Fragole, amori e avventure! di lafranca1995 (/viewuser.php?uid=21515)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una ragazza misteriosa... ***
Capitolo 2: *** Quattro chiacchiere con Hoshi... ***
Capitolo 3: *** Comportamenti sospetti ***
Capitolo 4: *** Ninja? Wow! ***
Capitolo 5: *** Ricordi e gesti d'amicizia! ***
Capitolo 6: *** Arrivo a Long Ring Long Land! ***
Capitolo 7: *** La sfida, il bacio e misteri ... ***
Capitolo 8: *** L'isola di Strawberry! ***
Capitolo 9: *** Hoshi ... nemica? ***
Capitolo 10: *** Rufy VS Hoshi: lo scontro! (o quasi) ***
Capitolo 11: *** Il passato di Hoshi ... (prima parte) ***
Capitolo 12: *** Il passato di Hoshi ... (seconda parte) ***
Capitolo 13: *** Il vero bacio! ***
Capitolo 14: *** Attimi prima dello scontro ... ***
Capitolo 15: *** Lo scontro ha inizio! ***
Capitolo 16: *** Strawberry è libera!!!! ***
Capitolo 17: *** La quiete dopo la tempesta ... ***
Capitolo 18: *** Il viaggio ricomincia! ***
Capitolo 19: *** Ghiaccio e acqua! ***
Capitolo 20: *** Rufy Vs Usop! La fine di un amicizia ... ***
Capitolo 21: *** La verità su Robin ... ***
Capitolo 22: *** Arrivo ad Enies Lobby! ***
Capitolo 23: *** Pirati VS CP9 ***
Capitolo 24: *** Robin è libera!!! ***
Capitolo 25: *** Addio Merry! Nuovo mistero per Rufy! ***
Capitolo 26: *** Scontro-incontro con Big Red! ***
Capitolo 27: *** Nabiki, la bionda rubacuori! ***
Capitolo 28: *** Comportamenti assurdi! Ma siete veramente voi? ***
Capitolo 29: *** Il losco piano di Nabiki/ La morte di Hoshi! ***
Capitolo 30: *** I pirati nei guai/un ritorno inaspettato, il raggio di speranza! ***
Capitolo 31: *** Il combattimento/ E' veramente finita? ***
Capitolo 32: *** La sconfitta di Nabiki/ Chiarimenti ***
Capitolo 33: *** Consigli da un amico/ chiarimenti! ***
Capitolo 34: *** Il gioco della bottiglia/ situazione inquietante... ***
Capitolo 35: *** Shopping, shopping e shopping/ Akai fu? Nuova minaccia? ***
Capitolo 36: *** Una storia inquietante / Non ci farà del male! ***
Capitolo 37: *** La malvagità dell'akai fu/ non farlo! Sono tuoi compagni! ***
Capitolo 38: *** Io non mi faccio controllare!/ Verso Hikari! ***
Capitolo 39: *** E dopo Hikari si riparte!/ Verso la tana del lupo, attenti pirati! ***
Capitolo 40: *** L'isola del Naraku!/ Gairo ... non è possibile! Mille tecnichhe insieme! ***
Capitolo 41: *** Il nuovo nemico: Mizuakai!/ Una mora tutto pepe! ***
Capitolo 42: *** Il rapimento!/ Salvami Rufy! ***
Capitolo 43: *** Grazie ... Rufy .../ Alla ricerca dei compagni rapiti! ***
Capitolo 44: *** Amici trovati!/ Colpo di scena: la ragazza con i poteri Blood-blood! ***
Capitolo 45: *** Il piano segreto di Nami e Hoshi/ Il punto debole di Mizuakai .. ***
Capitolo 46: *** La sconfitta di Mizuakai/ Arrivederci Tsuki! ***
Capitolo 47: *** Dichiarazione! / Le parole feriscono più delle azioni ... ***
Capitolo 48: *** Brook, lo scheletro parlante! /Triller Bark, un isola misteriosa ... ***
Capitolo 49: *** Zombie, misteri e guai! L'apparizione di Moira/ Taglia di 200 milioni! ***
Capitolo 50: *** I misteri di Thriller Bark svelati!/Il risveglio di Oz e il ritrovamento dei compagni! ***
Capitolo 51: *** Se sei con me sono sicuro che non ti succederà nulla!/La sconfitta di OZ! ***
Capitolo 52: *** Il bacio!/ Rotta verso Impel Down! ***
Capitolo 53: *** Hoshi ed Ace, due mondi apparentemente lontani... (prima parte) ***
Capitolo 54: *** Hoshi ed Ace, due mondi apparentemente lontani... (Seconda parte) ***
Capitolo 55: *** Nicole, l'amica d'infanzia di Rufy/ Determinazione! Recuperare il cappello di paglia! ***
Capitolo 56: *** Il recupero del cappello di paglia\ Bloccati nella neve ... ***
Capitolo 57: *** Il ritrovamento!/ Ti amo Zoro! Gli effetti dell'alcool... ***
Capitolo 58: *** Solamente sesso .../La decisione di Hoshi! Arrivo ad Impel Down! ***
Capitolo 59: *** I trabocchetti di Impel Down!/ Verso il livello 5 ... ***
Capitolo 60: *** Il ritrovamento di Ace!/ L'ultimo bacio, mia dolce bambina ... ***
Capitolo 61: *** Il miracolo! Non abbandonarmi mai più .../ Fuga da Impel Down! ***
Capitolo 62: *** Ti amo, Rufy .../ Marilin, ragazza misteriosa! ***
Capitolo 63: *** Gemelle?/Momenti d'amore ... che ti succede, Rufy? ***
Capitolo 64: *** Un ritorno inaspettato .../ Scontro sul ponte della nave! E' forse giunta la mia ora? ***
Capitolo 65: *** La fine di Mizuakai! / Sei tu la mia forza ... ***
Capitolo 66: *** I guai non finiscono mai .../Il litigio! Addio ciurma di cappello di paglia! ***
Capitolo 67: *** Nami visionaria!/ Una strana isola ... il mistero è svelato! ***
Capitolo 68: *** Visioni orribili .../ Il vero nemico è Acca! Tutto per salvare loro ... ***
Capitolo 69: *** Tutto un miraggio?/ Chiarimenti! Il bimbo lo voglio! ***
Capitolo 70: *** A presto Ace e Marilin! Sbarco sull'isola del principe William ... ***
Capitolo 71: *** Hoshi è il premio! / I trabochetti del castello di William ... ***
Capitolo 72: *** L'ennesimo trabocchetto .../ Hoshi presa? Il cyborg! ***
Capitolo 73: *** Addios William! Sbarco alle isole saboody. Nami in pericolo? ***
Capitolo 74: *** Alex il misterioso .../ Una triste realtà ... Missione: Salvare Nami! ***
Capitolo 75: *** Assalto al Dock 1/ Hoshi schiava! Prima o poi pagherà ... ***
Capitolo 76: *** Pura malvagità .../ Il coraggio di Usop! ***
Capitolo 77: *** Tutto bene quel che finisce bene! ***
Capitolo 1 *** Una ragazza misteriosa... ***
Su
una nave non molto tranquilla,
sette pirati scapestrati stavano facendo baldoria.
“Avanti
ragazzi, brindiamo per
essere riusciti a scappare sani e salvi
dalla fortezza di Navarone! Siamo grandi!” disse Usop, il
cecchino, sollevando
un boccale di birra.
“Siiiiiiiii!
Facciamo
festaaaaaaaaaaaaaa!” disse Rufy, il capitano della nave.
“Evvai…brindiamo…”
disse zoro, lo
spadaccino, con non molto entusiasmo.
“Avanti
zoro un po’
d’allegria!!!” disse nami, la navigatrice, euforica.
“Ma
smettila, tu sei felice
solamente perché abbiamo recuperato tutti i
tesori!” disse lo spadaccino
scolandosi in un solo sorso tutta la sua birra.
“Siiii
hai colto nel segno!”
disse nami con le stelline dentro agli occhi.
“Ehi
zoro, non ti vedo molto
euforico!” disse Chopper, il medico, avvicinandosi
all’amico.
“Lo
sai che non mi piace il
casino, ormai dovresti conoscermi…in questo momento
preferire farmi un bel
pisolino!”
Robin,
l’archeologa, li guardava
da lontano sorridendo e pensando in che strana ciurma fosse finita, ma
a destarla
dai suoi pensieri fu Sanji, il cuoco galante, che con estrema
gentilezza le
disse:
“Oh
mia diletta, vuoi assaporare
uno di questi eccezzionali pasticcini al cioccolato? Sono
così buoni che solo
una dea come te può mangiarli!”
“Oh
si, grazie Sanji” disse la
ragazza sorridendo.
“E
a me? Anche io li voglio!”
disse il capitano a mo di bambino capriccioso.
“I
tuoi sono in cucina!” disse
Sanji scortesemente.
“Uuuh
che bello! Si mangia! Si
mangia!” disse il capitano euforico dirigendosi in cucina a
gran velocità.
“Bene
ragazzi, è giunto il
momento di una canzone!” disse il cecchino mettendosi in
piedi sul tavolo e
cominciando a cantare e a ballare ricevendo l’appoggio di
Rufy e Chopper.
“Io
vado a prendere una boccata
d’aria…” disse Zoro stufo di tutta
quella confusione.
Si
sedette sul ponte della nave e
tentò di schiacciare un pisolino come era solito fare, ma il
suo intento svanì
quando sentì delle urla di ragazza provenire da in mezzo
all’oceano.
Una
domanda gli sorse spontanea,
che diavolo ci faceva una ragazza in mare nel cuore della notte? Forse
era stata
rapita e buttata in mare o
chissà quale
altra cosa poteva esserle successa…
Rimase
qualche secondo a
interrogarsi sul da farsi e alla fine decise di tuffarsi per salvarla;
Una
volta recuperata, risalì
sulla nave e la fece sdraiare per terra; aveva perso i sensi
così decise di
chiamare anche gli altri.
“Ehi
Zoro e questa chi è? Una tua
amica?” chiese Rufy vedendo la ragazza sdraiata a terra priva
di sensi.
“No,
non è una mia amica, l’ho
sentita gridare in mare e così ho pensato di andarla a
salvare…” disse lo
spadaccino sdraiandosi per terra con l’intenzione di
riprovare a schiacciare un
pisolino.
“Per
una volta non ti sei
comportato da scimmione!” disse Nami inginocchiandosi vicino
alla ragazza priva
di sensi per vedere come stava. Chopper, una volta presi i suoi
strumenti da
dottore,
si avvicinò alla
ragazza per constatare le sue
condizioni.
“Respira
ancora…” disse Chopper
felice.
“Meno
male!” disse Nami.
“Chissà
chi è e come ci è finita
in mare…”si domandò Sanji
“Mah
chi lo sa e comunque non mi
importa!” disse Rufy sorridendo come era suo solito fare.
“MA
COME NON TI IMPORTA??? MAGARI
E’ DELLA MARINA OPPURE UNA CACCIATRICE DI TAGLIE!”
disse Nami alterandosi.
“E
allora?” chiese Rufy non
capendo dove si trovasse il problema.
“Sei
proprio senza speranze!”
disse la navigatrice esasperata.
La
ragazza stava cominciando a
riprendere i sensi e a poco a poco stava aprendo i suoi occhi,
rivelando due
grandi iridi color nocciola.
Aveva i capelli neri con dei riflessi blu, lunghi più o meno
fino alle spalle
con una piccola frangetta laterale; era alta più o meno un
metro e
sessantacinque,
due o tre centimetri in meno di nami, con un fisico magro e atletico.
Aveva un
seno piuttosto abbondante e un fondoschiena ben fatto;
indossava dei corti pantaloncini a jeans con una sottospecie di
marsupio
attaccato e sopra una corta canottiera color rosso fuoco.
Ai piedi indossava un paio di stivali rossi che le arrivavano a
metà polpaccio.
Infine in spalla aveva uno zaino molto capiente dal quale si potevano
intravedere armi di vario genere.
“Ma
cosa vedono i miei occhi!!!!
Che meraviglia!!!” disse il cuoco con due cuoricini al posto
degli occhi.
“Ma…
ma dove mi trovo?” chiese la
giovane ragazza confusa.
“Sei
sulla mia nave!” disse Rufy
raggiante come sempre.
“Rufy!
Non darle tutta questa
confidenza! Non sappiamo neanche chi è!” disse la
navigatrice.
“Io
sono convinto che una così
meravigliosa creatura non possa essere malvagia!” disse Sanji
porgendole una rosa.
Sul
volto della mora si poteva
leggere chiaramente della confusione.
“Come
ti chiami?” chiese Robin
accennando un sorriso.
“Piacere…
io sono Hoshi…” disse
con un fil di voce.
To
be continued…
Salve
a tutti! Sono ritornata a scrivere e questa volta in una nuova sezione!
Come
avrete capito ci sarà un nuovo personaggio nella ciurma di
Rufy e se ne
vedranno delle belle! Credo di aggiornare piuttosto velocemente dato
che ho dei
capitoli già pronti. La storia si ambienta dopo Navarone e
prima di Water Seven.
Molti fatti coincideranno con l’anime ma altri saranno tutti
inventati da me!
Spero vi piaccia! Baci
BY
Vegetina
|
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Capitolo 2 *** Quattro chiacchiere con Hoshi... ***
“Piacere
Hoshi, io sono Robin, mi sembri molto giovane, quanti anni
hai?” chiese
gentilmente l’archeologa.
“Ho
16 anni, ma voi non mi sembrate tanto più vecchi di
me” disse la ragazza
accennando un sorriso.
“Infatti
non lo siamo, comunque io sono Nami, ma toglimi una
curiosità, che ci facevi in
mezzo al mare a quest’ora della notte tutta sola?”
“Oh
io veramente ero a bordo di una barca, quando uno strano mostro marino
l’ha
ribaltata e io sono finita in mare e ahimè, non so
nuotare!”
“E
dove eri diretta?” chiese Nami con fare indagatore.
“Io
non avevo una meta precisa, avevo l’intenzione di navigare
per i mari per
raccogliere delle informazione per i miei libri, io vorrei diventare
una
scrittrice e vorrei raccontare le peripezie dei pirati!”
disse sorridente
Hoshi.
“Ah
si?” disse Nami non molto convinta. Quale ragazza di sedici
anni avrebbe preso
il mare da sola, senza saper nuotare e conscia dei pericoli che
potrebbe
incontrare?
“Oh
dai Nami non fare sempre la sospettosa! Sicuramente ci sta dicendo la
verità!
Che motivo avrebbe di mentirci?” disse Rufy mostrando uno dei
suoi soliti
sorrisi.
“Tu
sei troppo ingenuo Rufy!” disse la navigatrice con un
espressione irritata sul
volto.
“Mah,
se lo dici tu… comunque Hoshi vuoi entrare a far parte della
mia ciurma?”
chiese il capitano come niente fosse. Solo allora Hoshi notò
quel ragazzo dall’aria
ingenua; non seppe spiegarsi il perché, ma il cuore le
cominciò a battere forte
e una strana sensazione si fece largo in lei; immediatamente
eliminò quei
pensieri, non poteva lasciarsi trasportare dalle emozioni, altrimenti
sarebbe
andato tutto in fumo..
“Siiiiiiiiiiiiiii!
Un altro splendido bocciolo tra noi!” disse il cuoco euforico
destando la mora
dai suoi pensieri.
“Ma
sei impazzito???? Prima ti dico di non fidarti troppo e poi tu la
inviti a far
parte della ciurma come niente fosse? Non sappiamo nemmeno chi
è!” disse la
navigatrice sull’orlo di una crisi isterica.
“E
allora?” disse il capitano non capendo dove fosse il problema.
“Mmpuff,
fai come ti pare Rufy! Tanto fai sempre di testa tua, in quanto a te,
ti tengo
d’occhio!” disse Nami andandosene nella camera che
divideva con Robin.
“Bhe,
se è un problema per voi, potete anche scaricarmi sulla
prima isola che
incontrerete, tanto di soldi ne ho a sufficienza” disse la
ragazza tirando
fuori dallo zaino diversi blocchi di banconote e diversi tipi di
gioielli.
Alla
parola ‘soldi’ Nami tornò subito
indietro sorridendo e dicendo:
“Carissima! Sei la benvenuta su questa nave!”
“Oh
bhe, grazie!” disse Hoshi sorridendo e pensando –
come immaginavo, il lupo
perde il pelo ma non il vizio…-
“Mah,
io non la capisco, prima dice che non la vuole e poi è
contenta …” disse Rufy
confuso.
“Eh
Rufy, la nostra navigatrice non si smentisce mai! Appena ha sentito la
parola
‘soldi’ ha subito aguzzato le orecchie
…” disse Usop.
“Mah…io
continuo a non capire …” disse il capitano pieno
di interrogativi.
“Senti
Hoshi perché non dormi con me?” chiese il cuoco
euforico con i cuoricini al
posto degli occhi.
“Bhe …
ecco … io … non so se è il caso!
^^” “ disse la mora un po’ in imbarazzo.
“Smettila
di fare il cascamorto cuoco da strapazzo!” disse Zoro appena
svegliatosi.
“Ma
cosa vuoi testa d’alga? Vuoi forse combattere?”
disse Sanji in tono di sfida.
“Con
piacere!” rispose lo spadaccino. Così i due
cominciarono a combattere facendo
un gran casino e come al solito una Nami molto furiosa per essere stata
disturbata uscì dalla sua camera e li separò con
un sonoro pugno in testa che
fece spuntare un bernoccolo in testa ad entrambi.
“Mi
amaaaaa! Non c’è niente da fare!!!”
disse Sanji felice.
“Tu
sei pazzo!” disse Zoro massaggiandosi la testa.
Hoshi
li guardava a dir poco scandalizzata; e quelli dovevano essere i famosi
pirati
di cappello di paglia? Sicuramente c’era qualche sbaglio, era
finita sulla nave
sbagliata; non potevano essere gli stessi che avevano combinato quel
macello ad
Alabasta!!!
“Non
ti preoccupare, fanno sempre così…”
disse Robin affiancandola.
“Ah …
bhe, mi ci abituerò!” disse la mora sorridendo.
“Sicuramente,
all’inizio sembrano un po’ strani ma sono simpatici
e scommetto che appena li
vedrai in azione contro un nemico non vorresti mai essere un loro
rivale …”
“Sono
così forti Robin?” chiese Hoshi curiosa, anche se
sapeva già la risposta.
“Oh
si, quando vogliono riescono a tirare fuori una forza inimmaginabile
… non
sembra a vederli così, ma direi che sono quasi
imbattibili…”
“Wow!”
disse Hoshi con finta sorpresa.
“Lo
vedi quello con il cappello di paglia? Lui è Rufy, il
capitano, e pensa che è
riuscito a battere Crocodile, uno della flotta dei sette, da qui puoi
dedurre
la sua forza …”
“Però,
non lo facevo così forte! Eppure mi sembra tanto
mingherlino!”
“Non
farti ingannare dalle apparenze, anche io a prima vista non avrei
puntanto uno
zeny su di lui, ma come si suol dire, le apparenze ingannano
…” disse Robin
saggiamente.
“Sei
molto simpatica sai?” disse Hoshi facendole un finto sorriso.
“Voglio
solo essere cortese con una nuova compagna di ciurma!”
“Bhe
grazie!”
“Avanti,
ora andiamo in camera, ti troviamo un posto dove dormire e poi
riposiamo,
sicuramente sarai stanca …”
“Oh
si molto, grazie mille Robin!”
“Figurati!”
Così
le due si incamminarono verso la stanza. All’interno
già si trovava Nami che si
era appena infilata il pigiama. La stanza era carina, piccola ma
carina. C’era
un letto matrimoniale, dove sicuramente dormivano le due, un armadio,
una
scrivania con una sedia, una finestra e una piccola lampada.
“Oh,
dormirà con noi?” chiese Nami.
“Dove
vuoi che dorma? Con Sanji?” chiese Robin ironicamente.
“No,
hai ragione!” disse la navigatrice scoppiando a ridere.
“Sono
sicura che andremo d’accordo!” disse Hoshi
sorridendo falsamente.
“Lo
spero!” disse Nami.
“Ora
dormiamo che domani mattina voglio alzarmi presto per leggere un libro
…” disse
l’archeologa infilandosi la leggere camicia da notte e
mettendosi sotto le
lenzuola.
“ok…”
disse Hoshi, che, dopo essersi fatta prestare un pigiama da Nami, si
infilò
insieme alle due sotto le lenzuola…
To
be continued...
Salve
a tutti, avendo già parecchi capitoli pronti, credo che
aggiornerò in fretta! Almeno una volta al giorno! (NOOOOO Nd
lettori) (Ehm =.= grazie...so che siete molto contenti =.=) comunque
bando alle ciancie, qui abbiamo scoperto una piccola parte del
carattere di Hoshi, che per chi non lo sapesse in giapponese vuol dire
Stella. Fatemi sapere cosa ne pensate XD Ah, un piccolo
avviso, sicuramente gli eventi fino a Long Ring Long Land saranno
più o meno come quelli nell'anime, ci saranno poche
variazioni, però dopo ci saranno avventure tutte nuove!^^
spero che vi piaccia! Grazie a
Favola88 che ha recensito^^ e grazie per i complimenti!
Presto si scoprirà tutto su di Hoshi XXD ma intanto ti
lascio con il fiato sospeso! Spero che continuerai a seguirmi, ciao
baci! IMPORTANTE: Se qualcuno sa come mettere un immagine all'interno
di una fic, lo prego di aiutarmi :( Volevo metterci un immagine di
Hoshi per rendere meglio l'idea, ma non riesco ad inserirla :( Grazie.
By Vegetina
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Capitolo 3 *** Comportamenti sospetti ***
Il
mattino giunse presto e i raggi del sole filtravano attraverso la
finestra,
svegliando le due ragazze che fino a poco prima dormivano beatamente.
Robin,
come aveva detto la sera prima, era già in piedi da un
po’.
“Wuaaa
che dormita!” disse Hoshi sbadigliando e stropicciandosi gli
occhi.
“Già…”
disse Nami alzandosi dal letto.
Le
due ragazze si vestirono e a passi lenti si diressero verso la cucina
dove,
ormai, quasi tutti erano riuniti per fare colazione.
“Giorno
miei splendidi boccioli!” disse Sanji euforico come sempre
nel vedere le
ragazze.
“Giorno
Sanji!” dissero le due.
“Robin
dov’è?” chiese Hoshi.
“Si
trova qui fuori a leggere un libro…” disse Usop
assonnato.
“Ehi
Hoshi, dicci qualcosa di te…dove hai lasciato la tua
famiglia? Di quale paese
sei?” chiese improvvisamente Chopper con fare ingenuo.
Hoshi
cominciò a sudare freddo, abbassò lo sguardo
mentre una miriade di ricordi le
tornarono alla mente. Non voleva ricordare, faceva troppo male e
d’altronde,
non poteva dirgli la verità o il suo scopo sarebbe stato
compromesso. Con voce
titubante e un po’ tremante disse:
“Bhe…i
miei genitori si trovano…in un piccolo paesino…io
sono nata li e si ora si
trovano li…”
Nami
notò immediatamente il tono incerto della ragazza, non
l’aveva convinta dal
primo momento e mai l’avrebbe convinta. Aveva una faccia
familiare, come se
l’avesse già vista da qualche parte, ma dove? Non
riusciva proprio a
ricordarsi…
“E
dicci Hoshi – continuò Nami- hai fratelli o
sorelle? E come si chiama questo
paesino? E dove si trova precisamente?”
Dallo
sguardo della rossa la corvina capì immediatamente che
voleva metterla in
difficoltà, ma riacquistò subito il suo sangue
freddo e con sicurezza le
rispose:
“Oh
bhe, si trova su una delle rotte del grande blu, vicino
all’isola di Water
Seven non so se la conoscete…
il paesino
si chiama Berry”
“Che
strano… non l’ho mai sentito
nominare…” disse Nami guardandola sospettosa.
“Te
l’ho detto, è molto piccolo come paesino e
perciò poco conosciuto…” rispose
prontamente la corvina.
“Oh
capisco, ma dicci un'altra cosa, come ha fatto una ragazza come te ad
arrivare
tutta da sola fino a qui? Mi sembra un po’ strano, in fondo
il mare blu è pieno
di pericoli…” continuò imperterrita
Nami, voleva smascherarla a tutti i costi e
capire chi fosse in realtà. C’era qualcosa dentro
di lei che le diceva di non
fidarsi e il suo sesto senso non sbagliava mai.
“Bhe,
io ci sono nata nel Grande Blu, conosco tutti i pericoli e me la cavo
come
navigatrice e poi sono anche brava a combattere” rispose
Hoshi sicura. Non si
sarebbe più fatta trovare impreparata, non poteva
permettersi errori.
“Capisco…
quindi è questo il motivo della presenza di tutte quelle
armi nel tuo zaino…”
“Esatto,
come speri che una ragazza da sola possa cavarsela nel Grande Blu senza
qualche
arma? Insomma, alla fine sono una femmina!” disse la mora
guardando dritta
negli occhi la rossa.
“Su
avanti Nami adesso basta con quest’interrogatorio! Gustiamoci
la colazione in
santa pace che è un pasto sacro!” disse Rufy.
“Si
hai ragione, è meglio…” disse Nami
rimettendosi a mangiare e così fece anche
Hoshi.
Erano
ormai le 12 del mattino e la navigazione procedeva tranquilla verso la
prossima
isola. Secondo il Log Pos sarebbero arrivati tra qualche giorno, quindi
tutti
avevano tempo per rilassarsi e godersi quei momenti di
tranquillità.
Rufy
osservava Hoshi mentre era intenta a scrivere l’inizio del
suo libro. Era
curioso di sapere cosa ci scrivesse.
“Di
che parla?” chiese il capitano curioso.
“Di
pirati…ho deciso di scrivere la mia storia a partire dal
nostro incontro…”
“Wow!
Quindi ci sarò anche io in questo libro?”
“Si,
ci sarete tutti voi…”
“E’
come una specie di diario di bordo?” chiese il ragazzo di
gomma sempre più
curioso.
“Si
diciamo di si, solo che sono dei fatti raccontati in terza persona e un
po’
romanzati…”
“Allora
diventerò famoso?” chiese Rufy euforico.
“He
he da quanto ne so già lo sei famoso….”
Disse Hoshi sghignazzando.
“Bhe
si, ma nemmeno tanto! Io miro a diventare il re dei pirati!”
“Caspita
che ambizione…” disse la mora sorridendo
intenerita da quel ragazzo.
“Invece
il tuo sogno qual è?” chiese il ragazzo sempre
più curioso.
“Il
mio sogno dici? – disse Hoshi stringendo un pugno- bhe, il
mio sogno è quello
di render felici le persone a cui voglio bene e di difenderle anche a
costo
della vita e poi…miro a diventare una scrittrice famosa in
tutto il mondo!”
“Però,
che bei sogni!” disse Rufy sorridendo.
“Già^^”
Ovviamente
sarebbe troppo chiedere un giorno di pace alla ciurma di cappello di
paglia,
infatti con la loro solita fortuna si imbatterono in una nave della
marina.
“Cavoli!
LA MARINA! RUFY! C’E’ LA MARINA!”
urlò Usop che era di vedetta.
“Cosa?
Che facciamo scappiamo o li combattiamo?” chiese Nami
pensierosa.
“Che
domande, li combattiamo!” disse Rufy convinto e subito
affiancato da Sanji e
Zoro.
“Tranquille
miei dolci fiorellini, ci penso io a proteggervi!” disse
Sanji alle ragazze e
solo allora si accorse che erano presenti solo Robin e Nami, di Hoshi
non c’era
traccia.
“Ehi,
dov’è finita Hoshi?” chiese Sanji
preoccupato.
“Si
sarà andata a
nascondere…”ipotizzò Usop.
“Non
mi sembra una fifona Usop, non tutti sono come te, sarà qui
da qualche parte!”
disse Nami.
“Vi
state sbagliando tutti e due ragazzi... guardate un po’ sulla
nave della
marina…” disse Zoro.
“Uuuuh?
Hai ragione Zoro! Eccola li!” disse il capitano.
“Ma
che vuole fare?” si chiesero Usop e Chopper interrogativi.
Hoshi
girò la testa in direzione della sua ciurma e con un
ghignetto sul volto urlò:
“Tranquilli
ragazzi, a loro ci penso io!”
To
be continued...
Salve
a tutti ed eccomi come promesso con il mio aggiornamento giornaliero!
Potrei chiedervi un favore però? Perchè non mi
dite cosa ne pensate? XXD insomma siete in parecchi a seguire la mia
fic, ma nessuno commenta, che vi costa! Comunque ci vediamo al prossimo
capitolo! Ciao e grazie a tutti quelli che leggono, che recensiscono e
che l'hanno messa tra i preferiti!
By Vegetina
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Capitolo 4 *** Ninja? Wow! ***
Inutile
descrivere le facce
stupite di Sanji, Usop, Chopper e Rufy, mentre lo spadaccino era
alquanto
scettico sulle probabilità di vittoria della ragazzina. Con
un semplice balzo era riuscita a raggiungere la nave della marina, che
distava una trentina di metri da loro.
A
discapito di tutte le
aspettative l’intrepida moretta cominciò a mettere
K.O uno dopo l’altro gli
agenti della marina. Era molto abile nelle arti marziali e senza il
bisogno di
armi era riuscita a metterli fuori gioco quasi tutti. Erano rimasti in
pochi, così
saltò in aria, molto in alto, e arrivata a una certa quota
lanciò uno strano
pugnale che appena toccò la nave esplose, facendola
affondare. Dopo di che
atterrò nuovamente sulla Going Merry, ovvero la nave dei
suoi amici.
“Ecco
fatto, è stato un giochetto
da ragazzi!” disse le digrignando i denti in un ampio sorriso
e chiudendo gli
occhi mostrando così una buffa espressione.
Rufy,
Sanji, Nami, Usop e Chopper
avevano le mascelle che gli arrivavano fino a terra, erano increduli.
“Wow
che forza!!!” disse il
capitano sorridendo entusiasta.
“Non
ci credo, una donna
combattente… la amo ancora di
piùùùùù!”
urlò Sanji con i suoi soliti occhi a
cuoricino.
“E
ci credo io che quella li è
sopravvissuta da sola nel Grande Blu…” disse Nami
ancora sconcertata.
“Wow…che
forza…” dissero Usop e
Chopper ancora increduli.
“Non
sei affatto male!” disse
Robin sorridendo.
“Bha,
si niente male…” disse lo
spadaccino mettendosi a dormire.
“Ma
dimmi che cos’era quella
specie di pugnale?” chiese
Rufy
emozionato.
“Ah
parli di questo?” disse
tirandone fuori un altro uguale
“Questo
è un kunai e ci avevo
messo intorno una carta bomba così che appena è
andato a infilzarsi nella nave
è esploso, carino no?” continuò Hoshi.
“Strepitoso!!!”
“Sembrano
molto le armi dei Ninja
sai?” disse Usop con gli occhi che gli brillavano.
“Io
sono un Ninja! All'età di cinque anni ho mangiato un frutto
del mare, il frutto Ninja-Ninja, che mi ha dato tutte le sue
capacità! E' bastato allernarmi un pò per
sviluppare le mie tecniche e ora se mi ci impegno posso anche fare cose
che a voi sembreranno assurde!” disse la
ragazza sorridendo.
“Davvero?”
dissero Rufy, Chopper
e Usop all’unisono.
“Si
davvero…” disse lei ridendo
istericamente, non capendo tutto quell’entusiasmo.
“WOOOOOOW!
CHE BELLOOOOO! ADESSO
HO ANCHE UN NINJA NELLA MIA CIURMA!!! CHE FORZAAAA!”
gridò il capitano
contento.
“He
he già!” disse Hoshi con una
gocciolina dietro la testa.
Intanto
Nami prese in disparte
Robin e le chiese se potevano un attimo allontanarsi per parlare di una
cosa
urgente. Quella ragazzina la convinceva sempre meno e ora si veniva
anche a scoprire che era un Ninja!
“Dimmi
pure Nami…” disse Robin
sedendosi sul letto.
“Non
hai notato qualcosa di
strano?” chiese in tono serio la rossa.
“A
chi ti riferisci?” chiese
Robin anche se aveva già capito dove voleva arrivare.
“A
quella Hoshi, ho come
l’impressione di averla già vista da qualche
parte… non mi convince…”
“Si
anche io ho notato qualcosa
di strano e se farà un passo falso noi ce ne
accorgeremo…” disse Robin calma.
“Credevo
di essere l’unica a pensarlo…”
“Io
non credo che sia una
minaccia, mi sembra una brava persona...”
“Ecco,
appunto! Robin secondo me
siamo tutti in pericolo! Avanti, non è normale! Ci sono
troppe cose strane…”
“Secondo
me esageri … avanti, non
mi sembra così cattiva…”
“Ah
si? Ora ti darò la prova che
quella ragazza ha qualcosa che non va!” disse Nami mettendosi
a frugare tra la
roba di Hoshi.
“Ehi
Nami che fai? Lo sai che non
si fruga tra le cose degli altri?”
“Sono
sicura di trovare qualcosa
che la incolperà!” disse Nami sempre
più convinta.
“Mah,
secondo me sprechi solo
tempo…”
“No
affatto…guarda…è proprio come
ti dicevo!” disse la navigatrice tirando fuori dallo zaino un
quaderno.
“Un
quaderno? E allora?” chiese
Robin non capendo.
“Guarda
un po’ qui…” disse la
rossa tirando fuori i tre avvisi di taglie di Rufy, Robin e Zoro.
“Bhe,
non mi sembra abbastanza
per incolparla, ce l’ha tutto il mondo quegli
avvisi…”
“Ah
si? E perché ci sono anche
tutte queste informazione su di noi? Guarda… leggi quello
che c’è scritto qui
dentro, ci sono scritte una marea di notizie, anche personali, su
ognuno di noi…”
“Mah,
magari le servono per il
suo libro, che ne sai…”
“Mah,
io continuo a dire che non
mi convince…”
“Dai
torniamo dagli altri ora e
ti prometto che starò in guardia anche se secondo me non ci
farà proprio
un bel
niente…”
“Bha
se lo dici tu Robin…dai
andiamo…” disse la rossa sempre meno convinta da
quella Hoshi e determinata a scoprire il suo segreto!
To
be continued...
Salve
a tutti! Eccomi tornata con un nuovo capitolo! Come avrete capito Hoshi
è un Ninja, ed è inutile nascondere che vado
pazza per Naruto XXD Ecco da dove l'idea del Ninja! Ma oltre a quello
ho deciso di farla essere tale anche perchè il mio maestro
di Karate (ebbene si pratico Karate XXD) dice sempre che vuole farci
diventare dei Ninja (anche se ironicamente è chiaroXXD) e li
mi è venuta l'illuminazione, poi aggiungendoci anche qualche
tecnica di Naruto siamo a cavallo! Comunque, grazie a tutti coloro che
leggono, che l'hanno messa tra i preferiti e grazie a Favola88 XXD
Ormai sei la mia recensitrice di fiducia. Comunque grazie al tuo
consiglio ho postato l'immagine, il disegno fa un pò schifo
perchè non sono tanto brava a disegnare XXD Sono contenta
che tu abbia espresso il tuo parere su questa fic e sono contenta che
ti piaccia!^^ io a differenza di molte autrici, non bado al numero
delle recensioni ma più che altro a quello che ci scrivono,
non mi importa se sono tanti o pochi a commentare la mia storia,
l'importante che esprimano il proprio parere che sia positivo o
negativo, almeno mi miglioro! XD ciao ci si vede al prox capitolo!!
Ps:
Per chi volesse il mio msn è: klakla92_@hotmail.it
By Vegetina
Ecco
Hoshi :D
|
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Capitolo 5 *** Ricordi e gesti d'amicizia! ***
La
notte calò presto e tutti i
componenti della ciurma si trovavano nelle proprie stanze.
La
giovane Hoshi non riusciva a
dormire, si sentiva turbata; così si alzò dal
letto e senza fare rumore si diresse
fuori, sul ponte della nave.
Si
sdraiò a terra e cominciò a
fissare l’immenso cielo stellato; strinse tra le mani una
piccola catenina che
portava al collo, dove c’era una piccola fragola fatta in
oro; quello era una
collanina importante per lei, gliel’avevano regalata i suoi
genitori; si
ricordava ancora il giorno che l’aveva ricevuta…
FLASH
BACK
Una
bimba con le guancie rosse e gli occhi grandi e vispi correva lungo il
grande
giardino di casa sua. Quel giorno era molto felice, difatti festeggiava
il suo
quinto compleanno. Aveva un bel vestito addosso, rosa ornato con dei
merletti
bianchi e i suoi capelli corvini erano raccolti in due codine alte
laterali.
Non
vedeva l’ora di ricevere il regalo che gli avevano fatto i
suoi genitori e
quello del suo fratellone più grande. Non poteva pretendere
un regalo da sua
sorella minore, in fondo aveva a malapena due anni!
Giunse
finalmente davanti all’ingresso della sua enorme villa, se
non lo si voleva
definire un castello!
“Hoshi!
Piccola mia!” disse una donna dai lunghi capelli neri e dagli
occhi verde
bosco.
“Mamma!
Mamma! Oggi è il mio compleanno!” disse la bimba
allegra!
“Lo
so piccola mia, infatti io e tuo padre ti stavamo aspettando! Scommetto
che non
vedi l’ora di ricevere il tuo regalo vero?
“Siiiii!
Voglio il mio regalo!” disse sorridendo felice la piccola.
“Dai
allora entra in casa, c’è anche il tuo fratellone
dentro che ti aspetta con un
bel regalo!”
“Evviva!
Evviva!” disse la bambina saltellando felice e entrando
ansiosa dentro l’enorme
abitazione.
“Buon
compleanno piccola mia!” disse il padre andandole incontro e
prendendola in
braccio baciandola sulla fronte. Era un uomo alto, dai capelli castani
e gli
occhi color nocciola.
“Buon
compleanno sorellina!” le disse il fratello di cinque anni
più grande di lei.
Lui, a differenza della sorella, aveva i capelli rossi e gli occhi
verdi come
quelli della madre.
“Grazie!”
disse la bimba sorridendo felice e strizzando gli occhi in segno di
euforia.
“Tieni
sorellina questo è il mio regalo!” disse il
fratello Ralf porgendole un
pacchetto. La bimba, presa dalla curiosità, aprì
velocemente il pacchettino. Con
suo grande stupore ci trovò dentro un Nunchaku, ovvero un
arma formata da due
bastoni uniti da una catena.
“Wow!
Che bello fratellone! Grazie mille! E’ proprio quello che
volevo!” disse
contenta la bimba saltellando di gioia.
“Lo
so che era proprio quello che volevi, in fondo vuoi diventare un grande
Ninja!”
“Siiii!
Diventerò il miglior ninja del mondo!!!”
“Io
continuo a dirti che non è una cosa che si addice a una
signorina come te,
Hoshi…” disse la madre un po’ seccata da
questa storia.
“Su
cara, almeno il giorno del suo compleanno non falle la
maternale!” le disse il
marito.
“Si
hai ragione amore mio, allora per farci perdonare ecco qui il nostro
regalo!”
disse la donna porgendole un piccolo pacchettino. Hoshi, proprio come
aveva
fatto pochi minuti prima, scartò il regalo con molta
curiosità e le si
illuminarono gli occhi quando vide che all’interno si trovava
una piccola
catenina con una fragola d’oro.
Esultò
subito; lei adorava le fragole.
“Figliola
– le disse il padre in tono serio- devi promettermi che tu
condurrai sempre una
vita onesta, che avrai uno spiccato senso di giustizia e che non
tradirai mai i
tuoi amici… ricordati di non ingannare mai nessuno, sii
sempre giusta e diventa
una donna forte e valorosa! Questa fragola ce la passiamo di
generazione in
generazione e nessuno ha mai mancato a questi propositi, vedi di farlo
anche
tu! E ricordati… la lealtà, l’amicizia,
l’amore e l’onestà, sono valori che non
dovrai mai tradire! Allora…me la fai questa
promessa?”
“Si
papà, te lo prometto!” disse la bimba guardandolo
sorridente e determinata a
mantenere la parola data.
FINE
FLASH BACK
“Mi dispiace
papà…” disse Hoshi versando una lacrima
e
stringendo i pugni.
“Non ho saputo mantenere la promessa…”
Una lacrima, due lacrime, tre lacrime…ormai non riusciva
più a controllarle,
eppure…si era ripromessa di non piangere più, di
non mostrarsi più debole, di
far apparire solo il suo lato forte…
“Ehi…che ci fai sveglia a
quest’ora?” disse una voce
alle sue spalle.
“Rufy! Che ci fai qui?” disse
sorpresa asciugandosi
subito le lacrime.
“Sono di guardia, ma stavi
piangendo?” chiese ingenuamente lui.
“No! Ti pare che io piango? Avanti mi era
entrato
qualcosa in un occhio!” disse orgogliosa come sempre.
Rufy si sedette accanto a lei e con tono serio,
del quale Hoshi non lo credeva
capace, le chiese:
“Avanti…cos’è
che ti turba? Sono il tuo capitano si, ma
anche un amico… puoi parlarmene”
“Non ho nulla, io non sto
piangendo!”
Il suo orgoglio poteva anche essere forte, ma le
sue
lacrime la tradirono. Uscivano imperterrite, una dopo l’altra
e non accennavano
a fermarsi. Non riusciva a farle smettere di fuoriuscire,
d’altronde anche gli
esseri umani avevano un limite…
“Dai non fare così…
cosa c’è che non va?”
“N-Nulla! I-Io s-sto
b-benissimo!” disse la mora
singhiozzando. Rufy, con molta ingenuità le diede un
semplice e tenero
abbraccio.
Per la mora era come ricevere una ventata
d’aria calda
nel gelo più totale, non capiva, cos’era quella
strana sensazione che sentiva
dentro di se, forse quello era il calore che tutti definivano amicizia?
Forse
quello voleva dire trattare qualcuno
da
essere umano? In quegli anni nessuno, nessuno a parte un ragazzo del
quale ora
non aveva più notizie da mesi, l’aveva mai
trattata da essere umano e ora,
questo ragazzo appena conosciuto era in grado di trasmetterle tutte
queste
emozioni? No…non poteva lasciarsi andare, lei aveva una
missione, aveva vissuto
per anni senza ricevere un minimo di affetto, un minimo di calore,
poteva
resistere ancora… non poteva mandare in fumo il lavoro di
dieci anni in questa
maniera…
Non poteva bastare un semplice abbraccio per spezzare tutte le sue
barriere,
tutto il suo orgoglio acquistato in quegli anni…
Si era prefissata un obiettivo e l’avrebbe realizzato costi
quel che costi!
Senza pensarci un attimo di più si
staccò dall’abbraccio
del capitano che la fissava negli occhi, come per capire cosa stesse
provando
in quel momento.
Quello che riuscì a leggere nei suoi occhi lo
spaventò non poco, non aveva mai
visto degli occhi così spenti, così privi di
vita… non aveva mai visto delle
iridi così vuote, così prive di
emozioni…
“Scusami Rufy… è
meglio che vada a dormire!” disse la
corvina dandogli le spalle .
“Aspetta un secondo!” disse il
ragazzo bloccandola per
un polso.
“Cosa c’è
ancora?” chiese lei girando leggermente la
testa.
“Ecco..io…se avessi bisogno di
qualcuno con cui parlare,
io ci sono!” disse il moro sorridendole.
Da quanti anni era che non vedeva un sorriso
così
sincero? Da quanti anni era che non provava affetto per qualcuno, o
meglio…lei
aveva provato affetto per qualcuno, ma come sempre il suo orribile
destino li
aveva fatti separare…
E adesso… provava affetto per questo ragazzo? Un ragazzo
così semplice che con
un semplice sorriso le stava facendo tornare la sua parte fragile e
indifesa…
“Va bene…” gli
rispose sorridendo appena; si stupì lei
stessa di quel sorriso… da dieci anni non aveva
più sorriso in modo così
sincero e ora… ma che diavolo le stava prendendo? Non aveva
tempo di provare
felicità, aveva una missione da compiere.
A passi lenti si diresse in
camera e stancamente si
ripose sotto le coperte sperando di dormire un sonno
tranquillo…
To
be continued...
Salve
a tutti, sperro che questo capitolo vi sia piaciuto! Grazie a tutti
quelli che leggono! Ciaoo baci!
By Vegetina
|
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Capitolo 6 *** Arrivo a Long Ring Long Land! ***
“Figliola…”
una voce alle spalle di
Hoshi la fece girare di scatto.
“Papà?”
disse incredula la
sedicenne.
“Figliola…che
cosa stai
combinando?” disse il padre con un velo di delusione dipinto
sul volto.
“Papà…io
ti giuro…sono costretta
papà…io non vorrei…ma devo!”
disse Hoshi sull’orlo delle lacrime. Non ce la
faceva a vedere quell’espressione delusa sul volto di suo
padre.
“Figliola…tu
stai tradendo la
nostra promessa… non mi dire che te ne sei già
dimenticata…”
“No
papà… non me ne sono
dimenticata! Non lo farei se non fossi costretta!”
“Sei
sicura che stai facendo la
cosa giusta?” disse la figura del padre mentre si allontanava
piano piano.
“No
papà!!! ASPETTAAAA! NON TE NE
ANDAREEE! PAPAAAA’!!!” urlò Hoshi
cercando di inseguirlo ma inutilmente,
sembrava impossibile raggiungerlo e man mano che passava il tempo, la
sua figura
si faceva inesorabilmente sempre più lontana…
“ASPETTTTTTTTTTTTTTTTTAAAAAA!!!!!”
Hoshi sbarrò gli occhi. Aveva il fiatone
ed era tutta
sudata…
Era solo un sogno, infatti, lei si trovava nella
camera
che divideva con Nami e Robin…
Ora anche i sogni si erano messi a tormentarla,
come se
non bastassero già i suoi sensi di colpa…
Quella missione si stava rilevando più
difficile e
complicata del previsto, ma lei costi quel che costi
l’avrebbe portata a
termine…
***
Il sole stava sorgendo e stranamente erano
già quasi
tutti svegli. Il giovane capitano non vedeva l’ora di fare
colazione e come il
suo solito era già pronto in tavola aspettando qualche
manicaretto di Sanji.
“Ma come? Già in piedi
Rufy?” chiese il cuoco
sconcertato, di solito per farlo alzare ci volevano le cannonate.
“Si stavo morendo di fame!”
disse il ragazzo di gomma anzioso di
ricevere le sue cinque porzioni.
In quello stesso istante entrarono in cucina anche
Nami,
Robin e Hoshi.
“AAAAAAAAAAAH AMORI DELLA MIA
VITAAA!” gridò un Sanji
alquanto euforico
“Ciao Sanji…”
dissero le tre un po’ assonnate.
“Giorno!” disse Rufy sorridente
come sempre.
“Ciao…” disse Hoshi,
rivolta al capitano, con voce flebile.
“Ehi Sanji che c’è
per colazione? Sto morendo di fame…”
disse Nami sedendosi a tavola.
“Tutto quello che vuoi
Nami-chan!!!”
“Allora se ci fossero dei biscotti al
cioccolato…” disse
la navigatrice facendo la linguetta.
“Subito Nami-chan!”
“Anche a me! Anche a me!” disse
il capitano facendo i
capricci.
“Si va bene va bene ora te li porto anche
a te, basta
che non scocci!” disse il cuoco con non molta gentilezza.
“RAGAZZIIIIIIIIIIII!”
urlò Usop entrando in cucina
frettolosamente.
“Cosa c’è
Usop?” chiese Nami un po’ allarmata dal tono
del ragazzo.
“Un onda! UN ONDA GIGANTESCA!”
“Cosa?” chiese Nami alzandosi
velocemente e dirigendosi
fuori.
“Maledizione è
enorme…e ci sono delle scimmie!!!”
“NAMIII! C’E’ UNA
NAVE A ORE 12!!! PERO’ NON RIESCO A
CAPIRE SE SIA PIRATA O NO, NON HA NE VELE NE BANDIERE E I COMPONENTI
SONO
POCHI!” gridò Usop
“Ora non abbiamo tempo di preoccuparci di
loro! Non c’è
vento perciò ammainate le vele e cominciate a
remare!!!” disse la navigatrice.
“SUBITO!” dissero Rufy, Sanji,
Chopper e Zoro mettendosi
a remare.
“EHI VOI! FATE ATTENZIONE! STA ARRIVANDO
UN ONDA
ENORME!” urlò Rufy a quella strana nave;
Purtroppo però
affondarono vista la strana confusione che c’era
a bordo; sembravano non
avere ne un capitano, ne un timoniere e nemmeno un navigatore, ma che
razza di
nave era?
“Ragazzi! Vedo terra!!!” disse
il capitano entusiasto.
“Ma avete visto che strana quella nave?
Non avevano ne
capitano, ne timoniere e ne tantomeno navigatore, non vi sembra
strano?” disse
Usop.
“Magari hanno combattuto e hanno perso
qualche uomo…”
disse Zoro.
“No, la nave non sembrava
danneggiata… questa cosa non mi convince, ho
come uno strano presentimento…”
“Come sempre Usop…ora mettiti
il cuore in pace e
approdiamo sull’isola!”
Così l’equipaggio al completo
approdò sull’isola, una
strana isola. Tutto sembrava allungato e non c’era
l’ombra di una costruzione,
eccetto una piccola casa.
Rufy entrò, ovviamente senza permesso, in quella casa che
però si rivelò vuota. Una volta riuscito fuori,
il capitano, rimasto sorpreso da due strane canne di bambù
che si muovevano, le
distrusse e dalla cima dei due bambù cadde un uomo, che a
prima vista per Rufy
sembrava un ‘folletto’.
Il folletto si rivelò uno strambo vecchietto , Tojit, che,
per provare i
trampoli più alti del mondo, era rimasto bloccato
lassù per dieci anni. Gli
spiegò le strane caratteristiche dell’isola,
cioè che tutto era allungato. Il
nome dell’isola era Long Ring Long Land.
Intanto, nel posto dove avevano ormeggiato la nave,
degli strani pirati sfidarono la ciurma di cappello di paglia ad uno
strano
gioco chiamato Davy Back Fight.
“Noi siamo i pirati di Foxy e vi sfidiamo
a Davy Back
FIght!” disse uno dei pirati.
“Davy
Back Fight hai detto ?” disse Nami.
“Non ditemi che non lo conoscete?
E’ un gioco fra pirati
dove dei pirati ne combattono altri
e il
vincitore sceglie un componente della ciurma avversaria e non
potrà sottrarsi e
se non si trova un componente che li soddisfa, si possono prendere
l’anima
della nave, ovvero il vessillo…” disse brevemente
Hoshi.
“Esatto…è un gioco
che cominciò molto tempo fa nella
fantomatica isola dei pirati, una sorta di luogo paradisiaco situato da
qualche
parte del mare…” continuò Robin
“Quindi…se si perdesse il
prezzo da pagare sarebbe
altissimo! Bhe, ma basta non partecipare no?” disse Nami
semplicemente.
“Non è così facile
Nami, è il capitano che deve
decidere, e immagino che ora il loro capitano lo stia
sfidando…Speriamo solo
che quella testa vuota non accetti…” disse Sanji.
“Ora capisco come mai quella nave era
senza dei
componenti fondamentali…” rifletté nami.
Foxy rubò il cavallo del vecchietto al
quale era molto
affezionato e Rufy preso dall’ira accettò la sfida
lanciata dal capitano Foxy e
così a breve avrebbero avuto inizio i giochi…
Nella ciurma sembravano tutti abbastanza sereni a
parte
Nami e Usop che
erano disperati dato che
il loro capitano aveva scelto di partecipare addirittura a tre giochi e
non ad uno,
così le possibilità di
perdere un componente della ciurma erano maggiori.
Nel primo gioco potevano partecipare tutti i
componenti
di ogni ciurma e consisteva nel costruire una barca con tre barili e
affrontare
una traversata.
Si divisero in tre squadre, due da tre e una da
due.
Erano divisi in questo modo:
1)Sanji e Rufy
2)Zoro, Chopper e Hoshi
3)Nami, Usop e Robin
Le barche costruite dalla ciurma di cappello di
paglia
non sembravano un granché e l’unica decente era
quella costruita da Usop.
“Uff…non ho proprio voglia di
partecipare…” disse Hoshi
sedendosi sulla barca.
“E poi non so nemmeno
nuotare…” continuò sempre
più
seccata.
“Infatti non capisco il senso di mettere
in squadra con
me due che non sanno nuotare…” disse Zoro un
po’ seccato.
“Bhe speriamo di non
affondare!” disse Chopper.
“Mah…questa gara mi
annoia…” disse Hoshi.
“Su avanti, dobbiamo vincere oppure
perderemo qualche componente
della ciurma!” disse Nami dalla barca accanto.
“E va bene…allora mi
impegnerò un pochino!” disse Hoshi
alzandosi in piedi.
La
gara ebbe inizio e tutte le barche partirono.
To be
continued ...
SAlve a tutti e come sempre eccoci qui con un nuovo chappy! Allora, per
farvela breve questo gioco non durerà più di due
capitoli, ma mi serve per far integrare Hoshi nella ciurma e per una
piccola sorpresa che vedrete alla fine del prossimo chappy! Muahaha...
comunque grazie a tutti quelli che hanno recensito e a chi legge! ^^
Baci e al prossimo chappy.
Neko: Ciao sono contenta che ti piaccia il capitolo! ^^ E come volevi
eccoti il seguito! Spero ti piaccia ciao baci!
favola88: Ciaoooo! Tranquilla, non fa nulla!^^ Comunque sono contenta
che ti siano piaciuti gli ultimi due chappy, spero che anche
questo non ti abbia deluso! Il segreto di Hoshi verrà
svelato a breve e bhe, di attimi romantici se ne vedranno molti!:P...
lo so il disegno non è dei migliori, però come
ben sai non sono molto capace XXD Ciao baci al prossimo chappy!
Marie_92: Ciaooo! Hehe in assenza di nuovi personaggi anche io metto
RufyXRobin, ma dato che qui c'è Hoshi :P non posso fare
altrimenti ... hihi sono contenta che ti piaccia e molto presto vedremo
qualche momento ZoroXNami!^^ Ciao baci e alla prossima!
BY Vegetina
|
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Capitolo 7 *** La sfida, il bacio e misteri ... ***
A sorpresa, una delle barche di Foxy, dalle
dimensioni enormi, liberò dei barili
esplosivi impedendo così il passaggio alle barche di Sanji e
di Zoro.
“Ah!!! Le spazzo via io!” disse
Rufy pronto a tirare uno
dei suoi pugni.
“Tu sei scemo!!! Vuoi farci saltare in
aria?” disse
Hoshi con una venetta che le pulsava in fronte.
“E allora che facciamo?” chiese
Sanji.
“Non so voi ma io qui non ci resto! Non
mi va di saltare
in aria!” disse Hoshi scendendo dalla barca e, con stupore di
tutti, camminò
sul pelo dell’acqua.
“Ma come fai?” chiesero Rufy e
Chopper con gli occhi a
stelline.
“Sono un ninja no? Se mi concentro riesco
a camminare
benissimo sull’acqua!” disse la ragazza con
indifferenza.
“Wow! Che forza!” dissero
entrambi estasiati.
“Forza Hoshi, risali! Ci penso io a
spazzare questi
barili!” disse Zoro cominciando ad agitare un remo e facendo
tornare indietro i
barili, mandandoli addosso alla barca gigante e causando una grossa
esplosione
che creò un enorme onda che fece rimontare di parecchie
posizioni i pirati di
cappello di paglia.
I pirati di Foxy tentarono di distrarre due delle
tre
barche della ciurma di Rufy con assurdi truccheeti.
Sanji venne distratto dalle ragazze, Rufy dal cibo, Zoro
dalla birra e Chopper dalle mele caramellate.
“Ragazzi…non è per
dirvi nulla ma di questo passo
perderemo sia la gara che Nami, Robin e Usop…”
disse Hoshi con molta calma
indicando appunto questi tre in pericolo.
Subito tornarono tutti alla propria barca e la gara
continuò, almeno fino a quando la barca di Zoro non venne
attaccata.
“Fate attenzione o questi ci fanno
fuori!” disse Zoro
pronto a combattere.
“Chopper, facciamo attenzione a non finire in acqua
noi!” disse Hoshi.
Zoro distrusse due imbarcazioni nemiche che per
vendicarsi lanciarono una specie di missile contro Hoshi e Chopper.
“WUAAAAAA CHOPPER!!! IN
ACQUA!!!!” gridò Hoshi, buttandosi dalla barca e ,
non concentrandosi abbastanza, finì in mare ...
“Maledizione!” disse Zoro
nuotando verso i due compagni
di ciurma che stavano affogando.
“NOOOO MIA DOLCE BOCCIOLO VENGO A
SALVARTI!!!!” gridò il
cuoco sul punto di buttarsi in mare, ma fermato dalle parole di Zoro
che lo
rassicurava di salvarli lui e lo raccomandava di proseguire la
traversata.
Dopo un breve lasso di tempo anche la barca di Rufy
e
Sanji venne distrutta e in gara rimase solo quella di Nami, Usop e
Robin.
Quest’ultimi erano sul punto di vincere, ma purtroppo Foxy
barò, usando i suoi
poteri dategli dal frutto del mare . Poteva lanciare un raggio,
chiamato Noro
Noro in grado di rallentare per trenta secondi qualsiasi cosa o persona.
I pirati di cappello di paglia persero un
componente,
Chopper!
“Maledizione… dobbiamo vincere
questo Round a tutti i
costi!” disse Nami.
“Scusa, NOI dovremo vincere questo Round,
non tu! Ora
tocca a me e al cuoco da strapazzo gareggiare!” disse Zoro.
“Bhe, siamo una squadra è come
se gareggiassimo tutti!”
disse Nami.
“Stupida ragazzina…”
disse Zoro entrando in campo.
Zoro e Sanji con molta fatica riuscirono a vincere
il
secondo Round e, con sorpresa di tutti, il capitano scelse il cavallo
che era
stato rubato al vecchio, al posto di Chopper.
“Ma che diavolo fai Rufy?”
chiese Nami incavolata
tirandogli un pugno in testa.
“Sei impazzito?” disse Usop.
“Ma che ti dice il cervello?”
sbraitò Hoshi.
“Calmatevi…io volevo solo
ridare il cavallo a Tojit…ci
era così affezionato…” disse Rufy.
-Che cosa? Lui…ha ripreso questo cavallo
solo per
ridarlo al vecchietto? Ma… è un pirata o un buon
samaritano? Insomma, dovrebbe
essere spietato, spregevole, non dovrebbe provare sentimenti e invece
sembra
tutto l’opposto… Ma siamo sicuri che loro siano i
cattivi?- pensò Hoshi confusa
quanto colpita da quel gesto.
La gara seguente era una sfida sui pattini.
Gareggiavano
Nami, Rufy, Robin e Hoshi. Usop doveva essere il quinto corridore, ma
preso da
un attacco di panico-pre-gara si era dovuto ritirare, così
uno di quei quattro
aveva la facoltà di gareggiare due volte. Optarono per Rufy,
ma con sorpresa di
tutti si scoprì che non era capace ad andare sui pattini.
“RUFYYYYYYYYY! MA CHE DIAVOLO
COMBINI?????” disse Hoshi
adirata.
“He he, credevo fosse più
facile…” disse Rufy ridendo
imbarazzato.
“SEI UN IDIOTA! CHOPPER E’
ANCORA DA QUEI PIRATI!” disse
Hoshi in tono ammonitore.
“Oh…si…è
vero…hai ragione… ma tanto vedrai che vincieremo
comunque!” disse sorridendo a trentadue denti.
“Sei senza speranza Rufy!”
disse la mora mettendosi una
mano in faccia.
Il turno dopo fu quello di Nami, che per fortuna
dei
suoi compagni, vinse.
“SEI GRANDE NAMI-CHAN!”
gridò Sanji euforico con i
cuoricini al posto degli occhi.
“Ok…Robin è il tuo
turno!” disse Hoshi
“Bene, non sarà
difficile…” disse Robin sicura della vittoria.
Ma la sfida fu tutt’altro che facile,
difatti Foxy
decise di interferire con la gara usando i suoi raggi, ma
fortunatamente,
grazie all’intervento tempestivo di Nami e Hoshi, Robin
riuscì a riportare la
seconda vittoria.
“SIIIII! Ora basta che vinca io e Chopper
è salvo!”
disse Hoshi pronta a gareggiare. Il suo sfidante era un grande uomo,
con due
spade e dei denti affilatissimi.
I due erano in posizione e appena
l’arbitro fischiò
partirono. Hoshi era molto brava sui pattini e le sue
capacità ninja la
aiutavano nel tenersi facilmente in equilibrio, peccato che questa
volta Foxy
riuscì ad usare il suo raggio Noro Noro.
Hoshi rimase immobilizzata e prima che i suoi compagni potessero
raggiungerla
quell’uomo con i denti affilati e le due spade le morse una
spalla e le fece un
profondo taglio sulla schiena.
“Sono proprio curioso di vedere come
continuerai la gara
dopo che l’effetto del raggio
sparirà…” disse a bassa voce
l’uomo continuando
la sua gara. Dopo i trenta secondi Hoshi riacquistò la sua
velocità normale, ma
subito cadde a terra non riuscendo a reggersi in piedi per il troppo
sangue
perso.
“Ehi come stai?” chiese Nami
preoccupata raggiungendola
subito.
“He he posso
continuare…” disse la morettina rialzandosi
e provando a correre.
“Nami, diamogli una mano!”
disse Robin aiutandola a
correre.
“Si!” disse Nami imitando
l’amica.
Rufy, sotto lo sguardo stupito di tutti, riusciva a correre sui
pattini.
Difatti, mentre Nami e Robin avevano gareggiato, Zoro gli aveva
insegnato a
starci in equilibrio e a correrci.
“he he ottimo lavoro
Rufy…” disse Hoshi sorridendo a
stento.
Purtroppo però l’aiuto dei
compagni non servì a molto,
difatti la giovane ragazze perse la corsa.
“Scusatemi ragazzi, sono una
frana!” disse Hoshi
sdraiata a terra sull’erba.
“Ma no, sei stata in gamba! Non so in
quanti sarebbero
riusciti a continuare in quelle condizioni!” disse Rufy
sorridente.
-Però…è sempre
così gentile … anche se non se ne rende
conto, è carinissimo … è un ragazzo
d’oro; mi stanno cominciando a venire i sensi
di colpa…- pensò Hoshi.
“Tranquilla Hoshi-chan! Adesso mi occupo
io di teeee!”
disse Sanji con gli occhi a cuoricino.
“Oh, grazie
Sanji-kun…” disse lei sorridendo appena.
Con stupore di tutti Rufy vinse la sua corsa,
ovviamente
era servito l’intervento di Nami e Robin, ma comunque aveva
vinto e quindi si
potevano riprendere Chopper tranquillamente!
“Ho vinto per te Hoshi!” disse
Rufy sorridente.
“Oh…^////^ grazie!”
disse la ragazza lievemente rossa in
viso.
I pirati di cappello di paglia si ripresero Chopper
ma
il capitano accettò un'altra sfida e così, con la
disapprovazione di tutti,
gareggiarono nuovamente, perdendo le prime due sfide.
Robin e Hoshi passarono alla squadra avversaria e
con la
terza sfida Foxy aveva intenzione di riprendersi anche Chopper.
I due capitani strinsero un patto, se l’ultima sfida l'avesse vinta Foxy, si sarebbe preso tutti i
restanti componenti della ciurma,
mentre se l'avesse vinta Rufy si sarebbe ripreso Hoshi e Robin.
L’ultima sfida prevedeva un duello Foxy
VS Rufy.
“Avanti Rufyyyy! Puoi
farcela!!!” gridò Hoshi
incoraggiando il suo ex capitano.
“Tranquille ragazze a breve tornerete
nella mia ciurma!”
disse cappello di paglia sorridendo com’era suo solito fare.
La sfida fu molto dura, ma alla fine Rufy, con una
grande determinazione, riuscì a vincere e a riprendersi
così i suoi compagni di
ciurma. Come se non bastasse levò anche l’anima
della nave di Foxy.
Così
il Davy Back Fight terminò!
“BRAVO RUFYYYYY!”
gridò Hoshi saltando al collo del suo
capitano.
“Eh eh fai piano che sono pieno di
ferite…”
“Sei stato grande!!!” disse lei
dandogli un bacio sulla
guancia, ma proprio all’ultimo istante il capitano, per
sbaglio, girò la testa,
ritrovandosi così con le labbra incollate a quelle della
mora.
Inutile descrivere la faccia di tutti i presenti,
soprattutto quella di Sanji, che esprimeva voglia di uccidere qualcuno.
“Oh ma che carini, ci sarà una
coppia sulla nave!” disse
Robin ironicamente.
“Hi hi già! Rufy e
Hoshi… hi hi mica male!” disse Nami
sghignazzando.
Rufy rideva, non rendendosi conto della situazione,
mentre Hoshi era bordeaux. Non
si era
mai trovata in una situazione così imbarazzante.
Intanto Foxy si avvicinò alla ciurma e
disse:
“Certo che potevate anche dircelo che
quattro di voi
avevano delle taglie così alte sulla testa! Non vi avremmo
mai sfidato!”
Solo Nami sembrò accorgersi di Foxy e incuriosita da
ciò che diceva cominciò a
parlarci.
“Guarda che veramente solo tre di noi
hanno una taglia…”
disse la navigatrice non capendo.
“No, affatto…non mi dire che
non avevi visto questo?”
disse Foxy mostrandogli un avviso di taglia.
Gli occhi della Navigatrice si spalancarono, non
poteva
credere ai suoi occhi…
To be continued ...
Salve a tutti ed eccomi con un nuovo
chappy! Hihi! Sono successe parecchie cose, ma ne succederanno molte di
più nei prossimi capitoli! Siamo agli sgoccioli, a breve il
segreto di Hoshi verrà svelato! Mi raccomando continuate a
seguirmi e ditemi che ne pensate! XD visto la sorpresina? Era il
bacietto tra Rufy e Hoshi XXD spero vi sia piaciuto! Ciao e grazie a k
legge e recensisce!
Marie_92: Ciaooooo! Sono contenta che il
chappy ti sia piaciuto e tranquilla, Foxy sta sul cavolo anche a me XXD
Hihi tranqui il commento mi è piaciuto XXD Cià
Mary baciiiiiiii
BY Vegetina
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Capitolo 8 *** L'isola di Strawberry! ***
La ciurma di cappello di paglia aveva ripreso a
navigare
e, finiti i festeggiamenti per essersi
ripresi tutti i componenti della ciurma, andarono tutti a
dormire, tutti
tranne Nami, e Zoro che era di vedetta.
“Ehi Nami, che ci fai ancora in
piedi?” chiese lo
spadaccino assonnato.
“Nulla…pensavo…”
disse la rossa guardando le stelle.
“Potresti anche pensare
dentro…”
“Se non mi vuoi basta che me lo
dici!” fece lei con
finto tono arrabbiato.
“A me non cambia
nulla…” disse lui indifferente.
“Zoro…tu ti fidi di
Hoshi?” chiese improvvisamente la navigatrice.
“Ormai è un componente della
ciurma a tutti gli
effetti…perché non dovrei fidarmi?”
“Bhe… forse perché
ci ha nascosto qualcosa… per esempio, perchè non
ci ha detto della sua taglia?"
“Taglia? Ma di che parli?”
“Guarda qui…” disse
Nami tirando fuori dalla tasca dei
pantaloncini un avviso di taglia di 85 milioni di Berry su Hoshi Kuro.
“Però…è
una bella cifretta, non pensavo che il governo
la ritenesse così pericolosa…”
“Io… mi sono affezionata a
quella ragazza, le voglio
bene ma non so perché ho il continuo presentimento che ci
nasconda qualcosa…”
rivelò la rossa allo spadaccino.
“Ti fidi di lei?” chiese a
brucia pelo.
“Si… e sono convinta che non
ci tradirebbe mai, però… ho
come uno strano presentimento…”
“L’importante è che
ti fidi di lei, questo basta e
avanza…”
“Si, hai ragione! Sai Zoro …
non ti facevo così saggio!”
disse la navigatrice sorridendo dolcemente. Lo spadaccino
arrossì a mala pena
mugugnando un qualcosa di incomprensibile.
“Vabbè, credo che sia ora di
andare a dormire… buona
notte!” disse Nami schioccandogli un leggero bacio sulla
guancia.
“Notte…”
farfugliò il ragazzo un po’ in imbarazzo.
***
Due giorni dopo…
“Ragazzi, da quanto ci hanno detto su Long
Ring
Long Land, la prossima isola sarà quella di
Strawberry!” disse
Nami entusiasta.
“Dal
nome sembra che ci siano le fragoleeeee!”
disse il capitano con la bava alla bocca.
“Si
che bello!!! Le fragole!!!”
esultò Chopper insieme a Rufy.
“Già…l’isola
di Strawberry…”
sussurrò Hoshi con lo sguardo basso.
“Magari
potrò farvi una torta
alle fragole…” pensò Sanji.
“Invece
di pensare a queste cose,
perché non passiamo direttamente alla prossima isola
saltando quella di
Strawberry?” disse Hoshi con gli occhi bassi.
“E
perché scusa?” chiese Rufy non
capendo.
“E’
meglio, conosco quell’isola
ed è piena di pericoli…”
“Pericoli?
Meglio!” disse il
capitano sorridendo a trentadue denti.
“Per
una volta Rufy, non fare di
testa tua e ascoltami un attimo!” disse Hoshi con tono serio.
“Mmh?”
dissero tutti zittendosi
in attesa che la moretta parlasse.
“Quell’isola,
è molto pericolosa,
non ci sono ne fragole, ne tesori ne niente per cui valga la pena
fermarsi; ci
sono solo pericoli e tu come capitano vuoi far rischiare la vita alla
tua
ciurma per nulla?” disse in tono tagliente e molto tesa,
sembrava quasi volesse
nascondere qualcosa.
“Sicura
di stare bene? Forse la
febbre non ti è passata… hai perso molto sangue a
Long ring long land, magari
ancora non ti sei ripresa!” disse Rufy.
“Scusa
tanto, perché dovrei avere
la febbre?” chiese un po’ irritata.
“Bhe,
perché prima Robin mi ha
detto che ha letto un libro che parlava di quell’isola e ha
detto che è pieno
di tesori e fragole e non sembra un’isola così
pericolosa…” continuò il
capitano ingenuamente.
“Forse
era così prima che
scrivessero quel libro, ma ora è tutta un'altra cosa,
fidati! Ci sono stata recentemente!”
“Io
credo che tu ti stia
sbagliando e poi anche se fosse pericolosa noi siamo forti e vale la
pena
andarci anche per uno dei tesori di cui si parla
tanto…” disse Robin
“TESORI???”
disse Nami con gli occhi a forma di Berry.
“E’
aggiudicato! Noi andremo a
Strawberry!!!” continuò la navigatrice.
“Idioti
… so già che ve ne
pentirete!” disse Hoshi abbassando lo sguardo.
“Dai,
sii un po’ positiva, sono
sicuro che non accadrà nulla a nessuno di noi e se anche
qualcuno dovesse
provare a farti qualcosa ti proteggerei io mia bella
principessa!” disse Sanji
con una rosa in bocca.
“Come
mi hai chiamato?” disse lei
mutando espressione. Sembrava a dir poco adirata.
“Mia
bella principessa, perché?
Non ti piace?”
Qualcosa,
che nessuno capì,
scattò dentro la ragazza che saltò addosso a
Sanji buttandolo a terra e,
prendendolo per il colletto della camicia, cominciò a
scuoterlo urlandogli
contro:
“NON
CHIAMARMI MAI PIU’ IN QUEL
MODO!!! NON DEVI AZZARDARTI!!!”
Sembrava
quasi impossessata. I
suoi occhi erano carichi di rabbia, odio, dolore e chissà
quali altre brutte
emozioni. Nessuno dei presenti riusciva a capire cosa le fosse preso,
ma tutti
credettero opportuno intervenire.
“Ehi
calmati Hoshi!” disse Nami
avvicinandosi ai due.
“STAI
ZITTA TU!” disse la mora
digrignando i denti e guardandola truce. Nami indietreggiò
di qualche passo,
spaventata dall’espressione furente dell’amica.
“Adesso
basta!” disse Rufy,
serio, prendendola da dietro e allontanandola da sopra di Sanji.
La prese di peso e la portò fuori dalla stanza nella quale
fino a poco prima
erano tutti riuniti.
Una
volta fuori la lasciò e la
ninja si girò di spalle ancora furente.
“Si
può sapere che ti è preso?
Eppure Sanji vi chiama sempre con quei nomignoli…”
disse Rufy ingenuamente.
“Non
mi è preso nulla! Io so solo
che non voglio andare su quell’isola!”
“Se
non vuoi andare sull’isola
puoi rimanere sulla nave…”
“Non
è questo il problema Rufy!
Non dovete andarci neanche voi!” esclamò Hoshi
girandosi e poggiando le sue
mani sulle spalle del ragazzo.
“Capito?
Non dovete andarci! E’
pericoloso! Ci rimetterete la vita!!!” continuò la
mora scuotendolo.
“Tu
ti preoccupi per niente…”
“Mannaggia!
Perché fai sempre di
testa tua??? Ogni tanto ascolta i consigli che ti da la gente per
favore!
Quell’isola è un inferno!” disse con un
espressione di pure terrore.
“Cos’è
che ti turba?” chiese a
brucia pelo il moro. Hoshi abbassò lo sguardo mentre quei
terribili ricordi che
la torturavano da dieci anni le rivennero alla mente. Il suo sguardo
cambiò
nuovamente, non era più arrabbiato, non era più
impaurito, era semplicemente
vuoto, come se le avessero levato la voglia di vivere , come
se ormai non
provasse più emozioni, era lo stesso sguardo di pochi giorni
addietro.
“Di
nuovo? Hai di nuovo quello
sguardo! Si può sapere che hai?” chiese il ragazzo
non capendo.
“Nulla…
se proprio volete andare
su quell’isola andateci… non mi opporrò
più…”
E
detto ciò la ragazza se ne andò
in camera e si mise
a dormire. Era
inutile tentare di fermarli e soprattutto era una cosa stupida;
l’unica che ci
avrebbe rimesso se loro non fossero sbarcati su quell’isola
era lei e insieme a
lei coloro che doveva difendere anche a costo della vita.
Quando
sarebbero arrivati su
Strawberry tutto
sarebbe finito, quella
poca felicità che aveva provato insieme a quei sette ragazzi
sarebbe svanita;
eppure, non riusciva ancora ad immaginarsi ciò che avrebbe
dovuto fare
l’indomani, quando sarebbero sbarcati, era diverso dalle
altre volte, ora le
mancava il coraggio…
Le
sue difese, le sue barriere si
erano a poco a poco sgretolate, e questo, tutto a causa di un ragazzo
ingenuo
con un cappello di paglia, di uno spadaccino pigro, di un cuoco
provolone, di una
navigatrice pazza per i soldi, di un medico un po’ buffo, di
un cecchino un po’
bugiardo e di un archeologa molto intelligente…
Tutto
ciò che lei era riuscita a
costruirsi con fatica era andato a frantumarsi per colpa di sette
semplici
ragazzi…
***
Intanto,
in cucina, Sanji
discuteva con gli altri di ciò che era accaduto poco prima.
“Ma…io
non capisco cosa ho detto
di sbagliato…” disse il cuoco confuso, ma allo
stesso tempo dispiaciuto.
“Non
vi siete accorti che ha
cominciato a comportarsi in modo strano da quando abbiamo cominciato a
parlare
dell’isola di Strawberry?” disse Robin.
“Si
è vero, me ne sono accorta
anche io…” disse Nami.
“Magari
non le piacciono le
fragole…” disse Chopper.
“O
forse ne è allergica!” disse
Usop.
“Non
dite idiozie voi due…” disse
Zoro.
“Ma
perché? Potrebbe anche essere
così!” disse Rufy.
“Qualsiasi
cosa sia, sono sicura
che la scopriremo sull’isola di Strawberry!” disse
Robin sicura.
***
Il
sole stava sorgendo, l’isola
era sempre più vicina, la felicità della mora
sempre più lontana…
Ormai
erano quasi giunti sulla
costa, mancavano pochi metri e sulla nave c’era una gran
confusione. Era
accaduto un fatto strano, Hoshi
era
sparita!
“Chissà
dov’è finita…” si chiese
Nami preoccupata.
“Sicuramente
non voleva venire
sull’isola con noi ed è andata a
nascondersi!” disse Rufy scendendo a terra.
“Non
dire stupidaggini! =.=
poteva rimanere benissimo sulla nave!” disse Nami.
“L’unica
cosa che mi importa ora
è ritrovarla!” disse Sanji determinato.
“Non
sentirti in colpa, non è
colpa tua…” disse Robin al cuoco.
“Lo
so ma non riesco a non
sentirmici…”
“Allora
andiamo a cercarla!”
disse Nami sorridendo.
“Ok…ci
dividiamo?” chiese lo
spadaccino.
“Si,
in due gruppi! Io, Zoro,
Usop e Sanji andremo in città mentre Robin, Rufy e Chopper
cercheranno nel
bosco!”
L’isola
infatti era circondata
dal bosco e al centro c’era una grande città. Al
centro della città si trovava
un alta collina e sopra un grande castello.
Il gruppo di
Robin si mosse verso il bosco, ma tutto le
sembrava alquanto strano. Non notava neanche una piantina di fragole li
nei
dintorni, eppure quell’isola doveva esserne piena! E poi gli
alberi e l’intera
foresta era stranamente silenziosi. Non si sentiva nessun tipo di
rumore, nessun verso di animale. Tutto ciò era sospetto,
anche perchè come minimo doveva sentirsi la musica provenire
dalla città, difatti nel libro
che aveva letto si era parlato spesso delle numerose feste che si
celebravano
in quell’isola e anche di come la foresta veniva curata come
se fosse sacra; ma
li di cura non ce n’era traccia, gli alberi erano
sfogli, o malati o
secchi… erano pochi quelli sani; sembrava come se il libro
che avesse letto
parlasse di un'altra isola…
Nel gruppo di
Nami la situazione non era migliore. In città
regnava un miseria assoluta, tutti erano sbarrati dentro le case e le
strade
erano deserte. La città era sporca e poco curata, molti
abitanti erano
abbandonati a se stessi, buttati in un angolo senza ne acqua ne cibo. I
pochi
bambini che giravano erano magri, sporchi e con degli stracci addosso;
avevano
uno sguardo triste e malinconico, che non si addiceva affatto a dei
bambini.
Tutto quello era a dir poco terribile…
Passando di casa in casa si potevano sentire urla di dolore, grida di
disperazione, pianti…
Qualsiasi cosa fosse successa in quella cittadina non era affatto nulla
di
buono…
“Avete
visto che postaccio? Non mi sembra affatto un paese
felice…” disse Sanji abbassando lo sguardo.
“Da
quanto diceva Robin questa doveva essere una città
ricca, felice e allegra; si dice che era rinomata per le sue fragole e
per la
sua manutenzione, ma io non vedo nulla di tutto
ciò…” disse Nami guardandosi
attorno.
“Deve
sicuramente essere successo qualcosa….” Disse Zoro
intromettendosi nella conversazione.
“Ma
magari il libro di Robin diceva solo delle menzogne!”
disse Usop come uno che ha appena avuto un idea brillante.
“No
Usop, devi capire che non tutti sono bugiardi!” disse
Nami azzittendolo subito.
“Voi
dovete essere forestieri!” disse una voce alle loro
spalle. Tutti e quattro si girarono potendo scorgere un ragazzo dai
folti
capelli neri e lisci, gli occhi azzurri, alto e molto magro. Anche lui
era
vestito di stracci e sembrava alquanto debole.
“Si,
infatti siamo forestieri…” disse Nami
avvicinandosi.
“Si
vede lontano un miglio, profumate di fiori e siete
vestiti troppo bene!” disse
il ragazzo
acidamente.
“Ma…che
cosa è successo qui?” chiese Nami ignorando il suo
tono acido.
“Anche
se ve lo dicessi, a voi cosa importerebbe? Non potete
fare nulla per aiutarci e poi ancora non capisco cosa siate venuti a
fare qui,
in fondo non c’è nulla come potete
vedere…” disse il ragazzo in tono
malinconico.
“Noi
siamo venuti qui per ritrovare una nostra amica!” disse
Usop.
“Non
mi sembra che ci sia qualche altro forestiero per la
città…”
“Magari
l’hai vista, la noteresti subito! E’ molto carina,
alta più o meno come questa ragazza qui, con due grandi
occhi nocciola e dei
bellissimi capelli neri con i riflessi blu!” disse Sanji.
“Molte
ragazze corrispondono a questa descrizione…” disse
il
ragazzo.
“Bhe
ma lei è speciale! Lei è la nostra
Hoshi!” disse Nami
con tono affettuoso.
“Come
hai detto ragazza? Hoshi?” disse il moro spalancando
gli occhi.
“La
conosci?” chiese Zoro a bruciapelo.
“E
chi non la conosce… comunque non potete essere suoi
amici, lei non ha amici!”
“E
invece lo siamo!” disse Usop.
“Un
consiglio, andatevene prima che si riveli per quello che
è veramente… vi tradirà e poi vi
ucciderà!”
“Ma
che cosa stai dicendo?” disse Nami confusa.
“Hoshi
è fatta così, prima fa credere a degli idioti
come
voi di essere loro amica e poi al momento opportuno li
elimina… si vede che
questa volta voglia fare il lavoro in casa…” disse
il moretto.
“In
casa? Che intendi?” chiese Sanji cominciando a non
capirci più nulla.
“Ma
come? Non ditemi che non lo sapete? Eppure dal suo
avviso di taglia si capisce…”
“Avviso
di taglia? Ma di che parli?” chiese Usop confuso
quanto gli altri.
“Hoshi
ha un avviso di taglia da 85 milioni di berry…”
disse
Nami
“Già
infatti, e sul manifesto c’è scritto
‘Hoshi Kuro detta
la principessa oscura’… avanti, non ditemi che non
ci arrivate?” chiese quel
ragazzo misterioso.
“No,
ancora non capiamo…” disse Nami che aveva un mezzo
sospetto.
“Hoshi
è la principessina di Strawberry!”
To
be continued .....
Tadadadannnnnnnnnnnnnnn!
Ed ecco svelato uno dei misteri di Hoshi! Si lo so che non ve lo
aspettavate XXD Ok, siate sinceri e ditemi che ne pensate! Nel
prossimon capitolo ci saranno tantissime altre sorprese, spero che
questo vi sia piaciuto! Ciao baci e grazie a chi legge e a chi
recensisce!
Neko:
Ciaooo! Sono contenta che il chappy ti sia piaciuto! Si hoshi e Rufy
sono tenerissimi!^^ Spero che questo chappy ti sia piaciuto, ciao baci!
Marie_92:
Hola Marie, altro mistero di Hoshi svelato! Cmq sono d'accordo XXD Rufy
con l'afro è stupendo! Hihi spero che questo chappy ti sia
piaciuto! Al prossimo chappy XXD ciao baci tvb
By Vegetina
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Capitolo 9 *** Hoshi ... nemica? ***
“Ehi
capitano!” disse Robin.
“Che
c’è?”
“Secondo
me è inutile cercarla nel bosco… non
sarà mai qui…”
“Si, secondo me ha
ragione Robin!” disse Chopper.
“Ok,
allora raggiungiamo gli altri!” disse Rufy.
“Come
la principessa di Strawberry?” chiese Sanji incredulo.
“E’
già, è l’unica sovrana rimasta del
nostro paese…” disse
il ragazzo.
“Ma…”
disse Nami confusa.
“Forse
ora vi conviene andarvi a nascondere, sta arrivando
la marina!”
“Cosa?”
disse Zoro girandosi e vedendo avanzare per la
strada principale circa una ventina di Marines.
“Tsè…
quelli li battiamo come niente…” disse Sanji.
“No
se con loro c’è il capitano Gairo e il
vicecapitano,
nonché il combattente migliore di Strawberry dopo Gairo!"
disse il ragazzo.
“Ragazzi…guardate…
ma quella laggiù non è…”
disse Nami con
un espressione terrorizzata in volto indicando una persona in mezzo ai
Marines.
“Hoshi!”
disse Usop incredulo.
“L’avranno
catturata!” disse Sanji cercando immediatamente
una scusa.
“Non
dire idiozie, guarda come è vestita… ha dei
pantaloncini corti bianchi, una maglietta classica della Marina e il
fazzolettone blu… ha addirittura un mantello che indica il
suo grado…” disse
Zoro
“Non
può essere…” disse Nami incredula
sull’orlo del pianto.
“Voi
siete i pirati di cappello di paglia?” disse l’uomo
che
sembrava il capitano.
“E
anche se fosse?” disse Zoro fulminando con lo sguardo
Hoshi.
“Vi
dichiariamo in arresto e se opporrete resistenza saremo
obbligati ad usare le maniere forti!”
“Prima
di catturarci dovrete batterci tutti, ma soprattutto
il nostro capitano!” disse Sanji accendendosi una sigaretta.
“Hoshi!”
disse Gairo alla ragazza.
“Si…
ho capito…. Monkey D. Rufy! Dove sei?” disse la
ragazza
cercandolo con lo sguardo ma non trovandolo.
“Non
c’è nostra cara amica…” disse
Zoro in senso ironico.
“Non
fare ironie spadaccino, sono qui per catturarvi tutti e
non per fare una chiacchierata di piacere!” disse con tono
freddo.
“Hoshi!
Ma che diavolo dici? Non sei tu vero? Ti hanno
ipnotizzata?” chiese Nami speranzosa.
“Ha
ha ha a quanto pare loro non lo sanno ancora! Vedete
miei cari piratuncoli, lei è il vicecapitano della marina,
è un classico ormai
ingannare i pirati fingendosi una
di
loro e poi catturarli…” disse Gairo ridendo
malvagiamente.
“Esatto…
e ora sono qui per sfidare il vostro capitano!”
disse Hoshi ghignando.
“Hoshi…
non dire cavolate, avanti! Tutto questo è uno
scherzo vero? Siete tutti d’accordo no?” disse Usop
guardando i suoi amici e
poi la ragazza mora; avevano tutti uno sguardo così
serio…
No, questo non era uno scherzo…
“Avanti,
o spunta fuori il vostro capitano o comincerò da
voi!” disse la ragazza facendo un passo avanti.
“Zoro,
Sanji, Nami… credo che dovremo combattere!” disse
Usop spaventato.
“No,
non combatterò contro di lei!” disse Nami ancora
sconvolta.
“Avanti
Nami, eri la prima fino a poco tempo fa a sospettare
di lei!” disse Zoro sguainando due delle sue spade.
“Si
ma ora mi sono affezionata a lei e poi troppe cose non
quadrano! Insomma, è una principessa, è un
vicecapitano della marina ed ha
anche una taglia sulla testa! Non è possibile! E’
una cosa controsenso!” disse
Nami.
“Lo
so Nami-chan, ci ho pensato anche io, ma magari la
taglia è solo una copertura del governo per farla infiltrare
al meglio tra i
pirati… anche se ancora non ci credo che Hoshi ci abbia
tradito…” disse Sanji a
sguardo basso.
“EHIII
NAMII, USOP, ZORO, SANJIIIII! SIAMO QUI!” gridò
Rufy
andandogli incontro.
“Oh
no… arriva proprio nel momento
sbagliato…” disse Sanji.
“Ehi
ma che succede?” chiese subito Robin osservando alcuni
della marina e notando anche Hoshi.
“Hoshi
ci ha traditi…” disse Zoro pronto a combattere.
“Roronoa
Zoro, puoi anche riporre le spade, ora il mio
obiettivo è il vostro capitano!” disse la mora
ghignando.
“Uhm?
Il tuo obiettivo? Non capisco…” disse Rufy confuso.
“Avanti
Monkey D. Rufy! Io ti sfido!”
“Mi
sfidi? Ehi ma tu sei vestita come la marina! Come mai?”
chiese il ragazzo di gomma, accorgendosene solo in quel momento.
“=.=”
Rufy… sei un idiota!” dissero tutti i componenti
della
sua ciurma.
“Ora
mi avete stufato! Non ho tempo da perdere!” disse Hoshi
facendo un balzo in avanti e scaiandosi su cappello di paglia.
“Ehi,
ehi ma che combini?” chiese il ragazzo schivando tutti
i colpi della ragazza.
“Se
ancora non l’hai capito razza di idiota io faccio parte
della marina e sono qui per catturarti!” disse Hoshi
assestando un pugno in
pieno stomaco a Rufy , che volò a qualche metro di distanza.
“Rufy,
o combatti seriamente contro di lei oppure lo faccio
io!” disse Zoro.
“No
fermati Zoro… io non credo che lei ci abbia tradito, non
lo farebbe mai!” disse il capitano convinto di ciò
che diceva.
“Si,
lo credo anche io!” disse Nami.
“Ma
sei scemo o cosa? Non lo vedi? E’ li, in guardia, pronta
a farci fuori tutti!” disse Usop.
“Se
sta facendo tutto questo io sono sicuro che ci sia un
motivo!” disse Rufy.
“Eh,
sei uno sciocco, se credi che ci sia un motivo
specifico per cui io ti stia attaccando ti sbagli, faccio parte della
marina e
come tale ho il dovere di catturarti! Rassegnati Rufy! Io vi ho
solamente presi
in giro!” disse la ragazza avvicinandosi al suo ex capitano.
Ruft la fissò per un secondo e dopo di che le disse:
“E va
bene, se vuoi combattere, facciamo pure!”
To
be continued ...
Sera
a tutti miei cari lettori, e come ogni giorno ecco a voi il nuovo
capitolo! Spero vi sia piaciuto!^^ Allora, grazie a tutti quelli che
leggono e che recensiscono. Al prossimo chappy ciaooo.
Neko:he
he di sorprese ne nasconde tantissime e molte sono ancora da scoprire!
Un'altra sorpresa è stata svelata in questo chappy e spero
ti sia piaciuto anche questo!^^ Ciao baci al prossimo chappy!
Marie_92;He
he ora avrai capito cosa vorrà dire quel ragazzino! hihii mi
fai morire dalla risate XXD adoro le tue recensioni! (piacciono anche a
me U__U nd ace) uh e lui che centra? Bha vabbè si intrufola
così nei discorsi XXD ciao baci tvb al prossimo chappy (o su
msn XXD)
By Vegetina
|
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Capitolo 10 *** Rufy VS Hoshi: lo scontro! (o quasi) ***
“Bravo
Rufy finalmente ti sei deciso!” disse Usop.
Hoshi si
scagliò nuovamente contro Rufy, che però si
limito
a schivare i suoi colpi. Non sembrava prendere troppo seriamente quella
sfida e la cosa infastidì non poco la giovane Ninja che
sfoderò uno dei suoi kunai e cominciò ad
attaccarlo con
quello, ma la scena si ripetè nuovamente. Hoshi attaccava e
Rufy schivava.
“Insomma!
Ti vuoi decidere a batterti seriamente?” disse
Hoshi alterata.
“E’
quello che sto facendo!” disse il ragazzo sorridendo.
“No
che non lo stai facendo! Ma comunque, se vuoi continuare
a schivare i colpi, sono proprio curiosa di vedere come schiverai
questo
attacco!”
Hoshi
unì le mani e cominciò a comporre strani simboli
a
velocità impressionante e dopo di che disse:
“Tecnica
della moltiplicazione!”
Accanto a lei
comparvero quattro ragazze identiche in tutto
e per tutto a lei.
“Eeeeh?
Hai delle gemelle?” disse Rufy sorpreso.
“Idiota,
mi sono moltiplicata! E’ un tecnica di noi Ninja!”
disse la ragazza. Le cinque Hoshi circondarono Rufy e lo attaccarono da
cinque
punti diversi.
Il povero
capitano riuscì a parare i colpi di solo due Hoshi
e venne colpito in pieno dalle altre tre. Dopo di che le quattro
Hoshi-copie
sparirono.
Il capitano si
rialzò da terra e si asciugò un rivolo di
sangue che gli usciva dalla bocca, mentre la ragazza lo guardava
dall’alto in
basso con le braccia incrociate.
Zoro, intanto,
che aveva assistito allo scontro fino a quel
momento, si era sdraiato a terra e aveva chiuso gli occhi con
l’intenzione di
dormire.
“Zoro,
ma che fai? Non è il momento di dormire! Il nostro
capitano è in pericolo di vita!” disse Nami.
“Questo
non è uno scontro…di questo passo nessuno dei due
verrà eliminato e lo scontro procederà
all’infinito…”
“Ma
che cosa stai dicendo?” chiese Nami non capendo.
“Osserva
e capirai…”
“Ehi
Hoshi, rimproveri a me di non fare seriamente ma anche
tu stai giocando!” disse Rufy.
“No,
ti sbagli, mi sto solo riscaldando, e ora ti dimostro
che faccio sul serio!”
Sfoderò
un altro Kunai e a tutta velocità si diresse verso
Rufy che rimase immobile. Stava per colpirlo alla gola con il kunai, ma
all’ultimo cambio mano e gli sferrò un pugno al
viso.
“Visto
Nami?” disse Zoro sbadigliando.
“Ha…
ha cambiato mano per non colpirlo con il kunai… sa che
con un pugno non gli fa nulla…”
“Secondo
me non vuole eliminarlo, ma sicuramente c’è
qualcosa o qualcuno che la sta facendo agire in questa
maniera…”
“Potevi
eliminarmi, era la tua occasione, perché non l’hai
fatto?” chiese Rufy alla sua avversaria.
“Perché
non mi diverte vincere in questa maniera! Io voglio
combattere contro il ragazzo che ha sulla testa 100 milioni di Berry e
non
contro un manichino di gomma!”
“Ma
io non sono un manichino di gomma!” disse Rufy
contrariato.
“Era
per dire, comunque se proprio insisti, ora farò sul
serio e non mi fermerò neanche se tu non
combatterai!” e detto ciò la ragazza
si scagliò sul ragazzo.
“Osserva
questo, cappello di paglia!”
Nella mano di
Hoshi cominciò a concentrarsi una grande
quantità di fuoco, fino a crearne una sfera infuocata.
“Arte
del fuoco, tecnica della sfera infuocata devastante!”
disse la mora pronta a scagliarsi contro Rufy.
“Ha
deciso di usare la sua tecnica preferita…” disse
il
ragazzo moro di prima comparendo alle spalle di Nami e company.
“Quindi
vuole eliminare Rufy?” disse la rossa allarmata.
“Deve
eliminarlo… sono gli ordini!” disse il ragazzo
abbassando la testa e stringendo i pugni.
“Perché
deve?” chiese Sanji.
“E’
una storia lunga… se sarete vivi, ve la spiegherò
al
termine del combattimento…” disse il ragazzo.
“Ma…”
disse Nami.
“Non
lo ucciderà… si vede dal suo
sguardo…” disse il moro
scrutando attentamente la ragazza pronta a sferrare il suo attacco.
-E’
il momento, devo eliminarlo!- pensò la ragazza facendo
il primo passo verso di lui.
“Ecco..io…se
avessi bisogno di qualcuno
con cui parlare, io ci sono!”
Il volto
sorridente del ragazzo le riapparve alla mente.
-Quella volta… è stato così
carino…voleva aiutarmi-
“Calmatevi…io
volevo solo ridare il
cavallo a Tojit…ci era così
affezionato…”
Un'altra scena
le tornò alla mente come un flash. Anche
quella volta era stata colpita dalla bontà del
ragazzo…
-Anche quella
volta… era stato così buono verso quel
vecchietto… lui non è cattivo-
Una lacrima solcò
il
viso della ragazza mentre avanzava sempre di più verso di
lui, per eliminarlo.
“BRAVO
RUFYYYYY!” gridò Hoshi saltando al collo del suo
capitano.
“Eh
eh fai piano che
sono pieno di ferite…”
“Sei
stato grande!!!”
-E quel
giorno…quel bacio…-
Ormai era a pochi
centimetri dal suo corpo, stava per colpirlo con la sfera di fuoco,
mancava
veramente poco per porre fine a quel combattimento. Sarebbe bastato un
altro
passo a farlo fuori, lui stava immobile e non sembrava avere
l’intenzione di
spostarsi.
“Mah,
se lo dici tu… comunque Hoshi vuoi entrare a far parte della
mia ciurma?”
-Rufy…-
La sfera di
fuoco man mano sparì dalla sua mano e la
ragazza si fermò a sguardo basso.
“Non posso… non ce
la
faccio….”
Le lacrime
uscivano dai suoi occhi rigandole il viso e
cadendo a terra come tante foglie autunnali che si staccano dagli
alberi.
“Io…
non posso… non ne sono capace… ti avevo detto di
non
venire qui, Rufy …” continuò la ragazza
accasciandosi a terra e cominciando a
singhiozzare.
“Ehi
mocciosa che ti prende?” disse Gairo poco distante da
lei.
Appena Hoshi
sentì quella voce si ricordò
dell’ordine che
doveva eseguire e delle conseguenze se non avesse fatto ciò
che doveva. Si alzò
in piedi, si asciugò le lacrime e guardò Rufy
dritto in faccia.
“Dovevo
eliminare te e la tua ciurma, erano questi gli
ordini… però le cose sono cambiate
Rufy…grazie di tutto…” disse la mora
dandogli le spalle e camminando in direzione di Gairo.
“Aspetta
un secondo Hoshi…” disse Rufy costringendo la
ragazza a girare la testa.
“No
capitano, questa faccenda non vi riguarda! Statene tutti
fuori e andatevene immediatamente da quest'isola!” disse
sicura di se la ragazza, già immaginandosi le intenzioni di
Rufy.
“Gairo,
non posso eliminarli!” disse poi diretta al capitano
della marina.
“E
sentiamo… perché non potresti?” chiese
l’uomo nervoso.
“Perché
mi ci sono affezionata!” disse guardandolo diritto
in faccia.
“Affezionata
dici? Lo sai questo
quali conseguenze comporterà?” disse Gairo
ghignando.
“Ne
sono conscia, è per questo
che ti voglio proporre un patto… la mia vita, in cambio di
quella dei miei
amici e della salvezza del mio popolo!” disse sicura di se.
“La
tua vita dici?” disse
colpendola in testa con il manico della spada.
“Sciocca
ragazzina! Non ho mai
pensato di risparmiare il tuo popolo! E tanto meno non
risparmierò questi
piratuncoli da strapazzo! E adesso … farai una brutta fine
anche tu!” disse
l’uomo sguainando la spada e pronto a colpirla.
Hoshi
chiuse gli occhi,
aspettando la sua ora, ma stranamente non arrivò…
To
be continued ....
Salve
a tutti gente, credo che con questo chappy la presenza di Hoshi nella
marina sia piuttosto chiara, ma preso verranno svelati tutti i segreti!
Spero che vi sia piaciuto e mi raccomando, fatemi sapere che ne
pensate! Ciao baci e grazie a chi legge e recenisce!
Neko:Ciaooo
XXD he he come avevi detto tu Hoshi non li ha traditi! he he il segreto
di Hoshi sarà più chiaro nei prpossimi chappy.
Spero che anche questo ti sia piaciuto!^^ Ciao baci al prossimo
capitolo.
Marie_92:Ciaoooo
XXD si volevo sorprenderti U___U e meno male che ci sono riuscita XXD
la storia non è troppo complicata, e verrà
svelata veramente tra pochissimo XXD grazie per i complimenti e
tranquilla, Ace te lo saluto, anzi te l'ho mandato proprio a casa XXD
dovrebbe arrivare a breve U___U ciao baci tvb al prossimo chappy!
By
Vegetina
|
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Capitolo 11 *** Il passato di Hoshi ... (prima parte) ***
Aprì
gli occhi e si trovò
davanti Zoro che aveva fermato la spada, Rufy pronto a tirargli un
pugno e
Sanji dietro con una gamba alzata pronto a sferrargli un calcio.
“Ma…
ragazzi…” disse Hoshi
incredula.
“Non
permetto a nessuno di far
male a un componente della mia ciurma!” disse Rufy serio.
“E
se il nostro capitano decide
di intervenire, allora interveniamo anche noi!” disse Sanji
da dietro
sferrandogli un calcio.
“Rufy
prendi Hoshi e scappiamo
di qui!!!” disse Sanji cercando di tenere a bada gli altri
Marines.
“Si!”
E
detto fatto, il capitano prese
la ragazza, allungò un braccio e ordinò ai suoi
compagni di aggrapparsi a lui;
così sparirono tutti quanti nella foresta.
“Ha
ha sciocchi ragazzini! Non
andranno lontano!” disse Gairo rialzandosi in piedi.
“Bene,
credo che quaggiù siamo
abbastanza lontani!” disse Rufy girandosi verso i suoi
compagni e vedendo che
erano tutti a terra.
“Ehi
ragazzi, ma che vi prende?”
chiese il capitano ingenuamente.
“E
CE LO CHIEDI ANCHE????” disse
Nami furiosa.
“Rufy
devi imparare ad essere
più delicato quando atterri!” disse Zoro con un
bernoccolo in testa.
Hoshi
si alzò a sguardo basso e
con voce flebile disse:
“Perché
mi avete salvata
ragazzi?”
“Semplice
no? Perché fai parte
della mia ciurma!” disse Rufy sorridendo a trentadue denti.
“Ma…”
disse lei.
“Niente
ma, sei una nostra
compagna!” disse Sanji.
Il
labbro inferiore cominciò a
tremolare e i suoi occhi si riempirono di lacrime. Finalmente si decise
ad
alzare lo sguardo, rivelando due grandi iridi nocciola colme di gocce
salate
che i suoi amici non volevanoassolutamente vedere scenderle lungo il
viso.
“Grazie
ragazzi…non pensavo che
dopo che vi avessi traditi e avessi tentato di uccidervi, voi mi
consideraste
ancora come tale!”
“Ora
non piangere, siamo
convinti che tutto ciò che hai fatto, l’hai fatto
per un motivo!” disse Nami
“Infatti
e crediamo sia giunto
il momento che tu ci dia una spiegazione!” disse Zoro.
“E
va bene ragazzi, credo che
ora dovrò raccontarvi tutta la
verità…”
FLASH BACK
RACCONTATO
“Tanto
non mi prendi!” disse una
bambina dai capelli corvini e dagli occhi nocciola che correva facendo
la
linguaccia a un uomo.
“Aspetta
che ti prendo Hoshi e
ti faccio vedere io!”
“Hi
hi non mi prendi!” disse la
bambina, ma purtroppo la sua corsa fu fermata da un uomo, contro la
quale andò
a sbattere.
“Sua
maestà!” disse l’uomo che stava
rincorrendo la bimba fino a pochi minuti prima.
“Cos’è
successo Tom? Hoshi ne ha
combinata un'altra delle sue?” chiese il re con voce calma.
“Si,
esatto! Stava provando una
delle sue ‘tecniche ninja’ con il fuoco e ha
bruciato il mio bancone del
pesce!” disse Tom, il pescivendolo, sbuffando.
“Oh
capisco! Ha ha ha e così
piccola mia continui ad esercitarti in città è?
Ma almeno questa volta la tua
sfera di fuoco devastante ti è venuta?” chiese il
padre guardando amorevolmente
la figlia.
“Sii!
E’ quasi perfetta!” disse
la bimba mostrando un grande sorriso.
“Bene
sono contento! Però… non
esercitarti più in città! La prossima volta
potresti bruciare una casa o
addirittura più case, chiaro?” disse ora il
genitore in tono di rimprovero.
“Si
papà, va bene!” disse la
piccola abbassando lo sguardo.
“Oh
suvvia maestà, alla fine non
è successo nulla!” disse Tom poggiando una mano
sulla testolina della bimba.
“E’
solo un bancone, posso
ricomprarlo! Però non voglio vedere questa bimba triste, ci
sono troppo
affezionato!” continuò il pescivendolo sorridendo.
“He
he a quanto pare Hoshi in
città si è fatta amare da tutti!” disse
il re sorridendo.
“Esatto,
ma piuttosto, lei come
mai è qui in città senza guardie del
corpo?” chiese Tom curioso.
“Oh,
non mi preoccupo di certo a
venire con delle guardie del corpo qui in città, vi conosco
tutti ed è un regno
pacifico, non mi servono a nulla!” disse il re sorridendo.
Era fatto così,
simpatico e cordiale con tutti, sapeva farsi amare e rispettare.
“Ha
ragione maestà! Comunque ora
ritorno al mio negozio, non vorrei lasciarlo incustodito per
troppo!”
“Si,
però aspetta un attimo e
prendi questi!” disse il re dandogli delle monete
d’oro.
“Oh
maestà, non ce n’è bisogno,
davvero!” disse Tom stando sul punto di restituirgliele.
“Oh
no no devo e come, mia
figlia le ha distrutto un bancone ed è giusto che io
rimedi!”
“Lei
è troppo buono maestà!
Grazie, grazie infinite! Ora però devo andare,
arrivederci!” disse il simpatico
pescivendolo tornando al suo lavoro.
“Dai
Hoshi, ora io e te torniamo
a casa, è quasi ora di pranzo e poi dobbiamo festeggiare
l’inizio del nuovo
anno!”
“Si
papà!” disse la bimba
sorridendo e strizzando gli occhi.
Era
pomeriggio, circa le cinque
e nel palazzo reale si stava svolgendo una lite tra Hoshi e suo
fratello
maggiore.
“No
Ralf ti dico che è così!”
“Ma
allora sei cocciuta! Devi
stare zitta! Ho ragione io!” disse Ralf alzando la voce.
“Non
è vero! Io ti dico che li
avevo lasciato un enorme pezzo di dolce e che dopo che tu sei venuto
qui non
c’era più! L’hai mangiato tu!”
“No,
non è vero! Io non ho
mangiato nulla!” disse il rosso cominciando ad alterarsi.
“SMETTILA
DI DIRE BUGIE!” disse
la piccola saltando al collo del fratello e buttandolo a terra.
“RIVOGLIO
IL MIO DOLCE!!!” urlò
Hoshi tirandogli un pugno al viso.
“Allora
vuoi la guerra piccola
stupida!” disse il rosso capovolgendo la situazione e
tirandole uno schiaffo.
“Ma
insomma che succede qui?”
dissero entrambi i genitori entrando nell’enorme salone con
in braccio la loro
sorellina minore, Tsuki.
“LUI
MI HA RUBATO IL DOLCE!!!”
gridò Hoshi piena di rabbia.
“NON
E’ VERO IO NON HO RUBATO
NULLA!” gridò a sua volta Ralf.
“Insomma,
basta voi due,
guardate come vi siete ridotti!” disse la mamma osservandoli.
Hoshi aveva un
labbro spaccato, mentre Ralf un occhio gonfio.
“IO
RIVOGLIO IL MIO DOLCE!!!”
disse Hoshi tirando fuori un Kunai.
“ADESSO
BASTA!” urlò il padre
levando l’arma alla bimba e tirandole uno schiaffo.
“Ma…papà…”
disse lei con le
lacrime agli occhi.
“Il
kunai è un arma pericolosa!
Non va usata contro i propri fratelli e nemmeno contro coloro alla
quale si
vuole bene! Queste cose dovresti saperle!Ormai hai sei anni e non
più tre come
tua sorella!” disse il padre in tono di rimprovero.
“Ma
lui mi ha rubato il dolce…
l’ho visto mentre se lo mangiava ma continua a
mentire!” disse la bimba
piangendo.
“Non
mi importa del dolce! Vai
in camera tua e non uscire fino a quando non avrai capito il tuo
errore!”
“SEI
CATTIVO! TI ODIO! VI ODIO A
TUTTI!” disse la bimba uscendo fuori dal palazzo di corsa.
“Caro,
non credi che dovremmo
seguirla…?” chiese la moglie un po’
preoccupata.
“No,
tornerà vedrai…” disse il
re riponendo il kunai in un cassetto.
Intanto
Hoshi si trovava nel
bosco e piangeva appoggiata a un albero. Non capiva perché
il padre avesse
punito lei mentre Ralf no! In fondo era stata colpa del fratello, mica
sua!
A
destare i suoi pensieri fu un
uomo, vestito con un uniforme tutta bianca che alla piccola ricordava
molto
quella della marina.
“Ciao
piccolina, cosa ci fai qui
tutta sola? Non lo sai che il bosco per una piccina come te
è pericoloso?”
disse l’uomo con un ghignetto sul volto.
“Io
so cavarmela da sola e cosa
ci faccio qui sono fatti miei!” disse la piccola facendogli
la linguaccia.
“Oh
no, non pensare che io sia
cattivo, io sono tuo amico! Guarda, tiene questa caramella,
è buona!” disse
l’uomo inchinandosi e porgendogliene una al gusto di fragola.
“Papà
mi ha detto di non
accettare nulla dagli estranei!” disse Hoshi girando la testa.
“Ma
io non sono un estraneo, io
sono un amico… mi chiamo Gairo!” disse
l’uomo con un finto sorriso.
“Io
non ti conosco…” disse la
bimba ostinata.
“Sei
testarda piccolina e io che
volevo usare le maniere gentili!” disse l’uomo
tirandole un calcio che la fece
volare a qualche metro di distanza.
“Mi
hai fatto male! Sei
cattivo!!! Mio papà te la farà pagare! Lui
è il re!” disse la piccola frignando
mentre tentava di rialzarsi in piedi.
“Però,
sei ancora in piedi!
Complimenti, hai una bella resistenza per essere una
mocciosa… comunque, hai
detto che tuo padre è il re no?”
“Esatto!”
disse la bimba
guardandolo male e digrignando i denti.
“Allora
mi porterai da lui!”
disse Gairo prendendo la bimba per la maglietta.
La bimba ci pensò un po’ su e dopo di che decise
di condurlo da suo padre.
Tanto lui non le voleva bene, gliel’aveva appena dimostrato.
“E
va bene!” disse Hoshi
camminando ancora arrabbiata con la famiglia per l’accaduto
di poco prima.
“Ecco
io abito qui!” disse la
bimba indicandogli l’enorme palazzo reale.
“Oh
bene, ora però mi servi come
ostaggio mocciosa e grazie dell’aiuto!” disse Gairo
afferrandola per i capelli
e trascinandola.
“AIIIIAAAAA!
LASCIAMI! MI FAI
MALEEEEEE! LASCIAMI!!!” gridò la bimba con le
lacrime agli occhi.
“Ma
che succede qui fuori?”
disse il re uscendo insieme alla moglie ed a Ralf.
“Oh
ma quale onore, sua maestà
in persona!” disse Gairo ghignando.
“LASCIAMIIII!
MI FAI
MALEEEEEEE!” gridava la bimba dimenandosi.
“Lascia
immediatamente andare
mia figlia, Gairo!” disse il re con uno sguardo che avrebbe
fatto crollare un
palazzo.
“Oh,
ma quale onore, il re di
Strawberry si ricorda di me!” disse il marines ridendo
malvagiamente.
“E
come dimenticarmi di te,
dieci anni fa hai tentato di ammazzarmi!”
“Vedo
che ti ricordi, ma sai…
anche io non mi sono scordato questa!” disse l’uomo
scoprendosi il petto e
rivelando un enorme cicatrice.
“E’
stata legittima difesa!”
“Oh
non credo proprio, sai, ora
sono uno dei più importanti capitani della marina e si dia
il caso che questa
mocciosa prima mi abbia insultato! Direi che la pena di morte per la
mocciosa
vada bene!” disse ghignando il marines.
“NON
E’ VEROOO! IO NON TI HO
INSULTATO!” gridò la bimba che era ancora tenuta
per i capelli dal capitano
della marina.
“E
così, questa sarebbe la tua
vendetta Gairo?” disse il re abbassando lo sguardo.
“Oh
no, non mi sono mica
scordato di come hai fatto fuori mio fratello!” disse il
marines digrignando i
denti.
“Voleva
impossessarsi del mio
regno, ho dovuto!” disse il re cercando di giustificarsi.
“Questo
non ti giustifica e
comunque ho intenzione di finire l’opera di mio fratello,
sarò io a prendermi
il tuo regno!”
“NON
PUOI FARLO!” gridò il re
alterato.
“Si
che posso, ma tuttavia sarò magnanimo ... ti propongo un
patto: la tua
vita in cambio di quella di tua figlia!” disse Gairo ridendo
malvagiamente.
To
be continued ....
Giorno
a tutti ed eccomi qui con il mio aggiornamento! Allora, che ne pensate?
Si sta scoprendo tutto di Hoshi, ma ricordatevi che questa ragazza
è una sorpresa continua XXD ce ne saranno ancora di sorprese
... spero vi sia piaciuto grazie a chi legge e a chi recensisce.
Neko:
Hihi dai se non interrompessi sul più bello non ci sarebbe
la suspance XXD spero che anche questo chappy ti sia piaciuto! Ciao
baci!
Marie_92:
Ciaoooo! Si tranquilla U___U non c'è bisogno di strozzare
Rufy, qualcosa ha fatto hihi di scene tristi ce ne saranno a nn finire
nel corso dei chappy hihi chissà cosa succedere mah ... chi
lo sa (io lo so U___U nd hoshi) shshhhh nn svelare nulla!!!
>.< comunque io e Ace ti salutiamo e ci vediamo al
prossimo chappy XXD ciao baci tvb
By Vegetina
|
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Capitolo 12 *** Il passato di Hoshi ... (seconda parte) ***
“Prometti
che non le torcerai un capello?” disse l’uomo
rassegnatosi. La vita di sua
figlia era la cosa più importante.
“NOOOO!
PAPAAAAAAAAAAA’ NON LO FARE!!!
PAPAAAAA’!” gridò la bimba cercando di
dimenarsi.
“Tranquillla
Hoshi, non è colpa tua…” disse il re
sorridendole. Gli occhi erano lucidi, ma
non avrebbe mai pianto di fronte alla sua famiglia.
“NON
TI
PERMETTERO’ DI UCCIDERE MIO PADRE!!!” disse Ralf
scagliandosi sul marines.
“Mossa
stupida quanto inutile…” disse Gairo sparandogli
in pancia uno strano laser
uscito dal dito e trapassandolo da parte a parte.
“NOOOO
RALFFFFFFFFFF!” gridò il re disperato.
“No…figlio
mio…” disse la moglie sul punto di svenire, che
già era crollata in un pianto
disperato.
“NOOOO!
FRATELLONEEEE! NON E’ VERO CHE TI ODIOOOO!
FRATELLONEEEE!” gridò Hoshi
disperata, con le lacrime che le rigavano il viso.
“Basta
Gairo, sono io quello che vuoi no? Uccidi me, ma lascia in pace la mia
famiglia!” disse il re avvicinandosi al capitano della marina.
“Oh
sarò
ben lieto di farti fuori, userò il mio nuovo potere, quello
che mi è stato dato
grazie al frutto del mare che ho mangiato, il frutto laser-laser che mi
permette di creare laser da qualsiasi parte del corpo!” disse
Gairo ghignando.
“Dovevo
immaginarlo, non saresti mai tornato se non fossi stato sicuro di
te… avanti…
uccidimi…” disse il re abbassando la testa.
“NOOO!
PAPAAAAA’!!!” gridò la piccola riuscendo
a sganciarsi dalla presa di Gairo e
andando incontro al padre abbracciandolo.
“Hoshi,
piccola mia…”
“Papà
non è vero che io ti odio! Ti prego papà non
farti ammazzare! Papà cosa faccio
senza di te?” disse la bimba piangendo disperata.
“Hoshi,
promettimi che ti prenderai cura del regno e ricordati della promessa
che mi
hai fatto…”
“Si
papà
ma tanto ci sarai tu a ricordarmelo, tu non morirai!” disse
la bimba mordendosi
un labbro inferiore.
“Qualsiasi
cosa accada…ricordati sempre della
promessa…”
“Adesso
basta con le smancerie o vi ammazzo insieme!” disse Gairo
stufo di quella scena
patetica.
“Ti
voglio bene figlia mia…” disse il re baciandola
sulla fronte e dopo averla
afferrata per un braccio la lanciò verso la madre.
“Oh
finalmente!” disse Gairo allungando il dito indice in
direzione del re.
“HOSHI!
RICORDATI DELLA PROMESSA! E PRENDITI CURA DEL REGNO! INVECE AMORE MIO,
RICORDATI CHE TI AMO!” urlò il re prima di essere
trafitto al cuore da un
raggio laser.
“PAPAAAAAAAAAAAAAAAAA’!!!”
gridò Hoshi correndo verso il padre.
“Ha
ha
ha e ora che anche il re è stato eliminato, non ho
più ostacoli! O forse
mi sbaglio?” disse guardando la moglie piangente a terra con
in braccio Tsuki
di tre anni.
“Hoshi!”
disse la madre asciugandosi le lacrime.
“M-mamma…”
disse la bimba piangendo.
“Prendi
Tsuki e scappa da quest’isola!”
“Ma…
ma
io…”
“FA
COME
TI HO DETTO!” disse la donna estraendo un pugnale da sotto il
vestito.
“Oh,
una
donna combattente, però…” disse Gairo
ridendo.
Hoshi,
anche se a malincuore, prese la piccola Tsuki in braccio e
cominciò a correre,
ma un urlo straziante della madre la fece voltare. Ciò che
vide le fece
sbarrare gli occhi, mentre una strana sensazione cresceva in lei. La
rabbia, la
voglia di uccidere quell’uomo!
La
sua
mamma, la sua dolce mamma, era a terra piena di sangue intorno e Gairo,
quell’essere disumano, stava infierendo su di lei e stava
umiliando il suo
corpo con i peggiori insulti e i peggiori gesti.
“A
quanto pare mocciosa, il sacrifico di tua madre non servirà
a salvarti la
vita!” disse Gairo girandosi ghignando.
“Tu…tu
avevi promesso che ci avresti risparmiato! L’avevi promesso a
papà!” disse la
bimba avvicinandosi furente.
“Oh
ma
davvero? Sai, io non ricordo! Ha ha ha!”
“SEI
UN
MOSTRO!!!” gridò Hoshi scagliandosi contro il
marines e cominciando a colpirlo
con quanta più forza avesse in corpo. Sfoderò uno
dei suoi kunai e tentò di
infilzarglielo nella testa, ma Gairo lo schivò facendosi
così solo un graffio.
“Mica
male per essere una mocciosa!” disse Gairo con un idea che
cominciava a
balenargli in testa.
“Tu…TU
SEI MORTO!!! ARTE DEL FUOCO, TECNICA DELLA SFERA DI FUOCO
DEVASTANTE!” gridò la
piccola lanciandogli contro una potente sfera di fuoco, il quale Gairo
schivò
facilmente.
“Dimmi
una cosa mocciosetta… tu ci tieni al tuo regno
vero?”
“SI
CHE
CI TENGO! E LO DIFENDERO’ COSTI QUEL CHE COSTI! L'HO PROMESSO
A PAPA'!” gridò ancora furiosa.
“Allora
ti propongo un patto… tu ti metti al mio servizio e vai in
giro per il mare a
cacciare i pirati riscuotendo le loro taglie e portandole a me e io non
farò
fuori il tuo popolo come era mia intenzione fare…”
“E
come
faccio a fidarmi di te? Hai appena mancato alla promessa che avevi
fatto a mio
padre!”
“Oh,
ma
questa volta ti do la mia parola d’onore! Sei in gamba e mi
servirai molto!”
Hoshi
abbassò lo sguardo; la mano le si aprì, lasciando
cadere a terra il kunai. I
suoi occhi si velarono di tristezza e con un flebile
“si” accettò il patto di
Gairo.
Il
capo
della marina entrò nel palazzo dimenticandosi della piccola
Tsuki che si
trovava a pochi metri dal palazzo e Hoshi stava facendo i primi passi
con
l’intenzione di seguirlo, quando una voce attirò
la sua attenzione.
“H-Hoshi!”
disse debolmente Ralf, suo fratello.
“Eh?
Fratellone!” disse la piccola raggiungendolo.
“Hoshi…
non devi accettare il patto di quell’uomo, devi
scappare!”
“No
basta, non voglio più vedere
vittime…basta!” disse piangendo.
“Avanti…papà
non avrebbe mai voluto questo…” disse Ralf
debolmente.
“Ralf,
io rimarrò qui, tu cerca di arrivare fino alla costa, prendi
Tsuki e vattene di
qui…” disse Hoshi stringendo i pugni.
“Hoshi…”
disse il fratello guardando la sorella.
“E’
l’unico
modo per proteggere il regno!” disse guardandolo con le
lacrime agli occhi.
“Va
bene… ma un giorno tornerò, quando
sarò forte e potrò battere Gairo io
tornerò,
anche a costo di metterci vent’anni!” disse Ralf
alzandosi a fatica e, prendendo
la piccola sorella a pochi metri di distanza da loro, si
incamminò verso la
costa.
“Sorellina…”
disse prima di andarsene.
“Dimmi…”
disse lei tristemente.
“In
bocca al lupo…”
“Anche
a
te..”
E
detto
ciò Hoshi entrò nel castello e da quel giorno
ebbe inizio il suo inferno. Gairo
cominciò ad alzare le tasse a tutti gli abitanti del regno,
riducendoli
all’osso. A quelli che non potevano pagare, veniva prelevata
la casa e venivano
abbandonati a se stessi, aspettando che la fame e la sete li facesse
morire.
Le
piantagione di fragole non venivano più curate, eccetto una
piantina, quella
del castello, che Hoshi curava regolarmente. I boschi, dapprima
rigogliosi,
divennero spogli e tristi.
Quello
fu l’inizio della fine di Strawberry!
9
anni e
mezzo dopo…
“Mi
hai
fatto chiamare Gairo?” disse Hoshi entrando nella stanza del
‘sovrano’ con la
sua solita aria fredda e distaccata.
“Si,
ho
un nuovo compito per te…” disse l’uomo
ghignando.
“Parla
pure…”
“Devi
infiltrarti nella ciurma di alcuni pirati, condurli qui
sull’isola e dopo di
che eliminarli…”
“Chi
sarebbero questi pirati?”
“Il
nome
del capitano è Monkey D. Rufy, detto anche cappello di
paglia, ha una taglia di
100 milioni di Berry sulla testa, perfino più alta della
tua…”
“Capisco..
non ci metterò molto… sarà un
giochetto da ragazzi…” disse la mora uscendo
dalla stanza.
Cinque
mesi dopo la ragazza trovò i pirati di cappello di paglia.
Si moltiplicò,
lasciando una sua copia sulla barchetta sulla quale viaggiava, mentre
lei si
buttò in mare, conscia di non saper nuotare dato che aveva
mangiato il frutto
ninja-ninja e , se tutto fosse andato come pensava, quei pirati
l’avrebbero
salvata e lei si sarebbe infiltrata nella ciurma, ma se così
non fosse stato
una sua copia l’avrebbe salvata e avrebbe escogitato un altro
piano…
FINE FLASH BACK RACCONTATO
“E
questo è tutto…” disse Hoshi abbassando
lo sguardo.
“C’è
ancora una cosa che non mi spiego…” disse Zoro.
“Dimmi
pure…” disse Hoshi con le lacrime agli occhi per
aver evocato quei tristi
ricordi.
“Come
mai nessuno ha fermato quel Gairo? Se è uno della marina il
suo comportamento
dovrebbe essere scorretto…”
“Forse
sapete meglio di me quanto la marina sia corrotta e poi a nessuno
importa di
quest’isola, alla marina importa solo catturare i
pirati e nient’altro… e
poi Gairo giustificò l’uccisione del re e della
regina dicendo che loro
l’avevano attaccato...”
“Capisco…
e come mai tu hai una taglia sulla testa pur facendo parte della
marina?”
chiese sempre Zoro.
“Diciamo
che ho una doppia identità… quando con Gairo mi
reco nei vari quartier generali
della marina, ci vado sempre trasformata in un'altra persona grazie
alla
tecnica della trasformazione e sotto un altro nome, mentre quando sto
in giro
per i mari sono io, e mi è capitato anche di eliminare
qualche generale della
marina, o qualche pezzo grosso dei pirati, così il governo
ritenendomi
pericolosa mi ha messo una taglia…”
“Bhe
è
tutto chiaro adesso…” disse Nami.
“Adesso
che sapete la verità però, fatemi un
favore…” disse la ragazza alzandosi in
piedi.
“Che
favore?” chiese Rufy.
“Andatevene
il più lontano possibile da
quest’isola… Gairo mira alla taglia di Rufy, di
Robin e di
Zoro e non voglio che vi faccia fuori…”
“No,
noi
non ce ne andiamo” disse il capitano tranquillamente
sorridendo.
“Smettila
di dire stupidaggini, voi ve ne andrete e anche subito! Questa
è una storia che
non vi riguarda!” disse Hoshi cominciando ad alterarsi.
“Tu
dici?” chiese Zoro già conoscendo le intenzioni
del suo capitano.
“Si
dico! Non voglio che vi faccia fuori! Lo combatterò da sola,
questa è la mia
battaglia non la vostra!”
“Tu
fai
parte della mia ciurma e come tale ho l’obbligo di aiutarti!
Non posso
perdonare che qualcuno abbia fatto soffrire un componente della mia
ciurma!”
disse Rufy alzandosi in piedi.
“Giusto
capitano!” dissero gli altri imitandolo. Sanji si accese la
sua solita
sigaretta, Nami sfoderò il suo bastone clima attack, Usop
tirò fuori la sua
fionda, mentre Zoro affiancava insieme a Robin il suo capitano. Chopper
si
trasformò in versione mezza umana sotto lo sguardo
sconcertato di Hoshi.
“Avanti
Hoshi, sto aspettando che tu accetti il nostro aiuto!” disse
Rufy girato di
spalle.
“Anche
se lo negassi… voi mi aiutereste lo stesso,
perciò… che senso ha negarlo?”
disse lei con le lacrime agli occhi.
“Vedo
che hai afferrato il concetto!” disse Zoro
“Quando
il nostro capitano si mette in testa una cosa, niente e nessuno gli fa
cambiare
idea!” disse Sanji sorridendo leggermente.
“Grazie
ragazzi!” disse lei mordendosi un labbro mentre le lacrime
cominciavano a
scenderle lungo il viso.
“Non
devi ringraziarci, noi siamo tuoi amici!” disse Nami
sorridendole.
Amici… che strana parola, non la sentiva da diversi
anni… quei ragazzi, le
stavano ridando una nuova speranza… erano come un raggio di
sole nel buio più
totale, i suoi amici …
Hoshi
si
asciugò in fretta le lacrime e sorridendo disse:
“Però non vi lascio andare da soli! Voglio
combattere anche io per il mio
regno!” disse la mora determinata e sicura di vincere insieme
a loro!
“Bene
allora, attaccheremo domani mattina all’alba, mi sembra
stupido attaccare ora,
ormai si sta per fare buio e i rischi sono più alti
… poi tu Hoshi ci
spiegherai bene i suoi poteri, così non saremo
impreparati!” disse Nami.
“Ma
perché? Io voglio attaccare ora!” disse Rufy
gonfiandosi le guancie come un
bambino.
“NON
FARE STORIE E NON ESSERE IMPRUDENTE! FAREMO COME HO DETTO IO,
CHIARO???” disse
la navigatrice furibonda.
“E
va
bene, però non è giusto, il capitano sono
io…” disse sempre con le guancie
gonfie. Hoshi accennò un sorriso, erano proprio buffi.
“Allora
torniamo sulla nave, ho bisogno di farmi un
pisolino…” disse Zoro sbadigliando.
“Tu
pensi sempre a dormire!” disse Nami sbuffando.
“E
allora? Ti crea qualche problema ragazzina?” disse lo
spadaccino con aria di
sfida.
“Si
perché dovremmo organizzare un piano! Almeno non
attaccheremo alla cieca!”
“Tu
sei
troppo prudente, vedrai che la nostra forza basterà anche
senza un piano”
continuò Zoro sicuro di se.
“Sei
un
idiota!!!” disse la rossa girandosi a braccia incrociate
incavolata.
“Oh,
ma
questo idiota però ti piace … sai, ho notato come
mi osservi durante gli
allenamenti!” disse Zoro ghignando. Nami avvampò,
ma subito negò tutto, non
poteva di certo ammettere che le piacesse quello stupido spadaccino!
Insomma,
era solo uno stupido, idiota, orgoglioso, stupendo… ma che
cosa andava a
pensare? Sicuramente era un po’ stanca… si non
c’era altra spiegazione!
“Ehi
Sanji…” disse Hoshi rivolgendosi al cuoco.
“Mmh?
Dimmi pure mio dolce bocciolo!”
“Senti,
volevo scusarmi per quello che è successo sulla nave ieri
sera ...”
“Oh
no,
non ce n’è bisogno, anzi mi scuso io; ho capito
che chiamandoti in quella
maniera ho rievocato in te tristi ricordi, perciò perdonami
se puoi mio petalo
di rosa!”
“Io
non
ho nulla da perdonarti, tu non potevi saperlo!”
disse la mora sorridendo.
“Oh
mia
dolce Hoshi-chan, dammi un bel bacino!!!” disse il cuoco
sporgendo le labbra in
fuori.
“Ti
voglio bene Sanji, ma non cambierai mai!” disse la Ninja
dandogli un sonoro
pugno in testa con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
To
be continued ...
Salve
a tutti ed eccomi qui con un nuovo fantastico e strepitoso chappy! Nel
prossimo se ne vedranno delle belle! hihi spero che il chappy vi sia
piaciuto e grazie a chi ha letto e a chi ha recensito!
Neko:
Ciaoooo! Si si Gairo ha moooolti nemici! U___U in primis me e Hoshi,
poi tutti gli altri XD si infatti è molto cattivello,
ricattare prendendo in ostaggio una povera bimba
ç___ç (Che volete voi? Devo fare il ruolo del
cattivo no? è_é nd gairo) (muoriiii! Nd me che lo
fucila!) XXD ok dopo questo sclero ti saluto! Ciao baciiii!
Marie_92:
Hello marie Alias gemella separata alla nascita XXD Allora, si Gairo
deve morire! Su questo concordo anch'io! Come hai ben visto
il padre accetta, ma gairo infame com'è ... grrrr lo faccio
fuori! Giuro! (non rubarci i ruoli! Nd hoshi e Rufy) Già,
scusate, spetta a voi U__U cmq ora spero che non ci siano
più segreti anche se presto ne saltano fuori altri
hiihihihih (e io quando spunto fuori? nd ace) (tranquillo,
tra una ventina di capitoli ci sarai anche te XXD nd me con risata
malvagia) (ç___ç uffa nd ace triste ma viene
subito consolato da marie hihi) Ci si vede al prossimo chappy XXD ciao
baci tvb
By Vegetina
|
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Capitolo 13 *** Il vero bacio! ***
Erano
tutti riuniti nella nave intenti a discutere su un buon piano per
eliminare
Gairo, anzi forse è meglio specificare che solamente Nami,
Sanji, Hoshi e Usop
stavano cercando un buon piano.
“Quindi
secondo te Hoshi a quest’ora Gairo starà ordinando
ai Marines di sterminare il
tuo villaggio?” chiese Nami.
“Si,
conoscendolo si vorrà vendicare del mio tradimento
…” disse la mora stringendo
i pugni.
“Quindi
ci dovremo dividire … un gruppo andrà in
città e fermerà quelli della marina,
mentre un altro gruppo andrà al castello e
sconfiggerà Gairo” disse Sanji.
“Si,
sarebbe la soluzione ideale, però … ci sono
alcuni uomini di Gairo che sono
fortissimi, non come lui, ma sono comunque molto abili
…”
“E
che
problema c’è … tu e Rufy andrete da
Gairo, mentre noi altri staremo in città e
la difenderemo … il nostro capitano basta e avanza contro
quello li, e noi
penseremo agli altri, sarà un giochetto da
ragazzi!” disse il cuoco sicuro.
“E
va
bene, proveremo così …” disse
Hoshi non troppo convinta. Conosceva la
forza di Gairo e le sembrava che loro lo stessero sottovalutando. Non
ce
l’avrebbero mai fatta lei e Rufy da soli!
“Hoshi,
perché non vai da Rufy e lo metti al corrente del
piano?” disse Nami con
sguardo malizioso.
“E’èèè?
Perché proprio io?” chiese la mora un
po’ rossa in faccia.
“Dai,
lo
sappiamo tutti che tra te e Rufy c’è del tenero,
ce ne siamo accorti dal bacio
che vi siete dati a Long Ring Long Land!” disse Nami dandogli
piccole
gomitate.
“Avanti
… è stato solo un bacio a stampo dato per
sbaglio!” disse la Ninja incrociando
le braccia con le guancie gonfie.
“Dai
vai!” disse Nami dandole una piccola spinta.
“Ok,
ok
vado!” disse Hoshi un po’ seccata, ma dopo due
passi si fermò e disse:
“Ehm,
scusate, sapete dov’è Rufy?” disse
facendo la linguetta e facendo spuntare un
grosso gocciolone sulla testa di tutti i presenti.
“Si
trova qui fuori!” disse Usop indicando la porta di uscita.
“Ok,
scusate!” disse appoggiandosi una mano in testa e facendo la
linguetta.
Uscì
fuori e trovò Rufy sdraiato a terra a fissare le stelle.
“Ciao
Rufy!” disse la ragazza sorridendo e sedendosi accanto a lui.
“Ciao…”
disse lui sorridendo a sua volta come era suo solito fare.
“Che
fai
qui fuori?” chiese lei curiosa.
“Penso…”
disse semplicemente lui.
“E
a
cosa pensi?”
“Che
non
ho ancora assaggiato le fragole del tuo paese, chissà come
sono … già ho
l’acquolina in bocca!” disse il capitano sognante.
“Ah
…
=.=” le fragole … si … se sconfiggeremo
Gairo te ne farò mangiare quante ne
vuoi …”
“Ah
che
bello! Allora consideralo già sconfitto!” disse
Rufy che non vedeva l’ora di
assaggiare quelle fragole.
“A
proposito di questo, volevo dirti che domani mattina abbiamo deciso di
dividerci in due gruppi … Nami, Sanji, Robin, Zoro , Usop e
Chopper staranno in
città e combatteranno i Marines, mentre io e te andremo al
palazzo reale e
combatteremo contro Gairo … lo conosco bene e so che non si
sporcherà mai le
mani per dei semplici cittadini. Sono settecento mila abitanti, ma per
i suoi
uomini sarà un giochetto da ragazzi farli fuori
…” disse Hoshi a sguardo basso.
“No
tranquilla, non ci sarà nemmeno una vittima tra i tuoi
abitanti, ci penseremo
noi a difenderli! Ti restituiremo il tuo regno!”
disse il capitano sicuro
di se.
“Grazie
Rufy … non so proprio come sdebitarmi!” disse lei
abbracciandolo.
“Si
ma
così mi soffochi!” disse lui.
“Oh,
scusa …” disse la ragazza rossa in viso.
“Nulla
tranquilla!” disse sorridendo con una mano dietro la nuca.
“Oh
rufy
…” disse lei avvicinando il suo viso a quello del
ragazzo. Le loro labbra erano
sempre più vicine, potevano sentire i loro respiri a pochi
centimetri di
distanza. Le distanze tra loro furono annullate dalla mora che gli
stampò un
bacio in bocca.
Dal
canto suo Rufy non capiva quel gesto, ma gli piacevano le sue labbra,
erano
così morbide e poi sapevano di fragola! Questo era
completamente diverso dal
bacio dato la volta prima! Ma cosa rappresentava? Un gesto
d’amicizia?
Più
tempo passava e più il bacio si faceva intenso. Hoshi si
mise a cavalcioni
sopra di lui.
Le
sue
labbra si muovevano in sincronia con quelle della ragazza, in una
maniera
incomprensibile che non aveva mai provato prima. La lingua soffice e
calda
della mora si fece largo nella bocca umida di lui, regalandogli
emozioni
sensazionali alle quali lui non era abituato. Non riusciva ancora a
capire il
perché di quel gesto, ma tutto ciò gli piaceva e
gli faceva battere il cuore in
una maniera strana, lo faceva sentire bene, in pace con se stesso e con
il
mondo …
Le
mani
di Hoshi si intrecciarono nei suoi capelli neri come il carbone mentre
lui
restava come pietrificato, incapace di compiere qualsiasi movimento.
Le
labbra della ragazza si staccarono lentamente e con la bocca
cominciò a
seguire il profilo del suo collo, fino a scendere sempre più
giù; dopo di che
tornò su fino all’orecchio e cominciò a
mordicchiargli sensualmente il lobo. Poi con tono pacato e tranquillo
gli sussurrò:
“Rilassati
…”
Il
ragazzo in un gesto quasi istintivo, le cinse i fianchi con un braccio
ma
subito ritornò alla realtà e la
allontanò da se avvampando di rossore.
Hoshi
sorrise divertita dall’ingenuità e
dall’inesperienza del giovane capitano che
tentò di mugugnare qualche parola incomprensibile.
“Tranquillo!”
disse lei scendendo da sopra di lui e mettendoglisi sdraiata accanto.
Per
la
prima volta Rufy si sentiva un po’ in imbarazzo e non aveva
la più pallida idea
di cosa dire per rompere quel silenzio che non faceva altro che
aumentare il
suo disagio.
“Non
hai
mai avuto una ragazza, dico bene?” disse Hoshi sorridendogli.
A quel sorriso
Rufy avvampò di nuovo, annuendo leggermente con il capo.
“Sta
tranquillo, mica ti mangio!” disse lei ridendo divertita.
“Si
… lo
so!” disse Rufy cercando di accennare un sorriso.
“Senti,
è meglio andare a dormire, domani ci spetta una dura
battaglia!” disse la Ninja
alzandosi in piedi.
“Si,
hai
ragione!” disse il capitano alzandosi in piedi e sorridendo a
trentadue denti
come era suo solito fare.
“Notte
capitano!” disse Hoshi sorridendo e strizzando gli occhi.
“Notte!”
disse lui dirigendosi dentro.
“Che
carino! E’ così ingenuo!” disse la
ragazza, una volta rimasta sola, sorridendo
tra se e se.
***
“Ragazzi
è meglio andare a dormire!” disse Nami alzandosi
in piedi.
“Domani
sarà una dura lotta!” continuò la
navigatrice seria.
“Notte
Nami!” dissero tutti dirigendosi ognuno nella propria stanza.
“Io
sono
di vedetta … ciao …” disse Zoro uscendo
con tutta l’intenzione di dormire al
posto di fare la guardia.
Nami
andò in camera dove trovò Hoshi che si stava
infilando il pigiama e Robin
intenta nella lettura di un libro.
“Ma
come
Nami sei qui?” disse Hoshi sorpresa.
“E
dove
dovrei essere?” chiese la rossa non capendo.
“Noi
pensavamo andassi dal tuo spadaccino … dopo quello che ti ha
detto oggi
pensavamo ti volessi dichiarare!” disse Robin senza spostare
lo sguardo dal suo
libro.
“Ma
cosa
dite?” disse la navigatrice avvampando di rossore.
“Avanti
non farti pregare!” disse Hoshi lanciandole un cuscino e
aprendole la porta.
“Ma
cosa
combini? Perché mi hai tirato un cuscino?”chiese
la rossa non capendo.
“Come
perché? Perché noi ti cacciamo dalla stanza e tu
non sapendo dove andare,
andrai a dormire con il tuo bello e tenebroso spadaccino!”
disse Robin
sorridendo divertita.
“MA
CHE
COSA DITE?!??!” disse la rossa furiosa.
“Su,
non
fare storie!” disse Hoshi spingendola fuori dalla stanza e
chiudendo la porta a
chiave.
“EHI
RIAPRITEMI!!! NON SONO SCHERZI DA FARE!!! AVANTI!!”
urlò Nami fuori dalla
porta.
“Notte
nami e sogna tanti bei spadaccini!” disse Hoshi mettendosi a
letto, mentre
Robin chiuse il suo libro e spense la luce.
“Ma
guarda te … mi hanno lasciata senza un posto dove
dormire!” disse la rossa
imbronciata camminando per il corridoio con il cuscino tra le braccia.
“Se
vado
nella camera dei ragazzi, sembrerebbe brutto … no meglio che
vada fuori sul
ponte!”
E
così
fece; uscì fuori, faceva piuttosto freddo, ma sempre meglio
che dormire con
quella banda di scimmie.
“Ehi
ragazzina, che ci fai qui fuori … con un cuscino?”
chiese Zoro dal posto di
vedetta.
“Eeeh? Zoro! He he! Ciao,
che
ci fai qui?” chiese ridendo istericamente.
“Come
che ci faccio qui? Sono di vedetta! Piuttosto tu non hai risposto alla
mia
domanda!” disse lo spadaccino ghignando.
“Bhe
…
io … ecco … veramente … Robin e Hoshi
… mi hanno cacciato dalla stanza!” disse
continuando a ridere istericamente.
Zoro alzò un sopracciglio con un espressione divertita sul
volto.
“Vuoi
salire?” chiese Zoro capendo al volo le intenzioni della
ragazza.
“Ehm
…
ecco … magari … qui fa un tantino
freddo!” disse la navigatrice un po’ in
imbarazzo.
“E
che
stai aspettando allora?” chiese lui sorridendo divertito.
Aveva la situazione
in pugno.
“Si,
arrivo!” disse la ragazza raggiungendolo.
Una
volta salita sopra al posto di vedetta, si sedette vicino a Zoro, che
era
interamente coperto, tranne la testa, da una coperta piuttosto pesante!
“Allora,
sei pronto per il combattimento di domani?” chiese lei
cercando di iniziare una
conversazione.
“Io
sono
sempre pronto!” disse lo spadaccino orgoglioso.
“He
he
già!” disse lei pensando che era impossibile
parlare di qualcosa con quello
scimmione. Un brivido le percorse la schiena, faceva davvero freddo.
“Tieni
…” disse Zoro cedendole la sua coperta.
“Ma
… tu
non hai freddo?” chiese lei preoccupata, ma allo stesso tempo
felice per quel
gesto.
“Tsè
…
il freddo servirà solo a temprarmi il corpo! Io non sono una
femminuccia debole
e indifesa!” disse lo spadaccino ghignando.
“IO
NON
SONO DEBOLE ED INDIFESA! SONO SEMPLICEMENTE UNA PERSONA NORMALE A
DIFFERENZA DI
VOI MOSTRI!” gridò la ragazza stizzita.
“Ehi
ehi
non ti scaldare tanto ragazzina!” disse il ragazzo ridendo
divertito.
“Tsè,
stupido rozzo che non sei altro …”
“Mah,
io
mi metto a dormire!” disse Zoro chiudendo gli occhi.
“Ma
come
ti metti a dormire?” chiese la ragazza, tappandosi
però subito la bocca.
“Perché?
Non dovrei? C’è forse qualche motivo per il quale
dovrei rimanere sveglio?”
chiese lui ghignando divertito.
“Bhe
…
ecco …” disse la ragazza evidentemente in
difficoltà.
“Tu
… Tu
dovresti fare la guardia e non dormire!” continuò
la navigatrice salvandosi in
corner.
“Oh
si, ma io sono in guardia anche quando dormo, perciò
notte!” disse
Zoro addormentandosi e lasciando la navigatrice con un pugno di mosche.
To be continued ...
Marie: Salve a
tutti!
Autrice: Ehi! E tu
che ci fai qui? Torna nella tua storia! (la lego e la imbavaglio)
Bene, ora passiamo
a noi, allora che ne pensate del chappy quasi interamente rosa? He he
he ve lo aspettavate il bacio tra rufy e Hoshi? Nooo? Bene
è proprio quello che volevo !muahaha. Comunque, grazie a chi
legge e recensisce U___U io e Hoshi siamo molto contente e
perciò passiamo ari ringraziameni!
Neko: Ehhh mi
dispiace ma x vedere schiattare Gairo ci vorrà ancora un
pò, ma credo che ne sia valsa la pena XXD Comunque si hai
azzeccato tutti gli attacchi di tutti tranne quello di Hoshi XXD
avrà tecniche tutte sue! (infatti U___U io sn originale! nd
hoshi) comunque, spero ti sia piaciuto!^^ ciao baci!
Marie_92: U___U oh
mi dispiace ma x vedere la fine di Gairo ci vorrà ancora un
pò, poco sia chiaro, ma ancora un pokino! U___U spero che
comunque questo chappy valga la pena di essere lettoXXD Lo so
il passato di hoshi è triste, ma che ci si vuol fare, tanto
tutti in quel manga hanno passati tragici U__U cmq ace è
molto contento di essere stato liberato e cerca marie, ma
ahimè è stata imbavagliata e legata x essersi
intrufolata in una fic e pretendere di fare da presentatrice! Tienila a
bada XXD (infatti U__U questa è la mia storia! nd hoshi
che sorride ad Ace x far ingelosire marie) cmq, spero che ti
sia piaciuto il chappy XXD ciao baci tvb
By
Vegetina
|
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Capitolo 14 *** Attimi prima dello scontro ... ***
Il
sole
stava sorgendo, i raggi stavano cominciando a raggiungere la terra,
illuminando
tutto ciò che incontravano sul loro cammino. Una ragazza era
già in piedi, non
aveva chiuso occhio per tutta la notte, come avrebbe potuto? Tra
pochissime
ore, si sarebbe giocata tutto …
O
vincere o perdere, erano due le opzioni, questa volta non ci sarebbero
stati
stupidi patti, vivere o morire, ecco le condizioni del gioco e lei
aveva deciso
di partecipare … l’aveva deciso in quello stesso
istante che aveva risparmiato
la vita a Rufy, il suo capitano, il suo amico, o forse, anche qualche
cosa di
più;
Il
suo
destino sarebbe stato deciso dalla battaglia che si sarebbe svolta
quello
stesso giorno, il destino di settecentomila abitanti dipendeva solo da
lei e
dai suoi amici.
Ma
lei
voleva veramente questo? Voleva veramente mettere a rischio la vita dei
suoi
amici? Delle persone che si erano offerte di aiutarla senza chiedere in
cambio
nulla …
Erano
tutti speciali, ognuno a modo suo e ad ognuno voleva bene come ad un
fratello o ad
una sorella.
“Ehi,
che ci fai già in piedi?” chiese un voce maschile
alle sue spalle. Impossibile
non riconoscerlo, il cuoco galante della nave.
“Non
riuscivo a dormire, Sanji …”
“Immagino
come ti senti, che ne dici di mangiare qualcosa?” chiese il
ragazzo biondo
sorridendole.
“Volentieri!”
disse la mora aprendosi in un largo sorriso.
Sanji
e
Hoshi si diressero in cucina e il biondo fece accomodare la mora su una
sedia,
mentre lui, come al solito, si mise ai fornelli per preparare qualcuno
dei suoi
manicaretti.
“Che
ne
dici di una fetta di torta alle fragole?” disse Sanji
sorridendole.
