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di Annaira998
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** capitolo 16 ***
Capitolo 16: *** capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** epilogo ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Londra, primo giorno di scuola.

In realtà è già finito e sono sulla strada di ritorno.

Anche se è ora di pranzo l'aria è fredda e, schiaffeggiandomi mentalmente per non essermi messa un maglione più pesante, cerco di coprirmi il più possibile.

Non sono una ragazza freddolosa, anzi la maggior parte delle volte ho caldo ma oggi, non so perché, non è così.

 

Sono Arianna, una studentessa di 17 anni.

Ho capelli castano scuro e molto ricci, occhi marroni e unghie sempre tinte.

È come un ossessione per me. Devo averle sempre colorate perché mi sembrano così tristi quando non ho lo smalto.

Sono a dieta da tanti mesi. Il mio fisico non mi piace per niente e mai mi è piaciuto. Sono dimagrita un po' ma per diventare come vorrei manca ancora tanta strada.

L'unica cosa che mi piace è il mio sorriso contornato da una fossetta, per mia mamma era troppo difficile farmele tutte e due.

Ho sempre un trucco semplice, non mi piacciono le ragazze che hanno una maschera in faccia. È come se si volessero nascondere da qualcosa, io invece non mi faccio problemi a uscire struccata.

Non mi piace fare shopping, solo se necessario. Non trovo il motivo di stare ore e ore dentro i negozi a provare e riprovare abiti che poi magari non compri.. uno spreco di tempo.

Adoro gli orecchini e i bracciali, non mi mancano mai.

Troppa pazienza e troppo bontà sono i miei più grandi difetti.

Frequento la chiesa e molto spesso sono in oratorio a dare una mano.

Durante l'anno alleno un gruppo di pattinaggio.

Ho sempre amato i bambini, mi piace stare in mezzo a loro.

Sono una ragazza un po' diversa dalle altre.

Esco poche volte e il mio tempo libero lo passo a casa ad ascoltare musica, leggere libri e a litigare con mia sorella.

Si chiama Deborah e ha 13 anni. Non andiamo molto d'accordo.. siamo cane e gatto.

Sono italiana ma all'età di 2 anni i miei genitori si sono trasferiti qui per lavoro.

 

Metto le mani in tasca quando sento un foglio ripiegato varie volte.

Lo apro e ci trovo scritto tutto il materiale per questo anno scolastico.

Non vado male a scuola, non sono tra le migliori, ma mi sono sempre salvata, a parte il primo anno che sono stata rimandata.

Vado al liceo scientifico, quarto anno.

Da grande vorrei fare la dentista e aprire uno studio tutto mio. Sono cosciente che è dura ma è sempre stato il mio sogno fin da quando ero piccola e spero davvero di riuscire ad avverarlo.

Sbuffo e ripiego il foglio.

Alzo lo sguardo al cielo e delle nuvole nere galleggiano sopra di me, decido di aumentare il passo per non beccarmi l'acquazzone.

Le solite strisce pedonali che calpesto da ormai quattro anni attendono che passi per andare al marciapiede opposto a dove sono io.

Guardo se arrivano macchine e attraverso osservando l'icona lampeggiante del Cono d'oro, una gelateria italiana, quando BOOM!.

Buio.

 

 

 

HOLAAAAAAAAA

Ecco il primo capitolo della mia seconda storia :)

Per chi non lo sa, sto scrivendo una fan fiction sui 5 seconds of summer ma per problemi tecnici (mi si è rotto il computer quindi i capitoli già pronti sono rimasti li e devo aspettare che mi spostino tutto quanto in quello nuovo) non aggiorno da troppi mesi :(

Questa storia era nella mia testa da tantissimo tempo e solo adesso ho deciso di scriverla e pubblicarla.. mi manca davvero tanto scrivere :)

Nel primo capitolo ho deciso di descrivermi un po' in modo che mi conosciate, non ho inventato niente! :)

Aspetto delle vostre recensione per farmi sapere cosa ne pensate, ci tengo davvero tanto a sapere i vostri parerii!

Baci.

Arianna.

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Aprire gli occhi mi risulta davvero difficile.

Sbatto le palpebre un paio di volte prima di abituarmi al bianco delle pareti che mi circondano.

Aspetta.. pareti bianche?

Mi muovo di scatto ma un filo attaccato al mio braccio non mi permette di alzarmi.

Mi guardo intorno. Trovo solo mia madre accanto a me che mi stringe la mano, nient'altro.

Perché sono sdraiata su un letto dell'ospedale invece di essere a casa mia? È l'unica domanda che mi gira in testa.

“Sei stata investita” mia mamma mi risponde come se mi avesse letto nella mente.

Mi blocco al suono di quelle parole. Non ricordo niente, a parte il suono di un clacson, poi vuoto.

“Sto bene?” le chiedo con un filo di voce e lei annuisce.

“Grazie a Dio hai solo qualche graffio e un paio di punti sotto il seno. Questa sera ti dovrebbero dimettere. Fuori ci sono i ragazzi che erano dentro la macchina. Sono molto dispiaciuti e preoccupati per te. Li faccio entrare” si alza dalla sedia per andare ad aprire la porta.

“No mamma!” urlo e lei si ferma per guardarmi “non voglio vederli”.

Sorride ed esce dalla stanza chiudendo la porta dietro le sue spalle.

Sono sicura che li farà entrare anche se non voglio, la conosco troppo bene.

Chiudo gli occhi e respiro lentamente.

Ne dirò quattro a chiunque sia, non ci dovrebbe stare certa gente alla guida.

Mentre mi preparo mentalmente un bel discorsetto da dire, sento la porta aprirsi e pochi secondi dopo chiudersi, segno che sono in stanza.

Riapro gli occhi e cinque volti che conosco fin troppo bene sono davanti a me in fila.

Rimango a bocca aperta: gli One Direction?

 

Il silenzio piomba fra noi, non so proprio cosa dire.

Non vorrei farmi una brutta figura, già mi stanno vedendo conciata come neanche so io, potevo pensarci prima a vedermi in che stato sono.

“Ci dispiace davvero tanto. Il nostro autista era un po' distratto.. cavolo lo sto pure giustificando” si mette le mani in faccia il biondino che tanto adoro.

“Ovviamente lo abbiamo subito licenziato. Non ci era mai capitato una cosa del genere. Io lo avevo detto che non era affidabile quel uomo ma voi non mi avete dato ascolto” mi sorride dopo aver parlato così in fretta che non sono sicura di aver capito bene, Liam.

“Quindi la colpa è nostra?” Niall si gira verso il suo amico.

“Non importa, sto bene” interrompo la discussione balbettando. Chi non balbetterebbe davanti a questi cinque ragazzi perfetti?

“Come ti chiami?” mi chiede Harry accarezzandomi una guancia, come se non sapesse la risposta.

“Arianna” lo guardo negli occhi smeraldo, quegli occhi che ho sempre fissato dietro le foto adesso sono davanti a me.. e sono bellissimi.

“Bel nome” mi tocca la punta del naso e torna vicino ai suoi amici.

“Tua madre ci ha detto che sei una nostra fan” la voce di Louis rimbomba dentro la stanza che sembra aver preso colore.

“Beh.. ho la camera piena di vostri poster e la scatola del profumo davanti al letto che mi guarda” sorrido e loro ridono. Una risata stupenda dove le loro voci si mescolano in un suono bellissimo che se potessi lo ascolterei sempre.

“Abbiamo chiesto il tuo numero di telefono a tua mamma, spero non ti dispiaccia” mi comunica dolcemente Liam.

“No, affatto. Ma per cosa vi serve?”

“Ci dobbiamo far perdonare” mi risponde Niall.

“Bene. Penso sia ora di andare e di lasciarla riposare” dice Louis e tutti annuiscono. Escono dopo avermi salutato con la mano mentre Harry lascia la camera solo dopo avermi dato un bacio nella stessa guancia che poco prima aveva accarezzato.

Una volta rimasta sola sbatto i piedi da sotto il lenzuolo come fanno i bambini.

“Allora?” mi chiede mia mamma dopo essersi seduta sulla sedia affianco a me.

“Non ci credo.. erano davanti a me!” annuisce.

“Erano molto preoccupati. Ci hanno raggiunto subito”.

Io, ragazza semplice che attraversa quelle strisce pedonali un milione di volte all'anno, investita dagli One Direction.

Quando lo racconterò a Bibì non mi crederà affatto. Non che si una cosa bella.. anzi, potevo rimanerci secca, ma mai avrei pensato di venire investita dai miei idoli.

 

Bibì è la mia migliore amica. Ci siamo conosciute a scuola quattro anni fa e non ci siamo più staccate. Siamo molto diverse. Lei ascolta la musica rock, per me invece potrebbe non esistere.

Ama i piselli e le carote, a me non piace neanche l'odore.

Odia il rosa, il mio colore preferito.

Lei preferisce gli occhi marroni, io quelli chiari.

Ama la pallavolo, io no.

Le piacciono i pantaloni a vita alta, io non li sopporto.

Lei è un po' acida, io sono più buono.

In poche parole, siamo completamente diverse, ma forse è per questo che siamo così legate.

 

Dopo vari controlli i medici mi informano che posso tornare a casa ma che non devo fare sforzi. Mi lasciano un foglio con scritto le varie visite che devo prenotare e in pochi minuti sono vestita e fuori dall'ospedale.

Il viaggio in macchina dura un quarto d'ora e per sfortuna di mio padre, parlo tutto il tempo dei ragazzi, di come sono belli, gentili e divertenti.

Arrivata a casa mia madre mi costringe ad andare a letto e poco prima di uscire dalla camera mi informa che il giorno dopò non andrò a scuola.

Bel modo di incominciare l'anno scolastico.

 

 

 

 

HOLAAAAAAAA

come state? :)

ecco il secondo capitolooo, che ne pensate? Fatemi sapere lasciando una recensione :)

Baci.

Arianna. 

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Un mese passa molto in fretta e senza rendermene conto siamo già ad Ottobre.

A scuola per adesso va tutto bene. Le verifiche non sono ancora tante ma mi sto già preparando psicologicamente per il duro mese che verrà.

Ho raccontato a Bibì il mio incidente, e come immaginavo, all'inizio non mi ha creduto.

Ho dovuto fargli vedere i graffi e i tagli sulla pancia e sulla schiena per farle capire che non era frutto della mia immaginazione.

Nelle prime settimane avevo sempre il telefono in mano sperando in una loro chiamata ma dopo un po' ho capito che non sarebbe successo e ho lasciato perdere.

Se devo dire la verità ci sono rimasta un po' male, ci credevo davvero tanto nel sentire le loro voci. Ma che idee mi vengono in mente?
Per quale motivo delle star mondiali dovrebbero chiamare una ragazza qualunque che magari non riconoscerebbero neanche in mezzo a un pubblico?

Si.. dalle loro facce in ospedale si capiva che erano dispiaciuti, ma la cosa sarà finita li, mi hanno chiesto scusa e arrivederci e grazie.

Forse sono troppo dura.. ma se si volevano far perdonare, lo avrebbero fatto prima.

 

Sono in camera che preparo la mia borsa quando il mio cellulare squilla sulla scrivania.

Ho la brutta abitudine di aprire la chiamata senza guardare chi è e anche questa volta non guardo il numero sconosciuto apparire sullo schermo.

“Pronto?”

“Sei Arianna?”

“Si sono io. Chi è?”

“Sono Liam degli One Direction”

“Sisi certo” attacco, sarà di sicuro qualcuno che ha sentito l'accaduto e vuole farmi uno scherzo.

Non ho neanche il tempo di appoggiare il telefono che la canzone Shake it Off di Taylor Swift parte.

“Penso sia caduta la linea” dice ma sono sicura che abbia capito perfettamente “non so se hai sentito ma sono Liam degli One Direction”

“Liam Payne?” chiedo dandomi uno schiaffo in testa per avergli chiuso il telefono in faccia.

“Si” ride “Sono io”

“Oh santo cielo” cerco di non perdere il controllo e respiro profondamente.

“Ti chiedo scusa se non ti abbiamo chiamato prima ma abbiamo avuto molti impegni”

“Oh non importa, capisco” mi siedo sulla punta del letto.

“Ci sarebbe piaciuto invitarti a casa nostra, l'avessimo trovata..”

“Potrei aiutarvi a cercarla” lo interrompo.

“Hai voglia di farlo?” chiede sorpreso.

“Certo!” quasi urlo “Domani pomeriggio siete liberi?” sento Liam allontanarsi dalla cornetta e varie voci lontane, poi ritorna al telefono.

“Non abbiamo impegni, perché?”

“Venite a casa mia e parliamo della vostra. Ho bisogno di sapere come la volete”

Gli lascio il mio indirizzo e dopo aver augurato a tutti la buona notte, attacco.

Cado all'indietro sul mio letto.

Un sogno: domani, One Direction, casa mia.

 

 

 

 

HOLAAAAAAAA

Come state? :) ecco il capitolo tre :) lo che è molto corto, ma vi prometto che il prossimo sarà più lungo :)

Fatemi sapere cosa ne pensate, se la storia vi piace, se avete idee per i prossimi capitoli o se c'è qualcosa che non va, accetto tutto :)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


La giornata a scuola passa molto velocemente.

Per fortuna nessuna interrogazione, ci hanno consegnato solo la verifica di scienze, che non è andata affatto male.

Poso gli ultimi libri nell'armadio e mi dirigo verso l'uscita per andare alla fermata con Bibì.

“Cerca di non svenire quando saranno davanti a te” mi da una leggera gomitata nel fianco.

“Ci proverò” sorrido.

Le ho chiesto se voleva venire a casa mia così li conosceva ma purtroppo ha già un altro impegno. Ci è rimasta un po' male, anche lei li ama, soprattutto Niall, quindi le ho promesso che glieli farò conoscere.

 

Il Tram passa subito e mezz'ora dopo sono a casa.

Preparo velocemente un piatto di pasta e corro in bagno per una doccia.

Sono agitata come se avessi un appuntamento con il ragazzo più fico della scuola.. ma stiamo parlando degli One Direction, il che non è una cosa da niente.

Mezz'ora dopo esco, indosso l'intimo e scelgo cosa mettere.

Un pantaloncino di jeans e una maglia bianca con Minnie possono andare bene. Metto la schiuma ai capelli per farli più ricci e sono pronta.

Nessuno ha parlato di orario, potrebbero venire a qualunque ora.

Mentre li aspetto inizio a fare i compiti.

Storia.

Una materia più odiosa di questa non penso esista.

Per quale motivo bisogna studiare cose accadute? Se si vuole andare avanti bisogna guardare il futuro, non il passato.

Dopo vari tentativi di farmi entrare avvenimenti e date in tutti i modi immaginabili, stacco per fare merenda.

È sempre una grande impresa per me scegliere cosa mangiare.

Punto per un biscotto al cioccolato e accendo la tv su mtv music, giusto nel momento in qui passano You and I.

Come mio solito metto a tutto volume e inizio a cantare e a ballare.

I vicini si sono ormai abituati alla musica e al fracasso che faccio tutte le volte, non vengono neanche più a lamentarsi.

Come sempre rimango incantata al primo ritornello di Harry, quando suona il campanello.

Non mi passa neanche per la testa di abbassare e dondolandomi a destra e a sinistra vado ad aprire pensando che sia mia mamma che torna da lavoro, invece mi trovo cinque figure slanciate che ridono.

Sento le guance andare a fuoco, posso scommetterci l'oro che in questo momento sono un peperone.

“Eih” mi saluta Liam.

“Pensavo venivate più tardi” dico e due secondi dopo mi pento. Perché mandarli via?

“Se sei impegnata passiamo dopo” è così dolce.

“Nono entrate pure” mi sposto per farli entrare.

Solo adesso mi ricordo dell'alto volume e senza dire niente corro in cucina per abbassare.

“Ascolti la musica sempre a questo volume?” mi chiede Louis una volta raggiunti in soggiorno.

“Solo quelle che mi piacciono” sorrido imbarazzata.

Harry inizia a cantare il ritornello nello stesso momento della tv e attira la mia attenzione.

I suoi occhi guardano i miei e in questo momento il resto delle altre persone attorno a me non esistono più, solo io e lui.

“Cause you and i, we don't wanna be like them, we can make it till the end, nothing can come between you and i, not even the golds above can separate the two of us, no nothing can come between you and i, oh you and i” rimango incantata finché non mi accorgo delle risate rumorose.

“Wow, Hazza ha fatto colpo!” urla Louis battendo il cinque a Zayn.

“Torno subito” dico imbarazzata prima di scappare. Penso mi abbia sentito solo Liam perché si gira verso di me e annuisce.

Passo prima in bagno per sciacquarmi la faccia, non mi aspettavo che si mettesse a cantare così, su due piedi e davanti agli altri ragazzi, anche se devo dire che è stato molto bello.

Successivamente entro in camera per strappare un foglio da un quaderno, prendo la penna e torno in salotto fermandomi poco prima del mobile in modo che non possano vedermi.

Prendo un bel respiro e incrocio le dita sperando che non ritornino sulla battuta di Louis.

Per fortuna si comportano come se non fosse successo niente di imbarazzante.

“Allora” mi siedo sulla poltrona davanti a loro e in grande scrivo sul foglio CASA 1D “Come la volete?”

“Grande!” subito inizia Niall.

“Con cinque camere” aggiunge Louis.

“con almeno due bagni, sennò facciamo troppa coda” continua Harry.

“Magari con il giardino, così giochiamo a calcio!” urla elettrizzato il biondino e batte il cinque a Tommo.

“E con un salotto per giocare alla play” per la prima volta sento la voce di Zayn, così profonda.

Solo sentendo queste piccole richieste mi ricordo che in fondo loro sono solo dei ragazzi di 20 anni, che amano divertirsi e giocare ai videogiochi come tutti i ragazzi, solo che in più sono famosi e hanno milioni di fans.

Non mi piace dire questa parola. Come dice Harry nel film This Is Us, non è bello essere concentrato solo in un unica parola, qualunque cosa fai e perché sei famoso, però è così.

Segno tutto quello che mi dicono sul foglio, chissà se esiste una casa così.

“In che zona la volete?” chiedo.

“Non troppo affollata” mi dice Liam e io annuisco.

“Altro?”

“Penso possa bastare” sorride Harry e spuntano le fossette.

“Bene, vedrò cosa posso fare” piego il foglio e lo metto in tasca.

“Ti lascio il mio numero, così puoi contattarci” Liam tira fuori dai suoi jeans un bigliettino “per favore tienilo solo per te, ho cambiato la sim ben quattro volte questo mese” sbuffa e io sorrido.

“Certo” prendo il cellulare e metto il bigliettino tra la cover e il telefono in modo da non perderlo.

“Bella cover” Harry la indica.

“Grazie” la guardo. Una bocca chiusa con davanti un dito, segno di fare silenzio.

“Penso sia ora di andare, abbiamo ancora del lavoro da finire” Louis si alza dal divano e si avvicina a me per salutarmi. Gli altri lo seguono e in pochi secondi sono in casa da sola.

Corro in camera per prendere il pc, poi torno in salotto e mi siedo dove poco prima c'era Harry, sento ancora il suo profumo.

Digito velocemente le varie caratteristiche della casa e invio. Una lista breve appare davanti a me.

La faccio scorrere tutta fino a fermarmi su una villetta vicino al mio oratorio. La zona non certo la più tranquilla, ma dalle mini foto sembra carina.

Segno subito il numero di telefono su un foglio, poi chiamo.

“Pronto?” risponde penso sia il proprietario.

“Buona sera, chiamo per la villetta in vendita”

“Dalla voce sembri piccola per comprare una villa”

“In realtà è per dei miei amici, vorrei vederla”

“Certo, domani per le 15 va bene?” mi chiede.

“Perfetto”.

 

 

 

HOLAAAAA

Ecco il quarto capitolo :) come promesso questo è più lungo del precedente :)

Si può già intuire l'argomento del prossimo capitolo, la casa :)

Fatemi sapere cosa ne pensate :)

grazie mille a chi ha messo la storia nelle seguite, preferite e ricordate, sono davvero felice vi piaccia *-*

Baci.

Arianna.

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Ore 14.

Finalmente la campanella tanto attesa suona e dopo aver salutato tutti i miei compagni, esco dal laboratorio di microscopia per posare i libri.

All'uscito aspetto Bibì e una volta arrivata camminiamo verso la fermata.

Le ho chiesto di venire con me per vedere la casa e ha accettato, voglio un parere in più.

Il tram come sempre arriva in ritardo e anche questa volta mettiamo il turbo per arrivare a casa il prima possibile.

Mangiamo velocemente un panino e usciamo per incontrarci con il proprietario.

Arriviamo con cinque minuti di ritardo.

“Ci scusi, abbiamo fatto il prima possibile” dico con il fiatone e il signore mi guarda male.

Aspetta che ci riprendiamo, poi apre la porta.

Un grande soggiorno è davanti a me, tanto grande da lasciarmi senza parole.

Ci spostiamo a destra, dove c'è la cucina.

Anch'essa è bella. Moderna, color grigio, mi piace.

Uscendo troviamo a destra le scale per il piano di sopra.

Un lungo corridoio con cinque porte, due a sinistra, due a destra e una al fondo.

“Queste tre” indica quelle a destra e la prima a sinistra “sono camere da letto, molto spaziose ma manca il letto. La quarta è un' altro salotto molto grande. in fondo al corridoio c'è il bagno”.

“Mi servono cinque camere però..” penso a voce alta.

“Non c'è problema. Nel salotto si può alzare un muro e si formano altre due stanze” forma una specie di sorriso sotto la barba.

Come aveva detto è tutto molto grande.

Anche il bagno è grande, azzurro con due lavandini e una vasca idromassaggio.

Torniamo al piano di sotto e sotto la scala vedo un'altra porta.

“Cosa c'è li?” la indico.

“Ah già, il bagno” va ad aprirla e noi lo seguiamo.

Questo è un po' più piccolo rispetto a tutto il resto ma pur sempre carino. È nero e rosso e qui c'è un solo lavandino.

Per ultimo ci porta in giardino.

La mia bocca si apre da sola talmente è grande.

“Chiudila o ti entreranno i moscerini” mi dice Bibì e io mi riprendo.

Un grossissimo prato verde occupa tutto lo spazio esterno. A destra invece c'è una piccola piscina.

“Come mai vende questa villa così grande?” la curiosità mi invade.

“Ero sposato prima, con quattro figli. Abbiamo comprato casa quando erano piccoli e l'abbiamo ristrutturata tutta, dalla testa ai piedi. Poi i figli sono cresciuti e sono andati a vivere per conto loro.. e io mi sono separato con mia moglie. Era troppo grande per me e ho deciso di venderla”.

“Mi dispiace” gioco con le mie mani. Dalla voce posso capire che soffre ancora.

“Non importa, è passato.. allora, vi interessa?”

“Tu che ne dici?” guardo Bibì.

“A me piace” sorride.

“Anche a me. Ci può dare qualche minuto? Così chiamo i miei amici”

“Certo, mi trovate dentro”.

Dalla tasca anteriore del pantalone prendo il cellulare e digito velocemente il numero di Liam.

Dopo tre squilli risponde.

“Pronto?”

“Liam, sono Arianna” sorrido pensando che sono al telefono con il mio Payno.. che mio non è.

“Aaah Arianna. Dimmi tutto”

“In questo momento mi trovo in una casa spettacolare.. e penso che possa fare per voi” mi fermo a guardare Bibì e lei annuisce “avete impegni in questo momento o prendo appuntamento per farvela vedere?”

“Dimmi la via, cinque minuti e siamo li” risponde serio e io sorrido.

 

Come detto cinque minuti dopo, un fuoristrada nero si ferma davanti alla villa.

Contemporaneamente scendono e per un momento penso che Bibì mi possa svenire affianco.

Le do una piccola spinta per farla riprende e quasi cade.

“Ciao ragazzi” li saluto con la mano e sorrido, loro ricambiano “Lei è Bibì, una mia amica. Bibì eccoti gli One Direction” ridono.

“C-ciao” balbetta.

“Rilassati, non ti mangiamo” Niall le accarezza un braccio.

“Ok, lui è il proprietario della villa” lo indico.

Dopo varie presentazioni finalmente entriamo dentro per visitarla.

Ottengono la stessa espressione nostra.

Per tutto il viaggio della casa si complimentano con il signore, che poi ho capito si chiami George, per come è bella e tenuta bene.

Mentre rientriamo si informano su alcune cose poi chiedono un paio di minuti per confrontarsi.

Inizio a incamminarmi con Bibì verso l'uscita, quando sento il mio nome.

“Arianna! Dove vai?” mi giro e noto che a chiamarmi è Harry.

“Avete detto che avete bisogno di qualche minuto”

“Abbiamo bisogno di te.. e ovviamente anche di.. Bibì, giusto?” la mia amica annuisce sorridendo.

Da quando sono arrivati non ha aperto bocca, inizio a preoccuparmi.

Ci avviciniamo di nuovo a loro e sento che discutono su cosa fare.

“Per me va benissimo” dice subito Louis.

“Anche per me, bisogna comprare solo alcuni arredamenti ed è fatta” aggiunge Harry e si battono il cinque.

“Ma ci sono tre camere, due di noi dove dormono?” la voce di Zayn rimbomba nel salotto gigante.

“Hai sentito il proprietario, possiamo tirare su un muro” risponde Niall e Zayn annuisce ma capisco dal suo viso che non è convinto.

“Per non parlare del giardino.. è fottutamente perfetto! Immagino le partite di calcio” Louis si mette le mani nei capelli come i bambini.

“E la piscina? È un po' piccola ma possiamo cambiarla” aggiunge Harry.

“Già mi immagino un televisore a 40 pollici, proprio qui” Liam indica il muro davanti a lui e tutti ci giriamo per guardare.

“Sai che figata tutte le nostre partite a fifa?” Niall quasi urla elettrizzato.

“Zayn di qualcosa! Sembra non ti piaccia” Harry si avvicina a lui e gli da una pacca sulla spalla.

“Per me è indifferente.. la casa è bella, ma forse è troppo grande”

“Ricordati che siamo in cinque, poi ragazze a volontà” sorride Louis ai suoi amici e io quasi mi strozzo.

Tutti si girano a guardarmi, Louis deve essersi reso conto di quello che ha detto, perchè rimedia subito.

“Immagina quando vengono Eleonor, Perrie e Sophia, come ci divertiamo”

“Tu cosa ne pensi Ari?” Liam si gira verso di me.

“Beh.. a me piace da impazzire. La cucina, le camere, questo salone.. per non parlare del giardino. È perfetta per voi” sorrido e il mio sguardo finisce su Harry che mi guardava già precedentemente.

Sorridiamo.

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAAAAA

Come state belli/e? Anche il capitolo 5 è arrivato :D ho cercato il più possibile di descrivere la casa in modo che possiate immaginarla a grandi linee :)

Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando una recensione :)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


Finalmente si sono convinti a firmare.

Erano tutti molto entusiasti e mi hanno ringraziato tante di quelle volte che ho perso il conto.

“Arianna grazie mille ancora.. potevi benissimo non farlo e invece ci hai aiutato” Liam si ferma per guardarmi.

“Ragazzi non ho fatto niente, davvero. E comunque mi ha fatto piacere aiutarvi”

“Adesso oltre a farci perdonare ti siamo debiti di un favore” Louis sbuffa scherzosamente.

Rido.

 

Ci accompagnano a casa e salutando il fuoristrada entriamo in casa.

“Non ci credo, NON CI CREDO!” Bibì si mette a urlare per tutta la casa correndo.

“Stai calma o ti verrà un infarto” le dico in modo che la smetta.

“La finisci di portarmi sfiga? Ho appena visto i miei idoli e tu mi dici di stare tranquilla? Non posso”.

“Ma smettilaa” entro in cucina per un bicchiere d'acqua e lei mi segue.

“Ma Niall? È così bello e dolce, simpatico, bello..”

“Lo hai già detto” le faccio notare.

“Lo so ma lo è davvero così tanto che se lo dico una volta sola non si capisce”

“Tu sei pazza” la sorpasso per buttarmi sul divano.

“Si può darsi” si ferma a guardarmi.

Incomincio a pensare che abbia seriamente qualche problema.

“Maa” si sdraia sulla poltrona “vi ho visti” si guarda le mani “dovrei cambiare lo smalto”.

“Visto cosa? E non cambiare argomento” la guardo con fare cattivo.

“Tu ed Harry.. c'è qualcosa sotto”

“Nah, hai visto male”

“No. Ho visto come ti guarda”

“E come mi dovrebbe guardare?” mi alzo di scatto, questo argomento mi interessa.

“Ma non lo so” si siede anche lei “ma continuava a fissarti”

“Se se certo. Secondo me guardi troppe serie tv” mi alzo per andare a prendere i compiti.

Davvero mi fissava?

“Non è vero! E comunque le serie tv servono” mi segue in camera.

Il resto del pomeriggio lo passiamo a fare matematica e a guardare foto degli One Direction.

 

La mattina arriva troppo in fretta e la sveglia rimbomba nella camera facendomi prendere un colpo.

Molto lentamente scendo dal letto e senza guardarmi allo specchio entro in doccia, non voglio avere infarti già di prima mattina.

Un quarto d'ora dopo sono davanti all'armadio per scegliere cosa indossare.

Chissà perché per noi femmine è sempre un dilemma.

Voglio dire, i ragazzi indossano la prima cosa che capita senza farsi problemi, perché noi femmine no?

Alla fine decido di indossare un leggins nero e una canotta verde.

Cerco di sistemare il più possibile ma mia marea di capelli, un trucco molto semplice e sono pronta.

In cucina trovo già mia mamma intenta a fare il caffè.

“Buon giorno” le lascio un bacio sulla guancia.

“Ciao tesoro”.

Mangio quattro biscotti di numero, bevo una tazza di quel liquido nero che fino a poco fa non potevo neanche sentire l'odore, poi corro a lavarmi i denti e infine scuola.

 

La giornata passa velocemente per fortuna. Sono poche le giornate tranquille, e oggi è una di queste.

All'uscita da scuola mi blocco nel vedere un fuoristrada parcheggiato proprio davanti al cancello.

Mi è famigliare ma non mi viene in mente di chi è.

Un momento..

“Oh santo cielo”

“Che ti prende?” Bibì si gira per guardarmi.

“Guarda li” indico l'uscita.

“Saranno loro?”

“Non lo so.. per quale motivo dovrebbero venire a scuola?”

“Andiamo a vedere” mi prende dal braccio e incomincia ad avvicinarsi.

Fino a questo momento non mi ero resa conto dell'accelerazione del mio cuore.

Come è possibile che mi facciano questo effetto?

“Come facciamo adesso?” mi fermo a pochi metri dalla macchina.

“Non lo so, i vetri sono oscurati, non vedo niente”.

Di scatto un finestrino si abbassa, facendoci prendere uno spavento.

“Eih ragazze!” dalla voce capiamo che è Niall, con cappellino e occhiali per non farsi riconoscere dagli altri.

“Mi hai fatto prendere un colpo!” quasi urlo mettendomi una mano al cuore.

“Scusate” si sentono delle risate da dentro “entrate dai”.

Per un momento io e Bibì ci guardiamo e insieme annuiamo.

“Ciao a tutti” li saluto e loro ricambiano.

“Dove andiamo?” chiede Bibì.

“A comprare i mobili, abbiamo bisogno di pareri di donne” Harry mi sorride e io ricambio.

Dieci minuti dopo ci ritroviamo in un negozio grandissimo.

“Da che parte si va?” chiede Louis.

“Penso di la” indica Liam e tutto lo seguiamo.

Ci fermiamo prima nei letti.

Li provano tutti, da quello più morbido a quello duro come una pietra, da quello a una piazza a due piazze.

Alla fine lo prendono tutti da due piazze tranne Niall che lo prende da una e mezza. Tutti duro, dicono che si dorme meglio.

Subito dopo ci fermiamo al divano, il proprietario ha detto che quello che c'è in casa gli serve.

Anche qui rimaniamo non so quanto tempo, indecisissimi sul colore.

“Secondo voi quale è meglio?” Niall ci chiede a noi femmine.

Contemporaneamente io e Bibì indichiamo un divano molto grande colore grigio.

“Siete così tanto amiche da avere gli stessi gusti?” Scherza Louis e tutti ridiamo.

“Telepatia” sorrido alla mia migliore amica.

Prossima destinazione: tv.

“Questa la scelgo io” quasi corre Liam per raggiungere per primo il reparto.

Subito si ferma davanti a una grandissima, penso 50 pollici, incantato.

“Questa”

“Non è troppo grande?” chiede Zayn.

“Anche il salotto è grande. Che ne pensate?” risponde Liam.

“A me piace” dice subito Harry.

Tutti d'accordo decidono di prenderla.

Finiamo il giro per vedere se serve qualcos'altro poi ci fermiamo per fare il resoconto.

“Non penso ci serva ancora qualcosa” Niall ci guarda “La cucina è completa, il salotto comprato. Il tavolino ha detto che c'è giusto?”

“Si” dico io.

“Bene.. i bagni sono apposto, le camere anche.. penso che di non aver

dimenticato niente”.

Andiamo alla cassa per ordinare il tutto e tre ore dopo siamo fuori dal negozio.

“Ragazzi.. non vorrei dire.. ma io ho fame” mi tocco la pancia brontolante.

“Mc?” propone Louis e tutti annuiamo.

 

Verso le 18 siamo davanti casa mia.

“è la prima è andata” dice Niall scherzando.

Saluto tutti, un bacio a Bibì e scendo dal macchinone.

“Aspetta ti accompagno” Harry scende prima che possa chiudere la porta.

Da dentro sento un “Ohoh” ma decido di ignorarlo.

Mi porta fino davanti la porta.

“Grazie” mi giro per guardarlo.

“Senti..” si sposta da un piede all'altro “stavo pensando.. che.. se vuoi.. potremmo uscire qualche volta” mi guarda.

“Oh si certo” sorrido.

“Perfetto” sorride anche lui. Mi lascia un bacio frettoloso sulla guancia e corre verso la macchina.

Mi ha appena chiesto di uscire?

 

 

 

 

HOLAAAAAAAAA

Come state? Il capitolo 6 è arrivatoo :)

Vi piace? Ho deciso di dedicarmi di più sulla casa visto che ne passeranno tante li dentro :)

Fatemi sapere cosa ne pensate :)

Grazie mille per chi ha messo la storia nelle preferite, seguite e ricordate *--*

Baci.

Arianna.

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Dopo cena chiamo Bibì per raccontarle.

“Non sai cosa mi è successo” le dico senza neanche salutare.

“Buona sera anche a te amica mia”

“Harry mi ha proposto di uscire” salto per la stanza come una pazza.

“Io te l'avevo detto che c'era qualcosa sotto”

“Gli ho detto di si”

“Ti avrei preso a calci in culo se gli avessi risposto di no” scoppio a ridere.

“Sempre molto raffinata”

“Ovvio”

“Tu invece con Niall?” le chiedo.

“Niente.. nada de nada.. per lui non esisto!”

“Ma non è vero, non dire così”

“Si invece, mi ha a malapena salutato”

“Ma smettila, ti stai facendo filmini sbagliati. Prima di tutto vi conoscete solo da due giorni. Fai passare un po' di tempo e poi vediamo. E poi sai che è timido” cerco di consolarla.

“Forse hai ragione..”

Rimaniamo a parlare un altro po' poi attacchiamo.

 

Finalmente è arrivato il week end.

Piena fino alla testa di compiti ma non importa, bisogna divertirsi. Non posso rimanere a casa anche il fine settimana sopra i libri, ho bisogno di svagarmi. In realtà non sono mai stata una ragazza che tutti i sabato sera esce, ma qualche volta lo devo fare, soprattutto se non voglio diventare una pazza isterica.

Dopo pranzo inizio a fare Italiano, ma il mio telefono vibrare mi s concentra.

Lo prendo per vedere chi è, messaggio da numero sconosciuto.

 

Da: sconosciuto

a: Arianna

“Ciao sono Harry, come stai? Hai impegni questa sera? Xx”

 

Non ci credo davvero mi ha scritto?

Inizio a correre per tutta la casa dalla gioia.

“Ari che ti prende?” mia mamma esce dalla cucina preoccupata e mi fa prendere un colpo.

“Nulla” cerco di fare finta di niente nascondendo il telefono dietro la schiena e torno in camera per rispondere.

 

Da: Arianna

a: Sconosciuto

“Ciao :) sto facendo i compiti, non va molto alla grande hahah, tu invece? Come fai ad avere il mio numero? Xx”

 

due minuti dopo squilla di nuovo.

 

Da: Sconosciuto

a: Arianna

“L'ho rubato dal telefono di Liam, ieri mi sono dimenticata di chiedertelo. Io sto bene :) quindi? Hai da fare questa sera?”

 

Da: Arianna

a: Sconosciuto

“ahaha non importa :) si sono libera :)”

 

Da: Sconosciuto

a: Arianna

“Perfetto. Potremmo andare a fare una passeggiata :)”

 

Da: Arianna

a: Sconosciuto

“Certo, va bene :)”

 

Da: Sconosciuto

a: Arianna

“Per le 21 sono da te! Xx”

 

Salvo il suo numero e chiamo Bibì per dirglielo. Il pomeriggio viene da me per aiutarmi a prepararmi.

 

Il primo passo: abiti.

Tiriamo fuori tutto il mio guardaroba per scegliere cosa mettere.

Troppo brutto.

Troppo corto.

Troppo semplice.

Troppo colorato, sembri un clown.

Riesce a trovare i minimi difetti per non farmi mettere quello che scelgo. Alla fine ci rinuncio, mi butto a peso morto sul letto e sbuffo.

“Non c'è niente che vada bene, disdico l'appuntamento e faccio prima”

“Ma non ci pensare neanche!” urla “ti troverò qualcosa da indossare e andrai a questo appuntamento!” si alza di colpo dalla sedia e inizia a cercare nei cassetti.

“Questo?” tira fuori un vestito grigio.

“No.. non mi piace” lo ributta dove lo ha trovato.

“Non voglio apparire troppo..”

“Troppo?” mi chiede con un punto interrogativo in faccia.

“Non mi viene in mente la parola!” mi alzo anche io “ma io ci andrei anche con un pantaloncino e una maglia normale. Non è neanche un vero e proprio appuntamento, perché mi dovrei vestire elegante?”.

Dalla scrivania prendo un jeans corto, Bibì invece mi sceglie la maglia, bianca con delle stelle nere.

Il secondo passo: trucco.

“Allora signorina, come li facciamo questi occhi?”

“Stai scherzando?” la guardo male “sai come sono, mascara e matita sotto vanno più che bene”

“Okok. Posso mettertelo io però?” mi fa il faccino tenero e annuisco.

Il terzo passo: capelli.

“Questo è un tasto dolente” mi guardo allo specchio “Sono tutti arruffati.. e i ricci sono andati a farsi fottere”

“Li potremmo fare con la piastra?” la indica.

“Non lo so.. si rovinano subito..”

“Fai la treccia, ti sta bene”

“Dici?” mi giro per guardarla.

Cinque minuti dopo una lunga treccia pende sulla mia spalla destra.

Il quarto passo: scarpe.

“Non ci penso neanche a mettere i tacchi” incrocio le braccia sotto il seno.

“Ma questi ti stanno bene” mi fa vedere un paio di scarpe col tacco nere.

“Non mi interessa. Io metto le converse bianche”

“Ma perché?” posa le scarpe a terra, ho vinto.

“Devo stare comoda, ha detto che avremmo fatto una passeggiata”.

“Va bene va bene” sorrido vittoriosa.

 

Due ore dopo il campanello suona e dopo aver urlato che sarei uscita, prendo la giacca ed esco.

