E mail

di Goten
(/viewuser.php?uid=1572)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Era purtroppo uno di quei giorni in cui il sole splendeva e noi dovevamo stare rinchiusi in casa, sapevo benissimo che tutti i miei fratelli odiavano quella situazione, con una unica eccezzione: Alice.

Da un mese ormai quel piccolo folletto adorava questo tipo di gioni, diceva che le portavano l'ispirazione per scrivere le sue lettere alla sua migiore amica; Isabella.

Quando avevo scoperto la sua corrispondenza con quella vampira, per un attimo avevo avuto la stupenda idea di chiamare un manicomio e di farla rinchiudere per l'eternità. Come poteva mia sorella avere una corrispondenza con Isabella? Quella Isabella soprattutto!

La osservai distrattamente mentre aspettava tranquilla davanti al suo computer, a momenti le sarebbe arrivata la mail, ed infatti, una visione la colpì in quel momento.

Un sorriso felice si formò sul suo volto, mentre già pensava a cosa scrivere in risposta alla lettera che Isabella le avrebbe mandato.

Tornai a fissare il vuoto davanti a me, sedevo sullo sgabello davanti al mio pianoforte a coda, ma nessuna melodia riusciva a prendere forma nella mia testa... era frustrante non avere nulla che potesse ispirarmi. L'ultima volta che avevo composto una melodia era stato quasi settant'anni prima, in onore all'amore fra Carlisle ed Esme.

Adesso il vuoto permeava la mia mente.

Feci vagare lo sguardo attorno a me, Emmett sedeva davanti alla tv mentre trasmettevano un pò di sport, Rosalie stava trafficando in garage sul motore della sua Bmw, Esme era al piano di sopra a riordinare alcuni vestiti che avrebbe donato in beneficenza e Carlisle si trovava nello studio assieme a Jasper.

Ritornai a fissare Alice, stava rispondendo alla mail che nel frattempo era arrivata, sembrava essere portatrice di buone notizie, per la prima volta ero curioso e feci quello che di solito evitavo di fare, mi misi a curisare nella mente di mia sorella...



Cara Alice, come stai?

Quì tutto come al solito, c'è quasi sempre il sole e le uscite serali sono sempre la solita monotonia. Stò cercando di seguire il tuo consiglio e adesso, anche se con molto fatica, cerco di cibarmi di animali, ma purtroppo quì non c'è ne sono molti, vivendo a Volterra, è assai raro, ma non impossibile.

Ammetto però che il sangue umano è molto più gustoso e saporito, ma anche quello animale, dopo un pò è abbastanza gradevole.

Il colore dei miei occhi stà cambiando poco alla volta, adesso non sono più così rossi, ma ho ancora qualche striatura... tuttavia, mi ritengo soddisfatta!


E così Isabella aveva cambiato le sue abitudini in fatto di nutrimento, Alice era riuscita a convincerla! Dovevo dare qualche merito in più a quel piccolo folletto! Cambiare le abitudini della nipote di Aro, non era una cosa da tutti i giorni...


E tu, cosa mi racconti di bello? La tua famiglia stà bene? Jasper, Rosalie, Emmet, Esme e Carlisle stanno ancora tutti assieme? E Edward, o come lo chiami tu, "il petulante dai capelli rossi" non ha ancora trovato nessuno con cui passare l'eternità?


Alt! Com'è che mi chiamava Alice?!


Sinceramente non capisco perchè lo chiami così, da quello che mi dici, mi sembra una persona gentile e molto responsabile...


Brava Isabella! Prendi le mie difese!

Inconsciamente sorrisi, anche se non avevo mai visto questa vampira, il solo fatto che mi difendesse, me la rendeva simpatica.


Anche se il fatto che sia quasi un vampiro centenario ancora vergine, mi da a pensare...


NO! In quel momento avevo cambiato idea su di lei e adesso stavo cercando di contenermi per non uccidere mia sorella, ma che razza di cose si scrivevano quelle due?!


Ma anche io come ben sai, non ho ancora trovato nessuno e quindi, posso capire tuo fratello, sinceramente un pò ti invidio, hai accanto a te una persona splendida, quì da me invece, in confronto a lui i rappresentanti del sesso maschile impallidiscono... Ammetto Alice che da quando mi racconti vita morte e miracoli di tuo fratello, non trovo nessuno che possa stare alla pari con lui! Mi manca solo il fatto di vederlo per capire se è anche bellissimo come mi scrivi ed è fatta! In sostanza non troverò mai nessuno quì in Italia che possa anche solo rivaleggiare un pochino con Edward...


Adesso non sapevo se sentirmi lusingato...


Ah, ho fatto come mi hai chiesto, ho allegato alla mail una mia foto scattata durante l'ultimo ballo che i Volturi hanno dato l'anno scorso! Ora ti lascio, il sole stà calando ed è il momento di andare a caccia! Forse nella mia prossima mail ti descriverò la mia cena!

Un abbraccio,

tua Bella.



Così terminava la mail... adesso ero sinceramente curioso di vedere questa Isabella, aspettavo quasi con impazienza che mia sorella si decidesse ad aprire quel piccolo file allegato.

Una piccola venere era apparsa nella mente di Alice, la pelle bianchissima, occhi neri con striature rosse, capelli scuri lunghi con delicati boccoli e un volto dolcissimo, quella piccola visione vestita con un lungo abito blu scuro, pareva una dama dei altri tempi; era Isabella... mentre osservavo e memorizzavo ogni singolo pezzo della fotografia, una melodia cominciava a prendere forma nella mia mente... ma era ancora troppo abbozzata per capire cosa mi stesse accadendo.

Per due giorni rimanemmo confinati in casa, il sole, secondo le previsioni di Alice sarebbe scomparso dietro le nuvole il giorno seguente.

Bella, non si era ancora fatta sentire, Alice aveva lasciato libera la postazione al computer e adesso si trovava in compagnia di Jasper.

<< Edward! >> Trillò la sua voce dal piano di sopra. << Puoi aprire tu la mail di Bella?! >>

Mi alzai cercando di non mettere troppa enfasi nei miei movimenti, se quel piccolo nano malefico che avevo per sorella mi faceva aprire la mail, doveva di sicuro aver avuto una visione...

Con calma mi misi davanti allo schermo e pochi istanti dopo, la mail di Bella comparve...


Ciao Alice,

come ti avevo promesso, ti descriverò la mia caccia! Devo subito dirti che sono migliorata molto, ho avuto meno difficoltà dell'ultima volta, sono riuscita a cacciare un paio di cervi e adesso per almeno un paio di settimane posso ritenermi soddisfatta.

Il colore degli occhi va sempre migliorando...

Sono contenta che la foto ti sia piaciuta, ogni anno i Volturi organizzano delle feste da ballo, io le detesto, mi fanno sembrare una bambolina e diciamoci la verità, quei vestiti sono orrendamente scomodi! Sopratttto quando devi far tenere le mani a posto a certi vampiri...


In quel momento trattenni un piccolo ringhio di fastidio...


Fortunatamente per almeno altri tre o quattro mesi niente feste!


Un piccolo sogghigno fece capolino sulle mie labbra, e così la dolce Bella odiava le feste...


Vorrei tanto chiederti un favore Alice, non sentirti comunque obbligata ad esaurire la mia richiesta, mi farebbe molto piacere ricevere una foto tua e della tua famiglia... mi hai descritto talmente minuziosamente ognuno di loro che ormai credo di riuscire ad immaginarmeli, soprattuto Edward... davvero ha i capelli color bronzo?! Sarei molto curiosa di vederlo, è un colore insolito...


<< Piccola nanetta malefica... >> Bofonchiai leggendo quelle parole, rivolgendomi a mia sorella.


Ah, per rispondere ad una tua domanda, no, io non dormo nei sotterranei! Ho una stanza tutta mia in un delizioso appartamento! Certo che ne hai di fantasia Alice!

E sempre per rispondere alle tue domande, si, adoro la musica, soprattuto quella al pianoforte, la mia preferita e Clair de Lune di Debussy, no non amo molto le feste, anzi, le odio e, per ultimo, adoro leggere, il mio libro preferito è Cime Tempestose ma adoro anche Jane Austen!

Ti starai facendo un immagine di me alquanto bizzarra probabilmente...

Ora devo lasciarti, Jane stà venendo a trovarmi, nessuno sa della nostra corrispondenza e preferirei che la cosa rimanesse fra di noi... odio dover dare spiegazioni ad Aro su tutto quello che faccio... ah, quasi dimenticavo, la sai l'ultima novità? Beh, no, come potresti saperla... Felix si è dichiarato! Ti giuro, volevo sotterrarmi quando mi ha dichiarato di essere attratto da me e di volermi come compagna!

Credo di essere stata abbastaza educata nel respingerlo... ma non credo che mi mollerà facilmente!

Spero di ricevere presto tue notizie,

a presto,

Bella


Anche se non ne avevo bisogno fisicamente, sospirai... e così Felix le si era dichiarato e lei lo aveva respinto...

Il tasto REPLICA mi tentava enormente, beh, in fondo potevo anche risponderle... come minimo, Alice lo aveva previsto.

Cliccai e cominciai a scrivere...

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Finalmente Jane se ne era andata, non senza dirmi quante qualità avesse Felix... bah, se piaceva tanto a lei, perchè non se lo prendeva e basta! Almeno mi avrebbe risparmiato un sacco di problemi, chissà se Alice aveva già risposto alla mia mail...

Controllai la posta in arrivo e con gioia appresi di aver ricevuto la sua risposta.

<< Sei stata velocissima! >> Esclamai felice.


Cara Isabella,

ho appena finito di leggere la tua mail, lascia che mi presenti, sono Edward Cullen e si, i miei capelli sono color bronzo rossicci.


EDWARD?! Se avessi potuto sarei arrossita all'istante!


Sono lieto che la caccia sia andata bene, ci vorrà ancora qualche tempo, ma poi i tuoi occhi diverranno di un bellissimo colore.

Alice è impegnata in questo momento, è al piano di sopra con Jasper e mi ha chiesto di scrivere al suo posto, spero che non ti dispiaccia...

Così ti piace Clair de Lune, non è facile trovare una ragazza che adori la musica classica, soprattutto quella al pianoforte, mi sembra strano che odi le feste, dovrebbero essere motivo di allegria e un modo per incontrare gente nuova, anche se leggendo la tua lettera, posso capire che di zoticoni c'è ne sono ovunque...


Arrossì, Edward aveva letto la mia lettera, oddio! Che vergogna!!


Per la foto, sono sicuro che Alice ne troverà una da mandarti appena si sarà liberata di suo marito...

Sono certo che Felix non ti lascerà in pace molto facilmente se davvero non ti interessa, dovrai essere molto paziente e respingerlo più volte.

Sono sinceramente curioso di sapere cosa Alice ti abbia scritto di me, ti dispiacerebbe illuminarmi?

Credo che la mia pestifera sorella abbia enfatizzato un pò troppo le mie doti...

Ora ti lascio ai tuoi impegni, a presto

Edward Cullen


Rimasi davanti allo schermo per parecchi minuti immobile... Edward mi aveva scritto una mail, il fantomatico Edward esisteva davvero... e io nel mio profondo ne ero immensamente felice!

Presa da una sensazione di frenesia, allungai veloce le mie mani sulla tastiera e cominiciai a rispondere alla sua lettera...



Ciao Edward,

è stata una vera sorpresa ricevere la tua mail e spero vivamente di riceverne altre!


Sorrisi soddisfatto, di sicuro ne avrei scritte ancora...


Odio le feste ma non solo per il motivo che ho citato nella mia precedente lettera, le odio sorattutto perchè detesto mettermi in mostra, non mi piace essere al centro dell'attenzione e soprattutto, ti confesso che non sò ballare... sono un'autentica frana in questo.


Sorrisi nuovamente, la prima vampira al mondo che non sapeva ballare...


Alice mi ha raccontato molte cose su di te, sò che hai i capelli bronzo rossicci, sei molto alto, adori suonare il pianoforte, componi tu stesso delle straordinarie melodie, anche se è molto tempo che non componi più nulla, magari un giorno potrò ascoltarti dal vivo... ci spero molto.


Ero profondamente lusingato, lei voleva sentire la mia musica... e in quel momento, un altro pezzo di melodia si compose nella mia mente...


Ti piace la pace e la tranquillità, Alice ti ha soprannominato "il petulante dai capelli rossi", ma in modo totalmente scherzoso e adorante, ti vuole molto bene sai...

Ti sei laureato in medicina due volte e sei molto intelligente, riflessivo e da quello che ho capito molto cavalleresco. Un vero gentil'uomo!

Per "colpa tua" non riesco ad apprezzare lo standard dei vampiri che mi girano attorno, in confronto a te sono niente! Spero di non gonfiare il tuo ego, se mai tu ne abbia uno...


Beh, di sicuro mi stava facendo molto piacere quello che leggevo.


E per ultimo, citando le parole di Alice: " Mio fratello non è impegnato sentimentalmente ma è uno schianto! "


Adesso se avessi potuto mi sarei sotterrato... che diavolo le aveva detto Alice?!?!?!


Comunque, non avevi torto su Felix, me lo ritrovo ovunque con dichiarazioni orrende e fiori a non finire... spero vivamente che la sua infatuazione per me svanisca velocemente...


Un ringhio basso partì dalla mia gola...


Spero di aver almeno in parte risposto alle tue domande, ricorda a tua sorella che aspetto sempre la foto della vostra famiglia!

Un abbraccio,

Bella




Chiusi dietro di me la porta del mio appartamento, finalmente sola! Non ne potevo più! Ogni volta che voltavo lo sguaro, trovavo Felix ad osservarmi, senza contare che mi seguiva come un segugio! Alla fine ero sbottata e dopo aver parlato con Aro mi aveva garantito che Felix mi sarebbe stato alla larga, poi ovviamente anche lui era partito con un discorso su quanto gli sarebbe piaciuto vedermi accasata con qualche vampiro...

Gettai le chiavi della porta sul tavolino e senza indugio mi diressi al computer, speravo vivamente in una lettera di Edward, anche se mi davo della sciocca, probabilmente non aveva ancora risposto alla mia, magari aveva altro da fare...

Attesi che il portatile si caricasse... << Eddai, quanto ci metti! >> Esclamai spazientita. << Finalmente! >> Cliccai sulla casella mail, in quel momento se il mio cuore avesse continuato a vivere, in quel momento avrebbe avuto un battito decisamente furioso.

In bella vista c'era la mail di risposta...


Cara Bella,

è la prima volta che sento parlare di una vampira che non sa ballare, ma se un giorno ci incontreremo, sarò lieto di insegnartelo.