“Dire
che è più che azzeccata!” disse la
giovane Ninja sorridendo.
In
una
mezzoretta il dolce fu pronto e servito, con tanto di panna, in un
piatto alla
ragazza.
“Et voilà mon
cherì!” disse il cuoco.
“Grazie
Sanji!” disse Hoshi tagliando un pezzo di dolce che, una
volta infilzatolo con
la forchetta, lo portò alla bocca assaporando quel sapore
così dolce, ma così
sublime!
“Ti
piace?” chiese il biondo osservandola mangiare.
“E’
strepitoso Sanji! Sei il migliore!”
“Sono
contento che ti piaccia, comunque, volevo domandarti una cosa
…”
“Dimmi
pure!”
“Ma
…
per caso tra te e Rufy c’è qualcosa?”
chiese con fare indagatore.
La
povera Hoshi per poco non si strozzò.
“Ma
che
razza di domande fai?” disse paonazzo in viso.
“No,
così, per chiedere; sai, quando ieri sera è
tornato in camera era un po’
strano!”
“Ah
si?”
disse la ragazza fingendosi sorpresa.
“Già
… e
così, dato che tu sei stata con lui prima che venisse in
camera, mi chiedevo se
magari fosse successo qualcosa …” disse Sanji
vago, anche se a dir la verità
sapeva tutto. Infatti, proprio subito dopo quel bacio, il capitano
confuso gli
aveva chiesto consiglio.
“No,
nulla!” disse la ragazza finendo il dolce e alzandosi dalla
sedia.
“Capisco!”
disse Sanji sorridendole.
“Io
vado
a prepararmi per la battaglia! Non posso di certo combattere in pigiama
e senza
le mie armi ninja!” disse la mora scappando da quella
situazione imbarazzante.
***
Tutti
i
componenti della ciurma di cappello di paglia si trovavano appena fuori
della
nave pronti alla battaglia.
“Per
un
pezzo di strada staremo tutti insieme, ma poi io e Rufy ci staccheremo
e
andremo da Gairo!” disse Hoshi con sguardo battagliero,
sicura di se.
“Bene,
andiamo!” disse Nami alzando il suo Perfect Clima Attack in
aria.
Passi
lenti ma sicuri, capelli al vento che facevano assumere
un’aria un po’
selvaggia, sguardi seri e impassibili, loro erano gli amici della
principessa
di Strawberry, forse, i salvatori del regno.
Entrarono
in città e, come si aspettavano, quelli della marina erano
già li, con i fucili
puntati contro i cittadini indifesi e innocenti.
“Avanti
uomini! Dobbiamo ucciderli tutti!” disse un marines tirando
un calcio a un
bambino.
“No
per
carità! Lascialo stare! E’ solo un
bambino!” disse Tom, il pescivendolo.
“Per
me
è indifferente, vuoi morire prima tu?” disse il
marines sorridendo
malvagiamente e sguainando la spada.
“Mettiti
in salvo piccolo, scappa!” disse Tom guardando il bimbo.
“Addio
misero essere inferiore!” disse l’uomo alzando la
spada.
“Per
me
è finita …” sussurrò il
vecchio pescivendolo.
“Non
ancora Tom!” disse la giovane Hoshi fermando il braccio del
Marines e
sferrandogli un pugno in pieno viso che lo fece volare contro un
palazzo, mentre Zoro sistemò gli altri.
“Ma
tu …
tu sei la piccola Hoshi!” disse Tom con le lacrime agli occhi.
“Non
più
piccola … Tom, devi farmi un favore!” disse lei
guardandolo serio.
“Dimmi
pure principessa, tutto ciò che vuoi …”
“Raduna
tutti gli abitanti dell’isola e conducili nella foresta,
fatti aiutare da
qualcuno se non ce la fai da solo, ma allontanatevi dalla
città …”
“Si,
lo
farò … ma, tu … che hai intenzione di
fare?” disse il pescivendolo sperando che
non facesse ciò che si stava immaginando.
“Io?
Io
ho intenzione di riprendermi il regno e comportarmi da ciò
che sono!” disse la
mora sorridendogli sorniona.
“No,
non
puoi! Ti farà fuori! Non farti eliminare! Sei ancora
così giovane!” disse Tom
scuotendola per le spalle.
“Sta
calmo Tom, non sono sola, ci sono sette ragazzi con me, sette amici che
sono
come fratelli, sette eroi che sono sicura che salveranno il mio regno!
E ora …
come tua sovrana, ti ordino di portare al sicuro la mia
gente!” disse
guardandolo seriamente.
“Oh,
piccola Hoshi …” disse il vecchio uomo con le
lacrime agli occhi.
“A
presto Tom, spero che ci rivedremo!” disse la giovane
incamminandosi insieme ai
suoi sette amici verso il centro della città.
A
ogni
passo che faceva, si sentivano commenti come ad esempio: “Oh,
ma quella è la principessa
Hoshi!” “Ma che vuole fare la nostra
principessa?” “Ma chi sono quei sette
ragazzi?”.
“HOSHIIII!
CHE COSA VUOI FAREEEE?” gridò un ragazzo dai
capelli neri correndo incontro
alla ragazza, era lo stesso giovane che il giorno prima aveva dato
alcune
spiegazioni a Nami e company.
“E’?
Ma
lui è il ragazzo di ieri!” disse Nami.
“Hoshi!
Che vuoi fare? Non essere imprudente! Non rischiare la tua
vita!” disse il
giovane.
“Tranquillo
cuginetto, ne uscirò viva!” disse sorridendogli.
“CUGINETTO?!?!!??”
dissero tutti insieme.
“Si,
esatto, lui è Carl, mio cugino!”
“Ora
capisco come mai ti conoscesse così bene …
“ disse Nami.
“Già,
ora però Carl, aiuta Tom a mettere in salvo gli abitanti
dell’isola, presto qui
in città scoppierà una violenta battaglia e non
voglio che nessuno rimanga
coinvolto!” disse la mora fissandolo negli occhi.
“Va
bene
cuginetta, ma stai attenta!” disse Carl convinto dallo
sguardo serio della
mora.
“Rufy!”
disse Hoshi.
“Dimmi
…” disse il ragazzo guardandola.
“Ce
la
fai a raggiungere il castello con un tuo pugno Gom Gom?”
chiese sorridendogli.
“Certo,
che domande!”
“Bene,
e
allora che stiamo aspettando! Andiamo!!!” disse la ragazza
aggrappandosi a lui.
“Si!
PUGNO GUM GUM! IN AZIONE!!!” disse il ragazzo allungando il
braccio fino al
castello.
“In
bocca al lupo ragazzi!” disse Hoshi prima di essere
catapultata insieme a Rufy
nel castello.
“Avanti
ragazzi! Hoshi si fida di noi!” disse Nami.
“Si
lo so, andiamo e facciamoli tutti fuori!” disse Sanji
accendendosi
la sua solita sigaretta.
To be continued ...
Salve gente, ed ecco
gli attimi prima che cominci la battaglia! Spero che questo capitolo,
anche se è di transizione, vi sia piaciuto XXD ciao baci e
grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono!
Marie_92: Ciaooo! Si
lo so che sono tenerissimi :DD Mi dispiace par Marie ma deve imparare a
stare al posto suo U___U Comunque ....(tranquillo Ace! State in buone
mani U___U lo sblocco io al tuo fratellino! nd Hoshi) (oh bene! ^^
allora io vado a fare pratica con marie!:p nd Ace) (*_* nd marie)
comunque, si povera Nami XXD Zoro non cambierà mai U___U
spero ti sia piaciuto il chappy, ciao baci tvb!
Neko: Ciaooo! Sono
contenta che il chappy ti sia piaciuto XXD Si si Hoshi è
molto intraprendente U____U"" (Ehi voi due è_é
volete fare una brutta fine? Nd Hoshi) (No no scherazvamo ^^" nd noi)
(MMbè U___U nd Hoshi) Comunquee XXD per Zoro e
Namii ancora ci vorrà un pò XXD spero che il
chappy anche se di transizione non sia stato troppo noioso XXD ciao baci
BY Vegetina
|
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Capitolo 15 *** Lo scontro ha inizio! ***
“Ehi
Hoshi, dove credi si trovi Gairo?” chiese Rufy guardandosi
intorno,
meravigliato dalla maestosità del castello.
“Sicuramente
è nella sua stanza … si starà
rilassando come sempre!” disse la ragazza
stringendo i pugni.
“E
allora andiamo! Avanti dimmi dove si trova!” disse Rufy.
“Seguimi
capitano!” esclamò la mora mettendosi a correre
dentro il castello. Rufy poteva
osservare come fosse grande l’interno del palazzo reale,
peccato solo che fosse
rovinato da tutti i ritratti di quel Gairo. Non sembrava molto curato,
evidentemente quel marines non ci teneva molto all’ordine e
alla pulizia …
“Ma
guarda, guarda chi c’è qui, la principessina
Hoshi!” disse un marinaio.
“Oh,
ma
chi si rivede! Non pensavo di trovarti qui, Matsi!” disse lei
ghignando.
“Ehi
Hoshi, e lui chi è?” chiese Rufy.
“Lui
è
uno dei pezzi forti di Gairo! Mi sorprende che non sia in
città, evidentemente
avrà intuito che sarei venuta al castello! Però
... devo ammettere che mi deve temere
molto per aver mandato te!” disse la mora sogghignando.
“No,
non
ti teme, semplicemente vuole un lavoro pulito e veloce!”
disse Matsi ghignando.
Era alto, con i capelli blu e lisci. Gli occhi rosso fuoco e due folte
sopracciglia.
“Sai
Matsi, sono cambiata da quando ci siamo scontrati cinque anni fa, sono
diventata molto più forte! Ora come ora, ti batterei ad
occhi chiusi!” disse
Hoshi balzando in avanti ed ad una velocità impressionante
lo colpì dritto
dritto nello stomaco. Per mettere fuori gioco Matsi ovviamente quello
non
sarebbe bastato, la ragazza ne era conscia, ma era consapevole anche
del fatto
di poterlo battere facilmente.
“Ehi
bimba non cantare vittoria tanto presto!” disse Matsi
tirandole un pugno, ma
lei lo schivò facilmente.
“Non
chiamarmi bimba brutto idiota!” disse lei caricando il suo
colpo preferito.
“Sfera
di fuoco devastante!!!” disse Hoshi colpendolo in pieno
stomaco e mettendolo
fuori gioco.
“Ok,
ho
fatto!” disse la ragazza guardando Rufy vittoriosa.
“Sai,
non mi sembri una che ha il bisogno del mio aiuto
…”
“Oh
credimi che mi servirà, Gairo è mille volte
più forte di lui, fidati! Se fosse
così facile batterlo non avrei aspettato tutto questo tempo
per attaccarlo!”
“Giusto!
Avanti, ora andiamo dal nostro vero nemico!” disse Rufy
alzando un pugno in
alto.
“Si!”
***
“Vediamo
un pò, credo che ci troviamo nel lato ovest della
città!” disse Zoro sicuro.
“Io
non
penso proprio! Siamo nel lato est!” disse Nami. Dopo che Rufy
e Hoshi si erano
diretti al castello, loro avevano deciso di dividersi in quattro
gruppi. Ognuno
si sarebbe diretto a uno dei quattro punti cardinali. Zoro e Nami ad
est, Usop
e Chopper ad ovest, Sanji a Nord e Robin a sud. Così sarebbe
stato molto più facile tenere a bada tutti gli uomini di
Gairo.
“E’
uguale … io però non vedo l’ombra di
marines!” disse Zoro.
“Ma
è
impossibile! Dovranno pur essere da qualche parte!” disse la
navigatrice
confusa.
“Infatti
eccoli che arrivano!” disse Zoro pronto a sguainare le sue
spade.
“Ma
che
dici? Io non li vedo!” disse Nami cominciando a pensare che
Zoro fosse pazzo.
“ABBASSATI
NAMI!” urlò lo spadaccino colpendo un marines alle
sue spalle.
“WUAAAA!
POTEVI ANCHE AVVISARMI PRIMA! PER POCO NON MI FAI A FETTE!”
urlò la rossa
inviperita.
“Stai
buona, ti ho salvato la vita! E ora … ti conviene tirare
fuori il tuo strano
bastone e combattere o ci rimetterai la pelle!” disse Zoro
combattendo contro
alcuni marinai che lo stavano attaccando proprio in quel momento.
“Si,
hai
ragione!” disse la navigatrice sfoderando il suo Perfect
Clima Attack.
“Oh,
ma
bene, Zoro lo spadaccino!” disse un marines alle sue spalle.
“E
tu
saresti?” chiese Zoro girandosi per guardarlo in faccia. Era
un uomo non molto
alto, pelato, con un tatuaggio a forma di colomba sulla nuca. Portava
una spada
dietro la schiena e una collana appuntita con un teschio.
“Piacere
spadaccino, io sono Jafer, il braccio destro di Gairo! Ho voglia di
proporti un
duello!” disse Jafer ghignando.
“Nami,
sta indietro, questa è una sfida tra spadaccini!”
disse Zoro sfoderando due
delle sue spade.
***
“Ma
sarò
finito nel punto giusto della città? Mah, chi lo sa
…” si disse Sanji
camminando con le mani in tasca e la sigaretta in bocca.
“Scusami,
buon uomo, la prego mi aiuti!” disse un ragazzo di circa
diciotto anni.
“Mh?”
disse Sanji girandosi verso di lui. Aveva i capelli biondi, gli occhi
verdi e
non sembrava affatto patire la fame o le sofferenze che tutti i
cittadini
provavano.
“Mi
fa
tanto male la gamba, non riesco a camminare!” disse il
giovane mezzo
inginocchiato a terra.
“Fammi
un po’ vedere …” ma proprio mentre Sanji
si stava inchinando il ragazzo sfoderò
una pistola a sorpresa, che però il cuoco butto via con un
calcio.
“Questi
trucchetti sono vecchi marinaio!” disse Sanji facendo un tiro
di sigaretta.
“Oh,
ma
bene, un pirata intelligente! Allora mi presento, sono uno dei migliori
uomini
di Gairo! Il mio nome è Jhep!”
***
“Chopper!
Chissà dove siamo finiti! Questa città mi incute
una paura che nemmeno
immagini!” disse Usop tremando.
“Non
immagini a me! Sto morendo di paura!!!” disse la piccola
renna spaventata.
“Ma
se
ce ne tornassimo alla nave? In fondo qui non c’è
nessuno, a cosa serve
restare?” disse il cecchino sperando di farla franca.
“Io
tornerei volentieri alla nave, però … abbiamo
promesso ad Hoshi di aiutarla!”
disse Chopper sentendosi in dovere di aiutare la compagna di ciurma.
“Bhe
si,
ma se non c’è nessuno come facciamo ad
aiutarla?” disse Usop cercando una via
di fuga.
“Ehi
voi, siete cittadini di Strawberry?” dissero dei marinai
comparendo alle loro
spalle.
“Chi
noi?” disse Usop girandosi titubante, mentre sudava freddo.
“Si
voi!
Avanti rispondete!”
“No,
noi
non siamo di strawberry! Ecco, eravamo qui solo in veste di
turitsti!!” disse
Usop cercando di farla franca.
“Ho
capito, fate parte dei pirati di cappello di paglia!” disse
uno dei marines.
“AAAAAAAAAAAAA!”
urlò Usop conscio di essere stato scoperto.
“Preparatevi
a combattere!” dissero quelli della marina.
***
“Mah
…
che piano stupido nascondersi per attaccarmi di sorpresa”
disse Robin, che,
grazie al suo potere, era riuscita a vedere i marines nascosti dietro
ai
palazzi pronti ad attaccarla.
“Trente
Fleur Clutch!” disse l’archeologa spezzando la
schiena ai marinai nascosti.
“E’
stato troppo facile …” disse la ragazza tra se e
se.
***
“Avanti
Rufy! Per di qua!” disse la ragazza camminando a passi veloci.
“Questo
castello è enorme! Ha più stanze di un
albergo!” disse il capitano guardandosi
intorno.
“Avanti
Rufy, non è il momento di perdersi in chiacchiere
… quella è la stanza di
Gairo!” disse la mora indicandogli una porta poco distante da
loro.
“Bene!
E
allora che stiamo aspettando? Entriamo no?” disse cappello di
paglia buttando
giù la porta con un sonoro calcio.
“Ma
… ma
come è possibile? Non c’è
nessuno!” disse Hoshi sbarrando gli occhi.
“Starà
facendo uno spuntino!” ipotizzò il capitano.
“No,
no,
no, non è da Gairo! Sicuramente sta architettando qualcosa!
Stiamo in guardia!”
disse la giovane Ninja allarmando tutti i sensi.
“Mah,
aspettiamolo qui!” disse Rufy sedendosi a terra a gambe
incrociate.
Hoshi
aguzzò le orecchie, aveva appena captato un minimo rumore,
ma non capiva da
dove venisse. Da destra? Da sinistra? No … veniva proprio da
davanti a lei!!!
“ATTENTO
RUFYYYYY!” gridò la ragazza buttandosi su di lui
per scaraventarlo via.
Un
laser la colpì in pieno facendola cadere a terra sanguinante
...
“NO
HOSHIII!”
To
be continued ...
Ed
eccomi qui con un nuovissimo capitolo! Lo scontro è iniziato
e chissà chi avrà la meglio, Gairo con i suoi
uomini o la ciurma di cappello di paglia? Lo scoprirete presto!
Comunque spero che vi sia piaciuto!^^ grazie a chi legge e recensisce!
Marie_92: Ciaooooo
gemellaaaa *ç* torta alla fragola *ç* anche io
*ç* comunque U___U riacquistiamo un pò di
dignita, allora ...lo scontro è appena cominciato e se ne
vedranno delle belle hihi spero ti sia piaciuto U___U (a me
è piaciuta la pratica cn Ace *ç* nd marie) ( he
he nd Ace con sorriso da figo) (si lo so U___U sono stata buona XXD nd
me) Ciao baci tvb
Neko: Ciaooo XXD
meno male che non è stato per niente noioso, e sta
tranquilla che di belle se ne vedranno a non finire! Come vedi lo
scontro è appena iniziato e prevedo una dura lotta U___U
Spero ti sia piaciuto anche questo XXD ciao baci alla prossima!^^
By Vegetina
|
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Capitolo 16 *** Strawberry è libera!!!! ***
“S-stai
t-tranquillo … s-sto bene!” disse la mora
rialzandosi in piedi, tenendosi la
spalla sinistra con la mano destra. Fortunatamente non era stata
colpita in una zona vitale. Il capitano fece un sospiro di sollievo.
“DOVE
SEI, GAIRO?” gridò la ninja con tutta la voce che
aveva.
“FATTI
VEDERE CODARDO!!!” continuò la ragazza.
“Se
lo
desideri così tanto, eccomi qui …”
disse la voce dell’uomo, ma non si capiva da
dove provenisse.
“DOVE
SEI? IO NON TI VEDO!” gridò la ragazza.
“ATENTA
HOSHI! ALLE TUE SPALLE!” gridò Rufy.
“Troppo
tardi cara!” disse Gairo colpendola con il taglio della mano
dietro al collo e
scaraventandola verso la finestra. Sarebbe volata di sotto, ma
fortunatamente
Rufy la prese al volo.
“Sei
sleale! Combatti contro di me!!!” disse il capitano furioso.
“Con
calma! Fammi prima eliminare l’unica sovrana rimasta a
Strawberry e poi mi
occuperò anche di te!”disse il capo della marina
ghignando.
“Non
ti
permetterò di eliminare un componente della mia ciurma,
anche a costo della mia
vita!” disse Rufy poggiando Hoshi a terra e pronto allo
scontro.
“Oh,
ma
bene, la cosa si fa interessante, allora, mostrami cosa sai fare
moccioso!”
disse Gairo allungando il dito indice verso di lui.
“Pugno
Gom Gom … IN AZIONE!!!” gridò
allungando un braccio.
“Ma
che
simpatico attacco!” disse Gairo fermandogli il braccio con
una mano e dopo di
che trafiggendogliene una parte con un laser.
“AAAAAAAAAAA!”
gridò cappello di paglia ritirando il suo braccio.
“Oh,
mi
dispiace, il piccino si è fatto la bua?” lo prese
in giro il marines.
“Ora
ti
faccio vedere io! MITRAGLIATICE GOM GOM! IN AZIONE!” disse il
pirata provando
un altro dei suoi colpi che andarono a segno, colpendolo in pieno.
“Ha
ha
ha e tu speri di vincere in questa maniera? Ma non farmi
ridere!”
“GOM GOM ROCKET! IN
AZIONE!”
gridò Rufy attaccandosi a sorpresa all’avversario
e scagliandoglisi contro come
una fionda umana. Lo colpì in piena testa, provocandogli una
ferita in fronte.
“Maledetto
ragazzino! Ora me la paghi!” disse Gairo infuriato alla vista
del sangue.
Cominciò a lanciargli contro diversi laser che cappello di
paglia schivò.
Continuava a lanciarne a raffica, prima o poi l’avrebbe
colpito.
“FRUSTA
GOM GOM!” gridò Rufy tirandogli un potente calcio
come una frusta.
“AAAAAH!
MA NON E’ POSSIBILE! COME FA A EVITARE TUTTI I MIEI COLPI
?” disse Gairo
furioso mentre veniva scaraventato contro un muro.
“Ho
capito sai … il tuo unico potere è il laser!
Basta evitarlo e tu sei fragile
come un agnellino!” disse Rufy sorridendo.
“R-Rufy
…” disse Hoshi rialzandosi.
“Allora
stai bene!” disse il ragazzo continuando a darle le spalle.
“Stai
attento, per ora sta solo giocando!” disse la ragazza
affiancandolo.
“E’
meglio se non combatti, mi sembri ridotta male!” disse il
capitano aspettando
che Gairo si rialzasse.
“Sei
forte, lo devo ammettere, ma io voglio combattere lo stesso! Ci riesco
benissimo, ho ancora un braccio che posso usare liberamente!”
disse la Ninja guardando truce il capitano della marina.
“Come
vuoi …” disse il capitano.
“E
va
bene ragazzini, siete in gamba, ma adesso basta scherzare, il gioco
è bello
quando dura poco!” disse puntando nuovamente in dito indice.
“Ancora?
Lo vuoi capire che non funziona con noi?” disse Rufy
scocciato.
“Staremo
a vedere … CRAZY LASER!” gridò Gairo.
Un enorme, quanto devastante laser uscì
dal dito del marines. Aveva delle dimensioni gigantesche, pari a quelle
di due
uomini messi insieme. I due pirati si buttarono uno da una parte e uno
dall’altra, ma il laser dopo pochi metri esplose provocando
tanti piccoli laser
che andavano ognuno da parti diverse.
“Oh
no!”
disse Hoshi provando a schivarne qualcuno ma venendo colpita da alcuni.
Stessa
cosa successe a Rufy. Gairo si avvicinò verso il pirata
inginocchiato a terra
sanguinante e gli puntò il dito verso la fronte.
“E’
giunta la tua ora cappello di paglia!” disse l’uomo
pronunciando le fatidiche
parole: “Beautiful laser!”
Un
raggio piccolissimo ma potentissimo uscì dal suo dito indice
andando a
scagliarsi nel ventre di una giovane Ninja, che con estrema
velocità aveva
scagliato un calcio al suo capitano, prendendosi il colpo al posto suo.
“HOSHI!
RICORDATI DELLA
PROMESSA … E PRENDITI CURA DEL REGNO!"
-Non
potrebbe essere in mani migliori, papà …-
pensò la giovane principessa con la poca lucidità
rimastale.
“Salva
il mio regno … Rufy …”
balbettò Hoshi con del sangue che stava cominciando ad
uscirle dalla bocca, mentre le sue gambe ormai erano sul punto di
cedere,
incapaci di sostenerla ancora.
“NOOOOO!
HOSHIIIII! PERCHEEEEE’?” disse il giovane ragazzo
di gomma rialzandosi in piedi
e avvicinandosi alla mora barcollante.
“Sei
l’unico in grado si salvarlo … ti prego
… sconfiggi Gairo ..” disse la mora
prima di cadere a terra priva di sensi.
Rufy la guardò per un istante, avrebbe distrutto Gairo,
l’avrebbe fatto per
lei. Finalmente, si levò il suo cappello di paglia e lo
appoggiò sopra la
schiena della Ninja, dopo di che guardò in modo truce il suo
avversario. Ora
sarebbe cominciato lo scontro vero …
***
“Tecnica
a tre spade: CORNA DEL TORO!” disse Zoro scagliando il suo
attacco contro Jafer.
Il combattimento era stato duro, ma alla fine aveva vinto lui! Quello
era il
suo ultimo attacco, quello vincente!
“Bravo
Zoro!” disse Nami affiancandolo. Anche lei con il suo Perfect
Clima Attack aveva messo
fuori gioco parecchi marines.
“Si,
abbiamo vinto …” disse Zoro inginocchiandosi a
terra e respirando a fatica.
“Ehi,
Zoro che hai?” chiese la navigatrice allarmata.
“Nulla
…
è solo un graffio …” disse lo
spadaccino orgoglioso come sempre rimettendosi in
piedi.
***
“COILLER
SHOT!” gridò Sanji assestando un potente calcio al
collo di Jhep.
“E
questo è sistemato!” disse il cuoco accendendosi
la sua solita sigaretta.
“AIUTOOOOOOOOOOO!”
gridarono Usop e Chopper correndo verso di Sanji.
“Ci
mancava anche questa …” disse il cuoco assestando
dei calci ad alcuni marines.
“CHE
BELLO SANJI!!!” gridarono i due con le lacrime agli occhi.
“SALVACI
TU!!!”
“Ok
ok
basta che la smettete di piagnucolare!” disse il cuoco, che
in dieci secondi,
aveva fatto fuori più di cinquanta uomini della marina.
***
“CANNONE
GOM GOM! IN AZIONE!” gridò Rufy scagliando
l’ennesimo attacco contro Gairo.
“Maledetto
ragazzino …” balbettò il capitano della
marina sputando sangue.
“E
adesso, è giunta la tua ora! IO NON TI PERDONERO’
MAI!!!” gridò il capitano
caricando uno dei suoi colpi micidiali: la mitragliatrice Gom Gom!
“No,
aspetta … io … ti prometto di lasciarti il regno
e di andarmene buono buono!
Non farò più del male a nessuno!” disse
Gairo cercando di convincere il suo
avversario, che esitò per un istante.
“Non
ascoltarlo … Rufy …” disse Hoshi
alzandosi faticosamente in piedi e respirando
a fatica.
“Lui
… è
solo un bugiardo … - disse con le lacrime che cominciavano a
rigarle il viso –
non ha mai avuto intenzione di mantenere la sua promessa, mi ha sempre
presa in
giro!” disse con un espressione di pura rabbia e dolore
dipinta sul volto; le
lacrime le uscivano incessanti, ricordando quei tristi anni nei quali
era stata
al suo servizio. Aveva sempre combattuto i pirati, fin dalla tenera
età di
sette anni …
Aveva
vissuto da sola, contro tutte le sue paure, contro tutti i suoi dolori,
li
aveva combattuti in solitudine …
I
suoi
incubi, quelli che ogni notte faceva, non venivano allontanati da
nessuno, le
sue lacrime, le aveva sempre asciugate lei, la sua tristezza, veniva
consolata
da sola;
Solo
una
cosa riusciva a farla andare avanti, riusciva a farla svegliare al
mattino
senza la voglia di ammazzarsi e quella cosa era la certezza che prima o
poi,
dopo tutti gli scontri che aveva affrontato e che avrebbe affrontato
contro i
pirati, la sua forza sarebbe diventata strepitosa, le sue tecniche
raffinate e
avrebbe superato quel mostro di Gairo, riprendendosi il suo regno e
mantenendo
così la promessa che aveva fatto a suo padre …
“Ti
prego Rufy …”
“Ma
davvero libererai il mio
regno se io ti portassi dei pirati che hanno una taglia superiore agli
ottanta
milioni di Berry?” chiese la piccola Hoshi di appena dieci
anni.
“Oh,
certo piccola, lo farò
eccome! Se tu catturerai un pirata che supera anche di poco gli ottanta
milioni
di taglia, io libererò Strawberry e te!” disse
Gairo facendole un finto
sorriso.
“Va
bene allora mi metto di
nuovo in viaggio!” disse la bimba uscendo di corsa dalla
stanza.
“Io
te
lo chiedo per favore Rufy…”
“Maledizione
non devono
catturarmi!!!” disse la piccola Hoshi di dodici anni che,
dopo essersi
sfacciata per uno della nave, grazie alla tecnica della trasformazione,
dopo aver
messo del sonnifero nel pasto del capitano della ciurma di pirati e
dopo
averlo legato e nascosto nella sua piccola barchetta, stava scappando
dai suoi
compagni di ciurma che la inseguivano per ucciderla.
“Fermati
mocciosa!!!” gridò uno
di essi sparandole contro con una pistola.
“NON
CI PENSO NEMMENO A
FERMARMI! IL VOSTRO CAPITANO VALE LA BELLEZZA DI OTTANTADUE
MILIONI!” gridò la
ragazzina dalla sua piccola imbarcazione, mentre remava con tutta la
forza che
aveva. La sua barchetta era più veloce e più
piccola, perciò un bersaglio molto
più difficile da colpire.
“SPARATE!
MA NON CON I CANNONI!
POTRESTE FAR FUORI IL CAPITANO! PRENDETE LE PISTOLE!” disse
un altro dei
compagni cominciando a sparare in direzione della bambina.
“Maledizione
… mi hanno colpito
al braccio … ma non posso fermarmi, devo continuare
…” disse la piccola
continuando imperterrita a remare e seminando la nave dei pirati.
“Tu
sei
l’unico che può farlo …”
“Gairo!!!”
urlò la bimba
entrando nella stanza trascinandosi dietro un uomo legato e privo di
sensi.
“Cosa
vuoi mocciosa?” chiese
l’uomo che stava sorseggiando da un calice
d’argento, del vino rosso
pregiatissimo.
“Ti
ho portato un ricercato da
ottantadue milioni di Berry!” disse la bimba felice.
“Ah
si?” disse l’uomo girandosi
sorpreso.
-Non
credevo ci sarebbe
riuscita … - pensò Gairo.
“Adesso
libererai il mio regno
e me come promesso?” disse la ragazzina contenta.
“Il
tuo regno dici? No, non
penso di poterlo fare …” disse l’uomo
ghignando.
“Cosa?
PERCHE’ NO? ME L’AVEVI
PROMESSO!!!” gridò la Ninja con le lacrime agli
occhi.
“Si,
è vero, però le cose sono
cambiate! Tu mi servi, sai infiltrarti tra i pirati sfacciandoti per
una di
loro e poi li catturi … sei furba, forte e intelligente,
requisiti che gli
altri miei uomini non hanno!” disse Gairo ghignando.
“SEI
UN BASTARDO!!!” gridò
Hoshi avvicinandosi furiosa.
“Io
non ci proverei se fossi in
te … continua a stare al mio servizio e al tuo popolo non
verrà torto neanche
un capello, ma se al contrario ti ribellassi … allora
dovrò distruggere
quest’isola! Ha ha ha!”
“Tu
… tu … me la pagherai prima
o poi … me la pagherai!” disse la mora uscendo
dalla stanza in un pianto
disperato.
“TI
PREGO RUFY UCCIDILO! LIBERA IL MIO REGNO!!!!”
gridò la ragazza con le ultime
energie rimastegli.
Il
moro
la osservò per un istante … i suoi occhi, non
avevano più quell’espressione
vuota e spenta di sempre, ora esprimevano rabbia, frustrazione, dolore,
disperazione …
Chissà quante ne aveva passate, quanta sofferenza
…
E ora, con un buco in pancia, era ancora li in piedi intenta a salvare
il suo
regno …
“MITRAGLIATRICE
GOM GOM, IN AZIONE!!!” gridò Rufy dando il colpo
di grazia a Gairo.
Se
lei
non poteva finirlo, ci avrebbe pensato lui a farlo!
“Grazie
Rufy!” disse la ragazza che stava ricrollando a terra.
Le
ingiustizie, le sofferenze, il dolore … era tutto finito
…
La tirannia di quell’uomo non ci sarebbe più
stata, le fragole sarebbero
rinate, il suo popolo sarebbe risorto, avrebbe ricominciato tutto da
capo!
Nessuno avrebbe più patito la fame, nessuno sarebbe stato
abbandonato a se
stesso se non avesse avuto i soldi per pagare!
Il regno sorridente e allegro sarebbe rinato!
“Da
oggi, miei cari sudditi, io
sono il vostro nuovo sovrano! Dovrete portarmi rispetto e chi
oserà
disubbidirmi, pagherà con la vita!” disse Gairo
appena incoronato re.
Era
tutto finito, ogni piccola mostruosità di
quell’uomo apparteneva ormai al
passato:
STRAWBERRY
ERA LIBERA!!!
To be continued
...
Tadadadan! Colpo
di scena U___U Gairo è stato sconfitto XXD Volevo dividerlo
in due chappy, ma dato che oggi, causa studio, ho aggiornato un
pò tardi ho fatto un solo capitolo, ma non credete che
l'avventure siano finite qui, la fic è appena agli inizi!:DD
spero vi sia piaciuto ... grazie a tutti quelli che leggono,
recensiscono e a chi l'ha messa tra i preferiti! Appena
finisco di colorare un immy vi metterò il bacio tra rufy e
Hoshi XXD Ciao baci a tutti.
Neko: Si povera
Hoshi, ma devo ammettere che Rufy l'ha riscattata alla grande! :DD
Infatti è come dici tu XXD gairo facendo del male ad una
compagna di ciurma di Rufy si è segnato la sua fine XXD
(soprattutto se sono io la compagna U___U nd hoshi) (modesta =.=" nd
me) Spero che il chappy ti sia piaciuto, ciao baci , alla prossima!
Marie_92:
(TRanquilliiiii :DD sono qui! Non preoccupatevi cognatini! Sono ancora
viva U__U ho una storia da portare avanti! XXD nd hoshi) Credo che
Gairo abbia avuto una giusta lezione! Eh si, Usop è un
geniaccio XXD solo a lui poteva venire in mente di dire che sono
turisti XXD e poi Hoshi finchè so tratta di quel tizio poco
importante lo fa fuori facilmente, ma non posso levare la gloria a Rufy
XXD è il capitano ed è giusto che sia lui a far
fuori Gairo U__U spero ti sia piaciuto! :DD Ciao baci tvb!
By
Vegetina
|
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Capitolo 17 *** La quiete dopo la tempesta ... ***
Erano
passati due giorni da quando la tirannia di Gairo era finita e tutti i
componenti della ciurma di Rufy, eccetto Chopper, Usop, Nami e Robin,
dormivano
beatamente nei letti del castello.
“Chopper,
come stanno?” chiese Nami preoccupata.
“Tranquilla,
stanno tutti quanti meglio … Zoro e Sanji hanno solo bisogno
di riposo, si
sveglieranno a breve, mentre Hoshi e Rufy hanno affrontato una
battaglia molto
dura, ma anche loro si rimetteranno in fretta! Tempo altri due giorni e
si
riprenderanno! Le loro ferite erano piuttosto gravi, ma sono riuscito a
curarli!” disse la renna sorridente.
“Mano
male … mi è preso un colpo!” disse
Nami.
“Potete
rimanere a Strawberry tutto il tempo che volete! Per noi
sarà un onore ospitare
i nostri salvatori!” disse Carl, il cugino di Hoshi,
sorridendogli.
“Oh
si,
rimarremo più che volentieri!” disse Usop con un
sorriso a trentadue denti, ma
subito ricevette un pugno in testa da Nami.
“No
grazie, sei molto gentile, ma appena i nostri compagni si riprenderanno
continueremo il viaggio! La marina verrà presto a conoscenza
di ciò che è successo
e non esiterà a venire qui per catturarci!” disse
la navigatrice saggiamente.
“Si,
Nami ha ragione …” disse Chopper.
“Per
me
va bene …” disse Robin.
“Bene,
allora appena si saranno ripresi partiremo e continueremo il nostro
viaggio!”
esclamò Usop
***
“Mmm
…
ma … dove sono?” si chiese Hoshi mettendosi a
sedere sul letto.
“HOSHIII!”
disse Nami saltandole al collo.
“Mmh?
Nami … così mi strozzi!” disse Hoshi
boccheggiando.
“Oh
scusa
sorellina!” disse Nami staccandosi.
“Sorellina
hai detto?” disse Hoshi sorridendo appena.
“Si!
Ormai sei come mia sorella! La mia sorellina minore!” disse
Nami sorridendo.
“Allora
tu sei la mia sorellona!” disse Hoshi facendo un ampio
sorriso a trentadue
denti.
“Allora
come stai?” chiese Usop interrompendo la conversazione.
“Mi
sento benissimo ora!” rispose la mora.
“Si,
ma
non dovresti muoverti!” disse Chopper.
“Ah
non
preoccuparti Chopper! Mi sento in forma!” disse Hoshi
alzandosi con un balzo.
“E’
naturale
mio petalo di rosa che ti senti come un fiorellino appena sbocciato,
hai
dormito per tre giorni!” disse Sanji porgendole una rosa.
“Oh
grazie Sanji!” disse la principessa sorridendo.
“Hoshi
…” disse Carl.
“Cuginetto!”
disse lei guardandolo sorridente. Non poteva fare a meno di sorridere,
era
troppo felice. Non si sentiva così ormai da anni!
“Ce
l’hai fatta Hoshi, hai riconquistato il regno, ora sei tu la
regina!” disse lui
prendendola in braccio e girando su se stesso.
“Si,
ora
sono io … la regina …” disse con non
molto entusiasmo. Essere la regina per lei
avrebbe comportato lasciare i suoi amici, la sua sorellona, Rufy
…
“Ora
che
ci penso, il tiranno è stato sconfitto, perciò tu
non hai più nessun motivo per
venire con noi …” disse Robin quasi come se
l’avesse letta nel pensiero.
“Si,
infatti …” disse la mora abbassando lo sguardo
“Ma ora non pensiamo a questo …
piuttosto, dov’è Rufy?” si chiese la
mora guardandosi intorno.
“E’
proprio qui accanto a te che ronfa come un ghiro
…” disse Usop indicando il
letto affianco.
“Rufy
…”
disse la mora guardandolo sorridente.
“Gli
devi molto è?” disse Nami sorridendo.
“Devo
molto a tutti voi!” disse guardandoli felice.
“Non
riesci proprio a smettere di sorridere è Hoshi?”
disse Robin con un sorrisetto stampato
in faccia.
“Si!
Sono troppo felice!” disse saltellando per la stanza.
“Che
ne
dite se andiamo nella sala principale a festeggiare un
po’?” disse Carl.
“Festeggiare?”
disse Zoro non molto entusiasta.
“Tranquillo
Zoro, ci sarà da bere!” disse Hoshi che ormai lo
conosceva bene.
“Ok
andiamo allora!” disse lo spadaccino uscendo dalla stanza.
***
Erano
tutti seduti intorno ad una grossa tavola e , i cuochi e i camerieri
che fino a
poco prima lavoravano per Gairo, ora erano ben lieti di preparare e
servire da
mangiare ai loro salvatori e alla loro principessa.
“Avanti
ragazzi, servitevi pure! Queste sono specialità del mio
regno! Dopo vi farò
assaggiare alcuni dolci a base di fragole tipici di qui!”
disse Hoshi
sorridendo.
“CIBOOOOO!”
disse Rufy entrando di corsa dentro la sala da pranzo, attirato
dall’odore del
cibo.
“Rufy!”
dissero tutti sorpresi di vederlo in piedi.
“Cibo,
cibo, cibooo!” disse il capitano fiondandosi sul cibo e
cominciando a divorare
tutto ciò che si trovava sotto il naso.
“Buono
…
è tutto … squisito!” disse continuando
a ingoiare di tutto.
“Mangia
anche con calma, ce n’è quanto ne vuoi!”
gli disse Hoshi sorridendo.
“Meno
…
male! Mmh? Hoshi … sei viva!” disse tra un boccone
e l’altro.
“=.=
Se
sono qui a parlare con te!” disse lei con una gocciolina di
sudore dietro la
testa.
“Ah,
bene … non ti … credevo ancora … in
vita!” disse di nuovo il capitano tra un
boccone e l’altro. A discapito di tutte le aspettative la
mora scoppiò in una
grossa risata divertita.
“Mamma
mia Rufy, mi fai morire dalle risate!” disse
Hoshi, però poi
smise quasi subito, la ferita al ventre le faceva ancora piuttosto male.
“Rufy,
non ti ho ancora ringraziato per aver eliminato Gairo!” disse
sorridendogli.
“L’ho
fatto volentieri! D’altronde sei un membro della mia
ciurma!” disse
lui sorridendole. La mora abbassò lo sguardo.
“Ecco
Rufy, io ho preso una decisione … ti devo molto, questo
è vero, ma rimarrò qui a Strawberry e
governerò sul mio regno, come è
giusto che sia !” disse con voce triste e
malinconica.
“Che
cosa????” dissero tutti all’uni suono.
“Quindi,
sorellina, hai deciso?” disse la navigatrice tristemente.
“Si,
è
giusto che sia così ragazzi … domani
farò il mio discorso e dopo di che sarò
incoronata regina … voi quando avete intenzione di
partire?” chiese lei alzando
lo sguardo.
“Credo
domani mattina presto” ipotizzò il Zoro.
“Si,
infatti, ora che siamo tutti in piedi è meglio prendere il
mare, o quelli della
marina ci cattureranno!” disse Nami.
“NOOOO!
IO NON VOGLIO LASCIARE LA MIA DILETTA QUI! NON E’
GIUSTO!” disse Sanji
piangendo come una fontana.
“Sei
patetico cuoco …” disse Zoro.
“Io
non
voglio dirti addio!” disse Chopper con le lacrime agli occhi.
“Tranquillo
Choopy, non sarà un addio!” disse Hoshi
accarezzandogli la testa.
“Ora
ragazzi, festeggiamo! Non è il momento di essere
tristi!” disse la
principessina mettendosi in piedi su una sedia, atto non molto regale.
“BRINDIAMO
ALLA NOSTRA AMICIZIA E ALLA LIBERAZIONE DEL REGNO DI
STRAWBERRY!” urlò la
mora sollevando in aria un boccale di birra.
“SIIIIII!”
gridarono tutti.
***
Anche
in
città si stava svolgendo una grande festa; tutti finalmente
erano liberi,
potevano vivere in tranquillità, senza nessun peso!
“La
piccola Hoshi ce l’ha fatta! Hoshi ce l’ha
fatta!” ripeteva ormai Tom da due
giorni, come il resto del popolo.
“BRINDIAMO
ALLA NOSTRA PRINCIPESSA E AI SUOI AMICI! BRINDIAMO ALLA
LIBERTA’!” gridò Tom
alzando all’aria un boccale di birra.
“SIIII!
ALLA NOSTRA PRINCIPESSA E AI SUOI AMICI!” gridarono gli altri
compaesani
finalmente sorridenti.
La
notte calò presto e il momento di partire si avvicinava
sempre di più ...
To be continued ...
Salve a tutti miei
cari lettori, ed ora si sono un pò goduti il momento di
pace! Spero che il chappy vi sia piaciuto :D comunque vi
posto anche un immaggine del bacio di Rufy e Hoshi, diciamo che ho
preso spunto da un immy su internet, spero vi piaccia (apparte per come
è colorata =.= non so colorare!") comunque grazie a:
Marie_92: (lo so lo
so cognata, sono stato proprio bravo U___U e tranquillo fratellino,
presto ti supererò :DD nd Rufy) (RUFYYYYYYYY! HAI RUBATO
TUTTE LE FRAGOLE! nd hoshi) (Scusate, devo andare ^^" nd Rufy)
Comunque, spero che il chappy ti sia piaciuto XXD ciao baci alla
prossima.
Neko: Ciaooo! Sono
contenta che il chappy ti sia piaciuto ^^ Gairo si meritava proprio
quella brutta fine! He he (Bhe modestamente è tutto merito
mio U__U nd Rufy) (Ehi! nd resto della ciurma) ci vediamo al prossimo
chappy, ciao baci!!
By Vegetina.
|
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Capitolo 18 *** Il viaggio ricomincia! ***
Erano
le
sette e trenta del mattino e tutti i pirati di cappello di paglia
dormivano,
tutti tranne Hoshi che era intenta ad acconciarsi, truccarsi e vestirsi
per il
discorso che avrebbe dovuto fare ai suoi sudditi. Circa una decina di
ragazze
erano all’opera per renderla presentabile; Hoshi avrebbe
voluto presentarsi in
pantaloncini corti e top, con degli stivali semplici e i capelli
sciolti come
al solito, ma suo cugino e le ragazze addette alla sua immagine
gliel’avevano
vietato tassativamente.
“Uff
…
io però non mi ci ritrovo con questi vestiti!”
disse la Ninja mentre una delle
ragazze le stringeva un corpetto.
“Principessa,
deve mettersi in testa che lei ha un immagine da difendere, e
l’aspetto è la
prima cosa che salta agli occhi!” disse colei che sarebbe
stata la sua dama di
compagnia, Nicole.
“Ma
devi
capire che sono dieci anni che non mi vestivo più in maniera
così elegante e
femminile, ormai sono un maschiaccio Nicole!” disse sbuffando.
“Ma
che
principessa capricciosa che siete! Avanti che state
benissimo!” disse Nicole
soddisfatta del suo operato.
Hoshi
difatti indossava un abito lungo di coloro rosso, rifinito con delle
perle e
dei tull dorati. Le arrivava fino ai piedi ed era molto scollato, con
delle
piccole spalline che le ricadevano lateralmente. Il tessuto era di
velluto e lasciava la schiena scoperta per metà.
Ai piedi portava delle
eleganti scarpe dal tacco di sei centimetri, color rosso fragola e con
un
delicato fiocchetto sulla punta. Al collo indossava la sua solita
collana d’oro
a forma di fragola, non se ne sarebbe separata per nessun motivo!
Nell'anulare
della mano destra portava l’anello con l’emblema
reale e nell’altra mano un altro anello con
un diamantino molto elegante. In vita aveva una cinta di rubini e
diamanti che
si alternavano ogni due. I capelli erano acconciati in modo tale da
ricadere
leggeri sulle spalle, con dei boccoli definiti. La frangetta
era
posizionata sempre lateralmente, ma perfettamente allisciata e
pettinata,
tenuta ferma da una mollettina d’oro. In testa aveva un
diadema, simbolo della
sua regalità. Alle orecchie portava degli orecchini di
rubini e infine, in
viso, le era stato applicato un velo di ombretto, un po’ di
mascara, una matita
nera leggera, del phard e un rossetto color carne.
“Sarà,
ma io mi sento ridicola! Per non parlare poi di tutti i gioielli che ho
addosso! Se mi vedesse un pirata penserebbe che sono un tesoro! E poi
con
questo vestito mi risulta difficile combattere!”
continuò Hoshi sbuffando.
“Ma
principessina, lei non deve combattere! E poi stia tranquilla, nessuno
penserà
che lei è un tesoro! Si fidi di me, sta benissimo!”
“Per
favore
Nicole dammi del tu! Odio queste formalità!”
“Ma
principessa, io non posso …”
“Hoshi,
chiamami Hoshi per favore!” continuò sbuffando.
“Principessa
o no sei sempre la stessa, sorellina!” disse Nami appena
svegliatasi.
“Nami!
Buon giorno!” disse Hoshi girandosi.
“Però,
come stai bene! Non ti riconosco quasi! Sei …
così … così femminile e
regale!”
disse Nami complimentandosi.
“Si
guarda non me lo dire, non mi sento me stessa!” disse
sbuffando.
“He
he,
senti Hoshi, sono venuta qui ad avvisarti che noi stiamo per dirigersi
alla
nave per salpare!” disse accennando un sorriso forzato.
“Ah,
e
così già partite …” disse
abbassando lo sguardo.
“Su,
cos’è quello sguardo, ti ricordo che ora sei la
principessa e il tuo regno è
libero! Non devi più essere triste e poi questo non
è un addio, ci rivedremo!”
“Si,
hai
ragione!” disse aprendosi in un ampio sorriso.
“Dai,
vieni a salutare gli altri …”
“Si,
arrivo …”
Nami
e
Hoshi si diressero nella camera da letto dove i pirati avevano riposato
per
tutta la notte. Una volta entrate li trovarono già tutti
svegli e pronti a
partire.
“Ragazzi!”
disse Hoshi entrando, lievemente rossa in viso per come era conciata.
“HOSHI-CHAN!!!!
OGGI SEI BELLISSIMA! MI SEMBRI UN RAGGIO DI SOLE!” disse
Sanji con gli occhi a
cuoricino.
“Ehi,
ma
che hai fatto in faccia?” chiese Rufy che si ricevette un
pugno in testa dalla
mora.
“E’
trucco idiota!”
“Secondo
me sta molto bene!” disse Robin sorridendo.
“Bhe,
sembra che sia giunto il momento di salutarci …”
disse Zoro ricordando agli
altri la loro imminente partenza.
“Già,
dobbiamo salutarci …”disse Hoshi abbassando lo
sguardo. Quando lo rialzò rivelò
i suoi grandi occhi nocciola arrossati e velati di lacrime.
“Sono
sicura che un giorno ci rivedremo!” disse Nami sforzandosi di
sorridere.
“Si,
ne
sono convinto anche io! Una volta fatto il giro del mondo torneremo
qui!” disse
Rufy sorridendo falsamente per la prima volta.
“Allora
a presto ragazzi! Non mi sono mai piaciuti i saluti, perciò
… tenete!” disse
porgendogli una piantina di fragole e una sacchetto pieno di gioielli,
oro e
soldi.
“Una
pianta di fragole!!!” disse Rufy con la bava alla bocca.
“OROOO!!
SOLDIII!” disse Nami con le stelline agli occhi.
“Questi
sono per voi, così almeno non mi scorderete!”
disse la principessa sorridendo.
“Allora
… a presto sorellina!” disse Nami abbracciandola.
“A
presto sorellona!” disse la Ninja ricambiando
l’abbraccio.
“A
presto amici!” disse poi salutando tutti gli altri.
Arrivò a Rufy, ma come
salutarlo?
“Bhe
…
allora … ci conto che torniate!” disse
sorridendogli.
“Torneremo,
tranquilla!” disse il ragazzo di gomma ricambiando il
sorriso. Fu allora che
Hoshi si avvicinò al suo viso e gli stampò un
bacio a fior di labbra, sotto lo
sguardo stupito di tutti! Al diavolo gli altri, non poteva lasciarlo
partire così senza salutarlo ...
“Arrivederci
ragazzi!” disse la ragazza girando i tacchi e correndo via.
***
Rufy
e
la sua ciurma stavano salpando proprio in quel momento, mentre Hoshi si
trovava
su un enorme palco rialzato, con un lumacofono altoparlante. Doveva
parlare di
fronte a tutto il suo popolo.
Ovviamente,
pasticciona com’era, non si era preparata un discorso e
avrebbe improvvisato
tutto, ma come riuscire a concentrarsi con il pensiero che i suoi amici
proprio
in quel momento stavano salpando?
“Vai
Hoshi!” le disse il cugino sorridendo.
“Miei
cari abitanti di Strawberry …” cominciò
la principessa, ma fu subito interrotta
da una voce in mezzo alla folla.
“ASPETTA
UN ATTIMO PRINCIPESSA!”
“E’?”
si
chiese la ragazza cercando tra la folla chi l’avesse
chiamata. La folla fece largo
a un plotone della marina che avanzava fiero e a testa alta.
“LEI
E’
IN ARRESTO PER AVER COLLABORATO CON DEI PIRATI, PER L'OMICIODIO DI
MOLTI UOMINI DELLA MARINA, PER VARI FURTI E PER L’UCCISIONE
DEL CAPITANO
GAIRO! E POI, COME SE NON BASTASSE, HA ANCHE UNA TAGLIA SULLA TESTA! CI
SEGUA
SENZA OPPORRE RESISTENZA!”
Ma
che
faccia tosta che aveva la marina! Forse erano all’oscuro di
tutto ciò che Gairo
aveva combinato? Mah, comunque sia volevano catturarla? E bene, lei non
si
sarebbe fatta catturare!
Fece
un
ghignetto e con sguardo sicuro si rivolse al cugino, che le si trovava
affianco.
“Carl
…”
disse sicura.
“Dimmi
cuginetta …” disse il ragazzo un po’
preoccupato per il ghigno della cugina. Lo
conosceva bene e sapeva che non prometteva nulla di buono …
“Tieni,
ti affido il regno!” disse togliendosi l’anello con
l’emblema reale e
mettendogli il diadema in testa.
“E’?
Ma
cosa?” chiese Carl non capendo.
“By
by!”
disse la ragazza facendo un balzo fino dentro il castello che si
trovava alle
loro spalle, prese il suo zaino con i suoi effetti personali e un sacco
pieno
di oro, diamanti e gioielli vari e, levandosi quelle fastidiose scarpe,
cominciò a correre, facendo slalom tra i suoi sudditi.
“Hoshi!
Ma che vuoi fare?” le disse Tom fermandola per un braccio.
“Mi
spiace Tom, ma per me è tempo di andare! Lascio il regno in
mani più che buone!
Godetevi la pace!” disse sorridendo a trentadue denti e
liberandosi dalla presa
del pescivendolo.
“Arrivederci
piccola Hoshi …” disse l’uomo sorridendo
e osservando la figura della
principessa allontanarsi sempre di più.
***
“Sei
triste Nami?” chiese Zoro osservando lo sguardo cupo della
rossa.
“In
fondo ci siamo separati da tante persone, mi abituerò anche
a questa
separazione …”
“Però
ci
eri molto affezionata è?” disse lo spadaccino
capendola al volo.
“Si,
ormai ero abituata ad averla qui sulla nave …”
“E’
già,
mi ci ero abituato anche io …” disse Rufy alle
loro spalle.
“In
fondo, mi stava simpatica …” disse Usop.
“RUFYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!”
gridò una ragazza dalla costa.
“E’?
Qualcuno mi chiama?” disse il capitano cominciando ad
osservare la spiaggia
ormai lontana.
“Ehi,
ma
quella non è …?” disse Usop.
“Hoshi!
Ma che diavolo ci fa li?” chiese Nami.
“RUFYYYYYYYYYYYYY!
ALLUNGA UN BRACCIO!”
“Cosa
ha
detto? Da come si sbraccia sembra che ci stia salutano!
Giusto?” chiese il ragazzo di gomma non avendo capito. Solo
allora Nami notò che
le si stavano avvicinando di corsa degli uomini che sembravano molto
quelli
della marina.
“CAVOLO
RUFY ALLUNGA UN BRACCIO VERSO DI LEI!” disse Nami al suo
capitano.
“Ok,
lo
faccio subito! Gom Gom Rocket! IN AZIONE!” gridò
il moro allungando un braccio
in direzione della ragazza, che afferrò immediatamente la
mano venendo così
catapultata sulla nave e scontrandosi con il capitano, dandosi una
capocciata a
vicenda.
“Aia
aia
aia che male!” disse la mora massaggiandosi la
testa.
“Mi
è
spuntato un bernoccolo! Che dolore!” disse il capitano
toccandoselo.
“Hoshi,
ci vuoi spiegare?” disse Usop non capendo.
“He
he è
semplice ragazzi, se mi volete ancora parto con voi! Quelli della
marina
volevano arrestarmi per una serie di cosa e così ho pensato
di affidare il
regno a mio cugino e salpare attraverso gli oceani con voi!”
disse la Ninja
sorridendo a trentadue denti. Era veramente felicissima, poteva stare
con i
suoi amici senza più preoccuparsi del suo regno!
“Ma
certo che ti vogliamo sorellina!” disse Nami saltandole al
collo.
“Infatti,
che domande fai! Mi sembra ovvio!” disse Rufy sorridendo.
“Ok,
allora chiarita questa cosa, credo che ora dovremo preoccuparci della
marina
che credo ci stia inseguendo!” disse Hoshi sorridendo
indicandogli quattro navi
che gli stavano alle costole.
“Avanti
Usop, al cannone! Chopper al timone! Rufy, Sanji e Zoro, occupatevi di
respingere le
palle di cannone!” disse Nami prendendo il comando.
“Io
vado
a cambiarmi, così in caso di combattimento sono
pronta!” disse Hoshi
dirigendosi in cabina.
***
“Maledizione!
UOMINI NON DOBBIAMO LASCIARCI SCAPPARE QUELLA MOCCIOSA! E TRA
L’ALTRO ABBIAMO
TRA LE MANI ANCHE LA CIURMA DI CAPPELLO DI PAGLIA! AVANTI! DOBBIAMO
CATTURARLI A TUTTI I
COSTI!” disse il capitano di quella flotta della marina.
“Si
signore!” dissero tutti pronti ai cannoni.
***
I
pirati
si erano sbarazzati facilmente della marina e Hoshi era tornata la
solita di
sempre, ma questa volta indossava una mini gonna blu e un top bianco,
con dei
sandali ai piedi.
“Nami,
tieni ti regalo questa!” disse lanciandole la sua cinta di
diamanti e rubini.
“*___*
MA è un regalo stupendo!” disse la rossa con le
stelline agli occhi.
“Oh
no,
nella fretta mi sono dimenticata di prendere un'altra pianta di
fragole, uffa
…” disse Hoshi sbuffando.
“Bhe,
ne
pianteremo un'altra grazie a quella che abbiamo sulla nave!”
disse Robin
sorridendo.
“SIIIIIII!
EVVIVAAAA! NON IMMAGINATE NEANCHE QUANTO SIA FELICE DI ESSERE DI NUOVO
QUI CON
VOI!!!” disse la ragazza saltellando a destra e a sinistra.
“Allora
dobbiamo festeggiare!!!” disse Rufy alzando un pugno in aria.
Tutti acconsentirono,
sapevano bene che ogni pretesto era buono per far festa.
E
così
si cominciò a ridere, scherzare, bere, cantare e ballare; si
divertivano molto
e sembravano tutti quanti amici da una vita.
Hoshi
stava alzando un po’ il gomito, era già al settimo
boccale di birra.
“Allora
ragazzi …” disse con la classica voce da ubriaca.
“Ehi
ragazzina, non credi di aver bevuto un po’ troppo?”
disse Zoro sorseggiando la
sua birra.
“Ehi
spadaccino, io non ho alzato il gomito, sono sobrissima!”
disse con il naso
leggermente rosso e la voce da ubriaca.
“Si,
lo
vedo … qualcuno la porti a letto che è meglio
…” disse rivolto al resto della
ciurma, ma si accorse di essere rimasto l’unico sobrio oltre
a Robin. L’aveva
sempre detto che quelli erano una banda di ragazzini …
“Oh
ciao
Zoro, come stai?” disse Nami ridendo e abbracciandolo.
“Va
a
dormire Nami, sei ubriaca …” disse lo spadaccino
staccandosela di dosso.
“Ma
io
non sono ubriaca! Perché mi tratti sempre male! Sei
cattivo!” disse ora
mettendosi a piangere.
Oh
no, e
ora che faceva? Non aveva la minima idea di come si trattassero gli
ubriachi …
“Eh,
no,
no Nami, non ti tratto male!” disse lui agitando le mani in
avanti.
“E
allora … me lo dai un bacino?” disse lei sporgendo
le labbra in avanti e
avvicinandosi al suo viso.
Zoro
non
sapeva che fare: baciarla o no? In fondo era ubriaca, sarebbe stata una
cosa
meschina, l’avrebbe solamente sfruttata …
però, come poteva rifiutare? In
fondo, era pur sempre un maschio …
“No
no è
meglio che tu vada a dormire!” disse prendendola su una
spalla come un sacco di
patate.
“Ehi!
Mettimi giù!” disse lei cominciando a scalciare
debolmente.
Idiota,
ecco cos’era, un idiota! Aveva fatto prevalere i suoi buoni
propositi. Ma quando gli sarebbe più capitata un occasione
del genere? Non
aveva parole per definirsi … in passato non si
sarebbe mai fatto scappare
un occasione del genere!
To be continued ...
Salve ragazzi oggi
vado difrettissima perciò spero che il chappy vi sia
piaciuto! Grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono! Grazie a
Marie_92: Ci avevia azzeccato U___U è partita con loro XXD
Sono contenta che l'immy ti piaccia!^^ ciao baci tvb!
By Vegetina
|
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Capitolo 19 *** Ghiaccio e acqua! ***
Erano
passati tre giorni da quando i pirati erano partiti da Strawberry e ora
erano
diretti verso la prossima isola: Water Seven!
“Ah
che
bello non vedo l’ora di arrivare nella prossima isola! Voglio
assaggiare il
cibo tipico di li!” disse Rufy saltellando.
“Come
al
solito Rufy!” disse Usop con una gocciolina sulla testa.
“Uhm,
se
non sbaglio è Water Seven, giusto?” disse Hoshi
con una mano sotto al mento
pensando.
“A
cosa
pensi?” chiese Nami.
“Vicino
a Water Seven si trova Ennies Lobby, una delle più
importanti isole giudiziarie
del governo … ci conviene fare attenzione!” disse
la mora con sguardo serio.
“Uhm
e
tu come lo sai?” chiese Rufy interferendo nella conversazione.
“Rufy,
ogni tanto usa il cervello! E’ stata per dieci anni a
servizio della marina, è
normale che conosca molte cose!” disse Nami.
“Infatti
è proprio così!” disse Hoshi.
“Oh
già
è vero!” disse Rufy.
“EHI
RAGAZZI! VEDO TERRA!!!” gridò Zoro dal posto di
vedetta.
“Mmh?
Terra? Di già?” disse Nami.
“Quella
non mi sembra affatto Water Seven …” disse Hoshi
osservandola.
“Bhe
che
importa, se c’è del cibo sbarchiamo li!”
disse Rufy.
“Secondo
me dovremmo continuare verso Water Seven!” disse Usop.
“Se
il
capitano ha deciso di sbarcare, allora così
faremo!” disse Zoro scendendo sul
ponte della nave.
“E
va
bene, andiamo verso quell’isola!” disse Nami.
***
Una
volta che gli otto ragazzi furono sbarcati sull’isola, si
diressero verso
l’interno per esplorarla e per cercare cibo. Camminavano
nella foresta
guardandosi intorno in cerca di qualche preda da fare alla griglia.
"Chissà
cos'è questa linea per terra ..." disse Hoshi osservandola.
“Guardate!
Siamo arrivati alla fine della foresta!” disse Rufy.
“E’
vero!” disse Chopper, che però inciampo in
qualcosa. Quel qualcosa si rivelò
essere un uomo che dormiva beatamente in piedi, vicino ad una roccia.
Aveva i
capello neri e ricci, di carnagione scura e sembrava essere molto alto.
L’uomo,
svegliatosi, si levò la mascherina per dormire che aveva
sugli occhi e fissò i
pirati.
Robin
alla vista di quell’uomo cominciò a tremare
spaventata, cominciando a respirare
affanatamente e dopo di che cadde a terra come se avesse appena visto
un
fantasma.
“Nico
Robin cos’hai?” chiese Rufy.
Hoshi
guardò truce quell’uomo e dopo di che disse:
“Aokiji, mi sorprende vederti qui! Un pezzo grosso della
marina come te in un
isola deserta, che strano!”
"Marina?" dissero tutti sorpresi.
“Lui
è uno dei funzionari con i massimi poteri del governo
mondiale, lui è
l’ammiraglio del comando generale della marina!”
disse Robin da terra.
“Mmh?
Ma
guarda chi si rivede, la principessa! Stai diventando proprio bella!
Oh? E quale onore, ci sei anche tu Nico
Robin! Complimenti sei diventata proprio una bella donna!”
disse l’uomo
osservando le due ragazze.
“State
in guardia ragazzi, è molto forte!” disse Hoshi
spaventata.
"Oh no tranquille, non voglio farvi nulla ...
piuttosto, vuoi venire a cena con me principessa?" chiese Aokiji alla
mora baciandole la mano.
"NO! LEI NON VUOLE E' GIA' IMPEGNATA!" rispose Sanji per lei.
"E le altre due?" chiese il funzionario.
"NEMMENO!" disse Sanji.
L’ammiraglio
Aokiji li tranquillizzò dicendo che era capitato li per
caso, mentre faceva una
passeggiata in bicicletta e che non aveva nessuna intenzione di fargli
del male e, dicendogli
che era stanco, si sdraiò a terra per dormire.
Improvvisamente spuntarono fuori
dei naufraghi e così, l’ammiraglio,
ghiacciò il mare e disse a quella gente di
seguire il tragitto che aveva ghiacciato, così sarebbero
arrivati ad un isola.
Era riuscito a ghiacciare il mare grazie ai poteri di un frutto del
mare, il
frutto Gelo-Gelo. Aokiji ci ripensò, ritenendo troppo
pericoloso
lasciarli ancora in vita e cominciò a dire cose spiacevoli
su Robin. Disse che
chiunque avesse avuto a che fare con lei, alla fine sarebbe finito
male. Robin,
arrabbiata, lo attaccò, ma Aokiji contrattaccò
subito. Intervennero
immediatamente Zoro, Sanji e Rufy, ai quali però vennero
congelati o le braccia
o le gambe. Robin venne congelata e Aokiji l’avrebbe fatta
cadere e così
rompere in mille pezzi se Hoshi non fosse intervenuta tempestivamente
afferrandola al volo.
“Sei
sempre il solito Aokiji! Nami,
Usop, Chopper! Portate Robin dentro e mettetela
nell’acqua calda, il ghiaccio
si scioglierà!” disse affidandola agli amici.
“STA
ATTENTA HOSHI! NON FARE PAZZIE!” dissero Rufy e Sanji.
“Tranquilli,
sapete qual è il punto debole del ghiaccio?” disse
lei ghignando.
“Il
fuoco!!!” dissero tutti e tre contemporaneamente.
“Esatto!
Sfera di fuoco devastante!” disse la ragazza formando la sua
sfera di fuoco
nella mano.
“Ingenua,
ormai conosco a memoria le tue tecniche!” disse Aokiji
arrivandole velocemente
alle spalle.
“Anche
io ti conosco bene, Aokiji!” disse la mora sferrandogli un
calcio all’indietro.
“HOSHI!
ASPETTA!!!” gridò Rufy. A quelle parole sia
l’ammiraglio che la ninja si
girarono.
“VOGLIO
SFIDARTI IO!!! TI SFIDO A DUELLO!!!” gridò il
capitano.
“E
va
bene …” disse Aokiji.
“Hoshi,
fatti da parte!” disse Rufy avanzando.
“NO!
VUOI FARTI AMMAZZARE?" gridò Hoshi furiosa.
"Sono
io il capitano e come tale ti ordino di andare alla nave!" disse Rufy
sicuro di se.
"E
va bene ... ma sei un idiota!" disse la mora tornando con Zoro e Sanji
alla nave.
Lo
scontro tra Aokiji e Rufy fu alquanto duro, ma alla fine vinse
l’ammiraglio
che congelò il povero Rufy e rifletté
sul motivo per il quale quel
ragazzino avesse voluto sfidarlo, arrivando alla conclusione che,
essendo un
duello, era finita li e non poteva far fuori gli altri suoi compagni.
Sanji e
Zoro, appena scongelati i loro arti, tornarono sul luogo del
combattimento,
dove trovarono Rufy congelato. Immediatamente lo portarono alla nave e
scongelarono
anche lui. Robin e Rufy per fortuna si salvarono e la navigatrice
decise che
sarebbero partiti quando il loro capitano e Nico Robin si fossero
ripresi del
tutto.
"Sei
un idiota! Non avevi alcuna possibilità contro di lui! La
gomma con il ghiaccio si rompe, il fuoco lo scioglie invece!" disse la
mora furibonda al capitano seduto sul letto.
"He he, ma così almeno ha lasciato in pace voi ..."
"Sciocco!" disse tirandogli un pugno in testa.
"Aio! Perchè l'hai fatto?" disse Rufy piagnucolando.
"Perchè mi hai fatto prendere un colpo!" disse lei
guardandolo serio.
"Ma dai! Alla peggio morivo!" disse lui sorridendo a trentadue denti.
"Appunto! Sciocco! Non farmi più spaventare così
... non voglio perderti ..." disse lei sorridendogli dolcemente e
accarezzandogli una guancia.
"Ma non mi perderai!" disse lui sorridendo, non capendo, come al
solito, quel gesto.
Quattro giorni dopo ripresero il loro viaggio verso Water
Seven.
Nel
grande Blu di cose strane se ne vedono tante, come una rana enorme che
nuotava a stile libero o come dei binari in mare sul quale
c’era un treno che
viaggiava a tutta velocità che investì quella
strana rana.
***
I
pirati, avendo avvistato un faro, si fermarono li e una vecchia,
Kokoro, che
era la bigliettaia del treno marino, insieme a sua nipote Chimney e il
suo
animaletto Gonbe, gli spiegò tutte le destinazioni del
treno, e una volta che
Nami le spiegò che loro erano diretti ad est, ovvero Water
Seven, le diede un
foglio con scritto qualcosa dicendole che doveva rivolgersi a un certo
Iceburg
e che lui avrebbe riparato sicuramente la loro nave. Così i
pirati si rimisero
in viaggio e arrivarono alla bellissima Water Seven, un isola dove
l’acqua era
ovunque e dove c’era una fontana in cima all’isola.
I
pirati attraccarono sull’isola e si divisero. Nami, Hoshi,
Rufy e Usop andarono
a cercare i carpentieri per fargli riparare la nave. Chopper E Robin in
giro
per la città a fare compere, Sanji a fare la spesa e Zoro a
fare la guardia
sulla nave.
“Nami
che ne dici se poi comprassimo dei vestiti? Io ho lasciato quasi tutto
a
Strawberry!” disse Hoshi.
“Uffa,
andiamo prima ai cantieri!” disse Rufy.
“Infatti!”
disse Usop.
“Che
facciamo Hoshi?” chiese Nami.
“Dai
accontentiamoli, così almeno pagheremo i carpentieri e non
dovremo più
preoccuparci di proteggere l’oro!” disse Hoshi.
“Ok,
andiamo!” dissero Usop e Rufy insieme.
I
quattro si diressero prima a cambiare l’oro, dopo di che
andarono ai cantieri.
Tutto quell’oro valeva trecento milioni ed era stato spartito
in tre valigie.
Una era in mano a Rufy e due in mano ad Usop. Alcuni loschi tizi che
facevano
parte della Franky Family, ovvero un azienda di smantellatori, che
già avevano tentato di rubargli i soldi poco
prima, riuscirono a rubare i soldi ad Usop e lo conciarono
molto male.
Appena Nami, Hoshi e Rufy si accorsero dell’assenza del
cecchino, subito si
preoccuparono e la loro preoccupazione salì quando
scoprirono che due delle
valigie erano vuote. Come se non bastasse il famoso Iceburg, che oltre
ad
essere il capo dei carpentieri era anche il sindaco di Water Seven,
dopo che
aveva mandato uno dei suoi sottoposti a verificare le condizioni della
nave,
gli disse che era impossibile ripararla e che sarebbe affondata a breve.
“Ragazzi,
per prima cosa dobbiamo ritrovare Usop e i soldi, in secondo luogo ci
occuperemo del problema della nave! Ci dividiamo, io e Nami andremo
insieme, tu
Rufy te la caverai da solo!” disse Hoshi dicendo a Nami di
salirle in spalla.
“Che
vuoi fare Hoshi?” chiese Nami aggrappandosi bene alla
ragazza, sapeva bene che
le sue idee erano sempre un po’ pericolose.
“Sono
un Ninja, ricordi? Non mi ci vuole nulla a saltare da un palazzo
all’altro,
così faremo molto prima!” disse la mora
cominciando a saltare da un palazzo
all’altro sotto le urla di disapprovazione di Nami. Dopo un
po’ notarono che
una folla di gente si trovava attorno ad un ragazzo a terra privo di
sensi.
“Nami,
andiamo a vedere?” chiese Hoshi.
“Si,
andiamo, però vai piano che ho paura!” disse la
navigatrice stringendosi forte
a lei.
“Ehi
Nami … ma quello non è …”
disse Hoshi con un velo di terrore dipinto in faccia.
“USOP!!!”
gridò la rossa scendendo dalle spalle della mora e insieme a
lei si avvicinò al
ragazzo a terra.
“Ehi
Usop rispondi, che ti è successo?” chiese Nami.
“Avanti
Usop, parla!” disse Hoshi preoccupata.
“Ragazze
… mi dispiace … ho perso tutti i soldi
… sono solo uno sciocco … proprio ora
che potevamo riparare la Going Merry … non ho il coraggio di
guardare in faccia
gli altri … mi dispiace … mi dispiace
… vi ho deluso …” disse il cecchino
piangendo disperato.
“Usop
… non preoccuparti per i soldi, non importa, piuttosto, vado
a chiamare
Chopper! Tu stai calmo e non preoccuparti di nulla!” disse
Nami preoccupata
quanto dispiaciuta per l’accaduto.
“Infatti
non devi preoccuparti Usop … di nulla …- disse
Hoshi stringendo i pugni con uno
sguardo molto arrabbiato – sono sicura che sono stati quelli
della Franky
Family, perciò … hanno bisogno di una
lezione!”
“Aspetta
Hoshi, non puoi andare da sola!” disse Nami tentando di
fermare l’amica.
“Nami,
va alla barca e spiega agli altri l’accaduto, dopo di che di
agli altri di
raggiungermi!” disse la mora ghignando e sparendo dalla vista
della navigatrice
con un balzo.
“E’
proprio cocciuta!” disse Nami che però non perse
tempo e cominciò a dirigersi
verso la nave.
Una
volta arrivata li, spiegò a Zoro, Sanji e Chopper
l’accaduto. Li
Chopper le disse anche che Robin era sparita.
Zoro, Chopper e Sanji andarono a
cercare Usop, ma non c’era e videro solo delle macchie di
sangue a terra,
evidentemente voleva riprendersi i soldi da solo.
All’improvviso Rufy piombò
dal cielo e finì in acqua. Li Zoro lo recuperò
chiedendogli che diavolo stava
facendo e Rufy si giustificò dicendo che voleva provare a
saltare per i tetti
come Hoshi. Spiegarono tutto anche a Rufy e insieme si diressero verso
la
Franky Family per riprendersi i soldi e vendicare l’amico.
To be continued ...
Allora, visto che
penso che gli avvenimenti di Water Seven li sappiate più o
meno tutti, ho deciso di riassumere parecchio se no poi vi annoiate ...
l'avventura a water seven finirà in pochi capitoli e dopo di
che inizieranno altre avventure, ma vi avviso subito che per chi segue
l'anime in tv ci saranno molte cose spoiler! Quando i capitoli
comincieranno ad esserlo, metterò anche lì'avviso
e ora passiamo ai ringraziamenti. Grazie a tutti quelli che
recensiscono, leggono e che l'hanno messa tra i preferiti!
Neko: Holaaa
se la marina non si metteva di mezzo e Hoshi non partiva con
loro, la fic sarebbe finita li XXD Comunque, spero che il chappy ti sia
piaciuto e spero che continuerai a seguirmi anche se Water seven credo
che la conosci già XXD come avrai notato non
è proprio uguale, ci saranno parecchie cose diverse data la
presenza d Hoshi. Hihi I sentimenti tra i due cominciano a vedersi, ma
ancora ce ne vorrà di tempo! (diventerò il re dei
piratiii! nd rufy) (si ma ora che centra?=.= nd me) ciao alla prossima
XXD baci.
favola88: Un ben
tornata a favola88 alias Nunù XXD sei ancora al chappy nove,
di cose ne devono succedere a centinaia XXD spero comunque che la fic
ti interessi ancora! Ci si rivede su msn XXD ciao baci tvb!
Marie_92: Giorno
cara twin, sono contenta che stimi la tua fratella! (yeaaah fratella!
nd Hoshi reppettara con accanto Rufy alla chitarra e Ace al basso)
(ovvio che lascio il regno a mi cugino! nd hoshi che reppa)
E noi che
speravamo di liberarci di lei U___U ce la dovremo sorbire ancora per un
bel pò XXD (E io quando entro in scena???*__* nd marie) (tu
non entri in scena U__U entrerà il tuo alteregò
Marilin come fidanzata di ace U__U nd me e Hoshi) (Missione uccidere
Marilin grrr ... nd Marie con sguardo omicida) (ok, mettiamo qualche
body guard che sappia usare il fuoco al fianco di Marilin ....U__U nd
me e Ace) (aceeeee*-* nd marie) ok basta con gli scleri XXD spero che
il chappy ti sia piaciuto! ciaoooooooo!
Rufy:
diventerò il re dei piratiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Me e Hoshi: Basta
tu e torna nella storia!
By
Vegetina.
|
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Capitolo 20 *** Rufy Vs Usop! La fine di un amicizia ... ***
“Maledizione
Usop!!! Che cosa ci fai qui?” gridò Hoshi appena
arrivata davanti alla Franky
Family vedendo l’amico a terra privo di sensi.
“USOP!!!
USOP! RISPONDI!” disse la mora cercando di fargli riprendere
i sensi.
“Maledizione,
l’hanno ridotto proprio male …” disse la
ragazza guardando il povero cecchino
che ancora aveva le lacrime che gli rigavano le guance.
“E
per di più … quei soldi nemmeno serviranno a
riparare la Going Merry …” disse
sotto voce.
Hoshi guardò l’entrata nel palazzo della Franky
Family e riflettendo per
diversi secondi, decise di aspettare i suoi compagni prima di fare
qualsiasi
cosa. Sicuramente anche loro avrebbero voluto vendicarlo!
Rufy,
Zoro, Sanji e Chopper non tardarono ad arrivare e con delle facce
serissime si
avvicinarono ad Hoshi che si trovava inginocchiata vicino al corpo
inerme di
Usop.
“Hoshi!”
disse Rufy.
“Capitano,
mi sembra ridotto molto male … però prima di fare
qualsiasi cosa ho pensato
fosse meglio aspettarvi, almeno la lezione sarà
più dura!” disse lei alzandosi
in piedi con uno sguardo carico di rabbia.
“Hai
fatto benissimo … Chopper, vedi come sta!” disse
Rufy alla renna, che subito
disse che era ridotto molto male ma che presto si sarebbe ripreso.
I
cinque pirati si avvicinarono seri alla porta d’entrata e una
volta che gli
aprirono la porta cominciò il finimondo. Scoprirono che
Franky, il loro capo,
non c’era e che i duecento milioni rubati si trovavano in
mano sua. Ma loro
erano più che mai intenti a vendicare il loro amico e
così, dopo aver dato una
bella lezione a tutti, distrussero il palazzo. In
quell’istante Rufy disse ai
quattro presenti la sua decisione:
Si sarebbero separati dalla Going Merry e avrebbero preso una nuova
nave.
***
Si
trovavano tutti sulla nave; Usop era stato trasportato fino a li e
curato da
Chopper e proprio in quel momento stava riprendendo conoscenza. Si
sentiva
colpevole, umiliato e debole e si vergognava da morire, tanto che
scoppiò a
piangere davanti a tutti.
“Mi
dispiace per i soldi … ma con cento milioni riusciremo a
riparare la nave?
Gliel’avete chiesto quanto vogliono?” chiese a
sguardo basso.
“Bhe,
ecco veramente Usop … il fatto è che molto presto
avremo una nuova nave! La
Going Merry è stata una nave impagabile, ma oramai il nostro
viaggio insieme a
lei sta per terminare!” disse Rufy sorridendogli. Questa
notizia lasciò di
stucco Usop che inizialmente pensò che fosse uno scherzo, ma
poi le facce serie
di tutti gli fecero capire che era la verità.
Ipotizzò che fosse colpa sua perché
non avevano abbastanza soldi per riparare la nave, ma Rufy negava
imperterrito.
“E
allora perché non possiamo ripararla???? Avanti Rufy
dimmelo!!! Ti stai facendo
problemi per me???” disse alzandosi in piedi arrabbiato.
“No
non è per te! E poi non è stata una decisione
facile che ti credi! Ci ho
pensato a lungo, ma non posso fare altro!” disse Rufy,
anch’esso arrabbiato.
“Adesso
calmatevi voi due! Smettetela!” disse Hoshi cercando di
intervenire ma venendo
ignorata da entrambi.
“Si
vede che non ci hai pensato abbastanza!!! Stai dando fuori di testa!
Parla
chiaramente, se non è un fatto di soldi, perché
vuoi cambiare nave? Non
accetterò la tua decisione senza che ci sia un motivo
valido!!!” disse Usop
cominciando ad alzare la voce.
“La
nostra … Going Merry … non potrà
essere riparata …” disse Rufy a sguardo basso.
A quelle parole usop rimase di sasso, non poteva crederci. Si
inginocchiò a
terra, assumendo un aria ancora più arrabbiata.
“Ora
mi hai stancato, basta dire stupidaggini!” disse il cecchino
digrignando i
denti.
“Ma
è la verità te lo giuro, ce l’hanno
assicurato i carpentieri!” disse Rufy.
“E
tu ti fidi di quei carpentieri da strapazzo? Questa nave ha viaggiato
con noi
per tantissimo tempo e tu non puoi buttarla così!”
disse Usop alzandosi in
piedi.
“Usop
adesso basta! E’ la verità! Non ci sono
possibilità! Smettila di attaccare così
Rufy!” disse Hoshi frapponendosi tra i due.
“E
tu non ti intromettere, è una questione tra noi due!!!
Sempre a difendere Rufy, come se non l'avessimo capito che ti piace!
Sei solo una sciocca che sta dalla sua parte per amore!”
disse il cecchino
tirandole un pugno al viso e facendola cadere a terra.
“Usop,
ma ti ha dato di volta il cervello???” dissero Sanji e Rufy
all’uni suono.
“No,
non litigate ancora … non preoccupatevi, io sto
bene!” disse Hoshi alzandosi in
piedi, leggermente rattristata per le parole del cecchino.
“
A me non mi piace quello che hai suggerito di fare, riparerò
io questa nave!!!”
disse Usop rivolto al capitano.
“Smettila,
tu non sei un carpentiere!!!” disse il ragazzo di gomma
alzando la voce.
“Non
importa, io non rimarrò fermo senza reagire solo
perché uno stupido senza
cervello che abusa del suo potere decide di emettere stupide sentenze
sulla
sorte delle navi altrui!!!”
“Usop,
non dire così! Devi crederci!” disse Nami.
“Io
non abbandonerò mai la Going Merry e non lascerò
che vi facciate abbindolare
dalle stupide parole di stupidi carpentieri! Un tempo avreste avuto
molta più
fiducia nella forza della Going Merry! Ora sembrate solo un branco di
idioti
senza spina d’orsale!- disse Usop afferrando per la maglietta
Rufy- Che
capitano sei? Sei spregevole!”
“Ora
basta Usop!” disse Nami
“Vedi
di calmarti! Stai esagerando adesso!” disse Hoshi.
“Statene
fuori Nami e Hoshi! Ormai io ho preso la mia decisione,
prenderò una nave
nuova! Fine della discussione!” disse Rufy.
“Sei
impazzito? Io non te lo permetterò! Non siamo tutti degli
irresponsabili come
te! Io non abbandonerò un amica ferita!”
“Non
è un essere umano, smettila!” disse Rufy.
“Per
me è la stessa cosa! La going Merry è come una di
noi! E conoscendoti scommetto
che ti emoziona l’idea di salire su una nuova nave
e” ma le parole di Usop
furono interrotte dal capitano che lo buttò a terra e
scuotendolo per la
maglietta cominciò a dirgli.
“ORA
SMETTILA DI PARLARMI COSI'! NON CREDERE DI ESSERE L’UNICO A
CUI DISPIACE, STIAMO
SOFFRENDO TUTTI! MA SE NON TI PIACE IL MIO MODO DI PRENDERE DECISIONI,
NON TI
RESTA CHE ANDARTENE!!!”disse il ragazzo di gomma fuori di se.
Un
potente calcio colpì ad un fianco il capitano che
volò contro la scrivania.
“Ora
smettila razza di idiota! Parli sempre senza pensare e vedi
di non dire
cose di cui potresti pentirti!” disse Sanji.
"Rufy ..." disse Hoshi che ormai aveva le lacrime
agli occhi per l'animata discussione tra i suoi due amici.
“Hai
ragione… scusa ho esagerato, lo riconosco
…” disse il ragazzo rialzandosi in
piedi.
“Non
importa Rufy, tanto so che è questo quello che
pensi!”
Insomma,
la conversazione era degenerata di brutto e Usop, sentendosi
d’intralcio per i
compagni e deciso a non rispettare la decisione del capitano, decise di
lasciare la ciurma e una volta giunto sulla terra ferma,
gridò al capitano che
lo sfidava l’indomani alle dieci e che se avesse vinto lui si
sarebbe ripreso
la Going Merry.
“Non
può essere … che disastro …”
disse Nami con le lacrime agli occhi.
“No
Usop!” disse Chopper con le lacrime agli occhi.
“Maledizione
… - disse Hoshi avvicinandosi a Rufy ancora li in piedi a
fissare Usop che se
ne andava – Rufy non posso credere che tu hai veramente
intenzione di
combattere contro di Usop!!! E’ uno dei tuoi più
cari amici! Non puoi farlo
veramente!”
“E’
stato lui a decidere … oramai non posso tirarmi
indietro!”
"Non
puoi tirarti indietro? Ma cosa diavolo dici? Quando ti ho sfiudato io
però non hai combattutto ... non è la stessa cosa
scusa?"
"Con
te era una cosa diversa ..." disse entrando in
cabina.
“Non
posso crederci … è una cosa assurda!”
disse Hoshi saltando giù dalla nave.
“Ehi,
Hoshi dove vai?” chiese Nami allarmata.
“A
parlare con quell’altro idiota! Non voglio che avvenga questo
duello! E’
assurdo!” disse la mora mettendosi a correre per raggiungerlo.
“USOPPP!”
gridò la ragazza raggiungendolo.
“E
tu che ci fai qui, Hoshi?” disse lui freddo.
“Sei
un idiota! Lo sai benissimo di non avere possibilità contro
di Rufy! Non puoi
veramente volerci combattere! Siete amici! Non potete!” disse
lei scuotendolo.
“Non
sono più un suo amico, la nostra amicizia è
finita, come quella con tutti i componenti
della ciurma e poi io ho già un piano ben preciso per
vincere!” disse lui
determinato.
“Ma
che cosa vuoi fare ridotto in queste condizioni? Riesci a mala pena a
stare in
piedi! Ragiona per un attimo per favore!”
“Non
ho motivo di ascoltarti, ormai siamo nemici anche io e te! Torna dagli
altri e
lasciami stare se non vuoi un altro pugno! Qualsiasi cosa dirai, io
domani combatterò contro di Rufy!”
disse Usop convinto.
“Sei
un testone …” disse la mora lasciandolo andare.
***
Oramai
era giunta l’ora stabilita per il combattimento e Rufy e Usop
si trovavano uno
di fronte all’altro.
“Io
non posso rimanere qui a guardare …” disse la mora
stringendo i pugni.
“Rispetta
gli ordini del capitano e stai buona qui …” disse
Zoro calmo.
“NON
POSSO STARE BUONA QUI!!! DUE COMPONENTI DELLA CIURMA SI STANNO PER
BATTERE!”
disse Hoshi perdendo le staffe.
“Hoshi,
non possiamo fare nulla …” disse Nami a sguardo
basso.
Il
combattimento iniziò ed entrambi sembravano fare sul serio.
Usop usò anche i
suoi Dayal per tentare di vincere contro il suo ex capitano, ma fu
tutto
inutile. Era riuscito a mettere in difficoltà Rufy, ma
quello non sarebbe mai
bastato a batterlo. Infatti, il capitano, preso dai ricordi, si era
controllato
fino a quel momento, ma ora aveva intenzione di mettere fine al
combattimento.
“No
… basta … non riesco a vedere questo
combattimento …” disse Hoshi con le
lacrime agli occhi.
“E
allora va dentro …” disse Zoro freddo e distaccato.
“Sei
un insensibile! Io … devo fare qualcosa!” disse
Hoshi sul punto di saltare giù
dalla nave ma venendo fermata per un braccio da Sanji che scuoteva la
testa
come per dirle che non doveva.
Proprio
in quel momento il combattimento giunse al termine. Rufy, con il suo
micidiale
colpo, il proiettile Gom Gom, aveva messo fuori gioco Usop.
“E’
terribile …” dissero Nami e Hoshi abbracciandosi a
vicenda e
piangendo.
"Stupido ingenuo ... lo sapevi perfettamente che non puoi vincere
contro di me..." disse Rufy digrignando i denti, sul punto di piangere
e avvicinandosi ai suoi compagni. Disse ad Usop che gli avrebbe
lasciato la nave comunque, ma non potè fare a meno di
non scoppiare a piangere cercando di coprirsi il viso con il
cappello di paglia.
"Rufy ..." disse Hoshi saltando giù dalla nave e
abbracciandolo forte, incapace di dirgli qualsiasi cosa. Spesso ... i
gesti erano più significativi delle parole, soprattutto in
un momento come questo ...
To be continued ....
ç_____ç
ok a me questo pezzo di one piece mi fa sempre troppo piangere, non
ovviamente come il pezzo di Robin dove dice che vuole vivere, ma anche
questo è troppo triste ç___ç Usop e
Rufy ...ç___ç erano così amici
...ç___ç ok ricomponiamoci ... spero che il
chappy non sia stato noioso e spero che anche se è un
pò uguale all'anime vi sia piaciuto, presto tanto
arriverà la parte modificata completamente XXD grazie a chi
legge e a chi recensisce ...
Neko: Ciaooo XXD meno
male che Water seven ti piace almeno non vi annoio, ma comunque questo
è solo l'inizio, di cose ne devono ancora accadere, a
cominciare da Robin! Non mancherà di certo lei con i suoi
pezzi strappalacrime ç___ç ... comunque siiii hai
colto nel segno, si unirà anche Brook XXD Adoro quello
scheletro (Yohohoho è un piacere per le mie orecchie sentire
ciò ... anche se io non ho le orecchie! yohohoho nd Brook
che si riceve un pugno in testa da franky XXD) Mi dispiace ma Robin
dovrà soffrire, ma verrà riscattata alla grande
U___U ciao alla prossima!
Marie_92:Ciaoooo
geme, concordo sul dannato Aokiji, magari morisse U___U Hoshi che salta
tra i tetti è super mitica, ma Rufy che tenta di imitarla no
XXD finisce in acqua e se non ci fossero stati i suoi compagni di
ciurma credo che sarebbe affogato ...hihi (tranquilla Marie, Marilin di
carattere sarà simile a te, tanto che Ace potrebbe
innamorarsi molto + di lei ... ops ... forse non dovevo dirlo, scatta
operazione mettere in salvo Marilin! nd me) (oh no, Marie non lo
farebbe mai U___U nd Ace ingenuamente) comunque, spero che la storia ti
piaccia fino a qui e che non sia noiosa XXD ciao baci tvb
By Vegetina.
|
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Capitolo 21 *** La verità su Robin ... ***
Per
Hoshi quella fu la prima volta che vide Rufy piangere e solo allora
capì quanto
ci tenesse all’amico. Che cosa poteva fare in quel
momento? Andare da
Usop per aiutarlo, anche se non faceva più parte della
ciurma, o rimanere con
il suo capitano e provare a tirarlo su di morale? Rufy aveva sbagliato
a dirgli
quella cosa, ma Usop aveva decisamente esagerato …
E poi … lei non avrebbe mai abbandonato Rufy, soprattutto in
quel momento!
La
notte l’avevano passata in una locanda e fino ad allora non
aveva ancora parlato con il
ragazzo di gomma ,
ma le sembrava giunto il momento di farlo. Lui aveva sempre cercato di
aiutarla nei
momenti brutti e ora spettava a lei!
“Ehi
Rufy …” disse la mora raggiungendo il ragazzo che
si trovava seduto sopra un
tetto.
“Hoshi
… che ci fai qui?” chiese il ragazzo
senza guardarla in faccia.
“Ero
venuta qui per chiacchierare un po’ …”
disse sorridendogli e sedendosi accanto
a lui.
“Ok
…” disse il capitano continuando a tenere lo
sguardo fisso all’orizzonte.
“Sai,
qualche tempo fa un amico mi disse che se avevo bisogno di qualcuno con
il
quale parlare, ci sarebbe stato e mi avrebbe ascoltata e ora io questa
frase la
dico a te …”
“Sono
stato io a dirtelo se non ricordo male
…” disse cappello di paglia
accennando un sorriso.
“Esatto,
vedo che la memoria non ti da cilecca! Avanti, andiamo a fare un giro
in città,
così ti distrai un po’, ti va?” chiese
la ragazza sorridendogli.
“Va
bene, andiamo! Magari troviamo anche Robin!” disse Rufy
seguendo l’amica.
***
Ok,
in pochissimo tempo era successo di tutto. Iceburg era stato ferito da
un arma
da fuoco. Una volta ripresosi aveva dichiarato che era stata Robin,
della
ciurma di cappello di paglia, a tentare di farlo fuori e
così la caccia ai
pirati era cominciata.
Ma come poteva essere stata Robin?
Poi,
come se non bastasse, Rufy si era
scontrato con Franky e ora tutti i componenti della ciurma si trovavano
all’interno del palazzo di Iceburg per sapere se era stata
veramente la loro
archeologa a sparargli. Dovevano scoprire se era con loro o contro di
loro!
Da ciò che si poteva vedere all’interno del
palazzo, sembrava che qualcuno
prima di loro fosse entrato li dentro e avesse fatto strage di
carpentieri.
“Chissà
se gli altri sono riusciti ad entrare …” si chiese
Hoshi tra se e se
dirigendosi verso una delle stanze, dalla quale provenivano degli
strani
rumori, come se si stesse svolgendo un combattimento. La ragazza, anche
se non
era molto prudente come cosa, aprì la porta ed
entrò dentro. Quello che vide la
stupì non poco.
“Robin
… ma allora …” disse guardando la
compagna di ciurma che si trovava in piedi,
davanti ad Iceburg, con una pistola in mano.
“Che
cosa ci fai qui, Hoshi?” chiese la ragazza fredda e
impassibile.
“Siamo
tutti qui! Siamo venuti per riprenderti! Siamo sicuri che tutto quello
che stai
facendo, lo fai per un motivo!” disse Hoshi cercando di auto
convincersi.
“E
invece ti sbagli!” disse Robin, ma ad interrompere la loro
conversazione furono
quattro maschere che entrarono dentro la stanza.
“Ma
…” disse Hoshi osservando le maschere che stavano
svelando la loro identità.
Due di loro erano i carpentieri che lavoravano sotto Iceburg, Lucci e
Kaku;
un’altra era la segretaria di ICeburg, Califfa, mentre
l’ultimo era Blueno, il
proprietario di una locanda.
La sorpresa per Iceburg fu grande e anche Hoshi rimase un po’
stupita nello
scoprire un tradimento. Tutto le fu più chiaro quando
spiegarono che facevano
parte del CP9 … conosceva quella strana organizzazione, ne
aveva sentito
parlare spesso da Gairo … una volta le aveva anche
raccontato che mirava a
riuscire a farne parte.
“Ci
penso io alla mocciosa …” disse Lucci tirando un
potente calcio ad Hoshi e
facendola finire contro un muro, distruggendolo.
In quel momento entro Paulie, il carpentiere di fiducia di Iceburg, che
fu
sorpreso quanto adirato nello scoprire che tre dei suoi compagni li
avevano
traditi e li avevano presi in giro per cinque anni.
L’obiettivo del CP9 erano i
progetti di Pluton che si trovavano in mano di Iceburg. Non fu
difficile per
Lucci mettere fuori gioco Paulie. Proprio in quel momento arrivarono
anche
Rufy, Zoro, Chopper e Nami.
“Rufy
… sta attento, sono molto forti!” disse Hoshi
rialzandosi da sotto le macerie.
“Ehi
Hoshi come stai?” chiese Nami avvicinandosi a lei.
“Tranquilla,
ci vuol ben altro per mettermi fuori combattimento!”
Da
quel momento iniziò una conversazione con Robin, che
sembrava proprio essere
dalla parte del governo mondiale. Non aveva la minima intenzione di
dare
spiegazione ai suoi amici e aveva parlato di un sogno che non
si sarebbe
avverato se fosse rimasta con loro e che per realizzarlo era disposta a
tutto,
anche a mettersi contro i suoi stessi amici. I cinque pirati
non
riuscivano a capire che cosa fosse successo alla loro Robin ma prima
che
potesse dargli ulteriori spiegazioni l’archeologa
uscì dalla finestra.
Tra i pirati e il CP9 cominciò uno scontro piuttosto duro.
Rufy e Zoro furono
battuti e volarono fuori dalla finestra finendo chissà dove.
Nami fu
scaraventata di sotto e Chopper fu lasciato privo di sensi
all’interno della
stanza.
Hoshi aveva tutta l’intenzione di inseguire Robin e
perciò si era astenuta dal
combattimento, ma proprio quando stava per uscire dalla finestra, Lucci
la
colpì dietro la nuca con un potente calcio, spedendola verso
il mare …
***
Nami
finalmente si risvegliò e con sua grande sorpresa
trovò Chopper, ICeburg e Paul
fuori dal palazzo. Da quanto le stavano dicendo era stato proprio
Chopper a
salvare quei due dall’incendio che stava devastando il
palazzo. Iceburg decise
di raccontare il vero motivo per il quale Robin aveva deciso di unirsi
al
Governo mondiale. La CP9 era in grado di richiamare un Buster Call che
consisterebbe nel radunare una flotta di ben dieci navi da guerra
corazzate,
contro i pirati di cappello di paglia, così Robin aveva
stretto un patto con
loro. Lei li avrebbe aiutati nel recupero di Pluton e loro avrebbero
lasciato
salpare da Water Seven i suoi amici senza che gli fosse torto un
capello. Nami
rimase a dir poco sorpresa da tutto ciò e con le lacrime
agli occhi decise di
andare a salvare Nico Robin prima che fosse troppo tardi e che fosse
portata ad
Ennies Lobby, nell’isola giudiziaria. Ma intanto il tempo
stringeva perché
quella notte stessa si sarebbe imbattuta su Water Seven
l’acqua laguna che
sarebbe un fenomeno che si verifica ogni anno in quell’isola.
Consiste in delle
gigantesche onde che si abbattono sulla città e che
sommergono la parte più in
basso. Questo fenomeno rende impossibile la navigazione
…
***
Nami
e Chopper, si erano diretti al treno marino insieme a tutti i
carpentieri, ma
erano arrivati tardi e Robin era partita distruggendo così
tutte le speranze di
salvarla dei due pirati, ma un biglietto lasciato da Sanji che diceva
che era
salito a bordo di quel treno gli aveva ridato le speranze. Ora
l’unica cosa da
fare era trovare Rufy, Zoro e Hoshi! Cominciarono a cercarli ma
sembrava non
essercene traccia da nessuna parte e l’acqua laguna incombeva
su di loro. Come
se non bastasse c’era anche una forte pioggia.
“RUFYYYYY!
ZOROOOOOOOOOOO! HOSHIIIIIIIIIIIIIII!” gridava Nami
imperterrita ma non riusciva
a vederli in nessun posto.
“Nami
…” disse Hoshi comparendo alle sue spalle.
“HOSHI!”
disse l’amica girandosi contenta, ma inorridì
quando la vide. Era ricoperta di
sangue, aveva una grossa ferita sulla fronte e un’altra
dietro la nuca. Il
braccio era coperto di schegge di vetro e aveva tagli ovunque.
“Ma
… ma che ti è successo?” chiese Nami
spaventata.
“Niente
… tranquilla … sono solo finita contro una marea
di rottami vecchi e appuntiti
…” disse la mora avvicinandosi alla navigatrice
mentre si tirava fuori una
grossa scheggia di vetro dal braccio.
“Dove
sono gli altri?” chiese poi la mora.
“Ti
spiegherò tutto dopo, ora devo cercare Zoro e Rufy! Dobbiamo
muoverci, l’acqua
laguna arriverà a breve!” disse Nami.
“Ok,
ho capito … allora … provo a cercarli
dall’alto … li vedrò prima da sopra i
tetti!” disse la Ninja.
“Ma
cosa speri di fare? Non puoi saltare da un palazzo all’altro,
guarda come sei
ridotta! Hai perso molto sangue! Cerca Chopper che dovrebbe essere qui
da
qualche parte e fatti curare!” disse Nami preoccupata.
“Non
ci penso nemmeno … e poi se fossero svenuti da qualche parte
morirebbero a
causa dell’acqua laguna! Non ho tempo per farmi curare, devo
cercarli!” disse
la mora barcollando.
“Ma
non ti reggi in piedi!” disse Nami con le lacrime agli occhi.
“Avanti
Nami, salta su … tu verrai con me!” disse
facendola salire sulla sua schiena.
“Ce
la fai?” chiese la navigatrice preoccupata.
“Ora
trovare gli altri ha la priorità! E poi le mie gambe stanno
benissimo, ho solo
qualche graffietto a un braccio e alla testa!” disse saltando
su un tetto di un
palazzo.
“Si
ma … “
“Niente
ma e vedi se li avvisti da qualche parte!” disse saltando da
un tetto
all’altro.
“
E va bene …” disse la navigatrice sentendo
chiaramente i suoi vestiti
impregnarsi del sangue dell’amica.
“EHIII
VOIIIII!” urlò Paulie dal basso. Hoshi si
fermò e con un balzo lo raggiunse.
“Che
c’è?” chiese la ragazza debolmente .
“Ma
… hai bisogno di un dottore! Come fai a stare ancora in
piedi?” chiese il
Paulie sconcertato.
“Ora
non preoccuparti di questo e dicci che c’è, non
abbiamo tempo da perdere!”
disse Hoshi facendo scendere Nami per riposarsi un secondo.
“Dovete
salire in alto, l’acqua laguna arriverà a momenti!
Dovete mettervi in salvo!
Ormai tutti hanno abbandonato le ricerche, sarebbe un suicidio
continuare a
cercarli … non si trovano da nessuna parte!” disse
il ragazzo.
“Nami
… non so te, ma io voglio continuare a cercarli!”
disse Hoshi guardando
l’amica.
“Non
c’è nemmeno bisogno di chiedermelo … se
ce la fai ancora, andiamo!” disse Nami
rimettendosi in schiena all’amica che subito
ribalzò su un tetto di una casa.
“MA
CHE FATE! MORIRETEEE!” gridò il carpentiere.
“Ehi
Nami … hai visto qualcosa?” chiese la mora che
stava a poco a poco rallentando.
“No
ancora no … anzi … forse …
FERMATI!” disse la navigatrice osservando da lontano
dritta davanti a se. Tra due palazzi sembrava esserci qualcosa e quel
qualcosa
le sembrava tanto Rufy!
“HOSHI!
DRITTA DAVANTI A TE!!” gridò la navigatrice.
“Ok
…” disse la ragazza riuscendo a balzare ancora per
una decina di tetti, ma poi
cadendo a terra incapace di rialzarsi.
“No
Hoshi, non proprio adesso! Laggiù c’è
Rufy! Ce la fai a rialzarti? Ti rpego!”
disse Nami alla quale stavano cominciando ad uscire diverse lacrime.
“N-Nami
… mancano due o tre palazzi … ce la fai a
continuare da sola?” balbettò la mora
girando la testa.
“Io
… si! Ci devo riuscire!” disse la navigatrice
prendendo una lunga rincorsa e
saltando sul palazzo dopo. Era dura, ma ce la doveva fare,
per Robin, per
i suoi amici! Doveva riuscirci! Prese un'altra rincorsa e
saltò nuovamente , ma
il tetto del palazzo successivo era più lontano e lei non
era un Ninja. Non
riuscì a raggiungerlo e stava precipitando nel vuoto. Ormai
sembrava finita per
lei, non aveva possibilità, sarebbe caduta e
l’acqua laguna l’avrebbe finita
definitivamente …
A
discapito di tutte le sue aspettative una mano la afferrò e
la tirò su …
“E’
così che hai intenzione di salvare Rufy?” chiese
Hoshi con il fiatone e
ributtandosi a terra.
“Hoshi,
ma tu … non eri a terra?” chiese Nami sconcertata.
“Già
… hai visto quant’è forte la forza
dell’amicizia? Supera anche il dolore!”
disse rimettendosi a stento in piedi.
“Hoshi!”
disse abbracciandola con le lacrime agli occhi.
“Ora
non c’è tempo … andiamo da
Rufy!” disse facendo un ultimo sforzo e saltando sul
palazzo che si trovava proprio di fronte ai due palazzi dove era
incastrato il
loro capitano. Dopo di che cadde a terra priva di sensi.
L’onda anomala ormai
si stava avvicinando, l’acqua laguna stava arrivando, era
questione di
secondi..
“RUFYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!
RIESCI A SENTIRMI???” gridò Nami con le lacrime
agli occhi.
“NAMI?
SI TI SENTO, SOLO CHE SONO INCASTRATO E NON RIESCO A
LIBERARMI!” disse il
ragazzo di gomma.
“RUFY
SMETTILA DI GIOCARE E VIENI FUORI! DOBBIAMO ANDARE A SALVARE NICO
ROBIN! LEI …
LEI SI E’ SACRIFICATA PER SALVARE NOI, STA SACRIFICANDO LA
SUA VITA!!!” gridò
la navigatrice ormai disperata. Rufy sbarrò gli occhi e cono
una forza disumana
riuscì a spostare i due palazzi ritrovandosi davanti
quell’onda enorme.
“NAMIIII!”
gridò allungando un braccio verso di lei e attorcigliandolo
intorno alla sua vita, mentre l’altro lo allungò
verso l’alto. Nami afferrò per
un braccio Hoshi e insieme vennero catapultate verso la parte alta
della città.
To be continued ...
Buon giorno a
tuttti ed ecco il nuovo aggiornamento, spero vi sia tutto chiaro anche
perchè, secondo me, questa è la parte
più noiosa di Water Seve, il bello comincia ad Ennies
Lobby!:DD spero vi sia piaciuto e ora una sorpresa! L'immagine che
vedete qui sotto è stupendaaaa! Ringrazio Marie_92 che l'ha
disegnata e colorata! Non è stupenda? A me piace troppo! Un
grazie a Marie!:DD
Grazia a
tutti quelli che recensiscono e che leggono, scusate oggi ho poco
tempo, vi saluterò x bene nel prossimo chappy, promesso!
Grazie comunque a Marie_92 e a Neko per aver recensito! Scusate ma vado
di fretta XXD
By Vegetina
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Capitolo 22 *** Arrivo ad Enies Lobby! ***
Hoshi
finalmente riprese i sensi e si trovò sdraiata sotto la
pioggia insieme ai suoi
compagni di ciurma e al resto della città.
“Rufy!
Allora Nami ce l’ha fatta!!!” disse Hoshi
saltandogli al collo.
“Già,
ce la siamo vista brutta tutti quanti! Per fortuna anche Zoro
è salvo, l’ha
trovato Chopper in un camino …” disse Rufy.
“Adesso
non è il momento di raccontarci come ci siamo salvati,
dobbiamo trovare un modo
per arrivare ad Ennies Lobby!” disse Nami.
“Si,
ma come?” chiese Hoshi.
La
soluzione venne trovata quasi subito, infatti la vecchia Kokoro, la
bigliettaia
che avevano incontrato al faro, svelò ai pirati che esisteva
un secondo treno
marino, il Rocket Man! Senza pensarci troppo decisero di prenderlo e
usarlo per
arrivare ad Ennies Lobby. Kokoro l’avrebbe guidato!
A
loro si unirono anche i componenti della Franky Family dato che il loro
capo
Franky era stato portato via insieme a Robin.
Durante
il tragitto ritrovarono Sanji e Usop che si era travestito da Sogheking
per
aiutare indirettamente Robin. Il vagone era stato staccato dal treno
marino e
così loro si erano ritrovati fermi sui binari. Gli unici a
non capire che
Sogheking e Usop erano la stessa persona furono Rufy e Chopper.
"Ma
io dico =.= si può essere più stupidi ..." disse
Hoshi a Sanji.
"Oh mia dolce Hoshi-chan ... purtroppo quegli
idioti non capiscono nulla!"
"Insomma, si vede lontano un miglio che è Usop! La maschera
poi è orrenda!" disse la mora con una gocciolina dietro la
testa.
"E' quello che dico anchì'io ... insomma, sono degli idioti,
ma io non sono come loro! Perchè non mi dai un bel bacino?"
disse Sanji sporgendo le labbra in fuori ma andando contro una parete.
"Magari in un altra vita Sanji!" disse la ninja sedendosi a terra.
***
“Rufy
…” disse Hoshi raggiungendolo sul tettino del
Rocket Man.
“Ehi,
come stanno le tue ferite?” chiese lui sorridendole.
“Bene,
grazie … ora va molto meglio, Chopper è
miracoloso!” disse lei sorridendogli.
“”Bene
… se puoi vedi di astenerti dal combattimento, non mi sembri
nelle condizioni
di combattere!” disse lui osservandola. Era piena di
bendature e cerotti vari.
“Ma
che scherzi? IO combatterò e come! Voglio salvare
Robin!” disse lei dandosi un
pugno sul petto, ma cominciando a tossire.
“Appunto
… senti, come capitano ti ordino di non combattere se non
fosse necessario,
chiaro?” disse lui tornando dentro il vagone. La mora lo
seguì e gli disse:
“E
va bene … però se mi trovassi da sola, ad un
passo da Nico Robin, con un nemico
di fronte, non esiterei a combattere! Questo sappilo!” disse
la mora convinta.
“Vedi
di non rimetterci le penne … non vorrei che salvassimo una
compagna e ne
perdessimo un’altra …” disse il ragazzo
guardandola negli occhi.
“Rufy,
forse ancora non mi conosci, io non mi faccio eliminare!”
disse lei ghignando
sbruffona.
“Hoshi!
Che ci fai in piedi? Devi stare a riposo! Almeno finchè non
arriviamo ad Enies
Lobby!” disse Chopper versione-umana avvicinandosi alla mora
e facendola
sdraiare a forza.
“Choppy!
Ma io sto benissimo!” disse la Ninja tentando di rialzarsi.
“Smettila
di dire fesserie! Non puoi stare benissimo! Con tutto il sangue che hai
perso
avresti bisogno di minimo tre giorni di assoluto riposo!”
disse il dottore.
“Hahaha
la nostra Hoshi non cambierà mai!” disse Nami
ridendo.
“Verissimo!”
disse Sanji con i cuoricini agli occhi.
“Peccato
solo … che qui con noi manchino due dei nostri compagni
…” disse Nami
incupendosi.
“Una
la recupereremo presto, mentre l’altro …
scordatevelo!” disse Zoro freddo. In
tutta risposta Rufy, Hoshi e Nami si intristirono cominciando a fare
cerchietti
a terra. A loro si unì anche Sogheking, ferito dalle parole
dello spadaccino
Ci
impiegarono diverse ore ad arrivare ad Enies Lobby, ma una volta
arrivati li
riuscirono ad entrare con non troppe difficoltà.
Rufy
si lanciò all’interno dell’isola come
una fionda insieme ad Hoshi che,
accortasi di ciò che voleva fare, si era attaccata a lui
all’ultimo per
impedirgli di commettere cavolate.
“Mi
spieghi perché ti sei lanciato all’interno
dell’isola così? Vuoi farti
ammazzare?” chiese Hoshi un po’ infuriata.
“E
tu perché mi hai seguito?” chiese lui cominciando
a camminare.
“Per
non farti commettere cavolate! Ma questo non mi sembra il momento di
discutere!
Quelli della marina ci stanno circondando!” disse Hoshi
mettendosi sulla
difensiva, spalle contro spalle con Rufy.
“Quanto
pensi di metterci a farli fuori?” chiese la principessa
ghignando.
“Non
più di quindici secondi!” disse Rufy usando la sua
mitragliatrice Gom Gom e
spazzandone via più della metà.
“A
quest’altri ci penso io!” disse lanciando un Kunai
che appena toccò il terreno
esplose, mettendo così fuori gioco gli altri Marines.
“Dai
ora proseguiamo!” disse Hoshi mettendosi a correre.
“Si,
ma sai dove stiamo andando?” chiese il capitano seguendola.
“Su
quest’isola ci sono stata una volta con Gairo e se non
sbaglio laggiù si trova la torre
della giustizia!” disse la ragazza correndo verso
una grande torre.
"Bene! Allora muoviamoci!" disse il capitano
sorpassandola.
"Ehi, dove credete di andare?" dissero altri marinai piazzanfoglisi di
fronte.
"A recuperare una nostra compagna, qualche problema?" disse Hoshi
mettendosi sulla difensiva.
"Si, di problemi ne abbiamo e anche molti! Vi fermeremo a costo di
farvi fuori!" dissero i marines pronti a sferrare un attacco.
"Ci penso io ..." disse Rufy facendola indietreggiare.
"Guarda che non è un grande sforza battere questi uomini da
quattro soldi ... non sono mica moribonda!" disse la mora mettendo il
broncio.
"Non mi importa, ho detto che era meglio se non combattevi,
perciò ... MITRGLIATRICE GOM GOM! IN AZIONE!"
gridò Rufy mettendoli K.O.
"Avanti, proseguiamo!" disse il capitano ricominciando a correre,
seguito da una mora un pò seccata.
Il
primo vero ostacolo che incontrarono fu uno dei membri del CP9 sul
tetto di un
palazzo, Blueno, che aveva le capacità di un frutto del
mare, il frutto
Door-Door. Poteva far apparire ovunque volesse una porta.
“Rufy,
ci pensi tu a lui?” chiese Hoshi guardando il suo capitano.
“Si,
tu intanto prosegui e cerca di raggiungere Nico Robin!” disse
Rufy cominciando
il suo scontro con Blueno.
Hoshi
continuò a correre a perdi fiato verso la torre della
giustizia,
doveva raggiungere Nico Robin a tutti i costi, soprattutto dopo che
Nami aveva
spiegato loro come stavano le cose …
***
Rufy
aveva sconfitto Blueno, Nami e gli altri erano riusciti ad arrivare di
fronte
alla torre di giustizia mentre Hoshi si trovava già li ad
aspettarli …
“Ragazzi,
Robin è li dentro!” disse la mora indicando la
torre della giustizia
che si trovava di fronte a loro. Da essa un lungo tratto di mare li
separava ...
“E
allora che aspettiamo … chiamiamola!” disse Rufy
chiamando l’amica a gran voce,
che inizialmente gli disse di andarsene via e che lei voleva morire, ma
una
volta che Rufy ebbe capito qual’era il vero nemico di Robin
fece bruciare a
Sogheking la bandiera del governo mondiale e dopo di che disse:
“ROBINNN!
ANCORA NON TE L’HO SENTITO DIRE! DIMMI CHE VUOI
VIVERE!!!”
“Vivere
… pensavo che non mi fosse permesso … nessuno mi
ha mai detto che potevo …”
“Il
mare è vasto … un giorno
senza alcun dubbio troverai dei compagni che ti
proteggeranno!”
Quella frase
ritornò alla mente di Robin come un flash,
mentre le lacrime cominciavano a scenderle lungo le guancie e mentre
osservava
uno per uno i suoi amici, si … loro erano i suoi amici,
quelli che l'avrebbero protetta a costo della vita …
“Se mi
è concesso esprimere un desiderio … allora io
…
VOGLIO VIVERE!!! PORTATEMI CON VOI ATTRAVERSO IL MARE
DELL’AVVENTURA!!!” gridò
verso i suoi amici con quanta più disperazione potesse.
Tutti i componenti della
ciurma di cappello di paglia
fecero un sorrisetto e il capitano, scrocchiandosi le
nocchie, disse:
“Andiamo
ragazzi!”
"Tranquilla Robin ... stiamo venendo a salvarti
..." disse Hoshi ghignando.
"Ti riporteremo a casa ..." disse Nami sorridendo.
"E' giunto il momento di combattere ..." disse Zoro.
"Ti salveremo dolce Robin-chan !" disse Sanji con il fuoco che gli
ardeva negli occhi.
"Attendi ancora un pò, Robin!" disse Chopper.
"Sogheking, il re dei cecchini, ti salverà!" disse Usop.
To be continued
....
Salve a tutti!
Eccoci arrivati finalmente ad Ennies Lobby! Sta per cominciare il
salvataggio di Robin! Spero che vi sia piaciuto! Grazie a chi legge e
recensisce, soprattutto grazie a:
Neko: Sono
contenta che ti piaccia il chappy U___U Concordo in pieno, Rufy
è un pasticcione ed è per questo motivo che ci
deve essere una ragazza che lo tiri sempre fuori dai guai :DD (in
questo caso Hoshi XXD) (Si, è un pasticcione, concordo! nd
Hoshi) ( se non lo fossi non sarei il protagonista U__U nd rufy) Ennies
Lobby è arrivata e ora comincia il bello! Spero che ti sia
piaciuto! Ciao baci alla prossima.
Marie_92: Certo
tesora che ho postato il tuo disegno U___U ci mancherebbe altro XXD
(tranquilla, siamo in due negate a nn saper fare le ombre XXD twin XXD)
Hoshi e Rufy sono sempre adorabili :DD aspetta di vedere qualche
capitolo più avanti e ti accorgerai di quanto sono carini
insieme ^^ é ovvio che Hoshi si rialza per salvare il suo
capitano, anche se è ferita! Lo ama da impazzire e lo lascia
morire? XXD se fosse stato Usop non so se si sarebbe rialzata U___U
(ehiiiii! Nd usop) (scusaci Usop, ma dopo quello che le hai detto e che
le hai fatto pretendi pure che ti salvi? =.= nd me) (tsk ... ero
arrabbiato ... nd usop che mette il broncio) al prossimo
chappy, ciao baic tvb!
|
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Capitolo 23 *** Pirati VS CP9 ***
Nami e gli altri erano andati a scontrarsi contro quelli
del CP9, mentre la giovane Hoshi stava cercando ovunque la sua amica
Robin! Il
suo capitano era stato chiaro, lei non doveva preoccuparsi di
combattere dato
che era già piuttosto malconcia e il suo compito era cercare
l’archeologa.
Ma cercava cercava e non la
trovava da nessuna parte …
“Eppure se non
ricordo male ci doveva essere un passaggio
da qualche parte per arrivare al ponte
dell’esitazione!” si disse la mora tra
se e se sforzandosi di ricordare. Dopo un po’ che vagava per
la torre, uscì
fuori e incontrò la nipotina di Kokoro, che era venuta
insieme a loro, che le
indicò un passaggio segreto dal quale aveva sentito
provenire delle voci.
Hoshi, senza farselo ripetere due volte, cominciò a correre
a per di fiato nel
passaggio segreto; Se Nico Robin era li, di certo non era lontana!
“ROBINNNN!”
gridò la mora continuando a correre.
L’archeologa, che
si trovava poco distante da lei, sentì
quell’urlò e istintivamente si girò.
Spandam, il capo del CP9, sentendosi
minacciato da qualunque persona li stesse raggiungendo, decise di far
fermare
Lucci e fargli aspettare quella persona che era riuscita a passare
senza essere
eliminata dal CP9.
"NO! MI AVEVI PROMESSO CHE
NON AVRESTI FATTO DEL MALE A NESSUNO DI LORO!" disse Robin cercando di
ribellarsi.
"Io
ti avevo solo promesso di farli sbarcare sani e salvi da Water Seven e
mi sembra che questo sia avvenuto, perciò ora posso fare
quello che voglio!" disse Spandam ridendo.
"SEI
UN BUGIARDOO!!!" gridò l'archeologa cercando di scappare ma
venendo subito fermata dall'uomo che cominciò a picchiarla e
ad insultarla per la tentata fuga.
"Ora
sta buona, tanto i tuoi amici moriranno tutti!" disse Spandam ridendo
di gusto.
***
“ROBINNNN!”
gridò nuovamente Hoshi continuando a correre,
ma fu costretta a fermarsi dato che si ritrovò di fronte
Lucci del CP9.
“Tu sei Lucci se
non erro!” disse la mora guardandolo
truce.
“Esatto e come
immaginerai, devo farti fuori!” disse
l’agente del CP9
“Sempre che tu ci
riesca!” disse Hoshi mettendosi in
posizione di combattimento.
“Ma guardati, sei
piena di fasciature, speri di avere
speranze?” chiese Lucci con tono ironico.
“Di speranze credo
di averne molte, ho in serbo per te
delle nuove tecniche, tutte mie!” disse Hoshi ghignando e
componendo degli
strani sigilli con le mani e dopo di che disse:
“Kai no
hi!(mistero del fuoco)”
Dalla sua mano uscirono
diverse sfere di fuoco che lanciò
contro Lucci, il quale le schivò facilmente, ma appena gli
furono alle spalle
esplosero facendo cadere a terra l’agente del CP9.
“Maledetta
ragazzina, STORM LEG!” disse l’uomo
scagliandole contro uno dei suoi attacchi,ma la mora lo
evitò facilmente e
ghignando disse:
“Cosa credi,
quello era solo un assaggio delle mie nuove
tecniche!”
“Doku kunai!(kunai
velenosi)” disse lanciando circa dieci
kunai contro l’uomo.
“Che speri di
fare, li evito ad occhi chiusi!” disse
l’uomo schivandoli con facilità.
“Bakahatu!(esplosione)”
disse la mora. A quelle parole i
kunai conficcati nel terreno esplosero, liberando nell’aria
uno strano gas.
“Ma che
cos’è questa diavoleria?” disse Lucci
non
capendo.
“Se lo respiri sei
morto, è veleno!”disse Hoshi
ghignando.
“Mocciosa! Non
sperare di fermarmi con questi
trucchetti!” disse l’uomo che con un calcio
spazzò via il gas velenoso.
"Io devo salvare la mia
amica e lo farò a costo della mia vita! Se per arrivare da
lei devo eliminarti, che così sia!" disse la mora
guardandolo con occhi killer.
"Non hai speranze
sciocca ..." disse lui scoppiando in una risata sadica.
“E ora
…Hikari kuro! (luce nera)” disse facendo comparire
nella sua mano una strana sfera di luce e, avvicinandosi a Lucci,
gliela
scagliò contro il ventre.
“Bakahatu!”
Al comando di Hoshi la sfera
esplose, provocando un
gigantesco boato e distruggendo una parte della torre.
“Vittoria!”
disse la ragazza con il fiatone. Con tutti
quegli attacchi aveva perso un mucchio di energie, però
almeno era riuscita a
far fuori quella sotto specie di cadavere vivente. Era piuttosto
indebolita
dalle ferite e così non aveva potuto usare la sua tecnica
nuova, quella più
devastante, ma non importava, aveva vinto anche così!
“Pensi di avermi
sconfitto, ragazzina?” disse Lucci
comparendole alle spalle. Hoshi sgranò gli occhi e non fece
nemmeno in tempo a
girarsi che l’agente del CP9 la colpì alle spalle
facendola volare contro le
macerie.
A stento si
rialzò in piedi, la testa cominciava a
girarle segno che la ferite che si era fatte a Water Seven si stavano
riaprendo. Dallo stato in cui si trovava Lucci poteva dedurre che il
suo colpo
l’avesse schivato, aveva solo i vestiti un po’
strappati e qualche graffio … ma
come era possibile? Era sicura di averlo colpito in pieno e se
così fosse stato
lui a quest’ora doveva essere almeno privo di sensi!
“Come hai
fatto?” chiese Hoshi respirando affannosamente.
“Fortunatamente
sono riuscito a
schivare quel colpo all’ultimo e l’esplosione mi ha
colpito a mala pena!Sei un
ingenua se veramente pensavi di farmi fuori così
facilmente!” disse Lucci
sorridendo malvagiamente.
“Shigan!
(dito pistola)!” continuò
poi l’uomo perforando con un dito la spalla sinistra della
ragazza che cadde
all’indietro.
“Io
… devo salvare Robin!” disse la
mora rialzandosi in piedi.
“Complimenti,
ancora che resisti, ma
stai tranquilla, metterò presto fine alle tue
sofferenze!”
L’agente
del CP9 guardò storto
Hoshi; difatti la ragazza stava sorridendo e aveva preso a ridere di
gusto. Non
capiva cosa ci provasse quella mocciosa di bello nel morire …
“Ha
ha ha è la tua fine Lucci!”
disse la ragazza buttandosi a terra all’indietro.
“Ma
che diavolo stai blaterando? Sei
diventata matta per tutte le ferite che hai?”
“Tempo
dieci secondi e vedrai!”
disse le sorridendo sicura di se da terra.
“Bha,
qualsiasi cosa sia non mi
importa, tanto morira comunque povera pazza!” disse Lucci
avvicinandosi alla mora con tutta l'intenzione di finirla.
“GOM
GOM PISTOL!!!!”
L'agente
del CP9 non riusciva a capire cosa
stesse succedendo, riuscì solo a sentire un pugno che lo
colpì in pieno viso,
facendolo volare contro un muro.
“Ce
ne hai messo di tempo, Rufy! Non
riuscivo più a tenerlo a bada!” disse la mora
girando la testa verso il
ragazzo.
“Scusa,
mi ero perso! Comunque sei una testona! Ti avevo detto di non
combattere, ma tranquilla,
ora qui ci penso io, tu ce la fai a raggiungere Robin?”
chiese il ragazzo
avvicinandosele.
“E
me lo chiedi anche? Certo che ce la faccio! E comunque è
stato necessario combattere! Non potevo fare altrimenti!”
disse la
mora rimettendosi in piedi
“Sei
comunque una testona,potevi nasconderti e aspettarmi!" disse Rufy in
tono di rimprovero.
"Guarda
che io proprio come te voglio salvare Robin e poi ce la faccio
benissimo a stare in piedi!" disse la ragazza fiera.
"E
va bene, sta attenta però!”
“Tranquillo!
Ora qui lascio tutto
nelle tue mani!” disse la ragazza dirigendosi verso la porta,
ma venendo
bloccata da Lucci.
“Di
qui non si passa!” disse
tirandole un calcio, ma che venne parato prontamente da Rufy.
“Ora
il tuo avversario sono io!”
“By
by Lucci!” disse la mora
correndo fuori dalla stanza tenendosi la spalla sinistra con la mano
destra.
To
be continued.....
Giorno a tutti cari
lettori, che ve ne pare del chappy? Vi è piaciuto? :DD XXD
spero di si! Scommetto che tutti pensavate che fosse Hoshi a battere
Lucci, ma non voglio che lei si prenda tutti i meriti! In fondo
è ferita e poi il capitano è sempre il capitano
XXD comunque, grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono! Ciao
baci vvb.
Neko:
Ciaooo! Sono contenta che il chappy ti sia piaciuto ed ecco qui la
rispoosta alla tua domanda! U__U Hoshi non è che batte
qualcuno del CP9 però ha tentanto di tenere a bada Lucci per
poi andare a salvare Robin XXD la storia per ora sarà
pressocchè come l'anime, ma poi cambierà un
poketto XXD Spero che comunque ti sia piaciuta e che non ti abbia
deluso XXD ciaooo bacii!!
Marie_92:
Ciao gemels! Non importa se non ti sei dilungata, so che il cibo
è al primo posto U___U (Cibooo ciboooo cibooo! nd Rufy)
(Cioccolato *çç* nd Hoshi) e sono
contenta che il chappy ti sia piaciuto U___U ci si vede al prossimo XXD
ciao baci tvb!
By
Vegetina
|
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Capitolo 24 *** Robin è libera!!! ***
Aveva
quasi raggiunto il ponte
dell’esitazione, mancava veramente poco, ma proprio in quel
momento la ragazza
inciampò, cadendo a terra.
“Maledizone!”
disse lei cercando di
rialzarsi, ma ricadendo a terra.
“Ma
perché mi sento così debole? Non
capisco!!!” disse la ragazza che man mano stava perdendo le
energie.
Provò
nuovamente a rialzarsi in
piedi, ma nulla da fare… era come, come … se ci
fosse dell’Agalmatolite in
giro!!!
“Non
può essere … ma dov’è? Io
non
la vedo!!!” disse la mora guardandosi intorno, per poi
finalmente capire che
quel pezzo di pavimento era fatto proprio con quella pietra!
“Non
ci credo! Proprio ora che Robin
era così vicina! Non può essere! Non posso
fallire così!!!” disse mentre gli
occhi cominciavano ad inumidirsi.
“Tranquilla
ci penso io! Cappello di
paglia mi ha detto di raggiungerti! Super!!!” disse Franky,
arrivando
improvvisamente e prendendosela su una spalla. Franky fino a quel
momento li
aveva aiutati e ora potevano considerarsi anche amici. I suoi compagni
di
ciurma gli avevano dato due chiavi, sperava vivamente che una di quelle
avessero aperto
le manette!
“Grazie!”
disse la mora
riacquistando le speranze.
Però,
appena Franky appoggiò un
piede all’entrata del ponte dell’esitazione, una
bomba scoppiò facendo volare
in mare entrambi i ragazzi.
“Oh,
a quanto pare qualcuno era
riuscito ad arrivare fin qui!” disse Spandam sorpreso.
“Ma
non importa, chiunque sia ora è
morto!” disse l’uomo ridendo e cominciando a
trascinare Robin verso la porta
della giustizia.
“NOOOOO!”
gridava Robin cercando
inutilmente di svincolarsi.
"Rassegnati
Nico Robin, ormai nessuno potrà più salvarti!"
disse Spandam ridendo di gusto.
"IO
HO FIDUCIA NEI MIEI COMPAGNI! SONO SICURA CHE RIUSCIRANNO A SALVARMI!"
gridò l'archeologa continuando a dimenarsi.
"Sciocca
che non sei altro, non riusciranno mai a battere i miei uomini del
CP9!" disse l'uomo ridendo di gusto e ricominciando a trascinarla.
Un
attimo prima che il capo del CP9 riuscisse a
fare l’ultimo passo verso la porta della giustizia,
Sogheking, dalla torre
della giustizia, gli lanciò uno dei suoi attacchi con la sua
fionda Kabuto, e
così Spandam finì giù per le scale
mentre Robin rimase a terra a pochi
centimetri dalla soglia della porta della giustizia.
"MA
CHE DIAVOLOOO?" gridò Spandam finendo giù per le
scale.
Robin
si rialzò in piedi e provò a scappare nella
direzione opposta, ma subito
dei Marines cominciarono a spararle contro. Sembrava finita per lei,
ormai era
destinata a morire, ma come si suol dire la fortuna girava e ora
sembrava
proprio stesse girando dalla sua parte!
Franky,
riuscito a salvarsi e a
salvare Hoshi dall’esplosione grazie al suo corpo fatto
d’acciao, aveva parato
i proiettili destinati all’archeologa con un braccio. Hoshi
dal suo marsupio
tirò fuori un Kunai e con un ghignetto disse:
"Ehi
Hoshi, mi ricevi?" chiese Soghekind dalla torre di giustiza attraverso
un lumacofono.
"Forte
e chiaro! Missione salvataggio Robin quasi completata!" disse la mora.
"Bene,
li vicino dovrebbero esserci le tre chiavi che Zoro, Sanji e Nami sono
riusciti a recuperare! Le ho lanciate con la mia fionda!" disse il
cecchino sorridendo.
"Perfetto!
Allora con queste tre le abbiamo tutte! Passo e chiudo!" disse la ninja
per poi rivolgersi al Cyborg.
"Franky,
se non sbaglio hai le
due chiavi che ti hanno dato i miei compagni, giusto?
“Esatto!”
disse il Cyborg.
“Bene,
e allora con quelle che ci ha lanciato Usop sono tutte! Libera Robin,
io
intanto mi occupo di questi qua!” disse la giovane Ninja
facendo un balzo in avanti.
Anche se aveva un braccio fuori uso le rimaneva sempre il destro e
contro quei
semplici soldati era più che sufficiente!
Cominciò a combattere corpo a corpo contro una miriade di
Marines che le
venivano contro e riusciva a tenergli testa tranquillamente.
Però ne arrivavano
sempre di più e si stava un po’ stufando,
così decise di farli fuori tutti in
un colpo:
“Rai
no Uzumaki! (vortice del
fulmine)!” disse la ragazza creando un vortice di fulmini che
spazzarono via
molti Marines.
“Ma
non finiscono più!” disse Hoshi
vedendo spuntarne altri.
“Tranquilla,
ora ti aiutiamo anche
noi!” disse Franky che aveva finalmente liberato Nico Robin.
“ROBINNNN!”
gridò la mora saltando
al collo dell’amica.
“Finalmente
sei libera!!!” disse con
le lacrime agli occhi.
“Si
… grazie! Vi devo tutto!” disse
la donna sorridendo.
“Non
dirlo nemmeno per scherzo! E
poi non devi ringraziare me, ringrazia dopo gli altri che hanno battuto
quelli
del CP9!” disse Hoshi sorridendo.
"Lo
farò sicuramente ..." disse l'archeologa sorridendo
leggermente.
"UCCIDETELI
TUTTI! ANCHE NICO ROBIN! NON MI IMPORTA PIU'! FATELI FUORI!"
gridò Spandam fuori di se.
"Tu
... vedi di stare zitto, o morira!" disse Hoshi guardandolo carica di
rabbia e avvicinandosi pericolosamente, facendo fuori tutti i marines
che si trovava davanti.
"FATELA
FUORI! PROTEGGETEMI!" gridava Spandam nascondendo dietro i suoi uomini.
"Ora
basta! Pagherai per tutto quello che hai fatto a Robin!" disse la mora
complendolo al braccio con un kunai.
"SE
MI FAI DEL MALE LA TUA VITA SARA' FINITA! SONO TROPPO IMPORTANTE! TI
METTERAI TUTTI CONTRO!" gridò il capo del CP9 nella speranza
di salvarsi.
"Sai
quanto me ne importa, meglio essere una ricercata di fama mondiale che
un corrotto come te!" disse la ragazza cominciando a picchiarlo, ma
improvvisamente si fermò facendo un balzo verso Robin.
"Cara,
a te l'onore!" disse la ragazza sorridendole.
"Con
piacere!" disse l'archeologa usando una delle sue tecniche.
“Noi
invece sistemiamo tutti questi!” disse Franky che
stava sparando
contro una marea di soldati, ma sembravano come moltiplicarsi,
più ne facevano
fuori e più ne spuntavano …
***
Ormai
si trovavano quasi tutti sul
ponte dell’esitazione. Quelli del CP9 erano stati battutti
tutti tranne Lucci
che ancora si stava scontrando con Rufy.
I componenti della ciurma di cappello di paglia si stavano facendo in
mille per
tentare di eliminare tutti i soldati che facevano parte delle dieci
navi da
guerra richiamate dal Buster Cull. Dovevano aspettare il loro capitano,
e solo
allora sarebbero salpati! Era difficile tener testa a tutti quei
marines, ma
dovevano riuscirci! Ormai Robin era praticamente salva, dovevano solo
fuggire
da Enies Lobby!
“Ehi
Usop! Vedi qualcosa da li? Come
procede il combattimento di Rufy?” chiese Hoshi al cecchino
che si trovava al
limite del ponte, dato che una parte era stata distrutta da una palla
di
cannone, e guardava in direzione della torre di giustizia dove si stava
svolgendo il combattimento Rufy VS Lucci.
“Rufy
… Rufy è a terra!!! E … e …
ha
sconfitto Lucci! Ce l’ha fatta!!!” gridò
il cecchino felice.
“Cosa,
davvero?” disse Hoshi
entusiasta.
“Si,
ma … non sembra rialzarsi …”
disse Usop, che in quel momento fu distratto da un suono strano che
riconobbe
come la voce della sua nave.
Le
navi da guaerra della marina li
avevano circondati ed erano pronte a sparargli contro con i cannoni, ma
Usop si
girò contro di loro gridando di buttarsi in mare, che li ci
sarebbe stata la
loro salvezza, che li li stava aspettando la loro nave, la Going merry!
Era
venuta per salvarli!
“Ma
con Rufy? Come facciamo?” chiese
Nami.
"RUFYYYYYY!
ALZATI!!! FAI UN ULTIMO SFORZO! BUTTATI IN MARE! SOLO COSI' CI
SALVEREMO!" gridò Usop levandosi finalmente la maschera da
super eroe.
"U-Usop
... m-ma allora s-sei vivo ..." disse il capitano girando la testa
nella sua direzione.
"CHE
COSA STAI FACENDO? ALZATI!!! ROBIN E' SALVA! ORA NON CI RESTA CHE
FUGGIRE AMICO MIO!" gridò il cecchino con le lacrime agli
occhi.
"N-non
c-ci riesco ... n-non r-riesco a muovere nemmeno u-un muscolo ..."
disse Rufy sforzandosi di muovere un solo dito, ma con esito negativo.
"RUFYYYY!
PROVACII!!! HAI BATTUTO LUCCI! ORA DEVI SOLO FARE UN ULTIMO SFORZO!"
gridò Usop.
“
A lui ci penso io! Sanji! Ce la fai a darmi una spinta
con uno dei tuoi calci e a lanciarmi fino a li?” chiese la
mora indicando la
torre della giustizia con il braccio buono.
“Si,
ma tu … che vuoi fare? Sei
ferita, non credo che …”
“Sanji,
ne vale la vita del
nostro capitano! Avanti lanciami!” disse saltando davanti a
lui. Il cuoco fece
quanto ordinato e lanciò la mora dritta dritta verso la
torre di giustizia.
Hoshi atterrò malissimo, infatti, essendo molto debole, non
riuscì a rimanere
in piedi e sbattè violentemente un ginocchio. Con un ultimo
ed enorme sforzo si
alzò in piedi e si avvicinò al suo capitano;
"Tranquillo Rufy ... ora ci penso io a te ..." disse lei che con il
braccio buono lo afferrò
per la maglietta e cominciò a trascinarlo verso il mare.
"H-Hoshi ..." disse il capitano sorridendole.
"Ce l'abbiamo fatta Rufy ... Robin è salva!!!" disse la mora
buttandosi in mare insieme
a lui. Tutti gli altri, dall’altra parte fecero lo stesso e a
sorpresa spuntò
fuori la Going Merry!
I pirati finirono in mare, ma presto riuscirono a salire
a bordo della nave. Coloro che avevano mangiato i frutti del mare erano
stati
aiutati da quelli che sapevano nuotare e così la fuga da
Enies Lobby cominciò!
To be continued ....
Salve gente ed eccomi
qui con un nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto XD Robin
è quasi salva! Però da qui comincia lo spoiler
XXD spero comunque che continuerete a seguirmi! Grazie a tutti quelli
che seguono la mia fic e grazie a:
Neko: Holaaaa! Si di
fegato Hoshi ne ha da vendere, del resto sarebbe impossibile non averlo
con il passato che ha avuto! Anche se inizialmente non ce l'avesse
avuto avrebbe dovuto tirarlo fuori XXD comunque, ha visto il suo amore
fare fuori quel micetto (micetto a chi? nd Lucci) (a te! Cuccia e
buono! nd hoshi) (=.= Storm leg! nd lucci) (Ehi! MA io ti ho fatto
fuori! Nd rufy) dicevo, ha visto farlo fuori e l'ha anke aiutato a
fuggire da Enies Lobby XXD almeno qualcosa ha fatto! Spero ti sia
piaciuto^^ ciao baci alla prossimaaa!
Marie_92:
Ciaoooooooooooooo! (DEVI MORIREEEE! *tutututu* DEVI MORIREEEE
* tutututut* nd Hoshi che si aggrega a te nel cantare questa tenera
canzone U__U) Bhe, il combattimento Hoshi|Lucci non poteva non essere
fashion! (Ovvio U__U ci sono io! nd hoshi) (k modesta =.= nd me)
comunque, il seguito è arrivato e apriti bene le orecchie
XXD nel prossimo chappy verrà ' nominato' Ace!!!! (ma quale
onore! nd ace) (ACEEE*_* nd Marie) Robin l'hanno liberata XXDora devono
fuggire hihi ciao baci tvb
By Vegetina
|
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Capitolo 25 *** Addio Merry! Nuovo mistero per Rufy! ***
Erano
riusciti a scappare da Enies Lobby e al Baster Call e la Going Merry
navigava per il mare aperto.
"Rufy
... ce l'abbiamo fatta! Siamo salvi! E Robin è libera!!!"
disse Hoshi sorridendo a trentadue denti da sdraiata.
"E
Usop ... dov'è?" chiese Rufy guardandola anche lui sdraiato
a terra.
"Non
lo so ..." disse la mora capendo i sentimenti del suo capitano.
"Sogheking,
tu sai dov'è?" chiese Rufy rivolgendosi all'eroe mascherato
che stava sudando freddo.
"Oh
si, ha detto che aveva svolto il suo compito, che Robin era salva e che
quindi se ne tornava a Water Seven!"
"Capisco
..." disse il ragazzo di gomma intristendosi.
"Sono
sicura che tornerà con noi!" disse Hoshi guardando Sogheking
sorridente.
"Lo spero!" disse cappello di paglia aprendosi in
un largo sorriso.
Imrpovvisamente la nave si spezzò in due, facendo finire il
povero capitano contro la cabina della nave ed Hoshi contro di lui.
"Ouch!" disse la mora.
"Ma che ... che succede?" chiesero tutti guardando la loro adorata
Going Merry divisa a metà.
"E' successo l'inevitabile ..." disse Zoro.
"EHIII! PIRATIII!" gridò qualcuno da una nave che si stava
avvicinando. Quella nave si rivelò essere quella di Iceburg
e della Galley-La company. C'erano tutti i carpentieri, erano andati li
con l'intenzione di aiutarli.
"Ma quello è lo zietto-iceburg!" disse Rufy.
"Avanti, venite sulla nostra nave!" dissero i carpentieri a tutti i
pirati.
"Io ve l'avevo detto che per la vostra nave non c'era più
nulla fa fare ..." disse Iceburg guardandola. Rufy, insieme a tutta la
ciurma, decise che fosse giunto il momento di dirgli addio per sempre,
così, avvicinandocisi con una scialuppa, le diede fuoco.
"Addio Merry ..." dissero tutti mentre ricordavano i bei momenti
passati sulla loro nave. Era un momento duro per tutti, ma come sempre,
l'avrebbero superato ...
"Mi dispiace solo che Usop non sia qui, in fondo la nave era sua ..."
disse il capitano osservandola mentre bruciava insorabilmente.
"Mi dispiace ragazzi ... avrei voluto navigare ancora un pò
con voi .... perdonatemi!" disse l'anima della nave parlando a
sorpresa. Infatti si dice che se una nave viene trattata
particolarmente bene, la sua anima può anche riuscire a
parlare.
"MERYYY! NON E' COLPA TUA! E' COLPA NOSTRA! SANJI E ZORO HANNO SEMPRE
FATTO UN MUCCHIO DI GUAI E USOP HA SEMPRE TENTATO DI RIPARARTI, MA NON
ERA PARTICOLARMENTE BRAVO! SE QUALCUNO HA QUALCHE COLPA ... QUELLI ...
QUELLI SIAMO NOI!" gridò il capitano con le lacrime agli
occhi.
***
Erano passati tre giorni dalla fuga da Enies Lobby. I palazzi si
trovavano nel palazzo di Iceburg a riposare. Erano stati giorni duri
per tutti, soprattutto dopo la perdita della loro nave, ma la cosa
più importante era che finalmente Robin era di nuovo una di
loro!
I
ragazzi avevano dormito parecchio
e uno di loro ancora si trovava tra le braccia di morfeo: Rufy!
“Speriamo
si risvegli presto …”
disse Hoshi sdraiata in un letto accanto al suo con una gamba fasciata.
“He
he chissà perché tutto questo
interesse!” disse Nami sorridendole maliziosamente.
“Bhe,
perché è il mio capitano!”
disse la mora bordeaux.
“Si,
si raccontala a qualcun altro!”
disse Nami sghignazzando.
“Uffa
Nami! Non ti sopporto quando
fai così! Se potessi alzarmi giuro che ti
picchierei!”
“Peccato
che hai un ginocchio fuori
uso! Hihi!” disse ridendo la navigatrice.
“Non
sei spiritosa! E poi non vedo
l’ora di riprendermi e ripartire!” disse Hoshi
sbuffando.
“Dai
che riprenderemo il mare
presto! Ora pensa a rimetterti che eri conciata piuttosto male! Tra
Water Seven
ed Enies Lobby non so dove ti sei fatta più male!”
“Ah,
non chiedermelo! Comunque,
perché non mi porti qualcosa da mangiare? Sto morendo di
fame!” disse la mora
con un sorriso a trentadue denti.
“Ok,
vado e torno!” disse la rossa
andando in cucina.
***
La
marina era appena arrivata a
Water Seven e si stava dirigendo verso il luogo dove riposavano tutti i
componenti della ciurma di cappello di paglia. Il vice ammiraglio Garp,
un uomo
anziano dai capelli grigi e dalla barba bianca, aveva sfondato il muro
dove
Rufy stava mangiando mentre dormiva, nuova tecnica inventata da lui.
Per
poco Hoshi non collassò quando
lo vide e si nascose dietro a Sanji saltellando su una gamba sola.
“A
quanto pare non sei cambiato
Rufy!” disse Garp tirandogli un pugno che lo fece svegliare.
“Aiaaaaaaaaaaaa!”
gridò il povero
capitano con un bernoccolo in testa.
“Ho
sentito che in questo periodo
sei stato piuittosto maldestro!” gli disse Garp.
“N-N-No…
NONNOOOOO?” disse Rufy
incredulo.
“Che
cosaaaaaaaaaaaaaaaaa?” dissero
tutti in coro sorpresi.
“Rufy,
lui è tuo nonno?” disse Hoshi
incredula, con gli occhi sbarrati e la bocca aperta, rimanendo nascosta
dietro Sanji.
“Si
… e non capisco cosa ci faccia
qui!” disse il moro sbuffando.
“Io
questa voce l’ho già sentita!”
disse Garp avvicinandosi al cuoco e scansandolo, riuscendo
così finalmente a
vedere Hoshi.
“Tu???
Ma possibile che questa volta
ti trovi con Rufy? Non ti bastava quell'altro?” disse Garp un
po’ sorpreso.
“He
he ne è passato di tempo!” disse
Hoshi indietreggiando sempre su una gamba sola.
“Hoshi?
Conosci mio nonno?” chiese
Rufy non capendo.
“Ehm…
si… diciamo di si ...” disse lei continuando ad
indietreggiare.
“L’ho
conosciuta con quell’altro
scapestrato di tuo fratello Ace! Volevo catturarlo ma questa ragazzina
me l’ha
impedito!” disse Garp.
“Conosci
Ace?” disse Rufy incredulo.
“Ehm,
si, è una lunga storia, poi te
la racconterò un giorno …” disse
ridendo istericamente.
