perennemente in ritardo

di carryonvecia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cadere a pera ***
Capitolo 2: *** vaneggiando ***
Capitolo 3: *** tra riti voodoo e congetture ***
Capitolo 4: *** dannata coscienza! ***



Capitolo 1
*** cadere a pera ***


Piove, per i tanga leopardati di Merlino, sono in ritardo, adesso Cecilia chi l’ ascolta? mentre arranco sotto la pioggia, leggo i messaggi minatori di Maddalena, Francesca e  Sofia, coloro che si considerano le mie migliori amiche e mi linceranno per il ritardo colossale.

Corri Chiara, corri Chiara, ormai diventa un mantra nella mia testa.
Un perfido tombino intrappola il tacco destro della scarpa, non faccio in tempo a imprecare che ruzzolo a terra; sento una fitta alla caviglia, eccellente, non c’è che dire!
Faccio un altarino a qualunque entità suprema mi aiuti in sto momento…la proposta non deve essere parsa allettante poichè io mi trovo ancora nel pantano, in tremendo ritardo e in compagnia di scarpe col tacco che sfidano la legge di gravità.
Maledetto il giorno in cui ho ceduto alle preghiere di Silvia, ovvero il Belzebù che mi ritrovo per sorella, trovo che sia impossibile che lei condivida il mio patrimonio genetico; ca**o perchè penso a mia sorella in una situazione spinosa come questa?
Dovrei smetterla di sproloquiare e agire! tuttavia è colpa di Silvia,lei è la responsabile di questa catastrofe! Con dolci lusinghe mi ha convinto ad indossare questi  trampoli, ed ora giacio a terra con la caviglia destra slogata, i jeans imbrattati di fango e il cellulare che sguazza in una pozzanghera. 
Ok Dio è da tanto tempo che non ci facciamo una chiacchierata, capisco i Suoi impegni ma trascurare una creatura che a malapena sa di essere al mondo, è alqunato crudele.
Ritengo inoltre che sia ingiusto che la mia vita sia regolata solo dalla legge di Murphy, c’è chi nasce buono, aggraziato, intelligente e amabile e poi ci sono io: acida, leggiadra come un ippopotamo in tutù e perennemente incasinata.
Mentre mi accìngo a raccattare il cellulare e i mie averi, dall’asfalto, dei fari illuminano la strada, Dio esiste e mi manda soccorsi! aspetta Chiara, sei sull’ asfalto, ciò indica che non sei su una zona riservata ai bipedi, dunque se non sei sulle strisce pedonali e non sei neppure su una pista ciclabile...
dove ti trovi?
 

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Capitolo 2
*** vaneggiando ***


grezie mille alle comari che mi ispirano :) e a ludilu, che collabora alla storia :)

< pov Theo>


Aziono i tergicristalli per rimuovere la pioggia che si abbatte sul parabrezza, mannaggia la pupazza,Theo! non perdere la pazienza, non vale la pena di rodersi il fegato per quella meretrice; sbuffo scocciato e insulto mentalmente la mia coscienza, detesto darle ragione, è facile per lei! mica è stata scaricata dalla persona con cui era fidanzata da due anni.
Due anni che che stavo con Veronica e mai che lei mi abbia accennato una prossima rottura.
Tamburello nervosamente le dita sul volante, frustrato mi passo una mano fra i capelli, devono essere in uno stato pietoso, dopo l’ incontro con quella megera, ho chiamato Francesco e gli ho dato appuntamento per la sera stessa, al bar che hanno appena inaugurato.
Finita la doccia, mi sono precipitato dal barbiere, ma noto desolato che un ciuffo stà pendendo mollemente a sinistra...Sì lo ammetto! la colpa è mia: mi sono categoricamente rifiutato di mettere sulla mia chioma quella bava di rospo che vogliono far passare per gel.
Da diligente cittadino quale sono, mi fermo al semaforo rosso e ne approfitto per riflettere sulle parole della mia ex:< Theo sei noioso monotono e prevedibile! razionale su ogni cosa e con la mentalità di un uomo dell’ ottocento!> con queste dolci parole, quella grandissima figlia di buona madre, mi aveva congedato sull’ uscio del suo appartamento.
Lo scattare del verde mi distoglie da questi pensieri, mi stuzzico una pellicina dell’ indice( vizio che mia madre aveva inutilmente tentato di reprimere) e mi infervoro all’ improvviso, le donne desiderano l’ uomo dolce sensibile che le faccia sentire protette che s’ acciambelli sul divano per guardare stucchevoli film d’ amore che fanno straripare miele da tutti i pori, cercano l’ uomo serio e coscienzioso… appena lo trovano lo rifiutano perchè anonimo e banale! Esigo una spiegazione, questo comportamento privo di qualsiasi logica mi irrita notevolmente, volete un patner o uno zerbino? Adorano essere servite e riverite, quindi il disgraziato è costretto a un estenuante corteggiamento: fiori, uscite e cioccolatini, frasi dolci, tramonti e regali a non finire.
Nel momento in cui ti hanno piegato al loro volere, ti gettano via e corrono tra le braccia di un rozzo, grezzo, primate che le conquista con i muscoli guizzanti, testosterone e cipiglio sempre incazzato col mondo.
Tento di rilassare i muscoli della mano destra, faccio dei respiri profondi come mi consiglia il maestro di yoga; inspiro, espiro, inspiro...ca**o una massa informe intralcia la strada! strizzo gli occhi e tento di mettere a fuoco la figura accasciata.

