Fragole, amori e avventure!

di lafranca1995
(/viewuser.php?uid=21515)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una ragazza misteriosa... ***
Capitolo 2: *** Quattro chiacchiere con Hoshi... ***
Capitolo 3: *** Comportamenti sospetti ***
Capitolo 4: *** Ninja? Wow! ***
Capitolo 5: *** Ricordi e gesti d'amicizia! ***
Capitolo 6: *** Arrivo a Long Ring Long Land! ***
Capitolo 7: *** La sfida, il bacio e misteri ... ***
Capitolo 8: *** L'isola di Strawberry! ***
Capitolo 9: *** Hoshi ... nemica? ***
Capitolo 10: *** Rufy VS Hoshi: lo scontro! (o quasi) ***
Capitolo 11: *** Il passato di Hoshi ... (prima parte) ***
Capitolo 12: *** Il passato di Hoshi ... (seconda parte) ***
Capitolo 13: *** Il vero bacio! ***
Capitolo 14: *** Attimi prima dello scontro ... ***
Capitolo 15: *** Lo scontro ha inizio! ***
Capitolo 16: *** Strawberry è libera!!!! ***
Capitolo 17: *** La quiete dopo la tempesta ... ***
Capitolo 18: *** Il viaggio ricomincia! ***
Capitolo 19: *** Ghiaccio e acqua! ***
Capitolo 20: *** Rufy Vs Usop! La fine di un amicizia ... ***
Capitolo 21: *** La verità su Robin ... ***
Capitolo 22: *** Arrivo ad Enies Lobby! ***
Capitolo 23: *** Pirati VS CP9 ***
Capitolo 24: *** Robin è libera!!! ***
Capitolo 25: *** Addio Merry! Nuovo mistero per Rufy! ***
Capitolo 26: *** Scontro-incontro con Big Red! ***
Capitolo 27: *** Nabiki, la bionda rubacuori! ***
Capitolo 28: *** Comportamenti assurdi! Ma siete veramente voi? ***
Capitolo 29: *** Il losco piano di Nabiki/ La morte di Hoshi! ***
Capitolo 30: *** I pirati nei guai/un ritorno inaspettato, il raggio di speranza! ***
Capitolo 31: *** Il combattimento/ E' veramente finita? ***
Capitolo 32: *** La sconfitta di Nabiki/ Chiarimenti ***
Capitolo 33: *** Consigli da un amico/ chiarimenti! ***
Capitolo 34: *** Il gioco della bottiglia/ situazione inquietante... ***
Capitolo 35: *** Shopping, shopping e shopping/ Akai fu? Nuova minaccia? ***
Capitolo 36: *** Una storia inquietante / Non ci farà del male! ***
Capitolo 37: *** La malvagità dell'akai fu/ non farlo! Sono tuoi compagni! ***
Capitolo 38: *** Io non mi faccio controllare!/ Verso Hikari! ***
Capitolo 39: *** E dopo Hikari si riparte!/ Verso la tana del lupo, attenti pirati! ***
Capitolo 40: *** L'isola del Naraku!/ Gairo ... non è possibile! Mille tecnichhe insieme! ***
Capitolo 41: *** Il nuovo nemico: Mizuakai!/ Una mora tutto pepe! ***
Capitolo 42: *** Il rapimento!/ Salvami Rufy! ***
Capitolo 43: *** Grazie ... Rufy .../ Alla ricerca dei compagni rapiti! ***
Capitolo 44: *** Amici trovati!/ Colpo di scena: la ragazza con i poteri Blood-blood! ***
Capitolo 45: *** Il piano segreto di Nami e Hoshi/ Il punto debole di Mizuakai .. ***
Capitolo 46: *** La sconfitta di Mizuakai/ Arrivederci Tsuki! ***
Capitolo 47: *** Dichiarazione! / Le parole feriscono più delle azioni ... ***
Capitolo 48: *** Brook, lo scheletro parlante! /Triller Bark, un isola misteriosa ... ***
Capitolo 49: *** Zombie, misteri e guai! L'apparizione di Moira/ Taglia di 200 milioni! ***
Capitolo 50: *** I misteri di Thriller Bark svelati!/Il risveglio di Oz e il ritrovamento dei compagni! ***
Capitolo 51: *** Se sei con me sono sicuro che non ti succederà nulla!/La sconfitta di OZ! ***
Capitolo 52: *** Il bacio!/ Rotta verso Impel Down! ***
Capitolo 53: *** Hoshi ed Ace, due mondi apparentemente lontani... (prima parte) ***
Capitolo 54: *** Hoshi ed Ace, due mondi apparentemente lontani... (Seconda parte) ***
Capitolo 55: *** Nicole, l'amica d'infanzia di Rufy/ Determinazione! Recuperare il cappello di paglia! ***
Capitolo 56: *** Il recupero del cappello di paglia\ Bloccati nella neve ... ***
Capitolo 57: *** Il ritrovamento!/ Ti amo Zoro! Gli effetti dell'alcool... ***
Capitolo 58: *** Solamente sesso .../La decisione di Hoshi! Arrivo ad Impel Down! ***
Capitolo 59: *** I trabocchetti di Impel Down!/ Verso il livello 5 ... ***
Capitolo 60: *** Il ritrovamento di Ace!/ L'ultimo bacio, mia dolce bambina ... ***
Capitolo 61: *** Il miracolo! Non abbandonarmi mai più .../ Fuga da Impel Down! ***
Capitolo 62: *** Ti amo, Rufy .../ Marilin, ragazza misteriosa! ***
Capitolo 63: *** Gemelle?/Momenti d'amore ... che ti succede, Rufy? ***
Capitolo 64: *** Un ritorno inaspettato .../ Scontro sul ponte della nave! E' forse giunta la mia ora? ***
Capitolo 65: *** La fine di Mizuakai! / Sei tu la mia forza ... ***
Capitolo 66: *** I guai non finiscono mai .../Il litigio! Addio ciurma di cappello di paglia! ***
Capitolo 67: *** Nami visionaria!/ Una strana isola ... il mistero è svelato! ***
Capitolo 68: *** Visioni orribili .../ Il vero nemico è Acca! Tutto per salvare loro ... ***
Capitolo 69: *** Tutto un miraggio?/ Chiarimenti! Il bimbo lo voglio! ***
Capitolo 70: *** A presto Ace e Marilin! Sbarco sull'isola del principe William ... ***
Capitolo 71: *** Hoshi è il premio! / I trabochetti del castello di William ... ***
Capitolo 72: *** L'ennesimo trabocchetto .../ Hoshi presa? Il cyborg! ***
Capitolo 73: *** Addios William! Sbarco alle isole saboody. Nami in pericolo? ***
Capitolo 74: *** Alex il misterioso .../ Una triste realtà ... Missione: Salvare Nami! ***
Capitolo 75: *** Assalto al Dock 1/ Hoshi schiava! Prima o poi pagherà ... ***
Capitolo 76: *** Pura malvagità .../ Il coraggio di Usop! ***
Capitolo 77: *** Tutto bene quel che finisce bene! ***



Capitolo 1
*** Una ragazza misteriosa... ***


Su una nave non molto tranquilla, sette pirati scapestrati stavano facendo baldoria.

“Avanti ragazzi, brindiamo  per essere riusciti a scappare sani e salvi dalla fortezza di Navarone! Siamo grandi!” disse Usop, il cecchino, sollevando un boccale di birra.

“Siiiiiiiii! Facciamo festaaaaaaaaaaaaaa!” disse Rufy, il capitano della nave.

“Evvai…brindiamo…” disse zoro, lo spadaccino, con non molto entusiasmo.

“Avanti zoro un po’ d’allegria!!!” disse nami, la navigatrice, euforica.

“Ma smettila, tu sei felice solamente perché abbiamo recuperato tutti i tesori!” disse lo spadaccino scolandosi in un solo sorso tutta la sua birra.

“Siiii hai colto nel segno!” disse nami con le stelline dentro agli occhi.

“Ehi zoro, non ti vedo molto euforico!” disse Chopper, il medico,  avvicinandosi all’amico.

“Lo sai che non mi piace il casino, ormai dovresti conoscermi…in questo momento preferire farmi un bel pisolino!”

Robin, l’archeologa, li guardava da lontano sorridendo e pensando in che strana ciurma fosse finita, ma a destarla dai suoi pensieri fu Sanji, il cuoco galante, che con estrema gentilezza le disse:

“Oh mia diletta, vuoi assaporare uno di questi eccezzionali pasticcini al cioccolato? Sono così buoni che solo una dea come te può mangiarli!”

“Oh si, grazie Sanji” disse la ragazza sorridendo.

“E a me? Anche io li voglio!” disse il capitano a mo di bambino capriccioso.

“I tuoi sono in cucina!” disse Sanji scortesemente.

“Uuuh che bello! Si mangia! Si mangia!” disse il capitano euforico dirigendosi in cucina a gran velocità.

“Bene ragazzi, è giunto il momento di una canzone!” disse il cecchino mettendosi in piedi sul tavolo e cominciando a cantare e a ballare ricevendo l’appoggio di Rufy e Chopper.

“Io vado a prendere una boccata d’aria…” disse Zoro stufo di tutta quella confusione.

Si sedette sul ponte della nave e tentò di schiacciare un pisolino come era solito fare, ma il suo intento svanì quando sentì delle urla di ragazza provenire da in mezzo all’oceano.

Una domanda gli sorse spontanea, che diavolo ci faceva una ragazza in mare nel cuore della notte? Forse era stata rapita e buttata in mare  o chissà quale altra cosa poteva esserle successa…

Rimase qualche secondo a interrogarsi sul da farsi e alla fine decise di tuffarsi per salvarla;

Una volta recuperata, risalì sulla nave e la fece sdraiare per terra; aveva perso i sensi così decise di chiamare anche gli altri.

“Ehi Zoro e questa chi è? Una tua amica?” chiese Rufy vedendo la ragazza sdraiata a terra priva di sensi.

“No, non è una mia amica, l’ho sentita gridare in mare e così ho pensato di andarla a salvare…” disse lo spadaccino sdraiandosi per terra con l’intenzione di riprovare a schiacciare un pisolino.

“Per una volta non ti sei comportato da scimmione!” disse Nami inginocchiandosi vicino alla ragazza priva di sensi per vedere come stava. Chopper, una volta presi i suoi strumenti da dottore,

 si avvicinò alla ragazza per constatare le sue condizioni.

“Respira ancora…” disse Chopper felice.

“Meno male!” disse Nami.

“Chissà chi è e come ci è finita in mare…”si domandò Sanji

“Mah chi lo sa e comunque non mi importa!” disse Rufy sorridendo come era suo solito fare.

“MA COME NON TI IMPORTA??? MAGARI E’ DELLA MARINA OPPURE UNA CACCIATRICE DI TAGLIE!” disse Nami alterandosi.

“E allora?” chiese Rufy non capendo dove si trovasse il problema.

“Sei proprio senza speranze!” disse la navigatrice esasperata.

La ragazza stava cominciando a riprendere i sensi e a poco a poco stava aprendo i suoi occhi, rivelando due grandi iridi color nocciola.
Aveva i capelli neri con dei riflessi blu, lunghi più o meno fino alle spalle con una piccola frangetta laterale; era alta più o meno un metro e sessantacinque,
due o tre centimetri in meno di nami, con un fisico magro e atletico. Aveva un seno piuttosto abbondante e un fondoschiena ben fatto;
indossava dei corti pantaloncini a jeans con una sottospecie di marsupio attaccato e sopra una corta canottiera color rosso fuoco.
Ai piedi indossava un paio di stivali rossi che le arrivavano a metà polpaccio. Infine in spalla aveva uno zaino molto capiente dal quale si potevano intravedere armi di vario genere.

“Ma cosa vedono i miei occhi!!!! Che meraviglia!!!” disse il cuoco con due cuoricini al posto degli occhi.

“Ma… ma dove mi trovo?” chiese la giovane ragazza confusa.

“Sei sulla mia nave!” disse Rufy raggiante come sempre.

“Rufy! Non darle tutta questa confidenza! Non sappiamo neanche chi è!” disse la navigatrice.

“Io sono convinto che una così meravigliosa creatura non possa essere malvagia!” disse Sanji porgendole una rosa.

Sul volto della mora si poteva leggere chiaramente della confusione.

“Come ti chiami?” chiese Robin accennando un sorriso.

“Piacere… io sono Hoshi…” disse con un fil di voce.

To be continued…

Salve a tutti! Sono ritornata a scrivere e questa volta in una nuova sezione! Come avrete capito ci sarà un nuovo personaggio nella ciurma di Rufy e se ne vedranno delle belle! Credo di aggiornare piuttosto velocemente dato che ho dei capitoli già pronti. La storia si ambienta dopo Navarone e prima di Water Seven. Molti fatti coincideranno con l’anime ma altri saranno tutti inventati da me! Spero vi piaccia! Baci                                        BY Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Quattro chiacchiere con Hoshi... ***


“Piacere Hoshi, io sono Robin, mi sembri molto giovane, quanti anni hai?” chiese gentilmente l’archeologa.

“Ho 16 anni, ma voi non mi sembrate tanto più vecchi di me” disse la ragazza accennando un sorriso.

“Infatti non lo siamo, comunque io sono Nami, ma toglimi una curiosità, che ci facevi in mezzo al mare a quest’ora della notte tutta sola?”

“Oh io veramente ero a bordo di una barca, quando uno strano mostro marino l’ha ribaltata e io sono finita in mare e ahimè, non so nuotare!”

“E dove eri diretta?” chiese Nami con fare indagatore.

“Io non avevo una meta precisa, avevo l’intenzione di navigare per i mari per raccogliere delle informazione per i miei libri, io vorrei diventare una scrittrice e vorrei raccontare le peripezie dei pirati!” disse sorridente Hoshi.

“Ah si?” disse Nami non molto convinta. Quale ragazza di sedici anni avrebbe preso il mare da sola, senza saper nuotare e conscia dei pericoli che potrebbe incontrare?

“Oh dai Nami non fare sempre la sospettosa! Sicuramente ci sta dicendo la verità! Che motivo avrebbe di mentirci?” disse Rufy mostrando uno dei suoi soliti sorrisi.

“Tu sei troppo ingenuo Rufy!” disse la navigatrice con un espressione irritata sul volto.

“Mah, se lo dici tu… comunque Hoshi vuoi entrare a far parte della mia ciurma?” chiese il capitano come niente fosse. Solo allora Hoshi notò quel ragazzo dall’aria ingenua; non seppe spiegarsi il perché, ma il cuore le cominciò a battere forte e una strana sensazione si fece largo in lei; immediatamente eliminò quei pensieri, non poteva lasciarsi trasportare dalle emozioni, altrimenti sarebbe andato tutto in fumo..

“Siiiiiiiiiiiiiii! Un altro splendido bocciolo tra noi!” disse il cuoco euforico destando la mora dai suoi pensieri.

“Ma sei impazzito???? Prima ti dico di non fidarti troppo e poi tu la inviti a far parte della ciurma come niente fosse? Non sappiamo nemmeno chi è!” disse la navigatrice sull’orlo di una crisi isterica.

“E allora?” disse il capitano non capendo dove fosse il problema.

“Mmpuff, fai come ti pare Rufy! Tanto fai sempre di testa tua, in quanto a te, ti tengo d’occhio!” disse Nami andandosene nella camera che divideva con Robin.

“Bhe, se è un problema per voi, potete anche scaricarmi sulla prima isola che incontrerete, tanto di soldi ne ho a sufficienza” disse la ragazza tirando fuori dallo zaino diversi blocchi di banconote e diversi tipi di gioielli.

Alla parola ‘soldi’ Nami tornò subito indietro sorridendo e dicendo:
“Carissima! Sei la benvenuta su questa nave!”

“Oh bhe, grazie!” disse Hoshi sorridendo e pensando – come immaginavo, il lupo perde il pelo ma non il vizio…-

“Mah, io non la capisco, prima dice che non la vuole e poi è contenta …” disse Rufy confuso.

“Eh Rufy, la nostra navigatrice non si smentisce mai! Appena ha sentito la parola ‘soldi’ ha subito aguzzato le orecchie …” disse Usop.

“Mah…io continuo a non capire …” disse il capitano pieno di interrogativi.

“Senti Hoshi perché non dormi con me?” chiese il cuoco euforico con i cuoricini al posto degli occhi.

“Bhe … ecco … io … non so se è il caso! ^^” “ disse la mora un po’ in imbarazzo.

“Smettila di fare il cascamorto cuoco da strapazzo!” disse Zoro appena svegliatosi.

“Ma cosa vuoi testa d’alga? Vuoi forse combattere?” disse Sanji in tono di sfida.

“Con piacere!” rispose lo spadaccino. Così i due cominciarono a combattere facendo un gran casino e come al solito una Nami molto furiosa per essere stata disturbata uscì dalla sua camera e li separò con un sonoro pugno in testa che fece spuntare un bernoccolo in testa ad entrambi.

“Mi amaaaaa! Non c’è niente da fare!!!” disse Sanji felice.

“Tu sei pazzo!” disse Zoro massaggiandosi la testa.

Hoshi li guardava a dir poco scandalizzata; e quelli dovevano essere i famosi pirati di cappello di paglia? Sicuramente c’era qualche sbaglio, era finita sulla nave sbagliata; non potevano essere gli stessi che avevano combinato quel macello ad Alabasta!!!

“Non ti preoccupare, fanno sempre così…” disse Robin affiancandola.

“Ah … bhe, mi ci abituerò!” disse la mora sorridendo.

“Sicuramente, all’inizio sembrano un po’ strani ma sono simpatici e scommetto che appena li vedrai in azione contro un nemico non vorresti mai essere un loro rivale …”

“Sono così forti Robin?” chiese Hoshi curiosa, anche se sapeva già la risposta.

“Oh si, quando vogliono riescono a tirare fuori una forza inimmaginabile … non sembra a vederli così, ma direi che sono quasi imbattibili…”

“Wow!” disse Hoshi con finta sorpresa.

“Lo vedi quello con il cappello di paglia? Lui è Rufy, il capitano, e pensa che è riuscito a battere Crocodile, uno della flotta dei sette, da qui puoi dedurre la sua forza …”

“Però, non lo facevo così forte! Eppure mi sembra tanto mingherlino!”

“Non farti ingannare dalle apparenze, anche io a prima vista non avrei puntanto uno zeny su di lui, ma come si suol dire, le apparenze ingannano …” disse Robin saggiamente.

“Sei molto simpatica sai?” disse Hoshi facendole un finto sorriso.

“Voglio solo essere cortese con una nuova compagna di ciurma!”

“Bhe grazie!”

“Avanti, ora andiamo in camera, ti troviamo un posto dove dormire e poi riposiamo, sicuramente sarai stanca …”

“Oh si molto, grazie mille Robin!”

“Figurati!”

Così le due si incamminarono verso la stanza. All’interno già si trovava Nami che si era appena infilata il pigiama. La stanza era carina, piccola ma carina. C’era un letto matrimoniale, dove sicuramente dormivano le due, un armadio, una scrivania con una sedia, una finestra e una piccola lampada.

“Oh, dormirà con noi?” chiese Nami.

“Dove vuoi che dorma? Con Sanji?” chiese Robin ironicamente.

“No, hai ragione!” disse la navigatrice scoppiando a ridere.

“Sono sicura che andremo d’accordo!” disse Hoshi sorridendo falsamente.

“Lo spero!” disse Nami.

“Ora dormiamo che domani mattina voglio alzarmi presto per leggere un libro …” disse l’archeologa infilandosi la leggere camicia da notte e mettendosi sotto le lenzuola.

“ok…” disse Hoshi, che, dopo essersi fatta prestare un pigiama da Nami, si infilò insieme alle due sotto le lenzuola…

To be continued...

Salve a tutti, avendo già parecchi capitoli pronti, credo che aggiornerò in fretta! Almeno una volta al giorno! (NOOOOO Nd lettori) (Ehm =.= grazie...so che siete molto contenti =.=) comunque bando alle ciancie, qui abbiamo scoperto una piccola parte del carattere di Hoshi, che per chi non lo sapesse in giapponese vuol dire Stella. Fatemi sapere cosa ne pensate XD Ah, un  piccolo avviso, sicuramente gli eventi fino a Long Ring Long Land saranno più o meno come quelli nell'anime, ci saranno poche variazioni, però dopo ci saranno avventure tutte nuove!^^ spero che vi piaccia! Grazie a Favola88 che ha recensito^^ e grazie per i complimenti! Presto si scoprirà tutto su di Hoshi XXD ma intanto ti lascio con il fiato sospeso! Spero che continuerai a seguirmi, ciao baci! IMPORTANTE: Se qualcuno sa come mettere un immagine all'interno di una fic, lo prego di aiutarmi :( Volevo metterci un immagine di Hoshi per rendere meglio l'idea, ma non riesco ad inserirla :( Grazie.

                                                                       By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Comportamenti sospetti ***


Il mattino giunse presto e i raggi del sole filtravano attraverso la finestra, svegliando le due ragazze che fino a poco prima dormivano beatamente.

Robin, come aveva detto la sera prima, era già in piedi da un po’.

“Wuaaa che dormita!” disse Hoshi sbadigliando e stropicciandosi gli occhi.

“Già…” disse Nami alzandosi dal letto.

Le due ragazze si vestirono e a passi lenti si diressero verso la cucina dove, ormai, quasi tutti erano riuniti per fare colazione.

“Giorno miei splendidi boccioli!” disse Sanji euforico come sempre nel vedere le ragazze.

“Giorno Sanji!” dissero le due.

“Robin dov’è?” chiese Hoshi.

“Si trova qui fuori a leggere un libro…” disse Usop assonnato.

“Ehi Hoshi, dicci qualcosa di te…dove hai lasciato la tua famiglia? Di quale paese sei?” chiese improvvisamente Chopper con fare ingenuo.

Hoshi cominciò a sudare freddo, abbassò lo sguardo mentre una miriade di ricordi le tornarono alla mente. Non voleva ricordare, faceva troppo male e d’altronde, non poteva dirgli la verità o il suo scopo sarebbe stato compromesso. Con voce titubante e un po’ tremante disse:

“Bhe…i miei genitori si trovano…in un piccolo paesino…io sono nata li e si ora si trovano li…”

Nami notò immediatamente il tono incerto della ragazza, non l’aveva convinta dal primo momento e mai l’avrebbe convinta. Aveva una faccia familiare, come se l’avesse già vista da qualche parte, ma dove? Non riusciva proprio a ricordarsi…

“E dicci Hoshi – continuò Nami- hai fratelli o sorelle? E come si chiama questo paesino? E dove si trova precisamente?”

Dallo sguardo della rossa la corvina capì immediatamente che voleva metterla in difficoltà, ma riacquistò subito il suo sangue freddo e con sicurezza le rispose:

“Oh bhe, si trova su una delle rotte del grande blu, vicino all’isola di Water Seven non so se la conoscete…  il paesino si chiama Berry”

“Che strano… non l’ho mai sentito nominare…” disse Nami guardandola sospettosa.

“Te l’ho detto, è molto piccolo come paesino e perciò poco conosciuto…” rispose prontamente la corvina.

“Oh capisco, ma dicci un'altra cosa, come ha fatto una ragazza come te ad arrivare tutta da sola fino a qui? Mi sembra un po’ strano, in fondo il mare blu è pieno di pericoli…” continuò imperterrita Nami, voleva smascherarla a tutti i costi e capire chi fosse in realtà. C’era qualcosa dentro di lei che le diceva di non fidarsi e il suo sesto senso non sbagliava mai.

“Bhe, io ci sono nata nel Grande Blu, conosco tutti i pericoli e me la cavo come navigatrice e poi sono anche brava a combattere” rispose Hoshi sicura. Non si sarebbe più fatta trovare impreparata, non poteva permettersi errori.

“Capisco… quindi è questo il motivo della presenza di tutte quelle armi nel tuo zaino…”

“Esatto, come speri che una ragazza da sola possa cavarsela nel Grande Blu senza qualche arma? Insomma, alla fine sono una femmina!” disse la mora guardando dritta negli occhi la rossa.

“Su avanti Nami adesso basta con quest’interrogatorio! Gustiamoci la colazione in santa pace che è un pasto sacro!” disse Rufy.

“Si hai ragione, è meglio…” disse Nami rimettendosi a mangiare e così fece anche Hoshi.

 

Erano ormai le 12 del mattino e la navigazione procedeva tranquilla verso la prossima isola. Secondo il Log Pos sarebbero arrivati tra qualche giorno, quindi tutti avevano tempo per rilassarsi e godersi quei momenti di tranquillità.

Rufy osservava Hoshi mentre era intenta a scrivere l’inizio del suo libro. Era curioso di sapere cosa ci scrivesse.

“Di che parla?” chiese il capitano curioso.

“Di pirati…ho deciso di scrivere la mia storia a partire dal nostro incontro…”

“Wow! Quindi ci sarò anche io in questo libro?”

“Si, ci sarete tutti voi…”

“E’ come una specie di diario di bordo?” chiese il ragazzo di gomma sempre più curioso.

“Si diciamo di si, solo che sono dei fatti raccontati in terza persona e un po’ romanzati…”

“Allora diventerò famoso?” chiese Rufy euforico.

“He he da quanto ne so già lo sei famoso….” Disse Hoshi sghignazzando.

“Bhe si, ma nemmeno tanto! Io miro a diventare il re dei pirati!”

“Caspita che ambizione…” disse la mora sorridendo intenerita da quel ragazzo.

“Invece il tuo sogno qual è?” chiese il ragazzo sempre più curioso.

“Il mio sogno dici? – disse Hoshi stringendo un pugno- bhe, il mio sogno è quello di render felici le persone a cui voglio bene e di difenderle anche a costo della vita e poi…miro a diventare una scrittrice famosa in tutto il mondo!”

“Però, che bei sogni!” disse Rufy sorridendo.

“Già^^”

Ovviamente sarebbe troppo chiedere un giorno di pace alla ciurma di cappello di paglia, infatti con la loro solita fortuna si imbatterono in una nave della marina.

“Cavoli! LA MARINA! RUFY! C’E’ LA MARINA!” urlò Usop che era di vedetta.

“Cosa? Che facciamo scappiamo o li combattiamo?” chiese Nami pensierosa.

“Che domande, li combattiamo!” disse Rufy convinto e subito affiancato da Sanji e Zoro.

“Tranquille miei dolci fiorellini, ci penso io a proteggervi!” disse Sanji alle ragazze e solo allora si accorse che erano presenti solo Robin e Nami, di Hoshi non c’era traccia.

“Ehi, dov’è finita Hoshi?” chiese Sanji preoccupato.

“Si sarà andata a nascondere…”ipotizzò Usop.

“Non mi sembra una fifona Usop, non tutti sono come te, sarà qui da qualche parte!” disse Nami.

“Vi state sbagliando tutti e due ragazzi... guardate un po’ sulla nave della marina…” disse Zoro.

“Uuuuh? Hai ragione Zoro! Eccola li!” disse il capitano.

“Ma che vuole fare?” si chiesero Usop e Chopper interrogativi.

Hoshi girò la testa in direzione della sua ciurma e con un ghignetto sul volto urlò:

“Tranquilli ragazzi, a loro ci penso io!”

To be continued...

Salve a tutti ed eccomi come promesso con il mio aggiornamento giornaliero! Potrei chiedervi un favore però? Perchè non mi dite cosa ne pensate? XXD insomma siete in parecchi a seguire la mia fic, ma nessuno commenta, che vi costa! Comunque ci vediamo al prossimo capitolo! Ciao e grazie a tutti quelli che leggono, che recensiscono e che l'hanno messa tra i preferiti!

                                                                                                                          By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ninja? Wow! ***


Inutile descrivere le facce stupite di Sanji, Usop, Chopper e Rufy, mentre lo spadaccino era alquanto scettico sulle probabilità di vittoria della ragazzina. Con un semplice balzo era riuscita a raggiungere la nave della marina, che distava una trentina di metri da loro.

A discapito di tutte le aspettative l’intrepida moretta cominciò a mettere K.O uno dopo l’altro gli agenti della marina. Era molto abile nelle arti marziali e senza il bisogno di armi era riuscita a metterli fuori gioco quasi tutti. Erano rimasti in pochi, così saltò in aria, molto in alto, e arrivata a una certa quota lanciò uno strano pugnale che appena toccò la nave esplose, facendola affondare. Dopo di che atterrò nuovamente sulla Going Merry, ovvero la nave dei suoi amici.

“Ecco fatto, è stato un giochetto da ragazzi!” disse le digrignando i denti in un ampio sorriso e chiudendo gli occhi mostrando così una buffa espressione.

Rufy, Sanji, Nami, Usop e Chopper avevano le mascelle che gli arrivavano fino a terra, erano increduli.

“Wow che forza!!!” disse il capitano sorridendo entusiasta.

“Non ci credo, una donna combattente… la amo ancora di piùùùùù!” urlò Sanji con i suoi soliti occhi a cuoricino.

“E ci credo io che quella li è sopravvissuta da sola nel Grande Blu…” disse Nami ancora sconcertata.

“Wow…che forza…” dissero Usop e Chopper ancora increduli.

“Non sei affatto male!” disse Robin sorridendo.

“Bha, si niente male…” disse lo spadaccino mettendosi a dormire.

“Ma dimmi che cos’era quella specie di pugnale?” chiese  Rufy emozionato.

“Ah parli di questo?” disse tirandone fuori un altro uguale

“Questo è un kunai e ci avevo messo intorno una carta bomba così che appena è andato a infilzarsi nella nave è esploso, carino no?” continuò Hoshi.

“Strepitoso!!!”

“Sembrano molto le armi dei Ninja sai?” disse Usop con gli occhi che gli brillavano.

“Io sono un Ninja! All'età di cinque anni ho mangiato un frutto del mare, il frutto Ninja-Ninja, che mi ha dato tutte le sue capacità! E' bastato allernarmi un pò per sviluppare le mie tecniche e ora se mi ci impegno posso anche fare cose che a voi sembreranno assurde!” disse la ragazza sorridendo.

“Davvero?” dissero Rufy, Chopper e Usop all’unisono.

“Si davvero…” disse lei ridendo istericamente, non capendo tutto quell’entusiasmo.

“WOOOOOOW! CHE BELLOOOOO! ADESSO HO ANCHE UN NINJA NELLA MIA CIURMA!!! CHE FORZAAAA!” gridò il capitano contento.

“He he già!” disse Hoshi con una gocciolina dietro la testa.

Intanto Nami prese in disparte Robin e le chiese se potevano un attimo allontanarsi per parlare di una cosa urgente. Quella ragazzina la convinceva sempre meno e ora si veniva anche a scoprire che era un Ninja! 

“Dimmi pure Nami…” disse Robin sedendosi sul letto.

“Non hai notato qualcosa di strano?” chiese in tono serio la rossa.

“A chi ti riferisci?” chiese Robin anche se aveva già capito dove voleva arrivare.

“A quella Hoshi, ho come l’impressione di averla già vista da qualche parte… non mi convince…”

“Si anche io ho notato qualcosa di strano e se farà un passo falso noi ce ne accorgeremo…” disse Robin calma.

“Credevo di essere l’unica a pensarlo…”

“Io non credo che sia una minaccia, mi sembra una brava persona...”

“Ecco, appunto! Robin secondo me siamo tutti in pericolo! Avanti, non è normale! Ci sono troppe cose strane…”

“Secondo me esageri … avanti, non mi sembra così cattiva…”

“Ah si? Ora ti darò la prova che quella ragazza ha qualcosa che non va!” disse Nami mettendosi a frugare tra la roba di Hoshi.

“Ehi Nami che fai? Lo sai che non si fruga tra le cose degli altri?”

“Sono sicura di trovare qualcosa che la incolperà!” disse Nami sempre più convinta.

“Mah, secondo me sprechi solo tempo…”

“No affatto…guarda…è proprio come ti dicevo!” disse la navigatrice tirando fuori dallo zaino un quaderno.

“Un quaderno? E allora?” chiese Robin non capendo.

“Guarda un po’ qui…” disse la rossa tirando fuori i tre avvisi di taglie di Rufy, Robin e Zoro.

“Bhe, non mi sembra abbastanza per incolparla, ce l’ha tutto il mondo quegli avvisi…”

“Ah si? E perché ci sono anche tutte queste informazione su di noi? Guarda… leggi quello che c’è scritto qui dentro, ci sono scritte una marea di notizie, anche personali, su ognuno di noi…”

“Mah, magari le servono per il suo libro, che ne sai…”

“Mah, io continuo a dire che non mi convince…”

“Dai torniamo dagli altri ora e ti prometto che starò in guardia anche se secondo me non ci farà proprio un  bel niente…”

“Bha se lo dici tu Robin…dai andiamo…” disse la rossa sempre meno convinta da quella Hoshi e determinata a scoprire il suo segreto!

To be continued...

Salve a tutti! Eccomi tornata con un nuovo capitolo! Come avrete capito Hoshi è un Ninja, ed è inutile nascondere che vado pazza per Naruto XXD Ecco da dove l'idea del Ninja! Ma oltre a quello ho deciso di farla essere tale anche perchè il mio maestro di Karate (ebbene si pratico Karate XXD) dice sempre che vuole farci diventare dei Ninja (anche se ironicamente è chiaroXXD) e li mi è venuta l'illuminazione, poi aggiungendoci anche qualche tecnica di Naruto siamo a cavallo! Comunque, grazie a tutti coloro che leggono, che l'hanno messa tra i preferiti e grazie a Favola88 XXD Ormai sei la mia recensitrice di fiducia. Comunque grazie al tuo consiglio ho postato l'immagine, il disegno fa un pò schifo perchè non sono tanto brava a disegnare XXD Sono contenta che tu abbia espresso il tuo parere su questa fic e sono contenta che ti piaccia!^^ io a differenza di molte autrici, non bado al numero delle recensioni ma più che altro a quello che ci scrivono, non mi importa se sono tanti o pochi a commentare la mia storia, l'importante che esprimano il proprio parere che sia positivo o negativo, almeno mi miglioro! XD ciao ci si vede al prox capitolo!!

Ps: Per chi volesse il mio msn è: klakla92_@hotmail.it

                                                   By Vegetina

Ecco Hoshi :D


Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Ricordi e gesti d'amicizia! ***


La notte calò presto e tutti i componenti della ciurma si trovavano nelle proprie stanze.

La giovane Hoshi non riusciva a dormire, si sentiva turbata; così si alzò dal letto e senza fare rumore si diresse fuori, sul ponte della nave.

Si sdraiò a terra e cominciò a fissare l’immenso cielo stellato; strinse tra le mani una piccola catenina che portava al collo, dove c’era una piccola fragola fatta in oro; quello era una collanina importante per lei, gliel’avevano regalata i suoi genitori; si ricordava ancora il giorno che l’aveva ricevuta…

FLASH BACK

Una bimba con le guancie rosse e gli occhi grandi e vispi correva lungo il grande giardino di casa sua. Quel giorno era molto felice, difatti festeggiava il suo quinto compleanno. Aveva un bel vestito addosso, rosa ornato con dei merletti bianchi e i suoi capelli corvini erano raccolti in due codine alte laterali.

