Big Damn Table - Chuck & Blair

di uchihagirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 000. Table ***
Capitolo 2: *** 1. The most boring New Year's Eve [095. Capodanno] ***
Capitolo 3: *** 2. Are you sure? [086.Scelte] ***
Capitolo 4: *** 3. Shut up! [080. Perché?] ***
Capitolo 5: *** 5. Looking at you [040. Vista] ***
Capitolo 6: *** Five steps of love: first step. ***
Capitolo 7: *** Five steps of love: second step - Lingerie- ***
Capitolo 8: *** Five steps of love: third step - Lovers ***
Capitolo 9: *** Fourth step: Nemici ***
Capitolo 10: *** Fifth step: confessions ***
Capitolo 11: *** Fifth Step + 1: Wedding ***
Capitolo 12: *** Colours - Arancione, Blu, Porpora. ***
Capitolo 13: *** Colours II - Verde, Bianco, Marrone. ***
Capitolo 14: *** Colours III - Giallo, Rosso, Nero. Senza Colori. ***



Capitolo 1
*** 000. Table ***


BIG DAMN TABLE



Posto come prima cosa la tabella, dove segnerò in grassetto i prompt utilizzatati.



001.Inizio. 002.Intermezzo. 003.Fine. 004.Interiorità. 005.Esteriorità.
006.Ore. 007.Giorni. 008.Settimane. 009.Mesi. 010.Anni.
011.Rosso. 012.Arancione. 013.Giallo. 014.Verde. 015.Blu.
016.Porpora. 017.Marrone. 018.Nero. 019.Bianco. 020.Senza colori.
021.Amici. 022.Nemici. 023.Amanti. 024.Famiglia. 025.Estranei.
026.Compagni di squadra. 027.Genitori. 028.Figli. 029.Nascita. 030.Morte.
031.Alba. 032.Tramonto. 033.Troppo. 034.Troppo poco. 035.Sesto Senso.
036.Olfatto. 037.Udito. 038.Tatto. 039.Gusto. 040.Vista.
041.Forme. 042.Triangolo. 043.Diamante. 044.Cerchio. 045.Luna.
046.Stelle. 047.Cuori. 048.Quadri. 049.Fiori. 050.Picche.
051.Acqua. 052.Fuoco. 053.Terra. 054.Aria. 055.Spirito.
056.Colazione. 057.Pranzo. 058.Cena. 059.Cibo. 060.Bibite.
061.Inverno. 062.Primavera. 063.Estate. 064.Autunno. 065.Mezze stagioni.
066.Pioggia. 067.Neve. 068.Lampo. 069.Tuono. 070.Tempesta.
071.Rotto. 072.Riparato. 073.Luce. 074.Oscurità. 075.Ombra.
076.Chi? 077.Cosa? 078.Dove? 079.Quando? 080.Perché?
081.Come? 082.Se. 083.E. 084.Lui. 085.Lei.
086.Scelte. 087.Vita. 088.Scuola. 089.Lavoro. 090.Casa.
091.Compleanno. 092.Natale. 093.Ringraziamento. 094.Indipendenza. 095.Capodanno.
096.Matrimonio. 097.Scelta libera. 098.Scelta libera. 099.Scelta libera. 100.Scelta libera.

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Capitolo 2
*** 1. The most boring New Year's Eve [095. Capodanno] ***


1. The most boring New Year’s Eve                                  
                                                                                                
                                           [095. Capodanno]





Era bella, nel suo abito di Valentino - rosso, ovviamente - che le fasciava il corpo.
Al collo portava il collier che lui le aveva regalato per il suo diciassettesimo compleanno e che la faceva splendere ancora di più.
I capelli scuri erano legati in una complessa acconciatura, che però lasciava libera qualche ciocca castana di lambirle le guance rosee.
Cazzo se era bella.
Chuck Bass sorrise, sicuro, e le si avvicinò, portando con se un calice di champagne.
Lei lo vide arrivare e gli lanciò un’occhiataccia, attenta a non farsi vedere dall’importante uomo d’affari con il quale stava conversando: il sorrisetto compiaciuto disegnato sulle labbra del ragazzo diventò un ghigno.
Implacabile, le cinse la vita con un braccio, incurante dei suoi gesti di protesta, e sorrise amabile all’uomo di fronte a loro.
“Chiedo scusa, ve la rapisco un momento.” disse e la trascinò fuori, sul gigantesco terrazzo.
Ebbe appena il tempo di afferrare le loro due giacche che Blair cominciò a dimenarsi.
“Bass, mi spieghi cosa cazzo ci fai qui?” protestò lei seccata.
“Ma quanta finezza, Waldorf.”
“Non è colpa mia se la tua presenza tira fuori il mio lato più rozzo.”
Lui alzò le mani in segno di resa.
“Io non mi lamento. Te l’ho detto, mi piace quando parli sporco. E poi lo ben so, Blair, e questo” rispose tirando in giù il colletto della camicia, fino a lasciare intravedere un gigantesco succhiotto “ne è la dimostrazione.”
“Sei disgustoso.” Disse Blair alzando gli occhi al cielo.
“Mi ami per questo, no?”
Lei lo ignorò completamente.
“Stai evitando la mia prima domanda. Cosa cazzo ci fai qui? Mi stai facendo perdere tempo: dovrei essere di là, ad accogliere gli ospiti di mia madre.”
“E a fare gli occhi dolci a un quarantenne pilastro della borsa?” ribatté Chuck, sorseggiando dal suo calice.
Gli occhi scuri di Blair si ridussero a due fessure, prima di aprirsi in un’espressione strafottente. “Geloso, Bass?”
“Figurati.” Le rispose, serrando la mascella, a disagio.
Ricevuta la conferma che aspettava, la ragazza distese il viso e si sedette su una poltroncina, stringendosi nel cappotto.
Lui la fissò un secondo e poi disse incurante: “Comunque sono venuto a salvarti. Come minimo dovresti ringraziarmi.”
“Tu saresti venuto a salvare me? E da cosa, di grazia?”
“Dal Capodanno più noioso e inutile della tua vita, naturalmente.” Blair aprì la bocca per ribattere, ma venne anticipata. “Non provare a dire che non ti stavi annoiando, Waldorf, non dimenticare che ti conosco come nessun altro.”
Si guardarono negli occhi, in silenzio, sfidandosi a vicenda, per stabilire chi diceva la verità; quindi Blair sbuffò e distolse lo sguardo, ammettendo che avrebbe preferito passare un Capodanno con Chuck Bass piuttosto che con tutta quella gente sconosciuta.
“Quindi? Che si fa? Il tuo piano di salvataggio si è intoppato al primo punto, Bass?”
Chuck sorrise, trionfante, e la prese per mano, trascinandola via da quell’attico, verso un nuovo anno. 
Dove lei era tutta sua.