Bello come sempre trovo Harry che cammina avanti e indietro di fronte al cancello con le mani nelle tasche.

Indossa i suoi soliti pantaloni neri stretti, una maglia grigia e una giacca nera di pelle.

“Eih” alza lo sguardo e sorride appena mi vede.

“Ciao” esito un po' nel salutarlo con i due baci, ma quando vedo che lui si sporge un po' verso di me, mi allungo per darglieli.

“Come stai?” incominciamo a camminare.

“Bene, tu?”

“Anche.. ti sta bene la treccia”

“Grazie” la guardo.

Tra di noi si forma un silenzio imbarazzante. Non so proprio cosa dire.

Sono molto timida, faccio difficoltà a iniziare un discorso con la maggior parte delle persone, figuriamoci con Harry Styles.

“Emh.. ti andrebbe una crepes?” rompe il ghiaccio.

“Oh si certo” giusto in questo momento ricordo di non aver portato i soldi con me “Ho dimenticato i soldi” mi fermo in mezzo alla strada con sguardo allarmato.

“E che problema c'è? Con il lavoro che faccio potrei offrire crepes a tutte le fans” sorride e io lo seguo.

“Immagino di si” incomincio a camminare per raggiungerlo.

“Sembra una domanda stupida.. ma da quanto tempo sei nostra fan?”

“Poco più di due anni” dico abbastanza imbarazzata.

“Se non ne vuoi parlare non c'è problema”

“No.. e che non ho potuto seguirvi fin dall'inizio come avrei voluto” gioco con le mie mani.

“Tranquilla”

“Qualcosa in particolare?” Mi chiede prima di entrare in creperia.

“No” mi lascia fuori e dopo un paio di minuti esce con due grosse crepes.

“Grazie” me ne porge una.

“Figurati” incominciamo a camminare fino a trovare una panchina vuota di un giardino.

L'aria inizia a raffreddarsi e iniziano a venirmi i brividi.

“Stai tremando” mi guarda serio.

“No” dico frettolosa.

“Tieni” si toglie la giacca l'appoggia sulle mie spalle.

“Grazie”.

Senza neanche pensarci una mia mano finisce sul suo polso.

Con l'indice inizio a tracciare il contorno dell' àncora tatuata.

Quando mi rendo conto di quello che sto facendo, tolgo immediatamente la mano, imbarazzata.

“Scusami” mi copro le mani per riscaldarle.

“Era rilassante” sorrido.

“Mi piacciono le ancore, ho intenzione di tatuarmene una sulla spalla”.

“Ti piacciono i tatuaggi?” mi chiede.

“In realtà no” rispondo secca.

“Quindi io non ti piaccio?”

“Tu sei un eccezione” sorride, devo imparare a pensare prima di parlare.

“I tuoi uccellini sono bellissimi” dico guardando le punte delle ali uscire dalla maglietta “anche la rosa.. e questo” indico con la mano il vascello.

“Già, anche a me piace. Forse è il mio preferito”

“Nessuno batte l' àncora”

“Va bene va bene” ride ed escono le fossette.

“Come va con la casa?” cambio discorso.

“Alla grande! La prossima settimana arrivano i mobili e finalmente traslochiamo. Non ne possiamo più dell'hotel. Non possiamo fare niente che si lamentano” sbuffa.

“E che farete mai dentro la stanza?” rido.

“Battaglia di cuscini, giocare a calcio, a pocker, partite alla play.. cose così”

“Beh allora fanno bene a lamentarsi” ridiamo.

“Si forse hai ragione” ritorna il silenzio. Rimango incantata nel vedere una chiocciola che lentamente percorre un pezzo del muretto davanti a me.

“Sei fidanzata?” attira la mia attenzione.

“Non più.. il mio ex mi ha lasciata un mese fa per messaggio”

“Mi dispiace” appoggia la sua grande mano sinistra sul mio ginocchio destro e i brividi iniziano a percorrermi per tutto il corpo.

“Ormai è passato” lo guardo e sorrido “A te neanche lo chiedo perché so già tutto”

“Già” torna subito serio.

“Ho detto qualcosa che non dovevo?” gli chiedo subito dopo aver notato il suo sorriso andar via.

“No, figurati.. solo che alcune volte non vorrei essere famoso proprio per questo, in modo che nessuno sappia la mia vita privata” si tocca i capelli.

Ha ragione, perfettamente.

Deve essere brutto fare qualcosa e in un batter d'occhio tutti lo sanno.

Come si fa a vivere senza una privacy, senza che tutto il mondo sappiano cosa stai facendo, con chi e dove? Devono avere una grande pazienza a lasciare tutto alle spalle, come se nessuno sapesse niente, perché penso che così si debba fare, far finta che tutti sappiano e andare avanti.

 

Rimaniamo a chiacchierare per un altro po' e verso le 23 incominciamo ad incamminarci verso casa mia.

“Grazie” mi fermo davanti al cancello.

“E di cosa?”

“Per la serata. È stato divertente” abbasso lo sguardo imbarazzata.

“Quindi si può rifare?” mi chiede con un faccino da cucciolo.

“Certo” sorrido.

“Anche tu hai la fossetta” affonda dentro essa il suo indice.

“Si ma solo una” dico con un tono triste.

“Meglio, così sei unica” mi guarda negli occhi, non so cosa dire.

“Vado, ciao” mi metto in punta di piedi per arrivare alla sua guancia e lasciarci un bacio, ricambia.

Mi giro un ultima volta prima di aprire la porta e trovo anche lui girato verso di me a guardarmi, ci salutiamo con la mano.

“Sono a casa” quasi urlo per farlo sapere ai miei genitori.

“Com'è andata?” mi chiede mia mamma.

“Bene” mi tolgo la giacca.

“Non è tua quella” guardo quello che mi sono appena tolta.

“è di Harry!” mi schiaffeggio la fronte “mi sono dimenticata di restituirgliela”.

Do a tutti per la buona notte, poi vado in bagno per struccarmi e infine in camera.

Dopo essermi messa il pigiama entro dentro il letto e prendo il telefono.

 

Da: Arianna

a: Harry

“Ho la tua giacca. Scusa, mi sono dimenticata di dartela”

 

pochi minuti dopo vibra nella mia mano.

 

Da: Harry

a: Arianna

“Tranquilla, me la ridai la prossima volta ;) buona notte Xx”
 

da: Arianna

a: Harry

“Buona notte :) Xx”

E così mi addormento.

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAA

Come state bellezze? :)

Ecco il settimo capitolo :) trovo molto dolce il primo appuntamento, spero piaccia anche a voi, sennò fatemelo sapere lasciandomi una recensione :)

Grazie mille :)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


La settimana passa molto in fretta. Le prime verifiche mi hanno stressato tutti i giorni, ore e ore sui libri a studiare tutte le materie.

Per fortuna ho l'abitudine con Bibì di studiare insieme, quindi tra una risata e una caramella, lo studio diventa più rilassante.

Quasi tutti i giorni mi sono sentita con Liam.

È un ragazzo dolcissimo, non che prima non si sapesse, ma conoscendolo è davvero un tenerone.

Mi sono sentita subito a mio agio con lui, è un ragazzo che cerca in tutti i modi di non mettere in imbarazzo e di aiutare.

Gli ho raccontato dell'uscita e, come se ci conoscessimo da anni, abbiamo commentato tutto e mi ha detto cosa ne pensava, proprio come si fa con i migliori amici.

Non so bene come definirlo, anche se ci conosciamo da poco, per me non è più solo un cantante, un idolo, ma sta diventando qualcosa di più importante.

Anche con me si comporta da papà, si preoccupa per la scuola e mi manda gli imbocca al lupo prima delle verifiche.

Ieri mi ha chiamato per raccontarmi la litigata che ha avuto con Sophia e mi ha chiesto il mio parere.

All'inizio ero un po' spiazzata, con tutte le persone che conosce perché è venuto proprio da me a sfogarsi? Non ho ancora trovato una risposta, ma con molto piacere l'ho aiutato dicendogli cosa ne pensavo.

 

Il suono del mio telefono mi fa svegliare.

Mi stiracchio nel letto e prendo l'oggetto che continua a vibrare tra le mani.

Di mattina sono sempre rintronata, infatti mi scivola dalle mani finendo in mezzo alle lenzuola. Dopo cinque minuti di ricerca lo trovo e apro il messaggio.

 

Da: Liam

a: Arianna

“Eih scimmietta! :) questa sera inauguriamo la casa nuova, ti voglio assolutamente! Non accetto un no come risposta! Ovviamente dillo anche a Bibì ;) Xx”

 

Sorrido alla lettura di quel nomignolo. Fin dall'inizio mi chiama così e a me non da per niente fastidio, anzi mi piace tantissimo.

Prima di rispondergli scendo dal letto per lavarmi la faccia, voglio essere sicura di scrivere giusto.

Pochi minuti dopo torno in camera e mi rinfilo sotto le calde coperte, lasciando solo le mani fuori che scorrono velocemente sullo schermo.

 

Da: Arianna

a: Liam

“Eih! :) Finalmente! Certo ci saremo di sicuro :) Xx”

 

Senza perdere tempo chiamo Bibì.

“Ti sembra questa l'ora di chiamare?” risponde con una voce assonnata.

“Ciao amore mio” la prendo in giro.

“Cazzo vuoi?”

“Sempre così la mattina?” cerco di trattenere la risata ma non ci riesco.

“Dai dimmi cosa vuoi che così torno a dormire”

“I ragazzi ci hanno invitato questa sera a casa loro per inaugurarla, e ho detto che ci saremo”

“Ma se fai tutto tu allora cosa mi dici?”

“La prossima volta devo ricordarmi di non chiamarti di mattina, sei troppo scazzata”

“Per le quattro del pomeriggio sono da te così ci prepariamo”

“Brava la mia amour” attacca senza salutarmi.

Il sonno ormai è passato, quindi decido di alzarmi e fare colazione.

Mangio velocemente una brioche al cioccolato e mi chiudo in bagno per lavarmi.

Dopo le varie lamentele dai miei genitori che hanno bisogno del bagno, mi decido ad uscire.

“Alla buon ora! Mi chiedo cosa fai tutto questo tempo in bagno” entra mio padre scocciato.

Dopo aver indossato l'intimo metto una pantalone e una maglia per stare a casa e incomincio a fare i compiti.

Matematica.

È una delle mie materie preferite, gli esercizi mi vengono quasi sempre e io mi sento una genietta.

In mezz'ora finisco tutti gli esercizi assegnati e non sapendo cosa fare accendo il pc per fare un giro su facebook.

Mentre aspetto che si carichi, il mio telefono vibra, segno di un nuovo messaggio.

 

Da: Harry

a: Arianna

“Ciao :) ci sarai questa sera, vero? Ho voglia di vederti! Xx”

 

alla lettura il mio cuore inizia ad accelerare.

Durante la settimana non ci siamo sentiti molto. Io gli ho scritto solo una volta per paura di disturbarlo, e poi non voglio apparire appiccicosa. Anche lui mi ha scritto solo una sera, poi niente. Decido di rispondergli.

 

Da: Arianna

a: Harry

“Eih :) sisi ci saremo, non vediamo l'ora di vedere com'è la casa :)

anche io ho voglia di vederti :) Xx”

 

rimango con il telefono in mano aspettando una sua risposta, ma non arriva.

 

A pranzo non mangio molto, l'ansia di questa sera si è impossessata di me. Per le 16 del pomeriggio Bibì arriva.

“Buon giornoo” entra in casa con delle buste.

“Cosa c'è li dentro?” indico le buste.

“Dei vestiti e i trucchi” sorride facendole dondolare.

Ci chiudiamo in camera mia in modo da non essere disturbare e come l'ultima volta tiriamo fuori tutto l'armadio.

“Certo tanto poi sono io che devo sistemare” sbuffo.

“Daii, poi ti aiuto a rimettere a posto. Allora..” si allontana un po' dal letto per guardare tutto quello che abbiamo “cosa ci mettiamo?”

“Non lo so.. non so neanche se ci sarà qualcuno di importante”

“Chiediglielo” mi passa il telefono e io entro nella rubrica, fermandomi sulla L.

premo la cornetta verde su liam e dopo due squilli risponde.

“Scimmietta!”

“Eih Liam, abbiamo un problema”

“Dimmi tutto”

“Cosa dobbiamo indossare?” mi mordo il labbro inferiore.

“E questo è un problema?” ride “niente di troppo elegante, siamo tra amici”

“Amici?” guardo Bibì.

“Si, ci sarà Sophia, Eleonor e Perrie. E poi altri ragazzi”

“Ok” dico un po' titubante,

“State tranquille, sono simpatici e comunque non staranno tanto. Adesso devo andare ci vediamo questa sera” lo saluto e attacco.

“Praticamente ci saranno le loro fidanzate e qualche amico, ma ha detto che staranno poco. Comunque niente di troppo elegante”

“Perfetto. Io opto per questi” prende un vestito a fiori con una giacca in pelle nera (http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=137145849 ), io invece una gonna nera a vita alta con una maglia bianca in pizzo dentro e delle paperine nere. (http://image.nanopress.it/r/FGD/static.pourfemme.it/pfmoda/fotogallery/hd/115417/look-bicolor-con-gonna-a-ruota.jpg).

 

Per il trucco io rimango al mio solito mascara e matita sotto, Bibì invece decide di farsi fare una linea di eyeliner e mascara.

“Me la fai tu? Io non sono capace” mi passa il pennino e mi metto all'opera.

Cinque minuti dopo ho finito, adesso rimangono i capelli.

“Io li lascio giù” mi guardo allo specchio cercando di sistemare il ciuffo.

“No io no, i miei fanno schifo” sbuffa.

“Potresti fare la cipolla e lasciare dei boccoli ai lati” propongo e lei annuisce. Accendo la piastra e aspettando che si riscaldi, la faccio sedere su una sedia per tirargli su i capelli.

“Aia mi hai fatto male” si massaggia la parte della testa dolorante.

“Scusa” metto le ultime forcine in modo da non farlo disfare e passo ai boccoli.

In pochi minuti siamo pronte.

“Ma a che ora dobbiamo andare?” Bibì mi chiede mentre sistemiamo il casino sul letto.

“In realtà non lo so” mi fermo poggiando le mani sui fianchi “nessuno mi ha parlato di orario”.

Prendo il telefono e mando un messaggio a Liam, chiedendogli per che ora dobbiamo andare, poco tempo dopo mi risponde verso le 20.

Contemporaneamente ci giriamo verso l'orologio appeso sopra la porta, le 19:30.

Sistemiamo le ultime cose e usciamo di casa, non prima di ricevere le raccomandazioni da mio padre e i complimenti da mia madre.

In dieci minuti siamo già davanti alla villa.

“Pronta?” mi giro per guardarla, bella come sempre.

“Suona” mi dice decisa e io premo il campanello.

Da dentro si sente “Arrivo” e pochi secondi dopo Niall è davanti a noi.

“Wow! Quanta bellezza” ci guarda dalla testa ai piedi.

“Ciao Niall” sorrido.

“Entrate” si sposta di fianco e noi entriamo.

Mi guardo attorno, la casa è bellissima.

“Volete darmi le giacche?” me la tolgo e la porgo a Niall insieme a quella di Harry che mi aveva imprestato all'uscita, la stessa cosa fa Bibì.

“I ragazzi sono in cucina, arrivo subito” sparisce non so dove, non ricordavo fosse così grande.

Una volta tornato, entriamo tutti in cucina.

“Finalmentee!” Liam mi viene in contro e mi abbraccia “Ciao scimmietta”

“Ciao Liam” si allontana per guardarmi.

“Ma siete uno schianto” passa lo sguardo da me alla mia amica.

“Grazie” sento le guance andare a fuoco, Bibì neanche risponde.

“Loro sono Sophia, Perrie ed Eleonor” le indica “Ragazze, loro sono Arianna e Bibì, coloro che ci hanno trovato casa” ridiamo.

Saluto tutti e per ultimo Harry.

“Buona sera” mi dice con voce roca e profonda, mani in tasca e un grande sorriso che fa uscire le fossette.

“Ciao” sorrido intimidita.

Rimaniamo in cucina un altro po' per mangiare i vari piatti preparati dai ragazzi, poi una volta arrivati gli altri loro amici, ci spostiamo in soggiorno.

I ragazzi appena arrivati non sono molti, solo cinque e sono tutti simpatici.

Sono seduta sul divano con un bicchiere in mano di succo di frutta.

Mi guardo in torno. Bibì è in piedi davanti a me che chiacchiera con Niall, Liam parla con i suoi amici mentre abbraccia Sophia, Eleonor e Perrie parlano per conto loro vicino al giardino, Zayn e Louis, dovrebbero essere in cucina per preparare altra roba da mangiare.

“Eih” mi si avvicina Harry “Ti stai divertendo?”

“Certo” bevo un goccio di succo.

“Non sembra, tutta sola qui seduta” non so cosa dire, abbasso lo sguardo.

“Vieni con me” mi prende il bicchiere e mi fa alzare. Mano nella mano saliamo le scale fino ad arrivare al primo piano.

“Non guardare il casino, siamo un po' disordinati” apre la prima porta “Questa è la camera di liam” entro per guardarla meglio.

Le pareti sono azzurro chiaro, al centro c'è il grande letto e di fronte un armadio. Ci sono varie foto appese, insieme ai ragazzi e a Sophia. Mentre giro per la stanza inciampo in un borsone buttato a terra.

“Attenta!” Harry mi prende per il braccio.

“Grazie” mi tocco la gonna imbarazzata “è di Sophia?”

“Si, le ragazze rimangono qualche giorno” annuisco.

Usciamo dalla camera per visitare le altre.

La seconda e di Zayn.

Dentro color verde acceso, più o meno arredata come quella di Liam, ma qui le pareti sono ancora spoglie.

“Zayn è quello che se la prende con più comodo. Deve ancora finire di sistemarla”

“Si vede” vicino al letto infatti ci sono ancora degli scatoloni pieni.

Al lato sinistro troviamo la camera di Louis.

“Che colore è?” chiedo appena entro.

“Marrone chiaro. Fa schifo vero?” ride.

“Abbastanza” lo seguo.

“Glielo abbiamo detto tutti, anche Eleonor, ma lui continua a dire che è bellissimo”

“è più ordinata delle altre” mi guardo attorno.

“Si, Tommo forse è l'unico a tenerci all'ordine”

Mi fermo davanti a una foto. Raffigura Harry e Louis che si abbracciano, all'inizio della loro carriera.

“è molto affezionato a questa foto” si mette dietro di me a guardarla “Era prima che tutti il putiferio nascesse. Quando eravamo amici più che mai, quando abitavamo in affitto insieme, quando ci volevamo davvero bene. Poi le voci di una nostra presunta relazione ha rovinato tutto, facendoci allontanare, facendoci vivere da soli, e non permettendoci ci fare gesti dolci in pubblico”

“Mi dispiace” mi giro per guardarlo.

“Già, anche a noi”

“Non potreste ritornare come prima?”

“Non più. Ormai siamo abituati a stare lontani. Non possiamo neanche batterci il cinque nei concerti che ricominciano con questa storia”

“Deve essere terribile. Non riesco a capire per quale motivo noi fans dobbiamo farci questi problemi” inizio a camminare avanti e indietro nella stanza “anche se voi foste gay, che problema ci sarebbe?”
“A me lo chiedi? È da quattro anni che cerco una risposta” si tocca i capelli. Mi avvicino e lo prendo per mano per visitare l'ultima camera, lasciando questo discorso dietro la porta.

“Questa è la mia e di Niall, dobbiamo ancora tirare su il muro”

“Bella” la osservo attentamente.

“Perché questa ha due colori?”

“Io la volevo blu, il biondino grigia, quindi abbiamo fatto metà” si siede sul suo letto.

Mi fermo ad ogni foto appesa.

Niall con la sua famiglia, con suo fratello, con suo nipote, con tutti i ragazzi e vicino un'altra con tutta la band. Ne trovo una vicino al letto con i 5 Seconds of Summer, so che c'è una bellissima amicizia fra loro.

Harry invece ha appeso una con Gemma quando erano piccoli e come sono adesso, affianco una con sua mamma. Mi fermo a guardarla. È così bella Anne, sembra una ragazzina.

“Bella vero?” mi abbraccia da dietro e mi spavento un po', non aspettandomi un gesto del genere.

“Si” mi giro per guardarlo. I suoi occhi luccicano.

Mi stringe di più e io per stare più comoda allaccio le mie braccia al suo collo.

Nessuno dei due apre bocca, Harry continua a spostare lo sguardo dai miei occhi alla mia bocca, io invece sonno affogata nel suo colore verde smeraldo. È lui a fare il primo, avvicinandosi sempre di più fino ad azzerare lo spazio fra noi due.

Mi sta baciando.

Lo sto baciando.

Ci stiamo baciando.

 

 

 

 

HOLAAAAAAAA

Come state??

Finalmente il bacio tanto atteso è arrivato ** mi piace davvero tanto questo capitolo, mi sono divertita a scriverlo e spero che piaccia anche a voi :)

Voglio farvi sapere che io non sono Larry e non ho nessun pregiudizio nei confronti di chi lo è, ognuno può pensare quello che vuole, spero vi sia gradita la parte dove parlo di questo :)

Per me è molto importante questo capitolo e mi piacerebbe proprio sapere un vostro parere lasciandomi una recensione :)

Un bacio.

Arianna.

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


Leggete Spazio Autrice per favore, è abbastanza importante :)

Buona lettura.

 

Lentamente ci stacchiamo e guardandoci negli occhi sorridiamo.

“Penso sia ora di scendere” annuisco.

Mano nella mano usciamo dalla camera per andare in salotto, dove troviamo tutti intenti a mangiare e a parlare.

“Ma finalmente!” Niall si accorge della nostra presenza “che fine avevate fatto?”

“Le ho fatto vedere le camere” fa spallucce ed entra in cucina lasciandomi davanti le scale.

Alcuni mi guardano e io mi sento leggermente in imbarazzo, quindi mi avvicino a Bibì che sta scegliendo cosa mangiare.

“Questi sono buoni” si gira verso di me con un mini panino con una salsa dentro in mano.

Lo prendo e l'assaggio, buono.

“Vi state divertendo?” Liam si avvicina a noi come uomo di casa. Annuiamo contemporaneamente.

Rimaniamo a parlare un altro po' e dopo che gli amici dei ragazzi sono andati via, ci sediamo sul divano e per terra per giocare al gioco della bottiglia.

Alla mia sinistra c'è Bibì, a destra invece Eleonor e Louis, davanti a me si siedono Liam con Niall, Sophia su una sedia vicino al suo fidanzato ed Harry affianco a lei.

Zayn e Perrie non so dove siano, ma decidiamo di incominciare il gioco senza di loro.

“Senza baci, mi raccomando” Liam dice guardando Sophia, che sorride.

“Ma così non c'è divertimento!” si lamenta Louis che si becca uno schiaffo sul braccio dalla sua fidanzata.

Il primo a girare la bottiglia è Niall.

Si ferma davanti a Louis che esultando per essere uscito, dice subito di voler fare obbligo.

“Ok..” il biondino si mette a pensare “ti obbligo a bere due bicchieri di seguito di Vodka liscia”

“Che vuoi che sia” corre in cucina per prenderla e torna con due bicchieri pieni. In pochi secondi sono vuoti e tutti applaudiamo.

Louis gira la bottiglia che si ferma davanti a me.

“Obbligo o verità?” mi chiede.

Ci penso un po' su, poi scelgo verità.

“Moolto bene.. ti piace Harry?”

Sgrano gli occhi alle sue parole e senza pensarci mi giro verso Harry che già mi stava guardando.

“Non puoi chiederle una cosa così, su due piedi” si intromette Liam “formula la domanda in un altro modo”

“Okok.. ti piace qualcuno?” annuisco incapace di aprire bocca.

“Nome” mi guarda sorridendo.

“Una sola domanda Tommo” mi difende di nuovo Liam.

“Ma uffa!” sbuffa e mi passa la bottiglia, la faccio girare e si ferma a Niall.

“Obbligo obbligo” batte le mani felice.

Senza dire niente mi alzo e vado in cucina, apro il frigo e vedendo che c'è il checkup, sorrido.

Lo prendo, insieme a un succo di frutta e un bicchiere. Metto il tutto dentro e lo porto in soggiorno, dove tutti mi aspettano.

“Cos'è?” lo indica schifato.

“Tutto tuo” glielo passo.

Per finirla subito, lo ingoia in un secondo e strizza gli occhi per lo schifo che di sicuro farà.

“Cos'era?” mi chiede Harry.

“Checkup e succo di mela” rido.

“Mi vendicherò” mi guarda con sguardo di vendetta e la mia risata aumenta.

Niall rigira la bottiglia che questa volta si ferma su Sophia che sceglie verità.

Le viene chiesto se Liam è bravo a letto, e arrossendo risponde di si.

Adesso la bottiglia punta Harry.

“Non so cosa chiederti!” guarda il suo ragazzo, Niall e Louis in cerca di suggerimento. Quest'ultimo di scatto si alza dal divano e dice qualcosa nell'orecchio di Sophia che scoppia a ridere.

“Dai dai!” torna a sedersi e tutti la guardiamo aspettando che dica cosa Harry deve fare.

“Ok.. devi abbassarti i pantaloni” diventa rossa e tutti in coro facciamo “ooh”.

Harry si alza da terra e inizia a sbottonarsi la cintura e i bottoni, il tutto guardandomi. Per un po' reggo il suo sguardo, ma poi quando manca poco a rimanere in boxer, mi giro, facendo finta che una foto appesa al muro abbia attirato la mia attenzione. Pochi secondi dopo, Bibì mi da una leggera gomitata, segno che ha finito, quindi mi volto verso i miei nuovi amici.

 

Un ora dopo Louis ed Eleonor sono ubriachi fradici.

Ho perso il conto di quanti bicchieri di vodka, birra e vino hanno bevuto.

Anche Sophia è un po' brilla ma riesce ancora a ragionare. Mi avvicino verso l'attaccapanni per prendere la mia giacca e la mia borsa, Bibì mi segue.

“Ragazzi, noi andiamo” dico ai rimasti sobri.

“Aspetta vi accompagno” Harry si alza e Niall anche. In pochi minuti sono davanti alla porta che abbraccio Liam. Sophia mi guarda un po' male ma non importa.

“Ti devo raccontare una cosa domani” gli dico nell'orecchio e lui annuisce.

Mi stacco e prima di chiudere la porta, saluto con la mano Zayn, perrie e Sophia.

Bibì e Niall mettono il turbo e si allontanano da noi, forse per stare un po' da soli.. o forse per lasciare noi.

“Ti sei divertita?” Harry mi guarda.

“Si certo. La casa è davvero bellissima” sorrido.

“E tutto grazie a te” mi da una leggera spallata “e ti chiedo scusa per prima.. Louis non sa tenersi”

“Non importa, era un gioco”

“Quindi gli avresti risposto se Liam non si fosse intromesso?” sento una punta di curiosità nella sua voce.

“Si, può essere” lo guardo mentre camminiamo.

“E quale sarebbe stata la risposta?”.

Sto per aprire bocca quando Bibì mi chiama.

“Corri!” urla e io inizio a camminare più veloce.

“Guarda” mi indica.

Vicino al marciapiede c'è in piccolo gattino grigio arrotolato su se stesso forse per coprirsi dal freddo.

Niall si abbassa e lentamente lo prende in mano, è così carino.

“Dici che i miei me lo faranno tenere?” mi chiede e io alzo le spalle.

“Non lo so, devi chiedere”.

Arrivati fuori casa mia trovo la macchina della mamma di Bibì segno che sono arrivati per prenderla.

Suono al campanello e ad aprirmi viene mia mamma che fa entrare tutti.

Prima di parlare del micio presento a tutti Harry e Niall. Rimangono in disparte quando Bibì chiede ai suoi del gatto e al sentire che non possono tenerlo, Niall si intromette.

“Se nessuno può tenerlo, possiamo noi” si gira per avere conferma da Harry che annuisce.

“A noi non da fastidio e Bibì può venire tutte le volte che vuole per vederlo” si sorridono.

Per salutarci usciamo e rimaniamo davanti alla porta.

“Grazie per la bella serata” mi guardo le mani imbarazzata, ma Harry me le prende.

“Grazie a te, è stato davvero divertente” sorride e gli spuntano le fossette.

Si avvicina a me per lasciarmi un bacio all'angolo della bocca, poi corre verso Niall che ha già superato il cancello.

“Sono troppo felice!” Bibì mi abbraccia talmente forte da togliermi il respiro.

“Se vuoi che muoia, continua così” le dico in modo che si stacchi, e così fa.

“Devo raccontarti delle cose” mi guarda sorridendo.

“Siamo in due” ricambio il sorriso e mano nella mano rientriamo in casa.

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAA

Eccomi di nuovo qui per un nuovo capitoloo :)

è più corto rispetto all'ultimo che ho postato, ma state tranquille che i prossimi saranno lunghi :)

Vi chiedo soltanto di farvi sentire, perché non sapendo i vostri pareri, non so se la storia vi piace o se devo fare delle modifiche, quindi non siate timide e lasciatemi una recensione dicendomi cosa ne pensate! :)

Bacio.

Arianna.

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Capitolo 10
*** capitolo 10 ***


La domenica mattina arriva troppo presto e, come buona animatrice e allenatrice, mi sveglio per andare a messa.

Decido di indossare la prima cosa che mi capita, un jeans e una maglione verde acqua (http://www.polyvore.com/senza_titolo_11/set?id=137980905 ), lego i capelli in una coda alta e vado in cucina per fare colazione.

Come sempre mia sorella mi fa fare tardi, infatti arriviamo giusto in tempo per il primo canto.

In lontananza intravedo il mio ex fidanzato, che ogni 3X2 si gira verso la mia parte.

Quest'estate ho avuto una storia con un ragazzo dell'oratorio, si chiama David. Ci stavo bene, era dolce, tenero, divertente.. poi non so cosa è successo e un mese dopo mi ha lasciato con un messaggio.

Devo dire la verità? Ci sono rimasta malissimo. Sono una ragazza che si affeziona subito alla gente e non pensavo che sarebbe finita così in fretta.

Ho sofferto abbastanza ma con il passare del tempo l'ho dimenticato per lasciare posto nel mio cuore a chi davvero lo merita.. come Harry.

Tutta la notte ho pensato al nostro bacio. È stato lui a portarmi al piano di sopra per stare da solo con me, è stato lui ad avvicinarsi, ed è stato lui a fare il primo passo, ciò vuol dire che non gli sono del tutto indifferente.

Non mi accorgo che pensando a lui sul mio viso esce un sorriso a 32 denti, fino a quando la mia amica mi da una gomitata chiedendomi il motivo.

 

A fine messa decido di salutare i miei colleghi di pattinaggio e torno a casa.

Mi metto d'accordo che per le 15 vado a casa di Bibì, abbiamo molto da raccontarci.

Faccio un paio di compiti, mangio e mi sistemo per essere più decente.

 

Suono al suo portone e cinque minuti dopo esce la mia amica bella come sempre, con un jeans stretto e una maglia grigia (http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=137401354).

“Ci sono ci sono” scende velocemente le scale prima di fermarsi davanti a me e lasciarmi due baci sulle guance “Gelato?” annuisco sorridendo.

Ci incamminiamo alla prima gelateria mentre Bibì mi racconta.

“è stato così tenero! Dovevi vederlo. È stato insieme a me quasi tutta le sera e si preoccupava se avevo sete o se volevo mangiare qualcosa” si ferma per ordinare due coni alla nocciotella e cokies, poi prosegue “aveva una profumo buonissimo e mi ha abbracciato talmente tante volte che si è incollato al vestito”.

“Vedi? Che ti avevo detto? Era solo timido” le sorrido e lecco il mio mega gelato.

“Già.. mi piace davvero tanto.. tu invece che mi devi raccontare? Per un momento non ti ho più visto”.

“Harry mi ha portato al piano di sopra per vedere le camere..” non finisco la frase.

“Eeeh? Continua daii!”

“Eeeh ci siamo baciati” decido di non fare i giri di parole.

“Cosa?” rimane a bocca aperta.

“In camera sua.. mi ero fermata davanti una sua foto appesa al muro quando mi ha abbracciato da dietro.. mi sono girata e dopo una serie di sguardi, mi ha baciato” le spiego velocemente.

“Non ci credo.. e tu me lo dici così come se non fosse niente? ti rendi conto che ti ha baciato Harry Styles?” si alza dalla panchina quasi urlando.

“Si ma non lo deve sapere tutto il mondo” la prendo per il braccio e la rifaccio sedere.

“E come è stato?” mi sorride.

“Bellissimo. Le sue labbra erano così morbide” le immagini della sera precedente ritornano nella mia mente e per un momento mi perdo quello che mi dice la mia amica.

“Ari? Hai capito?” mi muove il braccio.

“Cosa? Scusa ma non ti stato ascoltando” mi giro per guardarla.

“L'ho notato.. comunque ti ho chiesto se ti ha detto qualcosa dopo il bacio” ci penso prima di rispondere.

“No.. siamo subito scesi.. però al ritorno aveva una punta di curiosità quando abbiamo parlato della domanda di Louis.. se mi piace Harry..”

“Questa è una grande cosa positiva” finisce il gelato e batte le mani come i bambini, rido.

“Già.. e se non avessi urlato il mio nome per quel micio, magari sarebbe successo qualcos'altro” incrocio le braccia sotto il seno.

“E cosa ci posso fare? Mi sono innamorata del micio”.

“Perché non andiamo a trovarlo?” propongo.

“Chi? Harry o il micio?” ride.

“Ma scema! Il micio.. ma se c'è anche Harry..”

“Così vedo Niall!” mi interrompe e mi fa alzare dalla panchina per andare alla fermata.

Con il telefono guardo l'orario del pullman e decidiamo di andare a piedi visto che è in ritardo.. così intanto smaltiamo quello che abbiamo mangiato.

Venti minuti dopo siamo davanti casa One Direction.

“Spera che ci siano” dico mentre suono il campanello.

Da dentro sento dei rumori, segno che qualcuno c'è.

Ad aprirci viene Louis che, si vede per fare in fretta, non indossa la maglia e ha i capelli scompigliati.

“Ragazze!” sorride.

“Ciao Tommo. Disturbiamo?”

“Ma va.. entrate pure” si sposta per farci passare e senza dire niente sparisce al piano di sopra, per poi tornare con una maglia bianca.

Dietro di lui scende anche Eleonor, con una camicia del suo fidanzato e i capelli arruffati.

“Oddio! Scusate, non volevamo interrompere niente” mi sento in imbarazzo, immagino di aver interrotto qualcosa.

“Ma state tranquille.. Come mai questa visita?” ci sorride.

“Volevamo sapere come sta il micio” dice bea.

“è sopra da qualche parte” ci comunica e inizio a salire le scale, seguita da Bibì, dopo aver lasciato un bacio sulla guancia di Eleonor.

“Io cerco a sinistra, tu a destra” annuisce e ci dividiamo.

La prima camera è quella di Louis ma decido di superarla, non volendo sapere com'è conciata.

Senza bussare entro in quella di Harry e Niall, dove trovo solo il primo seduto sul suo letto con una rivista in mano.

“Scusami.. io.. io pensavo non ci fosse nessuno e non ho bussato” sto per andarmene ma velocemente si alza per fermare la porta.

“No, non c'è problema. Rimani” mi fa la faccia da cucciolo e annuisco.

“Cosa leggi?” mi siedo vicino a lui.

“Varie cazzate che scrivono su di noi” lo svoglia ancora un po' poi lo posa.

“Tu invece chi cercavi?”

“Cosa cercavo” sorrido “il micio, siamo passate per sapere come sta”

“Benissimo, è nella camera di Liam”

“Allora Bibì lo troverà” sorride e gli spuntano le fossette.

“Direi di si” dice mentre lentamente si avvicina ma il rumore della porta aprirsi lo fa ritornare al suo posto.

“Scusate, ho interrotto qualcosa?” entra Niall e posa la giacca sul suo letto.

“No.. ciao Niall” la saluto con due baci sulla guancia.

“Sei venuta da sola?”

“No, Bibì è in giro” sorrido.

“Bene, vado a cercarla” sorride anche lui ed esce lasciandoci da soli.

“Sabato prossimo abbiamo una festa, ti va di accompagnarmi?” mi chiede su due piedi.

“Dici sul serio?” rimango a bocca aperta.

“Si.. Liam, Louis e Zayn portano Sophia, Eleonor e Perrie.. io e Niall non abbiamo nessuno e abbiamo pensato a voi”

“Non saprei cosa indossare..”

“Non è un problema. È una festa fra amici, qualunque cosa va bene. Quindi vieni?” mi chiede e annuisco.

“Grazie” si avvicina e mi lascia un bacio a fior di labbra, per poi uscire dalla stanza e lasciarmi da sola.

La mia mano sinistra finisce spontaneamente sulla mia bocca.

Per la seconda volta mi ha baciato.

Sorrido ed esco dalla camera per tornare la piano di sotto, da sola.

Chissà perché non mi aspetta così scendiamo insieme.. due volte di seguito che mi lascia in camera sua.

 

Aspetto che Bibì finisca la sua brioche rubata da qualche sportello della cucina salutiamo tutti e usciamo di casa.

“Noi andremo a quella festa” diciamo contemporaneamente e scoppiamo a ridere.

“Perfetto” aggiunge Bibì.

 

Il resto della serata lo passo a cazzeggiare su facebook e a guardare le foto degli One Direction, soffermandomi su quelle di Harry.

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAAAAAA

Come state bellissimi? :)

Il nuovo capitolo è arrivato e nei prossimi si parlerà di una festa.. cosa volete che capiti? Accetto le vostre idee :)

Fatemi sapere cosa ne pensate lasciandomi una recensioneee :)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


La Sveglia mi fa spaventare e saltare giù dal letto.

Maledicendo quell'aggeggio sul mio comodino mi vesto ed entro in bagno per lavarmi la faccia. Una volta finito entro in cucina e canticchiando una canzone dei 5 Seconds of Summer, mangio una brioche.

Lavo i denti, trucco veloce ed esco di casa.

L'aria fredda di prima mattina mi fa venire i brividi in tutto il corpo. Cerco di chiudermi il più possibile nel mio enorme giubbotto e, guardando le poche macchine circolare, mi incammino verso la fermata.

Ho sempre odiato prendere il pullman. Tutte le volte sono così pieni che bisogna spingere per passare, per non parlare delle varie volte che passa in ritardo. È dei vecchietti psicopatici che si mettono a parlare a vuoto? I migliori, anche se mi fanno un po' di pena.

Il pullman finalmente arriva e dopo sei fermate scendo.

Davanti al cancello trovo già Bibì ad aspettarmi.

“Buon giorno” mi avvicino a lei sbadigliando.

“Finalmente! Mi stavo chiedendo che fine avessi fatto” sbuffa.

“Colpa mia se i mezzi non passano?” ci incamminiamo verso l'ingresso. Dall'armadietto prendo i libri delle prime due ore, Filosofia e Matematica, poi ci incamminiamo verso la classe.

Saluto tutti i miei compagni e mi siedo al mio solito posto, vicino al muro. La mia compagna di banco si siede ed entra il professore.

Per tutta l'ora disegno cuori sul quaderno, non badando a quello che il prof sta spiegando. Non è da me non ascoltare la lezione, ma oggi la mia mente non ha proprio voglia di fare attenzione, solo di pensare ad Harry.

Sorrido pensando a quel ragazzo dai capelli ricci e morbidi, occhi verde smeraldo e due fossette irresistibili.