E' vero, mi piace molto suonare il pianoforte e spesso componevo io stesso delle melodie, ma negli ultimi anni, non ho avuto nessuna ispirazione...


La cosa mi fece un pò tristezza...


Ovviamente il giorno in cui ti insegnerò a ballare, sarei felice di farti sentire qualche melodia che ho composto.


Ecco, adesso andava meglio, sorrisi timidamente.


Mi dispiace che per colpa mia gli standard dei vampiri si siano abbassati... eh, nessuno è alla mia altezza!


Sbaglio o c'era dell'ironia?! Il mio sorriso si ampliò un pò di più... e così Edward faceva anche dell'ironia.


Vorrei farti qualche domanda, ma non voglio essere indiscreto, quindi, decidi tu se rispondere e a quali rispondere...


Mi feci ancora più attenta.


Qual'è il tuo colore preferito?

Che film ti piace?

Quali sono i tuoi fiori preferiti?

Non hai nient'altro da fare che stare al computer a scrivere con me?

Che posti hai mai visitato?

La tua pietra preferita?


Sbattei le palpebre per un attimo, cos'era questo, un quiz?


Spero di non offenderti, ma non conoscendoti, mi sembravano le domande meno inopportune da porti.

Mi auguro di ricevere presto tue notizie, a presto

Edward.


Feci un bel respiro, anche se non ne avevo bisogno e cominciai a rispondere, sentivo che ad ogni parola, mi sembrava di essere più vicino ad Edward ed era una bellissima sensazione...

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Ciao Edward,

sono veramente felice di aver ricevuto la tua lettera, è stata la cosa migliore di tutta la mia lunga giornata...

Sai che ho dovuto chiedere ad Aro di allontanare Felix?! Era diventato la mia ombra! Una cosa assurda! Credo che un giorno o l'altro dovrò inventarmi di avere un fidanzato da qualche parte per liberarmi definitivamente di lui e delle sue avance!


Quel Felix lo odiavo profondamente e nello stesso tempo lo invidiavo, almeno lui poteva vederla dal vivo, senza accontentarsi di una foto, chissà che odore aveva Bella...


Mi rende triste il fatto che tu non abbia avuto ispirazione per comporre le tue melodie.


Lei era trsite per me?! Assurdo...


Ho letto le tue domande, ho deciso di rispondere a tutte con sincerità!

Qual'è il tuo colore preferito? Non ne ho uno in particolare, dipende dal giorno, oggi per esempio è il marrone...

Che film ti piace? Quelli di orrore dieri proprio di no, ma neanche quelli troppo romantici, una via di mezzo...

Quali sono i tuoi fiori preferiti? Ah beh, sai che non lo sò, ma di certo ora odio le rose, Felix mi ha nauseato con quelle!

Non hai nient'altro da fare che stare al computer a scrivere con me? Mi piace stare al computer e scrivere per te, è una cosa che mi rende felice!


Sorrisi come un idiota...


Che posti hai mai visitato? Non molti, non sono mai uscita dal mio paese...

La tua pietra preferita? Il topazio!

Se non ti spiace, avrei anche io qualche domanda da porti...

Qual'è il tuo animale preferito? ( come cibo intendo )

Il tuo colore preferito?

C'è mai stata una vampira nel tuo cuore? ( Sò che non dovrei porti questa domanda, ma tu sai quasi tutto di me, mentre io di te non sò quasi nulla... )

Che macchina hai?

Come è il luogo dove vivi?

Cosa vorresti più di tutto in questo momento?

Spero che risponderai sinceramente, ora ti lascio, suonano alla porta, un bacio,

tua Bella.


Le sue ultime parole mi fecero provare una strana sensazione di calore al petto.


<< Edward! Ma sei ancora li?! >> La voce di Emmett mi riscosse.

<< Ti serve qualcosa? >> Domandai celando il mio disappunto per essere stato interrotto.

Che diavolo combini, sei sempre davanti a quel coso... dai, Carlisle ci stà aspettando, andiamo a caccia!

Mi ero completamente dimenticato che Carlisle voleva che andassimo a caccia assieme... per un breve fugace attimo fui tentato di rifiutare, ma il mio sguardo nero che si rifletteva sulla superfice del monitor mi fece cambiare idea, dovevo nutrirmi, Bella avrebbe dovuto aspettare un pò per la mia risposta...



Erano passati sette giorni senza una risposta, probabilmente Edward si era stancanto, o aveva altre cose da fare oltre guardare le mie stupide lettere...

Rilessi la mia ultima mail, forse ero stata troppo avventata e lui aveva preferito tagliare subito i ponti con me...

Mi sentivo insolitamente triste... pensavo... credevo... ammettiamolo, avevo corso troppo con la fantasia... un tipo perfetto come Edward Cullen non avrebbe mai potuto interessarsi ad una come me.

Questo era il punto, anche se non l'avevo mai visto, mi sentivo attratta da lui, il suo modo di pensare, il suo carattere che avevo intuito dalle sue mail mi piaceva molto, ma probabilmente non ero abbastanza interessante per lui.

Sospirai malinconica...

Forse era giunto il momento di allontanarmi un pò da Volterra, una delle domande che Edward mi aveva posto, mi risuonava ancora nelle orecchie... un viaggetto potevo anche permettermelo, mi avrebbe fatto bene cambiare aria.

Ma prima, dovevo scrivere ad Alice...


Cara Alice,

spero che tutto vada bene li da te, io ho deciso di allontanarmi da Volterra per qualche tempo, non sò quando ci sentiremo ancora, se mai ci sentiremo... Sono stata molto felice di averti consociuto, anche se solo tramite mail. La tua compagnia e anche quella di Edward sono state le cose migliori che mi siano capitate da un sacco di tempo, ma temo di essere stata invadente nella mia ultima lettera, porgi le mie scuse più sentite a tuo fratello.

Vi auguro ogni bene, un abbraccio Isabella.


Inviai la mail, adesso dovevo solo preparare la valigia e avvisare Aro... la mia meta? La Francia! Parigi mi stava aspettando!




Stavo rientrando dalla caccia assieme a Emmett e Rose, in quei giorni non avevo potuto prendere in mano il computer, sapevo benissimo che Isabella aspettava una mia risposta, avrei dovuto prodigarmi in mille scuse per il mio ritardo, ma purtroppo Tanya e il suo clan erano venuti a farci visita, ed il tempo era volato.

Non feci neppure in tempo ad afferrare la maniglia che Alice mi venne incontro come un fumine.

<< Che cosa hai combinato?! >>

Rimasi interdetto sulla porta, mentre Rose ed Emmett ci osservavano curiosi.

<< Scusa? Che succede Alice? >> Vagai nella sua mente, la vidi aprire la mail di Bella, una nuova lettera indirizzata a lei e quello che vi lessi, non mi piacque per niente. Sapeva di lettera di addio e io non ero pronto ad una simile eventualità.

<< Ma perchè?! >> Esclamai entrando in casa e dirigendomi veloce al computer, rileggendo io stesso quelle poche righe. Erano fredde, non sembrava neanche una lettera di Bella.


Se mai ci sentiremo...


Perchè non dovevamo più sentirci?!


Temo di essere stata invadente nella mia ultima lettera, porgi le mie scuse più sentite a tuo fratello.


Invadente? Lei?! Ma cosa... non era stata per nulla invadente!


Hai aspettato troppo a risponderle! Deve aver creduto chissà cosa!


<< Ma cosa potevo fare? Tanya non mi mollava un attimo! >> Esclamai addolorato.

Veloce come non mai, presi la tastiera, le mie dita sembravano volare su di essa.


Bella, ti prego di perdonarmi per il mio ritardo, purtroppo abbiamo avuto degli ospiti e non ho potuto risponderti prima. Ti chiedo immensamente perdono per questa mia mancanza.

Ti prego, appena leggerai questa lettera, rispondimi subito, oppure, se la cosa non ti dà fastidio, chiamami, questo è il mio numero...


Cliccai sul pulsante invia, adesso rimaneva solo la speranza che Bella rispondesse alla mia misera lettera di scuse, speravo ardentemente che le accettasse... erano anni che non mi sentivo così ansioso...


<< Non capisco perché ve la prendiate tanto, nemmeno la conoscete! >> Esclamò Rosalie osservandoci dal divano, dove era comodamente sdraiata.


Non aveva torto, eppure, non riuscivo a capacitarmi dell'idea di non poter più ricevere sue notizie...

<< Alice, perfavore, prova a concentrarti, magari riesci a vederla... >> Le domandai piano.

La vidi concentrarsi e poco dopo spalancò gli occhi con un sussulto, la vidi anche io, non si trovava a Volterra, era in un lussuoso albergo, ma il luogo ci era sconosciuto. Ancora una volta, mi stupì della sua bellezza, quella fotografia che ci aveva mandato non le rendeva giustizia.

Isabella era la creatura più bella che avessi mai visto.

La visione finì ed io mi ritrovai ad essere ancora più frustrato di prima.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


VI RINGRAZIO INFINITAMENTE PER I VOSTRI COMMENTI E TUTTE QUELLE PERSONE CHE HANNO MESSO QUESTA FICCI FRA LE PREFERITE. ^_^





La giornata era finita, ero solo, accanto alla vetrata della mia camera, fissavo la luna, o meglio quello che le nuvole mi mostravano della luna, mi sentivo triste, avevo sperato invano che Bella rispondesse alla mia lettera, ma forse non voleva avere più niente a che fare con me... l'avevo trascurata. E con questo pensiero mi sentì doppiamente triste.

Un lieve ronzio attirò la mia attenzione, il mio cellulare vibrava sul divano in pelle nera, lo afferrai speranzoso, se il mio cuore avesse potuto, credo che sarebbe scoppiato in questo momento.

Lessi sul display il numero, non era di qualcuno che conoscevo, il mio respiro accelerò furioso. Aprì il cellulare facendo scattare la connessione.

<< Pronto? >> Non avevo mai udito la mia voce così insicura.

Avvertì un respiro ansioso dall'altra parte.

<< ... Bella sei tu? >> Dimmi di si, ti prego dimmi di si... continuavo a ripetere dentro di me.

<< Ciao >>

Quella semplice parola mi era sembrata un coro di campane, tanto era soave, per la prima volta potevo associare al volto di Bella anche la sua voce.

Mi ritrovai a sorridere come un idiota. << Ciao. >> Le risposi suadente, quasi al limite della gioia.

<< Io... ehm... scusami, forse eri impegnato e ti stò disturbando... >>

<< No! Nient'affatto! >> Esclamai forse con troppo vigore, ma la gioia che sentivo in quel momento mi rendeva difficile gestire le mie emozioni.

<< Oh... bene... ho letto la tua lettera, non ti devi scusare, anzi, sono io che ti ho rubato un sacco di tempo e mi dispiace... >>

<< Non dirlo neanche per scherzo! Non mi hai rubato proprio nulla, anzi mi piace scriverti e adesso... parlarti... >> finì dolce.

Udì una piccola risata imbarazzata, mi faceva piacere averla fatta sorridere.

<< Beh, anche per me è lo stesso Edward, perciò direi che le tue scuse non mi servono. >>

Ebbi un brivido quando sussurrò il mio nome, mai mi era sembrato più bello.

<< Credo di doverti ancora un sacco di risposte. >> Non mi ero dimenticato delle domande che mi aveva posto.

<< Oh bene, allora ti ascolto... >>

<< Il mio animale preferito è il puma, come colore direi che il mio preferito è il blu... non c'è mai stata nessuna nel mio cuore, possiedo una Volvo S60 e vivo in una sperduta cittadina chiamata Forks, è umida, piove quasi sempre, difficilmente c'è il sole, direi che per noi è un ottimo posto dove vivere, la nostra casa è all'interno del bosco che circonda la cittadina... >> La sentì ridacchiare. << E in questo momento vorrei poterti conosce Bella, mi farebbe davvero tanto piacere poterti finalmente conoscere. >>

Il silenzio scese carico fra di noi, avevo forse esagerato?

<< Anche a me piacerebbe conoscerti Edward. >>

Di nuovo quel brivido lungo il mio corpo.

<< Dove ti trovi in questo momento? >> Le domandai curioso, forse avrei potuto raggiungerla.

Sospirò. << In questo momento mi trovo a Parigi, sono arrivata ieri, ma domani riparto. >>

<< Oh, capisco. >> Ero deluso, mi vedevo già in viaggio per raggiungerla.

<< Non so ancora dove andrò, ma per adesso non tornerò a Volterra, ho bisogno di cambiare aria... >>

Avvertì un tono strano. << E' successo qualcosa? >>

<< No, niente di grave, solo che anche Aro ha cominciato a farmi dei discorsi assurdi sul fatto di trovare un buon vampiro e di accasarmi... ho preferito allontanarmi un po' da tutto. >>

Il pensiero che anche Aro la volesse vedere accasata mi mandò un fiotto di veleno in bocca, a fatica lo ingoiai.

Cambiai argomento. << E allora cosa ti piacerebbe visitare adesso? >>

<< Mmm... Sinceramente non ho molte idee, tu che mi suggerisci? >>

Riuscivo ad immaginarla pensierosa, mentre cercava di capire dove sarebbe potuta andare.

<< Beh... nel vecchio continente ci sono un sacco di bellissimi posti da vedere, potresti provare ad andare a Londra, è una magnifica città. >>

<< Dici? ... In effetti non è male come idea. E' un buon consiglio, ti ringrazio. >>

Sorrisi felice, mi piaceva l'idea di averla aiutata, anche se con una scelta così irrisoria per la sua esistenza.

<< Allora domani parti per Londra? >>

<< Si, credo di si, stò giusto prenotando i biglietti su internet in questo momento... >>

Ed in fatti potevo udire le sue dita scorrere veloci sulla tastiera.

<< Dimmi di te invece... cosa farai domani? >>

<< Oh beh... le solite cose, andrò a scuola e cercherò di far arrabbiare Alice... >> Buttai li per ridere.

<< Andate a scuola?! Davvero?! Non avete problemi a stare così vicini agli umani? >>

Era sinceramente sorpresa.

<< All'inizio si, ma ora è abbastanza facile, perché, tu a Volterra cosa fai tutto il giorno? >>

<< Ah beh, poco e niente, con la scusa che il sole è predominante in quella città, è difficile per noi uscire e integrarci. >>

Passammo tutta la notte al telefono, fu uno dei momenti più felici che potessi ricordare della mia intera esistenza.

<< Credo che tu debba andare a scuola adesso, dico bene? >>

Voltai lo sguardo verso l'orologio, non mi andava l'idea di separarmi da lei. << Si... >> Mormorai afflitto.

