The music of the life

di _Will_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La mia piccola, folle idea ***
Capitolo 2: *** 4 fratelli, 4 mostri... ***
Capitolo 3: *** Only you ***
Capitolo 4: *** Leo ***
Capitolo 5: *** X ***



Capitolo 1
*** La mia piccola, folle idea ***


Salve gente questo è un mio piccolo esperimento : una song fic a più capitoli su un ipotetico futuro nell'Universo delle tmnt. Nella bella New York le tmnt sono diventati dei normali cittadini : dopo aver sconfitto Shredder e i Kraang, le persone hanno accettato i mutanti ed ora le quattro tartarughe ormai 20enni hanno preso strade diverse : - Leonardo si è preso tutta la gloria ed è andato a vivere in una villa fuori città dove ha una vita amorosa con le sue ospiti. - Mickey si guadagna la vita lavorando come cubista in una discoteca e vive in un piccolo appartamento con una ragazza di nome Zoey - Raph inizia a fare piccoli furti e all'oscuro dell'intera famiglia si unisce a i dragoni purpurei - Donnie è l'unico che rimane a vivere nelle fogne ma anche la sua vita non va bene poiché per opprimere la tristezza della sua vita di solitudine inizia a bere e a fumare. - Splinter è andato a vivere in una casa di riposo e - Karai (ormai tornata del tutto umana) lavora nello stesso ambiente dove vive il padre. E qui entrate in gioco voi lettrici : potete scrivermi nelle recensioni le canzoni che trovate più adatte per queste situazioni che vi ho scritto sopra. Tra le canzoni che ho già deciso di usare ci sono: - Blank Space (di Taylor Swift) per introdurre la vita di Leo - Dragostea Din Tei(?) per descrivere il lavoro di Mikey Ovviamente un personaggio può avere più canzoni: a voi la scelta. Ditemi cosa ne pensate nelle recensioni. Baci Blue Dreamer / Marty! ;* Ps Ho cancellato la mia storia Mizutello perché la mia idea cadeva nel banale ma non vi preoccupate prometto che la continuerò in futuro. Pps Se avete un'idea per un titolo migliore fatemi sapere

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Capitolo 2
*** 4 fratelli, 4 mostri... ***


~~Leonardo fissava da dietro la finestra il magnifico giardino della sua villa. “Te lo sei guadagnato” ripeteva sempre nella sua mente ma anche lui sapeva che non era così. Era un mostro, questa era l’unica cosa che sapeva ripensando ad un anno prima: interviste e dimostrazioni in tutto il mondo gli avevano regalato più di un milione di dollari, ma gli avevano sottratto ciò che facevano di lui un leader: i suoi fratelli. Aveva sbagliato come tutti, ma perché allora tutti erano stati perdonati e lui no? perché dopo un errore tutti trovavano qualcuno che li aiutasse e lui no? I suoi pensieri furono interrotti, però, dal suono di un clackson. Si affacciò e vide parcheggiare nel suo viale una limousine nera dalla quale scese una ragazza di una ventina d’anni.

Nice to meet you, where you been?
I could show you incredible things


-Benvenuta!- disse Leo mentre scendeva le scale con un tono tenero ed un dolce sorriso. –Grazie- rispose la ragazza ricambiando un sorriso al mutante.

Magic, madness, heaven, sin
Saw you there and I thought
Oh my God, look at that face
You look like my next mistake

“Occhi azzurri, capelli neri, sorriso gioioso: neanche la conosco e mi viene da dire che è bellissima!” pensò il mutante mentre le si avvicinava: - Hai dei bellissimi occhi!-, esclamò dandogli un bacio sulla mano con un lieve inchino. -Non ti ho detto neanche detto il mio nome!- disse ridendo leggermente la ragazza; - Il nome è solo un insieme di lettere senza valore. Gli occhi, invece, sono lo specchio dell’anima!- continuò il ragazzo prendendole la mano sussurrandogli vicino all’orecchio,: -Seguimi…-

Love’s a game, want to play?

