Corpse Bride revolution

di Creativemind
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: città grigia ***
Capitolo 2: *** Cap.1:Genitori ***
Capitolo 3: *** Cap 2. Conoscenze e musica ***
Capitolo 4: *** Cap 3: Prove ***
Capitolo 5: *** Cap.4: La sposa ***



Capitolo 1
*** Prologo: città grigia ***


~~Corpse Bride R.
*Desclaimer: non possiedo niente di questa storia tranne la volontà di mischiare gli eventi e personaggi*

Prologo
Era un’altra mattinata scura come al solito nel suo piccolo villaggio, ed il cielo scuro, come tutti i giorni del resto, rispecchiava l’umore abituale dei cittadini.
Percy ammirò soddisfatto il proprio dipinto, poi, guardando la sua modella ammaliato dai suoi colori innaturali e vivaci, alzò la campana di vetro e la lasciò volare fuori dalla finestra aperta. Era un miracolo aver trovato quella luce nella sua città grigia.
Guardò fuori dalla finestra, e solo in quel momento, osservando i suoi genitori che si affaccendavano attorno alla loro carrozza da pescivendoli (rimuovendo le locandine e le pubblicità), tutto il peso della vita reale gli ricadde addosso: si doveva sposare. E non conosceva nemmeno a sposa.

Annabeth, era sempre stata una ragazza intelligente, ma, aveva sperato fino all’ultimo di innamorarsi, e non essere costretta a sposare un perfetto sconosciuto. Ma, molto probabilmente, la sua famiglia la pensava diversamente.
Forse era per questo che Piper la stava aiutando a vestire.
Forse era per questo che non aveva conosciuto l’amore, o il colpo di fulmine.
Forse era per questo che si stava preparando al suo matrimonio.

 


Angolo autrice timorosa:
Allora, cosa ne pensate? Avevo in mente questa storia da un bel po’ e devo dire che non sono ancora sicura di quello che sto facendo..  Ma.. ormai il dado è tratto!
Se volete, lasciate anche un piccolo commentino, è sempre bene accetto e mi farà capire se continuare.
A presto (si spera!)


 CreativeminD

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Capitolo 2
*** Cap.1:Genitori ***


Corpse Bride R.
*Desclaimer: non possiedo niente di questa storia tranne la volontà di mischiare gli eventi e personaggi*

Cap 1
Percy scese le scale di corsa, ed affannato riuscì ad entrare nella carrozza poco prima che partisse.
Ai suoi genitori dopotutto, lui serviva solo come icona, come una cosa da mettere in mostra davanti ai compaesani, ciò che realmente gli interessava, infatti, erano il rango e la nobiltà promessi dai Chase per il matrimonio. Sia la madre Sally che Paul speravano da tempo nel boom che li avrebbe portati in alto, e quale miglior modo di smettere con il lavoro da umili pescivendoli che accasare il loro solo ed unico figlio a proprio vantaggio?
Percy si riscosse, accorgendosi che Paul gli stava parlando:
-Hai fatto abboccare al tuo amo un gran bel pesce figliolo..- stava per continuare, ma subito Sally interruppe: -Ora sta solo attento a non fartelo scappare!
Percy deglutì, nervoso come non mai per quell’incontro imminente: insomma andare a fare le prove per sposarsi con Annabeth Chase! In compenso il viaggi proseguì piuttosto bene, tra i suoi genitori che già pregustavano la riuscita di tutti i loro sogni come era nei piani. Ogni tanto ci furono un paio di sgridate a discapito del povero cocchiere di famiglia Frank, che senza colpa continuava a tossire ammutolito dagli sguardi infuocati che la signora Jackson gli lanciava di sottecchi.
Che cosa stupida, pensò Percy in quel momento: perché prendere una carrozza, quando dovevano semplicemente attraversare la piazza per arrivare davanti al portone imponente dei Chase?

I tre non sapevano di essere sotto lo sguardo attento e interessato di un uomo in nero.. che evitò alla svelta di incrociare gli occhi annoiati di Percy, e solo in seguito si girò ad osservare il maniero imponente e sussurrare piano: -Perfetto..

