A new DigiAdventure

di eleCorti
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una nuova minaccia ***
Capitolo 2: *** Ritorno a Digiworld ***
Capitolo 3: *** Tokyo in pericolo ***
Capitolo 4: *** L'atto di vero amore ***
Capitolo 5: *** in cerca di alleati ***
Capitolo 6: *** Il sogno ***
Capitolo 7: *** Inizia lo scontro ***
Capitolo 8: *** Sei tu il mio vero amore ***



Capitolo 1
*** Una nuova minaccia ***


“Finalmente il mio esilio è finito, e ora digiprescelti la pagherete!”
 
Erano passati tre anni da quando era tornata la pace a Digiworld, e la vita nei due mondi scorreva tranquillamente, i nostri digiprescelti erano cresciuti ormai tutti frequentavano le superiori, quasi tutti, e non avevano il peso di due mondi sulle spalle.
Erano cambiate molte cose in questi tre anni, innanzitutto Mimi era ritornata dall’America e frequentava la stessa scuola dei suoi amici, era davvero felice, finalmente poteva stare con i suoi amici di sempre; Sora e Matt si erano lasciati per un motivo oscuro a tutti e la ramata si era avvicinata di più a Tai, che provava un certo interesse per la sua amica e Matt ancora suonava con la sua band, che era diventata famosa in tutto il Giappone; Joe era all’ultimo anno delle superiori e aveva intenzione di studiare medicina; Izzy era sempre attaccato al suo PC e in questi anni aveva mostrato sempre interesse per Digiworld.
Il vecchio gruppo dei prescelti, in questi anni, si era unito molto al nuovo gruppo grazie anche a TK e Kari che erano più amici che mai, tutti sospettavano che presto tra loro sarebbe nato qualcosa, cosa che faceva ingelosire Davis, il quale ancora andava dietro all’amica; Ken aveva iniziato da poco ad uscire con Yolei, che aveva sempre provato un grande interesse per l’ex imperatore digimon, infine Cody, il più piccolo del gruppo, cresceva bene, e praticava sempre il kendo.
Era una giornata normale, la mattina era appena iniziata e tutti ragazzi si stavano dirigendo nelle loro scuole, in particolare, ve ne era uno in sella a una bicicletta che correva, cercando di arrivare il più presto possibile, in modo tale da non arrivare di nuovo in ritardo, e poi perché all’entrata della scuola, c’era qualcuno che lo stava aspettando.
E così l’ormai diciassettenne Tai pedalava a più non posso per cercare di arrivare il più puntuale possibile, e non far aspettare la persona che lo attendeva pazientemente da un paio di minuti, chissà chi era questa persona…
Ormai erano dieci minuti che lo aspettava, proprio la puntualità non era il suo forte, pensava la ragazza dai capelli ramati, stava iniziando a spazientirsi quando sentì qualcuno che urlava a squarciagola il suo nome.
“Sora!” era Tai che si stava avvinando all’amica in sella alla sua bicicletta.
Frenò di colpo e per poco non cadde a terra, scatenando le risate dell’amica che gli disse:
“Tai calmati, non è da molto che sono qui” e avvicinandosi gli diede un bacio in guancia, provocando un rossore all’amico.
“come siete carini insieme piccioncini!” furono interrotti da una voce acuta, che riconobbero in quella di Mimi, che era insieme a… Matt!?
 Che cosa facevano quei due insieme? Si ritrovarono a pensare gli amici, che si gettarono un occhiata complice, c’era qualcosa sotto e loro la dovevano scoprire, dopo avrebbero preso in disparte i loro due migliori amici e ci avrebbero fatto una chiacchierata.
“ciao Mimi, ciao Matt” disse la prescelta dell’amore.
“che cosa fate voi due insieme?” chiese il castano, malizioso.
“non è quello che pensi!” dissero entrambi in coro e Mimi arrossì.
“salve ragazzi” furono interrotti da Izzy, che era appena arrivato, e subito dopo si aggiunsero TK, Joe e Kari.
Varcarono tutti l’ingresso della scuola e ognuno si diresse nelle proprie classi dandosi appuntamento alla pausa pranzo.
Momento che, quella mattina, non tardò ad arrivare, gli otto digiprescelti insieme ai tre nuovi si riunirono tutti nel cortile della scuola per pranzare, come facevano tutti i giorni, e Tai colse l’occasione per fare il terzo grado al suo migliore amico, così lo prese in disparte.
“ tu non me la racconti giusta, cosa c’è tra te e Mimi?” chiese il digiprescelto del coraggio, non nascondendo la sua curiosità.
“assolutamente niente, siamo solo amici, è stato un caso che stamattina siamo arrivati insieme!” rispose il biondo con molta calma.
“mmm… sarà, voi due non mi convincete!” esclamò il leader dei prescelti.
“nemmeno tu e Sora mi convincete se è per questo!” ribatte il prescelto dell’amicizia.
“ eh? In che senso? Lo sai che io e lei siamo amici! Piuttosto non capirò mai perché voi due vi siete lasciati, sembravate così felici insieme!” tuonò il castano.
“te l’ho detto mille volte Tai, tra me e lei non funzionava più e ci siamo lasciati! Quante volte te lo devo dire!” gridò l’amico, per poi girarsi e raggiungere gli altri, e Tai lo seguì.
Nel frattempo anche Sora aveva preso in disparte l’amica, per sapere cosa c’era tra lei e il suo ex ragazzo.
“allora Mimi che cosa c’è tra te e Matt?” chiese la ramata.
“niente, non è come pensi!” tuonò la prescelta della sincerità.
“sicura, allora perché stamattina sei arrossita?” domandò la digiprescelta dell’amore.
“ vogliamo parlare di te e di Tai che ultimamente vi siete avvicinati di più?” sviò il discorso, evidentemente non voleva rispondere alla domanda della sua migliore amica.
Stavolta toccò a Sora arrossire.
“ma che cosa dici lo sai che io e Tai siamo solo amici!” esclamò la ramata.
“ma smettila Sora, potrai ingannare gli altri ma non me, so perché ti sei lasciata con Matt!” disse sicura di sé la castana.
E Sora impallidì. Possibile che stesse dicendo la verità? Possibile che lei sapesse, se era così, era davvero nei guai, avrebbe dovuto dirle tutto, ma per fortuna, non poté rispondere alla domanda dell’amica, perché qualcuno gridò.
“ragazze che cosa state facendo lì tutte sole, non venite a mangiare?” era Tai.
E Sora fece per raggiungerlo, ma Mimi la bloccò per il braccio e le sussurrò.
“non abbiamo ancora finito il discorso”.
Passò anche l’ora di pranzo ed era giunto il momento di tornare a casa e Tai si offrì di accompagnare Sora e salirono in due sulla sua bici.
Sora amava stare in compagnia del suo migliore amico, in questi tre anni la loro amicizia si era rafforzata sempre di più, il castano, anche quando l’amica era impegnata con Matt, non si era mai allontanato da lei, ma anzi le stava sempre vicino e la sosteneva quando litigava con il suo ragazzo, e quando apprese dalla prescelta la notizia che i due si erano lasciati, ci rimase un po’ male, perché credeva davvero che Sora fosse veramente felice con l’amico biondo, e si era ripromesso di starle accanto e di aiutarla a superare il momento. E Sora, dopo la rottura con Matt, si era avvicinata di più al suo migliore amico, perché sapeva di poter contare su di lui, che l’avrebbe capita e che le sarebbe stata accanto, e poi ultimamente sembrava provare un maggiore interesse verso il suo leader.
Quando era con lui, si sentiva protetta e al sicuro, ed è proprio per questo che aveva appoggiato il suo capo contro la schiena di lui, perché le trasmetteva un senso di calore e di pace, si sentiva in pace con se stessa e con il mondo intero quando era con il prescelto del coraggio. Era talmente rilassata, che non si accorse di avere chiuso gli occhi, e fu ridestata dalla voce dell’oggetto dei suoi pensieri.
“Sora che ne dici di fermarci da qualche parte e prenderci qualcosa?” domandò, sperando in una risposta positiva.
E Sora perse un battito, e non seppe neanche il perché. Poi si decise a rispondere.
“sì ceto volentieri”.
Si fermarono e si sedettero in un bar che aveva i tavoli all’aperto e si presero entrambi un gelato.
Erano entrambi in silenzio, e si fissavano l’un l’altro Tai ripensava a quello che gli aveva detto Matt, perché non gli convinceva il rapporto tra lui e Sora? Loro erano da sempre buoni amici e sebbene, lui provasse un certo interesse per lei, sapeva di non avere speranza e ci aveva rinunciato, ma comunque era rimasto in buoni rapporti con l’amica, perché ci teneva alla sua amicizia. Ma la sua attenzione fu richiamata da Sora.
“Tai che hai tutto apposto? Ti vedo pensieroso” domandò la digiprescelta dell’amore, preoccupandosi per l’amico.
“eh? Si certo è tutto apposto” rispose il castano, guardandola negli occhi.
E si perse in quegli occhi, li aveva sempre amati, ed ebbe l’istinto di azzerare le distanze e baciarla, e lo avrebbe anche fatto, se non fosse stato interrotto da un' esplosione improvvisa lì vicino.
Sora si alzò di scatto, aveva una paura tremenda, e Tai se ne rese conto, così, alzandosi pure lui, la strinse a sé in dolce abbraccio e, accarezzandole i capelli tentò di rassicurarla, e la ragazza si fece cullare da quel caldo abbraccio e sembrò tranquillizzarsi, ma subito l’apparente serenità svanì, perché la prescelta notò qualcosa.
“Tai guarda!” esclamò, facendo voltare l’amico, che vide, come lei, un digimon pronto a scagliare il suo attacco che era diretto proprio verso di loro, ma, grazie ai riflessi di Tai, i due amici riuscirono a evitarlo buttandosi per terra.
L’attacco era stato devastante, aveva spazzato via tutto, e non tutti erano riusciti a fuggire, alcuni erano rimasti feriti, comunque il mostro digitale era pronto per sferrare un altro attacco, ma fu fermato da un altro digimon che i due ragazzi riconobbero, era Paildramon.
“Tai, Sora tutto bene?” gridò Davis che, insieme a Ken,  corse incontro ai due amici.
“sì Davis grazie, se non foste arrivati, non so cosa sarebbe potuto succedere” rispose Tai alzandosi in piedi, per poi aiutare l’amica.
Paildramon nel frattempo stava affrontando il suo avversario, che proprio non voleva saperne di essere sconfitto, ma per fortuna dopo un paio di colpi riuscì a eliminarlo.
Tai era rimasto incredulo e non solo lui, come aveva fatto quel digimon ad arrivare nel mondo reale? Che cosa voleva? Chi lo mandava? Forse la pace dei due mondi era stata di nuovo messa in pericolo e c’era, quindi, bisogno di nuovo di loro? Dovevano riunirsi subito e scoprire che cosa stava succedendo.     
  

