La terra di Rhule di roxas13 (/viewuser.php?uid=64962)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La partenza ***
Capitolo 2: *** le montagne ***
Capitolo 3: *** ritorno ad antiqua ***
Capitolo 4: *** il bibliotecario ***
Capitolo 5: *** dentro il bosco dei dannati ***
Capitolo 6: *** Lyana la maga dell'acqua ***
Capitolo 7: *** capitolo 7: Argor il drago acquatico e il padre di Lyana ***
Capitolo 1 *** La partenza ***
capitolo 1 le terre antiche
LE TERRE ANTICHE.
PROLOGO:
DIARIO DI UN
VIAGGIATORE.
La terra di rhule, c’è chi dice che non esista,c’è chi dice che
nessuno abbia mai provato ad andarci, ma una cosa è certa, se esiste si trova
al nord e ci fa un freddo insopportabile.
È da anni che voglio tentare l’impresa di cercare questa terra.
Sono un pazzo! Sono l’unico scemo che si vuole ammazzare per
cercare un qualcosa che forse non esiste,ma supponiamo che esista,perché non
tentare? Già mio nonno ha tentato,ma non si sa cosa sia successo, perché non
fece ritorno.
Ormai ho deciso, credo che partirò domattina,comprerò un cavallo e
cercherò qualcuno abbastanza pazzo come me che abbia il mio sogno e magari
qualche informazione in più.
Io Lean di “antiqua” partirò per un’impresa impossibile verso il
grande nord!
Lean
CAPITOLO 1: LA PARTENZA
Quella mattina di novembre pioveva su tutte le terre antiche.
C’era stato un bel clima temperato fino a quel giorno,il giorno
della partenza verso il grande nord.
Lean stava facendo l’ultimo sorso di birra al bar di Jin,un uomo
che si faceva notare per la sua obesità e le sue grandi orecchie.
Lean era vestito come sempre tunica lunga nera e cappuccio sulla
testa, lo metteva sempre per abitudine,era abituato a non levarselo mai.
Lean aveva 16 anni,viveva nel villaggio di antiqua. anche se era
giovane aveva sempre voluto navigare per cercare rhule,non con un motivo
preciso ma voleva scoprire cosa c’era oltre il suo villaggio, e per quale
motivo fosse morto suo nonno. Era abbastanza alto avevo grandi occhi blu e
lunghi capelli rossi, che si intravedevano dal cappuccio.
Era un elfo un po’ strano!
“vuoi partire per la terra
sconosciuta! Verso il grande nord!,sei impazzito lean?” disse Jin spaventato,”fidati,raggiungerò
quelle terre, e scriverò un diario, così dopo la mia morte rhule si potrà
raggiungere facilmente,consultandolo”rispose seccamente lean. “tanto non ho
niente da perdere,non ho una famiglia,non ho nessuno troverò compagni di
viaggio e partirò.
“non sarò certo io a fermarti” disse il barista con tono
sarcastico.
Il
momento era arrivato,prese le provviste da casa sua e comprò un
cavallo un pochino malandato, ma d'altronde lo aveva pagato solo 10
zergon. Quella mattina Antiqua era stranamente deserta,di solito era
piena zeppa di elfi e nani,le altre creture non si trovavano nel suo
vollaggio.
Antiqua era in tutto e per tutto una città di mare,aveva strade strette e piccoli negozietti dappertutto.
Il
vero motivo che portava la gente ad Antiqua era la bibblioteca
centrale,un posto immensamente grande con libri di ogni
genere,soprattutto dei manuali sulle terre antiche. La bibblioteca era
gestita da un elfo di nome Rudolf. Era un tipo davvero strano,per lo
strano motivo della sua silenziosità,nessuno lo aveva mai
sentito parlare.
Apparte
Jin e Rudolf, Lean non aveva rapporti con nessun altro, passava il
tempo al bar o alla bibblioteca,solamente la domenica andava a fare
pratica con la balestra e l'arco.
Lean Prese le sue due armi e le mise dentro un sacco che
caricò sul cavallo. Aveva imparato a usare l’arco e la balestra da piccolo
durante la grande guerra,suo padre anche lui molto abile con le armi gli
insegno ad usare l’arco,ma dopo la sua morte in guerra, Lean prese anche
la balestra, l’arma di suo padre che imparò ad usare da solo. Il suo arco era
nero,molto grande e lo portava legato alla schiena,lui lo chiamava Dark .Invece la balestra,aveva un
nome dato dal padre di Lean cioè J.S, le iniziali del suo nome, Jerk Soul.salutati tutti i conoscenti
del villaggio partì.
