un lupo...e sicuramente il tuo olfatto è migliorato cento volte in più...non è che...”

Elsa fece una piccola smorfia, non voleva di certo mettere il naso per terra e annusare...ma forse era una soluzione.

Mise il naso a terra e cominciò a sentire mille odori diversi, lì per lì si preoccupò, come faceva a individuare quello di Rapunzel? Ma loro due erano molto amiche e qualche volta si pettinavano a vicenda e, visto che Rapunzel ha molti capelli, era riuscita immagazzinare l'odore. Chiuse gli occhi per concentrarsi e dopo un po' che girava in tondo riuscì a localizzarla, alzò il muso di scatto e cominciò a correre.

Jack: “Oh cavolo si ricomincia! Aspettami!!”

Dopo un'ora arrivarono su una piccola altura dove sotto c'era una grandissima quercia e a piedi di questa c'era una fanciulla circondata da piccoli animali.

Jack: “RAPUNZEL!!”

La ragazza fece un salto dallo spavento. Quando vide il suo amico gli corse incontro felice come una pasqua.

Rapunzel: “Jack!!”

Ma si fermò quando notò accanto a lui una lupa tutta bianca.

Rapunzel: “U-una Lupa?!”

Jack: “Ehm...mettiti comoda perchè è una storia moolto lunga...”

 

*Dopo un po'*

Rapunzel: “Cavolo! Elsa ha fatto tutto questo per te? Non ci si può allontanare per una settimana che succede il finimondo, i poteri di Elsa, un nuovo cattivo, la tua ''morte''...Wow.”

Jack: “Eh già....allora ci puoi aiutare?”

Rapunzel: “Non ne sono sicura, non so come ha fatto a diventare una lupa e mi sembra che neanche tu abbia capito...”

Jack: “Beh è difficile comprenderla ora...”

Elsa abbassò lo sguardo ma Rapunzel gli fece un sorriso.

Rapunzel: “Non ti preoccupare amica mia, ci proverò.”

La lupa andò fra le braccia della sua amica che le mise sopra i suoi capelli biondi che cominciarono a illuminarsi.

Elsa: “S-sta succedendo qualcosa al mio corpo, ma perché mi sembra che la luna mi stia abbandonando?”

Finalmente Elsa era tornata normale. Abbracciò la sua amica..

Rapunzel: “Elsa! Adesso ti riconosco ahahahah”

Elsa: “Si, sono di nuovo io! Jack guard...”

Quando la ragazza si voltò Jack non c'era più. Elsa e Rapunzel si guardarono intorno ma non c'era niente, né impronte né un fiocco di neve o un ciuffo di capelli, niente di niente.

Elsa: “Jack! Dove sei?!...non capisco era qui....”

Alle spalle delle ragazze apparve una luce gialla dorata e da questa comparve....l'Uomo Nero...

Kageshi: “Si...sono vivo...”

Elsa sentendo quella voce rabbrividì e si voltò lentamente e Rapunzel fece lo stesso.

Rapunzel: “Chi sei tu?”

Kageshi: “L'Uomo Nero...”

La ragazza dai capelli dorati si stupì e si voltò verso Elsa.

Rapunzel: “Quindi questo è Kageshi?!”

Elsa annuì mentre guardava terrorizzata Kageshi che aveva un sorriso malizioso sul viso.

Elsa: “Io...io non capisco...tu eri...”

Kageshi: “Oh povera Elsa....non hai mantenuto il patto...”

Elsa: “Come? Ma io non ho fatto nien...”

In quel momento delle parole gli risonarono nella mente: 'Non dovrai cercare di rompere questo patto.'

Elsa: “Che cosa ho fatto?...”

Kageshi: “La Luna può essere buona ma se non rispetti i suoi patti ti si può ritorcere contro...e così mi ha fatto rivivere..tramite i capel...poteri di quella fanciulla..”

Rapunzel: “Che cosa?!”

Elsa: “Quindi ha ripreso Jack...”

Kageshi: “Mh mi sembra quasi un dejavù. Elsa...ormai non c'è più nessuna speranza, lui non c'è più rassegnati....e unisciti a me, non hai niente da perdere...”

Elsa stava esitando e guardava per terra, Rapunzel si stava preoccupando per il silenzio della ragazza.

Elsa: “Basta...Basta! Voglio stare sola!”

Corse via, Kageshi aggrottò la fronte e comiciò a seguirla. Rapunzel era rimasta sola.

Rapunzel: “Così quello è il nuovo Uomo Nero che Pitch ha fatto rivivere....quindi, forse..”

