GDR Hetalia: Stralci di pura ... normalità

di Polaris_Nicole
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La strana avventura di America e Inghilterra (con la partecipazione di Norvegia che quasi li sbranò) ***
Capitolo 2: *** Api, Fiori e ... AMERICA UKE! ***



Capitolo 1
*** La strana avventura di America e Inghilterra (con la partecipazione di Norvegia che quasi li sbranò) ***


Piccola (si fa per dire) Premessa Iniziale: ciao a tutti! Il mio nome è Polaris_Nicole e questa è la mia prima raccolta di Fanfiction nel fandom di Axis Powers Hetalia.
Prima di cominciare vorrei informarvi che queste storie che andrete a leggere non sono tutta farina del mio sacco infatti, sebbene siano state scritte da me, si ispirano a storie nate su un gdr di Hetalia venuto alla luce su Whatsapp un paio di giorni fa, ed è proprio per questo fantastico gruppo che nasce questa raccolta!
Noi undici roleplayer ci divertiamo ogni giorno nel creare storie, situazioni, ship e molto altro impersonando i nostri personaggi ma, per poter creare delle storie ancora più divertenti/comiche o un vero e proprio meeting mondiale (sul quale stiamo attualmente lavorando) abbiamo bisogno di un numero maggiore di partecipanti.
Dato che, però, fare una pubblicità del genere su Efp equivale a fare spam, abbiamo deciso di scrivere delle storie sugli avvenimenti più divertenti che ci accadono ogni giorno e inserirle in questa raccolta (o come storie singole dato che altri membri del gruppo si erano interessati all’attività), così da diffondere un messaggio e, allo stesso tempo, fornire delle storie avvincenti sulle nostre Nazioni preferite.
I ruoli GIA’ OCCUPATI all’interno del gdr sono:
- America (interpretato da me)
- Inghilterra
- Francia
- Germania
- Nord Italia
- Sud Italia
- Russia
- Islanda
- Finlandia
- Giappone
- Spagna
- Prussia
- Lettonia
- Austria
 
Se siete interessati a partecipare o avete solo qualche dubbio al riguardo, siete invitati a mandarmi un messaggio privato (se non riuscite a mandarmi il messaggio potete anche lasciare una recensione con SOLO il nome del personaggio che vorreste impersonare, poi mi occuperò io di contattarvi per aggiungervi al gruppo).
Detto questo, vi auguro una buona lettura!
 
La strana avventura di America e Inghilterra (con la partecipazione di Norvegia che quasi li sbranò)
 
La distesa di neve si estendeva candida per chilometri e il cielo era fitto di nubi dense, scure e poco invitanti come un piatto di Scones preparati da Inghilterra.
Il vento soffiava leggero tra i capelli della nazione più giovane e il silenzio regnava sovrano in quella landa desolat-
“Insomma, mi stai ascoltando, BLOODY IDIOT?!” sbraitò Arthur arrancando nella neve.
Erano ormai ore che camminavano senza sosta, ed era all’incirca da 10 minuti che Alfred continuava a chiedersi “chi me l’ha fatto fare di seguire quell’inglese?!”.
Neanche avesse evocato la testa di Russia, il suo cellulare squillò.
Era un cellulare speciale, progettato per riuscire a connettersi ad Internet anche in situazioni disperate ( purtroppo aveva avuto uno scarso successo sul mercato a causa della brillante idea di un Eroico Americano che aveva suggerito di farlo a forma di Hamburger).
“America, tutto bene?” chiese preoccupato Finlandia dall’altra parte del telefono.
“Tutto bene?! È un disastro! Sono finiti gli Hamburger e Iggy è ammattito!” esclamò l’americano rimpiangendo la cassa piena di hamburger che era rimasta sul suo elicottero.
“ma Iggy non era abituato al freddo?” chiese Tino curioso, mentre Alfred imprecava mentalmente per la mancanza d’attenzione delle persone nei confronti degli hamburger.
“in genere si, ma è caduto nella neve e gli si è sporcata la giacca, è da mezz’ora che non la smette di lamentarsi” spiegò America.
“Caduto? CADUTO?! Mi hai spinto tu, BAKA!” continuò il presunto “gentleman”.
“dove siete ora?” si intromise Islanda prendendo il telefono di Tino.
Era proprio l’Islandese il motivo per cui i due si erano spinti in quella folle avventura alla ricerca della casa del Norvegese che, di certo, non avrebbe preso bene la nuova relazione del fratello minore.
“Non lo so, ma ricorda a Fin il nostro patto!”
“Non ti preoccupare, Alfred, sto già incartando Giappone per portartelo a Natale” esclamò fiero Tino.
L’americano stava per rispondere, quando …
“Alfred, l’ho trovata!” lo avvisò l’inglese indicando una casa che si ergeva nel bel mezzo del nulla.
I due si avvicinarono con discrezione alla casa (per quanto discreti possano essere uno tsundere inglese e un eroico idiota americano in astinenza di hamburger) aspettandosi quasi di trovare un Troll a fare da guardi all’immensa magione.
“Hei, Iggy! Secondo te Nor ce li ha gli hamburger?” chiese Alfred mentre Arthur bussava alla porta.
“Spero di no” rispose atono l’altro con ancora i capelli ricoperti di neve e le abnormi sopracciglia a sottolineare l’espressione furiosa.
Ad Alfred sembrava adorabile.
La porta venne aperta all’improvviso con un tonfo pesante e in un attimo tutta la furia di Iggy svanì.
Il norvegese li squadrò da capo a piedi senza che la sua espressione facciale mutasse e mantenendo il suo cipiglio altezzoso.
“Ehm … e-ehi Norge … sai … dovremmo dirti … si, dovremmo dirti una cosa … Forza Alfred, dì qualcosa” cominciò l’inglese dando una spinta all’americano.
“Ci pensa L’Hero, Iggy, tu stai dietro di me” disse America in un folle momento di eroismo parandosi dinnanzi all’altra nazione che, dal canto suo, non se lo fece ripetere due volte (e chiamalo scemo …).
“Ehm … Nor, che bello incontrarti a casa tua! … C’è un tempo magnifico fuori, gelido al punto giusto! Sai della relazione tra Iceland e Finland? Io comunque vorrei un hamburg-“
Il norvegese, allibito dalle parole dette da Alfred, prese a picchiarlo con l’aiuto di un Troll di passaggio (perché lui può).
Con un ultimo sforzo, America chiese aiuto ad Arthur che, come un cavolo a merenda, se ne stava tranquillo ad osservare la scena.
L’inglese allora, con la precisione di una Cacciatrice di Artemide, lanciò un bastone con l’intenzione di colpire il nordico … peccato però che per sbaglio colpì Sasha il Frigorifero, ex compagna di Islanda, ancora raggelata dalla notizia.
Alla fine, però, tra la furia omicida di Norvegia e i FinIce shipper che gridavano nell’hamburger-telefono, Alfred si erse in tutta la sua mole (non poca ci dicono dalla regia) e, prendendo in braccio Iggy come fosse un sacco di patate esclamò:” Adesso basta! Noi andiamo al McDonald’s”.
E così, il norvegese accettò la relazione tra Finlandia e il suo amato fratellino, i FinIce shipper poterono rallegrarsi per la vittoria (anche se dopo arrivò Russia a minacciarli di morte ^J^), l’inglese continuò a imprecare e l’americano ebbe il suo hamburger.

