Il filo rosso del destino

di sefora45
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologe ***
Capitolo 2: *** Chapter 1 ***
Capitolo 3: *** Chapter 2 ***



Capitolo 1
*** Prologe ***







"Il Filo Rosso del Destino"

Prologe

Mullingar-Irlanda 

Era primavera quando Summer, una bambina di soli 10 anni, si trovava immobile ad osservare il grande albero di fiori di ciliegio sperando che qualche pedalo da lì a poco potesse cadere. Ogni anno lei insieme al padre cercava di raccoglierli il più possibili anche se era molto difficile farlo. Ma quest'anno lei era da sola. 
Suo padre morì 3 mesi prima, fu a causa di un incidente stradale e ormai non aveva più nessuno. La madre l'abbandonò a casa della nonna mentre lei, spaventata, scappò. Ma Summer non odiava sua mamma... o almeno cercava di non farlo nonostante l'avesse abbandonata.
I pedali caddero a poco a poco e lei allungò la mano sperando che alcuni di quei pedali le cadessero sul palmo della mano
"Ha detto il mio papà che se si riesce a prendere tre pedali di ciliegio prima che essi cadano sul suolo ed esprimi un desiderio. Esso verrà avverato" La bimba si girò in direzione della voce. Era un bambino,non poco più alto di lei. Biondo con dei bellissimi occhi azzurri. Le sorrise. Summer ricambiò il sorriso e quando riuscì a prendere tre pedali di ciliegio prima che potessero toccare il suolo nella sua mente espresse un unico desiderio:"Voglio essere felice". Avvolse i tre pedali in un fazzoletto e li mise in tasca mentre il bambino la continuava a fissare.
"Il mio nome è Niall" si presentò
"Io mi chiamo Summer" disse la bimba timidamente.
"Vuoi giocare con me?!" disse subito dopo il bimbo prendendola per mano e costringendola a seguirlo. Lei disse un timido "si" per poi iniziare a correre con Niall spensieratamente. 



Dopo quel pomeriggio, i due bimbi non s'incontrarono mai più...ma si sa, quando due persone sono destinate a stare insieme, non importa quanto siano distanti...s'incontreranno. SEMPRE.
















*Angolo a me*


Ciao a tutti, questa è la mia nuova fanfiction sui one direction, specialmente su Niall. Spero che il prologo vi piaccia. E spero mi farete sapere cosa ne pensate magari in una recensione. Accetto consigli quindi vi prego, se ne avete qualcuno,vorrei ascoltarli!!! 
Detto questo, baci a tutti!!!!
-Sefora45

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Capitolo 2
*** Chapter 1 ***



 
"Il filo rosso del destino"


