Amore Eternit

di AkumaEnpitsu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Asia e Akuma ***
Capitolo 2: *** La storia di Asia ***
Capitolo 3: *** La storia di Akuma ***
Capitolo 4: *** Eternit ***
Capitolo 5: *** Missione fallita ***



Capitolo 1
*** Asia e Akuma ***


                              
 


'' Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l' ultimo. ''
                                                              Seneca

 

Akuma era seduta contro un muro, il suo corpo era coperto di sangue, ma la sola vera ferita che aveva riportato era al suo braccio destro, colpito da un proiettile sparato dalle armi di quegli strani cervelli collocati dentro a dei robot.

Il resto del fluido rosso che ricopriva il corpo della giovane fata apparteneva al suo fidanzato ferito gravemente e morto durante la loro fuga dal laboratorio di quegli esseri spregevoli.

Asia, si teneva davanti all' amica per proteggerla da quegli encefali che le circondavano.

La ragazza lupo non era ridotta meglio della compagna dietro di lei, aveva quasi ripreso il suo aspetto umano, il ché voleva dire una sola cosa, era esausta, tuttavia, anche se ridotte male, lo sguardo delle due fanciulle era determinato e pieno di rancore verso i loro nemici.

Se pensavano che la giornata era cominciata in modo semplice e banale, come avevano fatto a finire in quella situazione?

 

Quella mattina, Asia era riuscita a sistemarsi in un piccolo appartamento a New York, Akuma e Larry, il suo innamorato, avevano aiutato l'amica a portare i cartoni nel salotto e a mettere in ordine rendendo ufficiale il trasferimento.

Il trio di compagni decisero quindi di festeggiare il trasloco andando al ristorante, purtroppo, sulla strada verso la trattoria, tre loschi individui con lo smoking nero trascinarono i tre ragazzi in un furgone.

La fine del tragitto si rivelò essere un laboratorio alieno, strani macchinari erano collocati in varie parti dell'officina, una di esse attirò particolarmente l'attenzione di Larry.

Dei robot strampalati riempivano il contenitore in vetro con uno strano liquido viola, quello che destò l'interesse del giovane fan di robotica, fu la precauzione che quelle creature usavano attorno al marchingenio, quasi come se avessero in mano un fluido esplosivo.

L' adolescente riteneva che una via di fuga era possibile, si affrettò a condividere i suoi pensieri con la ragazza amata che bisbigliò il piano del moroso all'orecchio dell' amica.

Quando i loro detentori furono distratti, Asia usò il suo bracciale per trasformarsi in un lupo, i suoi occhi divennero rossi e le sue orecchie si appuntirono riempiendosi di peli marroni, il suo top e i suoi pantaloni viola erano strappati, ma indossava ancora i stivali e i guanti con le dita fuori.

La giovane canide assestò un calcio che mandò uno dei loro rapitori a diversi metri di distanza dai tre amici.

Akuma richiamò a se tutti i suoi poteri e avvolse due dei loro nemici con delle liane spinose che si strinsero attorno ai corpi metallici dei robot finché non furono stritolati in mille pezzi.

Convocare le sue capacità magiche, rendeva alla giovane fata il suo vero aspetto.

La sua pelle diventava verde pallido accentuando il giallo ambra dei suoi occhi, portava un vestitino bianco e dei stivali bianchi dalla suola piatta.

Assendo un semplice essere umano, Larry non aveva poteri, maestro all'arma bianca, maneggiava con maestria un pugnale che nascondeva sotto la manica destra della maglia.

Mentre le due ragazze combattevano quelle entità metalliche, facendo una smorfia di disgusto non appena le piccole creature somiglianti a dei cervelli uscivano dai corpi artificiali deteriorati, il giovane umano trafficava con l'enorme macchina esplosiva, se riusciva a modificarne la potenza, l'esplosione sarebbe stata abbastanza potente da aprire un varco nel muro e permettere al terzetto di scappare.

Fu grazie ai poteri magici delle due amiche che la deflagrazione avvenne, Akuma lanciò le sue onde mentali contro il macchinario, mentre Asia scagliò i suoi poteri magici sull'involucro di vetro contenente il liquido violaceo.

