Un mistero da svelare...

di cucciola1cucciola2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La bambina ***
Capitolo 2: *** Un messaggo dal futuro ***
Capitolo 3: *** Bunny ***
Capitolo 4: *** Il parco giochi ***
Capitolo 5: *** La festa ***
Capitolo 6: *** Il terremoto ***
Capitolo 7: *** Raf, ritorna ti prego... ***
Capitolo 8: *** l'incubo ***
Capitolo 9: *** il risveglio di Raf... ***
Capitolo 10: *** Non lasciarmi... ***
Capitolo 11: *** Sulfus, dove sei? ***
Capitolo 12: *** credimi... ***
Capitolo 13: *** la verità (parte 1) ***
Capitolo 14: *** la verità (parte 2) ***
Capitolo 15: *** Shield-fly ***
Capitolo 16: *** Il prisma-fly di Chibiusa ***
Capitolo 17: *** Angelie ***
Capitolo 18: *** Le 5 dimensioni: fuoco e acqua ***
Capitolo 19: *** Le 5 dimensini: erba e aria ***
Capitolo 20: *** Le 5 dimensioni: la terra ***
Capitolo 21: *** Jeremy ***
Capitolo 22: *** Spiegazioni (parte 1) ***
Capitolo 23: *** Spiegazioni (parte 2) ***
Capitolo 24: *** Lo swim-fly ***
Capitolo 25: *** Un po' di coccole... ***
Capitolo 26: *** Decisioni... ***
Capitolo 27: *** Stai tranquilla... ***
Capitolo 28: *** Shopping per la festa ***
Capitolo 29: *** L'anello! ***
Capitolo 30: *** Vuoi essere la mia fidanzata? ***
Capitolo 31: *** I genitori di Sulfus... ***
Capitolo 32: *** La quasi prima volta ***
Capitolo 33: *** Una notizia inaspettata ***
Capitolo 34: *** La partenza ***
Capitolo 35: *** L'incontro con Diaspro ***
Capitolo 36: *** Non ci credo ***
Capitolo 37: *** La falsa Raf ***
Capitolo 38: *** Dov'è Raf? ***
Capitolo 39: *** La speranza ***
Capitolo 40: *** La prima volta ***
Capitolo 41: *** Dolce risveglio ***
Capitolo 42: *** Axel, il nuovo angel ***
Capitolo 43: *** La festa delle stelle cadenti ***
Capitolo 44: *** Eternity-fly, potere sconosciuto ***
Capitolo 45: *** La notizia più bella ***
Capitolo 46: *** Nuovi amici ***
Capitolo 47: *** Proteggere la scuola ***
Capitolo 48: *** La battaglia ***
Capitolo 49: *** Tutto alla normalità... ***
Capitolo 50: *** I genitori di Raf ***
Capitolo 51: *** La prima ecografia ***
Capitolo 52: *** Missione bambini... ***
Capitolo 53: *** La scomparsa di Gas ***
Capitolo 54: *** L'incontro con Axel ***
Capitolo 55: *** Il piano di Axel ***
Capitolo 56: *** La forza dell'amore ***
Capitolo 57: *** La sorella scomparsa ***
Capitolo 58: *** Noemi ***
Capitolo 59: *** Cure ***
Capitolo 60: *** Dove sono i professori? ***
Capitolo 61: *** Notizie... ***
Capitolo 62: *** Racconti... ***
Capitolo 63: *** La nascita dei gemellini ***
Capitolo 64: *** Melody ***
Capitolo 65: *** La casa nuova ***
Capitolo 66: *** I ciondoli ***
Capitolo 67: *** Nuovi amori ***
Capitolo 68: *** Pronti per partire ***
Capitolo 69: *** Attimi di felicità ***
Capitolo 70: *** La fine di un angelo ***
Capitolo 71: *** Speranze fasulle ***
Capitolo 72: *** Risorta dalle lacrime.. ***
Capitolo 73: *** Cambiamento improvviso ***
Capitolo 74: *** Scelte pericolose ***
Capitolo 75: *** Ritorno al paradiso ***
Capitolo 76: *** Amore ritrovato ***
Capitolo 77: *** Che cosa è successo a Sulfus? ***
Capitolo 78: *** Amici per sempre ***
Capitolo 79: *** Preparativi a tempo record (parte 1) ***
Capitolo 80: *** Preparativi a tempo record (2 parte) ***
Capitolo 81: *** Semplicemente... ***
Capitolo 82: *** Ti amerò sempre ***



Capitolo 1
*** La bambina ***


                                          Un mistero da svelare...
capitolo 1

Arkan e la Temptel dovevano dare un avviso atutti i sempiterni, così li fecero riunire tutti nel cortile della scuola.

Ad un tratto, prima che i professori potessero aprire bocca, una luce azzurra velata di rosso scese lentamente dal cielo. Quando raggiunse terra cominciò ad intravedersi una piccola creatura, doveva avere all'incirca 5 o 6 anni... la piccola si voltò di scatto verso Raf e Sulfus che la guardavano increduli, e disse: "ciao, mamma, ciao papi!!!"

La cosa che più li sorprese, oltre al fatto che li aveva chiamati mamma e papà, era il fatto che assomigliasse a loro: aveva i capelli biondi e lunghi come Raf, la stella rossa sull'occhio sinistro come Sulfus, ma le sue ali erano sì quelle di un angel, ma rosse e nere come quelle di un devil, l'unica cosa che non aveva dei due erano gli occhi, verdi brillanti; era vestita con una tunica bianca e nera e al centro di essa vi era il disegno di un'aureula e di un forcone che si intrecciavano.

Arkan e Temptel, insieme a tutti gli studenti, guardavano stupefatti quella bambina che doveva essere per metà angel e per metà devil.

La poveretta si guardava attorno con aria frastornata e i suoi occhi verdi stavano per scoppiare in lacrime vedendo che i genitori non la riconoscevano.

Sulfus e Raf vedendo che stava per mettersi a piangere si chinarono verso di lei e le dissero di tranquillizzarsi perchè ora c'erano loro ad aiutarla.

Angel e Devil rimasero a bocca aperta vedendo Raf, Sulfus e quella misteriosa bambina abbracciarsi.

"Senti piccoletta, ci dici come ti chiami?" disse Sulfus con una dpolcezza tale da sembrare un angel.

"Sì, papà mi chiamo Chibiusa, non ti ricordi???" disse la bambina sul punto di piangere.

"No, piccola... tuo p-padre voleva solo farti un piccolo scherzetto, non preoccuparti..." disse Raf con estrema dolcezza guardandola negli occhi.

"Ha ragione la... m.. mamma tesoruccio... adesso vieni con noi ti portiamo in un posto, ti diamo da mangiare e poi ci spieghi come hai fatto a trovarci tutta da sola, ok??" disse Sulfus diventando rosso come un peperone.

Raf e Sulfus si guardarono e presero per mano la bambina per portarla nella mensa.

Arrivati là, la piccola cominciò a indicare tutte le pietanze più disparate e i due non poterono fare altro che accontentarla. Dopo aver mangiato decisero di andare nel sognatorio tutti e tre e si addormentarono sul letto di Raf abbracciati. 





 

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Capitolo 2
*** Un messaggo dal futuro ***


                                               Un mistero da svelare...
Capitolo 2

Raf si svegliò quando ormai era sera e Sulfus era ancora lì con lei e con la bambina tra le braccia.

Probabilmente sia i professori che tutti gli stagisti avevano provato pena per quella piccola bambina e l'avevano lasciata dormire con i suoi presunti genitori.

Il giorno dopo Raf si svegliò insieme a Sulfus mentre la bambina stava ridendo sotto i baffi.

"Che hai da ridere piccoletta??" chiese Raf ancora mezza addormentata.

"Niente mammina, è solo che tu e papà siete così belli quando dormite insieme..." disse la bambina mentre le sue ali cominciavano a brillare sempre di più trasmettendo un messaggio telepatico diretto a Raf e a Sulfus proveniente dal futuro..

"State tranquilli e non allarmatevi se avrete pazienza di ascoltarmi vi spiegherò perchè questa bambina è arrivata qui all'improvviso. Dovete sapere prima di tutto che lei viene dal futuro, più precisamente lei nascerà tra 16anni esatti. Quello che ha detto però è vero, voi due siete i suoi genitori e lei è venuta nel passato per aiutarvi a stare insieme: nel futuro voi potrete sposarvi, poichè non ci sarà nessuna legge che lo vieterà quando i due grandi nemici verranno annientati.                      Prendetevi cura della bambina fino al giorno in cui lei vi mandrà un altro messaggio telepatico usando i suoi poteri. Io parlerò con voi attraverso i sogni e vi mostrerò come fare se non saprete andare avanti.Avviserò io stesso i professori e voi dovrete solo preoccuparvi di proteggere con l'amore che provate questa bambina. Vi dono un ciondolo per potervi amare, con questo addosso il VETO non può funzionare, perciò potete e dovete amarvi baciandovi per recuperare le energie e per darne alla piccola. Vi prego... grazie...."

Subito dopo Raf e Sulfus si guardarono negli occhi e si misero le mani al petto ed effettivamente avevano addosso un ciondolo: un'aureola e un forcone che si intrecciavano, come sulla tunica della bambina.

Raf pensava a come avesse fatto quella bimba a trasmettere un messaggio usando la telepatia a quell'età. Ma era molto felice perchè finalmente poteva stare con il suo amato Sulfus, baciarlo e abbracciarlo senza aver paura di niente e nessuno, sapeva cheil loro amore non sarebbe mai finito e sapeva che in questo momento anche Sulfus pensava allo stesso.

Infatti i due si guardarono e si diedero un bacio che dimostrava che tra loro c'era un'amore eterno, che nessuno avrebbe mai potuto annientare. 


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Capitolo 3
*** Bunny ***




                                        Un mistero da svelare...
Capitolo 3



Quando si staccarono videro che la piccola era felice e stava sorridendo.

"Mamma, papà, c'è un parco giochi qui???" disse la piccola giocherellando con i due ciondoli.

"Si tesoruccio mio, ma qui sulla terra tu non puoi ancora farti vedere..." disse Raf assumendo un espressione triste.

"Non credo proprio, mia cara Raf" disse il professor Arkan entrando.

"Buongiorno, professore" dissero Raf e Sulfus insieme alzandosi dal letto.

"Buongiorno ragazzi, avete dormito bene?" rispose il professore

"Si, certamente" disse la piccola " mamma e papà mi hanno tenuta stretta stretta tra le loro braccia.""Menomale... Venendo qui ho sentito che volevi andare al parco giochi e la tua mamma ha detto che non puoi farti vedere.... Bhe, io voglio farti un piccolo regalo..." disse il professore tirando fuori dalla tasca un piccolo coniglietto.

"Wow, è bellissimo! come si chiama?" chiese la piccola saltando in piedi.

"Si chiama Bunny e può parlare solo con te!" rispose il professore.

"Può parlare? Fantastico!" disse la piccola.

"Si, tesoruccio, è come Cox e Basilisco" disse Raf mentre i due animali scendevano dalle spalle dei ragazzi.

"Con Bunny potrai diventare una piccola terrena per un po' e potrai giocare." disse il professore affidando a Bunny quella capacità "Dovrai solamente dire lo spirito lascio e divento terrena" disse il professore poggiando il coniglietto sulla testolina bionda di Chibiusa. Poi se ne andò lasciando la piccola sola con i suoi genitori.

Sulfus si alzò dal letto e si stiracchiò, poi aiutò Raf ad alzarsi e prese in braccio la piccola. Grazie al ciondolo, uscirono dalla stanza e si diressero verso l'uscita della scuola. Usciti fuori e girato l'angolo, Raf affidò la piccola a Sulfus e, chiamando Cox, si trasformò in terrena.

Indossava una maglietta a maniche corte rosa, un paio di jeans blu, delle ballerine fucsia e un braccialetto dello stesso colore sul polso. Prese per mano la bambina e Sulfus, chiamando il suo serpente corallo Basilisco, si trasformò in terreno. Indossava una maglietta a maniche corte grigia con una camicia nera aperta sopra, dei jeans scuri e un paio di scarpe da ginnastica.

Adesso toccava alla bambina trasformarsi. Bunny uscì all'improvvio dai suoi capelli e agitando le orecchie creo una fiammella verde che la ricoprì, Chibiusa con la sua vocina sottile disse: "lo spirito lascio e divento terrena". La fiamma scomparve e la bambina scese a terra. Aveva una canotta rosa con un coprispalle viola a mezze maniche, dei jeans chiari e delle ballerine viola con dei fiocchetti brillantinati dello stesso colore sulla punta.

"Sei bellissima, quasi più bella di tua madre!" disse Sulfus lanciando un'occhiatina maliziosa a Raf .

"Quasi più bella di tua madre è???" disse Raf imitando la voce di Sulfus.

"E dai, ho detto QUASI!! Tu sei la più bella, amore mio!" disse Sulfus abbracciando la sua amata.

"Grazie" disse Raf con un sorriso a 32 denti e lasciò a Sulfus un piccolo bacio sulle labbra.

Prsero per mano la bambina e si incamminarono tutti e tre verso il parco. 

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Capitolo 4
*** Il parco giochi ***


 


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Capitolo 4:



Quando arrivarono, Chibiusa volle andare subito sull'altalena e. visto che c'erano solo due posti liberi, si sedettero Chibiusa e Raf mentre Sulfus spingeva la bambina.

"Mamma, sono davvero felice di avervi trovato! Ma voi dovrete aiutarmi a proteggere il futuro!" Disse Chibiusa ad un tratto.

"Certamente, faremo il possibile per aiutarti. Ci servirà però ancora un po' di tempo per capire quanto sono forti i nostri nemici." disse Sulfus mentre faceva scendere la piccola dall'altalena.

"Grazie, ora però vorrei mangiare qualcosa, perfavore..." disse Chibiusa.

"Che ne dici di un buon gelato??" chiese Sulfus

"Anch'io lo voglio il gelato.... " disse Raf con aria da bambina.

"E va bene, anche per quest'altra bambina un buon gelato..." disse Sulfus e prese per mano Chibiusa e Raf, insieme si diressero verso la gelateria...

"Due coni e una coppetta perfavore..." disse Sulfus alla gelataia...

Poi a Raf e a Chibiusa:"Cosa prendete???"

"Per me un cono con caffè e stracciatella e per la piccola fior di latte e cacao..."

Sulfus disse i gusti alla gelataia ed andò a pagare mentre Raf e la piccola andarono a sedersi fuori. Lui arrivò poco dopo e diede la coppetta a Chibiusa e il cono a Raf.

I tre si incamminarono verso la scuola mangiando il gelato ma dovettero fermarsi più volte perchè la piccola si sporcava di continuo...

Fecero appena in tempo a finire che erano già davanti all'ingresso della scuola.

"Che bello passare una giornata così bella! Hahahah!" disse Chibiusa saltellando sui gradini della scuola.

"Ehi, stai attenta, puoi cadere se continui a saltellare" disse Raf preoccupata.

"be, adesso entriamo, andiamo in camera e riposiamo un po', ok??"disse Sulfus stremato.

"Sono pienamente daccordo con te..." ma Raf no fece in tempo a dire un'altra parola che vide tutti i suoi amici festeggiare per il loro ritorno. Altro che riposare... sarebbero stati svegli tutta la notte....

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Capitolo 5
*** La festa ***




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Capitolo 5:




"Sorpresa!" esclamarono tutti insieme.

"Abbiamo pensato che una festa sarebbe stata la cosa migliore dopo tutto quello che è successo!" esclamò Uriè.

"e adesso comincia la festa!" urlarono Kabiria e Kabalè.

Gas invece era accanto ad un tavolino pieno di dolci che si abbuffava. Miki e Dolce erano davanti ad una porta e sbirciavano da uno spioncino.

"Sarà di sicuro la porta della discoteca maschile dei Gardian Angel." disse Sulfus.

Quando vide che Raf stava avvicinandosi a quella porta, la bloccò per i fianchi facendola voltare verso di sè. "Ehi, ehi, ehi.... dove pensavi di andare angelo mio???"

"Ma dai, Sulfus, pensavi veramente che sarei andata a spiare i Gardian Angel da uno spioncino, quando ho un Devil forte, bello e affascinante davanti a me??" disse Raf guardandolo con occhi da cucciolo...

Lui non resistì a quella provocazione che lei involontariamente gli aveva dato e la baciò come se vivesse solo dei suoi baci...

Mentre i due si stavano baciando, Chibiusa era accano al tavolo dei dolci dove Gas si stava abbuffando...

"Ciao, come ti chiami?" chiese Chibiusa a Gas

" Gas e tu?" rispose Gas

"Chibiusa, tu sei amico della mia mamma e del mio papà?" gli chiese

"si, io sono il migliore amico del tuo papà " disse Gas vantandosi... Ma in effetti era vero...

"Mi potresti dare un bicchiere di succo di mela?" gli chiese indicando la bottiglia

"si, certamente..." disse Gas e ne versò un po' in un bicchiere, glielo stava per dare quando si ricordò del veto e lo lasciò cadere a terra macchiando i vestiti di Chibiusa.

"Ehi, ma che fai? non lo prendo mica al volo il tuo bicchiere!" urlò lei attirando l'attenzione dei suoi genitori che arrivarono subito.

"Chibiusa che succede? Ti sei fatta male con qualcosa?" chiese Raf preoccupata

"No, mamma, Gas mi ha solo versato del succo di mela sui vestiti...." disse Chibiusa lanciando un occhiataccia a Gas

"Pensavo qualcos'altro, comunque adesso andiamo a cambiarci ok?" disse Raf prendendo per mano Chibiusa.

Prima di salire le scale incontrarono Sulfus:"Dove andate?"

"Vado a cambiare Chibiusa perchè Gas l'ha sporcata con del succo di mela..."

"ok, vengo su con voi allora, devo chiederti una cosa..." disse Sulfus e salirono le scale inseme.

Grazie ai ciondoli entrarono nella stanza e Raf cambiò Chibiusa, poi si avvicinò a Sulfus:"Che cosa volevi?"

Lui non fece nemmeno in tempo a parlare che la terra cominciò a tremare... 

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Capitolo 6
*** Il terremoto ***


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Capitolo 6:


Raf si alzò di scatto, prese in braccio la bambina e scese di sotto tenendo per mano Sulfus. Appena scesi non trovarono nessuno, tutto era deserto, gli addobbi erano tutti strappati e il cibo era tutto sparso a terra come le bevande.

"Ma che succede?" chiese Sulfus.

Non fece in tempo a dire un'altra sillaba che una trave si staccò dal soffitto travolgendo Raf e sfiorando Sulfus.

"Amore, come stai?" chiese Sulfus cercando di intravedere la sua amata tra l'ammasso di polvere che si era creato.

Raf non riuscì ad aprire bocca perchè altre travi la colpirono bloccandola a terra. Prima che un'altra trave la colpisse alla testa facendole perdere conoscenza, riuscì a dire:"Pensa alla piccola e ricorda che ti amerò per sempre!"

"Sulfus voleva salvarla ma ora aveva Chibiusa a cui pensare e decise di mettere al sicuro almeno lei, così, con le lacrime agli occhi, prese la piccola e corse fuori dove si trovavano tutti gli altri...

"Raf dov'è?" chiesero Uriè, Dolce e Miki preoccupandosi.

"Delle travi l'hanno travolta.... ha... ha perso conoscenza.... io... non sono riuscito a salvarla... mi..mi ha chiesto di mettere al sicuro la piccola Chibiusa...." disse tra un singhiozzo ed un altro...

"Sulfus, corri da Raf, salvala e riportala qui subito, penserò io alla piccola " disse il professor Arkan prendendola in braccio.

"Vado subito!" detto questo, arrivò all'ingresso della scuola che era sommerso da macerie.

"Body-fly!" urlò e cominciò a spostare travi e altre macerie ad una velocità pazzesca e ogni tanto chiamava Raf ma senza alcuna risposta, quando da un angolo intravide un ciuffobiondo ed una mano, si avvicino ed era proprio lei, la sua Raf, era sommersa di travi e quindi cominciò a spostarle una a una facendo estrema attenzione per non peggiorare il suo stato. Quando ebbe finito di spostare anche l'ultima trave, vide che aveva una gamba con un taglio lungo e profondo ricoperto di sangue, probabilmente una trave leaveva provocato quel taglio. Un pensiero gli attraversava la testa ma lo cacciò via immediatamente, poi però sentendo che non respirava e che il suo cuore non batteva più allora capì: era morta, la sua preziosa ed amata Raf era morta e lui non aveva fatto nulla per evitare quell'orrendo destino. Ma cosa avrebbe fatto ora? Come avrebbe potuto prendersi cura della piccola senza di lei? Come sarebbe sopravvissuto lui senza il suo amore?

 

 

Spazio Autrice:

Lo so vorrete uccidermi...ma vi prego di non farlo perchè tutto si sistemerà, state tranquilli e non pensateci più di tanto....

Ringrazio tutte le persone che stanno leggendo la mia toria e quelle che mi sono fedeli e recensiscono ogni capitolo, invito anche i lettori/lettrici più timidi/e a lasciare un piccolo commento per farmi sapere se vi piace la storia o se invece avete qualche consiglio da darmi...

Ringrazio anche quelli che hanno messo la mia storia tra le seguite, preferite e ricordate..

vi aspetto nella pagina delle recensioni:)

baci baci

Cucciola1cucciola2 

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Capitolo 7
*** Raf, ritorna ti prego... ***


                                       Un mistero da svelare....
Capitolo 7:



Sulfus comciò a scuoterla cercando di rianimarla, ma ormai era troppo tardi...

"No, Raf.... ti prego non lasciarmi da solo!" Urlò Sulfus con le lacrime agli occhi.

Cercò di rianimarla ancora e ancora, poi però la prese in braccio e con una forza straordinaria che pensava di non avere, una fiamma rossa si levò intorno a lui e a Raf, uno scudo di protezione...

Quando fu fuori dalla scuola il professore e gli studenti gli vennero incontro...

"Sulfus, che cosa le è successo?" chiesero Dolce, Miki e Uriè con le lacrime agli occhi vedendo la loro povera amica priva di vita tra le braccia di Sulfus.

"Sulfus?" provò a chiamarlo Kabalè cercando di toccarlo, ma quando poggiò la mano sulla sua spalla si ustionò.

"Hei, Sulfus! Che diavolo ti prende, perchè ci fai male?" urlò come impazzita Kabiria...

"Lasciatelo stare, ora lui è chiuso nel suo dolore e non permette a nessuno di toccare Raf, la sta proteggendo e le sta ridonando la vita rinunciando ad una parte della sua..." disse il professor Ankan

"Papà? " disse la piccola avvicinandosi, il fuoco sembrava non farle alcun male e, piano piano inglobò anche lei nel suo caldo abbraccio.

"Che succede picola mia?" disse Sulfus accarezzandola

"Mi fa molto male la testa, la gola poi mi pizzica..." rispose Sulfus facendo diventare la sua fiamma più accesa e grande...

Non voleva tornare a scuola per due motivi principali: aveva paura che la piccola potesse morire come la madre e poi la scuola non sarebbe stata riparata in tempo per riportare in vita Raf; così si diresse verso la città e andò a rifugiarsi nella Mistery house dove ormai non viveva più nessuno da quando Reina era stata imprigionata...

Nella casa trovò ancora le formule magiche che usò per proteggere la casa e le usò per lo stesso motivo;poi sistemò Raf su un letto con la fiamma attorno e Chibiusa su un altro con un impacco di erbe sulla fronte per abbassare la febbre.

Poi, grazie al libro che aveva rubato dall'infermeria, creò un'altro impacco con le erbe della serra per curare la gamba di Raf.

La sera rinforzò la barriera e lasciò Basilisco a fare la guardia mentre lui, sotto forma di terreno andava a prendere il cibo per i giorni successivi.

Quando tornò a casa cambiò il bendaggio a Raf e mise un nuovo impacco a Chibiusa che piano piano stava migliorando....

Dopo qualche giono decise di tornare a scuola per vedere come andavano le riparazioni e informare il professore della salute di Raf e di Chibiusa. La scuola piano piano stava riprendendo forma e fra qualche giorno sarebbe stata riparata del tutto.

"Buongiorno professore" disse Sulfus assonato...

"Ciao, Sulfus... Hai dormito?" chiese il professore vedendolo molto pallido

"No, sono rimasto sveglio tutta la notte perchè Chibiusa non riusciva a dormire; è dal giorno del terremoto che non chiudo occhio..." disse Sulfus

"E ti stai anche indebolendo sempre di più, stai usando troppa energia..." disse il professore

"Ma devo mantenerle in vita, non posso riposarmi... " rispose Sulfus

"Fra poco la scuola sarà pronta e potrai riportarle qui dove potremo curarle al meglio; vuoi riposarti un po'? " chiese il professore

"e chi baderà a loro? Senza la mia energia non riusciranno a sopravvivere!" disse Sulfus

"Allora cerca di resistere ancora un po'... Questa sera la scuola dovrebbe essere pronta, ti chiamerò così le porterai a scuola..." disse il professore

"D'accordo allora... " rispose Sulfus andandosene.

Tornando alla Mistery house si fermò ad un bar per mangiare un panino, quello sarebbe stato il suo pranzo...

Quando arrivò alla Mistery house cambiò il bendaggio a Raf e notò che la ferita si stava rimarginando; mise un nuovo impacco a Chibiusa che stava guarendo quasi completamente.

Il professore arrivò di sera tardi e Sulfus gli aprì

"Scusa se non sono venuto prima ma c'era un collegamento che non funzionava e ho dovuto ripararlo..." disse il professore entrando.

Sulfus annuì e lo condusse fino alla stanza dove vi erano Raf e Chibiusa...

Entrambe erano circondate dalla fiamma rossa e prima di toccarle il professore disse:
"Permettimi di toccare Chibiusa..."

Sulfus non aprì bocca si limitò ad annuire; la sua mano cominciò a brillare di rosso, dopo qualche secondo la sua mano divenne verde e dello stesso colore la fiamma.

Il professore si stupì: "Come riesci a cambiare il colore delle fiamme?"

"Vede professore, io e Raf abbiamo un elemento in comune che da quando la prima volta ci siamo toccati ci unisce... Questo elemento è il fuoco... In me il colore del fuoco è rosso e in Raf è di colore azzurro. Chibiusa essendo nostra figlia, ha ereditato il fuoco ma di un colore diverso, il verde...     è così che riesco a salvar loro la vita: facendo appello al legame che ci unisce dono loro energia attraverso il fuoco." rispose Sulfus ed appena ebbe finito prese in braccio Raf e seguendo il professore si incamminò verso la scuola.

Dopo qualche kilometro di strada, arrivarono davanti alla scuola e portarono le due ragazze in infermeria...

Sulfus disattivò lo scudo su Raf appena il tempo di collegare il suo cuore con le alte sfere e poi lo riattivò; disattivò anche lo scudo che proteggeva Chibiusa e la collegarono sia alle alte sfere che alle basse sfere.

Il professore collegò la mano di Sulfus alle basse sfere in modo da ricaricarlo di energie per continuare, poi se ne andò.

Sulfus cercò di rimanere sveglio ma la fatica ebbe la meglio su di lui e così si addormentò senza separarsi un solo secondo dalla sua famiglia...

Lui avrebbe protetto Raf e Chibiusa a costo della sua stessa vita perchè per lui un mondo senza Raf non poteva esistere. Ora doveva lottare per lei e per Chibiusa, per la sua famiglia.


 

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Capitolo 8
*** l'incubo ***


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Capitolo 8:



Era al parco giochi e vedeva in lontananza che Chibiusa e Raf erano sull'altalena. Pieno di felicità cerco di correrle incontro ma l'altalena continuava ad allontanarsi sempre di più da lui fino a sparire. Poi tutto fu bianco e un secondo dopo si ritrovava a Angy town vestito totalmente di nero.

Davanti a lui vi erano due bare bianche ricoperte di fiori azzurri e rossi; erano sostenute da Gas e da altri devil. Subito dietro vi erano Uriè, Miki e Dolce seguiti dal professor Arkan e dalla professoressa Temptel, tutti stavano piangendo in silenzio. Lui era lì subito dietro con un fazzoletto bagnato fradicio in una mano e due fotografie nell'altra mano, una raffigurava la sua Raf e l'altra Chibiusa. Allora capì, era al funerale delle sue due uniche ragioni di vita. Cominciò ad urlare e a piangere come mai prima d'ora, i suoi amici a stento riuscivano a controllarlo. Cercò di fare appello al fuoco ma nessuno ormai gli rispondeva più, era finita, la sua esistenza era finita. Non avrebbe potuto continuare la sua vita senza Raf e Chibiusa, non ce l'avrebbe fatta. Volò via, più veloce che potè, lasciando tutti in preda al panico perchè sapevano che avrebbe combinato una sciocchezza...

Arrivò alla stazione di Angy Town e si mise davanti ad un treno che andava talmente veloce da non vederlo. Le ultime parole che disse furono:"Perdonatemi se non vi ho protette, ho fatto del mio meglio, adesso vi ritroverò." ma prima che il treno potesse colpirlo una voce lo riportò alla realtà, era Kabalè che cercava di svegliarlo vedendo che stava facendo un incubo.

Si svegliò di soprassalto e senza neanche dare ascolto a Kabalè si avvicinò a Raf e, vedendola ancora viva, le accarezzò la fronte bagnandole le labbra con le sue lacrime.

"Sulfus, che ti succede??? Perchè stavi piangendo in quel modo??" chiese Kabalè preoccupata

"Kabalè, ho paura, ho tanta paura di non riuscire a salvarla, so che devo stare tranquillo e che le cose si sistemeranno ma non riesco a capacitarmene...." disse Sulfus continuando a piangere.

"Stai tranquillo, vedrai che tutto si sistemerà.... " detto questo Kabalè se ne andò lasciandolo da solo per riflettere.

Doveva scoprire come curarle, se avesse interrotto la sua magia, di sicuro le avrebbe perse, ma non poteva continuare così, prima o poi anche lui sarebbe dovuto riposarsi.

Ad un tratto però sentì un mugulio, forse era uno scherzo della sua mente, ma era proprio dalla mente che sentiva quel mugolio.

D'istinto si avvicinò a Raf per vedere se fosse stata lei ad emettere quel suono, ma lei era ferma, immobile, respirava piano ed aveva un espressione sofferente sul volto come se percepisse il suo dolore. Si girò rassegnato, pensando che la sua mente gli avesse giocato un brutto scherzo. Poi però ecco un altro suono, proveniente anch'esso dalla sua mente, ma si capiva qualcosa, lo stava chiamando, qualcuno lo stava chiamando e lui sapeva chi.

Si girò di scatto ma Raf non era affatto sveglia, era come prima, ma aveva sentito benissimo quel suono; Raf gli stava parlando mentalmente.

"Sulfus.... Sulfus...." di nuovo la voce di Raf nella sua mente.

"Che c'è tesoro mio, sono qui!" disse Sulfus mentalmente.

"Ti prego.... Sulfus.... " disse ancora Raf, ma questa volta la sua voce sembrava disperata.

"Raf! Che hai??? Spiegati, ti prego... dimmi cosa devo fare... dimmelo!!!" urlò Sulfus con la sua mente ancora una volta.

"Ti prego.... Sulfus... salvami!.... " disse ancora la voce di Raf che ormai era in pianto.

"Raf.... dimmi come posso salvarti.... dimmelo e ti giuro che lo farò!!"disse Sulfus e stavolta una lacrima solitaria gli scese dagli occhi cadendo sulle labbra di Raf.

"Sai cosa devi fare.... segui quella lacrima e salvami!.... Ti prego... sto morendo...." disse Raf ancoa più disperata.

Sulfus, finalmente capì cosa Raf intendesse e con delicatezza la sollevò dal letto e la baciò.  

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Capitolo 9
*** il risveglio di Raf... ***


                                       Un mistero da svelare...
Capitolo 9:


Dopo qualche secondo una mano gli accarezzo i capelli e Raf cominciò a rispondere al suo bacio.

Subito Sulfus non poteva crederci, l'amore che provava per lei l'aveva salvata, cominciò a piangere di gioia e Raf accorgndosene sorrise e si staccò.

"Raf, amore... tu... io.... cioè..." balbettò Sulfus cercando di trovare le parole per esprimere quello che stava provando, ma Raf lo zittì mettendogli un dito sulle labbra.

"Shhh.... grazie... ti amo..." disse Raf prima di baciarlo ancora.

Si baciarono per quasi 10 minuti senza mai staccarsi e senza nemmeno accorgersene stavano ridonando la vita alla piccola Chibiusa.

Poi un calore fortissimo provenire dal cuore e un benessere immenso riempì quel vuoto che da svariati giorni li opprimeva: il loro amore aveva risvegliato Chibiusa che ora li stava ricambiando.

"Mamma, papà, grazie.... " disse Chibiusa e i due si staccarono.

Raf era ancora troppo debole per alzarsi e andare dalla sua piccola così fu Sulfus ad alzarsi.

"Ehi,piccola.... sei tu che hai salvato noi.... ora però sei ancora troppo debole, torna a dormire... " disse Sulfus accarezzandole una guancia.

"si... adesso mi riposo.... " disse Chibiusa e tornòa dormire.

Sulfus si voltò con un sorriso raggiante sulle labbra e si avvicinò a Raf, si sedette delicatamente sul letto e cominciò a sfiorarle le guance, lei ricambiò il sorriso e timidamente abbassò lo sguardo.

"Grazie, Sulfus.... mi hai salvato la vita.... " disse Raf

"Non saprei come avrei fatto senza di te.... Ho fatto un incubo orribile, tu eri morta e io ero disperato al punto di mor... "

"Non dirlo.... ti prego non dirlo..... ora è tutto finito e finalmente staremo insieme.... " lo interruppe Raf abbracciandolo. Sulfus si mise a piangere tra le braccia della sua angel che, meravigliata per la sua reazione, lo stringeva per fargli capire che lei non lo avrebbe mai abbandonato e sarebbero stati insieme per sempre. Ora sapeva com'era Sulfus in realtà, non era così forte come dimostrava di essere, lui l'amava ed in quei giorni aveva avuto paura di perderla per sempre. Ora lui poteva finalmente fidarsi del suo amore perchè sapeva che lei non se ne sarebbe mai andata.

Dopo qualche minuto Sulfus si staccò dal suo abbraccio e Raf gli asciugò le lacrime dicendogli: "Sulfus... lo sai che i devil non piangono e non si scusano mai.... ma tu sei il mio devil e quindi puoi essere te stesso con me... "

Ecco, Raf aveva capito, aveva capito com'era veramente lui, lui che si era costruito un armatura intorno per non ricevere e dare niente, ora poteva fidarsi e le avrebbe confidato ogni suo più piccolo segreto perchè tanto lei gli sarebbe stata vicvina sempre.

La guardo con dolcezza, le accarezzo una guancia e si avvicinò piano piano sfiorandole i capelli, poi la baciò.

Dopo qualche ora Raf riuscì a rimettersi in piedi,così come Chibiusa; ora però dovevano mangiare.

Scesero alla mensa, non c'era nessuno, daltronde erano le 5 del pomeriggio e gli stagisti erano con i loro terreni.

Sulfus fece sedere Raf e Chibiusa e poi andò a prendere da mangiare. Prese tre piatti di pasta al sugo e li portò alla sua famiglia. Si misero a mangiare e Chibiusa naturalmente si sporcò di sugo fino al naso.

"Chibiusa.... sei sporca fino al naso!! Hahahahahahahah!!!" disse Sulfus tra una risata e l'altra.

"Sulfus, dai.... " disse Raf sforzandosi per non ridere epulì la sua bambina.

Quando ebbero finito di mangiare, andarono al centro commerciale per curiosare tra i negozi.

Incontrarono Dolce, Uriè e Miki che entusiaste saltarono letteralmente addosso all'amica.

"Raf!!! Ti sei svegliata finalmente!" disse con le lacrime agli occhi Dolce

"Si si... state tranquille... " disse Raf

" Ma comunque adesso siamo di nuovo insieme, giusto?" chiese Miki

"Ma certo.... ora devo rimettermi in forze e poi staremo insieme come ai vecchi tempi..." disse Raf non accorgendosi che intanto Sulfus se ne era andato " Ma devo avere anche un po' di spazio per Chibiusa e sopratutto per Sulfus... " disse voltandosi verso di lui, ma lui non c'era più, se n'era andato ancora, se solo avesse sentito quello che aveva appena detto..... lui ancora non si fidava e lei doveva convincerlo...

"Ragazze, potete occuprvi di Chibiusa, perfavore? Io devo trovare Sulfus.... Tenetela con voi, domattina verrò a riprenderla..." chiese Sulfus sapendo già che le sue amiche le avrebbero detto sì, e infatti: "D'accordo, allora, vai Raf.... trova Sulfus, ci vedremo domattina alla mensa." disse Uriè prendendo per mano Chibiusa emntre Raf volava verso l'uscita del centro commerciale.

Non sapeva dove avrebbe potuto trovarlo ma provò ad andare al parco dove trovò una figura sull'altalena, era visibilmente triste... era lui, Sulfus.

Piano piano gli si avvicinò e gli poggiò la testa sulla spalla ma lui stranamente si sottrasse facendola cadere per terra.

Non si arrese, si alzò, gli andò vicino e provò a sussurargli all'orecchio ma questa volta lui si alzò e volò via. Provò a seguirlo per un pò ma lui vedendo che non si stancava, le scagliò contro una palla infuocata che la colpì in pieno ventre. Cercò di resistere ma il dolore era troppo forte, così precipitò a terra. Lui però sembrava non sentire niente cosìse ne volò via senza nemmeno guardare se stava bene. 

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Capitolo 10
*** Non lasciarmi... ***


                                        Un mistero da svelare...
  Capitolo 10:




Si svegliò in piena notte e vide che aveva una grossa ferita sanguinante sulla pancia, ma nonostante questo decise di continuare a cercarlo.

Sapeva dov'era grazie al ciondolo: era in un bar poco frequentato, un bel posto ma che non faceva molta fortuna per via della mancanza di parcheggio.

Stava per varcare la soglia del locale e Sulfus l'aveva vista, quando si accasciò a terra per via della ferita.

Sulfus si alzò in piedi di scatto e le andò incontro, la prese in braccio, la curò con il recover, dopodichè la mise a sedere sull'altalena e si nascose in un cespuglio per vedere cosa avrebbe fatto.

Si svegliò subito dopo e, invece di guardare la ferita (come si sarebbe aspettato Sulfus),controllò subito il suo ciondolo, lo aprì disse un solo nome e quel ciondolo le fece vedere l'immagine di quella persona di cui aveva detto il nome e Sulfus si meravigliò vedendo la sua immagine e lei che piangeva.

"Perchè.... perchè mi hai allontanata?? perchè te ne sei andato?? se solo avessi ascoltato fino in fondo quello che volevo, quello che dovevo dire.... avresti capito.... " disse Raf piangendo.

Non riusciva a sopportare quella visione, così uscì dal cespuglio e, senza farsi sentire le si avvicinò; le posò le mani sui fianchi, ma lei non sussultò, sapeva di chi erano quelle mani, quelle mani che poco tempo prima l'avevano colpita e quelle stesse mani che l'avevano accarezzata il giorno prima.

"Perchè?... " chiese Raf timidamente

"Sono solo uno stupido, non ti merito.... tu meriti molto di meglio...." disse Sulfus

"No.... non dirlo neanche per scherzo... io ti amo... e anche tu ami me....non è più così forse??" disse Raf cercando nei suoi occhi la risposta che aspettava con ansia.

"Raf.... come potrei non amarti?? Ma.... tu.... io non sono la persona giusta per te.... " disse Sulfus

"Mi stai lasciando? " chiese Raf cercando di trattenere le lacrime. Non gli lasciò neanche il tempo di rispondere che l'abbracciò con disperazione

"No.... no ti prego..... no lasciarmi..... non posso vivere senza di te!!.... Ti prego Sulfus.... Ti amo!!! ..... Ti prego!... non lasciarmi!.... no.... non farlo.... no...." disse Raf piangendo disperata. 

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Capitolo 11
*** Sulfus, dove sei? ***


                                          Un mistero da svelare....
Capitolo 11:



Sulfus non sapeva cosa rispondere e intanto Raf continuava a piangere disperatamente stretta tra le sue braccia;

"Presto tutto questo finirà, lui mi dirà che mi ama e non mi lascierà, vedrai non mi lascierà, resterà con me perchè ne ho bisogno e anche lui ne ha bisogno. Dopo tutto quello che abbiamo passato per stare insieme non può lasciarmi, non può!" pensò Raf e ripetè questo pensiero all'infinito per convincere se stessa che tutto non poteva finire così, non poteva finire in quella maniera.

"Sulfus.... rispondimi..." disse Raf ancora piangendo "dimmi che mi ami e che resterai con me per sempre, dimmelo, ti prego!!"

"Raf.... io..." non riuscì a pronunciare una altra sola parola perchè una luce li colpì.

"Che sta succedendo adesso???" chiese Raf

Ma nessuno le rispose, Sulfus era sparito un'altra volta e il ciondolo non era in grado di rintracciarlo. Ritornò in quel piccolo bar dove Sulfus si rifugiava spesso, ma lui non c'era, cercò al parco, in palestra, vicino alla gelateria e nel centro commerciale ma niente, lui non c'era, era sparito nel nulla e Raf cominciava a percepire un brutto presentimento.

D'istinto corse a scuola, controllòse Chibiusa stava bene ma stava dormendo tranquillamente nel suo letto protetta dalla magia delle alte e delle basse sfere. Dunque se lei non era in pericolo doveva esserlo Sulfus. Erano ormai le 7.30 del mattino e la città si stava pian piano svegliando.

Raf era nella sua stanza che controllava le mappe della città per vedere se aveva dimenticato qualche posto, ma li aveva controllati tutti durante la notte e di Sulfus nemmeno l'ombra.

Chiamò il professor Arkan e la professoressa Tempel e chiese loro di riunire tutti,ogni piùpiccolo aiuto sarebbe stato determinante per ritrovarlo.

"Raf, stai tranquilla! Vedrai che tutto si sistemerà..." diceva in continuazione Dolce

"Come posso stare tranquilla? Lui è sperduto chissà dove e io devo stare tranquilla???" sbottò Raf ad un tratto.

"Ripeti ancora una volta cosa succedette prima che Sulfus scomparve." disse il professore riportando la calma.

"Ero al parco sull'altalena, lui voleva lasciarmi...." disse scoppiando a piangere " e... e io l'ho pregato.... l'ho pregato di non farlo..... gli ho chiesto una risposta... e poi.... poi è apparsa una luce bianca ed un... un minuto dopo era sparito..." disse Raf riprendendo il controllo di se stessa.

"uhm, ok... attiverò delle squadre speciali che provvederanno a controllare la città. Ora va a dormire, riposati... ti informeremo se ci saranno delle novità..." disse il professore accompagnando tutti fuori dalla stanza di Raf.

Decise di ascoltare il consiglio del professore, prese il pigiama ed andò in bagno, si fece un lungua doccia, poi si raccolse i capelli a treccia e si preparò per dormire...

Stava per chiudere gli occhi quando una luce bianca le apparve...  

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Capitolo 12
*** credimi... ***


                                            Un mistero da svelare... 
Capitolo 12:
 

Aprì gli occhi di scatto e tra la luce intravide una figura avvicinarsi a lei, pian piano la luce scomparve e Raf identificò quella figura, era lui, Sulfus, era tornato da lei...

Scattò in piedi e gli si gettò al collo piangendo....

"Dove sei andato???" chiese Raf

"Una luce mi ha portato in un posto dove c'era una donna ed un uomo che ci assomigliavano moltissimo, la donna era incinta, ma nonostante questo combatteva ancora. C'erano anche due mostri, un griffone e un'arpia che attaccavano loro due. Il ragazzo a stento riusciva a proteggere la sua amata finchè un colpo lo fece cadere a terra... Era troppo lontano per proteggere sua moglie e l'arpia ne approfittò: si gettò contro la ragazza cominciando a graffiarla ed a colpirla. Quando ho visto quell'immagine ho pensato a te e ho capito che senza di te non posso vivere." disse Sulfus accarezzando i lunghi capelli di Raf.

Lei non credette alle sue parole e gli si gettò al collo riempendolo di baci.

"Sulfus... sono felicissima.... io... io .... pensavo di non rivederti mai più e.... " disse lei piangendo tra le braccia del suo amato.

"No... non piangere e non preoccuparti... da ora in poi non ti lascerò mai più.... resterò sempre con te.... per sempre.... " disse Sulfus sollevandole il mento e baciandola.

"Ma dove sei stato tutto questo tempo??" disse Raf sbadigliando

"Ti spiegherò tutto domattina... ora riposati, ne hai bisogno" disse Sulfus mettendola sotto le coperte. Poi si sdraiò vicino a lei accarezzandole i capelli finchè non si addormentò beata tra le sue braccia. La mattina successiva Sulfus si alzò di buon ora ed andò a prenderle la colazione, poi andò a farsi una doccia.

Raf si svegliò mentre Sulfus era ancora in bagno e stropicciandosi gli occhi gli chiese dove fosse.

"Sulfus?? Sulfus dove sei???" disse preoccupandosi

"Stai tranquilla, mi stò facendo una doccia... esco subito!" urlò Sulfus dal bagno per evitare che svegliasse tutta la scuola ma in realtà con quell'urlo li aveva già svegliati lui.

Si asciugò e si vestì in fretta poi tornò in camera.

"Ciao, ti ho portato la colazione" disse Sulfus ancora con i capelli bagnati e l'aciugamano in mano.

"Ah, grazie non l'avevo vista..." disse Raf abbassando lo sguardo. Sulfus, capendo la sua reazione le si avvicinò, si sedette sul suo letto e le accarezzò i capelli

"Che hai??" le chiese con dolcezza continuando ad accarezzarle i capelli

"Niente, niente..." gli rispose lei con indifferenza

"Se mi dici niente niente è sicuro che hai qualcosa... me lo vuoi dire?" le disse lui

Raf si meravigliò per quanto la conoscesse bene e per quanto insistesse se lei stava male.

"Ho paura Sulfus... ho paura di perderti ancora e sapendo che tu non ti fidi ancora di me, sono terrorizzata,.... " disse Raf tenendo lo sguardo basso.

Sulfus le tirò su il mento e la guardò intensamente con i suoi occhioni gialli:"Non ti lascierò mai più.. è una promessa!" le disse e la baciò dimostrandole che quello che le aveva appena detto era vero, lui non l'avrebbe mai lasciata ma ancora molti segreti dovevano essere rivelati e lui doveva trovare il modo. 

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Capitolo 13
*** la verità (parte 1) ***


                                        Un mistero da svelare...
Capitolo 13:



La staccò da lui piano piano e le disse:"Raf, ti devo dire quello che mi è successo quando quella luce bianca mi ha portato via.... Ti avevo raccontato del fatto che avevo visto noi due che combattevamo... bhè è quello che succederà, è il nostro futuro se noi non ci opponiamo."

"Che vuoi dire?? Tu mi hai detto che nel futuro sarei rimasta incinta e Chibiusa ne è la prova..." rispose Raf.

"Infatti ma quell'episodio non è successo quando aspettavi Chibiusa..." le disse Sulfus ma Raf sembrava non capire così cercò di spiegarsi meglio.

"Chibiusa viene dal futuro di quando avremo 32 anni, visto che lei ora ne ha 6, è nata quando noi avevamo 26 anni.... in quella scena che ho visto, noi eravamo molto più giovani, avevamo solo 17 anni" le disse Sulfus. Raf riflettè un momento su quello che Sulfus le aveva appena detto: se Chibiusa era nata quando avevano 26 anni e in quella scena era incinta a soli 17 anni, questo voleva dire che loro due avevano 2 bambini non uno solo...

"Ma se è vero quello che dici, dovremo avere 2 bambini, non solo Chibiusa" gli disse

Sulfus annuì e continuò: "Potrebbe essere questo il motivo per cui Chibiusa è tornata nel passato, per chiedere aiuto riguardo suo fratello o sua sorella... "

"Allora dovremo chiedere spiegazioni a lei" gli rispose mettendosi le scarpe.

Si pettinò in fretta i capelli, afferrò un toast dal vassoio della colazione e corse giù dalle scale.

Andarono alla mensae incontrarono i professori Arkan e Temptel con la polizia di Angy Town e di Zolfanello City... appena videro Sulfus si stupirono perchè erano venuti a dalro per disperso.

"Sulfus?" chiese la professoressa Temptel stupefatta

"Non dovete preoccuparvi ora sto bene..." disse Sulfus ai due professori

"ok, ora ringraziamo i poliziotti per il loro aiuto e questa sera parleremo" dissero i professori

Ringraziati e salutati i professori e i poliziotti, Raf e Sulfus andarono verso i tavoli della mensa dove si trovavano le amiche di Raf e gli amici di Sulfus

"Papà!!!!" urlò Chibiusa con tutta la voce che aveva correndo in contro al padre.

Sulfus la prese in braccio e cominciò a fargli le feste sotto lo sguardo icredulo degli amici.

Erano tutti stupefatti su quanto fosse bravo Sulfus con i bambini, non se l'aspettavano proprio.

Sulfus si accorse quasi subito che i suoi amici erano stupiti ma non ci fece molto caso e continuò a giocare con la sua bambina; dopo un pò, si sedette e tutti gli altri con lui.

"Grazie Uriè per esserti occupata di Chibiusa, è stato molto importante per me... " disse Raf stringendo le mani all'amica

"No... ma figurati, mi sono divertita molto e anche Miki e Dolce si sono divertite con Chibiusa" le rispose Uriè lanciando uno sguardo alle amiche vicino a lei.

"Non vi ha creato problemi vero???" chiese Raf preoccupata

"No no, figurati... è stata brava e tranquilla e l'abbiamo portata ovunque..." disse Miki

"Al centro commerciale ovviamente!!! C'erano negozzi figossissimi pieni di roba figossissima!!! Raf dovevi esserci c'erano di quelle magliette e di quei braccialetti... Aaaa se ci penso mi viene voglia di comprarli!!" disse Dolce con gli occhi sognanti

"Dolce!!" disse Miki tirando uno scossone all'amica per svegliarla " Ma se hai svaligiato tutto il negozio!!" aggiunse Uriè e tutte le ragazze si misero a ridere

Intanto Chibiusa si era addormentata tra le braccia di Sulfus e lui stava ascoltando gli incredibili sogni che aveva fatto Gas negli ultimi due giorni.

"Ero sopra ad un biscotto di cioccolato gigante, avevo bigne alla crema in mano e dovevo lanciarli addosso ad un omino di zucchero ed invece me li sono mangiati tutti. Quando ho finito di mangiare mi sono addormentato e quando mi sono svegliato ero su un letto di pan di spagna alla vaniglia con un cuscino di panna e delle coperte di glassa, aaaa quanto mi sentivo bene... poi però è venuto un mostro fatto di biscotto e io ho preso un idrante che spruzzava glassa e l'ho inzuppato! Ahaha che divertente!!!" disse Gas

"Ma dimmi una cosa.. tu sogni sempre il cibo???" chiese stupita Kabalè

"Si, il cibo è il mio cibo preferito, come potrei non sognarlo, io lo amo!!!" disse Gas sognando

"Tu sei veramente pazzo!!" disse Kabiria voltandosi verso Sulfus

"E tu??" gli chiese destandolo dai suoi pensieri

"Cosa??" chiese Sulfus ritornando alla realtà

"Dove sei stato tutto sto tempo??" chiese Kabiria curiosa

"bhe è una lunga storia e con Chibiusa che sta dormendo.... non vorrei svegliarla..." le rispose accarezzando la testolina bionda della sua bambina che stava dormendo sognando un mondo di meraviglie.

Anche Kabiria guardava incantata la piccola, come se Chibiusa avesse il potere di addolcire i cuori, con la sua innocenza e la sua pace riusciva ad addolcire anche i cuori di pietra più dura.

"Che bella è quando dorme.... mi da un senso di pace, mi risolleva il morale quando sono giù.." disse Sulfus continuando ad accarezzare i capelli della sua piccola.

"Sei davvero fortunato..." gli disse Kabiria "Hai trovato Raf e ora hai anche Chibiusa..." gli disse guardandolo sinceramente negli occhi.

"Grazie ma non ce l'avrei mai fatta senza il prezioso aiuto dei miei amici.." disse Sulfus.

Ormai erano le cinque del pomeriggio quando Sulfus alzò gli occhi per guardare l'orologio della mensa.

"Raf..." la chiamò Sulfus

"Che c'è amore?? " chiese Raf sbalordendo tutti

"Emh..." diventoò tutto rosso ma si avvicinò di più a lei per parlarle all'orecchio "Com'è che mi hai chiamato??" le disse sottovoce

"Ti ho chiamato con il tuo nome, che c'è di strano???" gli rispose con lo stesso tono di voce

"no... tu mi hai chiamato amore... " disse Sulfus diventando rosso come un pomodoro

"Davvero?? " chiese Raf diventando rossa pure lei, lui annuì e facendo finta di niente continuò con quello che doveva dirle.

"Dovremo andare a fare quella cosa... ti ricordi??" le chiese con un sorrisetto malizioso.

"Ah sì, vero... " gli rispose "Ragazzi noi dobbiamo andare..." disse a tutti alzandosi

Sulfus prese in braccio la bimba e, insieme a Raf, tornarono in camera... 

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Capitolo 14
*** la verità (parte 2) ***


  

                                          Un mistero da svelare... 
Capitolo 14:




"Qui di sicuro c'è aria da matrimonio" disse Dolce ad un tratto dopo che Raf e Sulfus se ne furono andati.

"Cosa dici?? Dolce!!" la rimproverò Miki

"Ma dai... si vede lontano un miglio che quei due si sposeranno, hanno già una bambina, vuoi vedere che arriveranno presto al matrimonio.." disse Dolce per difendersi

"Io non ne sarei così tanto sicuro...." disse il professor Arkan avvicinandosi

"E perchè, professore??" chiese Uriè stupita

"Tutto dipende da quanto forti saranno loro... " rispose il professore

"Che cosa intende dire con questo??" chiesero Miki e Dolce

"Ragazze, loro sono in pericolo... ed ancora non lo sanno... prima la presunta morte di Raf e poi la scomparsa improvvisa di Sulfus dopo nemmeno un giorno... c'è qualcuno che vuole separarli..."disse il professore alle tre amiche che lo guardavano spaventate e stupite allo stesso tempo...

"Dobbiamo fare subito qualcosa allora!!!" dissero Kabiria, Kabalè e Gas intromettendosi nella conversazione

"Sì, ma cosa??" risposero Uriè, Dolce e Miki

"Dobbiamo scoprirne di più... poi decideremo sul da farsi..." disse il professore andandosene

"Avvertiremo subito Raf e Sulfus per metterli al corrente della situazione!" disse Kabiria

"Questa sera li avviseremo allora..." disse Uriè

Intanto in camera di Raf e Sulfus...

Sulfus aveva messo nel letto Chibiusa ed ora lei dormiva profondamente

"Cosa pensi ci dirà il professore??" chiese Sulfus a Raf

"Penso che ci chiederà il motivo della tua scomparsa... probabilmente era preoccupato..." gli rispose lei.

"Bhe, dai vedremo dopo... ora io avrei qualcosa in mente... " disse Sulfus malizioso

"Ah sì? E di cosa si tratta??" chiese lei stando al gioco

"Di questo!" le disse e cominciò a farle il solletico finchè lei fu costretta a cadere sul letto con lui sopra.

Dopo un po' lui smise e cominciò ad accarezzarla...

"Raf..." disse Sulfus

"Si?" rispose lei

"Sei bellissima!" disse Sulfus e si avvicinò per baciarla. Si baciarono a lungo senza mai fermarsi finchè ebbero bisogno di respirare, così si staccarono. Raf si mise sopra di lui e ricominciarono a baciarsi, dopo quasi mezzora si staccarono perchè sentirono un mugolio provenire dal letto di fianco. Era Chibiusa che si era appena svegliata.

"Mamma? Papà?" disse la piccola tirandosi sù con un braccio mentre con l'altro si stopicciava gli occhi. Idue si alzarono ed andarono vicino alla bambina.

"Ciao tesoro..." disse Raf accarezzando i capelli della sua bambina

"Mamma.. dov'è papà?"chiese Chibiusa non accorgendosi che Sulfus era proprio vicino a Raf

"Sono qua Chibiusa... sono qua vicino a te.." disse Sulfus lasciandole un tenero bacio sulla guancia.

"Ascoltami piccolina, ora dobbiamo andare dal professor Arkan, vuoi venire con noi??" chiese Raf alla sua bambina

"Si, mamma vengo anch'io!" disse Chibiusa felice, spiegò le sue ali nere e volò verso la porta.

Raf e Sulfus la seguirono e in men che non si dica furono subito nell'aula dove il professore li aspettava.

"Buongiorno ragazzi!" disse il professore

"Buongiorno professore" dissero Raf e Sulfus

"Ciao!!" esclamò la bambina volando ad abbracciarlo

"oh, ciao piccola Chibiusa!" disse il professore abbracciando la piccola.

"Bene ragazzi vi ho chiamati qui per due motivi... uno è per sapere dove era Sulfus durante le sue ricerche e per dirvi una cosa molto ma molto importante..." disse il professore.

"è stata una luce bianca a portarmi via da qui, ho avuto una spece di visione durante la mia assenza: c'erano due ragazzi che ci assomigliavano molto ma avevano 17 anni e la ragazza era incinta; vi erano anche due mostri, un griffone ed un'arpia che attaccavano i giovani. Ho subito pensato che il bambino che quella ragazza aspettava fosse Chibiusa ma dopo un po' capii che non era così... Chibiusa viene dal futuro di quando noi avremo 32 anni e quindi è nata quando ne avremo 26.... questo vuol dire che noi dovremo avere un'altro bambino..." disse Sulfus

Chibiusa che stava ascoltando prese la parola e disse:" è per questo che sono venuta qui! Per mio fratello!!! Jeremy è stato imprigionato e dobbiamo salvarlo!!"

"Chibiusa, com'è successo?" chise Raf

"Ero nella mia stanza con Jeremy e stavamo giocando, quando ad un certo punto è venuta la mamma e mi ha detto di nascondermi nella cesta dei giochi con Jeremy, lei e papà ci sarebbero venuti a prendere dopo... mamma tornò di là e cominciò a lanciare palle di fuoco blu.. poi però una lama argentata la colpì e papà corse a soccorrerla; proprio in quell'istante Jeremy uscì dalla cesta dei giochi e attivò il suo potere dei fulmini, scagliandolo contro qualcosa... avevo capito che era un mostro molto grande altrimenti papà e mamma lavrebbero già ucciso da un bel pezzo... poi però ecco un bagliore molto grande e mamma cominciò ad urlare il nome di Jeremy... papà invece era abbracciato a lei e cercava di consolarla... Dopo qualche minuto vennero a prendermi. Mamma aveva i vestiti tutti strappati e sporchi di sangue mentre papà era tutto sudato e aveva graffi sulle braccia e sulle ali. Papà mi disse che non ero più al sicuro con loro, così mi mandarono qui..." disse la piccola.

"Se è questo quello che è successo allora i miei dubbi sono fondati su qualcosa di reale" disse il professore.

"Che cosa intende dire con questo, professore??" chiese Raf

"Che c'è qualcuno qui che vuole separarvi ed è la stessa persona che ha preso Jeremy, la stessa che ha provocato il terremoto e la stessa che ha detto a Sulfus di lasciarti." disse il professore.

In effetti tutto combaciava, il terremoto, Sulfus che voleva lasciarla senza motivo e poi questo.

 

 

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Capitolo 15
*** Shield-fly ***



                                         Un mistero da svelare...
Capitolo 15:




In quel momento entrarono Uriè, Dolce, Miki, Gas, Kabiria e Kabalè che si sedettero sulle sedie rimaste libere.

"Come possiamo fare allora??" chiese Sulfus

"Dobbiamo andare nel futuro e impedire il rapimento di Jeremy..." disse il professore

"E come è possibile??" chiese Raf

"Prima di tutto dovremo prepararci per ogni evenienza, questo vuol dire che sia angel che devil dovranno allenarsi e rinforzare i loro poteri; poi dovremo trovare un energia a bbastanza forte da permetterci di passare attraverso il tempo e lo spazio e infine dovremo conoscere bene quello che ci aspetta..." rispose il professor Arkan.

"Bene, io ci sto! Chi è con me??" disse Sulfus mettendo una mano al centro

"Io!" disse Raf mettendo la mano sopra quella del suo ragazzo

"Anche io!" disse Chibiusa alzandosi sulle punte per arrivare alle mani di Raf e Sulfus

"Io ci stò!" disse Uriè mettendo la mano

"Anch'io!" disse Dolce mettendo anche lei la mano

"Se serve ci sono anch'io!" disse Miki

"Tutto per gli amici" disse Gas mettendo la mano su quella di Miki

"Sono con voi!" disse Kabalè mettendo anche lei la mano

"Come potrei non aiutare gli amici?" disse Kabiria e anche lei mise la mano sopra quella dei suoi amici

"E allora, se ci siamo tutti, non ci resta altro da fare che metterci al lavoro!" disse Sulfus guardando negli occhi ogni singola persona che aveva deciso di aiutarli.

"3... 2 ... 1... amici per sempre!!!!" urlarono tutti insieme tirando su le mani.

Ora però dovevano allenarsi duramente...

Per facilitare il compito, si fecero dei turni in aula sfida per allenare i poteri di tutti.

Dopo due settimane di sfide e di allenamenti ci fu un allenamento finale a cui parteciparono tutti con i loro nuovi poteri... compilarono delle schede per vedere quali dei loro poteri erano migliorati e quali erano apparsi durante l'allenamento e le consegnarono ai professori.

"Bene, ragazzi... sia angel che devil si sono impegnati per diventare più forti e per raggiungere un nuovo livello di potere, lo shield-fly, ovvero quel potere che vi protegge formando uno scudo; alcuni di voi l'hanno già percepito in diverse occasioni e di solito questo potere si manifesta quando una persona a cui tenete è in pericolo... ma può manifestarsi anche con l'impegno e la forza di volontà." disse il professore guardando tutti e in particolare Raf e Sulfus.

"Vorrei che vi concentraste su quello che è a voi più caro e quando avete ben in mente quel pensiero attivate lo shield-fly..." concluse la professoressa Temptel.

Tutti si concentrarono su quello a cui erano più affezionati...

Sulfus pensò immediatamente alla sua Raf e gridò:" Shield-fly!" in un attimo fu ricoperto dalla fiamma rossa che aveva usato per proteggere Raf.

Uriè pensò alle sue amiche e quando gridò:"Shield-fly!" fu avvolta da mille bolle gialle che circondandola la proteggevano.

Dolce si concentrò anche lei sulle sue amiche e gridando "Shield-fly" un pentagramma rosa la avvolse proteggendola.

Miki come Dolce ed Uriè si concentrò sulle sue amiche e gridando la parola "Shield-fly" un flusso d'acqua verde brillante la circondò proteggendola.

Gas si concentrò sul cibo e migliaia di polpette arancioni lo avvolsero proteggendolo quando gridò "Shield-fly".

Kabira si concentrò su Kabalè e, quando gridò "Shield-fly" migliaia di serpenti lunghissimi e blu la circondarono.

Kabalè si concentrò sulla sua amica Kabiria e, quando gridò "Shield-fly" moltissimi ultrasuoni viola la circondarono e cominciarono a proteggerla.

Ora mancava solo Raf e Sulfus si stava preoccupando. Si avvicinò a lei e le disse: "Che ti succede?? Perchè non ti trasformi??"

"Ho paura di non farcela... " gli rispose lei

"è per via delle tue origini terrene che hai paura?" le chiese abbracciandola e lasciando che le fiamme rosse abbracciassero anche lei;

"Si... " gli rispose- Capendo che Raf aveva paura, cerco di concentrarsi di più sulla fiamma che divenne molto più brillante tanto da coprire i loro suoni.

"Non ci può sentire ne vedere nessuno ora..." disse Sulfus prendendole il viso tra le mani e la baciò accarezzandole la schiena e i capelli. Raf sentiva una sensazione di piacere estrema sotto il tocco di Sulfus e stava per lasciarsi andare alle follie più pazze quando dolcemente lui si fermò.

"Stai meglio ora??" le chiese tenendola ancora tra le braccia

"Ora sì, grazie..." gli rispose e detto questo Sulfus la lasciò andare.

"Raf?? Ti senti bene?" chiese il professore preoccupato

"Si si professore ora provo..." detto questo si concentrò sulla cosa a cui era più affezzionata al mondo, nonchè la persona che più amava: Sulfus.

Cerco di concentrarsi al massimo su di lui ripensando a tutti i momenti passati insieme e quando si sentì pronta, cominciò ad accumulare energia e gridò:"Shield-fly!"; una fiamma azzura luccicante si creò attorno a lei proteggendola. Aprì gli occhi, Sulfus la stava guardando estasiato, era ancora più bella di prima e molto più potente.

"Bravissima, Raf..." disse il professor Arkan compiaciuto

"Bravissima, amore mio..." disse Sulfus con il pensiero e Raf lo sentì

"Bene ragazzi... ora vorrei che vi concentraste di nuovo sulla persona che vi stà più a cuore e cercate di espandere il vostro scudo su di loro senza toccarle. È un'impresa molto difficile per uno scudo di questo livello, ma viste le circostanze dobbiamo avere più protezione possibile nel caso qualcuno non riuscisse più a difendersi; solo alcuni di voi ci riusciranno. Quelli che non riusciranno ad attivare lo scudo su altre persone si siederanno sulle sedie in platea, quelli che ci riusciranno resteranno in campo." disse il professore

Prima fu il turno di Uriè che, concentrandosi sulle sue amiche, cercò di espandere lo scudo ma esso era ancora troppo debole per proteggere più persone; così senza perdersi d'animo si andò a sedere in platea.

Anche Dolce e Miki non ci riuscirono, così andarono a sedersi anche loro.

Kabiria e Kabalè invece ce l'avevano quasi fatta ma purtroppo non riuscirono a tenerlo abbastanza a lungo e finirono con lo svenire entrambe.

Gas cercò di concentrarsi ma quello che riuscì a fare fu mettersi contro il cibo provocando una specie di rivolta dei dolci.

La speranza ora era rivolta su Raf e Sulfus.

Sulfus si concentrò su Raf e attivò lo scudo immediatamente su di lei; il professore vedendo questo, disse a Raf di alzarsi in volo e quando lei lo fece lo scudo non si dissolse un solo secondo da lei.

Raf atterrò e la Temptel fece i complimenti a Sulfus.

Raf cominciò a concentrarsi unicamente su Sulfus e dopo qualche secondo dal petto di Raf uscì una fiamma azzurra molto più luminosa di quella che l'avvolgeva che andò a posarsi nel petto di Sulfus.

Dal suo petto cominciarono a dipartirsi fiamme azzurre che dopo poco tempo lo avvolsero completamente.

"Brava Raf" disse Sulfus e lei lo ricambiò con uno smagliante sorriso senza disattivare lo scudo.

"Sulfus, alzati in volo piano piano..." disse la Temptel

Sulfus fece come le aveva detto la professoressa ma Raf smbrava non risentire dei movimenti del suo amato... lui atterròe corse ad abbracciarla.

"Ti amo.... " le disse prima di baciarla lasciando tutti a bocca aperta.

Quando si staccarono e videro tutti gli sguardi puntati su di loro divennero rossi come due pomodori e fu Chibiusa a salvare la situazione...

Anche lei stava tentando di fare qualcosa ma non si capiva cosa.

"Vuole aiutare anche lei, dopotutto è suo fratello..." disse il professor Arkan.

"Prisma-fly!" disse la bambina e si levò in alto sotto gli occhi di tutti.


 

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Capitolo 16
*** Il prisma-fly di Chibiusa ***


                                 Un mistero da svelare...
Capitolo 16:



I suoi capelli si raccolsero in due code molto lunghe che cadevano sulle sue ali nere lucenti, aveva un vestito lungo lilla con veli trasparenti sul petto e sulla gonna dello stesso colore; portava delle ballerine nere con un fiocco lilla sulla punta. Sul braccio destro vi era un bracciale nero con due gemme: una rossa e una azzurra che pulsavano, mentre sul braccio sinistro un'altro bracciale nero con una gemma lilla e una gemma blu che pulsava. Quando atterrò tutti rimasero colpiti nel vedere quella piccola bambina già capace di usare il Prisma-fly con successo.

"Chibiusa! Ma è fantastico!!" dissero i suoi genitori orgogliosi

"Bhe volevo aiutare e così ho cercato dentro di me il mio colore, il lilla... è sempre stato il mio colore preferito..." disse la piccolaabbracciando i suoi genitori.

"Che cosa significano queste gemme??" chiese Raf indicando le gemme presenti sui due bracciali.

"Quella rossa e quella azzurra sono le essenze di mamma e papà, quella blu è l'essenza di Jeremy e quella lilla che si è appena accesa è la mia... ma stranamente nè quella di mamma e papà nè quella di Jeremy smettono di pulsare" disse Chibiusa indicando le gemme.

"e cosa sono le essenze?" chiese Sulfus curioso a Chibiusa

"Non lo so..." disse Chibiusa

" Le essenze sono la parte di un angel o di un devil che restano alle persone che si ama per avvisarle di quando si è in pericolo. Se un'essenza pulsa vuol dire che la persona a cui appartiene l'essenza è in pericolo." disse il professore

"Vuol dire che mamma, papà e Jeremy sono in pericolo, dobbiamo sbrigarci!" disse Chibiusa.

"Aspetta Chibiusa... dobbiamo essere abbastanza forti per affrontare quello che ci aspetta.. " disse Raf prendendo per un braccio la sua piccola

Chibiusa però non voleva sentir ragioni e iniziando a piangere urlò: "Fire-fly!" le sue ali si velarono di rosso ed iniziò a lanciare palle infuocate a Raf

"Raf! Attenta! " disse Sulfus "Shield-fly!" e attivò la fiamma su Raf proteggendola dall'attacco.

"Chibiusa fermati! Basta! Ci fai male così!" urlò Raf mettendosi a piangere

"Voi non mi volete ascoltare! Non mi volete aiutare!" le urlò Chibiusa come risposta

"Non è così!" disse Raf a Chibiusa"Sulfus, disattiva lo scudo" disse poi a Sulfus.

Dopo un attimo di esitazione disattivò lo scudo e Raf si avvicinò pericolosamente a Chibiusa che ormai aveva smesso di lanciare palle infuocate.

"Noi ti aiuteremo, sta tranquilla" disse Raf... stava per abbracciare la sua bambina quando cadde a terra.

"Raf! Raf! Svegliati Raf!" urlò Sulfus senza ottenere risposta.

Raf era svenuta e sembrava non svegliarsi..

 

[Nella mente di Raf]

"Dove mi trovo? Sulfus?" chiese Raf alzandosi dl prato dov'era caduta

"Tranquilla Raf... sei solo svenuta e io ti ho portato qui..." disse la voce

"Ma perchè mi hai fatta svenire e chi sei??" chiese Raf

"Ti ho fatta svenire perchè ti devo dare una cosa importante..." disse ancora quella voce

"Mi puoi dire chi sei?!?" chiese insistente Raf

"Lo dovrai scoprire da sola..." le rispose la voce " Quello che ti devo dare è molto importante per la riuscita della tua missione... " le disse mostrandole una chiave d'orata

"A cosa mi serve precisamente?" chiese Raf

"Questa chiave apre il portale per un'altra dimensione; dove è stato imprigionato Jeremy..." le rispose

"E i genitori di Chibiusa, voglio dire i Raf e Sulfus del futuro allora dove sono?" chiese Raf

"Anche loro sono imprigionati ma in un'altra dimensione e la chiave ce l'ha al collo il mostro che fa la guardia alla prigione di Jeremy." le rispose la voce

"Ok... Ma quanti mostri ci saranno ad aspettarci?" chiese ancora una volta Raf

"non te lo so dire con certezza ma le persone che vi hanno minacciato li sanno creare..." disse la voce "Recupera la chiave al collo del mostro della prigione e credi sempre nei tuoi amici, ricorda che se credi nell'amore e nella vita vincerai... A presto piccola mia" disse la voce riportandola alla realtà

 

 

 

 

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Capitolo 17
*** Angelie ***


                                          Un mistero da svelare...
Capitolo 17:

 

Aprì gli occhi a fatica, era in infermeria... si guardò attrono, Sulfus era di fianco a lei che dormiva stretto alla sua mano.. aveva una flebo su un braccio, cosa molto strana; chissà per quanto aveva dormito... Accarezzò una guancia a Sulfus, era bagnata, aveva pianto... cosa strana per un devil.

Poi ecco che i suoi occhi si aprirono "Raf?" chiese stropicciandosi gli occhi.

"Sulfus, quanto ho dormito?" gli chiese, lui scattò subito in piedi e la baciò con tale voglia che la spaventò.

"Che hai??" chiese Raf sorpresa

"Sei sveglia!!! Finalmente sei sveglia!!! Oh, Raf temevo di averti perso!!!" disse abbracciandola.

"Ma cosa è successo?" chiese

"Non ti ricordi?" le chiese stupito

"Mi ricordo di essere svenuta e tu urlavi il mio nome..." gli rispose

"Quando sei svenuta, ti sono corso incontro e ti chiamavo ma tu non rispondevi, non respiravi... ho temuto di averti perso così ti ho portata qui e sei rimasta qui per una settimana..."

"Una settimana???" chiese sbalordita Raf

"Dov'è la chiave, dov'è la chiave???" chiese toccandosi il collo

"Quale chiave?? Raf, che stai dicendo???" chiese lui sbalordito.

"Quando sono svenuta quella voce mi ha parlato, mi ha detto che dovevamo sbigarci e che questa chiave ci avrebbe aiutati. Questa apre il portale spazio-temporale per arriavare alla dimensione in cui è imprigionato Jeremy...." disse Raf tirando fuori la chiave

"e i Raf e Sulfus del futuro allora dove sono??" chiese lui

"Sono in un'altra dimensione e la chiave l'ha al collo il mostro che sorveglia Jeremy..." disse lei alzandosi dal letto e infilandosi le scarpe.

Stava per scendere le scale senza neanche aspettare Sulfus quando lui la bloccò per i fianchi.

"Dove pensi di andare angioletto??'" le disse scostandole i capelli e baciandole il collo

"Sulfus... no... " cercò di dire Raf ma anche lei aveva molta voglia di giocare con lui.

"è una settimana che non ti bacio... solo un'oretta dai..." disse Sulfus con tinuando sulla spalla e sul braccio.

"ma... dobbiamo salvare Jeremy..." disse Raf ma anche lei moriva dalla voglia di baciarlo

"dai... ti prego... perfavore???" disse Sulfus con gli occhioni da cucciolo

"ok... solo per un po' però ok??" disse Raf ma non fece neanche in tempo a dire un'altra parola che si ritrovò sul letto della loro camera chiusa a chiave.

"Come abbiamo fatto ad arrivare qui in così poco tempo???" chiese Raf

"Te lo spiego dopo..." le rispose lui e cominciò a baciarla prima sulla bocca e poi sul collo...

Capendo che la situazione sarebbe finita in una certa maniera Raf si mise sopra di lui e cominciò a baciarlo accarezzandogli i capelli.

Sulfus invece era comodo comodo sotto le attenzioni del suo angioletto che gli stava facendo le coccole. Sapeva che poteva mettere fine a quel gioco di carezze e portarlo su un altro obbiettivo ma decise di non farlo, dopotutto l'aveva già accontentato... dovevano salvare Jeremy questo era il loro obbiettivo.

Lei si staccò per riprendere fiato ma lui non la lasciò continuare..

"Che c'è? Ho fatto qualcosa che non va??" chiese Raf

"No, no assolutamente... è solo che mi hai accontentato abbastanza, dobbiamo salvare Jeremy adesso..." disse Sulfus. Raf lo ringraziò con un sorriso smagliante e recuperate le scarpe Sulfu la presein braccio.

"Sulfus? Che fai???" chiese lei pensando che volesse ricominciare

"Arriveremo più in fretta con il teletrasporto o vuoi volare fino giù??" le rispose e poi disse "teleportation-fly!" e si ritrovarono di nuovo in infermeria...

"Ora usciamo da qui, subito!" disse Raf e si precipito alla porta seguita da Sulfus.

Intanto in aula sfida...

Chibiusa stava piangendo e non smetteva più, questo voleva dire che Raf non si era ancora svegliata...

"Povera Raf, povera Chibiusa, povero Sufus, poveri noi!!! Come faremo senza Raf adesso... eravamo a poco così e ce l'avremo fatta!" continuava a dire Dolce andando avanti e indietro per la stanza.

"Ragazze! Ma che avete da piangere?" chiese Raf

"è che Raf non si sveglia da una settimana!" disse Dolce non vedendo che Raf era proprio davanti a lei.

"Raf!!" urlò e tutti si girarono e corsero ad abbracciarla.

"Ma cosa è successo?? Non ti svegliavi più..." chiese Uriè abbracciando l'amica

"Non lo so... so solo che ho tutto ciò che serve per riportare qui Jeremy!" rispose Raf sciogliendosi dall'abbraccio e andando dalla sua bambina che continuava a piangere ininterottamente...

"Ehi, piccola? Perchè continui a piangere?" chiese Raf abbracciando la sua bambina

"Voglio la mia vera mamma, il mio vero papà e il mio Jeremy!!" disse la bambina piangendo ancora.

"Adesso vado a prenderli e te li porto qui... non preoccuparti..." disse Raf

"Ma Raf, che cosa stai dicendo??" chiese Dolce

"Ho la chiave per aprire la dimensiose" disse mostrando la chiave d'orata che aveva al collo " e l'energia necessaria per farcela attraversare:l'amicizia!" aggiunse

"Si ma... dobbiamo avere un piano... senza piano come facciamo??" disse Miki

"Giusta osservazione, Miki..." disse il professor Arkan entranddo in aula sfida seguito dalla Temptel.

"Fortunatamente l'ho preparato io il piano: entrerete nella dimensione con la chiave di Raf, dopodiche la chiave resterà in questa dimensione per permettervi di tornare indietro... sfortunatamente però, non si sa che cosa vi aspetterà laggiù e quindi dovete essere pronti a tutto." disse il professore.

"Il tuo piano non fa una piega ma io non sarei così certa a prepararli a tutto..." disse la voce.

"è di nuovo lei!" dissero Raf e Sulfus

"Come di nuovo?" dissero gli altri stupiti..

"è stata lei a darmi la chiave e lei che ci ha dato i ciondoli edè stata lei a dirci come accudire Chibiusa." disse Raf

"Nonna!!!" disse Chibiusa

"Oh.. la mia piccola Chibiusa..." disse la voce

"Nonna??!?!?" dissero Raf e Sulfus stupiti...

In quel momento uno spirito quasi invisibile si mostrò ai loro occhi...

"Sì, mia cara figlia... io sono la tua mamma... Angelie..."
 

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Capitolo 18
*** Le 5 dimensioni: fuoco e acqua ***


                                       Un mistero da svelare...
Capitolo 18:




"Come fai ad essere mia madre... insomma... io non..." cerco di dire Raf

"Stai tranquilla io sono nello stesso posto in cui ci sono i Raf e Sulfus del futuro, io ho trovato un modo per parlare telepaticamente e grazie alla tua energia posso aiutarvi... Per questo motivo non riesci mai ad usare a pieno i tuoi poteri..." disse Angelie sotto forma di spirito.

"Ora dovete andare a salvare i Raf e Sulfus del futuro e Jeremy. Entrerete nella dimensione con la chiave, la porta si chiuderà altrimenti alcuni mostri guardiani potrebbero entrare nella dimensione e distruggerla. Fate molta attenzione perchè non tutti avranno accesso all'ultima dimensione, quella che custodisce Jeremy, una dimensione di tentazione e inganno al quale può sopravvivere solo un sentimento molto potente e intenso." disse la voce.

"E se non ce la facessimo?" chiese Raf

"Non preoccuparti bambina mia ora posso avere energia dalle alte sfere, quindi tu potrai usare tutto il tuo immenso potere." disse Angelie.

E così Raf, Sulfus, Uriè, Kabiria, Dolce, Kabalè, Miki e Gas partirono nell'intento di salvare i loro amici; Chibiusa restò nella loro dimensione perchè ancora troppo piccola e debole per riuscire a combattere un mostro.

"Ce la faremo, vedrai!" disse Sulfus stringendo la mano alla sua amata attraversando il flusso della prima dimensione.

"Le dimensioni prima di quella in cui e custodito Jeremy sono 5; ognuna rappresenta un elemento naturale... fuoco, acqua, erba,aria e terra..." disse Kabiria sfogliando il manuale di incantesimi che si era portata sotto il consiglio della professoressa Temptel.

"Ecco la prima dimensione quella del fuoco!" disse Raf

"Water-fly!" gridò Miki"Avanti andiamo!" e si lanciarono verso il primo mostro che sparava lava.

"Dolce, ferma quel mostro per qualche secondo... poi io lo colpirò!" disse Miki alla sua amica

"Stop-fly!" urlò lei e il mostro si fermò all'istante, Miki usò il water-fly e sconfisse il mostro.

"Ecco fatto! Adesso andiamo..." dissero Miki e Dolce inconsabevoli che molti altri mostri di fuoco stavano venendo verso di loro...

"flash-fly!" gridò Raf e un bagliore di luce potente la avvolse, cominciò a roteare come una sfera lanciandoflash di luce che accecarono i mostri facendoli accasciare a terra.

"Bravissima Raf!" dissero le amiche correndo ad abbracciarla, Sulfus invece le lasciò un piccolo bacio sulla guancia.

"Ecco l'ingresso della seconda dimensione, quella dell'acqua!" disse Gas

"Come facciamo contro i mostri acqua??" chiese Raf

"Il fuoco e la luce non funzionano con l'acqua enemmeno il fulmine... " disse Sulfus entrando nella seconda dimensione con gli altri.

Si ritrovarono in mare aperto, un territorio difficile su cui combattere perchè la corrente era molto forte e se fossero cadutiin acqua sarebbero annegati.

Spuntò dall'acqua una piova gigante che con i suoi tentacoli prese tutti i devil...