[490 parole]




*******************************
Ecco a voi l’approdo della Big Damn Table sul fandom di GG!
E anche il mio approdo, direi. ^^
Devo dire che mi sento onorata di contribuire alla diffusione della coppia a mio parere più bella della serie con una raccolta di 100 fic, anche se sarà impegnativo.
Adoro le sfide! *_*
Che ne direste di lasciarmi un commento per spronarmi? XD
Un bacio a tutti, e che Chuck e Blair siano con voi! (soprattutto Chuck *ç*)


Elena

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Capitolo 3
*** 2. Are you sure? [086.Scelte] ***


2. Are you sure?
[086. Scelte]





Per te sono sempre state importanti solo tre cose: i soldi, i privilegi che i soldi portano e Nate.
L’ultimo punto è sempre stato fondamentale, soprattutto perché la fiducia, il rispetto e l’affetto del tuo migliore amico ti fanno capire davvero che hai un posto nel mondo.
Nate è da sempre la tua ancora di salvezza, puoi contare su di lui in ogni momento.
Non lo tradiresti mai.
Eppure, adesso, guardando Blair ballare e muoversi sul palco del Victrola, bella e affascinate come non l’avevi mai vista, senti che da questo momento in poi non potrai più fingere.
È arrivato il momento di fare una scelta.
Blair o Nate, Chuck?



...



“Vuoi un strappo, Waldorf?” inviti, aprendo la portiera della limo.
Blair ti sorride ed entra, sistemandosi la sottoveste.
L’auto parte e tu sei di fianco a lei, completamente spaesato dalla nuova sensazione che provi.
Senti qualcosa nello stomaco, che svolazza.
“Grazie per il passaggio.”
È fastidioso. E si sta intensificando.
“Eri fantastica sul palco.”
È una semplice constatazione senza secondi fini, spontanea.
Lei si avvicina e le vostre labbra si sfiorano.
“Sei sicura?” le chiedi, ma sai che la domanda è rivolta a te stesso.
Sei sicuro, Chuck?
Lei ti bacia con più passione, un secondo dopo siete stesi sul sedile e la sottoveste di Blair vola chissà dove.
Sicurissimo.








****
Secondo capitolo con aggiornamento in tempo lampo.
Naturalmente Chuck PoV, naturalmente sulla puntata “Victor, Victrola”, della prima serie.
Due drabble per raccontare quello che non è stato esplicitato ma che secondo me si è svolto nella testa di C durante lo strip di Blair.
Mi è sempre piaciuto il rapporto tra Chuck e Nate e volevo evidenziare l’affetto di Bass per il suo migliore amico.
Spero vi sia piaciuta^^
Grazie a kassandra_Black, fleacartasi (grazie per i suggerimenti, sono stata più attenta all’ortografia questa volta, spero non mi sia sfuggito nulla^^) e Valentina78 per le recensioni.
Mi raccomando, ditemi che ne pensate di questa!
Grazie anche a venicequeen per i preferiti: lasciare un commentino? XD
Alla prossima!
Elena

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Capitolo 4
*** 3. Shut up! [080. Perché?] ***


3. Shut up!

[080. Perché?]