 

Finalmente Elsa arrivò nel punto dove la Luna l'aveva trasformata, anche se non fu facile arrivarci con Kageshi che gli lanciava frecce di sabbia nera ma era riuscita a seminarlo.

Elsa: “Manny!!...Ti prego ridammi Jack...io non volevo....”

Nessuna risposta, nessun segno, era disperata forse ormai non c'erano davvero più speranze.

Elsa: “Mi dispiace....ti prego...r-ritrasformami e ti prometto che resterò come Lupa. Ti rendo di nuovo la mia umanità per una vita a me cara!!”

Ci fu un gran silenzio, non si sentiva niente, ne uccelli, ne grilli, anche il vento sembrava essersi fermato, e improvvisamente apparve di nuovo l'aurora.

Elsa sgranò gli occhi e fece un grande sorriso, cominciò ad avviarsi verso il fascio di luce che l'avrebbe trasformata come la prima volta ma della sabbia nera fece una barriera intorno a quella luce.

Elsa: “NO!”

Kageshi: “Non ti permetterò di farlo tornare ora che sono di nuovo in vita, sarò spietato!”

Riuscì a ferire Elsa al braccio con la sua spada nera, allora lei si creò uno scudo e una spada di ghiaccio. La lotta sembrava alla pari ma Kageshi giocò sporco e creò un suo incubo che riuscì a togliere lo scudo a Elsa. La ragazza non se lo aspettava, perse l'equilibrio e cadde a terra, Kageshi gli puntò la spada contro.

Kageshi: “Tsk...non sei così forte, se tu avessi accettato la mia proposta adesso riusciresti a controllare quel potere immenso, ma adesso sei inutile!”

In quel momento arrivarono le Leggende a bordo della Slitta e insieme a loro c'era anche Rapunzel.

Rapunzel: “Non toccarla!”

Kageshi: “Prima penso a lei, poi toccherà a voi!”

Dentolina: “Aspetta! Ho qui qualcosa che forse ti potrebbe interessare...i tuoi ricordi!”

Dentolina mostrò una piccola scatola dorata con disegnato un ragazzo dai capelli marroni e gli occhi verde scuro. Kageshi sentendo quelle parole sobbalzò, guardò la scatola dorata con un po' di esitazione ma poi scosse il capo.

Kageshi: “No, non mi importa chi ero. Per me mio padre era Pitch.”

Elsa: “Ma avevi detto che lo disprezzavi, avevi....”

Kageshi: “Lascia perdere quello che ho detto, è stato un momento di debolezza!”

Strinse la spada si avvicinò a Elsa, ma prima che la potesse uccidere Dentolina sbloccò la scatola e la lanciò verso Kageshi che venne invaso da una luce gialla.

Kageshi: “C-Che Cosa?!!”

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


In un piccolo villaggio viveva una famiglia di guerrieri, i “Sentōki”, la loro stirpe era molto famosa per la loro forza e per la loro abilità a lottare.

La famiglia Sentōki aveva due successori, il figlio maggiore Kageshi e quello minore Yoru (dal giapponese, vuol dire notte). Purtroppo i ragazzi preferivano giocare che allenarsi e questo non rendeva felice il nonno e il padre cercava di avere pazienza.
Un giorno i due figli stavano facendo il loro allenamento quotidiano con il padre e con il nonno che li guardava in disparte, ma non riuscivano a fare i seri e Yoru cominciò a fare qualche boccaccia e Kageshi si tratteneva le risate.

Padre: “Basta! Concentratevi!”

Kageshi: “Scusa padre..”

Nonno: “Le scuse non bastano, i nostri nemici ci potrebbero attaccare da un momento all'altro e voi passate le giornate a giocare. Siete dei Sentōki, rendete omaggio alla vostra famiglia, sopratutto tu Kageshi.”

I due ragazzi abbassarono gli sguardi, fecero un piccolo inchino e si ritirarono nella loro stanza. Quella sera la madre andò a rimboccare le coperte ai suoi figli.

Madre: “Vostro padre mi ha detto che state migliorando nel combattimento bravi.”

Yoru: “Ma non ti ha detto della sgridata del nonno...”

Madre: “Su su non ci pensate..adesso dormite.”

Kageshi: “...Madre..”

Madre: “Dimmi.”

Kageshi: “Perchè nostro padre ha deciso questi nomi per noi? Non sono un po' macabri per una famiglia che combatte per il bene?”

