To The Moon and Back di Dimea (/viewuser.php?uid=30497)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** I/The Hunter ***
Capitolo 3: *** II/ The Third Temptation of Paris ***
Capitolo 4: *** III/ The Pirate and The Princess ***
Capitolo 5: *** IV/Follow me ***
Capitolo 6: *** V/Brave Princess ***
Capitolo 7: *** VI/Snowboard Lesson ***
Capitolo 8: *** VII/ Sweet Disaster ***
Capitolo 9: *** VIII/ When Words Fail ***
Capitolo 10: *** IX/ Say Something ***
Capitolo 11: *** Extra / Her Eyes ***
Capitolo 12: *** X/ Wildest Dreams ***
Capitolo 13: *** XI/ Hurricane ***
Capitolo 14: *** XII/Girls Just Wanna Have Fun ***
Capitolo 15: *** XIII/ The Princess & The Knight ***
Capitolo 16: *** XIV /Stars Shining Brightest ***
Capitolo 17: *** Epilogo/The Courage Of The Star ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Prologo
As long as she stands there
waiting
Wearing the holes in the
soles of her shoes
Now how many days
disappear
When you look in the
mirror
So how do you choose
Your clothes never wear
as well the next day
And your hair never
falls in quite the same way
You never seem to run
out of things to say
[...]
I absolutely love her
When she smiles
[Absolutely (Story Of A Girl) - Nine Days]
L'idea di
cambiare scuola non ti era mai balenata nemmeno nell'anticamera del
cervello. Eppure, dopo la scomparsa prematura del tuo migliore amico,
l'idea del trasferimento non ti sembrava più tanto malvagia.
Il lavoro di tua madre, per la prima volta, non ti era sembrato un peso
e la sua promozione in un grande ospedale di Detroit era diventata la
tua unica ancora di salvezza da una lenta agonia.
Senza Wells, quell'aula sarebbe stata gelida e vuota...
Così ti sei lasciata trascinare in auto, dirette a Detroit.
Senza se e senza ma.
-Sei pronta al tuo primo giorno alla Ford?- Il tono pacato e
rassicurante di tua madre ti fa alzare lo sguardo dalla tua tazza di
caffè troppo calda.
Sorridi, senza rispondere. Lei ti capisce e non ha bisogno di porti
altre domande. Ritorni a dedicarti a quella tazza dal fondo oscuro.
Sospiri.
Oggi comincia una nuova vita e tu stai cercando di risalire quella
appena conclusa.
-Hai già guardato il programma della Homecoming Week?-
-Sì...- sai già quale sarà la prossima
domanda.
-E qual'è il tema di oggi?-
Appunto.
-Mi sembra "denim"... o qualcosa di simile-
In cuor tuo cominci a sperare che tua madre non cominci ad insistere a
farti seguire il programma, quindi cerchi di focalizzarti sul tuo
caffè.
-Non indossi nemmeno i jeans...- ridacchia lei -Coraggio vatti a
cambiare, hai ancora tempo. Questo è il tuo ultimo anno,
goditelo.-
Perfetto...
Alzando gli occhi al cielo, trangugi fino all'ultima goccia il
contenuto della tazza e ti alzi diretta verso camera tua.
-Denim. Ma che razza di tema è?!-
Spalanchi l'armadio sistemato pochi giorni prima. Sospirando afferri un
paio di short a vita alta ed una camicia di jeans, buttandoti tutto
addosso. Il risultato non è malaccio, in realtà,
ma non ti convince. Infili le Vans in tessuto denim e sospiri, felice
in cuor tuo di aver zittito tua madre.
La vecchia Mustang grigia si ferma davanti al viale della Ford High
School.
Sospiri salutando tua madre, soffermandoti un secondo sullo striscione
giallo e blu che recita " Bentornati Trojans!", prima di scendere
dall'auto.
Attorno a te, gruppetti di ragazzi si ritrovano e salutano. Tu passi
avanti, varcando la soglia della scuola e camminando per i corridoi
costeggiati dagli armadietti color senape.
-250... 251... 252, Eccolo!- Lasci scivolare le dita sul lucchetto,
facendolo scattare.
Svuoti lo zaino nell'armadietto, in silenzio.
Non hai molta voglia di festeggiare nonostante sia una delle settimane
migliori a scuola.
-Ciao- una voce limpida dietro alla porta dell'armadietto, ti richiama
dai tuoi pensieri.
Con un tonfo metallico chiudi l'anta, ritrovandoti davanti ad una
ragazza poco più piccola di te, ad occhio e croce dovrebbe
essere del secondo anno. Indossa un abitino striminzito in denim, con
una giacca di jeans smanicata.
-Il mio nome è Octavia Blake. Devi essere nuova, non ci
siamo mai incontrate.- Ti fissa con i suoi occhioni blu, sorridendoti e
porgendoti la mano.
-Clarke Griffin- sorridi di rimando, accettando la sua stretta di mano
- mi sono trasferita da qualche settimana da Sacramento.-
-Wow! Hai fatto parecchia strada... beh, benvenuta- Ti sorride ancora -
Senti, visto che sei nuova, ti va di avere una guida?-
Qualcosa ti richiama verso di lei. Non conosci la scuola e nessuno
degli alunni, e l'idea di passare da sola la giornata, non ti sembra
più così allettante.
L'Homecoming Week è fatta per permettere agli alunni di
fraternizzare, quindi non esistono lezioni da frequentare... L'idea di
avere qualcuno, anche se più piccolo, che ti possa aiutare a
capire il tuo futuro habitat non ti sembra tanto male.
-Grazie mille, non sai quanto mi faccia piacere questa proposta.-
rispondi, visibilmente riconoscente, alla tua vicina di armadietto.
Ti afferra dolcemente per un braccio, sorridendo, e comincia a
trascinarti per i corridoi, presentandoti a qualsiasi essere in grado
di respirare.
Probabilmente deve essere una Cheerleader o qualcosa di simile, visto
il suo numero di conoscenze. La situazione ti fa sorridere: fino a
cinque minuti prima, non avresti immaginato che ti saresti lasciata
trascinare tra la folla.
Mentalmente ringrazi tua madre, che ti ha spronato a cambiarti. A
quanto pare alla Ford, ti spiega la tua Virgilio, la
Homecoming Week è molto sentita.
-C...Ciao Octavia.- Sussurra una voce vicina a voi.
Ti volti, mentre la tua compagna salta in braccio ad un ragazzo alto e
magrolino.
-Jasper! Che bello vederti!- Il moro arrossisce visibilmente, dietro
gli occhiali, al contatto della ragazza -Vieni, vorrei presentarti
Clarke, è dell'ultimo anno. Sai, è nuova-
Octavia lo spintona verso di te, sempre con quel sorriso radioso
stampato in volto.
Jasper sembra molto imbarazzato, ma cerca di non darlo a vedere.
-Piacere e benvenuta- sorride
-Clarke, lui è il mio migliore amico... -in quell'istante
leggi la morte negli occhi del povero ragazzo -Coraggio Jas,
unisciti a noi. Stavamo andando a vedere la partita di dodgeball tra i
ragazzi dell'ultimo anno e gli insegnanti!-
-Solo per vedere tuo fratello schiacciare il professor Collins-
ridacchia il ragazzo, pregustando la scena - Lasciami solo chiamare
Monty e Finn!-
Jasper vi saluta con la promessa di rivedervi poco dopo, direttamente
sul luogo della partita, con tutta la compagnia.
Tu ed Octavia continuate il vostro percorso, aggiungendo al tuo
bagaglio anche la conoscenza delle altre cheerleader. A quanto pare
avevi ragione, non solo la tua nuova amica è nella squadra,
è addirittura il capitano. Fortunatamente non ti sembra la
figura stereotipata della ragazza popolare e snob, o peggio ancora,
stronza.
-Sai,- ti spiega lei - non è facile emergere quando tuo
fratello è Bellamy Blake.-
-In che senso?- domandi, curiosa
-Mio fratello è IL Playmaker
dei Trojans- ti dice, mentre uscite dalla vetrata sul retro, che porta
al campo.
L'erba smeraldina ondeggia al vento,
mentre i giocatori di entrambe le fazioni si riscaldano prima del match.
La popolarità della tua compagna, vi permette di guadagnare
una buona posizione sugli spalti.
La ragazza ti indica uno dei giocatori, intenti nel riscaldamento, poco
distante da voi.
-Lui è mio fratello!-
Bellamy è un ragazzo alto ed il suo capo
è ricoperto di riccioli mori. Sentendo la voce della
sorella, il ragazzo alza il capo con un sorriso sghembo stampato sulle
labbra.
Per un istante incroci i suoi profondi occhi scuri.
Dietro di te, delle ragazzine sospirarono rumorosamente, alla vista del
Playmaker.
Jasper,
seguito da un ragazzo asiatico ed uno leggermente più basso
di lui,
arriva agitando le braccia nella vostra direzione, ed Octavia si
sbraccia per segnalargli la vostra esatta posizione.
Il migliore
amico della ragazza, ti presenta Monty, il ragazzo asiatico, e Finn. Ma
ancora prima che tu possa aprire bocca, l'arbitro fischia e le due
squadre entrano in campo.
Note dell'autrice
Salve a tutti!
Questa è la mia prima Bellarke e spero vi possa incuriosire.
Ok, stasera non sono molto loquace e mi dispiace.
Se vi fa piacere, fatemi sapere con un commento cosa pensate di questo
prologo.
A prestissimo con il primo vero capitolo della storia.
Ci leggiamo presto.
Dimea.
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Capitolo 2 *** I/The Hunter ***
I
The
Hunter
Coming in unannounced
Drag my nails on the tile
I just follow your scent
You can just follow my
smile
All of your flaws are
aligned with this mood of mine
[...]
You know you look so
Seattle
But you feel so L.A
And I love the way you
hurt me
It’s
irresistible
another way you hurt me
baby
I’m gonna get
you to burst just like you were a bubble
Frame me up on your wall
just to keep me out of trouble
Like a moth getting
trapped in the light by fixation
[Irresistible - Fall Out
Boy]
Tutto sommato la
partita non è stata malaccio. Certo hai passato il tempo ad
immaginare le tue mani attorno al collo delle ragazzine urlanti dietro
di te, ma i ragazzi hanno visibilmente stracciato i professori!
Il famigerato fratello della tua amica è
particolarmente veloce, e da un lato capisci le sue fans. Certamente
è un ragazzo belloccio, ma nulla di esagerato.
Sospiri, mentre gli alunni svuotano gli spalti, per andarsi ad
accaparrare i posti migliori alla gara di torte.
-Non ci muoviamo, tra poco arriveranno i
ragazzi. Mi piacerebbe presentarteli, Clarke- Octavia sorride
soddisfatta. L'idea di conoscere qualcuno della tua età non
ti dispiace affatto, giusto per capire chi potrebbero essere i tuoi
compagni di corso.
Un colpetto di tosse ti richiama, facendoti girare. Il
ragazzo, arrivato poco prima con Jasper, ti sorride.
-Finn- ti porge la mano -piacere.-
-Clarke- sorridi
-Jasper ha detto che sei dei nostri... sai sono un senior anche io.-
Finn sorride imbarazzato -benvenuta.-
Tutto sommato, il ragazzo è carino... E ti rendi
nemmeno conto che ti stai attorcigliando una ciocca con il dito.
-Bellamy!- la voce squillante di Octavia, ti obbliga a girarti verso i
gradini degli spalti.
I tuoi occhi incrociano, ancora, quelli del fratello della tua nuova
amica. A quanto pare a Bellamy questo contatto visivo non dispiace,
tanto da sfoderare un sorrisetto.
Sposti lo sguardo ridacchiando, ripensando ai sospiri delle ragazzine
di poco prima, ed in un istante lui è accanto a te.
Ti supera di una spanna o poco più, ma riesci a contare ogni
minima lentiggine sul suo volto, chiaro segno che si trova troppo vicino.
Indossa un paio di skinny jeans, forse troppo skinny per i tuoi
gusti, ed una camicia in denim. insomma non che si sia sprecato
più di tanto
-Bellamy Blake -si presenta, prima che la sorella possa aprire bocca -
e tu principessa, chi saresti?- Ammicca.
Ha la voce profonda, per essere un liceale... e ti scoccia ammettere
che un paio di brividi te li provoca.
-Lei è Clarke Griffin, si è appena trasferita da
Sacramento.- Gongola Octavia, sventolandoti come un trofeo.
-Una Senior?- Ballamy ti passa in rassegna,
sfoggiando un sorriso trionfante.
Annuisci a quella domanda, sfoderando la tua migliore espressione di
sfida. Lui sembra divertito dalla tua reazione e non ti stacca gli
occhi di dosso.
Ti senti un dolce in una vetrina della pasticceria del corso.
-Benvenuta- dice una voce dietro al giovane Blake.
Si fa largo un ragazzo alto quanto te e la prima cosa che noti
è la sua terrificante espressione da barracuda. Si presenta
come John Murphy, compagno di Bellamy nella squadra di Basket e tuo
compagno di corso.
Decidi di riprometterti che non ti saresti mai trovata da sola con lui
in qualsiasi posto...
In un angolo, Finn lancia occhiatacce al fratello di Octavia e Jasper
sospira, guardando la ragazza.
Decisamente uno strano inizio...
Dopo poco i ragazzi vi abbandonano e tu e la ragazza potete tornare al
vostro giro della scuola.
-Sai già come vestirti per domani?- La tua nuova amica
sbatacchia le sue lunghe ciglia da Bambi nella tua direzione.-
Altrimenti, noi stavamo pensando di fare un salto al centro
commerciale, dopo la scuola- Accetti di buon grado. Non hai voglia di
restare a casa da sola e non hai vestiti a tema per domani. -Io stavo
pensando di fare Wonder Woman! Tu?
-A dirti la verità non saprei che personaggio scegliere...-
La castana spalanca gli occhi.
-Davvero?!? Non hai un supereroe preferito?-
- Batman...- sussurri incerta.
Quando Octavia aveva detto "stavamo
pensando di fare un salto al centro commerciale", avevi
pensato a lei, Jasper e qualche amica... non lei, Jasper e Bellamy!
Ora ti trovi sul sedile posteriore di una Cadillac CTS nera, senza
possibilità di scampo.
Non sai esattamente cosa ti infastidisce del fratello di Octavia, cosa
ti mette a disagio, di Bellamy. Forse le parole di Finn, che per tutta
la mattina ti aveva messa in guardia su quel playboy seriale, o le
continue smentite
della sorella... che poi non smentiva nulla, ANZI.
Risultato: nonostante quel ragazzo non ti lasci del tutto indifferente,
hai scelto di tenertene alla larga...
Ed ora sei nella sua macchina e stai andando a fare shopping con lui!
Comica, la situazione.
Jasper decide di tirare fuori l'argomento "tema di domani" con molta
nonchalance.
-Stavo pensando al Doc Octopus di spider man...-
-Ma non era supereroi?- lo schernisce, civettuola, Octavia.
-Ed i super cattivi dove li lasci?- Ridacchia il nerd
-Certo - prende la parola Bellamy - Tu andresti in giro con i
tentacoli?-
-Ok, cambio programma... Peter Parker! Lo sfigato di turno che diventa
Spider man!- si pavoneggia Jasper, e ti scappa una risatina - E tu
Clarke?-
E di punto in bianco, l'attenzione si sposta su di te.
-Lei, ha scelto il tenebroso Batman!- squittisce la ragazza, mentre
Bellamy alza un sopracciglio e dopo un paio di complimenti da parte di
Jasper, fortunatamente la macchina si ferma nel parcheggio del centro
commerciale.
-Mmmm... Ti avrei visto meglio come Black Canary, Principessa.-
Sussurra il moro, evitando di farsi sentire dagli altri.
-Non è il mio stile- rispondi aspra, prima di essere
interrotta da Octavia.
-Bellamy cosa hai scelto tu?-
-Visto che Batman è stato preso - ti lancia un'occhiata di
sottecchi - Farò ciò che mi viene meglio: Flash!-
Non resisti, dopo la battutaccia da parte sua, e lasci che la tua
lingua biforcuta si sfoghi.
-Povere ragazze - sussurri in modo che possa sentirti solo lui -Avere a
che fare con Flash, in certi momenti è terribile- e dalla
sua espressione divertita ed offesa capisci di averlo sorpreso.
Non potevi immaginare che ti saresti divertita così tanto in
un pomeriggio di shopping. Certo, le battutine di Bellamy ti avevano
inseguito tutto il tempo, ma avevi trovato il modo di rispondergli con
altrettanta faccia tosta!
-Ragazzi, non so voi, ma ho voglia matta di Frappuccino al caramello!-
Esclama Octavia, indicando uno Starbucks poco distante da voi -Chi
è con me?-
L'idea ti alletta, e dopo il caffè trangugiato stamattina,
ti manca la tua dose di caffeina.
-Io sì- sorridi complice alla ragazza.
-Why not- concorda Jasper, sistemandosi i Googles in testa -Ho
decisamente bisogno di zuccheri-
Cala il silenzio nel gruppo, ed Octavia si gira verso il fratello,
implorante, sfoderando i suoi occhi da cucciolo.
-Daaaai Bel! Lo so che non ti piace il Frappuccino, ma puoi prenderti
un espresso...-
Bellamy non sembra molto convinto.
-Tavia...-sbuffa, e ti lancia un'occhiata di sottecchi prima di
rispondere -Solo se pago io...- ridacchia.
La sorella sembra molto sorpresa, e la strana espressione la accompagna
mentre vi accomodate ad un tavolino rialzato.
-Coraggio, andiamo io e Jasper al bancone, ditemi cosa vi porto-
sospira il ragazzo.
-Il solito- esordisce Octavia, rivolgendosi a Jas
-Per te principessa?-
-Clarke...-
ringhi
-Che caratterino- sussurra -secondo me sei da Mocha Frappuccino. Per
avere un caratteraccio così devi essere una caffeinomane.-
ridacchia.
Ci ha preso, in pieno!
Cerchi di incenerirlo con lo sguardo, ottenendo l'effetto contrario.
-Ho indovinato! - Ride - Te ne porto uno- dice dolcemente,
allontanandosi con Jasper.
La tua nuova amica aspetta di vederli al bancone, prima di sfiorarti un
braccio per richiamare la tua attenzione.
-Clarke, - Sussurra - mio fratello odia Starbucks... Non mi ci porta
mai, per questo vado sempre con Jasper!-
Continua...
Note dell'autrice.
Spero vi sia piaciuto questo primo incontro tra Bellamy e Clarke.
Ho cercato di mantenere i personaggi più IC possibili e
spero di esserci riuscita.
Se vi fa piacere, Qui
c'è la Playlist creata per scrivere questa storia, e qui gli
Outfit dei vari temi dell' Homecoming Denim
e Superhero,
per ora solo i primi due. Man mano che si andrà avanti, ne
caricherò altri.
Se vi va, lasciate un commentino per farmi sapere cosa ne pensate.
Ci leggiamo Presto
Dimea
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Capitolo 3 *** II/ The Third Temptation of Paris ***
II
The third Temptation Of Paris
You got me going,
you’re oh so charming
But I can do it
You’re
womanizer
Boy, don’t try
to front
I-I know just
what you are,
[Womanizer - Britney
Spears]
Il secondo giorno della Homecoming Week, era passato tra
qualche battutina e nulla più.
Hai passato la mattinata in compagnia di Octavia scoprendo, con tua
grande sorpresa, che la tua nuova amica frequenta il penultimo anno.
Finn sembra essersi avvicinato parecchio, ed il tuo dito si trova
troppe volte ad attorcigliare una ciocca.
Bellamy è sempre il solito belloccio irritante.
Tua madre pare felice di vederti fraternizzare, tanto da aiutarti con
il costume per il terzo giorno.
Ecco.
L'idea geniale di tua madre... è a causa sua se ora ti
ritrovi nel bagno delle ragazze, fissando lo specchio.
Non sei molto sicura di quello che stai per fare.
-Dai Clarke, non può starti tanto male! Ti aiuto ad
indossarlo.- Esordisce Octavia, raggiante.
-Ma ieri sera non mi sembrava tanto corto...- Fissi il tuo riflesso,
allucinato ed incredulo -Giuro che uccido lo stronzo che ha avuto
l'idea per il tema di oggi- ringhi
La tua amica sfodera un sorriso colpevole -Siamo noi Cheerleader a
stillare il programma- sospira -ma devo ammettere che non è
stata mia l'idea-
Personaggi e divinità dell'antica Grecia... Solo ad un pazzo
potrebbe venire un'idea simile.
Ti massaggi le tempie, lasciandoti aiutare. Quella che ieri sera ti era
sembrata un'idea geniale ora ti sembra la cosa più stupida
del mondo.
La tua amica è spettacolare nel suo costume da Afrodite, il
peplo corto e color cipria le fa risaltare gli occhi. Sembra davvero la
dea dell'amore, mentre con pazienza ti aiuta ad acconciarti i capelli.
-Elena è stata una scelta fantastica- cerca di rincuorarti
lei, mentre provi ad allungare la gonna con le mani.
Ti guardi ancora allo specchio, alla ricerca di una silente
approvazione... da parte tua.
Il chitone bianco non arriva nemmeno al ginocchio, e la sciarpa
bordeaux bordata d'oro di tua madre, messa come peplo drappeggiato, non
aiuta.
Quella santa ragazza di Octavia ti ha intrecciato i capelli e ti ha
prestato un cerchietto simile ad una coroncina di foglie. Sospirando ti
allacci i sandali alla schiava, fino al polpaccio.
Sei pronta, ma non sei convinta del risultato.
Con aria terrorizzata fissi la porta del bagno.
-Usciamo?- Ridacchia Octavia
Annuisci prendendo un profondo respiro.
Fuori dall'uscio, Jasper e Monty, se ne stanno seduti sul pavimento ed
alla vostra vista si alzano di scatto.
-Finalmente!- esclama jas -Cominciavo a temere che il Troll vi avesse
preso e trascinato nei sotterranei... ah no, dimenticavo che qualcuno
non ha accettato la mia idea di fare il Mercoledì Potterhead!-
La mora alza gli occhi al cielo, ridacchiando. -Non ti puoi lamentare,
Jas, sei un fantastico Hermes!-
Jasper indossa una tunica bianca ed il tipico cappello con le ali del
dio greco, mentre Monty ha optato per Ade: per un peplo nero ed una
fascia viola.
-Cavolo! Potevate dirmelo che sceglievate tutti degli dei, avrei fatto
Atena!-
-Perchè, che problema c'è nel tuo costume?-
chiede il ragazzo asiatico - Hai fatto un ottimo lavoro con...-
Un saluto alle tue spalle ti fa rizzare i capelli e lanci un'occhiata
alla porta del bagno, nella speranza di riuscire a fiondartici di
corsa... Ti volti ma è troppo tardi.
Ballamy Blake fa la sua trionfale entrata, in tutto il suo splendore e
tu arrossisci meccanicamente alla sua vista.
In questo momento è impossibile guardarlo in faccia. Il suo
costume, se così si può chiamare, la toga porpora
che indossa sopra ad un gonnellino in cuoio.
-Non pensavo si potesse girare a petto nudo per i corridoi...- non
riesci a trattenere la battutaccia.
-Oggi tutto è lecito. Perchè? Ti infastidisce,
per caso?- risponde sornione
Una parte di te vorrebbe tirargli pugno. Il problema è
l'altra parte...
- Bel costume principessa... cosa hai scelto?- ti squadra da capo a
piedi con espressione famelica.
-Elena di Troia- Risponde, euforica, Octavia - Non è
splendida?- Un lampo attraversa le pozze oscure del ragazzo. Una luce
viva illumina il suo sguardo, anche solo per un secondo.
-La principessa fa sempre il suo effetto...- fai quasi fatica ad udire
l'ultima frase. Bellamy la bisbiglia, come un geloso pensiero.