I signori Chase al contrario dei Jackson, non erano minimamente esaltati, o almeno accomodanti all’idea del matrimonio. Ma, la loro casata era in declino, i debiti si andavano ingrossando ed incalzanti si avvicinavano le date del pagamento, temute forse tanto quanto quelle delle nozze. Nessuno in paese sospettava minimamente di questo naturalmente: pensando solo alle conseguenze che avrebbe avuto sulla loro reputazione i due si sentivano scossi da brividi di puro terrore.
Erano una coppia dissonante i Chase: Athena, alta ed austera, e Frederik, geniale, ma in qualche modo non fatto per lei. Il loro era un matrimonio fatto per convivere e trarre più benefici possibili l’uno dall’altra, ed ormai, rassegnati all’idea di concedere la loro figliola (orrenda a parer loro) ad un semplice paesano si auguravano che tutto andasse bene, che tutto andasse come era nei piani.
Annabeth non riusciva proprio a capirli: perche sposarsi se non per amore?
-Piper.. ma se io e Percy non ci.. piacessimo?
La povera Piper non fece in tempo ad aprire la bocca, interrotta dalle parole gelide di Athena, in piedi alla porta vicina a suo padre. :
-Ah! Piacere? Pensi forse che tuo padre ed io ci “piacciamo”?
Annabeth rispose con sicurezza: -Assolutamente sì!
-Assolutamente no! Gli fecero eco i due, guardandosi l’un l’altra schifati. –vedi mia cara, il matrimonio è un piccolo accordo finanziario, una convivenza forzata: non quella storia perfetta che pensi te.
Se ne andarono, lasciando un’Annabeth pensierosa sotto il dolce sguardo in pena di Piper, mentre una carrozza arrivava in pompa magna di fronte a casa loro; e sembrava gridasse a gran voce solo una cosa:
Lo sposo è arrivato.

Come era nei piani..


Angolino..
Spero che vi sia piaciuto questo primo capitoletto, il secondo arriverà tra non molto! :3
Tengo questo piccolo angolo solo ed unicamente per RINGRAZIARE DI CUORE chi ha recensito, messo la storia tra le seguite, o semplicemente dato una letta!
A presto..

CreativeminD

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Capitolo 3
*** Cap 2. Conoscenze e musica ***


*Desclaimer: non possiedo niente di questa storia tranne la volontà di mischiare gli eventi e personaggi*

Cap 2
La grossa campana che fungeva da campanello in casa Chase risuonò per tutta casa, facendo sobbalzare i due sposi, che si stavano per incontrare.
I signori Chase guardarono Percy con occhio critico, probabilmente ancora non del tutto convinti, per poi sospirare come rassegnati, mentre Sally cercava di intavolare un discorso che passava dalle tende del soggiorno alle prove del matrimonio che si sarebbero svolte a momenti. Lasciarono Percy indietro, e lui fece appena in tempo a sentire Sally che ancora sparlava, prima che la sua voce fosse interrotta dallo sbattere possente di una porta e lui rimanesse completamente solo.
Solo allora ebbe tempo di ammirare l’enorme salone: era enorme e grigio, molto spoglio e abbastanza polveroso, era abbastanza annoiato, quando una cosa attirò la sua attenzione:
Un pianoforte.
Fin da piccolo aveva amato i pianoforti o la musica in generale, in più non aveva mai nemmeno sognato un pianoforte lucido e a coda come quello che si stagliava maestoso di fronte a lui. Controllando che non ci fosse nessuno in giro, si fece avanti, e le sue dita si mossero sui tasti come se fossero nate solo per quello, ed una dolce melodia si sparse nelle stanze vuote, rallegrandole un po’ e donandogli una po’ di tranquillità.

Annabeth stava scendendo le scale,ormai preparata e vestita di tutto punto, quando una cosa la costrinse a fermarsi di botto ed a tendere le orecchie, improvvisamente attenta:
Musica.
erano anni che non sentiva una cosa così soave in casa sua, dopotutto non aveva mai avuto occasione di imparare.. 
Scese le scale silenziosamente per non disturbare la figura sconosciuta che inconscia continuava a suonare. Si avvicinò sempre di più, osservando come rapita il bel ragazzo moro davanti a lei e pensando che dopotutto non sarebbe stato difficile innamorarsi ed avere il matrimonio che sognava.

