A Qualunque Prezzo *

di DenebDenise
(/viewuser.php?uid=62474)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A Qualunque Prezzo * ***
Capitolo 2: *** E io ne vorrei Ancora. * ***
Capitolo 3: *** Can I Have This Dance? * ***
Capitolo 4: *** I Will Always Love You* ***
Capitolo 5: *** The JuneMarie * ***
Capitolo 6: *** Dominique Schwartz * ***
Capitolo 7: *** Kristen Vs. Dominique - Scontro Frontale ***
Capitolo 8: *** You Will Always Be My Love ***
Capitolo 9: *** Epilogue. ***



Capitolo 1
*** A Qualunque Prezzo * ***





Before you,Kristen,my life was a Moonless night.

Lei. Lei,lei,lei. Come non pensare a lei?
 In ogni istante,in ogni momento.
Anche ora,mentre sono mezzo ubriaco fuori dalla porta della stanza di Kristen.
Kristen.
Lei,i suoi occhi,la sua anima.
E quel bacio,rubato senza che nessuno vedesse?
Quell'incontro nel set,di notte?
Non c'entra nulla con questo film.
O forse tutto.
Forse perchè interpretarmi innamorato di Kristen mi ha folgorato.
E mi sono innamorato davvero.
«Kris...Ti prego.»,biascico,appoggiando la testa contro lo stipite.
Sento che lei è dietro la porta come me,indecisa su cosa fare.
Poi,lo scatto di una serratura,due braccia sottili che mi trascinano dentro la stanza d'albergo.
«Al diavolo,Robert. Perchè?»,dice in tono supplichevole.
Perchè mi sono innamorato?
Perchè sei perfetta. Stupenda,in ogni dettaglio. Dal tuo viso pallido a forma di cuore ai tuoi occhi verdi e stupefacenti. Cerco quegli occhi,e li trovo,perdendomici.
«Perchè ti amo.»,sussurro,trascinando le parole di malavoglia.
Quante volte gliel'avrò detto?
Lei,mi prende il viso tra le mani,quelle mani calde e bianchissime che mi fanno stare bene.
Ritrovo lucidità.
Il suo volto è a pochi centimetri dal mio,il suo respiro fresco mi inonda.
Perchè?
«Rob. Robert,ti scongiuro.»,si lamenta,posando la mia testa nell'incavo della spalla.
Le cingo i fianchi,come un bambino.
E come un bambino,scoppio a piangere.
Lei mi accarezza i capelli dolcemente,sento la sua guancia sul capo,il suo profumo mi inebria.
Perchè,Kristen? Perchè?
«Kristen,Kris,non mi lasciare.»
«Non possiamo.»
Uno squarcio mi si apre all'altezza del petto.
Con quelle parole si è portata via tutto quello che ho,la mia anima,il mio cuore.
«Non portarti via il mio cuore.»
No,non farlo.
«E Michael? Non lo amo come amo te,non lo nego. Ma gli devo troppo.»
Un ruggito mi nasce nel petto,ma esce una voce fievole.
«E' gratitudine allora? Non amore? Il nostro è Amore. Non portarti via il mio cuore.»,ripeto,supplichevole.
«Robert.»,sussurra,con voce spezzata. Mi stringe di più,e ascolto i singulti che cerca di trattenere in gola. Allora mi alzo,e sono io ad abbracciarla,trascinandoci sul muro,per appoggiare la schiena. La cullo,come si farebbe con una bambina.
E' una bambina.
Non mi vuole.
«Sei tu il mio Cuore,Kristen. Non ha nulla a che fare con questo dannato film. O forse tutto,il fatto di dover interpretare un personaggio che ama te,beh,ho finito per innamorarmi anche io. Ed anche tu,lo sai. Lo sai bene. "Prima di te,Kristen,la mia vita era una notte senza luna." Sei la mia Luna. Non andartene,o tutto diverrà buio e niente avrà più senso. Non andartene.»,la stringo forte a me,contro il mio petto,nella speranza di fonderla in me.
Lei alza il capo,e mi sorride.
Un sorriso dolce,eternamente dolce.
Le sue labbra sfiorano le mie,con delicatezza,prudenti. Io cerco le sue,le bramo,con tutto me stesso.
Non è desiderio,ma necessità.
La sottile differenza tra quelle due definizioni mi annebbia.
Darei tutto,tutto per lei.Ma sono disposto a perdere tutto?
Lei preme la sua bocca contro la mia,il suo respiro si unisce al mio,tutto diventa una macchia confusa.
Si.Sono disposto a qualunque cosa.
A qualunque prezzo.
Anche me stesso.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** E io ne vorrei Ancora. * ***





«La cosa sta andando fuori controllo»




«Kris...Kristen?»
La scuoto,senza successo. Continua beata a dormire,con la testa poggiata sulla mia spalla,la cascata di capelli castani che mi solletica il petto.
Siamo finiti a fare l'amore.
Ho solo un ricordo sfocato di quanto detto o fatto ieri. Ricordo solamente che mi ha baciato,e poi...poi siamo finiti a letto,punto.
Mi aveva detto che non potevamo.

«Kristen,Kris,non mi lasciare.» «Non possiamo.»

Sorrido stringendola a me,e baciandole il capo.
Quando dorme è ancora più perfetta,le palpebre bianche sugli occhi verdi,il viso dolce a forma di cuore che vedo ovunque è finalmente vicino a me. E so che mi appartiene,e che io appartengo a lei. Non mi interessa se non possiamo,se non può. Lei è mia. E basta.
Si muove delicatamente,facendo frusciare le coperte. Poi,apre piano gli occhi.
«Robert.»,sussurra.
Sento l'adrenalina che aumenta i battiti del mio cuore. Ma che mi sta succedendo? Anche solo sentire il mio nome pronunciato dalle labbra che bramo,dalla voce che amo,mi provoca fitte di emozione. Sento il cuore gonfio di amore,solo per lei. Solamente per lei.
Si stacca da me,uscendo dal letto.
Come al solito,rimango folgorato da quanto sia bella, soprattutto nuda. La pelle diafana,il corpo sottile e sodo,snello ed aggraziato. I capelli scuri che contrastano armoniosamente con la pelle. Le gambe lunghe e affusolate,i fianchi stretti. Vorrei stringerla a me per sempre,farla solo mia.
E lei nemmeno si accorge dell'effetto che mi fa.
«Non avremmo dovuto.»,mormora con voce roca. Poi si rallegra,ed un sorriso le si allarga sul volto,ed aggiunge «Ma non vuol dire che non lo volessi.»
Il mio sorriso segue il suo,mentre lei entra in bagno.

~



Il set è come sempre frenetico e stressante. Una truccatrice mi imbratta il viso di bianco,come se non fossi già pallido. Ecco,oggi sarebbe il giorno giusto per morire.
Dovrò baciare Kristen.
In pubblico.
Come trattenermi?
Pensa di baciare Bella. Bella,non Kristen. Cazzo,Kristen è Bella!
Sento l'ansia crescere,mentre la truccatrice mi passa le lenti a contatto dorate. Le indosso con troppa disinvoltura e scioltezza. Mi metto un dito in un'occhio.
«Merda...»
«Stai calmo,ti aiuto io.»
Kristen.
Mi si avvicina con avvenenza,e mi prende delicatamente dalla mano la lente. Io apro gli occhi,sembrando un panda senza occhio nero. Lei ride,e mette la lente,sfiorandomi il volto con l'altra mano.La lente mi offusca per un attimo la vista.
«Un attimo soltanto...»
Avvicina le labbra alla mia guancia,una volta finito,e la sfiora dolcemente.
Sento la guancia in fiamme,ma non sono arrossito.
Lei mi manda un bacio,soffiandolo dalla mano,e si allontana,saltellando. Sospiro di sollievo.
«ROB!Robert,sul set,si comincia!»
Il sollievo sparisce velocemente com'è arrivato.
Mi avvicino lentamente al letto,dove Kristen è già seduta a gambe incrociate,e dà piccole pacche sulla coperta accanto a lei. Sorride,a suo agio.
Io sento lo stomaco sobbalzare infastidito.
Catherine sbuffa seccata,ed io mi siedo cauto sul letto. Sul set cala il silenzio. So che Nikki,Taylor e Ashley guardano in apprensione. E come biasimarli? SOno quelli che sanno di più sulla nostra relazione. E questo non sarebbe dovuto accadere.
Ma è stata la cosa migliore che mi sia mai capitata.
«SI GIRA!»,tuona Catherine.
Il momento della verità.
Lei mi si avvicina lentamente,schiudendo leggermente le labbra. Io,di riflesso,faccio altrettanto.Sussurro battute imparate a memoria,che nemmeno mi accorgo di pronunciare. Lei sobbalza,al suono della mia voce. Il suo respiro fresco è a pochi centimetri da me.Le mie labbra raggiungono finalmente le sue,e le mani si portano automaticamente dietro al suo collo sottile,avvicinandola a me. Le sua bocca è calda e piacevole,le labbra morbide,che si adattano perfettamente alle mie. La mia lingua cerca la sua,e si ritrovano,giocando con leggerezza a rincorrersi nella nostra bocca. Nostra. Sembrano essersi fuse insieme,per l'eternità.
Sembra durare un'attimo.
Troppo poco.
«Eeee....STOP!»
Ci stacchiamo meccanicamente,ma io ne vorrei ancora. Sino a scoppiare.