Purtroppo, il rumore dello scoppio attirò anche altri nemici, muniti di armi che mirarono ai tre adolescenti, un proiettile laser, diretto verso Akuma, intercettò il cuore di Larry, paratosi davanti la fidanzata per proteggerla, prima di attraversare il corpo del giovane e colpire la fata al braccio destro.

La ragazza ferita prese il compagno, ancora vivo, sulle spalle e fuggì con l'amica lupo attraverso il buco creatosi nel muro.

Furono inseguiti da quegli alieni bislacchi per molto tempo, si nascosero in un viottolo solo per riprendere fiato, il sangue di Larry aveva riempito gran parte del corpo e del vestito dell'amata e morì tra le sue braccia facendola lanciare un grido acuto di dolore.

Il grido attirò i loro inseguitori che li trovarono rapidamente.

Akuma era troppo distrutta psychologicamente per combattere e la ferita al braccio l'aveva privata di troppo sangue rendendo il suo corpo stanco.

Asia combatté con tutte le sue forze, ma purtroppo non riuscì ad eleminare tutti i suoi avversari.



E fu così che le due ragazze si ritrovarono senza poteri e in balia di tre extraterrestri armati.

Malgrado il dolore che le attraversava il corpo, la fata adolescente si alzò, pronta ad affrontare la morte insieme all'amica.

Fu allora che quattro figure piombarono addosso ai robot armati, mettendoli fuori gioco in pochi minuti.

Guardandole meglio, le due compagne si resero conto che i loro salvatori, erano tartarughe giganti !

- State bene signorine? -

Chiese la tartaruga snella dalla benda viola, Asia girò la testa verso l'amica alle sue spalle, tornata a sedersi prima di rispondere :

- Io sto bene, ma Akuma... -

La ragazza lupo guardò di nuovo la sua compagna, come descrivere il dolore fisico e mentale per cui la fata stava passando in quel momento?

Lo sguardo del rettile umanoide passò dalla ragazza lupo all' essere magico e il suo cuore quasi mancò un battito nel notare la quantità di sangue presente sul corpo della giovane donna.

Mentre la tartaruga dalla pelle verde oliva si avvicinava ad Akuma, i suoi tre simili andarono verso Asia.

- Non proccuparti, Donatello ha una grande conoscenza medica, si prenderà cura della tua amica -

Disse il rettile dalla fascia blu.

- Mondo pizza, ci credo che i Kraang erano più tenaci del solito oggi! -

Esclamò il rettile più basso portatore di una bandana arancione, il viso a qualche metro da quello dell'adolescente canina.

Asia fece un passo indietro, diverse domande facevano capolino nella sua testa, ma solo una fu pronunciata dalle sue labbra :

- Chi siete voi? -

La tartaruga dalla pelle verde mela rispose:

- Io mi chiamo Leonardo, quello vicino a te è Michelangelo... - L' ultimo nominato chinò il capo con un sorriso.

- La tartaruga vicino alla tua amica si chiama Donatello e lui è Raffaello -

Leo terminò le presentazioni indicando il compagno dalla pelle verde smeraldo.

Raph non si era mosso da quando lui e i suoi fratelli avevano battuto i Kraang, stava osservando Asia con un' espressione neutra.

Prima che Asia potesse presentarsi, la voce del rettile dalla benda viola la interruppe :

- Non vorrei sembrare scortese, ma questa ragazza ha bisogno di cure, è in uno stato di shock e ha perso molto sangue! -

L' adolescente canina si avvicinò all'amica per scoprire che aveva lo sguardo perso nel vuoto.

Doveva portarla all' ospedale in fretta, cercò di sollevarla, ma purtroppo aveva usato le sue ultime forze nel combattimento contro gli alieni robotici.

Vedendo le difficoltà della ragazza, Leonardo prese Akuma tra le braccia, lo sguardo della fata andò verso Larry, Leo osservò prima la ragazza poi il cadavere e con sguardo compassionevole decretò:

- Ragazzi, penso che dobbiamo portarle con noi -

A quelle parole Michelangelo saltò di gioia con un sonoro '' Yuppy! ''.