Erano circa le due del mattino.
Chuck era seduto sul letto, nella suite 1812 dell’hotel appartenente al suo – ricchissimo – padre.
Al collo l’insostituibile sciarpa firmata.
Tra le mani un bicchiere di malto liscio.
Ironia negli occhi scuri, fissi su un punto non precisato del muro.
Sorrise, ubriaco, e si gettò sul letto, ridacchiando un po’ più forte.
Dal bagno della suite uscì una testolina bruna, che chiese, tagliente: “Ora cos’hai da ridere, Bass?”
Lui guardò Blair portargli un fazzoletto bagnato da mettere sui polsi e si concentrò, cercando di dare una risposta a quella domanda: la ragazza aspettava impaziente e proprio quando fece per parlare, dalla sua bocca non uscì altro che un rutto.
Blair alzò gli occhi al cielo, disgustata, poi gli tolse la cravatta e le scarpe.
Chuck la guardava divertito, continuando a borbottare e a ridere.
Lei si sedette accanto a lui e cominciò a frizionargli le tempie e i polsi con il fazzoletto.
“Idiota di un Bass, devi proprio conciarti in questo modo, che poi mi tocca anche assisterti?” commentò Blair.
“Perché?” la voce di Chuck risuonò chiara, sebbene il suo tono abituale fosse alterato dalle frequenti risate.
“Perché cosa?”
“Perché fai questo?” indicò con un gesto della mano il pezzo di stoffa che teneva tra le mani.
Blair lo guardò e spiegò acida, come se fosse ovvio.
“Perché sei un disastro e non posso lasciarti così.”
Lui ridacchiò più forte e disse, guardandola negli occhi: “Fammi capire. Tu, Blair Waldorf, ti stai preoccupando per me, il disgustoso Chuck Bass?” si indicò con i pollici.
Alzò le sopracciglia, scettica, ma continuò imperterrita il suo lavoro.
“Il mio, nel caso tu non te ne fossi accorto, è un mero atto di volontariato verso i più bisognosi. E la carità è decisamente importante in società.”
Adesso era il turno di Chuck di essere scettico.
“Vorresti dirmi che tu mi hai scortato fino alla limousine, rinunciando a una splendida festa, mi hai tenuto la fronte mentre vomitavo e hai addirittura sacrificato il tuo prezioso fazzoletto ricamato a mano solo per fare un atto di carità? Simpatico questo complesso da crocerossina.” La sfotté.
Blair lo ignorò del tutto, ma lui si alzò di botto e si fermò a pochi centimetri dal viso della ragazza.
“Perché fai questo?”
“Te l’ho detto.” replicò Blair, posando lo sguardo sulla trapunta.
“E credi che io sia così stupido da non capire che lo fai perché ci tieni davvero a me?” sussurrò.
Per un istante lei, boccheggiante, esitò; quando si riprese, disse, sicura:
“Sei ubriaco fradicio e non hai idea di quello che dici: per cui fai un favore al mondo e taci. Grazie.”
Chuck sorrise.
“Solo se taci pure tu.” Quindi posò le sue labbra su quelle rosee di Blair.  



[456 parole]





****************************
Terza fic su questa table. Le cose procedono, sisi ^^
Questa è ambientata durante la seconda stagione, credo, di certo prima della puntata 2x13. Dedico la fic a Fleacartasi, visto che la sua bellissima flash Falling Realm – che consiglio vivamente - mi ha ispirata: infatti mi è sembrato che lasciasse intendere che un fatto simile si era già verificato, e quindi ho voluto colmare il dubbio che mi aveva lasciato. Se all’autrice in questione non stesse bene, per qualsiasi motivo, questa mia ripresa di tema, non ha che da dirlo, cancellerò la fic immediatamente.
Spero comunque di non doverlo fare^^

Grazie a tutti per le recensioni!
Un bacio
Elena

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Capitolo 5
*** 5. Looking at you [040. Vista] ***


5. Looking at you

[040. Vista]

Blair ride, divertita da una battuta di Cyrus.
I suoi grandi occhi marroni si socchiudono, le labbra si incurvano e scoprono i denti perfetti. Con una mano si sistema una ciocca di capelli ondulati dietro l’orecchio, mentre la testa si china leggermente su un lato.
Suona il campanello.
Si alza dalla sedia, con ancora il sorriso sulle labbra, e va nell’ingresso, dove vede, ancora una volta, Chuck Bass nel suo salotto.

Il cuore di Blair salta di un battito, tradendola.
Apparentemente, il suo contegno è perfetto: non muove un muscolo, la sua espressione è congelata.
La consueta sensazione nello stomaco, però, è presente.

Maledette farfalle.

Lui non la guarda, non la cerca: il suo viso pallido resta girato da un’altra parte, gli occhi sono fissi sul pavimento.
“Non hai modo per farmi cambiare idea.”
Lui alza le ciglia scure e con uno sguardo dice quello che le sue labbra da sempre si rifiutano di sillabare, quelle parole che Blair aspetta da tempo.

Ti amo.

Forse un modo l’ha trovato.


[169 parole]










Quanto adoro Ed Westwick e i suoi sguardi da uomo tormentato!! *_*

Fangherlismo a parte, devo giusto dire due cosucce a proposito della fic: è ambientata in uno dei numerosi periodi di stallo tra Chuck e Blair, dove nessuno dei due si espone per via del loro maledetto orgoglio. Ah, che pazienza che ci vuole! XD
Fatto sta che questa volta per me è Chuck a tendere la mano e a chinare la testa, anche se è incapace di pronunciare quelle dannatissime three words.
Che ne dite? Come è venuta?
Grazie mille a chi recensirà.
Un bacione
Elena

Ps: un grazie di cuore va a Kaho_chan, IreRamo, Valentina78 e fleacartasi per le loro gentilissime recensioni!
 