Per essere ottobre, non fa freddo al sole, ed il
parco della scuola è perfetto per chiacchierare durante la
pausa pranzo.
-Sei pronta per venerdì sera?-
Domanda Octavia tra una sorsata d'acqua e l'altra.
-Per l'Homecoming Dance?- Lei annuisce e tu allo stesso tempo scuoti la
testa. -Assolutamente no.-
-Il tema è Masquerade, visto che mancano una quindicina di
giorni ad Halloween. Se ti va possiamo andare alla ricerca di qualcosa
domani pomeriggio-
Sorridi a quella proposta
-Mi farebbe piacere, visto che non ho idee... Ma solo se passiamo da
Starbucks, dopo lo shopping-
-certo che sì, e magari andiamo senza ragazzi intorno,
almeno non rompono sulla scelta degli abiti- Ti
rassicura la tua amica,
facendo l'occhiolino.
In qualche modo ti stai affezionando ad Octavia. Lei è
quella presenza femminile di cui hai sempre avuto bisogno, l'amica con
cui confidarti.
Con lei, la tua parte da maschiaccio tende ad affievolirsi.
-Sai già con chi andare?- ti domanda a bruciapelo, prima di
addentare il suo sandwich, rischiando di farti andare di traverso il
tuo.
Non ci avevi ancora pensato. Da oggi partivano gli inviti ufficiali per
il ballo. Certo, non si sta parlando del Prom, il ballo destinato ai
Senior e agli junior, ma del primo ballo della scuola. Niente di
importante, ma non ti aspetti certo un mare di inviti... forse nemmeno
uno.
-A dir la verità no...- Per poco Octavia non si strozza con
un boccone.
-STAI SCHERZANDO, SPERO?!?- Tossicchia la mora -Non hai ancora ricevuto
inviti?- è particolarmente buffa, quando sgrana gli occhi
sembra molto sorpresa, quindi scuoti la testa.
-Pazienza, verrò da sola, o al massimo convincerò
qualcuno - ridacchi.
Lei si fa seria tutto d'un tratto e poi sorridere.
-A dir la verità- bisbiglia avvicinandosi - Ho uno scoop- si
guarda attorno, prima di ammiccare nella tua direzione
Tu ti avvicini. Non sei da gossip e pettegolezzi, in realtà,
ma
-Spara...-
-Io so da fonti certissime,- prende fiato -che qualcuno vorrebbe
invitarti al ballo- Sorride Tavia, gongolando.
Un pizzico di curiosità ti coglie
impreparata -Chi?- domandi, ed il tuo tono di voce si fa acuto.
-Questo non posso dirtelo- torna seria -Ho
promesso che non avrei parlato... ma aspettati un invito- ride,
tornando al suo sandwich.
Scuoti la testa ridendo.
-Arrivo- sussurri -Vado a prendere un caffè in caffetteria,
ne vuoi uno?-
-Sì, volentieri- si illumina la tua amica mentre ti
allontani.
Ti avvii verso la tua meta, mentre le parole do Octavia ti fanno
pensare.
Non ti saresti mai aspettata che qualcuno volesse invitarti al ballo.
Soprattutto dopo il tuo arrivo qualche giorno prima.
Pensavi di chiederlo tu a qualcuno del gruppo che stavi conoscendo,
giusto per non andarci da sola...
Tornando con i caffè, mentre attraversi il corridoio, una
voce ti chiama e un paio di braccia si fanno largo tra la folla.
-Ehi Clarke! Ferma...- Finn corre verso di te
ha il volto arrossato e cerca di non guardarti in faccia.
-Dimmi, avevi bisogno?- sorridi
-Sì- prende un profondo respiro -Verresti al ballo con me?-
La proposta ti spiazza, e tutto quello che riesci a fare è
annuire e restare impalata, mentre lui ti dice che ti
passerà a prendere alle sette, venerdì sera e si
allontana.
Alzi la testa all'improvviso e vedi Bellamy venire verso di te.
-Tutto bene principessa?- sorride amaro
-Sì, perchè- chiedi con uno strano tono troppo
stridulo.
Lui scuote la testa, prima di tornare a sorride come sempre.
-ti riaccompagno... devono scottare quelli- indica i due bicchieri che
tieni tra le mani, ricordandoti dei caffè -Domani vieni a
seguire la partita?- Ti chiede docilmente.
Continua...
Note Dell'autrice.
Eccoci alla fine del secondo capitolo. Spero vi stia piacendo questa
storia e mi augoro che possiate continuare a seguirla.
Grazie a Tutti.
Come nei capitoli precdenti,
Qui
trovate gli Outfit elaborati per questo giorno della Homecoming Week.
Ci leggiamo Presto.
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Capitolo 4 *** III/ The Pirate and The Princess ***
III
I'm The Pirate, You are The Princess
Don't want those
stilettos, I'm not, not Cinderella
I don't need a knight,
so baby, take off all your armor
You'll be the Beast and
I'll be the Beauty
Who needs true love as
long as you love me truly?
[...]
I don't believe in
fairytales
But I believe in you and
me
Take me to Wonderland
[Wonderland - Natalia
Kills]
L'ansia...
La senti correre nelle tue vene mentre lasci scivolare l'abito
bianco sulla tua pelle.
Sei nervosa, tremendamente nervosa. Manca un'ora all'arrivo di Finn e
tu ti senti terribilmente in ritardo!
Provi a calmare il tuo respiro affannato, lanciando una rapida occhiata
al resto del tuo costume.
Lo shopping del giorno prima insieme a tua madre, la tua adorabile
sponsor, ed Octavia ha dato i suoi frutti. Con meno di cinquanta
dollari sei riuscita a trovare tutto il necessario per l'abito,
elaborato insieme al tuo Team
pro-femminilità.
A dire la verità, inizialmente sei scoppiata a ridere quando
tua
madre ha esposto la sua idea, ma quando hai visto la tua amica darle
manforte, con un paio di tacchi in mano, ti sei
lasciata
convincere dalla loro folle e tremendamente semplice idea. Forse nella
speranza di attirare l'attenzione del tuo cavaliere. Forse per vederti
diversa, per te.
Per quanto tu possa amare Shakespeare, non ti sei mai sentita a tuo
agio nei panni di Giulia Capuleti. Personaggio forte, ai tuoi occhi, ma
non quella forza tipica delle eroine dei tuoi libri preferiti, come
Elizabeth Bennet, ma più una forza delicata
e fragile. Ma quell'abito di quel vecchio film del 1997 lo
hai
sempre amato. Da bambina sognavi quelle ali e quella grazia, quel
sorriso timido. Per questo ti eri lasciata convincere. Per quella sera
volevi essere Giulietta.
-Ti posso aiutare?- Tua madre ti sorride, indicandoti i trucchi sul tuo
cassettone - In questo momento hai le mani che tremano... non oso
immaginare come sarai la sera del Prom, se sei in questo stato per
l'Homcoming Dance- Ti schernisce, ma senti l'emozione farle tremare la
voce.
Le rispondi mostrandole la lingua, prima di sorriderele -Ti prego
aiutami, o qui non caverò un ragno dal buco!-
Fortunatamente non devi truccarti molto, l'evento è in
maschera
e tu non hai la minima intenzione di toglierla nemmeno un secondo,
questa sera.
Dopo il trucco, tua madre, passa ai capelli. Raccoglie due ciocche ai
lati della testa, intrecciandoli insieme dietro alla nuca, per poi
bloccarli con un fermaglio.
-Coraggio, tacchi ed ali e scendi, che il tuo cavaliere sarà
qui a momenti!-
Annuisci, facendo scivolare i piedi nei sandali color perla.
Inspirando ti volti per l'ultima volta verso lo specchio. Sei
irriconoscibile.
Ma non è una sensazione spiacevole, anzi.
Sospiri, pensando che tuo padre e Wells sarebbero fieri di te ed
incredibilmente emozionati.
-Non è la serata per essere tristi- cerchi di rincuorarti -
Coraggio, si va!-
-Clarke, scendi! Finn è arrivato- annuncia tua madre dalla
tromba delle scale.
Infili le ali, di volata, ed afferri la maschera in pizzo bianco.
Scendi ogni gradino con estrema cautela, con il terrore di inciampare
nell'abito, facendo così una figura tremenda.
Istntivamente trattieni il respiro, arrossendo, mentre entri nel campo
visivo del tuo cavaliere.
Finn ti osserva con un sorriso ebete stampato in volto, ed una parte di
te sorride davanti al suo costume. Ha scelto Jaime Lannister, e cominci
a chiederti come farà a ballare con l'armatura parziale.
-Ti... ti sta molto bene- riesce a dire, porgendoti il braccio.
L'Homecoming Dance si svolge nella palestra della scuola, sapientemente
addobbata dalle Cheerleaders.
L'atmosfera è strana. Non ti sembra lo stesso posto della
partita di basket che si è svolta ieri mattina.
Sembra un
mondo a parte.
Appena varchi la soglia, la voce di Octavia ti obbliga a girarti.
-lo sapevo, lo sapevo... LO SAPEVO! Stai d'incanto! Quanto amo avere
ragione!- Ti abbraccia, lasciandoti senza fiato, prima di presentarti
il suo cavaliere.
L'abito rosso, scintillante, di Jessica Rabbit la fascia perfettamente
ed i suoi capelli sembrano una nuvola che le incornicia il volto... ti
senti piccola piccola, difronte a lei.
-Coraggio, metti la maschera- Ti incita - Che inizino le danze!- Dice
cercando di trascinarti in pista.
Ma improvvisamente il tuo cavaliere si blocca. davanti ad una ragazza
vestita da cigno nero.
Resta immobile, mentre un'espressione terrorizzata prende possesso del
suo volto. Improvvisamente, Finn sembra un bambino spaventato, negli
abiti del padre.
-Raven...- Sussurra, sudando freddo... ed Octavia si blocca, guardando
l'amico.
Gli occhi chiari della ragazza si spalancano, mentre la sua presa sul
tuo braccio si fa ancora più salda
-Clarke, vieni via- dice in tono grave la mora. Non hai mai sentito
Octavia parlarti in quel modo.
-Ma che sta succedendo?!?- Chiedi irritata e spaventata, mentre la tua
amica ti si para davanti, afferrandoti le spalle.
-Oddio, Clarke non lo sapevo... altrimenti ti avrei detto di
rifiutare...- ti fissa mortificata, continuando a scuotere la testa.
La guardi come si fa con i matti, cercando di capire quella tremenda
situazione, o almeno una minima parte
-Clarke,- Deglutisce - Raven è la ragazza di Finn... avevo
capito che si erano lasciati, ma...- Sospira - Dio, Mi dispiace!-
Il mondo ti crolla addosso in un solo istante, e tu non fai in tempo a
raccogliere i pezzi.
Tutto comincia a vorticare, attorno a te e sale un sapore amaro in
bocca, mentre le tue ginocchia si fanno molli.
Ti senti usata, tradita e ferita... e per cosa poi? Per essere stata
illusa?
Qualcosa ti bagna la guancia, passando sotto la maschera. Rabbia
liquida e cristallina.
Deglutisci a fatica, mentre un paio di mani ti afferrano, trascinandoti
fuori dalla palestra.
L'aria fredda di ottobre ti colpisce in faccia come uno schiaffo,
facendoti scrollare la testa violentemente.
Ti rendi conto solo ora della figura mascherata accanto a te, che si
sta sfilando la giacca ottanio per posartela sulle spalle, cercando di
non schiacciare le ali.
-Grazie- sussurri, sentendo la tua voce singhiozzante.
Il ragazzo non parla, si limita a starti accanto
e a passarti un fazzoletto o la bottiglia d'acqua a seconda
dell'occasione.I singhiozzi calano, ed il tuo
respiro torna regolare.
Probabilmente è vestito da pirata o
qualcosa di simile. Il
tuo strano eroe indossa dei pantaloni larghi, color antracite, ed il
gambale è infilato in un paio di stivali in cuoio, ed una
camicia bianca. Un po' ti senti in colpa per avere la sua giacca sulle
tue spalle, deve aver parecchio freddo.
Il volto è coperto fin sotto il naso, da una maschera
bronzea ed i capelli sono tirati indietro, probabilmente laccati.
La situazione tragicomica ti fa sorridere. Il tuo cavaliere, ora
è dentro a godersi la serata con la sua ragazza e tu sei
fuori a
piangere, arrabbiata e delusa, con uno sconosciuto che cerca di
consolarti, silenziosamente.
Solo quando ti vede più calma, ti fa cenno di seguirlo
all'interno dello stesso edificio dove ti ha salvato poco prima.
Sorridi, accettando il tacito invito.
Ti trascina tra la folla, e tu lo segui come con un aquilone che si
ferma solo in pista.
Il DJ sta dando un lento che hai già sentito da qualche
parte...
Lo strano ragazzo s'inchina, prendendo la tua mano. Trattieni il fiato,
quando lui vi posa le labbra, per poi tornare in posizione eretta.
Le sue mani scivolano sulla tua schiena, e le tue sulle sue spalle.
Cominciate ad ondeggiare a ritmo, mentre lo strano cavaliere ti sorride.
Non ti sembra reale. Fino a pochi minuti prima, ti trovavi seduta fuori
a piangere, ed ora sorridevi ad uno sconosciuto.
Ti sentivi in una fiaba...
Le sue labbra scivolano vicino al tuo orecchio, provocandoti un brivido
lungo la schiena.
Lo senti respirare vicino alla tua guancia, prima di sentire la sua
voce.
-Pensavo che la Principessa, avesse bisogno di un pirata in questo
momento...-
Continua...
Eccoci qua!
Nuovo capitolo e presto arriverà il seguito.
Spero vi sia piaciuto per ora, e sono felice che ci sia qualcuno che lo
segue e lo commenta.
Grazie davvero, mi rendete molto felice.
Ci leggiamo presto
Dimea
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Capitolo 5 *** IV/Follow me ***
IV
Follow Me
Forget about your friends they
don’t care where we go
If they do, look like
lost, stand in a crowd of people
I’ve been
looking for you forever baby we go
Together baby we go, we
go
In this crazy world the
choices i’ve only got a few
[Finally Found You -
Enrique Iglesias]
Non ci vuole un genio per riconoscere quella voce. La sua voce. Sgrani
gli occhi, cominciando a pregare che la penombra sia in grado di
coprire il tuo rossore.
-Blake?- sussurri stupita, mentre lui soffoca una risata.
-Ehi- Ammicca lui sotto la maschera - Attenta, potrei eccitarmi quando
mi chiami così- Ti schernisce con il suo solito modo di fare
irritante.
Cominci ad innervosirti senza un motivo apparente ed, istintivamente,
cerchi di divincolarti dalla sua presa, mentre Bellamy ti guarda in
modo strano, sospirando.
-Non sto cercando di portarti a letto, se è ciò
che ti spaventa- sussurra tagliente, lasciandoti stranita - Ti sto
chiedendo un ballo, e se ti piacerà te ne
chiederò un altro.- La sua voce sembra ferita, come se lo
avessi trattato come Finn aveva fatto poco prima con te.
Ma possibile che L'Homecoming debba essere tanto complicato?
Non puoi andartene da lui, non dopo quello che aveva fatto per te.
Neanche Wells era mai arrivato a tanto.
-Perchè l'hai fatto?- Alzi lo
sguardo, incontrando il suo.
-Avevi bisogno...- ricomincia a guidare i movimenti ciondolanti del tuo
corpo, e tu ti lasci trasportare, cercando di rilassarti.
Due parole, sono bastate ed avanzate per lasciarti basita.
Lui era corso in tuo aiuto, perchè ne avevi bisogno.
Eppure ti conosceva da così poco.
Quando, qualche giorno prima, Finn ti aveva descritto Bellamy, lo aveva
dipinto come uno stronzo senza spina dorsale, pronto a scoparsi
qualsiasi essere femminile gli fosse a tiro. Un insensibile,
egocentrico bastardo. Un bugiardo di professione.
Eppure non sembra affatto così.
La tua mente ripercorre il suo comportamento di
poco prima. Dai fazzoletti, al baciamano per invitarti a ballare.
Arrossisci violentemente, tanto da dover appoggiare la testa alla sua
spalla, per evitare di essere colta in flagrante.
Bell sussulta a quel contatto improvviso, e per poco non allenta la
presa dai tuoi fianchi.
Decidi di non lasciarti condizionare da
qualsiasi voce sul suo conto. Forse Bellamy merita una
possibilità... Potrebbe essere un ottimo amico.
Ti lasci cullare, mentre le note di I'll Be
invadono la pista.
Il suo petto si abbassa e si alza contro il tuo, ritmicamente. In un
certo senso questo contatto ti rasserena.
Non sai spiegartelo, eppure la sua presenza ti calma e ti rende nervosa
al tempo stesso. Ti fa sorridere questo paradosso.
Ti lasci andare, assaporando quel momento, chiudendo gli occhi ed
abbandonandoti alla sua guida.
Riapri gli occhi quando la canzone termina, e ti trovi poco distante
Octavia con un'espressione ebete stampata in volto, che ti fissa ed
ammicca.
Il minimo che puoi fare è arrossire e cercare di darti un
minimo di contegno.
La tua amica si fa largo tra la folla seguita di Lincoln, il suo
altissimo cavaliere. Vedi i suoi occhi passare in rassegna te e
Ballamy, come con una succulenta torta.
Probabilmente ha frainteso la situazione...
-Lincoln, avrei un po' di sete... ti andrebbe di andare a prendermi un
bicchiere di punch?- Sorride civettuola al ragazzo, prima di
aggiungere -Con Bellamy...-
Bel alza gli occhi al cielo, facendo cenno all'accompagnatore della
sorella di seguirlo.
-Raccontami tutto- sussurra, non appena i ragazzi si trovano abbastanza
lontano da non sentire.
-Non c'è niente da dire.- alzi le spalle. In
realtà è così, o probabilmente scegli
di non raccontarle tutto. Non ora, almeno.
-Non mi mentire- ti schernisce la mora -Non eravate molto distanti,
fino a poco fa- ridacchia.
Ha decisamente frainteso.
D'un tratto, Octavia alza la testa e si guarda intorno, come un
cerbiatto quando avverte un rumore.
-A questo punto tanto vale dirtelo- sussurra -Ti ricordi quando ti
avevo detto che sapevo che qualcuno ti avrebbe invitato?-
-Ehm, sì... ti riferivi a Finn- rispondi con noncuranza.
-In realtà mi riferivo a mio fratello. Mi aveva persino
chiesto consiglio su come chiedetelo- risponde di getto la ragazza.
Resti bloccata, con lo sguardo fisso su Tavia. Non è
possibile.
Sicuramente la tua amica ti sta prendendo in giro.
Anzi, sicuramente...
In ogni caso, questo ballo è una grandissima cavolata,
creata solo per far svagare gli studenti.
Quindi, ammesso e non concesso, che lui avesse voluto invitarti, non
sarebbe stato un appuntamento o cose simili. Solo una serata da amici...
Cerchi di accantonare qualsiasi folle idea, mentre i ragazzi tornano
con i bicchieri.
Bellamy ti porge un bicchiere - Mi spiace, non c'è nulla di
alcolico. Il Professor Kane manca, ma ha lasciato Collins a vigilare e
nessuno ha corretto il Punch- ridacchia.
-Stasera hai intenzione di mantenere la tradizione, Bel?- lo punzecchia
la sorella.
-Quale tradizione?- Chiedi interessata.
-Che ore sono?- Chiede improvvisamente il ragazzo, rivolgendosi a te.
-Penso sia mezzanotte meno dieci, o giù di lì...-
risponde Lincoln.
-Perfetto- Sorride Bellamy- Principessa, saluta Tavia, vi rivedrete tra
un'oretta a casa nostra per il post ballo... ma ora mi tocca fare il
pirata!- esclama, alzandoti di peso, ridendo e fingendo di non sentire
le tue numerose proteste, sotto gli occhi stupiti e divertiti di
Octavia.
Arrivati alla sua auto ti permette di scendere
-Perchè mi hai caricato, dove mi stai portando e cosa
intendi con post ballo?!?- Chiedi, senza respirare, adirata.
Lui ti sfila la maschera e sorride, togliendosi la sua.
Non risponde si limita a guardarti con quell'espressione... alla
Bellamy! Come se ti stesse prendendo per il culo.
Ma quando stai per urlargli contro, lui ti aiuta a sfilare le ali e ti
posa la sua giacca sulle spalle.
-Sali in macchina, che devi avere una fame incredibile- Cerchi di
ribattere, ma il tuo stomaco risponde affermativamente e tu puoi solo
entrare in auto - Mi spiace solo che a quest'ora siano aperti solo fast
food...- si scusa chiudendoti la portiera, prima di entrare dal lato
del guidatore e mettere in moto.
Nonappena il rombo del motore ruggisce, la radio comincia a cantare
qualcosa che hai già sentito.
Mary belongs
to the words of a song.
I try to be strong for
her, try not to be wrong for her.
But she will not wait for
me, anymore, anymore.
Why did I say
all those things before? I was sure.
Corrughi la fronte, nella speranza di ricordare. Eppure
l'hai già sentita...
Bellamy spegne l'apparecchio di colpo e tu ti volti verso di lui.
-Perchè?- Chiedi con l'aria da cucciolo bastonato -Mi stava
piacendo!- Protesti
-Ti piacciono gli Yellowcard?- domanda sorpreso.
-Ecco perchè l'avevo già sentita!- L'avevano
passata alla radio un paio di volte - è quella di Spider
man?-
-Sì, Gifts and Curses- sorride riaccendendo la
radio.
Senza rendervene conto cominciate a cantare a squarciagola.
Questo lato più naturale, e meno costruito, di
Bellamy ti piace.
-Ci mettiamo una mezzoretta, dalla scuola, ma ne vale la pena...- dice
entrando in un McDrive -McBacon?- annuisci.
Dopo aver ritirato il pacchetto, contenete la cena, Bell ti porta a
mangiare su una panchina in riva al fiume.
Il Detroit, visto a quest'ora, sembra un grande velo nero. Infonde uno
strano stato di pace.
Aveva ragione: La mezzora di macchina è valsa la pena.
-Scusa se non ci siamo fermati nel Mc Donald, ma avremmo rischiato di
far sapere i nostri abiti di patatine fritte- ridacchia - e non ti
meritavi un peggioramento della serata. Ne ha passate abbastanza per
stasera.- ti sorride - e poi, dopo al post ballo, non sarebbe stato il
massimo.-
Tra voi cala il silenzio, mentre gustate i panini.
-Grazie- sussurri
-Per il panino? Nah!- Cambia discorso, lo sai.
Tiri un altro morso alla tua cena, ma qualcosa comincia a scalpitare
dentro, per uscire.
Scuoti la testa.
Sei troppo curiosa.
-Bellamy...- lo chiami, prima di prendere un respiro profondo
-Perchè non mi hai invitato?-
Si blocca e per poco non soffoca.
-In che senso?- mente spudoratamente.
-Perchè non mi hai invitato al ballo?-
-Perchè avevi già accettato quel cretino di Finn-
risponde evasivo
-Non è quello che ti ho chiesto-
Lo guardi, aspettandoti qualcosa, che prontamente non arriva.
-Certo che lo è- taglia corto lui, tornando alla sua preda
al bacon.
La casa dei Blake è una villetta,
situata nella zona "in" di Detroit, poco distante dal Lafayette Park.
Sfortunatamente il buio non ti permette di godere appieno della sua
bellezza, quindi ti limiti ad adorare quel profilo.
-Coraggio, sono già tutti qui- ti sprona Bellamy, aprendoti
la porta bianca.
Pregusti una casa da film, di quelle irraggiungibili, ma l'interno
è sprofondato nel caos più assoluto!