Non vedeva l’ora di ricevere il regalo che gli avevano fatto i suoi genitori e quello del suo fratellone più grande. Non poteva pretendere un regalo da sua sorella minore, in fondo aveva a malapena due anni!

Giunse finalmente davanti all’ingresso della sua enorme villa, se non lo si voleva definire un castello!

“Hoshi! Piccola mia!” disse una donna dai lunghi capelli neri e dagli occhi verde bosco.

“Mamma! Mamma! Oggi è il mio compleanno!” disse la bimba allegra!

“Lo so piccola mia, infatti io e tuo padre ti stavamo aspettando! Scommetto che non vedi l’ora di ricevere il tuo regalo vero?

“Siiiii! Voglio il mio regalo!” disse sorridendo felice la piccola.

“Dai allora entra in casa, c’è anche il tuo fratellone dentro che ti aspetta con un bel regalo!”

“Evviva! Evviva!” disse la bambina saltellando felice e entrando ansiosa dentro l’enorme abitazione.

“Buon compleanno piccola mia!” disse il padre andandole incontro e prendendola in braccio baciandola sulla fronte. Era un uomo alto, dai capelli castani e gli occhi color nocciola.

“Buon compleanno sorellina!” le disse il fratello di cinque anni più grande di lei. Lui, a differenza della sorella, aveva i capelli rossi e gli occhi verdi come quelli della madre.

“Grazie!” disse la bimba sorridendo felice e strizzando gli occhi in segno di euforia.

“Tieni sorellina questo è il mio regalo!” disse il fratello Ralf porgendole un pacchetto. La bimba, presa dalla curiosità, aprì velocemente il pacchettino. Con suo grande stupore ci trovò dentro un Nunchaku, ovvero un arma formata da due bastoni uniti da una catena.

“Wow! Che bello fratellone! Grazie mille! E’ proprio quello che volevo!” disse contenta la bimba saltellando di gioia.

“Lo so che era proprio quello che volevi, in fondo vuoi diventare un grande Ninja!”

“Siiii! Diventerò il miglior ninja del mondo!!!”

“Io continuo a dirti che non è una cosa che si addice a una signorina come te, Hoshi…” disse la madre un po’ seccata da questa storia.

“Su cara, almeno il giorno del suo compleanno non falle la maternale!” le disse il marito.

“Si hai ragione amore mio, allora per farci perdonare ecco qui il nostro regalo!” disse la donna porgendole un piccolo pacchettino. Hoshi, proprio come aveva fatto pochi minuti prima, scartò il regalo con molta curiosità e le si illuminarono gli occhi quando vide che all’interno si trovava una piccola catenina con una fragola d’oro.

Esultò subito; lei adorava le fragole.

“Figliola – le disse il padre in tono serio- devi promettermi che tu condurrai sempre una vita onesta, che avrai uno spiccato senso di giustizia e che non tradirai mai i tuoi amici… ricordati di non ingannare mai nessuno, sii sempre giusta e diventa una donna forte e valorosa! Questa fragola ce la passiamo di generazione in generazione e nessuno ha mai mancato a questi propositi, vedi di farlo anche tu! E ricordati… la lealtà, l’amicizia, l’amore e l’onestà, sono valori che non dovrai mai tradire! Allora…me la fai questa promessa?”

“Si papà, te lo prometto!” disse la bimba guardandolo sorridente e determinata a mantenere la parola data.

FINE FLASH BACK

“Mi dispiace papà…” disse Hoshi versando una lacrima e stringendo i pugni.
“Non ho saputo mantenere la promessa…”
Una lacrima, due lacrime, tre lacrime…ormai non riusciva più a controllarle, eppure…si era ripromessa di non piangere più, di non mostrarsi più debole, di far apparire solo il suo lato forte…

“Ehi…che ci fai sveglia a quest’ora?” disse una voce alle sue spalle.

“Rufy! Che ci fai qui?” disse sorpresa asciugandosi subito le lacrime.

“Sono di guardia, ma stavi piangendo?” chiese ingenuamente lui.

“No! Ti pare che io piango? Avanti mi era entrato qualcosa in un occhio!” disse orgogliosa come sempre.
Rufy si sedette accanto a lei e con tono serio, del quale Hoshi non lo credeva capace, le chiese:

“Avanti…cos’è che ti turba? Sono il tuo capitano si, ma anche un amico… puoi parlarmene”

“Non ho nulla, io non sto piangendo!”

Il suo orgoglio poteva anche essere forte, ma le sue lacrime la tradirono. Uscivano imperterrite, una dopo l’altra e non accennavano a fermarsi. Non riusciva a farle smettere di fuoriuscire, d’altronde anche gli esseri umani avevano un limite…

“Dai non fare così… cosa c’è che non va?”

“N-Nulla! I-Io s-sto b-benissimo!” disse la mora singhiozzando. Rufy, con molta ingenuità le diede un semplice e tenero abbraccio.

Per la mora era come ricevere una ventata d’aria calda nel gelo più totale, non capiva, cos’era quella strana sensazione che sentiva dentro di se, forse quello era il calore che tutti definivano amicizia? Forse quello voleva dire trattare qualcuno  da essere umano? In quegli anni nessuno, nessuno a parte un ragazzo del quale ora non aveva più notizie da mesi, l’aveva mai trattata da essere umano e ora, questo ragazzo appena conosciuto era in grado di trasmetterle tutte queste emozioni? No…non poteva lasciarsi andare, lei aveva una missione, aveva vissuto per anni senza ricevere un minimo di affetto, un minimo di calore, poteva resistere ancora… non poteva mandare in fumo il lavoro di dieci anni in questa maniera…
Non poteva bastare un semplice abbraccio per spezzare tutte le sue barriere, tutto il suo orgoglio acquistato in quegli anni…
Si era prefissata un obiettivo e l’avrebbe realizzato costi quel che costi!

Senza pensarci un attimo di più si staccò dall’abbraccio del capitano che la fissava negli occhi, come per capire cosa stesse provando in quel momento.
Quello che riuscì a leggere nei suoi occhi lo spaventò non poco, non aveva mai visto degli occhi così spenti, così privi di vita… non aveva mai visto delle iridi così vuote, così prive di emozioni…

“Scusami Rufy… è meglio che vada a dormire!” disse la corvina dandogli le spalle .

“Aspetta un secondo!” disse il ragazzo bloccandola per un polso.

“Cosa c’è ancora?” chiese lei girando leggermente la testa.

“Ecco..io…se avessi bisogno di qualcuno con cui parlare, io ci sono!” disse il moro sorridendole.

Da quanti anni era che non vedeva un sorriso così sincero? Da quanti anni era che non provava affetto per qualcuno, o meglio…lei aveva provato affetto per qualcuno, ma come sempre il suo orribile destino li aveva fatti separare…
E adesso… provava affetto per questo ragazzo? Un ragazzo così semplice che con un semplice sorriso le stava facendo tornare la sua parte fragile e indifesa…

“Va bene…” gli rispose sorridendo appena; si stupì lei stessa di quel sorriso… da dieci anni non aveva più sorriso in modo così sincero e ora… ma che diavolo le stava prendendo? Non aveva tempo di provare felicità, aveva una missione da compiere.

A passi lenti si diresse in camera e stancamente si ripose sotto le coperte sperando di dormire un sonno tranquillo…

To be continued...

Salve a tutti, sperro che questo capitolo vi sia piaciuto! Grazie a tutti quelli che leggono! Ciaoo baci!

                                         By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Arrivo a Long Ring Long Land! ***


 

“Figliola…” una voce alle spalle di Hoshi la fece girare di scatto.

“Papà?” disse incredula la sedicenne.

“Figliola…che cosa stai combinando?” disse il padre con un velo di delusione dipinto sul volto.

“Papà…io ti giuro…sono costretta papà…io non vorrei…ma devo!” disse Hoshi sull’orlo delle lacrime. Non ce la faceva a vedere quell’espressione delusa sul volto di suo padre.

“Figliola…tu stai tradendo la nostra promessa… non mi dire che te ne sei già dimenticata…”

“No papà… non me ne sono dimenticata! Non lo farei se non fossi costretta!”

“Sei sicura che stai facendo la cosa giusta?” disse la figura del padre mentre si allontanava piano piano.

“No papà!!! ASPETTAAAA! NON TE NE ANDAREEE! PAPAAAA’!!!” urlò Hoshi cercando di inseguirlo ma inutilmente, sembrava impossibile raggiungerlo e man mano che passava il tempo, la sua figura si faceva inesorabilmente sempre più lontana…

“ASPETTTTTTTTTTTTTTTTTAAAAAA!!!!!”

 

Hoshi sbarrò gli occhi. Aveva il fiatone ed era tutta sudata…

Era solo un sogno, infatti, lei si trovava nella camera che divideva con Nami e Robin…

Ora anche i sogni si erano messi a tormentarla, come se non bastassero già i suoi sensi di colpa…

Quella missione si stava rilevando più difficile e complicata del previsto, ma lei costi quel che costi l’avrebbe portata a termine…

                                                               ***

Il sole stava sorgendo e stranamente erano già quasi tutti svegli. Il giovane capitano non vedeva l’ora di fare colazione e come il suo solito era già pronto in tavola aspettando qualche manicaretto di Sanji.

“Ma come? Già in piedi Rufy?” chiese il cuoco sconcertato, di solito per farlo alzare ci volevano le cannonate.

“Si stavo morendo di fame!” disse il ragazzo di gomma anzioso di ricevere le sue cinque porzioni.

In quello stesso istante entrarono in cucina anche Nami, Robin e Hoshi.

“AAAAAAAAAAAH AMORI DELLA MIA VITAAA!” gridò un Sanji alquanto euforico

“Ciao Sanji…” dissero le tre un po’ assonnate.

“Giorno!” disse Rufy sorridente come sempre.

“Ciao…” disse Hoshi, rivolta al capitano, con voce flebile.

“Ehi Sanji che c’è per colazione? Sto morendo di fame…” disse Nami sedendosi a tavola.

“Tutto quello che vuoi Nami-chan!!!”

“Allora se ci fossero dei biscotti al cioccolato…” disse la navigatrice facendo la linguetta.

“Subito Nami-chan!”

“Anche a me! Anche a me!” disse il capitano facendo i capricci.

“Si va bene va bene ora te li porto anche a te, basta che non scocci!” disse il cuoco con non molta gentilezza.

“RAGAZZIIIIIIIIIIII!” urlò Usop entrando in cucina frettolosamente.

“Cosa c’è Usop?” chiese Nami un po’ allarmata dal tono del ragazzo.

“Un onda! UN ONDA GIGANTESCA!”

“Cosa?” chiese Nami alzandosi velocemente e dirigendosi fuori.

“Maledizione è enorme…e ci sono delle scimmie!!!”

“NAMIII! C’E’ UNA NAVE A ORE 12!!! PERO’ NON RIESCO A CAPIRE SE SIA PIRATA O NO, NON HA NE VELE NE BANDIERE E I COMPONENTI SONO POCHI!” gridò Usop

“Ora non abbiamo tempo di preoccuparci di loro! Non c’è vento perciò ammainate le vele e cominciate a remare!!!” disse la navigatrice.

“SUBITO!” dissero Rufy, Sanji, Chopper e Zoro mettendosi a remare.

“EHI VOI! FATE ATTENZIONE! STA ARRIVANDO UN ONDA ENORME!” urlò Rufy a quella strana nave;

Purtroppo però  affondarono vista la strana confusione che c’era a bordo; sembravano non avere ne un capitano, ne un timoniere e nemmeno un navigatore, ma che razza di nave era?

“Ragazzi! Vedo terra!!!” disse il capitano entusiasto.

“Ma avete visto che strana quella nave? Non avevano ne capitano, ne timoniere e ne tantomeno navigatore, non vi sembra strano?” disse Usop.

“Magari hanno combattuto e hanno perso qualche uomo…” disse Zoro.

“No, la nave non sembrava  danneggiata… questa cosa non mi convince, ho come uno strano presentimento…”

“Come sempre Usop…ora mettiti il cuore in pace e approdiamo sull’isola!”

Così l’equipaggio al completo approdò sull’isola, una strana isola. Tutto sembrava allungato e non c’era l’ombra di una costruzione, eccetto una piccola casa.
Rufy entrò, ovviamente senza permesso, in quella casa che però si rivelò vuota. Una volta riuscito fuori, il capitano, rimasto sorpreso da due strane canne di bambù che si muovevano, le distrusse e dalla cima dei due bambù cadde un uomo, che a prima vista per Rufy sembrava un ‘folletto’.
Il folletto si rivelò uno strambo vecchietto , Tojit, che, per provare i trampoli più alti del mondo, era rimasto bloccato lassù per dieci anni. Gli spiegò le strane caratteristiche dell’isola, cioè che tutto era allungato. Il nome dell’isola era Long Ring Long Land.

Intanto, nel posto dove avevano ormeggiato la nave, degli strani pirati sfidarono la ciurma di cappello di paglia ad uno strano gioco chiamato Davy Back Fight.

“Noi siamo i pirati di Foxy e vi sfidiamo a Davy Back FIght!” disse uno dei pirati.

“Davy Back Fight hai detto ?” disse Nami.

“Non ditemi che non lo conoscete? E’ un gioco fra pirati dove dei pirati ne combattono  altri e il vincitore sceglie un componente della ciurma avversaria e non potrà sottrarsi e se non si trova un componente che li soddisfa, si possono prendere l’anima della nave, ovvero il vessillo…” disse brevemente Hoshi.

“Esatto…è un gioco che cominciò molto tempo fa nella fantomatica isola dei pirati, una sorta di luogo paradisiaco situato da qualche parte del mare…” continuò Robin

“Quindi…se si perdesse il prezzo da pagare sarebbe altissimo! Bhe, ma basta non partecipare no?” disse Nami semplicemente.

“Non è così facile Nami, è il capitano che deve decidere, e immagino che ora il loro capitano lo stia sfidando…Speriamo solo che quella testa vuota non accetti…” disse Sanji.

“Ora capisco come mai quella nave era senza dei componenti fondamentali…” rifletté nami.

Foxy rubò il cavallo del vecchietto al quale era molto affezionato e Rufy preso dall’ira accettò la sfida lanciata dal capitano Foxy e così a breve avrebbero avuto inizio i giochi…

Nella ciurma sembravano tutti abbastanza sereni a parte Nami  e Usop che erano disperati dato che il loro capitano aveva scelto di partecipare addirittura a tre giochi e non  ad uno, così le possibilità di perdere un componente della ciurma erano maggiori.

Nel primo gioco potevano partecipare tutti i componenti di ogni ciurma e consisteva nel costruire una barca con tre barili e affrontare una traversata.

Si divisero in tre squadre, due da tre e una da due. Erano divisi in questo modo:
1)Sanji e Rufy
2)Zoro, Chopper e Hoshi
3)Nami, Usop e Robin

Le barche costruite dalla ciurma di cappello di paglia non sembravano un granché e l’unica decente era quella costruita da Usop.

“Uff…non ho proprio voglia di partecipare…” disse Hoshi sedendosi sulla barca.

“E poi non so nemmeno nuotare…” continuò sempre più seccata.

“Infatti non capisco il senso di mettere in squadra con me due che non sanno nuotare…” disse Zoro un po’ seccato.

“Bhe speriamo di non affondare!” disse Chopper.

“Mah…questa gara mi annoia…” disse Hoshi.

“Su avanti, dobbiamo vincere oppure perderemo qualche componente della ciurma!” disse Nami dalla barca accanto.

“E va bene…allora mi impegnerò un pochino!” disse Hoshi alzandosi in piedi.

La gara ebbe inizio e tutte le barche partirono.

To be continued ...
 
SAlve a tutti e come sempre eccoci qui con un nuovo chappy! Allora, per farvela breve questo gioco non durerà più di due capitoli, ma mi serve per far integrare Hoshi nella ciurma e per una piccola sorpresa che vedrete alla fine del prossimo chappy! Muahaha... comunque grazie a tutti quelli che hanno recensito e a chi legge! ^^ Baci e al prossimo chappy.
Neko: Ciao sono contenta che ti piaccia il capitolo! ^^ E come volevi eccoti il seguito! Spero ti piaccia ciao baci!
favola88: Ciaoooo! Tranquilla, non fa nulla!^^ Comunque sono contenta che ti siano piaciuti gli ultimi  due chappy, spero che anche questo non ti abbia deluso! Il segreto di Hoshi verrà svelato a breve e bhe, di attimi romantici se ne vedranno molti!:P... lo so il disegno non è dei migliori, però come ben sai non sono molto capace XXD Ciao baci al prossimo chappy!
Marie_92: Ciaooo! Hehe in assenza di nuovi personaggi anche io metto RufyXRobin, ma dato che qui c'è Hoshi :P non posso fare altrimenti ... hihi sono contenta che ti piaccia e molto presto vedremo qualche momento ZoroXNami!^^ Ciao baci e alla prossima!
                                                                             BY Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** La sfida, il bacio e misteri ... ***


A sorpresa, una delle barche di Foxy, dalle dimensioni enormi, liberò dei barili esplosivi impedendo così il passaggio alle barche di Sanji e di Zoro.

“Ah!!! Le spazzo via io!” disse Rufy pronto a tirare uno dei suoi pugni.

“Tu sei scemo!!! Vuoi farci saltare in aria?” disse Hoshi con una venetta che le pulsava in fronte.

“E allora che facciamo?” chiese Sanji.

“Non so voi ma io qui non ci resto! Non mi va di saltare in aria!” disse Hoshi scendendo dalla barca e, con stupore di tutti, camminò sul pelo dell’acqua.

“Ma come fai?” chiesero Rufy e Chopper con gli occhi a stelline.

“Sono un ninja no? Se mi concentro riesco a camminare benissimo sull’acqua!” disse la ragazza con indifferenza.

“Wow! Che forza!” dissero entrambi estasiati.

“Forza Hoshi, risali! Ci penso io a spazzare questi barili!” disse Zoro cominciando ad agitare un remo e facendo tornare indietro i barili, mandandoli addosso alla barca gigante e causando una grossa esplosione che creò un enorme onda che fece rimontare di parecchie posizioni i pirati di cappello di paglia.

I pirati di Foxy tentarono di distrarre due delle tre barche della ciurma di Rufy con assurdi truccheeti.
Sanji venne distratto dalle ragazze, Rufy dal cibo, Zoro dalla birra e Chopper dalle mele caramellate.

“Ragazzi…non è per dirvi nulla ma di questo passo perderemo sia la gara che Nami, Robin e Usop…” disse Hoshi con molta calma indicando appunto questi tre in pericolo.

Subito tornarono tutti alla propria barca e la gara continuò, almeno fino a quando la barca di Zoro non venne attaccata.

“Fate attenzione o questi ci fanno fuori!” disse Zoro pronto a combattere.
“Chopper, facciamo attenzione a non finire in acqua noi!” disse Hoshi.

Zoro distrusse due imbarcazioni nemiche che per vendicarsi lanciarono una specie di missile contro Hoshi e Chopper.

“WUAAAAAA CHOPPER!!! IN ACQUA!!!!” gridò Hoshi, buttandosi dalla barca e , non concentrandosi abbastanza, finì in mare ...

“Maledizione!” disse Zoro nuotando verso i due  compagni di ciurma che stavano affogando.

“NOOOO MIA DOLCE BOCCIOLO VENGO A SALVARTI!!!!” gridò il cuoco sul punto di buttarsi in mare, ma fermato dalle parole di Zoro che lo rassicurava di salvarli lui e lo raccomandava di proseguire la traversata.

Dopo un breve lasso di tempo anche la barca di Rufy e Sanji venne distrutta e in gara rimase solo quella di Nami, Usop e Robin. Quest’ultimi erano sul punto di vincere, ma purtroppo Foxy barò, usando i suoi poteri dategli dal frutto del mare . Poteva lanciare un raggio, chiamato Noro Noro in grado di rallentare per trenta secondi qualsiasi cosa o persona.

I pirati di cappello di paglia persero un componente, Chopper!

“Maledizione… dobbiamo vincere questo Round a tutti i costi!” disse Nami.

“Scusa, NOI dovremo vincere questo Round, non tu! Ora tocca a me e al cuoco da strapazzo gareggiare!” disse Zoro.

“Bhe, siamo una squadra è come se gareggiassimo tutti!” disse Nami.

“Stupida ragazzina…” disse Zoro entrando in campo.

Zoro e Sanji con molta fatica riuscirono a vincere il secondo Round e, con sorpresa di tutti, il capitano scelse il cavallo che era stato rubato al vecchio, al posto di Chopper.

“Ma che diavolo fai Rufy?” chiese Nami incavolata tirandogli un pugno in testa.

“Sei impazzito?” disse Usop.

“Ma che ti dice il cervello?” sbraitò Hoshi.

“Calmatevi…io volevo solo ridare il cavallo a Tojit…ci era così affezionato…” disse Rufy.

-Che cosa? Lui…ha ripreso questo cavallo solo per ridarlo al vecchietto? Ma… è un pirata o un buon samaritano? Insomma, dovrebbe essere spietato, spregevole, non dovrebbe provare sentimenti e invece sembra tutto l’opposto… Ma siamo sicuri che loro siano i cattivi?- pensò Hoshi confusa quanto colpita da quel gesto.

La gara seguente era una sfida sui pattini. Gareggiavano Nami, Rufy, Robin e Hoshi. Usop doveva essere il quinto corridore, ma preso da un attacco di panico-pre-gara si era dovuto ritirare, così uno di quei quattro aveva la facoltà di gareggiare due volte. Optarono per Rufy, ma con sorpresa di tutti si scoprì che non era capace ad andare sui pattini.

“RUFYYYYYYYYY! MA CHE DIAVOLO COMBINI?????” disse Hoshi adirata.

“He he, credevo fosse più facile…” disse Rufy ridendo imbarazzato.

“SEI UN IDIOTA! CHOPPER E’ ANCORA DA QUEI PIRATI!” disse Hoshi in tono ammonitore.

“Oh…si…è vero…hai ragione… ma tanto vedrai che vincieremo comunque!” disse sorridendo a trentadue denti.

“Sei senza speranza Rufy!” disse la mora mettendosi una mano in faccia.

Il turno dopo fu quello di Nami, che per fortuna dei suoi compagni, vinse.

“SEI GRANDE NAMI-CHAN!” gridò Sanji euforico con i cuoricini al posto degli occhi.

“Ok…Robin è il tuo turno!” disse Hoshi

“Bene, non sarà difficile…” disse Robin sicura della vittoria.

Ma la sfida fu tutt’altro che facile, difatti Foxy decise di interferire con la gara usando i suoi raggi, ma fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo di Nami e Hoshi, Robin riuscì a riportare la seconda vittoria.

“SIIIII! Ora basta che vinca io e Chopper è salvo!” disse Hoshi pronta a gareggiare. Il suo sfidante era un grande uomo, con due spade e dei denti affilatissimi.

I due erano in posizione e appena l’arbitro fischiò partirono. Hoshi era molto brava sui pattini e le sue capacità ninja la aiutavano nel tenersi facilmente in equilibrio, peccato che questa volta Foxy riuscì ad usare il suo raggio Noro Noro.
Hoshi rimase immobilizzata e prima che i suoi compagni potessero raggiungerla quell’uomo con i denti affilati e le due spade le morse una spalla e le fece un profondo taglio sulla schiena.

“Sono proprio curioso di vedere come continuerai la gara dopo che l’effetto del raggio sparirà…” disse a bassa voce l’uomo continuando la sua gara. Dopo i trenta secondi Hoshi riacquistò la sua velocità normale, ma subito cadde a terra non riuscendo a reggersi in piedi per il troppo sangue perso.

“Ehi come stai?” chiese Nami preoccupata raggiungendola subito.

“He he posso continuare…” disse la morettina rialzandosi e provando a correre.

“Nami, diamogli una mano!” disse Robin aiutandola a correre.

“Si!” disse Nami imitando l’amica.
Rufy, sotto lo sguardo stupito di tutti, riusciva a correre sui pattini. Difatti, mentre Nami e Robin avevano gareggiato, Zoro gli aveva insegnato a starci in equilibrio e a correrci.

“he he ottimo lavoro Rufy…” disse Hoshi sorridendo a stento.

Purtroppo però l’aiuto dei compagni non servì a molto, difatti la giovane ragazze perse la corsa.

“Scusatemi ragazzi, sono una frana!” disse Hoshi sdraiata a terra sull’erba.

“Ma no, sei stata in gamba! Non so in quanti sarebbero riusciti a continuare in quelle condizioni!” disse Rufy sorridente.

-Però…è sempre così gentile … anche se non se ne rende conto, è carinissimo … è un ragazzo d’oro; mi stanno cominciando a venire i sensi di colpa…- pensò Hoshi.

“Tranquilla Hoshi-chan! Adesso mi occupo io di teeee!” disse Sanji con gli occhi a cuoricino.

“Oh, grazie Sanji-kun…” disse lei sorridendo appena.

Con stupore di tutti Rufy vinse la sua corsa, ovviamente era servito l’intervento di Nami e Robin, ma comunque aveva vinto e quindi si potevano riprendere Chopper tranquillamente!

“Ho vinto per te Hoshi!” disse Rufy sorridente.

“Oh…^////^ grazie!” disse la ragazza lievemente rossa in viso.

I pirati di cappello di paglia si ripresero Chopper ma il capitano accettò un'altra sfida e così, con la disapprovazione di tutti, gareggiarono nuovamente, perdendo le prime due sfide.

Robin e Hoshi passarono alla squadra avversaria e con la terza sfida Foxy aveva intenzione di riprendersi anche Chopper.

I due capitani strinsero un patto, se l’ultima sfida l'avesse vinta Foxy, si sarebbe preso tutti i restanti componenti della ciurma, mentre se l'avesse vinta Rufy si sarebbe ripreso Hoshi e Robin.

L’ultima sfida prevedeva un duello Foxy VS Rufy.

“Avanti Rufyyyy! Puoi farcela!!!” gridò Hoshi incoraggiando il suo ex capitano.

“Tranquille ragazze a breve tornerete nella mia ciurma!” disse cappello di paglia sorridendo com’era suo solito fare.

La sfida fu molto dura, ma alla fine Rufy, con una grande determinazione, riuscì a vincere e a riprendersi così i suoi compagni di ciurma. Come se non bastasse levò anche l’anima della nave di Foxy.

Così il Davy Back Fight terminò!

“BRAVO RUFYYYYY!” gridò Hoshi saltando al collo del suo capitano.

“Eh eh fai piano che sono pieno di ferite…”

“Sei stato grande!!!” disse lei dandogli un bacio sulla guancia, ma proprio all’ultimo istante il capitano, per sbaglio, girò la testa, ritrovandosi così con le labbra incollate a quelle della mora.

Inutile descrivere la faccia di tutti i presenti, soprattutto quella di Sanji, che esprimeva voglia di uccidere qualcuno.

“Oh ma che carini, ci sarà una coppia sulla nave!” disse Robin ironicamente.

“Hi hi già! Rufy e Hoshi… hi hi mica male!” disse Nami sghignazzando.

Rufy rideva, non rendendosi conto della situazione, mentre Hoshi era bordeaux.  Non si era mai trovata in una situazione così imbarazzante.

Intanto Foxy si avvicinò alla ciurma e disse:

“Certo che potevate anche dircelo che quattro di voi avevano delle taglie così alte sulla testa! Non vi avremmo mai sfidato!”
Solo Nami sembrò accorgersi di Foxy e incuriosita da ciò che diceva cominciò a parlarci.

“Guarda che veramente solo tre di noi hanno una taglia…” disse la navigatrice non capendo.

“No, affatto…non mi dire che non avevi visto questo?” disse Foxy mostrandogli un avviso di taglia.

Gli occhi della Navigatrice si spalancarono, non poteva credere ai suoi occhi…

 To be continued ...

Salve a tutti ed eccomi con un nuovo chappy! Hihi! Sono successe parecchie cose, ma ne succederanno molte di più nei prossimi capitoli! Siamo agli sgoccioli, a breve il segreto di Hoshi verrà svelato! Mi raccomando continuate a seguirmi e ditemi che ne pensate! XD visto la sorpresina? Era il bacietto tra Rufy e Hoshi XXD spero vi sia piaciuto! Ciao e grazie a k legge e recensisce!

Marie_92: Ciaooooo! Sono contenta che il chappy ti sia piaciuto e tranquilla, Foxy sta sul cavolo anche a me XXD Hihi tranqui il commento mi è piaciuto XXD Cià Mary baciiiiiiii

                                                     BY Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** L'isola di Strawberry! ***


La ciurma di cappello di paglia aveva ripreso a navigare e, finiti i festeggiamenti per essersi  ripresi tutti i componenti della ciurma, andarono tutti a dormire, tutti tranne Nami, e Zoro che era di vedetta.

“Ehi Nami, che ci fai ancora in piedi?” chiese lo spadaccino assonnato.

“Nulla…pensavo…” disse la rossa guardando le stelle.

“Potresti anche pensare dentro…”

“Se non mi vuoi basta che me lo dici!” fece lei con finto tono arrabbiato.

“A me non cambia nulla…” disse lui indifferente.

“Zoro…tu ti fidi di Hoshi?” chiese improvvisamente la navigatrice.

“Ormai è un componente della ciurma a tutti gli effetti…perché non dovrei fidarmi?”

“Bhe… forse perché ci ha nascosto qualcosa… per esempio, perchè non ci ha detto della sua taglia?"

“Taglia? Ma di che parli?”

“Guarda qui…” disse Nami tirando fuori dalla tasca dei pantaloncini un avviso di taglia di 85 milioni di Berry su Hoshi Kuro.

“Però…è una bella cifretta, non pensavo che il governo la ritenesse così pericolosa…”

“Io… mi sono affezionata a quella ragazza, le voglio bene ma non so perché ho il continuo presentimento che ci nasconda qualcosa…” rivelò la rossa allo spadaccino.

“Ti fidi di lei?” chiese a brucia pelo.

“Si… e sono convinta che non ci tradirebbe mai, però… ho come uno strano presentimento…”

“L’importante è che ti fidi di lei, questo basta e avanza…”

“Si, hai ragione! Sai Zoro … non ti facevo così saggio!” disse la navigatrice sorridendo dolcemente. Lo spadaccino arrossì a mala pena mugugnando un qualcosa di incomprensibile.

“Vabbè, credo che sia ora di andare a dormire… buona notte!” disse Nami schioccandogli un leggero bacio sulla guancia.

“Notte…” farfugliò il ragazzo un po’ in imbarazzo.

                                                                                                               ***

Due giorni dopo…

“Ragazzi, da quanto ci hanno detto su Long Ring Long Land, la prossima isola sarà quella di Strawberry!”  disse Nami entusiasta.

“Dal nome sembra che ci siano le fragoleeeee!” disse il capitano con la bava alla bocca.

“Si che bello!!! Le fragole!!!” esultò Chopper insieme a Rufy.

“Già…l’isola di Strawberry…” sussurrò Hoshi con lo sguardo basso.

“Magari potrò farvi una torta alle fragole…” pensò Sanji.

“Invece di pensare a queste cose, perché non passiamo direttamente alla prossima isola saltando quella di Strawberry?” disse Hoshi con gli occhi bassi.

“E perché scusa?” chiese Rufy non capendo.

“E’ meglio, conosco quell’isola ed è piena di pericoli…”

“Pericoli? Meglio!” disse il capitano sorridendo a trentadue denti.

“Per una volta Rufy, non fare di testa tua e ascoltami un attimo!” disse Hoshi con tono serio.

“Mmh?” dissero tutti zittendosi in attesa che la moretta parlasse.

“Quell’isola, è molto pericolosa, non ci sono ne fragole, ne tesori ne niente per cui valga la pena fermarsi; ci sono solo pericoli e tu come capitano vuoi far rischiare la vita alla tua ciurma per nulla?” disse in tono tagliente e molto tesa, sembrava quasi volesse nascondere qualcosa.

“Sicura di stare bene? Forse la febbre non ti è passata… hai perso molto sangue a Long ring long land, magari ancora non ti sei ripresa!” disse Rufy.

“Scusa tanto, perché dovrei avere la febbre?” chiese un po’ irritata.

“Bhe, perché prima Robin mi ha detto che ha letto un libro che parlava di quell’isola e ha detto che è pieno di tesori e fragole e non sembra un’isola così pericolosa…” continuò il capitano ingenuamente.

“Forse era così prima che scrivessero quel libro, ma ora è tutta un'altra cosa, fidati! Ci sono stata recentemente!”

“Io credo che tu ti stia sbagliando e poi anche se fosse pericolosa noi siamo forti e vale la pena andarci anche per uno dei tesori di cui si parla tanto…” disse Robin

“TESORI???” disse Nami con gli occhi a forma di Berry.

“E’ aggiudicato! Noi andremo a Strawberry!!!” continuò la navigatrice.

“Idioti … so già che ve ne pentirete!” disse Hoshi abbassando lo sguardo.

“Dai, sii un po’ positiva, sono sicuro che non accadrà nulla a nessuno di noi e se anche qualcuno dovesse provare a farti qualcosa ti proteggerei io mia bella principessa!” disse Sanji con una rosa in bocca.

“Come mi hai chiamato?” disse lei mutando espressione. Sembrava a dir poco adirata.

“Mia bella principessa, perché? Non ti piace?”

Qualcosa, che nessuno capì, scattò dentro la ragazza che saltò addosso a Sanji buttandolo a terra e, prendendolo per il colletto della camicia, cominciò a scuoterlo urlandogli contro:

“NON CHIAMARMI MAI PIU’ IN QUEL MODO!!! NON DEVI AZZARDARTI!!!”

Sembrava quasi impossessata. I suoi occhi erano carichi di rabbia, odio, dolore e chissà quali altre brutte emozioni. Nessuno dei presenti riusciva a capire cosa le fosse preso, ma tutti credettero opportuno intervenire.

“Ehi calmati Hoshi!” disse Nami avvicinandosi ai due.

“STAI ZITTA TU!” disse la mora digrignando i denti e guardandola truce. Nami indietreggiò di qualche passo, spaventata dall’espressione furente dell’amica.

“Adesso basta!” disse Rufy, serio, prendendola da dietro e allontanandola da sopra di Sanji.
La prese di peso e la portò fuori dalla stanza nella quale fino a poco prima erano tutti riuniti.

Una volta fuori la lasciò e la ninja si girò di spalle ancora furente.

“Si può sapere che ti è preso? Eppure Sanji vi chiama sempre con quei nomignoli…” disse Rufy ingenuamente.

“Non mi è preso nulla! Io so solo che non voglio andare su quell’isola!”

“Se non vuoi andare sull’isola puoi rimanere sulla nave…”

“Non è questo il problema Rufy! Non dovete andarci neanche voi!” esclamò Hoshi girandosi e poggiando le sue mani sulle spalle del ragazzo.

