Ritrovarsi

di AliceMiao
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Tanti Anni Prima ***
Capitolo 2: *** Missione ***
Capitolo 3: *** Pain And Senses ***



Capitolo 1
*** Prologo: Tanti Anni Prima ***


~~(Alec)

Respirare tutto quel fumo di certo non mi faceva bene. Come minimo sarei soffocato e speravo che accadesse in fretta. Mi voltai verso mia sorella. Era ridotta peggio di me. Aveva ferite ovunque, lividi in ogni parte del corpo. Il taglio più brutto era quello che partiva dalla spalla e arrivava fino al gomito. Non si era ferita accidentalmente, qualcuno l'aveva tagliata di proposito. E quel qualcuno voleva farla soffrire e molto anche.
Ma la cosa che mi preoccupava di più era che i suoi occhi erano chiusi e che non cercava di liberarsi. Era immobile. E il fatto che stesse così ferma mi preoccupava non poco.
Ci avevano separato e non la vedevo da due settimane. Era conciata mille volte peggio di quanto lo fosse prima della separazione.
All'improvviso tutta la gente corse via terrorizzata ed io venni liberato. Al momento non pensai a chi mi avesse liberato, ma corsi subito verso mia sorella e la liberai.
Cadde a peso morto ( o come si dice 'a sacco di patate' ) e allora temetti che fosse troppo tardi. Le feci posare la testa sulle mie gambe.
"Mi senti?! Ti prego rispondimi!", urlai scuotendola.
"A- Alec... Sei davvero tu...?", mi chiese. La sua voce era bassissima, si vedeva che era molto debole.
"Sì. Riesci ad aprire gli occhi?", le chiesi.
Li aprì leggermente. Erano sempre gli stessi, ma vi si leggeva molta paura.
"Non piangere...", mi disse. Non mi ero neanche accorto di aver iniziato a piangere. "Tra poco sarò con mamma e papà...".
Quando disse quella frase mi si fermò il cuore. "No Jane, non morirai", le dissi.
"Sì invece... Non mi resta molto tempo...", disse.
"Fuggiremo da qui, te lo prometto. Ma non puoi lasciarmi, non puoi!", urlai, mentre le lacrime scendevano sempre più rapidamente.
"Alec", disse. La guardai, dato che avevo abbassato lo sguardo. "Ti voglio bene".
Dopodichè i suoi occhi si chiusero. Urlai il suo nome più volte, mentre continuavo a piangere.
Presi una collanina che portavo sempre e la legai intorno al suo polso, come se fosse un braccialetto. Almeno avrebbe avuto con sè qualcosa di mio.
Qualcuno mi mise una mano sulla spalla. "Tutto bene ragazzo?", mi chiese una voce maschile.
Scossi la testa. "Non dovresti essere triste, ti ho salvato", disse l'uomo.
"Perchè l'hai fatto?", gli chiesi.
"Voglio che tu venga con me. Se lo fai potrai vendicarti di coloro che ti hanno fatto del male, anzi che vi hanno fatto del male", disse l'uomo.
"Cosa devo fare?", chiesi. L'avrei vendicata. Non meritava di morire in quel modo.
"Dovrai cambiare. Vieni con me. Manderò qualcuno per seppellirla da qualche parte", disse l'uomo.
Lo seguii, lasciando la mano di mia sorella che fino a quel momento avevo stretto.

(Jane) 

Ero debolissima. Talmente debole che quando la mano di mio fratello lasciò la mia non riuscii nemmeno a fare un po' di resistenza. Sicuramente credeva che fossi morta. Volevo morire in fretta, non ce la facevo più. I tagli facevano male e alcuni, quelli più recenti, sanguinavano ancora. Sentii dei passi avvicinarsi a me e qualcuno prendermi in braccio.
"È viva?", chiese una voce maschile.
"Sì, sento il suo battito anche se molto debole. Non vivrà oltre un'ora", disse un'altra voce, sempre maschile.
"Allora fallo adesso. Sempre se il veleno faccia effetto prima che muoia", disse il primo uomo.
Veleno? Sperai che volessero accelerare la mia morte, così avrei smesso di soffrire.
Sentii una bocca sul mio collo, poi un morso e infine un caldo incredibile. Il fuoco si espandeva in tutto il mio corpo e bruciava, ma non avevo neanche la forza di urlare.
Note:ecco il prologo! I due gemelli sono stati separati. Si ritroveranno? Spero vi piaccia!
Baci AliceMiao
P.S: questo capitolo non c'entra con l'introduzione, ma è necessario.