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Capitolo 2
*** Ritorno a Digiworld ***


La notizia che un digimon era giunto nel mondo reale arrivò presto anche agli altri digiprescelti, che non tardarono a riunirsi a casa di Izzy. Tutti erano preoccupati, non si aspettavano un digimon nel mondo reale, non dopo che avevano finalmente ristabilito la pace, evidentemente era successo qualcosa a Digiwolrd, questa era l’unica soluzione. Erano sconvolti, soprattutto Sora, che era rimasta traumatizzata dalla scena che aveva vissuto quel pomeriggio, ricordava ancora le persone rimaste vittime di quel terribile attacco, per fortuna non vi erano stati morti, ma solo feriti, alcuni gravemente altri solo lievemente, e tutto ciò che c’era lì intorno era rimasto distrutto i palazzi, le strade, le macchine… Era sconvolta, ed aveva iniziato a piangere stringendosi a Tai, che cercava di consolarla come meglio poteva, perché nemmeno lui era tranquillo, tra tutti era il più sorpreso, perché non si aspettava un evento del genere, ed aveva una strana sensazione, che presto sarebbe successo qualcosa, qualcosa di terribile, specie a qualcuno di loro. Izzy decise di prendere la parola. “se un digimon è arrivato nel mondo reale, significa che è successo qualcosa a digiwolrd” affermò con decisione. “concordo con te Izzy e dobbiamo scoprirlo subito” lo assecondò il digiprescelto del coraggio. “ho contattato Gennai che mi ha detto che ci vuole vedere, teme che stia per accadere qualcosa di terribile non solo a Digiwolrd, ma anche qui sulla Terra” disse il rosso. “qualcosa di terribile?” domandò incredulo Davis. “sì Davis, ma non mi ha saputo dire altro, ha detto intanto che ci vuole vedere, così noi possiamo rivedere Tentomon e gli altri, e se ci saranno altri attacchi possiamo aiutarvi” rispose il digiprescelto della conoscenza. “però non conviene andare a Digiwolrd ora, metti caso ci fosse un altro attacco? Io direi di aspettare domani” intervenne Matt. “sì concordo con Matt, conviene che per ora rimaniamo qua, così possiamo difendere la città” lo asserì il leader dei prescelti. “d’accordo, allora domani ci riuniremo tutti qui e andremo a Digiwolrd, se ho altre informazioni vi contatto, state in guardia mi raccomando!” esclamò Izzy. E tutti se ne andarono nelle rispettive case, Tai decise di accompagnare Sora, che era ancora sconvolta, voleva starle accanto e rassicurarla, mai aveva visto l’amica in quello stato. Una volta arrivati a casa della prescelta dell’amore, i due amici si sedettero sul divano e rimasero in silenzio, mentre il castano cercava di calmare ancora l’amica, che si strinse di più al suo torace. Poi la ramata decise di prendere la parola. “Tai secondo te perché quel digimon oggi ci ha attaccato? E come è arrivato nel mondo reale?” chiese, alzando la testa per guardarlo in viso. “non lo so Sora, non riesco a dare un valido motivo, ma ho una strana sensazione, come se dovesse succedere qualcosa di molto grave a qualcuno di noi” rispose il digiprescelto del coraggio, quasi sussurrando. E Sora sgranò gli occhi. Qualcosa di grave? Pensò, e per un momento ritenne che il diretto interessato fosse il suo amico, e si strinse di più a lui, la sola idea di sapere Tai in pericolo la spaventava, e il castano la strinse di più a sé. “tranquilla Sora, è solo una sensazione, non è detto che debba succedere qualcosa, domani sapremo tutto da Gennai” la rassicurò, accarezzandole i capelli. E la ragazza parve rassicurarsi, e scacciò quell’assurda idea dalla sua mente, si fidava dell’amico, e finì per addormentarsi tra le sue braccia, era proprio stanca quella giornata era stata pesante per lei. Tai, accorgendosi che l’amica si era addormentata, la prese dolcemente tra le sue braccia e la portò nella sua stanza, la adagiò sul letto, le diede un bacio sulla fronte e le sussurrò un “buonanotte” e poi se ne andò. Il giorno dopo, i dodici digiprescelti si riunirono tutti a casa di Izzy, pronti per andare a Digiwolrd, per risolvere quel mistero e scoprire se la pace era stata messa in pericolo. “siete tutti pronti?” domandò il leader. E tutti alzarono il proprio Digivice e furono risucchiati dalla luce che uscì dal computer, e si ritrovarono in una foresta, a Digiwolrd e furono accolti dai loro digimon. “coraggio seguiteci!” esordì Agumon. “dove andiamo?” domandò il suo partner. “a casa di Gennai” rispose il digimon arancione. E tutti seguirono i loro digimon che li avevano accolti. Dopo una lunga camminata e le lamentele di Yolei che chiedeva sempre quando si arrivava, finalmente i dodici digiprescelti raggiunsero il lago dove si trovava la casa di Gennai, vi s' immersero e giunsero finalmente a destinazione, dove ad accoglierli c’era un “uomo” alto e muscoloso con una lunga coda. “salve digiprescelti è bello rivedervi” disse Gennai. “salve Gennai” risposero tutti in coro. “allora come mai ci hai convocato qui?” esordì il digiprescelto del coraggio. “per parlarvi del nuovo nemico che minaccia sia Digiwolrd che la Terra” rispose il saggio. “e chi sarebbe questo nemico?” intervenne il leader della seconda generazione dei prescelti. “non sappiamo molto, solo che è il capo di tutti i digimon malvagi e che è tornato dal suo esilio dal mare oscuro di dragomon” confessò Gennai. “hai detto il mare oscuro?” chiese Ken, visibilmente sorpreso. E Gennai annuì. E i sei nuovi digiprescelti sgranarono tutti gli occhi, solo un digimon era il capo di tutti i digimon malvagi, solo uno era stato esiliato nel mare oscuro, e lo avevano fatto loro stessi, tre anni fa. “forse noi sappiamo chi è!” disse TK. E stavolta la prima generazione sgranò gli occhi. “davvero? E chi è? Parla!” tuonò suo fratello. “ si tratta di Demon” rispose il biondino. Quindi il mistero era stato svelato, il nuovo nemico da affrontare era questo Demon, quindi era stato lui a mandare quel digimon sulla Terra, ma perché? “quindi abbiamo svelato il mistero, è Demon il nostro nuovo nemico! Dobbiamo scoprire le sue intensioni!” esclamò Tai. “però se anche la Terra è in pericolo, come facciamo a difendere sia la Terra che Digiwolrd in contemporanea?” chiese Izzy, dubbioso. “sì questo è un problema” rispose il digiprescelto del coraggio. “è semplice possiamo fare un po’ e un po’” esclamò Davis. “non è una cattiva idea Davis” replicò il leader. “possiamo fare così, intanto torniamo tutti sulla Terra per vedere se è tutto apposto, e poi ritorniamo qui, per scovare questo Demon e sconfiggerlo” s’intromise Matt. “non è semplice sconfiggerlo, è un Digimon molto potente” intervenne Gennai. “è vero, l’ultima volta siamo stati costretti a esiliarlo” lo assecondò TK. “però se c’è un modo per batterlo ve lo dirò, tranquilli digiprescelti” li rassicurò il saggio. “quindi siamo tutti d’accordo torniamo sulla Terra e vediamo se è tutto apposto, poi torniamo qui a Digiworld è affrontiamo questo nuovo nemico!” esclamò il leader. E tutti annuirono. Così tornarono sulla Terra, pensando alle parole di Gennai, se questo nemico non era facile da sconfiggere come avrebbero fatto? E se Gennai non avrebbe trovato un modo per ucciderlo? Che si sarebbero inventati? Di certo dovevano difendere i due mondi, perché era loro compito mantenere la pace. Quando arrivarono, si era fatta già sera e per fortuna non vi erano stati altri attacchi, ma dovevano tenere gli occhi aperti e non abbassare la guardia, dovevano difendere Tokyo a tutti costi, non potevano far ripetere la scena del giorno prima, non ci dovevano essere feriti.