<< Bene, forza allora, vai e divertiti, io di sicuro lo farò e... >> tentennò per un attimo. << ... ti penserò molto... >>

Potevo sinceramente scoppiare di felicità in quel preciso istante. << Beh, credo che anche tu sarai tutto il tempo nei miei pensieri, Isabella. >>

Mi auguravo che lo stesso effetto della sua voce nel pronunciare il mio nome lo facesse anche a lei la mia.

<< Beh, ci sentiamo dopo? >> Domandai titubante.

<< Si, ti chiamo appena arrivo. >> La sua voce mi sembrava più bassa e dolce.

<< A dopo... >> Sussurrai.

<< A dopo... >>

E con un click terminò la nostra piccola telefonata.



Per tutta mattina non feci altro che pensare a lei, probabilmente ora si trovava sull'aereo diretto a Londra, in pausa pranzo avrei dovuto domandare ad Alice una visione.

Mentre il professore spiegava l'affascinante mondo dell'algebra, mi arrivò un messaggio sul cellulare, lo afferrai ansioso e cominciai a leggerlo.


Sono arrivata, tutto bene! Il cielo è nuvoloso, e ora vado in Hotel, ci sentiamo dopo. Un bacio Bella


Sorrisi, era arrivata sana e salva, la cosa mi faceva piacere, attesi ancora qualche manciata di minuti e quando la campanella risuonò per l'istituto, mi fiondai nel parco della scuola, il telefono già appoggiato all'orecchio, in attesa di sentire la sua voce melodiosa.


<< Edward? >>

<< Ciao! Allora sei arrivata! >>

La sentì ridere. << Si, sono arrivata giusto adesso in albergo, la città mi sembra bella, e il tempo è perfetto per me. >>

<< Ne sono felice. >>

<< Tu invece? Non dovresti essere a scuola? >>

<< Pausa pranzo, gli altri sono in caffetteria. >>

<< Oh capisco, devono sembrare umani, giusto? >>

<< Giusto. Allora... cosa visiterai oggi? >>

<< Tu che consigli? >>

Io fosse stato per me le avrei consigliato di venire qui da me e di non andarsene più, ma era troppo esagerata forse come richiesta.

<< Beh, potresti cominciare con i musei, il British Museum è molto bello da visitare, poi ci sono i parchi, lo zoo di Londra e... >>

<< Va bene! Capito! Un sacco di roba in sostanza! >>

Ancora quella sensazione di completezza mi avvolse e quella dolce melodia prese ancora più forma nella mia mente.

Il suono che annunciava la fine della pausa mi fece tornare alla realtà.

<< Devo andare... >> Le dissi con un sospiro, mi era sempre più difficile staccarmi da lei.

<< Si, beh, ci sentiamo dopo. >>

<< Si, ciao Bella. >>

<< A dopo Edward. >>

E come al mattino, il solito click chiuse anche quella telefonata.

Rimasi immobile a fissare il mio telefono per qualche manciata di secondi, sapevo che i miei fratelli mi stavano osservando, ma io in quel momento, volevo solo tornare a sentire la dolce voce di Isabella.


Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Nel pomeriggio rientrammo a casa, Bella non mi aveva più chiamato, era possibile sentirsi in ansia per una persona che non si conosceva? Beh, io mi sentivo così... non avevo motivo di sentirmi preoccupato per lei, era una vampira, niente poteva ferirla, eppure mi era sembrata così fragile...

Per un attimo osservai i miei fratelli, le loro abitudini non sarebbero mai cambiate, ma quel giorno, io mi sentivo diverso. Mi misi seduto davanti al pianoforte e cominciai a suonare... percepì i pensieri della mia famiglia, erano tutti sorpresi. Non riuscì a trattenere un piccolo sorriso.

La melodia che da qualche giorno si era formata nella mia mente adesso prendeva vita sui tasti in avorio del mio pianoforte.

La mano delicata di Esme si appoggiò come una farfalla sulla mia spalla.

<< E' bellissima Edward. >>

<< Grazie mamma. >>

La vidi sorridere felice, Esme si preoccupava sempre troppo per me, temeva che non avrei mai conosciuto qualcuno con cui condividere il resto della mia esistenza.

<< A cosa è ispirata? >> Domandò ancora dolce.

Pensai per qualche secondo e poi, l'immagine di Bella vestita di blu comparve prepotente nella mia mente. << Ad una piccola venere vestita di blu. >>

Le ultime note erano nell'aria e senza preavviso, mi trovai nella mente di Alice mentre una visione prendeva forma.

Bella stava facendo le valige, sembrava che avesse molta fretta... ma perché? Non era appena arrivata a Londra? Un senso di inquietudine si fece largo in me.

<< Alice? Che vuol dire? >>

Non mi ero neanche reso conto di essermi alzato di scatto dalla mia postazione.

<< Non lo so, ma qualcosa deve aver stravolto i suoi programmi. >>

Presi il cellulare dalla tasca dei jeans e composi il suo numero.


Siamo spiacenti, il numero da lei chiamato non è al momento raggiungibile, la preghiamo di riprovare più tardi, grazie.


Frustrato chiusi la chiamata. Cosa diavolo era accaduto? Perché Bella sembrava essere così di fretta? Cosa aveva cambiato i suoi programmi?

Rimanemmo in attesa di qualche sua notizia, ma nulla.

Nei giorni che seguirono, Isabella non fece nessuna telefonata, non mandò nessuna lettera... mi sembrava di impazzire! Alice aveva delle visioni di lei ogni tanto, stava bene, ma era sempre agitata, continuava a cambiare posto e questo non saperne il motivo mi stava letteralmente facendo morire d'angoscia.

Rosalie non riusciva a capire perché ci preoccupassimo tanto per lei, Carlisle ed Esme non dicevano nulla, ma la loro mente era un libro aperto per me e anche loro non capivano bene il motivo del nostro attaccamento a quella ragazza, Jasper ed Emmett si limitavano ad osservare il tutto.

Durante la pausa pranzo del decimo giorno in cui non avevo nessuna notizia di Bella, ero quasi deciso a chiedere ad Alice di cercare di capire dove potesse essere Isabella, per raggiungerla, ma non c'è ne fu bisogno. Con un leggero sussulto, Alice spalancò se possibile ancora di più gli occhi e subito osservai anche io la sua visione; Isabella stava bene, stava guidando una vettura e sulla strada, non potevo sbagliarmi, vidi il cartello “Benvenuti a Forks, popolazione 3.000 abitanti.”

<< E' qui? Verrà qui? >> Le parole mi erano uscire veloci, lo sguardo di tutti i miei fratelli era puntato su di noi.

<< Chi verrà qui? >> La voce di Jasper suonava calma.

<< Bella! >> Esclamò sorridente Alice riprendendosi. << Arriverà qui a Forks! >>

<< Fantastico! Un'altra seccatura! >> Esclamò invece Rosalie.

Ma la ignorai, la visione di Alice mi aveva lasciato spiazzato, Isabella stava venendo qui, rimaneva solo l'incognita del tempo... quando sarebbe giunta?

<< Alice, non riesci a essere più precisa? >> Dovevo sapere...

Alice si concentrò più che poté, non era facile, ma sapevo che ci stava mettendo tutta se stessa, anche lei voleva conoscerla.

Un'altra visione arrivò veloce, stavolta Isabella era all'aeroporto, la data sul tabellone era ben visibile.

<< Due giorni... >> Mormorai, assaporando quella felice notizia.

Due giorni e avrei finalmente conosciuto quella piccola venere dall'abito blu.



Ero sbarcata da quell'aereo, finalmente mi ero lasciata tutto alle spalle, soprattutto il mio incubo degli ultimi giorni.

Ma ora basta, non volevo più pensarci, volevo andare avanti, gestire da sola la mia eternità!

Erano giorni che non sentivo più Edward e la cosa mi provocava un immenso dolore, ma finché non ero certa di aver seminato Felix, non potevo permettermi il lusso di distrarmi.

Probabilmente adesso Edward si era anche dimenticato di me... forse era meglio così, ma nonostante tutto, io stavo andando a Forks, nella speranza di vederlo. Nessuno sapeva dov'ero e se la mia buona stella avesse vegliato su di me, dopo averlo visto di nascosto sarei partita nuovamente. Anche se questo pensiero mi causava un dolore incredibile.

Noleggiai una Bmw z3 nera e senza altri indugi partì.

Quasi due ore dopo, vidi sulla strada un cartello che recava la scritta “ Benvenuti a Forks, popolazione 3.000 abitanti”. Ero arrivata a quanto pareva, e come aveva detto Edward, il sole era perennemente coperto dalle nuvole.

La radio trasmetteva la colonna sonora di Moulin Rouge, l'asfalto scorreva veloce sotto le mie ruote e oltre a me non c'era nessun altro su quella strada desolata. No, mi correggo, ora eravamo in due auto, la mia Bmw e una Porsche giallo canarino tirata a lucido, non mi ero resa conto di averla dietro, finché non era comparsa poco dopo aver superato il cartello di benvenuti a Forks.

Non ci prestai attenzione più di tanto, questo finché il guidatore della Porsche non fece una manovra azzardata, con mio sommo stupore mi ritrovai affiancata da quella vettura, il suo finestrino si abbassò, mostrandomi il volto di una ragazza sorridente, pelle bianchissima e un sorriso smagliante; senza alcun dubbio una vampira.

Chi diavolo era?!

Inchiodai improvvisamente e la Porsche fece altrettanto qualche centinaio di metri dopo.

La situazione sembrava stazionaria, che dovevo fare? Non sembrava avere cattive intenzioni, ma la prudenza non era mai troppa.

La vedevo senza alcun problema fissarmi dalla sua macchina, il sorriso sempre sul suo volto, assottigliai lo sguardo e presi una decisione; ingranai la prima e la raggiunsi. I cofani delle nostre auto si distanziavano solo per pochi centimetri.

In quel momento, dietro la mia vettura comparve una Volvo argento, si arrestò a meno di dieci centimetri dal mio paraurti posteriore.

Fantastico! Mi avevano intrappolato!

Osservai attenta la ragazza davanti a me che nel frattempo era scesa dalla Porsche, la imitai, aprì la portiera della mia Bmw, con una calma innaturale scesi dalla vettura chiudendo la portiera dietro di me.



Era stata un'idea di Alice quella di bloccarla in quel modo assurdo, e adesso, Isabella era esattamente in mezzo fra le nostre auto.

Mi sentivo ansioso, come un ragazzino al suo primo appuntamento, vidi Alice scendere dalla sua Porsche gialla e qualche istante dopo la portiera della Bmw nera si aprì. Trattenni il respiro agitato.

Vidi sbucare prima il suo piede e poi il resto, si muoveva con calma ed eleganza, finalmente Bella era qui, davanti a me!

Mi imposi di stare calmo, scesi dalla mia Volvo, Bella mi dava le spalle, sapeva che c'era un altro vampiro dietro di lei, lo capivo dalla posizione rigida che aveva assunto.

Un sottile venticello le mosse i capelli ondulati trasportando la sua fragranza verso di me, inalai quella folata d'aria e in quel momento sentì come se un'immensa onda mi travolgesse.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


<< Che cosa volete? >>

<< Ciao Bella! >> Esclamò la ragazza dai capelli corti, la guardai sospettosa, un leggero venticello si era alzato e muoveva i miei capelli. Possibile che fosse...

<< Alice? >> Domandai insicura.

Annuì e il suo sorriso si fece se possibile ancora più sfavillante, sapevo che la presenza dietro di me non si era ancora mossa, voltai il mio viso e mi trovai a fissare l'essere più perfetto che avessi mai avuto modo di ammirare.

Pallido, capelli bronzo rossicci, occhi castano dorati, alto, con una bellezza fuori dal comune anche per noi vampiri; Edward Cullen.

Se solo fossi stata ancora in vita, credo che il mio cuore sarebbe scoppiato.

Si mosse aggraziato, fermandosi di fronte a me, fece un sorriso dolce e con la galanteria che lo distingueva da tutti, prese la mia mano fra le sue e la baciò.

<< E' un piacere conoscerti Isabella. >>

Poteva il mio cuore morto tornare a battere? Per me avrebbe potuto...

<< Anche per me, Edward. >> Sussurrai, dove era finita la mia voce?!

Inspirai veloce e il suo odore mi arrivò dritto al cuore, un misto delizioso di miele, lillà e sole. Mi sentì travolgere da qualcosa d'immenso, che mi avvolgeva e scaldava in ogni singola parte del mio gelido corpo.

<< Scusate... ci sono anche io! Ciao Bella, è un piacere conoscerti finalmente! >> Esclamò Alice abbracciandomi e allontanandomi di pochi centimetri da Edward.

Era impossibile non sorridere di fronte a tutta quella vivacità. << E' un piacere anche per me Alice. >>

Sentivo gli occhi dorati di Edward fissarmi, ma notai che non mi infastidivano come quelli di Felix, al contrario, mi sentivo lusingata dal suo sguardo.

<< Bene, credo sia il caso che tu venga con noi. >> Riprese a parlare Alice. << Anche gli altri vogliono conoscerti. >>

<< Gli altri? Intendi... Esme, Carlisle... >>

<< Si, Jasper, Emmett e anche Rosalie è curiosa... >>

<< Oh... beh, io prima magari, dovrei andare a cercare un albergo e mettere giù le mie cose... >>

<< Non se ne parla! Sarai ospite da noi! >> Mi prese le mani sprizzando felicità da ogni singolo poro.

<< Ma Alice, non vorrei disturbare, io... >>

<< Affatto! Diglielo anche tu Edward! >> Esclamò rivolgendosi al dio accanto a me.

<< Alice ha ragione Bella, non vorrai offendere Esme, sarebbe felicissima di averti come ospite. >>

La sua voce suadente era abbagliante, come potevo negare qualcosa a lui?!

Non riuscivo a dire nulla, lo vidi afferrare le mie mani e stringerle nuovamente fra e sue.

<< Allora, sei nostra ospite vero? >>

Riuscì solo ad annuire, perché sapevo che se avessi parlato, la mia voce avrebbe sicuramente balbettato.

Al sicuro nella mia macchina, seguì Alice per tutto il tragitto, Edward era dietro con la sua Volvo, mentre la strada scorreva veloce ebbi il tempo di riflettere.

Ammisi con me stessa che Edward era assolutamente splendido, un vero dio in terra. Sicuramente qualunque vampira e non, si sarebbe gettata ai suoi piedi... sospirai. Che chance avevo io? Facile a dirsi: nessuna.

