L'occasione è alla porta...

di Mary_Juliet_Inori
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo arrivo con il cappellino di paglia ***
Capitolo 2: *** Presentazioni ***
Capitolo 3: *** Discussioni, sentimenti e promesse ***
Capitolo 4: *** spiegazioni e idee geniali ***
Capitolo 5: *** la proposta di Pier Takada ***
Capitolo 6: *** Litigi di bambini ***
Capitolo 7: *** Film e Nuove verità venute a galla ***



Capitolo 1
*** Un nuovo arrivo con il cappellino di paglia ***


All'agenzia Muranishi tutto era tranquillo, fin troppo tranquillo. I minuti passavano lenti come lumache su un orologio, mentre Hiroto camminava avanti e indietro, ansioso della visita che stava aspettando da tempo, esattamente da quando aveva ricevuto quella lettera: non si sarebbe mai aspettato che gli scrivesse, lei che era costantemente impegnata... Anche quando erano a New York lei era sempre sfuggente, sempre al telefono con qualcuno... Ma tra pochissimo si sarebbe presentata alla porta dell'agenzia, come gli aveva promesso da tempo. Kilari, vedendolo così impaziente, si domandò chi era che stesse aspettando con così tanto entusiasmo. Ne aveva accennato qualcosa quella mattina, dicendo che era una persona che aveva conosciuto in America, ma era rimasto sul vago e, da come gli brillavano gli occhi, doveva essere qualcuno di molto importante. Aveva dovuto ricacciare indietro la sua gelosia, fingendo di essere felice per lui, ma era stata di cattivo umore tutto il giorno, pensando che magari era la ragazza di Hiroto e che lui non gliel'aveva detto. Mentre si deprimeva in questi tristi pensieri, la porta sbatté e un fulmine bianco si precipitò da Hiroto, lasciando come unico segno di essere passato un cappellino di paglia con un fiocco colorato. Il fulmine abbracciò di slancio il moro, schioccandogli un dolce bacio sulla sua guancia, facendo raggelare Kilari: i suoi sospetti erano fondati: Hiroto aveva la ragazza, non gliel'aveva detto e lei era pure carina: aveva lunghi e lucenti capelli corvini, occhi color cioccolato fondente da cerbiatta e un sorriso mozzafiato, irresistibile. Cercò di cacciare le lacrime che iniziavano a offuscarle gli occhi, nascondendole dietro il suo solito sorriso allegro, mentre andava a presentarsi alla nuova arrivata: -Ciao! Benvenuta in Giappone! Io sono Kilari, è un piacere conoscerti! Non sapevo che Hiroto avesse una ragazza così carina-. Hiroto e la sconosciuta si scambiarono un'occhiata interrogativa, per poi mettersi a ridere a crepapelle. Kilari arrossì violentemente:-Ho detto qualcosa di sbagliato? Se è così mi  dispiace tanto!-. -No tranquilla, non è successo niente! Troviamo solo buffo in fatto che pensi che io e Hiroto stiamo insieme! Siamo solo buoni amici e compagni di ballo!- la tranquillizzò lei -Abbiamo partecipato insieme a una gara di ballo e, naturalmente, abbiamo vinto!- disse battendo il cinque al ragazzo. La luce tornò a brillare negli occhi della ragazza: non era fidanzato allora! Così aveva qualche altra possibilità di rivelagli il suo amore per lui senza dover sentire un no come risposta. Il grande problema era che si incespicava ogni volta che aveva l'occasione per rivelaglielo, promettendosi di rivelaglielo la prossima volta. Ma non sapeva che l'occasione si sarebbe capitata con così poco preavviso, sbattendo la porta e indossando un cappellino di paglia con un nastro colorato...