-----

Michelangelo si avvicinò agli abiti che il suo capo gli aveva ordinato di indossare: un pantalone al ginocchio arancione ed un gilé del medesimo colore; sospirò e si vesti rapidamente. Non appena pronto si specchio per vedere il suo aspetto: il riflesso che vide era quello di un mostro, non il genere che fa paura ma quello che fa ridere. Ridere perché con una dignità minima ed a quel mostro nello specchio la gente aveva strappato quella briciola di umanità e dignità. La musica era, ormai, iniziata e con le lacrime agli occhi ed un falso sorriso sulla faccia sussurrò – Si comincia!-

Ma-i-a hi
Ma-i-a hu
Ma-i-a ha
Ma-i-a ha-ha


Il ragazzo salì sul cubo ed iniziò a ballare, a cantare ,a rendersi ridicolo: a lavorare. Lavorare come ogni sera nella confusione più totale; ma era tutto normale per un cubista…

Alo, salut... sunt eu... un haiduc,
Si te rog, iubirea mea primeste fericirea.

Tutti lo guardavano e ridevano sentendo la voce che era costretto a fare per lavorare. Per guadagnare. Per continuare. Per vivere…

Alo, alo, sunt eu... Picasso,
Ti-am dat beep si sunt voinic,
Dar sa stii, nu-ti cer nimic.


Pian piano, tutte le ragazze si misero a cantare a squarciagola quella stupida, secondo l’interprete canzone. Il 20enne ormai aveva lasciato cadere sul viso due gocce di tristezza mentre continuava a sorridere e cantare tanto con gli effetti delle luci nessuno avrebbe notato la disperazione di quel volto o perlomeno non sarebbe interessato…

Vrei sa pleci dar nu ma, nu ma iei,
Nu ma, nu ma iei, nu ma, nu ma, nu ma iei.
Chipul tau si dragostea din tei,

Poi vide tra i tanti volti sfocati che lo circondavano due occhi marroni anch’essi pieni di tristezza. Per un attimo il sorriso scomparve dalla sua faccia: si ricordava quegli occhi ed anche la loro proprietaria e mentre continuava a riempire di parole la musica, ormai nella sua testa secondaria, un pensiero si fece strada nella sua mente: “Zoey”

Mi-amintesc de ochii tai.
(And I remember your eyes)

                                                                           
                                                                                                                                    ----

Raffaello ripensava al Natale prima: aveva detto alla sua famiglia che era stato preso per lavorare grazie alla buona parola di alcuni suoi buoni amici e adesso lavorava 24 su 24 con le moto. Le moto di cui parlava le aveva rubate insieme a quei suoi “buoni” amici che l’avevano portato a diventare questo: un ladro, un delinquente, un mostro...

The secret side of me I never let you see
I keep it caged, but I can't control it
So stay away from me, the beast is ugly
I feel the rage and I just can't hold it

La corrente dei furti ormai lo aveva travolto e quel giorno avrebbe fatto una scelta importante: lasciare la corrente prendere possesso del suo corpo e del suo cervello o continuare nella speranza di un aiuto. Ma la realtà con cui ormai viveva era questa: nessuno ti aiuta e nella vita e meglio fare cose che aiutino te e non gli altri; anche se a quest’idea non aveva mai creduto fino ad allora.

It's scratching on the walls, in the closet, in the halls
It comes awake, and I can't control it
Hiding under the bed, in my body, in my head
Why won't somebody come and save me from this, make it end?

-Raph è ora che ci mostri che sai fare!-; -Sai bene cosa so fare Rick: perché devo mostrartelo di nuovo?- chiese trattenendo la rabbia sentendo la voce del suo amico, o meglio nemico. –Dai:lo sai che devi far vedere a tutti che sai fare se vuoi entrare a far parte dei dragoni purpurei-,-Ma perché uccidendo un altro membro!- gli urlò contro il mutante. –Bravo Raph! Trasformati nel mostro di cui tutti hanno paura; è il mostro che hai dentro che serve a i dragoni purpurei- disse battendo lentamente le mani Rick, mentre il “mostro” si rendeva conto che l’ira aveva di nuovo avuto la meglio su di lui. -Sarai perfetto!- esclamò infine uscendo dalla stanza con un ghigno sul volto il ragazzo. -Volete un mostro…- disse avviandosi alla porta-Bhe ne avete appena svegliato uno…-