Asia, non era sicura di doversi fidare di questi strani rettili umanoidi, ma non poteva lasciare la sua amica da sola con loro.

Accettò quindi di seguire le quattro tartarughe, prima di partire prese il pugnale di Larry, sapeva che Akuma vi era affezzionata.

 

Angolo delle autrici:

Ecco quì il primo capitolo della nostra storia, speriamo che vi piacerà^^

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Capitolo 2
*** La storia di Asia ***


Asia era seduta nel salotto di una tana che si trovava nelle fogne di New York, tre tartarughe mutanti la fissavano curiosi.

Decisamente non era un giorno banale, se qualcuno avesse mai detto alla ragazza lupo che lei e la sua amica sarebbero state catturate dagli alieni, poi salvate da quattro rettili umanoidi, non lo avrebbe mai creduto e invece, eccola là, Donatello si era rinchiuso nel suo laboratorio per curare Akuma mentre i suoi fratelli tenevano compagnia alla giovane adolescente che pregava con tutto il suo cuore perché la fata non morisse.

Fu Raffaello a porre fine al silenzio che si era instaurato nell'attesa:

- Dunque signorina, adesso sai chi siamo, ma noi non sappiamo chi sei tu -

- Signorina?! - Esclamò Michelangelo prima di condividere uno sguardo stupito con Leonardo.

L'attenzione di Asia si rivolse verso il ninja dalla benda rossa.

Con tutto quello che le era successo, aveva dimenticato di presentarsi.

- Mi chiamo Asia, sono una ragazza lupo, abitavo in Scozia -

Disse la giovane adolescente.

- D'accordo e cosa ci fai quì nella grande mela? -

Chiese il leader dalla mascherina blu.

- Mi sono trasferita, vedete io sono nata in una casetta isolata nel bosco di Glasdrum, abitavo con i miei genitori Luna e Max -

L'adolescente canina si fermò, insicura sul fatto di raccontare la sua vita a delle creature di cui conosceva solo i nomi.

- E poi? - La incitò a continuare il rettile dalla pelle verde mare, il suo sorriso solare infuse coraggio nella giovane ragazza, oltre a una sensazione di fiducia.

Asia sorrise prima di continuare il racconto:

- Mia madre era una strega e quando venni al mondo, mi regalò un bracciale grazie al quale posso trasformarmi in un lupo -

Alzò il braccio per mostrare il braccialetto, era decorato da un pendente a forma di lupo.

- Ho anche ereditato i suoi poteri magici -

Proseguì l'adolescente portando al suo petto il bracciale con un sorriso affettuoso.

Leo e Mikey guardavano Asia con fare impaziente, Raffaello invece, che aveva ascoltato la ragazza attentamente aspettava con pazienza il seguito della storia.

Dal canto suo invece la giovane narratrice non era molto entusiasta all'idea di descrivere il suo genitore maschile, tuttavia, dopo un lungo sospiro portò avanti il suo racconto:

- Mio padre era un'uomo disoccupato, schivo, arrogante e brutale, non ha mai apprezzato le donne e non perdeva mai un'occasione per mostrarsi violento verso di me e la mamma; Quando compii sei anni, mio padre colpì mia madre alla testa con un'accetta uccidendola sul colpo, avevo assistito a tutta la scena e decisi di scappare, fu allora che conobbi Akuma, aveva otto anni -

Un sorriso illuminò il viso di Asia mentre ricordava quel giorno come se fosse avvenuto il giorno prima, nella sua fuga, la bambina non aveva fatto caso al tragitto da lei preso, si ritrovò allora sperduta nel bosco, sola e tremante sotto una pioggia gelida.

Rifugiatasi sotto un'albero, la piccola permise alle sue lacrime di colargli lungo le guance, la ferita alla bocca, causatagli dal genitore nel suo tentativo di acchiapparla sanguinava ancora e le doleva fortemente.

All'improvviso, una mano calda e rassicurante si poggiò sulla guancia della bimba, trasformando la lesione in cicatrice.