FINE.

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Capitolo 2
*** Api, Fiori e ... AMERICA UKE! ***


Note d’Autrice: No, non sono morta, eccomi qui con un altro capitolo! Fresco, fresco di chat e di penna ecco la vera storia di come Arthur spiegò ad Alfred (ruolato dalla sottoscritta) la storia dell’Ape e del Fiore. Chi non è rimasto traumatizzato alla scoperta del magico mondo del sesso? Io si (non è colpa mia! È stata mia madre a permettere ad un libro educativo di spiegarmi la cruda verità!). Se volete raccontare la vostra esperienza lasciate un commento (Come dici? Oh no, questa raccolta non è una terapia di gruppo).
Passando a ciò che ci interessa realmente … Grazie allo scorso capitolo e alla nostra cara Austria si sono aggiunti al gruppo: Austria, Belgio, Danimarca, Lettonia, Norvegia, Olanda, Polonia, Prussia, Romania, Svizzera e Ungheria! Ma non temete, le iscrizioni non sono chiuse! Se volete partecipare al Gdr basta lasciare una recensione con SOLO il nome del personaggio che vorreste ruolare, poi mi occuperò io di contattarvi personalmente e aggiungervi al gruppo.
Trovate la lista dei personaggi già occupati nel capitolo precedente, inoltre, cerchiamo urgentemente Russia! Purtroppo la ragazza che lo ruolava ha dovuto abbandonarci … Quindi recensite, recensite, recensite!
Vi lascio tanti HAMBURGER, Polaris_Nicole
P.S. : Se qualcuno che mi segue per le fanfiction su Percy Jackson sta leggendo questa storia … non ho ancora cominciato a scrivere l’ultimo capitolo di Ice and Fire … vi prego, non uccidetemi!
 

Api, Fiori e AMERICA UKE!
 

