Abigail's Story

di Hoshi_Hime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Can we start like this? ***
Capitolo 2: *** Red hair girl ***
Capitolo 3: *** Lost and found ***
Capitolo 4: *** Do people ever climb the demon towers? Like, for any reason? ***



Capitolo 1
*** Can we start like this? ***


  Can we start like this?



Potrei cominciare questa storia in tanti modi, potrei spiegare quando mi sono svegliata per andare a scuola e cosa indossavo quel giorno, o come il mio mondo sia stato travolto nel sapere il mio passato oscuro e magico.
Ma non inizierò così,perchè per prima cosa quel giorno avevo bigato la scuola,  e secondo nessuno mi aveva tenuto segreto ciò che ero, e non puoi non sapere cosa non sia la magia quando i tuoi genitori adottivi  sono una coppia di stregoni che ti hanno cresciuto dopo la morte dei tuoi veri genitori; E quando questi a loro volta uccidevano demoni per vivere.

Comunque,quel pomeriggio del 2007 ero ad aiutarli nella erboristeria,dopo essere 'tornata' da scuola,e facevo su e giù mettendo boccette e confezioni ai loro posti.
Ovviamente anche se apparentemente per la maggior parte mondani quella era un erobristeria normalissima,chi faceva parte dei nascosti sapeva dei prodotti magici che vendeva,insomma,oltre a me ai miei piaceva aiutare la gente in generale,e ne avevano fatto un mestiere.
Dopo l'ennesimo scatolone vuoto mi misi a sedere sulla seggiola della cassa,quel giorno il negozio era vuoto,almeno finchè non entrò una ragazza,per qualche secondo non la riconobbi,finchè i miei occhi non si abituarano al aspetto sotto l'incantesimo,rivelando i capelli candidi e la pelle azzurra.
Gli Stregoni,essendo in parte demoni in parte umani nascono con quello che viene chiamato marchio,ovvero una assurdità del corpo,cosa che spesso nascondano con dei incantesimi.

-Signorina Catarina!-
Sorrisi e corsi verso la ragazza,anche se chiamarla così era sbagliato,chissà quante centinaia di anni aveva sotto quell aspetto venticinquenne.

-Abigail,vedo che sei cresciuta,i tuoi ci sono o ti hanno lasciato qui sola soletta?-

Aveva l'aria stanca,cosa che attribuii al fatto che passasse un sacco di ore a lavorare come infermiera.
Storsi il naso a quel 'sei cresciuta' visto che ci eravamo viste solo un paio di mesi fa,e io ancora non superavo il metro e sessanta.

-Nha,stanno sistemando alcune cose nel retro del negozio,vado a chimarli!-

Ma non c'è fu bisogno,questi entrano dalla porticina nel retro con altri scatoloni pieni di roba.

-Oh! Catarina! Qual buon vento!-

Mio padre usava spesso l'esspressione 'qual buon vento' con amici,conoscenti e in modo ironico anche quando la persona non era la benvenuta.
Il saluto di mio padre fu seguito da quello di mia madre,che sorrise calorosamente la donna,per poi borbbottare qualcosa sul preparare il tea per i ospiti,e la rividi sparire dietro il negozio,probabilmente per salire su in appartamento.
Ora che la mia vista si era abiutata era bello vedere i marchi su entrambi i miei genitori adottivi: Due occhi viola come ametiste dalla bizzarra pupilla ovale per mio padre e scaglie simili ai serpenti a sonagli che coprivano le mani e buona parte del viso di mia madre.
Anche di aspetto erano quasi l'opposto,Frederick,così si chiamava l'uomo che mi aveva cresciuta, era sempre stato alto e snello,pelle chiara come il latte e capelli color caffè, mentre sua moglie Aiyana era poco più alta di me con la pelle scura e i capelli bruni.
Si erano incontrati poco dopo la scoperta del nuovo continente,lei nativa Americana,e lui espoloratore dalla Francia,cresciuto in Spagna. Spesso Frederick mi diceva di essere stato perfino uno dei marinai di Cristoforo Colombo,ma non gli ho mai creduto.