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Capitolo 2 *** le montagne ***
capitolo 2 le montagne
CAPITOLO “: le montagne
Si diresse verso le montagne perché si ricordava che da bambino
prima che sua madre morisse,per colpa della guerra che aveva stravolto le terre
antiche,la guerra civile che si era scatenata per colpa della povertà, gli aveva
parlato di una città sulle montagne “antira” , Learn negli ultimi periodi aveva
consultato molto la biblioteca della città e aveva trovato un capitolo su
antira che diceva che era la capitale dei viaggiatori. Luogo adatto per trovare
qualcuno che lo accompagnasse nel viaggio.
Appena
lasciata Antiqua,si diresse verso un sentiero di montagna,la
vegetazione era molto fitta,ma ci si avvicinava all'autunno
perchè le foglie degli alberi avevano un colore giallastro.
La salita verso antira si faceva sempre più pericolosa:sassi e
piante pericolose dappertutto.
Lean sapeva benissimo che il cavallo non avrebbe sopportato ancora
per molto,era dolorante e andava molto lento. L’unica soluzione fu scendere da
cavallo e continuare a piedi.
“ 10 zergon buttati in mare!” pensò learn arrabbiato.
Mancava ancora molto e senza il cavallo sarebbe stata molto più
lunga,learn sperava molto di trovare un nuovo compagno di viaggio,perché solo
al pensiero del ritorno si sentiva male!
Dopo ore di cammino Learn si ritrovò davanti a un bosco molto fitto“ho sbagliato
strada forse?” disse fra se e se, ma si sbagliava,non aveva affatto sbagliato
strada, antira era famosa perché aveva un'unica via che conduceva a lei ed era
il bosco dei dannati. Aveva questo nome non perché ci fossero dei
fantasmi,ma perché la gente si perdeva in quel luogo,ed era costretto a vagare nel
bosco cercando una via d’uscita, fino alla morte.
Antira era stata soprannominata la capitale dei viaggiatori
perché solo i più esperti riuscivano a uscire dal bosco dei dannati,e lean non
lo era o meglio non lo era ancora.
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Capitolo 3 *** ritorno ad antiqua ***
cap 3
Capitolo 3:ritorno ad antiqua
Lean consultò uno dei suoi libri da viaggio e scoprì tutto
sull’argomento.
Così decise di tornare indietro,certo con il cavallo ferito ci
sarebbe stato un altro giorno di cammino,ma aveva abbastanza provviste. Doveva
informarsi di più, doveva farsi aiutare.
Quando fece buio non era ancora arrivato ad antiqua così decise di
accamparsi,accese un fuoco e cercò delle erbe medicinali per curare il cavallo,che
era stato chiamato “Ferito” da Lean dopo quell’ episodio.
La mattina dopo fu più facile la discesa,grazie a Ferito.
Tornato ad antiqua andò
subito al bar,pensò che forse Jin il barista sapesse qualcosa. Appena il Jin lo
vide disse “già tornato! Non credevo che rhule fosse così vicino!” disse
scherzando il barista.
“no affatto ho raggiunto un bosco ma mi devi informare su come
superarlo” rispose lean.
“il bosco dei dannati dici?forse alla biblioteca troverai
qualcosa,chiedi a gerd il bibliotecario lui ti saprà aiutare”.
“gerd? Mai sentito! Lo cercherò” disse Lean prima di uscire senza
salutare.
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Capitolo 4 *** il bibliotecario ***
cap 4 il biblio
Capitolo 4: il bibliotecario
Lean lasciò il cavallo fuori e affido il sacco a lui.
Entrò nella biblioteca, all'interno era tutto uguale,cominciò a chiedere di gerd e gli
indicarono una botola,che peraltro Lean non aveva mai visto.
Si avvicinò e bussò.
“chi è?” rispose una voce dall’interno.
“sono Lean,un cliente della biblioteca mi hanno detto di
rivolgermi a te per sapere qualcosa sul bosco dei dannati”
spaventato.
“il bosco dei dannati?entra presto.”
Lean entrò, e prese una testata, li dentro cera un buoi pazzesco.
All’improvviso si accese una candela. E davanti a lean apparve un
nano,alto più o meno come la metà di Lean, con una grande barba e un’ascia
attaccata alla schiena.
“il bosco dei dannati,lo conosco troppo bene,anche io provai a
superarlo circa 20 anni fa,quando avevo ancora 16 anni, ma non ci riuscii”.
