La terra di Rhule

di roxas13
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La partenza ***
Capitolo 2: *** le montagne ***
Capitolo 3: *** ritorno ad antiqua ***
Capitolo 4: *** il bibliotecario ***
Capitolo 5: *** dentro il bosco dei dannati ***
Capitolo 6: *** Lyana la maga dell'acqua ***
Capitolo 7: *** capitolo 7: Argor il drago acquatico e il padre di Lyana ***



Capitolo 1
*** La partenza ***


capitolo 1 le terre antiche

LE TERRE ANTICHE.

 

PROLOGO:

DIARIO DI UN VIAGGIATORE.

 

La terra di rhule, c’è chi dice che non esista,c’è chi dice che nessuno abbia mai provato ad andarci, ma una cosa è certa, se esiste si trova al nord e ci fa un freddo insopportabile.

È da anni che voglio tentare l’impresa di cercare questa terra.

Sono un pazzo! Sono l’unico scemo che si vuole ammazzare per cercare un qualcosa che forse non esiste,ma supponiamo che esista,perché non tentare? Già mio nonno ha tentato,ma non si sa cosa sia successo, perché non fece ritorno.

Ormai ho deciso, credo che partirò domattina,comprerò un cavallo e cercherò qualcuno abbastanza pazzo come me che abbia il mio sogno e magari qualche informazione in più.

Io Lean di “antiqua” partirò per un’impresa impossibile verso il grande nord!

                                                                                                                    Lean

CAPITOLO 1: LA PARTENZA                                                             

Quella mattina di novembre pioveva su tutte le terre antiche.

C’era stato un bel clima temperato fino a quel giorno,il giorno della partenza verso il grande nord.

Lean stava facendo l’ultimo sorso di birra al bar di Jin,un uomo che si faceva notare per la sua obesità e le sue grandi orecchie.

Lean era vestito come sempre tunica lunga nera e cappuccio sulla testa, lo metteva sempre per abitudine,era abituato a non levarselo mai.

Lean aveva 16 anni,viveva nel villaggio di antiqua. anche se era giovane aveva sempre voluto navigare per cercare rhule,non con un motivo preciso ma voleva scoprire cosa c’era oltre il suo villaggio, e per quale motivo fosse morto suo nonno.  Era abbastanza alto avevo grandi occhi blu e lunghi capelli rossi, che si intravedevano dal cappuccio.

 Era un elfo un po’ strano!

 “vuoi partire per la terra sconosciuta! Verso il grande nord!,sei impazzito lean?” disse Jin spaventato,”fidati,raggiungerò quelle terre, e scriverò un diario, così dopo la mia morte rhule si potrà raggiungere facilmente,consultandolo”rispose seccamente lean. “tanto non ho niente da perdere,non ho una famiglia,non ho nessuno troverò compagni di viaggio e partirò.

“non sarò certo io a fermarti” disse il barista con tono sarcastico.

Il momento era arrivato,prese le provviste da casa sua e comprò un cavallo un pochino malandato, ma d'altronde lo aveva pagato solo 10 zergon. Quella mattina Antiqua era stranamente deserta,di solito era piena zeppa di elfi e nani,le altre creture non si trovavano nel suo vollaggio.

Antiqua era in tutto e per tutto una città di mare,aveva strade strette e piccoli negozietti dappertutto.

Il vero motivo che portava la gente ad Antiqua era la bibblioteca centrale,un posto immensamente grande con libri di ogni genere,soprattutto dei manuali sulle terre antiche. La bibblioteca era gestita da un elfo di nome Rudolf. Era un tipo davvero strano,per lo strano motivo della sua silenziosità,nessuno lo aveva mai sentito parlare.

Apparte Jin e Rudolf, Lean non aveva rapporti con nessun altro, passava il tempo al bar o alla bibblioteca,solamente la domenica andava a fare pratica con la balestra e l'arco.