Chapther 1

London- England

"Sei in ritardo Niall" Un ragazzo dai capelli ricci e da dei bellissimi occhi color smeraldo salutò Niall, un ragazzo molto alto, con dei capelli biondi e dei profondi occhi azzurri Dello stesso color del mare. Così limpidi che ti ci potevi specchiare.
"Scusa Harry"
"Sai che questa consegna è molto importante e dobbiamo essere il più discreti possibili" disse il ragazzo mentre indossava un cappello nero con la visiera in modo tale da nascondergli il volto, lo stesso fece Niall. 
Cos'era questa consegna così importante che dovevano fare? semplice. Dovevano consegnare ad un scagnozzo di qualche mafioso, proveniente da uno dei tanti clan che loro servivano ,8 kili di cocaina. La polizia era da mesi sulle loro tracce ma nessuno aveva mai scoperto niente. Niall e Harry erano i così detti Fattorini della notte. La gente scriveva loro dell'email, gli chiedevano di fare determinati servizi che comprendevano consegnare sacchi di droghe o anche semplici lavoretti non illegali. Non accettavano richieste come uccidere qualcuno o derubare qualche banca e sopratutto nessuno doveva sapere della loro vera identità. Si erano allenati per anni. Niall era il braccio e Harry la mente. Harry era l'hacker più potente sulla faccia della terra, riusciva ad entrare in qualunque sistema in meno di 3 secondi mentre Niall, grazie ai suoi duri allenamenti era temuto da tutti coloro che lo conoscevano appunto per le sue straordinarie capacità. Loro non facevano domande su chi potesse essere colui che gli chiedeva determinato servizio,eseguivono semplicemente l'ordine e subito dopo venivano versati milioni di soldi. Questo era ciò che facevano.
"Niall sei in posizione?"Riuscivano a comunicare grazie a dei apparecchi che mettevano nell'orecchio, così da potersi scambiare tutte le informazioni. Niall era su uno dei tanti palazzi lì intorno e controllava la situazione dall'alto. Mentre Harry cercava di oscurare tutte le telecamere così che nessuno avrebbe visto il loro volto. Il posto a cui dovevano consegnare i kili di droga era all'interno di un Hotel dove ultimamente la polizia andava e veniva a causa di dei richiami della gente che sosteneva in questi giorni che "Heler", il nome con cui veniva chiamato Niall, abbia gironzolato intorno l'hotel. 
"Ci sono poliziotti d'appertutto, cosa credi che debba fare" chiese Niall ad Harry.
"Probabilmente anche l'entrata posteriore sarà circondata... Non ti costa che arrampicarti sul palazzo." disse Harry.
"E pensare che era un lavoretto semplice"
"Non ho mai detto che era un lavoretto semplice"disse Harry
"Io si." rispose Niall. Egli iniziò a correre e saltare sui tetti dei vari palazzi, nel frattempo Harry oscurava tutte le telecamere. Niall arrivò sul tetto dell'hotel e iniziò a scendere, l'unica finestre che vide aperta fu quella di una donna mentre se la spassava col suo uomo. Non aveva alcuna alternativa se no entrare, in una mossa veloce entrò dalla finestra e imbarazzato guardò la coppia.
"Scusate" detto questo uscì velocemente da lì prima che la donna potesse urlare e si avvicinò verso la stanza indicata dal cliente, ovvero la 239. Con le chiavi procurate in precedenza aprì la porta ed entrò dentro la stanza. Non c'era nessuno se no  un uomo legato attorno ad una sedia con una fascia che copriva la bocca e gli impediva di parlare. Posò il borsone con i kili di droga a terra e guardò l'uomo.
"Niall...Niall che vuoi fare. Non interferire!" gli disse Harry attraverso l'auricolare.
"Non possiamo lasciarlo qua"
"Nessuno ti darà un premio se lo salverai, anzi, potremmo essere in pericolo!" urlò Harry. L'uomo continuava a piangere mentre stringeva la foto della sua famiglia tra le mani.
"Ha due figlie..." disse Niall. Harry a quel punto si zittì.
"Hai 5 minuti di tempo. I poliziotti sono al 5° piano e qualcuno si sta avvicinando alla stanza" gli fece sapere. In poco tempo Niall sciolse la corda e liberò l'uomo. Lo afferrò per il bracciò e lo portò fuori di lì. Prese a pugni qualche uomo che provò a fermarlo ma uscì sano e salvo da lì. 
"Ti prego, aiutami.. mi troveranno"
"Cosa posso fare per te"
"Ho bisogno di una nuova identità e di un biglietto per l'America. Lì si trova la mia famiglia"Niall si mise in contatto con Harry, il quale, prima di insultarlo per la bravata fatta poche ora fa si mette a lavoro per procurare una nuova identità a quel povero uomo.
"Ti sentirai un eroe ora" disse Harry mentre si toglieva i vestiti e si sdraiava nel letto.
"Non mi andava di lasciar morire un pover uomo"
"Uh che dolce il nostro piccolo Nialler" disse Harry tirandogli un cuscino. Niall si spoglio e anche lui si sdraiò nel letto.
"Lo sai che siamo in grossi guai" Continuò Harry guardando il soffitto.
"Ci penseremo domani, ora sono troppo stanco" Niall si addormentò da lì a poco.
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"Cameriera!!!" Summer correva di qua e di là mentre cercava di prendere tanti ordini, da tanti clienti. Si sa, più lavori più saranno i soldi che ti daranno. Summer non vedeva l'ora di poter partire e andare a Londra, la sua Londra. Aveva trovato sua mandre, dopo 10 anni,era riuscita a scoprire dove vivesse. Sicuramente si era fatta una nuova vita, ma anche se per tutti questi anni sua madre non si fece mai vedere, Summer non desiderava altro che vederla...vedere di uno il suo bellissimo viso.
"Quanto manca per guadagnare la somma per il biglietto?!" la sua amica nonchè collega.
"Pochi soldi e presto potrò partire" disse Summer col sorriso stampato in faccia. Era questo l'unica cosa che desiderava, ora. Poter finalmente lasciarsi il passato alle spalle e ricominciare da capo.
Sua nonna morì quando lei ebbe 14 anni e quindi venne mandata in orfanotrofio. Nessuno l'hai mai adottata, chi è che voleva una ragazzina in preda alla sua fase adolescenziale?. Tutti erano in cerca di neonati da poter crescere ed educare e lei a 14 anni era tutt'altro che educata. In orfanotrofio veniva maltrattata e picchiata e il più delle volte si ritrovava con delle costole rotte ma nonostante tutto, lei continuò a sopportare perchè sapeva che solo se sopportava così tanto riusciva ad essere forte.