Percy del tutto perso nella musica non si accorse della figura minuta vicino a lui, e quando la vide in tralice, sobbalzò e si alzò di scatto interrompendo la melodia e in contemporanea, grazie alla sua goffaggine, riuscì a rovesciare un vaso con una piccola campanula messo sopra il pianoforte, e a rovesciare lo sgabello su cui era seduto provocando un gran fracasso, tutto sotto gli occhi grigi e divertiti di Annabeth.
-Perdonatemi..-  riuscì solo a sussurrare Percy in imbarazzo.
-Suonate magnificamente- lo sorprese Annabeth ammirata, mentre si portava dietro le orecchie un ricciolo biondo - mia madre non mi lascia accostare al piano.. troppo sconveniente per una signora..
Percy vide il suo sguardo rattristarsi, e si affrettò a cambiare argomento:- Bene.. allora.. domani noi saremo.. noi saremo spo-spo..- non riusciva a continuare, era troppo agitato: fortunatamente lei gli corse incontro:- Sposati. E pensare che io ho da sempre sognato il giorno del mio matrimonio, in modo different.. buffo vero?
-Certo..- rispose Percy, perso nella sua contemplazione, per poi riscuotersi in fretta.-Cioè, volevo dire, no.. n-no, non è affatto buffo: non volevo offenderla signorina Chase.. – stava per continuare, ma lei lo interruppe:-Annabeth.
-Cosa?
-Beh, vista la situazione, credo che dovrebbe chiamarmi Annabeth- disse lei, regalandogli un dolce sorriso.
-Annabeth..- ripete lui in un sussurro..

 

Angolino..
Allora, eccomi di nuovo qua.. scusate per l’immenso ritardo, ma la scuola mi tiene impegnata!
In questo angolino volevo dire soprattutto tre cose IMPORTANTI:
Prima di tutto, volevo RINGRAZIARE di cuore coloro che hanno messo la storia tra le preferite/ricordate, o seguite,o  anche semplicemente chi  ha letto fino a qui giù! ^^
Poi un ringraziamento speciale lo voglio dedicare soprattutto a partyponies, tributa e mergana, che hano lasciato commenti che mi aiutano a continuare.
Scusate se è diventato tutto troppo lungo, pietà, lo dovevo dire!
Poi le ultime due piccole cose:
-se volete sentire la musica di questo cap, basta cercare “Victor piano solo”
-non posso dire chi farà la sposa, ma state tranquilli perché apparirà tra due o tre capitoli! ;)

A presto!

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Capitolo 4
*** Cap 3: Prove ***


~~*Desclaimer: non possiedo niente di questa storia tranne la volontà di mischiare gli eventi e personaggi*

Cap 3

-Che ci fate voi due da soli! Manca pochissimo all’inizio delle prove e non vi siete ancora presentati! Il pastore Octavian sta aspettando.
La voce severa di Athena Chase rimbombò per tutta la sala, facendo arrossire i due, che senza dire una parola si avviarono verso la stanza dove i genitori di Percy erano spariti poco prima. Per poi cominciare le prove.

* tre ore dopo *

-Ricominciamo da capo!- il tono adirato di Octavian faceva trasparire perfettamente il suo umore dopo tre ore di prove incessanti in compagnia della sposa.. e dello sposo.
Percy era troppo agitato: ormai non capiva più niente e cercava di seguire il discorso che il pastore gli stava cercando di far imparare a memoria.
-Ricominciamo da capo- continuava intanto lui, guardando Percy contrariato: -con questa mano, dissiperò i tuoi affanni. Il tuo calice non sarà mai vuoto, perché io sarò il tuo vino. Con questa candela illuminerò il tuo cammino nelle tenebre, con quest’anello io ti chiedo di essere mia. Ricominciamo da capo!
Percy strinse la presa sulla candela che teneva in mano, e cominciò: -Con questa candela..- ripeté, mentre cercava di accendere il cero che ormai pensava tramasse contro di lui –questa candela.. questa candela..- provava e riprovava, ma niente. Si accese infine per miracolo.. per poi rispegnersi di nuovo sotto gli occhi stupefatti di Percy e quelli irritati del pastore che sussurrò cercando di controllarsi: -Vada avanti..
Tutti lo fissavano, chi in modo preoccupato come i Jackson o Annabeth, rabbioso come Octavian, o perfino neutrale, come i suoi futuri suoceri che non proferivano parola.
In quel momento risuonò l’enorme campanello della tenuta, che lo tirò fuori dalla scomoda situazione. Così ripresero dal “pezzo della candela”, mentre il cameriere di casa Chase, Luke, andava ad aprire.