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Capitolo 2
*** Presentazioni ***


"Il mio nome è Elizabeth Valentine" si presentò la giovane arrivata "è un piacere conoscere la ragazza di cui Hiroto mi parlava tanto quando eravamo a New York". Kilari arrossì come un peperone: com'era diretta quella ragazza! Guardò Hiroto di sottotecchi, meravigliandosi del rossore che ora gli tingeva il viso abbronzato. Non poté non trattenere un sorriso: era così carino!!! Elizabeth non sembrò notare il rossore che c'era sulle loro facce, continuando a parlare: "Mi sei così mancato tanto da quando sei tornato in Giappone! Non ho potuto più ricontattarti perché ero piena di impegni: sai, i tour, le ragazze, la band..." "La band? Hai una band? Davvero?" Kilari la interruppe di colpo, gli occhi che brillavano"Che cosa fantastica..." SBAM la porta sbatté e quattro ragazze tutte scarmigliate e con il fiatone entrarono correndo. Una ragazza coi capelli castano chiaro, gli occhiali e uno sguardo assassino negli occhi si avvicinò minacciosa a Elizabeth e le puntò un dito contro: " Avevi detto che qui in Giappone non avevamo molti fan, quindi siamo uscite senza travestirci. E sai che cosa è successo? Siamo state assalite! Da decine e decine di fan impazziti! Ed eravamo appena uscite di casa! Abbiamo dovuto correre per chilometri prima di arrivare qui, mentre ragazzini urlanti cercavano di strapparci i vestiti di dosso!!! Hai la minima idea di come ci siamo sentite?! No, non puoi neanche immaginarlo, perché non eri tu ad essere inseguita!" la ragazza si accasciò scompostamente su uno dei divanetti. "Di solito detesto darle ragione, ma potevi avvertirci a che cosa andavamo incontro, Lizzie..." una ragazza coi capelli rossi a caschetto si fece avanti. "Scusami Chris, ma oggi ero troppo felice di rivedere Hiroto e sono uscita di casa troppo in fretta per avvisarvi accuratamente..." "Non fa niente Lizzie, ma stai più attenta la prossima volta..." una graziosa ragazzina che assomigliava a una bambola, boccoli biondi, occhi azzurri, vestita di rosa raccolse il cappellino di paglia di Elizabeth, spolverandolo un po'."Starò più attenta, te lo prometto Sophie. Lo sai che ti voglio bene, vero cuginetta?" disse scompigliandole ancor di più la cascata bionda di capelli. "Certo, e ne vuoi anche a noi, vero Beth?" La quarta ragazza, ondulati capelli castano cioccolato e aria da regina, la abbracciò con dolcezza. "Si, ve ne voglio tantissimo". Hiroto si schiarì la voce: "Non c'è nessuno che vuole salutare un vecchio amico?". Le ragazze si accorsero solo allora che nella stanza non c'era solo Elizabeth: "Hiroto!". Il ragazzo fu travolto: a quanto pare era diventato molto famoso tra le ragazze newyorkesi... Kilari si presentò:"Ciao a tutte! Io sono Tsukishima Kilari, è un piacere conoscervi!". Allora tutte si girarono verso di lei:"Oh, allora sei tu la famosa Kilari, la ragazza di Hiroto!". Kilari avvampò nuovamente: "No, no, io e Hiroto non stiamo insieme! Ma figurati! Ahahah!" Sarebbe morta sul colpo. Elizabeth la salvò: "Ma scusami! Non vi ho ancora presentate! Loro sono le componenti del mio gruppo: a volte cantiamo come band, ma di solito loro sono le mie coriste e ballerine quando canto da solista. Lei è Christina," disse indicando la ragazza con il caschetto rosso"Lei è Sophie, che è anche la mia adorabile cuginetta," la bionda vestita di rosa" Quella che assomiglia a una regina è Rebecca e quella con gli occhiali è Alexia. Sembra cattiva e senza cuore, ma è adorabile e le voglio un mondo di bene. Oltre ad essere le mie coriste e ballerine, sono anche le mie migliori amiche, non riuscirei a stare senza di loro". "Che cosa tenera! Vorrei avere anche io delle amiche così"Kilari era emozionatissima. Hiroto le interruppe, malizioso: "E i ragazzi? Dove sono?". Il sorriso di Elizabeth sparì all'improvviso. Nei suoi occhi passarono i fulmini. SBAM! La porta sbatté di nuovo:"Qui".