Mia madre tornò con quattro tazze fumanti di tea al lampone,il mio preferito, e anche dei biscotti,e nel vederli mi sentii brontolare lo stomaco,cosa che mi ricordò che quel giorno avevo saltato il pranzo, e se non fosse stato che almeno con i ospiti avevo un minimo di autocontrollo mi sarei già avventata sul vassio,ma mi trattenei a malavolgia e aspettai che la donna finisse di preparare l'infuso,che intanto aveva sparso un dolce profumo di frutti di bosco in tutto il negozio,amuentando la mia fame.
Quando finalmente Aiyana finì e porse a tutti una tazzina potei rimepirmi la pancia,mentre la strega dalla pelle azzurra finalmente iniziò a spiegare il motivo della sua visita.

-Si tratta di Ragon Fell,vedete...lui è stato ucciso ieri notte,da gli scagnozzi di Valentine a quanto pare.-

Oh...Ragon Fell,non l'avevo mai conosciuto ma a quanto pare era un buon amico di tutti e tre i stregoni,e vidi i loro volti incupirsi,ma durò solo una mancita di secondi e mia madre alzò di nuovo il viso.
Sembravano tutti e tre così abituati alla morte delle persone che conoscevano che la cosa mi lasciò un vuoto nello stomaco,e sta volta non era dovuto alla fame,sarebbe stata così corta la loro reazione anche il giorno in cui sarei mancata?

-Quindi vorresti andare a casa sua per un momento di ritrovo,è così Catarina?-

La strega annuì -Ho anche invitato Maguns Bane,e farebbe piacere ad entrambi se voi...-
-Certamente,verremo senza ombra di dubbio,anzi grazie per l'invito e averci avvisati-
Mormorò mio padre sorridendo.

A quel punto ricordai che Ragon Fell aveva la sua abitazione a Idris,dove ero nata!
Cercai di fare la voce più dolce possibile e pigolai: -Posso venire pure io?-

Mia madre scosse la testa.
-Abby,so che vuoi vedere Idris,ma non è esattamente il momento adatto...non dopo che Valentine si è scoperto vivo,sai cosa ha fatto ai tuoi genitori-

Certo che lo sapevo,i miei veri genitori erano morti uccisi dal circolo,perchè volevano proteggere i nascosti,compresa la coppia che adesso era davanti a me,erano perfino arrivati ad allearsi ai Preator Lupis e creare una piccola resistenza,arrivando nel dare o trovare vitto e alloggio ai nascosti minacciati da Valentine e i suoi uomini,finchè questi non ebbero l'idea di farli fuori,ed ero abbastanza sicura che fossero incacchiati pure con me.
In più i pregiudizzi verso i nascosti erano ancora alti,se aggiungiamo che dopo la loro morte ero stata cresciuta da dei stregoni,per i cacciatori io ero una specie di lunatica,della serie 'tu non puoi sederti con noi' e quindi non erano neanche mai stata nel istituto di Tornonto,figuriamoci ad Idris...
....sì sono Canadese,sì faccio colazione con lo sciroppo d'acero ancora adesso.
Toronto è una città davvero particolare,metà di essa è sotto terra, perchè d'inverno fa troppo freddo per stare al esterno,figo non trovate?
Volevo sapere se anche l'instituo della città era sotto terra o no,ma come detto prima,non ne avevo mai avuto la possibilità di vederlo con i miei occhi.

Ora,con il senno di adesso,se una strega di qualche centinaia d'anni di esperienza ti dice di non fare una cosa,vuol dire che non devi farla,ma a quel tempo avevo sedici anni e mezzo,ergo ero una una cretina:
Infatti qualche ora dopo,mentre mio padre apriva il portale io con la scusa di salutarli mi ero messa in un angolino,con il sorrisetto più angelico possibile gli feci ciao ciao con la manina,ma appena i tre adulti lo attraversarono,con uno scatto mi buttai pure io nel portale.
Mamma diceva che a ogni persona il portale dava sensazioni diversi,per me era come saltare nel vuoto,e adoravo la sensazione del mio stomaco che faceva le capriole.