Madre: “Vostro padre ha sempre ammirato l'oscurità, gli sembra affascinante e non una cosa cattiva. E mi sembra giusto, credo che non sia bello separare l'oscurità dalla luce quando invece stanno bene insieme. Questi nomi non sono macabri, dipende in che cosa si crede...”

Luce e oscurità insieme? Kageshi non ci aveva mai pensato, ma dopo aver sentito quelle parole dalla madre cominciò ad ammirare anche lui l'oscurità.

La mattina dopo il nonno volle che i due fratelli combattessero, non erano felici ma non potevano ribellarsi al nonno. Kageshi era più forte di suo fratello ma cercava di andarci piano.

Nonno: “Kageshi! Non esitare!”

Kageshi si spaventò, non voleva fare del male a suo fratello. Si girò verso Yoru che annuì. Allora Kageshi si ricordò le parole di sua madre, così chiuse gli occhi dove vedeva tutto il nero che gli piaceva, si concentrò e con uno scatto fulmineo fece cadere suo fratello a terra.

Kageshi: “Yoru! Stai bene?! Mi dispiace...”

Nonno: “Non ti devi dispiacere, in amore e guerra tutto è lecito.”

Kageshi si sentì crescere dentro una grande rabbia.

Kageshi: “No! Io non voglio essere il mostro che vuoi tu!”

Ma in quel momento, fuori si sentì un gran fracasso, e tutti uscirono a controllare.

Nonno: “Ma che cosa succede?!”

Cittadino: “Maestro! Ci stanno attaccando!”

Padre: “Oh No! Presto tutti i guerrieri a prepararsi per la battaglia!”

Il Padre indossò una armatura samurai,e prima di uscire lanciò una spada a Kageshi.

Padre: “Ragazzi voi dovete scappare.”

Yoru: “Che cosa? No, e la mamma?”

Padre: “Starà bene. Kageshi prenditi cura di tuo fratello.”

I due fratelli uscirono dalla porta sul retro e scapparono verso il bosco. Ma purtroppo vennero individuati da un nemico che gli seguì.

Kageshi: “Forza Yoru più veloce!”

Guerriero: “Fermi!”

Il nemico riuscì a raggiungerli.

Guerriero: “Bene bene, i due successori della famiglia Sentōki, ormai credo che siate rimasti solo voi due.”

Kageshi: “Yoru....scappa”

Yoru: “Cosa? No non ti lascio...”

Kageshi: “Si invece, se io muoio poi sarai tu il successore e ti devo proteggere, ma non sono un gran combattente perciò ti chiedo di scappare...Vai!”

Il fratellino annuì con le lacrime sul viso e scappò verso il cuore del bosco.

Guerriero: “Fermo!”

Kageshi: “Non toccare mio fratello!”

Si mise davanti al guerriero, teneva la spada con tutte e due le mani e applicava quei pochi insegnamenti del padre e del nonno. Lui non aveva mai tenuto in mano una vera spada, si era sempre allenato con bastoni e combatteva con fantocci o, per sua disgrazia, con suo fratello.
In quella battaglia rimpiangeva di non essere mai stato molto attento agli allenamenti.
Pensava a suo padre, a sua madre e si chiedeva se suo fratello era salvo, ma purtroppo questi pensieri gli annebbiavano la mente e il nemico riuscì a ferirlo. Perdeva molto sangue ma non voleva arrendersi, non poteva, allora chiuse gli occhi, strinse la spada e con uno scatto ferì al fianco il guerriero, purtroppo non profondamente. Il nemico continuava a combattere e più ferocemente di prima e costrinse Kageshi a infilzarlo. Quando il ragazzo si accorse di quello che aveva fatto si mise la mano sulla bocca, lui non voleva questo, non aveva mai voluto essere un assassino o un discendente della famiglia Sentōki.
Purtroppo la sua ferita era molto più profonda di quanto pensasse e si accasciò in terra in mezzo al suo sangue, ormai non aveva più speranze. Nei suoi secondi di vita si ricordò dei bei momenti passati con suo fratello, con il padre e la madre senza pensare al nonno o agli allenamenti o la guerra, e alla fine chiuse gli occhi.
Improvvisamente calò un ombra oscura.

Pitch: “Così questo è Kageshi...”

Quando riaprì gli occhi era sconvolto per quello che aveva appena visto, così quella era la sua vita passata?

Angolo dell'Autrice
Penultimo capitolo eh già. Mi c'è voluta parecchia fantasia per inventarmi la storia di Kageshi (purtroppo non è venuto molto lungo scusate) ma sono riuscita a finirlo in fretta visto che la scuola è finita ora ho più tempo per divertirmi e anche scrivere ovviamente. EVVAII XD
BUONE VACANZE!!!!!!! XD


 

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Capitolo 7
*** Epilogo ***


Kageshi: “Non ci credo...”