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Capitolo 3
*** Discussioni, sentimenti e promesse ***


Tre ragazzi entrarono dalla porta: "Disturbiamo?" Un ragazzo biondo con dei bellissimi occhi verde mare sbatté le lunghe ciglia con fare innocente. Elizabeth, senza nemmeno girarsi, sibilò: "Che-cosa-ci-fai-qui?". Le ragazze gemettero, come se quella scena fosse già successa. "Oh, come mi dispiace!" il biondo fece finta di essere molto dispiaciuto"Non decidi tu dove devo andare!"disse poi con lo stesso tono acido della ragazza. "Beh, io non flirto con la prima ragazza facilotta che trovo per strada dopo un litigio infantile, comportandosi da ragazzino immaturo!". La ragazza, in lacrime, uscì di corsa dall'agenzia pensando: "Com'è possibile che lui sia così stupido? Come fa a non capire ciò che provo?". Una mano la fermò. Elizabeth sperò che fosse lui, lo avrebbe perdonato lì su due piedi, ma quando sentì la voce di Hiroto che le chiedeva se stava bene, capì che lui non avrebbe mai provato quello che lei provava per lui. Aveva cercato di nascondere i suoi sentimenti, di cambiarli, di riuscire a cancellarli, ma niente, non era riuscita a fare nulla di ciò. Anzi, oramai lo avevano capito persino i sassi, ma lui no. Non voleva farsi vedere debole dai suoi amici, ma in quel momento loro non c'erano, quindi lasciò che Hiroto la facesse sedere su una panchina e la lasciasse appoggiare la testa sulla sua spalla. "Sei innamorata di lui, vero?" "Dev'essere molto evidente se tutti se ne sono accorti..." "Già..."Non sapeva cosa dirle... "Esattamente come è evidente che sei innamorato di Kilari..."disse Elizabeth con fare innocente. Hiroto diventò rosso come le foglie che iniziavano a cadere dagli alberi, segno che l'inverno si stava avvicinando. "No, non è assolutamente così! Come puoi pensare una cosa del genere!" disse frettolosamente, chiaramente agitato. Elizabeth lo osservò scettica, riacquistando tutta la sua solita vivacità: "Sei un pessimo bugiardo, lo sai?". Hiroto sbuffò, scurendosi leggermente in volto: "Non ti si può nascondere nulla, vero? Già, ci hai azzeccato. Lei però a quanto pare non prova lo stesso sentimento che provo io per lei, sono solamente l'amico che cerca di aiutarla a conquistare il ragazzo di cui è veramente innamorata..." Un sorriso amaro comparve sul suo viso mentre una lacrima iniziò a rigagli il viso. "Sei sicuro che lei sia innamorata di un altro?"disse lei."Sì, me lo rivelò poco dopo che iniziò a lavorare con l'agenzia Muranishi ed io, da grandissimo stupido, le offrii il mio aiuto per conquistarlo..." "E non potrebbe essere che nel frattempo i suoi sentimenti non siano cambiati?" gli chiese con dolcezza lei. "Non lo so... A volte mi sembra che lei provi qualcosa per me, ma credo che sia condizionato dal fatto che io sia innamorato di lei...". Elizabeth si alzò di colpo dalla panchina, facendo quasi cadere Hiroto. "Non desidereresti diglielo?" "La fai facile tu... Non ho paura di diglielo, ho solo..." "Paura di ricevere un no di risposta... Sì lo so, è lo stesso motivo per cui io non gli ho mai rivelato ciò che provo... Siamo praticamente sulla stessa barca..." Hiroto si alzò a sua volta:"Ora non dobbiamo scoraggiarci! L'occasione giusta per dichiarare ciò che proviamo arriverà anzi, dovremmo trovare il momento giusto! Mi prometti che cercherai il modo di confessare i tuoi sentimenti? Perché se tu ci proverai, so che mi aiuterai a fare lo stesso con Kilari...". Elizabeth gli sorrise: "Certo, te lo prometto...".