~




«Robert,stai andando oltre ogni limite.»
Taylor mi pedina da qualche minuto,e si è convinto solo ora a parlare.
«Taylor,fatti gli affari tuoi.»
«Kris è mia amica. Tu sei mio amico. E la cosa,sta andando fuori controllo. Lo sai anche tu,amico.»
. Mi dà una pacca scherzosa sulla spalla,ed io mi rilasso. Non dice sul serio. E quando mai.
Il sorriso abbagliante si stampa sulla sua bocca piena,mentre scrolla le spalle,rassegnato. Ormai,non crede più che ci fermeremo.
«Ma...Con Michael?»
Mi irrigidisco accanto a lui,smettendo di camminare. Siamo abbastanza lontani dal set da poter parlare liberamente.
«Non sa che fare. La capisco.»
«Solo perchè sei molto comprensivo,Rob.»
Gli metto un braccio attorno alle spalle e gli sfrego la testa,ridendo sommessamente. Per cancellare le lacrime.



X Vulnerable Claire : Grazie *ç* Eeeeh,chi lo sa,magari lo lascia,magari no °-° Dipende da come mi gira XD
X ale03 : E' dolce,zi ç_ç
X NeverThink : Grazie,tantissimo <3

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Can I Have This Dance? * ***







«No. Voglio che sia solo per me. E per te. Per nessun'altro.»




Perchè?
Ultimamente,domandarmi perchè è una costante. Le mie sicurezze vacillano,l'unica trave portante che mi aiuta ad andare avanti è uno sguardo verde pallido,accompagnato da un sorriso splendido ed un nome: Kristen Jaymes Stewart.L'unica cosa che mi tira su. L'unico modo per sorridere. Soprattutto ora. Ora che so che sta piangendo in camera di Nikki,perchè ha -per la milionesima volta- litigato con Michael. Mi sento rodere dentro,sapendo che non ha il coraggio di lasciarlo per me.
Mi sale la bile in bocca,perchè so,sono assolutamente certo che se lei fosse con me,sarebbe felice. Perchè io sono parte di lei. Con lei,a differenza di tutte le altre,non c'è sesso. C'è Amore. Ed è una realtà nuova,sapere di fare l'amore con qualcuno,di sentirsi realmente completi in ogni pezzo.
Pezzi. Perdo pezzi.
«Nikki. Per favore,so che Kris è lì dentro. Aprimi.»
Mi apoggio alla porta dell roulotte di Nik. Perchè fa così la difficile? Le sento entrambe,Kris che geme piagendo e Nikki che la consola.
Piange,e mi fa male. Sento uno squarcio aprirsi nel petto già martoriato,e pulsa,al solo sentirla singhiozzare.
Quante volte mi sono già ritrovato così,appoggiato allo stipite di una porta,ad aspettare che qualcuno,generalmente una lei,mi aprisse? Quante volte? Troppe.
Poi,la porta dietro di me si apre,faendomi barcollare. Nikki mi guarda implorante,lanciando uno sguardo disperato al letto pochi metri più in là,incassato sotto una finestrella stretta e incrostata.
Kristen è là,raggomitolata,che mi dà le spalle,la schiena che sussulta al ritmo dei singhiozzi.
Poso una mano sulla spalla di Nicole,in una tacita richiesta di uscire. Lei,evidentemente,capisce,perchè si muove verso l'uscio.
Chiude piano la porticina della roulotte,e finalmente parlo.
«Kri...»
«No,aspetta,Robert.»,mi interrompe. Io rimango zitto per darle modo di riordinare le idee. Continua a rimanere voltata.
«Ho parlato con Mi-mi-michael.»,singhiozza,«e gli ho det-to che n-n-noi vogliamo stare i-i-insieme.»
Improvvisamente,vedo tutto più colorato,nitido. Persino la donna gemente di fronte a me mi sembra sprizzare gioia. Reprimo a stento la contentezza nella voce,che torna impassibile. «E...?»
«Mi ha detto che sono un'egoista ipocrita e falsa.»,mormora impercettibilmente.
Perchè ora diventa tutto scuro? Perchè sento lo squarcio bruciare come se toccato da un ferro rovente? Perchè sento nascere un ruggito dentro di me? Perchè?
Mi avvicino con cautela a Kristen,lottando contro l'impulso di stringere i pugni,e sfiorandole la spalla.
Con l'altra mano,me la afferra,e mi avvicina a sè,posando il palmo della mia mano sulla guancia umida e rigata da capelli attaccati a volto e lacrime.
Mi inginocchio sul letto,stendendomi poi accanto a lei e cingendole il bacino con un'abbraccio. Lei si volta e si rannicchia contro di me.
«Non capisce nulla. Nulla. Non sei falsa,ipocrita o altro. Tu sei splendida,sei Kristen. A me basta questo. Tu per me sei tutto. Tu,per lui,evidentemente no.»
Mi sembra così fragile,da poterla spezzare se la stringessi troppo.
«Perchè?»,mormora,prima di rilassarsi contro il mio petto ed addormentarsi.
Già,vorrei saperlo tanto anche io,Kris.