-Un certo Lord Grace, signore.- disse questo al padrone di casa, dopo aver portato un biglietto da visita del misterioso individuo con su scritto:
“ Lord Jason Grace”
Poco dopo un uomo biondo entrò nella sala, con fare elegante, dicendo:- A quanto pare sono in anticipo.. non ho mai avuto un gran talento con le date.
I due coniugi si guardarono, e il signor Chase mormorò sottovoce ad Athena: - è un tuo parente?
-Non riesco a ricordare..- gli rispose lei in un soffio, per poi ordinare: -Luke, porta una sedia per Lord Grace.
Questi appena accomodato disse con nonchalance:-Prego, continuate..

Annabeth osservò ancora per un istante il nuovo arrivato, mentre Percy veniva leggermente incoraggiato a riprovare da Octavian. Poi si volse verso di lui, e gli accese la candela, guardandolo in modo dolce mentre cercava ancora di trovare le parole, sbagliava la mano dove doveva tenere la candela  e veniva rimproverato dal pastore.
-Con questa.. mano.. io- stava dicendo, mentre la prendeva per mano e insieme si avvicinavano all’altare provvisorio, per poi sbatter sul tavolo..
-Tre passi! TRE! Non sapete contare?! Non vi volete sposare?!
-no!
-no?- disse a quel punto Annabeth sorpresa
Percy si affrettò a chiarire:-no, mi voglio sposare, non mi volevo non sposa-Ai!- si interruppe sotto il colpo del bastone del pastore, che poi continuò:- Fate attenzione! Vi siete ricordato dell’anello?
Annabeth vide Percy che tirava compiaciuto un piccolo anello fuori della tasca esclamando un “si, eccolo qui!”.. ma poi, il piccoo anellino gli sfuggì dalle mani sudate, portandosi dietro un Percy preoccupato e un Octavian che continuava ad esclamare:- Far cadere l’anello!QUESTO RAGAZZO  NON SI VUOLE SPOSARE!
Fortunatamente Percy recuperò l’anello caduto vicino ai piedi di Athena, sospirando di sollievo e facendo sorridere Annabeth, ma dopo..
La catastrofe!
Percy si era dimenticato della candela accesa e dopo poco, la gonna della signora Chase cominciò a bruciare facendo succedere il finimondo!
I signori Jackson cercavano di aiutare, ma peggioravano solo la situazione facendo vento sul vestito, il signor Chase aveva cominciato a pestare la stoffa che bruciava con i piedi, ma non succedeva niente, mentre i due sposi erano impietriti e il pastore chiudeva con un colpo secco il libro che aveva in mano, massaggiandosi le palpebre stremato.
Tutto si sistemò solo grazie al nuovo presunto Lord, che versò come se nulla fosse il vino delle prove tra le fiamme estinguendole.
Annabeth vide Octavian insorgere contro Percy, perdendo la pazienza:- Basta! Il matrimonio non sarà celebrato finché ragazzo non sarà pronto: impara il tuo giuramento.-sibilò puntando il dito contro di lui, e Annabeth non poté fare niente mentre Percy, sotto lo sguardo carico di rimprovero di tutti, se ne andava.
-Davvero un ottimo partito..- disse Jason sarcastico,mentre ghignava, facendo intravedere una piccola cicatrice al lato del labbro, che lo rese particolarmente sinistro.


Angolo autrice..
Eccomi qua, prima del previsto! ^^
Premetto con il dire che non ho nulla contro Jason, ma era necessario proprio per la divisione dei ruoli, e comunque, a lui sta bene qualunque ruolo!
Come al solito, grazie a chi ha recensito, messo tra le seguite/ricodate/preferite, o chi ha solamente letto!

Creativemind

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Capitolo 5
*** Cap.4: La sposa ***


~~*Desclaimer: non possiedo niente di questa storia tranne la volontà di mischiare gli eventi e personaggi*

Cap 4

Percy corse a perdifiato fino a ritrovarsi al centro del ponte che collegava la città ed il bosco. L’unico posto dove poteva starsene in pace senza sentirsi addosso gli sguardi accusatori della sua famiglia e dei suoceri.