Sarei rimasta solo qualche giorno e poi me ne sarei andata, almeno questo era il piano. Il pensiero di lasciare Edward, fece scaturire dolore potente che si propagò per tutto il mio corpo.


Seguivo la Bmw nera a pochi metri di distanza, non potevo ancora crederci, Bella era quì! L'avevo davanti a me e che profumo sublime possedeva! Avevo sfiorato la sua mano con le mie labbra... mi sentivo completamente invaso da una strana euforia, era buffo, ma le mie labbra non volevano saperne di eliminare quel piccolo sorriso che ora avevo quasi stampato sul volto.

Arrivammo davanti a casa nostra in poco tempo, scesi dalla mia auto e raggiunsi in un battito di ciglia Isabella.

<< Dammi, ti aiuto. >> Le dissi, afferrando al suo posto le sue due valige.

<< Oh... grazie. >> Mi sorrise e silenziosa si affiancò a me mentre Alice ci seguiva tutta contenta. Per la prima volta non provai neanche a far terminare i suoi buffi pensieri perché stranamente anche i miei erano molto simili ai suoi.

Aveva avuto un'altra fugace visione di Isabella che ci lasciava, ero stato bravo a mascherare il mio dolore improvviso, ma sapevo che le visioni di Alice erano mutevoli in base alle decisioni, ed io avrei fatto di tutto per far cambiare decisione alla piccola venere.

Entrammo in casa e ad attenderci in salotto trovammo il resto della famiglia.

<< Bella, questi sono Carlisle, Esme, Emmett, Jasper e Rosalie. >> Annunciò Alice presentandoli uno a uno.

<< Molto piacere, io sono Isabella. >>


Guarda Edward come sorride, deve proprio essere partito il ragazzo! Emmett era sempre il solito.

Come è carina! E guarda Edward come sembra felice... La dolce Esme, era davvero così palese sul mio viso quello che stavo provando?

Si, non male, è passabile... Rosalie non si sentiva sminuita dalla presenza di Bella, il che era un bene.

Non sembra pericolosa... Jasper, sempre con la guardia alzata.

Edward, sei sicuro che ci possiamo fidare di lei? Annuì verso Carlisle, anche se notavo solo in quel momento di non riuscire a sentire i pensieri di Bella, che fosse immune al mio potere?

Provai a concentrarmi su di lei, mentre i miei fratelli le ponevano diverse domande, ma non accadde nulla, la sua mente era silenziosa...

Mi ripresi accorgendomi che Alice si stava offrendo di far vedere a Bella la sua nuova stanza, afferrai le sue valige e le seguì silenzioso, avvertivo chiaramente i pensieri di Alice, ma di lei, il nulla...

Che cosa strana...

Arrivammo al secondo piano, Alice le mostrò le varie stanza che componevano quella parte della casa, il bagno, la mia stanza, la stanza di sua e Jasper e di fronte alla mia, aprì la porta rivelando un'altra stanza.

<< Ecco, questa è la tua camera. Carlisle, Esme, Emmett e Rosalie hanno le loro camere al piano di sopra. >>

Bella si guardava intorno, felicemente sorpresa. << E' bellissima, vi ringrazio. >> E sorrise, uno dei suoi bellissimi sorrisi...


Erano ormai quasi due ore che Alice l'aveva letteralmente rapita, si erano chiuse nella camera di Bella e con la scusa di aiutarla a disfare i bagagli, non erano più scese. Poco male, io intanto avevo preso da parte Carlisle...

<< Non riesci a leggerle nella mente? >>

<< No... è come se ci fosse il vuoto nella sua testa. >>

Il volto di mio padre era pensieroso.

<< Rimango comunque dell'idea che non abbia cattive intenzioni, Alice l'avrebbe visto. >>

<< Si, anche questo è vero. Le avete detto delle vostre capacità? >>

<< No. Non le abbiamo detto ancora nulla. >>

<< Bene, aspettate a parlargliene, credo che anche lei abbia qualche capacità extra... ma solo con il tempo riuscirò a capire di cosa si tratta. Ad ogni modo, stasera, portatela fuori a caccia, deve nutrirsi... >>

Annuì, effettivamente i suoi occhi erano più che neri, chissà da quanto tempo non si nutriva e soprattutto da chi stava scappando? Mia piccola Bella, riuscirò ad avere delle risposte?



Vi ringrazio tantissimo per i vostri commenti, c'è molta gente che legge e non commenta, è una cosa molto frustrante perchè non si capisce se la storia va bene o se deve essere magari modificata...
GRAZIE IN PARTICOLARE A:
Picci151, jma, Shavanna, ginny89potter, daene, ducy, sylva_04, aly12potter12, cullengirl, debblovers, Lion E Lamb. GRAZIE DI CUORE PER LE VOSTRE BELLE PAROLE! ^_^

E grazie anche a chi lo ha messo nei preferiti:
1 - acqua1879
2 - alerana92
3 - algin91
4 - aly12potter12
5 - Amo90
6 - angelik16
7 - bell
8 - bellemorte86
9 - briller_fille
10 - daene
11 - daisy88
12 - danix
13 - debblovers
14 - deisy87
15 - ducy
16 - elivamp
17 - enifpegasus
18 - erini83
19 - fracullen
20 - ginny89potter
21 - Gius
22 - harrytat
23 - Honey Evans
24 - huli
25 - Isy_264
26 - ka chan
27 - Kagome19
28 - kirya
29 - kokochan
30 - Lady blue
31 - Lion E Lamb
32 - lisepotter
33 - lucry15
34 - lupacchiotta_mannara
35 - Madeline
36 - miki18
37 - Millennia Angel
38 - minny
39 - Miyakochan_89
40 - niky_d
41 - Noony
42 - pazzerella_92
43 - pirilla88
44 - RockAngelz
45 - Rumy
46 - sexy_eclipse
47 - Shavanna
48 - Shona
49 - sydney bristow
50 - sylva_04
51 - tabatha
52 - Toru85
53 - underworld_max
54 - violae
55 - ysellTheFabulous
56 - _Lily

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Mi sono accorta solo adesso che il mio pc non ha incollato tutti i nomi delle persone che mi hanno recensito... chiedo umilmente scusa...

Vi ringrazio ancora tantissimo, siete eccezionali! E ringrazio anche le 71 persone che lo hanno messo nei preferiti!


<< Oh! Ma che belli! Certo che si vede la differenza di qualità! >> Esclamò Alice guardando l'ennesimo vestito di Bella.

<< Ti piace? >>

<< Moltissimo! Gli stilisti Italiani hanno veramente una cura particolare per gli abiti, sono i migliori sulla piazza! >> Esclamò convinta estorcendo un altro sorriso ad Isabella.

<< Quando tornerò in Italia ti manderò un po' di abiti. >>

Se tornerai in Italia. Pensò Alice sorridendole in cambio.

Sistemarono l'ultimo vestito e finalmente le valige furono disfatte.

<< Bene, che ne dici di andare giù, gli altri ci staranno aspettando. >>

<< Va bene... >> Accettò tesa.

<< Non essere agitata, piaci a tutti! >> Esclamò sorridente precedendola sulle scale. << Anche a Rosalie! E poi... grazie a te, Edward ha ripreso a suonare sai?! E solo per questo fatto, potresti rimanere qui per sempre!! >>


Mi bloccai a metà scala. Edward aveva ripreso a suonare? Davvero? Ne ero felice. Alzai lo sguardo e lo vidi vicino al divano bianco della sala, ovviamente aveva sentito tutto ed io mi sentivo molto, ma molto in imbarazzo sotto il suo sguardo, istintivamente abbassai gli occhi e ripresi a scendere.

Esme mi venne vicino, era una donna affascinante e dall'animo gentile. << Bella, perché non ci racconti qualcosa di te? >> Mi indicò il divano e si mise seduta accanto a me, anche gli altri presero posto, solo Edward rimase in piedi, appoggiato al muro poco distante da Carlisle.

<< Beh... da dove comincio... >> Già, da dove cominciavo e fino a dove potevo arrivare?

<< Io direi... >> Prese la parola Carlisle. << di partire dall'inizio, come sei diventata una vampira? >>

Aveva un modo così gentile e delicato di esporre le domande che non mi sentì imbarazzata o agitata, sembrava quasi che il mio stato d'animo provasse una calma innaturale.

<< Beh, sono nata in Italia, o almeno questo è quello che mi hanno sempre detto, non ricordo praticamente nulla della mia vita passata. Il primo ricordo che ho è il volto di Aro che mi fissava curioso... >> Presi un attimo per riordinare le idee. << Fu lui, assieme a Jane ad istruirmi, mi prese sotto la sua ala, proteggendomi e curandomi, come fosse un padre... >>

<< Quindi è per questo che ti chiamano la nipote di Aro? >> Domandò Alice interrompendomi.

<< Si. >> Sorrisi debolmente. << Mi ha sempre trattata come una figlia più o meno... Jane è l'unica con cui parlo, non ho molta confidenza con nessun altro vampiro, cerco di stare il più possibile lontana da loro. >>

<< Perché? Voglio dire... >>

<< Perché preferisco stare da sola piuttosto che con loro? >>

Alice annuì.

<< Beh, non mi sono mai piaciuti molto, per quanti sorrisi e frasi sdolcinate mi dicessero, mi sono sempre sembrati falsi... Jane mi ha sempre protetto dalle loro avance, ma ultimamente Felix mi stava rendendo la vita un vero incubo... ero arrivata a chiedere ad Aro di allontanarlo da me, era una cosa inconcepibile, lo trovavo sempre sulla mia strada, ovunque andassi, lui era li... così, alla fine, ho preso la decisione di fare un piccolo viaggetto da sola, per trovare un po' di tranquillità. >>

E mentre finivo di raccontare la mia vita, la sera era scesa sull'intera città di Forks, donando alla foresta un aspetto magico e inquietante nello stesso momento.

<< Credo che sia il caso di andare a caccia. >> Propose Carlisle. << Bella, te la senti di venire con noi? >>

<< Si, volentieri, è da parecchio che non riesco a nutrirmi. >> In effetti la gola mi ardeva in una maniera impressionante.

Ci alzammo tutti e con l'agilità che ci contraddistingueva uscimmo di casa, coperti dalle tenebre, il mio naso percepì una infinità di odori differenti, a Volterra non era così, per un attimo mi trovai spiazzata.

<< Edward, tu vai con Bella, è la prima volta che caccia qui da noi, stalle vicino. >> Le parole di Carlisle mi rincuorarono, notai la testa di Edward annuire e poco dopo ci sparpagliammo, io e lui andammo da soli nel cuore della foresta...

Corremmo per qualche chilometro, la foresta era silenziosa al nostro passaggio, anche gli animali più pericolosi si nascondevano in nostra presenza.


Era stupenda, aggraziata in maniera incredibile, i suoi capelli ondeggiavano morbidi e il suo corpo scattava agile.

Mi sarei perso a contemplarla per tutta la mia lunga eternità.

Cercai di tornare alla realtà, dovevamo nutrirci e lei più di tutti in questo momento ne aveva bisogno.

<< Bella, credo che qui vada bene. >>

Si fermò a meno di un metro da me, mi osservava in attesa, chiuse gli occhi, lasciandosi trasportare dall'olfatto... ed eccola, la scia di un branco di cervi. La vidi storcere il naso ma poco dopo buttarsi al loro inseguimento, io le ero accanto, in quel momento, la sete ci stava guidando...

Eravamo ormai alla nostra terza preda, Bella era deliziosa, le sue guance si erano leggermente colorate e i suoi occhi non erano più così neri, anzi, ancora qualche giorno ed ero certo che avrebbe avuto il mio stesso colore.

La guardai sorridendole. << Allora, tutto bene? >>

<< Si >> Mi rispose lasciando a terra l'animale ormai morto. << Sto molto meglio adesso. >>

<< Vuoi continuare? >>

<< No, sono sazia. E tu? >>

<< Sono sazio >> Sfoderai il mio ghigno migliore.

Per qualche attimo, il silenzio scese su di noi, era maledettamente frustrante non riuscire a leggere i suoi pensieri.

<< ... allora, Alice mi ha detto che hai rincominciato a suonare... >> Era in imbarazzo, ed io mi sentivo leggermente frastornato, ero io a renderla così timida? Potevo sinceramente avere qualche possibilità?

<< Si >> le risposi con una voce bassa e suadente... non riuscivo a controllarmi bene, volevo a tutti i costi fare colpo su di lei. << Ho trovato un'ottima ispirazione... >>

<< Davvero?! Sono contenta, allora dopo potresti farmi ascoltare qualcosa... ? >>

Mia piccola, dolce Bella, avrei fatto di tutto per te. << Certo, con molto piacere. >>

Mi sorrise soddisfatta. << Forse dovremmo tornare dagli altri... >>

Annuì, in effetti, erano parecchie ore che eravamo solo io e lei, anche se sicuramente Alice ci stava osservando. Quella piccoletta sapeva essere molto irritante, ma avevo un debito enorme con lei, era per merito suo se avevo conosciuto Isabella. E di questo, ero certo, le sarei stato grato per l'eternità.

Fummo i primi a rientrare, non immaginavo il motivo che spingeva gli altri a stare fuori, o forse, sapevo fin troppo bene chi era il motivo: Alice. Ci avrei giocato la testa che aveva avuto una visione di me con Bella e aveva organizzato tutto per farci stare soli.

<< Ehm... forse è meglio che vada a lavarmi. >>

La guardai annuendo, per me poteva stare così, era sempre bellissima.

Mentre l'aspettavo, cominciai a suonare al pianoforte, era una cosa che mi rilassava, era buffo pensare che la mia musa ispiratrice in quel momento era sotto il mio stesso tetto, probabilmente coperta da una miriade di bolle di sapone...

Basta Edward! Non è il caso di fare certi pensieri! Mi rimproverai, ma nonostante tutto, la visione di una Bella adagiata in un mare di schiuma, mi colpì forte. Le mie mani scivolavano sui tasti d'avorio, accarezzandoli, mentre nell'aria le note della melodia che proprio le mi aveva ispirato, si libravano libere.

<< E' bellissima... >> Sussurrò una voce poco distante da me.

Mi voltai interrompendo la musica.

<< Ti prego, continua... >> Sussurrò avvicinandosi e sedendosi accanto a me.

Inalai profondamente il suo profumo, adesso mischiato al sapone, non c'era niente da fare, ero inesorabilmente attratto da lei.

Feci forza su me stesso e ripresi la melodia, sentivo il suo sguardo concentrato su di me, mi sentivo come un cieco che vede per la prima volta il suo sole...