“Ora
passiamo a noi invece!” disse
Garp afferrando il nipote per la maglietta. Si susseguì una
conversazione
piuttosto animata, ma alla fine il vice ammiraglio disse che non aveva
intenzioned i catturarli; svelò a Rufy chi era suo
padre, ovvero Monkey D. Dragon,
il nemico numero uno del governo mondiale. Dopo un po’ se ne
andò, lanciando un occhiataccia alla giovane ninja e tirando
un ultimo pugno in testa a suo nipote…
“He
he chi l’avrebbe mai immaginato,
Garp tuo nonno, e Ace tuo fratello!” disse Hoshi ridendo
istericamente.
“Ora
mi spieghi come fai a conoscere
mio fratello?” chiese Rufy curioso.
“Ehm,
te lo spiego un altro giorno!
Ora meglio che vada!” disse afferrando le stampelle e
dirigendosi fuori. Non avrebbe mai creduto che Ace fosse suo fratello
... cavoli, non ci aveva mai lontanamente pensato! Insomma, si ora che
ci pensava un pò si assomigliavano, però ...
erano due tipi completamente diversi! Forse era un segno del destino
che avesse incontrato Rufy, o forse no?
“E’?
Ma dove vuoi andare in quello
stato?” chiese Nami con una gocciolina dietro la testa.
“A
… a prendere il sole! Si a
prendere il sole! Ciaooo!” disse dileguandosi.
To be continued ...
Buon giorno a
tutti, spero che il chappy vi sia piaciuto e scusatemi se ieri non ho
aggiornato ç____ç me molto dispiaciuta ma
capitemi, era San Valentino e avevo anche una festa! XXD spero comunque
che non smettiate di seguire la fic! Grazie a tutti quelli
che seguono la fic e grazie a:
Neko: Ciaoooo, si
ce l'hanno fatta! Ovvio che non c'erano dubbi U__U Rufy con la sua
ciurma è imbattibile! Sono mal ridotti si, ma tanto si
rimetteranno come sempre! Anche a Franky ovviamente ho dovuto dare il
suo spazio XXD senno poverino! E ora in questo chappy nuovo mistero
....dadadadaaaaaaaaaaan Hoshi conosce Ace, ma
chissà quale sarà il legame che li unisce XXD
hehe per saperlo avoglia ancora ....hihi spero comunque che ti sia
piaciuto e sorry per il ritardo! ciao baci!
By Vegetina
|
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Capitolo 26 *** Scontro-incontro con Big Red! ***
Franky
e Iceburg insieme a tutti i
carpentieri dell’isola, avevano costruito una nuova nave,
dalle dimensioni
maggiori a quelle della going Merry, ai pirati di cappello di paglia:
La Sunny!
Era una nave che poteva essere sempre riparata e che era difficile da
distruggere. I pirati avevano deciso di ripartire e a loro si aggiunse
un nuovo
componente: Franky, il Cyborg carpentiere! Usop, scusandosi, era
tornato insieme ai suoi compagni di ciurma! Oltre al nuovo compagno e
al ritorno di Usop, c’era
un’altra novità: Tutti avevano una taglia sulla
testa:
Rufy:
era salita a 300 milioni di
Berry
Hoshi: Era aumentata a 150 milioni di Berry.
Zoro: Era salita a 120 milioni di berry.
Robin: Era salita a 80 milioni di berry.
Sanji: 77 milioni di berry.
Franky: 44 milioni di Berry.
Sogheking: 30 milioni di berry.
Nami: 16 milioni di berry
Chopper: 50 berry
Ormai
erano in mare da diversi
giorni e tutti erano quasi completamente guariti.
“Wuaaaaa!
Che sonno!” disse Hoshi di
vedetta sulla nave.
“Eppure
questa notte mi sembra tanto
tranquilla … potrei anche schiacciare un sonnellino! Anzi,
meglio di no, se mi
scoprono mi ammazzano! Idea!” disse la ninja alzandosi in
piedi e componendo
dei sigilli.
“Tecnica
della moltiplicazione!”
Comparve
una sua copia che si mise
seduta davanti a lei, mentre l’originale tirò
fuori un mazzo di carte.
“Bene!
Giochiamo!” disse
distribuendo le carte.
“Siiii!
Giochiamo!” disse la copia
entusiasta.
Però
la loro partita venne
interrotta da un rumore sospetto. Sembrava come quello di una nave.
Hoshi fece
sparire la sua copia e cominciò a guardarsi intorno. Come
immaginava, poco
distante da lei c’era una nave che si stava avvicinando.
Aveva un teschio
pirata sulla bandiera. Il teschio aveva la barba rossa e dei pallini
neri.
“Oh
no! RAGAZZIIIII! SVEGLIAAAA!”
gridò Hoshi piombando nelle camere.
“Mmh?
Che succede?” chiese Sanji
assonnato.
“PIRATI
IN VISTA! PRESTO TUTTI IN
PIEDI!” gridò la mora tornando sul ponte della
nave.
“Bene,
avevo proprio voglia di un
bel combattimento!” disse Rufy scrocchiandosi le nocchie.
“Solo
se sarà necessario!”
puntualizzò Nami.
“Superrr
ragazzi! Non vedevo l’ora
di combattere!” disse Franky.
La
nave dei pirati che avevano
quello strano emblema si avvicinò a quella di cappello
di paglia e subito
i nemici saltarono sopra la Sunny.
“Ehi
ragazzi facciamo attenzione!”
disse Hoshi atterrando un pirata con un calcio.
“Gom
Gom pistol!!!” disse Rufy
colpendo due uomini.
“Siete
piuttosto forti,
complimenti!” disse colui che sembrava essere il capitano.
Era alto, capelli
rosso fuoco, lisci. Aveva una cicatrice sul volto ed era piuttosto
muscoloso.
Tutti si misero sulla difensiva.
“Ma
guarda che belle ragazze che ci
sono qui!” disse squadrandole tutte e tre e poi soffermandosi
su Nami.
“Non
ti avvicinare!” disse la
navigatrice puntandogli il suo Perfect Clima Attack. Intanto gli altri
pirati
erano occupati a scontrarsi tra di loro.
“Eh
no, non si scherza con le armi!”
disse lui facendo diventare il suo braccio una spada tagliente.
“E
adesso la paghi per questo!”
disse il rosso pronto a colpirla.
“NAMIIII!”
gridò Hoshi sferrando un
pugno al viso del capitano avversario.
“FERMI
TUTTI!” gridò il rosso
ordinando ai suoi uomini di lasciarli stare.
“Devo
ammettere che hai un bel
destro …” disse il rosso sorridendo.
“Bhe,
cos’è? Hai paura di me e
perciò hai fatto fermare i tuoi uomini? Razza di
codardo!” disse la Ninja.
“Un
bel pugno, forte come sempre e
un caratterino che ti contraddistingue da quando sei
piccola!”
“Ma
cosa …” disse lei non capendo
come facesse a sapere quelle cose su di lei.
“Sei
Hoshi, vero?” disse il rosso
guardandola negli occhi. Solo allora la mora si accorse di quelle
inconfondibili iridi verde bosco.
“Non
ci posso credere!!! Wuaaaa!”
disse saltandogli al collo ridendo felice.
“Ma
che …?” disse Nami non capendo.
“Scusa
Hoshi, ci spieghi che
succede?” chiese Rufy confuso.
“Aaaah
ragazzi! Non ci crederete!
Lui è Ralf! Mio fratello Ralf!” disse dandogli un
bacetto sulla guancia.
“Vedo
che non ti sei dimenticata!”
disse Ralf sorridendo.
“E
come potrei dimenticarmi
fratellone?” disse lei al massimo della felicità.
“Eh eh
… ah! Approposito,
scusateci se vi abbiamo attaccato ma non pensavo che mia sorella fosse
un
pirata e soprattutto non immaginavo facesse parte di questa
ciurma!” disse il
rosso sorridendo imbarazzato.
“Niente
…” disse Nami fulminandolo
con lo sguardo.
“Comunque
Hoshi, mi vuoi spiegare
che diavolo ci fai qui? Non dovresti essere a Strawberry? E
Gairo?”
“Con
calma Ralf! Ora ti racconto
tutto!” disse lei sorridendogli e facendolo accomodare in
cucina. La ciurma di
Ralf tornò sulla propria nave e ancorarono li decidendo di
passare la notte in
compagnia della ciurma di cappello di paglia.
***
“Wow!
Non credevo che questo
mingherlino fosse così forte da battere Gairo!”
disse Ralf riferendosi a Rufy.
“He
he e non ci crederai! Ha 300
milioni sulla testa!” disse Hoshi.
“Caspita!
Anche più alta della mia!”
disse il rosso sorridendo.
“Ah
si? E a quanto ammonta?” chiese
la sorella curiosa.
“200
milioni, sono Kuro Ralf detto
Big Red …”
“Cavoli
fratellone! E’ una bella
cifretta! Anche io ho una taglia, ma non arrivo mica alla tua somma! Io
solo
150 milioni!” disse Hoshi mettendo il broncio.
“Dai
sorellina, la tua è una bella
taglia! E poi devi pensare che io giro per i mari da dieci anni, tu da
ben poco! E
poi sono sicuro che con il passare del tempo diventerai fortissima! Con
quel
pugno mi hai fatto male prima e non è cosa da
poco!” disse lui accarezzandole
la testa e scompigliandole i capelli.
“He
he speriamo! Piuttosto,
prima ti ho visto trasformare il tuo braccio in una spada, ma come hai
fatto?”
chiese la mora curiosa.
“Oh
bhe, ho mangiato il frutto
spada-spada, posso trasformare ogni parte del mio corpo in una spada
oppure
crearne quante ne voglio!”
“Però,
che forza! AAAAAAAAAAAH!
Approposito! Quasi mi dimenticavo!” urlò la
ragazza facendo prendere un colpo a
tutti i presenti.
“Dimmi
^^”…” disse il fratello
constatando che la sua sorellina non era cambiata di una virgola.
“Tsuki!
Dov’è? Come sta? Perché non
è qui?” chiese la mora tutto di seguito.
“Con
calma … allora, Tsuki tre anni
fa ha preso il mare dicendo di voler diventare un pirata e formare una
ciurma
tutta sua, perciò c’è la
possibilità che la incontri!” disse il ragazzo
sorridendole.
“Oh
bene! Allora sono sicura che
prima o poi ci incontreremo tutti! Tanto miriamo tutti a One
Piece!”
“Infatti!
Senti sorellina credo che
domani ci risepareremo, prenderemo due strade diverse ma
l’obiettivo è comune,
perciò ci rincontreremo sicuro! Che ne dici di fare una
nottata di
chiacchierare? Così mi racconti tutto ciò che hai
fatto in questi anni!” disse
lui con un sorriso a trentadue denti che era identico a quello di Hoshi.
“Ci
sto fratellone!” disse la mora
sorridendo come il fratello.
***
La
mattina era giunta e il momento
di ripartire per Ralf si stava avvicinando. Prima di ritornare alla sua
nave,
aveva preso per un attimo in disparte Rufy, il capitano di sua sorella,
e aveva
in mente di dirgli un paio di cosette …
“Senti,
mettiamo subito in chiaro le
cose, tu prova a far soffrire mia sorella e io torno e ti faccio fuori
con le
mie mani!” disse Ralf serio.
“Ma
perché dovrei farla soffrire
scusa?” chiese Rufy ingenuamente.
“Avanti,
non fare il finto tonto, ho
visto come ti guarda e come la guardi!” disse Ralf annuendo
con il capo.
“Mmh?”
disse il ragazzo di gomma non
capendo a cosa si riferisse.
“Ora
per me è tempo di andare, ma
ricordati cosa ho detto, chiaro?” disse mandandogli un
occhiataccia.
“Ok
…” disse cappello di paglia
pensando che quel ragazzo fosse davvero strano, come sua sorella del
resto.
“Ciao
fratellone! Spero che ci
rincontreremo presto!” disse la mora saltandogli al collo e
abbracciandolo.
“Lo
spero anche io sorellina, e per
qualsiasi cosa tieni questa …” disse porgendole un
fogliettino di carta.
“Ma
questa è una Vivre Card!” disse
la ragazza sorridendogli.
“Già,
così saprai sempre da che
parte sono!”
“Ok,
grazie! Allora, a presto!”
disse la mora dandogli un bacio su una guancia.
“A
presto Hoshi, e non
metterti nei guai! Fai attenzione e sorridi sempre!” disse
Ralf salendo sulla
nave e salpando.
***
“Ah che bello! Non
pensavo di
rincontrare mio fratello!” disse la mora sdraiandosi sul
ponte della nave.
“He he sei
contenta è?” disse Rufy
sorridendole.
“Già!
Non immagini nemmeno quanto!
Erano dieci anni che non lo vedevo, ben dieci anni! E devo ammettere
che è
diventato proprio un bel ragazzo!” disse sghignazzando.
“Senti, ora mi
spieghi però come fai a
conoscere Ace? Avevi detto che me lo dicevi ma non me ne hai
più parlato!”
disse Rufy gonfiandosi le guancie.
“Oddio mi sono
dimenticata una cosa
importante! Devo andare da Nami!!!” disse Hoshi alzandosi
velocemente e
scappando un’altra volta da quel discorso.
“Namiiiiii!”
disse la principessa
rinchiudendosi in camera con la rossa.
“Che
c’è?” chiese la navigatrice non
capendo.
“Devo nascondermi
da Rufy!” disse lei
cercando un posto dove potersi nascondere.
“E
perché? Giocate a nascondino?”
chiese Nami alzando un sopracciglio.
“No! Ma mi ha
richiesto di Ace!” disse
la mora continuando a cercare un buon posto.
“Ancora non
gliel’hai detto? Scusa,
l’hai raccontato a me e Robin, dillo anche a lui!”
“Non posso! Se no
poi chissà a cosa va
a pensare!” disse la ragazza gesticolando con le mani.
“Ti piace, giusto?
Se no non faresti
tutte queste storie per dirgli quella semplice cosetta!”
disse Nami facendo
spallucce.
“Semplice
cosetta???? Tu quella la
chiami semplice cosetta??? Sei un po’ superficiale
Nami!” disse la Ninja
sedendosi a braccia e gambe incrociate sul letto.
“Ha
ha ha! Senti, io vado di
la! Ciaooo!” disse la navigatrice lasciandola sola nella
stanza.
To be continued ...
Ciao ragazzi
perdonatemi ma oggi vado veramente di corsa!!! spero vi sia piaciuto e
ringrazierò tutti nel prossimo chappy giuro! ciao baci vvb!
By Vegetina
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Capitolo 27 *** Nabiki, la bionda rubacuori! ***
“EHIIII!
RAGAZZI!!! VEDO UNA
BARCHETTA!” gridò Usop dal posto di vedetta.
“Che
barca?” chiese Rufy che si
trovava sulla polena della nave, come sempre.
“Non
so, sembra che ci sia qualcuno
a bordo!” disse il cecchino scendendo dal posto di vedetta in
cima all’albero
maestro.
“A
me sembra una ragazza!” disse
Hoshi che aveva preso il binocolo.
“Ragazza?”
disse Sanji aguzzando le
orecchie.
“Dai
avviciniamoci! Mi sembra priva
di sensi!” disse la giovane princiepessa.
Una
volta arrivati abbastanza
vicini, notarono che era proprio come aveva detto Hoshi;
c’era una ragazza a bordo
priva di sensi. Così Rufy decise di portarla sulla nave e
aspettare che si
riprendesse per farsi spiegare che cosa ci facesse una ragazza da sola
in mezzo
al mare priva di sensi.
La ragazza aveva dei lunghi capelli biondi; indossava un vestitino rosa
e
bianco semplice con le spalline e poco scollato. Ai piedi un paio di
ballerine
rosa e bianche e in testa portava un cerchietto con un fiocco rosa.
“Una
Barbie!” disse subito Hoshi
sorridendo divertita.
“Dai
Hoshi! Non insultarla!” disse
Usop dandole una leggera gomitata nelle costole.
“Piuff
non ho mai sopportato le
bionde!” disse la mora andandosi a sdraiare su una sdraio.
La
giovane dai lunghi capelli biondi
a poco a poco aprì gli occhi, rivelando due grandi e dolci
iridi azzurre.
“Ma
… ma dove sono?” chiese con una
voce dolcissima. Aveva un grande fascino, in grado di far cadere ai
propri
piedi anche il più orgoglioso dei maschi. Tutti i ragazzi,
senza rendersene
conto, arrossirono.
“Hai
ragione Hoshi, anche a me le
bionde non mi sono mai state simpatiche!” disse Nami
sdraiandosi accanto
all’amica mentre osservava Zoro arrossito.
“Tu
… tu sei un angelo! Mio dolce
bocciolo, accetta come dono questa rosa rossa che è
insignificante in confronto
alla tua bellezza!” disse Sanji con gli occhi a cuoricini.
“Oh
grazie ^^!” disse la bionda
facendo un dolce sorriso.
“Come
ti chiami?” chiese Usop
ammaliato dalla sua bellezza.
“Piacere,
Nabiki!”
“Il
piacere è tutto nostro!” disse
Zoro facendo un ghignetto.
“Rufy,
perché non la fai entrare
nella nostra ciurma?” chiese Franky.
“Si,
è quello che stavo pensando
anche io!” disse Rufy sorridendole.
“Tsè,
che scena patetica! Guardali!
Tutti appresso a quella biondina!” disse Hoshi sorseggiando
un po’ di succo di
frutta dal suo bicchiere.
“Già,
hai ragione! Sono patetici!” disse
Nami mettendosi gli occhiali da sole.
“Per
una volta concordo con voi …”
disse Robin sedendosi sull’erba e cominciando a sfogliare un
libro.
"Ehi
voi non vi sembra un pò affrettato farla entrare
nella ciurma? Non sappiamo nulla di lei!" disse Nami.
"A
noi basta guardarla in faccia per capire che è un angelo!"
disse Sanji.
"Aggiudicato ragazzi! Nabiki fa parte della
ciurma!" disse Rufy.
"Idioti ..." disse Hoshi.
“Sapete
ragazzi, siete molto
carini!” disse Nabiki cominciando a chiacchierare con tutti i
maschi della
ciurma.
In
poco tempo la biondina era
diventata amica di tutti i ragazzi della ciurma, facendosi apprezzare e
conquistando la simpatia di tutti, tranne delle ragazze ovviamente.
“Insomma,
Nabiki, dicci qualcosa di
più su di te!” disse Hoshi fulminandola con lo
sguardo.
“Oh
mamma, mi fai paura … sembri
quasi un essere malvagio con quello sguardo!” disse la bionda
aggrappandosi al
braccio di Rufy.
“Appunto
Hoshi, perché non impari ad
essere un po’ più femminile e a fare qualche
sorrisetto dolce? Sei un
maschiaccio!” disse Usop.
“Ripetilo
se hai il coraggio!” disse
la mora saltandogli addosso e minacciandolo con un pugno.
“lo
vedi che ho ragione? Sei un
maschiaccio! Tu e Nami dovreste imparare ad essere più
femminili!” disse il
cecchino.
“Nessuno
deve insegnarmi proprio
nulla!” disse alzandosi da sopra al cecchino.
“E
tu staccati da Rufy!” continuò
poi la mora rivolgendosi alla bionda.
“E
perché scusa? E’ il tuo ragazzo?”
chiese la bionda.
“No,
però mi da fastidio!” disse la
mora facendole la linguaccia.
“A
me non da nessun fastidio!” disse
Rufy sorridendo alla bionda.
“DEFICIENTE!”
dissero in coro Hoshi
e Nami.
“Sei
un tesoro!” disse Nabiki dando
un bacino sulla guancia a Rufy. Ci mancò poco che la bionda
venne buttata fuori
dalla nave dalla ninja, ma per fortuna ci pensò Robin a
fermarla.
“Non
ancora Hoshi, è strana quella
ragazza … quando sarà il momento vedrai che tutti
si accorgeranno di quanto è
oca!” disse l’archeologa che osservava come Sanji
le faceva la corte e stranamente
si sentiva infastidita da quel comportamento.
“Sentite,
ora che faccio parte della
ciurma, dove dormirò?” chiese Nabiki facendo gli
occhi dolci.
“Bhe,
con le ragazze!” disse Rufy
semplicemente.
“Ma
a me fanno paura, ho come
l’impressione che vogliano picchiarmi, non è che
posso dormire con voi?” chiese
mostrando il suo sguardo da cane bastonato migliore.
“Per
me non c’è problema!” disse
Rufy sorridendole.
“Neanche
per noi!” dissero gli altri
in coro.
“ORA
LA FACCIO FUORI! LA ELIMINO! LA
DISINTEGRO! NON RIMARRA' NEMMENO UN PEZZETTINO DI LEI!!!”
gridarono sia Nami che
Hoshi infuriate, ma venendo di nuovo bloccate da Robin che
apparentemente era
calma, mentre invece anche lei avrebbe voluto eliminare quella biondina
da
quattro soldi.
***
Era
ora di cena e Nami ed Hoshi
osservavano con sguardo omicida quella smorfiosetta bionda mentre
rideva come
un oca con i ragazzi accanto e la cosa peggiore era che loro le davano
spago!
“RUFY!
Devo parlarti!” disse Hoshi
alzandosi da tavola con lo sguardo pieno di ira.
“Mmh?
Ma no dai, è ora di cena,
parlagli dopo! Ora non è il momento!” disse Nabiki
trattenendo il moro per una
mano.
“INVECE
NO! PARLEREMO ADESSO!” disse
Hoshi sbattendo le mani sul tavolo e guardandola truce.
“Ehi,
non c’è bisogno di guardarmi
così … ho capito che ti piace Rufy, ma se lui ha
un gusto migliore per le
ragazze che ci vuoi fare?” disse la bionda facendo scoppiare
a ridere i maschi.
Hoshi strinse un pugno mentre gli occhi le si inumidirono.
“Io
non credo che Rufy preferisca
una strega come te a me!” disse alzando lo sguardo, rivelando
due grande iridi
nocciola piene di lacrime.
“Hoshi
…” disse Nami triste per
l’amica.
“Dai
Rufy, dicci chi preferisci, me
o lei?” chiese Nabiki con gli occhi più dolci che
poteva.
“Bhe,
Hoshi mi sta simpatica, ma
sinceramente preferisco te!” disse quasi stregato da quegli
occhi color
ghiaccio.
“Bene!
Allora la prissima volta che la marina ci attaccherà fa
combattere lei! E non chiedermi mai più un
favore!” disse la giovane Ninja
andandosene dalla cucina e rinchiudendosi in camera scoppiando a
piangere.
“Adesso
basta!” disse Nami alzandosi
in piedi.
“Cosa
vi prende a tutti quanti? Da
quando c’è questa smorfiosetta fate tutti i
cretini! Cosa vi è preso? Siete
degli idioti!” disse la navigatrice incavolata.
“Solo
perché è più bella e femminile
di voi non dovete incavolarvi, non siate gelose! Noi preferiamo lei,
rassegnatevi!” disse Zoro ghignando divertito.
“Ma
che cosa blateri Zoro? Noi non
siamo affatto invidiose! Sto solo cercando di farvi capire che quella
vipera è
come se vi avesse stregato! E poi non ti riconosco a te Rufy! Eppure mi
sembrava ci fosse un certo feeling tra te e hoshi!” disse la
rossa che
rischiava seriamente di picchiare qualcuno.
“Io
lo so che sei invidiosa … lo sei
perché Zoro preferisce me a te! E so anche che a te piace
lui, te lo si legge
in faccia!” disse Nabiki baciando su una guancia uno zoro
alquanto divertito.
"Non
sono per niente invidiosa brutta strega! Sei solo una puttanella!"
disse Nami incrociando le braccia al petto.
"Non
insultare Nabiki, sciocca! Ancora non riesco a capire perchè
diavolo ti abbiamo salvato a Cocunat Village! E' stato sicuramente uno
sbaglio!
Potevamo fregarcene e lasciarti in mano di Arlong che magari eliminava
te e tutta la tua gente! Si, sarebbe stata una scena alquanto
divertente!" disse Zoro ghignando perfido.
“Io
… credo che è meglio se vada, o
rischio seriamente di uccidere qualcuno!” disse Nami
raggiungendo Hoshi in
stanza, anch'essa in lacrime.
“Nami
…” disse la corvina con la
voce rotta dai singhiozzi.
“No,
calmati sorellina, non fare così
… sono solo degli idioti!” disse la navigatrice
abbracciando la ragazza che
piangeva a dirotto. Purtroppo anche la navigatrice scoppiò
in un pianto liberatorio, ferita dalle parole dure e crudeli dello
spadaccino.
“Ma
che cosa gli è preso? Perché
fanno così?” chiese la mora singhiozzando.
“Non
lo so, ma tutto è cominciando
da quando è arrivata quella Nabiki … sicuramente
ha fatto qualcosa ai ragazzi,
se no non ci sarebbe spiegazione!” disse Nami cercando di
ragionare, ma anche
lei era evidentemente molto scossa da ciò che era accaduto
in cucina.
“Nami,
forse è meglio ignorarli
tutti e continuare il viaggio senza rivolgere la parola a quella Nabiki
…”
disse Hoshi asciugandosi le lacrime. Non poteva mostrarsi
così debole di fronte
all’amica Nami solo perché un ragazzo preferiva
un’altra ragazza, insomma, non
era da lei! Aveva resistito per dieci anni al servizio di Gairo
mostrandosi
sempre forte e di certo non si sarebbe fatta ferire dal primo ragazzo
che
passava!
“Si,
va bene … però non sarebbe
meglio tentare di capire che cosa ha fatto ai ragazzi?”
chiese la rossa
sperando in una risposta positiva.
“No,
Nami … sono sicura che
conoscendoci un po’ meglio potremmo anche diventare
amiche!” disse Hoshi, anche
se non era quello che pensava. Aveva come l’impressione di
averla già
incontrata nei suoi dieci anni al servizio di Gairo, ma non si
ricordava dove …
Però,
dato che quella biondina da
strapazzo si era anche messa ad origliare alla porta, aveva preferito
mentire a
Nami, tentando di tenerla lontana dai guai …
Tutte le persone che aveva incontrato in quei dieci anni, apparte Ace,
non
erano individui di cui potersi fidare e se era come pensava, anche
quella
Nabiki non era una ragazza della quale potersi fidare!
“Se
lo dici tu …” disse la
navigatrice poco convinta.
“Dai
Nami, che ne dici di dormire?”
disse Hoshi facendole un finto sorriso. Era da qualche settimana che
non
sorrideva più così falsamente e rifarlo le
risultò alquanto strano.
“Va
bene sorellina!” disse la rossa
mettendosi in pigiama e poi sotto le lenzuola.
Nabiki
da dietro la porta ghignò. Tutto procedeva secondo i piani e
quelle ragazzine sembravano non aver capito ancora nulla! Il piano
stava per compiersi e doveva eliminare solo l'ultimo ostacolo: la
principessina Ninja!
To
be continued ....
Salve
a tutti e chiedo umilmente perdono se ieri non ho aggiornato, causa
depressione =.= colpa di un ragazzo perciò anche questo
capitolo è risultato alquanto depressivo =.= il mio stato
d'animo influisce parecchio sui miei scritti =:= spero che comunque vi
sia piaciuto e che questo nuovo personaggio vi risulti abbastanza
odioso XXD per specificare, è vero che le bionde non le
sopporto ma pensate anche che la mia migliore amica è bionda
XXD grazie a quelli che seguono la fic e grazie a:
Neko:
ciaooo! Pensa che proprio stanotte stavo pensando che il tuo nik non mi
era per nulla nuovo, così sono entrata nella tua pag autore
e finalmente ho capito chi sei XXD seguivo le tue fic su naruto, quella
della sofferenza e quella del passato e futuro che si incontrano XXD mi
sembrava un nick familiare U___U comunque passando noi che non credo
che questo ti interessi più di tanto XXD spero che il chappy
ti sia piaciuto e sorry per il ritardo! Il mistero di Ace
verrà svelato moooolto più in la he he al
prossimo chappy ciao baci
By Vegetina
|
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Capitolo 28 *** Comportamenti assurdi! Ma siete veramente voi? ***
Erano
circa le tre di notte e tutti
sulla nave dormivano beatamente. Le uniche che non erano ancora
riuscite a
chiudere occhio erano Nami e Hoshi, che continuavano a girarsi e
rigirarsi
sotto le lenzuola.
Un
rumore improvviso le fece alzare
di scatto. Sentivano dei rumori ambigui provenire dal ponte della nave.
“Ehi,
Nami? Senti anche tu?” chiese
Hoshi.
“Si,
forse ci conviene andare a
controllare …” disse la rossa afferrando il suo
Perfect Clima Attack.
“Nami,
con cautela!” disse la mora
afferrando un kunai e avanzando.
“Si
…” disse la navigatrice
seguendola. A passi lenti e silenziosi giunsero sulla soglia della
porta che si
affacciava sul ponte della nave e poterono vedere alcuni pirati che
erano
saliti a bordo e che frugavano qua e la per cercare chissà
cosa. Quella sera
doveva starci Rufy al posto di vedetta, ma non c’era nessuno!
Era uno stupido
idiota, chissà dove si era andato a cacciare!
“Nami
… va a chiamare gli altri, io
intanto intervengo!” disse la mora facendo uno scatto in
avanti e cominciando a
combattere contro quegli energumeni. I rinforzi non tardarono ad
arrivare e
subito tutti cominciarono a combattere.
“RUFY!
DAMMI UNA MANO QUI!” gridò
Hoshi che era stata atterrata da una pietra di Agalmatolite.
“ARRIVO!”
disse il ragazzo facendo
il primo passo verso la mora, ma fermandosi all’urlo di
Nabiki.
“AAAH!
AIUTO! IO NON SO COMBATTERE!”
disse la bionda che si trovava contro un pirata.
“LASCIALA
STARE!” disse il capitano
tirandogli un pugno.
“Grazie
Rufy!” disse la bionda
saltandogli al collo. In quel momento il ragazzo di gomma si era
completamente
dimenticato della Ninja che aveva chiesto il suo aiuto.
“HOSHI!
CI PENSO IO!” disse Nami
frapponendosi tra lei e i pirati e atterrandoli con il suo Perfect
Clima
Attack.
“Grazie
Nami … fosse stato per Rufy
a quest’ora sarei morta!” disse la corvina
alzandosi in piedi e guardando con
disprezzo il suo capitano.
“Tutti
hanno pensato solo a
proteggere quella biondina … se ne sono altamente
infischiati di noi!” disse
Robin.
“Bhe,
ne parleremo dopo, ora
preoccupiamoci di quest’altri! Ma quanti diavolo sono questi
pirati?” disse
Hoshi ricominciando a combattere con la rabbia in corpo.
“AAAH!”
gridò Nabiki nascondendosi
dietro ad Hoshi e abbracciandola da dietro, impedendole di muoversi.
“Ehi,
ma che diavolo combini?
MOLLAMI! COSI’ MI FARAI UCCIDERE!” gridò
la corvina tentando di dimenarsi, ma
quella presa era piuttosto salda … non sembrava affatto
quella di una povera e
indifesa biondina.
“HO
PAURA!” disse Nabiki non
lasciandola. Proprio in quel momento un pirata
l’attaccò con una spada e Hoshi,
con Nabiki avvinghiata, riuscì appena in tempo a fare un
balzo verso l’alto,
prendendosi il colpo di striscio e facendosi un taglio sul braccio.
“MALEDIZIONE
STACCATI!!!” gridò la
ragazza fuori di se, riuscendo finalmente a liberarsi da quella presa.
I
pirati erano stati tutti sconfitti …
“Ehi
Nabiki come stai?” chiesero
subito i ragazzi preoccupati per la biondina.
“MA
IO DICO! VOLEVI FARMI
AMMAZZARE?” gridò la principessa nera dalla rabbia.
“Ho
avuto paura!” disse la bionda
tra le braccia di Rufy.
“Su,
tu sei forte anche se ti
avessero colpita al massimo te ne stavi a letto per qualche
giorno!” disse il
capitano con superficialità.
“E
certo no, freghiamoce di Hoshi,
tanto cosa vuoi che sia se lei si fa male! Proteggiamo Nabiki, solo lei
conta!
Ma ti senti quando parli Rufy?” chiese la ragazza alquanto
irritata.
“Bhe,
ha ragione! L’importante è
Nabiki! Di te non ce ne importa nulla!” disse Sanji.
Sanji?
Ma si era proprio sicuri che
era stato lui a parlare? Sembrava quasi impossibile che fosse lo stesso
Sanji
di sempre!
"Piuttosto
Rufy, perchè diavolo non eru a fare la guardia?" chiese Nami.
"Stavo
un pò con Nabiki, ci facevamo le coccole!" disse il capitano
sorridente.
“Mi
avete proprio stufata! Nami!
Robin! Torniamocene in camera!” disse Hoshi incavolata.
“Si,
è meglio!” disse Nami lanciando
un occhiataccia a Zoro.
“Già,
andiamo a dormire …” disse
Robin guardando malissimo la bionda.
***
Era
l’ora di colazione e tutti si
trovavano intorno alla tavola intenti a mangiare. Hoshi, come tutte le
mattine,
stava mangiando la sua ciotola di fragole, mentre gli altri quello che
volevano.
“Ehi
Sanji, voglio anche io una
ciotola di fragole come Hoshi!” disse Nabiki facendo gli
occhi dolci.
“Si,
subito!” disse Sanji
dirigendosi fuori dalla cucina ma venendo bloccato da un piede della
corvina,
poggiato allo stipide della porta.
“Sanji,
prova a toccare le mie
piantine di fragole e ti faccio fuori!” disse la mora
guardandolo truce.
“Oh
avanti, ne prenderò solo
qualcuna!” disse il biondo sorridendo a Nabiki.
“O
si, e io ti stacco la testa! Se
proprio le vuoi Nabiki, prendi le mie!” disse Hoshi
sorridendole falsamente.
“Grazie
Hoshi!” disse la bionda
afferrando la sua ciotola, ma esitando nel mangiarle.
“Figurati,
è un piacere per me!”
disse la Ninja sorridendo.
“Hanno
un odore strano queste
fragole, cosa ci hai messo dentro?” chiese la bionda
fulminandola con lo
sguardo.
“Oh,
ma cosa vuoi che ci abbia
messo? Le fragole! Non c’è nulla di
anormale!” disse la mora sogghignando.
Nabiki buttò la ciotola a terra.
“Tu
ci hai messo dei lassitivi!”
disse Nabiki digrignando i denti.
“Io?
Ma cosa vai a pensare! Non lo
farei mai!” disse Hoshi sorridendo di gusto.
“Rufy!
Dille qualcosa! Voleva farmi
stare male!” disse la bionda con le lacrime agli occhi
rivolgendosi al
capitano. Nami e Robin se la ridevano sotto i baffi, era una scena
divertentissima!
“Hoshi!
Insomma, cosa ti è preso? E’
una tua compagna di ciurma! Devi trattarla bene! Se lei vuole le tue
fragole tu
gliele devi dare senza fiatare, chiaro?” disse il capitano
serio.
“Oh,
va bene, non c’è nessun
problema per me!” disse la principessa annuendo con il capo.
“Grazie
Rufy!” disse la bionda
dandogli un bacio a fior di labbra.
“Figurati
piccola!” disse cappello
di paglia sorridendole.
Era
solo l’immaginazione della
giovane Ninja, o quella smorfiosetta aveva appena dato un bacio a
stampo al SUO
Rufy? Era un incubo, o lui l’aveva appena chiamata
‘piccola’? Ma si era proprio
sicuri che non ci fosse un errore e che tutto ciò era
soltanto un brutto sogno?
Il suo capitano non avrebbe mai chiamato ‘piccola’
una ragazza! Era una cosa impensabile!
Ok, quello era decisamente troppo! Quella bionda stava decisamente
superando
tutti i limiti, ma lei doveva mantenere la calma, almeno
finchè non si fosse
ricordata chi cavolo fosse!
Nami
e Robin erano già pronte a
frenare qualsiasi tentativo di omicidio nei confronti di Nabiki, ma a
discapito
di tutte le loro aspettative Hoshi riuscì a mantenere la
calma e con un sorriso
ironico sul volto disse:
“Scusatemi
adesso, ho un libro da
portare avanti! Sapete com’è, devo scrivere un
nuovo capitolo! Si intitolerà:
Una strega tra noi!”
“Grrrr
giuro che prima o poi la
faccio fuori!” disse Nabiki digrignando i denti.
La
giovane principessa, come aveva
detto poco prima, si era recata nel salotto per continuare a scrivere
il suo
libro. Aveva narrato delle avventure a Long Ring Long Land, di
Strawberry,
dell’isola deserta, di Enies Lobby e ora toccava che
scrivesse di suo fratello
e di Nabiki! Sicuramente con questi ultimi due eventi avrebe raggiunto
le
trecento pagine! Il suo sogno di completare il suo primo libro di stava
per
realizzare!
Si
rimboccò le maniche e si mise
all’opera, aveva un sogno da raggiungere!
***
Erano
quasi le nove di sera e Hoshi
aveva appena terminato di scrivere.
“Bene,
300 pagine raggiunte! Ora mi
basterà un’altra piccola avventura per mettere
fine al mio primo romanzo!”
disse la mora soddisfatta.
“Disturbo?”
disse Nabiki entrando
con un sorrisetto che non prometteva nulla di buono.
“Che
vuoi?” chiese Hoshi prendendo
il suo libro e alzandosi in piedi. Poco distante da lei si trovava un
camino e
la bionda lo notò subito, decidendo di farle un piccolo
scherzetto.
“Senti,
volevo dirti che
….aaaaaaaaaaaaaaaaah!” disse Nabiki non riuscendo
a completare la frase, dato
che inciampò finendo 'casualmente' addosso ad Hoshi che
perse l’equilibrio e
'casualmente' il suo libro finì in mezzo alle fiamme.
“Noooooo!”
gridò Hoshi guardando il
suo duro lavore andare in fumo.
“Oddio,
scusami! Aspetta, spengiamo
il fuoco!” disse la bionda prendendo una bottiglia che si
trovava sopra il
camino e, stappandola, la versò sul fuoco, ma questo
servì solo ad incrementare le fiamme dato che ciò
che ci aveva buttato sopra era Vodka!
“Ops!”
disse la bionda con finta
aria dispiaciuta.
“Tu
…” disse Hoshi con una faccia
seriamente arrabbiata.
“Mi
dispiace, davvero! Non l’ho
fatto apposta!” disse sorridendo ironicamente.
“Tu
… SEI MORTAAA!” gridò la Ninja
saltandole addosso e buttandola a terra.
“HAI
ROVINATO IL MIO SOGNO!” disse
cominciando a colpirla con dei pugni al viso.
“AAAAAAAAAAAAAAAH!
LASCIAMI! MI FAI
MALEEEE!” gridò la bionda dimenandosi sotto di lei.
“IO
GIURO CHE TI AMMAZZO!!!” gridò
Hoshi fuori di se. In quel momento, attirati dalle urla, entrarono
nella stanza
il resto della ciurma.
“MA
SEI IMPAZZITA??!?!!?”
gridò Rufy
tirando un pugno alla giovane Ninja per farla scostare da sopra alla
bionda.
Hoshi cadde all’indietro, con un rivolo di sangue che le
scendeva dalla bocca.
“RUFY!!!
MA SEI IMPAZZITO?” disse
Nami raggiungendo l’amica.
“Sta
indietro Nami!” disse Hoshi
rialzandosi in piedi.
“Sei
una stupida!” disse il capitano
con cattiveria.
“In
passato non l’avresti mai fatto,
non mi avresti mai colpita … che cosa ti sta succedendo
Rufy?” chiese Hoshi
fissandolo negli occhi. Per un momento il capitano non seppe che
rispondere, ma
appena osservò gli occhi piene di lacrime di Nabiki, le
disse:
“Mi
sta succedendo che tu sei una
brutta ragazzina viziata! Non sei altro che una sciocca, guarda come
l’hai
ridotta? Si stava di certo meglio quando ti trovavi al servizio di
Gairo, non
avrei mai dovuto salvarti! Mai! E’ stato un errore, un
terribile sbaglio che se
potessi tornare indietro non rifarei!” disse Rufy serissimo.
Quelle parole
arrivarono al cuore della ragazza come una freccia appuntita, che la
trapassava
da parte a parte. Riuscì a stento a trattenere le lacrime,
tentando di
autoconvincersi che quello non poteva essere il suo Rufy! Era
impossibile!
“RUFY!
MA CHE DIAVOLO DICI?” disse
Nami sconcertata dalle parole del ragazzo di gomma.
“Qui
qualcosa non quadra …” disse
tra se e se Robin osservando anche i restanti ragazzi della ciurma
sorridere di
gusto. La cosa più strana era che perfino Sanji rideva!
“Quindi,
ti sei pentito di avermi
aiutata a Strawberry, giusto?” disse fissandolo in quelle
iridi nere che mai
prima d’ora aveva visto così serie e cattive.
“Esatto!”
continuò lui freddo.
“Ti
prego, dalle una lezione!” disse
Nabiki supplicandolo con occhi da cucciolo.
“Si,
sarà meglio!” disse Rufy
avvicinandosi alla ragazza, che lo fissava con occhi delusi e tristi.
Per un
attimo esitò, ma un'altra supplica di Nabiki gli fece
sferrare un pugno dritto
in faccia alla mora che cadde nuovamente a terra, tenendo lo sguardo
basso. Il
capitano le sferrò un calcio al ventre e poi uno al viso e
poi un altro e un
altro ancora, finchè Nabiki non ritenne la lezione
sufficiente.
Nami,
che ormai piangeva a dirotto,
si avvicinò all’amica che si trovava inginocchiata
a terra a sputare sangue.
Mentre Rufy la colpiva lei non aveva minimamente reagito, non ne aveva
avuta ne
la forza, ne tanto meno la voglia …
“Hoshi,
come stai?” chiese Nami
stringendole una mano.
“Tranquilla,
è solo qualche
graffio!” disse sollevando lo sguardo e rivelando un
sopracciglio e un labbro
spaccato, uno zigomo gonfio e il naso sanguinante. Questo per quanto
riguardava
il viso, poi aveva anche lividi sparsi per il corpo e graffietti vari e
la cosa
incredibile era che a farle tutto questo era stato Rufy!
“Vieni,
ti aiuto ad andare in
camera” disse Nami aiutandola a camminare e andandosene da
quella massa di
animali che non erano altro.
Dopo
che Hoshi si fu disinfettata e
messa dei cerotti disse delle parole strane a Nami.
“Sorellona,
stai attenta … non
fidarti di quella li e qualsiasi cosa succederà da ora in
poi non devi mai
contraddirla, chiaro?” disse la mora con un piano ben preciso
in mente.
“Ma
… perché mi dici questo? Che
vuoi fare?” chiese la rossa spaesata.
“Eh
… quattro chiacchiere con la
bionda! Ci si vede dopo, forse …” disse Hoshi
prendendo in spalla il suo zaino.
“Ehi,
ma che ci devi fare con lo
zaino?” chiese la navigatrice sempre più confusa.
“Non
si sa mai, le armi
possono servire in un qualsiasi momento!” disse la mora
chiudendosi la porta
alle spalle e dirigendosi da Nabiki. Finalmente si era ricordata chi
fosse quella strega!
To be continued
....
Salve a tutti!
Come va la vita? A me abb bene XXD spero che il chappy vi sia piaciuto
anche se ho notato che le letture sono calate, non vi piace
più?ç___ç dai fatemi sapere la vostra
opinione che x me è importante e almeno mi miglioro e se fa
proprio schifo la cancello XXD! Grazie comunque a chi legge e rece.
Neko: Ciaooo!
Sono contenta che sei felice di sapere che seguivo le tue fic XXD anche
perchè mi piaceva molto il tuo modo di scrivere ... comunque
Nabiki è tutto meno che una sirena u__u è solo
una barbie-acida-antipatica-strega! XXD la sua vera identità
si scoprirà a breve! muhahaha se ti stupiva un Rufy che
aveva dellle preferenze immagino che un rufy che picchia una sua
compagna di ciurma (tra l'altro Hoshi) ti stupirà ancora di
più! (Giuro che se entro qualche capitolo quella li non
muore mi licenzio grrr ...nd hoshi con sguardo omicida) (TRanquilla
Hoshi ^^" nd me) (Ha ha ha povera sfigata! Non morirò mai!
Nd nabiki k viene picchiata da me e Hoshi U__U) comunque, spero ti sia
piaciuto, ciao baci alla prossima!
By
Vegetina
|
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Capitolo 29 *** Il losco piano di Nabiki/ La morte di Hoshi! ***
“Nabiki
… sai, questo nome non mi è
affatto nuovo!” disse la mora rivolgendosi alla bionda.
“Bhe,
si vede che hai conosciuto
altre ragazze con questo nome!” disse la ragazza acida.
“Tu
dici? Sai, penso che tu di me
sappia più di quanto immagino, giusto?” disse la
Ninja con tono indagatore.
“Si,
so che sei una ragazzina
stupida e viziata!” disse Nabiki.
“Penso
che invece tu sappia che io
sono la principessa di Strawberry e sono curiosa di sapere una cosa
… il nome
Gairo per caso ti dice qualcosa?” chiese la principessa
assottigliando gli
occhi fino a ridurli a due fessure. Nabiki cominciò a sudare
freddo, avendo
capito dove mirasse a parare quella ragazzina e temendo che avesse
capito
tutto.
“Non
mi dice nulla, perché, cosa
dovrebbe dirmi?”
“Mah,
non so … magari potrebbe
essere che tu e lui vi conosceste e foste colleghi di lavoro, giusto
Nabiki? O
forse dovrei chiamarti, ammiraglio Nabiki?” disse la mora
sorridendo appena.
La
bionda dapprima rimane sorpresa,
ma poi abbassò lo sguardo e scoppiò in una grossa
risata.
“Dovevo
aspettarmelo da te! Dopo che
Gairo è stato sconfitto si è diffusa la notizia
che la principessa di
Strawberry fosse riuscita ad infiltrarsi per anni nella marina e che
ora faceva
parte di una ciurma di pirati! In fondo, essendo stata per tutto quel
tempo
sotto il comando di Gairo, mi sembra ovvio che tu mi abbia riconosciuta
e
probabilmente mi hai anche già incontrata, dico
bene?” disse Nabiki ghignando.
“Infatti
è proprio così! Già ti
avevo incontrato una volta e per fortuna mi sono ricordata in tempo chi
tu
fossi! Almeno, ti impedirò di eliminare i miei compagni di
ciurma!” disse Hoshi
mettendosi sulla difensiva.
“Il
fatto che tu mi abbia scoperto,
non vuol dire che riuscirai a salvarli! Sai, il mio scopo è
portare tutti
voi sul quartier generale della marina di Fizzilla e dopo avervi
arrestato, morirete tutti insieme!”
“Risparmiati
le chiacchiere e
preparati a morire!” disse Hoshi attaccnadola, ma, venendo
presa di sorpresa, fu
scaraventata in acqua.
"AIUTO!!!
AFFOGO! NON SO NUOTARE!" gridò la corvina che si dimenava in
mare.
“Ha
ha ha chi è che doveva morire?”
disse Nabiki osservando Hoshi mentre affondava in mare. E una
scocciatura era
stata sistemata, un pirata in meno da giustiziare!
***
“Robin,
io sono preoccupata per
Hoshi … è sparita da ore e non la trovo da
nessuna parte sulla nave; secondo te
sta bene?” chiese la navigatrice preoccupata.
“Tranquilla,
lei se la sa cavare,
vedrai che sta bene …” disse Robin cercando di
tranquillizzarla, anche se con quella Nabiki in giro e i loro compagni
di ciurma impazziti, non c'eraaffatto da stare tranquilli! Uno scossone
distolse le due ragazze dai propri pensieri. Le due caddero a terra non
capendo
cosa stesse succedendo …
“Ma
che diavolo succede qui fuori?”
chiese Nami infuriata uscendo fuori e vedendo che la nave si era
arenata
su un isola.
“Insomma,
mi spiegate che diavolo
succede?” disse Nami furibonda.
“Non
lo so …” dissero semplicemente
gli altri.
“Che
diavolo di isola è questa? Il
Log Pos indica da tutt’altra parte, quando abbiamo cambiato
rotta?” disse
sempre più incavolata la navigatrice. Tutti i componenenti
dell’equipaggio
scesero a terra e si guardarono intorno.
“Benvenuti
su Fizzilla!” disse
Nabiki sorridendo malvagiamente. Immediatamente tutto
l’equipaggio fu
circonadato da un intero plotone della marina.
“Ma
che diavolo succede qui?” chiese
Nami non capendo.
“Avanti,
ammanettateli!” ordinò
Nabiki ai marines che eseguirono subito l’ordine e
ammanettarono i ragazzi.
“Rufy?
Zoro? Ragazzi? Ma che vi
prende? Questi vi stanno catturando!!!” disse Nami non
riuscendo a capire lo
strano comportamento dei suoi amici, che non stavano minimamente
provando a reagire.
“E’
inutile, sono ipnotizzati, fanno
tutto ciò che voglio!” disse Nabiki ridendo
malvagiamente.
“Ma
che razza di mostro sei?” disse
Nami tirando fuori il suo Perfect Clima Attack.
“Non
sono un mostro, ma
semplicemente un Ammiraglio della marina! Ho mangiato il frutto
dell’ipnosi,
che però ha un piccolo difetto … può
ipnotizzare solo i ragazzi! Per questo mi
è sembrato opportuno fare fuori quella ragazzina!”
disse Nabiki ridendo malvagiamente.
“Ragazzina?
Ma di chi parli?” chiese
Nami temendo per Hoshi.
“Oh,
della tua cara amichetta Hoshi!
L’ho fatta fuori! Ha ha ha! Era la più pericolosa
tra voi e poi mi aveva smascherata prima del previsto, non potevo
lasciarla in vita!” disse la bionda ridendo di gusto. Nami
sbarrò gli
occhi. Non poteva crederci, Hoshi era stata fatta fuori …
era impossibile!
“Non
ci credo, non si fa eliminare
così facilmente!” disse Robin.
“Oh,
l’ho vista affogare con i miei
occhi! Sai ... anche una Ninja forte come lei può
distrarsi!” disse l’ammiraglio
sghignazzando.
Robin
anche era incredula e,
distraendosi per un attimo, fu subito indebolita
dall’Agalmatolite e così misero
le manette anche a lei. L’unica rimasta ancora libera era
Nami, che ancora non
ci poteva credere!
“RUFY!
RAZZA DI IDIOTA VUOI
RIPRENDERTI!” gridò la rossa con le lacrime agli
occhi tirandogli una botta in
testa. A quella botta il ragazzo sembrò quasi risvegliarsi
da un sogno.
“Nami
… ma che … perché sono
ammanettato?” chiese il ragazzo ingenuamente.
“STUPIDO
IDIOTA CHE NON SEI ALTRO!
LA MARINA CI HA CATTURATO E … E … E HANNO FATTO
FUORI HOSHI!” gridò la
navigatrice scoppiando a piangere. Rufy sbarrò gli occhi e
cadde come in trans.
Solo allora gli vennero alla mente degli strani ricordi come dei flash.
Ma lui
non si ricordava di aver fatto tutte quelle cose e poi era sicuro di
non aver
potuto picchiare Hoshi!
“Ma
… ma …” chiese Rufy non capendo
con lo sguardo fisso nel vuoto.
Prima
che Nami potesse dare
ulteriori spiegazioni, venne colpita alle spalle e ammanettata. Per
Rufy fu
inutile tentare di ribellarsi, le manette erano fatte di Agalmatolite e
perciò
era debolissimo. A Zoro furono sottratte le sue spade e furono buttate
sulla
spiaggia, accanto al Perfect Clima Attack di Nami.
Nabiki, per divertirsi di
più, sciolse la sua ipnosi e cominciò a condurli
tutti verso la base militare.
A breve sarebbero stati giustiziati tutti quanti! Aveva
l’ordine di farli fuori
appena riuscita a catturarli e così avrebbe fatto!
L’indomani della ciurma di
cappello di paglia non ci sarebbe più stata traccia!
***
Durante
il tragitto verso la base
militare, Nami spiegò ai suoi compagni tutto ciò
che era successo. Rimasero
tutti sconvolti, non potevano credere di essere caduti in un illusione
così
banale, erano stati degli sciocchi! E quel che era peggio …
avevano eliminato
la loro Hoshi, la loro adorata compagna di ciurma …
“Io
… non posso crederci!” disse
Sanji camminando fissando il vuoto.
“Non
è vero! Hoshi non è morta!”
disse Choppy piangendo come una fontana.
“E’
inutile piangere ora, tanto tra
poco faremo tutti la stessa fine!” disse Zoro fulminando un
marine che gli
puntava un fucile contro. Se solo avesse provato a scappare,
l’avrebbero
eliminato in un batter d’occhio.
“Buahhhhahahah
povera piccola Hoshi!
Buahahaha non è giusto! Buaaaaah la mia
sorellina!” disse Franky piangendo a dirotto.
“Ehi
Rufy … tu non hai niente da
dire?” disse Usop con le lacrime che gli regavano il viso, ma
il capitano non
rispose. Sembrava come in trance, non riusciva ad accettare
l’idea che Hoshi
avesse perso la vita, ma quel che era peggio era che lui non avesse
fatto nulla
per impedirlo … anzi, l’aveva anche picchiata a
sangue senza pietà …
“Ora
non serve a nulla fare così …
dobbiamo riuscire a liberarci e a vednicarla … penso che
nessuno riesca ad
accettare la sua scomparsa ... facciamole giustizia! Vendichiamola!
Solo così, forse la sua morte non sarà stata
vana!” disse
Robin a sguardo basso.
“Robin
ha ragione …” disse Nami
trattenendo a stento le lacrime.
“Ha
ha ha cos’è? Vi stanno venendo i
sensi di colpa?” disse Nabiki ridendo di gusto.
“Chiudi
il becco tu … giuro che la
pagherai!” disse Rufy con un espressione a dir poco
spaventosa.
“Oh
oh, cappello di paglia si sta
arrabbiando! Peccato che tu non abbia aiutato la tua amica, anzi,
l’hai aiutata
a morire! Ha ha !” disse la bionda ridendo di gusto.
“Non
dire un'altra parola, non
parlare più di lei, non devi azzardarti!” disse
fuori di se cercando di
scagliarsi sulla bionda, ma venendo atterrato con un calcio.
“Rufy,
non puoi fare nulla, hai
l’Agalmatolite ai polsi!” disse Zoro
all’amico a terra.
“Io
… lo so … ma …”
tentò di dire
Rufy ma venne preso a calci da un marine che gli ordinava di rialzarsi
e di
continuare a camminare. Il ragazzo di gomma riuscì a
trattenere a stento le lacrime, ma non erano causate dal dolore di
quelle botte, non era un dolore fisico, ma bensì interiore
... la sua scomparsa era impossibile da accettare, anche
volendo, non ci sarebbe mai riuscito ... però, non poteva
piangere di fronte alla sua ciurma, erano già molto provati
anche loro e ci mancava solo lui ... era il capitano, doveva mostrarsi
forte sempre e comunque, anche se era dura ...
Abbassò
la testa, così che il cappello di paglia gli
coprì il volto e un'unica e solitaria lacrima gli
solcò il viso ....
“AMMIRAGLIO
NABIKI! LA RAGAZZA DAI
CAPELLI ARANCIONI E’ SPARITA!” gridò uno
della marina.
“Cosa?
Mi chiedo come sia riuscita a
scappare, ma comunque sia non andrà lontano! Ha ha ha
farà presto la fine di
tutti gli altri!” disse la bionda ridendo
malvagiamente.
Zoro
allzò un sopracciglio confuso. Si trovava davanti a Nami ed
era riuscito appena in tempo a vedere un Marine che la portava via a
gran velocità. Che avesse intenzione di farle qualcosa?
“Ragazzi,
forse abbiamo ancora una
speranza!” disse Robin sorridendo
appena.
***
“Ma
… ma ….” Disse Nami incredula
sul ramo di un albero. Era successo tutto così velocemente
… un marines, quello
che si trovava più dietro, improvvisamente l’aveva
presa ed era saltato su un
albero … non riusciva a spiegarsi il perché. Ed
ora quell’uomo si trovava li
davanti a lei.
“Ma
perché mi hai salvata?” chiese
lei non riuscendo a capire il motivo di quel gesto. Quel Marine
l’aveva
afferrata all’improvviso e portata in salvo…
“E
me lo chiedi anche
Nami?” disse il marine ghignando.
To be continued ....
Ciao a tutti, spero
che il chappy vi sia piaciuto^^ oggi sono di buon umore ma vi lascio
comunque un pò di suspance XXD grazie a tutti quelli che
leggono e recensiscono! Ciao baci vvb!
Neko:Ciaoooo! E ci
credo che sei Shokkata XXD cmq et voilà, ecco svelato chi
è Nabiki! Credo che ora ti sia tutto più chiaro
XXD Rufy e Sanji soprattutto erano troppo strani per essere loro U__U
(Ma io dico, perchè mi hai fatto fare una brutta
fine?ç____ç nd hoshi) (così impari a
ribellarti all'autrice! nd me) (ç____ç nd hoshi)
(HOSHIIIIIIIIIIII! ç____ç Nd Rufy) (Uccidiamo
nabikiiiii! nd Sanji furioso che si scaglia sulla bionda (cosa nn da
sanji ma vuole vendettaXXD) insieme ad Hoshi-angelo, l'autrice e Neko
U__U) e i ragazzi sono tornati normali XXD almeno ora si
spera che faranno qualcosa x vendicare Hoshi! Ciao baci alla prossima!
By Vegetina
|
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Capitolo 30 *** I pirati nei guai/un ritorno inaspettato, il raggio di speranza! ***
Improvvisamente
il Marine si
tramutò in una ragazza dai capelli neri che Nami conosceva
molto bene.
“HOSHI!”
disse la navigatrice
incredula.
“Si,
sono io … scusa se ho fatto
credere di essere morta, ma è stato necessario per
infiltrarmi alla base senza
destare sospetti!” disse la Ninja facendo la linguetta.
“Ma
… come hai fatto a salvarti?
Nabiki ha detto che ti ha visto annegare!” disse la rossa non
riuscendo ancora
a capire.
“Bhe,
io in realtà mi trovavo sul
tuo Waver poco distante dalla nave e quella che Nabiki ha visto
affogare era
una mia copia!” disse la principessa sorridendo.
“Mi
hai fatto prendere un colpo!”
disse Nami tirando un sospiro di sollievo.
“Dai,
ora girati … provo a liberarti
da quelle manette, non dovrebbe essere difficile, sono semplici e non
sono
fatte di Agalmatolite!” disse la mora cominciando ad
armeggiare con una forcina
e un fil di ferro.
“Fatto!”
disse liberando l’amica da
quell’arnese di ferro.
“Oh,
finalmente libera!” disse Nami
massagiandosi i polsi.
“Ok,
sorellona diciamo che ho una
specie di piano in mente! Mentre voi eravate ancora in viaggio verso
quest’isola io mi sono infiltrata alla base militare e ho
rubato una cartina
dell’isola, però non è che sia molto
capace di leggerla, perciò mi serve il tuo
aiuto! Dobbiamo riuscire a liberare gli altri e quando saranno tutti
salvi …
Rufy mi sentirà! Gli tocca una bella lavata di
capo!” disse battendo un
pugno su un palmo della mano.
“Chiaro!
Pensa che si sentiva così
in colpa poverino … è quasi scoppiato a piangere
davanti a tutti!” disse Nami
abbassando lo sguardo.
“Mmh
… bhe, tanto dovrà sentirsi in
colpa per un altro po’ dato che non possiamo fare nulla prima
di domani … da
quanto ho notato è praticamente impossibile farli evadere
dalle prigioni,
perciò dovremo aspettare domani mattina che vengano portati
al patibolo e li
agiremo! Purtroppo per ora sono riuscita a mettere in salvo solo te, ma
solamente perché eri l’ultima della fila e quella
che mi serviva per leggere la
cartina … perciò la più utile e
semplice da salvare!”
“Tutto
chiaro! Però forse è meglio
se prima recuperiamo il mio bastone e le spade di Zoro! Potrebbero
servirci!”
disse Nami.
“Si,
già ho provveduto … ci ho
mandato una mia copia! Comunque, per riuscire a liberarli da quelle
manette
credo proprio che dovrò scontrarmi con Nabiki …
credo di poterla battere, del
resto … devo ancora usare la mia nuova tecnica che non sono
riuscita a usare ad
Enies Lobby! Sono convinta di batterla! Ma mi servirà il tuo
aiuto!” disse la
mora sorridendole.
“Puoi
contarci! Sei grande
sorellina!” disse Nami abbracciandola.
“He
he, grazie, però fa piano che i
lividi che mi ha fatto Rufy fanno ancora piuttosto male!”
“Ok
… senti … tu credi di perdonarli
gli altri? Non è che te ne vuoi andare dalla
ciurma?” chiese la navigatrice a
sguardo basso.
“Anche
se volessi … non potrei!” disse
sorridendole.
“E
perché scusa?” chiese la rossa
non capendo.
“Bhe,
ho capito di essere troppo
legata a Rufy per abbandonare la nave e sinceramente , dopo aver
scoperto che
non è colpa sua, non ci riuscirei ad andarmene! E poi non
posso mica abbandonare
le mie due sorellone così!” disse Hoshi battendosi
un pugno sul petto.
“Io
lo sapevo che tra di voi sarebbe
nato qualcosa prima a poi!” disse con aria di una che la sa
lunga.
“Ma
che cosa dici???O////O Io sono
molto legata a Rufy come amica e non per altro! Vedi di non
fraintendere!”
disse Hoshi bordeaux.
“Si,
si, come no! Comunque, qual è
il piano? Come agiremo? Come hai intenzione di uccidere
Nabiki?” chiese la
navigatrice sturandosi bene le orecchie.
“Bhe,
noi ci rechiamo nel luogo dove
dovrebbero essere giustiziati, io sfido Nabiki, tu cerchi le chiavi
delle
manette e poi affidiamo tutto alla fortuna! Se ci va bene li leberiamo,
altrimenti ci rimaniamo secche anche noi!” disse Hoshi
sorridendole a trentadue
denti.
“E
QUESTO LO CHIAMI UN PIANO? IO LO
CHIAMO PIU’ AGIRE IMPRUDENTEMENTE!”
gridò la rossa con una venetta che le
pulzava sulla fronte.
“Se
hai un idea migliore …” disse la
mora mettendosi sdraiata sull’albero con le braccia dietro la
testa.
“Mmmh
… pensandoci bene no … e va
bene! Faremo come dici tu!” disse Nami sospirando.
“Perfetto,
allora domani mattina
agiremo!” disse la principessa chiudendo gli occhi intenta a
schiacciare un
pisolino.
“Ehi,
ma che fai? Ti metti a
dormire?” chiese Nami non capendo.
“Abbiamo
tempo fino a domani
mattina, ora ho bisogno di riposare per essere al massimo della
forma!” disse
sbadigliando.
“Ok,
come vuoi!” disse la
navigatrice.
***
“Ehi
ragazzi … avete in mente
qualcosa per scappare da qui?” chiese Sanji seduto dentro una
cella insieme
agli altri componenti della ciurma. Avrebbe vendicato la sua amata a
tutti i
costi!
“Non
credo che esista un modo per
scappare di qui … sicuramente anche le sbarre della prigione
sono fatte di
Agalmatolite e ad Alabasta abbiamo constatato che è
impossibile distruggerla …”
disse Zoro calmo.
“Mi
spieghi come fai a stare così
calmo???? Tra poco moriremo!” disse Usop piangendo disperato.
“Oh
è semplice … se dovremo morire
per me va bene, ma non dimentichiamoci che Nami è riuscita a
scappare e che
potrebbe anche riuscire a liberarci … non ci lascierebbe mai
qui e se giocasse
bene le sue carte potrebbe anche riuscirci!” disse lo
spadaccino riflettendo
tranquillamente.
“Bhe,
Zoro ha ragione … abbiamo
ancora una possibilità di fuga!” disse Robin
seduta a terra accanto a Chopper.
“Ehi
Rufy, come mai così
silenzioso?” chiese Franky.
“Nulla
…” disse guardando un punto
fisso nel vuoto.
“Rufy,
ci dispiace tutti per quello
che è successo ad Hoshi, ma ora non è il momento
di rattristarsi, dobbiamo
pensare ad un piano di fuga e scappare di qui! Solo così
potremo vendicarla!”
disse Franky serio.
“L’amore
della mia vita ç__ç non può
essere morta” continuava a ripetere Sanji.
“Giusto,
ha ragione Franky … cerca di
non pensarci e spremiamoci le meningi!” disse Zoro.
“Si
…” disse Rufy continuando a
fissare un punto vuoto.
***
“Ha
ha ha bene! E’ ora di andarli a
prendere! Forza muoviamoci!” disse Nabiki ridendo
malvagiamente, seguita da una
truppa di uomini.
“Ammiraglio!
Ma non è preoccupata
per la ragazzina che è riuscita a scappare?”
chiese un soldato.
“No,
assolutamente! Anche se venisse
qui a tentare di salvare i suoi amici, noi glielo impedirimo e non
sarà affatto
difficile! Non ha mangiato nessun frutto del mare e non ha particolari
capacità, perciò la faremo fuori in
poco!” disse la bionda ridendo.
“Giusto
signor- ammiraglio!” disse
in tono rispettoso il soldato. Nabiki e i suoi uomini arrivarono
davanti alla
cella dove si trovavano i componenti della ciurma di cappello di
paglia. L’ora
X stava per scattare e i pirati stavano per morire!
“Avanti,
muovetevi! Alzatevi!” disse
Nabiki in tono autoritario.
“Mi
hai deluso bionda …” disse Sanji
guardandola con un po’ di disprezzo.
“Ma
questo non toglie il fatto che
tu sia terribilmente affascinante …”
continuò Sanji.
“Smettila
cuoco, anche quando stai
per morire fai il cascamorto!” disse Zoro.
“Tu
zitto testa d’alga!” disse il
biondo.
“Smettetela
e muovetevi! La morte vi
attende! Ha ha ha!” disse l’ammiraglio ridendo di
gusto.
“Io
non ci troverei nulla da ridere
fossi in te! Presto la nostra amica Nami verrà a
salvarci!” disse Usop cercando
di convincere più se stesso che lei.
“Si,
si, basta che ci speriate! E
ora … muovetevi!” disse facendo uscire tutti dalla
cella e conducendoli verso
un corridoio.
***
Hoshi
e Nami si erano intrufolate
all’interno della base e velocemente si stavano dirigendo nel
piazzale dove si
sarebbe svolta l’esucozione. La base era strutturata in modo
che un grosso
edificio circolare circondasse il piazzale dove di solito si svolgevano
le
esecuzioni. Era un luogo difficile da raggiungere per delle persone
normali, ma
per una Ninja che conoscesse bene la marina non era affatto complicato
illudere
la sorveglianza!
“Allora
Nami, tra poco ci sarà il
difficile! Sei pronta?” disse Hoshi continuando a correre.
“Prontissima!”
disse la rossa
sfoderando il suo Perfect Clima Attack.
“Ehi,
ci sono degli intrusi!!!”
gridò un marine che venne subito affiancato da alcuni suoi
compagni.
“E
voi levatevi di mezzo! Non
abbiamo tempo da perdere! Thunder Charge!” disse Nami mentre
una bolla ricolma
di energia elettrica si creava sull’estremità del
suo Perfect Clima Attack.
“Swing
Arm!” disse poi lanciando la
bolla ricolma di energia contro i marines che vennero colpiti in pieno
e
caddero al suolo privi di sensi.
“Complimenti
Nami!” disse Hoshi
sorridendole e continuando a correre.
“Anche
io se voglio posso diventare
pericolosa!” disse Nami ghignando.
“Bene
e ora … raggiungiamo gli
altri!” disse la mora con sguardo determinato.
***
Tutti
i pirati si trovavano sul
patibolo. Erano stati legati ad una sbarra di ferro a forma di ferro di
cavallo, in modo tale che non avessero nessun modo di liberarsi. Nabiki
si
trovava in piedi davanti a loro sorridente.
“Che
ne dici, comincio da te
cappello di paglia?” chiese la bionda sguainando una spada.
“Fa
come vuoi …” disse il ragazzo di
gomma non provando ne a controbbattere ne tanto meno a ribellarsi.
“Allora
di le tue preghiere, Monkey
D. Rufy!” disse la bionda alzando la spada.
-Almeno
spero di poter rincontrare
Hoshi una volta morto … potrò scusarmi
…- pensò Rufy chiudendo gli occhi, in
attesa che il suo destino fosse compiuto.
Successe
tutto in un attimo. La
spada cadde a terra, un calcio in pieno viso colpì la bionda
che volò fuori dal
patibolo e una voce familiare giunse fino alle orecchie dei pirati.
“Non
così in fretta, Nabiki!”
Rufy
non poteva credere alle sue
orecchie, non poteva essere lei! Alzò lo sguardo speranzoso
e si aprì in un
largo sorriso quando vide eregersi davanti a lui la figura di Hoshi
girata di
spalle.
“HOSHI!”
gridarono tutti, chi
sorpreso, chi impassibile, chi speranzoso e chi felice …
To be continued
....
Ciao a tutti!
Chiedo perdono ç____ç non mi sono resa conto
dell'ora XXD spero comunque che il chappy vi sia piaciuto! Ciao baci e
grazie a tutti! Grazie a Neko: Ciaoooo! Visto che Hoshi non
è morta? XXD Scusa ma vado di fretta ^^ la prossima volta ti
saluto per bene!^^ Ciao baci tvb
By Vegetina.
|
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Capitolo 31 *** Il combattimento/ E' veramente finita? ***
“Mi
meraviglio di te Rufy! Tu hai un
sogno da realizzare, non puoi morire così! Devi diventare il
re dei pirati!”
disse girata di spalle la ninja.
“Hoshi
… ma tu …” disse sorridendo
con gli occhi lucidi.
“Si,
sono viva! E sono venuta qui a
prendermi la mia rivincita contro quella smorfiosetta da quattro
soldi!” disse
fissando la bionda, che si trovava proprio sotto il patibolo.
“Ma
…” tentò di dire il ragazzo di
gomma, ma venne subito interrotto dalla principessa.
“Non
ora Rufy, rimandiamo le
chiacchiere a dopo! Ho degli amici da salvare!” disse
saltando giù e
ritrovandosi faccia a faccia con Nabiki.
“Principessa
di Strawberry, mi
meraviglia sempre di più, sa? Credevo di averti tolto di
mezzo per sempre e
invece rieccoti qui come resuscitata!” disse la bionda
fulminandola.
“Nabiki,
dovresti aver capito che
non è facile ne ingannarmi ne farmi fuori! Se pensavi
veramente di potermi
prendere così alla sprovvista sulla nave, ti sei sbagliata
di grosso! Non sono
una stupida e soprattutto non abbasso mai la guardia con quelle come
te!” disse
la mora mettendosi sulla difensiva.
“Bhe,
anche se sei riuscita a salvarti,
cosa credi di fare contro me e un intero esercito tutta
sola?” disse
l’ammiraglio ghignando.
“Tu
dici che non posso nulla da
sola? Forse hai ragione … ma sta a vedere!”
“DARK
CLOUD TEMPO!” disse Nami da
dietro i soldati facendo apparire una nuvola carica di
elettricità sopra le
loro teste.
“Cosa?”
dissero tutti girandosi.
“THUNDER
LANCE TEMPO!” disse poi la
navigatrice traffiggendo i nemici con un fulmine preso direttamente
dalla
nuvola.
“Come
puoi vedere, non sono sola …”
disse Hoshi ghignando.
“Maledette
ragazzine!” disse la
bionda stringendo un pugno.
“Mentre
Nami si occuperà di loro, io
penserò a far fuori te!” disse Hoshi avanzando e
sferrandole un pugno che
Nabiki evitò facilmente.
“Non
mi batterai!” disse
l’ammiraglio sicuro.
“Tu
puoi ipnotizzare i maschi, non
le femmine! Il tuo potere è inutile con me!” disse
Hoshi cominciando a
sferrarle una serie di calci e pugni.
“Su
questo hai ragione, ma le mie
capacità non si basano solo ed esclusivamente sul frutto! Io
sono abile a
combattere!” disse Nabiki tirando fuori una spada.
“Una
spada è?” disse Hoshi
ghignando.
“NAMI!
LANCIAMI UNA DELLE SPADE DI
ZORO!” gridò poi la mora afferrando al volo una
delle tre spade che Nami le
aveva lanciato.
“Vedremo
chi avrà la meglio!” disse
Nabiki.
“Scusami
tanto spadaccino, la prendo
in prestito!” disse la mora rivolta a Zoro.
“Tsè,
fa pure…” disse lo spadaccino
mettendo il broncio.
“E
ora a noi due!” disse Hoshi
scagliandosi sulla bionda. A discapito di tutte le aspettative,
entrambe se la
cavavano nel maneggiare le spade ed erano praticamente alla pari. Tutti
i colpi
di entrambe venivano parati e se avessero continuato di questo passo,
lo
scontro non avrebbe mai avuto fine!
“Basta,
mi sono stufata!” disse
Hoshi buttando a terra la spada e sfoderando due dei suoi kunai.
“Ma
cosa vuoi fare con quei
pugnaletti! Ora ti faccio vedere io!” disse Nabiki portando
un attacco laterale
con la spada, ma che venne parato dalla mora con un kunai, mentre con
l’altro
colpì alla spalla la bionda; dopo di che le tirò
un calcio al ventre, ma che
l’ammiraglio schivò all’ultimo tirandole
un pugno al viso.
“Però,
devo ammettere di averti
sottovalutato inizialmente!” disse la bionda.
“Anche
tu non sei male, ma questo
non vuol dire che vincerai!” disse Hoshi ripartendo
all’attacco.
“HIKARI
KURO!(luce nera)”
Nella
mano della Ninja si creò una
sfera di luce e velocemente si avvicinò alla ragazza,
mirando al ventre.
“BAKAHATU!(Esplosione)”
disse poi
quando si trovava a meno di cinque centimentri dalla bionda, provocando
una
violenta esplosione che fece volare di qualche metro la ragazza.
“Vediamo
se ora ti rialzi!” disse
Hoshi con il fiatone. Quel colpo le levava sempre parecchie energie.
“Maledetta
principessina! Questa me
la paghi! I miei capelli sono tutti rovinati e come se non bastasse
sono piena
di graffi ed ho i vestiti strappati!” disse Nabiki
con voce da oca.
“Oh,
ma quanto mi dispiace!” disse
la mora ironicamente rimettendosi sulla difensiva. Se
l’attacco che le aveva
portato non aveva funzionato, voleva dire che aveva una forte
resistenza! Non
era così debole come pensava! Ma in fondo … era
pur sempre un ammiraglio della
marina!
“E
adesso ti faccio vedere io!”
disse Nabiki tirando fuori uno strano aggeggio, che con un
po’ di fantasia si
poteva dedurre che fosse una pistola. Hoshi alzò un
sopracciglio, non capendo
cosa volesse fare. Qualsiasi cosa avrebbe sparato, lei
l’avrebbe o parata con
il Kunai o schivata!
“E
adesso … preparati a questo!”
disse premendo un pulsante. Dalla pistola uscì uno strano
proiettile rotondo
che la mora parò con un kunai, ma a discapito di tutte le
sue aspettative
l’arma si spezzò e il proiettile la
colpì di striscio ad un braccio andando poi
a conficcarsi in un palazzo dietro di lei e distruggendolo.
La giovane Ninja sbarrò gli occhi, non capendo che
diavoleria fosse quella.
“Sei
rimasta sorpresa vero? Questa è
una delle mie armi più devastanti! Questa pistola ha la
capacità di sparare dei
proiettili speciali alla velocità della luce. Sono
resistenti più del diamante
e distruggono qualsiasi cosa incontrano! Perciò non provare
nemmeno a pararli,
devi schivarli per salvarti, ma sono proprio curiosa di vedere se sarai
più
veloce tu o loro!” disse cominciando a spararne tanti di
seguito. Hoshi
cominciò a balzare a destra, a sinistra, in alto, in
diagonale, ma quei
maledetti proiettili riuscivano sempre a colpirla di striscio.
Continuò a
spararne, finchè uno non la colpì su una coscia
facendola cadere a terra.
“Oh,
ma quanto mi dispiace, si vede
che è ora che tu muia!” disse Nabiki puntando
nuovamente la pistola contro la
mora, che digrignò i denti ma che, sotto gli occhi stupiti
di tutti, riuscì
nuovamente a schivare il colpo. Si rialzò in piedi e
stringendo i pugni disse:
“Il dolore non esiste, è solo frutto della mia
immaginazione! Io non sento
dolore!”
Sembrava
quasi volesse
autoconvincersi, e difatti era così. Dal suo marsupio
sfoderò degli Shuriken e
li lanciò contro la bionda, che li schivò
facilmente, ma a sopresa la mora le
tirò un pugno. Nabiki era stata distratta dagli Shiruken e
non si era accorta
di lei che subito era partita all’attacco per colpirla. Dopo
di che le tirò una
serie di calci e terminò la sua azione con una gomitata
sotto il mento che
scaraventò la bionda a terra.
“Devo
finirla, adesso! O dopo non
avrò energie sufficenti per farlo!” disse Hoshi
preparandosi a sferrare una
delle sue tecniche, ma Nabiki la precedette e le lanciò
contro degli spiedi
appuntiti che la colpirono in tutte le parti del corpo.
“Maledizione!”
disse Hoshi
tirandosene fuori alcuni dalla pancia, dalle braccia e dalle gambe.
“Ha
ha ha! E adesso cara la mia
principessa, sei morta! E’ solo questione di tempo, quegli
spiedi sono
avvelenati! Tempo quindici minuti e il veleno farà effetto,
immobilizzandoti e
poi eliminandoti!” disse Nabiki ridendo di gusto.
“NOOOOO!
HOSHIIII!” gridò Rufy.
“HOSHIII!”
disse Nami cercando di
scavalcare alcuni soldati con il quale stava combattendo per andare ad
aiutare
l’amica, ma altri marines glielo impedirono.
“Quindici
minuti hai detto? Saranno
più che sufficienti per farti fuori!” disse Hoshi
avanzando contro la bionda e
tirando il suo colpo preferito: la palla di fuoco devastante!
“Non
mi colpirai!” disse Nabiki
provando a schivarla, ma cadendo a terra accorgendosi solo in quel
momento che
un lembo dei suoi pantaloni era inchiodato al terreno da uno Shuriken
che la
mora aveva lanciato poco prima.
“COSA???
MA QUANDO L’HAI MESSO?”
urlò la bionda fuori di se.
“Quando
ti sei distratta!” disse
ghignando colpendola in pieno con la sua palla di fuoco devastante. Il
lembo
dei pantaloni si strappò e Nabiki volò a metri di
distanza finendo a terra
apparentemente priva di sensi.
“E
lei è sistemata … ora devo
liberare gli altri!” disse prendendo un soldato e
costringendo a rivelarle dove
erano le chiavi.
“Le
chiavi … ce le ha … l’ammiraglio
Nabiki!” disse il soldato tremando spaventato.
“Bene,
allora non devo far altro che
prendergliele!” disse avvicinandosi al corpo della bionda, ma
solo allora si
accorse che era sparito. Sgranò gli occhi e immediatamente
si girò aspettandosi
un attacco alle spalle, ma stranamente non c’era …
“Ma
… ma dove sei?” chiese Hoshi
guardandosi intorno.
“Sei
forte … non so se avrei molte
possibilità di eliminarti, perciò mi conviene
usare il piano B …” disse la
bionda. Solo allora Hoshi capì che si trovava sul patibolo e
la osservò mentre
puntava un coltello alla gola del ragazzo di gomma.
“No,
sei una maledetta codarda!”
disse la principessa digrignando i denti.
“Se
non sbaglio … tra te e lui c’è
un certo feeling, e cosa succederebbe se io lo uccidessi?”
disse malvagiamente.
“Non
farlo! Per favore! E’ una sfida
tra me e te! Combatti con me!” disse la ragazza tentando di
convincerla.
“Soldato!
Vai al cannone e
puntaglielo contro!” disse la bionda rivolgendosi a uno dei
suoi uomini che
subito ubbidì.
“Che
vuoi fare Nabiki?” disse la mora
facendo un passo per avvicinarsi a lei.
“Ah
ah ah no, mossa sbagliata! Non
provare a muovere un muscolo o lo faccio fuori! Se vuoi che il tuo
capitano si
salvi, fatti eliminare da quel cannone senza opporre
resistenza!” disse la
bionda ridendo.
“NOOOO!
HOSHIII! NON ASCOLTARLA E
ATTACCALA! NON PREOCCUPARTI PER ME! TANTO MI ELIMINERA’
COMUNQUE DOPO! NON
FARTI AMMAZZARE, ELIMINALA E SALVA GLI ALTRI!”
gridò Rufy cercando di
convincerla.
“Stai
zitto moccioso!” disse Nabiki
tirandogli un pugno in faccia.
“Io
… ecco io …” tentò
di dire
la mora indecisa sul da farsi.
“Avanti,
non vorrai davvero far
morire il tuo capitano?” disse la bionda ghignando.
“E
va bene … fa ciò che vuoi,
ma devi promettermi che li risparmierai!” disse Hoshi
inginocchiandosi a terra.
“Hai
la mia parola d’onore! Soldato
… fuoco!” disse facendo cenno al suo uomo di
sparare e così fu.
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!”
gridò
Rufy cercando di dimenarsi.
“HOSHIIII!”
gridò Nami cercando di
avanzare verso l’amica, ma venendo fermata nuovamente da un
soldato.
“NOOOOO!”
gridarono alcuni
componenti della ciurma tentando anche loro di liberarsi.
La
palla di cannone raggiunse
il suo obbiettivo e una violenta esplosione devastò una
parte del piazzale.
To be continued ...
Salve a tutti ed
eccomi qui con un nuovo capitolo! Spero vi sia piaciutoXXD grazie a
tutti quelli che seguono la fic e che recensiscono.
RoloChan105:
Allora per prima cosa ciao XD comincio con il dire che non me la
prenderò mai e poi mai per una recensione negativa, anzi
sono contenta che tu abbia espresso il tuo parere^^ me la prenderei
solo nel caso fossi stata scontrosa e maleducata ma visto che non lo
sei stata affatto accetto la tua critica più che
volentieri^^ allora, comincio con il dire che secondo me
è una questione di gusti, la mia storia può
piacere e non piacere. E' ovvio che se a te non piacciono le fic con
personaggi inventati protagonisti questa storia
può solo che farti schifo XXD dalla tua rece mi
sembra anche di capire che le Rufy X nuovo personaggio non è
che ti piacciano molto, ma come ho detto prima è solo una
questione di gusti ^^ ... comunque, sul fatto che la storia
è molto prevedibile purtroppo lo so XD sono negata nel fare
un pò di suspance e ci sto lavorando per migliorarmi e il
fatto che anche tu me l'abbia fatto notare non mi può far
altro che piacere ^^ almeno mi ci applico meglio XD poi, che
Hoshi è la copia sputata di naruto è fatto
volontariamente, le tecniche sono difatti prese da lui (Nella ciurma
c'è di tutto, mancava solo il ninja e mi sembrava una buona
idea XXD) e da qualche parte in qualche chappy dovrei dirlo e se mi
sono dimenticata di scrivercelo perdonami infinitamente ^^ non ho ben
capito comunque la frase "Almeno una donna che si trovi un sasuke ..."
perchè se ho interpretato la frase come penso io
Hoshi un ragazzo se lo trova e credo sia facilmente comprensibile chi
sarà XD Devo darti anche ragione sul fatto che
dovrei concentrarmi sugli altri personaggi, ma questa fic è
nata apposta per raccontare di un personaggio nuovo, sul quale appunto
si concentra la maggior parte della storia, ma comunque , ora che me
l'hai fatto notare, credo che lascerò un pò
più di spazio agli altri personaggi, rendendo protagonisti
un pò tutti. Il commento a me non sembra stato affatto duro
perchè non è che tu mi abbia insultata, anzi mi
stai consigliando per rendere la fic più piacevole, ma come
ho detto prima è una questione di gusti XD non ci
sono affatto rimasta male del commento perchè
tutto ciò che mi si dice lo uso per migliorarmi^^ grazie per
aver espresso la tua opinione, ciao!^^
Neko: Ciaooo XXD
già evviva Hoshi! Hihi ovviamente essendo un ninja
può fare un mucchio di cose hihi almeno a te sono riuscita a
coglierti di sorpresa XXD era piuttosto scontato!^^ Ovviamente Hoshi
arriva in tempo a salvare RUfy U___U non l'avrebbe mai lasciato morire!
(Maiiiii! Nessuno mi può ammazzare il mio Rufyyyyyyyyyyyy!
nd hoshi) (Già, sono il protagonista! U__U non posso morire!
Nd rufy) Comunque spero che il chappy ti sia piaciuto, ciao
baci tvb.
By Vegetina
|
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Capitolo 32 *** La sconfitta di Nabiki/ Chiarimenti ***
“Ha
ha ha ha fatto la fine che
meritava!” disse la bionda ridendo di gusto.
“MALEDETTA!!!
IO TI AMMAZZO!!” gridò
il capitano dimenandosi.
“Su,
buono, tanto ora la
raggiungerai! Non preoccuparti!” disse puntandogli il
coltello alla gola.
“SEI
UNA SPORCA BUGIARDA!” gridò
Sanji fuori di se.
“Che
ci volete fare, è la vita!”
disse la bionda ridendo da oca.
"Thunder
charge!" gridò Nami salendo sul patibolo.
"Swing
arm!" disse poi scagliando la sfera di elettricità contro la
bionda, che, presa alla sprovvista, volò fuori dal patibolo.
"Nami!"
disse Zoro.
"Non
doveva uccidere Hoshi! La pagherà cara!" disse la
navigatrice con le lacrime agli occhi.
"STA
ATTENTA NAMI! ALLE SPALLE!" gridò Zoro dimenandosi.
"Cosa?"
si chiese la navigatrice girandosi e ritrovandosi Nabiki con un
espression furente.
"Maledetta
ragazzina ... non avresti dovuto! Ma tanto ora raggiungerai la tua
amichetta ..." disse la bionda tirandole un pugno e scaraventandola a
terra.
"BASTARDA LASCIALA STARE! NON TOCCARLA!"
gridò lo spadaccino dimenandosi.
"NAMI-CHAAAAN! SCAPPA! NON PREOCCUPARTI DI NOI!" gridò Sanji
tentando di liberarsi, ma era praticamente impossibile.
"E ora ..." disse la bionda avvicinandosi alla navigatrice e
afferrandola per il collo.
"NAMIII! LIBERACI E SALVACIIII!" gridò Usop con le lacrime
agli occhi.
"Addio bella!" disse Nabiki sul punto di infilzarla con una spada, ma
la rossa riuscì a tirarle un calcio appena in tempo.
"Tu! Combatti con me! Sono io la tua avversaria! Lascia stare la mia
sorellona!" disse una voce alle spalle dell'ammiraglio.
"Cosa?" si chiese la bionda incredula.
"Sorellina!" disse Nami aprendosi in un largo sorriso, con le lacrime
agli occhi.
“Hoshi!”
disse Rufy sorpreso di
rivederla viva per la seconda volta.
“In
dieci anni al servizio di Gairo
ho imparato un cosa, mai fidarsi della marina! Io questa volta ti
faccio fuori
sul serio!” disse Hoshi digrignando i denti. Era ricoperta di
sangue, segno che
era rimasta coinvolta nell'esplosione.
“Ma
tu hai più vite di un gatto!”
disse Nabiki intenzionata a ucciderla definitivamente.
Le
due cominciarono a correre una
verso l’altra, intenzionate a farsi fuori a vicenda. Si
presero per le mani
cominciando a spingere una contro l’altra. In quanto a forza
stavano pari.
La
mora le tirò una testata, provocandole e provocandosi una
ferita. Dopo di che
si allontanarono di nuovo.
“E
adesso … anche se mi costerà
tutta la mia energia rimanente, ti faccio fuori!” disse la
principessa
intenzionata ad usare la sua tecnica più devastante, quella
che non era
riuscita ad usare ad Enies Lobby.
“HOSHIIII!
I SOLDATI SONO TUTTI ANNIENTATI! ORA DEVI VINCERE!!!”
gridò Nami che si trovava poco distante da lei.
“I
miei amici contano su di me, loro
mi hanno aiutata a Strawberry e ora è giunto il momento che
mi riscatti … ora
sono io a dover aiutare loro!” disse la ragazza chiudendo gli
occhi per
concentrarsi. Si avvicinò con uno scatto alla bionda e la
spinse contro un
muro; la bionda le afferrò una mano per non farle fare altre
mosse, ma la mora
si conficco un kunai nella mano, trapassando quella di entrambe e
inchiodandola
al muro.
“TU
SEI MATTA!” disse la bionda
mordendosi un labbro per soffocare il dolore.
“Mizuiro
Hi! (fuoco azzurro)” disse
poi mentre una sfera di colore azzurro cominciava a comparire nella sua
mano.
Era una sfera di fuoco ricoperta di fulmini, distruttiva quanto letale!
“VAI
HOSHIII!” gridò Nami
“Ma
che vuoi fare? Così verrai
coinvolta anche tu nell’esplosione!” disse la
bionda cominciando a spaventarsi
seriamente.
“Non
mi importa, devo farti fuori!”disse
la mora scagliando la sfera azzurra contro il ventre della nemica e
provocando
una forte esplosione che fece volare la bionda da una parte e la mora
da
un'altra …
Questa
volta era veramente finita …
“Ce
l’ho fatta … ho vinto io!” disse
Hoshi sdraiata a terra respirando a fatica e incapace di muovere anche
un
singolo muscolo.
“Hoshi!!!”
disse Nami andandole
vicino.
“Nami
… ho vinto … ce l’ho fatta …
prendi le chiavi e libera gli altri …” disse con
il fiatone e sul punto di
perdere i sensi. Il veleno stava facendo effetto …
“Si,
vado! Tu mi raccomando,
resisti!” disse la navigatrice correndo verso il corpo privo
di vita
dell’ammiraglio e sfilandole il mazzo di chiavi da una tasca.
Dopo di che si
diresse in cima al patibolo e liberò dalle manette i suoi
compagni.
“Vendicherò
l’ammiraglio …” disse un
soldato ancora in piedi avvicinandosi alla ragazza mora a terra priva
di sensi.
“PUGNO
GOM GOM! IN AZIONE!” gridò
Rufy sferrando un potente pugno al soldato. Dopo di che si
avvicinò alla
mora che si trovava a terra. Aveva avuto uno scontro duro, ma alla fine
era
riuscita a salvarli tutti …
“Hoshi
…” disse prendendola in
braccio per poi osservare il suo viso pieno di lividi e ferite. In quel
momento
pensò che fosse bellissima anche così …
“Ehi
Rufy! Come sta?” chiese subito
Sanji avvicinandosi all’amico.
"C'E'
BISOGNO DI UN DOTTORE!" gridava Chopper andando avanti e indietro.
"Guarda
che sei tu il dottore =.=" ..." disse Usop sconcertato.
"Ah,
è vero!" disse il dottore ridendo istericamente.
“Ha
perso i sensi … Chopper, andiamo
sulla nave e li la curerai!” disse il capitano rivolgendosi
alla piccola renna.
“Si!”
disse Choppy serio. C'era bisogno di un'antidoto per quel veleno.
“Però,
ha una bella resistenza!”
disse Usop osservando la mora che si trovava tra le braccia di Rufy.
“Sicuramente
più di te Usop!” disse
Zoro, che solo allora si accorse di una ragazza che lo osservava con
occhi
tristi.
“Ehi
Nami …” disse Zoro
avvicinandosele. Lei istintivamente abbassò lo sguardo e con
voce fredda gli
chiese:
“Cosa
c’è?”
“Perché
mi guardavi così?” chiese
lui non capendo.
“Niente
… non è nulla!” disse mentre
si mordeva il labbro inferiore per non scoppiare a piangere. Anche se
era sotto il controllo di Nabiki, non poteva fare a meno di ripensare a
ciò che gli aveva detto.
In
quel momento dentro lo spadaccino
si stava svolgendo una lotta interiore tra se stesso e il suo orgoglio.
Una
parte, ovviamente quella orgogliosa, gli diceva di far finta di nulla e
tornare
sulla nave, mentre un’altra gli diceva di abbracciarla e
accarezzarle la testa.
Si ricordava perfettamente ciò che era successo mentre era
sotto il controllo
di quella serpe e sapeva benissimo di averla ferita …
Per
una volta optò nel mettere da
parte l’orgoglio e di ascoltare il suo cuore.
Così
Zoro abbracciò la rossa
accarezzandole la testa e con voce calma e pacata le disse:
“Non
è stato uno sbaglio salvarti a
Coconut Village e sono contento di averti nella ciurma, non sarebbe la
stessa
cosa senza di te!”
Nami
sbarrò gli occhi, tutto si
sarebbe aspettata da Zoro tranne questo! Insomma, lui non la sopportava
molto a
lei … perché la stava abbracciando e
tranquillizzando?
Quasi
instintivamente la rossa
scoppiò a piangere tra quelle braccia muscolose e possenti e
lo strinse forte a
sua volta. Si sentiva così al sicuro con lui,
così protetta … si sentiva così
bene!
“Grazie
… Zoro …” disse Nami
poggiando la testa sul suo petto.
To be continued ...
Ciao a tutti xD
scusate se ieri non ho aggiornata ma non sono stata a casa tutto il
giorno ... comunque, spero che vi sia piaciuto! Grazie a tutti quelli
che recensiscono e leggono.
Neko: Si che non
muore è scontato xD come quando Rufy ad Alabasta sembra
morto ma non poteva essere se no finiva one piece hihiihihih ... in
questo caso finiva la fic xD ... comunque x la rece di
Rolochan xD io sono fatta così, dò spazio quasi
solamente ai protagonisti, in fondo per gli altri mi sembra inutile
caratterizzarli, xD li conoscete tutti e poi la protagonista
è Hoshi ed è ovvio che ci sia quasi sempre xD
uhm, non sapevo che amassi le Runami xD
sarà k io Rufy lo vedo solo cn hoshi ormai hihihih
... comunque, anche io quando leggo faccio come te xD solo le parti che
mi interessano e quelle che riguardano gli altri le salto hihihihih ..
alla domanda che se in futuro ci sarà un pò di
romanticismo la risposta è si U___U e anche tanto :D ma
più in la hihihi per la seconda domanda ti dico che
Zoro ha dato il permesso ad Hoshi di usare la sua spada
perchè in cuor suo sperava che salvasse Nami U__U XD spero
ti sia piaciuto! Ciao baci tvb
By Vegetina
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Capitolo 33 *** Consigli da un amico/ chiarimenti! ***
Rufy e gli altri, erano
arrivati alla nave e il capitano aveva portato la mora nella sua
camera, poggiandola
sul letto.
“Rufy, ti dispiace
uscire? Dovrei
toglierle i vestiti per medicarla …” disse Chopper.
“Si …
va bene …” disse il ragazzo di
gomma uscendo dalla stanza a testa bassa. Anche se Nabiki era stata
sconfitta
ed Hoshi non era morta come tutti pensavano, lui si sentiva ancora
profondamente in colpa. E’ vero che era stato ipnotizzato, ma
se si lasciava
controllare così facilmente, che razza di capitano era?
Doveva riuscire ad
opporrsi a quell’ipnosi e non dirle quelle cose terribili e
tanto meno picchiarla! Se faceva del male ai suoi compagni di
ciurma, come poteva sperare di diventare il re dei pirati?
Appoggiò la
schiena al muro e si
lasciò scivolare per terra. Si abbassò un
po’ il suo cappello di paglia, in
modo tale che gli coprisse gli occhi lucidi. Proprio in quel momento
arrivò
Sanji che, come era solito fare, stava fumando una sigaratta.
“Rufy …
che ci fai li per terra?”
chiese il biondo facendo un tiro di sigaretta.
“Niente
…” disse con voce triste. Il
cuoco si sedette accanto a lui e lo scrutò attentamente, poi
gli disse:
“Rufy, eravamo
tutti sotto il
controllo di Nabiki, nessuno di noi ha fatto ciò che fatto
con intenzioni
cattive … non potevamo controllare la nostra
volontà …”
“Si
però … non sono stato in grado
di respingere l’ipnosi … questa volta ci
è andata bene, ma se dovesse succedere
nuovamente? E se la prossima volta la eliminassi? Come faccio a
chiederle scusa
e a dirle di fidarsi di me se sono io a non fidarmi per primo di me
stesso?” chiese il capitano chiaramente turbato.
“Rufy …
io sono sicuro che se anche
dovesse ricapitare una cosa del genere, tu non la faresti mai fuori
… puoi
picchiarla, puoi insultarla, ma il tuo io interiore te lo proibbirebbe!
Anche
se eri ipnotizzato, una parte di te c’era ancora e
sicuramente le avresti fatto
molto più male se l’avessi picchiata veramente,
mentre mi ricordo che si è
subito rialzata e non ha neanche perso i sensi e questo vuol dire che
ti sei
dato un freno, non hai voluto esagerare!” disse Sanji
saggiamente.
“Tu …
quindi dici che io mi sono
controllato?” chiese il ragazzo di gomma alzando lo sguardo
verso l’amico.
“Si, lo sappiamo
tutti qui sulla nave
che tu sei il più forte e che uno dei tuoi pugni
è micidiale … se le volevi
fare veramente male, gliel’avresti fatto, invece le hai
provocato qualche
livido e qualche graffio, niente di irreparabile…”
disse Sanji facendo
l’ennesimo tiro di sigaretta.
“Quindi
… credi che non ce l’abbia
con me?” chiese Rufy sempre più speranzoso.
“Sappi che
sicuramente bene non ci
potrà essere rimasta, in fondo le hai detto delle parole
alquanto cattive, ma
già il fatto che ha rischiato la vita per salvarci sta a
significare che ci
tiene a noi e che ci vuole bene, perciò ti do un consiglio
… appena si
risveglierà, va da lei e chiedile scusa anche in ginocchio
se sarà necessario!”
disse il cuoco.
“Si …
avevo intenzione di scusarmi
dall’inizio … ho avuto un comportamento
imperdonabile …” disse riabbassando lo
sguardo.
“Ragazzi!”
disse Chopper uscendo
dalla stanza.
“Chopper! Come sta
Hoshi? Si è
ripresa? E’ in pericolo di vita?” chiesero i due
all’unisuono.
“Le ho
somministrato un antidoto per
il veleno e le ho medicato le ferite. Si risveglierà a
breve, ma ha bisogno di
riposo, perciò entrate uno alla volta!” disse il
medico richiudendo la porta.
“Sanji!”
disse Rufy a trentadue
denti.
“Non ci pensare
neanche! Vado prima
io da Hoshi-chan!” disse il cuoco, ma fu tutto inutile dato
che Rufy era già
entrato nella stanza e aveva richiuso la porta.
“E ti pareva
… vabbè vado a
prepararle da mangiare, avrà sicuramente fame
…” disse il cuoco dirigendosi in
cucina.
Il capitano era entrato
nella stanza
e aveva trovato Hoshi intenta a specchiarsi in uno specchietto
portadile.
“WAAAA! RUFYYYY!
ESCI SUBITOOO!”
urlò la ragazza coprendosi il viso.
“Mmh?
Perché?” chiese lui non
capendo.
“Non voglio che mi
vediate ridotta
in queste condizioni! Ho il viso pieno di lividi e tutto
gonfio!” disse non trovando
il coraggio di guardarlo in faccia. Il ragazzo di gomma sorrise e si
sedette
accanto a lei sul letto.
“Secondo me sei
molto carina anche
così!” disse sorridendole. Hoshi rimase alquanto
sorpresa da quelle parole,
tanto che si girò e lasciò che il ragazzo potesse
guardarla in faccia.
“Rufy …
ma tu …” disse guardandolo
dritto negli occhi.
“Aspetta, aspetta!
Prima di
qualsiasi cosa vorrei dirti alcune cose!” disse il ragazzo
agitando le mani
davanti a se.
“Ti ascolto
…” disse lei abbassando
lo sguardo.
“Io …
ecco vedi … vorrei scusarmi
per ciò che ti ho fatto e ciò che ti ho detto,
non avrei voluto … veramente …
sono stato un idiota …” disse a sguardo basso. La
mora alzò il viso e sorrise
dolcemente strizzando gli occhi.
“Tu non hai
bisogno di scusarti, non
eri in te … io non ce l’ho con te, so benissimo
che non l’avresti mai fatto di
tua spontanea volontà!” disse sorridendo con le
lacrime agli occhi.
“E allora
… perché hai le lacrime
agli occhi?” chiese il moro un po’ triste.
“Perché
sono contenta che
sia tornato in te … quel carattere da bastardo
non ti si addiceva proprio!” disse la mora sforzandosi si
sorridere.
"Ma
... io come posso sapere che qualcuno non mi ipnotizzerà
nuovamente? Come posso accettare il tuo perdono se non sono sicuro di
non ripetere nuovamente questo errore?" chiese il ragazzo guardandola
seriamente.
"Qualsiasi
nemico ci provasse io lo farei fuori e tu torneresti come prima!" disse
lei sorridente.
Rufy la guardò e
riabbassò lo
sguardo. Anche se lei non ce l’aveva con lui, si sentiva
ancora tremendamente
in colpa.
“Lo sai vero che
ti voglio bene?”
disse Hoshi abbracciandolo. Rufy rispose all’abbraccio e
sorrise.
“Ho temuto di
perderti …” disse con
voce triste.
“Lo sai che io
sono fortissima e che
non mi lascio sconfiggere tanto facilmente, soprattutto da una come
Nabiki! Sono stati giorni difficili, ma
dovresti sapere che anche se è dura non me ne vado, che
anche con i denti
combatterei per difendervi … ti starò sempre
accanto, non ti abbandonerò …”
disse dolcemente la ragazza.
“Questo mi
rassicura …” disse
sorridendo.
“Allora, possiamo
considerare tutto
risolto?” gli chiese la mora sfoderando uno dei suoi sorrisi
migliori.
“Se per te va bene
…”
“So che non
pensavi tutto ciò che
hai detto, perciò, per quale motivo dovrei prendermela per
una colpa che non
hai? L’unica responsabile di tutto ciò ha pagato,
perciò amici come prima!” disse
Hoshi tentando di alzarsi dal letto.
“Ehi, ma tu puoi
alzarti?” chiese
lui ingenuamente.
“Shhhh, non dire
nulla a Chopper!
Non mi va di rimanere qui ferma su un letto, vado a prendere una
boccata d’aria
e torno!” disse facendogli l’occhiolino.
“Aspetta, vengo
con te!” disse il
ragazzo seguendola.
***
Nami era intenta a disegnare
una
delle sue cartine ed era concentrata al massimo, quando le
tornò
improvvisamente alla mente quell’abbraccio dato da Zoro
… era un semplice
abbraccio si, ma che stava a significare? Magari era anche qualcosa di
più …
A destarla dai suoi pensieri
fu un
Hoshi alquanto frettolosa, che si chiuse a chiave nella stanza dove si
trovava
anche Nami, mentre si guardava intorno con aria furtiva.
“Hoshi,
già ti sei ripresa … ma che
stai facendo?” chiese la rossa non capendo.
“Mi nascondo da
Chopper, se mi vede
in piedi mi fa una ramanzina che non finisce più!”
disse la mora avvicinandosi
all’amica.
“He he non
cambierai mai!” disse
Nami sorridente.
“He he
… piuttosto, volevo chiederti
una cosa!” disse la mora sedendosi accanto a lei.
“Dimmi pure
…”
“Tra quanto pensi
che arriveremo
alla prossima isola?” chiese con curiosità.
“Entro due o tre
giorni, perché?”
La mora fece un sorriso a
trentadue
denti e con voce allegra le disse:
“Perfetto! Allora
io, te e Robin
andremo a fare shopping!”
“Hai voglia di
fare colpo su Rufy
è?” disse Nami con tono malizioso.
“Diciamo di
si!” disse la mora strizzando
un occhio e facendo una linguetta.
“Ooooooh!
Rivelazione!” disse Nami
facendo un applauso.
“Però
tu dovrai far colpo su Zoro!”
“Eh
….O/////O perché sei fissata con
questa storia? Non è come pensi!” disse Nami
bordeaux.
“Si,
si ok ok … senti, ora
torno a riposare che se Choppy si accorge della mia assenza
c’è il rischio che
mi leghi al letto!” disse Hoshi sgusciando fuori dalla stanza
quatta quatta.
To be continued ...
Ciaooooo! Ormai
avrete capito che non riesco più ad aggiornare tutti i
giorni XXD causa studio, ma comunque aggiornerò piuttosto
velocemente, un giorno si un giorno no ... spero che questo chappy vi
sia piaciuto :D tra poco inizierà una nuova avventura e come
anticipazione vi dico che sarà la saga dell'Akai Fu,
totalmente inventata da me! XD grazie a tutti quelli che leggono,
recensiscono e che hanno messo la storia tra i preferiti ... Ciao baci
vvb!
Neko: Hola bella,
sai k l'altro giorno ho scoperto per pure caso che Neko in giapponese
vuol dire gatto? XXD ok non centra nulla però mi andava di
dirtelo ... U__U comunque, non importa se la rece era più
corta del solito XD l'impo è che il chappy ti sia piciuto!
Spero che anche questo ti sia piaciuto! Ciao baci alla prossima.
By Vegetina
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Capitolo 34 *** Il gioco della bottiglia/ situazione inquietante... ***
Era
ora di cena e tutta la ciurma si
stava riunendo nella sala da pranzo. Hoshi veniva trasportata sulle
spalle da
Rufy, dato che Chopper non voleva assolutamente che si sforzasse.
“Grazie
Rufy!” disse la ragazza
schioccandogli un bacino sulla guancia che fece arrossire il moro.
“Oh
mia dea, se vuoi ti posso
portare io la prossima volta!” disse Sanji con galanteria.
“Stai
buono tu e lasciali in pace!”
disse Robin dandogli una botta in testa e trascinandolo via.
Appena
ebbero finito di cenare, si
alzarono tutti e si diressero nel salotto.
“Ragazzi!
Che ne dite se facciamo un
gioco?” chiese Nami maliziosamente.
“Che
gioco?” chiese Hoshi afferrando
al volo quel tono malizioso.
“Il
gioco della bottiglia!” disse la
rossa facendo la linguetta.
“Bottiglia?
Sembra divertente!”
disse Rufy non capendo di cosa si trattasse.
“E
va bene …” dissero Zoro e Sanji.
“Anche
io ci sto!” disse Usop.
“Come
volete …” disse Robin.
“A
me non va!” disse Chopper
andandosene a dormire.
“Io
invece ci sto! Super!” disse
Franky.
“Bene,
comincia tu Hoshi!” disse
Nami dandole la bottiglia.
“Ok
…” disse la mora leccandosi le
labbra.
“Io
scelgo … bacio!” disse
sorridendo maliziosamente.
“Uhm?”
disse Rufy non avendo ancora
capito in cosa consistesse il gioco. Hoshi girò la bottiglia
che girava
velocissima e a mano a mano rallentava sempre di più
… alla fine la bottiglia
si fermò su Sanji e ad Hoshi per poco non le venne un
infarto.
“Oh
mia dea!!! Vieni qui e dammi un
bacino!!!” disse Sanji sporgendo all’infuori le
labbra. La mora aveva un
espressione un po’ schifata, però era il gioco e
doveva stare alle regole, così
diede un leggero bacio a stampo al cuoco che rischiò
l’arresto cardiaco. Robin
fulminò con lo sguardo la mora, mentre una leggera invidia
cominciava a farsi largo
in lei, mentre Rufy, non capendo il perché, aveva una strana
voglia di
strozzare l’amico biondo.
“Bene,
ora tocca a Sanji girare la
bottiglia!” disse Nami dandola in mano al cuoco.
“Io
scelgo bacio appassionato!”
disse il biondo con gli occhi sognanti. La bottiglia girò,
girò e rigirò,
finchè non si fermò … la sfortunata, o
in questo caso fortunata, fu Robin! Il
cuoco era ben lieto di baciarla passionalmente e Robin, anche se non lo
dimostrava, era felice! Si diedero un bacio molto passionale sotto gli
occhi
sbarrati di tutti e maliziosi di Nami e Hoshi, che sotto sotto sapevano
che
all’archeologa piaceva il cuoco.
“Io
scelgo schiaffo!” disse Robin
girando la bottiglia che si fermò su Zoro.
“E
ti pareva …” disse lo spadaccino
facendosi dare uno schiaffo che a lui sembrò una carezza.
“E
ora … ma si, scelgo bacio!” disse
zoro girando la bottiglia che si fermò su Rufy. Lo
spadaccino sbarrò gli occhi
e impallidì, mentre Rufy ancora non aveva capito come
funzionava il gioco.
“Che
bello! Sono uscito io!” disse
il capitano allegro. Tutti scoppiarono a ridere.
“Dai
ragazzi, baciatevi!” disse
Hoshi ridendo a crepapelle.
“Sta
zitta tu!” disse Zoro
indignato.
“No,
aspettate, fatemi capire … io
dovrei baciare lui?” disse Rufy indicando l’amico.
“Esatto!”
dissero tutti annuendo.
“Ma
voi siete matti! Non lo farò!”
disse Rufy incrociando le braccia.
“E’
il gioco ragazzi, oppure volete
perdere la faccia?” disse Nami che a quelle parole fece
scattare Zoro che diede
velocemente un bacio a stampo a Rufy facendo ridere tutti. I due
cominciarono a
tossire sfregandosi le labbra fino a farle arrossare e sputacchiando.
“Che
schifo!” dissero tutti e due.
“haha
che scena divertente!” disse
Hoshi ridendo a crepapelle.
“Tsk,
ora vedrai come mi vendico!
Rufy, scegli sgabuzzino!” disse Zoro autoritario.
“E
cos’è?” chiese il capitano non
capendo.
“Una
cosa divertente!” disse lo
spadaccino ghignando.
“Ok,
se lo dici tu … scelgo
sgabuzzino!” disse Rufy girando la bottiglia sotto lo sguardo
terrorizzato
delle ragazze.
“NOOOO!
RUFYYY! CHE HAI FATTO???”
gridò Hoshi sbarrando gli occhi mentre la bottiglia girava.
“Perché?
Zoro ha detto che è
divertente!” disse ingenuamente il moro.
“Idiota!
Lo sgabuzzino vuol dire
rinchiudersi nello sgabuzzino con la persona che esce e farci
determinate
cose!” disse Hoshi rossa in viso dalla rabbia. A quelle
parole Rufy avvampò,
capendo le conseguenze della sua scelta. La bottiglia, per
casualità, si fermò
proprio su Hoshi la quale sbiancò cominciando a sudare
freddo.
Ok,
le sarebbe piaciuto ‘fare
qualcosa’ con Rufy, ma non in quel modo! Le veniva quasi da
piangere … in
fondo, sarebbe stata solo una cosa fatta senza sentimento e senza
amore …
“Forza,
andiamo Rufy! Sono le regole
del gioco!” disse la mora alzandosi a sguardo basso e
dirigendosi in uno
sgabuzzino piccolo e buio.
“Sei
proprio perfido Zoro!” disse
Nami guardandolo truce.
“E’
il gioco, è colpa di Rufy che ha
accettato!” disse lo spadaccino sorridendo e mettendosi le
braccia dietro la
testa.
“NOOOO!
HOSHI-CHAANNN! PUOI
ANCHE DECIDERE DI NON FARLO!” disse Sanji piangendo a dirotto.
“Il
gioco è gioco!” disse la ragazza
aspettando che Rufy si alzasse. Il capitano decise di muoversi e
seguì la
ragazza nello sgabuzzino. Si rinchiusero dentro e spensero la luce,
rendendo
così la visibilità pari a zero.
Hoshi mise le braccia intorno al collo del capitano che, anche se lei
non
poteva vederlo, avvampò di rossore. Lei cominciò
a baciargli il collo mentre il
ragazzo rimaneva immobile, come pietrificato. Si era accorto che quelli
non
erano affato gesti spontanei e che si sentiva parecchio a disagio
… non voleva
che accadesse qualcosa in quel modo.
“Senti
…” disse Rufy allontanandola
da se.
“Che
c’è?” chiese lei con voce un
pochino triste.
“Io
… io non voglio! Chissene frega
delle regole del gioco, non mi va!” disse aprendo la porta
dello sgabuzzino.
“E’?”
disse la mora alzando un
sopracciglio. Non le era ancora chiaro se il problema era lei, che non
andava
bene, o la situazione che non gli piaceva.
“Già
fatto?” chiese Robin
impassibile.
“Non
voglio farlo!” disse il capitano
gonfiandosi le guance.
“E
va bene … lo devo ammettere, sono
stato troppo cattivello!” disse Zoro ghignando. Intanto Hoshi
li raggiunse,
ancora leggermente rossa in viso.
“Dai,
facciamo una cosa, eliminiamo
dal gioco questo ‘sgabuzzino’ e fermiamoci al
bacio, ok?” disse Nami sorridendo
agli altri.
“Ok!”
dissero tutti in coro.
“Io
mi sono stufato però!” disse il
capitano alzandosi in piedi e andandosene.
“Mmmh?
Secondo voi se l’è presa?”
chiese Sanji alzando un sopracciglio.
“Non
so, è strano, non lo capisco!”
disse Nami.
“Comunque
ragazzi è tardi, forse è
meglio andare a dormire!” disse Hoshi rialzandosi in piedi.
“Si,
hai ragione!” disse Nami
imitando l’amica e subito seguita da Robin.
“Ma
no mie dee, giochiamo ancora un
po’!” disse Sanji sperando di baciarle nuovamente.
“Notte
Sanji!” disse Hoshi chiudendo
la porta del salotto.
“Wuaaa!
Notte!” disse Zoro
addormentandosi sul pavimento della stanza.
“Uffa
ç_____ç…” disse Sanji triste.
***
Hoshi
aprì lentamente gli occhi,
ritrovandosi in una grande stanza bianca senza niente dentro.
L’unica cosa che
c’era era una ragazzina dai capelli neri con i riflessi blu,
girata di spalle.
Era seduta a terra e canticchiava una canzone un po’
inquetante. La sedicenne,
un po’ confusa, si avvicinò alla bimba. Per prima
cosa non riusciva a spiegarsi
come era finita li, eppure era convinta di trovarsi sulla nave con i
suoi
amici, e poi chi era quella bambina?
“Ciao
piccola … cosa ci fai qui
tutta sola?” chiese Hoshi sorridendole.
“Na
na nana nana(Canzoncina
inquietante) … i miei genitori sono stati uccisi, i miei
fratelli se ne sono
andati, sono rimasta sola …” disse
sempre girata di spalle, con voce
malinconica. La mora sbarrò gli occhi, quella voce le era
come familiare e
anche quella storiella non le era affatto nuova…
“Oh
… mi dispiace piccola … come ti
chiami?” chiese la mora mettendole una mano su una spalla, ma
immediatamente si
bruciò. Quella bimba era bollente …
“Il
mio nome? Non lo so …” disse la
piccola rimanendo seduta a terra.
“Ma
… da dove viene?” disse Hoshi
cominciando a spaventarsi.
“Da
dove vengo dici?” disse la bimba
girando finalmente la testa e rivelando un volto identico a quello
dellla Ninja
all’età di sei anni, apparte per gli occhi rossi e
i canini appuntiti e
sporgenti come quelli di un vampiro. Come se non bastasse aveva anche
il viso
sfigurato da un enorme taglio e il colore della pelle era bianco come
quello di un cadavere, con il sangue che le colava ovunque. …
Hoshi
indietreggiò di qualche
passo, spaventata da quella figura un po’ inquietante.
“Io
vengo da dentro di te!” disse
poi alzandosi in piedi e avviccinandosi alla mora che intanto
era caduta a terra
dallo spavento. Era vestita con un lungo abito bianco che le arrivava
fino ai piedi, ma era tutto strappato e sporco. I piedi erano
incrostati di sangue e le unghie tutte nere.
“Ma
che cosa stai dicendo?” disse la
ragazza sbarrando gli occhi. La bimba ghignò e si
sollevò il vestitino,
rivelando un tatuaggio a forma di stella a sinistra del ventre. Era
identico a
quello che aveva Hoshi, con la sola differenza che la stella di quella
bambina
era rossa e la sua nera!
“Ma
cosa …?” disse la povera
sedicenne non capendo.
“Io
sono te e tu sei me, io e te
siamo una cosa sola … per sempre …”
disse la bimba mentre gli occhi rossi le si
accendevano.
“Tra
poco la stella nera si riunirà
a quella rossa e il destino sarà compiuto!” disse
la bambina alitando un vapore
strano contro la giovane Hoshi.
Il
tatuaggio cominciò
a bruciarle e divenne rosso, come quello della bambina; ci fu
un’enorme luce e
poi più niente….
To be continued ...
Giornoooo
ciurmaaaa! Come va la vita? Spero bene XXD comunque, questo chappy
è stato divertente, apparte il finale parecchio inquietante!
°-° spero comunque vi abbia messo un
pò di curiosità XXD Ciao baci vvb e grazie a
tutti quellli che leggono e rece!
Neko: Ciaoooo XD si
Hoshi e Rufy si sono riappacificati fortunatamente, ma le sorprese non
sono ancora finite U__U siamo di fronte a un avventura tutta nuova XXD
comunque concordo con te *__* i gattini sono stupendi! Io li adoro! Che
teneri!!! :D mi piacciono tanto quelli arancioni o quelli
bianchi e neri ^^ ci vediamo al prossimo chappy., ciao baci!
Marie_92: La
figliol prodica è tornata a casa *___* quanto tempo geme XXD
ok hai vinto la sfida, sei riuscita a leggere tutti i chappy in
pochissimo tempo U___U vinci un Ace gonfiabile!!! *-* comunque, non sei
l'unica ad aver odiato Nabiki U___U la odiano tutti! XXD povera bionda
hihi comunque, spero che ti sia piaciuto il chappy, ciao baci tvb!
By Vegetina
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Capitolo 35 *** Shopping, shopping e shopping/ Akai fu? Nuova minaccia? ***
La
Ninja sbarrò gli occhi sconvolta,
risvegliandosi tutta sudata … era stato solamente un sogno,
eppure … era come
se tutto quello che aveva visto fosse stato reale …
Si
toccò il tatuaggio e rimase a
bocca aperta. Le bruciava ancora … come se fosse infuocato.
Si alzò e
velocemente si diresse in bagno. Accese la luce e si guardò
allo specchio. Il
colore era nero …
Probabilmente
si stava facendo
troppi filmini mentali, era sicuramente suggestione …
Un
sogno non poteva essere reale!
A
passi lenti e ancora un po’ incerta,
si rimise nel suo letto e riprese a dormire non pensando più
a quello strano
sogno …
***
Il
sole stava sorgendo e tutti i
componenti della ciurma si stavano alzando e, una volta vestiti, si
stavano
dirigendo in cucina per fare colazione.
“Ragazzi,
ho un ottima notizia!”
disse Nami entrando in cucina. Tutti si girarono verso la navigatrice
in attesa
che dicesse qualcosa.
“Vedo
terra! Entro un ora arriveremo!”
disse la rossa sorridente.
“Siiiii!”
disse Hoshi esultando
all’idea di poter finalmente fare shopping.
“Non
ti agitare Hoshi! Non sei
ancora guarita!” disse Chopper ammonendo la mora.
“Dai
Choppy, io mi sento benissimo!
Le tue cure sono prodigiose! Sei un ottimo medico!” disse la
ragazza
accarezzandogli la testa.
“Oh
no se pensi di raggirarmi con
dei complimenti ti sbagli!” disse Chopper sorridendo e
facendo ondulare il suo
corpo per i complimenti.
“Non
si direbbe =.= …” disse la mora
spiazzata.
“Dai
Hoshi! Vatti a preparare che
appena sbarchiamo sull’isola io, te e Robin andiamo a fare
shopping!” disse
la navigatrice dirigendosi in camera.
“Aspettami
Nami!!! Vengo con te!”
disse Hoshi raggiungendo l’amica.
***
Finalmente
erano arrivati a terra e,
come avevano detto in precedenza, le tre ragazze sstavano per scendere
dalla nave per andare a fare
spesa. Erano vestite tutte e tre molto provocanti: Nami indossava una
camicetta
rosa, che le arrivava molto sopra l’ombelico e che lasciava
poca immaginazione
ai maschi. Poi aveva un paio di pantaloncini corti di jeans e
un paio di
sandali ai piedi. I capelli lasciati per metà sciolti e per
metà legati, le
ricadevano morbidamente sulle spalle. Alle orecchie due orecchini
piccoli a
forma di farfallina e d’oro.
Hoshi
indossava una mini bianca
molto corta, che anche con un soffio di vento si sarebbe alzata. Poi
aveva un
corto top di colore azzurro, che le lasciava scoperta maggior parte
della
pancia, mettendo in bella vista il suo tatuaggio e facendo risaltare il
suo
decoltè. Ai piedi un paio di stivali begie, che le
ricadevano morbidamente
lungo i polpacci. I capelli erano raccolti in un coda alta e ben fatta,
che
lasciava libera solo la corta frangetta laterale. Alle orecchie portava
due
grandi boccoli d’argento.
Robin
indossava un corto vestito
nero, che le stringeva in vita e lasciava intravedere le forme del suo
prosperoso seno. Ai piedi stivali con il tacco, anch’essi
neri e i capelli
erano lasciati sciolti come sempre.
“Ma
voi volete veramente andare in
giro conciate così?” chiese Zoro alzando un
sopracciglio. Belle erano belle, ma chissà quanti maniaci
avrebbero attirato!
“Si
perché? Problemi?” chiese Nami
acida.
“Mah
… dovrete prepararvi ai
corteggiatori …” disse lo spadaccino sedendosi e
appoggiandosi all’arbero
maestro.
“Ehi
Zoro, ma non è che sei geloso?”
chiese la rossa con tono malizioso.
“Io?
Pufff … figurati … poi geloso
di una gallina …” disse il ragazzo in tono
assonnato.
“Sei
insopportabile! Tsè … andiamo
Hoshi ! Robin!” disse la navigatrice scendendo dalla nave.
“Posso
venire con voi?” chiese Sanji
con gli occhi a cuoricino.
“NO!”
dissero Hoshi e Nami
all’unisuono. Il cuoco cadde in depressione e si mise in un
angoletto a fare
cerchietti per terra.
Le
tre ragazze si diressero in città
e cominciarono a girare negozio dopo negozio. Vedevano i vestiti, li
provavano
e poi li compravano. Fecero così per circa sei negozi,
spendendo un patrimonio,
ma tanto avevano a disposizione un mucchio di soldi.
“Salve
bambole, perché non venite a
fare un giro con noi?” chiese un ragazzo fermandosi insieme a
tre amici davanti
alle tre ragazze. Hoshi inarcò le sopracciglia e con una
velocità fulminea gli
tirò un pugno allo stomaco.
“N-o-n
c-h-i-a-m-a-r-m-i m-a-i p-i-ù b-a-m-b-o-l-a!”
disse scandendo bene le parole.
“Ehi
… ma loro non sono per caso …”
disse uno dei tre ragazzi rimasto in piedi con un tono un po’
spaventato.
“Sono
tre ragazzine che vogliono
farsi la bua!” disse un altro scrocchiandosi le nocchie. Nami
sorrise e li
guardò con aria di sfida.
“No
no! Fermo amico! Loro se non
sbaglio hanno una taglia sulla testa! Fanno parte della ciurma di
cappello di
paglia! Se le torciamo anche un solo capello i loro compagni ci fanno
fuori! E poi il loro capitano è famoso per essere uno
spietato assassino!” disse uno dei tre
spaventato.
“Bhe,
non ci troveranno mai!” disse
uno dei tre attaccando Nami, ma lei schivò il colpo e, una
volta unito il suo
Perfect Clima Attack, gli diede una bastonata in testa mettendolo K.O.
“Allora,
ve ne andate o devo
sistermarvi?” disse Robin pronta ad usare i suoi poteri.
I
due terrorizzati scapparono a
gambe levate, facendo scoppiare in una grossa risate le tre ragazze.
“Oddio
ragazze, è stato troppo
divertente! Avete visto la faccia che hanno fatto? Hahaha!”
disse Hoshi
camminando per strada insieme alle sue due amiche.
“Ha
ha ha hai ragione! Volevano
picchiarci, ma alla fine ci hanno rimesso loro!” disse Nami
ridendo di gusto.
“Si,
è stato divertente! E poi credono che Rufy sia uno spietato
assassino!” disse
Robin sorridendo.
"Sicuramente
per la taglia che ha sulla testa! Ha ha ha! Certo che io ad
ammazzare qualcuno a sangue freddo proprio non ce lo vedo!"
disse la rossa ridendo di gusto.
“Già,
ma comunque, pensiamo alle cose serie! Ora in quale negozio
entriamo?”
chiese Hoshi non vedendo l’ora di comprare qualche altro
vestito.
“Mah,
il prossimo che vediamo e che
vale la pena entrarci!” disse Robin continuando ad avanzare.
***
Intanto,
in una stanza poco
illuminata e moltro tetra, un uomo e una ragazza stavano discutendo di
un fatto
molto importante.
“E
così la ciurma di cappello di
paglia è approdata su quest’isola
…” disse l’uomo ghignando.
“Esatto,
e con loro c’è anche quella
ragazzina …” disse la ragazza sorridendo.
“E
allora tutto questo è perfetto …
finalmente cattureremo cappello di paglia e se saremo fortunati si
attiverà
anche l’Akai Fu (sigillo rosso), e grazie a quello non ci
sarà bisogno di
sporcarsi le mani!” disse l’uomo ridendo
malvagiamente.
“Ancora
speri nell’Akai Fu? Non è
servito per anni, è stato inutile e tu pensi che proprio ora
si attiverà?
Perché?” chiese la ragazzina scettica.
“La
maledizione diceva che il
sigillo avrebbe cominciato a funzionare dopo che la stella nera avesse
incontrato il raggio di sole e questo è avvenuto
… il sigillo a breve si
attiverà, seminando distruzione ovunque e eliminando
qualsiasi cosa incontri
sul proprio cammino, ma affinchè tutto ciò
accada, c’è bisogno di un ultimo
piccolissimo dettaglio …!” disse l’uomo
ghignando.
***
“Mmh?”
si chiese Rufy osservando uno
strano libro che si trovava nella libreria di Robin.
“Che
strano …” disse prendendolo in
mano e osservando la copertina. Era molto vecchio, sembrava quasi
l’avessero
publicato più di cento anni fa e c’era disegnata
una strana stella rossa
all’interno di una stella nera . Il titolo era “il
mistero della leggenda”.
“Mah
… chissà cos’è!”
si chiese il
capitano attirato per un motivo inspiegabile da quel libro. Aveva
voglia di
leggerlo, però l’odore del cibo lo fece destare
dai suoi pensieri e così, si
infilò il libro nella maglietta e corse in cucina.
Le
ragazze ancora non erano tornate,
anche se avevano detto che per l’ora di pranzo ci sarebbero
state sicuramente e
Sanji aveva cominciato a preoccuparsi.
“Dai
Sanji, sicuramente si saranno
fermate in qualche negozio!” disse Usop.
“Infatti!
Noi intanto mangiamo! Ho
fame! Ho fame!” disse Rufy sbattendo le posate sul tavolo.
"Ha
ragione il cuoco ... sicuramente c'è stato qualche
imprevisto, non ritardano mai ..." disse Zoro a braccia incrociate e
con gli occhi chiusi.
“RUFYYY!!!”
gridò Hoshi entrando di
corsa in cucina con il fiatone. Sembrava sconvolta.
“Hoshi,
cos’è successo?” chiese
Sanji preoccupato.
“Dove
sono le altre due?” chiese
Zoro notando che era sola.
“E’
successo un casino! Degli strani
tizi si sono avvicinati a noi dicendo delle strane cose! Si sono presi
Nami e
Robin e hanno detto che io e te dobbiamo recarci da soli nella radura
che si
trova dietro la città! Hanno nominato uno strano nome, tipo
Akai qualcosa!”
disse la mora rivolta a Rufy.
“E’
sicuramente una trappola …
vorranno catturarvi …” disse Zoro.
“Infatti
… non andrete soli!” disse
Sanji.
“Bhe,
che problema c’è? Tanto siamo
forti io e lei! Ce la caveremo da soli …” disse il
capitano ridendo spensierato
come sempre.
La
mora accennò un sorriso, ma
improvvisamente sbarrò gli occhi ed ebbe come un miraggio.
Tutto e tutti nella
stanza svanì e davanti a lei le si materializzò
di nuovo quella bambina che
aveva sognato poco tempo prima.
“Tu
… che ci fai di nuovo qui? Cosa
vuoi?” chiese Hoshi indietreggiando.
“Il
momento è arrivato … stiamo per
ritornare un'unica cosa … non saremo più
divise!” disse la bimba sospesa a
mezz’aria avvicinandosi alla mora.
“Lasciami
in pace! Cosa vuoi?
Vattene!!!” gridò la mora mettendosi una mano nei
capelli.
“Rassegnati,
è il tuo destino …”
disse la bambina cominciando a ridere malvagiamente.
“STAI
ZITTAAAAAAAAA!” gridò Hoshi
accasciandosi a terra con le mani tra i capelli. La bimba
sparì.
“Ehi
Hoshi, ma che ti prende?”
chiese Sanji avvicinandosele preoccupato.
“Perché
stai urlando?” le chiese
Usop spaventato. La mora dal canto suo aprì gli occhi,
ritrovandosi davanti a
se i volti dei suoi compagni, che la fissavano tutti preoccupati.
Respirava
affannosamente e aveva le lacrime agli occhi.
“Io
… c’era una bambina qui fino a
due minuti fa …” disse la ragazza guardandosi
intorno.
“Ma
che cosa stai dicendo? Qui non
c’era proprio nessuno oltre a noi!” disse
Rufy pieno di punti
interrogativi.
“Io
… forse dovrei raccontarvi ciò
che ho visto, ma non c’è tempo …
dobbiamo andare alla radura e salvare Nami e
Robin!” disse Hoshi afferrando il suo capitano per un polso e
trascinandolo
via.
“Aspettaci!”
disse Sanji
correndole dietro insieme agli altri membri della ciurma, tranne Franky
che
rimase di guardia sulla nave.
To be continued ....
Salve! La saga
dell'Akai Fu è cominciata! Quale mistero si cela dietro
tutto questo? Bhe, lo scoprirete a breve! Muhaha spero che vi abbia
incuriosito almeno un pò! Comunque, grazie a tutti quelli
che leggeno e che recensiscono, ciao baci vvb!
Marie_92:
Ciaooooooooooo! MUhahaha lo vedi che c'è sempre qualcosa da
imparare? Ora sai anche che esiste l'opzione "Sgabuzzino" e puoi usarla
quando giocherai da sola con Stefano! Muhahaha! Comunque, si i due
scelti potrebbero anche entrare dentro lo sgabuzzino, mettersi
d'accordo e dire che hanno fatto qualcosa mentre non è vero,
ma ce lo vedi Rufy a mentire su una cosa che non ha mai fatto? xD gli
amici gli chiederebbero i dettagli e lui cosa potrebbe rispondere? xD
Hoshi pure pure se la cava, ma lui ............... comunque,
il bacio tra Nami e Zoro sarà dato a sorpresa!
Sarà una cosa che non si immagina nessuno hihi ... ora credo
che il mistero della bimba comincia a farsi più chiaro! xD
Ciao baci tvb al prossimo chappy
Neko:
Ciaooooooooooo! Era studiato in modo che il primo pezzo fosse
divertente e l'ultimo inquietante U___U comunque si! La nuova avventura
sarà interessante e contorta al tempo stesso U___U un'altra
volta ci sarà qualcuno (o forse qualcosa) che
minaccerà la tranquillità dei nostri pirati! (Ma
noi un attimo di pace non ce l'abbiamo mai? Nd hoshi) ( no no, se
volevo scrivere un romanzo tranquillo mi dedicavo ai rosa U___U se vuoi
andare dall'estetista vai pure, ma sei licenziata! Prenderò
una sostituta! nd me ridendo malvagiamnente) (No no ^^" rimango rimango
e accetto tutto! *serpe ...* sussurra sotto voce) comunque,
si, Hoshi e Rufy si avvicineranno ankora di più e
il nostro capitano comprenderà una cosa importante! Sai che
nemmeno io sapevo che a robin piacesse Sanji? XD mi sembrava il
più adatto per Robin (escludendo rufy e Zoro ovviamente
U___U) bhe, alla prossima! Ciao baci (miao XXD) mi sto gattizzando
anche io.
By Vegetina
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Capitolo 36 *** Una storia inquietante / Non ci farà del male! ***
Hoshi, Rufy e il resto della
ciurma
erano arrivati finalmente alla radura dove quegli uomini strani e
misteriosi gli avevano dato appuntamento. Come sospettavano,
c’era già
qualcuno che li attendeva. Era un uomo, alto, dai capelli argentati e
gli occhi
color ghiaccio.
“Dove hai messo le
nostre amiche?” chiese Rufy con tranquillità a
quell’uomo, come se non avesse capito la gravità
della situazione, e difatti così era!
“Noi vogliamo il
libro!” disse
l’uomo misterioso.
“Perché
noi?” chiese Zoro non notando
altre persone in giro.
“Qui le domande le
facciamo noi!
Dateci il libro!” disse l’uomo con sguardo serio e
impassibile.
“Ma di che libro
parli?” chiese
Sanji non capendo.
“Il mistero della
leggenda! Sappiamo
che è in mano vostra, datacelo!” disse
l’uomo imperterrito.
“Mmh? Il mistero
della leggenda?” si chiese Rufy mettendosi un indice sotto al
mento.
“Conosci quel
libro?” chiese Zoro asbigottito che forse il suo capitano
conoscesse quel libro.
“Si, ora che ci
penso l’ho visto
sulla nave, però non ricordo dove l’ho messo
….” Disse il ragazzo di gomma
grattandosi la testa.
“Se non ci date il
libro le ragazze
moriranno!” disse l’uomo dai capelli argentati.
“Adesso mi hai
stufato! Dimmi dove
sono le mie amiche!” disse Hoshi attaccando
l’argentato.
“No
ferma!!!” disse Sanji
prendendola per un braccio “Non fare mosse
azzardate!” continuò poi trattenendola.
“Ma cosa ti
prende? Di solito non
sei mai così azzardata!” disse Zoro inarcando le
sopracciglia cominciando a
sospettare qualcosa.
“Io …
non lo so! Sento solo che devo
attaccarlo!” disse mentre il tatuaggio cominciava a bruciarle.
“Ma si,
attacchiamolo!” disse Rufy
che si beccò un pugno in testa da Zoro.
“Tu stai buono!
Non fare mosse
avventate!” disse lo spadaccino.
Improvvisamente dalla giacca
di Rufy
cadde un libro, che l’argentato riconobbe subito come il
libro che stavano
cercando.
“Quel libro
…” disse Hoshi sbarrando
gli occhi, mentre un Flash Back le ritornò alla mente. Era
un ricordo che
aveva rimosso, che non pensava di aver vissuto, eppure le
tornò in mente …
“Gairo,
cosa vuoi?” chiese la piccola Hoshi di otto anni entrando
nella stanza.
“Vorrei
farti un bel giochetto … scopriti il ventre!”
disse l'uomo sogghignando.
“Perché?”
chiese la piccola mettendo il broncio.
“Fa
come
ti ho detto e basta!” disse l’uomo ora arrabbiato.
“E
va bene
…” disse Hoshi alzandosi la maglietta.
“Akai
fu!”
disse l’uomo poggiando la sua mano sul ventre della bambina
che urlò di dolore,
mentre una luce pervadeva la stanza. La piccola perse i sensi mentre a
sinistra
del suo ventre apparve un tatuaggio a forma di stella nera.
Dopo
diversi minuti Hoshi si svegliò e sentiva uno strano
bruciore al ventre. Si
guardò spaventata notando una stella nera che prima non
aveva.
“Ma
… ma
che cosa mi hai fatto?” chiese lei non capendo.
“Ti
sto
trasformando in una macchina da guerra!” disse
l’uomo ghignando.
“Che
… che
vuoi dire? Non capisco …” disse la bimba
sull’orlo del pianto per il dolore.
“Il
mistero della leggenda, principessina … mai sentito parlare?
L’akai fu … non
dirmi che tuo padre non te ne ha parlato? Ha ha ha! Quando il libro
verrà
trovato e la stella diverrà rossa, per la gente che ti
circonda sarà la fine …”
disse Gairo ridendo malvagiamente.
Allora Hoshi non aveva
compreso il
significato di quella frase, ma ora tutti i tasselli si stavano
ricollegando.
Il libro che si intitolava “il mistero della
leggenda”, la stella rossa
sovrapposta a quella nera, la bimba con il tatuaggio rosso…
Non aveva mai
saputo come si fosse fatta quel tatuaggio, ma quei ricordi le avevano
dato una
risposta …
Cominciò a
respirare a fatica,
comprendendo il pericolo che potevano correre …
Quando
il
libro verrà trovato e la stella diverrà rossa,
per la gente che ti circonda
sarà la fine…
“Bruciatelo
… bruciate il libro …”
disse con un fil di voce.
“Cosa?”
chiese Rufy raccogliendolo.
“Bruciatelo
…” disse cominciando a
piangere.
“Perché?”
chiese Sanji non capendo.
“BRUCIATELO!!!”
gridò la mora
cominciando a tremare. Zoro sguainò le sue spade e si
avvicinò velocemente a
Rufy, intento ad affettare il libro, ma l’argentato
glielò levò con una
velocità fuori dal comune …
“Il libro
è in mano nostra …” disse
l’uomo ghignando ed aprendolo.
“ La stella nera
ha incontrato il
raggio di sole
Cadendo nella tentazione
dell’amore
Il male presto
tornerà
Quando la stella rossa
rinascerà
Le vite presto si spezzeran
E le oscurità
sorgeran :
Akai Fu, risorgi e dona al
male
nuove speranze!” disse l’uomo argentato recitando
una formula che stava scritta
nel libro.
“Ma che diavolo
dice quello? E’
impazzito?” si chiese Rufy non capendo.
“Non dirmi che
… da quanto dicono
quelle parole il mare risorgerà, ma non capisco cosa
centrino la stella nera e
quella rossa …” disse Zoro riflettendo.
“Non so, ma
sicuramente ora siamo
nei guai!” disse Sanji.
“Ragazzi, lascio
tutto nelle vostre
mani!” disse Usop che si nascose dietro ad un albero insieme
a Chopper.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!”
gridò Hoshi
inginocchiandosi a terra e poggiandosi una mano sul tatuaggio.
“Ehi Hoshi che ti
prende?” le chiesero
Sanji e Rufy avvicinandosele. Solo allora lo spadaccino si
ricordò del
tatuaggio a forma di stella nera che la ragazza aveva proprio nel punto
dove
stava appoggiando la mano. Un sospetto cominciò a farsi
largo in lui e si
preparò a sguainare le spade se fosse stato necessario
…
“AAAAAAAAAH!”
continuò a urlare la
ragazza digrignando i denti dal dolore, finchè non perse i
sensi.
L’uomo scomparve e
appena i ragazzi
si girarono per capire dove fosse finito, videro a terra Nami e Robin
prive di
sensi.
“Robin!
Nami!” dissero Sanji e Zoro
avvicinandosi alle due, mentre Rufy prese in braccio la giovane Hoshi
priva di
sensi. Usop e Chopper, appurato che non ci fosse più il
nemico, uscirono dal
loro nascondiglio e si avvicinarono agli altri. Zoro aveva preso in
braccio
Nami, Sanji aveva preso Robin e Rufy Hoshi …
“Oddio! Sono
svenute! Chiamate un
dottore!” disse Chopper correndo su e giù.
“Chopper, sei tu
il dottore =.= …”
disse Usop.
“Ah
già, è vero …”
“Portiamole alla
nave …” disse Zoro.
“ok
…” dissero Sanji e Rufy
incamminandosi.
***
Chopper aveva visitato le
ragazze e,
appurato che non era nulla di grave, aveva raggiunto gli altri quattro
che si
trovavano riuniti intorno al tavolo del salotto a discutere di quanto
successo
poco prima.
“Avete notato il
tatuaggio di
Hoshi?” chiese Zoro serio.
“Si, ce
l’ha da sempre!” disse Rufy
convinto.
“Ma no, che cosa
hai capito! Ha
cambiato colore! Non ve ne siete accorti?” disse lo
spadaccino.
“Sinceramente non
ci ho fatto caso
…” disse Sanji pensieroso.
“E’ come
dicevano le parole del
libro … la stella nera è diventata rossa ..
dovremmo ritrovare il libro!”
riflettè Zoro.
“Ma
cos’è l’Akai fu? L’ho sentito
dire da quell’uomo mentre diceva quella specie di filastrocca
…” disse Sanji
ripensandoci.
“Sarà
una cosa da mangiare?” chiese
Rufy speranzoso.
“L’Akai
fu è il sigillo rosso …
Sarebbe come la parte più malvagia e nascosta di noi che
salta fuori e si
unisce alla parte buona sovrastandola.... solo in pochi sono in grado
di richiamare il sigillo rosso e a quanto pare quell'uomo ne era in
grado. La stella nera, che sarebbe Hoshi, ha incontrato il raggio di
sole, ovvero Rufy e tutti noi e quindi è stato possibile
risvegliare l'Akai Fu … la leggenda narra che circa cento
anni
fa una principessa con un tatuaggio a forma di stella nera sul braccio
venne
maledetta grazie ad una filastrocca e la stella divenne rossa; da quel
giorno la giovane principessa
divenne spietata, malvagia e fortissima, cominciando a far strage di
tutti i
suoi amici e familiari … l’unica persona alla
quale non torse nemmeno un
capello fu il ragazzo che amava e alla quale teneva di più
…” disse Robin
entrando improvvisamente nel salotto.
“Robin!”
dissero tutti sorpresi di
vederla già in piedi.
“Se quello che
suppongo è esatto,
presto Hoshi ci farà fuori tutti, tranne la persona alla
quale tiene di più …”
disse l’archeologa guardando Rufy.
“E’?
Perché guardi me?” disse il
ragazzo di gomma non capendo.
“Probabilmente
Rufy tu sei la
persona alla quale non torcerà nemmeno un capello
…” disse Zoro che aveva
chiarito i dubbi all’amico.
“Superrr! Allora
basterà mettere
questi due in una stanza e non succederà nulla! Poi
aspetteremo che Hoshi torni
normale e il gioco è fatto!” disse Franky,
facendola facile.
“Non è
così semplice … non si sa se
esiste un metodo per farla tornare normale … il libro dice
che non si è mai
scoperto un rimedio e quindi … forse sarà
necessario farla fuori …” disse
l’archeologa a sguardo basso.
“No! Io non ci
penso nemmeno! Sono
sicuro che non ci farà nulla!” disse il capitano
sbattendo le mani sul tavolo.
“Ragazzi
… ma quindi, ora Nami si
trova da sola in stanza con lei?” chiese Sanji pensandoci per
un secondo.
“O
cavolo!” disse Zoro facendo
uno scatto verso la stanza delle ragazze e seguito a ruota dal resto
della
ciurma.
To be continued ....
Salve ragazzi,
eccomi qui con un nuovo aggiornamento! Spero vi sia piaciuto questo
chappy, almeno i dubbi sull'Akai fu sono stati chiariti. Comunque, il
bello deve ancora cominciare! Grazie a tutti quelli che mi seguono,
ciao baci vvb!
Neko: Ciaoooo XD il
mistero Akai Fu ora dovrebbe essere più chiaro, ma il bello
deve ancora venire :P il fatto che Rufy volesse leggere quel
libro è dovuto all'akai fu ... essendo il raggio di sole,
era inispiegabilmente attirato da una forza magnetica proveniente dal
libro XXD Non è da lui, infatti senza qualche motivo strano
lui non leggerebbe nulla U___U ci vediamo al prossimo chappy
.... miaoooooo XD
Marie_92: Hola! XD
belle quelle tre parole hihi. comqune, i misteri sono stati svelati
più o meno, mancano ancora un pò di cose, ma tra
qualche chappy il quadro sarà completo U___U
(Piacere, io sono la sua parte malvagia che fino a due minuti
fa era relegata in lei U___U nd bambina inquietante) (bene, ora vi
conoscete XXD spero facciate amicizia! nd me sghignazzando) (O.O nd
marie terrorizzata) U___U spero il chappy cge ti sia piaciuto, ciao
baci tvtttb
By Vegetina
|
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Capitolo 37 *** La malvagità dell'akai fu/ non farlo! Sono tuoi compagni! ***
Fortunatamente
entrarono appena in tempo dato che Hoshi si stava risvegliando proprio
in quel
momento. Zoro prese Nami in braccio e si allontanò un
pochino dalla mora che
ancora era distesa sul letto.
Alzò
il
busto e si mise seduta alzando lo sguardo verso i suoi
compagni di
ciurma, squadrandoli uno ad uno. Dopo di che fece un ghignetto che non
le si
addiceva affatto e lentamente si alzò dal letto
avvicinandosi a Sanji che non
sapeva cosa fare.
"Hoshi?
Sei tu?" chiese il biondo un pò titubante.
“Sai
…
sei un ottimo cuoco ma … mi diverte troppo veder soffrire le
persone, perciò ti
farò fuori molto lentamente e sarà dolorosissimo
…” disse la mora ridendo
sadicamente e sferrando un pugno potentissimo al povero Sanji che
volò fuori
dalla nave, sfondando una delle pareti. Quel pugno che gli aveva dato
era
sicuramente dieci volte più forte dei suoi normali pugni,
allora la leggenda
diceva il vero, oltre che a diventare spietati si diventava anche
fortissimi …
“Ma
sei
impazzita? Hoshi che diavolo ti prende?” le chiese Rufy
avvicinandosele e
prendendola per le spalle cominciando a scuoterla. Nei suoi occhi
poteva vedere
freddezza e malvagità, emozioni che non le aveva mai visto
…
“Il
caro
e dolce capitano … spostati, devo sistemare la tua
ciurma!” disse scansandolo
senza fargli male e avanzando verso Zoro e Nami. Come aveva intuito
Robin, non
aveva intenzione di far male a Rufy, ma questo significava che avrebbe
fatto
del male agli altri…
Zoro
indietreggiò, non poteva lasciare Nami a terra svenuta
perché se si fosse
distratto Hoshi l’avrebbe subito eliminata, ma con lei in
braccio non poteva
neanche combattere.
“RAGAZZI!”
urlò Rufy allungando un braccio e attorcigliandolo intorno
alla vita di Hoshi.
“ANDATEVENE
DALLA NAVE! IO PROVO A TENERLA A BADA!” disse il capitano
tenendola ben
stretta, anche se lei tentava di dimenarsi.