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Capitolo 6
*** Five steps of love: first step. ***


Five steps of love

First step: Friends

[021. Amici]

“Nate!”
Blair si avvicinò a passi veloci e sicuri, sorridendo.
Si chinò su Nate e lo baciò veloce sulla bocca.
Lui le prese il viso, non soddisfatto, e approfondì il bacio, costringendola a sedere a cavalcioni sulle sue gambe.
Chuck sorrise, malizioso: forse il castissimo Archibald aveva finalmente imparato qualcosa.
Poi Nate le posò una mano sulla coscia, andando a sollevare la gonna, e la strinse più salda a sé.
A quel punto Serena rise e li riportò alla realtà. “Ragazzi, insomma, un po’ di contegno!”.
Dopo di che si alzò, seguita subito da Nate.
Il ghigno di Chuck si allargò, vedendo l’espressione seccata di Blair.
“Dispiaciuta, Waldorf? Se vuoi, posso consigliarti un luogo particolarmente adatto per toglierti quel fastidioso prurito che immagino ti infastidisca.” Sussurrò all’orecchio della ragazza.
Blair alzò gli occhi al cielo.
“Sei disgustoso e detesto doverlo dire ma questa volta hai ragione. Quindi?” Lo guardò eloquente.
“Quindi lo stanzino della bidella è perfetto, lo dico per esperienza personale.” Rispose Chuck, sporgendosi verso di lei.
Blair sorrise, serafica, e lo allontanò con una spinta.
“Grazie, Bass. Sei utile, qualche volta.”
“Di nulla. È a questo che servono gli amici, no? A dirti quello che non chiederesti mai ma che muori dalla voglia di sapere.”
“E chi ha mai detto che io e te siamo amici, Bass?” le sue sopracciglia si incurvarono, ironiche, quindi lei si alzò e si diresse a lezione, seguita da un Chuck Bass ghignante.

Amici?

[240 parole]





Eccomi qui a iniziare una raccolta nella raccolta. Infatti, dopo questa, scriverò altre quattro storie che delineeranno il rapporto dei nostri cari Chuck e Blair.
In questa fic, che è ambientata prima del telefilm, ho voluto enfatizzare il rapporto di amore/odio che già hanno C e B. Solo che c’è ancora Nate di mezzo – mannaggia a lui!
Immagino le vostre facce inorridite da CB fans davanti alla scena del bacio tra Nate e Blair, ma al tempo i due zucconi orgogliosi non avevano ancora capito cosa provavano l’uno per l’altra – perché sì, secondo me si amavano già allora ^^ - e quindi il biondone ciuffoso aveva completamente campo libero.
Non penso ci sia nient’altro da aggiungere, passo a rispondere personalmente alle vostre splendide recensioni – addirittura sette! o_O

IreRamo: so perfettamente di non essere l’unica sua fan, perché è effettivamente troppo bello per non essere adorato^^ Grazie mille dei complimenti comunque! Un bacio

Kassandra_Black: effettivamente me lo avevi già detto, ma repetita iuvant, no? XD grazie, che ne pensi di questa?

Kaho_chan: anche io adoro quel vecchietto simpaticissimo! Infatti credo che prossimamente scriverò qualcosa su di lui e Eleanor… A parte questo, hai del tutto ragione. È andato tutto al Victrola. Mannaggia a loro! XD Alla prossima, Leti, un bacio!

After_all: grazie! Devo dirti che se ci fossi io al posto degli sceneggiatori il telefilm tratterebbe solo di Chuck e Blair e sarebbe assolutamente vietato ai minori di 18^^ Grazie dei complimenti!
Fleacartasi: sai che è successa una cosa curiosa? Sono andata sul tuo account, ho notato una fic su CT e l’ho aperta. Da quel momento frequento assiduamente il fandom, ed è tutto merito tuo! Ti sono debitrice e per riconoscenza scriverò una fic a tuo piacimento, puoi chiedermi qualunque cosa! (più o meno) XD Grazie per la recensione, aspetto tue notizie!

Valentina78: grazie per il graditissimo commento, sei immancabile! Questa come ti pare?

Vero15star: Scrivo benissimo? ^^ grazie!! Spero vorrai lasciare un commentino anche a questa!

In più, c’è una recensione che Bea_chan mi ha lasciato al capitolo della Table. Grazie mille per i complimenti, sono onorata di essere una delle poche eccezioni alla regola! Grazie anche per i preferiti, spero ti rifarai sentire!



Un bacio a tutte,
Elena

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Capitolo 7
*** Five steps of love: second step - Lingerie- ***


Five steps of love

Second step: team-mates



[026. Compagni di squadra]



