Se quel giorno...

di mizu1979
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Amico mio ***
Capitolo 2: *** Lei ***



Capitolo 1
*** Amico mio ***


 


Tochiro Oyama era sicuramente l’ingegnere piu’ geniale e capace che la Gaia Sanction avesse mai avuto alla proprie dipendenze.
Ma era anche il piu’ sottovalutato.
In una organizzazione dove il motto era “Ordine e Pace” il suo modo di fare sempre un po’ troppo sognatore e svagato, la sua uniforme sgualcita e i capelli perennemente arruffati bastavano a far scuotere la testa e chiedere come fosse possibile che riuscisse cosi’ bene nel suo lavoro… e come poteva essere il miglior amico di Frederic Franklin Harlock , il capitano delle quattro DeathShadow! Lui sì che era un vanto!
Nonostante la giovane eta’ si era distinto con merito nella guerra di ComeHome e successivamente aveva governato le quattro corazzate a dark matter in maniera encomiabile dimostrando una capacita' di comando davvero non comune! Un Capitano nato insomma!
Di conseguenza come poteva una persona cosi’ perfetta essere amica e andare d’accordo con il suo esatto opposto?
Harlock sapeva benissimo di queste voci che giravano sul loro conto ma ogni volta ci rideva sopra: sì era vero, sia dal punto di vista fisico che caratteriale Tochiro era proprio il suo contrario, ma lui non si era mai fermato alle apparenze.
Sin da quando lo aveva conosciuto ai tempi dell’accademia militare aveva visto in lui la meravigliosa persona che era, onesta, leale con un grande cuore e capace di sentimenti davvero puri e disinteressati come la loro amicizia.
Su di lui poteva sempre contare, lo conosceva meglio delle su tasche e non si stupiva mai se sembrava leggergli nel pensiero e anticipare le sue mosse.
 
…. Di conseguenza quando quella mattina se lo ritrovo’ nel suo studio armato di sake’ e il suo solito sorrisone incoraggiante non pote’ fare a meno di  ridere fra se’ e se’… anche stavolta aveva capito!
“Amico mio lo sai che non posso bere adesso!”
“Oh avanti un po’ di sake’ non ha mai fatto male a nessuno e poi lo sai … porta fortuna!”
“Ma non ho bisogno di fortuna… il progetto e’ ormai approvato, basta solo attendere l’inizio della missione”
“Non parlo di questo,ma dell’altro motivo per cui scenderai su Marte... oltre alla riunione con i decani…”
Harlock non riusci’ a nascondere un sospiro.
“Potrebbe anche andare male ...”
Tochiro rimase un attimo in silenzio. Poi poggiando il suo sake’ guardo’ dritto negli occhi il suo amico.
“Andra’ tutto bene vedrai, non mi sbaglio… e io non sbaglio mai no?” concluse con una risata.
"Sì, e’ vero, non sbagli mai" penso’ Harlock in silenzio … era da un po’ che rinviava un certo discorso con Tochiro. Ogni volta che provava ad affrontare la cosa l’ingegnere si rifiutava di parlarne dicendo che era acqua passata e non era il caso di perdere tempo in queste cose.
Ma Harlock sentiva che doveva concludere quella cosa! Fini’ il suo bicchierino, pronto a pronunciare quelle parole che tante volte si era ripetuto, quando leggera e delicata come al solito entro’ nella stanza Mime, l’aliena nibelunga con il compito di macchinista del motore a dark matter .
“Harlock, ti informo che la tua navetta per Marte e’ pronta, il pilota sta aspettando nell’hangar.”
“Ah.. va bene Mime, grazie!”
“Buon viaggio e stai sereno… quando le cose si fanno con il cuore non c’e’ motivo di temere!”
“Vedi anche lei e’ sicura dell’esito positivo di quella faccenda…e lo sai bene che i nibelunghi se le sentono certe cose!!”
“E sia! Ma se non va come deve andare, non ti bastera’ tutto il sake’ dell’universo per ripagarmi la delusione! E tu Mime mi sei testimone.”
“Va bene come desideri Harlock.”
“Ma no non e’ giusto... due contro uno!”piagnucolo’ Tochiro.
Harlock si alzo’per sistemarsi il cinturone con le armi e guardo’ il suo amico con una simulata aria di superiorita’.
“Tochiro, mi dispiace, ma Mime ha dedicato la vita a me.. non a te! Devi accettare la cosa e non essere geloso!”
 