I feel it deep within, it's just beneath the skin
I must confess that I feel like a monster
I hate what I've become, the nightmare's just begun
I must confess that I feel like a monster
I, I feel like a monster
I, I feel like a monster

 

----


Donatello stava piangendo a dirotto e tra un singhiozzo e l’altro urlava -Sono solo non c’è più nessuno che possa aiutarmi!-. Allungò il braccio distrattamente sulla sua vecchia scrivania e pensando di prendere i fazzoletti afferrò un pacchetto di sigarette. -Al diavolo!- urlò mettendosi una sigaretta in bocca. -Io ero il genio, Io dovevo farmi una vita dopo esserci separati, Io dovevo essere felice…-. Si tolse da bocca la sigaretta e prese dal cassetto una scatolina piena di droga ed iniziò ad ispirare la polverina. Doveva farlo per dimenticare la sua adolescenza da eroe, i suoi fratelli, il suo passato…

When I was young
I never needed anyone
and making love was just for fun.                                                                                                          
Those days are gone


-Risponde la segreteria di Leonardo Hamato al momento non sono raggiungibile oppure sto con una ragazza stupenda. Vi consiglio di richiamare più tardi. Ciao!-
- Risponde la segreteria di Raffaello Hamato al momento non sono raggiungibile. Non richiamatemi più.
- Risponde la segreteria di Michelangelo Hamato adesso non posso proprio rispondervi ma vi richiamo io più tardi. Ciaooo!
Donnie chiuse il telefono. Non parlava con i suoi fratelli da così tanto tempo ed ogni volta che chiamava sentiva solo la voce registrata delle loro segreterie telefoniche .- Leo. Raph. Mikey. Questo posto non è più lo stesso senza voi tre…-

Livin' alone,
I think of all the friends I've known.
When I dial the telephone                                                                                                                  
nobody's home.


Per Donatello era strano vivere un venerdì sera senza i suoi fratelli ed ormai la routine era diventata un alternarsi di fumo, alchool e droga: erano le uniche cose che lo facevano stare bene nonostante esse lo trasformassero in un mostro. e sere migliori invece erano fatte di pizza, film strappalacrime visto col pigiama dal divano e gelato; se non era in vena di film l’alternativa era sentire musiche classiche come Moonlight. Quella era una delle sere Moonlight e gelato. Donatello sentiva in silenzio la musica ma non appena questa finì gli scappò da sussurrare con le lacrime agli occhi:  - Mi mancate ragazzi…-

All by myself
Don't wanna be
All by myself                                                                                                                                                                                                  
Anymore

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE:
Salve popolo di efp! ^^
Com’è venuto il primo chappy? Spero bene! Il primo e(in seguito) il secondo capitolo vedono le situazioni di tutti e 4 i fratelli in questo primo caso con musiche:
Leo: Blank space
Mikey: Dragostea din tei
Raph: Monster (Skillet)
Donnie: All by myself
Spero che mi consiglierete altre musiche per le tmnt da usare nel prossimo capitolo.
Baci Blue Dreamer/ Marty! ;*
Ps. Chiedo scusa ad HB ma non sono riuscita a usare Moonlight ma ho provato a inserirla comunque nella storia.
Ciaoooo

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Capitolo 3
*** Only you ***


-Perché continui a fare quel lavoro?- chiese la ragazza al mutante seduto di fronte a lei. -Non lo so. E perché tu sei venuta in discoteca?- chiese Michelangelo facendo arrossire Zoey. -Il fatto è… che ero preoccupata!-,-Per me?- chiese un po’ sorpreso il ragazzo. -Tu sei la prima persona che mi ha fatto ridere veramente e quando ti vedo andare tutto triste a “lavorare”…-

 Only you can make all this world seem bright
Only you can make the darkness bright

Michelangelo strinse nelle sue mani le braccia della ragazza e la baciò. Una lacrima scese sul volto del mutante ma per una volta non era di tristezza ma di felicità: le parole di Zoey erano le uniche che lo facevano sorridere; Zoey era l’unica che lo faceva “vivere”…

Only you and you alone can thrill me like you do
And fill my heart with love for only you

Mikey e Zoey si divisero, si fissarono negli occhi e sorrisero: di solito nelle loro “vite” erano dei personaggi segnati a soffrire, ma quando I loro cammini si incrociavano riuscivano l’uno a far essere se stesso l’altro. Si erano conosciuti per caso, solo per dividere le spese per affittare un appartamento, ma tra loro c’era un legame più forte di quello di convivenza: erano il destino l’uno dell’altro.