Ragazzi ovunque e musica, occupano tutti i tuoi sensi. Il tuo strano
nuovo amico, ti afferra per un braccio, cercando di non farti bloccare
dalla gente che affolla il salotto.
Ti porta in cucina, unico luogo non invaso dagli invitati.
La stanza è enorme, bianca ed immacolata e lo stesso vale
per il pianale, mentre i mobili sono color mogano.
-Vuoi una birra- chiede, infilando la testa nel frigo incassato in una
parete grigio fumè.
Lo guardi stizzita, a quella domanda. Non hai l'età per
bere... e nemmeno lui!
-Non dovremmo...-
-Rilassati principessa, non bastano due birre per farti ubriacare.
Prendine una sorsata, che sicuramente non ne hai mai provata una.- ti
porge un bicchiere sorridendo.
Resti un'istante a contemplare il liquido ambrato, prima di alzare un
sopracciglio e provare a buttarne giù una sorsata.
Qualcosa ti si aggrappa dalla schiena e, per poco, non macchi l'abito
bianco con la birra.
-Claaaarke!- La voce di Octavia ti perfora un timpano - Non sai cosa ti
sei persa in pista!-
-Ehi! O, hai già cominciato a bere?- Jasper arriva
ciondolante, strascicando i piedi. A quanto pare, la tua amica non
è l'unica ad aver bevuto un po' troppo - Coraggio, che in
salotto si sta cominciando a giocare con la bottiglia!- Ridacchia
-Arrivo, arrivo! Tanto le ragazze non vorranno cominciare senza
Bellamy- Dice, biascicando- Vai, Bell! Noi arriviamo-
-O, sai che non ...- prova a dire il fratello.
-Tranquillo, noi arriviamo. Devo solo convincere Clarke a giocare!- O
ti fa l'occhiolino, allontanando il fratello -Ti sei persa il bacio di
mezzanotte!-
-Il cosa?!-
-Da noi, esiste una tradizione- Ti spiega - A mezzanotte la musica
viene spenta e ogni ragazza bacia il cavaliere con cui sta ballando.
Non capisco perchè Bell ti abbia portata via.-
Ora era ufficiale.
Se Bellamy Blake avesse voluto combinare qualcosa con te, avrebbe
potuto farlo in qualunque istante. Eppure aveva volontariamente scelto
di evitare qualunque situazione compromettente.
Leggermente scossa, butti già un golone di birra. Il liquido
amaro ti brucia in gola.
Non sai se essere delusa o rincuorata dalla situazione.
-Dai, ora andiamo a giocare, e guai a te se ti tiri indietro!- Ti
minaccia scherzosamente Octavia.
-In realtà non ho mai giocato con la bottiglia... ho sempre
evitato.-
Lei alza un sopracciglio, visibilmente sorpresa -Scherzi? Lasci andare
Clarke, è il tuo Senior Year. Questo periodo non
tornerà mai più!- La sua frase ti fa pensare.
Forse non ha tutti i torti... Forse sei troppo rigida con te stessa.
Butti giù il restante della birra, mentre Octavia ti riempie
il secondo bicchiere. -Butta giù questo... e guai a te se
non baci nessuno!-
Ti trascina fino al cerchio di persone in salotto.
Ok, un paio di baci a
stampo non possono fare male a nessuno... o sbaglio?
Le tue mani cominciano a tremare, mentre O gira la bottiglia. -I primi
sono...-
Fa che non tocchi a
me... Fa che non tocchi a me...
Il collo dell'oggetto maledetto si ferma davanti a Jasper. Lo vedi
sbiancare e deglutire, mentre con mano evidentemente sudata, gira la
bottiglia.
Lo vedi trattenere il fiato, quando la bottiglia rallenta verso di te,
per fermarsi... su Octavia!
Gli occhi di Jas si illuminano di colpo e per poco non lancia la
bottiglia di lato per potersi avvicinare alla ragazza. Lei chiude gli
occhi, appoggiando le sue labbra su quelle dell'amico, per poi
allontanarsi ridacchiando, mentre il ragazzo torna a sedersi con un
sorriso ebete.
O torna a girare la bottiglia, che questa volta si ferma su Monty.
Il ragazzo, fa roteare l'oggetto maledetto che si ferma su... Murphy.
La sala scoppia in una fragorosa risata, mentre gli occhi del primo si
riempiono di terrore ed il pollice di John passa da un lato all'altro
della gola.
-Ragazzi! Siete obbligati dal vincolo della bottiglia- li schernisce
Bellamy
Con riluttanza i due ragazzi si avvicinano fino a sforarsi le labbra,
per poi allontanarsi e bere una sorsata dal loro bicchiere.
Il ragazzo con la faccia da barracuda gira la bottiglia, che va a
fermarsi davanti a te.
Il panico ti assale, mentre posi la tua mano su quell'oggetto malefico.
Tutto comincia a girare, mentre la rotei, ed il tuo cuore comincia a
pompare al limite.
Calmati...
Chiudi gli occhi mentre la bottiglia rallenta, per riaprirli solo
quando cala il silenzio.
Alzi lo sguardo su un sorrisetto trionfante, che ti ricorda
più il ghigno di uno squalo, quello di Murphy.
Deglutisci a fatica, mentre ti avvicini a lui, cercando di pensare ad
altro. Senti le sue labbra posarsi sulle tue... e poi qualcosa di
bagnato sul labbro inferiore.
Ti stacchi stizzita, mentre lui scoppia a ridere. Volti meccanicamente
lo guardo, vedendo Bellamy lanciare uno sguardo assassino all'amico.
-Dove scappi principessa- ti schernisce - era solo un bacetto-
Tu corri in cucina ed afferri la birra, ma le voci dalla sala vengono a
bussare alle tue orecchie.
-Le conosci le regole!- Dice Octavia - Non vale la lingua! Sei la
solita testa di cazzo!-
Senti qualcuno sbuffare, poi la voce del barracuda - Cazzo Blake,
è l'unica che non cade ai piedi di tuo fratello,
potrò provarci?!?- Ride.
Dei passi dietro di te ti fanno voltare di scatto.
Bellamy è davanti a te, mortificato.
-Scusalo, è un coglione... Non è molto
capace con le ragazze- Annuisci sorridendo -Senti, ti accompagno a casa
se ti va.-
-Se non è un disturbo...- abbassi lo sguardo.
Dopo un breve saluto ad Octavia, con la promessa che vi sarete sentite
l'indomani mattina per telefono, tu e Bellamy vi avviate verso l'auto.
La birra ti fa saltare in mente strane questioni, ma cerchi di darti
risposte senza fare troppe domande al ragazzo.
Dopo un mezzoretta di viaggio, siete davanti al porticato di casa tua.
Lui è dietro di te, mentre infili la chiave nella toppa.
La tua mente corre alle parole di Octavia prima, riguardante il bacio
di mezzanotte. Ti volti verso di lui.
-Grazie, per tutto... soprattutto per il bacio.-
-Il bacio?- ti chiede stupito, convinto che tu ti stia riferendo al
gioco della bottiglia.
Tu sorridi scuotendo la testa. Ti alzi sulle punte, per posargli un
bacio tra la guancia destra e l'angolo della bocca,
lasciandolo visibilmente stupito, prima di entrare in casa.
Continua
Note dell'autrice:
Oddio è stato un parto, da scrivere!
Avevo troppe idee in mente, ma avrebbero rovinato ogni mio piano
futuro, quindi mi sono dovuta limitare parecchio.
Vi lascio sempre gli outfit studiati per il ballo qui.
Presto vi aggiungerò varie foto dei luoghi,
perchè quasi tutti sono relmente esistenti, e per quelli di
fantasia... beh non sono un mito nel descrivere dettagliatamente XD
Spero vi sia piaciuto questo capitolo. Se avete Idee o domande da
pormi, commentate pure, vi risponderò volentieri.
Ci leggiamo presto.
Dimea
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Capitolo 6 *** V/Brave Princess ***
V
Brave Princess
Oh my God, look at that face
You look like my next mistake
Love’s a game, want to play?
New money, suit and tie
I can read you like a magazine
Ain’t it funny, rumors fly
And I know you heard about me
So hey, let’s be friends
I’m dying to see how this one ends
Grab your passport and my hand
I can make the bad guys good for a weekend
[Blank Space- Taylor Swift]
Era
già passato più di un mese da quella strana
serata al ballo e tra te e Bellamy sta nascendo una fantastica
amicizia, nonostante Octavia continui a pizzicarvi e schernirvi
definendosi la vostra "Shipper numero uno". Tu ed il fratello di O
frequentate molti corsi insieme, il che lo rende un ottimo alleato
nello studio. Non avresti mai immaginato la sua passione per storia,
musica e, soprattutto, matematica, tuo tallone d'Achille. Mentre lui ti
chiede consiglio sulla letteratura.
Stai cominciando ad apprezzare la sua compagnia,
senza
dimenticare le vostre frecciatine acide. A quelle non
rinunceresti mai,
anche se non lo lo ammetteresti nemmeno sotto tortura.
Spesso vai alle partite dei Trojans con Jasper e
Monty per tifare o restare a bocca aperta per le coreografie delle
Cheerleader.
Octavia, oramai diventata la tua migliore amica e personal stylist
nelle serate mondane (continua a dirti che sei un maschiaccio e che il
suo aiuto è una manovra correttiva), sta cercando di
convincerti ad entrare nella squadra, ma tu resti salda sulla tua
posizione. Non ti reputi nemmeno in grado di prendere una A in
educazione fisica, figuriamoci se riesci a fare una spaccata!
Per quanto riguarda Finn, non c'è nulla da dire. In un mese
la situazione non è cambiata per nulla, se non per il fatto
che da quando si è lasciato con Raven, lei ha cominciato a
frequentare la compagnia di Tavia, diventando amica tua. Devi
ammetterlo, è fantastica! Oltre ad essere alla mano,
è splendida.
Jasper è sempre il solito dolce friendzonato. Ancora non
capisci per quale motivo non si dichiara.
L'ottima notizia è che il professor Kane, ha autorizzato la
settimana bianca per i Senior e gli Junior . La terribile è
che sarà lui ad accompagnarvi! Cerchi di non scoraggiarti,
pensando alla cioccolata calda ed alla neve fresca... anche se sai
sciare solo a spazzaneve. In ogni caso, sono due giorni che prepari la
valigia, aspettando questo giorno.
Sospiri sognante, mentre tua madre ti appoggia
la tazza colma di caffè, sotto al naso. Sei talmente
eccitata all'idea di partire, che non riesci a tenere fermi i piedi
sotto al tavolo.
Tamburelli le dita sulla copertina di Orgoglio e Pregiudizio, il tuo
libro preferito. Hai deciso di portarlo con te, per poterlo leggere
durante le pause tra una sciata e l'altra, anche se temi che Octavia
non te lo permetterà mai. sicuramente ti proporrà
una cioccolata calda o una sessione di shopping.
-Stamattina non riesco ad accompagnarti, temo ti toccherà
prendere il bus- sospira dispiaciuta Abby -Sicura di aver tutto
pronto?-
-Sì, tranquilla, sono due giorni che ricontrollo - ridacchi,
soffiando sulla tazza.
Il telefono comincia a vibrare, salvandoti da qualunque domanda, tua
madre, stia cercando per porti.
-Clarke,- la voce di O ti perfora un timpano - Esci!-
-Esci? Ma cosa...- Capisci l'affermazione della tua amica, solo quando
senti un clacson in sottofondo. -Dammi un secondo!- Ti illumini,
voltandoti verso tua mamma, - Ho un passaggio- aggiungi saltellando
provando ad infilarti le scarpe, mentre con l'altra mano butti
giù ciò che resta del tuo caffè
La donna scuote la testa sorridendo ed afferra la tazza che le stai
porgendo.
-Grazie Ma'. Ci vediamo tra una settimana- la saluti con un bacio sulla
guancia, trascinando il trolley fuori dall'ingresso.
La Cadillac CTS corvina è ferma
davanti al tuo vialetto, come una pantera pronta a tendere una trappola.
-Buongiorno Principessa!- Ti schernisce Bellamy, venendoti incontro ed
aiutandoti con la valigia.
Octavia ti abbraccia, pregustando già una settimana di
follia. -Clarke! Siamo passati da Starbucks per prendere la colazione
anche per te- Ti sussurra -Bell ha insistito tanto!-
Guardi il maggiore dei Blake, che scuote la testa ridacchiando mentre
traffica con qualcosa nel bagagliaio della macchina.
-Allora, sei pronta?- ti chiede tutta in fermento la ragazza,
passandoti il tuo Mocha Frappuccino.
Annuisci sorseggiando la bevanda, mentre il tuo amico accende la radio.
Le note di Call me Maybe inondano l'abitacolo, mentre O imita la Jepsen
cantando in Playback.
Non riesci a trattenere una risata nel vedere la tua migliore amica in
quello stato, tanto da cominciare a seguirla. Bellamy cerca di
concentrarsi sulla guida, evitando di ridere alla scena comica.
Arrivati nel parcheggio della scuola, parcheggia e cominciate a
scaricare il bagagliaio. Tra le varie valigie, noti qualcosa con una
forma insolita. Il borsone sarà lungo un metro e trenta e
largo una quarantina di centimetri.
-Cos'è?- chiedi, incuriosita dalla stana forma della valigia.
-Una sorpresa- risponde Bell sorridendoti.
Caricate i bagagli nel pullman, per poi andare a sedervi. Quando stai
per metterti accanto ad Octavia, senti picchiettare sulla spalla. Si
tratta di Jasper, che facendoti gli occhi dolci, ti chiede di potersi
sedere lui accanto a lei. Lo accontenti, accomodandoti poco
più indietro, dove poco dopo, Bellamy ti chiede il permesso
per poter occupare il posto affianco.
-Cosa chiedi il permesso, idiota.- lo schernisci dandogli un buffetto
sulla spalla.
-Non si sa mai. Magari la principessa aspetta il fantomatico principe
azzurro- Ride, prima di tirare fuori dalla tasca l'i-phone e
porgendoti una cuffia.
Accetti la proposta silenziosa, infilandoti l'auricolare ed appoggiando
la testa sulla sua spalla, per non tirare il filo.
Lui sussulta a quel contatto ravvicinato, effettivamente è
dal ballo che non state così tanto vicini.
Lo senti respirare, mentre sceglie la canzone. Quando sei accanto a lui
ti senti più serena. Quasi imbattibile...
E se quella sera, lui non ti avesse portato via dall'Homecoming prima
del bacio di mezzanotte, lo avresti baciato? Quasi arrossisci a quel
pensiero.
Ma cosa mi viene in mente?!?
Finalmente l'auricolare comincia a sputare note, allontanando gli
strani pensieri che cominciavano a vagare nella tua mente.
Bellamy ascolta prevalentemente Rock classico, punk, pop punk... ma
qualche volta si lascia andare a qualche commercialata, come
la chiama lui.
Le note dei Sum 41 ti entrano in testa. L'avete già
ascoltata un sacco di volte With Me, è la sua preferita. Con
quella canzone hai scoperto che è anche abbastanza intonato.
Era successo qualche giorno prima, quando al ritorno da una sessione di
Shopping, l'aveva messa in macchina, cominciando a cantarla. Ti aveva
stupito parecchio...
Improvvisamente si gira verso di te e comincia a canticchiare in
playback, ma non nello stesso modo in cui l'aveva fatto Octavia in
auto, più naturale. Più reale.
Thoughts read unspoken
Forever and know
Pieces of memories
Fall to the ground
I know what I did and
how so
I won't let this go
Cause it's true
I am nothing without you
Una cosa del tutto normale, se non avesse
cominciato a fissarti negli occhi, sorridendoti in quello
strano modo... Quel sorriso che lo contraddistingue.
Di nuovo quel brivido lungo la schiena, quello che ti aveva colpito al
vostro primo incontro, quello che ti percorreva ogni volta che per
sbaglio vi sfioravate.
Cerchi di scacciare ogni pensiero dalla testa, sorridendogli di
rimando, prima di riappoggiare il capo sulla sua spalla.
Dopo poco più di quattro ore di viaggio, passati a
canticchiare con Bell e contemplare il paesaggio, arrivate finalmente a
Boyne Falls.
L'albergo si trova a due passi dalle piste da sci e appena fuori al
paese.
Il professor Kane, con la sua solita gentilezza da carta vetrata, vi
invita caldamente
ad andarvi a godere le vostre stanze, prima di uscire per il paese.
Durante lo smistamento sei stata assegnata con Raven e Octavia, alla
stanza numero 100. Una splendida camera in legno di pino, dalla
biancheria candida.
Ringrazi il cielo di non essere finita nella stessa stanza con Lexa o
le altre ragazze del Cheer Team. Non amano che tu stia fraternizzando
troppo con una preda ambita come Bellamy Blake, cosa che a O e Raven fa
solo piacere... anzi, cercano perennemente di lasciarvi soli, nella
vana speranza accada qualcosa.
Cominciate a svuotare i bagagli ed, ovviamente,e la prima idea delle
tue compagne di stanza consiste nel cercare di convincerti ad
uscire per i negozi del centro, alla ricerca di qualcosa di
carino per la festa che si terrà nella sala congressi
dell'hotel. Una sorta di festa di benvenuto.
Nonostante i tuoi no categorici, le ragazze riescono a trascinarti
ugualmente, con la promessa di una cioccolata calda come premio.
-Sei pronta?!?- Ti urla Raven.
Scuoti la testa, infilandoti i leggings.
Non hai ancora capito, come le tue amiche non patiscano il freddo. Lo
consideri uno dei vari misteri insvelabili delle donne, uno di quelli
che ancora non hai appreso da O. Già, perchè
vedere Rav in shorts neri e top rubino in lana, e Octavia con una
sottoveste verdone, i cui unici ripari sono due cardigan oversize ed un
paio di parigine... senti freddo solo a guardarle!
Sospiri, infilando la canottiera ed il maglione XXL in lana, prima di
infilarti nel bagno e scoprire una terribile situazione.
-Cazzo!- esclami mentre il panico sale -Ragazze... le lenti.- Ti volti
verso le tue compagne di stanza
-Hai lasciato le lenti a contatto a casa?- esclama Rav mentre
tu annuisco - Hai almeno gli occhiali, vero?-
Con i nervi a fior di pelle, cominci a frugare nella tua borsa
finché le tue dita non incontrano una forma familiare.
-Grazie a Dio sì!- esclami indossandoli. Hai sempre cercato
di non farti vedere con quella montatura nera.
-Mi ricordi una sexy nerd, con quei leggings in ecopelle- ridacchia
Octavia - Ma mettiti almeno il rossetto!-
Segui il suo consiglio, prima di legare i capelli in una coda alta.
-Ora sei pronta... e muoviamoci!- esclama Raven facendoti l'occhiolino.
Dopo aver attraversato mezzo Hotel, arrivate finalmente alla sala
congressi.
Vi ritrovate davanti ad un buffet ed un po' di musica, ma niente di
eclatante. Noti subito la delusione negli occhi delle tue amiche, che
nonostante tutto, si lanciano nella mischia.
Tu ti avvicini al tavolo delle bevante, dove ti versi un bicchiere di
coca cola. Senza rendertene conto cominci a cercare qualcosa, o meglio,
qualcuno che all'orizzonte non si vede.
-Ehi- ti volti alle tue spalle, dove Murphy ti saluta. Dopo il
terrificante bacio al gioco della bottiglia, avevi cercato di evitarlo
in qualunque maniera possibile. Ma sapevi benissimo che evitarlo a
questa serata, o comunque per tutta la gita, era un'impresa ardua.
- Una palla 'sta serata, vero?- cerca di attaccare bottone.
-Già, un vero mortorio- rispondi
-Era prevedibile, l'ha organizzata Kane- sorride, migliorando
leggermente il suo aspetto minaccioso. Ti scappa una risatina a quella
battuta, prima di salutarlo con la scusa di voler cercare Octavia.
Arrivata a mezza sala, senti una mano posarsi sulla tua spalla. Ti
volti, immaginando di ritrovarti John ancora alle calcagna, ma il
sorriso di Bellamy ti sorprende.
-Ti sono mancato, Principessa?- ridacchia
-Neanche un po'- lo schernisci.
Indossa un paio di la sua varsity gialla e blu dei Trojans, una
maglietta dei Fall Out Boy ed un paio di Jeans delavè, e non
puoi farti a meno di chiederti se il sangue caldo non sia una
caratteristica di famiglia.
-Che terribile festa- ridacchia alzando un sopracciglio -spero solo che
qualcuno abbia organizzato qualcosa di più interessante
dopo.-
-Generalmente i maestri in queste cose siete tu e Tavia.- lo schernisci
-Come darti torto...- si pavoneggia lui, sogghignando. In risposta, gli
tiri un buffetto sulla spalla, ridacchiando.-A tal proposito- aggiunge
lui sornione- seguimi-
-Già ce ne andiamo? Non ti sembra un po' scortese?- lo
schernisci. In realtà non vedi l'ora di andartene da
lì.
-Da una festa organizzata dal professor Kane? Naaah- Ti trascina fuori
dalla sala e poi su per le scale.
Ti lasci guidare. Ti fidi di lui. Gli affideresti persino la tua vita.
Quando si ferma davanti ad una camera ed estrae le chiavi, non fai
domande, è finito quel periodo. Entri e basta.
La sua stanza è esattamente uguale alla tua, forse troppo
è troppo immacolata per essere quella di Bellamy Blake.
Il tuo occhio cade sullo strano borsone su uno dei letti. Non fai in
tempo a porre la domanda, che lui lo apre, estraendone una chitarra.
-Bellamy Blake, non dirmi che mi hai tenuto nascoste le tue doti da
musicista- fingi di rimproverarlo.
-Eh, principessa, sono tante le cose che non sai di me...- risponde,
sedendosi sul letto, invitandoti a sederti accanto - certo, stare qui
non sarà mai divertente come la festa di benvenuto-
sghignazza- ma volevo farti sentire un paio di cose-
-Dammi un secondo- esclami togliendoti il maglione - Qui avete una
temperatura tropicale!-
Lui ti osserva -"Giuro solennemente di non avere buone intenzioni"...
potrei fraintendere, Clarke, lo sai?- sfodera il suo sorrisetto, mentre
tu gli mostri il dito medio ed uno sfavillante sorriso.
-Idiota-
Lui continua a ridere mentre estrae un plettro d'argento dalla
tasca dei jeans, intravedi un'incisione su di
esso ma non vi fai caso più di tanto, e comincia ad
accarezzare le corde.
Resti incantata dalla sua voce, mentre i brividi ti percorrono la
schiena, ancora una volta.
Everyones around
No words are coming out
And I can't find my
breath, can we just say the rest with no sound?
And none of this is
enough
I still don't measure up
And I'm not prepared,
sorry is never there when you need it
And now I do, want you
to know I hold you up above everyone
And I do, want you to
know I think you'd be good to me and I'd be so good to you
Non hai mai sentito quella canzone, ma una parte di te comincia a
chiedersi perchè abbia voluto cantartela.
Non ti guarda in faccia, cerca di tenere il profilo basso. Lo conosci
abbastanza bene da capire che ti sta nascondendo qualcosa.
Ti torna in mente quella strofa sul pullman e sorridi, mentre lo lasci
finire.
Lo osservi mentre termina la canzone e noti un lieve rossore sulle sue
gote.
-A cosa devo questa serenata, Blake?-
-Volevo fartela ascoltare- risponde vago.
Qualcosa non ti torna.
-Avresti potuto farmela ascoltare durante il viaggio- azzardi
Bellamy fa spallucce -Mi ero dimenticato di scaricarla...-
Conosci abbastanza bene il tuo amico, da sapere che non si dimentica
nulla.
-Cosa mi nascondi, Bellamy Blake- sussurri, senza renderti conto della
distanza flebile tra voi.
Lo vedi deglutire a fatica e cominciare a respirare affannosamente.