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Capitolo 4
*** spiegazioni e idee geniali ***


INTANTO, ALL'AGENZIA MURANISHI... "Sei il più grande idiota che abbia mai conosciuto,Lawrence!" Alexia aveva completamente perso la sua pazienza, come anche il resto delle ragazze, che si avvicinavano minacciose al biondino. Lawrence rimase impassibile: "Lei ha iniziato, lei deve finire, e se pensate che io vada a chiederle scusa, vi sbagliate enormemente! Non ne ho proprio la minima intenzione! Ricomincerò a parlarle quando verrà a chiedermi perdono! In ginocchio!". Detto questo se ne andò a passo spedito. I due ragazzi che erano entrati con lui sbuffarono spazientiti. Christina si avvicinò a uno dei due, che aveva una folta zazzera di capelli biondo cenere, schioccandogli un bacio sulla guancia e sussurrandogli qualcosa all'orecchio. Allora lui sorrise e fece un passo avanti, rivolgendosi a Kilari: "Io sono Josh, piacere! Scusa per il suo comportamento... Per il LORO comportamento... Il problema è che loro non sono mai andati esattamente d'amore e d'accodo, tranne nell'ultimo periodo, da quando le acque si erano divise, prima di farci affogare di nuovo... Siamo sempre noi a finire in mezzo alle loro discussioni, che finiscono quasi sempre in tragedia, come del resto oggi..." "Voi siete gli altri componenti della band di cui parlava prima Elizabeth?" "A quanto pare sì... Lawrence ed Elizabeth hanno formato la band qualche anno fa, suonavamo in un semplice garage, ma poi nell'ultimo anno siamo diventati famosi internazionalmente, facendo tournée in tutto il mondo, e i rapporti tra di loro si erano distesi, si poteva pensare che finalmente avessero capito i sentimenti che provavano l'uno per altra, come oramai speravamo da tempo vista l'ovvietà di essi, ma poi ebbero un litigio su non si sa che cosa e smisero di parlarsi. Pochi giorni dopo Elizabeth trovò Lawrence che flirtava con una ragazza che proprio non sopportava e si arrabbiò con Lawrence perché sapeva che detestava quella ragazza e lo aveva fatto perché era geloso del rapporto di amicizia che aveva avuto con Hiroto, scatenando un'altra lite. A un certo punto li separammo e Lizzie sparìa. Il giorno dopo sapemmo dalla stampa che aveva dichiarato che si era momentaneamente trasferita in Giappone per trovare la nuova location per il prossimo concerto. Noi non ne sapevamo nulla e le ragazze sono partite per il Giappone per indagare. Dopo diversi giorni di trattative riuscirono a carpirle qualche informazione e io e Lucas, il ragazzo vicino alla porta vestito di nero" disse indicando l'abbronzatissimo ragazzo alla sua destra" abbiamo convinto Lawrence a partire per il Giappone per un incontro importante con un famoso regista che lo voleva in un suo film, in modo che riuscissero finalmente a fare pace, ma a quanto pare non ha funzionato...". Tutti i ragazzi abbassarono lo sguardo, affranti. A Kilari allora venne in mente un piano per farli riconciliare: "Ho un'idea! E se contattassimo davvero un famoso regista che li costringesse a fare pace?". I sei ragazzi la guardarono straniti: "E cioè?" chiese Lucas. "Voi fidatevi di me..." disse con tono misterioso facendo loro l'occhiolino e iniziando a premerei tasti del suo telefonino: "Pronto, dovrei parlare con una persona, è molto importante...".