Only you can make this change in me
For it's true you are my destiny

-Andiamo a mangiare un pò di Nutella?- aveva chiesto, con l’allegria persa anni prima, Mikey.
-Ok…- aveva risposto la ragazza cercando di alzarsi dal letto dove aveva avuto luogo quel magnifico scambio di emozioni. Non ci riuscì. Michelangelo aveva tenuto un pò dei suoi comportamenti bambineschi e, come se la ragazza fosse la sua principessa, la prese delicatamente tra le sue braccia portandola come l’eroe di un libro alla meta: la cucina.
Fantasia, Zoey e cioccolato: ecco la sua ricetta per la felicità!

ANGOLO DELL'AUTRICE:
Rieccomi finalmente! ^^
Dopo essere stata rapita dagli alieni sono finalmente riuscita ad aggiornare la storia!
Ok... comunque per far durare un po' di più la storia farò ogni capitolo una musica e come si sarà già capito in questo caso era Only you.
Spero il capitolo sia venuto abbastanza bene.
Baci Blue Dreamer! ;*

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Capitolo 4
*** Leo ***


~~Angolo dell’autrice:
Shalve gente! ^^
Il nuovo chappy è un piccolo esperimento: storia e testo sono uniti. Ne approfitto per dire le coppie della storia: Lelen(con un piccolo accenno alla Leorai da parte di Karai in questo capitolo), Zoeyangelo, Rulia e Aichatello/Mizutello (non vi dico ancora chi!)
Spero vi piaccia. Baci Blue Dreamer/Marty! ;*

Helen era una ragazza come tante, ma a differenza delle altre aveva conosciuto, stretto amicizia e amato dei mutanti. Adesso stava andando a trovare uno di questi 5, non aveva molta voglia di incontrarlo poichè di sicuro ci sarebbe stata al suo fianco una ragazza: Karai. Da quando Splinter aveva visto andar via I figli, il mutante si era trasferito come paziente in una casa di riposo e la figlia poco dopo come infermiera. Sospirò: rivedere quella ragazza non era sulla lista dei suoi desideri! Entrò guardandosi le scarpe, distrattamente salì in ascensore e appena uscita il destino beffardo la fece scontrare proprio con la ragazza che non voleva incontrare. -Senti Ka…- aveva iniziato, fermata, però, dalla seconda che appena sentì la voce dell’altra spinse entrambe in una stanza che si trovava di lato. Era una stanza ampia, con un letto matrimoniale al centro ed un balcone gigantesco della altezza di un piano, probabilmente sua, data la confusione di vestiti femminili sparpagliati dappertutto.
-Ti prego impiastro dimmi come va tra te e Leo!- disse improvvisamente la mora invitando la bionda a sedersi sul letto; -1) Non chiamarmi così! 2)Perchè dovrei saperlo io Karai?- chiese confusa Helen. Miwa non rispose subito ma rimase pochi secondi in silenzio; poi ricomincio: - 1) Io sono Miwa non Karai. 2)Speravo che la ragazza “perfetta” di cui parlava fossi tu !- A questa affermazione anche la biondina perse completamente il controllo: -Io ho smesso di pensare a quello stupido: se vuole tante ragazze faccia pure!-.
Karai fece un sorrisetto malizioso probabilmente segno di un già previsto piano B e con voce naturale disse:

K: Tu hai perfettamente ragione!

Prese il cellulare e le mostrò una foto di Leo.

K: E scordati di lui
E dell’istante in cui hai visto gli occhi suoi

Cambiò l’immagine e le fece vedere una dove il playboy stringeva le sue braccia intorno alla biondina e quest’ultima, con la testa leggermente girata, guardava sorridendo i suoi bellissimi occhi blu.