"Lasciami andare subito!" urlò Sulfus divincolandosi ma la piovra aveva la presa ben salda e usò un'elettroshock con i suoi tentacoli per sconfiggere i devil senza nemmeno combattere.

"Metti giù quei viscidi tentacoli dal mio ragazzooo!" disse Raf mentre le angel e i devil la guardavano cercando di capire che cosa volesse fare.

"Aflame-fly!" gridò e le sue ali divennero completamente Rosse con qualche sfumatura azzurra.

Creò una palla e lanciò proprio sulla testa del mostro che prese a sciogliersi.

Il mostro lasciò andare i ragazzi che erano svenuti con l'elettroshock.

"Sulfus!" urlò Raf volando a prendere il suo amato.

Uriè soccorse Kabiria, Dolce Kabalè e Miki soccorse Gas in qualche modo e li posarono su un'isoletta che era li vicino

Dopo qualche minuto i devil si ripresero...

"Raf?" chiese Sulfus aprendo gli occhi

"Si sono qui... come ti senti?" chiese lei accarezzandogli una guancia

"Mi sento un po' debole ma riuscirò a riprendermi... " disse lui svenendo di nuovo.

Gli altri intanto erano già svegli e pronti a combattere mentre Sulfus ancora non si svegliava.

"Sulfus?? Svegliati dai!" diceva Raf accarezzandolo e iniziando a piangere

"Shield- fly" disse Raf con un filo di voce e lo baciò; la fiamma lucente uscì dal suo petto e andò a posizionarsi sul suo cuore facendogli riprendere energia mentre con il suo bacio lei attingeva all'enorme amore che i due provavano per aver energia anche lei.

Dopo quasi 5 minuti lei si staccò e lui aprì gli occhi in un sorriso, anche lei gli sorrise disattivando lo scudo e asciugandosi le lacrime.

 

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Capitolo 19
*** Le 5 dimensini: erba e aria ***


                                        Un mistero da svelare...
Capitolo 19:



Quando Sulfus fu in grado di muoversi, decisero di entrare nella prossima dimensione quella dell'erba. In effetti qui serviva il fuoco quindi era indispensabile che Raf e Sulfus fossero al pieno delle loro forze.

Dopo aver superato il varco si ritrovarono in un prato immenso verde brillante con qualche albero e cerspuglio.

Ad un tratto tutti i cespugli e gli alberi si unirono andando a formare un mostro enorme fatto interamente di piante.

"Avanti, abbattiamo quest'albero!" disse Gas con i pugni chiusi.

"Fire-fly!" urlò Sulfus e le sue ali divennero più grandi con i bordi neri e rossi;

"Aflame-fly!" urlò Raf e le sue ali divennero completamente rosse con qualche sfumatura azzurra.

Sulfus cominciò a lanciare palle di fuoco contro il mostro che alzando un braccio voleva colpirlo

"Sulfus!" urlò Raf volando velocemente verso di lui attivando lo shield-fly.

Con una forza incredibile quella barriera colpì il braccio del mostro bruciandolo.

"Wow, Raf... grazie!" disse Sulfus ancora con le fiamme di protezione attorno a lui

"Mi ringrazierai dopo... ora prova ad usare il fire-fly con la protezione." disse lei con determinazione, pronta a sopportare un attacco.

"Sei sicura?" chiese lui temendo che con il suo attacco potesse farle male

Lei annuì e Sulfus usò il fire-fly. Grazie alla fiamma che l'avvolgeva il suo attacco divenne ancora più potente ed efficace formando una palla di lava incandescente ricoperta di fiamme azzurre.

Il mostro, dopo quell'attacco formidabile, cade a terra tutto bruciato e si ridusse in cenere, avevano annientato anche il terzo mostro... mancavano solo il mostro dell'aria e quello di terra.

Sulfus senza preavviso abbracciò e baciò la sua amata in segno di gratitudine per averlo salvato e lei non potè fare altro che rispondere con un abbraccio e moltissimi baci.

"Se avete finito di sbaciucchiarvi dovremo continuare attraverso la dimensione dell'aria..." disse Kabiria incrocando le braccia mentre gli altri scoppiavano a ridere.

Sulfus la staccò dolcemente da sè e la prese per mano pronto ad accompagnarla nella quarta dimensione per sconfiggere anche il mostro dell'aria.

Attraversarono il varco e si ritrovarono sulle nuvole.

Cominciò a soffiare un vento fortissimo e cominciò a formarsi un uragano che li catturò...

"Teniamoci per mano, sarà più facile rallentare l'uragano e continuate a volare!" urlò Sulfus a tutti i suoi amici...

"Raf!!!" urlò Sulfus quando vide che Raf si era staccata "Raf, prendi la mia mano!"

"Sulfus!! Non ci riesco!!!" gli rispose lei cercando di afferrare la sua mano, ma cadde nel vuoto.

"Ma dove siamo???" disse Dolce vedendo dei rami spuntare da fuori l'uragano

"Ho un'idea! Spider-fly!!" disse Kabiria tessendo una ragnatela enorme a partire dai rami.

La ragnatela era sempre più fitta tanto da fermare l'uragano e far scendere tutti

"Raf!!!" disse Sulfus correndo incontro alla sua ragazza che era piena di graffi a terra.

"Sulfus, mi fa male il braccio, sono piena di graffi..." disse lei con le lacrime agli occhi.

"Non preoccuparti ora ci penso io a te..." disse Sulfus "Recover!" aggiunse e un flusso di energia si formò attorno a Raf ridonandole energia.

"Grazie..." disse lei accarezzandogli una guancia, poi lo baciò

Quando si staccarono, Sulfus si alzò in piedi e aiutò Raf ad alzarsi poi si presero per mano e insieme agli altri arrivarono davanti al portale della dimensione della terra. 

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Capitolo 20
*** Le 5 dimensioni: la terra ***


                                       Un mistero da svelare...

Capitolo 20:



Attraversarono il portale con una certa sensazione di timore perchè visto che quello era l'ultimo portale prima della prigione, doveva essere molto difficile... invece no, nessun mostro all'orizzonte, niente di niente, solo una terra desolata, deserta.... Poi ecco una scossa del terreno, crepe sotto i piedi... la terra si apre e i ragazzi cadono nel vuoto.

Si ritrovano in una stanza o per meglio dire in un labirinto immenso; sono a coppie, un angel e un devil, solo Raf riesce a percepirlo grazie al Think-fly... lei è con Sulfus e insieme cercano di scoprire dove porta quel labirinto.

"Sulfus... non riesco più a sentire i nostri amici.... chissà cosa gli è successo..." disse Raf a Sulfus

"Non so... ma ti ricordi... tua madre aveva detto che solo due uniti da un forte legame potevano arrivare fino alla prigione." le rispose Sulfus camminando mano nella mano negli stretti corridoi del labirinto.

Dopo qualche ora arrivarono davanti ad un portone incantato chiuso con un lucchetto.

"Questo deve essere il cancello!" disse Raf tirandosi via la chiave dal collo.

Mise la chiave nel lucchettò, la girò e un sonoro 'clic' le disse che ce l'aveva fatta.

Erano a un passo dal sapere la verità quando la porta si aprì...

dentro vi era nient'altro che celle e celle, milioni di celle con dentro angel e devil innocenti ormai morti da tempo; le celle erano piene di polvere e ragnatele, si potevano vedere le ossa degli esseri che erano stati improgianati in quei posti e morti di fame o di sete.

C'era il lamento continuo di devil e di angel ormai andati fuori di testa e in fondo alla stanza un'altra porta dove c'era scritto: 'Qui giaciono coloro che hanno sfidato la grande signora, Diaspro'

Diaspro?!? Dunque era lei che voleva separarli, ma per quale motivo?? Che cosa le avevano fatto loro visto che neanche la conoscevano??? Senza pensarci un attimo Raf usò la stessa chiave e aprì la porta... dentro era tutto buio ma qualcuno stava respirando a fatica... Qualcuno di molto giovane e si sentivano anche dei rumori metallici, forse catene, milioni d catene...

 

Angoletto dell'autrice:

Scusate se questo capitolo è stato più corto degli altri ma se non accorciavo questo dovevo fare il prossimo lunghissimo (ed è già lungo di suo -.-'').

Colgo l'occasione per ringraziare tutte le lettrici che leggono e recensiscono (^_^) e invito gli altri lettori/lettrici più silenziosi a farsi sentire e a scrivere un piccolissimo commento sulla storia, sempre se vi va:) non obbligo nessuno!!! (^_^)

Al prossimo capitolo!!!

Ciao Ciao:)

Cucciola1cucciola2


 

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Capitolo 21
*** Jeremy ***


                                        Un mistero da svelare...
Capitolo 21:


Sulfus con il fire fly accese una torcia che aveva intravisto e poi un'altra e un'altra ancora finche non ci fu luce.

Quello che videro fu terrorizzante: tutti gli angel e i devil valorosi di cui si sentiva parlare nei libri della biblioteca della scuola, quelli scomparsi misteriosamente dopo le loro imprese eroiche, erano finiti lì, torturati a morte da Diaspro; solo una persona non era ancora morta.... lui, Jeremy

Era un ragazzino, aveva all'incirca 10 anni, capelli neri scompigliati ma ancora lucenti, occhi rossi, infuocati fermi in un punto sull'immenso pavimento. Portava una camicia azzurra stracciata e aperta da cui si intravedevano gli adominali ben scolpiti segnati dal rosso del sangue che usciva dalle sue ferite... aveva un paio di jeans neri strappati anch'essi e sporchi di terra; le ali erano da devil, ma blu scintillanti come quelle di un angel... dai capelli spuntavano due corna, blu come le ali e sulla sua testa un'aureola anch'essa blu che non brillava più; segno che stava morendo. Sulle braccia aveva delle catene che lo tenevano agganciato alla parete e i piedi nudi ricoperti di terra penzolavano da altre catene.

"Oh santi angeli... è Jeremy!!" disse Raf stringendosi a Sulfus impaurita da quella visione.

"Stai tranquilla... ora lo tiriamo giù e lo mettiamo in salvo..." le rispose lui avvicinandosi a Jeremy ma non fece in tempo a toccarlo che un lupo enorme gli si parò davanti ringhiando...

"Levati bestiaccia!" gridò Sulfus ma quella bestia non voleva spostarsi e non sapeva con chi gli toccava fare i conti: con un devil incazzato nero pronto a far di tutto per suo figlio e come se non bastasse, questo devil era uno dei più fighi e potenti mai esistiti.

"Fire- fly!" urlò Sulfus e prese a lanciare palle infuocate contro il mostro che piano piano si accasciava a terra.

"Finiscilo tu amore..." disse Sulfus alla sua ragazza vedendo che voleva sfogarsi anche lei

"Laser-fly!" urlò lei e dalle sue mani cominciarono a partire raggi laser azzurri che ridussero in polvere il mostro.

Da un angolo cominciarono a spuntare molte altre bestie come quella e Sulfus dandosi da fare le colpì quasi tutte mentre Raf le riduceva in polvere con il laser, ma una bestia molto più grande delle altre sembrava non risentire dei colpi e non perdeva energia.

"E questa???" chiese Raf vedendo che i poteri di Sulfus non avevano effetto.

"Non lo so... non muore!! Come facciamo??" chiese lui continuando a lanciare palle di fuoco.

"Magari mia madre aveva ragione..." disse lei

"Su cosa?" chise Sulfus

"Se credi nell'amore e nella vita vincerai..." disse lei mettendo la sua mano su quella di Sulfus

"Tu credi che...." disse lui "che la forza del nostro amore potrà aiutarci?" chiese

"Sì, credo proprio di sì..." e chiusero gli occhi mentre si concentravano sui sentimenti che provavano l'uno per l'altra...

Dal petto di Sulfus cominciò a scaturire un raggio rosso mentre dal cuore di Raf un raggio blu creando una sfera sempre più grande che li avvolse. La bestia con i suoi artigli cercava di mettere fine a quel ''giochetto di luci'' ma non ci riuscì e sotto il tocco magico del loro amore, divenne polvere lasciando per terra una chiave argentata.

"Quella è la chiave che apre l'altra prigione" disse Raf raccogliendo la chiave e mettendosela al collo.

"Per le manette??" chiese Sulfus

"Non ce n'è bisogno... " disse una voce alle loro spalle...

Era Jeremy ancora sporco e mal messo ma l'energia del loro amore aveva spezzato le catene.

"Jeremy?" disse Raf avvicinandosi

"sì, sono io e tu... no... non può essere vero... mia madre e stata fatta prigioniera e la chiave è sempre stata qui... è è impossibile!" disse Jeremy cercando di riattivare i suoi poteri.

"Ehi, stà calmo giovanotto... noi non siamo i tuoi veri genitori, noi veniamo dal passato... Chibiusa ci ha detto di venire qui e liberarti..." disse Sulfus mettendo una mano sulla spalla del ragazzo.

"Quindi voi siete i miei genitori da giovani... e i miei veri genitori sono liberi??" chise lui

"No, la chiave era qui... quando ti riporteremo nella nostra dimnsione torneremo a liberare i tuoi genitori... sta tranquillo" disse Raf accarezzando una guancia al ragazzo..

"Purtroppo io non posso uscire da qui, sono troppo debole e in queste condizioni sono destinato a morire, non posso rimettermi..." disse Jeremy

"Non preoccuparti, a questo ci pensimo noi.... " disse Raf

"Sei sicura di riuscirci??? Un cambio di energia è molto pericoloso, se io non riuscissi a darti energia in tempo??" chise Sulfus...

Infatti lei voleva donare tutta la sua energia a Jeremy, curando le sue ferite e prendendosi lei il male che questi anni gli avevano causato.

"Se mi ami veramente ce la farai..." disse lei fiduciosa nel loro amore e lui annuì

"Exchange-energy" disse Raf toccando il baccio di Jermy.

Il suo braccio iniziò a brillare di azzurro come il resto del suo corpo e le sue ferite si stavano rimarginando in fretta. Il corpo di Raf invece cominciò ad indebolirsi, tagli e botte cominciarono a vedersi sul suo corpo che pian piano si accasciava a terra. Quando il corpo di Jeremy smise di brillare, quello di Raf si accasciò a terra tossendo.

Jeremy ritornò con i suoi vestiti abituali: jeans neri lunghi, scarpe da ginnastica nere, maglietta nera con scritto 'energy' in bianco e una camicia nera aperta sopra con dei risvolti azzurri sui bordi e un ciuffo azzurro spuntò dai suoi capelli.

"Raf?" chiese Jeremy

Ma Raf non rispondeva tra le braccia di Sulfus

"Non preoccuparti..." disse Sulfus trattenendo le lacrime e attivando lo shield-fly.

Il corpo di Raf si ricoprì di una fiamma rossa che le ridonò la vita...

Raf aprì piano i suoi grandi occhioni azzurri e Sulfus la baciò.

Si alzarono in piedi e uscirono dalla stanza...

"Sei sicura di sentirti bene?" chiese Jeremy preoccupato

"Non al pieno delle forze ma con un infusione di energia bianca recuperò in fretta..." disse lei appoggiandosi a Sulfus.

"L'energia bianca?? Ne avete ancora???" chiese lui stupito

"Sì, certamente, la producono le alte sfere..." disse Raf non capendo

"è perchè non c'era più energia bianca che non poterono salvare il mio gemello... " disse Jeremy voltando lo sguardo...

"Come il tuo gemello???" chiese Raf stupita

"Sì, mia madre doveva avere due gemelli... io e un altro bambino, l'avrebbero chiamato Thomas, ma lui visse solo per 3 anni.... Aveva gli occhi azzurri come la mamma, capelli neri con un ciuffo rosso, e la stella sull'occhio come papà.... aveva il potere di ridonare la vita ma quando morì, nessuno riuscì a donarla a lui..." disse Jeremy piangendo

"Quando avremo questi due gemelli, riusciremo a salvarlo e riporteremo in vita tuo fratello... " disse Raf abbracciandolo.


 

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Capitolo 22
*** Spiegazioni (parte 1) ***



                                      Un mistero da svelare...
Capitolo 22:


Varcarono il portale e tornarono alla Golden School, il portale si aprì nel punto in cui si era chiuso, nell'aula sfida, dove trovarono i loro amici e i professori ad aspettrli insieme a Chibiusa.

"Jeremy!!!" urlò Chibiusa volando tra le braccia di suo fratello maggiore.

"Chibiusa, sorellina!!!" disse Jeremy pangendo di gioia.

Mentre i due fratelli si raccontavano quello che avevano fatto, Raf e Sulfus riabbracciavano i loro amici...

"Professore, avrei bisogno dell'energia bianca..." disse Raf al professore

"Certo, certo vai in infermeria e bevine un bicchiere." disse il professore.

Raf volò in infermeria seguita da Sulfus in caso svenisse.

Arrivati in infermeria, Raf bevve un bicchiere di energia bianca e riprese subito tutta la sua energia.

"Come ti senti??" chise Sulfus accarezzando i capelli alla sua amata..

"Bene... ma hai sentito cosa ha detto Jeremy... noi avremo due gemelli e uno di loro morirà..." disse lei abbassando lo sguardo

"ehi..." disse Sulfus tirandole su il mento con la mano "Non succederà... noi lo impediremo, abbiamo risolto problemi molto più grandi di questo, non ci vorrà niente a superare questo problema... non preoccuparti.." le disse lui baciandola

"E ora??? Ora cosa facciamo??" chiese lei

"Adesso andiamo a salvare il futuro!" disse lui con un sorriso accompagnandola in aula sfida.

Arrivati in aula sfida i professori li stavano aspettando con aria preoccupata.

"Che succede??" chiese Raf

"Ci sono cattive notizie... Jeremy ha detto che i suoi genitori sono imprigionati in una cella" disse il professore

"E allora che c'è di strano, la apriremo e li porteremo in salvo..." lo interruppe Sulfus

"Jeremy ha detto che i suoi genitori sono imprigionati in una cella nell'oceano!!" disse il professore

"Non c'è modo per noi sempiterni di raggiungere le profondità marine, serve un potere che voi ancora non avete..." concluse

"E di che potere si tratta??" chiese Raf

"Dello swim-fly, un potere che trasforma le vostre ali e le fa diventare una coda di pesce..." disse il professore "Questo potere si acquisisce solo dopo aver avuto il metamorphosis-fly, un potere che acquisiscono i vostri amici animali" concluse.

"Ma nessuno ha ancora questo potere..." disse Dolce sconsolata.

"Io sì!" disse Jeremy mentre dalla sua aureola usciva un fumo blu-nero che si trasformò in un lupo ai suoi piedi.

Il lupo gli arrivava ai polmoni da quanto era grande, era tutto nero con una macchia a forma di fulmine blu sulla fronte e gli occhi rossi come il suo padreone.

"Vi presento Fulmine, il mio lupo..." disse Jeremy accarezzando il suo lupo.

"Un lupo??" chiese Sulfus curioso...

"Questa è la metamorfosi che gli è stata affidata, la prima volta che me l'avevano dato era un cobra reale blu..." disse lui continuando ad accarezzare il pelo del suo lupo

"la metamorfosi che gli è stata affidata'' chiese Raf

"sì, Raf, quando un animale acquisisce il metamorphosis gli viene affidato un altro aspetto, in questo caso da serpente a lupo..." disse il professore

"E si può sapere che cosa diventerà il nostro animale??" chiese Raf curiosa

"no, ogni cosa a suo tempo..." disse lui

"Bene Fulmine, adesso swim-fly!" disse Jeremy al suo lupo che alzando il muso ululò facendo trasformare il suo padrone, le sue ali scoparvero e una coda di pesce blu e nera apparve al posto delle sue gambe.

"Wow!" disse Raf " Ma puoi respirare anche ossigeno??" chiese

"Sì, quando vado in acqua respiro con queste" disse facendo vedere le branchie sul collo

"Fulmine, attiva metamorfosi inversa, per riportare la gioia e la felicità!" disse Jeremy

Gli altri si stupirono nel sentire quel mezzo angel e mezzo devil dire una frase completamente diversa: '' per riportare la gioia e la felicità '' ma passarono oltre, molto probabilmente quello era il suo compito.

"Vi state chiedendo perchè ho detto ''per riportare la gioia e la felicità'', giusto??" disse Jeremy

"Si, ma parliamo davanti a qualcosa da mangiare" disse Gas

"Gas!!" dissero tutti e si avviarono verso la mensa. 

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Capitolo 23
*** Spiegazioni (parte 2) ***


                                  Un mistero da svelare...
Capitolo 23:



Arrivati in mensa Gas andò a prendere da mangiare a tutti mentre gli altri parlavano con Jeremy

"Allora? Si può sapere come hai fatto??" chiese Kabalè a Jeremy con un tono sgarbato

"Ehi, diavoletta.... arrabbiati ancora di più, tanto sei bellissima comunque!" disse lui con lo sguardo malizioso di Sulfus... Kabalè si zittì di colpo ipnotizzata da quegl'occhi rosso fuoco.

"Quando si dice ''Tale padre tale figlio!" disse Dolce a Miki ma Kabalè non aveva sentito era nel mondo di Jeremy adesso.

"Prima che una diavoletta mi interrompesse..." disse Jeremy lanciando uno sguardo a Kabalè che arrossì di colpo "volevo dirvi come ha fatto Fulmine a trasformarmi... Bhè, la cosa è molto semplice... è stato quando sono uscito dalla cesta dei giochi per aiutare i miei genitori. Ho raccomandato a Chibiusa di non dire una parola perchè probabilmente non sarei tornato...

Ho invocato Fulmine e lui ha usato le sue radiazioni per aiutarmi a lanciare l'unico incantesimo che ci avrebbe permesso di vincere: l'elettroshock, in quel momento si trasformò in un lupo dandomi l'energia necessaria a creare un buco nero che risucchio il mostro...sfortunatamente quel mostro si era attaccato a me, così mi trascinò nel buco nero e svenni... quando mi svegliai mi ritrovai attaccato alle catene della prigione ma del mostro che mi aveva trascinato nel buco nero non vi era nemmenol'ombra..." disse Jeremy "Ora sapete la mia storia ma io non so come avete fatto a tovarmi..." concluse curioso

"Bè, quando Chibiusa è apparsa Angelie ci ha detto che dovevamo occuparcene e lei dopo un po' ci ha detto il motivo per cui i suoi genitori l'avevano mandata nel passato: per salvare te e il futuro" disse Sulfus

"State parlando di mia nonna??" chiese lui

"Si, proprio di me stanno parlando!" disse Angelie apparendo sotto forma di spirito

"Nonna!!" disse Jeremy

"Sì tesoro caro sono io..." rispose lei

"Ma perchè tu sei sotto forma di spirito?" chiese Jeremy

"Perchè sono ancora nella prigione dove sono stati rinchiusi i tuoi genitori dopo l'avvento di Diaspro, ho trovato un modo però per essere qui, utilizzando il Think-fly riuscivo a parlare con Raf e Sulfus attraverso quel poco di energia bianca che è presente in Chibiusa, ora però grazie al contatto con Raf e con le alte sfere riesco a teletrasportare il mio spirito qui..." disse Angelie a suo nipote

"è stata Diaspro allora... quella ragazza, non vuole farsene una ragione..." disse Jeremy stringendo i pugni

"Di cosa non vuole farsene una ragione???" chiese Sulfus

"Vedi, dopo che Raf rimase incinta Sulfus era diventato molto più premuroso verso i suoi confronti ed aveva perso il suo tipico carattere da devil che aveva fatto innamorare Raf... Raf cercava di farlo ritornare come prima ma ogni volta che ne parlava lui si metteva a piangere come un bambino così da non capire quello che Raf voleva in realtà. Fu così che Raf e Sulfus si diedero una pausa, per meglio dire si lasciarono... Durante questo periodo Sulfus riconobbe i suoi errori e ritornò ad essere il devil di un tempo ma quando Raf tornò da lui, lo vide con un'altra e questa ragazza era Diaspro.

Lei voleva avere Sulfus, lo desiderava da tanto tempo e quando vide che si era lasciato con Raf ne approfittò..." disse Angelie riportando alla mente tanti ricordi che a Raf e a Sulfus sembrarono degli incubi... "Quando finalmente Sulfus decise di tornare da Raf, Diaspro non la prese molto bene e giurò che si sarebbe vendicata su Raf e su tutti i loro figli... Quando Raf partorì e si venne a sapere dei due gemelli, Diaspro colse al volo quell'occasione e travestendosi da infermiera afflisse una maledizione ad uno dei due bambini, una maledizione che dopo tre anni di vita l'avrebbe ucciso. È così che sono andate realmente le cose ma nè Raf nè Sulfus lo sapevano prima che il piccolo Thomas morisse..." concluse Angelie con le lacrime agli occhi..

"Quella ragazza non voleva accettare che Sulfus tornasse da Raf e se la prese con mio fatello!" disse Jeremy piangendo di rabbia.

"Non preoccuparti, non succederà di nuovo, noi cambieremo il futuro..." disse Sulfus stringendo la mano a Jeremy guardandolo fisso negli occhi.

In lui vedeva la sua stessa determinazione, la sua stessa testardaggine e la sua stessa voglia di combattere per quello che è giusto. 

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Capitolo 24
*** Lo swim-fly ***


                                        Un mistero da svelare...
Capitolo 24:


"Ora però non parliamo più di cose tristi... voglio fare un regalo a tutti quanti!" disse Angelie tirando fuori dalla tasca del suo mantello una bacchetta bianca e nera, la sventolò in aria tre volte e sulle teste di ogni sempiterno apparve una scatolina colorata.

"Qui dentro c'è un regalo per ognuno di voi... lo swim-fly!" disse Angelie facendo cadere le scatoline sulle mani di ogni angel o devil.

Sulfus aprì la sua scatola e ne uscì un fumo rosso che trasformò Basilisco in un maglifico Drago rosso con il simbolo di una fiamma sul muso.

"Wow... Basilisco! Sei un dragone enorme!" disse Sulfus ammirando il suo dragone.

Gas aprì la sua scatola e ne uscì un fumo arancione che trasformò la sua piccola ranocchia in un'alligatore con il simbolo di un hamburger sulla zampa..

"Aaaa!!!! Un alligatore!!!" Urlò Miki riparandosi dietro a Gas.

"Stai tranquilla è sempre la mia ranocchia in versione alligatore..." disse Gas per tranquillizzarla.

Kabiria aprì la sua scatola e ne uscì un fumo blu che trasformò il suo ragnetto in una pantera nera dagli occhi blu e una macchia a forma di zampa blu era sul suo collo.

"Sei bellissimo..." disse accarezzando il pelo della sua fantastica pantera.

Anche Kabalè aprì la scatola e ne uscì un fumo viola che trasformo il suo pipistrello in un aquila reale con una macchia a forma di cerchio sotto l'ala.

"Wow, quest'uccello è davvero bello..." disse accarezzando la sua aquila.

Dolce aprì la sua scatola e ne venne fuori un fumo rosa che trasformo la sua piccola farfallina in una volpe bianca con il smbolo di una nota musicale sul muso.

"Che dolce!!" disse Dolce accarezzando la sua volpe.

Uriè aprì la sua scatola e ne uscì un fumo giallo che trasformò la sua moschetta in una tigre con un simbolo di una foglia sulla zampa.

"Sei fanastica..." disse Uriè accarezzando il muso alla sua nuova tigre...

Miki aprì la sua scatola e ne uscì un fumo verde che trasformò il suo piccolo animaletto in un orso bianco con una macchia a forma di bolla verde sotto il collo.

"Che tenero..." disse Miki accarezzando il suo orso che era il doppio di lei

Anche Raf aprì la sua scatola e un fumo azzurro trasfomò il suo Cox in una fenice enorme azzurra con dei riflessi rossi alla fine delle piume, aveva una macchia a forma di fiamma azzurra sul collo.

"Cox! Sei... sei fantastico..." disse abbracciando la fenice

"Grazie Angelie..." dissero tutti insieme per rigraziare la donna del dono che le aveva fatto.

"Non c'è di che ragazzi, voi avete protetto Chibiusa, avete salvato Jeremy e ora salverete me e i Raf e Sulfus del futuro perchè siete dei ragazzi in gamba e ciò che vi unisce è l'amicizia..." disse la donna andando ad abbracciare i suoi nipoti

"Ciao nonna... ma ci rivedremo vero?" disse Chibiusa

"Sì certo tesoro mio... Ora devo tornare da tuo padre e da tua madre per portare loro la grande notizia... ma ci rivedremo..."disse Angelie

"Nonna.... salutali tanto e dì loro che sto bene..." disse Jeremy trattenendo le lacrime

"Non piangete bambini miei, sono sicura che mamma e papà stanno bene e ritorneranno presto..." disse Angelie "Abbiate fiducia in Raf e Sulfus, loro vi proteggeranno e vi aiuteranno a salvare mamma e papà." disse Angelie sparendo...

Chibiusa dopo che la nonna fu svanita, corse ad abbracciare Sulfus e Jeremy timidamente abbracciò Raf. Finalmente avrebbero potuto liberare i Raf e Sulfus del futuro grazie all'aiuto dello swim-fly...


 

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Capitolo 25
*** Un po' di coccole... ***


                                             Un mistero da svelare...

Capitolo 25:


Dopo che l'abbraccio si sciolse Chibiusa e Jeremy tornarono alla mensa mentre Raf e Sulfus andarono nella loro stanza.

"Mi raccomando non uscite dalla scuola e qualcuno dei nostri amici deve controllarvi sempre..." aveva detto Raf prima di andare nella sua stanza mano nella mano con Sulfus.

I due salirono in camera e chiusero la porta a chiave per paura che qualcuno li interrompesse.

Sulfus accarezzò i lunghi capelli biondi della sua amata guardandola dolcemente negli occhi.

"Raf..." disse Sulfus accarezzandole una guancia

"Si Sulfus?...." rispose lei incantata da quello sguardo

"Ti ho mai detto che ti amo???" chiese lui iniziando a baciarla dolcemente; prima i baci furono dolci e puri poi si fecero sempre più passionali, come se avessero bisogno l'uno dei baci dell'altra per sopravvivere.

Si staccarono dolcemente senza smettere di guardarsi finche Raf abbassò lo sguardo timidimante.

Stava pensando che dovevano pur stare insime da soli loro due... infatti negli ultimi giorni erano successe tante cose e loro non avevano avuto abbastanza tempo per stare da soli...

all'improvviso sentì il pensiero di Sulfus: 'che cosa le succede? È strana, di solito dopo i miei baci diventa rossa e mi abbraccia, ma ora non è così ci dev'essere qualcosa sotto...'

Lui era preoccupato e lei sapeva che gli avrebbe chiesto cosa stesse succedendo... infatti poco dopo...

"Raf? Che cos'hai??" chiese lui

"Niente, stavo solo pensando..." disse lei voltandosi dall'altra parte

"Raf, non ti posso vedere così... ti stai allontanando..." disse Sulfus sincero

"No... non mi sto allontanando è solo che..." disse lei

"Cosa?? Continua, ti prego, fammi capire!" disse lui accarezzandole i capelli.

"Stavo pensando che sono successe tante cose e... noi due non siamo mai stati insieme da soli... e mi manca poterti stringere e baciare senza avere gli occhi di tutti puntati su di noi solo perchè siamo diversi..." disse lei tutto di un fiato liberandosi da quel peso che la opprimeva da molti giorni.

"Raf, se vuoi stare da sola con me basta chiedere, è tanto che anch'io voglio stare da solo con te ma avevo paura che tu mi rifiutassi per via di questa missione..." disse Sulfus prendendo le mani di Raf

"Avevi il mio stesso pensiero??" chiese lei stupita

"Sì Raf, perchè io voglio stare con te e per sempre..." disse lui mentre lacrime di gioia scendevano dagli occhi di Raf

Poi senza aspettare un solo attimo in più, cominciarono a baciarsi ad abbracciarsi e ad accarezzarsi senza mai fermarsi perchè entrambi avevano bisogno di quel contatto che da tempo era stato loro negato per la missione....

Caddero sul letto una tra le braccia dell'altro, continuando a baciarsi senza sosta per quasi venti minuti... Quando si fermarono era ormai sera ed era quasi ora di cena..

"Raf... guarda che ore sono..." disse Sulfus sedendosi

"Santi angeli del paradiso son già le sette meno un quarto..." disse lei strabuzzando gli occhi... Non riusciremo mai a fare la doccia entrambi ma ormai sono due giorni che non ci facciamo un bagno e ho dei capelli orribili!" disse osservando i suoi capelli allo specchio.

"Bhè ce la possiamo fare..." disse lui malizioso

"Sulfus, che cosa intendi dire con questo???" chiese lei diventando rossa

"Bhè... che potremmo fare la doccia insiem, dopotutto ci amiamo e siamo soli, nessuno ci può vedere, quindi possiamo essere noi stessi... e poi non volevi rimanere da sola con me??? Se poi simao bagnati e insaponati sarà più divertente!"disse lui

"Ma sei sicuo??" chiese lei pensando che forse non sarebbe una cattiva idea.

"Sicurissimo!!"disse Sulfus segnandosi una croce sul cuore.

"Ok... però dobbiamo essere veloci! Alle sette dobbiamo essere in mensa e io ci metto ad asciugarmi i capelli e a truccarmi..." disse lei alzandosi dal letto non pensando che Sulfus aveva intenzione di giocare a lungo con lei.

Si andarono a prendere un cambio di vestiti e scaldarono l'acqua della doccia.

Entrò Raf in bagno e si spogliò poi entrò in doccia senza dire niente a Sulfus.

"Amore? Dove sei???" chiese non vedendola ma sapeva che era dentro alla doccia così si spogliò.

Lei intanto ridacchiava sotto i baffi senza farsi sentire ma Sulfus la sentì, facendo finta di niente si avvicinò alla doccia e scostando la tenda blu che la ricopriva, piano piano entrò, la vide girata di spalle con le mani sulla faccia che ancora rideva senza accorgersi che lui era entrato nella doccia. Si avvicinò a lei e le sfiorò i fianchi facendola rabbrividire, poi l'abbracciò posandole le mani sulla pancia e lei si appoggiò ad una sua spalla con le braccia incrociate.

Sulfus comiciò ad inaponare Raf mentre lei ricopriva di schiuma lui... erano come due bambini e ben presto fu ora di cena... loro erano ancora nella doccia che si baciavano abbracciati e non volevano staccarsi..

"Raf??? Sulfus???" urlò Uriè bussando alla porta

"Sono in doccia!!!" urlarono insieme non rendendosi conto che erano entrambi nella doccia.

"Raf??? Ma con chi sei in doccia?? Sei con Sulfus per caso??" chiese Uriè all'amica

Non poteva mentire, era la regola... gli angels non possono mentire ma non poteva neanche dire la verità, chissà cosa avrebbe pensato lei.

"Ma come ti viene in mente???" chiese Sulfus mettendo la testa fuori dalla doccia per sembrare che c'era solo lei "Io sto semplicemente sonnecchiando sul letto... ma non è cosa che debba riguardarti..." disse sgarbato

"Scusa scusa... quando Raf viene fuori dalla doccia venite in mensa..." gli rispose Uriè

Ritornò con la testa dentro alla doccia e chiuse la tenda e vide Raf ancora insaponata dalla testa ai piedi che tremava per il freddo visto che era davanti all'apertura della tenda.

"Scusami, amore mio..." disse Sulfus abbracciandola riscaldandola con le sue braccia.

"Forse è meglio che usciamo, dobbiamo andare a mangiare..." disse lei risciacquandosi chiudendo gli occhi.

Era talmente bella bagnata che Sulfus divenne tutto rosso vedendo una tale meraviglia davanti a lui, un angelo!!

Raf si girò verso di lui e quando lo vide tutto rosso, gli si avvicinò sentendo il suo cuore che batteva all'impazzata e lo baciò con una dolcezza tale da infondegli il coraggio per fidarsi di lei.

Uscirono dalla doccia, si asciugarono e si vestirono, poi Raf si truccò e, mano nella mano andarono in mensa.

 

 

 

Spazio Autrice:
Mi dispiace per il ritardo del capitolo precedente ma avevo dei problemi in famiglia e così non sono riuscita ad aggiornare... Spero che non vi siate stancati di aspettarmi perchè finalmente sono qua!!!

Ed ecco uno dei bei capitoli finalmente e dico BEI perchè finalmente dopo tante rogne questi due ragazzi hanno avuto un loro momento.... Anche il 26 vi piacerà molto e così pure il 27:) Vi dico solo che ci saranno molte sorprese!!;) Spero che continuerete a leggere la storia e che anche quelli più silenziosi si faranno sentire, non vi mangio state tranquilli e ogni commento che sia positivo, neutro o una critica per me va benissimo... (sempre meglio se è positivo ovviamente!!)

Ora vi saluto e vi lascio continuare a leggere la mia storia... A presto...

La vostra Cucciola...  

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Capitolo 26
*** Decisioni... ***


                                       Un mistero da svelare...
Capitolo 26:

 

Dopo che ebbero finito di mangiare si sedettero su un divano di liane e nuvole che Miki e Uriè avevano costruito.

Raf era abbracciata a Sulfus e stava dormendo teneramente tra le sue braccia, mentre Jeremy e Chibiusa erano sdraiati dall'altra parte ed anche loro dormivano.

"Guardate... tutti si sono messi a dormire ed hanno tutti e tre la stessa espressione..."disse Miki guardando la famigliola che stava comodamente dormendo.

"L'unico che non sta dormendo è il più scomodo..." disse Sulfus aprendo gli occhi.

"Oh, scusaci... Vuoi che ti diamo una mano con Raf e i bambini???" chiese Dolce

"Grazie... Dovrei portarli a letto, è tardi ma devo parlare con voi riguardo ad una cosa molto importante per Raf e per me..." disse alzandosi lentamente per non svegliarli.

Miki usò i suoi poteri per creare delle nuvo,e dove adagiarono Raf e i due bambini. Poi dolce con i suoi poteri fece alzare in volo le nuvole e le trasportò nella stanza...

Quando entrarono si accorsero che mancava un letto per Jeremy, così Uriè cominciò a tessere delle liane e quand'ebbe finito fissarono la nuvola di Jeremy sulle liane e lo coprirono con una copert che c'era nell'armadio, così avevano creato un letto completamente nuovo per lui.... Sulfus prese dalla nuvola Chibiusa e l'appoggiò sul suo letto coprendola e baciandole la fronte; poi si avvicinò alla nuvola di Raf e la prese in braccio, la appoggiò sul suo letto coprendola e le lasciò un tenero bacio sulle labbra donandole un meraviglioso sorriso. Poi si voltò verso i suoi amici e spenta la luce tornarono alla mensa.

"Allora di cosa ci volevi parlare???" chiese Kabiria curiosa sedendosi come gli altri nelle sedie attorno ad uno dei tavoli vuoti della mensa.

"Del mio fidanzamento... voi tutti sapete che io amo Raf come mai ho amato nella mia vita e arrivato a questo punto della mia vita voglio che lei sia la mia ragazza ufficialmente, non sopporto più il fatto che non possiamo baciarci in pubblico per paura che qualcuno abbia da ridire qualcosa..." disse con la determinazione negli occhi.

"Wow, Sulfus... ce ne vuole di coraggio per ammettere una cosa del genere, persino per un devil!" disse Gas mettendo una mano sulla spalla dell'amico...

"Bene, e cosa avresti in mente di fare per lei?" chiese Dolce

"Bè vorrei chiedergli se vuole diventare la mia ragazza..." disse lui semplicemente

"Si ma dev'essere una cena romantica e ci deve essere anche un'anello, se no che fidanzamento è?" chiese Dolce determinata a portare avanti la sua idea...

"Ok, ma chi organizzerà la cena??" chiese Sulfus

"Bè, Miki e Gas si intendono di cucina, io e Kabalè penseremo all'arredamento e alla musica e Kabiria e Uriè penseranno a vestirvi, tu penserai alle parole e all'anello, ovviamente..." disse Dolce

"Dolce, scusa ma da quanto hai quest'idea fissata nella mente?" chiese Uriè stupita dal fatto che l'amica avesse già le idee chiare riguardo al fidanzamento di Raf e Sulfus...

"Bhè, in effetti" disse Dolce imbarazzata mentre gli altri iniziavano a ridere...

"Ok, è perfetto... domani sarà il giorno che mi porterà al giorno più importante della mia vita!" disse Sulfus e salutati gli amici salì in stanza dove trovò Raf che stava facendo un incubo, si vedeva da come si rigirava nel letto... probabilmente aveva sentito che lui non era lì con lei e si era preoccupata provocando un incubo...

"Ehi, stai tranquilla..." disse Sulfus mettendosi sotto le coperte accanto a Raf e abbracciandola.

"Sulfus, non andartene via... ti prego... non voglio che tu te ne vada, io ti amo..." disse Raf abbracciandolo spasmodicamente, probabilmente stava ancora sognando

"No, non me ne andrò perchè anch'io ti amo... vieni qui con me..." disse Sulfus abbracciandola a sua volta e baciandole le labbra, mentre sul viso di Raf ritornava il sorriso.

Così dopo un po' Raf ritornò a sognare beatamente mentre Sulfus la teneva stretta nelle sue braccia per farle capire che non l'avrebbe mai lasciata.



Angolo dell'autrice:
Spero che il capitolo precedente vi sia piaciuto... ci voleva qualche momento solo per loro due... Ed ora il fidanzamento ufficiale... arriveranno al matrimonio questi due? Speriamo proprio di sì! ^__^ Ora vi lascio leggere la storia...
Devo ringraziare subitissimamente tutte le lettrici e i lettori che leggono la mia storia, che l'hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate e sopratutto che hanno speso un po' del loro tempo per scrivere un piccolo commento.... Non mi resta che augurarvi una buona lettura e al prossimo capitolo..
baci
Cucciola1cucciola2





 


 

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Capitolo 27
*** Stai tranquilla... ***


                       Un mistero da svelare...
Capitolo 27:


La mattina dopo Raf si svegliò di colpo urlando il nome di Sulfus e lui si spaventò terribilmente cadendo giù dal letto.

"Ehi, Raf... cos'hai da urlare alle 6 del mattino?" disse alzandosi ancora mezzo addormentato e stropicciandosi un occhio.

"Oh, scusami... ho fatto un bruttissimo incubo..." disse lei abbassando lo sguardo timidamente

"Ehi... stavo scherzando... che sogno hai fatto? Sempre se ti va di raccontarmelo..." disse Sulfus abbracciandola e facendola cadere sul letto di fianco a lui

"Bè... eravamo nella dimensione dov'era Jeremy e quella bestia che abbiamo sconfitto non moriva, poi una palla infuocata è apparsa e ti ha buttato a terra... poi tutto è scomparso e mi sono ritrovata in una strada della città, c'erano schizzi di sangue sull'asfalto e moltissime persone in un punto dove doveva esserci il ferito... mi sono avvicinata e... " cominciò lei ripensando a quell'orribile sogno

"Contiua... " disse lui cominciando ad accarezzarle i capelli.

"E... ti ho visto per terra in un enorme pozza di sangue, avevi i vestiti strappati, le gambe e il petto segnate da graffi da cui usciva ancora il sangue ed avevi una macchia enorme vicino al cuore dov'era piantato un bastone di ferro... Corsi accanto al tuo corpo e tu per miracolo apristi gli occhi e dicesti di amarmi per l'ultima volta, l'ambulanza arrivò subito dopo ma ormai era troppo tardi e tra le lacrime urlai il tuo nome..." disse piangendo.

"Stai tranquilla era solo un sogno... questo non accadrà mai, resterò per sempre con te..." disse Sulfus per poi baciarla.

Raf si asciugò le lacrime e si vestì, anche Sulfus si vestì ma poi si ricordò del fidanzamento e le disse...

"Senti Raf, oggi tu dovrai andare a fare shopping con Uriè, ti spiegherà tutto lei, io invece devo sbrigare delle faccende per una cosa molto importante e visto che non ci vedremo oggi pomeriggio voglio rimediare, ti aspetto stasera nella mensa alle 8.00" disse Sulfus

"Ma che faccende devi sbrigare, e poi perchè non possiamo vederci per tutto il pomeriggio??? E qual'è la cosa importante che devi fare? Sulfus cosa mi nascondi??" disse lei incuriosita

"Raf, Raf... fai troppe domande... fidati, va tutto benissimo... vai da Uriè e vieni in mensa alle 8.00" disse avvicinandosi

"Ok.. non faccio domande, ma visto che non ci vediamo per un po'..." disse lei.

Lo prese per il colletto e lo avvicinò a sè, poi lo cominciò a baciare con passione per assaporare ogni piccolo contatto con lui perchè sapeva che non lo avrebbe visto per tutto il pomeriggio.

Quando lo lasciò andare lui le fece uno sguardo compiaciuto, di quelli che se non avesse qualcosa di estremamente importante da fare l'avrebbe buttata sul letto e avrebbe fatto l'amore con lei subito; ma se ne andò perchè quello che doveva fare era una cosa estremamente importante...

Scese le scale e telefonò immediatamente a Uriè per avvisarla

"Pronto?" chiese Uriè

"Uriè, sono Sulfus... Raf è in camera, portala il più lontano possibile dalla scuola e vai al negozio che c'è sulla strada principale della città, si chiama "Anjelique" entra e dì che devi ritirare un vestito a nome di Sulfus Zolfanello, il commesso tirerà fuori una foto di Raf e guarderà se è lei, dopodichè vi darà un pacco e tu dovrai avvisarmi appena l'avrai preso ok??" disse Sulfus scendendo in mensa per bere un caffè.

"Ok, ho capito, ma che vestito è?" chiese Uriè curiosa

"Lo vedrai quando Raf aprirà il pacco... Devi anche andare in un altro negozio, si chiama "Grand Boutique", è al centrocommerciale in città... dì che devi ritirare un paio di scarpe a nome di Sulfus Zolfanello, il commesso guarderà un altra foto di Raf e quando avrà visto che è lei, prendi il pacco e portala in un altro posto... Portala in un qualsiasi posto ma non a scuola prima delle 7.00... Falla salire in camera ed aiutala a cambiarsi, voglio che sia perfetta per stasera, io mi occuperò del resto.." disse Sulfus uscendo dalla mensa

"Ok, ho capito... ci vediamo stasera allora..." disse Uriè

"Ciao" rispose Sulfus e riattaccò il telefono.

Percorse il corridoio con una certa fretta e arrivò alla terrazza dove tutti erano indaffarati pr i preparativi... Dolce e Kabalè stavano arredando splendidamente la terrazza che ora sembrava totalmente un altro posto...

"Sulfus!" disse Dolce correndogli in contro "Qui stiamo facendo grani passi, ora però Kabiria ti accompagnerà a scegliere l'abito e a comprare l'anello..." disse ancora

"Ok, ma dov'è Kabiria?" chiese non vedendo la sua amica

"Eccomi qui... avanti Sulfus dobbiamo andare!" disse Kabiria spuntando da una porta e prendendo Sulfus per un braccio. 

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Capitolo 28
*** Shopping per la festa ***


                                               Un mistero da svelare...
Capitolo 28:


Intanto in camera di Raf...

"Raf!!! Sono Uriè, aprimi!" disse Uriè sbattendo i pugni sulla porta della stanza

"Ecco ecco... " disse Raf correndo ad aprire la porta.

"Eccoti, finalmente! Adesso dobbiamo andare immediatamente a prendere il vestito e le scarpe!" disse Uriè tirandola per un braccio fuori dalla stanza.

"Uriè.... te l'ha detto Sulfus?" chiese Raf curiosa di sapere qualcosa in più riguardo alla serata.

"Sì, ed è molto determinato a portare avanti una cosa e io servo per questo..." disse trasformandosi in terrena

"ok" rispose Raf trasformandosi anche lei in terrena.

Arrivarono sulla via principale della città e guardarono tutti i negozi più costosi, finchè proprio al centro di quei negozi ecco quello che diceva Sulfus: "Anjelique" il negozio più costoso dell'intera città, in cui solo i nobili avevano il coraggio di entrare.

Dopo un po' diesitazione per il fatto che era il negozio più costoso e lussuoso dell'intera città, decisero di entrare anche se con un po' di inquietudine.

"Buongiorno, deve ritirare qualcosa?"chiese un commesso

"Sì, grazie a nome di Sulfus Zolfanello" rispose Uriè

"Ah, ma certo il signor Zolfanello, molto buon gusto davvero... di certo è un abito molto elegante e raffinato, adatto ad una bella ragazza... mi ha dato una foto per controllare..." disse il commesso tirando fuori un pacco enorme e una fotografia. Guardò la fotografia e....

"Ma sì sì... è proprio questa la ragazza, mi serve solo una firma per confermare il ritiro dell'abito e poi potete comodamente andarvene..." disse il commesso tirando fuori un foglio decorato e una penna; in fondo c'era la firma di Sulfus e sotto uno spazio vuoto. Raf prese la penna e firmò.

"Grazie mille e arrivederci..." dissero le due ragazze uscendo dal negozio con l'enorme pacco.

"Wow, questo negozio era davvero costosissimo... ma c'erano degli abiti stupendi..." disse Raf all'amica.

"Sì, per comprare un vestito così costoso Sulfus deve tenerci molto a te..." rispose Uriè camminando verso il centrocommerciale a fianco dell'amica.

"Dove andiamo adesso?" chiese Raf curiosa

"Alla "Grand Boutique", un altro negozio fra i più costosi della città... Lì dobbiamo ritirare delle scarpe sempre a nome di Sulfus." disse Uriè

"Anche delle scarpe!!!" disse Raf iniziando ad eccitarsi.

"Sì, dai andiamo... " disse Uriè trascinando l'amica.

Intanto Kabiria e Sulfus...

Erano vicino ad un negozio molto costoso dove vendevano abiti da uomo davvero eleganti. Entrarono nel negozio...

"Buongiorno, come posso esserle utile signore?" chiese il commesso

"Bhè, vede... questa sera ho il mio fidanzamento ufficiale e vorrei vestirmi abbastanza elegante..." disse Sulfus

"Oh, ma certo... Ho proprio il capo che fa per lei... Questo smocking nero con camicia bianca, direi che fa proprio al caso suo..." disse il commesso avvicinandosi a una fila di smocking e tirandone fuori uno.

"Molto bello, molto bello davvero... ha delle scarpe da consigliarmi?" chiese Sulfus

"Ma certo, mi dica che numero porta.." chiese il commesso

"41 e mezzo, grazie..." rispose Sulfus seguendo il commesso che stava entrando in un altro reparto con lo smocking in mano.

"Ho queste, sportive ma molto eleganti, firmate italiane, nere laccate e cucite interamente a mano... il lavoro di un vero protagonista e vengono ad un prezzo ragionevole: 350 euro..." disse il commesso prendendo una scatola argentata. Al sentire il prezzo Kabiria aveva strabuzzato gli occhi ma Sulfus non ci aveva poi fatto tanto caso, infatti i suoi genitori erano molto ricchi e non badavano molto a spese.

"Va bene e lo smocking quanto viene?" chiese Sulfus dirigendosi con il commesso alla cassa.

"Viene 1300 euro con la camicia, 1000 senza" disse il commesso

"Ok, prendo anche la camicia... può mettermi tutto in un pacco, perfavore?" chiese Sulfus tirando fuori la carta di credito.

Quando Sulfus ebbe pagato uscirono dal negozio e si diressero verso la scuola per vedere come avevano proseguito i preparativi... 

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Capitolo 29
*** L'anello! ***


                              Un mistero da svelare...
Capitolo 29:


Entrarono nella scuola e salirono sul terrazzo... Tutto era perfetto... C'era una tavola rotonda con una tovaglia bianca dai bordi dorati nel mezzo con piatti di porcellana, bicchieri di cristallo e posate d'argento... al centro della tavola vi era un mazzo di rose rosse e due candele bianche profumate al centro. Le sedie erano rifinite e decorate con lacci e fiocchi dorati... inorno c'erano petali di rose rosse. Vicino alla tavola, tra i fiori rossi c'era anche una bottiglia di champagne con altri due bicchieri di cristallo... Tutto era stupendo, incantato... nell'aria risuonavano le note della loro canzone, quella che avevano sentito quando si erano conosciuti... "L'amore dei Sonohra"... all'inizio non fecero molto caso a quella canzone ma sapevano che sarebbe stata la loro canzone dalla costanza in cui risuonava nei loro sogni.

"è stupendo... tutto... la tavola, il terrazzo, i fiori, persino la musica... " disse Sulfus meravigliato "Ma come facevate a sapere che quella era la canzone giusta?" chiese Sulfus subito dopo

"Bhè perchè Raf, durante le vacanze estive, ascoltava continuamente quella canzone e alla sera se non riusciva a dormire l'ascoltava e gli tornavano in mente tutti i momenti che avevate passato e si addormentava con le lacrime agli occhi... me lo disse lei una sera quando non faceva alto che piangere perchè gli mancavi e così gliel'avevo chiesto..." rispose Uriè

"Invece tu l'ascoltavi in continuazione, ogni volta che avevi le cuffie e dicevi di ascoltare della musica rock, stavi ascoltando quella canzone perchè appena ti toglievi le cuffie ti scendeva una lacrima che nascondevi frettolosamente per non farti vederedebole agli occhi degli altri, ma io ti avevo visto..." disse Kabiria guardandolo negli occhi "E alla sera ti addormentavi ascoltandola perchè sei solito a tenere la musica accesa e Gas, guardando il display del tuo cellulare l'aveva vista..." concluse

"Sarà..." disse Sulfus distogliendo lo sguardo, lui non voleva farsi vedere debole agli occhi degli altri, preferiva essere visto come una persona forte e inflessibile, come un devil degno di essere chiamato tale.

"Sulfus!" urlò Gas dalla cucina

"Sì, Gas?" rispose lui

"Vieni a vedere!!!" disse lui contento.

"Arrivo" gli rispose e prese a correre verso la cucina. Aprì la porta e vide due piatti uguali per ogni pietanza: c'era l'antipasto, il primo, il secondo e il dolce.

"Wow, Gas... Tu e Miki vi siete dati da fare... spero che tutto sia buono..." disse Sulfus meravigliato

"Ma certo, io e Miki ci siamo messi a cucinare insieme e ci siamo anche aiutati a vicenda... " disse Gas abbracciando Miki staccandola da terra senza l'uso delle ali..

"Ok, perfetto... alle 8.30 dovrai cominciare a servire, intesi?" chiese Sulfus all'amico

"Sì, non preoccuparti, saremo puntualissimi... ma ora è meglio che ti vai a cambiare, sono già le 7.00 e Raf è già in camera..." disse Gas osservando l'orologio appeso alla parete della cucina

"Hai ragione... Grazie Gas, grazie Miki..." rispose Sulfus correndo fuori e scendendo nell'incubatorio: visto che Raf era in camera non voleva rovinare tutto e così decise di andarsi a cambiare nella sua vecchia stanza che condivideva con Gas... Aprì la porta e andò diretto in bagno...

Fece una doccia feloce ed iniziò a vestirsi... quando ebbe finito, tornò sul terrazzo con molta calma...

Intanto Raf...

Era tornata dal centrocommerciale con Uriè ed erano entrate in camera dove sul letto vi era un biglietto dove c'era scritto...

"Cara Raf, amore mio... Ti aspetto stasera sul terrazzo della scuola, so che sarai fantastica come solo tu puoi esserlo... Spero che il vestito e le scarpe ti siano piaciute, è uno dei piccoli regali che ti farò per sempre se mi vorrai... Ti aspetto... Sulfus"

Ripiegò il biglietto e con un sorriso smagliante sulle labbra, aprì il pacco del vestito...

Era un abito senza spalline, azzurro e blu fino ai piedi, pieno di brillantini e con qualche velo sulla gonna... era davvero fantastico, un abito degno di una principessa... Nel pacco delle scarpe c'erano un paio di tacchi argentati e brillantinati, anch'essi erano degni di una principessa perchè delle scarpe così le aveva viste solo addosso a delle modelle o comunque a gente molto importante...

"Wow... Raf, sei davvero fortunata... Guarda che regali che ti ha fatto... degni di una principessa, come lo sei tu, amica mia!" disse Uriè meravigliata

"Grazie, sei troppo buona..." le rispose lei abbracciandola

"Ora è meglio se ti fai una doccia, poi ti aiuto a mettere quest'abito favoloso..." disse Uriè sciogliendosi dall'abbraccio.

Raf entrò in doccia e dopo 5 minuti era già fuori... Uriè l'aiutò a vestirsi e a truccarsi, dopodichè le pettinò i capelli in dei boccoli perfetti e l'accompagnò al terrazzo...

Un'ora prima in camera di Sulfus...

Subito dopo esser tornato in camera sua, si fece una doccia e cominciò a vestirsi, si guardò allo specchio... "Caspita che figo che sono... Raf è proprio fortunata ad avere me... Ah, ma che dico!!! Sono io ad essere fortunato ad avere lei..." disse tra sè e sè abbottonando la camicia e la giacca...

Andò a prendere il pettine e cominciò a pettinarsi un po' i capelli senza però metterli perfettamente a posto, non sarebbe stato più lui con i capelli tutti in ordine...

Stava quasi per sedersi sulla sua poltrona quando un pensiero gli passò di mente...

"oh, cazzo... l'anello! Mi sono dimenticato di comprare l'anello! E adesso cosa faccio?!? Che idiota sono! Tutti i negozi di gioiellerie sono chiusi... che figura che farò... le chiedo di essere la mia fidanzata con la cena, la musica e tutto e mi dimentico dell'anello???" disse cominciando a farsi prendere dal panico... Dopo qualche secondo la sua porta bussò, ma non ci fece molto caso, era immerso nei suoi pensieri, in quello che avrebbe potuto fare per rimediare al suo errore...

Dopo un po' sconsolato decise di andare a prendere una boccata d'aria, lì non si riusciva a respirare più...

Aprì la porta e vide sull'ingresso una scatolina e un biglietto, lo prese e ritornò in camera...

Aprì il biglietto che era piegato in due e sedendosi sulla poltrona, lesse quello che c'era scritto...

"Sulfus, non posso crederci, ti sei dimenticato di comprare l'anello per Raf... Per fortuna ti ho salvato le corna, è un'anello in argento, tre diamanti: uno bianco nel centro e due azzurri ai lati del diamante bianco, non preoccuparti per i soldi, non c'è problema... Spero che l'anello le piaccia, dopotutto mi ha detto Uriè che anello aveva sempre sognato...

Buona fortuna... Kabiria"

Quando ebbe finito di leggere tirò un sospiro di solievo, come avrebbe fatto se Kabiria non avesse preso l'anello?

Mise l'anello in tasca e dopo essersi dato un paio di spruzzi di profumo, uscì dalla porta per andare nel terrazzo..." Spero"
 

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Capitolo 30
*** Vuoi essere la mia fidanzata? ***


                                    Un mistero da svelare...
Capitolo 30:



Raf stava salendo la scalinata con un senso di inquietudine e di eccitazione allo stesso tempo mentre una musica stava suonando..... No, non poteva essere, quella era la loro canzone, quella di quando si erano conosciuti e le diede un gran conforto sentire quella canzone ancora una volta.

Arrivò all'entrata e Uriè le disse "Buonafortuna" poi se ne andò lasciandola da sola davanti alla porta del terrazzo, la musica si sentiva di più, senza però superare la leggerezza che aveva in sè...

Si decise finalmente e aprì la porta che la divideva dall'uomo più importante della sua vita, Sulfus.

Si guardò attorno meravigliata, c'erano le rose, le candele e tutto spendeva sotto la luna piena di quella notte che sarebbe stata una notte magica e piena d'amore. Poi eccolo, lui... appoggiato con le braccia alla ringhiera del terrazzo, bello come non lo aveva mai visto e la luna lo rendeva ancora più stupendo di quanto non fosse già di suo...

Avanzò verso di lui mentre il suo cuore batteva all'impazzata e batteva talmente forte che Sulfus la sentì e si voltò... La guardò, era stupenda, l'abito le calzava a pennello e i suoi occhi brillavano come diamanti, sapeva che era molto emozionata e che aveva il cuore che batteva forte, così l'abbracciò.

"Raf..." cominciò lui staccandola da sè dolcemente "Ti piace il vestito?" le chiese

"Certo, Sulfus... è fantastico..... tutto qui è fantastico e tu sei bellissimo..." gli disse lei

"Grazie... ma sei tu la più bella qui... con quei capelli dorati e quegl'occhi azzurri splendenti..." le rispose lui " Vieni, andiamo a mangiare... l'hanno preparata i nostri amici la cena... Gas e Miki..." disse invitandola a sedersi.

La fece accomodare sulla sedia e poi si sedette lui come ogni cavaliere deve fare con la sua dama...

Venne servita la cena, tutto squisito e tra un piatto e l'altro si rideva e si scherzava dolcemente... poi si guardavano negli occhi e ad entrambi veniva voglia di baciarsi... finchè...

Sulfus stava guardando Raf e lei stava guardando lui... quando i loro sguardi si incrociarono per l'ennesima volta Sulfus le disse alzandosi in piedi

"Vuoi ballare con me?"

"Ma certo" disse lei porgendogli la mano sorridendo dolcemente.

Cominciarono a ballare stretti stretti senza mai stancarsi finchè Sulfus la fece sedere di nuovo sulla sedia...

Era il momento, doveva fare la sua mossa adesso... doveva darle l'anello promettendole un amore per sempre... Si inginocchiò vicino a lei mentre la musica si faceva un po' più forte fino ad avvolgerli... "Raf... ne abbiamo passate tante insieme, ci siamo conosciuti, innamorati e abbiamo anche compiuto un sacrilegio baciandoci per la prima volta, ci siamo allontanati per volere dei professori ma il nostro amore è stato più forte di tutti, anche del tempo... Quindi io adesso voglio prometterti un futuro, con me, senza aver paura di niente e di nessuno, liberi di amarci ovunque e senza nasconderci... Raf... Vuoi essere la mia fidanzata?" chiese Sulfus aprendo il cofanetto dell'anello mentre lei iniziava a piangere di felicità

"Sì, sì... sempre e per sempre sì amore mio!!!" gli rispose lei saltandogli addosso, cadendo entrambi sul un tappeto di petali di rosa, cominciando a baciarsi e ad abbracciarsi felici di quella nuova tappa della loro vita insieme che li rendeva estremamente felici...

Dopo quasi venti minuti si misero seduti sempre sul tappeto di rose...Sulfus mise l'anello a Raf dicendo " il nostro amore, è per sempre, perchè questo amore è forte e può battere chiunque cerchi di arrestarlo... Resterai con me?" le chiese accarezzandole poi i capelli...

"Certo, Sulfus... Sei la cosa più bella che mi è capitata in tutta la vita... Resterò con te per sempre sempre se lo vorrai..." disse lei avvicinandosi di più a lui per baciarlo.

Lui la guardò per qualche secondo e poi la baciò convinto che sarebbero stati insieme per sempre da angel e da devil, avrebbero lottato per il loro amore, per la loro felicità.

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Capitolo 31
*** I genitori di Sulfus... ***


                                    Un mistero da svelare...
Capitolo 31:

Erano passati ormai tre giorni dal fidanzamento e nessuno, a parte Raf e Sulfus ovviamente, sapeva se il loro fidanzamento aveva avuto successo oppure no... Chibiusa e Jeremy erano stati portati dai genitori adottivi di Raf così non gli sarebbe mancato nulla...

Sulfus infatti dopo quella sera aveva fatto le valigie ed insieme a Raf erano partiti per Zolfanello City, per far conoscere Raf ai genitori di Sulfus...

Erano le 10 del mattino quando arrivarono a Zolfanello City...

"Ah, casa dolce casa..." disse Sulfus inspirando l'odore acre dello zolfo che riempiva l'atmosfera

"Sì, ma io non respiro molto bene... " disse Raf tossendo

"Ehi! Sulfus... che ci fai con una angel?" disse un ragazzo un po' robusto avvicnandosi

"Ciao, Jack... è lei l'angel di cui mi sono innamorato..." disse Sulfus prendendo per mano Raf

"Wow... devo dire che hai dei gusti eccellenti... e che bel bocconcino..." disse Jack avvicinandosi a Raf. Lei vedendo quel devil avvicinarsi si mise dietro a Sulfus stringendosi a lui.

"Ehi, è timida la tua amica...." disse Jack allontanandosi e ritornando al suo posto

"Non me la farei nemica... ha reagito così perchè non vuole farsi toccare da altri...." disse Sulfus alzando un sopracciglio come se avesse detto la cosa più ovvia del mondo

"ah, quindi non dovrei farmela nemica.... ok, mi presento, sono Jacob Finney, Jack per gli amici e sono il cugino di Sulfus... Tu chi sei biondina?" rispose Jack

Raf attivò il THINK FLY e chiese a Sulfus: '' Che faccio?'' lui le rispose '' Rispondi e mettilo in riga, fatti rispettare... Sarà più facile per te, almeno riuscirai a parlare con tutti i devil che mi conoscono senza nasconderti... Ce la puoi fare... Prova!"

Dopo quell'incoraggiamento si decise e si staccò da Sulfus e guardò dll'alto al basso quel ragazzo che non asspmigliava per niente a Sulfus: capelli e occhi fuscia, ali e corna violetto e una cicatrice che gli segnava una guancia; indossava una maglietta a maniche corte bianca con scritto Rock tutto colorato, dei pantaloncini corti neri con le borchie e un paio di scarpe da ginnastica senza lacci.

"Sono Raf Serafini e non chiamarmi biondina!" gli rispose lei guardandolo fisso negli occhi finchè lui non fu costretto ad abbassarli

"Ok, non ti chiamerò più così... Raf, ti sei guadagnata la mia amicizia e il mio rispetto, quindi per qualsiasi cosa non esitate a chiedere..." le rispose e poi a Sulfus "La farai conoscere a mamma e papà?"

"Bhè, quella sarebbe la mia idea... Ci vediamo in giro... Sto qua ancora qualche giorno..." rispose Sulfus salutando suo cugino ed incamminandosi verso casa sua.

Arrivati davanti alla porta di casa sua, Sulfus bussò e sua madre venne ad aprire: era una donna alta e magra, aveva i capelli neri raccolti in una treccia, occhi, corna ed ali erano rossi come fuoco; indossava una maglia amaniche corte rossa e un cardigan nero, pantaloni scuri e pantofole nere e viola. Appena vide Sulfus la sua bocca si inarco in un sorriso e gli disse

"Ciao, Sulfus, è questa la ragazza di cui mi hai parlato? Vieni entra... anche tuo padre sarà felice di conoscerla di persona..."

I due entrarono nella casa e si sedettero vicini sul divano di pelle nero, mentre un uomo stava seduto di fronte a loro e leggeva il giornale... Quando abbassò il giornale Raf rimase sorpresa da quanto assomigliasse a Sulfus: aveva gli occhi gialli, la stella sull'occhio e i capelli neri... era un po' più robusto di Sulfus ed anche lui era alto.. indossava una maglia a maniche corte blu e un paio di pantaloni neri, ai piedi invece portava delle scarpe da ginnastica grigie; le ali e le corna però erano grigie a differenza di Sulfus.

"Ciao Sulfus... è questa la ragazza di cui ci hai parlato? È davvero molto carina..." disse il padre facendo l'occhiolino a Sulfus mentre la madre gli dava una pacca sulla spalla ridendo.

"Anthor... insomma...." disse la madre

"Ascolta Eryn, lo sai come sono fatto io..." disse il padre

"Vado a prendere qualcosa da bere..." disse la madre andando in cucina...

"Allora? Non me la presenti?"chiese stupito Anthor

"Sì, scusami, papà... Lei è Raf Serafini, la mia ragazza...." disse Sulfus

"La tua ragazza???" chiese la madre interrompendoli sbucando dalla cucina con un vassoio di bicchieri di thè...

"Ci avevi detto che ti piaceva un sacco e che non avresti mai rinunciato a lei, non che era la tua fidanzata..." affermò il padre

"Dalla nostra ultima visita sono passati già 5 mesi... ed in questi mesi ci siamo conosciuti ancora di più e siamo arrivati sul punto di fidanzarci, esattamente 3 giorni fa..." disse Sulfus mentre Raf arrossiva

"Ok ma potevi benissimo farci uno squillo..." lo rimproverò la madre " Esistono i telefonini anche sulla terra!!" disse il padre
"Scusate ma non ho avuto molto tempo, dopo il fidanzamento siamo andati un po' in giro e poi siamo venuti qui, già abbastanza che ve l'abbia presentata!" disse Sulfus con la sua tipica arroganza che non usava solo che con Raf
"Ma parli così anche alla tua ragazza, no perchè se è così forse è meglio se cambi atteggiamento se non vuoi che ti lasci per qualcuno di più dolce..." disse Eryn, la madre a Sulfus.
"Stai esagerando adesso però!!!" disse Sulfus sbottando in piedi e spaventando Raf. Lei lo tirò per un braccio cercando di calmarlo e ci riuscì, lui si sedette e lei gli disse con il Think-fly "Stai tranquillo, è così al primo impatto... Non trattarli così, pensano al tuo meglio...", lui le rispose "Lo so, lo so... ah, se non ci fossi tu qui con me..." e poi disse hai suoi genitori "Ok, ok avete ragione dovrei portare un po' più di rispetto... Ma non sono così con lei... Lei mi ha cambiato dal profondo e mi capisce veramente..." disse lanciando uno sguardo affettuoso a Raf che gli sorrideva.
"A ok... mi stavo proccupando..." disse il padre

"Comunque sia lei non ha ancora aperto bocca e vorremmo sentire la sua voce..." disse la madre

"Certo... Fatele qualche domanda, ma non esagerate..." disse Sulfus "Io vado in bagno..."

Ecco, ed ora cosa avrebbe fatto, lui non c'era e lei era davanti hai suoi genitori... era così insicura... non sapeva cosa dire finche la domanda della madre di Sulfus la destò dai suoi pensieri

"Cosa provi per nostro figlio Sulfus?" chiese infatti la madre

Non sapeva cosa rispondere, era nervosa ed incredibilemente timida... così cerco di comunicare con il Think-fly a Sulfus

"Sulfus? Che faccio??? Tua madre mi ha fatto una domanda... che faccio???" chiese con il pensiero al suo amato

"Rispondile con la verità... Sii un'angel, ma la mia angel..." le disse

"Ho capito, grazie Sulfus, ti amo..." disse lei pronta a rispondere alla domanda che le aveva fatto Eryn
.................................................'' cosa provi per Sulfus?''...........................................................

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Capitolo 32
*** La quasi prima volta ***


                                        Un mistero da svelare...
Capitolo 32:


"Io amo Sulfus, non posso fare a meno di lui... So bene che scegliere di vivere con lui è una cosa impegnativa visto quanto siamo diersi ma io ci posso provare, anzi, ci devo riuscire perchè io lo amo e non riuscirei ad immaginare la mia vita dove lui non c'è..." disse Raf mentre Sulfus che stava ascoltando con il pensiero divenne tutto rosso sentendo quello che provava lei per lui...

"Quello che dici è molto bello... e so che anche lui prova lo stesso per te, si vede da come ti guarda, da come ti parla e da come ti protegge... Lui non è mai stato protettivo nei confronti di nessuno... forse perchè non aveva mai trovato l'amore vero ed ora capisco che sei tu... Complimenti, non è facile conquistare mio figlio perchè lui ha un intero mondo fatto a modo suo e solo chi sa come entrare può farlo innamorare..." le rispose la madre mentre il padre e Sulfus tornavano.

Sulfus guardo Raf negli occhi e lo stesso fece lei per lui... con il THINK FLY lui le disse '' Ti amo come non ho mai amato nessun'altra in vita mia... Sei l'unica e la sola che è riuscita a farmi battere il cuore d'amore..." e lei gli rispose ''anch'io ti amo Sulfus, più della mia vita ed anche se siamo diversi nessuno potrà mai dividerci perchè il nostro amore è invincibile..." dopodichè Sulfus aiuto Raf ad alzarsi e disse ai suoi genitori:"Mamma, vado in camera con Raf, guardiamo un po' di tele e poi ordiniamo una pizza... non preoccuparti per noi..." e la madre non fece nemmeno in tempo a rispondere che i due erano già corsi in camera.

Sulfus aveva detto che avrebbero guardato la televisione ma quello che fecero fu totalmente diverso, infatti...

Appena chiusero la porta Sulfus cominciò a baciare Raf, accarezzandola e facendole fare dei piccoli passi indientro fino a farla cadere sul letto... Si mise a cavalcioni sopra di lei e continuò a baciarla, poi lei invertì le posizioni e lui si ritrovò sotto...

"Ehi, angioletto... " disse lui tra un bacio ed un altro

"Sì?" chiese lei continuando a baciarlo

"Ti ho mai detto che sei la cosa più bella che mi sia mai capitata nella mia vita??" le chiese guardandola negli occhi mentre le accarezzava la guancia.

Lei non rispose tanto sapeva che le parole non servivano per fargli capire che anche lei pensava la stessa cosa... Così lo baciò e rimasero in quella posizione per quasi mezzora, stavano quasi per spogliarsi spinta dalla forza del loro amore ma si trattenero perchè sentirono dei passi avvicinarsi alla loro stanza... Sulfus la staccò dolcemente da lui (anche se ne avrebbe fatto anche a meno), la prese per i fianchi e la fece sdraiare vicino a sè, poi veloce perse un mp3 nero dal suo comodino e senza nemmeno accenderlo ne diede una cuffia a Raf e l'altra se la mise lui; così la madre non avrebbe sospettato niente non vedendo la tv accesa come avevano detto una mazzora prima loro due...

Bussò alla porta e la aprì senza nemmeno aspettare il permesso da Sulfus, i due alzarono lo sguardo e la madre cominciò a parlare.

"Sulfus... che cosa volete mangiare?" chiese Eryn

"Ordiniamo delle pizze e due lattine di coca..." le rispose Sulfus

"Ok... Raf, dove dormirai tu?" chiese la madre poi a Raf

Lei non rispose subito, in effetti non ci avevano pensato ma non sarebbe stato un problema dormire insieme anche se in un letto singolo..

Vedendo che la ragazza non rispondeva fu Sulfus a rispondere...

"Lei dorme in camera mia, con me, nel mio letto..." disse lui mentre Raf abbassava lo sguardo arrossendo

"C-c-come?!? Nello stesso letto?!?" chiese la madre sbalordita

"Sì, mamma non siamo bambini di tre anni, ormai abbiamo 18 anni tutti e due... " disse Sulfus cercando di tranquillizzare la madre.

"Ok-k fate come volete, non vi dirò niente... solo, non fate troppo rumore..." disse la madre sorridendo e uscendo dalla stanza...

I due si guardarono come per interrogarsi sul quello che avrebbero fatto la sera...

"Raf?" cominciò Sulfus un po' titubante "Ci proviamo?" chiese

La ragazza lo guardava, non capendo di cosa parlasse ma poi ripensando alla domanda che aveva fatto la madre, capì e sapeva anche cosa rispondergli, ma aveva paura, paura di combinare un altro sacrilegio...

Non vedendola rispondere capì che era un no e le disse " Ok, fa lo stesso... probabilmente hai paura e non sei ancora pronta..." disse con aria triste

Lei però si ridestò dai suoi pensieri e gli disse "No, aspetta..." iniziò facendogli alzare lo sguardo "Non ho affatto paura... anzi..." aggiunse prendendolo per mano

Lui quardo come lei gli stringeva la mano e capì...

"Quindi è un sì?" chiese Sulfus

"Sì... " fece tempo a rispondere lei prima che lui le saltasse addosso riempendola di baci...

Quella notte sarebbe stata la loro prima volta ed entrambi sapevano che sarebbe stato bellissimo...


 

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Capitolo 33
*** Una notizia inaspettata ***


                                      Un mistero da svelare...
Capitolo 33:


Erano ancora abbracciati e si stavano baciando appassionatamente, finchè non suonò il campanello... Segno che la cena era arrivata... Sulfus che era sopra a Raf, fu il primo ad accorgersene e si staccò in fretta provocando a Raf una strana reazione, infatti lei non voleva separarsi dal suo amato e lo strinse ancora di più impedendogli di andare via...

Lui non resistette a quelle braccia che non facevano altro che accarezzarlo e abbracciarlo...

Alzò la testa piano piano facendole aprire gli occhi... "Hanno bussato... probabilmente è il ragazzo delle pizze, vado ad aprire..." cerco di alzarsi ma qualcosa lo teneva vicino a Raf, infatti i due ciondoli che entrambi portavano si erano intrecciati... Sulfus guardò Raf che gli sorrise staccandolo da lei... Sulfus andò giù ad aprire e lei rimase sdraiata sul letto di Sulfus...

Dopo quasi due minuti squillò il telefono... Era Uriè, probabilmente era preoccupata non vedendoli tornare...

"Pronto, Uriè...ciao!" disse Raf

"Ciao Raf, come stai?? è tanto che non ti vedo, dove sei?" chiese l'amica

"Sono a Zolfanello City, a casa di Sulfus..." le rispose Raf

"A casa di Sulfus??? Wow, Raf hai conosciuto i suoi genitori?" chiese curiosa Uriè

"Sì, sono dei genitori fantastici e non sono contrari al fatto che noi due stiamo insieme..." le rispose

"Allora il fidanzamento è andato bene... Congratulazioni amica mia... " disse Uriè felice per l'amica

"Grazie Uriè... Comunque resterò ancora per un giorno, poi tornerò a scuola e nel fine settimana andremo dai miei genitori adottivi..." disse Raf

"Ok, ma c'è una cosa che devo dirti..." disse Uriè cambiando il tono della voce

"Dimmi, Uriè che cosa è successo??" chiese Raf preoccupata

"Non preoccuparti niente di grave... Arkan ha fatto visita a Chibiusa e a Jeremy negli ultimi giorni e Chibiusa ha avuto una visione... In pratica ha visto i suoi genitori in una gabbia sul fondo di un lago e vicino a loro c'era il timer di una bomba che segnava 5 ore e 59 minuti... vuol dire che per ancora 6 ore la bomba non esploderà ma poi sarà la fine..." disse Uriè mentre l'amica l'ascoltava al telefono sconvolta...

"Uriè, grazie per avermelo detto... che ore sono adesso?" chiese Raf

"è mezzanotte meno un quarto, le 23.45...." disse Uriè stupendosi che l'amica non sapesse che ora fosse...

"A Zolfanello City sono ancora le 17.45... qui le ore sono 6 in meno...." disse Raf...

"Ok allora sulla terra che ore sono?" chiese Uriè non capendoci niente

"Sono le 23.45... Uriè tu mi stai chiamando dalla golden school, sulla terra..." disse Raf all'amica che probabilmente era troppo assonnata per capirci qualcosa

"No, io sono ad Angy Town..." disse Uriè

"Ad Angy Town??? Ok, Uriè mi spiegherai tutto più tardi... comunque sulla terra dovrebbero essere le 6 del mattino..." disse Raf

"Io non ci sto capendo niente con tutte queste ore... ok... allora se la bomba segna 6 ore a mezzogiorno la bomba esploderà... " disse Uriè

"Ok, saremo a scuola alle 8... Ci sentiamo domani, ciao Uriè..." disse Raf salutando l'amica

Mise il telefono sul comodino di Sulfus e caddè pesantemente sul letto

Sulfus entrò con la pizza e due lattine di coca cola..

"Ehi, amore... Guarda un po' che ti ho portato??" chiese Sulfus felice

"Sulfus... ti devo dire una cosa che riguarda noi e..." Raf non fece nemmeno in tempo a finire la frase che Sulfus l'interrompette

"Raf, no... Perchè? Che c'è che non va?" chiese spaventato

"Sulfus... stai tranquillo..." disse Raf cercando di tranquillizzarlo abbracciandolo

"Non ti voglio lasciare, sta tranquillo... quello che volevo dire è che Chibiusa ha avuto una visione con i Raf e Sulfus del futuro dentro una gabbia in fondo al lago e vicino c'era una bomba pronta ad esplodere domani a mezzogiorno sulla terra... Per questo ho detto che riguarda noi e volevo dire che riguarda anche i nostri amici ma tu mi hai interrotto..." disse Raf continuando ad accarezzarlo mentre Sulfus la stringeva forte ancora scosso dalla paura...

"Oh, scusami Raf... Mi dispiace tanto... devo ascoltarti di più, lo so..." disse dispiaciuto

"Non preoccuparti, anch'io avrei reagito così... stai tranquillo, non ti lascerò mai..." disse Raf baciandolo

Guando si staccarono Sulfus era visibilmente sollevato, decisero di mangiare la pizza e poi partire per la terra...

Quand' ebbero finito di mangiare scesero in salone e ringraziarono Eryn e Anthor per la loro ospitalità..

"Ti ringrazio, mamma... perchè hai accettato Raf, anche se lei non è come noi..." disse Sulfus

"Non devi ringraziarmi, lei ti ama e tu la ami... è questo che conta, se voi vi amate non è giusto separarvi..." gli rispose Eryn

"Signora...." cominciò Raf ma venne subito interrotta dalla madre di Sulfus che le disse

"Raf, ti prego... non chiamarmi signora... dammi del tu e chiamami Eryn..." le disse comprensiva

"Eryn... Grazie per tutto quello che hai fatto per me e per Sulfus.... Spero tanto di rincontrarti ancora insieme ad Anthor..." disse Raf

"Certo che ci rivedremo... " disse Anthor salutandoli

Vennero accompagnati fino alla porta dopodichè Raf e Sulfus rimasero soli

"Mi dispiace..." disse Raf abbassando lo sguardo

"Di cosa amore?" chiese Sulfus non capendo

"Bhè... dovevamo stare da soli questa notte ed invece con questa notizia non possiamo più..." disse Raf

"Non preoccuparti, troveremo un momento anche per noi... Su viene qui..." disse Sulfus abbracciandola

Riamasero abbracciati per quasi cinque minuti finchè Raf alzò lo sguardo in contemporaneo con quello di Sulfus e i due si baciarono

Salirono in moto ed entrambi si misero il casco e corsero verso il portale che li avrebbe condotti sulla terra...

Ora avrebbero dovuto salvare il futuro, finalmente quel momento era arrivato...


 

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Capitolo 34
*** La partenza ***


                                         Un mistero da svelare...
Capitolo 34:


Dopo poco tempo arrivarono sulla terra ed erano le 8...