“Capito? Non dovete andarci! E’ pericoloso! Ci rimetterete la vita!!!” continuò la mora scuotendolo.

“Tu ti preoccupi per niente…”

“Mannaggia! Perché fai sempre di testa tua??? Ogni tanto ascolta i consigli che ti da la gente per favore! Quell’isola è un inferno!” disse con un espressione di pure terrore.

“Cos’è che ti turba?” chiese a brucia pelo il moro. Hoshi abbassò lo sguardo mentre quei terribili ricordi che la torturavano da dieci anni le rivennero alla mente. Il suo sguardo cambiò nuovamente, non era più arrabbiato, non era più impaurito, era semplicemente vuoto, come se le avessero levato la voglia di vivere , come se ormai non provasse più emozioni, era lo stesso sguardo di pochi giorni addietro.

“Di nuovo? Hai di nuovo quello sguardo! Si può sapere che hai?” chiese il ragazzo non capendo.

“Nulla… se proprio volete andare su quell’isola andateci… non mi opporrò più…”

E detto ciò la ragazza se ne andò in camera  e si mise a dormire. Era inutile tentare di fermarli e soprattutto era una cosa stupida; l’unica che ci avrebbe rimesso se loro non fossero sbarcati su quell’isola era lei e insieme a lei coloro che doveva difendere anche a costo della vita.

Quando sarebbero arrivati su Strawberry  tutto sarebbe finito, quella poca felicità che aveva provato insieme a quei sette ragazzi sarebbe svanita; eppure, non riusciva ancora ad immaginarsi ciò che avrebbe dovuto fare l’indomani, quando sarebbero sbarcati, era diverso dalle altre volte, ora le mancava il coraggio…

Le sue difese, le sue barriere si erano a poco a poco sgretolate, e questo, tutto a causa di un ragazzo ingenuo con un cappello di paglia, di uno spadaccino pigro, di un cuoco provolone, di una navigatrice pazza per i soldi, di un medico un po’ buffo, di un cecchino un po’ bugiardo e di un archeologa molto intelligente…

Tutto ciò che lei era riuscita a costruirsi con fatica era andato a frantumarsi per colpa di sette semplici ragazzi…

                                                                                                                           ***

Intanto, in cucina, Sanji discuteva con gli altri di ciò che era accaduto poco prima.

“Ma…io non capisco cosa ho detto di sbagliato…” disse il cuoco confuso, ma allo stesso tempo dispiaciuto.

“Non vi siete accorti che ha cominciato a comportarsi in modo strano da quando abbiamo cominciato a parlare dell’isola di Strawberry?” disse Robin.

“Si è vero, me ne sono accorta anche io…” disse Nami.

“Magari non le piacciono le fragole…” disse Chopper.

“O forse ne è allergica!” disse Usop.

“Non dite idiozie voi due…” disse Zoro.

“Ma perché? Potrebbe anche essere così!” disse Rufy.

“Qualsiasi cosa sia, sono sicura che la scopriremo sull’isola di Strawberry!” disse Robin sicura.

 
                                                                                                                  ***

Il sole stava sorgendo, l’isola era sempre più vicina, la felicità della mora sempre più lontana…

Ormai erano quasi giunti sulla costa, mancavano pochi metri e sulla nave c’era una gran confusione. Era accaduto un fatto strano,  Hoshi era sparita!

“Chissà dov’è finita…” si chiese Nami preoccupata.

“Sicuramente non voleva venire sull’isola con noi ed è andata a nascondersi!” disse Rufy scendendo a terra.

“Non dire stupidaggini! =.= poteva rimanere benissimo sulla nave!” disse Nami.

“L’unica cosa che mi importa ora è ritrovarla!” disse Sanji determinato.

“Non sentirti in colpa, non è colpa tua…” disse Robin al cuoco.

“Lo so ma non riesco a non sentirmici…”

“Allora andiamo a cercarla!” disse Nami sorridendo.

“Ok…ci dividiamo?” chiese lo spadaccino.

“Si, in due gruppi! Io, Zoro, Usop e Sanji andremo in città mentre Robin, Rufy e Chopper cercheranno nel bosco!”

L’isola infatti era circondata dal bosco e al centro c’era una grande città. Al centro della città si trovava un alta collina e sopra un grande castello.

Il gruppo di Robin si mosse verso il bosco, ma tutto le sembrava alquanto strano. Non notava neanche una piantina di fragole li nei dintorni, eppure quell’isola doveva esserne piena! E poi gli alberi e l’intera foresta era stranamente silenziosi. Non si sentiva nessun tipo di rumore, nessun verso di animale. Tutto ciò era sospetto, anche perchè come minimo doveva sentirsi la musica provenire dalla città, difatti nel libro che aveva letto si era parlato spesso delle numerose feste che si celebravano in quell’isola e anche di come la foresta veniva curata come se fosse sacra; ma li di cura non ce n’era  traccia, gli alberi erano sfogli, o malati o secchi… erano pochi quelli sani; sembrava come se il libro che avesse letto parlasse di un'altra isola…

Nel gruppo di Nami la situazione non era migliore. In città regnava un miseria assoluta, tutti erano sbarrati dentro le case e le strade erano deserte. La città era sporca e poco curata, molti abitanti erano abbandonati a se stessi, buttati in un angolo senza ne acqua ne cibo. I pochi bambini che giravano erano magri, sporchi e con degli stracci addosso; avevano uno sguardo triste e malinconico, che non si addiceva affatto a dei bambini. Tutto quello era a dir poco terribile…
Passando di casa in casa si potevano sentire urla di dolore, grida di disperazione, pianti…
Qualsiasi cosa fosse successa in quella cittadina non era affatto nulla di buono…

“Avete visto che postaccio? Non mi sembra affatto un paese felice…” disse Sanji abbassando lo sguardo.

“Da quanto diceva Robin questa doveva essere una città ricca, felice e allegra; si dice che era rinomata per le sue fragole e per la sua manutenzione, ma io non vedo nulla di tutto ciò…” disse Nami guardandosi attorno.

“Deve sicuramente essere successo qualcosa….” Disse Zoro intromettendosi nella conversazione.

“Ma magari il libro di Robin diceva solo delle menzogne!” disse Usop come uno che ha appena avuto un idea brillante.

“No Usop, devi capire che non tutti sono bugiardi!” disse Nami azzittendolo subito.

“Voi dovete essere forestieri!” disse una voce alle loro spalle. Tutti e quattro si girarono potendo scorgere un ragazzo dai folti capelli neri e lisci, gli occhi azzurri, alto e molto magro. Anche lui era vestito di stracci e sembrava alquanto debole.

“Si, infatti siamo forestieri…” disse Nami avvicinandosi.

“Si vede lontano un miglio, profumate di fiori e siete vestiti troppo bene!”  disse il ragazzo acidamente.

“Ma…che cosa è successo qui?” chiese Nami ignorando il suo tono acido.

“Anche se ve lo dicessi, a voi cosa importerebbe? Non potete fare nulla per aiutarci e poi ancora non capisco cosa siate venuti a fare qui, in fondo non c’è nulla come potete vedere…” disse il ragazzo in tono malinconico.

“Noi siamo venuti qui per ritrovare una nostra amica!” disse Usop.

“Non mi sembra che ci sia qualche altro forestiero per la città…”

“Magari l’hai vista, la noteresti subito! E’ molto carina, alta più o meno come questa ragazza qui, con due grandi occhi nocciola e dei bellissimi capelli neri con i riflessi blu!” disse Sanji.

“Molte ragazze corrispondono a questa descrizione…” disse il ragazzo.

“Bhe ma lei è speciale! Lei è la nostra Hoshi!” disse Nami con tono affettuoso.

“Come hai detto ragazza? Hoshi?” disse il moro spalancando gli occhi.

“La conosci?” chiese Zoro a bruciapelo.

“E chi non la conosce… comunque non potete essere suoi amici, lei non ha amici!”

“E invece lo siamo!” disse Usop.

“Un consiglio, andatevene prima che si riveli per quello che è veramente… vi tradirà e poi vi ucciderà!”

“Ma che cosa stai dicendo?” disse Nami confusa.

“Hoshi è fatta così, prima fa credere a degli idioti come voi di essere loro amica e poi al momento opportuno li elimina… si vede che questa volta voglia fare il lavoro in casa…” disse il moretto.

“In casa? Che intendi?” chiese Sanji cominciando a non capirci più nulla.

“Ma come? Non ditemi che non lo sapete? Eppure dal suo avviso di taglia si capisce…”

“Avviso di taglia? Ma di che parli?” chiese Usop confuso quanto gli altri.

“Hoshi ha un avviso di taglia da 85 milioni di berry…” disse Nami

“Già infatti, e sul manifesto c’è scritto ‘Hoshi Kuro detta la principessa oscura’… avanti, non ditemi che non ci arrivate?” chiese quel ragazzo misterioso.

“No, ancora non capiamo…” disse Nami che aveva un mezzo sospetto.

“Hoshi è la principessina di Strawberry!”

To be continued .....

Tadadadannnnnnnnnnnnnnn! Ed ecco svelato uno dei misteri di Hoshi! Si lo so che non ve lo aspettavate XXD Ok, siate sinceri e ditemi che ne pensate! Nel prossimon capitolo ci saranno tantissime altre sorprese, spero che questo vi sia piaciuto! Ciao baci e grazie a chi legge e a chi recensisce!

Neko: Ciaooo! Sono contenta che il chappy ti sia piaciuto! Si hoshi e Rufy sono tenerissimi!^^ Spero che questo chappy ti sia piaciuto, ciao baci!

Marie_92: Hola Marie, altro mistero di Hoshi svelato! Cmq sono d'accordo XXD Rufy con l'afro è stupendo! Hihi spero che questo chappy ti sia piaciuto! Al prossimo chappy XXD ciao baci tvb

                                                                   By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Hoshi ... nemica? ***


 

“Ehi capitano!” disse Robin.

“Che c’è?”

“Secondo me è inutile cercarla nel bosco… non sarà mai qui…”

“Si,  secondo me ha ragione Robin!” disse Chopper.

“Ok, allora raggiungiamo gli altri!” disse Rufy.

 

“Come la principessa di Strawberry?” chiese Sanji incredulo.

“E’ già, è l’unica sovrana rimasta del nostro paese…” disse il ragazzo.

“Ma…” disse Nami confusa.

“Forse ora vi conviene andarvi a nascondere, sta arrivando la marina!”

“Cosa?” disse Zoro girandosi e vedendo avanzare per la strada principale circa una ventina di Marines.

“Tsè… quelli li battiamo come niente…” disse Sanji.

“No se con loro c’è il capitano Gairo e il vicecapitano, nonché il combattente migliore di Strawberry dopo Gairo!" disse il ragazzo.

“Ragazzi…guardate… ma quella laggiù non è…” disse Nami con un espressione terrorizzata in volto indicando una persona in mezzo ai Marines.

“Hoshi!” disse Usop incredulo.

“L’avranno catturata!” disse Sanji cercando immediatamente una scusa.

“Non dire idiozie, guarda come è vestita… ha dei pantaloncini corti bianchi, una maglietta classica della Marina e il fazzolettone blu… ha addirittura un mantello che indica il suo grado…” disse Zoro

“Non può essere…” disse Nami incredula sull’orlo del pianto.

“Voi siete i pirati di cappello di paglia?” disse l’uomo che sembrava il capitano.

“E anche se fosse?” disse Zoro fulminando con lo sguardo Hoshi.

“Vi dichiariamo in arresto e se opporrete resistenza saremo obbligati ad usare le maniere forti!”

“Prima di catturarci dovrete batterci tutti, ma soprattutto il nostro capitano!” disse Sanji accendendosi una sigaretta.

“Hoshi!” disse Gairo alla ragazza.

“Si… ho capito…. Monkey D. Rufy! Dove sei?” disse la ragazza cercandolo con lo sguardo ma non trovandolo.

“Non c’è nostra cara amica…” disse Zoro in senso ironico.

“Non fare ironie spadaccino, sono qui per catturarvi tutti e non per fare una chiacchierata di piacere!” disse con tono freddo.

“Hoshi! Ma che diavolo dici? Non sei tu vero? Ti hanno ipnotizzata?” chiese Nami speranzosa.

“Ha ha ha a quanto pare loro non lo sanno ancora! Vedete miei cari piratuncoli, lei è il vicecapitano della marina, è un classico ormai ingannare i pirati fingendosi  una di loro e poi catturarli…” disse Gairo ridendo malvagiamente.

“Esatto… e ora sono qui per sfidare il vostro capitano!” disse Hoshi ghignando.

“Hoshi… non dire cavolate, avanti! Tutto questo è uno scherzo vero? Siete tutti d’accordo no?” disse Usop guardando i suoi amici e poi la ragazza mora; avevano tutti uno sguardo così serio…
No, questo non era uno scherzo…

“Avanti, o spunta fuori il vostro capitano o comincerò da voi!” disse la ragazza facendo un passo avanti.

“Zoro, Sanji, Nami… credo che dovremo combattere!” disse Usop spaventato.

“No, non combatterò contro di lei!” disse Nami ancora sconvolta.

“Avanti Nami, eri la prima fino a poco tempo fa a sospettare di lei!” disse Zoro sguainando due delle sue spade.

“Si ma ora mi sono affezionata a lei e poi troppe cose non quadrano! Insomma, è una principessa, è un vicecapitano della marina ed ha anche una taglia sulla testa! Non è possibile! E’ una cosa controsenso!” disse Nami.

“Lo so Nami-chan, ci ho pensato anche io, ma magari la taglia è solo una copertura del governo per farla infiltrare al meglio tra i pirati… anche se ancora non ci credo che Hoshi ci abbia tradito…” disse Sanji a sguardo basso.

“EHIII NAMII, USOP, ZORO, SANJIIIII! SIAMO QUI!” gridò Rufy andandogli incontro.

“Oh no… arriva proprio nel momento sbagliato…” disse Sanji.

“Ehi ma che succede?” chiese subito Robin osservando alcuni della marina e notando anche Hoshi.

“Hoshi ci ha traditi…” disse Zoro pronto a combattere.

“Roronoa Zoro, puoi anche riporre le spade, ora il mio obiettivo è il vostro capitano!” disse la mora ghignando.

“Uhm? Il tuo obiettivo? Non capisco…” disse Rufy confuso.

“Avanti Monkey D. Rufy! Io ti sfido!”

“Mi sfidi? Ehi ma tu sei vestita come la marina! Come mai?” chiese il ragazzo di gomma, accorgendosene solo in quel momento.

“=.=” Rufy… sei un idiota!” dissero tutti i componenti della sua ciurma.

“Ora mi avete stufato! Non ho tempo da perdere!” disse Hoshi facendo un balzo in avanti e scaiandosi su cappello di paglia.

“Ehi, ehi ma che combini?” chiese il ragazzo schivando tutti i colpi della ragazza.

“Se ancora non l’hai capito razza di idiota io faccio parte della marina e sono qui per catturarti!” disse Hoshi assestando un pugno in pieno stomaco a Rufy , che volò a qualche metro di distanza.

“Rufy, o combatti seriamente contro di lei oppure lo faccio io!” disse Zoro.

“No fermati Zoro… io non credo che lei ci abbia tradito, non lo farebbe mai!” disse il capitano convinto di ciò che diceva.

“Si, lo credo anche io!” disse Nami.

“Ma sei scemo o cosa? Non lo vedi? E’ li, in guardia, pronta a farci fuori tutti!” disse Usop.

“Se sta facendo tutto questo io sono sicuro che ci sia un motivo!” disse Rufy.

“Eh, sei uno sciocco, se credi che ci sia un motivo specifico per cui io ti stia attaccando ti sbagli, faccio parte della marina e come tale ho il dovere di catturarti! Rassegnati Rufy! Io vi ho solamente presi in giro!” disse la ragazza avvicinandosi al suo ex capitano.
Ruft la fissò per un secondo e dopo di che le disse:

“E va bene, se vuoi combattere, facciamo pure!”

To be continued ...

Sera a tutti miei cari lettori, e come ogni giorno ecco a voi il nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto!^^ Allora, grazie a tutti quelli che leggono e che recensiscono. Al prossimo chappy ciaooo.

Neko:he he di sorprese ne nasconde tantissime e molte sono ancora da scoprire! Un'altra sorpresa è stata svelata in questo chappy e spero ti sia piaciuto anche questo!^^ Ciao baci al prossimo chappy!

Marie_92;He he ora avrai capito cosa vorrà dire quel ragazzino! hihii mi fai morire dalla risate XXD adoro le tue recensioni! (piacciono anche a me U__U nd ace) uh e lui che centra? Bha vabbè si intrufola così nei discorsi XXD ciao baci tvb al prossimo chappy (o su msn XXD)

                                                                             By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Rufy VS Hoshi: lo scontro! (o quasi) ***


“Bravo Rufy finalmente ti sei deciso!” disse Usop.

Hoshi si scagliò nuovamente contro Rufy, che però si limito a schivare i suoi colpi. Non sembrava prendere troppo seriamente quella sfida e la cosa infastidì non poco la giovane Ninja che sfoderò uno dei suoi kunai e cominciò ad attaccarlo con quello, ma la scena si ripetè nuovamente. Hoshi attaccava e Rufy schivava.

“Insomma! Ti vuoi decidere a batterti seriamente?” disse Hoshi alterata.

“E’ quello che sto facendo!” disse il ragazzo sorridendo.

“No che non lo stai facendo! Ma comunque, se vuoi continuare a schivare i colpi, sono proprio curiosa di vedere come schiverai questo attacco!”

Hoshi unì le mani e cominciò a comporre strani simboli a velocità impressionante e dopo di che disse:

“Tecnica della moltiplicazione!”

Accanto a lei comparvero quattro ragazze identiche in tutto e per tutto a lei.

“Eeeeh? Hai delle gemelle?” disse Rufy sorpreso.

“Idiota, mi sono moltiplicata! E’ un tecnica di noi Ninja!” disse la ragazza. Le cinque Hoshi circondarono Rufy e lo attaccarono da cinque punti diversi.

Il povero capitano riuscì a parare i colpi di solo due Hoshi e venne colpito in pieno dalle altre tre. Dopo di che le quattro Hoshi-copie sparirono.

Il capitano si rialzò da terra e si asciugò un rivolo di sangue che gli usciva dalla bocca, mentre la ragazza lo guardava dall’alto in basso con le braccia incrociate.

Zoro, intanto, che aveva assistito allo scontro fino a quel momento, si era sdraiato a terra e aveva chiuso gli occhi con l’intenzione di dormire.

“Zoro, ma che fai? Non è il momento di dormire! Il nostro capitano è in pericolo di vita!” disse Nami.

“Questo non è uno scontro…di questo passo nessuno dei due verrà eliminato e lo scontro procederà all’infinito…”

“Ma che cosa stai dicendo?” chiese Nami non capendo.

“Osserva e capirai…”

 

“Ehi Hoshi, rimproveri a me di non fare seriamente ma anche tu stai giocando!” disse Rufy.

“No, ti sbagli, mi sto solo riscaldando, e ora ti dimostro che faccio sul serio!”

Sfoderò un altro Kunai e a tutta velocità si diresse verso Rufy che rimase immobile. Stava per colpirlo alla gola con il kunai, ma all’ultimo cambio mano e gli sferrò un pugno al viso.

 

“Visto Nami?” disse Zoro sbadigliando.

“Ha… ha cambiato mano per non colpirlo con il kunai… sa che con un pugno non gli fa nulla…”

“Secondo me non vuole eliminarlo, ma sicuramente c’è qualcosa o qualcuno che la sta facendo agire in questa maniera…”

 

“Potevi eliminarmi, era la tua occasione, perché non l’hai fatto?” chiese Rufy alla sua avversaria.

“Perché non mi diverte vincere in questa maniera! Io voglio combattere contro il ragazzo che ha sulla testa 100 milioni di Berry e non contro un manichino di gomma!”

“Ma io non sono un manichino di gomma!” disse Rufy contrariato.

“Era per dire, comunque se proprio insisti, ora farò sul serio e non mi fermerò neanche se tu non combatterai!” e detto ciò la ragazza si scagliò sul ragazzo.

“Osserva questo, cappello di paglia!”

Nella mano di Hoshi cominciò a concentrarsi una grande quantità di fuoco, fino a crearne una sfera infuocata.

“Arte del fuoco, tecnica della sfera infuocata devastante!” disse la mora pronta a scagliarsi contro Rufy.

 

“Ha deciso di usare la sua tecnica preferita…” disse il ragazzo moro di prima comparendo alle spalle di Nami e company.

“Quindi vuole eliminare Rufy?” disse la rossa allarmata.

“Deve eliminarlo… sono gli ordini!” disse il ragazzo abbassando la testa e stringendo i pugni.

“Perché deve?” chiese Sanji.

“E’ una storia lunga… se sarete vivi, ve la spiegherò al termine del combattimento…” disse il ragazzo.

“Ma…” disse Nami.

“Non lo ucciderà… si vede dal suo sguardo…” disse il moro scrutando attentamente la ragazza pronta a sferrare il suo attacco.

 

-E’ il momento, devo eliminarlo!- pensò la ragazza facendo il primo passo verso di lui.

“Ecco..io…se avessi bisogno di qualcuno con cui parlare, io ci sono!”

Il volto sorridente del ragazzo le riapparve alla mente.
-Quella volta… è stato così carino…voleva aiutarmi-

“Calmatevi…io volevo solo ridare il cavallo a Tojit…ci era così affezionato…”

Un'altra scena le tornò alla mente come un flash. Anche quella volta era stata colpita dalla bontà del ragazzo…

-Anche quella volta… era stato così buono verso quel vecchietto… lui non è cattivo-

 Una lacrima solcò il viso della ragazza mentre avanzava sempre di più verso di lui, per eliminarlo.

“BRAVO RUFYYYYY!” gridò Hoshi saltando al collo del suo capitano.

“Eh eh fai piano che sono pieno di ferite…”

“Sei stato grande!!!”

-E quel giorno…quel bacio…-

 Ormai era a pochi centimetri dal suo corpo, stava per colpirlo con la sfera di fuoco, mancava veramente poco per porre fine a quel combattimento. Sarebbe bastato un altro passo a farlo fuori, lui stava immobile e non sembrava avere l’intenzione di spostarsi.

“Mah, se lo dici tu… comunque Hoshi vuoi entrare a far parte della mia ciurma?”

-Rufy…-

La sfera di fuoco man mano sparì dalla sua mano e la ragazza si fermò a sguardo basso.

“Non  posso… non ce la faccio….”

Le lacrime uscivano dai suoi occhi rigandole il viso e cadendo a terra come tante foglie autunnali che si staccano dagli alberi.

“Io… non posso… non ne sono capace… ti avevo detto di non venire qui, Rufy …” continuò la ragazza accasciandosi a terra e cominciando a singhiozzare.

“Ehi mocciosa che ti prende?” disse Gairo poco distante da lei.

Appena Hoshi sentì quella voce si ricordò dell’ordine che doveva eseguire e delle conseguenze se non avesse fatto ciò che doveva. Si alzò in piedi, si asciugò le lacrime e guardò Rufy dritto in faccia.

“Dovevo eliminare te e la tua ciurma, erano questi gli ordini… però le cose sono cambiate Rufy…grazie di tutto…” disse la mora dandogli le spalle e camminando in direzione di Gairo.

“Aspetta un secondo Hoshi…” disse Rufy costringendo la ragazza a girare la testa.

“No capitano, questa faccenda non vi riguarda! Statene tutti fuori e andatevene immediatamente da quest'isola!” disse sicura di se la ragazza, già immaginandosi le intenzioni di Rufy.

“Gairo, non posso eliminarli!” disse poi diretta al capitano della marina.

“E sentiamo… perché non potresti?” chiese l’uomo nervoso.

“Perché mi ci sono affezionata!” disse guardandolo diritto in faccia.

“Affezionata dici? Lo sai questo quali conseguenze comporterà?” disse Gairo ghignando.

“Ne sono conscia, è per questo che ti voglio proporre un patto… la mia vita, in cambio di quella dei miei amici e della salvezza del mio popolo!” disse sicura di se.

“La tua vita dici?” disse colpendola in testa con il manico della spada.

“Sciocca ragazzina! Non ho mai pensato di risparmiare il tuo popolo! E tanto meno non risparmierò questi piratuncoli da strapazzo! E adesso … farai una brutta fine anche tu!” disse l’uomo sguainando la spada e pronto a colpirla.

Hoshi chiuse gli occhi, aspettando la sua ora, ma stranamente non arrivò…

To be continued ....

Salve a tutti gente, credo che con questo chappy la presenza di Hoshi nella marina sia piuttosto chiara, ma preso verranno svelati tutti i segreti! Spero che vi sia piaciuto e mi raccomando, fatemi sapere che ne pensate! Ciao baci e grazie a chi legge e recenisce!

Neko:Ciaooo XXD he he come avevi detto tu Hoshi non li ha traditi! he he il segreto di Hoshi sarà più chiaro nei prpossimi chappy. Spero che anche questo ti sia piaciuto!^^ Ciao baci al prossimo capitolo.

Marie_92:Ciaoooo XXD si volevo sorprenderti U___U e meno male che ci sono riuscita XXD la storia non è troppo complicata, e verrà svelata veramente tra pochissimo XXD grazie per i complimenti e tranquilla, Ace te lo saluto, anzi te l'ho mandato proprio a casa XXD dovrebbe arrivare a breve U___U ciao baci tvb al prossimo chappy!

                                                                                                               By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Il passato di Hoshi ... (prima parte) ***


Aprì gli occhi e si trovò davanti Zoro che aveva fermato la spada, Rufy pronto a tirargli un pugno e Sanji dietro con una gamba alzata pronto a sferrargli un calcio.

“Ma… ragazzi…” disse Hoshi incredula.

“Non permetto a nessuno di far male a un componente della mia ciurma!” disse Rufy serio.

“E se il nostro capitano decide di intervenire, allora interveniamo anche noi!” disse Sanji da dietro sferrandogli un calcio.

“Rufy prendi Hoshi e scappiamo di qui!!!” disse Sanji cercando di tenere a bada gli altri Marines.

“Si!”

E detto fatto, il capitano prese la ragazza, allungò un braccio e ordinò ai suoi compagni di aggrapparsi a lui; così sparirono tutti quanti nella foresta.

“Ha ha sciocchi ragazzini! Non andranno lontano!” disse Gairo rialzandosi in piedi.

 

“Bene, credo che quaggiù siamo abbastanza lontani!” disse Rufy girandosi verso i suoi compagni e vedendo che erano tutti a terra.

“Ehi ragazzi, ma che vi prende?” chiese il capitano ingenuamente.

“E CE LO CHIEDI ANCHE????” disse Nami furiosa.

“Rufy devi imparare ad essere più delicato quando atterri!” disse Zoro con un bernoccolo in testa.

Hoshi si alzò a sguardo basso e con voce flebile disse:

“Perché mi avete salvata ragazzi?”

“Semplice no? Perché fai parte della mia ciurma!” disse Rufy sorridendo a trentadue denti.

“Ma…” disse lei.

“Niente ma, sei una nostra compagna!” disse Sanji.

Il labbro inferiore cominciò a tremolare e i suoi occhi si riempirono di lacrime. Finalmente si decise ad alzare lo sguardo, rivelando due grandi iridi nocciola colme di gocce salate che i suoi amici non volevanoassolutamente vedere scenderle lungo il viso.

“Grazie ragazzi…non pensavo che dopo che vi avessi traditi e avessi tentato di uccidervi, voi mi consideraste ancora come tale!”

“Ora non piangere, siamo convinti che tutto ciò che hai fatto, l’hai fatto per un motivo!” disse Nami

“Infatti e crediamo sia giunto il momento che tu ci dia una spiegazione!” disse Zoro.

“E va bene ragazzi, credo che ora dovrò raccontarvi tutta la verità…”

FLASH BACK RACCONTATO

“Tanto non mi prendi!” disse una bambina dai capelli corvini e dagli occhi nocciola che correva facendo la linguaccia a un uomo.

“Aspetta che ti prendo Hoshi e ti faccio vedere io!”

“Hi hi non mi prendi!” disse la bambina, ma purtroppo la sua corsa fu fermata da un uomo, contro la quale andò a sbattere.

“Sua maestà!” disse l’uomo che stava rincorrendo la bimba fino a pochi minuti prima.

“Cos’è successo Tom? Hoshi ne ha combinata un'altra delle sue?” chiese il re con voce calma.

“Si, esatto! Stava provando una delle sue ‘tecniche ninja’ con il fuoco e ha bruciato il mio bancone del pesce!” disse Tom, il pescivendolo, sbuffando.

“Oh capisco! Ha ha ha e così piccola mia continui ad esercitarti in città è? Ma almeno questa volta la tua sfera di fuoco devastante ti è venuta?” chiese il padre guardando amorevolmente la figlia.

“Sii! E’ quasi perfetta!” disse la bimba mostrando un grande sorriso.

“Bene sono contento! Però… non esercitarti più in città! La prossima volta potresti bruciare una casa o addirittura più case, chiaro?” disse ora il genitore in tono di rimprovero.

“Si papà, va bene!” disse la piccola abbassando lo sguardo.

“Oh suvvia maestà, alla fine non è successo nulla!” disse Tom poggiando una mano sulla testolina della bimba.

“E’ solo un bancone, posso ricomprarlo! Però non voglio vedere questa bimba triste, ci sono troppo affezionato!” continuò il pescivendolo sorridendo.

“He he a quanto pare Hoshi in città si è fatta amare da tutti!” disse il re sorridendo.

“Esatto, ma piuttosto, lei come mai è qui in città senza guardie del corpo?” chiese Tom curioso.

“Oh, non mi preoccupo di certo a venire con delle guardie del corpo qui in città, vi conosco tutti ed è un regno pacifico, non mi servono a nulla!” disse il re sorridendo. Era fatto così, simpatico e cordiale con tutti, sapeva farsi amare e rispettare.

“Ha ragione maestà! Comunque ora ritorno al mio negozio, non vorrei lasciarlo incustodito per troppo!”

“Si, però aspetta un attimo e prendi questi!” disse il re dandogli delle monete d’oro.

“Oh maestà, non ce n’è bisogno, davvero!” disse Tom stando sul punto di restituirgliele.

“Oh no no devo e come, mia figlia le ha distrutto un bancone ed è giusto che io rimedi!”

“Lei è troppo buono maestà! Grazie, grazie infinite! Ora però devo andare, arrivederci!” disse il simpatico pescivendolo tornando al suo lavoro.

“Dai Hoshi, ora io e te torniamo a casa, è quasi ora di pranzo e poi dobbiamo festeggiare l’inizio del nuovo anno!”

“Si papà!” disse la bimba sorridendo e strizzando gli occhi.

 

Era pomeriggio, circa le cinque e nel palazzo reale si stava svolgendo una lite tra Hoshi e suo fratello maggiore.

“No Ralf ti dico che è così!”

“Ma allora sei cocciuta! Devi stare zitta! Ho ragione io!” disse Ralf alzando la voce.

“Non è vero! Io ti dico che li avevo lasciato un enorme pezzo di dolce e che dopo che tu sei venuto qui non c’era più! L’hai mangiato tu!”

“No, non è vero! Io non ho mangiato nulla!” disse il rosso cominciando ad alterarsi.

“SMETTILA DI DIRE BUGIE!” disse la piccola saltando al collo del fratello e buttandolo a terra.

“RIVOGLIO IL MIO DOLCE!!!” urlò Hoshi tirandogli un pugno al viso.

“Allora vuoi la guerra piccola stupida!” disse il rosso capovolgendo la situazione e tirandole uno schiaffo.

“Ma insomma che succede qui?” dissero entrambi i genitori entrando nell’enorme salone con in braccio la loro sorellina minore, Tsuki.

“LUI MI HA RUBATO IL DOLCE!!!” gridò Hoshi piena di rabbia.

“NON E’ VERO IO NON HO RUBATO NULLA!” gridò a sua volta Ralf.

“Insomma, basta voi due, guardate come vi siete ridotti!” disse la mamma osservandoli. Hoshi aveva un labbro spaccato, mentre Ralf un occhio gonfio.

“IO RIVOGLIO IL MIO DOLCE!!!” disse Hoshi tirando fuori un Kunai.

“ADESSO BASTA!” urlò il padre levando l’arma alla bimba e tirandole uno schiaffo.

“Ma…papà…” disse lei con le lacrime agli occhi.

“Il kunai è un arma pericolosa! Non va usata contro i propri fratelli e nemmeno contro coloro alla quale si vuole bene! Queste cose dovresti saperle!Ormai hai sei anni e non più tre come tua sorella!” disse il padre in tono di rimprovero.

“Ma lui mi ha rubato il dolce… l’ho visto mentre se lo mangiava ma continua a mentire!” disse la bimba piangendo.

“Non mi importa del dolce! Vai in camera tua e non uscire fino a quando non avrai capito il tuo errore!”

“SEI CATTIVO! TI ODIO! VI ODIO A TUTTI!” disse la bimba uscendo fuori dal palazzo di corsa.

“Caro, non credi che dovremmo seguirla…?” chiese la moglie un po’ preoccupata.

“No, tornerà vedrai…” disse il re riponendo il kunai in un cassetto.

 

Intanto Hoshi si trovava nel bosco e piangeva appoggiata a un albero. Non capiva perché il padre avesse punito lei mentre Ralf no! In fondo era stata colpa del fratello, mica sua!

A destare i suoi pensieri fu un uomo, vestito con un uniforme tutta bianca che alla piccola ricordava molto quella della marina.

“Ciao piccolina, cosa ci fai qui tutta sola? Non lo sai che il bosco per una piccina come te è pericoloso?” disse l’uomo con un ghignetto sul volto.

“Io so cavarmela da sola e cosa ci faccio qui sono fatti miei!” disse la piccola facendogli la linguaccia.

“Oh no, non pensare che io sia cattivo, io sono tuo amico! Guarda, tiene questa caramella, è buona!” disse l’uomo inchinandosi e porgendogliene una al gusto di fragola.

“Papà mi ha detto di non accettare nulla dagli estranei!” disse Hoshi girando la testa.

“Ma io non sono un estraneo, io sono un amico… mi chiamo Gairo!” disse l’uomo con un finto sorriso.

“Io non ti conosco…” disse la bimba ostinata.

“Sei testarda piccolina e io che volevo usare le maniere gentili!” disse l’uomo tirandole un calcio che la fece volare a qualche metro di distanza.

“Mi hai fatto male! Sei cattivo!!! Mio papà te la farà pagare! Lui è il re!” disse la piccola frignando mentre tentava di rialzarsi in piedi.

“Però, sei ancora in piedi! Complimenti, hai una bella resistenza per essere una mocciosa… comunque, hai detto che tuo padre è il re no?”

“Esatto!” disse la bimba guardandolo male e digrignando i denti.