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Capitolo 3
*** Tokyo in pericolo ***


Il Sole era appena sorto a Tokyo sembrava che fosse una giornata normale, ma la tranquillità della città venne interrotta da un esplosione nel quartiere di Odaiba, tre digimon mostruosi erano, infatti, apparsi, e non sembravano avere buone intensioni, uno era LadyDevimon, un altro MarinDevimon e per finire SkullSatanmon. Tutti e tre attaccarono il quartiere devastandolo, distruggendo i palazzi e ferendo chiunque si trovasse sul loro cammino, avevano infatti un obbiettivo, quello di trovare i digiprescelti e batterli per ordine del loro signore Demon. I dodici prescelti non tardarono ad arrivare per fortuna, avevano sentito l'esplosione e si erano allarmati ed erano arrivati subito sul posto per accertarsi che fosse tutto apposto. Angewomon e Angemon si occuparono di LadyDevimon, che sembrava aspettasse proprio il digimon angelo della luce, Zudomon e Submarimon si occuparono di MarinDevimon, che aveva occupato la zona del porto, infine Paildramon e tutti i digimon restanti si occuparono di SkullSatanmon. Angewomon e LadyDevimon erano impegnate in un combattimento a corpo a corpo, l'evil digimon sembrava proprio avercela con l'angelo, non faceva altro che tirarle pugni e calci e il digimon alato rispondeva con altrettanti pugni e calci, mentre Angemon assisteva allo scontro senza intervenire, come gli aveva ordinato la sua compagna. Sul fronte marino la situazione forse non era meglio, Zudomon e Submarimon non riuscivano ad abbattere il mostro digitale marino, che scagliava la sua furia contro le navi attraccate al porto, causando paura e disperazione alle persone che vi erano a bordo, per fortuna Joe e Cody riuscirono a mettere tutti in salvo, facendoli scendere a terra, mentre Zudomon, con il suo martello saettante, metteva fuori gioco il mostro. Dall'altro lato SkullSatanmon era un avversario davvero potente, ma grazie all'intervento di Imperialdramon, WarGreymon e MetalGarurumon anche lui fu sconfitto, rimaneva solo LadyDevimon, che ancora combatteva con Angewomon, che sembrava in seria difficoltà. Ma per fortuna, grazie all'intervento di Agemon, che con il suo raggio celestiale distrasse l'evil digimon, il digimon angelo, con la sua freccia sacra, riuscì a battere la sua nemesi. Il pericolo sembrava essere stato evitato, ma forse i digiprescelti avevano parlato troppo in fretta, perchè ci fu un'altra esplosione, questa volta ancora più forte che allarmò tutti i ragazzi. L'esplosione era avvenuta intorno alla torre di Tokyo e a causarla era stata un altro digimon, che non sembrasse avere buone intensioni, questo digimon era un DarkTirrannomon che aveva incendiato mezza torre e i palazzi circostanti, subito Garudamon, Aquilamon, Imperialdramon e gli altri digimon in grado di volare si adoperarono per salvare le persone all'interno degli edifici, che erano rimasti la maggior parte gravemente feriti, ed alcuni erano rimasti, purtroppo, seppelliti sotto le macerie degli edifici. Gli altri digimon affrontarono DarkTirrannomon, ma intanto ci fu un'altra esplosione nel porto e Joe e Cody, insieme ai loro digimon andarono a vedere, visto che i loro due amici erano gli unici digimon marini. Intanto DarkTirannomon era stato accerchiato da WarGreymon e MetalGarurumon, che in sol colpo lo fecero sparire. Frattanto i due amici erano arrivati al porto e lì s'imbatterono in MegaSeadramon che stava ancora devastando la già distrutta zona. Subito Zudomon e Submarimon si scagliarono contro il mostro digitale, che si dimostrò un vero osso duro, ma per fortuna l'attacco combinato dei due digimon lo mandò KO. I dodici amici si riunirono, erano stanchi ed anche spaventati, l'attacco subito oggi era stato davvero devastante. "oggi ce la siamo cavata, ma se si continua così siamo nei guai" intervenne Tai all'improvviso. "ha ragione, dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo trovare questo Demon e sconfiggerlo" esclamò Izzy. "sì ma chissà dove si nasconde" disse Sora. "forse è qui a Tokyo, lui può passare tra i due mondi liberamente" s'intromise TK. "questo è un guaio" disse il digiprescelto della conoscenza, con un'aria molto preoccupata. "dobbiamo trovarlo in fretta, prima che ci siano altre vittime!" tuonò il digiprescelto del coraggio. "sì concordo con Tai" disse Matt. "io proporrei di dividerci in gruppi, un gruppo va a Digiwolrd e un gruppo rimane qui a Tokyo!" esclamò il leader. "no secondo me dobbiamo andare tutti a Digiwolrd, forse Demon cerca solo noi, quindi se noi siamo a Digiworld non attaccherà più Tokyo" ipotizzò il rosso. "ok allora che aspettiamo tutti a Digiworld!" gridò il castano. E tutti annuirono. Si stavano per dirigere verso casa di Izzy, quando sentirono una risata sinistra e tetra e in quel punto si materializzò un digimon incappucciato, che i nuovi digiprescelti riconobbero come Demon. Aveva un aspetto terrificante, che metteva i brividi e aveva un aria davvero potente, d'altronde se tre anni fa i sei prescelti erano stati costretti ad esiliarlo per batterlo, voleva dire che lo era davvero, e questo non era una cosa buona per i dodici, che per batterlo avrebbero dovuto usare tutta la loro forza. "digiprescelti finalmente ci rincontriamo!" esclamò il digimon malvagio. "Demon!" urlarono tutti in coro. "che cosa vuoi da noi?" urlò il leader dei nuovi prescelti. "vendetta, perchè mi avete esiliato!" rispose lui, per poi scoppiare a ridere. "vai Imperialdramon attaccalo!" tuonò Davis e il digimon obbedì al suo partner. Ma il capo degli digimon malvagi era davvero potente e schivò l'attacco del digimon drago, sorprendendo tutti. "tutto qui quello che sapete fare?" chiese beffardo. "non ci sottovalutare!" ringhiò Davis. Ed anche gli altri digimon partirono all'attacco, ma inutilmente, Demon era troppo potente, per cui tutti finirono a terra, regredendo a livello intermedio. "è ora di attuare la mia vendetta!" gridò l'evil digimon. E subito sotto i nuovi sei digiprescelti si aprì una voragine che li risucchiò insieme con i loro digimon, subito Tai e Matt accorsero dai loro fratelli per aiutarli. "Kari tieni duro!" gridò il leader, tendendo una mano verso la sorella. "TK afferra la mia mano!" urlò il digiprescelto dell'amicizia, afferrando la mano del fratello. E subito una luce li avvolse e Demon ne fu accecato e scompari, non sopportava la luce, i due prescelti per fortuna si salvarono, ma gli altri erano scomparsi e con loro i loro digimon. Gli otto digiprescelti erano sorpresi, dove li aveva mandati Demon? E perchè TK e Kari si erano salvati? Che cos'era quella luce misteriosa? Dovevano scoprirlo e forse l'unico che poteva dare loro una risposta era il saggio Gennai. Quindi dovevano tornare a Digiworld, se volevano salvare i loro amici.