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Capitolo 5
*** la proposta di Pier Takada ***


QUALCHE GIORNO DOPO... "Ma chérie! Kilari, è un piacere rivederti!". Pierre Takada era tornato, con il suo metro e venti di altezza e il suo accento tipicamente francese. "Il piacere è tutto mio signor Takada!". Il piano era stato attivato: Kilari aveva chiesto al noto regista se aveva pronto il copione che le aveva mostrato in precedenza sul sequel del film che aveva fatto con Hiroto, "Sonata dell'amore e della giovinezza", per convincerlo che Elizabeth e Lawrence sarebbero stati perfetti per il ruolo dei due protagonisti. Così ora si trovavano tutti in agenzia, divisi tra ragazzi e ragazze, mentre la tensione che aleggiava nell'aria si poteva tagliare con un dito. Elizabeth si alzò e si presentò a Takada: "Piacere, io sono Elizabeth Valentine, mentre le altre ragazze nella stanza sono le componenti del mio gruppo: le White Angels. So che lei è un famoso regista, ma mi sfugge il motivo della sua visita..." "Il motivo della mia visita è che volevo annunciare che desidero che Kilari e Hiroto ritornino a vestire i panni di Airi e Aru per il sequel del film "Sonata dell'amore e della giovinezza". Questa volta non saranno più loro i protagonisti, ma un'altra giovane coppia alle prese con i problemi di cuore: sono i migliori amici dei protagonisti del precedente film, innamorati l'uno dell'altra ma hanno troppa paura di esprimere i loro sentimenti per paura di ricevere un no di risposta." in quel momento Hiroto ed Elizabeth si scambiarono un'occhiata d'intesa "Durante il film tra loro il rapporto tra i due diventa più profondo, ma un improvviso trasferimento del ragazzo manda in profonda tristezza la ragazza, visto che lui le rivela i sui veri sentimenti con una lettera di addio e non potendogli rispondere. Dopo aver capito di non poter vivere senza di lei e che il trasferimento è stato un errore, il ragazzo decide di tornare a casa. Dopo essersi accordato coi suoi amici, fa una sorpresa alla ragazza, incontrandola al fiume al tramonto, come la prima volta che le aveva parlato, ed aveva capito che provava qualcosa per lei, dove c'è la scena più emozionante del film: lei gli salta al collo e gli dice, tra le lacrime di gioia, che lo ama. Poi si danno un bacio appassionato con dietro il sole che cala lentamente...". A Kilari brillavano gli occhi come quando vedeva una creperia: "Che storia fantastica! Chi faranno le parti dei protagonisti?". "La protagonista femminile si chiama Miru Shiba, e vorrei che fosse la qui presente signorina Elizabeth Valentine". Gli occhi di Elizabeth si illuminarono e un grande sorriso le illuminò il viso: aveva sempre desiderato recitare in un film romantico, e per di più di Pier Takada, di cui aveva visto tutti i film e del quale aveva una stima particolare: "Sarà un grandissimo onore poter lavorare con un grande regista come lei!". "Onore mio, signorina Valentine!"le sorrise Takada "Per il protagonista maschile, Yoshiku Takamane, avrei pensato a... Lawrence Collins...". Gli sguardi dei futuri protagonisti si incontrarono, per poi sfuggire per celare il loro evidente imbarazzo. "Vi ringrazio, ma ho bisogno di una boccata d'aria..." disse il ragazzo avviandosi verso la porta. "Parteciperai al film? So che hai recitato in alcuni film di alcuni miei colleghi americani e ho notato che hai un grande carisma, le telecamere ti adorano!" disse Pierre Takada. "Ci penserò su" balbettò Lawrence, evidentemente agitato, mentre usciva dalla porta "Ci penserò su".