“perché stai chiuso qui dentro?” chiese Lean
“figliolo,io sto qua dentro da 20 anni,è da 20 anni che studio per
trovare un modo per superare quel bosco ed è da 20 anni che non lo trovo”.
“Come fai a mangiare?” chiese Lean
“Jin il barista mi porta il cibo ogni mattina,è per questo che mi
conosce” rispose seccamente Gerd.
“mi potresti aiutare a superare quel bosco?” chiese Lean con tono
da sognatore.
“se non ci sono riuscito io non ci riuscirai tu”
“allora parti con me!con i tuoi studi potremmo farcela insieme”.
Ma Gerd non accettò.
Così Learn da quel giorno cominciò a lavorare da Jin e portava
tutte le mattine il cibo a gerd, per cercare di convincerlo.
Provò per mesi e mesi ma senza risultati.
Learn non sapeva più cosa fare. Aveva prolungato troppo a lungo la
sua partenza.
Cominciarono a tormentarlo strane idee.
“forse il destino non vuole che io parta,forse non sono io l’elfo
che è destinato a scoprire quella terra”.
Non era da lui avere questi pensieri,lui non credeva in forze
superiori,non credeva nel destino,ma sembrava che il suo viaggio non dovesse cominciare.
La notte non dormiva,e cominciò addirittura a trascurare il suo
lavoro da Jin,cosa che lo fece licenziare.
Sembrava che l’unica persona che lo capisse fosse “ferito”,Lean
ormai si confidava solo a lui.
Una mattina però gli venne l’idea. Doveva fare uscire Gerd da
quella dannata botola,forse così avrebbe ritrovato la voglia di tentare
l’impresa.
Andò subito di corsa verso la biblioteca,ma quando arrivò trovò
sull’ingresso: “chiuso per lutto”.
“maledizione speriamo non sia Gerd!”.
Se fosse stato Gerd a morire tutte le speranze di superare il
bosco sarebbero andate perdute.
Lean corse da Jin per saperne di più, e trovò gerd seduto al
tavolo con una bottiglia di Rum.
“gerd sei uscito dalla botola!” disse Lean.
“sei pronto a partire per rhule ragazzo?”
“cosa?” chiese Lean incredulo
“ho detto se sei pronto a partire”
Lean fu contentissimo,Gerd si era deciso.
Gerd gli raccontò che era morta sua moglie di dispiacere perché
non riusciva più a sopportare che suo marito fosse sempre chiuso in quella
botola.
“Lean permettimi di partire in questo viaggio con te,ora che non
c’è più mia moglie per colpa mia, non ho più ragioni di vita,e questo viaggio
potrebbe aiutarmi a trovare un senso alla mia esistenza” disse Gerd quasi piangendo.
“d’accordo,domani mattina alle 5 in piazza,e porta un cavallo”
così finì la conversazione.
Quella notte Learn non dormì, rifletté sulle parole di Gerd,senza
trovarne un senso compiuto.
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Capitolo 5 *** dentro il bosco dei dannati ***
capitolo 5 il bosco dei dannati
Capitolo 5 dentro il bosco dei dannati
Era ancora buio,ma Learn era già fuori. Era vestito come sempre
con la sua tunica lunga,e il cappuccio sulla testa.
Gerd fu puntuale,arrivò alle 5 in punto. Le strade di antiqua
erano deserte.
“hai portato i tuoi libri?” chiese Lean
“no,non ne ho bisogno in venti anni ho memorizzato tutto,comunque tu hai dei libri non è vero?"
"si....si certo sn tutti nella sacca insieme ad arco,balestra e a un pò di cibo" rispose balbettando Lean
"perfetto le tue armi con la mia ascia ci serviranno"
detto questo partirono.
Lean viaggiò sopra Ferito e Gerd a piedi.
Gerd era velocissimo,anche se basso era come una scheggia stava
sempre attaccato a ferito. Il viaggio fu insidioso come la prima volta ma con un compagno era più facile.
questa
volta Ferito si impegnò e riuscì a resistere a lungo,ma
dovetterò comunuqe fermarsi a farlo riposare alle prime luci del
sole,più o meno dopo un'ora di cammino.
arrivarono due ore dopo,l'ora era giunta il bosco era davanti ai loro occhi.
C’era
un altro modo per arrivare ad Antira ma serviva un drago e i
draghi erano creature strettamente riservate ai maghi,oppure a
guerrieri che conoscessero un minimo di magia per poter
comunicare con l'animale.
“c’è una cosa che non ti ho mai chiesto,come facesti ad uscire dal
bosco dei dannati venti anni fa?” chiese Lean con tono curioso.
