Chance: Niall Horan

di adele98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** TRAVEL ***
Capitolo 2: *** LONDON ***



Capitolo 1
*** TRAVEL ***


|Clary’s POV|
Ed eccomi qua, mentre guardo fuori dal finestrino dell’ aereo con la musica a
palla nelle orecchie e il cuore che batte a mille per l’emozione. Sono in viaggio
verso Brighton, nel sud dell’ Inghilterra, con la mia migliore amica
Mare, che in questo esatto momento sta dormendo appoggiata sulla mia spalla;
siamo amiche da 10 anni ormai e non so proprio come farei senza di lei
e le sue cavolate, che mi fanno morire dalle risate ogni santo giorno.
Il nostro è un viaggio studio e durerà un mese, ovviamente avremmo
anche molto tempo libero per divertirci e conoscere nuova gente,
magari anche qualche ragazzo carino, vabbè a parte queste mie vane
speranze, spero di poter suonare in qualche posto magari in dei piccoli bar
o a scuola o anche per strada, con la mia chitarra.
Una delle mie tante passioni è la musica, anzi è la più grande che ho,
fin da piccola ho preso lezioni di chitarra classica, ma dopo 8 anni
ho deciso che non faceva più per me e mi sono dedicata alla
chitarra acustica e ai vari accordi, ora me la cavo bene e cerco sempre
di produrre buone cover delle mie canzoni preferite.
­-
“Mare, sveglia siamo atterrate!”
“sì Clary sono sveglia, sai il nostro atterraggio non è stato uno dei più piacevoli”
“okay, allora adiamo forza”
Arrivate in aeroporto troviamo un anziano signore con in mano un cartello
con i nostri nomi, che ci portò nella nostra casa-famiglia.
La nostra famiglia è composta da il padre di nome Paul, che di lavoro fa’ il
manager nel settore musicale, la madre di nome Jennifer, casalinga e i due figli
Simon e Carl, musicisti provetti di 17 e 22 anni; si può proprio dire
che sia la famiglia adatta a me.
­
-
“Mare adoro questa famiglia! Sono così appassionati alla musica e gentili, spero solo che parlino sempre così lentamente come questa sera, perché senò penso proprio che non ci capirò nulla”

“ E pensa che tu fra le due sei quella più brava in inglese! Quindi ti conviene applicarti o moriremo di fame”

“tranquilla mi impegnerò al massimo per farci sopravvivere”

Ed è vero, io sono quella che se la cava un po’ di più con l’inglese, ma neanche io
sono questo gran che a capire un madrelingua che parla a ruota libera, e questo mi
preoccupa un po’.

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Capitolo 2
*** LONDON ***


La prima settimana volò tra la scuola e le varie attività organizzate
dal nuovo gruppo di amici inglesi, del quale faceva parte anche Carl,
Clary e Carl diventarono molto amici e molto spesso suonavano insieme, lei
la chitarra acustica e lui quella elettrica,  qualche volta Clary si metteva anche
a cantare, a Carl faceva piacere ascoltare la voce della ragazza e rendeva la
loro musica molto più interrestante da ascoltare.
La sera del secondo lunedì in Inghilterra per Mare e Clary, Carl decise di portarle a Londra;
 una volta arrivati si misero immediatamente in uno dei parchi più grandi e iniziarono a suonare
varie cover, una delle tante fu ‘Little Things’  dei One Direction.
“Adoro questa canzone e il testo è bellissimo” disse Clary ,sospirando, a Carl.
 
“Ti posso considerare una Directioner Clary? Non me lo sarei mai aspettato da te!” e il ragazzo
 scoppiò a ridere.
 
“Non sono una Directioner, mi piacciono solamente le loro canzoni! C’è qualcosa di male
in questo?” rispose in tono seccato Clary.
 
“No certo che no, Clary non volevo dire questo, non te la prendere!..Allora suoniamo
questa splendida canzone o no?” disse Carl con un sorriso stampato in faccia.
 
“Non me la sono presa è solo che ci sono così tante persone che criticano questi ragazzi
e io non capisco il perché di tutto questo odio..”
 
