la ragazza con gli occhi del drago

di Giorgia_Tuzzi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** allison blackstorm ***
Capitolo 2: *** la donna ***
Capitolo 3: *** l'amuleto ***



Capitolo 1
*** allison blackstorm ***


Era una mattinata come tante, e Allison si stava preparando per andare a scuola, alla St. Britgest High School. Allison Blackstorm aveva sedici anni, ne avrebbe compiuti 17 in Settembre, aveva capelli lunghi fino alle spalle castani chiari, quasi biondi; grandi occhi verdi e un meraviglioso sorriso; Allison, per gli amici Ally, viveva nel suo mondo, quello dei libri, dove ogni giorno viveva migliaia di vite diverse.

Ally si diresse verso la cucina, dove sveglio c'era solo suo padre: Derek Blackstorm. 'Buon giorno papà' disse allegramente Allison, non sapeva il perchè, ma Ally la mattina era sempre di buon umore, come se si aspettasse che ogni giornata fosse bellissima; 'Buon giorno anche a te, tesoro mio' le disse stampandole un bacio sulla fronte. I baci dei papà erano i migliori al mondo, e anche gli unici che le rimanevano. Sua madre, ossia Julianne Trow, morì l'anno dopo la nasita di Allison, la quale ha sempre vissuto senza una madre; Derek provò, nel corso dei vari anni, a risposarsi o a trovare una compagna, ma il suo cuore era ancora strettamente legato a quello di sua moglie.

Ally si sedette a tavola, dove la aspettava una ricca colazione, tipica a casa sua: latte e creali, succo di arancia, brioche e frutto; 'Allora cosa fai oggi?' le chiese il padre "Vado da Jamie per fare un compito e poi usciamo, credo che andiamo al centro commerciale, sai devo comprare un nuovo libro' rispose eccitata Ally, comprare libri era la seconda cosa che più le piaceva fare, la prima era leggerli. 'Devi comprarti un nuovo libro? Mi ricordo perfettamente che solo la scorsa settimana te ne ho comprato uno di 900 pagine!' disse sbigottito Derek, comprare 10 libri al mese era anche un' enorme spesa di denaro. 'Primo: non erano 900 pagine, ma 863. Secondo: non è colpa mia se questa settimana la maggior parte dei prof si è ammalata e io ho avuto il tempo di leggere!' Allison trovava sempre una scusa per leggere, e straordinariamente nonostante stesse ore e ore sui libri e facesse le 2 di notte a leggere, la media scolastica di Ally era sempre tra le più alte della classe.

"Non è possibile che papà non mi da i soldi per comprare un libro, di solito è il primo a dire che leggere è una delle cose più importanti." pensò Ally mentre prendeva una camicia rosa e dei jeans dall'armadio. ''Così oggi quando esco non potrò prendermi nulla.'' Allison scelse con cura i vestiti che prendeva perchè quel giorno a scuola sarebbe venuta una scrittrice, e Ally voleva fare bella figura.

La prima ora del lunedì era la più lunga e la più noiosa, Biologia. Poi il compagno di banco non aiutava molto, il più stupido rompiscatole burlone della scuola: Luke Fair. La materia oltre ad essere noiosa era anche difficile e seguirla con uno che ti faceva le pernacchie con le mani, non era per niente facile; 'Luke, non è che potresti smetterla di fare questo rumore?' chiese molto gentilmente, sperando che l'approccio "buono" avrebbe funzionato, e invece, senza troppi convenevoli 'No' le rispose. "Dio quanto è idiota." L'ora seguì con una lentezza incredibile, tanto che Allison per un momento pensò che l'ora non sarebbe finita mai, ma ad un tratto la campanella suonò e tutti si dileguarono il più velocemente possibile. La seconda ora fu simile alla prima, solo che questa volta erano i casse e come compagna di banco aveva la sua migliore amica: Jamie Young. Mentre la prof interrogava chi doveva recuperare, Jamie le scrisse su un biglietto 'Non puoi capire che cosa è successo oggi sull'autobus!' 'Cosa?' le domandò con lo sguardo 'Praticamente stavo in piedi perchè non c'era posto a sedere, ad un tratto l'autobus frena e io cado addosso a Dave, del 4B!' le scrive Jamie sul retro del foglietto, ormai Ally non si potè più trattenere, così prese un foglio dal diario e scarabocchiò la risposta 'Ma è fantastico! A ricreazione voglio i dettagli!' Allison non era fatta per queste cose, in tutta la sua vita ebbe solo un fidanzato, ma bisogna dire che stettero insieme per due anni, poi lui si trasferì e per entrambi una relazione a distanza era molto difficile da mantenere; oltre a quella la vita amorosa di Allison fu solo con il cellulare.