~




«Dove andiamo?»
La sua vocetta da bambina mi incuriosisce. Mi volto rapidamente verso di lei,per poi tornare con lo sguardo sulla strada. Faccio un mezzo sorriso. Ho deciso di prenderla dal suo stato catatonico e portarla da qualche parte,al cinema o a mangiare qualcosa. Forse è meglio la seconda,per cui,dritti a Port Angeles.
«A Port Angeles.C'è un posto carino vicino a Lincoln Park,e poi magari andiamo al Porto.»
Lei annuisce piano,impallidendo. Sterzo violentemente.
Riprendo a correre lungo l'autostrada,scusandomi con gesti a destra e a manca.
«Cosa c'è?»,domando ansioso.
«Un lontano cugino di Michael si chiama Lincoln.»,sospira amaramente.
Lo squarcio duole.
Ma io non posso fare a meno di irritarmi. Pensa ancora a quel fottuto ragazzo che l'ha mollata?
«Non pensare a lui.»,sussurro,cercando di contenere la rabbia.
Ma perchè un sentimento tanto negativo mi fa sentire...vivo? E' forse la riprova che amo Kristen? O che mi importa realmente di lei?
Non credevo di poter provare un sentimento del genere per qualcuno.
L'autostrada curva verso destra,e sfiliamo di fronte a Lincoln Park di notte,al suo verde giada e alle sue aiuole ben curate.
Kristen,accanto a me,sussulta ad ogni particolare che le ricordi Michael.
La mia mano sfiora la sua,nel tentativo di tranquillizzarla,ma lei la ritrae contro il petto,appoggiando la fronte al finestrino.
Lo squarcio urla la sua protesta.
Rallentiamo quando arriviamo di fronte al ristorante Da Jerry - Pizza Italiana.
Lei slaccia la cintura e mi guarda,quasi chiedendomi di aiutarla,coi suoi occhi da cerbiatta. Vorrei rasscurarla,aiutarla,dimostrarle che la amo. Ma non so come.
Scendiamo in silenzio e ci dirigiamo verso l'entrata.
Un gruppetto di ragazzine salta su indicandomi eccitate e elettrizzate. Anche la commessa mi pare esaltata.
«Un tavolo per due. Appartato,se non ti dispiace.»
Sorrido lievemente,cingendo le spalle di Kristen e stringendola a me con delicatezza. Lei mi segue,docile.
C'è anche una pista da ballo.
Lo sguardo di Kristen inugia su quel particolare.
«Si balla,qui.»
Annuisco leggermente,mentre la cameriera ci offre un tavolo tondo e isolato,esattamente quello che ci serve. Ci sorride bonaria,e poi ci fa accomodare. Non chiede autografi,non dice una parola se non "Buon divertimento". La apprezzo.
Kristen sembra impacciata.
«Kris...»,sussurro,avvicinando nuovamente la mano alla sua.
Lei non la ritrae,ma afferra la mia e la stringe,sorridendomi. E' sincera,fiduciosa. Come sempre.
Non posso fare a meno di sorridere anche io,di riflesso. Non sopporterei di vederla nuovamente triste.
«Io...mi ha sconvolto vederti così stamattina. Non sopportavo di vederti piangere,di vederti trattenere i singhiozzi per farmi un piacere. Io...voglio che tu sia sinera,sempre,con me. Vuoi rinunciare a Michael per me?»
Cerco di non dare a vedere quanto penso,che vorrei assolutamente averla per me.
Lei sposta lo sguardo altrove,mentre una leggera musica di sottofondo inizia ad attirare giovani coppie spensierate sulla pista da ballo. Kristen le guarda incantata.
«Immagino sempre di essere normale.»,dice,come se non mi avesse ascoltato.«Di non avere pensieri,scadenze,di non avere ruoli da interpretare. Di essere Io,Kristen. Non Bella o qualunque altro ruolo che io abbia iterpretato. Vorrei poter fare la mia,di parte,ora. Non quella di altre persone.»
Inarco un sopracciglio,e lei mi guarda. Gli occhi sono velati di dolore.
Mi serve un diversivo,non voglio,non devo farla soffrire.
Mi alzo frettolosamente,e mi avvicino a lei,inginocchiandomi accanto alla sedia e prendendo la sua mano.
Lei mi guarda sorpresa e stupita.
Non rifletto nemmeno,ripeto solo quello che uno sparuto neurone mi dice di riferire.
«Can I Have This Dance,Lady?»
Lei deglutisce,ma poi sorride,annuendo.
Fa per dirigersi verso la pista,ma io la blocco per un polso e l'attiro a me,stringendole i fianchi,ed avvicinando la bocca al suo orecchio,e sussurrando «No. Voglio che sia solo per me. E per te. Per nessun'altro.»
Sento che ha un brivido per la nostra vicinanza,che il suo respiro accelera. Con una mano le cingo i fianchi,con l'altra prendo la sua,ed iniziamo a volteggiare dietro al paravento,nel piccolo spiazzo che ci ha riservato la cameriera.
Lei appoggia il capo sulla mia spalla,lasciando che sia io a guidare. Sospiro,mentre il ritmo della canzone è l'unica cosa che sento.
Sto Bene. Non è un silenzio imbarazzato,ma è perchè non c'è nulla da dire. Perchè il nostro amore riempie tutto.


NdA: Grazie a tutti di seguire questa schifezza *O* 4 preferiti e oltre 400 letture ç_ç Mi commuoveteee

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** I Will Always Love You* ***




NdA: Da leggere ascoltando e riascoltando questa







«We could be heroes,
Forever and ever,
We could be heroes,
Forever and ever,
We can be heroes...
Just because I... will always love you...
I...
...Can't help loving...
...You...
How wonderful life is,
Now you're in, the world
...
»

 

 

 

 

 

 

Sono finite le riprese. Sono finite. E con esse,probabilmente,finisce tutto ciò che ho con Kristen. Mi viene un groppo in gola. Non riesco a sorridere,durante il festino sul Set. Nikki,Ashley e Kristen ballano giocose in circolo,come tre ninfe protettrici di qualsivoglia arte. Ed io,seduto su una macilenta sedia da regista su cui è scritto “Catherine” in caratteri cubitali e pasticciati dalla stessa Hardwicke, non riesco a sorridere. Ho solo gli occhi spalancati dal terrore di quello che potrebbe succedere domani.

Kristen e Michael sono tornati insieme.

Lui è venuto sulla porta della roulotte di lei in lacrime.

 

“ Kristen ed io stavamo facendo la doccia. Lei mi abbracciava dolcemente,scompigliandomi i capelli bagnati sul volto. Sorrise,e uscì dallo stretto abitacolo in cui stavamo a stento in due. Io la seguii,mettendomi un’asciugamano sui fianchi ed aspettando che lei si vestisse. Poi,qualcuno bussò con forza alla porta. Mi sentii assalire da un presentimento.

«Vado io»,sussurrò Kristen. Io la bloccai per un braccio,e mi avvicinai con lei alla porta.

E poi,lo scempio.

Michael,completamente fradicio sotto la pioggia dell’Oregon,che piangeva. Si appoggiò alla porta,sgranando gli occhi alla vista di me che stringevo la mano di Kristen,entrambe in asciugamano. Sussultò.

«NO! No,ti prego,Kris… Ti scongiuro non farmi questo. No,no,no,no…». Non la smetteva di frignare.

Kristen gli si avvicina,quasi in trance,e lo abbraccia. E’ un gesto dovuto?”

 

Non lo era. No,perché lei poco dopo mi raggiunse in camera. Sospiro a quel ricordo.

 

“«Robert…Ti dovrei parlare…».

Ingoiai il groppo e le aprii. Lei entrò barcollando,con i capelli incollati alle tempie. Sospirò,poi disse tutto d’un fiato:

«IoeMichaelsiamotornatiinsiememidispiacetanto».

Poi mi getta le braccia al collo e mi abbraccia. Piangeva,perché,era chiaro che non voleva. Ma lei lo aveva già previsto. Non dovevamo. No. Perché adesso lo squarcio pulsò dolorosamente,ed io repressi le lacrime. Non se lo meritava,di vedermi soffrire. Non lei,che non voleva Michael.

Però si erano rimessi. La stringo,e spero vivamente che non sia l’ultima volta.”

 

Ed eccolo,il mio miracolo. Kristen mi si avvicina barcollando sotto l’effetto della sangria che scorre a fiumi. Scuoto il capo,e mi alzo,prendendola per la vita. Quel gesto mi fa sentire in colpa. Lei non si ritrae,ma si stringe ancor più a me,quasi con nostalgia.

«Mi manchi Rob.». Non so se è la sbornia pazzesca,o se ha ritrovato lucidità,ma la cosa lenisce lo squarcio che si è allargato enormemente all’altezza del cuore,colpendo anche i polmoni. Ogni respiro senza di lei è una pugnalata.

«Sei ubriaca.»

«Di te.»

Sorrido mestamente,e rispondo.

«Ma comunque ubriaca.»

«Voglio Michael e voglio te. E’ possibile questo?».

Ammicca,e poi si sporge dietro al mio braccio per vomitare.

Le tengo i capelli e la testa,mentre lei butta giù l’anima. Ashley sopraggiunge,come sempre al momento giusto,con un bicchiere d’acqua. La sua voce cristallina giunge appena sotto il mio orecchio.

«Portala via di qui.»

Annuisco senza guardarla,mentre mi porge il bicchiere,che passo a Kristen. Lei lo ingolla senza fare storie,e sospira di sollievo,ripulendosi la bocca. Mi stringe le braccia al collo,appoggiando la testa sulla mia spalla e dondolando come se stessimo ballando il ballo del mattone. Io passo un braccio sotto le sue ginocchia e la prendo in braccio come una bambina,poi mi volto e mi dirigo verso il boschetto poco più in là. Lei si stringe a me,sento il suo profumo che mi invade. La allontano dolcemente.

«Ti amo.»,biascica con voce impastata.