“Allora mi porterai da lui!” disse Gairo prendendo la bimba per la maglietta.
La bimba ci pensò un po’ su e dopo di che decise di condurlo da suo padre. Tanto lui non le voleva bene, gliel’aveva appena dimostrato.

“E va bene!” disse Hoshi camminando ancora arrabbiata con la famiglia per l’accaduto di poco prima.

“Ecco io abito qui!” disse la bimba indicandogli l’enorme palazzo reale.

“Oh bene, ora però mi servi come ostaggio mocciosa e grazie dell’aiuto!” disse Gairo afferrandola per i capelli e trascinandola.

“AIIIIAAAAA! LASCIAMI! MI FAI MALEEEEEE! LASCIAMI!!!” gridò la bimba con le lacrime agli occhi.

“Ma che succede qui fuori?” disse il re uscendo insieme alla moglie ed a Ralf.

“Oh ma quale onore, sua maestà in persona!” disse Gairo ghignando.

“LASCIAMIIII! MI FAI MALEEEEEEE!” gridava la bimba dimenandosi.

“Lascia immediatamente andare mia figlia, Gairo!” disse il re con uno sguardo che avrebbe fatto crollare un palazzo.

“Oh, ma quale onore, il re di Strawberry si ricorda di me!” disse il marines ridendo malvagiamente.

“E come dimenticarmi di te, dieci anni fa hai tentato di ammazzarmi!”

“Vedo che ti ricordi, ma sai… anche io non mi sono scordato questa!” disse l’uomo scoprendosi il petto e rivelando un enorme cicatrice.

“E’ stata legittima difesa!”

“Oh non credo proprio, sai, ora sono uno dei più importanti capitani della marina e si dia il caso che questa mocciosa prima mi abbia insultato! Direi che la pena di morte per la mocciosa vada bene!” disse ghignando il marines.

“NON E’ VEROOO! IO NON TI HO INSULTATO!” gridò la bimba che era ancora tenuta per i capelli dal capitano della marina.

“E così, questa sarebbe la tua vendetta Gairo?” disse il re abbassando lo sguardo.

“Oh no, non mi sono mica scordato di come hai fatto fuori mio fratello!” disse il marines digrignando i denti.

“Voleva impossessarsi del mio regno, ho dovuto!” disse il re cercando di giustificarsi.

“Questo non ti giustifica e comunque ho intenzione di finire l’opera di mio fratello, sarò io a prendermi il tuo regno!”

“NON PUOI FARLO!” gridò il re alterato.

“Si che posso, ma tuttavia sarò magnanimo ... ti propongo un patto:  la tua vita in cambio di quella di tua figlia!” disse Gairo ridendo malvagiamente.

To be continued ....

Giorno a tutti ed eccomi qui con il mio aggiornamento! Allora, che ne pensate? Si sta scoprendo tutto di Hoshi, ma ricordatevi che questa ragazza è una sorpresa continua XXD ce ne saranno ancora di sorprese ... spero vi sia piaciuto grazie a chi legge e a chi recensisce.

Neko: Hihi dai se non interrompessi sul più bello non ci sarebbe la suspance XXD spero che anche questo chappy ti sia piaciuto! Ciao baci!

Marie_92: Ciaoooo! Si tranquilla U___U non c'è bisogno di strozzare Rufy, qualcosa ha fatto hihi di scene tristi ce ne saranno a nn finire nel corso dei chappy hihi chissà cosa succedere mah ... chi lo sa (io lo so U___U nd hoshi) shshhhh nn svelare nulla!!! >.< comunque io e Ace ti salutiamo e ci vediamo al prossimo chappy XXD ciao baci tvb

                                                                      By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Il passato di Hoshi ... (seconda parte) ***


“Prometti che non le torcerai un capello?” disse l’uomo rassegnatosi. La vita di sua figlia era la cosa più importante.

“NOOOO! PAPAAAAAAAAAAA’ NON LO FARE!!! PAPAAAAA’!” gridò la bimba cercando di dimenarsi.

“Tranquillla Hoshi, non è colpa tua…” disse il re sorridendole. Gli occhi erano lucidi, ma non avrebbe mai pianto di fronte alla sua famiglia.

“NON TI PERMETTERO’ DI UCCIDERE MIO PADRE!!!” disse Ralf scagliandosi sul marines.

“Mossa stupida quanto inutile…” disse Gairo sparandogli in pancia uno strano laser uscito dal dito e trapassandolo da parte a parte.

“NOOOO RALFFFFFFFFFF!” gridò il re disperato.

“No…figlio mio…” disse la moglie sul punto di svenire, che già era crollata in un pianto disperato.

“NOOOO! FRATELLONEEEE! NON E’ VERO CHE TI ODIOOOO! FRATELLONEEEE!” gridò Hoshi disperata, con le lacrime che le rigavano il viso.

“Basta Gairo, sono io quello che vuoi no? Uccidi me, ma lascia in pace la mia famiglia!” disse il re avvicinandosi al capitano della marina.

“Oh sarò ben lieto di farti fuori, userò il mio nuovo potere, quello che mi è stato dato grazie al frutto del mare che ho mangiato, il frutto laser-laser che mi permette di creare laser da qualsiasi parte del corpo!” disse Gairo ghignando.

“Dovevo immaginarlo, non saresti mai tornato se non fossi stato sicuro di te… avanti… uccidimi…” disse il re abbassando la testa.

“NOOO! PAPAAAAA’!!!” gridò la piccola riuscendo a sganciarsi dalla presa di Gairo e andando incontro al padre abbracciandolo.

“Hoshi, piccola mia…”

“Papà non è vero che io ti odio! Ti prego papà non farti ammazzare! Papà cosa faccio senza di te?” disse la bimba piangendo disperata.

“Hoshi, promettimi che ti prenderai cura del regno e ricordati della promessa che mi hai fatto…”

“Si papà ma tanto ci sarai tu a ricordarmelo, tu non morirai!” disse la bimba mordendosi un labbro inferiore.

“Qualsiasi cosa accada…ricordati sempre della promessa…”

“Adesso basta con le smancerie o vi ammazzo insieme!” disse Gairo stufo di quella scena patetica.

“Ti voglio bene figlia mia…” disse il re baciandola sulla fronte e dopo averla afferrata per un braccio la lanciò verso la madre.

“Oh finalmente!” disse Gairo allungando il dito indice in direzione del re.

“HOSHI! RICORDATI DELLA PROMESSA! E PRENDITI CURA DEL REGNO! INVECE AMORE MIO, RICORDATI CHE TI AMO!” urlò il re prima di essere trafitto al cuore da un raggio laser.

“PAPAAAAAAAAAAAAAAAAA’!!!” gridò Hoshi correndo verso il padre.

“Ha ha ha e ora che anche il re è stato eliminato, non  ho più ostacoli! O forse mi sbaglio?” disse guardando la moglie piangente a terra con in braccio Tsuki di tre anni.

“Hoshi!” disse la madre asciugandosi le lacrime.

“M-mamma…” disse la bimba piangendo.

“Prendi Tsuki e scappa da quest’isola!”

“Ma… ma io…”

“FA COME TI HO DETTO!” disse la donna estraendo un pugnale da sotto il vestito.

“Oh, una donna combattente, però…” disse Gairo ridendo.

Hoshi, anche se a malincuore, prese la piccola Tsuki in braccio e cominciò a correre, ma un urlo straziante della madre la fece voltare. Ciò che vide le fece sbarrare gli occhi, mentre una strana sensazione cresceva in lei. La rabbia, la voglia di uccidere quell’uomo!

La sua mamma, la sua dolce mamma, era a terra piena di sangue intorno e Gairo, quell’essere disumano, stava infierendo su di lei e stava umiliando il suo corpo con i peggiori insulti e i peggiori gesti.

“A quanto pare mocciosa, il sacrifico di tua madre non servirà a salvarti la vita!” disse Gairo girandosi ghignando.

“Tu…tu avevi promesso che ci avresti risparmiato! L’avevi promesso a papà!” disse la bimba avvicinandosi furente.

“Oh ma davvero? Sai, io non ricordo! Ha ha ha!”

“SEI UN MOSTRO!!!” gridò Hoshi scagliandosi contro il marines e cominciando a colpirlo con quanta più forza avesse in corpo. Sfoderò uno dei suoi kunai e tentò di infilzarglielo nella testa, ma Gairo lo schivò facendosi così solo un graffio.

“Mica male per essere una mocciosa!” disse Gairo con un idea che cominciava a balenargli in testa.

“Tu…TU SEI MORTO!!! ARTE DEL FUOCO, TECNICA DELLA SFERA DI FUOCO DEVASTANTE!” gridò la piccola lanciandogli contro una potente sfera di fuoco, il quale Gairo schivò facilmente.

“Dimmi una cosa mocciosetta… tu ci tieni al tuo regno vero?”

“SI CHE CI TENGO! E LO DIFENDERO’ COSTI QUEL CHE COSTI! L'HO PROMESSO A PAPA'!” gridò ancora furiosa.

“Allora ti propongo un patto… tu ti metti al mio servizio e vai in giro per il mare a cacciare i pirati riscuotendo le loro taglie e portandole a me e io non farò fuori il tuo popolo come era mia intenzione fare…”

“E come faccio a fidarmi di te? Hai appena mancato alla promessa che avevi fatto a mio padre!”

“Oh, ma questa volta ti do la mia parola d’onore! Sei in gamba e mi servirai molto!”

Hoshi abbassò lo sguardo; la mano le si aprì, lasciando cadere a terra il kunai. I suoi occhi si velarono di tristezza e con un flebile “si” accettò il patto di Gairo.

Il capo della marina entrò nel palazzo dimenticandosi della piccola Tsuki che si trovava a pochi metri dal palazzo e Hoshi stava facendo i primi passi con l’intenzione di seguirlo, quando una voce attirò la sua attenzione.

“H-Hoshi!” disse debolmente Ralf, suo fratello.

“Eh? Fratellone!” disse la piccola raggiungendolo.

“Hoshi… non devi accettare il patto di quell’uomo, devi scappare!”

“No basta, non voglio più vedere vittime…basta!” disse piangendo.

“Avanti…papà non avrebbe mai voluto questo…” disse Ralf debolmente.

“Ralf, io rimarrò qui, tu cerca di arrivare fino alla costa, prendi Tsuki e vattene di qui…” disse Hoshi stringendo i pugni.

“Hoshi…” disse il fratello guardando la sorella.

“E’ l’unico modo per proteggere il regno!” disse guardandolo con le lacrime agli occhi.

“Va bene… ma un giorno tornerò, quando sarò forte e potrò battere Gairo io tornerò, anche a costo di metterci vent’anni!” disse Ralf alzandosi a fatica e, prendendo la piccola sorella a pochi metri di distanza da loro, si incamminò verso la costa.

“Sorellina…” disse prima di andarsene.

“Dimmi…” disse lei tristemente.

“In bocca al lupo…”

“Anche a te..”

E detto ciò Hoshi entrò nel castello e da quel giorno ebbe inizio il suo inferno. Gairo cominciò ad alzare le tasse a tutti gli abitanti del regno, riducendoli all’osso. A quelli che non potevano pagare, veniva prelevata la casa e venivano abbandonati a se stessi, aspettando che la fame e la sete li facesse morire.

Le piantagione di fragole non venivano più curate, eccetto una piantina, quella del castello, che Hoshi curava regolarmente. I boschi, dapprima rigogliosi, divennero spogli e tristi.

Quello fu l’inizio della fine di Strawberry!

9 anni e mezzo dopo…

“Mi hai fatto chiamare Gairo?” disse Hoshi entrando nella stanza del ‘sovrano’ con la sua solita aria fredda e distaccata.

“Si, ho un nuovo compito per te…” disse l’uomo ghignando.

“Parla pure…”

“Devi infiltrarti nella ciurma di alcuni pirati, condurli qui sull’isola e dopo di che eliminarli…”

“Chi sarebbero questi pirati?”

“Il nome del capitano è Monkey D. Rufy, detto anche cappello di paglia, ha una taglia di 100 milioni di Berry sulla testa, perfino più alta della tua…”

“Capisco.. non ci metterò molto… sarà un giochetto da ragazzi…” disse la mora uscendo dalla stanza.

Cinque mesi dopo la ragazza trovò i pirati di cappello di paglia. Si moltiplicò, lasciando una sua copia sulla barchetta sulla quale viaggiava, mentre lei si buttò in mare, conscia di non saper nuotare dato che aveva mangiato il frutto ninja-ninja e , se tutto fosse andato come pensava, quei pirati l’avrebbero salvata e lei si sarebbe infiltrata nella ciurma, ma se così non fosse stato una sua copia l’avrebbe salvata e avrebbe escogitato un altro piano…

FINE FLASH BACK RACCONTATO

“E questo è tutto…” disse Hoshi abbassando lo sguardo.

“C’è ancora una cosa che non mi spiego…” disse Zoro.

“Dimmi pure…” disse Hoshi con le lacrime agli occhi per aver evocato quei tristi ricordi.

“Come mai nessuno ha fermato quel Gairo? Se è uno della marina il suo comportamento dovrebbe essere scorretto…”

“Forse sapete meglio di me quanto la marina sia corrotta e poi a nessuno importa di quest’isola, alla marina importa solo catturare i pirati  e nient’altro… e poi Gairo giustificò l’uccisione del re e della regina dicendo che loro l’avevano attaccato...”

“Capisco… e come mai tu hai una taglia sulla testa pur facendo parte della marina?” chiese sempre Zoro.

“Diciamo che ho una doppia identità… quando con Gairo mi reco nei vari quartier generali della marina, ci vado sempre trasformata in un'altra persona grazie alla tecnica della trasformazione e sotto un altro nome, mentre quando sto in giro per i mari sono io, e mi è capitato anche di eliminare qualche generale della marina, o qualche pezzo grosso dei pirati, così il governo ritenendomi pericolosa mi ha messo una taglia…”

“Bhe è tutto chiaro adesso…” disse Nami.

“Adesso che sapete la verità però, fatemi un favore…” disse la ragazza alzandosi in piedi.

“Che favore?” chiese Rufy.

“Andatevene il più lontano possibile da quest’isola… Gairo mira alla taglia di Rufy, di Robin e di Zoro e non voglio che vi faccia fuori…”

“No, noi non ce ne andiamo” disse il capitano tranquillamente sorridendo.

“Smettila di dire stupidaggini, voi ve ne andrete e anche subito! Questa è una storia che non vi riguarda!” disse Hoshi cominciando ad alterarsi.

“Tu dici?” chiese Zoro già conoscendo le intenzioni del suo capitano.

“Si dico! Non voglio che vi faccia fuori! Lo combatterò da sola, questa è la mia battaglia non la vostra!”

“Tu fai parte della mia ciurma e come tale ho l’obbligo di aiutarti! Non posso perdonare che qualcuno abbia fatto soffrire un componente della mia ciurma!” disse Rufy alzandosi in piedi.

“Giusto capitano!” dissero gli altri imitandolo. Sanji si accese la sua solita sigaretta, Nami sfoderò il suo bastone clima attack, Usop tirò fuori la sua fionda, mentre Zoro affiancava insieme a Robin il suo capitano. Chopper si trasformò in versione mezza umana sotto lo sguardo sconcertato di Hoshi.

“Avanti Hoshi, sto aspettando che tu accetti il nostro aiuto!” disse Rufy girato di spalle.

“Anche se lo negassi… voi mi aiutereste lo stesso, perciò… che senso ha negarlo?” disse lei con le lacrime agli occhi.

“Vedo che hai afferrato il concetto!” disse Zoro

“Quando il nostro capitano si mette in testa una cosa, niente e nessuno gli fa cambiare idea!” disse Sanji sorridendo leggermente.

“Grazie ragazzi!” disse lei mordendosi un labbro mentre le lacrime cominciavano a scenderle lungo il viso.

“Non devi ringraziarci, noi siamo tuoi amici!” disse Nami sorridendole.
Amici… che strana parola, non la sentiva da diversi anni… quei ragazzi, le stavano ridando una nuova speranza… erano come un raggio di sole nel buio più totale, i suoi amici …

Hoshi si asciugò in fretta le lacrime e sorridendo disse:
“Però non vi lascio andare da soli! Voglio combattere anche io per il mio regno!” disse la mora determinata e sicura di vincere insieme a loro!

“Bene allora, attaccheremo domani mattina all’alba, mi sembra stupido attaccare ora, ormai si sta per fare buio e i rischi sono più alti … poi tu Hoshi ci spiegherai bene i suoi poteri, così non saremo impreparati!” disse Nami.

“Ma perché? Io voglio attaccare ora!” disse Rufy gonfiandosi le guancie come un bambino.

“NON FARE STORIE E NON ESSERE IMPRUDENTE! FAREMO COME HO DETTO IO, CHIARO???” disse la navigatrice furibonda.

“E va bene, però non è giusto, il capitano sono io…” disse sempre con le guancie gonfie. Hoshi accennò un sorriso, erano proprio buffi.

“Allora torniamo sulla nave, ho bisogno di farmi un pisolino…” disse Zoro sbadigliando.

“Tu pensi sempre a dormire!” disse Nami sbuffando.

“E allora? Ti crea qualche problema ragazzina?” disse lo spadaccino con aria di sfida.

“Si perché dovremmo organizzare un piano! Almeno non attaccheremo alla cieca!”

“Tu sei troppo prudente, vedrai che la nostra forza basterà anche senza un piano” continuò Zoro sicuro di se.

“Sei un idiota!!!” disse la rossa girandosi a braccia incrociate incavolata.

“Oh, ma questo idiota però ti piace … sai, ho notato come mi osservi durante gli allenamenti!” disse Zoro ghignando. Nami avvampò, ma subito negò tutto, non poteva di certo ammettere che le piacesse quello stupido spadaccino! Insomma, era solo uno stupido, idiota, orgoglioso, stupendo… ma che cosa andava a pensare? Sicuramente era un po’ stanca… si non c’era altra spiegazione!

“Ehi Sanji…” disse Hoshi rivolgendosi al cuoco.

“Mmh? Dimmi pure mio dolce bocciolo!”

“Senti, volevo scusarmi per quello che è successo sulla nave ieri sera ...”

“Oh no, non ce n’è bisogno, anzi mi scuso io; ho capito che chiamandoti in quella maniera ho rievocato in te tristi ricordi, perciò perdonami se puoi mio petalo di rosa!”

“Io non ho nulla da perdonarti, tu non  potevi saperlo!” disse la mora sorridendo.

“Oh mia dolce Hoshi-chan, dammi un bel bacino!!!” disse il cuoco sporgendo le labbra in fuori.

“Ti voglio bene Sanji, ma non cambierai mai!” disse la Ninja dandogli un sonoro pugno in testa con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.

 To be continued ...

Salve a tutti ed eccomi qui con un nuovo fantastico e strepitoso chappy! Nel prossimo se ne vedranno delle belle! hihi spero che il chappy vi sia piaciuto e grazie a chi ha letto e a chi ha recensito!

Neko: Ciaoooo! Si si Gairo ha moooolti nemici! U___U in primis me e Hoshi, poi tutti gli altri XD si infatti è molto cattivello, ricattare prendendo in ostaggio una povera bimba ç___ç (Che volete voi? Devo fare il ruolo del cattivo no? è_é nd gairo) (muoriiii! Nd me che lo fucila!) XXD ok dopo questo sclero ti saluto! Ciao baciiii!

Marie_92: Hello marie Alias gemella separata alla nascita XXD Allora, si Gairo deve morire! Su questo concordo anch'io!  Come hai ben visto il padre accetta, ma gairo infame com'è ... grrrr lo faccio fuori! Giuro! (non rubarci i ruoli! Nd hoshi e Rufy) Già, scusate, spetta a voi U__U cmq ora spero che non ci siano più segreti anche se presto ne saltano fuori altri hiihihihih  (e io quando spunto fuori? nd ace) (tranquillo, tra una ventina di capitoli ci sarai anche te XXD nd me con risata malvagia) (ç___ç uffa nd ace triste ma viene subito consolato da marie hihi) Ci si vede al prossimo chappy XXD ciao baci tvb

                                                                        By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Il vero bacio! ***


Erano tutti riuniti nella nave intenti a discutere su un buon piano per eliminare Gairo, anzi forse è meglio specificare che solamente Nami, Sanji, Hoshi e Usop stavano cercando un buon piano.

“Quindi secondo te Hoshi a quest’ora Gairo starà ordinando ai Marines di sterminare il tuo villaggio?” chiese Nami.

“Si, conoscendolo si vorrà vendicare del mio tradimento …” disse la mora stringendo i pugni.

“Quindi ci dovremo dividire … un gruppo andrà in città e fermerà quelli della marina, mentre un altro gruppo andrà al castello e sconfiggerà Gairo” disse Sanji.

“Si, sarebbe la soluzione ideale, però … ci sono alcuni uomini di Gairo che sono fortissimi, non come lui, ma sono comunque molto abili …”

“E che problema c’è … tu e Rufy andrete da Gairo, mentre noi altri staremo in città e la difenderemo … il nostro capitano basta e avanza contro quello li, e noi penseremo agli altri, sarà un giochetto da ragazzi!” disse il cuoco sicuro.

“E va bene, proveremo così …”  disse Hoshi non troppo convinta. Conosceva la forza di Gairo e le sembrava che loro lo stessero sottovalutando. Non ce l’avrebbero mai fatta lei e Rufy da soli!

“Hoshi, perché non vai da Rufy e lo metti al corrente del piano?” disse Nami con sguardo malizioso.

“E’èèè? Perché proprio io?” chiese la mora un po’ rossa in faccia.

“Dai, lo sappiamo tutti che tra te e Rufy c’è del tenero, ce ne siamo accorti dal bacio che vi siete dati a Long Ring Long Land!” disse Nami dandogli piccole gomitate.

“Avanti … è stato solo un bacio a stampo dato per sbaglio!” disse la Ninja incrociando le braccia con le guancie gonfie.

“Dai vai!” disse Nami dandole una piccola spinta.

“Ok, ok vado!” disse Hoshi un po’ seccata, ma dopo due passi si fermò e disse:

“Ehm, scusate, sapete dov’è Rufy?” disse facendo la linguetta e facendo spuntare un grosso gocciolone sulla testa di tutti i presenti.

“Si trova qui fuori!” disse Usop indicando la porta di uscita.

“Ok, scusate!” disse appoggiandosi una mano in testa e facendo la linguetta.

Uscì fuori e trovò Rufy sdraiato a terra a fissare le stelle.

“Ciao Rufy!” disse la ragazza sorridendo e sedendosi accanto a lui.

“Ciao…” disse lui sorridendo a sua volta come era suo solito fare.

“Che fai qui fuori?” chiese lei curiosa.

“Penso…” disse semplicemente lui.

“E a cosa pensi?”

“Che non ho ancora assaggiato le fragole del tuo paese, chissà come sono … già ho l’acquolina in bocca!” disse il capitano sognante.

“Ah … =.=” le fragole … si … se sconfiggeremo Gairo te ne farò mangiare quante ne vuoi …”

“Ah che bello! Allora consideralo già sconfitto!” disse Rufy che non vedeva l’ora di assaggiare quelle fragole.

“A proposito di questo, volevo dirti che domani mattina abbiamo deciso di dividerci in due gruppi … Nami, Sanji, Robin, Zoro , Usop e Chopper staranno in città e combatteranno i Marines, mentre io e te andremo al palazzo reale e combatteremo contro Gairo … lo conosco bene e so che non si sporcherà mai le mani per dei semplici cittadini. Sono settecento mila abitanti, ma per i suoi uomini sarà un giochetto da ragazzi farli fuori …” disse Hoshi a sguardo basso.

“No tranquilla, non ci sarà nemmeno una vittima tra i tuoi abitanti, ci penseremo noi a difenderli! Ti restituiremo il tuo regno!” disse  il capitano sicuro di se.

“Grazie Rufy … non so proprio come sdebitarmi!” disse lei abbracciandolo.

“Si ma così mi soffochi!” disse lui.

“Oh, scusa …” disse la ragazza rossa in viso.

“Nulla tranquilla!” disse sorridendo con una mano dietro la nuca.

“Oh rufy …” disse lei avvicinando il suo viso a quello del ragazzo. Le loro labbra erano sempre più vicine, potevano sentire i loro respiri a pochi centimetri di distanza. Le distanze tra loro furono annullate dalla mora che gli stampò un bacio in bocca.

Dal canto suo Rufy non capiva quel gesto, ma gli piacevano le sue labbra, erano così morbide e poi sapevano di fragola! Questo era completamente diverso dal bacio dato la volta prima! Ma cosa rappresentava? Un gesto d’amicizia?

Più tempo passava e più il bacio si faceva intenso. Hoshi si mise a cavalcioni sopra di lui.

Le sue labbra si muovevano in sincronia con quelle della ragazza, in una maniera incomprensibile che non aveva mai provato prima. La lingua soffice e calda della mora si fece largo nella bocca umida di lui, regalandogli emozioni sensazionali alle quali lui non era abituato. Non riusciva ancora a capire il perché di quel gesto, ma tutto ciò gli piaceva e gli faceva battere il cuore in una maniera strana, lo faceva sentire bene, in pace con se stesso e con il mondo …

Le mani di Hoshi si intrecciarono nei suoi capelli neri come il carbone mentre lui restava come pietrificato, incapace di compiere qualsiasi movimento.

Le labbra della ragazza si staccarono lentamente e  con la bocca cominciò a seguire il profilo del suo collo, fino a scendere sempre più giù; dopo di che tornò su fino all’orecchio e cominciò a mordicchiargli sensualmente il lobo. Poi con tono pacato e tranquillo gli sussurrò:

“Rilassati …”

Il ragazzo in un gesto quasi istintivo, le cinse i fianchi con un braccio ma subito ritornò alla realtà e la allontanò da se avvampando di rossore.

Hoshi sorrise divertita dall’ingenuità e dall’inesperienza del giovane capitano che tentò di mugugnare qualche parola incomprensibile.

“Tranquillo!” disse lei scendendo da sopra di lui e mettendoglisi sdraiata accanto.

Per la prima volta Rufy si sentiva un po’ in imbarazzo e non aveva la più pallida idea di cosa dire per rompere quel silenzio che non faceva altro che aumentare il suo disagio.

“Non hai mai avuto una ragazza, dico bene?” disse Hoshi sorridendogli. A quel sorriso Rufy avvampò di nuovo, annuendo leggermente con il capo.

“Sta tranquillo, mica ti mangio!” disse lei ridendo divertita.

“Si … lo so!” disse Rufy cercando di accennare un sorriso.

“Senti, è meglio andare a dormire, domani ci spetta una dura battaglia!” disse la Ninja alzandosi in piedi.

“Si, hai ragione!” disse il capitano alzandosi in piedi e sorridendo a trentadue denti come era suo solito fare.

“Notte capitano!” disse Hoshi sorridendo e strizzando gli occhi.

“Notte!” disse lui dirigendosi dentro.

“Che carino! E’ così ingenuo!” disse la ragazza, una volta rimasta sola, sorridendo tra se e se.

                                                                        ***

“Ragazzi è meglio andare a dormire!” disse Nami alzandosi in piedi.

“Domani sarà una dura lotta!” continuò la navigatrice seria.

“Notte Nami!” dissero tutti dirigendosi ognuno nella propria stanza.

“Io sono di vedetta … ciao …” disse Zoro uscendo con tutta l’intenzione di dormire al posto di fare la guardia.

Nami andò in camera dove trovò Hoshi che si stava infilando il pigiama e Robin intenta nella lettura di un libro.

“Ma come Nami sei qui?” disse Hoshi sorpresa.

“E dove dovrei essere?” chiese la rossa non capendo.

“Noi pensavamo andassi dal tuo spadaccino … dopo quello che ti ha detto oggi pensavamo ti volessi dichiarare!” disse Robin senza spostare lo sguardo dal suo libro.

“Ma cosa dite?” disse la navigatrice avvampando di rossore.

“Avanti non farti pregare!” disse Hoshi lanciandole un cuscino e aprendole la porta.

“Ma cosa combini? Perché mi hai tirato un cuscino?”chiese la rossa non capendo.

“Come perché? Perché noi ti cacciamo dalla stanza e tu non sapendo dove andare, andrai a dormire con il tuo bello e tenebroso spadaccino!” disse Robin sorridendo divertita.

“MA CHE COSA DITE?!??!” disse la rossa furiosa.

“Su, non fare storie!” disse Hoshi spingendola fuori dalla stanza e chiudendo la porta a chiave.

“EHI RIAPRITEMI!!! NON SONO SCHERZI DA FARE!!! AVANTI!!” urlò Nami fuori dalla porta.

“Notte nami e sogna tanti bei spadaccini!” disse Hoshi mettendosi a letto, mentre Robin chiuse il suo libro e spense la luce.

“Ma guarda te … mi hanno lasciata senza un posto dove dormire!” disse la rossa imbronciata camminando per il corridoio con il cuscino tra le braccia.

“Se vado nella camera dei ragazzi, sembrerebbe brutto … no meglio che vada fuori sul ponte!”

E così fece; uscì fuori, faceva piuttosto freddo, ma sempre meglio che dormire con quella banda di scimmie.

“Ehi ragazzina, che ci fai qui fuori … con un cuscino?” chiese Zoro dal posto di vedetta.

“Eeeh? Zoro! He he! Ciao, che ci fai qui?” chiese ridendo istericamente.

“Come che ci faccio qui? Sono di vedetta! Piuttosto tu non hai risposto alla mia domanda!” disse lo spadaccino ghignando.

“Bhe … io … ecco … veramente … Robin e Hoshi … mi hanno cacciato dalla stanza!” disse continuando a ridere istericamente.
Zoro alzò un sopracciglio con un espressione divertita sul volto.

“Vuoi salire?” chiese Zoro capendo al volo le intenzioni della ragazza.

“Ehm … ecco … magari … qui fa un tantino freddo!” disse la  navigatrice un po’ in imbarazzo.

“E che stai aspettando allora?” chiese lui sorridendo divertito. Aveva la situazione in pugno.

“Si, arrivo!” disse la ragazza raggiungendolo.

Una volta salita sopra al posto di vedetta, si sedette vicino a Zoro, che era interamente coperto, tranne la testa, da una coperta piuttosto pesante!

“Allora, sei pronto per il combattimento di domani?” chiese lei cercando di iniziare una conversazione.

“Io sono sempre pronto!” disse lo spadaccino orgoglioso.

“He he già!” disse lei pensando che era impossibile parlare di qualcosa con quello scimmione. Un brivido le percorse la schiena, faceva davvero freddo.

“Tieni …” disse Zoro cedendole la sua coperta.

“Ma … tu non hai freddo?” chiese lei preoccupata, ma allo stesso tempo felice per quel gesto.

“Tsè … il freddo servirà solo a temprarmi il corpo! Io non sono una femminuccia debole e indifesa!” disse lo spadaccino ghignando.

“IO NON SONO DEBOLE ED INDIFESA! SONO SEMPLICEMENTE UNA PERSONA NORMALE A DIFFERENZA DI VOI MOSTRI!” gridò la ragazza stizzita.

“Ehi ehi non ti scaldare tanto ragazzina!” disse il ragazzo ridendo divertito.

“Tsè, stupido rozzo che non sei altro …”

“Mah, io mi metto a dormire!” disse Zoro chiudendo gli occhi.

“Ma come ti metti a dormire?” chiese la ragazza, tappandosi però subito la bocca.

“Perché? Non dovrei? C’è forse qualche motivo per il quale dovrei rimanere sveglio?” chiese lui ghignando divertito.

“Bhe … ecco …” disse la ragazza evidentemente in difficoltà.

“Tu … Tu dovresti fare la guardia e non dormire!” continuò la navigatrice salvandosi in corner.

“Oh si, ma io sono in guardia anche quando dormo, perciò notte!” disse Zoro addormentandosi e lasciando la navigatrice con un pugno di mosche.

To be continued ...

Marie: Salve a tutti!

Autrice: Ehi! E tu che ci fai qui? Torna nella tua storia! (la lego e la imbavaglio)

Bene, ora passiamo a noi, allora che ne pensate del chappy quasi interamente rosa? He he he  ve lo aspettavate il bacio tra rufy e Hoshi? Nooo? Bene è proprio quello che volevo !muahaha. Comunque, grazie a chi legge e recensisce U___U io e Hoshi siamo molto contente e perciò passiamo ari ringraziameni!
Neko: Ehhh mi dispiace ma x vedere schiattare Gairo ci vorrà ancora un pò, ma credo che ne sia valsa la pena XXD Comunque si hai azzeccato tutti gli attacchi di tutti tranne quello di Hoshi XXD avrà tecniche tutte sue! (infatti U___U io sn originale! nd hoshi) comunque, spero ti sia piaciuto!^^ ciao baci!

Marie_92: U___U oh mi dispiace ma x vedere la fine di Gairo ci vorrà ancora un pò, poco sia chiaro, ma ancora un pokino! U___U spero che comunque questo chappy valga la pena di essere lettoXXD  Lo so il passato di hoshi è triste, ma che ci si vuol fare, tanto tutti in quel manga hanno passati tragici U__U cmq ace è molto contento di essere stato liberato e cerca marie, ma ahimè è stata imbavagliata e legata x essersi intrufolata in una fic e pretendere di fare da presentatrice! Tienila a bada XXD (infatti U__U questa è la mia storia! nd hoshi  che sorride ad Ace x far ingelosire marie) cmq, spero che ti sia piaciuto il chappy XXD ciao baci tvb  
                                                              By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Attimi prima dello scontro ... ***


Il sole stava sorgendo, i raggi stavano cominciando a raggiungere la terra, illuminando tutto ciò che incontravano sul loro cammino. Una ragazza era già in piedi, non aveva chiuso occhio per tutta la notte, come avrebbe potuto? Tra pochissime ore, si sarebbe giocata tutto …

O vincere o perdere, erano due le opzioni, questa volta non ci sarebbero stati stupidi patti, vivere o morire, ecco le condizioni del gioco e lei aveva deciso di partecipare … l’aveva deciso in quello stesso istante che aveva risparmiato la vita a Rufy, il suo capitano, il suo amico, o forse, anche qualche cosa di più;

Il suo destino sarebbe stato deciso dalla battaglia che si sarebbe svolta quello stesso giorno, il destino di settecentomila abitanti dipendeva solo da lei e dai suoi amici.

Ma lei voleva veramente questo? Voleva veramente mettere a rischio la vita dei suoi amici? Delle persone che si erano offerte di aiutarla senza chiedere in cambio nulla …

Erano tutti speciali, ognuno a modo suo e ad ognuno voleva bene come ad un fratello o ad una sorella.

“Ehi, che ci fai già in piedi?” chiese un voce maschile alle sue spalle. Impossibile non riconoscerlo, il cuoco galante della nave.

“Non riuscivo a dormire, Sanji …”

“Immagino come ti senti, che ne dici di mangiare qualcosa?” chiese il ragazzo biondo sorridendole.

“Volentieri!” disse la mora aprendosi in un largo sorriso.