"Ah, quanta luce... qui è tutto così... così... " disse Raf stropicciandosi gli occhi

"Chiaro?" continuò Sulfus togliendosi il casco "Bhè ti ci fai l'abitudine dopo un po'..." le disse prendendola per mano e lasciandole un piccolo bacio sulle labbra

"Andiamo, ci stanno aspettando..." disse Sulfus staccandosi controvoglia da lei...

"Aspetta..." gli rispose Raf tirandolo per un braccio verso di sè e baciandolo. Lui rimase sorpreso da quella reazione ma rispose subito al bacio

"Wow..." disse Sulfus riprendendo fiato

"Troppo?" chiese Raf preoccupata

"No, affatto... mi è piaciuto... spero che continuerai così..." le rispose lui prendendola per mano

Si ncamminarono verso la scuola ed entrarono...

Non vedendo nessuno si avviarono verso l'aula sfida mano nella mano...

Entrarono ma non c'era nessuno probabilmente erano in mensa

"Non sono qui, Uriè mi aveva detto che ci avrebbero apettati qui..." disse Raf

"Vedrai... arriveranno ma per ingannare il tempo..." disse Sulfus baciandola...

Continuarono a baciarsi abbracciati per quasi cinque minuti ma non si erano accorti che tutti i loro amici, professori, Chibiusa e Jeremy erano lì silenziosi che assistevano al bacio

Dopo un po' però Chibiusa non resistette e scoppiò a ridere facendoli spaventare

I due si staccarono in freta e divennero completamente rossi

"Ehi, piccioncini... non dovete peroccuparvi non abbiamo visto niente, siamo appena arrivati..." disse Kabiria per tranquillizzarli ma Dolce non capendo le rovinò il piano...

"Non è vero siamo qui ormai da cinque minuti ed abbiamo visto come si stavano baciando... sembravano incollati e si vedeva la lingua..." disse a Kabiria

"Dolce!!!!!" la rimproverarono tutti

"Che c'è... sono così belli quando si baciano..." disse Dolce per difendersi

Intanto Raf e Sulfus erano diventati rossi come pomodori e non sapevano che dire, si limitavano a tenersi la mano spasmodicamente aspettando che qualcuno cambiasse discorso

"Dai, su... lasciamoli stare, se si amano è giusto che si bacino e comunque non è per questo che siamo venuti qui, ma per una cosa ben più importante" disse Uriè per tranquillizzare la situazione...

"Infatti, ben detto Uriè... la situazione non è da poco...." disse il professor Arkan entrando nell'aula sfida seguito dalla professoressa Temptel

"Come ha detto il mio collega... Non è una cosa da poco avere una bomba che esploderà all'ora di pranzo, quindi dobbiamo impedire che ciò accada" disse la Temptel

"Sì, ma come faremo, anche con lo swim-fly non sapremmo come disinnescare la bomba..." disse Kabiria

"A questo abbiamo pensato noi... " disse Arkan

"Arriverete in fondo al lago di Ryo, alla periferia della città... con la chiave aprirete la prigione e farete uscire in sicurezza Raf, Sulfus ed Angelie, dopodichè dovrete semplicemente usare lo swim-fly per distruggere la bomba senza che essa esploda..." continuò la Temptel

"Ok.... Ma dov'è la chiave?" chiese Gas

"La chiave ce l'ha Raf, al collo..." disse Miki

"Ah, lo sapevo sai... volevo vedere se lo sapevi anche tu..." disse Gas a Miki per difendersi

"Sì, si come no..." disse Miki per tutta risposta

"Professore, quanto tempo abbiamo ancora???" chiese Raf

"Bhè, sono appena le 8 e 30... la bomba dovrebbe esplodere a mezzogiorno quindi abbiamo ancora.... ehm... tre ore e mezzo..." disse il professore

"Meglio partire subito, per evitare qualche contrattempo allora... Chhibiusa, Jeremy, state qui con i professori, non mi perdonerei mai se vi succedesse qualcosa..." ripose Raf al professore e poi ai suoi bambini

"Ok, mamma ma tu stai attenta... e anche tu papà" dissero i due bambini abbracciando i genitori

"Non preoccupatevi, torneremo con i vostri veri genitori e poi tornerete tutti a casa insieme..." dissero e così partirono veso il lago della città dove avrebbero finalmente liberato i veri genitori di Chibiusa e di Jeremy...

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Capitolo 35
*** L'incontro con Diaspro ***


                                     Un mistero da svelare...
Capitolo 35:


Dopo dieci minuti furono pronti e, aperto un varco interdimensionale partirono...

"Ci siamo... ecco il lago, ci trasformiamo ed entriamo..." Raf fu interrotta dalla risata al dir poco maligna di una persona... Sulfus però conosceva quella risata....

"Chi sei???" chiese Miki arrabbiata

"Ahahahah, non sapete chi sono??? Forse il mio caro Sulfus lo sa..." disse la donna apparendo davanti a loro

"Diaspro!" urlò Sulfus mentre Raf aveva paura che lui si allontanasse...

"Che cosa vuoi?" chiese Raf avvicinandosi al suo ragazzo...

"Semplice, io voglio ciò che è mio, Sulfus..." disse la strega pronta ad attaccare ma nel momento in cui stava per colpire Raf...

SHIELD-FLY!!! urlò Sulus mettendosi davanti a Raf e parando il colpo con ilsuo scudo di fiamma rossa...

"Sulfus, non complicare le cose e vieni con me... lo so che mi vuoi e che non ami quella..." disse Diaspro cessando il suo attacco...

"No, io non voglio venire con te... Io amo Raf e non cambierò mai quello che provo per lei, anche se saremo lontani io l'amerò per sempre, ricordalo!" disse Sulfus a Diaspro ma quel messaggio era indirizzato anche alla sua Raf perchè sapesse che anche se li avrebbero separati lui non avrebbe mai smesso di amare lei perchè lei era la persona per cui viveva...

Confortata da quella frase fu Raf a trasformarsi per prima, seguita a ruota da Sulfus e dalle sue amiche...

"Che cosa vuoi da noi?" chiese Raf furiosa mentre Sulfus si avvicinava a lei...

"Ti ho già detto cosa voglio Raf, io voglio Sulfus... e se non posso averlo nemmeno tu l'avrai!!" e detto questo scagliò un attaccò urlando "PSYCO-FLY!!"

Un attacco mai visto che colpì Raf in pieno ventre nonostante lei avesse attivato lo SHIELD-FLY...

Sulfus però riuscì a prenderla in braccio al volo ma lei non si svegliava...

"Raf, Raf... avanti svegliati, ti prego..." disse Sulfus trattenendo le lacrime mentre appoggiava Raf in un isoletta lì vicino seguito da tutti i loro amici che preoccupati stavano a guardare ciò che succedeva...

"Non si sveglierà per molto tempo... ma non è morta per mia sfortuna..." disse Diaspro interrompendo la scena

"Se ti metto le mani addosso sarai tu a morire!!" disse Sulfus con gli occhi pieni di lacrime che ormai non riusciva più a trattenere...

"Non mi spaventi proprio per niente... ora ho visto qual è il tuo punto debole e non smetterò di farti leva su questo..." disse Diaspro sparendo nel nulla...

"Lascia stare Sulfus, ora pensa a Raf" disse Uriè vedendoche Sulfus era visibilemnte turbato da quelle parole che Diaspro aveva appena finito di pronunciare...

Sulfus senza dire una parola abbassò lo sguardo su Raf e cerco di parlarele con il pensiero, per svegliarla dall'interno...

"Raf, ti prego svegliati... non posso rimanere senza di te..." cominciò a dirle con il pensiero mentre calde lacrime scendevano sulle sue guance...

"Svegliati, sei tutto ciò che ho... non puoi abbandonarmi così, io ti amo!" disse Sulfus ad alta voce mentre piangeva a dirotto...

Dopo che ebbe detto quella frase delle lacrime scesero sul corpo di Raf e cominciarono a splendere... Il corpo della ragazza si illuminò completamente mentre Sulfus sembrava schokkato da questa scena... Dopo qualche minuto il bagliore scomparve e Raf ritornò tra le braccia di Sulfus ma sembrava non essere successo nulla...

"Raf? Raf svegliati... amore, ti prego..." disse lui ancora piangendo...

Possibile che nemmeno le sue lacrime, le lacrime di un devil, l'avessero svegliata??? Non sapeva cosa fare, così la baciò...

Riamse in quella posizione per quasi 40 secondi, dopodichè Raf cominciò ad aprire gli occhi piano piano...

"Sulfus?" chiese Raf assonnata come se si fosse appena svegliata

"Sì, sono qui, vicino a te... Oh, Raf... che cosa avrei fatto senza di te???" chiese lui stringendo la sua ragazza felice...

"Non so che cosa avresti fatto, perchè non ti lascierò mai..." disse lei facendogli capire che non avrebbe mai saputo che cosa avrebbe fatto senza di lei perchè non l'avrebbe mai lasciato da solo...

I due si baciarono e quel bacio fu la goccia che fece traboccare il vaso della pazienza di Diaspro che riapparve strappando Raf dalle braccia di Sulfus con delle liane nere che spuntavano dal lago...

Le liane scivolarono sotto le braccia e le gambe di Raf e appena lei se ne accorse era ormai troppo tardi...

"Sulfus!!! Ricordati che ti amo..." disse sparendo nell'acqua torbida del lago.. Lui non capiva, stava baciando Raf e gliela avevano tirata via dalle mani senza che lui potesse opporsi...

Si alzò, pieno di rabbia e gridò sotto lo sguardo schokkato dei suoi amici: "Basilisco! SWIM-FLY!!!"

Dopo qualche secondo apparve il dragone rosso che con un ruggito lo trasformo donandogli al posto delle ali da devil una coda di pesce fantastica...

Si tuffò nell'acqua e riemergendo disse ai suoi amici... "Andiamo a salvare Raf!" 

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Capitolo 36
*** Non ci credo ***


                                       Un mistero da svelare...
Capitolo 36:


Dopo qualche attimo si trasformarono anche loro e si tuffarono nel lago insieme a Sulfus...

Non sapevano dove fosse e non sapevano nemmeno in che direzione era andata, l'unica cosa che sapevano è che era in pericolo, in grave pericolo...

Intanto Raf era stata trascinata da delle magiche liane probabilmente provocate dalla malvagia Diapro... Essendo trascinata a grande velocità aveva battuto la testa ed era svenuta proprio mentre Diaspro riappariva sul fondo del lago, alle radici delle liane...

"Ah, cara Raf... Mi stai mettendo i bastoni tra le ruote ma ora, ti ucciderò una volta per tutte e Sulfus sarà solo mio..." disse Diaspro notando la macchia di sangue sulla testa di Raf causata dalla botta per le pietre che aveva incontrato poco prima...

Diaspro fischiò due volte ed immediatamente due murene spaventose si avvicinarono a lei... appoggiò Raf su una delle due legandola con delle liane molto strette, mente sull'altra murena si sedette lei...

Intanto Sulfus e gli altri erano arrivati vicino alla grotta dove poco prima erano state Diaspro e Raf

"Sono passate di qui, me lo sento.." disse Sulfus guardandosi intorno

"Sulfus... qui c'è del sangue... Raf è ferita...c'è il suo codino ricoperto di sangue..." disse Uriè vedendo che su delle rocce vi era del sangue e un codino azzurro impigliato sui coralli...

"Sangue? Oh mio Dio! Dobbiamo recuperarla subito... lei non si è ancora trasformata e se non respira per altri due minuti morirà..." disse Dolce preoccupata mentre Sulfus stringeva i pugni..

"è tutta colpa mia..." disse arrabbiato sbattendo la sua coda di pesce

"No, non è vero... è colpa di Diaspro... è stata lei a portarla via e a farle del male..." disse Kabiria avvicinandosi

"Forse hai ragione ma ora non c'è tempo per decidere a chi dae la colpa, ora dobbiamo salvare Raf!"

disse Sulfus riprendendo a nuotare dove il suo settimo senso lo conduceva...

Intanto Diaspro aveva portato Raf, ancora priva di sensi vicino alla gabbia dove erano rinchiusi i Raf e Sulfus del futuro con Angelie...

"Che cosa faccio con te??" si chiese Diaspro tenendo per i capelli la povera Raf che fluttuava nell'acqua del lago come morta

"Che le hai fatto?!?" questo era il Sulfus del futuro che, come quello del presente era rimasto il solito scorbutico devil che fa il dolce solo con la sua anima gemella...

"Ah, Sulfus... Smettila di fare lo scorbutico, non ti serve a nulla... E poi non stavo parlando con te, riguardo a lei... bhè non so dove metterla, è inutile... non può fare niente..." disse Diaspro indicando Raf che ancora perdeva molto sangue dalla testa...

In quel momento si sentì un ruggito e subito dopo un aura rosso fiammante avvolse Raf e la strappò dalle mani della perfida Diaspro...

"Ma che cosa?" chiese Diaspro non capendo ma poi con un fascio di luce, arrivò Sulfus con in braccio la sua Raf ancora priva di vita...

Diaspro che aveva un piano decise di dileguarsi in fretta e furia e sparì...

Sulfus guardò la sua Raf ancora priva di sensi, non si svegliava e dalla testa continuava a uscirle sangue...

Un gemito però lo scosse, ma non proveniva dalla sua amata ma dalla gabbia in cui erano rinchiusi i genitori di Chibiusa e di Jeremy...

"Aiutateci, se siete dalla nostra parte... ve ne prego..." disse il Sulfus del futuro ormai stanco...

Sulfus si avvicinò e vide che era proprio identico a lui se non per quello che indossava, in effetti aveva una tuta metallizzata grigia che gli impediva di usare i poteri e lo stesso per la Raf del futuro che però era distesa in un angolo ormai priva di forze...

"Certo che ti aiutiamo!" disse Sulfus e appena finì di dirlo urlò "SWIM-LASER-FLY" e dalle mani a suo comando cominciarono ad uscire laser rossi che sciolsero letteralmente le sbarre della gabbia...

"Grazie... non so come sdebitarmi ma ti prego aiuta anche loro due..."disse il ragazzo indicando Raf e Angelie che erano ancora dentro la cella...

"A questo pensiamo noi.." dissero gli altri e cominciarono a darsi da fare...

Miki e Uriè crearono delle cellette di nuvole e liane dove sistemarono Raf e Angelie... Queste cupolette infatti proteggevano coloro che erano a loro interno e gli donavano energia...

Dolce e Kabalè aiutavano a tenerle ferme grazie agli ultrasuoni... Gas e Kabiria, invece stavano cercando di scollegare la bomba e dopo qualche mezzora, riuscirono a scollegarla....

Raf invece era anche lei su una nuvola ma sembrava non riprendere conoscenza... era come morta ed infatti non respirava più.. nemmeno Sulfus fu in grado di aiutarla, ormai aveva perso troppo sangue... non si svegliava, non dava alcun segno di vita, tutti pensarono che fosse morta e cominciarono a piangere dal dolore... Sulfus invece si allontanò da loro, no... non voleva crederci... Raf non poteva essere morte ma d'altra parte nemmeno il loro amore era in grado di svegliarla...

Gli amici piangevano così come Sulfus e Raf del futuro e Angelie, nessuno era in grado però di avvicinarsi a Sulfus...

Dopo quasi un'ora Sulfus riapparve vicino ai suoi amici e decisero di tornare a scuola... per dare la notizia... 

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Capitolo 37
*** La falsa Raf ***


                                      Un mistero da svelare...
Capitolo 37:



Tornarono alla scuola e Sulfus aveva in braccio Raf, ma non era più lo stesso, era tornato ad essere cattivo ed egoista, persino con i suoi amici...

Dopo aver messo Raf sul lettino dell'infermeria andò nell'aula dei professori..

"Professori?" chiese "Sono venuto a parlarvi di Raf" disse con un tono che non si sentiva da quando si era innamorato di Raf...

"Sulfus.. Che ti succede? Come mai quel tono?" chiese la Temptel da una parte orgogliosa perchè era tornato ad essere cattivo ma dall'altra parte preoccupata perchè se era diventato così voleva dire che era successo qualcosa di molto grave a Raf..

"Il mio tono non dovrebbe preoccuparla visto che da quando mi sono innamorato di una angel non ha fatto altro che ripetermi di ritornare il devil che aveva incontrato il primo giorno di scuola..." disse Sulfus

"Ok, Sulfus... devo ammettere che è così ma vuoi dirmi il motivo per cui stai usando questo tono?" chiese la Temptel arrabbiandosi...

"Raf... Raf è.... è....." di colpo si era intenerito, Raf lo faceva diventare così anche se non era lì.... Ma non riusciva a finire quella frase.. era troppo doloroso per lui e i professori l'avevano capito, fu così che prese la parola il professor Arkan...

"Sulfus.. possiamo immaginare il dolore atroce che stai provando ma non è questo il modo giusto di comportarti, ora faremo l'impossibile per farti riabbracciare Raf, ma tu dovrai collaborare..." disse il professor Arkan cercando di convincere Sulfus

"Professore, che cosa possiamo fare? Lei non si sveglierà... non c'è niente che possiamo fare anche con tutta la forza di volontà che abbiamo..." disse Sulfus

"Sulfus.. non serve la forza di volontà, solo la forza dell'amore... "disse il professore mentre si incamminava con Sulfus e la Temptel verso l'infermeria...

Arrivarono...

Raf era distesa su di un letto, aveva la flebo su entrambe le braccia e una benda le copriva la testa per il taglio che aveva subito... Le ali e l'aureola non brillavano più e il suo cuore non batteva... Sebrava inutile tenerla in quel letto, era morta... non c'era nessun dubbio...

"Professore..." disse Sulfus ma il professore lo zittì di colpo e gli disse

"Non tutto ciò che vedi è reale... avvicinati a lei... e dimmi che cosa senti..." disse il professore che aveva un sospetto sul fatto che Raf non si fosse svegliata..

Sulfus ascoltò il professore e si avvicinò a lei... provò a mettersi in contatto con Raf usando il loro amore, una cosa che facevano spesso quando non potevano stare da soli... ma quel contatto stranamente non funzionava, come se Raf non corrispondesse il suo amore.

Sulfus però stava percependo un altro segnale... un segnale lontano...... il segnale della sua vera Raf...

'Ma cosa!?!' pensò Sulfus... 'Non è possibile, solo Raf mi ama in questo modo ma lei è qui vicino a me... non è così lontana...' si disse cercando di capire qualcosa 'A meno che...'

 

Spazio Autrice:

Allora? Che ne pensate di questo nuovo capitolo? Lo so... la fine del capitolo è in un momento in cui vi ho lasciate con la voglia di sapere che cosa succederà...

Bhè, non ve lo dico ovviamente... forse qualcuno l'ha già capito o forse no... Fatemelo sapere nelle recensioni, così io vi dirò se è giustamente sbagliato o sbagliatamente giusto:)

ricordate che vi aspetto, anche quelli che non si sono ancora fatti sentire...

Approfitto per ringraziare tutti quelli che mi seguono e recensiscono e soprattutto chi ha messo la mia storia tra le seguite, ricordate o addirittura preferite:)

Ok, diciamo che vi ho stancato abbastanza, quindi vi aspetto nella pagina delle recensioni...

A presto;)

cucciola<3

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Capitolo 38
*** Dov'è Raf? ***


                                  Un mistero da svelare...
Capitolo 38:




Dal capitolo precedente...

'Ma cosa!?!' pensò Sulfus... 'Non è possibile, solo Raf mi ama in questo modo ma lei è vicino a me... non è così lontana...' si disse cercando di capire qualcosa 'A meno che...'

'Lei non sia qui accanto a me...' si disse... Ma la sua ipotesi poteva anche rivelarsi non vera... così guardò l'unico dettaglio che Diaspro non sarebbe mai venuta a sapere... La voglia di Raf sul collo...

Si avvicinò alla ragazza, le scostò i capelli e notò che la voglia non c'era... nemmeno dall'altra parte... "Lei non è Raf!" disse ad alta voce scostandosi da quella 'cosa' che assomigliava parecchio a Raf ma non era realmente lei...

I professori che stavano appena fuori dalla stanza, entrarono nella stanza stupiti dalla reazione del devil... "Sulfus, che stai dicendo?" chiese il professore

"Sto dicendo che lei non è Raf, ci assomiglia ma non è lei!" disse ai professori

"Senti, Sulfus... forse è meglio se ti stendi..." disse la Temptel pensando che stesse dando i numeri

"Non sto dando i numeri... Io so per certo che lei non è Raf!" disse più convinto che mai

"Provalo allora, prova che lei non è Raf!" disse Arkan

"Allora, Raf è di origini terrene ed ha una voglia sul collo che dice che non è nata angel... Se controllate sul collo di questa... ... ragazza... ... noterete che non c'è nessuna voglia!" disse Sulfus

"Mi credete adesso?" disse Sulfus non appena i professori ebbero controllato ciò che aveva detto lui

"Certo Sulfus... ma se lei non è Raf allora lei dov'è?" chiesero i professori

"Potrbbe essere ancora con Diaspro... ma Angelie e i Raf e Sulfus del futuro come stanno?" chise Sulfus preoccupato.

"Raf ed Angelie hanno ripreso completamente le forze ed ora stanno mangiando nella mensa mentre Sulfus è ancora collegato alle basse sfere" disse Arkan "Forse è meglio se vai a parlare con tuo doppione del futuro..." disse la Temptel

"Sì, ci vado subito... se avete notizie su Raf avvisatemi..." disse Sulfus uscendo dall'infermeria

Arrivato alla fine del corridoio, scese le scale ed andò dritto nella sala centrale dell'incubatorio dove chi stava male veniva attraccato alle basse sfere...

Si avvicinò piano piano, cercando di non far rumore per non spaventarlo ma sapeva che lo avrebbe sentito, d'altra parte era lui....

"Ehi... " cercò di svegliarlo Sulfus

"E tu chi diavolo sei?" chiese il ragazzo del futuro

"Io sono te... ma sono il Sulfus del presente..." disse Sulfus

"Tu sei me... ah, sì giusto tu sei quel devil che mi ha salvato..." disse il ragazzo voltandosi dall'altra parte

"Senti, questo giochetto non attacca con me... quindi smettila di fare il duro e leva la maschera..." disse Sulfus infastidito da quel comportamento...

"Sì, scusa... non dovrei parlare così ma è nella mia natura e tu lo sai molto bene..." disse il ragazzo

"Adesso però mi devi dire che cosa è successo... " disse Sulfus curioso di sapere com'erano andate veramente le cose...

"Bhè ma da dove vuoi sapere?" chiese il ragazzo

"Da quando Raf rimase incinta dei vostri primi due bambini, Jeremy e Thomas..." disse Sulfus

"Ok... Allora quando Raf rimase incinta i nostri genitori si preoccuparono molto, perchè non sapevano se sarebbero nati 'bene'... Dopo nove mesi, però nacquero due splendidi bambini... il primo bambino che nacque fu Thomas... capelli neri, un ciuffo rosso che spuntava, gli occhi splendidi e azzurri come la mia Raf e la stella sull'occhio... il secondo bambino nacque dopo 4 minuti, Jeremy... aveva anche lui i capelli neri ma con un ciuffo blu che spuntava, non aveva la stella ma gli occhi rossi infuocati come essa... Sembravano entrambi umani dato che non avevano ali, corna o aureole... Dopo qualche giorno spuntarono i primi tratti da sempiterni: a Jeremy spuntarono corna, ali da devil e aureola blu scintillanti mentre a Thomas spuntarono corna, ali da angel e aureola azzurre velate di nero... Quando tornammo a casa, tutto era perfetto... i nostri amici avevano provveduto a tutto e c'erano due bellissime culle in una camera tutta colorata... Vivemmo felici e anche i loro poteri si manifestarono... Non avevano poteri come il fuoco o l'acqua ma dei poteri che avrebbero inciso sull'esistenza dell'umanità: Thomas ebbe il potere della vita e della protezione, Jeremy della felicità e della giustizia...

Ma purtroppo al loro terzo compleanno Thoams si ammalò e morì... lui aveva il potere di donare la vita ma quando fu lui ad averne bisogno nessuno fu in grado di ricambiare il favore che lui aveva fatto nella sua breve esistenza...

Dopo anni dalla sua morte decidemmo di avere un altro bambino e nacque Chibiusa... aveva i capelli biondi ma gli occhi verdi simbolo di speranza, aveva le ali di un angel, le corna e l'aureola nere... e i suoi poteri erano la pace e l'amore...una bambina bellissima che però era in pericolo...

Diaspro... una ragazza che avevo amato molto tempo prima, non si era arresa all'idea che io amassi Raf e così cercò di uccidere anche Chibiusa... Jeremy che lo aveva capito la nascose nella cesta dei giochi e si battè insieme a noi con il mostro, riuscì a sconfiggerlo ma mentre questo spariva venne risucchiato... Raf decise di portare Chibiusa nel passato, là sarebbe stata al sicuro e l'affidò a voi... i mostri tornarono insieme a Diaspro e ci arrestarono insieme alla madre di Raf, Angelie..." disse il ragazzo come se stesse rivivendo quello che era successo e Sulfus rimase stupito nel sentire con quanta cattiveria Diaspro aveva cercato di dividerli...

"è una cosa bruttissima il fatto che Diaspro abbia ucciso Thomas e poi abbia tentato di uccidere anche Chibiusa..." disse Sulfus mentre una lacrima gli scendeva sulle guance

"Devi salvare la tua Raf ora... non lasciarla mai sola..." disse il ragazzo vedendo la preoccupazione di Sulfus

"Lo so ma non so dove trovarla..." disse Sulfus

"Ma puoi benissimo scoprirlo... vedi, Raf prova un sentimento fortissimo per te e questo sentimento ti aiuterà a portarla qui..." disse il ragazzo

"Cioè, che cosa vuoi dire?" chiese Sulfus

"Vai in aula sfida e fatti chiudere nel terreno di gioco, dopodichè attiva il prisma-fly e pensa a Raf tra le tue braccia, ripensa a tutti i bei momenti con lei e poi pronuncia il suo nome" disse il ragazzo e lo accompagnò in aula sfida dov'erano stati riuniti tutti...

Intanto Jeremy e Chibiusa avevano riabbracciato la loro madre che piangeva ancorra di gioia...

Quando videro entrare il padre gli corsero incontro e lo abbracciarono forte, erano felicissimi di vederlo e anche Raf lo abbracciò...

Sulfus chiese di essere messo al chiuso nel terreno di gioco, così fece e disse pensando a Raf

"Prisma-fly!!" si trasformò, pensò fortemente a Raf e a tutti i momenti che avevano passato insieme.... Un enorme bagliore rosso apparve in corrispondenza al suo cuore e lo avvolse fino a sbattere contro le pareti del terreno di gioco...

Nella caverna in cui Diaspro aveva nascosto Raf apparve lo stesso bagliore che la trasportò dov'era Sulfus... Il bagliore scomparve ed in mezzo alla polvere apparve Sulfus con in braccio una ragazza... Era bagnata fradicia, la carnagione bianca come un lenzuolo e le ali tutte segnate da graffi come le gambe e le braccia...Sulla testa c'era un taglio molto profondo da cui usciva ancora del sangue... Delle liane erano legate sul collo, sui polsi e sulle caviglie, probabilmente per impedirle qualunque movimento...

Sulfus ce l'aveva in braccio e sentiva che era fredda ma il suo cuore batteva ancora anche se molto lento...

Dopo qualche minuto, quando la polvere si fu abbassata, il terreno di gioco di aprì... Gli amici e i professori accorsero, Sulfus piangeva e le lacrime le bagnavano il volto...

La portarono di corsa in infermeria ma non riuscivano a rianimarla, aveva perso troppo sangue...

Le tolsero le liane dai polsi, dalle caviglie e dal collo... poi la cambiarono e l'asciugarono.... Sembrava che stesse dormendo ma la sua carnagione era ancora molto pallida e il suo cuore batteva ancora più lentamente... Si stava spegnendo piano piano...  

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Capitolo 39
*** La speranza ***


                                      Un mistero da svelare...
Capitolo 39:




Dopo due ore la lasciarono in infermeria, i medici dicevano che non c'era più alcuna speranza ma nessuno voleva ascoltarli, nessuno voleva credere che Raf fosse morta... Lasciarono Sulfus in infermeria con Raf e lui ci rimanette giorno e notte senza mangiare ne riposarsi, continuava a guardare Raf, pregando che lei si svegliasse.... Ma lei non si svegliava, passarono due giorni, poi tre e Sulfus era sempre accanto a lei, poi passò una settimana e ormai tutti avevano accettato la morte di Raf ma Sulfus non si era arreso.... era ancora lì, nonostante tutti i suoi amici cercassero di farlo mangiare, di farlo riposare... no, lui non cedeva, lui aveva ancora la speranza che Raf da un momento all'altro si sarebbe svegliata... La speranza che Raf sarebbe tornata a sorridere...

La speranza era tutto ciò che lui ora aveva...

Erano passati ormai 15 giorni da quando Raf era stata portata in infermeria e il suo cuore non batteva più già da tempo... Ma Sulfus era ancora lì, accanto alla sua Raf non voleva andarsene e non riusciva a capacitarsi della sua morte...

Arrivò la sera e come ogni giorno i suoi amici cercavano di convincerlo a mangiare e a riposare ma lui non faceva altro che bere qualche bicchiere d'acqua al giorno e basta, non aveva fame e non aveva sonno... era sempre seduto o in piedi a pregare, a sperare e i suoi amici non sapevano come convincerlo...

"Sulfus... dovresti mangiare, riposarti, andare in giro.... " gli disse Kabiria

"Come vuoi che faccia? Non posso muovermi da qui... non posso lasciarla da sola..." le rispose lui senza nessuna emozione

Sembrava spento, la sua vita era spenta... sembrava morto con lei...

"Sulfus, non puoi continuare così, devi reagire e dimenticarla... sono 15 giorni che sei qui... che cosa speri di ottenere rimanendo qui a fissare una ragazza ormai morta?" gli disse Uriè piangendo...

"Cosa spero di ottenere? Niente... io non posso ottenere nulla ormai... ma ho ancora una piccola speranza..." disse Sulfus

Ormai era privo di forze, dopo quindici giorni rimasto sveglio e senza cibo...

"Sulfus, basta... vieni via da qui..." gli disse Gas ma lui non stava ascoltando, stava cercando di comunicare con Raf... Si sforzò moltissimo ma non aveva più forze e dopo qualche secondo svenne...

"Sulfus!!! Andiamo svegliati!!" gli urlavano gli amici non vedendolo riprendere conoscenza...

Lo sistemarono su un lettino vicino a Raf e quasi magicamente la sua mano cercò quella di Raf ma senza riuscirci, era troppo distante... i suoi amici capirono ed avvicinarono il suo lettino a quello di Raf, la mano di Sulfus toccò quella della sua amata, la strinse forte e si fermò...

Nella mente di Sulfus...

La sua coscienza gli stava parlando da lontano...

"Sulfus... tu hai speranza ma continuare così non ti servirà a nulla... Devi cercare di metterti in contatto con lei..." gli disse la voce

"Sì, ma come?" chiese lui

"Usa l'amore... usa tutto quello che avete condiviso... usa i ciondoli... " gli rispose la voce

"I ciondoli?" chiese lui stupito...

"Sì... nel tuo ciondolo c'è la chiave che apre il cuore di Raf e nel suo la chiave che apre il tuo cuore...Usa i ciondoli con la mente e Raf tornerà a vivere..." disse la voce

"Grazie..." disse Sulfus e si concentrò su i ciondoli che entrambi portavano al collo..

 

In infermeria intanto..

Gli amici di Sulfus lo avevano lasciato solo per chiamare i professori...

Quando furono arrivati Arkan disse

"Come è successo?" chiese

"Stava per rispondere ed è svenuto..." rispose Kabiria

Prima che il professore potesse rispondere però, da entrambi i letti qualcosa cominciò a brillare... erano i due ciondoli... quello di Sulfus brillava di azzurro e quello di Raf brillava di rosso...

Raf si alzò in aria ed una luce rossa la circondava ridonandole il suo aspetto originario: la sua pelle si scurì, le ali e l'aureola tornarono a brillare e suoi capelli ritornarono lucenti mentre Cox appariva ai bordi del letto... Anche Sulfus riprese conoscenza mentre una luce azzurra sempre più brillante lo circondava...

I suoi occhi tornarono a luccicare e le sue corna tornarono ad essere quelle di prima...

Basilisco era vicino a Cox ai bordi del letto ed entrambi erano felici...

I ciondoli smisero di brillare e entrambi aprirono gli occhi guardandosi...

"Sulfus..." disse Raf con un filo di voce

"Raf..." disse lui abbracciandola e baciandola...

Lui aveva avuto speranza fino alla fine, anche se gli altri ormai avevano accettato la morte di Raf, lui non si era arreso ed aveva continuato a sperare che il suo amore tornasse...

Quand'ebbero finito di baciarsi, Raf spiccò il volo e riabbracciò i suoi amici...

Era felicissima, tutti erano felicissimi... Tutti tranne Diaspro che aveva cercato di interrompere con la magia nera il potere dei ciondoli ma non ci era riuscita perchè il loro amore era troppo forte...

"Com'è possibile???? Lei non doveva svegliarsi... era morta!!!" disse Diaspro sul fondo della sua caverna marina... "Giuro che vi dividerò! Costi quel che costi vi dividerò per sempre!!!" disse

Ma ora quello che importava era che Raf era viva e nessuno avrebbe mai potuto separarla da Sulfus...

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Capitolo 40
*** La prima volta ***


                                         Un mistero da svelare...
Capitolo 40:


"Sulfus... scusa... non dovevamo contraddirti, pensavamo che Raf non si sarebbe mai svegliata e abbiamo cercato di convincerti quando poi avevi ragione tu... ci dispiace tanto..." disse Kabiria

"Kabiria... non sai che i devil non chiedono mai scusa??" chiese Sufus sorridendo

"Lo so bene ma a volte è meglio non essere un devil, soprattutto in queste occasioni..." disse mentre anche gli altri devil chiedevano scusa...

"Non preoccupatevi, ormai Raf è tornata e nessuno me la porterà più via, nessuno..." disse Sulfus tornando da Raf che gli era di spalle e stava parlando con le sue amiche...

Fece scivolare le sue mani sulla sua pancia e l'avvicinò al suo petto mentre lei d'impulso si appoggiava alla sua spalla...

"Amore... andiamo in camera?? Devo dirti una cosa..." disse Sulfus all'orecchio...

Raf annuì e disse agli amici...

"Ora vorrei stare un po' con Sulfus dato che sono parecchi giorni che non staimo insieme..." detto questo gli amici annuirono e li lasciaono uscire dall'infermeria spostandosi dall'entrata...

Salirono le scale mano nella mano e, arrivati nella stanza...

Raf si aspettava che Sulfus la baciasse ma non fu così...

"Sulfus? Che ti prende???" chiese turbata dal fatto che non l'avesse baciata...

"Cosa? Niente... Cosa c'è che non va??" chiese lui capendo perfettamente che lei si aspettava un suo bacio

"Bhè... no niente..." gli rispose lei accarezzandosi i capelli e abbassando lo sguardo, segno che era inquieta....

Sulfus si avvicinò a lei e le mise le braccia attorno alla vita come in infermeria e le disse

"Senza di me non sei tranquilla... non sei nessuno, hai bisogno di me per essere qualcuno... " le disse Sulfus facendole capire che sapeva che lei pretendeva quel contatto con lui...

"Lo so... io senza di te non sono nessuno..." disse lei cercando di avere quel contatto "Ti prego..." gli chiese

Lui senza rispondere, la mise contro il muro e cominciò a baciarla.... si insinuò sotto la canotta e cominciò ad accarezzarle la pancia, poi i fianchi... lei se ne stava ferma e si eccitava sotto il suo tocco, aveva i brividi di piacere che gli percorrevano la schiena e piano piano le sue gambe cominciarono a cedere...

Sulfus si era accorto dell'effetto che le faceva ma non voleva mettere fine a quel gioco, voleva vedere fin quando lei sarebbe rimasta ferma...

Cominciò a baciarle il collo mentre lei si eccitava sempre di più dicendo sotto voce il suo nome...

Ma non lo toccava, era ferma... le braccia contro il muro... non aveva coraggio di muovere le braccia, di accarezzarlo... Lui intanto le stava accarezzando le cosce con una mano e con l'altra la nuca...

Non sapeva però fin quando lei avrebbe resistito, lui voleva sentirla ma lei non ne aveva il coraggio così si fermò di scatto, controvoglia ma si fermò... perchè lei non aveva risposto alle provocazioni ma era rimasta ferma...

Anche ora era ferma... confusa si accasciò a terra mentre lui le dava le spalle e si avvicinava al terrazzo....

Non capiva... perchè aveva smesso di colpo? Poi ecco la risposta... Lei era rimasta immobile, incapace di rispondere... l'aveva deluso... Non sapeva come rimediare ma si affidò al suo istinto...

Si avvinò piano piano al balcone e mise le sue braccia attorno alla vita di Sulfus, lui non credette a quello che stava percependo ma non si mosse...

Con le mani Raf gli accarezzò il petto e poi lo fece voltare verso di sè, dal balcone arrivava la luce del tramonto che illuminava gli occhi di Raf facendoli splendere...

"Che cosa fai?" chiese Sulfus sottovoce mentre Raf gl accarezzava i capelli e lui la teneva stretta a sè...

"Bhè... ho capito che se voglio avere qualcosa devo anche metterci il mio impegno..."gli rispose lei

Si avvicinò un po' di più e lo baciò... dopo qualche secondo Raf spostò le sue mani e le mise sotto alla maglia di Sulfus accarezzandogli la schiena nuda; lui non resistendo la strinse ancora di più e la poggiò sul letto... Cominciarono a spogliarsi finchè furono nudi tutti e due... Si fermarono a riprendere fiato e Raf divenne rossa...

"Che ti succede?" chiese Sulfus accarezzandole una guancia...

"Non so... è solo che... ho un po' di paura..." gli disse lei timidamente

"Non preoccuparti, se non ce la fai è lo stesso...." disse Sulfus recuperando le sue cose per vestirsi...

Si stava vestendo quando Raf, ridestandosi dai suoi pensieri, si alzò dal letto e si mise davanti a Sulfus, lo buttò sul letto con una lieve spinta e gli salì sopra...

Lui sorrise maliziosamente e scambiò le posizioni... vedendo che lei era ancora un po' inquieta le disse... "Non preoccuparti, farò piano... " e detto questo cominciarono a fare l'amore ininterrottamente fino a che, entrambi stanchi si addormentarono l'uno tra le braccia dell'altro...

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Capitolo 41
*** Dolce risveglio ***


                                       Un mistero da svelare...
Capitolo 41:


La mattina dopo...

Raf aprì gli occhi piano piano, si girò e vide Sulfus abbracciato a lei completamente nudo...

Lo guardò a lungo, era così bello mentre dormiva... la notte che avevano passato era stata magica, stupenda... non avevano mai provato una sensazione così bella...

Cercò di alzarsi senza svegliarlo ma non ci riuscì e lui si svegliò...

"Buongiorno, amore..." le disse con la voce ancora assonnata

"Buongiorno... dormito bene?" chiese lei

"Splendidamente..." disse lui con un sorriso aprendo i suoi splendidi occhi dorati che luccicavano...

"Tu invece?" chiese baciandola

"Non ho mai dormito così bene in vita mia, tra le tue braccia... "disse lei mentre lui sorrideva ancora..

"Grazie... " disse lui alzandosi...

"Dove vai? Resta qua con me..." disse Raf tirandolo vicino a sè...

"Ma dobbiamo alzarci..." disse lui avvicinandosi

"Un'altra mezzoretta e poi ci alziamo..." disse lei baciandolo e stringendolo a sè...

Cominciarono ad abbracciarsi, accarezzarsi e baciarsi... stavano per mettersi a fare l'amore un'altra volta quando il telefono di Sulfus squillò...

"Uffff... Sulfus, il telefono..." disse Raf staccandosi da lui...

Lui si spostò da lei e rispose alla chiamata, era sua madre...

"Pronto?" chiese sbadigliando...

"Ciao, Sulfus sono la mamma... Stai ancora dormendo? Raf come sta??" chiese Eryn

"Stai tranquilla mamma... Raf sta bene, è qui con me... Comunque è lei che non vuole alzarsi, non io..." disse Sulfus sorridendo a Raf

"Ah, ok... volevo chiedervi se volevate venire da noi a cena stasera..." chiese la madre..

"Chiedo a Raf... aspetta un attimo" disse lui alla madre " Raf, mia mamma ha chiesto se andiamo a cena da loro questa sera..." disse alla sua Raf

"Sulfus.. c'è la festa delle stelle cadenti stasera.. non possiamo andare da loro... dille se va bene domani..." disse Raf

"Mamma, non possiamo venire, questa sera c'è la festa delle stelle cadenti e non possiamo mancare... che ne dici di domanni sera?" disse Sulfus ad Eryn

"Va bene tesoro, salutami tanto Raf, ciao!" disse la madre e riattaccò...

Sulfus chiuse il telefono e lo mise sul comodino, si girò verso Raf ma lei non c'era, era sparita...

"Raf?" chiese lui

"Sono in bagno... " disse Raf "Non entrare, arrivo subito..." continuò

Dopo quasi dieci minuti uscì dal bagno.... aveva un vestito senza spalline blu a righe diagonali bianche con una fascia alta rossa con sopra un fiocco dello stesso colore, l'abito finiva con una gonna ampia a risvolti; aveva delle ballerine blu e non portava le calze.... I capelli erano acconciati in una treccia molto lunga che finiva all'altezza delle ginocchia...

"Wow... sei fantastica..." disse Sulfus

"Grazie..." disse Raf arrossendo per l'imbarazzo "Tu invece?" chiese lei incitandolo a vestirsi

"Bhè.. io ... " disse infilandosi i boxer e avvicinandosi a Raf sfiorandole la guancia...

"Io... sono pazzo di te amore... " disse avvicinandosi e prendendola per la vita mentre lei tratteneva il respiro per l'eccitazione...

Non fece niente, non la baciò e la lasciò subito andare, altrimenti si sarebbero ritrovati sul letto a fare l'amore....

"Vado a cambiarmi... " disse sparendo nel bagno...

Raf fece un sorriso, un sorriso infantile pensando alla notte precedente, alla loro prima volta...

Si sdraiò sul letto aspettando che Sulfus uscisse dal bagno... finalmente, dopo dici minuti uscì dal bagno, aveva una canotta bianca e sopra una camicia a mezze maniche nera aperta, un paio di jeans scuri con una cintura a teschiò con una catena che pendeva, scarpe da ginnastica nere borchiate...

Raf sospirò nel vederlo, era veramente bello...

"Allora? Come sto?" chiese Sulfus non sentendo la risposta

"Ehm... cosa?" chiese Raf scuotendo la testa

"Ti sei incantata?" chiese lui sorridendo

"Ma no.... non mi sono incantata... " disse lei imbarazzandosi e abbassando lo sguardo timidamente

"Ok... tanto lo so che ti piaccio..." disse lui vantandosi mentre Raf alzava lo sguardo ridendo...

"E io lo so che ti amo...." disse lei facendolo cadere sul letto vicino a lei...

Cominciarono a baciarsi incuranti del fatto che gli altri fossero preoccupati non vedendoli arrivare..

Fu Raf a staccarsi per prima perchè Sulfus le stava slacciando il vestito di dosso...

"Sulfus... Non possiamo... adesso dobbiamo.... andare... dai nostri amici...." disse tra un gemito di piacere e l'altro mentre Sulfus continuava ad accarezzarla...

"Lo so che anche tu mi vuoi adesso..." disse Sulfus continuando...

"Sì.... ma... " cercò di dire lei ma anche il suo desiderio era molto forte...

Sulfus capendo che non era giusto convincerla in quella maniera, si staccò da lei e si alzò dal letto aiutando anche lei ad alzarsi...

"Grazie..." disse semplicemente lei mettendosi a posto la treccia e il vestito...

Uscirono dalla stanza mano nella mano e arrivarono nella mensa per fare colazione insieme agli altri... Ma in mensa ormai non c'era nessuno...

Sulfus prese una tazzina di caffè e un cornetto alla panna mentre Raf un caffè e tre cornetti alla nutella...

"Non ti sembra di esagerare? Tutta quella nutella..." disse Sulfus vedendo i tre cornetti di Raf...

"E tu invece sei a dieta??" chiese lei vedendo che sul suo piatto c'era solo un piccolo cornetto alla panna... Non ci penso due volte e preso il cornetto che stava sul piatto di Sulfus se lo mangiò...

"Ehi!!! Il mio cornetto!!!" disse Sulfus sorpreso, poggiò il suo piatto e levò dalle mani il piatto di Raf... "Adesso vedi che cosa ti faccio io..." disse con malizia e la prese per i fianchi baciandola

Lei rispose subito al bacio ma aveva fame così si staccò subito da lui...

Prese i suoi cornetti e se li mangiò uno dopo l' altro...

"Raf! Li hai mangiati tutti di un fiato..." disse Sulfus sconvolto

"Scusa ma ho fame..." disse lei...

Bevvero il caffè e Raf si mangiò altri tre cornetti alla nutella e due alla panna...

Poi Sulfus fu costretto a trascinarla fuori di peso perchè altrimenti avrebbe finito tutti i cornetti della scuola....

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Capitolo 42
*** Axel, il nuovo angel ***


                                             Un mistero da svelare...
Capitolo 42:


Raggiunsero i loro amici in cortile e videro che c'era un nuovo arrivato tra loro...

"Raf!" urlò Dolce correndole incontro...

"Che c'è Dolce... chi è lui?" chiese Raf

"Lui è un angel figossissimo... è alto, biondo, con gli occhi azzurri, fisico palestrato e in più è un ragazzo dolcissimo...Si chiama Axel" disse Dolce con gli occhi sognanti

"Dolce???" chiese Raf mettendole una mani davanti agli occhi e spostandola su e giù... l'amica si era incantata davanti a quell'angel... Ma perchè a metà anno era arrivato un angel?? Perchè proprio ora... Tante domande per una sola risposta ma Raf trovava qualcosa di strano in quell'angel...

Le angel erano attaccate a lui e anche le devil stranamente erano lì, come se que ragazzo attirasse tutte le ragazza verso di lui...

"Vieni a conoscerlo, dai..." disse Uriè interrompendola dai suoi pensieri, la tirò per un braccio costringendola ad avvicinarsi mentre Sulfus era accanto a lei pronto a difenderla...

"Ciao... tu devi essere Raf, l'angel più carina di tutta la scuola..." disse il ragazzo con voce sensuale baciandole galantemente la mano mentre la gelosia di Sulfus cresceva a dismisura...

Raf era disgustata dal suo fare così ritirò immediatamente la mano..

"Che fai?!? " sbottò Raf allontanandosi verso Sulfus

"Ehi, angioletto... sei così bella e anche selvaggia... come piace a me..." disse Axel avvicinandosi

"Non provarla a chiamare in quel modo se non vuoi avere dei grossi problemi, capito?" Disse Sulfus ormai al culmine della sua pazienza e anche della gelosia...

"E tu chi saresti scusa? Il suo angelo custode?? A no, scusa tu sei un devil e come tale devi stare lontano da noi angel..." disse il ragazzo con una smorfia

"IO sono Sulfus, e non ti permetterò di abbindolare Raf perchè lei è mia!!!" disse buttandolo per terra

"Ah sì? Bhè, ora non più..." disse e presa Raf per i fianchi la baciò...

Raf non credeva a quello che stava succedendo, quell'angel l'aveva baciata!! Lei invece si sentiva attratta da quell'angel e fece fatica ad allontanarsi da lui mentre lui al contrario la teneva stretta a se baciandola...

Sulfus osservava la scena ammutolito... non poteva riamanere a guardare però, così la prese per lavita e con forza la tirò dalla sua parte...

Raf ansimava senza fiato e si sentiva girare la testa... Sulfus le accarezzò una guancia e poi si voltò verso il ragazzo infuriato come non mai, d'altra parte aveva baciato la sua ragazza e questo era un gesto imperdonabile, a maggior ragione se lui era lì... Si avvicinò e gli sferrò un pugno sul naso, un altro sulla pancia ed infine un calcio nei c******i... L'angel cadde a terra con il naso sanguinante e tossendo si rialzò con un braccio... Finalmente capì l'errore che aveva commesso e sparì nel nulla... Raf intanto era appoggiata ad un albero all'ombra ma la testa non smetteva di girare e aveva un conato di vomito alla base della gola...

Sulfus si girò e vedendola pallida la portò in infermeria mentre le altre ragazze si riprendevano, probabilmente quel ragazzo le aveva ipnotizzate ed aveva cercato di fare lo stesso con Raf ma non ci era riuscito per via del suo forte amore per Sulfus; decise di baciarla per completare l'ipnosi ma aveva ormai superato il limite... quando sparì, le ragazze che aveva ipnotizzato ritrovarono la ragione ma le loro teste giravano ancora...

Sulfus sistemò Raf su un lettino e le portò un bicchiere d'acqua..

"Che cosa è successo??!" chiesero i professori entrando nella stanza preoccupati...

"Quel nuovo arrivato ha baciato Raf e poi, quando l'ho picchiato è sparito nel nulla..." disse Sulfus accarezzando i capelli di Raf

"Ma lei sta bene?" chiese il professor Arkan preoccupato

"Sì, ha solo dei giramenti di testa... Ha preso molta paura.." disse Sulfus

"Va bene, Raf... tieni, bevi un bicchiere di energia bianca e starai subito meglio..." disse il professore dandole un bicchiere pieni di un liquido bianco-argentato...

Raf la bevve e i suoi occhi si illuminarono in un attimo... Si alzò in piedi al pieno delle sue forze e scese insieme a Sulfus in cortile per vedere come stavano i loro amici...

Stavano abbastanza bene tutti quanti...

Il telefono di Sulfus squillò...

"Pronto?"

"Sulfus, sono Sulfus... quello del futuro... siamo in aula sfida e prima di tornare nel nostro tempo i miei bambini volevano salutarvi..."

"Si, arriviamo subito..." e detto questo prese per mano Raf e si diressero verso l'aula sfida seguiti a ruota dai loro amici... 

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Capitolo 43
*** La festa delle stelle cadenti ***


                                           Un mistero da svelare...
Capitolo 43:


Arrivarono in aula sfida con tutti gli amici e videro un portale aperto in mezzo all'aula...

"Sulfus, Raf... volevamo ringraziarvi, quello che avete fatto per noi è stato davvero importante, avete badato ai nostri bambini e ve ne siamo molto grati..." dissero i Raf e Sulfus del futuro e poi abbracciarono quelli del presente...

"Adesso dove andrete?" chiese Sulfus

"Bhè, la nostra casa è stata distrutta durante la battaglia, quindi staremo dalla madre di Sulfus, poi quando casa nostra starà in piedi ci ritrasferiremo lì..." disse Raf del futuro

"Sempre se Diaspro non decida di ucciderci tutti..." disse Sulfus del futuro

"Riamanete qui, allora... potete trasferirvi nella mistery house... lì è un posto sicuro..." disse Raf

"E poi se avrete bisogno di qualcosa, la scuola è poco distante..." aggiunse Sulfus

"Ok... ci avete convinti... rimarremo qui con voi..." dissero Raf e Sulfus del futuro abbracciando quelli del presente...

"Ragazzi, prima di andare, voglio informarvi che stasera verrà celebrata la festa delle stelle cadenti, tutto è pronto all'occorrenza, vi prego di vestirvi eleganti per l'occasione..." disse il professore mentre gli alunni annuivano.

Raf e Sulfus del futuro insieme a Chibiusa e Jeremy andarono a sistemare le loro cose nella mistery house e ci rimanettero fino a sera, poi tornarono a scuola per l'ora di cena...

 

Tempo prima nella stanza di Raf...

Raf e Sulfus dopo che gli altri se ne furono andati, salutarono i loro amici e salirono nella loro stanza.... Raf era coricata sul letto e non stava molto bene...

"Raf? Che cos'hai?" chiese Sulfus preoccupato

"Niente niente..."rispose lei

"Raf, ti conosco... tu hai qualcosa, è inutile che mi dici "niente niente"... dai dimmi che cos'hai, perfavore?" chiese ancora Sulfus

"Stavo pensando che adesso dovremo sconfiggere Diaspro... ma lei è molto più forte di noi, ci batterebbe subito..." disse Raf alzandosi dal letto...

"Umh... hai ragione... ma non pensarci adesso, godiamoci questi momenti in cui possiamo stare da soli..." disse Sulfus prendendola per la vita e baciandola...

Indietregiarono di qualche passo e si sdraiarono sul letto... ripresero a baciarsi con più foga mentre Sulfus accarezzava Raf sotto alla maglietta che indossava... Lei sentiva mille brividi di piacere scorrergli per il corpo mentre lui la toccava... E lui vedendo che effetto le faceva si ostinava a continuare...

Dopo 15 minuti si ritrovarono nudi nel letto abbracciati dopo aver fatto l'amore...

"Raf?" chiese Sulfus

"Sì, amore?" chiese lei alzando lo sguardo

"A che età pensi che avremo Thomas e Jeremy?" chiese Sulfus

"Non lo so... Raf mi aveva detto che la prima volta che avevano fatto l'amore lei era subito rimasta incinta...." disse Raf mentre Sulfus la guardava in un modo strano...

"A che cose stai pensando?" chiese Raf vedendo che era rimasto a guardarla...

"Che.. probabilmente tu..." la guardò con un sorriso e lei capì al volo...

"Non lo so... ma anche se fosse... come faremo a dirlo ad amici, parenti e professori?" chiese Raf abbracciandolo

"Non so... ma sono certo che capirebbero..." disse Sulfus

"Ehi, è tardissimo... dobbiamo andare a cena..." disse Raf guardando la svelia sul comodino di Sulfus, si alzò, prese un cambio e corse in bagno...

Indossò un vestito nero senza spalline e un coprispalle nero che facevano risaltare i suoi capelli dorati e i suoi occhi azzurro cielo... mise i tacchi e si truccò, spuzzo un po' di profumo e uscì dal bagno...

"Sei fantastica..." disse Sulfus letteralmente a bocca aperta, lui si era vestito in fretta, aveva messo una camicia viola scuro sbottonata e un paio di jeans scuri...

"Anche tu..." disse lei baciandolo...

"Andiamo dai, ci stanno aspettando..." disse Sulfus prendendola per mano e portandola in mensa dove tutti erano vestiti bene per la festa delle stelle cadenti......

C'erano tutti i loro amici e tutti vestiti bene per l'occorreanza..

"Raf, sei bellissima!!" dissero Dolce, Miki e Uriè facendo i compliemnti all'amica...

"Grazie... anche voi lo siete..." disse Raf per ringraziarle...

"Allora? " chiese Uriè portandola un po' fuori dalla mischia

"Cosa?" chiese Raf non capendo..

"Di cosa avete "parlato"?" chiese Uriè vedendo che Raf aveva gli occhi illuminati di uno strano bagliore....

"No... non abbiamo parlato..." disse Raf arrossendo

"Non dirmi che..." chiese Uriè mentre Raf annuiva timidamente ancora rossa per l'imbarazzo

"Raf... ma è stupendo... " disse Uriè all'amica

"Sì, ma io sono preoccupata, se dovessi rimanere incinta?" chiese Raf

"Accoglierai tuo figlio come farà lui..." disse semplicemente Uriè...

"Ora andiamo a mangiare..." disse Uriè trascianando Raf verso gli altri

"Amore, dov'eri finita?" chiese Sulfus abbracciandola

"Stavo parlando con Uriè... non preoccuparti.." disse lei tringendolo

"Ok.." disse lui baciandola...

Si sedttero in un enorme tavolo rotondo dove al centro c'era un enorme centro-tavola fatto di rose bianche...

"Ragazzi e ragazze..." cominciò a dire il professore dal microfono

"Siamo qui, questa sera per la festa delle stelle cadenti... Finita la cena andremo nel giardino della scuola e osserveremo le stelle portatrici di poteri..." disse Arkan "Si narra infatti, nella leggenda, che queste stelle portino da mondi sconosciuti i poteri più belli che possano esserci... la felicità, la giustizia, la pace, la protezione, la vita e l'amore... Questi sono i poteri rari che nessuno ha mai avuto... Infatti questi poteri sono stati avuti dai figli di un angel e di un devil... " continuò il professoe mentre Raf e Sulfus si guardavano... "Queste stelle portano dei frammenti di questi poteri che sono andati perduti con il tempo..." concluse Arkan "Buon appetito" e si sedette vicino alla Temptel

Durante tutta la cena Raf e Sulfus non aprivano bocca, si limitavano a parlarsi con il pensiero riguardo alla leggenda...

Quando ebbero finito di mangiare andarono tutti nel giardino della scuola per vedere le stelle...

Erano bellissime ma qualcosa stava succedendo a Raf... qualcosa di molto strano... ogni volta che cadeva una stella il ciondolo si illuminava, come se stesse catturando il potere delle stelle...

Quando le stelle finirono di cadere, tutti se ne andarono, tutti a differenza di Raf e Sulfus che erano rimasti a vedere il cielo notturno... dopo qualche minuto che tutti se ne furono andati, una stella ritardataria cadde... era molto più grande delle altre ed era molto colorata... Cadde nel labirinto senza fare rumore e Raf incuriosita corse laggiù seguita da Sulfus...

La stella che era caduta non era altro che una pietra a forma di cuore che venne subito attratta dal ciondolo di Raf

"Che cos'è?" si chiese Raf ma poi capì... con la mente aprì il suo ciondolo e la pietra enorme che era caduta si trasformo in un raggio colorato che venne racchiuso dal ciondolo..

Raf salì in aria, trasportata dal suo ciondolo e la stessa energia colorata l'avvolse... il suo vestito divenne simile al suo prisma fly ma aveva i bordi più lunghi ed era velato di nero... portava dei laccetti ai piedi al posto delle scarpe e sui polsi altri laccetti colorati l'avvolgevano... il ciondolo di trsformò in una spilla a forma di cuore e i suoi capelli divvennero riccioli biondi mentre sulla fronte appariva il simbolo di una stella rossa... L'aureola splendeva e le sue ali erano enormi e bianche

Sulfus la guardava meravigliato da tanta bellezza e si chiedeva il motivo della sua trasformazione...

"Raf... sei bellissima ma perchè ti sei trasformata?" chiese Sulfus

I professori e tutti i loro amici accorsero incuriositi da quel bagliore e Arkan rimase a bocca aperta quando vide Raf

"Raf... che cosa è successo? " chiese il professore

"è caduta una stella e io sono andata a vedere.... poi quella pietra sotto forma di raggio è entrata nel mio ciondolo e mi ha trasformata..." disse Raf

"Bhè è una cosa stupefacente, tu sei stata avvolta dai rari poteri... loro ti ahnno scelta e ti hanno trasformata..." disse il professore..

"Ora i tuoi poteri sono infiniti e fortissimi... nessuno potrà batterti..." disse ancora il professore orgoglioso "Adesso vai a dormire, domani proveremo i tuoi poteri.."concluse andandosene...

Tutti lo seguirono e Raf tornò nella sua stanza insieme a Sulfus...

Stanchi si addormentarono subito e Raf prese a sognare... 

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Capitolo 44
*** Eternity-fly, potere sconosciuto ***


                                        Un mistero da svelare...
Capitolo 44:


Nel sogno di Raf...

Era in un prato verde speranza e in cielo splendeva il sole...

"Raf... Raf... Raf"c'era una voce che la chiamava ininterrottamente...

"Chi sei?" chiese Raf

"Raf... Raf..." continuava a chiamarla la voce

"Chi sei??" chiese ancora Raf

"Non ha importanza chi sono... Ti devo però dire il perchè della tua trasformazione improvvisa...

Il tuo è un nuovo potere, un potere eterno... l'eternity-fly... " disse la voce

"Eternity-fly?" chiese Raf non capendo

"è la trasformazione eterna, la trasformazione più potente e rara che esista, per questo motivo solo una persona può averlo, quella sei tu..." disse la voce "Tieni bene questo potere... i tuoi bambini cresceranno forti e con parte di questi poteri... tu li potrai usare in tutti i modi..." concluse la voce

"Ma come farò a sconfiggere Diaspro?" chiese Raf

"Con l'eternity-fly e la forza del tuo amore..." disse la voce...

 

 

Si svegliò, era nella sua stanza, Sulfus era vicino a lei e dormiva ancora... era abbracciato a lei...

"Sulfus... sei talmente bello quando dormi..." disse sospirando e accarezzandogli i ciuffi ribelli che si erano impossessati della sua fronte...

Sulfus pian piano aprì i suoi occhi dorati e laguardò sorridendo poi richiuse gli occhi...

"Buongiorno..." disse lui sbadigliando

"Buongiorno, dormito bene?" chiese lei

"Sì, benissimo..." disse lui "Tu invece?" chiese

"Bene... la voce mi ha detto perchè mi sono trasformata..." e gli raccontò di quello che le aveva detto... "Hai capito? Possiamo battere Diaspro, così..." disse Raf

"Ma è fantastico Raf!!" disse lui felice...

"Prima però, la colazione... Ho una fame..." disse lei e corsein bagno a cambiarsi... aveva una maglia violetto con dei jeans chiari e un paio di ballerine blu sportive... Sulfus invece indossava una maglia nera con un teschio e dei jeans scuri con delle scarpe da ginnastica grigie...

"Andiamo..." disse Raf e lo trascinò giù per le scale...

"Aspetta... mi fai cadere così..." disse Sulfus quasi cadendo per terra

"Scusa..." disse Raf aiutandolo a rimettersi in piedi...

Raf si staccò da Sulfus e corse a prendersi da mangiare... in un vassoio vi era una tazzina di caffè con panna montata sopra, una fetta di torta al cioccolato, due brioches alla marmellata, tre cornetti alla panna e 2 alla nutella...

"Ehm... Raf??" disse Sulfus osservando tutto ciò che vi era sul vassoio

"Sì?" chiese Raf

"Quante cose ti sei presa da mangiare?" chiese lui

"Ti ho detto che ho fame..." disse lei poggiando il vassoio su un tavolo...

"Secondo me tu hai qualcos'altro..." disse Sulfus sorridendo e rubandole un cornetto mentre lei addentava la seconda brioches...

"Ehi!! Il mio cornetto!!!" disse lei ridendo

"Scusa... comunque hai capito quello che ti ho detto io?" disse lui

"Sì.. comunque non lo so..." disse lei finendo anche gli ultimi cornetti che erano sul piatto...

"Hai già finito tutto?" chiese Sulfus meravigliao con la tazzina di caffè pr aria

"No... mi manca il caffè con la panna..." disse lei prendendolo in mano, tuffo le labbra sulla panna e si rialzò... Sulfus che la stava guardando, si avvicinò a lei e la baciò ripulendola dalla panna...

Dopo che ebbero finito...

"Ragzzi... avete finito?" chiese il professore seguito dagli alunni avvicinandosi al tavolo dove stavano i due...

"Sì.. " disse Sulfus alzandosi

"Bene allora testiamo i poteri di Raf in aula sfida..." disse il professore

Andarono tutti in aula sfida e gli aluni si sedettero sulle sedie ai bordi del terreno di gioco mentre Raf era nel campo...

"Raf... tu dovrai battere Mike, un guardiandevil usado i tuoi nuovi poteri eternity.." disse il professore facendo entrare un ragazzo moro con gli occhi blu nel campo..

"Va bene professore..." disse al professore

"Ti batterò angioletto..." disse il ragazzo con un sorrisetto, Raf ricambiò il sorriso solo che il suo trasmetteva la grinta... "Eternity-fly! " gridò e si trasformò...

"Non mi fai paura" disse Mike cercando di convincere piùse stesso che lei...

"Inflame!" gridò Raf e un flusso di lava le uscì dalle mani, non era abituata a questo ma già le piaceva... allungò le braccia verso il ragazzo e gli scagliò contro la lava...

Essa si posò sul ragazzo e solidificò subito...

"Chissà se..." disse Raf pensando che poteva scagliare un altro attaccò e così sarebbe stato fuorigioco... cercò un altro attacco che conosceva ma prima che potesse pronunciarlo, il ragazzo sbucò fuori dalla lava o meglio roccia che gli si era formata intorno...

"Elettroschok" disse il ragazzo e lanciò dei potentissimi fulmini a Raf che invano aveva cercato di alzarsi in volo..

Il ragazzo continuava a mandarle scariche elettriche ma Raf resisteva fino a che nella sua mente pronunciò... "Protection-fly"... Attorno a sè si formò una bolla di energia blu che oltre a proteggerla, si espandeva e annullava qualsiasi tipo di attaccò... Mike vedendo questa bolla che si espandeva sempre di più, cercò di fermarla con un altro attacco ma non ci riuscì, Raf si fermò di colpo e cadde per terra, dopo qualche secondo si rialzò e lanciò un attacco ma non era al pieno delle sue forze, le girava terribilmente la testa, mancò il bersaglio anche se era di fronte a lei... La testa girava sempre di più e cominciava ad avere caldo, cercò di nascondere quello che provava ma Sulfus se ne accorse...

"Interrompete l'incontro..." disse Sulfus ai professori

"Perchè?" chiese la Temptel non capendo

"Raf sta male... " disse Sulfus convinto, aprirono il terreno di gioco, Raf guardò davanti a sè, cercò di fare un passo, poi un altro... la testa le faceva male, le girava... Vide Sulfus avvicinarsi a lei e parlarle ma lei non capiva...

"Raf... Raf... che ti succede? Cos'hai?" continuava a ripetere Sulfus non capendo cosa avesse Raf

Raf vide Sulfus preoccupato e poi il buio... Era svenuta tra le braccia del suo ragazzo che spaventatao la portò in infermeria...

La fecero stendere su un lettino e le inniettarono dell'energia bianca nelle vene, lei si riprese quasi immediatamente e si svegliò

"Raf? Che cosa è successo?" chiese Sulfus

"Mi girava la testa, cercai di andare avanti ma non ci riuscii, poi vidi che tu ti stavi avvicinando e mi parlavi, ma io non ti capivo... ti guardai un ultimo istante e poi vidi il buio..." disse Raf

"Raf... Tu hai qualcosa, non puoi avere sempre l'energia bianca..." disse il professor Arkan

"Io so che cos'ha..." disse Raf del futuro entrando nell'infermeria insieme a Sulfus


 

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Capitolo 45
*** La notizia più bella ***


                                         Un mistero da svelare...
Capitolo 45: 

"Io so che cos'ha" disse Raf del futuro entrando in infermeria insieme al suo Sulfus...

"Perfavore potete lasciarci da soli?" chiese Sulfus

"Ma certo, ragazzi andiamo.." disse il professor Arkan lasciando nell'infermeria solo Raf del futuro, Sulfus e Raf mentre gli altri uscivano...

"è quello che io sto pensando?" chiese Sulfus ed entrambe le Raf lessero il suo pensiero...

"Sì... è proprio quello" disse Raf del futuro mentre la Raf del presente sorrideva... Sulfus e Raf si guardarono felici e si baciarono...

"Che cosa dobbiamo fare, insomma se Raf ha ancora i giramenti di testa..." chiese Sulfus

"Bisogna avere pazienza, i primi due mesi sono così, poi tutto sarà diverso ..." disse Raf del futuro... "Auguri, cara Raf... Vi dico solo una cosa, conservate l'energia bianca... dovrete averne molta... " aggiunse la ragazza...

Ecco, il momento che tanto aspettavano era finalmente arrivato, avrebbero avuto i loro primi bambini.... Erano felici, tanto felici... E non sapevano che Diaspro dalla sua caverna marina, li stava osservando e stava facendo un altro piano per riuscire a separarli...

Nella caverna infatti...

Diaspro era seduta su un trono di alghe, davanti a lei vi era uno schermo da cui guardava Raf e Sulfus, quando sentì della notizia sbattè i pugni sul trono e si alzò di scatto urlando... dopo poco...

"Bene bene... Raf è incinta... ora dovrò fare in modo che quei due bambini non arrivino mai alla luce del sole..." disse ridacchiando...

Le sue due murene la guardavano con sguardi interrogativi, non sapevano che cosa avrebbe fatto ora la loro padrona, di sicuro qualcosa di veramente perfido, ma cosa?

A scuola...

I professori e gli stagisti vennero a sapere della grande notizia e si congratularono tutti con Sulfus e Raf... Dopo quasi mezz'ora scesero in mensa per mangiare... Raf mangiò meno del solito e si vedeva che qualcosa la turbava...

"Che cos'hai Raf? Non hai toccato quasi niente..." disse Sulfus preoccupato dato che negli ultimi giorni aveva mangiato molto...

"Non lo so Sulfus... non ho fame..." disse semplicemente lei e allontanò il piatto...

"Ma devi pur mangiare qualcosa..." disse Sulfus

"Lo so... e ti ringrazio ma non ho fame... " disse lei... Sulfus restò a guardarla con uno sguardo interrogativo, poi però si arrese e continuò a mangiare...

Quand'ebbero finito di mangiare, scesero in cortile e Sulfus telefonò ai suoi genitori per dargli la grande notizia...

"Mamma... ciao... devo darti una notizia meravigliosa..." iniziò Sulfus tutto contento

"Dimmi caro..." disse Eryn

"Io e Raf diventeremo genitori..." disse lui tutto d'un fiato

"Wow Sulfus... ma è... è fantastico!!! Sono davvero felice per voi... Vorrei tanto che lo dicessi anche a tuo padre ma è in viaggio per lavoro e torna domani pomeriggio... Che ne dite di venire a cena da noi domani?" chiese Eryn

"Ok... va benissimo ma prepara un bel po' perchè non so se Raf mangierà moltissimo oppure non toccherà nemmeno il cibo come questa sera..." disse Sulfus

"Stai tranquillo Sulfus, devi avere pazienza... i primi due mesi sono i più difficili perchè Raf comincierà ad avere i primi mal di testa, e avrà fame oppure no... Ti dico solo una cosa, non farla arrabbiare e cerca di non discutere con lei... Può avere delle crisi di nervi e potrebbe fare delle cose di cui potresti pentirti amaramente..." disse Eryn

"Se cercavi di tranquillizzarmi, non ci sei affatto riuscita, anzì sono più agitato di prima..." disse Sulfus

"Senti figliolo, non è facile quello che stai passando ma devi farti forza per tutti... sei tu il padre... Devi stare tranquillo e pensare che i sacrifici che farai sono per rendere felice Raf e la famiglia che andrai a formare con lei... ti prego di ascoltarmi Sulfus... Ci vediamo domani allora" disse Eryn

"Grazie mamma per il tuo aiuto... Ci vediamo domani, ciao" disse Sulfus

"Ciao caro e ricorda l'amore vince su tutto..." disse la madre per poi riattaccare il telefono...

Sulfus tornò da Raf e le sorrise dolcemente, lei ricambiò e si baciarono...

"Raf.. andiamo sulla spiaggia?" chiese Sulfus

La spiaggia... il posto più tranquillo della città, soprattutto di sera, potevi camminare vicino alle onde e il rimore della schiuma ti cullava donandoti pace e tranquillità...

Raf non ci pesò due volte e andò insieme a Sulfus sulla spiaggia...

Camminarono mano nella mano, la sabbia era fresca e l'acqua era illuminata dalle stelle e dalla luna piena che brillavano nel cielo... Quella notte era magica, una notte indimenticabile...

"Sulfus... sono davvero contenta di averti incontrato..." disse Raf guardando le onde del mare "Quando ti ho visto la prima volta mi eri sembrato uno sbruffone ma poi, conoscendoti meglio ho capito che quella era solo una maschera che serviva per nascondere la tua bontà..." disse ancora

"Sei tu che sei riuscita a cambiarmi, sei entrata nella mia vita e l'hai riempita di luce e di colori, io ero il devil più diabolico che esistesse e non mi rendevo conto che con il mio comportamento facevo star male le persone... Tu invece me lo hai fatto capire, mi hai insegnato ad amare e io mi sono innamorato per la prima volta di te..." disse Sulfus guardando negli occhi Raf..

"Ti amo Sulfus e non c'è cosa al mondo che possa cambiare quello che provo... anche se gli altri ti diranno cose diverse tu ta pur certo che il mio amore per te resterà per sempre e non cambierà mai..." disse Raf

"Lo stesso vale per me, Raf.. Io non voglio perderti, tu sei tutto per me, sei la mia ragione di vita..." disse Sulfus "Ti amo..." concluse e la baciò, La baciò con tutto l'amore che era capace di provare...

Si baciarono alungo, incapaci di staccarsi l'uno dall'altra, ora sapevano che nessuno li avrebbe mai divisi nemmeno il male più potente sarebbe stato in grado di separarli...

Ed ora avrebbero avuto una famiglia, sarebbero diventati genitori e sarebbero stati felici... 

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Capitolo 46
*** Nuovi amici ***


                                          Un mistero da svelare...
Capitolo 46:


Dopo quasi 10 minuti si staccarono e decisero di tornare a scuola, salirono le scale, entrarono in stanza e chiusero la porta...

"Raf?" chiese Sulfus mettendosi sotto le coperte

"Sì amore?" chiese lei guardandolo dolcemente

"Te l'ho mai detto che ti amo?" cheise lui sorridendole e lei fece lo stesso, poi si dierìdero un dolcissimo bacio sulle labbra e si addormentarono abbracciati...

La mattina dopo si svegliarono tardi anche perchè non avevano scuola e i loro amici erano dai rispettivi genitori...

Si alzarono e facero colazione alla mensa dove trovarono solo i professori...

"Buongiorno professori..." dissero Raf e Sulfus sorridendo con un vassoio in mano

"Buongiorno ragazzi, come mai siete a scuola invece di tornare dai vostri genitori per questa giornata libera?" chiesero i professori

"Bhè... facciamo colazione qui e poi andremo dai miei genitori a dare la notizia..." disse Sulfus sorridendo

"Va bene ragazzi..." dissero i professori andandosene...

Raf e Sulfus fecero colazione e poi andarono nella loro stanza a cambiarsi per poi andare via...

Intanto nella caverna sottomarina Diaspro e qualcun'altro stavano organizzando un piano...

"No no no!! Axel! Non combiniamo niente facendo così!" urlò Diaspro

"Ma, Diaspro... Che cosa facciamo allora?" chiese il ragazzo

"Separarli con il dolore non funziona... separarli con l'ipnosi non funziona... " diceva Diaspro andando avanti e indietro

"Che cosa facciamo? Solo la morte può separarli..." disse Axel e il volto di Diaspro parve illuminarsi di colpo

"Ma certo! Perchè non ci ho pensato prima! La morte... uccideremo Raf e i suoi bambini così Sulfus si dimenticherà di lei e resterà con me!" disse Diaspro convinta più che mai a portare avanti il suo piano

Intanto sulla terra ferma Raf e Sulfus erano partiti per Zolfanello city ed erano appena arrivati

"Wow... qui è così diverso che sulla terra... " disse Raf

"Bhè dopotutto siamo all'inferno... un posto in cui gli angioletti comuni non hanno il coraggio di venire..." disse Sulfus "Ma tu non sei un angioletto comune... tu sei una angel molto speciale, la mia angel.." aggiunse ... Raf sorrise dolcemente e lo baciò

"Bene bene bene..." disse Jack apparendo dal nulla

Raf e Sulfus si staccarono immediatamente e Raf arrossì...

"Ciao Jack..." disse Sulfus

"Ciao Sulfus e ciao anche a te Raf..." disse Jack

"Ciao Jack... " disse Raf

"Che ci fai da queste parti?" chiese Jack a suo cugino

"Sono venuto a dare una grande notizia alla mia famiglia, quindi anche a te..." disse Sulfus

"Davvero?" chiese Jack incredulo

"Sì, ma è meglio se ve lo dico quando sarete tutti insieme... Perfavore puoi dire a Molly, Timmy, Random, Patty, Layla e ai loro genitori di venire a casa di mamma perfavore? Dillo anche alle tue sorelle Jade e Kalika e ai tuoi genitori..." disse Sulfus cercando di non dimenticarsi nessuno...

"Ok... vado subito allora a che ora dobbiamo essere da tua madre?" chiese Jack

"Alle sei..." disse Sulfus

"Ok, vado... " disse Jack allontanandosi mentre Raf e Sulfus mano nella mano andavano verso la casa di Sulfus...

"Ma chi sono tutti quelli che hai nominato?" chiese Raf

"Molly e Timmy sono i figli della sorella di mio papà, Random è figlio del fratello di mia mamma e Layla è la figlia della sorella di mia mamma... Jack, Jade e Kalica invece sono figli del fratello di mio papà..." disse Sulfus

"Wow... hai tanti parenti..." disse Raf

"Sì e tu li conoscerai dal primo all'ultimo..." disse Sulfus suonando il campanello di casa sua...

Eryn venne ad aprire...

"Ciao Sulfus, ciao Raf... pergo entrate..." disse Eryn

"Ciao figliolo e ciao anche a te Raf..." disse Anthor

"Ciao mamma, ciao papà..." disse Sufus

"Buongiorno" disse Raf...

"Allora per quale grande notizia siete qua?" chiese curiosa la madre di Sulfus

"Mamma, riguardo alla notizai, vorrei dirla a tutti così ho invitato tutti i miei cugini qui..." disse Sulfus sperando che la madre gli desse il permesso

"Sì, ok va bene..." disse la madre e Sulfus tirò un sospiro di solievo...

"Volete qualcosa da bere?" chiese Eryn

"Io vorrei un bicchiere di thè, grazie..." disse Sulfus

"Anche per me, perfavore..." disse Raf subito dopo...

"Caspita, che gentile che sei Sulfus sei proprio cambiato..." disse Anthor al figlio mentre Eryn andava a prendere del thè...

"Sì..." disse Sulfus

"Bene mi fa molto piacere, vuol dire che ascolti Raf e che quindi le vuoi molto bene..." disse Anthor...

Eryn ritornò con i bicchieri di thè e li porse a Raf e a Sulfus

"Grazie" disse Raf e Sulfus

Dopo una chiacchierata, Sulfus gurdò l'orologio... erano le 6... tra pochissimo sarebbero arrivati i suoi cugini e lui avrebbe dovuto dire la grande notizia... che sarebbe diventatao padre...

Suonò il campanello e i cugini seguiti dai genitori entrarono... I genitori andarono da Eryn e da Anthor, mentre i cugini andarono da Raf e Sulfus...

Tutti si meravigliarono vedendo Raf, una angel in casa di un devil...

"Sulfus... chi è lei?" chiese Kalika, la sorella più grande di Jack guardando dall'alto in basso Raf...

Raf non si sentiva tranquilla ma non abbassò lo sgurdo... Guardo bene la devil che le stava di fronte... Capelli neri, ricchi e lunghi annonciati in una coda, carnagione molto chiara, occhi viola, ali e corna erano gialle dorate, proprio come i bracciali che indossava... Aveva una camicia azzurra a quadri con sotto una canotta bianca e dei leggins blu fino a dopo il ginocchio, portava delle sparpe da ginnastica basse blu e azzurre...

"Lei è Raf, Kalika..." dise Sulfus guardandola negli occhi

"Ahhh, la tua ragazza... non lo sapevo comunque è proprio bella..." disse Kalika

"Sì, è molto bella" disse jade, la sorella più piccola di Jack, lei invece aveva i capelli rossi, lici e lunghi e gli occhi viola.. .la carnagione era un po' più scura di quella di Kalika... aveva le ali e le corna verde scuro, portava dei jeans e una maglia a maniche corte viola, ai piedi invece aveva delle scarpe nere

"Grazie..." disse Raf un po' imbarazzata osservando anche gli altri devil che erano lì... Molly e Timmy erano gemelli e avevano l'età di Jade...

Timmy aveva i capelli blu, lisci e lunghi, gli occhi gialli, corna e ali erano celesti, portava dei jeans neri e una maglia blu a maniche corte e delle scarpe nere... Molly ra praticamente uguale al fratello: Capelli blu, lici e lunghi, gli occhi gialli, corna e ali celesti ma era vestita in modo diverso... aveva una minigonna di jeans con dei leggins viola corti sotto e delle ballerine blu, indossava una maglietta a maniche corte viola... entrambi avevano la carnagione scura, come i loro genitori...

Poi c'era Random... aveva l'età di Sulfus... capelli neri come i suoi ma con dei ciuffi blu anzichè rossi, gli occhi erano verdi e corna e ali erano nere... portava dei jenas scuri e una magla gialla e nera, le scarpe erano nere...

Infine c'era Layla, la più grande di tutti... Capelli neri, lisci e lunghi raccolti in due code, gli occhi erano fucsia e aveva una stella nera sull'occhio destro... portava una minigonna nera, leggins blu scuro e delle ballerine molto sportive nere, una maglietta scollata nera... la carnagione era simile a quella di Raf...

"Come l'hai conosciuta?" disse Molly

"A scuola... dopo il nostro primo tocco ci siamo innamorati... " disse Sulfus stringendo la mano a Raf

"Ma... il veto?" chiese Tommy

"Il veto tra di noi non funziona... nemmeno tra lei e gli altri devil perchè ha un ciondolo che annulla i poteri del veto come il mio...." disse facendo vedere il ciondolo...

"Wow... " risposero incantati Molly e Tommy...

"Tutta magia..." disse Random non convinto

"Che cosa intendi dire..." chiese Sulfus

"Ma guardati... sembri un angel adesso..." disse Random

"Perchè Raf è una angel non vuol dire che si comporti come loro... lei è diversa perchè non è sempe stata una angel..." disse Sulfus

"E allora perchè è timida come loro... non parla... si nasconde?" chiese Random avvicinandosi a Raf

"Perchè dovrei parlare, eh??" chiese Raf scoppiando "Che cosa dovre dire? Io non vi conosco nemmeno... " disse Raf

Random e gli altri rimasero sbalorditi dal suo comportamento... sembrava una devil...

Sulfus la guardava contento, la sua Raf era cambiata...

"Troppo?" chiese avvicinandosi a Sulfus

"No no... va benissimo..." disse Sulfus contento...