 Lean Prese le sue due armi  e le mise dentro un sacco che caricò sul cavallo. Aveva imparato a usare l’arco e la balestra da piccolo durante la grande guerra,suo padre anche lui molto abile con le armi gli insegno ad usare l’arco,ma dopo la sua morte in guerra, Lean prese anche la balestra, l’arma di suo padre che imparò ad usare da solo. Il suo arco era nero,molto grande e lo portava legato alla schiena,lui lo chiamava Dark .Invece la balestra,aveva un nome dato dal padre di Lean cioè  J.S,  le iniziali del suo nome, Jerk Soul.salutati tutti i conoscenti del villaggio  partì.

 

                                                         

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Capitolo 2
*** le montagne ***


capitolo 2 le montagne

CAPITOLO “: le montagne

Si diresse verso le montagne perché si ricordava che da bambino prima che sua madre morisse,per colpa della guerra che aveva stravolto le terre antiche,la guerra civile che si era scatenata per colpa della povertà, gli aveva parlato di una città sulle montagne “antira” , Learn negli ultimi periodi aveva consultato molto la biblioteca della città e aveva trovato un capitolo su antira che diceva che era la capitale dei viaggiatori. Luogo adatto per trovare qualcuno che lo accompagnasse nel viaggio. 

Appena lasciata Antiqua,si diresse verso un sentiero di montagna,la vegetazione era molto fitta,ma ci si avvicinava all'autunno perchè le foglie degli alberi avevano un colore giallastro.


La salita verso antira si faceva sempre più pericolosa:sassi e piante pericolose dappertutto.

Lean sapeva benissimo che il cavallo non avrebbe sopportato ancora per molto,era dolorante e andava molto lento. L’unica soluzione fu scendere da cavallo e continuare a piedi.

“ 10 zergon buttati in mare!” pensò learn arrabbiato.

Mancava ancora molto e senza il cavallo sarebbe stata molto più lunga,learn sperava molto di trovare un nuovo compagno di viaggio,perché solo al pensiero del ritorno si sentiva male!

Dopo ore di cammino Learn si ritrovò davanti a un bosco molto fitto“ho sbagliato strada forse?” disse fra se e se, ma si sbagliava,non aveva affatto sbagliato strada, antira era famosa perché aveva un'unica via che conduceva a lei ed era il bosco dei dannati. Aveva questo nome non perché ci fossero dei fantasmi,ma perché la gente si perdeva in quel luogo,ed era costretto a vagare nel bosco cercando una via d’uscita, fino alla morte.

Antira era stata soprannominata la capitale dei viaggiatori perché solo i più esperti riuscivano a uscire dal bosco dei dannati,e lean non lo era o meglio non lo era ancora.

 


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Capitolo 3
*** ritorno ad antiqua ***


cap 3

Capitolo 3:ritorno ad antiqua

Lean consultò uno dei suoi libri da viaggio e scoprì tutto sull’argomento.

Così decise di tornare indietro,certo con il cavallo ferito ci sarebbe stato un altro giorno di cammino,ma aveva abbastanza provviste. Doveva informarsi di più, doveva farsi aiutare.

Quando fece buio non era ancora arrivato ad antiqua così decise di accamparsi,accese un fuoco e cercò delle erbe medicinali per curare il cavallo,che era stato chiamato “Ferito” da Lean dopo quell’ episodio.

La mattina dopo fu più facile la discesa,grazie a Ferito.

 

Tornato ad antiqua  andò subito al bar,pensò che forse Jin il barista sapesse qualcosa. Appena il Jin lo vide disse “già tornato! Non credevo che rhule fosse così vicino!” disse scherzando il barista.

“no affatto ho raggiunto un bosco ma mi devi informare su come superarlo” rispose lean.

“il bosco dei dannati dici?forse alla biblioteca troverai qualcosa,chiedi a gerd il bibliotecario lui ti saprà aiutare”.

“gerd? Mai sentito! Lo cercherò” disse Lean prima di uscire senza salutare.

 

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Capitolo 4
*** il bibliotecario ***


cap 4 il biblio

Capitolo 4: il bibliotecario

Lean lasciò il cavallo fuori e affido il sacco a lui.

Entrò nella biblioteca, all'interno era tutto uguale,cominciò a chiedere di gerd e gli indicarono una botola,che peraltro Lean non aveva mai visto.

Si avvicinò e bussò.

“chi è?” rispose una voce dall’interno.