Quando anche l'ultima nota si spense, mi voltai piano verso di lei.

<< E' stata... emozionante... >> Sembrava non riuscire a trovare le parole.

<< Ti piace? >> Le sussurrai con un filo di voce.

<< Si. >>

<< Sei tu la mia ispirazione Bella. >> Ammisi piano, quasi con timore reverenziale.

Il suo volto esprimeva sorpresa, le sue labbra erano ad un soffio dalle mie, potevo avvertire il suo respiro su di me...

<< Siamo tornati! >> Esclamò Alice entrando in salotto, trovando me al piano e Bella appoggiata alla libreria che la guardava con occhi spalancati. Mai come in quel momento avrei voluto che la mia famiglia sparisse...


Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Grazie mille a tutti per i commenti e alle 78 persone che lo hanno messo nei preferiti ^_^



Pov. Edward:
Erano passati diversi giorni ormai, non avevo più avuto modo di rimanere solo con lei, ma nonostante questo, avevo potuto notare tanti altri particolari che resero Bella ancora più dolce ai miei occhi...

Stai sbavando... Emmett e il suo solito tatto.

Gli rivolsi un piccolo ringhio infastidito, aveva disturbato la mia quotidiana operazione di “Bella Watching“.

Se stai li impalato solo a guardarla, non concluderai nulla... Ora anche Rosalie si metteva d'impegno per infastidirmi...

Bella e Alice stavano commentando i loro ultimi acquisti al centro commerciale, l'ammiravo, aveva sopportato ore e ore di prove nei vari camerini dei negozi con mia sorella.

Inconsciamente sorrisi, ecco un'altra qualità di Bella, era buona e altruista.

Volevo sinceramente rimanere solo con lei, volevo capire se anche lei provava quello che io sentivo nei suoi confronti perché sapevo per certo che se Isabella fosse sparita dalla mia vita, io sarei morto.

Stavo ancora pensando a come fare per rimanere da solo con lei, quando Alice ebbe una visione e ciò che vidi non mi piacque...

<< Quando? >> Domandai senza riflettere.

<< Domani. >>

Bella e gli altri ci guardavano senza capire... e seppi osservando i suoi occhi ormai dorati che era il momento di rivelarle qualcosa in più delle nostre capacità.

Le spiegherai? La domanda di Emmett era uguale a quella di tutti gli altri, annuì solamente, mentre con calma mi avvicinavo a Bella, pronto per dirgli la verità.


Ci stava guardando tutti, osservandoci minuziosamente, le mie parole l'avevano colpita, molto.

<< Allora, tu... >> Disse indicandomi. << Mi hai sempre letto nella mente... >>

Le sorrisi. << No >>

Piegò di poco il suo volto assottigliando lo sguardo. << Ma hai detto che... >>

<< Posso leggere nella mente di tutti, ma non nella tua. E' come se ci fosse qualcosa che mi impedisce di ascoltare i tuoi pensieri... >> Sospirai. << E' maledettamente frustrante. >> Ammisi.

Le sue sopracciglia si arcuarono. << Frustrante?... E tu invece, vedi davvero il futuro? >>

Alice annuì tranquilla. << e... quindi prima, hai avuto una visione? >>

<< Si, domani arriveranno degli ospiti... il clan di Tanya. >>

Vidi la sua espressione e capì che il nome le era sconosciuto, mi affrettai a spiegarle. << Sono vampiri come noi, si nutrono solo di animali, ogni tanto vengono qui a trovarci. Ricordi quando non avevo risposto alla tua mail? >>

Bella annuì.

<< In quei giorni erano venuti a trovarci ed io... >> Non sapevo che parole usare.

<< Tu eri sempre braccato da Tanya! >> Esclamò Alice con un leggero fastidio nella voce. Nemmeno a lei andava a genio il comportamento della vampira.

Vidi Bella osservarla attenta, forse più di prima, chissà cosa stava pensando...

<< Mi dispiace ancora per quel fatto, ma Alice non ha tutti i torti. >> Ammisi di malavoglia. << Tanya, mi stava sempre incollata e non riuscivo mai a trovare un momento per risponderti. Mi scuso ancora Bella... >>

<< Oh, beh... non fa nulla, davvero Edward. Non scusarti... è normale che... beh, ecco, tu e.. Tanya abbiate passato del tempo assieme... >>

Non mi sembrava molto contenta della cosa e neanche io lo ero.

Edward, forse è meglio se le spieghi, perché ho idea che Bella si stia facendo un'opinione sbagliata... Il pensiero di Esme arrivò dritto nella mia mente.

<< No Bella, non è giusto, vedi... Tanya... >> Come potevo spiegarle senza creare altri dubbi.

<< Bella. Tanya cerca da sempre di attirare l'attenzione di mio fratello, non è ancora riuscita a comprendere che Edward non prova nulla per lei. >>

<< Grazie Rosalie. >> Le dissi a denti stretti.

<< Di nulla. >> Alzò le spalle con noncuranza.

<< Ma non puoi semplicemente dirglielo? >> Domandò piano la mia dolce Bella.

<< Ci ha provato, ma lei non demorde... >> Rispose Alice per me.

<< Io credo che se trovassi finalmente una fidanzata, Tanya smetterebbe di girarti attorno! >> Esclamò Jasper mettendosi accanto ad Alice. << Bella, perché non ti proponi, così finalmente Edward sarebbe libero da quella vampira. >> Sghignazzò.

Lo guardai sconvolto, e questa da dove gli era uscita?

<< Giusto Bella! Potresti essere la compagna di Edward, che ne dici? Lo aiuteresti moltissimo in questo modo. >> Alice calcò bene tutte le parole.

Ma cosa stava prendendo a tutti? Erano così desiderosi di vedermi con lei? Non dovetti rispondermi, ci pensarono i loro pensieri, stranamente tutti simili: Saresti finalmente felice!

Mi voltai piano verso Bella, avevo il terrore di quello che potevo vedere, ma non mi stava guardando con disgusto o con orrore, sembrava che stesse seriamente valutando la proposta... allora perché non provare a chiederglielo?

Le feci un piccolo sorriso. << Allora, che ne dici? Ti andrebbe di essere la mia compagna? >>

Se fossi stato umano, le parole mi sarebbero uscite come un incomprensibile balbettio... passarono solo pochi secondi ma bastarono per mettermi in ansia, mi veniva quasi da ridere, io, un vampiro quasi centenario che provava ansia di fronte ad una donna...

<< Si, accetto. >>

Nell'udire quelle parole, mi sentì travolto da una marea incredibile di sentimenti, il mio cuore ormai apparteneva ad Isabella... felicità, gioia e amore presero possesso di tutto il mio essere.

Nessuno all'esterno sembrava avesse anche solo minimamente capito cosa mi stava accadendo, solo Jasper, con il suo particolare potere, percepì i miei sentimenti crescere potenti.

Mi fissò sorridendo. Sei innamorato!

Mai un pensiero fu più veritiero di quello.


Pov Bella:
Si erano tutti dileguati, eravamo soli. Ero felice! Dannatamente felice! Anche se dovevo solo fingere di essere la sua compagna per l'eternità... quel piccolo particolare scalfì un po' la mia gioia.

Io e Edward dovevamo, secondo le istruzioni di Alice, conoscerci ancora meglio, quindi aveva fatto gentilmente uscire tutti per una seduta improvvisa di shopping al centro commerciale, in modo da lasciare la casa solo per noi.

Passarono dei minuti veramente imbarazzanti, in cui non sapevamo cosa dire o fare...

<< Beh, che ne dici se mantengo un'altra delle mie promesse? >>

Mi aveva lasciato stupita, cosa voleva dire? Che promessa?

<< Vieni... >> Mi indicò di seguirlo e ci trovammo in camera sua, era chiara, spaziosa. Lo vidi armeggiare con lo stereo e poco dopo la musica dolce di Claire de Lune comparve inondando tutta la stanza.

Senza accorgermene, mi trovai fra le braccia di Edward che mi osservava felice ma con una punta di attenzione particolare.

Il ballo!! Ecco cosa era la sua promessa!

Ridacchiai nervosa.

<< Che c'è? >>

<< Non so ballare... >> Balbettai come una ragazzina.

<< Lo so... era una delle mie promesse; insegnarti a ballare. >> Sorrise, uno di quei sorrisi che solo lui sapeva fare.

<< Ti ritroverai senza un piede, lo sai? >> Gli dissi sorridendo.

Finse di riflettere sulle mie parole. << Correrò il rischio. >>

Non dicemmo più nulla, eravamo l'uno nelle braccia dell'altro, e miracolosamente non avevo mai inciampato o pestato il piede al mio cavaliere.

<< Sei molto brava >> Mi sussurrò con voce bassa e roca.

<< Beh, merito del mio cavaliere. >>

Mi colse un dubbio. << Edward, credi che riusciremo a far credere a Tanya che stiamo assieme? >>

<< Credo di si. >>

<< Non ha qualche potere extra anche lei, vero? >>

Ci eravamo fermati, ma nonostante ciò, le sue bracia erano ancora attorno alla mia vita e non davano segno di lasciarmi.

<< No. Nessun potere extra. >>

Stavo benissimo li dov'ero e per nulla al mondo mi sarei staccata dalle sue braccia.

Sfortunatamente però, il cellulare di Edward non era dello stesso parere, la sua mano scivolò ad afferrarlo dalla tasca dei jeans, mentre l'altra ancora mi teneva per la vita. Osservò il display, lo aprì e rispose. << Alice, che succede? >>

<< Edward, staremo via ancora un pochino, volevo raccomandarvi di fare pratica anche con i baci. >>

La sentì benissimo anch'io e se avessi potuto, sarei diventata bordeaux.

<< Alice! >> Le ringhiò Edward. Forse non intendeva andare così oltre con la messa in scena.

<< Edward fidati, io ho visto... >>

Un ringhio del mio cavaliere fu l'unica risposta che ricevette Alice prima di attaccare.

Il fatto che Edward non volesse spingersi oltre, mi fece capire quanto questo pensiero mi facesse male, lentamente scivolai via dal suo abbraccio, lo osservai con un sorriso tirato.

Mi sembrava dispiaciuto, ma forse solo perché avevo capito la sua reazione...

<< Io... ecco... non ti preoccupare, non credo che Tanya voglia vederci... mentre noi ci... baciamo... >> Facevo una fatica incredibile a pronunciare quelle parole. << Non prendertela con Alice. >>

Lo vidi aprire e chiudere la bocca una, due volte, e poi guardare il pavimento.

Alla fine non resistetti e lo lasciai da solo, avevo bisogno di cambiare aria...

Mi sentivo così stupida, era ovvio che Edward non volesse baciarmi! Stavamo solo fingendo.

Sentì una fitta di dolore tremenda. Sapevo a cosa era dovuta, tutta colpa della mia infatuazione per lui... sapevo che avrei sofferto molto, ma una volta finito con Tanya, avrei fatto le valige e sarei sparita dalla vita dei Cullen...

Avevo già fatto abbastanza danni.

Bene, mi imposi di essere tranquilla e di continuare la mia finzione... Tanya si sarebbe trattenuta forse un giorno e poi, avrei preso la macchina a noleggio, l'avrei restituita e sarei sparita senza farmi più rivedere, li avrei contattati una volta lontana. Si, decisamente era la cosa migliore da fare... e allora perché faceva così male?!

<< Edward, vado a fare un giro nel bosco, torno più tardi... >> Non alzai molto a voce, sapevo che mi avrebbe sentito.

<< Va bene... >>

Fantastico, neanche scendeva, rimaneva rintanato nella sua stanza. Cominciai a correre nella boscaglia, decisamente dovevo svagarmi un po'...

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


OOOOHHH SONO COMMOSSA! BEN 82 PERSONE L'HANNO MESSO FRA I PREFERITI!! ç_ç GRAZIE!!
In questo capitolo, non ho resistito e ho inserito alcune frasi del libro, spero che vi piaccia lo stesso.


Era uscita da quanto...? Cinque minuti? Forse anche di più e io non ero ancora uscito dalla mia stanza, ripensavo continuamente a Bella e alla possibilità di baciarla... dovevo essere proprio un idiota!

<< Io... ecco... non ti preoccupare, non credo che Tanya voglia vederci... mentre noi ci... baciamo... Non prendertela con Alice. >>

L'avevo osservata, sembrava dispiaciuta, forse anche lei voleva baciarmi, non ero riuscito a risponderle, come l'avrebbe presa se le avessi detto che avrei voluto baciarla e non lasciarla più andare?

La vibrazione del cellulare mi distrasse, lessi di nuovo il nome di Alice. << Che vuoi?! >>

<< Edward dimmi che Bella è li con te!! >> Il suo tono agitato mi fece preoccupare.

<< Cosa hai visto?! >> Quasi ringhiai.

<< Edward, se ne stava andando, l'ho vista partire e non tornare mai più!! Fermala! Non lasciarla andare!!! >>

Non risposi neanche, chiusi di scatto il telefono e mi fiondai al suo inseguimento. Le parole di Alice mi avevano ghiacciato! << Edward, se ne stava andando, l'ho vista partire e non tornare mai più!! Fermala! Non lasciarla andare!!! >>

<< Edward, vado a fare un giro nel bosco, torno più tardi... >>

NO! Non avrei permesso ad Isabella di fuggire da me!! NO!!

La sua scia si estendeva per il bosco guidandomi, si era allontanata molto dalla casa, aumentai la mia velocità, pregando di trovarla.

Quello che vidi, non mi piacque per niente, un altro vampiro teneva ferma Bella per il polso. Un ringhio feroce si preparò ad uscire dal mio petto, chi diavolo era quello? Come osava anche solo sfiorare la mia Bella?!

<< Felix, lasciami subito! >> Sibilò.

<< Ha detto di lasciarla! >>

Si voltarono entrambi verso di me, sorpresi, non mi avevano sentito arrivare. Vidi Bella spalancare gli occhi e poi strattonare via da quella presa ferrea il suo braccio.

<< Bella, tutto bene? >> Mi avvicinai a lei, cingendole le spalle con il braccio, baciandole la tempia. << Vieni, andiamo a casa... >> Le sussurrai dolce.

<< A casa?! Chi ti credi di essere?! >> Ringhiò l'altro mettendosi in posizione d'attacco.

Feci in modo di proteggere Bella con il mio corpo, mentre mi voltavo per affrontarlo. I suoi pensieri su Bella erano abominevoli, la considerava sua, alla stregua di un oggetto. Dovetti trattenermi dal saltargli addosso e staccargli la testa.