Zoro
uscì di corsa, cercando di trovare un posto sicuro dove
poter stare tranquillo,
Usop e Chopper non se lo fecero ripetere due volte e se la svignarono,
mentre
Franky e Robin andarono a recuperare il povero Sanji e se la diedero a
gambe
anche loro.
“HOSHI!
VUOI CALMARTI? LO SO BENISSIMO CHE C’E’ ANCORA UNA
PARTE DI TE LA DENTRO!”
disse Rufy avvicinandola a se e guardandola negli occhi.
“Lasciami
immediatamente andare se non vuoi farti la bua!” disse la
ragazza guardandolo
ghignando.
“Ti
prego Hoshi … torna in te … io rivoglio la
ragazza che mi piaceva …” disse
mentre con la mano libera le accarezzava una guancia.
“La
ragazza che ti piaceva è? Vediamo se ti piace
questa!” disse la giovane Ninja
sbattendolo contro il muro e baciandolo con passione. Rufy
sbarrò gli occhi;
inizialmente contraccambiò il bacio ma poi se la
staccò da se, sapendo che non
era lei la ragazza artefice di tutto ciò!
“Cos’è,
ti piace il gioco più spinto?” chiese lei
sfilandosi la maglietta e facendogli
poggiare una mano sul suo seno. Dire che Rufy era in imbarazzo era
poco, quella
ragazza era la più sfrontata che avesse mai visto!
Subito
ritrasse la mano e la guardò senza sapere ne cosa dire ne
cosa fare.
“Ma
come? Non ti piace questo gioco?” chiese la mora ghignando,
sul punto di sfilarsi
anche i pantaloni ma venendo bloccata da Rufy.
“Adesso
smettila!” disse lui serio.
“E
va
bene, se non hai voglia di giocare allora lasciami andare!”
disse la mora
ritornando seria.
“No!”
disse
lui convinto.
“Te
lo
ripeto, ho voglia di ammazzare qualcuno! Lasciami andare!”
disse non
minimamente toccata da quel gesto.
“Non
puoi veramente voler far fuori i tuoi compagni di ciurma, i tuoi amici!
Gli hai
sempre voluto bene, hai anche rischiato la vita per salvarli! Non puoi
veramente volerlo fare!” le disse cercando di farla rinsavire.
“Questo
lo dici tu!” disse lei liberandosi dalla presa e cominciando
a cercare i suoi
ex amici. La caccia ai pirati era cominciata!
***
“Qui
non
dovrebbe trovarci …” disse Zoro poggiando la
navigatrice a terra. Si trovavano
difatti in una grotta poco lontana dalla città e ben
nascosta dietro alcuni
cespugli.
“Mmm
…”
disse Nami che stava riaprendo gli occhi.
“Nami?”
chiese Zoro scrutando attentamente ogni suo gesto.
“Zoro?
Che ci fai qui …? Ma … dove siamo?”
chiese la navigatrice guardandosi intorno.
“Ci
troviamo in una grotta, dobbiamo nasconderci …”
disse lo spadaccino.
“E
da
chi?” chiese lei confusa.
“Da
Hoshi … è una storia lunga, ma ora ti spiego
…” disse il ragazzo cominciando a
raccontarle tutti i fatti che erano accaduti poco prima.
“Non
ci
credo … Hoshi … non può essere
…” disse la rossa con le lacrime agli occhi.
“Su
ora
non frignare, dobbiamo trovare una soluzione …”
disse cominciando a
pensare, ma fu distratto da un urlo della navigatrice.
“Che
c’è?” chiese lui scocciato.
“Un
… un
… UN SERPENTE!” gridò la ragazza
agitandosi spaventata.
“Sta
buona, se ti agiti ti attaccherà …”
disse lui sguainando una delle sue spade e
facendolo a fette.
“Oddio
grazie Zoro!” disse Nami saltandogli al collo.
“Si
si
ok, ma ora staccati!” disse lo spadaccino leggermente rosso
in viso.
“Zoro
…
ma che ne sarà ora della ciurma se Hoshi non
tornerà come prima?” chiese Nami
guardandolo con gli occhi lucidi in cerca di una risposta.
“Ehi
…
tranquilla! Vedrai che Rufy troverà il modo di farla tornare
normale!” disse
Zoro cercando di tranquillizzarla. L’ultima cosa che voleva
era vederla
piangere.
La
ragazza dal canto suo si aprì in un largo sorriso che fece
stare un po’ meglio
lo spadaccino …
***
“Come
sta?” chiese Franky a Robin che stava cercando il battito
cardiaco del cuoco.
“Ci
vuole ben altro per farlo fuori …” disse
l’archeologa sicura.
“Di
certo non basta un pugno a metterlo fuori gioco …”
continuò poi.
“Si,
però … si è schiantato contro gli
scogli … non credo si sia fatto del bene
…”
disse Franky.
“Abbi
fiducia in lui …” disse la donna sicura di se.
Difatti, pochi minuti dopo, il
cuoco cominciò a riprendersi e riaprendo gli occhi disse con
voce flebile:
“Perdonami
Robin-san … non volevo che mi vedessi così
… dovrei proteggerti e invece sto
facendo la figura del debole …”
“Ma
smettila di dire sciocchezze e pensa a riprenderti
…” disse la donna facendogli
un sorriso.
***
Rufy
stava cercando di stare dietro alla corvina, che si aggirava per
l’isola in
cerca di coloro che fino a poco prima erano suoi amici. Non aveva la
più
pallida idea di come fermarla, ma qualcosa gli doveva pur venire in
mente …
Scontrarsi
con lei era escluso, anche se era sicuramente più forte, non
l’avrebbe mai
colpita … mai …
Nel
loro
cammino si imbatterono nell’uomo con i capelli argentati che
aveva ativato il
sigillo rosso, che si fermò di fronte alla mora guardandola
dall’alto in basso.
“Mi
spieghi
cosa diavolo conbini? Una volta attivato il sigillo dovresti aver
seminato
distruzione ovunque e invece passeggi per l’isola portandoti
quel pirata dietro
…”
“Prima
di qualsiasi altra cosa devo eliminare quei pirati! Lui no,
è un eccezione,
rimarrà vivo!” disse la mora con tono autoritario.
“L’organizzazzione
del mio capo ha riattivato il sigillo, perciò tu devi
obbedirci! E ti ordino di
far fuori cappello di paglia, ora!” disse
l’argentato.
“Non
ci
penso nemmeno, io non prendo ordini da nessuno!” disse
scattando in avanti e
colpendolo in pieno stomaco.
“Ma
che
razza di persona sei … dopo una maledizione del genere
riesci ancora a
ribellarti e a mantenere un aspetto del tuo carattere!” disse
l’uomo
tossicchiando per il colpo ricevuto.
“Maledizione?
Ma di cosa parli?” disse la mora inarcando un sopracciglio
pronta a sferrargli
il colpo di grazia.
“A
quanto pare la tua forza buona sta lottando con la tua parte malvagia
… devi
avere uno spiccato senso di giustizia per riuscire ad opporti perfino
all’Akai
fu!” disse l’uomo rialzandosi in piedi.
“Continuo
a non capire di cosa parli, ma non mi interessa! Tanto ora
morirai!” disse
ghignando sadicamente.
“E’
questione di tempo, entro breve il sigillo farà
definitivamente effetto e
diventerai una macchina da guerra … distruggerai tutto
ciò che incontri … e
alla fine ti autodistruggerai!” disse l’argentato
ridendo.
“Muori
essere inutile!” disse la mora facendolo fuori con un sangue
freddo che Rufy
mai aveva visto in vita sua.
“Ma
…
Hoshi … tu …”
“Sei
fortunato cappello di paglia, questa ragazza prima doveva volerti molto
bene e
perciò sarai risparmiato …” disse la
ninja.
“Che
vuol dire questa ragazza? Sei sempre tu!” disse Rufy non
capendoci nulla.
“Si,
è
vero … sono Hoshi, ma sono la sua parte malvagia, sono il
suo lato oscuro che
non sarebbe mai venuto fuori se non grazie a questo sigillo, sono il
male in
persona … devi sapere che ognuno di noi ha una parte buona e
una malvagia e di
solito queste si compensano, non permettendo l’una
all’altra di strafare, ma
con l’akai fu il male prevale, distruggendo completamente la
parte buona e
lasciando solo spazio a cattiveria e malvagità!”
disse Hoshi ridendo
malvagiamente.
“Io
…
non ti riconosco più …” disse il moro
incredulo.
“Diciamo
che l’akai fu crea una specie di mostro dentro di te,
impossibile da rimuovere
e destinato a vivere con il corpo ospite per il resto della vita
…” continuò la
mora avanzando per un sentiero in un bosco.
“Impossibile
da rimuovere? Intendi dire che rimarrai così per
sempre?” chiese il ragazzo di gomma
sperando di no.
“Si
e ho
deciso di porre fine alla vita di quest’isola …
solo tu rimarrai in vita, il
resto della gente morirà!” disse la mora ridendo
malvagiamente. Però poi venne
distratta da un rumore proveniente da dietro un cespuglio e con un
ghigno lanciò
un kunai in quella direzione. Dal cespuglio si sentì un urlo
di dolore e spuntò
fuori Usop con un braccio sanguinante.
“Bingo
…” disse la mora.
“MALEDIZIONE!
USOP SCAPPA!” gridò Rufy frapponendosi tra lui e
la ragazza.
“Mossa
stupida Rufy … così mi costringi a farti del male
…” disse lei avanzando verso
il ragazzo.
“H…
ho …
ho pa… paura …” balbettò
Usop terrorizzato. Hoshi, con uno scatto fulmineo
sorpassò Rufy, colpendo con un calcio il povero
cecchino.
“E
ora,
il colpo di grazia …” disse ghignando crudele.
“NO!
FERMATI! NON LO RICONOSCI? E’ USOP! UN NOSTRO
AMICO!” disse Rufy mettendosele
nuovamente davanti.
“Ora
cominci a seccarmi, vuoi capire che devi toglierti dai piedi? Mi hai
stancato …
faccio fuori anche te!” disse la mora visibilmente seccata.
Rufy
doveva tentare il tutto e per tutto, perciò fece una mossa
un po’ azzardata.
Non voleva combatterci, non ce l’avrebbe mai fatta,
così le si avvicinò
rapidamente e le diede un bacio sulle labbra. Hoshi sbarrò
gli occhi per poi
allontanarlo da se.
“Non
seve a nulla …” disse sul punto di sferrargli un
pugno, ma che
venne bloccato dal suo stesso braccio...
To be continued
...
Salve a tutti!
Eccomi tornata con un nuovo chappy! Spero vi sia piaciuto e che l'akai
fu sia ancora più chiaro! Grazie a tutti quelli che mi
seguino e recensisconoXXD baci vvb.
Neko:Ciaoooo XD
rufy il raggio di sole, devo ammettere che l'idea è stata di
mia sorella XD si è molto romantico ma se fosse stato per la
cara Hoshi se lo sarebbe stuprato a rufy XD fortuna che lui
è così ingenuo e non è uno stronzo che
si approfitta di lei XD (sempre le parti peggiori =.= non è
giusto ... ora voglio anche uccidere i miei amici... nd Hoshi
sbuffando) (su su, per 10 milioni di berry ne vale la pena U___U nd me)
(magari me li dassi =.= mi fai lavorare grartis ...nd hoshi) (Ehm ^^"
dicevo .... nd me) bhe spero ti sia piaciuto XXD ciao baci alla
proxima! miaooo XD
Marie_92: Ciaoooo
XD (Siiii devo uccidere tutti! nd hoshi con il sigillo attivo) (nuoooo
nd tutti) Bella intuizione U___U il buono
resisterà alla spietatezza ... o forse no? muhahaha! siiiii
ci saràà la forza dell'amore con l'unicorno
sull'arcobalenoo!! Che belloooo! (E di Hoshi-super-sfrontata che ne
pensi? XD) se si salverà si vedrà U____U (E io
che ero passato di qui per farmi una vacanza, mi ritrovo Hoshi con
l'Akai fu ... ma che sono tornato a fare? nd ace comparendo da nulla)
(Bhe, magari volevi venire a trovare Marie, no? nd me) (si,,
però con hoshi k mi vuole ammazzare in giro è
meglio tornarsene in giro! by by! Nd ace andandosene)
(ç___ç nd marie) Ciaooo gemel baci tvtttb
By vegetina.
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Capitolo 38 *** Io non mi faccio controllare!/ Verso Hikari! ***
“Ora
basta …” disse Hoshi digrignando i denti.
“E’
ora
di riprendermi la mia personalità!”
continuò la mora cercando di tenere fermo
il braccio.
“Ancora
che tenti di ribellarti ragazzina? Lo vuoi capire che ormai siamo una
cosa sola?” disse sempre Hoshi, ma sta volta con un tono
diverso. Si capiva
chiaramente che erano due persone diverse a parlare, come se la parte
buona e
la parte malvagia stessero lottando dentro di lei.
“Io
non
mi faccio controllare! Ridammi il mio corpo!” disse tirandosi
un pugno al viso
da sola.
“E’
inutile, non sconfiggerai il sigillo rosso! Io sarò sempre
dentro di te!” disse
cercando di storcersi un braccio da sola.
“Ma
… ma
che succede?” si chiese Rufy confuso.
“SPARISCI
DAL MIO CORPO!!!!” gridò la ragazza mentre il
tatuaggio sul ventre cominciava a
lampeggiare, da rosso a nero, fino a quando non ritornò
nuovamente nero.
La
mora
si inginocchiò in avanti, respirando a fatica, mentre la
temperatura cominciava
a salirle.
“Hoshi
…
sei tu?” chiese il ragazzo di gomma avvicinandosele con
cautela.
“Rufy
…
si … sono di nuovo io … ma non so quanto
durerà …” disse lei con il fiatone
accasciandosi a terra priva di energie. Il capitano la prese dolcemente
tra le
sue braccia e le chiese spiegazioni.
“Lei
…
la bambina che ho visto … voleva impossessarsi del mio corpo
e della mia
personalità … però … sono
riuscita ad oppormi … ma lei è ancora qui, dentro
di
me … potrebbe riuscire a ricontrollarmi in qualsiasi momento
…” disse Hoshi
balbettando.
“Capisco
… troveremo una soluzione, ora però come stai? Ti
vedo affaticata …” disse
osservando il sudore che le scendeva dalla fronte, i rossi in faccia e
la sua
respirazione difficile.
“Sicuramente
… sono le … conseguenze della … mia
ribellione!” disse tossendo e respirando
sempre peggio.
“RUFYYY!”
gridò Chopper sbucando da un altro cespuglio.
“Chopper!
Recupera Usop e poi vedi cos’ha Hoshi!” disse il
capitano cercando di tenere su
con il busto la ragazza, per farla respirare meglio.
“Si,
vado e torno!” disse tramutandosi in versione umana e andando
a recuperare
l’amico.
***
Hoshi,
Rufy, Usop e Chopper erano appena ritornati alla nave. Ad Usop era
stato curato
il suo braccio ferito, mentre la giovane principessa si trovava a letto
con la
febbre altissima.
“Come
sta?” chiese Rufy alla piccola renna.
“Ha la
febbre
molto alta … non so però da cosa possa dipendere,
forse dal sigillo o forse dal
fatto che si sia ribellata …” disse Chopper.
“Ho
capito … senti
Usop, io e te andiamo a cercare gli altri e diciamogli che il pericolo
è
scampato …” disse Rufy alzandosi in piedi.
“Ma
Rufy, forse
non è meglio che ci andiamo io e Chopper e tu rimanga qui?
In fondo se dovesse
risvegliarsi, tu saresti l’unico a tenerla a bada
…” disse il checchino ancora
spaventato dalla giovane Hoshi.
“Si
… forse hai ragione!” disse il capitano pensandoci
per un secondo.
Così
Chopper e Usop andarono a cercare i loro amici, lasciando Hoshi e Rufy
soli.
“Mi
dispiace …” disse Hoshi balbettando a Rufy che le
stava accanto.
"Ma
non è colpa tua …” disse il ragazzo
sorridendole.
“Si,
ma ho rischiato di farvi fuori … mi dispiace
…” disse affaticata a causa della
febbre.
“Te
lo ripeto, non centri nulla! Anzi, dovremmo trovare una soluzione per
questa
storia! Appena arrivano gli altri ne discuteremo!” disse il
capitano battendosi
un pugno sulla mano.
“Rufy
…” disse la mora alzando un braccio e
accarezzandogli una guancia. Il moro la
fissò e le sorrise nuovamente.
“Grazie
…” disse lei per poi riabbassare il braccio e
addormentarsi.
***
Usop
e Chopper avevano finalmente trovato tutti. Zoro e Nami erano stati i
primi e
erano stati ritrovati abbracciati l’uno all’altra
intenti a dormire. Inutile
descrivere il rossore in faccia di entrambi al loro risveglio
…
Sanji,
Robin e Franky erano stati ritrovati vicino ad un albero e, appurato lo
scampato pericolo, si erano diretti alla nave per cercare di trovare
una
soluzione a quel grosso problema.
“Secondo
voi ragazzi esisterà una soluzione?” chiese Nami
preoccupata.
“Un
esorcista?” la buttò li Usop, ricevendosi un pugno
in testa da Sanji.
“Non
dire cavolate! Dovremmo trovare un modo per levarle quella maledizione
…” disse
il cuoco riflettendo.
“Bhe,
potremmo limitarlo o potrebbe semplicemente imparare a controllarlo
…” disse
Robin.
“E
come potrebbe imparare a controllarlo scusa?” chiese Zoro non
capendo.
“Bhe,
da quanto ci ha raccontato Rufy lui è riuscito a farla
rinsavire e grazie alla
sua forza di volontà Hoshi è riuscita a scacciare
via la sua parte malvagia, ma
quella ancora si trova dentro di se e per quanto riuscirà a
tenerla buona?
Questo non lo sa nessuno … perciò se riuscissimo
a trovare un qualcosa che,
quando si attiva il sigillo, riuscisse a farla ragionare o anche solo a
farle
distinguere gli amici dai nemici, saremmo a cavallo!” disse
Robin ragionando.
“Si,
ma come speri di riuscirci? In fondo prima ha tentato di eliminarci
tutti e poi
alla fine se la stava per prendere anche con Rufy
…” disse Usop.
“Si
ma alla fine non l’ha fatto … questo potrebbe
anche significare che superato un
certo limite Hoshi riesce a ribellarsi …” disse
Zoro.
“Comunque
sia, perché non andiamo a chiederne a chi ne sa di
più?” disse Robin
sorridente.
“Di
chi parli Robin?” chiese Nami.
“Dei
nipoti di quella principessa che cento anni fa ebbe lo stesso
sigillo!” disse
sorridendo agli amici.
“E
chi sono? Dove si trovano?” chiese Sanji.
“
Si trovano nell’isola di Hikari (isola della luce) e se la
memoria non mi
inganna dovrebbe essere non molto distante da qui
…” disse Robin mettendosi un
indice sotto il mento.
“E
allora muoviamoci! Da che parte è?” chiese Nami
alzandosi in piedi.
“Ad
est …” disse semplicemente Robin. La navigatrice
non se lo fece ripetere due
volte e, una volta che si furono messi in viaggio, andò a
vedere come stava
l’amica Hoshi. Poté constatare che aveva la febbre
molto alta, difatti
scottava. Chissò se sarebbero riusciti a farla tornare
quella di prima ...
To be continued ...
Salve gente! Ecco il
nuovo chappy! spero vi sia piaciuto! Scusate ma oggi vado molto di
fretta! Vi saluterò al prossimo chappy! Ciao baci vvb!
By Vegetina
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Capitolo 39 *** E dopo Hikari si riparte!/ Verso la tana del lupo, attenti pirati! ***
Erano
appena giunti sull’isola di Hikari e, appena sbarcati,
rimasero stupiti nel constatare che non c’era niente a parte
una grande scalinata lunga almeno un kilometro!
“Ehi,
non dovremo salire questa scalinata, vero?” disse Usop
già stanco all’idea.
“Si,
la casa di quei ragazzi si trova lassù
…” disse Robin cominciando a salire.
“Bene!
Allora andiamo!” disse Rufy con Hoshi in schiena mezza
moribonda.
“Ehi
Rufy, non farle prendere forti scossoni o potrebbe sentirsi ancora
peggio!” disse Chopper affiancando il suo capitano.
“Infatti
fai attenzione!” disse Sanji fulminandolo con lo sguardo.
“Ragazzi
… ma perché dobbiamo venire tutti?”
chiese Usop già con il fiatone.
“Dai
non lamentarti e sbrigati!” disse Nami tirandogli un pugno in
testa, ma proprio in quel momento perse l’equilibrio e cadde
dalle scale. Si sarebbe fatta cinquanta gradini se Zoro non avesse
fermato la sua caduta con una gamba.
“Ohi
tutto bene?” chiese lui aiutandola a rialzarsi.
“La
caviglia … mi fa male!” disse con le lacrime agli
occhi. Subito Chopper andò a controllarla e disse che aveva
la caviglia slogata.
“Bhe,
non c’è problema! Ci penserà Zoro a
portarla fino su!” disse Robin sorridendo.
“Cosa????
Perché???” chiesero entrambi all’uni
suono rossi in faccia.
“Bhe,
perché Zoro è muscoloso e resistente, per lui
sarà una passeggiata portarla fino in cima!” disse
l’archeologa calma.
“Uff
… e va bene!” disse Zoro caricandosela sulla
schiena.
“Grazie
…” disse lei bordeaux.
“Di
nulla …” disse lui salendo tranquillamente.
***
La ciurma di
cappello di paglia era arrivata in cima e si guardavano intorno
sbalorditi. C’era solo una casa a due piani e
nient’altro.
“Eccoci
arrivati …” disse Robin. Dirigendosi verso
l’entrata della casa.
“Ma
siamo sicuri che abitino qui?” chiese Rufy raggiungendo
l’amica.
“Si
tranquillo …” disse l’archeologa
bussando. Gli aprì una donna dai lunghi capelli quasi
totalmente bianchi e gli occhi nocciola.
“Desiderate?”
chiese la donna.
“Salve,
ci scusi il disturbo ma vorremmo avere dell’informazioni
sull’Akai fu …” disse Robin sorridendo
leggermente.
“L’Akai
fu? Se siete qui per attivarlo potete anche andarvene … non
permetterò che venga creata un'altra macchina da guerra
…” disse la donna sul punto di chiudergli la porta
in faccia.
“Aspetti!
Non è per quello!” disse Robin mettendo un piede
tra la porta e lo stipite.
“E
allora per cosa? Sbrigatevi, non ho tempo da perdere!” disse
la donna con tono acido.
“Rufy
… falle vedere Hoshi!” disse
l’archeologa. Il moro poggiò la ragazza a terra e
le fece vedere il tatuaggio.
“Capisco
… entrate …” disse la padrona di casa
facendogli cenno di accomodarsi.
Una volta
entrati e accomodati nel salotto, la vecchia donna cominciò
ad informarsi su tutto ciò che era successo alla giovane
ninja e dopo di che disse:
“Ho
capito … la ragazza in questo momento sta lottando contro il
sigillo, ma possiamo comunque far qualcosa … la mia antenata
è riuscita a relegare la sua parte malvagia dentro di lei,
ma comunque non è mai completamente relegata…
riesce fuori solamente quando succede una cosa veramente grave e quando
la sopportazione umana giunge al limite, perciò ci sono lo
0, 001 % di possibilità che il sigillo riesca di nuovo a far
effetto …” disse la donna.
“Perfetto
… quindi è improbabile che l’akai fu
faccia di nuovo effetto!” disse Nami allegra.
“Questo
dipende solo da quanto lei riesca a gestire le sue emozioni, se ha un
carattere forte non dovete preoccuparvi di nulla …
farò il sortilegio e dopo di che potrete anche
andarvene!” disse la donna cominciando ad armeggiare sopra il
tatuaggio di Hoshi.
“Ehi
ma secondo te possiamo fidarci?” chiese Rufy a Robin.
“Si,
tranquillo … è solo un po’ burbera, ma
molto competente!” rispose l'archeologa sorridendogli..
“Io
qui ho finito … la ragazza starà male fino a sta
sera e sarà debole per qualche giorno, ma poi si
riprenderà e sarà quella di sempre!”
disse la donna dicendo al ragazzo di gomma di portarla via da li e di
lasciarla in pace nella sua tranquillità.
I ragazzi
tornarono tutti alla nave e si rimisero in viaggio verso
l’isola successiva … il problema Akai fu era stato
risolto!
***
“Dimmi
un po’ … li lasciamo andare
così?” chiese la ragazza che il giorno prima aveva
parlato con l’uomo nella stanza mezza buia.
“Stai
tranquilla … alla prossima isola cattureremo cappello di
paglia, anche senza l’aiuto dell’Akai Fu
… tanto si stanno dirigendo proprio nella tana del
lupo!” disse l’uomo ridendo malvagiamente.
“E tu
credi di riuscire a sconfiggerlo? Se non sbaglio ti ha già
battuto in passato …” disse la ragazza
accarezzandogli una guancia.
“In
passato … ma ora conosco il suo punto debole e lo
sfrutterò a mio vantaggio!” disse l’uomo
ridendo di gusto.
“E
allora … possiamo anche considerare cappello di paglia e la
sua ciurma finita per sempre!” disse la ragazza ghignando.
***
I ragazzi si
trovavano tutti sulla nave e avevano ripreso con tutta
tranquillità il loro viaggio. Hoshi si trovava in camera a
riposare, mentre gli altri tutti in cucina a mangiare.
“Ragazzi
… porto qualcosa … da mangiare … a
Hoshi!” disse il capitano tra un boccone e l’altro.
“Si,
buona idea … tieni …” disse Sanji
dandogli un vassoio con un po’ di minestra e del pane.
“Allora
… finisco qui … e … vado!”
disse Rufy sempre tra un boccone e l’altro.
***
Purtroppo il
giovane capitano era stato costretto da Sanji a lasciare il suo pasto
in sospeso e portare da mangiare ad Hoshi, dicendogli che le ragazze
venivano prima e bla bla bla.
Entrò
nella stanza, tentando di fare poco rumore per non svegliarla e
poggiò il vassoio accanto a lei, ma la voce della ragazza lo
fece sobbalzare, facendole finire tutta la minestra addosso.
“Cavolo
Rufy! Non ti smentisci mai!” disse la mora mettendosi seduta
sul letto e soffiandosi sulla mano, dato che la minestra era bollente.
“Ops
… scusa … non volevo ti giuro!” disse
il ragazzo unendo le mani in segno di dispiacere.
“Uffa
… adesso sono tutta bagnata!” disse la ragazza
mentre si sfilava la maglietta.
“Ehi
… m-ma c-che fai?” chiese il ragazzo un
po’ in imbarazzo.
“Non
lo vedi? Mi sto cambiando perché mi hai
inzuppata!” disse lei mentre era rimasta solo con il
reggiseno e i pantaloncini corti.
“S-si
… ma davanti a-a me?” chiese Rufy leggermente
arrossito.
“Perché?
Dovrei preoccuparmi? In fondo sei come un fratello per me!”
disse lei sorridendogli.
Un fratello? Ma
come un fratello? Di solito un fratello non si bacia! Perché
proprio un fratello? Uffa! Non capiva … ma cosa provava
Hoshi per lui? Semplice amicizia o qualcosa di più? Era
confuso, tanto confuso! E non riusciva a capirci nulla! Sanji gli aveva
parlato di ‘amore’, ma cos’era
l’amore per lui? In fondo non l’aveva mai provato e
non sapeva distinguerlo!
“E-ehm
… ok … forse è-è meglio
c-che t-torni di la!” disse il ragazzo con un sorriso da
ebete stampato in faccia.
“Eh?
Perché? No dai! Fammi un po’ di compagnia! Mi sono
stufata di stare qui da sola!” disse lei gonfiandosi le
guance e infilandosi una maglietta a maniche corte.
“O-ok
…” disse il moro sedendosi accanto a lei.
“Senti
Rufy … ma che cosa ho fatto mentre ero controllata
dall’Akai fu?” chiese la ragazza guardandolo con
sguardo dolce. Sperava vivamente di non aver combinato nulla di
sbagliato.
”Bhe
… ecco … diciamo – tentò di
dire il ragazzo ricordandosi quell’Hoshi un tantino
sfrontata- non hai fatto nulla di grave,
tranquilla^^”!!!” disse poi optando per non
raccontargli la verità.
“Meno
male, sai … non mi ricordo assolutamente nulla!”
disse lei sforzandosi di ricordare.
“Ma
che importa? Tanto ormai il pericolo è passato!”
disse Rufy ridendo da ebete.
“Già,
hai ragione! Anche se mi sento ancora debolissima!” disse la
mora sorridendo.
“Credo
sia normale … comunque a breve arriveremo alla prossima
isola, si chiama isola del Naraku (Inferno) … sembra
interessante dal nome!” disse il capitano sorridendo a
trentadue denti.
“Isola
dell’inferno … chissà perché
questo nome così inquietante, forse faremo meglio a non
sbarcare li, dal nome non promette nulla di buono
…” disse la mora riflettendo.
“Io
scommetto che è un isola interessante! Non vedo
l’ora di visitarla!” disse il ragazzo di gomma
entusiasta all’idea.
“Per
te Rufy, qualsiasi cosa che è pericolosa è
interessante!” disse la ragazza tirandogli un pugno in testa.
“Aia!
Perché mi hai colpito?” chiese il moro
piagnucolando.
“Perché
te lo meriti!” disse lei incrociando le braccia al petto.
“Sei
cattiva …” disse massaggiandosi la testa dolorante.
“Che
ne dici di fare un salto di la che sto morendo di fame, dato che la mia
cena me l’hai buttata addosso?” chiese la mora con
un sorriso a trentadue denti.
“Ci
sto!” disse il ragazzo di gomma contraccambiando il sorriso.
To be continued ...
Giorno radazzi =.=
purtroppo oggi sto poco bene e sono relegata a casa così ho
pensato bene di aggiornare XXD spero vi sia piaciuto! Ciao e grazie a
tutti coloro che seguono, una nuova avvrntura si prospetta
all'orizzonte :P
Neko: Ciaooo! xD la
nipote l'hanno trovato ma adesso gli spetta un'altra avventura U___U e
direi che di sorprese ce ne saranno XD presto ci saranno delle scene
pucciosissime ^^ Domanda: Preferisci una Robin X Sanji o una Robin X
franky? XD sono super indecisa XD non so con chi metterla XD bha, spero
che comunque il chappy ti sia piaciuto! ciao baci alla prossima miaooo
XD
By
Vegetina
|
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Capitolo 40 *** L'isola del Naraku!/ Gairo ... non è possibile! Mille tecnichhe insieme! ***
La
ciurma di cappello di paglia era sbarcata sull’isola del
Naraku e tutti insieme, tranne Robin e Chopper che erano rimasti di
guardia sulla nave, si erano diretti in città a fare quattro
passi, anche per osservare come fosse l’isola. Hoshi, anche
senza il consenso di Chopper, era voluta andare con loro e ammirava
ogni vetrina di vestiti che vedeva.
“Che
bello riavere tra noi la vera Hoshi!” continuava a ripetere
Nami sorridendo a trentadue denti.
“Abbiamo
capito Nami … smettila di ripetrlo …”
continuava invece a dire Zoro.
“Ehi
ragazzi! Guardate che bello questo!” disse Hoshi mostrando ai
suoi amici un vestito nero cortissimo, senza spalline e mezzo
trasparente.
“Ti
starebbe benissimo Hoshi-chan!” disse il cuoco con gli occhi
a cuoricino.
“Se
vuoi fare la poco di buono …” disse Zoro ghignando
alla sua battuta.
“Ehi
come ti permetti testa d’alga? Non dire queste cose alla mia
Hoshi-chan!” disse Sanji sferrandogli un calcio ma che venne
prontamente parato dallo spadaccino, così
cominciò la solita lite-scontro tra i due che venne come
sempre interrotta da una Nami stufa dei loro litigi.
“Ma
cosa vedono i miei occhi … che meraviglie! Questo
è amore!” disse un uomo sulla trentina biondo
dagli occhi azzurri avvicinandosi a Nami e Hoshi.
“Eèèè?”
dissero le due alzando un sopracciglio.
“Siete
due meraviglie della natura! Vi prego di accettare questo omaggio
…” disse porgendo una rosa ad entrambe e baciando
loro la mano.
“COME
TI PERMETTI MALEDETTO DAMERINO!” disse un Sanji alquanto
furioso.
“Stai
buono cuoco …” disse zoro, anche se sotto sotto
anche a lui stava dando parecchio fastidio.
“Io
non capisco cosa ci sia di male …” disse Rufy
tranquillo, ingenuo come sempre.
“Ehm
… sei molto gentile, ma … non ci
interessi!” disse Hoshi sorridendo a trentadue denti.
“Esatto
…” disse Nami indifferente.
“Voi,
dolci donzelle, mi togliete il respiro, anche un solo vostro sguardo
per me è come un raggio di sole nel buio più
totale!” disse il ragazzo con fare teatrale.
“Sei
patetico =.= …” disse Hoshi con una
gocciolina dietro la testa.
“Concordo
=.= …” disse Nami.
“Oh
mie belle ragazze, volete avere una relazione a tre con me?”
chiese l’uomo biondo sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori.
“PERVERTITO!”
dissero entrambe dandogli una botta in testa.
“ç___ç
ma perché?” chiese il biondo con le lacrime agli
occhi.
“Andiamocene
Nami! Ragazzi!” disse Hoshi incamminandosi. Appena le ragazze
e il resto della ciurma gli diedero le spalle, il biondo fece un
ghignetto e tirando fuori un coltello tentò di colpire alle
spalle Hoshi, ma la ragazza estrasse alla velocità della
luce un kunai e parò il colpo.
“Avevo
avvertito nell’aria qualcosa di strano, ma non pensavo mi
avresti attaccata alle spalle … codardo!” disse la
mora ghignando. A quel gesto tutti i ragazzi della ciurma si preparono
allo scontro inevitabile.
“Ehi
tu! Lasciala stare!” disse Rufy facendo un passo avanti.
“Chi
sei?” chiese Zoro puntandogli una spada contro.
“Oh,
non dovresti puntarmi quest’arma contro,
spadaccino!” disse il biondo ghignando.
“Avanti,
dicci chi sei!” disse Hoshi cominciando a perdere la pazienza.
“Chi
sono dici? Oh, posso essere un comune cittadino, posso essere un pirata
ma posso anche essere lui …” disse
l’uomo tramutando il suo aspetto in quello di un uomo alto e
muscoloso che Hoshi conosceva bene.
Tutti i presenti
sbarrarono gli occhi, mentre la corvina cominciò a respirare
a fatica, tremando e sbarrando gli occhi …
Non poteva
essere possibile … era morto, l’aveva visto morire
con i suoi occhi!
“Non
può essere … G-Ga …. Gairo
…” disse la ninja balbettando.
“Sorpresa,
Hoshi?” disse l’uomo ghignando.
“NON
E’ POSSIBILE! TU SEI MORTO!” gridò la
mora con disprezzo.
“Ma io
ti avevo fatto fuori con le mie mani …” disse Rufy
non capendo come fosse ancora vivo.
“Bhe
… siete sorpresi?” chiese con una punta di ironia
colui che sembrava essere Gairo.
“IO
TI FACCIO FUORI!!!” gridò Hoshi scagliandosi su di
lui.
“NO
FERMA HOSHI! SEI ANCORA DEBOLE! NON PUOI COMBATTERE!”
gridò Nami tentando inutilmente di fermarla.
“Pistola
di fuoco!” disse Gairo facendo uscire dalla sua mano dei
proiettili di fuoco che Hoshi schivò abilmente, conoscendo
quella tecnica. Si fermò incredula.
“Ma
… ma questa è la tecnica di Ace!” disse
non riuscendo a capirci più nulla.
“Adesso
mi hai stufato! Pugno Gom gom! IN AZIONE!” gridò
Rufy scagliando un potente pugno contro Gairo, ma che si dissolse come
sabbia.
“E
questa … era l’abilità di
Crocodile!” disse Zoro.
“Volete
vedere un'altra cosa interessante?” disse Gairo ghignando.
“Come
fai a fare tutte queste tecniche? Non è
possibile!” disse Hoshi entrando in confusione.
“Pugno
Gom Gom … IN AZIONE!” gridò Gairo
allungando un braccio, proprio come Rufy, e colpendo al viso Hoshi.
“CHE
COSA????” dissero tutti sorpresi.
“Ehi! Ma come fai ad usare la mia tecnica?” disse
Rufy non riuscendo a capire.
“Oh, ma se è per questo posso anche fare altre
cose …” disse ghignando sadicamente.
To be continued ...
Tadadadaaaaan!
Risolto un problema ne spunta un altro U___U chissà chi
è questo misterioso uomo, bhe vi lascio un pò di
suspance! Grazie a tutti quelli che mettono la mia storia tra i
preferiti, che leggono e che recensiscono!^^ ciao baci alla prossima!
Neko:Ma ciaoooo XD si
hai prp ragione, risolto un problema ne spunta un altro U___U e che
problema XD comunque, ho deciso di fare una robin X sanji XD anche mia
sorella e alcune mie amiche la prediliggono U___U bhe, spero che il
chappy ti abbia incuriosito! XD chissà chi è
questo misterioso uomo! Mah, chissà! muahaha ciao baci alla
prossima miaaaaoooo XD
By Vegetina
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Capitolo 41 *** Il nuovo nemico: Mizuakai!/ Una mora tutto pepe! ***
“Di
la verità … tu non sei Gairo! Stai usando il
potere di Mister Two o sbaglio?” disse Nami avendo capito il
trucchetto.
“Complimenti
ragazzina, sei intelligente …” disse
l’uomo tornando biondo come poco prima.
“Ma
… ma come diavolo fai ad avere tutte queste
abilità messe insieme?” chiese Hoshi rialzandosi
da terra.
“Oh,
è semplice … ho mangiato il frutto Copy-Copy, il
frutto del mare più devastante! Può copiare
qualsiasi abilità data dai frutti del mare che hai visto
…” disse il biondo ghignando.
“Non
è possibile … tu … tu non hai punti
deboli!” disse Rufy sbalordito a bocca aperta.
“Come
tutti, il suo punto debole è l’Agalmatolite
…” disse Hoshi fissandolo truce.
“Oh
si, ma sono proprio curioso di vedere come farete senza quella pietra
… è difficile da trovare …”
disse il biondo sogghignando.
“Cosa
vuoi da noi? E soprattutto chi sei?” chiese Sanji
accendendosi una sigaretta.
“Il
mio nome è Mizuakai(acqua rossa) e bhe … cosa
voglio da voi? Le vostre teste … avete un bel malloppo e ho
semplicemente voglia di divertirmi un po’ misurando
nuovamente le mie capacità …” disse il
Mizuakai ridendo di gusto.
“Quindi
tu ci faresti fuori solo per divertimento e per misurare le tue
capacità?” disse Hoshi alzando un sopracciglio.
“Oh
no, a dir la verità tu e la tua amica siete molto carine,
vorrei spassarmela un po’ con voi prima di consegnarvi alla
giustizia e riscuotere le taglie …” disse Mizuakai
ridendo di gusto.
“Non
te lo permetteremo mai!” dissero Sanji e Zoro attaccando il
loro nuovo e terribile nemico, ma venendo atterrati come niente.
“No!
Zoro ,Sanji!” disse Hoshi inginocchiandosi vicino ai due
ragazzi stesi a terra.
“Prima
di arrivare a loro, dovrai battere me!” disse Rufy
serio.
“Volete
proprio tentare il suicidio? Non avete possibilità contro di
me!”
“Tieni
…” disse Rufy poggiando il suo cappello sulla
testa di Hoshi.
“No
fermati Rufy! Non avrai possibilità!” disse Hoshi
trattenendolo per un braccio.
“Ormai,
dovresti sapere che non permetto a nessuno di toccare un componente
della mia ciurma, anche a costo della mia vita!” disse Rufy
con sguardo serio e deciso.
“No,
stai tranquillo cappello di paglia, è ancora presto
… l’ora di scontrarci non è lontana, ma
non ancora!” disse Mizuakai sparendo grazie alla sabbia.
“Ma
cosa?” dissero tutti sconcertati.
“Secondo
me ha qualche rotella fuori posto … prima dice che vuole
eliminarci e poi se ne va … mah …”
disse Nami non capendo, ma ricordandosi di Zoro a terra e andandolo
subito a soccorrere.
“Zoro,
come stai?” chiese la navigatrice preoccupata.
“Sto
bene …” disse rialzandosi e tenendosi la testa.
“E tu
Sanji?” chiese Hoshi.
“Anche
io … da come ci ha colpito, non aveva intenzione di farci
fuori … chissà cosa ha in mente
…” si chiese il cuoco.
“Qualsiasi
cosa sia, è meglio che ce ne andiamo da
quest’isola … da quanto ho capito vuole ucciderci
e non abbiamo alcuna speranza contro di lui!” disse Nami
seria. Sul volto di Rufy comparve un ghignetto, che la navigatrice
conosceva molto bene.
“Io
invece non vedo l’ora di scontrarmici!” disse il
capitano sicuro.
“No!
Rufy, tu vuoi proprio farti eliminare! Sei un incosciente!”
disse la navigatrice furiosa.
“Io
sono d’accordo con Rufy, non accetto che quello mi abbia
sconfitto …” disse Zoro ghignando.
“Anche
tu Zoro?” disse Nami esasperata.
“E io
mi unisco a loro!” disse Sanji accendendosi nuovamente una
sigaretta.
“No
Sanji …” disse Nami che ormai ci stava perdendo le
speranze.
“E io
sono con voi!” disse Hoshi sorridendo.
“Non
ci credo … anche tu … ma in che razza di ciurma
sono capitata? Una ciurma di pazzi …” disse la
navigatrice ormai, sull’orlo di una crisi isterica.
“Voi
siete matti!!! Io non voglio rischiare la vita!” disse Usop
piagnucolando.
“Se
voi combatterete, allora lo farò
anch’io!” disse Franky ghignando come gli amici.
“Andiamocene
Usop … nessuno ci capisce …” disse Nami
sconsolata insieme all’amico
“Si
amica mia … hai ragione …” disse Usop
anch’esso sconsolato.
“Forse
dolce Hoshi-chan è meglio che tu non combatta, devi ancora
riprenderti! Sei molto debole!” disse Sanji gentile.
“Per
chi mi hai preso Sanji? Non sono così debole e indifesa come
pensi!” disse lei gonfiandosi le guancie.
“Ehi
voi …” disse una ragazza dai capelli neri e dagli
occhi nocciola con un fisico magro e snello. Avrà avuto
più o meno quattordici o tredici anni …
“Si?”
disse Nami guardandola.
“Siete
degli sciocchi se pensate davvero di sconfiggere Mizuakai e la sua
ciurma …” disse la ragazza sogghignando.
“La
sua ciurma? Sono dei pirati?” chiese Hoshi curiosa.
“Esatto
… e io faccio parte della sua ciurma … un
consiglio, andatevene prima che vi faccia fuori!” disse la
mora con fare di superiorità.
“Se
sei una sua compagna, perché vuoi aiutarci?”
chiese Nami sospettosa.
“Perché
mi state simpatici …” disse semplicemente lei
sorridendo.
“Sei
una ragazzina, avrai tredici anni si e no, come fai ad essere
già un pirata?” chiese Usop.
“Non
sfidarmi naso lungo!” disse la ragazza con tono di sfida.
“Usop,
se non vuoi finire nei guai ti conviene chiudere il becco
…” disse Zoro.
“Che
forza! Quindi anche tu sei forte come lui?” chiese Rufy alla
mora.
“Non
come lui, ma me la cavo …” disse la ragazza.
“Chi
ci dice che tu non ci stia prendendo in giro? Magari il tuo scopo
è proprio quello di farci prendere il mare per poi
attaccarci di sorpresa o chissà quali altri trabocchetti
…” disse Hoshi assottigliando gli occhi.
“Sei
troppo sospettosa tesoro, dovresti imparare a fidarti più
del prossimo!” disse la ragazza sorridendo con
superiorità.
“Ora
la faccio fuori =.=!” disse Hoshi cominciando a perdere le
staffe.
“Dicci
un po’ dolcezza, come mai il tuo capitano ci ha lasciati
andare?” chiese Sanji inarcando un sopracciglio.
“Oh
è semplice, anche se è un pirata, lui stima molto
la vostra forza e vuole aspettare che raggiungiate il suo livello
…”
“Il
suo livello?=.=” dissero tutti con una gocciolina dietro la
testa. Quello li li stava sottovalutando di brutto …
“Esatto
pirati … sappiate comunque che è meglio che ve ne
andiate, Mizuakai vuole le ragazze … è da sempre
un po’ pervertito!” disse la giovane pirata
sorridendo.
“Senti
tu, io non prendo ordini da nessuno! Se me ne volessi andare me ne
andrei, ma se volessi restare io rimarrei, chiaro?” disse
Hoshi avvicinandosi a lei a guardandola male.
“Senti
vecchiaccia, ti conviene portarmi rispetto se non vuoi fare una brutta
fine!” disse la ragazza mentre una venetta le cominciava a
pulzare sulla tempia.
“VECCHIACCIA?
A ME? NON SAI CON CHI PARLI MOCCIOSA!” gridò Hoshi
furiosa.
“Forse
è meglio intervenire o quelle due si fanno fuori
…” disse Nami che conosceva bene l’amica.
“MOCCIOSA???
GUARDA CHE NON SONO TANTO PIU’ PICCOLA DI TE!
STREGA!” gridò la ragazza mora anch’essa
furiosa.
“Se
non si conoscessero, giurerei che fossero sorelle
=.=…” disse Zoro con una gocciolina dietro la
testa.
“Bhe,
in effetti adesso che me lo fai notare si assomigliano un pochino
…” disse Sanji scrutando le due.
“WUAAA!
GIURO CHE TI FACCIO FUORI!” gridò Hoshi sul punto
di saltarle addosso, ma venendo bloccata da Nami e Usop.
“LASCIATEMI!
LA DEVO ELIMINARE!” gridò Hoshi dimenandosi.
“Mmpuff
… ochetta da quattro soldi …” disse la
ragazza incrociando le braccia al petto e sbuffando.
“Ha ha
ha ha ! Oddio, mi fate morire!” disse Rufy mentre si rotolava
a terra dalle risate.
“E TU
SMETTILA DI RIDERE!” dissero le due more all’uni
suono. Si guardarono in faccia per un secondo e poi si fulminarono.
“COS’E’?
ADESSO MI COPI ANCHE LE BATTUTE?” si dissero sempre
all’uni suono. Un’altra venetta spunto sulla fronte
di entrambe.
“SMETTILA
DI COPIARMI!” dissero di nuovo insieme. Si gonfiarono le
guance e si girarono da due parti opposte con le braccia incrociate.
“Ma
guardale … sono isteriche allo stesso modo!” disse
Zoro ghignando.
“Ma
povera Hoshi-chan!” disse Sanji provando a ripicchiare lo
spadaccino, ma venendo bloccato da Nami.
“Bha,
comunque non voglio rimanere qui con un oca come te!
Addios!” disse la mora sparendo.
“Ok!
Io quella li la farò fuori!” disse Hoshi
incrociando le braccia al petto.
To
be continued ...
Salveee
genteeee! Come va la vita? A me bene grazie :D (nessuno te l'ha chiesto
=.= nd tutti) (ç___ç Va bene sto zitta ...
cattivi! nd me) comunque, le cose cominciano a farsi complicate per i
nostri pirati! Chissà quali sorprese ci riserverà
Mizuakai e la giovane ragazza dai capelli neri e chissà se
Rufy e Hoshi riusciranno a combinare qualcosa insieme hihi si prospetta
all'orizzonte una bella avventura!!! Grazie a tutti quelli che leggono
e recensiscono!
Neko:
ciaoooo! Hihi no quel Gairo non era proprio Gairo XD Ed ecco svelato
chi è! Infatti era matematicamente impossibile che avesse
mangiato altri frutti del mare e alla fine si è scoperto
tutto! I nostri pirati avranno un'altra gatta da pelare! muahaha!
CHissà come finirà XD spero ti sia piaciuto, ciao
baci alla prossima, miaoooo XD
tenshifly:
Ciao! Benvenuta XD Per prima cosa ... O.O complimenti per il
coraggio ... leggersi tutti e 40 i capitoli non è cosa da
tutti XD ma comunque mi fa piacere che la storia ti stia piacendo ^^ Lo
so che Water seven è stata un pò pallosa XD
figurati che perfino io che l'ho scritta mi stavo annoiando ma devo un
pò seguire la trama infatti a breve ci sarà anche
Triller Bark e dopo di che si svelerà il segreto di Hoshi e
Ace! Alternerò saghe reali a saghe di mia invenzione!
Muahah! Spero che continuerai a seguirmi ^^ ciao baci!
Marie_92:
Ciao geme!! Hihi tranquilla, Gairo è già morto da
tempo! Ora è il famoso Mizuakai XD chissà se
questo nome ti ricorda qualcuno (ghigno sadico) comunque, sono contenta
che ti sia piaciuto!^^ Ciao baci tvtb!
By Vegetina.
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Capitolo 42 *** Il rapimento!/ Salvami Rufy! ***
“Ehi
ragazzi … allora che facciamo? Ce ne andiamo da
quest’isola o no?” chiese Nami speranzosa.
“No!
Io voglio battermi con quello li!” disse Rufy sicuro.
“Io mi
chiedo …ma che razza di capitano sei? Vuoi mettere a
repentaglio la vita dei tuoi compagni solo per un tuo
capriccio?” chiese Mizuakai comparendogli nuovamente alle
spalle.
“COSAAAA?”
dissero tutti girandosi. Non capivano da dove fosse spuntato fuori
…
“Sono
proprio curioso di vedere quanto i tuoi compagni ci tengano a te
…” disse Mizuakai avvicinandosi al capitano e, con
una velocità impressionante, gli infilzò una
siringa al braccio, facendolo accasciare al suolo.
“RUFYYYYYY!”
gridò Hoshi raggiungendo il ragazzo di gomma che si trovava
privo di sensi accanto a Mizuakai.
“Vuoi
seguirlo anche tu ragazzina?” chiese lui ghignando.
“Lascialo
subito andare!” disse lei provando a sferrargli un pugno, ma
venendo colpita dietro alla nuca, perdendo anche lei i sensi.
“Chissà
se i vostri compagni verranno a salvarvi … rischieranno la
vita oppure no? Il gioco ha inizio …” disse
Mizuakai ghignando e , dopo aver preso Hoshi e Rufy, sparì,
lasciando i loro compagni a bocca aperta.
“O-oddio
… e-e o-ora?” chiese Nami sull’orlo del
pianto.
“E ora
mi sembra più che ovvio … andiamo a riprenderci
la nostra compagna e il nostro capitano!” disse Zoro
poggiando una mano sulla spada pronto a sguainarla.
“Infatti!
Non lascerò mai Hoshi-chan nelle mani di quel
pervertito!” disse Sanji con lo sguardo infuocato.
“Superr
ragazzi! Li salveremo e continueremo il nostro viaggio!”
disse franky distendendo gli avambracci e unendoli facendo unire le due
parti delle stelle.
“E va
bene … andiamo a riprenderci Hoshi e Rufy!” disse
Nami determinata.
“S-si!
A-andiamo!” disse Usop con le gambe che gli tremavano.
“Andiamo
ad avvisare anche Chopper e Robin, che ne dite? Potrebbe servirci il
loro aiuto …” disse Nami riflettendo.
“Si,
lo credo anche io …” disse Zoro riflettendo.
“Bene,
andiamo! E poi, missione- salvataggio!” disse Nami con
sguardo determinato.
“Si
… ma … avete la minima idea di dove andarli a
cercare?” chiese Usop facendo spuntare una gocciolina sulla
testa di tutti.
“Chiederemo
in giro!” disse Nami sorridendo a trentadue denti, ma poi
tornando seria, pensando che la vita della sua sorellina e del suo
capitano era in pericolo …
***
“M-ma
… ma dove sono?” si chiese Hoshi riaprendo gli
occhi e guardandosi intorno. Si trovava in una stanza poco illuminata,
con delle sbarre, sicuramente una prigione, e vicino a lei si trovava
Rufy ancora privo di sensi.
“Ehi
Rufy …” gli disse avvicinandoglisi e notando in
quel momento che stranamente non era ne legata ne ammanettata.
“Rufy
… svegliati …” disse cercando di
scuoterlo, ma il ragazzo non dava il minimo segno di volersi svegliare.
“Avanti
Rufy … siamo nei guai … dobbiamo fuggire da qui o
rischiamo la vita …” disse scuotendolo sempre
più forte. Il moro mugugnò qualcosa, segno che si
stava riprendendo.
“Mmmh
…”
“Dai
Rufy svegliati!” disse Hoshi tirandogli una botta in testa.
“Aia!
Perché l’hai fatto?” chiese lui
risvegliandosi improvvisamente con le lacrime agli occhi.
“Rufy!
Non è il momento di poltrire avanti! Dobbiamo cercare di
scappare da qui!” disse la giovane Ninja esaminando bene la
stanza. C’era una piccola finestrella, anche quella con delle
sbarre. Si avvicinò alle sbarre e le toccò,
immediatamente si sentì debole, evidentemente erano fatte di
Agalmatolite.
“Cosa?
Ma dove siamo? Che è successo?” si chiese Rufy
guardandosi intorno.
“Mizuakai
ci ha catturati e ci ha rinchiuso qui … non capisco quali
siano le sue intenzioni e sinceramente non mi interessano, ora dobbiamo
solo pensare ad un modo per fuggire di qui …”
disse la mora continuando ad analizzare bene la stanza.
“Hai
qualche idea?” chiese lui sedendosi a gambe incrociate e
osservandola pensierosa.
“Credo
che non sia possibile evadere da qui … dovremo aspettare che
i nostri compagni vengano a salvarci, sempre che ci trovino
…” disse la mora sedendosi vicino al ragazzo di
gomma.
“Salve
pirati!” disse Mizuakai comparendo insieme a tre dei suoi
uomini.
“Ehi
tu, dicci immediatamente perché ci hai rapiti! Si
può sapere cosa vuoi? Prima vuoi eliminarci, poi cambi idea,
poi ci rapisci! Insomma, vuoi degnarci di una spiegazione?”
chiese la mora alzandosi in piedi e stringendo i pugni.
“Hai
un bel caratterino, Hoshi, o meglio principessa oscura, mi piaci
sai?” disse lui facendo un ghignetto.
“Non
mi importa se ti piaccio, voglio delle spiegazioni!” disse
lei furiosa.
“Vuoi
delle spiegazioni? E va bene, ti accontento … sappi che ho
deciso di mettere alla prova i vostri compagni per vedere se hanno
veramente il coraggio di cercarvi e provare a salvarvi … se
fossero dei codardi che abbandonano i propri compagni non ci sarebbe
nemmeno il gusto di combatterci, diciamo che è un modo per
metterli alla prova e vedere se vale la pena sfidarli e poi
è un gioco così divertente
…” disse il biondo breve e conciso.
“Chiaro,
perciò per ora non hai nessuna intenzione di
eliminarci?” chiese la ragazza assottigliando gli occhi fino
a ridurli a due fessure.
“No,
non ne ho neesuna intenzione per ora … vi lascio qui due
guardie, non sia mai che riuscisse a trovare un modo di scappare
…” disse Mizuakai.
“Bhe,
almeno per il momento Rufy possiamo stare tranquilli
…” disse la mora sedendosi nuovamente.
“Abbiamo
tutto il tempo per pensare ad un buon piano …”
continuò poi mettendosi le braccia dietro la testa.
“Ehi
bambolina, lo sai che non sei affatto male?” disse una delle
due guardie.
“Non
chiamarmi bambolina rifiuto umano!” disse lei con il suo
solito caratterino. Una guardia aprì la prigione e insieme
all’altra entrò dentro. Per Hoshi quello
sembrò il momento opportuno per scappare, ma appena
provò a superarli, quei due le misero vicino una pietra di
Agalmatolite facendole perdere tutte le energie. Uno dei due la prese
per la maglietta e la sollevò ghignando, dopo di che le
tirò un pugno.
“Ehi!
Non provate a ritoccarla o vi faccio fuori!” disse Rufy
alzandosi in piedi, ma subito l’altra guardia gli si
avvicinò tirandogli un pugno con l’Agalmatolite e
sedendosi sopra la sua schiena per farlo stare buono.
”Maledetti
…” balbettò lui cercando di alzarsi, ma
inutilmente … quella dannata pietra gli stava togliendo
tutte le forze.
“Sai
… hai davvero un bel corpo …” disse la
guardia che si era messo a cavalcioni sopra la mora che tentava di
ribellarsi, ma inutilmente visto che anche a lei quella pietra le stava
togliendo tutte le energie.
“LASCIAMI
ANDARE MALEDETTO BASTARDO!” gridava la mora dimenandosi sotto
di lui e cercando di allontanarlo, ma ricevendo solo
l’ennesimo pugno in faccia.
“LASCIALA
ANDARE!!!” gridò Rufy fuori di se cercando
nuovamente di alzarsi da terra, ma il peso della guardia e quella
pietra glielo impedivano.
“Non
mi dispiacerebbe spassarmela un po’ con te
…” disse la guardia strappandole letteralmente di
dosso la maglietta e cominciando a baciarla viscidamente sul collo.
”LASCIAMI
MALEDETTO!” gridò Hoshi mentre alcune lacrime
cominciavano ad uscirle dagli occhi.
“BASTAAA!
LASCIALA ANDARE!” gridò Rufy fuori di se,
agitandosi sempre di più.
“Tu
zitto …” disse la guardia sopra il ragazzo
tirandogli una forte botta in testa.
“Su
avanti tesoro … rilassati …” disse la
guardia cominciando ad esplorare il suo corpo con le mani. Hoshi
continuava ad agitarsi e a gridare, così, la guardia, stufa
di starla a sentire, le tirò un pugno in pieno naso per
farla azzittire. Cominciò a piangere a dirotto, un
po’ per il dolore del colpo appena ricevuto, ma per la
maggior parte dell’umiliazione e della tortura che stava per
ricevere.
“Lasciami
… andare … ti prego …” disse
con la voce rotta dai singhiozzi.
“BASTAAAAA!”
gridò Rufy ricevendosi l’ennesimo pugno dal
soldato sopra di lui.
La
guardia cominciò a baciarla da per tutto, godendo delle sue
suppliche e delle sue lacrime; la sua mano stava per intrufolarsi sotto
i pantaloncini, ma accadde un evento inaspettato …
To be continued ...
Salve gente, ed ecco a voi il nuovo capitolo XD spero vi sia piaciuto!
Ciao baci vvb!
la scrittrice: Ciao e ben venuta XD per prima cosa complimenti per il
coraggio XD Leggersi 41 capitoli non è cosa da poco! Come
seconda cosa sono contenta che ti piaccia! E comunque si, lo penso
anche io XD quei due sono perfetti insieme! Spero che il nuovo chappy
ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi! Ciao baci alla prossima.
By
Vegetina
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Capitolo 43 *** Grazie ... Rufy .../ Alla ricerca dei compagni rapiti! ***
Rufy,
preso da una forte rabbia, era riuscito a scrollarsi la guardia di
dosso e colpì l’altra con un potente calcio che la
fece volare contro le sbarre.
“Hoshi
…” disse il capitano inginocchiandosi accanto alla
ragazza che era in preda alle lacrime.
“Maledetti
… evidentemente volete morire per mano del nostro padrone
prima del tempo …” dissero le guardie uscendo
dalla prigione e lasciando i due da soli.
“Rufy
…” disse la ragazza con la voce rotta dai
singhiozzi abbracciandolo forte. Si sentiva così debole,
così indifesa … era stata una sensazione
terribile, avrebbe preferito la peggiore delle agonie piuttosto che
quello, avrebbe preferito cento volte una spada nello stomaco che
quello … non riusciva a togliersi dalla testa il pensiero
che se non ci fosse stato Rufy con lei quei maiali le avrebbero fatto
chissà cosa eppure, era convinta di aver vissuto
già un esperienza simile ...si, come poteva essersene
dimenticata?
“Tranquilla
… non lo avrei mai permesso …” disse il
moro quasi come se l’avesse letta nel pensiero, baciandola in
testa dolcemente.
“Ho
avuto … paura …” disse continuando a
piangere e iniziando a tremare.
“Tranquilla
… ci sono io con te …” disse il ragazzo
di gomma sfilandosi la sua canotta e mettendogliela sulle spalle per
coprirla.
“Io
… io …” tentò di balbettare,
ma le lacrime le impedivano di dire qualsiasi cosa. Era terrorizzata e
il moro non l’aveva mai vista in quello stato. Singhiozzava,
tremava, piangeva … sembrava come se tutte le sue barriere
fossero state abbattute in un colpo solo.
Rufy
l’abbracciò forte, cercando di tranquillizzarla un
pochino, anche se sembrava inutile. Non sapeva ne cosa dirle, ne cosa
fare … erano praticamente in trappola e a meno che i loro
amici non li avessero trovati sarebbe stata la loro fine …
***
“Avanti
ragazzi, per di qua!” disse Nami correndo a per di fiato per
uno stretto corridoio.
“Ma tu
sei proprio sicura che sia qui?” chiese Zoro continuando a
seguire la ragazza insieme al resto della ciurma.
“Si,
da quanto dicono in città loro si sono stabiliti qui per un
po’ e questa è la loro base!” disse la
navigatrice continuando a correre sicura.
“Allora
state in guardia, a breve incontreremo qualche pirata!” disse
Sanji ghignando.
“Credo
che presto combatteremo!” disse Franky con un sorrisetto
sicuro.
“Non
vedo l’ora!” disse Zoro ghignando a sua volta.
“Ricordatevi
… solo se necessario! La cosa fondamentale è
salvare Rufy e Hoshi!” disse Nami che ormai
conosceva i suoi amici.
“State
in guardia …” disse Robin assottigliando gli occhi
fino a ridurli a due fessure. Degli uomini gli si pararono davanti
ghignando, ma Zoro li fece fuori facilmente con uno dei suoi colpi.
“Non
mi sembrano granchè …” disse lo
spadaccino continuando a correre, avendo liberato la strada ai suoi
amici.
“Loro,
ma quel Mizuakai è molto forte!” disse Sanji serio.
“Si,
dovremo fare attenzione, ma dobbiamo ritrovarli!” disse Nami.
***
Si sentivano dei
passi avvicinarsi alla cella dove si trovavano il capitano e la
principessa. Rufy, che teneva ancora stratta a se Hoshi,
tentò di capire chi si stesse avvicinando.
“Salve
…” disse Mizuakai restando un po’
distante dalle sbarre, del resto anche lui aveva mangiato un frutto del
mare e l’Agalmatolite era il suo punto debole.
“Cosa
vuoi?” disse il capitano, stranamente serio.
“Cosa
è successo alla ragazza?” chiese il biondo
vedendola in quello strano stato.
“Dovresti
saperlo … in fondo sono stati i tuoi uomini!”
rispose Rufy fulminandolo con lo sguardo.
“I
miei uomini? Io non ne so nulla … qualsiasi cosa abbiano
fatto dopo la pagheranno, eppure credevo di essere stato chiaro
… non avrebbero dovuto sfiorare la ragazza nemmeno con un
dito …” disse Mizuakai con tono serio.
“E
vieni a dirlo a me? Ora perché non ci liberi?”
chiese Rufy.
“Non
è ancora il momento … e poi verrete liberati solo
se i vostri compagni si dimostreranno coraggiosi
…” disse Mizuakai.
“E
allora che diavolo sei venuto a fare?” chiese la mora
guardandolo truce e sollevando finalmente lo sguardo.
“Oh,
ero venuto a controllare come stavate e a portarvi qualcosa da mangiare
…” disse Mizuakai poggiando un vassoio vicino alle
sbarre.
“Non
lo vogliamo …” disse la ragazza per poi nascondere
il viso nei pettorali del suo capitano.
“Vi
conviene mangiare, chissà tra quanto arriveranno i vostri
amici …” disse l’uomo andandosene.
Rufy
allungò il braccio e prese i due panini che il biondo gli
aveva lasciato. Non sembravano un granchè, ma magri
avrebbero sollevato un po’ il morale della ragazza
…
“Tieni
…” disse il ragazzo di gomma porgendoiene uno, ma
Hoshi non accennava ad alzare il viso e continuava a nasconderlo tra i
suoi pettorali.
“Avanti
… ti conviene mangiare! Se no poi sei senza energie! E poi
mangiare è la cosa più bella del
mondo!” disse lui sorridente.
“Non
ho fame …” tagliò corto la ninja.
Rufy
sbuffò e appoggiò il panino a terra, magari dopo
le sarebbe venuta fame …
In un sol
boccone, invece, mangiò il suo.
***
Era
mezz’ora che correvano su e giù per i corridoi, ma
non sembravano ancora esser giunti nel luogo dove i loro amici erano
stati imprigionati. Zoro, Sanji, Franky, Chopper, Nami, Usop e Robin
avevano fatto fuori un uomo dopo l’altro e questi
continuavano ancora imperterriti a spuntare da ogni parte. Non erano di
certo loro il problema, non erano tanto forti e li sconfiggevano come
niente, il punto era che non riuscivano a trovare i loro amici
…
“Ehi
Nami, qualche idea?” chiese Zoro affiancandola nella corsa.
“Se ci
dividessimo?” chiese la navigatrice.
“Meglio
…” disse Sanji.
“Bene!
Zoro, Usop, Robin! Con me!” disse la navigatrice girando a
destra, mentre gli altri continuarono dritti.
“Guarda
Zoro … vedo una porta!” disse Nami indicando un
grosso portone di ferro davanti a se. I quattro si fermarono,
osservando l’enorme portone .. Robin ci si
avvicinò, ma subito si sentì poco bene.
“E’
fatto di Agalmatolite …” disse la mora
allontanandosi da esso.
“Uhm
… è un problema … senza una chiave
come entriamo?” chiese Zoro riflettendo. L’idea di
romperlo era improbabile, avevano già constatato con
Crocodile che era impossibile rompere quella dannata pietra.
“Bhe,
no problem!” disse Nami tirando fuori un mazzo di chiavi.
“E
quelle quando l’hai prese??” chiesero Zoro e Usop
increduli.
“Bhe,
sono pur sempre una ladra no?” disse Nami facendo la
linguetta e provando tutte le chiavi, finchè il portone non
si aprì.
“Forza,
ora possiamo andare!” disse la navigatrice cominciando a
scendere una scalinata che portava in un luogo piuttosto tetro.
“Ragazzi
… secondo voi si trovano qui?” chiese Usop
seguendo con cautela i tre amici.
“Non
so … andiamo a controllare!” disse Nami scendendo
le scale. Arrivarono fino alla fine della scalinata e videro un lungo
corridoio con parecchie prigioni.
“Sicuramente
si trovano qui da qualche parte …” disse Usop
cominciando a camminare, non vedendo nessuno nei paraggi.
“Fermati
Usop … a me sembra troppo facile …”
disse Zoro guardandosi intorno.
“Si,
infatti mi sembra sospetto …” disse
l’archeologa.
“Bhe
… stiamo in guardia …” disse Nami
cominciando ad avanzare.
To be continued ...
IL TEATRINO DI CAPPELLO DI PAGLIA - prima parte
E se i nostri pirati preferiti fossero dei liceali alle prese con un
difficilissimo compito in classe di letteratura latina? Come se la
caverebbero? Come farebbero a prendere un bel voto?
I nove pirati erano intenti a leggere le domande del compito. Erano
molto difficili, il professor Shanks quel giorno era stato
particolarmente cattivo e aveva dato delle domande difficilissime.
"Oddio, e ora come faccio? Che vuol dire metateatro? Che cos'è Plauto
(Autore latino)?" si chiese Rufy leggendo le domande sul foglio
impanicato.
"Sanji, mi faresti il compito per favore?" chiese Nami mentre era
intenta a mettersi lo smalto sulle unghie.
"Con piacere Nami-chan!!" disse il biondino con i cuoricini agli occhi
lasciando perdere il suo compito e concentrandosi su quello della
navigatrice.
"Ma Robin! Sei un genio!" disse Hoshi copiando alla grande dalla
compagnia di banco.
"Sono cose così semplici ..." disse Robin che in meno di
dieci minuti aveva scritto più di due fogli protocolli.
"Zzzzz ..." ronfava Zoro al posto d fare il compito.
"Ehi Chopper, sai qualcosa?" chiese Usop che si trovava al primo banco
insieme all'amico.
"Si, so tutto!" disse Choppy sorridente e spostando un pò il
foglio verso l'amico per fargli copiare.
"Bene!" disse Usop sorridendo a trentadue denti.
"Superrr ragazzi, queste riviste sui motori sono spettacolari!" disse
franky che al posto di concentrarsi sul compito in classe stava
leggendo 'tutto motori'.
"Su su sbrigatevi, vi manca poco tempo!" disse il professore Shanks che
al posto di controllare i suoi alunni messaggiava al cellulare con una
ragazza misteriosa.
"Zoroooo! Aiutamiii tuuuuu!" disse Rufy urlando nell'orecchio alla
spadaccino, che svegliandosi di soprassalto, sguainò le sue
spade e attaccò il vuoto, creando un vortice che
spazzò via tutti i compiti in classe e che spedì
tutti i presenti contro il muro.
"Il compito è annullato ...=.=" disse il professore Shanks
perplesso.
"SIIIIIIII!" gridò Rufy, l'unico contento dato che non
sapeva un acca.
"Oh no, non mi si era ancora asciugato lo smalto!" disse Nami disperata.
"Le mie riviste T___T" disse Franky triste e cominciando a cantare una
canzone deprimente.
"Noooo T___T proprio oggi che avevo Robin accanto!" disse Hoshi
piagnucolando.
"Ma mi spiegate che succede?" chiese Zoro confuso, ricevendosi un pugno
in testa da Chopper, Usop, Nami e Hoshi.
E così, se i nostri pirati si trovassero alle prese con un
compito in classe non riuscirebbero a finirlo perchè Zoro
spazzerebbe via i compiti prima XD
END
Buongiorno a tutti ed eccomi qui con il nuovo capitolo! Scusate per
questo attacco di pazzia sul teatrino di cappello di paglia ma mi
è venuta l'ispirazione così e dato che oggi mi
sento particolarmente allegra perchè domani è il
mio compleanno ho deciso di fare questo sfogo di pazzia che non centra
nulla con la fic XD sono situazioni assurde in cui i nostri pirati si
troveranno! Non so quanti ne farò, credo finchè
avrò idee XD se non vi piace ditemelo che non li faccio
più! ihihih comunque grazie a chi ha recensito, ovvero:
tenshifly: Ciaoooo! XD Per fortuna il nostro capitano preferito ha
salvato Hoshi ^^ Comunque ti capisco, non sai quanto mi mandano in
bestia a me queste cose >.< quelli che stuprano le
ragazze dovrebbero avere l'ergastolo e glielo dovrebbero anche tagliare
così gli passa la voglia di stuprare >.< spero
che il chappy ti sia piaciuto XD ciao baci alla prossima^^
Neko: Ciaoooo XD bhe spero di essermi riscattata con questo chappy XD
devo riuscire a tenere un pò di suspence se no non ci
sarebbe più motivo per seguire la fic U.U comunque, Hoshi
è stata salvata alla grande dal suo amore XD Cosa desiderare
di più se non stare stretta tra le braccia di Rufy?
*ç* bhe ricomponiamoci U.U spero che ti sia piaciuto XD Ciao
baci alla prossima!^^
la scrittrice: Ciaooo XD Oddio quanti complimenti, non
pensavo che attirasse così tanto questa fanfic XD Sono
contenta che ti piaccia e ti abbia incuriosita perchè ci
sono delle sorprese ancora tutte da scoprire XD Comunque, Hoshi
è stata salvata alla grande dal nostro capitano e
aggiungerei che capitano *ç* ... bhe comunque, tornando a
noi XD Spero che ti sia piaciuto, cia baci alla prossima!^^
By Vegetina
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Capitolo 44 *** Amici trovati!/ Colpo di scena: la ragazza con i poteri Blood-blood! ***
“Ehi
… sento delle voci …” disse Robin
aumentando il passo.
“Si
… e sembra quella di … RUFY!” disse
Nami mettendosi a correre. I quattro arrivarono fino davanti la cella
dove Hoshi e il capitano erano rinchiusi.
“Hoshi!”
disse la navigatrice felice.
“Nami
…” disse la mora mordendosi un labbro sforzandosi
di non piangere.
“State
tranquilli, ora vi liberiamo!” disse Usop sorridendogli.
“Lo
sapevo che sareste venuti!” disse il capitano sorridendo a
trentadue denti.
“Si ma
ora il problema è … dove si trovano le
chiavi?” chiese Zoro.
“Sicuramente
ce le ha Mizuakai …” disse Hoshi alzandosi
finalmente in piedi.
“E
allora, andiamo a cercare quel miserabile …” disse
lo spadaccino.
“HOSHI-CHAN!”
gridò Sanji arrivando, insieme a Chopper e Franky dalla
parte opposta da quella dove erano arrivati gli altri.
“Anche
voi qui?” disse Nami incredula.
“Si,
abbiamo trovato un grosso portone aperto e siamo giunti fino qui
…” disse Franky.
“Ma a
che gioco sta giocando Mizuakai?” si chiese Nami tra se e se.
“E
alla fine … siete riusciti ad arrivare tutti fin qui
…” disse il biondo comparendo alle loro spalle,
affiancato dalla tredicenne che avevano incontrato qualche tempo prima.
“Tu
… libera subito i nostri amici!” disse Zoro pronto
a sguainare le sue spade.
“Ti
conviene … se non vuoi fare una brutta fine
…” continuò Sanji.
“Ha ha
ha ha mi fate ridere … voi che minacciate me? Ha ha ha non
avete alcuna possibilità di battermi!” disse
Mizuakai ghignando.
“Questa
volta non ci batterai!” disse Zoro attaccandolo, ma andando a
vuoto dato che la parte del corpo colpita si tramutò in
sabbia.
“Ve lo
ripeto, non avete alcuna possibilità contro di me
…” disse il biondo ghignando.
“Si
può sapere a che gioco stai giocando? Perché non
ci hai elimanto prima? Insomma … immaginavi che saremmo
venuti a cercare i nostri amici, sapevi che siamo piuttosto forti e che
dei semplici uomini non avrebbero avuto possibilità contro
di noi … hai messo il mazzo di chiavi in bella vista,
permettendomi di rubarlo e hai lasciato l’altro portone
aperto di proposito … qui nelle prigioni non c’era
nessuno di guardia, si può sapere che diavolo hai in
mente?” chiese Nami avendo analizzato tutti i fatti con
attenzione.
“Oh,
sei sveglia ragazzina … hai notato questi piccoli dettagli,
ma sai … per me è stato come un gioco, ero
curioso di vedere se saresti arrivati fin qui, anche sapendo che io
sono più forte di voi e devo ammettere che di coraggio ne
avete … complimenti cappello di paglia, hai degli ottimi
compagni di ciurma …” disse il biondo ghignando.
“Oh
si, grazie lo so!” disse Rufy sorridendo a trentadue denti.
“Io
… non riesco a capire …” disse la
navigatrice.
“Tieni
… questa è la chiave della cella
…” disse lanciandogliela. Nami
l’afferrò al volo e liberò i suoi
amici, la situazione le era sempre meno chiara …
“Bene,
allora credo che non ci sarà bisogno di combattere
…” disse Sanji tranquillizzandosi.
“Io
non ne sarei tanto sicuro fossi in te …” disse
Zoro osservando Mizuakai che si trovava ancora di fronte a loro.
“In
effetti … sarebbe un peccato lasciarvi scappare
così … è vero, avevo detto di
lasciarvi andare, ma ho cambiato idea …” disse
l’uomo alzando un indice contro i ragazzi.
“Oh
no, che vuole fare?” disse Usop preso dal panico.
“Sei
un bugiardo!!! Avevi detto che l’avresti lasciati
andare!!!” gridò la tredicenne all’uomo
di fianco a lei.
“Oh,
calmati tesoro … non eliminerò la tua sorellina
… lei con le altre due ragazze le lascerò vive
…” disse Muzuakai alla giovane ragazza.
“S-Sorellina?”
chiese Nami non capendo.
“Sorellina
di chi?” chiese Robin. Hoshi sbarrò gli occhi,
forse avendo capito di chi si trattasse …
“T-Tsuki?”
balbettò la ninja incredula.
“Esatto
… a quanto vedo mi hai riconosciuta …”
disse Tsuki sorridendo appena.
“Non
ci credo … MA CHE DIAVOLO CI FAI DALLA PARTE DI
QUELL’UOMO? CHE DIAVOLO HAI INTENZIONE DI FARE?”
gridò Hoshi fuori di se.
“Calmati,
in fondo non ti conosco nemmeno … non ti vedo da quando ho
tre anni, non sei nella posizione di dirmi cosa devo o non devo fare
…” disse la tredicenne calma.
“Io
… non ci credo! PENSAVO CHE RALF TI AVESSE INSEGNATO A
DISTINGUERE IL GIUSTO E LO SBAGLIATO! NON POSSO CREDERE CHE SIA
DIVENTATA UNA PERSONA COSI’ MALVAGIA! TI RICORDO CHE I NOSTRI
GENITORI SI SONO SACRIFICATI PER SALVARCI LA VITA, ED E’
COSI’ CHE LI RIPAGHI?” gridò la mora
fuori di se.
“MA TU
CHE NE VUOI SAPERE HOSHI? SONO CRESCIUTA DA SOLA CON MIO FRATELLO RALF
SENZA DEI GENITORI, SENZA UN LUOGO FISSO E CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE
NON AVREI MAI POTUTO AVERE UNA FAMIGLIA!” gridò
Tsuki a sua volta.
“Oh,
vi dispiace rimandare la conversazione a dopo? Sapete, ho delle persone
da eliminare …” disse Mizuakai ghignando.
“Bastardo
… non vuoi mantenere il patto …” disse
Tsuki facendo uscire dalla sua mano una grande quantita di sangue e
tramutandolo in un bastone appuntito.
“Ma
cosa …?” chiese Hoshi non capendo.
“Non
credere di essere l’unica ad aver mangiato un frutto del
mare, Hoshi … anche io ne ho mangiato uno, il frutto
Blood-Blood … posso tramutare il mio sangue in qualsiasi
cosa e posso usarlo a mio piacimento producendone
all’infinito …” disse Tsuki ghignando.
“No,
no, NO! Non mi riferivo a quello! Perché diamine ora ci vuoi
combattere?” chiese Hoshi non capendo.
“Forse
… credo che la tua cara sorellina non abbia mai avuto
intenzione di farci fuori …” disse Zoro sguainando
le spade.
“Vedo
che hai capito spadaccino …” disse Tsuki
sorridendo.
“Ma
che cosa intendi? Spiegati!” disse Nami alla giovane ragazza.
“Io
sono entrata a far parte della sua ciurma, solo perché
così ne avrei tratto profitto, solo per convenienza
… sarei voluta andarmene diversi mesi fa, ma mi
ricattò dicendomi che se avessi provato a fuggire avrebbe
fatto fuori mio fratello e dopo di che avrebbe cercato mia sorella e
l’avrebbe fatta fuori … quando scoprimmo che voi
sareste venuti su quest’isola mi promise che si sarebbe solo
un po’ divertito, senza farvi del male, ma visto che sta
infrangendo la sua promessa, non ho più alcun motivo per
restare dalla sua parte!” disse la giovane mora.
“Tsuki
…” disse la Ninja con sguardo triste.
“Tieni
…” disse Rufy poggiando il cappello di paglia
sulla testa di Hoshi.
“Ma
… Rufy?” disse la mora non capendo.
“E’
giunto il momento di combattere!” disse il capitano
scrocchiandosi le nocchie.
“Giusto
capitano …” dissero Zoro e Sanji. Chopper si
tramutò in versione umana, Franky si preparò a
scagliare una raffica di proiettili, mentre Usop, anche se un
po’ tremante, tirò fuori la sua fionda Kabuto.
“Voi
state indietro …” disse Sanji riferendosi alle tre
ragazze.
“Non
è un nemico alla vostra portata …”
disse Zoro.
“Tu,
faresti meglio a non combattere!” disse Rufy riferendosi a
Tsuki.
“Non
ci penso nemmeno!” disse la tredicenne ostinata.
“Proprio
come la sorella …=.=” dissero tutti con una
gocciolina dietro la nuca.
“Tsuki!
Dagli retta! Stiamone fuori!” disse Hoshi con tono serio. La
ragazza fissò la sorella maggiore per qualche secondo e dopo
di che si fece da parte.
“Bene
ciurma, pronti a combattere?” chiese il capitano ghignando.
“SIII!”
dissero tutti scagliandosi sul nemico.
“Gear
Second!” disse Rufy utilizzando le gambe come una pompa e
aumentando la circolazione sanguinea, donando al suo corpo forza e
riflessi sovraumani. I sei attaccarono Mizuakai contemporaneamente,
entrambi con uno dei loro migliori attacchi.
“Jet
Gatling Gom Gom!” disse Rufy scagliando una potente raffica
di pugni all’avversario.
“Escalope!”
disse Sanji scagliando un potente caclio alla testa di Mizuakai.
“Taglio
dell’orco!” disse Zoro tirando un doppio fendente
incrociato.
“Arm
point!” disse Chopper, dopo aver mangiato una Rumbe Ball,
aumentando a dismisura i suoi bicipiti e tricipiti colpendo con un
potente pugno il nemico.
“Fresh
fire!” disse Franky facendo uscire dalla sua bocca un potente
soffio di fuoco.
“Meteora
Ageha!” disse Usop lanciando una stella che una volta
scontratasi con il nemico sarebbe esplosa.
“Illusi
…” disse Mizuakai sparendo grazie alla sabbia e
facendo colpire i sei compagni tra di loro.
“AAAAUCCH!”
gridò Rufy preso in pieno dalla stella di Usop.
“AAAH!”
disse Chopper venendo preso in pieno dal calcio di Sanji.
“Ehi
fa più attenzione!” disse Franky venendo preso in
pieno da Zoro, ma non facendosi nulla grazie al suo corpo di metallo.
“OOOH!”
disse Zoro venendo preso in pieno dall’attacco di Rufy.
“BRUCIAAA!”
gridò Sanji essendo stato preso dal soffio di fuoco di
Franky.
“WUAAA!”
disse Usop venendo colpito da Chopper.
“Ha ha
ha molto divertente!” disse Mizuakai ridendo di gusto.
“ORA
MI HAI STUFATO!” disse Rufy con una venetta che gli
cominciava a pulsare sulla fronte.
“Ora,
osservate questa tecnica … Scarica elettrica!”
disse facendo uscire dalla sua mano una scarica elettrica di 200
milioni di volt. Quella era la tecnica che aveva usato Eneru
sull’isola nel cielo.
Colpì
in pieno i sei ragazzi, facendo effetto su tutti, tranne che su Rufy
che era di gomma. I suoi cinque compagni stramazzarono al suolo privi
di sensi.
“No!
Ragazzi!” disse il capitano guardandoli con gli occhi
sbarrati.
To be continued
...
Il teatrino di
cappello di paglia- seconda parte
E se i nostri
amati pirati fossero dei bulli? E se Nami, Hoshi e Robin fossero delle
studentesse modello con tutti ottimi voti a scuola? Cosa accadrebbe tra
loro?
"Ehi capo, oggi
con quale dei pivelli ci divertiremo?" chiese Zoro ghignando, vestito
con dei Jeans a vita bassa e una maglietta tutta strappata ai bordi.
"Io stavo
pensando a quelle secchione dell'altra classe ..." disse Rufy
ghignando, vestito con una tuta di una squadra di calcio.
"Siiiiii le
ragazzeeeeee!" disse Sanji con gli occhi a cuoricino, vestito con dei
jeans e delle catene attaccate e con una maglietta con un cane rabbioso.
"Sarà
un giochetto da ragazzi per il capitano dei bulli!" disse Usop vestito
tutto di nero con una collana con un teschio.
"Ma forse non
staremo sbagliando a fare tutte queste cattiverie?" chiese il piccolo
Chopper vestito con la divisa della scuola. Tutti lo guardarono con
occhi killer, così la piccola renna agitò le mani
davanti a se ridendo istericamente e dicendo che scherzava.
"Superrrrrrr!
Derubiamo le ragazze!" disse Franky che indossava delle
mutande nere con un teschio XD
"Bene, e ora
miei cari bulli andiamo a derubare le ragazze!" disse Rufy
avvicinandosi a un trio di ragazze che chiacchieravano tra loro con
ognuna un libro tra le braccia. Portavano tutte un paio di occhiali e
avevano i capelli legati in due codini alti. Indossavano la divisa
della scuola con la camicetta tutta perfettamente abbottonata e la
gonnellina che copriva fino alle ginocchia.
"Ehi secchione!"
disse Zoro ghignando. Le tre alzarono un sopacciglio e si sistemarono
meglio gli occhiali.
"Su avanti,
sganciate tutti i soldi che avete!" disse Rufy sorridendo beffardo.
"State attente o
il capitano Usop vi darà un assaggio delle sue
abilità!" disse il cecchino vantandosi come era suo solito
fare.
"Smammate, non
abbiamo tempo da perdere con voi ..." disse Nami rimettendosi a parlare
con le sue due amiche.
"Ci ignorano
..." disse Chopper sorridendendo.
"Ma quanto sono
belle!" disse Sanji con i cuoricini agli occhi.
"Non stiamo
scherzando ragazzine, potremmo farvi molto male!" disse Zoro
avvicinandosi alle tre e prendendo per un braccio Robin. Nami e Hoshi
assottigliarono gli occhi riducendoli a due fessure e dopo di che
tirarono fuori rispettivamente una riga d'acciaio e un taglierino. Si
slegarono i ciuffetti, si levarono gli occhiali, si sbottorano due
bottoni della camicetta, buttarono il libro a terra e si strapparono un
pezzo di gonna al lato.
"Cos'è?
volete fare i duri con noi?" chiese Nami colpendo in testa Zoro con la
sua riga d'acciaio.
"Ouch!" disse lo
spadaccino.
"Non vi
conviene!" disse Hoshi puntando il taglierino alla gola di
Rufy.
"MA SONO
BELLISSIMEEEE!" disse Sanji estasiato da quella visione.
"Ho ho... avete
sfidato le mie amiche, ora ne pagherete le conseguenze!" disse Robin
sorridendo. Nami e Hoshi cominciarono a picchiare tutti e sei i ragazzi
e, una volta sistemati, si risistemarono i capelli, si rimisero gli
occhiali, si riabottonarono la camicetta e tornarono alla vita di
sempre.
"IO rinuncio ad
essere un bullo T___T" disse Rufy piagnucolando.
E
così', se i nostri amati pirati fossero dei bulli e le
nostre ragazze delle brave studentesse, i maschi cambierebbero idea e
rinuncerebbero ad essere bulli prendendole di santa ragione dalle
ragazze XD
End
Ciaoooooooooo Come va la vita? XD ieri era il mio complex e oggi
è il mio onomastico XD tutta una festa! Spero che il chappy
vi sia piaciuto e avete visto quale nuova sorpresa? E chi se
l'aspettava Tsuki XD grazie a tutti coloro che leggono e recensiscono!
Baci vvb!
tenshifly: Ciaoooo XD si è un sollievo sapere che Rufy ha
salvato Hoshi U.U comunque, XD tranquilla che io spesso sono la
più ottusa a capire qualcosa XD forse l'ho scritto poco
chiaramente io XD comunque, sono contenta che ti sia piaciuto il
teatrino e spero che il tuo compito di filosofia sia andato bene ( XD
Io odio filosofia =.= Socrato, platone, aristotele =.= ma che vogliono
dalla vita mia???? XD) cmq grazie per gli auguri ^^ E anche per i
complimenti XD Ciao baci alla prossima!
loveliana: Ciaooo! Prima di tutto benvenuta!^^ Sono contenta che il
chappy ti sia piaciuto XD Hoshi non poteva che essere salvata da Rufy
U.U comunque, l'idea del teatrino è ovvio che l'ho presa
dall'anime XD però mi sembrava una cosa carina XD comunque,
compito di latibo??:S povera te, spero ti sia andato bene! Io
personalmente( E anche sfortunatamente) ho un voto fisso XD (ovvero 4
=.= nn lo capisco è più forte di me =.= ) cmq
eccoti qui il nuovo chappy e grazie per gli auguri XD ciao baci spero
che continuerai a seguirmi^^
By Vegetina
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Capitolo 45 *** Il piano segreto di Nami e Hoshi/ Il punto debole di Mizuakai .. ***
“Maledizione
… Nami … Robin! Dovremmo intervenire!”
disse Hoshi sul punto di attaccarlo, ma venendo fermata da Tsuki.
“Sarebbe inutile, non riusciresti a farlo fuori, è
troppo forte …” le disse la sorellina.
“E allora? Cosa facciamo? Non possiamo lasciarli
morire!” disse la mora mordendosi un labbro.
“Sto pensando Hoshi … sto pensando ma non mi viene
in mente nulla!” disse Nami molto nervosa.
“Io credo … che non abbia un punto debole
…” disse Robin a sguardo basso.
“Non è possibile! Deve avercelo!”
dissero Hoshi e Nami temendo per la vita dei loro amici.
“JET BULLET GOM GOM!” gridò Rufy
scagliando un pugno molto potente e allungando il braccio
più del normale e con una velocità inaudita. Come
al solito, il colpo andò a vuoto, permettendo
così a Mizuakai di arrivargli alle spalle.
“Addio cappello di paglia …” disse il
biondo togliendogli tutta l’acqua presente nel suo corpo e
disidratandolo, facendolo cadere a terra privo di forze.
“NOOO! RUFYYY!” gridò Hoshi cercando di
andargli incontro, ma venendo nuovamente bloccata dalla sorella.
“COSI’ FARA’ FUORI ANCHE TE!”
gridò Tsuki arrabbiata.
“Ma non possiamo rimanere qui senza muovere un
dito!” disse Nami mordendosi un labbro per cercare di non
piangere.
“Trente Fleur Clutch!” disse Robin cercando di
attaccare a sorpresa il suo avversario, ma venendo colpita anche lei da
un fulmine.
“NOOO! ROBIIIN!!!” gridarono Hoshi e Nami disperate.
“Maledetto … avevi detto che non le avresti
toccate!” disse Tsuki furiosa.
“Oh è vero, ma dato che tu ti sei ribellata,
questo accordo non vale più!” disse Mizuakai
scagliando un fulmine anche su Tsuki, che cadde a terra priva di sensi.
“NOOO! TSUKIIII!” gridò Hoshi cercando
di raggiungere la sorellina, ma venendo bloccata da un braccio di Nami.
“Buona Hoshi … se provi ad attaccarlo quello fa
fuori pure noi! Prova a ragionare un secondo … giochiamo
d’astuzia!” disse la navigatrice avvicinandosi a
Mizuakai con le braccia alzate.
“Senti, abbiamo capito, tu sei molto più forte!
Non abbiamo possibilità contro di te, perché non
ci lascia andare? In fondo che gusto c’è a
infierire su dei ragazzi che non possono difendersi?” disse
Nami ridendo istericamente, tentando di mantenere la calma.
“Il mio scopo è riscuotere le vostre taglie
… però, potrei anche accontentarmi di due belle
ragazze come voi nella mia ciurma … forse in questo modo
potrei risparmiare i vostri amici … per ora siete state le
uniche intelligenti che non hanno provato ad attaccarmi
…” disse l’uomo con un ghignetto.
-Entrare a far parte della ciurma di quest’essere schifoso?
Ma stiamo scherzando? Io ora lo attacco e... anche se …
forse farei meglio a fare come dice Nami, usare il cervello e non i
muscoli …- pensò Hoshi.
“Ecco … noi …” disse la
navigatrice fissando l’amica ninja che prese la parola.
“Accettiamo! Entreremo a far parte della tua ciurma e saremo
fedeli, ma solo ad un patto …” disse la ninja in
tono serio.
“Sentiamo, di che si tratta?” chiese il biondo
sorridendo con malvagità.
“Risparmia i nostri amici e permettimi di lasciare loro un
biglietto con su scritto che ce ne andiamo dalla ciurma!”
disse Hoshi sicura di se.
“E va bene … ma nel biglietto dovrete scriverci
che lasciate la ciurma di vostra volontà, perché
pensate che io sia meglio, chiaro?” disse il biondo
assottigliando gli occhi fino a ridurli a due fessure.
“Chiarissimo …” disse la Ninja
sorridendo e, tirando fuori un pezzo di carta dal suo marsupio con una
penna, cominciò a scriverci quattro parole.
“Hoshi …” disse Nami guardandola.
“Tranquilla Nami … lascia fare a me
…” disse la principessa guardandola seria.
“Va bene …” disse la navigatrice.
“Bene, ho finito … possiamo andare!”
disse la principessa posando il cappello di paglia accanto al suo
capitano, insieme al biglietto. Mizuakai controllò il
biglietto e dopo di che si incamminò insieme alle due
ragazze verso un luogo sconosciuto alle due.
***
Zoro fu il primo a risvegliarsi, seguito subito da Sanji, Chopper e
Franky. Quanto fossero rimasti privi di sensi non lo sapevano, ma
l’unica cosa che riuscirono a constatare fu il loro capitano
disidratato, Robin e Usop a terra e l’assenza della
navigatrice e della ninja. Subito versarono un po’
d’acqua addosso al ragazzo di gomma che si riprese. Poco dopo
si risvegliò anche Robin insieme ad Usop e Tsuki.
“E questo cos’è?” chiese Rufy
osservando il biglietto.
“Sembra la calligrafia di Hoshi …” disse
Sanji scrutandolo.
“Io e Nami ce ne andiamo dalla ciurma! Preferiamo come
capitano Mizuakai!” lesse Zoro.
“Sicuramente sono state costrette!” disse Usop.
“Oppure …” disse Robin cominciando ad
armeggiare con il biglietto e dopo qualche esperimento, fece emergere
delle scritte nascoste.
“Ha usato le sue conoscenze ninja per lasciarci un messaggio
nascosto …” disse l’archeologa.
“Ragazzi io e Nami siamo riuscite a guadagnare tempo unendoci
per finta a Mizuakai e convincendolo a lasciarvi in vita…
procuratevi dell’agalmatolite, Nami suppone che sia
l’unico modo per sconfiggerlo, dopo di che seguite le traccie
che lasceremo durante il percorso, per te Robin non dovrebbe essere
difficile seguirle; è un polverina invisibile, ma che con
speciali tecniche che tu sai usare può diventare
visibile… Ci fidiamo di voi!” lesse Robin.
“Quindi … hanno usato un trucco per salvarci e ora
ci stanno dando tutto il tempo necessario per procurarci il necessario
per riuscire a sconfiggerlo …” disse Sanji stupito
ancora una volta dall’intelligenza di Nami e dalla calma che
per una volta la mora era riuscita a mantenere.
“E allora che stiamo aspettando? Andiamo a
salvarle!” disse il capitano alzando un pugno verso
l’alto.
“Aspettate … non si farà cogliere
impreparato, non è stupido …” disse
Tsuki alle loro spalle con le braccia incrociate.
“Mmmh? E allora cosa pensi di fare ragazzina?”
chiese Zoro.
“Uno, non chiamarmi ragazzina praticello, due, credo di
essere l’unica a conoscerlo bene qui in mezzo!”
disse la giovane ragazza con fare superiore.
“Io continuo a ripetere che è una goccia
d’acqua in tutto e per tutto con sua sorella!”
disse Usop gonfiandosi le guance.
“Lo penso anche io!” disse Rufy con la medesima
faccia.
“Praticello?=.=” disse Zoro con una gocciolina
dietro la testa.
“Bhe comunque … sappiate che Mizuakai non
è così imbattibile come crediate, un punto debole
ce l’ha anche lui … secondo voi, perché
non è riuscito a usare due tecniche contemporaneamente? Se
usa il fuoco, non può usare il fulmine, se usa la sabbia,
non riesce ad usare le tecniche di Rufy …” disse
la morettina con gli occhi chiusi.
“Dove vuoi arrivare?” chiese Zoro non capendo.
“Forse ho capito … se attacca non può
difendersi con la sabbia e quindi non può essere immune agli
attacchi, giusto?” disse Robin con il suo solito ed
infallibile intuito.
“Vedo che hai capito … questo vuol dire che ci
servirà qualcuno che si faccia attaccare e proprio in
quell’istante, un altro dovrà attaccare lui
dandogli un colpo che non gli permetta di rialzarsi! Tutto
chiaro?” disse Tsuki con estrema intelligenza.
“Si … quindi, dovremo riuscire ad attaccarlo in
meno di un secondo …” disse Sanji annuendo.
“Bene! Allora andiamo! Anche se non ho capito nulla, per me
è ok!” disse il capitano alzandosi in piedi e
facendo spuntare sulla testa di tutti una gocciolina.
“Bene … allora se non avete domande
andiamo!” disse Tsuki mettendosi, insieme a Robin, a capo del
gruppetto.
To be continued ...
Il
teatrino di cappello di paglia- parte terza
E se i nostri pirati si trovassero alla finale di un torneo di
pallavolo? Come se la caverebbero?
"Ce l'abbiamo solo noi, i migliori! I migliori!" gridò Nami
vestita da ragazza pon pon con accanto una Robin alquanto seccata.
"Ragazzi! Dobbiamo vincere!" disse Hoshi con in testa un cappello per
nascondere i suoi capelli lunghi e con una fascia restrigente al seno
per nasconderlo U.U voleva giocare a tutti i costi e così si
era mascherata da maschio.
"Ma tu sei sicura di voler giocare?" chiese Zoro indignato di avere una
ragazza nella sua squadra.
"Sono la più brava tra tutti e perciò DEVO
giocare!" disse la mora con aria superiore.
"SIIII! La mi Hoshi-chan è la migliore!" disse Sanji con i
soliti cuoricini agli occhi.
"Bene ragazzi, dovete vincere! Superrrrrr! Fatelo per me, per il vostro
Mister!" disse Franky che indossava un paio di mutande con scritto:
Mister.
"Avanti! Andiamo a vincere!" disse Rufy, il capitano della squadra.
I sei ragazzi entraroni in campo. A giocare erano : Sanji, Zoro, Rufy,
Hoshi, Usop e Chopper. In pachina c'era Brook. L'arbitro
fischiò e la squadra avversaria, composta da Arlong e la sua
squadra, battè. La palla arrivò a Sanji che con
un calcio la spedì sulla luna,
"Punto per la squadra di Arlong per pallone finito sulla luna!" disse
l'arbitro.
"SANJI! DEVI PRENDERLA CON LE MANI!" disse Hoshi isterica.
"Hoshi-chan! Quanto sei bella quando ti arrabbi!" disse il cuoco con i
cuoricini agli occhi.
"Bravissimo Sanji!" disse Franky alzando un pollice.
"Ci rinuncio ..." disse la corvina perplessa. La squadrà
avversaria battè nuovamente, ma la palle cadde a terra visto
che Usop si scansò per paura di farsi male.
"Usop ..." disse Hoshi con occhi killer tirandogli una botta in testa.
"DEVI PRENDERLA LA PALLA! NON LASCIARLA CADERE!" gridò la
mora furiosa.
"Scusa, scusa!" disse il cecchino spaventato.
"Bravissimo Usop!" disse Franky sorridendo a trentadue denti. La
squadra di Arlong battè nuovamente e questa volta la palla
finì su Hoshi che la passò a Rufy che si trovava
sotto rete.
"Oddio, non la prenderò mai! Però se faccio
così' dovrei riuscirci ... MITRAGLIATRICE GOM GOM!"
girdò il ragazzo di gomma colpendo a casaccio e riuscendo a
prendere la palla che però finì in faccia a Brook
seduto in panchina.
"RUFY!!! IO TI STROZZO!" gridò la mora scagliandosi sul suo
capitano e riempendolo di pugni.
"Continua così Rufy, grandissimo!" disse Franky facendo il
segno di vittoria con le dita. La squadra di Arlong battè
nuovamente e questa volta la palla finì su Zoro che con una
delle sue tecnice a tre spade, affettò la palla.
"WUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!" gridò Hoshi scatenando una rissa
in campo.
"Stop! Stop! Basta!" cercò di dire l'arbitro per fermare
quella rissa. Gli uomini pesce cominciarono a ridere e Arlong disse:
"Ha ha arbitro, lei non vale proprio nulla!"
L'arbitro, che si scoprì essere Mr 2, offeso dalle parole
dell'uomo-pesce, sospese entrambe le squadre dal campionato e
così, se i nostri pirati si trovassero alla finale di un
torneo di pallavolo, non vincerebbero ma nemmeno perderebbero
perchè sarebbero sospesi prima. Però una razione
di botte da parte di Hoshi è assicurata XD
End
Ciao! Eccomi qui
con un nuovo chappy! Spero vi sia piaciuto! Ciao baci vvb e grazie a
tutti quelli che leggono e rece XD Siete carinissimi!
tenshifly:
Ciaoooo XD eh si, la sorellina minore di Hoshi! I frutti del
diavolo? Io inventarne tanti? XD Sono la ragazza con meno fantasia su
questa terra, anzi, il frutto Blood-Blood mi sembra anche abbastanza
stupido XD Comunque, il cattivo ha il potere del frutto copy-copy e
può copiare qualsiasi tecnica data dai frutti del mare XD mi
sembrava di averlo detto ma evidentemente me lo sono dimenticata. Rufy
questa volta ti ha deluso U.U mi disp XD però si
rifarà muhaha! Ah meglio se anke io non mi metto a parlare
di materie scolastiche o non la finisco più con gli insulti
XD io non vedo l'ora che ci siano le elezioni e le vacanze di pasqua
... vacanzeeeeeeeeeee *-* ciao baci alla prossima!
la scrittrice:
Ciaooo! XD wow sei molto perspicace^^ non pensavo si capisse
così tanto che fosse la sua sorellina XD (Pensa che io non
l'avevo capito che sono sua sorella mentre l'hai cpaito tu U.U sono una
frana XD nd hoshi) (Noo ... una frana noooo nd me in senso ironico)
(Prima o poi ucciderò l'autrice e la continuerò
io questo storia! Nd hoshi con occhi killer) (Chiedo scusa ^^" nd me)
Comunque sono contenta che la storia ti piaccia ed eccoti accontentaXD
ho aggiornato XD ciao baci alla prossima!
By Vegetina
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Capitolo 46 *** La sconfitta di Mizuakai/ Arrivederci Tsuki! ***
“Ha
ha ha ha bene ragazze, ora andremo sulla mia nave dove ci aspettano gli
altri miei uomini e insieme … andremo verso la conquista del
mondo! Diventerò il re dei pirati!” disse Mizuakai
ridendo di gusto.
“Non
sperarci brutto mostro, il re dei pirati sarà
Rufy!” disse Hoshi tra se e se.
“Hai
detto qualcosa bellezza?” chiese il biondo guardandola storta.
“Oh
no, nulla!” disse lei acida.
“Senti
Mizuakai, ma cosa vuoi farne di noi?” chiese Nami con fare
indagatore.
“Oh,
è semplice … siete ragazze così
carine, sarà un piacere avervi come mie ragazze
…” disse lui ghignando.
Hoshi e Nami
sbarrarono gli occhi spaventate; Le ragazze di quel viscido verme
schifoso? Mai!
“Ehi
Hoshi … sei sicura che gli altri ci troveranno? Se non
dovessero riuscirci cosa faremmo?” chiese Nami sottovoce
all’amica.
“Nami
… abbi un po’ di fiducia in loro, Robin
è un archeologa, sarà uno scherzetto per lei
ritrovarci grazie alla polverina che ho lasciato … ma se
così non dovesse essere, piuttosto che finire a letto con
quello, preferisco morire …” disse con occhi
tristi.
“Avanti!
Non dire cavolate! Tu ed io non moriremo! Loro ci salveranno e
così potremo ritornare alla vita di tutti i giorni,
chiaro?” disse Nami sempre a bassa voce.
“E va
bene …” disse la mora sforzandosi di fare un
sorriso.
“Eccoci,
siamo arrivati!” disse il biondo ghignando e indicandogli una
grande nave pirata.
“Hai
intenzione di sbarcare subito?” chiese Hoshi cercando di
guadagnare tempo.
“Non
ho più nessun motivo di rimanere qui … sai, devi
sapere che io e il tuo capitano siamo vecchi conoscenti …
quando non avevo ancora mangiato il frutto del mare lui mi aveva
sconfitto e credevo di essere finito, ma così non fu
… riuscii a riprendermi, trovai per casualità il
frutto e cominciai a vagare per i mari alla ricerca di quel moccioso!
Il caso volle che due anni fa sbarcai a Strawberry, la tua isola, dove
ti incontrai … evidentemente non ti ricordi di me, avevi
quattordici anni, ma rimasi colpito da Gairo e da te … Una
ragazzina che doveva combattere contro tutti e tutto da sola, poverina!
Così presi una decisione, appena ritrovato il moccioso,
sarei venuto a cercarti per farti diventare la mia donna …
coraggiosa, bella, forte, testarda , esattamente il mio tipo! Il caso
ha voluto che tu entrassi nella ciurma di cappello di paglia e che vi
trovassi insieme … ho provato ad attivare l’Akai
Fu, ma sei riuscita a contrastarlo insieme alla tua ciurma e ora
… non mi resta che completare il piano! Molto ingeniosa
l’idea della polverina trasparente per permettere ai vostri
amici di trovarmi, ma tanto sarà tutto inutile …
appena arriverrano qui sarà la loro fine e il mio piano
sarà completato!” disse Mizuakai ridendo di gusto.
“Cosa
…? Ma quindi … tu? Sapevi tutto! Sapevi della
polverina! Non è possibile! Volevi farli fuori
dall’inizio! Sei uno sporco bastardo! E poi io non mi ricordo
di te!” disse Hoshi con gli occhi sbarrati.
“Non
è possibile … una trappola … a questo
non avevo pensato!” disse Nami deglutendo rumorosamente.
“E una
volta fatti fuori, voi due con o contro la vostra volontà,
mi seguirete!” disse il biondo ghignando.
“Nami
… cosa facciamo? Sicuramente si farà aiutare dai
suoi uomini, credi che ce la faranno Rufy e gli altri?”
chiese la giovane Ninja alquanto nervosa.
“Mi
hai detto tu di fidarmi di loro, ora non dubitarme!” disse la
navigatrice nervosa quanto l’amica.
“Si
hai ragione Nami …” disse Hoshi fulminando con lo
sguardo Mizuakai.
“Oh,
è inutile che mi fai quello sguardo, tanto che tu lo voglia
o no diventerai la mia ragazza insieme alla tua amichetta!”
disse il biondo ghignando.
“Scordatelo!
Non starei mai con uno come te, preferisco la morte!” disse
Hoshi mettendosi in posizione di combattimento.
“Hoshi
… aspetta!” disse Nami pregandola di esitare
ancora un po’.
“Ogni
tanto Hoshi, impara ad ascoltare anche Nami!” disse Zoro
comparendo improvvisamente alle loro spalle.
“Zoro!”
dissero le due sorridendo di gioia.
“Non
cambierai mai …” disse Robin comparendo alla
destra di Hoshi.
“Sempre
la solita … ma sempre bellissima!*ç*”
disse Sanji venendo invece da sinistra.
“Ragazzi!”
dissero le due contente di rivederli.
“Non
vi avremmo mai lasciato qui!” disse Usop nascondendosi dietro
Zoro.
“Usop!
La vuoi smettere di fare il fifone!” disse lo spadaccino con
una venetta che cominciava a pulzargli sulla tempia.
“Allora
… cosa facciamo? L’attacchiamo o no?”
chiese Chopper che arrivò in quel momento affiancando Robin.
“Avanti
ragazzi … tutti insieme!” disse Zoro sguaninando
le sue spade e facendo per attaccare.
“Illusi,
vi avrò detto almeno un milione di volte che questi attacchi
con me non funzionano …” disse Mizuakai
trasformandosi in sabbia.
“MACHE
DIAVOLO COMBINATE? VOLETE FARVI AMMAZZARE TUTTI? NON AVETE PENSATO A UN
BUON PIANO?” gridò la navigatrice furibonda.
“Nami
…” disse Hoshi osservando i suoi compagni.
“Cosa
c’è?” chiese la rossa
sull’orlo di una crisi isterica.
“Osserva
bene … stanno tutti sorridendo sicuri di loro e poi
… non hai notato che mancano Franky, Rufy e mia
sorella?” disse la mora.
“Ora
che ci penso … hai ragione … che abbiano un piano
in mente?” chiese Nami.
“Sicuramente,
il problema è capire quale sia …” disse
la Ninja sforzandosi di pensare ma non facendosi venire in mente nulla.
“Siete
degli sciocchi, siete venuti qui senza un po’
d’Agalmatolite, cosa sperate di fare?” disse
Mizuakai schioccando le dita. A quel gesto sarebbero dovuti uscire
fuori dalla nave i suoi uomini, ma ciò non avvenne.
“Ma
cosa?” si chiese il biondo non capendo.
“Superrr
ragazzi! Tutta la sua ciurma è sistemata!” disse
Franky dalla nave del nemico vittorioso.
“Bhe,
non importa … non valevano nulla e io posso cavarmela anche
da solo!” disse Mizuakai ghignando.
“E ora
… Mamàragan!” disse Mizuakai
intento a scagliare una serie di fulmini casuali su tutto il
territorio, ma ciò non avvenne dato che venne colpito da un
potente pugno dietro la nuca e infilzato al torace da un bastone
appuntito fatto di sangue.
“Rufy!
Tsuki!” dissero Nami e Hoshi sorprese.
“Non
te l’aspettavi, vero Mizuakai?” disse la giovane
tredicenne estraendo il suo bastone di sangue.
“M-maledetta
…” disse l’uomo cadendo a terra
sanguinante.
“Ora!
Zoro! Sanji! Franky! Chopper! Usop! Robin! Hoshi! Nami! Dobbiamo
finirlo ora!” disse il capitano pronto a sferrargli il colpo
di grazia.
“SIII!”
disse tutta la ciurma preparandosi a colpirlo ognuno con il suo colpo
migliore.
“N-no
… n-non finirà c-così
…” disse Mizuakai diventando sabbia.
“C-ci
riv-vedremo un g-giorno …” disse il biondo
sparendo dalla vista di tutti.
“Ci
è sfuggito!” disse Nami sbuffando.
“E che
importa? Tanto sappiamo il suo punto debole e noi siamo più
forti!” disse il capitano sorridente.
“Rufy!”
disse Hoshi sorridendogli e alzando un pollice in segno di vittoria.
“He
he!” disse il capitano imitando il suo gesto.
“Ma
che bello sorellina! Sono dieci anni che non ci vediamo! Fatti
abbracciare Tsuki!” disse Tsuki ricordando alla sorella che
esisteva anche lei.
“Oh,
scusami sorellina! Comunque … sono felice di rivederti e di
sapere che sei una brava persona …”
disse Hoshi sorridendole.
“Sono
felice anche io di rivederti e sono contentissima che tu insieme a loro
hai salvato Strawberry!” disse Tsuki
“Che
ne dite di tornare alla nave? Ho voglia di dormire!” disse
Zoro.
“Sempre
a dormire tu!!!” disse Nami dandogli una botta in testa.
“Aio!
Nami possibile che tu debba sempre essere così
violenta?” disse lo spadaccino sbuffando.
“Su,
non ti lamentare! Perché invece non fai qualcosa di utile e
mi spieghi cosa è successo?” chiese la navigatrice
con un sorriso a trentadue denti.
“Sfruttatrice
…” disse Zoro spiegandole il piano che avevano
attuato per filo e per segno.
“Oh
dolci boccioli, che ne dite se torniamo alla nave e vi preparo qualcosa
da mangiare per rimettervi in sesto?” disse Sanji con
galanteria.
“Infatti,
torniamo alla nave che avete tutti bisogno di cure!” disse
Chopper agli amici.
“Ehi
Rufy, non è che Tsuki può venire con
noi?” chiese Hoshi con un sorriso a trentadue denti.
“Certo!
Non hai nemmeno bisogno di chiederlo! Tua sorella è la ben
venuta!” disse il capitano corrispondendo al sorriso.
***
Si trovavano
tutti sulla nave. Avevano intenzione di ripartire a breve e stavano
decidendo se prendere Tsuki con loro o no.
“Per
me non ci sono problemi …” disse Sanji.
“Neanche
per noi …” disse il resto della ciurma.
“E
allora, abbiamo deciso! Tsuki puoi rimanere!” disse Hoshi
sorridente.
“No!”
disse la corvina con tono autoritario.
“Cosa???”
dissero tutti non capendo.
“Ho
detto no, non verrò con voi!” disse la tredicenne
sicura di ciò che diceva.
“Ma
perché?” chiese Hoshi non capendo.
“Ti
voglio bene sorellina, ma io devo seguire la mia strada! Devo trovarmi
una ciurma tutta mia e navigare per i mari alla ricerca di One
Piece!” disse Tsuki.
“Allora
ci rincontreremo alla fine!” disse Rufy sorridendo.
“E va
bene … se è questo quello che vuoi!”
disse Hoshi un po’ triste.
“Su,
non fare così! Ci rincontreremo!” disse la
sorellina minore sorridendo.
“Hai
ragione!” disse la Ninja aprendosi in un largo sorriso.
“Bene
sorellona … e allora, mi raccomando, vedi di metterti con
Rufy al più presto! Se non lo fate siete idioti tutti e due!
Si capisce che vi piacete a vicenda!” disse Tsuki alla
sorella. A quelle parole Hoshi divento bordeaux e cominciò a
fumarle la testa. Tutti i suoi compagni di ciurma sghignazzarono,
mentre Rufy non aveva capito un acca come al solito.
“Ma
che diavolo dici? Su, ora pensiamo a cose serie! Quando
partirai?” chiese Hoshi cercando di sfuggire a quel discorso
imbarazzante.
“Ora!”
disse prendendo il suo zainetto in spalla.
“Cosa?
Ma così presto?” chiese la principessa guardandola
in faccia.
“Si,
ho un sogno da realizzare! Ci rincontreremo presto, odio i saluti
perciò …” disse dando un bacio sulla
guancia alla sorella.
“Ciao
a tutti!” continuò puoi scendendo dalla nave e
dirigendosi verso una piccola imbarcazione.
“Ma
…” tentò di dire Hoshi ma ormai Tsuki
se ne era già andata.
“E’
proprio tua sorella!” dissero tutti in coro.
“Già!”
disse lei sorridendo tra se e se.
“E
allora ragazzi, che ne dite di festeggiare?” chiese Rufy
sorridente.
“Per
voi ogni pretesto è buono per far festa!” disse
Hoshi sorridendo ma appoggiando quell’idea.
“E
allora ragazzi! Festaaaa!” gridò Usop cominciando
a ballare e cantare con il ragazzo di gomma.
“He he
… non cambieranno mai!” disse Nami sorridente.
“Già
…” disse Hoshi avvicinandosi al suo capitano.
“Ehi
Rufy …” disse poi la mora prendendolo per un
braccio.
“Mmh?
Che c’è?” chiese lui con espressione
ingenua.
“Senti,
posso parlarti un secondo?” chiese lei sorridendogli
dolcemente.
“Certo!”
disse lui seguendo la ragazza sul ponte della nave.
“Sai
Rufy … ne abbiamo passate così tante insieme da
quando ci siamo conosciuti che ormai ho perso il conto
…” disse lei sorridendo.
“Mmh?”
disse il ragazzo non capendo dove volesse arrivare. La mora lo
guardò teneramente, decisa finalmente a fare ciò
che avrebbe dovuto fare tempo addietro ...
To be continued
....
Il
teatrino di cappello di paglia- quarta parte
E se i nostri
pirati si trovassero nell'ambito del lavoro? Cosa succederebbe?
Nella redazione
del giornale più famoso al mondo, il One piece's time:
"Su! Lavorare!
lavorare!" disse Hoshi, vestita con un Tajer nero che camminava tra le
scrivanie dei suoi dipendenti bacchettando i più fannulloni.
"Ehi Hoshi ...
allora, come se la cavano?" chiese Nami, sua socia, mentre si smaltava
le unghie.
"Non so, vediamo
un pò cosa hanno buttato giù!" disse la mora
prendendo il lavoro di Robin.
"Uhm ... buono
... 'Il mistero dei cent'anni di vuoto" ... ottimo lavoro Robin!" disse
la mora soddisfatta, passando al lavoro successivo, quello di Chopper.
"Bene,
può andare ... 'La medicina moderna, i pro e i contro' ...
bravo Choppy!" disse la mora sorridente, passando a quello di Sanji.
"Ma che roba
è? 'A.A.A. Cercasi bella ragazza disponibile, reperibile al
telefono oppure su Meetic.it' ... =.= Sanji, non siamo ad un centro
d'incontri ma in una redazione giornalistica!!!" gridò la
mora strappandogli il suo articolo e tirandogli un cazzotto in testa.
"Bene, e ora
vediamo il tuo Rufy ..." disse la ragazza sorridendogli dolcemente.
"Uhm ... 'Il
pesce rosso e il pirata' ... Rufy ... non scriviamo fiabe per bambini
... caro, riscrivi da capo." gli disse Hoshi dolcemente accarezzandogli
la testa e passando a Zoro.
"Senti, guarda,
te lo dico con il cuore ... 'La spada ballerina' non è
esattamente ciò che pensavo quando ti parlavo di un articolo
sulle spade, perciò ... RISCRIVI DA CAPO!" gridò
la mora furiosa.
"Ha ha ha mamma
mia che risate!" disse Nami piegandosi in due. Quella più
che una redazione giornalistica le sembrava un asilo!
"Usop ... che
roba sarebbe ' Se hai paura prendi e scappa!' ? Io ti ho chiesto un
articolo sul coraggio, non sulla paura!" disse la mora
'definestrandolo'.
"E infine Franky
... speriamo bene ..." disse la ragazza prendendo in mano il suo
articolo.
" Ma ... 'Le
mutande più cool del momento, per informazioni chiamate
questo numero 33******** ...' Io non ho parole ... RISCRIVETE TUTTI
TRANNE ROBIN E CHOPPER E DOPO DI CHE PUBLICATE I VOSTRI ARTICOLI SUL
ONE PIECE'S TIME! SONO STATA CHIARA?" girdò la corvina fuori
di se andandosene nel suo ufficio e riposandosi, stressata da quegli
imcapaci.
Il giorno dopo
...
Il giornale era
stato pubblicato e, sfortunatamente per la nostra Hoshi, i cari ragazzi
non avevano capito un acca e avevano lasciato i loro articoli ma a
discapito di tutte le aspettative ebbe più successo del
solito! Hoshi ne fu compiaciuta e così, da quel giorno,
lasciò dirigere gli articoli a Rufy e il One piece's Time
divenne più che un giornale serio un giornale comico XD ....
End
Salve
a tutti ed eccomi qui con il nuovo chappy U.U ok con questo teatrino di
cappello di paglia ho toccato il fondo XD mi ronzava da un
pò questa idea ma ora che l'ho scritta sembra un
pò ridicola XD comunque, passando ad altro, per chiunque
volesse chattare con me il mio contatto è
klakla92_@hotmail.it. Spero che il chappy vi sia piaciuto, ciao baci
vvb e grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono. PS: Non
perdetevi il prossimo chappy XD ci saranno delle sorprese XD
tenshifly:
Ciao XD si si tsuki ha 13 anni e a dir la verità
è ispirata a mia sorella XD stessa età e stesso
caratteraccio =.= comunque, lo scontro con MIzuakai
è finalmente concluso, ma quell'idiota è ancora
in circolazione XD chissà se tornerà! He he mi
dispiace dirtelo ma ciò che è successo tra Hoshi
e Ace si svelerà dopo Triller Bark ma tranquilla, mancano
veramente pochi capitoli XD sono contenta che la fic ti piaccia e
grazie ancora per i complimenti! ciao baci
la
scrittrice: Ciaooo XD sono contenta che il chappy ti sia piaciuto e bhe
... Hoshi e Nami non è che abbiano combinato
granchè XD ma fortuna che sono intervenuti i loro compagni a
tirarle fuori da quella brutta situazione U.U spero che il chappy ti
sia piaciuto e che il finale ti abbia un pò incuriosito XD
ciao baci alla prossima!
By Vegetina
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Capitolo 47 *** Dichiarazione! / Le parole feriscono più delle azioni ... ***
“Il
nostro primo incontro, lo sbarco a Long Ring Long Land, il mio
tradimento a Strawberry … quel bacio prima della battaglia
… l’isola di Water Seven e quella di Enies Lobby,
l’avventura con Nabiki, il problema dell’Akai Fu e
infine l’isola dell’inferno e in tutto questo
… tu mi sei sempre stato vicino Rufy, mi hai sempre aiutata,
sostenuta, consolata … nel mio regno non ho dovuto nemmeno
chiederti aiuto, hai deciso di aiutarmi senza pensarci un attimo
… sei un ragazzo così buono e
…” disse lei avvicinandosi a lui che la guardava
perplesso.
“E … io credo che … insomma che tu
… tu mi piaci!” disse lei baciandolo leggermente
sulle labbra. Lui rimase immobile, non sapendo ne cosa dire ne cosa
fare.
“Mi sei piaciuto dal primo momento che ti ho visto, ma non
sono mai riuscita ad ammetterlo a me stessa … ma ora
… ora è diverso … io sento che tu,
anche se non ricambi, non smetterai mai di essere mio amico!”
disse la ragazza guardandolo e sorridendogli.
“Bhe … ecco … io … non so
cosa dire …” disse il ragazzo un po’ in
imbarazzo.
“Non devi dire nulla, io volevo solo che tu lo
sapessi!” disse lei continuando a sorridergli.
Rufy non aveva la minima idea di cosa fare, di cosa dire, di cosa
pensare … insomma, si, era piaciuto ad alcune ragazze, ma
non aveva mai dato peso a delle cose che lui reputava inutili e che
avrebbero solo ostacolato il suo sogno di diventare il re dei pirati,
ma ora … ora era tutto diverso! Non riusciva a spiegarsi il
perché, il cuore gli batteva a mille, era perfino arrossito!
Era da qualche giorno che ci pensava … che Sanji avesse
ragione e che lui provasse quello strano sentimento che chiamava
‘Amore’? L’amore voleva dire pensare ogni
minuto della giornata a lei, sognarla di notte, tentare di farla sempre
sorridere, soffrire se per caso lei fosse stata triste, difenderla da
qualsiasi cosa o persona avesse voluto farle del male, sentirsi bene
solamente per un suo sorriso e per un gesto d’affetto,
desiderare le sue labbra in qualsiasi istante …
l’amore era questo?
“Dai, ora perché non torniamo dagli
altri?” chiese lei dandogli le spalle intenta a tornare nel
salotto a far baldoria, ma un braccio del ragazzo la fermò.
La mora sussultò un secondo, non capendo il
perché di quel gesto, ma non ebbe il tempo di pensare dato
che lui la fece girare e l’abbracciò forte.
“Aspetta un attimo …”
“R-rufy … m-ma che …?” chiese
la ragazza non capendo.
“Un secondo solo … io … bhe
… insomma .. ecco … io … bhe
… grazie!” disse non sapendo che dire e facendo
spuntare una gocciolina dietro la testa della mora.
“Ah … prego … =.=” gli
rispose la mora.
“Ehm …” disse Rufy impanicato.
“Dai, è meglio tornare dagli altri!”
disse lei sorridendogli. Era sul punto di girarsi, ma venne fermata da
un improvviso bacio del ragazzo.
Sentiva che non poteva lasciarla andare via così, aveva
sentito il bisogno di fare qualcosa, gli era venuto quasi istintivo
…
“Eh …” tentò di dire la mora
una volta staccatasi dal moro.
“No, non dire nulla!” disse Rufy prendendola per un
braccio e trascinandola dentro, dagli altri …
***
Era giunto il mattino seguente e la ciurma di cappello di paglia era
finalmente ripartita, continuando il suo viaggio verso il nuovo mondo!
La prossima isola sarebbe stata quella degli uomini pesci e tutti,
tranne Nami e Usop, non vedevano l’ora di arrivarci.
“Uff … oggi è una giornata proprio
noiosa!” disse Nami seduta al tavolo da giardino insieme ad
Hoshi.
“Concordo in pieno … non ho nulla da
fare!” disse la mora sbuffando.
“Mah … perché non sfogliamo qualche
rivista?” chiese la navigatrice.
“Ehi guardate!!!” dissero Rufy ed Usop caricando
una delle nuove armi di franky con alcune sfere rosse.
“Uhm? Cos’è?” chiesero la
rossa e la mora avvicinandosi.
“Una nuova arma! Guardate!” dissero sparando e
provocando una grande esplosione che fece diventare per qualche
secondo, una parte del cielo color arcobaleno.
“Ma che bello! A me non sembra un’arma!”
disse Nami estasiata.
“Neanche a me! Sembra quasi una macchina che crea
arcobaleni!” disse Hoshi osservando quello spettacolo
meraviglioso.
“Aspettate qui, vado a prendere un bicchiere
d’acqua e torno! Non sparatene altri senza di me!”
disse Nami precipitandosi in cucina, ma rischiando di essere affettata
da Zoro che si stava allenando li nei paraggi.
“Maledizione Zoro, vuoi stare più attento? Per
poco non mi fai fuori!” disse la rossa furibonda.
“Potevi fare più attenzione a dove passavi! Hai
visto che mi stavo allenando, perciò non mi scocciare
ragazzina!” disse lo spadaccino serio.
“Ah e adesso la colpa sarebbe mia? Ma smettila di dire
idiozie e cerca di non affettare nessuno, chiaro stupido
zoticone?”
“Non insultarmi strega!” rispose lui a tono.
“Strega a me??? BRUTTO IDIOTA DI UNO SCIMMIONE CHE NON SEI
ALTRO, NON PROVARE MAI PIU’ A CHIAMARMI STREGA
CHIARO?” urlò la navigatrice cominciando ad alzare
il tono della voce.
“Non alzare il tono con me idiota! E poi non sono uno
scimmione! Hai cominciato tu ad insultare perciò ora non
lagnarti!” disse Zoro intento a continuare i suoi
allenamenti, non sapeva il perché, ma
l’atteggiamento di quella ragazzina gli stava dando fastidio.
“TU NON PUOI PERMETTERTI DI PARLARMI COSI’!!! SEI
SOLO UNO SCIMPANZE’ CHE NON DIVENTERA’ MAI LO
SPADACCINO PIU’ FORTE DEL MONDO!” gridò
la navigatrice piena di rabbia. Forse si stava accanendo tanto con lui
perché le aveva dato fastidio il fatto che fino a poco prima
stesse parlando con Robin, poteva trattarsi di gelosia?
“Non riesco a capire come Arlong abbia fatto a sopportarti
per così tanti anni, fossi stato in lui ti avrei fatto fuori
insieme a tua madre e per dispetto avrei eliminato gli altri abitanti
del villaggio!” disse Zoro essendo stato ferito
nell’orgoglio. Non avrebbe mai voluto dirle quelle cose, che
tra l’altro non pensava, ma un qualcosa più forte
di lui gliele aveva fatte uscire dalla bocca, come lame taglienti.
Nami sbarrò gli occhi, non poteva credere che le avesse
detto davvero una cosa del genere … litigavano spesso,
questo era vero, ma non si era mai spinto a dire una cosa
così brutta e che tra l’altro le aveva fatto male
più di una spada conficcata nel petto.
Non sapeva cosa rispondergli, sentiva solamente i suoi occhi riempirsi
di lacrime e il labbro inferiore cominciare a tremolare.
Senza dire nulla si girò e corse via, verso la sua camera,
mentre le lacrime cominciavano a rigarle il viso.
Zoro rimase li impalato, pentendosi quasi subito di ciò che
le aveva detto e cercando di pensare ad un modo per riparare, ma non
gli venne in mente nulla …
Aveva torto marcio, non avrebbe mai dovuto toccare un argomento
così delicato, era stato un idiota!
***
“Ehi Robin, sai che cos’ha Nami? Non la vedo da
qualche ora …” disse Hoshi preoccupata per la sua
sorellona.
“L’ho vista mentre andava in camera oggi pomeriggio
…”
“mmh … strano che non si sia fatta vedere, io vado
a controllare!” disse Hoshi dirigendosi verso la sua camera.
“Nami … sei qui?” chiese la corvina
entrando nella stanza e accorgendosi che le finestre erano chiuse, le
tende tirate e la luce spenta. Regnava il buio e il silenzio.
“Nami …?” disse Hoshi accendendo la luce
e potendo così finalmente vederla rannicchiata sotto le
coperte.
“ …” la rossa non rispose, ma si
sentì solamente un singhiozzo appena percettibile.
“Ehi, che hai?” chiese la corvina avvicinandosi al
letto e sedendosi accanto alla navigatrice.
“N-nulla …” disse la ragazza
singhiozzando.
“Come nulla? Stai piangendo e singhiozzando, qualcosa deve
essere successo!” disse Hoshi intenta a scoprire la
verità.
“Veramente … non è nulla
…” disse mettendosi seduta sul letto e guardandola
dritta in fraccia.
“Oh mio Dio! Ma da quanto cavolo stai piangendo? Hai una
faccia a dir poco orribile!” disse la Ninja sorpresa.
“No guarda … ora mi calmo …”
disse cercando di asciugarsi le lacrime, ma le parole che poco prima le
aveva detto lo spadaccino le risuonavano nella mente come lame
taglienti., facendola piangere ancora di più.
“Ok, o ti decidi a dirmi cosa è successo o vado di
la e metto sotto interrogatorio tutti finchè il responsabile
non sputa il rospo!” disse decisa la principessa.
“No … aspetta! Ti dico la verità ma
…” disse Nami mordendosi un labbro.
“Ma cosa?” chiese Hoshi.
“Devi promettermi che non tenterai di fare nulla per
aiutarmi, chiaro?” disse cercando inutilmente di non piangere.
“ E va bene, ma ora spiegami!” disse la mora
tranquillizzandosi.
“In pratica è successo che …”
cominciò Nami raccontandole tutta la litigata con Zoro e
delle sue parole che l’avevano ferita, anche se ora capiva
che in realtà un po’ di colpa ce l’aveva
anche lei.
“Capisco … quello spadaccino da strapazzo ha
esagerato, perciò o ti chiede scusa o tu non rivolgergli la
parola! Chiaro?” disse la mora
“Si … non ho la minima intenzione di riparlarci e
non voglio nemmeno incontrarlo …” disse la rossa
abbassando lo sguardo.
”Bene … allora andiamo a cena, ok?”
disse Hoshi sorridendole.
“No, non ho fame grazie … vai tu
…” disse Nami rimettendosi sotto le coperte.
“Ok, però dopo ti porto qualcosa da mangiare
… a tra poco!”
***
“Ehi ragazzi, ma Nami dov’è?”
chiese Rufy mentre stava divorando la sua carne.
“Tsè, starà facendo cose stupide adatte
ad una bambina stupida …” disse Zoro con
cattiveria. Hoshi fece finta di non sentire e disse:
“Non aveva fame ed è rimasta in camera a dormire
…”
“Oh povera Nami-chan! Avrà
l’influenza!” disse Sanji preoccupato.
“Tsè … sarà
fissata come una ragazzina stupida con le diete
…” disse Zoro ingoiando un pezzo di carne.
“Non dare della stupida alla mia Nami-chan!!!”
disse Sanji pronto a litigarci.
“Ora smettila Zoro!” disse Hoshi alzandosi in piedi
e sbattendo le mani sul tavolo. Tutti si girarono a guardarla.
“E tu ora che vuoi?” chiese Zoro guardandola truce.
Quel giorno si sentiva terribilmente acido e arrabbiato verso tutti.
“Senti Zoro, smettila di comportarti in questo modo strano e
ti conviene chiedere scusa ad una persona che per colpa tua sta
soffrendo!” disse la ragazza guardandolo truce.
“Tsè …” disse lo spadaccino
alzandosi da tavola e andando sul ponte della nave.
“Ma volete spiegare anche a noi?” disse Usop.
“Non sono cose che vi riguardano!” disse Hoshi
alzandosi anche lei e andandosene in camera.
“Mah … oggi sono tutti strani!” disse
Rufy continuando a mangiare.
To be continued ....
scusate ma oggi sto malissimo ... è un miracolo se ho
aggiornato ... vi prometto k la prossima volta vi
ringrazierò ... ciao a tutti
By
Vegetina
|
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Capitolo 48 *** Brook, lo scheletro parlante! /Triller Bark, un isola misteriosa ... ***
La
ciurma di cappello di paglia era arrivata in uno strano mare, pieno di
nebbia dove non filtrava nemmeno un raggio del sole. Poco prima avevano
trovato uno strano barile in mare e, pensando che fosse vino,
l’avevano aperto, ma facendo uscire dal suo interno un fuoco
d’artificio. Nami supponeva che così avessero
rivelato la loro posizione e senza perdere tempo avevano proceduto
cercando di far perdere le loro tracce ma finendo in quello strano
mare, chiamato il Florian Triangle, da dove nessuno ne era mai uscito
vivo .... Avevano avvistato una nave e sopra di essa uno scheletro con
l’afro che cantava.
“Yohohohoho
…
Binkusu no sake
wo,todoke ni yuku yo Yohohohoooo…” cantava lo
scheletro.
“Wuaaaa
ragazzi! Guardate che bello! Uno scheletro che canta!” disse
Rufy con gli occhi a stelline.
“Interessante
…” dissero Robin e Hoshi mentre Nami urlava di
paura insieme a Chopper ed Usop.
“Mi
basterà decapitatlo …” disse Zoro.
“AAAAAAAAAAAAAAH!”
gridarono tutti gli altri.
“LA
CANZONE DELLO SPIRITO MALIGNO! NON ASCOLTATALA!!!”
gridò Usop spaventato e facendo urlare ancora di
più Chopper.
“
L’avete sentito vero? Era uno scheletro che cantava! Forza
ragazzi andiamo!!!” disse Rufy già
pronto a salire sulla nave fantasma, ma venendo bloccato da Sanji.
Fecero a sorte, quattro sarebbero andati e cinque sarebbero rimasti
sulla nave.
Rufy, sarebbe
andato sicuro e insieme a loro anche Sanji, Nami e Hoshi.
“Sono
proprio curiosa di scoprire il segreto di quello scheletro
…” disse Hoshi salendo insieme ai tre compagni
sulla nave accanto alla loro.
“Perché
proprio io T____T non è giusto!” piagnucolava Nami
salendo a malincuore.
Appena
arrivarono sopra Nami fece un urlo di puro terrore, ma tutti pensieri
strani su quello scheletro vennero eliminati quando cominciò
a parlare tutto euforico dicendo che era lieto di conoscerli e che era
sorpreso perché erano decenni che non vedeva più
nessuno. Si rivelò anche essere piuttosto fifone.
“Guardate
lo scheletro parla ed ha l’afro!!!” disse Rufy.
“Incredibile!”
disse Sanji.
“Certo
che se ne vedono di cose strane nel mare blu …”
disse Hoshi sorridendo tra se e se.
“Oh
my, my (espressione tipicamente inglese) cosa vedono i miei occhi! Che
meravigliose signore!!!” disse lo scheletro avvicinandosi
alle due.
“Bhra
grazie!” disse Hoshi.
“No,
no non direi!” disse Nami nascondendosi dietro la sua
sorellina.
“Io ho
occhio per le belle ragazze, sebbene io non abbia gli occhi!
Yohoho!” disse per poi avvicinarsi alle due e con voce seria
e seducente chiese loro:
“Potete
mostrarmi le vostre mutandine per favore?”
PERVERTITO!”
gridarono le due colpendolo una con un calcio e una con un pugno.
“Oioioio
durette le signorine …”
“Ha ha
ha! Mi fa troppo ridere!” disse Rufy ridendo di gusto.
Sanji gli fece
una serie di domande, alla quale però lo scheletro non
rispose; Rufy gli chiese se voleva entrare nella sua ciurma e lui
rispose affermativamente facendo rimanere di stucco i restanti tre
presenti. Tornarono sulla nave, accompagnati anche dal simpatico
scheletro, che si presentò come Brook ‘solo
ossa’. Usop e Chopper erano terrorizzati e si erano procurati
un kit anti-demoni, mentre Brook continuava ad importunare le ragazze
chiedendo loro di mostrargli le mutandine.
Lo scheletro si
accomodò a tavola con loro, anche se la maggior parte della
ciurma non l’approvava, e cominciò a chiacchierare
con i suoi nuovi compagni di ciurma rivelando loro che aveva mangiato
il frutto Yumi-Yumi che gli permetteva di resuscitare, ma, dato che era
morto nel florian triangle che era pieno di nebbia, la sua anima aveva
ritrovato il suo corpo solo dopo un anno dal decesso, ritrovando
così solo le sue ossa con, fortunatamente, ancora
l’afro attaccata.
“Ed
ecco spiegato lo scheletro parlante …” disse
Franky.
“Ma
normalmente gli scheletri non hanno i capelli … non
è normale vedere uno scheletro con l’afro
…” disse Zoro perplesso.
“Io
avevo un afro molto resistente!”
“Senti
… passiamo alle cose serie …” disse
Hoshi squadrandolo. Tutti si voltarono verso di lei che si trovava
poggiata ad un muro con le braccia incrociate.
“Dimmi
pure, meravigliosa signorina …” disse Brook.
“Come
mai … non hai l’ombra? Sei per caso …
un vampiro?” chiese la ragazza facendo notare solo allora la
veridicità delle sue parole.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
UN VAMPIROOOOO!” gridarono tutti, eccetto Rufy, che era
eccitato alla sola idea. Lo scheletro si calmò, cominciando
a raccontare la sua storia. Da quanto diceva un tizio molti anni
addietro, gli aveva rubato l’ombra e se si fosse esposto ai
raggi del sole sarebbe morto perché il raggio
l’avrebbe disintegrato. Non vedendoglisi l’ombra,
di conseguenza non veniva riflesso nemmeno nello specchio e pur troppo
era costretto a vivere all’oscurità.
“Non
hai di certo una bella vita =.=…” disse Sanji
“Yohohohoho!
Nonostante tutto sono contento di essere vivo! Non sapeto come sono
felice! Oggi è il giorno più bello della mia
vita! Ho incontrato delle persone! Sono decenni che vago senza meta da
solo, impaurito … volevo morire! E invece oggi sono
così contento! E’ il giorno più felice
della mia vita! Se potessi vorrei piangere! L'idea di entrare nella
vostra ciurma mi rende davvero felice, ma comunque devo rifiutare
… yohohoho”
“EEEEEH?
PERCHEEEE’?” chiese Rufy non capendo.
Brook gli
spiegò che doveva trovare la persona che gli aveva rubato
l’ombra perché se si fosse unito a loro senza la
sua ombra, la sua fine sarebbe stata solo una questione di tempo; Rufy
si offrì di aiutarlo, ma Brook non voleva perché
voleva evitargli di fargli rischiare la vita. Quando Rufy
scoprì che lo scheletro era un musicista lo voleva ancora di
più nella sua ciurma, ma improvvisamente apparve un fantasma
che scatenò il panico tra i presenti e come se non bastasse
successo un fatto strano … entrarono in una specie di strana
isola e il cancello dalla quale erano entrati si chiuese alle loro
spalle … erano arrivati nell’isola fantasma
vagante, Thriller Bark. Brook gli spiegò che se avevano
aperto uno strano barile voleva dire che da quel momento loro erano
stati controllati.
***
Si
scoprì che l’isola aveva viaggiato fin li dal West
Blu, perciò il Log Pose non reagiva. Brook li
pregò di trovare un modo di andarsene da quel posto e li
ringraziò di tutto, dopo di che se ne andò
‘correndo’ sull’acqua.
Il fantasma di
prima se ne era andato, rifluttuando verso l'isola e i pirati stavano
decidendo che fare. Erano in trappola dato che era un isola circondata
da mura e quindi impossibile uscirne fuori senza che qualcuno gli
avesse aperto il cancello.
Alla fine
decisero di sbarcare sull’isola, così Franky gli
mostrò la sua nuova creazione, una mini Going Merry che
andava a pale. Nami, Usop e Chopper presi dall’entusiasmo
subito ci salirono per provarla e cominciarono a vagare a destra e
sinistra, quando si sentì un urlo provenire dalla loro
direzione. Tutti si allarmarono subito ma successe un altro fatto
strano, qualcosa o meglio qualcuno di invisibile cominciò a
fare ‘scherzetti’ poco divertenti ai pirati,
rischiando di far fuori Rufy e leccando Robin.
”Ragazzi
… non possiamo vederlo … ma possiamo
sentirlo!” disse Hoshi chiudendo gli occhi e concentrandosi.
Inutile, a quanto pare era anche piuttosto agile e faceva poco rumore.
Bloccò i polsi di Hoshi e le schioccò un bacio in
bocca.
“Brrrr
…” disse l’uomo invisibile come se fosse
un ruggito. Poi sparì …
“Robin-chan!
Hoshi-chan!” disse Sanji preoccupato.
“Sto
bene … io vado a vedere come stanno Nami, Chopper e Usop!
Non mi piace quest’isola!” disse Hoshi saltando
giù dalla nave e, grazie alle sue abilità ninja,
cominciando a correre sull’acqua nella direzione da dove
erano arrivati gli urli.
Hoshi
potè osservare la mini-Merry vicino ad un muro molto basso e
al dila del muro una specie di burrone alquanto profondo.
“Ehiii!
Namiii! Chopper! Usopp!” gridò Hoshi cercando di
capire se fossero laggiù.
“HOSHIIII!
SIAMO QUIII!” gridò la navigatrice.
“Perfetto
…” disse la ninja saltando dentro.
“Eccomi
qua … ma come diavolo ci siete finiti qui dentro?”
chiese la mora alzando un sopracciglio.
“Eravamo
così presi dall’eccitazione che non ci siamo
accorti della riva e siamo finiti qui sotto! E’ stata colpa
mia al cento per cento!” disse Nami facendo un sorriso a
trentadue denti.
“Bene
… siamo sull’isola dei fantasmi
ragazzi!” disse Hoshi guardandosi intorno sospettosa.
“FANTASMIIII!”
gridarono Chopper e Usop abbracciandosi spaventati.
“SMETTETELA!!!”
gridò Nami anch’essa spaventata.
“Bhe,
non ci conviene che trovare l’uscita …”
disse Hoshi cominciando a camminare, ma una specie di cane a tre teste,
che Nami identificò come Cerbero, il cane di guardia
dell’inferno, spuntò davanti a loro.
“WUAAAAA!
CERBEROOOO! SIAMO ALL’INFERNOOOO!” Gridarono Usop,
Nami e Chopper spaventati.
“Uhm
… posso batterlo questo cucciolotto!” disse Hoshi
pronta allo scontro ma venendo trascinata via da Usop e Chopper.
“SCAPPIAMOOOOOOOO!”
gridarono.
“Ehi
… ma io posso batterlo!” disse la ninja
inutilmente, visto che non se la filavano di pezza.
“Li
c’è l’uscitaaa!!!”
gridò Nami.
“E va
bene … se non volete affrontarlo …”
disse la principessa liberandosi dalla presa dei suoi compagni di
ciurma e afferrando Usop con un braccio, Nami con l’altro e
Chopper per i pantaloni con la bocca, fece un salto su un albero.
Difatti, dopo aver percorso una scalinata si erano ritrovati in una
foresta alquanto buia e tetra.
“Qui
siamo al sicuro!” disse la mora sorridendo.
“Andiamocene
di qui!” dissero gli altri tre che stavano morendo di paura.
“Avanti
ragazzi … non temete, ci sono io con voi! Non
permetterò a nessuno di farvi del male!” disse
Hoshi sorridente tentando di tranquillizzarli.
“Ma
… ma hai visto dove siamo finiti … siamo in una
foresta completamente buia, piena di nebbia e terrificante, con
creature inimmaginabili …” disse Usop.
“Io
non mi stacco più da te!” disse Nami aggrappandosi
ad un bracico della sorellina.
“Vedrete
che Rufy e gli altri ci verranno a recuperare presto!” disse
la corvina sorridente. Improvvisamente spuntò fuori uno
strano pipistrello parlante, di nome Hildon, che gli disse che li
avrebbe condotti nella villa di un certo Dottor Hogback dove sarebbero
stati al sicuro. Chopper sembrava conoscere quel dottore, ma solo di
fama. Era il medico più bravo e famoso al mondo.
“E chi
dice di poterci fidare di te?” chiese Hoshi sospettosa,
guardandolo truce. Il pipistrello cominciò a sudare freddo a
causa del sangue freddo che la mora riusciva a mantenere, ma non si
fece intimorire e così li convinse a seguirlo. Li
portò in una carrozza che li avrebbe condotti al castello. A
portare la carrozza erano dei cavalli alquanto strani, uno
metà umano metà cavallo e l’altro meta
cane o lupo o non si capiva bene e metà cavallo …
sembravano esseri demoniaci. Hildon gli disse che la villa era molto
grande e che all’interno di essa potevano stare tranquilli.
Durante il tragitto Nami urlò, notando un leone con mezza
faccia da umano. I ragazzi, increduli, si riaffacciarono di nuovo,
notando alberi che ridevano e parlavano e altre creature strane.
“Che
simpatiche creature …” disse la mora
assottigliando gli occhi fino a ridurli a due fessure mentre i suoi tre
compagni urlavano. Hildon convinse Nami, Usop e Chopper che erano solo
miraggi, mentre la giovane ninja cominciava a fidarsi sempre meno. Nami
chiese ad Hildon di riportarli sulla costa così il
pipistrello avvertì i cocchieri uscendo dalla carrozza, ma
il tempo passava e il pipistrello non accennava a tornare dentro. Come
se non bastasse c’era anche uno strano silenzio …
“Io lo
sapevo!” disse Hoshi uscendo dalla carrozza e vedendo che li
avevano abbandonati nel bel mezzo di un cimitero.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!”
gridarono Nami, Usop e Chopper.
“Che
avete da urlare?” chiese la mora seccata da quella situazione
assurda.
“Zo
…zo … ZOMBIEEEE!” gridarono i tre
mentre dei corpi fuoriuscivano dal terreno e cominciavano a camminare
verso di loro.
“Cosa?”
disse la corvina sbarrando gli occhi. Uno di loro afferrò
Usop per un piede.
“NOOO!
USOPPPP!” gridarono Nami e Chopper terrorizzati. Quegli
Zombie erano terribilmente forti, erano perfino riusciti a sollevare la
carrozza costringendo i tre pirati rimanenti ad uscire.
“Ehi
voi, lasciate andare Usop o vi faccio fuori!” disse Hoshi
sfoderando due Kunai. Gli zombie in tutta risposta presero anche Nami
per i piedi.