“Sinceramente
non lo so,però potrebbe esserci un motivo anche se non ne sono
del tutto sicuro,si narra che questa foresta abbia mente propria,riesce
a capire se la persona che vi è entrata non è abbastanza
in gamba per uscire,e lo lascia a vagare per l'eternità oppure
capisce che non è ancora giunto il momento di raggiungere
Antira, e lo fa tornare indietro,ma sinceramente non mi interessa quale
sia il motivo l'importante è che noi oggi
raggiungiamo antira!"
“già arriveremo ad antira,entriamo!”urlò Lean.
E così i due entrarono,erano proprio una strana coppia,un elfo e
un nano. Il bosco era fitto, all'interno del quale non vi entrava manco uno spiraglio di luce.
Appena
entrati il percorso si fece subito insidioso,soprattutto per Ferito.
Quando fu ora di pranzo Lean prese la sacca nel quale aveva messo un
paio di pagnotte e si misero a mangiare.
"Nessuna traccia di Dannati, strano" disse Lean
"parla piano incosciente! sennò ci sentono e non mi va di sporcare la mia ascia di sangue" rispose sotto voce Gerd
"daccordo non farò rumore,ora rimettiamoci in marcia"
ma nel momento
in cui Lean si alzava in piedi ,inciampò su una liana,che
all'improvviso una rete di liane lo intrappolò legandolo
come un salame ad un albero. "maledizione Lean,ti avevo detto di
parlare piano ci hanno scoperti!"
In
un attimo Gerd fu circondato da strani esseri,pallidi e molto veloci,
erano i dannati. diventavano pallidi per assenza di luce ma veloci
perchè oramai erano abituati a muoversi nella foresta. Il bosco
gli aveva consumati,non ragionavano più sembravano
marionette,senza marionettista.
"maledizione non mi va di uccidere persone che una volta erano come noi,Lean riesci a muoverti?"
"no sono completamente bloccato, o mi liberi e scappiamo oppure li levi di mezzo e dopo mi liberi"
"sinceramente
preferisco la prima" rispose Gerd. E in quel momento tirò un
calcio ai dannati che aveva di fronte per levarseli di
torno,lanciò lascia che stacco le liane dall'albero liberando
Lean.
"ah.....che male alla testa Gerd, potevi liberarmi in un altro modo" rispose con le lacrime agli occhi Lean
"non
c'è tempo scemo alzati e corri". Ma era troppo tardi ub dannato
aveva rubato il sacco e lo stava portando via con se.
"lo sapevo siamo obbligati a farli fuori!" disse Gerd arrabbiato
"Allora ammazzalo,prima che si porti via le mie armi"
detto fatto Gerd prese la sua ascia e in men che non si dica li levò tutti di mezzo,apparte il ladro di sacchi.
si mise a correre fino a raggiungerlo,gli fece partire la testa che sparse sangue ovunque.
"maledizione ora dobbiamo viaggiare con il sacco sporco di sangue" disse Gerd scherzando
"meglio di niente,per lo meno il mio arco e la mia J.S stanno bene".
Il viaggio ripartì,dopo quell'episodio tutto andò liscio come l'olio,forse la foresta li aveva presi in simpatia.
bastarono solo 2 ore di cammino per vedere uno spiraglio di luce.
"forse la missione era sconfiggere i dannati" disse Lean
"questo
non lo possiamo sapere rimarrà per sempre un mistero, ma ora
goditi la città più grande e bella delle terre
antiche,Antira" disse Gerd come se la conoscesse da secoli
"finalmente ci siamo,chissà che non incontriamo un mago con un drago che si unisca a noi"
"non sognare troppo,noi siamo due pazzi, non tutti vogliono vedere Rhule".
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Capitolo 6 *** Lyana la maga dell'acqua ***
Capitolo 6
Appena usciti la luce gli accecò momentaneamente,non erano più
abituati alla luce. A Gerd tutto ciò ricordò la sua uscita dalla botola.
“siamo fuori! Come è possibile?” chiese Lean all’esperto
bibliotecario.
“te lo avevo detto,gli spiriti aspettavano solo che io trovassi un
compagno di viaggio”.
Fuori dal bosco si trovarono davanti a un gigantesco muro di
mattoni.
“perfetto,oltrepassiamo il bosco più odioso delle terre antiche e
ci troviamo di nuovo bloccati!” disse Gerd con tono ironico.
“c’è una guardia laggiù andiamo a chiedere a lei.”notò Lean
Era un uomo basso,magrissimo e bruttissimo,non avrebbe dato l’impressione
di essere una guardia se non avesse avuto lo stemma delle guardie imperiali
delle terre antiche,lo stemma rappresentava un drago rosso.