 

 

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Capitolo 2
*** Missione ***


~~(Jane)

Erano passati secoli da quando ero diventata vampira. Al mio risveglio mi ero ritrovata in una stanza lussuosa, distesa su un letto altrettanto lussuoso. Accanto a me c'era un uomo, Aro. Mi disse cos'ero diventata e all'inizio non gli avevo creduto. Lo feci solo quando mi nutrii per la prima volta di sangue umano. Ricordo ancora la mia prima vittima. Era una dama, una contessa se vogliamo essere precisi. Aveva a occhio e croce venti anni e il suo sangue era dolcissimo. Se non era il più buono che avessi assaggiato era sicuramente uno dei migliori.
Un giorno Aro mi convocò nel suo studio. Inizialmente pensai di aver fatto qualcosa di male.
Una volta chiusa la porta mi venne incontro e mi diede un bacio. Era bello essere sposati con lui. Nessuno poteva dirti nulla o farti nulla senza rischiare di finire con la testa staccata. Ma soprattutto era bello perchè il mio amore per lui era ricambiato. Mi aveva confessato che mi aveva salvata perchè mi amava, non perchè avevo un potere molto potente, lo stesso che mi aveva condannato a morte quando ero umana. Non so perchè, ma ero convinta che comunque il mio potere centrasse qualcosa lo stesso...
"Mi sei mancata", mi disse.
"Sono stata fuori solo per un paio di ore", gli dissi.
"Sono tante. Comunque ho una missione per te", disse.
"Di che si tratta?", chiesi.
"Devi andare in Romania, al palazzo dei Rumeni. Da sola. Cameron, il vampiro che sapeva imitare le voci, è morto. Siamo sicuri che sia stato un rumeno ad ucciderlo e tu devi scoprire chi è stato", disse.
"Non sarà semplice. Per niente", dissi.
"Fingerai di essere una nostra prigioniera e di essere riuscita a fuggire, in questo modo avrai una scusa per il nostro odore. Rimarrai con loro e cercherai di scoprire chi è stato a ucciderlo. Una volta scoperto cerca di attirarlo fuori dal palazzo e altre guardie faranno il resto. Se rischi di essere scoperta torna subito qui", disse lui.
"Ok...", dissi. Non ero molto convinta.
"Dovrai anche cambiare nome. Scegli tu quale usare, l'importante è che non usi il tuo vero nome, potrebbero riconoscerti", disse lui.
"Va bene. Quando parto?", chiesi.
"Stasera, non appena cala il sole", disse.
Mi diede un altro bacio e poi andai nella mia camera. Dovevo indossare un vestito e strapparlo, in modo che sembrassi il più possibile una prigioniera. Fortunatamente non mi nutrivo da alcuni giorni e i miei occhi erano neri.
Quando arrivai al palazzo dei Rumeni era passato un giorno. Ovviamente ero andata a piedi, conciata com'ero non sarei passata inosservata tra gli umani.
Mi condussero nella sala dove c'erano i due capi, Stefan e Vladimir.
"Cosa vuoi?", chiese Stefan.
"Vi prego, ho bisogno della vostra ospitalità! Ero prigioniera dei Volturi e sono riuscita a scappare, ma purtroppo mi stanno cercando", dissi.
"Capisco... In questo caso sei la benvenuta, ma potrei sapere perchè eri loro prigioniera?", mi disse Vladimir.
Accidenti, questa non ci voleva! Cosa dovevo dire? "Per il mio potere. Non volevo far parte del loro clan e mi hanno costretto con la forza, tenendomi rinchiusa, ma non ho mai accettato", dissi. Ti prego fa che ci credano!
"Va bene. Tu, accompagnala in una delle stanze migliori, merita di riposare e quando si sarà cambiata potrà anche uscire a caccia. Una volta accompagnata in camera di ad Alec di portarla a caccia", disse Stefan.
Il nome Alec mi ricordò mio fratello. Era morto, ne ero certa. Non era diventato un vampiro, o almeno credevo. Di certo Aro non l'aveva trasformato, quindi a meno che non l'avesse fatto qualcun'altro lui era sempre rimasto umano.
"Ecco, questa è la tua stanza. Nell'armadio dovrebbero esserci dei vestiti puliti. Adesso vado a chiamare Alec e lo mando qui. Quando sei pronta potrete uscire a caccia", disse lui.
"Grazie. Tu ti chiami?", chiesi.
"Jack. Tu?", mi chiese.
"Helen", dissi.
Sorrise e poi se ne andò. Mi misi alla ricerca di un vestito decente e alla fine mi accontentai di una camicia nera senza maniche e di un paio di jeans. Come scarpe scelsi un paio di ballerine con un piccolo tacco, molto sottile.
Sentii bussare alla porta. Evidentemente il ragazzo di nome Alec era arrivato.
Aprii la porta e davanti a me trovai l'ultima persona che avrei mai pensato di trovare. Davanti a me c'era mio fratello!