“sono Lean,un cliente della biblioteca mi hanno detto di rivolgermi a te per sapere qualcosa sul bosco dei dannati” spaventato.

“il bosco dei dannati?entra presto.”

Lean entrò, e prese una testata, li dentro cera un buoi pazzesco.

All’improvviso si accese una candela. E davanti a lean apparve un nano,alto più o meno come la metà di Lean, con una grande barba e un’ascia attaccata alla schiena.

“il bosco dei dannati,lo conosco troppo bene,anche io provai a superarlo circa 20 anni fa,quando avevo ancora 16 anni, ma non ci riuscii”.

“perché stai chiuso qui dentro?” chiese Lean

“figliolo,io sto qua dentro da 20 anni,è da 20 anni che studio per trovare un modo per superare quel bosco ed è da 20 anni che non lo trovo”.

“Come fai a mangiare?” chiese Lean

“Jin il barista mi porta il cibo ogni mattina,è per questo che mi conosce” rispose seccamente Gerd.

“mi potresti aiutare a superare quel bosco?” chiese Lean con tono da sognatore.

“se non ci sono riuscito io non ci riuscirai tu”

“allora parti con me!con i tuoi studi potremmo farcela insieme”.

Ma Gerd non accettò.

Così Learn da quel giorno cominciò a lavorare da Jin e portava tutte le mattine il cibo a gerd, per cercare di convincerlo.

Provò per mesi e mesi ma senza risultati.

Learn non sapeva più cosa fare. Aveva prolungato troppo a lungo la sua partenza.

Cominciarono a tormentarlo strane idee.

“forse il destino non vuole che io parta,forse non sono io l’elfo che è destinato a scoprire quella terra”.

Non era da lui avere questi pensieri,lui non credeva in forze superiori,non credeva nel destino,ma sembrava che il suo viaggio non dovesse cominciare.

La notte non dormiva,e cominciò addirittura a trascurare il suo lavoro da Jin,cosa che lo fece licenziare.

Sembrava che l’unica persona che lo capisse fosse “ferito”,Lean ormai si confidava solo a lui.

Una mattina però gli venne l’idea. Doveva fare uscire Gerd da quella dannata botola,forse così avrebbe ritrovato la voglia di tentare l’impresa.

Andò subito di corsa verso la biblioteca,ma quando arrivò trovò sull’ingresso: “chiuso per lutto”.

“maledizione speriamo non sia Gerd!”.

Se fosse stato Gerd a morire tutte le speranze di superare il bosco sarebbero andate perdute.

Lean corse da Jin per saperne di più, e trovò gerd seduto al tavolo con una bottiglia di Rum.

“gerd sei uscito dalla botola!” disse Lean.

“sei pronto a partire per rhule ragazzo?”

“cosa?” chiese Lean incredulo

“ho detto se sei pronto a partire”

Lean fu contentissimo,Gerd si era deciso.

Gerd gli raccontò che era morta sua moglie di dispiacere perché non riusciva più a sopportare che suo marito fosse sempre chiuso in quella botola.

“Lean permettimi di partire in questo viaggio con te,ora che non c’è più mia moglie per colpa mia, non ho più ragioni di vita,e questo viaggio potrebbe aiutarmi a trovare un senso alla mia esistenza” disse Gerd quasi piangendo.

“d’accordo,domani mattina alle 5 in piazza,e porta un cavallo” così finì la conversazione.

Quella notte Learn non dormì, rifletté sulle parole di Gerd,senza trovarne un senso compiuto.

 

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Capitolo 5
*** dentro il bosco dei dannati ***


capitolo 5 il bosco dei dannati

Capitolo 5  dentro il bosco dei dannati

 

Era ancora buio,ma Learn era già fuori. Era vestito come sempre con la sua tunica lunga,e il cappuccio sulla testa.

Gerd fu puntuale,arrivò alle 5 in punto. Le strade di antiqua erano deserte.

“hai portato i tuoi libri?” chiese Lean

“no,non ne ho bisogno in venti anni ho memorizzato tutto,comunque tu hai dei libri non è vero?"

"si....si certo sn tutti nella sacca insieme ad arco,balestra e a un pò di cibo" rispose balbettando Lean

"perfetto le tue armi con la mia ascia ci serviranno"

detto questo partirono.