“a cosa serve questo muro?” chiese Lean
“serve per proteggere Antira da eventuali attacchi”
“si può passare?”
“certo,avete superato il bosco d’altronde! Vedete la in fondo,c’è
una piccola porta andate,il mio collega sarà pronto ad aprirvi”.
La porta si aprì,si trovarono di fronte uno spettacolo
meraviglioso,Antira era una città fantastica,era tutto costruito per draghi.
C’erano draghi ovunque,nel cielo e in città.
La città era zeppa di maghi umani e maghi di origine elfica.
Gerd si sentì escluso in quel luogo.
“che bello i famosi maghi elfici! Dalle mie parti ci sono solo
elfi guerrieri” disse Lean felice
Continuarono a camminare nella città quando si trovarono di fronte
alla locanda per viaggiatori. “luogo perfetto per noi,entriamo Lean”.
Da fuori quella locanda sembrava un luogo meraviglioso,il muro era
pieno di disegni di grandi draghi
Entrarono,la prima cosa che notò Lean fu la barista del locale,era
una bella ragazza,con i capelli neri molto lunghi che arrivavano fino al fondo
schiena,non troppo alta, e dal suo fisico poco evoluto dava la sensazione di
avere circa 14 anni. Era un elfo, e da come era vestita dava l’impressione di
essere maga. Indossava una lunga tunica Rossa,senza cappuccio e lo stemma dei
maghi imperiali,che era lo stesso di quello delle guardie.
Gerd andò al bancone,e si sedette.
“cosa vuoi da bere,il primo giro è gratis” disse la barista.
“una birra bellezza,e grazie per l’offerta”
“non c’è di che,noi di Antira siamo generosi con tutti i
viaggiatori”.
Si sedette anche Lean.
“ sei un amico dello gnomo?offro io il primo giro”.
Lean riuscì solo a ringraziare.
Si trovava imbarazzato davanti a quella ragazza.
Quella notte Lean e Gerd non dormirono,non erano per niente
abituati alla vita in città.
La mattina dopo scesero in locanda a fare colazione, e come sempre
c’era la barista.
“scusate non mi sono ancora presentata mi chiamo Lyana e sono
un’elfa specializzata in stregoneria dell’acqua” si presentò la barista.
“non vi ho ancora chiesto che cosa vi spinge fino a qui” chiese
Lyana.
“vogliamo trovare rhule,e siamo venuti qua per cercare dei
compagni”.
“anche a me piacerebbe trovare Rhule,si dice che ci sia la
comunità di maghi più grande delle terre antiche”.
“allora parti con noi,viaggia con noi fino al nord!” chiese Lean
“mi dispiace ma mio padre non lo permetterebbe mai” rispose
tristemente Lyana.
“ci dispiace,ci piacerebbe avere un compagno in più”.
“hai un drago Lyana?” chiese Lean
“si,si chiama Argor,è un drago molto potente e invece di sputare
fuoco crea getti d’acqua con la bocca, a noi maghi dell’acqua affidano questi
tipi di draghi”.
“c’è lo faresti vedere?” chiese Gerd
“certamente seguitemi”.
Al Bar rimase il padre di Lyana si chiamava Birt
Appena usciti dalla locanda Lean e Gerd si accorsero di quanto
fosse veramente bella quella città. Era così alta che Lean riusciva a vedere il
mare della sua città. Al contrario di Antiqua,Antira aveva strade molto larghe
ed era il doppio più grande,era interamente costruita in pietra.
I due rimasero stupefatti,non avevano mai visto un drago,e ora si
ritrovavano ad averne miliardi in torno.
Lyana li trovò tutti e due intenti a fissare il cielo con i draghi
che volavano,dovette chiamarli più volte per farli voltare verso di lei.
Arrivarono in una strana costruzione in pietra,lontana dal centro
della città.
“il mio drago è qua aspettate entro prima io”.
I due aspettarono a lungo ma finalmente lei disse di entrare
Quando s avvicinarono all’entrata un getto d’acqua travolse
entrambi.
“ma sei matta! Non ero pronto” disse Gerd arrabbiato
Al contrario di Gerd Lean se la rideva tra se e se.
“che bello finalmente una rinfrescata,faceva un caldo”
“prendi esempio da lui Gerd!” disse Lyana scherzando
ma il momento era arrivato,avrebbero visto per la prima volta un
drago sputa acqua,la tensione era al massimo entrarono nella costruzione in
mattoni bagnati fradici.
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