Poche settimane dopo partì per Londra e si precipitò subito alla ricerca di sua madre. Diede l'inidrizzo di casa di sua madre al tassista che la portò di fronte casa. Bussò un paio di volte. Un uomo aprì la porta,la fissò sbalordito, l'aveva riconosciuta.
"S...Summer" 
"Dov...dov'è mia madre?" l'uomo la informò che si trovava al parco di fronte la loro casa insieme a suo...figlio. La fissaò mentre giocava spensierata con lui, il bimbo aveva 10 anni. Era davvero bellissimo e sua mamma sorrideva come non mai...in questi 10 anni lei si era risposata ed era riuscita ad avere un bambino invece che prendersi cura di sua figlia. La madre la guardò e Summer spalancò gli occhi e si girò mentre cercò di asciugare una lacrima. La donna si avvicinò a lei e quando stava per toccarle la spalla Summer se ne andò.
"Summer!" sentendo la voce di sua madre si pietrificò. Sentì la donna piangere
"Sono venuta solo per sapere come stavi..." disse la ragazza non girandosi.
"Summer perchè ti vesti così leggera,dovresti coprirti" la madre si tolse la giacca e la cercò di appoggiare nelle spalle di sua figlia ma Summer si spostò.
"Non sono più tua figlia da quando mi hai abbandonato 10 anni fa, volevo solo vederti, volevo solo vedere se pur avendo abbandonato tua figlia, saresti riuscita a continuare a vivere." detto questo la madre cadde a terra dalle lacrime e Summer se ne andò piangendo.
Si accasciò in qualche vicolo lì vicino e iniziò a piangere, aveva il cuore più sollevato,aver incontrato sua madre e  averla vista sorridere l'aveva sollevata, ma in quel momento si stava odiando per averla fatta piangere, voleva tornare indietro ma pensò ormai che fosse troppo tardi.

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Capitolo 3
*** Chapter 2 ***


 


"Il filo rosso del destino"