Lean viaggiò sopra Ferito e Gerd a piedi.

Gerd era velocissimo,anche se basso era come una scheggia stava sempre attaccato a ferito. Il viaggio fu insidioso come la prima volta ma con un compagno era più facile.

questa volta Ferito si impegnò e riuscì a resistere a lungo,ma dovetterò comunuqe fermarsi a farlo riposare alle prime luci del sole,più o meno dopo un'ora di cammino.

arrivarono due ore dopo,l'ora era giunta il bosco era davanti ai loro occhi.

C’era un altro modo per arrivare ad Antira ma serviva un drago e i draghi erano creature strettamente riservate ai maghi,oppure a  guerrieri che conoscessero un minimo di magia per poter comunicare con  l'animale.

“c’è una cosa che non ti ho mai chiesto,come facesti ad uscire dal bosco dei dannati venti anni fa?” chiese Lean con tono curioso.

“Sinceramente non lo so,però potrebbe esserci un motivo anche se non ne sono del tutto sicuro,si narra che questa foresta abbia mente propria,riesce a capire se la persona che vi è entrata non è abbastanza in gamba per uscire,e lo lascia a vagare per l'eternità oppure capisce che non è ancora giunto il momento di raggiungere Antira, e lo fa tornare indietro,ma sinceramente non mi interessa quale sia il motivo l'importante è che noi  oggi  raggiungiamo antira!"

“già arriveremo ad antira,entriamo!”urlò Lean.

E così i due entrarono,erano proprio una strana coppia,un elfo e un nano.  Il bosco era fitto, all'interno del quale non vi entrava manco uno spiraglio di luce.

Appena entrati il percorso si fece subito insidioso,soprattutto per Ferito. Quando fu ora di pranzo Lean prese la sacca nel quale aveva messo un paio di pagnotte e si misero a mangiare.

"Nessuna traccia di Dannati, strano" disse Lean 

"parla piano incosciente! sennò ci sentono e non mi va di sporcare la mia ascia di sangue" rispose sotto voce Gerd

"daccordo non farò rumore,ora rimettiamoci in marcia"

ma nel momento in cui Lean si alzava in piedi ,inciampò su una liana,che all'improvviso una rete di  liane lo intrappolò legandolo come un salame ad un albero. "maledizione Lean,ti avevo detto di parlare piano ci hanno scoperti!"

In un attimo Gerd fu circondato da strani esseri,pallidi e molto veloci, erano i dannati. diventavano pallidi per assenza di luce ma veloci perchè oramai erano abituati a muoversi nella foresta. Il bosco gli aveva consumati,non ragionavano più sembravano marionette,senza marionettista.

"maledizione non mi va di uccidere persone che una volta erano come noi,Lean riesci a muoverti?"

"no sono completamente bloccato, o mi liberi e scappiamo oppure li levi di mezzo e dopo mi liberi"

"sinceramente preferisco la prima" rispose Gerd. E in quel momento tirò un calcio ai dannati che aveva di fronte per levarseli di torno,lanciò lascia che stacco le liane dall'albero liberando Lean.

"ah.....che male alla testa Gerd, potevi liberarmi in un altro modo" rispose con le lacrime agli occhi Lean

"non c'è tempo scemo alzati e corri". Ma era troppo tardi ub dannato aveva rubato il sacco e lo stava portando via con se. 

"lo sapevo siamo obbligati a farli fuori!" disse Gerd arrabbiato

"Allora ammazzalo,prima che si porti via le mie armi"

detto fatto Gerd prese la sua ascia e in men che non si dica li levò tutti di mezzo,apparte il ladro di sacchi.

si mise a correre fino a raggiungerlo,gli fece partire la testa che sparse sangue ovunque.

"maledizione ora dobbiamo viaggiare con il sacco sporco di sangue" disse Gerd scherzando

"meglio di niente,per lo meno il mio arco e la mia J.S stanno bene".

Il viaggio ripartì,dopo quell'episodio tutto andò liscio come l'olio,forse la foresta li aveva presi in simpatia.

bastarono solo 2 ore di cammino per vedere uno spiraglio di luce.