Quando 'atterai' sentì il pavimento sotto i miei piedi e sorrisi orgogliosa.

-C'è l'ho fatta!-
Esclami,per poi rendermi conto che davanti a me c'erano i miei genitoni,Catarina e una quarta persona,un ragazzo dal viso asiatico e i occhi da gatto,che associai a quello che doveva essere Maguns Bane.

Mio padre mi scrutò dalla testa ai piedi,con quello sguardo che fanno i genitori quando fai una cazzata epocale.

-Signorina,cosa avevi intenzione di fare dopo aver attraversato il portale senza il nostro permesso?-

-Ecco...io...Ah merda!-

E feci retro front,uscendo di corsa dalla casa,e buttandomi chissà dove nella boscaglia,se mai mi avessero beccato altro che castigo,mi avrebbero messo in punizione fino ai ventun'anni!


Angolo del autrice:

Hey! Finalmente ho deciso di iniziare questa fanfic dopo mesi che ci pensavo ^^
Spero che piaccia e che se potete,lasciate qualche recensione,le critiche costruttive sono sempre ben accettate <3
Per l'aspetto della nostra Abby ho deciso di usare la (ex,suppongo) Youtuber Acacia Brinley:


 

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Capitolo 2
*** Red hair girl ***


Red hair girl

  
Ero persa, ovvio, non ero mai stata lì nei miei quasi diciasette anni di vita! Probabilmente ero l'unica nephilim a non aver mai visto Alicante, che bello eh?

Oltre tutto mi accorsi che il mio abbigliamento non ci azzeccava molto con il più classico usato dagli Shadowhunters dell'luogo.
Non che fossi vestita in modo vistoso, semplice combo tra jeans, felpone e scarpe da ginnastica ai piedi, ma mi sentivo fuori luogo lo stesso, sopratutto quando notai una ragazzina, avrà avuto la mia età, vestita con la tenuta usata dai cacciatori.
Mi sembrava giusto seguirla per chiederle come cavolo arrivare ad Idris, raggiungere la città mi sembrava un idea migliore che vagare per il nulla.

-Ehy! Ehy, scusami, come ci arrivo alla città?-

La ragazza si girò verso di me, aveva i capelli rossi, mossi e gli occhi verdi, era molto carina in effetti!
Mi guardò un attimo confusa poi prese parola.

-Non sono di qui, scusami, in effetti sto cercando Idris pure io, vengo...Vengo dall'istituto di New York.-

- Oh! Beh io vengo da Toronto e come te sono qui per la prima volta.-

Sorrisi e le porsi la mano.

-Piacere, mi chiamo Abigail o Abby se preferisci!-

La ragazza dai capelli rossi strinse a sua volta la mia mano, accennando un sorriso.

-Clary, piacere mio. Suppongo che a questo punto possiamo cercare Idris assieme-

Mi piaceva come idea, almeno non ero più sola in una città sconosciuta!

Camminammo assieme scambiandoci ogni tanto alcune parole, ma non troppe, nonostante ciò quella compagnia passiva mi piaceva.
Fortunatamente trovvamo l'entrata della città; da quel che mi aveva detto, Clary era lì per trovare Ragon Fell e io non c'è la feci a dire che sapevo che fosse deceduto, ne tanto meno che pochi minuti prima ero a casa sua, ma alla fine non ricordavo neppure dove fosse l'abitazione dello stregone, e per quanto era meschina la cosa mi tenei l'informazioni che sapevo per me.

