Il futon sul quale era sdraiato si trovava in una stanza che non era la
sua.
Watanuki
si stropicciò gli occhi, osservando il pavimento ricoperto
di
tatami.
Quel luogo sembrava imbevuto di una sacralità che finora
aveva potuto riscontrare solo nell'abitazione di Doumeki.
Ma... perchè si trovava li? E che ore erano?
Raccolti gli occhiali, posti di fianco al cuscino, il giovane si
guardò intorno con fare circospetto.
La
finestra, sulla parete di fronte, mostrava scorci di un blu trapuntato
di
stelle.
Quindi, non doveva essere passato molto tempo da quando..
Di
colpo, alcune immagini confuse si proiettarono nella sua mente,
ricordandogli l'accaduto.
Un lieve bussare lo distolse da quei pensieri.
<< Si? >>
Quel semplice invito spinse Doumeki ad annunciarsi.
<< Oi.. >>
<< Ho un nome.. >> Protestò
Watanuki, sollevandosi e mettendosi a sedere.
<< Lo so -fece l'altro entrando e accomodandosi sul pavimento, poco
distante da lui- come ti
senti? >> Domandò infine, con una punta di
preoccupazione.
<< Bene.. credo.. >>
L'arciere lo fissò duramente. << Sei un'idiota
-dichiarò- potevi lasciarci la pelle. >>
<< Lo so -Ribattè il più giovane,
abbassando lo sguardo- ma tu.. come hai fatto a trovarmi?
>>
Doumeki l'osservò per un lungo istante, nel quale il ragazzo
finì, suo malgrado, per arrossire.
<< Ti ho visto, ovviamente... E ho capito dov'eri.
>>
Watanuki strinse i pugni, nascosti dalle coperte.
Nonostante i toni neutri
dell'arciere, gli ultimi eventi avevano dato origine ad una tensione
così pesante da fargli male.
<< Perchè.. sei venuto a salvarmi?
>> Domandò.
<< Preferivi morire? >> Fu la secca
risposta.
<< Non.. non è questo. Solo che.. mi sembrava
avessi detto che non siamo amici.. >>
<< Infatti. >>
<< E allora... perchè? >>
Domandò, alzando di un minimo la voce.
<< Non si deve essere amici per salvare la vita a
qualcuno. >>
Quella risposta lo rattristò più di quanto
avrebbe immaginato.
Che stupido che era stato.
<<
Quindi.. -continuò, mettendo a tacere gli ultimi brandelli
di
illusione- L'hai fatto solo perchè.. andava fatto...
>>
<< Avevi in mente qualche altro motivo? >>
Il tono con cui gli aveva posto quell'ultima domanda, spinse Watanuki a
sollevare lo sguardo sull'arciere.
I
suoi occhi dorati, improvvisamente tanto espressivi, sembravano
voler comunicare molto di più.
<< Io.. non importa.. >> Concluse
il ragazzo.
Sapeva che sarebbe stato meglio approfondire. Non era da Doumeki
guardarlo a quel modo. Stranamente però, si sentiva quasi
impaurito.
Così, senza aggiungere altro, tornò a
sdraiarsi sul fouton dando le spalle all'amico.
<<
Sei un idiota. >> Ripetè l'altro. Poi come se
nulla fosse
si alzò e si allontanò dalla stanza.
Qualche minuto dopo fece ritorno con una tazza di thè.
Watanuki era ancora di spalle.
L'unico movimento era quello dato dalle coperte che ne assecondavano il
respiro.
Doumeki l'osservò per qualche istante. Sul volto, un
espressione stranamente triste.
<<
Yuko sta venendo qui.. >> Dichiarò infine e,
posata la
tazza di fianco al futon, si mosse in direzione della porta.
<< Aspetta! >>
Bastò quell'unica parola a fermarlo.
<< Cosa vuoi? >> Domandò
l'arciere senza neppure voltarsi.
Il suo tono era così distante che per un attimo, Watanuki
desiderò di sparire.
<< Cosa viene.. Perchè.. >> La
confusione era tanta da ingarbubliargli persino le parole.
<< Viene a prenderti. >>
<< A quest'ora? >> Domandò,
ricordandosi di non sapere che ore fossero.