"forse la missione era sconfiggere i dannati" disse Lean

"questo non lo possiamo sapere rimarrà per sempre un mistero, ma ora goditi la città più grande e bella delle terre antiche,Antira" disse Gerd come se la conoscesse da secoli

"finalmente ci siamo,chissà che non incontriamo un mago con un drago che si unisca a noi" 

"non sognare troppo,noi siamo due pazzi, non tutti vogliono vedere Rhule".

 

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Capitolo 6
*** Lyana la maga dell'acqua ***


Capitolo 6

Appena usciti la luce gli accecò momentaneamente,non erano più abituati alla luce. A Gerd tutto ciò ricordò la sua uscita dalla botola.

“siamo fuori! Come è possibile?” chiese Lean all’esperto bibliotecario.

“te lo avevo detto,gli spiriti aspettavano solo che io trovassi un compagno di viaggio”.

Fuori dal bosco si trovarono davanti a un gigantesco muro di mattoni.

“perfetto,oltrepassiamo il bosco più odioso delle terre antiche e ci troviamo di nuovo bloccati!” disse Gerd con tono ironico.

“c’è una guardia laggiù andiamo a chiedere a lei.”notò Lean

Era un uomo basso,magrissimo e bruttissimo,non avrebbe dato l’impressione di essere una guardia se non avesse avuto lo stemma delle guardie imperiali delle terre antiche,lo stemma rappresentava un drago rosso.

“a cosa serve questo muro?” chiese Lean

“serve per proteggere Antira da eventuali attacchi”

“si può passare?”

“certo,avete superato il bosco d’altronde! Vedete la in fondo,c’è una piccola porta andate,il mio collega sarà pronto ad aprirvi”.

La porta si aprì,si trovarono di fronte uno spettacolo meraviglioso,Antira era una città fantastica,era tutto costruito per draghi. C’erano draghi ovunque,nel cielo e in città.

La città era zeppa di maghi umani e maghi di origine elfica.

Gerd si sentì escluso in quel luogo.

“che bello i famosi maghi elfici! Dalle mie parti ci sono solo elfi guerrieri” disse Lean felice

Continuarono a camminare nella città quando si trovarono di fronte alla locanda per viaggiatori. “luogo perfetto per noi,entriamo Lean”.

Da fuori quella locanda sembrava un luogo meraviglioso,il muro era pieno di disegni di grandi draghi

Entrarono,la prima cosa che notò Lean fu la barista del locale,era una bella ragazza,con i capelli neri molto lunghi che arrivavano fino al fondo schiena,non troppo alta, e dal suo fisico poco evoluto dava la sensazione di avere circa 14 anni. Era un elfo, e da come era vestita dava l’impressione di essere maga. Indossava una lunga tunica Rossa,senza cappuccio e lo stemma dei maghi imperiali,che era lo stesso di quello delle guardie.

Gerd andò al bancone,e si sedette.

“cosa vuoi da bere,il primo giro è gratis” disse la barista.

“una birra bellezza,e grazie per l’offerta”

“non c’è di che,noi di Antira siamo generosi con tutti i viaggiatori”.

Si sedette anche Lean.

“ sei un amico dello gnomo?offro io il primo giro”.

Lean riuscì solo a ringraziare.

Si trovava imbarazzato davanti a quella ragazza.

Quella notte Lean e Gerd non dormirono,non erano per niente abituati alla vita in città.

La mattina dopo scesero in locanda a fare colazione, e come sempre c’era la barista.

“scusate non mi sono ancora presentata mi chiamo Lyana e sono un’elfa specializzata in stregoneria dell’acqua” si presentò la barista.

“non vi ho ancora chiesto che cosa vi spinge fino a qui” chiese Lyana.

“vogliamo trovare rhule,e siamo venuti qua per cercare dei compagni”.

“anche a me piacerebbe trovare Rhule,si dice che ci sia la comunità di maghi più grande delle terre antiche”.

“allora parti con noi,viaggia con noi fino al nord!” chiese Lean

“mi dispiace ma mio padre non lo permetterebbe mai” rispose tristemente Lyana.

“ci dispiace,ci piacerebbe avere un compagno in più”.