Le tue labbra cominciano a fremere. Improvvisamente senti un peso sul
petto e il tuo sguardo cade sulle sue labbra turgide ed umide. Questa
volta sei tu a deglutire a fatica.
Lo afferri per la maglia, tirandolo verso di te e le vostre labbra si
sfiorano, senza toccarsi del tutto, mentre senti il suo respiro caldo
sul tuo volto.
Una parte di te vorrebbe fermarti, ma il cuore ti pompa troppo sangue
al cervello, attutendo la voce della tua coscienza.
-Fanculo il mondo- sussurra lui, azzerando le distanze tra di voi.
Continua...
Note dell'autrice:
Lo ammetto sono perfida, ma vorrei lasciarvi con il fiato sospeso
ancora un po'.
La canzone cantata da Bell è Good To
You dei Marianas Trench e vi invito caldamente ad ascoltarla,
mentre trovate come sempre l'outfit qui
Spero vi sia piaciuto questo capitolo.
Ci leggiamo Presto,
Dimea
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Capitolo 7 *** VI/Snowboard Lesson ***
VI
Snowboard Lesson
Somebody shine a light
I’m frozen by
the fear in me
Somebody make me feel
alive
And shatter me
So cut me from the line
Dizzy, spinning endlessly
Somebody make me feel
alive
And shatter me!
[Shatter Me!-Lindsey
Stirling]
Le sue labbra sanno ci buono, di dolce. E, nonostante le vostre lingue
stiano combattendo, senti la dolcezza delle mani di Bell sui tuoi
fianchi, mentre delle scosse continuano a percorrerti la spina dorsale.
Ti separi da lui, con il fiato corto e le labbra arrossate, cercando di
portare quanta più aria possibile ai polmoni.
Lui sorride scuotendo il capo e spalancando gli occhi -Wow,
Principessa- sussurra affannato prima di scoppiare in una risata
argentina.
Arrossisci di colpo, rendendoti conto dell'accaduto. Sì, Clarke, Hai
baciato Bellamy Blake. Forse lui ha baciato te...
Insomma vi siete baciati. La situazione non cambia.
Il silenzio cade tra voi. Ma non si tratta di quella tetra cappa colma
d'imbarazzo, ma più una deliziosa pausa da qualsiasi parola.
Una
sorta di firma posta ad un patto silenzioso.
-Forse- sussurri - è il caso di tornare alla festa- sorridi
imbarazzata.
-Temo di sì, anche se sarei rimasto ancora qualche
minuto...-
ammette, senza nascondere un lieve imbarazzo - ma conoscendo
O, ci
starà cercando per tutta la sala- ride, sincero, e tu non
puoi
che dargli ragione.
Sai benissimo che la tua amica, in assenza di pettegolezzi,
starà setacciando tutta la sala, nella speranza di beccarvi
in
flagrante... Certo, non può minimamente immaginare quello
che
è appena successo. A stento trattieni una risatina, pensando
alla sua faccia sconvolta.
Tu e Bellamy, cominciate ad avviarvi verso la sala congressi, nella
speranza di non essere notati.
-Entra prima tu e cerca Octavia, io ti seguirò subito dopo-
sussurra il ragazzo, sfoderando un sorriso malizioso.
Con cautela, scivoli nella sala cercando di avvicinarti il
più
possibile al buffet. Riesci ad afferrare, appena in tempo, un
bicchiere, che una voce ti richiama.
-Clarke!- O ti si avvicina sorridente - sarà mezz'ora che ti
cerco, che fine avevi fatto?- Non avevi ancora pensato ad una scusa
valida, ma decidi di puntare sul banale.
-In bagno- cerchi di dire pacatamente- Mi sono persa qualcosa?-
aggiungi per evitarle di ribattere.
-Mmm, in questo mortorio nulla, ma a quanto ho capito, i ragazzi
pensavano di uscire in paese a bere qualcosa- sbatacchia le sue ciglia
lunghe -Stranamente il professor Kane ha acconsentito.- sorride
eccitata, prima di tornare curiosa - Per caso hai visto mio fratello?
Lo stavo cercando prima ma non l'ho trovato-
-No- menti spudoratamente, mentre Bellamy arriva alle spalle della
sorella.
-Avete intenzione di rimanere qui, o andiamo in paese?- sorride,
facendoti arrossire.
Decidete, quindi, di passare la serata in una specie di disco Pub, dove
di alcolici per voi under21 non se ne vede nemmeno l'ombra... non che a
te dispiaccia questa mancanza.
-Clarke, sai sciare?- domanda Jasper incuriosito, dopo il terzo
analcolico preso per la disperazione, restando stupito quando scuoti la
testa -Stai scherzando?!?- Spalanca gli occhi
-Sfortunatamente no, Jas- ridacchi.
-E domani che farai? Passerai la giornata a gelarti il culo sulla
neve?- ti schernisce
La voce del pirata
ti fa
trasalire, provocandoti un brivido alla schiena, dieci volte
più
potente del solito -Assolutamente no... domani le farò da
maestro- ridacchia Bellamy appoggiandoti, amichevolmente, una mano
sulla spalla.
-Non ti ricordi, Principessa? Te l'avevo promesso oggi sul pullman-
mente spudoratamente, tu arrossisci e riconosci le manovre di
Bel
per restare soli e parlare.
Non sai se essere felice di questa situazione o meno.
Una parte di te teme di aver combinato un disastro poco prima...
l'altra continua a bramare Bellamy.
Dall'ultima volta che sei stata con un ragazzo, sembra
un'eternità ... anche se in realtà è
passato poco
più di un anno, e di quel ragazzo biondo che ti aveva fatto
perdere la testa per tutto il secondo anno quasi non ricordi nemmeno il
profumo.
Ma quello del tuo compagno di corso sì. Eccome se lo
ricordi. Ti ha fatto girare la testa, poco prima.
Cominci ad avere paura, non vuoi rovinare l'amicizia che è
nata
con Bellamy, ma non riesci neanche a resistergli, non dopo che hai
assaggiato il suo sapore.
Qualcosa ti sfiora il braccio, attirando la tua attenzione. E quando
alzi lo sguardo, incroci il sorriso di Raven.
La tua amica ti fa cenno di seguirla fuori, dietro al locale, facendoti
l'occhiolino.
-Scusa se ti ho portato qui, ma dentro se mi beccano con questa- ti
sventola una birra sotto il naso- Mi fanno il culo
quadro!- sorride
-Dove l'hai presa?-
-I vantaggi di sembrare più grande ed avere una scollatura-
ridacchia, porgendoti la bottiglia -Bevine un po', che mi
sembri abbastanza
rigida.-
Ti senti colpita nel vivo.
-Non sono rigida!- ribatti leggermente seccata, mentre lei alza un
sopracciglio.
-Clarke, è la gita dell'ultimo anno! Hai una settimana per
svagarti e fare tutto quello che vuoi lontano dagli occhi di tua
madre... e ricordati che tutto ciò che succede qui, resta
qui. Non conosci la prima regola delle gite?- Raven ti guarda
dolcemente. Lo sai che non è un rimprovero, che sta cercando
di aiutarti.
Accetti la birra. -E sia- sorridi - Ci proverò- rispondi
prima di bere una sorsata di birra.
Il gelo dell'aria mattutina ti fa arrossare il naso, mentre alzi la
sciarpa per provare a proteggerti il volto dai morsi gelati del debole
venticello.
La tuta da sci regalata da tua madre ti mantiene caldo e ringrazi la
sua ottima scelta.
-Principessa, sei pronta?- dice Bellamy porgendoti uno snowboard.
-E quello cos'è?- domandi allarmata, indicando la tavola.
-Uno snowboard?- ti schernisce il ragazzo
-L'avevo capito...- gli mostri il dito medio - intendo dire, che su
quel coso
non ci salgo-
-Mmm. Mi deludi principessa- ti punzecchia lui - ieri sera mi eri
sembrata molto più coraggiosa- sussurra, facendo attenzione
a non farsi sentire da nessuno all'infuori di te.
Arrossisci, mentre gli lanci un'occhiataccia. Questo è il
Bellamy Blake che prenderesti a pugni, quello che ti punzecchia per
farti cadere nel suo tranello. Il problema è che , un po'
per orgoglio ed un po' perchè ti eccita, accetti qualunque
sua sfida.
-Come si sta su questo coso?-
alzi un sopracciglio, risposta che lo fa sorridere mentre si avvicina a
te.
-Seguimi, andiamo sulla pista dei bambini, principessa... non vorrei
che ti spezzassi le gambe-
Questo era il bello di quel ragazzo, ti attirava ed allontanava al
tempo stesso. Quando eri con lui il tuo sangue ribolliva, per un motivo
o per l'altro.
Mentre ti spiega le posizioni da adottare in caso di caduta e come
governare la tavola, le sue mani passano sulle tue spalle, sui tuoi
fianchi e sulle tue gambe ed ogni tocco lo avverti, nonostante la
barriera spessa della tuta.
Ti tornano in mente le parole della sera prima di Rav, ed avvampi di
colpo.
-Facciamo una scommessa- ti propone lui -se riesci ad arrivare alla
baita, ti offro una cioccolata. Ci stai?- Sorridi complice, accettando.
Infili il casco ed i guanti, dopo aver agganciato gli scarponi alla
tavola, e cerchi di non dare vedere la tua fifa blu.
Trattenendo il respiro, cominci a lasciarti andare sulla
pista e, miracolo dei miracoli, non travolgi nessuno.
Arrivata alla baita, lanci un gridolino di vittoria, mentre Bellamy ti
raggiunge.
-Questa è la mia principessa- ti abbraccia, amichevolmente,
lui -Come è stato?-
-Meglio del sesso!- Gridi in preda all'euforia
-Oh, questo lo dici perchè hai avuto partner mediocri- ride
sguaiatamente lui, prima di indicare con un cenno del capo il campo
scuola -Altro giro? Chissà, magari domani posso portarti su
una pista un po' più lunga-
Annuisci, mentre prendete il tappeto mobile che vi riporta in cima alla
pista.
Dopo il sesto giro consecutivo, riesci a governare sommariamente lo
snowboard e a lui tocca pagare pegno.
Appoggiate le tavole alla rastrelliera fuori dal rifugio e vi scuotete
la neve dagli scarponi.
Appena varcate la soglia, una voce vi richiama verso un tavolo
all'angolo. Qui Octavia, Raven, Finn, Jasper e Monty richiamano la
vostra attenzione.
Bellamy alza gli occhi al cielo, avvicinandosi al gruppetto -Ciao
Ragazzi, avete già finito?-
-Già- dice O -Facciamo una pausetta prima di riprendere- La
vedi farti l'occhiolino.
-Anche noi- provi a dire tu.
-Come vanno i tuoi progressi con la tavola?- Chiede Finn, molto
interessato, lanciando un occhiata truce al tuo maestro
-Se la cava alla grande- risponde acido Bell, prima che tu possa aprire
bocca.
-Clarke, mi accompagneresti alla Toilette?- ti domanda, Octavia, mentre
stai per sederti, nella speranza di allontanarti dal battibecco dei due.
Annuisci in fretta, seguendola dietro ad una spessa porta in pino.
-Che sta succedendo?- chiede lei curiosa.
-Non capisco- menti spudoratamente, ma non puoi fare altro.
Effettivamente tra te e suo fratello non c'è stato nulla
più di un bacio... o due.
-Da quella nostra prima uscita di gruppo, al centro commerciale, Bell
è strano- ti dice, sistemandosi il gloss sulla bocca a cuore
-lui non è uno che ci prova con le ragazze,non le cerca.Fa
qualcosa solo se sono loro a cercarle. Mentre con te è
diverso... - ti lancia un occhiata di sottecchi -Ti corteggia,
ti cerca...- ti sorride.
-Siamo solo amici- Questa è l'unica verità che ti
è uscita, fino ad ora, dalle labbra.
-Proverò a crederti- ti schernisce lei.
Dopo la cioccolata, tu e Bell tornate alla vostra lezione. Sembra
più deciso che mai a portarti su un'altra pista.
Vi sedete sulla seggiovia, che vi culla con il suo andamento
ciondolante. Trattieni il respiro, mentre le parole della tua migliore
amica riaffiorano nella tua mente.
Ieri sera avevi avuto l'impressione che lui stesse cercando di farti
capire qualcosa... qualcosa che, ovviamente, non avevi afferrato.
Il suo sguardo cade sulle sue labbra dischiuse, da cui fuoriesce il
caldo vapore del suo respiro. Deglutisci a fatica, ricordando il sapore
della era prima.
Ritorni in te, appena in tempo per scendere dalla seggiovia.
-Pronta?- dice Bellamy- tu scendi, io ti sto dietro.
La suddetta pista è leggermente più ripida, ma
sai di potercela fare. O almeno speri.
Cominci a scendere , ma a metà perdi il controllo.
Istintivamente ripensi alla posizione, spiegata qualche ora prima dal
moro e ti butti di lato.
Lui ti raggiunge in fretta e preoccupato, ma ti ritrova a terra con le
lacrime agli occhi dalle risate.
-Dio! Sono una frana... in tutti i sensi- Ridi, mentre lui si
inginocchia accanto a te.
-No, sei un disastro di principessa- sussurra ad un passo dalle tue
labbra, prima di ricadere nello stesso bacio, bollente ed appassionato,
della sera prima.
Continua...
Note dell'autrice.
Sono sempre più perfida e cattiva, lo ammetto.
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo.
Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi fa piacere.
Temo che questo Week End, causa lavoro, azichè ricere tre
capitoli, come al solito, ne riceverete uno , al massimo due.
Vi chiedo scusa in anticipo.
Ci leggiamo Presto,
Dimea.
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Capitolo 8 *** VII/ Sweet Disaster ***
VII
Sweet Disaster
Hold still right before we crash
Cause we both know how
this ends
our clock ticks till it
breaks your glass
And I drown in you again
Cause you are the piece
of me
I wish I
didn’t need
Chasing relentlessly
Still fight and I
don’t know why
If our love is tragedy
why are you my remedy
If our love’s
insanity why are you my clarity
[Clarity - Zedd]
Dopo secondo giorno di "lezione", hai le gambe a pezzi e l'odio verso
il tuo amico è alle stelle. Forse stai migliorando con la
tavola, ma ciò non toglie che Bellamy ti stia distruggendo.
-Dio che male!- ti massaggi i polpacci mentre Raven ti schernisce.
Ti senti uno straccio, mentre ti maledici per aver accettato quel
consiglio da parte del moro.
-Eddai, cosa vuoi che sia, anche noi abbiamo sciato tutto il giorno.
Ora ti fai una doccia calda e vedrai come ti si rilassano i muscoli- ti
consiglia la tua amica.
Effettivamente non ti dispiacerebbe una doccia, il problema
è che ne avresti bisogno una fredda. Già,
perchè Bellamy ti provoca continuamente, durante le vostre
lezioni e nemmeno il gelo della neve riesce più a farti
ragionare. Non sai più dove sbattere la testa.
-Stasera falò in mezzo alla neve- legge il programma della
gita, Octavia -Kane era di buonumore quando ha stillato il programma?-
domanda la ragazza stupita, prima di fiondarsi nell'armadio alla
ricerca di qualcosa di pesante, ma sexy da mettere.
-Che abbia trovato una donna? Sarebbe una gran fortuna...-
ridacchia Raven, esaminando un pesante maglione giallo fluo a macchie
di leopardo viola -Forse è troppo, questo...-
-Davvero! Organizzare un falò a metà viaggio...
Ha trovato la donna della sua vita per essere così
magnanimo. Oppure il Professor Wick è riuscito a
persuaderlo- ride O, estraendo dal cassetto un paio di leggings neri.
-Wick sa essere molto persuasivo, basta farti notare che da quando lui
insegna Scienze, tutte le ragazze del suo corso hanno una A!- Sorride
Rav
Tu te ne resti seduta sul letto ancora qualche secondo, mentre le
osservi. Vorresti essere come loro, sotto un certo punto di vista.
Octavia è sicura di se e si prende quello che vuole. Raven
è appassionata di motori, ogni tanto viene a scuola con la
sua moto truccata, eppure trasuda femminilità da tutti i
pori. Non si lasciano frenare da niente e da nessuno, mentre tu ti
blocchi al primo ostacolo mentale, che da sola ti costruisci.
-Ehi!- Ti richiama Rav -Vatti a preparare, stasera a quello che
indosserai, ci pensiamo io e Tavy.- Provi a ribattere, ma Octavia
scrolla il capo.
-Non provarci neanche a dire "no"- ridacchia -Lo sai che siamo testarde-
Scuotendo il capo ti avvii in doccia. Ne hai un gran bisogno.
Apri il rubinetto, lasciando che ogni goccia ti accarezzi la pelle.
Ogni particella segue un suo percorso, alcune casto, altre troppo
invadente... e ti sorprendi a pensare alle mani di Bellamy.
Dio mio, Clarke datti
una calmata! Non sei un animale. Continui a ripeterti,
cercando di insaponarti in fretta per mantenere quei pensieri il
più lontano possibile.
Esci dalla doccia, ancora scandalizzata dai tuoi pensieri.
-O, con Lincoln?- senti conversare le tue amiche che stanno ancora
scegliendo cosa indosserai.
-Forse stasera arriviamo a qualcosa- ridacchia lei, prima di rivolgersi
ad entrambe - Mi lasciate la stanza libera?-
-Quindi state insieme?- domandi ingenua
-Insieme? Uhm... no.- scuote la testa -Se stasera riusciamo a
combinare, si passa ad amici
con benefit.- sorride raggiante lei.
-Amici... che?-
- Amici con benefit o Trombamici -
risponde Raven, scollando le spalle - Ed ora vieni qui, che
abbiamo cosa farti indossare, su!- ridacchia.
-Non così in fretta, Rav- la punzecchia O -Tu non hai nulla
da dire?-
L'amica scrolla le spalle scuotendo il capo -No, Tavy,
perchè?-
Detesti le tue amiche, mentre cerchi di non dare a vedere che i tuoi
denti battono.
Hanno scelto un abitino nero, un paio di parigine ed un maglione. I
tuoi unici ripari da quel gelo sono il tuo giaccone ed i tuoi guanti.
Fortunatamente sei riuscita ad accaparrarti un posto accanto al
fuoco, patendo un po' meno.
Mai fidarsi di due con il sangue bollente! Non soffrono il freddo
quanto te.
Ti perdi, guardando le fiamme danzare, hanno un qualcosa di sensuale ed
ipnotico. Le invidi, così calde e libere.
Tra le mani guantate, tieni una tazza di punch caldo. lo guardi
sconsolata, in questo momento lo preferiresti corretto.
Sospiri, lasciando che del vapore fugga dalle tue labbra. Sei
così assorta nei tuoi pensieri che non ti rendi nemmeno
conto di ciò che ti succede attorno.
-Clarke- bisbiglia Jasper accanto a te -Hai freddo?- ti si avvicina
furtivo. Indossa un paio di Jeans largi, sotto al giaccone da sci, ma
non ha abbandonato i suoi adorati Googles.
-No Jas, sto solo rischiando di morire assiderata- rispondi sarcastica,
mentre i denti battono.
-Allungami il punch- indica la tazza, facendoti l'occhiolino ed
estraendo una fiaschetta dal giaccone -Questo ti aiuterà un
po'- aggiunge, versando un po' del contenuto nella tua tazza. -Vodka-
sorride soddisfatto.
Lasci cadere una sorsata dell'intruglio, nella tua gola. E cominci a
tossicchiare per il bruciore, ma non puoi che essergli riconoscente,
Gli sorridi.
-Lieto di esserti stato d'aiuto- sorride prima di allontanarsi alla
ricerca di altri bisognosi d'alcool.
Qualcosa si muove al tuo fianco, dove poco prima c'era Jas.
Raven ti si siede accanto, non appena il ragazzo si allontana. -Ehi, va
un po' meglio?- chiede. Mugugni in risposta e lei sorride -Ho mandato
il ragazzo con i Googles con l'artiglieria pesante-
-Grazie- sorridi trangugiando ancora un po' punch
-Di nulla, sappi che tra poco comincerà a fare effetto,
soprattutto se non sei avvezza a questo genere di cose- Sorride
alzandosi, ma dopo due passi torna indietro, indicandoti il giaccone
-Guarda nella tasca interna- sorride maliziosa, e facendoti
l'occhiolino torna sui suoi passi.
Istintivamente abbassi la cerniera della tua giacca, infilando una mano
nella tasca. Tasti curiosamente il suo interno ed i tuoi polpastrelli
incontrano qualcosa dalla forma quadrata ed un rialzo a cerchio, al
centro. Ci metti un po' a capire che la tua amica ha nascosto un
preservativo nella giacca. Dio,
No! Rabbrividisci e questa volta il freddo non centra.
Ok, che stanno cercando di spingerti a lasciarti andare, ma
adesso arrivano a rifornirti anche dei contraccettivi?!?
Sbuffi, mentre cominci a sentire un lieve senso di tepore. Raven aveva
ragione, comincia a fare effetto.
Qualcuno finalmente accende della musica. Ti riprometti di ringraziare
quel santo che ha scelto di non lasciarti avvolta dal silenzio o dal
vociare dei ragazzi.
Non ce la facevi più a restare lì, ferma ed
impotente a sopportare tutto quel rumore.
Riconosci quel motivetto, andava di moda l'estate scorsa. Cominci a
canticchiare, ciondolando la testa a tempo.
Non è malaccio, anzi è orecchiabile...
Bevi un altro sorso.
Looking for some trouble tonight
Take my hand,
I’ll show you the wild, side
Like it’s the
last night of our lives
We’ll keep
dancing till we die
I
hear your heart beat to the beat of the drums
Oh what a
shame that you came here with someone
So while
you’re here in my arms
Let’s
make the most of the night like we’re gonna die young
-Principessa- sussurra Bellamy alle tue spalle -Come si sta al caldo?-
ridacchia sedendosi accanto a te.
Muovi le gambe per fargli vedere la mancanza di pantaloni e lui scoppia
a ridere.
-Stai impazzando? Morirai assiderata- nonostante la risatina sembra
davvero preoccupato -Idea di mia sorella?-
-E di Raven- aggiungi, sorridendo, prima di bere un altro sorso.
-Almeno hai trovato un posto al caldo- sussurra, lanciandoti
un'occhiata di sottecchi.
-Già- torni di nuovo sulla tazza. Comincia a non dispiacerti
quella strana bevanda, almeno senti meno freddo di prima.
-Ti accompagno a prendere qualcosa di più caldo da te?- dice
Bell, indicando le tue gambe.
Scuoti la testa triste - Camera occupata- ti limiti a dire abbassando
lo sguardo.
La testa gira.
Sai cosa vuol dire... non è un buon segno. Eppure Rav ti
aveva avvisata che avrebbe fatto molto effetto su di te, che non eri
abituata.
Cazzo...
Lui si alza in piedi - Allora seguimi, ti presto
qualcosa.- sorride -Non vorrei che ti guastassi la gita.-
Lo segui senza fiatare, ripercorrendo la stessa strada di un paio di
giorni prima.
Bellamy infila la chiave nella toppa e lascia scattare la serratura.
Entrate nella stanza e lui comincia a cercare qualcosa per te -Siediti,
intanto ti scaldi - sorride.
Quel sorriso. Lo adori, anche se non lo ammetteresti nemmeno sotto
tortura.
Lo osservi frugare nell'armadio ed i tuoi occhi cominciano ad esaminare
ogni centimetro della sua schiena.
Non te ne rendi conto, ma il tuo respiro si è fatto pesante.
-Tutto bene?- domanda voltandoti verso di te
-S...sì- arrossisci e lui ricomincia la sua ricerca.
Calmati Clarke,
è Bellamy. Cerchi di respirare, ma non stacchi
gli occhi dalla sua schiena.