<< Non è così tardi. -rispose
l'altro con tono
piatto- Ma lo è per te. Ed occorre che qualcuno ti
accompagni.
>>
Senza muoversi dal comodo rifugio fornito dalle coperte, Watanuki si
lasciò sfuggire un sospiro carico di tristezza. In altri
tempi,
l'amico non avrebbe
esitato un momento, offrendogli ospitalità o decidendo di
scortarlo fino a casa. Mentre ora...
Quel pensiero lo riportò all'origine della loro lite,
lasciandolo improvvisamente senza difese.
Aveva rovinato tutto. Come sempre.
Una lacrima, sfuggì rapidamente dall'umida prigione che
erano i suoi occhi, aprendo il varco alle altre.
<< Si può sapere che ti prende?
>> Domandò
l'arciere, avvertendo una variazione nel respiro del ragazzo.
Invece di rispondergli, Watanuki restò in silenzio,
soffocando i
singhiozzi e cercando una risposta apparentemente credibile.
La sua reazione spinse l'antico rivale ad andargli più
vicino e,
prima che se ne rendesse conto, la coperta gli fu strappata di dosso
mentre la mano di Doumeki, improvvisamente sulla sua spalla, lo
obbligò a voltarsi in sua direzione.
<< Allora? >> Domandò questi,
senza mollare la presa.
Watanuki l'osservò senza parlare.
Da quando i suoi occhi avevano lo stesso calore del fuoco?
Si sentiva come ipnotizzato, riscaldato dal contatto
della mano
ancora sulla sua spalla e da quella vicinanza che sembrava volerlo
avvolgere.
<< N.. niente.. >> Balbettò
ormai in preda al panico.
<< A me non sembra >> Replicò
secco l'amico.
Per Watanuki fu troppo. Specialmente dopo la giornata appena trascorsa.
<< Lasciami in pace! >>
Urlò, cercando inutilmente di divincolarsi da
quella presenza invadente.
<< Prima rispondimi. >>
<< Tu cosa credi che sia? >>
Urlò guardandolo tra le lacrime.
Per tutta risposta Doumeki si chinò su di lui. Gli
sfiorò la guancia con due dita e se le portò alle
labbra.
A quel contatto, Watanuki si irrigidì.
<< Che.. >>
<< Credo che tu sia addolorato. >>
Replicò l'altro dopo averne assaporato le lacrime.
Watanuki lo fissò incredulo.
<< Cambiano sapore in base alle emozioni. -fu la semplice
risposta- Me l'ha insegnato mio nonno. >>
<<
Tel'ha insegna.. -un'ondata di frustrazione sembrò
travolgerlo
come un mare in piena, mentre quelle poche parole iniziavano ad
assumere un senso- Cosa vuoi che me ne importi! -esclamò in
preda alla rabbia- Non poteva insegnarti ad essere
diverso?! >>
Le sue parole aprirono il sipario su un profondo silenzio.
Era troppo. Aveva sbagliato di nuovo.
<< Scusa.. -tentò- io.. non avrei dovuto..
>>
<< Non importa -replicò l'altro senza
più guardarlo- So già cosa pensi di me.
>>
L'arciere fece per alzarsi ma la mano di Watanuki lo afferò
per il polso.
<< Dou.. >>
<< Lasciami. >> Esclamò
l'arciere con durezza.
<< Ti prego.. -sussurrò il ragazzo- io..
>>
Un rumore improvviso distolse entrambi da quel momento.
<<
Sembra che abbiamo interrotto qualcosa.. Non trovi, Mokona?
>>
La voce della strega si fece
largo in quell'atmosfera tesa, allentandone se pur di poco gli spessi
contorni.
<< Yuko-san.. >> Watanuki mollò
immediatamente la presa, liberando Doumeki che, senza il minimo
imbarazzo, si allontanò per avvicinarsi alla donna.
<< Sembra si sia ripreso. >>
Dichiarò lei, osservando con divertimento, l'espressione
imbarazzata del suo tuttofare.
<< Si è svegliato da poco. >> Le
rispose l'arciere.
<< Hei.. ci sarei anche io! >>
Esclamò l'oggetto di quella curiosa conversazione, con tono
piccato.
Yuko lo fissò sorniona. << Si, mi era sembrato
di vederti
mentre tradivi la tua Himawari. >> Esclamò,
terminando la
frase con una vocetta infantile.