"Ok... diciamo che non è così tanto angel..." disse Random sorridendo... "Ti sei guadagnata il rispetto di un devil, Raf..." disse Random

"Non sei così tanto quieta come sembri a prima vista, dentro di tè c'è uno spirito combattivo degno di un devil ma tu lo sai maneggiare perfattamente anche da angel... " disse Layla guardandola mentre gli alti stavano in silenzio... lei era la più grande dei cugini e tutti le portavano rispetto, anche perchè era la più forte, anche più di Sulfus...

"Grazie..." disse semplicemente Raf

"Tu forse potresti riuscire a battermi... vuoi provare?" chiese Layla sorridendo lanciandole una sfida

Tutti rimasero a baocca aperta, Layla che si voleva sfidare spontaneamente con Raf...

"Ok, ci sto!" disse Raf sicura di sè... Layla le piaceva, in un qualche modo assomigliava a lei...

Andarono nel campo proprio dietro casa di Sulfus...

Il primo che cade a terra e ci rimane per 30 secondi perde... questa era la regola...

Layla si preparò e così Raf...

Non era prudente rimanere alla forma base anche perchè gli attacchi di un devil sono comunque più forti di queeli di un angel...

"Layla... ricordati che gli attacchi di un devil sono comunque superiori a quelli di un angel..." disse Sulfus preoccupandosi per Raf...

"Lo so bene Sulfus... ma ho l'impressione che lei possa farcela..." disse Layla e così cominciarono l'incontro...

"Magic Aurea!" gridò Layla e delle sfere trasparenti si avvicinarono velocissime a Raf, lei le schivò con una starordinaria velocità che non sapeva di possedere... Tutti si meravigliarono ma Layla no, sapeva che Raf poteva essere alla sua altezza.

"Inflame!" Urlò Raf e lanciò palle di fuoco a Layla colpendola ma senza nessun effetto...

"Devo dire che non mi aspettavo un inflame da te..." disse Layla...

"Magic Aurea!" disse e cominciò a lanciare a raffica sfere trasparenti mentre Raf faceva l'impossibile per schivarle ma una la colpì e la fece andare per terra... Si alzò di scatto ma qualcosa le impediva di muoversi...

"Raf.. la Magic Aurea e un potere psitico che impedisce qualsiasi movimento..." disse Layla...

"Probabilemente mi sono sbagliata quando idcevo che potevi battermi..." disse Layla voltandosi per abbandonare l'incontro ma una luce la fece voltare...

Raf era in piedi davanti a lei, ma era diversa... aveva attivato il suo Eternity-fly...

Layla sorrise compiaciuta e riprese ad attaccarla, Raf schiavava tutti i suoi attacchi finchè non attaccò lei... usò l'inflame ma questa volta erano palle di lava ... Layla si spaventò ma cercò di proteggersi usando lo shield-fly e a mala pena ci riuscì... non si lasciò intimorire... usò l'attacco più potente che conosceva e che aveva usato solo una volta quando era stata di fronte a un pericoloso mostro che aveva quasi ucciso sua madre...

"Psico-raggio!" gridò e un raggio psitico uscì dalle sue mani dirigendosi verso Raf

"Protection-fly!" gridò lei e una sfera la circondò espandendosi verso Layla... la ragazza però non si arrendeva e continuava a lanciare il suo psico-fly...

Raf sentiva il raggio che sbatteva contro la sua barriera... Layla era veramente forte, più forte anche di Sulfus ma non più forte di lei... Chiuse gli occhi concentrandosi su tutto il potere che aveva e piano piano la barriera riprese ad allargarsii sempre di più... Layla non era in grado di fermarla ma non si era ancora arresa... Raf aprì gli occhi e mise le mani davanti a se... La barrira che la circondava si trasfomò in un raggio simile a quello di Layla... spinse più che potè e alla fine riuscì a battere Layla, cadde a terra sfinita, non riusciva a rialzarsi era troppo debole.. passaro trenta secondi, poi Raf si avvicinò a lei... "Recover" disse mettendole una mano sulla testa e l'altra all'altezza dello stomaco... Una luce azzurra circondò Layla ridonandole energia...

Dopo qualche secondo quella luce scomparve e Layla tornò attiva... Raf si trasformò nella sua forma normale...

"Brava... sapevo che potevi battermi... ma non che mi avresti donato energia... sei molto buona, Raf" disse Layla... "Ora ti sei guadagnata il mio rispetto e anche quello di tutti..." disse ancora stringendole la mano... Raf però non le strinse la mano e l'abbracciò... Layla rimase un po' stupita da quell'abbraccio forse perchè nessuno l'aveva mai abbracciata ma rispose subito a quella bellissima sensazione che stava provando... l'amicizia.. 

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Capitolo 47
*** Proteggere la scuola ***


                                         Un mistero da svelare...
Capitolo 47:
 

Dopo che tutti si furono congratulati con Raf per la splendida gara che aveva fatto, decisero di tornare tutti a casa Zolfanello, dopotutto dovevano dare la grande notizia e i genitori dei ragazzi di sicuro erano preoccupati...

Entrarono in casa e con molto piacere i genitori videro che Raf era stata ben accettata da tutti...

Raf conobbe tutti gli zii e le zie di Sulfus, erano davvero tanti!!!

Le fecero delle domande per capire meglio come si comportava, quando Raf ebbe finito di rispondere alle domande, tutti si scusarono con lei per "l'interrogatorio" e l'accettarono senza problemi come se fosse loro nipote anche se, con il matrimonio, lo sarebbe diventata...

Sulfus guardò Raf e lei capì al volo che era il momento di dire la grande notizia....

"Mamma, Papà, zie, zii e cugini..." cominciò Sulfus attirando l'attenzione di tutti... " come sapete, Raf è la mia ragazza, ma voglio darvi una notizia ancora più bella... io e Raf... diventeremo genitori!" disse Sulfus felice...

"Davvero?Oh, figliolo... sono fiera di te!!" disse Eryn abbracciandolo mentre le cugine di Sulfus facevano le congratulazioni a Raf... Tutti erano felici della notizia... Tutti si congratulavano con i futuri genitori e ci fu anche un brindisi...

Gli adulti rimasero a chiacchierare mentre Raf, Sulfus e i cugini di Sulfus uscirono per andare a mangiare qualcosa...

Camminarono per un breve tratto e poi andarono in un ristorante tra i più costosi della città, dove facevano dei piatti strepitosi... Appena Sulfus entrò tutti lo riconobbero, dopotutto era figlio dei proprietari della città...

"Buongiorno signor Zolfanello.... è un piacere averla qui...." disse il proprietario del ristorante stringendogli la mano...

"e questa dev'essere la sua fidanzata... è davvero molto bella... sa le notizie in città corrono veloci.." disse l'uomo...

"Lo so bene... Gordon... lo so bene... ora perfavore potrei avere un tavolo per me e per i miei amici?" chiese Sulfus

"Certamente signore, certamente..." disse Gordon "Mi segua, prego..." disse anocra accompagnandolo nel posto più elegante del ristorante...

Li fecero accomodare uno per uno e il cameriere arrivò per farli ordinare...

"Vuole ordinare?" chiese Gordon a Sulfus

"Certo, dimmi... qual'è il piatto del giorno oggi?" chiese Sulfus

"Oggi c'è il pesce... Anelli di mare fritti conditi con limone e spezie aromatiche accompagnate da gamberi e gamberoni in salsa rosa..." disse Gordon...

"Ok... Ragazzi... prendiamo qusto?" chiese Sulfus ai suoi amici...

Tutti lo gurdarono con l'acquolina in bocca e annuirono... Poi gurdò Raf "Tu amore?" chiese e lei annuì sorridendo dolcemente...

Gordon prese nota e andò in cucina... dopo 5 minuti ritornò con altri camerieri e servì i piatti...

Quando ebbero finito di mangiare, Sulfus andò a pagare...

"Quanto è il conto Gordon?" chiese Sulfus

"Oh, signore.... no no ...offre la casa... " disse Gordon

"Bhè allora prendi questi 50 euro come mancia ok?" chiese Sulfus porgendogli 50 euro...

"Grazie mille Signore, lei è sempre così buono..." disse Gordon

Salutarono e ringraziarono, poi uscirono...

"Ho sonno... " "Anch'io" esclamarono Timmy e Molly sbadigliando...

"Si, forse è un po' tardi... " disse Jack...

"Meglio se torniamo a casa... i nostri genitori si staranno preoccupando non vedendoci tornare..." disse Layla

Così tornarono tutti a casa Zolfanello e da lì tutti alle proprie case...

"Raf?" chiese Eryn

"Sì..." chiese lei

"Dormi qui, vero?" chiese sua madre

"Bhè... se non è un problema..." disse lei

"No no... affatto... solo che il letto di Sulfus è un po'stretto per due persone..." disse Eryn "Così Anthor ha messo un altro letto vicino a quello di Sulfus, così da farvi dormire insieme" disse Eryn

"La ringrazio molto" disse Raf con un sorriso

Sulfus, che era andato in camera sua, scese le scale e disse a Raf..

"Vieni a dormire?" chiese

"Sì, eccomi.... arrivo.." disse Raf e salutò la madre e il padre di Sulfus, dopodichè salì le scale...

Entrò nella stanza e vide che il letto ora era molto più grande, quando Eryn aveva detto che Anthor aveva attaccato un letto, era proprio così... l'aveva unito con il precedente e l'aveva fatto diventare un unico grande letto matrimoniale... Si buttò sul letto e Sulfus che stava fingendo di dormire, saltò giù dal letto... dopo qualche secondo si rialzò e si mise sotto le coperte vicino a Raf, si abbraciarono e cominciarono a baciarsi, Sulfus spende la luce e strinse a se Raf...

La mattina dopo si svegliarono di buon ora, si cambiarono e tornarono alla Golden school...

Dopo poco arrivarono davanti alla scuola... salirono le scale ed entrarono...

Andarono a lezione e tutto sembrava normale... in cortile però si fece rivedere Axel...

Sulfus si parò davanti a Raf e gli disse " Non provare ad avvicinarti!"

"Stai calmo, stai calmo... vengo a dare una notizia... Diaspro sta arrivando, verrà ad uccidere... e voi non potrete fare niente per fermarla..." disse e scomparì...

"E adesso? Che cosa succederà?" chiese Raf con un po' di paura

"Adesso dovremo stare molto attenti... " disse Sulfus

Il professor Arkan e la professoressa Temptel fecero venire Raf e Sufus in presidenza dove c'erano anche i loro amici...

"Ragazzi, siamo in pericolo, in grande pericolo, più di tutti voi due..." disse Temptel a Raf e a Sulfus

"Dobbiamo stare estremamente attenti... Diaspro potrebbe arrivare da un momento all'altro e quindi dobbiamo stare pronti a proteggere chi lei vuole uccidere... e quella persona è Raf..." disse il professore

"Ma non sappiamo neanche come proteggerci, lei è troppo forte per le nostre protezioni basilari..." disse Uriè

"Cara Uriè, Raf ora è in grado di usare il suo eternity-fly, questo vuol dire che può usare, oltre ai tanti poteri, quello della protezione... Se lei riuscisse a generare una bariera intorno alla scuola che ci permettesse di stare al sicuro, potremmo organizzarci e prepararci per sconfiggere Diaspro, ma non so se i suoi poteri sono abbastanza potenti..." disse il professore

"Oh, sì... Professore... infatti ieri ha battuto una devil tra le più forti di Zolfanello City... " disse Sulfus

"Ha battuto una devil tra le più forti? Ma questo vuol dire che non solo i suoi poteri sono estremamente rari ma che sono anche estremamente invincibili... Non ci sarà alcun problema nel generare il capo di forza..." disse il professore...

"Per me va bene... ma i miei bambini ne risentiranno?" chiese Raf

"Assolutamente no..." disse il professore...

"Ok, allora..." disse Raf convinta...

"Andiamo nell'attico della scuola lì potremo mettere un rilevatore di energia che userà il tuo potere di protezione al meglio e senza sprechi, inoltre da questo rilevatore potremo vedere se dei nemici stanno tentanto di avvicinarsi... Per aggiungere altra energia nel caso serva non dovrai fare altro che mettere la tua mano sopra il rilevatore e aggiungere energia..." disse il professore facendo strada verso l'attico della scuola...

Arrivati lì crearono un rilevatore di energia e lo caricarono con il potere di Raf... dopo qualche secondo una sfera trasparente si formò attorno alla scuola...

"Bene e ora non ci resta che prepararci allo scontro finale.." disse il professore

Spazio Autrice...
Scusatemi tanto per il ritardo ma ho avuto dei problemi con internet e non so se riuscirò a postare ancora altri capitoli, vi prego quindi di aver pazienza... vi prometto però che quando sarà possibile aggiornerò....
A presto...
Cucciola<3

Spazio 

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Capitolo 48
*** La battaglia ***


                                Un mistero da svelare...
Capitolo 48:


Passarono due ore da quando era stata formata la barriera e delle guardie angeliche erano state messe davanti alla porta dell'attico... un angel specializzato all'interno informava il professore di eventuali problemi...

Intanto la professoressaTemptel era andata a fare rapporto alla basse sfere e aveva avuto il permesso di avere a suo comando un esercito di truppe diaboliche... e le basse sfere avrebbero prodotto più energia nera per rimettere in sesto i devil feriti

Arkan invece era andato ad informare le alte sfere dell'accaduto e della minaccia che incombeva sulla scuola..

Le alte sfere cominciarono a produrre più energia bianca sia per Raf sia per gli angel feriti e diedero il permesso al professore di comandare un esercito di truppe angeliche nel caso servissero...

Raf era ancora sotto forma di eternity-fly ed era seduta sulla panchina del cortile della scuola...

"Raf..." disse Sulfus attirando la sua attenzione e sedendosi di fianco a lei accarezzandole i capelli ricci... "Che cos'hai?" chiese vedendo che non era tranquilla...

"Ho paura Sulfus... ho paura per la scuola, per gli amici, per i professori, per i miei bambini e soprattutto per te..." disse Raf "Anche se ora sono più forte, chi mi dice che Diaspro non vincerà, chi mi dice che non farà male a nessuno...Non so se riuscirò a batterla...Ho paura, tanta paura..." disse Raf abbracciando Sulfus...

"Non preoccuparti pechè questa battaglia la vinceremo insieme... Io sarò sempre ed ovunque con te, non ti abbandonerò mai..." disse Sulfus per poi baciarla...

Si baciarono con dolcezza e dopo un po' dovettero staccarsi per riprendere fiato...

Squillò il telefono di Raf e lei rispose, era il professore...

"Pronto, professore... che cosa è successo?" chiese Raf

"Devi venire all'attico subito, il rilevatore di energia ha rilevato una minaccia dall'esterno..." disse il professore

"Arrivo subito..." disse Raf riattaccando, disse a Sulfus quello che le aveva detto il professore e andarono tutti e due all'attico della scuola...

Salirono le scale ed aprirono la porta...

"Raf... preparati, lei è qui..." disse il professore, infatti Diaspro era a qualche isolato dalla barriera ed era diretta lì...

Raf scese le scale volando rapidamente, arrivò nel cortile della scuola e vide le truppe di angeli e diavoli che collaboravano... la Temptel li stava dirigendo...

"Professoressa! Allinei le truppe,Diaspro sta arrivando..." disse Raf, la professoressa annuì e diede l'ordine di allinearsi...

I guardianangel e i guardiandevil erano all'ingresso della scuola pronti a difenderla mentre gli altri stagisti erano all'interno della scuola...

Raf ritornò in fretta nell'attico dove c'era il professor Arkan

"Raf... la barriera... Io vado a dare una mano..." disse il professore

"Sulfus dov'è?" chiese Raf proccupata... Il rilevatore iniziò a lampeggiare... Diaspro non era sola, aveva un esercito e con lei c'era qualcun'altro oltre ad Axel....

"Non so dove sia, probabilemente sta dando una mano anche lui... Diaspro non è da sola... ci sarà da combattere e ci saranno delle vittime probabilemente..." disse il professore "Sta attenta Raf..." disse ancora e poi sparì...

Erano arrivati ad una battaglia alla fine, una battaglia che avrebbe causato molte vittime... Raf doveva mantenere la barriera...

Ecco arrivare in lontananza Diaspro, Axel, l'esercito e ..... ..... REINA...

Reina??? Come poteva essere? La sfera nera l'aveva rinchiusa ma dopotutto chi meglio di lei poteva essere un'alleata di Diaspro??

Arrivarono e andarono dritti verso la scuola, la barriera però li tenne fuori...

"Hahahaha... è così che pensate di fermarci? Arkan... mi fai veramente ridere, non ti ricordi di quanto sono potente?" chiese Reina

"Reina!! Vattene, andatevene tutti... non serve a niente combattere..." disse il professore...

"Non ci penso proprio..." disse Diaspro lanciando un attacco contro la barriera... Raf sentì il colpo come se fosse diretto a lei, ma non si arrese...

Sulfus volò nell'attico per vedere che cosa stava succedendo...

"Raf? Stai bene?" chiese Sulfus vedendo Raf ansimante

"Diaspro ha lanciato un attacco alla barriera e io l'ho sentito come avesse colpito me..." disse Raf mettendo le mani sopra alla barriera... essa si rinforzò...

"Ma che cosa??" si chiese Diaspro vedendo che la barriera anzichè distruggersi diventava più forte..

"Lascia fare a me!" disse Reina e lanciò un'attacco...

Raf sentendo l'attacco si contorse dal dolore ma resistette ancora e aumento ancora di più la barriera

"Raf, così non riuscirai a tenere duro ancora per molto..." disse Sulfus preoccupandosi per lei ma anche per i suoi bambini, dopotutto loro erano lì...

"Posso farcela, non preoccuparti.." disse Raf ma Reina lanciava attacchi sempre più forti e finì col farla cadere a terra... la barriera però resisteva anche se con qualche difficoltà...

"Raf..." disse Sulfus aiutandola ad alzarsi...

"Sulfus chiama i nostri amici, c'è bisogno di tutta l'energia necessaria..." disse Raf

"Sì..." disse lui e volò alla ricerca dei suoi amici, quando li trovò li condusse da Raf

Nel cortile della scuola intanto Reina aveva smesso di lanciare attacchi, ormai anche lei era stanca e la barriera non voleva cedere...

"Dimmi Arkan... chi mantiene salda questa barriera?" chiese Reina ansimando

"Non sono cose che ti riguardano..." rispose lui secco...

"a no?" chiese lei e lanciò un attacco molto più forte di quello che aveva usato prima e Raf lanciò un urlo di dolore... "se continuo colui che sta generando la barriera morirà..." disse Reina e lanciò un altro attacco uguale al primo, stavolta ci fu un urlo soffocato e poi un urlo di imprecazione...

"Ops... " disse Reina sorridendo... Arkan la guardò furibondo, diede il via alle truppe di sconfiggerla e volò immediatamente nell'attico della scuola...

Raf era a terra, coperta di lividi e di graffi... Era stato Sulfus ad urlare dopo che Raf cadde a terra...

"Raf?" chiese il professore inginocchiandosi a terra

Raf aprì gli occhi piano piano e poi si rialzò toccandosi la pancia...

"Che cos'hai?" chiese Sulfus vedendo che si sentiva poco bene

"Mi fa male la pancia..." disse lei vedendo una macchia di sangue sulla maglia....

"No... non dirmi che..." disse Sulfus cominciando a piangere...

"Non dirlo nemmeno..." disse lei piangendo e stringendolo a se...

Ora i loro bambini erano in pericolo, avevano subito dei forti attacchi e non si sapeva se sarebbero riusciti a sopravvivere... C'erano Reina e Diaspro da sconfiggere però e nessuno l'avrebbe fatto al posto loro...

Il professore si chinò verso di loro e tirò fuori la sfera bianca, dopodichè la passò sopra alla pancia di Raf... la tolse e la sfera proiettò un immagine sul muro di fonte, i bambini fortunatamente stavano bene, si erano solo agitati un po' vedendo la mamma che si sforzava ma non gli era successo niente...

"Raf, i tuoi bambini stanno bene, non preoccuparti..." disse il professore mettendo via la sfera bianca...

"Grazie mille professore..." disse Raf ascigandosi le lacrime, Sulfus l'aiutò ad alzarsi e decisero di fare un ultimo sforzo per distruggere Diaspro e Reina una volta per tutte...

Sulfus e gli amici si trasformarono in prisma-fly, poi tutti insieme appoggiarono le mani sul rilevatore di energia... ogni angel e ogni devil veniva circondato da proprio colore e parte dei loro poteri veniva immessa nel rilevatore... La barriera si colorò dei colori dell'arcobaleno per poi estendersi sempre di più...

Reina e Diaspro si spaventarono vedendo questa barriera prima indebolita dai loro attacchi, espandersi sempre di più fino quasi a spingerle via... Cercarono di tenere lontana la barriera con la loro magia nera ma non ci riuscivano perchè era troppo potente...

Gli eserciti nel frattempo stavano combattendo e c'erano molti feriti, sia angel che devil e i nemici sembravano non risentire degli attacchi...

La barriera cominciò a vibrare per poi esplodere sui nemici... Diaspro e Reina riusicrono però ad atterrare prima che la barriera esplodesse, mentre l'esercito nemico fu letteralmente annientato...

Pensando che tutti fossero stati distrutti, Raf e i suoi amici disattivarono la barriera e i feriti cominciarono ad essere portati in infermeria per essere curati...

Scesero tutti in cortile per festeggiare ma non si erano accorti che c'era ancora qualcuno di molto potente...

Raf venne colpita alla schiena da un attacco comparso dal nulla e cadde a terra, tutti si spaventarono e Sulfus cercò di aiutarla ma venne colpito anche lui...

Arkan e Temptel crearono uno scudo per proteggere i loro alunni mentre gli amici di Raf e di Sulfus, cercavano di rianimarli...

Piano piano Sulfus aprì gli occhi e sentì un dolore fortissimo prodeviente dalla gamba destra, aveva un taglio molto profondo dove i jeans erano stati strappati... Cercò di non pensare troppo al dolore e si girò verso Raf che era ancora priva di sensi... senza pensarci troppo la sollevò e la baciò...

Dopo qualche secondo si staccò e Raf aprì gli occhi piano piano... Sulfus le sorrise ma poi sentì una fitta di dolore provenire dalla gamba e corrugò la fronte chiudendo gli occhi per resistere a quel dolore dilaniante...

"Sulfus... che cos'hai?" chiese Raf alzandosi

"No... niente..." disse lui ma il dolore era troppo forte e si toccò la gamba come per fermare il dolore... Raf vide il taglio e capì di chi ne fosse l'opera... accarezzò una guancia a Sulfus sorridendogli dolcemente mentre con l'altra mano curava la sua ferita con i suoi poteri...

Lui urlò dal dolore e Raf tratenne le lacrime perchè vedere Sulfus soffrire così era una cosa bruttissima... Poi però quand'ebbe finito Sulfus riaprì gli occhi e la baciò a fior di labbra in segno di gratitudine...

Raf si alzò, era furiosa, Arkan e Temptel disattivarono lo scudo, sicuri che Raf si sarebbe protetta da sola... Sulfus rimase con i professori perchè sapeva benissimo che Raf se la sarebbe cavata da sola...

Raf attivò uno scudo trasparente su di sè, continuando ad avanzare verso Diaspro e Reina che continuavano a lanciare attacchi verso di lei senza però avere alcun risulatato...

Quando furono lontani di 10-12 metri Raf si fermò...

"Avete la minima idea di ciò che avete fatto??" chiese Raf furiosa

"No... io sono solo venuta a prendere ciò che è mio!" disse Diaspro

"E cosa sarebbe tuo qui?" chiese Raf

"Sulfus..." disse lei sorridendo maligna

"Sulfus non è tuo! Non capisco perchè ti ostini tanto... " disse Raf

"Perchè?? Te lo dico io perchè! Tu me l'hai rubato!!" disse Diaspro lanciandole un attacco

Raf parò l'attacco ma non rispose...

"Devi capire che non puoi avere tutto ciò che vuoi... " disse Raf

"E allora tu?" chiese lei

"Io? Io non ho mai conosciuto i miei veri genitori ma ho avuto la fortuna di trovare i miei amici e di trovare Sulfus... Lui è la cosa più bella che mi sia capitata e non l'ho obbligato ad amarmi, è lui che si è innamorato di me come io di lui..." disse Raf

"Bugiarda!" disse Diaspro e le lanciò un attaccò che Raf non riuscì a parare ma rimase immobile... tutti si preoccuparono e più di tutti Sulfus che nonostante la sua gamba ancora malandata, corse da lei...

La polvere pian piano si dissolse ma Raf era ancora ferma allo stesso punto, attorno a sè vi era una fiamma azzurra e Sulfus la stava abbracciando inglobandosi nella fiamma

Alzarono lo sguardo tutti e due e si girarono tenendosi per mano... la fiamma che avvolgeva Sulfus divenne rossa e lo trasformò in prisma-fly...

Allungarono in avanti le loro mani libere e chiusero gli occhi... sulla mano si Raf vi era un nucleo di energia rossa mentre sulla mano di Sulfus il nucleo era azzurro, si stavano scambiando i poteri per mezzo del loro corpo...

Aprirono gli occhi in contemporanea e lanciarono i raggi che si congiunsero in uno solo che colpì Diaspro e Reina... Una nube di polvere si levò alta attorno al punto in cui erano Reina e Diaspro, mentre Sulfus abbracciava Raf per proteggerla dalla sabbia...

Quando la polvere si dissolse, Reina e Diaspro non c'erano più, anche tutti i soldati nemici e Axel non vi erano più... tutti scomparsi...
Per adesso avevano vinto, le avevano sconfitte e questo bastava a rassicurarli del fatto che finalmente sarebbero stati felici...

 

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Capitolo 49
*** Tutto alla normalità... ***


                                Un mistero da svelare...
Capitolo 49:



Raf si girò verso Sulfus e gli sorrise... Poi andarono verso l'entrata della scuola... C'erano stati molti feriti e alcuni erano in situazioni critiche...

Raf, anche se era molto stanca, decise di aiutare... "Reconver maxium!" disse e dalle sue mani cominciavano a comparire dei brillantini colorati che curavano le ferite... Dopo qualche minuto e tanta energia tutti stvano bene...

Raf non fece nemmeno in tempo a ritrasformarsi che svenne, era troppo stanca...

Sulfus la prese in braccio e la porto nella loro stanza, l'adagiò sul letto e la coprì, le baciò la fronte e lei riaprì gli occhi piano piano...

"Shhh... Stai tranquilla, sei svenuta perchè eri troppo stanca, gli altri stanno bene...ora dormi e riprenditi..." disse Sulfus e la fece adagiare di nuovo sul letto...

"Grazie..." disse lei e gli sorrise, poi lo baciò dolcemente... chiuse gli occhi e si mise a dormire...

Sulfus scese in mensa per vedere come stavano gli altri... I suoi amici stavano tutti bene e anche gli altri stagisti sembravano non risentire della battaglia... si sedette e cominciò a mangiare...

"Sulfus? Come sta Raf?" chiese Uriè

"Bene, sta dormendo, è molto stanca..." rispose Sulfus

"Forse è meglio se anche tu vai a dormire... ne hai bisogno..." disse Kabiria avvicinandosi...

"Sì, hai ragione..." disse Sulfus ingoiando l'ultimo boccone... si alzò ringrazio i suoi amici e se ne andò a dormire...

Entrò in stanza, si cambiò e mise sotto le coperte abbracciato alla sua Raf che sentendo le sue mani su di lei lo strinse a sua volta...

La mattina dopo tutto era tornato alla normalità e nessuno minacciava la scuola...

Sulfus aprì gli occhi ma non vide Raf accanto a sè...

"Raf?Dove sei?" chiese Sulfus

"Eccomi..." disse lei uscendo dal bagno accarezzando la sua pancia che si vedeva leggermente...

"Vieni qui amore..." disse Sulfus tirandola a sè...

"Hai visto... stanno diventando grandi.. " disse Raf

"Sì, e sono sicuro che saranno bellisimi..." disse lui sorridendole dolcemente, Raf ricambiò il sorriso e lo baciò...

"Dai, dobbiamo andare a vedere che cosa è successo alla scuola..." disse Raf tirando Sulfus fuori dalle coperte...

"Aspetta che almeno mi vesta... non vorrai ch'io vada giù mezzo nudo!!... Se fossimo da soli ok, ma visto che ci sono altri angel e devil..." disse lui con una nota di malizia sull'ultima frase che fece arrossire Raf

Sulfus sparì nel bagno e uscì dopo dieci minuti...

"Sei fantastco, come sempre..." disse Raf e mano nella mano scesero le scale...

Arrivati all'ingresso tanti angel erano indaffarati a sistemare l'androne che era stato danneggiato dall'attacco alla barriera... altri angel invece stavano pulendo e i devil stavano sistemando tutti i fogli che erano sparsi a terra...

Sulfus e Raf decisero di andare dal professore, così salirono fino all'attico dove il professore stava aggiustando il rilevatore di energia usato per fare la barriera durante la battaglia...

"Buongiorno professore..." dissero Raf e Sulfus

"Ciao Raf, ciao Sulfus..." disse il professore...

"Ci sono stati dei problemi al rilevatore?" chiese Sulfus

"Non troppi... il rilevatore ha lavorato più che bene durante la battaglia ma quando la barriera è stata colpita anche il rilevatore ha avuto dei danni..." disse il professore "Niente però di irreparabile..." disse..

"Raf, come stanno i tuoi bambini? " chiese il professore...

"Non lo so, ma spero bene... " disse Raf

"Dovresti farti un ecografia ogni tanto, per monitorare la loro crescita..." disse il professore...

"Ho sentito bene? Hai detto ecografia???" chiese Raf del futuro entrando con un sorriso

"Raf!" disse Raf abbracciando Raf del futuro

"Comunque sì..." disse ancora

"Allora vai dalla mia ginecologa... è stata bravissima..." disse Raf del futuro

"E come si chiamava?" chiese Raf

"Si chiamava Mary, è un angel e viene da angytown..." disse Raf del futuro

"Me la presenti?" chiese

"Sì, certo... dovrei avere ancora il suo numero... ma forse è meglio se ti presenti di persona..." disse Raf del futuro

"Sì, forse... altrimenti non so che cosa direbbe vedendoci visto che siamo praticamente uguali..." disse Raf

"Allora devi andare all'ospedale di Angytown... e chiedere di Mary..." disse Raf del futuro...

"Grazie... sei una vera amica..." disse Raf

Raf e Sulfus salutarono Raf del futuro e il professor Arkan e si diressero ad Angytown...

Lungo la strada...

Raf aveva convinto Sulfus ad accompagnarla ad Angytown per avere un appuntamento per l'ecografia all'ospedale.... Poi gli chiese se potevano anche andare dai suoi genitori, lui per non deluderla le disse di sì pensando che lei e sua madre si fossero già messe d'accordo, ma invece...

"Mamma... ciao, sono Raf... possiamo venire da te?" chiese Raf al telefono con sua madre mentre Sulfus  rideva pensando che avrebbe anche potuto dirle di no visto che non aveva ancora parlato con sua mamma...

"Si certo cara... tuo padre e io saremo felicissimi, viene anche Sulfus?" chiese la madre di Raf

"Si, dobbiamo darvi una grande notizia..." disse Raf

"Raf, lo sai che sono tremendamente curiosa..." disse la madre " comunque resisterò... ti aspettiamo, ciao!!" disse la mamma e riattaccò...

Raf mise il telefono in tasca e guardò Sulfus con dolcezza... se lo immaginava con in braccio i suoi bambini... lui, un devil che al primo anno odiava tutti, ora sarebbe diventato padre...

"Sulfus..." chiese lei

"Sì?" disse senza distogliere lo sguardo dalla strada

"Che cosa pensi che succederà?" chiese Raf

"Non so che cosa succederà, quello che so per certo è che ti amerò sempre e amerò i nostri bambini..." disse lui sorridendole dolcemente

"Ti amo..." disse Raf

"Anch'io ti amo..." disse Sulfus

Arrivarono ad Angytown...

"Ehm... Raf..." disse Sulfus imbarazzato

"Che c'è?" chiese lei

"Ehm... sono un devil..." disse lui

"Ah, già... devo provare a trasformarti allora..." disse Raf

"Trasformarmi?" chiese lui sbalordito

"Si, adesso diventerai un bel gattino nero con la stella rossa..." disse lei

"No... aspetta... Raf" non fece in tempo a fermarla che Raf lo aveva già trasformato...

Era a terra, ricoperto di pelo nero, la sua stella non mancava ed aveva i suoi splendidi occhi ambrati...

"Raf, guarda come mi hai trasformato!" disse lui guardandosi

"Ma sei carinissimo... dai vieni..." disse Raf e lo prese in braccio accarezzandolo... Sulfus a sua insaputa cominciò a fare le fusa e Raf cominciò a ridere...

"Perchè ridi?" chiese Sulfus sottovoce per paura che qualcuno lo sentisse parlare

"Perchè stai facendo le fusa..." disse lei come se fosse la cosa più ovvia del mondo... "lui arrossì per quel poco che poteva arrossire e le leccò il naso...

Arrivarono davanti all'ospedale ed entrarono... C'erano tanti angel e da una porta arrivarono due angel con una culla in mano, probabilmente doveva essere il loro bimbo...

Raf sorrise vedendo quella famigliola e Sulfus si arrampicò sulla spalla e le disse nell'orecchio "Anche noi saremo felici..."

Arrivarono davanti ad un bancone dove c'era una angel molto giovane..

"Buongiorno, come posso aiutarla?" chiese la ragazza

"Bhè, avrei bisogno di prenotare un ecografia..." disse Raf

"Benissimo, ha anche il marito o il fidanzato?" chiese la ragazza

"Bhè, vede la storia è un po' complicata... comunque dovrebbe venire il giorno dell'ecografia..." disse Raf timorosa del fatto che non lo facessero entrare visto che era un devil...

"Ok... allora le presento la ragazza che l'assisterà..." disse la giovane

Andarono in un altra sala, bussarono ad una porta e una ragazza sulla trentina le fece entrare...

Lei era Mary: aveva i capelli neri, raccolti in una treccia, occhi verdi e carnagione chiara... le ali e l'aureola erano violetto ... indossava un camice bianco e uno stetoscopio al collo, aveva pantaloni neri e delle scarpe da ginnastica nere e viola...

"Buongiorno, dottoressa Mary... qui c'è una ragazza in attesa..." disse la ragazza

"Oh, buongiorno cara... grazie mille..." disse Mary e la ragazza di poco prima le lasciò sole

"Prego accomodati..." disse Mary con tono gentile indicandole una sedia, lei si sedette, Sulfus era ancora sulle sue spalle...

"Come ti chiami?" chiese la dottoressa

"Raffaella Serafini, mi può chiamare anche Raf..." disse lei con un sorriso

"Raf... quel gatto che hai sulla spalla non dovrebbe essere davvero un gatto, dico bene?" chiese Mary... è già... lui non era affatto un gatto, lui era il padre dei bambini...

Raf era timorosa sul rispondere, Mary se ne accorse e le disse per tranquillizzarla

"Stai tranquilla, non c'è nessuno problema se lui non è un angel..." disse Mary, a questo punto Raf perse ogni timore e ritrasformò Sulfus al suo aspetto originario, un devil...

"Dunque... tu sei?" chiese la dottoressa per niente stupita dal fatto che lui fosse un devil...

"Sulfus, Sulfus Zolfanelli..." disse lui con indifferenza voltandosi dall'altra parte..

"Sulfus..." disse Raf come a richiamare la sua attenzione. Si guardarono e Sulfus capì al volo che cosa voleva dire Raf..

"Non importa, è normale ma sotto sotto so che lui è molto dolce... si vede da come ti guarda e poi se fosse così menefreghista ti avrebbe abbandonata subito..." disse la dottoressa... "Comunque, per l' ecografia possiamo fissarla anche per domani, se non avete impegni, ovviamente..." aggiuse

"No no... va benissimo domani..." disse Raf

"Non preoccuparti per la natura del tuo ragazzo, ti consiglio però di ritrasformarlo in un gatto..." disse la dottoressa e Raf annuì... Ritrasformò Sulfus in un gatto che si andò a sistemare sulla spalla mentre con occhi vigili guardava che non ci fossero pericoli... Uscirono dall'ospedale e andarono a casa dei genitori di Raf come era stato stabilito tempo prima... Arrivati davanti alla porta, Raf bussò mentre Sulfus era ancora sulle sue spalle sotto forma di gatto.. 

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Capitolo 50
*** I genitori di Raf ***


                                    Un mistero da svelare...
Capitolo 50:

"Oh, ciao Raf... ma non doveva esserci anche Sulfus con te?" chiese la madre

"Sì, ma fammi entrare..." disse Raf entrando e chiudendosi la porta alle spalle, a quel punto il gatto nero che aveva sulla spalla scese per terra con un balzo...

"Perchè hai portato qua questo gatto?" chiese la madre non capendo...

"Lui è Sulfus... " disse Raf ritrasformandolo in un devil...

"Buongiorno signora, io sono Sulfus..." disse Sulfus stringendole la mano...

"Oh, ciao caro, io sono Jamie, la mamma di Raf" disse Jamie

"Mamma, papà è in casa?" chiese Raf

"No, tesoro... Papà sta ancora lavorando all'allevamento di unicorni, ma tornerà tra poco..." disse Jamie "Sedetevi qui con me..." disse ancora portandoli a sedere sul sofa bianco che era al centro del salotto...

"Allora, qual è la grande notizia che volevate darmi?" chiese Jamie

"Bhè... io e Sulfus ci siamo fidanzati qualche settimana fa e dopo un po' abbiamo scoperto di aspettare un bambino, per la precisione due..." disse Raf un po' imbarazzata

"Cooooooosa???? Raf è una cosa bellissima... mi renderai nonna di due nipoti!!!" disse Jamie abbracciando la figlia... Raf non si aspettava una reazione del genere dalla madre ma ne fu molto felice e ricambiò l'abbraccio della madre mentre Sulfus le sorrideva dolcemente....

"Non sai quanto sono felice per te, cara Raf... vedrai quando lo saprà tuo padre che felice che sarà." disse Jamie staccandosi dall'abbraccio e rimettendosi seduta sul sofa...

"Jamie!!! Sono a casa!!!"urlò il padre dall'ingresso mentre chiudeva la porta e poggiava le chiavi sul comò...

"Ciao caro! C'è Raf qui e c'è anche Sulfus...." disse Jamie

"Sulfus?? Quel ragazzo di cui Raf ci parlava in continuazione??" disse il padre entrando nel salotto... Raf intanto era diventata tutta rossa e Sulfus la fissava con un sorriso...

"Ciao Sulfus, io sono Matt, il papà di Raf..." disse Matt porgendogli la mano...

"Pensavo di scottarmi... invece il veto non ha avuto alcun effetto..." disse Matt

"è per via del ciondolo che entrambi portiamo al collo..." disse Raf mostrandogli il ciondolo...

"Ah... e quale sarebbe la grande notizia? Vi siete abbracciati?" chiese il padre

"No, papà... intanto ci siamo già baciati, moltissime volte... " disse Raf

"Cooosa??? La mia bambina ha dato il suo primo bacio???" disse il padre con tono scherzoso abbracciando la sua "bambina"

"Dai papà... comunque ci siamo fidanzati e ...." iniziò Raf scogliendosi dall'abbraccio del padre

"e..." la incitò il padre sempre più felice...

"E diventerai nonno di due bambini..." disse Raf tutto d'un fiato... Il padre era rimasto a bocca aperta, impietrito... Poi si scosse e prese in braccio la sua bambina lanciandola per aria e riprendendola al volo grazie anche alle ali di Raf... la rimise per terra e abbracciò Sulfus congratulandosi, la madre intanto sorrideva vedendo quanto infantile poteva essere un adulto...

Matt lasciò andare Sulfus che nel frattempo quasi soffocava...

"Sono contentissimo, mi hai dato la notizia più bella che potevi darmi..." disse Matt

"Che ne dite di rimanere per cena?" chiese Jamie

"Ok, va benissimo..." dissero Raf e Sulfus... I

"Mamma... noi andiamo in camera..." disse Raf a Jamie

"Ok, ragazzi.... non rompete nulla però..." disse la madre

"Mammaaaa!!!" disse Raf come rimprovero... Jamie andò ad apparecchiare la tavola mentre Matt andò a prendere le pizze... Raf portò Sulfus in camera sua...

Aprirono la porta, era una camera molto grande, vi era addirittura una cabina armadio... le pareti erano bianche e azzurre, il letto era molto grande e pieni di cuscini morbidi... sul comodino vi era una lampada a forma di nuvola e una foto che raffigurava due bambine molto piccole ma identiche...

Sulfus si guardò intorno incantato, era una bellissima stanza, bellissima come la sua proprietaria...

"Allora come ti sono sembrati i miei genitori?" chiese Raf tirandoselo sul letto

"Bhè... tua madre è molto dolce e tuo padre è molto divertente..." disse Sulfus "Sono dei genitori fantastici..." aggiunse

"Peccato che non siano i miei veri gentori..." disse Raf

"Che vuoi dire?" chiese Sulfus

"Vedi questa foto?" chiese Raf mostrandogli la foto che Sulfus aveva notato poco prima

"Questa foto raffigura me e mia sorella... Noemi... lei era la mia gemella..." disse Raf accarezzando la foto ingiallita dal tempo e bruciacchiata sui bordi

"Che cosa è successo?" chiese Raf

"In realtà non so molto ma dopo aver chiesto e richiesto ai miei genitori adottivi, loro me l'hanno detto... Era una giornata di metà settembre, avevo 5 anni allora,  io ero nella stalla che accudevo gli unicorni di famiglia, mentre mamma, papà e mia sorella erano in casa... ad un certo punto ho visto un pallino colorato entrare dalla finestra ma non ci feci molto caso...dopo qualche secondo quel pallino esplose provocando un incendio...Mia sorella urlò di paura e mamma cercò di tranquillzzarla... Papà mi disse di prendere un unicornò e scappare via, loro ce l'avrebbero fatta... Così io, rassicurata da quelle parole salii su un unicorno e partii verso la città, andai nel parco e mi sedetti sulla panchina dove si sedevano sempre i miei genitori, aspettando il loro arrivo... Ma loro non arrivarono mai... rimasi lì giorno e notte finchè non svenni per la fame, una coppia mi trovò e portò a casa loro, il ragazzo era un pompiere ed aiutò a spegnere l'incendio a casa mia... i corpi non furono mai ritrovati, l'unica cosa che si riuscì a trovare fu questa foto magicamente sopravvissuta all'incendio..." disse Raf trattenendo le lacrime, le trattenne più che potè, ma non ci fu verso e iniziò a piangere, Sulfus l'abbracciò tenendola stretta perchè sapeva che stava soffrendo e lui voleva rimediare, non voleva vederla così...

Raf dopo un po' smise di pangere e si asciugò le lacrime...

Jamie li chiamò perchè le pizze erano arrivate, Sulfus si alzò e aiutò Raf ad alzarsi, scesero le scale si sedettero a tavola...

Mangiarono parlando di come Raf e Sulfus si fossero conosciuti per poi passare a come stava andando lo stage e la scuola in generale... Quando tutti ebbero finito di mangiare ognuno aiutò a sparecchiare, Raf e Sulfus invece andarono al parco lì vicino dove andavano sempre anche i cugini adottivi di Raf: Peter e Penny, avevano l'età di Raf, entrambi avevano i capelli arancioni e le lentiggini, solo che Penny li teneva raccolti in due treccie lunghe fino a mezza schiena, mentre Peter li aveva sempre arruffati e corti... Penny aveva gli occhi marroni mentre Peter li aveva verdi... Penny indossava una maglietta a maniche corte arancione e dei jeans chiari, Peter aveva una maglietta a maniche corte verde e dei jeans scuri, entrambi portavano scarpe da ginnastica bianche e grigie e avevano ali e aurela arancioni come i loro capelli...

"Ciao Peter, ciao Penny..." disse Raf salutando i suoi cugini

"Ciao Raf" dissero in coro non notando che di fianco a lei c'era un devil

"Chi è quello???" chiese Penny spaventata nascondendosi dietro il fratello

"Lui è Sulfus, il mio ragazzo..." disse Raf

"Ma non è un angel, lui è un devil..." disse Peter

"Sì, e i devil qui non devono venire, è contro le regole..." disse Penny

"Bhè, ma se nessuno lo scoprirà, non ci faranno nulla..." disse Raf facendo l'occhiolino a Peter e a Panny... I due non capirono, erano troppo ingenui per capire

"Perchè hai strapazzato l'occhio?" chiese Panny cercando di chiudersi un occhio...

"Non lo ha strapazzato, ci ha fatto l'occhiolino..." disse Peter dando uno spintone alla sorella

"Vi ho fatto l'occhiolino perchè voi non direte che Sulfus è qui..." disse Raf

"Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahh..." dissero Peter e Panny capendo finalmente il motivo per cui lei avesse fatto loro l'occhiolino...

"Ok, noi non diciamo niente però in cambio ci fai vedere il tuo animale della vita... ok?" chiese Peter indicando Raf

"E anche il tuo..." disse Penny toccando Sulfus e notando che il suo petto era durissimo...

Sulfus fissava quella ragazzina negli occhi e lei fissava lui... Dopo qualche secondo Penny spostò la mano e si nascose dietro il fratello...

Sulfus soddisfatto abbracciò da dietro Raf e la baciò delicatamente su di una guancia mentre lei sorrideva dolcemente...

"Ho sonno... andiamo a casa?"chiese Penny a Peter sbadigliando

"Ok.. andiamo..." disse lui sbadigliando a sua volta...

"Ciao Raf, ciao Sulfus..." dissero i due ragazzini tornando a casa

"Ciao, buonanotte..." dissero i due picconcini avviandosi anche loro mano nella mano verso casa...

Arrivati sulla porta di casa, si diedero un bacio e Raf aprì la porta... I genitori erano sul divano e stavano guardando la tv....

"Mamma, Papà.. siamo a casa!!" disse Raf

"Ciao, cara... ci stavamo preoccupando non vedendoti tornare... "disse Jamie

"Sta tranquilla, mamma... siamo andati al parco e c'erano anche Peter e Penny..." disse Raf per tranquillizzare la madre...

"A ok... " disse Jamie "Noi andremo a dormire, voi rimane qui o tornate a scuola?" chiese ancora Jamie

"Bhè... domani alle 10.00 ho un'ecografia qui all'ospedale di Angytown... quindi penserei di rimanere qui, sempre se voi due siete d'accordo..." disse Raf

"Per me va bene, a patto che non rompano nulla..." disse Matt ridacchiando... Jamie gli diete una pacca sul braccio e lo guardò storto, lui invece di smetterla cominciò a ridere...

"Lascia perdere tuo padre, sai come è fatto..." disse Jamie "Comunque potete rimanere, non c'è nessun problema..." continuò...

Raf annuì e andarono tutti a dormire, fortunatamente il letto di Raf poteva allargarsi con la magia angelica... così riuscirono senza problemi a dormire comodamente... 

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Capitolo 51
*** La prima ecografia ***


                                Un mistero da svelare...
Capitolo 51:


Raf l'indomani si svegliò di buon ora, si vestì e scese a fare colazione mentre Sulfus ancora dormiva beatamente... Certo, aveva provato a svegliarlo ma lui in compenso le lanciò un cuscino, segno che voleva dormire... Lei scese dove già la tavola era apparecchiata ma vi era solo Jamie..

"Ciao mamma, dormito bene?" chiese Raf alla madre sedendosi a tavola

"Sì, molto bene... grazie... Sulfus?" chiese a sua volta la madre spalmando delle fette biscottate con la marmellata

"Sta ancora dormendo, ho cercato di svegliarlo ma mi ha tirato un cuscino adosso..." disse lei bevendo un po' di caffè..

"Anche tuo padre è rimasto a dormire visto che non lavora oggi... si è preso un giorno di vacanza ma sembra di passarselo a casa dormendo..." disse Jamie

"Bhè... che facciano come vogliano... mi dispiace solo per Sulfus che non potrà venire all'ecografia se continua a dormire..." disse Raf

"Hai già prenotato un'ecografia?? Wow... è fantastico e a che ora ce l'hai l'appuntamento?" chiese Jamie

"Alle 10.45..." disse Raf

"Umh, sono ancora le 8.15.. prova a svegliarlo ancora..." le disse la madre per incoraggiarla a svegliare Sulfus che, per dormire così tanto, doveva essere molto ma molto stanco...

Salì le scale e aprì la porta della sua stanza... Sulfus era girato di fianco e le dava le spalle, stava ancora dormendo... Raf si avvicinò a lui, salì sul letto e cominciò a sussurrargli all'orecchio...

"Amore... amore svegliati... dobbiamo andare a fare l'ecografia, ti ricordi? Amore... dai!" disse con tono dolce

Lui mugugnò qualcosa di incomprensibile, si girò verso di lei e piano piano aprì i suoi bellissimi occhi d'orati...

"Ti amo..." disse semplicemente lui come se quelle due semplici parole volessero dire tutta una conversazione e in effetti era così... quelle due semplici parole "Ti amo" volevano dire tutto quello che si erano detti, tutto ciò che avevano fatto insieme, il loro brimo bacio, la loro prima volta, ma soprattutto tutto l'amore che l'uno provava per l'altra...

Raf sorrise a quelle due parole e si baciarono dolcemente...

"Dai alzati... dobbiamo andare a fare la prima ecografia!!!" disse Raf tirandolo per un braccio, lui però, essendo più forte, con lo stesso braccio la tirò addosso a se e si guardarono dolcemente negli occhi... Dopo lunghissimiistanti passati a guardarsi negli occhi, Sulfus avvicinò la sua faccia a quella di Raf e, piano piano cominciarono a baciarsi...

"RAF!!!!" l'urlo della madre interruppe quel momento così carinoma Raf capì che forse era meglio scendere...

"Dai, avanti vestiti e andiamo..." disse Raf

"Come vuoi angioletto.." disse lui sorridendole e alzandosi, lei ricambiò con un dolce sorriso...

Quando Sulfus fu pronto, scesero dalla madre e fecero colazione, poi salutarono anche il padre che nel frattempo si era svegliato.... poi partirono....

Quando arrivarono Raf trasformò Sulfus in un gatto e andarono dalla dottoressa Mary..

"Buongiorno..." disse Raf entrando nello studio

"Ciao Raf... ciao anche a te Sulfus..." disse la dottoressa mentre Sulfus scendeva dalla spalla di Raf e si ritrasformava in un devil...

"Bene... credo che potremmo procedere con l'ecografia..." disse Mary... Raf annuì e le fecero l'ecografia... erano due come già sapevano me non si capiva se fossero un maschietto e una femminuccia o due maschietti...

Raf però era contenta, sperava che magari loro due avessero avuto subito una bambina da coccolare, ma avrebbe amato ugualmente ed immensamente anche i due maschietti...

Sulfus era felicissimo, non si era mai sentito così bene in vita sua, certo... diventare padre era una cosa che richiedeva tanta responsabilità ma ogni volta che guardava Raf e il suo pancione, veniva sommerso di felicità...

La dottoressa diede loro la prima foto che raffigurava i loro due bambini e disse anche che sarebbe stata al fianco di Raf fino al parto...

I due la ringraziarono e Raf ritrasformò Sulfus in un gatto, lo prese e lui cominciò a fare le fusa...

"Sono così felice..." disse Raf volando verso casa con Sulfus in braccio...

"Anch'io lo sono, non avevo mai provato un emozione così forte e bella..." disse il "micio"

Tornarono a casa di Raf esalutarono i genitori, poi tornarono alla golden...

Sulfus era molto stanco, anche se aveva dormito moltissimo quel giorno, così decise di rimanere un gatto e si addormentò facendo le fusa tra le braccia della sua amata Raf...

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Capitolo 52
*** Missione bambini... ***


                                   Un mistero da svelare...
Capitolo 52:



Raf entrò a scuola con Sulfus che ancora dormiva tra le sue braccia.... andò in aula sfida dove i suoi amici stavano esercitandosi con lo swim fly...

"Ciao Raf!" dissero i loro amici

"Shhhh!!!" disse Raf visto che Sulfus stava dormendo e indicò il gatto che aveva tra le braccia...

"Raf... dove hai trovato quel micio?" chiese Miki

"Non è un gatto... " disse Raf "Guardatelo bene..." disse indicando la stella del "gatto" che aveva tra le braccia...

"Sulfus???" disse Uriè riconoscendolo

Il "micio" sentendosi chiamare aprì gli occhi... "Che c'è?" chiese con la voce ancora impastata dal sonno... poi vide che tutti erano molto più grandi di lui e capì che era ancora un gatto...

"Aaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! Sono ancora un gatto!!!" urlò lui cadendo per terra e facendosi male al muso... Raf lo riprese in braccio, lo accarezzò piano piano e poi lo fece ritornare un devil...

"Ma perchè ero ancora un gatto?" chiese Sulfus a Raf

"Bhè... eri stanco e così hai preferito dormire tra le mie braccia che essere un devil e dormire dopo..." disse Raf dandogli un bacio sulla guancia...

"Ok... allora valeva la pena rimanere un gatto..." disse lui dandole un bacio sulle labbra..

"Avete notizie invece?" chiese Raf staccandosi da Sulfus

"Bhè... la scuola è ritornata a posto, gli stagisti hanno ripreso la loro missione e per noi c'è una novità... " disse Uriè ma non fece in tempo a dire quale fosse la novità che...

"Questa novità... cari ragazzi, è che avrete una nuova missione da portare a termine... " iniziò il professor Arkan

"Ma come faremo a portare a termine una missione visto che Raf presto dovrà partorire?" chiese Dolce...

"Infatti questa missione riguarderà proprio il parto di Raf... Vedete... i bambini di un angel e di un devil non hanno poteri normali, ma poteri che possono influire sull'umanità... per questo motivo questi bambini fin da piccoli devo saper usare al meglio i loro poteri..." disse la professoressa Temptel

"Ma appena nati sono troppo piccoli per essere addestrati.." disse Kabiria

"E poi come dovremmo addestrare dei baby devil o dei baby angel che sanno solo piangere, mangiare e dormire?" chiese Kabalè...

"In realtà non sappiamo e non possiamo sapere che cosa ci aspetterà, perchè anche se abbiamo conosciuto angel e devil provenienti dal futuro, chi ci può confermare che succederà tutto allo stesso modo?" chiese il professore facendo rifelttere tutti su questo punto...

In effetti nessuno garantiva il fatto che tutto andasse come prestabilito nel futuro, sei bambini non fossero nati o fossero nati morti? Se fossero stati causa di distruzione? Chi poteva dirlo...

Bisognava solo aspettare la loro nascita e quel momento sarebbe arrivato molto presto...

"Dobbiamo aspettare la nascita e sperare che tutto fili liscio..." disse Arkan

"Molti tenteranno di rapire questi bambini e quindi voi dovrete proteggerli anche a costo della vostra vita..." disse la Temptel. Gli altri annuirono e i professori se ne andarono...

Raf era preoccupata per i suoi bambini, non sapeva come sarebbe andata e questo la agitava molto...

Sulfus vedeva che Raf non era per niente tranquilla, così l'abbracciò...


 

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Capitolo 53
*** La scomparsa di Gas ***


                              Un mistero da svelare...
Capitolo 53:


Dopo quasi 5 minuti se ne andarono tutti, compresi Raf e Sulfus, che andarono verso il parco...

Caminavano mano nella mano nel giardinetto vicino alla scuola, l'aria era fresca e gli uccellini cinguettavano allegri... sulla terra era arrivata la primavera...

"Sulfus... tu che cosa pensi che accadrà quando nasceranno i nostri bambini?" chiese Raf

"Non so cosa succederà... nemmeno ai noi sempiterni è permesso vedere che cosa accadrà... una cosa però è certa... noi siamo forti insieme e non permetteremo a nessuno di rovinare la nostra felicità.. i bambini quando nasceranno ci renderanno molto felici e noi impediremo a chiunque di far loro del male... Di questo sono pienamente sicuro..." disse Sulfus...

Raf sorrise speranzosa, sentire quelle parole dette dal suo amato devil la fece sentire molto più sicura di quello che era prima... ora sapeva che nessuno avrebbe mai potuto rovinare la sua felicità...

Camminarono un altro po', poi a Raf venne fame...

"Sulfus... ho fame..." disse Raf

"Allora prendiamo un gelato a questa bambina affamata..." disse Sulfus abbracciano e baciando Raf... Erano così belli insieme, sembrava che fossero predestinati a stare insieme..

Si avviarono mano nella mano alla gelatera e comprarono due gelati... poi si sedettero sul prato di fronte ad un piccolo laghetto...

Era così bella la vista da lì, il sole faceva rispendere l'acqua cristallina mentre gli uccellini svolazzavano giocherellando tra loro... Raf si appoggiò sulla spalla di Sulfus e finì di mangiare il suo gelato.. Rimaseo in quella posizione per quasi 10 minuti dopodichè si fece buio e tornarono a scuola...

I professori li attendevano a scuola, probabilmente era successo qualcosa...

Aprirono la porta principale della scuola ed entrarono con il sorriso stampato sulle labbra, ma vedendo l'espressione dei professori, il sorriso scomparve all'istante...

"Che cosa è successo? Perchè avete quell'espressione?" chiese Sulfus

"è successa una cosa... una cosa che ha portato molta agitazione qui e a Zolfanello City..." disse la Temptel trattenendo le lacrime...

"Come a Zolfanello City, è successo qualcosa ad un devil?" chiese Sulfus sempre più preoccupato per i suoi amici...

"Venite..." disse Arkan conducendo Raf e Sulfus all'infermeria, l'unico posto dove angel e devil potevano stare insieme...

"Mi dite che cosa è successo?" disse Sulfus sempre più al limite della pazienza...

Miki corse al collo di Raf piangendo disperatamente... Uriè e Dolce le vennero dietro asciugandosi le lacrime e tirando su con il naso... Raf abbracciò forte l'amica poi le chiese il motivo di quel pianto cosìdisperato...

"Miki... che cosa è successo? Perchè piangi?" chiese Raf accarezzando la schiena al'amica che piangeva ancora...

"G-gas... lui- lui è.. è-èèè... " comiciò Miki tra un singhiozzo e l'altro... "Axel... è arrivato... q-qui... stava cercando te... e-e Sulfus... vo-voleva portarti via.... io gli ho detto di andarsene... l-lui mi ha insultata e mi stava tirando un attacco... quando... Gas m-mi si è parato davanti e... e si è fatto colpire..... poi è sparito nel nulla..." disse Miki piangendo a non finire

Raf abbracciò anoca una volta l'amica e si mise a piangere anche lei...

Sulfus aveva ascoltato ogni cosa, la sua rabbia era molta come anche il desiderio di far a pezzi quel degenerato di un "angel"... lui voleva portarsi via Raf, la sua Raf... Miki ha cercato di mandarlo via con le buone ma lui l'ha attaccata... Gas le si è parato davanti ed è sparito lui...

"Ma come è potuto sparire così?" chiese Raf

"E-era ferito ad una gamba... mi stava dicendo una c-cosa... e poi ho sentito un altro colpo alla sua gamba, proprio dove aveva la ferita ed è s-svenuto... poi è sparito... d-da lì ho cominciato a piangere senza mai fermarmi..." disse ancora piangendo... poveretta...

Sulfus lanciò un pugno al muro, che si frantumò... la sua mano però non aveva subito alcun graffio... era arrabbiato, molto arrabbiato... ma era comprensibile, dopotutto un "angel", se si può chiamare così, aveva baciato la sua ragazza ed ha colpito e fatto sparire un suo amico... aveva tutte le ragioni per essere arrabbiato, ma la sua non era solo rabbia, era frustrazione e voglia di vendetta, sì... vendetta era la parola giusta, lui doveva riportare a scuola il suo amico e l'avrebbe fatta vedere ad Axel... Raf guardava Sulfus pensierosa, sapeva che avrebbe fatto qualcosa di molto grave... sapeva che avrebbe cercato Axel e gli avrebbe fatto qualcosa... ma doveva fermarlo, se Axel era in grado di fare questo, chissà come avrebbe potuto ridurre Sulfus...

Sulfus uscì dall'infermeria furiosa sbattendo la porta e Raf gli corse dietro... stava uscendo dalla porta ma Raf lo trattenne per un braccio...

"Cosa hai intenzione di fare?" chiese Raf

"Quello che è giusto..." disse lui

"Ma a volte quello che pensi che sia giusto non sempre lo è... " disse lei cercando di fargli cambiare idea...

"Raf, quel...quella creatura ti ha baciata, ha cercato di colpire Miki ed ha ferito gravemente Gas per poi portarlo via... " disse lui facendosi un po' più dolce...

"Sì... ma... io non voglio perderti!" disse lei abbracciandolo piangendo...

"Non mi perderai, stai tranquilla... io tornerò..." disse Sulfus baciandole la frante, Raf alzò lo sguardo e lo baciò...

 


 

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Capitolo 54
*** L'incontro con Axel ***


                                 Un mistero da svelare...
Capitolo 54:


Dopo che si furono staccati Sulfus uscì dalla scuola ed andò al parco...

Lì incontrò, proprio come si aspettava, Axel...

"Bene bene bene... Sulfus..." disse Axel...

"Dov'è Gas? " chiese Sulfus

"Sai tranquillo... ogni cosa a suo tempo... " disse lui tranquillo ma con un tono da strafottente...

"Dimmi dov'è Gas!" disse Sulfus sferrandogli un attacco che lo colpì e lo mandò per terra

Lui si alzò e lanciò un altro attacco che colpì Sulfus.. "come hai osato colpirmi!" urlò Axel...

"Devi dirmi dov'è Gas... subito!" disse Sulfus con un tono che non ammetteva repliche...

"Se io ti dico dov'è Gas tu cosa mi darai in cambio?" chiese Axel

"Ma che diavolo stai blaterando... muoviti e dimmi dov'è Gas..." disse Sulfus

"Se non vuoi concordare, allora non ritroverai mai più il tuo amico... disse lui e sparì..

Sulfus a malavoglia ritornò a scuola dove lo aspettava una Raf molto ma molto preoccupata...

Appena lo vide, gli volò letteralmente addosso e lo riempì di baci...

Lui, anche se l'aveva completamente atterrato, rispose subito ai baci.... non era per niente contrario, in più doveva proprio essere in pensiero...

Dopo un po' Raf si staccò...

"Allora?" chiese Raf mentre gli altri arrivavano...

"Bhè... ho incontrato Axel..." disse lui

"E cosa ti ha detto? Dov'è Gas? Sta bene?" chiese Miki

"Stai tranquilla..." disse Dolce un po' per tranquillizzarla ma anche per capire meglio ciò che Sulfus doveva dire...

"Bhè... io gli ho chiesto dov'era ma lui non mi ha risposto e abbiamo cominciato a lottare, poi gli ho richiesto ma lui vuole qualcosa in cambio..." disse Sulfus

"E cosa gli darai?" chiese Raf preoccupata

"Non ho detto ancora niente..." disse lui...

"No, il mio Gas..." disse Miki scoppiando in lacrime mentre Dolce e Uriè la riportavano in camera...

"Che cosa facciamo?" chiese Raf

"Prima di tutto dobbiamo avvisare i professori di quello che è successo, dopodichè vedremo cosa fare..." disse Sulfus

"Ci pensiamo noi..." dissero Kabiria e Kabalè andando dai professori...

"Non so proprio che fare..." disse Sufus sedendosi per terra...

"Vedrai che tutto si sistemerà.." disse Raf sedendosi a sua volta e abbracciandolo

Dopo qualche secondo e non vedendo Kabiria e Kabalè tornare, decisero di andare in presidenza...

Entrarono e trovarono i professori che parlavano con Kabiria e Kabalè... raccontarono tutto quello che era successo, poi tornarono nella loro stanza... Raf si mise a dormire mentre Sulfus pensava a come fare per riportare Gas alla golden school...

In quel momento davanti ai suoi occhi apparve Axel...

"Sulfus... allora hai deciso se darmi qualcosa in cambio?" chiese Axel

"Che cosa vuoi?" chiese Sulfus

"Lo sai bene che cosa voglio... andiamo Sulfus... non dirmi che non ti ricordi..." disse Axel

"No!" disse lui appena capì cosa intendesse... "Non avrai Raf, mai..." disse ancora

"Lo dici tu... " disse lui, lanciò un flash  a Sulfus che lo accecò, nel frattempo creò una bolla e vi inserì Raf al suo interno... poi sparì nel nulla....

Quando Sulfus fu in grado di riaprire gli occhi, vide che Raf non c'era più... Axel l'aveva portata via e in più non sapeva nemmeno dove fosse andata a finire...

Scese velose le scale ed entrò in presidenza senza nemmeno bussare, aveva le lacrime agli occhi ma le tratenne quel poco che bastò per dire ai professori la tremenda notizia...

I professori non credevano alle loro orecchie... Se Axel le avrebbe fatto del male avrebbe potuto perdere i piccoli o addirittura morire con loro...
 

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Capitolo 55
*** Il piano di Axel ***


                                Un mistero da svelare...
Capitolo  55:


Sulfus salì le scale, entrò nella stanza e si gettò sul letto piangendo disperato... La sua Raf era con quel Axel e lui non poteva fare nulla per riportarla al suo fianco...

si asciugò le lacrime, non era un bene che lui, un devil, si facesse vedere mentre piangeva... ma questo era proprio un momento in cui l'unica cosa da fare era piangere...

Intanto in camera delle angels...

Miki era seduta a cavalcioni sul letto di Dolce che piangeva... Dolce le stava preparando un po' di thè caldo mentre Uriè era anche lei sul letto che le accarezzava la schiena per consolarla quel poco che poteva...

Ad un tratto nella stanza entrarono Kabiria e Kabalè con delle facce molto dispiaciute...

"Che succede?" chiese Uriè vedendo le due devils...

"Axel... ha portato via anche Raf..." disse Kabiria

"Come?!?" esclamarono in coro Miki, Dolce e Uriè...

"è proprio così... Axel era venuto a contrattare con Sulfus per riportare qui Gas e lui si è preso anche Raf..." disse Kabiria

"Sulfus come sta??" chiese Dolce

"Sulfus era andato a dirlo ai professori e poi è volato via... anche se non voleva farlo vedere perchè lui è un devil, stava piangendo..." disse Kabiria abbassando lo sguardo...

"Poveretto... non è facile nemmeno per un devil..." disse Miki...

In quel momento ci fu un bagliore al centro della stanza... il bagliore diveniva sempre più grande fino a sparire... lasciando il posto a ... ... ... ... ... Gas!!!!

Appena Miki lo vide, gli volò incontro... Gas l'abbracciò forte come se non volesse più separarsi da lei... poi però le sue gambe cedettero, Miki con un po' di fatica lo fece stendere sul suo letto...

"Miki..." disse Gas

"Si, Gas?" chiese lei preoccupata ma felice perchè lui era dinuovo lì con lei...

"Mi fa molto male la gamba..." disse Gas toccandosi la gamba sinistra, dove aveva i pantaloni strappati e c'era anche una brutta ferita...

"Ci penso io... non preoccuparti, ma non urlare..." disse Miki e cominciò a passare la sua mano lungo la gamba di Gas mentre la ferita si rimarginava grazie ai suoi poteri...

"Ecco fatto.." disse lei...

"Wow... non ho sentito praticamente nulla..." disse Gas abbracciando Miki

"Sono così felice che tu sia qui..." disse Miki stringendolo di più a se...

"Dovremo avvisare i professori che tutto si è sistemato allora..." disse Kabiria...

"Bhè non proprio tutto si è sistemato... Raf è ancora con Axel..." disse Uriè

"è vero..." disse Kabiria pensierosa..

"Raf?? Raf è con Axel?? Allora è lei che stava... Oh mio dio!" disse Gas ma nessuno capì ciò che intendeva dire... "Devo andare subito da Sulfus!!" disse Gas e abbracciò Miki dicendole all'orecchio "Non preoccuparti, torno subito... Ti amo..." disse sottovoce e sparì oltre la porta mentre Miki arrossiva violentemente...

Gas corse in camera da Sulfus e bussò alla porta...

Sulfus a malavoglia lo fece entrare per poi scoprire che era Gas...

"Sulfus... ho una cosa molto importante da dirti..." disse Gas

"Gas!!! Oh, amico mio... almeno tu sei ritornato..." disse Sulfus

"Sulfus... so dov'è Raf... " disse Gas

"Dimmelo allora!" disse lui pieno di speranza...

"Prima di essere catapultato qui, ho visto Axel con Raf, ma il suo sguardo era diverso... non aveva gli occhi azzurri e scintillanti di sempre ma erano rossi e spenti.. come se non avesse più vita... Axel le ha detto una cosa in una lingua strana e poi l'ha baciata..." disse Gas

Sulfus era arrabbiato, preoccupato, geloso, frustrato, confuso... non capiva ciò che doveva fare... senza di Raf al suo fianco era come perso...

"Gas.. mi sai dire dov'erano?" chiese Sulfus...

"No, mi dispiace ma ho sentito dire ad Axel che sarebbero venuti da te... " disse Gas...

Prima che Sulfus potesse aprire bocca, un forte rumore li fece quasi cadere per terra... Volarono veloci in cortile e... videro proprio ciò che stavano aspettando...

Axel era in piedi e attaccata ad una corda magica alle mani c'era Raf... era piena di graffi e lividi su braccia e sul viso, aveva gli occhi umidi e le lacrime segnavano ancora le sue guance...

Vederla così era un orrore... non sembrava nemmeno lei... i suoi occhi erano ancora azzurri ma spenti e ormai senza vita, i suoi occhi mostravano quanto aveva sofferto in quel tempo che era stata con Axel...

"Bene bene bene, Sulfus... hai visto che ce l'ho fatta? Ti ho preso Raf... Ti avviso, se provi ad avvicinarti la uccido..." disse con un sorriso maligno "Ti fa male vero... vederla ridotta così..." disse ancora mentre Sulfus cercava di rimanere impassibile ma davanti a Raf così mal ridotta, non sapeva se ce l'avrebbe fatta, ma se fosse andato da lei, Axel l'avrebbe uccisa...

"Umh... forse non è abbastanza... Ti fa male... questo??!!??" disse mentre fulminava Raf con l'elettroschok attraverso la corda magica...

Raf urlava di dolore, era disperata... non ne poteva più... Sulfus dentro di sè piangeva, urlava di rabbia, avrebbe tanto voluto andare a riprendersela ma se lo avesse fatto... sarebbe caduto nella sua trappola...

In quel momento arrivarono i professori e gli amici... tutti rimasero ammutoliti da quella scena, Uriè e Dolce urlavano di dolore mentre Kabiria e Kabalè le trattenevano, Miki era abbracciata a Gas e piangeva... Raf urlava sempre di più, le faceva troppo male, troppo...

"Ahahah... questa è la prova che io sono il più forte... ti fa male vedere Raf così, ma non ci puoi fare nulla..." disse ridacchiando...

Sulfus non ce la faceva più, vedere Raf in quello stato era impossibile, dentro di sè una voce urlava di andare a liberarla, quella voce era disperata e piangeva...

Non sapeva cosa fare, andare e rischiare di frala morire o aspettare e farla morire lo stesso? Una scelta difficile, una scelta che le avrebbe costato la vita... Raf lo guardava piangendo, urlando il suo nome finchè...  

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Capitolo 56
*** La forza dell'amore ***


                                        Un mistero da svelare...
Capitolo 56:


Sulfus attivò shield-fly su Raf, anche se sapeva che non sarebbe durato per molto tempo...

Axel subito di spaventò vedendo una fiamma rossa sul corpo della ragazza che annullava la scossa elettrica, pensò che si fosse fatta un scudo con le sue forze ma non poteva essere, lei ormai era priva di energia...

Mentre stava ancora pensando ad una spiegazione valida, Sulfus si lanciò contro di lui con una sfera di fuoco e la scagliò sul suo petto facendolo cadere lontano da Raf...

Slegò in fretta la corda, Raf era priva di forze, non riusciva a tenersi in piedi... La prese in braccio e cercò di allontanarsi, ma Axel si era alzato, e stava per lanciare un attacco.... in quel momento tutti i ragazzi si trasformarono in prisma-fly e crearono uno scudo di energia con i loro poteri che bloccò l'attacco di Axel... Sulfus guardò riconoscente i suoi amici, poi entrò nella scuola insieme al professor Arkan mentre la Temptel stava fuori ad aiutare i ragazzi...

Entarono nella scuola, salirono fino all'infermeria e misero Raf su un lettino... il professore la collegò ad una macchina per vedere come stava... Raf era stanca, non aveva forze e a malapena riusciva a tenere gli occhi aperti... Sulfus le teneva la mano, cercando di donarle energia attraverso i ciondoli ma la sua situazione era davvero critica...

"Sulfus... i bambini... " disse il professore con aria triste "Raf potrebbe perdere i bambini, senon si riprende in fretta li perderà..." disse mentre prendeva un bicchiere di energia bianca...

Lo diede a Sulfus e lui aiutò Raf a berlo...

"Raf... devi bere, è energia binaca, ti farà bene... ma bevi..." disse e Raf cominciò a bere

Il professore riempiva un bicchiere dopo l'altro, Raf piano piano si stava riprendendo quando...

"Professore mi serve ancora energia bianca..." disse Sulfus agitato

"Non ce nè più..." disse lui sconvolto...

"Come non ce nè più... abbiamo le riserve... oppure non è così.. professore?" chiese Sulfus spazientito...

"Si ma ci sono ancora poche riserve..." disse il professore andando a prenderle di corsa...

"Raf... Raf ti prego non chiudere gli occhi... resta con me amore, resta con me..."disse Sulfus piangendo... aveva paura per i suoi bambini, per Raf...

Si concentrò sui ciondoli più che potè... i due si illuminarono e Sulfus le donò tutta l'energia vitale che aveva... Raf si riprese più velocemente fino a riacquistare tutte le sue forze, Sulfus invece, non si reggeva in piedi... non aveva più energia, tutta quella che aveva l'aveva data a Raf...

Il professore tornò e vide Raf in piena forma mentre Sulfus riusiciva a stento a rimanere vivo...

"Sulfus... no... vieni... dai..." disse Raf alzandosi e mettendo Sulfus nel lettino vicino a lei..

"Professore, dobbiamo collegarlo all'energia nera..." disse Raf...

"Io non posso... solo i devil possono accedere all'energia nera..." disse il professore..

"Può andare a chiamare la professoressa Temptel?" chiese lei.. Arkan annuì e andò nel cortile a chiamare la Temptel...

I ragazzi stavano ancora combattendo Axel, era un avversario molto difficile da battere, non sapevano se ce l'avrebbero fatta...

La professoressa arrivò quasi immediatamente e senza chiedere nulla di cosa fosse successo, allacciò Sulfus all'energia nera...

"Grazie.." disse Raf riconoscente... la Temptel la guardò con un mezzo sorriso e se ne andò...

"Sulfus..." disse Raf sottovoce al suo devil... "Sulfus..." continuò ancora ma non riceveva alcuna risposta... Raf si cominciò a preoccupare, di solito l'energia nera dava l'immediata guarigione, perchè non adesso? Poi sentì un mugolio provenire da Sulfus...

"R-raf...." disse lui con fatica...

"Si amore mio... sono qui..." disse lei felice...

Lui sorrise felice e pian piano aprì gli occhi, i suoi bellissimi occhi d'orati... Era ancora molto debole, ma almeno si era svegliato... Raf a sua insaputa si trasformò in eternity-fly...

"Ma..." disse lei guardandosi... "Perchè mi sono trasformata?" si chiese

"è il tuo cuore che dice cosa devi fare... tu hai sempre ascoltato il tuo cuore e ora lo stai ascoltando, è per questo motivo che ti sei trasformata..." disse Sulfus guardandola con amore...

Raf non aveva parole, ma ciò che aveva detto Sulfus era la verità... in effetti lei aveva sempre ascoltato il suo cuore e non si era arresa davanti a nulla....

Si avvicinò a Sulfus con estrema dolcezza e lo baciò... Sulfus riprese le sue forze quasi immediatamente e si alzò seduto abbracciando Raf e la baciò con più passione... si baciarono per quasi 5 minuti, poi si staccarono per prendere fiato...

Raf sorrise dolcemente a Sulfus e lui ricambiò con un altro sorriso...

"Dobbiamo andare ad aiutare i nostri amici..." disse Sulfus... Raf annuì esi diressero in cortile dove i compagni a fatica riuscivano a difendersi dagli attacchi...

Persino Arkan e Temptel avevano difficoltà nel respingerli...

Raf prese per mano Sulfus e attivarono su di loro lo Shied-fly... Sulfus era rivestito da una fiamma rossa, mentre af da una fiamma azzurra... Scesero le scale della scuola, decisi a battere Axel una volta per tutte... Volarono in cortile, gli amici si rallegrarono vedendo che entrambi stavano bene...

Raf e Sulfus unirono i poteri e rinforzarono la barriera ormai distrutta dei loro amici...

"Sulfus... che cosa pensi di fare? Imiei poteri sono troppo forti per te..." disse Axel

"Non credo proprio... io ho una cosa che tu non hai mai conosciuto: la forza dell'amore.." disse lui

"Ma non farmi ridere... l'amore è una cosa stupidissima in cui credono solo i deboli e gli insignificanti, proprio come te!" disse Axel e lanciò un attacco ancora più forte del precedente... ma la barriera non cedeva e i due non provavano il minimo sforzo a mantenerla attiva...

"Ma che cosa?" si chiese Axel vedendo che quella barriera non cedeva...

"Ragazzi andate via da qui, ci pensiamo io e Sulfus a sistemare questo qui..." disse Raf trasferendo un po' della sua energia protettiva su tutti i suoi amici e su i professori, attorno a lorosi creò una fiamma azzurra che oltre a proteggerli, donava energia...

Tutti tornarono dentro scuola mentre Axel tentava di colpirli, ma inutilemente... la barriera non lasciava penetrare nulla...

Raf e Sulfus intanto disattivarono la barriera, sicuri che il loro amore li avrebbe protetti, si strinsero la mano e si parlarono con la mente...

"Ce la faremo, vedrai.." disse Sulfus

"Non ne ho alcun dubbio, se tu sei con me..." disse Raf e si guardarono dolcemente...

Axel si voltò verso di loro e li vide sorridere, venne investito dalla gelosia e sferrò un attacco che per poco non colpiva entrambi, se non fosse stato per il velocissimo attacco di Raf che deviò il raggio di Axel...

"Perchè non vuoi capire che non otterrai mai nulla con la forza?" chiese Raf ormai stanca di tutte quelle battaglie

"Senza la forza non si ottiene mai nulla!" disse lui e sferrò un altro attacco che Raf blocco senza difficoltà mentre Sulfus le stringeva la mano...

"Arrenditi, non è giusto ciò che fai!" disse Raf ma Axel aveva il cuore pieno di odio per un motivo a loro sconosciuto ma sicuramente aveva sofferto molto per essere diventato così...

"Cosa ne sai tu se è giusto o meno ciò che faccio... sei un angel e hai marchiato la tua vita con un lurido devil peccatore... Non sei nemmeno degna di essere un angel e vuoi dire a me cosa è giusto o non giusto fare?" chiese Axel lanciando un altro attacco... Raf non riuscì a parare il colpo e Sulfus lo parò al posto suo... Raf pensva che forse ciò che stava dicendo era vero... insomma lei era un angel che si era innamorata di un devil, comepoteva permettersi di dire ad un altro ciò che era giusto fare? Sì forse aveva ragione, forse doveva guardare per se stessa e non per gli altri..

Sulfus vide Raf bloccata a pensare, probabilmente pensava a ciò che le aveva appena detto Axel...

Con una mano le fece voltare il viso e la guardò negli occhi sorridendole dolcemente; in quel momento lei capì... Niente era giusto o sbagliato, l'importante è che nessuno si possa far male e che l'amore trionfi in ogni situazione...

Raf confortata da quel meraviglioso sorriso, si voltò e parlò con Axel...

"Sai, hai ragione... io non posso dire che cosa è giusto o non giusto fare, ma so per certo che quello che stai facendo tu è completamente sbagliato, perchè stai facendo male a delle persone..." disse Raf e questa volta fu lei a lanciare un attacco... "Fire-Ray" disse e dei raggi incandescenti uscirono dalle sue mani intrappolando con un filo incandescente che lo immobilizzò a terra... 

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Capitolo 57
*** La sorella scomparsa ***


                                    Un mistero da svelare...
Capitolo 57:


Axel era immobile, per terra ed aveva perso conoscenza... Alcuni guardian devil lo presero e lo portarono in una stanza della scuola che nessuno conosceva apparte i professori, ovviamente... infatti questa stanza si trovava nello stesso corridoio dove si trovava la stanza dei ritratti, ma in fondo... aperta la porta, ci si trovava davanti ad un corridoio pieno di celle magiche in cui venivano imprigionate le creature più pericolose che servivano per l'addestramento dei guardianangel e dei guardiandevil... Axel venne legato e collegato con delle corde ad una macchina che toglieva i poteri... poi venne messo in una delle celle, dentro faceva molto freddo, in modo che le creature, provenienti da una regione molto fredda, stessero a loro agio, ma di certo non era la temperatura per un angel... lì dentro c'erano -30 gradi...

Raf e Sulfus erano in cortile insieme agli amici, erano tutti molto stanchi, così decisero di farsi una bella dormita... Raf si ritrasformò nella sua forma normale, così come Sulfus... poi decisero di andare al parco e fecero una tranquilla passeggiata... Tutto adesso si era sistemato, o così sembrava, Axel era stato fatto prigioniero e per ora non dava alcun problema... I bambini di Raf stavano bene e gli stage andavano per il meglio...

Tornarono a scuola, salirono in stanza e sul tavolino trovarono un biglietto dove era scritto qualcosa...

"Raf, so che probabilmente hai perso ogni speranza nel ritrovare me e i nostri genitori... tu in fondo non li hai mai conosciuti e sei sempre rimasta nella bugia... Posso dirti una cosa, presto tornerò e ti aiuterò a ritrovare i nostri genitori... Non perdere mai la speranza sorella mia

Noemi"

Raf lesse quelle parole con un senso di speranza, forse non erano morti nell'incendio come pensava... Vicino al biglietto c'era una busta con una lettera e una foto al'interno... la foto raffigurava lei e sua sorella sull'altalena con un altro ragazzo vicino a Noemi che le stringeva la mano... Dopo che ebbe guardao con attenzione quella foto, prese in mano la lettera...