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Capitolo 3
*** tra riti voodoo e congetture ***


Un' automobile inchioda ad un palmo dal mio volto, l' angelico stridio dei pneumatici sull' asfalto mi allieta con la sua armoniosa melodia; spero diano una multa per inquinamento acustico, a quella grandissima testa di manzo che stà al volante! Siamo in una merdosa stradina laterale dimenticata da Dio, per quale ostrogoto motivo, una persona sana di mente, corre a rotta di collo, su una via il cui limite massimo sarà superato anche da un bradipo zoppo con i reumatismi?! Una testa si sporge dal finestrino, un volto provvisto di barba viene illuminato da un lampione, le sopracciglia si inarcano e schizzano all' attaccatura dei capelli, due occhi mi fissano scocciati, storce le labbra come se fossi un moscerino sul parabrezza... mi stava per investire, però è lui quello stizzito... mo' L' AMMAZZO! Con uno scatto felino mi tiro in piedi ma l' effetto viene clamorosamente rovinato dal tacco destro, che ha disertato al momento più opportuno; Nell' arco di un secondo la macchina compie una strettissima inversione ad U e mi ritrovo col culo a terra e il morale che fraternizza col magma del nucleo terrestre. Le ruote smuovono l' acqua delle pozzanghere e una doccia di detriti, mozziconi di sigarette e acqua, si riversano sulla mia persona, igienico e salutare; se ci fosse mia madre mi direbbe: "guardi sempre il lato negativo Chiara! l' acqua fredda tempra le membra!" detta da una che d' estate dorme con: due piumini, una coperta e il pigiama in pile, è un insulto! La coerenza la dovrò aver presa sicuramente da lei; mi massaggio la zona lesa del posteriore, sono abituata alle ammaccature, inciampo spesso ma quest' ultima caduta mi ha demolito l' orgoglio. Cosa costava fermarsi per accertarsi delle condizioni del pedone? Se avesse usato il tempo in maniera adeguata, ovvero venendo in mio soccorso, anziché fissarmi come se avessi fatto riti voodoo, avrebbe sprecato solo pochi minuti del suo preziosissimo tempo. Mentre proseguo con tali congetture, un francesismo fà scattare la mia testa verso la fonte di cotanta finezza, due gambe sormontate da un busto appaiono nella mia visuale: sopra di me incombe una figura.