K: Gli sguardi fra voi due
e quando ti stringeva fra le braccia sue.
Scordati ogni carezza, le gioie, l’affetto
Ma che sciochezza!

Helen era stufa dello scherzo di Karai e per farla zittire le lanciò un cuscino in faccia.

K: E’ troppo da sopportar
Scorda anche l’amor.

Miwa non voleva arrendersi e strappandole la collana, con il ciondolo a forma di cuore con sopra scritto “H+L”, che aveva al collo si fece rincorrere sul balcone dalla proprietaria dove urlò al padre che stava sotto: -L’ha quasi bevuta ora parti con le magie!-
E metre la mora restituiva il ciondolo alla bionda, l’anziano maestro, come richiesto dalla figlia, fece comparire, in un piccolo fuoco che aveva acceso nel cortile, l’immagine del figlio che rivolgeva alla proprietaria del suo ciondolo un tenero cuore fatto unendo le due mani.

K: Che conta il sentimento?
Innamorarsi non è un gran divertimento!
Ma quante fesserie
Quando sussurrava le sue smancerie
L’amore è nauseante
E quando è troppo è asfissiante!
Su fammi un favor
scorda in fretta l’amor!
H: Quando lui mi stringeva  accanto a sé
La sua mano sfiorava la mia
Ma che sensazione
K: Oh, che emozione!
H: E poi mi baciò
K: Scordatelo
Dimentica il suo viso
H: Non scorderò giammai il suo viso
K: Dai tuoi sogni svanirà all’improvviso
H: Lui è importante
K: E’ solo una follia
La vita è stuzzicante senza compagnia
K-H: Amarsi è un’impresa
K: Riserva sempre una sorpresa!


-Grazie Karai!- disse Helen alla ragazza che aveva di fronte la quale si limitò a sorridere. - Ti piace ancora Leo?- chiese a bruciapelo la biondina; La seconda si limitò a sussurrare:- Leo è la mia ragione di vita… se lui è felce lo sono anch’io .
Solo tu puoi renderlo tale-.
Le due ragazze si abbracciarono.
-Grazie Miwa!-
-Grazie Helen-

CANZONE: “NON POSSO SCORDARE L’AMOR” (ALADDIN IL RITORNO DI JAFAR)
Iago: Karai
Jasmine: Helen
Genio: Splinter (XD)

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Capitolo 5
*** X ***


~~INTRODUZIONE IMPORTANTE (QUINDI NON SALTATELA FACENDO FINTA DI NON VEDERLA) SCRITTA PER IL BENE DELLA SANITA MENTALE DEL LETTORE:
Come ben sapete non sapevo con chi accoppiare Donnie e quindi ho deciso di non dire chi ho scelto e per questo mi dispiace ma niente descrizioni troppo dettagliate! La ragazza si chiamerà X e in questo capitolo c’è un alternarsi di scene di X(con Battle cry) e Donnie(Hero) separate che si uniranno alla fine in una specie di dialogo a distanza “giocando” col testo di “Hero”. Spero ne esca qualcosa di decente. Ciaooooo! ;*

La ragazza osservava la benda che aveva in mano: una normalissima fascia viola.
Ma la realtà è che quella fascia non aveva niente di normale.
Aveva due buchi, un tempo cornici di due occhi marroni lucenti: gli occhi di Donatello…
La ragazza, per evitare di nuovo di mettersi a urlare e scoppiare a piangere, avvicinò una sigaretta alla bocca ed iniziò a ricordare come fumo, droga e bere gli avessero strappato il mutante che aveva amato, che amava…