“Tutto ok?” mi chiede Kuz toccandomi il braccio destro, la guardo e annuisco.

Si sporge un po' per vedere cosa sto facendo e a vedere tutti questi cuori si mette a ridere.

“Qualcosa mi dice che devi raccontarmi qualcosa” la seguo mettendomi a ridere anche io, attirando l'attenzione del prof che ci chiede di fare silenzio.

Kuz è una nuova ragazza. Si è trasferita a Londra quest'anno e siamo diventate subito amiche. È davvero una bella persona, ride sempre e ha tutte le volte una battuta pronta.

Le due ore passano abbastanza in fretta e durante l'intervallo faccio il giro della scuola con Kuz per raccontarle.

“Non mi piacciono molto gli One Direction.. ma devo dire che Harry Styles è una gran figo” ride.

Non rispondo, non so cosa dire, perché ha ragione.

“Sei tutta rossa!” mi tocca una guancia.

“Daii!” mi copro la faccia imbarazzata.

“Ti piace tanto vero?” mi chiede tornando seria. Strano, non è da lei.

“Abbastanza” sorrido.

L'intervallo finisce, faccio il cambio dei libri nell'armadietto e torno in classe.

 

Il resto delle ore passano molto lentamente rispetto alle prime due e quando finalmente suona l'ultima campanella, in pochi secondi sono fuori scuola.

Il pullman arriva quasi subito e come tutte le volte, entro dentro dopo aver dato una serie di gomitate.

Mezz'ora dopo sono a casa. Mangio velocemente un piatto di pasta e mi metto a fare qualche compito, dopo preparo la borsa per andare in palestra.

Sarà la mia prima lezione. Non mi è mai piaciuto quel luogo umido e pieno di attrezzi, ma guardandomi allo specchio ho capito che non dimagrirò senza fare qualche sport.

Non ho ancora deciso cosa fare, deciderò sul momento quello che mi colpirà di più.

Da dentro l'armadio tiro fuori uno zaino, ci metto dentro una maglia di riserva e un asciugamano, metto due bottigliette d'acqua e il portafoglio, non penso serva altro per andare in palestra. Velocemente mi cambio e mi vesto più comoda (http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=137979233), lego i capelli in una coda alta ed esco di casa. La palestra non è molto vicina, quindi metto le cuffie per non annoiarmi. Un quarto d'ora dopo entro dentro e un odore di sudore invade le mie narici facendomi risalire il pranzo. Ma avvicino a una ragazza dietro lo sportello.

“Buon giorno, sono nuova e non sono molto pratica con queste cose” sorrido imbarazzata.

“è tutto molto semplice. Queste sono le chiavi del tuo armadietto per mettere i tuoi oggetti personali” mi passa un piccolo mazzetto con un il numero 14 “in questo piano trovi vari attrezzi, al piano di sotto la piscina e al piano di sopra la boxe con qualche altro attrezzo più facile” la ringrazio e mi avvio negli armadietti. Do un ultimo sguardo al telefono prima di posarlo dentro e chiudere.

Ho pensato bene a cosa fare e sono arrivata alla conclusione della boxe. Ho sempre avuto un debole per i guantoni. Velocemente salgo le due rampe di scale per raggiungere il primo piano. Mi blocco nel vedere in lontananza una figura maschile che conosco fin troppo bene. Sorrido pensando che si allena nella mia stessa palestra, anche se, qui vicino, c'è solo questa.

Lo vedo parlare con un uomo molto alto e robusto, poi rimane solo con dei guanti in mano. Decido di avvicinarmi.

“Anche tu qui?” salta dallo spavento e si gira verso di me.

“Arianna” sorride “io vengo quasi tutti i giorni. Tu invece sei nuova” annuisco.

“Si è la mia prima lezione”

“Cosa hai deciso di fare?” si interessa.

“Pensavo alla boxe..” gioco con le mie mani. Spero non pensi che ho scelto questo sport perché lo fa lui.

“Allora vieni, è di qua” si incammina e io lo seguo.

C'è una sala apposta dedicata solamente alla boxe, con al centro un ring, tutto attorno invece dei sacchi da prendere a botte e materassi.

“Gimmy!” Harry urla e l'uomo che poco prima parlava con lui si gira verso di noi.

“Dimmi tutto Styles”

“è nuova e ha scelto la boxe”

“Perfetto, vieni con me bambolina” mi fa segno di seguirlo ma Harry lo blocca.

“No, l'alleno io” dice serio.

“Sicuro? Sembra una ragazza tosta”

“Lascia fare a me” sorride e spuntano le fossette.

“Va bene, va bene, ma non venire da me quando avrai la faccia piena di sangue” ride e ci lascia soli.

Harry prende un paio di guanti per me e me li mette, poi mi porta nel sacco più lontano dal ring.

“Partiamo dalle basi”.

Si mette a fianco a me e mi fa vedere quale movimento devo fare senza farmi del male.

Io lo imito e al primo pugno il mio polso sinistro fa crac. Cerco di nascondere il piccolo dolore ma Harry se ne accorge.

“Ti sei fatta male, vero?” si avvicina a me.

“Si ma non è niente. Continuiamo” dico sicura.

Mi fa vedere altre mosse prima di andare dietro il sacco per tenermelo.

Inizio a dare calci e pugni velocemente, facendo attenzione a non farmi di nuovo male, fino a rimanere senza fiato. Decidiamo di fare cinque minuti di pausa prima di salire sul ring.

Harry senza dirmi niente sparisce e io mi avvicino al mio zaino per bere un po' d'acqua.

Mentre chiudo la bottiglietta delle grosse mani mi toccano i fianchi facendomi saltare.

“Soffri il solletico?” si ferma davanti a me.

“si!” sorrido.

Mi rinfilo i guantoni e salgo sul grosso ring. Harry mi fa vedere prima di tutto come schivare con l'aiuto di Gimmy, poi mi da dei consigli su come colpire l'avversario. Anche lui si infila i suoi guantoni e iniziamo.

Per vedere se ho capito inizia a tirare dei pugni verso di me e facilmente riesco a schivarli.

“Brava” si ferma un attimo per respirare.

“Sono stata attenta alla lezione” sorrido e riprendiamo. Questa volta sono io a partire.

“Mettici più forza” mi dice dopo aver visto che i primi erano “molli”.

“E che.. ho paura” mi fermo in mezzo al ring.

“Di cosa?” mi guarda nei occhi.

“Di farti male”

“Sei così tosta?” ridiamo “Stai tranquilla e mettici tutta la forza che hai, io li schifo” mi sorride per rassicurarmi.

I pugni successivi sono molto più potenti.

“Basta ti prego” mi fermo e dopo essermi tolta quei cosi pesanti che fanno sudare le mani, mi appoggio sulle ginocchia.

“Per essere la prima volta sei andata benissimo”

“Adesso che so come si fa, la prossima volta ti faccio fritto” dico ridendo.

“Chi vuoi fare fritto?” lentamente si avvicina e io inizio a correre per non essere presa. La stanza non è molto grossa quindi sono costretta a fare gli slalom tra i sacchi appesi e a girare intorno al ring.

Decido di salire sopra di esso. Dopo un lungo slancio per salire sul materasso le mie gambe cedono, venendo presa così da Harry.

“Ti sei fermata finalmente” si mette a cavalcioni su di me e inizia farmi il solletico su tutta la pancia.

“Ti prego smettila” cerco di dire tra una risata e l'altra e dopo un paio di minuti si ferma.

Non si sposta, rimane sopra di me a guardarmi negli occhi. Sulla fronte gli cadono dei ricci sudati e senza pensarci alzo una mano per spostarglieli e ammirare meglio il suo volto.

Mi appoggio sui gomiti e unisco dolcemente le mie labbra alle sue in un bacio timido.

“Scusami” gli dico dopo essermi staccata.

“No, non scusarti” risponde quasi in un sussurro mentre mi accarezza una guancia e io chiudo gli occhi beandomi del suo tocco. Questa volta è lui a baciarmi e io per stare più comoda mi sdraio sul materasso e infilo le mie mani tra i suoi capelli per avvicinarlo più a me, i suoi avambracci invece sono ai lati della mia testa per non pesarmi. Mi chiede l'accesso e subito glielo do, facendo così le nostre lingue iniziano a giocare e a rincorrersi esplorando l'uno la bocca dell'altro. Un bacio dolce e appassionale, penso il migliore che abbia mai ricevuto.

Rimaniamo senza fiato e siamo costretti a staccarci ma le mie mani rimangono dove erano, non volendo che si allontani da dove è adesso.

Mi sorride e lo faccio anche io.

“Eih piccioncini, devo chiudere, se dovete continuare andate negli spogliatoi” ci dice Gimmy e io divento rossa.

Non ci ho pensato che non eravamo soli nella stanza, è per quello che ha detto, lui è uno di quelli che ci ha visto.

“Dovremmo andare” Harry mi guarda.

“Nello spogliatoio?” sgrano gli occhi e lui ride.

“No, dicevo fuori dalla palestra.. ma se vuoi andare nello spogliatoio..” non finisce la frase e mi guarda malizioso.

“Nonono.. cioè devo andare a casa” ci alziamo e scendiamo dal ring.

“Vuoi che ti accompagni?” mi chiede dolcemente e io annuisco.

Entro nello spogliatoio per cambiare la maglia, prendo tutte le mie cose ed esco. Fuori trovo già Harry con in spalle la sua borsa, intento a scrivere qualcosa sul telefono.

“Ci sono” mi avvicino a lui e incominciamo a camminare.

Nel tragitto non parliamo molto.

“Come prima lezione è andata bene” rompe il ghiaccio.

“Direi di si” sorrido.

“Come mai hai scelto la boxe? Non ti immaginavo una ragazza che fa a botte”

“Infatti non lo sono” ridiamo “ma mi ha sempre affascinato come sport, non so perché. Eccoci arrivati” mi fermo davanti la porta e mi giro per guardarlo “Grazie”.

“Figurati, ci sentiamo” mi lascia un bacio sulla guancia e va via.

“Com'è andata?” mi chiede mia mamma appena entro.

“Ciao anche a te” poso lo zaino e tolgo il giubbotto “ è andata benissimo”.

Mi chiudo in bagno e dopo essermi spogliata entro in doccia.

Il getto dell'acqua è puntato verso il mio viso e chiudo gli occhi per rilassarmi. La mia mente viene immersa da pensieri come sempre e cerco di dare risposte a tutte le mie domande. Per quale motivo Harry mi ha baciato? Ci potrebbero essere mille motivi. Magari per divertirsi, sono sempre così impegnati, ha visto che sto al suo gioco e mi sta usando per divertirsi.. ma non penso sia il caso di Harry. Può anche essere che gli interessi veramente.. ma con tutte le belle ragazze che ci sono a Londra, per quale motivo proprio io? Harry è sempre stato il mio preferito nel gruppo, per i suoi occhi, per i suoi ricci, per le sue fossette e per la sua voce tremendamente sexy. Ho solo paura di innamorarmi e poi soffrire, perché si sa come vanno le coppie famose, la maggior parte fanno una brutta fine.

Anche da sotto l'acqua sento i pugni sulla porta quindi decido di uscire.

Indosso l'intimo e vado in camera per vestirmi; per stare più comoda metto il pigiama.

Mi sdraio sul letto e prendo il telefono, andando nella rubrica e fermandomi sulla L. Un paio di squilli e risponde.

“Scimmietta!” la sua voce è così allegra che mi fa sorridere.

“Ciao Liam”

“Tutto bene?”

“Certo.. devo raccontarti una cosa” mi mordo il labbro.

“Sono a tutto orecchie” sorrido, è sempre così disponibile per me.

“Prima sono andata in palestra e c'era Harry.. ci siamo baciati” dico quasi in sussurro.

“Di nuovo?”

“Si.. ma questo volta ha approfondito..”

“Okok non voglio i particolari” ridiamo “adesso sarà contento Harry”

“Perché?”

“Tu gli piaci. Dalla prima volta che ti ha visto all'ospedale parla sempre di te. Di quanto sei dolce, tenera, silenziosa” non so cosa dire, dalla mia bocca non esce nessun suono.

“Ari, ci sei?” mi chiede.

“Sisi”

“Che rimanga tra noi eh, sennò mi fa a pezzettini” ride ma questa volta io no.

“Certo certo”

“Lui ti piace?” mi chiede dopo aver sentito che sono diventata seria.

“Quando sto con voi ho le farfalle allo stomaco.. ma ancora di più quando sono sola con lui.. le mie gambe iniziano a tremare e il cuore batte più forte..” gli dico sinceramente.

“Direi che hai una bella cotta”

“Io non so cosa fare Liam.. So solo che non voglio soffrire”
“Vedi come procedono le cose e stai tranquilla che Harry quando ci tiene a una cosa, se ne prende cura”.

Detto questo lo ringrazio per tutto e attacco.

La fame mi è passata, salto la cena e finisco dritta nel mondo dei sogni.

 

 

 

 

HOLAAAAAAAAAA

eccoci con un nuovo capitoloo :)

Penso sia il migliore per adesso, mi è piaciuto tantissimo scriverlo :)

Cosa ne pensate voi?? fatemi sapere lasciando una recensione, ve lo chiedo per favore :)

è uscito il video nuovooo *--* io ne sono innamorata *--* è davvero una cosa stupendaa! Per non parlare di tutti i primi piani *-*

Ok.. adesso vado ahah

Baci.

Arianna.

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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


La settimana passa veramente in fretta, e senza accorgermene siamo già a venerdì. Non so per quale motivo passi così velocemente, forse perché quando si sta insieme alle persone che vuoi bene, tutto il resto non conta.

Il pomeriggio lo passo a cazzeggiare perché di fare i compiti non ho proprio voglia. Ci sono quelle giornate dove dico, tutto ma non la scuola. Sento proprio il bisogno di staccare alcune volte e ricordare a me stessa che sono nel periodo più bello della mia vita, l'adolescenza, e che ho una vita sociale, non posso passare tutta la mia vita sopra questi libri.

Mi ricordo di non aver parlato della festa di sabato sera a mia mamma quindi esco dalla mia camera per dirglielo.

“Mammina!” entro in cucina saltellando.

“Che succede?” mi guarda mentre pulisce le patate.

“Domani c'è una festa qui vicino.. e gli One Direction ci vanno”
“Dove vuoi arrivare?” si ferma.

“Hanno invitato anche me e Bibì”

“Non pensi di star passando troppo tempo con loro?”

“Perché dici questo?”

“Lo stanno facendo perché si sentono in colpa per averti messo sotto. Sono famosi”

“E questo cosa centra? Tu non li conosci..”

“Neanche tu” non mi lascia finire la frase.

“Io li sto conoscendo e sono dei semplici ragazzi. Perché la vostra mente si sofferma solo sulla parola famosi?” scandisco l'ultima parola.

“Perché quello sono. Ti faranno soffrire. Quando avranno capito che li hai perdonati, non avranno più nessun motivo di passare del tempo con te, sei cosciente di questo?”

“Per quale motivo mi stai dicendo questo? Non devo perdonarli proprio per niente. Non erano nemmeno loro alla guida, non hanno nessuna colpa. Non mi farai cambiare idea, io ci sto bene con loro e non mi vieterai di frequentarli. E sai cosa ti dico? Io domani ci vado” ritorno in camera mia senta sentire la risposta di mia madre e mi butto sul letto.

 

Qualcuno bussa alla porta facendomi svegliare, non mi sono accorta neanche di essermi addormentata.

“Avanti” dico con la voce impastata dal sonno.

“Scusa per prima” mia madre entra e si siede nel letto “So di averti ferito dicendoti quelle cose perché so quanto tu tieni ai ragazzi.. è che ho paura che da un momento all'altro vadano via lasciandoti da sola” mi accarezza la guancia.

“Puoi stare tranquilla per questo, non lo faranno.. per adesso.. non sarebbe da loro” sorrido per sdrammatizzare.

“Quindi vuoi andare alla festa?” mi chiede e io annuisco.

“Va bene”.

La sera ne parlo anche con mio padre che, dopo aver fatto il faccino dolce, mi da il permesso di andare.

 

Sabato mattina mi sveglio presto.

Senza fare troppo rumore entro in doccia e dopo alcuni minuti nel trovare la temperatura giusta, mi immergo sotto l'acqua tiepida.

Uso il bagno schiuma più profumato, come se questa sera si sentisse ancora l'odore. Dopo una decina di minuti esco e indosso l'intimo, poi dall'armadio prendo un jeans e un maglioncino (http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=137776139) e torno in bagno per asciugare i capelli. Metto la schiuma per renderli più ricci e uno spray per dare profumo e come sempre li lascio asciugare da soli. Con Bibì mi sono messa d'accordo che questa notte dormirò a casa sua quindi prendo una borsa in più per infilare il pigiama, spazzolino e tutto l'occorrente per passare una notte fuori casa.

Apro l'armadio per guardare che vestito potrei indossare questa sera, ma non trovo uno che vada bene. Prendo il telefono dalla scrivania ed entro nei messaggi.

 

Da: Arianna

a: Bibì

“Oggi centro, vero? Devo comprare un vestito :/”

 

Pochi minuti arriva una chiamata e come tutte le sante volte non guardo l'emittente.

“Pronto?”

“Sono io rimba!”

“Quindi andiamo?” arrivo subito al dunque.

“Si perché ne devo comprare uno anche io”

“Perfetto. Vengo da te per le 15, lascio la borsa per la notte e andiamo in centro”

“Va bene” non ho il tempo di salutarla che ha già attaccato.

 

Per fare più in fretta mi faccio accompagnare da mio padre e alle 15 precise suono al campanello e dopo aver aspettato quasi due minuti, si decide ad aprirmi.

“Ma finalmente” entro in casa per posare la borsa.

“Ero in bagno” si giustifica.

Saluto suo fratello e usciamo. Camminiamo spedite alla fermata per non perdere il pullman ma senza nessun risultato perché come sempre esso parte proprio sotto il nostro naso.

“Secondo me qualcuno ce la manda” Bibì dice mentre cerca di riprendere il fiato dopo la nostra corsa.

“Io, non ci credo. Sempre la stessa storia. Allora perché corriamo se lo perdiamo ugualmente?” bevo un goccio d'acqua dalla mia bottiglietta e la passo a Bibì.

“A me lo chiedi?”

Rimaniamo alla fermata quasi mezz'ora aspettando il prossimo pullman e una volta arrivato ci sediamo ai primi posti liberi.

“Io non mi alzo se arriva un anziano” Bibì mi fa segno di no con il dito e io rido. Poche fermate e scendiamo pronte per un lungo giro alla ricerca del vestito giusto.

Entriamo nel primo negozio che troviamo e dopo una passata veloce nei settori dei vestiti, usciamo non soddisfatte di quello che abbiamo visto.

Sto per entrare nel prossimo ma Bibì mi ferma.

“No quello no”
“Perché?”

“Costa troppo.. se poi troviamo quello che ci piace e non abbiamo abbastanza soldi ci rimaniamo male quindi non guardiamolo neanche”
“Va bene va bene” sbuffo e continuiamo a camminare.

Tra una chiacchierata e un negozio ci fermiamo in un bar a far merenda. Ci sediamo in un tavolino libero e ordiniamo due cappuccini e una brioche.

“Me ne dai un pezzo?” mi chiede Bibì.

“Non potevi comprartela?”

“Sono a dieta! Dai un pezzo piccolo” le lascio la parte finale dove non c'è la marmellata.

“No ma grazie eh! Mi hai lasciato la parte vuota”

“Lo faccio per te. Non eri a dieta?” le ricordo e lei sbuffa.

Istintivamente poso l'occhio nell'orologio appeso vicino a me e sgrano gli occhi nel vedere di come il tempo sia passato velocemente.

“Cazzo, sono già le 18. Dobbiamo trovare questi benedetti vestiti al più presto” mi alzo per andare a pagare e usciamo subito.

Bibì mi porta in una via che penso di non aver mai visto e di fretta e furia entriamo in un negozio.

“Che figata” dico subito nel vedere le prime maglie.

“Già.. ci sono un sacco di cose belle, mi comprerei tutto” si avvicina a una commessa per chiederle dove possiamo trovare dei vestiti e ci porta nella parte in fondo del negozio.

“Wow” rimango senza parole. Iniziamo la nostra ricerca e dopo averne presi un po' andiamo nei camerini.

Bibì si innamora del primo che prova, bianco con i fiori nelle sfumature del fuxia (http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=137979895).

“è bellissimo. È ti sta molto bene” le dico dopo averla obbligata a fare una giravolta.

“Lo amo” si guarda allo specchio.

“è quello giusto?” imito il programma di real time “cercasi abito da sposa

“Si” ride e torna dentro per cambiarsi.

“Adesso tocca a te” mi dice dopo essere uscita con il suo acquisto tra le mani.

Entro dentro e incomincio a spogliarmi, osservando bene i vestiti appesi davanti a me.

Incomincio con uno nero, corto davanti e lungo dietro. Bello ma non mi sta bene. Esco per farlo vedere a Bibì, che mi caccia subito dentro.

Provo il secondo, azzurro con un grande fiocco al lato sinistro. Non è male, mi piace, esco sorridendo per sapere il parere della mia migliore amica.

“Bocciato” mi dice tra un messaggio e l'altro.

“Ma è bello” il mio sorriso svanisce e mi guardo.

“Avanti il prossimo” mi spinge dentro e mi chiude la tendina. Rimane solo l'ultimo da provare, sopra nero e la gonna beige. Lo indosso subito e osservo la mia figura. È semplice ma allo stesso tempo particolare perché sotto il seno c'è un rombo che lascia vedere la pelle.

Esco lentamente avendo paura di cosa ne pensa Bibì e una volta avermi vista non dice nulla.

“Quindi?”

“è bellissimo!”

“Dici davvero o solo per farmene comprare uno visto che sono lenta?” ridiamo.

“Lo penso davvero. Ti sta benissimo”
“Quindi prendo questo” (http://www.polyvore.com/senza_titolo_25/set?id=140047600).

 

Venti minuti e siamo sul pullman per tornare a casa.

“Dobbiamo fare più veloce della luce, alle 21 vengono a prenderci e sono già le 19” Bibì annuisce.

Una volta arrivate ci chiudiamo in camera e prendiamo tutto l'occorrente.

Per il trucco rimaniamo molto semplici: io con il mio solito mascara e matita sotto, Bibì un ombretto perlato e mascara.

Per i capelli li lasciamo sciolti tutti e due ma Bibì si fa aggiustare delle ciocche ribelle.

Ci laviamo i denti prima di mettere il lucidalabbra, indossiamo i tacchi, prendiamo le borse e i giubbotti e siamo pronte.

Harry mi fa lo squillo, segno che sono arrivati e noi scendiamo per entrare nel fuoristrada.

“Buona sera bellezze” mi lascia un bacio dolce sulla guancia.

“Ciao” dico timida e mi giro verso Bibì che è abbracciata a Niall, le faccio l'occhiolino.

“Ciao Liam” gli tocco una spalla mentre guida “Ciao Sophia” mi risponde con un sorrido.

“Ciao scimmietta” durante il semaforo rosso si gira per guardarmi e io sorrido.

“Come mai siete sempre così splendide?” dice scherzando.

“Pensa a guidare va” rispondo e appoggio la testa sulla spalla di Harry.

Prende la mia mano destra e incomincia giocarci, intrecciandola con la sua. Sorrido a questo gesto e rimango a fissarle per quasi tutto il viaggio.

“Ma Zayn e Louis?” mi accorgo che non sono con noi.

“Sono nella macchina dietro con Perrie ed Eleonor” annuisco.

La macchina si ferma e io mi sporgo verso il finestrino per guardare fuori,

“Pensavo fosse in un locale”

“No. È la casa di Mattew, uno dei ragazzi che avete conosciuto all'inaugurazione della casa” mi informa Niall.

Liam riesce a trovare un posto e dopo aver parcheggiato camminiamo verso la casa. Mi metto a braccetto con Harry in modo da non scivolare con i tacchi e una volta arrivati davanti la porta ci fermiamo.

“Pronti?” dice Liam che prende per mano Sophia. Tutti quanti annuiamo e Louis suona il campanello.

Che inizi la serata.

 

 

 

 

HOLAAAAAAAAAA

Come state?? avete visto il nuovo video? *--* qualcosa di spettacolare, lo amo! *-* Voi invece cosa ne pensate?? :)

Passando al capitolo, è abbastanza tranquillo :) nel prossimo si parlerà della festa e ci saranno molte scene interessanti, non aggiungo nient'altro e vi lascio con la curiosità ahah :)

Fatemi sapere cosa ne pensate lasciandomi una recensione, anche voi lettrici silenziose, fatevi sentireee! <3

Baci.

Arianna.

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


Leggete lo spazio autrice per favore, è importante.

Buona lettura.

 

La porta è socchiusa, nessuno avrebbe sentito il campanello suonare, quindi entriamo subito.

Puzza di alcool invade le mie narici e storgo il naso mentre seguo i ragazzi.

C'è davvero un casino di gente, tanto da non riuscire quasi a superare il corridoio per raggiungere la cucina. Sul bancone ci sono tantissime bottiglie, la maggior parte già vuote.

“Non pensavo fosse così la festa” dice Liam sistemandosi la camicia.

“Ormai siamo qui, divertiamoci” Louis prende la mano di Eleonor e si buttano in mezzo alla mischia nel salotto a ballare.

In cucina entra Mattew, il proprietario, che nel vederci si avvicina subito per salutarci.

“Pensavo non veniste” beve del liquido giallo chiaro.

“Come mai tutta questa gente?” chiede Niall.

“Si è sparsa troppo la voce. La maggior parte non la conosco neanche” sgrano gli occhi nel sentire queste parole. Io non riuscirei a tenere tutta queste gente a casa mia, soprattutto se non so chi sono.

“Ma queste belle ragazze?” sposta lo sguardo da me a Bibì.

“Le conosci già. C'erano all'inaugurazione della casa” ricorda Zayn.

“Strano.. non mi dimenticherei di due bellezze” si passa la lingua sulle labbra. Sento una presa sulla vita e abbasso leggermente lo sguardo per rendermi conto che Harry mi ha circondato con il suo braccio, avvicinandomi più a lui.

Anche Mattew se ne accorge e con una scusa ci lascia.

“Cosa vuoi fare?” mi chiede Harry.

“Prima di tutto bere” prendo una bottiglia con scritto acqua minerale ma lui me la toglie dalle mani.

“Meglio dal rubinetto” si avvicina ad esso con un bicchiere e me lo riempie.

“Grazie” lo bevo tutto d'un sorso.

“Vado a salutare delle persone, vuoi venire con me?” faccio no con la testa.

“Rimango qui”
“Ok, fai attenzione” mi lascia un bacio sulla fronte ed esce dalla cucina.

Mi avvicino a Bibì e a Niall che stanno parlando di ricette.

“Possibile parliate sempre di cibo?” mi intrometto e ridono.

“Dovete assaggiare la mia specialità” si vanta di essere un ottimo cuoco.

Anche Niall ci lascia, con la scusa di dover andare urgentemente in bagno.

“Andiamo a fare un giro? Non voglio rimanere tutta la sera in una cucina” la prendo sottobraccio e ci avviciniamo al salotto.

La musica è a tutto volume e tutti ballano scatenati.

Adesso c'è un misto tra alcool e sudore, ancora peggio i prima.

In lontananza intravedo Louis con Eleonor e sorrido nel vederli che si baciano appassionatamente.

Mi è sempre piaciuta la loro storia, sono molto teneri e uniti, stanno bene insieme. Molte persone lasciano dei commenti davvero cattivi a Eleonor riguardo la sua storia con Tommo. Dovrebbero conoscerla. Solo allora capirebbero che è una ragazza bellissima e dolcissima e non si merita tutte le cose brutte che le fans le dicono.

Rimaniamo a ballare qualche canzone.

Ballare.

Una parola molto grossa per me. Non sono molto brava e Bibì cerca di aiutarmi facendomi vedere qualche mossa, ma finiamo solo per attirare l'attenzione della gente attorno a noi che ci guarda male.

“Per me basta figure di merda” dico spostandomi dal salotto.

“C'è bisogno di esercizio” ridiamo “Io esco fuori a prendere una boccata d'aria, vieni?”

“No, devo andare in bagno”.

 

Prov. Bibì

Dando una spinta qua e la arrivo all'uscita della mega casa.

Alla mia destra noto una dondolo quindi mi avvicino per sedermi ma, nel vedere che è molto sporco, mi allontano storcendo il naso.

La casa è circondata da un muretto abbastanza basso.

Con un piccolo salto mi ci siedo sopra e respiro profondamente. Dentro non c'è più ossigeno, solo aria contaminata da fumo e alcool.

“Che ci fai da sola?” la voce di Niall mi spaventa e mi giro verso di lui.

“Avevo bisogno di una boccata d'aria” gli dico e si siede affianco a me.

“C'è troppa puzza li dentro” indica la porta con la testa “Ti stai divertendo almeno?”

“Certo, mi sono fatta qualche ballo con Arianna.. e devo dire che ci siamo fatte delle figuracce” ridiamo.

“Che avete combinato?” si tocca i capelli.

“Io niente. È Arianna che non sa ballare e si muove come una foca”

Niall scoppia a ridere.

Quella risata che ho sempre sentito attraverso un computer adesso la sto sentendo dal vivo.. e devo dire che è del tutto diversa.. più bella e cristallina.

“Me la sono persa questa” cerca di smettere di ridere ma con scarsi risultati.

“Tu sai ballare?” gli chiedo e finalmente torna serio.

“All'inizio no.. ma dopo X Factor abbiamo avuto un corso per imparare a muoverci decentemente sul palco.. quindi adesso posso definirmi ballerino professionista” si vanta.

“Oh si certo, immagino” rido ricordandomi di tutti i video che mi sono guardata su Youtube.

“Perché ridi?”

“Niente niente”

“No dai dimmelo” mi tocca un fianco facendomi saltare.

“Mi sono ricordata di tutte le ore che ho passato davanti al computer con le lacrime agli occhi dalle risate vedendovi ballare e fare tutte quelle mosse strane”

“Oh.. vuoi dire queste?” scende dal muretto e inizia a fare certi movimenti e io non riesco a trattenermi, scoppiando così a ridere.

“Basta ti prego! Non respiro più”

“Ok ok” ritorna vicino a me.

Tra di noi si forma il silenzio. Guardo in basso verso i miei piedi che si dondolano, quando sento una mano si Niall toccarmi i capelli, quindi mi giro verso di lui per guardarlo.

“Avevi una cosa tra i capelli”

“Grazie” gli sorrido.

Mi prende con entrambe le mani il viso e posa dolcemente le sue labbra sulle mie.

Un gesto fin troppo veloce per rendermi conto che sono appena stata baciata da Niall.

“è da tanto che volevo farlo” mi guarda negli occhi.

“E perché hai aspettato tutti questi giorni?” chiedo sorridendo.

“Sinceramente non lo so.. forse per trovare il momento giusto.. entriamo?” annuisco.

Mi aiuta a scendere dal muretto e mano nella mano entriamo in casa.

 

Prov. Arianna

Lentamente inizio a salire le scale e apro le prime porte cercando quella giusta. Davanti all'ultima c'è una lunga fila.

“Per il bagno?” chiedo all'ultimo che annuisce.

Mi metto in fondo e aspetto il mio turno.

Il dolore ai piedi inizia a farsi sentire e sposto il mio peso da una gamba all'altra guardandomi intorno.

La casa, per quello che riesco a vedere, è molto carina. Quadri appesi, mobiletti qua e la con sopra diverse bomboniere, tenuta bene.

Dei suoni provengono dalle porte vicino a me e sgrano gli occhi nel riconoscere che sono ansimi. Nessuno sembra accorgersene ma so che li sentono anche loro, perché anche se c'è casino e la musica alta, sono abbastanza forti da percepirli perfettamente.

Faccio finta di niente e guardo il soffitto, chiedendomi quanto tempo devo aspettare prima di andare in bagno.

Da una porta vicino a me escono Zayn e Perrie.

Arrossisco pensando che quegli ansimi possono averli fatti loro.

Mentre passano mi sorridono e Perrie mi tocca il braccio, prima di sparire tra la folla.

Lentamente la fila diminuisce e mi sporgo un po' per contare le persone davanti a me.

“Ho bisogno del bagno! Una persona si sente male!” dalle scale una ragazza urla mentre sostiene un ragazzo.

Dai capelli riconosco che è Harry e corro verso di loro.

“Harry tutto ok?”

“Si, mi gira solo la testa” si porta una mano alla fronte.

Mi avvicino alla porta del bagno e busso abbastanza forte da far uscire la ragazza che era dentro.

“Neanche in bagno si può stare tranquilli” sbuffa e va via.

Entro dentro seguita dalla ragazza che sostiene Harry.

“Me ne occupo io, grazie” sorrido dopo che lo ha fatto appoggiare alla vasca da bagno.

La ragazza guarda Harry che annuisce, segno che può andare.

Rimaniamo soli e io mi siedo sul bordo della vasca vicino a lui.

“Che hai combinato?”

“Niente.. ho avuto un giramento di testa, ma adesso sto meglio” mi sorride e io gli sposto i riccioli dalla fronte.

“Te l'ho già detto che sei bellissima?”

“Mmh.. si” ridiamo “mi lavo le mani e usciamo” mi alzo e mi avvicino al lavandino. Le sciacquo velocemente le asciugo. Mi giro verso Harry e me lo trovo a pochi centimetri da me. Con le sue grosse mani mi avvicina di più a lui e io circondo il suo collo. Ci guardiamo per qualche minuto poi mi lascia un bacio sull'angolo della bocca, facendomi così uscire un verso di lamento. Pare se ne sia accorto perché spunta un sorriso sul suo viso.

“Cosa pensi di fare?” mi chiede quando vede che lentamente mi avvicino a lui.

“Io ho un idea” gli soffio sulle labbra e annullo la distanza tra noi due. Non so da dove abbia questo coraggio, ma sono davvero fiera di me di aver fatto questo grande passo.

Mentre le nostre lingue si inseguono e giocano, Harry mi fa camminare all'indietro fino ad arrivare alla mensola della finestra. Mi tira su e mi fa sedere facendomi aprire le gambe per mettersi in mezzo, io gli circondo la vita.

Le farfalle iniziano a volare dentro il mio stomaco e le mie gambe tremano. Di questo Harry se ne accorge perché appoggia una sua grande mano sulla mia gamba destra massaggiandola, in modo da farmi rilassare.. e ci riesce.

Rimango senza fiato e sono costretta a staccarmi da quelle labbra che sono come le ciliege, una volta che inizi ne vuoi sempre di più.

“Adesso sei mia.. lo sai questo?” mi dice lentamente e con voce sexy dopo aver appoggiato la sua fronte alla mia.

“Correrò questo rischio” sorrido.

Sentiamo alla porta bussare e successivamente una ragazza urlare che ha bisogno del bagno, quindi gli lascio un bacio veloce e scendo dalla mensola dirigendomi verso l'uscita mano nella mano.

“Aspetta, devo fare pipì” mi mordo il labbro inferiore.

“Non ti guardo” chiude gli occhi e io corro al gabinetto.

Pochi secondi, mi rilavo le mani e apro la porta.

Scendiamo velocemente le scale ed entriamo in cucina, dove troviamo Niall, Bibì, Liam e Sophia.

“Come sta andando?” ci chiede Liam.

“Speravo in una festa divertente” dice Harry con tono triste.

“Potremmo andare a casa nostra e concludere la nostra festa li” propone Niall e noi annuiamo.

“Vado a cercare Louis e Zayn” Liam ci lascia.

In pochi minuti siamo tutti fuori casa diretti verso le nostre macchine.

Il tragitto è silenzioso con sottofondo la radio e dura più o meno un quarto d'ora. Nel frattempo ha iniziato a piovere e io mi incanto nel guardare le goccioline scendere lungo il finestrino.

“Tutto ok?” mi chiede Harry sottovoce e io annuisco stringendomi più a lui.

Liam ferma la macchina davanti alla porta per non farci bagnare e una volta scesi va a parcheggiare.

“Che ne dite di una cioccolata calda?” propongo e tutti mi guardano sorridenti.

“Le bustine sono nel primo sportello a sinistra” mi dice Niall mentre si siede sul divano e accende la TV.

Entro in cucina, prendo le bustine e una pentola, il latte e mi metto all'opera.

Prima di fare qualche danno leggo le istruzione nel retro della busta, quando sento cingermi i fianchi.

“Che fai?” appoggia il suo mento sulla spalla.

“Guardo come si prepara”

“Ti insegno io” mi prende la bustina dalle mani e l'appoggia sul piano.

“Prima bisogna scaldare il latte” prende il contenitore e lo svuota nella pentola, poi la mette sul fuoco.

“Quando è abbastanza caldo, metti le bustine” si gira verso di me e, appoggiandosi al piano, mi fa avvicinare a lui.

“Grazie per la lezione professore, adesso anche io so preparare la cioccolata” sorrido.

“Non sei felice di avere un professore così attraente? Voglio dire, non tutti possono permetterselo” si vanta.

“Oh si, mi sento molto onorata” ridiamo “Sta bollendo” indico il latte ed Harry si gira per mettere le bustine.

Dal posa posate prende un mestolo e inizia a girare in modo da far sciogliere tutti i granuli.

“Pronta” si gira con della cioccolata sopra il mestolo “Assaggia”.

“Buona” passo la lingua sulle labbra in modo da pulirmele.

“Adesso voglio una ricompensa” sorride e io gli lascio un bacio sulla guancia.

“E questo cos'era?”

“La tua ricompensa” sorrido.

“Non credo proprio” si butta sulle mi labbra, succhiandole e assaporandole.

“Noi vogliamo la cioccolata!” Niall urla dal salotto e ci stacchiamo.

“Arriviamo!” urlo a mia volta e, dopo avergli lasciato un bacio a stampo, prendo i bicchieri mentre Harry, senza bruciarsi, prende la pentola.

Portiamo il tutto in salotto e dopo aver servito tutti, ci sediamo sul divano a gustarcela.

 

 

 

HOLAAAAAAAAAA

Eccomi con un nuovo capitolooo :) A per mio è molto dolce. Oltre alla coppia Arianna-Harry si sta formando anche Bibì-Niall.

Cosa ne pensate? :)

Vi chiedo scusa per questo piccolo ritardo ma non ho più capitoli pronti quindi ci metterò più tempo ad aggiornare :(

Le recensioni non crescono.. se c'è qualcosa che non vi piace della storia ditemelo così cerco di migliorare.. mi piace tanto questa storia e vorrei che piacesse anche a voi :)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 14
*** capitolo 14 ***


Harry e Niall ci accompagnano a casa quasi alle due di notte.

Il biondino e Bibì scendono subito per poi fermarsi davanti al portone per parlare, io e il riccio rimaniamo in macchina.

“Grazie” gli sorrido.

“Mi dai la buonanotte?” mi sporgo verso di lui ma senza dargli il bacio. Anche Harry si avvicina e rimaniamo a guardarci negli occhi, poi lui annulla la distanza. Mi mette una mano dietro al collo per tenermi più vicina e io una mano sul suo petto. Un bacio a stampo ma comunque dolce.

“Buona notte” scendo dalla macchina e corro a ripararmi dalla pioggia.

Niall e Bibì si salutano con un bacio veloce e insieme entriamo in ascensore.

“Qualcosa mi dice che anche questa sera abbiamo da raccontarci” dico mentre mi giro dando la schiena alla porta dell'ascensore.

Ho sempre avuto paura, soprattutto di questo perché le porte si aprono prima di fermarsi.

Arrivati al nostro piano usciamo e facendo molta attenzione a non far rumore entriamo in casa per poi correre in camera di Bibì.