Blair Waldorf aveva molte qualità, ma certo non poteva dire di essere discreta.
Non era tra le ragazze che nascondevano la loro irritazione o che non si lamentavano se qualcosa non andava esattamente per il verso – da loro – previsto.
Al contrario.
Era capricciosa, viziata e aveva la tendenza a dominare tutto e tutti.
Non gradiva essere infastidita e, quando questo accadeva, faceva di tutto per esternare il suo disagio.
Di solito gli interessati recepivano il messaggio e provvedevano a levare le tende, spaventati dalla furia della regina.
Tutti tranne lui.
In quel momento, Blair era irritata: con il piede sinistro batteva sul pavimento, mentre teneva il viso appoggiato sulla mano e il gomito sul ginocchio.
Non poteva essere più palese. Eppure lui lo ignorava, con l’evidente scopo di stuzzicarla.
Sbuffò. Era decisamente irritata.
Ma, d'altronde, chi non lo sarebbe, con Chuck Bass che fruga nel tuo cassetto della biancheria intima?
“Interessante, Waldorf. Hai più perizomi di una squillo d’alto borgo.” Ammiccò lui, mostrando un tanga particolarmente striminzito e trasparente.
Lei lo fulminò. “Indovina cosa sto per dire, Bass?”
Chuck rise, per nulla intimidito dall’occhiata omicida che gli aveva appena lanciato.
“Non puoi sostenere che sono disgustoso, queste non sono mica mie.”
Blair alzò gli occhi al cielo, maledicendo tra sé il dannatissimo giorno in cui si era lasciata sfuggire con Chuck che lei e Nate non avevano ancora firmato l’accordo.
Da allora, Bass si era prefissato come obiettivo quello di aiutare la cara amica Waldorf a sciogliere un po’ il suo ragazzo. Il piano prevedeva come prima operazione un’ispezione accurata della zona piccante della cabina armadio di Blair, per trovare il completo che avrebbe mandato in visibilio tutti gli ormoni del giovane Archibald.
Chuck fischiò, ammirato: aveva appena avvistato quello che faceva al caso loro.
Con un sorriso divertito, prese un reggiseno color crema a pois neri e lo sventolò davanti agli occhi della ragazza.
“Questo” disse, con aria professionale, “è esattamente ciò che piace a Nate. Di classe, fine e sexy. Lo manderai in visibilio, fidati dello zio Chuck, il più grande macchinatore dell’Upper East High!”
La bocca di Blair si stirò in una smorfia ironica.
“Tu saresti il più grande macchinatore? Dimentichi con chi stai parlando.”
“Effettivamente, anche tu sei piuttosto abile, Waldorf, te lo concedo. È un ottimo testa a testa.” Ghignò. “Ma quanto facciamo squadra, come in questo caso, siamo imbattibili.”
Blair sorrise di rimando. “I due stronzi per eccellenza non possono che trionfare.”
Chuck ammiccò di nuovo: “Nate Archibald non ha scampo.”


[471 parole]









*******************
Che posso dire se non che questa fic non mi soddisfa? XD Chuck per me è palesemente OOC *si dispera*.
Ah sì, la flash è ambientata nel periodo in cui Serena è in collegio.^^
Per l’idea della biancheria intima e del piano di seduzione di Nate ringrazio tantissimo Kaho, che mi ha dato l’input - permettendomi di non scadere nel banale -, ma che soprattutto mi ha aiutata a superare un blocco dello scrittore davvero asfissiante.
Mi scuso con tutti voi che seguite la raccolta per questo ritardo, ma ho avuto dei problemi familiari – che continuo a avere – e quindi è stato per me molto difficile scrivere.
Grazie infinite per le recensioni, le vostre parole mi aiutano moltissimo.
La prossima volta risponderò personalmente a ogni vostro commento, promesso.
Un bacio,
Elena

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Capitolo 8
*** Five steps of love: third step - Lovers ***


Five steps of love

Third step: [secretly] lovers 



[023. Amanti]






Il vestito di Dior questa volta non vuole proprio saperne di cadere dritto.
Gettato in un angolo con foga qualche ora prima, è ormai irrimediabilmente stropicciato – e impolverato.
Irritata, cerca di lisciarlo con le mani – non può andare in giro conciata così – ma viene distratta da un inconfondibile tocco sulla nuca.
Un brivido le percorre la schiena, mentre Chuck le prende per la vita e la fa girare verso di lui.
Un bacio sulle labbra e un altro alla base del collo.
Un mezzo sorriso, nascosto dal morso del ragazzo.
Carezze, una mano s'inerpica sulla coscia, temeraria, ma viene subito scostata.
“Devo andare.”
“No.” È la semplice replica di lui che, imperterrito, passa leggero il palmo sotto la stoffa.
“Sono in ritardo, Chuck.”
Blair si stacca, veloce, prende la borsetta e si sistema di nuovo il vestito.
Sta per andarsene, ma poi si volta e lo guarda: “Chuck, nessuno…”
“Sì, Waldorf, lo so. Nessuno lo deve sapere. Guarda che non sono tardo di mente. Il concetto è passato, puoi anche smetterla di ripeterlo ogni volta.” È l’annoiato commento – velato sarcasmo, forse?
La cerca con lo sguardo, ma Blair è già uscita.
Si butta sul letto, con uno sbuffo.
Questa cosa dell’amante segreto comincia a seccarlo.



[205 parole]









*.*


Oddio, non so con che faccia mi ripresento a voi ragazze dopo due mesi abbondanti di silenzio e di vuoto completo di idee.
Sono così spiacente, ma ho avuto problemi in famiglia e un blocco dello scrittore grande come un superattico! ç_ç Per non parlare del fatto che il telefilm –lasciatemelo dire- sta scadendo alla grande e che quindi la voglia di scrivere sui miei adorati CB mancava.
Eppure, contro ogni previsione, l’ultima puntata della seconda stagione mi ha illuminata e mi ha fatto tornare il consueto raptus grafomane, così ecco qui questa flash.
È ambientata tra la 1x07 e la 1x13, naturalmente. Povero Chuck, dietro le quinte ci sta proprio scomodo.
Beh, che ne pensate?^^ Ho il timore di essere piuttosto arrugginita con questa coppia, che dite?
Aspetto i vostri commenti!