BATTLE CRY:
You’re on the edge of giving up
You know I feel it too
You won't be alone because
I’m with you
Bring the fire, bring the smoke, bring the rain
We will bend but we will never break
_________________________________________________________________________________
Donatello, chiuso nel suo laboratorio, guardava la foto di una ragazza con sotto una piccola dedica “Ti amo!”. Inquadrò meglio il fisico della ragazza: era semplicemente bellissima con i suoi lunghi capelli che le scendevano sciolti sulla schiena lasciando solo un ciuffo davanti ai suoi occhi.
Quegli cchi erano gli unici ad averlo mai capito e lui, confuso dalla realtà che lo stava uccidendo ,aveva lasciato andare la loro padrona.
Lei.  
Lei era parte del suo cuore, lei era la sua droga, lei era la sua eroina.
Insieme avrebbero potuto uscire da quel labirinto senza uscita che si erano creati ma per colpa sua ora entrambi erano soli. Prese un coltello e per un attimo fu tentato di porre fine a tutto: -Perché nessuno viene a salvarmi? -. Ed a un soffio dalla morte iniziò a ricordare quella sera…

HERO:
I’m just a step away
I’m just a breath away
Losing my faith today
(Falling off the edge today)
I am just a man
Not superhuman
(I’m not superhuman)
(…)
I need a hero to save my life
A hero will save me just in time
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
“Posso aiutarti!” aveva urlato in lacrime la ragazza contro il mutante dalla fascia viola. “Sei nella mia stessa situazione stupida ragazzina!” era stata la risposta del mutante ubriaco e vittima di stupefacenti. “Ti prego” aveva provato a dire X che, leggermente ubbriaca, dondolava senza più equilibrio nel piccolo vicolo nel quale si trovavano quella notte. Il ragazzo si era girato indifferente portando X alla stupida reazione di buttarsi addosso a lui. Poi la ragazza non vide più nulla. Il ragazzo l’aveva colpita violentemente ed era caduta priva di sensi a terra. Il mutante, leggermente cosciente, vedendo ciò che aveva fatto si era inginocchiato a terra e aveva iniziato preso dalla disperazione a baciare la ragazza alternando un bacio e  un “ti amo”. “Ho bisogno di te!” aveva sussurrato dopo il quinto bacio la ragazza, ormai tornata cosciente. “Non posso permetterti di vivere così…” glia aveva risposto l’amato mentre la poggiava a terra donandole un ultimo bacio. “Addio X”, fu l’ultima frase che le rivolse Donatello prima di correre via.
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
-Perché te ne sei andato? - urlò in lacrime la ragazza ricordando la sera che aveva perso la sua ragione di vita.
It seems like no one knows
How you’ve been feeling
You’re hiding all your hopes
You stopped believing
It’s not over, we’re one step away
We will bend but we will never break
____________________________________________________________________________________
Il mutante lasciò cadere a terra il coltello e accasciandosi a terra sussurrò un ritardato “Mi dispiace!”
I've gotta fight today
To live another day
Speaking my mind today
My voice will be heard today
____________________________________________________________________________________

HERO
D-X: Who’s gonna fight for what’s right
Who’s gonna help us survive
D:We’re in the fight of our lives
X:And we’re not ready to die
D-X: Who’s gonna fight for the weak
Who’s gonna make’em belive
D: I’ve got a hero
X: I’ve got a hero
D-X: Living in me
I’m gonna fight for what’s right
Today I’m speaking my mind
D: And if kills me tonight
X: I will be ready to die
D: A hero’s not afraid to give his life
D-X: A hero’s gonna save me just in time
______________________________________________________________________________________
La ragazza smise di piangere. Si alzò in piedi e prese la sua giacca:
-Vengo a prenderti Donnie- …
Let it rise like a prayer in the night
Shout for love, shout for hope
Let them hear us
I believe we can’t lose
Even mountains will move
It’s our faith, it’s our life
This is our battle cry
They can’t take us down
If we stand our ground
If we live, if we die
We will shout out our battle cry

ANGOLO DELLA AUTRICE:
Ok so che il capitolo non è granché ma credetemi è stato, fino ad ora, il più faticoso da scrivere (i testi delle canzoni infatti li ho dovuti copiare dal cellulare perché non avevo internet XP)!
Non so ancora quando aggiornerò nuovamente la fic perché domani parto e sto per un lungo periodo in Irlanda e quando torno mi trasferisco fin che scuola non ci separi in un paesino dove il wifi in breve non esiste! Prometto di trovare al più presto una soluzione. Un abbraccio Blue Dreamer/Marty! ;*

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