An impossible love

di Gio Gio Brown
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Sono di nuovo qui, su questo fandom!  :)
Lo so, questa storia non è la tipica storiella rose e fiori o 'happy ending'... :(
Però la tenevo in testa da un bel pò, per cui ho deciso di scriverla adesso,  all'1:00 di notte (molto presto,  come potete vedere) e non mi resta che augurarvi... buona lettura! 
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Anna's Pov

Mi trovo su questo treno da tanto tempo.... penso almeno tre ore.
Qui sopra c'è davvero molta gente,  oltre a me e alla mia famiglia;  uomini, donne e bambini.
Siamo tutti ebrei, perché anche le persone presenti oltre a noi sul treno hanno la stella di David cucita sui vestiti.
Non ne ho la più pallida idea del perché dovremmo avere lo stemma della nostra religione sugli abiti.
Inoltre, in quasi tutti I locali c'è un cartello con su scritto: "Vietato l'ingresso agli ebrei e ai cani".
Non capisco che cos'hanno contro di noi!
- È perché siamo inferiori, Anna. Facciamo schifo a tutti- mi risponde mia sorella Elsa quando le pongo queste domande.
Anche a scuola ci mettono da parte; alcuni ragazzi picchiavano me ed altri ebrei, dandoci degli 'inferiori'. Il preside ci ha ordinato di frequentare la scuola privata, in modo che non avessimo alcun contatto con gli studenti di razza ariana.
Che ingiustizia!
Pure I nostri genitori sono discriminati: qualcuno ha scritto sulla vetrina del loro negozio 'Negozio Ebreo' e hanno perso molti clienti.
Un giorno,  chiesi ad un ragazzo perché noi ebrei siamo odiati da tutti, come se avessimo la lebbra! O qualsiasi malattia terribile esista!
- Perché siamo inferiori, la razza ariana è suprema, noi siamo molto più in basso di loro- fu la sua risposta.
- Ma siamo tutti uguali! Siamo un'unica razza! - feci io, furiosa.
- Vallo a dire ad Hitler - esclamò lui, serio. Da quel giorno non lo vidi più.



Sono passati quattro giorni dalla nostra partenza. Questo treno è terribile: non ci sono I bagni, quindi la gente le fa... emh... ovunque e nei vagoni si respira un odore putrido, pesante e sgradevole.
Pensate che non c'è nemmeno un vagone ristorante! Non mangiamo nulla da tantissimo tempo! Mia sorella è svenuta per la fame, e quando I miei genitori sono andati a chiedere aiuto al poliziotto che si occupa  di sorvegliare  il treno, e sapete cos' ha fatto? Ha dato un pugno in pancia ad Elsa, poi ha esclamato: - Sie müssen nich aufwachen! Geben sie ihr einen wecker, oder es wird für sie schlimmer!*-
Ne sapevamo quanto prima! Che razza di idiota!!
Ricordo bene il giorno in cui siamo partiti. 

Una pattuglia di poliziotti con il simbolo del Nazismo sulla divisa chi ha caricati su uno sgangherato furgoncino.
Si viaggiava così male che ero convinta di essere della merce che veniva portata in un magazzino! Che bellezza!
Poi, quando siamo arrivati alla stazione e siam saliti sul treno, un nazista ci ha augurato "Buon viaggio! ".
Secondo me ci stava prendendo in giro in modo DAVVERO meschino! Avrei voluto vedere LUI e I suoi "cloni" (dato che tutti I nazisti in divisa sembrano uguali) viaggiare nelle nostre condizioni!  Anch'io avrei riso!
Adesso sento un fischio prolungato, che annuncia che scenderemo dal treno.
Infatti, il mezzo si ferma e I vagoni vengono aperti,  permettendoci di  scendere.
Davanti a me trovo un enorme edificio, grigio, dal quale escono molti binari sui quali ci sono vagoni con su delle  persone.
Alzo gli occhi e noto che, al di sopra dell'edificio,  c'è un'insegna che dice: 'Il lavoro rende liberi'.
Quindi, per un pò,  lavoreremo, poi saremo di nuovo liberi! Urrà!
Adesso arrivano delle SS che ci dividono in base al sesso: uomini da una parte e donne dall'altra.
Dopodichè,  veniamo mandate verso degli edifici che paiono dormitori, e ci fanno entrare.