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Capitolo 4
*** L'atto di vero amore ***


Gli otto amici si diressero verso la casa di Izzy e subito aprirono il digivarco verso Digiworld, con l’intensione di andare subito da Gennai e trovare un modo per liberare i loro amici. Ma quando giunsero al mondo digitale lo trovarono molto diverso, era tutto buio e scuro, evidentemente il potere delle tenebre era riuscito ad avere la meglio, e questo era un guaio, dovevano fare qualcosa. S’incamminarono verso la casa del vecchio saggio, l’atmosfera era tetra metteva anche paura e c’era anche freddo, infatti, i ragazzi, che erano vestiti in modo leggero, furono scossi da brividi di freddo, causati anche da delle folate di vento che rendevano l’aria ancora più terrificante. Tai si tolse la giacca e la mise sulle spalle di Sora, che aveva le mani sulle spalle e tremava visibilmente. “tieni sennò ti congelerai” le disse, sorridendo. “ma Tai così tu congelerai!” protestò la prescelta. “non ti preoccupare per me, camminando mi riscalderò” la rassicurò. Anche Matt fece lo stesso con Mimi, che fra tutti era quella che sentiva più freddo, visto che sbatteva i denti. “tieni così forse la smetti di fare questo insopportabile rumore con i denti!” esclamò il biondo. “grazie, come sei gentile!” tuonò la castana, facendo la finta offesa, anche se le sue guancie si tinsero di un lieve rossore, che tutti notarono. Kari invece si era stretta vicino a TK che le aveva circondato le spalle con il suo braccio, e loro erano gli ultimi del gruppo, erano ancora sconvolti per ciò che era successo prima. “non ti preoccupare, vedrai che Gennai troverà un modo per liberare Davis e gli altri” la rassicurò il biondo. “speriamo” sussurrò la prescelta della luce. Ma il silenzio fu interrotto da una specie di ronzio, un digimon si stava avvicinando a loro e sembrava intenzionato ad attaccarli, era Kuwagamon, subito gli otto digimon cercarono di digievolvere, ma senza riuscirci, erano rimasti senza energie, a causa del combattimento a Tokyo, così i ragazzi e loro amici digitali scapparono, in cerca di un riparo. Correvano a più non posso per sfuggire agli attacchi del mostro, ma Mimi inciampò e stava per essere colpita dalle protuberanze a forbici del digimon, ma Matt si buttò su di lei, evitando così la scongiura, e il mostro rosso si scagliò contro gli alberi che non aveva visto e ferito si allontanò. “va tutto bene?” chiese il digiprescelto dell’amicizia all’amica. “sì, grazie, ma tu sei ferito Matt!” esclamò allarmata la castana. In effetti, il biondo era rimasto ferito ad una spalla, perché l’attacco di Kuwagamon l’aveva sfiorato, e la ferita sembrava anche piuttosto grave, perdeva, infatti, sangue. “no tranquilla non ti preoccupare non è niente” tentò di rassicurarla l’amico, ma non appena cercò di alzarsi fremette dal dolore. “ma se non riesci nemmeno ad alzarti!” protestò Mimi. Subito Tai e gli altri accorsero da i due amici e il leader, vedendo il migliore amico ferito, lo prese sotto spalla, mentre Joe andava a cercare delle erbe curative insieme a Mimi. “dobbiamo raggiungere subito la casa di Gennai, prima che ci siano altri feriti” esclamò Izzy. “già concordo con te, siamo anche tutti stanchi e senza energia, per cui se un altro digimon ci attaccasse, non so se ce la caveremo” replicò il digiprescelto del coraggio. Poco dopo ritornarono Mimi e Joe, che prestarono soccorso all’amico ferito, Joe aveva trovato delle foglie abbastanza larghe da poter fasciare la spalla a Matt, mentre con le erbe curative disinfettò la ferita, che per fortuna, non era molto profonda. “perché lo hai fatto? Potevi rischiare di morire” chiese Mimi. “perché sei un’amica” rispose Matt. E la digiprescelta della sincerità non poté fare a meno di pensare che l’amico fosse stato così dolce e involontariamente arrossì. “grazie sono in debito con te” gli rispose, sorridendo. “no, non ce ne bisogno” replicò lui, sorridendo a sua volta. Poco dopo si rimisero in marcia, sperando di non avere più brutte sorprese, andavano un po’ lenti a causa anche della stanchezza che si faceva sentire, ma dovevano tenere duro, non mancava tanto alla loro meta, e appena videro il lago, dove vi era la casa di Gennai, furono attraversati da un impeto di gioia, finalmente erano arrivati, non ne potevano più di camminare! Gennai li accolse subito, e dopo essersi rifocillati con un caldo pasto, si riunirono per discutere di ciò che era successo, ovviamente Gennai già sapeva ciò che era accaduto agli altri cinque prescelti. “sinceramente non so, dove di preciso gli abbia mandati Demon, probabilmente in un'altra dimensione, forse nel mare oscuro di Dragomon, dove a sua volta era stato spedito da loro” confessò il saggio. “ma allora perché io e Kari ci siamo salvati? E che cos’era quella luce che si è sprigionata non appena Tai e Matt sono accorsi in nostro aiuto?” chiese TK, che era curioso di sapere, come gli altri del resto. “quella luce era l’amore che i vostri fratelli provano per voi” rispose Gennai. “ e perché Demon è scomparso quando la luce è apparsa?” questa volta fu Kari a porre la domanda. “semplice, perché solo un atto di vero amore può darvi la forza sufficiente per battere Demon e le forze delle tenebre” spiegò il saggio. “un atto di vero amore?” chiesero tutti all’unisono, stupiti da quella rivelazione. “ma scusa allora significa che lo abbiamo battuto?” ipotizzò Tai. “no, purtroppo, quella luce non era sufficiente, ma comunque qualche danno glielo avete arrecato, ma ancora non avete la forza per sconfiggerlo” replicò l’uomo. “e come mai Digiworld è così tetra e spettrale?” chiese Izzy. “sono le forze delle tenebre che l’hanno resa così” rispose Gennai. “quindi per farlo tornare come prima dobbiamo sconfiggere Demon” disse Matt. “esatto, anche se non sarà facile, tutti i digimon di tipo virus sono dalla sua parte” esclamò Gennai. “dobbiamo cercare degli alleati!” tuonò il leader. “già, ma non ora dobbiamo riposarci!” protesto Sora. E così rimasero da Gennai a riposarsi e a decidere una strategia per affrontare questo nuovo e terribile nemico. Tutti erano rimasti sorpresi dalla rivelazione di Gennai, che cosa intendeva con atto di vero amore? E perché il gesto di Tai e Matt non era stato sufficiente? La più sorpresa di tutti, però, era Sora, quando Gennai aveva rivelato la cosa, aveva subito guardato Tai, non sapeva il perché, ma a solo sentire la parola “vero amore” le era venuto in mente il suo leader. Sentì una mano posarsi sulla sua spalla. “Sora tutto apposto?” chiese Tai. “sì? Solo che…” ed abbassò lo sguardo. “solo che?” la incitò il prescelto. “secondo te cosa intendeva dire Gennai con atto di vero amore?” chiese Sora, alzando lo sguardo verso il suo leader. “non lo so, non so manco cosa sia un atto di vero amore” confessò il digiprescelto del coraggio. “forse si riferiva a qualcuno di noi” ipotizzò la ramata. “già, ma a chi? Non ci sono coppie tra noi, eccetto te e Matt, anche se vi siete lasciati” rispose il castano. “no, non è possibile non possiamo essere io e Matt, perché io non sono più innamorata di lui e lui non lo è più di me” disse sicura di sé la prescelta. “e di chi sei innamorata?” chiese l’amico. E Sora arrossì. Abbassò lo sguardo, non riusciva a sostenere gli occhi dell’amico, ma subito fu costretta a rialzarlo da lui che con due dita le aveva alzato la testa. “guardami” sussurrò. “a me puoi dirlo, lo sai che non lo direi a nessuno, ti puoi fidare di me” la rassicurò. “io…ecco… io sono innamorata di…t…” cercò di dire la digiprescelta dell’amore. Erano vicini anche troppo, a momenti, le loro labbra si sarebbero sfiorate, ma il loro magico momento fu interrotto da qualcuno. “che cosa state facendo? Ho interrotto qualcosa?” era Matt. “no niente” dissero in coro i due, visibilmente imbarazzati. “beh io vado allora” disse la ramata. E lasciò i due soli. Per fortuna che era arrivato Matt, pensò, stava per baciare Tai, il suo migliore amico, poi non avrebbe più avuto il coraggio di guardarlo negli occhi. Ripensò alla strana sensazione che aveva avuto stando a così stretto contatto con l’amico, di tranquillità e di pace. Il cuore le batté ancora più forte di quanto non battesse già. Che si stava innamorando del suo migliore amico? No, non poteva essere erano come fratello e sorella, pensò. Aveva dubbi per la prima volta su cosa fosse Tai per lei, un amico o qualcosa di più? Ancora non lo sapeva, ma presto lo avrebbe scoperto.