"Raf, sorella mia... questa è una foto di quasi 10 anni fa... quando io e te avevamo solo 8 anni ed è stata scattata due mesi prima dell'incidente... caspita quanto eravamo felici quel giorno...forse tu non ricordi chi è il ragazzo della foto, ma è un ragazzo che tu hai appena conosciuto, lui è Axel...

So benissimo come si è comportato nell'ultimo periodo ma lo ha fatto solo perchè pensava ch'io fossi morta e non accetta la mia morte... lui pensa che sia tua la colpa per cui io non sono ancora con lui, ma si sbaglia... tu sei scappata pensando che ce l'avremmo fatta, ma ciò non è stato così.... Tu ora devi aiutarlo, aiutalo a tornare a sperare... con i tuoi poteri puoi riuscire a risvegliare il suo cuore... fagli leggere la seconda lettera che c'è nella busta, c'è il suo nome sopra... ti prego di non leggerla ma dagliela e basta... lui poi capirà e tornerà da te... Non preoccuparti, tornerò presto e cercheremo insieme mamma e papà... Prenditi cura del mio caro Axel e digli che lo amo ancora e che non l'ho mai dimenticato... A presto sorella mia

Noemi"

Quindi era questo il motivo per cui Axel si comportava così... a lui mancava Noemi, la sorella di Raf e se l'era presa con lei solo perchè non accettava la sua "morte"...

Sulfus uscì dal bagno e guardò Raf, la vide molto preoccupava e non ne capiva il motivo...

"Raf... cos'hai amore?" chiese lui...

"No, niente... io vado da Uriè... ci vediamo dopo..." disse lei e uscì. Non voleva mentirgli ma se gli avesse detto che andava da Axel di certo l'avrebbe fermata...

Scese le scale, si trasformò in eternity- fly e addormentò le guardie che bloccavano l'entrata alle celle... entrò e si avvicinò alla cella di Axel; visto che faceva molto freddo prese una coperta che usavano le guardie e se la mise attorno alle spalle...

Lui era seduto spalle al muro, legato con delle corde magiche e circondato da sbarre elettriche...

I suoi capelli erano sbiaditi, la carnagione pallida... alzò lo sguardo e aprì gli occhi... i suoi occhi erano molto chiari, sembravano di ghiaccio...

"Che... che ci fai tu qui... non vedi che sto già abbastanza male così?" disse lui...

"Non.. non ti voglio far del male... " disse lei avvicinandosi alle sbarre...

"Perchè... sei qui?" chiese lui rabbrividendo, in effetti faceva molto freddo lì e lui non aveva nulla con cui coprirsi...

"Perchè devo darti una lettera... da parte di ... mia sorella.... Noemi...." disse lei... Axel appena sentì quel nome alzò lo sguardò, i suoi occhi erano molto tristi e anche la sua espressione, era sul punto di piangere...

"Tieni... è per te..." disse Raf e fece passare la lettera tra le sbarre della cella... lui la prese con un po' di timore e l'aprì...

"Non ho abbastanza forze per leggere... ho freddo, fame... sto morendo..." disse Axel... povero angelo... era troppo debole... Raf provò pena per quel povero ragazzo, si alzò in piedi e disattivò le barriere della cella... la aprì ed entrò... si avvicinò pian piano a lui...

"Che... che fai?" chiese lui vedendo Raf slegare le funi... lei si stava completamente fidando... lo stava aiutando anche se lui le aveva fatto male.... Quand'ebbe finito di slegarlo, si tolse la coperta di dosso e la mise a lui, poi gli disse...

"Sei debole, ma se ti fai vedere qui a scuola ti uccideranno di sicuro... vieni, ti faccio scappare da qui ma devi promettermi che non farai nulla..." disse Raf; l'avrebbe portato al sicuro, lo avrebbe fatto riprendere e si sarebbe presa cura di lui...

"Grazie... Raf.. Non hai paura che io ti possa fare del male?" chiese lui battendo i denti

"Bhè un po' si ma... è stata mia sorella a dirmi di prendermi cura di te perchè tu sei una persona buona, e io credo in lei..." disse Raf aiutando Axel ad alzarsi...

"Aggrappati a me..." disse Raf, Axel si aggrappò a lei come un bambino bisognoso d'affetto e lo sollevò in aria per poi uscire dalla finestra senza essere visti da nessuno... Raf lo portò nel bosco poco distante dove c'era una piccola casa disabitata da molto tempo...

"Vieni, entriamo..." disse Raf aprendo la porta con la magia...

"Questa casa sta cadendo a pezzi... come farò a viverci?" chiese titubante Axel stringendosi ancora di più nella coperta

"Aspetta e vedrai... con la mia magia questa casa non la riconoscerai più..." detto questo, Raf canalizzò i suoi poteri in una sfera che diventava sempre più grande inglobando perfino la casa...

Ci fu un flash e i due furono costretti a chiudere gli occhi... quando li riaprirono non riconobbero la casa: tutto era splendido e funzionante... profumava di nuovo e di vaniglia...

Axel rimase a bocca aperta, nessuno l'aveva mai aiutato così tanto dalla scomparsa di Noemi...

Raf lo fece distendere su di un letto, lo coprì con quante più coperte aveva trovato, gli fece bere del latte caldo con il miele e gli preparò un impacco curativo che lo avrebbe rimesso in forze, ma aveva una brutta febbre... Gli preparò una minestra calda per scaldarlo di più e per fargliela abbassare; quando ebbe finito di mangiare, si accoccolò nel letto e si addormentò... Raf scrisse su un biglietto che sarebbe tornata alla sera, poi se ne andò a scuola perchè la sua assenza non destasse dei sospetti... 

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Capitolo 58
*** Noemi ***


                                      Un mistero da svelare...
Capitolo 58:


Appena arrivata a scuola Sulfus la stava aspettando ansioso...

"Dove sei stata? Non dirmi da Uriè perchè non è affatto vero..." le disse... era arrabbiato, molto arrabbiato...

"Ero al parco... non preoccuparti..." disse lei acida passandogli di fianco... salì in camera e mise nella borsa delle medicine e delle erbe curative, poi andò in cucina, prese dei barattoli e li riempì di cibo di vario genere... Poi la chiuse e scese in mensa... mangiò silenziosa senza aprire bocca, Sulfus la vide e le si sedette vicino...

"Scusa per prima..." disse lui per rimediare a come le aveva parlato prima...

Lei non rispose e continuò a mangiare... quando ebbe finito si alzò per mettere a posto ciò che aveva preso... Sulfus le andò dietro e quand'ebbe buttato tutto, la prese per i fianchi e la girò...

"Ehi... ti ho chiesto scusa... mi dispiace ma perchè fai così?" chiese lui dolcemente

"Sulfus, non sono di buon umore oggi... stasera non starò a casa... ti prego di non crecarmi tornerò prima delle 10...." disse lei divincolandosi...

"Dove vai?" chiese lui

"Vado in un posto... non ti posso dire altro, ti prego fidati di me e non cercarmi... tornerò..." disse lei e, presa la borsa se ne andò... Sulfus rimase lì fermo dove Raf l'aveva lasciato, non sapeva il motivo per cui lei si stava comportando in quel modo... ma doveva fidarsi di lei...

Raf volò veloce nel bosco, era preoccupata per Axel... bussò quattro volte come si erano detti di fare per riconoscersi ed entrò... andò nella camera e vide Axel che sonnecchiava tranquillo...

"Come ti senti?" chiese Raf sedendosi su una sedia vicino al letto...

"Un po' meglio... grazie per ciò che stai facendo..." disse lui aprendo gli occhi che erano adesso un po' più accesi... anche i capelli erano tornati di un bel biondo acceso...

"Ti ho portato qualcosa da mangiare..." disse lei

"Resti qui con me a cena?" chiese lui...

"Si... ho detto a Sulfus che sarei rimasta via fino a tardi..." disse Raf... Axel la guardava preoccupato, non era giusto che lei si prendesse cura di lui, lui che le aveva fatto male...

"Raf... " iniziò lui non trovando le parole giuste...

"Axel... lascia stare... io mi prendo cura di te perchè me lo ha detto mia sorella ma anche perchè lo voglio io..." disse Raf...

Dopo quasi un ora mangiarono, Raf preparò un altro impacco per Axel, la febbre era quasi completamente scesa e le sue forze erano quasi del tutto tornate...

Axel si sdraiò di nuovo sul letto mentre Raf sistemava ciò che avevano mangiato...

Ad un tratto qualcuno bussò alla porta, Raf si spaventò perchè nessuno sapeva che c'era una casa in mezzo al bosco...

Con un po' di paura si avvicinò alla porta e l'aprì...

Si trovò davanti una ragazza con una tunica bianca a brandelli chiusa con una cintura di cuoio nero all'altezza della vita... era bionda, occhi azzurri... uguale a lei, solo un particolare le distingueva: dalla sua fronte, spiccava un ciuffo azzurro mentre Raf l'aveva rosso...

Raf guardava strabiliata come quella ragazza assomigliava a lei... in quel momento Axel aprì la porta della sua stanza e si avvicinò...

la ragazza era ancora ferma sulla porta, la sua aureola andava a scatti, le sue ali azzurro scuro erano piene di graffi e non brillavano più... stava per dire qualcosa quando svenne...

Axel si avvicinò di corsa, aiutò Raf a sollevare la ragazza e uno strano fremito gli percorse la schiena sollevando quella che doveva essere una angel...

Non fece troppo caso a quella sensazione e appoggiò la ragazza sul divano... Raf andò in cucina per preparare un impacco instantaneo...

Axel intantò osservò meglio quella ragazza... il suo cuore già sapeva di chi si trattava, ma la sua mente non riusciva a rielaborare i ricordi ormai troppo dolorosi per lui... le accarezzò una guancia e la ragazza gli sorrise impercettibilmente, in quel momento capì chi era la ragazza che aveva davanti, quella ragazza che lo aveva fatto innamorare, quella ragazza che aveva perso prima di poterla avere... quella ragazza che ormai aveva la certezza di non rivedere più... Noemi...

Senza pensarci, Axel si avvicinò al viso della ragazza, chiuse gli occhi e posò le labbra sulle sue in un tenero bacio che dimostrava tutto l'amore che lui provava e ancora prova ora per lei... dopo qualche secondo, si staccò e Noemi piano piano aprì i suoi fantastici occhi azzurri... quegli occhi che non aveva più visto per molto tempo finchè non ebbe conosciuto Raf...

"Axel..." disse Noemi abbracciando l'amato piangendo di felicità... finalmente si erano rivisti, finalmente erano insieme... Raf aprì la porta della cucina con un rimedio a base di piante per curare le ferite, vedendo che Noemi era già sveglia e che stava abbracciando Axel, sorrise...

Dopo poco Noemi si staccò piano piano dall'abbraccio e notò che Raf, sua sorella era lì accanto a lei...

"Raf!!!" disse Noemi alzandosi per abbracciare Raf, ma le sue ali non riuscirono a tenerla in volo per molto così fu costretta a sedersi....

"Noemi... sono così contenta di vederti!" disse Raf felice "Ma sei debole adesso... meglio se ti riposi..." disse Raf aiutando Axel a portarla nella camera del ragazzo...

La fecero sdraiare sul letto e la coprirono; Raf tornò in cucina per preparare delle bende e degli impacchi per le ali mentre Axel rimase da solo con Noemi... Quando Raf ebbe chiuso la porta, Axel abbracciò forte Noemi piangendo...

"Mi sei mancato così tanto..." disse lei stringendolo a sua volta

"Anche tu... pensavo di non rivederti dopo quell'incidente..." disse Axel piangendo ancor di più...

"Non piangere... ora sono qui, con te... e non ti lascerò più..." disse Noemi...

Sciolserò l'abbraccio e si baciarono mentre le lacrime rigavano le guance dei due angel...

Noemi fu la prima a staccarsi e accarezzò piano la guancia ad Axel asciugando le lacrime che ancora scendevano...

"Devi sapere che cosa è successo quel pomeriggio di settembre... " disse Noemi seria... Ora finalmente si sarebbe saputo ciò che realmente era successo e per quale motivo i corpi non furono mai stati ritrovati... Axel annuì e la ragazza iniziò a raccontare...

"Era un pomeriggio al termine dell'estate e come ogni anno, tutta la famiglia faceva l'ultima cavalcata con gli unicorni... Raf non stava nella pelle, così uscì nella stalla per vedere se gli unicorni erano pronti... Mia mamma mi stava abbottonando la giacca perchè quel pomeriggio c'era un po' di vento... ero felice... troppo felice perchè filasse tutto liscio... ad un tratto vidi una specie di pallino luminoso entrare dalla finestra davanti a noi... dopo qualche secondo quel pallino scoppiò provocando un incendio... Mi spaventai terribilmente, mamma cercò di tranquillizzarmi ma non ci fu verso... Raf da fuori urlava e chiedeva aiuto, papà cercò di tranquillizzarla e le disse di partire con un unicorno, perchè poi ci saremmo rivisti...Lei partì lasciando liberi gli altri unicorni... I miei genitori si guardarono, io capii che non avrei mai più rivisto mia sorella e che sarei morta...  Ci sedemmo per terra, tra le fiamme abbracciati, aspettando che la morte ci venisse a prendere... Mamma fece un incantesimo ad una foto che aveva lì vicino, raffigurava Raf e me... la protesse sperando che un giorno Raf l'avrebbe potuta ricevere o trovare... Poi vidi un flash, chiusi gli occhi e non sentii più nulla... quando aprii gli occhi ero in riva ad un fiume... non sapevo come avessi fatto ad arrivarci, ma ero lì... mi cercai qualcosa da mangiare, poi incontrai un lupetto, piccolo e grigio... aveva gli occhi azzurri proprio come i miei e mi parlò... stranamente capivo cosa stesse dicendo e lo seguii fino al suo branco... conobbi la sua famiglia che mi accettò amorevolmente... vissi con loro per molto tempo, finchè il capobranco mi disse che aveva visto una ragazza identica a me, passeggiare per la città... quella ragazza era Raf... cercai di mettermi in contatto con lei ma invano finchè non lasciai quel biglietto in camera sua... successivamente scoprii quello che tu avevi fatto a lei... mi sembrava impossibile, tu... un ragazzo così buono e dolce... poi però mi resi conto che era molto che non ti vedevo, erano ormai passati 10 anni ma tu non mi avevi dimenticata, pensavi solo ch'io fossi morta... forse eri cambiato, ma sapevo che provavi ancora qualcosa per me... io non ti avevo mai dimenticato... per questo, quando ti imprigionarono dissi a Raf di prendersi cura di te, altrimenti saresti morto per ciò che le avevi fatto..." raccontò Noemi riportando alla luce quelli che erano i suoi ricordi più dolorosi...

Axel la guardava triste, ora capiva ciò che aveva fatto, lui non aveva avuto la forza per dimenticare Noemi, visto che pensava che lei fosse morta, così se l'era presa con Raf, che poveretta... non centrava nulla... In quel momento una lacrima rigò la guancia dell'angel, Noemi se ne accorse immediatemente e lo abbracciò...


 

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Capitolo 59
*** Cure ***


                                        Un mistero da svelare...
Capitolo 59:


Raf, aveva sentito ogni cosa, infatti quando Noemi iniziò a raccontare lei stava per entrare ma si fermò per ascoltare ciò che realmente era successo... Ora se ne stava seduta con le spalle al muro, piangendo... riportare alla mente quei ricordi, per lei non era facile... Probabilmente non l'era stato nemmeno per Noemi ma lei ora stava molto male... dentro di se sentiva qualcosa muoversi, probabilmente erano i suoi piccoli che non volevano che la madre stesse così...

Si accaezzò piano piano la pancia come a tranquillizzarli e nel frattempo parlava loro dolcemente...

"State tranquilli piccoli miei... la mamma si è ricordata di una cosa brutta e si è messa a piangere, ma adesso la smette e vi presenta alla zia..." disse Raf dolcemente accarezzandosi ancora la pancia...

Bussò alla porta ed entrò con i bendaggi in mano ma le lacrime ancora che scendevano sul volto... i due alzarono lo sguardo, anche i loro occhi erano pieni di lacrime... Raf si sedette dietro alla sorella e con estrema delicatezza disinfettò le ferite delle ali... poi decise di usare i poteri per rimettere in sesto le ali e l'aureola, dopotutto niente che era sulla terra poteva riparare delle ali o un'aureola...

"Adesso userò i miei poteri per rimettere in funzione le tue ali e la tua aureola..." disse Raf... Noemi annuì e Raf chiuse gli occhi... mise le mani al di sopra dell'aureola e disse "Revival-fly" e l'aureola venne circondata da una luce azzurra che le ridonò la brillantezza... poi fece lo stesso con le ali che ritornarono a luccicare...

"Grazie Raf!" disse Noemi abbracciando la sorella e sbattendo le ali...

"Aspetta a ringraziarmi, ora ti rimetto in forze... poi ti devo dare una bellissima notizia..." disse Raf

Chiuse ancora una volta gli occhi e abbracciò forte Noemi poi disse..."Recover" ed entrambe vennero circondate da una luce azzurra che ridonò tutte le energie a Noemi...

Noemi si staccò dall'abbraccio e guardò riconoscente la sorella...

"Allora? Che cosa volevi dirmi?" chiese curiosa Noemi

"Bhè... diventerai zia... di due piccolini..." disse Raf... Noemi sorrise felice e si alzò in volo insieme a Raf abbracciandosi...

Axel si meravigliò, non pensava affatto che Raf aspettasse due bambini, questo voleva dire che quando le aveva fatto del male, aveva fatto del male anche ai suoi piccoli...

"Raf... mi dispiace infinitamente per ciò che ho fatto, ma non sapevo di mettere a rischio la vita di due piccoli... mi dispiace tanto..." disse Axel mortificato...

"Non importa... loro stanno bene..." disse Raf con un mezzo sorriso...

Noemi guardò l'orologio-sveglia che era sul comodino, segnava già le 11 della sera...

"Raf, dovresti tornare alla golden, sono già le undici e Sulfus si dev'essere preoccupato non vedendoti tornare..." disse Noemi preoccupata per la sorella

"Ma... voi?" chiese lei preoccupata

"Raf, non ti preoccupare, siamo maggiorenni tutti e due... in più io ho vissuto dieci anni insieme ai lupi, ce la caveremo senza problemi... non preoccuparti, tu devi andare dal tuo amato Sulfus e preoccuparti della famiglia che costruirai insieme a lui... quando saremo pronti, verremo alla golden anche noi due, non è giusto rimanere qui quando non abbiamo fatto nulla..." disse Noemi premurosa nei confronti della sorella che, confortata da quelle parole, decise di ritornare alla golden...

Arrivata davanti allingresso, aprì la porta e trovò Sulfus addormentato e appoggiato al muro davanti alla porta, probabilmente la stava aspettando...

Poggiò la sua borsa per terra e si avvicinò pian piano a Sulfus, chiuse gli occhi e poggiò le sue labbra su quelle del diavoletto baciandolo delicatamente...

Si staccò cercando di non fare rumore, ma Sulfus era già sveglio e la stava trattenendo per un braccio...

"Perchè non sei venuta prima? Ti stavo aspettando..." disse lui dolcemente ma con un filo di tristezza...

"Mi.. mi dispiace... ma non posso ancora dirti perchè sono andata via..."disse lei appoggiando la fronte alla sua...

"Vorrei tanto che non ci fossero segreti tra di noi, ma se non puoi dirmelo..." disse lui girando la testa dall'altra parte...

"Mi dispiace ma non posso... Tu andresti fuori di te..." disse Raf cercando di farlo ragionare...

Sulfus si alzò e si diresse in camera, aprì la porta, prese il suo cuscino ed una coperta e si sistemò sul divano... Non voleva dormire con lei, almeno non quella notte... non poteva sopportare il fatto che dormissero insieme ma che nella vita si nascondessero ancora qualcosa... un qualcosa che, da come Raf ne parlava, doveva essere molto grave...

Raf entrò subito dopo e vide Sulfus già dormire sul divano... il suo cuore si fermò per un battito, quella storia stava rovinando tutto e lei sapeva che doveva dirgli tutto ciò che stava succedendo...

Ma non aveva il coraggio di farlo al momento, non sapeva nemmeno se l'avrebbe avuto il coraggio... forse l'indomani... ma per il momento non le restava che dormire da sola sapendo che lui non era al suo fianco...

Quella notte non riuscì a dormire, faceva un incubo dopo l'altro, continuava a rigirarsi nel letto, non smetteva di pensare al come fare a dire tutto a Sulfus...

Il devil se ne accorse e si alzò più di una volta, preoccupato per il suo angelo... le accarezzò più volte i capelli e lei pareva tranquillizzarsi sotto il suo tocco ma quando lui si allontanava ricominciava ad agitarsi...

La mattina dopo Raf si svegliò con un gran mal di testa e notò che Sulfus le teneva la mano ed era accando al letto con la testa poggiata sul materasso e la schiena sul comodino...

Stava ancora dormendo, era così bello quando dormiva... quella notte aveva fatto incubi su incubi solo verso i mattino aveva cominciato a stare tranquilla, forse perchè c'era Sulfus che le teneva la mano... mentre la angel pensava a tutto questo...

"Buongiorno..." disse Sulfus aprendo i suoi grandi occhioni d'orati con la voce ancora impastata dal sonno... in effetti era lui quello che non aveva affatto dormito...

"Buongiorno..." disse lei dolce "ti devo spiegare il motivo per cui continuo a sparire..." disse Raf convinta... Sulfus era visibilemente preoccupato perchè non poteva affatto immaginare ciò che le avrebbe detto...

"Sulfus... promettimi che però non farai nulla..." disse Raf e lui annuì poi la ragazza cominciò a raccontare il motivo per cui era sparita... Quand'ebbe finito di spiegare, Sulfus era visibilemente stupito: il sapere che Axel fosse libero non lo rendeva felice ma se quello che diceva Raf era vero, allora aveva sbagliato nel giudicarlo... 

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Capitolo 60
*** Dove sono i professori? ***


                                          Un mistero da svelare...
Capitolo 60:


Sulfus e Raf parlarono a lungo e alla fine Sulfus si convinse e decise di aiutarla... decisero così di andare a far loro visita...

Raf mostrò a Sulfus dov'era la casa, sicura che non l'avrebbe detto a nessuno...

Raf bussò quattro volte alla porta e le venne ad aprire Noemi...

"Raf, pensavo fosse qualcun'altro.." disse Noemi non notando che insieme a lei c'era Sulfus, quando se ne accorse si spaventò e il suo sgurado fu talmente pieno di paura per il suo amato Axel che lui stesso se ne accorse con la forza del pensiero...

"Sta tranquilla... sa tutto e non farà del male a nessuno... " disse Raf per tranquillizzarla... Lo sgaurdo di Noemi ritornò normale e li fece entrare...

Axel nel frattempo era uscito dalla sua stanza ed era accorso in "soccorso" dell'amata...

Quando si accorse che Sulfus era lì con lei ed insieme a Raf alzò le mani pronto ad usare i suoi poteri...

"Sta tranquillo amore... non ci faranno nulla, anche Sulfus è dalla nostra parte..." disse Noemi per tranquillizzare Axel...

Axel sembrava più tranquillo in quel momento, Raf e Sulfus si sedettero sul divano e comiciarono a parlare sul come poter tornare a scuola...

"Dovete assolutamente tornare, stanno avendo dei sospetti su Raf e il professore mi ha già chiesto se ne so qualcosa..." disse Sulfus

"Se torno, mi uccideranno perchè sono fuggito..." disse Axel

"Se conosceranno i motivi per cui tu hai fatto ciò che hai fatto, capiranno e ti lascieranno andare..." disse Raf

"Raf, Sulfus... cercate di capirmi... insomma, anche se dovessero capire le mie ragioni, chi mi dice che non mi accuseranno?" chiese Axel preoccupato

"Ci saremo noi a difenderti, se ti difenderemo noi, nessuno potrà mai farti nulla... siamo in grado di creare una barriera impenetrabile, ricordi?" chiese Raf

"Umh... non ne sono sicuro..." disse Axel...

"Non possiamo continuare a rimanere qui... prima o poi ci sopriranno e non voglio passare la mia vita a fuggire da un posto all'altro... Ti prego Axel, non ci faranno nulla..." disse Noemi per tentare di convincerlo anche lei... Si guardarono a lungo, poi Axel si convinse vedendo con quanta determinazione e amore lo guardava Noemi, sembrava quasi dispiaciuta...

"Ok... va bene va bene ma vorrei la protezione in caso qualcosa andasse storto..." disse lui, quand'ebbe finito di paralre Noemi lo abbracciò forte e lo baciò con tutto l'amore che era in grado di dargli...

Raf e Sulfus decisero di rimanere a cenare da loro e così fecero... parlarono un po' di tutto e decisero sul cosa fare l'indomani...

Poi Raf e Sulfus tornarono alla golden... all'entrata delle scuola, però, vi era una rete di energia magica che non lasciava trapassare nessuno dopo l'orario di chiusura della scuola... i due ragazzi si spaventarono moltissimo, così Raf decise di chiamare Uriè per chiedere spiegazioni...

"Pronto?" chiese Uriè con la voce impastata dal sonno...

"Uriè! Sono Raf... mi puoi spiegare il motivo per cui non posso entrare nella scuola???" chiese Raf turbata camminando avanti e indietro mentre Sulfus era seduto sulla panchina vicino all'entrata...

"Raf? Oh, santo cielo allora stai bene!!! Quanto sono felice di risentire la tua voce... come sei messa, sei piena di graffi, lividi... i tuoi piccoli come stanno e soprattutto dove sei?" chiese Uriè felice di riascoltare la voce dell'amica...

"Uriè ma cosa stai dicendo... nessuno mi ha fatto del male, sono con Sulfus fuori dall'entrata della scuola e voglio sapere perchè c'è una rete di energia magica che non mi fa entrare nella scuola.." disse Raf

"La rete di energia non farà passare nessuno fino al ritorno dei professori... durante quel periodo gli studenti non potranno uscire dall'edificio..." disse Uriè triste

"Ma dove sono andati i professori?" chiese Raf

"Sono andati in un altra dimensione, non so quale per l'esattezza, a cercare tre pietre magiche e tre

ciondoli, ma non so a cosa servano... Vi spiegheremo tutto domani... ora cercate un posto in cui dormire e state attenti..." disse Uriè...

"Ok... grazie a domani..." disse Raf riattaccando il telefono

Sulfus la guardò con aria interrogativa e le disse...

"Che cosa ha detto Uriè?" chiese Sulfus alzandosi in piedi

"Ha detto che questa barriera rimarrà attiva fino al ritorno dei professori e nessuno studente potrà entrare o uscire dalla scuola..." disse Raf

"Ma dove sono i professori?" chiese Sulfus non capendo

"Sono andati in un'altra dimensione a cercare tre ciondoli e tre pietre, ma Uriè non mi ha detto a che cosa serviranno... ha detto di aspettare domani e nel frattempo di sistemarci in un posto per la notte e stare attenti..." disse Raf

Prima che Sulfus potesse rispodere il telefono di Raf squillò un'altra volta...

"Pronto?" chiese Raf

"Raf, sono Noemi... Ho avuto un brutto presentimento... dove siete?" chiese Noemi...

"Bhè in effetti... non possiamo entrare nella scuola perchè è protetta dalla magia fino al ritorno dei professori... e non abbiamo un posto dove passare la notte..." disse Raf passandosi la mano nei capelli...

"Non c'è problema... potete venire da me per passare la notte..." disse Noemi

"Ma non è un problema per voi due?" chiese Raf

"No no... state traquilli potete pure venire..." disse Noemi alla sorella

"Grazie sorella... arriviamo subito allora.." disse Raf e riattaccò...

"Sulfus, si va da mia sorella a passare la notte..." disse lei e presero il volo verso la casa di Noemi e Axel... Quando arrivarono Noemi aprì la porta, aveva una veste rosa e fucsia, con del pizzo nero sui bordi e sulle spalline sottili... sopra una vestaglia rosa antico e delle ciabatte rosa a quadri con un fiocco nero sulla punta...

Dietro di lei Axel... indossava dei pantaloncini blu scuro, senza maglietta il che metteva ancor più in evidenza i suoi addominali scolpiti e le braccia... portava ai piedi delle infradito blu scuro come i pantaloncini...

"Oh, Raf... quando hai detto subito intendevi subito... non abbiamo fatto tempo a cambiarci e pensavamo che fossero nemici..." disse Noemi chiudendosi la vestaglia quel poco che poteva...

"Ma dimmi... tu i nemici li accogli in veste e vestaglia?" chiese Raf ironica entrando in casa seguita a ruota da Sulfus...

"Bhè... bisogna saper affrontare il pericolo in qualunque situazione..." disse lei riavviandosi i capelli per l'ennesima volta...

"Allora... dove li sistemiamo i nostri ospiti? Sai amore io avrei voglia di andare a letto..." disse Axel mettendole le mani sui fianchi mentre Noemi lo guardava scuotendo la testa...

"Ah, si giusto... dovete sapere che dopo il mio arrivo in questa casa ci sono stati molti cambiamenti... infatti ora nella casa ci sono due piani, non uno solo e la stanza che adoperava Axel quando era ferito, ora è diventato un enorme bagno... al piano terra quindi ci sono il soggiorno, il salotto, un bagno e la lavanderia... al secondo piano ci sono invece la nostra camera, un enorme camera degli ospiti, un bagno e lo studio dove per adesso ci sono solo che libri e manufatti antichissimi..." disse Noemi mostrando le stanze e salendo poi le scale per mostrare le altre...

"Amore hai finito?" chiese Axel con dolcezza

"si, ho finito..." disse Noemi "Fate come se foste a casa vostra... io e Axel andiamo a "dormire"" disse Noemi sottolineando con un tono ironico e una faccia divertita la parola "dormire"...
Raf rise di fronte a quella scena infantile finchè Axel non la prese in braccio per portarla in camera e chiuse la porta con un piede...

Angolino dell'autrice:
Ed eccomi qui con un nuovo capitolo... lo so, lo so, mi vorrete uccidere e massaccrare con frasi del tipo "Ci hai fatto aspettare!" oppure "Aggiorna più in fretta!!" ma... invece non lo farete perchè mi volete tanto bene... :) :) <3
Scherzo... non lo farete perchè ho un motivo valido, un motivo che non piace a nessuno: la scuola, eh già anch'io vado a scuola, non sono così fortunata a non andarci... scherzo ;D Comunque anche negli ultimi giorni sono stata molto impegnata a studiare per fare al meglio interrogazioni e verifiche.... e così non ho potuto aggiornare la mia storia, che guardate un po' è già arrivata al capitolo 60:) :)
Wow... ne ho fatta tanta di strada, mi ricordo ancora il giorno in cui ho scritto il titolo: "Un mistero da svelare..." :') :') :')
Purtroppo o perfortuna questa storia continuerà ancora per un beeeeel po'... Ora basta, meglio se vi lascio recensire tranquillamente, ma mi raccomando RECENSITE!
al prossimo capitolo e grazie a tutte quelle che mi seguono e recensiscono ogni mio capitolo, ma anche a quelle che leggono in silenzio e hanno comunque messo la mia storia tra le seguite o addirttura preferite;)
ciao ciao
cucciola1cucciola2
 

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Capitolo 61
*** Notizie... ***


                                      Un mistero da svelare...
Capitolo 61:

Raf e Sulfus andarono nella stanza, con la magia si cambiarono e si accocolarono tra le morbide coperte azzurre di quella stanza...

Il mattino dopo si svegliarono di buon ora, scesero in cucina e trovarono Noemi e Axel che facevano colazione...

"Buongiorno..." disse Noemi ingoiando un altro pasticcino

"Buongiorno..." disse Axel per poi alzarsi e preparare altre due tazze di cappuccino

"Buongiorno..." dissero Raf e Sulfus sedendosi a tavola...

"Cappuccino?" chiese Axel a Raf e a Sulfus che annuirono e ringraziarono...

Fecero colazione allegramente, poi si cambiarono e si diressero a scuola...

Le porte erano ancora chiuse e la barriera era lì...

"Passiamo dall'esterno... di sicuro la barriera è più debole..." disse Sulfus, i tre annuirono e presero il volo; si diressero dietro alla scuola ma abbastanza distanti da non incontrare la barriera... nel campo sfida erano riuniti tutti gli stagisti, indecisi sul da farsi...

Anche Miki, Gas, Kabiria, Kabalè, Uriè e Dolce erano lì e quando videro i loro amici ne furono felici, un po' meno quando videro che insieme a loro c'era anche Axel e una strana ragazza che assomigliava a Raf...

"Raf? Che ci fai insieme a lui?" chiese Uriè spaventata

"State tranquille ragazze, non vi farà del male e quando tutto sarà risolto, vi racconterò quello che è successo... Lei invece, è mia sorella, Noemi..." disse Raf

"Da quanto tempo è che siete rinchiusi qui?" chiese Sulfus

"Bhè ormai... dovrebbero essere due giorni..." disse Kabiria...

"Avete idea di dove possano essere andati i professori?" chiese Noemi

"No... hanno detto che sarebbero partiti e hanno creato la barriera, poi sono spariti in un cerchio..." disse Dolce

"Che colore era il cerchio?" chiese Axel

"Era blu con delle sfumature bianche..." disse Dolce

"Ma cosa significa?" chiese Noemi

"Ogni dimensione ha colori totalmente diversi... quando sono entrato per la prima volta in questa dimensione dalla dimensione Andromeda, la mia dimensione, era un cerchio bianco con delle sfumature arancioni... questo perchè la mia dimensione ha il colore arancione e la vostra il bianco... Se i professori sono entrati in un cerchio blu con delle sfumature bianche, vuoldire che la dimensione in cui sono andati ha il colore blu.... Ma non so di preciso quale sia la dimensione..." disse Axel

"Ma non c'è un libro a casa che parla di queste cose?" chiese Noemi

"Si, hai ragione.... meglio se vado a prenderlo..." disse Axel e baciò Noemi per ringraziarla...

Axel volò veloce fino a casa, prese il libro che gli serviva e tornò a scuola...

"Eccolo qui..." disse Axel sfogliando le pagine di quell'antico e polveroso libro finchè non trovò la pagina giusta in cui c'era scritto in una lingua incomprensibile...

"Come farai a capire che cosa c'è scritto?" chiese Kabiria

"Questa è la lingua della mia dimensione, quindi posso decifrarla..." disse passando il dito su ogni scrittura finchè non si fermò...

"Trovato... la dimensone che ha come colore predominante il blu è... Spyrjo.... la dimensione degli spiriti e della magia... è una dimensione protetta da un antico potere..." disse Axel...

"Ed è la stessa dimensione che costruisce talismani e ciondoli, quelli che hanno al collo Raf e Sulfus provengono da Spyrjo..." disse il professore comparendo davanti a loro seguito dalla professoressa Temptel...

Arkan disattivò la barriera e finalemente gli amici poterono riabbracciarsi...

Arkan fece segno a due guardie che erano venute con loro di avvicinarsi.... Axel aveva paura, se lo avessero arrestato? Se non fosse potuto più rimanere con la sua amata Noemi?

Axel guardò Noemi impaurito, lei guardò lui... aveva le lacrime agli occhi, pensava di non rivederlo mai più... Raf osservava i duee aveva capito perfettamente ciò di cui avevano paura...

Senza pensarci troppo di trasformò in eternity fly e si parò davanti ai due ragazzi...

I professori vedendo questo comportamento rimasero interdetti, ma come, Raf che difendeva Axel?

Eppure era così, ma solo perchè lei sapeva il motivo, perchè lei sapeva la verità...

"Raf, che fai? Levati... non complicare le cose..." disse il professor Arkan...

"No! Non vi permetterò di catturarlo..." disse Raf sicura di se...

"Allora lo prenderemo lo stesso..." disse la professorssaTemptel preparandosi a lanciare un attacco...

Raf creò una barriera e Sulfus l'aiutò, bloccarono senza alcun problema l'attacco della professoressa che smise dopo un poco di attaccare...

"Perchè non volete che lo catturiamo?" chiesero i professori

"Perchè lui è innocente, lui non ha fatto nulla di male... era semplicemente accecato dal dolore per la perdita della persona che amava con tutto se stesso... mia sorella, Noemi..." disse Raf indicando la ragazza accanto a lei...

"Va bene, vi chiediamo scusa.... ora venite dentro... dobbiamo spiegare tante cose..." dissero i professori e tutti annuirono e li seguirono....

Entrarono in presidenza e ognuno si sedette su di una poltroncina...

"Ragazzi... forse vi starete chiedendo perchè siamo andati in un'altra dimensione e precisamente in quella di Spyrjo, la dimensione della magia e degli spiriti... bhè ora ve lo spiegheremo ma ad una condizione, non dovete far parola a nessuno di quello che succederà qui, i nemici che tengono prigionieri i familiari e soprattutto i genitori di Raf potrebbero allarmarsi e attaccare per mettere fine all'esistenza di Raf... la sopravvissuta..." disse il professor Arkan...

Tutti rimasero interdetti e scioccati, più di tutti Raf e Noemi... ma perchè il professore aveva detto i nemici che tengono prigionieri i familiari? Questo voleva dire che aveva degli altri parenti, ma perchè proprio la sua famiglia e perchè il professore aveva chiamato sopravvissuta solo lei e non Noemi? Anche lei era lì con loro...

Troppe domande per avere una sola risposta e nel farttempo i bambini scalciavano come se aspettassero anche loro spiegazioni, che riguardavano ovviamente anche loro e il loro futuro... 

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Capitolo 62
*** Racconti... ***


                                  Un mistero da svelare...
Capitolo 62:


Il professore iniziò a parlare mentre i bambini sembravano tranquillizzarsi come per sentire ciò che aveva da dire l'anziano professore...

"La dimensione di Spyrjo, come sapete è la dimensione della magia e degli spiriti, quella dimensione è la cratrice della magia e dei nostri poteri... la mamma di angel e devil...

Infatti all'inizio dei tempi la dea Spyrjo ebbe due figli, molto diversi tra loro, uno era completamente bianco, candido e buono d'animo... aveva delle ali piene di piume e un aureola bainca sulla testa, l'altro era nero come la notte senza stelle, cattivo e spietato aveva ali ossute e appuntite e due corna sempre appuntite sulla testa... i due non andavano molto d'accordo e dopo alcuni milioni di anni decisero di separarsi e dar vita ad altri loro simili... così nacquero ngel e devil... la madre per impedire che si toccassero e si distruggessero, creò una bilancia, una bilancia magica che tramortiva colui che toccava l'altro... la bilancia del VETO..." iniziò a raccontare il professore

"Ok ma questo cosa c'entra con quello che avete fatto voi?" chiese Gas

"Aspetta e ascolta!" gli urlò dietro la Temptel e lui rimase ammutolito... poi Arkan continuò...

"Quando però gli abitanti furono troppi, si ribellarono ai loro sovrani che si trasformarono in sfere magiche mentre la madre diventò una dimensione per accogliere coloro che erano verament puri d'animo e non volevano mescolarsi con gli altri... fu così che nacquero le alte sfere e le basse sfere..

le alte sfere e le basse sfere impedivano il contatto ai loro abitanti, per questo motivo angel e devil non poterono mai stare insieme... non avevano calcolato però una forza, o per meglio dire un potere, che era più forte di tutto: l'amore... fu così che angel e devil si innamorarono e scoppiò una lotta, i superstiti che si amavano si rifugiarono su Spyrjo e non vennero mai più rivisti ma si dice che siano stati mutati e che abbiano generano degli ibridi... Purtroppo però dopo molto tempo il portale per Spyrjo si distrusse mantenendo al suo interno solo gli abitanti e impedendo la loro riproduzione...

Dopo alcuni secoli angel e devil riuscirono a riaprire il portale ma promisero di giurare fedeltà al VETO temendo di rifare l'errore commesso molto tempo prima... Su Spyrjo in una grotta, chiamata grotta Spyrius, furono custoditi dei ciondoli, cinque per l'esattezza, cinque ciondoli destinati ai due eletti e ai loro discendenti, perchè possano rivoluzionare i tre mondi e stabilire l'ordine attraverso pace e giustizia..." disse il professore...

Raf e Sulfus guardarono i ciondoli che avevano al collo e il professore annuì...

"Quelli sono i primi due ciondoli, ciondoli che possono tenere al collo solo gli eletti, voi li avete ricevuti da una voce, nonchè dalla maga presente su Spyrjo, lei ha ritenuto che foste pronti a ricevere questo incarico e così ora avete una missione da portare a termine... Noi siamo andati su Spyrjo su ordine della maga per ricevere in un cofanetto magico, i tre ciondoli più piccoli, ovvero quelli dei vostri bambini..." disse il professore tirando fuori dalla tasca un cofanetto...

Era blu con delle sfumature bianche, agli angoli dei diamanti che rispendevano e al centro, sul davanti un lucchetto apribile da due chiavi...

Raf e Sulfus si guardavano, immobili, scrutando l'uno lo sguardo dell'altra... Il professore lasciò il cofanetto in mano a Sulfus e a Raf, poi disse ancora...

"Prima ho chiamato Raf, la sopravvissuta mentre sua sorella no... Bhè, il motivo è molto semplice... Quando l'incendio scoppiò a casa di Raf, i genitori e la sorella vennero rinchiusi in una dimensione dai nemici, perdendo ogni potere e traccia della realtà... Noemi però sapeva che sua sorella era ancora viva e per questo dentro di lei il suo potere non morì mai... purtroppo con il tempo e dopo numerose ricerche, i suoi poteri finirono prima che lei potesse arrivare su pianeta terra... Ci sarebbe il modo per riportarle i poteri ma, non abbiamo ancora le informazioni necessarie per svolgere questo compito... per ora l'importante è conservare i ciondoli e proteggere i piccoli anche dopo che nasceranno..." disse il professore e tutti annuirono...

Raf strinse con una morsa il polso di Sulfus che le era vicino, lui si voltò verso di lei e la vide soffrire... infatti i piccoli calciavano a tutto spiano e Raf aveva anche delle forti contrazioni...

"Raf, che succcede?" chiese Sulfus proccupata tenendola per le braccia...

"I bambini, scalciano... fanno più male del solito..." disse lei con le lacrime agli occhi, le facevano male e lei non ne sapeva il motivo o forse si?

Se i bambini fossero nati? Proprio ora che il nemico si stava avvicinando...

"Sulfus, è ora..." disse Noemi toccando l'enorme pancione di Raf; Sulfus osservò prima Noemi e poi Raf, sarebbero finalemnte nati i suoi piccoli e lui si sarebbe dovuto impegnare per essere un padre perfetto...

"Va bene, andiamo..." disse Sulfus e, prendendo per mano Raf uscirono dala presidenza seguiti da tutti...

"Kabalè e Gas chiamate i miei genitori e avvisateli che presto nasceranno i piccoli, Dolce e Miki avvisate i genitori di Raf, Kabira e Uriè, prendete le borse e
venite all'ospedale..." disse Sulfus volando insieme a Raf, Noemi e Axel verso l'ospedale di Angytown...

Angolo Autore:
Eccomi qui, dopo un grandissimissimo ritardo... mi perdonate? *occhi da cucciolo* Comunque sia, spero che vi sia piaciuto il capitolo...
Allora? Voi che cosa ne pensate? Per voi cosa succederà? Nasceranno i loro piccoli o succederà qualcosa di inaspettato?
Lascio spazio alla.. vostra immaginazione... ciao ciao
Cucciola...

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Capitolo 63
*** La nascita dei gemellini ***


                                     Un mistero da svelare...
Capitolo 63:


Arrivarono all'ospedale e Raf venne visitata, poi la dottoressa le disse...

"Raf i tuoi bambini sono pronti, presto li potrai far nascere ma devi avere pazienza perchè le contrazioni diverranno sempre più veloci e dolorose..." disse la dottoressa Mary

"O-ok..." disse Raf respiranno affannosamente e imprecando ad ogni contrazione...

Raf venne cambiata e portata in un altra sala... dove le fecero un ecografia e un esame per vedere se tutto procedeva regolarmente...

Sulfus però era sparito, molto probabilmente era fuori... infatti era nell'atrio dell'ospedale con il telefono in mano...

"Kabiria, dove sei.. ti stiamo aspettando..." disse Sulfus visibilemnte in preda al panico...

"Arriviamo, Sulfus... sta tranquillo e vai da Raf e dai tuoi figli, al resto penseremo noi..." disse Kabiria per tenerlo un po' più tranquillo...

Confortato da quelle parole, tornò verso la sala parto dove vide tutti i suoi amici compresa Kabiria...

"Eccovi! Ma come avete fatto?" chiese lui non capendo

"Lascia stare, ora vai dai tuoi figli e da Raf, parleremo più tardi..." disse Gas e spinse pieno Sulfus verso la porta della sala dove Raf stava facendo gli ultimi controlli prima della nascita...

"Raf, ce la fai?" chiese Mary preoccupata

"Si.. ma non so che fare, la pancia mi terribilmente male.." disse Raf piegandosi in due dal dolore...

"Sta tranquilla e respira, vado a chiamare l'ostetrica..." disse Mary e sparì oltre la porta...

Ritornò dopo qualche minuto con un'altra ragazza, un angel dai capelli rossi e ricci raccolti in una coda, aveva la carnagione color caffelatte, gli occhi cioccolato... ali e aureola erano rosa e indossava un grembiule con tanti fiori disegnati, pantaloni neri e scarpe bianche e rosa...

"Ciao, io sono Rebecca e ti aiuterò insieme a Mary a mettere al mondo i tuoi bambini...." disse Rebecca... Raf non aveva fiato per rispondere, le contrazioni diventavano a mano a mano più veloci e lei non riusciva più a stare in piedi...

"Raf.. i tuoi bambini stanno per nascere..." disse la dottoressa dopo averle fatto un controllo...

Raf non credeva alle sue orecchie, i suoi babini finalmente sarebbero nati!!

Sulfus arrivò proprio in quel momento, guardò prima Raf e poi la dottoressa, poi di nuovo Raf..

"Hai sentito amore? Stanno per nascere i nostri piccolini..." disse Raf con le lacrime agli occhi, un po' perchè le contrazioni facevano male e un po' perchè era felice della notizia che le era appena stata data... Sulfus le sorrise felice, mentre lei ancora piangeva, poi ad un tratto un'altra contrazione che la fece urlare di dolore...

Sulfus le accarezzò i capelli e la baciò cercando di donarle almeno la forza di continuare...

"Bene... Raf, ora andiamo in sala parto..." disse Mary e con Sulfus la condussero in sala parto...

La portarono in sala parto e Sulfus entrò con lei...

La dottoressa conse a prendere 2 sacche di energia bianca per alleviare il dolore e, facendosi aiutare dall'ostetrica ne preparava dei bicchieri pieni... La fecero sdraiare su un lettino e ne sollevarono lo schinale... Sulfus le tenava la mano, accarezzandole piano i capelli per tranquillizzarla almeno un po'... Raf aveva molte più contrazioni di prima e la dottoressa la invitò a cominciare a spingere...

"Raf, quando te la senti comincia a spingere e non fermarti..." disse la dottoressa...

Raf annuì senza parlare, poi guardò Sulfus e anche lui annuì tenendole la mano...

Dopo qualche secondo iniziò a spingere, mentre Sulfus le teneva la mano...

"Raf, più forte..." disse la dottoressa...

Raf spinse più forte che potè e finalmente si sentì un pianto... il pianto del suo primo bimbo...

La dottoressa prese un panno morbido azzurro, mise il piccolo sopra e lo coprì, intanto l'ostetrica le asciugava il sudore che aveva sulla fronte... Si alzò dalla sedia, con le mani il loro piccolo e lo diede in braccio a Sulfus

Il bambino sembrava un piccolo umano, infatti non aveva nè ali, nè aureola, nè corna...

Aveva gli occhi d'orati e la stella sull'occhio, la testolina era ricoperta di una leggera peluria nera, segno che avrebbe avuto i capelli come Sulfus, già come lui... in effetti sembrava lui in miniatura, un piccolo e bellissimo Sulfus...

Sulfus sorrise mentre Raf riprendeva fiato piangendo dalla felicità... erano diventati genitori di un maschietto, il loro primo piccolino che li avrebbe riempiti di gioia... Sulfus diede il piccolo a Raf che lo coccolò amorevolmente...

"Raf... " disse la dottoressa facendo alzare gli occhi pieni di lacrimoni di gioia di Raf...

"è bellissimo.. ma ora devi darlo all'ostetrica.. deve fargli il bagnetto e controllare che sia tutto a posto..." disse la dottoressa mentre Rebecca si avvicinava al piccolino...

Lo prese in braccio e andò in un'altra stanza per fargli il bagno...

Raf sentì un' altra contrazione... stava arrivando il secondo, o meglio la seconda perchè come lei pensava era una femmina...

"Raf, ora spingi..." disse Mary pronta a prendere tra le mani il secondo piccolo "ibrido"...

Raf spinse, mentre la mano di Sulfus stava diventando rossa da quanto Raf la stringeva...

Dopo alcune spinte, si sentì un altro pianto... la dottoressa sollevò la creatura appena nata: era un altro maschietto... Lo avvolse in un altro panno azzurro e lo mise in braccio a Sulfus come il precedente, lui era un miscuglio dei due... aveva gli occhi azzurri di Raf, la stella sull'occhio ma su quello destro come Sulfus, sulla testolina una peluria nera come il primo, ma per il resto assomigliava in tutto ad un piccolo umano... Sulfus diede in braccio a Raf anche il secondo loro piccolo... Erano già diventati genitori di un altro maschietto... bellisimo come il primo...

"Raf... anche lui deve fare il bagntto..." disse Mary... Raf lasciò andare anche il suo secondo bambino, Rebecca, che era appena tornata, prese in braccio anche il secondo e lo portò a fare il bagnetto proprio come il primo...

Sulfus uscì dalla sala, vide tutti i suoi amici e i parenti, pieni di speranze che aspettavano l'annuncio che i piccoli fassero nati... Sulfus aveva un sorriso a trentadue denti e gli occhi colmi di lacrime di felicità... non fu difficile capire che i piccoli erano nati...

"Sulfus?? Sono nati i piccoli?" chiesero tutti...

Sulfus annuì e gli amici urlarono di gioia abbracciando il neo-papà...

"Io torno da Raf.. avvisate anche i professori..." disse lui sparendo nella porta...

Nella sala parto ancora stesa, c'era Raf che aveva ancora delle forti contrazioni...

"Raf... cos'hai??" chiese Sulfus spaventato, dopotutto i suoi due bambini erano già nati...

"Sulfus... è proprio come pensavo..." disse Mary ad un tratto...

"Cosa? Cos'è che pensavi??" Chiese Sulfus preoccupato a massimo, stringendo la mano a Raf...

"Che ne sta arrivando un altro... Raf aspetta tre bambini non due!" disse Mary sorridendo, Raf e Sulfus si guardarono e dissero in contemporanea... "Melody!"

 




Angolo autore:
Ciao a tutti, eccomi qui con il 63° capitolo, anche se con un po' di ritardo...ma mi perdonerete non è vero? *occhi da cucciolo* Allora, vi ho lasciati con questo capitolo in cui i piccolini vengono alla luce, ma a quanto pare sono tre e non due... (certo, non potevo far filare tutto liscio, sarebbe stato troppo "monotono" e così ecco un colpo di scena, stavolta piacevole!) La bambina si chiamerà Melody e non Chibiusa, infatti tutto non è andato secondo quello che è successo nel futuro, come aveva detto il professor Arkan in uno dei capitoli precedenti (vi metterei anche il numero del capitolo ma non lo ricordo... -.-") Cooomunque, spero che la mia storia vi sia piaciuta fin qui perchè vi assillerò per molto altro tempo ancora, finchè la ma fantasia me lo permetterà ovviamente;) ringrazio in anticipo chi deciderà di scrivere un commento, ringrazio chi ha messo già la mia storia nelle seguite, ricordate o addirittura preferite, grazie di cuore!!! Un grazie anche a chi ha seguito la storia dal 1° capitolo fino ad ora e a chi continuerà a seguirla... Grazie anche a chi legge la storia in silenzio e non si è ancora fatto sentire, ma non preoccupatevi: non mangio mica!! :)
Okkey, ho già ringraziato tutti, quindi vi lascio e vi aspetto nella pagina delle recensioni come sempre;) ciao ciao
Cucciola
 

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Capitolo 64
*** Melody ***


                                     Un mistero da svelare...

Capitolo 64:


Angolo Autore...
Ok, so che volete uccidermi perchè sono in ritardo da più di una settimana, ma vi prego di non uccidermi *occhi da cucciolo*... comunque siamo arrivati al capitolo numero 64: Melody, già il capitolo ha il nome della piccolina che nascerà. In questo capitolo Raf si accorge di non avere ancora il corredino per i piccoli, per questo motivo rimarrà al telefono per ordinare il tutto... spero che questa novità non vi sconvolga e che comunque sia di vostro gradimento. Non vi dico nient'altro ma vi lascio alla lettura del capitolo;) Buona lettura;)
Cucciola




Dal capitolo precedente...

"Cosa? Cos'è che pensavi??" chiese Sulfus preoccupato al massimo, stringendo la mano a Raf...

"Che ne sta arrivando un altro... Raf aspetta tre bambini non due!" disse Mary sorridendo, Raf e Sulfus si guardarono e dissero in contemporanea... "Melody!"

Melody, il nome che Sulfus avrebbe voluto tanto dare a sua figlia e che Raf aveva saputo leggendogli la mente... I due si sorrisero, erano così felici ma allo stesso tempo consapevoli di quante attenzioni avrebbero richiesto tre piccoli...

Raf aveva ragione, sarebbe arrivata anche una femminuccia, in più i bambini erano tre, non due...

"Sulfus... vieni, mi devi aiutare..." disse Mary a Sulfus

"Come? Io??" chiese lui sbalordito, come avrebbe potuto far nascere un bambino? Certo si trattava pur sempre di sua figlia, ma come avrebbe fatto? Non sapeva da cosa cominciare...

"Dai Sulfus... sbrigati, l'ostetrica sta sistemando gli altri due piccoli, ora tu mi devi aiutare con tua figlia..." disse Mary con un tono che non sentiva repliche...

Sulfus fu "costretto" ad obbedire... certo che obbedire ad un angel e per di più ad UNA angel che non fosse Raf...

Andò vicino alla dottoressa...

"Raf, su spingi..." disse Mary

Raf prese più respiro che potè e spinse... Sulfus intravide la testa di sua figlia e incitò Raf a spingere ancora, lei fece come voleva e... un pianto... Sulfus che con un panno rosa sollevava una piccola creatura, la loro piccola Melody... Raf guardava i due... era così felice, finalmente avrebbero avuto una famiglia tutta loro...

La piccola assomigliava moltissimo a Raf: occhi azzurri e sereni, sulla testa una peluria bionda ma aveva anche la stella sull'occhio...

Sulfus mise la piccola Melody in braccio a Raf e ringraziò di cuore Mary...

"Grazie! Se non fosse stato per te..." disse Sulfus alla dottoressa Mary

"Non devi ringraziarmi di nulla Sulfus... Raf è una ragazza molto forte e so che tu la proteggerai sempre e ora avrai da proteggere anche i tuoi tre pargoletti... Non lasciarla mai sola e aiutala perchè così so che vivrete felici per sempre..." disse Mary

Sulfus si girò verso Raf e si guardarono dolcemente, Raf era ancora tutta sudata e aveva i suoi splendidi occhi azzurri pieni di lacrimoni di felicità... Si baciarono mentre la piccola sorrideva...

Dopo un pochino Mary prese in braccio Melody e la portò a fare il bagnetto come prima di lei i fratellini...

Raf rimase sola con Sulfus...

"Raf, sono così felice amore mio..." disse Sulfus alla ragazza...

"Anch'io... vederti stringere i bambini e stata una cosa bellissima..." disse Raf

"Questo è il miglior regalo che tu potessi farmi, tu, questi bambini... voi siete la mia famiglia ora...

Ti amo.." disse lui per poi baciarla...

Dopo poco Raf venne fatta cambiare e poi la portarono in camera...

Sulfus si sedette vicino a lei e si baciarono a lungo, vennero interrotti dal bussare alla porta di qualcuno...

"Avanti..." dissero i neo-genitori...

"Ecco qui la mamma e il papà... " disse la dottoressa Mary facendo entrare una culla dopo l'altra...

Le culle vennero sistemate tutte vicino a Raf...

"Raf, dovresti dargli il latte, anche loro devono mangiare.." disse la dottoressa

Ecco, ora avrebbe dovuto sfamare i suoi piccoli, uno dopo l'altro...

"Va bene..." disse Raf felice... Sulfus prese in braccio la piccola Melody e la avvicinò a Raf...

La piccola, si mise subito a succhiare il latte della sua mamma, finchè, piena... si staccò e si addormentò tra le braccia forti del papà...

Sulfus pose delicatamente la figlia sulla culla dopodichè prese in braccio un piccolo e lo avvicinò a Raf, anche lui mangiò per poi addormentarsi... poi venne il turno del terzo piccolino che forse ebbe più latte di tutti... si mise anche lui a dormire per poi essere messo piano piano nella culla... Raf era stanca... stremata... aveva molto sonno... ma voleva rimanere a vegliare sui suoi piccoli... Sulfus si sdraiò vicino a lei... fecero per dormire ma nessuno dei due dormì... rimasero a guardare le culle dei loro piccoli, avevano paura di qualcosa anche se non poteva succedere assolutamente nulla...

Rimasero svegli per tutta la notte, osservando il respiro regolare dei piccoli, mentre Sulfus ogni tanto si alzava e li controllava stando attento a non svegliarli, quando poi si accorse che Raf era sveglia...

"Amore, perchè non dormi?" chiese Sulfus sbadigliando

"Potrei farti la stessa domanda..." disse lei

"beh, diciamo che è il mio istinto paterno che me lo impedisce... tu invece perchè non dormi?" disse lui..

"Beh, diciamo che è il mio istinto materno che me lo impedisce..." disse lei sorridendo...

"Non pensavo che fosse stato così bello..." disse Sulfus

"Cosa?" chiese lei non capendo di cosa stesse parlando

"beh, avere un bambino, o addirittura tre... non pensavo fosse stato così, così gratificante... Non avevo mai pensato ad avere dei bambini, quando ero a Zolfanello City, prima di conoscerti, vivevo la vita a giornate... e non pensavo a cose come questa... ma poi sei arrivata tu, in quell'incrocio due anni fa e mi hai cambiato la vita; mi hai insegnato a vivere, ad amare e mi hai fatto il regalo più bello che un ragazzo potesse avere: una famiglia... Raf, io ti amo come non ho mai amato nessun altra e giuro che non ti lascerò mai..." disse Sulfus

"Oh, Sulfus... anch'io ti amo con tutta me stessa, sono felice di averti conosciuto quel giorno, di aver infranto il VETO per la prima volta, di averti baciato provocando il sacrilegio e la liberazione di Reina dal limbo, di averti salvato la vita dal minotauro nel labririnto, di avr passato con te i momenti felici e quelli tristi, litigando e poi facendo pace, sono felice che tu sia stato sempre al mio fianco anche quando non volevo, se potessi tornare indietro rifarei tutto ciò che ho fatto, perchè tu sei la miglior cosa che mi sia successa, da quell'incrocio in cui sono apparsa fino ad ora..." disse lei abbracciando Sulfus, lui la tenne stretta a se e insieme si addormentarono felici, sapendo che il giorno dopo avrebbero finalemente cominciato la loro vita come una vera famiglia...

Il mattino dopo, la luce che filtrava dalle finestre, svegliò i due neo- genitori, che dopo aver sbadigliato rumorosamente, si alzarono per controllare i loro piccoli...

Qualcuno a quel punto bussò alla porta... La dottoressa pian piano entrò, mentre Sulfus spegneva le fiamme che erano spuntate dalle sue mani in segno di difesa...

"Sono io... state tranquilli... volevo solo vedere come stavano i piccoli..." disse Mary avvicinandosi alle culle... li controllò uno per uno, verificando che la respirazione fosse corretta e che non avessero ingerito troppo latte...

"Bene, i piccoli stanno perfettamente bene, direi che per le 10, potreste già portarli a casa... avete delle culle giusto?" chiese Mary

"Bhè... in realtà... le avremmo dovute comprare ieri..." disse Sulfus nervoso

"Non esattamente... " disse Raf con un sorriso furbo sulle labbra

"Che vuol dire non esattamente?" chiese Sulfus stupito...

"Beh, che io avevo già pensato alle culle, non tre, ma almeno ne abbiamo due: una rosa e una azzurra, ma se mi dai il telefono, in giro di 10 minuti riuscirò ad avere tutto..." disse Raf sforzandosi di prendere il telefono...

"Ok, io mi fido... quando avrete tutto, avvisatemi..." disse Mary mentre Sulfus passava a Raf il telefono... Raf compose il numero di Uriè che rispose immediatamente, Sulfus intanto si sedette su una sedia, sapeva che non sarebbero bastati 10 minuti...

"Pronto Uriè? Ciao sono Raf..." disse Raf

"Oh, ciao Raf! Come stanno i piccolini?" chiese Uriè felice

"Bene, ma mi serve un favore enorme..." disse lei

"Ok, dimmi pure... " disse Uriè

"Allora... io avevo in programma di avere due gemelli, e così avevo comprato due culle... ma visto che i piccoli sono tre, me ne servirebbe un'altra... puoi andare in centro città?" chiese lei

"Si, certo... vado subito, con il teletrasporto che ho appreso, posso spostarmi da una parte all'altra velocemente... eccomi qui..." disse Uriè teletrasportandosi veloce

"Ok, ora... entra nel negozio chiamato "My little baby" e chiedi di Paola, di che sei lì per conto di Raf Serafini e passale il telefono..." disse Raf

"Ok.. fatto ora te la passo..." disse Uriè passando il telefono ad una ragazza bionda con gli occhi verdi...

"Pronto... ciao Raf, che cosa ti serve?" chiese Paola

"Paola, ciao... sai che avevo preso due culle, una rosa e una azzurra, e ti ho detto che sarei passata ieri? Beh, non sono potuta venire perchè ieri sono nati i miei piccoli e sono tre, non due... quindi mi serve tutto... Allora, ti dico ciò che mi serve..." disse Raf pronta per dire una valanga di cose...

"Ok, sono tutta orecchi, tu parli e io prendo... poi metto tutto sul conto del tuo ragazzo?" chiese Paola...

"Si grazie... visto che sono due maschi e una femmina, avevo pensato a dei colori per distinguerli....

Allora... per la mia piccola Melody devi trovare colori che siano dal rosa al viola, per Jeremy, il piccolo che è un miscuglio, i colori sono blu, azzurro, verde e Thomas, il piccolo che assomiglia a Sulfus i colori sono dal giallo al rosso.." disse Raf mentre Sulfus cercava di capire come le fosse venuta in mente un idea così bizzarra quanto originale...

"Va bene, allora dimmi prima le cose essenziali e poi verrai tu a procurare il resto, come i vestitini..." disse Paola

"Si, allora mi serve una culla azzurra dello stesso modello delle altre due, tre ciucci: uno rosa, uno azzurro e uno rosso, nove biberon colorati, tre pacchi di pannolini per piccoli, salviette, borotalco, creme delicate, 20 body bianchi, 6 tutine: due rosa, due rosse e due azzurre, molti bavaglini colorati, una vaschetta per il bagnetto, tre seggiolini di quelli che puoi farli diventare passeggino e un fasciatoio con i cassetti e i porta pannolini.. il resto verrò con più calma..." disse Raf tutto d'un fiato mentre Sulfus seduto sulla sedia sveniva pensando a quanti avrebbe dovuto inevitabilmente sborsare...

"Ok, Raf ho tutto scritto, dammi 5 minuti e tutto sarà pronto per essere preso... ti porto all'ospedale la culla, i ciucci, i body, le tutine, i bavagli e i pannolini, con una borsa che ti offro io..." disse Paola

"Grazie Paola, te ne sono veramente grata..." disse Raf e attaccò il telefono...

Sulfus intanto guardava i suoi piccoli sorridendo... ma allo stesso tempo era preoccupato, dove avrebbero vissuto? La stanza della scuola era troppo piccola èper ospitare tre creature come loro...

Raf si alzò, piano piano si avvicinò a Sulfus e lo abbracciò da dietro...

"Sono felice... Ma non ti sembra di aver esagerato con tutte quelle cose?" chiese Sulfus girandosi verso di lei

"No, in fondo sono tutte cose che servono, aspetta che diventi più grandi e che inizino a svolazzare per la stanza, vedrai saremo felici..." disse lei felice... Si avvicnarono e si baciarono davanti ai loro piccoli appena svegli che sorridevano come se già capissero la forza dell'amore che legava i due genitori...

Bussarono alla porta e i due si staccarono, fecero entrare la dottoressa, con una borsa, e tre culle in mano...

"Raf, una ragazza di nome Paola, ha detto di portarti tutte queste cose... " disse Mary poggiando tutto sul letto...

"Si, grazie.. cambio i piccoli e poi siamo pronti per andare..." disse Raf con un sorriso e Mary se ne andò dopo averlo ricambiato...

Raf con la magia, prese un seggiolino e lo poggiò sul letto, Sulfus invece prese un panno e lo mise sul letto...

Si avvicinarono alla piccola, la sollevarono delicatamente e la poggiarono sul letto sollevandole la testa con il cuscino; le miseroil pannolino e il body, poi la tutina e la misero nella culla coprendola con una copertina, mentre ancora dormiva, lo stesso fecero con Jeremy e con Thomas..

quando tutti e tre furono pronti, Raf mise i ciucci a tutti e tre, diede loro un bacio e attivò una barriera potentissima su di loro, uscirono dalla stanza, Raf con Melody e la borsa, Sulfus con Thomas e Jeremy, salutarono la dottoressa e volarono verso la scuola...  

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Capitolo 65
*** La casa nuova ***


                                    Un mistero da svelare...
Capitolo 65:



Appena furono atterrati, aprirono la porta e si meravigliarono, la scuola era piena di fiocchi rosa e azzurri, ora che ci stavano pensando, nessuno dei loro amici era venuto a far loro visita o a vedere i bambini e sapevano che erano due, non tre oppure no? Uriè doveva aver detto a tutti che erano tre...

Vennero loro incontro tutti gli amici e i parenti, chi guardava i piccoli, chi abbracciava i genitori e chi, come i professori, ancora non ve ne era ombra...

Perfortuna Raf aveva attivato la barriera sui piccoli, infatti quella barriera aveva il potere di non far passare alcun rumore e impediva l'entrata di incantesimi, ma impediva anche che qualcuno oltre ai genitori, toccasse i piccoli...

Quando gli auguri furono finiti, Raf e Sulfus vollero andare nella loro stanza, ma i genitori di Sulfus e i cugini di lui glielo impedirono.

"Quella stanza è troppo piccola per cinque persone..." disse Random

"Infatti abbiamo pensato di comprarvi una casa..." continuò la mamma di Sulfus

"è appena fuori città, vicino al boschetto, ha un giardino enorme, un laghetto poco distante e non c'è assolutamente smog o inquinamento..." disse Layla...

"una casa? Ma come avete fatto?" chiese sbalordita Raf

"beh, quando la prima volta ci avete fatto visita e ci avete detto di aspettare un bambino, avevamo già pensato di regalarvi una casa, poi però siamo venuti a sapere che i bambini erano tre e così..." cominciò la mamma di Raf

"così abbiamo comprato una specie di villa fuori città, tutta per voi..." concluse suo padre

"ma è fantastico! Grazie" dissero i due ragazzi

Inquel momento fecero la loro entrata Arkan e Temptel che si congratularono con i nuovi genitori

"questi bambini sono bellissimi. Raf, Sulfus, ci dispiace di non avervi ascoltati prima, se vi avessimo ascoltati molte cose non sarebbero successe e avreste potuto essere felici..." disse Arkan a nome di entrambi i professori.

"non importa, ciò che è importante ora è che tutti stiamo bene, che siamo felici e che vivremo in pace." disse Raf

"Speriamo che non ci siano altri problemi anche se dubito che non ce ne saranno: sento che il nemico è alle porte..." disse Arkan

"ma ora non dobbiamo preoccuparci di questo, quando sarà il momento giusto, vi inforeremo di tutto; ora dobbiamo festeggiare l'arrivo di questi bellissimi bambini e far conoscere loro ciò che c'è di buono quando si sta in compagnia..." disse Temptel in una maniera da sembrare una angel...

Così, incoraggiati da quelle parole, i festeggiamenti incominciarono... c'era chi rideva e giocava, chi si rincorreva, chi ballava e chi, come Gas, continuava ad abbuffarsi...

Passarono così tre ore in cui tutti si stavano divertendo a modo loro, persino i piccoli; sono una persona che stava nell'ombra, non si divertiva affatto. Una persona che stava escogitando un piano per togliere quella felicità tanto desiderata dai due sempiterni appena diventati genitori, il suo nome lo sappiamo bene, non c'è alcun bisogno di ripeterlo: Diaspro.

Nello contro finale infatti, si pensava che fossero morte, ma evidentemente, non era così. Lei continuò a progettare piani per distruggere una volta per tutte la loro felicità ed ora ci sarebbe riuscita, oppure no?

La festa nel frattempo svolgeva al termine, i bambini avevano fame e gli staggisti ormai erano stremati come i parenti...

"Ragazzi, grazie per ciò che avete fatto, ma i piccoli hanno fame e io sono molto stanca..." disse Raf sbadigliando.

"si, forse è meglio andare a casa, si è fatto tardi e domani c'è scuola..." disse la mamma di Sulfus

"già, è vero! Con tutto ciò che è successo, non abbiamo continuato lo stage..." disse Sulfus

"non preoccupatevi, i vostri compiti iguardo i terreni, sono stati affidati ad altri stagisti; ma di questo parleremo meglio domani..." disse Arkan

"mi stavo dimenticando, dobbiamo mostravi la casa..." disse Lyla tirando fuori dalla sua borsetta un mazzetto di chiavi con un portachiavi a batuffolo sopra...

I due ragazzi annuirono e trasportarono volando, i bambini fino fuori città dove si ergeva una villetta bianca a due piani...

Layla diede la chiave in mano a Sulfus che la infilò nella serratura, la porta si aprì con un sonoro click, lasciando entrare la famigliola...

Layla fece strada lungo tutte le stanze cominciando dal piano terra, c'era una grande cucina attrezzata, un enorme salotto con tv al plasma, una stanza piena di giocattoli e un bagno molto grande; salirono una scala in marmo ed arrivarono al secondo piano: davanti a loro vi era un corridoio con porte a destra e a sinistra; Layla aprì la prima porta sulla sinistra: una grande camera matrimoniale con le pareti azzurre e rosse, poi la porta di fronte: una cameretta molto grande con tre piccole culle in legno bianco decorate una vicina all'altra in un angolo, nell'angolo opposto un fasciatoio con porta pannolini, salviette e tre cassetti sotto; lungo la parete invece tre letti colorati tra i quali vi erano enormi peluches. La stanza aveva le pareti azzurre con farfalle e bolle colorate mentre sul pavimeto c'erano degli enormi tappetti verdi e dei cuscini a forma di fungo...

Raf si meraviglio vedendo quella belissima stanza, sembrava un bosco incantato.

"Grazie Layla, è tutto fantastico." disse Raf abbracciandola

"è il minimo che possiamo fare per voi, sono sicura che qui starete bene; ora però io devo tornare a Zolfanello City, i miei genitori si staranno chiedendo dove sono finita." disse Layla sorridendo e Raf fece lo stesso, intanto Sulfus aveva preso in braccio il piccolo Thomas che agitava le manine felice. Layla gli accarezzò una guancia, salutò i due ragazzi e tornò a casa...

"è tutto meraviglioso... non posso credere che abbiano fatto tutto questo per noi." disse Raf guardando il suo piccolo e Sulfus, erano uguali...

"ci vogliono molto bene, è per questo che hanno comprato questa bellissima casa, ora però è meglio se dai da mangiare a questi tesori, altrimenti comincieranno a piangere..." disse Sulfus e posò il piccolino nella culla, poi prese Jeremy e fece lo stesso; infine prese Melody e la diede in braccio a Raf. Sulfus sistemò le cose che erano nella borsa, mentre Raf allattava la piccola...

Dopo quasi mezzora, Melody si staccò e cominciò a dormire beatamente;

"Sulfus, si è addormentata... dammi Thomas..." disse Raf e diede tra le braccia del suo ragazzo la piccola che già dormiva contenta...

Quando ebbe dato da mangiare sia a Thomas che a Jeremy, si alzò in piedi ed andò a guardare i suoi piccoli... Sulfus le si avvicinò e l'abbracciò da dietro...

"sono così piccoli e indifesi..." disse Raf guardandoli con un sorriso

"si e sono bellissimi, sono la più bella cosa che mi sia successa in tutta la mia vita e sono felice che tu sia la loro mamma." disse Sulfus girandola verso di se con dolcezza, la avvicnò e la baciò dolcemente...

Raf si staccò e con un gesto della mano attivò una potentissima barriera sui tre gemellini, così sarebbero stati più al sicuro.

"Non mi fido a lasciarli da soli però, possiamo dormire qui?basta attaccare due letti." chiese Raf con sguardo speranzoso. Lei non voleva allontanarsi dai suoi piccoli, anche se sapeva che con la protezione che aveva su di loro sarebbe stato difficile, se non addirittura impossibile far loro del male o solo sfiorarli. Sulfus la guardò per un attimo ma poi annuì e attaccò due letti.

Si cambiarono entrambi e si accoccolarono sotto le coperte; Raf si voltò verso i suoi piccoli e Sulfus non potè fare altro che abbracciarla da dietro e osservare anche lui i nuovi arrivati in famiglia.

Quando entrambi furono completamente certi che ai bambini non sarebbe successo nulla, verso le 2 del mattino, si addormentarono felici. Subito dopo che i due ebbero chiuso gli occhi, però Melody cominciò a piangere e Raf si alzò di scatto.

"Che c'è amore?" chiese dolcemente Raf prendendo in braccio la bambina che, al contatto con la sua mamma si tranquillizzò.

Raf rimase a cullarla per una buona mezzora mentre Sulfus la guardava intenerito. Quando la piccola finalmente si addormentò, la poggiò piano piano nella sua culla coprendola con la copertina e tornò a dormire accanto a Sulfus; appena spense la luce però, un altro pianto fece aprire all'istante gli occhi dei due: Thomas.

Raf si alzò di nuovo ma venne preceduta da Sulfus che prese in braccio il suo "doppione" cullandolo dolcemente. Raf sorrise dolcemente vedendo quella scena e tornò a dormire ma, come si poteva immaginare, non c'è due senza tre e un altro pianto quasi disperato si fece sentire.

Anche Jeremy voleva essere cullato come suo fratello e sua sorella, ovviamente. Così Raf si alzò ancora una volta dal letto e prese in braccio il piccolo Jeremy cullandolo mentre Sulfus pian piano stava riponendo Thomas nella culla. Lo cullò per un po' e quando anche il terzo piccolo si fu tranquillizzato, lo ripose nella sua culla e finalmente si rimise a dormire.

Chiuse gli occhi esausta accocolandosi sul petto di Sulfus che intanto stava dormendo.

Passarono quasi due minuti che la sveglia suonò l'inizio di una nuova giornata. Raf con un pugno quasi disintegrò quell'aggeggio rumoroso che non la voleva lasciare in pace e ritornò a riposare tranquilla sul petto del suo ragazzo. Quel mattino nessuno dei due aveva voglia di svegliarsi, ben che meno per andare a scuola; quella notte non avevano dormito e nè i professori, nè i loro amici li avrebbero alzati dal letto, ma i loro bambini si: cominciarono a urlare quasi insieme, riportando alla realtà i loro poveri genitori che volevano solo che dormire.

I due si alzarono, si vestirono in fretta e presero in braccio i piccoli: Sulfus prese in braccio Thomas, mentre Raf prese Melody e con l'altro braccio e un po' di magia anche Jeremy. Li cullarono pian finchè si tranquillizzarono, dopodichè Raf diede loro il latte e cambiò loro il pannolino, fece a tutti e tre il bagnetto e li vesti; dopodichè attivò la sua barriera e scese con tutti in cucina.

Sulfus aprì il frigo, ma era vuoto; c'era da aspettarselo, avevano la casa da meno di ventiquattro ore, era normale che non avessero nulla da mangiare

"Raf, non c'è nulla da mangiare. Dobbiamo andare a scuola." disse Sulfus mentre Raf scuoteva la testa sconsolata. Sapeva che non vi era nulla in cucina da mangiare ma pensava che anche Sulfus lo sapesse, probabilemente, o meglio sicuramente, non era così.

"Lo so che non c'è niente da mangiare, sto vestendo i bambini perchè andiamo a scuola." disse Raf mentre prendeva dal suo armadio tre tutine imbottite e tre cappellini di lana, quella amttina c'era un po' di vento e lei non voleva che i piccoli si ammalassero. Tornò in camera da letto dove aveva depositato i piccoli nelle culle, prese in braccio Thomas e lo fece sedere sul letto mentre lui si metteva in bocca le manine guardando la sua mamma che lo vestiva. Agganciò a uno a uno i bottoni e gli diede una piccola carezza sul nasino che lo fece sorridere, poi lo mise nella culla e prese in braccio Jeremy, a lui infilò una tutina con la cerniera e il cappuccio, quando fu arrivat in cima al collo, gli diede un bacino sulla fornte e lo riprese in braccio per metterlo nella culla. Prese infine Melody e le fece indossare una tutina rosa con i bottoni e il cappuccio, quando l'ebbe abbottonata fino al collo, rimase ad osservarla, era così bella e dolce la sua bambina, le bacio la guancia e poi l'altra mentre lei sorrideva divertita agitando le manine. Quando anche la piccola fu pronta, si vestì lei e uscì trasportando due bambini mentre Sulfus il piccolo e il passeggino. 

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Capitolo 66
*** I ciondoli ***


                                     Un mistero da svelare...
Capitolo 66:


Raf sbadigliò rumorosamente mentre volava piano piano verso la scuola con due suoi bambini in braccio, Sulfus invece era dietro di lei e volava a stento tenendo in braccio Thomas e il passeggino a tre. In pochi minuti arivarono a scuola e poi nella mensa, non c'era nessuno; probabilmente erano tutti in aula sfida o in presidenza per parlare di qualcosa che avrebbe messo in pericolo tutti per l'ennesima volta.

Sulfus mise a terra il passeggino senza averlo prima controllato e osservato attentamente per l'ennesima volta. Infatti quel passeggino non era un innocuo e semplicissimo passeggino a tre posti, no signori, quel passeggino era molto di più! Infatti sul manubrio aveva un pulsante verde che, se premuto, trasformava le normalissime ruote in ali grigie che permettevano al "veicolo" di volare. Per il resto era un normalissimo passeggino: aveva tre posti a sedere, le cinture di sicurezza, il porta biberon e i giocattolini oltre che lo scompartimento in cui si metteva la borsa.

Prese ad uno ad uno i suoi bambini e li sistemò senza farli piangere sul passeggino, mettendo loro le cinture e dando loro un giocattolino da mettere in bocca. Raf intando era andata a prendere la colazione: due tazze enormi piene di caffè fumante, molti cornetti al cioccolato e altrettanti alla crema e due bicchieroni di succo fresco.

"ecco qui." annunciò poggiando il vassoio sul tavolo mentre Sulfus parlottava amorevolemente con i suoi bambini che ridevano felici.

"wow, amore. Di sicuro tutto questo ci sveglierà." disse Sulfus sorridendo dolcemente e osservando il vassoio pieno di leccornie.

"lo spero, non abbiamo dormito praticamente nulla questa notte e per completare il tutto il professore ci aspetta in aula sfida o in presidenza per annunciarci il nuovo nemico che dovremo sconfiggere." disse Raf per poi bere tutto di un fiato il caffè della sua tazza.

Sulfus intanto ne beveva una generosa sorsata per poi gustarsi un cornetto al cioccolato.

"vedrai che tutto poi sisitemerà, succede sempre. Noi combattiamo, vinciamo e quelli ci lasciano in pace." disse Sulfus agitando in aria un cornetto alla crema per poi lanciarlo letteralmente nella sua bocca; Raf lo guardava con amore, vederlo così buono e tranquillo era davvero una rarità, lui che era sempre stato un devil testadura, ora era diventato molto più dolce anche se quando si impuntava su qualcosa che desiderava a tutti i costi, sapeva tirar fuori tutta la sua caparbietà in un solo gesto e raggiungere il suo obbiettivo.

Quando entrambi ebbero finito di mangiare la loro colazione, si alzarono e mentre Raf rimetteva a posto tutto ciò che avevano sporcato, lui sistemava i piccoli e li faceva divertire con dei giochetti di fuoco magico.

"Che stai facendo?" chiese Raf incuriosita e divertita da quelle figure infuocate che si muovevano nellaria e facevano ridere i piccoli.

"oh, niente... stavo mostrando loro dei giochetti con il fuoco che avevo imparato da bambino." disse il devil sollevandosi da per terra e baciandola dolcemente.

"mmh, dovresti farli vedere anche a me questi stupendi giochi con il fuoco." disse Raf sorridendo

"diciamo che con te è meglio giocare con un altro tipo di fuoco." disse lui sorridendole con malizia e avvicinandola a se piano; lei mise un piccolo broncio e gli diede una piccola sberla sul petto per poi avvicinarsi e baciarlo con amore. Dopo un po' si staccarono e si guardarono negli occhi sorridendosi dolcemente, poi entrambi si misero alla guida del passeggino premendo quel pulsantino verde che gli donò le ali.

Percorsero il corridoio arrivando in presidenza, aprirono la porta ma non trovarono nessuno, così optarono per l'aula sfida e fu lì dove si diressero e li trovarono.

Aprirono la porta e videro tutti i loro amici e i due professori che parlavano.

"Scusate il ritardo." disse Raf sbadigliando e conducendo il passeggino mentre i tre piccoli rideva allegramente; Sulfus intanto aveva chiuso la porta e aiutava Raf.