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Capitolo 6
*** Litigi di bambini ***


Lawrence uscì dall'agenzia quasi di corsa per poi percorrere le vie di Tokyo immerso nei propri pensieri: "Un film sarebbe un'occasione imperdibile... E poi con Pierre Takada per giunta! Mi ricordo di quando Liz mi ha fatto vedere i vari film..." pensare ad Elizabeth di solito lo faceva sentire strano: un dolce calore lo avvolgeva e una strana sensazione allo stomaco lo bloccava. Senza accorgersene era arrivato a un piccolo parco: dei bambini giocavano spensierati e le foglie danzavano trasportate da una leggera brezza. Si sedette su una panchina, perso nei sui pensieri se accettare o no la proposta del regista, quando una mano si posò sulla sua spalla: -Ti farebbe così schifo fare un film con me?-. Lawrence si girò di scatto: Elizabeth lo fissò con quegli splendidi occhi da cerbiatta e quelle sensazioni che provava ogni volta che le stava accanto si riaccesero di scatto: -Posso sedermi qui con te, così chiariamo alcune cose tra noi due?-. Lawrence le fece spazio sulla panchina. Lei arrivò subito al punto:-Lo so che per i nostri litigi non vuoi fare il film con me...-. -Che cosa?! No, ti sbagli completamente se pensi che sia così superficiale... Non è per questo! Il motivo è che è un film d'amore, noi abbiamo appena litigato e poi c'è quel bacio...-. Elizabeth iniziò a ridere, mentre il ragazzo avvampava: non si aspettava una reazione del genere da lei! - Qual'é problema se è un film romantico? È un lavoro come gli altri, e poi quando ti potrebbe avere per debuttare qui in Giappone se non recitare con due famosi idol giapponesi in uno dei capolavori del regista di cui vediamo i film da sempre! Per il bacio non ti devi preoccupare, sarebbe praticamente un millesimo di tutto il film e sarebbe l'ultima cosa di cui ti dovresti preoccupare! Troveremo una soluzione!- gli sorrise incoraggiante- E poi sono qui per parlarti del nostro litigio...-. Un silenzio imbarazzato iniziò a diffondersi, fino a quando un gridolino attraversò l'aria: una bambina si era messa a piangere dopo essere caduta dall'altalena. I due ragazzi si precipitarono ad aiutarla: -Piccola, come stai?-. Di risposta lei però non la degnò di uno sguardo e si voltò di scatto verso un altro bambino:-Mi hai spinto perché abbiamo litigato! Non voglio più essere tua amica!-. L'altro bambino la fissò per un momento, poi disse:- Io non ho fatto proprio nulla! Sei caduta da sola! E se pensi che io sia così cattivo, sono io a non voler più essere tuo amico!-. Elizabeth e Lawrence si scambiarono un'occhiata: era più o meno la stessa situazione in cui si erano trovati loro due! -Come mai avete litigato piccoli?- Elizabeth si intromise nella discussione dei bambini per farli smettere- Lui mi ha spinto giù dall'altalena perché è cattivo!- La bambina aveva il visino rosso di rabbia. -Non è assolutamente vero! È lei che è cattiva! Ha fatto amicizia con il bulletto che mi tormenta!-. -Calma bambini! Ora vi chiedete scusa per quello che vi siete detti! IMMEDIATAMENTE!- Elizabeth perse la pazienza e i due bambini abbassarono lo sguardo:-Mi dispiace tanto!- si dissero insieme, per poi scoppiare a ridere. Lawrence sorrise:- Sono sicuro che vi volete davvero bene e che si litiga anche quando si è amici. Però dopo bisogna fare pace perché non bisogna perdere un amico, un amico è la cosa più bella che una persona può avere...- disse fissando Elizabeth, chiedendole scusa con lo sguardo- Avete capito?-. I due bambini annuirono e tornarono a giocare. -Vale anche per noi, Law?- Elizabeth lo chiamò come facevano da piccoli: -Certo Betty... Posso cordialmente porgerti le mie scuse?-disse facendo un piccolo inchino: se lei voleva giocare, avrebbero giocato come si deve. Negli occhi della ragazza passò un lampo divertito, poi si inchinò a sua volta:- Accetto volentieri le tue scuse e chiedo perdono per il mio comportamento- -Le tue scuse sono ben accette, e vorrei informarti che ho preso la decisione di accettare la proposta di Pierre Takada-. Gli occhi della ragazza brillarono mentre un sorriso a trentadue denti le illuminò il viso e, dimenticandosi del loro giochetto, gli saltò al collo: -Tu sei la persona più fantastica che io conosca!-. -Lo so!- il ragazzo le sorrise malizioso, porgendole una mano:-Torniamo in agenzia?-. Elizabeth prese la mano sorridendo: -Certo, con piacere, ma prima...- -Sì?- Lawrence le rivolse un sorriso incoraggiante: -No, nulla...-Se voleva diglielo, lo avrebbe fatto in un altro momento, una cosa per volta...