Lentamente e in silenzio ci spogliamo e andiamo in bagno per struccarci e lavarci, poi torniamo in camera.

Tutte e due ci sediamo sul suo letto, poi finalmente Bibì parla.

“Su, chi incomincia per prima?”

“Tu” sorrido.

“Bene.. mentre tu cercavi il bagno sono uscita fuori per prendere una boccata d'aria.. Niall mi ha raggiunto e dopo aver parlato un po' ci siamo baciati”

“Seria?” dico con un tono di voce più alto e la mia amica subito mi sgrida.

“A bassa voce.. comunque si.. però è durato pochissimo, quasi non mi sono accorta che lo stavo baciando..” gioca con le sue mani.

“Eih.. è un grande passo. Fino a pochi giorni fa ti lamentavi che neanche ti guardava e adesso?”

“Si hai ragione.. adesso tocca a te” mi sorride e io prendo un grande sospiro prima di parlare.

“Mentre aspettavo il mio turno per andare in bagno è arrivata una ragazza che sosteneva un ragazzo. Ho subito riconosciuto che fosse Harry e gli sono andata incontro. Siamo entrati in bagno e sono rimasta sola con lui.. ci siamo baciati”

“Il bagno.. ottimo posto per baciarvi” mi prende in giro e cerco di trattenermi nel non scoppiare a ridere, ma non ci riesco.

“Sssh” mi fa segno con il dito e cerco di ricompormi per poi continuare a parlare.

“Mi ha detto una cosa tenerissima..” mi fermo per ricordare esattamente le parole.

“Cosa?”

Adesso sei mia

“Oooooh” annuisco “e tu?”

“Gli ho risposto che correrò il rischio”

“Brava, sono fiera di te” ci abbracciamo.

“Ah, poi ci siamo baciati anche mentre preparavamo la cioccolata”

“Ecco perché non arrivavate più” ridiamo di nuovo e questa volta si apre la porta con subito dietro la madre di Bibì che ci dice di andare a letto.

Ci diamo la buonanotte e mi infilo sotto le coperte.

Il telefono da sotto il cuscino vibra. Lo prendo e per fare meno luce, mi metto sotto il lenzuolo per vedere chi è.

 

Da: Harry

A: Arianna

“Buona notte piccola, a domani xx”

 

Sorrido nel leggere il messaggio e prima di rispondere lo leggo più volte.

 

Da: Arianna

A: Harry

“Notte piccolo xx”

 

La mattina ci svegliamo molto tardi.

Apro gli occhi e mi giro verso l'orologio, le 11:20.

Lentamente mi alzo e mi giro verso la mia migliore amica che dorme beatamente.

Facendo silenzio mi avvicino al suo letto e dopo aver contato fino a tre mi butto sopra di lei facendola svegliare.

Dallo spavento inizia a urlare e io la seguo, finendo poi per ridere come pazze.

“Preparati alla vendetta più cattiva” mi guarda con fare assassino e io mi butto addosso a lei abbracciandola forte.

“Non ne saresti capace, mi vuoi troppo bene”

“Si hai ragione” mi lascia un bacio sulla guancia e scendiamo dal letto per andare a fare colazione.

Prima di pranzo il padre di Bibì mi accompagna a casa. Mi infilo subito in doccia, poi mi siedo a tavola per mangiare.

“Com'è andata la festa ieri?” mi chiede mia mamma mentre riempie i piatti.

“Bene.. ma siccome ci annoiavamo siamo andati a casa dei ragazzi e siamo rimasti un po' li”

“Avete fatto tardi?” mi chiede mio padre.

“Nono” riempio la bocca di pasta.

 

Il resto della domenica lo passo a casa a fare compiti e a studiare filosofia.

Poco prima delle 19 mi vibra il cellulare. Mi sporgo verso la pila di libri per prenderlo e leggo il messaggio.

 

Da: Liam

A: Arianna

“Scimmiettaa!”.

 

È sempre così tenero Liam che non mi sembra il caso di rispondergli con un messaggio, quindi lo chiamo.

“Liamm!” urlo quando risponde.

“Come stai?” mi chiede.

“Benissimo, tu?” sorrido anche se lui non può vedermi.

“Bene dai. Come mai così felice?”

“Ieri sera è successa una cosuccia ma non voglio raccontartela per telefono. Ci possiamo vedere adesso?” propongo.

“Si va bene. Sono da te tra cinque minuti” attacco e cambio la maglia, infilo le scarpe e avverto i miei genitori che sto per andare a fare una passeggiata con un mio amico e che tornerò per cena.

Quando esco trovo già Liam bello come sempre davanti al cancello.

Gli salto quasi addosso e gli lascio un lungo bacio sulla guancia prima di prenderlo sotto braccio e incominciare a camminare.

“Su, racconta che sono curioso” mi dice e io inizio a raccontare tutto.

Dalla macchina dove ha incrociato le nostre mani, il bagno dove ci siamo baciati, la sua frase tenerissima, il secondo bacio mentre preparavamo la cioccolata, fino alla dolce buonanotte.

“Quanta tenerezza” dice dopo aver ascoltato tutto.

“Che ne pensi?” gli chiedo timida.

“Che siete cotti tutti e due” ridiamo “Dico davvero. Quando parli di Harry hai una luce diversa, i tuoi occhi brillano. La stessa cosa vale per Harry quando parla di te. Dovresti vedere quanto è geloso quando uno di noi ti nomina”

“Davvero?” sul mio viso spunta un sorriso da 32 denti e Liam annuisce.

“Quindi state insieme?”

“Non lo so.. nessuno ha parlato di relazione.. io comunque non voglio correre troppo..” giocherello con le mie mani.

“Brava, fai bene. Per qualunque cosa conta su di me” mi dice e io lo abbraccio.

“Grazie Liam” sussurro al suo orecchio.

 

Passo la serata in camera mia. Entro nella sua chat su whatsapp ogni due minuti per vedere il suo ultimo accesso. Quando leggo online mi fermo e spero che si trasformi in “sto scrivendo” ma non succede.

Ho una voglia matta di scrivergli ma ho promesso a Bibì che aspetterò mi scriva lui perché secondo lei devo farmi desiderare.

Cerco di distrarmi leggendo un libro ma invano. La mia mente ritorna costantemente a lui e non c'è nulla che possa fare per evitarlo.

Verso le 23 spengo la luce e mi infilo sotto le coperte. Mentre sto per addormentarmi sento bussare alla finestra, facendomi prendere un colpo. Lentamente scivolo giù dal letto e prendo una lampada per difendermi. Sposto la tenda e dietro il vetro trovo Harry con in testa un cappellino buffo. Un sospiro di sollievo esce dalla mia labbra, e dopo aver appoggiato la mia arma sulla scrivania, apro la finestra per farlo entrare.

“Che ci fai qui?” gli chiedo a bassa voce.

“Volevo vederti” non mi da il tempo di rispondere che le sue labbra sono sulle mie. Mi fa camminare all'indietro fino ad arrivare sul mio letto per poi caderci sopra.

Si stende su di me e io gli circondo il collo con le braccia mentre il nostro bacio di approfondisce sempre di più.

Rimaniamo senza fiato, quindi siamo costretti a staccarci.

Sorridiamo.

Quei sorrisi sinceri che ti spuntano quando stai con la persona giusta che ti rende felice.

“Perché non mi hai scritto oggi?” gli chiedo timida.

“Potrei farti la stessa domanda” mi risponde.

Il suo respiro sul mio collo mi fa venire i brividi per tutta la schiena.

“Aspettavo mi scrivessi tu” mentre lo dico mi sento una stupida, non ha senso.

“Non pensare di essere una stupida” dice come se mi avesse letto nella mente.. o forse è capace veramente.

Rimane qualche secondo in silenzio, poi continua “non lo sei, ok?” mi accarezza una guancia “domani allora ti scrivo” sorridiamo di nuovo.

Alla porta bussano e dallo spavento mi alzo di scatto, sbattendo la testa contro quella di Harry che mugola qualcosa dal dolore, ma che non riesco a capire.

Bussano di nuovo e prima di rispondere faccio nascondere il riccio sotto il letto.

“Non ci entro” mi dice sotto voce indicando le sue gambe fuori e io gli faccio segno di fare silenzio.

La porta si apre ed entra mia madre.

“Ho bussato due volte” si avvicina.

“Scusa, mi stavo addormentando e non ho sentito” fingo uno sbadiglio.

“Ok, buona notte” mi lascia un bacio sulla fronte, ma prima di andare via si accorge della finestra aperta.

“Hai caldo?” mi chiede indicandola.

“Prima si” inizia ad avvicinarsi per chiuderla ma la fermo abbastanza prima da non notare le gambe di Harry uscire da sotto il letto.

“Vai tranquilla mamma, la chiudo io dopo” dico e lei esce chiudendo dietro di se la porta.

Due secondi dopo Harry è già sopra il letto.

“Cazzo mi hai fatto malissimo” si massaggia la fronte.

“Eih, mi sono fatta male anche io” mi tocco la parte che pulsa “ci stava per beccare” dico a bassa voce e lui ride.

“Non ridere, come minimo non mi farebbero uscire per un anno” sbuffo e abbasso lo sguardo. Con la sua grande mano mi prende il viso e me lo gira verso di lui.

“Non ti hanno beccata, rilassati” mi dice e io annuisco “vuoi che vada via?” mi chiede.

“No” rispondo subito “rimani ancora un po” annuisce e si sdraia affianco a me sul letto.

 

Siamo sdraiati su un fianco un davanti all'altro. La mia testa è appoggiata al suo petto.

Sentire il suo battito regolare del cuore mi fa rilassare.

Alzo la testa in su per guardarlo. Ha li occhi chiusi e le labbra appena aperte. Con una piccola spinta mi allungo per lasciargli un piccolo bacio.

“Forse è meglio se vai, sennò ci addormentiamo” gli dico e lui mugola qualcosa di incomprensibile e mi stringe più contro di lui. Dolcemente gli lascio dei baci sul petto, mentre le mie mani si intrufolano sotto la sua maglietta per toccargli la pelle.

Non chiedetemi come, una ragazza timida, abbia trovato tutto questo coraggio, perché non lo so nemmeno io.

Dal petto passo al collo fino ad arrivare alle labbra.

Mi prende dai fianchi e mi fa stendere sopra di lui mentre io affondo le mie mani tra i suoi ricci.

“Che ore sono?” mi chiede dopo esserci staccati.

Mi sporgo un po' per leggere l'orologio appeso alla parete.

“Quasi le 2 di notte” dico sorridendo.

“Penso sia ora che vada” ci alziamo dal letto e ci avviciniamo alla finestra “Buona notte piccola” mi lascia un bacio a stampo e salta fuori, per poi incamminarsi verso l'oratorio.

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAAA

Come state bella gente?? :)

Ecco il capitolo, sono riuscita ad aggiornare presto :) cosa ne pensate? A per mio è molto dolce sia la parte con Bibì, sia Harry che si intrufola in casa :)

Fatemi sapere cosa ne pensate :)

Vi comunico che non so se riuscirò ad aggiornare nei prossimi giorni, causa varie feste :( cercherò di fare il possibile ma non prometto niente :)

Baci.

Arianna. 

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Capitolo 15
*** capitolo 16 ***


Sabato mattina.

Mi sveglio alle otto e dopo essermi lavata e vestita (http://www.polyvore.com/senza_titolo_27/set?id=140568633), esco di casa.

A passo svelto arrivo a casa degli One Direction e dopo aver suonato un paio di volte, mi apre Zayn.

“Ti sembra questa l'ora?” mi stropiccia un occhio.

“Sempre molto gentile con me” gli dico ed entro.

Non ho un buon rapporto con Zayn fin dalla prima volta che ci incontrammo all'ospedale. Non capisco il motivo di questo suo comportamento freddo nei miei confronti. Non penso di aver fatto qualcosa di sbagliato e se avessi fatto qualcosa avrebbe potuto dirmelo e avremmo potuto risolvere, invece di continuare a risponderci male.

“Sono qui per Harry”

“Solo lui ti può sopportare” sussurra ma riesco a sentirlo.

“Che problemi hai Zayn?” gli dico mentre sale le scale, facendolo così fermare.

“Nessuno” alza le spalle.

“Non sembra.. mi rispondi sempre male.. c'è qualcosa che ho fatto che ti ha dato fastidio?” gli chiedo.

“Tu mi dai fastidio, ok?” risponde e continua a salire le scale.

Ci rimango veramente male ma decido di accantonare il problema e salgo le scale anche io per raggiungere Harry.

Molto lentamente entro nella sua camera e mi avvicino al suo letto.

Dopo essermi seduta gli accarezzo una guancia e incomincio a lasciargli dei baci dolci su tutto il viso.

“Piccola” sussurra con la voce impastata nel sonno “che risveglio magnifico” sorrido e gli lascio un bacio sulla bocca.

“Stavo pensando di andare a fare colazione al bar” gli dico.

“è una bella idea..” si toglie la coperta facendo uscire il suo petto scolpito e il mio cuore perde un battito “Ma devo prima riprendermi” chiude di nuovo gli occhi e io rido.

“Dai Amore” passo un dito sulla farfalla tatuata.

“Non mi hai mai chiamato così” mi sorride mentre io divento rossa.

“Mi è uscito spontaneo, scusa”

“No, non scusarti, mi piace” si siede e mi bacia “Vado a lavarmi va. Aspettami giù” dice e io annuisco per poi uscire dalla camera.

Mi siedo sul divano e prendo il telefono per fare un giro nei vari social network e dopo qualche minuto scende il riccio.

“Ci sono, possiamo andare” ci mettiamo i giubbotti e usciamo.

L'aria fredda mi colpisce il viso e cerco di coprirmi il più possibile.

“Hai freddo?” Harry mi chiede e senza aspettare la mia risposta mi abbraccia per riscaldarmi.

Ci fermiamo al mio bar preferito e un profumo di croissant invade le mie narici.

Mano nella mano raggiungiamo il tavolino più lontano e ci sediamo.

“Cosa vuoi? Vado ad ordinare” mi alzo.

“Cappuccino e brioche alla marmellata” mi dice.

A passo svelto raggiungo il bancone e aspetto il mio turno.

“Arianna” mi giro per vedere chi mi ha chiamato.

“David”

“è da tanto che non ci vediamo”

“Già” sposto lo sguardo davanti a me, non ho proprio voglia di avere una conversazione con lui.

“Sei sola?” mi chiede mentre si avvicina a me.

“No, sono con il mio ragazzo”

“Ah.. sei fidanzata?”

“Si. Devo andare” gli lascio un piccolo sorriso per educazione e sparisco.

“Chi era quello?” Harry lo indica con la testa.

“Il mio ex” faccio l'indifferente e lui annuisce.

Pochi minuti dopo la cameriera ci porta le nostre ordinazioni.

“Cos'hai?” mi chiede dopo aver visto che continuo a girare il mio cappuccino senza berlo.

“Niente”

“Non è vero” capisce sempre quando mento “ Dimmelo”

“Sono un po' triste, tutto qui”

“Vieni” Harry si allontana dal tavolino per farmi sedere sulle sue gambe, per poi baciarmi.

“Ti amo piccola” appoggia la fronte sulla mia.

Ti amo anche io” provo a dire ma le parole non escono dalla mia bocca.

“Non ci riesco” sospiro.

“a far che?”

“A dirti quelle parole”

“Piccola, quando ti senti pronta. Non devi dirmele per forza. Ok?” annuisco per poi alzarmi e sedermi sulla mia sedia.

 

Concludiamo la colazione e mi riaccompagna a casa.

“L'aereo parte alle cinque, quindi passiamo a prenderti per le quattro. Lo dici tu a Bibì?” mi chiede e io annuisco.

“Certo” gli lascio un bacio sulle labbra ed entro in casa.

Mando subito un messaggio alla mia amica dicendole l'orario, poi vado in camera a fare qualche compito.

 

Alle 16 puntuali Harry mi manda il messaggio che sono fuori e dopo aver salutato i miei genitori esco di casa per entrare nel macchinone.

“Ciao ragazzi” lascio un bacio veloce ad Harry, non mi piace molto fare gesti amorosi davanti ai ragazzi, mi sento in imbarazzo.

Passiamo a prendere Bibì che a sua volta si siede vicino a Niall e sfrecciamo verso l'aeroporto.

Ci sono migliaia di fans all'entrata quindi passiamo da una porta secondaria.

Veniamo portati in una sala d'attesa e lasciati da soli.

Mi siedo vicino ad Harry e appoggio la testa sulla sua spalla.

“Mi mancherai” sospiro.

“Anche tu piccola” mi lascia un bacio sulla fronte e mi circonda con le sue braccia per avvicinarmi di più “promettimi che farai la brava”

“Io sono sempre brava, sei tu che devi promettermelo” scherzo.

“Ok promettiamolo tutte e due” ride.

“Perché deve essere così difficile?” torno seria.

“Non lo so piccola”

Nella sala entra una signora che ci comunica che l'aereo partirà tra un paio di minuti e di incominciare ad avvicinarsi.

Tutti ci alziamo.

Il primo che saluto è Liam.

“Mi mancherai tantissimo” lo abbraccio forte.

“Anche tu scimmietta. Ci sentiamo” mi lascia due baci sulla guancia e passo al prossimo.

“Niall” abbraccio anche lui “Fai il bravo e fatti sentire”

“Certo” ridiamo.

Mi avvicino a Louis e gli lascio due baci, poi passo a Zayn.

“Fate buon viaggio” gli sorrido.

“Grazie” mi risponde freddamente e si avvicina alla porta per uscire.

Sospiro, dovrò risolvere questa storia.

“Neanche mi saluti?” Harry mi abbraccia da dietro.

“Certo che si” mi giro per guardarlo negli occhi smeraldo e lo bacio.

Picchietta per l'accesso che non gli nego e le nostre lingue iniziano una danza.

Non mi stancherò mai di baciarlo. Quelle labbra carnose e dolci di cui ho sempre bisogno, per un po' non le vedrò neanche con il binocolo.

Mi prende il labbro inferiore tra i denti mordendolo, facendomi così ridere.

“Sei mia.. anche a distanza di chilometri. Sempre” appoggia la sua fronte alla mia e io annuisco.

“Hazza dobbiamo andare” Louis interrompe il nostro momento dolce e dopo un bacio a stampo esce dalla sala con i suoi compagni di avventura.

“Saranno dei lunghi mesi” Bibì mi dice mentre ci abbracciamo.

“Lo so.. li passeremo.. insieme come sempre” gli lascio un bacio sulla guancia e usciamo per tornare a casa.

 

“Com'è andata tesoro?” mi chiede mia madre appena entro.

“Bene, sono partiti” sospiro mentre mi tolgo il giubbotto e le scarpe.

“Non ci pensare. Vedrai che passeranno in fretta questi mesi” mi dice e torna in cucina.

Mi chiudo in camera e mi butto nel letto.

Dalla tasca dei pantaloni tiro fuori il cellulare ed entro nella galleria per guardare le foto.

Può sembrare una cosa banale ma già mi manca.

Mi manca perché sono pienamente cosciente che per minimo un mese non potrò vederlo.

Quanto mi piacerebbe essere maggiorenne e aver finito già gli studi. A quest'ora potrei essere nel aereo con loro, seduta vicino al mio fidanzato, mano nella mano a guardare il paesaggio fuori dal finestrino.

Invece? Sono qui, sdraiata a pancia in giù, minorenne e ancora con due anni di scuola da terminare.

Sorrido nel guardare la foto che ci siamo scattati prima in sala, mentre ci baciamo, è così dolce e sincera.

Paure? No, non ne ho. Mi fido pienamente di lui. So che non farebbe niente per farmi soffrire.

Lo amo. Avessi solo avuto solo il coraggio di dirglielo come lui l'ha avuto con me.

 

Rimango il resto della serata con le cuffie nelle orecchie e One Direction a tutto volume per colmare quel piccolo vuoto che si è formato dentro di me.

 

 

4 Dicembre.

Forse per la prima volta in vita mia mi sveglio pimpante.

Scendo dal letto ed entro in bagno per lavarmi, poi indosso una camicia, un jeans (http://www.polyvore.com/senza_titolo_23/set?id=139734219) e vado in cucina per fare colazione. Nike, giubbotto ed esco di casa per andare a scuola.

Con le cuffie nelle orecchie vado alla fermata e aspetto che passi il pullman.

Oggi è un giorno molto speciale per me e non voglio viverlo con depressione ma con gioia.

Il primo mese di fidanzamento è arrivato.

Ancora non ci credo. È tutto bellissimo, l'unica pecca è la maledetta distanza.

Come fanno Eleonor, Perrie e Sophia a stare lontane dai proprio fidanzati per così tanto tempo?

Non pensavo fosse così difficile stare separati alla persona che si ama.

Scendo dal tram e raggiungo Bibì all'entrata.

“Buon giorno” sorrido e le lascio un bacio.

“Tutta questa felicità?” mi chiede mentre camminiamo verso gli armadietti.

“Oggi è un mese”

“Auguri!” mi abbraccia “gli hai scritto?”

“Non ancora. Questa sera facciamo la video chiamata”

“Che cosa tenera”

“Vuoi venire anche tu? Così saluti Niall” propongo.

“Penso possa andare”

“Magari nel pomeriggio stiamo insieme, mangi da me e poi li chiamiamo” programmo la nostra giornata.

“Si poi preparo la valigia e vengo a vivere da te” ridiamo.

“Sai che non sarebbe una brutta idea?” la guardo.

“Cammina va” mi da una leggera spinta ed entriamo in classe.

 

All'uscita viene a prenderci mio padre che ci porta dritte a casa.

Mangiamo un panino veloce e andiamo a fare i compiti per poi rimanere libere.

 

Finito matematica torniamo in salotto.

“Film?” propongo e Bibì annuisce.

“Però lo scelgo io” torna in camera mia.

“Non voglio piangere eh” entro in cucina per prendere le così dette “schifezze” e le appoggio sul tavolino davanti al divano.

“Serve la copertina” penso ad alta voce e la vado a prendere per poi sedermi al mio solito posto.

“Hunger Games?” spunta dalla porta con il Dvd in mano.

“Si!” batto le mani. Bibì lo infila velocemente nel lettore dvd e si siede vicino a me.

Apro un pacchetto di patatine e le mangiamo mentre il film parte.

È bello passare le giornate come queste con la persona a cui vuoi un mondo di bene.

È bello fare le pazzie e avere qualcuno che non te le fa fare da sola ma si unisce a te.

È bello avere qualcuno con cui ridere e piangere, senza essere mai giudicata.

È bello avere qualcuno con cui parlare e confidarsi anche nelle cose più intime.

È bello avere una migliore amica.

 

Il film finisce troppo in fretta ed è già ora di cena.

Per far felice mia mamma prepariamo qualcosa, poi ci sediamo a tavola.

Non è da ma non avere fame.

Di solito spazzolo sempre tutto il piatto, ma questa volta no.

Questa volta il mio stomaco è pieno di farfalle.

È davvero una sensazione stranissima, ma allo stesso tempo stupenda.

Non mi sono mai sentita così bene con un ragazzo come adesso. Nessuno è riuscito a darmi quella cosa in più che invece Harry riesce a darmi. Non ho la più pallida idea di cosa sia, ma rende la nostra relazione più affiatata, più unita.

Passo il mio piatto ancora pieno a mio padre, sparecchio il mio posto e quello di Bibì e poi ci chiudiamo in camera mia.

Prendo il portatile e ci sediamo al centro del letto, aspettando la loro chiamata che non tarda ad arrivare.

Prima di accettare esultiamo come due fans scatenate, poi ci ricomponiamo e premo Invio.

“Ciaoo!” la prima voce che sento ancora prima di uscire la schermata è quella di Niall.

“Eih!” diciamo io e Bibì contemporaneamente.

“Scimmietta” mi saluta Liam e io faccio cenno con la mano “Come state?”

“Noi bene, voi?” risponde Bibì quando vede che non apro bocca.

I miei occhi sono incantati a quelli smeraldo che tanto amo.

È così bello con i capelli spettinati e quella fascia che mette sempre ai concerti. Con la solita camicia sbottonata intravedo le ali degli uccelli tatuati.

Persino i suoi tatuaggi mi sono mancati.

“Noi siamo stanchissimi, abbiamo finito da poco un concerto” risponde Louis per tutti.

“Ma Zayn?” chiedo.

Non che mi interessi, ma mi avrebbe fatto piacere almeno salutarlo. So che non abbiamo un buon rapporto.. anzi non lo abbiamo proprio.. ma lui rimane lo stesso uno dei miei idoli.

“è al telefono con Perrie” risponde Liam e io annuisco per poi posare il mio sguardo di nuovo a Harry.

Noto Niall fare segno di chiamata a Bibì e con una scusa stupida escono tutti e due.

“Non potevate dirlo e basta invece di farvi i segni?” Louis li prende in giro e noi ridiamo “Voi non li fate?” ci chiede.

“No, noi ve lo chiediamo e basta” sento per la prima volta la sua voce “ci lasciate un po' da soli?” annuiscono e dopo avermi fatto dei segni strani, Louis e Liam vanno via.

“Auguri Amore” gli dico subito.

“Auguri piccola” sorride “Come stai?” mi chiede.

“Bene” abbasso lo sguardo.

“Non è vero”

“Mi manchi tantissimo” riporto lo sguardo su di lui.

“Anche tu piccola. Mi è davvero difficile starti lontano” sorrido.

“Io ti voglio vicino a me” mi lamento come una bambina piccola. Forse non dovrei fare così, in fin dei conti è il loro lavoro, ma ho il bisogno di averlo qui vicino a me.

“Torniamo per Capodanno e staremo sempre insieme” cerca di tirarmi su e io annuisco.

“Per Natale vai da tua mamma?” gli chiedo per cambiare argomento.

“Si, ci sarà anche Gemma. Qualche giorno in famiglia non fa male. Tu invece?”

“Vado al ristorante con tutta la ciurma di parenti” annuisce e si forma il silenzio.

Non so cosa dire e neanche lui, ci sono solo sguardi.

“Anche io voglio salutare Arianna, ti spicci Harry?” sento la voce di Liam e rido.

“Che devo dirti, vieni!” anche Harry urla e senza dirmi niente si alza per lasciare il posto al mio migliore amico.

“Scimmietta!” dice di nuovo

“Cos'ha Harry?” gli chiedo subito.

“Non lo so”

“L'ho visto un po' distaccato rispetto alle altre volte”

“Magari è solo stanco, è stata una lunga serata” annuisco e cambio discorso.

“Come sta andando questo tour?”

“Magnificamente! Dovresti vedere come sono gasate le fans, stupendo”

“Guarda che so come siamo” gli ricordo.

“Mi dimentico sempre che prima di essere la mia migliore amica sei mia fan” ride e il mio cuore perde un battito.

Non mi ha mai detto che sono la mia migliore amica.

Sorrido.

È davvero bello sentirsi importante per qualcuno.

“Ti voglio un mondo di bene Liam” gli dico.

“Anche io scimmietta. Ma questo momento di tenerezza?” sorride.

“Così” alzo le spalle.

“Ti mando di nuovo Harry?” chiede e annuisco.

“Eccomi” si siede e mi sorride.

“Harry, è tutto ok?” gli chiedo.

“Si perché?”

“Ti vedo un po' strano”

“No.. è solo stanchezza” annuisco.

 

Rimaniamo a parlare un' altro po', poi chiudiamo.

“Ti amo piccola” mi manda un bacio.

“Anche io amore” riesco a dire e un sorrido esce sulle labbra di Harry. Mi riempie di gioia vederlo così felice.

“è un passo avanti” scherza e dopo un bacio volante chiudo.

 

Prov. Bibì

“Ciao bellissima” mi saluta Niall.

“Pulcino!” gli sorrido.

Mi è sempre piaciuto questo soprannome, e con i suoi capelli, s'addice proprio.

“Come stai?” mi chiede pimpante.

“Bene tu?”

“Adesso benissimo” sorriso. Mi piace sentirmi importante per qualcuno “Ho assaggiato delle cose buonissime” mi dice fiero di se.

“Perché finiamo sempre per parlare di cibo?” chiedo ridendo.

“Perché so che mi puoi capire. Mi mancano le nostre merende insieme”

“A me mancano i tuoi baci” gli rispondo sospirando.

È vero. Al contrario di Arianna lo faccio notare meno, ma dentro ho un piccolo vuoto che ha bisogno di essere colmato da lui. È davvero difficile sentire la sua voce solo qualche volta, e ancora di più non vederlo.

“A me manca tutto di te” sussurra e il mio cuore perde un battito.

“Davvero?” esce dalla mia bocca senza pensarci.

“Certo!” sorrido.

 

 

Prov. Arianna

Spengo il computer e mi avvicino a Bibì che sta salutando.

“Ok pulcino, buona notte” sento dire e chiude.

“Allora?” mi siedo vicino a lei.

“è stato bellissimo sentire la sua voce” mi dice sorridendo.

“Immagino. Cosa ti ha detto?”

“Che gli manco tanto e che non vede l'ora di vedermi” batte le mani.

Da quando si sono fidanzati la vedo più felice.

Non che prima non lo fosse, ma nei suoi occhi vedo una luce diversa, luccicosi.

Non ho mai visto Bibì innamorata ma mi piace questa sua parte.

Rimaniamo insieme un altro po' poi suo padre la viene a prendere e io mi infilo nel letto, con l'immagine di un Harry sorridente nella mia mente.

 

 

HOLAAAAAA

Ecco un nuovo capitolo :)

Gli One Direction sono partiti per il tour :( ma torneranno molto presto.

I prossimi capitoli saranno ancora dolci ma arriveranno presto i primi problemi di coppia, non vi svelo niente :)

Fatemi sapere cosa ne pensate, anche voi lettrici silenziose! :)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 16
*** capitolo 15 ***


È passato quasi un mese.

Il mese più bello della mia vita.

Io e Harry ci siamo fidanzati il giorno dopo essere venuto a casa mia di notte. Non che fosse tanto lontano, ma lo ricordo come se fosse ieri.

 

Inizio Flashback

4 Novembre

Ero sdraiata sul mio letto mentre leggevo Hunger Games il canto della rivolta, quando sento bussare alla finestra.

Immaginando fosse Harry mi avvicino a essa sorridendo, dopo però essermi guardata allo specchio per vedere come ero conciata.

Ma buona sera” con un salto entra e da dietro la schiena fa uscire un mazzo di fiori.

E questi?” li prendo e li annuso.

Sono per te” sorride e gli spuntano le fossette.

Ma perché?” gli chiedo mentre li appoggio sulla scrivania.

Così, passavo davanti al fioraio e mi sono piaciuti. Andiamo a fare una passeggiata?” mi chiede e io annuisco.

Harry esce da dove è entrato mentre io apro la porte per dirlo ai miei genitori.

Infilo velocemente le scarpe, il giubbotto ed esco. Affianco il riccio e incomincio a camminare, quando lui mi prende per il braccio facendomi girare e appoggia le sue labbra sulle mie.

Adesso possiamo andare” incrocia la sua grande mano con la mia e ci incamminiamo al giardino vicino casa mia.

A metà strada ci fermiamo e, dopo aver tirato fuori una benda nera dalla tasca del cappotto, mi copre gli occhi.

Ma che stai facendo?” gli chiedo dubbiosa.

Fidati di me. È una sorpresa”

Con il rumore del cancelletto capisco che siamo arrivati ai giardini e dopo avermi detto da che parte devo guardare, mi toglie la benda.

Davanti a me tantissime candele accese. Solo successivamente mi accorgo che non sono messe casualmente ma che formano una frase.

A bocca aperta e allo stesso tempo con un grande sorriso, mi giro verso Harry che si trova dietro di me.

Allora? Vuoi diventare la mia fidanzata?” mi chiede sorridendo.

SI!” urlo dalla gioia e lo abbraccio forte, prima di lasciargli un lungo bacio sulle labbra.

 

Fine Flashback.

 

“Piccola, tutto ok?” mi chiede Harry quando nota che sono distratta.

“Si, stavo solo pensando a quando mi hai chiesto di diventare la tua fidanzata” gli sorrido e mi stringo a lui.

“Ammettilo, ho avuto un' idea bellissima” ridiamo.

È tutto il pomeriggio che sono a casa dei ragazzi seduta sul divano abbracciata ad Harry, cioccolata calda, copertina e film a tutto andare.

In questo mese sono stati molto impegnati tra registrazioni televisive, interviste e prove per il tour.

Sono molto elettrizzati per i nuovi concerti. Non vedono l'ora di rimettersi in viaggio e rivedere tutte le loro fans.

Io lo sono un po' di meno.

Da una parte sono stra felice per loro. Dopo il duro lavoro che c'è dietro per programmare tutto, hanno bisogno di partire, viaggiare, visitare e fare quello che amano di più, cantare.

Dall'altra parte però so che non potrò vederli per un lungo periodo.

Non so davvero come farò, soprattutto senza Harry e Liam. Mi hanno già promesso un casino di volte che ci sentiremo tutti i giorni ma è diverso che averli affianco a me.

“Sai.. è da qualche giorno che devo dirti una cosa” si stacca un po' da me per guardarmi.

“Dimmi” gli sorrido e lo incito ad andare avanti.

“Domani pomeriggio partiamo per il tour” mi dice secco e io spalanco la bocca.

“Non mi avevi detto che sareste partiti così presto.. pensavo più avanti” abbasso lo sguardo sulle mie mani.

“Lo so piccola. Abbiamo dovuto anticipare le cose. Ci sono stati alcuni problemi” mi abbraccia e io appoggio la testa al suo petto.

“Te l'ho già promesso, ci sentiremo tutti i giorni” mi dice.

“Non è la stessa cosa Harry e lo sai pure tu” ci stacchiamo.

“Passerà in fretta.. e comunque tutte le volte che avrò dei giorni liberi tornerò per passarli con te” mi accarezza la guancia destra e io annuisco.

“Non voglio vederti triste però”

“è ok” gli dico e lui si lancia sulle mie labbra.

Mi fa sdraiare sotto di lui e mentre mi bacia tira la coperta fino a coprirci la testa.

“Sei mia” mi dice tra un bacio e l'altro.

È sempre uno strano effetto sentire certe frasi da lui.

Fino a due mesi fa, sognavo di vederli, anche solo in lontananza. Adesso invece? Passo la maggior parte del mio tempo con loro e uno è anche il mio fidanzato.

Se qualcuno mi avesse previsto tutto questo mesi fa, gli sarei scoppiata a ridere in faccia.

“Ti va se questa sera ti porto a cena? Come ultima sera insieme” mi chiede.

“è brutto detto così” mi lamento ma poi annuisco.

Mi lascia un ultimo bacio a stampo, poi toglie la coperta e ci alziamo dal divano. Velocemente infilo le scarpe e il giubbotto, saluto tutti e torno a casa.

 

La prima cosa che faccio appena arrivo è chiamare Bibì per farmi consigliare su cosa indossare per la cena.

"Ciaoo!” risponde dopo tre squilli.

"Ho bisogno di aiuto” arrivo subito al dunque.

"Adoro queste conversazioni. Non ti preoccupi neanche di chiedermi se sto bene” mi dice ma poi si incuriosisce di ciò che le ho detto “racconta tutto alla tua consigliera personale”
“Harry mi ha invitato fuori a cena, ma non è nulla di che. Non so cosa mettermi” dico dopo aver aperto l'armadio.

"Un vestito e siamo tutti apposto”

"Non voglio vestirmi troppo elegante.. ma neanche troppo sportiva”

"Allora un pantalone e i tacchi”

"Giusto! Faccio qualche abbinamento e ti mando le foto su whatsapp” attacco e mi metto all'opera.

Una decina di minuti dopo sono sdraiata sul letto che attendo un sua risposta, che arriva quasi subito.

 

Da: Bibì

A: Arianna

"è stata dura ma ho scelto il secondo xx”

 

Sorrido ed esco dalla camera per chiudermi in doccia.

Mi insapono lentamente mentre canticchio le loro canzoni, mi sciacquo ed esco.

Indosso l'intimo e corro in camera per vestirmi il prima possibile. Devo imparare a portarmi i vestiti in bagno, così non congelo tutte le volte (http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=137401875). Torno in bagno per i trucco e i capelli. L'acqua li ha fatti diventare crespi, quindi faccio uno chignon alto. Metto mascara, matita e sono pronta.

 

Prov. Bibì

Dopo pranzo mi arriva un messaggio.

Mi sporgo sul letto per prenderlo e lo apro.

 

Da: Niall

A: Bibì

“Ti va di uscire questa sera? Dimmi di si xx”

 

Sorrido nel leggerlo. È sempre così tenero con me.

Se vi state chiedendo se stiamo insieme, la risposta è no. Ci stiamo frequentando, quello si. Ci sono stati vari baci dopo la festa di Mattew.. e davvero, ancora non ci credo.

Siamo usciti tantissime volte. Ormai quando devo chiedere ai miei se posso uscire, non mi domandano più con chi perché già lo sanno.

Rispondo al messaggio di si e gli chiedo dove andiamo.

La sua risposta? È una sorpresa.

Mi incuriosisce davvero tanto. Lo sa che non mi piacciono ma questa volta è diverso. Mi comunica che ceneremo fuori e in fondo al messaggio mi ha scritto a che ora passerà a prendermi, le 18.

Sposto lo guardo all'orologio e corro in bagno per farmi una doccia veloce per poi tornare in camera e scegliere cosa mettere.

Mentre sono intenta a provare vari vestiti, mi arriva una chiamata, Arianna.

Velocemente mi racconta che questa sera sarà a cena con Harry e ha bisogno di aiuto su come deve vestirsi.. e quando mai.

Mi manda un paio di immagini e dopo quasi cinque minuti di indecisioni, decido il secondo. Scrivo velocemente la risposta, poi butto il telefono sul letto e cerco qualcosa da mettere. Non ho la più pallida idea di dove mi voglia portare, quindi decido un pantalone nero e un top a fiori (http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=137775411).

Mi trucco velocemente e sistemo i capelli, poi mi siedo sul divano aspettando il suo messaggio.

Quando finalmente arriva scatto su, un saluto generale e corro fuori casa.

“Ma buona seraa” urla niall e mi abbraccia, per poi lasciarmi un bacio all'angolo della bocca.

“Allora? Dove mi porti?” chiedo sorridendo.

“Lo vedrai.. ti piacerà” mette in moto la macchina e partiamo.

Non siamo ancora a Dicembre e per le strade ci sono già le prime decorazioni natalizie; ne rimango incantata.

“Arrivati” Niall spegne la macchina.

“Ma dove siamo?” mi guardo intorno.

“Adesso lo vedi” scendiamo e ci incamminiamo.

Intravedo una scritta illuminata, ancora troppo lontana per leggere.

Man mano che ci avviciniamo capisco.

“Luna park!” mi giro verso di lui sorridendo.

“Ti piace come idea? Sennò possiamo andare da qualche altra parte” dice subito.

“No no, va benissimo. Ma non è pericoloso per te?” gli chiedo.

“Nah.. sono tutti concentrati alle giostre, non si accorgeranno di me” mi prende la mano ed entriamo.

“Hai mira?” mi chiede.

“Si, perché?” rispondo dubbiosa.

“Vieni” mi tira e si ferma davanti al banco dove bisogna sparare alle lattine.

“Vince chi ne fa cadere di più” mi passa una pistola.

“Preparati a perdere” gli rispondo sorridendo.

Inizio a sparare le palline, facendo cadere tutte le lattine tranne due, mentre Niall, ne fa cadere solo quattro.

“Non è giusto!” dice Niall facendo il muso.

“Ho vintoo” mi invento un balletto sul momento.

“Voglio la rivincita” paga un'altra partita e ci mettiamo a giocare.