-Clary?-
Una voce dietro di noi fece girare Clarissa, e io feci lo stesso, vidi una terza ragazza.
Era bellissima, alta con i capelli corvini e i occhi scuri, era probabilmente la più bella ragazza che avessi visto davanti ai miei occhi al difuori di attrici e modelle dietro lo schermo della televisione.
-Isabelle!-
Clary aveva l'espessione di qualcuno trovato con le mani in pasta.
-Non dovresti essere qui! E quella ragazza con te?-
Feci per presentarmi ma Clary mi tarpò le ali parlando prima di me: -Si chiama Abigail, ed è la prima volta che qui ad Idris e si è persa-
Isabelle, così avevo capito si chiamasse, scosse le spalle.
- Beh, la mia famiglia è ospite dai Penhallow, degli amici, meglio che venga anche tu...E anche la tua nuova amica se non ha ancora idea di dove andare.-
-C'è anche Jace?- Nel tono di voce di Clary sentii un misto di agitazione e speranza, seguito da un sospiro di sollievo quando Isabelle rispose in modo affermativo alla sua domanda.

-Jace è il tuo ragazzo?- Domandai con un sorrisetto per punzecchiarla, mi piacevano un po' i gossip, ma nel vederla rabbugliarsi mi sentii in colpa.
-No, lui è mio fratello-
Ancora non sapevo dell'perchè di quella reazione, ne tanto meno del suo rapporto 'incesto ma non proprio' con Jace.

Isabelle ci accompagnò a casa dei Penhallow, era un posto accogliente, ma la mancanza di qualsiasi forma di tecnologia mi dava i brividi, ok, forse non andrò mai a vivere ad Idris, o almeno finchè non trovano un modo per mettere almeno la TV, anche solo la via cavo!
Televisione apparte, la casa era bella e come detto accogliente, ma quando Clary partì come un razzo alla ricerca di quel Jace lasciandomi sola con Isabelle mi sentii come un pesce fuor d'acqua.
Isabelle stava pure lei per lasciarmi sola, la vidi dirigersi verso un altra stanza, quando una donna, e visto l'aspetto similare classificai come sua madre, la bloccò.
-Era Clarissa quella? Come c'è arrivata qui? E chi è questa ragazzina?-
Isabelle si girò verso la donna con aria scocciata.
- Non ne ho idea,mamma, stiamo parlando di Clary, lei fa le cose come vuole..In qualche modo.
E Questa ragazza era con lei...Come hai detto che ti chiami?-

Storsi il naso, mi dispiaceva che non si ricordasse il mio nome, io il suo lo ricordavo!

-Abigail, signora-
-Abigail è un nome comune tra le nostre ragazze, il tuo cognome?-
-Redwheel-
Dissi tranquilla, almeno finchè non vidi l'espessione della donna....Ah già che la gente mi credeva morta, e questo riprende il fatto che all'epoca ero un idiota totale.
-Non dovresti essere qui-
- Perchè dovrei essere morta o perchè non dovrei essere in città direttamente?-

Isabelle mi guardò un attimo: -Ok,ok, magari mi puoi spiegare la situazione?-
- In breve? I miei stavano tra i piedi al circolo, il circolo fa fuori i miei, degli stregoni amici dei miei mi salvano e mi adottano prima che il circolo faccia fuori anche me, ora vivo con quella coppia di stregoni a Tornoto.
Fine della storia.-

Isabelle mi guardò confusa per poi sospirare e buttarsi sul divano.

-Riassunto più minimale non potevi farlo!-

Ridacchiai e feci per rispondere a mia volta con tono sarcastico, ma fui interrotta da Clarissa che come era salita adesso scendeva le scale di corsa, non riuscii a vederlo bene, ma i suoi occhi sembravano lucidi.


Angolo dell'autrice:
Ok, ci ho messo una vita, anche perchè avevo mezza idea di droppare sta fanfic, ma alla fine l'ho ripresa in mano <3 Come avrete capito la trama si svolge durante gli avvenimenti di Città di Vetro, e la nostra Abby ha fatto amicizia con due ragazze di nostra conoscenza.
Quindi baci baci dalla vostra Hoshi, recensioni e critiche costruttive sono sempre un piacere.