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NdA
Ehi!
Avevo voglia di scrivere qualcosa di nuovo su Frozen, volevo cominciare a tradurre una  fic inglese ma poi ci ho ripensato e ho deciso di usare farina del mio sacco... XD
Allora,  che ve ne pare?
Lo so, Anna guarda molto 'ingenuamente' tematiche come la discriminazione razziale e I campi di concentramento, ma io me la sono immaginata così... semplice :)
Allora, spero vi sia piaciuta,  recensite se vi va, e... au revoiour!
Gio

*Significa "Non si sveglia!  Datele una svegliata o sarà peggio per lei!"
L'ho tradotta con Google Traduttore,  non vi assicuro che sia una traduzione... emh... perfetta!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Kristoff's pov
Mi trovo ad Auschwitz.
Mio padre mi ha costretto ad arruolarmi ai Nazisti e a lavorare nei campi di concentramento. Io ho subito rifiutato: non volevo torturare quella povera gente. Io sono convinto che la razza ariana, ovvero la nostra, è identica alle altre razze. Purtroppo, quella terrificante gente non la pensa così. Quei bast**** sono convinti di essere superiori. Quanto vorrei far loro capire che sbagliano, che non è giusto uccidere quella gente!
Ho confidato tutto questo a Sven, il mio migliore amico, che è stato, anche lui dal padre, costretto a lavorare ad Auschwitz. Lui mi ha risposto: -Amico, purtroppo noi non possiamo farci niente, se anche provassimo solo a salvare una persona, probabilmente verremo giustiziati. Però è davvero terribile questa situazione! - - Beh, io non sopporterei dover estrarre I corpi dalla camera a gas, come farai tu. Ho deciso di fare l'accompagnatore degli ebrei ai dormitori.-
- Cioè ad accoglierli?-
- Esattamente. -
Torniamo a noi.

Sono alle porte di questo orribile campo , davanti al quale è arrivato un altro treno. Cominciamo a dividere maschi e femmine. Il capo mi dice di portare le donne ai dormitori. Io eseguo gli ordini, conducendo il gruppo verso la destinazione. Le guardo: alcune hanno un volto sottomesso, altre paiono essere davvero agitate e altre, ma pochissime, sorridono fiduciose, tra le quali trovo una ragazzina dai capelli rossi raccolti in due trecce. Ha delle labbra sottilissime, degli occhi blu che sembrano due laghi alpini e delle lentiggini che le coprono le guance.
Mi fermo un istante a guardarla incantato: poi torno alla realtà e dico alle donne di entrare in delle piccole baracche che cadono a pezzi.
- Oh... alberghetto scadente eh?- mormora la rossa che mi aveva fatto incantare. Io dovrei rimproverarla, ma sorrido e comincio a dettare le regole del lager alle signore. Dopodichè, ordino loro di andare ad indossare le tute a righe del campo. Quando la rossa mi passa davanti, le dico: - Carina la battuta di prima! -
Lei arrossisce un po' e mi dice: -Grazie... - poi mi guarda con un'espressione intenerita per qualche istante, ma ad un certo punto si disincanta ed esclama: - Oh! Devo andare ad indossare la tuta! Cavolo! Emh...addio! - poi corre via. Io la saluto con la mano e torno all'ingresso del campo, ad aspettare il prossimo treno.




NdA
Ehilà! Ho aggiornato in fretta,vero?
Che dire, vi è piaciuto il primo incontro di Anna e Kristoff? Lo so, forse avrei dovuto aspettare a farli incontrare, ma si sono visti subito! XD
L'ultima scena, in cui Anna scappa, l'ho presa dal film, durante Il primo incontro di Anna ed Hans, solo che 1) ho cambiato il contesto (cioè non nel film, ma nella mia long) e 2) ho meso Kristoff al posto di Hans :3
Beh, io mi fermo qui, recensite, anche critiche, bacioni Gio

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


NDA iNTRODUTTIVO
Salve! Pardon se non ho aggiornato venerdì, ma avevo parecchie cose da sbrigare e non ho avuto tempo per scrivere! Sorry! :(
Beh, ecco il terzo capitolo!
Spero che vi piaccia!
Gio