"Oh, ma che amori!" esclamarono Miki e Dolce avvicinandosi al passeggino.

"Gia, sono proprio carini!" disse Uriè cercando di accarezzare la guancia della piccola ma si ustionò.

"ah!" disse Uriè massaggiandosi la mano

"oh, scusa Uriè, è l'effetto della mia barriera, non lascia toccare a nessuno i bambini ma adesso la tolgo, nessuno in questa stanza potrebbe far loro del male." disse Raf dispiaciuta e con un gesto della mano disattivò la barriera sui piccoli lasciandoche le sue amiche li accrezzassero.

La piccola Melody stringeva la sua manina sul dito mignolo di Miki, Jeremy invece si beava della carezze che gli dava Dolce e Uriè accarezzava le manine e il viso del piccolo Thomas che rideva compiaciuto.

Raf nel frattempo le stava osservando sorridendo mentre Sulfus stava parlando con i suoi amici di quello che era successo quella notte.

"Ma non hai dormito proprio per niente?" chiese Gas

"No, mi sono alzato per cullare Thomas mentre Raf cullava Jeremy." disse Sulfus guardando i suoi due maschietti.

"E Raf? Non ha dormito nemmeno lei?" chiese Kabiria

"Gia, ma non è colpa dei bambini, loro sono piccoli e sono appena venuti al mondo, è normale che stiano svegli la notte, devono abituarsi alla nuova vita." disse Sulfus

"Melody invece?" chiese Kabalè

"Beh, lei è uguale a Raf, è dolce e tranquilla, di fatto è una bambina; lei è quella che ci da meno da fare, mangia e dorme; certe volte piange ma è normale." disse Sulfus fiero della sua bambina.

"Ragazzi, mi fa molto piacere vedere che state accettando i nuovi arrivati, ma per la loro protezione, forse è meglio che mi ascoltiate." disse il professore sorridendo. Gli amici si sedettero di nuovo e Raf riattivò la barriera sui piccoli che sembravano aver capito le parole del professore e lo stavano guardando.

Raf e Sulfus si sedettero portando con loro il passeggino.

"Allora, come vi avevamo detto qualche mese prima della loro nascita, noi eravamo andati su Spyrjo, per recuperare i tre ciondoli magici; ecco, ora che sono nati, i ciondoli reclamano il loro proprietario, ovvero ognuno dei piccoli arrivati. I ciondoli, come ho già detto, sono tre e rappresentano ognuno due poteri sovrannatrali provenienti dal cielo." disse il professore

"vuole dire che i miei bambini hanno i poteri catturati dalle stelle?" chiese Raf ripensando alla sera della stelle cadenti in cui il suo ciondolo si illuminava ogni volta che una stella "cadeva", finchè una stella più grande e colorate era caduta nel labirito trasformandosi poi in un raggio catturato dal ciondolo di Raf che le aveva donato l'eternity-fly.

"Proprio così, cara Raf; quella sera il tuo ciondolo ha catturato i poteri delle stelle e infine la stella ritardataria ti ha scelta e ti ha trasformata, tu sei una angel molto potente cara Raf, come mai ve n'è stata nell'universo, perchè il tuo animo ha lavorato molto per trasformare la tua forma originaria e con l'amore che ti hanno donato i tuoi amici sei diventata molto forte. I tuoi piccoli saranno lo stesso perchè avranno i tuoi poteri e quelli di Sulfus, è anche per questo motivo che hanno bisogno dei ciondoli: per regolare il flusso di potere presente nei loro corpi." disse Arkan facendo apparire il cofanetto che si aprì rivelando tre ciondoli: erano a forma di stella ma ognuno di un colore differente: una stella era blu, l'altra verde e l'altra viola; i ciondoli appena ebbero identificato i tre piccoli, cominciarono a vibrare e ad illuminarsi.

Anche i ciondoli di Raf e di Sulfus cominciarono a brillare mentre Raf si trasformava nel suo eternity-fly senza un motivo preciso. Si guardò, era in volo, trasformata e il suo ciondolo si stava illuminando, i ciondoli da dentro il cofanetto vennero attratti dal ciondolo di Raf che risplendeva senza fine mentre Sulfus la guardava stupefatto, era stupenda.

Raf prese tra le mani i ciondoli e li mise ad uno ad uno ai suoi piccoli mentre loro ridevano contenti, i ciondoli a contatto con i loro padroni si illuminavano maggiormente facendo diventare i loro occhi dello stesso colore.

"Che succede?" chiese Raf preoccupata

"Stanno percependo i loro poteri, tra qualche giorno spunteranno loro le ali e l'aureola o le corna; poi saranno anche in grado di volare e cresceranno molto in fretta rispetto agli esseri umani." disse il professore sorridendo.

"oh, bene. Mi stavo preoccupando." disse Raf notando poi che sia il suo ciondolo che quello dei piccoli avevano smesso di luccicare. Sulfus li accarezzava contento mentre loro ridevano felici.

"Bene, ora che ognuno di loro ha il ciondolo, non resta altro che donargli l'animale della vita che li proteggerà fin da ora." disse il professore

"Ma non è un po' presto?" chiese Miki, difatti sia angel che devil ricevevano il proprio animaletto il giorno del loro quinto compleanno, quando i loro poteri erano sufficentemente sviluppati.

"Hai ragione Miki, ma in questo particolare caso, in cui i piccoli sono figli di un angel e di un devil, possono ricevere poteri straordinari che il nemico vorrà certamente avere, per questo motivo è bene che i piccoli abbiano un amico sempre presente che li aiuti e che li difenda. Ma ora è meglio che stiate tranquilli, per oggi i bambini si sono affaticati sufficentemente e anche Raf, quindi andate a riposare e poi fate una bella passeggiata nel parco, vi rilasserà." disse il professore

"Grazie per tutto quello che ha fatto e che sta facendo, professore." disse Raf

"Non c'è di che, state attenti." disse il professore e insieme alla professoressa uscì dalla presidenza.

I ragazzi aiutarono Raf e Sulfus a mettere sul passeggino i bambini, poi Gas e Miki si allontanarono con delle scuse lasciando i loro amici piacevolmente sorpresi...

"Chissà cosa combineranno quei due..." disse Sulfus mentre Raf sistemava le tutine ai piccoli

Quando sentì quelle parole si alzò sorridendo.

"Che cosa stai pensando Sulfus?" chiese Raf capendo perfettamente dove sarebbe voluto arrivare dicendo una frase del genere

"Sto sempliecemente dicendo che la tua dolcissima amica Miki non è poi così tanto angelica visto che se n'è andata con un devil... e scommetto che presto quei due commetteranno un sacrilegio..." disse Sulfus abbracciandola e parlandole maliziosamente mentre lei si perdeva i quegl'occhi ambrati come se fosse la prima volta. Avvolse entrambe le braccia sul suo collo mentre lui la stringeva più a se sotto gli occhi dei loro amici che sorridevano felici.

Uriè finse di tossire per attirare l'attenzione e i due si voltarono verso di lei arrossendo immediatamente.

"comunque vada, spero che Miki non commetta un errore..." disse Dolce abbassando lo sguardo triste

"vedrai che non le succederà nulla, ricordi quando Gas è scomparso? Lei è stata quella che ci è rimasta più male di tutti e quando Gas è riapparso le ha sussurato delle parole all'orecchio che l'hanno fatta arrossire, ti ricordi?" disse Uriè cercando di riportare il sorriso all'amica mentre gli altri annuivano decisi

"e poi Gas non sarebbe capace di farla soffrire, è troppo affezzionato a lei, credetemi..." disse Sulfus con un sorrido sgembo

"e tu come fai a saperlo?" chiese Raf incuriosita da tanta sicurezza

"beh, ho solamente sbirciato tra qualche scartoffia e ho letto alcune cose su di lei..." disse cn un altro sorriso

"ha letto il suo diario?" chiese Raf sbalordita

"ehi, amore... siamo devil, non stiamo alle regole e la privacy è una di quelle regole! Comunque me lo aveva detto tempo prima, leggere quelle scritte sul suo diario me ne ha dato la conferma." disse lui abbracciandola di nuovo

"per tutti i diavoli, si è fatto tardi! Kabiria, dobbiamo pensare a quella cosa, sai... per quel tipo... " disse Kabalè guardando l'orologio e poi parlando con Kabiria

"Ah, già è vero!! Quel tipo... per quella cosa che avevamo deciso..." detto questo, sparirono senza dire nient'altro sotto gli occhi sbalorditi di tutti...

"Raf, noi andiamo a fare shopping, vieni anche tu?" chiese Dolce

"No, grazie ragazze... sono molto stanca, penso che dormiro tutto il giorno; semmai un'altra volta, va bene?" chiese Raf sbadigliando

"si, ok... " dissero le due amiche e se ne andarono lasciando Raf e Sulfus da soli con i loro tre bambini

"sul serio vuoi dormire tutto il giorno?" chiese Sulfus sperando che non dicesse sul serio, ora che i piccoli erano nati potevano stare un pochettino da soli a farsi le cosuccie loro o no?

"Beh, è vero che sono stanca ma un po' di coccole non me le toglie nessuno, giusto?" chiese lei facendo risplendere i suoi meravigliosi occhi azzurri a cui Sulfus non seppe resistere...
"si, non te le toglie nessuno..." disse sorridendo e stringendola a se con un braccio mentre con l'altro guidava il passeggino verso casa.


Angolo Autore...
Sono in un ritardo stratosferico ma vi prometto che non succederà mai più;) I nostri neo-genitori non riescono a dormire ma ci sarà qualcuno che salverà la situazione prima che tutto deceda! Ora che i piccoli sono nati la loro vita è complicata... ma tra pannolini e bagnetti riusciranno  a stare da soli? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!:)
A presto, Cucciola

 

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Capitolo 67
*** Nuovi amori ***


                                      Un mistero da svelare...
Capitolo 67: 


Angolo Autore:
Pensavate vi avrei abbandonate? Eh no, non vi libererete di me così facilmente!!! Comunque, apparte gli scherzi, sono in un ritardo mostruso: più di 10 giorni che non posto un capitolo e la mia voglia di scrivere forse è andata in vacanza. No, sto scherzando, altrimenti chi porta avanti questi capolavori? Vi informo che "Un mistero da svelare..." per ora non ha una fine precisa, cioè io penso di farla finire con il matrimonio dei due e poi riprenderla con un'altra storia. Spero che comunque vada voi mi seguiate;) quindi, adesso vi lascio al capitolo 67 dove nascerà una nuova coppia, proprio all'ultimo, Gas e Miki... Guardando il cartone ho sempre sognato che si mettessero insieme e visto che ciò non è accaduto, lo faccio accadere nella mia storia:) Buonalettura e lascate un piccolo commento se vi va:)

 

 

Mentre Raf e Sulfus volavano verso casa, Dolce e Uriè erano al centro commerciale sotto forma terrena, infatti dopo aver frequentato la summer school avevano appreso come cambiarsi d'abito pur rimanendo sempiterni e così erano decise a fare un po' di compere..

Entrarono in un negozio e cominciarono a provare vestiti su vestiti comprando parecchie cose.

Poi si sedettero sfinite su una panchina fuori da centro commerciale poggiando le borse stracolme dei loro acquisti su un lato della panchina che era rimasto libero.

"Dovremmo fare più spesso tutte queste compere!" disse Dolce felice guardando i suoi tesori.

"si, ma anche Raf deve venire con noi; ora che ha i bambini sarà difficile portarla fuori senza tutta la famiglia." disse Uriè

"beh, ma vedrai che un modo lo trveranno; e poi gli ibridi non dovrebbero crescere più velocemente di noi?" disse Dolce

"No, crescono molto velocemente solo nei primi tre anni di vita; in pratica tra appena un mese, forse due ci ritroveremo con tre bambini di tre anni ciascuno." disse Uriè

In effetti, secondo la leggenda i figli di un angel e di un devil, crescevano molto velocemente nei primi tre anni di vita, in cui il loro corpo si trasforma mettendo le ali, le corna o l'aureola.

In questi due mesi scoprono i loro poteri e diventano come degli angel o dei devil in miniatura senza però avere il pieno controllo dei loro poteri.

Intanto nel parco...

Gas stava passeggiando con Miki finchè non si fermarono davanti ad un piccolo laghetto dove c'erano le anatre e la ragazze si fermò a guardarle; Gas, approfittando del momento si avvicinò ad una bancarella di rose che era appena poco distante e comprò un mazzo di rose rosse..

Ritornò da Miki con le rose dietro la schiena, lei incuriosita si voltò e Gas le fece vedere il mazzo di rose sorridendole imbarazzato

"Wow, Gas... sono bellissime! Grazie!" disse Miki felice annusando il profumo di quei fiori

"Già, sai Miki... è tanto che volevo dirti una cosa e non ho mai trovato il tempo e il momento giusto per dirtelo, anche perchè non abbiamo mai occasione di rimanere insieme da soli; comunque io, credo di provare qualcosa di molto forte per te ed è difficile dirlo per un devil ma, il sentimento che provo ogni volta che ti vedo, che ti sento, che ti tocco, che ti parlo, è troppo forte, talmente forte che posso solo dirlo. Io... io ti amo Miki, sembra impossibile per uno come me ma... io ti amo..." disse Gas impacciato e visibilmente imbarazzato mentre Miki altrettando imbarazzata lo ascoltava felice e con le lacrime agli occhi...

"Oh, Gas..." disse semplicemente lei abbracciandolo forte mentre lui la stringeva a se

"Anch'io provo quello che provi tu e l'ho capito passando del tempo con te; ogni volta che facevamo una sfida io mi divertivo ed anche se perdevo dentro me ero felice e non me ne spiegavo il motivo, ma ora l'ho capito, finalmente ho capito che... che ti amo Gas!" disse Miki tra le lacrime mentre lui le accarezzava i capelli blu che arrivavano alle spalle.

Finalmente, dopo tanto mistero, anche loro potevano vivere il loro appena sbocciato amore che dopo tanto tempo era venuto a farsi sentire.

Dopo essersi dichiarati, continuarono la loro passeggiata mano nella mano, guardandosi negli occhi mentre ogni tanto Miki annusava il profumo delle rose come se non volesse mai dimenticarlo.

"Ti va di mangiare qualcosa?" chiese Gas dolce, lei annuì contenta e si diressero verso un bar.

Il cameriere venne a chiedere che cosa vollessero e Gas, da perfetto gentiluomo fece ordinare per prima Miki, ma anche per vedere che cosa avrebbe ordinato lei in modo da non sembrare un ingordo.

"Allora, vediamo... prendo un cappuccino con panna e cioccolato, un bignè alla crema e una brioches alla cioccolata..." disse osservando il menù che era sul tavolo.

Gas la osservava felice, nonostante si fossero dichiarati, lei era rimasta la stessa buongustaia, così decise di rimanere perfettamente uguale anche lui.

"Bene... per lei signore?" chiese il cameriere

"Per me, un cappuccino al cioccolato con panna, due maxi cornetti al cioccolato e una brioches alla crema ricoperta di cioccolato, grazie." disse poggiando il menù sul tavolino mentre Miki si tratteneva dal ridere, la naturalezza che metteva nel dire ciò che voleva mangiare era una cosa che le piaceva moltissimo.

Dopo aver scritto tutto su un foglietto, il cameriere sparì lasciandoli soli.

"Miki, so che non è il posto giusto per chiedertelo, ma... vuoi essere la mia ragazza?" chiese Gas un po' impacciato e rosso di imbarazzo

"Gas, sei così dolce... certo che voglio essere la tua ragazza; che cosa potrei avere di più..." disse lei avvicinando il suo viso a quello del ragazzo, stavano per baciarsi quando il cameriere fece la sua entrata con un vassoio pieno delle cose che avevano ordinato; i due arrossirono e presero a mangiare. Quand'ebbero finito Gas andò a pagare e si diressero di nuovo verso il parco.

Mano nella mano stavano camminando mentre gli uccellini cinguettavano felici. Si sedettero sulla panchina e cominciarono a raccontarsi storie divertenti ridendo anche se non facevano ridere, solo per il piacere di farlo; loro non erano una coppia come tutte le altre, no.. loro erano diversi, c'era tanta semplicità nel loro rapporto: il modo in cui non avevano paura di esagerare nel cibo, il modo in cui non si comportavano come delle coppiette da film facendo gli sdolcinati, ma semplicemente essendo ciò che erano realmente, loro stessi.

Ormai però si era fatto tardi ed era arrivata ora di pranzo, per quel giorno decisero di pranzare in una trattoria italiana che aveva appena aperto in città. Appena entrarono nel locale, l'odore inebriante di cibo fece aumentare la fame tanto che i loro stomachi cominciarono a brontolare, presero posto in un tavolino di legno con una tovaglia bianca sopra; non era raffinato come un ristorante quel posto, era semplice comodo e li faceva sentire a casa.

Ordinarono una pizza e mangiarono di gusto scherzando e parlando come due amici, ma i loro sguardi li tradivano: ogni volta che si guardavano i loro occhi luccicavano e splendevano come avessero visto il più lucente dei diamanti.

Quand'ebbero finito di mangiare tornarono alla scuola passeggiando, finchè arrivati all'ingresso si trasformarono ed entrarono dentro mano nella mano fregandosene del veto e degli altri.

A casa di Sulfus e Raf intanto...

Noemi e Axel erano passati da loro per fare una visita ai nipotini appena nati.

Noemi e Raf li coccolavano contente mentre Sulfus e Axel parlavano.

"E così sei diventato padre..." disse Axel con un sorriso

"Si, non l'avrei mai detto ma essere padri è una cosa bellissima, ti senti bene." disse Sulfus osservando i suoi bambini che giocavano tra le braccia delle due sorelle

"ora la sposerai penso.." disse Axel con un sorriso furbo

"beh, la mia intenzione è quella, quando tutto sarà tranquillo la sposerò. Ora i professori dicono che c'è un altro nemico alle porte, sembra che sia stato lui a rapire i genitori di Raf e Noemi." disse Sulfus sbuffando, era stufo di continuare a combattere e non poter vivere una vita tranquilla con l'amore della sua vita, ma d'altra parte se non fosse stato per tutti i problemi che avevano dovuto affrontare, il loro amore non sarebbe diventato così forte e probabilemente i bambini non sarebbero nati. Axel lo guardò pensieroso, era ormai un po' di tempo che aveva ritrovato l'amore della sua vita e non voleva separarsene, l'avrebbe sposata, questo era giusto fare.

"Tu invece? Sposerai Noemi?" chiese Sulfus

"Beh, è tanto che ci conosciamo e altrettanto che stiamo insieme, anche quando ci hanno divisi io non ho smesso di amarla e lei di amare me, penso che anch'io quando tutto sarà a posto e avrà ritrovato i suoi genitori, le chiederò..." disse sorridendo, Sulfus ricambiò il sorriso.

Raf si avvicinò ai due ragazzi con Thomas in braccio

"Eccolo qua il mio pulcino, bello come il suo papà è questo diavoletto.." disse Sulfus prendendo in braccio il piccolino dagli occhi ambrati e facendolo salire e scendere mentre lui rideva

Raf guardava intenerita la scena finchè Noemi non le si avvicinò con Melody e Jeremy in braccio.

Raf prese in braccio la piccola Melody baciandole delicatamente il nasino e le guanciotte rosse mentre lei sorrideva.

Noemi si avvicinò ad Axel con Jeremy che lo squadrò da cima a fondo..

"questo bimbo mi guarda male..." disse spaventato e divertito Axel

"è solo che non ti conosce, anche a me ha fatto così prima... è un vero angioletto questo bimbo, dolce e bello come la sua mamma.." disse Noemi

"Guarda che ha preso anche da me, sai?" disse Sulfus ancora giocando con Thomas

"Lo so... ma spero che non abbia il tuo pessimo carattere da devil..." disse Noemi testarda. Sulfus pensò che assomigliasse a Raf prima di toccarsi, era una angel ma si destreggava perfettamente anche nei panni di un devil, solo dopo il loro tocco le cose cambiarono.

"Hai sentito Thomas, quella testona della zia dice che il tuo fratellino non deve avere il mio carattere, è proprio una testona vero?" disse alzando il piccolo mentre lui rideva senza in realtà capire il senso di quelle parole, rideva solo per le facce buffe che faceva il suo papà...

"Hai visto, ride..." disse Sulfus rimettendoselo sulle ginocchia

"Ride solo perchè sei veramente brutto..." disse Noemi facendogli la linguaccia e Sulfus si infuriò "Io brutto?? A Zolfanello City ero lo scapolo più icercato da tutte le ragazze" disse Sulfus vantandosi

"Si, e io sono stata l'unica a farti innamorare come si deve, se non ci fossi stata io probabilemente continueresti a passare da una ragazza all'altra..." disse Raf con un sorriso tenendo la piccola Melody in braccio mentre si avvicinava a una sedia.

"Beh... non è vero... prima di te una ragazza ha avuto la fortuna di rimanere insieme a me per ben un anno..." disse Sulfus alla sua ragazza

"E nel frattempo con quante ragazze stavi?" chiese Raf di rimando

"Ok... hai vinto.." disse Sulfus abbassando la testa sconfitto.

Raf passò la piccola Melody a Axel e si alzò in piedi avvicinandosi alla sedia dov'era seduto Sulfus, gli passò le braccia attorno al collo sussurrandogli dolcemente all'orecchio:
"Mi piace vincere, ma mi piace di più quando perdo e tu me la fai pagare.. Ti amo..." disse dolcemente e sottovoce Raf mentre Sulfus sorrideva malizioso, Raf si avvicinò di più e poggio le labbra sulle sue in un bacio un po' passionale, l'inizio di una giornata all'insegna del loro amore...

Si staccarono piano e Raf ritornò in piedi...

Nel frattempo Axel e Noemi facevano divertire un po' i piccoli finchè a Noemi non venne un idea...

"Ragazzi, è tanto che non state tranquilli e da soli, che ne dite di una bella vacanza?? Alla casa e ai piccoli pensiamo noi, non preoccupatevi..." disse Noemi

"Noemi, forse non è il caso, i bambini sono ancora piccoli e qualcuno potrebbe attaccarvi mentre noi non ci siamo..." disse Raf

Noemi senza alcun preavviso prese Melody e la depositò tranquillamente tra le braccia del suo ragazzo che la guardava stupito, poi si avvicnò a Raf e, stringendola per un braccio, la portò in bagno chiudendosi la porta a chiave alle spalle.

"Che fai??" chiese Raf non capendo la reazione della sorella.

"Io? Ti salvo la vita! Raf, ti stai trascurando, dopo la nascita dei bambini non hai chiuso occhio, hai impiegato praticamente tutte le tue energie per garantigli ogni massima idea di protezione e hai praticamente dimenticato Sulfus! Non vi abbracciate più, non lo baci, non ti avvicini ma ti allontani e non gli parli se non per digli qualcosa sui piccoli. Raf, devi pensare un po' anche a te stessa. Io e Axel ci occuperemo dei bambini come meglio possiamo, nessuno ci attaccherà, ne sono certa; voi due invece partire con il primo aereo diretti alle Maldive dove trascorrerete 7 giorni di meritato relax. Tutto chiaro?" chiese Noemi guardando Raf dritta negli occhi.

"Ok, hai vinto. Mi prometti che non farai mancare loro niente di niente? Che li proteggerai e che ti assicurerai che stiano sempre bene?" chiese Raf

"Si, ma tu ora andrai da Sulfus, lo afferrerai per il colletto e gli aggancerai un bacio così intenso e passionale che rimarrà piacevolmente senza fiato, ok?" chiese Noemi con un sorriso complice sulle labbra, Raf le sorrise allo stesso modo e uscirono dal bagno dirette in soggiorno dove Sulfus e Axel stavano giocando con i bambini. Axel cullava Melody e Jeremy nel tentativo di farli addormentare e ci riuscì, mentre Sulfus teneva tra le braccia un annoiato e altrettando stanco Thomas facendogli delle amorevoli carezze. Noemi accellerò il passo sorpassando Raf finchè non fu davanti a Sulfus, lì prese il piccolo Thomas e se lo mise tra le braccia, mentre lui con aria contraria si alzava infuriato.

Noemi prontamente si alzò in volo e atterrò vicino ad Axel, Raf si parò davanti a Sulfus sorridendogli, lo prese per il colletto della maglia e posò le sue labbra su quelle del ragazzo insistenti; dopo un attimo di confusione Sulfus rispose al bacio, poggiando le braccia sulla schiena di Raf facendone scendere una sul suo sedere. Sentendo quel contatto caldo, Raf dischiuse le labbra lasciando che la lingua di Sulfus entrasse, le due lingue cominciarono a giocare e danzare come due faiammelle guizzanti intrecciandosi tra loro mentre i porprietari si stringevano l'uno all'altra spasmodicamente.

Noemi, capendo che fine avrebbero fatto se avessero continuato quel bacio, tossì attirando l'attenzione dei due che imbarazzati si staccarano di poco osservando Noemi

"Noi portiamo i piccoli a scuola con le culle, prendo la borsa con dentro tutto ciò che serve. Voi state pure tranquilli e non preoccupatevi; Ci vediamo domani mattina a scuola con le vostre valigie diretti alle Maldive. Ciao ciao!" disse Noemi facendo l'occhiolino a Raf e sparendo insieme ad Axel e ai tre piccoli. 

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Capitolo 68
*** Pronti per partire ***


                                  Un mistero da svelare...
Capitolo 68:
 

Angolo Autore:
Mi dispiace tantissimo per l'enorme ritardo ma intendo farmi perdonare con questo capitolo molto coccoloso fin dall'inizio e con il capitolo 69 che troverete subito dopo questo, bene adesso vi lascio leggere e fatmi sapere che cosa ne pensate:)
Cucciola

 

"Dove eravamo rimasti?" chiese Raf con un sorriso malizioso

"Non mi ricordo, meglio ricominciare..." disse Sulfus con lo stesso sorriso.

Chiusero gli occhi e Raf si tuffò con passione sulle sue labbra, lui la strinse a sè accarezzandole la schiena fino al sedere e poi risalendo di continuo. Raf appoggiò una mano sul volto di Sulfus mentre l'altra accarezzava il suo petto fin sopra la spalla per poi scendere di nuovo e risalire.

Raf dichiuse le labbra lasciando entrare la lingua di Sulfus, le due lingue cominciarono a danzare senza sosta mentre Sulfus aveva preso in braccio Raf facendola girare e appoggiare a muro.

Sulfus premeva contro il corpo della ragazza mentre lei gli afferrava le spalle per rimanere attaccata a lui. Quando entrambi furono senza fiato, si staccarono e si guardarono negli occhi.

"Mi dispiace" disse Raf ansimando

"Per cosa?" disse lui allarmato baciandole il collo delicatamente.

"Per averti trascurato, dopo la nascita dei bambini mi sono dedicata completamente a loro senza pensare che pian piano mi stavo allontanando sempre più da te. Mi dispiace tanto Sulfus ma io ti amo." disse Raf mentre lui continuava a depositare dei baci sul suo collo.

"non importa, non più ormai. Ora sei mia e di nessun altro.." disse lui alzando lo sgaurdo verso di lei e ritornando a baciarle le labbra; Raf poggiò le braccia sul suo collo mentre le sue mani giocavano con i capelli neri e morbidi.

Sulfus la riprese in braccio e la portò in camera depositandola sul letto. Lei lo guardò con amore mentre lui si toglieva la maglia rivelando il suo fisico scolpito perfettamente. Ritronò su di lei sorridendo, lei gli sorrise a sua volta chiudendo gli occhi e accarezzando i capelli neri di Sulfus.

Ricominciarono a baciarsi con passione e amore mentre le loro mani vagavano sui corpi altrui alla ricerca di qualcosa che nemmeno sapevano cosa fosse realmente. Sulfus sollevò la maglietta di Raf e la sfilò con fretta lanciandola sul pavimento mentre lei sganciava la cintura dei pantaloni del ragazzo. In qualche minuto furono entrambi nudi, Sulfus prese a baciarle il collo mentre lei gli accarezzava le spalle e le braccia muscolose. Cominciarono a fare l'amore con calma e passione, ci voleva proprio un momento come questo fra loro per riaccendere quel fuoco che sembrava essersi spento con la gravidanza di Raf.

Nel frattempo Cabiria e Kabalè erano a far compere per qualcuno...

"Ma che cosa ci facciamo qui?" chiese Kabalè..

"Dobbiamo cercare un vestito, ricordi?" chiese Cabiria

"Si lo so, ma perchè non è venuto lui?" chiese Kabalè..

"Beh, perchè lui ora è impegnato a dichiararsi e se tutto va bene lei dovrà indossare il vestito che noi stiamo andando a cercare." disse Cabiria

"E se gli dice di no?" chiese Kabalè.

"Va bene che siamo devil ma insomma, è pur sempre un nostro amico e merita un po' di amore. Comunque noi stiamo solo cercando, lui non ha detto di comprarlo, ha semplicemente detto di cercare, nel caso gli dirà di si lo compreremo, se gli dirà di no... niente" disse Kabira entrando in un negozio del centro commerciale.

La mattina dopo...

Driin driin! La sveglia continuava a suonare senza sosta, Raf cercò di arrivare al comodino con un braccio ma la distanza era troppa e qualcosa di caldo la teneva stretta impedendole qualsiasi moviemento. Si allungò più che potè e spense quell'aggeggio fastidioso, per un giorno aveva dormito magicamente, tra le braccia dell'uomo che amava.

Si girò e lo vide, il suo devil, sorrise ripensando a cos'era successo quella sera e quella notte, avevano fatto l'amore in continuazione dimenticandosi persino di mangiare.

Era così bello quando dormiva, respirava tranquillo con il sorriso su quelle fantastiche labbra. I capelli neri erano completamente in disordine mentre il lenzuolo copriva a stento il bacino lasciando scoperto il fantastico petto scolpito.

Accarezzò dolcemente la sua guancia sorridendo e si riaccoccol sul suo petto riaddormentandosi.

Qulche minuto dopo però il telefono di Raf squillò facendola sussultare.

"Pronto?" disse con la voce ancora impastata dal sonno dopo aver afferrato l'oggetto.

"Sveglia dormigliona! Sono tua sorella nel caso non lo sapessi e ti volevo avvertire che il tuo volo parte tra tre ore nel caso tu sia stata troppo occupata con Sulfus per preparare le valigie." disse Noemi tutto d'un fiato.

"Oddio! È vero cavolo! Me ne sono completamente dimenticata!!!" urlò Raf in preda al panico svegliando Sulfus

"Muoviti! Ci vediamo tra due ore a casa mia con le valigie pronte!" disse Noemi e riattaccò.

Raf si alzò dal letto in un soffio cercando i suoi vestiti ma poi si ricordò di averli lasciati in cucina, così indosso la camicia di Sulfus e si voltò verso di lui.

"Amore, che succede?" chiese il ragazzo sbadigliando

"Alzati, dai! Dobbiamo ancora fare le valigie e partiamo tra tre ore" disse Raf tirando giù dall'armadio una valigia trolley nera.

"Dove andiamo scusa?" chiese lui stupito

"In vacanza, alle Maldive per sette giorni! Io, te e il mare... sai che favola?" disse Raf tutta contenta avvicinandosi al letto.

"Si, ma i piccoli?" chiese Sulfus tirandosela vicino

"Ci penseranno Noemi e Axel, nel caso succeda qualcosa, ci chiameranno e torneremo." disse Raf dandogli un piccolo e veloce bacio sulle labbra,

"Tutto qui?" chiese Sulfus mentre lei si alzava dal letto per prendere la valigia.

Sulfus si alzò dal letto è recuperò i suoi boxer, dopodichè si avvicinò a Raf abbracciandola da dietro

"Allora?" chiese Sulfus spostandole i capelli e avvicinandosi al collo della ragazza. Il respiro caldo sul suo collo la fece tremare di piacere, chiuse gli occhi sospirando, il suo mondo stava cominciando a girare senza sosta. Raf si girò verso di lui guardandolo dolcemente e lo baciò, Sulfus passò un braccio attorno alla sua vita stringendola a se mentre lei si teneva stretta al suo collo accarezzandogli i capelli. Si baciarono per molti minuti che a loro sembravano ore poi si staccarono

"Meglio?" chiese Raf con un sorriso

"Molto meglio" disse lui ricambiando con un altro sorriso

"Ora dobbiamo fare le valigie, Noemi ci aspetta tra due ore a casa sua." disse Raf

"Ok..." disse Sulfus sbuffando tirando giù dall'armadio una valigia grigia.

Passano un'ora e mezza a preparare le valigie mettendoci tutto l'occorrente.

"Hai preso tutto quello che ti serve?" chiese Sulfus

"Allora...là c'è la borsa con i trucchi, nella valigia nera ci sono i vestiti, nella borsa marrone ci sono le scarpe, nel borsone rosso ci sono gli asciugamani, lo shampoo, il balsamo, la maschera, la fascia, la piastra e il phone; poi c'è una borsetta con l'occorrente per il pronto soccorso se serve e nella borsa da spiaggia c'è lo spazzolino e la crema protettiva con i costumi." disse Raf indicando le svariate borse che erano sistemate accanto alla porta della loro stanza

"Ma.. sei sicura che ti serva tutto questo?" chiese Sulfus

"Sicurissima.." disse Raf baciandolo dolcemente per convincerlo.

"Ok, io ho solo una borsa con i vestiti e un paio di costumi." disse Sulfus indicando una borsa nera con le borchie appoggiata all'armadio.

"Ok, ora che abbiamo fatto le valigie, io mi cambio velocemente e poi andiamo." disse Raf sparendo nel bagno con una canotta bianca, dei pantaloncini di jeans e le sue converse bianche.

Spazzolò i capelli ed indossò gli abiti, poi lego i capelli in una coda alta e mise un leggero strato di trucco, poi uscì dal bagno. Sulfus nel frattempo si era già cambiato, aveva indossato una camicia blu e dei jeans corti scuri, ai piedi le converse nere.

Quando la vide rimase a bocca aperta, anche se la vedeva di continuo, le sembrava che fosse sempre più bella e notava ogni volta un particolare nel suo aspetto che non aveva notato e si incantava a guardarla.

"Sei.. bellissima" riuscì a dire mentre lei si avvicinò a lui sorridendo, lo prese per il colletto e lo baciò con passione, lui mise le mani sulla sua schiena per poi scendere sul sedere mentre lei dal colletto passava ad accarezzargli i capelli.

"Dobbiamo andare" disse Raf sulle sue labbra mentre ancora lo baciava, nessuno dei due era intenzionato a lasciarsi ma Noemi li aspettava e forse erano anche in ritardo.

Fu Raf a staccarsi a malavoglia sfumando con piccoli e dolci baci per poi guardare verso le valigie, caspita erano prorpio tante ma Dolce le aveva insegnato un trucchetto per quando faceva molti acquisti e li rimpiccioliva mettendoli nella sua borsetta.

"Come pensi di portare tutte queste valigie?" chiese Sulfus

"Dolce mi ha insegnato un trucchetto per rimpicciolire le cose.." disse Raf facendo l'occhiolino a Sulfus, poi si voltò verso le borse.

"Dwindle-fly" disse e in un attimo le borse vennero circondate da una luce azzurra che le rimpiccolì alla grandezza di una biglia. Raf si pegò verso quelle che erano le sue valigie e le sistemò in una scatolina per poi metterle nella borsa.

"Ecco fatto" disse Raf e Sulfus sorrise.

"Andiamo, altrimenti ci uccide" disse ancora prendendo per mano Sulfus e chiudendo la porta di casa, diretti a casa di Noemi e Axel.

Intanto a scuola...

Kabiria e Kabalè avevano addocchiato un paio di vestiti che corrispondevano alle richieste del loro amico e ne avevano fatto le foto per vedere se andava bene.. Avevano messo le foto sul comodino, nel camera del loro amico ma di lui nessuna traccia. Infatti lui e Miki avevano passato la serata in spiaggia, per poi accorgersi dell'orario che si era fatto ed erano tornati a scuola quando ormai erano le 3 del mattino. Gas salutò la sua ragazza con un bacio per poi lasciarla andare nel sognatorio. Lui invece scese nell'incubatorio e si sedette fuori dalla finestra pensando a ciò che aveva fatto durante la serata e si addormentò lì sopra guardando le stelle.

"Gas! Gas svegliati dormiglione!!! Avanti, devi dirci cosa è successo!" lo scuoteva Kabiria dal bordo della finestra stando attenta a non buttarlo di sotto.

"Che c'è?" chiese indispettito lui una volta aperti gli occhi

"C'è che ti sei addormentato sul bordo di una finestra, sei tornato alle tre di questa mattina e hai fatto un casino insopportabile." disse Kabiria aiutandolo ad alzarsi

"Allora che cosa è successo ieri? Ti sei dichiarato? E lei come l'ha presa? Ti sono piaciuti i vestiti di cui ti abbiamo fatto le foto? Allora Gas rispondi?" cominicò a dire Kabalè mentre Gas si massaggiava la testa come se gli fossero caduti venti massi enormi sopra.

"Aspetta, se mi lasci il tempo di rispondere magari rispondo!" disse lui arrogante, non aveva capito una sola parola di quello che aveva detto ma sapeva che cosa avrebbero voluto sapere quelle due.

"Ieri l'ho portata in giro, le ho comprato dei fiori e mi sono dichiarato, lei ha detto che prova ciò che provo io e ci siamo baciati. No, non ho visto le foto dei vestiti perchè sono tornato a scuola alle tre di questa mattina e non ho avuto la voglia e il tempo di guardare le foto" disse Gas cercando qualcosa da mettersi.

"Ok, allora congratulazioni! Comunque adesso che stai con Miki dobbiamo renderti perfetto e verrai con noi a fare shopping fino all'ora di pranzo." disse Kabiria mentre Kabalè sorrideva entusiasta.

Nel sognatorio intanto...

"Wow Miki, ma è fantastico!!" urlava Dolce felice mentre saltellava insieme a Miki sul suo letto.

Miki aveva appena finito di raccontare a Dolce ciò che era successo il giorno prima e lei ne sembrava entusiasta. Incuriosita dai rumori anche Uriè era entrata nella stanza e si stava facendo raccontare tutto dalle sue amiche.

Ad un tratto il telefono di Uriè squillò..

"Pronto?"

"Ciao Uriè, sono Raf. Ieri mia sorella mi ha fatto una proposta, in pratica mi ha procurato 2 biglietti per le maldive per me e Sulfus e io non ho potuto rinunciare perchè l'ho trascurato molto da quando sono nati i piccoli e sento il bisogno di rimanere un po' con lui." disse Raf, doveva dirle che sarebbero partiti, dopotutto era la sua migliore amica e non aveva avuto il tempo di dirglielo visto tutto ciò che era successo quella notte e la sera prima.

"Fai bene, amica mia ma... i piccoli?" chiese l'amica

"Li terrano mia sorella e Axel ma ovviamente potete avìndare a far loro visita.." disse Raf

"Ok, quando partirete?" chiese Uriè

"Beh, in realtà abbiamo gia fatto le valigie e partiremo tra un ora.." disse Raf

"Un'ora? Wow.. non è molto tempo per salutare come si deve. Potete passare a scuola per sautare?" chiese Uriè

"Si si.. ora andiamo a casa di mia sorella per salutare i piccoli e poi veniamo alla golden" disse Raf
"A tra poco allora" disse Uriè

"Si, ciao" disse Raf riagganciando.

"Che cosa ha detto?" chiesero Miki e Dolce

"Ha detto che andrà in vacanza alle Maldive con Sulfus, i bambini li terrano Noemi e Axel." disse Uriè. Era un po' triste perchè non avrebbe rivisto lasua amica per un po' di tempo, ma era felice per lei, perchè con la nascita dei gemellini, non aveva avuto molto tempo da dedicare a Sulfus e una vacanza da soli era forse il modo migliore per recuperare.

"Ah, allora andiamo, possiamo aspettarli nel parco" disse Dolce recuperando un paio di occhiali da sole rosa e bianchi.

Intanto Raf e Sulfus erano arrivati a casa di Noemi e stavano per bussare alla porta.

Bussarono e Axel venne loro ad aprire.

"Ciao Raf, ciao Sulfus.. prego entrate" disse Axel facendoli entrare

"Venite in giardino, immagino che vorreste salutare i piccoli prima di partire, no?" chiese Axel facendo loro strada attraverso il corridoio fino ad una porta-finestra che dava al giardino.

Axel aprì la porta e i due rimasero meravigliati da ciò che videro: vi era una casetta di plastica con il tetto rosa, le ura bianche e le finestre viola con al centro un cuore, la porta era fucsia e aveva una finestrella in alto tutta bianca che si apriva. Da dentro la casetta si sentivano dei versetti tutti contenti che parlottavano giocando con delle pentoline messe apposta nella casetta, senza dubbio era Melody. Vicino alla casetta vi era una pista delle macchinine rossa e arancione con tante macchinine colorate e Thomas che le faceva andare su e giù per la pista interpretando il rumore del motore sputacchiando qua e la mentre un po' di saliva gli colava da un angolo della bocca. Vicino a lui c'era Jeremy che osservava il fratellino come ipnotizzato mentre teneva tra le mani un camion dei pompieri. Noemi era seduta dietro di loro con un peluches in mano e li osservava attenta che nessuno si facesse del male. Quando Raf si avvicinò un po' di più il suo ciondolo cominciò a brillare coem quello di Sulfus e quello dei piccoli. Come se avessero capito i piccoli alzarono lo sguardo in un sorriso riconoscendo la loro mamma e il loro papà. Avevano appena tre giorni e già erano diventati molto grandi rispetto agli esseri umani. Infatti Melody uscì dalla casetta perfettamentein piedi camminando piano piano con le braccia aperte verso la sua mamma.

Thomas aveva lasciato le macchinine e stava alzandosi in piedi poggiando entrambe le mani per terra per farsi forza mentre Jeremy stava gattonando velocemente verso il suo papà.

"Vieni amore, la mia bambina" diceva Raf prendendo le manine della sua piccola che era arrivata vicino alle sue ginocchia.

"Il mio ometto e l'altro mio ometto, tutti e due bellissimi" diceva Sulfus mettendosi sulle gambe i due piccoli.

"è incredibile, hanno appena tre giorni e già camminano o gattonano senza problemi." disse Axel. Normalemente i piccoli sempiterni, dopo una settimana dalla nascita cominciavano a camminare mentre dopo un mese manifestavano corna o aureola e ali; i poteri si manifestavano dopo tre mesi dalla loro nascita. I tre gemellini invece avevano solo tre giorni e sapevano già camminare.

"Già, forse è perchè sono metà angel e metà devil" disse Noemi

"Comunque sia, adesso dovete andare o l'aereo decollerà senza di voi. Approposito, dovrete essere in forma terrena per viaggiare, quindi appena arriverete nell'aeroporto, andrete in bagno e vi trasformerete" disse Noemi

"Perchè dobbiamo viaggiare da terreni?" chiese Raf

"Per non destare sospetti sulla vostra partenza, il nemico potrebbe essere dietro l'angolo." disse Axel

"Ok, quindi dobbiamo salutare i nostri piccolini" disse Sulfus abbracciando Thomas e Jeremy mentre Raf coccolava la piccola Melody

"Noemi, non sono sicura di riuscire a proteggerli da dove sarò, quindi ti prego, fa che non gli succeda niente. Non sopporterei se gli succedesse qualcosa di brutto" disse Raf

"Stai tranquilla non gli succederà nulla" disse Noemi prendendo in braccio Melody mentre Sulfus lasciava Thomas e Jeremy vicino alla pista delle machinine.

"Andiamo, dai" disse Sulfus prendendo Raf per mano e volando verso la scuola per salutare i loro amici

"Ciao" dissero mentre stavano volando e Noemi e Axel ricambiarono il saluto.

Arrivati a scuola, salutarono i loro amici che si erano riuniti per salutarli e partirono, direzione? Aeroporto. 

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Capitolo 69
*** Attimi di felicità ***


                                  Un mistero da svelare...
Capitolo 69:


Sotto consiglio di Noemi, quando arrivarono all'aeroporto andarono nei rispettivi bagni e si trasformarono rimanendo però con i loro vestiti attuali. Quando uscirono si presero per mano e camminarono verso l'uscita del loro volo. Tirarono fuori dalla borsa di Raf i biglietti e partirono.

(lo so, so che bisogna fare il chek-in delle valigie e che forse si saranno insospettiti vedendo che non ne avevano con loro pensando magari che fossero clandestini, ma al momento non è cosa che mi possa interessare. u.u nda. me)

Una volta in aereo presero posto vicini e aspettarono il decollo.

"Preghiamo la gentile clientela di spegnere i cellulari o qualsiasi apparecchiatura elettronica in fase di decollo" disse la voce metallica dell'hostess dalla cabina di pilotaggio.

Quando tutti ebbero spento i cellulari e tutte le apparecchiature elettroniche, cominciò la fase di decollo seguita dal viaggio verso le maldive.

Arrivarono a destinazione qualche ora più tardi e, prendendo un taxi, arrivarono ad un hotel dove Noemi aveva prenotato loro una stanza.

Entrarono e si avvicinarono ad una signora sulla cinquantina che sorseggiava un caffè leggendo dei fogli.

"Ci scusi, buongiorno. Abbiamo prenotato una stanza per due persone a nome di Noemi Serafini" disse Sulfus un po' impacciato; non aveva mai parlato in questo modo, era sempre stato abituato a parlare come un devil e anche se stare con Raf lo aveva cambiato, gli faceva ancora un strano effetto comportarsi "educatamente". La signora sollevò lo sguardo scrutando prima il ragazzo e poi la ragazza che aveva al suo fianco. Poi prese un foglio dalla sua sinistra e lo lesse, poi tornò a guardare Sulfus poggiando il suo caffè e prestandogli finalemente la sua attenzione.

"Bene, la vostra stanza è la 326, è già stata pulita completamente, l'orario dei pasti lo trovere su un foglio sopra al tavolino nella stanza, allegato alla vostra camera c'è anche una spiaggia privata, avete un agente a disposizione che vi scorterà alla spiaggia o in qualsiasi posto voi vogliate. Nel nostro hotel potrete usufruire delle terme poste al piano -3 dell'edificio, la piscina a idromassaggio al piano -2 e l'angolo spa al piano -1. L'ascensore e da quella parte, mi deve solo fare una firma qui. Buona permanenza" disse la donna tutto d'un fiato porgendogli le chiavi, un foglio e una penna e indicandoglia l'ascensore. Sulfus era alibito e scioccato da quanta velocità aveva usato per dire quelle parole, per fortuna con il suo senso da devil riuscì a captare ogni singola sillaba facendogli capire ogni singola parola che quella donna bizzarra gli aveva detto. Prese la penna e firmò, poi prese le chiavi e accompagnò una alquanto stupita e scioccata Raf all'ascensore.

Quando le porte dell'ascensore si chiusero..

"Raf? Ci sei amore mio?" chiese Sulfus notando l'espressione stupita che oncora era sul volto di Raf

"Si si, ma come hai fatto a capire che cosa ha detto? Ha parlato a velocità disumana.." disse Raf scioccata

"Raf, sono un devil.. a Zolfanello city le persone nei negozi o negli hotel parlano a velocità elevata perchè sono abituati a dire le stesse cose e lo stesso è successo qui." disse Sulfus attirandola a se per i fianchi per poterla baciare ma non riuscì nel suo intento perchè il campanellino dell'ascensore lo avvisò che erano arrivati al piano.

Sulfus sospirò rumorosamente mentre Raf ridacchiava per la sua espressione, dopo un attimo si ritrovarono fuori dall'ascensore camminando er il lungo corridoio alla ricerca della stanza 326.

"Eccola qui" disse Sulfus fermandosi davanti ad una porta bianca come le altre sulla sinistra con una traghetta sopra che segnava in nero il numero 326. Mise la chiave nella toppa e aprì la porta.

Entrarono e osservarono la meravigliosa stanza che gli si presentava davanti: davanti a loro vi era il letto matrimoniale coperto da un copriletto azzurro e le federe blu, ai bordi del letto due comodini con due cassetti ciascuno in legno bianco. Alla destra del letto vi era un'enorme finestra con le tende azzurre trasparenti che filtravano la luce del sole, sul muro vicino alla finestra vi erano due quadri che affiguravano le profondità marine. Alla parte opposta della finestra, vi era una porta che probabilemente conduceva al bagno, vicino ad essa un comò di legno bianco con sopra una televisone al plasma e un decoder, di fronte al letto c'era un armadio a cinque ante talmente bianco che le ante sembravano specchi. Entrarono nel bagno che era incredibilemente grande, aveva una vasca davanti alla porta, una doccia vicino mentre i sanitari erano in fondo al locale, preceduti da un lavandino a due lavabi con uno specchio immenso. Tornarono in camera e disfarono i bagagli

"Qui è tutto meraviglioso" disse Raf

"Già, devo dire che tua sorella ha proprio buon gusto" disse Sulfus finendo di sistemare la sua roba

"Che ne dici di andare a fare un giretto?" chiese lei finendo di sistemare le sue cose.

"Dove vuoi andare?" chiese Sulfus sapendo già dove sarebbe voluta andare, in spiaggia.

"In spiaggia, dai mettiti il costume che andiamo a fare un bel bagno" disse Raf sulle sue labbra, ma prima che lui potesse stringerla a se e baciarla, lei prese un costume e volò in bagno.

Dopo dieci minuti Raf uscì con un vestito bianco smanicato e semi trasparente che lasciava vedere il costume blu brillantinato che aveva sotto.

Sulfus aveva un costume tipo pantaloncino che arrivava appena sopra le ginocchia ed era nero con unafantasia a fiamme rosse.

"Sei fantastica" disse Sulfus guarandola ammaliato "Ma hai lasciato un conto in sospeso" disse avvicinandosi

"Eh no! Prima dovrai prendermi!" disse e cominiciò a correre verso la spiaggia, quando arrivò vicino a due sdraio e posò la borsa e il vestito notando che era in netto vantaggio rispetto a Sulfus. Si voltò indietro e lo vide arrivare, nonostante la sua corsa fosse stata veloce, lui l'aveva raggiunta. Si tolse la maglietta in un attimo poggiandola sulla sdraio e corse da lei prendendola per i fiachi e baciandola dolcemente. Si staccarono dopo poco ansimanti un po' per il bacio ma anche per la corsa e ininziarono a ridere mentre lui la prendeva in braccio portandola in acqua. L'acqua era calda e tranquilla mentre i due giocavano spruzzandosi a vicenda come bambini.

"Ti amo" le disse all'orecchio mentre abbracciati se ne stavano a galla.

"Cosa staranno facendo i nostri amici a casa?" chiese Raf sorridendo mentre si avvicinava alla sua bocca

"Non so cosa stiano facendo, so quello che farò io fra un po'" disse lui con un sorrisetto malizioso

"E cosa farai fra un po'?" chiese lei con lo stesso sorriso anche se sapeva benissimo a cosa si riferisse.

"Lo vedrai" disse baciandola per poi metterle un braccio al di sotto delle gambe e uno sulla schiena per prenderla in braccio, la sollevò e la portò fuori dall'acqua mentre ancora si baciavano. La poggiò sullo sdraio e continuò a baciarla accarezzandole i capelli mezzi bagnati, dopo quasi mezzora di carezze e baci, Sulfus la riprese in braccio stavolta vestita e tornarono nella loro camera.

Sulfus chiuse la porta con un piede visto che aveva Raf in braccio e lasciò cadere a terra le borse mentre lei gli baciava il collo mettendo a dura prova il suo autocontrollo.

Stanco di tutto, laposò sul letto e prese il controllo della situazione cominciando a baciarla con passione mentre le accarezzava piano i fianchi e le gambe facendola gemere contro le sue labbra.

In quel momento il telefono di Raf sqillò; Sulfus si staccò sbuffando da lei per mettersi seduto mentre lei rispondeva. Era Uriè.

"Pronto Uriè che succede?" chiese Raf allarmata mentre Sulfus le faceva scendere una spallina del vestito seguendo con le labbra il suo tragitto.

"Niente, stai tranquilla. Siete arrivati?" chiese l'amica

"Si siamo arrivati, è tutto perfetto qui! A casa invece?" chiese Raf mentre Sulfus le aveva sfilato anche la seconda spallina facendola sdraiare.

"Oh tutto bene.." disse l'amica. Sulfus intanto le stava baciando il collo lasciandole i brividi per tutto il corpo.

"O-ok.. Ti.. ti posso.. chiamare.. ah.. dopo?" chiese lei tra un gemito e un sospiro mentre Sulfus sorrideva soddisfatto baciandole il collo.

"Raf ma che succede?" chiese l'amica sentendo dei sospiri strani e dei gemiti

"Sul.. sulfus" lo richiamò Raf con un gemito per implorarlo a smettere, santo cielo era al telefono!

"Ho capito perfettamente, ci sentiamo dopo Raf ciao!" disse Uriè con una risatina chiudendo la chiamata. Raf appena sentì che la chiamata era stata chiusa, buttò il telefono sul comodino e alzò la testa al suo ragazzo che nel frattempo continuava a torturarla.

"Ero al telefono!"disse lei con aria arrabbiata ma quello che si ritrovò di rimando era un sorriso malizziosissimo

"Si, prima però stavamo facendo qualcos'altro" disse lui baciandola mentre lei sorrideva

Si continuarono a baciare e in pochi minuti furono entrambi nudi sulle morbide lenzuola di quel letto fantastico. Fecero l'amore senza fretta, gustandosi ogni attimo di piacere, Sulfus spingeva con un ritmo regolare che pian piano si fece più veloce e serrato mentre Raf gemeva e sospirava incapace di trattenere tutto quel piacere, piano piano i loro sospiri divennero uniti mentre entrambi raggiungevano l'appice; si lasciarono lì, l'uno tra le braccia dell'altro appagati e silenziosi, non c'erano parole che potevano dire, i loro corpi si erano detti tutto in quell'ammasso di sospiri e gemiti indecifrabili a orecchie che non fossero le loro. Dopo poco si addormentarono abbracciati mentre l'ora del tramonto si avvicinava sempre di più avvisando la fine di una
prima giornata all'insegna dell'amore.



Angolo Autore:
Ciao a tutti:)
Allora, capitolo super zuccheroso a parer mio dove non c'è stato nemmeno un attimo di pericolo oltre a quello di mettere Raf incinta per la seconda volta xD.. comunque apparte le cavolate, non c'è stata nemmeno una minacchia di morte o una scena di lotta o roba di quel genere; per una volta sono stati tranquilli. Ma non è tutto oro ciò che luccica e il prossimo capitolo darà una bella batosta a tutti quanti: sarà un capitolo totalmente diverso da questo e succederà una cosa che molti di voi non si aspettano... vi lascio fantasticare nella vostra fantasia. Vi pongo una domanda: Che cosa pensate succederà? Rispondetemi con un commento nella pagina delle recensioni, vi aspetto in tanti.
Baci
Cucciola

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Capitolo 70
*** La fine di un angelo ***


                                     Un mistero da svelare...
Capitolo 70:


Angolo autore:

Ciao a tutte, avete letto il titolo? "La fine di un angelo" di chi staremo parlando? Questa è l'ultima domanda che vi pongo anche se è piuttosto inutile dato che troverete risposta tra le righe di questo capitolo tanto atteso... non mi prolungo oltre, vi lascio alla lettura, ci vediamo sotto:)
Buona lettura:)
Cucciola

 

Come ben sapete, Axel era stato sconfitto o meglio riportato alla normalità tra le braccia della fidanzata perduta, nonchè sorella di Raf. Diaspro e Reina erano scomparse dopo la grande battaglia e quasi nessuno sapeva che fine avessero fatto: si sapeva che Reina era stata rinchiusa in una cella magica, attaccata con delle catene magiche al muro e privata di ogni potere per poi essere addormentata con la magia, una magia potente. Diaspro invece era scomparsa e nessuno l'aveva più vista dalla fine della battaglia. Arkan e Temptel però non erano convinti di tutto ciò, l'aureola radiante e le corna radianti dei due professori li stavano mettendo in allerta di qualcosa di molto pericoloso, un nuovo nemico forse che minacciava di attaccare.

"Non sono per niente tranquillo, ho l'impressione che succederà qualcosa di molto brutto" disse il professore volando avanti e indietro in presidenza da tempo

"Non per offenderti collega, ma non ti sembra di esagerare, insomma che cosa potrebbe succedere ancora, i nostri staggisti ne hanno passate tante, forse troppe nel giro di un anno e mi sembra che un po' di calma ce la meritiamo tutti." disse esasperata la professoressa.

"So bene che cosa hanno passato gli staggisti ma c'è una minaccia, l'ennesima minaccia e si sta presentando proprio ora che siamo più deboli. Sono nati tre nuovi sempiterni e come tu sai ora siamo più vulnerabili visto che potrebbero possedere poteri straordinari. Non sono per niente tranquillo e penso che Raf e Sulfus dovrebbero tornare prima che succeda qualcosa." disse il professore. Appena ebbe pronunciato l'ultima sillaba del suo "discorso", ci fu una forte scossa che colpì la scuola che spaventò i terreni al loro interno.

"Professori, professori!! C'è un devil là fuori che lancia delle lame per terra,dice di voler vedere la professoressa" disse Dolce entrando nell'aula.

Tutti accorsero fuori per vedere chi fosse quel devil di cui parlava dolce.

"Temptel, quanto tempo è passato dall'ultima volta è?" chiese un devil dai capelli viola lunghi raccolti con una coda bassa, aveva dei graffi neri sulla faccia che passavano sul suo occhio, occhi grigi come giaccio secco e la carnagione chiarissima da sembrare un fantasma, a sinistra aveva un ciuffo più lungo nero che non era insieme agli latri capelli nella coda. Portava una tunica nera con dei bottoni rossi sul torace e una cintura di cuoio dello stesso colore sulla vita, le sue ali erano nere così come le corna.

"Ma tu sei" disse distrattamente la professoressa cercando di riconoscere quel viso che aveva sicuramente visto da qualche altra parte, ecco! Ora si ricordava dove l'aveva visto, lui era un suo compagno di classe, il devil peggiore di tutta Zolfanello City, Salmander.

"Esatto amica mia, sono io Salmader. Ne è passato di tempo, vero? All'epoca eravamo all'ultimo anno, non è vero?" disse il ragazzo mentre sia gli staggisti che il professor Arkan non riuscivano a capire ciò che stava dicendo. Perchè aveva chiamato in quel modo la professoressa? E perchè gli dava tanta confidenza?

"Non sono tua amica, Salmander, non più da quando tu hai preso quella strada lasciandoci in quel modo, potevamo rimediare se solo tu avessi rifiutato, ma sei stato egoista, troppo egoista persino per il più grande devil di tutti i tempi e ci hai condannati svignandotela. Se solo ci avessi dato una mano comportandoti da amico tutto quello che è successo dopo non sarebbe successo e forse Demetra non sarebbe morta." disse Temptel mentre delle lacrime si affacciavano agli occhi dell'impassibile devil.

"Non ti azzardare a darmi la colpa della sua morte, lo sai che è stato un incidente e comunque se non avessi accettato saremmo morti tutti." disse Salmander

"Sarebbe stato meglio morire che affrontare quella pena insopportabile, dovevi vedere la sua faccia mentre pian piano si spegneva, ma eri troppo occupato a rovinare per sempre la nostra vita." disse Temptel asciugandosi le lacrime che nel frattempo avevano cominciato a bagnarle il volto sotto gli occhi stupiti e preoccupati degli staggisti e del professore.

Negli occhi di Salmander per un momento parve di esserci la luce, una luce spenta da troppo tempo ma in un attimo sparì come se nemmeno fosse arrivata.

"Sta zitta!" urlò il ragazzo lanciando un attacco con la mano dalla quale emanò un raggio nero per poi andare a colpire la barriera verde che la professoressa aveva fatto in tempo ad ergere davanti a se e ai suoi studenti.

"Collega, porta dentro gli staggisti, crea una barriera sulla scuola e chiamali" disse la devil alludendo alla chiacchierata di poco prima con il professore.

Detto, fatto. Il professore portò nella scuola tutti gli staggisti che ne erano usciti invocando la barriera suprema sulla scuola e ordinò a Uriè di contattare Raf e farla tornare qui nel minor tempo possibile. Dolce nel frattempo fu incaricata di chiamare Axel e Noemi per mettere al sicuro i piccoli e fare in modo che a loro non succedesse nulla.

In un'isoletta intanto, su un letto d'albergo Raf e Sulfus sonnecchiavano tranquilli dopo aver fatto l'amore. Il telefono di Raf squillò e lei rispose.

"Pronto?" disse con la voce ancora impastata dal sotto mentre anche il suo ragazzo si svegliava

"Raf, sono Uriè. Dovete tornare immediatamente a scuola, c'è un devil nemico qui che conosce la professoressa Temptel e stanno duellando, la Temptel ha detto di farvi chiamare, probabilemente Salmander vuole qualcosa da voi." disse Uriè.

"Ok, Uriè facciamo le valigie e torniamo subito a scuola." disse Raf senza chiedere ulteriori spiegazioni, se la Temptel li aveva fatti chiamare era di sicuro grave come cosa.

"Sulfus, recupera le tue cose, ce ne andiamo. Torniamo a scuola." disse Raf alzandosi e vestendosi in fretta.

"Ma perchè dobbiamo tornare a scuola?" chiese Sulfus

"A scuola che un devil, di nome Salmander che conosce la Temptel e lei ci ha fatti chiamare." disse Raf. Sulfus si meravigliò nel sentire quel nome, lo conosceva benissimo, fin da bambino conosceva il suo nome.

"Io so chi è questo Salmander, Salmander era il più grande devil di tutto il mondo ed era un idolo per tutti i piccoli devil, finchè non si ebbe la notizia che scomparve in un tragico incidente. La Temptel era la sua migliore amica, il suo braccio destro e compagna di mille avventure, insieme erano imbattibili e alcuni pensavano che ci fosse qualcosa tra loro ma fonti più esperte affermarono che lui si era innamorato dell'amica di Temptel, una devil di nome Demetra, somparsa anche lei durante l'incidente. Temptel ormai rimasta sola, scomparve insieme ad alcuni amici per molto tempo per poi ricomparire e prendere posto come insegnante alla Golden School." le disse mentre prendevano tutte le loro cose e le mettevano nella valigia.

"Non sapevo questa storia, comunque è meglio che adiamo" disse Raf rimpicciolendo le valigie

"Ci sono ancora delle cose che non sai di me ma appena verrà il momento ti racconterò tutto" disse Sulfus con un sorriso accattivante e tremendamente sexy

"Comunque, come pensi di andare via da qui senza prendere un biglietto aereo e tutto il resto?" chiese Sulfus

"Semplice, trasformati" disse Raf e si ritrasformò in forma sempiterna, Sulfus fece lo stesso.

"Bene, ora?" chiese lui

"Abbracciami" disse lei con fare ovvio

"Senti Raf, io ti bacerei anche e farei l'amore con te tutto il giorno ma dobbiamo andare" disse lui con fare malizioso ma non aveva capito praticamente nulla di ciò che Raf voleva dire.

"Sulfus, se volessi fare l'amore con te adotterei altri metodi e sinceramente per cominciare non ti chiederei mai di abbracciarmi, quindi è evidente che non mi hai capito, dammi la mano" disse esasperata mentre lui confuso le prese la mano, non appena venne in contatto con la mano del ragazzo, Raf la strinse forte e pronunciò "Teleportaton-fly" e una luce azzurra, coprendoli, li fece sparire.

Si ritrovarono alcuni secondi dopo davanti al porfessore.

"Buongiorno professore, abbiamo fatto il prima possibile" disse Raf mentre Sulfus era ancora un po' scosso

"Ehi, come stai?" chiese infatti lei al suo ragazzo

"Mi gira la testa, ho un conato di vomito alla base della gola e non mi sento le gambe. Amore aiutami" disse lui poggiando entrambe le mani sulle spalle di Raf mentre Gas da dietro lo stava sostenendo per non farlo cadere.

"Scusa, eravamo di fretta e il mio teletrasporto non funziona ancora bene, era per quello che ti ho chiesto di abbracciarmi non per fare altro, ma tu sei così devil da pensare a quelle cose. Comunque si che ti aiuto amore mio. Ti amo" disse lei un po' arrabbiata ma poi prese il volto del suo ragazzo tra le mani e lo baciò delicatamente mentre lui cominciava a stare meglio.

"Come hai fatto? Cioè, mi hai baciato e io sono stato meglio" disse lui meravigliato toccandosi le labbra.

"è il nostro amore Sulfus, siamo inseparabili e se uno sta male l'amore guarisce le ferite." disse lei accarezzandogli una guancia. Poi i suoi occhi divennero bianchi e cominciò a tremare trasformandosi in eternity-fly.

"Raf! Raf che ti succede?" chiese spaventato Sulfus scuotendola leggermente, da quando si erano conosciuti non aveva mai fatto così.

Dopo qualche secondo smise di tremare e i suoi occhi ritornarono azzurri come prima

"Che è successo?" chiese Sulfus guardandola negli occhi mentre lei si massaggiava una tempia irrequieta.

"Salmander, è una scusa, non è lui il nemico. Lui è una pedina, è stato soggiogato con una magia potente che gli fa fare ciò che non vuole fare, il nemico in realtà è Diaspro e sta andando dai nostri piccoli per catturarli." disse lei agitatissima.

"Diaspro? Ancora lei?" chiese Miki

"Si Miki, ma lei non sa che noi siamo torati, quindi giocheremo sul fattore sorpresa" disse Raf

"vi spiego meglio: lei sa che siamo lontani da qui ed è per questo che ha deciso di attaccare, sapendo che noi siamo forti insieme, non avrebbe alcuna fortuna nell'attaccarci apertamente e così ha attaccato con una scusa per tenervi occupati mentre lei andava dal vero obbiettivo" disse Raf

"Abbiamo capito, quindi Miki, Gas e Kabalè rimanete qui e date una mano ai professori per prendere Salmander in ostaggio, Dolce, Uriè, Cabiria venite con noi a casa di Axel e Noemi." disse Sulfus e tutti annuirono per poi andare ognuno dove stabilito.

"Che cosa pensi di fare?" chiese Raf apparendo dietro Diaspro, la quale aveva legato e imbavagliato Axel e Noemi con della corde magiche ed aveva intrappolato Melody, Thoams e Jermy in delle gabbie di magia nera. Era stupita nel vederla ma non si lasciò scoraggiare.

"Visto che non posso prendermi Sulfus, prenderò i suoi figli così avrò un modo per obbligarlo a stare con me!" disse lei prendendo in mano la gabbia in cui era Melody.

"Non toccare mia figlia!" urlò Raf mentre lanciava dei raggi molto potenti verso di lei, che dovette deviare il più velocemente possibile per non colpire la sua bambina che faceva da scudo a quella pazza maniaca senza cuore.

"Raf!" disse Sulfus mentre atterrava vicino a lei con altri suoi amici.

"Ed ecco qui il paparino, ma ne il paparino, ne la mammina vi rivedranno più quando vi avrò portati via da qui." disse la strega creando una bolla attorno a se e ai piccoli per sparire.

"Non ti lasceremo andare via, Prisma-fly!" urlarono gli amici lanciando raggi della loro essenza cromatica ma tutto ciò che lanciavano sembrava rimbalzare sulla bolla e tornare a chi lo aveva lanciato.

"Fire-fly!" urlò Sulfus lanciando il suo attacco ma anch'esso venne respinto e ritornò su di lui colpendolo in pieno.

"Siete patetici!" disse ridendo Diaspro

"Lascia....stare... i miei... bambini!!" urlò Raf mentre il suo ciondolo diventava azzurro e si creava una fiamma molto potente intorno a se ed anche i ciondoli dei bambini si stavano illuminando avvolgendoli.

"Raf, no. Ogni attacco che lanci ti si rivolge contro, non attaccare, ti prego" disse Sulfus ma lei era determinata a salvare i suoi bambini.

"Devo salvare i nostri bambini, Sulfus. Non importa quante energie sprecherò o se morirò, io devo salvare loro." disse Raf e senza dare il tempo a Sulfus di dire una sola parola, la luce azzurra divenne più intensa fino a nasconderla; Raf puntò le mani avanti e si concetrò sul suo ciondolo affinchè i suoi poteri non facessero del male ai bambini.

"Ray-fly!" disse e una luce potentissima a forma di raggio colpì la barriera per poi rimbalzarle contro colpendola in pieno, ma non si arrese e continuò a lanciare il raggio che nel frattempo continuava a colpirla per riflesso.

"Raf, fermati. Così di autodistruggerai!" disse Uriè ma la sua amica continuava a lanciare i raggi e non aveva intenzione di smettere.

"Se continuo così mi autodistruggerò, i miei raggi sono potenti e fanno molto male; ma io devo salvare i miei bambini, devo farlo per loro. Potrei provare ad usare l'eternity-power, ma ciò significherebbe usare tutte le mie energie, compresi i poteri vitali. Morirei ma è la cosa giusta da fare." pensò Raf, era decisa.

"Sulfus" lo chiamò la ragazza

"Cosa c'è Raf?" chiese lui allarmato

"Sulfus, ti ho sempre amato, dal primo istante in cui ci siamo toccati e sono felice di aver avuto una famiglia con te. Proteggili e non dimenticarmi mai, ti amo" disse Raf con le lacrime agli occhi smettendo di attaccare. Le sue amiche erano stupite, Diaspro non capiva ciò che avrebbe fatto e Sulfus era sbaordito ma pian piano stava arrivando alla conclusione di ciò che voleva fare.

"Perchè mi dici questo? Perchè stai piangendo? Raf, così mi spaventi" disse il ragazzo

"Stai tranquillo, presto tutto finirà. Non dimenticarmi, ok?" chiese lei avvicinandosi e accarezzandogli una guancia mentre calde lacrime le solcavano il viso. Si avvicinò di più e lo baciò con disperazione, poi si staccò e lo guardò negli occhi.

"Non ti dimenticherò, ma perchè, che cosa" disse mentre lei si preparava ad attaccare, in quel momento capì, lei voleva usare l'eternity-power e usare tutte le sue forze comprese quelle vitali, sarebbe morta e così gli aveva detto tutto questo.

"No... no no no! Non farlo, troveremo un altro modo, Raf! Non farlo!" urlava Sulfus ma la ragazza era ricoperta da una fiamma azzurra e stava raccogliendo tutte le forze che aveva.

"Eternity-power!" urlò forte e un raggio enorme e azzurro colpì con tutta la sua forza quella barriera mentre una parte di lei usava lo shield-fly sui suoi bambini.

"Ma che diamine" disse Diaspro prima di essere travolta da tutta quell'energia.

"Raf!!!" urlò Sulfus in preda alle lacrime mentre la sua amata si autodristruggeva piangendo e tirando fuori ogni goccia di energia vitale che le era rimasta. Anche gli altri amici che erano rimasti a scuola erano arrivati per dare una mano ed erano stupiti, tutti, sconvolti nel vedere quella scena, Sulfus urlava a Raf di fermarsi ma lei non l'ascoltava, Uriè e Dolce urlavano e cercavano di correre incontro alla loro amica ma Cabiria e Kabalè le tenevano ferme come meglio potevano, Gas era abbracciato a Miki e lei piangeva di dolore nel vedere la sua povera amica consumarsi piano piano, Sulfus cadde sulle ginocchia piangendo disperatamente. Raf voltò la testa verso di lui prima di usare le ultime forze e con il pensiero gli disse "Ti amo Sulfus" mentre le lacrime cadevano sulle sue guance, usò tutto ciò che le era rimasto e creò una bolla attorno ai suoi piccoli, dopodichè le gabbie esplosero facendo cadere tutti, Raf cadde a terra sfinita, sdraiandosi su un fianco mentre i suoi occhi si chiudevano da soli lasciando uscire l''ultima lacrima che le rigò il viso pieno di terra e graffi causati dall'esplosione. Quando i ragazzi aprirono gli occhi, videro Diaspro a terra priva di forze, i bambini piangevano dentro una bolla azzurra creata probabilmente da Raf, la ragazza era in forma normale priva di vita poco distante dall'esplosione. Sulfus si alzò in piedi con un po' di fatica e corse vicino alla sua ragazza mentre Uriè e Miki aiutavano Axel e Noemi a liberarsi dalle corde. Cabiria aveva informato il professore che ora stava arrivando con delle guardie per prendere Diaspro.

Sulfus sollevò la sua ragazza, era fredda, immobile e senza alcun segno di vita; le ali e l'aureola non brillavano più, il viso era ricoperto di terra e di graffi e una lacrima solitaria, probabilemente l'ultima, era ancora sulla sua guancia come per aspettare la conferma di scendere. Le accarezzò i capelli piangendo, non riusciva a caparcitarsi che non avrebbe più rivista volare, che non l'avrebbe più sentita parlare, che non avrebbe più rivisto i suoi occhi azzurri splendere, che non avrebbe più sentito il sapore dei suoi baci, il profumo della sua pelle che sapeva di vaniglia, era consapevole che non avrebbe più avuto la forza per sorridere, la forza per dormire nello stasso letto in cui aveva dormito lei. Continuò a piangere con la ragazza sulle sue ginocchia, gli amici in piedi vicino a lui che piangevano allo stesso modo. Noemi e Axel appena slegati, non capivano ciò che era successo finchè non la videro con i loro occhi e anche loro cominciarono a piangere.

Dopo qualche secondo anche la bolla che conteneva i piccoli scomparve, l'ultimo goccio di energia che le era rimasto per vivere l'aveva dato ai suoi piccoli per proteggerli ed ora anche quella gocca era scomparsa come la sua vita. I tre bambini piangendo camminarono fino al corpo della loro mamma e piansero su di lei. Sulfus piangeva come non aveva mai fatto in tutta la sua vita mentre la sua fiamma rossa avvolgeva la sua famiglia ormai distrutta.

Diaspro nel frattempo era stata fatta prigioniera e l'avevano spedita in una dimensione ghiacciata, congelandola. Tutti gli amici vennero informati della tragedia e anche i familiari vennero a saperlo.

Qualche ora dopo...

Raf era stata portata in infermeria, i bambini invece erano stati dati ai genitori di Sulfus perchè se ne prendessero cura nei prossimi giorni, almeno fino a quando Sulfus fosse stato "pronto"; fuori dall'infermeria c'erano angel e devil, troppi sempiterni forse, ma tutti volevano bene a Raf e sapere che era morta li aveva traumatizzati tutti, dal primo all'ultimo.

Angel che piangevano e devil che piangevano ancora più forte, tant'era il dolore che provavano. All'interno dell'infermeria solo una persona era insieme a Raf, Sulfus. Era vicino alla ragazza, seduto su una sedia di fianco al suo lettino, la sua testa vicino al suo corpo freddo e immobile. Piangeva ormai da ore, tenendo la mano della sua fidanzata che per salvare gli altri aveva dato la sua vita. Nonostante il medico avesse detto che era morta, Sulfus aveva insistito perchè fosse collegata all'energia bianca e i professori avevano acconsentito, pur sapendo che Raf non si sarebbe più svegliata.

"Raf, perchè?" si chiese Sulfus singhiozzando "Perchè non sei con me, perchè hai usato tutte le tue energie? Ti ho persa per sempre e non ho potuto fare nulla per impedirlo. Se c'è ancora una piccolissima speranza, dimmi cosa devo fare e lo farò. Farei qualsiasi cosa pur di riaverti tra le mie braccia." disse piangendo ancora ma le sue parole non ebbero risposta e forse non avrebbero avuta mai.

 

Angolo autore:
Vorrete uccidermi e già lo so. Raf a quanto pare è morta per salvare i suoi bambini, quale madre non lo farebbe? Anche se le conseguenze sono state troppo tragiche, lei ha dovuto farlo. Sulfus è distrutto, nel vero senso della parola; anche se ha ancora i suoi tre bambini niente lo farà riprendere da quel dolore immenso che l'affligge. Fuori dall'infermeria è pieno di sempiterni, parenti e amici che piangono senza vergognarsi perchè volevano bene a Raf e avevano imparato almeno un qualche cosa da lei che li aveva resi migliori. Ora vi pongo una sola domanda (un po' lunga forse): Ora le cose resteranno così o ci sarà un colpo di scena tanto atteso che capovolgerà le cose? Sulfus riuscirà a riprendersi o sarà disperato a tal punto da togliersi la vita per rivedere la sua amata? Insomma, che cosa pensate succederà nel prossimo capitolo? Lascio a voi la parola nelle recensioni che spero saranno numerose per questo capitolo. A presto, Cucciola.


 

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Capitolo 71
*** Speranze fasulle ***


                                   Un mistero da svelare...
Capitolo 71:


Angolo autore:
Allora, mi scuso immediatamente per il disastroso ritardo, ma ho avuto un sacco di impegni e non ho potuto aggiornare.. Comunque.. dopo il capitolo "la fine di un angelo" la disperazione è all'ordine del giorno, ma che cosa è successo in un altra parte della città nel momento in cui Raf è morta? E che fine ha fatto Salmader? Insomma andiamo a vedere che cosa è successo dietro le quinte della scena principale. Vi devo informare di una piccola cosa: dato che questi fatti sono successi qualche ora prima rispetto al momento in cui siamo ora, verranno scritti in corsivo per poi riprendere verso la fine del capitolo con la narrazione normale. Detto questo vi lascio al capitolo augurandovi una buona lettura;)

 

Qualche ora prima a scuola...

"Ma tu sei" disse distrattamente la professoressa cercando di riconoscere quel viso che aveva sicuramente visto da qualche altra parte, ecco! Ora si ricordava dove l'aveva visto, lui era un suo compagno di classe, il devil peggiore di tutta Zolfanello City, Salmander.

"Esatto amica mia, sono io Salmader. Ne è passato di tempo, vero? All'epoca eravamo all'ultimo anno, non è vero?" disse il ragazzo mentre sia gli staggisti che il professor Arkan non riuscivano a capire ciò che stava dicendo. Perchè aveva chiamato in quel modo la professoressa? E perchè gli dava tanta confidenza?

"Non sono tua amica, Salmander, non più da quando tu hai preso quella strada lasciandoci in quel modo, potevamo rimediare se solo tu avessi rifiutato, ma sei stato egoista, troppo egoista persino per il più grande devil di tutti i tempi e ci hai condannati svignandotela. Se solo ci avessi dato una mano comportandoti da amico tutto quello che è successo dopo non sarebbe successo e forse Demetra non sarebbe morta." disse Temptel mentre delle lacrime si affacciavano agli occhi dell'impassibile devil.

"Non ti azzardare a darmi la colpa della sua morte, lo sai che è stato un incidente e comunque se non avessi accettato saremmo morti tutti." disse Salmander

"Sarebbe stato meglio morire che affrontare quella pena insopportabile, dovevi vedere la sua faccia mentre pian piano si spegneva, ma eri troppo occupato a rvinare per sempre la nostra vita." disse Temptel asciugandosi le lacrime che nel frattempo avevano cominciato a bagnarle il volto sotto gli occhi stupiti e preoccupati degli staggisti e del professore.

Negli occhi di Salmander per un momento parve di esserci la luce, una luce spenta da troppo tempo ma in un attimo sparì come se nemmeno fosse arrivata.

"Sta zitta!" urlò il ragazzo lanciando un attacco con il suo scettro dal quale emano un raggio nero per poi andare a colpire la barriera verde che la professoressa aveva fatto in tempo ad ergere davanti a se e ai suoi studenti.

"Collega, porta dentro gli staggisti, crea una barriera sulla scuola e chiamali" disse la devil alludendo alla chiacchierata di poco prima con il professore.

Mentre il professore si affrettava a fare ciò che gli era stato detto, la professoressa aveva mantenuto la barriera su di lei con una mano, mentre con l'altra lanciava delle lame di metallo taglienti contro Salmander.

"Non sei cambiata per nulla, sempre la stessa tattica. Ma ti devo ricordare che eri il mio braccio destro una volta o te ne sei dimenticata?" chiese sprezzante il devil parando con una barriera viola le scaglie. "Electric blades" disse il ragazzo lanciandole contro delle lame molto simili a quelle della professoressa, con la differenza che le sue erano elettriche.

"Nemmeno tu sei cambiato dopo tutto, ma ti devo ricordare che quell'attacco te l'ho insegnato io e so perfattemendo come annullarlo e ritorcetelo contro" disse la professoressa cambiando forma alla sua barriera che diventò un vortice verde in cui furono risucchiate le lame.

"Blades electrical fire" disse la professoressa mentre da entrambe le sue mani uscirono delle lame rosse avvolte da fiamme e fulmini che questa volta colpirono il ragazzo buttandolo per terra.

La professoressa in un'attimo fu davanti a lui, disse "Psyco immobilizzer" e intorno a lui si creò un raggio che lo avvolse impedendogli qualsiasi movimento mentre con una mano la professoressa lo faceva futtuare.

"Che cosa ti hanno fatto?" chiese triste osservando il collo del ragazzo su cui aveva una "D" avvolta da un cerchio e da una stella neri.

Lo portò all'interno della scuola, scese fino alla sala dei ritratti, proseguendo verso sinistra fino alla penultima porta in fondo al lunghissimo corridoio; tirò fuori un mazzo di chiavi, scegliendo la più vecchia e arrugginita, la infilò nella tocca e con un rumore seguito da uno spintone, l'aprì, era abbastanza grande come stanza, vi era un letto, un cassettone e un comodino di legno, uno specchio, un tappetto per terra e un armadio, vicino all'armadio vi era una porta che probabilmente portava al bagno e dall'altra parte la finestra. Quella doveva essere una camera, la camera di un devil probabilmente date le pareti nere e verdi con tante bottigliette di vetro sul comò, mentre sul letto riposava un cobra reale verde lungo quasi 20 metri. Richiuse la porta alle sue spalle con la chiave e prese una bottiglietta tra le tante che erano sopra il mobile e ne verso un po' del contenuto nero in una bacinella, da un cassetto prese una piccola scatola, l'aprì e prese un po' di polvere rossa che era all'interno mischiandola con il liquido nella bacinella con un bastoncino di legno. Poggiò il ragazzosul letto disattivando il raggio e si voltò, lui cercò di scappare ma non fu abbastanza veloce perchè il serpente che sembrava addormentato sul letto lo fermò stozzandolo e facendogli perdere i sensi.