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Capitolo 3
*** Lost and found ***


Lost and found



Forse non avrei dovuto seguirla, alla fine per lei ero un estranea, però vederla in lacrime mi aveva messo un nodo alla gola, ah, avrei dovuto imparare a non provare così tanta empatia, ma ormai le ero arrivata dietro, seguendola fino alla sala pranzo,poggiandole la mano sulla spalla per bloccarla, e lei si girò bruscamente verso di me, visibilmente arrabbiata, ma la sua espressione si addolcì e la sentì sospirare.
-Ehy, tutto apposto?-
-Ehy...Non proprio, è una storia lunga.-
-Storia lunga nel senso una storia davvero lunga o nel senso "non ne voglio parlare, non romparmi il cazzo"?-
Clary ridacchiò, mettendosi a sedere su una delle sedie, e con un po' esitanzione (ero comunque a casa di sconosciuti) mi misi comoda pure io.
-Entrambe le cose, possiamo dire che io e Jace non abbiamo passato l'infanzia assieme e ci siamo ritrovati davvero, davvero poco tempo fa...Non sapevamo neppure di essere fratelli, quindi c'è un po' di....Tensione.-
-Oh, beh deve essere difficile ristabilire i rapporti dopo anni.- Borbottai passando le dita tra i capelli.
-Più difficile di quel che pensi.-
Una nuova presenza entrò nella stanza, facendmi sollevare il viso, era un ragazzo dai capelli neri,così come gli occhi, in contrasto con la pelle estremamente chiara, mi diede l'impressione che il modo in cui ci guardava era come se volesse memorizzare i tratti di entrambe, per poi accennare un sorriso e prendere pure lui una delle seggiole e rivorgendo lo sguardo verso la ragazza dai capelli rossi.
-Tu devi essere Clarissa Morgenstern. Non è così?-
E io quasi saltai dalla sedia, ah bene avevo passato le ultime due ore con la figlia dell'assasino dei miei genitori, e che cacchio!
-Sì, sono io, e tu sei?- Clary si alzò dalla sedia, sembrava ancora di cattivo umore per prima o forse voleva solo sembrare più alta restando in piedi, fatto sta che la sua conferma mi lasciò l'amaro in bocca, avevo sentito parlare della figlia di Valentine, quella che aveva vissuto come mondana, e se la cosa mi faceva da una parte sentire più vicino a lei, dall'altra mi dava una sensazione fastidiosa, certo sapevo che lei non ne aveva colpe, eppure...

-Sebastian Verlac, piacere di conoscerti Clarissa, sono cugino di Aline-
Al nome di Aline Clary storse il naso e io tossichiai per far notare che nella stanza ci fossi pure io.
-Qualcuno qui si sente esclusa?- Mi domandò il ragazzo, e io roteai gli occhi. -Nha, più che altro sei tu maleducato, capisco che Clary è carina, ma ignorare qualcuno a un paio di metri da te è da teste di..rapa-
Sebastian fece uno sbuffo divertito. -Oh,perdonami se la figlia di quello che è il cacciatore più ricercato del circolo mi pare più interessante di te, quindi posso sapere il tuo nome?- Aveva quella vocetta dolce e falsa che si usa quando si è sarcastici, ed ehy dovevo essere solo io la sarcastica qui!
-Abigail Redwheel- Dissi velocemente accavalando le gambe.
-Redwheel? Pensavo che i Redwheel fossero stati uccisi da Valentine.-
-E invece- Gli feci un sorrisetto a tono muovendo la mano con l'anello di famiglia, una delle poche cose che avevo ereditato dai miei genitori. Era un anello semplice d'argento, decorato con una fila di rubini, appunto la 'ruota rossa' del mio cognome.
-Valentine ha ucciso la tua famiglia?-
Clary sembrava preoccupata, forse si sentiva in colpa, quindi nonostante sapere che lei era la figilia dell'assasino dei miei mi stava turbando feci un gesto con la mano per far segno che non si doveva preoccupare, seguito da un sorrisetto leggermente forzato.
La ragazza si alzò comunque, sospirando.
-Devo tonare da Amatis, sono stata vià già troppo- E si avviò per uscire dalla stanza, per essere bloccata dal ragazzo. -E' buio, che ne dici se ti accompagno?- E a quel punto tossichiai. -Vi dispiace se vengo pure io, mi sentirei a disagio a stare a casa di sconsciuti-
Sebasitan mi sorrise e ci portò entrambe all'uscita.
Clary arrivata a casa della donna che ospitava ci salutò in tutta fretta, e mi lasciò sola con Sebastian, e di nuovo ci dirigemmo verso l'abitazione dei Penhallow, non avevo problemi a parlare con i ragazzi, quindi ero tranquilla di restare sola, certo, io ero convinta che fosse il vero Sebastian Verlac, e Sebastian si era calato perfettamente nella parte di ragazzotto simpatico e sarcastico, quindi ci stavo andando ingenuamente d'accordo, cosa brutta quando si ha la lingua lunga come la mia.