Ti tornano in mente tutti i suoi baci, e la voglia che ti aveva
assalito in doccia torna a farti visita.
Senti la temperatura salire.
Ti alzi , senza far rumore e sfili il maglione. Deglutisci
rumorosamente e speri che lui non abbia sentito. Con un ultimo respiro
lasci cadere l'abito ai tuoi piedi.
Tutto ciò che indossi è la tua biancheria.
Cominci a pensare se questa sia la cosa giusta...
Non puoi mentire a te stessa. Raven ed Octavia hanno ragione.
-Bellamy...- sussurri avvampando.
Si volta lentamente, e con la stessa velocità lo
vedi sbiancare ed arrossire. Ti mangia con gli occhi, mentre tu ti
avvicini. Lui resta bloccato ed entrambi sapete cosa sta per accadere.
Ti perdi un istante a fissarlo negli occhi, ma non con la tua solita
aria di sfida, e lasci che sia lui a baciarti con foga, mentre le tue
mani corrono a debellare la sua maglietta.
Senti la sua pelle bollente a contatto con la tua. La sua
bocca scivola sul tuo collo e ti lasci sfuggire un gemito.
-Non si torna indietro, Principessa- ti sussurra prima di mordicchiarti
il lobo, mentre con un rapido movimento delle gambe si sfila i Jeans
che gli hai slacciato poco prima.
Ti prende in braccio, mentre le tue gambe si avvolgono all'altezza dei
suoi reni. Senza staccarsi da te,vi adagiate sul letto, Carezzandoti le
cosce, continua a ricoprirti di baci.
-Non ho alcuna intenzione di tornare indietro- la tua voce è
roca, carica di voglia, mentre ti slacci il reggiseno, sotto il suo
sguardo carico di desiderio.
Non sei mai stata più sicura di qualcosa in vita tua. Ora
non vuoi pensare, vuoi solo goderti il momento.
La sua voglia pulsa contro di te e ti perdi nei suoi occhi
neri, profondi come la perdizione e dannatamente lucidi.
La bocca di Bellamy, scivola dalle tue labbra ai tuoi seni candidi, ma
non si ferma. Continua il suo percorso proibito, scendendo sempre di
più.
Gemi sotto il suo tocco e la sua lingua... ed è
lì che arriva la prima estasi. E ti lasci trasportare a
quell'onda mai provata prima, mentre chiami il suo nome.
Ritorna al tuo collo, mentre entra in te. Lo senti sotto la pelle, e
sai che è tutto ciò che volevi.
In questo momento non hai bisogno di altro.
Ricominci a baciarti, mentre le spinte aumentano. Lo senti ansimare
sulla tua pelle e senti il suo profumo inebriante.
Non resisterai ancora per molto, ma lo vuoi guardare negli occhi. Vuoi
vedere cosa prova a farti godere.
Ribalti le posizioni, cominciando a muoverti a ritmo. Le sue mani ti
guidano, stringendoti i fianchi.
All'ennesima spinta, più profonda, arriva l'orgasmo,
inaspettato per entrambi.
Ti lasci ricadere al suo fianco, e dopo un secondo di silenzio
scoppiate a ridere entrambi,
-Oddio- sussurra lui - è stato...-
-fantastico? Eccome!- sorridi, voltandoti verso di lui.
Arriva, così, un altro bacio, esausto ma carico di passione
quanto il primo.
Non ha senso pensare ora alle conseguenze. Vuoi solo goderti il momento.
Continua...
Come si evolverà questa situazione? Siamo davanti ad un bel
casino, cari lettori.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo, fatemelo sapere se vi va.
Ok, La canzone del Falò è Die Young di Kesha.
Ci leggiamo presto
Dimea
|
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Capitolo 9 *** VIII/ When Words Fail ***
VIII
When Words Fail
Will we ever say the words we're
feeling
Reach down underneath and
Tear down all the walls
Will we ever have a
happy ending
Or will we forever only
be pretending
Will we always be
pretending
[...]
Keeping secrets safe,
Every move we make
Seems like no one's letting go
[Pretending
- (original) Glee Cast]
-Dio, che male!-
La luce che entra dalla finestra peggiora il tuo mal di testa post
sbronza. Già, perchè ieri quando sei andata a
letto con
Bellamy Blake, eri abbastanza alticcia.
Lo stomaco non ha problemi, ma la testa minaccia di scoppiare da un
momento all'altro. Ti massaggi le tempie con le
mani, nella speranza di trovare un po' di sollievo.
-Bevi questo...- Raven ti passa una tazza di
caffè. Sai che
è seduta accanto a te, ma non sai dire da quanto tempo. -Ore
piccole ieri?- ti schernisce e tu le rispondi affermativamente con un
mugugno.
-Con il tuo amico con benefit?- Domanda beffarda. Spalanchi
gli occhi, guardandoti
attorno e sperando di non vedere Octavia. Rav vedendoti agitare, cerca
di farti stare calma -Tranquilla, O è a far colazione con
Lincoln.- sussurra -Non sa che ti sbatti suo fratello-
-Da quanto lo sai?- Domandi nervosa. Se le fitte alla testa non ti
stessero facendo impazzire, in questo istante le staresti urlando
contro.
-Abbastanza, ma non temere il tuo segreto è al sicuro.- Ti
passa una mano sulla spalla, sorridendoti.
-Non è una risposta.- Mugugni corrugando la fronte e
piantando il broncio come una bambina.
-Vi ho visto l'altro ieri, sulla pista...- vuota il sacco, alzando le
spalle - E ieri sera, quando siete usci dalla sua stanza.- ammette
abbassando lo sguardo -Sai, se non
volete farvi beccare, vi conviene essere più discreti.- ti
schernisce.
Vorresti morire... Prendi il cuscino e te lo stringi sul volto,
soffocando un urlo, mentre la tua amica scoppia a ridere.
-Dai, non è la fine del mondo- scherza lei - Anzi, da quel
che si racconta, è parecchio bravo- Abbassi il
guanciale, lanciando un'occhiata torva alla tua amica. -Dai che
scherzo!- si difende prontamente.
Scoppi a ridere. - Lasciale giudicare a me, le voci di corridoio-
Raven non ha tutti i torti. Il lato positivo,
è che per i restanti giorni di gita hai
un'alleata che può aiutarti a mantenere la situazione
sotto controllo.
Ti basta guardarla e lei ti capisce al volo. Avete una sintonia
particolare, tu e Raven.
-La risposta è sì, ma cerca di essere
più discreta.- sorride -Comunque se Tavy dovesse venirlo a
sapere...-
-Cercherebbe di farci diventare una coppia, lo sai.- scuoti la testa -
Lo so bene che che non sarebbe contraria.-
-E quindi? Non riesco a vedere l'impedimento- accenna lei
-Bellamy Blake.- ti limiti a rispondere mentre una parte di te, non
riesci a capire a che altezza,
s'incrina. Non che tu abbia bisogno di una storia, ma avresti voluto
rispondere
in maniera differente a quella domanda. -Dopo la gita, chiuderemo la
questione e torneremo al punto di partenza. In ogni caso dubito
seriamente che possa ricapitare la stessa situazione.-
-Intendi che non vuoi più andarci a letto?-
-Non lo so...-
Un campanello di allarme squilla nella tua
mente. Rav aveva detto di averti visto fuori dalla camera di Bell. Ma
cosa ci faceva al terzo piano?
-Rav, toglimi una curiosità, cosa ci facevi ieri vicino alla
stanza 305? Amico con benefit? -
domandi - A meno che tu non stia uscendo con
Jasper o Monty, non ci sono molti altri ragazzi su quel piano. Solo la
stanza dei...- Ti blocchi, cominciando a scuotere la testa, mentre lei
sbianca -Raven, ti prego, dimmi che mi sto sbagliando-
Lei non parla, si limita ad abbassare lo sguardo.
-Perchè non vuoi rispondere, Raven, ti prego dimmi che mi
sbaglio.- la implori.
-Non... Clarke, è successo solo una volta- mormora.
-Raven, ha 12 anni in più di te ed è un
professore, non basta a fermarti?-
Scuote la testa.
-Wick è un bell'uomo certo. Ma è il tuo
insegnante.- sussurri - Ti prego, dimmi che non lo sa nessun altro.-
-No tranquilla- risponde in un sussurro.
-Il tuo segreto
è al sicuro- mormori, abbracciandola.
Inutile dire che, nonostante
tu non fossi sicura, la sera stessa ti ritrovasti
attaccata all'armadio della stanza 100, con i pantaloni abbassati e
Bellamy che ti sorreggeva. E la sera dopo, nella neve dietro al
ricovero degli sci. Per quella bravata, rischiaste una bronco polmonite.
Ma la cosa comica è che, quando dicesti quelle parole a Rav,
eri più che certa che
sarebbe stato così, ovvero che Bell non ti avrebbe
più cercata, se non per una questione di amicizia, e
che al ritorno da quel viaggio sarebbe
tornato tutto come prima delle lezioni di snowboard, delle notti
passate con lui e dei baci nella neve.
Ne eri più che certa che sarebbe andata così. La
fama del tuo amico di scorribande lo precedeva: non andava a letto con
la stessa ragazza per più di una settimana di seguito.
Grande errore credere
alle tue stesse parole...
In quattro mesi il vostro rapporto è mutato,
siete sempre amici, solo un po' più intimi. Quella
strana storia di sesso ed effusioni lontane da occhi indiscreti, si
è evoluta in uno strano ibrido, e come tale deve restare
celato agli occhi di molti.
Spesso e volentieri vai da lui con la scusa di studiare, per poi
ritrovarvi tra le lenzuola umide, quando Octavia non è in
casa.
Non ti dispiace sentire le sue mani su di te, i suoi baci roventi o le
sue spinte ritmiche contro i tuoi fianchi. Anzi, quelle sue attenzioni,
ti fanno sentire protetta e desiderata.
In alcuni corsi siete, addirittura, compagni di banco e, ad ogni
progetto a coppie, ti propone come sua partner, con la speranza di
poter rimanere più tempo che può con te
In questo ultimo periodo, Bell si è aprendo con te,
raccontandoti cose che solo Octavia, fino ad allora, sapeva.
La madre è in una comunità di recupero per
alcolisti e tossicodipendenti, dopo l'abbandono del padre e Bellamy
bada da sempre ad O.
Non ti stupisce il loro forte legame, e spesso senti l'irrefrenabile
voglia di raccontare la verità alla tua migliore amica.
Il nonno materno, un facoltoso avvocato in pensione, li mantiene... ma
con la parola del ragazzo, che entrerà in un college
prestigioso e si laureerà con il voto più alto
possibile.
Per questo, Bell, ha abbandonato la musica, mantenendola solo come
Hobby.
Capisci solo ora il peso che quel ragazzo ha sempre portato sulle
spalle, ed un po' ti vergogni per come l'hai trattato all'inizio. Lo
guardi ogni giorno che passa, sotto una luce differente.
Spesso, durante le lezioni ti ritrovi incantata a fissare le
sue ciglia nere, spaventosamente lunghe per essere quelle di un
ragazzo. Fortunatamente, hai imparato a riprenderti in fretta dai
momenti di fissa, prima che riesca a rendersene conto
il tuo compagno di banco.
Quella gita ha smosso qualcosa in te, e sfortunatamente lo stanno
notando tutti. Compresa tua madre ed Octavia.
E da quando aiuti la tua amica nell'organizzazione del Ballo
scolastico, e tutto ciò che ne consegue, il mascherare i
tuoi cambiamenti di umore oppure le crisi di gelosia ingiustificata che
ti assalgono, sta diventando sempre più difficile.
Ti sei offerta volontaria per aiutare Octavia in questa impresa
titanica, ma cominci seriamente a pensare che se ti fossi offerta per
gli Hunger Games, avresti avuto più chance di restare in
vita...
-Ragazzi mancano due mesi al ballo e non abbiamo ancora scelto il
tema!- gracchia istericamente la ragazza, mentre con una matita
scarabocchia su un block notes.
-Esatto Tavy, manca ancora parecchio- sbadiglia Jasper, senza nemmeno
prendersi la briga di coprirsi la bocca - Non cominciare a farti venire
delle crisi inutili.-
-Inutili?!? Stai scherzando spero- vedi una vena pulsare sulla fronte
della mora -Il Prom è l'evento dell'anno Jasper Jordan!- Se
c'è qualcosa che hai imparato sulla tua migliore amica in
questi mesi, è che quando chiama qualcuno per nome e
cognome, è in piena crisi isterica.
Le manovre da adottare in questi casi sono due:
a) Portarla a fare shopping alla primo sorgere dei sintomi.
b) Darle corda ed accontentarla in ogni folle richiesta.
-Calmati, O, ne discutiamo subito- la tranquillizzi -Hai qualcosa in
mente?-
La vedi distendere i nervi, mentre ti allunga il taccuino su cui ha
annotato in bella grafia, alcune idee.
-Stavo pensando a qualcosa di diverso dal solito- spiega la ragazza -
ad esempio il mondo di Oz, oppure In fondo al mar, Frozen...- Scuoti la
testa.
-Se prendessimo idee dalla letteratura?- proponi - Tipo "il Grande
Gatsby" oppure "Il Gattopardo"-
Jasper vi guarda allucinato - Ragazze, sono troppo impegnative le
vostre idee-
Improvvisamente ti torna in mente un discorso fatto con Bellamy qualche
giorno prima, a proposito dello sbarco sulla luna. Quest'anno sarebbe
stato il quarantacinquesimo anniversario.
-La luna...- sorridi, mentre Octavia ti chiede di ripetere -La Luna!-
esclami -Quest'anno sono passati quarantacinque anni dallo
sbarco sulla luna, perchè non crearci un tema?-
Gli occhi profondi come il mare della tua amica, brillano.
-Se non erro c'è una frase da cioccolatino sulla luna...- Si
alza in piedi, raggiante -Sì, sì. Che ne pensate
di "Fly me to the moon"?-
esclama Octavia.
-Ti porterei fino alla luna, e ritorno...- bisbiglia Jas, quasi come
risposta, volgendo lo sguardo verso la tua amica.
O, alza lo sguardo, sgranando gli occhi -Ripeti!- Il ragazzo deglutisce
a fatica, sentendosi braccato.
-Fino alla luna e ritorno.- bisbiglia nuovamente
-Sì! Dio, Jasper sei un genio!- Lo bacia sulla guancia
facendolo visibilmente arrossire -Ecco il tema: "To the Moon and
Back"!- E rivedi la morte passare negli occhi di Jas.
-Jasper- chiami da parte il ragazzo -Perchè non ti
dichiari?- gli domandi, appena è abbastanza vicino da udire
un tuo bisbiglio.
-E per quale motivo?- alza le spalle lui, visibilmente giù
di corda - Hai visto poco fa, pensava che la mia esclamazione fosse una
proposta per il tema del Ballo- si aggiusta i google sulla testa - E
poi ha la passione per i palestrati, ed io non sono molto pompato-
storce il naso.
-Invitala al ballo!- lo scuoti -Fagli una proposta indimenticabile...
sei un genio della chimica, inventati qualcosa!-
-Abbiamo un progetto da portare a termine, andiamo?- Bellamy irrompe
nella conversazione, appoggiandosi ad uno degli armadietti color
senape. -Jas, l'accompagni tu mia sorella?- aggiunge facendo un
occhiolino complice all'amico.
-Oddio, è vero! Abbiamo il progetto di scienze- ti batti il
palmo sulla fronte, prima di salutare Jasper ed Octavia ed
avviarti con il ragazzo verso
l'auto.
La macchina macina i pochi chilometri di asfalto, che separano la Ford
High da casa tua, mentre Bell sorride.
-Ho una cosa da darti- dice estraendo una scatolina dalla tasca e
porgendotela - Te lo ricordi, vero?- aggiunge, non appena la apri e ti
ritrovi davanti ad un plettro.
Ma non un plettro qualsiasi, quello che aveva utilizzato la sera del
vostro primo bacio. Annuisci, Sorridendo mentre passi un dito sulle
parole incise: When
Words fail, Music Speak.
-Vorrei lo tenessi tu.-
Continua...
Oramai siamo agli sgoccioli, ragazzi miei... Mancano poco
più di quattro capitoli alla fine.
Sono felicissima di vedere aumentare il vostro entusiasmo ogni giorno e
soprattutto di rispondere ai vostri meravigliosi commenti, alcuni dei
quali a volte mi fanno anche commuovere.
Spero vivamente di non deludervi con i prossimi capitoli, di non cadere
nel banale e mantenere sempre il vostro interesse vivo.
Non potete nemmeno immaginare quanto vorrei abbracciare ognuno di voi
sia su EFP, che su Wattpad che leggete, recensite e condividete la mia
storia.
Grazie di cuore.
Ci leggiamo presto,
La vostra affezionatissima Dimea Durless.
|
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Capitolo 10 *** IX/ Say Something ***
IX
Say something
Right before your eyes,
I'm Breaking and fast,
No Reason Why,
Just You and me.
This is the last time
I'm asking you this,
put your name on the top
of your list,
This is the last time
I'm asking you why,
you break my heart in
the blink of an eye.
[Last Time - Taylor
Swift ft. Gary Lightbody]
Aprile è alle porte e mancano poco più
di quindici giorni al tuo
compleanno, che cadrà esattamente il giorno prima del ballo
scolastico.
I preparativi per il Prom vanno alla grande, sotto lo sguardo severo di
Octavia... così come procede perfettamente il piano di
Jasper per l'invito alla ragazza.
Manca una settimana ai primi inviti ufficiali, e mantenere la tua
migliore amica lontana durante le prove, sta diventando estenuante.
Oramai è più di un mese che indossi quel ciondolo
e quasi sei, che tenete
nascosta la vostra amicizia
profonda agli sguardi degli altri.
In questo ultimo periodo, dopo gli ultimi esami, qualcosa sta cambiando
e tu te ne sei resa conto.
Non ti bastano più quegli attimi di passione fugace, non
quando ti vengono le palpitazioni se lui ti sfiora o ti guarda.
Capisci perchè gli amici con benefit
non arrivano oltre i tre
quattro mesi, dopo cominciano ad arrivare gli scomodi sentimenti da
parte di uno dei due.
Bellamy è sempre lo stesso. Non ha permesso al
suo interesse di calare, ma non ha dato nemmeno una scossa al vostro...
rapporto? Non sai neanche come definirlo.
Sai solo che quando vedi una ragazza avvicinarsi a lui, ti costringi a
reprimere la voglia di trascinarla lontano a calci nel culo.
Ti rendi conto, ogni giorno che passa, quanto quel sorriso ti sciolga
l'anima.
Non ti capisci più e Raven comincia a fare battutine strane.
-Allora, continuerai con il tuo amico con benefit?- tu ti limiti a
scuotere la testa e lei prova a risponderti seria
-Dio, Clarke, sei cotta a puntino!- la senti sospirare. Sai
che lei non può dirti più di tanto, essendo nella
tua stessa barca.
Sfortunatamente la situazione
rischia seriamente di sfuggirti di mano.
Il problema principale è che, ovviamente, le ragazze
continuano a ruotare attorno a Bell, e lui non sempre le allontana.
Sai benissimo che lo fa per non destare sospetti, ma dopo sei mesi sei
al limite della tolleranza.
Lo sai che non dovresti farti venire crisi di alcun tipo, insomma
avevate già messo in chiaro la situazione.
-Mio fratello è più strano del solito- sussurra
Tavy richiamando la tua attenzione, seduta al tavolo della caffetteria
scolastica
-in che senso?- indaghi, deglutendo a fatica. Che sia arrivata l'ora di
raccontarle tutto? Cerchi Rav con lo sguardo, e lei ti risponde
scuotendo lievemente la testa.
-Penso che si veda con qualcuna...- continua a bisbigliare O. Questa
conversazione sta prendendo una piega che non ti piace per niente.
-Si vede con tante- ridacchia Jasper, mentre dei brividi ti percorrono
la schiena. Anche solo il pensiero di questa cosa, ti infastidisce.
-Non capisci, penso che si sia preso una bella sbandata.- ridacchia.
-Chi, Bellamy? Figurati- Scherzi, cominciando a sudare freddo,
guardando Raven implorante, "fermala"
sussurri .
-Ti dico di sì! Lo conosco bene- Octavia ama sguazzare nei
pettegolezzi, soprattutto quando si tratta del fratello, ma non si era
mai sbilanciata tanto. Si guarda attorno prima di
continuare -Secondo me è la mia compagna di corso a
Storia...-
Quelle parole ti prendono allo stomaco, ma cerchi di non farlo notare.
Sai benissimo di chi parla, hai visto questa ragazzina girare attorno a
Bellamy, parecchie volte.
-Maya?- Dice Jasper, mentre la ragazza annuisce -La morettina ... non
potrei dargli torto- scherza lui
Ogni loro parola su un possibile flirt del ragazzo, è un
pugno alla bocca dello stomaco, per te.
-A quanto so, lei sta organizzando la sua proposta per invitarlo al
ballo...- alza le spalle.
-Ma la tradizione non prevede...?- prova ad accennare Jasper.
-Jas, conosci mio fratello dal primo anno e sai che non è un
tipo da inviti.- ti getta una rapida occhiata -ha fatto solo
un'eccezione- sospira -E poi, Maya, è così
pacata. Servirebbe una
così a mio fratello- Ridacchia O, prima di rivolgersi a te
-Tu
che ne pensi?-
L'ha detto davvero?
Ti volti verso Raven e scuoti le testa, mente gli occhi cominciano a
bruciare.
In un solo istante il mondo si capovolge, lasciandoti gambe all'aria.
Non puoi restare lì, finiresti per scoppiare .
Un senso di nausea ti assale e lanci uno sguardo implorante a Rav, che
cerca di deviare il discorso, ma senza risuolato. La vedi boccheggiare
nella tua direzione.
Ti
alzi di scatto, lasciando il pranzo a metà. -Scusate, non mi
sento
molto bene- Senti gli occhi dei tuoi amici posarsi su di te e la voce
di O, chiedere cosa ti prende.
Eviti qualunque risposta , sai che in questo
istante la tua voce potrebbe tremare e non vuoi che loro notino il tuo
stato.
A passo svelto esci dalla caffetteria. Ora hai solo bisogno
di Bellamy.
Non è difficile trovarlo. Lo vedi davanti al suo armadietto
e Maya è davanti a lui. aspetti di vedere la ragazza
allontanarsi, prima di avvicinarti al ragazzo.
-Ciao Princip...- lo zittisci seria, facendo morire il suo sorriso
sulle labbra.
Non capisce cosa gli sta accadendo, lo vedi dal suo sguardo spaesato.
-Dobbiamo parlare, Blake- il tuo tono è spaventosamente
duro, anche per te. Lo vedi annuire, deglutendo.
-Non ce la faccio più- sospiri. -Ho provato ad andare
avanti, in questi sei mesi , dicendomi che mi sarebbero bastati quei
pochi momenti- scrolli la testa prima di continuare- Che non avrei
preteso nulla da te, avrei solo accettato ciò che eri in
grado di darmi. Ma non ce la posso fare, Bellamy. In questo periodo mi
sono chiesta più volte chi e cosa siamo, senza darmi una
risposta. Ed oggi, quando ho saputo che Maya ti avrebbe invitato al
ballo, non ho più retto.- Gli occhi cominciano a bruciare -
Credimi, ci ho provato, ma gli ultimi due mesi sono stati una tortura-
ti scappa un singhiozzo e cerci di mascherarlo, abbassando lo sguardo -
Non puoi nemmeno immaginare quanto tenga a te. Non ho mai avuto bisogno
di nessuno nella mia vita... finché non sei entrato tu,
prepotentemente, con la tua faccia da schiaffi- Non ti rendi conto
della piccola folla che si è radunata attorno a voi, che
comincia a bisbigliare, mentre Bellamy ti guarda impietrito -Hai
cambiato il mio modo di pensare, di vedere il mondo. Mi hai fatto
addirittura appassionare al Basket- sorridi amara, prima di tornare a
reprimere le lacrime -Ma sono stufa di nascondermi dal mondo! Forse ho
sbagliato io, ad innamorarmi di te - cerchi di non urlare, fissando il
suo sguardo vitreo. Non parla, resta lì, impalato come se la
cosa non lo riguardasse, privo di espressione. Le braccia gli ricadono
lungo il corpo. Digrigni i denti, davanti alla sua apatia -TI PREGO,
DIMMI QUALCOSA- qualcosa ti bagna la guancia, mentre una mano ti
afferra, trascinandoti lontano da Bellamy.