“hai un drago Lyana?” chiese Lean

“si,si chiama Argor,è un drago molto potente e invece di sputare fuoco crea getti d’acqua con la bocca, a noi maghi dell’acqua affidano questi tipi di draghi”.

“c’è lo faresti vedere?” chiese Gerd

“certamente seguitemi”.

Al Bar rimase il padre di Lyana si chiamava Birt

Appena usciti dalla locanda Lean e Gerd si accorsero di quanto fosse veramente bella quella città. Era così alta che Lean riusciva a vedere il mare della sua città. Al contrario di Antiqua,Antira aveva strade molto larghe ed era il doppio più grande,era interamente costruita in pietra.

I due rimasero stupefatti,non avevano mai visto un drago,e ora si ritrovavano ad averne miliardi in torno.

Lyana li trovò tutti e due intenti a fissare il cielo con i draghi che volavano,dovette chiamarli più volte per farli voltare verso di lei.

Arrivarono in una strana costruzione in pietra,lontana dal centro della città.

“il mio drago è qua aspettate entro prima io”.

I due aspettarono a lungo ma finalmente lei disse di entrare

Quando s avvicinarono all’entrata un getto d’acqua travolse entrambi.

“ma sei matta! Non ero pronto” disse Gerd arrabbiato

Al contrario di Gerd Lean se la rideva tra se e se.

“che bello finalmente una rinfrescata,faceva un caldo”

“prendi esempio da lui Gerd!” disse Lyana scherzando

ma il momento era arrivato,avrebbero visto per la prima volta un drago sputa acqua,la tensione era al massimo entrarono nella costruzione in mattoni bagnati fradici.

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Capitolo 7
*** capitolo 7: Argor il drago acquatico e il padre di Lyana ***


capitolo 7 Argor il drago acquativo e il padre di Lyana

Capitolo 7 : Argor il Drago acquatico e il padre di Lyana

I due entrarono nella costruzione in mattoni,Lean non poteva crederci,aveva davanti una bestia di 2 quintali! Quel drago era stupendo,era di colore blu,con le ali di un colore giallo,e nn sembrava affatto feroce anzi sembrava volesse che tu ti avvicinassi. Lean non era affatto spaventato,anzi era attratto dai suoi stupendi occhi blu. Si avvicino e l'accarezzò. 

"Non avevo mai sentito parlare di draghi acquatici,non sono molto comuni?" chiese Lean, "no affatto,i draghi acquatici vengono affidati solamente ai maghi dell'acqua,i draghi sputa fuoco ai maghi di fuoco e i draghi dell'aria e del ghiaccio ai maghi supremi cioè coloro che controllano il vento e il ghiaccio a proprio piacimento, qua ad Antira non c'è a disposizione un'accademia dell'aria,infatti non si sa neanche se esistano questi famosi maghi,e se esistono si trovano a Rhule,per questo la voglio raggiungere,per scoprire la verità". "Capisco,allora benvenuta nel gruppo,sei con noi" disse Lean.  "mio padre non vorrebbe mai e poi..."  Lyana non ebbe il tempo di finire che entrò  suo padre,il famoso barista Birt

"hai detto bene Lyana,io non vorrei mai,ah e voi due,gnomo e elfo non vi scomodate,eccovi indietro i soldi di acconto che avete dato per alloggiare nella mia locanda,siete fuori" disse arrabbiato Birt. "ma non puoi,siamo dei clienti e siamo viaggiatori,dovresti ringraziarci cerchiamo solo di far felice tua figlia, non lo vedi che così le togli solamente il suo grande sogno, finalmente ha trovato due viaggiatori con le sue stesse aspettative e tu non le dai la possibilità di partire! ha studiato, è maga, ha un drago, si è fatta due nuovi amici e tu non le dai nessuna possibilità, addirittura ci scacci dalla tua locanda!" disse Lean, si era davvero arrabbiato. "già signore Lean ha ragione,non puoi infrangere così il cuore di tua figlia" disse Gerd

nessuno intanto si era accorto che Lyana aveva iniziato a piangere sia per tristezza che per felicità, finalmente aveva dei veri amici,ma nello stesso tempo un padre che non le dava delle possibilità e che non credeva in lei a quanto sembrava. a quel punto Lyana si alzò in piedi, e con tutta se stessa si mise a urlare "Basta! grazie Lean, e anche a te Gerd, quanto a te padre, lo so che sono piccola e che npn ti puoi ancora fidare pienamente di me e che se parto rimarrai da solo,perchè non c'è più la mamma,ma te lo chiedo per l'ultima volta,fammi partire" detto questo Lyana scattò di nuovo a piangere e si buttò in ginocchio davanti al padre.