-...E così sei scappata in città senza mai esserci stata, e i tuoi..Genitori non hanno idea di dove tua sia.- Sebastian fece una risata a mo di sfottio, mentre camminavamo per le streade di Alicante e io scrollai le spalle. Aveva fatto una pausa prima di parlare dei miei, ma forseperchè per molti cacciatori essere adottati da dei nascosti era strano.
-Yuup! Anzi, ci fosse un cacchio di campo proverei a fare una telefonata, ma a quanto pare vivere tipo medioevo vi fa fichi eh?-
-Abigal, hai già ricevuto la tua prima runa? Hai detto che eviti l'istituto della tua città come la peste, e non sei mai stata qui ad Alicante, sai che stare qui priva di marchi può essere molto pericoloso?-
Il modo in cui mi guardava mentre diceva quelle parole mi dava un ansia assurda e anche se era solo una mascherata capii perchè aveva preso il pseudonomino di Verlac: Mi stava scrutando come se fosse un serpente prima di mordere.
Smisi di camminare per un secondo e cambiai velocemente argomento. -Perchè domattina non accompagniamo Clary a casa di Ragon Fell, dove ci sono anche i miei, meglio non farli preoccupare troppo.- Mi tenei per me ancora una volta la notizia della morte dello stregone e ripresi a camminare.
Tornati vidi facce nuove oltre Isabelle, e questa mi salutò con un cenno, era seduta sul divano e a sua volta sulle ginocchia teneva un ragazzino con gli occhiali di cui non avrei dato più di dieci anni, e questo stava sfogliando un fumetto, mi sarei voluta affacciare a vedere cosa fosse, ma mi pareva sgarbato.
Spostai lo sguardo su altri tre ragazzi, uno era biondo, uno moro con i occhi azzurri e la terza una ragazza dai lineamente leggermente asiatici, quest'ultima si avvicinò a Sebastian.
-Alla buon ora eh! Abbiamo cenato senza di te!- Lui fece di nuovo quel sorrisetto. -Aline ho accopagnato Clary da chi l'ospitava.-
Ah, quindi era lei sua cugina Aline! Da come Clarissa l'aveva descritta pareva una persona pessima, eppure mi sembrava una ragazza allegra, e pure carina! Al nome di Clarissa notai il ragazzo biondo sussultare leggermente, forse era lui Jace?-
Sebastian riprese parola. -Lei è Abigail, una mia amica, abbiamo una stanza in più per sta notte?-
Amica mi sembrava una parola grossa, ma era meno imbarazzante che dire 'conosco sta tipa da mezz'ora', anche se poteva essere malintesa la cosa, visto il sorrisetto che aveva fatto la ragazza. -Perchè non la fai dormire nella tua stanza?-
Avevo già 'dormito' con ragazzi, ma ehy non con gli sconosciuti! infatti mi sentii le guance bruciare.
-NO!...C-Cioè no! Mi va bene pure il divano se non c'è una stanza libera, non sono schizzignosa in queste cose.-
Aline rise. -Tranquilla, una stanza in più ce l'abbiamo.-
  Angolo dell'autrice:
Indovinate chi ha avuto un blocco dello scrittore? Io <3
Scusatemi ;;
Cercherò di aggioranre più frequentemente.
Come sempre recensioni e critiche sono ben volute, baci da Hoshi <3 Oh se vi interessa l'anello della famiglia Redwheel è questo:

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Capitolo 4
*** Do people ever climb the demon towers? Like, for any reason? ***


 Do people ever climb the demon towers? Like, for any reason?