-Vieni via, Clarke- sussurra Raven - Vieni via.- Solo quando siete
abbastanza lontano da quella situazione ti abbraccia, invitandoti a
sfogarti.
-Che diavolo è successo poco fa in corridoio- chiede
spiegazioni Octavia, che ha assistito alla scena.
Raven ti guarda e tu annuisci. Forse è arrivato il momento
di raccontargli tutto.
-Lei e Bellamy avevano un... qualcosa- mormora la tua amica, che
continua a mantenere una mano sulla tua spalla.
-Cosa? Oddio è una notizia splendida... no- si blocca,
fissandoti - Perchè "avevate? E da quando?-
-Sei mesi... - sposti lo sguardo, non hai molta voglia di parlarne
-Vi siete...?-
-Lasciati? Non siamo mai stati una coppia.- tagli corto, mentre lei si
porta una mano alla bocca
-Oddio, è qualcosa che ho detto?- Sgrana gli occhi
-No, era qualcosa di inevitabile.- menti.
Continua...
Vi prego, non odiatemi.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo, e... non rattristatevi troppo.
Ho deciso di creare un capitolo extra.
Tornerò presto con il prossimo capitolo.
Lo prometto ^^
Ci leggiamo Prestissimo
Dimea
|
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Capitolo 11 *** Extra / Her Eyes ***
(Extra)
Her Eyes
‘Cause even the stars
they burn
Some even
fall to the earth
We’ve
got a lot to learn
God knows
we’re worth it
No, I
won’t give up
I
don’t wanna be someone who walks away so easily
[...]
And in the
end, you’re still my friend at least we did intend
For us to
work we didn’t break, we didn’t burn
We had to
learn how to bend without the world caving in
I had to
learn what I’ve got, and what I’m not
And who I am
[I Won't Give Up - Jason Mraz]
Vedere Clarke in quello stato ti ha fatto pensare.
Se solo tu e la tua lingua biforcuta ve ne foste rimaste zitte, a
quest'ora tuo fratello sarebbe preso dai preparativi per la proposta
alla tua amica e non rimarrebbe chiuso in camera a torturare le corde
della chitarra.
Su una cosa non ti sbagliavi, mentre spettegolavi in mensa: Bellamy era
cotto a puntino, semplicemente avevi sbagliato l'oggetto dei suoi
pensieri. Non potevi certo immaginare che quei due avessero intrapreso
una storia, o qualunque cosa fosse.
Ciò non toglie che il rimorso ti sta divorando.
Sono cinque giorni che quei due si passano accanto, abbassando lo
sguardo. Clarke risponde solo a monosillabi e mangia come un uccellino,
mentre Bell evita le lezioni in cui rischia di incontrarla e passa le
sue giornate chiuse in camera, saltando addirittura gli allenamenti di
basket.
Ti senti un mostro.
Bussi tre volte sulla porta grigia della stanza di tuo fratello. Sai
già che non risponderà, ma hai bisogno di
parlargli.
-Bell, lo so che sei sveglio, stavi suonando fino a due minuti fa.-
sospiri - ti prego, aprimi.-
Nessun suono, oltre la soglia.
-Ti prego- ti trema la voce.
Senti la serratura scattare, e la porta si apre. Prima che possa
chiudertela in faccia, entri, accostandola alle tue spalle.
La gola ti brucia, mentre un forte odore di tabacco bruciato ti fa
scuotere la testa.
-Hai ripreso a fumare?- Chiedi incredula, mentre lui si accende una
sigaretta. Alza lo sguardo, senza fiatare.
L'ultima volta che l'avevi visto con una sigaretta in mano,
aveva appena scoperto che vostra madre faceva uso di Eroina.
-Perchè non hai fiatato?- non ti vuole rispondere, fa un
segno con la mano come se cercasse di scacciarti -No, non me ne vado-.
Butta fuori il fumo, alzando un sopracciglio. -Cosa vuoi, Octavia?-
Questo è già un passo avanti, erano quattro
giorni che non ti parlava.
-Perchè non l'hai fermata, Bell?-
-Perchè non aveva senso farlo.- butta fuori dell'altro fumo.
-Che cazzo di risposta è?!?- gli strappi la sigaretta dalle
labbra. -Clarke ti dice che è innamorata di te, e tu ti
limiti a fissarla come un cretino?!? Spero tu stia scherzando, Bellamy
Blake!-
Si alza in piedi, uscendo dalla penombra. Vedi i suoi occhi arrossati,
ti si stringe lo stomaco.
-Cosa avrei dovuto fare, eh? Dimmelo, sorellina... dovevo fermarla?
Abbracciarla? DIMMELO!- urla, quasi ti fa paura. - Mi è
quasi sembrato di vedere mamma, sai?- vedi una lacrima rigargli la
guancia.
Ti siedi accanto a lui, abbracciandolo. Non avevi mai pensato a
quest'eventualità... Lui aveva assistito al litigio dei tuoi
genitori, prima che tuo padre scomparisse nel nulla.
-Si sistemerà tutto...- sussurri accarezzandogli i capelli
-andrà tutto bene.-
Lo senti singhiozzare. Ti fa effetto, vedere tuo fratello
così fragile.
-Come?- mormora
-Troveremo un modo, l'abbiamo sempre fatto- bisbigli.
- Tra poco è il suo compleanno...- dice lui.
-Sì, il giorno prima del ballo.- Dici tu. Di punto in
bianco, sgrana gli occhi
-Sei un genio!- Balza in piedi, i suoi occhi brillano di una luce nuova
-O, sei un genio!!-
-Siete tutte pronte?- passi in rassegna le ragazze prima
dell'esibizione davanti a tutta la scuola. L'ultima prima della finale
della settimana prossima, prima del diploma. -cinque, sei, sette e
otto!-
La musica parte, Eye of the tiger invade il campo e l'adrenalina parte
a mille...
Improvvisamente la musica cambia.
Baby you light up my world like
nobody else,
The way that
you flip your hair gets me overwhelmed,
But when you
smile at the ground it ain't hard to tell,
You don't
know,
Oh, oh,
You don't
know you're beautiful,
If only you
saw what I can see,
You'd
understand why I want you so desperately,
Right now I'm
looking at you and I can't believe,
You don't
know,
Oh, oh,
You don't
know you're beautiful,
Oh, oh,
That's what
makes you beautiful
Le ragazze si spostano e tu resti al centro. Sola.
Qualcosa non quadra, non è la tua coreografia.
Il panico ti assale, finché i giocatori della squadra di
basket non entrano in campo...
Tuo fratello e Murphy ti prendono in spalla.
Oddio, che sta succedendo? Il panico ti assale, mentre i due ragazzi ti
portano in trionfo.
Ti esplode la testa... Oddio, ma questa canzone? L'hai già
sentita... Ma dove?
Ti volti e vedi Raven che ti fa l'occhiolino.
Parte una parte strumentale, ed una voce gracchia dagli
altoparlanti scolastici.
-Ti conosco da quattro anni, e sono fermamente convinto che tu sia una
delle persone migliori che conosca.
Mi sono avvicinato a tuo fratello per poter arrivare a te, ma non ho
mai avuto il coraggio di dirtelo.
Sono diventato il tuo miglior amico, perchè avevo bisogno di
averti accanto.
E so di essere un nerd senza speranza, mentre tu sarai sicuramente la
reginetta, ma questo è il mio ultimo anno quindi mi sono
detto "ora o mai più"...-
-Jasper?- sussurri strabuzzando gli occhi.
Uno striscione si srotola, sugli spalti, lasciandoti ammutolita.
Porti una mano alla bocca per coprire il tuo stupore, leggendolo.
Tavy, Prom?
-Ti porterò Fino alla luna e ritorno, se verrai con me al
ballo, Tavy-
Cominci a piangere, senza nemmeno rendertene conto, mentre i due
ragazzi ti fanno scendere dalla tua posizione.
Nessuno aveva mai fatto nulla del genere per te.
Jasper ti viene incontro, e tu gli salti in braccio
-Sì- sussurri al suo orecchio, scompigliandogli i capelli -
Mille volte sì.
-Ha... HA DETTO SI'- Grida, mentre gli spalti esplodono in un
boato festante.
Continua...
Ecco a voi il capitolo Extra, dal punto di vista di Octavia.
Spero vi sia piaciuto e sppero di avervi risollevato gli animi, almeno
un po'.
La canzone utilizzata per la scena con Jasper è What makes
you beautiful.
Grazie ancora a tutti.
Ci leggiamo Presto
Dimea
|
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Capitolo 12 *** X/ Wildest Dreams ***
X
Wildest Dreams
- Come up to meet you, tell you I’m sorry,
- You don’t know how lovely you are.
- I had to find you, tell you I need you,
- Tell you I set you apart.
- [...]
- Questions of science, science and progress,
- Do not speak as loud as my heart.
- And tell me you love me, come back and haunt me,
- Oh and I rush to the start.
- [The Scientist- Coldplay]
Jane Austen è ritornato ad essere il tuo rifugio
segreto esattamente come l'anno precedente, quando un terribile
incidente d'auto si portò via il tuo migliore amico.
Quei romanzi tanto lontani e tanto attuali ti fanno precipitare un un
mondo parallelo. Lo hanno sempre fatto.
Sai perfettamente che se Wells fosse qui, ti starebbe prendendo a calci
in culo. Senti la sua voce echeggiarti nella mente "la grande Clarke, si fa
sopraffare dai sentimenti per un cretino?!?". In questo
momento avresti bisogno di lui, più che mai. Scuoti la testa
violentemente, sperando di scacciare la risata di scherno del tuo
amico, per poterti di nuovo concentrare sul tuo libro.
-Pronta per il ballo?- saltella Octavia alla tua destra.
Davvero pensa che tu possa avere anche solo un briciolo di intenzione
di andarci? E per cosa, per guardare le coppiette pomiciare, mentre tu
te ne stai appoggiata ad un tavolo... e magari vedere anche Bellamy con
un'altra, tanto per darti il colpo di grazia.
No, assolutamente...
-Te l'ho detto, Tavy, non penso di venirci- cerchi di non alzare lo
sguardo da Orgoglio e Pregiudizio, sperando che possa farla smettere.
-Ma DEVI, sei nel comitato d'organizzazione!- Gracchia O, cercando con
lo sguardo la sua spalla, Raven.
-Vieni con me- prova l'altra - non dovrai andarci da sola, ci
sarò io con te- Lei è l'unica che in questo
momento ti capisce, proprio perchè lo sta passando in prima
persona.
Si è allontanata, volontariamente, dal vostro professore di
Scienze. Ora soffre quanto te.
-Ragazze, grazie per il pensiero- alzi il naso dal libro, e con un dito
ti aggiusti gli occhiali.- Ma...-
-Ti prego, dimmi almeno che ci penserai...- ti implora Octavia -Questo
è il tuo ultimo ballo, Goditelo!-
-Mi sono goduta fin troppo il mio senior Year - rispondi acida, senza
nemmeno renderti conto che hai appena ferito la tua migliore amica.
-Clarke, lo sai che Tavia non ha tutti i torti. Vieni al ballo, ti
divertirai.- Raven è da sempre la mediatrice nel vostro
gruppo, è quella in grado di farvi ragionare entrambe.
Annuisci - Ci penserò...-
- Domani è il tuo compleanno, oltre che il giorno prima del
Prom... potremmo festeggiare e cercarti un vestito!- Saltella gioiosa O.
Sai di non avere scelta. Conoscendole ti verrebbero a rapire, persino
in tuta, per trascinarti a quel ballo.
-Ok, ok... verrò con voi.- annuisci alzando le mani,
rassegnata.
-Perfetto! Sappi che ti trascineremo fuori di casa- sorridono le
ragazze - se dovesse essere necessario-
Una voce ti chiama alle tue spalle e riconosci il timbro nasale di
Murphy.
Ti volti, riaggiustando gli occhiali sulla punta del naso.
-Ciao John- lo saluti atona. Dopo quel terribile bacio di mesi fa, al
gioco della bottiglia, con te lui si è dimostrato
più tranquillo.
-Volevo darti questo- accenna spavaldo, dandoti la custodia di un cd.
-Ah... ehm... grazie- annuisci stranita, mentre lui inclina la testa.
-Non lo apri?- ti domanda. E perchè dovresti aprire un CD a
mensa? Che cosa dannatamente idiota.
Sospiri, facendo scattare la custodia... vuota. Al suo interno trovi
solo un bigliettino. Vieni al Ballo?
Guardi sconvolta il ragazzo con il sorriso da barracuda.
-Ehm... Murphy, sei molto gentile, e sei un ragazzo dolcissimo - Ma come diavolo fai a mentire
così bene, ti domandi -ma non sono molto sicura
di andarci...-
La fortuna di avere, in camera, mezza parete adibita a lavagna,
è che puoi sbizzarrirti e passare i pomeriggi a disegnare.
Fu un'idea di tua madre, crearti un angolo per poter sfogare il tuo
talento. Il problema è che qualunque cosa riporti su quello
spazio, ti ricorda tremendamente Bellamy.
Ti aveva visto scarabocchiare una sola volta, sul quaderno di
matematica e si era innamorato dei tuoi disegni.
Sospiri. La testa ti sta scoppiando e qualcosa ti fa male. Non riesci a
capire quale parte del tuo corpo sia così indolenzita.
La radio canticchia qualcosa di tremendamente triste.
Allunghi pigramente l'orecchio per capire a che punto ti trovi della
tua playlist, mentre Wildest
Dreams ti colpisce in pieno volto, come uno schiaffo.
I Said "No One has to
know what we do",
His hands are in my hair,
His clothes in my room
His voice is a familiar
sound,
Nothing Last
Forever
But this is getting good
now
He's so tall, and
handsome as hell
He's so bad but he does
it so well
I can see the end as it
begins
Lanci un cuscino alle casse, mancandole.
-Fanculo!- singhiozzi.
Dio, ma perchè anche la musica è contro di te?
Affondi la testa nell'altro cuscino, sperando che questo basti a
ricacciare le lacrime, ottenendo l'effetto contrario.
Perchè te lo deve ricordare?
Senti un rumore sordo, contro la porta della tua stanza.
-Clarke, scendi a mangiare un cucchiaio di gelato?- La voce di tua
madre ti richiama. Ti conosce abbastanza da sapere che hai bisogno di
un vasetto da chilo di gelato triplo cioccolato.
Per quello che hai ingerito in questi giorni, sai che potresti
mangiarne tre di vaschette.
Sospiri, spegnendo finalmente quella malefica canzone.
Infili una felpa grigia, di quelle terrificanti, ma che ti fanno
sentire abbracciata, quelle terribili felpe da sindrome premestruale,
per intenderci. Raccogli i capelli con un mollettone e inforchi gli
occhiali.
Arrivi in cucina e ti lasci scivolare su uno degli sgabelli davanti al
bancone.
L'orologio del forno ti ricorda che mancano quindici minuti al 10
aprile, il tuo diciottesimo compleanno.
Che palle...
Tamburelli con le dita sul bancone in betulla.
-Quindi?- dice tua madre, passandoti una ciotola di gelato -Che sta
succedendo?-Alzi lo sguardo, incrociando quello di Abby.
Si passa una mano tra i capelli, prima di guardarti. Sa che non sei
collaborativa in certe situazioni. La vedi scuotere il capo.
Solo quando ti vede mangiare, decide di parlare.
-Clarke, si tratta del ragazzo con cui studiavi, il fratello di
Octavia?- La vedi alzare un sopracciglio.
Ma come diavolo è possibile?!? Istinto materno? Oppure...
-Mamma, dimmi che non è come penso- la guardi seria. Lei ti
conosce bene... ma tu ancora di più.
La vedi arrossire ed evitare il tuo sguardo.
-Non capisco di cosa tu stia parlando-
-Mamma, stai uscendo con Kane?!?- sbianca di punto in bianco -Ma
è il mio professore di matematica!- protesti
-Non cambiare discorso, stavamo parlando di te...-
-APPUNTO!-
Ridacchia, come una ragazzina -Tra poco non lo sarà
più-
Non ha tutti i torti.
L'orologio in salone rintocca la mezzanotte, facendoti prendere un
colpo.
Tanti auguri, danno...
-Auguri Piccola mia.- ti abbraccia tua madre. E ti senti in colpa. Chi
sei tu per dirle chi frequentare.
Il rumore del campanello vi fa trasalire entrambe.
-Aspetti qualcuno?- Chiede Abby
Continua...
Eccoci qui ad un nuovo capitolo.
Mi sono resa conto, che nessuno ha ancora notato una cosa... le
citazioni delle canzoni, non sono dal punto di vista di Clarke.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo.
Alla prossima.
Ci leggiamo presto,
Dimea
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Capitolo 13 *** XI/ Hurricane ***
XI
Hurricane
Oh
We where born to get together,
born to get together
[...]
"Oh Don't you dare look back
Just keep your eyes on me"
I said "You're holding back"
She said "Shut up and dance with me"
This woman is my destiny
She said, ooh, "Shut up and dance with me"
[Walk the moon - Shut Up and dance]
Chi poteva essere a quest'ora? Nemmeno
Octavia era mai arrivata a
tanto, insomma si era presentata da te ad orari improponibili ma mai
oltre le ventidue.
Scrollando le spalle, ti avvii alla porta, fai scattare la serratura ed
apri piano l'uscio.
Ti aspetti di vedere i tuoi amici urlare "sorpresa", ma nulla.
La scena è deserta, non passa nemmeno Snowball, il gatto dei
vicini.
L'aria fredda della notte , penetra la felpa facendoti rabbrividire,
mentre cerchi di scrutare nell'oscurità.
Non vedi nessuno in quel fazzoletto di prato davanti al porticato,
eppure il campanello l'hai sentito forte e chiaro.
Concludi pensando che potrebbe essere stato
una bravata di un ragazzino.
Stai per chiudere la porta, ma qualcosa attira la tua
attenzione,un
dettaglio che non avevi notato prima, guardando ad altezza uomo.
Una fila di lumini scende seguendo gli scalini bianchi, creando una
piccola scia luminosa. Osservi per un istante le fiammelle tremolanti,
guardandoti attorno alla ricerca dell'artefice di quella scia,
prima di seguire la via indicata fino ad un vaso in terracotta.
Analizzi l'oggetto, trovando una lettera legata ad un ramo della pianta
di rose.
Provi a guardarti intorno, ma non ci sono altri sentieri luminosi,
quindi con calma rientri in casa, chiudendo la porta.
-Chi era?- chiede tua madre curiosa. Non sai cosa rispondere, ti limiti
a sventolare la lettera. -Aprila, cosa aspetti!-
Alzi un sopracciglio. Come è possibile che tua madre sia
più eccitata di te all'idea di aprire quella missiva?
Senza fiatare ti avvii in cucina per prendere un coltello dal cassetto
e facendo attenzione apri la busta lasciando scivolare tra le
dita tre fogli ben piegati, prima di aprire il primo.
Stranamente, non è stata scritta a mano, ma stampata su una
delicata carta lilla.
Tra le prime righe, quasi come avvertenza, dice di leggerla in camera.
Segui le indicazioni, che proseguono dicendoti di aprir la
finestra, di sederti sul letto e cominciare la lettura della seconda
lettera.
Quando
ti ho vista la prima volta, con i tuoi occhi di ghiaccio ed il tuo
sorriso di scherno, il mio mondo si è capovolto.
Sei
piombata nella mia vita, nello stesso modo in cui sono entrato nella
tua, violentemente. Come un uragano.
Perchè
è questo quello che sei. Un uragano biondo, pieno di vita.
Riesci a trascinare tutti nella tua direzione.
Non
mi hai dato il tempo di respirare, ed ogni giorno di più,
aumentavano le tue raffiche.
Non
sono mai stato in grado di trattare con le ragazze, generalmente erano
loro a cercarmi, mentre tu scappavi.
Ti
allontanavi da me e mi rispondevi con la stessa moneta.
Mi
sono avvicinato lentamente, facendomi accettare ogni giorno da te, ed
in breve tempo siamo diventati amici.
Ho
cercato di aiutarti in tutto, mentre tu aiutavi me. E non
l'hai fatto solo a scuola, l'hai fatto nella vita.
Mi
hai ricordato chi ero e cosa volevo. Mi hai spronato ad inseguire i
miei sogni, a sognare in grande, ad essere chi volevo.
Ti
vedevo tra gli spalti durante le partite.
Mi
davi la carica. Vincevo per te, solo per vederti sorridere.
Poi, Boyne
Falls... Ho provato in tutti i modi a non cedere al tuo
sorriso, al tuo sguardo gelido, ma non ci sono riuscito.
Non
te l'ho mai detto quanto eri splendida con quegli occhiali.
Quanto
sei
splendida con gli occhiali.
Adoravo
restare a guardarti respirare, coperta dal lenzuolo. Riuscivo a vedere
la tua fragilità, quella che nascondi sotto quella spessa
corazza.
Non
sono riuscito a dirti nulla, quando nel corridoio mi hai urlato contro.
Ti ho lasciata andare, da idiota, senza proferire una parola.
Ti
ho guardato, mentre Raven ti trascinava via, senza fermarti.
Mi
sono ricordato di quella volta che mio padre decise di andarsene di
casa... mi era sembrato di sentire mia madre.
Sono
rimasto impietrito, ma questo non vuol dire che non tenga a te.
Se
c'è una cosa che ho capito di te, è che sei bella
come Elena o Giulietta, ma non hai bisogno di Paride o Romeo.
Tu
sei forte, anche se non lo dai a vedere.
Sei
come me, ma sei migliore... perchè non sei me.
Se
i tuoi sentimenti sono gli stessi di Aprile dillo ora. Il mio affetto
ed i miei desideri sono immutati. Ma una Tua parola mi farà
tacere per sempre. Se invece i Tuoi sentimenti fossero cambiati devo
dirtelo… Mi hai stregato anima e corpo.
Ho
bisogno di te Clarke Griffin.
P.s. Auguri Principessa.
Finisci
la lettera, con le lacrime agli occhi e le mani che tremano.
Ti senti un'idiota completa per
non aver capito prima i suoi blocchi emotivi e per quella scenata di
gelosia.
Cerchi di realizzare quello che
ti sta accadendo attorno, hai quasi paura che il tempo si sia fermato.
Pic Pic...
Senti il rubinetto gocciolare, nel bagno accanto. Non ci sono altri
suoni.
Pic Pic...
Ma il vostro rubinetto non ha mai perso...
Ti volti verso la finestra appena in tempo per vedere un sassolino
sbattere contro il vetro. Scatti in piedi e ti avvicini per aprirla.
Sotto il davanzale il buio. Per un attimo temi di esserti immaginata
tutto, ma il suono di una chitarra ti richiama al giardino dietro la
casa.
Senti un tuffo al cuore ed il tuo sorriso allargarsi.
La sua voce, quella che hai sentito in macchina, sul pullman, quella
che ogni tanto canticchiava per te. La riconosceresti tra mille...