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Capitolo 4
*** dannata coscienza! ***


ciao a tutti :D
grazie mille a ludilu, Lulu80, Girly_bull07, kobatohanato, _maryan_  per aver recensito/preferito/seguito la storia
non so come tessere la trama di questa storia, sarei molto lieta se lasciaste un consiglio :)
un bacione alla prossima  



~pov Theo

Ti pareva? questa  giornata va di male in peggio, prima Veronica, adesso sta pazza sdraiata sulla carreggiata, inizialmente ero pronto a soccorrerla, ma è una donna, con l' universo femminile ho chiuso! trovarmi una ragazza che mi si appiccichi a mò di cozza non è in cima ai miei desideri; ora le priorità sono altre: uscire, divertirsi e dimenticare Veronica con una sbronza colossale, un toccasana per qualsiasi malanno che si rispetti.
Dallo specchietto retrovisore osservo la tipa, è a terra, inzuppata fradicia come un pulcino, mi fa troppa pena, Ma porca vacca, Signore quando distribuivi la la stronzaggine, io dove ero? seriamente un po' di sano menefreghismo ti renderebbe la vita semplice, mi sento tremendamente in colpa... e se le succede qualcosa? avrà probabilmente l' età di mia sorella, di sera tardi girano i malintenzionati...Cincischiare è inutile, faccio retrofront e torno alla zona precedente, mi precipito fuori dall' auto e la raggiungo.
Un panda ricambia il mio sgurdo, aspetta...sotto quel trucco riesco a riconoscere un volto umano,almeno me lo auguro!
mi accuccio accanto alla pazza e noto con estrema letizia che digrigna e denti, gli occhi ridutti a due fessure mi inchiodano all' asfalto.

pov Chiara

Ghigna, ghigna pure cocco! Guarda che il sorrisetto sgembo non m' imbroglia, mi fissa come un maniaco...forse è tornato indietro sperando che gli facessi un servizio in cambio di un passaggio! con la mano sinistra mi copro il dècolletè, sia mai che le mie gemelline vengano esposte ai suoi occhi depravati.
quel depravato, accortosi del mio gesto, ghigna senza ritegno.
Si presenta, ma anzichè tendere la mano come si addice al pubblico costume, mi accenna un saluto col capo e comunica il suo nome:"Theo",
protende le braccia verso di me e tenta di sollevarmi; a questo punto mugugno il mio nome, ma quel cerebroleso sembra divertirsi, facendo perno sulla gamba sinistra mi alzo e noto che gli arrivo alle ascelle...sentirmi uno gnomo da giardino, accresce la mia autostima.
sollevo il viso e col cenno del mento lo sfido a ridere, tuttavia Theo, il primate che mi trovo di fronte, fruga nella mia borsa.
prima che riesca fermarlo, lo vedo estrarre un assorbente  dalla pochette, lo rimira e con estrema nonchalance lo rigetta nel contenitore, "hai delle salviette umidificate?"
a questo punto, con l' interpretazione da zitella acida da oscar, esplodo.
"cioè fammi capire, tu, Tarzan del XXI secolo, mi perquisisci la borsa, per delle salviette?! ma il termine privacy non ti dice nulla? Zeus fulminalo prima che io commetta un cruento omicidio!
durante la sfuriata, Theo, mantiene un contegno che pure Buddah invidierebbe, inclina leggermente il capo e squote la testa.
non parla, eppure i suoi occhi continuano a darmi della sciroccata, imbarazzata mi gratto la nuca e recupero la pochette dalle sue grinfie.
"Ho una sorella, ha pressochè la tua età, quindi smettila di svangare le palle, nessuno ti vuole molestare, rilassati!"
sgrano gli occhi,questo esemplare di homo erectus si è evoluto! adesso il suo sguardo è ostile, dev' essere solo un riflesso del mio, che se potrebbe sarebbe al vetriolo.
Ha una sorella... questo spiega la disinvoltura con cui maneggiava gli assorbenti; mi guardo le mani, ho del nero sotto le unghie che rende la manicure favolosa, le sue unghie sono curate ma ha i palmi sporchi, reduci del soccorso.
dopo aver trovato i fazzoletti, ci puliamo le mani e decido di presentarmi decentemente, sono educata io!
"perdona lo sfogo, e la performance da psicotica posseduta, non è proprio una situazione eccellente, sono in ritardo, piove, e ho la caviglia slogata."
Il tizio porta le braccia dietro alla nuca, e un lampo di preoccupazione attravera il suo sguarda ma viene subito rimpiazzato, da un rigido autocontrollo; mi indica l' auto col mento e questa muta offerta ci incamminiamo verso la vettura.

 

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