Note: si sono ritrovati! Come reagiranno?
Baci AliceMiao

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Capitolo 3
*** Pain And Senses ***


~~(Jane)
Non potevo crederci. Era lì, in carne e ossa, vivo e vegeto! Beh forse vivo non proprio, ma era lì. Davanti a me. Anche lui sembrava sorpreso e lo capivo. Ero quasi morta fra le sue braccia.
"Jane? Sei proprio tu?", mi chiese.
Annuii e ci abbracciammo. "Mi sei mancato! Credevo fossi morto", dissi.
"Anch'io. Quel giorno credevo fossi morta tra le mie braccia".
"Non lo ero ma mancava poco. Il vampiro che mi ha trasformato è arrivato appena in tempo. Pochi minuti più tardi e il veleno non avrebbe fatto in tempo a entrare in circolo".
"Chi è che ti ha trasformato?".
Potevo dirglielo? Forse più avanti, per il momento non potevo rischiare. "Non posso dirtelo... Ma lo farò, te lo prometto".
"Ok. Mi fido di te".
"E qui mi faccio chiamare Helen. Il mio vecchio nome mi ricorda cose poco piacevoli e non voglio che succeda".
"Ok. Ti chiamerò così se ti fa piacere".
"Grazie". Gli avrei detto la verità, un giorno. "Dove sei stato in tutti questi anni?".
"Stefan mi ha trasformato e ho vissuto qui. Prima di lasciare la città ho ucciso quelli che ci avevano fatto del male. Tu invece?".
Ok, bugia in arrivo! "I Volturi hanno visto che avevo il potere di creare un'illusione di dolore e volevano che entrassi nel loro clan. Ho rifiutato e allora mi hanno rinchiuso nelle prigioni. Credevano che con la forze mi avrebbero convinto. Sono qui perchè voglio preparare un vendetta". Mentire a mio fratello era come una pugnalata nel petto, ma non potevo rivelare il vero motivo per cui ero lì rischiando che spifferasse tutto.
"Che crudeltà!".
Bussarono alla porta. Entrò Jack, il ragazzo che mi aveva accompagnato in camera e un altro vampiro, un po' più robusto.
"Lei è la nuova arrivata, Helen. Scusate il disturbo, ma Alejandro voleva conoscerti", disse Jack.
Mi prese una mano e la baciò. "Incantato bellezza", disse Alejandro.
"Piacere mio", dissi.
Mi ricordavano Demetri e Felix, i miei compagni di squadra.
"Noi stavamo per uscire a caccia. Venite con noi?", chiese Alec.
"Perchè no?! Andiamo!", disse Jack.
Uscimmo a caccia. Scoprii che Alec aveva il potere opposto al mio. Io creavo dolore, lui lo annullava.  Se i Volturi avessero saputo di lui lo avrebbero di certo voluto e molto probabilmente sarebbe stato nella Guardia.
Ammetto che il sangue rumeno è meno dolce di quello italiano, ma era comunque buono.
"Quindi lei è tua sorella? Sono contento che vi siate ritrovati!", disse Alejandro.
"Sì, ma non deve saperlo nessuno. Almeno per il momento. Non sappiamo come reagiranno Vladimir e Stefan. Se non hanno voluto provare a trasformarla anni fa non penso che accetterebbero la sua presenza. Almeno non ti hanno riconosciuta, ma quel giorno eri irriconoscibile e anche il tuo odore era diverso".
"Quindi sei tornato sulla sua tomba a piangere ma lei non c'era?", chiese Jack.
"Come sulla mia tomba?", chiesi.
"Chiesi che ti seppellissero, ma a quanto pare non l'hanno mai fatto. Mi hanno mentito!", disse Alec.
Il campanile suonò le 18.00. "Dobbiamo rientrare, abbiamo il turno di guardia", disse Alec.
Mi accompagnarono in camera. Una volta sola presi il cellulare e salii sulla torre. Mi avevano detto che lì non c'era mai nessuno che ti ascoltava e che era un posto dove potevo andare se avevo voglia di stare sola.
Composi il numero di Aro e cliccai il tasto verde. Dopo due squilli aveva già risposto.
"Tutto bene? Sei arrivata?", mi chiese.
"Sì. Ho ritrovato anche mio fratello, non mi sembra vero!", dissi.
"Sono felice per te! Hai scoperto qualcosa?".
"No, ma ho conosciuto due amici di Alec e forse loro potranno dirmi qualcosa. Devo solo farli fidare di me".
Gli raccontai in breve quello che era successo quel giorno. Era la nostra prima e ultima telefonata prima del mio ritorno. Mi sarebbe mancato da morire!
"Devo lasciarti, sono qui da molto tempo".
"Ok, fai attenzione".
"Certo, non preoccuparti".
"Ti amo".
"Ti amo".
Chiusi la chiamata e guardai le stelle, mentre cancellavo la chiamata prima che qualcuno la vedesse.

Note: finalmente si sono incontrati!
Baci AliceMiao

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