“Ora
mi avete stufato!!! PALLA DI FUOCO DEVASTANTE!!!”
gridò la mora lanciando una potente sfera di fuoco contro
gli zombie che si allontanarono intomiriti.
“Giusto!
Il fuoco!” disse Usop lanciando una delle sue stelle di fuoco.
“Forza
ragazzi, ora combattiamo!” disse la mora pronta a farli fuori
tutti, ma venendo presa da Chopper versione umana e trascinata via
velocemente con la forza.
“Uffa,
io volevo combattere …” brontolò la
ninja mentre veniva trasportata come un sacco di patate.
To
be continued ...
Ciao!
Eccomi qui con il nuovo aggiornamento! Spero che questo
Chappy vi sia piaciuto XD tranquilli, Triller Bark non
durerà molto, altri 3 o 4 capitolo massimi e poi si
scoprirà il perchè Ace e Hoshi si conoscono!
Spero di avervi incuriosito! Ciao baci!
tenshifly:
Ciao, è si, purtroppo ho la febbre =.= maledetta febbre!
Comunque si Hoshi finalmente si è dichiarata e Rufy
rimarrà sempre il solito U.U non cambierà mai XD
ma a noi ci piace anche per questo! :P Tra Nami e Zoro a breve
accadranno delle belle cosuccie, e aggiungerei tutto grazie a triller
Bark XD sono contenta che ti sia piaciuto e spero che anche questo
chappy sia di tuo gradimento^^ Ciao baci alla prossima!
By Vegetina
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Capitolo 49 *** Zombie, misteri e guai! L'apparizione di Moira/ Taglia di 200 milioni! ***
Intanto,
Rufy e gli altri stavano decidendo cosa fare.
“Ora andremo a salvare le mie dolci Nami-chan e
Hoshi-chan!” disse Sanji con il fuoco che gli ardeva negli
occhi.
“Tranquillo, Hoshi se la sa cavare e sicuramente è
insieme ad Usop, Chopper e nami, perciò non c'è
da preoccuparsi! Perché invece non ci facciamo un giretto
sull’isola?”chiese Rufy sorridente.
“Tu non ti rendi conto del pericolo che i miei due boccioli
di rose possono correre T__T …” disse Sanji
preoccupato.
“Sono convinto che se la caveranno …”
disse Zoro che, anche se con Nami non ci parlava da diversi giorni, era
preoccupato.
La Sunny si impigliò in una ragnatela gigante, facendola
rimanre bloccata in un punto del mare ..
***
“Siete dei fifoni!” disse Hoshi camminando
arrabbiata. Infatti, una volta scampato il pericolo, Chopper
l’aveva posata a terra e ora proseguivano verso la villa che
si trovava poco distante da loro.
“Sorellina … capiscici … erano
zombie!!!” disse Nami ancora terrorizzata.
“Se non ve ne siete accorti è tutto alquanto
strano su quest’isola … mah comunque, eccoci
arrivati … entriamo va …” disse Hoshi
aprendo il cancello e facendo strada ai suoi amici.
Nami urlò gentilmente al Dottor Hogback di poterli aiutare e
di ospitarli, ma nessuno rispose, quando improvvisamente si
aprì una luce. Da un pozzo spuntò fuori una
ragazza molto pallida dai capelli biondi, con delle cuciture su tutto
il corpo che diede il benvenuto ai suoi quattro ospiti lanciando dei
piatti contro Usop perché diceva che non era ben accetto
nella villa, mentre Chopper, Nami e Hoshi potevano entrare.
“Ora basta!” disse Hoshi pronta a sferrare un
attacco a quella donna, ma venendo fermata da una voce che proveniva da
dietro un portone che si aprì improvvisamente rivelando la
figura di un uomo piuttosto grassottello, con un naso piuttosto grande
e dai capelli neri: Il dottor Hobjack.
Spiegò che la donna bionda, Cindry-chan, odiava tutti i
piatti del mondo perché era fidanzata con un uomo e
tentò di testare il suo amore rompendo la collezione di
piatti più preziosa.
“Ora basta con le chiacchiere dottor Hobjack! Voglio sapere
che cosa sono tutte queste cose strane su
quest’isola!” disse Hoshi guardandolo male.
“Oh su su accomodatevi … ne parleremo
dentro!” disse il dottore facendoli accomodare nel salotto.
Avevano deciso di entrare perché sicuramente era meglio di
stare con gli zombie di fuori.
“Allora dottore, adesso perché non ci spiega cosa
sono tutte quelle strane creature?” chiese nami.
“La risposta è che non so cosa siano e che io sono
appunto qui per studiarle …” disse il dottore
facendo brulluccicare di ammirazione gli occhi di chopper.
“Ho preparato il bagno, siete sporchi, fareste meglio a
lavarvi!” disse Cindry con tono serio.
“Per caso … è passato di qui uno
scheletro particolarmente felice?” chiese Usop facendo
impallidire il dottore e facendolo cominciare a sudare, cosa che non
sfuggì agli occhi di Hoshi.
“No … nulla …”
“Ok … allora andiamo a farci il bagno!”
disse Nami non vedendo l’ora di darsi una lavata.
“Ok andiamo …” disse Hoshi uscendo dalla
stanza e andando insieme ai tre amici verso il bagno.
“Allora ragazzi, ci faremo la doccia prima io e Nami, ok? Ma
comunque una raccomandazione … tenete gli occhi
aperti!” disse Hoshi prima di entrare nel bagno insieme a
Nami.
Nami e Hoshi si trovavano sotto la doccia e chiacchieravano di quegli
strani eventi.
“Nami … non so perché ma a me quel
dottore non mi convince ...” disse la mora immergendosi nella
vasca subito seguita dalla rossa.
“Infatti fuggiremo questa notte …” disse
la navigatrice.
“Perché?” dissero Chopper e Usop da
fuori.
“Non vi siete accorti che questa villa è piena di
Zombie? Dentro o fuori è uglae …” disse
Hoshi.
“Si, me ne sono accorta … questa villa
è piena di Zombie …” disse la
navigatrice.
“Zombieeeeeeeeeee?” gridarono Chopper e Usop da
fuori il bagno.
“Si avete capito bene, Zombie …” disse
Hoshi.
“Brrrrr … ma che ragazze intelligenti
…” si sentì echeggiare nel bagno.
“Uhm? Usop? Chopper? Avete parlato voi?” chiese
Nami guardandosi intorno.
“Eh? Non abbiamo aperto bocca!” dissero i due.
“Io questo verso l’ho già sentito
…” disse Hoshi ricordandosi dell’uomo
ivisibile sulla nave.
Nami venne afferrata per i polsi e venne tirata fuori dalla vasca
venendo sbattuta contro il muro.
“NAMIII!” gridò Hoshi
“Questa è ancora meglio di quelle sulla nave
… amo le donne deboli …” disse
l’uomo invisibile tappandole la bocca.
“Tu … diventa la mia sposa …”
continuò poi l’uomo.
“CHOPPER!! USOPP!” gridò Hoshi uscendo
dalla vasca. I due entrarono subito dentro chiedendo cosa fosse
successo. Usop rimase a bocca aperta osservando stupito le due ragazze
nude.
“Aiutateci idioti!” disse Hoshi non sapendo cosa
fare contro un uomo invisibile. Nami riuscì a tirargli un
calcio in mezzo alle gambe mentre Chopper con il suo fiuto disse che si
stava dirigendo verso la finestra, così Usop con la sua
fionda lanciò una stella di fuoco tentando di colpirlo, ma
inutilmente.
“E’ fuggito …” disse Nami
prendendo un asciugamo, stessa cosa che fece Hoshi.
“Ragazze … che diavolo era?” chiese Usop.
“Ha sentito la nostra conversazione …
l’uomo invisibile …” disse Hoshi
sbarrando gli occhi.
“Rivestiamoci …” disse Nami alzandosi in
piedi e prendendo i suoi vestiti.
***
Intanto Rufy e gli altri erano sbarcati sull’isola e avevano
incontrato Cerbero anche loro. Rufy aveva provato ad addomesticarlo ma
venendo morso da tutti e tre.
“MALEDETTO!” gridò Rufy colpendolo con
un pugno. Dopo di che riuscì a montarlo e a farsi
portare da lui.
“Sei un po’ giù Cerbero-san?”
gli chiese Robin sorridendo.
“Ora non compatirlo … feriresti il suo
orgoglio” disse Sanji.
“NAMI-CHANN! HOSHI-CHANN!” gridò poi il
biondo cercando di farsi sentire da loro.
Rufy rimase stupito da una cosa che vide. Un vecchio albero e un
unicorno che si facevano una bevuta. Franky inseguì
l’unicorno e Rufy l’albero.
“ENTRATE NELLA MIA CIURMA!!” gridò il
ragazzo di gomma entusiasta.
“DACCI UN TAGLIO!” gridarono Zoro e Sanji.
***
Nami, Usop, Chopper e Hoshi erano tornati nella sala da pranzo di prima
e cercavano Cindry e il dottore, ma senza risultati.
“Io ragazzi dico che è meglio tornare alla nave
…” disse Hoshi.
“Sono andati tutti a letto …” disse
Hildon comparendo improvvisamente.
“Tu! MALEDETTO!” disse Hoshi dandogli un pugno in
testa.
“Perché ci hai lasciato li?” chiese Usop
arrabbiato.
“Su, vi guiderò alle stanze ospiti!”
disse il pipistrello.
“Tanto per fartelo sapere ce ne andremo subito!”
disse Nami. Improvvisamente un quadro parlò e
uscì fuori la testa ritratta di una donna e poi tutto il
corpo urlandogli che non sarebbero andati da nessuna parte e prendendo
Chopper.
“CHPPER!” gridarono Nami ed Hoshi. La mora
colpì il ritratto con un calcio, ma subito un altro strano
Zombie spuntò fuori da un altro quadro. Ne cominciarono ad
uscire diversi, perfino il tappeto diventò un zombie-orso.
“E’ proprio come avete detto voi! LA VILLA
E’ PIENA DI ZOMBIE!” gridò Usop
disperato.
“USOPPP! IL FUOCO!” gridò Hoshi
lanciandogli una candela presa da un candeliere. In men che non si dica
diedero fuoco a tutta la stanza e tentarono di scappare ma la porta era
bloccata.
“E va bene, se la porta non funziona allora
…” disse Hoshi tirando un pugno ad un muro e
buttandolo giù.
“DI QUA!” disse la mora facendo largo ai suoi amici.
”E’ UN MOSTRO!!!” gridarono gli Zombie
sorpresi dalla forza della giovane ragazza.
“Dobbiamo andarcene di qui!” disse Hoshi correndo
per un corridoio, seguita dai suoi amici.
“AAAAAH! ALTRI ZOMBIEEEE!” gridò Usop
nascondendosi dietro la corvina.
“Ora mi avete stufato! DO-VE-TE MO-RI-RE!” disse la
ragazza scandendo bene le parole e mettendo K.O alcuni Zombie con
qualche colpo ben assestato.
“Avanti, strada libera …” disse la mora
entrando in una stanza insieme ai suoi amici e stupendosi di vedere
tutte foto di Cindry con una carnagione normale e senza tutte quelle
cicatrici.
“Evidentemente qui non era ancora uno zombie
…” disse Hoshi osservandole bene.
“Guardate … era un attrice di teatro
…ma … scomparve 10 anni fa in un incidente
…” disse Nami leggendolo da un diario che aveva
trovato li, terrorizzata.
“Quindi gli zombie sono reali!” dissero Usop e
Chopper terrorizzati.
“=.= alla buon ora!” disse Hoshi.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAH!” gridarono gli altri tre
completamente terrorizzati.
Appena si furono calmati videro un forziere dalla quale però
uscì uno zombie-sorpresa dicendo che li non c’era
il tesoro. Hoshi gli tirò un calcio, ma dovette subito
raggiungere i suoi amici che stavano scappando terrorizzati per il
corridoio.
”ASPETTATAMI!” gridò la mora
raggiungendoli.
***
“Ehi Rufy, la smetti di invitare strane creature nella tua
ciurma’” disse Sanji irritato.
“Siamo già al completo con un procione e un
robot!” continuò poi il biondo ricevendo lamentele
da Franky che sosteneva di essere un Cyborg.
“Comunque … le uniche cose che hanno in comune
queste strane creature sono le bende, le cuciture e questi numeri
cuciti sul corpo …” disse Robin che li aveva
osservat attentamente. A destare la loro conversazione fu un fantasma
che spuntò fuori all’improvviso dicendo:
“Negative-negative-negative-negative”
“Il fantasmaaaaaaaaa!!” disse Rufy che
tentò di catturarlo con il suo retino, ma inutilmente e una
volta che lui e franky furono attraversati da un fantasma divennero
depressi.
“Sono intuile, questa settimana davvero inutile …
voglio morire …” disse Franky.
“Perché ti sei depresso
così???” sbraitò Sanji.
“Bastardo … se dovessi rinascere, vorrei essere
una vongola … che schifo … voglio morire
…” disse Rufy.
“BASTA DEPRIMERSI!” disse Sanji iroso.
“Sono i fantasmi a renderli negativi …”
disse Robin intelligentemente.
“Mi fate pena … non raggiungerete mai
l’armonia interiore …” disse Zoro con
aria da superiore, ma venendo anche lui trapassato da un fantasma.
“Mi dispiace d’essere nato …”
disse lo spadaccino.
“BASTAAA!” gridò Sanji arrabbiato.
“Pare che tu abbia ragione Robin … se si viene
attraversati da questi fantasmi si crolla emotivamente
…” disse Sanji.
Una volta che si furono tutti ripresi, si rimisero in cammino e
rifletterono se dietro tutto questo c’era qualcuno.
Dopo un po’ arrivarono ad un cimitero e spuntò
fuori uno degli zombie che aveva attaccato Hoshi e gli altri. Rufy lo
rimise dentro la bara ma quello rispuntò fuori.
“Un vecchio malconcio?” chiese Rufy.
“Sono Zombie! Non li vedi?” dissero gli altri non
per nulla spaventati e un po’ perplessi da quegli Zombie un
po’ troppo vispi, difatti saltavano fuori dalle bare con
molta vivacità.
“Oh? Volete combattere?” chiese Rufy che insieme ai
suoi compagni già si era messo in posizione di combattimento
e in poco li atterrarono tutti.
“Allora … voi cosa fate qui?” chiese
Rufy serio seduto sopra una lapide.
“Uhm … facciamo gli zombie … ci
decomponiamo…” dissero alcuni.
“Vi state prendendo gioco di me?” chiese il
capitano serio.
“Oh no no, non ci permetteremo mai!” disse uno.
“E’ Così? Allora vorrei chiedervi
… un nasone, una pollastrella dai capelli arancioni, un
procione che somiglia ad una renna e una bella moretta, sono passati di
qui?”
“Si si … ma li abbiamo visti e
non li abbiamo visti … non possiamo dire altro, dobbiamo
rispettare le regole …” dissero gli zombie.
“Ah si? Quindi non volete dirci nulla eh?” disse
Rufy scrocciandosi le nocchie
“Quei quattro sono passati di qui …”
dissero gli Zombie arrendendosi facilmente.
“Quei quattro erano nostri compagni, non li avete toccati
vero?” chiese Rufy serio.
“No, no io no!” “Io nemmeno!”
“Io neanche!” disseo alcuni Zombie sudando freddo.
“Siate sinceri …” disse il capitano
fulminandoli con lo sguardo.
“E’ stato lui …” “No
lui!” “Veramente, siamo stati tutti ..”
disse uno Zombie. Tutti i pirati li ripicchiarono e ripartirono alla
ricerca dei loro compagni e di Brook, ma un vecchio uomo malconcio li
fermò chiedendogli in ginocchio se potevano sconfiggere un
uomo di nome Moira che gli aveva rubato l’ombra. Questo Moria
sembrava essere uno della flotta dei sette e aveva una taglia superiore
a quella di Rufy.
***
Intanto Hoshi, Nami, Chopper e Usop avevano scoperto una brutta
verità spiando nel laboratorio del dottore …tutti
gli zombie dell’isola erano stati creati dal dottore
Hobgiack.
Purtroppo furono scoperti da uno spadaccino che sembrava essere Brook,
ma con la differenza che lui un po’ di carne ce
l’aveva. I quattro pirati ci capivano sempre meno…
“Yohohohoho!” disse lo spadaccino ridendo e
comportandosi proprio come Brook, ma li buttò tutti dentro
la stanza, facendoli scoprire dal dottore che diede l’ordine
allo spadaccino di eliminarli.
“Fatti sotto!” disse Hoshi sfoderando uno dei suoi
kunai e parandosi davanti ai suoi compagni.
“Prima di arrivare a loro devi prima eliminare me!”
disse la mora attaccandolo e cominciando un duro scontro, ma lo
spadaccino non sembrava voler mirare a lei e si concentrò
sugli altri tre tirandogli un colpo secco con il manico spada che
però sentirono solo dopo tre passi, difatti si dice che se
uno è uno spadaccino esperto, il suo colpo viene accusato
solo dopo tre passi.
“NOOO RAGAZZII!” gridò Hoshi
avvicinandosi ai suoi amici privi di sensi, ma ottenendo il risultato
di essere legata dal dottore con una catena.
“EHI!!! SLEGAMI SUBITO!!!” gridò la mora
dimenandosi.
“Devo ammettere che sei diversa dai tuoi compagni
… interesserai sicuramente a Moira …”
disse il dottore ghignando e, chiamando un suo Zombie, la fece portare
dal suo padrone Moira, mentre Nami, Usop e Chopper furono chiusi in una
bara.
***
“LASCIAMI SUBITO ANDARE HO DETTO!!!”
gridò Hoshi dimendnadosi e scalciando contro lo zombie che
la teneva come un sacco di patate.
La portò dentro una stanza, dove si trovava un essere
disgustoso, piuttosto grande e con una carnagione chiara, delle corna
in testa e alcune X sul mento e una sulla fronte: Moira!
“Kishishishi e chi è lei?” chiese Moira
allo zombie.
“Padrone, il dottore Hobgiack mi ha detto che può
essere usata la sua ombra!”
“LA MIA OMBRA? NON PROVATE NEMMENO AD AVVINARVICI!”
urlò la mora scalciando e dimenandosi.
“Kishishishi come ci si aspetterebbe da una ragazza che vale
200 milioni …” disse Moria ridendo.
“200 milioni? Ti stai sbagliando! Io ne ho 150 sulla
testa!” disse Hoshi non capendo.
“Kishishishi il tuo avviso di taglia parla chiaro, 200
milioni di Berry …” disse il membro
della flotta dei sette tirando fuori l'avviso di taglia della mora dove
c'era scritto proprio 200 milioni!
“Ma come è possibile? Forse quando siamo
stati su Fizzilla e ho combattuto contro Nabiki …”
si disse tra se e se la ragazza.
“Bene e ora diventerai una mia suddita
…” disse Moira prendendo l’ombra della
mora da terra e staccandogliela con un paio di forbici giganti,
facendole così perdere i sensi...
To be continued ...
Salve! Ecco il
nuovo capitolo! A breve comparirà anche il nostro amato Oz
XD quello zombie mi fa morire! Triller Bark è una saga
davvero interessante, io l'adoro! Spero piaccia anche a voi! ^^ Ciao
baci e grazie a tutti quelli che seguono!
tenshifly: Ciao ^^
sono contenta che Thriller Bark ti piaccia, la adoro anche io XD ma
comunque non durerà ancora molto, ho un mucchio di altre
idee in mente e poi non credo che i lettori siano tanto interessati a
saghe già viste in tv XD e poi c'è il
mistero di Ace da svelare muahaha e la scoperta del mistero
è sempre più vicina! Comunque, tranquilla nessuno
spoiler XD io l'ho vista tutta la saga di Thriller bark e anche tutte
quelle uscite in giappone XD si sa dove si trova nella vera seria ma
non voglio spoilezzare XD poi magari ti levo tutta la sorpresa^^
Comunque grazie per i complimenti e spero che anche questo ti sia
piaciuto! Ciao baci alla prossima!
By
Vegetina
|
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Capitolo 50 *** I misteri di Thriller Bark svelati!/Il risveglio di Oz e il ritrovamento dei compagni! ***
Rufy e gli altri erano riusciti ad entrare nel
castello e ora si trovavano impegnati nel cercare Moira e i loro
compagni di ciurma.
“Ehi … HOSHI-CHAN! NAMI-CHAN!”
gridò Sanji.
“Non li troveremo mai di questo passo …”
disse Zoro.
“Ehi … ma Sanji? Era qui fino ad un attimo fa
…” disse Robin guardandosi intorno e non trovando
più il biondo.
“Se la caverà … ora preoccupiamoci di
trovare gli altri quattro!” disse Rufy.
“Ehi capitano, ma non è che sei ansioso di
rivedere una bella morettina?” chiese Robin sorridendo. Rufy
divenne completamente fucsia, ma non girò la testa per non
farsi vedere dagli altri.
“Io? Sono preoccupato come per una normale compagna di
ciurma!” disse il ragazzo camminando per un corridoio.
Però cominciarono ad avvenire fatti strani, la ciurma di
cappello di paglia cominciò a dimezzarsi … anche
Zoro scomparve …
***
Rufy, dopo essersi scontrato con uno Zombie che si comportava come
zoro, fu catturato e messo in una bara e spedito verso la Dance Holl,
dove si trovava Moira.
Intanto due strani esseri portavano la bara dove erano rinchiusi Nami,
Chopper ed Usop ma ad un certo punto inciamparono, facendo aprire la
bara e permettendo così hai pirati di scappare, solo che
loro furono attaccati ed inseguiti da alcuni Zombie. Nami stava per
essere attaccata, ma uno strano Zombie pinguino con la faccia da cane,
l’aveva salvata dicendo che non avrebbe mai permesso a
nessuno di far del male ad una donna. Sembrava essere Sanji in tutto e
per tutto, con la sola differenza che proteggeva solamente le ragazze,
mentre non esitò a colpire Chopper ed Usop. Intanto,
l’uomo invisibile, che si chiamava Absalom, si
scoprì essere un uomo mezzo ghepardo e arrivò in
mezzo a quel trambusto inseguito da uno Zombie-facociero che voleva
sposarlo, di nome Laura. Questa, appena vide Nami provò ad
attaccarla per farla fuori dato che era invidiosa che il suo amato
Absalom volesse sposare lei …
“Ma che diavolo sta succedendo qui … ?”
pensò Nami tra se e se confusa. Non riusciva a capire come
mai quel pinguino-cane assomigliasse così tanto a Sanji nel
carattere.
Il pinguino-cane, difese Nami da Laura, ma non
l’attaccò dato che era una ragazza.
Così Absalom prese nami e tentò di portarla via,
ma lei l’attacco con il suo Perfect Clima Attack e
scappò insieme ai suoi due amici, seguita dal facocero che
voleva farla fuori. Fortunatamente riuscì a scamparla
convincendo Laura che lei fosse un maschio e che voleva assolutamente
vedere insieme loro due.
Laura così credette a questa fandonia e la reputò
sua amica, permettendole di scappare insieme ai suoi amici
all’interno del castello …
***
Intanto Robin e Franky, rimasti soli, dovettero scontrarsi con alcuni
Zombie; rischiarono di precipitare da un ponte, ma Robin
sfoderò una sua nuova tecnica. Le spuntarono delle Ali da
dietro la schiena che le permettevano di volare per cinque
secondi. Uno Zombie ragno, insieme agli altti Zombie,
tentò di attaccarli, dicendogli anche che avevano catturato
di soppiatto i loro amici Sanji e Zoro, ma dal cielo piombò
qualcosa che si rivelò essere Brook, lo spadaccino
canterino. Li aiutò a sconfiggere quegli Zombie e
svelò loro che il segreto per farli fuori era il sale, che
tirava fuori l’anima dello Zombie che tornava ad essere un
corpo morto. Si scoprì anche che cinque anni addietro Brook
era già stato sull’isola, dove gli venne rubata
l’ombra ma dove scoprì anche il segreto degli
Zombie e il modo per farli fuori e fu proprio in quel periodo che fece
una strage di Zombie.
Raccontò di Moira che era in grado di tagliare un ombra e di
inserirla all’interno di un corpo morto in modo da
dargli vita. L’individuo Zombie appena nato prende le
caratteristiche di quello a cui gli è stata tagliata
l’ombra ma anche di quello morto, rendendolo così
molto più forte. Quindi se si unisce un ombra forte a un
corpo potenete nasce un individuo fortissimo. A questi Zombie viene
tolta la volontà e ubbidiscono a Moira, seguendo i suoi
ordini e ubbidendogli. Però, se il corpo alla quale
è stata tolta l’ombra morisse, morirebbe anche lo
zombie corrispondente, per questo dopo che Moira ha estratto
l’ombra ad un individuo, lo carica su una nave e lo lascia
libero. Tutto ciò era possibile grazie al frutto Ombra-Ombra.
***
Intanto Rufy era stato portato nella Dance Holl e rinchiuso in una
gabbia, dove si trovava già Hoshi priva di sensi.
“Hoshi!!! EHII HOSHI RISPONDI COSA TI HANNO
FATTO???” gridò il capitano, ma senza ricevere
risposta.
“Maledetti! Cosa le avete fatto???”
gridò il capitano fuori di se, vedendo comparire davanti a
se un essere schifoso che sembrava un cipollone: Moira!
“Allora sei tu l’idiota Moira!” disse
Rufy.
“Kishishishi come ci si aspetterebbe da uno che vale 300
milioni … ma stai tranquillo … Non è
morta … è solo priva di sensi
perché le ho levato l’ombra, ma tranquillo presto
la toglierò anche a te e diventerai un mio
servitore!” disse Moira.
“SCORDATELO! NON DIVENTERO’ MAI UN TUO SERVITORE!!!
CHI TI CREDI DI ESSERE???” disse il ragazzo di gomma
agitandosi nella gabbia.
“Kishishishi, chi mi credo di essere dici? Io sono
… il futuro re dei pirati!” disse Moira ridendo e
lasciando perplesso il ragazzo di gomma.
***
Nel frattempo, Usop, Nami e Chopper si erano nascosti
all’interno di un pupazzo-Zombie appartenente ad una certa
Perona, colei che creava i fantasmi Negative.
Il pupazzo Kumacy però non riuscì ad avvertire la
sua padrona degli intrusi dato che per Perona parlare era poco carino e
così non gli faceva spiccicare parola.
Perona, insieme al dottore Hobgiack e Absalom si diresse nella Dance
Holl dove si trovava Moira che gli disse di sbrigarsi a farlo diventare
il re dei pirati.
“Colui che diventerà il re dei pirati sono
io!!!” gridò Rufy dalla gabbia.
“E ora slegate queste corde e fatemi uscire! Rivoglio tutta
la mia ciurma indietro! Cipollone!”
“Veramente di tutta la tua ciurma ne abbiamo catturati solo
quattro … il biondino, te, zoro il cacciatore di pirati e la
ragazzina da 200 milioni …”
“Cavoli Usop, hai sentito? Hanno catturato Zoro, Sanji, Hoshi
e perfino Rufy!” disse Nami da dentro il pupazzo al suo
compagno.
“Ho sentito e l’unica cosa che so e che li fuori
è estremamente pericoloso …” disse il
cecchino deglutendo rumorosamente.
“La situazione è complicata! Hanno catturato quei
quattro!” disse Nami mordendosi un labbro.
“Ma come avranno fatto …?” chiese
Chopper.
“E adesso è venuto il momento di risvegliare lo
zombie 900…” disse Moira. Ma ci fu un piccolo
imprevisto: alcuni zombie nella stanza cominciarono a volare a destra e
a sinistra dato che Rufy aveva mangiato la gabbia e ora stava cercando
di scappare strisciando per terra.
“Ha mangiato la gabbiaaa??” disse Moira un tantino
sorpreso,
“E ora come mi catturerete?” chiese Rufy
strisciando per la gioia di Nami, Usop e Chopper.
“Ci penso io! NEGATIVE HOLLOW!” disse Perona
facendo spuntare dei fantasmini Negative, che attraversarono il corpo
di Rufy che diventò improvvisamente negativo …
“Se dovessi rinascere … vorrei essere un
cetriolo di mare …” disse Rufy.
“Uno che voleva essere il re dei pirati … ora
vorrebbe essere un cetriolo di mare … incredibile
…” disse Absalom.
E così anche a Rufy fu staccata l’ombra da sotto i
piedi e perse i sensi …
***
Lo zombie numero 900, quello a cui doveva essere inserita
l’ombra di Rufy, fu risvegliato. Era un enorme gigante,
rosso, con dei denti affilatissime e due zanne, i capelli lunghi e
biondi e due corna in testa: lui era Oz!
“CARNEEEEEEEEEE!” gridò il mostro
facendo tremare tutta l’isola. Era proprio come Rufy di
carattere.
Nami, Usop e Chopper erano stati scoperti e, grazie a
quell’urlo, erano riusciti a fuggire e ora
correvano per il castello inseguiti da Absalom, mentre Oz
vagava liberamente per l’isola distruggendo tutto
ciò che gli capitava davanti.
Nami riuscì a capire che quindi tutto ciò che era
accaduto era tutto collegato e Chopper perse tutta
l’ammirazione nel dottore Hogback.
Chopper e Usop furono attaccati alle spalle da Absalom che
catturò Nami portandola via con l’intenzione di
sposarla.
Il tentativo di salvare Nami fu inutile, dato che Absalom divenne
invisibile insieme alla navigatrice.
Usop e Chopper intanto vennero attaccati da altri zombie, ma in loro
aiuto vennero Robin e Franky che li eliminarono tutti con il sale.
“Voi, lasciate andare i miei fratellini!” disse
Franky terrorizzando gli zombie.
“ROBINNN! FRANKYY!” disseo i due piangendo.
“Usop, Chopper, state bene?” chiese
l’archeologa.
“Sbaglio o mancano le mie dure sorelline
…” disse Franky.
“Vi spiegheremo tutto dopo ma ora vi prego! Uccidete questi
Zombie!” disse Usop spaventato.
***
Usop, Chopper, Robin e Franky tornarono alla nave dove trovarono i loro
quattro compagni privi di sensi. L’unica a mancare
all’appelo era Nami che si trovava difatti nelle grinfie di
Absalom.
“Ragazzi! Svegliatevi! Non c’è tempo da
perdere!” disse Usop scuotendo i corpi dei compagni.
L’unica che si svegliò fu Hoshi, che si
guardò intorno spaesata.
“Hoshi! Ti spieghiamo tutto quando anche gli altri si saranno
svegliati! Ora aiutaci a farli rinvenire!” disse Usop.
“No problem!” disse la mora tirando un pugno in
testa a tutti e tre, ma niente da fare …
“Ci penso io!” disse Usop sorridendo sicuro per poi
dire:
“Una BELLISSIMA ragazza con una SPADA mi ha portato una
montagna di CARNE!” gridò Usop.
Al che tutti e tre alzarono la testa dicendo:
“Bellissima?”
“Spada?”
“Carne?”
“Ecco fatto …” disse Usop soddisfatto.
Hoshi rimase a bocca aperta, non credeva veramente che bastasse
così poco a farli rinvenire.
Robin e gli altri raccontarono tutto ciò che era accaduto e
anche del rapimento di Nami.
“Questo è terribile … la mia ombra
…” disse la corvina guardandosi i piedi.
“Ho abbassato la guardia … maledizione! Che
disonore!” disse Zoro.
“Il cibo … non ce n’è
più T__T!” disse Rufy piagnucolando.
“Ora dobbiamo pensare alle cose serie … prima di
tutto recuperiamo Nami e poi le nostre ombre!”disse Hoshi
infilandosi un paio di guanti neri che lasciavano la metà
delle dita scoperte, un paio di pantaloncini cortissimi blu, un top
nero corto e un paio di stivali senza tacco e senza punta, adatti al
combattimento.
“Ora credo proprio che dovremmo combattere!” disse
la mora ghignando.
“Ero un gigante! Che bello!” disse Rufy entusiasta.
“Idiota!” disse la ninja tirandogli un pugno in
testa.
Franky raccontò anche la storia di Brook, che doveva
rispettare una promessa che aveva fatto cinquant’anni
addietro a una balena, Laboon, che si scoprì essere la
stessa balena che Rufy e gli altri avevano incontrato alla Riverse
mountain.
“Anche se dovessi trascinarlo a forza su questa nave, Brook
si unirà a noi! Qualcosa in contrario?” chiese
Rufy sicuro.
“NOOO CAPITANOO! NESSUNA OBIEZIONE!” dissero tutti.
“Bene e allora, andiamo a recuperare le nostre ombre! Pronti
al contrattacco uomini! Faremo saltare per aria Thriller
Bark!” disse il capitano.
“SIIIII!” gridò il resto della ciurma.
To be continued
....
Salve ragazzi
ç___ç chiedo umilmente scusa ma
venerdì non riuscirò ad aggiornare, dovrete
pazientare fino a sabato ç___ç
perdonatemi ... ma comunque, questo è solo un
capitolo di transizione per narrare un pò gli eventi per chi
non avesse visto Thriller bark XD non annoiatevi troppo ... i prossimi
saranno più belli ma comunque a breve finirà e
comincerà una nuova avventura dove ci sarà anche
Ace XD grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono!
la scrittrice:
Ciao! :D si a quanto pare hanno capito cosa succede in quell'isola XD e
adesso faranno un bel casino U___U spero ti sia piaciuto mia cara
scrittrice e spero che continuerai a seguirmi! Comunque si, Moira
sarà un osso duro, del resto fa parte della flotta dei sette
XD ma per Rufy nulla è impossibile! Lui diventerà
il re dei piratiiii! (Siiiii diventerò il re dei pirati!!!
Nd Rufy) (E io la tua regina! Nd Hoshi sorridendo a trentadue denti) XD
ciao alla prossima!
By Vegetina
|
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Capitolo 51 *** Se sei con me sono sicuro che non ti succederà nulla!/La sconfitta di OZ! ***
La
ciurma di cappello di paglia si era divisa in questo modo: Sanji a
cercare Nami, Rufy, e Hoshi a cercare Moira per farlo fuori, Chopper e
Robin contro il dottore Hogback, Usop contro Perona visto che era
l’unico in grado di far qualcosa contro di lei dato che i
fantasmi non avevano effetto su di lui perché era negativo
di natura e Franky e Zoro si trovavano a cercare Brook per aiutarlo a
sconfiggere il suo Zombie.
“VENITEEE QUIIII! VI PURIFICHEROOO’ TUTTIII!
RIVOGLIO LA MIA OMBRAAA!” gridò Hoshi tirando il
sale in bocca ad alcuni Zombie.
“EHI HOSHI! IO VADO AVANTI!!” gridò Rufy
sorpassando alcuni Zombie.
“EHI! ASPETTAMI!” gridò la mora
purificando con un colpo solo quelli che aveva di fronte e
cercando di stare dietro al moro.
“DOV’E’ MOIRAAA! RIDATEMI IL MIO
CIBOOO!” gridò Rufy.
“RUFYYY! NON FARE COSE AVVENTATE!” disse Hoshi
affiancandolo.
“Sta tranquilla … sconfiggerò Moira e
nessuno morirà! Non permetterò a nessuno di far
del male ai miei amici!” disse Rufy sorridendo.
“Bene … perché credo che ormai
l’abbiamo trovato!” disse la mora entrando in una
stanza e potendo scorgere Moira comodamente sdraiato a poltrire.
“Cipollone!” disse Rufy guardandolo mentre
digrignava i denti.
“Moira!” disse Hoshi guardandolo truce.
“Ah … siete voi …” disse lui
sbadigliando.
“Non sottovalutarci cipollone!” disse Rufy
mettendosi in posizione di combattimento, ma Moira non aveva alcuna
voglia di combattere così mandò contro di loro la
sua ombra che poteva prendere forma umana e poteva attaccarli come un
vero essere vivente.
***
Intanto Sanji aveva finalmente raggiunto la stanza nella quale Nami,
svenuta, stava per baciare Absalom per confermare il loro matrimonio.
Infatti, dopo essere stata vestita da sposa e condotta nella chiesa, si
stavano celebrando le loro nozze, ma fortunatamente il cuoco
riuscì a fermare il tutto salvando Nami ancora priva di
sensi da un matrimonio che non avrebbe mai voluto.
Zoro e Franky erano riusciti a trovare Brook che stava combattendo
contro il suo zombie e che era stato sconfitto miseramente. Zoro venne
in suo aiuto e cominciò un ardua lotta contro lo zombie di
Brook, dal quale ne uscì vincitore Zoro che prese come
premio la sua bellissima spada. Così Brook potè
finalmente riavere la sua ombra …
Usop era riuscito a battere in negatività i fantasmi di
perona e ora si stava apprestando a sconfiggere lei in persona, anche
se stava avendo un po’ di difficoltà a causa
dell’orso peluches Kumaji, che lo stava ostacolando, ma alla
fine riuscì a battere astutamente Perona.
Il dottore invece, aveva mandato a combattere contro Robin e Chopper,
gli zombie di Sanji e Zoro.
Intanto Hoshi e Rufy stavano tentando in tutti i modi di sconfiggere
Moira per costringerlo a restituire le ombre a tutti, ma la sua ombra
glielo impediva. Era piuttosto forte e veloce e non lasciava un secondo
in pace i due pirati.
“Ora mi hai stufato!” disse Hoshi tentando
nuovamente di superare l’ombra di Moira ma fu tutto invano.
“Non sopporto più quest’ombra
… avrà un punto debole!” disse Hoshi
sforzandosi di pensare.
“Continuiamo ad attaccarla, prima o poi uno dei due
riuscirà a colpire Moira!” disse Rufy continuando
imperterrito a sferrare le sue tecniche.
“Kishishishishi allora cappello di paglia e principessa
oscura, vi state demoralizzando?” chiese Moira.
“Smettila razza di cipollone obeso! Vuoi deciderti a
combattere tu?” disse Rufy perdendo le staffe.
“Vi do un assaggio della forza della mia ombra …
kishishishi!” disse Moira ridendo di gusto. La sua ombra si
andò ad attorcigliare attorno ad Hoshi, fino a stritolarla.
“No fermo!” disse Rufy.
L’ombra di Moira la strinse così tanto da spezzare
in due la giovane ragazza, che però scomparve.
“Idiota! Non ci casco!” disse Hoshi ricomparendo
alle spalle di Moira, ma la sua ombra subito parò il colpo
della mora.
“Hoshi … ma come?” disse Rufy.
“Ricordati Rufy che sono un ninja! So moltiplicarmi e lui ha
stritolato solo una mia copia!” disse la mora ghignando.
“Forse ho capito che vuoi fare!” disse cappello di
paglia sorridente.
“Esatto Rufy, ci sei arrivato …” disse
lei facendo comparire 10 sue copie.
“Se ti attacco da 10 punti diversi, la tua ombra non
può coprirli tutti!” disse la mora sferrandogli un
attaccando, ma l’ombra di Moira si divise in altrettante
parti colpendo tutte le Hoshi. A quel punto, Rufy sferrò un
attacco a sorpresa e lo colpì in pieno viso.
“Grande capitano!” disse Hoshi sorridendo. Il piano
era riuscito.
“Kishishishishi … non crediate che con un semplice
pugnetto possiate farmi fuori!” disse Moira con quella sua
insopportabile risata.
Proprio in quel momento arrivò lo Zombie di Rufy, che
finalmente obbediva agli ordini di Moira. Spaccò un pezzo
del palazzo e Moira subito gli disse che doveva eliminare le persone
che facevano parte della ciurma di cappello di paglia e che
c’erano i loro avvisi di taglia sul suo braccio.
“Ehi tu! Se sei veramente la mia ombra non puoi farti
controllare!” disse Rufy.
“E’ …è spaventoso
…” disse Hoshi sbarrando gli occhi.
“Elimina tutta la sua ciurma!” disse Moira.
“Agli ordini Moira-sama!” disse Oz.
“Ci si vede pirati!” disse Moira scappando.
“Ehi aspetta!” dissero Hoshi e Rufy.
“Campana Gom Gom!” disse poi Oz tirando una potente
testata al castello ma senza allungarsi dato che lui non era fatto di
gomma.
“Ehi … stai attento!” disse Rufy
saltando insieme ad Hoshi per non farsi colpire.
“Cavoli Rufy … anche se non può
allungarsi è potentissimo … mi fa un
po’ paura vedere la tua forza in questo gigante!”
disse Hoshi intimorita.
Con quella testata buttò giù anche la parete dove
Cindry e il dottor Hogback stavano combattendo con Robin e Chopper. Gli
zombie di Zoro e Sanji, avevano cominciato a litigare e con un astuto
trucchetto di Robin, si erano andati a buttare giù dal
palazzo.
“Quello … è lo Zombie di Rufy
…” disse Robin spaventata.
“E’ terrificante …” disse
Chopper.
“EHI TU!!! ASPETTAAAA!” gridò Rufy
inseguendo Moira.
“RUFY!!! DI QUESTO PASSO NON LO PRENDEREMO MAI!”
disse Hoshi affiancandolo.
“PRIMA O POI LO PRENDERO’!” disse il
capitano.
“MA SE IL TUO ZOMBIE DOVESSE ATTACCARE I NOSTRI COMPAGNI LI
AMMAZZEREBBE! E’ POTENTISSIMO! DOBBIAMO FARE QUALCOSA
RUFY!” disse la mora preoccupata.
“TU NON PREOCCUPARTI! SE LA CAVERANNO! ORA NOI CERCHIAMO DI
PRENDERE E SCONFIGGERE MOIRA!” disse Rufy sicuro.
“MA PERCHE’ VUOI CHE VENGA ANCH’IO? NON
SAREI PIU’ UTILE CONTRO IL TUO ZOMBIE??” chiese la
ragazza non capendo.
“SE STAI CON ME SONO SICURO CHE NON TI SUCCEDERA’
NULLA!” disse il ragazzo sorridendo appena. Hoshi a
quell’affermazione sorrise tra se e se. Il suo capitano si
stava preoccupando per lei … forse anche troppo …
***
Zoro, Brook e Franky si trovavano sul tetto di una torre e avevano
appena avvistato Robin, Usop e Chopper. Intanto Sanji era stato preso
di sorpresa da Absalom che si era ripreso Nami e ora Sanji si trovava
faccia a faccia con Oz.
Così la ciurma di cappello di paglia cominciò un
arduo scontro con lo zombie di Rufy.
Rufy e Hoshi continuavano a inseguire Moira e ormai sembrava in
trappola, ma con un altro dei suoi trucchetti di ombre
riuscì nuovamente a fuggire.
“VUOI FERMARTI CIPOLLONE?” gridò Rufy.
Ormai i tre si trovavano a correre nella foresta.
“STO PERDENDO LA PAZIENZA!!!” gridò
Hoshi che era sul punto di una crisi isterica mentre gli lanciava
contro kunai e armi di ogni genere.
***
Sanji si trovava ad afrrontare uno scontro diretto con Oz, che
però sembrava essere forte e stupido come Rufy.
“Falce Gom Gom!” gridò Oz tentando di
colpire Sanji.
“PUO’ ALLUNGARSI?” chiese Usop spaventato.
“NO! Ma con quelle dimenzioni e con quella forza
non ne ha bisogno!” disse Chopper.
“Ora ti faccio vedere io!” disse Sanji tentando di
sferrargli un calcio ma venendo spedito contro un palazzo e dopo di che
venne afferrato dal mostro che era sul punto di scaraventarlo contro il
terreno.
“SANJIIIII!” gridarono tutti.
“STATE ZITTI INSULSI PIRATI!” gridò Oz,
ma prima che uccidesse Sanji Usop lo colpì con una delle sue
stelle di fuoco.
“Ehi brucia…” disse Oz girandosi verso
di loro e riconoscendoli come coloro che facevano parte della ciurma di
cappello di paglia.
Ebbe inizio uno scontro tra i pirati di cappello di paglia e Oz, uno
scontro molto duro dato che l’enorme gigante era alquanto
forte. Difatti in poco furono messi quasi tutti al tappeto.
***
Nel frattempo Nami si trovava ancora priva di sensi in una stanza con
Absalom il quale tentava ancora di finire la cerimonia di nozze, ma
questa volta ad interromperli fu Laura.
“Namizu …” era il nome con il quale Nami
si era presentata a Laura.
“Laura … non è come credi!”
disse Nami appena risvegliatasi.
“SEI UNA TRADITRICE!” disse cominciando ad
attaccarla.
“Fermati Laura!” disse Nami.
“FERMATI SUBITO!” disse Absalom.
-Non mi colpisce?- pensò Nami.
“Scappa Namizu … mi occuperò io di lui
… sono venuta qui per aiutarti … amico mio
…” disse Laura sottovoce alla rossa.
“Laura …” disse Nami sorpresa e un
po’ commossa ascoltando però le parole
dell’amica e correndo via, ma tornò indietro
quando Absalom colpì Laura.
“Maledetto …” disse Nami sfoderando il
suo Perfect Clima Attack.
“C’è mancato poco … Rinunci a
scappare?” disse Absalom.
“Thunder Charg!” disse Nami mente su una parte del
suo bastone si creò una sfera di elettricità.
“Pagherai … per ciò che hai fatto a
Laura!” continuò poi ricordando il primo incontro
con Laura e i suoi gesti d’amicizia.
Scagliò l’elettricità contro Absalom
che rimase fulminato e a causa dei colpi ricevuti in
precedenza venne atterrato e sconfitto.
“HO VINTOOO!” gridò Nami alzando un
pugno in aria.
“Lauraaa! Come stai? Ti ringrazio per essemi venuta a
salvarmi …” disse Nami.
“E di cosa Namizu, siamo amici!” disse laura
sorridendo.
“Io però … quella volta ti ho mentito
… io non sono un uomo … sono una
donna!” disse Nami.
“Lo sapevo già Namizu … ma non importa
… approposito! ORA ABSALOM E’ INDEFESO! LO DEVO
SPOSARE!!” disse rialzandosi velocemente e facendo sorridere
Nami.
***
“MOIRAA! FERMATI DANNATO!” disse Rufy che ancora lo
stava inseguendo con Hoshi.
“L’abbiamo perso Rufy!” disse Hoshi
fermandosi.
“Cosa? Ma che dici è li davanti a noi!”
disse Rufy indicandoglielo.
“No, quella è la sua ombra …
chissà dov’è l’originale
…” disse la ragazza guardandosi intorno.
“Maledetto di un Moira!” disse Rufy stringendo i
pugni.
***
Intanto tutti i pirati di cappello di paglia si erano rialzati pronti a
combattere. Non si sarebbero mai arresi di fronte a quel nemico.
Per sconfiggere Oz avrebbero provato qualsiasi tecnica, addirittura una
ridicola dove si dovevano assemblare tutti insieme a Franky.
Zoro e Sanji ai piedi, Usop ad un braccio, Chopper in testa e in teoria
Robin all’altro braccio, ma si rifiutò
categoricamente di farlo.
“Ma come Robin?” dissero tutti sconcertati.
“Per un essere umano è troppo imbarazzante
…” disse facendo rimanere scioccati tutti.
“Perché vi siete fermati? Era
divertente!” disse Oz che li attaccò con una
manata.
Lo scontro riprese più duro che mai e misero in atto una
nuova tattica, tentarono di rompere un braccio ad Oz che, anche se era
uno zombie e non sentiva dolore, non avrebbe potuto muoverlo.
Riuscirono ad atterrarlo, senza rompergli il braccio e cominciarono a
massacrarlo di botte, ma subito si rialzò e
così passarano nuovamente al piano iniziale, quello di
rompergli il braccio.
Intanto Nami stava tornando alla nave per cambiarsi quel vestito da
sposa e pre prendere i tesrori che Perona le aveva rubato. Su quella
nave, difatti, ci si trovava anche Perona, che la voleva usare per
fuggire, ma purtroppo fece uno spiacevole incontro.
Difatti li si trovava anche Kuma, un altro della flotta dei sette che
fece sparire Perona davanti gli occhi increduli di Nami che in
quell’istante comprese che avevano un altro nemico al quale
pensare.
“La gatta ladra …una dei pirati di cappello di
paglia, giusto? E’ vero che quel Monkey D. Rufy ha un
fratello?” disse Kuma.
“Si .. Ace! Ma che cosa vuoi? Catturare Rufy?”
chiese la rossa.
“Allora è vero … comunque, affari miei
…” disse l’uomo della flotta dei sette
sparendo.
***
Moira si era unito ad Oz, nel senso che nella pancia del mostro
c’era costruita una specie di cabina nella quale ci si era
messo ed era riuscito a modificare l’ombra di Oz in modo da
fargli allungare le braccia come Rufy. Così adesso forza e
intelletto erano uniti …
Rufy si trovava ancora nella foresta insieme ad Hoshi ed era stato
fermato da alcuni uomini che gli avevano fatto uno sgambetto.
“Ehi! Ma che diavolo fate? Andiamo di fretta!”
disse Hoshi incavolata.
“Noi siamo dei pirati e sappiamo il segreto per battere
Moira!” dissero alcuni.
“Lei è il nostro capitano, rifiutata per 4443
volte …” disse uno di loro indicando una donna
grassottella.
“Insomma vi sbrigate a dirmi di cosa si tratta!”
disse Rufy
“Oh cielo! Mi piaci! Vuoi sposarmi?” chiese il
capitano a Rufy.
“NO! NON TI VUOLE!” gridò la mora per il
capitano.
“Infatti no …” disse il ragazzo di gomma.
“Comunque, il segreto per battere Moira è usare il
suo potere contro di lui!” dissero alcuni di loro prendendo
un ombra e inserendogliela nel corpo.
“MA CHE FATE RAZZA DI IDIOTI??” gridò
Hoshi tentando di fermarli ma subito gli spiegarono che se un ombra
veniva applicata all’interno di un corpo vivo, quel corpo
assumeva più potenza ed anche tutte le abilità
che possedeva il possessore dell’ombra e in questo caso usare
una spada. Gliene applicarono 100 all’interno, tutte quelle
che avevano, ma il potere di quelle ombre sarebbe durato solamente 10
minuti. Più forza di volontà si aveva e
più ombre entravano e in questo caso lui le aveva prese
tutte.
Rufy era diventato un essere a dir poco spaventoso, enorme, di un
colorito piuttosto scuro, con delle braccia enormi.
“Questo è … Nightmere Rufy!”
disse il capitano di quei pirati.
“R-Rufy … sei tu?” chiese Hoshi
spaventata.
“Grrrr … ho troppa voglia di combattere
… non posso più aspettareeee!”
gridò prendendo in spalla Hoshi e cominciando a distruggere
tutti gli alberi che incontrava sul suo cammino.
Intanto, il resto della ciurma stava combattendo contro Oz ed erano
stati tutti totalmente annientati. Era arrivata anche Nami,
ma il risultato non era cambiato, però il suo arrivo
servì a far stare molto più tranquillo Zoro, che
era preoccupatissimo. Anche a Robin era stata prelevata
l’ombra e si trovava a terra priva di sensi. Tutta la ciurma
di cappello di paglia era stata annientata e ora quelli che rischiavano
seriamente la vita erano Nami e Usop che stavano per essere schiacciati
da Oz.
“NAMIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!” gridò Zoro
tentando di raggiungerla, ma non ci fu nulla da fare, quel mostro la
schiacciò, o almeno così sembrò a
tutti.
“Sorellona! Usop! State bene?” chiese Hoshi
scendendo dalla schiena di Nightmere Rufy che aveva appena salvato i
due.
“Cosa …? Ma… Rufy? Sei tu?”
chiesero i due sconcertati.
“Quindi sono stati tutti battuti …”
disse Rufy.
“Sta attento Rufy! Quel mostro può usare le tue
tecnice e anche allungarsi!” disse Usop.
“Tranquilli ragazzi … ora Rufy ce la
può fare!” disse Hoshi sorridendo. Difatti Oz
provò a tirare un pugno a Rufy che lo bloccò con
una mano sola e dopo di che cominciò ad attaccare il suo
Zombie con tutta la forza che aveva.
Moira era sconcertato e non capiva se Rufy avesse qualche
capacità di trasformarsi o chissà quale altre
cose …
“Ma … quello non è Rufy!”
disse Nami sbalordita.
“Oh si che lo è! E’ Nightmere
Rufy!” disse Hoshi spiegando agli amici ciò che
era successo.
Intanto, sotto di loro, i pirati che prima avevano aiutato Rufy a
diventare così forte stavano cercando i compagni di cappello
di paglia dispersi tra le macerie per vedere se erano vivi e per
prestare loro soccorso.
“Andiamo anche noi a cercarli!” disse Hoshi
saltando giù dal palazzo e aiutando gli altri a cercare i
suoi compagni.
“MITRAGLIATRICE GOM GOM! IN AZIONE!!!”
gridò Rufy colpendo Moira ed Oz e sconfiggendoli finalmente,
cadendo a terra ricoperto di sangue e privo di sensi a causa dello
sforzo.
“RUFYYYYY! CE L’HAI FATTAAAAAAA!”
gridò Hoshi raggiungendo il suo capitano insieme ai pirati
della foresta. Finalmente era tornato normale, segno che i dieci minuti
erano passati.
“Oz non riesce più a muoversi ma quello che
gestisce le ombre è Moira …” disse il
capitano dei pirati della foresta pensando ad un piano per farlo
rinvenire e per fargli restituire le ombre di tutti.
Ma un evento inaspettato colse tutti di sorpresa, Oz si
rialzò in piedi, pronto a combattere nuovamente.
“Oh no …” disse Hoshi osservandolo.
“Non è possibile …” dissero
tutti pensando che fosse la fine.
“Abbiamo perso tutte le speranze!” dissero tutti i
pirati della foresta.
“Restando qui moriremo di sicuro … torniamo nella
foresta dove non arrivano i raggi del sole!” dissero sempre
loro, ma improvvisamente tutti i pirati di cappello di paglia si
rialzarono, rimboccandosi le maniche e nuovamente pronti allo scontro,
compreso il loro capitano.
“E noi che pensavamo di scappare … loro dopo
questa dura lotta sono ancora in piedi pronti a combattere!”
disse il capitano dei pirati della foresta decidendo di rimanere li
qualsiasi cosa fosse successa.
“UOMINI! Pronti a finirlo?” chiese il ragazzo di
gomma ghignando.
“Siamo tutti pronti a darti una mano!” disse Nami.
“Avanti capitano, finiamolo!” disse Hoshi ghignando.
“Questi ragazzi … sono incredibili …
hanno organizzato una controffensiva!!!” gridò uno
dei pirati.
Tutti insieme riuscirono a sconfiggere Oz con un semplice piano,
rompergli la spina dorsale dall’alto in modo che non si
potesse più muovere e così che fosse inoffensivo.
Il non sentire dolore era il suo punto debole!!!
Purtroppo accadde un altro imprevisto, anche Moira era ancora vivo e si
era risvegliato più deciso che mai a farla finita.
Raccolse tutte le ombre degli Zombie nel suo corpo fino a diventare
enorme. Aveva mille ombre dentro di se e quindi la sua forza era
aumentata all’inimmaginabbile, ma aveva un punto debole, le
troppe ombre strabordavano dal suo corpo. Come se non bastasse il sole
stava cominciando a sorgere dato che erano usciti dal Florian triangle
e quindi i raggi del sole avrebbero raggiunto presto l’isola.
To be continued ....
WAAAA SIIII! DAL
PROSSIMO CAPITOLO THRILLER BARK FINITA! INIZIA NUOVA AVVENTURA E
SAPRETE QUALCOSA IN PIU' TRA HOSHI E ACE!
Perdonatemi il
capitolo palloso ma avendo deciso di scrivere di Thriller bark devo
narrare un pò gli eventi XD ah nel prossimo chappy anche
sorpresa ZONAMI! Spero vi piacerà ciao baci vvb!
tenshifly: Ciaooo!
Si dal prossimo chappy ci sono le nuove avventure XD Lo so anche a me
piace di più scrivere su qualcosa di nuovo ma dovevo farla
Thriller Bark U___U Comunque di Ace e Hoshi si avranno molti accenni
nel prossimo chappy hihi beata te che stai in gitaaaa T___T uffa anche
io XD Vabbè alla prossima, ovvero quando torni dalla gita!
princessnami: Ola!
XD quella parte l'ho presa dall'anime ma comunque, la scena ZONA
purtroppo è all'inizio del prossimo chappy, ho fatto male i
calcoli!^^ Spero che comunque ti sia piaciuto! Ciao bac tvb.
la scrittrice: Ciao
XD si in pratica ho fatto i riassunti di Thriller Bark
perchè non mi va di stravolgere troppo la storia di Oda ma
comunque dal prossimo chappy nuove avventure e nuovi segreti svelati !
Sono contenta che la mia ficcy ti piaccia tanto soprattutto
perchè questa per me è una specie di esperimento
XD volevo vedere come me la cavavo a scrivere su one piece XD ciao baci
alla prossima !^^
By Vegetina.
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Capitolo 52 *** Il bacio!/ Rotta verso Impel Down! ***
“Questa
volta … è ora di farla finita sul
serio!” disse Rufy ghignando attivando il suo Gear second.
“E’ una questione di tempo … Moira
è consapevole di aver già perso, ma bisogna
vedere solo se saremo noi a recuperare le ombre per primi o il sole a
sorgere …” disse Zoro.
“E’ LA TUA FINEEE!” gridò il
capitano colpendolo in pieno stomaco con tutta la forza che aveva, per
poi ricolpirlo nuovamente facendo così fuoriuscire tutte le
ombre e battendo definitivamente Moira …
“E’ finita …” dissero tutti,
ma il sole stava cominciando a sorgere e tutte le ombre non erano
ancora tornate nei loro rispettivi colpi.
“Ma perché? Abbiamo vinto! Dovrebbero essere
ritornate le ombre!” disse Nami non capendo e vedendo i loro
compagni mentre cominciavano a dissolversi.
“Com’è possibile?” disse Usop.
“NOOO! ZOROOOO!” gridò Nami mordendosi
un labbro, ma accadde l’inaspettato, i corpi si riformarono e
le ombre tornarono dai rispettivi proprietari.
“Ufff … ho creduto di morire!” disse
Hoshi asciugandosi il sudore sulla fronte.
“L’ho creduto anche io
…” disse Robin sorridendo.
“Ragazzi … ma allora … state
bene!!!” disse Nami saltando al collo di Zoro.
“Mmmh? Nami?” disse lui alzando un sopracciglio.
“Ops .. scusa …”disse lei staccandosi e
ricordandosi solo allora che era ancora arrabbiata con lui.
“Mi hai perdonato?” chiese lui avvicinandosele.
“Bhe … io…” tentò
di dire lei, ma non ebbe il tempo di parlare che il ragazzo le
stampò un bacio in piena bocca, lasciandola senza fiato e
senza parole … Che stava succedendo tra loro due?
Perchè quel bacio? Che stesse ... che stesse nascendo
qualcosa?
“Rufy …” disse la mora avvicinandosi
sorridente al suo capitano disteso a terra privo di sensi.
“Sei il migliore!” disse poi accarezzandogli la
fronte.
Ancora una volta, la loro felicità per la vittoria
durò poco dato che Kuma, quello della flotta dei sette che
Nami aveva incontrato poco prima, spuntò fuori
all’improvviso con l’ordine di far fuori la ciurma
di cappello di paglia.
“Se voi mi consegnaste la testa di cappello di paglia, potrei
anche fare un eccezione e risparmiare tutti voi … il governo
si accontenterebbe anche del ragazzino …” disse
Kuma guardandoli serio.
“Noi …” dissero tutti.
“CI RIFIUTIAMOOO!!” gridarono tutti. Non avrebbero
mai permesso che il loro capitano fosse stato preso ed eliminato.
“E allora mi vedo costretto a fare questo
…” disse creando una sfera nella sua mano con tre
piccole sfere sopra che somigliava a una zampa di orso e comprimendola,
fino a farla diventare piccola. Era una bomba che sarebbe esplosa al
minimo contatto. Kuma lanciò quella bomba facendo esplodere
tutto ciò che si trovava su quell’isola.
“Bene … e ora …” disse Kuma
avvicinandosi al corpo di cappello di paglia.
“Non ti permetterò di avvinartici!”
disse Hoshi rialzandosi in piedi da sopra di Rufy sanguinante e
tremolante a causa dell’esplosione, difatti, con il suo
corpo, aveva protetto quello del suo capitano già molto
provato.
“Se vuoi metterti sulla mia strada, allora vuoi morire
…” disse Kuma pronto a colpirla con una sfera di
aria compressa che le avrebbe fatto sicuramente perdere i sensi.
“Toglieti … d-di … m-mezzo! C-ci penso
i-io!” disse Zoro rialzandosi in piedi.
“Ma … s-se non ti r-reggi n-nemmno in
p-piedi!” disse lei orgogliosa e testarda.
“Lo stesso v-vale p-per te!” balbettò
lui sguainando le sue spade.
“Non ti permetterò di far del male al mio
capitano! Anche a costo della mia vita!” disse Hoshi
mettendosi sulla difensiva.
“Non avete possibilità di battermi
…” disse Kuma guardandoli serio. Zoro e Hoshi lo
attaccarono, ma si resero subito conto o forse lo sapevano
già, che non sarebbe servito a nulla …
“Prendi la mia testa al posto di quella del mio capitano! Se
la consideri come la testa dello spadaccino più forte del
mondo dovrebbe essere uno scambio vantaggioso!” disse Zoro
riponendo le sue spade.
“Non dire fesserie … è meglio se prendi
la mia … considerala come quella della principessa
di strawberry traditrice della marina e della Ninja più
forte del mondo!” disse la mora sicura di se.
“Non vi permetterò di fare gli eroi
…prendi la mia di testa …forse la marina mi
sottovaluta, ma io sono quello della ciurma che causa più
problemi, Sanji, la gamba nera!” disse Sanji rialzandosi in
piedi barcollante.
“Tu …” disse Zoro
“Sanji … sparisci …” disse
Hoshi colpendolo dietro la testa con un calcio mentre Zoro lo
colpì con un manico della spada atterrandolo.
“Maledetti …” disse lui perdendo i sensi.
“Avanti! Prendi la mia testa!” disse Hoshi
mettendosi di fronte a Zoro.
“Spostati ragazzina!” disse Zoro che non le avrebbe
mai permesso di sacrificarsi.
“Devo ammettere … che cappello di paglia si
è circondato di ottimi compagni … complimenti
… comunque, volete proprio che io lasci in vita il vostro
capitano?” chiese Kuma guardandoli seriamente.
“Anche a costo della vita!” risposero entrambi.
“Se interferissi ora su cappello di paglia sarebbe vergognoso
…” disse Kuma.
“Te ne siamo grati …” dissero i due.
Kuma prese con una mano il ragazzo di gomma.
“Fidatevi di me … mantengo sempre la mia parola,
ma in cambio, vedrete cos’è il vero inferno
…” disse Kuma facendo uscire dal corpo di Rufy
un’enorme sfera rossa con quattro pallini sopra trasparente,
che assomigliava molto all’impronta di un orso.
“Quello che è fuorisciuto dal suo corpo
… è il dolore e la fatica e tutto il danno che ha
subito durante lo scontro con Moria e gli altri, se volete davvero
prendere il suo posto, allora dovrete provare tutta la sua sofferenza,
ma vi avviso …nelle condizioni in cui vi trovate
sarà impossibile sopravvivere …
morirete!” disse Kuma serio.
“Io … farei qualsiasi cosa per salvarlo
– disse la mora osservando il suo capitano e sorridendo con
malinconia- ci sto …”
“Fatti da parte Hoshi … tu devi vivere
… e di a Nami … che le volevo bene
…” disse lo spadaccino avanzando.
“Non ci pensare nemmeno Zoro … non ti
permetterò di morire …” disse Hoshi
soprassandolo.
“Assaggiate questo …” disse tirando
fuori due minuscole sfere al confronto di quella zampa di orso e
indirizzandole verso i due che urlarono di dolore e si accasciarono a
terra con il fiatone.
“Allora, avete veramente intenzione di farlo?”
disse Kuma.
“Si …” disse Zoro rialzandosi mentre
Hoshi si trovava ancora a terra.
“Anche io …” disse provando a rialzarsi
ma barcollando e stando sul punto di ricadere a terra.
“Non ce la puoi fare, sei una femmina, sei debole
…” disse Zoro con il fiatone.
“Zitto spadaccino …” disse Hoshi.
“Andiamo solo in un altro posto …” disse
Zoro.
“E va bene …” disse Kuma.
“Sei proprio sicura?” disse Zoro riferendosi poi
alla mora.
“Si …” disse lei seguendolo.
Arrivarono poco distanti da li, ma subito lo spadaccino
colpì con un pugno allo stomaco Hoshi che cadde a terra.
“Tu non devi morire, devi dire a Nami che le voglio bene e
che mi dispiace tantissimo… » disse poi mettendo
le mani nella zampa di orso gigante, ma quando si trovava
pressoché dopo la metà fu spinto fuori da un
potente calcio.
“Smettila di fare l’eroe … morirai se la
prendi tutta tu …” disse Hoshi respirando a fatica
e prendendo il restante dolore e la restante sofferenza racchiusa in
quella zampa.
***
Tutti si risvegliarono tra le macerie e a sorpresa Rufy era come nuovo.
“Ha ha ha Ragazzi! Guardate!!” disse Rufy saltando
a destra e a sinistra.
“Ma … com’è
possibile?” si chiese Chopper.
In quel momento anche Sanji si risvegliò e subito si
guardò intorno alla ricerca dei suoi due compagni di ciurma.
“Maledizione … Hoshi-chan e quello spadaccino
… dove diavolo sono?” si chiese Sanji guardandosi
intorno e cominciando a cercarli, trovandoli poco dopo poco distanti da
loro.
Zoro si trovava in piedi, con le braccia incrociate e il sangue tutto
intorno a lui e che lo ricopriva interamente, mentre Hoshi si trovava
nelle medesime condizioni, solamente sdraiata a terra priva di sensi.
“Ma … cosa è successo qui?
Dov’è quello della flotta dei sette?
Cos’è tutto questo sangue? Siete vivi?”
chiese Sanji preoccupato.
“Non è successo … nulla … le
avevo detto … di starne fuori …” disse
Zoro a fatica.
“Maledizione … voi avete bisogno di cure!
Hoshi-chan! Ti prego rispondi!” disse Sanji provando a
muoverla, ma senza risultato.
“Falla … curare … da Chopper
… è grave …” disse lo
spadaccino cadendo a terra, anche lui privo di sensi.
Sanji prese i suoi due compagni e li portò immediatamente da
Chopper per farli curare.
“Ma cosa è successo? Come mai sono ridotti in
questo stato?” chiese Rufy non capendo.
“Niente …” disse Sanji aspettando che
Chopper gli dicesse come stessero.
“Sono ridotti male … di solito Zoro era sempre il
più tosto e quello che si riprende per primo, non capisco
cosa gli possa essere successo..."
“Sicuramente è stata l’esplosione
…” disse Sanji rattristandosi e allontanandosi dai
loro compagni.
“Ehi ma che ha Sanji?” chiese Nami non capendo.
“Vado io …” disse Robin stupendo tutti e
avvicinandosi al cuoco.
“Si può sapere che ti è
preso?” chiese Robin alzando un sopracciglio.
“Nulla Robin-chan …sei carina a preoccuparti per
me, ma non ce n’è motivo!” disse il
cuoco sforzandosi di sorridere.
“Mah … se lo dici tu …” disse
Robin sedendosi su una maceria.
“Sai … non ero completamente svenuta quando
è successo tutto quel casino … ho visto tutto e
capisco come ti senti … provi un senso di colpa nei loro
confronti, vero?” disse Robin guardandolo e sorridendo appena
per la sua espressione stupita.
“Si, ci hai preso in pieno … non avrei dovuto
lasciarmi atterrare così facilmente …comunque
Robin-chan, ti chiedo solo di non raccontare questa cosa a nessuno
… non penso che Rufy reagirebbe positivamente nel sapere che
due suoi compagni di ciurma volevano sacrificarsi per lui
…”
“E non è tutto, il dolore di Rufy è
sparito perché quel Kuma l’ha fatto fuoriuscire
dal suo corpo e l’ha immesso in quello di Zoro e Hoshi
…” disel’archeologa seria.
“Ancora peggio … si sentirebbe tremendamente in
colpa …” disse il cuoco abbassando lo
sguardo.
“Su, dai sono sicura che si riprenderanno, sono forti! Ora
rallegrati e torniamo dagli altri per festeggiare il recupero delle
nostre ombre!” disse la mora sorridendogli.
“Grazie Robin-Chan …” disse lui
sorridendogli e tornando insieme a lei dagli altri.
***
“Come stanno Chopper?” chiese Nami che si trovava
insieme alla piccola renna ad affiancare Zoro e Hoshi.
“Credo che si riprenderanno … sono forti, ce la
faranno, anche se è la prima volta che li vedo ridotti in
questo modo … hanno rischiato di morire, ma si riprenderanno
…” disse Choppy sorridendo.
“Meno male!” disse la rossa guardando dolcemente
Zoro. Non riusciva più ad avercela con lui … gli
voleva troppo bene, anzi … le piaceva proprio tanto quello
spadaccino burbero e senza sentimenti e sapeva benissimo che tutto
quello che le aveva detto non lo pensava veramente … e ora
sperava vivamente che si fosse risvegliato presto, sia lui che la sua
adorata sorellina. Aveva deciso ... non appena Zoro si sarebbe
risvegliato lei avrebbe trovato due minuti di tempo per dichiararsi e
per svelargli i suoi sentimenti ... non se lo sarebbe mai perdonato se
lui fosse morto e lei non gli avesse detto ciò che realmente
provava.
“Ehi Chopper! Come stanno?” chiese Rufy con un
cosciotto di pollo in mano.
“Credo che si riprenderanno presto … sono forti
…” disse Chopper sorridendo.
“Bhe gli ho portato della carne! Se la mangiano si
riprenderanno prima!” disse Rufy cercando di infilare un
pezzo di carne nella bocca di Hoshi, ma venendo picchiato da Nami che
gli disse che era il caso che tornasse a fare baldoria. Difatti ormai
stavano tutti festeggiando insieme agli altri pirati per aver sconfitto
Moira e per aver recuperato le loro ombre.
***
Erano passati tre giorni dalla sconfitta di Moira e Zoro ed Hoshi si
erano finalmente risvegliati. La ciurma di cappello di Paglia era
così pronta a riprendere il mare verso una nuova avventura!
“Certo Zoro che ce la siamo vista proprio brutta
…” disse Hoshi che si trovava appoggiata alla
ringhiera del ponte della nave.
“Io te l’avevo detto di lasciare fare ai veri
uomini …” disse Zoro sbuffando e irritato dal
fatto che quella mocciosa l’avesse sostituito in
quell’impresa … ce la poteva fare anche da solo.
“Mah comunque … hai visto? Nami sembra
averti perdonato!” disse la mora dando delle piccole gomitate
allo spadaccino e ridacchiando.
“Tsè …” disse Zoro arrossendo.
Nami, intanto, stava scambiando quattro chiacchiere con il capitano dei
pirati della foresta che si era scoperto essere Laura, la proprietaria
dell’ombra di quel facocero che era diventata sua amica e le
aveva addirittura regalato dell’oro!
“Capitano … quando ci rimetteremo in
viaggio?” chiese Brook entusiasto di navigare con i suoi
nuovi compagni di ciurma.
“Visto che Zoro ed Hoshi si sono ripresi, partiamo
subito!!!” disse Rufy alzando un pugno in aria.
“SIIII!” disse tutto il resto della ciurma.
“Tieni questo Namizu! Se ti trovassi in difficoltà
vedi dove punta questo fogliettino e troverai mia madre che sono sicura
che sarà ben lieta di aiutarti!” disse Laura dando
a Nami una Vivrecard.
“Ehi … ma questa è una
vivrecard!” disse Hoshi intromettendosi nel discorso.
“Ne ho una uguale anche io!” disse Rufy tirandola
fuori dal suo cappello di paglia, ma notando che stava bruciacchiando.
“Cosaaa??” chiese Hoshi spaventata e afferrando il
pezzo di carta di Rufy. Anche Laura sembrava piuttosto sconvolta.
“Chi te l’ha data Rufy? Rispondimi!!!”
disse la ninja terrorizzata.
“Me l’ha data Ace, perché?”
chiese il capitano non capendo. Alla mora cadde il pezzo di carta dalla
mano, mentre gli occhi gli si spalancarono ed un velo di terrore si
dipinse sul suo volto.
“Ace … no … non può essere
…” disse la ragazza accasciandosi a terra con una
mano sul viso.
“Ehi Hoshi? Che succede? Ti senti di nuovo male?”
chiese il ragazzo non capendo.
“Devi sapere che le vivrecard servono anche ad indicare
l’energia vitale dell’individuo e a quanto pare,
qualsiasi persona possegga l’altra metà di questa
Vivrecard, si trova in pericolo di vita …” disse
Laura togliendo tutti i dubbi agli amici.
“Non ci credo … Ace … non
può essere!” disse Hoshi sconvolta.
“Secondo me è inutile preoccuparsi, sono sicuro
che Ace se la caverà da solo!” disse Rufy
tranquillo.
“Io … forse hai ragione … Ace
è un tipo in gamba, mi sto preoccupando per
nulla!” disse Hoshi calmandosi un pochino.
“Si … ma ancora non mi hai spiegato come fai a
conoscerlo …” disse il capitano ricordandosi
questo piccolo particolare.
“Ehm ^^” ecco … non credo che sia
importante! FORZA CIURMA! RIMETTIAMOCI IN VIAGGIO!” disse la
mora saltando sulla nave.
“Hi hi non cambierà mai!” disse Nami
sghignazzando mentre il ragazzo di gomma continuava a capirci sempre
meno.
***
“Wuaaa … che sonno!” disse la mora
annoiata. Erano partiti da diverse ore e non aveva assolutamente nulla
da fare! Si stava annoiando come una matta e tra l’altro era
anche di guardia e stava per sorgere l’alba.
“Quasi quasi … mi metto a dormire …
però gli altri credo che mi ammazzeranno …meglio
se trovo qualcosa da fare!” disse Hoshi tra se e se scendendo
dal posto di vedetta e cominciando a girare per il ponte della nave.
“Guah Guah Guah!” era il verso di un gabbiano che
portava i giornali.
“Mmh? Strano … questa mattina è passato
prima del solito …” disse Hoshi pagandolo e
prendendo il giornale, avendo trovato finalmente un passatempo.
Era intenta ad andare a leggere la pagina di moda, ma la sua attenzione
fu catturata dalla prima pagina. Lesse una notizia a dir poco
sconvolgente …
“RUFYYYYY!” gridò la mora catapultandosi
nella camera dei ragazzi.
“RUFYYYY SVEGLIATIII!” gridò sconvolta
facendo svegliare tutti di soprassalto, tranne Zoro che continuava a
ronfare come un ghiro.
“Mmmh? Che succede? Un attacco? La marina?” chiese
Sanji allarmato.
“Rufy maledizione leggi qua!” disse la mora
mostrandogli un giornale.
-Il comnandante della Seconda Divisione dei pirati di Barbabianca, Ace
“Pugno di Fuoco” … E’ stato
catturato e portato alla Grande Prigione, Impel Down!- lesse il
capitano sbiancando.
“Hai capito Rufy? Ace è stato catturato! Se non
facciamo qualcosa lo giustizieranno! Capisci? E’ in pericolo
di vita!” disse la mora agitata con le lacrime agli occhi.
“Si … ho capito … e allora …
Ciurma! Inversione di rotta, si va ad Impel Down!” disse il
capitano uscendo sul ponte della nave.
“Bravo Rufy …” disse Hoshi sorridendo
appena.
To be continued ....
Salveeee gente!
Come avrete capito da qui in poi la storia è stravolta, ci
sarà prima impel Down e poi l'arcipelago Sabaoody ma
sarà completamente diverso dal manga ... il salvataggio ad
impel down sarà quasi completamente inventato da me
perciò non stupitevi se diversi personaggi non compariranno
o se non accadranno diverse cose XD nel prossimo chappy il mistero di
ace e Hoshi sarà svelato! non perdetevelo, ne accadranno
delle belle :P ... grazie a chi legge e recensisce, ciao baci vvb!
princessnami: Ed
eccoti accontentata con il chappy un pò zoonamoso XD in
futuro ci saranno più momenti sisi ma mi piace far aspettare
i lettori XD spero ti sia piaciuto, ciao baci tvb!
By Vegetina
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Capitolo 53 *** Hoshi ed Ace, due mondi apparentemente lontani... (prima parte) ***
Era pomeriggio tardi e la Sunny si dirigeva a
vele spiegate verso Impel Down. Hoshi si trovava seduta
sull’erba del ponte della nave e guardava le nuvole che si
muovevano velocemente a causa del vento.
“Ehi …” disse Rufy sedendosi accanto a
lei.
“Ehi …” disse lei senza nemmeno
guardarlo.
“Senti … non so quanto ci impigheremo a
raggiungere Impel Down ma” tentò di dire il moro,
ma fu interrotto dalla ragazza.
“Shh … non parlare … ora ti
racconterò come faccio a conoscere tuo fratello Ace
…” disse la ragazza guardandolo finalmente in
faccia.
“Sono tutte orecchie!” disse lui mettendosi comodo.
“Allora … tutto cominciò 1 mese dopo
che ebbi l’ordine di catturare la ciurma di cappello di
paglia, ovvero 4 mesi prima di incontrare te e la tua ciurma
…
INIZIO
FLASH BACK RACCONTATO
“Di questo passo dovrei riuscire a trovarli
presto!” disse la giovane Hoshi che navigava sulla sua
piccola imbarcazione verso Alabasta. Le sue ultime notizie riguardo la
ciurma di cappello di paglia risalivano a li … erano passati
2 mesi dalla sconfitta di Crocodile e probabilmente si trovavano ancora
nei paraggi. Era vestita con dei corti pantaloncini bianchi, un top blu
corto e scollato, i capelli per metà legati e per
metà lasciati sciolti e degli stivaletti neri ai piedi.
“Mmmh … però è meglio se mi
fermi a fare provviste di cibo sulla prima isola che
incontro!” disse la ninja pronta a sbarcare appena avesse
avvistato terra.
Dopo un ora e mezza finalmente sbarcò su un isola poco
distante da Alabasta. Da li ci avrebbe messo tre giorni e tre notti di
navigazione.
“Bene … diamo un occhiata a
quest’isolotta …” disse la ragazza
cominciando a girare per la città e acquistando un
po’ di scorte di cibo.
“Ehi, ma quella non è Hoshi Kuro detta
la principessa oscura?” chiese un uomo vestito di bianco.
“Si, è proprio lei! Ma cosa ci farà
qui? Meglio avvisare il capitano, sarà sicuramente
interessato!” disse un altro uomo vestito di nero.
“Bene andiamo!” dissero i due uomini correndo via.
Intanto Hoshi si stava avvicinando alla spiaggia, con
l’intenzione di rilassarsi e schiacciare un pisolino, ma
purtroppo il suo sonno venne destato da alcuni uomini che
l’avevano circondata. A capo si trovava un uomo alto,
ciccione e senza qualche dente anche se era giovane, con dei folti
capelli biondi.
“Salve Kuro Hoshi …” disse
l’uomo biondo ghignando.
“Chi sei?” tagliò corto lei.
“Sono il capitano dei pirati dell’oca e volevo
farti una proposta …” disse lui
sorridendo beffardo.
“Non sono interessata qualsiasi cosa sia
…” disse lei richiudendo gli occhi intenta a
sonnecchiare.
“Avanti … non fare la difficile …
voglio solo darti l’opportunità di entrare nella
mia ciurma, è un occasione più unica che rara
quella di entrar a far parte dei miei uomini!” disse il
pirata sorridendo sicuro che avrebbe accettato.
“Senti, ho già detto che non mi interessa, ora se
è possibile vorrei riposare in santa pace,
grazie!” disse lei acida.
“Ma come osi mocciosa di rivolgerti a me in questo modo?
Pagherai questo affronto!” disse lui sguainando una spada. La
mora a quel gesto si alzò con uno sguardo e con un ghigno da
sbruffona e si mise in posizione di combattimento.
“Che cosa sperate di fare illusi?” chiese Hoshi
pronta a sferrare un attacco, ma non ce ne fù bisogno dato
che una sfera di fuoco colpì i pirati.
“Ma cosa …?” disse la ragazza non
capendo e girandosi nella direzione dalla quale era venuto quel fuoco.
Quello che vide la stupì non poco: un ragazzo, da un fisico
perfetto, con un cappello arancione in testa, una collana rossa, dai
corti capelli neri, con un paio di pantaloni blu scuro, con una cinta
arancione e una pistola attccata e con delle lentiggini in faccia,
camminava verso di lei.
“Non si dovrebbe essere così codardi da attaccare
una ragazza in così tanti …” disse il
ragazzo avanzando a passi lenti.
“Ma tu … che diavolo ti è saltato in
mente? Potevo benissimo cavarmela da sola!” disse lei
infuriata.
“Eeh? Caspita che caratterino … bel ringraziamento
per averti salvata!” disse lui perplesso.
“Salvata? Ma salvata da chi? Io so cavarmela da sola! Ho una
taglia sulla testa molto alta e non mi sarei di certo fatta battere da
dei pivellini come quelli!” disse lei orgogliosa.
“Tu? Una taglia sulla testa?” disse il ragazzo
squadrando da capo a piedi la ragazza. Sembrava tutto,
fuorché una combattente … non aveva un fisico
muscoloso, anzi! Era magra, con delle belle forme e con la pelle nivea
e delicata … era impossibile che quella ragazza combattesse.
“Bhe, che c’è di strano? Solo
perché sono una ragazza non posso saper combattere? E poi
che hai da squadrarmi?” chiese la Ninja fulminandolo con lo
sguardo.
“Pensavo solo che una ragazza … come dire, con un
fisico così mingherlino non potesse essere una
combattente!” disse lui sbalordito.
“Non farti ingannare dalle apparenze morettino! Sono molto
più pericolosa di quel che sembro!” disse lei
avvicinandoglisi e puntandogli un dito sulla fronte.
“Oh, va bene, ti credo sulla parola!” disse lui
sorridendo leggermente. Quella ragazza era buffa.
“E ora che cos’è quel sorriso da ebete
stampato in faccia? Ti faccio ridere per caso?” disse lei
pronta a tirargli un pugno in faccia se avesse risposto positivamente.
“No è che, sei buffa!” disse lui
scoppiando a ridere.
“E va bene! Ora ti faccio male!” disse lei
tirandogli un pugno in testa.
“Ehi! Cos’era questa? Una carezza?” disse
lui continuando a ridere.
“Ok, ti faccio fuori, lo giuro!” disse la mora
cominciando ad alterarsi.
“Ma quello … quello non è Ace
“Pugno di Fuoco”?” disse uno dei pirati
colpiti da quella palla di fuoco, rialzandosi e scappando via
spaventato.
“Cosa? Ace “Pugno di Fuoco”? Il capitano
della seconda flotta di Barbabianca?” disse la ragazza
sorpresa.
“In persona!” disse Ace.
“Bene … allora sulla tua testa ci deve essere una
bella sommetta … mi farebbe comodo …”
disse lei pronta a sferrargli un attacco.
“Ehi, ehi, ehi! Non vorrai combattere contro di me
spero?“ disse lui agitando le mani in avanti.
“Oh, e come se voglio combattere contro di te! Ho bisogno di
un po’ di soldi per alcune persone, e la tua taglia fa
proprio al caso mio!” disse lei partendo
all’attacco e cominciando a tirargli calci e pugni, ma Pugno
di Fuoco schivò tutti i suoi attacchi abilmente.
“Mica male per una ragazza!” disse il ragazzo
sorridendole.
“Ancora con queste discriminazioni? Ora ti faccio vedere
io!” disse la mora creando la sua sfera di fuoco devastante.
“Cappero, anche tu sai usare il fuoco?” disse lui
prendendosi in pieno il colpo, ma non facendosi nulla dato che era
fatto di fuoco a causa del frutto Foco-Foco.
“Ma come … perché non ha fatto
effetto?” chiese Hoshi non capendo
“Sono fatto di fuoco grazie ad un frutto del mare!”
disse lui semplicemente. Quella ragazza gli stava simpatica, non la
sentiva come una minaccia.
“Un frutto del mare è …
interessante!” disse lei attaccandolo nuovamente, ma sempre
con lo stesso risultato di prima. Era un Rogia, perciò non
poteva fargli male.
“Con te le mie tecniche sono completamente inutili!
Però il fuoco un punto debole ce l’ha!”
disse lei ghignando e tirando fuori una bottiglia d’accqua da
una delle buste dove c’era il cibo appena comprato.
“He he bhe è logico, il punto debole del fuoco
è l’acqua!” disse lui ridendo.
“Non capisco cosa ci sia da ridere, ma tanto presto non
riderai più!” disse lei facendo un balzo e
bagnandolo completamente, sferrandogli poi un potente pugno in pieno
viso che lo fece volare a qualche metro di distanza.
“Sei finita!” disse un Marine comparendo alle sue
spalle e puntandole una pistola alla tempia.
“Ma quando …?” tentò di dire
la ragazza prima di essere afferrata velocemente da Ace che scomparve
alla vista dei Marines appena arrivati.
“Ehi mollami pugno di fuoco!” disse lei dimenandosi
ma lui le tappò la bocca facendole cenno di fare silenzio,
altrimenti l’avrebbero scoperti.
“Ok, dovrebbero essersene andati …”
disse Ace sorridendo.
“Perché mi hai salvata?” chiese lei con
tono serio.
“Perché mi stai simpatica!” disse lui
sempre con quel sorriso sulla faccia. In quel momento Hoshi
l’avrebbe strozzato volentieri.
“Bhe a me non stai simpatico! Perciò ora me ne
vado e per questa volta ti risparmio, ma la prossima volta che ci
incontreremo non ti andrà così bene, sia
chiaro!” disse la mora facendo per andarsene, ma un
proiettile la colpì in pieno trapassandole una spalla.
“Cavolo!” disse Ace vedendo solo in quel momento un
marines che si trovava li vicino. Senza pensarci due volte lo fece
fuori e dopo di che prese in braccio la giovane ragazza ferita e si
allontanò da li.
Si fermò in una caverna dove poggiò la mora a
terra e pensò a cosa fare con quella ferita. Non era molto
pratico, di solito lui non si feriva!
“Non è nulla … è solo un
graffio …” disse Hoshi orgogliosa provando a
rialzarsi ma digrignando i denti dal dolore.
“Stai ferma che vedo di fare qualcosa …”
disse Ace.
“Se proprio vuoi fare qualcosa prendi il disinfettante nel
mio zaino e anche delle bende, non è la prima volta che mi
ferisco, sono abituata a queste cose …” disse lei
indicandogli il suo zainetto.
“Ok …” disse lui frugando tra le sue
cose e trovando il disinfettante con le bende.
“Bene e ora …” disse lei sfilandosi la
maglietta e rimanendo con il solo reggiseno addosso.
“Ehi … ma che fai?” chiese Ace
arrossendo.
“Avanti Pugno di Fuoco, non sei il mio tipo! Devo solo
bendarmi ed è meglio che mi levi la maglietta!”
disse lei facendolo arrossire ancora di più.
“Si si ok …” disse lui avvicinandosele e
cominciando a disinfettarle la ferita per poi bendargliela.
“Bhe, non è nemmeno fatta troppo male questa
fasciatura, pensavo peggio da un Rogia ..” disse lei
sorridendo appena.
“Senti … visto che ci siamo, tu sai il mio nome,
ma io il tuo non lo so!” disse Ace.
“Mi chiamo Hoshi, ma non ho nessuna intenzione di diventare
tua amica, sia chiaro!” disse lei mettendo il broncio.
“He he sei un bel tipetto, hai un caratterino!”
disse pugno di fuoco ridendo.
“Io proprio non ti capisco sai? Prima tento di ucciderti per
prendermi la tua taglia e poi tu ridi e parli con me come se fossi
un’amica di vecchia data …” disse lei un
po’ stupita dal comportamento strano di quel ragazzo.
“Io sono fatto così … e poi non sento
alcuna minaccia in te!” disse lui addormentandosi
improvvisamente.
“E’èèèè?”
disse lei non capendo come diavolo avesse potuto addormentarsi
così in fretta.
“Ehi? Ma sei vivo?” chiese la ninja scuotendolo un
po’, ma senza nessun risultato. Passarono dieci
minuti e il ragazzo si risvegliò di colpo.
“E’éèèèè?
Certo che sei un tipo strano … ti addormenti così
all’improvviso!” disse lei sorridendo appena dalla
faccia buffa del moro.
“Soffro di Narcolessia, non ci posso fare nulla!”
disse lui facendo un mezzo sorriso.
“Non sei poi così antipatico come
credevo!” disse lei sorridendogli e guardandolo
dritto in faccia.
“Un sorriso, che strano! Da quando ti ho vista non ne avevi
fatto uno così sincero!” disse lui sorridente. A
quelle parole la mora si incupì e abbassò lo
sguardo triste.
“Uhm? Come mai ti sei rattristata? Ho detto qualcosa che non
dovevo?” chiese lui allarmato.
“No … no non è colpa tua, non
è nulla!” disse rialzando lo sguardo e facendo un
triste quanto falso sorriso.
“Ma che ti prende? Come mai adesso sei così
falsa?” chiese lui guardandola bene in faccia.
“Non è nulla … Ace … sul
serio!” disse Hoshi sdraiandosi a terra.
“E’ la prima volta che mi chiami con il mio nome
…” disse pugno di fuoco.
“Scusami, ma ho sonno … ne riparliamo domani
mattina se ci sarai ancora … buona notte
…” disse lei girandosi dall’altra parte
e chiudendo gli occhi.
***
Era ancora notte inoltrata e la mora non riusciva a chiudere occhio.
Non ne conosceva il motivo, sapeva solamente che la presenza di quel
ragazzo e il pensiero del suo regno in pericolo non le davano tregua.
Cercando di non fare rumore, si alzò e si diresse fuori
dalla caverna, sedendosi su una roccia e osservando il cielo stellato
che da li si vedeva perfettamente. Era uno spettacolo bellissimo
…
“Non riesci a dormire?” chiese Ace raggiungendola
fuori dalla caverna e sedendosi su una roccia poco distante da lei.
“Ace … non pensavo fossi ancora sveglio
…” disse lei sorpresa.
“E invece eccomi qui … sai, l’ho notato
subito il tuo cambiamento dopo aver detto che era il primo sorriso vero
che mi facevi, i tuoi occhi si sono velati di tristezza e ti
sei icupita improvvisamente …
cos’è che ti turba?” chiese il ragazzo
fissandola serio in quelle iridi nocciola.
“Perché dovrei venire a raccontarlo ad un
estraneo? Io non ti conosco nemmeno!” disse lei cominciando
ad alterarsi.
“Si, è vero … sono un estraneo, ma non
mi sembra che in questo momento tu abbia a disposizione altre persone
con il quale sfogarti … se vuoi farlo, io sarò
ben lieto di ascoltarti!” disse Ace fissandola ancora negli
occhi.
“Infatti … sei l’unico con il quale
potrei sfogarmi … ma non solo in questo momento
…” disse lei mordendosi un labbro per non
scoppiare a piangere.
“Che intendi dire?” chiese il moro non capendo.
“Intendo dire Ace che io sono sola … non ho
nessuno con il quale parlare … io … io
è da nove anni che sono al servizio di uno sporco tiranno e
non ho vie d’uscite se non quella di girare per i mari e
catturare pirati portando la taglia a lui …” disse
lei scoppiando finalmente a piangere. Era la prima volta, da quando
erano morti i suoi genitori, che si sfogava con qualcuno e che versava
lacrime di dolore, di rimpianti e non di rabbia …
“Mi dispiace …” disse lui
avvicinandosele a abbracciandola forte, stringendosela contro il petto.
“Non ti deve dispiacere Ace … purtroppo questo
è il mio destino e io non posso fare nulla per cambiarlo, se
non tentare di salvare il mio popolo …” disse lei
cominciando a singhiozzare.
“Il tuo popolo? Non mi dire che …” disse
lui tenendosela sempre stretta tra le braccia.
“Si … sono una principessa, è una lunga
storia … ma se vuoi te la racconto …”
disse la ragazza staccandosi dall’abbraccio del moro e
asciugandosi le lacrime.
“Si … ti ascolto …” disse lui
sedendosi nuovamente su una roccia e ascoltando ogni minima parola
della mora, che più parlava e più si rattristava.
I suoi occhi esprimevano dolore, disperazione, rabbia, voglia di morire
… non erano emozione che si addicevano ad una ragazza della
sua età, non aveva di certo avuto un passato felice
…
“E questo è tutto …” disse la
ragazza terminando il suo racconto e versando altre lacrime amare
…
“Capisco … e dunque è questo Gairo il
tuo nemico?” disse Ace serio.
“Si … esatto … ma è troppo
forte per me, anche se ho mangiato un frutto del mare … io
… non posso nulla contro di lui!” disse mordendosi
un labbro fino a farne fuoriuscire del sangue.
“Capisco … e allora in questo caso …
appena avrò sistemato un uomo della mia flotta, Barbanera,
che ha ucciso a sangue freddo un suo compagno, verrò a
Strawberry ed eliminerò Gairo per te!” disse lui
ghignando.
“Cosa …? Ma tu? … davvero lo
faresti?” chiese la ragazza guardandolo incredula mentre le
lacrime smisero di fuoriuscirle.
“Si, non posso permettere una tale ingiustizia, soprattutto
verso un’amica!” disse lui sorridendole.
“Un … un’amica?” disse lei
scoppiando di nuovo a piangere.
“Ohi, ohi … adesso perché
ripiangi?” disse lui non riuscendo a capire.
“Perché … sentire la parola amica
… mi fa una certa impressione … sono nove anni
che non ho amici e che non mi sfogo con qualcuno … non sai
quanto mi abbia fatto piacere incontrarti!” disse Hoshi
saltandogli al collo e abbracciandolo.
Il ragazzo dapprima rimase sorpreso, ma poi rispose
all’abrraccio e le accarezzò la testa come se
fosse una bambina.
“Anche a me fa piacere averti incontrata
…”
“Oh Ace … non credevo che un pirata potesse essere
una così bella persona!” disse lei continuando a
piangere.
“Invece ce ne sono di pirati come me, anzi anche meglio
… però ora me lo fai un piacere? La smetti di
piangere e mi fai un sorriso?” chiese lui con voce dolce.
“Va bene …” disse lei staccandosi da
quell’abbraccio, asciugandosi le lacrime e aprendosi in un
ampio sorriso.
“Oh, così va già molto meglio! Sai
… sei anche molto più carina!” disse
lui sorridendole. La mora arrossì leggermente e dopo gli
disse:
“Dai, ora perché non andiamo a dormire?”
chiese sorridendogli e, prendendolo per mano, lo trascinò
dentro la caverna.
To be continued ...
Tadadadadaaaaaaaaaaaaaaan
ecco a voi il mistero di Hoshi e Ace svelato per metà XD la
seconda parte ve la lascio al prossimo capitolo! Comunque potete
cominciare a farvi un idea hihihi chissà cosa
accadrà tra questi due ... mah, lascio tutto alla vostra
immaginazione ... spero vi sia piaciuto! ^^ Grazie a tutti quelli che
leggono e recensiscono, baci vvb!
tenshifly: Ciaooo!
Ben tornata! ^^ spero che tu ti sia divertita! Comunque, si anche io ho
visto quella puntata ç___ç povero Ace! Ma tanto
lo salveranno! Oda non farà mai morire uno dei suoi
personaggi! Comunque, no no da ora in poi sarà completamente
diversa XD ci saranno pochissime somiglianze ma per non spoilerare
troppo ho deciso di inventare tutto io XD perciò
sarà un avventura tutta nuova! Prima di tutto ci
sarà prima Impel Down delle isole Sabaody ma comunque
sarà tutto diverso XD spero che questo chappy ti sia
piaciuto ^^ ciao baci!
princessnami: Ciaoo
^^ sono contenta che il bacio Zonamoso ti sia piaciuto XD ed ecco qui
una parte di ciò che è successo tra Hoshi ed Ace!
Spero che ti sia piaciuto! ^^ a breve altri momenti Zonamosi XD ciao
baci tvb
By Vegetina
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Capitolo 54 *** Hoshi ed Ace, due mondi apparentemente lontani... (Seconda parte) ***
Il
sole era ormai alto nel cielo ed Ace si era appena svegliato,
sorprendosi di trovare la caverna vuota. Chissà
dov’era finita Hoshi …
“ACEEE!”
gridò la ragazza entrando nella caverna trascinandosi dietro
un enorme rinoceronte.
“Ehi e
quello da dove l’hai preso?” chiese il moro alzando
un sopracciglio.
“Sono
andata a rimediarci il pranzo nella foresta, non so te, ma io sto
morendo di fame!” disse lei aprendosi in un enorme sorriso.
“Hai
fatto proprio bene!” disse il moro alzandosi in piedi e
avvicinandosi alla mora.
“Dai
arrostiscilo per bene!” disse poggiandolo per terra.
“Agli
ordini!” disse pugno di fuoco arrostendolo con i suoi poteri.
“Buono,
veramente buono!” disse la ragazza sdraiandosi a terra con la
pancia piena.
“Concordo!”
disse il moro imitando il gesto dell’amica.
“Ace
… tra quanto dovrai partire?” chiese lei girando
la testa nella sua direzione.
“A
breve … da quanto ho scoperto Barbanera non si trova su
quest’isola, perciò devo continuare a raccogliere
informazioni fino a che non lo trovo …” disse il
moro riflettendo.
“Capisco
… sai anche a me Gairo mi ha ordinato di cercare dei pirati,
ma non ne ho alcuna voglia! Ho deciso di rimandare di qualche mese, non
è che potrei viaggiare per un po’ con
te?” chiese la mora con un sorriso a trentadue denti.
“Va
bene, però se trovassi Barbanera devi promettermi che te ne
andresti … è un nemico temibile e non voglio che
tu ne rimanga coinvolta!” disse il moro sorridendole.
“Chiarissimo!
Farò come dici capo!” disse mettendosi
sull’attenti e portando una mano alla testa in segno di
saluto.
“Ha ha
ha sei buffissima!” disse Ace ridendo di gusto.
“He
he, almeno ti faccio ridere!” disse Hoshi digrignando i denti
in un ampio sorriso.
“Avanti
… prendi le tue cose e andiamo! E’ ora di
partire!” disse pugno di fuoco alzandosi in piedi.
“Subito!”
disse la mora afferrando il suo zaino e seguendo il moro che la
portò alla sua piccola imbarcazione.
“Ace,
mi spieghi come diavolo fa questa cosa a navigare? Non mi sembra che ci
siano ne remi ne vele!” disse lei perplessa.
“Oh,
è facile, va a fuoco!” disse lui salendoci a bordo.
“A
… fuoco?” disse Hoshi con una gocciolina di sudore
dietro la testa.
“Dai
sali e stringiti forte a me, però fa attenzione a non
bruciarti …” disse lui sorridendo da figo. Al che
la ragazza arrossì non poco e fece come le era stato detto.
Poteva sentire i muscoli perfetti del moro sotto le sue dita e il
calore della sua schiena che la pervadeva per tutto il corpo. Si
sentiva così bene stretta a lui, si sentiva al sicuro,
protetta da tutto e da tutti … si sentiva felice, come se
tutte le cose brutte del presente in quel momento non esistessero,
peccato che quel bel sogno durò poco dato che il moro la
risvegliò dai suoi pensieri.
“Ehi
Hoshi? Ma ci sei?” chiese Ace.
“E’?
Oh si si, scusa!” disse la mora sorridendo come un ebete.
“Bene,
allora dicevo, pronta a partire?” le disse sorridendole
dolcemente.
“Prontissima!”
disse lei con una buffa espressione dipinta sul volto.
***
I due ragazzi
arrivarono su un isola non troppo grande, di forma circolare e piena di
vegetazione. Sicuramente era deserta dato che non c’era
l’ombra di una costruzione.
“Avanti,
che ne dici di fermarci qui per la notte? Sarai stanca e poi devi
cambiarti le bende!” disse lui attraccando
sull’isola.
“No
tranquillo, se vuoi continuare io ce la faccio benissimo! Non voglio
essere un peso!” disse la mora gonfiandosi le guancie
“Ma
no! Io sono stanco e ho sonno! Preferisco fermarmi!” disse il
moro sdraiandosi sulla sabbia.
“Sicuro
Ace?” chiese lei sedendoglisi accanto.
“Sicuro
… dai, se vuoi ti cambio le bende!” disse lui
mettendosi seduto.
“Si,
magari^^!” disse Hoshi sfilandosi la maglietta e rimanendo
nuovamente con il solo reggiseno addosso.
Solo ora Ace
notò quanto fosse prosperoso e ben fatto il seno della
ragazza, il giorno prima non ci aveva minimamente fatto caso
… era così … così bella!
Senza
accorgersene, era rimasto a fissarle il seno con la bocca spalancata e
con un espressione da pesce lesso stampata sul volto.
“Ehm
… Ace?” chiese la ragazza lievemente imbarazzata.
“Oh,
ecco … scuami!” disse lui essendosi accorto di
ciò che stava fissando.
“Nulla
…” disse levandosi la benda. Ace prese quelle
pulite e cominciò ad applicarle alla spalla ferita della
mora. Ogni punto della pelle che le toccava o semplicemente sfiorava
era come infuocato e si sentiva come una mocciosetta alla prima cotta
…
Lei, la fredda e
orgogliosa Hoshi, si imbarazzava di fronte a un ragazzo come tanti
… non era proprio da lei! Sicuramente stava male …
“Ok,
ho fatto …” disse il ragazzo sorridendole.
“Bene
…” disse la Ninja rinfilandosi la maglietta.
“Che
ne dici di dormire?” disse lui sdraiandosi nuovamente.
“Si
…” disse lei sdraiandosi e girandosi dalla parte
opposta al moro, cominciando a tremare di freddo. Sicuramente
quell’isola era autunnale e lei era vestita in modo molto
estivo con un lenzuolino molto leggero.
“Ehi,
ma hai freddo?” chiese lui osservandola.
“Bhe,
non vedo come potrei non averne … non capisco come tu faccia
a stare così nudo!” disse lei mentre batteva i
denti.
“Vieni
qua …” disse lui abbracciandola. Era
così caldo.
“Ricordati
che sono fatto di fuoco e posso modificare la mia temperatura
…” disse stringendosela forte contro il petto. A
questo gesto Hoshi arrossì visibilmente imbarazzata
…
Lui era
così … così …
così figo!!!!
“Ace
…” sussurrò lei avvicinando il suo viso
a quello del moro.
“Dimmi
…” disse il ragazzo guardandola in quelle iridi
nocciola.
“Tu
…” disse baciandolo leggermente sulle labbra per
poi staccarsi.
“Io
…?” disse lui non vedendo l’ora di
riassaggiare quelle labbra che sapevano di fragola.
“Tu
… mi piaci da impazzire …” disse
riavvicinandosi al suo viso e appoggiando nuovamente le sue labbra su
quelle calde del moro.
Il ragazzo, al
contrario di ciò che pensava la ragazza, rispose al bacio e
cominciò a muovere la bocca in sincronia con quella della
mora.
Il bacio si fece
mano a mano più intenso, ma Ace si staccò
improvvisamente e le sussurrò ad un orecchio:
“Anche
tu mi piaci da impazzire …”
Le si mise a
cavalcioni sopra e cominciò a baciarle il collo, cominciando
a salire sempre più su, fino ad arrivarle al lobo che
baciò e mordicchiò sensualmente.
Lei dal canto
suo gli accarezzava con una mano la schiena muscolosa e con
l’altra i suoi addominali scolpiti.
La mano di Ace
si andò ad intrufolare sotto la maglia della mora,
cominciando ad accarezzarle la pancia e salendo sempre più
su, fino ad arrivare ai seni sodi e prosperosi, coperti dal
reggiseno. Con delicatezza, le sfilò la maglietta,
potendo ammirare quella visione sublime.
“Ace
… aspetta …” disse la ragazza
spostandolo da se e mettendosi seduta.
“Scusa
.. forse sono stato troppo frettoloso …” disse lui
levandosi immediatamente da sopra di lei.
“No,
non è quello … è che
…” tentò di dire la mora girandosi i
pollici e diventando rossa.
“Cosa?”
chiese Ace, che forse aveva già capito.
“Insomma
… io … non l’ho mai fatto prima
d’ora …” disse Hoshi che in quel momento
avrebbe preferito sotterrarsi.
Il moro le fece
un ampio sorriso e allungò un braccio in modo da
accarezzarle una guancia.
“Non
c’è alcun motivo che tu ti vergogni … e
poi stai tranquilla, sai … anche io più di
qualche bacio non ho mai dato!” disse Ace mettendosi una mano
dietro la testa imbarazzato.
“Cosa?
Davvero?” chiese lei guardandolo incredula.
“Eh
già!” disse pugno di fuoco scompigliandole i
capelli con una mano.
“Ehi!
Non sono una ragazzina!” disse lei mettendo il broncio.
“Su,
ora non tenermi il muso …” disse il ragazzo
avvicinandosi alla sua bocca.
“Devi
farti perdonare!” disse la mora guardandolo maliziosamente.
“Con
piacere!” disse Ace che non aspettava altro. Con un movimento
rapido le fu di nuovo sopra e la fece sdraiare nuovamente a terra,
guardandola dritta negli occhi e baciandola dolcemente. Con la bocca le
percorse tutto il collo, poi il torace, poi l'incavo dei seni, fino ad
arrivare alla pancia ... con le labbra cominciò a
giocherellare con il bordo dei pantaloncini e lentamente glieli
sfilò. Dopo di che tornò ai seni, ancora coperti
da quel sottile reggiseno. Le tirò giù una
bretellina e poi l'altra, togliendoglielo definitivamente e potendo
ammirare finalmente quei seni sodi e prosperosi. La natura era stata
davvero generosa con lei!
Cominciò
a baciarglieli, facendola gemere di piacere.
Si
sfilò anche lui i pantaloni, rimanendo con i soli boxer.
Levò l'ultimo intoppo d'ostacolo al loro amore e con una
voce dolce ma allo stesso tempo rassicurante le disse:
"Tranquilla ...
farò pianissimo ..."
Hoshi lo
guardò e annuì appena con il capo.
Finalmente il
moro entrò in lei, facendoli diventare così una
cosa sola ...
***
I primi raggi
del sole stavano spuntando, illuminando tutto ciò che
incontravano sul loro cammino.
Una ragazza dai
capelli corvini e con i riflessi blu dormiva felice e rilassata tra le
braccia di un ragazzo dai capelli neri come la pece.
Entrambi erano
senza vestiti, abbracciati l’una all’altro, sotto
un leggero lenzuolino …
“Ace
…” disse lei riaprendo gli occhi e sorridendo
dolcemente nel vederlo dormire così tranquillamente.
“Quanto
è tenero …” disse tra se e se
accarezzandogli una guancia.
Purtroppo, il
suo sorriso fu presto tramutato in un espressione di terrore quando
delle mani la presero alle spalle trascinandola poco lontana da li.
Inutile tentare di urlare, dato che le avevano tappato la bocca e
inutile provare a dimenarsi, si stava indebolendo a poco a poco,
sicuramente a causa della presenza di Agalmatolite …
“Che
bel bocconcino che abbiamo qui …” disse un uomo
osservando il suo corpo perfetto e sbavando schifosamente.
“MMMMMH!”
tentò di dire la ragazza mentre le lacrime cominciavano a
scenderle dagli occhi.
“Avanti
… fai la brava che ora ci divertiamo un
po’!” disse un altro uomo ghignando. Erano in
cinque e possedevano tutti una pietra di Agalmatolite.
“Sappiamo
bene chi sei principessa oscura e sappiamo anche quali siano i tuoi
poteri! Perciò evita di ribellarti, altrimenti saremo
costretti a farti molto male …” disse uno di loro
ghignando e tirando fuori un coltello abbastanza grande.
Non sapeva
assolutamente cosa fare, mai prima d’ora si era trovata in
una situazione simile …si sentiva debole e frustrata,
l’unica sua speranza era Ace ma forse nemmeno lui poteva
molto contro l’agalmatolite …
“Fa la
brava … una volta che ci saremmo divertiti con una bella
ragazza come te, ti lasceremo in pace e ce ne andremo senza eliminarti
…” disse un altro uomo.
La mora in tutta
risposta cominciò ad agitarsi sempre di più
facendo perdere la pazienza ad uno di essi che la colpì in
piena faccia con un pugno e le fece un taglio su un braccio.
Un altro
cominciò a toccarla da per tutto, godendo delle sue lacrime
…
"Avanti, non
agitarti, non vorrai essere così egoista da tenerti tutto
per te un corpo bello come il tuo?" disse uno di loro ridendo di gusto
e toccandole un seno. Sarebbero andati oltre se alcuni proiettili di
fuoco non avessero trapassato tre di loro da parte a parte,
facendoli cadere a terra sanguinanti.
“Voi
… avete fatto un errore madornale a toccare quella
ragazza!” disse Ace svegliatosi da poco, con una faccia
alquanto incavolata.
“Ma
… ma quello non è Ace Pugno di Fuoco? Il
comandante della seconda flotta di Barbabianca?” disse uno
dei due uomini rimasti in piedi tremando di paura.
“Oh
no… cosa abbiamo fatto? Stavamo per divertirci con una sua
amica! Scappiamo!” disse l’altro cominciando a
correre, ma venendo preso in pieno dal suo pugno di fuoco. Anche
l’ultimo superstite non fece una bella fine …
“Ace
…” disse la mora alzandosi in piedi e correndo
verso di lui ad abbracciarlo.
“Ehi
tranquilla … va tutto bene … non ti hanno fatto
nulla no?” disse lui accarezzandole la testa e sorridendole
dolcemente. La mora scosse leggermente la testa e poi lo
guardò mentre si mordeva un labbro.
“Grazie
…” sussurrò in seguito sforzandosi di
sorridere tra le lacrime.
“Dai
… copriti …” le disse il moro
appoggiandole sulle spalle il lenzuolino con il quale avevano dormito
quella notte.
Hoshi se lo
strinse bene intorno alle spalle, ancora non capiva come diavolo aveva
fatto a non accorgersi della presenza di quelli la, non aveva mai
abbassato la guardia in dieci anni proprio per evitare questi
spiacevoli imprevisti e adesso si era fatta sorprendere come una
sprovveduta …
“Quando
ripartiamo?” chiese la mora mentre si rivestiva.
“Quando
vuoi … comunque vieni qua che ti disinfetto quel taglio
…” disse Ace frugando tra le sue cose e tirandone
fuori il disinfettante.
“No,
non preoccuparti, è solo un graffio …”
disse a sguardo basso.
“Ehi
..” disse il moro avvicinandosele e tirandole su il viso con
un dito sotto al mento.
“Cos’è
questo sguardo triste?” le chiese dolcemente.
“Niente
…” disse sforzandosi di fare un sorriso, ma le sue
lacrime la tradirono.
“A me
non sembra nulla … cos’è? Hai avuto
paura?” chiese il ragazzo asciugandole le lacrime con il
pollice.
“No
… anzi … si … no … insomma
… io …” tentò di dire.
“Su
… non c’è bisogno che fai
l’orgogliosa con me, ho capito come ti senti
…” disse accarezzandole una guancia.
“No,
tu non puoi capire!” disse tentando di fare la forte e
l’orgogliosa, ma venendo sempre tradita dalle sue lacrime.
“E va
bene, allora ti andrebbe un giorno di questi di allenarti con me?
Magari diventando più forte acquisirai più
sicurezza, ma comunque sappi che quando ci sono io con te non devi
preoccuparti di nulla! Ti salverei anche a costo di morire!”
Hoshi gli fece
un largo sorriso e smise di piangere abbracciandolo forte.
“Ci
sto!” disse la mora felice.
“Bene!
Non permetterei mai a nessuno di far del male alla mia
ragazza!”
Che cosa aveva
appena detto? L’aveva appena definita la sua …
ragazza? Era sogno o realtà? Lei … aveva davvero
un ragazzo? Voleva dire che era fidanzata con lui e che quindi
… erano uniti da un forte legame … ancora non
riusciva a crederci, tanto che era rimasta a bocca aperta e occhi
sbarrati davanti al moro che le stava chiedendo qualcosa, ma le parole
le arrivavano confuse e non riusciva proprio a starlo a sentire, aveva
solo una forte voglia di baciarlo!
“Ehi?
Hoshi? Cosa c’è? Ho detto qualcosa di sbagliato?
Hoshi? Ci sei? Ehi?” continuava a chiederle il moro.
“AAAAAAAAAAAAH!”
gridò lei saltandogli al collo e dandogli un passionale
bacio in bocca.
“IL
MIO RAGAZZO! IL MIO RAGAZZO!” continuava a ripetere
baciandolo.
“Eh eh
… già ^^”…” disse
lui un po’ sorpreso da quella reazione.
“Ehm
… scusa, ma è la prima volta che mi fidanzo e
sono un po’ emozionata!” disse lei mettendosi una
mano dietro la testa e facendo la linguetta.
“Oh
tranquilla piccoletta!” disse il ragazzo scompigliandole i
capelli con una mano.
“Non
sono piccola! Solo perché ho sedici anni non vuol dire che
sia una poppante!” disse lei gonfiandosi le guancie.
“Oh,
ma l’ho sperimentato io stesso che non sei tanto
piccola!” disse Ace sorridendo maliziosamente.
“Idiota!”
disse Hoshi tirandogli un pugno in testa.
“Dai
forza, rimettiamoci in viaggio!” disse poi la mora facendogli
un sorriso a trentadue denti.
***
“ACEEEEEE!”
gridò Hoshi saltando su una nave della marina.
“BASTARDI
LIBERATELO!” gridò la corvina pronta a combattere.
“H-Hoshi
… V-vattene …” disse Ace sputando del
sangue, difatti era stato colpito alla pancia da una freccia fatta con
l’Agalmatolite.
“NO!
NON TI LASCIO QUI!” gridò la mora pronta a
sferrare un attacco al comandante di quella nave.
“Per
favore n-nonno … l-lasciala a-andare!
E’-è m-me che d-devi cat-turare! N-non
l-lei!” disse Ace riferendosi al comandante.
“Nonno?
E’ tuo nonno?” disse Hoshi incredula.
“A
quanto pare nipotino la tua amichetta non ha nessuna intenzione di
lasciarti qui, sarò costretto a catturare anche lei, in
fondo è una ricercata …” disse il
comandante Monkey D. Garp.
“HOSHI
VATTENEEE!!!” gridò Ace serissimo.
“Scordatelo!”
disse la mora cominciando a correre verso il nonno di Ace e sfoderando
un kunai.
“NON
LO FARE! E’ TROPPO FORTE!!!” gridò il
moro cercando di avvicinarsi a lei, ma quella freccia conficcata nella
pancia glielo impediva, insieme a due Marines che lo tenevano fermo.
“Questi
giovani …” disse Garp colpendo la ragazza in pieno
viso con un pugno, ma sparì lasciando solo una nuvoletta di
fumo.
“Ma
cosa?” si chiese il comandante non avendo mai visto prima una
cosa del genere.
“Comandante!!!
I marines che tenevano Pugno di Fuoco sono a terra e il ragazzo
è scomparso!” disse un marinaio.
“Uhm,
interessante, come mai quella ragazza ha una taglia di ben 50 milioni
di berry sulla testa?” chiese Garp.
“Si
dice che abbia mangiato un frutto del mare, il frutto Ninja-Ninja, e
che abbia sconfitto molti pirati e molti marinai!” disse il
marinaio pensandoci su.
“Un
ninja è? Allora è chiaro … si
è moltiplicata …” disse il comandante
sedendosi.
“Ma…
non li inseguiamo?” chiese il marinaio sconcertato.
“Non
ce n’è bisogno … li cattureremo in
un'altra occasione …” disse garp addormentandosi
di colpo. Anche lui, come Ace, soffriva di Narcolessia.
***
“Ace
… Ace … risisti! Appena ci fermiamo provo ad
estrarti quella freccia!” disse la ragazza correndo
sull’acqua e trascinandosi il ragazzo.
“Sei
sempre la solita cocciuta … come speri di estrarla
… è Agalmatolite!” disse lui sorridendo
flebilmente.
“Troveremo
un dottore su quell’isola laggiù, in qualche modo
farò! Ma tu cerca di resistere! Non morire ti
prego!” disse lei con le lacrime agli occhi.
“Non
è così facile farmi fuori … non
morirò per così poco …
tranquilla e non piangere!” disse lui sorridendo.
“Eccoci!
Siamo arrivati!” disse Hoshi posando Ace sulla spiaggia e
facendolo mettere seduto.
“Bene
…” disse lui trattenendo a stento il dolore.
“Ma io
dico … guarda te se questi proprio una freccia dovevano
lanciarti …” disse la mora osservandola.
“Sapevano
che così da solo non me la sarei potuto estrarre
…” disse lui osservandosi la pancia. La freccia
era piena di spunzoni, come una rosa piena di spine.
“E va
bene … a mali estremi, estremi rimedi!” disse lei
afferrando la freccia e stringendola. Gli spunzoni le penetrarono la
carne, ma non era nulla quel dolore paragonato al dolore che avrebbe
provato se Ace fosse morto dissanguato.
Cominciò
a tirare la freccia, anche se cominciava a sentirsi sempre
più debole. Con un po’ di fatica e molto
indebolita ci riuscì e finalmente fece sdraiare il ragazzo a
terra.
“Non
dovevi …così ti sei ferita
…” disse lui storcendo un po’ la bocca.
“E che
importa … non è nulla, se fossi morto il dolore
non sarebbe stato paragonabile!” disse lei facendo sorridere
il ragazzo.
“Ti ho
già detto che non sarei morto … non sono un
pivellino!” disse Ace.
“Si lo
so, ma questa volta devi riconoscere che ti ho salvato io!”
disse lei sorridendo e strizzando gli occhi.
“E va
bene … te lo riconosco … “ disse lui
abbozzando un sorriso.
“Bene,
ora sta buono che ti devo medicare …” disse lei
pronta a tirare fuori le bende.
“Non
ce n’è bisogno!” disse lui alzandosi in
piedi con la ferita rimarginata.
“Cosa?
Ma come è…? Ah già …tu sei
un Rogia!” disse la mora ricordandosene solo in quel momento.
“He he
i vantaggi di questo potere!” disse lui sorridendole.
“Bhe
la prossima volta ricordamelo prima per favore!” disse lei
mettendogli il broncio.
“Dai,
non arrabbiarti! Anzi … so io come farmi perdonare
…” disse cingendole i fianchi con un braccio e
cominciando a baciarle il candito collo…
***
Erano passati
circa tre mesi da quando Hoshi aveva cominciato a viaggiare con Ace ed
era veramente felice, non lo era così da quando Gairo aveva
invaso il suo regno! E infatti … proprio in quei giorni le
stava tornando il pensiero di Strawberry, doveva trovare la ciurma di
cappello di paglia al più presto, ormai si era svagata
abbastanza, doveva ricominciare la sua missione!
“Ehi
Ace …sai, stavo pensando che dovrei rimettermi in viaggio
per cercare quei pirati che Gairo mi ha detto di uccidere
…” disse Hoshi abbassando lo sguardo.
“Uhm
… ma non mi hai ancora detto chi sono
…” disse lui guardandola seria.
“Non
importa chi sono, l’importante è che io non ci
metta troppo a tornare a Strawberry con loro, ormai sono tre mesi che
Gairo non ha mie notizie e potrebbe insospettirsi …magari
penserà che sono fuggita e che voglio tradirlo
…” disse lei a sguardo basso.
“Mmmh
… di solito quando cerchi un pirata dopo quanto
torni?” chiese il moro.
“Bhe,
dipende, quando sono pirati facili meno di un mese, ma se sono pirati
con una grossa taglia come in questo caso anche cinque mesi
…” disse lei pensandoci su.
“Bene,
allora non ci sono problemi … sono passati quattro mesi no?
Hai ancora un mese di tolleranza …” disse Ace.
“Ace
… devo mettermi a cercarli, credo che non potrò
… non potrò più viaggiare con
te!” disse Hoshi mordendosi un labbro. Si sentiva
così triste in quel momento, sarebbe voluta scoppiare a
piangere ma non voleva di fronte a lui.
“Non
è un addio … non ci impiegherò ancora
molto a ritrovare Barbanera, appena l’avrò
sconfitto verrò a Strawberry per eliminare Gairo e per
venire a riprendermi te …” disse lui sorridendole.
“Ma tu
… sei sicuro di volerlo fare, Ace? Chissà quante
ragazze incontrerai per i mari … io non voglio che tu
rimanga legato a me … magari non ci vedremo più,
non voglio che tu debba rinunciare alla felicità
…” disse lei incupendosi.
“Ma la
mia felicità sei tu …” disse lui
dolcemente.
“Lo
vedi … tu sei così dolce e così carino
e io non merito uno come te! E’ meglio se io e te ci
lasciamo, ma questo non vuol dire che dobbiamo odiarci
…” disse lei cominciando a versare qualche lacrima.
“Ho
capito … allora facciamo così, io e te ora ci
dividiamo prendendo due strade diverse, però tra noi rimane
comunque uno stretto legame che ci tiene uniti … ho
intenzione comunque di venire a Strawberry per aiutarti e non voglio
mancare alla mia promessa … e quando ci rincontreremo
decideremo cosa fare! Qualsiasi cosa accadrà ti
vorrò sempre bene piccoletta …” disse
Ace accarezzandole una guancia.
“ACE!”
disse lei saltandogli al collo e cominciando a piangere.
“Su,
ora non fare così … so cosa stai provando, ma
come ti ho detto non è un addio! Avanti …
asciugati quelle lacrime e stai tranquilla…” disse
lui sorridendole.
“Va
bene … però promettimi che se trovassi una
ragazza che ti piace non ti sentiresti in obbligo verso di me e che ti
ci metteresti, va bene?” chiese lei guardandolo seria.
“Non
ti preoccupare per me, io so qual è la ragazza che mi piace
… noi ora siamo amici, sono stati bei mesi ma so che hai
degli obblighi verso il tuo regno e di questo non te ne faccio una
colpa. Se dovessi trovare la felicità … non
esitare a prendertela!” disse lui dandole un dolce bacio
sulla guancia. Dopo di che prese una piccola cavigliera che aveva
comprato ad una delle città dove si erano fermati e gliela
diede come suo ricordo. Quella fu l'ultima volta che Hoshi vide Ace e
forse, non l'avrebbe mai più rivisto ...
FINE FLASH BACK RACCONTATO
To
be continued ....
Salve
a tutti! XD eccomi qui con l'aggiornamento! Purtroppo devo partire e
perciò riuscirò ad aggiornare lunedì
se mi va bene o massimo martedì! Spero che il chappy vi sia
piaciuto, non sono proprio brava a descrivere le scene d'amore XD
perdonatemi ma prediliggo l'azione! Comunque, ora i segreti di Ace e
Hoshi sono stati svelati! Spero continuerete a seguirmi! Ciao baci vvb.
tenshifly:
Ciao! Sono contenta che la storia si faccia interessante XD segreto Ace
X Hoshi svelato ed ecco cosa è successo tra questi due hihi
povero Rufy, chissà come ci è rimasto XD comunque
spero di aver aggiornato abbastanza in fretta^^chiedo scusa per la
scena d'amore descritta male, non sono molto brava in questo genere di
descrizioni XD Ciao baci!
la
scrittrice: Ciao, tranquilla ^^ capisco gli impegni ^^ e non fa nulla
XD l'importante che ti siano piaciuti i tuoi chappy hihi la tua
impressione era esatto XD altro che semplice amicizia haha povero Rufy,
chissà come ci è rimasto XD spero che ti sia
piaciuto questo chappy e mi scuso per la scena d'amore descritta male,
non sono molto brava a descrivere questo tipo di scene XD ciao baci!
crazykikka:
Ciao e ben venuta ^^ per prima cosa, complimenti per il coraggio XD 53
capitoli in un giorno e mezzo non è cosa da poco.(E pensa
che siamo più o meno a metà storia XD) Prima di
tutto non sei pignola, anzi, hai L'OBBLIIGO di avvertirmi quando ci
sono degli errori di grammatica XD spesso a causa di distrazione o
perchè non ho voglia di rileggerla XD è sempre
costruttivo se ti fanno notare i tuoi errori ^w^ comunque, passando ad
Hoshi, chi non l'invidia XD pagherei oro per essere al suo posto XD Ace
e Rufy, i due fratelli più fighi dell'universo hihi e
comunque concordo in pieno con la tua affermazione, Ace è un
tipo mooooooooolto foco *ç* sono contenta comunque che,
anche se ci sono dei ricorrenti errori grammaticali (dovrei leggerla
con più attenzione XD ma il problema è la voglia
U.U in pigrizia non mi batte nemmeno Zoro :P) ti piaccia la fic XD
chissà cosa accadrà ad impel down e
chissà alla fine con chi starà Hoshi, il
triangolo AceXHoshiXRufy è agli inizi XD spero continuerai a
seguirmi e spero che mi perdonerai la scena d'amore tra Ace e Hoshi
descritta male XD il problema è che non sono proprio brava
in questo genere di descrizioni ma ci sto lavorando su XD aaah poi
approposito XD si lo so in alcuni punti è un
pò noiosa XD sono la prima ad esserne consapevole XD avrei
dovuto fare un riassunto più breve degli avvenimenti
scritti da Oda ma il problema è che quando
comincio a scrivere non mi fermo più ^^ vabbè ora
basta se no divento noiosa XD ciao baci alla prossima ^^
By
Vegetina
PS: Questo
è un mio disegno di Ace e Hoshi, spero vi piaccia! Cliccate
sull'immy per vederla grande XD^^
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Capitolo 55 *** Nicole, l'amica d'infanzia di Rufy/ Determinazione! Recuperare il cappello di paglia! ***
“E questo è tutto
…” disse la mora comodamente sdraiata a terra ad
occhi chiusi. Non voleva riaprirli, chissà che faccia aveva
Rufy … non voleva vederla, non voleva deluderlo…
“Ah … capisco …” disse Rufy
sconcertato da quella storia. Non ne capiva il motivo, ma sentiva
dentro di se una strana voglia di strozzare il suo adorato fratellone
Ace! Non riusciva a spiegarselo, ma si sentiva come geloso …
“Rufy …” disse lei aprendo finalmente
gli occhi e girando lo sguardo.
“Mmmh?” chiese lui cercando di farsi vedere il
più naturale possibile.
“Riusciremo a salvarlo … io e te, insieme
…” disse la mora sorridendogli dolcemente.
“Si, lo salveremo!” disse il moro sorridendole a
sua volta.
“Rufy … questa cosa, non
cambierà i sentimenti che io provo per te, ormai Ace
appartiene al passato, è stata una persona importante, ma
ora per me è come un fratello …” disse
la mora armandosi di tutto il coraggio che aveva.
Il moro la osservò, non sapendo cosa risponderle. A lui
piaceva molto quella ragazza, però aveva paura di scoprire
cosa sarebbe successo se gliel’avesse detto …
sentiva sempre parlare i suoi compagni di ciurma di amicizie finite
male perché si erano messi insieme e lui non voleva
assolutamente che la sua amicizia con la ragazza finisse …
era troppo importante per lui …
“Senti … io non riesco a capire i tuoi reali
sentimenti, ma non importa … ti do tutto il tempo che vuoi
… ora vado a dormire, è tardi
…” disse lei alzandosi e dirigendosi verso la
camera da letto.
Rufy rimase li impalato. Non aveva la minima idea di cosa fare
… era troppo confuso …
***
La sunny continuava a navigare a vele spiegate verso Impel Down.
Secondo i calcoli di Nami ci sarebbero voluti ancora quattro giorni
prima di arrivare a destinazione.
Due persone in particolare erano in ansia per le sorti di Pugno di
fuoco …
“Ehi Hoshi …” disse Nami raggiungendo
l’amica che si trovava in camera intenta a scrivere il suo
romanzo che aveva ricominciato da capo dopo che Nabiki gliel'aveva
bruciato.
“Dimmi …” disse la mora continuando a
scrivere.
“Hai detto a Rufy di Ace, vero?” chiese la
navigatrice perspicacie come sempre. Hoshi smise di scrivere e
posò la penna sul tavolo, girandosi verso la navigatrice e
annuendo con il capo.
“Come l’ha presa?” chiese la rossa
sedendosi sul letto.
“Bhe, non saprei .. credo che volesse nascondermi
ciò che provava e pensava veramente con dei finti
sorrisi… non so proprio che pensare …”
disse la mora sbuffando.
“Senti, secondo me dovresti chiedergli se lui contraccambia o
no! Una volta per tutte!” disse la navigatrice incrociando le
braccia.
“Non voglio mettergli fretta, in fondo non ha mai avuto una
ragazza … è alle prime armi, si
sentirà strano …” disse Hoshi
sorridendo, pensando alla sua ingenuità.
“WOOOOW!” si sentì urlare dal ponte
della nave.
“Ma cos’è tutto questo
casino?” chiesero le due ragazze raggiungendo gli altri sul
ponte della nave.
“Ragazze! Non sapete che novità!” disse
Usop ridendo.
“Uhm? Che novità?” chiesero le due
curiose accorgendosi solo allora di una ragazza bionda che si trovava
sulla nave insieme a loro e che era appiccicata ad un braccio di Rufy.
Bionda, la prima cosa che notò Hoshi! Forse era ripetitiva,
ma lei odiava le bionde!
“Ha ha ha non ci crederete mai! Ma il nostro capitano ha una
fidanzata! E’ veramente superr!!” disse Franky.
“Cosa?” chiese Nami sconcertata, mentre Hoshi si
limitò ad osservare il suo capitano che sorrideva come un
idiota.
“Si! E’ vero! Da quanto dice questa ragazza
è cresciuta con lui al villaggio e lui le ha promesso che se
fosse diventato un famoso pirata si sarebbe messo con lei!”
disse Usop sorridente.
“Oh si è vero, io e il mio Rufino-kun ci amiamo da
morire!”disse la biondina stringendosi ancora di
più al braccio di Rufy.
“Oh bene …” disse Hoshi guardando
malissimo il suo capitano che continuava a sorridere come un ebete. Non
aveva minimamente pensato a come la potesse prendere Hoshi, del resto,
quand'è che lui pensava a qualche conseguenza? E poi non
riusciva a spiegarsene il perchè, ma gli stava dando
più fastidio del previsto la questione di Ace e si sentiva
come in dovere di comporarsi da emerito deficente Nicole!
“E tu chi sei?” chiese la biondina con una voce da
oca alla mora.
“Una ragazza che è meglio che eviti!”
disse Hoshi in tono acido.
“Rufino-kun, mi sta antipatica quella …
perché non le dici che stiamo insieme e che deve trattarmi
bene?”
“Bhe … ecco … in effetti …
io glielo avevo promesso … però
…” disse Rufy cominciando a sudare freddo. In quel
momento aveva decisamente esagerato … si era lasciato
emozionare da tutti i complimenti dei suoi amici e non aveva pensato
che a lui quella bionda, Nicole, non piaceva ma che a lui interessava
solamente Hoshi …
“Bene, gliel’hai promesso! E allora
perché non me lo dici chiaro e tondo? Hoshi, sto
già con un'altra, mi dispiace ma non mi piaci! Preferisco le
bionde oche!” disse la mora perdendo decisamente la pazienza.
“Hoshi io …” tentò
di dire Rufy.
“TU? TU COSA RUFY? TI COSTA TANTO DIRMI LA VERITA’
AL POSTO DI FARMICI CREDERE, DI FARMI SPERARE DI AVERE QUALCHE
POSSIBILITA’ CON TE, PERCHE’ NON ME LO
DICI CHIARO E TONDO? TI DIVERTI COSI’ TANTO A FARMI
SOFFRIRE?” gridò la ragazza tutto d’un
fiato facendo rimanere a bocca aperta tutti, soprattutto il capitano
che l’ultima cosa che voleva era vederla piangere e proprio
in quel momento lei lo stava facendo per causa sua.
“Senti tu, Rufino-kun è il mio ragazzo,
perciò vedi di non interferire tra noi due o lui
ti caccia dalla nave! Vero Rufino-kun che preferisci me, che sono una
tua amica di infanzia e che ora sono la tua ragazza, a questo brutto
maschiaccio?” disse Nicole facendo gli occhi dolci.
“Ecco io … veramente …”
tentò di dire il ragazzo di gomma. Stava per dire che di lei
non gliene fregava un emerito cavolo, che l’unica ragazza del
quale gli importava era Hoshi, ma non fece in tempo a dire altro che la
biondina parlò nuovamente.
“Non vorrai farmi credere che preferisci lei? Insomma
Rufino-kun, non ti ricordi di quanto ti sono stata vicina quando Shank
se n’è andato, di come io ti ho aiutato in tutti i
momenti tristi, di quando ti consolavo perché ti sentivi
solo?” chiese Nicole con occhi tristi.
“Insomma … io … ecco
…” continuò il capitano in
difficoltà. Era vero, lei gli era sempre stata accanto, un
minimo di riconoscenza doveva pur dimostrarla e poi Shanks gli aveva
insegnato che le promesse erano sacre … ma perché
diavolo si era andata a cacciare in una situazione simile?
“NON C’E’ BISOGNO CHE DAI UNA RISPOSTA!
TANTO HO CAPITO! Mi hai deluso … Rufy
…” gridò Hoshi scappando in camera con
le lacrime che le uscivano abbondanti dagli occhi.
“Hoshi!” disse Nami cercando di fermarla per un
braccio, ma non riuscendoci.
“Sei proprio un deficiente!” disse poi seguendola.
“IO TI AMMAZZO! STAI FACENDO SOFFRIRE LA MIA
HOSHI-CHAN!” urlò Sanji che venne bloccato da
Usop, Franky e Brook.
“Yohoho avanti, lasciala risolvere a loro due!”
disse lo scheletro un pò perplesso.
“Oh Rufino-kun, lo sapevo che preferivi me!” disse
Nicole attaccandosi a lui come una piovra.
“Nicole … aspetta un secondo
…” disse il capitano staccandosela di dosso.
“Che c’è Rufino-kun, qualche
problema?” chiese la bionda con sguardo da cucciolo.
“No … cioè si … io, non so
ma mi sembri diversa dall’ultima volta che ci siamo visti
… insomma, sinceramente a me non piaci tu … anche
se te l’ho promesso, non voglio stare con te
…” disse Rufy abbassandosi il cappello di paglia.
“Che cosa? Non è vero! Tu mi ami! Eravamo
inseparabili da piccoli! Mi avevi anche promesso di sposarci! Abbiamo
fatto un giuramento sul tuo cappello!” disse la bionda
sconvolta.
“Ecco, da piccoli, ora le cose sono cambiate e poi
… in verità io non sapevo nemmeno cosa voleva
dire sposarsi … ero così preso dai dolci che mi
avevi portato che ti ho detto di si senza pensarci e poi …
ero un bambino …” disse il ragazzo di gomma
cercando di far capire a Nicole che lui voleva stare con Hoshi e non
con lei!
“Non ci credo! Non mi dirai che quella ragazzina è
davvero più importante di una promessa fatta sul tuo
cappello?”
“Si, Hoshi è più importante di quella
promessa …” disse Rufy guardandola dritta negli
occhi.
“No! Non ci credo!” disse la bionda sul punto di
piangere.
“Io … sei un idiota! TI ODIO!!!”
gridò la ragazza tirandogli uno schiaffo.
“Nicole .. cerca di capire … tu sei una mia amica,
nulla di più, io voglio stare con Hoshi
…”
“E’ così che la pensi? BENE! ALLORA ME
NE VADO! E MI PORTO ANCHE IL TUO CAPPELLO!” disse Nicole
togliendoglielo dalla testa adirata e dirigendosi versa la sua barca,
con la quale era arrivata fino a li.
“NO! IL MIO CAPPELLO!” gridò Rufy
cercando di riprenderselo, ma Nicole tirò fuori una pietra
di Agalmatolite che lo fece inginocchiare a terra.
“Ma … come fai ad averla?” chiese il
ragazzo di gomma inginocchiato a terra. I componenti della sua ciurma
non si azzardarono a fare un passo, sapevano perfettamente che quella
era una questione tra il loro capitano, Hoshi e quella bionda ed era
meglio non interferire.
“Come pensi che sia arrivata fino qui, Rufy? Senza una pietra
di Agalmatolite e un bel po’ di allenamenti non sarei
sopravvissuta due giorni nel grande blu! Gli allenamenti con te, Ace e
tuo nonno da piccola mi sono stati indispensabili! Ricordati che anche
io posso diventare temibile se voglio!” disse Nicole saltando
sulla sua barchetta e allontanandosi dalla vista dei pirati.
“Il mio cappello …” disse Rufy sbattendo
un pugno a terra.
“Rufy … se è veramente una tua amica di
infanzia, sono sicuro che te lo riporterà
…” disse Robin.
“Non lo so, è sempre stata cocciuta …
ma se non me lo riporterà lei, lo andrò a
riprendere io!” disse Rufy determinato.
“Mettendo un attimo da parte questo accaduto, forse
è il caso che tu vada da Hoshi …” disse
Robin che in tutto quel casino aveva mantenuto la calma.
“Si … ora vado …” disse il
capitano dirigendosi triste nella stanza della ragazza.
“La vedo dura …” disse Zoro mettendosi a
dormire.
“LO FACCIO FUORI!” disse Sanji adirato.
“Avanti Sanji, calmati …” disse Robin
dandogli un bacio sulla guancia. A quel gesto il biondo
collassò e cadde a terra svenuto.
Intanto il capitano si era diretto nella stanza delle ragazze e si
apprestò a bussare alla porta.
“CHIUNQUE SEI VATTENE!” gridò Nami.
“Sono io, Rufy … mi aprite?” chiese il
ragazzo con voce calma.
“HAI UNA BELLA FACCIA TOSTA! NON PENSO VOGLIA
PARLARTI!” gridò la rossa rispondendo per
l’amica.
“Fallo entrare …” disse Hoshi con
sguardo freddo.
“Cosa? Ma sei sicura?” chiese Nami pensierosa.
“Si, e poi lasciaci soli un momento …”
disse la ragazza sempre con il medesimo sguardo.
“E va bene …” disse la navigatrice
lasciando soli i due compagni di ciurma.
“Hoshi … senti io …” disse
Rufy avvicinandosi a lei.
“Non c’è bisogno che tu dica nulla,
è tutto chiaro … è evidente che non
ricambi, ma non ho intenzione di fartene una colpa, non posso
obbligarti ad amarmi! Quello che però ti chiedo è
di non prendermi in giro e non illudermi come hai fatto
fin’ora! Se non ti piaccio dimmelo chiaro e tondo
in faccia!” disse lei cercando di rimanere calma.
“No … non è questo … io
quella li non la voglio sposare …” disse il
ragazzo abbassando lo sguardo.
“Dov’è il tuo cappello?”
chiese la mora accorgendosi di quel piccolo particolare solo in quel
momento.
“Non importa ora … vorrei solo chiarire con
te!” disse Rufy avvicinandosi alla mora e guardandola negli
occhi.
“Non mi sembra che ci sia nulla da chiarire … io
ho capito tutto .. ho esagerato prima a reagire così, non
posso fartene una colpa se preferisci una bella biondina dai lineamenti
delicati ad un maschiaccio come me che nella vita non fa altro che
combattere, in fondo ti capisco … anzi, ti do anche ragione
… scusami per prima, me la sono presa così tanto
perché mi sono sentita presa in giro, ma ho capito di
essermi comportata da sciocca …” disse lei
sforzandosi di sorridergli.
“Hoshi … io veramente …”
tentò di dire il ragazzo, ma venne azzittito dalla mora che
gli posò un dito sulle labbra.
“Tranquillo, amici come prima!” disse la mora prima
di uscire dalla stanza.
Non gli aveva dato la possibilità di dirle nulla,
l’aveva praticamente zittito ogni volta che tentava di dire
qualcosa … vabbè, le avrebbe parlato
più tardi, tanto erano sulla stessa nave, di occasioni ce ne
sarebbero state a non finire …
***
Erano passate diverse ore da quando Nicole se n’era andata
dalla nave e Hoshi aveva preferito stare in compagnia delle sue
sorellone.
“Uff ragazze … secondo voi ho fatto bene a
comportarmi così con Rufy? Cioè … in
fondo, non posso piacergli per forza!” disse la mora
sbuffando mentre sorseggiava il suo succo di frutta alla pesca.
“Mah, io non l’avrei mai perdonato …
anzi! Gli avrei fatto pagare una tassa per avermi fatto
soffrire!” disse Nami stizzita.
“Mmh? Io personalmente gli sarei già saltata
addosso … soprattutto dopo aver fatto un gesto
così carino …” disse Robin mettendosi
un maglione. Sicuramente si stavano avvicinando ad un isola invernale.
“Che intendi?” chiese Hoshi.
“Già, spiegacelo anche a noi Robin!”
disse Nami.
“Bhe … è stato così carino
da dire a Nicole che di lei non le importava nulla e che lui voleva
stare con te e così quella biondina se
n’è andata, portandosi dietro un oggetto molto
importante per Rufy e non ha detto nulla a te, Hoshi, per non farti
sentire in colpa …” disse l’archeologa
sorridendo leggermente.
“E cioè?” chiese Hoshi sbarrando gli
occhi.
“E cioè il suo cappello di paglia!
Gliel’ha preso perché non accettava il fatto che
lui volesse stare con te, Hoshi …” disse Robin
sorridendole.
“Oddioooo! Che dolceee! Allora cambia tutto!!*___*”
disse Nami con gli occhi che le brilluccicavano.
“Dov’è andata quella bionda?”
chiese Hoshi alzandosi in piedi e afferrando il suo cappotto.
“L’ho vista dirigersi verso la prossima isola
… dovrebbe essere invernale visto il freddo che
fa!” disse Robin.
“Nami! Prendo in prestito il tuo Waver!” disse
Hoshi uscendo di corsa fuori dalla stanza.
“Ehi aspetta! Non credo che quell’isola
sia” tentò di dire Nami, ma la mora era
già uscita.
“Sia cosa Nami?” chiese Robin.
“Da quanto ne so quell’isola si chiama Big Ice,
perché è famosa per le sue nevicate, ma
soprattutto per le sue valanghe … capisco che lei voglia
recuperare il cappello di paglia di Rufy, ma nelle condizioni in cui si
trova rischia di essere sommersa dalla neve … Da Thriller
bark ancora non si è ripresa, è in vita per
miracolo e sta mettendo ancora una volta a dura prova il suo
fisico!” disse Nami un tantino preoccupata.
“Bhe, perché non avvertiamo Rufy? Magari
è la volta buona che quei due si mettono insieme!”
disse l’archeologa sorridendo e alzandosi, dirigendosi dal
suo capitano.
To be continued ...
Salve gente,
perdonatemi il ritardo ma come avevo detto ero in vacanza XD e
purtroppo per me in un paesino sperduto e deserto =.= comunque, spero
che il chappy vi sia piaciuto e anche se in ritardo buona pasqua a
tutti XD
tenshifly: Ciaooo
XD guarda, anche io che mi sono inventata Hoshi la invidio da morire
perchè Ace è proprio una strafigo XD
*çç* comunque U-U"" tornando serie, la reazione
di Rufy è stata chiara, non l'ha presa molto bene XD
se concluderanno qualcosa si scoprirà nel prossimo
capitolo mentre per Nami e Zoro bisognerà aspettare ancora
un pochettino U.U Spero ti sia piaciuto il chappy XD ciao baci alla
prossima!
crazykikka: Ciaoo
XD io vorrei sapere chi non concorda sul fatto che Ace è uno
strafigooo XD sono contenta che ti piaccia il disegno e ancora
più contenta che ti piaccia la scena d'amore XD hahaha
concordo in pieno XD Ace è utilissimo XD anche io voglio uno
come lui per arrostire un rinocerone >.< apriamo
l'attività insieme! XD comunque, si, la storia ce l'ho
più o meno chiara dall'inizio e perciò molte cose
sono fatte apposta mentre aggiorno spesso perchè
è praticamente finita e devo solo dividerla in capitoli e
postare XD Rufy ci è rimasto un pochino male, ma nel
prossimo chappy si riscatta alla grande :P basta, non anticipo
più niente XD ciao baci alla prossima!
la scrittrice:
Ciaooo XD si si le tue supposizioni erano giustissime e hai azzeccato
anche il fatto di Rufy XD ci è rimasto male poverino XD eeeh
ci si troverà più in la di fronte alla scelta
Rufy o Ace? XD io sarei troppo indecisa XD sono contenta che ti sia
piaciuta il chappy e ancor di più che comprendi il mio
disagio a descrivere una scena d'amore XD al prossima chappy cara, ciao
baci!
By Vegetina
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Capitolo 56 *** Il recupero del cappello di paglia\ Bloccati nella neve ... ***
-Maledizione, maledizione, maledizione! Sono
stata una sciocca! Ma perché capitano sempre queste
situazioni così complicate? Adesso Rufy per colpa mia non ha
più il suo cappello di paglia, il suo preziosissimo cappello
di paglia! Mi ricordo che durante tutte le battaglie che abbiamo fatto
lo ha sempre protetto a costo della vita, non posso credere che
l’abbia perso solo … solo per me! E io come
un’idiota gli dico che siamo amici come prima, ma che
cos’ho in questa testa? Segatura? Devo recuperarglielo a
tutti i costi, devo, per lui!- pensava la ragazza mentre camminava
nella neve. Le ferite che aveva riportato a Thriller Bark non erano
ancora rimarginate e faceva molta fatica a camminare, ma per il suo
Rufy avrebbe fatto questo e altro!
“Se non sbaglio, la cittadina si trova sulla cima di questa
salita …” disse la mora osservando quella
lunghissima salita. Saranno stati almeno cinque kilometri ed era anche
piuttosto ripida.
“Uhm … ce la posso fare!” disse
cominciando a camminare.
***
“Ma che cosa gli è saltato in mente?”
chiese Rufy sbalordito.
“Mah, voleva semplicemente recuperare il tuo cappello
… si sentiva in colpa!” disse Robin.
“Si, ma le sue ferite erano gravi, non può andare
da sola su quell’isola! Potrebbe rimanere coinvolta in
qualche valanga!” disse Nami preoccupata.
“Teoricamente lei non doveva nemmeno muoversi dal letto, ma
è una testona …” disse Chopper.
“Andiamo a salvare la mia Hoshi-chan!” disse Sanji
con il fuoco che gli ardeva negli occhi.
“Yohohoho la mia prima avventura con voi, non vedo
l’ora!” disse Brook ridendo.