Sanji e Hoshi si diressero in cucina e il biondo fece accomodare la mora su una sedia, mentre lui, come al solito, si mise ai fornelli per preparare qualcuno dei suoi manicaretti.

“Che ne dici di una fetta di torta alle fragole?” disse Sanji sorridendole.

“Dire che è più che azzeccata!” disse la giovane Ninja sorridendo.

In una mezzoretta il dolce fu pronto e servito, con tanto di panna, in un piatto alla ragazza.

“Et voilà mon cherì!” disse il cuoco.

“Grazie Sanji!” disse Hoshi tagliando un pezzo di dolce che, una volta infilzatolo con la forchetta, lo portò alla bocca assaporando quel sapore così dolce, ma così sublime!

“Ti piace?” chiese il biondo osservandola mangiare.

“E’ strepitoso Sanji! Sei il migliore!”

“Sono contento che ti piaccia, comunque, volevo domandarti una cosa …”

“Dimmi pure!”

“Ma … per caso tra te e Rufy c’è qualcosa?” chiese con fare indagatore.

La povera Hoshi per poco non si strozzò.

“Ma che razza di domande fai?” disse paonazzo in viso.

“No, così, per chiedere; sai, quando ieri sera è tornato in camera era un po’ strano!”

“Ah si?” disse la ragazza fingendosi sorpresa.

“Già … e così, dato che tu sei stata con lui prima che venisse in camera, mi chiedevo se magari fosse successo qualcosa …” disse Sanji vago, anche se a dir la verità sapeva tutto. Infatti, proprio subito dopo quel bacio, il capitano confuso gli aveva chiesto consiglio.

“No, nulla!” disse la ragazza finendo il dolce e alzandosi dalla sedia.

“Capisco!” disse Sanji sorridendole.

“Io vado a prepararmi per la battaglia! Non posso di certo combattere in pigiama e senza le mie armi ninja!” disse la mora scappando da quella situazione imbarazzante.

                                                                             ***

Tutti i componenti della ciurma di cappello di paglia si trovavano appena fuori della nave pronti alla battaglia.

“Per un pezzo di strada staremo tutti insieme, ma poi io e Rufy ci staccheremo e andremo da Gairo!” disse Hoshi con sguardo battagliero, sicura di se.

“Bene, andiamo!” disse Nami alzando il suo Perfect Clima Attack in aria.

Passi lenti ma sicuri, capelli al vento che facevano assumere un’aria un po’ selvaggia, sguardi seri e impassibili, loro erano gli amici della principessa di Strawberry, forse, i salvatori del regno.

Entrarono in città e, come si aspettavano, quelli della marina erano già li, con i fucili puntati contro i cittadini indifesi e innocenti.

“Avanti uomini! Dobbiamo ucciderli tutti!” disse un marines tirando un calcio a un bambino.

“No per carità! Lascialo stare! E’ solo un bambino!” disse Tom, il pescivendolo.

“Per me è indifferente, vuoi morire prima tu?” disse il marines sorridendo malvagiamente e sguainando la spada.

“Mettiti in salvo piccolo, scappa!” disse Tom guardando il bimbo.

“Addio misero essere inferiore!” disse l’uomo alzando la spada.

“Per me è finita …” sussurrò il vecchio pescivendolo.

“Non ancora Tom!” disse la giovane Hoshi fermando il braccio del Marines e sferrandogli un pugno in pieno viso che lo fece volare contro un palazzo, mentre Zoro sistemò gli altri.

“Ma tu … tu sei la piccola Hoshi!” disse Tom con le lacrime agli occhi.

“Non più piccola … Tom, devi farmi un favore!” disse lei guardandolo serio.

“Dimmi pure principessa, tutto ciò che vuoi …”

“Raduna tutti gli abitanti dell’isola e conducili nella foresta, fatti aiutare da qualcuno se non ce la fai da solo, ma allontanatevi dalla città …”

“Si, lo farò … ma, tu … che hai intenzione di fare?” disse il pescivendolo sperando che non facesse ciò che si stava immaginando.

“Io? Io ho intenzione di riprendermi il regno e comportarmi da ciò che sono!” disse la mora sorridendogli sorniona.

“No, non puoi! Ti farà fuori! Non farti eliminare! Sei ancora così giovane!” disse Tom scuotendola per le spalle.

“Sta calmo Tom, non sono sola, ci sono sette ragazzi con me, sette amici che sono come fratelli, sette eroi che sono sicura che salveranno il mio regno! E ora … come tua sovrana, ti ordino di portare al sicuro la mia gente!” disse guardandolo seriamente.

“Oh, piccola Hoshi …” disse il vecchio uomo con le lacrime agli occhi.

“A presto Tom, spero che ci rivedremo!” disse la giovane incamminandosi insieme ai suoi sette amici verso il centro della città.

A ogni passo che faceva, si sentivano commenti come ad esempio: “Oh, ma quella è la principessa Hoshi!” “Ma che vuole fare la nostra principessa?” “Ma chi sono quei sette ragazzi?”.

“HOSHIIII! CHE COSA VUOI FAREEEE?” gridò un ragazzo dai capelli neri correndo incontro alla ragazza, era lo stesso giovane che il giorno prima aveva dato alcune spiegazioni a Nami e company.

“E’? Ma lui è il ragazzo di ieri!” disse Nami.

“Hoshi! Che vuoi fare? Non essere imprudente! Non rischiare la tua vita!” disse il giovane.

“Tranquillo cuginetto, ne uscirò viva!” disse sorridendogli.

“CUGINETTO?!?!!??” dissero tutti insieme.

“Si, esatto, lui è Carl, mio cugino!”

“Ora capisco come mai ti conoscesse così bene … “ disse Nami.

“Già, ora però Carl, aiuta Tom a mettere in salvo gli abitanti dell’isola, presto qui in città scoppierà una violenta battaglia e non voglio che nessuno rimanga coinvolto!” disse la mora fissandolo negli occhi.

“Va bene cuginetta, ma stai attenta!” disse Carl convinto dallo sguardo serio della mora.

“Rufy!” disse Hoshi.

“Dimmi …” disse il ragazzo guardandola.

“Ce la fai a raggiungere il castello con un tuo pugno Gom Gom?” chiese sorridendogli.

“Certo, che domande!”

“Bene, e allora che stiamo aspettando! Andiamo!!!” disse la ragazza aggrappandosi a lui.

“Si! PUGNO GUM GUM! IN AZIONE!!!” disse il ragazzo allungando il braccio fino al castello.

“In bocca al lupo ragazzi!” disse Hoshi prima di essere catapultata insieme a Rufy nel castello.

“Avanti ragazzi! Hoshi si fida di noi!” disse Nami.

“Si lo so, andiamo e facciamoli tutti fuori!” disse Sanji accendendosi la sua solita sigaretta.

To be continued ...

Salve gente, ed ecco gli attimi prima che cominci la battaglia! Spero che questo capitolo, anche se è di transizione, vi sia piaciuto XXD ciao baci e grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono!

Marie_92: Ciaooo! Si lo so che sono tenerissimi :DD Mi dispiace par Marie ma deve imparare a stare al posto suo U___U Comunque ....(tranquillo Ace! State in buone mani U___U lo sblocco io al tuo fratellino! nd Hoshi) (oh bene! ^^ allora io vado a fare pratica con marie!:p nd Ace) (*_* nd marie) comunque, si povera Nami XXD Zoro non cambierà mai U___U spero ti sia piaciuto il chappy, ciao baci tvb!

Neko: Ciaooo! Sono contenta che il chappy ti sia piaciuto XXD Si si Hoshi è molto intraprendente U____U"" (Ehi voi due è_é volete fare una brutta fine? Nd Hoshi) (No no scherazvamo ^^" nd noi) (MMbè  U___U nd Hoshi) Comunquee XXD per Zoro e Namii ancora ci vorrà un pò XXD spero che il chappy anche se di transizione non sia stato troppo noioso XXD ciao baci

                                                                   BY Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Lo scontro ha inizio! ***


“Ehi Hoshi, dove credi si trovi Gairo?” chiese Rufy guardandosi intorno, meravigliato dalla maestosità del castello.

“Sicuramente è nella sua stanza … si starà rilassando come sempre!” disse la ragazza stringendo i pugni.

“E allora andiamo! Avanti dimmi dove si trova!” disse Rufy.

“Seguimi capitano!” esclamò la mora mettendosi a correre dentro il castello. Rufy poteva osservare come fosse grande l’interno del palazzo reale, peccato solo che fosse rovinato da tutti i ritratti di quel Gairo. Non sembrava molto curato, evidentemente quel marines non ci teneva molto all’ordine e alla pulizia …

“Ma guarda, guarda chi c’è qui, la principessina Hoshi!” disse un marinaio.

“Oh, ma chi si rivede! Non pensavo di trovarti qui, Matsi!” disse lei ghignando.

“Ehi Hoshi, e lui chi è?” chiese Rufy.

“Lui è uno dei pezzi forti di Gairo! Mi sorprende che non sia in città, evidentemente avrà intuito che sarei venuta al castello! Però ... devo ammettere che mi deve temere molto per aver mandato te!” disse la mora sogghignando.

“No, non ti teme, semplicemente vuole un lavoro pulito e veloce!” disse Matsi ghignando. Era alto, con i capelli blu e lisci. Gli occhi rosso fuoco e due folte sopracciglia.

“Sai Matsi, sono cambiata da quando ci siamo scontrati cinque anni fa, sono diventata molto più forte! Ora come ora, ti batterei ad occhi chiusi!” disse Hoshi balzando in avanti ed ad una velocità impressionante lo colpì dritto dritto nello stomaco. Per mettere fuori gioco Matsi ovviamente quello non sarebbe bastato, la ragazza ne era conscia, ma era consapevole anche del fatto di poterlo battere facilmente.

“Ehi bimba non cantare vittoria tanto presto!” disse Matsi tirandole un pugno, ma lei lo schivò facilmente.

“Non chiamarmi bimba brutto idiota!” disse lei caricando il suo colpo preferito.

“Sfera di fuoco devastante!!!” disse Hoshi colpendolo in pieno stomaco e mettendolo fuori gioco.

“Ok, ho fatto!” disse la ragazza guardando Rufy vittoriosa.

“Sai, non mi sembri una che ha il bisogno del mio aiuto …”

“Oh credimi che mi servirà, Gairo è mille volte più forte di lui, fidati! Se fosse così facile batterlo non avrei aspettato tutto questo tempo per attaccarlo!”

“Giusto! Avanti, ora andiamo dal nostro vero nemico!” disse Rufy alzando un pugno in alto.

“Si!”

                                                                          ***

“Vediamo un pò, credo che ci troviamo nel lato ovest della città!” disse Zoro sicuro.

“Io non penso proprio! Siamo nel lato est!” disse Nami. Dopo che Rufy e Hoshi si erano diretti al castello, loro avevano deciso di dividersi in quattro gruppi. Ognuno si sarebbe diretto a uno dei quattro punti cardinali. Zoro e Nami ad est, Usop e Chopper ad ovest, Sanji a Nord e Robin a sud. Così sarebbe stato molto più facile tenere a bada tutti gli uomini di Gairo.

“E’ uguale … io però non vedo l’ombra di marines!” disse Zoro.

“Ma è impossibile! Dovranno pur essere da qualche parte!” disse la navigatrice confusa.

“Infatti eccoli che arrivano!” disse Zoro pronto a sguainare le sue spade.

“Ma che dici? Io non li vedo!” disse Nami cominciando a pensare che Zoro fosse pazzo.

“ABBASSATI NAMI!” urlò lo spadaccino colpendo un marines alle sue spalle.

“WUAAAA! POTEVI ANCHE AVVISARMI PRIMA! PER POCO NON MI FAI A FETTE!” urlò la rossa inviperita.

“Stai buona, ti ho salvato la vita! E ora … ti conviene tirare fuori il tuo strano bastone e combattere o ci rimetterai la pelle!” disse Zoro combattendo contro alcuni marinai che lo stavano attaccando proprio in quel momento.

“Si, hai ragione!” disse la navigatrice sfoderando il suo Perfect Clima Attack.

“Oh, ma bene, Zoro lo spadaccino!” disse un marines alle sue spalle.

“E tu saresti?” chiese Zoro girandosi per guardarlo in faccia. Era un uomo non molto alto, pelato, con un tatuaggio a forma di colomba sulla nuca. Portava una spada dietro la schiena e una collana appuntita con un teschio.

“Piacere spadaccino, io sono Jafer, il braccio destro di Gairo! Ho voglia di proporti un duello!” disse Jafer ghignando.

“Nami, sta indietro, questa è una sfida tra spadaccini!” disse Zoro sfoderando due delle sue spade.

                                                                                          ***

“Ma sarò finito nel punto giusto della città? Mah, chi lo sa …” si disse Sanji camminando con le mani in tasca e la sigaretta in bocca.

“Scusami, buon uomo, la prego mi aiuti!” disse un ragazzo di circa diciotto anni.

“Mh?” disse Sanji girandosi verso di lui. Aveva i capelli biondi, gli occhi verdi e non sembrava affatto patire la fame o le sofferenze che tutti i cittadini provavano.

“Mi fa tanto male la gamba, non riesco a camminare!” disse il giovane mezzo inginocchiato a terra.

“Fammi un po’ vedere …” ma proprio mentre Sanji si stava inchinando il ragazzo sfoderò una pistola a sorpresa, che però il cuoco butto via con un calcio.

“Questi trucchetti sono vecchi marinaio!” disse Sanji facendo un tiro di sigaretta.

“Oh, ma bene, un pirata intelligente! Allora mi presento, sono uno dei migliori uomini di Gairo! Il mio nome è Jhep!”

                                                                                   ***

“Chopper! Chissà dove siamo finiti! Questa città mi incute una paura che nemmeno immagini!” disse Usop tremando.

“Non immagini a me! Sto morendo di paura!!!” disse la piccola renna spaventata.

“Ma se ce ne tornassimo alla nave? In fondo qui non c’è nessuno, a cosa serve restare?” disse il cecchino sperando di farla franca.

“Io tornerei volentieri alla nave, però … abbiamo promesso ad Hoshi di aiutarla!” disse Chopper sentendosi in dovere di aiutare la compagna di ciurma.

“Bhe si, ma se non c’è nessuno come facciamo ad aiutarla?” disse Usop cercando una via di fuga.

“Ehi voi, siete cittadini di Strawberry?” dissero dei marinai comparendo alle loro spalle.

“Chi noi?” disse Usop girandosi titubante, mentre sudava freddo.

“Si voi! Avanti rispondete!”

“No, noi non siamo di strawberry! Ecco, eravamo qui solo in veste di turitsti!!” disse Usop cercando di farla franca.

“Ho capito, fate parte dei pirati di cappello di paglia!” disse uno dei marines.

“AAAAAAAAAAAAA!” urlò Usop conscio di essere stato scoperto.

“Preparatevi a combattere!” dissero quelli della marina.

                                                                                         ***

“Mah … che piano stupido nascondersi per attaccarmi di sorpresa” disse Robin, che, grazie al suo potere, era riuscita a vedere i marines nascosti dietro ai palazzi pronti ad attaccarla.

“Trente Fleur Clutch!” disse l’archeologa spezzando la schiena ai marinai nascosti.

“E’ stato troppo facile …” disse la ragazza tra se e se.

                                                                                         ***

“Avanti Rufy! Per di qua!” disse la ragazza camminando a passi veloci.

“Questo castello è enorme! Ha più stanze di un albergo!” disse il capitano guardandosi intorno.

“Avanti Rufy, non è il momento di perdersi in chiacchiere … quella è la stanza di Gairo!” disse la mora indicandogli una porta poco distante da loro.

“Bene! E allora che stiamo aspettando? Entriamo no?” disse cappello di paglia buttando giù la porta con un sonoro calcio.

“Ma … ma come è possibile? Non c’è nessuno!” disse Hoshi sbarrando gli occhi.

“Starà facendo uno spuntino!” ipotizzò il capitano.

“No, no, no, non è da Gairo! Sicuramente sta architettando qualcosa! Stiamo in guardia!” disse la giovane Ninja allarmando tutti i sensi.

“Mah, aspettiamolo qui!” disse Rufy sedendosi a terra a gambe incrociate.

Hoshi aguzzò le orecchie, aveva appena captato un minimo rumore, ma non capiva da dove venisse. Da destra? Da sinistra? No … veniva proprio da davanti a lei!!!

“ATTENTO RUFYYYYY!” gridò la ragazza buttandosi su di lui per scaraventarlo via.

Un laser la colpì in pieno facendola cadere a terra sanguinante ...

“NO HOSHIII!” 

To be continued ...

Ed eccomi qui con un nuovissimo capitolo! Lo scontro è iniziato e chissà chi avrà la meglio, Gairo con i suoi uomini o la ciurma di cappello di paglia? Lo scoprirete presto! Comunque spero che vi sia piaciuto!^^ grazie a chi legge e recensisce!

Marie_92: Ciaooooo gemellaaaa *ç* torta alla fragola *ç* anche io *ç* comunque U___U riacquistiamo un pò di dignita, allora ...lo scontro è appena cominciato e se ne vedranno delle belle hihi spero ti sia piaciuto U___U (a me è piaciuta la pratica cn Ace *ç* nd marie) ( he he nd Ace con sorriso da figo) (si lo so U___U sono stata buona XXD nd me) Ciao baci tvb

Neko: Ciaooo XXD meno male che non è stato per niente noioso, e sta tranquilla che di belle se ne vedranno a non finire! Come vedi lo scontro è appena iniziato e prevedo una dura lotta U___U Spero ti sia piaciuto anche questo XXD ciao baci alla prossima!^^

                                                                  By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Strawberry è libera!!!! ***


“S-stai t-tranquillo … s-sto bene!” disse la mora rialzandosi in piedi, tenendosi la spalla sinistra con la mano destra. Fortunatamente non era stata colpita in una zona vitale. Il capitano fece un sospiro di sollievo.

“DOVE SEI, GAIRO?” gridò la ninja con tutta la voce che aveva.

“FATTI VEDERE CODARDO!!!”  continuò la ragazza.

“Se lo desideri così tanto, eccomi qui …” disse la voce dell’uomo, ma non si capiva da dove provenisse.

“DOVE SEI? IO NON TI VEDO!” gridò la ragazza.

“ATENTA HOSHI! ALLE TUE SPALLE!” gridò Rufy.

“Troppo tardi cara!” disse Gairo colpendola con il taglio della mano dietro al collo e scaraventandola verso la finestra. Sarebbe volata di sotto, ma fortunatamente Rufy la prese al volo.

“Sei sleale! Combatti contro di me!!!” disse il capitano furioso.

“Con calma! Fammi prima eliminare l’unica sovrana rimasta a Strawberry e poi mi occuperò anche di te!”disse il capo della marina ghignando.

“Non ti permetterò di eliminare un componente della mia ciurma, anche a costo della mia vita!” disse Rufy poggiando Hoshi a terra e pronto allo scontro.

“Oh, ma bene, la cosa si fa interessante, allora, mostrami cosa sai fare moccioso!” disse Gairo allungando il dito indice verso di lui.

“Pugno Gom Gom … IN AZIONE!!!” gridò allungando un braccio.

“Ma che simpatico attacco!” disse Gairo fermandogli il braccio con una mano e dopo di che trafiggendogliene una parte con un laser.

“AAAAAAAAAAA!” gridò cappello di paglia ritirando il suo braccio.

“Oh, mi dispiace, il piccino si è fatto la bua?” lo prese in giro il marines.

“Ora ti faccio vedere io! MITRAGLIATICE GOM GOM! IN AZIONE!” disse il pirata provando un altro dei suoi colpi che andarono a segno, colpendolo in pieno.

“Ha ha ha e tu speri di vincere in questa maniera? Ma non farmi ridere!”

“GOM GOM ROCKET! IN AZIONE!” gridò Rufy attaccandosi a sorpresa all’avversario e scagliandoglisi contro come una fionda umana. Lo colpì in piena testa, provocandogli una ferita in fronte.

“Maledetto ragazzino! Ora me la paghi!” disse Gairo infuriato alla vista del sangue.
Cominciò a lanciargli contro diversi laser che cappello di paglia schivò. Continuava a lanciarne a raffica, prima o poi l’avrebbe colpito.

“FRUSTA GOM GOM!” gridò Rufy tirandogli un potente calcio come una frusta.

“AAAAAH! MA NON E’ POSSIBILE! COME FA A EVITARE TUTTI I MIEI COLPI ?” disse Gairo furioso mentre veniva scaraventato contro un muro.

“Ho capito sai … il tuo unico potere è il laser! Basta evitarlo e tu sei fragile come un agnellino!” disse Rufy sorridendo.

“R-Rufy …” disse Hoshi rialzandosi.

“Allora stai bene!” disse il ragazzo continuando a darle le spalle.

“Stai attento, per ora sta solo giocando!” disse la ragazza affiancandolo.

“E’ meglio se non combatti, mi sembri ridotta male!” disse il capitano aspettando che Gairo si rialzasse.

“Sei forte, lo devo ammettere, ma io voglio combattere lo stesso! Ci riesco benissimo, ho ancora un braccio che posso usare liberamente!” disse la Ninja guardando truce il capitano della marina.

“Come vuoi …” disse il capitano.

“E va bene ragazzini, siete in gamba, ma adesso basta scherzare, il gioco è bello quando dura poco!” disse puntando nuovamente in dito indice.

“Ancora? Lo vuoi capire che non funziona con noi?” disse Rufy scocciato.

“Staremo a vedere … CRAZY LASER!” gridò Gairo. Un enorme, quanto devastante laser uscì dal dito del marines. Aveva delle dimensioni gigantesche, pari a quelle di due uomini messi insieme. I due pirati si buttarono uno da una parte e uno dall’altra, ma il laser dopo pochi metri esplose provocando tanti piccoli laser che andavano ognuno da parti diverse.

“Oh no!” disse Hoshi provando a schivarne qualcuno ma venendo colpita da alcuni. Stessa cosa successe a Rufy. Gairo si avvicinò verso il pirata inginocchiato a terra sanguinante e gli puntò il dito verso la fronte.

“E’ giunta la tua ora cappello di paglia!” disse l’uomo pronunciando le fatidiche parole: “Beautiful laser!”

Un raggio piccolissimo ma potentissimo uscì dal suo dito indice andando a scagliarsi nel ventre di una giovane Ninja, che con estrema velocità aveva scagliato un calcio al suo capitano, prendendosi il colpo al posto suo.

“HOSHI! RICORDATI DELLA PROMESSA … E PRENDITI CURA DEL REGNO!"

-Non potrebbe essere in mani migliori, papà …- pensò la giovane principessa con la poca lucidità rimastale.

“Salva il mio regno … Rufy …” balbettò Hoshi con del sangue che stava cominciando ad uscirle dalla bocca, mentre le sue gambe ormai erano sul punto di cedere, incapaci di sostenerla ancora.

“NOOOOO! HOSHIIIII! PERCHEEEEE’?” disse il giovane ragazzo di gomma rialzandosi in piedi e avvicinandosi alla mora barcollante.

“Sei l’unico in grado si salvarlo … ti prego … sconfiggi Gairo ..” disse la mora prima di cadere a terra priva di sensi.
Rufy la guardò per un istante, avrebbe distrutto Gairo, l’avrebbe fatto per lei. Finalmente, si levò il suo cappello di paglia e lo appoggiò sopra la schiena della Ninja, dopo di che guardò in modo truce il suo avversario. Ora sarebbe cominciato lo scontro vero …

                                                                   ***

“Tecnica a tre spade: CORNA DEL TORO!” disse Zoro scagliando il suo attacco contro Jafer. Il combattimento era stato duro, ma alla fine aveva vinto lui! Quello era il suo ultimo attacco, quello vincente!

“Bravo Zoro!” disse Nami affiancandolo. Anche lei con il suo Perfect Clima Attack aveva messo fuori gioco parecchi marines.

“Si, abbiamo vinto …” disse Zoro inginocchiandosi a terra e respirando a fatica.

“Ehi, Zoro che hai?” chiese la navigatrice allarmata.

“Nulla … è solo un graffio …” disse lo spadaccino orgoglioso come sempre rimettendosi in piedi.

                                                                ***

“COILLER SHOT!” gridò Sanji assestando un potente calcio al collo di Jhep.

“E questo è sistemato!” disse il cuoco accendendosi la sua solita sigaretta.

“AIUTOOOOOOOOOOO!” gridarono Usop e Chopper correndo verso di Sanji.

“Ci mancava anche questa …” disse il cuoco assestando dei calci ad alcuni marines.

“CHE BELLO SANJI!!!” gridarono i due con le lacrime agli occhi.

“SALVACI TU!!!”

“Ok ok basta che la smettete di piagnucolare!” disse il cuoco, che in dieci secondi, aveva fatto fuori più di cinquanta uomini della marina.

                                                                           ***

“CANNONE GOM GOM! IN AZIONE!” gridò Rufy scagliando l’ennesimo attacco contro Gairo.

“Maledetto ragazzino …” balbettò il capitano della marina sputando sangue.

“E adesso, è giunta la tua ora! IO NON TI PERDONERO’ MAI!!!” gridò il capitano caricando uno dei suoi colpi micidiali: la mitragliatrice Gom Gom!

“No, aspetta … io … ti prometto di lasciarti il regno e di andarmene buono buono! Non farò più del male a nessuno!” disse Gairo cercando di convincere il suo avversario, che esitò per un istante.

“Non ascoltarlo … Rufy …” disse Hoshi alzandosi faticosamente in piedi e respirando a fatica.

“Lui … è solo un bugiardo … - disse con le lacrime che cominciavano a rigarle il viso – non ha mai avuto intenzione di mantenere la sua promessa, mi ha sempre presa in giro!” disse con un espressione di pura rabbia e dolore dipinta sul volto; le lacrime le uscivano incessanti, ricordando quei tristi anni nei quali era stata al suo servizio. Aveva sempre combattuto i pirati, fin dalla tenera età di sette anni …

Aveva vissuto da sola, contro tutte le sue paure, contro tutti i suoi dolori, li aveva combattuti in solitudine …

I suoi incubi, quelli che ogni notte faceva, non venivano allontanati da nessuno, le sue lacrime, le aveva sempre asciugate lei, la sua tristezza, veniva consolata da sola;

Solo una cosa riusciva a farla andare avanti, riusciva a farla svegliare al mattino senza la voglia di ammazzarsi e quella cosa era la certezza che prima o poi, dopo tutti gli scontri che aveva affrontato e che avrebbe affrontato contro i pirati, la sua forza sarebbe diventata strepitosa, le sue tecniche raffinate e avrebbe superato quel mostro di Gairo, riprendendosi il suo regno e mantenendo così la promessa che aveva fatto a suo padre …

“Ti prego Rufy …”

 

“Ma davvero libererai il mio regno se io ti portassi dei pirati che hanno una taglia superiore agli ottanta milioni di Berry?” chiese la piccola Hoshi di appena dieci anni.

“Oh, certo piccola, lo farò eccome! Se tu catturerai un pirata che supera anche di poco gli ottanta milioni di taglia, io libererò Strawberry e te!” disse Gairo facendole un finto sorriso.

“Va bene allora mi metto di nuovo in viaggio!” disse la bimba uscendo di corsa dalla stanza.

 

“Io te lo chiedo per favore Rufy…”

 

“Maledizione non devono catturarmi!!!” disse la piccola Hoshi di dodici anni che, dopo essersi sfacciata per uno della nave, grazie alla tecnica della trasformazione, dopo aver messo del sonnifero nel pasto del capitano della ciurma di pirati e  dopo averlo legato e nascosto nella sua piccola barchetta, stava scappando dai suoi compagni di ciurma che la inseguivano per ucciderla.

“Fermati mocciosa!!!” gridò uno di essi sparandole contro con una pistola.

“NON CI PENSO NEMMENO A FERMARMI! IL VOSTRO CAPITANO VALE LA BELLEZZA DI OTTANTADUE MILIONI!” gridò la ragazzina dalla sua piccola imbarcazione, mentre remava con tutta la forza che aveva. La sua barchetta era più veloce e più piccola, perciò un bersaglio molto più difficile da colpire.

“SPARATE! MA NON CON I CANNONI! POTRESTE FAR FUORI IL CAPITANO! PRENDETE LE PISTOLE!” disse un altro dei compagni cominciando a sparare in direzione della bambina.

“Maledizione … mi hanno colpito al braccio … ma non posso fermarmi, devo continuare …” disse la piccola continuando imperterrita a remare e seminando la nave dei pirati.

 

“Tu sei l’unico che può farlo …”

 

“Gairo!!!” urlò la bimba entrando nella stanza trascinandosi dietro un uomo legato e privo di sensi.

“Cosa vuoi mocciosa?” chiese l’uomo che stava sorseggiando da un calice d’argento, del vino rosso pregiatissimo.

“Ti ho portato un ricercato da ottantadue milioni di Berry!” disse la bimba felice.

“Ah si?” disse l’uomo girandosi sorpreso.

-Non credevo ci sarebbe riuscita … - pensò Gairo.

“Adesso libererai il mio regno e me come promesso?” disse la ragazzina contenta.

“Il tuo regno dici? No, non penso di poterlo fare …” disse l’uomo ghignando.

“Cosa? PERCHE’ NO? ME L’AVEVI PROMESSO!!!” gridò la Ninja con le lacrime agli occhi.

“Si, è vero, però le cose sono cambiate! Tu mi servi, sai infiltrarti tra i pirati sfacciandoti per una di loro e poi li catturi … sei furba, forte e intelligente, requisiti che gli altri miei uomini non  hanno!” disse Gairo ghignando.

“SEI UN BASTARDO!!!” gridò Hoshi avvicinandosi furiosa.

“Io non ci proverei se fossi in te … continua a stare al mio servizio e al tuo popolo non verrà torto neanche un capello, ma se al contrario ti ribellassi … allora dovrò distruggere quest’isola! Ha ha ha!”

“Tu … tu … me la pagherai prima o poi … me la pagherai!” disse la mora uscendo dalla stanza in un pianto disperato.

 

“TI PREGO RUFY UCCIDILO! LIBERA IL MIO REGNO!!!!” gridò la ragazza con le ultime energie rimastegli.

Il moro la osservò per un istante … i suoi occhi, non avevano più quell’espressione vuota e spenta di sempre, ora esprimevano rabbia, frustrazione, dolore, disperazione …
Chissà quante ne aveva passate, quanta sofferenza …
E ora, con un buco in pancia, era ancora li in piedi intenta a salvare il suo regno …

“MITRAGLIATRICE GOM GOM, IN AZIONE!!!” gridò Rufy dando il colpo di grazia a Gairo.

Se lei non poteva finirlo, ci avrebbe pensato lui a farlo!

“Grazie Rufy!” disse la ragazza che stava ricrollando a terra.

Le ingiustizie, le sofferenze, il dolore … era tutto finito …
La tirannia di quell’uomo non ci sarebbe più stata, le fragole sarebbero rinate, il suo popolo sarebbe risorto, avrebbe ricominciato tutto da capo! Nessuno avrebbe più patito la fame, nessuno sarebbe stato abbandonato a se stesso se non avesse avuto i soldi per pagare!
Il regno sorridente e allegro sarebbe rinato!

“Da oggi, miei cari sudditi, io sono il vostro nuovo sovrano! Dovrete portarmi rispetto e chi oserà disubbidirmi, pagherà con la vita!” disse Gairo appena incoronato re.

Era tutto finito, ogni piccola mostruosità di quell’uomo apparteneva ormai al passato:

STRAWBERRY ERA LIBERA!!!

To be continued ...

Tadadadan! Colpo di scena U___U Gairo è stato sconfitto XXD Volevo dividerlo in due chappy, ma dato che oggi, causa studio, ho aggiornato un pò tardi ho fatto un solo capitolo, ma non credete che l'avventure siano finite qui, la fic è appena agli inizi!:DD spero vi sia piaciuto ... grazie a tutti quelli che leggono, recensiscono e a  chi l'ha messa tra i preferiti! Appena finisco di colorare un immy vi metterò il bacio tra rufy e Hoshi XXD Ciao baci a tutti.

Neko: Si povera Hoshi, ma devo ammettere che Rufy l'ha riscattata alla grande! :DD Infatti è come dici tu XXD gairo facendo del male ad una compagna di ciurma di Rufy si è segnato la sua fine XXD (soprattutto se sono io la compagna U___U nd hoshi) (modesta =.=" nd me) Spero che il chappy ti sia piaciuto, ciao baci , alla prossima!

Marie_92: (TRanquilliiiii :DD sono qui! Non preoccupatevi cognatini! Sono ancora viva U__U ho una storia da portare avanti! XXD nd hoshi) Credo che Gairo abbia avuto una giusta lezione! Eh si, Usop è un geniaccio XXD solo a lui poteva venire in mente di dire che sono turisti XXD e poi Hoshi finchè so tratta di quel tizio poco importante lo fa fuori facilmente, ma non posso levare la gloria a Rufy XXD è il capitano ed è giusto che sia lui a far fuori Gairo U__U spero ti sia piaciuto! :DD Ciao baci tvb!

                                                                          By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** La quiete dopo la tempesta ... ***


Erano passati due giorni da quando la tirannia di Gairo era finita e tutti i componenti della ciurma di Rufy, eccetto Chopper, Usop, Nami e Robin, dormivano beatamente nei letti del castello.

“Chopper, come stanno?” chiese Nami preoccupata.

“Tranquilla, stanno tutti quanti meglio … Zoro e Sanji hanno solo bisogno di riposo, si sveglieranno a breve, mentre Hoshi e Rufy hanno affrontato una battaglia molto dura, ma anche loro si rimetteranno in fretta! Tempo altri due giorni e si riprenderanno! Le loro ferite erano piuttosto gravi, ma sono riuscito a curarli!” disse la renna sorridente.

“Mano male … mi è preso un colpo!” disse Nami.

“Potete rimanere a Strawberry tutto il tempo che volete! Per noi sarà un onore ospitare i nostri salvatori!” disse Carl, il cugino di Hoshi, sorridendogli.

“Oh si, rimarremo più che volentieri!” disse Usop con un sorriso a trentadue denti, ma subito ricevette un pugno in testa da Nami.

“No grazie, sei molto gentile, ma appena i nostri compagni si riprenderanno continueremo il viaggio! La marina verrà presto a conoscenza di ciò che è successo e non esiterà a venire qui per catturarci!” disse la navigatrice saggiamente.

“Si, Nami ha ragione …” disse Chopper.

“Per me va bene …” disse Robin.

“Bene, allora appena si saranno ripresi partiremo e continueremo il nostro viaggio!” esclamò Usop

                                                                             ***

“Mmm … ma … dove sono?” si chiese Hoshi mettendosi a sedere sul letto.

“HOSHIII!” disse Nami saltandole al collo.

“Mmh? Nami … così mi strozzi!” disse Hoshi boccheggiando.

“Oh scusa sorellina!” disse Nami staccandosi.

“Sorellina hai detto?” disse Hoshi sorridendo appena.