Asia alzò gli occhi per ritrovarsi davanti a una fanciulla dalla pelle verde pallido, aveva due ali sulla schiena e porgeva la mano sinistra alla bambina lupo con un sorriso.

- Vieni con me, da oggi non sarai più sola! -

Da quel giorno, Asia promise a se stessa di diventare l'amica del cuore di Akuma.

- Akuma vive con te? -

La domanda del ninja dalla pelle verde smeraldo tolse la ragazza dal torpore dei suoi ricordi.

- Akuma è più di una coinquilina – Rispose Asia – Grazie alle altre fate, ho imparato a padroneggiare i miei poteri magici, ma è stata Akuma ad insegnarmi l'arte del ninjutsu e quando ebbe sedici anni lei e Larry si innamorarono, il mese scorso, quando compì diciotto anni, decise di venire a New York e divenne la mia tutrice -

Lo sguardo di Asia divenne deciso e dichiarò:

- Akuma è la mia migliore amica e se ora morisse per colpa di quei maledetti cervelli, io tornerò al loro laboratorio e li ucciderò tutti fino all'ultimo! -

Raph sfoggiò un sorriso approvatore a quella dichiarazione, Mikey lanciò un sonoro ''Wow!''.

Fu allora che Donatello uscì dal laboratorio con aria sollevata.

- Come sta? - chiesero in coro tutti i presenti.

- Per il momento è sotto anestesia, ma se la caverà, è una ragazza forte, mi ha sorpreso il fatto che fosse ancora viva con tutto il sangue che aveva perso -

Rispose il mutante dalla fascia viola.

Asia sospirò sollevata, mentre Leo, spostò le sue attenzioni verso il laboratorio del fratello genio.

- Mi chiedo qual'è la sua storia? -

Si chiese a voce alta.

La replica di Asia lo tolse dai suoi pensieri:

- Perché non glielo chiedo non appena si sveglierà? Akuma sarà felice di risponderti -

Il leader sorrise alla ragazza prima di tornare a guardare la fata addormentata sul letto d'ospedale situato nell'atelier del fratello minore.

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Capitolo 3
*** La storia di Akuma ***


Leonardo era seduto vicino al letto dove dormiva Akuma, non sapeva perché, ma quella ragazza lo intrigava.

E non solo lei, anche il suo profumo, intenso, ma dolce, il ninja dalla benda blu ricordava aver percepito quella fragranza anche il giorno in cui aveva salvato la fata dai Kraang.

Un rumore nel letto tolse la tartaruga dai propri pensieri, la ragazza aprì gli occhi ambrati sfoggiando un'espressione confusa che si tramutò presto in un'atto di difesa.

Il leader delle tartarughe si ritrovò col viso premuto contro il suolo ancora prima che potesse emettere un grido di dolore.

Akuma teneva il braccio destro di Leo stretto tra le mani, mantenendo l'arto superiore del ninja saldo al suolo col ginocchio.

La gamba sinistra della ragazza si trovava sotto il bacino del mutante, vicino all'inguine.

La fata non era pesante, tuttavia possedeva una grande forza nelle braccia e nelle gambe.

- Chi sei tu? Dov'è Asia? Che le avete fatto? -

Chiese con fare ostile Akuma.

- Calmati... Akuma, mi chiamo Leonardo, io e i miei fratelli abbiamo salvato te e la tua amica l'altra notte ricordi? -

Interrogò la tartaruga dalla benda blu.

La rivelazione del leader riportò a galla i ricordi della fata che lasciò la presa sul braccio di Leo rassicurata.

- Sei veloce... - Fece notare il mutante dalla pelle verde mela strofinandosi il braccio indolenzito - ... Non ti ho vista muoverti quando mi hai attaccato -

Akuma sorrise candida prima di guardare il suolo con un' aria triste e dire:

- Una donna deve sapersi difendere, specie quando è una fata -

- Perché dici questo? - Chiese Leo incuriosito.

- È una storia luuuunga e noiosa – Rispose la ragazza.

- Ho moooolto tempo e mi piacciono le storie noiose – Scherzò Leo.

Akuma portò la mano davanti al mento e rise leggermente.

La tartaruga umanoide pensò che l'adolescente aveva un bel sorriso.