Un bacio


Elena – che si scusa ancora una volta in ginocchio per il ritardo e che vi bacia tutte in fronte: grazie per le recensioni a tutte, in particolare a muppello, che non sento da troppo!







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Capitolo 9
*** Fourth step: Nemici ***


Five steps of love

 

Fourth step: enemies

 


[022. Nemici]

 

Blair Waldorf odia Chuck Bass con tutta se stessa.
Non lo sopporta proprio, falso, bugiardo, immaturo e fanfarone com’è.
Anche in quel momento finge indifferenza, sorseggiando il suo drink con aria di nulla.
Illuso.
Crede di darla a bere, con quell’aria da bravo ragazzo; ma lei sa che tipo di pensieri gli passano, sotto quella fronte tanto pallida da sembrare cadaverica.
Quegli occhi neri, tanto profondi e bui, non ingannano mica Blair Waldorf.
Lei conosce Chuck. E lo odia.
Odia la sua voce subdola - carezzevole – sebbene profonda e detesta quel tono ironico che usa sempre quando parla con lei – viscido.
Odia anche il suo fisico asciutto, le sue spalle, la sua schiena e il suo… 

“Smettila di fissarmi il culo, Blair, rischi di sciuparlo. E poi, non sei mica qui con Marcus?”

Ha anche la brutta abitudine di riuscire a zittirla.
Insopportabile.

 

Perchè il nemico è sempre in agguato – anche il suo fondoschiena.

 

*_*

 

 

Così, dopo anni di mancati aggiornamenti, mi ripresento a voi, care lettrici, senza più parole per giustificarmi. E con una flash molto staccata dal prompt e quasi del tutto senza senso, per di più.
Ambientata nelle prime tre puntate della seconda stagione, è tra le flash che mi soddisfa di meno, fin ora. Perché? Perché è una bakata degna di questo nome ^^
Ora, un annuncio importante: la prossima flash – confessions -approderà sui vostri schermi o martedì 18 verso sera oppure mercoledì 19. Agosto, gente. xD
Già.
Perché ho deciso di darmi una regolata con questi aggiornamenti saltuari e ho dato una bella scrollata alla Table. Quindi, di qui a breve - a inizio settembre, credo – aggiornamenti ogni tre giorni! Lo so, sembra improbabile anche a me. Ma ho già scritto undici drabble più una flash (che si aggiungerà ai five steps) e continuo a produrne – spero solo la qualità non ne risenta!

Chiedendo ammenda per l’imbecillità di questa flash, ringrazio di cuore per le recensioni: Killer, flea, Kaho (invece era tutto pianificato^^), Mandina e Jennifer Black.
Spero vogliate farmi sapere se vi gusta questa bazzecola^^

 

Elena

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Capitolo 10
*** Fifth step: confessions ***


Five steps of love.

Fifth step: confessions

Filo.

[072. Riparato]

 

 

Erano stesi sul letto e le lenzuola sfatte erano testimoni di quella che non doveva essere stata di sicuro una nottata tranquilla.
Blair aveva abbandonato la testa sul cuscino e sospirava, le labbra di Chuck a sfiorare delicate il suo orecchio – posava tanti piccoli baci, con una tranquillità che solitamente non gli era propria.
Non sembrava quasi il Chuck Bass che l’aveva abbandonata in Toscana, che le aveva mentito, l’aveva rifiutata così tante volte – come poteva essere stato così meschino? Aveva tentato più volte di recidere quel legame tra di loro – impalpabile, a volte, ma sempre presente.
C’era anche quasi riuscito – ma che peccato, aveva detto, il giorno del funerale di suo padre, salendo sulla sua limousine – era sempre scappato.
Eppure ciò che è stato lacerato può essere riparato.
Blair pensava non sarebbe mai riuscito a cucire quel taglio – mi hai ferita troppe volte
Ma guardando le loro dita intrecciate indissolubilmente – legate da qualcosa di potente – con il respiro calmo di Chuck come ninnananna, Blair sorrise: contro ogni aspettativa, alla fine ne era stato in grado – ti amo anch’io.

 

 

 


^^

 

Anche questa flash non mi soddisfa granché. Non so, mi sembra piuttosto inconcludente e scontata. Devo chiedervi scusa perché la pubblico comunque, nonostante io sappia che non è il massimo: purtroppo ho provato e riprovato a migliorarla, ma ne è sempre risultato qualcosa di poco soddisfacente. Visto che mi spiaceva concludere questa raccolta nella raccolta con una banalità, arriverà il 29 agosto lo step aggiuntivo che sarà… Beh, lo scoprirete^^
Un grazie particolare a Kaho, instancabile commentatrice anche con quest’afa (Leti, sai che fino a ieri ero a Tirano? xD)
Ad ogni modo, voi che ne pensate?
Aspetto riscontri!

Elena

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Capitolo 11
*** Fifth Step + 1: Wedding ***


Five steps of love + uno


Final Step: wedding.