<< A casa nostra, Bella è la mia compagna. >> Scandì bene quelle parole, vedevo nei suoi pensieri lo sgomento. E da una parte ne ero soddisfatto.

<< Menti! >>

<< Affatto... Bella è la mia compagna, non mi piace che qualcun altro la importuni... >> ringhiai trattenendomi. Nei suoi pensieri c'erano un'infinità di domande... ma nessuna di queste venne mai fuori dalle sue labbra.

<< Felix, Edward stà dicendo la verità. >> Si mise accanto a me, osservandomi intensamente. << Io, ho scelto lui come compagno... >>

Se quelle parole fossero state vere, sarei stato il vampiro più felice della terra.

<< No! Menti!! Io ti ho seguita... lui non è mai stato con te prima d'ora! >>

<< Lo so che mi stavi seguendo e anche Edward lo sa... mi hai fatto allungare parecchio il mio viaggio, avrei dovuto raggiungerlo ancora il primo giorno. Speravo di farti perdere le mie tracce... >>

Ringhiò ancora più furioso. << Tornerò in Italia e parlerò con Arò. Sai benissimo cosa vuol dire... >>

Lessi nella sua mente, Aro voleva vedere Isabella accasata a tutti gli effetti e questo voleva dire solo una cosa: matrimonio. Felix si aspettava una qualunque mossa sbagliata da parte nostra, perché ancora non credeva alle nostre parole.

Vidi Bella agitarsi, immaginavo che avrebbe detto a Felix di non dire nulla ad Aro, ma io agii prima.

<< Parlagli pure, digli che gli comunicheremo al più presto la data delle nozze e che lo aspetteremo ben volentieri. >>

Spiazzai entrambi, anche se Bella fu abbastanza brava nel nascondere il suo stupore.

Felix invece non sapeva più a cosa credere, non poteva attaccarmi perché significava attaccare Isabella e ciò voleva dire mettersi contro Aro in persona. << Molto bene, allora ci vedremo presto... >>

<< Ci conto... >> Nella sua mente i pensieri erano fitti ma tutti portavano ad una sola conclusione; riferire tutto ad Aro.


<< Cosa diavolo ti è saltato in mente?! >> Urlò Isabella quando fummo certi che Felix non fosse più nei paraggi.

Presi un bel respiro profondo, lasciai che il suo profumo entrasse in circolo nel mio corpo. << Bella, lo so che sei arrabbiata... >>

<< Arrabbiata?! Sono FURIOSA!! Ti rendi conto che Felix dirà ad Aro tutto questo!! Ti rendi conto che ora Aro pretenderà che tu mi sposi?! >>

Sorrisi, l'idea mi piaceva.

<< Edward per favore!! Si serio! >>

<< Lo sono. >> Eccome se lo ero, questa era la decisione più importante della mia esistenza.

Bella chiuse gli occhi cercando di calmare la sua rabbia. Era bellissima, non resistetti e le presi fra le mani a coppa il suo viso delicato. I suoi occhi si aprirono di scatto perdendosi nei miei.

Sorrisi dolcemente mentre avvicinavo il mio volto al suo, facendo finalmente unire le nostre labbra in un bacio casto.

Durò poco, ma la sensazione del suo sapore su di me fu stupefacente. Sempre tenendole le mani attorno al viso ebbi la forza di fare quello che da giorni immaginavo.

<< Isabella, vorrei … vorrei sentissi la complessità … la confusione … che provo. Vorrei che potessi comprendere. >> Le passai il pollice sulle labbra morbide. << Tu sei la mia vita, adesso. Non sono in grado di vivere se al mondo non ci sei tu. Tu sei l'unica ad avermi mai preso il cuore. Sarà per sempre tuo. >> La vidi sussultare sconvolta. << Io, ti amo Isabella... >>

Passarono i secondi e ad ogni rintocco, sentivo l'ansia crescere sempre di più...


Isabella:

In quell'istante, mi sentii bene. Intera. I miei polmoni si riempirono del dolce profumo della sua pelle. Mi sentivo perfetta. Socchiusi gli occhi e vidi i suoi fissi sul mio viso. Era assurdo quando mi guardava così. Sentì le mie labbra distendersi e sorridergli. << Preferirei morire che stare lontana da te... >>

I suoi occhi divennero se possibile ancora più luminosi << Ti amo Edward. >> Fui immediatamente travolta dalla verità delle mie stesse parole. Quel momento era così perfetto, così giusto, che per nulla al mondo potevo dubitarne. Le sue braccia mi avvolsero stringendomi a lui. Era come se ogni terminazione nervosa del mio corpo sprizzasse elettricità. Le nostre labbra si trovarono di nuovo e stavolta per molto tempo non si lasciarono, si esplorarono e si confrontarono sempre più profondamente.



Edward:

Rimanemmo a lungo nella foresta a baciarci, a guardarci, non importava più nulla, solo io e lei, la mia luce, il mio sole nel mio mondo buio; Bella.

Sorrisi emozionato e felice, finalmente avevo trovato la mia metà, il mio cuore morto aveva trovato un motivo più che valido per farmi sentire felice.

<< Che c'è? >> Mi domandò curiosa.

<< Niente... è che sono felice. >>

Mi deliziò con un sorriso malizioso. << E ... posso sapere cosa ti ha reso così felice? >>

La strinsi di più contro di me. << Tu. >>

Un altro dolce sorriso le spuntò sul viso... << So che non ti piacerà sentirlo, ma credo che dovremmo tornare... >>

<< Mmm... sicuramente Alice ci starà osservando e avrà già spifferato a tutti quello che stiamo facendo. >>

<< Oh, bene, niente segreti... >> Fece un finto broncio.

<< Già. Niente segreti... dovrai abituarti. Isabella Cullen. >>

Sgranò gli occhi, mi piaceva sorprenderla.

<< Edward... cosa... >>

Sciolsi la presa dalla sua vita e le afferrai le mani, mi inginocchiai davanti a lei. << Isabella, vuoi diventare mia moglie? >>

Mi guardava sconvolta, dentro di me stavo provando una serie di paure infinite, se avesse risposto di no, non credo che sarei sopravvissuto...

<< ... si... SI! Edward! SI! >> Si buttò su di me, finimmo a terra baciandoci, mentre dei ringhi di giubilo si spandevano nella foresta.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Grazie davvero, sono commossissima!! 89 persone lo hanno messo nei preferiti!!! ç__ç GRAZIEEE!!!





Bella:

Quando rientrammo, era già mattino, Esme venne ad accoglierci alla porta felice, non c'era bisogno di spiegare nulla a nessuno, a quanto pare Alice aveva fatto la telecronaca minuto per minuto, compresa la proposta di matrimonio..

<< Oh sono così felice Bella! >>

Era bello vedere Esme così euforica.

Emmett, Jasper e Carlisle avevano circondato Edward, le pacche sulle spalle, così come i complimenti maliziosi di Emmett, lo travolgevano.

Anche le Alice e Rosalie si complimentarono con noi, felici di avere una nuova sorella, ma soprattutto, felici che Edward avesse finalmente trovato la sua compagna per l'eternità. Gli volevano molto bene, dopo quasi cent'anni di freddezza e solitudine, l'averlo visto così felice le aveva fatte sperare che finalmente qualcuna potesse scaldare il suo animo.

Sorrisi emozionata.

Questa era la mia nuova famiglia e io ne ero immensamente felice.

<< Adesso scusate, ma devo rapire la mia fidanzata... >> Edward m prese per mano e mi portò di sopra in camera sua.

<< Aspetta solo un attimo, va bene? >>

Annuì sorridendo, lo vidi uscire veloce. Mentre lo aspettavo, mi diedi uno sguardo fugace allo specchio, decisamente avevo bisogno di un bagno, le foglie e qualche traccia di terriccio erano sparsi qua e là su tutto il mio corpo.

Vidi Edward mettersi dietro di me e abbracciarmi. << Cosa guardi? >> Mi baciò sulla guancia.

<< Ho bisogno di un bagno... e anche tu! >> Sorrisi voltandomi appena e baciandolo delicatamente sulle labbra.

Era bello poterlo osservare e stargli così vicino, notai uno scintillio particolare negli occhi, cosa stava tramando?

Mi lasciai condurre verso il divano in pelle, ci sedemmo, velocissimo mi depositò una piccola scatolina. Aprì la bocca per respirare più aria possibile...

Strinsi il coperchio fra il pollice e l'indice... trattenni il respiro.

<< Forse è un po' fuori moda... ti piace? >> Era emozionato, aspettava ansioso una mia risposta.

Lo fissai scioccata. << Edward è... è bellissimo. >> Era un ovale allungato, coperto da file oblique di pietre tonde e luccicanti, la montatura era in oro giallo, sottile e delicata.

<< Era l'anello di fidanzamento di mia madre... >>

Accarezzai le pietre, mi sentì immensamente fortunata.

Lo vidi togliere quel gioiello dalla sua piccola dimora e infilarlo al mio dito. << Anche se mi hai già risposto, mi sembra giusto fare le cose per bene... Isabella, vuoi sposarmi? >>

Sorrisi, se avessi potuto avrei pianto dalla felicità. << Si, Edward. >>


Nel pomeriggio, Alice ci avvisò che Tanya era ormai alle porte di Forks e che entro un'ora sarebbe arrivata con due vampiri del suo clan.

Esternamente non mostravo nulla del terrore che mi attanagliava, mi sentivo male se pensavo che entro pochi minuti avrei conosciuto la mia rivale.

Le braccia di Edward non mi lasciavano, l'anello di fidanzamento brillava giocoso con i riflessi del pallido sole che quel giorno aveva deciso di mostrarsi...

<< Stai tranquilla, andrà tutto bene. >> Mi sussurrò dolce, mentre avvertivo una calma innaturale scendere su di me.

<< Ah! >> Esclamò Alice... ormai avevo capito che stava avendo una visione.

<< Mmm... va bene... >> Rispose Edward. Mi sentivo un po' esclusa, cosa aveva visto e cosa aveva domandato al mio fidanzato?

Non feci in tempo a porre la domanda che il piccolo folletto, come la chiamava Edward, salì di corsa le scale. Ci fu un gran rumore e poi, pochi minuti dopo, si ripresentò sorridente.

<< Forse è meglio se le spieghi... >> Disse rivolgendosi a Edward.

<< Cosa devi spiegarmi? >>

Edward sciolse il suo abbraccio e mi fissò serio.

<< Bella, Alice ha visto Tanya arrivare e nella sua visione... sarebbe meglio fingere di essere fidanzati da un po'... e di convivere assieme... >>

Mi voltai verso Alice. << Quel rumore... >>

<< Ho fatto un piccolo trasloco delle tue cose in camera di Edward. >>

Non dissi più nulla, alla porta qualcuno aveva bussato, in quel momento il clan al completo fece il suo ingresso, guidati da una bellissima vampira dai capelli biondo rossicci.

<< Ciao Tanya. >> La sempre gentile Esme li accolse assieme a Carlisle, erano tre persone in tutto.

<< Esme, è un vero piacere rivedervi. >> Le sorrise la vampira, seguita dagli altri due. << Vedo che avete un altro ospite... >>

<< Oh, lasciate che vi presenti Isabella. >>

Io sorrisi falsamente verso quelle tre nuove figure. << Piacere. >>

Tanya si avvicinò studiandomi. << Non ti ho mai visto, io sono Tanya e loro sono mia sorella Irina e Laurent. >>

Li salutai con un cenno del capo, poi la sua attenzione passò ad Edward.

<< Ciao Edward. >> Sembrava una gatta in calore, ma notai con enorme piacere il freddo saluto che lui le rivolse.

<< Come vanno le cose a Denali? >> Domandò Carlisle, attirando l'attenzione su di se.

<< Abbastanza bene, la solita routine e voi? Qualche cosa di nuovo? >>

Esme fece un sorriso luminoso e in quel momento cominciammo la nostra piccola recita.

Mi avvicinai ad Edward e presi la sua mano intrecciandola con la mia, lo guardai sorridendo.

A Tanya non era sfuggito nulla, ma aspettava paziente una risposta.

Il mio fidanzato si schiarì la voce. << Tanya, vorrei presentarti ufficialmente la nuova signora Cullen; Isabella. >> Passò la mano libera attorno alla mia vita attirandomi a se, dandomi un lieve bacio sulle labbra. Per quanto stessimo recitando, per me ed Edward, era la verità, presto sarei stata la signora Cullen, ma questo per Tanya non era importante da sapere.

Rimase sorpresa, per non dire scioccata, la cosa, mi divertì parecchio, mi sembrava quasi di vedere le mille domande silenziose che albergavano nella sua mente...

Edward sorrise luminoso. << Si... >> Rispose probabilmente a una domanda che stava pensando.

<< Oh, io... beh, congratulazioni... >> Come suonavano tirate le sue felicitazioni...

Irina e Laurent invece furono più sinceri di lei nel congratularsi.

<< Pensavamo rimessi solo per l'eternità! >> Gli batté una mano sulla spalla Laurent scherzoso.

<< Beh, anche io, finché non ho conosciuto Isabella, lei è tutta la mia vita adesso. >> Nonostante lo sapessi già, il modo in cui lo disse mi fece provare ancora più amore verso di lui. Edward era il mio sole personale.

<< E' strano, siamo stati qui un mese fa, più o meno, e non ci avete detto nulla? >> Il sospetto nelle sue parole fu da tutti percepito.

<< Isabella era a Volterra da suo zio, gli doveva dare la notizia e io le avevo promesso di non dire nulla a nessuno finché non fosse tornata. >>

Edward mio salvatore! Pensai sempre mantenendo il sorriso.

<< Volterra? Tu vieni dall'Italia? >>

Annuì. Cominciavo a capire dove sarebbe andato a finire il nostro discorso. << Si, mio zio non vede l'ora di incontrare Edward. >>

Che nel frattempo si era messo dietro di me abbracciandomi in vita e appoggiando il mento sulla mia spalla, sembravamo veramente una coppietta di sposi.

<< Oh beh, immagino che saranno tutti lieti di conoscere il tuo compagno... >>

<< Si >> La stavo cominciando ad odiare, il modo in cui mi osservava, cercando tracce di nervosismo e il modo in cui guardava gelosamente il mio Edward mi stava facendo arrabbiare. Decisi di darle il colpo di grazia. << Sicuramente vorranno conoscere tutta la mia nuova famiglia. E poi, Alice e Rose dovranno venire con me per gli abiti, per i fiori, per l'orchestra... >>

Notai lo sguardo luminoso, quasi maniacale delle mie quasi due nuove sorelle. Sicuramente le avrei rese felici!