Certo certo. Come no. I miei pensieri non sono esattamente gentili. Pesantemente sarcastici per la precisione. Lei si sfrega il naso sulla mia camica,sporcandola. Non mi importa.

Giungiamo in una radura perfettamente tonda. La radura delle riprese. La appoggio a terra,conscio che dormirà almeno diciassette ore,conoscendola. E sono le… quattro e mezza del mattino. Quindi,dormirà fino alle nove e mezza di domani sera,presumibilmente.

La copro con la giacca,sfilandomela senza far rumore,e mi allontano.

Ma la tentazione è troppo forte.

Così mi stendo accanto a lei,stringendole la mano.

«My Love…»

Mi addormento anche io.

 

 

***

Non ricordo nulla di quando l’ho portata qui. C’è un biglietto accanto a me.

“ Siamo andati a PortLand in un Hotel a festeggiare.

Vi aspettiamo.

Ash,Nikki,Taylor,Cam,Kellan,Peter,Cath”

Scuoto il capo e strizzo gli occhi. Siamo ancora nella radura,i rami folti che ci coprono il capo. Il poco cielo visibile attraverso le foglie verde giada è color rosso cupo. Il tramonto.

Lei si muove accanto a me. O meglio,la sua testa è sul mio stomaco.

Si è mossa,oggi,cercandomi. Sorrido,amaro. Mi scosto,e lei spalanca gli occhi verdi,incredibili. Trattiene il respiro.

«Cacchio che sogno strano. Bella mi è entrata in testa. Mi verrà una crisi di identità.»,borbotta.

Si alza di scatto,in fibrillazione. Scuote il capo strabuzzando gli occhi.

«Wow che mal di testa. Nei sogni ci sono le emicranie post-sbornia? Wow.»,sussurra,seriamente stupita.

Si volta verso di me,lentamente.

«Edward?»

Okay,questa è impazzita. Inarco le sopracciglia,ripensando al mio viso pesantemente truccato col cerone. Sono così pallido? E con quelle occhiaie? E ho gli occhi d’oro? Wow. Che sbornia pazzesca che ha. Oppure sto sognando anche io? Il biglietto è falso? Non ne ho idea.

Okay,okay. E’ un sogno. Tutto tranquillo.

E perfetto.

Lei,stupenda anche con il volto particolarmente bianco,i capelli mossi e meravigliosamente spettinati sulle spalle,il tramonto intenso e solo per noi. Il rumore inesistente,la foresta solo per noi. Lei che mi crede un vampiro di cui è perdutamente innamorata. Questo mi stuzzica assai.

Si avvicina ammaliata.

Si china.

Sorride.

Mi bacia.

Non è un bacio qualunque. E’ colmo di cose non dette,di magia.

Ecco cos’è. Magia.

Mi ricorda bizzarramente il Moulin Rouge. Un film vecchissimo,che nemmeno mi piace. Un musical che lei adora. Deglutisco e le prendo il viso tra le mani,allontanandola. La guardo negli occhi verdi,intensamente,come per metterci dentro tutto l’amore che provo per lei. Il suo respiro si fa quasi affannoso. Nelle iridi pallide appare la scintilla della comprensione. Si allontana con uno scatto,spingendomi via con le mani. Mi ritrovo disteso per terra,il capo che pulsa per la botta col suolo.

«ROBERT!»,urla,orripilata. Si precipita verso di me,prendendomi per le spalle e baciandomi ancora. No,un momento. Non è un bacio. Perché mi tappa il naso ed espira nella mia bocca?

Gemo.

Lei si allontana nuovamente.

«Respirazione…bocca…a bocca?»,ansimo. Ma non posso reprimere un sorriso.

Ecco,cos’è che mi ricorda il Moulin Rouge.

Gli amanti. Amanti senza regole,che non possono. Ma vogliono. Mi alzo.

Lei rimane immobile,rigida. Nei suoi occhi c’è il riflesso dei miei.

Voglia. Desiderio. Rimpianto. Nostalgia. Amore.

Mancanza.

Prendo nuovamente il suo viso tra le mani,cercando le parole giuste mentre mi chino verso le sue labbra.

«Love is a many splendored thing». Lei mi guarda interrogativamente.

Ecco,ecco. L’ispirazione.

Mi mancava l’ispirazione per dirle quanto ho bisogno di lei.

Un bisogno disperato.

Moulin Rouge.

«Love lifts us up where we belong»,esclamo, «All you need is love!»

Anche lei capisce. E sta al gioco.

«Please, don't start that again». Ma nei suoi occhi c’è un secondo pensiero. “Start,start. Start it Again”

«All you need is love!»

«A girl has got to eat!». Ride,ed io di rimando. Mi sento bene. Come sempre,con lei. Lei. Mia. Satine.

«All you need is Love!». Si. Ama me. Ti prego.

«She’ll end up on the street!». Finge di rattristarsi,mentre artisticamente si volta verso il tramonto. Bella. Stupenda. Ma io la voglio mia,e non doverla saltuariamente dividere con Michael Angrancoso.

«All you need is Loooove!»

«Love is just a game.»

No,Kris. Non lo è. Non giocare con me. Io ti voglio.

Ho bisogno di te.

«I was made for loving you baby,You were made for loving me.». Verità. Io sono fatto per amarla. E’ nella mia essenza. Ed io sono nella sua. Non può negarlo. “Amo Michael,non lo nego. Ma non quanto te.”. Me l’ha ripetuto migliaia di volte. Non può,non deve finire così. Non può amarlo per compassione.

«The only way for loving me baby is to pay a lovely fee.». Un pagamento. Il mio cuore. La mia anima. La mia stessa vita.

Tutto. A Qualunque Prezzo. L’ho promesso.

«Just one night,give me just one night.». No. Dammene mille,un milione. Una,cento,centomila. Tutte le notti che hai. Ti scongiuro.

«There’s no way,’cause you can’t pay.» Si avvicina a me con fare malizioso, quasi seducente. Ma i suoi occhi non seducono. Ammaliano. Lei è la mia sirena ammaliatrice. Solo mia,però. Ci avviciniamo. I nostri respiri si fondono per un secondo,quando lei si alza di scatto verso di me.

«In the name of love! One night in the name of love!».

«You crazy fool,I won’t give in to you.» Si che lo vuoi. Si vede da come storci la bocca a quelle parole. Ti amo.

«Don't, leave me this way. I can't survive, with out your sweet love, Oh baby, don't leave me this way.». No,non mi lasciare. Con te,si perde l’essenza della mia vita. Non lasciarmi. Mi si inumidiscono gli occhi,il sorriso si spegne. L’attiro a me. Vorrei stringerla di più,fonderla in me,e non lasciarla mai. Mi sfiora le labbra con le sue.

«You'd think that people would've had enough of silly love songs...» Non è stupido. Lo sai. E’ un processo di amalgama,questo. Alla fine di questa notte,tu sarai mia. Mia. Mine. Only,only mine.

«I look around me and I see it isn't so, oh no.». Infatti. Tu stai cadendo verso di me. Scenderemo fino in fondo. Stanotte. Ma non so se dal fondo riemergeremo. Tu sei la prima ad essere mia con una canzone.

«Some people wanna fill the world with silly love songs». La stringo di più,le nostre parole sono sempre più vicine. Non voglio lasciarti mai,Kristen.

«Well what's wrong with that?I like to know.Cause here I go... again...Love lifts us up where we belong!Where eagles fly,On a mountain high!» Di nuovo,si. Su una montagna altissima. Ma voglio che tu sia con me,Kristen,o nulla avrà più un senso.

«Love makes us act like we are fools.Throw our lives away,For one happy day.». Mi posa un dito sulla bocca,e prima che possa dire la mia “battuta”,lei si sporge verso il mio orecchio,sussurrando. «E che giorno.».Sorride,splendida. Prende la mia mano e fa una piroetta.

«We could be heroes...Just for one day.»

Lei si allontana,lasciandomi la mano,e spostandosi i capelli dalla spalla con fare civettuolo. Mi avvicino con passi felpati,mentre lei canta. Un usignolo. Un usignolo piccolo e bellissimo. Stupefacente.

«You, you will be mean.»

«No, I won't.»