Seduta accanto al suo fidanzato, sul divano della suite, Blair gli diede una sonora pacca sulla coscia, sbuffando.
"Suvvia, Bass, sono solo tre parole.” Cominciava a starle stretta quella situazione – possibile che non si decidesse mai a crescere? Non ricevendo alcuna reazione, decise di cambiare tattica.
“Chuck.” Sussurrò. “io non posso andare avanti così.” sillabò lei, tentando di puntare sui sensi di colpa.
Scelta poco azzeccata, considerando che stava parlando con Chuck Bass.
“Waldorf, credevo avessimo superato da tempo la fase ‘se non me lo dici non posso andare avanti, non mi lasci altra scelta che finirla qui’. Non vedo cosa ci sia di così difficile: io so che vuoi passare il resto della tua vita con me, tu sai che io voglio lo stesso con te. Punto e stop. Tra tre mesi ci sposiamo. Finita la menata.” Commentò lui, pragmatico.
“Allora sei proprio lento.” Fu l’acida risposta. “Il punto non è saperlo, è confessarlo all’altro: inginocchiandoti di fronte a me, chiedendo la mia mano, dimostreresti il tuo amore.”
Sospirò, poi aggiunse, a mezza voce, abbassando le ciglia:“Nate non si sarebbe mai fatto pregare in questo modo.”
In un attimo lui le fu addosso, le sue labbra al suo orecchio.
“Per questo hai scelto me e non lui.” Soffiò Chuck, piano.
"E comunque stavo solo cercando il momento giusto.” Ridacchiò.
Bass fece scivolare una mano sotto la giacca e ne riemerse con una scatoletta – in velluto blu – evidentemente l’aveva tenuta sul filo del rasoio di proposito, il Bass-tardo.
"Mi vuoi sposare?"
Quando il coperchio scattò, rivelando uno splendido diamante da tre carati, Blair proruppe in un grido: “Tu, brutto… Mi hai fatto penare così tanto… Ti od…”
“Lo prendo per un sì.” Rise lui, soffocando le sue proteste con un bacio.







Scusate la promessa non mantenuta, ma sinceramente mi sta passando la voglia di scrivere su CB – e il fatto che io legga fic in cui i miei personaggi preferiti sono del tutto stravolti è una delle cause.
Un amorevole saluto a tutti e grazie ai commenti/favoriti/seguite^^
E grazie a Kiki e al suo html <3


Elena







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Capitolo 12
*** Colours - Arancione, Blu, Porpora. ***


Arancione – impermeabile.

[012. Arancione]

“Bass, puoi gentilmente spiegarmi cosa diavolo ti è passato per la testa, stamattina, quando hai deciso di indossare quel… coso?”
Uno sguardo schifato e sorpreso – da quando dimostra di avere così poco gusto? – accolgono Chuck.
“Non sapevo, Waldorf, che il tuo vocabolario non comprendesse anche la parola impermeabile. E comunque sappi che sei l’unica a non apprezzare la classe di questo indumento: più di una ragazza si è voltata a fissarmi, stamattina, e i loro sguardi non erano per nulla raccapricciati. Anzi. Pura lussuria.”
Blair scuote la testa – sei disgustoso, lampeggiano i suoi occhi.
Chuck ride – che spasso, quella ragazza.

Blu – occhi.

[015. Blu]

Nate era un bel ragazzo.
Aveva un fisico scolpito, dei lineamenti virili, con la mascella definita e le sopracciglia folte – un volto deciso.
E aveva un sorriso dolcissimo – sincero – niente a che vedere con il ghigno oscuro dell’altro.
Sì, era bello. Ed era suo.
Eppure, dopo il Victrola, faticava a guardarlo negli occhi - blu.
Quando facevano l’amore, si beava di ogni sua parte – assaporava le mani la mascella le spalle l’orecchio – ma non degli occhi.
Perché non poteva fingere fossero dell’altro – troppo limpidi e sinceri per posarsi in quelli di Blair – una bugiarda che mentiva persino a se stessa.

Porpora – mantello.

[016. Porpora]

Chuck si stupiva di come le bastasse poco, per trasformare la sua giornata, da completamente da dimenticare – lezioni, suo padre, solitudine, tante, troppe sigarette – e non solo - gli sguardi astiosi di Nathaniel – in una giornata almeno passabile.
Non doveva fare altro che scendere quella scala, a testa alta, ammantata di porpora – una vera Regina – e sorridere.
E la giornata pessima non era poi così male – Blair, nella sua porpora regale, riusciva a migliorarla.
Poi però gli scoccava un’occhiata disgustata – vattene – e la giornata da pessima precipitava a di merda.
Le farfalle ti fanno male, Bass: come ti sei ridotto?







Ecco un'altra "raccolta nella raccolta": questa volta l'ambito sono i colori e le fic non sono flash, bensì drabble da 100 parole ciascuna, ognuna con il proprio prompt. Che dire? Non mi piacciono molto, se non "porpora", ma spero che possiate trovarle di vostro gradimento.
Grazie alle recensioni e ai favoriti, soprattutto alla Kiki_chan.

Elena.

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Capitolo 13
*** Colours II - Verde, Bianco, Marrone. ***


Verde – paesaggio.

[014. Verde]

Blair era sicura che il paesaggio della Toscana - colline sinuose, vigneti a perdita d’occhio, verde, tanto verde, luce calda - le sarebbe rimasto nel cuore per sempre.
Almeno, questo pensava prima di partire.
Seduta su una panchina della villa in cui alloggiava, squadrò il panorama torva – così è questa la decantata Toscana? Non mi piace. Troppa erba: dov’ è il familiare cemento di Manhattan? – e provò solo un profondo senso di sconforto.
Il paesaggio poteva anche essere ridente, ma senza di lui non valeva nulla.
Maledetto Bass.
Si asciugò il viso con la mano.
Voglio tornare a casa mia.