Quando la sua mente realizzò cosa intendessero le mie parole, una calma improvvisa calò su di noi mentre l'abbraccio di Edward velocemente si sciolse e lo trovai al mio fianco.

Edward era teso, sapevo che le stava leggendo nella mente, quello che vedeva non doveva piacergli molto a giudicare dal sibilo che uscì dalla sua gola. << Non pensarci neanche. Tanya, ti ho sempre fatto capire di non volerti al mio fianco! Se dovessi anche solo provare a mettere in pratica uno solo dei tuoi pensieri, non avrai contro solo me o la mia famiglia, ma anche l'Italia stessa... >>.

L'intera famiglia Cullen si strinse vicina a noi. << Bella è la mia compagna, e nessuno mai potrebbe prendere il suo posto... Noi ci sposeremo e saremo uniti per l'eternità. >>

La serietà con cui Edward pronunciò queste parole fu solenne, cominciavo a capire cosa passasse per la mente di Tanya, probabilmente credeva che uno di noi si sarebbe stancato presto dell'altro. Sciocca! Non vedeva che eravamo innamorati? Non capiva quanto profondi fossero i nostri sentimenti? A tal punto la gelosia non le permetteva di vedere ciò che era così chiaro a tutti?

<< Tu... >> Mi sibilò contro, il volto angelico trasfigurato in un volto d'odio.

<< Non provare a dire altro! >> L'azzittì Rose.

L'atmosfera era tesa, sarebbe bastato un niente per scatenare un attacco. Irina e Laurent tenevano Tanya immobile, mentre i suoi occhi neri continuavano a fissarmi rabbiosi.

<< Non avete ancora capito? Lei... >> Mi indicò Rose. << E' la nipote di Aro e presto, che tu lo voglia o no, la nuova signora Cullen. Edward l'ha scelta, fa parte della nostra famiglia! I Cullen e i Volturi saranno legati. Per l'eternità. >>

I suoi pensieri furono chiari anche a me in quel momento, far scatenare una guerra in cui i Cullen e i Volturi erano alleati contro il suo clan, era un suicidio per tutti i vampiri di Denali..

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Grazie mille ancora a tutti per i commenti e alle 99 persone che hanno messo la mia ficci fra i preferiti!!!


Bella:

C'era stata un po' di tensione, ma sembrava che tutto si stesse svolgendo bene, gli altri erano fuori a caccia, io ed Edward, eravamo chiusi nella nostra stanza, osservando il tramonto dalla grande vetrata, Rose e Emmett stavano in garage, la bellissima vampira bionda voleva finire di sistemare il motore della sua Bmw.

Ero tranquillamente avvolta dalle braccia di Edward, mentre un sospiro usciva dalle mie labbra.

<< Tutto bene? >>

<< Si. >> Mi sentivo bene, ma la piccola prova con Tanya, era niente rispetto a quello che ci aspettava in Italia davanti ai Volturi. << Sono solo preoccupata per i Volturi... >>

<< Non devi, vedrai che andrà tutto bene... >> Cercò di rassicurarmi, appoggiò delicato le labbra sui miei capelli.

<< Edward, tu conosci Chelsea? Sai che dono possiede? >> Mi girai verso di lui, sempre stando all'interno del suo abbraccio.

<< No, perché ti preoccupi tanto... >>

Lo vedevo dal suo sguardo curioso e frustrato che avrebbe voluto leggere la mia mente in quel momento.

<< Chelsea può spezzare le alleanze, può dividere i vampiri emotivamente. >> Lasciai che assorbisse le mie parole. << Non credo che userebbe mai i suoi poteri per dividerci, ma tremo al solo pensiero che possa farlo. >>

Le sue braccia mi strinsero di più.

<< Perché dovrebbe farlo? Che motivo avrebbe? >>

<< Potrebbe metterci alla prova, oppure Aro potrebbe opporsi o peggio, fare un favore a Felix. Oh Edward, non voglio perderti! >> Affondai il viso nel suo torace scolpito.

<< Non mi perderai Bella, stai tranquilla amore mio... >> Le sue mani mi accarezzavano i capelli delicate come farfalle, lui era tutto il mio mondo.

Quando rientrarono dalla caccia, notai che qualcosa era cambiato, Tanya era diversa, il suo sguardo nei miei confronti non era più di odio o sfida, era rassegnato.

Non domandai cosa i Cullen le avessero detto durante la caccia, ma di sicuro l'aveva fatta riflettere.

La vedevo che ci osservava con occhio critico, cercando di vedere e comprendere tutto. E in quel momento, capì che forse Esme le aveva aperto gli occhi sulla felicità che Edward mostrava da quando ero al suo fianco, di come sorrideva a tutti e di come mi guardava con occhi da innamorato.

Tanya doveva rassegnarsi all'evidenza, quando un vampiro subiva dei cambiamenti, questi erano per sempre e l'amore che ci legava, non era una semplice infatuazione, era amore puro e per sempre ci avrebbe legato. Questo, lei alla fine lo comprese.


Edward:

Il viaggio era stato lungo, e man mano ci avvicinavamo alla meta sentivo Isabella diventare sempre più tesa, ogni tanto guardavo Jasper, nonostante il suo aiuto la situazione non migliorava molto.

Non le avevo ancora rivelato nulla dei poteri di mio fratello, non c'era un motivo, semplicemente non aveva importanza.

Tutta la famiglia era seduta composta mentre l'aereo atterrava.

Bella aveva avvisato i Volturi del suo rientro a Volterra, aveva anche specificato di avere compagnia.

Aro non vedeva l'ora di incontrarci.

<< Andrà bene, tranquilla. >> Le mormorai all'orecchio.

Annuì e mi strinse la mano.

Una volta scesi, dovemmo prendere due taxi, non andammo subito dai Volturi, Bella ci condusse nel suo appartamento.

<< E' grazioso! >> Esclamò Esme osservandolo curiosa, sapevo a cosa stava pensando, sicuramente la prossima casa che avrebbe ristrutturato avrebbe avuto un arco come quello che aveva attirato la sua attenzione.

Alice e Rose invece non vedevano l'ora di fare del sano shopping, non volevano lasciarsi scappare l'occasione di comprare qualche capo originale Italiano.

Carlisle stava seriamente pensando di fare un giro per la cittadina e studiarne la sua storia.

Emmett e Jasper invece si impadronirono del televisore, avrebbero volentieri guardato anche delle soap opere pur di non fare shopping con le loro mogli.

Bella era al telefono, stava avvisando la guardia che quella sera ci avrebbe accompagnato per visitare il posto e che il giorno dopo avremmo fatto la conoscenza dei Volturi.

Mi incuriosivano, sapevo che erano i più vecchi di tutta la nostra specie, non era saggio mettersi contro di loro, erano un po' come i sovrani dei vampiri, tutti seguivano le loro regole e in più di mille anni, nessuno si era mai azzardato a spodestarli. Ma a me non importava nulla del potere, io volevo solo Isabella.

<< Bella, a che ora chiudono i negozi? >>

<< Non chiudono presto, siamo in estate, di solito rimangono aperti fino a mezzanotte. >>

Rosalie si stava sentendo decisamente meglio, non volevo pensare di quanto si sarebbe abbassato il nostro conto in banca.

Alice, Rose e una carta di credito erano molto pericolosi come accoppiata.

Appena tramontò il sole, uscimmo tutti, neanche Emmett e Jasper poterono nulla contro lo sguardo omicida che le due maniache dello shopping gli avevano riservato nel sentire le loro lamentele.

I negozianti furono più che felici di servire le mie sorelle, noi maschietti ovviamente eravamo i loro portaborse, Bella spiegava a Carlisle alcuni monumenti, mentre Esme prendeva nota di tutte le architetture che avrebbe potuto usare.

Sembravamo davvero una famiglia e questo pensiero mi scaldò nel profondo.

Incontrammo non solo umani, ma anche altri come noi, con l'apertura notturna dei negozi, i vampiri potevano uscire e comportarsi quasi normalmente. I loro pensieri nei confronti della mia fidanzata erano tutt'altro che piacevoli, ma non erano rivolti solo a lei, anche a Rosalie e Alice, mi staccai un attimo da Bella per raggiungere Jasper e Emmett poco dietro di noi.

<< Vi conviene stare attenti alle ragazze... >>

Emmett sghignazzò. << Perché, c'è le portano via? >>

La mia espressione seria bastò a farlo smettere e li vidi entrambi affiancarsi in modo quasi possessivo verso le loro compagne che, come nulla fosse, continuavano le loro scorribande nei negozi di abiti.

Mi concessi un piccolo ghigno, ai miei fratelli potevi fare di tutto, ma mai toccare i loro gioielli più preziosi; le loro mogli.

Tornai veloce al mio posto accanto a Bella, evitando ad un vampiro un poco piacevole incontro con i miei denti.

<< Non posso lasciarti da sola neanche un attimo... >>

Si voltò verso di me. << Perché? >>

Le appoggiai un braccio attorno alle spalle. << Beh, diciamo che in molti vorrebbero essere al mio posto in questo momento. >>

Spalancò gli occhi sorpresa. << Oh. >>

Sghignazzai, possibile che non si fosse resa conto di quanti si voltavano ad osservarla?! O di quanti sospiri infranti ci fossero al suo passaggio?!

<< Beh, da domani sarà chiaro per tutti che sono territorio off limits. >> Scherzò allungando un braccio attorno alla mia vita.

Sembravamo una coppia di umani che passeggiavano tranquilli per negozi, mi piaceva da matti questa sensazione.


Arrivammo al luogo prestabilito, ci venne incontro una ragazzina minuta come Alice, con i capelli corti castano chiaro.

<< Jane. >> La salutò Bella.

<< Bella. >> Ci osservò attenta, si soffermò di più su di me, il suo sguardo non mi piaceva molto, ma ancora meno i suoi pensieri, anche se fra i tanti uno in particolare mi aveva colpito; lei voleva Felix. Bene se mi fosse tornato utile avrei usato questa informazione a mio vantaggio.

<< Seguitemi >> disse con voce infantile e monocorde. Ci voltò le spalle e proseguì nell'oscurità.

Subito dopo di lei, si incamminò Bella, io le fui subito al suo fianco, cingendogli la vita, Alice e Jasper erano subito dopo di noi, seguiti da Emmett con Rosalie e Carlisle con Esme. I nostri sensi erano all'erta.

Giungemmo ad una curva stretta, in discesa, il vicolo terminava contro un muro di mattoni senza finestre, la piccoletta chiamata Jane era sparita.

Bella si sciolse dal mio abbraccio e saltò dentro ad un buco che si apriva nella strada, la seguì e così fecero gli altri.

Afferrai la mano di Bella e proseguimmo lungo quel tunnel antico, camminammo parecchio, finché alla fine, scorsi una luce fioca, eravamo arrivati.

Il tunnel ci aveva portato in un immenso salone molto luminoso, le pareti bianche e il pavimento in moquette grigia, dal soffitto pendevano lampade dalla luce bianca.

In quel momento, venni distratto da una porta che si aprì facendo entrare quattro figure, avvertì la stretta di Bella farsi più forte mentre i pensieri dei quattro sconosciuti riempivano la stanza.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


GRAZIE ALLE 113 PERSONE CHE LO HANNO MESSO NEI PREFERITI E ANCHE A CHI COMMENTA!!!


Silenziosi si avvicinarono a noi, pochi metri ci dividevano, potevo leggere tranquillamente nelle loro menti, sapevo chi erano; i Volturi. Aro, Caius e Marcus. L'ultima figura, rimasta pochi passi più indietro rispetto a loro era Chelsea, Bella aveva visto giusto. A quanto pare l'avevano chiamato per dividerci, quello era il suo compito.

Dovetti trattenere un ringhio rabbioso, istintivamente cercai la mano di Bella e la strinsi, gli occhi dei tre Volturi scattarono subito verso le nostre mani allacciate.

<< Bella, sei tornata. >> La voce calma di Aro ruppe finalmente il silenzio che ci circondava.

<< Come avevo promesso, Aro. >> Fece un passo avanti lasciando la mia mano.

Anche Aro si avvicinò a lei, allungò la mano e la posò sulla sua fronte, una smorfia irritata si dipinse sul so volto.

Mi trattenni dal sorridere soddisfatto, a quanto pare lui aveva bisogno del contatto tramite le mani per leggere nella mente. Ma anche lui come me, non riusciva a vedere la mente di Bella.

Abbassò la sua mano. << Come sempre Isabella, dovrai raccontarmi tutto... >>

<< Aro, sono tornata dal mio viaggio come promesso e... >> Volse per un attimo lo sguardo verso di me. << ho trovato loro. Sono una famiglia, mi hanno accolto, protetta e amata. Aro, Caius, Marcus, vi presento i Cullen. >>

<< Protetta? Cosa intendi Isabella? >> La voce di Marcus tradiva una nota di curiosità.

<< Edward, mi ha protetto da Felix. Lui mi ha seguito durante tutto il mio viaggio, mi ha spiata e mentre ero ospite dai Cullen ha tentato di portarmi via con la forza. Se non fosse stato per Edward... >> Si interruppe e io dovetti nuovamente fare forza su me stesso per rimanere impassibile.

<< Felix ti ha seguito?! >> Caius era sinceramente sorpreso. << Come è possibile? Aro, avevi dato ordine affinché stesse lontano da Isabella, come è possibile che sia arrivato a tanto? >>

<< Pace fratello... credo che dovremmo sentire anche Edward, la sua versione dei fatti. >>

Mi trovai i loro sguardi addosso.

<< Avvicinati. >>

Lo feci e come avevo visto per Bella, la sua mano si appoggiò sulla mia fronte, lo sentivo che curiosava fra i miei ricordi, le mie emozioni, era sinceramente colpito dall'amore che provavo per Bella.

<< Ah! Così tu sai leggere nella mente e senza bisogno di un contatto, molto interessante... lei invece prevede il futuro... >>

I bisbiglii sorpresi degli altri si udirono nella stanza.

<< ... e lui, può percepire e modificare le emozioni altrui... >> Il suo sguardo era puntato su Jasper.

Bella era sorpresa, speravo ardentemente che non se la fosse presa per la mia mancanza nel non rivelarle il potere di Jasper.

<< Straordinario, veramente straordinario... >>

Tolse la sua mano e si rivolse ai suoi fratelli.

<< Bella, tesoro, concedici un attimo per consultarci... >>

Presi la mano di Bella e la feci arretrare vicino a me. << Avevi ragione >> mormorai piano.

<< Su cosa? >>

<< Lui, è qui per dividerci... il suo ordine è questo. >>

Bella volse lo sguardo di scatto verso il vampiro che era rimasto in disparte fino a quel momento.