Anche questa volta vinco io, facendo offendere così Niall.

“Non gioco più con te” inizia a camminare senza aspettarmi.

“Eh dai!” aumento il passo per affiancarlo “Ti sei davvero offeso con me?” gli chiedo.

“No, non potrei mai” si ferma di colpo facendomi sbattere contro la sua schiena.

“Andiamo a fare qualche altra giostra?” propongo e mi sorride.

Decido di fare la tazza.

“Ho dei brutti ricordi con questa” ride.

“Perché?” gli chiedo.

“Liam. Vomita tutte le volte che ci sale. L'ultima volta ero seduto di fronte a lui e ha vomitato sulla mia maglia” mi racconta e faccio la faccia schifata.

“Potevi anche non entrare nei particolari” ridiamo.

La tazza inizia a girare e come bambini ci mettiamo a urlare, poi Niall apre le braccia, facendomi così intrufolare.

“Hai un buon profumo” mi lascia un bacio sulla fronte.

“Anche tu” chiudo gli occhi e mi godo questi piccoli momenti di tenerezza con il biondino.

Finito il giro scendiamo e facciamo altre giostre poi ci fermiamo in un bancone per mangiare un panino.

“Almeno questo lo posso pagare io?” gli chiedo.

“Non se ne parla. Pago io” prende il mio panino con il wurstel e me lo passa, lo ringrazio.

Prima di andare via passiamo dalla ruota panoramica.

“Ti va di salire?” mi chiede e annuisco.

Facciamo la piccola fila, poi entriamo in una cabina.

“Devo darti una cosa” diventa serio “però chiudi gli occhi” faccio come dice e aspetto succeda qualcosa.

Sento prima un sospiro, poi una cosa fredda toccarmi la pelle del collo.

Quando gli apro trovo una collana con un ciondolo bellissimo.

“è stupenda” lo abbraccio e una volta staccati la osservo.

“Sono le nostre iniziali incastrate. La N e la B, segno che adesso siamo uniti”

“Mi stai dicendo che adesso stiamo insieme?” sorrido.

“Non vuoi?” si preoccupa subito.

“Non è quello che ho detto” prendo tutto il coraggio che ho dentro di me e lo bacio. Mi chiede l'accesso e glielo do, facendo così incontrare le nostre lingue per la prima volta.

“Quindi adesso sei il mio fidanzato?” gli chiedo.

“si, e tu la mia fidanzata” sorrido e gli lascio un bacio a stampo prima di girarmi verso il panorama.

“è bellissimo” rimango a bocca aperta.

Londra è stupenda vista dall'alto.

Finiamo il giro e scendiamo per poi dirigerci alla macchina.

Non essendo troppo tardi decido di non tornare a casa subito ma di restare un po' dai ragazzi.

 

Prov. Arianna

Le 20 puntuali Harry mi manda un messaggio dicendomi che è davanti casa. Indosso i tacchi, il giubbotto, prendo la borsa, saluto i miei genitori ed esco fuori.

“Buona sera piccola” mi saluta con un bacio a stampo.

“Dove andiamo?” chiedo mentre allaccio la cintura.

“è una sorpresa” mi sorride e partiamo.

Il viaggio non dura tantissimo, una decina di minuti.

Ci fermiamo davanti a un grande ristorante italiano, il mio preferito.

“Si!” esulto in macchina battendo le mani.

Parcheggia poco più avanti e facciamo un pezzo a piedi.

“Ho prenotato il tavolo. Styles” dice Harry al responsabile che ci porta nel lato più riservato del ristorante.

Lo ringraziamo e ci sediamo. Ci passa i menù e ci lascia soli. Lo apro subito sulle pizze, sapendo benissimo che la mia scelta sarà li.

Do una veloce occhiata prima di chiuderlo e appoggiarlo vicino al mio piatto.

“Già scelto?” mi chiede Harry mentre sfoglia il suo menù e io annuisco.

“Cosa hai scelto?”

“Pizza con il salame piccante”

“Forte la ragazza” ridiamo “me la fai assaggiare?”

“Certo. Tu cosa hai deciso?”

“Non lo so.. non sono pratico con i piatti italiani. Un aiutino?” mi chiede sorridendomi.

“La pizza con Bree e Speck, buonissima” lo informo.

“Perfetto” chiude il suo menù e lo appoggia sopra il mio.

Il cameriere torna dopo qualche minuto, prende gli ordini e ci lascia di nuovo da soli.

“Sei bellissima.. come sempre” appoggia la sua mano sopra la mia sul tavolo. Nonostante mi faccia complimenti continuamente, non mi sono ancora abituata e mi ritrovo tutte le volte a sentirmi in imbarazzo, non sapendo cosa rispondere. Gli sorrido e anche lui lo fa.

Si forma un silenzio imbarazzante. Sembra essere tornati ai primi giorni che eravamo fidanzati, quando eravamo timidi e non sapevamo cosa dirci. Adesso ci sarebbero tante cose di cui parlare, ma forse siamo troppo immersi nei nostri pensieri.

La mia testa continua a pensare a domani. Non mi va proprio giù che per mesi non potrò vederli.

“Stai pensando a quello che penso io?” Harry mi fa ritornare alla realtà.

“Domani?”

“Già” si tocca i capelli.

“Eih, è la nostra ultima serata insieme, chissà quanto tempo dovremo aspettare prima che ricapiti. Quindi godiamocela” gli dico e lui annuisce prima di alzarsi e venirmi a baciare.

Un colpo di tosse ci fa spaventare. Harry torna subito al suo posto e il cameriere imbarazzato posa le nostre pizze e sparisce.

“Mm.. è buonissima” mi dice al primo boccone.

“Aspetta di assaggiare la mia” taglio un pezzo della mia pizza e lo imbocco.

“è forte!” subito si riempie un bicchiere di acqua.

“Esageratoo. Nemmeno si sente il piccante”

“Tu sei pazza” ride.

“Si può essere” mi unisco a lui.

 

Finiamo la nostra pizza tra chiacchiere e risate, poi scegliamo il dolce.

“Possiamo prenderne solo uno e lo dividiamo? Non so se riesco a mangiarlo intero” gli chiedo.

“Si certo, cosa prendiamo?”

“Cosa ti ispira?”

“crema catalana” prova a dirlo in italiano con un accento che non si può sentire.

“Fidati che non è buono.. è l'hai detto con un accento pessimo” lo prendo in giro.

“Grazie eh” ridiamo “Allora sceglilo tu”.

“Profiteroles”.

Dividiamo una pallina a testa e per fare i romantici ci imbocchiamo a vicenda.

“Apri la bocca” mi dice Harry e come se fossi una bambina mi fa l'aeroplanino.

 

Finiamo di mangiare il nostro dolce, Harry paga e usciamo per dirigerci in macchina.

“Sono solo le 22. Che ne dici di andare a casa mia?” propone e io annuisco.

Una decina di minuti dopo siamo davanti la porta ed Harry cerca le chiavi.

“Sono sicuro di averle messe qua” cerca nella tasca del cappotto “ma non ci sono” rimaniamo fuori per quasi due minuti, quando apro la mia borsa e le tiro fuori.

“Forse perché non le hai messe li?” gliele sventolo davanti e lui le prende.

“Potevi dirmelo prima invece di farmi impazzire” apre la porta.

“Mi stavo divertendo” gli sorrido ed entro “ciao” saluto tutti i ragazzi e mi avvicino a Bibì per lasciarle due baci.

“Ma quanta bellezza” Liam si avvicina.

“Ma smettila” lo abbraccio forte.

“Com'è andata la cena?” chiede Niall.

“Bene” gli rispondo e sorrido.

“Noi andiamo su” Harry mi prende la mano e saliamo le scale.

“Non fate i porcellini!” sento dire da Louis.

Entriamo nella camera del riccio e come chiude la porta mi fiondo sulle sue labbra, circondandogli il collo, mentre lui mi prende in braccio e mi appoggia alla porta. Rimaniamo così per un paio di minuti, poi ci stacchiamo e mi fa scendere.

Mi avvicino al letto e mi siedo.

“Facciamoci una foto” prendo il mio telefono dalla borsa ed Harry si avvicina.

Ne facciamo più di una.

Dalla più divertente alla più dolce.

Da quella con le linguacce a quella dove ci baciamo.

“Mi piace questa” indica la foto che ho scattato senza farla apposta mentre ci guardiamo e ridiamo.

“Spontanea” dico e la posto su Instagram.

Mentre scrivo qualcosa di dolce Harry si alza e incomincia a girare per la sua camera.

Lo vedo abbastanza teso, ma non capisco il motivo. Fino a poco fa andava tutto bene. Decido di non chiederglielo, se ne vuole parlare me lo direbbe lui.

“Arianna” si ferma davanti a me e mi fa alzare.

“Cosa succede?”

“Devo dirti una cosa”

“Mi preoccupi.. è una cosa grave?” gli chiedo timida.

“No.. anzi è bellissima..”

“Dimmi” lo incito a parlare. Mi lascia un dolce bacio.

“Ti amo” mi dice a pochi centimetri dalle mie labbra.

 

Prov. Harry

Devo dirglielo.

Devo dirle che la amo.

Devo dirle che la amo dalla prima volta che la vidi in quella camera bianca dell'ospedale.

Dalla prima volta che i suoi occhi incontrarono i miei ho capito che lei era la persona giusta per me.

Non so perché, forse quel suo viso così tenero, quei occhi marroni pieni di emozioni, quel suo sorriso che ti lascia senza respiro.

Non so bene il motivo ma fin dall'inizio sapevo che lei sarebbe stata mia.

Mi alzo dal letto e inizio a camminare per la camera.

Nelle mente cerco di formulare una frase decente, ma proprio non riesco a concentrarmi.

Sarebbe troppo banale dirle solo “ti amo”, vero? Ma cos'altro dovrei dirle?

Con la coda dell'occhio vedo Arianna guardarmi. Si morde il labbro inferiore, è così bella. Sono sicuro stia morendo dalla voglia di chiedermi cosa ho ma non lo fa.

Rimane lì, seduta sul mio letto con il suo cellulare tra le mani.

Dio se la amo.

Devo dirglielo adesso. Non riuscirei a salire su quel fottuto aereo che mi porterà lontano da lei.

Mi sento così stupido.

Non mi sono mai innamorato come lo sono adesso.

Nessuna donna è riuscita a catturarmi il cuore come ha fatto lei.

So che può sembrare strano, ci conosciamo solo da pochi mesi, ma è così.

Senza di lei non riesco a stare.

 

Prov. Arianna

Un sorriso a 32 denti si forma sul mio viso.

“Dillo di nuovo”

“Ti amo” mi avvicina di più a lui e mi guarda negli occhi.

“Chi lo avrebbe detto che una star mondiale si sarebbe innamorato di una ragazza qualunque?” sorrido.

“Io, dalla prima volta che ti vidi” mi bacia di nuovo e mi fa stendere sul suo letto.

 

 

 

 

HOLAAAAAAAAAAAA

Buon anno a tutti! Come sono andate le vostre vacanze?? :)

Passando al capitolo.. trovo molto dolce la parte di Bibì e Niall.

A voi piace come coppia??

Harry dice ad Arianna che la ama. Secondo voi è un po' troppo presto?

Fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo davvero tanto a sapere i vostri pareri! :)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 17
*** capitolo 17 ***


Lascio un bacio sulla guancia di mio padre e scendo dalla macchina per dirigermi dentro l'aeroporto, Bibì mi segue. Dentro ci sono già postate le fans che aspettano il loro ritorno a Londra e appena ci vedono ci salutano. Alcune ci chiedono anche una foto e molto gentilmente ci fermiamo e le accontentiamo.

Successivamente degli uomini della sicurezza ci portano della sala dell'ultima volta, dove li abbiamo salutati, e ci dicono di aspettare qui.

“Non pensavo stessimo così simpatiche alle loro fans” Bibì si siede su una sedia.

Da quando ci siamo fidanzate con Harry e Niall non arrivano altro che insulti, alcuni sono molto forti e fa male leggerli.

Fa male perché le fans non riescono a capire i nostri sentimenti, perché li vogliono solo per loro, perché non riescono a digerire il fatto che si siano fidanzati con delle fan che non sono loro.

Ma oltre agli insulti ci sono anche le belle parole, i pensieri dolci per me e Harry.

È un sollievo sapere che non tutte le fans vogliono il male per me ma che ci sono ragazze che sono felici per la nostra storia, perché noi siamo felici.

I ragazzi sono in pausa dal tour già da Natale ma, giustamente, sono tornati a casa dai loro genitori per passarlo in famiglia. Quando ho fatto la video chiamata lo avevo visto molto felice. Anche se dietro un computer, mi ha presentato la madre Anne, il padrigno Robin e la sorella Gemma.

La madre è una donna molto bella, non dimostra neanche l'età che ha. È molto solare e gentile.

Robin non l'ho visto molto perché era impegnato ma mi è sembrato una brava persona. Infine Gemma. Lei è stupenda. Oltre a essere davvero una bella ragazza, è simpaticissima e molto divertente. Si assomigliano tantissimo. Li potrei confondere se non fosse per i capelli.

 

I minuti passano molto lentamente.

Ogni cinque minuti prendo il telefono per controllare l'ora sperando passi velocemente ma non è così, i minuti sembrano ore.

I lontananza sento dei passi e delle voci.

Il mio sguardo punta Bibì e insieme ci alziamo e ci avviciniamo alla porta.

Lentamente la apro e tiro fuori la testa per guardare e li vedo.

Belli come sempre ridono e scherzano fra di loro mentre camminano verso di noi. Inizio a correre e gli salto in braccio.

“Piccola” mi dice all'orecchio.

“Finalmente” dico e lo stringo più forte per poi allontanarmi e appoggiare le mie labbra sulle sue.

Dopo tutto questo tempo si toccano di nuovo.

“Quanto mi sei mancato” mi fa scendere ma continuo ad abbracciarlo.

“Anche tu, non immagini quanto” mi accarezza la schiena.

Mi stacco per abbracciare Liam.

“Scimmietta!” mi lascia un lungo bacio sulla guancia.

“Liam, mamma mia che bello vederti” gli dico e mi stacco per abbracciare Niall e Louis.

“Eih” saluto Zayn con la mano ma lui mi guarda soltanto, rimane impassibile.

Decido di lasciarlo stare e mi avvicino di nuovo al mio fidanzato mentre torniamo nella sala per essere chiamati.

“Com'è andato il viaggio?” gli chiedo.

“Stancante ma bene” mi sorride.

“Questa sera siamo da voi per Capodanno?” Bibì chiede a tutti.

“Certo, abbiamo già invitato dei nostri amici” Louis risponde e io sorrido.

Una hostess ci comunica che i loro bagagli sono arrivati, quindi usciamo per prenderli, poi la sicurezza ci esporta fino alla macchina.

Ci accompagnano a casa e dopo aver salutato tutti scendiamo.

“Cosa ci mettiamo questa sera?” Bibì mi chiede una volta entrate in camera mia.

“Non ho idea” mi avvicino all'armadio e lo apro.

Dopo aver rovistato, arriviamo alla conclusione di andare in centro.

Per fare più in fretta ci accompagna la madre di Bibì e subito entriamo nel nostro negozio.

Prendiamo qualche vestito ed entriamo in due camerini per provarli. Bibì sceglie il terzo che prova, sopra bianco e sotto rosso (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=145010311&.locale=it) io invece scelgo uno rosso (http://www.polyvore.com/senza_titolo_44/set?id=144607979). Paghiamo alla cassa e torniamo in macchina. Ci lascia di nuovo a casa mia dove ci prepariamo per la sera.

“Ti stanno bene i capelli rossi” le dico mentre glieli sistemo e Bibì mi sorride.

Mettiamo il rossetto rosso, infiliamo tacchi e giubbotto e siamo pronte.

Mio padre ci da un passaggio e in pochi minuti siamo davanti a casa One Direction.

Ad aprirci viene Louis.

“Buona sera bellezze” di da due baci sulla guancia e torna dai sui amici mentre noi ci spogliamo.

“Sei uno schianto” Harry si avvicina e mi da una bacio sulle labbra, ma non ho neanche il tempo di rispondere che mi ritrovo tra le braccia di Eleonor.

“Da quanto tempo non ci vediamo? Sono troppo felice di vederti” mi abbraccia.

“Anche io. Non sapevo ci foste anche voi” ci stacchiamo.

“Non ve lo avevano detto?” mi chiede e io faccio no con la testa.

Saluto anche Sophia e Perrie e rimaniamo in cucina a chiacchierare.

“Scimmietta” Liam mi abbraccia da dietro “Vieni a casa mia e neanche mi saluti?” fa il faccino triste.

“Mi hanno trascinato in cucina” sorrido e gli lascio un bacio sulla guancia.

Con la coda dell'occhio noto lo sguardo di Sophia, sembra infastidita dai nostri abbracci.

Non capisco il motivo, sa benissimo che siamo migliori amici, niente di più.

“Come mai la tua fidanzata ci guarda male?” gli chiedo all'orecchio.

“Non lo so, lasciala stare” dice soltanto.

“Avete litigato?”

“Più o meno. Poi ti spiego” Liam mi lascia un bacio sulla guancia e torna in salotto.

 

Rimaniamo a chiacchierare in cucina fino a quando dei ragazzi ci chiamano in salotto.

Sono tutti attorno al divano.

Mettendomi in punta di piedi intravedo Niall con una chitarra in mano e successivamente sento cinque voci melodiche.

Le parole di Steal my Girl rimbombano nella mia testa mentre cerco di guardare Harry ma con scarsi risultati.

Mi fermo e decido di ascoltare la canzone non dal punto di vista dove i cantanti sono miei amici, ma dal punto i vista dove i cantanti sono i miei idoli.

Coloro che mi hanno aiutato nel momento del bisogno.

Coloro che rallegrano le mie giornate buie.

Coloro che mi fanno sognare con delle semplici cuffie.

Colore che mi fanno ridere con delle semplici cavolate.

Chiudo gli occhi e rivivo questi anni dove, grazie a loro sono riuscita ad alzarmi dopo essere caduta.

La canzone finisce e tutti chiedono il bis.

Niall strimpella le note di Night Changes e insieme cantano il ritornello.

Alcuni si accorgono dell'ora ed entrano in cucina per preparare bottiglie e bicchieri per brindare il nuovo anno.

Finalmente riesco ad avvicinarmi ad Harry.

“Siete stati bravissimi” gli dico.

“Grazie piccola. Finalmente ci vediamo” sorride.

“Le ragazze mi hanno trattenuta” gioco con le mani.

Il conto alla rovescia inizia ma io non sono sicura di voler chiudere definitivamente questo anno.

Prima il concerto poi l'incontro con i ragazzi. Ovviamente i momenti brutti non mancano, come il mio ex e l'incidente.. ma senza quest'ultimo a quest'ora non sarei qui a festeggiare l'anno nuovo con il mio fidanzato.

3,2,1 i botti partono, le bottiglie si stappano e tutti si augurano il buon anno.

“Auguri amore”

“Auguri piccola” Harry mi bacia e mi avvicina a lui.

Chiede l'accesso alla mia bocca e glielo cedo. Infilo le mie mani tra i suoi ricci e le chiudo in un pugno. Dalla sua bocca esce un grugnito e sulla mia bocca si forma un sorriso.f

La sua mano finisce sul mio sedere ma decido di non farci caso. Non lo ha mai fatto e magari vuole sentirmi solo più sua e più vicina, comunque non mi da fastidio.

Rimaniamo senza fiato e lentamente ci stacchiamo per poi appoggiare la sua fronte sulla mia.

“Ti amo” mi dice sotto voce e con voce roca.

“Anche io” rispondo è sorrido.

“Scimmietta!” Liam urla facendomi prendere un colpo “Buon anno!” apre le braccia e mi rifugio li dentro.

“Anche a te” lo stringo forte.

Faccio gli auguri anche agli altri, poi torno da Harry.

“Che ne dici se questa notte dormi qui?” mi propone.

“Non ho il pigiama e tutto il resto”

“Ti impresto qualcosa di mio” mi fa l'occhiolino e io prendo il telefono per dirlo ai miei.

 

Mia madre ha fatto un po' di storie ma alla fine ha ceduto e mi ha dato il permesso.

Sono in bagno che mi guardo allo specchio.

Harry mi ha imprestato un suo maglione che arriva sotto il sedere e mi sento un po' a disagio nel camminare senza niente sotto.

Do un ultima sciacquata al viso ed esco per entrare in camera di Harry, dopo una lunga discussione è riuscito a cacciare Niall che questa notte dormirà sul divano letto con Bibì.

La camera è buia.

Mi immobilizzo davanti alla porta fino a quando non sento la sua voce.

“Vieni piccola, non ti mangio” mi dice dolcemente e io mi avvicino lentamente.

Entro dentro la coperto e mi sdraio vicino ad Harry che è appoggiato su un fianco.

Mi accarezza una guancia e sorride.

“La prima notte insieme” sorrido anche io.

Solo adesso noto che ha solo un pantalone della tuta, mentre ha il petto scoperto.

“Non hai freddo?” chiedo quasi in un sussurro.

“Io dormo sempre così”.

Con l'indice seguo il contorno della farfalla. Non è uno dei miei tatuaggi preferiti, ma gli dona.

“Sei bellissima pure al buio” incomincia con i suoi complimenti.

“Harry” mi lamento e mi copro il viso con le mani ma lui le toglie.

“Dico sul serio” mi lascia un bacio sul naso “Hai sonno?”

“Un po'. Che ore sono?”

“Le 4:30” annuisco anche se non può vedermi.

Inizia a lasciarmi dei baci sul collo, passando poi per la mascella, fino ad arrivare alle labbra.

 

Prov. Harry

Non ho mai provato questo tipo di sentimenti con una ragazza.

È l'unica che riesce a mettere in soqquadro in mio stomaco.

È l'unica che mi rende felice anche solo con un sorriso.

È l'unica che con uno sguardo riesce a farmi accelerare il battito del cuore.

La amo.

La amo da impazzire.

È un grosso sacrificio rimanere fermo con lei a fianco ma mi sono promesso che questa volta sarà diverso.

Non devo fare le cose affrettate e soprattutto lei deve essere pronta per farlo.

È ancora una ragazzina e non voglio di certo convincerla se non è quello che vuole per adesso.

Per lei sono disposto ad aspettare anni.

Finalmente arrivo alle sue labbra.

Sono morbide come sempre e sanno di dentifricio.

Con una mano le accarezzo la guancia, con l'altra l'avvicino a me.

Mi sorprende vederla salire sopra di me.

Incomincia a lasciarmi baci su tutto il petto e pian piano sale sempre più su.

Cazzo quanto è sexy.

Le tiro un po' su il maglione e le accarezzo i fianchi scoperti, salta sotto il mio tocco ma mi lascia fare.

Si sofferma sul mio collo, iniziando a succhiare la parte sensibile sotto l'orecchio, poi arriva alle labbra.

Mi morde il labbro inferiore, poi mi bacia come non ha mai fatto.

“Ti amo” queste due parole escono dalla sua bocca per la prima volta, lasciandomi a bocca aperta.

“Dillo di nuovo” sorrido.

“Non vale copiarmi le battute” ride e mi lascia un bacio a stampo.

“Ti amo”

“Ti amo”

Appoggia la sua testa sul mio petto e io tiro su la coperta per coprire tutti e due.

 

Il sole passa dalla tapparella della finestra facendomi così svegliare. Non mi ero accorto di essermi avvinghiato al suo corpo. Ho un braccio sulla sua vita e con la testa ero appoggiato al suo seno.

La guardo.

Ha gli occhi chiusi e le labbra un po' aperte.

È davvero bellissima mentre dorme.

Le lascio una carezza sulla guancia cercando di non svegliarla ed esco dal letto per entrare in doccia. Mi insapono mentre penso alla serata.

Più che alla serata il mio pensiero va ad Arianna. È stata una nuova emozione dormire vicino a lei, sentire il suo respiro sulla mia pelle. Doveva avvertirmi che di notte si muove tanto, mi sarei almeno preparato per ricevere qualche calcio sulle gambe.

Mi sciacquo velocemente ed esco.

Mentre mi sistemo i capelli noto il suo succhiotto sul collo. Le mie dita finiscono li e un sorriso esce sulle mie labbra.

Io sono suo e lei e mia.

Indosso una tuta grigia, una maglia blu e scendo in cucina.

“Buon giorno” saluto tutti, mancano solo Zayn e Perrie.

Prendo una tazza di caffè e mi siedo al solito posto.

“Com'è andata la serata? Non mi ricordo molto” mi chiede Louis.

“Bene, si sono tutti divertiti” dico mentre soffio nel liquido nero.

Dalla porta della cucina spunta Arianna con i capelli arruffati.

“Buon giorno” dice quasi in un sussurro mentre si strofina un occhi come fanno i bambini.

“Abbiamo fatto i porcellini!” Louis esclama e Arianna abbassa lo sguardo dove prima lo aveva Tommo, sulle sue gambe scoperte.

Il rossore si impadronisce del suo dolce viso e spalanca gli occhi.

“Smettila Louis” dico subito e faccio segno ad Arianna di venire vicino a me.

Si siede sulle mie ginocchia e prende un sorso dal mio caffè, le lascio un bacio sulla sua spalla scoperta.

“Dormito bene?” annuisce.

“Si, speravo solo di svegliarmi con te vicino” abbassa lo sguardo sulle sue mani.

“Scusami piccola, la prossima volta” si gira verso di me e le do un tenero bacio sulle labbra.

Rimaniamo a parlare un altro po', poi le prendo la mano e saliamo in camera.

“A che ora devi essere a casa?” le chiedo mentre sistemo il letto.

“Per pranzo” annuisco.

“Vuoi farti una doccia?”

“Si grazie” si prende i suoi vestiti e si avvicina alla porta per andare in bagno.

“Piccola, va tutto bene?” mi avvicino a lei e le faccio una carezza.

“Si.. ci sono solo rimasta per la battuta di Louis”

“Lascialo perdere, fa sempre così” si mette in punta di piedi e mi lascia un dolce bacio, poi si gira ed entra in bagno.

 

Prov. Arianna

Lentamente mi spoglio ed entro nella doccia.

So com'è fatto Louis, ma non mi aspettavo una battuta del genere.

Anche se lo avessi fatto, è una cosa privata che di certo non lo direi ai quattro venti.

Cerco la temperatura giusta dell'acqua e dopo essermi sciacquata prendo un bagno schiuma. Li annuso tutti e finalmente trovo quello che usa Harry, è buonissimo. Ne metto un po' nella mano e lentamente mi insapono.

È stato bellissimo dormire con Harry, una nuova esperienza che non ho mai fatto con nessuno. Mi sono sentita protetta sotto le sue braccia e il suo corpo emanava calore,facendomi dormire al caldo.

Mi sarebbe davvero piaciuto svegliarmi con lui a fianco, e coccolarci per un altro po', invece di aprire gli occhi e trovare il posto vicino a me vuoto.

Per tutta la notte mi ha tenuta vicina con il suo braccio avvolto in torno alla mia vita. È stato rilassante sentire il suo respiro vicino a me.

Esco dalla doccia e i ricordi tornano alla sera precedente, prima di addormentarci.

Devo aver bevuto qualche bicchiere, per aver fatto quello che ho fatto.

Se fossi stata in me, non sarei mai salita sopra di lui e non gli avrei mai fatto un succhiotto.

Prima non mi ha detto niente, ma quando mi sono seduta sulle sue gambe mi sono accorta della macchiolina viola sotto vicino all'orecchio.

Mi vesto velocemente e lego i capelli, poi esco per tornare in camera.

Trovo Harry davanti all'armadio mentre decide cosa indossare.

“Allora non siamo solo noi femmine a essere indecise su cosa mettere” scherzo e mi avvicino a lui “questa” gli prendo una maglia bianca a V.

“Grazie piccola” mi lascia un bacio sulla fronte e va in bagno mentre io scendo al piano di sotto.

“Com'è andata la notte? Mi avvicino Bibì che è seduta sul divano.

“Oh, bene..” si blocca e diventa tutta rossa.

“Che hai fatto?”

“Io niente.. ma c'è stata qualche toccatina” spalanco la bocca “Nono non abbiamo fatto niente, davvero.. ma lui mi era mancato, io gli ero mancata.. e non ci bastava solo qualche bacio..” gioca con le sue mani.

“Ti ha toccato?” ripeto sconvolta.

“Non urlare! Comunque si”

“Ti è piaciuto?” le chiedo dolcemente.

“Si.. è stato bellissimo.. Sensazioni che non ho mai provato” sorride.

“L'importante è questo. Sono contenta per te” ci abbracciamo.

“Tu invece?”

“Bene.. Ma ieri ho bevuto?” le chiedo e lei aggrotta la fronte.

“Si un bicchiere per brindare, ti ho quasi obbligata” ride “Perché?”

“Non farlo mai più, non riesco a leggere neanche un bicchiere”

“Che hai fatto?” mi chiede subito allarmata.

“Nulla, tranquilla.. ho fatto la brava al contrario tu” ride “Ma ieri diciamo che mi sono lasciata andare con i baci” sento le guance andare a fuoco.

“Cioè?” fa uno di quei sorrisi divertiti.

“Basta guardarlo vicino all'orecchio sinistro per capire”

“Gli hai fatto un succhiotto?” annuisco.

“L'ho riempito di baci.. è per questo che non mi devi far bere” ridiamo.

“Me lo ricorderò per la prossima volta”

“Ti accompagno a casa?” Harry si avvicina a me.

“Si grazie”

Mi alzo e saluto tutti, poi prendo il giubbotto e usciamo.

Mi prende la mano e mi accompagna in macchina, accende la radio e partiamo.

Cinque minuti dopo siamo davanti casa mia.

“è stato bello” parla per primo.

“Si. Mi è piaciuto dormire con te” mi guardo le mani, non ho il coraggio di alzare lo sguardo su di lui.

“Fidati, anche io. La prima notte del 2015 passata benissimo” sorrido “quando ci vediamo?”

“Quando partite?”

“Il sei” annuisco.

“Domani?” lo guardo.

“Ok, ci mettiamo d'accordo dopo per l'ora” si avvicina e mi lascia un bacio sulle labbra.

Il modo migliore per iniziare il nuovo anno.

 

 

 

 

HOLAAAAAAA

Eccoci con un altro capitoloo :) il capodanno è arrivato e questa volta le due coppie si sono spinte un po'.. hanno fatto bene?? :)

Fatemi sapere cosa ne pensate, ci conto sul serio :)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 18
*** capitolo 18 ***


5 gennaio.

I ragazzi questa sera ci hanno invitato a casa loro per stare tutti insieme, dato che il giorno dopo partiranno per il tour.

A metà mattinata incontro Bibì per andare al supermercato.

Harry mi ha detto che non devo portare niente, ma mi sembra brutto andare a mani vuote quindi abbiamo deciso di preparare una torta.

Prendo a braccetto la mia amica ed entriamo.

Mentre passiamo vicino a una cassa, Bibì raccoglie un cestino e io tiro fuori un foglietto di carta dal giubbotto.

“Dobbiamo comprare le uova, la farina, il lievito e il cioccolato bianco” elenco tutto e ci immergiamo negli scaffali.

“Le compriamo?” mi fermo davanti a un pacchetto di caramelle.

“No Arianna, poi ingrassiamo” Bibì mi prende dalla mano e mi tira fuori dal settore dei dolciumi.

Una mezz'oretta dopo siamo alla cassa che paghiamo, poi torniamo a casa mia.

Ci mettiamo subito all'opera e con qualche consiglio di mia madre, mettiamo una teglia in forno.

“Ottimo lavoro” ci battiamo il cinque e osserviamo la nostra torta alla nutella con i pezzi di cioccolato bianco da dietro il vetro.

 

Passiamo il pomeriggio a cazzeggiare, poi verso le 18 incominciamo a prepararci.

Bibì decide di indossare un pantalone nero e una camicia a quadretti rossa e nera (http://www.polyvore.com/senza_titolo_22/set?id=139733382), io invece scelgo un jeans e una maglia bianca con un cuore (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=139462843&.locale=it ). I capelli in questo periodo sono indomabili. Cerco di sistemarli ma con scarsi risultati quindi decido di farmi la treccia.

Bibì invece con ha questo tipo di problemi, tenendoli così sciolti.

Dopo aver messo la torta dentro una busta usciamo di casa.

 

Viene ad aprirci Niall, che saluta calorosamente Bibì con un bacio sulle labbra.

Entro in cucina e trovo tutti. Appoggio la torta sulla cucina e passo per salutarli.

“Harry?” chiedo.

“Sta finendo di prepararsi”mi informa Louis e io annuisco.

“Ciao piccola” delle braccia mi abbracciano da dietro facendomi spaventare.

“Harry, mi hai fatto prendere un colpo” mi giro per guardarlo.

“Scusa” mi da un bacio e si siede su una sedia vuota, mentre io rimango appoggiata allo stipite della porta.

“Pizza?” Niall tira su il telefono e tutti annuiscono.

Con un foglio di carta passa per prendere le ordinazioni poi va in salotto per chiamare la sua pizzeria di fiducia, un oretta dopo siamo tutti seduti a gustarci la nostra cena.

“Pronti per questo tour?” Eleonor chiede muovendosi sulla sedia.

“Amore, non è mica la prima volta che andiamo in tour. E comunque è già iniziato” dice Louis.

“Lo so, ma dopo questo piccolo riposo non siete contenti di riprendere il vostro lavoro?”

“Certo non vediamo l'ora” Liam risponde per tutti.

“Sarà bello cantare con Taylor Swift. Quando l'ho conosciuta mi è sembrata una ragazza molto dolce” commenta Sophia.

“Cosa?” mi strozzo con un pezzo di pizza ed Harry mi da qualche pacca sulla schiena.

“Non lo sai? I prossimi concerti li aprirà Taylor” aggiunge e il mio sguardo finisce ad Harry.

“No, nessuno me lo ha detto”.

Di colpo la mia fame è passata.

Non ci credo. La sua ex fidanzata aprirà i loro concerti e neanche me lo dice.

La gelosia inizia a crescere dentro di me solo al pensiero di loro due insieme per un lungo periodo di tempo.

“Si ma non per molti concerti, una decina” dice il riccio dopo aver notato il mio cambiamento di umore.

“Scusate” sposto la sedia e mi alzo, ho bisogno di stare un po' da sola.

Salgo le scale velocemente ed entro nel bagno, Harry mi segue.

“Cos'hai?” mi chiede.

“Cos'ho?! Me lo chiedi pure?! La tua ex aprirà i vostri concerti e tu mi chiedi cos'ho!?”

“Piccola è una brava cantante. Ci ha offerto una grande possibilità e noi l'abbiamo colta. Non devi arrabbiarti di questo” cerca di calmarmi ma con scarsi risultati.

“Avresti dovuto dirmelo invece di farmelo scoprire così” mi appoggio al lavandino.

“Non ci pensavo più.. e comunque non pensavo fosse così importante” mi guarda con i suoi occhi smeraldo.

“Beh ti sbagli. Avrei voluto saperlo da te” mi sciacquo le mani.

“Stai facendo davvero storie per questa cavolata?” mi chiede esasperato.

“Si Harry. Ci sono rimasta male” abbasso lo sguardo.

“Eih” mi prende il mento “è storia vecchia, ok? Non ti devi preoccupare. E poi io amo te” mi sorride e io cedo.

Non riesco a essere arrabbiata con lui. Annuisco.

Poggia dolcemente le sue labbra sulle mie e mano nella mano scendiamo in cucina.

 

Finiamo la nostra cena e per stare più comodi ci spostiamo in salotto. Alcuni sono seduti sul divano, altri su sedie prese dalla cucina e altri ancora seduti sul pavimento. Niall ha posato delle bibite e dei bicchieri sul tavolino in vetro per chi avesse sete.

“Zayn mi passeresti il succo all'arancia davanti a te?” gli chiedo gentilmente e sbuffando me lo porge.

“Vuoi?” chiedo ad Harry e lui annuisce.

“Zayn mi passeresti un bicchiere?”

“Hai il culo attaccato al divano che non ti puoi alzare?” spalanco la bocca.

“Te l'ho chiesto gentilmente visto che sono vicini a te”

“Non puoi avere tutti ai tuoi piedi”

“Ma cosa stai dicendo? Ti senti quando parli?”

“Certo, sei solo una bambina capricciosa e presuntuosa”

“Non mi conosci, non puoi giudicarmi così” rispondo sbalordita.

“Ti ho osservato in questi mesi e hai confermato le mie idee, ti interessano solo i nostri soldi” sgrano gli occhi.

“Adesso basta!” Harry si intromette e con un gesto veloce lo fa sbattere contro il muro tenendolo dalla maglia “non ti permettere mai più di parlare così di lei”

“Harry lascialo, non importa” mi avvicino a lui e cerco di fargli lasciare la presa.

“Harry te ne renderai conto quando dopo essersi presa i tuoi soldi, ti lascerà” Harry perde la pazienza e sgancia un pugno sulla guancia di Zayn.

Tutti urlano dallo spavento e Perrie, con l'aiuto di Louis, porta in cucina Zayn in modo che possa calmarsi.

“Cosa ti è preso Harry?” Liam lo fa sedere sul divano e io mi metto di fronte a lui.

“Non deve più permettersi di parlare in quel modo di te”

“Non importa, davvero. Non avresti dovuto perdere la pazienza” prendo la sua mano ancora chiusa in pugno per controllare se si è fatto male.

“è già successo?” mi chiede.

“Cosa?” lentamente gliela apro.

“Che ti abbia parlato in quel modo”.

Esito prima di rispondere. Se glielo dico si arrabbierà ancora di più.

“Arianna?” attira la mia attenzione.

“Qualche volta” sussurro.

“Gli spacco la faccia” cerca di alzarsi dal divano per andare in cucina ma Niall e Liam lo bloccano.

“Harry non c'è bisogno vi picchiate, ok? È una cosa che devo risolvere io” cerco di farlo calmare e dopo avergli preso il viso tra le mie mani, lo bacio.

Sento il suo corpo sciogliersi e risponde al bacio, chiedendomi l'accesso.

“Se dovesse succedere di nuovo, me lo dici. Ok?” mi guarda dritto negli occhi.

“Harry, non succederà più. Dopo il pugno avrà imparato la lezione” sorrido.

Nessuno ha mai fatto a botte per me.

Lentamente Zayn entra in salotto e il riccio si alza dal divano.

“Scusatemi.. non so perché abbia fatto così” Harry lo guarda con sguardo arrabbiamo e io gli prendo la mano per addolcirlo.

“Non ce l'ho con te Arianna. E solo che ho qualche problema in questo periodo e me la sono presa con te.. sbagliando”

“Non importa.. l'importante è che abbiamo risolto” gli sorrido e lui annuisce soltanto.

“è meglio se torno a casa” dico ad Harry.

“Ti accompagno”.

Saluto tutti consapevole che non li rivedrò per un lungo periodo di tempo e per la prima volta abbraccio anche Zayn.

“Sono contenta di aver risolto con te” gli dico all'orecchio e lui ride.

Non penso di ave mai sentito la sua risata dal vivo.. è bellissima.

“Anche io. Scusami per tutte le volte che ti ho risposto male” gli sorrido.

Saluto anche le ragazze promettendoci di sentirci per telefono ed esco di casa seguita da Harry.

 

“Non volevo che andasse così questa cena” ci fermiamo davanti casa mia.

“Neanche io.. dovevamo passarla in allegria invece di discutere e picchiarci” muove lentamente la mano con cui ha dato il pugno.

“Ti fa male?” la guardo.

“Un po' ma non è niente. Scusami ancora per non averti detto di Taylor”

“Non importa” gli sorrido.