"perdonami Lyana non sapevo che per te significasse tanto io avevo solo paura di perdere la mia unica figlia, ma adesso ho capito,tu hai bisogno di andare avanti,di scoprire e di viaggiare con i tuoi amici,allora vai realizza il tuo sogno".

"grazie padre,grazie mille" Lyana dopo tanti anni di solitudine in quella locanda, era felice.

"signore le faccio le mie scuse è un bravissimo padre" disse Lean,forse così avrebbe di nuovo avuto una stanza nella locanda.

"grazia di  tutto, Lean e Gerd senza di voi non avrei mai fatto felice mia figlia" disse Birt,e uscì dalla casetta in mattoni che era ormai ora di pranzo.

Lyana non trattenne più la felicità scattò ad abbracciare Lean e Gerd e non smise di ringraziarli.

"Lyana visto che sei la nuova arrivata decidi tu la data di partenza da Antira" disse Gerd

"daccordo,facciamo fra tre giorni"

sembrava felice anche Argor,non smetteva di agitare le ali,Lyana lo accarezzò,"stai calmo mancano ancora tre giorni". Gerd si avvicinò all'animale per accarezzarlo ma Argor gli risposte con un bel getto d'acqua in faccia, "mi sa che non gli stai simpatico Gerd" dissero Lean e Lyana ridendo. "allora siamo in due,ora sta antipatico anche a me"

Quel pomeriggio non pranzarono,i tre passarono il pomeriggio in compagnia di Argor a ridere e a scherzare, ma forse quelli che si divertivano di più erano Lyana e Lean perchè Gerd essendo il più anziano del gruppo spesso si trovava nell'imbarazzante situazione di non capire il motivo per il quale ridere,ma in fondo si divertiva anche lui,apparte quando Argor lo bagnava,quindi praticamente ogni minuto.

Quando fu ora di cena uscirono dalla casetta,in giro non c'era più nessuno, e in cielo neanche un drago, erano tutti rientrati a mangiare. Il trio tornò alla locanda,più stanchi e affamati di un branco di montoni.

"ecco signor Birt le ridò i soldi per ringraziarla di averci trovato un'altra stanza" disse Lean

"non c'è ne bisogno,ma grazie comunque,siete i benvenuti".

Quella sera per cena c'era un'ottima zuppa,fu altamente apprezzata da Gerd che ne mangiò cinque porzioni. "adesso ho capito perchè gli gnomi sono così grassi" esclamò Lean. "sei fortunato che stiamo mangiando in compagnia di una donna,e le voglio risparmiare lo spettacolo sgradevole di quello che mi fai venire voglia di farti quando fai queste stupide battute" disse Gerd abbastanza arrabbiato. Infondo Lean però sapeva che poteva contare su Gerd e che non gli avrebbe fatto del male.

"l'hai fatta tu la zuppa Lyana?" chiese Gerd incuriosito "si,è fatta delle verdure che coltiviamo sulla collina dopo la città". "si sente che l'hai fatta tu è buona" disse ridendo Lean. Tra i tre ormai c'era un buon rapporto,andavano molto daccordo.

"Allora tra tre giorni si parte,che tappa consigliate? non si può raggiungere subito Rhule è troppo pericoloso!" disse Lean

"io proporrei di decidere domani la tappa,abbiamo ancora due giorni per prepararci" disse Lyana

detto questo i tre andarono a dormire,ormai la vecchi stanza di Lean e Gerd era stata occupata i tre dovettero dormire in camera con Lyana,lei nel letto,e loro due con delle coperte sul pavimento,tanto non avrebberò dormito,anzi parlarono tutta la notte,sul viaggio che li avrebbe aspettati,sulle loro vecchie imprese, sul loro passato,insomma rhule era una briciola più vicino.

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