Anna's pov
Oggi è stato il mio primo giorno al campo. Non pensavo fosse così terribile!
Dapprima hanno tagliato I capelli alle donne e hanno rasato gli uomini.
Poi ci hanno fatto indossare delle tute a righe super puzzolenti che paiono pigiami. Sono davvero orribili!
E poi non abbiamo più il nostro nome! Sul braccio ci hanno inciso dei numeri che sarebbero I nostri nomi per I tedeschi. Ma che brutto! Insomma, I nostri nomi adesso sembrano un codice!
Io mi chiamo 7859, Elsa 8452 e mia madre 3429. Di mio padre non so più nulla. Quando ho chiesto ad Elsa se sarebbe stato possibile rivederlo, lei mi ha risposto: -Temo che non potremo più rivederlo... mai più- mi ha risposto lei, in lacrime. Ultimamente ha sofferto molto, ma io sono sicura che un giorno riusciremo a scappare da qui!
Il campo è davvero un posto ostile: bisogna lavorare tantissimo e mangiare pochissimo! Ci danno appena un pezzo di pane secco a pasto!
Che ingiustizie! Invece, quegli sfruttatori dei tedeschi hanno sempre un tavolo pieno e strapieno di pietanze, li ho visti mangiare spiando da una finestra della loro base.
Basta, è solo un giorno che sono qui ed ho già voglia di protestare!
Così stasera esco, senza che nessuno mi veda, e cerco di raggiungere un nazista di guardia per esporgli le mie proteste. Il primo che vedo è quel biondino che, stamattina, ha detto che la mia battuta era carina. Così gli vado vicino e gli tocco la spalla, per richiamare la sua attenzione.



Kristoff's pov
Stasera sono di guardia. L'aria notturna è fresca e culla I miei pensieri, incentrati sulla ragazza dai capelli rossi che ho visto questa mattina. È così bella... quanto vorrei salvarla dalle terribili torture che le riserva il destino.
"Quanto vorrei che fossi qui..." mi dico mentalmente.
Neanche a farlo apposta, sento qualcuno toccarmi la spalla. Mi volto. È lei! Per caso è stata chiamata dai miei pensieri?
È bella come stamattina, solo che noto due differenze in lei: I capelli non sono più lunghi e raccolti un due trecce, ma corti. "Sono stati tagliati dai tedeschi" mi dico in mente. Inoltre, noto che ha un'espressione molto... imbronciata.
Vorrei risponderle in modo gentile, ma se lo facessi, probabilmente si farebbe un'idea sbagliata dei nazisti, credendoli tutti buoni.
- Cosa vuoi!?!- le domando in modo autoritario.
-Devo dirti due cosucce.- mi dice con voce arrabbiata.
-Spara o sarò io a spararti.- balbetto in risposta. Non sarei in grado di spararle, ma non devo trattarla troppo bene.
- Come vi permettete di trattarci così!?! Vestiti puzzolenti, marchi sulla pelle, cibo schifoso e lavoro disumano!! Siamo uguali a voi!-
-Shhh, fai silenzio, se nò ti sentiranno e spareranno a me e a te!- le dico gentilmente.
-Scusa, ma io non sapevo....- si scusa lei, imbarazzata. Tutta rossa in volto e intimidita è ancora più bella.
- No, scusa me se sono stato troppo arrogante...- faccio io.
- No, scusa me!!-
-No io!-
- Io!-
Infine la smettiamo con una risata collettiva.
Dopodichè, si sussegue un'istante di silenzio, il quale viene rotto da me.
- Ecco, io vorrei tanto che tu e gli altri ebrei foste liberi, ma purtroppo la mia opinione non conta... vorrei tanto, tanto che Auschwitz e gli altri campi venissero buttati giù. Odio questa situazione! -
Tutto d'un tratto, lei si incupisce. Poi mormora: -Ma poi verremo liberati, vero?- Io resto di sasso. Cosa risponderle?
- Emh... è complicato da spiegare. - dico infine.
- Ma... - ribatte lei, omai con le lacrime agli occhi.
- Lo capirai. - mormoro io, chiudendo la conversazione.
Poi... un altro istante di silenzio.
Lo rompo di nuovo io, dicendo: -A proposito, io sono Kristoff Bjorgman, tu?-
- Io? - reagisce lei, stupita. - Io, un tempo, prima di giungere in questo schifo di campo, mi chiamavo Anna Frozen. Ora invece sono 7859, 78 per gli amici.-
Rido un poco, poi noto che arriva Himmler, il capo socio di Hitler. Allora dico ad Anna: - Anna, torna al dormitorio, si è fatto tardi. -
- Ok - risponde lei. -Ciao, Kristoff! - mi saluta.
- Ciao, Anna!-