- Come ogni fata sono nata nella natura – Cominciò il racconto Akuma.

- Dentro una goccia di rugiada che si trovava in un fiore di giacinto per essere esatti -

Precisò la fata.

''Questo spiega il profumo'' Pensò Leo prima di sentire il resto della storia della ragazza:

- Come ogni piccola fata imparai l'arte della magia e a otto anni imparai a volare, fu allora che trovai Asia, si era rifugiata sotto un'albero, tremante e ferita, decisi quindi di portarla con me nel regno delle fate -

- Sì, anche Asia ci ha raccontato la sua storia, diceva che le fate le avevano insegnato a controllare la sua magia -

Disse la tartaruga dalla benda blu.

- Ma non sapeva che la regina delle fate voleva ucciderla -

Dichiarò Akuma con sguardo torvo.

Lo spadaccino non disse niente sconvolto, ma attese che la giovane ragazza continuasse il racconto.

- Scoprii i piani che la nostra regina aveva per Asia quando avevo dieci anni, per la sovrana, la mia amica era una creatura impura per via del suo lato lupino, ma le nostre regole impediscono di uccidere una creatura minorenne, così, nei pomeriggi dopo gli allenamenti magici, presi forma umana e me ne andai nel mondo degli umani dove imparai l'arte del judo e del ninjutsu, usai una magia che faceva credere ai miei istruttori che pagavo i corsi e quando riuscii a trovare un lavoro a sedici anni, rimborsai la somma dei miei corsi passati, siccome non ho bisogno di mangiare per vivere, non mi servivano tanti soldi, quello che non spendevo per i corsi lo economizzavo per quando sarei scappata dal regno -

Leonardo non disse niente mentre ascoltava la fata parlare, tuttavia, trovava la giovane molto coraggiosa, sacrificare la propria infanzia per salvare un'amica era un'atto molto nobile secondo il leader delle tartarughe.

- Fu nel club di arma bianca, vicino al club di judo che incontrai Larry, poco tempo dopo uscimmo insieme, non l'ho mai detto a nessuno, poiché una fata non può accoppiarsi con crature di un'altra specie, solo Asia era al corrente e lei e Larry, divennero ottimi amici -

Proseguì la ragazza con un sorriso rievocando quei bei momenti passati con l'amica e il suo amante, poi, con sguardo determinato continuò:

- Insegnai il ninjutsu ad Asia quando ebbe quattordici anni, quando ebbi diciotto anni comprai un'appartamento quì a New York ed io e Asia scappammo nel cuore della notte, quando le mie compagne fate dormivano -

- Non avete paura che la regina vi ritrovi? - Volle sapere Leo curioso.

- No, la mia gente non correrà mai il rischio di rivelare la nostra esistenza agli umani -

Rispose la fata prima di dichiarare:

- E proprio quando una nuova vita si apre a noi, quei maledetti cervelli arrivano e uccidono il mio fidanzato, questa città è davvero pericolosa! -

Il leader dalla benda blu poggiò la mano sulla spalla della fata:

- Noi abbiamo sempre combattuto i Kraang, possiamo insegnarvelo se volete -

 

 

Nello stesso momento, Raph aveva portato la ragazza lupo nella sala di addestramento.

- Avete anche un dojo tutto vostro? Geniale! -

Esclamò Asia.

- Già, ma non ti ho fatto venire quì solo per osservare – Disse il focoso mutante – Voglio insegnarti a combattere! -

L'adolescente incrociò le braccia al petto e sollevò un sopracciglio prima di replicare:

- Mi sembrava di averti detto che Akuma mi ha insegnato l'arte del ninjutsu, o forse, non mi avevi ascoltata prima? -

- Certo che ti avevo ascoltata, ma fata o no la tua amica fa parte del gentil sesso e perciò non potrà maiinsegnarti a combattere come si deve -

Dichiarò la tartaruga dalla pelle verde smeraldo.

- Credi che le donne non sanno combattere? -

Chiese l'adolescente canina con sguardo torvo.