“Si! Ormai sei come mia sorella! La mia sorellina minore!” disse Nami sorridendo.

“Allora tu sei la mia sorellona!” disse Hoshi facendo un ampio sorriso a trentadue denti.

“Allora come stai?” chiese Usop interrompendo la conversazione.

“Mi sento benissimo ora!”  rispose la mora.

“Si, ma non dovresti muoverti!” disse Chopper.

“Ah non preoccuparti Chopper! Mi sento in forma!” disse Hoshi alzandosi con un balzo.

“E’ naturale mio petalo di rosa che ti senti come un fiorellino appena sbocciato, hai dormito per tre giorni!” disse Sanji porgendole una rosa.

“Oh grazie Sanji!” disse la principessa sorridendo.

“Hoshi …” disse Carl.

“Cuginetto!” disse lei guardandolo sorridente. Non poteva fare a meno di sorridere, era troppo felice. Non si sentiva così ormai da anni!

“Ce l’hai fatta Hoshi, hai riconquistato il regno, ora sei tu la regina!” disse lui prendendola in braccio e girando su se stesso.

“Si, ora sono io … la regina …” disse con non molto entusiasmo. Essere la regina per lei avrebbe comportato lasciare i suoi amici, la sua sorellona, Rufy …

“Ora che ci penso, il tiranno è stato sconfitto, perciò tu non hai più nessun motivo per venire con noi …” disse Robin quasi come se l’avesse letta nel pensiero.

“Si, infatti …” disse la mora abbassando lo sguardo “Ma ora non pensiamo a questo … piuttosto, dov’è Rufy?” si chiese la mora guardandosi intorno.

“E’ proprio qui accanto a te che ronfa come un ghiro …” disse Usop indicando il letto affianco.

“Rufy …” disse la mora guardandolo sorridente.

“Gli devi molto è?” disse Nami sorridendo.

“Devo molto a tutti voi!” disse guardandoli felice.

“Non riesci proprio a smettere di sorridere è Hoshi?” disse Robin con un sorrisetto stampato in faccia.

“Si! Sono troppo felice!” disse saltellando per la stanza.

“Che ne dite se andiamo nella sala principale a festeggiare un po’?” disse Carl.

“Festeggiare?” disse Zoro non molto entusiasta.

“Tranquillo Zoro, ci sarà da bere!” disse Hoshi che ormai lo conosceva bene.

“Ok andiamo allora!” disse lo spadaccino uscendo dalla stanza.

                                                                           ***

Erano tutti seduti intorno ad una grossa tavola e , i cuochi e i camerieri che fino a poco prima lavoravano per Gairo, ora erano ben lieti di preparare e servire da mangiare ai loro salvatori e alla loro principessa.

“Avanti ragazzi, servitevi pure! Queste sono specialità del mio regno! Dopo vi farò assaggiare alcuni dolci a base di fragole tipici di qui!” disse Hoshi  sorridendo.

“CIBOOOOO!” disse Rufy entrando di corsa dentro la sala da pranzo, attirato dall’odore del cibo.

“Rufy!” dissero tutti sorpresi di vederlo in piedi.

“Cibo, cibo, cibooo!” disse il capitano fiondandosi sul cibo e cominciando a divorare tutto ciò che si trovava sotto il naso.

“Buono … è tutto … squisito!” disse continuando a ingoiare di tutto.

“Mangia anche con calma, ce n’è quanto ne vuoi!” gli disse Hoshi sorridendo.

“Meno … male! Mmh? Hoshi … sei viva!” disse tra un boccone e l’altro.

“=.= Se sono qui a parlare con te!” disse lei con una gocciolina di sudore dietro la testa.

“Ah, bene … non ti … credevo ancora … in vita!” disse di nuovo il capitano tra un boccone e l’altro. A discapito di tutte le aspettative la mora scoppiò in una grossa risata divertita.

“Mamma mia Rufy, mi fai morire dalle risate!”  disse Hoshi,  però poi  smise quasi subito, la ferita al ventre le faceva ancora piuttosto male.

“Rufy, non ti ho ancora ringraziato per aver eliminato Gairo!” disse sorridendogli.

“L’ho fatto volentieri! D’altronde sei un membro della mia ciurma!”  disse  lui sorridendole. La mora abbassò lo sguardo.

“Ecco Rufy, io ho preso una decisione … ti devo molto, questo è vero, ma rimarrò qui a Strawberry e governerò sul mio regno, come è giusto che sia !” disse con voce triste e malinconica.

“Che cosa????” dissero tutti all’uni suono.

“Quindi, sorellina, hai deciso?” disse la navigatrice tristemente.

“Si, è giusto che sia così ragazzi … domani farò il mio discorso e dopo di che sarò incoronata regina … voi quando avete intenzione di partire?” chiese lei alzando lo sguardo.

“Credo domani mattina presto” ipotizzò il Zoro.

“Si, infatti, ora che siamo tutti in piedi è meglio prendere il mare, o quelli della marina ci cattureranno!” disse Nami.

“NOOOO! IO NON VOGLIO LASCIARE LA MIA DILETTA QUI! NON E’ GIUSTO!” disse Sanji piangendo come una fontana.

“Sei patetico cuoco …” disse Zoro.

“Io non voglio dirti addio!” disse Chopper con le lacrime agli occhi.

“Tranquillo Choopy, non sarà un addio!” disse Hoshi accarezzandogli la testa.

“Ora ragazzi, festeggiamo! Non è il momento di essere tristi!” disse la principessina mettendosi in piedi su una sedia, atto non molto regale.

“BRINDIAMO ALLA NOSTRA AMICIZIA E ALLA LIBERAZIONE DEL REGNO DI STRAWBERRY!”  urlò la mora sollevando in aria un boccale di birra.

“SIIIIII!” gridarono tutti.

                                                                              ***

Anche in città si stava svolgendo una grande festa; tutti finalmente erano liberi, potevano vivere in tranquillità, senza nessun peso!

“La piccola Hoshi ce l’ha fatta! Hoshi ce l’ha fatta!” ripeteva ormai Tom da due giorni, come il resto del popolo.

“BRINDIAMO ALLA NOSTRA PRINCIPESSA E AI SUOI AMICI! BRINDIAMO ALLA LIBERTA’!” gridò Tom alzando all’aria un boccale di birra.

“SIIII! ALLA NOSTRA PRINCIPESSA E AI SUOI AMICI!” gridarono gli altri compaesani finalmente sorridenti.

La notte calò presto e il momento di partire si avvicinava sempre di più ...


To be continued ...

Salve a tutti miei cari lettori, ed ora si sono un pò goduti il momento di pace! Spero che il chappy vi sia piaciuto :D  comunque vi posto anche un immaggine del bacio di Rufy e Hoshi, diciamo che ho preso spunto da un immy su internet, spero vi piaccia (apparte per come è colorata =.= non so colorare!") comunque grazie a:

Marie_92: (lo so lo so cognata, sono stato proprio bravo U___U e tranquillo fratellino, presto ti supererò :DD nd Rufy) (RUFYYYYYYYY! HAI RUBATO TUTTE LE FRAGOLE! nd hoshi) (Scusate, devo andare ^^" nd Rufy) Comunque, spero che il chappy ti sia piaciuto XXD ciao baci alla prossima.

Neko: Ciaooo! Sono contenta che il chappy ti sia piaciuto ^^ Gairo si meritava proprio quella brutta fine! He he (Bhe modestamente è tutto merito mio U__U nd Rufy) (Ehi! nd resto della ciurma) ci vediamo al prossimo chappy, ciao baci!!

                                                     By Vegetina.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Il viaggio ricomincia! ***


Erano le sette e trenta del mattino e tutti i pirati di cappello di paglia dormivano, tutti tranne Hoshi che era intenta ad acconciarsi, truccarsi e vestirsi per il discorso che avrebbe dovuto fare ai suoi sudditi. Circa una decina di ragazze erano all’opera per renderla presentabile; Hoshi avrebbe voluto presentarsi in pantaloncini corti e top, con degli stivali semplici e i capelli sciolti come al solito, ma suo cugino e le ragazze addette alla sua immagine gliel’avevano vietato tassativamente.

“Uff … io però non mi ci ritrovo con questi vestiti!” disse la Ninja mentre una delle ragazze le stringeva un corpetto.

“Principessa, deve mettersi in testa che lei ha un immagine da difendere, e l’aspetto è la prima cosa che salta agli occhi!” disse colei che sarebbe stata la sua dama di compagnia, Nicole.

“Ma devi capire che sono dieci anni che non mi vestivo più in maniera così elegante e femminile, ormai sono un maschiaccio Nicole!” disse sbuffando.

“Ma che principessa capricciosa che siete! Avanti che state benissimo!” disse Nicole soddisfatta del suo operato.

Hoshi difatti indossava un abito lungo di coloro rosso, rifinito con delle perle e dei tull dorati. Le arrivava fino ai piedi ed era molto scollato, con delle piccole spalline che le ricadevano lateralmente. Il tessuto era di velluto  e lasciava la schiena scoperta per metà. Ai piedi portava delle eleganti scarpe dal tacco di sei centimetri, color rosso fragola e con un delicato fiocchetto sulla punta. Al collo indossava la sua solita collana d’oro a forma di fragola, non se ne sarebbe separata per nessun motivo!

Nell'anulare della mano destra portava l’anello con l’emblema reale e nell’altra mano un altro anello con un diamantino molto elegante. In vita aveva una cinta di rubini e diamanti che si alternavano ogni due. I capelli erano acconciati in modo tale da ricadere leggeri sulle spalle, con dei boccoli definiti.  La frangetta era posizionata sempre lateralmente, ma perfettamente allisciata e pettinata, tenuta ferma da una mollettina d’oro. In testa aveva un diadema, simbolo della sua regalità. Alle orecchie portava degli orecchini di rubini e infine, in viso, le era stato applicato un velo di ombretto, un po’ di mascara, una matita nera leggera, del phard e un rossetto color carne.

“Sarà, ma io mi sento ridicola! Per non parlare poi di tutti i gioielli che ho addosso! Se mi vedesse un pirata penserebbe che sono un tesoro! E poi con questo vestito mi risulta difficile combattere!” continuò Hoshi sbuffando.

“Ma principessina, lei non deve combattere! E poi stia tranquilla, nessuno penserà che lei è un tesoro! Si fidi di me, sta benissimo!”

“Per favore Nicole dammi del tu! Odio queste formalità!”

“Ma principessa, io non posso …”

“Hoshi, chiamami Hoshi per favore!” continuò sbuffando.

“Principessa o no sei sempre la stessa, sorellina!” disse Nami appena svegliatasi.

“Nami! Buon giorno!” disse Hoshi girandosi.

“Però, come stai bene! Non ti riconosco quasi! Sei … così … così femminile e regale!” disse Nami complimentandosi.

“Si guarda non me lo dire, non mi sento me stessa!” disse sbuffando.

“He he, senti Hoshi, sono venuta qui ad avvisarti che noi stiamo per dirigersi alla nave per salpare!” disse accennando un sorriso forzato.

“Ah, e così già partite …” disse abbassando lo sguardo.

“Su, cos’è quello sguardo, ti ricordo che ora sei la principessa e il tuo regno è libero! Non devi più essere triste e poi questo non è un addio, ci rivedremo!”

“Si, hai ragione!” disse aprendosi in un ampio sorriso.

“Dai, vieni a salutare gli altri …”

“Si, arrivo …”

Nami e Hoshi si diressero nella camera da letto dove i pirati avevano riposato per tutta la notte. Una volta entrate li trovarono già tutti svegli e pronti a partire.

“Ragazzi!” disse Hoshi entrando, lievemente rossa in viso per come era conciata.

“HOSHI-CHAN!!!! OGGI SEI BELLISSIMA! MI SEMBRI UN RAGGIO DI SOLE!” disse Sanji con gli occhi a cuoricino.

“Ehi, ma che hai fatto in faccia?” chiese Rufy che si ricevette un pugno in testa dalla mora.

“E’ trucco idiota!”

“Secondo me sta molto bene!” disse Robin sorridendo.

“Bhe, sembra che sia giunto il momento di salutarci …” disse Zoro ricordando agli altri la loro imminente partenza.

“Già, dobbiamo salutarci …”disse Hoshi abbassando lo sguardo. Quando lo rialzò rivelò i suoi grandi occhi nocciola arrossati e velati di lacrime.

“Sono sicura che un giorno ci rivedremo!” disse Nami sforzandosi di sorridere.

“Si, ne sono convinto anche io! Una volta fatto il giro del mondo torneremo qui!” disse Rufy sorridendo falsamente per la prima volta.

“Allora a presto ragazzi! Non mi sono mai piaciuti i saluti, perciò … tenete!” disse porgendogli una piantina di fragole e una sacchetto pieno di gioielli, oro e soldi.

“Una pianta di fragole!!!” disse Rufy con la bava alla bocca.

“OROOO!! SOLDIII!” disse Nami con le stelline agli occhi.

“Questi sono per voi, così almeno non mi scorderete!” disse la principessa sorridendo.

“Allora … a presto sorellina!” disse Nami abbracciandola.

“A presto sorellona!” disse la Ninja ricambiando l’abbraccio.

“A presto amici!” disse poi salutando tutti gli altri. Arrivò a Rufy, ma come salutarlo?

“Bhe … allora … ci conto che torniate!” disse sorridendogli.

“Torneremo, tranquilla!” disse il ragazzo di gomma ricambiando il sorriso. Fu allora che Hoshi si avvicinò al suo viso e gli stampò un bacio a fior di labbra, sotto lo sguardo stupito di tutti! Al diavolo gli altri, non poteva lasciarlo partire così senza salutarlo ...

“Arrivederci ragazzi!” disse la ragazza girando i tacchi e correndo via.

                                                                        ***

Rufy e la sua ciurma stavano salpando proprio in quel momento, mentre Hoshi si trovava su un enorme palco rialzato, con un lumacofono altoparlante. Doveva parlare di fronte a tutto il suo popolo.

Ovviamente, pasticciona com’era, non si era preparata un discorso e avrebbe improvvisato tutto, ma come riuscire a concentrarsi con il pensiero che i suoi amici proprio in quel momento stavano salpando?

“Vai Hoshi!” le disse il cugino sorridendo.

“Miei cari abitanti di Strawberry …” cominciò la principessa, ma fu subito interrotta da una voce in mezzo alla folla.

“ASPETTA UN ATTIMO PRINCIPESSA!”

“E’?” si chiese la ragazza cercando tra la folla chi l’avesse chiamata. La folla fece largo a un plotone della marina che avanzava fiero e a testa alta.

“LEI E’ IN ARRESTO PER AVER COLLABORATO CON DEI PIRATI, PER L'OMICIODIO DI MOLTI UOMINI DELLA MARINA, PER VARI FURTI E PER L’UCCISIONE DEL CAPITANO GAIRO! E POI, COME SE NON BASTASSE, HA ANCHE UNA TAGLIA SULLA TESTA! CI SEGUA SENZA OPPORRE RESISTENZA!”

Ma che faccia tosta che aveva la marina! Forse erano all’oscuro di tutto ciò che Gairo aveva combinato? Mah, comunque sia volevano catturarla? E bene, lei non si sarebbe fatta catturare!

Fece un ghignetto e con sguardo sicuro si rivolse al cugino, che le si trovava affianco.

“Carl …” disse sicura.

“Dimmi cuginetta …” disse il ragazzo un po’ preoccupato per il ghigno della cugina. Lo conosceva bene e sapeva che non prometteva nulla di buono …

“Tieni, ti affido il regno!” disse togliendosi l’anello con l’emblema reale e mettendogli il diadema in testa.

“E’? Ma cosa?” chiese Carl non capendo.

“By by!” disse la ragazza facendo un balzo fino dentro il castello che si trovava alle loro spalle, prese il suo zaino con i suoi effetti personali e un sacco pieno di oro, diamanti e gioielli vari e, levandosi quelle fastidiose scarpe, cominciò a correre, facendo slalom tra i suoi sudditi.

“Hoshi! Ma che vuoi fare?” le disse Tom fermandola per un braccio.

“Mi spiace Tom, ma per me è tempo di andare! Lascio il regno in mani più che buone! Godetevi la pace!” disse sorridendo a trentadue denti e liberandosi dalla presa del pescivendolo.

“Arrivederci piccola Hoshi …” disse l’uomo sorridendo e osservando la figura della principessa allontanarsi sempre di più.

                                                                            ***

“Sei triste Nami?” chiese Zoro osservando lo sguardo cupo della rossa.

“In fondo ci siamo separati da tante persone, mi abituerò anche a questa separazione …”

“Però ci eri molto affezionata è?” disse lo spadaccino capendola al volo.

“Si, ormai ero abituata ad averla qui sulla nave …”

“E’ già, mi ci ero abituato anche io …” disse Rufy alle loro spalle.

“In fondo, mi stava simpatica …” disse Usop.

“RUFYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!” gridò una ragazza dalla costa.

“E’? Qualcuno mi chiama?” disse il capitano cominciando ad osservare la spiaggia ormai lontana.

“Ehi, ma quella non è …?” disse Usop.

“Hoshi! Ma che diavolo ci fa li?” chiese Nami.

“RUFYYYYYYYYYYYYY! ALLUNGA UN BRACCIO!”

“Cosa ha detto? Da come si sbraccia sembra che ci stia salutano! Giusto?” chiese il ragazzo di gomma non avendo capito. Solo allora Nami notò che le si stavano avvicinando di corsa degli uomini che sembravano molto quelli della marina.

“CAVOLO RUFY ALLUNGA UN BRACCIO VERSO DI LEI!” disse Nami al suo capitano.

“Ok, lo faccio subito! Gom Gom Rocket! IN AZIONE!” gridò il moro allungando un braccio in direzione della ragazza, che afferrò immediatamente la mano venendo così catapultata sulla nave e scontrandosi con il capitano, dandosi una capocciata a vicenda.

“Aia aia aia che male!” disse  la mora massaggiandosi la testa.

“Mi è spuntato un bernoccolo! Che dolore!” disse il capitano toccandoselo.

“Hoshi, ci vuoi spiegare?” disse Usop non capendo.

“He he è semplice ragazzi, se mi volete ancora parto con voi! Quelli della marina volevano arrestarmi per una serie di cosa e così ho pensato di affidare il regno a mio cugino e salpare attraverso gli oceani con voi!” disse la Ninja sorridendo a trentadue denti. Era veramente felicissima, poteva stare con i suoi amici senza più preoccuparsi del suo regno!

“Ma certo che ti vogliamo sorellina!” disse Nami saltandole al collo.

“Infatti, che domande fai! Mi sembra ovvio!” disse Rufy sorridendo.

“Ok, allora chiarita questa cosa, credo che ora dovremo preoccuparci della marina che credo ci stia inseguendo!” disse Hoshi sorridendo indicandogli quattro navi che gli stavano alle costole.

“Avanti Usop, al cannone! Chopper al timone! Rufy, Sanji e Zoro, occupatevi di respingere le palle di cannone!” disse Nami prendendo il comando.

“Io vado a cambiarmi, così in caso di combattimento sono pronta!” disse Hoshi dirigendosi in cabina.

                                                                               ***

“Maledizione! UOMINI NON DOBBIAMO LASCIARCI SCAPPARE QUELLA MOCCIOSA! E TRA L’ALTRO ABBIAMO TRA LE MANI ANCHE LA CIURMA DI CAPPELLO DI PAGLIA! AVANTI! DOBBIAMO CATTURARLI A TUTTI I COSTI!” disse il capitano di quella flotta della marina.

“Si signore!” dissero tutti pronti ai cannoni.

                                                                                  ***

I pirati si erano sbarazzati facilmente della marina e Hoshi era tornata la solita di sempre, ma questa volta indossava una mini gonna blu e un top bianco, con dei sandali ai piedi.

“Nami, tieni ti regalo questa!” disse lanciandole la sua cinta di diamanti e rubini.

“*___* MA è un regalo stupendo!” disse la rossa con le stelline agli occhi.

“Oh no, nella fretta mi sono dimenticata di prendere un'altra pianta di fragole, uffa …” disse Hoshi sbuffando.

“Bhe, ne pianteremo un'altra grazie a quella che abbiamo sulla nave!” disse Robin sorridendo.

“SIIIIIII! EVVIVAAAA! NON IMMAGINATE NEANCHE QUANTO SIA FELICE DI ESSERE DI NUOVO QUI CON VOI!!!” disse la ragazza saltellando a destra e a sinistra.

“Allora dobbiamo festeggiare!!!” disse Rufy alzando un pugno in aria. Tutti acconsentirono, sapevano bene che ogni pretesto era buono per far festa.

E così si cominciò a ridere, scherzare, bere, cantare e ballare; si divertivano molto e sembravano tutti quanti amici da una vita.

Hoshi stava alzando un po’ il gomito, era già al settimo boccale di birra.

“Allora ragazzi …” disse con la classica voce da ubriaca.

“Ehi ragazzina, non credi di aver bevuto un po’ troppo?” disse Zoro sorseggiando la sua birra.

“Ehi spadaccino, io non ho alzato il gomito, sono sobrissima!” disse con il naso leggermente rosso e la voce da ubriaca.

“Si, lo vedo … qualcuno la porti a letto che è meglio …” disse rivolto al resto della ciurma, ma si accorse di essere rimasto l’unico sobrio oltre a Robin. L’aveva sempre detto che quelli erano una banda di ragazzini …

“Oh ciao Zoro, come stai?” disse Nami ridendo e abbracciandolo.

“Va a dormire Nami, sei ubriaca …” disse lo spadaccino staccandosela di dosso.

“Ma io non sono ubriaca! Perché mi tratti sempre male! Sei cattivo!” disse ora mettendosi a piangere.

Oh no, e ora che faceva? Non aveva la minima idea di come si trattassero gli ubriachi …

“Eh, no, no Nami, non ti tratto male!” disse lui agitando le mani in avanti.

“E allora … me lo dai un bacino?” disse lei sporgendo le labbra in avanti e avvicinandosi al suo viso.

Zoro non sapeva che fare: baciarla o no? In fondo era ubriaca, sarebbe stata una cosa meschina, l’avrebbe solamente sfruttata … però, come poteva rifiutare? In fondo, era pur sempre un maschio …

“No no è meglio che tu vada a dormire!” disse prendendola su una spalla come un sacco di patate.

“Ehi! Mettimi giù!” disse lei cominciando a scalciare debolmente.

Idiota, ecco cos’era, un idiota! Aveva fatto prevalere i suoi buoni propositi. Ma quando gli sarebbe più capitata un occasione del genere? Non aveva parole per definirsi … in passato non  si sarebbe mai fatto scappare un occasione del genere!

To be continued ...

Salve ragazzi oggi vado difrettissima perciò spero che il chappy vi sia piaciuto! Grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono! Grazie a Marie_92: Ci avevia azzeccato U___U è partita con loro XXD Sono contenta che l'immy ti piaccia!^^ ciao baci tvb!

                                                                                              By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Ghiaccio e acqua! ***


Erano passati tre giorni da quando i pirati erano partiti da Strawberry e ora erano diretti verso la prossima isola: Water Seven!

“Ah che bello non vedo l’ora di arrivare nella prossima isola! Voglio assaggiare il cibo tipico di li!” disse Rufy saltellando.

“Come al solito Rufy!” disse Usop con una gocciolina sulla testa.

“Uhm, se non sbaglio è Water Seven, giusto?” disse Hoshi con una mano sotto al mento pensando.

“A cosa pensi?” chiese Nami.

“Vicino a Water Seven si trova Ennies Lobby, una delle più importanti isole giudiziarie del governo … ci conviene fare attenzione!” disse la mora con sguardo serio.

“Uhm e tu come lo sai?” chiese Rufy interferendo nella conversazione.

“Rufy, ogni tanto usa il cervello! E’ stata per dieci anni a servizio della marina, è normale che conosca molte cose!” disse Nami.

“Infatti è proprio così!” disse Hoshi.

“Oh già è vero!” disse Rufy.

“EHI RAGAZZI! VEDO TERRA!!!” gridò Zoro dal posto di vedetta.

“Mmh? Terra? Di già?” disse Nami.

“Quella non mi sembra affatto Water Seven …” disse Hoshi osservandola.

“Bhe che importa, se c’è del cibo sbarchiamo li!” disse Rufy.

“Secondo me dovremmo continuare verso Water Seven!” disse Usop.

“Se il capitano ha deciso di sbarcare, allora così faremo!” disse Zoro scendendo sul ponte della nave.

“E va bene, andiamo verso quell’isola!” disse Nami.

                                                                              ***

Una volta che gli otto ragazzi furono sbarcati sull’isola, si diressero verso l’interno per esplorarla e per cercare cibo. Camminavano nella foresta guardandosi intorno in cerca di qualche preda da fare alla griglia.

"Chissà cos'è questa linea per terra ..." disse Hoshi osservandola.

“Guardate! Siamo arrivati alla fine della foresta!” disse Rufy.

“E’ vero!” disse Chopper, che però inciampo in qualcosa. Quel qualcosa si rivelò essere un uomo che dormiva beatamente in piedi, vicino ad una roccia. Aveva i capello neri e ricci, di carnagione scura e sembrava essere molto alto. L’uomo, svegliatosi, si levò la mascherina per dormire che aveva sugli occhi e fissò i pirati.

Robin alla vista di quell’uomo cominciò a tremare spaventata, cominciando a respirare affanatamente e dopo di che cadde a terra come se avesse appena visto un fantasma.

“Nico Robin cos’hai?” chiese Rufy.

 Hoshi  guardò truce quell’uomo e dopo di che disse:
“Aokiji, mi sorprende vederti qui! Un pezzo grosso della marina come te in un isola deserta, che strano!”

"Marina?" dissero tutti sorpresi.

 “Lui è uno dei funzionari con i massimi poteri del governo mondiale, lui è l’ammiraglio del comando generale della marina!” disse Robin da terra.

“Mmh? Ma guarda chi si rivede, la principessa! Stai diventando proprio bella! Oh? E quale onore, ci sei anche tu Nico Robin! Complimenti sei diventata proprio una bella donna!” disse l’uomo osservando le due ragazze.

“State in guardia ragazzi, è molto forte!” disse Hoshi spaventata.

"Oh no tranquille, non voglio farvi nulla ... piuttosto, vuoi venire a cena con me principessa?" chiese Aokiji alla mora baciandole la mano.

"NO! LEI NON VUOLE E' GIA' IMPEGNATA!" rispose Sanji per lei.

"E le altre due?" chiese il funzionario.

"NEMMENO!" disse Sanji.

L’ammiraglio Aokiji li tranquillizzò dicendo che era capitato li per caso, mentre faceva una passeggiata in bicicletta e che non aveva nessuna intenzione di fargli del male e, dicendogli che era stanco, si sdraiò a terra per dormire. Improvvisamente spuntarono fuori dei naufraghi e così, l’ammiraglio, ghiacciò il mare e disse a quella gente di seguire il tragitto che aveva ghiacciato, così sarebbero arrivati ad un isola. Era riuscito a ghiacciare il mare grazie ai poteri di un frutto del mare, il frutto Gelo-Gelo. Aokiji ci ripensò, ritenendo troppo pericoloso lasciarli ancora in vita e cominciò a dire cose spiacevoli su Robin. Disse che chiunque avesse avuto a che fare con lei, alla fine sarebbe finito male. Robin, arrabbiata, lo attaccò, ma Aokiji contrattaccò subito. Intervennero immediatamente Zoro, Sanji e Rufy, ai quali però vennero congelati o le braccia o le gambe. Robin venne congelata e Aokiji l’avrebbe fatta cadere e così rompere in mille pezzi se Hoshi non fosse intervenuta tempestivamente afferrandola al volo.

“Sei sempre il solito Aokiji! Nami, Usop, Chopper! Portate Robin dentro e mettetela nell’acqua calda, il ghiaccio si scioglierà!” disse affidandola agli amici.

“STA ATTENTA HOSHI! NON FARE PAZZIE!” dissero Rufy e Sanji.

“Tranquilli, sapete qual è il punto debole del ghiaccio?” disse lei ghignando.

“Il fuoco!!!” dissero tutti e tre contemporaneamente.

“Esatto! Sfera di fuoco devastante!” disse la ragazza formando la sua sfera di fuoco nella mano.

“Ingenua, ormai conosco a memoria le tue tecniche!” disse Aokiji arrivandole velocemente alle spalle.

“Anche io ti conosco bene, Aokiji!” disse la mora sferrandogli un calcio all’indietro.

“HOSHI! ASPETTA!!!” gridò Rufy. A quelle parole sia l’ammiraglio che la ninja si girarono.

“VOGLIO SFIDARTI IO!!! TI SFIDO A DUELLO!!!” gridò il capitano.

“E va bene …” disse Aokiji.

“Hoshi, fatti da parte!” disse Rufy avanzando.

“NO! VUOI FARTI AMMAZZARE?" gridò Hoshi furiosa.

"Sono io il capitano e come tale ti ordino di andare alla nave!" disse Rufy sicuro di se.

"E va bene ... ma sei un idiota!" disse la mora tornando con Zoro e Sanji alla nave.

Lo scontro tra Aokiji e Rufy fu alquanto duro, ma alla fine vinse l’ammiraglio che  congelò il povero Rufy e rifletté sul motivo per il quale quel ragazzino avesse voluto sfidarlo, arrivando alla conclusione che, essendo un duello, era finita li e non poteva far fuori gli altri suoi compagni. Sanji e Zoro, appena scongelati i loro arti, tornarono sul luogo del combattimento, dove trovarono Rufy congelato. Immediatamente lo portarono alla nave e scongelarono anche lui. Robin e Rufy per fortuna si salvarono e la navigatrice decise che sarebbero partiti quando il loro capitano e Nico Robin si fossero ripresi del tutto.

"Sei un idiota! Non avevi alcuna possibilità contro di lui! La gomma con il ghiaccio si rompe, il fuoco lo scioglie invece!" disse la mora furibonda al capitano seduto sul letto.


"He he, ma così almeno ha lasciato in pace voi ..."

"Sciocco!" disse tirandogli un pugno in testa.

"Aio! Perchè l'hai fatto?" disse Rufy piagnucolando.

"Perchè mi hai fatto prendere un colpo!" disse lei guardandolo serio.

"Ma dai! Alla peggio morivo!" disse lui sorridendo a trentadue denti.

"Appunto! Sciocco! Non farmi più spaventare così ... non voglio perderti ..." disse lei sorridendogli dolcemente e accarezzandogli una guancia.

"Ma non mi perderai!" disse lui sorridendo, non capendo, come al solito, quel gesto.

Quattro giorni dopo ripresero il loro viaggio verso Water Seven. 

Nel grande Blu di cose strane se ne vedono tante, come una rana enorme che nuotava a stile libero o come dei binari in mare sul quale c’era un treno che viaggiava a tutta velocità che investì quella strana rana.

                                                                                 ***

I pirati, avendo avvistato un faro, si fermarono li e una vecchia, Kokoro, che era la bigliettaia del treno marino, insieme a sua nipote Chimney e il suo animaletto Gonbe, gli spiegò tutte le destinazioni del treno, e una volta che Nami le spiegò che loro erano diretti ad est, ovvero Water Seven, le diede un foglio con scritto qualcosa dicendole che doveva rivolgersi a un certo Iceburg e che lui avrebbe riparato sicuramente la loro nave. Così i pirati si rimisero in viaggio e arrivarono alla bellissima Water Seven, un isola dove l’acqua era ovunque e dove c’era una fontana in cima all’isola.

I pirati attraccarono sull’isola e si divisero. Nami, Hoshi, Rufy e Usop andarono a cercare i carpentieri per fargli riparare la nave. Chopper E Robin in giro per la città a fare compere, Sanji a fare la spesa e Zoro a fare la guardia sulla nave.

“Nami che ne dici se poi comprassimo dei vestiti? Io ho lasciato quasi tutto a Strawberry!” disse Hoshi.

“Uffa, andiamo prima ai cantieri!” disse Rufy.

“Infatti!” disse Usop.

“Che facciamo Hoshi?” chiese Nami.

“Dai accontentiamoli, così almeno pagheremo i carpentieri e non dovremo più preoccuparci di proteggere l’oro!” disse Hoshi.

“Ok, andiamo!” dissero Usop e Rufy insieme.

I quattro si diressero prima a cambiare l’oro, dopo di che andarono ai cantieri. Tutto quell’oro valeva trecento milioni ed era stato spartito in tre valigie. Una era in mano a Rufy e due in mano ad Usop. Alcuni loschi tizi che facevano parte della Franky Family, ovvero un azienda di smantellatori, che già avevano tentato di rubargli i soldi poco prima,  riuscirono a rubare i soldi ad Usop e lo conciarono molto male. Appena Nami, Hoshi e Rufy si accorsero dell’assenza del cecchino, subito si preoccuparono e la loro preoccupazione salì quando scoprirono che due delle valigie erano vuote. Come se non bastasse il famoso Iceburg, che oltre ad essere il capo dei carpentieri era anche il sindaco di Water Seven, dopo che aveva mandato uno dei suoi sottoposti a verificare le condizioni della nave, gli disse che era impossibile ripararla e che sarebbe affondata a breve.

“Ragazzi, per prima cosa dobbiamo ritrovare Usop e i soldi, in secondo luogo ci occuperemo del problema della nave! Ci dividiamo, io e Nami andremo insieme, tu Rufy te la caverai da solo!” disse Hoshi dicendo a Nami di salirle in spalla.

“Che vuoi fare Hoshi?” chiese Nami aggrappandosi bene alla ragazza, sapeva bene che le sue idee erano sempre un po’ pericolose.

“Sono un Ninja, ricordi? Non mi ci vuole nulla a saltare da un palazzo all’altro, così faremo molto prima!” disse la mora cominciando a saltare da un palazzo all’altro sotto le urla di disapprovazione di Nami. Dopo un po’ notarono che una folla di gente si trovava attorno ad un ragazzo a terra privo di sensi.

“Nami, andiamo a vedere?” chiese Hoshi.

“Si, andiamo, però vai piano che ho paura!” disse la navigatrice stringendosi forte a lei.

“Ehi Nami … ma quello non è …” disse Hoshi con un velo di terrore dipinto in faccia.

“USOP!!!” gridò la rossa scendendo dalle spalle della mora e insieme a lei si avvicinò al ragazzo a terra.

“Ehi Usop rispondi, che ti è successo?” chiese Nami.

“Avanti Usop, parla!” disse Hoshi preoccupata.

“Ragazze … mi dispiace … ho perso tutti i soldi … sono solo uno sciocco … proprio ora che potevamo riparare la Going Merry … non ho il coraggio di guardare in faccia gli altri … mi dispiace … mi dispiace … vi ho deluso …” disse il cecchino piangendo disperato.

“Usop … non preoccuparti per i soldi, non importa, piuttosto, vado a chiamare Chopper! Tu stai calmo e non preoccuparti di nulla!” disse Nami preoccupata quanto dispiaciuta per l’accaduto.