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Capitolo 5
*** in cerca di alleati ***


Dopo essersi riposati gli otto ragazzi e i loro digimon lasciarono la casa di Gennai per cercare degli alleati per affrontare Demon.
Dopo un bel riposo Matt si era ripreso, anche se la spalla ancora gli doleva, ma era un dolore sopportabile, Mimi era ancora tremendamente dispiaciuta per l’amico, si sentiva in colpa, era a causa sua se il ragazzo era ridotto in quello stato, per cui se ne stava in disparte ed evitava di parlare.
“tranquilla Mimi non è colpa tua” tentò di rassicurarla la sua migliore amica.
“sì che lo è, se non fossi inciampata, lui non sarebbe in quello stato!” protestò Mimi.
“beh almeno siete stati fortunati, poteva andare peggio” disse la prescelta dell’amore.
“hai ragione Sora” sospirò la castana.
Nel frattempo erano giunti in una foresta, che aveva un’aria spettrale e sembrava essere popolata da digimon malvagi, per cui gli otto digiprescelti erano in allerta, pronti a contrattaccare.
Poi sentirono un rumore, veniva da dietro un cespuglio, subito i digimon si misero in difesa dei loro partner, ma non sferrarono l’attacco, perché una voce li fermò.
“fermi! Non mi riconoscete?” esclamò il misterioso digimon.
“ma tu sei Leomon!” dissero tutti in coro.
E dal cespuglio uscì il digimon dall’aspetto leonino, contento di rivedere i suoi vecchi amici, e anche loro erano felici di vederlo dopo tutti quegli anni.
“sono contento di rivedervi bambini prescelti, anche se ora non siete più dei bambini, siete cresciuti” disse il digimon.
“oh Leomon anche noi siamo contenti di vederti” disse Mimi, correndo ad abbracciarlo.
“Leomon noi siamo in cerca di alleati per battere Demon, tu sei dei nostri?” chiese Tai.
“sì certo, vi stavo cercando, Demon va battuto, e per fare ciò c’è bisogno di voi!” rispose il mostro digitale.
“perfetto, sono contento che tu sia dei nostri!” rispose il leader sorridendo.
E i digiprescelti ripresero il cammino insieme a Leomon, cercando altri alleati e sperando di non ricevere attacchi.
Uscirono dalla foresta e si ritrovarono in una città, la stessa città in cui qualche anno prima Kari era rimasta bloccata, e lì sperarono di trovare il loro amico Andromon.
Si divisero per cercarlo, la città era deserta non c’era anima viva, evidentemente era stata abbandonata.
“speriamo che Andromon stia bene” disse Kari all’amico biondo.
“tranquilla sono sicuro che sarà qui da qualche parte sano e salvo” la rassicurò TK.
Sentirono dei passi, e si nascosero, pronti in caso ad attaccare. I passi si facevano sempre più forti, segno che il nemico si stava avvicinando, ormai erano vicino, subito Patamon e Gatomon digievolsero Angemon e Angewomon e si gettarono all’assalto del digimon, che si rivelò essere proprio Andromon.
“Andromon” urlarono i due digiprescelti all’unisono.
“bambini prescelti, sono contento di rivedervi” rispose il digimon meccanico.
E i due amici chiamarono anche gli altri, ed anche loro erano contenti di vedere il loro vecchio amico.
“Andromon sono contenta che tu stia bene” gli disse Kari, sorridendo.
“Andromon siamo in cerca di alleati per sconfiggere Demon, tu sei dei nostri?” chiese il digiprescelto del coraggio.
“sì, la città è stata attaccata dai sudditi di Demon, io per fortuna sono riuscito a salvarmi, e avevo intensione di affrontarlo” rispose Andromon.
E così gli otto ragazzi abbandonarono la città con i loro due alleati, e arrivarono in un deserto, dove faceva caldo e i nostri amici, decisero di riposarsi stanchi per la lunga camminata.
“bene almeno abbiamo trovato due alleati, ma sono pochi, dovremmo cercarne degli altri” disse il leader.
“sì concordo con te Tai, ma è una faticaccia” rispose Izzy.
“in più rischiamo di perdere tempo, mentre Demon si ristabilisce” intervenne Matt.
“senza contare che ancora non possediamo la forza per sconfiggerlo” esclamò Joe.
“avete ragione, ma non possiamo starcene qui con le mani in mano, mentre i nostri amici sono chissà dove” replicò Tai.
“salve digiprescelti” esclamò d’un tratto una vocina.
“Pixiemon!” dissero tutti in coro.
“è bello rivedervi dopo tanto tempo” disse il digimon rosa.
“Pixiemon siamo contenti anche noi di rivederti, siamo in cerca di alleati per battere Demon” esclamò il digiprescelto del coraggio.
“lo so, state attenti Demon è un avversario molto forte” replicò il piccolo digimon.
“lo sappiamo Gennai ci ha già detto tutto” rispose il leader.
“vi ha detto anche come batterlo?” chiese il mostro digitale.
“sì, anche se non sappiamo ancora in che modo” confessò il castano.
“ capisco non è semplice compiere un atto di vero amore” replicò il mostro digitale.
“così non ci tranquillizzi!” replicò Tai stizzito.
“purtroppo non posso aiutarvi, dovete capire da soli che cosa significa atto di vero amore” esclamò Pixiemon.
“ah proposito, ho cercato anch’io degli alleati, visto che ho saputo del vostro arrivo” confessò.
E subito apparvero Meramon, i gecomon e gli utamamon e tutti i digimon che in passato avevano aiutato i digiprescelti.
Finalmente avevano trovato degli alleati e potevano iniziare la guerra. Così ritornarono da Gennai per escogitare una strategia.
“ora siete di più, ma ancora non avete la forza sufficiente per battere Demon” disse Gennai.
“abbiamo capito, ma non possiamo stare qui a perdere tempo, dobbiamo liberare i nostri amici!” tuonò Tai.
“capisco perfettamente, beh allora vi auguro buona fortuna” replicò il saggio.
Gli otto amici si riunirono per decidere come procedere.
“non sappiamo dove Demon si nasconda e questo è un problema” esclamò il leader.
“secondo me verrà lui da noi, poiché vuole vendetta” disse Izzy.
“e nel frattempo ci alleneremo per essere pronti quando attaccherà!” tuonò il digiprescelto del coraggio.
“e come facciamo senza l’atto di vero amore?” chiese Joe.
“secondo me ci sarà un altro modo per batterlo” ipotizzo Matt.
“già concordo con Matt, possiamo farne anche a meno, forse se lo attacchiamo tutti insieme lo batteremo” replicò Tai.
“non so ma io non ne sono sicura” intervenne Sora.
“perché dici questo?” chiese il suo migliore amico.
“non lo so Tai, ma temo che la sola forza non basti” rispose la ramata.
“dobbiamo tentare però!” intervenne TK.
“giusto, dobbiamo salvare Davis e gli altri” lo asserì Kari.
“io direi di riposarci, domani ci penseremo” propose il digiprescelto della conoscenza.
E così gli otto amici decisero di andare a dormire, erano stanchi avevano passato l’intera giornata a camminare e avevano bisogno di riposo, perciò andarono ognuno nelle proprie stanze, i maschi insieme e le ragazze anche, e si addormentarono, sperando che la notte gli portasse buon consiglio su come affrontare questo nemico.  