“Hoshi se la caverà come sempre, perché
invece noi non rimaniamo al calduccio?” chiese Usop.
“Andiamo a salvare la mia sorellina! Sta tranquilla Hoshi, il
tuo aniki(fratellone) sta venendo! Superrr!” disse Franky.
“Andiamo a recuperarla …” disse Zoro
mettendosi il cappotto.
“Ci divideremo … l’isola è
grande e ognuno andrà in coppia con un altro, tranne me, io
la cercherò da solo!” disse Rufy.
“Ma perché?” chiese Usop.
“Siamo dispari …” fece notare Franky.
“Allora, Nami con Zoro, Robin con Sanji, Brook con Chopper e
Franky con Usop!” disse il capitano pronto a sbarcare
sull’isola non appena avessero raggiunto la costa.
***
“Oddio … che faticaccia!”
disse Hoshi arrivata in cima alla salita sdraiandosi a terra con il
fiatone.
“Non ci credo che quella biondina si arrivata qua sopra da
sola!” disse la mora rimettendosi in piedi a fatica.
Però in fondo se era veramente amica di infanzia di Rufy
probabilmente aveva seguito tutti i suoi allenamenti se non si era
addirittura allenata con lui e questo avrebbe spiegato come era
riuscita a raggiungerli in mezzo al mare Blu con tutti i pericoli che
c’erano.
“Vediamo se la trovo in città
…” si disse la principessa cominciando vagare per
le strade della cittadina alla cieca. Era piuttosto popolata e la
maggior parte delle persone era indaffarata nel proprio mestiere. Chi
vendeva, chi riparava, chi curava … insomma, sembrava una
cittadinella tranquilla! Tanto meglio, almeno non avrebbe avuto grane!
Entrò in un bar, nella speranza di trovare quella dannata
ragazza, ma l’unica persona presente nel locale era uno
strano individuo dai capelli biondi e con diverse cicatrici.
“Ma guarda … una ragazza in questo locale,
strano!” disse il biondino guardandola.
“Cos’hai da guardare?” chiese la mora
fulminandolo con lo sguardo.
“Di solito in questa topaia le belle ragazze non entrano mai,
come mai tu sei qui?” chiese il biondino avvicinadosele.
Aveva il volto sfregiato.
“Non sono affari tuoi! Comunque, per caso hai visto una
biondina?” chiese lei sostenendo il suo sguardo con estrema
facilità.
“No, non l’ho vista tesoro perché?
Piuttosto perché non te la spassi un po’ con
me?” chiese lui sorridendole.
“No grazie! E comunque quella biondina ha il cappello di
paglia di un mio amico e devo riprenderlo!” disse la mora
guardandosi intorno.
“Un cappello di paglia?” chiese il biondo con lo
sguardo terrorizzato.
“Si perché?” chiese lei alzando un
sopracciglio.
“Ma non è che questo tuo amico si chiama Monkey D.
Rufy?” chiese il biondino sempre più terrorizzato.
“Esatto, è il mio capitano! Lo
conosci?” chiese la mora avendo capito il terrore
che quell’uomo aveva nei confronti del ragazzo di gomma.
“Il tuo capitano? Ha ha ha che bello! Oh, credo che la mia
presenza qui sia di troppo! Meglio che vada! Ah e se io per puro caso
abbia detto qualcosa di sbagliato perdonami! Non era mia intenzione
offenderti!” disse il biondo ridendo istericamente e agitando
le mani davanti a se.
“Mmmh? Di un po’, tu sei stato battuto da Rufy in
passato vero?” chiese lei alzando un sopracciglio.
“Oh bhe … si! Mi chiamo Josh(personaggio puramente
inventato) e diciamo che quel ragazzo con il cappello di paglia mi ha
battuto e ho capito che quello che facevo era sbagliato …
però ora non ho nessuna voglia di rimettermelo contro,
perciò! Addio!” disse il biondo scappando
“Che tipo strano …” disse la ninja
uscendo dal locale e ricominciando a camminare per la città.
“E tu che ci fai qui?” chiese Nicole comparendole
alle spalle, riconoscendola come la ragazza che il suo Rufino
“amava”.
“Dovresti immaginarlo! Se sei veramente una sua amica di
infanzia dovresti sapere quanto è importante per lui questo
cappello!” disse la mora fissandola negli occhi.
“Si lo so … però, mi sento ferita
… facciamo una cosa, io ti ridò il cappello se tu
mi dai qualcosa in cambio!” disse la bionda pronta a
contrattare. Adorava i gioielli e non le sarebbe dispiaciuto
un bell’anello o una bella collana in cambio di quel cappello
brutto e vecchio.
“E cosa vorresti?” chiese Hoshi.
“Mah, quella collanina a forma di fragola che hai il
collo!” disse Nicole osservandola. Era messa in bella vista
ed era difficile non notarla.
“E va bene …” disse Hoshi
avvicinandosele e facendo per togliersi la collana, ma
all’ultimo le levò il cappello dalla testa e
cominciò a correre verso la discesa per fuggire.
“SEI UN INFAME!!!” gridò Nicole cercando
di starle dietro, ma Hoshi, anche se ferita, era molto più
veloce di lei.
“SONO UN PIRATA! E’ BEN DIVERSO!”
gridò la mora sorridendo.
“TI ODIOOOO!” gridò la bionda che
però si fermò improvvisamente. Difatti
era qualche minuto che correvano ed erano arrivate di fronte alla
discesa. Fece un ghignetto sadico e tirò fuori dalla tasca
una fionda e dopo di che lanciò una piccola pallina
esplosiva che appena entrò in contatto con il terreno
esplose, provocando una valanga.
“Beccati questo smorfiosetta!” disse la bionda
tornandosene in città con tutta tranquillità,
già pregustandosi la morte della mora schiacciata dalla neve.
“WAAAAA!!! QUELLA STREGA!!!!” gridò
Hoshi correndo più veloce che poteva per sfuggire a quella
valanga.
“MALEDIZIONE! MORIREI ASSIDERATA SE LA VALANGA MI
TRAVOLGESSE!” disse la mora che proprio in quel momento si
impigliò in un ramo di un albero.
“Maledizione ci mancava solo questo …”
disse cercando di staccarsi la parte del cappotto impigliata.
“AAAH! AL DIAVOLO!” disse levandoselo,
rimanendo solamente con la sua maglietta senza maniche e con i
pantaloni lunghi e ricominciando a correre con in testa il cappello di
Rufy. Il freddo pungente subito la fece rabbrividire, facendole venire
la pelle d’oca, ma quello non era proprio il momento di
lamentarsi per il freddo.
La valanga di neve le stava sempre più vicina e lei ormai
non sapeva più che fare, come se non bastasse le energie
cominciavano ad abbandonarla e la stanchezza cominciava a farsi sentire
…
“No … no … NO!” disse la mora
prima di essere sommersa da oltre tre metri di neve … in
superficie rimase solamente la collana d’oro a forma di
fragola di Hoshi, staccatasi in seguito al brusco travolgimento.
***
“HOSHIIII!” gridava il capitano camminando tra la
neve. Era riuscito a scampare alla valanga che c’era stata
pochi minuti prima e ora cercava la sua amica, sperando che non si
fosse trovata in quella zona durante la valanga. Tra
l’altro in quel preciso istante si stava anche alzando una
bufera … non c’era nulla da fare, era proprio
sfortunato!=.=
“HOSHIII! RISPONDI SE MI SENTI!!!” continuava a
gridare Rufy camminando faticosamente in quella distesa di neve.
“Speriamo che sia arrivata in cima sana e salva
…” si disse tra se e se. Continuò a
camminare ancora per qualche metro, quando la sua attenzione venne
destata da un qualcosa che brilluccicava in mezzo alla neve. Preso
dalla curiosità si avvicinò all’oggetto
luccicante che riconobbe come la collana della Ninja.
“CAVOLO!” esclamò il ragazzo cominciando
a scavare tra la neve. Sapeva benissimo com’era fatta e
sapeva anche che non avrebbe mai lasciato la sua collana incustodita,
per nulla al mondo! Sicuramente si trovava sotto la neve da qualche
parte …
“Hoshi, Hoshi, Hoshi, Hoshi, Hoshi!” continuava a
ripetere il capitano scavando nella neve con impazienza.
Finalmente riuscì ad intravedere un braccio e con tutta la
forza che aveva tirò fuori il corpo della ragazza.
“Hoshi! Hoshi rispondi! Ti prego! Dimmi che sei
viva!” gridava il capitano scuotendo la ragazza che non dava
segni di vita. Aveva diverse ustioni, dovute al ghiaccio, su molte
parti del corpo ed il suo corpo era freddo.
“Maledizione!” disse Rufy sfilandosi il suo
cappotto e avvolgendolo intorno alla ragazza.
“Tranquilla …adesso a te ci penso io!”
disse prendendosela in braccio e cominciando a camminare tra la neve,
peccato solo che la tempesta stava cominciando a farsi sempre
più forte, diventando quasi impossibile camminare.
Fortunatamente il capitano trovò una grotta sul suo percorso
e decise di fermarvisi finchè quella tempesta non fosse
cessata.
Si sedette a terra, con Hoshi appoggiata sopra di lui e stretta tra le
braccia.
“Ti prego … riprenditi …”
disse il capitano con le guancie rosse e la pelle d’oca a
causa del freddo.
“R-Rufy …” disse la mora aprendo per
metà gli occhi.
“Hoshi!” disse lui aprendosi in un largo sorriso.
“I-il tuo c-cappello … l-l’ho
r-recuperato…” disse la ragazza porgendoielo. Fino
a quel momento ce l’aveva avuto stretto in mano e anche se
era svenuta, la presa era rimasta salda.
“Grazie …” disse lui mettendoselo in
testa e stringendosela forte contro il petto.
“R-Rufy … m-mi d-dispiace … a-a c-causa
mia h-hai quasi p-perso il t-tuo c-cappelo … i-io n-non
v-volevo che f-finisse così t-tra di noi …
s-scusa …” disse lei parlando debolmente e
balbettante a causa del freddo.
“Shhh non importa ora … pensiamo piuttosto a
trovare un modo per tornare alla nave o moriremo ossideraci
…” disse Rufy.
“A-assiderati… R-Rufy …”
disse lei sorridendo leggermente. Il suo capitano non si smentiva
proprio mai.
“E vabbè Assideraci o come diavolo si dice
… ma non è questo il problema
…”
“R-rufy … t-tranquillo, l-la t-tempesta non
d-durerà t-tanto ..“ disse la mora cominciando a
tremare ancora di più.
“Speriamo … ehi, ma cos’è
questo rumore?” chiese il capitano sentendo uno strano boato,
mentre il pavimento cominciò a tremare.
Il capitano si alzò, poggiando la mora a terra e dirigendosi
verso l’uscita per vedere cosa stesse succedendo.
Non fece in tempo ad uscire dalla caverna, che un enorme strato di neve
tappò l’uscita, facendo cadere il capitano
all’indietro.
“AaaaaH!” gridò Rufy cadendo a terra.
“R-rufy … no …” disse la mora
capendo ciò che era appena successo.
“oioioiii!” disse il moro massaggiandosi la testa.
“N-no … un’a-altra v-valanga
…” balbettò la mora che era sul punto
di perdere nuovamente i sensi.
“Eh? Una valanga? E quindi questo vuol dire che siamo
bloccati qui dentro?” chiese Rufy non capendo come al solito.
“S-si …” disse la mora chiudendo gli
occhi, ma poi tentò di riaprirli … si stava
addormentando.
“Ehi, ehi, non ti addormentare! Chopper mi ha detto che in
queste situazione non bisogna!” disse Rufy tirandole deboli
schiaffetti per farla stare sveglia.
“R-Rufy … n-non c-ci r-riesco … h-ho
tanto s-sonno … e t-tanto f-freddo …”
disse la mora battendo i denti.
“Vedrai che gli altri verranno a salvarci! Ne sono sicuro! Ma
ora tu vedi di rimanere sveglia, non puoi addormentarti o rischierai di
non svegliarti più!”
“N-non m-mi a-addormento … m-ma t-tu non h-hai
freddo? S-sei s-solo con l-la t-tua canotta …”
disse la mora osservandolo.
“Si ho freddo ma non ha importanza! Posso resistere, invece
tu no!” disse lui tremando dal freddo e risendendosi vicino a
lei. La ragazza lo guardò con gli occhi mezzi chiusi, le
palpebre le si facevano sempre più pesanti. Si
sfilò il cappotto e lo appoggiò addosso ad
entrambi abbracciando il ragazzo e chiudendo gli occhi.
“Non addormentarti …” disse Rufy anche
lui sul punto di chiudere gli occhi.
“H-ho s-sonno …” disse la mora non
riuscendo più a rimanere sveglia.
“N-non m-morire … i-io … i-io ti amo
…” disse il ragazzo prima di sprofondare in un
sonno profondo insieme alla mora.
To be continued ...
Ragazzi perdonatemi, oggi vado di fretta! Ho troppi compiti e sono
riuscita ad aggiornare per miracolo! Ringrazio tutti coloro che hanno
recensito e soprattutto la nuova arrivata 33_Devil_Black_Rose_33 giuro
che vi saluto come si deve la prossima volta XD ciao baci vvb!
By Vegetina.
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Capitolo 57 *** Il ritrovamento!/ Ti amo Zoro! Gli effetti dell'alcool... ***
“Si
ragazzi sono sicuro! Sono intrappolati qui dentro!” disse
Nami ai suoi compagni di ciurma indicando un punto nella neve.
“Come
fai ad esserne così sicura?” chiese Usop.
“Un
tizio dai capelli biondi di nome Josh ha detto che ha visto una ragazza
che aveva incontrato poco prima in città e un ragazzo che ha
riconosciuto come Rufy entrare dentro una grotta li in mezzo, ma prima
che potesse dire o fare qualsiasi cosa c’è stata
un’altra valanga … ma sono sicura che si trovino
ancora li!” disse la rossa sicura.
“Hoshi-channnn!
Sto venendo a salvarti!!!” disse Sanji pronto a levare via
tutta la neve.
“EHHIII!
SIETE LI DENTRO??? SORELLINA RISPONDI!!!” gridò
Franky.
“F-franky
…” disse con un fil di voce il capitano, riaprendo
i suoi occhi color pece.
“Non
risponde nessuno, magari Nami quel Josh si è
sbagliato!” disse Usop.
“O
magari con questo freddo hanno perso i sensi…”
ipotizzò Chopper.
“R-RAGAZZI!!”
gridò Rufy con tutta la voce che aveva.
“Sono
la dentro!” disse Franky sparando fuoco dal suo braccio.
“Hoshi-chuaaaaan!
Ti stiamo venendo a salvare!” disse Sanji pronto a entrare
non appena tutto il ghiaccio si fosse sciolto.
“R-resisti
H-hoshi … i-i n-nostri c-compagni s-sono a-arrivati
…” disse il capitano non riuscendo a muovere
neanche un muscolo per il freddo.
“HOSHIIII!
RUFYYY!” gridarono tutti entrando nella caverna e vedendo i
loro due compagni seduti a terra, abbracciati l’uno
all’altro, mezzi assiderati. Avevano diverse ustioni sul
corpo dovute al ghiaccio e la loro pelle era bianca come quella di un
cadavere.
“Maledizione!”
disse Chopper avvicinandosi ai duei. Hoshi era priva di sensi mentre
Rufy era li li per fare la fine della compagna.
“Hoshi
… Rufy …” disse Nami guardandoli triste.
“Hoshi-chuaaaaaaan!”
gridò il cuoco disperato.
“Presto!
Dobbiamo immediatamente portarli alla nave! Stanno morendo
assiderati!!!” disse Chopper agitato.
“
Nooooo ! Salviamo la mia Hoshi-chaaaaan ! “ disse Sanji
prendendola immediatamente in braccio e cominciando a correre verso la
nave, trascinandosi dietro Chopper.
“Noi
pensiamo al capitano …” disse Usop cercando di
prendere in spalla l’amico, ma cadendo a terra. Era troppo
pesante e non ci riusciva. Zoro lo prese per un braccio e se lo
caricò in spalla con facilità, portandolo verso
la nave.
***
“Come
stanno Chopper?” chiese Nami preoccupata.
“Meglio
… ora hanno solo bisogno di stare al caldo e di riposare
…” disse Chopper uscendo dalla stanza dove i due
riposavano.
“Quindi
la mia Hoshi-chan non è in pericolo di
vita?T___T” chiese Sanji che stava già piangendo.
“No,
tranquillo Sanji!” disse Choppy.
“Bene,
allora appena si riprenderà voglio andare a
parlarci!” disse Nami.
“Va
bene, ora che ne dite di andare di la a mangiare qualcosa?”
chiese Robin.
“Subito
Robin-Chaaaan!” disse Sanji catapultandosi in cucina.
***
“Ehi
… Rufy …” disse Hoshi appena
svegliatasi allungando un braccio verso il letto affianco per poter
sfiorare il viso del ragazzo.
“Sei
sveglio?” chiese poi mentendosi a gattoni sul suo letto e
avvicinando il suo viso a quello del ragazzo per vedere se dormisse.
“^^
Dorme come un bimbo!” disse la mora tra se e se sorridendo
“Wuaaaaa!”
sbadigliò Rufy alzandosi di botto dal letto e facendo cadere
all’indietro la povera ragazza.
“AAAAAH!”
gridò Hoshi finendo per terra.
“Mmmh?
Hoshi!” disse il capitano felice di vederla.
“Rufy
…” disse lei alzandosi in piedi.
“Allora
come stai? Mi sembra molto meglio!” disse lui sorridendo come
era suo solito fare.
“He he
tutto grazie a te capitano!” disse la mora avvicinandosigli e
stampandogli un bacio sulla guancia.
“Ah
approposito!” disse Rufy tirando fuori qualcosa dalla tasca
dei pantaloni.
“Mmmh?”
disse la ragazza non capendo.
“Tieni!
Questo è tuo!” disse dandole la sua collana
d’oro con la fragola.
“Grazie
Rufy! Non sai quanto sia felice di riaverla!” disse
saltandogli al collo.
“He
he!” disse lui ricambiando l’abbraccio.
“Approposito
… prima di perdere i sensi io …”
tentò di dire la ragazza con il moro che la guardava
interrogativamente.
“Io
… credo che tu abbia detto qualcosa di importante
…” continuò a dire la mora girandosi i
pollici.
“Ah
si?” chiese Rufy non capendo a cosa si riferisse.
“Non
ti ricordi?” chiese lei incredula.
“Bhe,
abbiamo parlato molto … non so a cosa ti
riferisci!” disse il moro sorridendo imbarazzato.
“No,
nulla, lascia perdere! Ora che ci penso … non è
poi così importante! Dai, ora andiamo di la! Ho una
fame!!!” disse correndo fuori dalla stanza. Come le era
saltato in mente di ritirare fuori quella storia? Era ovvio che era un
semplice “ti amo” detto in un momento di delirio.
***
Nami camminava a
passi felpati verso la camera degli allenamenti di Zoro. Da quando si
erano baciati non avevano più parlato. Voleva chiarire, per
capire cosa significasse quel bacio, per capire di più su
quello spadaccino …
Bussò
appena, sicuramente si stava allenando e l’avrebbe sentita
comunque …
“Avanti!”
disse il ragazzo.
“Ciao
Zoro …” disse Nami sorridendogli.
“Ciao
…” disse lui poggiando a terra i suoi enormi pesi.
“Senti
Zoro, io vorrei parlarti un attimo … posso?”
chiese lei rimanendo sulla soglia della porta.
“Certo
… entra …” disse lui sedendosi a terra.
Era senza maglietta e la rossa poteva ammirare i suoi muscoli perfetti
e scolpiti.
“Sai
che non dovresti allenarti? Hai ancora il fisico piuttosto provato
… quello che ti è successo a Thriller Bark non
è uno scherzo, hai rischiato di morire!” disse
Nami in tono di rimprovero.
“Perché
ti preoccupi per me?” chiese lo spadaccino guardandola dritta
negli occhi.
“Perché
non dovrei?” chiese la rossa sostenendo il suo sguardo.
"No, non
dovresti ..." disse lo spadaccino sicuro di ciò che diceva.
"Sei un mio
compagno di ciurma!" ribattè la rossa.
“Ma io
ti ho detto delle cose orribili …”
“Ti ho
già detto che è tutto passato … non
importa …” disse lei abbassando lo sguardo,
incapace di sorreggerlo ancora.
“Io
non le pensavo veramente quelle cose Nami … il problema era
che … insomma, mi dava fastidio ammettere a me stesso che tu
… insomma, ecco … che tu …”
tentò di dire Zoro, ma evidentemente il suo orgoglio lo
frenava ancora una volta.
“Che
tu?” tentò di incitarlo la rossa.
“Ecco
… insomma … non è facile …
io … io…” balbettò, ma il
suo istinto prese il sopravvento e la baciò, spingendola
contro il muro e bloccandole i polsi. A discapito di tutte le
aspettative dello spadaccino, la navigatrice contraccambiò
al bacio e cominciò ad esplorarlo con le sue mani
…
“Zoro
… ti amo …” disse la navigatrice
sussurrandoglielo all’orecchio e cominciando a baciarlo sul
collo fino a scendere sempre più in basso …
“Anche
io …” rispose lo spadaccino cominciando
a baciarla da per tutto e riempirla di baci e carezze ….
***
Sulla Sunny si
stava svolgendo una grande festa per il salvataggio e la guarigione di
Rufy e Hoshi.
“RAGAZZIII!
SI BALLAAA! SUPERRR!” disse Franky cominciando a ballare
sopra al tavolo con Usop accanto che cantava una delle sue canzoni.
“Yohohohoho!
Suonerò una delle mie canzoni preferite! Il sakè
di Binks!” disse Brook cominciando a suonare a piano forte.
“DAI
RAGAZZI FESTEGGIAMO!!!” gridò il capitano con un
boccale di birra in mano.
“Si
festeggiamo!” disse Nami avvicinandosi a Zoro e mettendosi a
bere in sua compagnia.
“Ehi
cuoco … perché non mi fai un po’ di
compania?” chiese Robin facendogli posto sul divanetto.
“SUBITO
ROBIN-CHUAAAN!” gridò Sanji catapultandosi accanto
alla mora.
“Rufyyy
lo sai che ti voglio tanto bene?” disse Hoshi, già
sbronza, abbracciando il suo capitano.
“Eh eh
lo so, e anche io te ne voglio tanto!” disse il moro
anch’esso mezzo ubriaco.
“Sai
che ho avuto paura di perderti durante la tempesta di neve? Sei stato
così carino da darmi la tua giacca ed eri rimasto solo con
la tua canotta … sei così dolce
…” disse la mora dandogli un bacio sulle labbra.
“E’
il minimo che potevo fare per una ragazza bella come te
…” disse il capitano alla ragazza facendola sedere
sulle sue gambe.
“Lo
sai che adoro i tuoi muscoli …” disse Hoshi mentre
con le mani gli percorreva la linea che definiva i suoi addominali.
“Io
invece adoro le tue forme …” disse il ragazzo di
gomma poggiando le sue mani sui suoi glutei. Era evidente che entrambi
non ragionavano più …
“Perché
non ce ne andiamo un po’ in camera?” chiese la
ragazza con sguardo malizioso.
“Con
piacere!” disse il capitano facendola alzare e dopo di che
appoggiò una mano dietro la sua schiena e una sotto le
ginocchia e la prese in braccio, dirigendosi verso la camera della mora
e chiudendo a chiave la porta.
La
adagiò sul letto e le si mise a cavalcioni sopra cominciando
a baciarle delicatamente il collo. Con le sue mani esplorava il suo
corpo perfetto e accarezzava ogni centimetro della sua pelle con
estrema delicatezza. In quel momento qualsiasi persona avrebbe detto
che quello non poteva essere Rufy!
“Baciami
…” disse la ragazza con sensualità. Il
moro obbedì e poggiò le sue labbra su quelle
della ragazza. Dapprima era un bacio semplice e innocente ma a poco a
poco si faceva sempre più intenso. Muovevano le labbra in
sincronia l’uno con l’altra, assaporando a pieno
quegli attimi magici che sicuramente l’indomani nemmeno si
sarebbero ricordati a causa della forte quantità di alcool
ingerita.
“Spogliami
…” disse la mora staccandosi da quel bacio che le
aveva tolto il respiro. Il moro, obbedì nuovamente, non
facendoselo ripetere due volte e cominciando a sfilarle a poco a poco
tutti gli indumenti che indossava, lasciandola con solo le mutandine
addosso. Rimase estasiato alla vista dei suoi seni perfetti e sodi
… era la prima volta che vedeva una ragazza nuda ed era la
prima volta che stava per fare l’amore … ma tutte
le sue preoccupazioni e tutte le sue esitazioni vennero eliminate dagli
effetti dell’alcool, che lo rendevano estremamente
intraprendente. Non ci mise molto a disfarsi anche dei suoi vestiti,
che consistevano in una canotta, un paio di pantaloni e un paio di
boxer.
Sfilò
anche a lei l’ultimo indumento d’ostacolo al loro
amore (o forse sesso?) e si ritrovarono uno sopra l’altro
avvinghiati.
“Vai
Rufy … non aspettare oltre …” disse la
mora al massimo dell’eccitazione. Il moro non se lo fece
ripetere due volte e con un gesto netto entrò in lei,
rendendoli finalmente un'unica cosa.
To be continued
....
Salve
ragazzi! So che mi starete odiando perchè l'ho fatta finire
sul più bello, ma abbiate ancora un pò di
pazienza XD allora, ringrazio tutti quelli che mi seguono!^^
crazykikka:
Ciaoo XD si gliel'ha detto ma visto com'è finita? Se ti
agiti tanto per quel ti amo non immagino quanto ti agiterai per
ciò che è successo in questo chappy XD Si ti
ricordi bene, Hoshi non gli ha mai detto ti amo, ma solo che gli
piaceva XD spero che il chappy sia stato di tuo gradimento! Ciao baci!
tenshifly:ciaooo
XD spero di essermi rifatta in questo chap e di essermi fatta perdonare
per nn aver salutato nel chap precedente. Zoro e Nami sono in questo
chappy U.U che carini è? XD spero ti sia piaciuto
hihi ciao baci!
33_Devil_Black_Rose
33: Ciaoo XD si i nostri pucciosi ragazzi hanno molta sfiga, ma almeno
le ha detto quel ti amo maledetto U.U peccato che non se lo ricordi XD
comunque, spero che la fine del chappy ti abbia gustato XD ciao baci
alla prossima!
By
Vegetina
|
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Capitolo 58 *** Solamente sesso .../La decisione di Hoshi! Arrivo ad Impel Down! ***
Chappy 58
I raggi del sole penetravano nella stanza di
Hoshi, illuminando due giovani corpi senza vestiti, avvinghiati
l’uno a l’altro sotto le coperte. La stanza
profumava ancora del loro amore …
“Mmmmh … che mal di testa …”
disse la mora aprendo gli occhi e stropicciandoseli. Si mise seduta e
solo allora si accorse che non era sola nel suo letto.
“Ma chi …?” si chiese scostando il
lenzuolo dal corpo del ragazzo e scoprendo che li sotto ci fosse Rufy.
“R-R-R-Ru-RUFYYYYYYYYYYYY!!!“ gridò la
mora sbarrando gli occhi. Il ragazzo si sveglio di soprassalto, cadendo
a terra.
“Ehi! Ma sei impazzita! Auch, che mal di testa! E poi
perché sono senza vestiti? E questa non è la mia
camera!” disse il ragazzo di gomma guardandosi intorno.
“Rufy … tu forse non hai ancora capito
… noi due stanotte … ecco … abbiamo
fatto … si insomma … l’amore
…” disse la ragazza abbassando lo sguardo. Era
tutto così evidente ...
“CHE COSAAAAA? MA IO NON L’AVEVO MAI FATTO IN VITA
MIA! COME E’ POSSIBILE? NON ME LO RICORDO NEMMENO!”
disse il ragazzo a dir poco sconvolto.
“Ecco Rufy … vedi … ieri sera
probabilmente abbiamo alzato un po’ il gomito ed ecco il
risultato …” disse lei in imbarazzo, cercando di
coprirsi come meglio poteva con il lenzuolo.
“No, no, no, no, no, no, no! Non ci credo! Non posso averlo
fatto con l’ex ragazza di mio fratello! Non me lo
perdonerà mai!” disse il ragazzo di gomma
sconvolto.
L’ex ragazza di suo fratello? Era questo per lui? Solamente
questo? Bhe … ma d’altronde cosa poteva aspettarsi
da lui? Da un tipo ingenuo come Rufy … era comprensibile che
la considerasse solamente come tale … questo voleva dire che
quello che loro avevano fatto quella notte non era stato un atto
d’amore dettato dall’inconscio, ma un semplice atto
animalesco dettato dall’istinto … quello non
poteva definirsi amore, era solo sesso, solo e semplicemente sesso
…
“Senti Rufy … facciamo finta che non sia
successo nulla … non voglio complicarti la vita
…” disse Hoshi mordendosi un labbro e alzandosi in
piedi con ancora il lenzuolo addosso.
“Eh?” disse il moro riperendendosi dal suo stato di
shock e girandosi verso la mora.
“Tra noi non è successo nulla, siamo amici come
prima, amici e basta! Ora vado a vestirmi!” disse la ragazza
scappando in bagno e rinchiudendocisi.
“Ma … io …” tentò
di dire il moro ma le parole gli morirono in gola e, raccattando i suoi
vestiti, si diresse in camera sua.
***
-No … No … No … che diavolo, che cosa
ho combinato! Sono un idiota! Non dovevo ubriacarmi in quella maniera!
Che diavolo ho fatto? Ho rovinato tutta l’amicizia che mi
legava a Rufy, ho rovinato la sua ingenuità! Ora non
è più tanto ragazzino, che diamine ho combinato!
Sono un idiota!!! Non ho altre parole per descrivermi! Sicuramente sono
stata io a prendere l’iniziativa e avrò
approfittato della situazione! L’ho praticamente stuprato!-
pensò la ragazza seduta a terra in bagno tirando piccoli
pugnetti contro il muro.
-Perché non mi ricordo nulla? Maledizione! Se almeno
ricordassi magari ci sarebbe la possibilità che non abbiamo
fatto nulla! Ma che diavolo vado a pensare, mi sto illudendo
… si capiva perfettamente ciò che avevamo fatto
… sono proprio una cretina! Non merito di stare su questa
nave! Però dobbiamo andare a salvare Ace! Arriveremo tra due
giorni! Ho deciso, appena avremo salvato Ace io lascerò la
ciurma e me ne andrò per sempre da questa nave …-
pensò la ragazza sconvolta.
“Tra due giorni … dirò addio per sempre
a Rufy e agli altri miei amici … e magari
ripartirò con Ace ...” si disse tra se e se mentre
le lacrime prendevano il sopravvento.
***
Era ora di colazione e tutti si trovavano intorno alla tavola a
mangiare, tutti tranne Hoshi, Robin e Nami.
“Avanti … mi spieghi perché sei
così raggiante?” chiese la mora mascherando la
tristezza che provava in quel momento.
“Mah … mi sono baciata con Zoro! E ci siamo
scambiati coccole per tutto il tempo!” disse la rossa
felicissima.
“He he finalmente quello spadaccino si è fatto
avanti …” disse Robin sorridente.
“Sono contenta per te, Nami!” disse Hoshi facendo
un finto sorriso, che a Robin non sfuggì.
“Che bello ragazze! Sono così contenta! Alla
prossima occasione gli chiederò di metterci
insieme!” disse la navigatrice sognante.
“Bravissima Nami! E’ così che si fa!
Finalmente hai trovato la felicità!” disse la
Ninja sorridendo malinconicamente.
“Si lo credo anche io … ma ora passiamo a te
Hoshi, che fine hai fatto ieri sera? Tu e Rufy siete spariti
improvvisamente …” disse Robin che forse aveva
capito tutto.
“Mmmh? Davvero? Io non me ne sono accorta!” disse
Nami cadendo dalle nuvole.
“Io sono andata a dormire …approposito scusatemi
se vi ho lasciate fuori stanza, ma senza pensarci mi sono chiusa
dentro! Ero così stanca!^^” disse la ragazza con
un espressione di felicità più falsa che potesse
esistere.
“Non preoccuparti! Tanto non sono stata in camera!
^^” disse Nami raggiante.
“Nemmeno io … ma comunque, sicura che vada tutto
bene?” chiese l’archeologa accorgendosi subito
della sua enorme tristezza.
“Sicurissima! Ora scusatemi, vado a prendere una boccata
d’aira sul ponte!” disse la corvina dileguandosi.
“Sarà … ma a me non mi convince
…” disse Robin tra se e se.
***
Quel giorno splendeva un sole stupendo in cielo e faceva veramente
molto caldo. Il clima nel grande blu era proprio strano … un
attimo prima si moriva di freddo e adesso si moriva di caldo.
“Che splendida giornata …” disse la
corvina osservando l’orizzonte appoggiata al parapetto della
nave. I suoi pensieri ritornarono a quando aveva visto per la prima
volta Rufy … fu subito colpita da quel ragazzo, aveva capito
dal primo momento che era speciale …
Da quel giorno ne avevano passate così tante insieme,
così tante che ormai aveva perso il conto … lui
l’aveva salvata con estremo coraggio dalla tirannia di Gairo,
senza chiederle nulla in cambio … era davvero unico
…
I suoi pensieri però vennero destati da un ragazzino di
circa dodici anni che piombò improvvisamente sulla nave.
“Uhm?” si disse la ragazza guardandolo. Era basso,
dai capelli biondi e gli occhi color grano. Aveva i vestiti conciati
piuttosto male ed era anche un po’ sporco.
“E tu chi sei?” chiese Hoshi avvicinandosigli.
“Tu sei Kuro Hoshi?” chiese il bimbo con rabbia.
“Si sono io, e tu saresti?” disse lei sorridendogli
appena.
“Io sono colui che ti ucciderà!” disse
il bimbo scagliandosi sulla mora, ma venendo bloccato facilmente da
essa.
“Giarda che non ti conviene attaccare i pirati, magari la
prossima volta ti capiterà qualcuno che ti fa fuori
…” disse lei atterrandolo e sedendoglisi sulla
schiena.
“ALZATI SUBITO BRUTTA STREGA! IO DEVO
ELIMINARTI!!!” gridò il ragazzino dimenandosi.
“Su, sta buono, non voglio farti male!” disse la
corvina non capendo cosa volesse da lei quel biondino.
“Ehi ma che succede?” chiesero Sanji, Rufy, Franky
e Usop uscendo sul ponte della nave.
“Non lo so … questo strano ragazzino è
piombato improvvisamente sulla nave dicendo che voleva farmi fuori
…” disse la mora un po’ confusa.
“Uhm? Perché vuoi ucciderla?” chiese il
capitano accovacciandosi vicino al biondino steso a terra e guardandolo
negli occhi.
“Perché voglio vendicare l’assassinio di
mio padre! Deve pagarla! Non la perdonerò mai!”
disse il ragazzino carico di rabbia.
“L’assassinio …” disse Rufy.
“Di tuo padre?” finì Hoshi per lui.
“Esatto brutta strega! Mio padre era uno di quei pirati che
avevi catturato quattro anni fa e che avevi fatto fuori!”
disse il ragazzino carico di rabbia.
“Cosa?” chiese Hoshi sbarrando gli occhi.
“SEI SOLO UNA SPORCA ASSASSINA! NON AVEVO NESSUN ALTRO OLTRE
A LUI! IO VOGLIO ELIMINARTI!” gridò il biondino
dimenandosi.
“Hoshi, dice il vero?” chiese Franky.
“Quando ero al servizio di Gairo ho catturato molti pirati,
ma poi li consegnavo a Gairo … sicuramente sono tutti morti
… si, questo ragazzino dice il vero …”
disse la principessa alzandosi da sopra la schiena del ragazzino, che
finalmente si alzò.
“IO TI ELIMINO!” disse il biondino tirando fuori un
coltello e pronto a scagliarsi sulla ragazza.
“Ehi, buono!” disse Rufy bloccandogli un braccio.
“Prova a toccare la mia Hoshi-chan e giuro che ti faccio
fuori anche se sei un ragazzino!!!” disse Sanji trattenuto da
Franky.
“Sta fermo capitano, merito la sua vendetta!” disse
la ragazza sorridendo di rancore.
“Ma …”
“Niente ma, lascialo fare … ha ragione!”
disse la corvina. Rufy obbedì e lasciò andare il
ragazzino che si avvicinò alla ragazza con rabbia e stava
per sferrarle una pugnalata in pieno stomaco, ma si bloccò
all’ultimo istante.
“Maledizione! Io non sono un assassino come te!”
disse il biondino dandole una spintona. La mora perse l'equilibro e
trovandosi vicino al parapetto della nave, cadde in mare.
“HOSHIII!” gridò Rufy pronto a buttarsi
in mare per salvarla, ma venendo fermato da Sanji.
“Vado io! Non vorrai affogare anche tu!” disse il
biondo levandosi giaccia e scarpe e tuffandosi velocemente in mare
gridando:
“HOSHI-CHAN! RESISTI!!!”
La recuperò che stava affondando in mare e la
riportò in superficie.
“Coff Coff …” tossì la
ragazza sputando acqua.
“Ehi, tutto bene Hoshi-chan?” chiese il ragazzo
tenendola a galla.
“Si Sanji-kun .. grazie …” disse lei un
po’ triste.
“Dai, ora ti riporto sulla nave …” disse
il cuoco risalendo con lei in spalla.
“Anche se non ti uccido, ti porterò rancore per
sempre!” disse il ragazzino guardandola malissimo.
“Invece di stare qui ad arrabbiarti per qualcosa successo in
passato, al posto di provare rancore nei miei confronti, smettila di
girare per i mari da solo rischiando la vita e tornatene al tuo paese!
Ricostruisciti una vita e vivi felicemente!” disse Hoshi in
tono di ammonizione.
“Tu sei l’ultima persona che può
permettersi di dirmi cosa devo fare!” disse il bimbo con
disprezzo.
“IL RANCORE E LA VENDETTA TI PORTERANNO DA QUALCHE PARTE? TUO
PADRE TORNERA’ IN VITA? NO! ORMAI NON PUOI PUO’
FARE NULLA E SONO SICURA CHE LUI NON VORREBBE QUESTO! NON SEI UNA
CATTIVA PERSONA, NON SEI UN ASSASSINO! SMETTILA DI GIRARE PER I
MARI E VAI A COSTRUIRTI UNA TUA VITA!
C’E’ GENTE CHE SE LA PASSA MOLTO PEGGIO DI TE!
COMPORTATI DA UOMO E COSTRUISCITI UN TUO FUTURO!”
urlò la ragazza con rabbia. Il bambino rimase sgomento.
Quella ragazza, che poi era l’assassina di suo padre, aveva
perfettamente ragione … forse non era così
malvagia come credeva …
“Io … si … vado!” disse il
ragazzino scendendo dalla nave e raggiungendo la sua imbarcazione che
si trovava sotto la Sunny.
“Complimenti Hoshi-chan … bel discorso
…” disse Sanji colpito.
“Non devi farmi i complimenti, ho detto solo la
verità …” disse la mora rinchiudendosi
in bagno e facendosi una lunga doccia.
***
Erano finalmente passati due giorni e la ciurma di cappello di paglia
sarebbe arrivata a momenti ad Impel Down. Da quanto ne sapevano era una
prigione sottomarina dal quale mai nessun prigioniero era riuscito a
fuggire. In quei due giorni Hoshi e Rufy non si erano rivolti parola,
Zoro e Nami avevano continuato a scambiarsi baci qua e là
senza ancora mettersi insieme. Robin in quell’ultimo periodo
sembrava molto interessata al cuoco e ogni tanto gli dava qualche
bacino o qualche carezza fuggente.
“Ciurma … pronti ad irrompere ad Impel Down e
salvare Ace?” disse il capitano con un sorrisetto di sfida
dipinto sul volto.
“Prontissimi capitano!” risposero tutti con il
medesimo sorriso.
***
Con un po’ di difficoltà erano riusciti ad
infiltrarsi nella prigione di Impel Down. Avevano scoperto che la base
era composta da diversi livelli ed Ace si trovava al quinto.
Sicuramente anche Barbabianca con le sue flotte si stava dirigendo li;
catturando Ace avevano praticamente dichiarato guerra ad uno dei
quattro imperatori.
“Ragazzi! Avanti, dobbiamo riuscire ad arrivare al quinto
livello!” disse Rufy correndo a capo della sua ciurma.
“Si, ma sarà difficile!” disse Hoshi non
guardandolo negli occhi.
“Lo so, ma dobbiamo salvare Ace!” disse Rufy sicuro.
“Sono la prima a volerlo salvare, ma una raccomandazione
… state tutti molto attenti non vorrei che nessuno ci
rimettesse la vita!” disse la mora.
“Per chi ci hai preso Hoshi? Ormai ci dovresti conoscere! Lo
sai che non siamo dei pivellini!” disse Zoro.
“He he, avete ragione ragazzi
…” disse la mora sorridendo a malapena.
“Ragazzi ci troviamo difronte a 4 porte, quale
scegliamo?” chiese Nami fermandosi di botto.
“Mi sembra più che ovvio! Ci dividiamo!”
disse la mora prendendo la prima porta a destra.
“Ehi aspetta! Vengo con te!” disse il capitano
seguendola.
“Bene, Zoro! Con me!” disse Nami prendendo la
seconda porta a destra.
“Franky! Chopper! Noi andiamo in questa!” disse
Usop prendendo la seconda porta a sinistra.
“E allora noi andremo di qua!” disse Sanji, seguito
da Robin e Brook, prendendo la prima porta a sinistra.
To be continued ...
E siamo finalmente
giunti ad Impel Down! Sappiate che sarà quasi completamente
inventata da me, la storia sarà stravolta e se ne vedranno
delle belle! Stiamo per arrivare a uno dei chappy, a mio parer,
più bello di tutti! Grazie a chiunque a recensito e chi mi
segue!^^ ciao baci vvb.
Ps: Perdonate la
mia sadicità ma ho dovuto per forza far si che quei due
diciamo che litigassero XD é essenziale per una scena che si
vedrà tra uno o due capitoli ... Comunque stavo pensando una
cosa ... la nostra Hoshi ha sverginato tutti e due i fratelli O.O"
però, ci ho fatto caso solo ora O.O" ...Comunque ...Dai fate
una votazione, con chi si metterà Hoshi? Rimarrà
con Rufy o ripartirà con Ace?
crazykikka: Ciao!
XD e chi non vorrebbe un Rufy a casa sbronzo così
intraprendente? XD Nami e Zoro ancora non hanno fatto nulla U__U ho
deciso di descrivere loro dopo Impel Down XD Ed ecco la reazione di
Rufy ed Hoshi XD ps: Credo che solo una pazza non concorderebbe sui
bellissimi addominali di Rufy U.U a trovarlo un raga così XD
Ciao baci alla prossima!
tenshifly: Ciao XD
Ed ecco i due piccioncini cosa si ricordano XD poverini, sono troppo
cattiva con loro, risolto un problema ne sorge un altro XD Zoro e Nami
ci sarà qualcosa di più approfondito
più avanti XD comunque spero che il chappy sia stato di tuo
gradimento ^^ ciao baci alla prossima!
33 Devil_Black_Rose
33: Forse questa volta sono riuscita a scrivere il tuo nome
correttamente XD sono una pasticciona XD Comunque, si ci saranno altre
scene Robin X Sanji più avanti XD per ora ci concentriamo
sul povero Ace XD Prego per la rece XD se una storia mi piace ne lascio
sempre una U.U ciao baci alla prossima!
la scrittrice:
Ciao! XD si Hoshi e Rufy si sono salvati e hanno fatto anche
qualcos'altro XD Meno male che sto migliorando con le scene d'amore
*__* devo imparare a descriverle perfettamente *___* hai preso in pieno
sul fatto che Hoshi e Rufy sono sconvolti XD sicuramente lo volevano
tutti e due, ma non in quel modo XD spero ti sia piaciuto anche questo
chappy! ciao baci alla prossima!
By Vegetina
|
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Capitolo 59 *** I trabocchetti di Impel Down!/ Verso il livello 5 ... ***
IMPORTANTE: Come
dirò alla fine purtroppo questo non è il
più bel capitolo che avevo detto l'altra volta XD
c'è stato un piccolo errore di calcolo,
non pensavo che tutti questi scontri fossero così lunghi
perciò dovete
pazientare ancora due giorni ^^" nel prossimo
aggiornamento ci sarà e con una sorpresa che mai vi
immaginereste XD Ora vi lascio al capitolo U___U
Ognuna
delle quattro porte si scoprì portare ad un luogo diverso,
ma alla fine si arrivava tutti nella stessa
destinazione.
“Mi
spieghi perché ti sei precipitata in questa
porta?” chiese Rufy correndo affianco della ragazza
“Non
abbiamo tempo da perdere! Dobbiamo trovare Ace al più
presto! Ogni minuto che passa potrebbe
essere fatale per lui! E poi non c’era molto da
decidere, una porta vale l’altra, sono sicura che ci sono
tutte
trappole diverse ma che portano tutte alla stessa
destinazione, ovvero al Livello 1!” disse perspicaciemente
la mora.
“Bhe,
devo ammettere che il tuo ragionamento non fa una piega!”
disse Rufy riflettendo.
“E’
una cosa ovvia! E ora non perdiamo tempo in chiacchiere e
sbrighiamoci!” disse la mora cominciando a
correre più veloce, ma mettendo il piede su una
strana mattonella, fece scattare una trappola. Cominciarono
ad essere lanciate una miriade di freccie avvelenate.
“WUAAAA!”
disse la mora schivandole. Rufy fece lo stesso e istintivamente
scattarono in avanti, ma un
enorme buca si aprì sotto di loro.
“AAAAAAAAAAAAAAH!”
gridarono entrambi precipitando nel vuoto
“RAGGIO
GOM GOM! IN AZIONE!” gridò Rufy afferrando per la
vita la mora e allungando un braccio verso
l’alto. La mano di Rufy finì casualmente
sotto il seno della ragazza; fortunatamente riuscirono a trarsi in
salvo e a ritornare in superfice.
“Ce
l’abbiamo fatta!” disse Rufy non spostando le mani
da sotto il seno della ragazza, come se avesse paura
che potesse ricadere di nuovo.
“Ehm
… si … ora non è che potresti spostare
le mani?” disse lei leggermente rossa in viso.
“Oh,
si scusa!” disse lui sorridendo e mettendosi una mano dietro
la testa.
“Dai
… ora andiamo!” disse lei rialzandosi in piedi e
questa volta camminando. Era meglio andarci cauti se non
voleva trovare altre sorprese.
“Ehi
aspetta, non senti anche tu uno strano rumore?” chiese Rufy.
“Mmh?
Ora che me lo fai notare … hai ragione
…” disse la mora girandosi ma non facendo in tempo
a capire
cosa stesse succedendo che un’enorme
quantità d’acqua li sommerse …
***
“Ehi
Nami …” disse lo spadaccino fermandola per un
braccio.
“Uhm,
dimmi?” chiese lei sorridendo dolcemente.
“Fa
stare davanti me, non si sa mai … magari
c’è qualche trappola!” disse lui
facendola mettere dietro di se.
“He
he …” disse lei sorridente.
Difatti,
come aveva previsto zoro, un muro si parò difronte a loro,
impedendogli il passaggio e un altro alle
loro spalle, chiudendogli così ogni via di fuga.
“Maledizione!”
disse Zoro osservando il soffitto che cominciava ad abbassarsi.
“Oddio
Zoro e ora?” chiese la navigatrice terrorizzata.
“Abbassati
Nami!” disse lui bloccando il soffitto con la sua forza, ma
non potendo compiere altri movimenti.
Sentiva che le forze lo avrebbero abbandonato da un momento
all’altro, era ancora indebolito da Thriller
Bark.
“MALEDIZIONE
NAMI! TROVA UN MODO PER USCIRE DA QUI!” disse lui stringendo
i denti.
“Si!”
disse la rossa gattonando fino al muro e cercando di trovare
una parte meno resistente.
“Userò
il mio Perfect Clima Attack! Dovrebbe funzionare!” si disse
la ragazza sfoderandolo e creando una
sfera di elettricità che scagliò contro
il muro che si distrusse.
“Ma
… è stato troppo facile!” si disse Nami
uscendo immediatamente da li, ma appena fu fuori saltò tutto
in
aria, facendola volare a metri di distanza e facendo
sotterrare il povero Zoro dalle macerie.
“ZOROOOOOOOO!”
gridò la rossa precipitandosi immediatamente vicino le
macerie e cominciando a
cercarlo.
“ZORO!
ZORO! ZORO!” disse la navigatrice intravedendo un braccio
insanguinato e tirandolo fuori.
“N-Nami
… stai bene?” chiese lui aprendo gli occhi.
“Si,
si io sto bene! Ma tu? Sei ancora debole, ce la fai a resistere? Dimmi
che ce la farai!” disse lei con le
lacrime agli occhi.
“Nami
… calmati … sto bene!” disse Zoro
alzandosi in piedi. Come sempre si stava dimostrando forte e
orgoglioso.
“Sicuro?
Non è meglio che tu rimanga qua e che io prosegua da
sola?” chiese la rossa premurosa.
“No,
andiamo!” disse lo spadaccino cominciando a camminare,
seguito subito dalla navigatrice, che però si
fermò improvvisamente, captando uno strano rumore.
“Zoro
… corri ….” Disse lei spaventata
cominciando a correre.
“Cosa?
Perché?” chiese non capendo.
“CORRI!!!
L’ACQUA!” gridò la rossa cercando invano
di sfuggire a quell’enorme quantità
d’acqua, ma
venendone inghiottita insieme allo spadaccino...
***
“Ragazzi,
sarà ma a me questo posto mi inquieta
…” disse Usop terrorizzato che seguiva Franky
affiancato da
Chopper.
“Tranquilli
fratellini, ci sono io con voi!” disse Franky ghignando.
“Speriamo
che non ci siano trappole …” si disse Chopper
guardandosi intorno.
Improvvisamente
si sentì uno strano rumore proveniente da dietro di loro. Si
girarono, cercando di capire di
cosa si trattasse, finchè non riuscirono a vedere
un enorme palla che rotolava verso di loro.
“AAAAAAAAAAAAAAAH!”
gridarono i tre cominciando a correre, cercando di non farsi
schiacciare.
“Tranquilli,
ci penso io!” disse Franky facendo uscire un missile dal suo
braccio, ma fu inutile, quella palla
sembrava essere indistruttibile.
“AAAAAH!
MORIREMO!” gridò Usop con le lacrime agli occhi.
“AIUTO!
AIUTO! AIUTO!” gridò Chopper in versione
quadrupede per correre più veloce.
“GUARDATE!
C’E’ UNA STANZA! ENTRIAMOCI!” disse
Franky indicando una porta che si trovava lungo il
corridoio. I tre immediatamente ci entrarono, riuscendo
così a scamparla.
“L’abbiamo
vista brutta …” disse Usop accasciandosi a terra.
“Mamma
mia … che paura …” disse Chopper.
“Credo
che i problemi siano appena cominciati!” disse franky
guardando davanti a se.
“Ma
che cos’è?” si chiese Chopper
avvicinandosi a quello strano oggetto.
“Ragazzi
… ma quella è …” disse Usop
indietreggiando spaventato.
“Cosa?”
chiesero i due.
“UNA
BOMBAAA!” gridò il cecchino uscendo in tutta
fretta da quella stanza. I due lo seguirono spaventati e
dopo qualche secondo l’intera stanza esplose.
“Siamo
salvi …” disse Usop asciugandosi il sudore sulla
fronte.
“Non
direi proprio!” disse Franky osservando due enormi palle
arrivare dalle due parti opposte del corridoio.
“AAAH!
CHE FACCIAMO ORA?” chiesero Usop e Chopper spaventati,
abbracciandosi.
“Ci
penso io!” disse Franky bloccando con quanto più
forza aveva quelle due sfere.
“ORA
MI SONO STUFATO!!!” gridò riducendole in frantumi.
“La
strada è libera! Super!” disse ricominciando a
camminare sotto lo sguardo stupito dei due compagni.
“Aspetta
… sento uno strano odore … come … come
d’acqua!” disse la piccola renna.
“Acqua?”
chiesero i due.
“Si
…ACQUA!” gridò Chopper prima di essere
inghiottito dalle acque insieme ai due compagni.
***
“Oh
dolce Robin-san fammi stare davanti, così in caso di
eventuali pericoli ti difenderò io!” disse Sanji
galantemente.
“Come
vuoi Sanji …” gli disse la donna sorridendogli.
“Yohohoho
difenderai anche me, vero?” chiese lo scheletro speranzoso.
“No,
difenderò solo la mia Robin-san!” disse Sanj acido.
“Attenzione!”
disse Robin mettendosi sulla difensiva.
“Pericolo
in arrivo …” disse Sanji assottigliando gli occhi
fino a ridurli a due fessure.
“AAAAH!
DEGLI SPIEDI!” gridò Brook cercando di schivarli.
“Attenta
Robin-san!” disse il cuoco prendendo in braccio
l’archeologa e cominciando a schivare tutti quegli
spiedi che avevano l’aria di essere velenosi. Gli
spiedi dopo un po’ cessarono di piovere dal cielo come
grandine e i tre pirati poterono finalmente rilassarsi.
“Yohohoho
con queste trappole non ci batteranno mai!” disse Brook
ridendo falsamente.
“Robin-san
tutto bene?” chiese il cuoco facendola scendere dalle sue
braccia.
“Si,
grazie Sanji!” disse la corvina sorridendogli.
“Proseguiamo
e speriamo di non trovare altre trappole …” disse
il cuoco mettendosi a capo dei tre.
“Fermi
… sentite questo strano rumore?” chise lo
scheletro fermandosi improvvisamente.
“Che
rumore? Io non sento nulla …” disse Sanji.
Improvvisamente anche Robin captò qualcosa e
sbarrò gli
occhi, sperando che non fosse ciò che pensava.
“Ora
lo sento anche io…” disse Sanji.
“Sembra
…” disse Brook.
“Come
se fosse ….” Disse Sanji.
“ACQUA!!!”
gridarono i tre osservando il corridoio venir invaso
dall’acqua …
***
A poco
a poco Nami riaprì gli occhi, ritrovandosi in una stanza,
bagnata da capo a piedi, con tutti i suoi
compagni di ciurma privi di sensi.
“Mmmh?
Ragazzi! Svegliatevi!” disse scuotendoli uno ad uno.
“Mmmh?”
dissero i nove risvegliandosi.
“Oh
mamma … credevo di essere morta …”
disse Hoshi guardandosi le mani.
“Ha
ha l’abbiamo vista brutta ma è stato
divertente!” disse Rufy ridendo.
“Ehi
Chopper? Tutto ok?” chiese Usop alla piccola renna.
“Ho
creduto veramente di morire …” disse Choppy con le
lacrime agli occhi.
“Superr!
L’abbiamo scampata anche questa volta!” disse
Franky.
“Robin-san?
Non sei ferita? Tutto bene vero?” chiese Sanji preoccupato
per l’archeologa.
“Tranquillo,
sto bene …” disse la mora guardandosi intorno e
cercando di capire in quale altro trabocchetto
fossero finiti.
“Yohohoho!
Ho creduto rimetterci la pelle, anche se io non ho la pelle!
Yohoho!” disse Brook.
“Appurato
che siamo tutti salvi, il problema ora è dove ci troviamo e
quale altro trabocchetto ci aspetta …”
disse Zoro alzandosi in piedi e guardandosi intorno.
“C’è
una porta, entriamo no?” chiese Rufy ingenuamente.
“Aspetta,
andiamoci con cautela!” disse Hoshi senza guardare in faccia
il suo capitano. In fondo, quella
sarebbe stata la sua ultima avventura con lui …
“Ok!”
disse Rufy aprendo la porta incosciente come al solito.
“Ancora
non riesco a credere che sia lui il mio capitano
…” disse Nami battendosi una mano in faccia.
“Ehi
ragazzi! Guardate! Una foresta piena di alberi rossi!” disse
Rufy facendo un passo in avanti ma tornando
immediatamente indietro dato che era finito su una distesa di
erba fatta da spilli.
“Ma
che diavolerie è mai questa?” si chiese Zoro
osservando quell’inferno. Le foglie non erano rosse per il
loro colore naturale, ma perché erano intrise del
sangue dei condannati.
“Credo
che siamo appena giunto al livello 1 …” disse
Robin osservando i prigionieri che si lamentavano dal
dolore.
“Come
facciamo ad attraversarla?” chiese Usop.
“Yohohoho
per me non è affatto un problema, io sono leggero e fatto di
ossa perciò gli spilli non mi
penetreranno!” disse Brook saltellanto per il prato
di spilli.
“Qui
si dovrebbero trovare i meno ricercati …” disse
Hoshi ragionando.
“Esatto,
e salendo di livello dovremmo trovare quelli con tagli sempre maggiori
…” disse Nami completando la
frase per l’amica.
“Apparte
Brook, è impossibile passare senza ferirsi
…” riflettè Zoro osservando
l’enorme distesa di spilli.
“Bhe,
posso allungarmi e aggrapparmi ad uno di quegli alberi!”
disse Rufy sorridendo a trentadue denti.
“Oppure
…” disse Hoshi tirando fuori una lunga corda con
un aripione dal suo zaino e lanciandola contro un
albero, legando l’altra estremità in
cima alla porta.
“Posso
creare una specie di funivia ninja!” disse cominciando ad
avanzare, appesa alla corda.
“Buonda
idea …” disse Zoro seguendo la ragazza.
“La
mia Hoshi-chan è un genio!” disse Sanji con gli
occhi a cuoricini.
Così
tutti i pirati cominciarono ad avanzare verso il livello 2, ma la cosa
sembrava troppo facile. Non c’era
nulla di strano apparte qualche prigioniero che urlava
dolorante.
“E’
tutto troppo tranquillo …” si disse Robin
guardandosi intorno.
Una
figura oscura li osservava nascosta dietro un albero e con un ghigno
stampato in faccia estrasse un
coltello dalla sua tasca e tagliò la corda,
facendo così finire tutti i pirati tra gli spilli.
“AAAAH!”
gridarono tutti mentre cadevano. Finirono tutti con i corpi tra gli
spilli, tagliandosi in innumerevoli
parti del corpo, tutti tranne Nami e Robin che vennero
prontamente afferrate dai rispettivi Zoro e Sanji. Lo
spadaccino strinse i denti, per non urlare come una
femminuccia, mentre a Sanji sfuggì un mugugno di
dolore.
“Zoro!
Lasciami! Così oltre al peso del tuo corpo hai anche il
mio!” disse Nami preoccupata per il suo
compagno di ciurma, nonché quasi fidanzato.
“Io
posso resistere!” disse lui non mollando la presa.
“Basta
correre e il dolore non si sentirà
più!” disse Sanji prendendo a correre con Robin in
braccio, diretto
verso un buco che sicuramente avrebe condotto al livello due.
“Ai
…” disse Hoshi rialzandosi in piedi, mentre gli
spilli le si conficcavano nella carne.
“Ehi,
tutto bene?” le chiese Rufy rialzandosi, anche lui intriso di
sangue.
“Non
preoccuparti!” disse lei prima di essere afferrata da Sanji e
venire trasportata insieme a Robin verso il
buco.
“Scusami
Hoshi-chan, non sono riuscito a prenderti prima!” disse Sanji
correndo più veloce che poteva per
provare il meno dolore possibile.
“Ma
così Sanji ti farai ancora più del
male!” disse la giovane Ninja in pena per il cuoco.
“Il
mio dolore non è nulla paroganato a quello che proverei se
voi vi faceste del male!” disse il biondo
sorridendo leggermente.
Il
resto della ciurma imitò lo spadaccino e il cuoco e prese a
correre verso il buco nel pavimento.
Peccato
solamente che di fronte all’uscita si parò un
uomo, probabilmente della marina, che gli impedì il
passaggio.
“Yohohoho!
Ci penso io ragazzi!” disse Brook sguainando la sua spada e
cominciando a combattere con l’uomo,
permettendo così ai suoi compagni di accedere al
livello 2 di impel down!
***
I
pirati giunsero su delle scale da percorrere verso il basso, difatti i
livelli partono dal livello del mare fino a
giungere al fondale marino. In tutto erano cinque livelli.
“Dai
ragazzi sbrighiamoci! Non vedo l’ora di riabbracciare il mio
fratellone!” disse Rufy sorridendo a
trentadue denti.
“Attenti!
Arrivano dei marines!” disse Hoshi sfoderando uno dei suoi
kunai.
“Taglio
dell’orco!” disse Zoro facendo a fettine alcuni
Marines.
“Mitragliatrice
Gum Gum! In azione!” disse Rufy liberando il passaggio ai
suoi compagni.
“Ma
bene … la ciurma di cappello di paglia … non ho
la minima idea di come voi siate riusciti ad arrivare
all’entrata del livello 2, ma la vostra corsa
finisce qui!” disse un uomo comparendo di fronte a loro.
“E
tu saresti?” chiese Nami sfoderando il suo Perfect Clima
Attack.
“Lusingato
di fare la sua conoscenza signorina, io sono il guardiano del livello
due e di qui non passerete!”
disse lui ghignando. Era piuttosto alto, con due corna in
testa, due mitragliatrici al posto delle braccia e
delle ruote al posto delle gambe. Era tutto meno che umano.
“Ma
che roba sei?” chiese Usop a bocca aperta.
“Qualsiasi
cosa sia, qui ci pensiamo io, Usop e Chopper!” disse Franky
pronto allo scontro.
“S-si!
Voi proseguite! Lasciate fare tutto a noi!” disse Usop con le
gambe che gli tremavano. Aveva un po’
paura, ma secondo la sua logica era meglio affrontare quel
nemico piuttosto che uno dei livelli successivi. Più
si scendeva e più i nemici sarebbero stati forti!
“Rumbe
ball!” disse Chopper mangiando una delle sue speciali
pillole. Avrebbe combattuto fino alla fine, non
si sarebbe tirato indietro!
“Bene
ragazzi! Lasciamo tutto nelle vostre mani!” disse Rufy
seguito da Hoshi, Sanji, Zoro, Nami e Robin.
“Fidatevi
di noi!” disse Franky attaccando il nemico con il suo Strong
Right, ovvero un attacco a distanza con
il quale lancia un pugno fissato al corpo con una catena.
“Vedete
di tornare tutti sani e salvi!” disse Nami entrando al
livello due insieme ai compagni di ciurma.
Il
livelo due si presentò come un luogo pieno di bestie feroci
che torturavano i prigionieri
Tra
le vecchie conoscenze della ciurma si trovano anche Mr3, della Baroque
Work, e Baggy il Clown, che
presero parte alla fuga insieme ai sei pirati.
“Non
conosco il motivo per il quale tu sia qua cappello di paglia, ma ho
deciso di aiutarti se questo è l’unico
modo per fuggire!” disse Baggy sorridendo sornione.
“Si,
concordo in pieno!” disse Mr 3 seguendo i pirati.
“E’
tanto che non ci si vede ragazzi!” disse Rufy sorridendo a
trentadue denti.
“Scusate
se mi permetto, ma questi chi sarebbero?” chiese Hoshi che
ovviamente non poteva conoscerli.
“Già,
tu ancora non c’eri! Loro sono nostri vecchi
nemici!” disse Nami affiancandola nella corsa.
“Ah,
capisco … quanta gioia che prova Rufy a rivedere vecchi
nemici …=.=” disse la mora perplessa.
“Ormai
dovresti conoscerlo, lui è fatto così!”
disse la navigatrice sorridente.
“Questo
posto non mi piace …” disse Sanji osservando
quelle creature feroci che cominciavano ad avvicinarsi
a loro.
“Hai
notato anche tu? Sono veramente molto strane …”
disse Robin osservando dei leoni con la testa da uomo
in grado di sbranare una persona senza lasciare nemmeno le
ossa oppure dei millepiedi che all’occorrenza
potevano scomporsi in migliaia di piccoli scorpioni.
“Che
posto …” disse Nami tra se e se un po’
intimorita.
“Ehi,
fate attenzione!” disse Zoro mettendosi sulla difensiva,
venendo attaccato dal leone con la testa d’uomo.
“Aaaaah!”
gridò Nami venendo azzannata ad un braccio da un leone.
“NAMIII!”
gridò Hoshi cercando di colpire il leone con uno dei suoi
kunai, ma sembrava avere la pelle fatta
d’acciaio.
“Maledizione!”
disse Zoro che non poteva fare nulla visto che era indaffarato a
pensare all’altro leone.
“Collier
Shot!” disse Sanji sferrando un potente quanto veloce calcio
al collo del leone, che volò a metri di
distanza.
“Nami
…!” disse Hoshi avvicinandosi alla ragazza. Aveva
un enorme ferita sul braccio dal quale fuoriusciva una
notevole quantità di sangue.
“Hoshi-chan,
occupati di Nami, ci penso io a tenere buoni questi gattini!”
disse Sanji accendendosi, come era
consueto fare, una sigaretta.
“Si
…” disse Hoshi strappandosi un pezzo di maglietta
e cercando di tamponare la ferita.
“Ma
che roba è?” si chiese Zoro tagliando a
fettine un millepiedi che però diede vita a migliaia di
piccoli
scorpioni.
“Cavolo
fa attenzione! Sono scorpioni velenosi!” disse Hoshi
prendendosi in spalla l’amica e cominciando a
saltare qua e la cercando di evitarli.
“Ma
che carini!” disse Rufy entusiasta all’idea di
accarezzare quegli animaletti.
“NO
RUFY! NON TOCCARLI! SE TI PIZZICANO MORIRAI!”
gridò Hosh al capitano che dapprima guardò
quegli animaletti e poi li spazzò via con un
calcio.
“Volevano
ingannarmi!” disse Rufy gonfiandosi le guancie.
“Dirigiamoci
verso l’entrata per il livello 3! Stare qui non ci
servirà a nulla e poi ci sono dei prigionieri del
livello di Mr 3 e Baggy!” disse Sanji abbattendo
alcuni mostri.
“Si!
Hai ragione!” disse Hoshi correndo con Nami sulle spalle in
cerca di un uscita.
“Ehi!
Cosa intendevate per prigionieri del nostro livello?” chiese
Baggy lievemente offeso.
“Nulla!”
disse Hoshi facendo la finta tonta.
“Ehi
Sanji, guarda li …” disse l’archeologa
indicando una figura in penombra che ghignava.
“Ho
sentito provenire un sacco di baccano dall’entrata del
livello tre e così mi sono incuriosito … e
guardate
un po’ cosa ho trovato, dei mocciosi che giocano a
fare gli eroi … non vi lascerò accedere al
livello tre, io
sono il guardiano!” disse la misteriosa figura
mostrandosi e rivelando un aspetto demoniaco. Era una specie
di colosso alto quattro metri e largo tre, con dei canini
affilatissimi e delle unghie lunghissime …
“Chi
si occupa di questo?” chiese Robin fermandosi.
“Sanji,
Robin! Lascio tutto nelle vostre mani!” disse Rufy
sorpassando con un balzo il gigante.
“Si
capitano!” dissero il cuoco e l’archeologa pronti a
combattere.
“Hoshi,
Nami, Zoro! Con me!” disse il moro entrando nel buco che
avrebbe portato al livello tre.
“Non
vi lascerò passare!” disse il gigante cercando di
colpire in pieno Hoshi con in groppa nami.
“Ahh
… non posso difendermi con Nami sulle spalle!”
disse la mora chiudendo gli occhi, pronta ad incassare il
colpo.
“Il
tuo avversario sono io! Odio chi prova a far del male a delle ragazze,
ora pagherai!” disse Sanji che con
un piede aveva bloccato il colpo del gigante.
“Forza
muoviamoci!” disse Zoro buttandosi nel buco, seguito subito
dalla mora.
“Grazie
Sanji!” disse la ninja prima di sparire alla vista degli
amici.
“Bene,
cerchiamo di fare un lavoro veloce …” disse
l’archeologa pronta ad usare le sue abilità.
“Tranquilla
Robin-san, non ci sarà nemmeno bisogno che tu ti sporchi le
tue candide e delicate manine, qui ci
penserò io!” disse il cuoco facendola
indietreggiare di qualche passo, pronto allo scontro.
***
Rufy,
insieme ai tre compagni di ciurma e ai due prigionieri in fuga erano
finalmente giunti al livello 3. Faceva
veramente molto caldo e li venivano tenuti i prigionieri con
una taglia superiore ai 50.000 berry. Qui i
prigionieri venivano lasciati moribondi, dandogli raramente
cibo e acqua.
“Che
brutto posto …” disse Hoshi facendo scendere Nami
dalle sue spalle che finalmente si stava
riprendendo.
“Ohi
Nami, tutto bene?” le chiese Rufy sorridente.
“Si,
è stato un capogiro momentaneo …” disse
la rossa sentendosi bruciare la ferita al braccio.
“Sicura
di riuscire a continuare?” chiese Zoro fulminandola con lo
sguardo.
“Sicurissima,
e poi non vedo altra soluzione!” disse la navigatrice
sorridendo a mala pena.
“E
allora andiamo avanti!” disse il capitano cominciando a
correre, anche se cominciava ad avere piuttosto
caldo.
I
ragazzi proseguirono per un po’, finchè non
incontrarono Mr 2, che, anche se la sua taglia era inferiore ai
50.000 berry, si trovava comunque li. Decise di unirsi a loro
per fuggire da quel posto.
“Cappello
di paglia! Che gioia rivederti!” disse Mr 2 abbracciando il
ragazzo.
“Quanto
tempo! Che bello!” disse Rufy cominciando a saltellare
insieme a Mr 2.
“Ehm
, non vorrei rovinare questo momento, ma dobbiamo andare a salvare Ace
…” disse la mora.
“Si,
hai ragione!” disse Rufy spiegando brevemente il motivo della
sua ‘visita’ a Mr 2.
“Capisco,
allora vi darò una mano!” disse l’ex
agente della Barock Works unendosi al gruppetto.
Un
nuovo guardiano sbucò di fronte a loro, questa volta era una
donna!
“Salve
pirati, mi è stato incaricato di fermarvi … chi
vuole essere il primo a morire? Tu, ragazzo dai capelli
verdi?” chiese la ragazza guardando con sguardo
malizioso Zoro. Era una ragazza dai capelli rossi e gli occhi
verdi, molto bella e sembrava anche piuttosto
tranquilla.
“No,
tu non farai fuori proprio nessuno!” disse Nami sfoderando il
suo Perfect Klima Attack, infastidita
sguardo che quell’oca mandava a Zoro.
“Oh,
è una sfida tesoro?” chiese la rossa.
“Si!
Rufy! Qui ci penso io, voi andate avanti!” disse Nami sicura.
“Si,
andata avanti, io rimango qui … non vorrei che la facessero
fuori!” disse Zoro sfoderando le sue spade e
pronto a combattere. Non gli importava se era una ragazza,
l’avrebbe eliminata se avesse provato a far del
male a Nami.
“Ok!
Mr3, Mr2, Baggy e Rufy! Andiamo!” disse Hoshi provando a
sorpassare la rossa, ma venendo colpita allo
stomaco. Aveva una velocità inaudita.
“I
tuoi avversari siamo noi!” disse Nami provando a colpirla con
il suo bastone, ma la rossa per poco non la
tagliò in due con una spada prontamente fermata da
Zoro.
“Andate!
Sbrigatevi!” disse lo spadaccino.
“Si!”
dissero i cinque passando al livello sottostante.
“E
ora a noi!” disse Nami cercando di capire quale strano potere
avesse quella rossa.
To be continued ....
Naaaaa ho fatto un errore
di calcolo U___U questo non è il più bel capitolo
della storia, è solo un chappy di
transizione U___U perdonate la svista, sarà il
prossimo, altrimenti questo veniva troppo lungo XD ho
affrettato un pò le cose perchè li
ritengo un pò pallosi tutti questi combattimenti,
perciò ho deciso di fare
una cosa sbrigativa XD sono sicura che nel prossimo chappy
rimarrete di stucco! Non vi aspettereste mai
una cosa del genere, ma ora basta spoilerare U__U passiamo ai
ringraziamente piuttosto XD
crazykikka: Ciaooo XD si
è verissimo sei sempre la prima a recensire e
perciò la prima a ringraziare! Allora
allora per prima cosa mi scuso, questo non è uno
dei capitoli più belli, ma come ho detto prima solo uno di
transizione ^^" piccolo errore di calcolo ^^" perdon,
sarà il prossimo, comunque ... Rufy si, le vorrebbe
comunque bene a quella ragazza anche se gli distruggesse il
suo cappello di paglia XD Hoshi si fa troppe
seghe mentali, perchè pensa che di aver abusato di
lui e perchè crede che ora lui non la guardi più
come
prima XD pensa che non la am ecc ... insomma si, si fa le
seghe mentali XD Rufy o Ace, Ace o Rufy, chi lo sa!
XD si vedrà più avanti XD alla prossima
cara XD ciao baci
princessnami: Ciao XD si
si zoro e nami fanno i teneri ed impel down è appena agli
inizi con nuove avventure
e tante sorprese muahaha ciao baci tvb alla prossima XD
33 Devil_Black_Rose 33:
Ciao XD per prima cosa perdono XD in questi giorni sono stata un
pò impegnata e
non ho potuto leggere il seguito della tua fic ma dopo
rimedio U____U comunque, si si l'arrivo ad impel
Down è molto sveltito e anche i combattimenti sono
un pò brevi XD voglio arrivare subito al clow (o come si
scrive XD) senza annoiare troppo XD spero che ti piaccia il
chappy, ciao baci XD
tenshifly: Ciao XD tu
preferisci Rufy ma chissà la mia mente sadica con chi la
farà mettere alla fine U___U
magari un finale a sorpresa dove svela che si è
innamorata di Usop dal primo momento XD (O.O Non farmi
questo ...nd Hoshi) comunque U__U"" apparte gli scleri, si
Hoshi di problemoni se ne fa, tante seghe mentali
come dice crazykikkia XD magari riparte con Ace, magari no,
magari non sta con nessuno dei due e se ne va
per i mari da sola o magari ci rimette le penne U_U chi lo sa
(io lo so XD) Personalmente anche io non avrei
lasciato Ace, ma lei aveva degli obblighi verso il suo regno
e non poteva lasciar morire milioni di persone
solo per un suo capriccio XD ciao baci alla prossima!!
la scrittrice. Ciao XD si
si Hoshi se le canta e se le suona U___U ha il difetto di non far mai
parlare la gente
XD tira subito le conclusioni senza dare il tempo di spiegare
XD ma che ci si vuol fare, i nostri amati fratelli
la accettano comunque sia con i suoi pro che con i suoi
contro XD chissà se Hoshi se ne andrà con Ace, o
rimarrà con Rufy, o se ne va da tutt'altra parte
senza nessuno dei due fratelli, oppure muore, o si scopre
che è sempre stata innamorata di Usop o ...(
BASTA! nd tutti) Ok Ok ^^"" la smetto con gli scleri XD ciao
baci alla prossima!
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Capitolo 60 *** Il ritrovamento di Ace!/ L'ultimo bacio, mia dolce bambina ... ***
“Rufy!
Ma quanti altri guardiani credi che incontreremo?” chiese la
mora cominciando a correre per uno
strano livello, dove faceva molto caldo.
“Non lo so, se ne incontreremo altri io combatterò
e tu continuerai a cercare Ace!” disse il capitano convinto.
“C’è un bivio!” disse mr 2
fermandosi di fronte alle due strade.
“Io e Hoshi di qua, voi tre dillà!”
disse Rufy deciso, senza dare il tempo di ribattere a nessuno.
"Va bene pagliuccio!" dicce Mr 2.
La mora seguì il ragazzo, senza opporre resistenza.
“Siamo al livello quattro, fa un caldo infernale,
è pieno di prigionieri e allora perché non
c’è uno straccio di
guardia?” si chiese Hoshi, cominciando a sospettare
qualcosa.
“Bhe, staranno a mangiare!!” disse Rufy
ingenuamente.
“Oppure stanno organizzando una trappola!” disse la
mora guardandosi attentamente intorno e notando che
uno dei prigionieri stava estraendo una pistola e la stava
puntando contro di loro.
“Come sospettavo!” disse la ragazza sfoderando un
kunai e tirandolo verso quell’uomo, colpendolo in pieno
braccio e facendogli cadere la pistola.
“Ma che fai? Perché colpisci i
prigionieri?” chiese Rufy non capendo.
“Apri gli occhi Rufy! Non sono prigionieri ma marine
travestiti da essi!” disse la giovane Ninja pronta allo
scontro.
“Ah si? Quindi ci volevano ingannare?” chiese il
ragazzo cominciando ad arrabbiarsi.
“Si … Rufy =.=” disse la ragazza
sorpresa ancora una volta dalla sua ingenuità.
“Maledetti!!! MITRAGLIATRICE GOM GOM! IN AZIONE!”
girdò il ragazzo di gomma facendo piazza pulita
di marines.
“Eppure è strano … sanno quanto siamo
pericolosi, perché mandarci solo dei semplici
marine?” si chiese
Hoshi, sospettando che ci fosse ancora una trappola.
“Forza andiamo! Questi qui non valevano nulla!”
disse Rufy sorridendo alla ragazza e ricominciando a correre.
“No aspetta Ruf” troppo tardi. Un misterioso
combattente l’aveva già colpito in pieno viso,
facendolo volare
verso di lei.
“Come sospettavo …” dice squadrando
quella figura. Era un uomo molto alto, sembrava un gigante.
Sarà stato
3 metri se non 4!
"Oi, oi, oi ... maledizione, chi mi ha colpito così forte?"
chiese Rufy massagiandosi la testa.
"Guarda la capitano, abbiamo compagnia ..." disse Hoshi. Capitano? Non
lo aveva mai chiamato così, qualcosa
stava cambiando ...
"Bene! E allora me ne occupo io! Salverò mio fratello Ace!
Tu Hoshi, è meglio se vai avanti, non voglio che ti
fai male!" le disse sorridente. La ragazza abbassò
lo sguardo. Come faceva ad essere così naturale e
tranquillo? Forse era lei che si stava facendo troppi
problemi o forse ... forse le piaceva ancora Ace? Già ...
cosa avrebbe fatto una volta che avessero salvato Ace? Chi
dei due avrebbe scelto?
Era così immersa nei suoi pensieri che non si accorse del
gigante che la stava per attaccare. Fortunatamente
fu tratta in salvo da Rufy, che prontamente l'aveva presa in
braccio.
"Ehi Hoshi? Tutto bene?" chiese preoccupato.
"Eh ... si! Io vado a cercare Ace!" disse, scendendo dalle braccia di
Rufy e cominciando a correre. Se doveva
fare un scelta l'avrebbe fatta dopo, se avesse putacaso
scelto Rufy, gli avrebbe detto dopo che l'amava ...
***
“ACEEEE!!!” gridò la corvina correndo
per il corridoio che avrebbe finalmente condotto da Ace. Per arrivarci
avevano dovuto affrontare mille difficoltà e i
loro compagni di ciurma stavano tutti rischiando la vita. Come
se non bastasse Rufy si stava battendo fino
all’ultimo sangue con il nemico che si trovava a sorvegliare
l’entrata del quinto livello. Era stato chiaro e
tondo, doveva andare a salvare suo fratello, li ci avrebbe
pensato lui …
“ACEEEEEE!” gridò nuovamente Hoshi
giungendo finalmente in un luogo un po’ buio dove si
trovavano diverse
prigioni.
“Chi è che urla?” chiese un uomo che si
trovava seduto davanti alle prigioni, probabilmente il guardiano.
“Tu, dimmi immediatamente dove si trova Ace Pugno di
Fuoco!” disse la ragazza con sguardo minaccioso.
“Non avrei mai creduto che una ragazza sarebbe riuscita ad
arrivare fino al livello cinque, ma comunque resta
il fatto che questa prigione è famosa
perché nessuno è mai riuscito a fuggire di qui,
perciò non ti lascerò
liberare quel Pugno di Fuoco! Dovrà essere
giustiziato a breve e questo avverrà!” disse
l’uomo. Era basso,
con i capelli marroni e brizzolati, gli occhi di un inusuale
color bianco e le unghie affilatissime.
“Non credere di riuscire a fermarmi, nanetto! Devo liberare
Ace!” disse la mora facendo un passo avanti.
“Oh, ma quale onore, quasi non ti riconoscevo, la famosa
principessa oscura! Allora in questo caso sarà un
vero piacere combattere contro di te!” disse il
nanetto rimanendo immobile, senza muovere un muscolo.
“Ti conviene metterti in guardia se non vuoi fare una brutta
fine! Sono molto più pericolosa di quello che
credi!” disse mettendosi in posizione di
combattimento.
“Tu attaccami, so bene quello che faccio!” disse il
nanetto sorridente. Sembrava innocuo, ma se l’avevano
messo al quinto livello doveva essere molto più
forte di ciò che le apparenze mostravano …
Con un balzo, scattò in avanti e provò a
colpirlo, ma il suo colpo andò a vuoto. Era come se si fosse
spostato a
velocità impressionante.
“Ehi, ma dove sei finito?” chiese la ragazza non
riuscendo a vederlo da nessuna parte.
“Sono qui …” disse lui comparendole alle
spalle.
“Ma che …” disse lei girandosi
velocemente e provando a colpirlo, ma ancora una volta le
sfuggì.
“Non riuscirai mai a prendermi … sono
l’uomo più veloce della terra
…” disse lui calmo e tranquillo
comparendole davanti.
“Bhe, la velocità non basta a battermi!”
disse Hoshi sbuffando.
“Si, lo so benissimo, infattii ho intenzione di usare qualche
altra tecnica speciale!”
“Tsè, libererò Ace comunque!”
disse provando nuovamente ad attaccarlo, ma andando a sbattere contro
una
colonna spuntata in quel momento.
“Ma come è possibile?” si chiese la mora
guardando quella colonna stupita e vedendo che il suo avversario si
trovava alle sue spalle. Eppure era convinta che quella
colonna si trovasse proprio alle sue spalle mentre
attaccava quel castano …
“Allora, vuoi qualche altro assaggio della mia
forza?” chiese lui pacato.
“Non fare tanto lo sbruffone e non sottovalutarmi, ora
vedrai!” disse la mora moltiplicandosi. Ora c’erano
cinque Hoshi.
“E ora … attacchiamolo!” disse quella
originale scagliandosi nuovamente contro il nemico. Ma il risultato non
fu tanto diverso da prima. Tutte e cinque le Hoshi si
andarono a scontrare contro una parte diversa del muro
o contro le sbarre della prigione.
“Che scena simpatica … allora, vuoi continuare o
ti arrendi e ti fai catturare? Prometto che tratterò con
rispetto una bellezza come te!” disse il castano
sorridendo.
“Ma come diavolo fai? Che cosa sei tu?” chiese la
mora non riuscendo a capire come facesse a fare quelle
assurdità.
“Ho mangiato un frutto del mare, il frutto sposta-sposta, che
mi permette di spostare qualsiasi cosa con la
forza del pensiero a una qualunque
velocità” disse sempre pacato e tranquillo.
“Allora non eri tu a muoverti, ma ero io a
spostarmi!” disse la mora aprendo la bocca incredula.
“Esatto, vedo che sei perspicace^^!” disse
sorridente.
“Bhe, allora se è così … non
avrei possibilità contro di te giusto?” chiese lei
sorridendo.
“Esatto!”
“E’ qui che ti sbagli! Io non mi arrendo
mai!” disse tramutando il suo sorriso in un ghigno.
“Non avevo mai usato una tecnica del genere prima
d’ora, ma mi vedo costretta …” disse
componendo degli
strani simboli.
“Uhm?” si chiese il castano curioso di vedere cosa
si inventasse.
“Arte illusoria, illusione del demonio!” disse la
ragazza. Intorno al castano tutto si tramutò, diventando di
uno
strano colore rosso e le fiamme cominciarono ad invadere
tutto. La mora scomparve alla vista del castano
che provò a spostare le fiamme con la sua
abilità, ma non riuscendoci venendo così
inghiottito dal fuoco.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!” urlò il castano
mettendosi le mani tra i capelli sotto la sguardo divertito
della mora.
“Combatti un po’ contro il demonio, quando
l’illusione sarà sciolta io avrò
già salvato Ace!” disse
sorpassandolo e cominciando a perlustrare prigione per
prigione.
“ACEEE! SE MI SENTI RISPONDI!!!” gridò
la ragazza urlando a squarciagola.
“Ehi! Tu! Stai cercando pugno di fuoco?” chiese uno
strano individuo incatenato in una delle prigioni.
“Si e tu saresti?” chiese la ragazza alzando un
sopracciglio.
“Sono Arlong! So dove si trova, se tu fossi così
gentile da liberarmi potrei portarti da lui, che ne pensi?”
chiese l’uomo-pesce sorridendo falsamente.
“Arlong hai detto? Non sei per caso quell’uomo
pesce che conosce Nami?” chiese la mora assottigliando gli
occhi a due fessure. Arlong cominciò a sudare
freddo.
“No, non so chi sia questa Nami!” disse bugiardo.
“Ah, peccato, è una mia acerrima nemica, la voglio
morta!” disse la mora sorridendo falsamente.
“Potevi dirlo prima! Certo che la conosco! La voglio morta
anche io! Il suo amichetto cappello di paglia mi ha
battuto e a causa sua sono finito qui dentro!”
disse Arlong ricordandosi di quei due.
“Ah si?” chiese lei interessata.
“Già, appena uscirò di qui li
andrò a cercare per avere la mia vendetta!” disse
l’uomo pesce arrabbiato.
“In tal caso, non ti permetterò di far del male
alla mia sorellina Nami e al mio capitano Rufy!” disse la
ragazza sorridendo a trentadue denti e sfoderando un kunai.
“COSA? MI HA IMBRGOLIATO! MALEDETTA RAGAZZINA!”
urlò l’uomo pesce adirato.
“E questo è per tutto ciò che hai fatto
passare a Nami!” disse tirandogli un kunai che gli si
conficcò in una
gamba.
“GIURO CHE QUANDO USCIRO’ DI QUI FARO’
FUORI ANCHE TE!” gridò Arlong adirato
“Si, si, contaci!” disse la mora continuando a
camminare alla ricerca di Ace.
Camminò ancora a lungo fino a giungere di fronte ad una
prigione isolata dalle altre. Sul fondo c’era legato al
muro qualcuno, che si trovava ad occhi chiusi e probabilmente
privo di sensi.
“Ehi, tu! Sei sveglio?” chiese Hoshi tentando di
capire chi fosse.
“Cos’è … avete anticipato la
mia morte?” chiese il ragazzo non alzando lo sguardo.
Quella voce … impossibile non riconoscerla, così
profonda ma allo stesso tempo sicura e orgogliosa … non
poteva essere altri che Ace!
“Ace! Sei tu!” disse la corvina avvicinandosi alle
sbarre, ma sentendosi subito debole. Erano fatte di
Agalmatolite.
“Chi sei? Non riesco a vederti …” disse
il ragazzo alzando lo sguardo. Era piuttosto buio e riusciva a
intravedere solo la sagoma di qualcuno. Sicuramente era una
donna e sembrava essere piuttosto bassa e
mingherlina.
“Non mi riconosci Ace? Sono venuta qui con Rufy e tutta la
ciurma per salvarti! Devo solo trovare la chiave e
ti porterò fuori di qui!” disse la mora
trattenendosi le lacrime. Ora si stava abituando al buio e riusciva a
vederlo. Era ricoperto di sangue e sembrava anche piuttosto
debole, chissà quanto l’avevano torturato
…
“Rufy? Sei una della sua ciurma? E ti conosco? La tua voce
non mi è nuova, ma non ricordo …” disse
il ragazzo
confuso.
“Ace, non ci credo che ti sei già dimenticato!
Sono Hoshi!” disse la ragazza con una lacrima che le solcava
il
viso.
“Hoshi? La mia Hoshi? La tua voce … è
cambiata … si è fatta molto più da
donna… ma come … come sei arrivata
fino a qui?” chiese il ragazzo sconcertato.
“Ti spiegherò tutto dopo! Ora mi basta sapere che
sei vivo! Cerco la chiave e poi ti porto via di qui!” disse la
ragazza sorridendo.
“Fa attenzione … non voglio che ti capiti qualcosa
a causa mia …” disse il ragazzo sorridendo
leggermente.
“Sta tranquillo, sono diventata molto più
forte!”
Fece appena in tempo a dire quella frase che qualcuno la
colpì dietro la nuca con un potente calcio, facendola
finire contro le sbarre della prigione.
“Che succede? Hoshi! Tutto bene?” chiese Ace
preoccupato.
“Credevi di potermi battere con quella stupida illusione? Sei
una sciocca! Ora me la pagherai!” disse il
nanetto di prima veramente incavolato.
“Ma … ma come hai fatto ad uscire così
presto da quella illusione? Dovevi rimanere privo di sensi per almeno
due giorni …” disse la mora sconcertata
provando a rialzarsi, ma ricadendo subito indebolita a terra a causa
delle sbarre di Agalmatolite.
“Con chi credi di avere a che fare? Non sono un nemico
qualunque! Io sono il guardiano del quinto livello della
prigione di Impel Down! Non sono un nemico
qualunque!”
“No … fermo Will! Non farle del male!”
disse Ace riconoscendo la voce del guardiano.
“Non ti immischiare Pugno di Fuoco, questa è una
faccenda tra me e la mocciosa! E poi è una ricercata,
è mio
compito catturarla!”
“Se è il combattimento che vuoi … ti
accontento …” disse la mora strisciando lontana
dalle sbarre e
rimettendosi in piedi. Non sarebbe mai riuscita a batterlo,
era già indebolita dai nemici sconfitti
precedentemente, per non parlare che il suo corpo era ancora
provato da Thriller Bark e da quell’isola
invernale … combattere contro quel Will equivaleva
al suicidio!
-Sbrigati Rufy …- pensò la mora cominciando a
comporre dei sigilli.
“HOSHI FERMA! NON PUOI BATTERLO! ARRENDITI O TI
UCCIDERA’!” gridò Ace dimenandosi ma con
scarso successo.
“Sta buono Ace! La fine di questo qui è segnata,
è solo questione di tempo!” disse la mora
ghignando e
partendo all’attacco.
“Kai no hi!(mistero del fuoco)” disse la mora
lanciando delle sfere di fuoco che però le vennero ritorse
contro da Will. La mora le evitò, immaginandosi
quella reazione e si andò a parare di fronte al guardiano che
le sferrò nuovamente le sfere contro.
“BAKAHATU!(esplosione)” urlò
la mora bloccando il guardiano e facendo esplodere le sfere di fuoco che
provocarono una violenta esplosione che convolse entrambi.
“ATTENTA HOSHI!!” gridò Ace preoccupato
per le sorti della mora.
“Molto ingenioso … ma ricordati che posso spostare
qualunque cosa, anche le esplosioni …” disse
l’uomo che
aveva afferrato per il collo la ragazza e che ora la stava
sollevando da terra, impedendole di respirare.
“Eee…eee …” tentò
di dire ma ormai le mancava il respiro. Posò le sue mani
sull’avambraccio del guardiano
cercando di fargli lasciare la presa, ma senza successo.
Cominciava a sentirsi sempre più debole …
“Allora? E adesso non dici più nulla ragazzina?
E’stato un piacere combattere con te, era da tanto non mi
arrabbiavo così!!! Sei un avversaria molto forte,
complimenti!” disse mentre la ragazza cominciava a perdere
i sensi.
“HOSHIIIIII! NOOOOO!” gridò Ace
digrignando i denti.
“GOM GOM PISTOL! IN AZIONE!” gridò Rufy
appena giunto sul posto, prendendo di sopresa il guardiano e
colpendolo con così tanta forza in pieno viso che
lasciò cadere Hoshi a terra.
“R-Rufy?” disse Ace incredulo.
"Ace! Tranquillo, ora ci penso io!“ disse avvicinandosi alla
mora e controllando se respirava.
“Bene … è ancora viva! E ora, devo far
fuori quello li! Quel gigante di prima non era un granchè
...” disse il
ragazzo di gomma togliendosi il suo cappello di paglia e
poggiandolo sul ventre della mora.
“Rufy … fa attenzione! È molto forte!
Può spostare qualsiasi cosa con la forza del
pensiero!” disse Ace
mettendo in guardia il fratello.
“Tranquillo Ace, so cavermela … in quanto a te,
non avresti mai dovuto far del male ad un componente della
mia ciurma! Non potrai impedirmi di salvare mio fratello! La
pagherai cara!” disse Rufy minaccioso.
“Povero sciocco … cosa speri di fare …
sei già ridotto male, credi di avere speranze?”
chiese Will che si era
rialzato in piedi e che aveva tirato fuori una spada.
“MITRAGLIATRICE GOM GOM! IN AZIONE!”
gridò il capitano cominciando a sferrare una raffica di pugni
velocissimi, ma che con sua sopresa sferrò contro
il muro. Era stato spostato dalla forza del pensiero …
“Non hai speranze contro di me, cappello di paglia! Qui non
siamo ad Enies Lobby! Non riuscirai a salvare
nessuno e nemmeno te!” disse Will scoppiando in una
risata malvagia.
“Questo lo dici tu! Sono pronto a rischiare la mia vita pur
di salvare i miei compagni e mio fratello!” disse
Rufy attaccandolo nuovamente, ma con lo stesso risultato di
prima …
***
-Dove mi trovo? Cos’è tutto questo rumore?- si
chiese Hoshi non riuscendo a vedere nulla … solo tutto nero
…
“RUFYYYY! NOOOOO!” gridò una voce a lei
familiare che riconobbe come quella di Ace.
-Ma che succede? Perché Ace grida? Che centra Rufy?-
continuò a interrogarsi la ragazza non riuscendo a
vedere nulla.
“HA HA HA HA HA FATTO LA FINE CHE MERITAVA!” disse
quel guardiano.
-Ora ricordo … noi siamo qui per salvare Ace …
Rufy deve essere arrivato … ma perché non vedo
nulla? Il mio
corpo non risponde ai miei comandi, non si muove …
- pensò la ragazza cercando di aprire gli occhi e vedendo
tutto sfocato.
Solo dopo alcuni secondi riuscì a mettere a fuoco
…
La scena che le si presentò di fronte non le piacque per
niente … il suo capitano si trovava a terra, pieno di
sangue intorno e apparentemente privo di sensi. Will si
trovava di fronte a lui con una spada piena di sangue
e se la rideva di gusto.
“Ma cosa … RUFYYYYYY!” gridò
la mora andando incontro al suo capitano e inginocchiandosi vicino a
lui.
“Rufy! Rufy stai bene?” chiese la mora con le
lacrime agli occhi, notando diverse ferite molto profonde al
ventre, al torace e alle spalle …
“H-Hoshi …” disse il capitano aprendo
leggermente gli occhi e balbettando. Aveva perso molto sangue, stava
rischiando la vita.
“Rufy! Ti prego resisti! Non morire! Rufy!” disse
la corvina mordendosi un labbro mentre diverse lacrime
cominciavano ad uscirle dagli occhi.
“H-Hoshi … v-vat-tene d-di q-qui …
s-salva-ti a-almen-no t-tu …” disse il moro
sputando sangue dalla bocca.
“No! Rufy non me ne vado senza di te e senza di Ace! Ti prego
resisti! Ti giuro che ora qui mi occuperò io! Per
favore non morire!” disse con la voce rotta dai
singhiozzi.
“Che scena patetica …” disse Will
sghignazzando.
“T-ti p-prego … r-res-stitu-isci i-il m-mio
c-capp-ello d-di p-paglia a S-Shan-nks e-e c-chiedi-gli s-scusa
…
n-non h-ho m-mante-nuto l-la p-promessa
…” disse il capitano sorridendo malinconicamente.
“Non dire così Rufy! Tu la promessa la
rispetterai! Diventerai il re dei pirati! Troverai One piece e sarai il
più
temuto e il più forte della terra! Si, ci
riuscirai perché tu non morirai! Tu vivrai! Vero? Dimmi di
si Rufy ! Tu
vivrai!” disse la Ninja ormai in un pianto
disperato.
“N-No …e-e lo s-sai a-anche tu …
q-questa v-volta … n-non festeggeremo t-tutti i-insieme
u-un’altra vittoria …
q-questa volta … i-io n-non c-ci sarò
…”
“Si Rufy! Tu ci sarai perché tu vivrai!
Realizzerai il tuo sogno, mi starai accanto, festeggeremo come sempre,
tutti insieme!” disse Hoshi vedendo sempre
più sfocata la figura del suo capitano.
Le lacrime le rigavano il viso, cadendo lentamente sul corpo del
ragazzo e mischiandosi al suo sangue. Lei lo
sapeva, lo sapeva che non ce l’avrebbe fatta, ma il
suo cuore non lo accettava., non glielo avrebbe mai fatto
ammettere … Velocemente lo baciò sulle
labbra ... fu un bacio veloce, ma racchiudeva più di mille
emozioni,
quello poteva essere l'ultimo bacio ...
“H-Hoshi … t-ti p-prego … v-vivi
… e f-fallo a-anche p-per me… d-di a t-tutti
c-che … c-che il n-nuovo
c-capitano s-sarà Z-zoro e-e c-continuate i-il
v-viaggio, r-realizzate i v-vostri s-sogni, f-fatelo anche p-per
me …” disse Rufy debolmente. Era un
miracolo se riuscisse a parlare ancora, in quelle condizioni chiunque
sarebbe già morto da tempo, ma lui non era
chiunque e non poteva morire senza dire un ultima cosa a quella
ragazza che gli era stata sempre accanto, in qualsiasi
situazione ed avventura, che l’aveva sempre perdonato
con il sorriso sulle labbra, che aveva sempre creduto in lui,
che l’aveva sempre incoraggiato in qualsiasi cosa
…
-L'ultimo bacio, mia dolce bambina ...- pensò Rufy,
accennando un sorriso.
“No, no, no! Rufy, non ce ne sarà bisogno! Tu
vivrai, assisterai alla realizzazione di tutti i nostri sogni, tu non
puoi morire, tu mi devi stare accanto!!!” disse la
ragazza strizzando gli occhi e stringendosi al petto il corpo
del suo capitano.
“H-hoshi … t-ti …i-io … i-o
… t-ti a-amo e t-ti …” tentò
di dire il ragazzo di gomma ma le sue parole furono
interrotte da un calcio tirato da Will.
La mora perse un battito, gli occhi le si sbarrarono mentre osservava
il suo capitano venire scagliato contro
il muro e poi cadere a terra.
Il battito cominciò a rallentarle, ma improvvisamente
aumentò di colpo.
Rufy chiuse gli occhi, con un sorriso malinconico stampato in faccia,
il sorriso che l’aveva da sempre
caratterizzato, che riusciva a mantenere in qualsiasi
situazione, triste o felice che fosse. La testa si piegò in
avanti, le braccia ricaddero come un peso morto e il corpo
cadde verso destra, facendolo cadere in un lungo
sonno, dal quale non si sarebbe mai più
risvegliato.
La mora non riusciva a muovere un solo muscolo del suo corpo, non
riusciva nemmeno più a versare lacrime, la
voce non le usciva più a causa di un groppo in
gola. Sapeva fin troppo bene che non poteva essere ancora in
vita, lo sentiva dal profondo del suo cuore, senza il bisogno
di doverlo guardare …
Il cuore, le si era fermato per un tempo indefinito, ma poi aveva
ricominciato a battere iregolare, mentre una
forte convinzione che da quel momento niente sarebbe
più stato come prima si faceva largo in lei …
Non avrebbe più rivisto il suo capitano, non
l’avrebbe più visto sorridere …
I suoi capelli, i suoi occhi, il suo sorriso, la sua allegria
… tutto gli sarebbe mancato di lui, ma la cosa che le
avrebbe fatto più male, la cosa per il quale
avrebbe pianto ogni secondo della giornata, ogni istante della sua
vita, era il rimorso di non essere riuscita a dirgli che lo
amava alla follia, il non essere riuscita a dichiararsi
in quegli attimi prima della sua morte …
Il rimpianto l’avrebbe divorata a poco a poco, il suo
sorriso, che dopo tanti anni era tornato, sarebbe svanito
nuovamente, lasciando così spazio a
quell’espressione vuota che per dieci anni aveva avuto
… ma questa volta
sarebbe stato diverso, non ci sarebbe più stato un
Rufy che le avrebbe fatto tornare la voglia di vivere, non
ci sarebbe stato più nessun ragazzo ingenuo che le
avrebbe fatto tornare il sorriso e che l’avrebbe fatta
sognare, non ci sarebbe stato più niente di tutto
ciò, perché lei non sarebbe più
riuscita ad amare nessuno…
Avrebbe smesso di sognare, di sorridere, di essere felice, di amare
… sarebbe stata come un corpo privo di
emozioni, privo della propria anima …
Sicuramente, tutti sapevano che lei era una ragazza forte, sapevano
quanto riuscisse a reggere bene al
dolore, ma nessuno sapeva che quello era solo ciò
che lei voleva far credere … recitava, la sua vita era un
continuo fingere, un continuo non mostrarsi debole di fronte
agli altri, nessuno sapeva dei suoi pianti
solitari e liberatori …
Lei non era forte, non era una roccia, era fragile e debole come
qualsiasi essere umano …
Non sarebbe mai riuscita a rassegnarsi, non ce
l’avrebbe mai fatta ad accettare la sua scomparsa
… mentre
ce l’aveva stretto tra le braccia, aveva finto di
essere cieca, di non vedere che in realtà gli mancavano pochi
attimi …
Era stata una sciocca, ecco l’unica parola con il quale
riusciva a definirsi in quell’istante …
Come sarebbe riuscita da quel giorno ad andare avanti? Come avrebbe
potuto vivere una vita senza di lui?
Aveva chiuso gli occhi, per provare ad immaginarsela, ma non ci
riusciva, ci si impegnava, ci soffriva, ma non
riuscia a vedere una vita senza quel giovane ragazzo
dall’aria ingenua accanto a lei …
Nella sua mente poteva ancora a vedere il suo volto sorridente, la sua
espressione allegra e spensierata, ma a
mano a mano che i secondi passavano inesorabilmente, lo
vedeva sempre più opaco, più sbiadito,
più lontano …
Ora altro non era che un ricordo, che sarebbe vissuto sempre dentro di
lei e che l’avrebbe accompagnata
fino alla morte ..
Prima di morire, le aveva chiesto di realizzare il suo sogno
e di far realizzare il proprio sogno a tutti i
componenti della ciurma, ma come poteva realizzare il suo?
Come poteva riuscirci se il suo sogno era morto
insieme a Rufy? Era lui il suo unico desiderio …
lei voleva solamente poterlo abbracciare, potergli stare
accanto, poter aiutarlo in qualsiasi situazione
…voleva semplicemente lui …
Era rimasta a sguardo basso, vicino alla pozza di sangue dove fino a
pochi secondi prima si trovava il suo
capitano.
“Ora dovrebbe essere definivamente morto! Ha ha
ha!” disse Wil ridendo sadicamente.
Solo allora la ragazza si accorse che non erano passati altri che pochi
secondi da quando Rufy aveva chiuso
gli occhi per sempre, pochi secondi che a lei erano sembrati
un eternità …
“RUFYYYY!” gridò Ace con le lacrime agli
occhi.
Il cuore della corvina accelerò di nuovo, fino
all’inverosimile, mentre una strana sensazione si stava
impadronendo di lei … la rabbia …
“E’ tempo di ricongiungerci
…l’Akai Fu è
tornato…”
To be continued ...
Salve ragazzi
ç__________ç lo so, sono stata cattiva questo
chappy fa piangere anche me, ma a mio parere
è uno dei più belli di tutta la fic!
ç___ç racchiude tutto ciò che la
povera Hoshi prova per il nostro capitano
che purtroppo non ha fatto una bella fine
ç___ç spero vi sia piaciuto e le sorprese non
sono ancora finite!
Anche il prossimo chappy sarà altrettanto bello
ç___ç il vero amore non muore mai, lo si
raggiunge sempre
in qualche modo ... lascio a voi la libera interpretazione di
questa frase ...ç___ç povero Rufy .... facciamo un
minuto di silenzio .... Domanda: Secondo voi cosa
accadrà?
crazykikka: Ciaoo!
ç___ç l'errore di calcolo c'è stata ma
spero di aver rimediato con questo chappy un pò
triste (Un pò? Ci hai fatto morire Rufy
ç___ç sei crudele! Nd tutti)
(ç____ç nd me) comunque, i quattro
fuggiaschi non si sono immischiati negli affari di Rufy e
Hoshi e purtroppo nessuno potrà più immischiarsi
nei loro affari visto che Rufy non c'è
più ... spero che dopo questo chappy nn chiuderai la pagina
di Efp e
non leggerai + ç___ç ci sono ancora
alcune sorprese da svelare... XD ciao baci alla prossima.
33 Devil_Black_Rose
33: Ciao! ç___ç si Sanji e Robin sono
carinissimi, comunque un idoloto XD ora non
esageriamo avanti XD il mio contatto puoi prenderlo
tranquillamente, non c'è nemmeno bisogno di chiederlo!
Spero che iol chappy un pò triste di sia piaciuto
e che continuerai a seguirmi ^^ ciao baci alla prossima!
tenshifly: Ciao
ç___ç si sono sadica, molto direi XD non si
è capito da questo chappy? Anche il prossimo
sarà molto bello, questi a mio parer sono i
capitoli che racchiudono le maggiori emozioni dei nostri
protagonisti XD Tranquilla comunque, Hoshi non si
innamorerà di Usop, credo che non si innamorerà di
nessuno. Ci sono due opzioni o si suicida (e sarebbe molto da
me visto che tendo al tragico) o rufy è vivo
(Che non è troppo da me visto che non mi piacciono
le cose troppo scontate) Comunque, il resto si scoprirà
nel prossimo chappy! Spero che ti sia piaciuto e che
continuerai a seguirmi ç___ç ciao baci alla
prossima!
Ps: Disegno colorato
da schifo dell'ultimo bacio ç___ç ci voleva anche
un disegno per rendere ancor più
tragico questo momento!
By Vegetina
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Capitolo 61 *** Il miracolo! Non abbandonarmi mai più .../ Fuga da Impel Down! ***
Senza
dire una parola si alzò. Il colore del suo tatuaggio era
cambiato. La sua stella era nuovamente rossa …
“Tu
… ora pagherai!” disse Hoshi alzando lo sguardo e
rivelando un ghigno sadico e due occhi rossi per il pianto e per la
rabbia, dalla quale sgorgavano ancora lacrime
amare.
“Uhm?
Però, che sguardo! Peccato che su di me non faccia
affetto!” disse Will ridendo.
“Comincia
a tremare … la tua fine sarà lenta e
dolorosa!” disse la mora apparendogli improvvisamente alle
spalle e colpendolo dietro il collo, sotto lo sguardo incredulo
di Ace.
“Pagherai
per ciò che hai fatto a Rufy … morirai sotto
atroci torture! Ti staccherò ogni parte del
corpo!” disse la ragazza ridendo sadicamente quanto
malvagiamente.
“Ma
… come hai fatto ad essere così veloce? Non ti ho
nemmeno vista!” disse Will sconcertato.
“Adesso
vedrai la forza devastante dell’Akai fu … non
dovevi farmi arrabbiare, hai fatto un terribile errore!”
disse la ragazza avvicinandosi lentamente al guardiano
che si trovava a bocca aperta a terra.
“Non
mi fai paura!” disse Will mettendosi nuovamente in piedi.
“Fossi
in te ne avrei ed anche molta!” disse Hoshi componendo alle
velocità della luce dei sigilli e creando la sua Mizuiro Hi
(fuoco azzurro) una sfera di colore
azzurro di fuoco ricoperta di fulmini, distruttiva quanto
letale!
Senza
che il nanetto avesse il tempo di fare qualsiasi cosa, la mora gli
aveva già scagliato la sfera in pieno ventre, facendolo
volare contro le sbarre della prigione,
che andarono in frantumi insieme a una parte del palazzo.
Ace,
che si era visto la morte in faccia, si stupì di ritrovarsi
sano e salvo accanto alla mora, che alla velocità della luce
l’aveva liberato e portato al sicuro. Ancora
non riusciva a spiegarsi come diavolo aveva fatto visto che
era legato con delle catene di Agalmatolite.
“H-Hoshi…?”
disse Ace a bocca aperta.
“Non
sono Hoshi, Pugno di Fuoco … purtroppo però devo
seguire il suo volere se voglio manifestarmi! Non posso permettere che
muia … finchè vivrà lei,
vivrò anche
io!” disse la corvina facendo capire sempre meno al
povero ragazzo.
“Abbiamo
fatto un patto … lei mi avrebbe permesso di manifestarmi e
io in cambio non avrei torto un capello alle persone alle quali vuole
bene …” disse la corvina
sorridendo sadicamente.
Come
era successo molto tempo prima, si inginocchiò di nuovo a
terra e cominciò ad urlare, tenendosi le mani sul tatuaggio
che lampeggiava da rosso a nero.
“AAAAAAAAAAAAAAAH!”
gridò la mora cominciando a respirare a fatica. Il tatuaggio
tornò nuovamente nero, segno che Hoshi era di nuovo in
possesso del suo
corpo …
“Ehi
… tutto bene?” chiese Ace avvicinandosele con
sguardo triste e malinconico. Era tutta colpa sua se il fratello aveva
perso la vita, solo ed elusivamente colpa sua
…
“A-ace
…” disse la corvina con il fiatone e tremolante.
Come la volte prima, l’Akai Fu le aveva risucchiato le
energie.
“Sei
tu, Hoshi?” chiese lui un po’ titubante.
“S-si
… RUFY!” disse poi ricordandosi del suo capitano
steso a terra e avvicinandoglisi velocemente, seguita da Ace.
“RUFY!
RUFY! RUFY! RISPONDI!” gridò la corvina senza
ricevere risposta.
“Hoshi
…” disse Ace scuotendo il capo triste.
“NO!
NO! NOOOOOOOOO! NON E’ MORTO!” gridò la
ragazza continuando a scuoterlo, continuando ad ingannare se stessa,
continuando ad illudersi …
“Fermati
Hoshi … non c’è più nulla da
fare …” disse Pugno di Fuoco abbracciandola da
dietro e tentando di calmarla. Ma anche lui, in cuor suo, sperava che
il suo
fratellino riaprisse gli occhi e che con il suo solito
sorriso gli dicesse che fosse tutto uno scherzo, così lei si
sarebbe arrabbiata e l’avrebbe picchiato, ma poi,
avrebbero riso tutti e tre insieme, felici … ma
purtroppo, questo era impossibile … il corpo del fratello
era ormai bianco e freddo come un pezzo di ghiaccio.
“NO!
NON E’ VERO! RUFY! NON E’ VERO!
RUFYYYYY!” continuava a ripetere la corvina.
“Basta
… smettila …” disse Ace anche lui con
le lacrime agli occhi.
“Non
può avermi abbandonata, non può avermi
lasciata!” disse la corvina girandosi e abbracciando Ace con
forza e cominciando a piangere, con il viso nascosto nel suo
petto.
“E’
dura … lo so …” disse pugno di fuoco
scoppiando a piangere e cadendo sulle ginocchia, insieme alla mora.
Non
si dissero nient’altro per diversi minuti, non
c’era bisogno di parole …
Tutto
sembrava così assurdo, così inverosimile
… tutto sembrava essersi spezzato, tutto sembrava giunto al
termine e solo allora Hoshi realizzò che quella era la fine,
che quella sarebbe stata la fine di tutto …
Non
si sarebbe più ripresa, non si sarebbe più voluta
riprendere e il suo sogno non si sarebbe avverato, i sogni
non esistono e non si avverano … e, anche se in un
altro mondo, aveva deciso di riunirsi a lui…
Avrebbero
vissuto felici e contenti e nessuno si sarebbe più frapposto
tra loro, perché almeno nell’aldilà i
sogni potevano realizzarsi …
“RUFYYYYYYYYYYYYYYYY!”
gridò la ninja in un ultimo urlo disperato e liberatorio.
E
proprio quando tutti avevano perso la speranza, accadde
l’inaspettato.
Il
suo ciondolo a forma di fragola si staccò dal suo collo e
provocò una luce immensa che pervase tutti i dintorni
…
“Non
è ancora giunto il suo momento …” disse
una voce che sembrava provenire proprio dal ciondolo che fluttuava in
aria emanando un’enorme bagliore.
Improvvisamente
andò a conficcarsi nel petto del ragazzo, entrandogli dentro
e scomparendo all’interno di esso.
“Il
vostro legame è troppo forte e puro per spezzarsi
così …” disse quella voce prima di
scomparire definitivamente.
“Ma
…” tentò di dire Hoshi incredula.
Il
cuore del moro ricominciò a battere, la sua pelle a mano a
mano riacquistò colorito sotto lo sguardo incredulo dei
presenti.
I
sogni non esistono e non si avverano? Chi diavolo ha mai detto questa
cavolata? I sogni si avverano! E ora lei aveva la possibilita di
realizzare il suo!
Lui
si tirò a sedere tossendo ripetutamente.
“Oi
che mal di testa, ma che è successo?” chiese il
ragazzo di gomma guardandosi intorno.
“RUFY!!!”
disse la corvina buttandoglisi al collo e cominciando a piangere tra le
sue braccia.
“Ohi,
ohi Hoshi … che hai? Perché piangi?”
chiese lui non capendo.
“Sei
uno stupido fratellino! Mi hai fatto prendere un colpo!”
disse Ace avvicinandogli e tirandogli un pugno in testa, ma sul suo
volto si inarcò un sorriso, mentre calde
lacrime di felicità gli rigavano il viso.
“Ma
… io non capisco cosa sia successo …”
disse Rufy confuso.
“Non
abbandonarmi mai Rufy! Ti prego! Non farlo mai! Non lasciarmi sola! Non
voglio perderti! Io ti amo! Ti amo da morire! Per favore! Non farmi
più prendere colpi
del genere! Ti prego!” disse Hoshi tra le braccia
del suo capitano continuando a piangere, nascondendo il suo viso nel
suo petto.
Rufy
rimase dapprima sbalordito dalle parole della ragazza, ma poi tutto gli
tornò alla mente … quel Will che
l’aveva praticamente ucciso e poi il suo strano risveglio
senza nemmeno un graffio.
Era
successo un miracolo e se era successo, sicuramente era
perché il suo destino era quello di rimanere accanto a
quella ragazza che si fingeva tanto fredda e dura,
ma che in realtà era fragile e indifesa, come una
foglia d’autonno che si stacca dagli alberi.
“Tranquilla
… non ti abbandonerò mai …”
disse il ragazzo di gomma accarezzandole la testa sotto lo sguardo un
po’ geloso di Ace, ma che poi comprese che forse era
meglio così … tra lui e Hoshi ci
sarebbe sempre stato un forte legame, ma che li univa come fratelli,
non di più … l’uomo giusto per lei era
il suo fratellino ed era
stato anche il suo inaspettato risveglio a fargli capire
quale legame speciale unisse quei due … un legame unico e
indissolubile …
“Ho
avuto tanta paura di perderti …” disse
la mora continuando a piangere, nascondendo il viso tra i suoi
pettorali.
“Su,
tranquilla … sono vivo e vegeto anche se non riesco a capire
come!” disse Rufy dolcemente.
“Avevo
paura di non riuscire a dirti ciò che provavo per te
…ho temuto veramente che non ci fosse più nulla
da fare! Promettimi che non rischierai mai più la vita in
questa maniera, promettimi che rimarrai con me per
sempre!” disse Hoshi alzando lo sguardo e rivelando due
grandi occhioni nocciola carichi di lacrime.
“Non
morirò, stanne certa! Rimarrò per sempre con
te!” disse il ragazzo sorridendole dolcemente.
Ace
sorrise a quella scena … suo fratello stava proprio
maturando …
“Ora
sono veramente arrabbiato …” disse Will
rispuntando improvvisamente, pieno di sangue e ferite.
“Ancora
tu?” disse Ace mettendosi sulla difensiva ma era ancora
alquanto debole.
“No
Ace, non puoi combattere! Hai il fisico troppo provato!”
disse Rufy che subito si alzò in piedi affiancato da Hoshi.
“A
te ci penso io! Ho capito come eliminarti!” disse Hoshi
mettendosi sulla difensiva, ma cadendo sulle ginocchia.
L’akai Fu le aveva tolto proprio tutte le energie …
“Una
volta puoi battermi, ma non ci casco due volte! Mi sento come nuovo! Ti
faccio fuori io! Ace, Hoshi … state indietro!”
disse Rufy avanzando.
“NO!
RUFY NON LO FARE!” disse Hoshi abbracciandogli le gambe da
inginocchiata. Non avrebbe sopportato l’idea di riperderlo,
questa volta non aveva più un
ciondolo che l’avrebbe riportato in vita
…
“Sta
tranquilla, non mi farò eliminare una seconda volta, so come
sconfiggerlo!” disse lui sorridendole dolcemente e
staccandosela.
“Ace,
te l’affido …” disse poi preparandosi
allo scontro.
“Tranquillo,
non la farò intervenire …” disse Ace
portandola di peso a qualche metro di distanza dai due.
“Non
sperare di battermi … anche se sono ferito posso sempre
controllare qualsiasi cosa!” disse Will ghignando.
“Ho
capito come battarti … basta che non ti lascio il tempo di
pensare!” disse Rufy abbassando la testa, lasciando che i
capelli gli coprissero il viso. Allargò le gambe,
leggermente piegate e poggiò un pugno a terra.
“Gear
second!” disse poi pompando sangue dalle gambe e facendo
aumentare il suo flusso sanguino, che lo rese ancora più
veloce e forte.
“Non
ci sperare cappello di paglia! E’ la tua fine!”
disse Will facendo fluttuare una spada e indirizzandola verso di lui.
Rufy ghignò appena, senza spostarsi di un millimetro.
Anche
Hoshi ghignò compiaciuta.
“Finalmente
…” disse la corvina osservando Zoro che
parò la spada diretta al suo capitano.
“Non
è bello attaccare una persona disarmata! E’
disonorevole!” disse lo spadaccino.
“Collier
Shot!” gridò Sanji tirando un potente calcio al
collo dell’avversario, cogliendolo di sorpresa.
“Stella
di fuoco!” disse Usop lanciando da lontano una pallina di
fuoco che colpì in pieno Will.
“Thunder
Charge!” disse Nami creando un sfera di elettricita dal suo
Perfect Clima Attack.
“Swing
Arm!” disse poi lanciandola contro il nemico.
“Arm
Point!” disse Chopper che, dopo aver fatto aumentare a
dismisura i suoi bicipiti, si scagliò su Will che si stava
nuovamente rialzando in piedi e lo attaccò con
un potente pugno al viso che lo scagliò
contro un muro. Ma si stava nuovamente alzando … sembrava
indistruttibile.
“Weapons
left!” disse Franky facendo uscire dal suo braccio alcune
potenti cannonate che si andarono a scagliare contro Will.
“Non
mi eliminerete così facilmente … del resto sono
il guardiano del quinto livello!” disse Will ghignando e
lanciando con la forza del pensiero una miriade di sassi
contro i presenti.
“Stoccata!”
disse Brook comparendo all’improvviso e infilzando la sua
spada nel torace di Will, che però risultò illeso.
“Ve
l’ho detto, sono il guardiano del quinto livello, ho i
muscoli d’acciao!” disse il nanetto che, anche se
molto affaticato, era deciso a catturarli tutti.
“Doce
Fleur!” disse Robin facendo spuntare alcune braccia che
immobilizzarono Will.
“E
ADESSO TOCCA A TE CAPITANO!” gridò tutta la ciurma
riponendo, come sempre, le loro speranze in Rufy.
“Addio
nanerottolo…JET GATLING GOM GOM! IN AZIONE!”
gridò il capitano scagliando una potente quanto veloce
raffica di pugni contro l’avversario, che venne preso in
pieno da tutti I colpi e finì contro un muro, distruggendolo
e venendo sepolto dalle macerie. Quella era la stessa tecnica con il
quale aveva eliminato Lucci del
CP9…
Un
urlo generale echeggiò per tutta Imperl Down, finalmente
anche l’ultimo ostacolo era stato battuto! Ace era quasi
salvo!
“Avanti
… è il momento di fuggire da qui! Ce
l’abbiamo quasi fatta!” disse Rufy con un sorriso a
trentadue denti.
“Rufy,
Zoro non ce la fa a camminare! E’ molto provato dallo scontro
di prima!” disse Nami cercando di aiutarlo a sorreggerlo. Era
riuscito ad arrivare fin li e a
parare quella spada destinata al suo capitano per miracolo.
“Ci
penso io …” disse Sanji caricandoselo su una
spalla.
“Perfetto!
Allora andiamo!” disse Rufy prendendosi sulla schiena Hoshi.
“Ce
la fai Ace?” chiese Usop al fratello del suo capitano.
“Si
… dovrei farcela!” disse Pugno di Fuoco stringendo
i denti. Quei ragazzi avevano fatto fin troppo, ora era il momento che
contasse un po’ sulle sue forze …
“Non
dire fesserie!” disse Franky caricandoselo su una spalla come
un sacco di patate e cominciando a correre.
“Ma
…=.=” tentò di dire Ace, ma quei pirati
erano più svitati del suo capitano. Tutti insieme
cominciarono a correre verso l’uscita di Impel Down.
Sicuramente a breve
sarebbero arrivati i rinforzi e in quelle condizioni
probabilmente solo Rufy sarebbe riuscito a combattere e anche se
sicuramente avrebbe sconfitto qualsiasi
avversario avesse incontrato sul suo cammino, era meglio non
rischiare. Per quanto riguardava quelli della flotta dei sette potevano
stare tranquilli, erano stati
mandati tutti a combattere contro Barba Bianca!
“Ci
manca pochissimo! Siamo quasi salvi!” disse Rufy correndo
davanti a tutti.
“Forza!
Resistete ancora un po’!” disse Franky
incoraggiando i suoi compagni di ciurma.
“Yohohoho
non ci credo! La mia prima avventura seria con voi! E’ stata
un successone! Yohohoho!” disse lo scheletro felice.
“VEDO
L’USCITA!” gridò Nami sorridente
ammirando un bagliore di luce che proveniva da lontano.
To be continued....
Muahahaha ammettetelo, non ve l'aspettavate vero? XD da una persona
sadica come me chi si aspettava il lieto fine tra Hoshi e Rufy? XD ma
come vi ho detto vi aspettano ancora un pò di sorprese, la
fic non è ancora finita, dovrete sopportarmi ancora un
pò XD Chiedo scusa se oggi vado di fretta ma latino mi
aspetta, spero che non vi arrabbiate, ma vi saluterò la
prossima volta uno per uno XD ciao baci vvb!
By Vegetina
|
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Capitolo 62 *** Ti amo, Rufy .../ Marilin, ragazza misteriosa! ***
Erano
riusciti finalmente a raggiungere la loro nave ed ad allontanarsi da
quell’inferno …Baggy, Mr 2 e Mr 3 erano riusciti a
scappare e tutto sembrava andar bene!
Tutti, dopo
essere stati curati, erano caduti in un sonno profondo, tranne Rufy che
era tornato come nuovo. Ancora non si spiegava cosa fosse successo e
aspettava appunto che suo fratello o Hoshi si
svegliassero
per chiedergli chiarimenti.
“Ehi
Chopper, tra quanto pensi si sveglieranno?” chiese Rufy
seduto a gambe incrociate su una sedia e osservando i suoi compagni
dormire beatamente.
“Hanno
affrontato tutti una dura battaglia, falli riposare …
dovranno riprendersi … sai, è la prima volta che
dopo una battaglia non sei ferito!” disse la piccola renne
sorridendo al suo capitano.
“Già,
che cosa strana!” disse Rufy con un sorriso a trentadue denti.
“E
anche questa volta ce l’abbiamo fatta! Dici che la mia taglia
si alzerà?” chiese Chopper con gli occhi che gli
brilluccicavano.
“Sicuramente
ci si alzerà a tutti!” disse il capitano con un
ampio sorriso dipinto sul volto.
***
“Wuaaaaa!”
sbadigliò Ace risvegliandosi dal suo sonno durato due giorni.
“Ace!”
disse Rufy sorridendo al fratello.
“Rufy
…” disse Pugno di fuoco sorridendo. Il ragazzo di
gomma alzò un pollice in aria in segno di vittoria, gesto
che il fratello imitò sorridendogli.
“Grazie,
senza di voi probabilmente sarei stato giustiziato!” disse
Ace riconoscente.
“Aaah
ma figurati! Sei il mio fratellone, non potevo lasciarti morire! E poi
anche Hoshi ha insistito tanto per venirti a salvare!” disse
cappello di paglia sorridendo a trentadue denti.
“Già
.. Hoshi …” sussurrò Ace. Non voleva
dire al fratello che ci era stato insieme … avrebbe potuto
ferirlo ed era l’ultima cosa che voleva …
“So
già tutto … Hoshi me l’ha
raccontato!” disse il ragazzo di gomma continuando sorridere.
“Ma
quindi … e dunque?” chiese Pugno di Fuoco.
“E
dunque cosa? Io non sono Hoshi, è lei che deve decidere, se
preferisce te non avrò nulla da ridire!” disse
Rufy apparentemente tranquillo, ma dentro di lui era tristissimo. Se la
ragazza avesse scelto
suo
fratello probabilmente avrebbe fatto finta di essere contento, anche se
ci avrebbe sofferto come un cane bastonato … finalmente
aveva compreso il significato della parola amore e aveva capito di
amare
alla follia quella giovane Ninja che da un giorno all’altro
era piombata nella sua vita…
“A me
è sembrata sufficientemente chiara …”
disse Ace sorridendo al fratello.
“Mmmh?”
chiese Rufy non capendo.
“L’ha
detto chiaramente che ti amava alla follia …”
disse il comandante della seconda flotta di Barba Bianca sorridendo.
In quel momento
tutta la scena tornò alla mente del ragazzo di gomma come un
flash. Era vero … lei gli aveva praticamente confessato il
suo amore … era chiaro che avrebbe scelto lui!
“Ma…
e tu?” chiese Rufy ricordandosi del fratello maggiore.
“Io
cosa? Ormai la nostra storia appartiene al passato! Lei per me
è come una sorella e sarei contentissimo se vi metteste
insieme!”
“Dici
davvero?” chiese Rufy entusiasta.
“Mai
stato più serio di così!” disse Ace
sorridendogli.
“Wuaaa!
Che bello! Allora appena si sveglia glielo dico!” disse Rufy
sorridendo
.
“Perché
non vai in camera sua a farle un po’ di compagnia? Sono
sicuro che appena si sveglierà sarà contentissima
di vederti!” disse Pugno di Fuoco.
“Hai
ragione! Vado!!!” disse Rufy uscendo di corsa dalla camera.
“Fuuuu
(sospiro) addio piccola Hoshi … è stato bello
finchè è durato, ma credo che la persona
più adatta a te sia Rufy … spero solo che sarai
felice!” disse Ace parlando da solo e sorridendo
malinconicamente.
“Che
fai pugno di Fuoco, ora parli anche da solo?” disse Robin
entrando insieme a Nami nella stanza sorridente.
“Oh,
siete voi ragazze! Volevo ringraziare anche voi per avermi salvato!
Sono proprio una frana!” disse Ace sorridendo.
“Prego,
prego, ma ora noi vogliamo sapere altro! Allora? Rufy o te?”
disse Nami arrivando direttamente al punto.
“Rufy
o io cosa? ^^” non capisco!” disse il ragazzo un
po’ confuso.
“Avanti
che hai capito! Tu e Hoshi siete stati insieme, però ora di
mezzo c’è anche Rufy! Cosa avete intenzione di
fare? Avete intenzione di battervi per lei? Di decidere a sorte? Di
sfidarvi a duello?”
chiese
Nami curiosissima.
“Ehm
^^” calma …” disse Ace agitando le mani
davanti a se.
“No,
no non mi calmo! Avanti, dicci tutto! Io e Robin siamo super
curiose!” disse la navigatrice che fremeva di sapere tutto.
“Veramente
sei tu che vuoi sapere …” disse Robin annoiata.
“Ehm
… non c’è nulla da sapere
…il fatto è che tra me e Hoshi è
finita tempo fa per un motivo che credo conosciate e ora sta con Rufy,
quindi … ^^” nessuno combatterà per
nessuno!” disse Ace
ridendo
istericamente.
“Nooo!
Non ci credo e io che speravo in una lotta fino all’ultimo
sangue per Hoshi!” disse Nami sbuffando.
“Ehm,
mi dispiace deluderti …^^” non ci sarà
nessuna lotta all’ultimo sangue …” disse
Ace un po’ shocccato da quella ragazza dai capelli arancioni.
“Dai
Nami, lasciamolo riposare e smettila di rompergli!” disse
Robin trascinando l’amica fuori dala stanza e chiudendosi la
porta alle spalle, lasciando un Ace un po’ triste, ma che
subito si consolò
pensando
al suo fratellino e alla sua, anzi non più sua, Hoshi
…
***
Rufy era
arrivato da qualche minuto dentro la stanza delle ragazze e si era
messo seduto su una sedia, con i gomiti appoggiati sulle mani e tra
esse appoggiata la testa a fissare la mora che dormiva. Da
quanto
Ace gli aveva raccontato il suo tatuaggio era diventato rosso, segno
che l’Akai Fu era risaltato fuori, ma non sembravano esserci
state conseguenze negative … Ace gli aveva detto anche di
Hoshi
che aveva parlato in modo strano e dicendo di aver fatto un patto con
qualcuno … insomma la cosa era molto contorta, ma Rufy
più o meno aveva capito.
“E’
carina anche quando dorme …” disse il moro
sorridente.
“Grazie
…” disse la mora aprendo gli occhi.
“Cosa?
Eri sveglia?” chiese il ragazzo avvampando.
“Già
… come stai?” chiese la ragazza mettendosi seduta.
“Io mi
sento come nuovo … Ace mi ha spiegato tutto, anche della tua
fragola … mi dispiace che non ce l’hai
più!” disse il ragazzo un po’ in colpa.
“Rufy,
la cosa più bella che io possa desiderare sei tu
… non mi importa della fragola, è solo un
oggetto, mi rimangono comunque i ricordi nella mia mente e quelli
nessuno può portarli via … se la
fragola
è servita a riportarti in vita, allora sono contentissima
che ora la custodisca tu all’interno del tuo
corpo!” disse Hoshi stringendogli la mani e
guardandolo con un dolce sorriso.
“Hoshi
… io …” tentò di dire Rufy,
ma con le parole non era mai stato bravo.
“Shhh
… non devi dire nulla …” disse la mora
avvicinando il suo viso a quello del ragazzo di gomma che, ormai quasi
pratico, la baciò.
“Ti va
… di farmi compagnia?” chiese la principessa
staccandosi un secondo da lui.
“Con
piacere …” disse Rufy sorridente facendola
stendere sul letto e mettendosele a cavalcione sopra.
“Questa
volta … io sono lucida …” disse la mora
sorridendogli con dolcezza.
“Questa
volta … anche io …” disse il ragazzo un
po’ impacciato, ma la mora lo guidò dolcemente
…
Per lui era
quella la sua prima vera volta dato che quella precedente non se la
ricordava nemmeno…
“Sei
… sei bellissima …” disse il ragazzo di
gomma baciandola sul collo.
“Anche
tu … ti amo, Rufy!” disse Hoshi accarezzandogli la
schiena.
“Anche
io …” rispose il moro continuando a baciarla
ovunque. Si capiva che era inesperto, ma lei l'avrebbe
guidato fino in fondo ...
***
Hoshi si trovava
abbracciata a Rufy sotto le lenzuola. Aveva la testa poggiata sul suo
petto e avevano finito da poco il loro atto d’amore.
“Rufy
… è stato stupendo …” disse
la ragazza sorridente.
“Si
… è stata un emozione nuova … mi
è piaciuta!” disse il moro sorridendo e
accarezzandole la schiena.
“Sai
… sono felice che finalmente stiamo insieme … tu
mi sei piaciuto dal primo momento che ci siamo incontrati
…” disse Hoshi strizzando gli occhi e
sorridendo.
“Ah
si? Io ho capito solo da poco che mi piacevi, me l’hanno
fatto capire gli altri perché io non avevo la minima idea di
cosa fosse l’amore!” disse il ragazzo di gomma con
un sorriso a trentadue denti.
“E’
anche questo che adoro di te … la tua ingenuità
…”
“Davvero?
Credevo che mi reputassi un bambino stupido come la maggior parte delle
persone …” disse il moro un po’ triste.
“He he
è vero … sei il mio stupidino!” disse
dandogli un bacio sulle labbra.
***
Ormai erano
praticamente tutti in piedi e si trovavano sul ponte della nave a
festeggiare il salvataggio di Ace. Tutto era molto tranquillo, quando
improvvisamente si sentì una ragazza urlare.
“ACEEEEE!”
“Uhm,
chi è che mi chiama?” si chiese il moro
guardandosi intorno.
“ACEE!!
FINALMENTE TI HO TROVATO!” gridò una ragazza dai
capelli castani e gli occhi nocciola piombando improvvisamente sulla
nave.
“Uhm?”
dissero tutti guardando quella strana ragazza. Era alta più
o meno come Hoshi e anzi, adesso che ci facevano caso le assomigliava
parecchio. Stessa corporatura, stesso fisico, stesse forme,
stessi
lineamenti del viso … unica differenza era il colore di
capelli e la mancanza del tatuaggio a forma di stella sul ventre.
“E tu
… e tu chi sei?” chiesero tutti mentre Ace aveva
spalancato la bocca.
“Finalmente
ti ho trovato! Sono mesi che ti cerco! Insomma! Potevi anche degnarti
di venirmi a cercare!” disse la castana avvicinandosi.
“Ehi,
ma tu chi sei? Di solito si risponde alle domande!” disse
Hoshi ossittigliando lo sguardo.
“E di
solito ci si presenta prima!” disse la castana imitando
l’espressione di Hoshi.
“Come
ti permetti? Piombi sulla nostra nave e nemmeno ti presenti?”
disse la corvina perdendo le staffe.
“Se
proprio ci tieni il mio nome è Marilin,
ragazzina!” disse la ragazza incrociando le braccia.
To be continued
....
Salve a ragazzi,
scusate il chappy frettoloso ma sono veramente piena di impegni
ç___ç perdonatemiiiiii vi saluto rapidamente
perchè ve l'avevo promesso! Ciao baci vvb.
crazykikka:
Ciaoo XD si rufy è salvo per fortuna e per fortuna sembra
finito tutto bene! Hoshi e Rufy insieme per sempre xD ma il mio
sadicismo non ha limite, presto sorgeranno altri problemi! Ciao alla
prossima!
33
Devil_Black_Rose 33: Ciaoo allieva xD grazie sono contenta che ti sia
piaciuto, comunque si più in la ci saranno anke scene Sanji
X Robin! Ciao baci alla prossima tvb
tenshifly: Ciao
xD sono contenta ce ti siano piaciuti comunque nella saga vera di Impel
Down Rufy non credo che muia xD mi sono inventata parecchie cose, non
segue ciò che c'è nel manga xD sono contenta che
ti piacciano le storie a lieto fine ma il mio sadicismo non ha limite e
perciò presto ci saranno altre sorprese xD ciao baci alla
prossima!
By
Vegetina.
|
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Capitolo 63 *** Gemelle?/Momenti d'amore ... che ti succede, Rufy? ***
“Ragazzina?
Ma se sicuramente
sono più grade di te!” disse Hoshi incavolata.
“No,
sicuramente sei più
piccola! Io sono nata il 19 marzo e sto per compiere diciassette
anni!” disse
Marilin facendole la linguaccia.
“Anche
io sono nata il 19 marzo
e sto per compiere diacissette anni!” disse Hoshi sbalordita.
“Oh
no, dovevo nascere proprio
lo stesso giorno di questa qui …” disse Marilin
sbuffando.
“Ehm
… dai adesso calmatevi!
Su!” disse Ace frapponendosi tra le due.
“Mi
vuoi spiegare chi diavolo è
questa qui, Ace?” chiese la mora con occhi killer.
“E’
quello che stavo per
chiederti io, Ace!” disse la castana con il medesimo sguardo.
“Ha
ha ha che divertente!”
disse Rufy rotolandosi per terra dalle risate.
“Rufy
… se non vuoi morire ti
conviene smetterla di ridere!” disse la mora con sguardo
omicida, facendo
mettere in riga il ragazzo di gomma.
“Sai,
mi sorprende che tu sia
viva, ero convinto che fossi morta!” disse Ace sorpreso in
direzione della castana.
“Tsè,
ci vuole ben altro per
farmi fuori! Io sono fortissima! Ma comunque … cosa ci fai
qui? Credevo fossi
ad Impel Down e difatti mi stavo dirigendo li per salvarti!”
disse la castana.
“Sei
arrivata tardi cara, ci
abbiamo già pensato noi a salvarlo!” disse Hoshi.
“Oh
bhe, tanto meglio …
comunque, sono contentissima di rivederti!” disse Marilin
saltando al collo di
Pugno di Fuoco e dandogli un bacio a fior di labbra.
Tutti
spalancarono la bocca,
sorpresi di quel gesto.
“Ah
… fratellone, però potevi anche
dirmelo!” disse Rufy sorpreso ma allo stesso tempo
sorridente. Ora Hoshi era veramente sola sua!
“Bhe
… è una storia lunga! Ora
staccati Marilin! E’ quasi un anno che non ti
vedo!” disse Ace staccandosi la
castana.
“Abbiamo
tempo per ascoltarla
…!” disse Hoshi sedendosi a terra insieme al resto
della ciurma.
“Bhe
… prima di incontrare te
Hoshi, devi sapere che io e Marilin viaggiavano insieme …
eravamo molto amici,
finchè un giorno non ci mettemmo insieme. Peccato solo che
tre giorni dopo
fummo attaccati dalla marina e la colpirono al torace …
riuscii a fuggire,
certo che lei fosse morta, ma a quanto pare mi sbagliavo
…” disse sorridendo a
Marilin, che contraccambiò il sorriso.
“Chiaro
… e quindi ora
tornerete insieme?” chiese Hoshi sorridente, contenta per Ace.
“Bhe
… non lo so …” disse Ace
abbassando lo sguardo.
“Cosa?”
chiese Marilin
alzandosi in piedi sconcertata.
“E’
passato tanto tempo, io non
so se i miei sentimenti sono rimasti uguali …”
“Se
non ci provi non potrai mai
saperlo …” disse la castana a sguardo basso.
“Concordo
con Marilin … Ace,
lei ha viaggiato per un anno per ritrovarti e ora che ci è
riuscita tu
cosa le vai a dire? Che non puoi tornare con lei? Avanti, almeno
provaci! Se
poi i tuoi sentimenti non cambieranno allora glielo dirai e vi
lascerete!”
disse Hoshi guardandolo dritto negli occhi.
“Hoshi
… io …” tentò di dire
Ace.
“Senti
Pugno di Fuoco! Non
accetto scuse! O mia dai una motivazione valida o ti
picchio!” disse la ninja.
Quando lo chiamava con il suo soprannome voleva dire che parlava
proprio
seriamente …
“E
va bene …” disse il ragazzo
sospirando.
“No!
Grazie Hoshi per il tuo
intervento ma non voglio! Se a lui non piaccio non posso
costringerlo!” disse
la castana alzandosi in piedi.
“Non
è che non gli piaci … io
ho capito cosa turba il nostro Ace …” disse Nami a
braccia incrociate e occhi
chiusi.
“Che
cosa?” chiesero tutti,
tranne la mora e Ace.
“Il
nostro caro Pugno di Fuoco
è ancora innamorato della qui presente Hoshi …
certo, vuole dimenticarla, ma
non sarà così facile come crede e così
pensa che stando con Marilin possa
trattarla come un rimpiazzo!” disse la navigatrice
intelligentemente.
“E’
vero, Ace?” chiese la
castana guardandolo dritto negli occhi. Intanto Rufy che stava
addentando un cosciotto preso da non si sa dove per poco non si
strozzò.
“Marilin
… non è che tu non mi
piaci, anzi, è tutto il contrario …
però, si, Nami ha ragione … tu mi piaci
molto ma non voglio trattarti come un rimpiazzo …”
La
castana lo guardò sorridendo
dolcemente e poi disse:
“Tranquillo
… ti aiuterò io a
dimenticarla … non ti metterò fretta e insieme ci
costruiremo una vita!”
“Mi
sembra la soluzione più
giusta!” disse Hoshi annuendo con il capo, sentendosi
responsabile.
“Non
ci ho capito molto, ma se
a lei sembra la cosa più giusta allora lo è anche
per me!” disse Rufy
sorridendo e mettendo un braccio intorno alle spalle della mora, come
per far capire al fratello che Hoshi era 'sua'!
“Approposito
capitano … dicci
un po’, ma tu e la nostra principessina state
insieme?” chiese Robin
guardandoli sorridente.
I due
avvamparono, girando
entrambi lo sguardo in direzioni diverse. Non avevano ancora detto a
nessuno
del loro fidanzamento e volevano aspettare un po’, ma ormai
sembrava inutile
nasconderlo ulteriormente …
“Bhe
… ecco …” tentò di dire la
corvina imbarazzata.
“Si,
stiamo insieme!” disse
Rufy sorridendo a trentadue denti.
“AAAAH!
Io lo sapevo!” disse
Nami saltando di gioia.
“NOOOOO!
HOSHI-CHAAAAAN!” gridò
Sanji cadendo in depressione.
“Zoro,
Usop, Sanji e Chopper!
Dateci i soldi della scommessa!” dissero Nami, Franky e Brook.
“Cosa?
Voi avete scommesso su
di noi?=.=” chiese la mora con una gocciolina dietro la testa.
“Oh,
ma è ovvio! E facendo un
totale ho vinto ben mille berry!” disse la navigatrice
sorridente.
“Ancora
non ci credo …=.=”
disse Hoshi.
“Ha
ha ha ma che ciurma
divertente!” disse Marilin ridendo di gusto.
“Oh,
e non hai visto ancora
niente …” disse la mora.
“Ha
ha ha siete simpatici!”
disse abbracciando Ace.
“Meno
male che qualcuno ci
reputa simpatici e non pazzi!” disse Usop scoppiando in una
grossa risata.
“IO
DIREI DI FESTEGGIARE!! SUPERRR!”
disse Franky.
“Yohohohoh!
Si
facciamo festa!
Vi suonerò “il sakè di
Binks”!” disse Brook prendendo il suo violino.
E
così, tutta la ciurma più Marilin e Ace,
cominciarono a far baldoria e a
divertirsi.
***
Era
mattina presto e tutti i ragazzi si trovavano chi sul ponte della nave,
chi in
cucina e chi in salotto a
dormire. Nami
e Zoro si trovavano abbracciati, l’uno all’altro,
incuranti di avere vicino
alcuni componenti della loro ciurma.
“Zoro
…” disse sottovoce la ragazza.
“Dimmi
…” disse lui con la voce impastata dal sonno.
“Sei
importante per me …non abbandonarmi mai
…” disse lei sorridendogli.
“Non
lo farei per nulla al mondo …” disse lo spadaccino
baciandole la fronte.
“Perché
… perché non andiamo un
po’ in camera
tua?” chiese la ragazza guardandolo sensualmente.
“Io
…
non so Nami … non so quanto potrei ancora resistere alla tua
bellezza …” disse
Zoro un po’ in imbarazzo. Da quando si erano dichiarati non
erano mai andati
oltre qualche bacio e di certo lui non sarebbe mai andato oltre senza
il suo
consenso.
“E
chi
ti ha detto che devi resistere?” chiese lei alzandosi in
piedi e ridendo
biricchina. Lo spadaccino ghignò e senza farselo ripetere
due volte seguì la
navigatrice.
Appena
giunti in stanza lo spadaccino non perse un attimo e la fece sdraiare
sul
letto, mettendosele a cavalcioni sopra. Cominciò ad
esplorarle tutto il corpo
con le mani mentre assaporava a pieno il gusto delle sue labbra. Con
foga le
sfilò via tutti gli indumenti, rimanendo estasiato da quella
visione
celestiale. Con l’ennesima foga la penetrò con una
sola e potente spinta, sussurrandole all'orecchio un dolce "Ti amo
angelo mio ..."
***
Intanto,
sul ponte della nave, Rufy e Hoshi si trovavano sdraiati
sull’erba ad osservare
il sorgere del sole.
“Hai
freddo?” chiese il ragazzo dolcemente.
“Un
pochino …” disse la mora sfregandosi le mani.
“Vieni
qui …” disse il ragazzo abbracciandola e
stringendosela forte.
“Sai
…
ad Impel Down ho veramente avuto paura di perderti … non ti
avevo mai visto in
quelle condizioni …” disse la mora stringendolo
ancora più forte, come se
avesse paura che scappasse.
“Si,
immagino … ma non devi preoccuparti, io non ti
lascerò mai
…”
“Questo
lo so … una volta che ci hai provato la mia fragola ti ha
riportato indietro …
è destino che tu mi sopporti per sempre
…” disse la mora sorridendo
“Ne
sono felice …” disse il moro dandole una bacio
sulla fronte.
“Ti
amo da morire!” disse la mora guardandolo intensamente per
poi baciarlo con
passione.
“Anche
io …” rispose Rufy dopo essersi staccato dalla
ragazza.
“Non
cambiare mai Rufy, rimani sempre come sei …” disse
la Ninja accoccolandosi sul
suo petto.
“Non
cambierò mai, te lo giuro …” disse il
ragazzo di gomma chiudendo gli occhi, con
l’intenzione di dormire, ma non aveva la minima idea di
ciò che sarebbe capitato al suo risveglio ...
***
“Ehy
Ace … sveglia ..” disse Marilin scuotendo il
giovane ragazzo che dormiva.
“Mmmh
… che c’è …?”
chiese il ragazzo sbadigliando e stiracchiandosi.
“Avevo
voglia di stare un po’ con te …” disse
la ragazza sedendosi vicino a lui.
“Va
bene …” disse Pugno di Fuoco facendo
l’ennesimo sbadiglio.
“Senti
… posso farti una domanda?” chiese la castana
guardandolo negli occhi.
“Dimmi
pure …” disse il moro tranquillamente.
“Cos’è
… cos’è che ti piaceva di
Hoshi?”
“Di
Hoshi dici? Bhe … che era solare, forte, orgogliosa,
simpatica, bella, buona,
testarda, insomma … che ti assomigliava in tutto!”
disse Ace sorridendole.
“In
effetti … ho notato una certa somiglianza con me
…” disse Marilin sorridendo
leggermente.
“Una
certa somiglianza? Io dico che siete due gocce d’acqua! E non
solo nel
carattere, anche nel fisico!” disse il moro scoppiando a
ridere.