I due uomini si fissarono per qualche istante in silenzio per poi scoppiare in una risata fragorosa: anche stavolta Tochiro era riuscito a sollevare lo spirito di Harlock ...come sempre…


Note:
Questa storia nasca da una particolare e molto personale idea che ha iniziato a girellare per la mia testa durante le tante visioni del film di Aramaki tant’e’che all’inizio i personaggi erano solo Tochiro e Harlock.. poi dopo la visione di Arcadia della mia giovinezza ho deciso di aggiungere Maya.
Il contesto sara'il movieverse 2013 di conseguenza il personaggio di Maya sara' un po' reinventato (per questo ho deciso di aggiungere AU nelle note)
Se non vi tornano alcune cose ..beh puo’essere… la storia non sara’molto lunga per cui avrete presto risposta a tutte le domande.
Sottolineo che e’un vero e proprio “what if” : cosa sarebbe successo quel giorno se….

Ultima cosa: anche in questa fic ho deciso di usare il nome assolutamente inventato da me per Harlock, usato anche in Secondo Ufficiale
 



 

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Capitolo 2
*** Lei ***


Come Harlock aveva correttamente immaginato l’incontro con i Decani e il Plenipotenziario si rivelo’ essere poco piu’ di una formalita’, un semplice riepilogo di quanto gia’ deciso.
Non che al giovane Capitano dispiacesse la cosa anzi… non vedeva l’ora di finire per passare al secondo motivo della sua discesa su Marte.
Inoltre sapeva benissimo che la disponibilita’ data dal Gran Consiglio a quel progetto era piu’ imposta dalle circostanze che volontaria…
 
Conclusa quindi l’udienza si affretto’ a lasciare l’imponente edificio della Gaia Sanction, che a vederla sembrava una cattedrale anziche’ un luogo preposto al governo.
Nell’incrociare il suo riflesso in una delle tantissime vetrate degli enormi corridoi non pote’ non notare la sua espressione tesa e determinata, cosa che lo fece sorridere di se’ stesso! Aveva visto la morte in faccia un sacco di volte durante la guerra di Comehome ed ora era in crisi per andare a dichiararsi alla ragazza di cui era perdutamente innamorato!
Maya…
Il solo nome fece apparire davanti agli occhi dell’uomo l’immagine della ragazza…se fosse stata una ragazza qualsiasi Harlock non avrebbe avuto alcun timore: sapeva di piacere al gentil sesso sia per il fascino della divisa sia per il suo aspetto fisico. Nonostante infatti la vistosa cicatrice che aveva sul volto e che si era rifiutato di operare, aveva ben capito di risultare comunque molto interessante agli occhi femminili.
Maya pero’ non era una ragazza qualsiasi.
Sembrava quasi una bambolina con quel suo aspetto aggraziato, dolce, dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri da cerbiatta, ma ben presto conoscendola Harlock aveva capito che nascondeva un carattere deciso, forte, che non esitava a mettersi in gioco per portare avanti i suoi ideali.
Anche a costo di andare contro i suoi familiari….e la cosa lo aveva conquistato immediatamente!
 
Maya infatti apparteneva a una delle famiglie piu’ influenti della Gaia Sanction, imparentata direttamente con il Plenipotenziario.
Era destinata a una vita di agi e lusso, magari sposata con il figlio di un Decano, ma la ragazza non si era chiusa nella sua vita dorata…riconosceva e non voleva ignorare il momento difficile in cui versava la situazione della razza umana, ormai quasi condannata  a una estinzione senza rimedio, per questo si era esposta personalmente sposando la causa dell’Istituto Daiba diventandone sponsor e portavoce.
 