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Capitolo 6
*** Il sogno ***


Era buio, anzi era tutto oscuro, non sapeva, dove si trovava, ma di una cosa era certa, non era più a casa di Gennai. Poi a un tratto vede qualcosa, o per meglio dire qualcuno, è sdraiato per terra, senza vita, il sangue gli cola dalla bocca, accanto a lui c’è un'altra persona che piange e cerca di rianimarlo.
Cerca di avvicinarsi per scoprire chi sono quelle due persone e per cercare di aiutarle, ma poi si blocca di colpo, la persona distesa al suolo senza vita è Tai! Cosa? Tai? Ma non è possibile, si disse la ragazza, poi riconobbe anche l’altra figura, che non era altro che lei stessa che piangeva la morte del suo amico.
Iniziò a correre e a urlare il nome di Tai, ma più avanzava più quell’orribile scena si allontanava, cacciò un urlo forte e si ritrovò nel suo letto, che grondava di sudore, era spaventata e tremava, che cosa significava quel sogno? Che sarebbe successo qualcosa di grave a Tai? No doveva impedirlo!
Subito le altre due ragazze, sentendo l’urlo di Sora, si svegliarono e si avvicinarono all’amica.
“Sora tutto apposto? Perché hai urlato?” chiese Mimi, visibilmente preoccupata.
“sì tranquilla Mimi, era solo un incubo” la rassicurò la prescelta.
“ti va di raccontarcelo?” chiese Kari.
Raccontare loro di quello strano sogno? No, non poteva, Kari era la sorella di Tai, si sarebbe preoccupata, meglio di no, si disse la ramata.
“scusate, ma ora non mi va esco a fare una passeggiata” disse invece.
Uscì dalla stanza ancora visibilmente scossa e andò fuori ad ammirare i pesci. Molte domande giravano per la sua testa, quello era il sogno più strano che avesse mai fatto, ed era anche così vero e se si sarebbe avverato? Ora aveva anche una paura tremenda che potesse succedere qualcosa al suo migliore amico. Una voce la riportò alla realtà.
“non riesci a dormire?” era Tai.
“no” sussurrò.
“qualcosa non va?” chiese il prescelto, notando la preoccupazione dell’amica.
Non gli si poteva nascondere niente, pensò la digiprescelta dell’amore, così gli raccontò del sogno, per buttarsi tra le sue braccia e scoppiare in un pianto isterico.
“Sora era solo un sogno, devi stare tranquilla, non mi accadrà niente” tentò di rassicurarla.
“lo so, ma era così vero, che ho avuto tanta paura di perderti” rispose lei, singhiozzando.
Alzò la testa per guardarlo negli occhi, che lei tanto amava, e subito si rassicurò, aveva il potere di farla stare sempre meglio. Era così bello, pensò, e senza pensarci due volte, azzerò la poca distanza che li separava, posandogli un casto bacio a fior di labbra.
Dapprima lui ne rimase sorpreso e sgranò gli occhi, ma poi non esitò, approfondì quel casto bacio, introducendo la propria lingua nella bocca di lei, facendola entrare in contatto con la sua iniziando una danza. Lei gli mise le braccia intorno al suo collo, e affondò le mani in quella folta chioma che lei amava tanto, mentre lui la sollevò tra le sue braccia e, continuandola a baciare, la portò dentro casa.
La adagiò sul letto, e iniziò a baciarle il collo, le tolse la maglietta, e lei fece lo stesso con la sua, che finirono sul pavimento, le baciò ancora le spalle, il ventre, le sue mani percorrevano le sue cosce, mentre lei percorreva la sua schiena. Presto anche i loro pantaloni finirono per terra, lasciandoli solo in intimo. Con molta decisione Tai le tolse il reggiseno e si dedicò ai suoi seni, baciandoli con foga, facendole scappare un gridolino. Ben presto anche il restante intimo finì insieme agli altri indumenti sul pavimento, lasciando i due amici completamente nudi.
Il digiprescelto del coraggio guardò l’amica negli occhi, per avere il suo consenso e lei lo baciò, intimandolo, dunque, a non fermarsi, così entrò in lei. Sora gemette dal piacere, le spinte dell’amico erano lente, ma decise, vennero insieme, ed, accasciandosi sul letto, si addormentarono, abbracciati e stanchi.
Il giorno dopo Sora si svegliò per prima e subito si rese conto che non era nella sua stanza, ma in un’altra, poi ricordò il tutto e arrossì, lo aveva fatto con il suo migliore amico, e le era pure piaciuto e tanto. Vide che il castano ancora dormiva, e non poté fare a meno di pensare che sembrasse proprio un angelo caduto dal cielo, gli diede un morbido bacio a fior di labbra per svegliarlo, e lui subito aprì gli occhi, donandole un dolce sorriso, uno di quelli che la facevano impazzire.
“buongiorno” sussurrò la digiprescelta dall’amore.
“buongiorno” rispose il leader, con la voce ancora assonnata.
“dimmi che non era un sogno” esclamò il castano all’improvviso.
“no, non lo era” rispose la ramata, ridendo.
“è stato bellissimo” disse il digiprescelto del coraggio, sedendosi sul letto.
“sì hai ragione, ma ora che ne sarà di noi?” domandò la ragazza.
“non lo so, di certo dopo questa notte non sarà più come prima” le rispose.
E lei sospirò, l’amico aveva ragione, nulla sarebbe stato più come prima, il loro rapporto era cambiato, ma sarebbero rimasti amici o sarebbero diventati qualcosa di più? Non poté fare a meno di domandarsi la ramata.
“tranquilla io non ti abbandonerò mai” esclamò il castano, come se le avesse letto nel pensiero.
E lei gli sorrise e lo baciò. Di una cosa era certa loro sarebbero rimasti uniti per sempre.
“buongiorno piccioncini” tuonò la solita voce acuta di Mimi, che era lì insieme agli altri.
E i due amici si separarono e arrossirono.
“ci siamo dati da fare stanotte” disse Matt con sarcasmo.
E i due arrossirono ancora di più, che scena, una delle peggiori che avessero mai vissuto!
“che cosa ci fate qui?” chiese il leader.
“siamo venuti ad avvisarvi che Gennai ci vuole vedere per dirci una cosa” ripose il suo migliore amico.
I due ragazzi si vestirono e si diressero, insieme agli altri, da Gennai, pronti per sapere che cosa dovesse dirgli.
“buongiorno ragazzi, vi ho riunito per dirvi che abbiamo rintracciato Demon” esordì il saggio.
“e dove si trova?” domandò il leader.
“sul monte Mugen” rispose l’uomo.
“ e immagino si stia preparando ad attaccarci” ipotizzò Izzy.
“penso proprio di sì” replicò Gennai.
“sentite ragazzi ormai è chiaro che dobbiamo affrontarlo con o senza la forza sufficiente per batterlo, quindi io direi di andare al monte Mugen per coglierlo di sorpresa, mi sembra la soluzione migliore” consigliò il digiprescelto del coraggio.
“sì, io concordo con Tai” disse Matt.
“bene, voi siete tutti d’accordo con me?” chiese il leader.
E tutti annuirono.
“perfetto io direi di mangiare qualcosa e di metterci subito in marcia” suggerì il digiprescelto della conoscenza.
“sì mi sembra la soluzione migliore, così i nostri digimon avranno piena energia” lo asserì Tai.
“va bene digiprescelti, ma mi raccomando state attenti, Demon vi darà del filo da torcere” li ammonì Gennai.
E gli otto prescelti si riunirono per mangiare qualcosa ed elaborare una strategia d’attacco.
“sicuramente Demon avrà degli alleati che ci manderà contro, non appena si renderà conto che lo stiamo attaccando” esordì Tai.
“sì è vero, quindi dobbiamo tenerci pronti” esclamò Matt.
“io direi di fare così, voi affrontate i digimon di Demon, mentre io e Matt pensiamo a lui” propose il digiprescelto del coraggio.
“ma Tai Demon è un avversario potente, ci sarà bisogno di tutti” intervenne Sora.
“è vero, ma è a livello mega, quindi WarGreymon e MetalGarurumon sono gli unici in grado di tenerli testa” replicò il castano.
“ha ragione Sora” lo asserì il prescelto dell’amicizia.
“se le cose si dovessero mettere male, allora interverrete anche voi” suggerì il castano.
“d’accordo, se è questo che vuoi allora, faremo così” rispose la digiprescelta dell’amore.
Gli otto ragazzi, una volta finito di mangiare, uscirono dalla casa di Gennai e s’incamminarono verso il monte Mugen, pronti per affrontare questo terribile nemico.
  