Chapther 2





"Spero che ora sarai contento" urlò attraverso l'auricolare Harry. 
"Cos'è successo?" disse Niall mentre osservava una donna che era intenta a spassarsela con un altro uomo che non era suo marito mentre naturalmente, lui faceva delle foto per poi portarle al suo cliente. 
"Vattene da lì, sparisci per un Po'. Andiamo in America o in Asia... " disse Harry farfugliando un paio di cose
" Harry ma che stai dicendo"
"Sei nella lista dei ricercati" disse l'amico, ma Niall non si scompose minimamente... In quella lista c'era sempre stato
"Embèh"
"Sei nella lista di ricercati come assassino... Ricordi l'uomo che hai salvato? È stato ritrovato morto sotto un ponte mentre stava prendendo un taxi.  L'autopsia dice che l'uomo morì  per avvelenamento e subito dopo fu assassinato" Niall non si scompose neanche questa volta, non aveva fatto niente di tutto ciò e non voleva preoccuparsene. 
"Niall,nella scena del delitto è stato ritrovato un biglietto con sopra l'email che usiamo per comunicare con i nostri clienti... Ti hanno incastrato"
"Io non ho fatto niente di tutto ciò, lo sai bene Harry e non voglio scappare per qualcosa che non ho fatto"
"Niall se i poliziotti ti beccano è la fine,verrai etichettato come assassino. Non uscirai più di prigione contando anche i traffici di droga da cui prendi il materiale" Niall scattò un paio di foto così da concludere il lavoro e spense l'auricolare. Avrebbe trovato quel clan e avrebbe parlato col boss.  
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Era ormai notte fonda a Londra e Summer girava per le strade senza una meta dove andare, con la sua valigia pesante , con i pochi soldi rimasti cercava di trovare qualche Taxi libero, Ma non ne trovò neanche uno. Si fermò davanti ad un  minimarket e comprò una confezione da sei di birra e l'unico obbiettivo che aveva era quello di bere tutte le lattine. Salì le scale di un palazzo là vicino e salì in terrazza, dove nessuno l'avrebbe vista piangere.  
Si ritrovò ubriaca già alla 3 lattina.. Bere in realtà non era mai stato il suo forte. Perfino alle feste, era sempre la prima ad ubriacarsi. Si sedette sopra al muretto con le gambe che le penzolavano nel nulla. Osservava le macchine che sfrecciavano veloci mentre l'aria si faceva sempre più fredda.. Eppure era aprile. Probabilmente quella era la prima volta che non andava a raccogliere i pedali di ciliegio ed ad esprimere un desiderio. In realtà, dopo che da bambina espresse il suo primo desiderio e vide che effettivamente non si realizzò non ci credette mai più... Ma nonostante tutto continuava ad andarci e a raccogliere i pedali.  Guardò il cielo pieno di stelle e sorrise
"Ehi papà, sono tua figlia. Ti ricordi di me o pure tu mi hai dimenticato?"sorrise e una lacrima rigò il suo volto 
"Sai, oggi ho incontrato la mamma. È bellissima. E pure suo figlio lo è. Si è risposata, lo sapevi papà? Io no... 
Anzi, si.. Ma speravo che in realtà non era così. Mi ha abbandonato.. Con che coraggio è andata avanti? Sembra che tutti siano riusciti a votare pagina tranne io... È davvero ingiusto" le lacrime continuavano a scendere mentre lei continuava a bere. 
"Sai papà.. Sono stanca. Sono stanca di vivere così. Stanca di non avere un sogno, un obbiettivo. Sono stanca di essere sempre abbandonato e di essere l'ultima scelta. Ora sono pronta papà.. Voglio rivederti. " decisa si asciugò le lacrime, gettò la lattina a terra e barcollando si alzò sul muretto. 
" Oggi la farò finita, lo giuro papà. Presto ci rincontreremo" Summer chiuse gli occhi ma li riaprì quando sentì una voce. 
"Ehi tu! Scendi che è pericoloso" si girò verso la direzione della voce. Era un Ragazzo coperto con un capello nero e con degli occhiali che oscuravano il viso..
"chi sei? " gli chiese 
"Ho detto di scendere" 
"potresti farti i fatti tuoi?"
"Sai,ultimamente mi sento in dovere di salvare un paio di vite" disse il Ragazzo incrociando le braccia. Summer sorrise amaramente e alzò lo sguardo verso il cielo
"Papà, a Londra esiste Superman dei poveri?... È davvero da sfigati"
"Ti sento.. "
" comunque, sarei felice se potessi almeno morire in pace"
"Senti, non ti conosco e tu non conosci me. Sfortunatamente ti ho dovuta incontrare nel momento meno opportuno e in questo momento dovrei essere a fare altro, ma non posso lasciar morire qualcuno così sotto i miei occhi. Non potrò essere d'aiuto in questa situazione, è vero.. Ma almeno ascoltami.Se vuoi morire, allora muori. Ma fallo domani. Se domani non ci riesci allora fallo il giorno dopo. Se provi lo stesso dolore il giorno dopo, anche se muori il giorno dopo o il giorno dopo ancora, non sarà troppo tardi. Se vivi ogni giorno in questo modo, alla fine arriverà sicuramente una buona giornata. Verrà un giorno in cui ti dirai: “Ho fatto bene a non avermi ucciso quella volta". Per ogni cosa c'è un giusto tempismo. Se sei nato, verrà un giorno in cui morirai, e se incontri qualcuno, verrà un giorno in cui dovrete separarvi. Se ridi, ci sarà un momento in cui piangerai. Quindi se sei vivo, allora goditi la vita.Questa è la ragione per cui vivere. Vedila semplicemente così, C'è uno scantinato buio nel cuore di ognuno di noi. Se ignorato e solamente osservato, il buio diventa più fitto. Bisogna prendere coraggio, scendere le scale ed accendere la luce. Se hai paura quando sei solo, qualcuno può tenerti la mano."Detto questo il ragazzo allungò mano e Summer, emozionata per quelle parole che le avevano toccato dentro si asciugò le lacrime e poi afferrò la sua mano. In un movimento veloce il Ragazzo l'abbraccio impedendole di guardarlo in faccia. Summer voleva conoscere il viso del suo salvatore tanto che cercò di alzare il viso a non ci riuscì a causa della sua presa possente che la bloccava al suo petto
.
 "Grazie"
disse Summer, sperando che il ragazzo le dicesse il suo nome. Ma lui rimase zitto,con una mossa abile e veloce la lasciò andare e prendendo la rincorsa saltò nel tetto del palazzo accanto. Summer grazie a lui aveva capito il senso della vita e ne era consapevole, lui l'aveva aiutata davvero. Si asciugò le lacrime,fece un mezzo sorriso guardando ancora quel ragazzo strano e afferrò la  sua valigia. Si recò infine verso un hotel dove avrebbe passato la notte..







*Angolo a me*


Ciao ragazzi! Eccomi tornata! Spero che questo capitolo vi piaccia.
Vorrei sapere la vostra perchè sapete...i consigli sono sempre bene accettati!!!
Vi volevo anche presentare i protagonisti ovvero:
Niall horan aka Niall horan/Heller
Harry Styles aka Harry Styles
Amanda Seyfriend aka SUMMER.
E con la partecipazione, più in là, di Louis!!!! Non vi faccio spoiler!. 
-SEFORA45






 

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