When I was younger / i
saw my daddy cry / and cursed the wind / He broken his own heart / And
I watched/ As he tried to re-assemble it
And my momma swore/ that
she would never let herself/ forget/ And that was the day that i
promised/ I'd never sing of love /If it does not exist
But Darlin', You are the
only exception / But, you are the only exception / But, you are the
only exception /You are the only exception
Improvvisamente delle luci sul prato si accendono. Devono essere delle
lucine, come quelle degli alberi di Natale, piccole e splendenti.
Non ti rendi conto, alla prima occhiata di ciò che
compongono.
Con una mano ti copri la bocca, mentre tua madre urla dalle tromba
delle scale - Se non gli dici sì, glielo dico io!-
Prom?
Oddio, lo sta facendo davvero?
Bellamy Blake è sotto la tua finestra e ti sta invitando al
ballo, ma soprattutto ti sta chiedendo un'altra possibilità.
Questo è il più bel regalo che potessi sperare.
Corri giù dalle scale, rischiando di cadere più
volte. Sai perfettamente di non essere presentabile, anzi sei in uno
stato pietoso.
Indossi ancora quella terrificante felpa, sopra ad un paio di leggings.
Ma ora ti importa solo di correre da lui.
Apri la porta, fendendo l'aria gelida con la tua corsa disperata.
Volti l'angolo, e lui è lì, con la sua faccia da
schiaffi e quel sorriso sghembo stampato in volto.
-Allora Principessa, mi concede l'onore di accompagnarla al ballo?-
sorride
-Dio mio, Bellamy Blake!- Gli salti in braccio ridendo come una bambina
-sì, sì, sì e ancora sì!
E le sue labbra sono sulle tue. Quanto ti era mancata la sua bocca, il
suo sapore.
-Buon compleanno Clarke.- sussurra a fior di labbra.
Continua...
Bene bene, siamo agli sgoccioli!!!
Mancano due capitoli e l'epilogo... vi sentite carichi?
Io soffro tantissimo. Quando chiuderò questa fanfiction
penso ne scriverò un'altra su di loro.
Fatemi sapere cosa ne pensate, ricordatevi che i commenti sono sempre
ben accetti.
La canzone che canta Bell è Only Exception dei Paramore,
mentre la citazione nella lettera è tratta dalla
dichiarazione finale di Mr Darcy ad Elizabeth Bennet, in orgoglio e
pregiudizio di Jane Austen.
Grazie a tutti
Ci leggiamo presto
Dimea
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Capitolo 14 *** XII/Girls Just Wanna Have Fun ***
XII
Girls just
Wanna Have Fun
I'm
Walking on sunshine
And it's starting to feel good, Hey
All right now
And I starting to feel good
I say it, i say it, i say it again
[...]
I feel alive, i feel the love
I feel a love that's really real
I feel alive, i feel the love
I feel a love that's really real
I'm on a sunshine, baby
[I walking on sunshine - Katrina & the Waves]
-SVEGLIA! AUGURI GHIRO-
Un urlo ti strappa violentemente dalle braccia di Morfeo, mentre ti
alzi con gli occhi allucinati, nella speranza di capire in che mondo ti
trovi, in che anno, giorno ed a che ora.
Ti guardi attorno, come se fossi in mezzo all'Apocalisse, trattenendo a
stento un urlo.
-Che giorno è?!?- chiedi alla figura sfocata, a causa del
tuo pessimo risveglio e della tua miopia, alla destra del tuo letto,
mentre cerchi a tentoni gli occhiali.
-In piedi, Clarke, abbiamo un progetto incredibile per il tuo
compleanno- Una volta inforcati gli occhiali, ti rendi conto che la
nebbia urlante è Octavia, che ti incita ad alzare il culo
dal letto.
-Datemi un minuto, ragazze... sto cercando di capire in quale galassia
mi trovo...- mugugni assonnata.
Mentre esci, dalle coltri, ti chiedi se ciò che hai vissuto
la sera prima sia da considerare un sogno, ma la lettera ancora aperta
sul tuo comodino ti accende un sorriso.
Se hai dormito tre ore, è da
considerarsi un miracolo.
La sera prima, dopo la proposta del ballo, tua madre ha deciso di far
entrare Bellamy in casa. Si era intenerita davanti alla scena, ma
qualcosa ti diceva, che doveva sapere qualcosa.
Risultato, si era fermato per qualche ora e tua madre aveva deciso di
invitarlo a restare per la notte... sul divano, ma lui aveva insistito
per tornare a casa da Octavia, che altrimenti sarebbe rimasta sola.
Sfortunatamente, per l'eccitazione, ti eri addormentata intorno alle
cinque del mattino...
-Dai! Fai in fretta! Abbiamo un appuntamento in SPA e dobbiamo
ricercare l'abito per domani!-
Cerchi di vestirti più velocemente possibile, mentre la tua
amica ti ricorda di non mettere le lenti ma gli occhiali.
Sbuffi, mentre le ragazza di trascinano giù per le scale e
tua madre ride.
-Divertitevi ragazze!- sventola la mano, Abby -Mi raccomando,
riportatemela per le quindici di domani!-
Ti blocchi, mentre le tue amiche cercano di buttarti fuori dalla porta.
Hai sentito bene? Le guardi shockata, sperando che tua madre stia
scherzando.
-Ciao Abby!- Salutano le due ragazze in coro, chiudendosi la pesante
porta in noce alle spalle.
Il pick up color ciliegia di Rav, è parcheggiato davanti al
vialetto, con le quattro frecce in funzione.
Octavia, prima di farti sedere sul sedile del passeggero, estrae una
sciarpa nera, con la quale ti benda.
-Questo è un rapimento! Per più di ventiquattro
ore, sarai solo nostra- Esulta la minore del gruppo - Coraggio Rav,
accendi la radio e metti questo!-
Dalle casse parte una canzone anni 90', ma non una qualsiasi, questa
è impossibile non identificarla! Wannabe delle Spice Girls
invade l'abitacolo. Sorridi scuotendo la testa, mentre Raven scoppia a
ridere.
Questo prima di cominciare a cantarla tutte insieme.
A parte le voci delle tue amiche e la musica, riesci a sentire il
ruggito del motore sotto i tuoi piedi, senza capire dove ti stiano
portando- Devi ammetterlo che questa bravata, è molto nel
loro stile... forse la compilation è più da
Octavia, ma devi ammettere che si è impegnata per creare la
Playlist Girls Only.
Non puoi che adorarle.
O, comincia ad elencare, parzialmente, il programma che prevede una
sessione di shopping in vista di domani fino alle undici, un
appuntamento in Spa dalle dodici alle diciotto, una sorpresa ed un
pigiama party da lei -Con Bellamy fuori dai piedi, non
temere- sottolinea.
Scegli di non mantenere più segreti, svelandogli il regalo
di compleanno del fratello, lasciandole stupite.
-Non ci credo, parliamo di mio fratello?- chiede la minore - Lo stesso
Bellamy?- Sfortunatamente la sciarpa non ti permette di vedere le loro
reazioni, ma dai gridolini delle due ragazze non è difficile
capire quanto siano eccitate.
La macchina si ferma e vieni fatta scendere e, finalmente, sbendata. Vi
trovate nel parcheggio di un grande centro commerciale, a prima vista.
Ci metti qualche minuto a capire, mentre Octavia trattiene una serie di
gridolini.
-Hai capito dove siamo?- sbatacchia le sue ciglia verso di te.
-Non dirmi che è il negozio che mi avevi fatto vedere su
Internet settimana scorsa- Lei annuisce con un sorrisetto ebete
Ti hanno trascinato da Eva's Bridal, uno dei migliori negozi di abiti
da cerimonia, balli e compagnia... nonché uno dei
più costosi della zona.
-Ma siete pazze?!? Costerà un occhio della testa...- provi a
farle ragionare, mentre Raven ti zittisce.
-Questo è il regalo di tua madre, ha detto che l'hanno
scorso hai perso una persona cara prima del ballo... e per questo hai
scelto di non andarci.- sospira- Vuole che tu abbia l'abito dei tuoi
sogni.- sorride dolce, la tua amica, mentre tu sei al limite del pianto.
-Ci ha raccontato tutto, ed abbiamo capito perchè non ce ne
hai mai parlato prima. - Dice Octavia con un filo di voce,
abbracciandoti - Per questo abbiamo organizzato questa giornata, e
vorremmo che per te fosse la più bella del mondo-
Trattieni le lacrime, abbracciandole di rimando. Sono incredibili!
Inspiri profondamente, continuando a ringraziarle , mentre ti
trascinano all'interno dello store.
Appena varcata la soglia, resti sbalordita dalla varietà di
abiti che affollano il negozio. Vedi ovunque colori, strass, perline,
ogni tipo di tessuto e stile.
-Dio mio...- sussurri, mentre Octavia si lascia trasportare
dall'euforia. Fortunatamente una gentile commessa viene in vostro
aiuto, salvandovi dalla perdizione certa.
-Buongiorno, vi posso aiutare?- chiede la giovane rossa davanti a voi.
-Sì, grazie. Cercavamo tre abiti per il ballo scolastico-
dice pacatamente, Raven, l'unica davvero lucida dl gruppo.
La ragazza annuisce, mentre O, presa dal momento, le suggerisce che il
tema del ballo è To
the Moon and Back, e che vorreste degli abiti su quello
stile.
-Quindi qualcosa tipo notturno, misterioso?- vi chiede la commessa,
mentre la minore del gruppo annuisce soddisfatta. -Allora, ho bisogno
le vostre taglie e poi vi chiederei di aspettare in camerino-.
Fortunatamente, le tue amiche hanno calcolato più di un paio
d'ore per la ricerca dell'abito... visto che ti stanno bocciando ogni
modello che provi, mentre loro hanno già scelto persino gli
accessori!
-Non ci siamo- dice Rav, storcendo il naso, scartando l'ennesimo
vestito, mentre O si avvicina alla commessa e le bisbiglia qualcosa. La
ragazza annuisce e si allontana sorridendo, tornando con un porta abiti
ed un paio di scarpe.
-Provi questi- dice gentilmente la rossa, porgendoti il tutto.
Finalmente dopo un'ora e mezza siete fuori dal negozio ed Octavia
continua a saltellare, complimentandosi per come stavi con l'abito
scelto.
Risalite in auto per il prossimo step del vostro viaggio. La Spa non
dista che quaranta minuti dal negozio, ma visto che siete in anticipo
sulla tabella di marcia, decidete di fermarvi da Starbucks, per la
colazione.
Ordinate i soliti frappuccini ed un brownie ciascuno, prima di
riprendere la vostra marcia.
Il centro benessere è spettacolare. Si trova nello stesso
quartiere dei Blake, vicino al parco. Venite fatte accomodare in un
salottino nei toni del sabbia, molto zen, dove vi viene offerta una
tisana detossinante prima di ricevere ciabatte, accappatoio,
asciugamano e braccialetto magnetico per gli armadietti.
Eccitatissime, vi infilate nello spogliatoio femminile, dove vi mettete
il costume.
-Allora, abbiamo un massaggio rilassante tra trenta minuti, il peeling
alle quattordici, manicure e pedicure alle quindici e la maschera
nutriente per i capelli alle 16... direi che possiamo pranzare per le
tredici, che ne dite?- Octavia sembra una maniaca del controllo, cosa
che hai visto solo durante l'organizzazione del ballo.
-O, tranquilla... siamo qui per rilassarci- le sorridi, legandoti i
capelli, nella speranza di calmarla.
-Clarke ha ragione, ci chiameranno per gli appuntamenti, non ti
preoccupare.- ti sostiene Raven.
Ti senti una bambina in un negozio di giocattoli. Non sei mai stata in
un centro benessere, e l'idea di essere coccolata il giorno
del tuo compleanno, non ti dispiace affatto.
Una voce meccanica vi richiama in una saletta, per il primo trattamento.
Quando la massaggiatrice, una ragazza alta e tremendamente magra, ti
dice che dovrai denudarti ed indossare un paio di mutande striminzite,
per poco non ti prende un colpo.
L'idea di spogliarti davanti alle tue amiche, ti rende parecchio
nervosa... mentre loro lo fanno come se niente fosse.
-Siamo Cheerleader- spiega Octavia- spesso la doccia la facciamo negli
spogliatoi della scuola-.
Cercando di fare il più veloce possibile, per non farti
notare.
Dentro di te, ringrazi tua madre per averti obbligata a fare la ceretta
il pomeriggio prima. Non le sarai mai tanto grata come in questo
momento.
-Sei pronta?- ridacchia Rav.
Le massiaggiatrici rientrano, e voi vi fate trovare sui lettini.
Ti sciogli, sotto le mani della ragazza. Dio solo sa, quanto avevi
bisogno di questo! Tra il trattamento e la musica soporifera, quasi ti
addormenti.
Cinque ore e sette trattamenti dopo, siete come nuove e pronte per la
prossima avventura.
-Passiamo da me, per prepararci- saltella O, sul sedile posteriore -
Temo solo che ci sia Bell a casa - si volta verso di te, con
un'espressione maliziosa -quindi non perdere troppo tempo, abbiamo una
tabella di marcia da rispettare- sentenzia, mentre l'altra scoppia a
ridere.
-Non penso che siano in grado di fare una sveltina mentre noi siamo in
casa, O.- la schernisce Raven, mentre tu arrossisci.
-RAGAZZE!- le richiami all'ordine, mentre sghignazzano.
Si divertono quando arrossisci, soprattutto sull'argomento Bellamy
Quando arrivate davanti alla splendida villetta dei Blake, ti rendi
conto che Octavia ha ragione, Bell è ancora a casa. L'auto
è ancora posteggiata davanti al garage.
-Cosa ci fai qui?!?- urla la sorella, entrando in casa, mentre il
ragazzo se ne sta sul divano.
Quest'ultimo, quando ti vede entrare scatta in piedi. -Oddio,
è già ora?- mormora guardando l'orologio al polso
- Mi ero imbambolato a guardare la partita... Aton e Murphy mi
romperanno le palle!- dice, raccattando giacca, borsone e scarpe.Quasi
scoppi a ridere guardandolo in questa impresa.
Lui ti passa accanto e ti posa un bacio sulle labbra -A domani Principessa, auguri
ancora.- sussurra prima di salutare le ragazze.
Ti volti, notando l'espressione delle tue amiche.
-Facciamo in fretta!- le incenerisci con lo sguardo.
Mezz'ora di trucco e cambio d'abito, e siete di nuovo in auto. Non ti
è stata detta la meta, ma deve essere un ristorante sicuro,
altrimenti rischi di mangiarti le tue amiche.
Il Pick Up si ferma davanti ad un ristorante in riva al fiume. Non
l'hai mai visto prima.
-Stasera, Italiano!!!- Ti dice Raven, indicando la vetrata incorniciata
di bianco del ristorante. -Qui si mangiano le lasagne più
buone di tutta Detroit- ti rassicura, senza sapere che tu ami la cucina
italiana. Questa è una cosa che ha scoperto solo Bellamy, e
non hai mai detto alle tue amiche.
Il cameriere vi fa accomodare ad un tavolino in un angolo, e vi
consegna i menù.
Ordinate tre antipasti della casa e tre lasagne .
Gli antipasti consistono in quattro fette di prosciutto crudo, due
bruschette al pomodoro ed una selezione di formaggi.
Ma il vero spettacolo sono loro, il piatto forte, le lasagne! Tre
strati di pasta, besciamella, ragù e formaggio, da fare
invidia al Paradiso. Ne sei certa, non ne hai mai mangiate di
più buone. Mai.
Ti riprometti di trascinarci tua madre... e convincere Bellamy a
tornarci!
Non fai in tempo a finire il prelibato piatto, che arriva una torta
ricoperta di crema Chantilly, ed il cameriere ti informa che si tratta
di una meringata alle fragole.
La candela viene accesa, e mentre i clienti applaudono entrano Bellamy,
Jasper, Monty, Murphy, Aton e Lincoln.
Ti sorridono, mentre tu reprimi le lacrime. Non sai cosa dire, non ti
aspettavi di vederli varcare quella soglia.
-Oddio...- sussurri, passandoli in rassegna
-Esprimi un desiderio, Principessa- ti sorride Bell.
Ed in quel momento, mentre spegni la flebile fiammella che ti separa
dai tuoi diciassette anni, capisci di non aver bisogno di altro.
Loro sono tutto ciò che hai sempre desiderato.
Lui è tutto ciò di cui hai bisogno.
To be continued.
Eccomi qui, scusate se non ho postato ieri, ma non sono riuscita... che
brutta persona!
Vi chiederete perchè non ho descritto gli abiti, semplice li
vedrete nel prossimo capitolo.
Spero vi sia piaciuto. Entro domani sera, cero di provvedere alle
copertine dei capitoli, con il lavoro sono rimasta indietro, ma non
rinunciare a postarveli.
Ho già in mente una nuova AU bellarke, che
inizierà alla fine di questa.
Fatemi sapere le vostre impressioni sul capitolo, e se avete qualche
domanda, fate pure.
Ci leggiamo presto
Dimea
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Capitolo 15 *** XIII/ The Princess & The Knight ***
XIII
The Princess and The Knight
Pretty,
Pretty please, dont't you ever, ever feel
Like you're less than Fucking Perfect
Pretty, Pretty please, if you ever, ever feel
Like you're nothing
You're fucking perfect to me
[Pink - Fucking Perfect]
Il risveglio, dopo la serata trascorsa con le ragazze, è
surreale. Ti stai ancora chiedendo se tutto ciò che
è successo il giorno prima, sia frutto della tua fervida
immaginazione o meno.
Cerchi di non aprire gli occhi per una manciata di minuti, restando su
divano avvolta come un bozzolo nel plaid blu di Bellamy, mentre le
ragazze sbadigliano alzandosi dai loro sacchi a pelo. Le senti
chiacchierare a bassa voce, probabilmente non ti vogliono svegliare.
Sorridi, davanti a tanta premura nei tuoi confronti.
Un raggio di sole penetra tra le pesanti tende, posandosi sul
tuo volto. Non ti infastidisce, anzi.
Dalla cucina, arriva improvvisamente un profumo dolce, preceduto da un
leggero sfrigolare. Le tue amiche hanno deciso di preparare la
colazione. L'aroma del caffè ti solletica il naso
richiamandoti, e da buona caffeinomane quale sei, sai di non potergli
resistere. Solo a quel punto, richiamata dalla sinfonia di profumi, ti
alzi dal tuo giaciglio dirigendoti in cucina.
Raven è intenta a preparare i Pancake alla banana, mentre
Octavia, setaccia il frigorifero alla ricerca di qualcosa prima di
uscirne trionfante con un bricco di spremuta d'arancia.
Ti sbadigliano un buongiorno, mentre tu chiedi indicazioni ad O su dove
trovare tovagliette, bicchieri e posate.
Mentre apparecchi, una delle due accende la radio, vicino alla
finestra, dalla quale esce una canzoncina ballabile che mette il buon
umore. La conoscete tutte, è stato il tormentone dell'estate
passata, e non solo. Canticchiarla è d'obbligo.
I've had highest mountains /
I've had the deepest river / You can have it all but life keeps moving
/ Now take it in but don't look down/ Cause I'm on top of the World, eh
/ I'm on top of the World, eh / Been waiting on this for awhile now/
Paying my dues to the dirt / I've been waiting to smile, eh / Been
holding it in for awhile, eh / Take you with me if i can / Been
dreaming of this since a child / I'm on top of the World.
Non puoi fare a meno di pensare, che ti senti davvero sulla
cima del mondo. Forse per l'età, o forse per tutto
ciò che ti circonda, ma per la prima volta ti senti davvero
viva. Senti di avere il mondo in pugno, e non hai intenzione di
lasciarti sfuggire nulla.
-Coraggio, facciamoci sotto!- Incita Raven, servendo i pancake
-Altrimenti Octavia si fa venire una crisi, visto che tra un'ora
dobbiamo essere dal parrucchiere.- ridacchia, mentre la minore le
mostra la lingua.
Lanci un'occhiata all'orologio sulla parete, che segna le dieci e
ventidue, mentre senti i piedi di O, battere sul pavimento.
Una domanda ti sorge spontanea, ma se hanno organizzato la sorpresa di
ieri... sapevano già che tu e Bellamy avevate ricominciato a
frequentarvi?
Ti volti verso di loro, fissandole curiosa.
-Lo sapevate...- sentenzi diretta - Che Bell mi aveva fatto la proposta-
Si scambiano una sguardo d'intesa, prima di sorriderti.
-Lo sapevamo da un paio di giorni, lo stava organizzando...-
accennò Rav
-Ma non potevamo dirti nulla, ed ammettere di saperlo ieri era
rischioso per la sorpresa. Non volevamo mandare tutto a monte-
Ridacchiò Octavia.
Da come si guardano e ridacchiano, sanno qualcosa che tu non sai... e
che non diranno nemmeno sotto tortura.
Sbuffi, finendo i tuoi pancake annegati nello sciroppo d'acero, prima
di essere trascinata a prepararti per poter andare dal parrucchiere.
Vieni caricata di peso su Pick Up di Raven, mentre Octavia continua a
borbottare che non ha intenzione di arrivare in ritardo.
Quindici minuti di strada, non di più, vi separano dal
salone, e tu non sai minimamente come farti acconciare i capelli,
mentre O ha un catalogo con su foto di varie celebrità e le
loro acconciature.
-Hai già pensato a come vorresti farti... sistemare?- Chiede
la minore, che sgrana gli occhi appena scrolli la testa - Meno male che
ci ho pensato io!- alza gli occhioni al cielo. -Tieni, con l'abito e
gli accessori che abbiamo scelto, pensavo a qualcosa di simile- ti
allunga una foto di Taylor Swift.
-Sono corti! Sappi che non ho intenzione di tagliarli- cerchi di
prevenire ogni sua pazzia, ma lei scoppia a ridere.
-No, tranquilla. Si tratta di un raccolto anni '20 - continua a
sghignazzare -Vengono raccolti i ricci, creando una specie di bob
retrò-
La tua ignoranza in fatto di moda è dannatamente palese
quindi, per quieto vivere, accetti il consiglio senza alzare ancora la
questione.
Fortunatamente, al solone, ci pensa lei a spiegare alla ragazza la tua
pettinatura, tu non sapresti nemmeno da dove iniziare.
Tra una chiacchierata, un arriccia capelli e qualche forcina, passano
quasi tre ore... non pensavi ci sarebbe voluto tanto, ma fortunatamente
il tempo è volato.
Risalite in auto
-Ci vediamo tra due ore, passeremo a prenderti con la Limo per andare
al parco vicino a casa mia per le foto.- Ti saluta Octavia, affacciata
al finestrino - Vedi di essere pronta!!! Sai che dobbiamo essere i
primi ad arrivare al ballo, siamo nel comitato-
Già, sfortunatamente, nei due giorni di allestimento, tu non
sei stata molto presente, ma tutto il tuo gruppo ti ha scusato, dalla
litigata con Bell.
Il tuo lavoro, in ogni caso, era preparare i bozzetti per
l'allestimento ed un paio di scenografie, per i fondali dei
fotografi... cosa che in due mesi avevi terminato alla grande!
Rientri in casa, dove tua madre ti accoglie con un sorriso a trentadue
denti , facendoti i complimenti per la capigliatura e strappandoti di
mano le borse con l'abito e gli accessori , per curiosare.
-Allora? Non mi racconti niente?- chiede eccitata come una bambina con
un giocattolo nuovo, aspettando un resoconto dettagliato.
Cominci a raccontarle tutto, mentre ti aiuta a prepararti.
La vedi sorridere quando le parli del ristorante e di tutto
ciò che avete fatto dopo.
Lei è felice per te.
- Facciamo come per l'Homecoming - chiede tua madre - ti trucco io-
L'Homecoming, dove tutto è cominciato...
-Sì- sorridi.
Dopo aver picchiettato il fondotinta ed averlo bloccato con la cipria,
passa ad un ombretto perlato.