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Capitolo 7
*** Inizia lo scontro ***


Erano in marcia, ed erano giunti nella foresta che li separava dal monte Mugen, la stessa montagna, dove sei anni fa si erano scontrati con Devimon, ma allora era diverso, conoscevano il loro nemico, mentre stavolta no.
Erano in silenzio, non parlavano, non sapevano che dire se parole d’incoraggiamento, se di sconforto, niente, pensavano soltanto che fosse giunto il momento di salvare Digiworld e i loro amici.
Sora era la più preoccupata di tutti, sebbene il suo amico l’avesse tranquillizzata, dicendole che non gli sarebbe accaduto niente, lei ricadde nella preoccupazione, più si avvicinavano al monte, più quella strana sensazione si faceva più forte.
A momenti si sentì impotente, non avrebbe potuto fare niente, Demon era più forte del suo digimon, che non sapeva fare nemmeno la digievoluzione al livello mega, sperava, anzi pregava, che il suo migliore amico avesse ragione, e che tutto sarebbe finito bene.
Kari e TK camminavano mano nella mano, non curanti degli altri, anche la prescelta della luce aveva delle strane sensazioni, il potere delle tenebre era troppo forte per lei e la indeboliva, così il suo amico le stava sempre accanto e la confortava.
“TK speriamo vada tutto bene, Demon è troppo forte per noi” disse la ragazza.
“lo so Kari, ma ce la possiamo fare secondo me” rispose il digiprescelto della speranza.
“secondo me senza l’atto di vero amore non abbiamo alcuna speranza” esclamò la castana.
“no, non devi dire così, devi essere ottimista!” replicò il biondo, cercando di sorriderle.
Mimi anche era preoccupata, se c’era una cosa che lei odiava, era combattere, anche se con il tempo aveva imparato a farci l’abitudine, poiché era suo dovere di digiprescelta difendere Digiwolrd,  e quel giorno era davvero in ansia, ancora aveva l’immagine di Matt ferito, e temeva che sarebbe potuto succedere anche a qualcun altro e lei non lo avrebbe sopportato.
Erano giunti quasi ai piedi della montagna e lì si fermarono, pronti per attuare il loro piano. I digimon fecero tutti le loro digievoluzioni al livello evoluto, tutti tranne Agumon e Gabumon che si sarebbero digievoluti al livello mega, una volta apparso Demon.
Erano pronti si stavano per dirigere verso il monte, ma si fermarono, le ragazze erano rimaste dietro di loro, e avevano l’aria preoccupata.
Tai si avvicinò a Sora e la abbracciò.
“tranquilla, vedrai che andrà tutto bene” le disse, accarezzandole i capelli.
“lo so, ma ho lo stesso quella strana sensazione che ti possa accadere qualcosa” gli rispose, alzando il capo.
E Tai le diede un bacio a fior di labbra.
“ora va meglio?” le chiese, sorridendole.
“sì, ti voglio bene Tai” replicò, abbracciandolo.
“anch’io Sora” disse il castano, ricambiando l’abbraccio.
TK si era avvicinato a Kari e le accarezzò le braccia.
“tranquilla, andrà tutto bene, se restiamo uniti ce la possiamo fare” le sussurrò.
“ti voglio bene TK” disse lei, abbracciandolo di slancio e lo baciò sulla guancia.
E il ragazzo arrossì, ma ricambiò l’abbraccio, e cercò di prolungarlo il più possibile, era davvero cotto della ragazza dagli occhi color nocciola.
Matt era di fronte a Mimi che, silenziosamente, piangeva. Il giovane Ishida, ogni volta che aveva di fronte l’amica, provava sempre un ondata di calore, forse aveva ragione il suo amico quando gli diceva che aveva una cotta per Mimi, finalmente aveva dimenticato Sora, dopo la loro rottura aveva sofferto parecchio, lui l’amava veramente, ma la sua ex no, gli aveva, infatti, confessato che ultimamente pensava ad un altro ragazzo, che lei aveva creduto di dimenticare, e quando gli rivelò il suo nome, al biondo venne quasi un colpo. Poi, però, dopo un po’ si rassegnò, perché capì che quei due erano fatti l’uno per l’altra.
La ragazza di fronte a lui, piangeva, ma lo guardava negli occhi, quegli occhi color azzurro che tanto amava, che le davano una sensazione di calore e di sicurezza, poi a un tratto lui le si avvicinò e l’abbracciò così forte che quasi la castana soffocava.
Quell’abbraccio era così profondo, lui le accarezzava i lunghi capelli, che si muovevano al vento, e lei decise di ricambiare quel bellissimo abbraccio e gli cinse il collo con le sue braccia e appoggiò la testa nell’incavo della sua spalla.
“ti prometto che andrà tutto bene” le sussurrò a un orecchio.
“sta attento mi raccomando” disse la prescelta tra i singhiozzi.
Poi il biondo le alzò la testa e le scoccò un bacio a fior di labbra, provocando un rossore nelle guancie della digiprescelta della sincerità.
Qualcuno, però, li stava osservando, era Izzy, tremendamente geloso dell’amico. Provava un certo interesse per l’amica, ma non si era mai avvicinato a lei, perché sapeva che la castana lo considerasse soltanto un semplice amico e non qualcosa di più.
Si girò per non vedere quella scena, che tanto lo rattristava, ma poi si sentì chiamare.
“Izzy” era lei, l’oggetto dei suoi pensieri.
“Mimi” disse lui, freddo.
“sta attento mi raccomando” esclamò la prescelta della sincerità.
E lui non ce la fece più, si girò e la abbracciò stringendola più forte che poteva e delle lacrime gli solcarono il viso.
“ti voglio bene Izzy” disse Mimi, piangendo pure lei e ricambiando l’abbraccio.
“ pure io Mimi” rispose il rosso, abbracciandola ancora di più.
Insieme si diressero verso il monte Mugen, pronti per iniziare la battaglia. Subito si ritrovarono una dozzina di digimon che li veniva incontro, e non persero tempo e li attaccarono, iniziando così lo scontro.
Nel frattempo Tai e Matt erano andati avanti, per raggiungere Demon che si trovava in cima alla montagna che, impaziente li stava aspettando.
Erano preoccupati, si vedeva, ma avevano fiducia in WarGreymon e MetalGarurumon che non li avevano mai delusi.
Tai ripensò al sogno di Sora e per un attimo pensò che potesse davvero avverarsi, ma scacciò subito l’orribile pensiero, non era il momento di essere pessimisti, lui avrebbe sconfitto l’evil digimon, salvato Digiworld e liberato i nuovi prescelti, era il leader dei digiprescelti, e non poteva permettersi di farsi prendere dallo sconforto.
Ai piedi del monte Mugen, nel frattempo la battaglia era appena iniziata, Lilimon stava affrontando Scorpiomon e con il suo cannone floreale lo sconfisse, Garudamon si batteva con Mammotmon e, grazie alla sua aquila incandescente il digimon che sembrava un mammut sparì. Tutti erano impegnati con un digimon o anche più di uno, ve ne erano di tutti i tipi sia di livello evoluto sia di livello campione. Anche Flymon scompari, grazie al raggio celestiale di Angemon, a lui seguirono anche Shellmon e Kuwagamon battuti dalla freccia celestiale di Angewomon.
Erano davvero troppi quei digimon, erano tutti i mostri digitali di tipo virus, che erano caduti sotto il controllo di Demon, ma per fortuna in loro aiuto arrivarono i loro alleati, Leomon, Andromon, Pixiemon, c’erano proprio tutti, ora sarebbe stato più facile battere tutti quei avversari.
Nel frattempo i due ragazzi e i loro digimon, erano arrivati in cima al monte Mugen, e ad attenderli c’era Demon, che non vedeva l’ora di eliminarli per sempre. Li scrutava con il suo sguardo malefico e la sua faccia incappucciata era invasa da un ghigno, aveva la vittoria in pugno.
WarGreymon e MetalGarurumon avanzarono verso l’evil digimon, pronti per iniziare lo scontro, mentre i due digiprescelti si nascosero dietro ad una roccia, incitando i loro partner a fare del loro meglio, poiché erano l’unica speranza per il mondo digitale.
Ormai era giunto l’atto finale, e solo uno ne sarebbe uscito vincitore, ma chi il bene o il male? Perché si sa, non sempre il bene trionfa.     