«And I, I'll drink all the time.». Rido sguaiatamente.

«Questa è vera»,dico,continuando a ridacchiare. Poi,continuo. «We should be lovers...»

«We can't do that.». Lo squarcio ulula. E’ esattamente ciò che mi aveva detto quando,tre giorni prima? Un incubo. Un sogni diviene un incubo.

«We should be lovers!And that's a fact.». Le parole mi ridanno forza. E’ un dato di fatto. Ci apparteniamo. Per sempre,si. Sempre.

«Though nothing, would keep us together.» Scuoto il capo,ridendo. Niente,che ci tenga insieme. A parte il nostro amore.

«We could steal time...»,si stringe a me,le labbra ad un centimetro dalle mie,mentre entrambe sussurriamo «Just for one day.»

«No,per sempre.»,corregge lei. Il tramonto sta scendendo verso la sera. E noi siamo soli. Soli,ed insieme. Non mi serve altro. Per nessuna ragione al mondo.

«We could be heroes,Forever and ever,We could be heroes,Forever and ever,We can be heroes...»

Silenzio. Un sospiro,poi mi inginocchio. Mi inginocchio come se le stessi chiedendo di sposarmi. Ma io le chiedo molto di più. «Just because I... ». Mi rimane impigliata in gola la parola,come se non volesse uscire. Deve,però. Deve,o non riuscirò mai a dirglielo come vorrei. «will always love you.»

Una lacrima le riga la guancia pallida.

«I...» You? «...Can't help loving... ». Sussurra,con voce soffocata dalle lacrime e dall’emozione.

«...You...»,sussurro. Mi sembra che il cuore voglia scoppiare nel petto,per unirsi a quello di Kristen. Lei si porta una mano al petto e ne tende una a me. La afferro e mi alzo,portandomi a pochi centimetri dal suo volto stupendo.

«How Wonderful life is… Now you’re in the…»,dice,contro le mie labbra,improvvisamente vicine alle sue.

«World.»

Allontana il viso,e mi stringe i fianchi in un’abbraccio.

«Ti amo! Mi dispiace! Non voglio stare con Michael,io voglio te!»

Le bacio il capo,mentre nel cuore lo squarcio si risana. Non riesco a dire nulla. Ansimo,mentre è come se mi sentissi completo. Con tutti i pezzi a posto. Niente più pezzi che non trovo. Sono solo Io,con Lei. Un tutto. Qualcosa che non riesco –e non voglio- controllare. Lei,io,ed il resto del mondo non conta nulla.


NdA: Nuovo capitolo. Schifosissimo,orrendo,ma Madama Ispirazione era esigente. Grazie,grazie ragazzi, oltre 1000 letture,13 preferiti,15 recensioni <3 Grazie di seguirmi,sempre.
Denise,con amore e affetto
Particolari ringraziamenti a: Claire per la splendida recensione ed a Ale per la tenacia con cui mi segue. Grazie ragazze,mi date la forza di continuare.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** The JuneMarie * ***









The JuneMarie

 

«JuneMarie?»,mi chiede lei.

«Oh yeah,my Darling.». Sorrido leggermente mentre ci avviamo verso il transatlantico che sta per portarci attraverso l’Atlantico.

Una sorpresa di Cath.

 

Ed ora che abbiamo finito il film,tutti a mare!”

 

Se non ci fosse,dovrebbero inventarla.

«Robert. E’ una follia.»,biascica lei,mentre ci trasciniamo nella calca che si stringe attorno a noi. Ho imparato a non fare più caso a certi scocciatori. Tanto più che non mi accorgo di altro se non di Kris e di Ashley e Nikki. E forse anche Kellan,se non fosse così silenzioso. Ma non me ne preoccupo.

«Robert!Robert un’autografo!»

Piego leggermente le labbra in su,osservando la ragazzina che si sporge dalla spalla di una delle guardie del corpo. Ammicco.

Arrossisce e si ritira in posizione defilata.

“Basta così poco.”

«Catherine.»,saluta Kris. La donnona biondissima ci raggiunge,camminando energicamente e trascinandoci sul pontile. La piccola striscia di legno che ci collega alla nave oscilla,ma sembra solida; La prima a passare è proprio Cath,con passo di marcia. Poi Ashley,graziosa e leggera. Nikki,perennemente sorridente,anche ora che fatica a mantenere l’equilibrio. Kellan,Kris,e poi io. Appena tocco il ponte della nave,la passerella viene ritirata velocemente.

«Che emozione!»,sospira Kristen. Sembra stanca,le occhiaie profonde e il colorito giallastro. E’ bella,naturalmente,ma è un’opinione di parte,la mia. Nikki passa sempre più tempo in camera di Kristen,la sera,prima che io ritorni. Poi va via.

«E’ stupendo,non è vero?»

«Magnifico.»,borbotta Ashley. Senza far rumore,si appoggia al parapetto,osservando con un timido sorriso la folla adorante. «Rob,ti vuole Catherine. Dice di voler parlare con te della tua interpretazione,ma credo che sia una scusa.».

Lei lancia un’occhiata eloquente a Kristen,completamente persa in un mondo tutto suo.

Annuisco e mi allontano,mentre la nave inizia a far partire i motori.

 

-

 

«Cosa?!»

«Robert,sta calmo per favore. Sono solo preoccupata per lei,vorrei che non stesse così male.»

Sbuffo,infuriato.

Cos’è questa storia?

Kristen si fa?

Perché?

Catherine mi guarda con espressione stanca,si passa una mano sugli occhi,non fa altro che squadrarmi. E’ preoccupata. Comprensibile,visto che è molto amica di Kristen,e che in questo caso si tratta della sua salute. E sono anche piuttosto convinto che lo faccia per non perderla come interprete per il film. Ma perché una crociera? Con centinaia di altre persone? Cosa diavolo può significare? Ecco spiegato il perché del suo aspetto sfatto,ultimamente. Ciò significa che A) Non sta più bene con me,o,B) c’è qualcosa che la tormenta. Escludo a priori la prima,lo so già che non è così.

Ma cosa può tormentarla?

La mia espressione dev’essere mutata molto rapidamente,perciò Cath mi logora con lo sguardo.

«Farò l’impossibile.»

Giro sui tacchi,e mi allontano.

E non so davvero cosa fare.

 

-

 

Nikki si dondola sui talloni,evitando il mio sguardo. L’ho tampinata sino a che non ha deciso di parlarmi,e adesso cerca le parole. Sembra indaffarata talmente tanto,a trovarle,che lo sguardo color nocciola le si perde nel vuoto. Inizio a battere insistentemente il piede per terra,irritato.

«E allora? Cos’ha?»

«Ecco…Lei…è un po’…giù,ultimamente…e cerca…»,si ferma,evidentemente a disagio. «…conforto nella “Polverina delle meraviglie”. Non ho potuto non procurargliene un po’,era distrutta ed era l’unico modo per farla stare buona. Non voleva bere,ed ha iniziato a … sniffare,ecco.»

Mi appoggio boccheggiante alla parete di cartongesso dietro di me.

«Perché?»,dico,ansante.

«Vedi,lei si sente spezzata. Non sa cosa fare,perché sa che se starà con Michael ferirà te,e se sta con te ferirà Michael. Sta pensando seriamente di mollare il film e andarsene da sola a Daytona Beach. Con una sua amica,Ileana. Non so chi sia,in realtà. Ma non sa come gestire la cosa. Ha già lasciato Michael,e non si rimetterà con lui,mai. Ma lo vede,di quando in quando,e sta male. Malissimo.»

Lo stomaco sobbalza,infastidito.

Soffre ancora.

Ed è anche colpa  mia.

«Forse sarebbe stato meglio se non ci fossimo mai,mai conosciuti.». Sospiro amaro,e mi volto nuovamente verso il ponte. Una certa folla si raduna attorno ai bordi del corridoio tra parapetto e il muro,mentre ci passo attraverso a testa bassa e pugni chiusi.

So che devo fare,ma non so se avrò il coraggio di farlo.

 

 

 

 

NdA;

Inizio di un nuovo ciclo della “A Qualunque Prezzo”,sulla JuneMarie,nave transatlantica in cui…beh,vedrete ^^ Scusate il capitolo cortissimo,e forse anche brutto.