“Infatti non devi preoccuparti Usop … di nulla …- disse Hoshi stringendo i pugni con uno sguardo molto arrabbiato – sono sicura che sono stati quelli della Franky Family, perciò … hanno bisogno di una lezione!”

“Aspetta Hoshi, non puoi andare da sola!” disse Nami tentando di fermare l’amica.

“Nami, va alla barca e spiega agli altri l’accaduto, dopo di che di agli altri di raggiungermi!” disse la mora ghignando e sparendo dalla vista della navigatrice con un balzo.

“E’ proprio cocciuta!” disse Nami che però non perse tempo e cominciò a dirigersi verso la nave.

Una volta arrivata li, spiegò a Zoro, Sanji e Chopper l’accaduto. Li Chopper le disse anche che Robin era sparita.
Zoro, Chopper e Sanji andarono a cercare Usop, ma non c’era e videro solo delle macchie di sangue a terra, evidentemente voleva riprendersi i soldi da solo. All’improvviso Rufy piombò dal cielo e finì in acqua. Li Zoro lo recuperò chiedendogli che diavolo stava facendo e Rufy si giustificò dicendo che voleva provare a saltare per i tetti come Hoshi. Spiegarono tutto anche a Rufy e insieme si diressero verso la Franky Family per riprendersi i soldi e vendicare l’amico.

To be continued ...

Allora, visto che penso che gli avvenimenti di Water Seven li sappiate più o meno tutti, ho deciso di riassumere parecchio se no poi vi annoiate ... l'avventura a water seven finirà in pochi capitoli e dopo di che inizieranno altre avventure, ma vi avviso subito che per chi segue l'anime in tv ci saranno molte cose spoiler! Quando i capitoli comincieranno ad esserlo, metterò anche lì'avviso e ora passiamo ai ringraziamenti. Grazie a tutti quelli che recensiscono, leggono e che l'hanno messa tra i preferiti!

Neko: Holaaa  se la marina non si metteva di mezzo e Hoshi non partiva con loro, la fic sarebbe finita li XXD Comunque, spero che il chappy ti sia piaciuto e spero che continuerai a seguirmi anche se Water seven credo che la conosci già XXD  come avrai notato non è proprio uguale, ci saranno parecchie cose diverse data la presenza d Hoshi. Hihi I sentimenti tra i due cominciano a vedersi, ma ancora ce ne vorrà di tempo! (diventerò il re dei piratiii! nd rufy) (si ma ora che centra?=.= nd me) ciao alla prossima XXD baci.

favola88: Un ben tornata a favola88 alias Nunù XXD sei ancora al chappy nove, di cose ne devono succedere a centinaia XXD spero comunque che la fic ti interessi ancora! Ci si rivede su msn XXD ciao baci tvb!

Marie_92: Giorno cara twin, sono contenta che stimi la tua fratella! (yeaaah fratella! nd Hoshi reppettara con accanto Rufy alla chitarra e Ace al basso) (ovvio che lascio il regno a mi cugino! nd hoshi che reppa)
E noi che speravamo di liberarci di lei U___U ce la dovremo sorbire ancora per un bel pò XXD (E io quando entro in scena???*__* nd marie) (tu non entri in scena U__U entrerà il tuo alteregò Marilin come fidanzata di ace U__U nd me e Hoshi) (Missione uccidere Marilin grrr ... nd Marie con sguardo omicida) (ok, mettiamo qualche body guard che sappia usare il fuoco al fianco di Marilin ....U__U nd me e Ace) (aceeeee*-* nd marie) ok basta con gli scleri XXD spero che il chappy ti sia piaciuto! ciaoooooooo!

Rufy: diventerò il re dei piratiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!

Me e Hoshi: Basta tu e torna nella storia!

                                                             By Vegetina.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Rufy Vs Usop! La fine di un amicizia ... ***


“Maledizione Usop!!! Che cosa ci fai qui?” gridò Hoshi appena arrivata davanti alla Franky Family vedendo l’amico a terra privo di sensi.

“USOP!!! USOP! RISPONDI!” disse la mora cercando di fargli riprendere i sensi.

“Maledizione, l’hanno ridotto proprio male …” disse la ragazza guardando il povero cecchino che ancora aveva le lacrime che gli rigavano le guance.

“E per di più … quei soldi nemmeno serviranno a riparare la Going Merry …” disse sotto voce.
Hoshi guardò l’entrata nel palazzo della Franky Family e riflettendo per diversi secondi, decise di aspettare i suoi compagni prima di fare qualsiasi cosa. Sicuramente anche loro avrebbero voluto vendicarlo!

Rufy, Zoro, Sanji e Chopper non tardarono ad arrivare e con delle facce serissime si avvicinarono ad Hoshi che si trovava inginocchiata vicino al corpo inerme di Usop.

“Hoshi!” disse Rufy.

“Capitano, mi sembra ridotto molto male … però prima di fare qualsiasi cosa ho pensato fosse meglio aspettarvi, almeno la lezione sarà più dura!” disse lei alzandosi in piedi con uno sguardo carico di rabbia.

“Hai fatto benissimo … Chopper, vedi come sta!” disse Rufy alla renna, che subito disse che era ridotto molto male ma che presto si sarebbe ripreso.

I cinque pirati si avvicinarono seri alla porta d’entrata e una volta che gli aprirono la porta cominciò il finimondo. Scoprirono che Franky, il loro capo, non c’era e che i duecento milioni rubati si trovavano in mano sua. Ma loro erano più che mai intenti a vendicare il loro amico e così, dopo aver dato una bella lezione a tutti, distrussero il palazzo. In quell’istante Rufy disse ai quattro presenti la sua decisione:
Si sarebbero separati dalla Going Merry e avrebbero preso una nuova nave.

                                                                                ***

Si trovavano tutti sulla nave; Usop era stato trasportato fino a li e curato da Chopper e proprio in quel momento stava riprendendo conoscenza. Si sentiva colpevole, umiliato e debole e si vergognava da morire, tanto che scoppiò a piangere davanti a tutti.

“Mi dispiace per i soldi … ma con cento milioni riusciremo a riparare la nave? Gliel’avete chiesto quanto vogliono?” chiese a sguardo basso.

“Bhe, ecco veramente Usop … il fatto è che molto presto avremo una nuova nave! La Going Merry è stata una nave impagabile, ma oramai il nostro viaggio insieme a lei sta per terminare!” disse Rufy sorridendogli. Questa notizia lasciò di stucco Usop che inizialmente pensò che fosse uno scherzo, ma poi le facce serie di tutti gli fecero capire che era la verità. Ipotizzò che fosse colpa sua perché non avevano abbastanza soldi per riparare la nave, ma Rufy negava imperterrito.

“E allora perché non possiamo ripararla???? Avanti Rufy dimmelo!!! Ti stai facendo problemi per me???” disse alzandosi in piedi arrabbiato.

“No non è per te! E poi non è stata una decisione facile che ti credi! Ci ho pensato a lungo, ma non posso fare altro!” disse Rufy, anch’esso arrabbiato.

“Adesso calmatevi voi due! Smettetela!” disse Hoshi cercando di intervenire ma venendo ignorata da entrambi.

“Si vede che non ci hai pensato abbastanza!!! Stai dando fuori di testa! Parla chiaramente, se non è un fatto di soldi, perché vuoi cambiare nave? Non accetterò la tua decisione senza che ci sia un motivo valido!!!” disse Usop cominciando ad alzare la voce.

“La nostra … Going Merry … non potrà essere riparata …” disse Rufy a sguardo basso. A quelle parole usop rimase di sasso, non poteva crederci. Si inginocchiò a terra, assumendo un aria ancora più arrabbiata.

“Ora mi hai stancato, basta dire stupidaggini!” disse il cecchino digrignando i denti.

“Ma è la verità te lo giuro, ce l’hanno assicurato i carpentieri!” disse Rufy.

“E tu ti fidi di quei carpentieri da strapazzo? Questa nave ha viaggiato con noi per tantissimo tempo e tu non puoi buttarla così!” disse Usop alzandosi in piedi.

“Usop adesso basta! E’ la verità! Non ci sono possibilità! Smettila di attaccare così Rufy!” disse Hoshi frapponendosi tra i due.

“E tu non ti intromettere, è una questione tra noi due!!! Sempre a difendere Rufy, come se non l'avessimo capito che ti piace! Sei solo una sciocca che sta dalla sua parte per amore!” disse il cecchino tirandole un pugno al viso e facendola cadere a terra.

“Usop, ma ti ha dato di volta il cervello???” dissero Sanji e Rufy all’uni suono.

“No, non litigate ancora … non preoccupatevi, io sto bene!” disse Hoshi alzandosi in piedi, leggermente rattristata per le parole del cecchino.

“ A me non mi piace quello che hai suggerito di fare, riparerò io questa nave!!!” disse Usop rivolto al capitano.

“Smettila, tu non sei un carpentiere!!!” disse il ragazzo di gomma alzando la voce.

“Non importa, io non rimarrò fermo senza reagire solo perché uno stupido senza cervello che abusa del suo potere decide di emettere stupide sentenze sulla sorte delle navi altrui!!!”

“Usop, non dire così! Devi crederci!” disse Nami.

“Io non abbandonerò mai la Going Merry e non lascerò che vi facciate abbindolare dalle stupide parole di stupidi carpentieri! Un tempo avreste avuto molta più fiducia nella forza della Going Merry! Ora sembrate solo un branco di idioti senza spina d’orsale!- disse Usop afferrando per la maglietta Rufy- Che capitano sei? Sei spregevole!”

“Ora basta Usop!” disse Nami

“Vedi di calmarti! Stai esagerando adesso!” disse Hoshi.

“Statene fuori Nami e Hoshi! Ormai io ho preso la mia decisione, prenderò una nave nuova! Fine della discussione!” disse Rufy.

“Sei impazzito? Io non te lo permetterò! Non siamo tutti degli irresponsabili come te! Io non abbandonerò un amica ferita!”

“Non è un essere umano, smettila!” disse Rufy.

“Per me è la stessa cosa! La going Merry è come una di noi! E conoscendoti scommetto che ti emoziona l’idea di salire su una nuova nave e” ma le parole di Usop furono interrotte dal capitano che lo buttò a terra e scuotendolo per la maglietta cominciò a dirgli.

“ORA SMETTILA DI PARLARMI COSI'! NON CREDERE DI ESSERE L’UNICO A CUI DISPIACE, STIAMO SOFFRENDO TUTTI! MA SE NON TI PIACE IL MIO MODO DI PRENDERE DECISIONI, NON TI RESTA CHE ANDARTENE!!!”disse il ragazzo di gomma fuori di se.

Un potente calcio colpì ad un fianco il capitano che volò contro la scrivania.

“Ora smettila  razza di idiota! Parli sempre senza pensare e vedi di non dire cose di cui potresti pentirti!” disse Sanji.

"Rufy ..." disse Hoshi che ormai aveva le lacrime agli occhi per l'animata discussione tra i suoi due amici.

“Hai ragione… scusa ho esagerato, lo riconosco …” disse il ragazzo rialzandosi in piedi.

“Non importa Rufy, tanto so che è questo quello che pensi!”

Insomma, la conversazione era degenerata di brutto e Usop, sentendosi d’intralcio per i compagni e deciso a non rispettare la decisione del capitano, decise di lasciare la ciurma e una volta giunto sulla terra ferma, gridò al capitano che lo sfidava l’indomani alle dieci e che se avesse vinto lui si sarebbe ripreso la Going Merry.

“Non può essere … che disastro …” disse Nami con le lacrime agli occhi.

“No Usop!” disse Chopper con le lacrime agli occhi.

“Maledizione … - disse Hoshi avvicinandosi a Rufy ancora li in piedi a fissare Usop che se ne andava – Rufy non posso credere che tu hai veramente intenzione di combattere contro di Usop!!! E’ uno dei tuoi più cari amici! Non puoi farlo veramente!”

“E’ stato lui a decidere … oramai non posso tirarmi indietro!” 

"Non puoi tirarti indietro? Ma cosa diavolo dici? Quando ti ho sfiudato io però non hai combattutto ... non è la stessa cosa scusa?"

"Con te era una cosa diversa ..." disse entrando in cabina.

“Non posso crederci … è una cosa assurda!” disse Hoshi saltando giù dalla nave.

“Ehi, Hoshi dove vai?” chiese Nami allarmata.

“A parlare con quell’altro idiota! Non voglio che avvenga questo duello! E’ assurdo!” disse la mora mettendosi a correre per raggiungerlo.

“USOPPP!” gridò la ragazza raggiungendolo.

“E tu che ci fai qui, Hoshi?” disse lui freddo.

“Sei un idiota! Lo sai benissimo di non avere possibilità contro di Rufy! Non puoi veramente volerci combattere! Siete amici! Non potete!” disse lei scuotendolo.

“Non sono più un suo amico, la nostra amicizia è finita, come quella con tutti i componenti della ciurma e poi io ho già un piano ben preciso per vincere!” disse lui determinato.

“Ma che cosa vuoi fare ridotto in queste condizioni? Riesci a mala pena a stare in piedi! Ragiona per un attimo per favore!”

“Non ho motivo di ascoltarti, ormai siamo nemici anche io e te! Torna dagli altri e lasciami stare se non vuoi un altro pugno! Qualsiasi cosa dirai, io domani combatterò contro di Rufy!” disse Usop convinto.

“Sei un testone …” disse la mora lasciandolo andare.

                                                                      ***

Oramai era giunta l’ora stabilita per il combattimento e Rufy e Usop si trovavano uno di fronte all’altro.

“Io non posso rimanere qui a guardare …” disse la mora stringendo i pugni.

“Rispetta gli ordini del capitano e stai buona qui …” disse Zoro calmo.

“NON POSSO STARE BUONA QUI!!! DUE COMPONENTI DELLA CIURMA SI STANNO PER BATTERE!” disse Hoshi perdendo le staffe.

“Hoshi, non possiamo fare nulla …” disse Nami a sguardo basso.

Il combattimento iniziò ed entrambi sembravano fare sul serio. Usop usò anche i suoi Dayal per tentare di vincere contro il suo ex capitano, ma fu tutto inutile. Era riuscito a mettere in difficoltà Rufy, ma quello non sarebbe mai bastato a batterlo. Infatti, il capitano, preso dai ricordi, si era controllato fino a quel momento, ma ora aveva intenzione di mettere fine al combattimento.

“No … basta … non riesco a vedere questo combattimento …” disse Hoshi con le lacrime agli occhi.

“E allora va dentro …” disse Zoro freddo e distaccato.

“Sei un insensibile! Io … devo fare qualcosa!” disse Hoshi sul punto di saltare giù dalla nave ma venendo fermata per un braccio da Sanji che scuoteva la testa come per dirle che non doveva.

Proprio in quel momento il combattimento giunse al termine. Rufy, con il suo micidiale colpo, il proiettile Gom Gom, aveva messo fuori gioco Usop.

“E’ terribile …” dissero Nami e Hoshi abbracciandosi a vicenda e piangendo.

"Stupido ingenuo ... lo sapevi perfettamente che non puoi vincere contro di me..." disse Rufy digrignando i denti, sul punto di piangere e avvicinandosi ai suoi compagni. Disse ad Usop che gli avrebbe lasciato la nave comunque, ma non potè fare a meno di  non scoppiare a piangere cercando di coprirsi il viso con il cappello di paglia.

"Rufy ..." disse Hoshi saltando giù dalla nave e abbracciandolo forte, incapace di dirgli qualsiasi cosa. Spesso ... i gesti erano più significativi delle parole, soprattutto in un momento come questo ...

To be continued ....

ç_____ç ok a me questo pezzo di one piece mi fa sempre troppo piangere, non ovviamente come il pezzo di Robin dove dice che vuole vivere, ma anche questo è troppo triste ç___ç Usop e Rufy ...ç___ç erano così amici ...ç___ç ok ricomponiamoci ... spero che il chappy non sia stato noioso e spero che anche se è un pò uguale all'anime vi sia piaciuto, presto tanto arriverà la parte modificata completamente XXD grazie a chi legge e a chi recensisce ...

Neko: Ciaooo XXD meno male che Water seven ti piace almeno non vi annoio, ma comunque questo è solo l'inizio, di cose ne devono ancora accadere, a cominciare da Robin! Non mancherà di certo lei con i suoi pezzi strappalacrime ç___ç ... comunque siiii hai colto nel segno, si unirà anche Brook XXD Adoro quello scheletro (Yohohoho è un piacere per le mie orecchie sentire ciò ... anche se io non ho le orecchie! yohohoho nd Brook che si riceve un pugno in testa da franky XXD) Mi dispiace ma Robin dovrà soffrire, ma verrà riscattata alla grande U___U ciao alla prossima!

Marie_92:Ciaoooo geme, concordo sul dannato Aokiji, magari morisse U___U Hoshi che salta tra i tetti è super mitica, ma Rufy che tenta di imitarla no XXD finisce in acqua e se non ci fossero stati i suoi compagni di ciurma credo che sarebbe affogato ...hihi (tranquilla Marie, Marilin di carattere sarà simile a te, tanto che Ace potrebbe innamorarsi molto + di lei ... ops ... forse non dovevo dirlo, scatta operazione mettere in salvo Marilin! nd me) (oh no, Marie non lo farebbe mai U___U nd Ace ingenuamente) comunque, spero che la storia ti piaccia fino a qui e che non sia noiosa XXD ciao baci tvb

                                                                          By Vegetina.


Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** La verità su Robin ... ***


                                                                                   

Per Hoshi quella fu la prima volta che vide Rufy piangere e solo allora capì quanto ci tenesse all’amico.  Che cosa poteva fare in quel momento? Andare da Usop per aiutarlo, anche se non faceva più parte della ciurma, o rimanere con il suo capitano e provare a tirarlo su di morale? Rufy aveva sbagliato a dirgli quella cosa, ma Usop aveva decisamente esagerato …
E poi … lei non avrebbe mai abbandonato Rufy, soprattutto in quel momento!

La notte l’avevano passata in una locanda e fino ad allora non aveva ancora parlato con il ragazzo di gomma , ma le sembrava giunto il momento di farlo. Lui aveva sempre cercato di aiutarla nei momenti brutti e ora spettava a lei!

“Ehi Rufy …” disse la mora raggiungendo il ragazzo che si trovava seduto sopra un tetto.

“Hoshi … che ci fai qui?” chiese il ragazzo senza guardarla in faccia.

“Ero venuta qui per chiacchierare un po’ …” disse sorridendogli e sedendosi accanto a lui.

“Ok …” disse il capitano continuando a tenere lo sguardo fisso all’orizzonte.

“Sai, qualche tempo fa un amico mi disse che se avevo bisogno di qualcuno con il quale parlare, ci sarebbe stato e mi avrebbe ascoltata e ora io questa frase la dico a te …”

“Sono stato io a dirtelo se  non ricordo male …” disse cappello di paglia accennando un sorriso.

“Esatto, vedo che la memoria non ti da cilecca! Avanti, andiamo a fare un giro in città, così ti distrai un po’, ti va?” chiese la ragazza sorridendogli.

“Va bene, andiamo! Magari troviamo anche Robin!” disse Rufy seguendo l’amica.

                                                                            ***

Ok, in pochissimo tempo era successo di tutto. Iceburg era stato ferito da un arma da fuoco. Una volta ripresosi aveva dichiarato che era stata Robin, della ciurma di cappello di paglia, a tentare di farlo fuori e così la caccia ai pirati era cominciata.
Ma come poteva essere stata Robin? 

Poi, come se non bastasse, Rufy si era scontrato con Franky e ora tutti i componenti della ciurma si trovavano all’interno del palazzo di Iceburg per sapere se era stata veramente la loro archeologa a sparargli. Dovevano scoprire se era con loro o contro di loro!
Da ciò che si poteva vedere all’interno del palazzo, sembrava che qualcuno prima di loro fosse entrato li dentro e avesse fatto strage di carpentieri.

“Chissà se gli altri sono riusciti ad entrare …” si chiese Hoshi tra se e se dirigendosi verso una delle stanze, dalla quale provenivano degli strani rumori, come se si stesse svolgendo un combattimento. La ragazza, anche se non era molto prudente come cosa, aprì la porta ed entrò dentro. Quello che vide la stupì non poco.

“Robin … ma allora …” disse guardando la compagna di ciurma che si trovava in piedi, davanti ad Iceburg, con una pistola in mano.

“Che cosa ci fai qui, Hoshi?” chiese la ragazza fredda e impassibile.

“Siamo tutti qui! Siamo venuti per riprenderti! Siamo sicuri che tutto quello che stai facendo, lo fai per un motivo!” disse Hoshi cercando di auto convincersi.

“E invece ti sbagli!” disse Robin, ma ad interrompere la loro conversazione furono quattro maschere che entrarono dentro la stanza.

“Ma …” disse Hoshi osservando le maschere che stavano svelando la loro identità. Due di loro erano i carpentieri che lavoravano sotto Iceburg, Lucci e Kaku; un’altra era la segretaria di ICeburg, Califfa, mentre l’ultimo era Blueno, il proprietario di una locanda.
La sorpresa per Iceburg fu grande e anche Hoshi rimase un po’ stupita nello scoprire un tradimento. Tutto le fu più chiaro quando spiegarono che facevano parte del CP9 … conosceva quella strana organizzazione, ne aveva sentito parlare spesso da Gairo … una volta le aveva anche raccontato che mirava a riuscire a farne parte.

“Ci penso io alla mocciosa …” disse Lucci tirando un potente calcio ad Hoshi e facendola finire contro un muro, distruggendolo.
In quel momento entro Paulie, il carpentiere di fiducia di Iceburg, che fu sorpreso quanto adirato nello scoprire che tre dei suoi compagni li avevano traditi e li avevano presi in giro per cinque anni. L’obiettivo del CP9 erano i progetti di Pluton che si trovavano in mano di Iceburg. Non fu difficile per Lucci mettere fuori gioco Paulie. Proprio in quel momento arrivarono anche Rufy, Zoro, Chopper e Nami.

“Rufy … sta attento, sono molto forti!” disse Hoshi rialzandosi da sotto le macerie.

“Ehi Hoshi come stai?” chiese Nami avvicinandosi a lei.

“Tranquilla, ci vuol ben altro per mettermi fuori combattimento!”

Da quel momento iniziò una conversazione con Robin, che sembrava proprio essere dalla parte del governo mondiale. Non aveva la minima intenzione di dare spiegazione ai suoi amici  e aveva parlato di un sogno che non si sarebbe avverato se fosse rimasta con loro e che per realizzarlo era disposta a tutto, anche  a mettersi contro i suoi stessi amici. I cinque pirati non riuscivano a capire che cosa fosse successo alla loro Robin ma prima che potesse dargli ulteriori spiegazioni  l’archeologa uscì dalla finestra. Tra i pirati e il CP9 cominciò uno scontro piuttosto duro. Rufy e Zoro furono battuti e volarono fuori dalla finestra finendo chissà dove. Nami fu scaraventata di sotto e Chopper fu lasciato privo di sensi all’interno della stanza.
Hoshi aveva tutta l’intenzione di inseguire Robin e perciò si era astenuta dal combattimento, ma proprio quando stava per uscire dalla finestra, Lucci la colpì dietro la nuca con un potente calcio, spedendola verso il mare …

                                                                              ***

Nami finalmente si risvegliò e con sua grande sorpresa trovò Chopper, ICeburg e Paul fuori dal palazzo. Da quanto le stavano dicendo era stato proprio Chopper a salvare quei due dall’incendio che stava devastando il palazzo. Iceburg decise di raccontare il vero motivo per il quale Robin aveva deciso di unirsi al Governo mondiale. La CP9 era in grado di richiamare un Buster Call che consisterebbe nel radunare una flotta di ben dieci navi da guerra corazzate, contro i pirati di cappello di paglia, così Robin aveva stretto un patto con loro. Lei li avrebbe aiutati nel recupero di Pluton e loro avrebbero lasciato salpare da Water Seven i suoi amici senza che gli fosse torto un capello. Nami rimase a dir poco sorpresa da tutto ciò e con le lacrime agli occhi decise di andare a salvare Nico Robin prima che fosse troppo tardi e che fosse portata ad Ennies Lobby, nell’isola giudiziaria. Ma intanto il tempo stringeva perché quella notte stessa si sarebbe imbattuta su Water Seven l’acqua laguna che sarebbe un fenomeno che si verifica ogni anno in quell’isola. Consiste in delle gigantesche onde che si abbattono sulla città e che sommergono la parte più in basso. Questo fenomeno rende impossibile la navigazione …                 

                                                                             ***

Nami e Chopper, si erano diretti al treno marino insieme a tutti i carpentieri, ma erano arrivati tardi e Robin era partita distruggendo così tutte le speranze di salvarla dei due pirati, ma un biglietto lasciato da Sanji che diceva che era salito a bordo di quel treno gli aveva ridato le speranze. Ora l’unica cosa da fare era trovare Rufy, Zoro e Hoshi! Cominciarono a cercarli ma sembrava non essercene traccia da nessuna parte e l’acqua laguna incombeva su di loro. Come se non bastasse c’era anche una forte pioggia.

“RUFYYYYY! ZOROOOOOOOOOOO! HOSHIIIIIIIIIIIIIII!” gridava Nami imperterrita ma non riusciva a vederli  in nessun posto.

“Nami …” disse Hoshi comparendo alle sue spalle.

“HOSHI!” disse l’amica girandosi contenta, ma inorridì quando la vide. Era ricoperta di sangue, aveva una grossa ferita sulla fronte e un’altra dietro la nuca. Il braccio era coperto di schegge di vetro e aveva tagli ovunque.

“Ma … ma che ti è successo?” chiese Nami spaventata.

“Niente … tranquilla … sono solo finita contro una marea di rottami vecchi e appuntiti …” disse la mora avvicinandosi alla navigatrice mentre si tirava fuori una grossa scheggia di vetro dal braccio.

“Dove sono gli altri?” chiese poi la mora.

“Ti spiegherò tutto dopo, ora devo cercare Zoro e Rufy! Dobbiamo muoverci, l’acqua laguna arriverà a breve!” disse Nami.

“Ok, ho capito … allora … provo a cercarli dall’alto … li vedrò prima da sopra i tetti!” disse la Ninja.

“Ma cosa speri di fare? Non puoi saltare da un palazzo all’altro, guarda come sei ridotta! Hai perso molto sangue! Cerca Chopper che dovrebbe essere qui da qualche parte e fatti curare!” disse Nami preoccupata.

“Non ci penso nemmeno … e poi se fossero svenuti da qualche parte morirebbero a causa dell’acqua laguna! Non ho tempo per farmi curare, devo cercarli!” disse la mora barcollando.

“Ma non ti reggi in piedi!” disse Nami con le lacrime agli occhi.

“Avanti Nami, salta su … tu verrai con me!” disse facendola salire sulla sua schiena.

“Ce la fai?” chiese la navigatrice preoccupata.

“Ora trovare gli altri ha la priorità! E poi le mie gambe stanno benissimo, ho solo qualche graffietto a un braccio e alla testa!” disse saltando su un tetto di un palazzo.

“Si ma … “

“Niente ma e vedi se li avvisti da qualche parte!” disse saltando da un tetto all’altro.

“ E va bene …” disse la navigatrice sentendo chiaramente i suoi vestiti impregnarsi del sangue dell’amica.

“EHIII VOIIIII!” urlò Paulie dal basso. Hoshi si fermò e con un balzo lo raggiunse.

“Che c’è?” chiese la ragazza debolmente .

“Ma … hai bisogno di un dottore! Come fai a stare ancora in piedi?” chiese il Paulie sconcertato.

“Ora non preoccuparti di questo e dicci che c’è, non abbiamo tempo da perdere!” disse Hoshi facendo scendere Nami per riposarsi un secondo.

“Dovete salire in alto, l’acqua laguna arriverà a momenti! Dovete mettervi in salvo! Ormai tutti hanno abbandonato le ricerche, sarebbe un suicidio continuare a cercarli … non si trovano da nessuna parte!” disse il ragazzo.

“Nami … non so te, ma io voglio continuare a cercarli!” disse Hoshi guardando l’amica.

“Non c’è nemmeno bisogno di chiedermelo … se ce la fai ancora, andiamo!” disse Nami rimettendosi in schiena all’amica che subito ribalzò su un tetto di una casa.

“MA CHE FATE! MORIRETEEE!” gridò il carpentiere.

“Ehi Nami … hai visto qualcosa?” chiese la mora che stava a poco a poco rallentando.

“No ancora no … anzi … forse … FERMATI!” disse la navigatrice osservando da lontano dritta davanti a se. Tra due palazzi sembrava esserci qualcosa e quel qualcosa le sembrava tanto Rufy!

“HOSHI! DRITTA DAVANTI A TE!!” gridò la navigatrice.

“Ok …” disse la ragazza riuscendo a balzare ancora per una decina di tetti, ma poi cadendo a terra incapace di rialzarsi.

“No Hoshi, non proprio adesso! Laggiù c’è Rufy! Ce la fai a rialzarti? Ti rpego!” disse Nami alla quale stavano cominciando ad uscire diverse lacrime.

“N-Nami … mancano due o tre palazzi … ce la fai a continuare da sola?” balbettò la mora girando la testa.

“Io … si! Ci devo riuscire!” disse la navigatrice prendendo una lunga rincorsa e saltando sul palazzo dopo.  Era dura, ma ce la doveva fare, per Robin, per i suoi amici! Doveva riuscirci! Prese un'altra rincorsa e saltò nuovamente , ma il tetto del palazzo successivo era più lontano e lei non era un Ninja. Non riuscì a raggiungerlo e stava precipitando nel vuoto. Ormai sembrava finita per lei, non aveva possibilità, sarebbe caduta e l’acqua laguna l’avrebbe finita definitivamente …

A discapito di tutte le sue aspettative una mano la afferrò e la tirò su …

“E’ così che hai intenzione di salvare Rufy?” chiese Hoshi con il fiatone e ributtandosi a terra.

“Hoshi, ma tu … non eri a terra?” chiese Nami sconcertata.

“Già … hai visto quant’è forte la forza dell’amicizia? Supera anche il dolore!” disse rimettendosi a stento in piedi.

“Hoshi!” disse abbracciandola con le lacrime agli occhi.

“Ora non c’è tempo … andiamo da Rufy!” disse facendo un ultimo sforzo e saltando sul palazzo che si trovava proprio di fronte ai due palazzi dove era incastrato il loro capitano. Dopo di che cadde a terra priva di sensi. L’onda anomala ormai si stava avvicinando, l’acqua laguna stava arrivando, era questione di secondi..

“RUFYYYYYYYYYYYYYYYYY!!! RIESCI A SENTIRMI???” gridò Nami con le lacrime agli occhi.

“NAMI? SI TI SENTO, SOLO CHE SONO INCASTRATO E NON RIESCO A LIBERARMI!” disse il ragazzo di gomma.

“RUFY SMETTILA DI GIOCARE E VIENI FUORI! DOBBIAMO ANDARE A SALVARE NICO ROBIN! LEI … LEI SI E’ SACRIFICATA PER SALVARE NOI, STA SACRIFICANDO LA SUA VITA!!!” gridò la navigatrice ormai disperata. Rufy sbarrò gli occhi e cono una forza disumana riuscì a spostare i due palazzi ritrovandosi davanti quell’onda enorme.

“NAMIIII!” gridò allungando un braccio verso di lei e attorcigliandolo intorno alla sua vita, mentre l’altro lo allungò verso l’alto. Nami afferrò per un braccio Hoshi e insieme vennero catapultate verso la parte alta della città.

To be continued ...

Buon giorno a tuttti ed ecco il nuovo aggiornamento, spero vi sia tutto chiaro anche perchè, secondo me, questa è la parte più noiosa di Water Seve, il bello comincia ad Ennies Lobby!:DD spero vi sia piaciuto e ora una sorpresa! L'immagine che vedete qui sotto è stupendaaaa! Ringrazio Marie_92 che l'ha disegnata e colorata! Non è stupenda? A me piace troppo! Un grazie a Marie!:DD
 Grazia a tutti quelli che recensiscono e che leggono, scusate oggi ho poco tempo, vi saluterò x bene nel prossimo chappy, promesso! Grazie comunque a Marie_92 e a Neko per aver recensito! Scusate ma vado di fretta XXD

                                                                                                                   By Vegetina


Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Arrivo ad Enies Lobby! ***


Hoshi finalmente riprese i sensi e si trovò sdraiata sotto la pioggia insieme ai suoi compagni di ciurma e al resto della città.

“Rufy! Allora Nami ce l’ha fatta!!!” disse Hoshi saltandogli al collo.

“Già, ce la siamo vista brutta tutti quanti! Per fortuna anche Zoro è salvo, l’ha trovato Chopper in un camino …” disse Rufy.

“Adesso non è il momento di raccontarci come ci siamo salvati, dobbiamo trovare un modo per arrivare ad Ennies Lobby!” disse Nami.

“Si, ma come?” chiese Hoshi.

La soluzione venne trovata quasi subito, infatti la vecchia Kokoro, la bigliettaia che avevano incontrato al faro, svelò ai pirati che esisteva un secondo treno marino, il Rocket Man! Senza pensarci troppo decisero di prenderlo e usarlo per arrivare ad Ennies Lobby. Kokoro l’avrebbe guidato!

A loro si unirono anche i componenti della Franky Family dato che il loro capo Franky era stato portato via insieme a Robin.

Durante il tragitto ritrovarono Sanji e Usop che si era travestito da Sogheking per aiutare indirettamente Robin. Il vagone era stato staccato dal treno marino e così loro si erano ritrovati fermi sui binari. Gli unici a non capire che Sogheking e Usop erano la stessa persona furono Rufy e Chopper.

"Ma io dico =.= si può essere più stupidi ..." disse Hoshi a Sanji.

"Oh mia dolce Hoshi-chan ... purtroppo quegli idioti non capiscono nulla!"

"Insomma, si vede lontano un miglio che è Usop! La maschera poi è orrenda!" disse la mora con una gocciolina dietro la testa.

"E' quello che dico anchì'io ... insomma, sono degli idioti, ma io non sono come loro! Perchè non mi dai un bel bacino?" disse Sanji sporgendo le labbra in fuori ma andando contro una parete.

"Magari in un altra vita Sanji!" disse la ninja sedendosi a terra.

                                                                                                         ***

“Rufy …” disse Hoshi raggiungendolo sul tettino del Rocket Man.

“Ehi, come stanno le tue ferite?” chiese lui sorridendole.

“Bene, grazie … ora va molto meglio, Chopper è miracoloso!” disse lei sorridendogli.

“”Bene … se puoi vedi di astenerti dal combattimento, non mi sembri nelle condizioni di combattere!” disse lui osservandola. Era piena di bendature e cerotti vari.

“Ma che scherzi? IO combatterò e come! Voglio salvare Robin!” disse lei dandosi un pugno sul petto, ma cominciando a tossire.