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Capitolo 8
*** Sei tu il mio vero amore ***


Lo scontro era appena iniziato, Demon da subito si era dimostrato fortissimo, aveva, infatti, evitato la forza solare di WarGreymon e il turbine glaciale di MetalGarurumon, rispedendoli indietro ai mittenti.
“in piedi WarGreymon! Ce la puoi fare!” urlò Tai da dietro la roccia.
“coraggio MetalGarurumon, siamo tutti con te!” gli fece eco Matt.
E i due digimon si rialzarono per ripartire alla carica; WarGreymon lanciò il suo tornado perforante, ma l’evil digimon lo evitò con molta facilità, MetalGarurumon tirò il suo siluro congelante, ma senza nessun effetto, Demon lo rispedì indietro.
Che rabbia, pensò Tai, non riuscivano nemmeno a colpirlo di striscio, erano nei guai, forse Gennai aveva ragione, ancora non avevano la forza sufficiente per battere il capo di tutti i digimon malvagi, ma non potevano arrendersi senza lottare!
“tutto qui quello che sapete fare? Mi deludete digiprescelti” tuonò Demon.
“non ci sotto valutare mostro!” ringhiò il leader.
“ha ragione, la partita non è ancora finita!” gli fece eco il suo migliore amico.
Nel frattempo ai piedi della montagna, i restanti prescelti se la cavano bene, ormai avevano sconfitto quasi tutti i digimon ed erano pronti per andare in aiuto dei loro amici.
“quindi siamo tutti d’accordo andiamo ad aiutare Tai e Matt?” propose Izzy.
E tutti annuirono. Iniziarono a scalare il monte Mugen e con loro vi erano i loro alleati, pronti ad aiutarli.
Sora era in pensiero per il suo Tai, sebbene fino all’ultimo lui avesse cercato di tranquillizzarla, non ci era riuscito, era in ansia, voleva accertarsi che stesse bene e che fosse soprattutto vivo, perciò lei era quella in testa al gruppo, perché su quella cima vi era una parte di lei, del suo cuore, alla quale non avrebbe rinunciato, mai più.
Nel frattempo i due amici non se la passavo bene, WarGreymon e MetalGarurumon, infatti, erano ormai senza forze, e Demon si stava preparando al colpo di grazia, si mise in posizione, pronto per lanciare il suo colpo, ma non ci riuscì, fu fermato dal cannone floreale di Lilimon e dall’aquila incandescente di Garudamon.
Tai si girò e vide Sora e tutti gli altri che venivano in contro a loro, e la prescelta dell’amore gli si butto addosso, abbracciandolo più forte che poteva.
“Sora che cosa ci fate qua?” chiese Tai, allontanandola da sé.
“eravamo preoccupati e così siamo venuti a darvi una mano” rispose la ramata.
“no, vai via da qui, è pericoloso, Demon è un avversario temibile e potentissimo” esclamò il castano.
“lo so, ma tutti insieme ce la possiamo fare” replicò la prescelta.
“non credo, forse Gennai aveva ragione” disse il leader con un tono rassegnato.
“no, non dire così, non ti riconosco, non è da te arrenderti!” lo rimproverò l’amica.
“sì hai ragione, ce la faremo!” esclamò il digiprescelto del coraggio.
“ora sì che ti riconosco!” disse la prescelta, sorridendogli.
Nel frattempo gli otto digimon avevano iniziato ad affrontare Demon, Lilimon fu spazzata via e regredì al livello intermedio, subito Mimi le corse incontro.
“Palmon va tutto bene?” chiese preoccupata.
Ma il digimon pianta non rispondeva, era svenuta, la ragazza la strinse a sé e cominciò a piangere.
Poi fu il turno di Zudomon, anche lui spazzato via, Joe riuscì a prenderlo al volo.
“Gomamon, tutto apposto?” chiese l’occhialuto, preoccupato.
Anche lui era svenuto e non dava segni di vita, il digiprescelto dell’affidabilità maledì mentalmente l’evil digimon e si augurava che gli altri lo sconfiggessero.
La stessa sorte toccò a MegaKabuterimon, anche lui giaceva al suolo svenuto, inutili erano i richiami del suo partner. In gioco erano rimasti Angemon, Angewomon, MetalGarurumon, WarGreymon e Garudamon.
Le cose, insomma, si mettevano male per gli otto digiprescelti, la loro unica speranza era l’atto di vero amore, ma dove l’avrebbero trovato?
Demon non si fece attendere e attaccò i cinque digimon che finirono tutti a terra, regredendo al livello intermedio, eccetto Gatomon.
“bene digiprescelti, ora che i vostri digimon sono stati battuti, mi concentrerò su di voi, chi sarà il primo ad andarsene?” tuonò, scrutandoli uno a uno.
Poi lanciò l’attacco, diretto verso Sora, ma Tai se ne rese conto e si mise davanti alla ragazza,   prendendo lui il colpo, cadde al suolo in fin vita e aveva perso conoscenza.
Sora urlò, perché lo aveva fatto? Corse verso di lui e gli sollevò la testa, cercando di rianimarlo.
“Tai mi senti? Ti prego svegliati, rispondi!” gridò.
Ma niente il bel ragazzo, non dava segni di vita e subito le lacrime s’impadronirono del viso di Sora, che iniziò a piangere a dirotto.
“ti prego Tai non morire, la mia vita non ha senso senza di te, perché vedi io sono innamorata di te, per questo ho lasciato Matt, perché ho capito che ti amo” singhiozzò.
Poi si chinò sul suo capo e gli diede un casto bacio e Tai aprì gli occhi, mentre Agumon e Byomon si rialzavanp pieni, all’improvviso, d’energia, megadigievolvendo entrambi.
“Tai, ti sei svegliato!” esclamò la prescelta.
“sì, ti amo anch’io Sora” le sussurrò.
Gli altri lo aiutarono ad alzarsi in piedi, mentre vedevano i due digimon che scagliavano un attacco combinato addosso a Demon, che sparì.
“com’è stato possibile?” chiese, mentre si smaterializzava.
“grazie all’atto di vero amore” gli rispose Tai, abbracciando Sora.
Ce l’avevano fatta, avevano sconfitto il potere delle tenebre; subito riapparvero Davis e gli altri digiprescelti che corsero incontro a loro.
“grazie per averci liberato, avete sconfitto Demon, ma come avete fatto?” chiese Davis.
“grazie all’atto di vero amore” rispose Tai.
“ e che cos’è?” domandò il ragazzo.
E così Tai raccontò ai cinque tutta la storia e cosa significasse atto di vero amore.
Digiworld era ritornata come prima, splendente, e tutti i digimon erano come prima, così i dodici se ne tornarono a casa, per godersi il loro meritato riposo, specie gli otto della prima generazione.
Il giorno dopo Tai e Sora uscirono insieme per chiarire tutto quello che era successo e decisero di fare una passeggiata al parco.
“e così sei innamorata di me? Non lo avrei mai detto!” esclamò il castano.
“sì, io piuttosto non avrei mai detto che tu sei innamorato di me!” replicò la ramata.
“io ti amo da tanti anni, dal nostro primo viaggio a Digiworld” confessò il prescelto.
“davvero? E perché non me l’hai mai detto?” domandò la ragazza.
“perché tu mi vedevi solo come un amico” rispose il leader, con un tono di tristezza.
“non è detto” rispose la digiprescelta dell’amore.
“che intendi dire?” chiese il ragazzo, stupito.
“che prima di interessarmi a Matt, avevo una cotta per te” replicò la prescelta.
“e perché non me l’hai mai detto?” chiese.
“perché tu mi vedevi come un’amica, e poi mi hai anche spinto tra le braccia di Matt!” rispose.
“certo, perché non volevo rovinare la nostra amicizia!” esclamò lui.
“mi sembra ovvio che le cose tra di noi ora cambieranno” disse la ragazza.
“sì” rispose lui, fermandosi e cingendole la vita.
Lei gli cinse il collo, e appoggiò la sua fronte a quella del ragazzo.
“Sora vuoi essere la mia ragazza?” le sussurrò.
“sì Tai” gli rispose, e lo baciò.
Finalmente, dopo anni, i due amici si erano dichiarati il loro amore, e Sora aveva capito che il suo vero amore era lui, Tai, quel ragazzo, che le era sempre stato accanto, nei momenti migliori, ma anche in quelli peggiori, e non l’aveva mai abbandonata, ed era grazie al loro amore che erano riusciti a dare la forza sufficiente ai loro due digimon per battere Demon, ecco cosa intendeva Gennai con atto di vero amore.   
Prima di porre fine a questa storia vorrete sapere che cosa è successo tra Mimi e Matt e tra TK e Kari… Matt e Mimi facevano coppia fissa, avevano capito di piacersi a vicenda, e le cose tra loro funzionavano, anche se litigavano sempre, ma si sa l’amore non è bello se non è litigarello e Izzy era felice per i due.
Mentre Kari e TK si frequentavano, ma ancora non stavano insieme, causando ovviamente la gelosia di Davis, che avrebbe voluto tanto essere al posto dell’amico biondo.
A volte serve proprio un'avventura per capire certe cose, come i propri sentimenti, com’era successo a Tai e a Sora, che avevano capito che erano fatti l’uno per l’altra.
Alla fine, come sempre o quasi, il bene trionfa sempre.    

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