Si guardò intorno, vide Elsa lì per terra che lo guardava terrorizzata, aveva il braccio sanguinate e il vestito tutto strappato; vide la barriera di sabbia nera che aveva creato intorno alla luce della luna; poi il suo sguardo cadde sulla sua scatola dei ricordi, la raccolse e si rattristò. Si rivolse a Elsa con un fil di voce...

Kageshi: “Tu vuoi solo salvare la persona a te cara...”

Elsa non comprese quelle parole, cosa stava succedendo all'Uomo Nero? Kageshi, con la mossa di una mano, tolse la sua barriera di sabbia e la trasformò in un cagnolino che cominciò a correre intorno a Elsa. Allora lei si ricordò di quel giorno, di quando Kageshi si era mostrato realmente e capì che i suoi pensieri iniziali non erano fondati, lei non sapeva cosa aveva visto nel suo passato ma aveva capito che infondo era buono.
Elsa gli fece un piccolo sorriso e Kageshi ricambiò ma poi lui alzò lo sguardo e si incamminò verso la luce della Luna.

Kageshi: “Ci penso io...”

Elsa si alzò di scatto e gli prese braccio .

Elsa: “No! Non voglio che qualcun altro ci rimetta....vado io!”

Kageshi: “No!....Io...io sono diventato il mostro che mio nonno e Pitch volevano....e non mi piace, io mi sono sacrificato per mio fratello e dovevo essere morto, voglio rimediare ai miei errori...”

Elsa: “Kageshi...”

Lui non resisté e gli diede un piccolo bacio sulla fronte come segno di addio e Elsa gli lasciò il braccio.

Kageshi andò sotto la luce

Kageshi: “Una vita per una vita!”

In quel momento cominciò a fluttuare, Kageshi sentì una voce nella sua testa...

?: “Kageshi! Kageshi!”

Kageshi: “...Yoru..”    disse con un fil di voce

La luce divenne sempre più intensa e i ragazzi non videro più niente. L'aurora poi scomparve, e di lui non se ne vedeva più l'ombra.

Elsa: “Kageshi...perchè..”

Nord: “Non ti preoccupare Elsa, è in posto migliore.”

Elsa: “Si, credo che tu abbia ragio...”

Si sentì un fruscio provenire da un cespuglio, le Leggende per lo spavento si raggrupparono e si misero in forma di difesa, e cominciarono a sentire anche dei piccoli lamenti...poi una figura uscì dal cespuglio

Jack: “Ohi ohi....mi sono svegliato in un cespuglio pieno di spine...”

Elsa: “JACK!”

Jack: “Elsa non sei più un cane!”

Elsa: “Ehi! Ero una Lupa!”

Tutti cominciarono a ridere e si abbracciarono. Poi Jack prese il viso di Elsa fra le mani e la baciò.

Jack: “Mi sei mancata.”

Elsa: “Anche tu....ma.... la prossima volta stai più attento.”

Jack: “Ahahah si....ma ancora non ho capito come ho fatto a tornare...”

Elsa: “Kageshi si è sacrificato.”

Jack: “Che cosa?!”

Elsa: “Forse non era così cattivo come pensavamo....”

Nord: “Forza ragazzi, è ora di tornare a casa.”

Elsa: “Si....Nord mi dispiace di essere scappata.”

Nord: “Non ti preoccupare Elsa.”

Tutti insieme salirono sulla slitta e cominciarono a volare verso casa. Elsa guardò la Luna chiedendosi come stava Kageshi e se si trovava bene.

Quella notte Elsa fece un sogno, e vide un bambino che giocava con un ragazzo più grande, era Kageshi, quest'ultimo si girò verso Elsa e gli sorrise salutandola con la mano. Il mattino seguente Elsa ripensò a quel sogno e era sollevata nel pensare che lui era a casa.

 

*Dopo qualche giorno*

Merida/Hiccup: “Ehi siamo tornatii!”

Elsa: “Ragazzi finalmente!”

Merida: “Già....oh Rapunzel sei tornata prima?”

Rapunzel: “Eh si...”

Hiccup: “Allora? Non è successo niente di nuovo?”

Jack: “Beh veramente....”

Fine


Angolo dell'Autrice
Bene ecco l'ultimo capitolo. Anche questa storiella è finita XD!!
Di nuovo Buone vacanze e alla prossima fanfiction!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

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