- Sicuramente meno bene di un'uomo, sai, non importa che sappiate battervi o no, una donna resta sempre meno forte di un... -

Un calcio allo stomaco lo scaraventò nell'altro lato della stanza il mutante dalla benda rossa gettandolo a terra.

Una volta ripreso dal colpo, Raffaello vide Asia in posizione di combattimento un sorriso di sfida sulle labbra.

- Chi è che è meno forte di un'uomo? -

Provocò la ragazza.

I due avversari combatterono a lungo, strappandosi a vicenda qualche lembo del vestito o nel caso del mutante, della tenuta da combattimento.

La battaglia finì con una parità, Raph e Asia erano seduti a terra stanchi, ma felici.

- Lo ammetto! - Disse ridendo la tartaruga mutante – Forse non tutte le donne sono meno forti degli uomini -

La ragazza lupo rise prima di rispondere:

- E non hai visto Akuma quando si arrabbia, credimi non si scampa da una delle sue battaglie -

I due amici risero prima di alzarsi.

Fu allora che Raffaello notò qualcosa sul dorso della ragazza, reso visibile dal lembo del top strappato a causa dello scontro precedente.

- Dimmi, che cos'hai sulla sciena? -

Domandò il mutante curioso.

Asia mise una mano sulla propria spalla prima di rispondere:

- Un tatouaggio, ti piace? -

- Magnifico! - Esclamò la tartaruga.

L'adolescente sollevò la maglia per permettere a Raph di vedere meglio il tatuaggio:

- Me lo sono fatto fare un'anno fa, ci ho anche fatto fare una scritta su, dice "Facevamo finta di essere felici ma il mio unico pensiero era coprire cicatrici" -

Informò Asia.

- Un ricordo alla tua vita passata? -

Domandò il focoso mutante.

L'adolescente canina sospirò:

- Sopprattutto un modo per non fuggire il mio passato, mio padre era un'uomo orribile, ma è a mia madre che devo i miei poteri magici e a mio zio di cui ho ereditato il potere di trasformarmi in lupo, non dimenticherò chi sono ne la mia famiglia, ma continuerò ad avanzare di fronte agli ostacoli -

Raffaello accennò con la testa approvando le parole della ragazza.

Asia sorrise e si diresse verso il laboratorio di Donatello per vedere come stava la sua amica.

 
Angolo delle autrici:

La tecnica di judo che ha usato Akuma su Leo si chiama: ''Ude Hishigi Hiza Gatame''
Potete trovare informazioni su questa technica di blocco a questo link: 
http://www.infojudo.com/ude-hishigi-hiza-gatame-leva-al-gomito-con-il-ginocchio/

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Capitolo 4
*** Eternit ***


Due figure correvano allegramente sui tetti degli edifici di New York, le loro sagome erano illuminate dalla pallida luce della luna.

Una delle due forme aveva un fisico umanoide, benché la sua sagoma faceva più pensare a una tartaruga che a un'umano, la seconda effige aveva una silhouette longilinea e femminile.

Leonardo rincorreva Akuma che saltava da un tetto all'altro con grande agilità, la giovane fata si fermò sul tetto di un'appartamento, non appena si rese conto che la tartaruga dalla benda blu non le stava più appresso.

- Leo? - Chiamò la ragazza guardandosi attorno, fu allora che due braccia verde mela la afferrarono da dietro e la sollevarono leggermente da terra.

- Questa volta ti ho presa io di sorpresa! -

Esclamò il giovane mutante ridendo, Akuma girò la testa con sguardo divertito:

- Ma il punteggio è senza appello mio caro Leonardo... -

Disse Akuma sollevando lei e il suo oppugnatore grazie alle sue ali prima di prendere un braccio del ninja e gettarlo a terra.

- ...La vincitrice sono io! -

Concluse la giovane fata avvicinandosi al mutante umanoide con un sorriso di scherno.

Leonardo sorrise alzandosi prima di guardare il braccio dell'amica e disse:

- Sembra che il tuo braccio si sia ripreso bene -

- Già!... - Rispose l'interessata tenendosi il braccio con aria malinconica, lo sguardo della ragazza si diresse verso l'edificazione col marchio TCRI appostato alla propria cima.