"Fin troppo prevedibile" disse la professoressa stendendolo sul letto, gli fece bere quella strana sostanza che aveva appena preparato e aspettò paziente sul bordo del letto finchè non si svegliò.

"Do-dove mi trovo?" chiese ancora mezzo addormentato il ragazzo non riconscendo la stanza in cui era.

"Sei al sicuro, non preoccuparti. Ti hanno soggiogato e hai solo cercato di farmi fuori" disse una voce al suo fianco. Lui si girò e la riconobbe, per poi guardarla con immensa tristezza negli occhi.

"Mi dispiace... per oggi e per tanto tempo fa, sono stato un idiota ad abbandonare te, i nostri amici e Demetra, mi dispiace tanto" disse il ragazzo guardandola negli occhi mentre delle lacrime minacciavano di uscire dagli occhi della devil.

"I devil non chiedono scusa Salmander e comunque hai fatto quello che potevi, anche se rimanevi Demetra sarebbe morta." disse la professoressa mentre un lacrima scendava sul suo volto.

"Se i devil non chiedono scusa, non possono nemmeno piangere Temptel. Ma mi dispiace sul serio e tu hai bisogno di sfogarti perchè era la tua migliore amica, è comprensibile il tuo dolore." disse volgendo lo sguardo da un'altra parte perchè altrimenti anche lui sarebbe scoppiato in lacrime.

"Salmander, quel giorno io ho perso la mia migliore amica ma tu hai perso la donna che amavi, hai perso la tua ragazza quel giorno. Il dolore più comprensibile è il tuo non il mio." disse Temptel facendolo voltare verso di se e si stupì vedendo che i suoi occhi erano pieni di lacrime e stava per scoppiare di dolore portato dentro da troppo, troppo tempo.

"Forse hai ragione e mi manca tantissimo ma non ho potuto fare nulla per impedirlo, non le ho potuto dire un'ultima volta che l'amavo e tutto perchè sono stato così egoista da dare per scontato che finito tutto vi avrei riabbracciati. Ho sbagliato e il mio sbaglio non merita il perdono perchè è stato uno sbaglio dettato dall'egoismo ma.. vorrei solo che mi capiste, che capiste che ho sbagliato ma che me ne pento con tutto il cuore, se potessi tornare indietro rimarrei con voi qualunque cosa accada anche se questo vorrebbe dire morire. Temptel, io vorrei tanto riavere Demetra qui, tra le mie braccia ma per colpa mia non merito nulla." disse Salmander piangendo senza contegno.

"Salmander, è bello che tu ammetti di aver sbagliato, ma anche se tornassimo indietro, Demetra sarebbe morta perchè se non te ne fossi andato creando una raffica di vento, probabilmente il raggio velenoso di quel mostro l'avrebbe colpita." disse Temptel piangendo e poggiando una sua mano sulla spalla del devil. "Comunque potrai sempre contare su di me, amico mio" disse ancora

"Grazie, Temptel, grazie. Amica mia" disse Salmander felice abbracciando Temptel.

In quel momento si sentì bussare alla porta e gli unici che sapevano della vecchia stanza della professoressa erano Cabiria, Gas e il professor Arkan.

Temptel si alzò asciugandosi in fretta le lacrime e Salmander fece lo stesso, poi la professoressa aprì la porta e si ritrovò davanti una Cabiria in lacrime.

"Cabiria, che cosa è successo e perchè stai piangendo?" chiese la Temptel

"Raf è morta e Sulfus è distrutto, il professor Arkan sta chiamando i familiari di Raf e Gas si sta occupando della famiglia Zolfanello." disse Cabiria

"Come è possibile che sia morta?" chiese Temptel confusa. Lei sapeva che erano andati a chiamerli e nulla più.

"Quando sono arrivati, Raf ha avuto una visione e ha detto che il vero nemico non era Salmander ma era stato soggiogato con una magia potente e che il vero nemico voleva i suoi bambini. Quando siamo arrivati a casa di Noemi, lei e Axel erano legati e Diaspro aveva messo in delle gabbie di magia nera i piccoli; così Raf ha cercato di distruggerle, tutti noi abbiamo cercato di distruggerle, ma Diaspro aveva creato una bolla di energia intorno a se e ai bambini e qualunque attacco lanciavamo ci ritornava indietro. Così Raf ha deciso di unare l'eternity-power e ci è riuscita con la conseguenza che non è riuscita a restare in vita." disse Cabira cercando di avere un po' di autocontrollo.

"L'Eternity-power, se tenuto al massimo, usa il 99.9% delle forze vitali di un sempiterno, in modo che lo 0.1% rimasto gli consenta di rimanere in vita. Un sempiterno non si può autodistruggere."

disse la professoressa

"Vuole dire che c'è una piccola speranza che si possa risvegliare?" chiese Cabiria con un sorriso pieno di speranza

"Si, Cabira ma questo 0.1% è comunque un livello molto, molto basso di energia vitale e solo l'energia di un membro della sua famiglia può ridonare dell'energia compatibile." disse Temptel.

"Venga professoressa, dobbiamo avvisare gli altri di questa possibilità." disse Cabiria.

"Si, Salmander, vieni con noi" disse la professoressa invitando anche l'amico a venire con loro.

Salirono le scale il più velocemente possibile ed arrivarono in infermeria dove tutti i parenti erano già arrivati e stavano piangendo sia angel che devil fuori dall'infermeria. Dentro ad essa, accanto al letto dove stava l'angel, c'era Sulfus con la testa bassa sulla mano della sua ragazza; piangeva e singhiozzava, si vedeva che era distrutto, ma come biasimarlo? Aveva perso la sua ragione di vita e non aveva potuto fare nulla per evitarlo.

"Arkan!" disse la Temptel, era la prima volta che lo chiamava per nome da tanto tempo.

"Che succede?" chiese lui triste

"C'è una speranza, so che Raf ha usato l'Eternity-power per salvare la vita ai suoi bambini e se la mia memoria non mi inganna, l'Eternity-power usa il 99.9% dell'energia vitale di un sempiterno se tenuto al massimo, in modo che lo 0.1% rimasto gli consenta di rimanere in vita perchè un sempiterno non può autodistruggersi." disse la professoressa

"Hai ragione, ma come sai lo 0.1% è un valore molto basso di energia vitale e solo un membro della sua famiglia può donarla in modo che sia compatibile e Raf non ha parenti perchè è stata adottata." disse il professore

"C'è comunque sua sorella però!" disse Temptel

"Ma la sorella di Raf è stata privata di poteri prima che potesse venire sulla terra." disse il professore. "Purtroppo non c'è nessuna possibilità che possa risvegliarsi, anche se dovessimo trovare sua madre sarebbe troppo tardi perchè dopo 12 ore il corpo di un angel non può più essere rianimato e anche quello 0.1% viene cancellato." disse ancora il professore

Nella mente di Raf..

"D-dove mi trovo?" chiese Raf

"Siamo nella tua mente, bambina mia" disse una voce che a Raf era molto familiare.

"Mamma? Sei tu?" chiese Raf

"Si, tesoro. È stato molto bello ciò che hai fatto ma hai causato molto dolore alle persone che ami"

"Sulfus?"

"Non solo lui, fuori dall'infermeria ci sono angel e devil che piangono per te, ci sono i tuoi amici, i cugini di Sulfus, i tuoi genitori adottivi, i tuoi cugini, tua sorella e Axel,molti altri sempiterni che grazie al tuo amore sono diventati angel o devil migliori."

"Per me?"

"Si e tu devi tornare, non è ancora il miomento di andare via, devi crescere i miei nipotini figlia mia e ti devi ancora sposare"

"Ma come posso tornare? Ho usato tutte le mie energie con l'eternity- power,non ho più forze."

"L'Eternity-power non usa tutte le tue energie, c'è ancora uno 0.1% dentro di te e tu devi trovarlo e tornare in vita, quando ci sarai riuscita io ti donerò il resto"

"Come mi donerai il resto?"

"Non sono così lontana da te, bambina mia. Io e tuo padre siamo nei sotterranei della scuola, scendi le scale fino all'incubatorio, segui il corridoio a sinistra e apri l'ultima porta del corridoio; troverai delle scale, scendile tutte, fino all'ultimo scalino e apri la porta di metallo che troverai. Lì troverai molte celle dove sono stati imprigionati molti innocenti, in una di quelle ci troverai. Fa presto, tuo padre non resisterà a lungo. Nessuno sa dell'esistenza di queste celle quindi non potrai contare su nessuno, perchè nessuno le conosce. Qui c'è anche una devil in fin di vita, da quello che sono riuscita a scoprire si chiama Demetra, salva anche lei."

"Ho capito, ma non so come tornare, non ci riesco"

"Ce la puoi fare, noi crediamo in te Raf, a presto bambina mia"

"Aspetta mamma, aiutami" disse Raf senza però più ottenere risposta. "Devo trovare l'energia, l'energia, tutta l'energia che mi è rimasta" disse ancora finchè il lontananza vide una luce e corse verso essa finchè non ne fu completamente coperta.


 

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Capitolo 72
*** Risorta dalle lacrime.. ***


                                     Un mistero da svelare...
Capitolo 72:


Angolo Autore:

Allora, Raf è riuscita ad entrare in contatto con sua mamma che finalmente le ha detto dove si trovano lei e suo padre, le ha detto che l'aiuterà a rimanere in vita e ciò vuol dire che si sveglierà:) In questo capitolo Raf dovrà resistere con tutte le sue forze per rimanere in vita e trovare i suoi genitori prima che la sua energia e quella della madre svaniscano. Ora vi lascio leggere, buonalettura!! :)
Cucciola

 

In infermeria...

Sulfus stava ancora piangendo, erano ore che non si staccava dalla sua mano ormai bagnata e ricoperta di lacrime.

"A-am-amore" disse Raf piano piano facendo sollevare la testa al ragazzo.

"Raf? Sei sveglia?" chiese lui con le lacrime agli occhi.

"S-sulfus.." disse ancora aprendo i suoi occhi azzurri e accarezzandogli una guancia.

"Raf, oddio Raf sei viva! Sei qui, con me, sei viva!" disse lui felice accarezzandogli i capelli.

"Si.. ma sono ancora molto debole.. però devi ascoltarmi adesso.. mia madre, è stata lei a donarmi la vita, ma io devo salvarla, ogni goccia di vita che ho io è una goccia che va via da lei, non ce la farà per molto.." disse Raf

"Non funziona l'energia bianca?" chiese Sulfus

"Purtroppo no, un mio parente deve donarmi la sua energia finchè non arrivo al 25% di energia, poi posso collegarmi all'energia bianca.." disse Raf

"Almeno sei viva amore mio, ti amo, ti amo, ti amo" disse Sulfus baciandola.

"Dobbiamo dirlo a tutti" disse ancora il ragazzo dopo essersi staccato

"Tutti?" chiese lei

"Si, Raf. Ci saranno 50 sempiterni fuori dall'infermeria.." disse lui felice

"Vai a dirglielo allora" disse Raf e Sulfus annuendo si diresse fuori dall'infermeria dove tutti ancora stavano piangendo..

"Sufus? Che succede?" chiese Uriè

"Raf è viva, si è svegliata ma è ancora debole... mi ha detto che deve trovare sua madre ma è viva!" disse lui felice mentre gli altri piangevano di gioia perchè la loro amica si era svegliata anche se era stata data per morta.

"Ma è fantastico!!!" dissero tutti felici, poco dopo Sulfus tornò da Raf e anche i professori vennero avvisati dell'accaduto e di ciò che Sulfus aveva detto loro...

In infermeria intanto..

"Sulfus, aiutami ad alzarmi, devo andare da mia madre!" disse Raf cercando di alzarsi in volo.

"Sei troppo debole per volare Raf" disse Sulfus prendendola tra le braccia e facendola risedere sul lettino.

"Come faccio a trovare mia madre se non so volare?" chiese Raf

"Ti porto io, se serve per farti rimanere in vita di porto io ovunque tu voglia" disse Sulfus prendendola in braccio.

"Ok, dobbiamo andare giù in incubatorio" disse Raf

"Nell'incubatorio? Gli angel non resistono per molto tempo li sotto" disse Sulfus

"Proprio per questo dobbiamo fare in fretta" disse Raf mentre Sulfus la sollevava e usciva dall'infermeria.

"Raf, Sulfus, dove state andando?" chiesero le angel "Raf è ancora troppo debole per staccarsi dall'energia bianca" disse il porfessor Arkan

"Non è l'energia bianca che la mantiene in vita ma sua madre ed ora noi andiamo a salvarla" disse Sulfus "Mia madre aveva parlato anche di una devil rinchiusa insieme a loro, una devil di nome Demetra" disse Raf distrattamente.

"Demetra?" chiesero Salmander, Temptel e Sulfus

"Si, Demetra, mia mamma ha detto che è ancora viva ma che sta morendo e ha detto di salvare anche lei" disse Raf confusa, perchè si erano stupiti tanto sentendo quel nome?

"Veniamo anche noi allora" dissero Temptel e Slamander seguendo Raf e Sulfus.

Scesero nell'incubatorio dopo poco e Raf già sentiva le forze abbandonarla ma doveva resistere.

"Raf? Come ti senti?" chiese Sulfus

"Male, ma devo resistere.. avanti, devi andare a sinistra e aprire l'ultima porta dove troverai delle scale, devi scenderle e arriverai ad una porta di metallo" disse Raf mente lui volava dove diceva. Arrivarono alla porta di metallo in fondo alle scale in qualche minuto, Sulfus provò ad aprirla ma era bloccata e non voleva sperne di aprirsi.

"Maledizione, è bloccata!" disse Sulfus dando un calcio alla porta

"Ahi" disse Raf mettendosi una mano al petto.

"Raf, che succede?" chiese lui spaventato.

"Sta perdendo energie molto velocemente, se non ci sbrighiamo potrebbe morire e questa volta niente la risveglierà" disse Temptel

"Toglietevi, apro la porta" disse Salmander "Blades electrical fire!" disse il devil e grazie a delle lame d'acciaio ruppe la serratura aprendo poi la porta con un calcio.

"Resisti amore mio, siamo arrivati" disse Sulfus entrando e controllando ogni singola cella ma erano tutte piene di scheletri finchè

"Raf, Raf, bambina mia sei tu?" chiese una flebile voce che Sulfus riuscì a sentire, si avvicinò all'ultima cella e con una mano fece luce.

"Mamma" disse piano Raf scendendo dalle braccia del ragazzo e appoggiandosi alle sbarre.

"Ce l'hai fatta Raf, ora devi tirarci fuori di qui, tuo padre sta molto male e Demetra ha perso conoscenza quando avete buttato giù la porta." disse la madre di Raf indicando prima il padre e poi Demetra.

"Raf siediti qui, fondo le sbarre adesso" disse Sulfus facendola sedere abbastanza lontano da non farle del male ma abbastanza vicino da vederla.

"Fire-ray" disse e dei raggi di fuoco fecero colare le sbarre, permettendo di aprire la cella. Una volta che la cella fu aperta Temptel creò una bolla attorno ai due genitori riuscendo così a 'spostarli' senza peggiorare le loro condizioni. Salmander invece entrò nella cella e trovò in fondo ad essa una devil della sua età, i capelli erano neri e la carnagione rosea pur essendo in cattive condizioni, respirava piano e poteva sentire il suo battito affievolirsi sempre di più. Portava un vestito blu scuro strappato ai bordi e con un velo di polvere sopra. Aveva gli occhi chiusi ma sapeva che erano ancora blu come se li ricordava. La prese in braccio facendo attenzione a non farle male e lei d'istinto si accocolò sul suo petto. Sulfus aiutò Raf ad alzarsi ma era ancora più debole di quanto pensasse, la prese tra le braccia e cominicò a volare verso l'infermeria insieme agli altri.

"Raf, resisti.. siamo quasi arrivati" disse Sulfus mentre le ali dell'angel cominciavano a spegnersi e lo stesso stava facendo la sua aureola.

Appena furono arrivati in infermeria Angelie fu collegata all'energia bianca e al padre vennero date alcune medicine per farlo stare meglio; Demtra venne collegata all'energia nera e piano piano cominciava a stare meglio. Raf invece venne sdraiata su un lettino e le fecero bere un po' di energia bianca che però non servì a nulla.

"Raf, Raf.. resisti ti prego" disse lui iniziando a piangere, lei lo guardò con amore sorridendo debolmente, sentiva che le sue forze stavano per andarsene, le sue ali smettere di brillare e la sua aureola spegnersi..

"S-sulfus.. t-ti... ti a-amo.." disse lei con tutte le forze che ancora possedeva in corpo, era pallida, troppo pallida, le sue ali brillavano debolmente e l'aureola emanava un luce molto fioca.

"Non sprecare le tue energie, stai tranquilla, vedrai che ti riprenderai e tutto andrà bene" disse lui piangendo ancora.

Intanto Angelie era riuscita a riprendersi completamente e apparte qualche problema nell'usare i suoi poteri che non le rispondevano, riuscì ad avvicinarsi al lettino dove sua figlia era stata fatta stendere.

"Raf, bambina mia, adesso devi pensare alla cosa che più ti fa felice, la cosa che più ami al mondo e attraverso l'amore io ti donerò l'energia fino alla metà dell'energia massima, poi l'energia bianca farà il resto." disse Angelie

"M- mamma" disse Raf piano per poi chiudere gli occhi sfinita, le sue ali smisero di brillare e la sua aureola smise di fare luce. Era svenuta. Sulfus cercò di rianimarla ma non c'era nulla da fare. La madre si concentrò il più possibile su di lei e le donò le energie che le servivano, poi venne allacciata all'energia bianca che le avrebbe donato le altre forze.


 

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Capitolo 73
*** Cambiamento improvviso ***


                                     Un mistero da svelare...
Capitolo 73:


Angolo Autore:
Mi scuso immediatamente per il ritardo e l'immancabile ansia che forse vi ho fatto provare, ma ho avuto dei contrattempi e così non ho trovato un po' di tempo per postare un nuovo capitolo che fortunatamente avevo già precedentemente scritto. Nel mio computer ci dovrebbero essere altri 2 o 3 capitoli già pronti per cui anche se avessi poco tempo riuscirei a mettere in fretta e furia un altro capitolo. Comunque volevo comunicarvi che la storia per adesso non ha ancora una fine perchè la mia fantasia ha già cominciato a sfornare delle idee brillanti, magari metterò un seguito per questa storia, chi lo sa? Vi chiedo ancora scusa per l'imperdonabile ritardo e vi lascio alla lettura.
A presto, Cucciola :3
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Qualche ora dopo...

I parenti e gli amici erano tornati a casa, felici di sapere che Raf stava bene e che presto si sarebbe risvegliata, Sulfus dopo continue richieste da parte dei suoi amici, era tornato a casa dai suoi genitori per passare un po' di tempo con i suoi figli. Erano ormai le 3 di notte quando, finalemente, i bambini si addormentarono e Sulfus con loro.

In infermeria Raf era ancora collegata alle alte sfere che controllavano il suo battito e l'energia vitale presente nel suo corpo.. Ad un tratto però apparve una luce nera all'interno della stanza e ne apparve una ragazza dai capelli neri lunghi fino ai piedi, aveva gli occhi rossi ed era una devil.

"Tu dovresti essere Raf, giusto? Beh, cara mia.. ora dovrai cambiare, mi serve la tua bontà per un po' e quando tutto sarà pronto mia madre tornerà e riconquisterà il potere." disse la ragazza.

Si avvicinò al suo lettino e staccò con cura il tubi che la collegavano alle alte sfere, poi prese dalla sua tasca una boccetta on dentro un liquido nero.

"Ecco qui, questa fiala dovrebbe tasformarti.." disse la ragazza inniettando il veleno.. dopo qualche minuto Raf riaprì gli occhi ma non erano più azzurri e splendenti ma erano rossi, infuocati e malvagi. I capelli erano ancora biondi ma il suo ciuffo era diventato nero. Aveva delle corna da devil nere e delle ali altrettanto nere. Anche il suo abbigliamento era diverso, indossava il uo solito top e pantaloncini ma erano neri e blu come i suoi stivali.

"Ah, che mal di testa" disse massaggiandosi la tempia.

"Bentornata tra noi, Raf" disse la ragazza

"E tu chi sei?"chiese lei

"Io sono la tua padrona, dovrai obbedire solo che a me e farai tutto quello che ti dirò, ok?" disse lei mentre la ipnotizzava

"Si, mia signora." disse Raf

"Bene, allora.. spegni il tuo amore e la tua bontà, diventa cattiva e malefica, non ascoltare più nessuno e dimenticati di ciò che provi per Sulfus, lui non è niente per te, ricordalo" disse la ragazza mentre Raf annuiva.

"Sulfus non è nulla per me" disse Raf mentre i suoi occhi tornavano normali.

"Ora vado via, non parlare a nessuno di me e conta sempre e solo su te stessa." disse la ragazza per poi sparire lasciando Raf da sola nella stanza dell'infermeria.

Il mattino dopo Sulfus stava salendo le scale per arrivare dalla sua amata Raf

"Raf, amore mio, sei sveglia?" chiese lui dolce entrando nella sua stanza ma appena l'aprì vide che non c'era.

"Ma dov'è finita?" si chiese per poi richiudere la porta

"Sarà in mensa" si disse e si avviò verso la mensa della scuola.

Raf era seduta ad un tavolino poco distante dall'entrata e stava bevendo un caffè, quando Sulfus vide i suoi capelli d'orati si rallegrò, poi però il sorriso gli morì sulle labbra vedendo il suo aspetto, Raf era una devil.

"Ma com'è possibile che lei sia una devil?" si chiese avvicinandosi al tavolino dov'era seduta. Devil o Angel lui l'amava lo stesso.

"Raf, come stai amore?" chiese lui dolcemente cercando di dargli un bacio ma lei si spostò immediatamente alzandosi in piedi.

"Che fai?" chiese sgarbata, Sulfus non rispose, era sbalordito dalla sua reazione.

"Allora? Non mi rispondi?" chiese lei arrogante.

"C-che ti è successo?" riuscì a dire lui

"Non sono cose che ti riguardano, fatti i cazzi tuoi e gira alla larga!" disse lei di rimando volando via.

I loro amici da lontano avevano visto tutta la scena e definirli sbalorditi era davvero poco. Sulfus era ancora fermo con la bocca spalancata, perchè si era comportata così?

"Sulfus, che le è successo?" chiese Cabiria avvicinandosi

"Non lo so Cabiria, non lo so.. " disse lui volando via, aveva bisogno di tempo per assimilare quel colpo, vedere Raf così era davvero impressionante e spavetoso.

"Voi che pensate le sia successo? Non è mai stata così e per di più adesso sembra una devil" disse Dolce

"Credo proprio che Raf sia una devil adesso.." disse Kabalè.

"Ma è.. è impossibile! Raf è sempre stata un'angel, l'angel più buona e generosa di tutta Angy town, non può essere una devil adesso" disse Dolce

Al parco, in città..

"Che cosa mi succede? Perchè mi comporto così, perchè ono diventata una devil? Perchè ho detto quelle cose a Sulfus e perchè non riesco ad essere me stessa?" si chiedeva mentre i suoi occhi stavano tornando azzurri.

Quando sembrava aver trovato la forza per tornare in sè, però, una forte scarica elettrica la colpì dall'interno riportandola ad essere una devil. In quel momento arrivò Sulfus

"Raf, mi dici che ti è successo?" chiese Sulfus

"Ma allora non mi ascolti quando parlo eh?" disse lei mentre la vera se stessa cercava di ritornare al comando del suo corpo. "No, no no! Sulfus non ascoltare, ti prego, non ascoltare ciò che dico!" ripeteva la vera se stessa ma il suo corpo non le obbediva, era schiava di se stessa. Sulfus invece non capiva ciò che volesse dire.

"Ti ho detto di lasciarmi in pace, di farti i cazzi tuoi e di girare alla larga perchè non ti voglio più vedere." disse la Raf malvagia. "No! Non ascoltarla, io ti amo, non ascoltarla!" diceva la Raf vera

"M-mi.. mi stai lasciando? È così?" chiese lui sbalordito mentre le lacrime minacciavano di scendere dai suoi occhi.

"No! Come potrei lasciarti, io ti amo Sulfus! Ti amo!" urlava dentro di se ma le parole che uscirono dalla sua bocca furono ben differenti:

"Oh, povero diavoletto.. Tu proprio non ci arrivi eh? Si, ti sto mollando, non ti amo e non ti ho mai amato Sulfus, sei solo un povero illuso, un devil che è capitato sotto le mie mani e che ho sfuttato, tutto qui. Non vali nulla per me!" disse con un sorriso malefico sulle labbra mentre il cuore del ragazzo si frantumava in mille pezzi e le lacrime cominciavano a scendere senza ritegno.

"Noooooo!!!! No! No! No! Non è vero, non è verooo!" urlava in preda alle lacrime la Raf buona vedendo Sulfu in quelle condizioni, paingeva disperatamente e poteva sentire il suo cuore spezzarsi sotto quelle parole che non erano nient'altro che una stupida bugia.

"No, non è vero. È solo uno scerzo, uno stupido scherzo di pessimo gusto, tu non sei la mia Raf, non sei lei! Lei non mi lascerebbe mai!" disse Sulfus non volendo credere a quelle parole.

"E invece è la verità, Sulfus! Io non ti ho mai amato, mai! È stato tutto una bugia, ti ho preso in giro, sempre. Tu non vali nulla per me, io non ti amo!" disse sorridendo.

"Sulfus, ti prego non credere a quello che dico, io ti amo e ti ho sempre amato, aiutami ti prego!" diceva la Raf buona ma Sulfus aveva ripreso a piangere e stava cominciando a credere a quelle parole anche se il suo cuore diceva di no. Non riuscendo a sopportare tutto quel dolore, Sulfus volò via tornando a scuola e rinchiudendosi nella sua vecchia stanza nell'incubatorio a piangere.

"Sulfus, che ti è successo, apri" disse Cabiria mentre lei, Kabalè e Gas bussavano alla porta della sua vecchia stanza.

"Lasciatemi da solo!" urlò dalla sua stanza il devil cercando di essere il più cattivo possibile ma la sua voce era tremante e fece capire ai suoi amici che stava piangendo

"Sulfus, dai aprici amico" disse Gas bussando un'altra volta finchè Sulfus non li fece entrare.

"Che cosa è successo?" chiese Cabiria posando una mano sulla sua spalla e sorridendo debolmente per convincerlo a parlare di ciò che lo aveva turbato a tal punto da farlo piangere e non farlo smettere. Così, Sulfus, ancora singhiozzando, cominciò a raccontare quello che era successo: il cambiamento improvviso di Raf, il suo modo di parlare, il suo abbigliamento, il fatto che ora era una devil e che lo aveva lasciato dicendogli che non l'aveva mai amato.

"è impossibile! Raf non potrebbe mai fare una cattiveria simile" disse Kabalè

"Non potrebbe farla di certo e men che meno con colui che ama!" disse Cabiria.

"Deve essere stata colpita da un incantesimo o qualcosa del genere" disse Gas

"Forse potrebbe essere così come dite ma.. come possiamo riportarla alla normalità?" chiese Sulfus

"Sinceramente non avevo pensato a questo, comunque è meglio se avvisiamo anche le angels, dopotutto sono le sue amiche e dovrebbero sapere qualcosa riguardo a Raf o perlomento alla sua natura.." disse Cabiria

"Ok, allora ci vediamo tutti domattina alle 11 in punto in biblioteca, avvisatele mi raccomando" disse Sulfus aprendo la finestra della sua camera

"Tu dove vai?" chiese Cabiria

"Ho bisogno di pensare e vado a salutare i miei bambini" disse Sulfus sparendo sotto gli occhi dei suoi amici.

Intanto al parco..

Raf era seduta nell'erba sotto un albero e vicino a lei c'era la devil che l'aveva trasformata.

"Ciao Raf, ottimo lavoro oggi, davvero! Il povero Sulfus ci è rimasto malissimo e so che gli hai spezzato il cuore dicendo quelle.. bugie.." disse contenta la devil spezzando l'incantesimo.

"Che cosa mi hai fatto?" chiese Raf ritornando alla sua forma naturale: aveva gli occhi azzurri e le lacrime ancora scendevano, era tornata un angel e anche i suoi vestiti erano tornati gli stessi.

"Ti ho inniettato una specie di veleno che ti ha resa una devil e con qualche trucchetto di ipnosi sono riuscita a controllare la tua mente.." disse la devil

"Io non volevo dire quelle cose, io non avrei mai detto quelle parole e per colpa tua ora Sulfus è a pezzi!" disse Raf furibonda

"Ehi, che cosa vorresti farmi? Con un piccolo gesto posso farti ritornare com'eri prima ma se sarai brava ogni notte ti farò ritornare angel per un po' di tempo ma se opporrai resistenza come hai fatto oggi non ti lascerò certi privilegi, mi hai capito?" disse la devil, non voleva di certo lasciarla libera ma se non la faceva ritornare un angel per po' di tempo sarebbe morta e la devil non avrebbe più potuto prelevare l'energia necessaria per aiutare sua madre.

"Perchè mi fai questo? Che cosa ti ho fatto io?" chiese Raf

"Tu? Tu non mi hai fatto proprio niente, non è colpa mia se la tua energia è così preziosa e potente.." disse la devil

"Quindi tu mi stai usando?" chiese di rimando Raf

"Si e non provare a scappare o dovrò ucciderti.." disse la devil "Ora riposati e resta qui, non tentare di scappare perchè controllo ciò che fai, io devo fare solo una cosa e non richiederà molto.." continuò sparendo.. Raf si sedette sull'erba piangendo, si sentiva in colpa per aver detto quelle parole all'amore della sua vita e sperava vivamente che lui non avesse creduto a quelle bugie.

"Aspetta, ha detto che non posso andarmene, ma posso comunque mandare qualcuno al posto mio.. chiederò a Cox di andare da Basilisco e gli darà un messaggio da trasmettere a Sulfus." si disse mentalemente

"Cox, mi serve il tuo aiuto ma devi trasformarti in un piccolissimo insetto, una mosca o qualcosa del genere.." disse Raf sottovoce e dalla sua cintura apparì una mosca tutta blu

"Brava amica mia, ora.. devi andare su quell'albero e quando mi ritrasformerò devi volare alla golden school ed entrare nella camera di Sulfus, dopodichè ritrasformati in una coccinella e da a Basilisco un messaggio da consegnare a Sulfus.. Devi dirgli che mi hanno fatto un incantesimo e che devo trovare una cura, digli che non pensavo quelle cose e che io l'ho sempre amato e che lo amerò per sempre ma deve fare come se quelle parole fossero vere per non far insospettire la devil che mi ha trasformata, digli che è lei che mi controlla. Digli di stare attento e che se cercasse di parlarmi deve farlo solo tramite te, se domani la devil mi ritrasformerà in un angel allora parleremo ancora altrimenti resta alla golden con Sulfus." disse Raf e la sua Cox volò sull'albero appena in tempo che la devil ricomparisse.

"Eccomi qui, vedo che non sei scappata, brava Raf. Ora però devi ritornare una devil, altrimenti potrebbero insospettirsi. Domani mattina tornerai a scuola e ti comporterai da nuova Raf." disse la devil, Raf annuì tristemente con un sospiro e sopo uno schiocco di dita fu ritrasformata in devil.

"Ora vieni con me, dormirai a casa mia.." disse la devil e sparirono.

Quando entrambe se ne furono andate Cox volò giù dall'albero diretta a scuola quando vide Sulfus sulla pachina all'entrata del parco, sembrava disperato da quanto piangeva, perfortuna era in forma sempiterna e nessuno lo vedeva.

Cox si avvicinò a lui e vide basilisco sul suo braccio che cercava di tranquillizzarlo. Il serpente corallo avvertì la sua presenza e la riconobbe per poi avvisare il suo padrone.

"Basilisco che dici, Cox non è qui, vedi qualche fenice o una coccinella?" chiese Sulfus

Il serpente gli sibilò la sua risposta dicendo che era una mosca e che veniva a dare un messaggio da parte di Raf ma che per dirlo dovevano essere in un posto sicuro in cui nessuno avrebbe potuto sentirli. Convinto a malapena di quel che il suo serpete corallo gli aveva detto, si alzò dalla panchina e si diresse a scuola mentre Cox si trasformava in un serpente aggrappandosi all'altro braccio di Sulfus.

"Ah, tu devi essere Cox, la coccinella di Raf che ora è un serpente.. ok, andiamo a scuola, là saremo al sicuro..." disse Sulfus volando il più velocemente possibile verso la Golden School.

Quando furono all'interno della scuola erano le 11 di sera ma potè giurare che tutti i sempiterni della scuola erano svegli o almeno lo erano i suoi amici e i professori.

Chiamò a raccolta i suoi amici devil con un suono particolare e loro arrivarono quasi immediatamente davanti a lui.

"Sulfus, abbiamo sentito il segnale, che succede?" chiese Kabalè

"Amico, qualche novità?" chiese Gas

"Si, ragazzi ma dobbiamo andare nell'incubatorio e creare una protezione in modo che nessuno possa entrare nella mia stanza, nessuno deve ascoltare quello che diremo o vedere ciò che faremo" disse Sulfus volando verso la sua stanza. Appena furono dentro Kabalè e Cabiria crearono la protezione e poi si sedettero vicino al letto di Sulfus dove Gas e Sulfus erano seduti.

"Cox, vieni fuori adesso, nessuno ci vedrà.. qui ci sono solo Cabiria, Kabalè e Gas." disse Sulfus e dalla sua spalla scesero due serpenti, un serpente corallo e un serpente azzurro, Basilisco e Cox.

"Ora mi puoi dire il messaggio di Raf?" chiese Sulfus

Basilisco gli rispose che non poteva perchè solo Raf era in grado di capire ciò che diceva.

"Sulfus, non so cosa Bailisco ti abbia risposto ma Cox riesce a farsi capire solo da Raf." disse Kabalè..

"A meno che non facciamo una magia in modo che Cox possa parlare con la voce di Raf esattemente come aveva fatto per dirle il messaggio." disse Cabiria

"Come un registratore vocale" aggiunse Kabalè

"Già, proprio così." rispose Cabiria

"Ok, facciamolo" disse Sulfus e dopo che Cabiria ebbe agitato le mani dicendo qualche strana cantilena a loro sconosciuta, Cox si illuminò cominciando a parlare come Raf, la sua voce tremava e sembrva che stesse piangendo ma le parole si capivano perfettamente.

" Devi dirgli che mi hanno fatto un incantesimo e che devo trovare una cura, digli che non pensavo quelle cose e che io l'ho sempre amato e che lo amerò per sempre ma deve fare come se quelle parole fossero vere per non far insospettire la devil che mi ha trasformata, digli che è lei che mi controlla. Digli di stare attento e che se cercasse di parlarmi deve farlo solo tramite te, se domani la devil mi ritrasformerà in un angel allora parleremo ancora altrimenti resta alla golden con Sulfus" disse tutto questo, poi smise di brillare e tornò una coccinella.

Sulfus era sbalordito e dentro di se provava molte emozioni contrastanti tra loro: era furioso perchè qualcuno aveva trasformato Raf in una devil ma felice perchè aveva saputo che ciò che le aveva detto era solo una bugia, era contento perchè avrebbe potuto parlare con lei anche se non direttamente ma triste perchè avrebbe dovuto fingere.

"Sulfus, come ti senti?" chiese Cabiria vedendolo sbalordito.

"I-io non... mi sento furioso ma felice, contento ma triste.. l'unica cosa che so è che domani mattina andremo in biblioteca e dopo aver avvisato le angel ci metteremo tutti insieme al lavoro per cercare una cura." disse Sulfus alzandosi dal letto

"Allora Cox resterà qui con te penso.." disse Kabalè mentre la piccola coccinella si trasformava in un serpente blu.

"Si, penso di si, così avrò un modo per comunicare con Raf anche se vorrei tanto averla qui.." rispose lui, dopo poco i suoi amici uscirono dalla stanza augurandogli la buona notte. Anche Gas era andato via dicendo che sarebbe ritornato dopo aver detto a Miki di andare domani mattina in biblioteca con le altre angel.

Sulfus si mise sotto le coperte e spense la luce lasciando entrare quella pallida della luna che cercava inutilmente di accompagnarlo nel mondo dei sogni.

La notte passò lenta, secondo dopo secondo, minuto dopo minuto, ora dopo ora finchè la luce del sole entrò nella stanza dei due devil. Tra qualche ora si sarebbero recati in biblioteca e avrebbero cercato un qualsiasi modo per far ritornare Raf com'era prima, una angel.

Anche in città, precisamente nell'ala segreta di una casa, due devil si erano appena svegliate o almeno così pareva..

Dopo essere stata ritrasformata in una devil, Raf fu accompagnata nella sua nuova casa che condivideva con la devil che la controllava. Le venne data una piccola staza con un letto di legno nero, un comodino, un armadio e uno specchio tutti rigorosamente neri.

"Alzati Raf! Oggi devi andare a scuola e mostrare a tutti ciò che sei diventata." diceva con voce maligna la devil. Raf come telecomandata, si alzò e si vestì, si truccò e poi uscì di casa diretta a scuola. Le angel e i devil nel frattempo erano in biblioteca intenti a cercare una cura. 

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Capitolo 74
*** Scelte pericolose ***


                                   Un mistero da svelare...
Capitolo 74:


"Quindi fammi capire, Raf è stata trasformata in una devil che l'ha resa cattiva e spietata e c'è un'altra devil di cui non sappiamo nemmeno il nome che la controlla e per un qualche motivo la fa ritornare una angel per un po' di tempo al giorno?" chiese Dolce dopo che i devil gliel'avevano spiegato per l'ennesima volta.

"Si Dolce, così. Che cervello piccolo che devi avere se non capisci nemmeno questo" disse Kabalè

"Io avrei un cervello piccolo eh? Allora di te cosa dobbiamo dire, ti vesti malissimo, non hai il senso del buon gusto?" chiese Dolce

"Io so che cos'è il buon gusto ma sembra che tu non l'abbia mai conosciuto." disse Kabalè

"Ragazze? La volete smettere di litigare? Se non ve ne siete accorte siamo in biblioteca e non si può urlare, in più stiamo cercando una cosa molto importante e serve l'aiuto di tutti." disse Miki.

"Torniamo al lavoro" disse Cabiria

"Allora, adesso cercheremo nei libri della biblioteca una qualsiasi cosa che possa aiutarci a capire che cosa è successo a Raf." disse Sulfus.

Dopo qualche ora e molti libri, Cabira trovò un vecchio "ricettario" per veleni in cui era scritto anche il modo per trasformare degli angel in devil e viceversa.

"Ragazzi, ho trovato qualcosa!" disse Cabiria avvicinandosi ad un tavolo e tutti si avvicinarono a lei

"Di che cosa si tratta?" chiese Kabalè osservando il vecchio e polveroso libro nero.

"Qui dice che c'è un modo per trasformare angel in devil e devil in angel, probabilmente quella devil ha usato lo stesso metodo che c'è scritto qui." disse Cabiria

"Un modo per trasformare la nostra natura insomma, ma a cosa potrebbe mai servire una cosa del genere?" chiese Dolce

"Qui c'è scritto: "Per avere accesso ai poteri speciali di un angel o di un devil è necessario trasformare il sempiterno in questione nella sua natura opposta in modo da avere accesso ai poteri senza influire sul suo corpo. La cosa importante è che per un lasso di tempo al giorno il sempiterno torni ad essere alla sua natura originaria, altrimenti il corpo subirà profondi cambiamenti fino ad arrivare alla morte."." lesse Cabiria

"Quindi questa devil ha trasformato Raf per prenderle i suoi poteri speciali?" chiese Kabalè.

"Già" disse Cabiria "Ma non capisco perchè proprio lei.." disse ancora

"Perchè i suoi poteri speciali sono infinitamente potenti e ineguagliabili, Raf possiede la forza del perdono, della vita, della felicità e dell'amore." disse Sulfus

"Ma se tornerà in se i suoi poteri ritorneranno con lei, giusto?" disse Dolce

"Purtroppo non è così facile, qui dice che se la percentuale di poteri presi supera il 75%, anche se Raf tornasse normale non avrebbe più i suoi poteri, nemmeno quelli basilari." disse Cabiria

"Questo si che è un problema." disse Gas

"Se riusciamo a riportarla alla normalità in tempo, non ci sarà alcun problema. Nel libro c'è scritto che deve essere ritrasformata nella sua forma naturale per un po' di tempo al giorno, giusto? Allora non dovremo fare altro che agire in quel lasso di tempo." disse Sulfus

"Si potrebbe fare ma occorrerebbe avere un piano e soprattuto dovremo procurarci una cura per farla rimanere un angel" disse Uriè

"Ok, allora mettiamoci alla ricerca della cura ma senza dare troppo nell'occhio, magari alcuni di noi faranno le ricerche e gli altri osserveranno i suoi movimenti sempre facendo in modo che lei non si insospettisca." disse Sulfus

Ora avrebbero dovuto trovare un modo per riportarla alla normalità agendo in quel lasso di tempo le che permetteva di rimanere in vita; certo, non sarebbe stato per niente facile dato che avevano appena scoperto che cosa le era successo, ma di sicuro non si sarebbero fermati prima di riuscire a salvarla. La cosa più importante da fare era mantenere la segretezza senza farla insospettire, cosa piuttosto difficile per chi, come Sulfus, doveva fingere di essere a pezzi.

I professori furono informati di tutto e fecero riprendere le lezioni anche per loro, in modo che tutto fosse scambiato per una ricerca scolastica qualunque. Dopo le solite lezioni devil e angel si riunivano in biblioteca senza dare nell'occhio e ispezionavano ogni libro alla ricerca della soluzione al problema; Cabiria aveva continuato a leggere il vecchio manuale scoprendo diverse cose riguardo a come avveniva la trasformazione e, anche grazie a internet, era riuscita a trovarequalcosa in più nel giro di poche ore. Gas e Miki insieme a Kabalè osservavano i movimenti di Raf dentro e fuori dalla scuola, assicurandosi che lei non si accorgesse di nulla; Uriè, Dolce e Sulfus invece erano rimasti in biblioteca a cercare un qualsiasi libro che dicesse come preparare un possibile sedativo per addormentare Raf quando si fosse trasformata in angel.

A pomeriggio innoltrato si diedero appuntamento tutti quanti in biblioteca per dire agli altri le novità su ciò che avevano scoperto.

"Allora, io, Miki e Kabalè l'abbiamo osservata a lungo fuori e dentro la scuola: è scontrosa con tutti, angel e devil. Si comporta malissimo persino per un devil e non sembra più l'angel che era, se non la conoscessi direi che è sempre stata la peggior devil dell'universo." disse Gas

"Ogni tanto però si mette le mani nei capelli e chiude gli occhi accovacciandosi su se stessa come se fosse colpita da un forte dolore alla testa, probabilmente la Raf che tutti conosciamo c'è ancora ma è rinchiusa nel suo stesso corpo e cerca di uscire." disse Miki

"Cio che hai detto riguardo al forte dolore alla testa è sicuramente vero" disse Cabiria "Infatti sul manuale c'è scritto che la vera natura del sempiterno viene racchiusa nel suo stesso corpo e assiste come spettatore senza avere la possibilità di prendere il comando; probabilemente la devil che ha trasformato Raf è molto giovane e non ha molto potere, quindi non riesce a resistere pienamente al continuo tentativo di Raf di prendere il controllo del suo corpo." aggiunse

"Quindi lei sta cercando di liberarsi?" chiese Dolce

"In teoria è così anche se qui dice che non c'è modo per tornare alla propria natura da soli.. a meno che.." disse Cabiria sfogiando le pagine del mauale.

"A meno che cosa Cabiria?" chiese Sulfus, non sopportava quando qualcuno teneva la frase in sospeso, gli dava l'ansia.

"A meno che la devil che ha trasformato Raf non abbia seguito passo dopo passo il metodo più corretto per eseguire la trasformazione.. Qui dice che bisogna preparare una specie di veleno utilizzando il sangue di un devil e il sangue di un angel aggiungendo il sangue del sempiterno che si vuole trasformare in modo che solo un tipo di sangue, angelico o diabolico, influessasse il corpo. Molto probabilmente lei ha utilizzato il suo sangue da devil e il sangue di un angel senza aggiungere il sangue di Raf, questo ha permesso che sia il sangue diabolico che quello angelico influenssassero il corpo di Raf e dato che lei è una angel il sangue angelico le ha permesso di avere un minimo di controllo di se stessa." disse Cabiria

"Quindi lei doveva mescolare il sangue di un devil, il sangue di un angel e quello di Raf ma invece non ha messo quello di Raf e questo ha permesso al sangue angelico di aiutarla ad avere il controllo?" chiese Dolce sperando di aver capito qualcosa.

"Si, proprio così." disse Cabiria.

"Come possiamo riportarla alla normalità allora?" chiese Uriè

"Beh, per prima cosa dovremo riuscire a renderla inoffensiva facendole perdere i sensi o immobilizzandola, dopodichè prepareremo una cura per ritrasformarla, ma non saprei come fare..." disse Cabiria

"Io si" disse Sulfus poggiando sul tavolo un libro rosso. Sfogliò le pagine finchè non si trovòalla pagina esatta.

"Ho cercato e ricercato un libro che potesse dirmi come riportare alla normalità Raf ma non ho scoperto niente finchè non ho aperto questo libro.. Qui dice che non esiste cura alla trasformazione da angel a devil o da devil in angel, l'unico modo possibile è che quella devil la faccia ritrasformare in angel per ventiquattro ore esatte in cui Raf entrerà in coma. Alla fine delle ventiquattro ore se avrà più del 25% dei suoi poteri rimarrà una angel, altrimenti rimarrà una devil e la sua memoria verrà cancellata completamente." disse Sulfus con tristezza,sapeva che avrebbe rischiato di perderla ma era l'unico modo possibile per riportarla alla normalità.

Seguirono minuti interminabili di silenzio in cui tutti pensavano a ciò che Sulfus aveva appena detto e sapevano che se quella devil fosse riuscita a prendere più del 75% di potere a Raf lei sarebbe morta ma se fossero riusciti a farla ritornare normale per ventiquattro ore lei sarebbe tornata quella di prima sempre se la sua percentuale di potere fosse stata più del 25%. Era tutto molto complicato e risciavano di perderla in qualunque modo, aspettando o agendo; la scelta però dipendeva da uno solo di loro, da colui che l'amava e che aveva costruito una famiglia con lei.

"Sulfus, la scelta spetta solo a te, sei il solo che può decidere perchè se le cose andranno male tu sarai colui che ci rimarrà più male di tutti, amico mio. Quindi, a te la scelta" disse Gas

Sulfus prese un bel respiro profondo per poi dare la sua risposta "Si" mentre tutti lo guardavano felici, sapevano che potevano perderla ma perderla senza nemmeno provare a salvarla era veramente impossibile persino da pensare.

"Ok, allora domani stesso ci proveremo, parlate con i professori rigurado a quello che abbiamo scoperto e che ci siamo detti, domani Raf tornerà una angel." disse Sulfus

Quando tutto fu chiarito tutti adarono dai professori per informarli di ciò che avevano scoperto, tutti tranne Sulfus che si diresse nella sua stanza. Ormai era giunta la sera e doveva dare a Cox un messaggio da portare a Raf, per avvertirla di ciò che sarebbe successo l'indomani.

"Cox, devi registrare un messaggio per Raf" disse Sulfus chiudendo bene la porta della sua stanza dopo essersi assicurato che nessuno potesse sentirlo ne vederlo.

"Sei pronta?" chiese alla coccinella che dopo un 'bizz' di assenso si accese aprendo la bocca come a catturare le parole.

"Amore mio, sapevo che quelle parole erano solo una bugia e ti volevo dire che abbiamo trovato un modo per aiutarti ma tu devi continuare a fare ciò che hai fatto fino ad ora per non destare sospetti. C'è una possibilità che quel modo non funzioni e tu potresti rimanere per sempre devil e dimenticarti di tutto o addirittura morire, ma io non lo permetterò Raf, non lascerò che ti portino via da me. Mai. Stai tranquilla perchè andrà tutto bene, ti amo tantissimo, più della mia stessa vita. A domani amore" disse Sulfus. Quand'ebbe finito di dire quelle parole, Cox si trasformò in una mosca

"Vai da Raf e stai attenta" disse Sulfus aprendole la finestra in modo che volasse via.

Cox volò fino al parco, posizionandosi sull'albero in cui Raf le aveva detto di mettersi ogni sera e, puntualmente atterrò vicino a quell'albero con la devil accanto.

La devil schioccò le dita e Raf ritornò ad essere una angel.

"Allora, diciamo che oggi sei stata abbastanza brava, apparte qualche tentativo fallito ovviamente di fuga. Per il resto sei stata abbastanza convincente ma domani dovrai riuscire ad avere una sfida contro Sulfus e colpirlo dritto al cuore" disse la devil sfiorandole i capelli

"Se vuoi i miei poteri perchè continui a dirmi di fare cose orribili?" chiese Raf

"Perchè così posso riuscire ad avere più potere da te e in più mi diverte immensamente far soffrire le persone.." le rispose lei cattiva "comunque io adesso devo andare in un posto per un po' di tempo in più, tu devi rimanere qui ferma, non provare a scappare o ucciderò te e il tuo amato Sulfus." disse la devil per poi sparire. Raf sbuffò mentre si sedeva per terra e le lacrime si affacciavano ai suoi bellissimi occhi azzurri. Cox spuntò dall'albero e andò a posizionarsi sulla mano di Raf

"Cox, amica mia.. Sulfus ha ricevuto il messaggio? Che cosa ha detto lui?" chiese Raf ma ciò che fece la coccinella fu illuminarsi e trasmettere il messaggio con la voce di Sulfus, quand'ebbe finito si spense e aspettò la reazione della angel.

"Domani.. se tutto andasse storto non mi ricorderei nulla o morirei ma devo provare, provare a ritornare ciò che ero e ciò che sono in questo istante. So che i miei amici e Sulfus mi aiuteranno ed è questo l'importante. Cox, torna alla golden e dì a Sulfus che va bene, io aspetterò fino a domani. Digli che qualunque cosa succeda io lo amerò sempre e non mi dimenticherò mai di lui, in qualsiasi caso lui rimarrà sempre nel mio cuore." disse Raf e la coccinella partì di nuovo lasciando Raf da sola. Si sedette sull'erba aspettando che la devil tornasse ma aveva tanta voglia di riabbracciare le sue amiche, di baciare Sulfus e coccolare i suoi bambini. Già, i suoi piccoli, era molto tempo che non li vedeva e loro erano ancora molto piccoli. Come avevano potuto nutrirsi? Come avevano potuto addormentarsi tranquilli sapendo che la loro mamma non era lì con loro e che il loro papà stava male? Magari Sulfus si era fatto aiutare dai suoi genitori, forse era prorpio così e non doveva preoccuparsi.

La devil tornò a notte fonda quando Raf si era ormai addormentata appoggiandosi all'albero. La lasciò dormire, se dormiva non poteva scappare e se ne andò promettendo di tornare l'indomani mattina per ritrasformarla in devil.

Nello stesso momento alla golden..

Sulfus si rigirava nel suo letto continuamente senza riuscire a prendere sonno, l'idea che l'indomani tutto sarebbe tornato come prima lo eccitava ma era al contempo spaventato a morte perchè l'avrebbe potuta anche perdere per sempre. Stufo di continuare a rigirarsi da una parte all'altra, di alzò e si vestì, decise di uscire da scuola e andare a fare una passeggiata per schiairsi le idee.

Camminando per il parco scorse dei capelli biondi dietro ad un albero e decise di vedere di cosa si trattasse; una strana forza lo attirava da quella parte, il suo cuore gli diceva che doveva andare dietro quell'albero. Quando ci arrivò, trovò Raf appoggiata a quell'albero era una angel. Piano piano la svegliò, stando attento a non far troppo rumore e lei aprì i suoi meravigliosi occhi azzurri sbattendo più volte le palpebre per capire se fosse solo un sogno, vedere Sulfus davanti a lei ancora una volta dopo giorni.

"S-sulfus? Sei proprio tu?" chiese Raf con le lacrime agli occhi poggiando delicatamente una mano sulla sua guancia come se al solo sfiorare quel volto lui potesse scomparire, ma ciò non avvenne, anzi, lui poggiò la mano sulla sua stringendola con tenerezza, gli occhi erano colmi d'amore e lacrime di gioia si stavano affacciando ai loro occhi.

"Raf, è così bello rivederti, ti amo" disse lui prima di abbracciarla forte e baciarla con disperazione, le era mancata moltissimo ma sapeva che lei non poteva rimanere con lui per il momento..

"Anch'io ti amo, ma quella devil presto verrà qui e.. non voglio che tifaccia del male, ti prego" disse Raf, se avesse fatto del male a lui non se lo sarebbe mai perdonata.

"Prometto che ti libererò da quella devil, domani stesso sarai libera. Ma dovrai continuare a fare come hai fatto negli ultimi giorni. Non so se farà male ma io voglio riaverti con me e non ti lascerò mai più sola." disse Sulfus per poi ribaciarla.

"Ci vediamo domani, ti amo" disse Sulfus volando via

"Anch'io ti amo" disse Raf quando lui era già in volo. Dopo che lui se ne fu andato, lei si sedette sull'erba con la schiena appoggiata al tronco dell'albero e si riaddormentò fino alla mattina successiva. 

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Capitolo 75
*** Ritorno al paradiso ***


                                      Un mistero da svelare...
Capitolo 75:


L'indomani Raf si svegliò trovando davanti a se la devil che la osservava indifferente come se stesse aspettando che si svegliasse.

"Bene, ora che ti sei svegliata, ritornerai ad essere una devil ed andrai a scuola." disse la devil e dopo qualche secondo Raf si trasformò volando verso la scuola.

Alla Golden School invece Sulfus e i devil erano già svegli da tempo intenti a cercare una cura.

Erano in biblioteca da quasi due ore ma qualcosa erano riusciti a trovarlo..

"Quindi c'è una cura per questo tipo di veleno ma servirebbe che comunque Raf fosse un angel prima di dargliela in modo che il veleno non faccia più effetto.." disse Gas

"Si, quindi oggi lei dovrà ritornare angel e noi le daremo la cura, non dovrebbe essere difficile.." disse Kabalè "Se non per il fatto che non sappiamo come farla tornare angel" aggiunse triste

"Forse io ho la soluzione" disse la professoressa Temptel entrando nella biblioteca.

"E quale sarebbe?" chiese Sulfus

"Beh, per prima cosa dovrete aver pronta la cura, dopodichè verrete a lezione." disse la professoressa

"E che cosa centrerebbe venire a lezione con il salvare Raf?" chiese Sulfus visibilmente irritato

"Non preoccuparti Sulfus, ho tutto sotto controllo, andate a prepararvi.." disse lei andandosene.

"Quella professoressa non mi convince, comunque facciamo ciò che vuole lei; Cabiria e Kabalè, potreste occuparvi della pozione perfavore?" chiese Sulfus

"Certo, ora però meglio andate a lezione, noi due penseremo alla cura" disse Cabiria. Gas e Sulfus annuirono e raggiunsero l'aula.

Ora i devil, come le angel dall'altra parte dellascuola, avevano preso posto ai loro banchi, pronti per asistere ad una lezione.

Raf, data la sua situazione, era stata trasferita nell'aula dei devil, dove non perse tempo per far ingelosire Sulfus provandoci con ogni devil che le capitava sotto tiro.

Sulfus però non le dava molta importanza, faceva la faccia da sofferente e ferito e poi abbassava lo sguardo tornando a fare ciò che stava facendo prima. Non sapeva che cosa aveva in mente la professoressa ma sembrava molto sicura di ciò che stesse facendo e quindi decise di affidarsi a lei momentaneamente.

"Allora ragazzi, oggi abbiamo una nuova devil qui con noi, Raf." disse la Temptel cercando di essere il più gentile possibile, non sapeva come trattarla ma forse quello non era il modo più adatto. Infatti...

"Non finga che gliene importi qualcosa prof, ne ho già abbastanza di queste moine" disse Raf sgarbata

"Come ti permetti di parlarmi così!" disse la Temptel infuoriandosi

"Io mi permetto eccome, se lei continua con queste cavolate io me ne vado, non ho bisogno di rimanere qui per un minuto di più, i miei poteri sono ben superiori a quelli di qualsiasi devil presente sulla terra e non ho bisogno di imparare ancora" urlò Raf alzandosi in piedi e dirigendosi fuori dall'aula; prima che potesse uscire la professoressa la fermò richiamandola mentre gli altri devil presenti in quella stanza la guardavano stupiti, persino Sulfus.

"Bene, se sei così sicura di ciò che dici perchè non accetti una sfida per far vedere a tutti quanto sei potente?" chiese la professoressa sapendo perfettamente che questa "nuova" Raf non avrebbe mai rifiutato una proposta di questo tipo.

"E con chi dovrei combattere sentiamo? Chi si farà mettere in ridicolo lottando contro di me?" chiese Raf allargando le braccia teatralmente

"Con il miglior devil di questa classe ovviamente, Sulfus. Sarà una sfida di attacchi, il primo che rimarrà a terra per più di 10 secondi perderà." disse la Temptel mentre Sulfus la guardava sbalordito come per dire "Ma è impazzita o cosa", non avrebbe mai potuto attaccare Raf, anche se lei gli aveva detto cose orribili lei sapeva che non era vero niente e non avrebbe mai potuto colpire la donna che amava. In più se era questo il suo piano lui avrebbe cercato immediatamente un altro modo, lui non poteva colpirla e lei in quelle condizioni l'avrebbe potuto anche uccidere perchè la Raf che conosceva lui non avrebbe potuto fare nulla per controllarsi.

"Per me va bene, dopotutto sarà facilissimo battere quel devil, come si chiama? Ah già, Sulfus.." disse Raf con una smorfia di disgusto mentre Sulfus abbassava lo sguardo con un espressione triste, ovviamente fingeva ma non era il massimo farsi trattare così dalla donna che amava, avrebbe voluto alzarsi in piedi e ulrarle che lui l'avrebbe riportata alla normalità, ma non poteva perchè altrimenti quella stupida devil ipocrita l'avrebbe avuta vinta ancor prima di combattere.

"Sei troppo cattiva, lui non ha fatto niente per meritarsi questo e sai benissimo che io non sarò mai in grado di colpirlo" disse dentro di se la Raf buona tenuta prigioniera nel suo stesso corpo, ma le sue parole non vennero ascoltate, benchè meno messe in pratica.

"Bene, allora andiamo subito in aula sfida" disse la professoressa e tutti i devil si diressero in aula sfida dove vennero invitati a partecipare anche gli angel.

"Professoressa, sa benissimo che io non posso colpire Raf, è contro la mia volontà farle del male. Lei è la madre dei miei bambini e io la amo più della mia stessa vita, è impossibile per me colpire e farle del male, figuriamoci batterla in una sfida. Se è questo il suo piano dubito che andrà a buon fine.." disse Sulfus arrabbiato fermandosi prima di entrare mentre gli altri erano già all'interno.

"Stai tranquillo Sulfus, non sarai costretto a colpirla, anzi non la colpirai proprio. Ho detto che è una sfida ad attacchi ma non sono necessariamente attacchi con i vostri poteri che potrete usare." disse la professoressa facendogli l'occhiolino

"Che cosa vorrebbe dire con questo?" chiese Sulfus confuso, non sapeva a che cosa si riferisse.

"Sulfus, lei è la tua ragazza, non voglio assolutamente sapere quello che fate da soli, ma penso che un modo per tenerla ferma e sotto il tuo controllo tu ce l'abbia, o no?" chiese la Temptel

"Beh.." disse grattandosi la testa nervoso ed imbarazzato, in quel momento gli vennero in mente tutte le notti passate a fare l'amore con lei e divenne completamente rosso in viso tanto che laprofessoressa se ne accorse immediatamente.

"Un semplice bacio, Sulfus.. non ti chiedo mica di.." disse la Temptel ma venne subito interrotta da Sulfus che le disse "Ho capito, va bene, benissimo, ho capito!" diventando ancora più rosso di quanto non lo fosse prima, dopo aver detto questo entrò in aula sfida, la professoressa prese posto vicino al professor Arkan e lui si posizionò al centro del campo con Raf davanti a se. Poi la barriera si chiuse e i professori annunciarono l'inizio della sfida.

"Non riuscirai mai a colpirmi" disse Raf con un sorriso maigno sulle labbra

"Sai, hai ragione, non riuscirò mai a colpirti, perchè ti amo Raf." disse lui avvicinandosi, era deciso a baciarla e nemmeno il più potente degli attacchi sarebbe riuscito a farmarlo.

"Povero illuso, ti ho già detto che non ti amo e che non ti ho mai amato, è inutile che continui a ronzarmi attorno." disse Raf avvicinandosi a lui fronteggiandolo, o almeno era questo che la sua mente malvagia pensava ma la Raf dentro di se era riuscita a pprendere un po' di cpontrollo in più, era Sulfus che le faceva quell'effetto, il loro amore infinito.

"Non posso smettere e credo che non ci riuscirò mai." disse lui guardandola come solo un ragazzo innamorato guarda la sua donna, uno sguardo che diede una forza maggiore alla vera Raf racchiusa all'interno del suo corpo ma che non gli permise di ritornare completamente padrona di se, c'era ancora una buona parte di lei che non le ubbidiva, era riuscita ad avere il controllo di una metà del suo corpo ma la devil riusciva ancora a sovrastarla impedendole di avere un maggiore controllo. Lui si avvicinò in un secondo e si fiondò sulle sue labbra abbracciandola. La Raf cattiva cercava di divincolarsi ma non ci riuscì perchè il suo corpo stava ritornando ad essere sotto la sua normale proprietà, la Raf buona stava prendendo il controllo del suo corpo rimanendo immobile sotto il tocco del devil che, stringendola a se, la stava facendo sdraiare per terra. Restarono così, abbracciati l'uno sopra l'altra, baciandosi mentre i professori contavano i dieci secondi che avrebbero dichiarato come vincitore Sulfus. Alla fine di quesi secondi Sulfus si staccò piano da lei e la guardò, lei riaprì gli occhi e per un istante furono di nuovo azzurri e lo guardavano con amore, ma fu solo un secondo perchè poi divennero rossi incandescenti e con una mano la Raf malvagia lo colpì al torace, proprio sul cuore con un raggio laser nero, la Raf buona con tutte le sue forse stava cercando di fermarla ma la malvagità della devil sembrava aumentare ogni volta che il raggio colpiva Sulfus, come se si nutrisse del dolore delle persone.

Il ragazzo venne sbattuto sul muro di fronte mentre i suoi amici scioccati osservavano la scena come pietrificati. Mentre il raggio ancora colpiva Sulfus dritto al cuore, la Raf buona si concentrò sull'unica cosa che sapeva non l'avrebbe mai abbandonata, il suo maore per lui, si concentrò sul suo ciondolo e quando esso si illuminò anche quello di Sufus lo fece. In un istante tutto il dolore che Sulfus provava venne dato anche a Raf tramite i ciondoli.

"Se riesco a farle provare lo stesso dolore si fermerà" si disse Raf ma non aveva contato che anche lei lo avrebbe provato, così si mise ad urlare dal dolore, urla strazianti che cominciò a condivedere anche Sulfus: tutto ciò che provava lui lo stava provando anche lei ma la devil sembrava intenzionata a continuare

"Che diavolo succede?" chiese Dolce

"I ciondoli, tramite essi provano la stessa cosa e se Raf non smetterà di lanciare quel raggio moriranno entrambi." disse Uriè quando Raf urlò ancora più forte smettendo di lanciare il raggio, urlava senza ritegno, stava soffendo visibilemente. Sulfus si accasciò a terra senza sensi mentre Raf ancora urlava con le mani tra i capelli. Il suo corpo si stava trasformando, era per metà un angel e per metà una devil; il suo corpo sembrava diviso esattamente a metà: da una parte era una angel, la Raf che tutti conoscevano e dall'altra era la devil cattiva che tutti avevano conosciuto negli ultimi giorni. Urlava in modo disumano sembrava lottare contro se stessa finchè smise di urlare come se un palo le si fosse conficcato nella pancia, boccheggiò in preda al dolore e spalancò gli occhi, uno era azzurro e l'altro era rosso. Dopo pochi attimi si accasciò a terra rimanendo per metà angel e per metà devil. Gli amici e i professori accorsero vicino ai due ragazzi disattivando la barriera del campo.

Cabiria e Kabalè arrivarono in quel momento con una boccetta tra le mani che doveva essere la cura. Quando però videro Sulfus steso a terra con Gas vicino che cercava di svegliarlo e Raf per metà angel e metà devil, si spaventarono e accorsero nel campo.

"Che cosa è successo?" chiese Cabiria

"Raf ha attaccato Sulfus e i ciondoli hanno dato lo stesso dolore anche a lei. Poi Raf dev'essere riuscita a prendere il controllo e si è messa ad urlare mentre si trasformava, quando il raggio ha smesso di colpire Sulfus lui è caduto a terra privo di sensi. Raf ha continuanto ad ulrare e poi e crollata a terra in queste condizioni" disse Uriè

"Oh mio dio.. aspetta un attimo, Raf dove ha colpito Sulfus?" chiese Cabiria allarmata

"Sul torace ma che importanza ha?" chiese Uriè non capendo

"Devi dirmi in che punto l'ha colpito perchè potrebbe essere anche non svenuto ma..." disse Cabiria lasciando la frase in sospeso perchè non aveva il coraggio neppure di pensare che il suo amico fosse morto. In quel momento però Raf riaprì gli occhi ed erano entrambi azzurri e splendenti come un tempo; in qualche secondo tutto il suo corpo divenne angelico e spaventata corse verso Sulfus.

"No, tu non vai da nessuna parte" disse la devil comparendo e tenendola ferma con una corda magica che l'avvolse. Le angel e i devil cercarono di aiutarla ma si era creata una barriera impenetrabile intorno a loro che impediva ad altri di ostacolare.

"Lasciami andare subito!" urlò Raf cercando di divincolarsi come meglio poteva ma la presa di quella psicopatica era ferrea.

"Non credo proprio, ora tornerai ad essere una devil" disse la devil "è stato solo un errore farti combattere e adesso lo pagherai, ma aspetta dov'è quello stupido devil che si è innamorato di te?" chiese la devil con un sorrisetto maligno vedendo poi che Sulfus era disteso a terra privo di vita.

"Umh.. direi che mi serve anche lui, dopotutto ora devo farti soffrire e di conseguenza farò soffrire lui" aggiunse ridendo malvagia, tutti si strinsero attorno al corpo di Sulfus facendo da scudo umano mentre con i loro poteri facevano una barriera.

"Patetico da parte vostra, ma mi sbarazzerò anche di voi, non è un problema.." disse la devil

"Io credo che per te sarà molto più di un problema!" urlò Raf liberandosi dalle corde.

"Inflame!" gridò lanciando delle palle infuocate verso la devil che riuscì però a pararle con fin troppa facilità.

"Sei molto più debole di quanto pensassi, chissà se la tua energia è abbastanza per farti rimanere in vita.." disse la devil sorridendo mentre guardava Cabiria e Kabalè che avevano tra le mani la cura per Raf.

"Ray-fly" urlò di nuovo Raf e questa volta riuscì a colpirla in pieno facendola solo, purtroppo, arretrare di qualche passo.

"Sono stata fin troppo gentile con te.." disse la devil scagliandole un attacco, riuscì a soffocare abbastanza bene l'attacco mentre dalla ferita cominciava a sgorgare del sangue, era veramente troppo debole. Anche il corpo di Sulfus si mosse, come se avesse sentito l'attacco ma nessuno se ne accorse oltre a Raf che si voltò verso di lui.

"Devo cercare di non farmi colpire, ogni cosa che succede al mio corpo succede anche al suo e non capisco perchè" si disse Raf per poi lanciare un atro attacco.

"Mi vuoi spiegare perchè vuoi i miei poteri?" chiese Raf parando in qualche modo un suo attacco che l'aveva fatta arretrare di qualche metro.

"Non sono affari che ti riguardano" disse lei lanciando un altro attacco che Raf però non riuscì a parare e venne scaraventata a terra. I suoi amici decisero di intervenire ma si ritrovarono bloccati nelle loro posizioni, come se fossero di pietra e potessero solo guardare.

"Ora bastaaaa!" urlò una donna entrando nella stanza, sembrava un umana ma non lo era, lei era Angelie, la mamma di Raf.

"Prima cosa, lascia stare mia figlia!" disse la donna e con un gesto della mano la scaraventò dall'altra parte dell'aula sfida.

"Seconda cosa, non toccare i suoi amici!" disse e con una semplice torsione del polso li liberò dall'incantesimo che li teneva fermi, appena furono in grado di muoversi, corsero verso Raf e l'aiutarono ad alzarsi, ma il taglio che aveva sulla pancia faceva male e le impedì di alzarsi facendola cadere per terra. Ma non era del suo taglio che le importava, lei pensava a Sulfus ed era convinta nel volersi alzare e andare da lui. Si alzò a fatica in piedi sorretta dai suoi amici e piano piano riuscì ad avvicinarsi al suo ragazzo, sedendosi vicino a lui. Notò subito che sulla maglia di Sulfus, nello stesso punto in cui la devil aveva colpito lei, c'era una macchia di sangue.. Alzò di poco la maglia permettendole di vedere com'era ridotto per sanguinare così, ma ciò che vide la sorprese: non c'era nessuna ferita o taglio, nemmeno un graffio era presente sull'addome del ragazzo.. Ma allora perchè sanguinava in quel modo? Forse i loro corpi erano uniti, ma per quale motivo? Mentre pensava tutto questo, Angelie era riuscita ad immobilizzare la devil che dopo continui tentativi di ribellione, si calmò e si lasciò portare in una delle celle dove sarebbe stata rinchiusa. Dopo che la questione "devil malvagia" fu risolta Angelie si avvicinò a sua figlia, ancora persa in migliaia di pensieri.

"Bambina mia, devi farti curare quella ferita e dubito che Sulfus ci possa riuscire viste le sue condizioni, ma si riprenderà, vedrai e poi starete di nuovo insieme" disse la madre dandole un bacio sulla tempia mentre lei guardava fissa il viso addormentato di Sulfus. Alcuni medici devil dell'infermeria arrivarono subito dopo con una barella e lo portarono in infermeria così come Raf che invece fu aiutata dalla sua mamma. Raf venne curata e per essere sicuri che non si sarebbe più trasformata in devil, le venne data la cura che lei però non bevve subito sapendo che poi avrebbe dovuto dormire per un giorno intero. Quindi fece visita ai suoi bambini dai genitori di Sulfus e li ringraziò tantissime volte per il favore che stavano facendo a lei e a Sulfus. Poi tornò a scuola, in infermeria e si fermò davanti al lettino dov'era stato draiato Sulfus.

"Quando si sveglierà, ditegli che ho preso la cura e che presto starò bene, ditegli di non preoccuparsi troppo e di badare ai bambini. E soprattutto ditegli che lo amo tantissimo." disse Raf sempre rimanendo concentrata sugli occhi chiusi di Sulfus ma rivolgendosi agli amici che aveva dietro di se. Con le lacrime agli occhi si voltò verso i suoi amici e prese la cura.

"Raf, entro qualche minuto dovresti prendere sonno e dovrai dormire per 24 ore esatte, per questo motivo abbiamo inserito un timer che attiveremo quando comincierai a dormire" disse Uriè facendola stendere su un lettino, Raf annuì e, come detto da Uriè, dopo poco si addormentò. 

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Capitolo 76
*** Amore ritrovato ***


                                 Un mistero da svelare...

Capitolo 76:

Angolo Autrice: Per vostra "sfortuna" sono ritornata dopo un lungo periodo in cui non ho postato nulla. Il motivo principale è la scuola che purtroppo o perfortuna è ricominciata e io ho dovuto già fare i conti con compiti e interrogazioni in programma. Quindi, se vedete che non posto i capitoli, non preoccupatevi che non vi ho abbandonate, ma probabilmente ho troppi compiti da fare oppure ho degli impegni. L'altro motivo è la scarsa fantasia che ho avuto questa estate e quindi ho tralasciato la storia pe mancanza di idee ma ora come ora sono pronta a ricominciare a scrivere e vi dico che intendo finire questa storia con una proposta di matrimonio da parte di Sulfus. Poi pensavo di cominciarne un'altra partendo dal matrimonio ma è ancora tutto da vedere e sistemare anche perchè non ho ancora i capitoli pronti ma è un'idea. Dopo questa nota che sta diventando più lunga del capitolo, mi scuso immensamente per il ritardo e, sperando nelle vostre scuse, vi auguro una buona lettura:) A presto
Cucciola


Erano passate ormai quasi cinque ore da quando Raf si era addormentata, la salute di Sulfus si era restabilizzata ma ancora non accennava a svegliarsi. Nel frattempo i devil erano andati ad avvertire i familiari di Sulfus di ciò che era successo e avevano giocato un po' con i piccoli che erano visibilmente cresciuti.

"Quanto dovrebbero avere adesso?" chiese Kabalè prendendo in braccio Melody.

"Beh.. se non sbaglio dovrebbero avere due o tre mesi ma da quanto sono grandi direi che anno già un anno o due." disse Eryn, la mamma di Sulfus che aveva in braccio Thomas; il bambino stava "ispezionando la treccia della nonna tirandole leggermente i capelli con le sue piccole manine ma senza farle del male.

"Penso che per il momento dobbiate tenerli voi dato che Raf è in una specie di coma per le prossime 24 ore in modo che non venga più ritrasformata in devil e Sulfus, anche se le sue condizioni sono miglioate, non si è ancora svegliato." disse Cabiria mentre giocava con le macchinine insieme a Jeremy.

"Va bene, ma se avete notizie su Raf o Sulfus, vi prego di avvisarci" disse Eryn

"Ma certo" disse Kabalè posando Melody per terra che subito cominciò a piangere

"Melody, non fare i capricci.. vieni dal nonno dai" disse Anthor prendendola tra le braccia e cullandola dolcemente, lei vedendo gli occhi ambrati e magnetici del nonno si tranquillizzò smettendo di piangere.

"Pa- papà" disse la piccola accarezzando delicatamente la stella rossa del nonno.

"Il tuo papà è a scuola tesoruccio, si è fatto male e adesso sta riposando un po'." disse dolcemente l'uomo mentre anche Jeremy e Thomas ascoltavano.

"M-mama?" chiese Jeremy osservando il suo nonno

"La mamma, anche lei sta riposando perchè si è fatta male ma domani viene qua da voi, non preoccupatevi" disse Anthor "e poi la vostra mamma è venuta prima a salutarvi" disse ancora

"Comunque adesso è meglio se torniamo a scuola, potrebbero esserci notizie su Sulfus" disse Cabiria alzandosi in piedi.

"Va bene ragazzi, a presto.." disse Eryn e i tre devil si avviarono volando verso il portale che li avrebbe riportati sulla terra.

Alla Golden School intanto..

I professori rano andati a far visita alla devil che aveva trasformato Raf per capire meglio quella faccenda, in effetti non sapevano nulla di lei, non sapevano il suo nome o da dove veniva o perchè era venuta sulla terra e aveva fatto questo a Raf.

Una volta che Arkan e Temptel furono entrati nella sala delle celle, presero un paio di coperte e si coprirono perchè dentro faceva molto ma molto freddo. Si avvicinarono ad una cella, la stessa che aveva tenuto rinchiuso Axel dopo che ebbe attaccato Raf facendole rischiare di perdere i bambini.

Lì ora era stata rinchiusa la devil che nel frattempo era stata privata dei suoi poteri per renderla più vulnerabile.

"Allora, visto che non sappiamo patricamente nulla di te, voi dirci come ti chiami?" chiese Arkan

"Cassidy, mi chiamo Cassidy" disse debolmente la ragazza

"E dimmi, Cassidy, perchè hai trasformato Raf in una devil?" chiese Temptel

"Non ve lo dirò mai!" disse Cassidy ma la professoressa era preparata ad una reazione di questo genere e riuscì ad ipnotizzarla con lo sguardo.

"Dimmi il motivo per cui hai trasformato Raf in una devil" disse semplicemente Temptel

"Mi servivano i suoi poteri speciali" disse con voce ferma la devil

"E per quale motivo?"

"Per riuscire a riportare in vita mia madre, Daiana" disse Cassidy

"Perchè proprio Raf?" chiese ancora la professoressa, voleva vederci chiaro su questa storia

"I suoi poteri sono i più potenti di tutto l'universo, mi serviva un angel abbastanza potente da cui prelevare l'enegia e l'unica che poteva era lei" disse Cassidy

"Quanto potere le hai prelevato?" chiese Arkan, se le avesse prelevato più del 75% potrebbe essere morta o essere ritrasformata in devil perdendo la memoria.

"L'ultima volta che è stata una devil l'energia nel suo corpo era del 25%" disse Cassidy mentre i professori tiravano un sospiro di sollievo, se fosse stato anche di poco più basso sarebbe stata una catastrofica catastrofe.

"Dove si trova tua madre in questo momento?" chiese Temptel,

"è prigioniera nei sotterranei segreti della fortezza di Sabbianera" disse Cassidy

"Chi è in realtà tua madre?" chiese Temptel, sapeva che sua madre non poteva essere una devil, sarebbe stato inutile rinchiuderla nei sotterranei di una fortezza, doveva essere per forza qualcos'altro..

"Mia madre è una strega molto potente" disse Cassidy

"Come hai intenzione di riportarla in vita?" chiese Temptel

"Quandò sarei riuscita a possedere tutta l'energia di quell'angel, l'avrei trasformata usando la magia in un elisir di vita, l'avrei fatto bere a mia madre e lei sarebbe ritornata al potere. Nessuno l'avrebbe mai potuta battere" disse Cassidy

"Grazie Cassidy per tutte le informazioni che mi hai dato, ma penso che non uscirai da qui per molto tempo e non rivedrai mai tua madre." disse la professoressa lasciandola da sola mentre lei e Arkan se ne andavano.

"Pensi che ci abbia detto la verità?" chiese Arkan

"Caro collega, i miei poteri non falliscono mai, soprattutto quelli psitici" disse la Temptel mentre si avviavano verso la presidenza, in quel momento però il telefono della professoressa squillò.

"Temptel, Demetra si è svegliata, sta bene. È ancora in infermeria però." disse Salmander

"Salmander, è fantastico! Arrivo subito" disse la Temptelfelice attaccando e riponendo il telefono nella tasca della tunica.

"Cosa è successo?" chiese Arkan

"Demetra si è svegliata, vado da lei. " disse Temptel e dopo che Arkan ebbe annuito con un sorriso, si teletrasportò in infermeria.

"Demetra" disse avvicinandosi al lettino dov'era stata sdraiata la devil amica.

I suoi capelli erano lisci, lunghi e neri, gli occhi erano blu e intensi e la carnagione era tornata rosea e vellutata mentre un debole sorriso addolciva le sue labbra.

"Temptel, amica mia" disse stringendole la mano

"è passato tanto tempo ma se di nuovo con noi" disse Temptel abbracciandola mentre Salmander guardava la scena contento. Tutto era ritornato come un tempo, aveva fatto pace con il suo braccio destro e compagna di mille avventure e aveva riabbracciato la sua amata.

"L'hai perdonato?" chiese sottovoce Temptel a Demetra mentre l'abbracciava

"No, non abbiamo ancora parlato, quando mi sono svegliata l'ho visto qui con me e avrei voluto saltargli addosso ma gli ho solamente chiesto di te. Lui sembrava triste e ti ha chiamata." disse sottovoce Demetra.

"Dobbiamo parlare meglio di questa cosa" disse Temptel alzandosi e rivolgendosi a Salmander.

"Devo parlare con lei.. puoi andare fuori peravore?" chiese Temptel guardandolo sorridendo. Salmander sembrva aver capito che cosa intendesse e se ne andò fuori.

Attivò una barriera magica attornò alla stanza impedendo a chiunque di sentirle, vederle o disturbarle. Quando si fu assicurata di tutto ciò si sedette sulla sedia vicino al lettino in cui era sdraiata.

"Allora? Perchè non gli hai parlato?" chiese Temptel

"Non lo so, dopo tutto quello che è successo io.." cominciò lei lasciando la frase in sospeso

"Lui è arrivato qui qualche giorno fa attaccandomi perchè era sotto il controllo di una pazza psicopatica ma potei benissimo vedere il dolore nei suoi occhi quando gli dissi che se non ci avesse lasciati probabilemente tu saresti stata ancora con noi. È terribilmente in colpa per ciò che ha fatto e si è pentito della scelta che ha fatto, io l'ho curato e lui è ritornato in se, mi ha chiesto scusa e si è messo a piangere ripensando a te. Quando abbiamo saputo che eri viva ho potuto vedere un sorriso che non vedevo da moltissimo tempo e quel sorriso era dettato dall'amore che prova per te." disse Temptel prendendo le mani di Demetra tra le sue. Demetra era sbalordita, davvero lui l'amava ancora? Se così fosse lei doveva parlargli e dirgli che era lo stesso anche per lei.

"Io non.. non lo sapevo.." disse Demetra abbassando lo sguardo

"Demetra, che cosa provi per lui?" chiese Temptel, sapeva che era la domanda cruciale per una qualsiasi ragazza, ma doveva sapere che cosa provava per lui, altrimenti l'avrebbe fatto solamente soffrire.

"Io.. io non ho mai smesso di amarlo, da quando sono sparita quel giorno, non ho mai smesso di pensare a lui e anche se sapevo che aveva commesso uno sbaglio, io lo amavo ancora, nonostante tutto e lo amo anche adesso" disse Demetra mentre delle lacrime si affacciavano ai suoi occhi e continuava a gesticolare con le mani, lo faceva sempre quando era nervosa o stava dicendo una cosa importante.

"è bello che tu provi questo nei suoi confronti, Salmander è una brava persona in fin dei conti e anche se ha sbagliato merita una seconda possibilità perchè tutto possono sbagliare, Demetra." disse Temptel felice "ora lo faccio entrare e vado via, mi raccomando solo una cosa: non rompete niente e non fate troppo rumore" aggiunse ridacchiando la professoressa per poi andarsene.