Un bacio,

Denise.
P.S. Grazie a tutti coloro che hanno commentato,ai 1600 e passa lettori,ai 18 che mi hanno messa tra i preferiti. Grazie,ragazzi,senza di voi non sarei nulla. Grazie.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Dominique Schwartz * ***







Dominique Schwartz *



 

Perché è tutto così difficile?

Perché Kristen di punto in bianco decide di non voler il mio aiuto?

 

“ Kris si siede sul letto a testa bassa. Si tortura il labbro inferiore con i denti,stringe le mani in grembo,e di punto in bianco alza il capo.

«Io…Vado a stare da Nikki. Solo per un po’.Ho bisogno di pensare. » “

 

Come potevo dirle di no?

Lei mi baciò,e se ne andò. E sono tre giorni che non si fa viva. Avevo seriamente pensato di sfondare la porta di Nikki,ma non sarebbe stato produttivo.

Perciò adesso sono steso completamente vestito su una delle sdraio della piscina della JuneMarie, a godermi la solitudine delle cinque e mezza del mattino,quando tutti dormono,a parte il personale che,silenzioso e professionale,spazza un po’ qui e pulisce un po’ là,senza sosta.

«Scusi,Mr. Pattinson?»,domanda qualcuno alle mie spalle. Con un pesante accento francese.

Mi volto lentamente,pensando che sia l’ennesima fan che chiede autografi. Me la immagino eccitatissima,su di giri,saltellante,completamente ignara della mia situazione. Ed invece,ho una sorpresa.

Mi ritrovo davanti –o meglio dietro- una ragazzina minuta e gracile,dai capelli castano scuro e brillanti occhi verdi,pallida sino all’inverosimile. La bocca piena è piegata in una smorfia di dispiacere sincero e gli occhi emanano…preoccupazione?

«Mi dispiace. L’ho disturbata?». Usa il voi. E’ anche educata.

«Emh,no. Prego,accomodati.»

Mi aspetto che dopo questo svenga. Ed invece si avvia composta verso la sdraio accanto alla mia.

Rimane rigida di fronte a me,senza dire nulla,porgendomi solamente un biglietto perfettamente piegato,su cui spiccano le parole “From your Satine.” Vergate con una scrittura palesemente familiare. Inarco il sopracciglio.

«Ah. Ti manda Miss Stewart?»

Annuisce,sorridendo leggermente. Le vengono le fossette.

«Si. Mi ha chiesto di portarglielo al più presto,e di non sbirciare.»,dice scuotendo le spalle strette.

Sbuffo,e lo apro.

 

Robert.

Perdonami,non so cosa mi sia preso ultimamente.

Sto cercando…di smettere.

So che capirai.

Ma ti prego,ti prego,ti prego non cercarmi.

Ho bisogno di stare da sola.

I Will Love You ‘till the end of time.

Kristen.

P.S. I love you.Scusami.”

 

Appallottolo la carta e la lancio lontano da me,nella vasca,con un’espressione furiosa. Non sopporto che lei decisa di non vedermi. Sento che si sta allontanando. E non posso permetterglielo.

Ma mi ha chiesto di non cercarla.

«Merda.»,sussurro.

«Credevo che gli attori del vostro calibro fossero meno…sboccati.»,dice la ragazzina,stizzita.

La fulmino con lo sguardo,ma non si scompone.

«Posso sapere almeno come ti chiami,pulce?»

«No.»,mormora,palesemente compiaciuta.

Si alza e se ne va.

***

 

 

 

 

«Robert…»

«Ashley,non adesso.»,borbotto,mentre percorro con lo sguardo l’enorme sala da pranzo della JuneMarie,in cerca di una testolina con folti capelli castani.

Ma non è il castano che cerco di solito.

E’ un castano tendente al mogano,di una ragazzina francese.

«Kristen mi ha detto di dirti una cosa!»,si lamente,facendo gli occhi dolci,uno sguardo da cerbiatta.

Sospiro,e torno su di lei,facendole cenno col capo di continuare a parlare.

«Ha detto che le manchi,che ti pensa sempre,ma che ancora non è pronta a rivederti,e di non insistere chiamandola sul cellulare ogni quarto d’ora. Si rifarà viva lei.»,mormora,poi sorride dispiaciuta,e aggiunge «Le manchi davvero,e ti ama da morire. Non deluderla.».

La osservo interrogativo,ma lei è già sparita.

«Mi scusi…»,sussurra una voce. Francese.

Mi giro verso quella,e nuovamente quella ragazzina. Ha i capelli raccolti in una crocchia alta e ordinata,porta un leggero abito di flanella candida,e gli occhi verdi brillano di comprensione. Sorride altezzosamente.

Mi sorpassa senza troppi complimenti,ma le afferro il polso e la costringo a voltarsi.

Lei fa una smorfia.

«Da dove viene tutta questa confidenza,Signore?»

La ignoro,e la avvicino,afferrandole poi la spalla e conducendola verso l’uscita.

«Ma cos…?!»,esclama lei,ma io le intimo il silenzio con un mezzo sorriso.

«Robert?»,domanda una voce sottile.

“Dio!No!”

Kristen.

Mi nascondo dietro alla ragazzina,troppo magra per coprirmi. Mi abbasso e cerco di strisciare via. Intanto Kristen ha raggiunto la brunetta.

Vederla mi fa sussultare.

E’… sciatta. I capelli tenuti su da un bastoncino,il colorito giallastro,le occhiaie violacee,le labbra pallide,la pelle tirata sul volto come scotch. Una profonda ruga le solca la fronte,mentre corruga le sopracciglia.

«Scusami. Hai visto Robert Pattinson passare di qui? So che sembra … strano,sentirlo dire,ma devo vederlo. Sono Kristen Stewart.»

La sua voce rauca e sottile mi spaventa.

«No,mi dispiace. Ma mi pare di aver visto il cast che si allontanava verso la cabina di gioco. Forse li trova lì,Miss,se si affretta.»

Kris annuisce e corre.

La ragazzina si volta e mi tende la mano pallida.

Un sorriso brillante le illumina il volto aggraziato. La afferro e mi alzo. Ha la mano fresca e delicata,morbida. Pochi secondi dopo sono in piedi,che la trascino nuovamente verso il ponte.

Nessuno in vista.

La porto verso la prua,dove sventola fiera la bandiera a stelle e strisce,puntata verso oriente,verso l’Europa.

La blocco contro il parapetto,inarcando le sopracciglia.

Lei non fa una piega.

Mi sarei aspettato che come minimo andasse in iperventilazione per quella vicinanza,soprattutto con un’attore non poco famoso,del tanto blasonato film Twilight. E invece rimane immobile,con stizza negli occhi per quel contatto troppo intimo.

«Allora?»

«Allora cosa Signore?»

«Smettila di darmi del voi,e dimmi qual è il tuo nome.»

Si volta in modo da osservare il mare grigio.

«Dominique Schwartz. Ora sei soddisfatto?»,dice,scrollando il polso.

Ha la mano arrossata,me ne rendo conto solo ora; le sto stringendo la mano sino all’inverosimile. La lascio come se mi fossi scottato.

«Si,scusa…Sono…Sono Robert Pattinson,ma questo già lo sai.»

«Mhm. Ora posso andare?»

«No. Come hai fatto ad avere il biglietto di Kris?»

«Era rannicchiata fuori dalla porta della sua stanza,stanotte,e… non riuscivo a vederla così…e l’ho aiutata a tornare in camera,e lei mi ha dato il biglietto.»

Mi avvicino tanto da poter osservare le pagliuzze dorate nelle sue iridi.

Il suo respiro accelera appena.

Sorrido compiaciuto,mentre sussurro «E dovrei fidarmi?».

Mi allontano di qualche centimetro,mentre lei volta nuovamente il capo.

«Solo se ne hai voglia.»,dice,voltandosi di poco verso di me,e chiudendo leggermente gli occhi contro il riverbero. Sorride.

Una morsa mi stringe lo stomaco.

«Quan…Quanti anni hai?»,balbetto,per distrarmi dalla sensazione troppo familiare che mi chiude l’addome.