“Mi mancherai” mi abbraccia e io appoggio la testa al suo petto.

“Anche tu, non immagini quanto” dico in un sussurro “vuoi entrare?”

“No grazie, torno a casa che devo fare ancora la valigia” annuisco “ti amo” mi accarezza una guancia.

“Anche io” lo bacio ed entro a casa.

 

 

Due mesi.

Due fottuti mesi.

Due fottuti mesi che non vedo i ragazzi.

Due fottuti mesi che non vedo Harry.

È stato più dura di quanto pensassi. I ragazzi mi hanno chiamato tutte le volte che potevano, anche due volte nello stesso giorno, ma purtroppo ci sono state giornate dove erano troppo incasinati e non avevano il tempo neanche di farmi sapere se stavano bene.

Da una parte ci ho fatto l'abitudine.

È stato difficile ma non penso più costantemente a loro.

Mi sono messa l'anima in pace: questo è il loro lavoro e io li devo lasciare stare in modo che lavorino bene.

In questo periodo sono veramente tanto impegnati che Harry non è potuto tornare a Londra per il suo compleanno.

Speravo di poter passare la notte da lui e dormire insieme come a Capodanno, invece no. Sono rimasta a dormire a casa mia abbracciata al peluche che mi ha mandato.

La sveglia suona presto e dopo averla spenta scendo dal letto lentamente ed entro in bagno per lavarmi. Indosso un jeans e una maglia a righe (http://www.polyvore.com/senza_titolo_26/set?id=140566589) e vado in cucina. Una tazza di caffè ed esco di casa per andare alla fermata.

Infilo le cuffie nelle orecchie e gli One Direction mi fanno compagnia per tutto il tragitto.

Stranamente arrivo a scuola prima di Bibì quindi l'aspetto fuori dal cancello.

I ragazzi iniziano ad entrare e noto gente fissarmi e poi parlare.

Metto la fotocamera interna per vedere se ho qualcosa in faccia, ma niente, è tutto a posto.

Quando finalmente la mia migliore amica arriva, entriamo e ci dirigiamo agli armadietti.

“Hai notato che tutti ti guardano?” Bibì prende due libri.

“Si.. e mi da fastidio” storgo il naso.

“Ma sai il perché?” chiude e ci dirigiamo in classe.

“Come posso saperlo?”

“Eih come stanno le tue corna?” un ragazzo urla mentre mi passa a fianco.

“Cosa?” mi giro verso di lui “ma che vuol dire?” sposto lo sguardo a Bibì.

“Non lo so, ma andiamo sennò facciamo tardi” mi prende per il braccio e mi trascina al mio solito banco.

 

Le sei ore passano molto lentamente e finalmente suona l'ultima campanella.

Aspetto Bibì e insieme andiamo alla fermata.

Anche sul pullman c'è gente che mi guarda ma decido di non farci caso.

Finalmente arrivo a casa.

“Sono tornata!” urlo mentre mi tolgo il Giubbotto.

“Come stai tesoro?” mi chiede mia madre uscendo dalla cucina. Ha una voce strana.

“Bene.. cosa succede?”

“Devi vedere una cosa” mi avvicino e lei mi mostra un giornale.

Cosa??

 

 

 

HOLAAAAAAA

Eccomi di nuovo qui :) cosa sarà successo? Vi ho lasciato con la suspance, spero non mi picchierete ahaha fatemi sapere cosa ne pensate e cosa vi aspettate nei prossimi capitoli, ci conto! ;)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 19
*** capitolo 19 ***


Nella copertina del giornale una foto di Harry con una bionda.

Lo sfoglio subito per leggere l'articolo e quasi mi prende un colpo.

Arianna tradita? Solo questo si può pensare dopo aver visto il cantante della band più famosa al mondo entrare in un hotel non suo con una bionda. Harry è stato visto uscire poi la mattina dopo.”

Le lacrime incominciano a scendere senza neanche accorgermene.

Lancio il giornale e corro in camera mia.

Lo ha davvero fatto?

Mi ha davvero tradito?

È davvero andato a letto con una ragazza?

Non ci credo. Non può essere successo.

Mi ha sempre detto che non avrebbe fatto nulla per farmi male.. ma così non è stato.

Sento un grande peso all'altezza del petto ma non so cosa sia.

Tristezza? Angoscia? Disprezzo? Incazzatura? Delusione? Può essere. Sapeva di essere il mio primo vero amore, il primo a cui io abbia detto Ti Amo e lui ha rovinato tutto con una bionda.

Mia madre ha provato a consolarmi, ma con scarsi risultati.

L'unica cosa che voglio adesso è rimanere da sola e sfogarmi.

 

Prov. Harry.

Esco dalla mia camera dopo una lunga dormita ed entro in cucina per fare colazione.

“Harry cosa ti è saltato in testa?” Liam urla subito appena mi vede.

“Che è successo?” mi tocco la massa di capelli mentre aspetto una risposta.

“Cosa è successo?! Me lo chiedi pure?! Non ti rendi conto che così farai soffrire Arianna?!” Liam adesso si è alzato dalla sedia e sventola un giornale.

Riesco a prenderglielo dalle mani e la copertina mi colpisce.

Una foto in grande di me e una ragazza bionda mentre entriamo in un hotel.

Oh no.

Lo sfoglio subito per leggere cosa dice.

Cosa diavolo ho fatto?

“Io non mi ricordo niente” lo lascio cadere sul pavimento e metto le mani nei capelli.

“Quante volte ti abbiamo detto di non ubriacarti così tanto? Sai che poi fai cazzate” Louis mi sgrida.

No no no.

Non posso averla tradita.

Non posso aver appoggiato le mie labbra su un altra persona.

Non posso aver fatto questo alla ragazza che amo.

Delle scene della sera precedente ritornano nella mia mente. Una ragazza, mi pare si chiamasse Emily, si è avvicinata a me per ballare. Si muoveva molto sensualmente, catturando la mia attenzione.

Ricordo di aver fatto qualche ballo con lei ma non di essere andata nel suo hotel.

“Ci sei andato a letto?” Liam mi chiede tranquillamente.

“Non lo so.. non mi ricordo niente”

“Merda” Liam urla, so quanto tiene ad Arianna.

“Non lo deve sapere” alzo lo sguardo sui miei amici.

“Troppo tardi. Poco fa ha scritto un tweet con scritto “Addio”” sospiro e le lacrime incominciano a scendere.

L'ho persa.

“Devo andare da lei” mi alzo e mi avvio verso la mia camera.

“Non puoi, questa sera abbiamo un concerto” tutti mi seguono.

“Devo spiegarle che è stato un errore. Non lo avrei mai fatto se fossi stato cosciente”

“Harry non puoi mancare al concerto, non puoi partire adesso” Niall dice con tono severo.

“Ok.. partirò dopo il concerto allora!” urlo e mi chiudo in bagno.

 

Salgo lentamente le scale e mi butto a peso morto sul sedile dell'aereo privato.

Mentre aspetto entro su twitter trovando diversi tweet di fans scontente del concerto.

Mi dispiace davvero tanto per loro. In fondo non centravano nulla, ma non ero proprio dell'umore per fare un concerto.

Scrivo un tweet a mia volta scusandomi per il mio comportamento e spiego brevemente che ho dei problemi, hanno il diritto di sapere il motivo.

Lo sportello si chiude quindi spendo il telefono.

Per tutto il volo rimango in ansia.

Non so cosa mi aspetterà una volta arrivato da lei, non so come reagirà e come la troverò.

Non voglio che soffra.

Continuo a muovermi sul sedile, cercando di spostare la mente da qualche altra parte, ma non ci riesco. In questo momento l'unica cosa a cui riesco a pensare è lei.

“Harry va tutto bene?” mi chiede dolcemente la solita hostess che lavora nel nostro aereo personale.

“Si certo” dico con voce tremolante. Annuisce poco convinta e sparisce.

 

Il volo dura veramente tanto e finalmente atterro a Londra. Prendo la mia borsa ed entro nel primo taxi che si ferma, dando l'indirizzo di casa di Arianna.

Una decina di minuti dopo sono davanti la sua porta con l'indice attaccato al campanello. Ad aprirmi viene la madre.

“Cosa vuoi?” chiede con voce arrabbiata.

“Ho bisogno di parlare con sua figlia” cerco di non far tremare la voce.

“Non è a casa” sposto lo sguardo sulla finestra della sua camera, trovando la luce accesa.

“Non è vero” rispondo.

“Harry, non vuole vederti. Non pensi di averla fatta soffrire abbastanza?”

“Ho bisogno di spiegarle cosa è successo”

“Lo sa già. Lo sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento” fa un piccolo sorriso abbassando lo sguardo.

“La prego, sono venuto fin qui per vederla.. non può non farmi entrare” la supplico e dopo avermi guardato per qualche secondo sospira e mi lascia passare.

Poso il mio piccolo borsone e tolgo il giubbotto prima di bussare alla sua porta.

Non sento la sua risposta, quindi lentamente la apro. La trovo sdraiata sul suo letto che mi da le spalle. Vicino a lei ci sono sparsi diversi fazzoletti usati.

“Mamma voglio stare da sola” dice tra un singhiozzo e l'altro.

“Sono io” rispondo lentamente e con voce roca.

Subito si alza e mi guarda con i suoi occhi rossi.

“Cosa ci fai qui?”

“Sono venuto per parlare”.

Mi fa male vederla così. Sono io la causa e mi sento uno stronzo ad aver fatto quello che ho fatto.

“Non dobbiamo parlare, so già tutto” si asciuga una lacrima.

“Lo so. Non so cosa mi sia preso. Devo aver bevuto qualche bicchiere in più. Non lo avrei mai fatto se..”

“Non cercare di giustificarti” mi interrompe con tono duro.

“Non mi sto giustificando. Se fossi stato sobrio, non ti avrei mai.. tradita” mi fa male pronunciare questa parola.

“Mi hai mentito. Tutte le volte che mi hai detto che mi amavi.. erano solo parole al vento” un pezzo del mio cuore si rompe al suono di queste parole “mi hai mentito quando mi dicevi che non avresti fatto niente per farmi soffrire. Mi hai usato a tuo piacimento per divertirti in questi mesi e alla prima occasione mi abbandoni andandotene con un altra. Spero solo ti tratti bene come io ho fatto con te” il mio cuore si frantuma del tutto.

“Ari non puoi dirmi queste cose. Sai i sentimenti che provo per te. Non ti ho mai mentito. Ho davvero sbagliato e non immagini quanto io sia pentito” la mia voce si strozza.

“è troppo tardi per i rimpianti. Non siamo compatibili. Sei troppo diverso da me, appartieni a un' altro mondo, pieni di paparazzi, personaggi famosi, soldi e fans che ti vogliono, ed è un mondo a cui non appartengo” le lacrime cominciano a scendere sul suo viso dolce.

“Non puoi pensarlo davvero. Noi possiamo farcela. Possiamo mandare avanti la nostra storia”

“Una volta lo pensavo, ma adesso non più..Non penso più sia così”

“Non posso starti lontano. Tu sei la mia àncora” una lacrima scende sulla mia guancia ma non l'asciugo, le lascio fare il suo percorso.

“Non rendere le cose più difficili di quello che sono già”

“Io ti amo” dico in un sussurro in mezzo alle lacrime.

“Anche io Harry ma non posso farcela, è stato un colpo grosso”

“è un addio quindi?”

“Si.. meglio se ognuno va per la sua strada” annuisco ed esco per vestirmi e andarmene via da qui, consapevole che una parte del mio cuore rimarrà sempre con lei.

 

 

Prov. Arianna

Harry esce dalla mia stanza e io mi lancio sul letto.

L'ho davvero cacciato?

Ho davvero allontanato l'uomo che amo dalla mia vita?

Si, non posso e non riesco a perdonarlo per una cosa del genere. Il mio cuore si è frantumato. Sento tanti piccoli pezzi dentro che mi pungono il petto. Mi è sembrato sincero mentre parlava, ma stiamo parlando di tradimento.

Quelle labbra che ho sempre amato hanno toccato una bocca che non è mia. Solo al pensiero mi si rivolta lo stomaco.

Ho bisogno di sfogarmi.

Le lacrime sono ormai terminate e l'unica cosa che rimane è la rabbia dentro di me. Lancio un grido soffocato dal cuscino e mi sento già meglio.

Tra i fazzoletti usati mi addormento.

 

La sveglia suona e lentamente tiro fuori una mano per spegnerla. Nello stesso momento entro mia madre e si siede vicino a me.

“Stavo pensando che oggi potresti restare a casa, in modo che tu possa riprenderti. Hai un brutto aspetto tesoro” mi accarezza una guancia.

“Grazie mamma” dico con tono duro, ma ancora impastato dal sonno.

“Io e papà lavoriamo tutto il giorno e tua sorella va a casa di una sua compagna, quindi starai da sola tutto il giorno. Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarmi” annuisco.

Mi lascia un bacio sulla fronte ed esce dalla stanza.

Aspetto il rumore della porta chiudersi e mi alzo da letto. Sciacquo velocemente il viso ed entro in cucina per fare colazione. Prendo un biscotto e al primo morso mi viene la nausea, quindi lo butto e vado a lavarmi i denti.

Non è da me rimanere a casa. Giro per la casa senza sapere cosa, fino a quando non mi rimetto nel letto e accendo la televisione.

Il primo piano di Harry in un servizio mi fa sgranare gli occhi. Parlano di ciò che è successo e subito ritornano le lacrime. Cerco di spegnerla senza nessun risultato, fino a quando non mi accorgo di star tenendo il telecomando al contrario. Lo schermo torna di nuovo nero e io rilascio un lungo sospiro.

Mi guardo attorno e il mio sguardo rimane immobile su una foto appesa sopra la scrivania. Ritrae me ed Harry abbracciati e sorridenti, proprio come una coppia felice.

Le lacrime scendono sulle mi guance mentre mi rannicchio portando le ginocchia al petto.

Non voglio piangere, non devo piangere.

Non si merita le mie lacrime. Cerco di smettere ma invano, le lacrime non cessano.

Perché è dovuto succedere a me?

 

Rimango a letto tutto il giorno, girando il telefono tra le mani.

Ho bisogno di parlare con qualcuno.

Bibì è impegnata con lo sport.

Liam è a chissà quanti km lontano da me.

Entro nella rubrica per l'ennesima volta e mi blocco di nuovo sul suo numero. Senza rendermene conto sono nei messaggi e i miei pollici scrivono da soli una semplice domanda.

Puoi venire a casa mia?”

Lancio il telefono da qualche parte e mi sdraio sul letto.

Cinque minuti dopo è fuori casa che suona il campanello. Mi alzo lentamente dal letto e apro, buttandomi subito tra le sue braccia.

Queste non sono possenti come quelle di Harry.

“Arianna cosa è successo? Perché mi hai chiamato?” mi chiede David mentre entriamo in camera mia.

Non riesco ad aprire bocca che le lacrime cominciano a rigare il mio viso, di nuovo.

“I tuoi genitori?” faccio con la testa di no “è colpa di Harry, vero? Cosa ha fatto quel bastardo per ridurti così?”

“Niente” lo difendo subito da come lo ha chiamato.

“Non è vero, sennò a quest'ora non staresti piangendo”

“Non è importante quello che ha fatto.. ho solo bisogno di compagnia” riesco a dire tra un singhiozzo e l'altro.

Dopo un sospiro, mi alza il viso e lentamente si avvicina per baciarmi.

“Non ti ho chiamato per questo” lo fermo subito.

“Allora non dovrei essere qui” si alza dal letto dove ci eravamo messi.

“David.. è difficile per me in questo momento, ok? Ho bisogno di tranquillità, non di qualcuno che mi baci”

“Sai.. ho fatto un grosso errore a lasciarti” sospira e incomincia a camminare per la stanza.

“Cosa centra questo?” le lacrime si sono fermate e finalmente riesco a parlare.

“Non so cosa mi sia preso.. so di aver fatto una grande cazzata a lasciarti..me ne accorgo in questo periodo quando vedo le vostre immagini sui giornali.. il sangue mi ribolle nelle vene” mi guarda negli occhi.

Rimango senza parole. Prima di conoscere Harry speravo tornasse sui suoi passi e non lo ha mai fatto. Adesso che sono in crisi con la mia relazione mi dice questo.

“Ari io ti amo” mi accarezza una guancia.

“Ma io amo un' altro ragazzo” rispondo netta.

“Che ti ha fatto soffrire” aggiunge.

“Anche tu lo hai fatto” si ferma un attimo per rielaborare le mie parole.

“Sono sicuro non fossi conciata in questo modo” mi indica guardandomi dalla testa ai piedi.

Pigiama, capelli arruffati, occhi rossi e gonfi seguiti da grosse occhiaie.

“Ci mancava poco..” dico in un sussurro.

“Davvero?” gli spunta un piccolo sorriso.

“David io non ti amavo ma il sentimento che provavo era più forte di un semplice “mi piaci”.. ho sofferto molto anche per te”

“Non si può tornare indietro, vero?”

“Ho aspettato mesi sperando tornassi da me e ti pentissi di ciò che hai fatto.. ma non è successo e io sono andata avanti.. quindi no”

“Vuoi che vada via?”

La stessa domanda che mi ha fatto Harry un paio di mesi fa.. e la mia risposta rimane la stessa.

“No, non voglio.. rimani vicino a me” mi abbraccia e ci sdraiamo sul letto.

“Mi vuoi dire cosa ti ha fatto?” mi chiede e dopo qualche minuto decido di rispondere.

“Mi ha tradito” dico piano, mi fa male dirlo.

“Cosa?” si siede di colpo.

“In tour” gioco con le mani. Sapevo non avrei dovuto.

“Quel figlio di puttana” esce dalla camera e io lo seguo.

“Cosa hai intenzione di fare?” lo vedo che mi mette il giubbotto.

“Spaccargli la faccia”

“No David non ci provare”

“Lo difendi pure? Ti ha tradito!” alza la voce.

“è l'uomo che amo, lo difenderò sempre” rimane a bocca aperta, non si aspettava questa risposta.

“Ho bisogno di pensare” si chiude il giubbotto.

“Pensare a cosa?” aggrotto la fronte.

“Non lo so.. ma ho un casino dentro la testa.. è quello che riesci a farmi quando sto con te” il mio cuore perde un battito.

“Non gli farai del male” dico in un sussurro.

“Può essere”

“Faresti del male anche a me” lo guardo e lui lascia un sospiro.

“Ci sentiamo” mi da un bacio all'angolo della bocca e sparisce.

Ho sbagliato.. sapevo che non avrei dovuto chiamare lui, ma è successo così velocemente. Non so cosa mi sia passato per la testa in quel momento, ma il suo nome sullo schermo del cellulare era l'unico che mi faceva stare meglio.

Torno in camera mia e prima di sdraiarmi sul letto cerco il mio telefono.

Quando lo trovo, sullo schermo appaiono tre chiamate perse: Harry.

Il mio cuore inizia a battere più veloce, come se volesse uscire dal petto. Perché deve farmi questo effetto?

Ho voglia di chiamarlo, sentire la sua voce roca, ma decido di tenermi, non posso perdonarlo così velocemente. Mi dispiace davvero tanto non averlo vicino, so che anche lui sta soffrendo ma deve pagare le conseguenze del suo gesto.

 

Prov. Harry

Mi sveglio di soprassalto.

In due giorni questo sarà il terzo o il quarto incubo che faccio.

Mi giro verso la sveglia per guardare l'ora, le 5 del mattino.

Sapendo che tanto non mi addormenterò più mi alzo e mi butto in doccia.

L'acqua scivola sul mio corpo mescolandosi con le mie lacrime che sono incominciate a scendere.

È da tanto che non piangevo così, forse l'ultima volta è stato quattro anni fa a X Factor.

Mi appoggio alla parete fredda della doccia e scivolo giù, avvicinando le ginocchia al petto.

Perché devo essere così coglione?

Perché non sono tornato a casa invece di andare in quel locale?

Mi mando da solo all'inferno.

La cosa che amo di più l'ho persa.

Dopo minuti infiniti chiudo l'acqua ed esco.

Indosso la prima cosa che trovo, una tuta grigia e una maglia bianca a V.

Passo la giornata a casa a piangere e a ricordare tutti i nostri momenti belli.

Avrò visto le nostre foto così tante volte da ricordare l'ordine in cui sono salvate.

Il campanello suona facendomi saltare dal divano. Chi può essere?, nessuno sa che sono tornato a Londra.

Una parte di me spera sia Arianna e vado ad aprire con un grande sorriso sul viso.

Esso sparisce quando davanti a me appare David, il suo ex.

“Cosa vuoi?” gli chiedo con tono duro.

“Finalmente ci vediamo. Pensavo fossi più carino” entra senza avere il mio permesso.

“Perché sei venuto qui?” gli domando.

“Arianna sta molto male per colpa tua” si guarda intorno e osserva le varie foto sui mobili del salotto.

“Lo so” abbasso lo sguardo.

“Mi ha chiamato perché aveva bisogno di qualcuno” alzo lo sguardo e lo vedo osservare una foto mia e di Arianna “Sono riuscita a farla stare meglio”

“Cosa le hai fatto?” serro i pugni.

“Niente, siamo stati sul letto abbracciati” la mia bocca si spalanca “è bastato qualche bacio per farla stare meglio”

“Devi stare lontano da lei. È mia” dico a denti stretti.

“Non più. Ormai l'hai persa e lei tornerà da me”.

La voglia di riempirlo di pugni si espande dentro di me ma so che peggiorerei solo la situazione, quindi mi tengo.

“Non lo direi troppo ad alta voce. Mi ama e so che mi perdonerà” le nocche sono ormai bianche.

“Mai dire mai” passa dandomi una spallata ed esce.

Cado in ginocchio e le lacrime escono dai miei occhi.

Arianna lo ha baciato?

Non può averlo fatto, lei mi ama, lo ha detto anche ieri.

Guardo l'orologio, tra due ore ho l'aereo.

Cazzo.

Sono venuto fin qui per risolvere con lei, invece ho peggiorato solo la situazione.

Mi ha lasciato?

Non ricordo più le sue parole ma penso di si.

Riuscirò a stare senza di lei?

No, lei è la mia àncora. Se non c'è lei io affondo.

Salgo lentamente le scale e prendo il mio borsone per poi uscire di casa.

Senza pensarci inizio a camminare e cinque minuti dopo sono davanti casa sua.

Non so il motivo per qui sia venuto qui, forse per vederla un ultima volta.. ma non ho il coraggio di suonare. Non ho il coraggio di litigare di nuovo con lei. So che farei del male a me stesso e a lei se suonassi, quindi lascio un grande sospiro e chiamo un taxi diretto all'aeroporto.

 

Aspetto con ansia la chiusura del portellone e per passare il tempo uso il telefono per vedere se ci sono novità sui social network. Prima di spegnere entro nel suo profilo di whatsapp e il suo stato mi lascia senza parole.

Sono vuota senza di te

I miei pollici iniziano a scrivere nella sua chat, deve sapere cosa penso e cosa provo.

“Ti scrivo perché devi sapere come sto in questo momento. Forse non leggerai neanche questo messaggio ma io te lo invio lo stesso.

Mi sento un emerito coglione ad averti tradito. Sei la ragazza più bella che io abbia mai conosciuto. Quel sorriso spettacolare che mi fa sciogliere il cuore; quei occhi grandi che parlano da soli; il tuo essere timida che mi incuriosisce sempre di più.

Sei tutto ciò che voglio e lo sai.

So di averti perso e di averti fatto soffrire, ma non era assolutamente mia intenzione.

Ti riconquisterò.

Sei tu l'unica ragazza che voglio baciare.

Sei tu l'unica ragazza che voglio trovare la mattina vicino a me. Non immagini neanche quanto mi manchi il suo profumo, i tuoi abbracci e i tuoi baci.

Tu sei mia.

Sei la mia àncora e io senza di te affondo. Ti amo come non ho mai amato nessuno.

Sto per tornare dai ragazzi. Sono venuto a Londra sperando di risolvere con te, invece ho solo peggiorato le cose, facendoti allontanare da me. Spero solo che un giorno potrai perdonarmi.

Ti amo sempre.

Harry”

Una lacrima riga la mia guancia e dopo averlo letto un altra volta lo invio e spengo il telefono.

Che questo messaggio possa sistemare qualcosa del casino che ho combinato.

 

 

 

 

HOLAAAAAAA

Eccomi con il capitolo tanto atteso :) Harry è davvero molto pentito.. chissà se Arianna lo perdonerà :) Secondo voi ha fatto bene a chiamare David?? è stata troppo dura o Harry se lo meritava?

Fatemi sapere cosa ne pensate, ci conto ;)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 20
*** capitolo 20 ***


Ho tenuto il telefono spento tutta la sera, non volevo essere disturbata.

Quando lo riaccendo vengo investita da una sfilza di chiamate perse, messaggi e massaggi vocali. Alcune chiamate sono di mia mamma, altre di Bibì. In questi due giorni non l'ho sentita molto e mi dispiace. Lei vuole starmi vicino ma in questo momento l'unica cosa che voglio è rimanere da sola. Le ho raccontato velocemente per messaggio cosa è successo ma non mi sentivo di discuterne attraverso un cellulare quindi aspettò di vederla per spiegarle meglio.

Trovo alcuni messaggi anche di David, che mi chiede come sto e se ho bisogno di qualcosa.

È dolce da parte sua che si preoccupi per me, ma devo mettere in chiaro che non provo niente di più di un semplice amicizia.

Trovo altri messaggi di compagni, tra cui la mia amica Kuz, che mi chiedono come sto ma decido di ignorarli.

Mentre poso il cellulare sulla scrivania lo schermo si illumina, nuovo messaggio.

Leggo l'emittente e il mio cuore fa una capriola: Harry.

Mi siedo a gambe incrociate al centro del letto e incomincio a leggere il lungo poema che mi ha scritto.

Lo leggo più di una volta meravigliata dalle bellissime cose che mi ha scritto.

Dio se lo amo.

Ho fatto male a lasciarlo? È tutto il giorno che questa domanda gira nella mia testa.. è tutti quelli che sanno mi dicono di no.

Io non voglio perderlo e non voglio allontanarlo da me ma fa male sapere che è andato a letto con un altra ragazza.

Riuscirò a stare senza di lui?

Riuscirò a ricominciare la mia vita senza Harry Styles?

La mia mente viene sommersa anche da ricordi bellissimi: i fiori, le candele, la cena, il capodanno, ha picchiato pure un suo amico per difendermi.

Lui mi ama, lo so.. forse ho esagerato un pochino, forse mi sono fatta trascinare troppo dall'istinto..oppure dall'incazzatura.

Esco dalla camera e raggiungo mia madre in cucina.

“Mami” dico per attirare la sua attenzione.

“Tesoro tutto bene?” mi guarda e io annuisco.

“Stavo pensando a quello che è successo in questi giorni.. forse ho esagerato a lasciarlo?” le chiedo quasi in un sussurro e dietro la schiena incrocio le dita sperando mi dica di si.

“No Arianna” il mondo mi crolla addosso “è quello che si merita per averti tradito. E anche se pensi sia stato troppo lasciarlo, non è così. Te lo avevo detto che ti avrebbe fatto soffrire”

“Ma io lo amo”

“Lo dimenticherai. Inizia a non vederlo più e vedrai che la cosa sarà più semplice”

“Mi state vietando di vederlo?” alzo un po' la voce.

“Non usare quel tono di voce con me e comunque lo facciamo per il tuo bene, quindi si, non lo vedrai più” le lacrime scendo dai miei occhi e corro in camera mia.

Perché devono mettersi contro di me?

Non capiscono che così soffrirò di più?

Non voglio perderlo. So che non troverei mai più un ragazzo capace di farmi sentire quei sentimenti.

Io lo amo cazzo, lo voglio.

Tra lacrime, singhiozzi e fazzoletti cado in un sonno profondo.

 

Prov. Harry

L'aereo atterra e in pochi minuti sono nell'hotel dove alloggiano i ragazzi.

“Allora?” Liam mi chiede subito sorridendo e io faccio no con la testa.

“Va tutto una merda” lascio cadere la borsa e mi butto a pancia in giù sul letto.

“Che è successo?” si siedono tutti vicino a me aspettando che parli.

“Mi ha lasciato.. non vuole più vedermi” una lacrima riga una guancia.

Silenzio.

Sono tutti a bocca aperta, ma nessuno fiata.

“Ho cercato di farle capire che è stato un grosso sbaglio, che la amo e che voglio solo lei.. ma non mi ha ascoltato.. secondo lei è meglio se ognuno va per la sua strada” continuo io.

“E tu gli hai detto si?” mi chiede Zayn.

“Non posso costringerla a stare con me se non è più quello che vuole” li guardo.

“Magari è solo troppo arrabbiata.. fai passare un po' di tempo” Liam cerca di incoraggiarmi.

“No ragazzi, voi non capite. Io la amo, non voglio aspettarla. Non potete immaginare quanto mi senta una merda” mi metto un cuscino sopra il viso.

“Harry non puoi fare così per una ragazza” Louis sbuffa.

“Una ragazza!? Lei era la ragazza!” urlo.

“Datti una calmata però” ribatte Tommo.

“Non ho mai provato questi sentimenti così forti per una ragazza.. lei è riuscita a farmi sentire le farfalle nello stomaco” abbasso lo sguardo. Perché mi sento in imbarazzo a dire queste cose? Sono i miei migliori amici!

“Vuoi che provi a parlarci io?” mi chiede Liam.

“No.. chiedile soltanto come sta” annuisce e si alza per chiamarla.

“Amico, vedrai che le cose si risistemeranno” Niall mi da una pacca sulla spalla e io lo guardo annuendo.

 

 

Prov. Arianna

Il telefono suona con le note di Hurricane dei The vamps e io lo prendo per vedere chi è, Liam.

Dopo questi giorni spunta un sorriso sul mio viso e rispondo.

“Scimmietta” mi saluta con la sua voce profonda.

“Eih Liam” mi siedo nel letto.

“Come stai?” mi chiede dolcemente.

“Potrei stare meglio” mi mangiucchio le unghie.

“Immagino.. ti va di parlarne?” annuisco anche se non mi può vedere.

“Non so cosa fare.. io lo amo.. davvero.. ma solo il pensiero di lui con un altra ragazza mi manda in bestia”

“Sei arrabbiata con lui?”

“Non lo so.. non so cosa provo.. forse un po' tutto..”

“Perché lo hai lasciato?”

“Forse perché in quel momento avevo bisogno di averlo lontano.. non ne ho idea.. è tutto il giorno che cerco risposte al mio comportamento.. secondo te ho sbagliato?” gli chiedo quasi in un sussurro e lui aspetta un po' prima di rispondere.

“è normale commettere errori.. è vero che poteva evitarselo.. ma anche lui sta molto male per questo.. ti ama”

“Non so se ho fatto bene o no a lasciarlo.. i miei mi vietano di vederlo” gli confesso.

“Davvero?”

“Si.. dicono che mi farà solo soffrire”

“Tu cosa ne pensi? Sei d'accordo con loro?”

“No! In questi mesi sono stata benissimo con lui.. non mi sono mai sentita così.. mi manca”

“Lasciati un po' di tempo a disposizione. Pensa bene a cosa vuoi fare e chi vuoi avere dentro la tua vita”

“Già.. quello che penso io.. grazie di tutto Liam”

“Figurati scimmietta, sai che ci sono sempre per te”

“Grazie.. solo una cosa.. non dirglielo ad Harry quello che ti ho detto”

“Ok.. ho un concerto tra poco, devo andare. Ci sentiamo presto” attacca.

Mi sento meglio adesso che ho parlato con il mio migliore amico. Non che i problemi si siano risolti, ma mi sento più leggera adesso che ho parlato con qualcuno.

Cosa devo fare?

La mia testa è piena di pensieri, domande a cui non riesco a rispondere.

Sarebbe stato meglio non incontrarlo? Non essere investita dagli One Direction?

A quest'ora avrei meno problemi, meno paparazzi.. una piccola parte di me pensa che sia stato tutto uno sbaglio.

Caccio via immediatamente questo pensiero. Con loro ho passato momenti bellissimi, non posso cancellarli.

 

Il campanello suona e corro ad aprire per poi buttarmi tra le sue braccia, la mia migliore amica.

“Penso tu mi debba raccontare un paio di cosette” mi sorride e torniamo in camera mia.

“Allora.. da dove vuoi cominciare?” si siede sulla sedia della scrivania e io giocherello con le mie mani.

“Ci siamo lasciati” dico in un sussurro.

“Grazie, fin lì c'ero arrivata”

“Cosa devo dirti? Mi sento una merda”

“Harry dovrebbe sentirsi una merda, non tu.. non sei stata tu a tradirlo diamine!”

“Lo so.. ma io lo amo.. non voglio lasciarlo” tiro su il naso, non voglio piangere di nuovo.

“Come tu dici sempre a me.. devi seguire il tuo cuore.. se ti dice che non vuoi lasciarlo allora faglielo sapere”

“è nato un altro problema..”

“Cos'altro c'è?” mi chiede esasperata.

“I miei mi vietano di vederlo”

“Cosa? Ma stai scherzando?” faccio no con la testa “Perché?”

“Dicono che mi farà solo soffrire e che devo dimenticarlo”

“E tu?” si siede vicino a me.

“Cosa dovrei fare? Sono obbligata”

“Non immagini quanto mi dispiaccia” mi abbraccia forte e le lacrime iniziano a scendere.

“Non volevo andasse così” dico tra un singhiozzo e l'altro.

“Lo so” mi accarezza la schiena.

“Io lo amo”

“So anche questo, ma devi andare avanti.. non puoi piangere per tutta la vita”

“Lo so”

“Che ne dici se questo week end lo passiamo insieme? Senza ragazzi, senza problemi, solo noi due” mi guarda negli occhi e io annuisco “voglio che tu ti diverta, non voglio più vederti così triste”

“Grazie” dico soltanto prima di abbracciarla di nuovo.

Ogni ragazza dovrebbe avere un'amica così, capace di tirarti su di morale anche quando tutto sembra esserti crollato addosso.

Un'amica che sia disposta persino a fare la stupida per farti sorride, che faccia di tutto per farti passare i momenti brutti, per farti andare avanti.

Sono onorata ad avere un persona così la mio fianco, pronta ad aiutarmi per qualunque cosa.

Sono onorata ad avere Bibì.

 

 

 

 

 

HOLAAAAAA

Eccomi qui con un nuovo capitolo :) questa volta è abbastanza tranquillo, non succede niente di che, ma avevo bisogno di un capitolo tranquillo :) Nei prossimi invece succederanno tante belle cose, ma non vi svelo niente :)

Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo davvero molto a leggere i vostri pareri!

Un bacio.

Arianna.

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Capitolo 21
*** capitolo 21 ***


Un mese.

È passato più di un mese senza vederlo e sentirlo.

Il mese più brutto della mia vita.

Bibì ha cercato tutto il tempo di non farmici pensare portandomi a ballare in diversi locali e a uscire con altre nostre amiche.. e in quel momento funzionava.. ma una volta tornata a casa la realtà mi schiaffeggiava la faccia.

Giornate senza mangiare mi ha portato a perdere peso e lacrime su lacrime mi hanno fatto spegnere gli occhi che hanno sempre brillato.

Tutti mi chiedono cosa abbia ma non me la sento di raccontare la verità, quindi li liquido dicendo che ho problemi in famiglia.

Anche a scuola sono peggiorata, i voti non sono insufficienti ma sono scesi rispetto all'inizio dell'anno.

I miei genitori continuano a ripetermi che devo impegnarmi ma ormai in questo periodo non ho testa per la scuola.

In questo mese oltre a Bibì mi è stato molto vicino un altro mio compagno, Dreik. Già prima eravamo amici ma da quando è diventato mio compagno di banco ci siamo avvicinati di più. Lui è l'unico, oltre a Kuz, a cui ho raccontato la verità.

È un ragazzo dolce, alto con i capelli neri e occhi tendenti all'azzurro, diciamo un gran figo.

 

Prima di incominciare i compiti di matematica entro su facebook per fare un giro e trovo un messaggio di Mattew.

Ciao Arianna! Come stai? Sto organizzando una festa a casa mia sabato, questa volta molto in piccolo solo con gli intimi, e mi piacerebbe molto se tu venissi, così ci vediamo! Invita anche Bibì che non ho trovato il suo profilo per dirglielo io. Fammi sapere se ci sei, spero di si! ;)”

In realtà non sono molto amica con Mattew, l'ho visto giusto qualche volta quando uscivo con gli One Direction, ma mi fa piacere che mi abbia pensato e invitato. Gli rispondo.

Eih Mattew! Io sto abbastanza bene e tu? Si dovrei esserci ma ti dispiace se porto un amico? Così i miei non scocciano :) ti do conferma appena posso :)”

Esco per chiamare velocemente Bibì e poi Dreik.

 

Tutti e due mi confermano la loro presenza, quindi entro in cucina per chiedere il permesso a mia madre.

“Mamma questo sabato un mio amico da una festa e mi ha invitato, posso andare?”

“Vai solo tu?”

“No c'è anche Bibì.. e Dreik” aggiungo, so che piace molto ai miei genitori.

“Per me va bene, ma chi è questo amico?”

“Emh.. si chiama Mattew”

“Non te l'ho mai sentito pronunciare” cazzo.

“Non ci conosciamo da molto e non ci vediamo spesso, ma è molto simpatico. Sono già andata a qualche sua festa” cerco di convincerla e scappo subito in camera per fare i compiti.

 

Sabato.

Bibì viene a casa mia alle dieci del mattino e dopo aver fatto colazione ci mettiamo a fare i compiti.

Dopo un paio di ore alla ricerca di spiegarle qualcosa, ci fermiamo per fare pranzo e poi guardiamo un film.

Discutiamo su quale dvd guardare, alla fine optiamo per Tutte contro lui.

Mangiamo un pacchetto di patatine, poi iniziamo a prepararci per la festa.

Bibì sceglie una gonna azzurra e una maglia nera tinta unita (http://www.polyvore.com/senza_titolo_16/set?id=139463749), io invece una gonna nera e una maglia con i minion (http://www.polyvore.com/senza_titolo_20/set?id=139563371).

Lasciamo i capelli sciolti e ci trucchiamo leggermente, poi aspettiamo che Dreik passi a prenderci, ha un anno in più quindi possiede la patente.

Verso le 19:30 suona il clacson e dopo aver messo il giubbotto usciamo.

Mano mano che andiamo gli indico la strada e dopo aver svoltato due volte all'incrocio sbagliato arriviamo a casa di Mattew.

Questa volta la porta è chiusa e Bibì suona.

Viene ad aprirci un ragazza biondo, penso già mezzo ubriaco.

Entriamo e ci spogliamo, per poi cercare Mattew per salutarlo.

“Eiih” mi abbraccia “Pensavo non venissi più” mi sorride.

“Ti presento Dreik, un mio amico” si stringono la mano.

“Fate come se foste a casa vostra” dice dopo aver salutato Bibì e sparisce.

Beviamo un bicchiere di acqua, poi ci buttiamo nella mischia a ballare.

 

L'aria del salotto diventa meno respirabile quindi torniamo in cucina per riprenderci dai balli e bere qualcosa.

Bibì e Dreik optano per un lo shampagne, io per un bicchiere di succo all'arancia.

Ci spostiamo in fondo al salotto dove c'è gente che parlotta e coppie che si baciano.

L'angoscia si impossessa di me ne vedere quelle coppie felici ma Bibì interrompe subito i miei pensieri.

“Eih domani andiamo a fare shopping?” mi chiede urlando per superare il volume della musica e io annuisco sorridendo, è bello passare i pomeriggi con lei.