Quando fu fuori, incontrò Salmander che camminava avanti e indietro per il corridoio, gli andò in contro e gli disse: " Va da lei, ti saprà perdonare e ricorda che un amore così puro non potrà mai avere fine.." disse Temptel sorridendo lievemente e poggiando una mano sulla sua spalla, Salmander ricambiò il sorriso e si avviò verso la porta dell'infermeria.

Aprì la porta pian piano e si avvicinò al letto dove ancora era sdraiata la sua amata Demetra, si sedette sulla sedia e si passò una mano tra i capelli per trovare le parole giuste anche se sapeva che non ce ne sarebbero mai state alcune più giuste di altre, dove dare voce al suo cuore che, sapeva per certo, non lo avrebbe mai deluso.

"Demetra, so di aver sbagliato e me ne pento. So che probabilmente tu non mi perdonerai mai per ciò che ho fatto a te e ai nostri amici, l'avervi abbandonati lì in quel modo è stata la scelta più sbagliata ed egoista che io potessi fare. Però io.. io ti amo ancora Demetra, non ho passato un solo secondo a non amarti e quando ho saputo che eri morta sono impazzito, ho cominciato a fare cose che prima non mi sognavo nemmeno di fare, ho tentato persino di suicidarmi pensando che la mia vita non avesse più un senso se tu non c'eri. Poi mi sono venduto a Diaspro, lei mi ha usato per i suoi malvagi propositi ma in cambio mi dava una pozione che mi faceva sentire meno colpevole, mi faceva dimenticare tutto ma mi costringeva ad ubbidire a lei senza che nemmeno me ne accorgessi e poi ho rincontrato Temptel e tutti i ricordi sono riaffiorati, Temptel mi ha curato da quell'incantesimo e a quel punto mi sono reso conto di tutte le cose orribili che avevo fatto, di tutto il male che avevo compiuto. È tornata la disperazione che mai mi aveva abbandonato ma che sembrava essersi messa da parte con l'incantesimo e ho pianto, sono scoppiato in lacrime vicino a Temptel che poi è riuscita a perdonarmi. Io ora non pretendo certo che tu mi capisca, che tu capisca tutto il male che ho fatto ma ti chiedo scusa perchè mi dispiace immensamente e perchè ti amo ancora e sto male." disse Salmander sfogandosi di tutto ciò che aveva tenuto dentro da troppo tempo, ora si sentiva svuotato, un po' più leggero ma tutto quello che riusciva a fare ora era cominciare a piangere sotto il suo sguardo blu. Anche dai suoi occhi cominciarono ad affiorare delle lacrime, lacrime d'amore mentre il suo cuore batteva all'impazzata nel vederlo così.

"Salmander, è brutto ciò che hai fatto ma capisco il motivo delle tue azioni e so che se fosse capitato a me avrei fatto la stessa cosa perchè anch'io ti amo ancora e non ho mai smesso di amarti nonostante la scelta che hai fatto quel giorno e il male che hai compiuto in tutti questi anni. Io ti perdono perchè so che tutto ciò che hai fatto era dettato dalla disperazione e anche se hai sbagliato io ti perdono perchè tutti possono sbagliare. Ti amo, Salmander e sarà sempre così se tu lo vorrai." disse la ragazza piangendo lacrime di gioia mentre gli accarezzava una guancia e lui la guardava piangendo e sorridendo allo stesso tempo perchè era riuscita a perdonarlo e sapeva che non era una cosa da poco dopo tutto il casino che aveva combinato.

"Anch'io ti amo Demetra" disse lui per poi avvicinarsi e baciarla, era un bacio dolce che sapeva di lacrime di gioia e di amore, un bacio che segnava un nuovo inizio, un nuovo inizio insieme.

Restarono così per molto tempo, accarezzandosi l'un l'altra e baciandosi con sempre più foga e passione, poi lui scese a baciarle il colo facendola rabbrividire mentre un piacere che per troppo tempo era stato negato, si stava rigenerando in ognuno. Si fermarono ansanti prima che la situazione potesse degenerare e si guardarono per lunghi secondi.

"Vieni con me.." disse lui accarezzandole piano il viso e lei annuì sorridendo mentre lui la prendeva in braccio come si prendevano in braccio le principesse. Si teletrasportò velocemente in una casa dove aveva vissuto nei primi tempi dopo che lei era morta e appena la porta fu chiusa cominciarono a baciarsi con passione, lui la teneva schiacciata contro la porta baciandole il collo mentre lei gli accarezzava i capelli e la schiena completamente in balia dei suoi baci.

Poi lui scese adaccarezzarle la coscia premendo il suo bacino contro quello di lei provocando forti scariche ad entrambi. Spinti dal piacere cominciarono a spogliarsi l'un con l'altro finche furono entrambi nudi, in quel momento Salmander tenne stretta a se Demetra e si teletrasporto vicino al suo letto in un secondo; la spinse delicamente sulle coperte e le si mise sopra cominciando a baciarla per poi scendere sul collo e sulla spalla. Fecero l'amore così, senza fretta, baciandosi e accarezzandosi dolcemente, sicuri che finalmente nessuno li avrebbe separati.

In infermeria nel frattempo..

Erano passate ormai 10 ore da quando Raf si era addormentata e Sulfus non si svegliava ancora seppur le sue condizioni fisiche fossero nella norma. Ma allora perchè non si svegliava? Che cosa era successo realmente durante la lotta?

 

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Capitolo 77
*** Che cosa è successo a Sulfus? ***


                       Un mistero da svelare...
Capitolo 77:


Erano già passate 10 ore da quando Raf si era addormentata nel suo sonno "anti-trasformazione devil" e Sulfus non aveva dato il minimo segnale di risveglio. Non sapevano se avesse qualcosa perchè a tutti sembrava che stesse dormendo ma provando a svegliarlo nessuno ci riusciva.

"Perchè non si sveglia? Sono passate 10 ore e lui sta ancora dormendo" disse Cabiria preoccupata a Gas e a Kabalè

"Non saprei, insomma.. Dovrebbe essersi già svegliato da tempo ed invece è ancora su quel lettino" rispose Gas

"Forse è meglio se chiediamo alla professoressa perchè parli con le basse sfere, forse loro ne sanno qualcosa.." disse Kabalè camminando insieme agli altri due verso la presidenza.

Appena arrivarono, bussarono e i professori li fecero entrare..

"Che cosa succede?" chiese la professoressa

"Riguarda Sulfus, sono ben 10 ore che continua a dormire e non sappiamo che cosa gli sia preso.." disse Cabiria

"Lei non potrebbe andare a chiedere alle basse sfere se sanno qualcosa?" aggiunse Gas

"Ragazzi, forse sta semplicemente dormendo. Non possiamo disturbare le Basse Sfere per una cosa del genere.." disse la professoressa

"Ma si tratta comunque di un nostro carissimo amico e un suo alunno, non mi sembra una cosa a niente se lui potrebbe anche non svegliarsi più!" disse scaldandosi Cabiriaa

"Cabiria, non è perchè non voglia.." cominicò la Temptel tentando di farla ragionare

"E allora qual è il motivo?" chiese Kabalè

"E va bene ragazzi, ora andrò dalle Basse Sfere e chiederò a loro che cosa è successo a Sulfus." disse la professoressa e sparì.

Gli amici si sedettero su alcune delle tante sedie fuori dalla presidenza, aspettando che la professoressa arrivasse. Intanto le angel erano tutte in camera di Uriè.

"Per voi Raf tornerà normale?" chiese Dolce alle amiche

"Io non lo so, Gas mi ha detto che se l'energia era al di sopra del 25% si sarebbe svegliata normalmente e l'energia in Raf era esattamente del 25%, penso che in teoria tornerà normale." disse Miki alle amiche mentre si accarezzava un ciuffo dei capelli blu ormai lunghi.

"Allora tornerà la nostra amica angel. Ma.. a proposito di Gas, alla fine che cosa è successo tra voi?" disse Uriè rivolgendo tutta la sua attenzione alla diretta interessata, cioè Miki e lo stesso fece Dolce sistemandosi meglio su letto dell'amica.

"Beh, dopo che ci siamo fidanzati è andato tutto di bene in meglio, lui mi capisce, mi fa ridere e posso essere me stessa con lui." disse Miki

"Voglio proprio vedere che cosa succederà al ballo di fine anno.." disse Dolce.

"è vero! Tra qualche mese ci sarà il ballo.. con tutto quello che è successo negli ultimi tempi non abbiamo pensato al ballo di fine anno anche se dubito che riusciranno ad organizzarlo.." disse Uriè

"Magari quando tutto questo casino finirà finalmente potremo goderci un po' di sana felicità." disse Miki con un mega sorriso che entrambe le due amiche ricambiarono.

Nel frattempo la professoressa era ritornata a scuola senza una risposta positiva da parte delle Basse Sfere, se anche loro non sapevano che cosa stava succedendo a Sulfus erano proprio messi malissimo. I tre devil allora si avviarono verso l'infermeria per vedere se qualcosa era cambiato ed in effetti, quando aprirono la porta dell'infermeria notarono Sulfus seduto sul lettino che con aria di chi si è appena svegliato, guardava la sua amata nel lettino vicino al suo.

"Sulfus! Ti sei sevgliato finalmente!" dissero gioiosi gli amici vedendo che il devil si era svegliato e all'apparenza sembrava star bene. Gli si avvicinarono mentre lui cercava ancora di ricollegare gli ultimi fatti avvenuti guardando la sua compagna di nuovo angel stesa sul lettino dormiente.

"C-che cosa è successo?" chiese ai suoi amici cercando di trovare una risposta a tutte le domande che affollavano la sua mente.

"Beh, allora.. per cominciare ti ricordi della tua sfida contro la Raf devil?" chiese Gas cercando di non incasinarlo troppo.

"Si, mi ricordo di averla baciata e poi un raggio mi ha colpito al petto, ho trattenuto le urla di dolore ma faceva davvero male. Poi sono stato sbattuto ad una parete e il raggio continuava a colpirmi al cuore che cominciava pian piano a perdere la velocità del suo battito. Ho sentito il ciondolo illuminarsi e le urla di Raf che affiancavano le mie; poi il raggio ha smesso ed anche io di urlare. L'ultima cosa che ricordo è l'aver sentito Raf urlare ancora e poi il buio più assoluto." disse Sulfus rivedendo una dopo l'altra le immagini di quello scontro terrificante.

"Dopo che tu sei crollato a terra svenuto, Raf ha cominciato a trasformarsi, probabilmente grazie alla forza di quel bacio e per metà si è trasformata in angel sempre continuando ad urlare. Poi ha smesso ed è svenuta anche lei. Poi siamo entrare io e Kabalè con la cura ed è apparsa anche la devil mentre Raf si risvegliava da angel. La devil ha provato a ritrasformarla e hanno cominciato a lottare. Quando sembrava che per Raf fosse la fine, noi abbiamo cercato di darle una mano ma eravamo immobili nelle notre posizioni per un motivo inspiegabile. Sembrava che tutto fosse perduto ma Angelie, la mamma di Raf è entrata nell'aula e ha rimesso tutto a posto: ha sbattuto la devil al muro per poi farla catturare, ha liberato noi e ti ha fatto portare qui." disse Cabiria

"Poi Raf è stata medicata da sua madre e dall'energia bianca ed è andata a far visita ai bambini, subito dopo è venuta in infermaria e ci ha detto di dirti che non ti devi preoccupare troppo, che lei starà bene e che devi badare ai bambini ma che soprattutto lei ti ama tantissimo, poi ha preso la cura e si è stesa su questo lettino sul quale, dopo qualche minuto, si è addormentata." concluse Kabalè

"Ora ho capito, ma per quanto deve dormire ancora? Se non sbaglio lei deve dormire per 24 ore per fare in modo che non torni più ad essere una devil" disse Sulfus

"Hai ragione e dovrebbero mancare 11 ore e qualcosa prima che si svegli.. dobbiamo proprio dire che nemmeno tu hai dormito così poco.. Sono 11 ore anche di più che dormi anche se le tue condizioni erano nella norma.." disse Gas

In quel momento nella sala entrarono i due professori che ancora sapevano che Sulfus non si era svegliato e lo trovavano piuttosto insolito dato che i loro amici avevano riferito che era da quando Raf si era trasformata, Sulfus non aveva ripreso conoscenza.

"Sulfus, ti sei svegliato allora" disse entusiasta la professoressa

"Siamo entrati subito dopo avervi parlato e lui era sveglio anche se per di più era molto frastornato." disse Kabalè.

"Frastornato o no, adesso è sveglio e dato che siamo sicuri che Raf si risveglierà, possiamo dire che tutto è finito per fortuna!" disse il professore felice ma Sulfus aveva lo sguardo triste.

Le mancava terribilmente la sua ragazza, era da quando Diaspro aveva preso i bambini che non stava un po' da solo con lei e ciò lo intristiva. Certo, quando aveva visto che non era morta si erano baciati molte volte e aveva avuto un bacio anche durante la battaglia, anche se era servito per di più per tenerla ferma a terra, lei aveva risposto e quindi era un bacio. Le mancava terribilemente e non sapeva per quanto avrebbe potuto resistere: gli mancavano terribilente le sue labbra morbide che davano e prendevano a contatto con le sue, gli mancavano i suoi capelli, quei lisci e biondi capelli che gli solleticavano il mento quando si rivesgliava con lei appoggiata sul suo petto, gli mancava la sua pelle che sapeva di vaniglia e che ogni volta che facevano l'amore lui baciava, come a voler mettere in luce anche il più piccolo lembo di pelle di quel corpo perfetto che non aveva mai smesso di desiderare, gli mancavano i suoi occhi pieni d'amore con cui lo guardava, la sua risata cristallina e giocosa che lo inteneriva, i suoi modi di fare a volte timidi e impacciati che gli ricordavano tutti i momenti che aveva passato con lei, dalla prima volta che si erano incontrati a quell'incrocio quasi due anni prima. Continuava a guardarla come a voler azzerare quel timer posto vicino a lei ma sapeva che anche se ci fosse riuscito, se non si sarebbe svegliata prima delle 24 ore.

"Vedrai che si riprenderà, non temere. Ora però è meglio se mangi qualcosa, dopotutto non hai mangiato nulla per 11 ore, dovresti essere affamato" disse Cabiria poggiando un baccio sulle sue spalle e conducendolo fuori dall'infermeria con la scusa di portarlo a mangiare. Se non l'avesse fatto, probabilmente sarebbe rimasto lì, a fissarla, finchè non avrebbe aperto gli occhi.

Arrivarono in mensa dove c'erano anche le angel e furono felici che Sulfus si fosse svegliato: nonostante fossero diversi in tutto, lui era un loro amico.

Presero posto al tavolo delle angel e Cabiria andò a prendere da mangiare insieme a Gas. Dopo poco tornarono con quattro vassoi. Sopra ad ognuno vi era una bistecca di pollo impanata e d'orata, un po' d'insalata e dei pomodori e un bicchiere di succo di frutta con un coltello e una forchetta insieme ad un tovagliolo. Le angel avevano già il loro cibo e quindi non si alzarono per prendere da mangiare ma finirono ciò che avevano già cominciato prima dell'arrivo dei devil. Si misero a mangiare anche loro e dopo 10 minuti, tutti avevano finito di mangiare anche il dolce.

Rimasero a chiacchierare per un po' e dato che era sera, uscirono nel cortile a guardare le stelle mentre un leggere venticello soffiava rinfrescando l'ambiente. Sulfus invece era andato a Zolfanello City a vedere come stavano i suoi bambini..

"Ciao tesoro.." disse la madre aprendo la porta dopo che Sulfus ebbe bussato.

"Ciao mamma, i bambini come stanno?" chiese Sulfus entrando

"Generalmente stanno bene anche se la notte non dormono e continuano a piangere, credo che gli manchi la loro mamma, in più crescono molto rapidamente e ho notato che sono apparse le attaccature delle ali e anche due specie di bernoccoli sulla testa, penso siano le corna.." disse Eryn

"Mangiano?" chiese Sulfus continuando a camminare fino alla stanza degli ospiti che era stata arredata per i tre bambini.

"Si, gli diamo le pappette e il latte ma niente è paragonabile al latte della loro mamma.. A proposito, Raf come sta?" chiese Eryn

"Diciamo che sta meglio ma solo il tempo può dirlo. Domattina dovrebbe risvegliarsi e quando lo farà scopriremo se la cura ha avuto effetto oppure no.." disse Sulfus osservando i suoi bambini che dormivano tranquillamente

"La cura?" chiese la madre

"Si, quando Raf è stata trasformata in devil abbiamo cercato un modo per riportarla alla normalità e così Cabiria e Kabalè hanno preparato una cura in modo da farla ritornare com'era. Deve dormire per 24 ore esatte e poi si risveglierà; purtroppo ci sono dei rischi, c'è il risco che non si svegli e che muoia e c'è i rischio che si ritrasformi in devil e non si ricordi nulla." disse Sulfus notando il padre seduto sulla sedia a dondolo con un libro di fiabe sul grembo mentre dormiva anche lui tranquillamente. Gli scappò un sorriso vedendo quella scena e si immaginava lui tra qualche giorno nello stesso modo..

"Tuo padre si è molto affezionato ai bambini e devo dire che in questi giorni mi è sembrato di rivedere il ragazzo che coccolava il suo bambino tanto tempo fa" disse Eryn

"Vi sono molto grato per quello che state fecendo, per il vostro aiuto.. non so come avrei fatto senza di voi in questi giorni, grazie" disse Sulfus

"Non preoccuparti, l'abbiamo fatto volentieri e quando vorrai potrai tornare qui insieme a loro e a Raf. Sarà un piacere avervi qui insieme" disse Eryn

"Sicuramente mamma. Ora però è meglio se torno a scuola da Raf. Non vorrei che si svegliasse senza di me" disse Sulfus andando verso i bambini e dando un bacio sulla fronte ad ognuno.

Poi uscì dalla stanza e dopo aver salutato caolorosamente la madre tornò sulla terra e poi a scuola.

Si diresse subito in infermeria e vedendo che Raf stava ancora dormendo, avvicinò una sedia al suo letto e si sedette tenendo per mano Raf per poi addormentarsi ormai stanco.

 

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Capitolo 78
*** Amici per sempre ***


                                 Un mistero da svelare...
Capitolo 78:


Angolo Autore: Ciao a tutti!! =)
Prima di tutto ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito da quando ho iniziato la storia, chi ha recensito e chi no, chi ha messo la mia storia tra le preferite/seguite/ricordate. Insomma un GRAZIE a tutti:)
Oggi, in via del tutto eccezionale ho messo due capitoli e mi auguro che vi piacciano entrambi. Fatemi sapere che cosa ne pensate dei capitoli e della storia in gtenerale (sempre se vi va). Ringrazio tutti ancora una volta. Buona lettura e al prossimo capitolo:)
Cucciola
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La mattina dopo..

Raf aprì i suoi bellissimi occhi azzurri infastidita dalla luce del sole che filtrava dalle tende non chiuse dell'infermeria, sbattè più volte le palpebre per abituarsi alla luce.

Cercò di alzarsi facendo leva sulle mani ma si accorse che una di esse era "intrappolata" in qualcosadi caldo. Posò lo sguardo sulla sua mano e vide Sulfus addormentato sulla sua mano; si mosse piano piano cercando di togliere la mano dalla stretta ma mentre stava facendo questo, Sulfus alzò la testa e aprì gli occhi.

"R-raf?" disse con la voce ancora impastata dal sonno "C-come ti senti?" chiese

"Bene, mi sento bene e sono una angel!" rispose lei contenta e alzandosi in volo

"Prova ad usare i tuoi poteri" disse lui pieno di speranze.

"In infermeria?" chiese Raf

"Okkey, meglio andare in cortile" disse lui e prendendola per mano volarono fino furi in cortile. Gli angel e i devil che incontrarono lungo il corridoio erano tutti contenti che Raf si era svegliata finalmente e in poco tempo tutta la scuola ne venne a conoscenza.

Arrivati in cortile anche i loro amici e i professori li raggiunsero impazienti di vedere se Ra aveva ancora i suoi poteri.

"Bene Raf, ora devi disintegrare quell'albero" disse Sulfus indicandole un albero di notevoli dimensioni. Raf annuì e si alzò in volo, mise le mani davanti a se e chiuse gli occhi.

"Inflame!" disse aprendo gli occhi di scatto, le punte dei suoi capelli divennero rosse e fucsia, dalle sue mani invece cominciarono a uscire palle di fuoco blu che in un attimo disentigrarono l'albero che Sulfus le aveva indicato. Si voltò verso il suo ragazzo che sorrideva felice prima di volarle addosso e baciarla con tutta la passione che aveva in corpo. Raf in un primo momento si sorprese di tanta passione ma rispose subito al bacio gemendo nella sua bocca.

Si baciarono per molto tempo, finchè entrambi non furono costretti a staccarsi per mancanza d'aria.

"Ci sei riuscita Raf! Questo vuol dire che tutto è tornato com'era prima e ti prometto che veramente, da oggi in avanti, non ci sarà più nessuno a dividerci!" disse Sulfus ancora ansante per il bacio di poco prima ma non si fece troppi problemi a regalargliene un'altro molto simile al primo con la differezza che la seconda volta furono interrotti dalla sorella di Raf.

"Oh Raf, non sai quanto io sia contenta che tu ti senta bene ma ti devo informare che i tuoi bambini si stanno.. ehm.. come posso dire.. trasformando!" disse Noemi mentre abbracciava Raf per poi staccarsi e guardarla negli occhi.

"Che cosa intendi dire con trasformando?" chiese Sulfus

"Che stanno diventato angel o devil, in pratica stanno manifestando la loro natura!" disse Noemi

"E allora che ci facciamo ancora qui!" disse Sulfus e tutti ci smaterializzammo davanti alla casa di Noemi.

Entrarono insieme ai professori che nel frattempo erano tornati all'interno della scuola per recuparare tre palline colorate al cui interno vi era l'animale della vita destinato da sempre i tre bambini.

I tre piccoli erano nel giardinodato che prima dell'inizio della "trasformazione" stavano giocando e nè Noemi, nè Axel li avevano spostati temendo qualche reazione negativa da parte dei tre pargoletti.

Raf e Sulfus si avvicinarono ai loro bambini e poterono vedere con loro immensa gioia che i tre piccoli sorridevano e sembrava godessero di quel cambiamento mentre una luce colorata e differente per ognuno li teneva sospesi in aria.

"Ma che cosa sta succedendo?" chiese Dolce che era appena atterrata insieme agli altri amici

"Si stanno trasformando nella loro forma sempiterna. Anche voi quando avevate all'incirca tre anni vi siete trasformati in angel e in devil; perloro la cosaè leggermente diversa perchè sono per metà angel e per metà devil quindi la loro crescita è più veloce. Ora si dovrebbero trasformare e accuisire tutti i loro poteri" disse Arkan mentre i piccoli si trasformavano.

Melody era avvolta da una luce viola che ben presto divenne una fiamma, simbolo comune dei due genitori, poi sulla sua testolina, tra i capelli biondi leggermente più lunghi, comparvero due piccole corna viola come l'aureola sospesa sulla testa. Le ali erano come quelle di un normale angel ma viola anch'esse. Il ciondolo a forma di stella che indossava si illuminò di vari colori mentre la fiamma si illuminava sempre di più.

Thomas invece era avvolto da una luce verde che poi divenne una fiamma, sulla testa spuntarono due piccole corna verdi e un aureola dello stesso colore cominciò a fluttuare sopra di lui, le ali erano da devil e di un verde più scuro rispetto alle corna e all'aureola. Anche il suo ciondolo cominciò a brillare di diversi colori mentre la fiamma si illuminava e ingrandiva sempre di più.

Anche Jeremy fu avvolto da una luce che poi divenne una fiamma ma il suo colore era il blu, tra i capelli spuntarono due piccole corna dello stesso colore e anche un aureola cominciò a fluttuare su di lui, le ali invece erano da angel e di un colore blu più scuro velato di nero. Anche il suo ciondolo, come quello della sorella e del fratello cominciò a brillare e la sua fiamma si ingrandì.

Quando, dopo poco, la luce scomparve, i tre bambini furono depositati a terra: erano più grandi rispetto a prima e dovevano avere all'incirca cinque o sei anni dalla loro altezza ed anche i capelli erano più folti e lunghi.

Raf era commossa come anche le angel e il professore, i devil invece sorridevano e Sulfus stava già giocherellando con i suoi tre bambini che avevano preso il volo. Anche Raf si alzò in volo e corse ad abbracciare i suoi bambini.

"Ragazzi, ora i piccoli hanno conosciuto i loro poteri ma per essere a tutti gli effetti dei sempiterni, a loro serve un compagno che li seguirà in ogni istante della loro vita. Per questo motivo prima io e la professoressa Temptel siamo andati a scuola per prendere queste tre sfere colorate" disse il professore facendo apparire un cofanetto bianco. Lo aprì e al suo interno si rivelarono una sfera viola, una verde e una blu che brillavano.

"Ci sta dicendo che detro a quelle sfere colorate si trova il loro animaletto della vita?" chiese Dolce

"Esatto, ogni volta che un angel o un devil nascono, nel pianeta degli spiriti si crea una sfera dello stesso colore predominante nel suo corpo; quando il piccolo acquisisce i poteri e la sua forma finale, la sfera comincia a brillare e deve essere consegnata al piccolo in modo che la apra. Dal suo interno apparirà un animaletto che resterà con quel sempiterno per tutta la vita." disse il professore

"In effetti anche per voi è successa la stessa cosa.. da dove pensate siano arrivati gli animaletti che vi aiutano nella trasformazione e che sono sempre con voi?" disse la professoressa.

I l professor Arkan fece avvicinare i piccoli al cofanetto e ognuno di loro prese una sfera colorata: Melody prese quella viola, Thomas quella verde e Jeremy quella blu. Le tre sfere a contatto con i bambini si illuminarono e salirono in aria mentre i bambini si sedevano per terra con il viso rivolto all'insù per osservare quella meraviglia che luccicava, dopo pochi secondi riscesero a terra e si posizionarono davanti a loro. La prima sfera che si mosse fu quella di Melody da cui magicamente comparve una piccola pantera nera con gli occhi viola e una stella dello stesso colore sulla sua testa, l'animaletto scosse il pelo come se fosse tutto bagnato e a piccoli passi si avvicinò a Melody che cominciò ad accarezzarla.

"Piccola Melody, quello è un bellissimo esemplare di pantera nera, è una femminuccia e ciò che dovrai fare sarà darle un nome e tenerla sempre con te" disse il professore alla piccola mentre il piccolo batuffolo di pelo nero si accoccolava tra le braccia della bambina.

"Tieni, questo è un bracciale molto speciale che dovrai tenere sempre con te, sulla sua superficie vi è un cerchio bianco, quando lo indosserai il cerchio diventerà della stessa forma del tuo animaletto e del colore che ti rappresenta di più:il viola." disse la professoressa porgendole un bracciale nero con al di sopra un cerchio abbastanza grande bianco. La bambina lo indossò con cura e prontamente successe tutto ciò che aveva detto la professoressa.

"Wow.. è fantastico!" disse la piccola mentre i suoi occhi brillavano di gioia.

"Quando vorrai mi troverai qui" disse la piccola pantera poggiando una sua zampina sul bracciale. Ovviamente solo Melody potè capire quelle parole, mentre gli altri sentirono solamente dei miagolii strascicati. La bambina era al dir poco strabiliata, non avrebbe mai pensato che un animale potesse parlare, certo sentiva spesso la mamma o il papà parlare con Cox e Basilisco ma pensava che fosse dovuto all'affetto che provavano nei loro confronti, non che essi potevano rispondergli!

"T-tu sai parlare?" chiese strabiliata la piccola

"Si, e solo tu puoi capirmi. Inoltre posso sapere come stai e con il tempo potrò sapere anche che cosa pensi" disse la pantera.

"Wow... è.. è fantastico! Saremo amiche per tutta la vita e non ti lascerò mai!" disse la bambina stringendo a se la pantera che le leccò lievemente il naso facendola ridere.

"Bene, Jeremy? Sei tu il prossimo.. vediamo che cosa comparirà dalla tua sfera" disse la professoressa indicando la sfera verde che stava prendendo una forma diversa. Dopo pochi attimi infatti, al posto della sfera verda comparve un bellissimo cucciolo di lupo con il pelo bianco e gli occhi azzurri, piegò le orecchie spaventato da tutti quegli sguardi puntati su di lui, si accucciò e mise le zampe sugli occhi come a volersi nascondere. Jeremy piano piano si avvicinò al cucciolo e lo accarezzò facendogli riaprire gli occhi. Continuò ad accarezzarlo per un po' e il cucciolo piano piano si faceva sempre più giocoso e coccolone finchè si mise seduto docilemente e poggiò una zampa sulla mano del bambino.

"Sento un'energia nel mio cuore che mi dice che dovrò sempre stare con te perchè tu mi vuoi bene" disse il cucciolo con qualche piccolo verso simile ad un ululato.

"Il tuo cuore ha ragione piccolino, io resterò con te, sempre" disse Jeremy.

Il professor Arkan gli diede un bracciale, uguale a quello di sua sorella e quando lo indossò, il cerchio bianco divenne della forma di un lupo blu. Il lupacchiotto contento alzò la testa ed ululò felice, in quel momento Jeremy vide la stella blu del suo ciondolo sulla gola del cucciolo e lo accarezzò lievemente. Il piccolo lupo lo guardò fisso negli occhi scuotendo la coda felice e Jeremy ricominciò a fargli le coccole mentre lui di dimenava come un matto.

"Thomas, il tuo cucciolo è là e ti sta aspettando.." disse la professoressa rivolta alla miniatura di Sulfus che piano piano si avvicinò alla sfera sotto gli occhi curiosi di tutti. Toccò la sfera lievemente con le dita ed essa si trasformò in un cucciolo di tigre dagli occhi di un verde intenso. Accarezzò il suo pelo incredibilemente soffice mentre la piccola creatura faceva le fusa stando però attento ai movimenti del bambino che aveva di fronte.

"Sei davvero magnifico e credo che diverremo ottimi amici noi due." disse Thomas continuando ad accarezzare la piccola tigre soffermandosi con lo sguardo, sulla stella verde che aveva sulla zampa anteriore destra.

"Si, anch'io lo penso" disse la tigre avvicinandosi di più al suo nuovo amico nonchè padroncino.

Anche a Thomas venne dato un bracciale simile a quello dei suoi fratelli con l'unica differenza che il cerchio bainco si trasformò in una trigre verde pronta ad attaccare.

I professori, gli amici, Raf e Sulfus guardavano quella scena felici, contenti di sapere che anche loro erano diventati grandi ormai, anche se un po' più velocemente rispetto agli altri angel e devil che erano nati nello stesso periodo di tempo, ma anche loro adesso avevano un amico con cui confidarsi che li avrebbe protetti e sarebbe rimasto con loro per sempre.

 

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Capitolo 79
*** Preparativi a tempo record (parte 1) ***


                                 Un mistero da svelare...

Capitolo 79:


Angolo Autore:
Ciao a tutti;)
Vi ricordate che nello scorso capitolo (che ho postato 500 anni luce fa) avevo scritto che ne avrei postati 2? bene, era quello che volevo fare ma sono riuscita a postarne solo uno perchè poi il computer si è spento. Fortunatamente nulla è andato perso perchè se così fosse stato, il file di questa storia sarebbe scomparso. Comunque, questo è il capitolo numero 79, già così tanti sono!! :') Non so ancora quando mi fermerò, quindi ditemi se questa storia vi piace oppure se devo finirla qui perchè se mi dite che devo finirla, io faccio un epilogo e chiudo la storia. Dipende da voi, se volete ancora leggere oppure no.. a voi la scelta quindi e buona lettura del nuovo capitolo;)
Cucciola
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Dopo che i tre bambini ebbero conosciuto il loro nuovo compagno di vita, tutti andarono a mangiare in mensa, in memoria dei vecchi tempi.

Scelsero un tavolo abbastanza grande su cui poter comodamente stare tutti insieme e, dopo aver preso da mangiare, presero posto. Melody, Thomas e Jeremy sedevano vicini e non staccavano gli occhi un solo secondo dai loro nuovi amici che, coccolati dalle amorevoli cure dei nuovi padroncini, non volevano saperne di farli smettere.

Melody aveva scelto Lexi come nome da dare alla sua pantera poichè in una delle storie che il nonno le aveva raccontato, vi era scritto di una ragazza cresciuta in mezzo ad un branco di pantere, allavata da una di loro che aveva solo una cucciola di nome Lexi. La bambina e Lexi si comportavano come sorelle ed erano inseparabili tanto che quando succedeva qualcosa alla bambina lo sentiva anche Lexi e viceversa. Erano inseparabili e tali rimasero fino alla morte.

Thomas invece aveva chiamato la sua pantera Jake, come l'avventuriero di una delle poche storie raccontate dal nonno che gli erano piaciute.

Jeremy, che amava i giocattoli di ogni tipo, diede al suo lupo il nome Rex, come il suo dinosauro di peluches che non lo abbandonava la notte. Adesso ci sarebbe stato il lupacchiotto a difenderlo dai brutti sogni ma non voleva che il suo peluches venisse dimenticato del tutto e così assegnò al cucciolo quel nome.

"Professore, ora che i piccoli hanno i loro animaletti, quanto tempo ci vorrà perchè imparino ad usare i loro poteri?" chiese Raf al professore

"Non vorremo che per un qualche caso uno di loro incendi la casa" disse Sulfus

"Non preoccupatevi, solitamente qualche ora prima che i bambini scoprano i loro poteri, il ciondolo si dovrebbe illuminare e così anche quelli della mamma e del papà" disse la professoressa.

"Bene, allora grazie professore per tutto questo, noi andremmo dai miei genitori se non c'è alcun problema.." disse Raf

"Certo, andate pure.." rispose il professore.

Così, la famigliola al completo si smaterializzò ad AngyTown dove nel frattempo Angelie e Malachia avevano ripreso in possesso la loro villa dove avevano abitato un tempo...

"Mamma, papà!" disse Raf correndo loro incontro mentre Sulfus si avvicinava con i tre piccoli al seguito che svolazzavano vicino a lui.

I genitori abbracciarono la ragazza, felici di poterla rivedere dopo tanti anni in cui non avevano potuto.. li fecero entrare in casa dove Angelie con un battito di mani riportò la casa al suo antico spelndore.

"è qui dove vi abbiamo cresciuto, Raf.. Tu e tua sorella siete state la cosa più bella che ci potesse capitare, ma purtroppo qualcuno non voleva la nostra felicità; nei primi anni abbiamo abitato qui, ad AngyTown, poi però abbiamo preso una casa in campagna ed è stato lì che è successo l'incendio.." disse Malachia mentre tutti si accomadavano su un divano bianco di pelle. I bambini invece stavano giocherellando con i loro animaletti.

"Io so che cosa è successo a me ma non so che cosa è successo a voi.." disse Raf mentre delle lacrime si affacciavano ai suoi occhi. Sulfus le accarezzò piano i capelli come a volerla calmare e lei tornò un pochino più tranquilla.

"Beh, quel pomeriggio di Settembre c'era in programma, come ogni anno, l'ultima cavalcata con gli unicorni e noi possedevamo degli ottimi esemplari. Tua madre vi preparò per bene, dato che faceva un po' freddo e tu non stavi nella pelle di cavalcare ancora una volta il tuo unicorno, così sei andata nella stalla. Subito dopo è entrato dalla finestra ciò che all'apparenza sembrava un pallino colorato ma io e tua madre capimmo subito che cos'era: quel pallino non era altro che una bombamovificata con la magia nera; avrebbe provocato un incendio che non si sarebbe mai spento con l'acqua ma solo con il tempo in modo che coloro che si trovassero all'interno della casa non potessero sopravvivere. Noi eravamo dentro casa, ma tu no.. per questo ti ho detto di scappare via, anche se sapevo che non ti avrei più rivista. Tutto ciò che rimaneva da fare era aspettare la fine..

Tua madre applicò un incantesimo ad una foto tua e di tua sorella in modo che avessi un ricordo di noi e poi, tentando l'ultima possibilità di sopravvivere, cercò di smaterializzare tua sorella in un posto sicuro, lontano dagli altri e ci riuscì." disse il padre mentre Raf e Sulfus ascoltavano attenti.

"Subito dopo le fiamme e il fumo ci fecero perdere conoscenza, tutto ciò che riuscì a sentire furono le urla di un ragazzo che chiamava tua sorella disperatamente, poi il buio. Non so dopo quanto tempo, mi svegliai trovando tuo padre in fin di vita accanto a me.. cercai di curarlo ma non avevo a disposizione molta energia curativa così lo aiutai come meglio potevo.. Eravamo in una cella e solo dopo me ne accorsi, dopo un po' di tempo comparve anche un'altra ragazza, Demetra e anche lei non era in ottime condizioni... So che sono passati molti anni da quando siamo apparsi in quella cella e i miei poteri sono sempre riusciti a creare qualcosa da mangiare che tenesse in vita me, tuo padre e quella ragazza.." disse la madre

"Ma quindi non avete mai saputo chi è stato a rinchiudervi nelle segrete della scuola?" chiese Sulfus

"Purtroppo no, siamo apparsi lì praticamente e anche quando abbiamo trovato Demetra non avevamo visto chi l'aveva portata lì.." disse il padre

"Beh, ciò che importa è che adesso siete qui, insieme a me e non mi lascerete più" disse Raf abbracciando i suoi genitori

Intanto alla Golden..

"Allora, il tuo appuntamento con Gas?" chiese Dolce curiosa a Miki

"Mi viene a prendere alle 7.00 in mensa per poi andare in un ristorante " disse Miki con gli occhi sognanti

"Sai, non avrei mai detto che Gas è così dolce e romantico" disse Dolce

"Ma non dovresti prepararti?" chiese Uriè "sono già le 6.35.." aggiunse posando lo sguardo sull'orologio alla parete

"Oddio!!! è tardissimo e non nemmeno che cosa mettermi! Tutto quello che ho è sportivo e vorrei essere un po' elegante questa sera, dopotutto è un mese che siamo fidanzati" disse Mki con le mani nei capelli

"Non c'è alcun problema.. vai a farti una doccia, al resto pensiamo noi!" disse Uriè e Miki sparì nel bagno

"Che hai intenzione di fare? I negozi sono tutti chiusi a quest'ora e non abbiamo un vestito per lei!" disse Dolce

"Dolce, abbiamo la magia, se abbiamo la magia potremo confezionare un abito per lei!" disse Uriè

"Come Cenerentola?" chiese Dolce con aria sognante

"Esattamente, quindi io penserò al vestito e alle scarpe, tu pensa ai capelli e al trucco.." disse Uriè

Uriè aveva già immaginato un vestito perfetto per l'occasione, un vestito lungo fino sopra al ginocchio, senza spalline e con una scollatura a cuore; di colore verde acqua molto tenue, aveva il busto pieno di perline che diventavano sempre meno partendo dal busto fino alle pieghe soffici e al bordo. Le scarpe erano delle ballerine dello stesso colore del vestito con dei brillantini sulla punta come sul vestito.

Miki uscì dalla doccia e le amiche l'aiutarono a vestirsi, le fecero indossare l'abito e poi Dolce la ece sedere davanti allo specchio per acconciarle i capelli.

Con un battito d'ali i suoi capelli divennero lunghi e mossi fino a metà schiena; catturò i due ciuffi laterali che le incorniciavano il viso e li raccolse dietro fermandoli con una forcina blu che si confondeva con il colore dei suoi capelli, poi la truccò per bene e la lasciò osservarsi allo specchio.

Era semplice ma bellissima. Le fecero indossare le scarpe e le diedero la borsa coordinata.

Ecco fatto: pronta per la magica serata.

Esattamente in quel momento, Gas mandò un messaggio a Miki dicendole che l'avrebbe aspettata all'ingresso della scuola.

"Grazie, grazie, grazie! Non so come avrei fatto senza di voi amiche mie!" disse Miki abbracciando Uriè e Dolce

"Ah, non preoccuparti, in fondo le amiche servono a questo no?" chiese Uriè con un sorriso quando l'abbraccio si fu sciolto.

"E poi, se non ci fossimo state noi, ti saresti presentata in tuta da ginnastica. Mi auguro solo che Gas sia abbastanza elegante per te" disse Dolce

"Penso di si Dolce, penso di si." disse Miki e dopo aver ringraziato ancora una volta le sue amiche, uscì dalla camera diretta all'ingresso della scuola per una magica serata in compagnia dell'amore della sua vita.

 

Tempo prima, nella stanza di Gas..

Gas aveva appena chiesto a Miki se voleva venire a cena con lui e lei aveva accettato. In quel momento piombarono nella stanza Cabiria e Kabalè.

"Ehi, cos'è non si bussa più? O bussavate solo perchè c'era Sulfus una volta?" chiese Gas

"Gas, Gas, Gas.. Non capisci proprio è??" chiese Kabiria

"Bussare è una buona maniera e fa parte del Galateo, un insieme di regole..." aggiunse Cabiria

".. e se non te ne sei accorto, noi siamo devil e i devil non rispettano le regole, Gas" concluse Kabalè

"Ok, ok.. mi potete dire almeno perchè siete qui?"chiese allora Gas

"Per vedere se combini qualcosa di decente oppure dobbiamo aiutarti" disse con fare innocente Kabalè osservandosi le unghie indifferente.

"Quello che voleva dire è: ti serve una mano con Miki?" disse Cabiria guardando male Kabalè..

"Beh, in effetti vorrei fare qualcosa di diverso dal solito, dopotutto oggi è un mese che siamo fidanzati e vorrei che fosse una cosa speciale, ma non so come fare.." disse Gas afflitto

"Non preoccuparti, ci pensiamo noi.. Kabalè, dai una manocon i vestiti mentre io vado da Sulfus un attimo, hai già pensato al ristorante?" chiese Cabiria

"In realtà no.. però pensavo di andare in un ristorante e poi in riva al mare, a lei piace tantissimo.." disse Gas

"Ok, non preoccuparti, io vado da Sulfus un attimo e torno subito.." disse Cabiria sparendo nel nulla

 

Raf e Sulfus nel frattempo erano rimasti a chiacchierare con la madre e il padre di Raf per poi tornare a casa alle cinque e mezza del pomeriggio.

Dopo aver fatto un bel bagno ai bambini, loro si erano addormentati e i genitori ne avevano approfittato per starsene un po' per conto loro.

Rafe era in cucina e stava preparando la cena quando Sulfus, con solo un paio di jeans scuri addosso, le posò le mani sui finchi baciandole piano il collo.

Raf sospirò di piacere, poggiando i piatti che aveva in mano sul tavolo. Sulfus invece continuava a laciarle baci dal collo alla scapola mentre con le mani le accarezzava i fianchi.

Era tempo che non stavano da soli senza che qualcuno o qualcosa li interrompesse.

Raf si voltò verso il suo devil e cominciarono a baciarsi con foga e passione mentre le loro lingue giocavano e danzavano velocemente come se volessero sempre di più. Instancabili.

Nonostante le loro lingue sembravano serpenti guizzanti, Sulfus con estrema dolcezza le levò la maglia lasciandola in reggiseno, mentre lei gli accarezzava spalle e capelli per poi levargli la maglia.

Continuarono a baciarsi appoggiadosi al muro della cucina per non cadere dalla passione che scorreva nelle loro vene. In quel momento, quando stavnano per spogliarsi del tutto, qualcuno bussò alla porta.

Raf si allontanò senza fiato da Sulfus, guardandolo con occhi ricolmi di desiderio. Sulfus sbuffò infastidito. Chi avrà mai avuto il coraggio di disturbarlo mentre faceva l'amore con la sua ragazza?

Recuperò la maglia dal pavimento ed andò ad aprire la porta mentre Raf si rivestiva velocemente.

Aprì la porta incazzato nero ma si ritrovò davanti Cabiria, così dovette cercare di contenere la rabbia.

"Sulfus, scusami se ti ho interrotto ma è una cosa importante che riguarda Gas" disse Cabiria.

"Entra" disse semplicemente Sulfus accompagnandola in salotto.

"Sulfus, chi era?" chiese Raf dalla cucina entrando in salotto. Quando vide Cabiria sorrise

"Scusami Raf se sono venuta con così pco preavviso ma dovevo parlare con Sulfus per una faccenda che riguarda Gas e così sono venuta fino a qui." disse Cabiria

"Non preoccuparti, io e Sulfus continueremo dopo.. " disse Raf sorridendo maliziosamente a Sulfus.

Sulfus annuì compiaciuto e rivolse la sua attenzione a Cabiria.

"Allora, la faccenda è questa: Gas vuole organizzare qualcosa di romantico per Miki ma non sa da dove cominciare e così voleva chiederti se avessi qualche idea al riguardo. Non è potuto venire perchè Kabalè sta cercando qualcosa da vestire che sia appropriato." disse Cabiria

"Il nostro amico è in fase di conquista è? Allora.. visto che a entrambi piace mangiare e Gas non è ceto uno da così troppo eleganti, potrebbe portarla da Julia. È una trattoria nè troppo semplice ma neanche troppo elegante, si mangia molto bene e sul retro c'è un giardino fantastico." disse Sulfus. Quando si trattava di ristoranti o cose romantiche lui sapeva certamente cosa consigliare. Dopotutto aveva fatto la bella vita per tanti anni e sapeva più di qualunque altro cosa fare per conquistare una donna.

"Grazie Sulfus, sei sempre il migliore come tanto tempo fa." disse Cabiria abbracciandolo

"Cabiria, i devil non dicono mai grazie ma comunque, prego non c'è di che" disse Sulfus con un sorriso, sempre il solito devil di un tempo.

Cabiria sorrise e sparì per andare a scuola. Sulfus si voltò verso Raf alzandosi in piedi.

"Allora, dove eravamo rimasti?" chiese Sulfus prendendola per i fianchi e avvicinandola a se per poi baciarla con passione. Raf avvolse il collo del suo devil con le braccia iniziando a giocherellare con i capelli neri di Sulfus mentre schiudeva le labbra per permettergli di approfondire il bacio. Le loro lingue cominciarono a rincorrersi e le loro labbra si plasmavano come se non ricevessero abbastanza. I due sempiterni si staccarono per qualche secondo, col fiato corto e gli occhi colmi di desiderio. Sulfus appoggiò la sua fronte a quella di Raf facendo grossi respiri nel tentativo di riprendere il controllo di se stesso.

"Andiamo in camera" disse Sulfus ancora col fiatone cercando però di imporre esclusivamente a se stesso di non farla sua prima di essere arrivato nella sua stanza.

I due ricominciarono a baciarsi se possibile con più passione di prima e Raf con un incantesimo non verbale e veloce, li fece teletrasportare nella loro stanza. La passione era così forte da non far sentire nulla a Sulfus che, quando si accorse di essere già in camera, si chiese come e quando avesse avuto il tempo e la forza di staccarsi da quelle labbra così morbide per arrivare fino in camera.

"Ti ci ho portato io.." disse Raf staccandosi per un solo secondo da lui. Sulfus sorrise malizioso notanto quanta voglia aveva la ragazza di fare l'amore con lui e non potè pansare che di accontentarla. Si staccò dalle sue labbra e cominciò a baciarle famelico il collo, arrivando fino alla clavicola e poi ritornando all'orecchio mentre Raf gli accarezzava i capelli gemendo e sospirando il suo nome.

Il devil, sorridendo compiaciuto la fece stendere sul letto levandosi la maglia mentre lei faceva la stessa cosa. Ripresero a bacirsi mentre, Sulfus cercava di togliere i jeans dal corpo della sua fantastica ragazza. Raf lo aiutò e pochi attimi dopo si ritrovarono lui in soli boxer e lei con reggiseno e slip. Sulfus scese dalla sua bocca, baciando il mento, poi il collo e giù fino alla clavicola, poi la spalla aiutandosi con le labbra a far scendere la spallina del reggiseno che staccò con una veloce torsione del polso mentre le accarezzava la schiena.

Pochi secondi dopo anche gli ultimi indumenti dei due erano sparsi per la stanza e Sulfus entrò il lei con urgenza di farla finalmente sua. Entrambi gemettero quando Sulfus entrò in Raf, finalmente completi. Le spinte da lente si fecero mano a mano più serrate finchè entrambi non vennero insieme gemendo il nome l'uno dell'altra. Sulfus le baciò dolcemente le labbra prima di sdraiarsi al suo fianco regolarizzando di un poco il battito accelerato del suo cuore.

Raf si appoggiò al suo petto mentre Sulfus posava il lenzuolo azzurro e blu sui loro corpi.

"Non sai da quanto tempo avevevo voglia di te, amore mio" disse Sulfus accarezzandole dolcemente i capelli

"Anche per me era la stessa cosa, Sulfus ma con tutti gli imprevisti che ci sono stati, non abbiamo potuto fare altro che aspettare un momento solo per noi." disse Raf alzandosi di un poco per baciarlo dolcemente e poi ritornare sul suo petto.

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Capitolo 80
*** Preparativi a tempo record (2 parte) ***


        Un mistero da svelare...

Angolo Autore:

Ciao a tutti:) chi non muore si rivede eh? mi dispiace tanto di avervi lasciati così un po' di tempo fa ma... la mia volgia di scrivere e la mia ispirazione erano andate in vacanza insieme e sono tornate diciamo qualche giorno fa. Quindi ho ricominciato a scrivere e intendo finire questa storia finalmente:) Siamo al capitolo numero 80 wow O.O ... diciamo che è molto che ho iniziato a scrivere questa storia però voglio continuarla e portarla a termine. Dovrei avere ancora una decina di capitoli, forse meno e poi potrò scrivere la parola fine. Non mi resta che chiedervi ancora una volta scusa e augurarvi una buona lettura:) recensite mi raccomando!! :D Ciao ciao, Cucciola.

Capitolo 80:

Intando Gas stava facendo impazzire Kabalè.

"Per tutti i diavoli, Gas! Ci stai mettendo un eternità a farti la doccia! Devi provare i vestiti o vuoi andare a cena in tuta da ginnastica??" chiese spazientita Kabalè mentre Gas dalla doccia le urlava di aspettare altri cinque minuti.

"Mi sto lavando i capelli!" disse ancora Gas e Kabalè non potè fare altro che sbuffare e buttarsi letteralmente sul vecchio letto di Sulfus.

"Ok, muoviti però! Io telefono a Cabiria per vedere se ha trovato un ristorante" disse Kabalè prendendo il cellulare e, senza neanche aspettare la risposta del devil, attivando la chiamata verso la sua amica.

"Pronto?" chiese Cabiria

"Cabiria, sono Kabalè. Hai trovato un ristorante per stasera?" chiese Kabalè

"Si, ci sono appena stata. Sulfus mi ha consigliato di andare da Julia. A quanto pare è una vecchia amica di sua madre e infatti non ha avuto alcuna esitazione a darci la parte più elegante del ristorante sentendo il nome di Sulfus" disse Cabria

"Bene, anche questo è apposto e sono ancora le quattro e mezzo." disse Kabalè tranquilla

"Kabalè, ma cosa stai dicendo? Guarda che sono già le sei e qualcosa.." disse Cabria

"Oddio! Non mi ero minimamente accorta di aver sbagliato!" disse Kabalè mettendosi una mano tra i capelli disperata.

"Cerca di far muovere Gas! Alle sette deve essere in mensa!" disse Cabiria per poi riattaccare.

Kabalè mise il telefono in tasta e veloce cominciò a bussare sulla porta del bagno.

"Gas! Vestiti e muoviti! Manca poco!! Devi andare da Miki!" continuava a ulare Kabalè finchè Gas uscì dal bagno perfetto. Camicia bianca con una giacca coordinata nera sopra. Pantaloni neri e scarpe nere. I capelli pettinati e qualche goccia di profumo sui polsi che lo rendeva fantastico.

"Wow.. non sembri neanche più tu!" disse Kabalè meravigliata.

In quel momento dalla finestra della camera si sentì un rumore e videro un'aquila rossa enorme che teneva tra le zampe un sacchetto bianco di plastica.

Kabalè incuriosita andò ad aprire la finestra facendo entrare Basilisco nella stanza. Probabilmente Sulfus voleva dare qualcosa a Gas.

Gas prese tra le mani il sacchettino accarezzando il dorso dell'animale e vide che all'interno vi era una scatola di velluto blu che probabilmente conteneva una collana.

Gas aprì il cofanetto maledicendosi per non aver pensato ad un regalo per la sua Miki e promettendosi di ringraziare Sulfus a vita. Appena ebbe aperto il cofanetto sorrise felice. Sulfus ancora una volta lo aveva capito come nessun'altro era riuscito a farlo e ringraziando il suo amico, richiuse il cofanetto.

"Gas, vai da lei. Ti meriti la felicità che ti sta aspettando" disse Kabalè dolcemente. Gas giurò di non averla mai sentita parlare così. Erano sempre stati "stronzi" i devil: non uno "scusa" o un "grazie", nessun gesto carino e mai e poi mai un favore. Ma loro erano amici, amici unici gli uni per gli altri e nessuno avrebbe mai capito quale fosse il loro modo di volersi bene. Perchè loro si volevano bene, immensamente ed era in questi piccoli momenti che tutto questo affetto veniva fuori.

"Grazie Kabalè" disse Gas e dopo essersi dato un ultima guardata allo specchio, si diresse all'ingresso della Golden School dove avrebbe aspettato la sua amata.

I due passarono una stupenda serata, cenarono e infine andarono sulla spiaggia. In cielo c'era la luna piena contornata da miliardi e milioni di stelle che si riflettevano, una ad una sul mare che calmo si muoveva dolcemente facendo da sottovondo ai loro battiti innamorati.

Ad un tratto Gas si fermò, davanti a lei e la baciò dolcemente.Dopo poco si staccarono e si guardarono negli occhi, quelli di Miki brillavano di felicità e amore e a Gas non sembrava di averne mai visti di più belli. Poi si ricordò della collana e cercò con lo sguardo un posto abbastanza carino in cui potesse dirle ancora una volta tutto il suo amore.

La fece sedere su una panchina di legno appena poco distante dal mare ed estrasse dalla tasca la collana.

"Miki, io con te sto benissimo, sento che con te potrei fare qualsiasi cosa e non mi smetterò mai di dirtelo. Io ti amo, Miki.. E questo è solo un piccolo regalo per te, spero che ti piaccia" le disse aprendo il cofanetto davanti ai suoi occhi. La collana era d'argento e attaccato alla canenina vi era un semplice ma bellissimo cuore d'argento.

"è.. è bellissimo" disse Miki emozionata

"Aprilo.." disse lui e lei incuriosita prese il cuore tra le mani e lo aprì. Una dolce melodia cominciò a suonare piano e dal cuore, come per incanto, cominciarono ad uscire delle piccole bollicine ghiacciate fino a formarne una sola che si posò sulla sua mano. Al suo interno vi era scritto "Ti amerò per sempre." Miki guardò Gas con le lacrimeagli occhi, nessuno le aveva mai fatto un regalo così dolce, bello e romantico. E il fatto che fosse stato proprio Gas, un devil, a farle questo meraviglioso regalo, la fece sentire così importante da farla piangere. Si avvicinò a Gas e poggiò che sue labbra sulle sue in un lungo bacio mentre una lacrima di felicità scendeva sulla sua guancia.

"Ti amo così tanto" le disse Gas quando si furono staccati

"Ti amo anch'io, non immagini quanto Gas" disse Miki come risposta e ricominciarono a baciarsi.

La mattina dopo...

Miki si svegliò con il sorriso sulle labbra, non sarebbe potuta essere più felice di così.

Era stata la serata più bella, magnifica, dolce e romantica della sua vita. Solo perchè era stata insieme al suo unico amore, Gas.

Anche Gas si svegliò con il sorriso sulle labbra. Si era dichiarato apertamente a Miki, si era aperto a lei come mai non aveva fatto in tutta la sua vita e in cuor suo sperava che lei non lo riufiutasse per qualche motivo. Ora che finalmente aveva trovato quella giusta non voleva perderla per niente al mondo.

A casa di Noemi e Axel intanto..

I due stavano ancora dormendo abbracciati, la sera prima avevano fatto l'amore ininterrottamente ed erano crollati molte ore dopo l'una tra le braccia dell'altro. Noemi non poteva chiedere di meglio dal suo unico e vero amore, colui che aveva amato fin da quando era piccola, colui per cui aveva pianto quando non l'ha trovato nel posto in cui era capitata dopo l'incidente, colui per cui aveva pianto di felicità quando l'aveva ritrovato insieme a sua sorella. Lei stava bene tra le sue braccia, si sentiva sicura come da nessun'altra parte e non voleva nient'altro che lui e stare con lui, semplicemente. Ma nella mente di Axel tutto era molto più grande ed intenso. Lui non voleva separsi più da lei, era rimasto malissimo quando aveva trovato la casa in fiamme quella notte, era rimasto malissimo quando non l'aveva più rivista per tanti anni. Quando piangeva perchè pensava che fosse morta, quando non si dava per vinto e cercava in ogni modo di ritrovarla persino mettendosi a disposizione di quella pazza di Diaspro, lui stava morendo giorno per giorno finchè una ragazza quasi uguale a lei non l'aveva salvato e portato in quella casa dove ora abitava, Raf. Raf era stata così altruista e generosa da curarlo nonostante lui le avesse fatto del male. E poi aveva ritrovato la sua amata: aveva pianto di felicità in quel momento, dopo tanti anni era ritornato a sorridere, a ridere con lei. Noemi era la sua unica ragione di vita. Se lei se ne fosse andata lui sarebbe morto, ne era certo. Così, per non doverla più lasciar andare, voleva chiederle di sposarlo. Sposarsi sia tra angel che tra devil era una cosa molto più profonda del matrimonio dei terreni. Se due sempiterni si sposavano, nessuna legge e nessun essere poteva dividerli. Era per sempre. Questa unione però doveva essere voluta da entrambi ed entrambi dovevano pravare amore puro verso il compagno o la compagna. Un amore che con il matrimonio si sarebbe itensificato e sarebbe durato in eterno.

Noemi aprì piano piano gli occhi beandosi ancora di quel caldo abbraccio che la circondava.

"Buongiorno amore" disse Axel dandole un bacio sulla fronte mentre apriva gli occhi

"Buongiorno anche a te" disse Noemi sorridendo felice di ritrovarlo ancora una volta con lei.

"Che cosa facciamo oggi?" chiese la ragazza.

Axel sorrise, era come quando erano bambini. Appena si incontravano, lei gli chiedeva che cosa avrebbero fatto perchè era curiosa di sapere quale gioco avrebbe proposto Axel. Sorrise a quel pensiero, era uno dei ricordi felici che aveva di quando erano piccoli che si era impresso nella sua memoria come un segno indelebile.

"Oggi devo fare una cosa... ma tu non puoi venire con me, è una sorpresa!" disse Axe dandole un piccolo bacio sul naso.

"Ma lo sai quanto sono curiosa! Perchè non posso venire?" chiese lei facendo il musetto più adorabile che Axel conoscesse.

"Non fare così, mi metti in difficoltà amore mio.. comunque no, non puoi perchè è una sorpresa per te e non ne dovresti sapere nulla.." disse Axel comunciando a baciarla. Noemi subito non rispose, fingendosi arrabbiata perchè lui non voleva rivelarle nulla ma quando la lingua di Axel le carezzò le labbra, non potè fare altro che rispondere con quanta più passione aveva in corpo.

Rimasero a baciarsi per cinque buoni minuti. Poi si alzarono e andarono a fare colazione.

Quando ebbero fatto colazione, Axel si vestì e lasciò un bacio alla fidanzata per poi andarsene. Noemi era un po' triste, aveva paura ma non sapeva nemmeno di cosa: Axel l'amava, non l'avrebbe mai lasciata ma... se tutto ciò che pensava non fosse altro che una bugia? Se Axel non l'amasse davvero? Forse stava andando da un'altra in quel momento... Con questi pensieri in testa si vestì e uscì di casa per far visita a sua sorella. Lei le avrebbe dato sicuramente la soluzione.

Non sapeva però quanto si stesse sbagliando sul conto di Axel, che nel frattempo si stava trasformando in terreno per entrare in una gioielleria.

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Capitolo 81
*** Semplicemente... ***


      Un mistero da svelare...

Capitolo 81:

Noemi si precipitò in lacrime dalla sorella, vittima di pensieri completamente sbagliati sul fidanzato. Bussò alla porta e le venne ad aprire Sulfus con Thomas tra le braccia che guardava curioso il suo animaletto parlandoci piano piano mentre lui si trasformava in un serpente proprio uguale a Basilisco.
"Oh, Sulfus.. Scusa se mi presento così senza preavviso.. ma mi servirebbe parlare con Raf. È in casa?" chiese ancora singhiozzante.
"Si certo, entra" disse Sulfus facendola entrare mentre Jeremy si avvicinava alla zia per donarle un po' di allegria.
"Zia, dammi la mano, perfavore." disse il piccolo mentre stringeva tra le sue ancora piccole manine quella della zia che subito si illuminò donando all'angel un senso di pace e serenità.
"Ora va un po' meglio?" chiese il piccolo sperando di aver fatto un buon lavoro
"Certo, piccolo nipotino. Grazie mille, sei proprio un tesoro." disse Noemi mentre Raf arrivava e sorrideva nel vedere che i poteri di Jeremy già si stavano rafforzando.
"Ciao Raf.. ero venuta per parlarti ma.. sono venuta senza avvisare quindi se avete qualcos'altro da fare..." disse Noemi ma venne interrotta da entrambi i genitori.
"No, non ti preoccupare.." dissero contemporaneamente e i due giovani innamorati si guardarono negli occhi e sorrisero. Anche Noemi sorrise vedendo che erano ancora gli stessi di prima. Sulfus era ancora un devil anche se più tenero grazie alla sua nuova famigliola e Raf era ancora l'angel coraggiosa e determinata che aiutava sempre chiunque ma con la sua famiglia ora dava più importanza ai piccoli come ogni madre farebbe.
"Sulfus, potresti andare in salotto con i piccoli e farli giocare un po'?" chiese Raf con un sorriso
"Certo amore mio" disse Sulfus pensando che la sua ragazza-quasi-moglie-se-si-decideva-a-sposarla era ancora più bella quando sorrideva.
Raf sorrise ancora di più e si avvicinò dandogli un veloce bacio all'angolo della bocca che fece indispettire Sulfus ma Raf fu veloce a parlargli nel pensiero

"Questo non è neanche uno stuzzichino, se vuoi arrivare al dolce dovrai aspettare che mia sorella vada via" disse con il pensiero sorridendo innocente. Sulfus invece sorrise malizioso e felice e rispose ad alta voce "Voglio antipasto, primo, secondo, contorno, dolce e caffè" e un sorriso ancor più malizioso si disegnò sulla sua faccia quando Raf arrossì e sorrise maliziosa subito dopo.
I bamibini non capivano di cosa stava parlando il loro papà, pensavano che stesse diventando un po' pazzerello.. Nemmeno Noemi riusciva a capire che cosa volesse dire quella frase, ma il fatto che Raf sorrise maliziosa e arrossì le fece vedere chiaramente di cosa stavano parlando, ma si limitò a rimanere ferma fino a che Sulfus se ne andò con i bambini, lasciandole sole.
Raf le fece segno di rimanere in silenzio mentre cerava una bolla di silenzio intorno a loro con un piccolo gesto. Poi tirò un urlo per essere sicura che la sua bolla funzionava e Sulfus non sentì nulla quindi andava più che bene.

"Allora, dimmi dai" disse Raf incitando la sorella a dirle cosa le succedeva.
"Beh... Stamattina Axel si è svegliato e mi ha detto che doveva andare in un posto, gli ho chiesto se ci potevo andare anch'io con lui e lui invece mi ha detto di no" disse tutto d'un fiato "ho paura che stia andando da un altra" continuò mentre delle lacrime si affacciavano minacciose dai suoi occhi
"Ma che dici? Axel non potrebbe mai tradirti! Sei l'amore della sua vita e sai quanto ha sofferto in quel periodo in cui tu non c'eri" disse Raf pensando che la sorella si stava facendo delle inutili paranoie. Axel non era di certo un ragazzo di quello stampo, lui amava veramente Noemi e non l'avrebbe tradita per nessuna terrestre o sempiterna.
"Si ma.... Oh Raf! Sono così sciocca che ho pensato al peggio senza nemmeno fermarmi un attimo a pensare" disse Noemi abbracciando la sorella
"Non preoccuparti, la prossima volta non arrivare subito alle conclusioni, ok? Me lo prometti sorellina?" chiese Noemi una volta che l'abbraccio si fu sciolto.
"Ok, grazie mille Raf, ti volgio bene" disse e Raf sorrise
"Ti voglio bene anch'io" rispose Raf e disattivò il campo magico intorno a loro. Dopo di che andarono entrambe in salotto dove Sulfus giocava con i bambini.

Appena entrarono rimasero sbalordite.
I tre piccoli svolazzavano per a stanza lanciando delle palle infuocate contro Sulfus che le prendeva al volo e le riassorbiva.
I piccoli si stavano divertendo un mondo e Sulfus sorrideva contento perchè i suoi bambini stavano diventando davvero forti.
"Sulfus? Che sta succedendo qui?" chiese Raf un po' preoccupata che i suoi piccoli si facessero male.
"Stiamo giocando amore mio" disse Sulfus catturando una palla di lava abbastanza veloce che aveva appena lanciato Melody.
"Mamma hai visto? Hai visto?" disse la piccola tutta contenta volando verso la mamma.
"Si, piccola mia ho visto e sei stata bravissima" disse Raf dandole un bacio sulla guancia
In quel momento Jeremy e Thomas unirono le loro mani e ne uscì una palla di lava blu e verde molto veloce che si dirigeva verso Sulfus. Il devil però in quel momento non stava guardando e i due piccoli se ne accorsero troppo tardi per non lanciarla.
Così i due bambini volarono veloci vicino al padre e cercarono di bloccare quella palla ma stava venendo troppo veloce verso di loro.
Una mano fermò la palla di lava incandescente tenendola in mano. I due piccoli guardarono verso l'alto e davanti a loro c'era Sulfus con la palla tra le mani.
"Wow.. è molto potente, siete stati bravi ma non provateci in casa, ok?" disse con un sorriso
I due piccoli annuirono, felici che il loro papà fosse così buono e forte.
"Adesso guardate la magia" disse il devil sorridendo e sedendosi per terra mentre i piccoli fecero lo stesso e Melody li raggiungeva.
Prese la palla di lava tra le mani e la ricoprì con il suo fuoco che era di colore rosso. Poi la fece roteare e quella si divise in tre fiammelle: una rossa, una verde e una blu
"Visto? Questa è tua Thomas" disse Sulfus mettendo tra le mani del piccolo la fiammella blu
"Questa invece è tua Jeremy" e gli diede quella verde
"E questa invece è mia ma.. la diamo a questa bella signorina qui facendoci una piccola magia" disse guardando Melody. Posò la fiammella rossa sulla sua manina e con l'altra manina della bimba coprì la fiamma come per spegnerla.
"Ora chiudi gli occhi e lascia che il fuoco esca Melody. Il fuoco è tuo amico, non ti farà del male, mai" La bambina sorrise annuendo e chiuse gli occhi, si concentrò su quello che aveva detto il suo papà.
"Ora aprì le mani" le disse Sulfus e lei lo fece aprendo gli occhi. Tra le sue mani c'era una fiammella viola e attorno svolazzava un piccolo draghetto di fuoco rosso
"Wow, è bellissimo" dissero in coro i tre piccoli
"Il vostro papà è molto bravo con queste cose, vero?" disse Raf avvicinandosi a Sulfus
Lui la guardò sorridendo con amore.
"Mamma le sai fare anche tu queste cose?" chiese Jeremy sorridendo
"Tipo questo?" chiese Raf muovendo le mani per poi farne uscire una fiammella azzurra da cui uscì una fenice che sbatteva le ali.
"Wow, che bella!" esclamarono i bambini felici nel vedere quelle meraviglie che sapevano creare i loro genitori con il fuoco.

"Sono meravigliose ragazzi, io torno a casa mia, penso che Axel ormai sia di ritorno" disse Noemi con un sorriso e con una piccola scia di paura nella voce.
"Si, vai pure e non preoccuparti inutilmente Noemi, ok?" chiese Raf abbracciando la sorella per poi lasciarla andare via mentre salutava Sulfus e i suoi piccoli.
"Mamma, possiamo mangiare la torta?" chiese Jeremy alla sua mamma leccandosi le labbra.
"Ma tesoro mio... non abbiamo la torta in casa" disse Raf dispiaciuta e anche i tre bambini abbassarono la testolina tristi. Raf guardò Sulfus in cerca di una soluzione e lui le sorrise con un sorriso furbo di chi sta per combinare qualcosa. Un sorrisetto che vedeva spesso anche sulle labbra dei suoi tre bambini.
"Che ne dite se prepariamo una bella torta? Se non l'abbiamo in casa vuol dire che la faremo noi, no?" chiese Sulfus con un sorriso a trentdue denti che convolse Raf e i tre bambini.
Così il pomeriggio passò tra un sacco di farina e una confezione di uova, qualche ciotola di panna rubata da Jeremy e qualche stecca di cioccolato rubata da Thomas mentre Melody si rimpilzava di caramelle colorate che avrebbero usato come guarnizione.

La sera, a casa di Axel e Noemi...

"Amore? Sono a casa!" disse Axel tornando dagli innumerevoli giri che aveva fatto per rendere tutto il più perfetto possibile.
Ecco, è tornato.. Coraggio, lui non ti può tradire, ha ragione Raf vero? Pensò la ragazza mentre scendeva le scale.
"Ehi" disse Noemi sorridendogli debolmente e baciandolo piano, quasi non lo volesse.
"Ma, cos'hai?" chiese Axel preoccupato
"No, nulla" disse Noemi "Anzi, tu mi tradisci?" chiese Noemi affrontando il problema di petto.
"No, come potrei? Sei la creatura che più amo a questo mondo non potrei mai tradirti" disse Axel accarezzando la guancia della sua amata che si stava bagnando di lacrime e in quel momento capì che avrebbe dovuto farlo in quel momento.
"Io ti amo Noemi e ti amerò per l'eternià. Non ho ripensamenti perchè sei parte di me dal primo istante in cui ti ho vista quando eravamo bambini e giocavamo insieme. Io sono stato molto male quando te ne sei andata e so che hai sofferto anche tu; non voglio più soffrire sapendo che non sei completamente mia. Quindi..." cominciò Axel per poi inginocchiarsi di fronte alla persona che amava e prendendo dalla tasca un cofanetto blu dove all'interno vi era un anello di argento con inciso un cuore verde acqua. "Vuoi concedermi l'onore di essere mia per sempre?" chiese infine e la ragazza, con le lacrime di gioia agli occhi disse si abbracciandolo e baciandolo. In quel momento Axel capì che non c'era una proposta più spettacolare delle altre per chiedere alla persona che ami di sposarti. Devi solo essere te stesso e cogliere l'occasione quando ti si presenta.
In quel momento Noemi non ebbe più dubbi, Axel non poteva averla tradita, le aveva chiesto di sposarla e questo fra sempiterni era una promessa infrangibile di amore eterno.


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Capitolo 82
*** Ti amerò sempre ***


Un mistero da svelare...

Capitolo 83:

Passarono due giorni da quando Axel aveva chiesto a Noemi di sposarlo e Raf era vanuto a saperlo la mattina successiva. La data era stata fissata per la settimana successiva ma c'era una cosa che ne Raf ne Noemi sapevano.
Quando Axel era uscito di casa la mattina della proposta, si era incontrato da Sulfus, mentre Raf era in cucina che parlava con Noemi e il devil aveva preso una grande decisione.

Inizio Flashback

"Così si parla, grande amico!" disse Sulfus dando una pacca sulla spalla all'angel che aveva davanti
"E tu? Quando sposerai Raf?" chiese Axel
"è molto che voglio chiederle, ma non trovo mai il momento giusto, un po' per i bambini, un po' per il resto.. Io la amo come non ho mai fatto in vita mia, per lei sono diventato ciò che tempo fa disprezzavo con tutto me stesso, per lei ho combattuto, ho rischiato di perderla, mi sono imbattuto in cose che erano più grandi di me ma ce l'ho fatta e lo devo solamente a lei e al nostro amore.
"Io questa sera chiederò a Noemi di sposarmi. Fallo anche tu. Non sarai da solo e due sorelle avranno la possibilità di farsi forza a vicenda ognuna per il matrimonio dell'altra."
"Si, lo farò.. ma per Raf devo fare ancora una piccola cosa, poi la sposerò" disse Sulfus sorridendo. Avrebbe reso la sua angel felice e lo avrebbe fatto per tutta la vita ma per chiedere di sposarlo, avrebbe dovuto far qualcosa di grande, di importante.

Fine Flashback

E fu così che mentre Raf chiedeva a Noemi come Axel le avesse fatto la proposta, Sulfus prese con se i bambini e se ne andò. Aveva qualcosa da organizzare e voleva che Raf stesse bene anche quella sera in cui lui le avrebbe finalmente chiesto di sposarlo.
"Cabiria, Kabalè vi ricordate quando io e Raf ci siamo fidanzati?" chiese Sulfus davanti ad un tavolino in un bar mentre i piccoli stavano "seduti" nei passeggini e Cabiria li coccolava.
"Certo, come dimenticarlo? Abbiamo fatto l'organizzazione più precisa e completa di una scena romantica del mondo!" disse Kabalè
"Beh, io volevo chiedervi se potevate riorganizzare tutto, ma in un modo leggermente più semplice" disse Sulfus con un sorrisetto malandrino che non aveva mai perso nonostante il suo cambiamento. E così iniziò a spiegare come voleva chiedere a Raf di sposarlo, perchè dopo tante lotte e battaglie era ciò che entrambi, che la loro famiglia meritava.
"Ok, sta tranquillo Sulfus, ci penseremo noi!" disse Cabiria quando Sulfus ebbe finito di spiegare per filo e per segno tutta la "serata".

"Bene.. e l'organizzazione è fatta, a quanto dicono Cabiria e Kabalè ma di loro mi fido. Ora devo andare da mamma a chiedere quel piccolissimo favore ma sono certo che non mi dirà di no!" pensò Sulfus mentre salutava Cabiria e Kabalè che già stavano progettando la serata e si dirigeva verso la sua prossima meta: Zolfanello City.

A casa di Raf e Sulfus intanto Noemi aveva raccontato tutto alla sorella che felice aveva condiviso la gioia della sorella anche se c'era un qualcosa che turbava lei stessa.
"Raf? Che hai, non sei felice per me?" chiese infatti Noemi vedendo l'espressione della sorella rabbuiarsi.
"Si che sono felice per te ma.. vorrei anche io provare quella felicità in prima persona. Insomma, sai quanto io ami Sulfus e quanto tempo è ormai passato da quando ci siamo conosciuti io e lui. Vorrei che anche lui mi chiedesse di sposarlo.. ma non so, forse per i bambini, forse per tutto quello che ci è successo lui non me lo ha ancora chiesto. Anche se so che il suo amore per è infinito io sto cominciando ad aver paura" disse Raf mentre tutte le sue sicurezze vacillavano.
"Sorella mia, sei sempre stata la più coraggiosa delle due. Io so che Sulfus ti ama, perchè si vede da come ti guarda e dal suo cambiamento. È un devil Raf. Devi capire che se un devil come Sulfus ha fatto questo cambiamento è perchè è stato mosso da un sentimento molto forte e profondo."disse Noemi accarezzando la guancia della sorella che annuì sorridendo.

Nel frattempo a Zolfanello City Sulfus era appena uscito da casa della madre lasciandole i bambini mentre metteva nella tasca il cofanetto di velluto nero e rosso che apparteneva alla sua famiglia da sempre.
Il pomeriggio passò veloce: Sulfus che dava una mano a Cabiria e Kabalè perchè tutto fosse perfetto e Raf che cercava di svagarsi per non pensare ai suoi timori.

Qundo Sulfus tornò a casa vide Raf seduta per terra, vicino al letto che giocava con il fuoco..
"Amore mio? va.. tutto bene?" chiese Sulfus sentendo l'aura di Raf leggermente più spenta di com'era di solito.
"va tutto benissimo" rispose Raf con un sorriso falso. Sulfus capì e fece finta di cascare in quel giochetto e le disse di mettersi qualcosa di elegante.
"certo .. " disse Raf mentre cacciava indietro le lacrime. Che cosa le stava succedendo?

Sulfus contattò Cabiria
"Cabiria, allarme rosso. Muovetevi" disse Sulfus e Cabiria capì.
"Non preoccuparti noi siamo pronti. Quando vuoi tu"disse l'amica e Sulfus sorrise.
Infatti Cabiria e Kabalè con l'aiuto di Gas, Miki, Dolce e Uriè erano riuscite a creare l'esatta atmosfera che Sulfus desiderava. Certo, c'era stato bisogno anche di lui, dei suoi poteri ma alla fine era tutto perfetto.

Sulfus vide che Raf ancora non si decideva ad uscire dalla sua stanza, così la raggiunse vedendola sul letto in un mare di lacrime silenziose.
"Amore mio.. mi distrugge vederti in lacrime. Che ti succede?" chiese Sulfus dispiaciuto a dir poco.
"Nulla, scusa se sono così" cercò di dire Raf ma i singhiozzi le spazzavano la voce.
"Non posso tenere tutto dentro. Non importa se sarà una cosa fuori dal comune o meno. Io te lo devo chiedere perchè non ne posso più fare a meno" disse Sulfus mentre con un piccolo gioco di fuoco trasformava i suoi abiti in uno smoking e l'abbigliamento di Raf in un abito completamente bianco, con un corpetto stretto ricoperto di pizzo e una gonna ampia e gonfia.
Raf non capiva ma vedendo lui che si inginocchiava ai suoi piedi cominciò a piangere, di gioia.
"Raf, sei stata dalla prima volta che ti ho incontrata la mia sfida. Tutto quello che abbiamo passato mi ha sempre più convinto che eri tu la mia metà. Tanti dicevano che non ce l'avremo mai fatta, che non saremo andati da nessuna parte e invece guardaci: tre bambini stupendi e la felicità.
Se non te l'ho chiesto per tutto questo tempo è solo perchè volevo fare le cose in grande. Ma mi rendo conto di aver aspettato un po' troppo. Spero che tu sia contenta anche così." e prima che Raf potesse dire una qualsiasi cosa Sulfus si teletrasportò insieme a lei.

Raf aprì gli occhi, era su una nuvola, le mani di Sulfus poggiate sulla sua pancia, davanti a lei le stelle.
"Raf .." cominciò Sulfus per poi lanciare una palla infuocata nel cielo che si trasformò in una scritta.

"Vuoi sposarmi?"

La ragazza si voltò verso di lui, era lì inginocchiato, un cofanetto aperto nella mano e gli occhi che brillavano ancor più del diamante che aveva tra le mani.
"Si amore mio, si che ti sposo" disse Raf abbracciandolo e facendoli cadere sulla nuvola.
Si baciarono felici mentre entrambi piangevano di gioia. Sulfus le mise l'anello al dito e Raf sorrise. Ora era finalmente felice. Con i suoi bambini e l'amore della sua vita al suo fianco. In quel momento seppe con certezza che non sarebbe stata mai sola, che tutte le prove della vita le avrebbe superate grazie alla forza dell'amore.
Sulfus in quel momento capì che avrebbe potuto organizzare anche la serata più bella e romantica che fosse mai esistita, ma quando l'amore è così forte, non conta come lo esprimi, l'importante che tu sia sincero al cento per cento. E Sulfus questo lo aveva capito. Aveva capito che non ci sarebbe stata mai una proposta perfetta, l'unica cosa importante in quel momento era il sorriso di Raf che, ora ne era veramente sicuro, non l'avrebbe mai abbandonato.
Sulfus la baciò ancora una volta e piano piano davanti alle stelle, testimoni del loro amore, si unirono in una cosa sola, in un unico essere. Certi che dopo quel momento il loro amore sarebbe stato indistruttibile ancor più di quel che era.

I loro amici notarono la comparsa in cielo di quella scritta e capirono che tutta quell'organizzazione non sarebbe servita. Kabiria e Cabalè si guardarono negli occhi con la consapevolezza che ora il loro più caro amico aveva trovato la più grande felicità del mondo.

Abbracciati sulla nuvola, Raf e Sulfus ripercorrevano passo passo tutta la loro storia e si rendevano conto che tutti gli imprevisti e i misteri ormai svelati che avevano incontrato lungo il loro cammino, avevano reso il loro amore forte ed indistruttibile. Ora avevano entrambi la certezza che non sarebbero mai stati soli, che l'amore e solo l'amore era più forte di tutto. Che l'amore averebbe sempre vinto, nonostante tutto.
E fu con questo pensiero in mente che Raf si rivolse al suo futuro sposo, disteso sotto di lei.
"Sulfus?" lo chiamò in modo che i suoi grandi occhi d'orati si perdessero in quelli color cielo di lei.
"Dimmi" le rispose lui con un sorriso accarezzandole piano una guancia
"Grazie "  disse semplicemente lei, una piccola parola, con un grande significato.
"E di cosa amore?" chiese allora lui.
"Di avermi fatto capire che l'amore vincerà sempre, di aver portato la felicità nella mia vita, a partire dal primo momento in cui i miei occhi incontrarono i tuoi in quell'incrocio in città." disse allora lei ricambiando le carezze di lui.
"Ti amerò sempre" rispose lui, stipulando con un bacio quella promessa che era eterna, una promessa che nessuno avrebbe potuto infrangere. I due continuarono a baciarsi a lungo finchè l'alba non li sorprese ancora una volta ad amarsi come se fosse la prima.

Angolo Autrice:

Ebbene si, penso che questa storia sia ormai alla conclusione. Penso di essere cresciuta insieme a questa storia, la prima in assoluto per me. E oggi, dopo 82 capitoli, scelgo di mettere la parola fine. Ovviamente ci sarà il capitolo del matrimonio che sto ancora scrivendo (se avete qualche idea, i consigli sono ben accetti!) e alla fine di quest'ultimo capitolo una sorta di epilogo per lasciarci come si deve. Spero che la mia storia vi sia piaciuta tanto quanto è piaciuto a me scriverla. A presto.

Cucciola

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