“In
fondo io e quella li non ci assomigliamo così
tanto!” disse la ragazza
rigirandosi tra le mani una collana.
“Uhm?
Fa vedere un po’ questa collana …”
chiese Ace notandola solo in quel momento.
La castana se la sfilò e la porse al moro.
“Ma
…
dove l’hai presa?” chiese Pugno di Fuoco sbalordito.
“Ce
l’ho da sempre, da quando sono nata … a dire il
vero non so chi me l’abbia
data, non ho mai conosciuto i miei genitori …”
disse Marilin sorridendo appena.
“Non
hai mai conosciuto i tuoi genitori, sei nata il 19 marzo, porti questa
collana
al collo da quando sei nata e assomigli incredibilmente ad Hoshi
… tutto
sembrerebbe avere un senso …” si disse tra se e se
il moro riflettendo.
“Cosa
borbotti Ace?” chiese la castana alzando un sopracciglio.
“Mi
serve sapere un'altra cosa su di te …” disse Pugno
di Fuoco deglutendo. Sa perfettamente quali conseguenze comporti la sua
domanda.
“Certo
… dimmi pure …” disse la ragazza
sorridendo dolcemente.
“Tu
…
per caso, hai una voglia che sembra un coccodrillo sui … ehm
sui glutei?”
chiese il moro un po’ a disagio. Alla castana
spuntò una gocciolina dietro la
testa e dopo di che tirò un potente pugno in testa al moro.
“MA
SONO DOMANDE DA FARSI?” disse irritata.
“Ti
prego … è importante saperlo
…” disse Ace constantando che Marilin era proprio
forte.
“Tsè
…
si ce l’ho … ma questo non dovrebbe interessarti
…” disse la castana indignata.
“Ma
allora … non è possibile!” disse Ace
sbiancando.
“Cosa?”
chiese Marilin non capendo.
“Ecco
… tu e Hoshi … tu e lei, sicuramente siete
… sorelle gemelle!”
***
Il
sole ormai era alto nel cielo ed era più o meno ora di
pranzo, ma tutti ancora
dormivano beatamente.
Hoshi
aprì i suoi grandi occhi nocciola, tastando con la mano
accanto a se per
cercare Rufy, ma non si trovava li.
“Ma?
Dov’è finito?” si chiese alzandosi in
piedi e cominciando a girare per il ponte
della nave.
“Ehi,
Rufy! Dove sei?” gridò la mora guardandosi
intorno, ma del suo patner non c’era
traccia.
“Chissà
che fine ha fatto …”
“Ehi,
Hoshi …” disse Rufy comparendole improvvisamente
alle spalle. Aveva uno strano
ghignetto stampato in faccia che non gli si addiceva per niente.
“Ehi,
dov’eri finito?” chiese la mora sorridente.
“A
fare un giro per la nave …” disse il ragazzo
afferrandola per i polsi e
buttandola con non molto dolcezza sul pavimento, mettendosele a
cavalcioni
sopra.
“Ehi,
ma che ti prende?” chiese lei confusa mentre il moro le stava
baciando con foga
il collo.
“Ho
voglia di farlo …” disse il ragazzo di gomma
sfilandole i pantaloncini.
“Ma
no! Qui sul ponte della nave no! E poi non sei mai stato
così frettoloso e
intraprendente, cosa ti è preso? Ti sei ubriacato
forse?” chiese la ragazza non
riconoscendo i modi del suo fidanzato.
“No
…
ne ho semplicemente voglia …” disse sfilandole le
mutandine e penetrandola
senza esitazione e con violenza.
“STA
FERMO CAZZO! MI FAI MALE!” gridò la ragazza
stringendo i denti dal dolore, ma
il moro non accennava minimamente a fermarsi, anzi, ad ogni spinta si
faceva
sempre più violento …
“BASTA
RUFY! PER FAVORE!” gridò Hoshi con ormai le
lacrime agli occhi.
“Non
ancora …” disse lui stringendo la presa sui polsi
e continuando la sua ‘opera’.
“MI
STAI FACENDO MALE!” disse la mora riuscendo finalmente a
scrollarselo di dosso
e guardandolo con il volto inondato dalle lacrime. Rufy si era
trasformato in
un animale nel giro di pochi minuti …
“Sei
proprio noiosa … non pensavo che le tue prestazioni fossero
così scarse!” disse
il moro sistemandosi i pantaloni.
“Ma
che ti prende Rufy? Perché fai così?”
chiese la ragazza mordendosi un labbro,
mentre le lacrime ormai le scendevano da gli occhi. Che cosa aveva
fatto di male?
“Non
mi prende nulla … avevo solo voglia di divertirmi un
po’ con te … del resto,
sei la mia ragazza…” disse il moro ghignando.
“Si
però … non credevo che una volta scoperto cosa
fosse “l’amore”, l’avresti
voluto prendere in questo modo …” disse Hoshi
tentando di trattenere le
lacrime.
“E
allora se non lo vuoi così andiamo in camera … ti
farò provare emozioni mai
provate prima …” disse il ragazzo di gomma
sorridendo falsamente.
“E
va
bene … magari ti dai una calmata …”
disse la mora seguendolo a sguardo basso.
“Avanti
… levati i vestiti …” le disse Rufy. La
ragazza fece quanto ordinato e per la
prima volta si sentiva un po’ in imbarazzo di fronte a lui.
Il moro non perse
tempo e subito la spinse sopra la scrivania, aprendole le gambe a forza
e
penetrandola con violenza. Hoshi tentò di trattenersi le
lacrime e continuava a
ripetersi che probabilmente era solo nervoso e che aveva bisogno di
sfogarsi e
così decise di subire in silenzio, certa che tanto a breve
sarebbe tornato il
ragazzo di sempre.
“Ah
è
stato davvero soddisfacendo puttanella …” disse
Rufy rivestendosi.
“Ma
…
Ma chi diavolo sei tu? Non sei il mio Rufy! Lui non avrebbe mai parlato
così!”
disse la ragazza indietreggiando.
“Ma
cosa vai a pensare … sono proprio io … anzi, ho
una fame, torniamo dagli altri
…” disse il moro dirigendosi verso la cucina.
“Non
può essere lui, non ci
credo …” si disse la mora andando in camera sua
per cambiarsi i vestiti. Non aveva fame e non sarebbe riuscita a
mangiare nemmeno un boccone. Che diavolo era successo al suo ragazzo?
To be continued ....
Aggiornamento lampo, alla prossima!
|
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Capitolo 64 *** Un ritorno inaspettato .../ Scontro sul ponte della nave! E' forse giunta la mia ora? ***
“Io
… e Hoshi …
gemelle?” chiese Marilin guardando Ace sconcertata.
“A quanto
pare …
siete identiche in tutto … magari vi hanno separate alla
nascita e poi lei fino
a poco tempo fa portava una collana identica alla tua
…” disse Ace
sorridendole.
“Non ci
credo … e
io che pensavo di aver perso tutta la mia famiglia … ma
comunque ancora non è
detto, dovremmo fare un test del DNA …” disse la
castana mettendosi a braccia
incrociate.
“Come vuoi,
ma io
sono sicuro che lo siete, non mi sbaglio su certe cose!”
disse Ace sorridente.
“Bha, se lo
dici
tu … comunque, che ne pensi di andare a mangiare, ho una
fame che non ci vedo!”
disse la ragazza sorridendo a trentadue denti.
“Certo,
andiamo …”
disse Pugno di Fuoco dirigendosi in cucina insieme alla sua ragazza.
***
Hoshi si trovava
in camera sua, distesa sul letto, fissando un punto indefinito della
stanza e
si stringeva forte al petto un cuscino. Il basso ventre le faceva
ancora male,
Rufy era stato veramente violento …
Come poteva essere
lui quella sottospecie di animale? Che fosse di nuovo ipnotizzato? No,
se fosse
stato così anche gli altri maschi della ciurma sarebbero
stati diversi, mentre
invece l’unico che aveva comportamenti strani era lui e poi
Nabiki era stata
sconfitta molto tempo addietro, era improbabile un suo ritorno a
sorpresa …
Improvvisamente
sentì la porta aprirsi per poi richiudersi e qualcuno si
stava avvicinando
lentamente a lei.
“Sono pieno
tesoro,
ora devo saziarmi di qualcos’altro …”
disse Rufy avvicinandosele.
“Stammi
lontano,
non ho voglia di soddisfare nessuna delle tue voglie
…” disse la ragazza
fredda.
“Ma sei la
mia
donna, hai il compito di soddisfarmi …” disse il
ragazzo sempre più vicino.
“Non ho
alcun
compito, perciò vattene …” disse lei
girandosi e dandogli le spalle.
“Avanti, non fare la preziosa
…” disse Rufy rigirandola e
mettendosi a cavalcioni sopra di lei.
“Ti giuro
che
adesso ti faccio male se non ti levi!” disse lei guardandolo
truce.
“Se ci
riesci …”
disse bloccandole i polsi con forza, tanto da lasciarle il segno.
“LEVATI DI
DOSSO!”
gridò la ragazza scoppiando a piangere.
“Sta buona e
facciamolo!” disse lui provando a spogliarla, ma la ragazza
si dimenava in
continuazione e urlava.
“MA CHE
SUCCEDE
QUI?” chiesero Ace e Sanji entrando nella stanza, seguito da
quasi tutta la
ciurma.
“LASCIAMI!”
gridò
la mora piangendo e dimenandosi sotto il corpo di
quell’animale che non era
altro. Le aveva strappato la maglietta e ora le stava sfilando i
pantaloncini,
ma fortunatamente il tempestivo intervento del cuoco e di Pugno di
Fuoco impedì
a Rufy di proseguire il suo operato.
“Ma che
cazzo ti
prende Rufy? Io te l’ho lasciata per farla contenta e non per
farle del male!”
disse Ace furibondo.
“Ma che
cazzo
vuoi? Io faccio quello che mi pare!” disse il moro
rialzandosi in piedi.
“Hoshi, come
stai
…?” chiese Sanji avvicinandosi alla ragazza.
“Sanji!”
disse la
mora piangendo,
“Tesoro
…” disse
Nami avvicinandosi alla ragazza.
“Ora Rufy me
la
paga …” disse Sanji furioso, lasciando la mora in
compagnia di Nami, Robin e
Marilin.
“Non ti
riconosco!
Tu non sei mio fratello!” disse Ace sconvolto.
“E chi
dovrei
essere scusa?” chiese il ragazzo di gomma come se stesse
parlando con un
idiota.
“Tu
… HAI FATTO
PIANGERE LA DOLCE HOSHI-CHAN!” gridò Sanji
sferrandogli un calcio in pieno
viso.
“Aspetta
Sanji
…c’è qualcosa che non va …
è troppo strano … lo conosco da sempre, sono suo
fratello e so che questo non è lui …”
disse Ace osservando Rufy mentre si
rialzava.
“So io
cos’è che
non va! Questo qui si crede di essere superiore a noi donne e quindi di
trattarci come vuole, ma si sbaglia!” disse Mariln
avvicinandosi con le mani
appoggiate sui fianchi.
“No, aspetta
…
fammi provare una cosa …” disse Ace afferrando il
fratello per la maglietta.
“Cos’è,
vuoi
sfidarmi Pugno di Fuoco? Sappi che non hai possibilità
contro di me, sono io il
più forte ormai!” disse Rufy ghignando.
“Rispondi a
questa
domanda … quando hai comprato
questo cappello di paglia?” chiese il moro.
“Bhe, molti
anni
fa, non ricordo precisamente quando …” disse il
ragazzo di gomma non capendo il
perché di quella domanda.
“Bingo
…” disse
Ace tirandogli un pugno in pieno viso e preparandosi alla battaglia.
“Non vorrai
davvero combattere con tuo fratello?” chiese cappello di
paglia sconcertato.
“Tu non sei
Rufy…lui sa fin troppo bene che quel cappello gli
è stato dato da Shanks … chi
sei? Perché hai preso le sembianze di mio
fratello?” chiese Pugno di Fuoco
intelligentemente.
“Ha ha ha ha
non
pensavo che alla fine ci sareste arrivati … forse non mi
sono comportato molto
come quel cretino, ma almeno mi sono divertito …”
disse il ragazzo guardando da
maniaco Hoshi che riscoppiò in un pianto rotto da qualche
singhiozzo.
“Chi
sei?” chiese
Sanji pronto a combattere.
“Non
dimentico mai
i caratteri e i modi di fare di un nemico, soprattutto quelli di un
viscido
come te, Mizuakai!” disse Zoro appena entrato nella stanza,
sguainando le sue
spade.
“Che cosa?
Mizuakai?” dissero tutti i presenti sbalorditi.
“Avevo
promesso di
vendicarmi e così è stato …
è stata colpa di quella mocciosa se il mio piano
è
andato in fumo, colpa sua se l’Akai Fu non ha funzionato, io
la odio dal
profondo del cuore, ma allo stesso tempo bramo il suo corpo!
L’ho fatta mia
sotto le spoglie di quel ragazzino e se sono andato a segno, magari
è anche
incinta!” disse Mizuakai, ridendo malvagiamente, ritornando
al suo aspetto
normale.
“Dov’è
Rufy?”
chiese Hoshi tra i singhiozzi.
“Perché
ti
interessa tanto ragazzina? Io mi preoccuperei più di te
stessa … in questo
momento quella più a rischio sei tu!” disse il
biondo sorridendo crudelmente.
“Forse non
hai
capito, noi non ti permetteremo di torcerle un capello! La difenderemo
a costo
della vita, è una nostra compagna!” disse Nami
parandosi di fronte alla mora,
troppo sconvolta per combattere.
“Non
torcerai
nemmeno un capello alla mia sorellina!” disse Franky pronto
allo scontro.
“Un compagno
di
ciurma è intoccabile!” disse Zoro pronto ad usare
una delle sue tecniche a tre
spade.
“Non ti
perdonerò
mai per quello che hai fatto alla mia Hoshi-chan! Non dovevi
permetterti di
farla soffrire!” disse Sanji furioso.
“Ace,
Marilin,
Robin, Chopper e Usop, voi portate Hoshi sul ponte della nave e
rimanete li,
qui tra poco ci sarà uno scontro ed è meglio se
lei non assista … è già molto
scossa!” disse Zoro.
“Si
…” dissero i
ragazzi uscendo sul ponte della nave dove si trovava Brook di guardia.
“Volenti o
nolenti
me la prenderò e farò un torto a quel moccioso da
strapazzo!”
“Tu non ti
prenderai proprio nessuno! Io ti ammazzo prima!” disse Nami
pronta a
combattere.
“Nami, ti
ricordi
come si deve sconfiggere questo bastardo, vero?” chiese Zoro.
“Certo che
mi
ricordo, per chi mi hai presa? Per una sprovveduta?” chiese
lei stizzita.
“Forse testa
d’alga
sarebbe meglio se ce ne occupassimo io, te e Franky e lasciassimo fuori
da
questa storia la dolce Nami-chan!” disse Sanji.
“Non ci
penso
nemmeno! IO questo verme voglio farlo fuori con le mie mani!”
disse la
navigatrice partendo all’attacco.
***
Intanto gli altri
erano usciti all’aria aperta e Robin, insieme a Marilin,
avevano aiutato Hoshi
a sedersi a terra. La ragazza era evidentemente molto scossa, ma chi
non lo
sarebbe stata al posto suo?
“Ehi
… Hoshi?”
disse Ace accarezzandole una guancia. A quel contatto la corvina
rabbrividì,
come se avesse paura, come se si sentisse fragile e indifesa, come se
qualsiasi
persona potesse farle male in qualsiasi momento.
“Ehi,
tranquilla …
sono io, Ace, non ti farò nulla piccolina
…” disse lui cercando di sorridere,
ma stava combattendo contro se stesso per non dirigersi
all’interno della nave
ed ammazzare quel viscido bastardo che aveva osato farle del male
…
“Ace, credo
che
ora lei abbia bisogno di un po’ di tranquillità e
soprattutto non penso che
voglia ragazzi intorno … è provata e spaventata,
non si fida di nessuno …”
disse Robin osservando la sua sorellina più piccola.
Non l’aveva
mai
vista ridotta in quelle condizioni … di solito lei era
forte, non si lasciava
intimorire da niente e nessuno, era spavalda ed anche un po’
sbruffona ed ora
invece tremava come una foglia che sta li li per staccarsi
dall’albero.
Sembrava come una bambina indifesa, bisognosa d’affetto ma
soprattutto di
protezione e tutti in quel momento sapevano che l’unica
persona che poteva
darle tutto ciò, che forse poteva ridonarle il sorriso era
Rufy …
“Io non
posso
vederla ridotta così! Mi fa una rabbia!” disse
Marilin stringendo i pugni.
Anche se si erano appena conosciute, sentiva di volerle bene,
soprattutto dopo
aver scoperto di essere la sua gemella, cosa che tra l’altro
lei ancora non
sapeva.
“Marilin
…” disse
Ace sapendo la sofferenza che provasse anche lei in quel momento.
“Senti
Hoshi, vuoi
che ti visiti?” chiese Chopper avvicinandosi gentilmente a
lei.
“No, non
voglio
niente e nessuno, voglio solo essere lasciata in pace!” disse
lei con rabbia e
disprezzo.
“Va bene
…” disse
la piccola renna abbassando lo sguardo. La violenza era sicuramente la
peggior
tortura che una donna potesse ricevere …
Improvvisamente
dei granelli di sabbia comparirono sul ponte della nave, facendo
comparire
Mizuakai di fronte a loro.
“MALEDIZIONE!”
gridò Zoro dall’altra stanza correndo fuori,
seguito da Sanji, Franky e Nami.
“Ci
è scappato!”
disse Nami raggiungendo gli altri compagni di ciurma.
“Ce ne siamo
accorti …” dissero gli altri mettendosi sulla
difensiva.
“Cosa
sperate di
fare illusi?” disse Mizuakai tornando sabbia e
materializzandosi di fronte ad
Hoshi che aveva un espressione di puro terrore dipinta sul viso.
Indietreggiò
da
seduta, balbettando qualcosa di incomprensibile, mentre i suoi occhi
cominciavano ad inumidirsi. Si ritrovò con le spalle contro
il parapetto della
nave. Il suo corpo tremava come una foglia e i denti le battevano e
tutto ciò
non era dovuto al freddo, ma alla paura, al terrore …
“N-Non
…n-non m-mi
t-toccare …” balbettò la ragazza
scoppiando in lacrime
“LASCIALA
STARE
BASTARDO!” gridò Ace scagliandosi su Mizuakai ma
che prontamente parò il suo
attacco, spedendolo contro l’albero maestro.
“Non
provateci con
me, sono molto più forte dell’ultima volta! Non mi
batterete!” disse il biondo
afferrando per la maglietta la ragazza, che continuava a tremare e
piangere
spaventata.
“L-Lasc-ciami
…”
disse mordendosi un labbro, mentre i suoi occhi si riempivano di
terrore.
“Come vuoi
piccola
… è stato divertente, addio
…” disse lanciandola in mare.
E forse, era
giunta la fine per lei? Forse, tutte le consapevolezze, tutte le
certezze che
aveva si stavano frantumando in quei singoli istanti?
E così, come una foglia autunnale che cade da un albero, non
fece assolutamente
nulla per impedire di cadere, di morire affogata, non fece
assolutamente nulla
per tentare di salvarsi … aveva perso tutta la voglia di
vivere che aveva,
aveva perso il sorriso …
Mentre cadeva in
quelle tetre acque, poteva sentire le urla dei suoi amici che tentavano
inutilmente di salvarla, venendo fermati da quell’essere
viscido e infame che
le aveva rovinato l’esistenza e che ora stava mettendo fine
alle sofferenze
provocate da lui stesso …
Potè
sentire
l’impatto dell’acqua gelida con il suo corpo, i
suoi occhi cominciare a farsi
sempre più pesanti, il suo corpo che ormai non rispondeva ai
suoi comandi …
solo allora realizzò che era giunta la fine, solo allora
capì che la sua vita
non aveva portato quasi nulla di buono, apparte il conoscere quel
ragazzo dal
cappello di paglia, quel ragazzo dall’aria ingenua, quel
ragazzo che si
chiamava Monkey D. Rufy.
Mentre sprofondava
sempre più in basso riuscì a ricordare ogni
istante passato con lui, tutte le
volte che l’aveva difesa, aiutata, consolata e poi
… ricordò quella notte di
amore, di coccole, abbracci, carezze … le sembrava come se
fosse successo pochi
attimi prima, le sembrava quasi
che la
sua felicità fosse svanita solamente da pochi secondi, ma a
quei ricordi così
belli non potè fare a meno si sorridere malinconicamente e
solo allora realizzò
quanto fosse egoista, quanto pensasse solamente a se stessa
… lo stava
abbondanando, da solo, ma forse, sarebbe stato anche meglio senza una
pasticciona, orgogliosa e testarda come lei che ogni due secondi aveva
un
problema diverso …
Chiuse gli occhi,
consapevole di non poter fare nulla per cambiare il suo destino,
consapevole di
morire a momenti. Ormai l’assenza d’aria si stava
facendo insostenibile e la
sua fine era solo questione di attimi …
-
Ci rivedremo quando avrai realizzato il tuo
sogno, quando avrai fatto tutto nella vita … ci rivedremo in
paradiso … ti amo
… rufy …-
Qualvosa di
inaspettato accadde. Sentì il vento
arrivarle dritto in faccia, mentre i suoi polmini inspiravano una
boccata
d’aria fresca.
Si
sentì stringere contro
il petto di qualcuno, che assomigliava vagamente ad un angelo
…. Era forse
morta? Quello era dunque il paradiso?
O forse, era all’inferno? No, non poteva essere
l’inferno, quegli occhi … non
potevano appartenere ad un malvagio, quel viso, non poteva essere del
demonio,
quella voce così calda e profonda, non poteva appartenere
che ad un angelo …
To be continued ....
Sono sadica lo so, ma questo capitolo rappresenta molto per me! Per
tutte quelle povere donne vittime di violenza e per una cara amica!
Spero vi sia piaciuto ^^ al prossimo!
Sciabbo: Benvenuto\a perdonami non so se sei maschio o femmina xD bha
comunque quello non poteva essere Rufy, era ovvio! Non avrebbe mai
trattato la sua perla così ... e chi poteva essere se non
Mizuakai? xD l'antagonista della nostra hoshi muahahaha comunque spero
che ti sia piaciuto ^^ ciao baci alla prossima.
crazykikka: Weilà U.U mi sembra ovvio che quello non
è Rufy! Se fosse stato lui sarei stata proprio sadica O__O"
bha comunque chi poteva essere se non quel viscido di Mizuakai?
Comunque, Ace sa sempre tutto perchè è
intelligente e perchè ha visto la nostra cara Hoshi senza
vestiti xD perciò non dovrebbe essere difficile per lui
ricordarsi questo insolito particolare xD he he spero ti sia piaciuto
il chappy ^^ ciao baci alla prossima.
33 Devil_Black_Rose 33: Ciao ^^ allora per prima cosa ho in mente una
cosa un pò più particolare per Sanji e Robin e
non mi sembrava ancora il momento di inserirli xD leggerai a suo tempo,
per quanto riguarda Hoshi, bhe si ... è stata una brutta
esperienza, ma chissà se il nostro Rufy riuscirà
a farla riprendere xD ammesso che sia vivo, ovvio! Ciao baci al
prossimo chappy ^^
By vegetina.
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Capitolo 65 *** La fine di Mizuakai! / Sei tu la mia forza ... ***
“Hoshi,
tutto
bene?” chiese quella figura angelica. Quella voce
l’avrebbe fatta calmare in
qualsiasi situazione … aveva un tono così caldo
ma allo stesso tempo così
rassicurante …
“R-Rufy …”
disse lei con il volto rigato dalle
lacrime, abbracciando forte il giovane ragazzo.
“Tranquilla
… ci
sono qui io …” disse il moro accarezzandole
dolcemente la testa, gesto che però
non servì a tranquillizzare la ragazza, che tremava ancora
come una foglia.
Il capitano
sbarrò
gli occhi, non l’aveva mai vista in quelle condizioni
…
La posò
delicatamente a terra e con una faccia super arrabbiata si
avvicinò a Mizuakai
che nel frattempo aveva steso la maggior parte dei suoi compagni di
ciurma.
“Ma cosa
vuoi fare
moccioso? E poi non ti avevo legato nella stiva?” chiese
Mizuakai alzando un
sopracciglio.
“Mi sono
slegato
razza di idiota e ora pagherai caro! Qualsiasi cosa tu abbia fatto alla
MIA
ragazza la pagherai molto amaramente!” disse il capitano con
uno sguardo agghiacciante.
“Oh oh e
sentiamo,
come hai intenzione di farmi fuori?” chiese Mizuakai
sorridendo malvagiamente.
“Gear
second!”
disse Rufy attivando una delle sue tecniche più devastanti.
“Cosa speri
di
fare con quella ridicola tecnica? Non pensare che surriscaldandoti un
po’ tu
possa battermi!” disse il biondo ridendo di gusto prima di
ritrovarsi il
ragazzo di gomma improvvisamente davanti.
“Ma
… ma come hai
fatto? Sei stato velocissimo!” disse l’uomo
spaventato.
“Ho detto
che
pagherai e così sarà!” disse
sferrandogli un pugno in pieno viso.
“Ehi Ace
…
interveniamo?” chiese Marilin al fidanzato.
“No, questa
è la
sua battaglia … stiamone fuori …” disse
Pugno di Fuoco osservando il fratello
combattere abilmente. Era cambiato moltissimo dall’ultima
volta che si erano
visti, ora era diventato fortissimo.
“JET CATLING
GOM
GOM! IN AZIONE!” gridò il capitano scagliando una
potente quanto veloce raffica
di pugni contro il nemico biondo, che, colto di sorpresa, non
riuscì a
trasformarsi in sabbia, prendendosela così in pieno e
finendo dritto dritto in
mare.
“Dovrebbe
essere
sistemato … non esistono frutti del mare in grado di farti
nuotare …” disse
Rufy osservando l’orizzonte.
“Fratellino
…”
disse Ace indicandogli Hoshi piangente a terra e con lo sguardo basso.
Solo
allora il capitano si ricordò di lei che si trovava in
quello stato per un
motivo a lui sconosciuto.
“Si, vado
…” disse
il moro avvicinandosi alla ragazza.
“Ehi
…” disse poi
Rufy allungando un braccio per
accarezzarle una guancia, ma la mora subito si scansò, come
se fosse
terrorizzata, come se avesse paura di qualsiasi contatto fisico.
Rufy subito ritrasse la mano, rimanendo a bocca aperta per la reazione
della
mora. Che cosa le era successo di così traumatico per farla
spaventare in quel
modo? Si spremeva le meningi, provava a trovarsi una spiegazione, ma
non gli
stava venendo in mente nulla …
“Rufy
…” disse Ace
prendendoselo in disparte insieme ai restanti maschi della ciurma, che
si erano
rialzati in piedi e stavano venendo medicati da Chopper.
“Che le
è successo?
Perché fa così?” chiese il moro
sconvolto, osservando la SUA ragazza venire
aiutata a rialzarsi dalle ragazze.
“Ecco vedi
…”
tentò di dire Sanji dispiaciuto per quanto successo alla
mora.
“Vi decidete
a
parlare? Ho il diritto di sapere!” disse il capitano
cominciando ad agitardi.
“Il fatto
è che
Mizuakai si era trasformato in te … e
….” Tentò di dire Franky.
“E cosa? Vi
sbrigate a parlare?” chiese il capitano perdendo le staffe.
“Eh
… bhe … ha
abusato di lei in malo modo … ci dispiace
…” disse ace abbassandosi il suo
cappello per non far vedere i suoi occhi carichi di lacrime.
Il capitano non
rispose, sbarrando gli occhi e rimanendo immobile con un espressione
indescrivibile dipinta sul volto.
Mille emozioni in quel momento passarono per la testa del moro, mille
emozioni
terribili … rabbia, mischiata a dolore e disperazione
…
Dei sensi di colpa
terribili cominciaronon a divorarlo … la consapevolezza di
non essere riuscito
a fare nulla per impedire tutto ciò, il sapere che se solo
fosse riuscito a
liberarsi prima niente di quello che era successo sarebbe accaduto, il
vedere
la SUA ragazza in quelle condizioni lo stava distruggendo e
l’avrebbe ucciso
dentro a poco a poco.
“Rufy
… ti prego …
di qualcosa …” disse Usop a sguardo basso.
“E cosa
… E COSA
DOVREI DIRE? NON SONO RIUSCITO A PROTEGGERLA! HO FALLITO IN
TUTTO!!” gridò il
capitano rinchiudendosi nella sua cabina.
“L’ha
presa
proprio male …” disse Chopper triste.
“E come
speravate
la prendesse?” chiese Ace ripensando a quel verme schifoso
che aveva fatto del
male alla ragazza.
***
Erano passati
quattro giorni da quel terribile evento e in quei quattro giorni la
mora non
era uscita dalla sua camera, rimanendo per tutto il tempo in compagnia
delle tre
ragazze che non avevano spiccicato parola se non per chiederle se
voleva
mangiare, domanda alla quale lei aveva sempre risposto negativamente.
Non toccava
più
cibo, cosa strana per una buona forchetta come lei, non dormiva, lei
che amava
dormire, non parlava, lei che a volte era anche troppo logorroica, non
sorrideva, di nuovo …
L’unica cosa
che
in quei giorni aveva fatto era stata versare lacrime amare, piangere,
piangere
e piangere …
Nami, Marilin e
Robin non avevano la più pallida idea di cosa fare, ma
sapevano per certo che
forse l’unica persona in grado di ridonarle il sorriso, di
farla tornare ad una
vita quasi normale e di ridarle la voglia di vivere era quel pazzo
capitano che
sognava di diventare il re dei pirati …
Hoshi era entrata
in depressione e sarebbe stato difficile uscirne, uscire da quel buco
nero nel
quale era finita …
Si sentì
bussare
alla porta, una, due, tre volte … nessuno osava alzarsi per
andare ad aprire,
sapevano che la ragazza non aveva voglia di sentire nessuno.
Un altro toc, due,
tre … chi bussava sembrava non volersi arrendere e alquanto
ansioso di entrare.
“E va bene
… vedo
chi è…” disse Nami aprendo la porta,
uscendo e richiudendosela alle spalle.
“Rufy!”
disse la
navigatrice sorpresa. Anche lui, come la mora, era da quattro giorni
che non
usciva dalla sua stanza se non per mettere sotto i denti qualcosa, ma
molto
poco rispetto a prima.
“Ciao Nami
… non è
che … potrei vederla?” chiese il capitano con il
cappello di paglia leggermente
abbassato per coprire lo sguardo.
“Si
… speravamo
che venissi …” disse la rossa richiamando le due
compagne e facendo entrare il
moro nella stanza.
Il ragazzo si
richiuse la porta alle spalle e con passi lenti si avvicinò
alla corvina che si
trovava rannicchiata su se stessa sul letto, girata verso il muro con
le
coperte che le arrivavano fino a sopra la testa.
Si sedette sul
bordo del letto e con delicatezza le scostò le coperte da
sopra la testa,
potendo così finalmente vedere i suoi capelli corvini.
Sorrise a quella
visione … quanto gli era mancato il colore dei suoi capelli,
il suo odore,
quanto gli era mancata lei …
Hoshi rimase ferma
nella medesima posizione anche se si era accorta della presenza del
ragazzo da
prima che entrasse nella stanza. Il suo respiro, i suoi passi, era
tutto così
inconfondibile … impossibile non riconoscerlo …
“Ehi,
piccolina …”
disse il moro accarezzandole una ciocca di capelli e cominciando a
giocherellarci. La ragazza non rispose …
“Perché
non mangi
qualcosa? Se continui così morirai di fame
…” disse il moro, non ricevendo
nuovamente risposta.
“Per favore
… non
voglio che tu muia …” disse con la voce tremante.
La ragazza
girò
leggermente la testa, rivelando due grandi occhi rossi a causa del
pianto, due
guancie lievemente arrossate e due occhiaia che le arrivavano fino a
terra. Il
viso era più magro e cominciavano a notarsi due fossette
sulle guancie, causa
del rifiuto che provava verso il cibo.
A compensare il tutto, c’era un espressione a dir poco
distrutta dipinta sul
volto e la totale mancanza di voglia di vivere.
Rufy
spalancò
lievemente la bocca, sconvolto dalle condizioni in cui si trovava la
ragazza,
anche se un po’ se l’aspettava …
“Io
… scusa … ho
fallito …” disse il moro abbassando gli occhi
carichi di lacrime. La mora si
mise a sedere sul letto, continuando a non parlare.
“Avrei
dovuto
difenderti e non ne sono stato in grado … ho lasciato che
quel mostro facesse
ciò che volesse … non merito di essere il tuo
ragazzo, non merito di essere il
capitano di questa ciurma e tanto meno non merito di diventare il re
dei pirati
…” disse il ragazzo di gomma con una sola e unica
lacrima che gli solcò il
viso.
La ragazza lo
guardò con i suoi occhi privi di emozioni e
compié un solo e unico gesto, che
però in quel momento valeva più di mille parole
…
Abbracciò
il
ragazzo, l’abbracciò con tutta la forza che aveva,
in cerca di un conforto e
una protezione che solamente e unicamente lui era in grado di darle.
Il moro, dapprima
sorpreso, rispose all’abbraccio avvolgendola con le sue forti
braccia e
cercando di trasmetterle quella protezione che cercava.
“Piangi
… urla …
sfogati …” disse il ragazzo digrignando i denti
per non scoppiare a piangere.
Non poteva dimostrarsi debole in quella situazione, doveva riuscire a
darle
coraggio …
“Rufy
…” disse lei
in un flebile sussurro. Quella era la prima parola che diceva da
quattro giorni
a quella parte … la sua prima parola era stata Rufy
…
“Hoshi
… te lo
chiedo in ginocchio se lo ritieni necessario, ma per favore, ti
scongiuro,
mangia qualcosa … stai dimagrendo a vista
d’occhio, a mano a mano diventerai
sempre più debole e alla fine perderai ogni singola briciola
di energia …”
disse il moro poggiando la testa sulla sua spalla.
“Rufy
… io …”
tentò di dire la
mora.
“Scusami
…” disse
il ragazzo non alzando lo sguardo. Lei poteva sentire il suo pigiama
che a poco
a poco si stava bagnando delle lacrime del ragazzo.
“Rufy
… tu … non
devi scusarti di nulla … non centri niente
…” disse facendo un malinconico
sorriso. Il ragazzo senza il bisogno di alzare lo sguardo
capì immediatamente
il tono falso della ragazza e il tentativo di tirarlo su …
che patetico che era
… lei in quella situazione doveva tirare su lui mentre
doveva essere il
contrario.
Si sforzò
di non
versare più una lacrima e immediatamente alzò la
testa facendole un enorme
sorriso.
“Non voglio
più
vedere questo faccino triste … questi occhi non devono
più versare lacrime!”
disse il ragazzo di gomma asciugandole quelle gocce salate con i suoi
pollici.
La mora
annuì
leggermente, sorridendogli flebilmente …
“Dai
… perché non
mi aiuti ad andare di là? Ho voglia di mangiare qualcosa
…” disse la ninja
provando ad alzarsi dal letto ma era molto debole e si reggeva a
malapena in
piedi.
“Ti aiuto
…” disse
il moro sorridendo e aiutandola a camminare, anzi, la prese
direttamente in braccio, poggiando una mano sotto le sue ginocchia e
una dietro la schiena, sollevandola come un peso piuma.
“Sai Rufy
… non ho
più intenzione di starmene li a piangere e a deprimermi
… voglio tornare quella
di sempre … la solita Hoshi …” disse la
ragazza sorridendo con gli occhi
lucidi.
“Sarebbe la
cosa
più giusta … e se vuoi, io ti posso
aiutare!” disse il moro sorridendole
ingenuamente.
“Certo che
lo voglio
il tuo aiuto … mi sarà indispensabile
…” disse la principessa mentre varcava la
soglia della sua camera insieme al ragazzo.
Lentamente
arrivarono fino alla cucina dove tutti i loro amici si trovavano in
silenzio
seduti intorno al tavolo. Appena la videro non poterono credere ai loro
occhi
ma evitarono di fare domande, sapendo la delicatezza della situazione.
“Insomma,
cosa
sono quelle faccie? Non sono mica un fantasma!” disse la mora
cercando di fare
un po’ di ironia e di sorridere leggermente. I ragazzi
sorrisero, capendo che
la ragazza si stava a poco a poco riprendendo.
“Vuoi che ti
cucini qualcosa?” le chiese Sanji pronto a prepararle un
pasto sostanzioso.
“Magari
Sanji, sto
morendo di fame!” disse la mora sforzandosi di sorridere.
“Allora ti
faccio
qualcosa di molto sostanzioso …” disse il cuoco
mettendosi ai fornelli.
“Anche io ho
fame!” disse Rufy sorridendo a trentadue denti.
“Si, preparo
anche
per te capitano …” disse Sanji stranamente gentile.
***
Hoshi si trovava
sul ponte della nave a guardare le stelle in compagnia di Nami. Quella
visione
celestiale la faceva sentire in pace con se stessa.
“E’
meraviglioso,
vero?” chiese Hoshi all’amica seduta accanto.
“Si,
è bellissimo
…” disse la rossa sorridendo al pensiero che
l’amica si stesse riprendendo.
“Brrr
… comincia a
fare freddo …” disse la mora abbracciandosi da
sola e sfregandosi le spalle.
“Già
… il tempo
sta per cambiare … a breve nevicherà
…” disse Nami che come sempre faceva delle
perfette previsioni metereologiche.
“Meglio se
andiamo
a prendere i cappotti …” disse la mora alzandosi e
dirigendosi verso la cabina.
“Aspetta,
vengo
con te!” disse la rossa prima di essere bloccata per un
braccio da Zoro.
“Mmmh?
Zoro!”
disse la navigatrice sorridendogli.
“Perché
non rimani
un po’ con me?”
chiese lo spadaccino
guardandola dritta negli occhi.
“Con piacere
…”
disse la rossa abbracciandolo e appoggiando la testa sui suoi pettorali.
“Credi che
ci
avranno aumentato le taglie dopo quello che abbiamo combinato ad Impel
Down?”
continuà poi la ragazza sorridendo.
“Sicuramente
saranno arrivate alle stelle …” disse lo
spadaccino ghignando.
“Sai che
questo
sta a significare che ora noi saremo ancora più ricercati di
prima e che avremo
sempre più guai?” disse la ragazza fissandolo
negli occhi.
“E allora?
Chiunque provasse ad attaccarci io lo sconfiggerò, chiunque
proverà a toccarti
io l’ammazzerò!” disse Zoro ghignando
sicuro di se.
“Si
però secondo
me dovresti cercare di combattere un po’ di meno, in questo
periodo stai
rischiando troppe volte la vita e io personalmente di un fidanzato
morto non me
ne faccio nulla …” disse lei sorridendo appena.
“Morto? Io
non
morirò … sono forte e resisterò a
qualsiasi cosa!” disse Zoro orgoglioso come
sempre.
“Dammi un
bacio!”
disse la ragazza avvicinandosi al suo viso sorridente.
“Più
che volentieri!” disse
lo spadaccino appoggiando le sue labbra su quelle della ragazza.
"Non abbandonarmi mai, Zoro ..." disse appena.
"No, non lo farò ... mai ..." asserì il ragazzo,
non potendo credere di stare insieme a una creatura così
bella.
To be continued ...
Hello ragazzi! Come vedete le cose si stanno sistemando, ma la mia
mente sadica li lascerà davvero in pace o farà
sorgere altri problemi? xD la risposta mi sembra ovvio ... se siete
stati attenti coglierete un piccolo dettaglio nelle parole di mizuakai
nello scorso capitolo e questo dettaglio potrebbe essere la causa di
innumerevoli problemi per tutto il resto della storia xD ma
vabbè non vi anticipo niente! Ciao baci e grazie a tutti
quelli che seguono!^^
crazykikka: Ciau! E' già ... queste cose nella vita
succedono spesso, è questa la cosa brutta
ç____ç rufino nostro non si sognerebbe mai di
fare una cosa del genere, figuriamoci, buono com'è ... ha
vendicato degnamente Hoshi e ora prova a tirarla su ^-^
chissà come finirà tra di loro, tutto
è molto incerto ma si vedrà ... ciao baci al
prossimo chappy ^^
tenshifly: Rieccoti *___* si certo che mi sei mancata, ma sei andata a
roma? *___* pensa che io ci abito xD comunque, la nostra cara Hoshi ne
sta passando di tutti i colori, ma ti garantisco che i problemi non
sono finiti U___U puoi anche darmi della sadica, in fondo è
la verità xD spero che il chappy ti sia piaciuto, piuttosto
tenero e Mizuakai ha avuto quello che si meritava xD ciao baci alla
prossima ^^
sciabbo: *__________* un maschio, credo che sei l'unico maschio che
segue la mia storia xD ma io ti adoro! comunque U____U lasciando da
parte questi slanci di affetto xD Rufy è ovvio che
non poteva essere, lui è tutto dolce e coccoloso mentre quel
finto-rufy era un mostro xD mizuakai ha fatto la fine che meritava ma i
problemi non sono finiti U-U sono sadica xD ciao baci alla prossima.
33 Devil_Black_Rose 33: Ciauuuu si lo so xD sono stata spregevole ma la
mia crudeltà non finisce qui! Aspetta di vedere i capitoli
seguenti e credo che mi ucciderete tutti insieme xD lo special su Sanji
e Robin arriverà a breve cara ^_* ciao baci tvb alla
prossima!
By vegetina
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Capitolo 66 *** I guai non finiscono mai .../Il litigio! Addio ciurma di cappello di paglia! ***
Cap 66 one piece hoshi
Hoshi si trovava
in camera sua e fissava il soffitto. Mille pensieri vagavano nella sua
mente e
un chiodo fisso la tormentava da giorni.
Aveva ripreso a
mangiare regolarmente da due giorni, ma ancora c’era qualcosa
che non andava.
Continuava a
tormentarsi e a girarsi i pollici in cerca di una risposta ma i suoi
dubbi
continuavano ad essere tali. Forse, l’unico che poteva
aiutarla in tutto ciò
era Chopper …
“E va bene
…
andiamo da lui …” disse la ragazza intenta a
dirigersi nella stanza della
piccola renna.
Quatta quatta si
diresse verso la stanza del dottore di bordo e, sempre con discrezione,
bussò.
Dopo pochi secondi Chopper le aprì sorpreso di vederla.
“Ehi Hoshi
cosa ci
fai qui?” chiese la piccola renna sorridendole.
“Ciao
Choppy,
senti volevo chiederti un favore, non è che potresti
visitarmi? Credo di
essermi presa qualche malanno!” disse lei congiungendo le
mani e sorridendogli.
“Certo
… è mio
dovere visitarti … entra …” disse il
piccolo medico sorridendole.
“Bene, un
altro
favore, potresti evitare di dirlo agli altri?” chiese sempre
con un sorriso a
trentadue denti, che sembrava essere alquanto falso.
“Tranquilla
… se
non vuoi dirlo io mantengo il segreto professionale
…” disse Choppy facendola
accomodare sul letto.
“Grazie
mille!”
“Allora,
cosa ti
senti?” chiese il dottore sedendosele davanti.
“Bhe, sono
due
giorni che non faccio altro che vomitare … ho continui
capogiri, cambi di
umori, il seno mi si è piuttosto ingrossato e ho la nausea
di prima mattina
oppure quando sento degli odori che fino a poco prima non mi davano
alcun
fastidio e poi… bhe non è importante, ma il ciclo
mestruale doveva venirmi
circa due giorni fa e sono lievemente in ritardo
…” disse la mora sorridendo
malinconicamente.
Chopper
sussultò e
sbarrò gli occhi.
“Bhe
… hai la
minima idea di cosa potresti avere?” chiese Chopper ridendo
istericamente.
“Chopper so
che
potrei essere incinta, voglio solo sapere da te se è
così o no…” disse la
ragazza abbassando lo sguardo.
“Ok
… allora ti
visito …” disse la piccola renna cominciando a
visitarla.
***
“Ehy Ace,
quand’è
che tornerai nella tua ciurma?” chiese Rufy al fratello. Si
trovavano entrambi
a tavola a sgranocchiare qualcosa.
“Non so
… prima ho
letto sul giornale che alla fine la battaglia governo Vs mio padre
Barba Bianca
è finita e che non ci sono state vittime dato che io sono
stato liberato,
perciò credo che a breve tornerò da
loro!” disse Ace tra un boccone e l’altro.
“E di me
cosa vuoi
farne Pugno di Fuoco?” chiese Marilin entrando con un
espressione che non
prometteva nulla di buono sul volto.
“Uhm
…Marilin!”
disse il moro rischiando di strozzarsi.
“Hi hi che
buffi
…” disse Rufy sorridendo sotto i baffi.
“Allora,
rispondi!” disse la castana sbattendo una mano sul tavolo e
facendo irrigidire
il moro.
“Bhe, potrei
chiedere a mio padre se posso portarti con me sulla nave …
non credo abbia
problemi! He he …” disse Pugno di Fuoco ridendo
istericamente.
“Bene, era
proprio
quello che volevo sentirmi dire!” disse la castana sorridendo
e incrociando le
braccia al petto.
“Ha ha
fratellino
ti sei proprio fatto sottomettere!” disse Rufy ridendo come
un pazzo.
“Per quanto
riguarda te …” disse poi Marilin sbattendo
nuovamente una mano sul tavolo, ma
questa volta rivolta a Rufy.
“Si? He
he” disse
cappello di paglia ridendo istericamente.
“Prova
solamente a
far soffrire ancora Hoshi e giuro che tornerò qui e ti
farò fuori con le mie
mani!” disse la castana ghignando sadicamente.
“Puoi stare
tranquilla! Non farò nulla per il quale lei possa essere
infelice!” disse il
moro sorridendo.
“Lo spero
per te …
bene ragazzi, io vado a prendere una boccata d’aria! By
by!” disse la castana
lasciando i fratelli soli nella stanza.
“Però,
che
caratterino … mi ricorda tanto una persona!” disse
Rufy sorridente.
“E’
normale … ti
ricorda Hoshi, vero?” chiese Ace sorridendo.
“Si, esatto,
anche
a te? Allora non è una mia impressione!” disse il
moro sorridendo a trentadue
denti.
“No,
è normale che
quelle due si assomiglino … sono sorelle gemelle
… sicuramente separate alla
nascita per non si sa quale motivo …” disse Ace
facendo spallucce.
“Cosa?O.O
Sorelle
gemelle?” disse il capitano ad occhi e bocca sbarrati.
“Già
… ci sei
rimasto è?” chiese il moro sorridendogli.
“Bhe, si,
però un
pochino lo credevo … erano troppo uguali!” disse
Rufy annuendo con il capo.
“Ha ha ma
smettila! Sono sicuro che non ci hai nemmeno pensato
fratellino!” disse Ace
ridendo a crepapelle.
“He he
chissà come
è contenta Hoshi! Sono sicuro che l’idea di avere
una sorella gemella le
piace!” disse Rufy sorridente.
“Veramente
lei non
sa nulla … se Marilin vorrà dirglielo glielo
dirà, altrimenti no …” disse Ace
serio.
“Ah
… ma perché?
Io credo che abbia il diritto di saperlo!” disse il ragazzo
di gomma
gonfiandosi le guancie.
“E’
una questione
tra loro due, noi stiamone fuori … anzi, non avrei nemmeno
dovuto dirtelo,
perciò acqua in bocca!” disse pugno di Fuoco serio.
“Uff e va
bene,
anche se io ancora non capisco il perché
…”
disse il moro sbuffando.
“Non
cambierai
mai, fratellino!” disse Ace sorridendo.
***
“Allora
Chopper?
Che ne pensi?” chiese la mora sorridendo forzatamente.
“Bhe
… mi dispiace
dirtelo … davvero …” disse la piccola
renna a sguardo basso.
“Avanti,
sono o
non sono incinta?” chiese la ragazza impaziente di sapere il
verdetto, anche se
ormai era quasi certa di esserlo …
“Mi dispiace
…
purtroppo lo sei …” disse Choppy abbassando lo
sguardo.
“Lo
immaginavo … e
per caso … c’è un modo per sapere se
è figlio di Rufy?” chiese la giovane
trattenendo le lacrime a stento.
“Solo quando
nascerà … prima non posso fare nulla …
hai intenzione di tenerlo? Perché se
vuoi posso anche farti abortire anche se in genere non lo consiglio, ma
in
questo caso, considerando l’età e la situazione
…” disse il dottore un po’
triste.
“No, non
ammazzerei mai mio figlio, chiunque sia suo padre …
però, almeno per ora, non
ho intenzione di dirlo a Rufy e ti prego Chopper, non farne parola con
nessuno
…” lo pregò la ragazza con gli occhi
lucidi.
“Tranquilla,
se tu
non vuoi io non parlerò … manterrò il
segreto … sono un medico ed è mio dovere
…” disse Chopper.
“Grazie
… allora
io vado …” disse la ragazza uscendo dalla stanza.
Si richiuse la porta alle
spalle e finalmente lasciò libero sfogo alle lacrime. Le ci
mancava solo questo
a complicarle la vita …
Cosa poteva fare
ora? Non avrebbe potuto tenerlo nascosto a Rufy per sempre …
anche se non
brillava di intelligenza se ne sarebbe accorto prima o poi e allora li
come si
sarebbe giustificata? Poteva dirgli che era semplicemente ingrassata,
ma non
era così stupido … non ci sarebbe cascato
… e poi gli altri della ciurma
gliel’avrebbero sicuramente fatto notare nel caso in cui lui
non se ne fosse
accorto …
Ok era decisamente
impanicata … non aveva la più pallida idea di
cosa fare! Se Rufy non l’avesse
salvata qualche giorno addietro in quel momento lei non avrebbe avuto
tutti
quei problemi … forse se fosse morta sarebbe stato meglio
per tutti … un figlio
a quella età sicuramente non avrebbe fatto altro che
complicare la vita a Rufy
e l’avrebbe ostacolato nel suo sogno e sicuramente quella era
l’ultima cosa che
voleva. Lei lo amava alla follia e qualsiasi cosa fosse stata negativa
per lui
l’avrebbe eliminata e in questo caso … era meglio
se si levava dai
piedi … doveva trovare un pretesto per
litigarci e andarsene dalla ciurma. Oltre Chopper nessuno poteva sapere
delle
sue condizioni, perciò avrebbe dovuto fare tutto da
sola…
Cosa poteva fare
per litigare di brutto con Rufy? Non le veniva in mente nulla
… quel ragazzo
era troppo buono per arrabbiarsi per qualcosa …
Magari se avesse
danneggiato il suo cappello di paglia si sarebbe arrabbiato
… no, ci aveva
quasi rinunciato per lei, non si sarebbe arrabbiato più di
tanto …
Forse se li avesse
traditi avrebbe trovato un buon pretesto per andarsene … ma
nemmeno quello …
anche a Strawberry molto tempo prima l’aveva fatto e
lui aveva continuato a
credere in lei …
Era impossibile
trovare un pretesto per litigarci! L’avrebbe sempre perdonata
o forse … quella
volta che aveva litigato con Usop era stato per delle parole pesanti,
forse
dicendogli delle cattiverie si sarebbe arrabbiato e avrebbe perso la
pazienza
come quel giorno … magari così sarebbe riuscita a
raggiungere il suo
obbiettivo.
Forse quello era
l’unico modo …
***
Erano tutti a cena
insieme e Rufy come
al suo solito stava
divorando tutto il cibo che c’era in tavola.
“Aahhm
… buono
Sanji! Me ne dai un altro po’?” chiese il capitano
con un sorriso a trentadue
denti.
“Insomma
vuoi
smetterla di ingozzarti come un animali? Comportati da persona civile
ogni
tanto!” disse la mora con tono severo. Tutti la guardarono
sbalorditi. Di
solito lei era la prima a ridere alla buffa scena che le si presentava
di
fronte.
“Ma
… Hoshi? Stai
bene?” chiese Rufy preoccupato.
“Si sto
benissimo,
cosa dovrei avere è? Ho semplicemente detto ciò
che pensavo!” disse la mora
guardandolo malissimo.
“Ah
… ok …” disse
il ragazzo di gomma smettendo di mangiare e abbassando lo sguardo.
Ace e Nami la
fissarono guardandola storta. Conoscevano troppo bene quella ragazza
per
credere che avesse detto quelle parole volontariamente. Era chiaro che
fingeva!
Chopper, invece,
abbassò lo sguardo, immaginandosi il perché si
stesse comportando così. Gli
dispiaceva tantissimo per lei, ma ciò che lo faceva sentire
ancora peggio era
che non poteva aiutarla in nessun modo se non rispettando la sua
volontà di
mantenere il segreto.
Il resto della
ciurma la fissò invece sbigottita, non riconoscendo in
quelle parole la loro
amica.
“Ehi
sorellina,
sicura che vada tutto bene?” chiese Nami assottigliando gli
occhi, fino a
ridurli a due fessure.
“Si, direi
che va
tutto perfettamente! Anzi … forse è meglio se
vada a riposare, non ho voglia di
stare in mezzo a degli animali come voi, almeno per oggi!”
disse la mora
alzandosi in piedi e andandosene, lasciando tutti di stucco.
“Nami
… c’è
qualcosa che non quadra vero?” disse Zoro a bassa voce alla
navigatrice.
“Mah
… forse si
sta comportando così perché è ancora
scossa … sai, certe cose lasciano il segno
e ci metterà molto a riprendersi …”
disse la rossa abbassando lo sguardo.
“Secondo me
non è
per quello … il suo sguardo aveva qualcosa di diverso
…” disse Robin
intromettendosi nel discorso.
“Diverso
dici?”
chiese Marilin intervenendo.
“Si
…l’ho notato
anche io … era come se non fosse stata naturale, come se non
fosse Hoshi …”
disse Ace.
“Magari non
è lei!
Magari è di nuovo Mizuakai!” disse Usop tremando
spaventato.
“Non dire
cavolate!” disse Rufy alzandosi in piedi e sbattendo la mano
sul tavolo.
“E’
Hoshi, lo so!
Mizuakai è morto! E poi lo sento che è lei,
perciò evitate di parlare di queste
cose in mia presenza!” disse il capitano andandosene in
camera sua.
“Scusate
… vado un
attimo a parlargli …” disse Ace alzandosi in piedi
e raggiungendo il fratello
minore.
“Mah
… chissà che
gli prende a tutti …” si disse Franky fissando i
ragazzi.
“Chopper
… non è
che tu sai qualcosa?” chiese Nami notando la piccola renna
stranamente
silenziosa.
“Chi? Io?
No! No!
Io non so nulla! Oh, si è fatto tardi! Scusate, vado a
dormire!” disse Choppy
scappando da quella situazione.
“Lui sa
qualcosa!”
dissero tutti annuendo con il capo.
***
Rufy si trovava
sdraiato sul suo letto a pancia in su e con le mani dietro la testa.
Non riusciva
a spiegarsi cosa diavolo fosse preso alla sua ragazza e
perché l’avesse
trattato così male. Non gli sembrava di avergli fatto
qualcosa o forse stava
ancora male per quello successo precedentemente …
Si sforzava,
tentava di ricordare se avesse fatto qualcosa di sbagliato ma non gli
sembrava
affatto …
Sentì
bussare alla
porta e subito andò ad aprire, sperando che fosse Hoshi.
Un velo di delusione si dipinse sul suo volto quando si
trovò davanti la figura
del fratello.
“Ah
… sei tu …”
disse il ragazzo di gomma ributtandosi sul letto.
“E chi
dovrei
essere?” chiese il moro ironicamente.
“Uff
…” sbuffò il
ragazzo gonfiandosi le guancie.
“Hai la
minima
idea di cosa tu possa averle fatto?” chiese Pugno di Fuoco
sedendosi accanto a
lui.
“Personalmente
no
… sicuramente è arrabbiata per qualcosa, ma non
ho la più pallida idea di cosa
si tratti!” disse il moro sbuffando.
“E allora
cosa
aspetti? Di diventare vecchio? Alzati e va da lei a parlarle!
È la tua ragazza
no? Vacci a chiarire!” disse Ace serio.
“Hai ragione
… grazie
fratellone per il consiglio!” disse Rufy sorridendo a
trentadue denti e
dirigendosi con tutta fretta verso la stanza della mora.
“Ma guarda
te che
pasticcione!” si disse Pugno di Fuoco battendosi una mano in
fronte sorridendo.
Il capitano aveva
raggiunto in pochi secondi la stanza della ragazza e, senza nemmeno
preoccuparsi di bussare, era entrato, richiudendosi la porta alle
spalle.
“Che ci fai
qui?”
chiese la ragazza in tono acido.
“Ehi,
tranquilla!
Sono venuto solo per parlare!” disse il ragazzo sorridendo a
trentadue denti.
“E chi ti ha
detto
che io ho voglia di parlare?” chiese Hoshi sempre
più acida.
“Bhe, di
solito ti
fa piacere quando vengo qui!” disse lui continuando a
sorriderle.
“Di solito
non è
oggi! E poi levati quello stupido sorriso dalla faccia! Non sono in
vena di
felicità oggi!” disse la ninja, questa volta con
tono cattivo. Il sorriso del
moro si spense immediatamente e guardò la ragazza seriamente.
“Ma
… perché fai
così?” le chiese fissandola negli occhi, non
capendo quello strano comportamento.
“Così
come, Rufy?
Ora per favore non cominciare ad assillarmi!” disse la
ragazza guardandolo con
disprezzo. Trattarlo in questa maniera faceva più male a lei
che a lui, ma
purtroppo era indispensabile, doveva farlo se voleva garantirgli un
futuro
migliore … un figlio, che tra l’altro non era
sicuro fosse suo, non avrebe
fatto altro che ostacolare il suo sogno … e poi era troppo
presto, non era
sicuramente pronto a diventare padre, era così giovane
… lei poteva farcela
benissimo anche da sola, l’unica cosa che contava era che lui
realizzasse il
suo sogno e fosse felice!
“Ma
… non voglio
assillarti …” disse il capitano abbassando lo
sguardo.
“E allora
lasciami
in pace! Come ragazzo non vali nulla e nemmeno come capitano! Sei una
nullità
Rufy, non diventerai mai il re dei pirati!” disse la ragazza
tirando fuori
tutto il coraggio e la cattiveria che aveva.
-Perdonami se puoi
… non avrei mai voluto dirti cose del genere …
perdonami!- pensò la ragazza
piangendo in cuor suo.
Il moro
sbarrò gli
occhi, stupito da quell’affermazione. Ma che diavolo le era
preso? Perché si
stava comportando così?
“Ma
… adesso stai
esagerando! Insomma, mi spieghi che diavolo ti prende?”
chiese il capitano, ora
alterato.
“Non mi
prende
nulla, sto dicendo la semplice verità! Non vali niente ne
come uomo, ne come
fidanzato e ne tantomeno come pirata! SEI SOLO UN RAGAZZINO
IMMATURO!” gridò la
mora con finta rabbia. Molti
componenti
della ciurma, ovvero Sanji, Zoro, Nami, Chopper, Franky ed Usop, furono
attirati da queste urla ed entrarono nella stanza per capire cosa
stesse
succedendo.
“Ehi
ragazzi,
tutto bene?” chiese Nami non capendo la situazione.
“Sarò
anche un
ragazzino immaturo, ma non è vero che non valgo nulla come
uomo e come pirata!
Come fidanzato non lo so, sei tu a dovermi a giudicare, ma non puoi
dire che
sono una frana in tutto, perché non è
vero!” disse Rufy cominciando ad alzare
il tono della voce.
“Ah si? Tu
credi
di valere qualcosa come pirata? Uno come te non dovrebbe nemmeno mai
averlo
pensato di diventarci! Sei solo uno sciocco che pensa sempre a far
battaglia e
non si preoccupa se i nemici sono forti o meno! Non si preoccupa delle
sorti
della sua ciurma, sei solo un egoista! Vali meno di zero!”
disse la ragazza con
gli occhi leggermente inumiditi. Non poteva piangere ora, o tutto
ciò che stava
dicendo sarebbe andato in fumo.
“Sarò
anche un po’
imprudente, ma mi sembra di averti dimostrato più di una
volta di essere in
grado di difendere la mia ciurma e vi ho sempre fatto uscire sani e
salvi da
qualsiasi situazione! Nessuno ci ha mai rimesso la vita e mi sono
sempre
dimostrato all’altezza dei miei avversari perciò
non è vero che non valgo
nulla!” disse il moro digrignando i denti. Stava cominciando
ad alterarsi di
brutto. Era vero che lei lo conosceva meglio di qualsiasi altra
persona, ma era
anche vero che non poteva permettersi di attaccarlo in quella maniera!
Non era
vero ciò che stava dicendo e lei lo sapeva perfettamente.
“Ma .. che
diavolo
succede?” chiese Nami sbigottita.
“Hoshi- chan
…
stai bene?” chiese Sanjio non riconoscendo nella ragazza la
solita mora di
sempre.
“Voi non vi
impicciate! Non sono affari che vi riguardano! Cercate di non
assillarmi anche
voi con le vostre stupide domande!” disse la mora
fulminandoli falsamente con
lo sguardo. Tutti rimasero un po’ allibiti per la risposta
antipatica della
ninja, tutti tranne Chopper che forse aveva capito cosa aveva in mente
quella
ragazza …
“Mentre tu
Rufy,
ti sarai sempre dimostrato forte in qualsiasi situazione, ma questo non
vuol
dire che prima o poi non incontrerai qualche nemico che più
forte di te che non
solo ti ucciderà, ma farà fuori anche tutti i
tuoi compagni! Non sai come
funziona il mondo, non sei il più forte e non lo sarai mai!
Sei destinanto ad
essere per sempre secondo!” disse Hoshi.
“Perché
dovrei
essere per sempre secondo? Io mi impegnerò per essere il
migliore e soprattutto
non permetterei mai a qualcuno di far del male a un componente della
mia
ciurma! E smettila di attaccarmi! Tutto ciò che dici non
è vero e lo sai anche
tu! Mi spieghi che diavolo ti prende? Ti stai comportando da bambina
immatura e
viziata!” disse il ragazzo cercando di calmarsi, ma
inutilmente. Il suo tono di
voce si era visibilmente alzato.
“Io
una bambina
immatura e viziata?Mi sembra che qui l'unico immaturo sei tu! A me
hanno già fatto del male e tu non hai impedito proprio
nulla!!!
Sai che ti dico? Mi sono stancata di stare qui a discutere
con te! Ora prendo le mie cose e me ne vado per sempre da questa nave!
Non
voglio stare con un capitano come te e tantomeno non voglio mettere a
repentaglio la mia vita per nulla!” disse la ragazza
afferrando
il suo zainetto
e cominciando a mettersi dentro alcune cose.
“Ehi, Hoshi
… non
dirai sul serio vero?” chiese Nami avvicinandosi alla ragazza.
“Non mi
rompere!
Io sono serissima! E anzi, ne approfitto per dirvi che per me tutti voi
non
significate nulla, valete meno di zero! Siete dei compagni orribili e
ancora
non capisco come ho fatto fino ad adesso a stare con delle persone come
voi!
Addio!” disse chiudendo lo zaino e uscendo dalla stanza
trattenendo a stento le
lacrime.
“Ma
…” tentò di
dire Nami, ma le lacrime presero il sopravvento, impedendole di parlare.
“Rufy! Fa
qualcosa!” disse Sanji con rabbia al suo capitano, che
però non mosse un
muscolo, rimanendo impalato dove si trovava a fissare un punto
indefinito della
stanza. Già, lui non era riuscito a impedire che le
facessero del male ... forse non valeva veramente nulla ...
“Ma .. che
le è
preso?” chiese Usop non avendoci capito nulla.
“E’
sicuramente
successo qualcosa …” disse Franky un po’
ferito dalle parole della sorellina.
Zoro rimase
impassibile, osservando la sua ragazza che piangeva a terra. Le si
avvicinò,
mettendole una mano su una spalla.
“Zoro
…” disse la
rossa buttandosi tra le braccia del ragazzo.
“Io non
posso
permettere che se ne vada così …” disse
Sanji uscendo di corsa dalla stanza.
“Ma
perché fa
così? Cosa le è preso? Cosa le abbiamo
fatto?” chiese Nami piangendo.
“Non lo so
…” si
limitò a rispondere lo spadaccino.
Colui che era
rimasto in silenzio in tutto ciò e che non aveva aperto
bocca era stato
Chopper, l’unico che conosceva il segreto della ragazza.
“Rufy
… perché non
fai nulla?” chiese Nami tra i singhiozzi al suo capitano.
“L’avete
sentita
tutti no ? Non vuole più stare con noi sulla nave e io non
ho alcun diritto di
costringerla a rimanere …” disse il ragazzo di
gomma digrignando i denti,
mentre delle lacrime gli solcavano il viso che però i loro
compagni non videro,
perché coperte dal cappello.
Intanto Sanji
aveva raggiunto Hoshi che si trovava fuori intenta a buttare una
scialuppa in
mare per andarsene di li.
“Aspetta un
momento Hoshi-chan! Non credi di doverci delle spiegazioni?”
chiese il biondo
avvicinandosele e costringendola a girarsi, potendo così
notare i suoi occhi
nocciola invasi dalle lacrime.
“Ma
… perché
piangi?” chiese il cuoco sempre più confuso.
“Lasciami
andare
Sanji! Non ti devo nessuno spiegazione!” disse la ragazza
divincolandosi dalla
sua presa.
“Invece ce
ne
devi!” disse Nami arrivando in quel momento e intervenendo
nella conversazione.
“No, non vi
devo
nulla! Mi sembra che ciò che ho detto è
più che sufficiente!” disse Hoshi
guardandoli male.
“Invece non
lo è
per niente … se fosse come dici non avresti rischiato la tua
vita contro Nabiki
e contro altri nemici per salvarci! Dicci la verità, abbiamo
il diritto di
saperla!” disse
la navigatrice.
“Si,
Nami-chan ha
ragione! Avanti parla!” disse Sanji.
“La
verità? Bhe,
la verità e che non vi reputo più come prima! Non
mi sento più a mio agio con
voi, non contate più nulla! Questo è tutto
ciò che ho da dire! E ora addio!”
disse la ragazza calando la scialuppa e saltandoci sopra.
Sanji e Nami
rimasero immobili e osservarono la mora allontanarsi dalla loro
visuale. Era
forse un addio quello? Era forse la fine della loro amicizia? Era
dunque la
perdita di un compagno di ciurma? Da quel momento non sarebbero
più stati in
dieci, ma in nove …
E il brutto in
tutto questo era che loro non potevano fare assolutamente nulla per
fermarla …
aveva preso una decisione e loro, volenti o nolenti, dovevano
rispettarla.
“Se ne
è andata?”
chiese Zoro raggiungendo i due compagni di ciurma insieme ad Usop,
Franky e
Chopper.
“Si
… “ si
limitarono a dire i due a sguardo basso.
“Ma
comunque, a me
non importa … facesse ciò che vuole
…” disse Nami ferita dentro.
“Mi dispiace
che
se ne sia andata …” disse invece Sanji con sguardo
triste.
“Già,
ormai
eravamo tutti abituati ad averla con noi …” disse
Franky.
“Io non ho
ancora
capito cosa le sia preso … eppure credevo che ci volesse
bene …” disse Usop
confuso.
“Scusatemi,
io
vado a dormire …” disse Chopper cercando di
scappare da quella conversazione.
“Aspetta!”
disse
Zoro serio.
“Che
c’è?” chiese
la piccola renna temendo il peggio.
“Vengo
anche io … sono
stanco!” disse lo spadaccino seguendo il medico che
tirò un sospiro di sollievo
per lo scampato pericolo.
To be continued ...
Ed eccomi qua! Chissà se questa è la fine della
storia
tra hoshi e rufy o ci sarà il lieto fine U__U fatto sta che
la
storia non è ancora finita e se volete sapere continuate a
seguirmi xD si lo so starete pensando che la povera Hoshi ne ha passate
di tutti i colori, ma chissà se metterò fine alle
sue
sofferenze xD Ragazzi oggi ho la febbre, anzi da ieri x questo non ho
aggiornato perciò rimando i saluti alla prossima volta che
mi sta esplodendo il cervello ^^ ciao baci vvb.
Sciabbo
crazykikka
tenshifly
33 Devil_Black_Rose 33
By Vegetina
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Capitolo 67 *** Nami visionaria!/ Una strana isola ... il mistero è svelato! ***
Era passato poco
più di un giorno da quando Hoshi se n’era andata
dalla ciurma e tutto sulla
nave proseguiva in modo molto triste … Rufy cercava di
mostrarsi come sempre ai
suoi compagni di ciurma, ma con scarsi risultati, Nami aveva lo sguardo
sempre
carico di tristezza, Chopper era perennemente assorto nei suoi pensieri
cercando di capire se nascondere ancora il vero motivo per il quale
l’amica se
ne fosse andata fosse giusto o sbagliato, Franky era triste si, ma non
ci dava
molto peso, Usop ancora tentava di capirci qualcosa, Robin sospettava
che ci
fosse qualcosa di più serio sotto e sapeva che comunque
prima o poi si sarebbe
riunita a loro, Sanji era triste, le parole della mora
l’avevano ferito anche
se non la odiava, la amava come prima, Brook tentava di tirar su i suoi
compagni con qualche canzone allegra, ma con scarso risultato mentre
Zoro era l’unico
che era rimasto impassibile di fronte a tutto ciò.
Marilin e Ace non
sapevano cosa dire. Lei la conosceva da poco e non riusciva ancora a
capire i
suoi comportamenti, mentre lui la conosceva bene e sapeva che sotto
c’era
qualcosa di più serio. Non cambiava idea molto facilmente
quella ragazza, era
una capocciona e un cambiamento così radicale non le si
addiceva.
“Ragazzi
… a breve
arriveremo su un isola …” disse Nami con non molto
entusiasmo.
“Un
isola?” chiese
Ace.
“Si
… il Log Pose
indica così … dice che a breve arriveremo su un
isola … il clima si è anche
stabilizzato e quindi sicuramente sarà un isola autunnale
…” disse Nami
guardando il fratello del suo capitano.
Pugno di Fuoco
rimase per un attimo pensieroso. Eppure non gli sembrava affatto che da
quelle
parti ci fosse un isola. Secondo i suoi calcoli a breve sarebbero
arrivati alla
Red Line dove si trovava l’isola degli uomini pesce.
Com’era possibile che
prima ci fosse un isola?
“Bene
… così
faremo scorte di cibo …” disse Sanji anche lui con
non molto entusiasmo.
“Già
…” dissero
tutti con il medesimo tono.
***
Come Nami aveva
detto i pirati arrivarono su un isola dopo qualche ora. Era un isola un
po’
strana …
C’era una
città
molto vasta, costruita su di una superfice sabbiosa, intono alla
città c’era un
fitto boschetto dove era quasi impossibile entrarci dato che era pieno
di
cespugli fatti di spine. Unico modo per raggiungere la città
era un piccolo
sentiero privo di questi cespugli.
“Dai!
Andiamo a
farci un giro!” disse Rufy catapultandosi per quel sentiero.
“Ehi,
aspettaci
capitano!” disse Nami seguendolo insieme agli altri.
***
Come succedeva di
consueto Rufy se ne era andato per conto suo e anche il resto della
ciurma si
era divisa. Zoro, Nami, Usop e Brook erano andati da una parte, Robin,
Chopper,
Sanji e Franky da un'altra e Rufy si era perso come al solito.
“Ehi Zoro,
fai
attenzione e seguici o ti perderai!” disse Nami girandosi
verso lo spadaccino,
ma accorgendosi che non c’era più.
“Ecco, siamo
alle
solite … si è riperso …”
disse la navigatrice esasperata.
“Tu comunque
devi
ancora spiegarci perché hai voluto che venissimo con te
…” disse Usop
sbuffando.
“Bhe, mi
sembra
ovvio! Dobbiamo fare un po’ di Shopping!” disse la
rossa sorridendo.
“E noi cosa
centriamo?” chiese il cecchino.
“Voi servite
a
portare le buste!” disse la ragazza ridendo malvagiamente.
“CHE
COSA???” chiese Usop indignato.
“Yohohoho ma
certo
Nami, per una bella ragazza come te questo e altro!” disse lo
scheletro
ridendo.
“Forza,
andiamo
allora!” disse la rossa cominciando a camminare ma sbattendo
contro il petto di
qualcuno e cadendo a terra.
“Auch! Che
male!”
disse la navigatrice tenendosi la testa con una mano.
“Ehi
mocciosa … mi
sei venuta addosso, sai cosa comporta questo?” disse un uomo
alto e muscoloso,
dai capelli biondi e con una faccia molto severa.
“Eh? E cosa
dovrebbe comportare razza di energumeno?” disse Nami
rialzandosi in piedi e
guardandolo con aria superiore.
“La morte
… hai
osato venirmi addosso e perciò …” disse
l’omone alzando un pugno in aria pronto
a colpirla.
“Non
è carino
prendersela con una ragazza!” disse Brook puntandogli la sua
spada contro.
“Iiiih
… ma questo
che vuole?” chiese Usop tremando come una foglia.
“E allora
… dovrei
prendermela con te?” chiese l’omono allo scheletro
“Yohohoho
… meglio
di no!” disse Brook capendo in che guaio si stesse cacciando.
“Brook
… Usop …
meglio scappare! Troviamo o Zoro o qualcun altro!” disse Nami
cominciando correre
insieme ai due amici.
“Pivelli
… dove
credono di scappare? La loro taglia messa insieme dovrebbe ammontare ad
una
bella cifretta …” disse il biondo che con uno
scatto gli fu davanti. I
cittadini rimasero impassibili a guardare la scena che gli si
presentava
davanti.
“Dovete
sapere che
qui comandiamo io e i miei uomini …” disse il
biondo colpendo con un calcio
Usop che finì contro il muro di una casa, distruggendolo.
“No,
USOPP!” gridò
Nami in direzione dell’amico che si trovava sotto le macerie.
“Nami
… scappa!
Qui provo ad intrattenerlo io!” disse Brook con un
po’ di fifa, sapendo
perfettamente di non potere nulla contro quell’energumeno ma
sperando di
salvare la sua compagna di ciurma.
“Mah
… no! Non
posso lasciarti qui a combattere da solo!” disse la
navigatrice sfoderando il
suo Perfect Clima Attack.
“Chissà
quanto
saranno contenti i miei uomini quando sapranno che ho catturato quattro
componenti della ciurma di cappello di paglia …”
disse il biondo ghignando e
colpendo alla velocità della luce lo scheletro che
stramazzò al suolo.
“Q-quattro?
Perché
quattro?” chiese Nami non capendo. Eppure li erano solo in
tre …
“Ed ora
è il tuo
turno …” disse il biondo afferrando per la
maglietta la navigatrice che provò a
divincolarsi e a colpirlo con il suo bastone, ma senza successo.
“Ma
… ma tu chi
sei?” chiese Nami provando a tirargli l’ennessimo
calcio.
“Chi sono?
Questo
non ti deve interessare …” disse il biondo
scagliandola contro il suolo.
“Farai la
stessa
fine di tutti i tuoi compagni …” disse il biondo
ghignando sadicamente, pronto
a sferrare il colpo di grazia alla ragazza stesa al suolo…
***
Non era possibile,
non poteva essere successo veramente …
Tutti i suoi
compagni, tutti, dal primo all’ultimo erano stati sconfitti
da quel biondino
misterioso …
Lei stava per
essere eliminata da quell’energumeno, ma Zoro, insieme al
resto della ciurma ,
era intervenuto in suo aiuto ma con scarso successo … erano
tutti a terra,
privi di sensi se non addirittura morti … che fosse un
incubo? No … era fin
troppo reale …
Quella era la
triste realtà … e quindi, la fine della loro vita
era quella? Non sarebbero mai
riusciti a raggiungere i loro sogni, nessuno di loro …
“L’intervento
di
questi stupidi è servito solamente a ritardare la tua morte
… ora li
raggiungerai, morirete tutti insieme …” disse il
biondo ghignando, pronto a
sferrarle il colpo di grazia.
“NOOOOOOOOOOOOOOOOO!
AMICI! NON E’ VEROOOOOOOOOOO!” gridò la
rossa mettendosi le mani tra i capelli.
“Ehi
… Nami! Nami!
Che ti prende? Riprenditi!” disse Usop scuotendo la ragazza
che si trovava
seduta a terra in seguito allo scontro con quell’omone biondo.
“Ma …
cosa?” disse la rossa riaprendo gli occhi
e vedendo davanti a se quell’uomo dai capelli biondi e
affianco a lei Brook e
Usop.
“Che ti
prende
Nami? Appena sei caduta a terra dopo esserti scontrata con lui hai
cominciato
ad urlare … che ti prende?” chiese il cecchino non
capendo.
“Ehi
mocciosa … mi
sei venuta addosso, sai cosa comporta questo?” disse
l’uomo biondo.
Nami alzò
lo
sguardo, capendo che tutto ciò che aveva vissuto non era
altro che frutto della
sua fantasia, ma quell’uomo … quell’uomo
c’era veramente e le aveva appena
detto la stessa frase che lei aveva vissuto … e se fosse
… se fosse stata una
visione di ciò che stava per accadere?
“Usop
… Brook …
scappiamo …” disse la navigatrice alzandosi
velocemente con le lacrime che le
rigavano il viso e cominciando a correre.
“Ehi
aspettaci!”
dissero i due compagni di ciurma inseguendola.
Il biondo
ghignò
compiaciuto e dopo di che tirò fuori un lumacofono.
“Ehi
… è proprio
come avevamo programmato … sono sbarcati qui e la prima
parte del piano è stata
attivata … “ disse il biondo ghignando
malvagiamente.
***
“Ehi Nami,
si può
sapere che ti è preso?” chiese il cecchino non
capendo ancora lo strano
comportamento della navigatrice.
“Quello li
… è
troppo forte, ci avrebbe fatto tutti fuori …”
disse la rossa piangendo
disperata.
Intanto, poco
distante da li Rufy camminava per le strade della città
guardandosi intorno
curioso.
“Aiutoo!
Aiutooo!”
gridò una bambina dai capelli rossi mentre scappava da due
uomini che la
inseguivano.
“Uhm?”
si disse
Rufy osservando quella scena.
“Fermati
mocciosa!” dissero i due uomini sguaninando una spada, pronti
a colpirla.
La bimba
sparì
dalla loro vista e il colpo dei due uomini andò a vuoto.
Difatti, Rufy, era
intervenuto e aveva afferrato la bambina prima che essa venisse uccisa.
“Tutto bene
piccola?” chiese il ragazzo di gomma alla bambina che
annuì con le lacrime agli
occhi.
“Ehi tu, chi
sei?
Lo sai che con questo gesto hai segnato la tua condanna? Nessuno
può opporsi a
noi!” disse uno dei due uomini al ragazzo con il cappello di
paglia.
“Non vi
conviene
provocarmi, sono già nervoso di mio! Potrei arrabbiarmi
molto!” disse il moro
guardandoli truce.
“Qui
governiamo
noi! Quella ragazzina ha osato ribellarsi a noi e perciò
deve pagare con la
vita!” disse uno dei due attaccando cappello di paglia ma
venendo battuto
facilmente. Anche l’altro fece la stessa fine …
“Ehi, ma
perché
quelli ce l’aevano con te?” chiese Rufy alla
piccola.
“Bhe vedi
… è una
cosa un po’ complicata … qui da anni governano
degli uomini spietati e malvagi
… quest’isola in realtà non
è nemmeno segnata sulle mappe ed è priva di
magneticità così che il Log Pose non la indichi,
ma loro sono riusciti a
trovare un modo per farla rivelare dal Log Pose e far cadere in inganno
i
pirati così che loro si fermino qui e quegli uomini li
catturano … io diverse
ore fa ho provato ad avvisare una giovane ragazza di questa cosa ma
degli
uomini hanno provato a farmi fuori, quella ragazza mi ha aiutata solo
che
l’hanno catturata e consegnata al capo di tutto
ciò, un generale della marina
che l’ha riconosciuta come una famosa ricercata e ora vuole
mandarla in una
delle prigioni e farla giustiziare … loro ora mi hanno
ritrovata e vogliono
farmi fuori …” disse la piccola a sguardo basso.
“Un generale
della
marina? Quindi questa è tutta una trappola per i
pirati?” chiese Rufy che come
al solito aveva capito ben poco.
“si ..
esatto …”
disse la piccola.
“Devo
avvisare i
miei compagni!” disse Rufy prendendosi in spalla la bimba e
cominciando a
correre, alla ricerca della sua ciurma.
***
“Ehi
ragazzi, mi
spiegate che succede?” chiese Sanji che insieme a Robin,
Franky e Chopper
avevano trovato Nami, Usop e Brook.
“Nami dice
di
averci visto tutti morire …” disse Usop spiegando
ai suoi compagni.
“Morire?”
chiese
Robin non capendo.
“Si
… quell’uomo
biondo con cui mi sono scontrata
prima ci avrebbe eliminato uno dopo l’altro …
nessuno sarebbe sopravvissuto …”
disse Nami non smettendo di piangere.
“E da
mezz’ora che
piange, non sappiamo come farla smettere …” disse
Brook.
“Uhm
… Nami, ora
tranquillizzati, cerchiamo gli altri e andiamocene da
quest’isola … qualsiasi
cosa tu abbi visto sono sicura che è frutto di una qualche
illusione …” disse
Robin intelligentemente.
“All’appello
mancano solo Rufy, Zoro, Ace , Marilin e Ho … no e
basta!” disse Sanji
correggiondosi all’ultimo.
“Bene
…
cerchiamoli … vediamoci tutti tra un ora alla nave con o
senza loro … in caso
non li avessimo trovati decideremo cosa fare …”
disse Franky prendendo Usop e
prendendo una strada a caso.
“Ok
… io andrò
solo …” disse Chopper trasformandosi in versione
quadrupede e correndo via.
“Ma che ha
Chopper?” chiese Sanji.
“Non so
… comunque
io vado con Nami …” disse Robin prendendo una
strada diversa da quella che
avevano preso i compagni.
“Uff
… dai vieni
Brook …” disse Sanji abbattuto all’idea
di stare con lo scheletro e non con una
delle ragazze.
***
Rufy correva a
perdifiato per le strade della cittadina e cercava i suoi amici
chiamandoli a
gran voce.
“Rufy!”
disse
Chopper avendolo trovato proprio in quel momento.
“Ehi
Chopper! Meno
male, almeno a te ti ho trovato!” disse il capitano.
“Si,
dobbiamo
trovare gli altri e andarcene da quest’isola!”
disse la piccola renna
frettolosamente.
“Era proprio
quello che dovevo dire a voi!” disse il capitano mettendosi a
correre in cerca
dei suoi compagni, seguito dal dottore al quale spiegò
ciò che aveva scoperto.
“Finalmente
vi ho trovato, pirati!” disse un
uomo vestito con la divisa della marina, affiancato da altri
innumerevoli
marines.
“Maledizione
… ci
hanno trovato …” disse Chopper non sapendo cosa
fare.
“Chopper
… sta
indietro, questi li faccio fuori in un minuto!” disse Rufy
pronto ad
attaccarli. Caricò uno dei suoi pugni, ma lo
fermò improvvisamente, sbarrando
gli occhi.
Difatti, quel
marine, aveva preso da dietro uno dei suoi marinai una giovane ragazza
dai
capelli neri che il ragazzo di gomma conosceva bene. Era piena di
sangue e
aveva i vestiti molto strappati, segno che aveva affrontato un duro
combattimento.
“H-Hoshi!”
esclamò
il moro incredulo.
“Avanti
cappello
di paglia, cosa fai? Non attacchi più?” chiese il
Marine ridendo di gusto
mentre teneva la mora per i capelli.
“Attacca
Rufy, non
siamo più compagni di ciurma!” disse la ragazza
guardandolo truce.
“Hoshi
…” disse
Chopper preoccupato per le sue condizioni. Era incinta e avrebbe anche
potuto
perdere il bambino.
“Ha ha ha e
così
non siete più compagni di ciurma è? E allora non
avrai nulla in contrario se la
faccio giustiziare!” disse il marine, spingendole la testa
contro il suolo e tenendola
ferma con un piede. Aveva le manette ai polsi, probabilmente di
Agalmatolite,
altrimenti si sarebbe già liberata …
“No, non
avrà
nulla in contrario!” rispose la ragazza da terra.
“Rufy
… fa
qualcosa …”
disse Chopper con le lacrime
agli occhi.
“Lui
… lui ha
ragione … non siamo più compagni di ciurma e io
non ho nessun diritto di
salvarla …” disse Rufy abbassando lo sguardo e
coprendosi gli occhi con il
cappello di paglia. In quell’istante arrivarono anche Nami e
Robin.
“Ma quella
… è
Hoshi!” disse la navigatrice accennando un sorriso.
“L’hanno
catturata
…” disse Robin avvicinandosi al suo capitano.
“E allora
… se non
hai nessuna intenzione di salvarla, la faccio fuori proprio davanti i
tuoi
occhi …” disse il marine ghignando malvagiamente e
facendo pressione con il
piede sulla testa della ragazza.
“Nooo! Non
te lo
permetterò!!!” disse Chopper trasformandosi in
versione umana e dirigendosi a
gran velocità contro il marinaio.
“NO, fermo
Chopper!” disse Nami che sapeva che andava contro il suicidio
certo.
“Stai fermo,
Chopper!” disse Hoshi digrignando i denti. Non voleva che la
piccola renna
rischiasse la vita per lei.
“Ma
… ma io non
posso lasciarti li! Ricordati in che condizioni sei!” disse
Chopper sull’orlo
del pianto.
“In che
condizioni
è?” chiese Robin cogliendo immediatamente
quell’affermazione.
“STA ZITTO
CHOPPER! NON DIRE NULLA!” gridò la Ninja.
Nami
cominciò a
sospettare qualcosa … che fosse malata e non avesse voluto
dirlo per non farli
soffrire?
“Chopper!
PARLA!”
gridò Nami rivolta alla piccola renna.
“Ecco
… io …”
tentò di dire il dottore.
“NON DIRE
NULLAA!”
girdò la mora ricevendosi però un calcio al viso
da parte del marine, che la
fece finire proprio ai piedi di Rufy.
“Puoi
scegliere
cappello di paglia … se deciderai di non aiutarla, per ora
ti concederò la
possibilità di scappare ma se l’aiuterai allora vi
eliminerò tutti!” disse il
marine ridendo di gusto.
Rufy
osservò il
volto sofferente della ragazza. Lui voleva aiutarla, lo voleva
veramente … però
… non si
riteneva più una loro
compagna, gli aveva detto delle parole orribili …
“RUFY! CHE
DIAMINE
ASPETTI? AIUTALA! QUELLO CHE E’ SUCCESSO NON VALE LA SUA
VITA!” gridò la
navigatrice con le lacrime agli occhi.
Il capitano si
riscosse e alzò lo sguardo.
“Io
… l’aiuterò solamente
se lei vorrà essere aiutata …” disse il
moro guardando la ragazza a terra.
“Vattene
via! Non
mi serve il tuo aiuto, andatevene!” disse la mora tossendo e
digrignando i
denti mentre del sangue cominciava ad uscirle dalla fronte.
“E dunque
è questo
il verdetto?” chiese il marine avvicinandosi minaccioso alla
mora.
“Dobbiamo
fare
qualcosa …” disse Robin.
“Rufy!”
disse
Nami.
“IO NON LA
LASCIO
MORIRE!” gridò Chopper frapponendosi tra il marine
e la giovane ragazza.
“No Chopper,
vattene di qui … non voglio che tu muia!” disse la
mora mordendosi un labbro.
“Tu non
intrometterti!” disse l’uomo biondo che quello
stesso giorno aveva incontrato
Nami, guardando dritta negli occhi Hoshiche dopo qualche secondo
cominciò ad
urlare.
“Che le hai
fatto?” chiese Nami al biondo, ricordandosi le
capacità di costui. Sicuramente poteva far vivere i peggiori
incubi di tutti ...
“Le sto
semplicemente facendo vivere una brutta visione …”
disse il biondo ghignando
per poi continuare “Chissà se riuscirà
ad uscirne …”
“NOOOO!
RUFYYYY!
NOOO!” gridava la ragazza agitandosi e piangendo.
Il moro
sussultò
nel sentire il suo nome … allora forse gli voleva ancora
bene o era un grido in
un momento di delirio?
“Le fa male
agitarsi così …” disse Chopper non
sapendo più che fare.
“Chopper,
Nami,
Robin … “ disse il capitano con
l’intenzione di dire qualcosa.
“ASPETTA
RUFY! PRIMA CHE TU
DICA QUALSIASI COSA SAPPI CHE LEI E’ INCINTA! SE
N’E’ ANDATA PER QUESTO!” gridò
Chopper mentre delle lacrime cominciavano ad uscirgli dagli occhi.
Finalmente il segreto della ragazza era stato svelato ...
To be continued ...
Salve ragazzi, perdonatemi se ci metto un pò di
più ad aggiornare ma la scuola sta finendo e sono super
impegnata con lo studio xD spero che il chappy sia di vostro gradimento
e se non ci avete capito molto è normale u.u è
fatto apposta per farvi capire poco xD Come promesso oggi vi saluto uno
per uno u.ù la febbre mi è anche passata
yuppiiiii xD
sciabbo:Ciao! hihihi si voglio farvi morire a tutti U___U il mio scopo
è eliminare i lettori xD no scherzo, comnunque sono sadica,
ve l'ho detto, non riesco a dargli un attimo di tregua, ma vi
garantisco che amo i lieto fini U.U se lo devono meritare
però xD spero ti sia piaciuto il chap, cia baci alla
prossima!
tenshifly:Ciao! Si lo so U.U solo io mi prendo la febbre con 30 gradi
xD ma che ci posso fare, sono sfortunata U.U comunque si sono sadica,
ma non preoccuparti, presto il mio sadicismo colpirà anche
Zoro e Nami buahaha mica li lascio in pace U.U haha comunque
Hoshi non abortisce per principio xD se poi era di rufy ci rimane da
cavolo ... un pò la vittima la fa, ma capiscila xD
è complessata xD una con il suo passato e con uno stupro
alle spalle non può essere una persona normale xD
vabbè ciccia, ciao baci alla prossima^^
crazykikka: Ciao! E che non si era capito che sono sadica? xD credevo
di si ma evidentemente non sono abbastanza cattiva U___U comunque,
choppy non ha retto oltre poverino xD peso troppo grande per lui,
soprattutto visto che la sua compagna è a rischio di morte
U.U se il figlio è di rufy o no lo scopriremo + avanti
muahaha vi lascio con il fiato sospeso fino ad allora! ciao baci alla
prossima^^
33 Devil_Black_ Rose 33: Ciao! Se sei mia allieva ormai dovresti sapere
che sono sadica xD comunque a breve vado a leggere il tuo chappy^^ Non
aggiornare prima che rece è! xD spero che ti sia piaciuto
anche questo cara, ciao baci tvb^^
By Vegetina
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Capitolo 68 *** Visioni orribili .../ Il vero nemico è Acca! Tutto per salvare loro ... ***
Chappy 67
I presenti
sbarrarono gli occhi e solamente allora fu tutto chiaro. Ecco il motivo
del suo
strano comportamento, ecco perché l’aveva trattati
così male …
“E
così … la
mocciosetta aspetta un bambino …” disse il marine
sorpassando alla velocità
della luce la piccola renna e prendendo per i fianchi il corpo della
giovane
ragazza, tornandosene alla medesima velocità al posto di
poco prima.
“Lasciala
subito!”
disse Rufy pronto ad attaccare, carico di rabbia.
“Ma non sei
stato
proprio tu a dire che questa ragazza non faceva più parte
della tua ciurma? Ha
ha ha non avrai nulla in contrario se la faccio fuori
…” disse
il marine caricandosela su una spalla.
“Invece si
che ho
qualcosa in contrario! Non ti permetterò di eliminarla ora
che ho scoperto la
verità!” disse il capitano
serio.
“E allora se
ci
tieni tanto … vieni a riprendertela …”
disse il marine sparendo
improvvisamente, lasciando li i suoi marines.
“Ma
è … è
sparito!” disse Nami incredula.
“E ha
portato con
se Hoshi …” continuò Chopper.
“Maledizione!”
disse Rufy cominciando a fare piazza pulita di quei soldati e correndo
alla
cieca.
“Aspetta
Rufy! Non
puoi sperare di trovarla correndo alla cieca!” disse la
navigatrice
raggiungendolo insieme a Robin e Chopper.
“Cerchiamo
gli
altri e poi cerchiamola …” disse Robin.
“No,
cercateli voi
gli altri! Io vado!” disse il capitano ricominciando a
correre alla cieca.
“Che stupido
…
così non la troverà mai …”
disse Nami cominciando a correre in una direzione
opposta alla ricerca degli altri.
***
“Capito la
situazione Sanji?” chiese Nami al cuoco che fortunatamente
aveva trovato
insieme a Brook e Usop.
“La mia
Hoshi-chan
incinta T___T non è possibile …” disse
il biondo con le lacrime agli occhi.
“Sanji non
è il momento di pensare a questo, lei è in
pericolo di vita! E lo è perché
non voleva complicarci la vita con un figlio e ha preferito mentirci e
andarsene!” disse Nami con le lacrime agli occhi.
“Si
… hai ragione
…” disse il cuoco abbassando lo sguardo triste.
“Bhe, ma
tanto
sono sicuro che Rufy l’avrà già trovata
e salvata!” disse Usop che sperava di
non dover combattere.
“No,
è andato alla
cieca probabilmente non ha trovato nessuno …”
disse Robin affiancando la
navigatrice.
“Robin!”
dissero
tutti sorridendo.
“Ragazzi,
sono
sicura che si trovi li in alto …” disse Robin
indicando due torri enormi sul
quale c’era il simbolo della marina.
“Ma come
diavolo
abbiamo fatto a non notarle prima?” si chiese la navigatrice
maledicendosi
mentalmente. Eppure era sicura che fino a qualche minuto prima non
c'erano ...
“Ma certo,
dove
può averla portata se non alla base della marina?”
disse Sanji ovviamente.
“Mancano
all’appello Franky, Zoro, Rufy, Franky, Ace, Chopper e
Marilin … sicuramente li
troveremo tutti li ..” disse Nami continuando a correre.
“Yohohoho
andiamo
a salvare la nostra amica!” disse Brook entusiasta
all’idea di partecipare ad
una nuova avventura con i suoi compagni di ciurma.
In poco
raggiunsero le due torri dove in cima ci si trovava quel marine che
teneva
Hoshi per i capelli e ai piedi c’erano Rufy, Franky e
Chopper. Di ace e Marilin
non si avevano tracce.
“Ehi Rufy
…” disse
Nami raggiungendo il suo capitano.
“E’
lassù … “
disse il capitano guardando il marine con occhi killer. Era un uomo dai
capelli
bluastri e gli occhi marroni. Era piuttosto alto e il suo nome era
Hebi(serpente).
“Rassegnatevi
pirati, se proverete a salvarla morirete tutti …
è così importante per voi la
vita di questa mocciosa? Se non provaste a salvarla forse riuscireste a
salvarvi … tanto prima o poi si perdono per forza alcuni
compagni di ciurma!”
disse Hebi ridendo malvagiamente cona la mora che piangeva poco sotto
di lui. Si
era appena risvegliata dall’illusione, aveva visto delle cose
orribili.
“HOSHIIIIIIIII!
NON PREOCCUPARTI STIAMO VENENDO A SALVARTI! NON TI LASCEREMO LI, IO NON
PERDERO’ NEMMENO UNO DEI MIEI COMPAGNI DI
CIURMAAAAA!” gridò Rufy con tutta la
voce che aveva.
“no
… NO! NON
PREOCCUPATEVI PER ME, IO ME LA CAVERO’! NON VOGLIO CHE CI
RIMETTIATE LA VITA,
PER FAVORE! SIETE LA COSA PIU’ IMPORTANTE CHE HO!”
gridò la ragazza piangendo
disperata mentre i flash dell’illusione che aveva avuto le
tornarono in mente …
Si
trovava in una stanza completamente buia, con i polsi ammenattati
dietro la
schiena e un bavaglio alla bocca. Era una stanza umida e
c’era una strana
puzza.
”Ma … ma dove mi trovo?” si chiese la
mora guardandosi intorno.
”Ha ha ha … hahaha…” una
risata terribile echeggiava in tutta la stanza,
rendendo l’ambiente ancora più tetro e spaventoso.
Qualcuno le strappò il
bavaglio dalla bocca, in modo tale che potesse parlare.
”Ma … chi è che ride? Chi
sei?” chiese la ragazza guardandosi intorno.
”Ha ha ha ci stanno provando, ma stanno fallendo tutti
… uno dopo l’altro!”
disse sempre quella voce ridendo malvagiamente.
”Che intendi dire? Di chi parli?” chiese la ragazza
cominciando a spaventarsi.
”Sangue e morte si sta diffondendo in questa torre
…” disse l’uomo facendole
comparire davanti l’immagine di Nami che urlava e si dimenava
mentre più uomini
la violentavano.
”NOOOO! NAMIIII!” gridò la mora provando
a dimenarsi, ma non riuscendo a
camminare, come se le mancassero tutte le energie.
”Hoshi …” disse la navigatrice, prima di
essere infilzata da una spada e
chiudere gli occhi per sempre.
”NOOOOO!” Gridò la ninja prima che una
nuova immagine le si presentasse di
fronte. Questa volta davanti a lei si trovavano Chopper e Usop che
erano stati
inchiodati al pavimento e stavano venendo torturati con ogni genere di
supplizio.
”NOOOO! USOPPP! CHOPPPER!” gridò la
ragazza cominciando a tremare, mentre le
lacrime ormai le uscivano da sole dagli occhi.
”Hoshi …” dissero i due prima di fare la
stessa fine che aveva fatto poco prima
Nami.
”Ti salveremo!” disse Zoro comparendo
improvvisamente, ma venendo infilzato
alle spalle da una spada e cadendo a terra. Un marine gli si
avvicinò e gli
schiaccio prima il braccio destro e poi il sinistro, rompendogliele
entranbe in
modo tale che anche se si fosse ripreso non avrebbe più
potuto essere uno
spadaccino. In suoi aiuto intervenne Sanji, che provo a tirare un
calcio al
marine ma che, colto di sorpresa, venne attaccato e gli vennero
spezzate
entrambe le gambe, spaccandogli i femori.
”Zoro … Sanji …” disse Hoshi
che ormai non riusciva più a parlare tanto era
traumatizzata. Stava vivendo il peggiore dei suoi incubi, stava vedendo
i suoi
amici, i suoi unichi amici venir fatti fuori … le persone
che le avevano
illuminato quella vita così buia ora stavano venendo uccisi
uno dopo l’altro.
”Non cantar vittoria! Ci sono anche io! Yohoho!”
disse Brook, prima di essere
sezionato. Le ossa caddero tutte a terra e l’unica parte a
rimanere intatta fu
il craneo.
”Come hai osato! Viscido verme!” disse Franky
comparendo insieme ad Ace, ma
facendo la medesima fine di tutti quelli prima.
”Vendicheremo tutti!” dissero Robin e Marilin con
le lacrime agli occhi, ma
vennero prese alla sprovvista e, una volta atterrate, vennero
violentate e
uccise sotto lo sguardo disperato della giovane Ninja.
”Non permetterò che nessuno dei miei compagni
perda la vita …” disse una voce
che proveniva da chissà dove, una voce che lei conosceva
bene. Quello era Rufy.
”Ha ha ha ha! Mi dispiace … ma nemmeno lui
potrà impedirlo!” disse Hebi
comparendo improvvisamente con la bandiera pirata che simboleggiava la
ciurma
di cappello di paglia, tenendola a mo di fagotto e con dentro qualcosa.
La
lasciò cadere a terra e da li uscì fuori un
braccio insanguinato e un cappello
di paglia che lei conosceva molto bene … gli occhi le si
sbarrarono, il
peggiore dei suoi incubi si era avverato, aveva perso tutti, era
rimasta di
nuovo sola … non aveva più nessuno …
non aveva più nessuna ragione di vivere …
”NOOOOOO! RUFYYYY! NOOOOO!”
gridò la
ragazza provando a dimenarsi, ma sembrava non avere più il
controllo del suo
corpo.
”E non sono gli unici ad aver fatto questa fine
…” disse Hebi ghignando,
indicando la sua pancia che cominciò a brillare e dal quale
uscì un bimbo con
una faccia demoniaca.
”Io sono la reincarnazione del male …”
disse quel bambino ridendo
malvagiamente.
”NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
gridò la mora strizzando gli occhi con le
lacrime che ormai le uscivano abbondanti dagli occhi. Era un urlo
straziante e
disperato che rappresentava tutto il dolore che lei provava in quel
momento.
Riaprì gli occhi, ritrovandosi in cima ad una torre e
vedendo sotto di lei
tutti i suoi compagni di ciurma …
”NOOO!
RAGAZZI ANDATEVENE! NON RISCHIATE LA VITA PER ME!”
gridò Hoshi con un
espressione distrutta e terrorizzata sul viso.
“Ma
come … perché
non vuole il nostro aiuto?” si chiese Rufy non capendo.
“Capitano
… non
vedi com’è disperata? Io credo che lei tema per la
nostra vita …” disse Zoro, arrivato in quel
momento, osservando bene la ragazza per quanto potesse da quella
distanza.
“Non
mi importa,
volente o nolente noi l’aiuteremo …”
disse Rufy ghignando.
“NON
TI LASCIAMO
LI! TU SEI UNA NOSTRA COMPAGNAA!” gridò Nami.
“ANDATEVENE!
MORIRETE TUTTI! NON VOGLIO! SIETE TROPPO IMPORTANTI!!!”
gridò nuovamente Hoshi
ancora più disperata.
“Ciurma,
siete
pronti ad assaltare anche questa base della marina?” chiese
il ragazzo di gomma
con un sorrisetto sicuro stampato sul volto.
“Prontissimi
capitano! Andiamo a riprenderci la nostra compagna!” dissero
tutti pronti a
fare irruzione.
“HOSHII!
RESISTI
ANCORA UN PO’! STIAMO VENENDO A SALVARVI!”
gridò Rufy sottolineando bene quel
salvarvi. Con quella frase intendeva dire che avrebbe salvato sia lei
che il
bambino che portava in grembo …
La mora rimase
sbigottita a quelle parole, tanto che non riuscì a
rispondere e si morse un
labbro cominciando a piangere ancora di più.
“Illuso
…” disse
il marine dai capelli blu ghignando malvagiamente.
“Rufy
…” disse a
bassa voce. Poi fece un sorriso tra le lacrime …
ciò che aveva detto una volta
era vero, lui non avrebbe perso nemmeno un compagno, avrebbe salvato
tutta la
sua ciurma e avrebbero realizzato i loro sogni tutti insieme
… quell’illusione
era irreale, fin troppo irreale perché potesse accadere
realmente … nessuno
avrebbe mai battuto il suo capitano, nessuno avrebbe mai battuto il suo
ragazzo.
“RUFYYYYY!”
gridò
poi sorridendo tra i singhiozzi e le lacrime.
“Noi
… NOI TI
STIAMO ASPETTANDOOOOO!” gridò poi fissandolo negli
occhi anche se la distanza
tra lei e il moro era notevole.
“Che
scena
patetica …” disse Hebi.
“Bene
… ragazzi …
non facciamola attendere oltre, una nostra compagna ci sta
aspettando!” disse
il moro sfondando il portone della torre e precipitandosi dentro
insieme ai
suoi compagni.
“Dobbiamo
arrivare
in cima alla torre, per dove si va?” chiese Zoro osservando
quattro scalinate
differenti.
“Dove
volete!
Confido in voi!” disse il capitano prendendo una scalinata a
caso.
“Io
vado per di
qua!” disse Nami, subito seguita da Robin.
“Noi
prendiamo
questa!” dissero Franky, Chopper, Usop e Brook prendendone
un'altra.
“Perché
proprio io
con la testa d’alga … tsè, preferivo o
Nami-chan o Robin-san …” disse il biondo
sbuffando.
“Non
ti credere
che io sia contento stupido cuoco!” disse lo spadaccino
camminando scocciato.
***
“HOSHIIIII!”
gridò
Rufy correndo per le scale, nella speranza che la ragazza lo sentisse.
Non
l’avrebbe mai lasciata morire, mai!
“HOSHIIIII!
STO
ARRIVANDOOOO!” gridò nuovamente il capitano
correndo a più non posso. Oltre ad
essere la sua ragazza era anche una sua COMPAGNA e questa era
già una
motivazione più che sufficiente per salvarla.
“Buon
giorno
cappello di paglia …” disse quell’uomo
biondo che provocava illusioni.
“Uhm?
E tu chi sei
ciccione?” chiese il moro squadrandolo.
“Ho
ho ma che
coraggio … ciccione è? Bhe sappi che il mio nome
è Acca e sono il braccio
destro di Hebi … non sarà tanto facile per te
sconfiggermi …” disse il biondo
ridendo di gusto.
“Non
mi interessa
chi tu sia, io raggiungerò e salverò la mia
compagna, costi quel che costi!”
“Sei
sicuro?”
chiese Acca ghignando e strizzando un occhio.
Rufy
improvvisamente si trovò in una strana stanza dove
l’unica cosa che c’era era
una sagoma di una persona non definita.
“Ma
… dove mi
trovo? Io devo salvare Hoshi! Perché sono finito
qui?” si chiese il ragazzo di
gomma non capendo.
“Rufy
…” disse una
voce alle sue spalle. Il ragazzo si girò contento, avendo
riconosciuto quella
voce, ma ciò che vide fu solamente il corpo morto di Hoshi,
appeso ad una corda
penzolante.
“Ma
.. no, non è
possibile! Tu non puoi essere morta! Questo è troppo
surreale!” disse il
ragazzo non credendo a ciò ch credeva e ritornando alla
realtà, ritrovandosi di
fronte Acca sbigottito.
“Ma
… come diavolo
hai fatto ad uscire così in fretta dall’illusione?
E’ impossibile che tu non ci
abbia creduto nemmeno per un istante! Le mie illusioni sono sempre
molto
realistiche!” disse Acca ringhiando.
“Lei
mi ha detto
che mi avrebbe aspettato e io ci credo! Non morirà, questo
lo so per certo! Io
riuscirò a salvarla!” disse il ragazzo di gomma
attaccando il biondo.
***
“Robin!
Non è
strano?” chiese Nami guardando l’archeologa.
“Si,
direi molto …
siamo in una base della marina e fino ad adesso non abbiamo incontrato
nemmeno
un marines … c’è qualcosa che mi puzza
in tutta questa storia …” disse la donna
guardandosi intorno alla ricerca di un qualche indizio.
“Ma
la cosa ancora
più strana è un'altra … io sono
sicurissima che quando sono arrivata queste due
torri non c’erano … sono comparse dopo,
com’è possibile?” chiese la navigatrice
confusa.
“Non
lo so, ma
sono sicura che lo scopriremo presto …” disse
Robin sicura.
“Speriamo,
ora
l’importante è raggiungere e salvare
Hoshi!” disse Nami determinata.
“Si
…” disse
l’archeologa, prima di sentire uno strano rumore.
“A
terra Nami!”
disse buttando a terra l’amica e osservando dei proiettili
conficcarsi contro
il muro.
“Sono
arrivati …”
disse Nami pronta a combattere con il suo Perfect Clima Attack.
“Facciamogli
vedere chi siamo!” disse Robin alzandosi in piedi, ma venendo
colpita da non si
sa dove al torace da un proiettile.
“ROBIIIIIIIIIIIIIIIIN!”
gridò Nami prima di essere presa alle spalle …
***
“Ehi
cuoco dei
miei stivali vedi di fare attenzione, non ho voglia di proteggere anche
te,
chiaro?” disse lo spadaccino in tono di presa in giro.
“Vedi
di stare
attento tu piuttosto, non mi va di tirarti fuori dai casini come sempre
…”
disse Sanji aspirando un po’ di fumo dalla sua sigaretta.
“Vuoi
litigare?”
chiese Zoro con tono di sfida.
“Con
piacere!”
rispose il biondo attaccandolo con un calcio che venne puntualmente
bloccato da
una spada dello spadaccino.
“Non
mi sembrate
nella posizione di litigare …” disse Acca
comparendo improvvisamente di fronte
a loro. I due lo ignorarono alla grande, continuando a combattere a
suon di
calci e colpi di spada.
“Come
volete voi
…” disse il biondo attaccandoli con un bastone che
però venne prontamente
parato da una spada di Zoro e Acca venne colpito al viso da un calcio
di Sanji.
“Che
ne dici
cuoco, lo sistemiamo in due minuti questo qui?” chiese lo
spadaccino ghignando.
“Con
piacere,
dobbiamo salvare la mia Hoshi-Chan!” disse Sanji buttando a
terra la sigaretta
e schiacciandola con un piede.
“Illusi,
voi non
potete battermi …” disse Acca attaccandoli e
colpendoli contemporaneamente al
viso e facendogli sbattere la testa contro un muro ... cominciarono ad
uscirgli fiumi di sangue, mentre le immagini diventavano a poco a poco
sempre più sfocate ...
***
“Supeeerrr
ragazzi! Fino ad adesso non abbiamo incontrato nemmeno un
ostacolo!” disse
Franky in testa al gruppetto.
“Magari
questo
significa che abbiamo preso la via senza marines!” disse Usop
felice.
“Yohohoho
o siamo
semplicemente molto fortunati!” disse lo scheletro ridendo.
“Forse
è meglio
così … prima arriviamo da Hoshi e meglio
è… "disse la piccola renna preoccupato
per l’amica.
“Infatti,
dobbiamo
salvare la mia sorellina!” disse Franky sorridendo.
“Siete
così sicuri
di riuscire a salvarla? Io credo che farete un grande fiasco
…” disse Acca
comparendo improvvisamente di fronte a loro.
“E’
quel tizio di
prima … facciamogli vedere chi siamo ragazzi!”
disse Franky preparandosi
all’inevitabile scontro.
“Sii
… facciamogli
vedere chi siamo!” disse Usop poco convinto nascondendosi
dietro a Brook.
“Yohohoho
basterà
qualche colpo di spada e sarà fatta!” disse Brook
ridendo come era suo solito
fare.
“Dov’è
Hoshi?”
chiese Chopper che stranamente non aveva paura. Lui era un medico e per
lui in
quel momento la cosa più importante era trovare la sua
compagna di ciurma e
verificare le sue condizioni.
“Non
arriverete
mai da lei …” disse Acca ghignando e tirando fuori
una mitragliatrice.
“Cosa
speri di
fare? Non sai che sono fatto d’acciaio?” chiese
ironicamente Franky.
“Non
servirà a
nulla …” disse il biondo sparandogli. I proiettili
si conficcarono nel pieno
petto di Franky e lo trapassarono da parte a parte, cominciando a
fargli uscire
fiumi di sangue, sotto lo sguardo incredulo dei presenti.
***
“Ho
battuti nemici
ben più forti di te! Sarà un gioco da
ragazzi!” disse Rufy atterrando il
biondino con qualche pugno ben assestato e sorpassandolo. Peccato
solamente che
se lo ritrovò davanti dopo qualche metro e teneva per i
capelli la povera Hoshi
che si dimenava e tentava di liberarsi.
“Hoshi!”
disse
Rufy contento di vederla, ma allo stesso tempo arrabbiato per come Acca
la
stava trattando.
“Allora
cappello
di paglia, sei arrivato fin qui, ce l’hai davanti, ma
riuscirai a salvarla?”
chiese il biondo ridendo di gusto.
“Ma
non si trovava
con l’altro marinaio?” chiese Rufy non capendo.
“Si,
ma ho deciso
di prenderla io, voglio vedere cosa sei disposto a fare per salvarla
…” disse
acca ridendo di gusto.
“Non
ho capito
cosa tu abbia in mente e non mi interessa, la cosa più
importante ora è trarla
in salvo!” disse Rufy scagliandosi contro il nemico, ma non
riuscendo a
colpirlo dato che lui si era scansato proprio all’ultimo
momento, facendolo
finire contro un muro.
“RUFYYYY!”
gridò Hoshi
preoccupata per le sorti del ragazzo.
“Tranquilla
… ci
vuole ben altro per farmi fuori!” disse il ragazzo di gomma
rialzandosi e
ghignando.
“Avanti
cappello
di paglia, mostrami la tua forza!” disse Acca estraenendo dal
suo cappotto un
coltello e puntandolo alla gola della ragazza.
“FERMO!
SONO IO IL
TUO AVVERSARIO! LASCIALA STARE!” gridò Rufy fuori
di se.
“Quanto
ci tieni a
lei Monkey D. Rufy? E quanto ci tieni … a lui?”
Chiese il biondo indicando
dapprima la mora e poi la sua pancia.
“Più
di quanto tu
possa immaginare! Sono pronto a sacrificare me stesso per
salvarli!” disse il
moro digrignando i denti.
“E
allora … vai a
prendertela …” disse Acca lanciandola
contro una finestra alle sue spalle, che Rufy era sicuro
che fino a due
minuti prima non ci fosse, e facendola precipitare di sotto.
“Ha
mangiato un
frutto del mare se non sbaglio, qui sotto c’è il
mare … ha le manette ai polsi,
sarà impossbile per lei salvarsi!” disse Acca
ghignando.
Il moro
sgranò gli
occhi, non riuscendo a capire come diavolo potesse esserci il mare li
sotto
visto che si trovavano al centro dell’isola, ma pensando che
comunque si
sarebbe schiantata se non avesse fatto qualcosa.
“NOOOOOOOOOOOO!”
gridò Rufy precipitandosi verso la finestra e buttandosi di
sotto, allungando
un braccio verso la ragazza e uno verso l’alto per
aggrapparsi da qualche
parte. Riuscì ad afferrarla per la vita, ma stranamente non
riuscì a trovare
nessun appoggio dove aggrapparsi.
“RUFYYYY!”
gridò
la ragazza che era stretta contro il petto del moro.
“NON
MORIREMO HOSHI! CE LA
FAREMO!” disse il capitano stringendola ancora più
forte con entrambe le
braccia e facendo un sorriso di felicità a quel contatto,
prima di finire nelle
gelide acque....
To be continued ....
Lo so ç___ç sono imperdonabile
ç____ç non ho trovato nemmeno un minuto per
aggiornare ç____ç scusate ma questo ultimo
periodo è pieno di interrogazioni e compiti
ç____ç anche ora devo precipitarmi a studiare e
perciò vi lascio con questo strano capitolo
ç___ç spero vi sia piaciuto e non preoccupatevi,
nel prossimo chappy capirete tuttoooo e probabilmente mi ammazzerete xD
un saluto a tutti baci vi vu bi >___> devo scappare a
fare latino >____> maledetto latino >___>
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Capitolo 69 *** Tutto un miraggio?/ Chiarimenti! Il bimbo lo voglio! ***
“ROBIIIIIIIN!”
gridò Nami aprendo di botto gli occhi e ritrovandosi su una
spiaggia, in riva al mare. Era distesa a terra e vicino a lei
c’erano tutti i suoi compagni, compresa Hoshi che si trovava
abbracciata a Rufy con gli occhi strizzati.
Franky si rotolava per terra gridando che non voleva morire, Usop,
Brook e Chopper correvano a destra e sinistra urlando che era
impossibile, Zoro e Sanji si dimenavano da soli, come impazziti mentre
Robin si teneva una mano sul torace, anche se non c’era
alcuna ferita.
“Ma … come è possibile?” si
chiese la navigatrice guardandosi intorno. Non c’erano dubbi,
quella era un isola deserta …
Tutti riaprirono gli occhi, spaesati, come se si fossero appena
risvegliati da un lungo sonno.
“Ma …” cercarono di dire tutti
guardandosi intorno.
“Che diamine è successo?” si chiesero il
cecchino e il dottore guardando i loro compagni di ciurma.
“Ma … io … avevo le manette ai polsi ed
ero finita in mare con te …” disse Hoshi
fissando il suo capitano.
“Si … me lo ricordo anche
io…” disse cappello di paglia spaesato.
“Sono vivo?” si chiese Franky con le lacrima gli
occhi.
“Yohohohoho ho veramente creduto che il cuore mi scoppiasse
… anche se io non ho un cuore!” disse
Brook ridendo da solo come uno scemo.
“Ma …” dissero Zoro e Sanji guardandosi.
“Forse … forse ho capito …
ciò che abbiamo vissuto da quando abbiamo messo piede su
quest’isola non era altro che un illusione creata da quel
biondo … ci sono successe cose assurde, inverosimili
…” disse Robin saggiamente.
“E ora … dov’è?” si
chiese Nami guardandosi intorno.
“Siete una bella ciurma, sapete?” disse Acca
spuntando di nuovo da non si sa dove.
“Ancora tu?” dissero tutti mettendosi sulla
difensiva.
“Oh no, state tranquilli … non ho nessuna
intenzione di farvi nulla, volevo solo verificare le vostre
capacità … è stato, diciamo un gioco
…” disse Acca ridendo di gusto.
“UN GIOCO???” gridarono tutti molto adirati.
“Si, volevo testare le vostre capacità
… ero curioso di vedere se siete all’altezza di
entrare nel nuovo mondo e devo dire che la grinta e la forza ce
l’avete, vi manca solo un po’
d’esperienza!” disse Acca sorridente.
“IO LO FACCIO FUORI! SEI MORTO! TI UCCIDO!”
gridò Nami trattenuta da Usop e Chopper.
“Nami, stai buona! Se quello li ci arrabbia è
capace di farci vivere un'altra avventura tremenda!” disse
Usop non volendo immaginarsi un secondo incubo.
“Oh no, state tranquilli … non ho alcuna
intenzione di farvi altre illusioni!” disse Acca sorridendo
ai pirati.
“Potremmo sapere almeno chi sei e perché hai
deciso di metterci alla prova?” chiese Robin cercando di
capirci qualcosa di più.
“E’ semplice! Io sono un vostro amato fan e punto
su di Monkey D. Rufy perché diventi il re dei pirati! Ho
saputo che un componente della vostra ciurma se n’era andato
e così ho pensato che vi stesse sgretolando come ciurma e ne
avrei sofferto molto, così ho deciso di prepararvi questo
giochino per farvi riunire e farvi tornare più uniti di un
tempo!” disse Acca sorridendo dolcemente.
“=.= oh bhe … almeno tutto questo è
servito a qualcosa …” disse Sanji con una
gocciolina dietro la testa.
“E poi sapete com’è, si è
sparsa la voce che tra il capitano della vostra ciurma e la principessa
oscura c’era del tenero e così ho pensato che
cappello di paglia potesse deprimersi senza di lei e così
venir sconfitto nel nuovo mondo! Allora vi ho messo alla prova per
verificare se tutto ciò che si dice su di voi non sia una
fandonia e per far tornare unita una così bella
ciurma!” disse Acca ridendo.
“Si … però … che fine hanno
fatto mio fratello e Marilin?” chiese Rufy ricordandosi solo
in quel momento di quei due.
“Oh state tranquilli, loro sono sulla vostra nave che dormono
come ghiri … non mi servivano in tutta questa farsa e
così ho preferito lasciarli dormire
^^…” disse il biondo provocando sempre maggior
stupore in tutti i presenti.
“Quindi io avrei passato delle ore da inferno solamente
perché tu vuoi che Rufy diventi il re dei pirati e per far
si che non si deprimesse senza di me?” chiese Hoshi con una
venetta che le pulsava sulla fronte.
“Naturale, soprattutto quando ho scoperto che eri in dolce
attesa ^^ non potevate dividervi proprio in quel momento!”
disse Acca come se fosse la cosa più naturale del mondo. La
mora gli tirò un pugno in testa.
“Questo per tutt quello che ci hai fatto passare …
però, devo ammettere che in fondo il tuo intervento
è servito a qualcosa!” disse Hoshi annuendo da
sola.
“Questo vuol dire che tornerai nella ciurma dolce
Hoshi-chan?” chiese Sanji speranzoso.
“Bhe … io credo che prima … ecco
… vorrei parlare con Rufy …” disse lei
ad occhi bassi, ma poi li rialzò, fissando il moro negli
occhi.
“Non credo che ce ne sia bisogno, ma per me va
bene!” disse cappello di paglia con un sorriso a trentadue
denti.
“Oh che bello, ora ci sarà la riappacificazione!
Non voglio perdermela!” disse Acca saltellando come una
femminuccia.
“Non ci credo che siamo stati messi in difficoltà
da questo coso …è così disonorevole
…” disse Zoro sull’orlo di una
depressione.
“Magari possiamo parlare in privato =.= …
“ disse la mora trascinandosi il ragazzo di gomma un
po’ distante da li, in modo da risultare un puntino lontano
alla vista degli amici.
“Però tu ancora non ci hai spiegato come diavolo
fai a fare queste illusioni!” disse nami un po’
irritata.
“Oh oh è semplice, ho mangiato il frutto
illusio-illusio, che mi permette di fare tutte le illusioni che voglio
^^ di solito faccio delle illusioni d’amore, ma per questa
volta ho dovuto fare un eccezione e rendere la situazione molto cruda e
violenta!” disse il biondo ridendo come una femminuccia.
“Io dire anche troppo cruda! =.=” disse Nami
sconcertata.
“Ancora non ci credo …che disonore
…” disse Zoro caduto in depressione.
“Nami-Chan! Robin-San! Vi preparo qualcosa da mangiare?
Sarete affamate dopo questa illusione!” disse Sanji gentile
come al solito.
“Oh si, magari Sanji!” disse la navigatrice che
cercava di sbollire la rabbia insultando Usop.
Intanto, poco distanti da li, Rufy e Hoshi si erano seduti su degli
scogli. La mora fissava il mare, mentre il ragazzo fissava lei in
attesa che la giovane Ninja dicesse qualcosa.
“Ehm … senti Rufy, per cominciare io quelle cosa
che ti ho detto non le pensavo veramente … cioè,
come credo che avrai capito il motivo era un altro
…” disse la principessa girandosi i pollici e
tenendo lo sguardo basso.
“Si lo so perfettamente e lo sapevo anche prima di scoprire
la verità che quelle cose non le pensavi veramente, solo che
non riuscivo a capire perché le avessi dette
…” disse il ragazzo sorridendole.
“Eh .. bhe, adesso che sai il vero motivo? Cosa hai
intenzione di fare?” chiese la mora fissandolo ora negli
occhi.
“Mi sembra più che ovvio, io lo voglio!”
disse il moro sempre sorridendole.
“Rufy … cerca di pensarci un attimo, non sappiamo
nemmeno se è figlio tuo … potrebbe anche essere
di …” ma a ripensare quel nome si
bloccò, non riuscendo a pronunciarlo.
“Non mi importa, io lo voglio e basta! Che sia mio o suo non
ha nessuna importanza, sarò comunque IO suo
padre!” disse subito Rufy, capendo le difficoltà
della mora nel pronunciare quel nome.
“Ma … questo … potrebbe esserti di
ostacolo per realizzare il tuo sogno e io non voglio …
“ disse lei riabbassando lo sguardo.
“E come potrebbe essermi d’ostacolo scusa? Se credi
che il fatto di proteggerlo comporti un problema sei fuori strada, sono
sicuro che crescerebbe benissimo sulla Sunny e che sarebbe sempre
protettissimo da tutti! Sarebbe come il nipotino per il resto della
ciurma e non potrebbe avere persone migliore di noi intorno!”
disse il capitano sorridendole.
“Si, ho capito … ma ci hai pensato bene Rufy? In
fondo tu hai solamente diciotto anni e io ne devo ancora compiere
diciassette … insomma, mi sembra un po’ prematura
come cosa… potrei sempre chiedere a Chopper se mi facesse
abortire …” disse Hoshi con un velo di tristezza
sul volto.
“Che vuol dire abortire?” chiese ingenuamente il
moro. La ninja sorrise, era sempre il solito …
“Vuol dire fare in modo che io non sia più incinta
e che il bambino non debba più nascere
…”
“NO! Mi oppongo! Non ti permetterò di ucciderlo!
L’errore l’abbiamo fatto in due e anche se siamo
giovani dobbiamo prenderci le nostre
responsabilità!” disse il ragazzo con una saggezza
che sorprese la ragazza.
“Ma …” tentò di dire
nuovamente la principessa.
“Niente ma! Io lo voglio e mi stupisco del fatto che tu abbia
pensato il contrario e te ne sia andata dalla ciurma senza nemmeno
parlarmene! Nemmeno immagini quanto sei importante per me e non
sarà di certo questo piccolo errore a farmi separare da
te!” disse il moro annuendo da solo.
“Piccolo errore? Rufy, apri gli occhi, stiamo parlando di un
figlio … non è un piccolo errore, è
una cosa grossa … tu sei pronto a diventare padre? A
crescere un bambino?” chiese la ragazza cercando di fargli
guardare in faccia la realtà.
“Certo che sono pronto! Con te accanto sono pronto a
qualsiasi cosa! Non sono più un bambino, sono sicuro di
potercela fare!” disse il moro sorridendole.
“Io … però non sono convinta
… non so se …” tentò di
ribattere nuovamente la principessa.
“Uffa, basta! Ti ho detto che io lo voglio, non ho nessun
problema! Non farti tutti questi problemi che poi non ce ne sono
… “ disse il ragazzo di gomma sorridendole
dolcemente e accarezzandole una guancia.
“Se c’è qualcuno lassù
speriamo ce la mandi buona … ci stiamo addentrando in un
esperienza molto dura e complicata … speriamo di riuscire a
farcela!” disse Hoshi sorridendogli, finalmente.
“Lo sai che sulla nave senza di te non è la stessa
cosa? Mi sei mancata!” disse il moro abbracciandola e
facendola cadere all’indietro, sulla sabbia, con lui sopra di
lei.
“Ha ha Rufy, sei sempre il solito!” disse lei
ridendo. I loro visi si trovavano terribilmente vicini.
“Ma comunque … anche tu mi sei mancato
…” disse lei portando le mani alle sue guancie e
avvicinandogli il viso al suo, dandogli un dolce e passionale bacio che
racchiudeva tutte le emozioni e tutta la felicità che
provava in quel momento. Gli era mancato da morire, più di
quanto pensava … ma come aveva fatto solamente a pensare ad
una vita senza di lui? Eppure c’erano stati tanti segni
così chiari che le avevano fatto capire che loro due erano
inseparabili …
“Promettimi che non te ne andrai mai più
…” disse il moro staccando il suo viso da quello
della mora, guardandola seriamente.
“Io … te lo prometto …” disse
lei sorridendogli dolcemente.
“Bene! Ora mi sento molto più
tranquillo!” disse il ragazzo di gomma sorridendo a trentadue
denti.
“Quanto sei dolce!” disse lei baciandolo nuovamente.
“Che ne dici, torniamo dagli altri della ciurma?”
chiese il moro sorridente.
“Si, dai andiamo …” disse la ragazza
sorridendogli.
***
Hoshi e Rufy si erano riavvicinati al gruppetto di pirati che erano
tutti alquanto euforici di rivedere la loro compagna di ciurma.
“Sentite ragazzi … io comunque vi devo delle scuse
… non mi sono comportata bene con voi e vi ho trattato
malissimo …” disse la ragazza a sguardo basso.
“Su dai, ora non pensarci … abbiamo compreso il
motivo e capiamo la situazione!” disse Nami sorridendole.
“Hoshi-chan! Tu non ci devi nessuna scusa! Il solo fatto che
torni con noi per me è una cosa bellissima!” disse
Sanji che ondulava il suo corpo con tanti cuoricini intorno.
“Bhe … comunque, scusatemi lo stesso! Ho sbagliato
e perciò è giusto che vi chieda scusa!”
disse la mora unendo le mani e abbassando la testa.
“Che bello! La ciurma si è
ricompattata!” disse Acca con i cuoricini agli occhi.
“Ma io mi chiedo questo da dove sia saltato fuori =.=
…” si chiese Hoshi perplessa.
“He he! Ciurmaaaa! Ora che siamo di nuovo tutti possiamo
ripartire verso l’avventura!” disse Rufy alzando un
pugno in aria e saltando.
“SIIIII!” gridarono tutti con entusiasmo.
“Wuaaaa … ma che succede qui fuori?”
chiese Ace sbadigliando e scendendo dalla Sunny.
“Oh, ben svegliato!” dissero tutti con una
gocciolina dietro la testa.
“E lui chi è?” chiese Ace indicando il
biondo.
“E’ una lunga storia, te la spiegheremo
dopo!” disse Hoshi sorridente.
“Avanti, ora saliamo sulla nave!” disse Rufy
poggiando una mano sulla schiena di Hoshi e una sotto le sue ginocchia,
prendendola così in braccio.
“Ma che carini! Sembrano degli sposini!” disse Nami
sorridendo a trentadue denti.
“Hoshi-chan …T.T” disse Sanji triste.
“Avanti, sulla Sunny!” disse il moro saltandoci
sopra con lei in braccio.
“Haha Rufy è sempre il solito!” disse
Ace ridendo di gusto.
“Avanti … torniamo anche noi alla Sunny
…” disse Zoro passando accanto alla navigatrice,
senza degnarla di uno sguardo e salendo sulla nave.
La rossa aggrottò le sopracciglia contrariata …
Rufy era così dolce e carino con Hoshi, mentre Zoro? Zoro
che diavolo combinava? In pubblico si mostrava sempre freddo e
distaccato e poi veniva a cercarla solo quando aveva voglia di
‘qualcosa’! Poteva essere il ragazzo più
dolce del mondo quando erano soli, ma questo accadeva solo per poco
visto che la maggior parte del tempo la passavano insieme agli altri e
lei aveva bisogno di più di quelle poche attenzioni!
Salì sulla nave anche lei, con una faccia un po’
arrabbiata, e si avvicinò a Zoro.
“Senti un po’ … io e te dobbiamo
parlare!” disse leggermente irritata.
“Dopo …” disse lo spadaccino ignorandola
alla grande.
“NO! Io e te parliamo ora, chiaro?” chiese la
navigatrice furibonda.
“E va bene, andiamo di la …” disse Zoro
dirigendosi verso la sua camera.
“No, parliamo qui! Cosa c’è? Ti vergogni
di farti vedere dagli altri con me? Ti servo solo per fare
sesso?” chiese la rossa guardandolo malissimo.
“Che ti prende Nami?” chiese lo spadaccino alzando
un sopracciglio.
“Mi prende che mi da fastidio che tu sei dolce con me
solamente quando siamo in intimità e che ti comporti come un
estraneo quando ci sono gli altri! Cos’è? Devi
cercare di domarmi solamente quando vuoi che ti apra le
gambe?” chiese la navigatrice cominciando ad alzare il tono
della voce.
“Smettila di dire queste cavolate Nami, lo sai perfettamente
che non è vero …” disse il ragazzo
fissandola negli occhi con sguardo severo.
“Non mi hai mai dimostrato il contrario, come faccio a
saperlo?” chiese Nami sostenendo il suo sguardo. Lo
spadaccino non rispose, pensando a qualcosa da dire, ma tutto
ciò che gli passava per le mente in quel momento gli
sembrava troppo stupido.
“Appunto … io non so se ho voglia di continuare
questa storia, non voglio che sia solamente una cosa di sesso
…” disse la navigatrice non riuscendo
più a sostenere il suo sguardo e abbassando gli occhi
carichi di lacrime.
Zoro continò a non parlare, non sapendo cosa proprio
rispondere. Lui l’amava però … non
riusciva a comportarsi allo stesso modo di fronte agli altri di quando
erano in intimità.
“Ho capito … la nostra storia finisce
qui!” disse la rossa scappando via, piangendo.
E va bene … per l’ennesima volta era stato un
grande, anzi, grandissimo idiota!
To be continued ...
Waaaaaaaaaaaaaaaaaa io vi giuro che appena finisce questa tortura di
scuola riprendo ad aggiornare regolarmente T___T troppi compiti e
interrogazioni, non entro in Efp dall'ultimo aggiornamento T___T chiedo
scusa a Sciabbo e 33 Devil_Black_Rose 33 T___T giuro che il prima
possibile torno a leggere le vostre fic e le recensisco T___T scusatemi
ma sono veramente impegnatissim T___T perfino di sabato devo studiare
T___T ciao baci vvb
By
Vegetina
|
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Capitolo 70 *** A presto Ace e Marilin! Sbarco sull'isola del principe William ... ***
“ADDIO ACCA! E CONTINUA A FARE IL TIFO PER NOI!”
gridò Usop salutando il biondo, mentre la nave salpava.
“=.= addio …” disse Hoshi guardando
storto quel biondo.
“Era simpatico!” disse Rufy sorridendo a trentadue
denti.
“Se lo dici tu …” disse Hoshi
guardandolo storto.
“Ehi Hoshi-Chan … vuoi qualcosa da mangiare?
Mettiti seduta, non devi affaticarti!” disse Sanji
facendola sedere.
“Non sforzarti mi raccomando, non arrabbiarti che potrebbe
farti male!” disse Chopper.
“Qualsiasi cosa chiedi!” disse Usop.
“=.= ragazzi, non sono malata … posso benissimo
fare tutto ciò che facevo prima!” disse la mora
seccata da tutte quelle attenzioni.
“Dai, non datele fastidio! In fondo non è niente
di grave, è semplicemente incinta!” disse Rufy
tranquillissimo.
“Rufy … ma tu sei sicuro di aver capito bene che
è una cosa seria?” chiese Sanji perplesso.
“Certo!” disse il moro sorridendo a trentadue denti.
“Aniki! Presto diventerai padre! Superrrr! Non vedo
l’ora di avere un nipotino dalla mia sorellina!”
disse Franky tirando una pacca sulle spalle del capitano.
“He he già! Sono sicuro che sarà
felicissimo di crescere con voi, mio figlio!” disse Rufy
provando uno strano effetto a pronunciare quelle parole … un
figlio … suo figlio! Ma … sarebbe stato veramente
suo? C’era sempre la possibilità che fosse di
Mizuakai, anche se sperava vivamente di no e in cuor suo era convinto
che fosse così!
“Ehi, questa volta non dovrebbero esserci intoppi e dovremmo
arrivare direttamente all’isola degli uomini pesce
…” disse Robin sorridente.
“Scusate, permesso!” disse Ace parandosi di fronte
a Rufy.
“Rufy! Io non ci credo!” disse il moro in tono di
rimprovero.
“Cosa fratellone?” chiese Rufy con
naturalità.
“Non ci credo che io sto per diventare zio e lo vengo a
sapere per ultimo! Insomma, Hoshi è praticamente la mia
migliore amica e tu sei mio fratello, cosa aspettavate a dirmi che era
incinta?” chiese pugno di Fuoco leggermente arrabbiato.
“Cosa? Incinta? “ chiese Marilin intromettendosi
nel discorso.
“Ehm … scusate è che io l’ho
saputo da poco e poi è successo tutto quel disastro con Acca
e allora … non ci ho proprio pensato …”
disse Rufy sorridendo come era suo solito fare.
“Bhe, complimenti!” disse Marilin sorridendole.
“Grazie!” disse la mora rispondendo al sorriso.
“Bhe … spero che sarai felice, sai, io a breve
ripartirò, credo o oggi o domani … io e Ace
abbiamo intenzione di andare alla ricerca di Barbabianca e ho
intenzione di unirmi alla sua ciurma!” disse la ragazza
sorridendo.
“Sono contenta per voi ^^ è bello sapere che Ace
abbia trovato una così brava e bella ragazza!”
disse la mora sorridendole.
“Già …” disse Marilin
abbassando lo sguardo. Lei era la sua sorellina … peccato
che a breve si sarebbero riseparate e le sembrava inutile dirglielo
… tanto valeva lasciare tutto così
com’era ed evitarele pianti inutili. Si sarebbero salutate
come due amiche che si erano conosciute da pochi giorni …
“Ehi Hoshi! Vieni! Ti faccio vedere una cosa!”
disse Rufy prendendo per un polso la ragazza e trascinandola sul retro
della nave.
“Ehi, Marilin …” disse Ace mettendole
una mano sulla spalla e inarcando le labbra in un sorriso.
“Ace … “ disse la castana poggiando la
testa nell’incavo della sua spalla.
“Quindi … non glielo dirai?” chiese il
moro accarezzandole la testa.
“No, è meglio così
…” disse la castan sorridendo leggermente.
“Capisco …” disse pugno di Fuoco
abbracciandola forte.
***
Era mattina presto, circa le sette e mezzo, e Ace insieme a Marilin si
stavano preparando i bagagli per rimettersi in viaggio. Avevano deciso
di partire presto, salutando solo Rufy. Marilin non ce
l’avrebbe fatta a tenerlo nascosto ancora per molto ad Hoshi
e così aveva deciso di andarsene senza dirle nulla
…
“Sei pronta?” chiese il moro con una sacca in
spalla.
“Pronta … possiamo partire …”
disse la castana con una valigia gigantesca.
“Lascia a me, la porto io …” disse Ace
gentilmente.
“Grazie Ace, fortuna che ci sei tu!” disse Marilin
sorridente.
“Avanti … andiamo …” disse il
moro dirigendosi sul ponte della nave e preparando una barchetta per
salpare.
“E così … non volete salutare proprio
nessuno?” chiese Rufy al fratello e alla sorella gemella
della sua ragazza.
“No Rufy, comprenderai il perché
…” disse Marilin sorridendogli.
“Io ancora non capisco …” disse il moro
gonfiandosi le guance.
“Sei sempre il solito fratellino, non cambierai
mai!” disse Ace scompigliandogli i capelli con fare
affettuoso.
“Allora, alla prossima fratellone! E spero di non doverti
rincontrare in una situazione simile, non vorrei doverti salvare una
seconda volta!” disse cappello di paglia ironicamente.
“Tranquillo fratellino, da oggi in poi nessuno mi
batterà! Ho un motivo ben preciso, devo difendere una
persona …” disse Pugno di Fuoco guardando Marilin
e sorridendole dolcemente.
“Eh già …” disse la castana
rispondendo al sorriso.
“Vabbè, per noi è tempo di partire, a
presto fratellino!” disse Ace prendendo in braccio la castana
e saltando nella barchetta.
“ A PRESTOOO!” gridò il capitano.
“Wuaa … ma che succede qui fuori, Rufy?”
chiese Hoshi in pigiama, appena svegliatasi.
“Uhm? Giorno Hoshi! Non succede nulla, solo che Ace e Marilin
sono appena partiti!” disse il moro sorridendo a trentadue
denti.
“Cosa? E perché Ace non mi ha nemmeno
salutata?” chiese la mora mettendo il broncio.
“Bhe, perché Marilin voleva andarsene prima che tu
scoprissi il suo segreto!” disse Rufy tappandosi
immediatamente la bocca.
“Che segreto? Di cosa parli?” chiese la ragazza
assottigliando gli occhi fino a ridurli a due fessure.
“Bhe .. ecco … io non potrei dirtelo
…” disse il ragazzo di gomma in
difficoltà.
“Rufy! Parla o ti do una lezione!” disse la ragazza
crocchiandosi le nocchie.
“Bhe … vedi … tu e Marilin siete
gemelle … lei non so perché non voleva dirtelo e
io in teoria dovevo starmi zitto!” disse il moro ridendo
istericamente.
“Che cosa? Mia sorella gemella? E’ uno
scherzo?” chiese la mora minacciosa.
“No .. non è uno scherzo …”
disse il moro continuando a ridere istericamente.
“Quindi … perché diavolo non me
l’hai detto prima???” disse la principessa
furibonda.
“Te l’ho detto … lei non
voleva!” disse Rufy agitando le mani davanti a se.
“Maledizione! Non posso lasciarla andare
così!” disse Hoshi buttandosi in mare e
cominciando a correre sull’acqua.
“FERMATI! DOVE VAI? SEI ANCORA DEBOLE!”
gridò Rufy preoccupato per le sorti della fidanzata.
“NON MI IMPORTA!” gridò la corvina
cocciuta e testarda come sempre, correndo verso la barchetta dove poco
prima di erano imbarcati i due.
“MARILIIIIIIIIN!” gridò Hoshi.
“Uhm, ehi Ace, hai sentito?” chiese la castana al
ragazzo.
“Si, sembrava quasi la voce di Hoshi …”
disse Pugno di Fuoco.
“Ma è Hoshi!” disse Marilin, prima di
vederla sprofondare in acqua.
“Cavolo!” disse Pugno di fuoco sul punto di
buttarsi in mare, ma venendo bloccato dalla castana.
“Ma sei scemo o cosa? Vuoi affogare anche tu? Ci vado io che
almeno non ho mangiato frutti del mare!” disse la castana
tuffandosi e andando a recuperare la sorella.
Ace guardava un punto nel mare con sguardo preoccupato,
finchè non tirò un sospiro di sollievo quando
vide riemergere una testolina castana insieme a una mora ansimante.
“Ma io dico, volevi suicidarti?” chiese la castana
nuotando verso la barchetta insieme alla corvina.
“No, volevo solo salutare come si deve mia
sorella!” disse Hoshi ansimante.
La castana sbarrò gli occhi e la lasciò,
facendola nuovamente sprofondare in acqua.
“Marilin!” disse Ace con tono ammonitore, facendole
notare che stava facendo affogare la corvina.
“Ops!” disse la ragazza recuperando sua sorella.
Ace aiutò Hoshi e Marilin a salire sulla barchetta e dopo di
che rimproverò la mora per il suo tentato suicidio.
“Ma insomma, volevi ucciderti? Lo sai in che condizioni sei?
Evita di fare questa cavolate!” disse il moro.
“Bhe, colpa vostra che non mi avete detto che io e Marilin
siamo sorelle gemelle …” disse la mora sbuffando.
Ace non seppe che rispondere mentre Marilin le poggiò una
mano su una spalla.
“Se non te l’ho voluto dire è
perché mi è sembrato inutile, in fondo io sarei
ripartita a breve e volevo evitarti sofferenze inutili!”
disse Marilin.
“Stupida!” disse Hoshi tirandole un cazzotto in
testa.
“Ahi! Sei troppo manesca!” disse la castana
piagnucolando.
“Così ti impari a tenermi nascosta una cosa
così importante … non voglio intrattenervi ancora
per molto, perciò, a presto sorella!” disse Hoshi
abbracciando Marilin.
“A presto …” disse la castana sorridendo
appena.
“In quanto a te …” disse la Ninja
indicando Ace.
“Ehm … si?^^”” disse il moro
sperando di non essere rimproverato.
“Che fai? Tenti di partire senza nemmeno
salutarmi?” disse Hoshi saltandogli al collo e abbracciandolo
forte.
“Hai ragione!” disse il ragazzo scompigliandole i
capelli.
“A presto Ace …” disse la corvina
girandosi verso la Sunny che si stava avvicinando a loro.
“Io vado ragazzi! A presto!” disse la ragazza
saltando sopra la sua nave, dove un Rufy sorridente
l’aspettava.
“CIAO! CI RIVEDREMO PRESTO!” gridò
Marilin dalla piccola imbarcazione.
“SIIIII! LO SPEROOO!” gridò la Ninja
sbracciandosi.
“Sei contenta? Sei riusciti a salutarli!” disse il
moro sorridendole.
“Si, sono contenta! Però meglio che mi vada a
cambiare prima che mi prenda un raffreddore, che fai vieni con
me?” chiese la ragazza facendo la linguetta.
“Si …” disse il moro ingenuamente.
***
Erano passate solo poche ore da quando Ace e Marilin erano partiti e i
pirati continuavano con ‘tranquillità’
il loro viaggio.
“Ragazzi, vedo un isola!” disse Robin indicando
dritta davanti a se.
“Si, vero!” disse Hoshi guardandosi intorno. Era
qualche ora che non vedeva più Nami e di solito lei era la
prima a gridare ‘Terra’
“Woooooow che bello! Non vedo l’ora di mangiare le
specialità del posto!” disse Rufy con
già la bava alla bocca.
“Non cambierai mai!” dissero Sanji e Hoshi insieme,
ridacchiando.
“Voglio visitare una biblioteca!” disse Chopper.
“Ne approfitterò per comprare qualche pezzo di
ricambio!” disse invece Franky.
“Mah, piuttosto, sono curiosa di sapere
com’è la gente del posto, di solito su ogni isola
in cui sbarchiamo succede sempre qualche macello
…” disse Hoshi sperando che non ci fosse ne la
marina ne qualsiasi altro tipo di scocciatura.
A discapito di tutte le aspettative della mora sull’isola si
trovarono delle persone ad accoglierli. Uno era un ragazzo, piuttosto
giovane, dai capelli castano chiaro con gli occhi azzurri, insieme ad
alcuni uomini che sembravano essere delle guardie.
“Ben venuti!” disse il castano sorridendo a
trentadue denti.
“Tutto questo entusiasmo per dei pirati mi sembra strano
…” disse Zoro pensando che ci fosse qualcosa sotto.
“Si, per una volta devo darti ragione, sembra come a Wisky
peak …” disse Sanji accendendosi
l’ennesima sigaretta.
“Come mai tutto questo entusiasmo nell’accogliere
dei pirati?” chiese Hoshi saltando giù dalla nave,
raggiungendo il suo capitano che si era già precipitato
sulla spiaggia preso dall’eccitazione.
“Pirati o no non mi importa … è un
onore per me avere su quest’isola la principessa di
Strawberry!” disse il castano baciandole la mano.
“Ehi Hoshi lo conosci? E’ un tuo amico?”
chiese Rufy ingenuamente.
“No che non lo conosco!” disse la ragazza ritirando
velocemente la mano, un po’ schifata.
“Oh, ha perfettamente ragione, perdoni la mia mancanza
… io sono William, il principe di questo meraviglioso
regno!” disse il castano sorridendo.
“Ah, un principe … ora capisco come mai mi conosci
… ma scusa, dovresti saperlo no che sono una pirata? Non ti
metterai nei guai ad accoglierci con così tanta
euforia?” chiese la mora alzando un sopracciglio.
“Non mi importa, sono un tuo ammiratore dalla tenera
età di sette anni e ora che sei sbarcata su
quest’isola non mi lascerò scappare
l’opportunità di ospitarti! Siete tutti invitati
al mio castello! Gli amici della principessa sono anche amici
miei!” disse William
“Questo tizio non mi convince …” disse
Zoro perplesso.
“Nemmeno a me, il solo fatto che vada dietro ad Hoshi-chan mi
da fastidio!” disse Sanji squadrandolo da capo a piedi.
“Che bello! Ci ospita!” dissero Rufy e Usop
entusiasti improvvisando un balletto a due.
“Superrrr!” disse Franky contento.
“Ma dov’è Nami?” chiese Robin
non curandosi minimamente di quel principe.