Era una giornata come tante e le nazioni se ne stavano tutte riunite a parlare del più e del meno.
Adesso vi starete chiedendo: “cosa c’è di strano in un gruppo di Nazioni svitate che parlano di problemi mondiali sparandosi addosso tanta di quella pasta da risolvere il problema della fame del mondo?”. Assolutamente nulla, è stata semplicemente tutta colpa di Spain.
Era infatti cominciato tutto da una domanda di dubbia innocenza posta dall’innocente (neanche poi tanto) Antonio all’americano divoratore di Hamburger.
“Tu e Japan avete già consumato?” chiese senza neanche un briciolo di esitazione, per niente intimidito dagli sguardi allarmati che gli rivolsero Ice e Fin.
America, dal canto suo, non aveva capito la domanda: Consumato? Consumato cosa? La suola delle mie scarpe è consumata (America No Baka).
Prima che il povero (neanche poi tanto) Alfred potesse anche solo aprir bocca, Ice si intromise con prepotenza nella questione.
“il pranzo! Spain voleva sapere se avete consumato il pranzo!” esclamò illudendosi che qualcuno potesse credergli, quando neanche un baka come America …
“Oh! L’hamburger era very good come sempre!”.
Mi rimangio quello che ho scritto.
“Al, veramente io volevo sapere se avevate già fatto sess-“ questa volta fu la mano di Fin a bloccare le parole del ragazzo ispanico (vorrei dedicare questa parentesi a tutti i sinonimi che sono stati utilizzati fino ad ora nella storia poiché permettono di riferirsi all’infinito allo stesso personaggio … ma utilizzando termini differenti e con più stile) tappandogli la bocca.
“è nuova quella maglietta, Alfie? Sembra carina!” tentò lo stesso finlandese (ancora sinonimi!) per distrarre l’altro dalle domande fin troppo intime dello Spagnolo.
L’americano rivolse uno sguardo alla maglietta e sorrise “è un regalo di Nihon!” disse indicando la bandiera americana e quella giapponese impresse sulla superficie di cotone (perché dire maglietta è troppo scontato) che si intrecciavano.
Intanto Ice continuava a ripetere ad Arthur che forse era giunto il momento di intraprendere un certo discorso con Alfred e spiegargli finalmente che Olanda non vendeva canne da pesca e che i preservativi non erano un tipo di palloncini di forma allungata.
Lo tsundere sospirò abbandonando la sua tanto amata tazza di tea fumante e rivolgendosi direttamente all’Americano.
“allora, little brother, Suppongo che ci siano diverse scene, ehm … “spinte” nei tuoi amati film. In quale horror che si rispetti non c’è? Anyway … Un giorno probabilmente non molto lontano, tu o Japan sentirete il bisogno di esprimere il vostro amore in modo fisico: qui entrano in gioco i vostri amichetti, tintanati nei pantaloni … Ora c’è da stabilire quale sarà dei due a usare il suo. Se tu o Japan”.
Alfred rimase perplesso dalle sue parole.
“Arthur non capisco cosa intendi” disse infatti, perché quando mai quel Baka di America capiva subito quello che gli dicevano? (escludendo le volte in cui gli offrivano del cibo).
Arthur si diede uno schiaffo sulla fronte, ma non si arrese, perseverando nel suo obiettivo di traumatizzare la nazione più giovane (ancora sinonimi!).
“Non hai mai visto una scena di sesso in quei film horror?! Oh God … Allora, Al. Cercherò di avere più tatto possibile … chi userà il suo “amichetto” è l’attivo della coppia, okay? Quello che sta sopra, che domina, spero tu abbia afferrato il concetto. L’attivo della coppia deve usare il proprio “amichetto” per far godere l’altro, okay?”.
Lo sguardo di Alfred mutò dalla confusione più totale (ovvero la sua faccia normale) al preoccupato.
“c-credo di aver capito ma … come funziona esattamente?” si azzardò achiedere nuovamente poiché il suo spirito di autoconservazione se n’era andato allegramente a farsi il baglo al mare da un bel po’.
Il gentleman, ormai ad un passo dall’esasperazione, perse completamente la pazienza (OH MIO DIO POMODORO! GLI INGLESI HANNO UNA PAZIENZA!), e così esclamò: “significa che l’attivo della coppia deve infilare il proprio amichetto nel didietro dell’altro, Alfred”.
L’americano stava per ribattere, quando la consapevolezza delle parole dell’altro l’ivestì lasciandolo con la bocca aperta e un’espressione da ebete.
Proprio in quel momento, perché quando parli del diavolo spunta il tradimento ( … non l’avete capita? Tranquilli non vi biasimo *accarezza il Rubiletto di Russia facendo kol kol kol”), entrò nella stanza il piccolo, dolce e innocente (almeno secondo America) Giappone.
Il poverino appena arrivato si ritrovò sommerso dal caos più totale: Austria, Inghilterra e Francia discutevano su chi tra l’Hamburgerofilo e Mr. Sushi potesse essere l’uke (come se non fosse già abbastanza ovvio … è America l’Uke), Ice che cercava di far riprendere conoscenza ad Alfed con della Canapa (gentilmente offerta da Olanda che durante tutta la narrazione se n’è stato in un angolo a fumare fregandosene altamente di tutto il resto), Finlandia che cercava di Fermare Ice dal drogare il povero (neanche poi tanto) incosciente, Germania che saltellava come una verginella annebbiata dai fumi dell’alcol per la stanza distribuendo hentai e infine America che se nestava fermo al centro della stanza in una perfetta riproduzione dell’Urlo di Munch in 4D.
Senza neanche chiedere una spiegazione (soprattutto sul comportamento di Germania che trasudava ben poca virilità), Nihon si avvicinò al suo fidanzato (OTP!!!) per cercare di calmarlo.
Finalmente, dopo due ore di silenzio passate davanti alla tv a guardare i Fantagenitori, America parlò.
“Japan … secondo te tra noi due chi è l’attivo?”
Kiku sbiancò.
FINE
(No, sul serio … finisce così … ehm … Buonanotte!).

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