Sposto lo sguardo davanti a me e tra la folla che si scatena lo vedo.

Bello come sempre indossa un jeans nero stretto e una maglia grigia a V.

Fin qui riesco a intravedere le ali degli uccelli tatuati dalla scollatura.

Ci guardiamo per qualche secondo poi due ragazzi passano e lui non c'è più.

Perché sono qui?

Non dovrebbero avere dei concerti in questi giorni?

“Ari noi andiamo a prendere un altro bicchiere, vuoi qualcosa?” mi chiede Dreik e io faccio cenno di no, anche se non ho ascoltato la sua domanda.

Insieme a Bibì si incamminano verso la cucina lasciandomi da sola e il cuore inizia a battere forte.

Mi guardo in torno cercandolo tra la folla ma non lo vedo, come se fosse sparito.

“Ciao” Harry spunta alla mia sinistra facendomi prendere un colpo, ma faccio finta di niente.

“Ciao” rispondo seria. Sono felicissima sia qui, ma devo cercare di non farglielo capire, sarebbe troppo facile.

“Come stai?”

“Meglio tu?” mi guardo in torno sperando che Bibì non torni subito.

“Anche” rimaniamo in silenzio qualche secondo poi continua “Chi è quello che era vicino a te?”

“Un amico” finisco il mio succo.

“Un amico?” il suo tono è più duro.

“Si”

“Non l'ho mai visto” mi squadra dalla testa ai piedi.

“è un mio compagno di classe. Ci siamo avvicinati quando ci..” la mia voce si blocca a metà frase ed Harry annuisce capendo cosa voglio dire.

“Perché siete a Londra? Non dovreste avere dei concerti?” gli chiedo per cambiare argomento.

“Abbiamo tre giorni di riposo e sapendo che ci sarebbe stata questa festa siamo tornati” annuisco.

“Mi manchi” dice a bassa voce mentre mi guarda negli occhi.

“Anche tu” abbasso lo sguardo, sono stata io a lasciarlo diamine!

“Arii” Bibì corre verso di me ma si blocca appena vede Harry.

“Cosa ci fai tu qui?” gli chiede subito un po' acida ma quando pensa che ci possa essere anche Niall forma un sorriso a 32 denti “C'è anche Niall?” il riccio annuisce e Bibì si immerge nella mischia per cercarlo.

“Emh.. Dreik lui è Harry. Harry lui è Dreik” faccio le presentazioni imbarazzata e loro si stringono la mano dopo uno sguardo duro.

“Così tu sei un compagno di Arianna?” beve un sorso dal suo bicchiere.

“Già” Dreik mi avvicina a lui e mi lascia un bacio sulla tempia e io sorrido, mentre Harry lo guarda male.

“Scimmietta!” urla da dietro di me e io mi giro per trovarmi Liam.

“Liam!” urlo a mia volta e lo abbraccio forte.

“Non pensavo ci fossi anche tu” dice al mio orecchio per farsi sentire.

“Mattew mi ha invitato” gli lascio un bacio sulla guancia.

“Sei bellissima” mi fa fare una giravolta e io rido “Hai visto Harry?” torna serio e io mi giro per farglielo vedere.

“Come sta andando?” mi chiede dolcemente.

“è imbarazzante.. sembra geloso di Dreik”

“E chi è questo Dreik?” mi guarda torvo.

“Un mio compagno di scuola” ci avviciniamo ai due ragazzi e glielo presento.

Tra me ed Harry c'è qualche sguardo e io mi sento in soggezione.

Mi è mancato tantissimo e mi fa veramente male stare vicino a lui senza abbracciarlo, senza baciarlo.

Bibì non torna più, penso abbia trovato Niall, lasciandomi così da sola con il ragazzo che mi fa impazzire.

 

“Ragazzi che ne dite di andare tutti a casa nostra? Così stiamo un po' insieme, visto che non ci vediamo da un po'” propone Niall mentre abbraccia Bibì.

Siamo tutti siamo d'accordo quindi salutiamo Mattew e ci mettiamo nelle macchine.

“Arianna vieni con noi?” mi chiede Zayn, da quando abbiamo chiarito andiamo d'accordo.

“No, vado con Dreik, ci vediamo dopo” entro nel posto del passeggero.

“Non mi sembra molto simpatico il tuo ex” mi dice Dreik per spezzare il silenzio che si era formato.

“Di qua” gli indico dove girare “Era un po' teso..” cerco di difenderlo.

“Lo ami ancora?”

“Si.. non è cambiato niente.. ed è ancora più forte la tristezza che sento adesso che l'ho visto” gioco con le mani.

“Si sistemerà tutto” posa la sua mano sul mio ginocchio e stringe un po'.

 

Un quarto d'ora dopo arriviamo, i ragazzi sono già in casa.

“Finalmente” Louis ci fa entrare.

“Dreik non mi ha dato retta e ha sbagliato strada,” lo prendo in giro.

Ci sediamo sul divano e ci mettiamo a chiacchierare.

Ci raccontano dei concerti, di alcune fans pazze che lanciano oggetti sul palco, di cartelloni ridicoli e di scherzi che si fanno a vicenda tra una canzone e l'altra.

Per tutto il racconto Harry non ha spostato lo sguardo da me, fissandomi tutto il tempo.

“Devo andare in bagno” Niall si alza di colpo.

“Anche io” mi avvicino alle scale per salire per andare in quello di sopra.

Entro dentro e mi blocco davanti al mio riflesso.

Perché mi deve guardare in quel modo?

Mi osservo.

Il viso è più snello a causa dei chili persi.. anche il mio corpo lo è, ma gli occhi hanno preso un po' di vita da quando l'ho visto.

Sciacqua velocemente le mani e prima di scendere passo in camera di Harry, mi è mancata.

“Bei ricordi” spunta dietro di me facendomi spaventare.

“Non volevo..”

“Tranquilla, puoi entrare. Non è vietato” mi fa un mezzo sorriso “Sei dimagrita”

“Ho perso peso in questo periodo” gioco con le mie mani.

“A causa mia” sussurra.

“Non importa” mi affretto a dire.

“Mi dispiace” lo guardo dritto negli occhi aspettando continui “in questo periodo non ho fatto altro che mandarmi al diavolo per averti fatto soffrire. Io ti amo, i miei sentimenti per te non sono cambiati”

Ti amo anche io” penso tra me e me ma decido di non dirlo ad alta voce.

“Penso sia meglio se scendiamo, potrebbero chiedersi che fine abbiamo fatto” annuisco e lo sorpasso per scendere.

 

“Volete rimanere a dormire qui?” Niall propone più a Bibì che a me, non avendo più un motivo per rimanere.

“Sii” Bibì lo abbraccia e io mi guarda “Rimani anche tu?”

“Non ho il motivo” dico con un filo di tristezza.

“Per favore, sennò i miei fanno storie”

“E Dreik?”

“Tranquilla per me, so tornare a casa” mi sorride e annuisce in modo da farmi capire che devo accettare l'offerta.

“Ok” sospiro e mi alzo per chiamare mia madre, al terzo squillo risponde.

“Tesoro tutto bene?”

“Ciao mamma si. Sono a casa degli One Direction”

“Ah e come mai?”

“Erano anche loro alla festa e volevano restare un po' insieme visto che non ci vediamo da tanto tempo”

“Ok..” risponde soltanto.

“Posso dormire da loro?” le chiedo quasi in un sussurro.

“Arianna io e tu padre ti abbiamo vietato di vederlo e tu vuoi pure dormire a casa sua?” urla arrabbiata.

“Nono.. lui non c'è.. sono tornati solo Liam e Niall perché dovevano prendere delle cose” mi invento una scusa.

“Sicura?” non è molto convinta.

“Si, voglio rimanere un po' con il mio migliore amico”

“Ok va bene, buona notte” attacca.

“Sono riuscita a convincerla” torno in salotto sorridendo.

“Penso sia ora di andare” Dreik si alza dal divano e indossa il suo cappotto.

“Grazie” lo abbraccio forte e gli lascio un bacio affettuoso sulla guancia.

“Utilizza questa opportunità per sistemare le cose, non voglio vederti triste” mi stringe forte e io annuisco.

Salgo in camera di Harry, sapendo che non ho altra scelta che dormire con lui.

“Tieni il maglione” mi porge quello che ho usato per Capodanno e io lo prendo per poi andare in bagno.

Mi cambio velocemente e mi lavo i denti per poi tornare in camera.

“Io dormo nel letto di Niall” dico in un sussurro ed Harry ci rimane male.

“Ok” disfa il suo mentre io mi avvicino per disfare il mio.

Mentre mi giro inciampo con il tappeto, andando a sbattere contro la schiena del riccio.

“Scusa” si gira trovandoci a pochi centimetri di distanza.

Ci guardiamo per qualche secondo negli occhi, poi rompe il silenzio.

“Ho una voglia matta di baciarti” sussurra.

“Fallo” esce quasi come una supplica e lui non se lo fa ripetere due volte, posando le sue labbra sulle mie.

Le nostre lingue vanno subito a contatto cercandosi e rincorrendosi, mentre noi cadiamo sul suo letto, Harry sopra di me.

Mi è mancato il suo gusto.

Mi sono mancate le sue labbra.

Mi sono mancate le sue mani che mi toccano i fianchi.

Mi è mancato lui.

 

 

 

 

HOLAAAAAAA

Eccomi con un nuovo capitolo :)

Arianna ed Harry finalmente si sono rivisti :) Ha fatto bene ad accettare di dormire a casa sua o no? Cosa succederà nel prossimo capitolo??

Fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo tanto :) E grazie mille a coloro che recensiscono, siete dolcissime *-*

Baci.

Arianna.

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Capitolo 22
*** capitolo 22 ***


Le sue mani corrono per tutto il mio corpo, mentre io infilo le mie tra i suoi capelli e le chiudo in un pugno, lui geme.

Inizio a essere senza fiato, quindi lentamente mi stacco.

I miei occhi si perdono nei suoi smeraldo, pieni di emozioni.

Il cuore mi batte fortissimo, è da tanto che non succedeva.

“Voglio fare l'amore con te” le parole escono dalla mia bocca in un sussurro, sgrana gli occhi.

“Sul serio?” annuisco con un sorriso timido.

Ho il bisogno di averlo, di sentirlo tutto, ho bisogno di lui come l'aria.

“Allora non abbiamo bisogno di questa” prende del bordo suo maglione che sto indossando e me lo toglie facendomi rimanere in intimo.

“Adesso sei tu ad essere troppo vestito” gli sorrido.

“Sono tutto tuo” allarga le braccia e io gli tolgo la maglia, poi gli sbottono i jeans e con una mossa veloce se li toglie.

Mi fa girare e mi tocca le spalle, prima di arrivare al gancetto del reggiseno.

“Rilassati piccola” sussurra, non mi ero accorta di star trattenendo il respiro.

Lo apre e fa scendere le spalline, fino a cadere a terra e raggiungere gli altri vestiti, la stessa cosa con i miei slip.

“Sei bellissima” mi guarda dalla testa ai piedi e io mi sento leggermente in imbarazzo, abbasso lo sguardo “No, guardami” mi prende il mento e mi lascia un dolce bacio.

Si toglie i boxer e prende una bustina dal comodino.

“Se ti faccio male dimmelo e mi fermo subito, capito?” annuisco.

“Sei sicura di volerlo?” mi chiede dolcemente.

“Si, ti voglio adesso” sussurro e mi lascia un bacio sulla fronte, poi lentamente penetra in me.

Beh, quello che è successo dopo penso si sia capito.

 

Il sole entra dalla finestra facendomi svegliare. Mi guardo intorno e trovo Harry a fianco a me. È sdraiato a pancia in giù con un braccio attorno alla mia vita, le sue gambe incastrate con le mie. Ha il viso sollevato e le labbra sono appena aperte.

Sento dolori a tutto il corpo, soprattutto al basso ventre.

Mi guardo. Sono nuda. Lui è nudo. Sento le guance andare a fuoco, ma in fondo è normale, non si può fare l'amore con i vestiti.

Fare l'amore.

Ho fatto l'amore per la prima volta con il ragazzo che amo.

Mi sono sempre chiesta da bambina cosa fosse l'amore. Non sono ancora arrivata a un idea, ma un'idea me la sono fatta.

Sposto lo sguardo affianco a me per ammirare l'angelo che mi stringe a lui.

È così bello che potrebbe fare invidia al mondo.

Le scene di ieri sera tornano nella mia mente. È stato tutta la notte premuroso, chiedendomi se stavo bene e se mi faceva male. All'inizio si, sentivo dolore, ma pian piano si è trasformato in piacere.

Per la prima volta mi sono sentita piena.

Harry si muove un po' poi apre gli occhi.

“Buon giorno” dice con voce roca.

“Ciao” gli sorrido.

“Come stai?”

“Un po' indolenzita ma bene.. tu?”

“Benissimo” si avvicina più a me e io gli accarezzo i capelli.

“Quand'è stata la prima volta che hai fatto l'amore?” gli chiedo imbarazzata dopo qualche minuto a domandarmi se fosse giusto chiederglielo.

“Questa notte” aggrotto le fronte e lui continua “è sempre stato sesso per me, un divertimento senza dei veri sentimenti. Questa è stata la mia prima notte con la donna che amo” gli sorrido timidamente “Comunque tre anni fa” annuisco.

Con chi?” mi viene da chiedere ma mi fermo.

Faccio mentalmente qualche calcolo.. e non penso di volerlo sapere davvero.

“Perché hai chiamato David quando ci siamo lasciati?” mi chiede con un filo di tristezza.

“Come fai a saperlo?” sgrano gli occhi.

“Era venuto a trovarmi prima che partissi per tornare dai ragazzi.. mi ha detto che vi siete baciati” la mia bocca si spalanca automaticamente.

“E tu gli credi?”

“Vi siete baciati?” alza un po' la testa per guardarmi.

“No!.. ci ha provato..” mi guarda triste “ ma l'ho allontanato subito” mi affretto ad aggiungere, tralasciando il bacio all'angolo della bocca.

“Perché lo hai chiamato?”

“Era l'unico che mi faceva star meglio in quei giorni” sposto lo sguardo, non ho il coraggio di guardarlo negli occhi.

“Mi hai perdonato quindi?” mi chiede speranzoso.

“Più o meno.. fa ancora male quello che hai fatto..”

“Lo so è mi dispiace davvero tanto” annuisco “quindi sei di nuovo la mia fidanzata?” mi sorride.

“C'è un' altro problema” lo informo.

“Quale?”

“I miei genitori.. mi vietano di vederti”

“Perché?”

“Dicono che mi farai soffrire..”

“E ti hanno lasciato dormire qui?” mi chiede meravigliato.

“Ho raccontato una piccola bugia..” sorridiamo.

“Supereremo anche questa, insieme” mi lascia un bacio sulla fronte e io gliene do uno sulle labbra.

Mi sposto per scendere da letto, quando noto una grande macchia rossa sotto di me, sgrano gli occhi.

“Tranquilla piccola è normale.. lavo subito le lenzuola” annuisco.

“Vado a farmi una doccia” prendo tutte le mie cose dal pavimento e infilo la sua maglia per non essere completamente nuda.

“Tutto bene?” mi tira su il mento.

“Certo”

“Non ti sei pentita, vero?” mi guarda negli occhi.

“No Harry. Io ti amo ed è stato bellissimo questa notte” mi sorride, uno di quei sorrisi che ti fanno sciogliere, per poi baciarmi e farmi andare in bagno.

 

Mi lavo velocemente e mi vesto per poi scendere al piano di sotto per fare colazione.

“Buon giorno” saluto tutti e mi siedo con un tazza di caffè.

“Buon giorno” rispondo gli altri, ci sono tutti tranne Harry.

“Allora porcelline, chi delle due ha urlato e ansimato questa notte?” chiede scherzoso Louis e io sgrano gli occhi, ma cerco di sembrare impassibile.

Si forma silenzio, tutti si guardano aspettando risposta, io invece giro il caffè mentre guardo Bibì arrossire un po', perché?

“Louis magari hai sentito male” Liam rompe il silenzio.

“O magari provenivano da fuori” aggiunge Zayn e Louis rielabora le loro parole.

“Forse avete ragione” risponde non del tutto convinto continuando a guardarci.

“Buon giorno!” Harry spunta in cucina pimpante. Mi lascia un bacio sulla tempia e si siede vicino a me per fare colazione.

“Come mai così allegro Hazza?” gli chiede Louis.

“Così” mi rivolge un sorriso prima di mangiare la sua brioche.

 

“Ti accompagno a casa?” mi chiede Harry in camera sua.

“Sarebbe meglio se mi accompagnasse Liam.. sai com'è, ci tengo a vederti vivo” scoppia a ridere.

“Messaggio afferrato” si avvicina e mi accarezza la guancia “questa notte è stato bellissimo”

“Anche per me” sorrido timidamente.

“C'è qualcosa che non va?” si accorge sempre quando ho qualche pensiero che mi tormenta.

“No” mento.

“Non è vero. Dimmelo”

“E che era la mia prima volta.. non ho esperienza. Tu invece sei stato con altre donne..” abbasso lo sguardo ma lui mi tira su il mento.

“Eih, sei stata bravissima. È lo penso davvero” mi accarezza il labbro inferiore “Ti amo da impazzire” mi avvicina più a lui.

“Ti amo anche io” lo prendo per la maglia e lo bacio.

“Non devi fare così che adesso non riesco più a resisterti” scoppio a ridere.

“Ma per favore” lo spingo leggermente per poi prendere la mia borsa e scendere.

Saluto tutti con un forte abbraccio, non so quando li rivedrò di nuovo.

“Vedi di non combinare di nuovo guai” lo guardo male.

“è un ricatto?” mi chiede.

“Si” rispondo con tono duro “Dico sul serio.. penso di aver sofferto abbastanza.. non fare niente che possa farmi cambiare idea sulla nostra relazione”

“Lo so piccola.. mi dispiace davvero tanto.. farò il bravo” lo abbraccio e gli lascio un bacio sul petto, poi sulle labbra.

“Ci sentiamo presto”

Prendo tutte le mie cose ed esco con liam.

 

“Questa notte ho fatto l'amore con Harry” dico di punto in bianco a Liam mentre mi accompagna a casa.

“Cosa?” si ferma in mezzo alla strada e io annuisco “allora Louis aveva ragione” scoppio a ridere.

“Non me la sentivo di dirlo a tutti.. non ho un rapporto così stretto con gli altri.. magari lo farà Harry”

“Di sicuro, lui ci racconta sempre tutto.. e cosa ne pensi?”

“è stato bellissimo.. non mi sono mai sentita così viva e piena.. una cosa indimenticabile” rivivo velocemente tutte le scene.

“Era la tua prima volta?” annuisco imbarazzata “non devi essere imbarazzata.. è una cosa normale e poi tu sei giovane.. se ti sei sentita pronta allora hai fatto bene”

“Lo amo Liam”

“Lo so” mi ferma e mi abbraccia “avete risolto?”

“Più o meno.. i miei genitori mi vietano di vederlo.. e non so come risolvere questa cosa”

“E come hai fatto a rimanere da noi?”mi chiede aggrottando le sopracciglia.

“Ho raccontato che siete tornati solo tu e Niall perché dovevate prendere delle cose” sorrido.

“Furba la ragazza”

“Vuoi entrare?” ci fermiamo davanti la porta.

“Dovrei?” annuisco “Ok”

“Ciaoo” urlo ed entro in cucina seguita dal mio migliore amico.

“Ciao tesoro, ciao Liam” saluta mia madre.

“Signora” stringe la mano a mia mamma.

“Com'è andata la festa?” ci chiede e noi ci guardiamo.

“Bene, è stato divertente. Poi ho incontrato lui” lo abbraccio e lui mi lascia un bacio sui capelli.

“Vi vedrei bene insieme come coppia” spalanco la bocca.

“Mamma lui è il mio migliore amico ed è fidanzato”

“Oh che peccato”

“E poi amo Harry” le parole escono dalla mia bocca senza pensarci e mia madre mi lancia uno sguardo assassino.

“Sai già cosa ne pensiamo io e tuo padre”

“Se posso chiederle, perché le vietate di vederlo?” si intromette Liam.

“Sappiamo che la farà soffrire” risponde soltanto.

“Non sono venuto qui per difenderlo, ma mi sento di prendere le sue difese. Ha sbagliato e io gli ho fatto già un bel cazziatone, si è pentito veramente”

“Era solo da stare più attento e non ubriacarsi” sospiro, mia madre è sempre così cocciuta.

“Non abbiamo mai visto Harry così innamorato di una ragazza” cerca di convincerla ma con scarsi risultati.

“Ci sono tante ragazze a Londra, troverà quella giusta per lui” Liam sta per ribattere ma lo blocco.

“Non ne vale la pena, vieni un attimo” usciamo dalla cucina per entrare in camera.

“Perché deve essere così cocciuta tua madre?” mi chiede esasperato appena chiudo la porta.

“Non lo so.. non la sopporto quando fa così”

“Cosa farai?”

“Lo vedrò di nascosto.. non posso permettermi di perderlo.. è la cosa più bella e importante che mi sia capitata.. oltre a te”

“Ooh scimmietta” mi abbraccia “Anche tu sei importante per me”

“Ti voglio davvero bene Liam. Grazie per aiutarmi sempre”

“Scimmietta è lavoro da migliore amico. Ti voglio bene anche io”

“Devi andare?”

“Si abbiamo delle commissioni da fare prima di partire” annuisco.

“Ci sentiamo” mi lascia un bacio sulla guancia ed esce di casa.

 

Prov. Harry

Mi butto sul letto e un sorriso spunta sulle mie labbra.

Finalmente è successo.

Ho aspettato così tanto questo momento e adesso mi sento al settimo cielo.

Sono carico di emozioni che non ho mai provato e il mio cuore batte talmente forte da aver paura possa uscire dal mio petto.

È stato bello liberarmi del grosso peso che mi portavo dietro.. non sapevo se credere o no a David e adesso mi sento sollevato nel sapere che non si sono baciati.

Le sue labbra sono solo mie.

Scendo dal letto e vado in cucina per bere un bicchiere d'acqua, quando Liam apre la porta.

“Oh bene, adesso che ci siete tutti, vi devo dire una cosa” ci spostiamo in salotto per rimanere più comodi.

Sono tutti seduti davanti a me mentre aspettano che io parli.

“Ho fatto l'amore con Arianna” sorrido.

“Vedete? Ho sentito bene questa notte!” Louis si alza e punta il dito contro Liam e Zayn, li guardo male.

“Che hai sentito?” gli chiedo.

“Ansimi ansimi e ansimi” scoppia a ridere.

“Me lo ha detto prima Ari” Liam si siede vicino a me per poi appoggiare la sua mano sul mio ginocchio.

“Ecco perché non mi piace avere migliori amici in comune” metto il broncio e incrocio le braccia al petto.

“Dai sputa il rospo che mi interessa il tuo parere” mi da una pacca e io incomincio a raccontare in grandi linee, tralasciando i particolari.

“Beh ti è piaciuto?” mi domanda Zayn dopo il mio racconto.

“Si, è stato stupendo” l'immagine di lei nel mio letto mi fa sorridere.

“Meglio della ragazza che ti sei fatto un po' di tempo fa?” si intromette Louis.

“Non mi interessa di quella ragazza. Non mi ricordo come sia figurati a letto” lo guardo male.

Perché deve fare queste domande?

“Era una domanda per avere un confronto” commenta scocciato Tommo.

“Non c'è bisogno di confronto Louis. Arianna è perfetta così, con la sua inesperienza” rispondo con tono duro.

“Ok ok non c'è bisogno che ti arrabbi” alza le mani e se ne va.

“Harry cos'hai? Perché gli hai risposto così?” Niall si avvicina a me.

“In questi giorni fa delle battute che mi fanno innervosire” brontolo.

“Lo sai che è fatto così”

“E voi sapete che a me da fastidio si parli così di Arianna”

“Sei davvero così cotto da non poter più scherzare?” Niall commenta.

“Si” mi alzo e salgo le scale per lanciarmi di nuovo sul mio letto.

Non litighiamo mai io e i ragazzi, ma quando succede ho sempre un peso sul petto come se qualcuno mi avesse appoggiato un masso, anche quando ho ragione.

Leggermente qualcuno bussa alla porta per poi aprirla senza aspettare il mio consenso, solo Louis fa così.

“Eih” si siede sul bordo del letto e io mi tiro su per guardarlo “mi dispiace, non volevo finisse così la conversazione. Sono davvero felice per voi due” mi sorride.

“Scusami forse ho esagerato, ma da quando ci siamo lasciati ho capito quanto veramente conti Arianna per me e non immagini neanche quanto mi dia fastidio ritornare sul discorso del tradimento”

“Lo so.. avrei dovuto pensare prima di parlare. Ti chiedo scusa”

“Tutto risolto” sorrido per poi abbracciarlo, il suo profumo a invadermi le narici “ti voglio bene Louis” gli dico all'orecchio.

“Anche io Hazza” sorrido pensando che non sono passati neanche cinque minuti dalla “litigata” che abbiamo già chiarito.

 

 

 

 

HOLAAAAAAAAAA

Prima di parlare del capitolo, volevo sapere da voi come state e cosa ne pensate della decisione di Zayn.. ha fatto molto male leggere ciò che ha detto, fa male tutt'ora pensare che non faccia più parte degli One Direction, ma accetto la sua decisione e continuerò a seguire sia lui che il resto del gruppo, ne hanno bisogno.

Passando al capitolo, Arianna ed Harry sono tornati insieme finalmente!

Liam cerca di convincere la mamma dell'amica a farle cambiare idea sul riccio, ma senza risultati.. secondo voi che succederà?

Fatemi sapere lasciando una recensione, ci tengo molto a leggere i vostri commenti!

Ringrazio anche chi recensisce, siete tutte dolcissime! :*

Baci.

Arianna.

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Capitolo 23
*** capitolo 23 ***


Ai ragazzi mancavano solo altre due settimane di concerti. Hanno voluto tenermelo segreto per farmi una sorpresa: finalmente niente più distanza.

A una notizia bella, però, c'è ne sempre una brutta.

Non è da me mentire ai miei genitori.

Tutte le volte che devo vedere Harry mi devo inventare una bugia che stia su e non è facile.

Dreik mi ha fatto capire che sto sbagliando, ma non riesce a capire quanto Harry sia importante per me.

Se non fosse per i miei genitori cocciuti, a quest'ora starei vivendo la mia storia d'amore felice e contenta, invece devo passare le giornate a cercare bugie da dire.

“Questa sera c'è una mostra qui vicino, pensavo di andarci” Harry mi dice al telefono.

“Sarebbe bello.. ma non so più cosa inventarmi con i miei” sbuffo.

“Dii che vai con Liam, almeno è mezza bugia” propone e io annuisco consapevole che non può vedermi.

“Già farò così” scendo dal letto per aprire l'armadio e farmi un' idea di cosa indossare.

“Ti vengo a prendere alle 20, mangiamo fuori e poi andiamo”

“Perfetto” lo saluto e attacco.

“Mamma! Papà!” entro in cucina e loro mi guardano.

“Posso andare a una mostra con Liam?” mi guardano male.

“Una mostra?”

“Si, dicono sia interessante. Ne ho sentito parlare in questi giorni” invento qualcosa sul momento.

“Non pensi di star uscendo troppo in questo periodo?” chiede mio padre.

“Forse.. ma io voglio andarci. Sono curiosa” quasi li supplico.

“Ok, a che ora esci?”

“Har.. Liam mi viene a prendere alle 20, vuole cenare fuori” cazzo, stavo per sbagliare.

“Ok”

Ritorno in camera mia e prendo i vestiti per cambiarmi. Scelgo un jeans e un top elegante (http://www.polyvore.com/senza_titolo_48/set?id=147851070), poi vado in bagno per truccarmi.

Mentre metto il rossetto suona il telefono e lo prendo per rispondere.

“Piccola.. stavo pensando che non posso venirti a prendere” dice con un tono triste.

“Ti stavo per chiamare io per dirtelo. Fai venire Liam con te”

“Spero non abbia impegni” attacca e io mi guardo allo specchio.

Fino a qualche mese fa non ho mai detto bugie, e adesso?

Il campanello suona e va ad aprire mio padre, che fa entrare Liam.

“Allora, dov'è che andate?”

“Emh.. a cena, poi a una mostra qui vicino” mi chiede aiuto con lo sguardo.

“Ok papi, facciamo tardi. Ci vediamo dopo” gli lascio un bacio sulla guancia ed usciamo di casa.

“Grazie Liam” lo abbraccio subito.

“Cosa mi tocca fare” ride tra i miei capelli.

“Ti devo un favore” gli sorrido.

“Grazie amico. Ti chiamo dopo quando torniamo” Harry gli da una pacca e noi entriamo in macchina.

“Buona sera piccola”

“Ciao” si sporge per darmi un bacio e accende la macchina.

 

Ci fermiamo in una pizzeria vicino al palazzo dove fanno la mostra. Harry scende e da gentil uomo mi apre la portiera.

Il locale è abbastanza carino, semplice e non troppo affollato.

Ci danno subito un tavolo e dopo qualche minuto ordiniamo una pizza.

“Mi dispiace di tutto questo casino.. so quanto sia difficile per te mentire ai tuoi” mangia la sua cena.

“Non importa.. cioè.. non sono molto brava in queste cose.. ma io ti amo.. e se per vederti devo mentire, lo faccio” gli sorrido timidamente.

Non avrei mai pensato di arrivare a tanto per un ragazzo, sperando che ne valga la pena.

Finiamo velocemente quello che abbiamo ordinato e usciamo.

All'entrata del appartamento c'è un uomo vestito elegante che strappa i biglietti.

Harry gli porge i nostri e guardandoci male ci fa segno di entrare.

Mano nella mano osserviamo tutti i quadri, uno più bello dell'altro.

“Te l'ho detto che sei bellissima?” mi chiede mentre guarda un dipinto astratto.

“No” sposto lo sguardo sui suoi lineamenti.

“Beh, sei bellissima” si gira e i nostri sguardi si incontrano.

“Anche tu”

“Hai sete?” annuisco ed Harry si incammina verso il piccolo bar che hanno allestito.

“Due succhi all'arancia” ordina e il barista ci serve subito.

Lo guardo.

È sempre così bello, come fa?

“C'è qualcosa che non va?” mi chiede e io faccio cenno di no con la testa “Perché mi guardi?”

“Non posso ammirare il mio fidanzato?” passo la lingua sulle labbra.

“Cosa stai cercando di fare?”

“Niente” finisco il mio succo e lo prendo per mano per andare a vedere gli altri quadri.

“Sai che hai un bel sedere?” mi dice all'orecchio mentre osserviamo il dipinto di una donna sdraiata sul divano.

“Harry!” lo guardo male.

“Vieni” mi trascina vicino a una porta e mi fa entrare seguita da lui.

“Adesso sei tutta mia” le sue labbra si incollano alle mie e mi avvicina più a lui, lego le mie mani dietro il suo collo.

“Ti voglio” dice tra un bacio e l'altro.

“Cos'è tutta questa prepotenza?” lo guardo male, staccandomi da lui.

“Non è prepotenza”

“Certo che si. Di certo non mi metto a fare l'amore in un bagno pubblico” incrocio le braccia sotto il seno.

“Scusami piccola, non volevo offenderti.. è che ti amo e adesso che lo abbiamo fatto ti voglio ancora di più” si avvicina a me, incastrandomi tra il suo corpo e la parete.

“Beh aspetterai” gli soffio sulle labbra ed esco dal bagno.

“Arianna!” lo sento urlare mentre io mi allontano.

Finiamo velocemente la visita, prendiamo i nostri cappotti e usciamo per entrare in macchina.

A metà viaggio chiamo Liam.

“Scimmietta!”

“Eih Liam. Noi stiamo tornando a casa..” lascio la frase in sospeso.

“Ok arrivo”

“Fai con calma” mi affretto subito “Non voglio che tu pensa che ti stia usando..”

“Scimmietta non l'ho mai pensato.. è una cosa strana.. ma so quanto è importante per te” sorrido ed Harry mi guarda male con la coda dell'occhio.

“Ok grazie, a dopo” attacco.

 

“Eccoci” Harry spegne la macchina poco lontano da casa mia.

“è stato bello” mi giro per guardarlo e lui mi sorride.

“Mi dispiace per prima”

“Intendi per il bagno?” annuisce “non importa.. solo che è un cosa nuova per me.. e vorrei andarci piano” rispondo imbarazzata.

“Lo so.. e ti do assolutamente ragione.. ho sbagliato” gli prendo il viso e lo bacio.

“Ti amo da impazzire” lo guardo dritto negli occhi.

“Non dirlo a me” ridiamo.

Liam bussa al finestrino, facendoci spaventare.

“Liam” scendo dalla macchina e lo abbraccio.

“Allora, cosa abbiamo fatto?” mi sorride dolcemente.

“Mangiato la pizza e guardato la mostra. Era molto bella” annuisce.

Lascio un ultimo bacio ad Harry e supero il cancello seguita dal mio migliore amico.

La porta si apre prima che possa suonare e superando mio padre entro a casa.

“Com'è andata?” mi chiede subito mia madre.

“Benissimo. C'erano dei quadri davvero belli” mi tolgo il giubbotto e scendo dai tacchi.

“Bene. Penso tu debba andare” mio padre posa una mano sulla spalla di Liam.

“Certo. Buona serata” mi lascia un bacio sulla guancia ed esce di casa.

Sto per entrare nella mia camera quando mio padre mi blocca.

“Dobbiamo parlare” il mio cuore perde un battito.

Oh no.

Deglutisco e mi giro per guardarli.

Mia madre è seduta su una sedia della cucina, mio padre in piedi.

“Per quanto pensavi di prenderci in giro?” alza un po' la voce.

Cazzo.

“Non volevo..” abbasso lo sguardo.

“Ci fidavamo di te” mia madre dice a bassa voce, delusa.

“Mi dispiace, non avrei dovuto.. ma voi non mi avete dato altra scelta!” cerco di giustificarmi.

“Quel ragazzo ti ha fatto del male! Ti ha tradito!” urla mio padre facendomi spaventare.

Non si è mai arrabbiato con me.

“Io lo amo” una lacrima riga il mio viso.

“Non si può amare un ragazzo del genere”

“Non potete saperlo” la sua mano becca la mia guancia.

“Non permetterti di rispondermi. Dov'è finita l'Arianna di qualche tempo fa?” mi guarda con un filo di tristezza.

“è cresciuta. Ho il diritto di fare le mie scelte. Ho il diritto di fare i miei errori”

“Non uscirai più di casa per due mesi,vediamo se adesso lo dimentichi” mi sorpassa ed entra in camera da letto sbattendo la porta, alzo lo sguardo verso mia madre.

“Non ci aspettavamo un comportamento del genere da te” si alza dalla sedia.

“Non potete capirmi”

“Anche noi siamo stati giovani”

“Non centra. Non avete avuto dei genitori che vi vietassero di vedere il proprio fidanzato!” dico tra le lacrime e corro in camera mia.

Perché deve essere tutto così difficile?

Perché non riescono a capire quello che provo verso Harry?

Perché devono ostacolarmi?

Le lacrime continuano a scendere bagnando il cuscino e il telefono continua a vibrare dalla tasca dei Jeans.

Davvero dovrei lasciare Harry?

No, non posso farlo. Non ci riuscirei.

Il mese in cui non siamo stati insieme è stato un inferno, non riuscirei a passarlo di nuovo.

Con le guance bagnate e il trucco sbavato mi addormento.

 

La sveglia suona e un' altro lunedì è arrivato.

La spengo e mi alzo, notando che ho dormito con i vestiti della sera precedente. Velocemente mi spoglio e indosso un jeans e una maglia a righe (http://www.polyvore.com/senza_titolo_45/set?id=146582171), entro in bagno e mi sciacquo la faccia per togliere i residui del trucco. Gli occhi sono di nuovo rossi e gonfi, quindi decido di andare a scuola struccata.

Mangio velocemente una brioche senza rivolgere parole ai miei genitori e dopo essermi lavata i denti esco di casa.

Faccio la solita strada pensando a ciò che è successo.

Non ho molte scelte: lasciare Harry o disobbedire a mamma e papà.

Non posso permettermi di perderlo, commetterei un errore che non potrei mai perdonarmi, ma non posso continuare ad andare avanti così, due mesi di punizione direi che sono abbastanza.

Mentre aspetto il pullman accendo il telefono trovando una marea di chiamate perse, tutte di Harry.

Sospiro. Se non mi avesse tradita a quest'ora non avrei tutti questi problemi.

Rimetto in tasca il cellulare, ci penserò dopo scuola.

 

“Tu cosa faresti se fossi al posto mio?” chiedo a Bibì durante l'intervallo.

“Non lo so.. è una brutta situazione..”

“Grazie amica, mi stai davvero aiutando” aumento il passo.

“Dai Ari” corre per raggiungermi “parlane con Harry, vedi cosa ti dice lui”

“Ma dai? Lo chiamo dopo”

“Adesso sei arrabbiata anche con me?” mi ferma in mezzo al corridoio.

“No, certo che no. È che la mia vita è diventata tutta un casino. Un mese di felicità e due di tristezza. Non ce la faccio proprio più” sbuffo.

“Eih, si sistemerà tutto. Vedrai che i tuoi genitori ti capiranno e ti lasceranno vedere Harry” cerca di incoraggiarmi.

“La vedo dura” la campanella suona e torniamo in classe.

 

In casa non c'è nessuno.

Poso lo zaino e tolgo il giubbotto.

La fame mi è passata quindi entro subito in camera e prendo il telefono, altre 9 chiamate perse.

Pigio il tasto verde e dopo il primo squillo mi risponde.

“Ma finalmente! Hai idea di quante volte ho provato a chiamarti?” urla dall'altra parte della cornetta.

“Lo so, scusa” cammino per la camera.

“Come stai?” la sua voce adesso è più calma.

“Di merda. I miei mi hanno scoperta”

“Lo avevo immaginato” sospira “cosa ti hanno detto?”

“Sono in punizione per due mesi”

“E non puoi vedermi, vero?”

“Già” rispondo soltanto.

“Cosa hai intenzione di fare?”

“Non lo so Harry, non lo so.. io ti amo, lo sai.. ma non posso continuare così. Non ho mai avuto tutti questi problemi con i miei” dico esausta.

“Mi dispiace. So di essere io la causa”

“Menomale” sputo acida “Harry io non posso andare avanti così”

“Cosa intendi?” nella sua voce posso sentire la paura e la tristezza.

“Che non ci riesco.. è una battaglia troppo forte per me, so che ne uscirei perdente”

“Cosa stai cercando di dirmi?” la sua voce adesso è bassa.

“Harry penso sia meglio se non ci vediamo più” i singhiozzi partono e prima che possa rispondermi attacco.

Non è possibile.

L'ho appena lasciato.

Di nuovo.

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAA

Ecco il capitolo :)

Dopo un capitolo pieno di emozioni non potevo non metterne uno triste ahah

Arianna ha di nuovo lasciato Harry, come la prenderà il riccio?

Vi annuncio che mancano pochi capitoli alla fine della storia (piangio in un angolino)

Fatemi sapere cosa ne pensate!

Baci.

Arianna.

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Capitolo 24
*** capitolo 24 ***


Ed eccomi di nuovo qui, seduta a terra con le ginocchia al petto, la schiena appoggiata alla porta. Le lacrime non hanno smesso di scendere, bagnando le maniche della maglia che si sono trasformate in fazzoletti.

Il mio cuore è di nuovo rotto in tantissimi pezzettini provocando dolore al centro del petto.

È tutta colpa dei miei genitori.