Da quando tuo padre è venuto a mancare, non avete passato
molti momenti madre-figlia, anzi vi siete allontanate. Ma da quando
siete arrivate a Detroit, la situazione si è ribaltata.
Non solo state di nuovo ricominciando a vivere, ma vi siete ritrovate.
Le sorridi, mentre ti passa il blush sulle gote.
Tu e lei non siete diverse.
Non lo siete mai state.
Ti torna in mente il discorso che ti hanno fatte le tue amiche, davanti
al negozio di abiti formali.
Abbracci Abby, di slancio. -Grazie...-
Senti il campanello suonare, mentre cerchi di aggiustare i cerotti in
silicone nelle scarpe.
-Clarke, scendi!- ti chiama tua madre dalla tromba delle scale.
Sospiri, riaprendo l'anta dell'armadio per l'ultima volta. Lo specchio
ti mostra una creatura fuori dal tempo e dallo spazio...
Per la prima volta, ti vedi con gli occhi di Bell... ti senti una
principessa.
Riguardi i sandali bianchi sulla caviglia, ti legano il piede e la
caviglia con un nastro di luce pura, mentre la gonna a ruota dell'abito
perlaceo, dalla pesante seta damascata, ti arriva alle ginocchia
davanti, per andarsi a chiudere a coda fino a metà polpaccio.
Ti sistemi la fascia di pizzo, alla quale sono stati applicati degli
strass, tra i capelli. Deglutisci, prima di notare lo spazio tra il tuo
collo nudo e lo scollo a cuore dell'abito.
Sai che manca qualcosa, corri ad aprire il cassetto del tuo comodino.
Nessuno l'ha spostato...
Ti leghi la catenella d'argento, per poi tornare a sfiorare la
familiare sagoma del plettro.
Sorridi tra te. Ora sei pronta.
Afferri la pochette, prima di scendere le scale.
-Scusate il ritardo, non trov...- Le parole ti muoiono in gola.
Bellamy Blake, se ne sta davanti a te, imbambolato, con un sorrisetto
ebete stampato in volto ed un mazzo di gigli e rose rosse nella mancina.
Lo vedi avvolto in un completo blu notte, con la camicia e le Nike
argento. Trattieni una risatina, alla vista delle sue scarpe... ma te
lo potevi immaginare da lui.
-Ma quale ritardo...- sussurra -questi sono per te.- ti sorride,
porgendoti i fiori. Continua a fissarti con lo stesso sguardo
dell'Homecoming. Quello di cui ti sei innamorato.
-Sei splendida, Principessa- sorride, prima di ricordarsi di qualcosa
-A tal proposito - dice legandoti un piccolo bouquet composto da tre
orchidee bianche ed un nastro dello stesso colore della sua giacca, al
polso destro. Poi ti passa la sua orchidea da appuntare al taschino.
Non riesce a staccarti gli occhi di dosso, o smettere di sorridere.
Cerca di nascondere ogni emozione, senza riuscirvi, lo conosci troppo
bene.
Con la coda dell'occhio vedi gli occhi di tua madre, farsi lucidi.
-Fermi voi due!- Vi blocca Abby - Ci vuole la foto...-
Lui ti offre il braccio, per mettervi in posa.
Prima di uscire, ti avvicini a lei e la stringi a te.
-Sei bellissima, piccola mia- sussurra al tuo orecchio, rischiando di
farti piangere.
-Grazie Mamma- le sorridi, prima di chiuderti la porta alle spalle.
Appena ti volti, resti impalata a fissare l'enorme mostro davanti a te.
Sapevi che i Blake amavano fare le cose in grande... ma mai fino a
questo punto!
Accostata, se ne sta quatta quatta, una Limousine bianca.
-Mio Dio...- sussurri sgranando gli occhi
-Questa è una signora Jaguar- ti sorride Bellamy - Coraggio
Principessa- ti apre la portiera, per lasciarti entrare -Ci stanno
aspettando-
Continua...
Eccoci qui!!!!
Spero vi sia piaciuto, nel prossimo capitolo, vi allegherò
anche gli abiti, in modo che possiate vederli con i vostri occhi.
Preparatevi per il ballo, dove accadrà di tutto. Quindi,
fazzoletti alla mano per ogni lacrimuccia se vi commuovete
facilmente... ma soprattutto preparatevi a gioire.
Detto questo, fatemi sapere cosa ne pensate.
Ci leggiamo presto,
Dimea
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Capitolo 16 *** XIV /Stars Shining Brightest ***
XIV
Stars Shining Brightest
In
the Darkest Night
Yeah I Know that it's
cheap
Not like gold in you're
dreams
But I hope that you'll
still wear it
[...]
I'm not perfect
But I swear I'm perfect
for you
And There's no guarantee
That this will be easy
It's not a miracle you
need
Believe me
Yeah I'm no angel, I'm
just me
But I will love you
Endlessly
Wings aren't what you
need
You Need Me
[Endlessly - The Cab]
Dopo un breve set fotografico con i ragazzi, vi siete catapultati in
auto, alla volta del Roostertail, il locale più in voga per
balli e ricevimenti. Ricordi ancora gli scleri di Octavia, quando le
dissero che era stata messa in attesa, per questo aveva scelto di
anticipare il Prom di quindici giorni.
Ti volti verso Jasper e O, constatando che sono davvero una bella
coppia. Lui in uno smoking grigio e cravatta blu, ed i suoi
irrinunciabili googles, e lei nel suo meraviglioso abito in chiffones
blu navi. Li vedi sorridere e scambiarsi battutine, mentre Bellamy alza
un sopracciglio. Sai che si sta trattenendo dall'urlare a Jas di
togliere le mani da lei. Gli tiri una leggera gomitata, richiamandolo e
scuotendo il capo sorridendo.
Raven e Monty ballano nell'angolo della Limo, sulle note di una canzone
abbastanza movimentata. La guardi muoversi, in quell'abito nero, che
sfuma al blu elettrico verso il fondo. Già, Octavia vi ha
dato un dresscode abbastanza limitato, "La notte e le stelle, ragazze!"
la senti ancora echeggiare nella tua mente, mentre ammonisce Rav e
l'abito che doveva essere la sua prima scelta... O e le sue manie di
controllo!
Sospiri, voltandoti verso Bellamy, che ricambia il tuo sguardo
divertito con un suo sorriso sghembo. Ancora non ci credi di essere
qui, in questa limousine, con lui in completo.
Improvvisamente l'auto si ferma, e l'autista vi avvisa che siete
arrivati a destinazione.
Siete i primi ad arrivare, ovviamente, in quanto
organizzatrici.
Resti senza fiato, non appena scendi dall'auto. Il locale si
trova sul fiume e vi si accede da una passerella sospesa sull'acqua.
Resti imbambolata dai riflessi che, il sole morente, getta sulle acque
del Detroit.
-Splendido, vero?- sussurra Bell al tuo fianco -Penso di non averti mai
portata a vedere il tramonto sul fiume...- aggrotta la fronte, mentre
tu scuoti la testa e ti chiedi perchè, da quando vivi in
questa cittadina, non sei mai venuta a vedere questo spettacolo.
Il cielo si fonde con l'acqua, creando un suggestivo gioco di luci.
Ti senti osservata, e volti lo sguardo sorprendendo il tuo cavaliere a
fissarti. Ti sorride colpevole, prima che Octavia scelga di portarti
via da lui.
-Su, cosa fai qui impalata! Dobbiamo controllare che sia tutto pronto,
prima che arrivino gli altri, seguimi!- ti trascina per il braccio - Il
tuo ingresso romantico lo farai dopo- ti schernisce lei.
Attraversate il red carpet a grandi falcate, superando l'arco ricoperto
di luci e tulle blu notte, per arrivare nell'atrio dove si trova il
guardaroba. Davanti a voi c'è una porta aperta che dovrebbe
dare sulla sala centrale, ma la vista è bloccata da due
pesanti tendoni in velluto navy.
Vedi Octavia fremere, prima di voltarsi verso di te e Rav, e sfoderare
un sorriso ebete a trentadue denti. - Siete pronte?- Il suo tono
è più acuto del normale, segno che le sta per
venire una crisi d'isteria. Si avvicina alle tende e con un gesto
rapido della destra le spalanca, mentre con la sinistra spinge un
interruttore.
Tu e Raven rimanete bloccate, con gli occhi spalancati, davanti ad una
sala piena di lucine sul soffitto e lanterne di carta, di qualunque
dimensione, a forma di stelle che creano una sorta di cupola sulla
pista da ballo. Persino le colonne sono avvolte dagli stessi fasci di
luce.
Noti, sulla tua destra, la postazione ufficiale del fotografo e le tue
scenografie dello spazio dietro di essa.
-Dio mio...- sussurri, rivolgendoti alla minore - Ti sei superata
Octavia!- La guardi stupefatta, mentre Raven sta ancora cercando di
capire dove si trova.
-Lo staff mi ha aiutato tantissimo, non potete immaginare quanto- Quasi
ti scappa una risatina, mentre noti un accenno di falsa modestia. -
Coraggio, andiamo a richiamare i ragazzi, volevo mostrarlo prima a voi-
sorride complice.
La sala non ci mette molto a riempirsi, persino i soliti ritardatari
alle lezioni arrivano in orario.
I ragazzi sono a chiacchierare al buffet, prontamente spediti da voi
che avete optato per il tavolo più vicino dalla Band... e
quanto ti stai pentendo di questa scelta, sai già che a fine
serata la tua testa scoppierà.
Lanci una rapida occhiata nella pochette, nella speranza di esserti
ricordata le ballerine e gli occhiali, tirando un sospiro di sollievo
appena noti il contenuto della tua borsetta.
Raven ha lo sguardo vuoto, perso tra la folla, e sai perfettamente chi
sta cercando. Scrolli il capo, richiamando la sua attenzione.
-Rav, evita...- ti limiti a sussurrarle, guardandola negli
occhi. - Devo ricordarti che
è un professore?- Abbassa lo sguardo
immediatamente, sorridendo amara.
Non sei una stronza, e lei lo sa bene, ma in questo momento ha bisogno
di mantenere i piedi ben saldi a terra e Octavia è troppo
inariata dal ballo, per poter fare ciò che le riesce meglio.
Bellamy, Jasper e Monty tornano al tavolo carichi di bicchieri. Sapete
tutti che vi toccherà aspettare il dopo festa a casa dei
Blake, dove vi accamperete fino al pomeriggio successivo, per le birre.
-Tra poco si comincia con i lenti...- sussurra O, tutta eccitata,
scoccando uno sguardo malizioso nella tua direzione. -Visto che sono
due ore che Le rispondi alzando un sopracciglio divertita.
Senti una mano sfiorarti il fianco e capisci che suo fratello la pensa
allo stesso modo. Ti sfugge un sorriso a quel contatto, forse
perchè ti era mancato.
Un pianoforte accenna timidamente le prime note, mentre gli occhi della
tua amica si illuminano.
-alzati, alzati... Questa è lei!- balza in piedi, Octavia,
trascinando Jasper. -Forza, Clarke! Non puoi saltare questa!- ti incita
la minore del gruppo.
Ma non è il suo sguardo implorante a richiamarti,
bensì la mano di Bellamy...
-Principessa, vuoi concedermi questo ballo?-
La chitarra elettrica fa il suo ingresso nella canzone, mentre sorridi
al tuo cavaliere -Sai che non sopporto quando mi chiami
così...- Menti spudoratamente.
Lui è l'unico a cui hai permesso di mantenere quel
soprannome.
Ti lasci condurre in mezzo alla pista, senza porre altre domande.
Avrete tutto il tempo del mondo, per quello.
La sua mano destra scivola dai tuoi fianchi alla tua schiena, lasciando
al suo passaggio una scia di brividi, mentre la sinistra corre a
cercare la tua.
-Se dobbiamo ballare un lento, almeno lo faremo per bene- ti sorride, e
per un'istante ti perdi in quegli abissi profondi che sono le sue
iridi. Resti senza fiato.
Riconosci la canzone quasi subito e capisci l'eccitazione di Octavia,
infatti la tua amica ha una strana passione per Titanic, e non ti
sorprendi che abbia chiesto alla band di metterla in scaletta.
-Bellamy, sto volando-
ridacchi, sbatacchiando le ciglia come farebbe O, mentre lui trattiene
una risata.
-Non ti lamentare che non sono romantico, dopo- ti schernisce lui
Near, far, wherever you
are / I believe that the heart does go on/ Once more you Open the door
and you're here in my
heart and/ My Heart Will Go On and On/ Love can touch us one time
/and last for a lifetime
-Posso parlare?- sussurra al tuo orecchio, il ragazzo. Annuisci, hai
paura di qualsiasi cosa possa dire, non vuoi spezzare il momento. -
Alla lettera che ti ho scritto, mancava una parte- Fissa i suoi occhi
nei tuoi, come se cercasse di fonderli - Non voglio sembrarti
smielato, sai che non sono così, sono rozzo, orgoglioso,
idiota e, forse, egoista.- Fa una pausa ed inspira - Non so come tu ci
sia riuscita, anzi lo so... ma non lo ammetterò mai,- ti
schernisce- Mi hai rubato l'anima e gli ultimi sei mesi con te, sono
stati i migliori della mia vita, e non ho intenzione di rinunciarci.
Penso ... anzi no, ne sono certo. - appoggia la sua fronte alla tua,
senza smettere di oscillare. Ora entrambe le sue mani sono sui tuoi
fianchi, e le tue attorno alle sue spalle. Senti il suo cuore
cominciare a galoppare - Mi sono innamorato di te, Clarke Griffin.
Delle tue manie, dei tuoi occhiali storti, delle tue risposte acide e,
nonostante il college, non voglio perderti- Sorride, prima di baciarti.
Non hai bisogno di rispondere, per lui sei un libro aperto. Appoggi la
testa sulla sua spalla, lasciandoti cullare dalla musica e dal suo
respiro.
Ti torna in mente il vostro primo incontro, su quegli spalti, durante
la partita a Dodgeball. In quel momento il tuo cuore era troppo arido
per capire che la ruota stava per girare dalla parte giusta. Non potevi
sentire l'aria di cambiamento che ti stavo mandando.
Forse non ti aspettavi
qualcosa di simile da Bellamy Blake, forse
temevi che dopo il ballo sarebbe finito tutto. E sì, forse
sarà così,
ma non ora.
Goditi il momento, amalo
con ogni fibra del tuo essere. Lui ti ama per ciò
che sei e non per ciò che fingi di essere.
Improvvisamente alzi lo sguardo, sembri sorpresa... forse troppo.
Bocheggi un secondo, come alla ricerca di ossigeno, o di risposte, poi
la tua espressione si fa interrogativa.
-Wells- sussurri, ma lui non ti sente.
Mi limito a sorridere ed alzare la mano, appoggiato a questo pesante
tendone.
Sapevi, in cuor tuo, che l'avrei fatto. Che non ti avrei abbandonato
fino alla fine.
Scrollo il capo. Resta
lì, non ha senso venire qui. Mi senti.
Sorrido, sventolando la mano prima di andarmene, prima di vedere una
lacrima sulla tua guancia e leggere sulle tue labbra "grazie".
Eri troppo importante per me, non potevo lasciarti soffrire. Non potevo
lasciare che la mia scomparsa ti mutasse in un deserto di emozione.
Non potevo permeterti di rinunciare all'amore, all'amicizia e alla
speranza.
Ma tu lo sapevi, Clarke, che non ti avrei mai abbandonata per nulla al
mondo, che ti avrei seguito fino alla Luna e Ritorno.
Fine
E siamo
arrivati al capolinea, forse, visto che manca l'epilogo.
Spero
di avervi lasciato qualcosa, con questa storia... e magari spero di non
avervi fatto piangere un po' troppo.
Ah! Ascoltatevi la Theme di Rose di Titanic, mantre leggete.
I
ringraziamenti arriveranno con l'Epilogo...
Per
ora, vi basti dire, che mi sono affezionata a voi lettrici e lettori,
soprattutto alle adorabili ragazze che hanno comentato.
Ci
leggiamo presto,
Dimea
|
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Capitolo 17 *** Epilogo/The Courage Of The Star ***
Epilogo
the courage of the star
You Tought me the courage of the
stars.
Before you left.
How lights carries on
endlessly,
even after death.
With shortness of breath,
you explayned the
infinite.
How rare and beautiful is
this to even exist.
[Saturn - Sleeping at
Last]
Devo
ammettere che la sera del Prom, è stata la svolta, non solo
per me.
Tutti avevamo bisogno di
una spinta, di una rivincita. E così è stato.
I
primi a goderne, sono stati Jasper ed Octavia, che oltre ad esser
diventati Re e Reginetta del Ballo, da allora non si sono
più lasciati.
Dopo le corrispettive
lauree in Chimica, lui, e Management e
Marketing , lei, hanno scelto di andare a convivere, aggiungendo alla
loro strampalata coppia, un gatto ed un'iguana, Charles e Carrie.
La mia amica non parla
mai di matrimonio, anche se lui cerca di convincerla... è
sempre stato il romantico della coppia.
Raven
e Monty hanno frequentato il Detroit Istitute of Technology,
laureandosi con il massimo dei voti. Il ragazzo è diventato
un ingegnere aerospaziale... mentre Rav ha scelto di diventare una
meccanica, aprendo la sua officina e, dopo un breve periodo di
solitudine ,ha ricominciato a sentire Wick, con cui ora fa coppia fissa
da qualche anno.
Qualche tempo fa ad una
cena per sole donne, Raven, ha confidato a me ed Octavia di
trovarsi in stato interessante.
Mia madre, si
è risposata con Kane, dimostrandomi che l'amore non ha
età.
Per quanto riguarda me,
la situazione è più complicata.
Ne è passato
di tempo, dall'ultima volta che ho visto Wells, al Prom, e ancora
adesso cerco di spiegarmi razionalmente ciò che è
accaduto. Senza riuscirci.
Probabilmente sapeva che
avevo bisogno di lui.
Anzi, sicuramente.
Una parte di me sapeva
che non mi avrebbe abbandonato, ma quando vedi
il tuo migliore amico morire sul sedile del conducente, accanto a te,
ogni speranza cessa di esistere con lui.
Ricordo perfettamente
quella sera di Aprile del 2013, il profumo dei tigli
e l'aria troppo calda. Tornavamo dal cinema, e chiacchieravamo del
più e del meno. Wells m aveva appena chiesto di
accompagnarlo
al ballo, da amici, quando una macchina ci ha tagliato la strada,
facendoci perdere il controllo.
L'auto sbandava e per
un'istante ho creduto che la mia vita sarebbe finita lì,
contro quel palo.
Il mondo si è
fermato in quel momento. In quello schianto, da cui sono
miracolosamente uscita indenne.
Io.
Ma non lui.
Non riuscirò
mai a cancellare l'immagine del volto di Wells coperto di
sangue e l'eco delle mie urla, mentre lo caricavano in ambulanza, nella
vana speranza di salvarlo.
Quell'istante ha preso
il possesso dei miei sogni per molto tempo, regalandomi incubi, con cui
ho dovuto imparare a convivere.
La convinzione che il
bambino con cui ero cresciuta, non sarebbe
più stato al mio fianco, mi aveva trascinato in un baratro
senza
fondo.
Ogni giorno cadevo
sempre più giù, senza la possibilità
di risalire, di vedere la luce. Mi sentivo affogare nella vita
quotidiana.
Nella solitudine.
L'idea di mia madre di
trasferirci, sembrava l'unico modo per ricominciare a vivere.
Non vedere la casa dove
ero cresciuta con lui, mi avrebbe aiutata a tornare alla vita.
Mia madre non poteva
fare scelta migliore.
Tutto è
cambiato quella mattina di ottobre dello stesso anno, a Detroit.
Sin dal primo giorno
l'ho sentito accanto. Percepivo la sua mano sulla
spalla, come se stesse cercando di dirmi di andare avanti.
Probabilmente Bellamy
è stato mandato in mio soccorso da
Wells... mi piace pensare che due dei tre uomini più
importanti
della mia vita, siano legati in qualche modo.
Quella sera non potevo
credere ai
miei occhi, vedere il mio migliore amico che se ne stava appoggiato al
pesante tendone sulla porta
con un sorriso carico di affetto... non so se riuscite ad immaginare la
pugnalata che ho sentito nello stomaco in quell'istante.
Lui era lì, e
sorrideva.
Io ero felice, e lui per
me.
Mi spronava ad amare e
vivere. Ed io ho cominciato a seguire il suo consiglio. Per me e per
lui.
Bellamy è
stato il mio appiglio, il mio solido scoglio nella tempesta, ed io il
suo, quando si venne a sapere che sua madre era morta per un'overdose
di eroina.
Ci siamo fatti forza,
tra un sorriso ed un pianto ed abbiamo imparato a guardare il mondo
l'uno con gli occhi dell'altro.
Siamo cresciuti, passo
dopo passo, come amici, amanti ed innamorati.
Ci siamo spronati a
vicenda ad inseguire i nostri sogni, e ci siamo supportati nei momenti
di sconforto.
Mi sono iscritta a
medicina, scegliendo una strada per poter salvare più vite
possibili, dopo i troppi lutti sulla mia strada.
Cardiochirurgo, come mia
madre.
Bellamy è
sempre Bellamy. Nonostante la sua bravura nel Basket, ha dovuto
abbandonare ogni sogno , per non venire a meno alla promessa
fatta a suo nonno. In ogni caso, non è diventato un
avvocato.
Quel percorso non faceva
per lui... Dopo il college è scappato in accademia
diventando, dopo qualche anno, detective.
La nostra relazione
è sempre andata a gonfie vele, come avrete capito, pur
vivendo in due zone della città ben distinte.
Non so dirvi per quale
motivo non abbiamo scelto la convivenza, come la maggior parte delle
coppie da noi conosciute. Abbiamo passato sei anni ,
viaggiando tra il suo appartamento ed il mio, senza farci problemi.
L'anno scorso, siamo
scappati in Europa una settimana, per staccare da tutto e da tutti.
Abbiamo scelto l'Italia.
Dovete sapere, che
Bellamy è come un bambino e quando si impunta su qualcosa
è impossibile farlo desistere. Voleva vedere Roma a tutti i
costi!
Una sera, mi ha portato
ai Fori Imperiali. Penso di non aver mai visto nulla di più
bello in vita mia.
Davanti a quello
spettacolo mozzafiato, illuminato dai fasci di luce aranciata, si
è inginocchiato e mi ha fatto la fatidica proposta...
Ed io ho
detto sì.
Questa è davvero la fine, ragazzi miei.
Grazie per questa incredibile avventura che mi avete donato.
Spero vi sia piaciuta e, in cuor mio, confido nel fatto di avervi
lasciato una parte di me.
Sappiate che quasi tutti i luoghi della storia, esistono realmente
(sì, sono diventata matta a studiarmi Detroit).
Dedico questa storia a quelle due pazze di Destiel87 e
LoveAlwaysAndForever (Destocles su Wattpad), che mi hanno supportato -
e sopportato- Grazie ragazze!
Presto ricontrollerò i capitoli, sistemandoli ed aggiungendo
le copertine.
Ah! Dimenticavo la spiegazione del titolo.
Ma per arrivarci, cominciamo dal titolo del capitolo. Questo e quello
del capitolo precedente sono legati.
La stella è indubbiamente Wells, è lui che ha
guidato Clarke attraverso l'oscurità -la solitudine, la
paura- che la stava avvolgendo.
Le stelle illuminano il nostro cammino, e lo faranno anche dopo la
morte, continuando a brillare. Wells fa esattamente questo, e come ogni
innamorato che si rispetti, la seguirà ovunque. Persino fino
alla Luna, e ritorno.
Vi consiglio di ascoltare Saturn, degli Sleeping at Last, magari
rileggendovi il capitolo.
Ora tirno a lavorare sulla prossima Bellarke.
Ci leggiamo presto,
Sempre vostra,
Dimea
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