«Diciannove.»

Ho una sensazione di calore alla mano sinistra,quella che stringe la sua.

“No. No,no,NO!”.

Lascio improvvisamente la mano di Dominique,allontanandomi di scatto,terrorizzato.

«No..»,dico in un soffio.

Lei mi guarda preoccupata. Ma non si muove. Sembra capire che adesso deve stare al suo posto.

Corro via.

“NO!”

 

 

NdA:

Okay,forse le fan della coppia Robsten saranno parecchio deluse da questo capitolo.

Ma…un po’ di sana competizione?^^

No ProblemO,penso che… No,non dico nulla °ç°

Voi… Saprete seguire la storia anche dopo questo? *_*

{Me fa il tifo per Kris,e a tratti per Dominique} Allora,grazie alle:

2132 letture ; 21 preferiti ; 25 recensioni.

Grazie,perché mi seguite.

Siete la mia ispirazione.

Grazie in particolare a:

_elly (La mia NuzzA)

Ale03 (Che continua imperterrita a seguirmi)

Ledyang (Che come Ale03 mi segue)

DreamE (Che inizio ad adorare)

Tay_

GRAZIE! Ç_______________ç

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Kristen Vs. Dominique - Scontro Frontale ***


Kristen Vs. Dominique

Scontro Frontale.

 

«Cazzo,Robert. Sei un coglione.»,mormoro osservando il mio riflesso nello specchio della camera,nel bagno piccolo ma lussuoso.

Ho un’immagine stampata a fuoco negli occhi,tanto simile a quella di Kristen,tanto lontana nell’essenza. Un paio di grandi e brillanti occhi verde smeraldo,capelli castano mogano,pelle cadaverica.

Dominique.

E a questa si sovrappone quella di Kristen emaciata,dal colorito giallastro,le occhiaie simili a ustioni, i capelli arruffati,la voce debole e afflitta dalla raucedine.

Sono un fottuto bastardo.

Non posso,non posso lasciarla in questo stato.

Ma nemmeno riesco ad allontanare l’immagine di Dominique dagli occhi,impressa nella retina ed innegabilmente piacevole.

«Robert?»,sussurra una voce debole fuori dalla camera.

Mi avvicino alla porta,osservando la figura fuori dallo spioncino.

Un paio di penetranti occhi smeraldini mi trafigge.

«E’ tutto a posto?»,mormora,in ansia. «Sei corso via questo pomeriggio…»

«Si,tutto a posto.»,taglio corto. «Va’ via. Ci vediamo dopo.»

Voglio tagliarmi la lingua a morsi. Perché la illudo?

Lei annuisce,l’immagine distorta dallo spioncino,e se ne va. Silenziosamente e con grazia.

Voglio sprofondare. Seppellirmi e non ritornare mai più in superficie.

Ma tanto,ormai,ci sono terribilmente vicino.

***

 

Mi aggiusto la cravatta con fastidio. Detesto mettermi inamidato,ma questa cena è necessaria,o il film andrà a puttane.

I maggiori esponenti del cinema europeo ci osservano con superiorità. Noto che anche Dominique siede al tavolo,con una donna dal naso aquilino e un uomo dai lineamenti aggraziati quanto quelli della stessa Schwartz.

Mi lancia un’occhiata fugace ed inespressiva.

«Chi è?»,mormora Kristen accanto a me.

E’ una sofferenza vederla così.

Nikki l’ha truccata,l’ha “aggiustata”,ma non è in forma.

Le occhiaie,però,sono meno marcate,il colorito è meno giallastro,più roseo.

Sulle labbra pallide è tornato il rossore che amo.

«Dominique Schwartz.»,mormoro,distratto,senza pensare.

«Ah. Non hai perso tempo eh?»,sussurra acida,mantenendo un sorriso di circostanza a denti stretti.

«Non partire per la tangente,amore. E’ quella a cui hai dato il biglietto.»

Sussulta,ma continua imperterrita a mantenere una parvenza di naturalezza.

«Ah. Okay.» Tronca il discorso in fretta,ma la sua mano si posa sul mio ginocchio,mentre mi guarda.

Eccolo,il verde che amo.

La mia mano raggiunge la sua,e le sorrido. E’ strano ritrovarsi nuovamente così vicina,mi trovo a mio agio.

Ma i miei occhi saettano inevitabilmente verso Dominique.

La sua mano,nella mia,diventa un fardello pesante.

Vado in panico.

Perché cerco lei? Tutto quello di cui ho bisogno è qui,nelle mie mani. Possibile che non lo apprezzi? Pianto i miei occhi in quelli di Kristen,mormorando più a me che a lei un “Ti amo”,a mezza voce. Kris si rilassa,adagiandosi piano sulla sedia,e tornando a osservare i nostri altezzosi commensali. Anche lei guarda verso Dominique,con un’aria… gelosa?

«Sei gelosa?»,sussurro compiaciuto.

Ho detto la cosa più sbagliata.

Il suo sguardo mi trafigge, con una forza impressionante. E’ insieme incredulo, risentito ,prudente e geloso.

«Dovrei esserlo?»,esala,ad un centimetro dal mio viso,mentre sulle labbra si forma una smorfia di sofferenza. Si alza di scatto,allontanando la sedia con uno stridio fastidioso.

«Vogliate scusarmi»,mormora scossa.

Mi alzo dopo di lei,seguendola mentre si aggira per i tavoli,cercando l’uscita. Anche io cerco un’uscita,ma non so per dove.

Lei continua a camminare senza accorgersi che la seguo. Alle mie spalle,invece,giunge qualcun altro.

“Fa che non sia Dominique,fa che non sia Dominique.”

Mi volto brevemente. Un cameriere dal volto inespressivo sgambetta qua e là raccogliendo rimasugli di cena. Sospiro,sollevato.

Kristen punta dritta verso la piscina.

«Kristen!»,urlo,cercando di raggiungerla.

Ha iniziato a correre,facendo ticchettare le scarpe sottili che porta ai piedi. L’abito di chiffon blu si apre come una nuvola.

E’ bella.  

“Ma non come lei”,sussurra una voce cattiva nella mia testa. La soffoco ripensando ai momenti splendidi con Kristen,ai baci,alle carezze,alle parole dolci sussurrate ad un soffio l’uno dall’altra. Non posso,non devo dimenticare tutto questo,perché sarebbe la fine.

«Robert!»

«Robèrt!»

Mi blocco.

Perché mi sento improvvisamente…fatto a metà? Spezzato?

Per un momento si blocca tutto. Il tempo,la situazione. La vita. Sembra che il mondo si sia messo in stand-by per un minuto lunghissimo,in cui prendo seriamente in considerazione l’opzione di cercare un katana,e fare l’harakiri di fronte a tutti. “Vedete? Sono pulito. Non pensate male di me”. Kristen,che ha urlato per prima il mio nome,sgrana gli occhi,di fronte alla figuretta che mi raggiunge. Una figuretta bassa,magra,e graziosa.

«O-oh.»,dice.

Mi fulmina con lo sguardo.

 

 

 

“This story is about love
The woman I lo,
Loved is dead
There was a boy
A very strange
Enchanted boy
They say he wandered
Very far, very far
Over land and sea
A little shy and sad of eye
But very wise was he”

 

«Dominique.»,dice soave Kristen. Dominique rimane pietrificata. Lei si avvicina alla francese, aggraziata come un folletto, «non sai che piacere mi hai fatto,portando il mio biglietto al mio Robert.»,dice,squillante. Mette un pesante accento sul “mio”,come a marcare la parola. Questo accende una strana fiammella nel mio petto.

«Miss Stewart.»,sussurra Dominique tra i denti, «non sa che gioia mi dà sentire le sue parole. E’ tutto a posto? O è ancora…ubriaca?»

«Tutto a posto,grazie mille.»

«Bene.»

«Bene.»,sibila Kristen. «Grazie per il servizio che mi hai reso. Adesso io e Robert staremmo andando via.».

«Volevo scambiare un paio di parole proprio con lui,sa?»

«Non è possibile.»,replica Kristen,dura.