Bianco – viso.


[019. Bianco]

Blair non sapeva con precisione il momento in cui era nato in lei quel sentimento maledetto nei confronti di Chuck.
Conosceva e ricordava bene però l’attimo in cui aveva realizzato di provarlo: il WhiteParty, in cui aveva conosciuto James come Marcus, Chuck come se stesso e i suoi sentimenti per quelli che erano.
Lo aveva capito allora, alla vista di lui, cereo, mentre faceva ammenda – e non riusciva a dirle quelle schifose parole che pensavano entrambi.
Aveva capito di amarlo - ma non bastava.
Voltare le spalle a quel volto bianco – dolore – era stata la cosa più difficile della sua vita.


Marrone – scotch.

[017. Marrone]

Il fondo del bicchiere è marrone – il poco scotch sopravvissuto a questa serata – e tu lo fissi con astio.
Perché. Tuo. Padre.
Ti chiedi, mentre giaci scomposto sul tappeto, con le mani tra i capelli e l’odore di fumo ancora nella stanza.
Vaffanculo, pensi.
Proprio quando cominciavate ad instaurare un buon rapporto.
“Vaffanculo.” Scandisci.
Fa così male.
Lo scotch ricambia il tuo sguardo e sembra sfotterti – patetico, sei solo. Completamente solo. – canticchia.
Poi di colpo assume un'altra tonalità di marrone, lo stronzo – i suoi occhi caldi.
Perché ti amo.
Il bicchiere finisce in mille pezzi, lo scotch sul tappeto.
Vaffanculo.






Un grazie sentitissimo a chi ha recensito: i vostri commenti mi scaldano il cuore - Cà, prossimamente ti manderò una mail: ho scoperto una cosa bizzarra! Melanyholland, è un onore ricevere una tua recensione!
Grazie anche alle seguite e i preferiti!
Elena

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Capitolo 14
*** Colours III - Giallo, Rosso, Nero. Senza Colori. ***






Giallo – rose.

[013. Giallo]

“Un uomo di classe sa sempre quali fiori regalare a una donna, Charles, ricordatene.” Gli diceva suo padre quando doveva usciva per un appuntamento galante.
Erano di rose rosse, quei mazzi che il piccolo Chuck vedeva tra le mani di Bart. Passione, gli era stato detto – anche se non sapeva bene che significasse.
Così, per compiacere suo padre – inconsapevolmente – aveva imparato ad abbinare ogni situazione a un fiore.
Quella volta si era presentato da lei con delle peonie rosse – sincerità, pentimento.
Ma, quando la porta dell’ascensore si richiuse, seppe di aver sbagliato.
Servivano rose gialle, per quell’occasione – amore perduto.
Merda.



Rosso – lei.
[011. Rosso]

A Chuck piaceva, il rosso – deciso intenso passionale inconfondibile; spiccava tra tutti gli altri.
E rosso era il cielo, quella sera di maggio – un tramonto spettacolare, a Manhattan.
Rosso, il vestito che Blair indossava al cocktail party organizzato dai Van der Woodsen – Dio, com’era bella… - ormai gettato in un angolo – del tutto superfluo.
Rosse, le labbra piene che stava baciando da più di mezz’ora – e che baciava regolarmente da anni - ma, cazzo, era sempre come la prima volta.
Rossi, i segni sul collo della sua donna che – lo poteva sentire – si consumava sotto di lui.
Sospirò.
Mi fai impazzire.



Nero – lui.
[018. Nero]

Più di una volta Blair si era ritrovata a pensare a Chuck come al suo Cavaliere Nero – perché di sicuro non era né l’eroe dei suoi sogni né il Principe Azzurro.
Non era regale e men che meno azzurro – non era né puro di cuore né senza macchia e senza paura.
Chuck era un semplice cavaliere – combatteva, pianificava e ordiva complotti – ed era nero – misterioso cupo imperscrutabile rancoroso contorto. Sofferente. Limitato.
E neri come pozzi senza fondo – salvami, salvami! - erano i suoi occhi spenti, la notte del funerale di Bart.
Dormi, Chuck. L’uomo nero non ti porterà via, stanotte.



Senza colori.
[020. Senza colori]

A volte, stesi sul letto – Blair appoggiata sul suo petto, con la mano di Chuck tra i capelli - si chiedevano entrambi come avessero fatto a vivere l’uno senza l’altra: sembrava così indispensabile, essere vicini, sempre.
Come avessero fatto a vedere a sopportare tutte le avventure, tutti i flirt, il sesso e le ossessioni – Chuck avrebbe dovuto ucciderlo, quel verme di Carter Baizen.
Come avessero fatto a lasciare che il loro orgoglio si frapponesse tra di loro.
Come avevano fatto ad essere così ciechi?
Era stato davvero così difficile, realizzare che il mondo era privo di colori, senza l’altro?





Chi non muore si rivede, eh? ^^
Mi scuso come non mai per questo ritardo ormai annuale - non ho giustificazioni, se non una sempre minore ispirazione - e ringrazio tutti coloro che hanno recensito lo scorso capitolo.

Elena

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