Lo schermo del telefono si accende quasi tutta la serata ma lo evito, non voglio sentire nessuno.

 

Prov. Harry.

“Harry penso sia meglio se non ci sentiamo più” la mia bocca si spalanca automaticamente.

Non ho il tempo di rispondere che sento il tu-tu, in questo momento lo sto odiando.

Provo a richiamarla ma parte sempre la segreteria telefonica, facendomi innervosire.

Istintivamente lancio il telefono contro il muro, rompendo l'aggeggio in tanti pezzi, come il mio cuore. Le lacrime iniziano a rigare le mie guance e in pochi secondi ho attorno a me i miei migliori amici.

“Harry cosa è successo?” Liam si posiziona davanti a me.

“è successo, è di nuovo successo” lo abbraccio forte e incastro la testa nel incavo del suo collo annusando sul suo profumo che riesce tanto a farmi calmare, come una camomilla.

“Arianna?” Zayn mi chiede mentre mi accarezza la schiena.

“Non voglio mai più sentire quel nome” dico tra un singhiozzo e l'altro.

“Hazza adesso non esagerare” Liam mi allontana per guardarmi negli occhi “risolverete anche questo, qualsiasi cosa sia”

“No, questa volta penso sia decisivo” mi soffio il naso.

“Ma cosa è successo?” si interessa Niall.

“I suoi genitori cazzo, le vietano di vedermi”

“Harry, non l'avessi tradita a quest'ora non avresti problemi” Louis risponde ovvio.

“Ho già detto che mi dispiace! Non ero in me, non avrei mai voluto farle del male!” mi siedo all'angolo del letto e mi copro la testa con le mani.

“è normale, ha solo 17 anni, i suoi genitori la stanno proteggendo.. ma devi sapere che non sempre fanno la cosa giusta”

“Non voglio perderla..”

“Lo so Harry.. devi solo aspettare” Liam mi lascia un bacio sulla guancia ed esce dalla mia camera seguito dagli altri, lasciandomi da solo.

Mi sdraio sul letto e abbraccio il cuscino a forma di banana, quello che mi ha regalato a San Valentino.

È così l'amore? Un giorno felice e il giorno dopo triste?

Da piccolo pensavo che l'amore fosse pura felicità, che quando lo trovi non hai bisogno di altro, perché se hai la persona giusta hai tutto.

Anche fino a qualche mese fa lo pensavo.

Pensavo di aver trovato la mia anima gemella, la persona con cui condividere tutto, dal cuore al letto.

Pensavo che in nostro amore fosse qualcosa di indistruttibile, capace di superare tutto.

Pensavo a tante cose, poi arrivò la prima crepa, il tradimento.

Mi maledico ancora oggi per quello che ho fatto. Solo al pensiero di aver toccato un altra donna, mi si rivolta lo stomaco.

Sono stato stupido, mi ero promesso e avevo promesso a lei che non l'avrei mai fatta stare male, rovinando tutto con un bicchiere di troppo.

Dopo un mese sono riuscito ad avere il suo perdono, il giorno più bello della mia vita.

Dopo tanto desiderio sono riuscito ad averla tutta nel vero senso della parola. Averla nuda sotto di me, la visuale migliore che ci possa essere.

Quella notte ho toccato il cielo con un dito.

Dovevo immaginare che presto sarebbe arrivata un' altra mazzata da superare, un altra crepa, rompendo il mio cuore e tutto quello a cui avevamo lavorato.

Sentire quelle parole uscire dalla sua bocca è stato come un pugno in pieno viso.

Un dolore che continua a persistere dentro di me.

Solo adesso capisco quanto l'amore faccia male.

 

 

Prov. Arianna.

Sabato pomeriggio.

Lo schermo del cellulare si illumina quindi mi allungo sul letto per prenderlo, un messaggio di Bibì che mi chiede se ho voglia di uscire.

Voglia non ne ho ma la sto evitando da tutta la settimana quindi faccio un piccolo sforzo e le rispondo con un semplice si.

Scendo dal letto per cambiarmi e opto per un leggins nero e una maglia grigia tre volte più grande di me.

Lego i capelli in una cipolla disordina e mi sciacquo il viso, prendo il telefono, i fazzoletti ed esco di casa.

Cammino lentamente fino alla solita panchina e mi siedo aspettandola, qualche minuto dopo arriva.

“Ma amica mia, da quanto tempo non ci vediamo!” mi abbraccia calorosamente e io ricambio, in fin dei conti mi è mancato passare il tempo con lei.

“Come stai?” sistema la borsa fra noi due e aspetta che risponda.

“Dipende.. se vuoi la verità.. di merda, ma se vuoi la bugia sto benissimo” gioco con il mio braccialetto.

“Eh dai Ari! Non puoi continuare così, devi reagire!”

“Non ci riesco. Mi manca.. è come se non avessi più una parte di me” una lacrima scende e subito l'asciugo.

“Eih, oggi non voglio vederti piangere” si avvicina e mi prende il viso per guardarmi negli occhi “adesso stai con me e ti vieto di pensare a lui” annuisco, mi fa quasi paura quando dice queste cose.

“Dreik ha organizzato una festa a casa sua questa sera, ci andiamo vero?” mi sorride.

“Non lo so..”

“Te lo dico io, si” prende il telefono per chiamarlo.

 

“Come va con Niall?” le chiedo dopo un po'.

“Benissimo.. è così tenero e dolce.. ma se ti da fastidio possiamo non parlarne”

“No tranquilla, mi piace vederti felice” faccio un piccolo sorriso.

Mentre mi racconta qualche loro uscita, mi vibra il cellulare, quindi lo tiro fuori per vedere chi è, Liam.

“Scimmietta!” mi saluta con la sua voce profonda.

“Ciao Liam”

“Da quanto tempo” sorrido.

“Già” rispondo soltanto.

“Come stai?”

“Come una che è stata costretta al lasciare il ragazzo che ama” Bibì mi tira uno schiaffo sul braccio.

“Su con la vita Ari! Non essere anche tu così, mi basta il riccio” sento delle risate in sottofondo.

“Cosa succede?”

“Niente niente.. é che i ragazzi lo prendono in giro perché cammina per casa con il musone e la ciotola del gelato” rido “è proprio conciato male”

“siamo in due.. ho perso cinque chili” lo informo.

“Ancora? E a quanto siamo arrivati in totale?”

“Penso una decina..”

“Ecco, non pensi di star dimagrendo un po' troppo?”

“Può essere, ma non so cosa fare.. ho lo stomaco chiuso”

“E vedi di aprirlo, sennò sarò costretto a farti il solletico” sorrido.

In questo periodo sta facendo in tutti i modi per farmi star meglio.

Parliamo qualche altro minuto, poi chiudo per passare ancora un po' di tempo con la mia migliore amica.

 

“Questa sera passiamo a prenderti alle 21. Vedi di farti trovare pronta!”

“Ma perché?” le chiedo davanti la porta di ingresso.

“Per la festa di Dreik!”

“Ah giusto” dico con non troppo entusiasmo.

Mi lascia un bacio sulla guancia e io entro in casa.

“Questa sera vado a una festa” informo mia madre prima di entrare in camera.

“Dove?” mi chiede dopo essere entrata con me.

“Da Dreik, viene a prendermi Bibì” annuisce ed esce lasciandomi da sola.

Dall'armadio tiro fuori un vestito nero e rosa pesca (http://www.polyvore.com/senza_titolo_29/set?id=141859187).

Faccio molta fatica a uscire dal maglione comodo e caldo ma finalmente riesco a togliermelo per indossare l'abito, mi trucco leggermente e infilo i tacchi. Bibì suona al campanello e dopo aver salutato i miei genitori con un debole “Ciao” esco di casa.

“Ma come siamo splendide!”

“Smettila che sono ancora in tempo per tornare indietro” la guardo male e saliamo in macchina, qualche minuto dopo siamo da Dreik.

“Non ci stavo più sperando di vederti” mi abbraccia forte tanto da togliermi il respiro “mi sei mancata tantissimo” mi lascia un bacio tra i capelli.

“Anche tu” appoggio la testa sul suo petto odorando il suo profumo.

Assomiglia a quello di Harry, ma nessuno lo può superare quel odore di casa che ha solo lui.

“Questa sera ti devi solo divertire, accantona i pensieri” mi fa l'occhialino e mi lascia con Bibì.

Beviamo un bicchiere di succo poi vengo tirata nel soggiorno per ballare.

All'inizio sono tesa, mi muovo leggermente ma man mano che la musica aumenta, entra dentro le vene e inizio a scatenarmi.

Non sono mai stai brava a ballare, più che ballare sembro un bisonte, ma faccio del mio meglio per migliorare.

Delle grandi mani mi toccano i fianchi da dietro. All'inizio non ci faccio caso, ma quando le sento scendere verso l'orlo del vestito e poi salire toccandomi le cosce scoperte mi giro di colpo e la mano si alza automaticamente per beccare la sua guancia.

“Dolcezza volevo solo divertirmi, e anche tu dovresti” si avvicina di nuovo mentre io indietreggio andando a sbattere contro gli altri che ballano.

“Allontanati da me” lo guardo male.

“Sennò?”

“Simon vai a rompere i coglioni da un'altra parte” Dreik sbuca dietro di me.

“Ci stavo solo scambiando qualche chiacchiera”

“Ma a quanto pare lei non vuole” mi difende e io mi avvicino a lui.

“Ok ok” alza le mani e si allontana.

“Grazie” lo abbraccio.

“Vieni” mi prende la mano e mi porta al piano di sopra.

“Come stai?” mi chiede una volta entrati in camera sua.

“Da schifo, letteralmente” abbasso lo sguardo.

“Mi dispiace.. si vede che non la stai passando bene” mi accarezza una guancia.

“Già.. tu invece come stai?” gli sorrido.

“Bene.. mi sto sentendo con una ragazza” mi dice felice.

“Ma davvero? E quando pensavi di dirmelo?”

“Beh.. hai già i tuoi problemi.. non volevo disturbarti..”

“Dreik tu non disturbi mai” gli prendo la mano.

“Sei una ragazza stupenda Ari.. e lo penso sul serio.. sei sempre disponibile per tutti, pronta ad aiutare chi ha bisogno, e sei una buona ascoltatrice.. non ti manca niente” gli sorrido e mi butto tra le sue braccia “non so davvero che problemi abbia Harry per farsi sfuggire una ragazza come te, ormai non ce ne sono più così.. sono tutte zoccole” scoppio a ridere.

Dreik non è uno di quelli che si tengono dentro le cose, non ha peli sulla lingua e quello che pensa lo dice senza farsi troppi problemi, è questo quello che mi piace di lui.

“Ah, raccontami di questa fortunata” mi metto comoda davanti a lui per ascoltarlo.

“Ci siamo conosciuti tre settimane fa a un corso a scuola.. abbiamo dovuto fare un lavoro in coppia e ci siamo conosciuti”

“E com'è? La conosco?”

“Non lo so.. non è molto alta, i capelli biondi e ricci, gli occhi verdi”

“Una figacciona in poche parole” ride.

“Direi di si”

“Poi me la presenterai” gli faccio l'occhiolino e lui annuisce.

 

Rimango qualche altra ora a casa si Dreik, poi io e Bibì torniamo a casa.

“Grazie mille” abbraccio la mia migliore amica e dopo averle dato la buona notte entro in casa.

Mi spoglio lentamente e dopo essermi tolta il trucco dal viso mi metto a letto.

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAAAAA

Il nuovo capitolo è arrivato :) Vi informo che il prossimo sarà l'ultimo prima dell'epilogo, mi mancherà questa storia :(

A me piace molto, mi sono davvero impegnata per scriverlo e spero piaccia anche a voi :)

Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando una recensione, ne sarei davvero felice.

(Domenica sarà il mio compleanno, mi fate il regalo di arrivare a 30 recensione?? * labbruccio tenero *)

Baci.

Arianna.

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Capitolo 25
*** capitolo 25 ***


Il mese è passato molto lentamente come mi aspettavo.

Sono sdraiata sul letto che ascolto la musica, tanto per cambiare.

Le mie giornate sono diventate monotone: scuola, compiti e musica depressa.

Ho lasciato poche volte la mia camera, giusto quando ero costretta da Bibì.

Mi ha portato a qualche festa per farmi scatenare e una volta è riuscita pure a farmi ubriacare: non succederà mai più.

Dreik mi è stato molto vicino in questo periodo, come un fratello. Finalmente mi ha presentato la sua ragazza, è davvero dolcissima e bella, stanno bene insieme.

Anche Liam ha fatto il più possibile. È venuto quasi tutti i giorni a trovarmi e alcune volte mi ha portato anche le brioche alla nutella, quelle che tanto adoro. Mi ha raccontato che hanno ipotizzato l'idea di cambiare casa, soprattutto Harry, ma i ragazzi lo hanno convinto che la lontananza non cambia le cose.

Harry.

Non l'ho più visto né sentito.

La prima settimana che l'ho lasciato ha provato a chiamarmi ma non gli ho mai risposto.

Alcune volte ho chiesto a Liam come sta e la sua risposta è sempre “potrebbe stare meglio”.

Sono stata davvero male, tanto da essere finita all'ospedale per non aver mangiato per qualche giorno. Una volta non avrei fatto altro che immergermi nel cibo, mentre adesso se solo sento una parola che lo riguarda, mi si rivolta lo stomaco.

Il mio viso adesso è sciupato, stanco e magro. Anche le gambe sono più magre, tanto che mia madre mi ha comprato quasi un intero guardaroba.

Tutti mi dicono che non ho una bella cera: non mi avessero vietato di vederlo, a quest'ora starei benissimo.

Una lacrima scende bagnando la guancia, è sempre così quando penso al passato.

Il telefono suona e io dopo aver lasciato un lungo sospiro, rispondo.

“C'è la fiera questa sera, ti ricordi? Mi avevi detto che ci saremmo andate”

“Non sono dell'umore per una fiera e comunque ciao anche a te amica”

“Cos'hai?”

“Niente.. sono in uno di quei giorni dove ripenso a tutto”

“Che palle Ari, sei diventata noiosa”

“Grazie ti voglio bene anche io.. vai con Niall, è da un po' che non uscite”

“Dopo vedo. Hai bisogno di compagnia?” Bibì mi chiede dolcemente.

“No, sto bene”

“Ok” risponde non troppo convinta.

Rimaniamo a parlare un altro po' poi attacco per dedicarmi a Demi Lovato.

Amo questa donna, così forte è potente.. mi piacerebbe essere come lei.

Metto il massimo volume e chiudo gli occhi per immergermi nella musica. Tutto il mondo attorno a me si spegne, rimango solo io e questa voce meravigliosa.

È mia madre a farmi ritornare alla realtà, muovendo la gamba sinistra per attirare la mia attenzione.

“Cosa vuoi?” metto pausa.

“Come stai?” si siede sul mio letto.

“Come ieri, come l'altro ieri e come due giorni fa”

“è sabato, non esci oggi?”

“Non ho voglia, preferisco ascoltare la musica”

“è colpa nostra.. lo sappiamo e tu ce lo ricordi ogni giorno con il tuo comportamento.. non volevamo che finisse in questo modo..”

“E come doveva finire? Mi avete obbligato a lasciarlo e mi avete conciata in questo modo. Anche Harry sta soffrendo ed è solo colpa vostra!” la interrompo.

“Ho parlato con tuo padre ieri.. ti abbiamo vista peggiorata. Non stai mangiando più niente, i tuoi voti sono molto peggiorati. I tuoi professori mi hanno già chiamato due volte per dirmelo. Non esci più di casa, stai sempre rinchiusa in camera. Ci sei ma è come se non ci fossi. Abbiamo deciso che se devi sbagliare, lo devi fare con le tue scelte, non con le nostre. Quindi se vuoi stare con Harry, va bene, non ci metteremo più in mezzo fra voi due”

“Lo pensate davvero?” la mia bocca prima si spalanca poi forma un sorriso a 32 denti.

“Certo, cosa aspetti? Vai da lui”

“Grazie” l'abbraccio perché per la prima volta si sono messi nei miei panni è hanno capito.

Finalmente.

Lancio le cuffie da qualche parte e scendo dal letto per cambiarmi. Dall'armadio prendo un jeans e una maglia con Olaf (http://www.polyvore.com/senza_titolo_32/set?id=142261908), sciacquo la faccia e dopo aver sistemato i capelli prendo il telefono, i fazzoletti ed esco di casa.

Aumento il passo il più possibile e in pochi minuti raggiungo casa One Direction. Dopo aver lasciato un sospiro suono il campanello ma nessuno viene ad aprirmi. Provo a risuonare ma niente, in casa non c'è nessuno. Sbuffando mi siedo al primo gradino e mi copro la faccia con le mani, sembra farlo apposta.

“Ari che ci fai qui?” Arriva Zayn qualche minuto dopo.

“Ciao, devo parlare con Harry” mi alzo e gli sorrido timidamente.

“è andato a fare la spesa qui vicino” apre la porta “vuoi entrare?” mi chiede.

“No grazie, ci vediamo” gli lascio un bacio sulla guancia e mi incammino verso il supermercato.

 

Dopo una lunga corsa entro nel parcheggio. Do un' occhiata veloce tra le macchine e sorrido trovando la sua. Mi fermo per riprendere fiato poi entro dentro e inizio a cercarlo in tutti i reparti.

Non avrei mai immaginato di fare una cosa del genere per un ragazzo, come nei film. Controllo anche alle casse, sperando che non sia uscito mentre io lo cerco dentro. Passo vicino ai surgelati e li lo vedo.

Bellissimo, come un Dio.

Indossa una maglia azzurra con la sua solita giacca, i jeans neri stretti e quelle scarpe che non si possono vedere.

Istintivamente sorrido, ma poi svanisce nel vedere una ragazza al suo fianco.

Stanno controllando qualcosa su un prodotto, forse il prezzo, mentre ridono. Una lacrima scende.

Potevo aspettarmelo. Io in questo mese non ho fatto altro che pensare a lui mentre Harry è andato avanti. Ha superato la nostra storia e ha trovato una ragazza che non gli darà questi problemi, perché solo io posso avere dei genitori che mi vietano di vedere il ragazzo che amo.

In questo momento il mondo mi crolla addosso.

Se prima avevo una possibilità, una speranza.. adesso non c'è più, si è volatilizzata.

Velocemente esco dal supermercato e con le guance rigate dalle lacrime torno a casa.

 

Prov. Harry

“Grazie mille Lucy, è stato bello rivederti” l'abbraccio forte.

“Mi sei mancato tanto riccioluto” mi tocca i capelli poi mi lascia un bacio sulla guancia.

“Anche tu mi sei mancata. Mi sono mancati i nostri pomeriggi insieme” ripenso alla nostra infanzia.

Le giornate uno a casa dell'altro a giocare con le macchinine, con le bambole oppure a preparare i biscotti con le nostre mamme, le gare a chi arrivava più in alto con le altalene, a chi scendeva prima dallo scivolo, a chi aveva più coraggio a prendere la palla quando finiva nel buco di una casa abbandonata.. bei tempi.

“Ormai non possiamo più giocare ma se vuoi possiamo trovarci qualche volta per vedere un film” propone mentre si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

“Certo, mi farebbe piacere” annuisce e dopo avermi salutato esce dalla macchina.

Faccio inversione a u e mi dirigo a casa per posare la spesa.

“Sono a casa” urlo e do un calcio al porta per chiuderla.

“Oh ciao. Hai visto Arianna?” Zayn si alza dal divano per aiutarmi con le borse.

“No, perché dovrei vederla?” gli chiedo stranito.

“Quando sono tornato a casa era qui fuori e mi ha chiesto dove fossi perché ti doveva parlare” alza le spalle e incomincia a sistemare quello che ho comprato nei mobili.

“Vado da lei” lo saluto con un bacio ed esco.

Mentre cammino a passo svelto spero non sia già tornata a casa, sarebbe imbarazzante tornare li dentro dopo un mese che non la sento.

Un mese.

Sono già passati 31 giorni da quando è successo tutto quel casino, 31 giorni che non la vedo, che non la tocco.

Cerco di pensare a cosa mi deve dire ma non ne ho idea, non riesco a ragionare.

Do un calcio al pacchetto di sigarette che trovo per strada e alzando lo sguardo riconosco la figura davanti a me.

È di spalle, le mani in tasca e il viso abbassato.

“Arianna!” urlo e lei si gira.

Un sorriso spunta sul suo viso, e la stessa cosa succede a me.

Si ferma in mezzo al marciapiede, mentre io mi avvicino fino a rimare pochi centimetri lontano da lei.

“Ciao” dico piano.

“Ciao” ripete abbassando lo sguardo.

“Come stai?”

“Bene, tu?” i suoi occhi incontrano i miei, cazzo quanto mi è mancata.

“Meglio” sorrido appena “Zayn mi ha detto che volevi parlarmi”

“Si, ma adesso non penso valga più la pena” scuote la testa.

“Perché? Cosa dovevi dirmi?”

“Ti ho visto con quella ragazza.. sembrate felici insieme.. e io non voglio di certo rovinare la tua nuova storia.. io ti amo ancora ma tu sei andato avanti” la sua voce si abbassa sempre di più, fino a diventare un sussurro.

“Quale ragazza? Io non ho nessuna storia” mi affretto a dire.

“Ti ho visto al supermercato con quella ragazza, con i capelli biondi e lisci.. ridevate..” gioca con le sue mani ma io gliele prendo.

“Non è la mia ragazza, è solo un' amica di infanzia. Si è trasferita qui a Londra e siccome non ci vedevamo da tanto mi ha fatto compagnia, ma non stiamo insieme” le spiego.

“Davvero?” i suoi occhi mi puntano e si forma un piccolo sorriso.

“Certo.. io ti amo ancora Arianna.. e adesso dimmi tu, cosa mi devi dire?” gli chiedo curioso.

“I miei genitori.. finalmente hanno capito la cazzata che hanno combinato e sono tornati sui loro passi. Mi hanno detto che se devo commettere uno sbaglio, lo devo fare con le mie scelte e non con le loro.. quindi se tu sei uno sbaglio, allora voglio sbagliare e stare con te” la sua voce trema mentre parla e le sue piccole mani si intrecciano con le mie.

“Stai scherzando?” rimango a bocca aperta e lei fa no con la testa.

“Non ci credo!” l'abbraccio e la prendo in braccio facendola girare.

Mi è mancata la sua risata.

“Allora?” la faccio scendere.

“Allora io ti amo e ti voglio al mio fianco” mi accarezza un guancia.

Le circondo la vita con un braccio e l'avvicino a me, il suo respiro sul mio petto.

“Ti amo” le dico prima di azzerare le distanze.

Le sue labbra sulle mie, le nostre lingue si cercano e giocano come non hanno mai fatto.

Mi è mancato tutto di lei, dalle sue carezze al suo gusto, dal suono della sua voce al rumore tremendo che fa con la bocca quando si annoia.

Perché io amo questa ragazza, con tutte i suoi pregi e difetti, le sfaccettature che la rendono migliore, diversa da tutte le altre ragazze, originale.

L'unica ragazza che è stata capace di attirare la mia attenzione dal primo incontro all'ospedale, stesa su un letto in una camera bianca, tutti i capelli sparsi sul cuscino, con i suoi occhi grandi che mi fissavano.

La ragazza che ho amato, amo e amerò per sempre è di nuovo tra le mie braccia, di nuovo unita a me, formando un corpo solo, un'anima sola.

Finalmente insieme, e questa volta è per sempre.

 

 

 

 

 

HOLAAAAAAA

Scusate il ritardo, è stato fatto un po' apposta, essendo l'ultimo capitolo prima dell'epilogo, vi ho fatto rimanere un po' sulle spine, scusate :)

Cosa ne pensate? Finalmente sono tornati insiemee **

Fatemi sapere cosa ne pensate e se vi aspettavate qualcosa di diverso, ho voglia di sapere cosa ne pensate!

Baci.

Arianna.

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Capitolo 26
*** epilogo ***


Sette anni dopo.

 

Corro per casa in cerca della mia borsa.

È sempre così: più sei in ritardo, più non trovi le cose.

Finalmente la trovo imboscata nell'armadio coperta da varie maglie, la prendo e dopo averci messo dentro tutto l'occorrente, metto gli occhiali ed esco di casa (http://www.polyvore.com/senza_titolo_49/set?id=148809144). Aumento il passo il più possibile, non posso fare tardi, non oggi.

Mi fermo davanti alla porta e prendo fiato, sono sicura che se Harry mi vedesse in queste condizioni, mi sgriderebbe.

Respiro profondamente poi pigio il campanello e aspetto che qualcuno venga ad aprirmi.

“Ma finalmente! Entra che tra poco arrivano” Louis mi prende per mano e chiude la porta.

“Ciao a tutti” faccio cenno con la mano e loro mi sorridono.

“Eccoti piccola” Harry si avvicina e mi lascia un bacio sulle labbra.

“Ciao amore”

“Come state?” posa la sua grande mano sulla mia pancia un po' scoperta.

“Bene si fa sentire ma stiamo bene. Ah domani mi accompagni in ospedale? Devo fare l'ecografia”

“Certo” si abbassa e lascia un tenero bacio vicino all'ombelico.

Sono incinta da quattro mesi e mezzo ma non era una gravidanza attesa.

Volevamo un bambino, creare una nostra famiglia ma pensavamo fra qualche anno, invece quella notte fu decisiva.

Ricordo come se fosse ieri quando dissi ad Harry che aspettavo un bambino.

 

Inizio flashback

“è da più di una settimana che ho la nausea e rimetto.. mia madre non mi crede più se le dico che ho l'influenza” mi siedo sul letto.

“E cosa pensi di fare?” Bibì mi prende le mani.

“Non lo so..” abbasso lo sguardo.

“Le protezioni le usate?” Liam mi chiede con le mani incrociate davanti al petto.

“Si.. no.. dipende..”

“C'è solo una cosa da fare, il test” propone il mio migliore amico e io annuisco.

“Me lo vai a comprare?”

“Non penso sia una buona idea.. se qualcuno mi riconosce non voglio immaginare le idee che si farebbero nel vedermi con un test di gravidanza” sorride.

“Hai ragione, scusa. Vai tu Bibì?”

“Certo” si alza dal letto.

“Aspetta. Tieni il portafoglio” glielo porgo e lei lo prende per poi uscire di casa.

“E se sono incinta?” guardo Liam.

“Cosa farai?” si siede vicino a me.

“è pur sempre una vita.. non credo di essere capace di uccidere un bambino” penso ad alta voce “Secondo te Harry cosa direbbe?”

“Non lo so.. noi non parliamo di bambini”

“Liam non mi aiuti” mi lamento.

“Voi non ne avete parlato?”

“Si.. qualche volta.. ma tutte e due eravamo d'accordo di aspettare ancora un po'. Ho 24 anni”

Rimaniamo qualche minuto in silenzio, ognuno nei suoi pensieri.

Sarebbe una notizia tosta quella di avere un bambino.

Ho sempre voluto diventare madre, ma adesso che potrei davvero diventarlo, non sono più convinta.

Forse sono ancora troppo piccola, forse non sono ancora pronta biberon e pannolini sporchi.

E i miei genitori cosa direbbero?

Quasi cinque minuti dopo Bibì torna con il test e dopo avermelo dato entro in bagno.

Faccio girare la scatola tra le mani mentre sbuffo per la ventesima volta.

“Ari hai fatto?” mi chiede Bibì da fuori.

“Non mi viene la pipì se devo farla sopra questo coso” mi lamento.

“Non pensarci e sbrigati”

Lo tiro fuori e dopo qualche minuto, finalmente, ho finito.

“Era ora!” mi abbraccia “quanto dobbiamo aspettare?”

“Qualche minuto” lo appoggio sulla scrivania e mi siedo sul letto.

Con tutta l'ansia che ho continuo a mordermi il labbro inferiore, tanto da sentire il gusto del sangue in bocca.

“Ok, a noi due verità” Bibì rompe il silenzio e si avvicina al test.

Lo guarda per qualche momento poi si gira verso di me con un sorriso a 32 denti.

“Allora?” le chiedo ansiosa.

“Benvenuta futura mamma” si butta addosso a me per abbracciarmi.

La mia bocca si spalanca, successivamente forma un sorriso.

Sarò mamma.

“Auguri!” Liam stacca Bibì per poi abbracciarmi e lasciarmi un bacio sulla guancia.

“Bisogna dirlo subito ad Harry.. perché è lui il padre, vero?” la rossa mi guarda allarmata.

“Ma certo! Non era neanche da chiedere” prende il telefono e me lo passa.

“E cosa gli dico?” penso tra uno squillo e l'altro.

“Intanto fallo venire qui, ci inventeremo qualcosa” dice Liam e io annuisco.

“Piccola” la voce di Harry mi tranquillizza subito.

“Ciao. Potresti venire a casa mia? Dobbiamo parlare” tamburello le dita sulla mia gamba.

“Certo. È qualcosa di grave?” mi chiede preoccupato.

“Non penso” faccio un piccolo sorriso e dopo averlo salutato, attacco.

“Arriva” avviso i miei migliori amici.

“Bene, un modo tenero per farglielo sapere?” Liam ci guarda.

“Non lo so.. e se gli impacchettassimo il test?” propone Bibì.

“Mi sembra un bella idea” ci penso su. Esco dalla camera per chiede a mia madre un po' di carta regalo, poi rientro per mettermi all'opera.

Mi è sempre piaciuto fare i regali, ma in questo caso ancora di più.

Spero solo non si arrabbi.

Qualche minuto dopo Harry arriva e subito mi saluta con un bacio sulle labbra, per poi dare una pacca a Liam e lasciare due baci sulla guancia a Bibì.

“Bene, noi vi lasciamo da soli” i miei migliori amici escono lanciandomi un'occhiata.

“Ok..” mi muovo nella camera nervosa, non sapendo da dove incominciare.

“Piccola, è tutto apposto?” mi blocca vicino al letto.

“Si, no.. non lo so..” abbasso lo sguardo.

“Eih.. che succede? Sai che mi puoi dire tutto” annuisco.

“Se te lo dico, prometti che non ti arrabbierai?” glielo chiedo quasi in un sussurro.

“Certo” sospiro e mi avvicino per prendere il pacchetto. Mi guarda con un sopracciglio alzato e io glielo porgo.

“Aprilo” lo gira fra le sue grandi mani, poi rompe la carta che lo ricopre.

Senza dire niente legge la scatola, per poi aprirla e prendere il test.

“Harry, sono incinta” mi mordo il labbro inferiore.

Mentre osserva quella lineetta rossa, si forma un grande sorriso sulle sue labbra, per poi attirarmi fra le sue braccia.

“Non ci credo” ripete un paio di volte.

“Non sei arrabbiato?” gli chiedo dolcemente.

“Perché dovrei?” mi guarda stranito mentre tiene ancora in mano il test.

“Non lo so.. noi volevamo aspettare ancora qualche anno..”

“Arianna.. io ti amo e voglio un figlio con te, era il mio sogno creare una famiglia” dice felice “so che sarà dura, ed è normale essere spaventati, anche io lo sono sotto tutta questa felicità, ma la supereremo, come tutte le altre volte” mi lascia senza parole.

“Dio se ti amo” mi fiondo sulle sue labbra e lo attiro a me per poi cadere sul letto.

“Saremo una famiglia” mi guarda sorridendo per poi attirarmi tra le sue braccia.

Fine flashback

 

I miei non l'hanno presa bene, dicono che sono troppo piccola per diventare mamma ma io sono felice, Harry è felice e mi importa solo questo.

In questi mesi stanno cercando di accettarlo e hanno molta paura per me. Sono diventati fin troppo apprensivi e appiccicosi, tanto da non sopportarli più.

Mio padre è stato quello che l'ha presa peggio.

Non mi ha parlato quasi per una settimana e quando finalmente ha aperto bocca, sono usciti solo rimproveri per non essere stata troppo attenta.

Un po' lo posso capire.

Io sono ancora giovane per diventare mamma, loro sono ancora troppo giovani per diventare nonni, ma ormai è andata e non voglio tirarmi indietro proprio adesso.

 

“Come sta la mia futura mamma?” Liam mi abbraccia.

“Benissimo” gli sorrido.

“Cresce a vista d'occhio la pancia” ci posa una mano sopra, annuisco sorridendo.

“Ragazzi stanno arrivando” ci prepariamo per brindare il loro ritorno.

In casa si forma silenzio assoluto , si sente solo il rumore della serratura, poi alla vista di due figure parte il “ben tornati”.

“Amica!” corro ad abbracciare Bibì “ma siete abbronzatissimi!” annuisce e torna ad abbracciarmi.

Un mese fa Bibì e Niall si sono sposati e finalmente sono tornati dalla luna di miele.

“Mi sei mancata davvero tanto” le dico all'orecchio.

“Anche tu amica mia. Come sta il mio nipotino?”

“O nipotina. Sta bene, cresce e scalcia” posa subito la mano sulla pancia per sentire “ma in questo momento è tranquillo” mette il muso e dopo avermi lasciato un bacio va a salutare gli altri, mentre io abbraccio Niall.

“Avete fatto i bravi?”

“Noi si, sei tu quella incinta” gli do uno schiaffo sul braccio facendo l'offesa, lui ride.

“Allora? Queste isole caraibiche come sono?” ci sediamo tutti sul divano e i due sposini iniziano a raccontare.

Mi piacerebbe tanto sposarmi, arrivare all'altare con il vestito bianco. È il sogno di ogni bambina sposarsi con il principe azzurro, in questo caso il principe verde.

Non abbiamo mai parlato di matrimonio, forse perché siamo rimasti un po' scossi dalla gravidanza. Non voglio essere io la prima a parlarne, voglio che lo faccia lui quindi continuo a sognare sperando che faccia il primo passo il prima possibile.

“Voi cosa ci raccontate invece?” Bibì chiede a tutti ma nessuno risponde.

“Ok” Liam si alza e dopo aver lasciato un lungo sospiro, si posiziona davanti alla sua fidanzata.

Si chiama Anastasia, è qualche anno più piccola di lui.

Ha i capelli rosso scuro e gli occhi azzurri, alta e magra, proprio una bella ragazza.

Si sono incontrati 4 anni fa. Purtroppo non ha funzionato con Sophia, per un lungo periodo non hanno fatto altro che litigare e alla fine si sono lasciati. Liam ha sofferto molto, era innamorato pazzo di lei, ma un giorno al bar incontrò questa bellissima ragazza. Fortunatamente vanno molto d'accordo, sono molto teneri insieme.

“Anastasia, amore mio. Ti amo. Ringrazio ogni giorno per averti incontrato quella volta. Sei davvero tutto per me e voglio passare il resto della mia vita con te. Vuoi sposarmi?” tira fuori dalla tasca dei jeans una scatolina blu e la apre, facendo uscire un anello con un piccolo diamante.

Anastasia spalanca la bocca e con le lacrime agli occhi annuisce per poi buttarsi tra le sue braccia.

Tutti ci alziamo e battiamo le mani, felici dei futuri sposi.

Una volta essersi staccati abbraccio il mio migliore amico, complimentandomi per aver fatto questo grande passo.

“Scimmietta lo farà anche Harry, devi solo aspettare”

“Lo so.. è stato abbastanza inaspettato il bambino” accarezzo la pancia.

Una fitta forte al fianco mi fa piegare in due dal dolore ed Harry è già a fianco a me per sorreggermi.

“Facciamola sdraiare” suggerisce Zayn.

Buttano a terra tutti i cuscini per farmi stare più comoda ed Harry mi aiuta a sdraiarmi.

“Piccola tutto bene?” mi chiede spaventato.

“Si era solo una fitta più forte rispetto alle altre” gli accarezzo la mano e la stringo quando ne arriva un'altra.

“Ti porto su, così puoi riposarti” mi prende in braccio e io mi aggrappo al suo collo per non cadere.

Mi appoggia delicatamente nel suo letto e dopo avermi lasciato un bacio sulla fronte si avvicina alla porta.

“No, rimani” lo blocco subito.

“Piccola, dovresti dormire”

“Ti voglio vicino a me” lo supplico e lui esasperato si avvicina e si sdraia affianco a me.

“Piccolino perché fai del male alla mamma?” Harry parla alla pancia e gli lascia un bacio sopra.

È molto tenero quando lo fa, può sembrare pazzo ma mi piace vedere questo suo lato paterno.

“Sarai un papà meraviglioso” dico senza pensarci, ma lo penso davvero.

“E tu sarai una mamma stupenda”

“Chissà cosa penserà quando gli racconteremo come ci siamo incontrati” scoppio a ridere.

“Eih non è colpa mia se sei finita all'ospedale” mette il broncio come i bambini.

“Lo so amore” gli accarezzo una guancia “nostro figlio sarà bellissimo come te”

“O come te” mi bacia il palmo.

“No. Avrà gli occhi verdi e i capelli ricci come i tuoi. E non dimentichiamo le fossette. Spero ti sia impegnato bene” mi guarda male e io non posso fare a meno che ridere.

“Mmh.. non lo so, ma se vuoi posso riprovarci” la sua mano scende sulla mia intimità facendomi gemere.

“Penso di passare. Non farebbe bene al bambino”

“Hai ragione” toglie la mano e si sistema sul letto “che ne dici se domani dopo l'ecografia passiamo dalla casa nuova per vedere come stanno andando i lavori?” annuisco.

“Certo”

Io ed Harry, dopo la grande notizia, abbiamo deciso di andare a vivere insieme.

Grazie a suoi contatti, abbiamo trovato una villetta qui a Londra, in modo da poter rimanere vicini ai miei genitori e al resto del gruppo.

A me piaceva già così, ma Harry ha deciso di rifarla tutto da capo, lasciando il compito a me su come impostarla, che colori utilizzare e l'arredamento.

All'inizio ero un po' impaurita, non sapevo se ero pronta per ricominciare una nuova vita, ma man mano che la casa prende vita, sono sempre più sicura su ciò che stiamo facendo.

“E i nomi? Non ne abbiamo ancora parlato!” Harry dice allarmato.

“Se è femmina, mi piacerebbe si chiamasse Anais” propongo.

“Anais? Da dove esce?” mi guarda stranito.

“Da un cartone che guardavo quando ero più piccola, non ti piace?”

“è bellissimo” sorridiamo.

“E se fosse maschio?” gli chiedo.

“Thomas” Harry dice dopo qualche momento di silenzio.

“Bello.. Thomas Styles. Suona bene”

“Saremo una bella famiglia” gli prendo la mano e l'appoggio sulla pancia incrociandola con la mia.

“Meglio del mulino bianco” sorrido e mi immagino un bambino dagli occhi verdi smeraldo e i capelli riccissimi, due fossette tenere agli angoli della bocca e un sorriso stupendo, corrermi incontro per poi lanciarsi tra le mie braccia e rotolare nel giardino di casa.

È questo che voglio.

Una bella famiglia.

Io, Harry e nostro figlio.

 

 

 

 

HOLAAAAAAAAA

E la storia è completaa (piange in un angolino)

Ringrazio tutti/e per averla letta e per chi ha recensito facendomi sapere cosa ne pensava. Chiedo scusa per gli eventuali ritardi ed errori, spero di avevi fatto sognare come io faccio quando scrivo i capitoli, fatemi sapere se vi aspettavate qualcos'altro per questo epilogo, sono molto curiosa anche di cosa ne pensiate :)

Vi informo che sto già scrivendo una nuova storia sugli One Direction, “Un mese da Dio.. o forse no” (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3163492&i=1), se non sapete cosa fare, passateci, un tipo completamente diverso da questa :)

Ringrazio davvero di cuore per chi mi ha seguito dall'inizio fino alla fine, siete stupendi/e <3

Baci.

Arianna.

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