Il suo unico raggio di luce in quell’inferno, era Annabeth. Annabeth.. tirò fuori il piccolo fiore ricevuto da lei quella mattina:
-Penserà che io sia uno stupido..- sospirò affranto, forse lui non la meritava.. eppure.. aveva visto quella luce nei suoi occhi, una  luce che si accendeva ogni volta che lo guardava, e per una volta nella sua vita Percy era intenzionato a non lasciarla andare, a non lasciare andare la cosa a cui teneva di più al mondo.
Qualcosa, o meglio, qualcuno lo distrasse dai suoi pensieri:
-UDITE UDITE, PROVE A MONTE!
IL GIOVANE JACKSON COMBINA UN DISASTRO!
FIDANZATO SPINOSO POTREBBE ESSERE SCARICATO!!
I CHASE FANNO FUOCO E FIAMME DOPO CHE JACKSON HA MANDATO IN FUMO LE PROVE!!
Oh, Percy stava cominciando a detestare quello strillone, così,  per evitare di sentire il resto, si addentrò nel bosco.

-Eppure non dovrebbe essere così difficile: è solo un semplice giuramento.. con questa mano.. prenderò il tuo vino.. no.. con questa candela, io.. io.. darò fuoco a tua madre! No, non si può fare!
Tirò fuori il piccolo fiore un’altra volta, e riguardandolo, pieno di una nuova energia, riprese:
-Con questa mano io dissiperò i tuoi affanni: il tuo calice non sarà mai vuoto, perché io sarò il tuo vino- i tronchi intorno a lui sembravano prendere le forme dei suoceri, ma senza quegli sguardi delusi, anzi esultanti, e l’anello brillava tra le sue mani- con questa candela, illuminerò il tuo cammino nelle tenebre-
Ecco che un ramo gli tendeva la sua mano, la mano di Annabeth..
-Con quest’anello, io ti chiedo.. di essere mia.
La fede brillava al “dito” della “sposa”, quasi quanto avrebbe fatto su di lei..
Si sentiva in pace con se stesso, ma soprattutto più sicuro. Stava per riprendere l’anello, quando.. il ramo si mosse?!
Si, si stava muovendo, ma non grazie al vento, quasi.. da solo..
Percy rimase lì impalato e sussultò quando il ramo, la mano, lo afferrò senza preavviso, facendolo sobbalzare; ora che lo guardava meglio, sembrava più fatto di ossa. Lottarono per un po’ mentre lo cercava di trascinare giù nella terra ricoperta di neve, ma lui tenne duro e si riuscì a liberare.
Se lo scrollò di dosso, quando, la terra cominciò a sobbalzare,  e da dove era piantato inizialmente il ramo, uscirono una mano (una vera mano) piuttosto bluastra, seguita mano a mano, da tutto il resto.
Ed ecco che una figura, una figura femminile, si stagliava su di lui, illuminata dalla luna.
Sembrava una sposa, ma l’abito bianco era strappato e sporco di terra, così come il velo che, scostandosi, rivelo un volto piuttosto blu, ma delicato, circondato dai capelli raccolti in una treccia disfatta.
La figura lo guardò intensamente, per poi sussurrare:
-Lo voglio.
 
Percy ritrovò la forza e, spinto dall’adrenalina, cominciò a correre, ripercorrendo, inconsciamente i suoi passi, sempre seguito dal freddo emanato dalla “sposa”.
Corse fino a ritrovarsi di nuovo sul ponte, ma a quanto pareva, la figura era sparita.
Si guardò attorno, con gli occhi sbarrati, ma niente.
Fece per voltarsi ed andare via, quando, improvvisamente, se la ritrovò di fronte.
Tutto girava e, terrorizzato, la guardò avvicinarsi, mentre sussurrava un “puoi baciare la sposa”..


Puoi baciare la sposa.

 

Angolino
Perdono, perdono!
Purtroppo la scuola mi ha tenuto piuttosto impegnata, e nei pochi momenti liberi la voglia di scrivere passava.. 
Sono contenta però di essere riuscita ad inserire finalmente questo capitolo.
Ringrazio chi ha letto o, soprattutto, chi aveva un vago ricordo della storia..

PS: vedremo chi ha riconosciuto la sposa.. :3

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