<< CO.. -Watanuki cambiò rapidamente colore-
non dire sciocchezze! >>
<< Bene. -continuò lei tornando seria-
Vogliamo andare? >>
<< Io.. >>
La donna lo fissò per un secondo, nel quale Watanuki si
senti vittima di un radar.
<< Capisco.. >> Esclamò, senza
smettere di osservarlo.
Watanuki la guardò sconcertato. << Capi.. Che
avresti capito? >>
<< Sarebbe meglio per tutti se tu restassi qui..
>> Spiegò lei.
I due ragazzi la guardarono sorpresi.
<< Ma.. >>
Yuko zittì Doumeki con gesto della mano. <<
Domani, dovete
andare a scuola no? Se adesso lo porto con me, il problema si
ripresenterà tra poche ore. E mi sembra che il nostro
Watanuki
sia ancora troppo debole per affrontare tutto questo. Non trovi?
>>
Shizuka annuì con il capo. << Il fatto
è che.. >>
<< ..Lui non vuole. -Terminò lei- è
questo che temi? >>
Il ragazzo rimase in silenzio, osservando l'amico che tentava di
scansare Mokona, che non visto, gli si era lanciato addosso.
<< Ehi Yuko! -Esclamò l'esserino nero-
Watanuki ha la febbre! E' tutto caldo e rosso! >>
<< Ma che dici!?! >> Protestò il
giovane, avvampando ancora di più.
La donna si limitò a sorridere. << Ecco un
altro motivo
per lasciarlo qui. Per te è un problema, Doumeki?
>>
<< No, se per lui non lo è. >>
<< Bene -concluse la strega battendo le mani con
espressione soddisfatta- Allora è deciso! >>
Watanuki la scrutò accigliato. << Deciso un
corno! A me
non è stato chiesto nulla! >>
Puntualizzò.
<< Se fossi in grado di prendere decisioni in linea con i
tuoi
sentimenti, non ti troveresti in questo pasticcio. >>
Dichiarò la donna fissandolo duramente.
Il ragazzo non potè fare altro che abbassare il capo, mentre
lo sguardo stupito dell'arciere si posava su di lui.
<< Credo che per il momento sia tutto. Forza Mokona,
Andiamo! E
tu.. Watanuki.. Non pensare di passarla liscia. Per colpa tua
questa sera sono rimasta senza cena.. >>
Al suono di quella velata minaccia, il ragazzo sollevò lo
sguardo, già pronto a scusarsi. Della donna,
però, era
rimasto solo l'eco dei passi che si dirigevano verso l'uscita.
Con gli occhi fissi sulla porta, Watanuki sperò di riuscire
a ideare per tempo qualcosa in grado di calmarne
le ire.
In fin dei conti aveva tutto il giorno seguente per pensarci.
Adesso c'era qualcosa di ben più difficile da affrontare.
Sarebbe stata una notte lunga e difficile, pensò, e
sospirando
tornò a sdraiarsi.
E anche questo capitolo
è terminato. Ormai siamo agli sgoccioli e, molto
probabilmente, con il prossimo si giungerà ad un finale.
E adesso come sempre i ringraziamenti.
Yusaki
son felicissima di sapere che la storia continua a piacerti. Devo
ammettere che anche a me Watanuki in crisi non dispiace. Credo che la
paura di perdere Doumeki, faccia emergere un lato veramente aforabile
del suo carattere! :D O forse sono semplicemente sadica. :P
Prima o poi, a costo di andare OC scriverò qualcosa dove
sarà Doumeki quello che va in crisi, voglio proprio vedere
come se ne tira fuori!
Harianne
che bello leggere un tuo commento. :)
Spero che il modo in cui si sta evolvendo la storia ti piaccia. E cerca
di portarle avanti anche tu le fanfic. Che devo finire di leggere
quella che mi hai fatto leggere l'ultima volta!
KawaiiSai
anche io di solito preferisco strade diverse per una presa di
coscienza come quella che Watanuki ha nei confronti di Himawari. Questa
volta però credo che il colpo ricevuto sia stato tale da
poter accelerare le cose. Quello che spero è che adesso
riesca ad andare avanti o giuro che gli do una botta in testa. :D
Grazie per i tuoi commenti. :)