“Non so, io non la vedo da un po’
…” le disse Chopper
“Yohohoho non vedo l’ora di vedere qualche bella
ragazza che si trova al castello!” disse Brook entusiasto.
“Che facciamo ragazzi? Accettiamo
l’offerta?” chiese Hoshi guardando il resto della
ciurma.
“SIII! ACCETTIAMO!” disse Rufy entusiasta
cominciando a correre verso un punto indefinito.
***
I pirati si trovavano tutti al castello del principe William a fare
festa e a banchettare allegramente. Casualmente il castano si era
seduto vicino ad Hoshi e le aveva anche fatto indossare un vestito
molto elegante quanto scoperto, sia a lei che a Robin. Nami ancora non
si sapeva che fine avesse fatto, ma conoscendo la loro amica non si
erano ancora allarmati … sicuramente appena avvistata terra
era scesa ed era andata a fare shopping senza che nessuno
l’avessa notata.
“Ehi Hoshi! Assaggia un po’ di questo! E’
buonissimo!” disse il capitano passandole un qualcosa di
strano.
“No, grazie non ho tanta fame …” disse
la mora che non aveva toccato cibo.
“Ma mia dolce principessa, non hai assaggiato nulla, mangia
almeno un po’ di questo!” disse il principe
porgendole un piatto di qualcosa che non sapeva nemmeno cosa fosse.
“No, veramente … ho un po’ di nausea,
non ho fame …” disse la ragazza avvicinandosi un
pochino di più con la sedia al suo capitano seduto a destra.
Non sapeva perché, ma vicino a quel principe si sentiva
tremendamente a disagio.
“E’ normale, sei incinta … capita spesso
di avere delle nausee nella tua situazione …”
disse Robin sorridendo dolcemente.
“Incinta?” chiese William sconvolto.
“Si, sono incinta … aspetto un figlio da
lui!” disse la mora sorridente, dando un leggero bacio a
stampo al moro, che sorrise a sua volta.
“Quindi … voi due state insieme?” chiese
il principe a bocca spalancata.
“Esatto!” disse il moro con un sorriso a trentadue
denti. Robin fissò bene il castano; si capiva chiaramente
che il fatto che Hoshi stesse con Rufy l’avesse innervosito.
“Ah, bene …” disse William con disprezzo.
“Scusatemi un secondo … vado un secondo al bagno
…” disse Hoshi sempre più a disagio.
Non riusciva a spiegarselo, William le trasmetteva una strana
sensazione …
“Ok!” le disse Rufy sorridendo.
“Vengo con te …” disse Robin seguendo
l’amica e accompagnandola.
“Cosa c’è che non va? Ti vedo strana
…” disse l’archeologa alla mora che si
stava sciacquando il viso.
“Non lo so … non so perché, ma quel
William mi trasmette una sensazione di disagio … non voglio
rimanere qui, meglio che torniamo sulla nave …”
disse la principessa spaventata.
“Dai diremo a Rufy di andarcene domani stesso …
sono sicura che non te lo negherà …” le
disse Robin sorridente.
“Ok, grazie amica! Piuttosto, hai visto Nami?”
chiese la corvina ricordandosi in quel momento della sua sorellona.
“Non so, ma comunque se la sa cavare … non
c’è bisogno di preoccuparsi
…” disse Robin uscendo dal bagno, seguita dalla
ninja.
To be continued ....
Mi scuso di nuovo per l'enorme ritardo ma la scuola è agli
sgoccioli ç____ç appena possibile riprendo ad
aggiornare regolarmne ç___ç se tutto va bene
riuscirò ad aggiornare giovedì o
venerdì, massimo sabato giuro! ciao bac i vvb!
By Vegetina
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Capitolo 71 *** Hoshi è il premio! / I trabochetti del castello di William ... ***
Era
notte inoltrata e tutti si trovavano nei loro letti. Robin e Hoshi in
una stanza e i ragazzi in un'altra. Sembrava tutto tranquillo, ma
qualcosa turbava ancora la giovane Hoshi …
“Robin
… sei ancora sveglia?” chiese la mora mettendosi a
sedere sul letto.
“Si
… cosa c’è? Non riesci a
dormire?” chiese l’archeologa cogliendo nel segno.
“Si
… sento che c’è qualcosa che non va
… quel principe, non mi convince … a tavola mi
squadrava da capo a piedi come se fossi nuda e continuava a mandarmi
strane occhiate mentre guardava i ragazzi con odio
…” disse la mora.
“Si,
me ne sono accorta anche io … l’ha detto di essere
un tuo ammiratore, no? E’ normale che sia geloso di Rufy
…” disse Robin.
“Si,
ma non lo guardava come uno geloso e basta, lo guardava come se stesse
escogitando di farlo fuori …”
“Tutto
può essere, ma stai tranquilla, Rufy si sa difendere
…”
“Si lo
so …” disse la mora sorridendo leggermente, ma
proprio in quell’istante si sentì un esplosione
provenire proprio dalla stanza dei ragazzi.
“Ma
cosa? Presto Robin vieni!” disse Hoshi saltando
giù dal letto e cominciando a correre verso la stanza al
piano di sopra. Le due, ancora in pigiama, raggiunsero la camera ormai
distrutta dei loro compagni.
“No
… no … NO! RAGAZZI! MI SENTITE?”
gridò Hoshi cominciando a cercare tra le macerie insieme a
Robin. Era crollata solo quella stanza … cosa alquanto
strana …
“Tranquilla
sorellina, stiamo bene!” disse franky comparendo alle loro
spalle con in braccio Rufy e Usop che dormivano beatamente.
“Avevamo
sentito un odore di polvere da sparo e così abbiamo pensato
bene di farci un giro per il castello …” disse
Sanji.
“Non
mi ha convinto dal primo momento quello li …”
disse Zoro.
“Yohohoho
che fortuna, salvi per miracolo!” disse Brook.
“E
loro riescono ancora a dormire …” disse Chopper
indicando Rufy e Usop.
“Oddio
… che bello! State bene!” disse la mora saltando
in braccio a Sanji.
“AMOREEEE
*ç*!!!!” disse Sanji con i cuoricini al posto
degli occhi.
“Avete
scoperto qualcosa?” chiese Robin osservando che solamente
quella stanza era andata in pezzi.
“Bhe
… questo castello non è altro che un fitto
labirinto pieno di trabocchetti … questo principe William
non ha intenzione di farci uscire vivi di qui …”
disse Zoro.
“Bhe
… svegliamo questi due e andiamocene! Non ho nessuna
intenzione di rimanere un minuto di più in questo castello
…” disse Hoshi intenta ad andarsene in pigiama.
“Principessa,
mi sorprende che tu voglia andartene proprio ora!” disse
William da un lumacofono- parlante.
“William!
Da subito ho provato una sensazione di disagio! Cosa vuoi da
noi?” chiese la mora guardandosi intorno, cercando di
localizzare il lumacofono - parlante.
“Wuaaa,
ma che succede?” chiesero Rufy e Usopp risvegliandosi.
“Io vi
sfido, ciurma di cappello di paglia! Chi riuscirà a vincere
si terrà la principessina!” disse il principe
ridendo di gusto.
“Ehi!
Non sono un premio in palio!” disse la mora furiosa.
“Infatti
lei è mia e basta! Non è un premio!”
disse Rufy incrociando le braccia.
“Bhe,
comunque sia se vorrete uscire vivi da qui dovrete affrontare delle
prove! Chissà chi vincerà!” disse
William ridendo di gusto.
“Sei
un bastardo! Prima dici di essere un mio fan e poi tenti di ammazzarci
tutti, me compresa!” disse Hoshi non capendo.
“Oh
tesorino, tu non morirai, le trappole sono organizzate in modo tale da
lasciarti in vita, al massimo perderai quel bastardo che aspetti e non
sarebbe un danno! Ha ha ha!” disse il principe malvagiamente.
“Non
perderà MIO figlio!” disse Rufy ora serio.
“Li proteggerò IO! Costi quel che
costi!” continuò poi sempre più serio.
“Rufy
…” disse Hoshi sorridendo appena, guardando
teneramente il moro.
“Come
vuoi cappello di paglia … chissà chi
vincerà … io che mi prenderò la
principessina o tu che riuscirai a salvare tutta la tua ciurma
… che il gioco abbia inizio!” disse William prima
di spegnere il lumacofono - parlante e schiacciando un pulsante rosso
che fece cambiare le pareti della stanza.
“AAAh
ma che succede?” chiese Usop spaventato.
“Ha
deciso di cambiarci scenario …” disse Sanji
accendendosi una sigaretta.
“Se
è la guerra che vuole, guerra sia!” disse Zoro
sguainando le sue tre spade.
“Tranquilli
fratellini! Ci penso io a voi!” disse Franky ghignando,
pronto allo scontro.
“Yohohoho
che bello una nuova avventura con voi! Non vedo l’ora di
combattere!” disse Brook entusiasta all’idea di
combattere nuovamente con i suoi compagni di ciurma.
“Spezzerò
la spina dorsale a chiunque si avvicinerà!” disse
Robin pronta ad usare il suo potere.
“E io
spazzerò via chiunque incontremo!” disse Rufy
battendosi la mano destra sul palmo sinistro.
“Avanti
ragazzi … torniamocene alla nostra nave!” disse
Hoshi sorridendo appena, pronta allo scontro.
Improvvisamente
la stanza divenne completamente buia e si cominciarono a sentire degli
strani rumori e dei lamenti.
”Ragazzi?
Che succede?” chiese Hoshi non riuscendo a capire che diavolo
stesse succedendo. Improvvisamente le luci si riaprirono e la mora vide
tutti i suoi compagni stesi a terra con dei sassi appuntiti intrisi di
sangue accanto.
“No!
Ragazzi!” disse la ninja inginocchiandosi vicino a Robin e
Rufy.
“He he
… ha fatto quanto detto … a te ti risparmia
…” disse Rufy alzandosi in piedi.
“Ma
… ha giocato sporco! Al buio voi non potevate
vedere!” disse la mora osservando i suoi compagni rialzarsi.
Erano forti, non si sarebbero di certo fatti abbattere da dei sassolini.
“E
questo è solo un assaggio …” disse la
voce di William, ricomparsa improvvisamente.
“Se
volete uscire di qui, dovrete superare tutti i trabocchetti! Ha ha
ha!” disse il principe.
“Avanti
ciurma … non ci faremo fermare da dei sassolini
…” disse Rufy uscendo da quella stanza e entrando
per un corridoio piuttosto tetro, illuminato solo da delle fiaccole.
“Guardate!
Una porta!” disse Usop.
“Entriamo
con cautela!” disse Sanji aprendo a mala pena la porta.
Sembrava una stanza normale, ma i trabocchetti potevano essere nascosti
ovunque.
“Sembra
tutto apposto …” disse Chopper entrando.
“Sembra
tutto tranquillo …” disse Robin toccando una
parete e scoprendola parecchio appiccicosa. La porta si chiuse alle
loro spalle e una sotanza appiccicosa cominciò a fuoriuscire
dal soffitto.
“Aaaaah!
Che schifo!” disse Usop nel tentativo di levarsi quella
sostanza dalla spalla, ma incollandosi una mano alla spalla.
“Attenti,
di questo passo non riusciremo più a muoverci!”
disse Zoro il quale aveva i piedi ormai bloccati, come quasi tutto il
resto della ciurma.
“Ma
che roba è?” si chiese Hoshi non riuscendo
più a muoversi.
“Non
lo so, ma tu stammi accanto!” disse Rufy, anch’esso
bloccato.
“E mi
spieghi come diavolo faccio se non posso spostarmi di
qui?=.=” chiese la mora perplessa.
“Dettagli!”
disse il capitano.
“Ehi
… guardate …” disse Franky schifato.
“YOHOOOOOOOOOOOO!”
gridò Brook spaventato.
“Che
succede Brook?” chiese Robin.
“A-A-ANIMALETTI
STRANI!” disse Usop cercando di fuggire, ma quella sostanza
appiccicosa glielo impediva.
“Cosa?”
si chiesero Hoshi, Zoro, Sanji, Rufy, Chopper, Franky e Robin
osservando degli strani animaletti simili a dei ragni con la sola
differenza che avevano due enormi denti appuntiti dal quale fuoriusciva
un liquido viola.
“Ma
… ma che schifo!” disse Hoshi mentre un ragno le
saliva lungo la gamba.
“Ci
penso io …” disse Zoro provando a spazzarli via
con le sue spade, ma non riuscendo a muoverle visto che anche quelle
erano bloccate da quella sostanza appiccicosa.
“MALEDIZIONE!
CI UCCIDERANNO!” gridò Usop terrorizzato.
“Perdonatemi
fratellini … vi bruciacchiere un po’, ma
è l’unico modo!” disse Franky facendo
fuoriuscire del fuoco dal suo braccio e uccidendo così tutti
gli animaletti. La sostanza appiccicosa si squagliò,
lasciando così liberi i pirati, anche se un po’
bruciati.
“Dovevi
proprio usare il fuoco?????” chiese Hoshi adirata, tirandogli
un pugno in testa. Il fuoco le aveva bruciato la maggior parte dei
vestiti, facendola rimanere con un pezzo dei pantaloni del pigiama e
con il reggiseno.
Stessa cosa
ovviamente successa ai restanti della ciurma.
“MA
COME SIETE BELLE!!!*ç*” disse Sanji osservando
Robin e Hoshi mezze nude, il quale quest’ultima gli
tirò un bel pugno in testa.
“Haha
ha!” se la rideva Usop.
“Pensiamo
ad andarcene di qui piuttosto che scherzare!” disse Zoro
mentre una porta di fronte a loro si aprì. Era logico,
superati gli ostacoli le porte si aprivano automaticamente.
“Andiamo!”
disse Sanji mettendosi a capo fila. Hoshi si girò verso di
Rufy, sorridendogli appena. Il moro rispose al sorriso. Era anche lui
senza maglietta e Hoshi poteva ammirare quegli addominali perfetti che
la facevano impazzire. Gli si avvicinò e lo prese per mano.
”Andiamo,
torniamo sulla nostra nave!” gli disse sorridendogli.
“Si!
Supereremo tutti gli ostacoli!” disse Rufy camminando mano
nella mano con la sua ragazza.
“Ehi,
c’è un'altra porta!” disse Zoro.
“Entriamo
… ma questa volta stiamo ancora più attenti,
è sicuro che ci sia un altro
trabocchetto…” disse Sanji entrando nella stanza.
Come quella precedente, sembrava non esserci nulla, ma sicuramente
qualche stupida trappola si nascondeva.
“Facciamo
attenzione …” disse Usop che si trovava
appiccicato a Franky.
“Ehi…
sentite che strano odore? Come di tartarughe!” Disse Chopper.
“Tartarughe?
Dove? Io non ne vedo!” disse Rufy cercando di scorgerne.
“Qui,
sotto di noi …” disse Hoshi mentre una di loro si
alzava, facendola scivolare all’indietro. Si
scoprì che il pavimento era ricoperto interamente da
tartarughe scivolosissime.
“Che
bello!” disse Rufy scivolando su ognuna di esse e cadendo
sempre a terra.
“E
questa sarebbe una trappola?” si chiese Sanji perplesso.
“Solamente
riuscire a stare in piedi è una cosa impossibile
…” disse Robin cadendo nuovamente.
“Robin
– chan! Appoggiati a me!” disse Sanji cadendo anche
lui a terra.
“Ma
quant’è furbo! Non ci reggiamo in piedi e lui
vuole aiutare qualcuno a rimanerci!” disse Zoro deridendolo.
“Cos’è
spadaccino? Vuoi litigare?” chiese Sanji tentando di tirargli
un calcio, ma cadendo prima.
“Insomma
voi due! Ce la fate a non litigare almeno in queste
situazioni??” chiese Hoshi adirata.
“Ha
cominciato lui!” si dissero a vicenda il cuoco e lo
spadaccino.
“Santo
cielo, pensiamo a raggiungere la porta!” disse Hoshi.
“E’
impossibile camminare!” disse Franky scivolando nuovamente.
“Invece
è così facile!” disse Usop strisciando
a terra e usando quelle tartarughe scivolose a sue favore, per darsi
meglio la spinta.
“Ha
ragione!” disse Hoshi imitando l’amico.
Tutta la ciurma
cominciò a strisciare, peccato che proprio prima della
porta, una tartarga più grande delle altre, si
alzò in piedi su due zampe e attaccò i pirati con
una zampata.
“AAAAAH!”
gridò Robin che stava per essere schiacciata.
“ROBIN-CHAN!”
gridò Sanji strisciando più veloce che poteva
verso la sua amata e cercando di bloccare quella zampa con la forza, ma
scivolò e finì schiacciato.
“SANJI!”
disse Robin.
“MALEDETTA
TARTARUGA!” gridò Rufy tirando uno dei suoi pugni
Gom Gom, ma non riuscendo a spostarla nemmeno di un centimetro.
“Sembra
… fatta d’acciaio …” disse
Hoshi.
“Ci
penseranno le mie spade!” disse Zoro provando ad alzarsi in
piedi, ma ricadendo al suolo, non potendo così attaccarlo.
“Ci
penso io!” disse Usop sfoderando la sua fionda Kabuto e
provando ad abbatterlo con un proiettile esplosivo, ma niente da fare.
“Ha ha
ha, non eliminerete la mia tartaruga gigante!” disse il
principe, parlando attraverso l’ennesimo altoparlante.
“Eppure
… ci deve essere un modo …”
riflettè Robin osservando quell’animale. Sanji era
ancora la sotto e di certo non avrebbe resistito a lungo.
“E va
bene, tentiamo il tutto per tutto!” disse Rufy salendo sulla
schiena di Zoro disteso a terra.
“Ehi!
Ma che fai?” chiese lo spadaccino contrariato.
“Non
ce la faccio a reggermi da solo in piedi, ho bisogno di una base
stabile, sta fermo e usciremo di qui!” disse Rufy
posizionandosi a gambe leggermente divaricate e piegate, con un pugno
poggiato poco più avanti di lui e la testa
all’ingiù con i capelli che gli coprivano la
faccia.
“Gear
second …” disse mentre pompava sangue dalle gambe
e mentre il suo corpo si surriscaldava assumendo un colore rossiccio.
“Sta
usando la sua tecnica speciale!” disse Hoshi meravigliandosi
dell’intelligenza con il quale Rufy era riuscito a reggersi
in piedi. Quando si trattava di trovare una soluzione in un
combattimento, lui era il migliore!
“Grande
capitano!” disse Franky sorridendo.
“Yohohohoho
giovane ma furbo!” disse Brook ridendo come era solito fare.
Rufy
attaccò l’enorma tartaruga con una potente raffica
di pugni, liberando così il passaggio ai suoi amici e il
povero Sanji sotto la grossa zampa.
“Sanji!”
dissero tutti sperando in una risposta da parte del cuoco.
“Sto
bene …” disse il biondo a fatica. Era un
po’ provato ma molto forte e resistente, ce
l’avrebbe fatta sicuramente a continuare.
“Guardate,
la porta si è aperta!” disse Usop.
“Vuol
dire che abbiamo superato anche questo trabocchetto!” disse
Hoshi strisciando verso l’uscita insieme ai compagni.
“Ha ha
ha illusi, questo è niente! Non sperate che i prossimi
trabocchetti siano così facili!” disse sempre
William ridendo.
“Non
ci importa, noi supereremo tutti gli ostacoli!” disse Rufy
tornato normale.
“No,
tu principessina sarai mia, vincerò io!” disse il
principe ridendo.
“Andiamo,
non voglio nemmeno starlo a sentire!” disse la ninja
incamminandosi.
“Ehi
Sanji, come stai?” chiese l’archeologa al biondo.
In fondo, era stato schiacciato al posto suo.
“Sto
benissimo mia dolce Robin-chan, per te questo e altro!” disse
Sanji sorridendole con gli occhi a forma di cuoricino.
"Meno male ...
non me lo sarei mai perdonato se fossi rimasto schiacciato al posto mio
..." disse la mora, accennando uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
"Oh Robin-chan
... quando sei carina ..." disse il giocane cuoco, tornato serio,
avvicinando velocemente le sue labbra a quelle dell'archeologa, andando
così a donarle un dolce bacio, che però
durò poco visto che il biondo si staccò quasi
subito.
"WAAA! HO
BACIATO ROBIN-CHAN!" gridò mentre saltellava a destra e
sinistra, sotto lo sguardo sorridente della ragazza che alla fin fine
si era lasciata baciare volentieri ...
To be continued
...
Salve ragazzi!
Eccomi qui come promesso con l'aggiornamento xD sappiate che non manca
molto alla fine della storia, dieci chappy credo! Spero comunque vi
stia piacendo, anche perchè ci sono ancora un pò
di ideucce che mi frullano per la testa ... scuola è quasi
finita *___* questo vuol dire che tornerò ad aggiornare
regolarmente e salutare tutti! Ciao baci vvb!
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Capitolo 72 *** L'ennesimo trabocchetto .../ Hoshi presa? Il cyborg! ***
I
trabocchetti non paiono essere finiti per i nostri cari pirati che si
troverannoo ad affrontare nuove prove da superare per arrivare
all’uscita del labirinto … riusciranno ad arrivare
tutti vivi alla fine di ciò o ce ne perderemo qualcuno per
strada? Ovviamente sta al destino decidere, ma conta molto la
determinazione che ci metteranno loro nel difendere una loro nakama,
ovvero la cara Hoshi, che pare esser oggetto dei desideri del principe
…
“ Sta tranquilla … non sarai mai sua
…” disse Rufy alla mora, stringendole la mano e
tentando di rassicurarla con un sorriso. Si vedeva lontano un miglio
che era preoccupata per le loro sorti, cosa che a parer del capitano
era piuttosto inutile visto che sarebbe riuscito a difenderli come
sempre e alla fine ne sarebbero usciti giusto un po’
ammaccati …
Una nuova porta si prospetta all’orizzonte e i pirati sono
pronti a qualsiasi altro trabocchetto che si potrebbe celare dietro di
essa …
“Io … io credo che faccio andare avanti te! He
he!” disse Usop, che come al solito era stato preso da un
attacco di panico.
“Prima usciamo da qui e meglio è … non
ho voglia che qualcuno ci rimetta la vita …” disse
Zoro, che più che altro era preoccupato per
l’assenza di Nami. Ormai era chiaro, era sparita, sicuramente
se ne era andata di sua spontanea volontà …
“Ragazzi … stiamo in guardia
…” disse la bella archeologa, che durante tutto il
tragitto non aveva fatto altro che tenere gli occhi fissi sul bel
cuoco, che le continuava a mandare sorrisi rassicuranti, come a dirle
che stava bene …
“ Entriamo … ma facciamo attenzione
….” Disse Hoshi, andando a poggiare la mano sul
pomello della porta e con un gesto netto l’aprì,
aspettandosi chissà quale strano trabocchetto … a
discapito di tutte le sue aspettative si trovavano semplicemente un
nano con due moto cross. E questo che voleva dire?
“EEEH?” chiesero tutti sbalorditi, non capendo il
perché della presenza di quelle moto, che più che
moto sembravano esser biciclette con attaccato un Dyal ventoso.
“Miei cari ospiti, la sfida che vi si presenta ora
è una gara! La cosa sta andando troppo per le lunghe e
perciò ho intenzione di risolvere la faccenda con una corsa!
Il vincitore si terrà la principessina!”
esclamò William, dal solito lumacofono parlante, dando
quelle semplici direttive … evidentemente aveva voglia di
chiuderla li …
“Mmm … una gara è? Interessante
… io voglio gareggiare!” affermò il
capitano, non fermandosi nemmeno un secondo a pensare che magari era
tutta una trappola e c’era il bleff sotto.
“Rufy … sta attento …” disse
la giovane fidanzata visibilmente preoccupata.
“Oooh stai tranquilla, non posso perdere!
C’è un premio in palio troppo
importante!” disse il ragazzo dal cappello di paglia,
donandole uno di quei solari sorrisi a trentadue denti.
“Mi fido di te …” disse semplicemente
lei, osservando il ragazzo avvicinarsi alla piccola moto. Ci
salì sopra, aspettando il via. Il nano ovviamente
salì sull’altra e dunque a breve avrebbero
iniziato …
“Forza capitano! Yohoho!” disse Brook, cominciando
a ridere come al suo solito, sicuro della vittoria di Rufy. Un fischio
echeggiò per tutto il luogo, segno che la gara aveva inizio
e così, bam, le moto cominciarono a sfrecciare lungo un
tragitto ben tracciato …ovviamente, come Robin si aspettava,
la moto del capitano era danneggiata, tanto che cominciò a
perdere velocità, mentre una gomma si bucò
…
“AAAAH! MA CHE SUCCEDE!!!” gridò il
moro, cominciando a perdere il controllo.
“hihi …” e intanto il nano se la rideva
sotto i baffi, andando dritto dritto verso il traguardo. Come se non
bastasse all’occhio vigile di Hoshi non fù di
certo difficile notare una bomba posizionata sotto la sella, che
sicuramente a breve sarebbe esplosa …
“Cazzo!” esclamazione più che giusta per
la giovane Ninja, che con un rapido scatto cominciò a
dirigersi verso la moto, sfoderando uno dei suoi Kunai e affidandosi
alla sua infallibile mira … lo lanciò,
indirizzandolo proprio contro la bomba, cercando di staccarla dalla
moto e nel mentre faceva questo, si moltiplicò, andando a
cercar di raggiungere il suo capitano, peccato solo che la moto sia
troppo distante e che quindi la ragazza non farà mai in
tempo …. In suo aiuto accorse Nico Robin, che grazie ai suoi
poteri, fece spuntare una mano sul manubrio della moto, che
spintonò via Rufy, facendolo finire a terra. La moto dopo
pochi secondi esplose, andando in frantumi.
“RUFY!” gridò Hoshi, avvicinandosi al
suo ragazzo e inginocchiandoglisi vicino, cercando di capire se stesse
bene.
“Ehi ehi calma sto bene …” disse il
capitano, facendole l’ennesimo sorrisone a trentadue denti.
“Oh, starai anche bene, ma la gara l’ha vinta il
mio uomo e quindi ora lei è mia!” disse William,
dal solito lumacofono parlante.
“Non vale! Sei stato scorretto!” disse Rufy,
balzando immediatamente in piedi e poggiando il cappello di paglia
sulla testa della ragazza … questo voleva dire solo una
cosa. Ora si faceva sul serio!
“Sono ricercato per trecento milioni di berry e di certo non
mi farò battere da uno come te! Esci fuori e risolviamo la
questione tra di noi!” disse il giovane, aspettando che
spuntasse fuori il principe, peccato solo che l’unica cosa
che vide fu una grande pinza gigante, proprio sopra la testa di Hoshi.
“Attenta!!!” gridarono Sanji e Zoro in
contemporanea, avvicinandosi con un rapido scatto alla ragazza, peccato
solo che era troppo distante per raggiungerla in così poco
…
“HOSHI!” grdiò Rufy, tentando di balzare
contro la sua donna per afferrarla, ma la pinza
l’afferrò per la maglietta, trascinandola contro
il soffittoo che si richiuse immediatamente.
“RUFYYYY!” riuscì solamente a gridare la
povera ragazza, colta alla sprovvista. Il tutto era successo troppo
veloce perché lei se ne accorgesse ….
“NO! Maledetto! Vieni a scontrarti con me
correttamente!” disse il ragazzo di gomma fuori di se.
“Ha ha ha cercatemi se proprio volete, ma vedremo se riuscite
a sopravvivere alle trappole! Addio cari pirati!” e con
questo, spense il lumacofono parlante, avendo finalmente ottenuto
ciò che tanto bramava …
“Allora principessina … contenta di trovarti in
mia compagnia?” chiese il principe, alla ragazza che si
trovava proprio davanti a lui, in piedi, con le gambe leggermente
piegate e un espressione furente sul volto.
“Lascia in pace i miei amici!” disse la mora,
preoccupata per le sorti dei compagni.
“Oh ma tranquilla … staranno bene …
all’altro mondo ha ha ha ha!” risata diabolica. Ma
perché ce l’avevano tutti con lei? Che
aveva di così particolare? Boh, non lo
saprà mai probabilmente …
“Adesso che ne pensi se ci divertiamo un po’ io e
te …” disse il principino, avvicinandosi alla mora
con un ghigno da maniaco dipinto sul volto.
“Dovrai uccidermi prima! Non starò mai con un
viscido come te!” disse, sfoderando uno dei suoi Kunai,
pronta all’imminente scontro.
“Avanti, non voglio farti del amre … sei bella
tutta intera, non costringermi …” disse lui, che
non voleva farle del male, ovviamente se non l’avesse
costretto …
“Voglio tornare dai miei amici!” disse la mora,
catapultandosi sul principe cercando di colpirlo al volto con il suo
Kunai, così da sfregiarlo o cavargli un occhio …
violenta la ragazza è? Ma che ci si vuol fare, quando si
arrabbia è così …
***
“Dobbiamo trovarla!!!” gridò Rufy, in
preda all’agitazione, cominciando a spaccare tutti i muri che
si trovava di fronte, ovviamente aveva buona compagnia visto che Zoro,
Sanji e Franky lo imitavano alla grande, distruggendo tutto
ciò che trovavano di impedimento sul loro cammino
… la loro priorità era Hoshi!
“ Non so perché … ma ho come il
presentimento che se la caverà …” disse
Robin tra se e se, fiduciosa delle capacità della sua
sorellina minore, forse anche perché aveva dedotto che
William da solo non poteva molto …
“HOSHIIIII!” gridò il capitano, urlando
ormai il suo nome da diverse ore …
“Ragazzi! Eccovi qui!” disse la mora,
ricomparendogli davanti, sorridendo a trentadue denti agli amici. In
mano aveva un bel Kunai sporco di sangue …
“Hoshi!” esclamarono tutti sorpresi.
“William è solo un brutto ricordo, l’ho
fatto fuori con facilità … forza ora torniamo
alla nave! Rapidi prima che qualcuno si risvegli!” disse la
giovane, cominciando a correre verso l’uscita. Ovviamente
tutti la seguirono, con un bel sorriso sulle labbra, contenti che la
loro Nakama fosse salva, o almeno così credevano …
“Mmm …”mugugnò Robin,
osservando attentamente la ragazza che correva di fronte a loro. Forse
poteva ingannare i suoi compagni, ma lei no di certo …
In breve raggiunsero la nave, guidati ovviamente da Hoshi, che sembrava
aver messo fine alla vita del principe.
“Io direi che possiamo anche finirla qui questa farsa
…” disse l’archeologa, fermandosi, con
un ghigno stampato sul volto.
“Cosa? Ma che dici?” chiese Sanji non capendo,
mentre Hoshi si fermò di botto, dando le spalle ai suoi
compagni.
“ mmm? Che Farsa?” e ovviamente il capitano non
poteva capire. Sarebbe stato troppo intelligente da parte sua
…
“ Io concordo con lei … finiamola con questa farsa
…” disse Zoro, sguainando le sue spade e
avvicinandosi con un balzo alla Ninja, cercando di tagliarla a
metà, ma venne immediatamente bloccato da un pugno di Rufy,
che aveva un aria decisamente incazzosa.
“Che cacchio vuoi fare Zoro? Non ti permetto di uccidere la
MIA ragazza!” disse il capitano, a dir poco furente.
“ Non è Hoshi … non la vedi? Come
faceva a sapere la strada … e poi non ha vestiti macchiati
di sangue … il sangue che gli hai lasciato prima addosso,
quando si è chinata su di te … chi
sei?” chiede Robin, che in modo piuttosto arguto aveva notato
tutti questi piccoli dettagli.
“Ha ragione!” dissero Chopper e Usop insieme.
Hoshi, o meglio, la finta Hoshi, ghignò, rivelandosi per
quello che è … si tolse la maschera, andando a
scoprire di essere un Cyborg copiato a immagine e somiglianza dalla
ninja.
“Hoshi!” il primo pensiero del capitano non appena
comprese la situazione. Se li c’era un Cyborg, la vera dove
si trovava? Ma ovviamente ancora da William …
“Voi aspettatemi qua! Lo picchio, prendo lei e torno! E
sistemate quel Cyborg!” disse Rufy, cominciando a correre
all’impazzata verso il castello, alla ricerca della sua amata
…
To be continued ....
T____T scuola finita, ma pc impazzito ... fortuna che ho preso solo un
debito in inglese e non in latino ... comunque ragazzi, mi scuso ma il
pc ha fatto i capricci e ho dovuto aspettare che riparassero il mio
dove c'è la storia ... ora aggiornerò rapidamente
avendo tutti i capitoli pronti ^^ ogni due giorni e a breve
è finita xD ciao baci a tutti, alla prossima!
By Vegetina
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Capitolo 73 *** Addios William! Sbarco alle isole saboody. Nami in pericolo? ***
Intanto
Hoshi si trovava ancora all’interno della stanza di Williams,
che sembrava essere proprio un osso duro … o forse era lei
ad essere debole proprio a causa della gravidanza?
“ Non ce … non ce la faccio più
…” balbettò la ragazza, con il fiatone
e con una spalla ferita, precisamente quella destra. Difatti si poteva
ancora notare un Kunai conficcato all’interno …
“Devo … proteggere mio figlio!”
esclamò, ripartendo all’attacco con un balzo
diretto verso il principe. I kunai li aveva finiti, difatti si
trovavano sparsi per terra e uno addirittura conficcato nella sua
spalla, perciò tentò di colpirlo con un pugno
diretto al viso.
“Ma che vuoi fare mocciosa?” chiese William, sul
punto di crollare a terra svenuto. La nostra bella Hoshi l’ha
ridotto proprio una straccio, tanto che riesce a stento a rimanere in
piedi.
“Che voglio fare? Eliminarti brutto mostro che non sei altro!
Ti credi un principe è? Ma non sei altro che
spazzatura!” affermò rabbiosa, tirandogli
l’ennesimo destro in faccia. Però, ne aveva di
energie da vendere!
“AAAAH!” gridò William, cadendo al suolo
apparentemente svenuto.
“Tsè .. hai avuto ciò che
meritavi!” disse la mora, pulendosi un rivolo di sangue che
le scendeva dalla bocca. Eeeh Hoshi, mai abbassare la guardia o si
rischia di cader vittima delle trappole nemiche! Difatti,
l’astuto principe, fece solo finta di perdere i sensi. Appena
la principessina si girò di spalle, la attaccò
con uno dei suoi stessi kunai, lanciandoglielo contro.
“HOSHIIIIIIIIIIIIIII!” gridò il
capitano, entrando proprio in quel momento nella stanza, travolgendola
come solo lui sa fare e finendo insieme a lei a terra. Per
casualità evitarono entrambi il kunai.
“RUFYYYY!” gridò la mora, impattando
contro il terreno e accorgendosi solo ora di William ancora vivo.
“CAVOLO!” esclamò, prim di vedere il
ragazzo di gomma sparargli una raffica di pugni.
“oh … bravo amore!” disse la ragazza,
sorridendogli a trentadue denti. Oddio, l’ha chiamato amore!
“E ORA TUTTI INSIEME ALLA SUNNY!” gridò
Rufy, prendendosela in braccio come fosse la sua sposa e cominciando a
correre verso la nave … William fu solo un brutto ricordo,
che a mano a mano svanirà dalle menti dei pirati …
***
Erano passati due giorni dalla partenza di Ace e Marilin e il viaggio
dei pirati continuava. La prossima destinazione sarebbe stata
l’isola degli uomini pesce e dopo di che sarebbero finalmente
entrati nel nuovo mondo.
Quel giorno era molto speciale, difatti era il 19 marzo, il compleanno
della cara Hoshi.
Compieva diciassette anni e sulla Sunny sicuramente
l’avrebbero festeggiata.
Quella mattina la mora dormiva tranquillamente nel suo letto come di
consueto, quando un Rufy tutto pimpante entrò nella sua
stanza insieme a Sanji facendo un gran baccano.
“Uffa … cos’è tutto questo
baccano?” mugugnò la ragazza con la voce ancora
impastata dal sonno.
“Auguri Hoshi-chan! Oggi è il tuo
compleanno!” disse Sanji con una mega torta in mano e con
delle candeline sopra.
“Uffa Sanji! Ti ho detto che ne voglio un pezzo!”
disse Rufy che tentava invano di avvicinarsi alla torta.
“No, questa è solo di Hoshi-chan!” disse
Sanji allontanando con un piedi il moro.
“Ha ha sono proprio irrecuperabili!” disse Hoshi
che di prima mattina si ritrovava una scenetta così
divertente.
La corvina si alzò dal letto e andò vicino a
Sanji, esprimendo un desiderio e spegnendo le candeline.
“Grazie Sanji!” disse la mora sorridente.
“Oh Hoshi-chan, per te questo e altro!” disse il
cuoco con gli occhi a cuoricini.
“Ah approposito, auguri!” disse Rufy sempre
tentando di acchiappare la torta.
“Hihi quanto siete divertenti ragazzi!” disse la
mora ridendo di gusto.
“Dai vestiti e vieni di la! Oggi è un giorno
speciale!” disse il cuoco sorridente.
“Ok, datemi cinque minuti e sono da voi
…” disse la ninja prima di vedere il biondo
chiudere la porta seguito da un Rufy che non vedeva l’ora di
assaggiare la torta.
“E vestiamoci …” disse la mora
afferrando i suoi vestiti e infilandoseli. Si fermò un
secondo di fronte lo specchio e si mise di profilo alzandos la
maglietta e scoprendosi il ventre. Tirò un po’
fuori la pancia, cercandosi di immaginare con il pancione.
Sospirò, rimettendosi apposto la maglietta. No, proprio non
ci riusciva … era impossibile immaginarsi di avere un
figlio, soprattutto a quell’età e soprattutto se
non voluto. E poi non sapeva nemmeno se fosse il frutto di un amore o
di una violenza …
“Bha, meglio andare di la piuttosto che stare qui a farmi
tutte queste seghe mentali …” si disse la mora
dirigendosi verso il salotto dove l’attendevano i suoi amici.
“Auguri!” dissero Usop e Chopper sorridendo alla
loro compagna di ciurma.
“Auguri, Hoshi …” disse Robin sorridendo
leggermente. Zoro fece un grugnito, che secondo la traduzione di Hoshi
stava a significare “Tanti Auguri Hoshi!”
“Superrrrr! Sorellina! Auguroni!” disse Franky
facendo combaciare le stelle sui suoi avambracci.
“Yohohohoho auguri!” disse Brook sorridente.
“Grazie ragazzi, ma … Nami
dov’è?” si chiese la corvina guardandosi
intorno. Zoro sobbalzò a sentire quel nome. Due giorni prima
avevano litigato e da quel momento non si erano più rivolti
parola e ora che ci pensava non l’aveva nemmeno
più vista per la nave.
“Non so, io non la vedo da un po’
…” disse Robin. Anche gli altri componenti della
ciurma risposero allo stesso modo.
“Vado a vedere se è in camera
…” disse Hoshi dirigendosi, insieme a Robin, verso
la sua camera.
“Ma secondo te perché non si è ancora
svegliata?” chiese la corvina all’archeologa.
“Non saprei, io non la vedo da due giorni
…” disse Robin.
“Anche io …” disse la ninja aprendo la
porta della sua camera e vedendo che non c’era nessuno.
“Cosa? Ma come è possibile?” si chiese
Hoshi alzando un sopracciglio.
“Che strano, eppure non l’ho vista sulla nave
…” disse Robin cominciando ad avere un sospetto.
“Vieni con me!” disse poi l’archeologa
dirigendosi nel posto dove si trovava il Waiver.
“Guarda Robin, non c’è! Questo vuol dire
che …” disse la mora sbarrando gli occhi.
“Che Nami se n’è andata … hai
notato che nella sua stanza mancava la fotografia sua, di Nojiko e di
Bellemere?” disse l’archeologa intelligentemente.
“Si … è vero … hai ragione
…” disse Hoshi riflettendosi per un secondo.
“Ma perché? Perché se
n’è andata? Che motivo aveva?” si chiese
la principessa sforzandosi di capire quale fosse stato il problema.
“Andiamo ad avvisare gli altri …” disse
Robin dirigendosi nel salotto.
***
Le due ragazze avevano spiegato al resto della ciurma
l’accaduto. Zoro a quelle parole aveva sussultato, avendo
capito che sicuramente era tutta colpa sua …
“Ciurma! Dobbiamo ritrovare la nostra navigatrice! Senza di
lei siamo perduti!” disse Rufy serio.
“Oltre a questo dobbiamo ritrovarla anche perché
è una nostra compagna!” disse Hoshi sottolineando
bene questo punto.
“Si, giusto!” disse Rufy.
“Dobbiamo ritrovare Nami-chan! Non posso stare senza di
lei!” disse Sanji piagnucolando.
“E tu spadaccino … se non sbaglio c’era
qualcosa tra voi due, non ne sai nulla?” chiese Robin
centrando in pieno il punto.
“Tsè, no non ne so nulla …”
mentì Zoro.
“Bene, e allora rotta verso … ehm … il
log pose ce l’aveva Nami, ora come facciamo a seguire la
rotta?” chiese Usop con una gocciolina dietro la testa.
“No problem, Marilin ci ha lasciato il suo dicendo che non se
ne faceva nulla perché tanto c’era quello di Ace
…” disse Hoshi sorridente, tirandone fuori uno.
“Bene! E allora verso l’isolta degli uomini
pesce!” disse Chopper serio.
“Sicuramente anche Nami è diretta li, il Log pose
indica la stessa rotta …” riflettè
Hoshi intelligentemente.
“Perfetto, e allora andiamo!” disse Rufy alzando un
pugno in aria.
***
I pirati erano arrivati davanti alla Red Line e da li non sapevano
più come continuare, difatti, un enorme muro, gli impediva
il passaggio. Avevano incontrato anche una sirena, Kayme insieme a una
stella marina di nome Pappaga. Questi, dovevano salvare un loro amico
di nome Hacchin, che era stato rapito da un uomo chiamato Duval. I
pirati decisero di aiutarlo, ma cambiarono idea quando scoprirono che
questo Haccin altri non era che uno degli uomini pesce che un tempo
stava al servizio di Arlong. Alla fine, però,
decisero ugualmente di aiutarlo e di salvarlo. Duval, si
scoprì avere un odio verso Sanji perché, dato che
sul suo avviso di taglia c’era disegnata la sua faccia, essa
raffigurava alla perfezione l’immagine di Duval che
così era ricercato al posto di Sanji. Combatterono contro di
lui e Sanji, con una serie di calci, gli cambiò la faccia,
rendendolo così bello e attraente. Duval per sdebitarsi gli
disse che se avevano bisogno del suo aiuto lui c’era.
Intanto, Hacchin, chiese scusa in tutti i modi a Nami e per sdebitarsi
decise di portarli alle isole saboody dove probabilmente si trovava la
loro amica Nami e dove avrebbero potuto far rivestire la loro nave per
andare così all’isola degli uomini pesce.
“Ma questo arcipelago com’è?”
chiese Hoshi curiosa.
“Bhe, dovete promettermi una cosa prima che sbarchiamo li
…” disse Hacchin serio.
“Cosa?” chiese Rufy ingozzandosi di cibo come al
solito.
“Che qualsiasi cosa succeda li, anche se dovesse assistere
alla morte di qualcuno, non dovrete intervenire per nessun motivo al
mondo, chiaro?” disse l’uomo-pesce in tono serio.
La mora assottigliò gli occhi fino a ridurli a due fessuri.
Tutti divennero improvvisamente seri, osservando Kayme e Hacchin.
“Perché? Cosa c’è su quelle
isole?” chiese Robin seria.
“Non vi deve interessare saperlo, ma promettetemi che non
interverrete per nessun motivo al mondo!” disse Hacchin serio.
“E va bene … promettiamo …”
disse Rufy sorridendo a trentadue denti.
”Come vuoi …” disse Hoshi mettendo un
mano dietro la schiena e incrociando le dita.
In poco tempo i pirati giunsero all’arcipelogo
Saboody e sbarcarono su una delle isole. Erano tutte
collegate tramite dei ponti e avevano tutte un numero per permettersi
di orientarsi. Dal terreno uscivano delle sottospecie di bolle di
sapone che fluttuavano nell’aria e che erano molto
resistenti, tanto da riuscire a sopportare un peso umano. Solamente che
queste bolle una volta arrivate abbastanza in alto, esplodevano, cosa
che Rufy sperimentò personalmente.
I pirati si divisero. Un gruppo composto da Rufy, Kayme, Hacchin,
Pappaga e Chopper andò a cercare il famoso rivestitore di
navi, Zoro andò a farsi una passeggiata, Usop, Sanji e
Franky rimasero sulla nave, Robin decise di andare ad un centro
commerciale per vedere se li avrebbe trovato Nami mentre Hoshi decise
di farsi un giro per l’isola alla ricerca
dell’amica.
“Mi chiedo cosa Haccin volesse dire con quelle strane frasi
…” si disse Hoshi tra se e se, riflettendo ad alta
voce e camminando per un boschetto.
Osservò il numero dell’enorme albero che
contrassegnava l’isola. C’era scritto 29,
chissà dove si trovava. Era un po’ che camminava e
non capiva perché ma sentiva che lì intorno
c’era una strana aria , come se fosse seguita …
“Sento che c’è qualcuno
…” disse la mora girandosi di scatto e schivando
appena in tempo una bastonata che l’avrebbe colpita in testa.
“Mossa sbagliata!” disse la Ninja lanciandogli dei
kunai contro.
“Ragazzi! Dobbiamo prenderla! Vale la bellezza di duecento
milioni!” gridò un uomo ad altri suoi compagni che
in men che non si dica la circondarono.
“Voi … vorreste catturare me?” chiese la
ragazza perplessa.
“Si, siamo dei cacciatori di taglie e non ci lasceremo
sfuggire un pesce grosso come te!” disse un uomo cercando di
colpirla con un pugno ma che la ragazza schivò egregiamente
atterrandolo con un colpo solo.
“Perché non mi avete attaccata prima? Mi sembra
che è dal Grove 39 che mi state seguendo!” disse
la corvina pronta ad atterrarli tutti.
“Ma come non lo sai tesoro? Il grove che va dall’1
al 29 sono detti anche Grove senza legge dove i pirati e i cacciatori
di taglie sono liberi di agire e dove si svolgono anche le aste
umane!” disse uno degli uomini ghignando e
buttandosele addosso, ma la mora schivò l’attacco,
tirandogli una gomitata nella schiena e afferrandolo per la maglietta.
“Aste umane? Di che parli?” chiese lei non capendo.
“Ma come non lo sai tesoro? Qui c’è il
commercio di schiavi!” disse l’uomo ghignando. La
ragazza rabbrividì a quelle parole e gli tirò un
pugno, atterrando anche i suoi compagni in poco.
“Che schifo … ancora che esistono queste cose
… il commercio di schiavi …” disse la
corvina sputando a terra.
Riprese a camminare, ripensando alle parole che quegli uomini avevano
detto poco prima. Se c’era ancora il commercio di schiavi
questo significava che vendevano le persone e se vendevano le persone
le dovevano pur catturare da qualche parte e quindi … Nami
poteva essere in pericolo! La situazione era più grave del
previsto, non c’era un minuto da perdere! Bisognava
ritrovarla subito! Una ragazza bella come lei sarebbe stata una preda
molto richiesta! Non voleva nemmeno immaginarsi cosa le avrebbero
potuto fare se l’avessero catturata … doveva
trovarla al più presto!
“Maledizione! Maledizione! Maledizione! Devo trovare un
lumacofono e avvisare Sanji alla Sunny!” si disse mentre
aveva preso a correre. Vide una città poco distante da li e
decise di fermarcisi e cercare un lumacofono.
“Speriamo di trovarne uno …” si disse
cercandone uno publico dove poter inserire qualche moneta. Si
guardò intorno, notando che improvvisamente tutti si erano
inginocchiati appena avevano visto degli strani personaggi con una
bolla in testa che camminavano trasportati da degli esseri
umani o da degli uomini pesci a quattro zampe, tenuti buoni da delle
catene e pieni di sangue. Sicuramente erano degli schiavi …
era una scena a dir poco orribile, che le fece venire una stretta al
cuore.
“Che schifo …” disse guardando nella
loro direzione con disprezzo.
“Inginocchiati presto, o ti faranno fuori!” disse
un uomo facendola inginocchiare a forza.
“Ehi, ma perché dovrei inginocchiarmi a quei
tizi?” chiese la ragazza contrariata osservando il ragazzo
moro dagli occhi blu che l’aveva fatta inginocchiare. Doveva
avere più o meno la sua età e non c’era
che dire, era piuttosto carino … più alto di lei
sicuramente di dieci centimetri, piuttosto muscoloso e
… ma che diavolo andava a pensare? Lei era fidanzata con
Rufy! Però … era anche vero che gli occhi erano
fatti per guardare …
“Loro sono i draghi celesti … se non ti inginocchi
a loro mostrandogli rispetto, ti fanno fuori!” disse il moro.
“Draghi celesti? E chi si credono di essere? Ora gli faccio
vedere io!” disse Hoshi facendo per alzarsi, ma venendo
nuovamente atterrata dal moro che la fece forzatamente inginocchiare.
“I Draghi celesti sono i diretti discendenti dei fondatori
del Governo Mondiale, se provi a colpirli loro ti uccidino e se sei
più forte di loro hanno la possibilità di
chiamare un ammiraglio in loro difesa e sarebbe un gran casino se un
ammiraglio della marina arrivasse su queste isole
…” disse il moro impendendole di muoversi.
“Cosa? Un ammiraglio come Aokiji?” chiese
la mora sbalordita.
“Esatto … perciò vedi di stare buona o
scatenerai un bel casino …” disse il ragazzo serio.
“Si però … non è giusto
… quegli esseri sono disumani! Trattano le persone come
nullità! Mi fanno schifo!” disse la ninja con
disprezzo.
“Purtroppo possono fare ciò che vogliono senza
conseguenze …” disse il ragazzo osservando i
draghi celesti mentre se ne andavano.
“Non è giusto … qualcuno dovrebbe fare
qualcosa …” disse la principessa stringendo i
pugni e alzandosi finalmente in piedi.
“Sei molto altruista, ma devi accettare la vita
così com’è … non puoi
aiutare tutti, non ti è possibile! Cerca di pensare
più a te stessa e forse sopravviverai e poi … sei
solo una ragazzina, non avresti possibilità
…” disse il moro guardandola con un sorrisetto da
superiore stampato in faccia.
“Di un po’? Chi ti credi di essere è?
Non sai con chi stai parlando! Io sono bella quanto forte!”
si pavoneggiò Hoshi.
“Oh si e io sono il re dei pirati!” la
beffò il moro.
“Idiota …” disse lei tirandogli una
botta in testa.
“Gallina!” disse lui ghignando.
“Senti, ma chi diavolo credi di essere? Io sono Hoshi! La
principessa oscura! Faccio parte della ciurma di cappello di paglia!
Non puoi permetterti di parlarmi così!” gli
ringhiò lei acida.
“Oh, Hoshi, la Principessa oscura, ho sentito parlare di te
… da ciò che si dice hai una bella fama
… bell’impresa quella ad Impel Down, strano che
ancora non vi abbiano aumentato le taglie …” disse
il moro riconoscendo finalmente la ragazza.
“Tsè, finalmente hai capito di cosa posso essere
capace!” disse la mora con fare superiore.
“Bhe, sei una delle tredici supernove presenti
sull’isola allora …” disse il moro
squadrandola da capo a piedi. Non c’era che dire, proprio una
bella figliola …
“Le tredici Supernove? E che cosa sarebbero?”
chiese la ragazza alzando un sopracciglio.
“Le supernove sarebbero tredici combattenti che nel corso
della prima metà della rotta maggiore si sono distinti dagli
altri pirati e che pur non essendo ai livelli dei Big, rappresentano un
pericolo per la marina la quale è sicura che nel nuovo mondo
gli daranno parecchio filo da torcere … questi tredici
pirati sono tutti accomunati dal fatto di avere una taglia superiore ai
100 milioni di Berry… sei poco informata tesoro, leggi di
più!” disse il moro ghignando.
“Uno, non chiamarmi tesoro, due non dirmi che sono poco
informata dato che io conosco un mucchio di cose e tre,
c’è sempre un punto tre!!!”
sbraitò la principessa rossa dalla rabbia.
“Ha ha non c’è che dire, proprio un gran
bel caratterino!” disse il ragazzo ridendo di gusto.
“Ehi, inginocchiamoci presto, arriva un altro Drago
Celeste!” disse un cittadino li vicino osservando
l’ennesimo Drago Celeste arrivare. Era da solo e aveva una
faccia a dir poco da idiota con il muco che gli cadeva dal naso. Veniva
trasportato da un uomo, probabilmente un ex pirata, che camminava
più lento degli altri a causa della sua specie, difatti era
un umano a differenza degli altri che trasportavano i draghi celesti e
che erano Uomini-pesci, più forti e resistenti.
“Presto! Ringinocchiati!” disse il moro buttando
letteralmente a terra la corvina.
“INSOMMA BASTA! NON SONO UN BAMBOLOTTO DA SBADACCHIARE A
DESTRA E A SINISTRA!” gridò la corvina attirando
l’attenzione del drago celeste.
“Chi osa parlare in mia presenza?” disse il drago
celeste avvicinandosi ai due ragazzi mori e osservandoli.
“Ci perdoni, non era nostra intenzione
…” disse il moro abbassando la testa e
costringendo anche la ragazza a chinare il capo.
“Siete degli sfrontati, ma comunque questa ragazza mi piace!
Diventerà la mia nuova moglie!” disse il drago
celeste con tranquillità.
La mora alzò lo sguardo, fulminandolo, per poi dire:
”Mai, scordatelo brutto cesso!”
Inutile descrivere la reazione del drago celeste che tirò
subito fuori la pistola e sparò alla corvina che aveva tutt
l’intenzione di schivare il proiettile, ma il ragazzo dai
capelli neri si frappose tra lei e il proiettile, buttandosele addosso
e finendo a terra sopra di lei, venendo trapassato da parte a parte ...
To be continued ....
Hello gente! Io sono al mare e voi? XD Ecco il motivo di tanto ritardo
xD Spiaggia, sole mare ecc ...i miei mi ci hanno trascinata ma
finalmente ho una connessione decente che mi permette di connettermi xD
ed ecco il nuovo chappy xD siamo agli sgoccioli signori! A breve
terminerà tutto! Pochissimi capitoli! Spero vi sia piaicuto
e mi perdoniate xD byeeeeee
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Capitolo 74 *** Alex il misterioso .../ Una triste realtà ... Missione: Salvare Nami! ***
“Maledizione
… il proiettile mi ha trapassato da parte a parte e ha preso
la mia dolce fidanzata al cuore … moriremo insieme
…” disse il moro facendo finta di morire e
sussurrando all’orecchio della ragazza di far finta di essere
morta.
“Oh bhe … sono morti, tanto meglio
…” disse il drago celeste andandosene.
“Ehi, ehi sei vivo?” chiese Hoshi preoccupata
osservandosi i vestiti sporchi di sangue, del sangue di quel ragazzo.
“Tranquilla, sto bene …” disse il moro
alzandosi come nulla fosse e cercando di pulirsi come poteva la sua
maglietta bianca intrisa dal sangue.
“Ehi, aspetta … ma questo non è
sangue!” disse la mora assaggiandolo.
“Esatto, succo di pomodoro …” disse il
moro sorridendo furbescamente.
“Ma … io ho visto il proiettile colpirti in piena
schiena! Com’è possibile?” chiese la
ragazza confusa.
“Oh bhe, sarebbe impossibile per un normale essere umano, ma
non per qualcuno che ha mangiato un frutto del mare
…” disse ghignando.
“Non mi dire che sei un Rogia proprio come Ace!”
esclamò Hoshi sbalordita.
“Esatto sono un Rogia, ho mangiato il frutto
inchiostro-inchiostro che mi permette di trasformare il mio corpo in
inchiostro e di usarlo a mio piacimento rendendolo tagliente come una
lama e resistente come l’acciaio …”
disse il ragazzo ghignando.
“Ma … tu chi sei? E poi perché mi hai
salvata?” chiese la Ninja disorientata.
“Piacere, il mio nome è Alex detto il Misterioso e
sono il capitano della mia ciurma… sulla testa ho una taglia
di 299 milioni di berry …” disse il moro ghignando
sicuro.
“Alex il misterioso? Ne ho sentito parlare… si
dice che tu e la tua ciurma siate molto temibile e che ne abbiate
combinate di tutti i colori … non pensavo di trovare un
individuo come te qui, sull’arcipelago Sabaody
…” disse la mora scrutandolo attentamente.
“Oh, come ti ho già detto qui sono riunite tutte e
tredici le supernove, evento più unico che raro e comunque
ti ho salvato perché volevo evitare che venisse qui uno
degli ammiragli …”
“Ma non dovresti essere con i tuoi compagni di
ciurma?” chiese la mora curiosa. Alex si incupì
abbassando lo sguardo e digrignando i denti.
“Cosa c’è? Ho detto qualcosa di
sbagliato?” chiese Hoshi non capendo il perché di
quella reazione.
“Te ne intendi di medicina?” chiese improvvisamente
Alex.
“Bhe, me la cavo ma niente di particolare, a bordo abbiamo un
medico molto bravo!” disse Hoshi cercando di capire dove
mirasse a parare.
“Vieni con me!” disse Alex afferrandola per un
polso e conducendola in una stradina poco lontana da li che conduceva
ad una casetta abbandonata ma ben nascosta.
“Ehi, dove mi stai portando?” chiese lei non
capendo.
“Tranquilla, non voglio farti nulla!” disse il
ragazzo facendola entrare nella casetta e conducendola in una stanza
piuttosto buia dove si trovava un ragazzo biondo dagli occhi azzurri
che ansimava e sudava, con una ferita piuttosto grave al petto.
“Lui è il navigatore di bordo nonché il
mio primo ufficiale …” disse indicandogli il
biondo sofferente.
“Ma … come diavolo ha fatto a ridursi in queste
condizioni? La ferita è infettata e non si è
rimarginata! Possibile che tu non abbia un medico nella tua
ciurma?” chiese la mora sconvolta.
“Io ce l’ho un medico … solamente che
ieri in città sono successe delle cose e hanno catturato
tutto il mio equipaggio …” disse Alex stringendo i
pugni.
“Di cosa parli?” chiese Hoshi assottigliando gli
occhi e cominciando ad armeggiare con la ferita del biondo. Era
sicuramente una ferita d’arma da fuoco ma lei non era molto
pratica, non sarebbe riuscita a medicarlo per bene, li serviva Chopper!
“Ieri in città … una giovane ragazza
dai capelli arancioni stava per essere catturata da uno dei draghi
Celesti e così lui ha deciso di intervenire … si
chiama Paul e diciamo che è rimasto colpito dalla bellezza
della ragazza … insieme agli altri miei compagni ha provato
a salvarla, con il risultato che sono stati tutti catturati insieme
alla giovane per essere venduti come schiavi, mentre lui è
stato preso in pieno da un proiettile e salvato per miracolo da me,
giunto nel posto solo in quel momento …”
“Mi dispiace … ma … hai detto una
ragazza dai capelli arancioni?” chiese la mora sospettando
qualcosa e temendo il peggio per l’amica.
“Si, era una strana ragazza che usava uno strano bastone
… sembrava una strega, riusciva a controllare il
tempo!” disse Alex ripensando a quella buffa individua.
“Non ci sono dubbi … si tratta di Nami! Senti, sai
dove li hanno portati? Ti prego! E’ importante
saperlo!” disse la corvina scuotendo il ragazzo.
“Si … lo so … ma prima vorrei pensare a
trovare un dottore per lui …” disse Alex indicando
il suo compagno Paul che ansimava e digrignava i denti dal dolore.
“Tranquillo, a lui ci penso io! Mi basta un lumacofono e sto
apposto!” disse Hoshi.
“Ne ho uno … tieni …” disse
Alex porgendoielo.
“Perfetto!” disse la ragazza chiamando Sanji e
spiegandogli la situazione. Sanji andò immediatamente alla
ricerca di Chopper per condurlo nella casetta abbandonata, mentre Hoshi
e Alex andarono alla ricerca dei compagni rapiti che sarebbero stati
venduti come schiavi.
“Quindi secondo te saranno venduti tutti all’asta
di oggi?” chiese Hoshi con orrore, sempre più
sconcertata dai fatti che avvenivano su quelle isole.
“Si … ma stai tranquilla, prima che
l’asta inizi abbiamo ancora diverse ore … abbiamo
tutto il tempo!” disse Alex tranquillo.
“Bene … allora posso avvertire Rufy e gli altri
compagni di ciurma …” disse la mora sorridendo tra
se e se.
“Sei molto legato a loro, è?” chiese
Alex che voleva arrivare ad un punto ben preciso.
“Si, legatissima! Sono stati i miei primi veri amici e al
contempo stesso sono la mia famiglia!” disse la ragazza
ricordandosi tutte le esperienze vissute con loro.
“E dimmi un po’ … li in mezzo hai anche
un fidanzato?” chiese il moro con sguardo indagatore.
“Mi dispiace caro, sono impegnata, però se vuoi ho
una sorella minore che ha tredici anni che dovrebbe essere
libera!” disse Hoshi facendo la linguetta.
“No grazie, le mocciose non mi interessano …
preferisco di gran lunga una tipa tosta come te e che abbia la mia
età! Comunque aspetterò che ti lasci con il tuo
ragazzo e poi agirò …” disse Alex
diretto. Era un ragazzo che sapeva arrivare dritto al punto. La mora
sorrise, pensando all’assurdità di quella frase.
“Mi dispiace deluderti Alex, ma purtroppo io e lui non ci
lasceremo mai! E tra l’altro, aspetto anche un bambino
…” disse lei aprendosi in un sorriso
più largo.
“Un … bambino?” chiese il moro
sconcertato.
“Già … lo so di essere giovane, ma non
era previsto, è stato un errore ma dato che siamo stati noi
ad essere stupidi non è giusto che il bimbo ne paghi le
conseguenze e perciò non ho alcuna intenzione di
abortire!” disse la principessa sicura di se.
“Bhe, fai bene … io non ammazzerei mai mio figlio,
ma comunque se dovessi lasciarti con questo ragazzo io sono sempre
disponibile, anche se hai un figlio …” disse lui
sorridendole.
“Sei carino, ma mi dispiace, lo amo troppo!” disse
la corvina ripensando al volto sorridente di Rufy.
“Proprio non ho speranze è?” chiese Alex
con un espressione triste.
“Mi dispiace deluderti, ma almeno per ora no! E credo neanche
in futuro …”
“E vabbè, staremo a vedere! Comunque, dove si
trova il tuo capitano?” chiese il ragazzo tornando ad
argomenti seri.
“In giro per l’isola a cercare un rivestitore di
navi … non so dove precisamente perciò dovremo
cercarlo …” disse la corvina.
“Bene, allora sei fortunata a stare con uno come me! Almeno
ti proteggo io!” disse il moro ghignando superiore.
“Si … certo =.= come se non sapessi cavarmela
… ma ti credi così forte?”
chiese lei guardandolo divertita.
“Ovvio, io sono il più forte tra i pirati!
Diventerò il re dei pirati!” disse Alex battendosi
una mano sul petto.
Hoshi sorrise, chissà perché
quell’affermazione le ricordava tanto qualcuno!
“Ehi … facciamo attenzione, dei tizi ci seguono da
un po’ …” disse Alex.
“Si, lo so, me ne sono accorta …
d’altronde siamo in una zona senza legge, sono sicuramente
dei cacciatori di taglie!” disse la mora con
tranquillità.
“No, non sono in tanti è uno solo
…” disse Alex afferrando la corvina per un braccio
e trascinandola via, intento a scappare. Non aveva proprio voglia di
combattere.
“Ehi! E’ uno solo no? Non ci mettiamo nulla a farlo
fuori!” disse Hoshi contrariata.
Improvvisamente vennero atterrati e una lama fu puntata alla gola di
Alex.
“Tu, molla subito la mia compagna se non vuoi fare una brutta
fine!” disse Zoro serio.
“Zoro! Sei tu!” disse Hoshi tirandogli una botta in
testa.
“Ehi! MA che diavolo fai? Io ti salvo la vita e tu mi
picchi?” chiese lo spadaccino contrariato.
“Non mi hai salvato la vita, lui è Alex, un amico
… anzi, mi ha anche salvata! Perciò, evitate di
fare a botte!” disse Hoshi incrociando le braccia al petto.
“Tsè …” sbuffò
Zoro squadrando quel moro. Era sicuro di averlo già visto da
qualche parte.
“Zoro lo spadaccino, la tua fama ti precede!” disse
Alex sorridendogli.
“Alex… questo nome non mi è nuovo e
nemmeno la tua faccia! Di un po’, sei un pirata anche
tu?” chiese Zoro assottigliando gli occhi fino a ridurli a
due fessure.
“Esatto, Alex il misterioso, onorato che sappia della mia
esistenza!” disse il moro in tono ironico.
“Andiamocene Hoshi, è meglio lasciar perdere
questo individuo!” disse Zoro prendendo la mora per un polso.
“Ah, no Zoro! Aspetta! Mi sono dimenticata di dirti che so
dov’è Nami e che lui ci aiuterà a
ritrovarla perché insieme a lei ci sono anche i suoi
compagni di ciurma!” disse la mora facendo una gran
confusione.
“Cosa? Ma che diavolo farnetichi?” chiese Zoro non
capendo. La ninja si calmò e gli spiegò tutto
senza tralasciare il minimo dettaglio.
“Quindi … verrà venduta come schiava a
breve?” chiese lo spadaccino stringendo i pugni.
“Esatto, perciò dobbiamo sbrigarci a trovare Rufy
e gli altri e andare a salvare la nostra compagna e i suoi compagni
prima che l’asta cominci!” disse la mora intenta a
salvare la sua amica.
“Esatto … sappiate che i prezzi saranno molto
alti, perciò ci converrebbe riuscire a liberarli prima
dell’asta o sennò non è sicuro che li
riavremo indietro …” disse Alex serio.
“Tu zitto, non voglio il parere di uno come te! Conosco la
tua fama e non sei una persona raccomandabile!” disse Zoro
fulminandolo con lo sguardo.
“Dai Zoro non dire così … è
un bravo ragazzo …” disse la mora cercando di
capire il perché il suo compagno di ciurma dicesse
ciò.
“Lui è noto come Alex il misterioso
perché non si sa come faccia, ma prima si fa amici dei
pirati o dei marine o dei semplici cittadini e dopo di che li elimina
senza lasciare più traccia … è a tutti
ignoto il motivo per il quale lo fa e ancora più sconosciuto
come li faccia fuori … non lascia traccia
…” disse Zoro fulminandolo.
Alex abbassò lo sguardo, digrignando i denti.
“Cosa? Ma è vero?” chiese la corvina
guardandolo in faccia.
“Si che è vero … solamente che non
è proprio come ha detto lui, io divento loro amico
perché sono piuttosto altruista e socievole e loro per
ripagarmi tentano di catturarmi per intascarsi la mia taglia e
così sono costretto a farli fuori e ad eliminarli
…” disse il moro guardando serio lo spadaccino.
“Bhe … dai Zoro, ha un motivo! In fondo anche noi
facciamo spesso fuori quelli che tentano di catturarci!”
disse la mora fiduciosa.
“ Ti fidi troppo di questo qui e comunque io non abbasso mai
la guardia moretto, ricordatelo!” disse Zoro serio.
“Tranquillo, me lo ricorderò
…” disse Alex incamminandosi verso una direzione
ignota.
“Ecco, ora si è offeso!” disse Hoshi
seguendolo.
”Tsk, stupida mocciosa …” disse Zoro
seguendola. Non sia mai le fosse successo qualcosa a causa di
quell’Alex, il suo capitano l’avrebbe come minimo
strozzato.
“Bene … dobbiamo trovare Rufy al più
presto e poi dobbiamo salvare Nami!” disse Hoshi cominciando
a pensare dove si potesse trovare il suo capitano.
***
“Ehi Rufy-Chin! Andiamo a fare un giro sulla ruota
panoramica? E’ il mio sogno fin da quando sono una
bambina!” disse Kayme guardando il ragazzo di gomma con
espressione da cucciolo.
“Siiii! Magari il rivestitore di navi si trova li!”
disse Rufy entusiasta all’idea di salire sulla ruota
panoramica.
“Grazie Rufy-chin!” gli disse la sirena saltandogli
al collo e stampandogli un bacio sulla guancia.
“He he, già …” disse il moro
sorridendo.
“Ma non credo che il rivestitore possa trovarsi sulla ruota
panoramica …” disse Hacchin che venne praticamente
ignorato da Rufy, Chopper, Brook e Kayme. Salirono sulla ruota e Kayme
realizzò finalmente il suo sogno.
Intanto, li nei paraggi si aggiravano Hoshi, Zoro e Alex, che,
conoscendo gli amici, si aspettavano di trovarli li.
“Uff, Zoro, tu li vedi da qualche parte?” chiese la
corvina scocciata.
“No, ma saranno qui intorno …” disse lo
spadaccino sbadigliando.
“Ricordati che Nami è nei guai …
dobbiamo trovarla al più presto, perciò evita di
sbadigliare!” disse la mora ricordandogli in che situazione
si trovava la rossa.
“Sbrighiamoci a trovarli …”
tagliò corto Zoro.
“Ehi, non saranno quelli laggiù?
C’è un ragazzo con il cappello di paglia
…” disse Alex indicando un gruppetto.
“Grazie Rufy-Chin! Hai realizzato il mio più
grande sogno!” disse Kayme avvicinando il suo viso a quello
del moro e stampandogli un bacio in bocca. Rufy rimase di stucco, ma
subito si scansò. Lui aveva già una ragazza, la
migliore che potesse desiderare!
“Io …no, sono fidanzato!” disse il
capitano agitando le mani davanti a se.
“Oh, scusami Rufy-Chin, mi sono lasciata trasportare dalla
felicità …” disse la sirena ridendo
imbarazzata sotto lo sguardo allibito di Hacchin, Brook, Chopper e
Pappaga.
“Credo che se Hoshi fosse qui si scatenerebbe un infermo
yohohoho!” disse Brook ridendo. Fortunatamente lei non
c’era!
“Già … se ci fosse e avesse assistito a
questo bacio non immagino cosa potrebbe accadere! Come minimo urlerebbe
adirata, colpendo in testa Rufy!” disse Choppy sorridendo.
“RUFYYYYYYYYYYYYYYYYYY!” gridò Hoshi
avvicinandosi furiosa al moro e tirandogli una botta in testa.
“Ecco, proprio così!” disse Choppy
inizialmente sorridendo e poi sbiancando.
“H-H-HOSHI???” chiesero Brook e Chopper temendo il
peggio.
“Che cavolo combini? Non posso allontanarmi due minuti che tu
mi tradisci???” chiese la mora furiosa.
“No, non è come pensi! Insomma, io non centro
nulla!” disse il ragazzo di gomma agitando le mani di fronte
a se, cercando di scampare all’ira funesta della sua ragazza.
“No Hoshi, non è colpa sua, perdonami è
tutta colpa mia! Ero così felice per essere salita sulla
ruota panoramica che per sbaglio l’ho baciato in
bocca!” disse Kayme tentando di tirare fuori da quella
situazione il moro.
“Tu! Dopo che ti abbiamo salvata come ci ripaghi? Mettendomi
le corna con il mio ragazzo?” chiese la ragazza con sguardo
killer.
“Yohoho dai Hoshi, è successo per sbaglio
…” disse Brook cercando di non farli litigare.
“Piuttosto pensiamo a cose serie …”
disse Zoro.
“Dovete salvare la vostra amica e io i miei compagni di
ciurma …” disse Alex intromettendosi.
“Di che parlate?” chiese Rufy tentando di sviare.
”Tsè, sappi che non finisce qui ma comunque ci
sono cose più importanti che hanno la priorità
perciò … sappiamo dov’è
Nami, l’hanno rapita e la vogliono vendere come schiava tra
circa quattro ore e prima che ciò accada noi dobbiamo
trovare il luogo dove ciò dovrebbe avvenire e salvarla
…” disse la mora semplice e concisa.
“Cosa? Venduta come schiava?” chiese Chopper
entrando in panico.
“Esatto, però Chopper tu servi da un'altra parte
… a quanto pare Sanji non ti ha trovato, bhe
vabbè te lo dico io … devi immediatamente curare
un compagno di ciurma di Alex, cioè questo ragazzo qui,
è ferito gravemente …” disse la mora
guardando seria la piccola renna.
“Cosa? Una renna dovrebbe curare Paul? Ma siamo
sicuri?” chiese Alex perplesso.
“Chopper è uno dei migliori medici al mondo se non
il migliore, perciò fidati! Abbi fiducia in me!”
disse la mora facendogli l’occhiolino.
“E va bene … mi fido …” disse
il ragazzo non potendo non credere a quella ragazza.
To be continued ....
Buondì signori e signore, visto che questa volta ho
aggiornato rapidamente? XD Spero che il chappy sia di vostro
gradimento. Per rispondere a Sciabbo: Bhe, avevo in mente qualche altra
storiella, tipo una zonami o un'altra con un nuovo personaggio, ma
ancora niente di definito :P accetto volentieri consigli e pareri anche
perchè amo scrivere e non potrei non iniziare una nuova
storia xD Bye ragazzi!!
By Vegetina
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Capitolo 75 *** Assalto al Dock 1/ Hoshi schiava! Prima o poi pagherà ... ***
“Finalmente
vi ho trovato!” disse Sanji piombando improvvisamente alle
loro spalle insieme a Franky. Usop era rimasto di guardia sulla nave,
non aveva proprio voglia di combattere.
“Sanji! Franky!” dissero tutti contenti di vederli.
“Bene, siamo quasi tutti … all’appello
mancano solo Nami, Robin e Usop … credo sia giunto il
momento di andare alla ricerca di Nami … tu Chopper vai a
curare Paul per favore, ora ti dico dove si trova e dovresti essere in
grado di trovarlo da solo …” disse la corvina
dandogli delle precise indicazioni.
“Ehi … ma dov’è finita
Kayme?” chiese pappaga non vedendo più la sirena.
“Uhm? Era qui fino a due minuti fa … non
può essere andata lontana essendo una sirena
…” disse Brook.
“Non è che … Hacchin, mi serve sapere a
quanto vengono vendute le sirene? Un prezzo alto?” chiese
Hoshi intelligentemente.
“Si, è la specie con il prezzo più alto
…” disse Hacchin temendo per le sorti della
giovane kayme.
“Bene ragazzi, credo che oltre a Nami e alla ciurma di Alex
dovremo recuperare anche Kayme …” disse Hoshi.
“Le salveremo, costi quel che costi!” disse Sanji
con il fuoco che gli ardeva negli occhi.
“Si, ma dobbiamo trovare in fretta il luogo dove si
svolgerà l’asta o c’è il
rischio che le vendano prima che arriviamo noi …”
disse Hoshi.
“Bene! E allora andiamo! Non c’è tempo
da perdere!” disse Rufy furioso. Mentre Hoshi non
c’era stata, lui aveva assistito alla crudeltà dei
Draghi Celesti e gli era stato spiegato anche che cosa fossero le 13
supernove e il commercio di schiavi. Non voleva assolutamente che la
sua navigatrice e quella sirena facessero quella fine, ora era
più importante trovare loro piuttosto che il rivestitore di
navi!
“Bene, dividiamoci, sarà più facile
trovarli!” disse Hoshi.
“Bene! Allora io vengo con te!” disse Rufy
sorridendo a trentadue denti.
“E con noi viene anche Alexiuccio!” disse Hoshi
ancora arrabbiata per il bacio che il SUO ragazzo aveva dato a quella
sirena.
“Alexiuccio?” chiese Alex perplesso, intuendo che
volesse farlo ingelosire.
“Ah, vabbene non c’è
problema!” disse il capitano non capendo nulla come al solito.
“Bene, allora andiamo^^!” disse la mora prendendo a
braccetto Alex.
“Ehi, staccati, non mi sembra il caso …”
disse il moro un po’ a disagio.
“Uhm?” si chiese il ragazzo di gomma non capendo
l’atteggiamento della mora.
***
“AVANTI! AVANTI! MUOVIAMOCI SU!” gridò
Hoshi seguita subito dai due ragazzi mori. Sanji, Franky e Chopper
avevano trovato il luogo dove si sarebbe svolta l’asta e
così Brook, Rufy, Hoshi, Alex, Zoro ci si stavano dirigendo.
Robin non era stata trovata, perciò avevano preferito
lasciar perdere, si sarebbero rincontrati tutti alla Sunny.
“Salveremo Nami e Kayme!!!” disse Rufy determinato.
“E anche i miei compagni!” precisò Alex.
“Si, e anche i tuoi compagni!” disse Hoshi
arrivando proprio in quel momento di fronte al luogo dove si sarebbe
svolta l’asta. Tutti i loro compagni, eccetto Robin e Usop,
si trovavano già li! Quello era il Grove 1.
“Allora ragazzi, com’è la
situazione?” chiese la mora.
“A quanto pare dentro ci sono i draghi celesti e
perciò se entrassimo e ci riprendessimo i nostri amici credo
che succederebbe un bel casino, l’unica soluzione sarebbe
partecipare all’asta …” disse Hacchin.
“Facendo un calcolo dei nostri fondi dovremmo farcela
… proviamo a partecipare …” disse la
mora dirigendosi verso l’entrata.
I ragazzi entrarono dentro e videro delle cose orribili. La gente
comprava gli schiavi come se fossero ogetti. Si beffavano di loro, non
erano reputati esseri umani …
“Questa gente … mi fa ribrezzo
…” disse la giovane ninja digrignando i denti.
“Hoshi … sta attenta, guarda la
…” disse Alex indicandole il drago celeste che
quel giorno li aveva attaccati.
“Cavolo, se ci vede vivi capirà il
trucco!” disse la mora nascondendosi dietro i compagni.
“E ora, passiamo a un magnifico esemplare di femmina
umana!” disse colui che presentava i vari schiavi da vendere.
“Ha delle forme mozzafiato ed è un ottima
disegnatrice! L’ideale per passare il tempo!” disse
il presentatore mentre una ragazza dai capelli arancioni veniva
trascinata a forza.
Zoro appena la vide perse un battito … era proprio Nami
… ma, cosa le avevano fatto? Era ferita, incatenata e
piangeva … gliel’avrebbero pagata, e anche molto
amaramente!
“E’ Nami! Ragazzi dobbiamo riuscire a
riprendercela!” disse Hoshi intenta a fare un offerta.
“La compro io per trecento milioni!” disse un drago
celeste facendo un offerta spropositata, ma almeno era sicuro fosse
sua. Voleva una nuova moglie e l’avrebbe acquistata a
qualsiasi costo.
“Cosa?” disse Sanji sorpreso.
“Noi non abbiamo tutti quei soldi!” disse Zoro sul
punto di perdere le staffe.
“WUAAAA! CI RIPRENDEREMO NAMI!” gridò
Rufy cominciando a correre verso la compagna di ciurma.
“FERMO RUFY! NON FARE CAVOLATE!” gridò
Hoshi cercando di fermare il suo capitano, ma niente da fare,
così decise di inseguirlo, ma venne bloccata da un braccio
di Alex.
“Ferma! Non vorrai farti uccidere? Se sparano a lui non gli
faranno nulla, ma se sparano a te ti fanno fuori!” disse il
moro.
“Si sta cacciando nei guai! Non posso lasciarlo da
solo!” disse Hoshi cercando di sganciarsi dalla presa del
forte ragazzo.
“Ma quello è Rufy cappello di paglia
…” dissero due, che erano anch’esse
delle supernove.
“Se Rufy ha deciso di combattere, io non ci trovo nulla di
sbagliato …” disse Zoro cominciando a correre
anche lui verso Nami.
“A questo punto io vado a cercare Kayme!” disse
Hacchin, buttandosi anche lui nella mischia. Nella sala si stava
creando il caos generale.
“Tsè, e allora vado a recuperare i miei compagni!
Tu rimani qui, nelle tue condizioni è meglio se stai buona
… te l’affido!” disse Alex rivolgendosi
al biondo
“Io vado a salvare Nami-chan! Franky, Chopper, Brook!
Tenetela buona voi!” disse Sanji dirigendosi anche lui verso
il palco dove Nami era incatenata.
“Ehi! Non sono una mocciosa!!” disse Hoshi
imbronciata. Voleva salvare anche lei la sua amica Nami, i
compagni di Alex e anche quella sirena …
“Tu stai ferma qui, Sanji ci ha detto di tenerti buona
sorellina!” disse Franky bloccandola.
“Mollami Franky! Io voglio aiutarli!” disse la
corvina scalciando.
“Yohoho, buona ci penseranno gli altri!” disse
Brook osservando la situazione.
Rufy stava venendo ostacolato da diverse guardie, ma non fu tanto
difficile per lui metterle fuori gioco. Hacchin, purtroppo,
aveva liberato le sue altre quattro braccia, facendosi riconoscere come
un uomo pesce. Uno dei draghi celesti, precisamente quello che aveva
aggredito Hoshi e Alex quel pomeriggio, sparò ad Hacchin
colpendolo in piena schiena e facendolo stramazzare al suolo.
“NO! HACCHIN!” gridò Hoshi liberandosi
dalla presa del compagno di ciurma e correndo verso l’uomo
pesce.
“Ho ucciso l’uomo pesce! Sono grande! Sono
forte!” disse Charlos, che era il nome del Drago Celeste che
quella mattina aveva aggredito Hoshi e Alex.
Rufy lo guardò, digrignando i denti dalla rabbia. Non lo
sopportava, dal primo momento che l’aveva visto
l’aveva odiato.
“Mi dispiace … cappello di paglia …io
volevo salvare Nami per farmi perdonare da lei per tutto ciò
che le avevo fatto in passato … sono proprio un buono a
nulla …” disse Hacchin.
“Puh! Stupido pesce! La fine che ti meriti è la
morte!” disse Charlos sputandogli sopra e puntandogli
nuovamente la pistola contro, per finirlo …
“WUAAA!” gridò Rufy sferrando un potente
pugno al viso di Charlos che lo fece cadere all’indietro.
Nella sala calò un silenzio di tomba. Ciò che
Rufy aveva appena fatto comportava delle conseguenze di dimensioni
macroscopiche.
“Non ti puoi permettere di trattare le persone
così, tu non sei superiore a noi!” disse Rufy
arrabbiato.
“Rufy …” disse Hoshi mentre verificava
le condizioni di Hacchin, subito affiancata da Chopper che
cominciò a prestargli le sue cure.
“Zoro, Sanji, pensate a liberare Nami e Kayme, io tengo a
bada gli altri!” disse Rufy serissimo. Quando si incavolava
era meglio stargli alla larga ..
“Tu … non ti rendi conto di cosa hai fatto!
Presto! Chiamate uno degli ammiragli! Questa feccia umana deve
morire!” disse Shalulia, una dei Draghi Celesti.
“Tu non chiami proprio nessuno!” disse Hoshi
sferrandole un potente calcio in pieno viso.
“I DRAGHI CELESTI SONO STATI COLPITI!!! QUESTA E’
LA FINE!!!” gridò la gente, mentre usciva dal
palazzo dove fino a pochi minuti prima si stava svolgendo
l’asta.
“NAMII! SIAMO QUI PER SALVARTI!” disse Zoro
rompendo le catene, ma non riuscendo a rompere il collare.
“Zoro …” disse lei in flebile sussurro,
mentre singhiozzava.
“Sei una stupida!” disse Zoro cercando di trovare
un modo per levarle quel dannato collare.
“Ci penso io … di fronte a una ragazza
così giovane e carina non posso rimanere indifferente
…” disse un anziano signore, che riuscì
a togliere il collare in meno di due secondi. Dopo di che si
girò verso Rufy.
“Ti aspettavo cappello di paglia ^^” gli disse
sorridendogli,
“E tu … chi saresti?” chiese Rufy non
capendo.
“Silver Rayleigh …” disse Hacchin.
“Chi?” chiese Rufy non capendo.
“Lui è il rivestitore di navi che cercavamo,
è l’ex primo ufficiale di Gold Roger
…” disse Hacchin sputando sangue.
“Ho trovato Kayme!” disse Sanji uscendo fuori con
la sirena, alla quale venne tolto il collare sempre da Silver.
“Ehi … ma dov’è Alex? Qui tra
poco si scatenerà il finimondo … devo avvisarlo
…” si disse Hoshi tra se e se andando a cercare il
ragazzo, inoltrandosi nel magazzino.
“Ci conviene andarcene, i Marines stanno già
arrivando …” disse Silver indicando un plotone di
marinai che si dirigeva a gran velocità verso di loro
…
“CIURMA! SCAPPIAMO! RITROVIAMOCI TRA UN ORA ALLA
NAVE!” gridò Rufy prendendo Kayme e
cominciando a correre alla cieca. Zoro prese Nami, cominciando a
scappare insieme a lei e tutta la ciurma si divise. Nessuno
però si accorse che Hoshi si trovava ancora nel magazzino a
cercare il suo amico Alex …
“EHI ALEX! DEVI SBRIGARTI O LA MARINA TI
CATTURERA’!” gridò la Ninja alla ricerca
del moro.
“EHI! ALEX!” gridò nuovamente avanzando
e vedendo che c’erano ancora dei prigionieri che dovevano
essere venduti.
“Tu morettina … cerchi Alex il
misterioso?” chiese un ragazzo dai capelli rossi.
“Si, lo conosci?” gli chiese la ragazza
avvicinandoglisi.
“Certo che lo conosco, è il mio capitano
… sapevo che sarebbe venuto a salvarci
…” disse il rosso sorridendo tra se e se.
“Sai dove sono le chiavi per questi collari? Così
vi libero!” disse la ragazza guardandosi intorno alla ricerca
di un qualcosa che somigliasse a un mazzo di chiavi.
“Ce le ha il presentatore … quel tizio che
annunciava gli schiavi da vendere …” disse il
rosso.
“Bene, vado a rintracciarlo e ti libero! Ci sei solo
tu?” chiese la ragazza dirigendosi verso l’uscita.
“No, ci sono anche altri miei compagni!”
“Bene, allora aspetta qui!” disse la ragazza
uscendo dal magazzino.
“Come se potessi muovermi …”
ironizzò il rosso.
Hoshi tornò nella stanza di prima, dove trovò una
spiacevole sorpresa. C’era un intero plotone della marina
intento a catturare pirati qua e là a lei sconosciuti.
“Cavoli … sono già qui!” si
disse tra se e se nascondendosi dietro una tenda, nella vana speranza
di intravedere il presentatore.
“L’ORDINE E’ ELIMINARE TUTTI I
COMPONONENTI DELLA CIURMA DI CAPPELLO DI PAGLIA!” disse un
marinaio ai suoi compagni.
“Cavolo! Sono proprio nei guai! Forse io e Rufy non avremmo
dovuto colpire quei draghi celesti!” si disse la mora
deglutendo rumorosamente.
“Ma ora che ci penso … dove diavolo sono finiti?
Non li vedo! Sicuramente sono scappati … in tutto questo
caos nemmeno si saranno accorti della mia assenza!”
Hoshi si trovava li a riflettere sul da farsi, quando
avvistò il presentatore. Fece un ghignetto e nella
confusione riuscì a prenderlo e a trascinarlo nel magazzino.
“Tu, se non vuoi fare una brutta fine dammi immediatamente le
chiavi dei collari di questi poveretti!” disse la giovane
principessa puntandogli un kunai ben affilato alla gola.
“S-Subito …” disse il presentatore
terrorizzato, dandole il mazzo di chiavi.
“Bene. Bravo ciccio, ma ora ti farai una bella
dormita!” disse la Ninja tirandogli un colpo netto dietro il
collo che gli fece perdere i sensi.
“E ora passiamo a voi …” disse la
ragazza cominciando a liberare uno per uno gli schiavi li presenti.
“Grazie mille mora! Il capitano si è scelto
proprio bene la sua fidanzata!” disse il rosso ghignando.
“Ma va! Non sono la sua fidanzata, sono solo un amica! E ora
prendi i tuoi compagni e vattene di qui! C’è la
marina che sta mettendo tutto a soqquadro e a breve sicuramente
giungerà anche qui! Mi chiedo solo dove sia finito Alex
…” pensò la ragazza.
“Bhe, in questo caso grazie di tutto e addios!”
disse il rosso caricandosi due dei suoi compagni sulle spalle e
andandosene seguito da altri.
“Bene e io invece me ne torno da Rufy!” disse la
ragazza intenta ad uscire da li, ma un improvviso capogiro la fece
cadere al suolo.
“Perché … perché mi sento
così debole? Sarà … a causa del
bambino?” pensò la ragazza sul punto di perdere i
sensi.
“No … se perdo i sensi ora per me è la
fine …” si disse cercando di rimettersi in piedi.
“Ma guarda chi c’è qui! La feccia
umana!” disse Shalulia, il drago celeste che Hoshi aveva
colpito in pieno viso.
“Merda!” disse la mora cercando di rialzarsi in
piedi.
“Tu, hai osato colpirmi! Non meriti di vivere!”
disse la ragazza che era affiancata da innumerevoli marines.
“La facciamo fuori principessa?” chiese un marine
alla ragazza.
“No, ho un idea migliore per lei … mettetele un
collare esplosivo fatto di Agalmatolite, da oggi diventerà
la mia schiava! Sono curiosa di vedere quanti giorni
resisterà!” disse Shalulia ridendo malvagiamente.
“Agli ordini!” dissero i marine obbedienti come
cagnolini.
“NO! NON MI METTERETE UNO DI QUEI COSI!”
gridò la mora tentando invano di ribellarsi. Purtroppo, per
un motivo a lei sconosciuto, si sentiva tremendamente debole e non
riuscì ad impedire a quei marinai di ficcarle quel collare
maledetto.
“NOOOOO! NON SARO’ MAI UNA TUA
SCHIAVAAAA!” gridò la mora dimenandosi ancora,
nonostante la presenza di Agalmatolite.
“Tu ora fai come dico io!” disse Shalulia tirandole
un calcio al viso e facendola inginocchiare a forza.
“Non ti è più permesso camminare in
piedi, da oggi dovrai camminare a quattro zampe oppure strisciare come
un misero verme! Non puoi parlare e devi obbedire a qualsiasi cosa ti
chiederò! Ogni diritto ti è stato tolto o forse
non ce l’hai mai avuto! Se oserai ribellarti ti
farò morire lentamente, sotto atroci torture!”
disse Shalulia ridendo sadicamente.
“IO non mi abbasserò mai a eseguire i tuoi
ordini!!!” disse la corvina ostinata e orgogliosa.
“Non essere così ostinata!” disse
Shalulia tirandole un calcio al ventre. Hoshi sbarrò gli
occhi, lei era incinta! Così, rischiava di perdere il
bambino! Non poteva farsi colpire da quella strega, avrebbe ammazzato
suo figlio!
Si morse un labbro e trattenne a stento le lacrime sforzandosi di non
piangere. Abbasso la testa e si mise a quattro zampe.
Doveva sopportare … doveva sopportare
quell’umiliazioni almeno finchè Rufy non
l’avesse raggiunta! Si, perché lui sarebbe venuto
a salvarla e lei avrebbe vissuto felice e contenta con lui e con il
loro figlio …
“Vedo che cominci a capire schiava!” disse Shalulia
salendole sulla schiena.
“E ora forza, dirigiti verso il mio palazzo senza fiatare!
Dovrai portarmici senza fare nemmeno una sosta! Ha ha ha soldati, voi
cercate gli altri componenti della sua ciurma e quando li trovate,
fateli fuori …” disse la principessa tirando un
pugno in testa alla mora, segno che doveva cominciare a camminare.
-Pagherai … per ogni singola umiliazione che mi stai
infliggendo …- pensò la mora stringendo i denti.
To be continued ....
Tutti uniti contro Shalulia è.é vi giuro che io
non la sopporto proprio u.ù ma pagherà! Oh si che
pagherà è.é comunque perdonatemi per
l'attesa,ma a causa mare sto sempre fuori xD spero vi sia piaciuto *.*
mancano ancora due o tre capitoli e poi potrò mettere la
parola fine a questa fic :P ciau bacie e grazie a tutti quelli che mi
seguono!
By Vegetina
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Capitolo 76 *** Pura malvagità .../ Il coraggio di Usop! ***
"Ragazzi!
Siamo tutti no?” chiese Rufy sopra la Sunny. Avevano
recuperato Nami e Kayme, la missione era compiuta!
“Scusate
se mi intrometto … ma non c’era anche
un’altra ragazza?” chiese Silver guardandosi
intorno.
“Mmh?”
si chiesero tutti contandosi bene. Robin sarebbe tornata a breve alla
nave, l’appuntamento prima che succedesse tutto quel casino
era difatti a breve. Nami c’era, Kayme
pure ma … Hoshi? Che diavolo di fine aveva fatto?
“Hoshi?
HOSHI!!!!!” gridò il capitano guardandosi intorno
terrorizzato. Che fine aveva fatto la sua ragazza? Come aveva fatto a
non acorgersene prima.
“Perché
nessuno se n’è accorto prima??” chiese
Sanji temendo per le sorti della mora.
“No
… e questa è utta colpa mia… se le
è successo qualcosa io … io
…” disse Nami mentre un labbro le tremolava.
“Non
è colpa tua, sicuramente quella testona non è
scappata quando Rufy l’ha gridato!” disse Zoro
cercando di tirar su, come meglio poteva, la navigatrice.
“Buaaaaaaaaaaaaah
la mia sorellina!” piagnucolava Franky.
“Speriamo
non le sia successo nulla … considerando in che condizioni
si trova poi …” riflettè Chopper
preoccupato per l’amica.
“Io
… direi di andarla a cercare!” disse Usop
mostrando per la prima volta un briciolo di coraggio. Era una sua
compagna di ciurma, era incinta, con gente spregevole che girava per
l’arcipelago, non poteva lasciarla li ….
“Yoho
… appoggio Usop! Andiamo a cercarla!” disse Brook
pronto a partire alla ricerca della ‘dolce’ mora.
“Non
ce n’è bisogno, so io dove si trova
…” disse Robin giunta in que momento.
“ROBIN!!!”
dissero tutti i componenti della ciurma girandosi verso la donna appena
arrivata.
“Hoshi
è stata presa come schiava da una ragazza che mi sembra sia
un Drago Celeste … l’ho vista con i miei occhi
mentre la trasportava incatenata … sicuramente
sono diretti al castello di quesi draghi …” disse
Robin.
“Ma
…” tentò di dire Rufy.
“Niente
ma capitano, dobbiamo andare a slavarla e anche alla svelta
…in città si è diffuso il casino che
avete combinato e ho saputo anche io … certo che non sapete
starvene un po’ buoni … non sono intervenuta
perché era pieno di marinai e sarebbe stato un suicidio
considerando anche che dovrebbe esserci un ammiraglio
…” disse Robin facendo cenno ai suoi compagni di
seguirla.
“Vi
condurrò io al castello … ho preso informazioni,
perciò non sarà difficile arrivarci, sperando
solo che non sia troppo tardi …” disse
l’archeologa incamminandosi.
“Hoshi
… aspettami … sto venendo a salvarti!”
disse Rufy seguendo la giovane donna insieme a tutti i suoi compagni.
“Hacchin,
tu, Kayme e Pappaga rimanete sulla nave …”
continuò poi il capitano.
“Oh,
rimango anche io e cominciò a rivestire la nave …
se la vostra fama è vera non avrete troppi
problemi!” disse Silver intento a mettersi
all’opera. Appena avrebbero recuperato la loro compagna
sarebbero ripartiti, altrimenti c’era il rischio che la
marina gli prelevasse o addirittura distruggesse la nave, ma con Silver
a bordo si poteva stare tranquilli.
“Bene,
tutto il resto della ciurma con me!” disse Rufy serio.
***
“Oh,
finalmente siamo arrivati! Ci hai messo troppo! Vergognati! Per questo
ti beccherai una razione di frustate!” disse Shalulia
buttandola con un calcio a terra.
“Bastarda
… appena i miei compagni arriveranno te la faranno
pagare!” disse la mora stringendo i denti.
“I
tuoi compagni dici? Ha ha ha anche se arrivassero morirebbero ma
comunque non penso che sappiano che ti ho presa io come schiava! Ma
comunque non ti avevo detto di chiudere il becco? Per questo ti becchi
doppia razione di frustate!” disse Shalulia tirando fuori un
frustino.
Senza
nemmeno farle scoprire la schiena cominciò a frustarla,
facendola gridare di dolore e provocandole dei grossi tagli sulla
schiena, mentre la sua maglietta andava a farsi benedire, lasciandola
con il solo reggiseno addosso.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!”
gridò la corvina cercando di sopportare il dolore, ma era
praticamente impossibile.
“Ha ha
ha fa male è? Bhe, pensa che verrai frustata tutte le volte
che ti ribellerai!” disse Shalulia sempre più
malvagia.
Attirato dalle
urla entrò in quella stanza Charlos, il drago celeste che
Rufy aveva colpito nel Grove 1.
“Ehi,
ma non è una dei pirati di quella feccia umana che mi ha
colpito?” chiese quell’essere rivoltante.
“Si,
è lei e le sto dando la lezione che si merita
…” disse Shalulia tirandole l’ennesima
frustata.
“Voglio
che diventi mia moglie!” disse Charlos.
“E
perché mai? E’ una pirata che ha osato sferrarmi
un calcio! Mi ha sfigurato il viso!” disse Shalulia
toccandosi l’occhio leggermente gonfio.
“Ma
è bella! Perciò voglio che diventi mia
moglie!” disse Charlos ostinato.
“Bella
è? Forse hai ragione, è un po’ troppo
bella per essere una mia schiava … se le sfigurassi il viso
e le piantassi un bel coltello nello stomaco non sarebbe più
tanto graziosa … “ disse la ragazza prendendo un
coltello molto affilato.
“N-Non
ti avvicinare a me …” balbettò Hoshi
che quasi istintivamente si coprì il ventre. La pancia era
già leggermente evidenziata, segno che era
incinta, e non avrebbe permesso a nessuno di far del male al
suo bambino.
“Uhm
cos’è? Ti preoccupi di più per il tuo
pancino che per il tuo visino? Ha ha ha sciocca …”
disse Shalulia ridendo, ma notando poi quel leggero rigonfiamento.
“Sei
semplicemente grassa o sei incinta?” chiese il drago celeste,
che aveva capito tutto.
“S-Sono
grassa …” balbettò la mora temendo di
essere scoperta. La maglietta prima era lunga, in modo tale che
coprisse la pancia che era a malapena evidenziata, ma con tutto il
macello che era successo, era rimasta in reggiseno, lasciandole
scoperto il ventre.
Se quella strega
avesse scoperto anche quello sicuramente avrebbe ammazzato il suo
bambino …
“Grassa?
A me non sembra!” disse Charlos, non capendo nulla come al
solito.
“Oh,
ma guarda te, una schiava incinta! Che ne dici se ti libero da questo
peso?” chiese Shalulia avvicinandosi a lei, ridendo
malvagiamente.
“Dico
che puoi anche andare a farti fottere!” disse la mora
sputandole contro, gesto che pagò caro visto che la giovane
ragazza le sferrò un calcio in pieno viso, facendola cadere
all’indietro e facendole sbattere la guancia contro
un tubo dal quale sporgeva un chiodo, che le fece un grosso taglio
sulla guancia.
“Ha ha
ha ma com’è divertente!” disse Charlos
morendo dalle risate di fronte a quella scena.
“Oh,
ma il bello deve ancora venire …” disse Shalulia
avvicinandosele, intenta a farle perdere il bambino.
“Non
lo farai lurida puttana!” disse Hoshi lanciandosele contro e
colpendola con una testata allo sterno.
“No,
non si fa! Hai fatto un grosso errore!” disse Charlos tirando
fuori la sua pistola e sparandole.
“Sei
solo un annullità, impara a stare al tuo posto!”
le disse il ragazzo. Il colpo fortunatamente l’aveva presa di
striscio ad un braccio, non riportandole danni troppo gravi.
“Lurida
feccia umana!” disse Shalulia rialzandosi in piedi, con
l’intenzione di far fuori quella schiava.
“Farai
la fine dell’altro pirata … siete tutte
annullità, non avete diritto di vivere!” disse
Shalulia pronta a colpirla, ma accadde l’inaspettato. Un
giovane ragazzo, anch’esso con un collare al collo, si
buttò sopra il drago celeste, impedendole di far
ulteriormente male ad Hoshi.
“A-ALEX!”
gridò la mora sbalordita. Ecco che fine aveva fatto, era
stato catturato anche lui!
“Hoshi
… scappa … qui provo ad occuparmene
io!” disse il moro cercando di fare qualcosa, ma non potendo
molto con un collare di Agalmatolite.
“Illuso
… non riuscirà a scappare!” disse
Shalulia tirando fuori una pistola e puntandogliela alla gola.
“Va
all’inferno lurida feccia umana!” disse sul punto
di premere il grilletto.
“NOOOOO!”
gridò Hoshi buttandosi sulla ragazza e cominciando una lotta
a terra
“Maledizione!
Ma perché non mi ascolti mai!” disse Alex cercando
di fare qualcosa, ma l’agalmatolite lo stava indebolendo
più del previsto.
Un colpo
partì, successe tutto in un attimo, fu tutto troppo veloce
…
Riuscì
a vedere solo sangue, tanto sangue. Si girò, verso la
persona colpita al quale cominciava a fuoriuscire del sangue dalla
bocca …
“No
… no … non è possibile
…”
“Alla
fine ce l’ho fatta a colpirti! E’ la fine che
meriti lurida feccia umana!” disse Shalulia, puntandogli
nuovamente la pistola contro, pronto a dargli il colpo di grazia.
“Ecco
brava, insegna la disciplina a questi schiavi!” disse Charlos
ridendo come un ebete.
“NO!
TU NON LO ELIMINERAI!” gridò Hoshi levandole con
un calcio la pistola, ma accasciandosi immediatamente al suolo a causa
dell’Agalmatolite.
“Vattene
… finchè sei … in tempo
…” disse Alex sputando nuovamente sangue. Il
proiettile l’aveva colpito in pieno ventre
“Oh,
lo schiavetto ci tiene a questo rifiuto umano!” disse
Shalulia pressando sulla testa della giovane ragazza con un piede.
“Avanti
Shalulia, facciamo fuori questo e fammi diventare mia moglie quella
la!” disse Charlos in tono capriccioso.
“No,
lei è la mia schiava … “ disse Shalulia
afferrandola per i capelli e tagliandoglieli in un gesto netto con il
coltello, facendoglieli rimanere corti fino alle spalle.
“Piccola
mia, ma lo sai che adoro i tuoi bei capelli?” disse il re di
Strawberry, alla piccola Hoshi di appena quattro anni.
“Davvero
papà? Allora li lascerò crescere come la mamma!
Si, li voglio lunghi e belli come i suoi!” disse la piccola
sorridente.
“Ti
leverò la tua bellezza, il tuo essere donna! Ora non ti
serve più nulla di tutto ciò! Ti
strapperò i seni, ti leverò tuo figlio, ti
farò divenire sterile, ti sfiguererò, diventerai
un mostro!” disse Shalulia ghignando sadicamente. La perfidia
dei draghi celesti non aveva limite, erano dei veri e propri mostri ..
“Rufy
…” sussurrò semplicemente la mora tra
le lacrime, mentre osservava i suoi capelli cadere a terra e il suo
amico Alex sputare sangue.
“Ehi
Shalulia, perché prima di eliminarli definitivamente non ti
diverti ancora un po’ a farli soffrire? E’
così divertente!” disse Charlos ridendo di gusto.
“Mmmh
… perché no, buona idea …”
disse la ragazza chiamando due dei suoi schiavi e facendo portare Alex
e Hoshi in una stanza, lasciandoli li al freddo e al buio.
“Alex
… come stai?” chiese la ragazza singhiozzando.
“Io
… ce la farò non preoccuparti
…” balbettò il moro accennando un
sorriso. Improvvisamente però la mora si piegò in
due, digrignando i denti dal dolore e tenendosi le mani sul ventre.
“H-Hoshi?
Che hai?” chiese Alex allarmato, ricordandosi in che
condizioni si trovava.
“Alex
… mi fa tanto male … il mio bambino
…” disse Hoshi piangendo, temendo per le sorti del
piccolo che portava in grembo.
“Maledizione
… se solo potessi fare qualcosa …”
disse il moro provando a muoversi, ma sentendo una lancinante fitta
alla pancia. Cominciava a vedere tutto annebbiato, sicuramente a causa
dell’enorme quantità di sangue perso e a poco a
poco tutto divenne nero…
***
“MUOVIAMOCI!
NON C’E’ UN MINUTO DA PERDERE!” disse
Rufy, sfondando la porta del castello dei draghi celesti. Aveva uno
strano presentimento …
“Capitano
… ci dividiamo?” chiese Nami.
“Meglio,
così la troveremo prima!” disse Rufy salendo le
scale. Ognuno prese una direzione diversa, nella vana speranza di
ritrovare la loro compagna di ciurma.
“HOSHI!”
gridò Rufy aprendo una porta dopo l’altra. Quel
castello era immenso, ci saranno state trecento stanze!
“RISPONDI
HOSHI!” gridò Rufy aprendo l’ennesima
stanza. Su quel piano c’erano rimaste poche porte,
così aprì quella successiva, ritrovandosi di
fronte ad una scena terribile …
***
Sentiva dei
passi, qualcuno si stava avvicinando alla stanza dove si trovavano lei
e Alex …non sapeva da quanto erano stati rinchiusi la
dentro, ma abbastanza da sopportare a lungo quel dolore lancinante al
ventre …
La porta si
aprì di botto, rivelando di fronte a lei la figura dei due
draghi celesti.
“Allora,
cosa hai in mente per lei?” chiese Charlos ghignando.
“Ho
deciso di concedertela un po’ … sarà
divertente vedere questo rifiuto umano gridare mentre te la fai
…” disse Shalulia ridendo.
“Uh si
che bello! Finalmente posso divertirmi anche io!” disse
Charlos avvicinandosi alla mora che provava ad indietreggiare, ma con
scarso risultato visto che si trovava spalle al muro.
“Sarà
molto divertente come scena …” disse Shalulia
avvicinandosi ad Alex e premendo con un tacco sulla sua ferita,
facendolo urlare di dolore.
“Avanti
bellezza, ora ci divertiamo un po’!” disse Charlos
sbavando schifosamente.
“N-no
… non voglio … non di nuovo
…” disse Hoshi cominciando a tremare e a piangere,
mentre il dolore al ventre si faceva sempre più acuto.
“STELLA
DI FUOCO!” disse una voce alle loro spalle, prima che Charlos
venisse preso in pieno da una delle armi speciali di Usop.
“Cosa?”
si chiese Shalulia girandosi verso il ragazzo che aveva appena colpito
il drago celeste.
“Voi!
Non farete del male alla mia compagna di ciurma!” disse Usop,
con le gambe che gli tremavano.
“Tu
… come hai osato … pagherai con la
vita!” disse Shalulia urlando e al che arrivarono delle
guardie.
Intanto il
cecchino si era avvicinato alla giovane Hoshi rannicchiata a terra e
tentava di levarle il collare, ma con scarsi risultati.
“Usop
…” singhiozzò la mora.
“Tranquilla,
ora ci sono qui io! E ci sono anche gli altri! Rufy arriverà
presto!” disse il moro tentando di tranquillizzarla.
“Ehi
tu!” disse una delle guardie puntandogli il mitra contro.
“Ehm
… non è come sembra … io
…” tentò di dire il cecchino per
salvarsi le penne.
“Tu
cosa? Hai colpito un drago celeste! Questo significa la
morte!” disse la guardia sparando contro Usop e Hoshi. Usop,
invece che spostarsi, tirò fuori un coraggio che nessuno
avrebbe mai immaginato avesse e si parò tra Hoshi e i
proiettili, prendendosene un po’ in piena schiena.
“USOPPPP!!!”
gridò Hoshi, mentre il corpo del cecchino le cadeva contro.
“M-mi
… dispiace … s-sono inutile … come
sempre …” disse Usop, mentre del sangue cominciava
a fuoriuscirgli dalla bocca.
“NO!
NON E’ VERO CHE SEI INUTILE! USOP! RISPONDIMI! USOP! NON
MORIRE! TI PREGO!!!” disse la mora con le lacrime agli occhi,
scuotendo il corpo del cecchino, ormai privo di sensi.
“NO!
NO! TI PREGO! USOP! NO!” gridò Hoshi piangendo
disperata.
“Ha
fatto la fine che meritava …” disse Shalulia
avvicinandosi alla guardia.
“E
ora, finisci anche lei …” disse il drago celeste
ridendo di fronte a quella scena pietosa.
Hoshi
alzò lo sguardo, osservando la guardia pronta a spararle
contro e ripensando a tutto quello che era successo a causa sua
… prima Alex, poi Usop … stavano morendo uno dopo
l’altro e solo ed unicamente per colpa sua …
Il suo pensiero
si spostò per un secondo al bambino che portava in grembo e
poi a lui, a Rufy …
Aveva spesso
rischiato di morire, ma era sempre stata salvata qualche attimo prima,
che accadesse di nuovo? Che qualcuno l’avrebbe salvata di
nuovo? No, questa volta era diversa … era impossibile che
qualsiasi persona fosse entrata da quella porta sarebbe stata
così veloce da riuscire a salvarla, questa volta il suo
destino era segnato …
To
be continued ....
Salve ragazzi! Eccomi qui con un nuovo aggiornamento u.ù
allora, chi si vuole unire al fan club contro Shalulia? Se avete
torture per lei in mente sparate pure, accetto tutte le vostre proposte
u.ù comunque, come avrete capito manca pochissimo
°ç° (Quanti chappy è che lo dico?
O.o boooooooh!) Spero che vi sia piaciuto, grazie a tutti quelli che mi
seguono :P baci alla prossima!
By Vegetina
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Capitolo 77 *** Tutto bene quel che finisce bene! ***
Improvvisamente
nella stanza scomparve tutto, si ritrovò in una stanza
completamente bianca,
con di fronte a lei quella ragazzina che tante volte aveva visto,
quella
ragazzina che non era altro che la sua parte malvagia, quella ragazzina
che
attivava sempre l’Akai Fu …
“Tu
sei me … io sono te … se muori tu, muio anche io
…” disse la bambina.
“E
con questo? Non mi lascerò controllare di nuovo da te
… se devo morire che così
sia …” disse Hoshi guardando con disprezzo la
ragazzina.
“Non
ti lascerò sprecare la vita in questo modo … io
voglio vivere! Se hanno
attivato il sigillo dentro di te, allora vuol dire che tu sei destinata
a
vivere fino alla vecchiaia e di certo non permetterò che tu
ed io moriamo
prima!”
“Il
destino farà il suo corso e tu non interferirai questa volta
… se devo morire,
che così sia!”
“NO!
Fammi prendere il controllo del tuo corpo, solo così la
scamperemo! Diventerai
mille volte più forte, riuscirai a levarti quel collare di
Agalmatolite e sarai
salva! C’è solo un prezzo da pagare …
la vita del tuo bambino!” disse la bambina
ghignando.
“NO!
Che senso avrebbe vivere senza mio figlio? Nessuno! Perciò
non ti lascerò
uccidere mio figlio solo per salvare la mia vita!”
“Sciocca
che non sei altro …”
Improvvisamente
tornò alla realtà e si rese conto che non era
passato che un attimo … la
guardia si trovava ancora di fronte a lei, pronta a premere il
grilletto della
mitragliatrice e Shalulia aveva quell’insopportabile sorriso
stampato sul
volto.
“Addio
nullità …” disse Shalulia dando
l’ordine di premere il grilletto.
Non
seppe come, forse la forza della disperazione, ma riuscì a
prendere il corpo di
Usop e quello di Alex e a schivare tutti i proiettili, cadendo al suolo
un po’
per la presenza di Agalmatolite e un po’ per il dolore
lancinante al ventre.
“Ma
… come diavolo ci sono riuscita?” si chiese Hoshi
con il fiatone.
“Oh … bhe devo ammettere che mi hai spiazzata! Ma
questo non basterà a farti rimanere viva!” disse
Shalulia pronta a dare il
nuovo ordine alla guardia di sparare. Partì
un’altra raffica di colpi; Hoshi chiuse gli
occhi, questa volta non aveva più la forza materiale per
schivarli, ma stranamente non
arrivarono e si sentì solo un gran casino di guardie che
dicevano frasi del tipo:
“Ma non è possibile!” oppure
“E questo chi diavolo
è?”
La mora riaprì gli occhi di scatto ritrovandosi
davanti la figura di Rufy che con il suo corpo aveva parato
tutti i proiettili,
rispedendoli al mittente.
“R-Rufy …” disse Hoshi sul punto di
singhiozzare.
Tremava e piangeva, proprio come quando Mizuakai aveva abusato di lei
…
“Tranquilla, ora qui ci penso io …”
disse il moro
incavolatissimo. Poco prima era entrato in una stanza a dir poco
orribile, piena di cadaveri
di povera gente, ma per fortuna non c’era quello della sua
Hoshi, così aveva
continuato a cercare, finchè non l’aveva
trovata …
“Collier Shot!” disse Sanji, arrivato in quel
momento, colpendo al collo una delle guardie.
“Taglio dell’orco!” disse Zoro,
anch’esso arrivato
in quel momento, affettando due delle guardie.
“Rufy, a questi ci pensiamo noi!” disse Zoro pronto
a farli fuori.
“Si, tu occupati della dolce Hoshi-chan, di Usop e
dell’altro!” disse Sanji pronto a
combattere.
“Si …” disse il capitano avvicinandosi
velocemente
alla sua ragazza.
“Ehi … tutto apposto?” chiese il ragazzo
di gomma
accarezzandole una guancia.
“Rufy … Usop … Alex … il
bambino … mi fa tanto male
la pancia …” disse la mora stringendosi forte al
moro e singhiozzando. Il
capitano prima diede uno sguardo ad Usop ed ad Alex e poi strinse a sua
volta forte la
mora. Doveva aspettare Chopper, lui non poteva fare nulla se non
provare ad infonderle
un po’ di coraggio e protezione …
Immediatamente si sentì debole, chiaro segno che la
ragazza aveva al collo un collare di Agalmatolite.
“Dovrei per prima cosa levarti questo coso qua
…”
disse Rufy pensando ad un modo per sfilarglielo, ma non facendosi
venire in mente
nulla.
“Capitano! Siamo qui!” dissero Robin e Nami
entrando
nella stanza e vedendo Zoro e Sanji vittoriosi nell’aver
sconfitto quasi tutte le
guardie.
Shalulia stava tentando di scappare, ma venne
bloccata dalla navigatrice, che le puntò il suo Perfect
Klima Attack contro.
“Tu non ti muovi da qui razza di farabutta!” disse
la rossa con aria minacciosa.
“Ehi, come osi rivolgerti a me così?”
disse il drago
Celeste indignata.
“Non sei nella posizione di dirmi cosa devo fare o
come devo rivolgermi! Ti conviene darmi le chiavi del collare della MIA
AMICA se non
vuoi fare una brutta fine!” disse Nami, con il tono
più minaccioso che riusciva a
fare.
“E .. e va bene … ma la pagherete, tutti quanti,
con
la vita! L’ammiraglio vi farà fuori!”
disse Shalulia dando un mazzo di chiavi in mano alla
rossa.
“Robin, pensaci tu, io mi preoccupo di tenere buona
questa!” disse Nami evitando accuratamente lo sguardo di Zoro.
“Si …” disse l’archeologa
prendendo il mazzo di
chiavi e andando a liberare dal collare prima Hoshi e poi quel ragazzo
di nome Alex.
“Ehi … ehi
…
tranquilla, ora arriverà Chopper e vedrai che è
tutto a posto …” disse Rufy, cercando di
tranquillizzarla, anche se lui era
più agitato di lei.
“Mi fa tanto male la pancia … prima, mi ha colpita
…
ho paura, per il bambino …” disse la mora tra i
singhiozzi.
Rufy digrignò i denti, guardando Shalulia tenuta
sotto tiro da Nami e, sciogliendo l’abbraccio alla mora, si
avvicinò verso il drago
celeste.
Aveva un’espressione minacciosa dipinta sul volto,
un espressione che avrebbe fatto crollare un palazzo. Metteva a dir
poco paura …
“Tu …” disse il ragazzo di gomma con la
voce che gli
tremava e non di paura, ma di rabbia.
“Tu …” ripetè nuovamente
ancor più adirato.
“Ricordati … ricordati che sono un drago celeste e
non puoi toccarmi!” disse Shalulia, terrorizzata da quella
faccia.
“E sai a me quanto me ne frega …” disse
il capitano
che ormai era a pochi passi da lei.
“Te lo lascio Rufy …” disse Nami,
avvicinandosi alla
ragazza mora seduta a terra.
“Tu .. non puoi toccarmi …” disse il
drago celeste,
tremando di paura.
“Te l’ho già detto, non me ne frega
nulla di chi sei
tu … la pagherai! CARAAAAA!!!!!” gridò
il ragazzo di gomma sferrandole un pugno in
pieno viso, che la fece volare contro un muro.
“Rufy …” dissero Nami e Robin, capendo
ciò che il
ragazzo stesse provando in quell’istante.
“E non credere che abbia finito … pagherai per
tutto
ciò che le hai fatto, per ogni singola lacrima
che le hai fatto versare, pagherai per tutto!” disse
avvicinandosi al drago
celeste e afferrandola per il colletto del vestito, la tirò
su di peso.
“Se
ha perso MIO
figlio, giuro che ti verrò a cercare
all’inferno!!!!” disse il moro colpendola
con quanta più potenza avesse e spedendola contro un altro
muro che andò in
frantumi, facendola finire sotto le macerie …
“Tieni
Hoshi …
indossa questo …” le disse Nami, dandole la sua
felpa. La ragazza fece a mala
pena in tempo a mettersela, che perse i sensi. Troppe emozioni, troppe
lacrime,
troppo dolore … per quel giorno aveva passato troppe cose ...
***
Sanji correva
a
per di fiato con in schiena Hoshi priva di sensi e ai lati Chopper con
su di
una spalla Usop e sull’altrq Alex, mentre dieto
c’erano Robin e Nami . Gli era
stato affidato l’incarico di portare le ragazze al sicuro
prima che succedesse
il gran casino. L’ammiraglio era arrivato e ora Rufy e gli
altri erano
impegnati a combatterlo.
“Maledizione!
Come
abbiamo fatto a cacciarci in questa situazione? Come?” chiese
Sanji scuotendo
la testa.
“E’
tutta colpa
mia ragazzi …perdonatemi …” disse Nami
con voce triste.
“No
… Nami
….” Disse
Hoshi aprendo leggermente gli
occhi e, per quanto ci riuscisse, accennò un sorriso.
“Hoshi
…” disse la
rossa guardando la ragazza che in quelle condizioni tentava comunque di
tirarla
su di morale. Era davvero una persona unica …
“Non
… non …è
colpa tua …. “ disse, prima dare una violenta
spinta a Sanji, scendendo dalle
sue spalle.
“Dobbiamo
arrivare
al più presto alla nave! Devo curarli!!” disse
Chopper preoccupato per le sorti
dei tre ragazzi, peccato che si accorse di Hoshi scesa brutalmente
dalle spalle
di Sanji, che testa calda!
“Hoshi!
Che diavolo
vuoi fare?” chiese Sanji, fermandosi di botto insieme a
coloro con il quale
scappava.
“Io
… mi
meraviglio di voi! Perché stiamo scappando? Gli altri dove
sono?” chiese
visibilmente preoccupata per le sorti dei compagni. Se tutto era andato
come
previsto era arrivato un ammiraglio. Sperava vivamente che avesse
ritardato …
lei li conosceva bene …
“Proprio
due
minuti fa … è arrivato uno strano ammiraglio che
lanciava laser …” disse Robin,
optando per dirle tutto. Mentirle sarebbe stato inutile.
Hoshi dal
canto
suo sgranò gli occhi a quelle parole. Non poteva essere
…
“Kizaru
…” mormorò
appena, cominciando a correre nella direzione opposta con foga. Era
visibilmente agitata e forse anche un poco disperata. Lui a differenza
di
Aokiji non aveva un briciolo di pietà.
“FERMA
HOSHI!!!!”
gridarono Sanji e Chopper, andando all’inseguimento della
ragazza. Di
conseguenza andò anche Alex, trovandosi privo di sensi sulla
spalla di Chopper
…
“Maledizione!
Proprio ora che eravamo riusciti a scappare!”
esclamò Nami, seguendo anche lei
la giovane Ninja, insieme a Robin. Di certo non avrebbero lasciato una
compagna
sola.
E dopo una
corsa
affannata erano finalmente giunti nel loco, dove Brook stava tentando
di
proteggere a tutti i costi il povero Zoro, che risentiva ancora da
Trhiller
Bark … lui aveva preso molto più dolore a
differenza di Hoshi, che era ormai
quasi guarita. Rufy si trovava invece impegnato con una copia di Kuma,
insieme
a Franky, ma tutto sembrava inutile …
“RUFYY!”
gridò
Robin, essendo giunta sul posto insieme agli altri. Chopper
posò il corpo di
Alex poco distante da li, raggiungendo Brook, cercando di aiutarlo a
proteggere
Zoro. Sanji
posò invece Usop vicino ad
Alex, andando da Rufy …
“RAGAZZI!
L’ORDINE
ERA DI SCAPPAREEE!!!” gridò il capitano a dir poco
disperato. Stavano perdendo
e non potevano far altro che fuggire …
“
Muori …” sibilò
l’ammiraglio, pronto a spaccare la testa a
Zoro che si trovava proprio sotto di lui, con una pedata.
“KIZARU!!!!”
gridò
Hoshi con il fiatone, dovuto alla corsa e alle numerose ferite
riportate.
“Uhm
… ma guarda …
la traditrice della marina … la principessa di
Strawberry!” esclamò
l’ammiraglio, ricordandosi bene di quella mocciosa, o meglio,
di colei che si
era trasformata in lei …
“
NON TOCCARLO!”
gridò nuovamente, facendo un rapido scatto in direzione
dell’ammiraglio,
cercando di colpirlo con un calcio al viso che purtroppo non
servì a nulla …era
fatto interamente di luce, aveva ingerito un Rogia.
“Uhm
… basta …
direi che è ora di farla finita ….”
Mormorò Kizaru, con il solito tono calmo,
andando a trirar un colpo proprio dietro la testa della ragazza, che la
fece
volare contro una copia di Kuma con il quale Rufy stava combattendo.
“HOSHI!!!!”
gridò
il capitano disperato ormai, andando a recuperare la ragazza.
“Merda
… Rufy …
dobbiamo scappare di qui … l’ammiraglio
… Kizaru … è troppo forte! Non ce la
faremo!” disse agitata la mora, mentre si asciugava un rivolo
di sangue che le
usciva dalla bocca.
“Lo
so … ci stiam
provando … ma-“ non fa in tempo a finire la frase
che afferrò il corpo della
ragazza, facendo un rapido balzo verso destra, per evitare che la
ragazza
rimanesse coinvolta in un attacco portato dalla copia di Kuma.
“Hoshi!
Devi
scappare da qui! Va via! ANDATE TUTTI VIA! L’ORDINE
E’ SCAPPARE!” gridò verso i
compagni, cercando di far rimettere in piedi la sua fidanzata.
“ZOROOOOOOOOOOOO!”
gridò Usop, ripresosi un pochino, sputando sangue a terra
… il suo compagno era
in pericolo, difatti non riusciva quasi più a muovere
Kizaru stava
per
tirargli il colpo di grazia, nessuno sa più come fermarlo ed
è proprio ora che
accade l’inaspettato … il rivestitore di navi,
l’ex vice capitano di Gold D.
Roger, spuntò fuori a sorpresa, salvando Zoro e cominciando
a scontrarsi con
Kizaru.
“
Scappate ragazzi
…” mormora l’ex vice capitano di Gold D.
Roger, cercando di tenere a bada
l’ammiraglio della marina.
“RAGAZZI!
SCAPPIAMO!” gridò Rufy, cercando di aiutare Hoshi
a correre, cominciando la sua
fuga, cosa che fecero tutti i compagni, cercando di scampare alla
sconfitta
certa. Peccato solamente che le due copie di Kuma tentarono di
mettergli i
bastoni tra le ruote a tutti i costi. Fortuna che sembra arrivare il
Kuma
originale … fortuna o sfortuna? Al destino decidere
ciò …
“
Oddio … ma
quanti ce ne sono …” disse Hoshi con tono
spaventato, indietreggiando un poco
insieme a Rufy.
“Maledizione
… ma
da dove saltano fuori?” si chiese il ragazzo, che ovviamente
non si ricordava
quello che li aveva attaccati a Trhiller Bark, essendo svenuto.
Al contrario,
Hoshi e Zoro sembrano ricordarsi di costui, e anche molto bene!
“
Dove vi
piacerebbe andare se doveste fare un viaggio?” chiese Kuma,
comparendo
improvvisamente di fronte a Zoro, Chopper e Brook.
“N-No!”
esclamò lo
spadaccino, sgranando gli occhi. Kuma allungò una mano,
andando a toccare Zoro,
che improvvisamente sparì, lasciando allibiti tutti i
compagni.
“Z-Zoro
…”
balbettò Nami, mentre il labbro inferiore cominciava a
tremolarle. Gli occhi le
si inumidirono, cominciando a riempirsi di lacrime. Zoro era sparito e
prima che
lei riuscisse a chiaricici …
“
NOOOO! ZOROOOO!”
gridò Rufy, sgranando gli occhi, ma tuttavia rimase
immobile, senza muovere un
singolo muscolo.
“Deve
avere … una
qualche abilità segreta …”
mormorò Robin, cercando di scervellarsi.
“Ha
chiesto dove
gli piacerebbe andare se volesse fare una vacanza! E’
evidente che l’ha spedito
da qualche parte con un abilità speciale!” disse
Hoshi intelligentemente, o
meglio, ci sarebbe arrivata anche Robin se solo avesse sentito la frase
del
pirata.
Kuma si
avvicinò
ad Usop, che pareva agonizzante a causa della ferità.
“USOPPPP!”
gridò
Nami, cercando di mettere in guardia l’amico, peccato
solamente che Brook si
frappose tra lui e l’orso, sparendo per salvare un compagno
… la stessa sorte
toccò anche a Sanji, Usop, Franky, Alex e Chopper
… erano rimaste le tre
ragazze più il capitano.
“NO!
NO!
NOOOOOOOOOOOOOOOO!” gridò Rufy, andando ad
attivare la sua tecnica speciale, il
Geard Secondo.
“Fermati
… fermati
… fermati … FERMATI!!!”
gridò nuovamente Rufy, partendo all’attacco,
lasciando
Hoshi li per terra, con gli occhi sgranati. Il corpo del moro aveva
assunto il
solito colorito rossastro, andando a divenir praticamente incandescente.
“Nami!
Scappiamo!”
disse la giovane ninja, con le lacrima gli occhi, avvicinandosi a Robin
e Nami,
afferrandole per un polso.
“Ma
… si!” tentò
di dire la navigatrice. Ormai non c’era altro che potevano
fare. Anche lei
aveva il volto terrorizzato, come Robin e gli altri presenti. Erano
spariti uno
dopo l’altro, nemmeno il tempo di realizzare …
“
ALMENO VOI
SALVATEVI! PAGHERAI BASTARDO!” gridò il capitano,
prima verso le tre ragazze e
poi verso di Kuma.
Non fece in
tempo
ad attaccarlo che si ritrovò davanti a Nami.
“AAAH!”
urletto
terrorizzato da parte della navigatrice, mentre indietreggiò
un poco. Robin e
Hoshi ai suoi lati.
“CAZZO!
SCAPPATE!”
gridò la ninja, tentando di attaccarlo, ma velocemente il
componente della
flotta dei sette si parò davanti alla navigatrice, facendo
per colpirla con la
sua mano.
“Rufy
aiutam-“tentò di dire, con lo sguardo
terrorizzato, verso il capitano che
pareva correre verso di lei … peccato che la frase non venne
mai terminata
dalla ragazza, spedita anche lei in chissà quale parte del
mondo.
“NAMIIIIIIIIII!” gridò disperato
il capitano, tentando di
acchiapparla, ma niente … anche lei sparì senza
che lui potesse fare nulla.
“NOOOO!”
grido da
parte di Rufy, mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime.
“Basta
… SMETTILA
TI PREGO!” sembrò quasi supplicarlo …
un capitano che si abbassa a tanto, bhe …
in questa situazone è necessario!
“
Rufy … ROBIN
SCAPPIAMO ALMENO NOI!” urlò Hoshi, capendo i
sentimenti del fidanzato. Veder
sparire i propri compagni sotto i propri occhi non è una
bella cosa per
nessuno, tanto meno per il capitano …
“Dove
vi
piacerebbe andare se voleste fare un viaggio?” la solita
domanda di Kuma, che
questa volta si parò davanti a Nico Robin.
“WAAAAAAAA!
LASCIALE STARE!!!!” il ragazzo di gomma ormai non ci vedeva
più dalla rabbia e
dalla disperazione, e con un ultimo tentativo provò a fare
uno scatto verso
l’archeologa, porgendole la mano … tutto inutile,
anch’essa sparì sotto gli
occhi di cappello di paglia, impotente di fronte a tanta forza
…
Hoshi
osservò la
scena allibita, cadendo sulle ginocchia, con lo sguardo fisso nel vuoto
e la
bocca lievemente spalancata.
“N-No
… n-non c-ci
credo …” balbettò un poco, incredula di
fronte alla scomparsa dei suoi
compagni.
“Basta
… basta …
basta … BASTA!” singhiozzò il povero
Rufy, inginocchiandosi a terra e
cominciando a sbattere i pugni al suolo, con le lacrime che ormai gli
rigano il
viso.
“R-Rufy
…”
balbettò la ninja, voltando lo sguardo terrorizzato verso di
lui, mentre Kuma
pareva averla puntata …
“No
… anche lei no
… NON TE LO PERMETTERO’!!!!”
gridò furioso il ragazzo di gomma, attivando
nuovamente la sua speciale tecnica, il Gear Second, aumentando
velocità e
potenza. Altro rapido scatto, tentando di porgere la mano verso la
ragazza.
“Non
mi lasciare
…” sibilò la mora, allungando un
braccio verso il fidanzato, tentando di
afferrare la sua mano, guardandolo con occhi carichi di terrore
… e lui non
potè resistere a quello sguardo, il cuore gli si strinse in
una morsa, mentre
anche la persona più importante spariva sotto i suoi occhi
…
Cadde sulle
ginocchia, andando a piegar il busto in avanti, mentre i palmi delle
mani si
poggiarono sul terreno … le lacrime ormai uscivano dai suoi
occhi senza fermarsi …
“Non
sono neanche
riuscito a salvarli, neanche uno!” si disperava, mentre Kuma
si avvicinava
finalmente a lui.
“Non
ci vedremo
mai più cappello di paglia … questo è
un addio …” disse il membro della flotta
dei sette.
“YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!”
urlo di disperazione, prima di sparire anche lui, finendo
chissà dove …
Ed ecco che ora la ciurma di
cappello di
paglia era sparpagliata per il mondo …. Era giunta la fine
per loro?
Il destino
è
strano, si diverte a giocare con la sorte delle persone, ti illude,
fino
all’ultimo, facendoti credere che vada tutto bene, mentre poi
alla fine, scopri
che va tutto uno schifo, ma quando te ne sei accorto, è
ormai troppo tardi …
***
Tre giorni
dopo …
“ Ma
… dove mi
trovo? E’ forse un sogno?” si chiese una giovane
ragazza, mentre apriva gli
occhi lentamente. Per quanto era rimasta priva di sensi? Bhe
…parecchio.
“ Ma
… RUFY? AMICI
MIEI?” gridò tutto d’un tratto,
ricordandosi di cià che era successo. Quel Kuma
… li aveva fatti sparire uno dopo l’altro,
mandandoli chissà dove.
“Eh?
Hoshi?”
Chiese una voce da dietro un albero, notando la ragazzina sdraiata a
terra,
confusa, spaurita, triste …
“C-Carl?”
Chiese
la principessa, girandosi verso quella voce che avrebbe riconosciuto
ovunque.
Come poteva dimenticarsi di suo cugino? Di colui al quale aveva
lasciato il suo
regno?
“
Cuginetta, cosa
ci fai qui?” le chiese sorridente, mentre si avvicinava a
lei, tendendole una
mano così da aiutarla ad alzarsi.
“Io
… ero
nell’arcipelago Saboody … non dovrei essere qui! I
miei compagni mi aspettano!”
esclamò disperata, mentre fissò il cugino con gli
occhioni lucidi, piena di ferite. Il suo corpo avrebbe resistito ancora
a breve ...
“Calmati
Hoshi …
sei a Strawberry … sei a casa, non la riconosci? La tua
isola, il tuo regno!
Non preoccuparti … se vuoi tornare dai tuoi compagni ti
daremo una mano noi,
cosa ne pensi?” gli chiese il ragazzo continuando a
sorriderle, mentre
attendeva che afferrasse la sua mano.
“Ok
Carl … andiamo
…” disse quasi in un sussurro, afferrando la sua
mano. E forse fu questo il suo
più grande errore, dar fiducia alla figura di colui che
sembrava suo cugino …
tutto divenne nero e una sottospecie di essere dalle sembianze disumane
comparve davanti alla ragazza, stringendole il braccio nella sua morsa.
“Ma
… TU NON SEI
CARL!” gridò improvvisamente, cercando di tirargli
un calcio, ma niente,
sembrava essere intagibile, come se avesse mangiato un logia.
“
Infatti … io non
sono Carl …. Sono colui che racchiude i tuoi incubi
… sei finita sull’isola
dove i tuoi peggiori incubi diventano realtà!”
esclamò l’oscuro figuro, ridendo
malvagiamente.
“No…
tu non sei
reale!” gridò la mora, andando a fare un piccolo
sorrisino.
“Questo
lo dici tu
principessa … osserva, guarda, quella è
Strawberry, è il tuo regno … distrutto
dalla furia distruttiva di Gairo!” disse l’essere,
andando a ghignare
sadicamente.
“Gairo
è morto …
non mi inganni, SO CHE NON SEI REALE!” urlò la
ragazza, andando a socchiudere
gli occhi, per poi riaprirli e trovarsi in un isola completamente
deserta.
Evidentemente aveva creduto in se stessa, aveva capito che tutto
ciò che stava
vedendo non poteva essere una cosa vera …
Si
portò le mani
sul ventre leggermente rigonfio, andando a sorridere tra se e se.
“Almeno
tu
dovresti stare bene … sono sola, è vero
… ma tu … mi darai la forza di andare
avanti …” il tutto venne detto quasi in un
sussurro, mentre calde lacrime le
rigavano il viso.
1 mese dopo
….
“WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!”
gridò la povera principessa oscura, mentre un gruppo di
rinoceronti la stavano
inseguendo.
“AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
gridò nuovamente, cercando di correre alla massima
velocità. Cavoli se
sembravano imbattibili! Era riuscita a metterne K.O. solo una
cinquantina! Quel
bimbo che portava dentro di lei la stava debilitando al punto di non
riuscire più
a combattere.
“PIU’
VELOCE! PIU’
VELOCE! PIU’ VELOCE!” continuava a gridare, mentre
quei cosi la stavano quasi
per raggiungere. Oddio, sembrava proprio la fine, eppure, qualcosa o
meglio,
qualcuno, sembrava voler intervenir in suoi aiuto.
“Tecnica
a due
spade! Takanami!!!” gridò una voce di un ombra
avvolta nell’oscurità, facendo
fuoriuscire un attacco di spirito che spazzò via i rimaneni
rinoceronti,
lasciando sbigottita la povera moretta.
“Io
… questa
tecnica la conosco!” esclamò, fermandosi di botto,
cercando di riconoscere
quella figura nel buio.
“Tutto
bene …
Hoshi?” chiese quella persona, cominciando a fare qualche
passo in sua direzione.
“
Non dirmi che …
ZORO!” esclamò la principessa, facendo un balzo
verso l’amico, andando a
stritolarlo in un abbraccio.
“Evitiamo
questi
slanci di affetto …” ruggì lo
spadaccino, storcendo la bocca.
“Non
sai che bello
rivederti! Credevo che non vi avrei mai più
ritrovati!” esclamò la rgazza, con
piccole lacrime che le rigavano il volto.
“
Nessuno ha
pensato che quel vecchio aveva diviso una vivre card tra tutti?
E’ così che ho
ritrovato te, Nami e Nico Robin!” asserì
l’uomo, indicandogli due donne nel
buio.
“Hoshi!!!”
disse
Nami, correndo verso la sorellina.
“Piccoletta
…”
mormorò Nico Robin, facendo un leggero sorriso.
“WAAA!
SORELLONEEEE!” gridò la mora, buttandosi
letteralmente tra le braccia delle
due, presa da uno slancio d’affetto improvviso.
“Credevo
che non
vi avrei riviste mai più!!!” esclamò,
abbracciandole con foga.
“Smettila
di dire
queste cose … lo sapevi che prima o poi ci saremmo
rincontrati … e ora! Andiamo
a recuperare la Sunny! Non dista molto da quest’isola
… dopo di che, recupereremo
tutti gli altri … compreso il tuo Rufy!” disse
Nami, tirando fuori la
linguetta.
E
così, uno dopo
l’altro, riuscirono a ritrovare ogni singolo compagno, tutti,
tranne Rufy …
***
Cinque mesi
dopo
….
-Riuscirò
a
ritrovarvi amici, ve lo giuro ….-
“FERMATi
MALEDETTO!” gridò un uomo, inseguendo un ragazzo
dal cappello di paglia che era
scappato da un ristorante senza pagare.
-Ormai ho
girato
tantissime isole! Perché ancora non li ho trovati?
Perché? Sono sette mesi che
giro! Diamine! A quest’ora dovremmo essere tutti insieme a
festeggiare per
essere tutti vivi e la gravidanza di Hoshi dovrebbe essere giunta quasi
al
termine … perché ancora non li ho trovati?
Perché? Perché?- pensava Rufy. Questi
erano i pensieri che ormai lo assillavano da ben sette mesi, da quando
quel
Kuma l’aveva sparpagliati per il mondo.
“VUOI
FERMARTI
RAGAZZINO!!!” gridò il proprietario del ristorante
che rincorreva Rufy da
diversi minuti, ma il ragazzo di gomma aveva tutt’altri
pensieri per la testa.
-Dovrei essere
quasi giunto alla barca che ho rubato alla marina! Anche su questa
isola non ci
sono, perciò devo continuare a viaggiare!- pensò
Rufy determinato, ma subito si
rattristò.
-Ma chi voglio
prendere in giro … non so neppure dove sono, non so nemmeno
se sto girando in
tondo, senza i miei compagni di ciurma non vado da nessuna parte
…- pensò
nuovamente, saltando sopra la sua barca della marina e salpando. In
quei mesi
aveva rischiato di naufragare più volte, ma il desiderio di
ritrovare i suoi
compagni superava qualsiasi cosa.
-Hoshi
… dove
sei?- pensò il ragazzo guardando il cielo. Le
nuvole si muovevano velocemente, creando strani giochi
ottici … gli
mancavano i suoi compagni, gli mancavano da morire. Cinque mesi erano
tanti,
troppi per lui …
Con mille
pensieri
che gli giravano per la testa, si addormentò, pensando a
loro, come sempre, ma
soprattutto pensando a lei, il suo pensiero fisso da mesi ….
***
Mille voci gli
giunsero all’orecchio, voci che lui conosceva bene. Non era
possibile, erano
loro! Quante volte aveva sognato questo momento? Quante? Troppe,
impossibile
contarle tutte…
Aprì
gli occhi,
sperando di trovarsi di fronte i suoi compagni, ma niente di tutto
ciò accadde.
Non c’era il cuoco provolone, non c’era la
navigatrice isterica, non c’era
l’archeologa tranquilla, nemmeno la renna timida, lo
scheletro canterino, lo
spadaccino orgoglioso, il cecchino fifone, il carpentiere ballerino, la
ninja
che gli aveva rubato il cuore … non c’era nessuno
di tutti loro, era rimasto
solo ….
“Hoshi….”
Disse il moro, chiudendo gli occhi e cercando di immaginarsi il viso di
Hoshi,
sorridente e perfetto come sempre. Era così bella,
così perfetta, così … così
…
non aveva parole per definirla, sapeva solo che in quel momento voleva
solo
stringersela tra le braccia, coccolarla, infonderle coraggio, amore
…
“Rufy
…” disse una
voce alle sue spalle. La sua immaginazione gli stava giocando proprio
brutti
scherzi… si trovava in mare aperto, anche se lo desiderava
con tutto il cuore
era impossibile che i suoi ciurmati fossero li. Doveva rassegnarsi, ci
avrebbe
impiegato troppo tempo a ritrovarli o non l’avrebbe
addirittura mai più rivisti
…
“Rufy!”
disse di
nuovo quella voce. Era … angelica … e questa
volta il suo tono era un po’
tremante. Non poteva essere reale, era sicuramente frutto della sua
immaginazione! Doveva smetterla i illudersi, si faceva solamente del
male.
“RUFY!!!!”
gridò
questa volta la voce alle sue spalle. Qualcuno
l’abbracciò da dietro,
avvolgendolo in un caldo quanto tenero abbraccio. Quella sensazione
… non
poteva essere altri che lei …
Girò
piano la
testa, lentamente. Aveva paura di starsi immaginando tutto, di ricevere
un'altra volta una delusione e questa volta non avrebbe retto il colpo
…
“Mi
sei mancato
Rufy … tanto ….” Disse sempre quella
voce. Poteva sentire una grossa pancia
aderire sulla sua schiena e sentiva anche delle calde gocce salate
inumidirgli
la spalla. Questo non era un sogno! Era la realtà.
Girò
completamente
la testa, potendo finalmente scorgere la figura di una ragazza.
“H-Hoshi?”
disse
incredulo, mentre sentiva che gli occhi gli si stavano inumidendo.
Sperava
solamente che tutto ciò non fosse un sogno…
“Si
amore, sono
io, sono io! Finalmente ti ho trovato! Ti abbiamo trovato!”
disse poggiando la
testa su una sua spalla, mentre calde lacrime le cadevano dagli occhi
nocciola.
Il moro si
girò,
potendo finalmente osservare la sua amata in tutto il suo splendore. In
quei
cinque mesi di tempo era diventata ancor più bella se
possibile e il pancione,
dove stava crescendo suo figlio, le donava terribilmente …
Quanto aveva
aspettato questo momento, quanto aveva desiderato abbracciarla, quanto
aveva
desiderato riassaporare a pieno il suo odor di fragola, quanto aveva
desiderato
solo poterla guardare in quelle iridi nocciola che gli avevano fatto
perdere la
testa.
“Io
… non ci
credo, dimmi che non è un sogno …”
disse il ragazzo dandosi più volte dei
pizzicotti, ma lei rimaneva la, fissa davanti a lui che lo guardava con
gli
occhi velati di lacrime e un espressione di pura felicità
sul volto.
“Non
è un sogno,
capitano ….” Disse Nami, affiancando
l’amica. Il ragazzo guardò più in la e
poté scorgere la figura di tutti i suoi ciurmati
… c’erano tutti, non mancava
nessuno e c’era anche la loro amata nave! Non era possibile,
come diavolo
avevano fatto a ritrovarsi tutti? E perché lui era stato
l’ultimo?
“Rufy!!!”
disse la
mora scoppiando in lacrime e buttandosi letteralmente tra le braccia
del ragazzo.
Nascose il viso tra i suoi pettorali, cominciando a singhiozzare.
“Mi
sei mancato da
morire amore! Ho avuto paura! Avevo paura di perderti, ho avuto la
stessa paura
che ho provato ad Impel Down!” disse la ragazza singhiozzando.
Il moro, altro
non
potè fare che alzare un braccio e portare una sua mano sopra
la testa della
ragazza, accarezzandogliela, mentre l’altra la strinse in un
forte abbraccio,
per quanto il pancione permettesse.
“Anche
tu mi sei
mancata da morire … amore ….” Disse il
ragazzo di gomma, mentre una calda e
solitaria lacrima gli solcava il viso.
“Ho
capito che
senza di te non posso stare … tu ormai sei come una droga
per me, non
permetterò mai più a nessuno di separarci, mai
più … lo giuro ….” Disse il
ragazzo in tono dolce. Non c’era che dire, Rufy aveva
finalmente capito appieno
il significato della parola ‘amore’.
E
così si conclude
questa storia ricca di emozioni …. O forse no?
“Weeeeeeee!
Weeeeeeeeeeee! Weeeeeeeeeeee!”
un pianto di bambino
proveniva dall’interno di una stanza, mentre fuori
c’era la maggior parte della
ciurma ad attendere che qualcuno uscisse per fargli sapere qualcosa. La
figura
di Chopper si intravide mentre apriva la porta, uscendo con un bel
sorrisone.
“Complimenti
Rufy!
Sei diventato papà di un bellissimo maschietto!”
esclamò, indicandosi Hoshi
distesa sul letto, con un bel bimbo in braccio dai capelli neri neri,
con gli
occhi uguali a quelli della mamma … un nocciola intenso!
“ Ha
ha! Che
bello! Chissà se mangia come me!” disse il ragazzo
di gomma, con un sorrisone a
trentadue denti.
“Come
si chiama
Hoshi?” le chiese tutto pimpante, non vedendo l’ora
di sentire il nome deciso
dalla ragazza.
“Io
avevo pensato
di chiamarlo … Shanks, che ne pensi?” gli chiese,
facendogli un debole sorriso.
E il nostro
capitano
non potè far altro che saltare di gioia, nel mentre tutta la
ciurma festeggiava
il lieto evento… un re dei pirati, papà
… chissà quanti casini ci sarebbero
stati d’ora in poi su quella nave, ma questa è
un’altra storia, che forse in
futuro si racconterà … per ora
l’avventura di Hoshi termina qui … ma abbiamo
ancora una cosa in sospeso, Alex? Che fine ha fatto? Semplicemente
è stato
ritrovato dalla sua ciurma e gira per i mari nella speranza di
rincontrare
Hoshi, anche lui colpito da quella stramba ragazza …
possiamo finalmente
mettere la parola fina a questa storia signori!
The End!!!
Ehm ............... ehm .......................... .-. Ho deciso di
postare l'ultimo capitolo, anche se avevo perso la voglia di scrivere.
Il blocco dello scrittore.Perdonatemi per l'attesa, ma alla fine
è giunto il The End. Spero comunque che a qualcuno sia
piaciuta, anche se sto migliorando il mio modo di scrivere. Quando
avrò raggiunto un buon livello magari scriverò
altre storie, per ora ... Bye!
:P By Vegetina
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