<< No! Perché?! >> Sibilò.

<< Sapevano già tutto, Bella. Felix ha parlato con loro e gli ha chiesto di prenderti in moglie. >>

<< Ma... ma Aro non può... io amo te! >> Il panico la stava invadendo, un'occhiata a Jasper bastò per fargli calmare lo stato di Bella.

<< Lo so, e lo ha capito anche Aro, ha osservato tutti i miei ricordi, ma vuole metterci alla prova... >>

Bella mi abbracciò stretta, nascondendo il volto contro il mio petto.

<< Sta cominciando... Ti amo Bella... >> Le sussurrai all'orecchio.

Lei in risposta mi strinse più a se e poi... niente.

Non capivo, non stava succedendo nulla, osservai la mia famiglia, ma anche loro erano tranquilli, al contrario di Chelsea, sembrava che qualcosa lo disturbasse...

Non riesco! Perché non si separano!! Tutti loro dovrebbero essere divisi adesso!! Perché?! Che siano immuni al mio potere?

Lo vidi concentrarsi di più.

Maledizione! Non funziona!!

Lo vidi guardare verso Jane che era sempre rimasta accanto a Caius, la vidi annuire e poi... ancora niente...

Non funziona... beh poco male...

Avevo ragione, Jane aveva tentato di usare il suo potere ma senza risultato, mille domande mi affollavano la mente, ma su una cosa ero tranquillo, Jane non voleva che ci separassimo; lei voleva Felix per se.

I suo compito l'aveva fatto, anche se in minima parte, ero sicuro che non avrebbe più riprovato. Non voleva dividerci, anzi, dai suoi pensieri vidi chiaramente tutt'altro, voleva ardentemente che Bella se ne andasse da quel posto.

Beh, l'avrei accontentata.

Un ringhio soffocato uscì dalla gola di Chelsea attirando l'attenzione di Caius.

<< Che succede? >>

<< Niente. >> Ruggì questo cercando di contenere la sua frustrazione. << Assolutamente niente. >>

I Volturi si voltarono verso di noi.

<< Si! >> Sibilai trattenendomi dal saltare dalla gioia.

<< Bella >> La chiamò la voce pacata di Aro.

Bella rimase stretta contro di me, ma voltò il suo viso verso di loro.

<< Abbiamo deciso, potete andare, ti sposerai con Edward Cullen, la nostra decisione è unanime. >>

Rimase sinceramente colpita.

<< A quanto pare, anche loro hanno il tuo stesso difetto... >>

<< Il.. il mio... >> Balbettò.

<< Proprio per questo abbiamo deciso che da subito, tu e loro dovrete allontanarvi da noi. >>

Il suo pensiero per me era chiaro, non avendo nessun potere su di noi, non eravamo graditi a Volterra, perché non potevano controllarci come gli altri. Ringraziai mentalmente qualunque cosa ci avesse protetto dai poteri di quei vampiri, senza farcelo ripetere due volte, ci congedammo e camminammo velocemente verso l'uscita.

Meno di dieci minuti dopo, avevamo le valige pronte e stavamo aspettando i nostri taxi per andare all'aeroporto.

Il mio braccio era sempre avvolto attorno alle sue piccole spalle, non mi sarei sentito sicuro finché non fossimo rientrati a Forks.

<< Eccoli. >> La voce di Rosalie mi distrasse solo per poco, il tempo di mettere le valige nel baule e poi sedermi accanto alla mia futura moglie.

<< All'aeroporto. >> Dissi al conducente, le costruzioni di Volterra scivolavano veloci accanto a noi e man mano ci allontanavamo, mi sentivo sempre meglio.


Bella:

Non potevo crederci, Aro aveva tentato di dividerci... se fossi stata umana, a quest'ora avrei mostrato a tutti la mia paura e il mio sconcerto. Come aveva potuto anche solo provare a dividermi dalla mia ragione di vita?

Edward non mi aveva più lasciato un solo istante e la cosa mi aveva fatto solamente bene, non avrei sopportato l'idea di separarmi da lui neanche per un minuto.

Le case, i palazzi erano sempre più piccoli, mi venne quasi voglia di tirare un sospiro di sollievo, il peggio era passato. Eppure, io sapevo perfettamente che avevo ancora una questione da risolvere con Edward, prima di arrivare all'altare... speravo ardentemente che la mia rivelazione non rovinasse tutto quanto.

Il viaggio fu silenzioso e tranquillo, la sua mano era sempre intrecciata con la mia, non vedevo l'ora di tornare a casa.


Il sole era ormai tramontato da parecchio quando arrivammo a Forks, Alice e Rosalie non avevano perso tempo e stavano vagliando i vari capi di abbigliamento comprati in Italia, Esme si era messa al lavoro buttando giù qualche schizzo per ristrutturare la vecchia casetta che avevano nascosta dentro nel bosco, Carlisle, Emmett e Jasper erano usciti a caccia. Il povero Jasper aveva sopportato più che eroicamente la vicinanza degli umani a Volterra.

E noi, io e Edward eravamo soli nella nostra stanza, non mi ero mai sentita così tesa...

<< Bella, cosa c'è? Ti vedo distante... >>

Le sue mani presero il mio viso sollevandolo quel tanto che bastava per guardarmi negli occhi.

Mi sentii una bugiarda, come potevo sposare un essere così perfetto senza avergli prima rivelato il mio potere, io sapevo tutto di loro!

Mi feci forza e con gentilezza spostai le sue mani dal mio volto, allontanandomi un po' da quella perfezione.

<< Edward... >> Sospirai e lo vidi irrigidirsi.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


VI RINGRAZIO INFINITAMENTE PER AVER SEGUITO QUESTA PICCOLA STORIA, CREATA SENZA PRETESE, SOLO PER SVAGARSI UN PO' DALLA SOLITA VITA MONOTONA. RINGRAZIO DI CUORE CHI HA RECENSITO E ANCHE LE 120 PERSONE CHE L'HANNO MESSA NEI PREFERITI!! GRAZIE DI CUORE, CI VEDIAMO ALLA PROSSIMA FICTION. UN BACIO GOTEN^^


Edward:

Che stava succedendo, perché Bella era così distante? Avrebbe dovuto essere al culmine della felicità, io e lei potevamo finalmente sposarci! Invece sembrava che la cosa le desse dispiacere.

<< Bella che ti prende?... >> Cercai di rimanere calmo, ma al solo pensiero che la mia futura sposa avesse cambiato idea mi faceva sentire un dolore profondo in mezzo al petto, come se uno squarcio si fosse aperto improvvisamente per risucchiarmi dentro ad esso.

La vidi tormentarsi le mani nervosa, che cosa diavolo le stava prendendo?!

<< Bella, così mi stai mettendo ansia, ti prego... dimmi cosa c'è, hai... hai cambiato idea...>> Sentì l'aria mancarmi nel pronunciare quelle parole, ma io dovevo sapere! << Vuoi annullare... le nozze? >>

Si voltò di scatto spalancando gli occhi. << NO! Assolutamente no! Edward come ti salta in mente una cosa del genere?! >> Si avvicinò a me rapida, potevo leggerle negli occhi una profonda paura. << Perché? Tu vuoi...?! >>

<< NO! Bella, no!! E' solo che ti vedo nervosa! Io non so cosa ti stia accadendo, è da Volterra che sei distante... >>

La ferita nel petto si era momentaneamente placata. << Cosa ti succede? >>

Le posai le mani sulle spalle, la vidi chiudere gli occhi e tirare un profondo sospiro.

Quello che accadde dopo mi lasciò senza parole. << Bella!! >> Esclamai colpito e sorpreso.

L'avevo sentita! L'avevo vista! Avevo ascoltato la sua mente! Sapevo di avere gli occhi spalancati mentre la osservavo scioccato...

<< Eri tu... A Volterra eri tu che ci hai protetto... >> Sussurrai con filo di voce. << Sei uno scudo... >>

La lasciai a mala pena annuire e mi gettai sulle sue labbra baciandole con foga.

Avevo sentito la sua parte più nascosta, lei si era rivelata a me!!

Ci staccammo qualche minuto dopo.

<< Non sei arrabbiato con me? >> Mi domandò titubante. Che sciocca, era questo! Era questo che la tormentava!

Le sorrisi. << No, quello che hai fatto a Volterra e quello che hai appena fato qui, mi ha sorpreso... >> Tornai serio. << Perché non me lo hai detto?>>

<< Beh, neanche Aro lo sa, lui crede che sia un difetto... >>

<< Tu... glielo hai nascosto?... >>

Annuì titubante. << Non mi andava che mi leggesse come ho permesso a te prima... >> Abbassò lo sguardo. << Sei arrabbiato? Deluso? >>

<< Bella, non ho nulla per essere arrabbiato con te, ci hai difeso, hai difeso il nostro amore e mi hai mostrato la tua parte più nascosta e personale. Noi ci apparteniamo. >> Quel momento era così perfetto, così giusto, che per nulla al mondo poteva dubitarne. L'avvolsi nelle mie braccia stringendola contro di me. << Per sempre. >>

<< Ti amo Edward. >> E di nuovo venni sopraffatto dalla sua mente strabiliante. Vedevo e sentivo che l'amore per me era enorme, chiusi gli occhi e mi lasciai travolgere felice.



<< Alice! Pretendo di vedere la mia futura moglie!! >> Tuonai alla porta mentre Esme finiva di puntare una rosa bianca al mio taschino della giacca.

<< Smettila Edward! Bella sta benissimo e non puoi vedere la sposa, porta male!! >>

Stavo per risponderle di nuovo, quando Esme mi interruppe.

<< Dai Edward, ancora pochi attimi e Bella sarà tua per l'eternità. Non fare il bambino... >>

Bambino?! A me?! Un vampiro di quasi cent'anni!! Ma cosa ne potevano sapere loro dell'ansia che provavo nel non stare accanto alla donna che mi aveva preso il cuore?!

Stavo per buttare giù la porta, quando i pensieri di Bella mi vennero in soccorso, mi avvolsero e cullarono calmando l'ansia che mi stava attanagliando le viscere.

<< Dai che fra poco si comincia! >> Mi prese di peso e mi portò al piano di sotto Emmett. << Paura che ti pianti prima di arrivare all'altare? >> Ghignò sardonico.

Non mi degnai neanche di rispondergli, ma avevo quella maledetta paura! Temevo che Aro e i Volturi cambiassero idea, temevo che Felix venisse e mi portasse via la mia Bella... ma erano solo paure, Alice mi avrebbe avvisato subito se avesse visto una cosa del genere.

Nessuno dei miei familiari poteva mi capire fino in fondo, loro erano ormai legati al compagno o compagna scelto, Bella poteva essermi strappata in qualunque momento...

Il prete ci stava aspettando in giardino sotto l'arco di fiori, avvertì parecchi passi leggiadri, eccoli li, il mio incubo; i Volturi al completo.

<< Siamo arrivati in tempo a quanto pare... >> La voce di Aro giunse calma.

C'erano tutti con le loro mogli, anche Chelsea, Felix e Jane.

Mi irrigidì.

<< E' un onore rivedervi... >> Carlisle andò loro incontro.

Sondai le oro menti velocemente, non avrei permesso a nessuno di loro di portarmela via!

I violini cominciarono a suonare, Alice e Rosalie fecero il loro ingresso e poi... eccola finalmente, bellissima.

Sorrideva felice, notò il gruppo proveniente dall'Italia ma un cenno di Aro bastò a farle capire che avrebbero solo assistito al matrimonio, ed era vero, lo potevo leggere nelle loro menti.

Felix non era propriamente felice, ma non si sarebbe mai azzardato a contravvenire agli ordini di Aro, e poi, la piccola Jane avrebbe usato il suo potere per tenerlo in riga a quanto pare...

Presi la mano fasciata dal guanto bianco.

<< Sei splendida... >> Le sussurrai emozionato.

<< Anche tu... >>

La cerimonia prese il via, ci scambiammo gli anelli e le promesse... << Vi dichiaro marito e moglie. Nessuno osi separare ciò che Dio ha unito. >>

La baciai forse con troppa passione, ma in quel momento volevo solo sentirla vicino a me e far capire a tutti quanto quella splendida creatura fosse finalmente mia!



Era ormai notte e finalmente gli “invitati” stavano andando via, per tutto il tempo ero rimasto incollato a Bella, non mi fidavo di loro, anche se nelle loro menti nulla mi poteva dare a pensare qualcosa di male, il solo fatto di aver Felix così vicino alla MIA Isabella, faceva scattare i miei sensi più protettivi.

<< Guarda che non scappo >> Mi sussurrò nuovamente la mia dolcissima sposa.

Le sorrisi malizioso. << Lo so, amore mio... ma finché non avrò la certezza che TUTTI se ne siano andati, rimarrò attaccato a te... mi sento molto protettivo nei tuoi confronti.>>

<< Beh, la cosa non mi dispiace. >> Sorrise compiaciuta mentre le sue mani si intrufolarono nei miei capelli spingendomi desiderose verso le sue labbra dolci.

E mentre la musica scorreva lenta, noi ballavamo abbracciati sul palco allestito da Alice in mezzo al giardino.

<< Sei felice? >> Le domandai ondeggiando ancora su qualche nota lenta.

<< Fra le tue braccia lo sono sempre. >> Allacciò le sue mani dietro al mio collo.

<< Isabella Cullen, suona bene. >> Mormorai chinandomi a baciarla, non ne ero mai sazio.

<< Più che bene. >> Sorrise rispondendo al bacio.


<< Non sono carini? >> Sussurrò felice Esme a Rosalie.

<< Si, sono davvero una bella coppia. >>

<< Sono così felice per Edward, ha aspettato tanto per trovare Isabella... >>

<< Già. Si merita di essere felice. >>

<< Bene, domani farò una nuova iscrizione a scuola... >> Si intromise Carlisle.

<< Come la presenteremo? Non credo che passerebbe inosservata un'altra adozione... >>

<< Giusta osservazione Rosalie, potrebbe essere Isabella Swan, ragazza proveniente da Phoenix e fidanzata di Edward... che ne pensate? >>

<< Si, ottima idea, così tutti i Cullen saranno finalmente accoppiati anche agli occhi degli umani. >>

<< E poi a scuola, il nostro Edward avrà il suo bel da fare a tenere gli ormoni impazziti dei maschietti lontani dalla sua mogliettina. >> Sogghignò Alice appoggiando la testa sulla spalla di Jasper, osservando compiaciuta la nuova coppia eterna.


FINE.




Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=316256