Come avevevamo pianificato la mattina dopo con Sebastian tornammo a prendere Clary per portarla da Fell, o almeno alla sua abitazione, perché da brava idiota non mi ero ancora azzardata a dire che il poveretto era schiattato.
Arrivati all'abitazione quasi mi nascosi dietro ai due, mentre Clary bussava per ritrovarsi ad aprire la porta quello che doveva essere Magnus Bane, che sembrò osservare la rossa, e poi me, facendomi acquattarmi di più dietro il ragazzo, sperando di non essere vita, cosa inutile visto che dietro lo stregone sbucò mia madre che senza dire nulla mi diede letteralmente una tirata di orecchi, e oltre a farmi male mi face fare la figura della squinzia davanti a gli unici coetani con cui ero andata d'accordo dopo mesi.
-Ouch, mamma mi fai male!-
-Posso sapere dove sei stata?!-
-Ohh, andiamo non è la prima volta che- Mi molli?!-
La donna sopsirò, tirandomi dentro casa, dove c'era anche mio padre e Catarina.

-Ehy pa'!- lo salutai massagiandomi l'orecchio, come se non fossi scappata di casa per un giorno e mezzo e non fosse successo nulla.

-Abby, dove sei stata?-
-Ero con...amici?- E feci un cenno ai due ragazzi rimasti ancora davanti alla porta e stavano parlando con Bane.
Mia madre roteò gli occhi.
-Bene, salutali che ora torniamo a casa.-
Guardai la donna e sbuffai per poi fare gli occhi da cucciolo a papà.
-Non posso restare ancora un po'? Devo aiutare Clary con una cosa! Giuro che non ci metterò tanto!-
Sentii l'uomo sospirare e dare un occhiata alla donna.
-Era da un po' che non ti vedevo in compagnia di qualcuno...Aiyana, che ne dici?-
A quanto pare mio padre riuscì a far cambiare idea a mamma, visto che mi diede il permesso di restare con loro fino a cena, ed era quello che avevo in mente se non fosse successo il finimondo a lì a poco.

Tornai dai due, e Clary mi informò che per aiutare sua madre doveva trovare un libro di incantesmi nel magione dei Wayland

-Clary, vorrei farti vedere una cosa-
E ancora Sebastian mi ignorava, e con l'innocenza del momento avevo dato colpa al fatto che credevo che avesse una cotta per la rossa, e beh più o meno non avevo torto, se tagliamo la parte incestuosa, possessiva e poco sana. Non è fantastico il genuino amore tra fratelli?
Non ci volle molto che portò entrambe davanti a quelle che erano le rovine di una casa.
-Questo è ciò che rimane del Magione della famiglia Fairchild,Clarissa-

La ragazza si guardò attorno, aveva l'aria malinconica e mi avvicinai per chiederle se stava bene, e Clary si limitò a rispondere annuendo.

-Questa era la casa della mia famiglia, era qui che Valentine finse di morire dandole fuoco...E finse pure la morte di mio fratello.-

Mi limitai a sospirare un leggero 'oh' stupita, Clary aveva l'aria di una che ne aveva passate tante,forse per questo mi incurriosiva così tanto.