Ed era a Clary piacevano le canzoni dei One Direction, ma diciamo che non era una di quelle
fan sfegatate, che sa tutto su di loro, a lei interessava solamente la loro musica e
non il loro aspetto fisico, cosa che nel loro successo aveva molto influito secondo lei.
 Ad un tratto un ragazzo si sedette nella panchina di fronte a Clary e a Carl
, dove era seduta anche Mare, per ascoltarli e quando iniziarono
a suonare Little Things il ragazzo con gli occhiali da sole, fatto che colpì Clary visto che
non c’era il sole, come tutti giorni dell’anno in Inghilterra; il ragazzo con il berretto
 stile anni 90 sorrise e si mise ad ascoltare attentamente la voce della ragazza,
 come se volesse trovare una qualsiasi stonatura o imprecisione, ma i due non sbagliarono
 neanche una nota e una volta finita la canzone il ragazzo si tolse gli occhiali da sole
 e si avvicinò:
 
“Mi piace la tua voce e il modo i cui suoni la chitarra è ancora meglio!”disse a Clary, non degnando
neanche di uno sguardo Carl.
 
“ Emm ti ringrazio, la musica è la mia passione, ma non mi reputo così brava come tu dici, comunque
 grazie” rispose molto tranquillamente Clary , aveva fatto un po’ di fatica a capire ciò che il ragazzo
le aveva detto, perché era un inglese strano, diverso da quello di Carl e della sua famiglia,
 quasi come se non fosse affatto  inglese.
 
“invece secondo me hai molto talento e fidati me ne intendo di musica- disse ridendo- ti lascio il mio
 numero in caso tu voglia parlare un po’ di musica. Cavolo sono in super ritardo!- disse guardando il suo
telefono- ora devo scappare” Stava già correndo verso una macchina nera quando di scattò si
girò verso il parco e disse:
“Ah aspetta non ti ho chiesto come ti chiami!”
 
“ mi chiamo Clary”
 
“okay allora ci sentiamo Clary o almeno lo spero”
 
Ma c’era un piccolo problema cioè che Clary si scordò di chiedergli il suo di nome e quindi
anche se avesse voluto chiamarlo non avrebbe saputo come chiamarlo! La sbadataggine era
 una delle sue caratteristiche principali.
Quando il ragazzo con lo strano berretto scomparve dentro a un auto, si avvicinarono Mare e Carl tutti
curiosi di sapere chi fosse quel ragazzo e cosa avesse detto alla loro amica; Clary raccontò dei complimenti
che le aveva fatto e che le aveva lasciato il suo numero di telefono per contattarlo,
gli raccontò anche che se aveva il suo contatto non aveva idea di chi fosse e di come si chiamasse.
 
“ Anche se a dirla tutta mi sembra di averlo già visto da qualche parte, forse in televisione o su You Tube, i
suoi occhi azzurri in particolare non mi sono nuovi” disse Clary a Mare in italiano, scordandosi
completamente di Carl.
 
“Magari assomiglia a un cantante o ad un attore, non saprei..non l’ho visto in faccia,visto che si è rivolto
direttamente a te, ignorando me e Carl!” disse seccata Mare, ma con un sorriso malizioso.
 
“Quindi cosa mi consigli di fare? Dovrei chiamarlo?”
“ Secondo me dovresti chiamarlo uno di questi giorni, sì insomma non è una cosa che capita
Tutti i giorni che un ragazzo ti dica che hai una bella voce e che hai del talento no? Magari
ti darà un’opportunità..” disse Mare.
 
“Hai ragione! Lo chiamerò o forse sarebbe meglio che gli mandassi un messaggio, visto che con il suo
accento ‘non inglese’ non ci capisco niente quando parla” disse ridendo Clary.
 
“ Sì, non vorrai fare figuracce fin al primo momento!” rispose Mare.
 
Ed entrambe scoppiarono a ridere sotto lo sguardo molto perplesso di Carl, che
ovviamente non aveva capito nulla di quello che stava succedendo.
 
 
 
 
 

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