NdA
E.... *rullo di tamburi* rieccomi! XD
Che ve ne pare? Ho sfornato sta roba in un'ora, penso di aver fatto un buon lavoro. Lo so, Anna è stata di nuovo fortunata ad imbattersi in Kristoff, ma ben presto la fortuna finirà... *ghigno malefico*
Anna: Ehi, come ti permetti!?! Vuoi uccidermi!?!
Gio: Ma va, torna nella storia!
Anna: Ma mi ucciderai sì o no?
Gio: Niente spoiler!!!
Anna: Ma...
Gio: *tira fuori 50.000 euro*
Anna: DAMMELI!
Gio: Solo se la smetti di fare domande!
Anna: Ok! *prende I soldi e fugge*
E così si conclude il capitolo!
A presto!
Gio

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Pre-scriptum : allora, mi scuso per il mega ritardissimo nell'aggiornamento :(, ma non ho avuto tempo per scrivere ;_; ... non fucilatemi XD
Bene, vi avverto: questo capitolo comincerà ad essere un po' crudo, ma comunque ci sarà un lieto fine =)

Ok, ora potete finalmente leggere!
Gio




Anna's pov
È mattina. Devono essere le cinque, almeno credo. Che ingiustizia! Da quando quegli orribili tedeschi ci hanno privato dei nostri abiti, pure il mio bellissimo orologio d'oro che mio padre fece forgiare appositamente per me non ce l'ho più! Chissà dov'è adesso, il mio papà. Mi manca da morire, è sempre così buono con me... ma sono certa che ci rivedremo, un giorno!

La porta del dornitorio viene spalancata violentemente da un omone nazista, che borbotta qualcosa in tedesco.
Certo che questi tedeschi dovrebbero imparare la nostra lingua, cosa credono, che siamo tutti bilingue? A causa della nostra esclusione dalla vita sociale non potevamo nemmeno frequentare una scuola per impararle!
Ma quando torneremo a casa, potremmo tornare a vivere come un tempo, ne ho la certezza!

Il nazista dice qualcos'altro, in modo serio, e poi punta verso di... me. Ma che ho fatto??
Costui mi prende per la maglietta, se proprio la si può considerare tale, e mi porta appena fuori dal dormitorio.
Dopodichè, spunta fuori dal nulla un bulldozer* alto quanto il compare e mi affera le braccia. La sua presa da Braccio di Ferro** mi impedisce di divincolarmi, e sono costretta a restare immobile.
Avverto una leggera ansia e un brivido corrermi lungo la schiena quando il nazista che mi ha portata qui mi punta un fucile.
Proprio quando sta per premere il grilletto, l'altro lascia la presa dalle mie braccia perché la sua rice-trasmittente fa bip .
-NO! -
Quell'urlo è stato lanciato da mia sorella, che corre verso di me e con una spinta mi lancia via dall'imminente sparatoria.
E così si ritrova al mio posto; a questo punto cerca di fuggire allo sparo, ma il nazista la colpisce alla gamba.
Poi, urla all'altro: - Okay, auch!***- e prende Elsa per la maglietta, come aveva fatto in precedenza con me.
E la trascina via.
Mi accorgo che ha gli occhi chiusi ed è più pallida del solito: oh, no, è svenuta!
- El...- dico urlando, ma la mia bocca viene tappata da una donna dietro di
me.
-Zitta! Non vorrai far la sua fine! - mi bisbiglia.
- La sua... fine? - donando io, con voce rotta.
-La.... b-bruceran...- esclama mia madre in tono tremolante, scoppiando a piangere. -No! Cristopher la salverà! - esclamo io, determinata.
-Cristopher??- mi domanda la donna.
- Sì! Quello a cui ho posto le mie proteste!- faccio io.
-Pro-proteste!?!- esclama la donna, spalancando i vividi occhi blu.
Solo ora mi rendo conto che loro non ne sanno nulla.
-Ok, adesso vi spiego tutto... - e racconto del mio incontro col giovane tedesco.



??? pov
No! Non è possibile!
Quegli incapaci!
Quella stupida ragazzina l'ha di nuovo scampata!
È da alcuni giorni che la noto. Mio fratello se l'è fatta amica, mentre avrebbe dovuto ammazzarla al primo incontro! Ma niente da fare, quel rincoglionito non ha ancora capito che quegli ebrei del cazzo sono solo merce di scambio?? Oggetti?? Merde pure??? No, nemmeno se gli facessi subire le torture che devono passare loro lo comprenderebbe!! Quella testa di merda!! Lo odio!!