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Capitolo 7
*** Film e Nuove verità venute a galla ***


SUL SET DEL FILM... -Allora, i miei quattro usignoli sono pronti a spiccare il volo sulle ali dell'amour? La prima scena racconta il rapporto tra i personaggi, quindi mettetecela tutta e... AZIONE!-. Le riprese erano iniziate, e i ragazzi erano emozionatissimi, pronti a dare il massimo: -Airi, è davvero bello avere una nuova amica nella scuola! Sai, essere appena arrivata mi rende difficile fare subito amicizia, ma tu sei una ragazza dolcissima!- Elizabeth stava recitando con una maestria degna di un'attrice professionista. Kilari arrossì leggermente:-Grazie, anche tu sei molto simpatica!-. Stavano parlando e, nel copione, avrebbero dovuto incontrare Hiroto e Lawrence al cancello della scuola/set, ma Elizabeth era così concentrata che non si accorse che stava andando a sbattere contro Lawrence, volando per terra. -Ahi!-gemette. Avrebbero dovuto interrompere le riprese se Lawrence non avesse salvato la situazione:-Oh guarda chi si rivede! Non puoi proprio stare lontano dai miei piedi vero? Anche l'ultima volta che ci siamo visti sei praticamente caduta ai miei piedi!-le disse aiutandola ad alzarsi. La ragazza lo fissò intensamente, rossa in volto:- Mi spiace, ma i tuoi piedi sono dannatamente adorabili!-lo prese allora in giro lei. Hiroto e Kilari reagirono di conseguenza: si scambiarono uno sguardo d'intesa, poi lui chiese:- Vi conoscete già?- sottointendendo: "Non me l'avevi detto che la conoscevi!". -Ci conosciamo solo di vista, ci siamo praticamente scontrati sulla riva del fiume mentre facevamo jogging...- rise il ragazzo, come se quel momento fosse il più comico che avesse vissuto. Allora Kilari disse:- Allora faccio io le presentazioni: lei è la mia nuova amica Miru, è appena arrivata in città, mentre lui è Yoshiku, un amico di Aru, il mio ragazzo- e a quel punto abbassò lo sguardo: anche se era un film, si sentiva a disagio lo stesso. -Sono molto felice di conoscervi!- disse Elizabeth facendo un piccolo inchino in stile giapponese, senza staccare lo sguardo da quello di Lawrence. -Piacere mio, Miru- le sorrise lui. Poi i petali dei fiori degli alberi iniziarono a cadere, mentre la voce di Kilari, registrata in precedenza, diceva:- Allora non sapevo quello che sarebbe successo, e che quella si sarebbe trasformata in una storia tra le più romantiche che siano state vissute e che avrebbe intensificato il mio rapporto con Aru...-. Pier Takada aveva le lacrime agli occhi quando annunciò la fine delle riprese, per dare il tempo agli attori di cambiarsi per la prossima scena. Elizabeth raggiunse Kilari:- Kilari, dopo le riprese possiamo farci una passeggiata insieme che ti devo chiedere una cosa?- -Puoi dirmelo anche adesso, se vuoi!- -No, meglio dopo... Questa faccenda è piuttosto lunga...