L’Istituto era stato creato dall’omonimo professore e dal suo socio professor Kusko, due brillanti scienziati che avevano fatto parlare di loro sin da giovani.
I due appena laureati avevano denunciato che il modello di sviluppo dello spazio portato avanti era sbagliato: come nei secoli precedenti l’uomo aveva sfruttato le risorse della Terra pensando erroneamente che fossero infinite, ora faceva lo stesso con l’Universo.
E anche se l’Universo era davvero infinito i pianeti colonizzabili non lo erano affatto.
Ma al tempo nessuno aveva prestato ascoltato ai due studiosi considerati i soliti estremisti…
Con il passare degli anni pero’ i problemi profetizzati da Daiba e Cuzco avevano cominciato a palesarsi portando alla decisione del ritorno in massa verso la Terra, da cui la guerra di Comehome….
Ancora una volta i due scienziati avevano cercato di attirare l’attenzione su questa guerra assurda: non si poteva decidere con le armi chi poteva scendere sul pianeta natio, un pianeta ormai quasi senza risorse, in gran parte desertificato e abitato ormai solo da vecchi e ammalati… bisognava percorrere un’altra strada!
E in questa loro lotta avevano incrociato Maya: la giovane non aveva mai approvato la risoluzione bellica per questo aveva deciso di aiutare i due professori non solo economicamente, ma rappresentandoli nei dibattiti pubblici, nei luoghi di potere e seguendo personalmente la loro pagina web dove la ragazza registrava e lasciava dei video messaggi in cui incitava i terrestri a muoversi, a reclamare un futuro diverso… un futuro in cui ci fosse speranza per tutti.
Maya pero’  non era un’ingenua: in breve tempo aveva capito che la sua azione era ben vista e seguita dall’opinione pubblica e dal mondo scientifico, ma al contempo invisa al mondo politico e militare. Anche i suoi stessi familiari erano alquanto dubbiosi sul suo operato!
Le serviva un alleato, qualcuno che poteva davvero fare la differenza e in questa sua ricerca era stata aiutata da un soldato che lavorava nella sala comunicazioni intergalattiche della Gaia Fleet.
Il giovane era rimasto affascinato da Maya, anzi un po’ne era innamorato, ma ben sapendo di non aver alcuna speranza si era rassegnato ad aiutarla  passandole in segreto le informazioni che recepiva grazie al suo ruolo.
Era stato proprio lui a captare un messaggio che proveniva dalla corrazzata Death Shadow n.4 e capita l’importanza era corso da Maya per farle ascoltare una copia.
“Ma sei sicuro Masai? Se non leggo male il mittente e’ il Capitano Harlock…”
“Esatto proprio lui in persona….”
“Ma lui e’ il Capitano della flotta delle Death Shadow, uno dei piu’ importanti militari della Gaia Fleet, non credo proprio sia la persona giusta!”
“Signorina Maya si fidi di me… ascolti quel messaggio… e’ l’alleato che le serve!”
 
Maya aveva obbedito dubbiosa, ma le era bastato un solo ascolto per dare ragione al giovane: quel Frederich poteva davvero esserle di aiuto per questo forte del nome della sua famiglia era riuscita ed avere un permesso per accedere alla corazzata e avere un incontro con lui.
Il loro primo incontro, il primo di tanti per seguire quel progetto insieme…
 
Era quello il motivo per cui Harlock dubitava di essere ricambiato da Maya: i loro incontri erano sempre stati per lavoro, per portare avanti il piano, mai per motivi personali o intimi.
Era vero che la ragazza non sembrava affatto dispiaciuta di frequentarlo: si  sobbarcava ogni volta il viaggio fino alle navi da guerra nonostante i vari rischi e se lui tornava su Marte faceva sempre in modo di incontrarlo, ma poteva essere solo perche’ era presa dal suo ruolo e da quello che rappresentava dal momento che nel tempo era divenuta un riferimento per tutti coloro che volevamo una soluzione pacifica a tutela della madre Terra Gaia.
La Rosa Rossa la chiamavano, per via del logo che aveva scelto quando lasciava i videomessaggi sul suo portale web.
 
Comunque non aveva senso arrovellarsi: perso nei suoi pensieri Harlock aveva raggiunto l’edificio in cui si trovava la sede dell’Istituto.
Maya era li’, glielo aveva confermato il giorno precedente, quando si erano sentiti, gli aveva assicurato che lo avrebbe aspettato anche tutto il giorno se era necessario e di una cosa Harlock era certo: a costo di beccarsi un sonoro rifiuto non avrebbe lasciato Marte senza sapere cosa pensava Maya di lui!
 
…senno’ chi avrebbe potuto tener a freno Tochiro e la sua simpatica quanto insistente invadenza??



Note:
Come altre scrittrici di questo fandom hanno ipotizzato nelle loro storie anche a me piaceva l’idea della presenza di Maya nel passato militare dell’Harlock versione movieverse.
Anche perche’ sono convinta che Aramaki abbia voluto citare AOMY immaginando il nostro Capitano nelle fila della Gaia Fleet..
Come Maya si opponeva agli Illuminada con i suoi messaggi cosi’ ho pensato a una Maya che si oppone alla Gaia Sanction usando mezzi moderni come un blog e facendo da portavoce all’ Istituto Daiba (esattamente come fanno i vip ai nostri giorni quando decidono di perorare delle cause ambientaliste o umanitarie).
La citazione del professor Daiba e del suo collega Kusko mi e’ stata suggerita dal manga di Capitan Harlock: nel primo volume Kusko ha un confronto con Tadashi dopo la morte del padre e gli dice come da giovani si erano preoccupati per il destino della Terra ignorati dai governati.
L' accenno a una Terra abitata solo da vecchi e malati invece e' preso da EO.

Alla prossima


 

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