Mi allontanai appena, osservando le macerie, per poi girarmi verso i due, spalancando gli occhi, visto che Sebastian la stava baciando.
Qualcuno deve dire a quell'ragazzo che la casa dei tuoi genitori caduta a pezzi non è il posto dove le ragazze vogliano essere baciate.
Tossichiai per fargli ricordare che io ero a nemmeno cinque metri di distanza ma a quanto pare erano troppo occupati a ispezionarsi le gole con la lingua per farci caso quindi decisi che era meglio lascargli un po' di privacy e allontanarmi.
Mi misi a sedere su uno dei muretti, ancora avevano i segni delle bruciature.

-Abby! Eccoti!-
-Uh?-
Clary sbucò dietro di me, quasi facendomi cadere visto che ero distratta.
-Eri sparita!-
-E tu ti eri messa a limonare.-
Risi quando la vidi arrossire, le lentiggini sulle sue guancie venivano coperte dall'rossore delle gote, dandole un aspetto adorabile, Uh-oh, forse era meglio tenermi questo pensiero per me.
Quando si passò una mano tra i capelli però notai che le dita erano leggermente macchiete di nero.

-Hai toccato dell'inchiostro?-
-Uh,no? C...Comunque devo tornare da Amatis prima che si accorga che sono uscita..Di nuovo.
E Devo trovare un modo per aiutare Simon!-

Non mi diede neppure tempo di chiederle chi fosse Simon e perchè aveva bisogno di aiuto che lei era corsa via.

Tornai da Sebastian, che a quanto pare mi stava aspettando e a quanto pare era scocciato.

-Non fare quella faccia, non me ne sarei andata se non ti fossi messo a sbacucchiare la rossa!-
Lui si limitò a farmi cenno di muovermi e senza parlare per tutto il tragitto tornammo a casa dei Penhallow.
E a quanto pare Aline aveva seriamente preso un gambero e continuava a trattarmi come se fossi la fidanzatina di suo cugino..Non che me ne lamentai, anzi, visto che Sebasitan si limitava a qualche battuta sarcastica aprofittai della situazione per scroccare la cena a casa loro, in più ebbi la possibilità di scambiare qualche chiaccera con i Lightwood, avrei voluto conoscre anche il fratello di Clary, ma non era in casa.
Parlai sopratutto con Isabelle e suo fratellino Max, che appena scoperto che pure io leggevo fumetti cominciò a riemprimi di domande, e nonosastante la signora Lightwood aveva tentato più volte di cercare di non farlo parlare con la bocca piena, mentre con Alec, il più grande dei tre, scambiai solo qualche parola, un tipo di poche parole a quanto mi pareva.
Parlai anche con Aline, e un po' con Sebastian, erano sopratutto domande su come avevo vissuto a Toronto o come fosse stato crescere con due nascosti come genitori e nonostante qualche domanda troppo invandente era da tanto che non mi sentivo bene, con i mondandi dovevo tenere nascosta la mia natura e non andavo d'accordo con i miei compagni di classe, quindi sì, ero felice di stare lì, tanto che dopo cena rimasi ancora un poco, nonostante i miei genitori mi vessero detto di tornare, alla fine il tempo non esiste,un’illusione che esiste soltanto nel nostro cervello o cazzate varie.
Stavo chiaccerando ancora con Aline e Isabelle, oltre che bella era una ragazza forte e intelligente, era bello stare con lei! Che a un tratto, nonostante fosse già in pigiama il piccolo Max si avvicinò a noi sbadigliando.

-Izzy..? E' normale che qualcuno si arrampichi sulle torri? Ho visto qualcuno!-

La ragazza mora lo guardò un attimo, per poi arruffagli i capelli e tranquilizzarlo,  mentre Aline semplicmente disse che probabilmente aveva solo fatto un brutto sogno.
E invece...
Infatti poco dopo che il bambino tornò a letto cominciò il finimondo.


Angolo dell'autrice:

Ehhhhy bbs! sono tornata con il 4 capitolo <3 Ancora la trama è simile all'libro, ma sarà così ancora per poco <3
A quanto pare Abby ha varie cotte eh? Beh, chi può biasimarla, a quanto pare per essere cacciatori di demoni essere gnocchi è un requisito ehe!
Baci e alla prossima da hoshi <3

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