Mi sento aprire una pugnalata nel petto ad ogni parola. Non possono continuare così. Mi faranno a pezzi. Ho bisogno di una sigaretta.

«Direi di sì.»

«Direi di NO.»,ruggisce Kristen,spintonando Dominique.

Quella rimane in equilibrio sulle punte,vibrando per il contraccolpo.

«Brutta…»,inizia.

«Cosa vorresti dire…?!»

«Ragazze…»,cerco di bloccarle,avvicinandomi con i palmi in su,in segno di resa.

«Sta’ zitto!»,strillano entrambe.

 

 

And then one day
One magic day
He passed my way

 

Dominique tira uno schiaffo a Kristen,il colpo risuona nell’aria come uno sparo.

Kristen si riprende lentamente.

«TROIA!»

«Drogata!»

Agisco prima di pensare e mi getto tra le due.

Il colpo di Kristen mi arriva dritto nel petto.

 

 

 

While we spoke
Of many things
Fools and kings

 

Sto perdendo l’equilibrio.

Kristen mi guarda terrorizzata,Dominique si allontana velocemente. Sento il suono delle sue scarpe sul ponte.

«Oh.»

Guardo verso il mio petto.

Kristen aveva impugnato qualcosa.

Non vedo chiaramente cosa sia.

Sento improvvisamente il suo urlo,e l’acqua che mi scivola addosso.

 

 

This he said to me
"The greatest thing
You'll ever learn
Is just to love and
Be loved in return"

 

***

 

 

NdA:

Voilà il nuovo capitolo.

Breve,ma che dà la dimostrazione di quanto Dominique fosse…falsa.

E quanto Kristen instabile.

So che non è granchè – come sei miei capitoli lo fossero mai – ma accontentatevi é.è

Lo so,faccio schifo <_< Ma basta autocommiserazioni.

Vive Kristen!

 

Denise

 

P.S. Grazie alle 2687 lettrici/tori ; alle 29 recensioni ; alle 23 che m’han messa tra i preferiti.

Grazie.

Grazie,thank you,gracias,merci,in tutte le lingue che conosco <3




1 - alex93
2 - avril96
3 - aya chan
4 - bells87
5 - Benjamina
6 - Cielo
7 - evol
8 - ForgottenSnow
9 - grilla
10 - Ila_patty
11 - kucchi
12 - liletta
13 - Madeline
14 - maRgariNa
15 - memole_88
16 - misscasei
17 - Rain e Ren
18 - SaraMasenCullen
19 - Shona
20 - sylva_04
21 - violae
22 - ysellTheFabulous
23 - zamby88
Ma grazie soprattutto a voi che mi lasciate un segno di quanto mi seguiate. Grazie,ragazze ç____ç

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** You Will Always Be My Love ***


You will always be my Love.

 

La morte è sempre così rumorosa?

Sento un ticchettio. No,uno squillo. Un ticchettio e uno squillo insieme.

Voci. Voci concitate e agitate,tutte vicine e che parlano in contemporanea.

Ma sento anche una pressione sulla mano sinistra.

No,non è morte.

« Robert. Robert,Robert,Robert. Ti amo. »

Quella voce non è morte. È vita,vita pulsante. C’è solo buio,qui. Devo uscire dal buio. Lo devo a quella voce,e a quegli stupefacenti occhi verde mare. No,niente smeraldi. E lo devo a lei. Lei, a nessun’altra.

Il respiro mi si fa affannato.

Mi aggrappo con tutte le forze al volto della persona che amo di più al mondo.

Ed è nuovamente luce.

 

***

 

« ROBERT! »

« E’ sveglio,è sveglio! »

« Chiamate il dottor Green! »

« Catherine,si è svegliato! »

La luce accecante dei neon mi ferisce gli occhi. Vorrei schermarli con le dita,ma sono intrappolate nelle mani di qualcun altro. Una voce ulula “Tutti fuori!”,e cala il silenzio. Ma le mie mani continuano ad essere immobili in una morsa ferrea.

Lo sguardo che incontro è stupefacente.

Verde,dolce e angosciato.

Kris. La mia Kris.

Non ci sono occhiaie sul suo volto nuovamente color avorio. Non c’è traccia della stanchezza o della spossatezza. C’è Kristen,e il mio amore.

«Kris.»,mormoro.

« Ssssh,va tutto bene,tutto bene. ». Mi abbraccia dolcemente.

Il dottor…Green? Così l’hanno chiamato? Si,mi pare. Si fa avanti,e tenendo gli occhi sulla cartella clinica mi parla con voce monocorde.

« Alla buon’ora,signor Pattinson. Lei ha riportato una ferita da oggetto contundente. Si trattava di un paletto affilato,probabilmente un pezzo di sdraio rotto. » Sdraio. Piscina. Kristen e Dominique. Evidentemente,è lei la stronza. « Miss Stewart non si è mossa di qui da quando è arrivato. Comunque, »,dice facendo una pausa, «Ora sta bene. Un po’ di riposo,naturalmente,e pochi sforzi. Ma potrà tornare dai suoi fan. »

Mi fa un sorriso freddo,professionale,e ci lascia soli.

Incontro subito lo sguardo di Kristen.

« Kris,dove sono? »

La mia voce è un sussurro rauco.

« Nell’ospedale della JuneMarie,più che altro un pronto soccorso. Mi dispiace! »,esclama. E so che non si riferisce solo al fatto di avermi quasi impalato.

Sorrido,e le poso un dito sulle labbra piene,piegate in una smorfia.

« Non importa. E’ tutto a posto,ora. Non importa più nulla. »

Sospira,e si accascia sul materasso. Lancio uno sguardo al mio petto incerottato e bendato. Pulito,candido. Storco il naso all’odore bruciante dell’alcool. La gola secca mi impedisce di respirare regolarmente,ma a parte questo,sto bene.

« Sei stupenda,Kris. »

« E tu sei narcotizzato. »,replica lei,sbuffando. Ma un sorriso le si dipinge sul volto,quando lo rialza dal materasso.

« Dici che se ti rapissi qui e ora se ne accorgerebbero? »,mormoro,ironicamente. Lei si mordicchia il labbro inferiore,fintamente pensierosa. Scuote le spalle.

« Non penso,sai? Non ci vedrebbe nessuno. Scappiamo dalla finestra »,suggerisce sardonica.

« Lo sai che potremmo andare all’inferno? »,sussurro,piegandomi sui gomiti per raggiungere il suo orecchio. Lei rabbrividisce,ma parla con voce ferma.

« Non che mi importi granchè. Se ci sei tu non ho bisogno del paradiso. ».

E,fregandomene del momento e della situazione,la bacio.

Perché so che è la cosa giusta da fare.

Perché so che lei è l’unica per me.

Perché ogni volta che la vedo,ho una scarica elettrica.

Perché del resto,non mi importa più nulla.

 

***


Capitolo di chiusura dell Fic,ringrazio tutte,tutte coloro che mi hanno seguita.
Deni
(*) New Moon.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Epilogue. ***


Epilogue.

 

Three Months Later.

 

E Adesso?

Io,Kristen,e nessun’altro.

Nessuno che ci metta i bastoni tra le ruote.

Io,lei,e il nostro amore.

Nulla che possa dividerci.

Le riprese sono terminate,un mese di pausa,ed inizieranno quelle di New Moon.

E poi Eclipse.

E Breaking Dawn.

Ma non m’importa granchè.

Kristen sbuffa,cambiando canale alla televisione della sua camera d’albergo.

« Rob,non c’è nulla in tv. Ti va una pizza? »

Sorrido,e annuisco.

Sinceramente,non so come siamo arrivati a questo punto.

Sembriamo quasi una coppia normale.

Niente costrizioni,

niente astinenze,

niente Dominique.

Solo noi due.

Io,Kristen e nessun’altro.

E per adesso,mi basta.

 

Ringraziamenti a:

;;Ale03,fan assidua

;;DreamE,sincera critica

;;Vulnerable Claire,per la splendida recensione

;;Florence,per le adulazioni

;;E a voi tutte,fan e non,che mi supportate sempre in questo cammino di fantasia.

Grazie,perché senza le vostre critiche,

le vostre emozioni,

non saprei come continuare.

 

;;Denise.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=316575