NdA
Hello, readers!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Lo so, Anna l'ha rischiata davvero grossa, per fortuna Elsa l'ha salvata :), ma poverina! Hanno preso lei! Non vi anticipo se verrà uccisa o meno, lo scoprirete presto :)
E chi sarà ??? ? Lo so, sono stata crudele a non svelarvi la sua identità, ma avrete sicuramente dedotto chi è suo fratello X)
Scommetto che, quando scoprirete chi è, beh, credo che vi usciranno gli occhi fuori dalle orbite, fate attenzione! XP
Beh, questo è tutto!
Al prossimo chap!
Gio
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*non sono sicura che a quei tempi esistessero i bulldozer, avvisatemi se sbaglio
**Braccio di Ferro è stato inventato nel 1929 o nel 1919, per cui esisteva già a quei tempi ed Anna lo conosceva

***significa "Va bene anche lei!"

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Elsa Pov



Apro gli occhi.
Non rammento bene quando li ho chiusi. La mia memoria ricorda uno sparo ed un forte dolore. Poi tutto è offuscato e non ricordo nulla.
Mi guardo intorno per vedere se riconosco l'ambiente attorno a me. Ma è tutto nuovo; non ho mai visto questo posto.
Ora sento delle voci.

- Sven, come sta la ragazza? -

-Il dottore ha detto che è messa male. Non varrebbe la pena spendere un mucchio di soldi per curarla.

-Quel bastardo! Solo perché è ebrea non significa che non meriti cure!

-Shh, se ci sente tuo fratello...

-Sven, posso confessarti una cosa?

-Dimmi.

-Sono convinto che è stato proprio lui ad avviare la sparatoria in cui è stata coinvolta la ragazza.

- E cosa te lo fa pensare?

- Ero di guardia quando è avvenuta la sparatoria. Ho visto due soldati che cercavano di sparare alla ragazza che ho conosciuto, Anna. Poi la bionda s'è messa di mezzo e hanno colpito lei al posto di Anna.

-E in tutto questo cosa c'entra tuo fratello?-

-Probabilmente aveva scoperto che ho fatto amicizia con una deportata ed ha deciso di farla fuori.

-È plausibile. Quell'uomo è capace di tutto...
.

Ora sposto la mia attenzione sui miei pensieri. Quel ragazzo conosce Anna?? Ma... com'è possibile!?! Sono sicura che vorrà farle del male, questo è certo! -
Eppure sembra buono. Ha dato del bastardo al dottore, per cui dev'essere contrario al nazismo.

Provo a sollevarmi dal lettino su cui sono poggiata, ma noto che sono ammanettata al muro attaccato al lettino.
Scuoto le braccia un paio di volte, ma, ovviamente, non riesco a liberarmi.
Sento un cigolio provenire dalla porta, e noto che essa si apre. Poi entra un uomo.
I suoi occhi seducenti si puntano su di me come aquile e mi scrutano.
-Ma bene- dice lui. -Guarda cos'abbiamo qui...-
-Chi sei? - mormoro io, guardandolo di sottecchi.
-Il vice-capo di questo posto, cara.- mormora lui con voce ma- liziosa. Poi passeggia lentamente davanti a me, osservandomi.
-Mmmh... mi piaci.- commenta soddisfatto toccandomi il seno. Io rabbrividisco: non mi piace essere toccata, specialmente dagli sconosciuti. Vorrei sferrargli un bel pugno, ma non ne ho le forze. E poi mi ammazzerebbe.
-Sei davvero quella giusta.- esclama soddisfatto passando la mano lungo il mio corpo.
-Sarebbe un peccato sprecare un ben di Dio come te, vero?- mi bisbiglio sempre piú soddisfatto.
-Ti terró con me per un po' di tempo... sei d' accordo... - si ferma facendo una pausa. -Posso sapere il tuo vero nome? -
Decido di dirglielo. Se staró con lui non moriró, e forse potrei convincerlo a liberare mamma ed Anna.
- Io sono Elsa.- gli dico con determinazione.
-E lei chi è?- domando io rivolta a lui.
-Lo saprai... principessa. - mi risponde lui, avvicinandosi a me. Dopodichè, sento le sue labbra umide posarsi sul mio collo. Sembra esser stati morsi da un vampiro, ma devo ammettere che è stato bello sentire un bacio sulla propria pelle.






NdA
Ehilá, da quanto tempo! Come potete vedere, in questo capitolo Elsa viene messa in risalto e scopre che Kristoff conosce sua sorella. E compare un nuovo personaggio di cui non si sa niente (devo aggiungere il genere 'mistero' 😂), ma tranquilli, nel prossimo chap svelero tutto!!
Recensite, critiche ben accette e... saluti!
Gio

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