- Elizabeth era così seria che Kilari dovette accettare. Le riprese continuarono, con i goffi (e fallimentari) tentativi dei due protagonisti di dichiararsi. Alla fine della giornata Kilari cercò Elizabeth, trovandola nel parco davanti all'edificio dove si girava, gli occhi chiusi, mentre canticchiava una canzoncina. Kilari si schiarì la voce:- Mi dovevi parlare, Liz?-. La ragazza sobbalzò, ma si riprese subito:- Mi hai fatto prendere un colpo! Sì, volevo parlarti di una cosa...- Kilari sussultò, pensando: "Ora mi dirà che si è presa una cotta per Hiroto!", ma invece rimase di stucco da ciò che la ragazza le disse:- ...Mentre cercavo delle informazioni sul tuo conto per capire meglio con chi dovevo lavorare, mi sono imbattuta in un video di quando hai vinto contro Fubuki nella finale di quel concorso per idol, quando hai cantato "Fuoco d'artificio", e non ho potuto fare a meno di chiedermi chi fosse il ragazzo misterioso di cui eri innamorata... Subito ho pensato che fosse una persona a te molto vicina, e facendo due più due, ho collegato che quel qualcuno fosse uno dei componenti degli Ships, più precisamente uno coi capelli mori e gli occhi di un colore tendente al rosso, con il nome che inizia per H...- Kilari diventò più rossa delle foglie che cadevano dagli alberi:- No! No! No! Come puoi pensare che io sia innamorata di Hiroto! Se questo è uno scherzo è di pessimo gusto!- E iniziò a ridere nervosamente ma, notando lo sguardo contrariato di Elizabeth che diceva: "A chi vuoi darla a bere?", smise, abbassando lo sguardo:- Però lui non ricambia... Lui pensa che io sia innamorata di Seiji, ma i sentimenti per lui si sono affievoliti man mano che ho conosciuto Hiroto, facendomi capire che insieme a lui tutto era più bello e che ero innamorata di lui...- -Ma come fai a sapere che non prova gli stessi se non gliel'hai mai detto? Sai, neanche io riesco a rivelare i miei sentimenti al ragazzo di cui sono innamorata, perché ho paura che lui mi dica di no, ma ho finalmente deciso di rivelargli i miei sentimenti, qualsiasi sia la risposta, perché certe volte non bisogna seguire la testa e chiedersi: "E se...", ma seguire l'istinto e il cuore, perché altrimenti ti porterai la sensazione di aver commesso un gran errore a non averglielo detto per tutta la vita...- Elizabeth sorrise incoraggiante. Io ho intenzione di organizzare un concerto in Giappone e rivelare pubblicamente i miei sentimenti ma...- si portò un dito alle labbra e le strizzò l'occhio- questo sarà il nostro piccoo segreto...-. Kilari sgranò gli occhi:-Hai davvero un grande coraggio e sento che mi stai convincendo a fare lo stesso, ma qualcosa di un po' più nel mio stile...- -Sono felice che il mio entusiasmo ti abbia contagiata, sono sicura che sarà comunque qualcosa di fantastico!- -E tu?- le chiese Kilari -Cosa farai?-. Elizabeth sorrise maliziosa, tirò fuori dalla borsa un plico di fogli e lo porse a Kilari. Lei lo sfogliò e leggendo ciò che c'era scritto su quelle pagine, le brillarono gli occhi: -La tua idea è semplicemente meravigliosa...

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