Appena suonò la campanella che annunciava la ricreazione, Jamie si precipitò verso Allison per raccontarle tutto nei dettagli, 'Allora, questa mattina ero in ritardo per l' autobus, così riesco a salire in tempo i tempo, ma i posti a sedere erano finiti, c'erano solo attaccati ai pali. Così mi appoggio e aspetto che l'autobus arrivi a scuola, quando ad un tratto l'autobus fa una frenata brusca e io cado all'indietro, perchè ovviamente non mi stavo reggendo e mi ritrovo tra le sue braccia. Io balbetto un grazie e dopo essermi rimessa bene corro fuori, cercando di nascondere l'imbarazzo.' le raccontò tutto di un fiato Jamie, 'Beh, è fantastico! Dopo scrivigli allora!' le rispose tranquillamente Allison, "Forse Jamie si aspettava un altro tipo di riposta, forse più elettrizzata o emozionata; ma sinceramente è solo caduta addosso ad un ragazzo carino, sembra una di quelle situazioni imbarazzantissime" , 'Ora scusa ma devo andare al bagno.' inventò la prima scusa che le passava per la testa e andò via.

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Capitolo 2
*** la donna ***


Tra esercizi e interrogazioni arrivò la 4 ora; ora in cui avrebbero incontrato la scrittrice Angelina Thompson: scrittrice di romanzi per giovani adulti e saghe fantasy. Allison era la più eccitata in tutta la scuola per questo incontro, oltre che per il fatto che la Thompson era la sua scrittrice preferita, oggi lei le avrebbe chiesto come avesse fatto a diventare scrittrice. Essere una scrittrice era il sogno nel cassetto di Ally, sogno che aveva condiviso solo con Jamie e suo padre. 
"La prossima settimana andiamo al mare?" chiese Annie McKanzie, la più frivola della classe, era uscita alemeno una volta con tutti, e ripeto, tutti i ragazzi della scuola, non era proprio una cosa di cui andare fieri. "Okay" disse Ally, non era una cattiva idea, d'altronde era estate ed era bel tempo, i genitori ci avrebbero accompagnato e lasciato, semplice. "Andiamo con i mezzi,ovvio!" disse Annie "Con i mezzi? Ma stai fuori, non è meglio essere accompagnati oppure andare direttamente da soli in piscina?" "Ma perché?! Sai quanto ci vorrà, una mezzoretta e via." "Guarda che è lontano, dobbiamo prendere 2 treni e la metro, sai quanto ci vuole?" Disse Ally in modo ragionevole "Se non vuoi venire non venire, ciao." "CIAO!" disse e se ne andò in bagno. Se c'era una persona che Allison non sopportava era Annie McKanzie, tutto ciò che diceva era giusto, e il resto del mondo era contro di lei.
Fortunatamente dall' alto parlante uscì la potente voce della preside che diceva alle diverse classi di recarsi in auditorium, per assistere all'incontro con la scrittrice Thompson. 
"Cosa pensi che ci dirà?"domandò Paul a Annie "Ma cosa ne so! E chissene frega, è solo una tizia che scrive libri che ci racconterà del suo libro, per pubblicizzarlo, ovvio." "Oh beh, forse hai ragione tu..." Paul era il "momentaneo" fidanzato di Annie, essa cambiava ragazzo come la professoressa Supfrit cambiava acconciatura: ogni giorno. Quei due erano una coppia improponibile che litigava per ogni cosa, e la maggior parte delle volte vinceva chiaramente Annie.
"Sapete, io non vedo l'ora di conoscere questa signora, deve essere davvero intelligente, io ho amato il suo modo di esprimersi e di scrivere. " disse Ally a Paul, quest'ultimo sotto certi aspetti le faceva tenerezza, era una ragazzo molto carino, solo che il suo carattere era molto debole e fragile e mettersi con Annie ha solo aiutato ad abbassare la sua autostima. 
Entrarono nell auditorium, dove ad attenerli c'era una giovane donna seduta sulla scrivania, con i capelli estremamente ricci e disordinati che avrà avuto circa una decina di anni in più a loro. Mentre i ragazzi entrarono, ella rivolse loro un enorme sorriso, che le fece brillare gli occhi; si vedeva che era felice di parlare ai ragazzi di una sua opera. Allison incrociò il sul sguardo e non poté non notare i suoi enormi occhu verdi acceso, come i suoi,  nascosti dietro gli occhiali. Il sorriso di Angelina si attenuò appena e Ally, spiazzata, si andò a sedere in seconda fila. 
"Buon giorno a tutti ragazzi!" Da loro uscì un'giorno' a mezza bocca, "allora qualcuno di voi mi conosce o ha letto i miei libri?" La voglia di Allison di alzare la mano e dire che lei amava i suoi libri era molta, ma la timidezza giocava un ruolo fondamentale nel suo carattere e fu proprio quella e bloccarla; però quando Mag, una sua amica di un 2 indugiò nell'alzare la mano, a Allison la timidezza scomparì e alzo la mano. Sul viso della Thompson si creò un espressione di stupore mista a desolazione, forse era triste che nessuno in quella scuola avesse letto o sentito parlare dei suoi libri, e forse era sorpresa che almeno 2 la conoscessero. 
"Beh, non fa niente vi dico un po' chi sono e di cosa parla 'The magical world of Lara'..." Ally ascoltò attentamente la storia, e alla fine dell'incontro, quando Angelina chiese se c'erano domande,diverse mani si alzarono; "si?" Chiese la scrittrice, Allison si schiarì la voce e chiese come avesse fatto a diventare una scrittrice, "allora" disse Angelina "io ho fatto un scuola pomeridiana di scrittura, dove abbiamo scritto brevi saggi. Alla fine c'è stato un esame e tutti quelli che l'hanno superato, hanno provato a scrivere un romanzo. Il mio è piaciuto molto ed ho deciso di sottoporlo ad una casa editrice che ha deciso di pubblicarlo." Ally annuì. 
Alla fine dell' incontro, mentr i ragazzi tornavano nelle loro classi,  Angelina Thompson, "bussò" sulla spalla di Allison, e le chiese "Quale è il tuo nome?" "Ehm, Allison." "Nono, dimmi il tul cognome." "Blackstorm." disse Ally intimorita, "Posso parlarti, in privato?" le domandò Angelina.