- È in quel posto orribile che io e Asia siamo state rapite e che Larry è morto -

Fece notare la fata mentre guardava il complesso dei Kraang con sguardo torvo.

Il rettile spadaccino non trovò miglior modo di consolare l'amica se non di poggiarle una mano sulla spalla e dire con fare rassicurante:

- Gliela faremo pagare, per questo e per tutti i loro crimini! -

Fu allora che lo sguardo dei due giovani cadde su due individui che trasportavano un bidone metallico nel viottolo vicino all'alloggio sul quale si erano fermati il mutante e la fata.

I due tizi erano evidentemente umani e sulla spalla di uno di loro Leonardo poté distinguere un tatuaggio viola a forma di drago.

- I dragoni purpurei! - Esclamò il giovane leader prima di cominciare a seguire i due banditi che si dirigevano verso la base degli alieni nemici col fusto.

Leonardo ed Akuma seguirono i due criminali fino al covo dei Kraang, dove restarono nascosti nell'ombra per scoprire i piani dei loro antagonisti, i nefandi poggiarono il pesante contenitore di fronte ad un'uomo con un'elmo, dei guanti metallici muniti di lame affilate sul dorso della mano e protezioni fredde sulle tibia, fortificate da cinque lame appuntite.

- Shredder! - Ruggì Leo alla vista del leader del clan del piede.

La fata osservò il forte capo ninja prima di chiedere al mutante dalla benda blu chi fosse.

- È il nostro nemico giurato, ha tentato di uccidere me e i miei fratelli diverse volte -

Il dirigente del clan del piede stava parlando con uno di quei cervelli rintanati in corpi robotici, che Akuma riconobbe subito, anche se aveva uno smoking e un volto, apparentemente, umano.

Ma quello che attirò lo sguardo della ragazza, fu la scritta presente su uno dei barili metallici, simili a quello trasportato dai due memri dei dragoni purpurei e presenti in massa dietro Shredder.

- Eternit... - Lesse la giovane fata prima di girarsi verso lo spadaccino e chiedere – Cos'è l'Eternit? -

-Non lo so, ma scommetto che Donnie lo sa –

Rispose Leo.

I due amici tornarono alla tana per informare i loro conoscenti della nuova trovata del loro acerrimo nemico.

 

Quando uscì dal suo laboratorio, Donatello aveva brutte notizie.

La scoperta di Leo e Akuma era molto grave, l'Eternit, marchio di fibrocemento, veniva utilizzato negli anni trenta per la produzione di tubi in fibrocemento, acquedotti, lastre ondulate, usate per tetti e capannoni. e in parecchi oggetti di uso quotidiano come la sedia da spiaggia.

Quello che rendeva l'Eternit pericoloso, era l'abbondante presenza di polvere di amianto, ragione di cancro, mesotelioma pleurico e asbestosi.

La produzione di Eternit prese fine in Italia nel 1992.

Non ci volle molto agli ascoltatori per capire quanto quella sostanza poteva essere molto pericolosa e anche mortale.

Dovevano solo scoprire perché Shredder si era messo d'accordo con i Kraang per procurarsi l'Eternit e cosa volevano fare con quella materia nociva?

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Capitolo 5
*** Missione fallita ***


Quella sera, Akuma e Asia accompagnarono le tartarughe durante la loro spedizione nel covo di Shredder.

Lo scopo della loro missione era scoprire cosa il loro acerrimo nemico voleva fare con l'eternit.

Il piano, escogitato da Leo prima della loro partenza, era quello di introdursi discretamente nel laboratorio di Baxter Stockman dove Donatello, grazie alle sue conoscenze nel mondo dell'informatica, avrebbe potuto piratare il computer del malevolo scienziato mutante ed estrarre le informazioni necessarie per svelare e fermare i piani del malvagio leader del clan del piede.

Purtroppo le cose non andarono come i nostri eroi avevano previsto, poiché Sredder e i suoi uomini mutanti li aspettavano nella sala del trono del capo del clan rivale.

- Finalmente siete arrivati tartarughe! - Esclamò Shredder.