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Capitolo 3
*** l'amuleto ***


"Cosa c'è?" chiese Allison, quella donna, la Thompson, l'aveva portata in una stanza chiusa, senza finestre, probabilmente lo sgabuzzino di qualche bidello; strano però che non l'avesse mai visto. "Tranquilla non essere spaventata, voglio solo parlare un attimo con te. Dopo potrai tornare subito in classe" disse Angelina, "allora, come prima cosa chiamami Angelina; secondo, dove hai preso quella collana?" proseguì ella. Allison si porto una mano sul petto, sentendo tra le mani il medaglione di sua madre; era grande e d'argento, con una fessura al centro, sormontato dalla scritta 'per quando sarai pronta', Allison passò metà della sua vita a pensare cosa potesse significare quella scritta, e tutt'ora non lo capiva. Angelina insistette e dopo un po' Ally rispose: "Mia madre. Me l'ha data mia madre, o meglio me l'ha lasciata.", "Come si chiamava tua madre?" "Julianne Trow, perchè?" "Non è possibile...grazie mille, mi sei stata d'aiuto". "Ma cosa?" Ally non riuscì a finire la frase che la donna era scomparsa.

 

"Allora, spiegami tutto." aveva detto Jamie ad Ally, a ricreazione. "Già te l'ho detto, è venuta mi ha chiesto di chi era l'amuleto e chi me l'aveva regalato, le ho risposto e basta." disse Ally, che aveva già raccontato la storia un paio di volte; "Senti per me questa cosa è molto strana. Una donna che non hai mai visto prima, se non sul retro del tuo libro, ti blocca e ti chiede chi ti ha regalato la collana. Per me c'è qualcosa sotto." sentenziò Jam, "Anche se fosse, io non so come scoprirlo, quindi non mi resta che sedermi ed aspettare." "Cosa vorresti aspettare?" "Che quella tizia ritorni.".

 

La giornata trascorse velocemente, e in un batter d'occhio stava mangiando a casa. "Tesorino come è andata oggi?" le chiese il padre, Ally era decisa a mentire, non era il caso di allarmarlo per una cosa così sciocca. "Oh, benissimo. Abbiamo parlato del libro e poi ci sono state delle domande." disse lei, "Allora una giornata tranquilla." "Molto" "Senti papà, ti volevo chiedere se sapevi cosa significa la frase 'per quando sarai pronta' sulla collana che mi ha lasciato la mamma." I suoi occhi si riempirono di lacrime, ma disse: "No tesoro, non me l'ha mai detto."

 

In camera sua, Ally ripensò per tutto il pomeriggio alle parole della donna, del padre e di Jamie. Un segreto, sconosciuto a tutti, ma di una persona conosciuta, perché quella tizia sembrava saperla lunga su Julianne. Intanto lei pensava ad un possibile collegamento, era sicura che c'era qualcosa sotto, ed era impossibile che il padre non ne sapesse niente. Prima che nascesse Ally, i suoi genitori passarono da sposati 5 anni, 5 anni in cui si devono essere detti qualcosa, per forza. Mentre rifletteva su questo, piccoli occhi bianchi lucenti, la spiavano da fuori la finestra, dietro un albero, nascosti e protetti.

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