Lo sguardo dei quattro fratelli e delle due ragazze si incontrarono in un'espressioe perplessa.

La domanda che echeggiava nella mente di ognuno di loro trovò risposta fuori dalle babine di Tigerclaw:

- Rahzar ed io abbiamo visto due di voi sul tetto dell'appartamento ieri -

La discrezione non fu più necessaria in via della situazione.

Ognuno dei presenti trovò il suo avversario;

Leo vide in Tigerclaw il suo avversario, Fishface si scagliò contro Raffaello, Rahzar verso Michelangelo e Stockman contro Donatello.

Akuma ed Asia non furono notate subito dal dirigente del clan del piede, Shredder si rese conto delle due ragazze solo quando Asia, trasformata in lupo, gli si gettò contro prima che potesse colpire Raph alle spalle.

Il ninja dalla benda rossa, avendo stordito il suo avversario, stava per metterlo ko definitivamente e non si era accorto della presenza del suo nemico più infido alle proprie spalle, l'intervento della ragazza lupo lo aveva salvato.

Asia bloccava le braccia di Shredder per impedirgli di colpire, ma quest'ultimo era più forte e le diede un calcio al ventre prima di scaraventarla violentemente contro uno dei muri della stanza, l'adolescente sbatté con forza la testa contro la dura parete ritrovandosi in ginocchio e intontita.

Raph, che aveva assistito a tutta la scena non poteva andarla ad aiutare, poiché Fishface, ripreso dal stordimento, si era parato davanti a lui, deciso a non lasciarlo passare finché uno di loro non sarebbe morto.

Ma di tutti loro, l'unica ad essere vicina al sonno eterno era Asia, Shredder era davanti a lei, pronto a colpirla con una delle sue lame quando, un braccio bloccò la traiettoria tra la lama affilata del crudele leader e la testa della ragazza lupo.

Akuma si trovava in posa Age-Uke tra l'amica e il nemico e fissava Shredder con sguardo ostile.

Ripreso dallo stupore di essere stato fermato, il capo del clan del piede aveva afferrato, con fare rapido, la giovane fata per il collo, solo per ritrovarsi con un calcio potente che gli spezzò due costole e lo spinse a mollare la presa sulla cervice della ragazza.

Akuma stava per sferrare un pugno al malvagio leader, ma Shredder parò il colpo con la sua mano destra prima di afferrarle la testa, sbattergliela contro il proprio ginocchio, facendole sanguinare il naso e lanciarla contro Asia con un calcio al ventre.

Le tartarughe avevano assistito alla scena, ma non potevano aiutare le due compagne, poiché gli sbirri di Shredder li tenevano occupati.

Akuma e Asia erano in ginocchio una vicino all'altra, il maestro ninja sfigurato si mise davanti a loro e chiese:

- Due baldracche, è tutto quì quello che avete trovato per affrontarmi? -

A quella frase, gli occhi di Akuma si illuminarono, si trasformò in fata e diede un pugno al suolo, provocando un terremoto e creando delle crepe da cui fuori uscirono delle enormi liane che legarono gli agenti di Shredder e lasciarono le tartarughe mutanti perplesse.

Asia, che si era alzata, era in collera almeno quanto l'amica e si gettò sul leader del clan del piede senza ripensamenti.

Shredder parò il colpo e diede un pugno alla ragazza lupo, ma prima che potesse colpirla fatalmente delle radici si collocarono tra lui e l'adolescente canina incastrando le lame del leader bloccandolo e permettendo così ad Asia di saltare al di sopra delle radici e sferrargli un forte calcio al viso che gli ruppe la mascella e lo spedì dall'altra parte della stanza contro la parete.

Il leader del clan del piede, prima di svenire, si ritrovò le due ragazze davanti che esclamarono in coro:

- Sì, è tutto quì! -

I sei amici stavano per dirigersi velocemente verso il laboratorio di Stockman, ma un gruppo di footboots entrò nella sala accompagnati dal scienziato mutante, liberatosi dalle liane qualche minuto prima.

Le tartarughe e le due ragazze dovettero fuggire.

Finalmente nessuno di loro riuscì a raccogliere informazioni sull'eternit.

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