“Appunto … senti, come capitano ti ordino di non combattere se non fosse necessario, chiaro?” disse lui tornando dentro il vagone. La mora lo seguì e gli disse:

“E va bene … però se mi trovassi da sola, ad un passo da Nico Robin, con un nemico di fronte, non esiterei a combattere! Questo sappilo!” disse la mora convinta.

“Vedi di non rimetterci le penne … non vorrei che salvassimo una compagna e ne perdessimo un’altra …” disse il ragazzo guardandola negli occhi.

“Rufy, forse ancora non mi conosci, io non mi faccio eliminare!” disse lei ghignando sbruffona.

“Hoshi! Che ci fai in piedi? Devi stare a riposo! Almeno finchè non arriviamo ad Enies Lobby!” disse Chopper versione-umana avvicinandosi alla mora e facendola sdraiare a forza.

“Choppy! Ma io sto benissimo!” disse la Ninja tentando di rialzarsi.

“Smettila di dire fesserie! Non puoi stare benissimo! Con tutto il sangue che hai perso avresti bisogno di minimo tre giorni di assoluto riposo!” disse il dottore.

“Hahaha la nostra Hoshi non cambierà mai!” disse Nami ridendo.

“Verissimo!” disse Sanji con i cuoricini agli occhi.

“Peccato solo … che qui con noi manchino due dei nostri compagni …” disse Nami incupendosi.

“Una la recupereremo presto, mentre l’altro … scordatevelo!” disse Zoro freddo. In tutta risposta Rufy, Hoshi e Nami si intristirono cominciando a fare cerchietti a terra. A loro si unì anche Sogheking, ferito dalle parole dello spadaccino

Ci impiegarono diverse ore ad arrivare ad Enies Lobby, ma una volta arrivati li riuscirono ad entrare con non troppe difficoltà.

Rufy si lanciò all’interno dell’isola come una fionda insieme ad Hoshi che, accortasi di ciò che voleva fare, si era attaccata a lui all’ultimo per impedirgli di commettere cavolate.

“Mi spieghi perché ti sei lanciato all’interno dell’isola così? Vuoi farti ammazzare?” chiese Hoshi un po’ infuriata.

“E tu perché mi hai seguito?” chiese lui cominciando a camminare.

“Per non farti commettere cavolate! Ma questo non mi sembra il momento di discutere! Quelli della marina ci stanno circondando!” disse Hoshi mettendosi sulla difensiva, spalle contro spalle con Rufy.

“Quanto pensi di metterci a farli fuori?” chiese la principessa ghignando.

“Non più di quindici secondi!” disse Rufy usando la sua mitragliatrice Gom Gom e spazzandone via più della metà.

“A quest’altri ci penso io!” disse lanciando un Kunai che appena toccò il terreno esplose, mettendo così fuori gioco gli altri Marines.

“Dai ora proseguiamo!” disse Hoshi mettendosi a correre.

“Si, ma sai dove stiamo andando?” chiese il capitano seguendola.

“Su quest’isola ci sono stata una volta con Gairo e se non sbaglio laggiù si trova la torre della giustizia!” disse la ragazza correndo  verso una grande torre.

"Bene! Allora muoviamoci!" disse il capitano sorpassandola.

"Ehi, dove credete di andare?" dissero altri marinai piazzanfoglisi di fronte.

"A recuperare una nostra compagna, qualche problema?" disse Hoshi mettendosi sulla difensiva.

"Si, di problemi ne abbiamo e anche molti! Vi fermeremo a costo di farvi fuori!" dissero i marines pronti a sferrare un attacco.

"Ci penso io ..." disse Rufy facendola indietreggiare.

"Guarda che non è un grande sforza battere questi uomini da quattro soldi ... non sono mica moribonda!" disse la mora mettendo il broncio.

"Non mi importa, ho detto che era meglio se non combattevi, perciò ... MITRGLIATRICE GOM GOM! IN AZIONE!" gridò Rufy mettendoli K.O.

"Avanti, proseguiamo!" disse il capitano ricominciando a correre, seguito da una mora un pò seccata.

Il primo vero ostacolo che incontrarono fu uno dei membri del CP9 sul tetto di un palazzo, Blueno, che aveva le capacità di un frutto del mare, il frutto Door-Door. Poteva far apparire ovunque volesse una porta.

“Rufy, ci pensi tu a lui?” chiese Hoshi guardando il suo capitano.

“Si, tu intanto prosegui e cerca di raggiungere Nico Robin!” disse Rufy cominciando il suo scontro con Blueno.

Hoshi continuò a correre a perdi fiato verso la torre della giustizia, doveva raggiungere Nico Robin a tutti i costi, soprattutto dopo che Nami aveva spiegato loro come stavano le cose …

                                                                                                                ***

Rufy aveva sconfitto Blueno, Nami e gli altri erano riusciti ad arrivare di fronte alla torre di giustizia mentre Hoshi si trovava già li ad aspettarli …

“Ragazzi, Robin è li dentro!” disse la mora indicando la torre della giustizia che si trovava di fronte a loro. Da essa un lungo tratto di mare li separava ...

“E allora che aspettiamo … chiamiamola!” disse Rufy chiamando l’amica a gran voce, che inizialmente gli disse di andarsene via e che lei voleva morire, ma una volta che Rufy ebbe capito qual’era il vero nemico di Robin fece bruciare a Sogheking la bandiera del governo mondiale e dopo di che disse:

“ROBINNN! ANCORA NON TE L’HO SENTITO DIRE! DIMMI CHE VUOI VIVERE!!!”

“Vivere … pensavo che non mi fosse permesso … nessuno mi ha mai detto che potevo …”

“Il mare è vasto … un giorno senza alcun dubbio troverai dei compagni che ti proteggeranno!”

Quella frase ritornò alla mente di Robin come un flash, mentre le lacrime cominciavano a scenderle lungo le guancie e mentre osservava uno per uno i suoi amici, si … loro erano i suoi amici, quelli che l'avrebbero protetta a costo della vita …

“Se mi è concesso esprimere un desiderio … allora io … VOGLIO VIVERE!!! PORTATEMI CON VOI ATTRAVERSO IL MARE DELL’AVVENTURA!!!” gridò verso i suoi amici con quanta più disperazione potesse.

Tutti i componenti della ciurma di cappello di paglia fecero un sorrisetto  e il capitano, scrocchiandosi le nocchie, disse: 

“Andiamo ragazzi!”

"Tranquilla Robin ... stiamo venendo a salvarti ..." disse Hoshi ghignando.

"Ti riporteremo a casa ..." disse Nami sorridendo.

"E' giunto il momento di combattere ..." disse Zoro.

"Ti salveremo dolce Robin-chan !" disse Sanji con il fuoco che gli ardeva negli occhi.

"Attendi ancora un pò, Robin!" disse Chopper.

"Sogheking, il re dei cecchini, ti salverà!" disse Usop.

To be continued ....

Salve a tutti! Eccoci arrivati finalmente ad Ennies Lobby! Sta per cominciare il salvataggio di Robin! Spero che vi sia piaciuto! Grazie a chi legge e recensisce, soprattutto grazie a:

Neko: Sono contenta che ti piaccia il chappy U___U Concordo in pieno, Rufy è un pasticcione ed è per questo motivo che ci deve essere una ragazza che lo tiri sempre fuori dai guai :DD (in questo caso Hoshi XXD) (Si, è un pasticcione, concordo! nd Hoshi) ( se non lo fossi non sarei il protagonista U__U nd rufy) Ennies Lobby è arrivata e ora comincia il bello! Spero che ti sia piaciuto! Ciao baci alla prossima.

Marie_92: Certo tesora che ho postato il tuo disegno U___U ci mancherebbe altro XXD (tranquilla, siamo in due negate a nn saper fare le ombre XXD twin XXD) Hoshi e Rufy sono sempre adorabili :DD aspetta di vedere qualche capitolo più avanti e ti accorgerai di quanto sono carini insieme ^^ é ovvio che Hoshi si rialza per salvare il suo capitano, anche se è ferita! Lo ama da impazzire e lo lascia morire? XXD se fosse stato Usop non so se si sarebbe rialzata U___U (ehiiiii! Nd usop) (scusaci Usop, ma dopo quello che le hai detto e che le hai fatto pretendi pure che ti salvi? =.= nd me) (tsk ... ero arrabbiato ... nd usop che mette il broncio)  al prossimo chappy, ciao baic tvb!

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Pirati VS CP9 ***



Nami e gli altri erano andati a scontrarsi contro quelli del CP9, mentre la giovane Hoshi stava cercando ovunque la sua amica Robin! Il suo capitano era stato chiaro, lei non doveva preoccuparsi di combattere dato che era già piuttosto malconcia e il suo compito era cercare l’archeologa.

Ma cercava cercava e non la trovava da nessuna parte …

“Eppure se non ricordo male ci doveva essere un passaggio da qualche parte per arrivare al ponte dell’esitazione!” si disse la mora tra se e se sforzandosi di ricordare. Dopo un po’ che vagava per la torre, uscì fuori e incontrò la nipotina di Kokoro, che era venuta insieme a loro, che le indicò un passaggio segreto dal quale aveva sentito provenire delle voci. Hoshi, senza farselo ripetere due volte, cominciò a correre a per di fiato nel passaggio segreto; Se Nico Robin era li, di certo non era lontana!

“ROBINNNN!” gridò la mora continuando a correre.

L’archeologa, che si trovava poco distante da lei, sentì quell’urlò e istintivamente si girò. Spandam, il capo del CP9, sentendosi minacciato da qualunque persona li stesse raggiungendo, decise di far fermare Lucci e fargli aspettare quella persona che era riuscita a passare senza essere eliminata dal CP9.

"NO! MI AVEVI PROMESSO CHE NON AVRESTI FATTO DEL MALE A NESSUNO DI LORO!" disse Robin cercando di ribellarsi.

"Io ti avevo solo promesso di farli sbarcare sani e salvi da Water Seven e mi sembra che questo sia avvenuto, perciò ora posso fare quello che voglio!" disse Spandam ridendo.

"SEI UN BUGIARDOO!!!" gridò l'archeologa cercando di scappare ma venendo subito fermata dall'uomo che cominciò a picchiarla e ad insultarla per la tentata fuga.

"Ora sta buona, tanto i tuoi amici moriranno tutti!" disse Spandam ridendo di gusto.

                                                                                                                                  ***

“ROBINNNN!” gridò nuovamente Hoshi continuando a correre, ma fu costretta a fermarsi dato che si ritrovò di fronte Lucci del CP9.

“Tu sei Lucci se non erro!” disse la mora guardandolo truce.

“Esatto e come immaginerai, devo farti fuori!” disse l’agente del CP9

“Sempre che tu ci riesca!” disse Hoshi mettendosi in posizione di combattimento.

“Ma guardati, sei piena di fasciature, speri di avere speranze?” chiese Lucci con tono ironico.

“Di speranze credo di averne molte, ho in serbo per te delle nuove tecniche, tutte mie!” disse Hoshi ghignando e componendo degli strani sigilli con le mani e dopo di che disse:

“Kai no hi!(mistero del fuoco)”

Dalla sua mano uscirono diverse sfere di fuoco che lanciò contro Lucci, il quale le schivò facilmente, ma appena gli furono alle spalle esplosero facendo cadere a terra l’agente del CP9.

“Maledetta ragazzina, STORM LEG!” disse l’uomo scagliandole contro uno dei suoi attacchi,ma la mora lo evitò facilmente e ghignando disse: 

“Cosa credi, quello era solo un assaggio delle mie nuove tecniche!”

“Doku kunai!(kunai velenosi)” disse lanciando circa dieci kunai contro l’uomo.

“Che speri di fare, li evito ad occhi chiusi!” disse l’uomo schivandoli con facilità.

“Bakahatu!(esplosione)” disse la mora. A quelle parole i kunai conficcati nel terreno esplosero, liberando nell’aria uno strano gas.

“Ma che cos’è questa diavoleria?” disse Lucci non capendo.

“Se lo respiri sei morto, è veleno!”disse Hoshi ghignando.

“Mocciosa! Non sperare di fermarmi con questi trucchetti!” disse l’uomo che con un calcio spazzò via il gas velenoso.

"Io devo salvare la mia amica e lo farò a costo della mia vita! Se per arrivare da lei devo eliminarti, che così sia!" disse la mora guardandolo con occhi killer.

"Non  hai speranze sciocca ..." disse lui scoppiando in una risata sadica.

“E ora …Hikari kuro! (luce nera)” disse facendo comparire nella sua mano una strana sfera di luce e, avvicinandosi a Lucci, gliela scagliò contro il ventre.

“Bakahatu!”

Al comando di Hoshi la sfera esplose, provocando un gigantesco boato e distruggendo una  parte della torre.

“Vittoria!” disse la ragazza con il fiatone. Con tutti quegli attacchi aveva perso un mucchio di energie, però almeno era riuscita a far fuori quella sotto specie di cadavere vivente. Era piuttosto indebolita dalle ferite e così non aveva potuto usare la sua tecnica nuova, quella più devastante, ma non importava, aveva vinto anche così!

“Pensi di avermi sconfitto, ragazzina?” disse Lucci comparendole alle spalle. Hoshi sgranò gli occhi e non fece nemmeno in tempo a girarsi che l’agente del CP9 la colpì alle spalle facendola volare contro le macerie.

A stento si rialzò in piedi, la testa cominciava a girarle segno che la ferite che si era fatte a Water Seven si stavano riaprendo. Dallo stato in cui si trovava Lucci poteva dedurre che il suo colpo l’avesse schivato, aveva solo i vestiti un po’ strappati e qualche graffio … ma come era possibile? Era sicura di averlo colpito in pieno e se così fosse stato lui a quest’ora doveva essere almeno privo di sensi!

“Come hai fatto?” chiese Hoshi respirando affannosamente.

“Fortunatamente sono riuscito a schivare quel colpo all’ultimo e l’esplosione mi ha colpito a mala pena!Sei un ingenua se veramente pensavi di farmi fuori così facilmente!” disse Lucci sorridendo malvagiamente.

“Shigan! (dito pistola)!” continuò poi l’uomo perforando con un dito la spalla sinistra della ragazza che cadde all’indietro.

“Io … devo salvare Robin!” disse la mora rialzandosi in piedi.

“Complimenti, ancora che resisti, ma stai tranquilla, metterò presto fine alle tue sofferenze!”

L’agente del CP9 guardò storto Hoshi; difatti la ragazza stava sorridendo e aveva preso a ridere di gusto. Non capiva cosa ci provasse quella mocciosa di bello nel morire …

“Ha ha ha è la tua fine Lucci!” disse la ragazza buttandosi a terra all’indietro.

“Ma che diavolo stai blaterando? Sei diventata matta per tutte le ferite che hai?”

“Tempo dieci secondi e vedrai!” disse le sorridendo sicura di se da terra.

“Bha, qualsiasi cosa sia non mi importa, tanto morira comunque povera pazza!” disse Lucci avvicinandosi alla mora con tutta l'intenzione di finirla.

“GOM GOM PISTOL!!!!”

L'agente del CP9 non riusciva a capire cosa stesse succedendo, riuscì solo a sentire un pugno che lo colpì in pieno viso, facendolo volare contro un muro.

“Ce ne hai messo di tempo, Rufy! Non riuscivo più a tenerlo a bada!” disse la mora girando la testa verso il ragazzo.

“Scusa, mi ero perso! Comunque sei una testona! Ti avevo detto di non combattere, ma tranquilla, ora qui ci penso io, tu ce la fai a raggiungere Robin?” chiese il ragazzo avvicinandosele.

“E me lo chiedi anche? Certo che ce la faccio! E comunque è stato necessario combattere! Non potevo fare altrimenti!” disse la mora rimettendosi in piedi

“Sei comunque una testona,potevi nasconderti e aspettarmi!" disse Rufy in tono di rimprovero.

"Guarda che io proprio come te voglio salvare Robin e poi ce la faccio benissimo a stare in piedi!" disse la ragazza fiera.

"E va bene, sta attenta però!”

“Tranquillo! Ora qui lascio tutto nelle tue mani!” disse la ragazza dirigendosi verso la porta, ma venendo bloccata da Lucci.

“Di qui non si passa!” disse tirandole un calcio, ma che venne parato prontamente da Rufy.

“Ora il tuo avversario sono io!”

“By by Lucci!” disse la mora correndo fuori dalla stanza tenendosi la spalla sinistra con la mano destra.

To be continued.....                                                                                                             

Giorno a tutti cari lettori, che ve ne pare del chappy? Vi è piaciuto? :DD XXD spero di si! Scommetto che tutti pensavate che fosse Hoshi a battere Lucci, ma non voglio che lei si prenda tutti i meriti! In fondo è ferita e poi il capitano è sempre il capitano XXD comunque, grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono! Ciao baci vvb.

Neko: Ciaooo! Sono contenta che il chappy ti sia piaciuto ed ecco qui la rispoosta alla tua domanda! U__U Hoshi non è che batte qualcuno del CP9 però ha tentanto di tenere a bada Lucci per poi andare a salvare Robin XXD la storia per ora sarà pressocchè come l'anime, ma poi cambierà un poketto XXD Spero che comunque ti sia piaciuta e che non ti abbia deluso XXD ciaooo bacii!!

Marie_92: Ciao gemels! Non importa se non ti sei dilungata, so che il cibo è al primo posto U___U (Cibooo ciboooo cibooo! nd Rufy) (Cioccolato *çç* nd Hoshi)  e sono contenta che il chappy ti sia piaciuto U___U ci si vede al prossimo XXD ciao baci tvb!

                                                              By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Robin è libera!!! ***


Aveva quasi raggiunto il ponte dell’esitazione, mancava veramente poco, ma proprio in quel momento la ragazza inciampò, cadendo a terra.

“Maledizone!” disse lei cercando di rialzarsi, ma ricadendo a terra.

“Ma perché mi sento così debole? Non capisco!!!” disse la ragazza che man mano stava perdendo le energie.

Provò nuovamente a rialzarsi in piedi, ma nulla da fare… era come, come … se ci fosse dell’Agalmatolite in giro!!!

“Non può essere … ma dov’è? Io non la vedo!!!” disse la mora guardandosi intorno, per poi finalmente capire che quel pezzo di pavimento era fatto proprio con quella pietra!

“Non ci credo! Proprio ora che Robin era così vicina! Non può essere! Non posso fallire così!!!” disse mentre gli occhi cominciavano ad inumidirsi.

“Tranquilla ci penso io! Cappello di paglia mi ha detto di raggiungerti! Super!!!” disse Franky, arrivando improvvisamente e prendendosela su una spalla. Franky fino a quel momento li aveva aiutati e ora potevano considerarsi anche amici. I suoi compagni di ciurma gli avevano dato due chiavi, sperava vivamente che una di quelle avessero aperto le manette!

“Grazie!” disse la mora riacquistando le speranze.

Però, appena Franky appoggiò un piede all’entrata del ponte dell’esitazione, una bomba scoppiò facendo volare in mare entrambi  i ragazzi.

“Oh, a quanto pare qualcuno era riuscito ad arrivare fin qui!” disse Spandam sorpreso.

“Ma non importa, chiunque sia ora è morto!” disse l’uomo ridendo e cominciando a trascinare Robin verso la porta della giustizia.

“NOOOOO!” gridava Robin cercando inutilmente di svincolarsi. 

"Rassegnati Nico Robin, ormai nessuno potrà più salvarti!" disse Spandam ridendo di gusto.

"IO HO FIDUCIA NEI MIEI COMPAGNI! SONO SICURA CHE RIUSCIRANNO A SALVARMI!" gridò l'archeologa continuando a dimenarsi.

"Sciocca che non sei altro, non riusciranno mai a battere i miei uomini del CP9!" disse l'uomo ridendo di gusto e ricominciando a trascinarla.

Un attimo prima che il capo del CP9 riuscisse a fare l’ultimo passo verso la porta della giustizia, Sogheking, dalla torre della giustizia, gli lanciò uno dei suoi attacchi con la sua fionda Kabuto, e così Spandam finì giù per le scale mentre Robin rimase a terra a pochi centimetri dalla soglia della porta della giustizia.

"MA CHE DIAVOLOOO?" gridò Spandam finendo giù per le scale.

Robin si rialzò in piedi e provò a scappare nella direzione opposta, ma subito dei Marines cominciarono a spararle contro. Sembrava finita per lei, ormai era destinata a morire, ma come si suol dire la fortuna girava e ora sembrava proprio stesse girando dalla sua parte!

Franky, riuscito a salvarsi e a salvare Hoshi dall’esplosione grazie al suo corpo fatto d’acciao, aveva parato i proiettili destinati all’archeologa con un braccio. Hoshi dal suo marsupio tirò fuori un Kunai e con un ghignetto disse:

"Ehi Hoshi, mi ricevi?" chiese Soghekind dalla torre di giustiza attraverso un lumacofono.

"Forte e chiaro! Missione salvataggio Robin quasi completata!" disse la mora.

"Bene, li vicino dovrebbero esserci le tre chiavi che Zoro, Sanji e Nami sono riusciti a recuperare! Le ho lanciate con la mia fionda!" disse il cecchino sorridendo.

"Perfetto! Allora con queste tre le abbiamo tutte! Passo e chiudo!" disse la ninja per poi rivolgersi al Cyborg.

"Franky, se non sbaglio hai le due chiavi che ti hanno dato i miei compagni, giusto? 

“Esatto!” disse il Cyborg.

“Bene, e allora con quelle che ci ha lanciato Usop sono tutte! Libera Robin, io intanto mi occupo di questi qua!” disse la giovane Ninja facendo un balzo in avanti. Anche se aveva un braccio fuori uso le rimaneva sempre il destro e contro quei semplici soldati era più che sufficiente!
Cominciò a combattere corpo a corpo contro una miriade di Marines che le venivano contro e riusciva a tenergli testa tranquillamente. Però ne arrivavano sempre di più e si stava un po’ stufando, così decise di farli fuori tutti in un colpo:

“Rai no Uzumaki! (vortice del fulmine)!” disse la ragazza creando un vortice di fulmini che spazzarono via molti Marines.

“Ma non finiscono più!” disse Hoshi vedendo spuntarne altri.

“Tranquilla, ora ti aiutiamo anche noi!” disse Franky che aveva finalmente liberato Nico Robin.

“ROBINNNN!” gridò la mora saltando al collo dell’amica.

“Finalmente sei libera!!!” disse con le lacrime agli occhi.

“Si … grazie! Vi devo tutto!” disse la donna sorridendo.

“Non dirlo nemmeno per scherzo! E poi non devi ringraziare me, ringrazia dopo gli altri che hanno battuto quelli del CP9!” disse Hoshi sorridendo.

"Lo farò sicuramente ..." disse l'archeologa sorridendo leggermente.

"UCCIDETELI TUTTI! ANCHE NICO ROBIN! NON MI IMPORTA PIU'! FATELI FUORI!" gridò Spandam fuori di se.

"Tu ... vedi di stare zitto, o morira!" disse Hoshi guardandolo carica di rabbia e avvicinandosi pericolosamente, facendo fuori tutti i marines che si trovava davanti.

"FATELA FUORI! PROTEGGETEMI!" gridava Spandam nascondendo dietro i suoi uomini.

"Ora basta! Pagherai per tutto quello che hai fatto a Robin!" disse la mora complendolo al braccio con un kunai.

"SE MI FAI DEL MALE LA TUA VITA SARA' FINITA! SONO TROPPO IMPORTANTE! TI METTERAI TUTTI CONTRO!" gridò il capo del CP9 nella speranza di salvarsi.

"Sai quanto me ne importa, meglio essere una ricercata di fama mondiale che un corrotto come te!" disse la ragazza cominciando a picchiarlo, ma improvvisamente si fermò facendo un balzo verso Robin.

"Cara, a te l'onore!" disse la ragazza sorridendole.

"Con piacere!" disse l'archeologa usando una delle sue tecniche.

“Noi invece sistemiamo  tutti questi!” disse Franky che stava sparando contro una marea di soldati, ma sembravano come moltiplicarsi, più ne facevano fuori e più ne spuntavano …

                                                                                              ***

Ormai si trovavano quasi tutti sul ponte dell’esitazione. Quelli del CP9 erano stati battutti tutti tranne Lucci che ancora si stava scontrando con Rufy.
I componenti della ciurma di cappello di paglia si stavano facendo in mille per tentare di eliminare tutti i soldati che facevano parte delle dieci navi da guerra richiamate dal Buster Cull. Dovevano aspettare il loro capitano, e solo allora sarebbero salpati! Era difficile tener testa a tutti quei marines, ma dovevano riuscirci! Ormai Robin era praticamente salva, dovevano solo fuggire da Enies Lobby!

“Ehi Usop! Vedi qualcosa da li? Come procede il combattimento di Rufy?” chiese Hoshi al cecchino che si trovava al limite del ponte, dato che una parte era stata distrutta da una palla di cannone, e guardava in direzione della torre di giustizia dove si stava svolgendo il combattimento Rufy VS Lucci.

“Rufy … Rufy è a terra!!! E … e … ha sconfitto Lucci! Ce l’ha fatta!!!” gridò il cecchino felice.

“Cosa, davvero?” disse Hoshi entusiasta.

“Si, ma … non sembra rialzarsi …” disse Usop, che in quel momento fu distratto da un suono strano che riconobbe come la voce della sua nave.

Le navi da guaerra della marina li avevano circondati ed erano pronte a sparargli contro con i cannoni, ma Usop si girò contro di loro gridando di buttarsi in mare, che li ci sarebbe stata la loro salvezza, che li li stava aspettando la loro nave, la Going merry! Era venuta per salvarli!

“Ma con Rufy? Come facciamo?” chiese Nami.

"RUFYYYYYY! ALZATI!!! FAI UN ULTIMO SFORZO! BUTTATI IN MARE! SOLO COSI' CI SALVEREMO!" gridò Usop levandosi finalmente la maschera da super eroe.

"U-Usop ... m-ma allora s-sei vivo ..." disse il capitano girando la testa nella sua direzione.

"CHE COSA STAI FACENDO? ALZATI!!! ROBIN E' SALVA! ORA NON CI RESTA CHE FUGGIRE AMICO MIO!" gridò il cecchino con le lacrime agli occhi.

"N-non c-ci riesco ... n-non r-riesco a muovere nemmeno u-un muscolo ..." disse Rufy sforzandosi di muovere un solo dito, ma con esito negativo.

"RUFYYYY! PROVACII!!! HAI BATTUTO LUCCI! ORA DEVI SOLO FARE UN ULTIMO SFORZO!" gridò Usop.

“ A lui ci penso io! Sanji! Ce la fai a darmi una spinta con uno dei tuoi calci e a lanciarmi fino a li?” chiese la mora indicando la torre della giustizia con il braccio buono.

“Si, ma tu … che vuoi fare? Sei ferita, non credo che …”

“Sanji, ne vale la vita del nostro capitano! Avanti lanciami!” disse saltando davanti a lui. Il cuoco fece quanto ordinato e lanciò la mora dritta dritta verso la torre di giustizia.

Hoshi atterrò malissimo, infatti, essendo molto debole, non riuscì a rimanere in piedi e sbattè violentemente un ginocchio. Con un ultimo ed enorme sforzo si alzò in piedi e si avvicinò al suo capitano;
"Tranquillo Rufy ... ora ci penso io a te ..." disse lei che con il braccio buono lo afferrò per la maglietta e cominciò a trascinarlo verso il mare.

"H-Hoshi ..." disse il capitano sorridendole.

"Ce l'abbiamo fatta Rufy ... Robin è salva!!!" disse la mora buttandosi in mare insieme a lui. Tutti gli altri, dall’altra parte fecero lo stesso e a sorpresa spuntò fuori la Going Merry!
 I pirati finirono in mare, ma presto riuscirono a salire a bordo della nave. Coloro che avevano mangiato i frutti del mare erano stati aiutati da quelli che sapevano nuotare e così la fuga da Enies Lobby cominciò!

To be continued ....

Salve gente ed eccomi qui con un nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto XD Robin è quasi salva! Però da qui comincia lo spoiler XXD spero comunque che continuerete a seguirmi! Grazie a tutti quelli che seguono la mia fic e grazie a:
Neko: Holaaaa! Si di fegato Hoshi ne ha da vendere, del resto sarebbe impossibile non averlo con il passato che ha avuto! Anche se inizialmente non ce l'avesse avuto avrebbe dovuto tirarlo fuori XXD comunque, ha visto il suo amore fare fuori quel micetto (micetto a chi? nd Lucci) (a te! Cuccia e buono! nd hoshi) (=.= Storm leg! nd lucci) (Ehi! MA io ti ho fatto fuori! Nd rufy) dicevo, ha visto farlo fuori e l'ha anke aiutato a fuggire da Enies Lobby XXD almeno qualcosa ha fatto! Spero ti sia piaciuto^^ ciao baci alla prossimaaa!

Marie_92:  Ciaoooooooooooooo! (DEVI MORIREEEE! *tutututu* DEVI MORIREEEE * tutututut* nd Hoshi che si aggrega a te nel cantare questa tenera canzone U__U) Bhe, il combattimento Hoshi|Lucci non poteva non essere fashion! (Ovvio U__U ci sono io! nd hoshi) (k modesta =.= nd me) comunque, il seguito è arrivato e apriti bene le orecchie XXD nel prossimo chappy verrà ' nominato' Ace!!!! (ma quale onore! nd ace) (ACEEE*_* nd Marie) Robin l'hanno liberata XXDora devono fuggire hihi ciao baci tvb

                                                                 By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Addio Merry! Nuovo mistero per Rufy! ***


Erano riusciti a scappare da Enies Lobby e al Baster Call e la Going Merry navigava per il mare aperto.

"Rufy ... ce l'abbiamo fatta! Siamo salvi! E Robin è libera!!!" disse Hoshi sorridendo a trentadue denti da sdraiata.

"E Usop ... dov'è?" chiese Rufy guardandola anche lui sdraiato a terra.

"Non lo so ..." disse la mora capendo i sentimenti del suo capitano.

"Sogheking, tu sai dov'è?" chiese Rufy rivolgendosi all'eroe mascherato che stava sudando freddo.

"Oh si, ha detto che aveva svolto il suo compito, che Robin era salva e che quindi se ne tornava a Water Seven!"

"Capisco ..." disse il ragazzo di gomma intristendosi.

"Sono sicura che tornerà con noi!" disse Hoshi guardando Sogheking sorridente.

"Lo spero!" disse cappello di paglia aprendosi in un largo sorriso.

Imrpovvisamente la nave si spezzò in due, facendo finire il povero capitano contro la cabina della nave ed Hoshi contro di lui.

"Ouch!" disse la mora.

"Ma che ... che succede?" chiesero tutti guardando la loro adorata Going Merry divisa a metà.

"E' successo l'inevitabile ..." disse Zoro.

"EHIII! PIRATIII!" gridò qualcuno da una nave che si stava avvicinando. Quella nave si rivelò essere quella di Iceburg e della Galley-La company. C'erano tutti i carpentieri, erano andati li con l'intenzione di aiutarli.

"Ma quello è lo zietto-iceburg!" disse Rufy.

"Avanti, venite sulla nostra nave!" dissero i carpentieri a tutti i pirati.

"Io ve l'avevo detto che per la vostra nave non c'era più nulla fa fare ..." disse Iceburg guardandola. Rufy, insieme a tutta la ciurma, decise che fosse giunto il momento di dirgli addio per sempre, così, avvicinandocisi con una scialuppa, le diede fuoco.

"Addio Merry ..." dissero tutti mentre ricordavano i bei momenti passati sulla loro nave. Era un momento duro per tutti, ma come sempre, l'avrebbero superato ...

"Mi dispiace solo che Usop non sia qui, in fondo la nave era sua ..." disse il capitano osservandola mentre bruciava insorabilmente.

"Mi dispiace ragazzi ... avrei voluto navigare ancora un pò con voi .... perdonatemi!" disse l'anima della nave parlando a sorpresa. Infatti si dice che se una nave viene trattata particolarmente bene, la sua anima può anche riuscire a parlare.

"MERYYY! NON E' COLPA TUA! E' COLPA NOSTRA! SANJI E ZORO HANNO SEMPRE FATTO UN MUCCHIO DI GUAI E USOP HA SEMPRE TENTATO DI RIPARARTI, MA NON ERA PARTICOLARMENTE BRAVO! SE QUALCUNO HA QUALCHE COLPA ... QUELLI ... QUELLI SIAMO NOI!" gridò il capitano con le lacrime agli occhi.
       
                                                                                                                                 ***

Erano passati tre giorni dalla fuga da Enies Lobby. I palazzi si trovavano nel palazzo di Iceburg a riposare. Erano stati giorni duri per tutti, soprattutto dopo la perdita della loro nave, ma la cosa più importante era che finalmente Robin era di nuovo una di loro!

I ragazzi avevano dormito parecchio e uno di loro ancora si trovava tra le braccia di morfeo: Rufy!

“Speriamo si risvegli presto …” disse Hoshi sdraiata in un letto accanto al suo con una gamba fasciata.

“He he chissà perché tutto questo interesse!” disse Nami sorridendole maliziosamente.

“Bhe, perché è il mio capitano!” disse la mora bordeaux.

“Si, si raccontala a qualcun altro!” disse Nami sghignazzando.

“Uffa Nami! Non ti sopporto quando fai così! Se potessi alzarmi giuro che ti picchierei!”

“Peccato che hai un ginocchio fuori uso! Hihi!” disse ridendo la navigatrice.

“Non sei spiritosa! E poi non vedo l’ora di riprendermi e ripartire!” disse Hoshi sbuffando.

“Dai che riprenderemo il mare presto! Ora pensa a rimetterti che eri conciata piuttosto male! Tra Water Seven ed Enies Lobby non so dove ti sei fatta più male!”

“Ah, non chiedermelo! Comunque, perché non mi porti qualcosa da mangiare? Sto morendo di fame!” disse la mora con un sorriso a trentadue denti.

“Ok, vado e torno!” disse la rossa andando in cucina.

                                                                                         ***

La marina era appena arrivata a Water Seven e si stava dirigendo verso il luogo dove riposavano tutti i componenti della ciurma di cappello di paglia. Il vice ammiraglio Garp, un uomo anziano dai capelli grigi e dalla barba bianca, aveva sfondato il muro dove Rufy stava mangiando mentre dormiva, nuova tecnica inventata da lui.

Per poco Hoshi non collassò quando lo vide e si nascose dietro a Sanji saltellando su una gamba sola.

“A quanto pare non sei cambiato Rufy!” disse Garp tirandogli un pugno che lo fece svegliare.

“Aiaaaaaaaaaaaa!” gridò il povero capitano con un bernoccolo in testa.

“Ho sentito che in questo periodo sei stato piuittosto maldestro!” gli disse Garp.

“N-N-No… NONNOOOOO?” disse Rufy incredulo.

“Che cosaaaaaaaaaaaaaaaaa?” dissero tutti in coro sorpresi.

“Rufy, lui è tuo nonno?” disse Hoshi incredula, con gli occhi sbarrati e la bocca aperta, rimanendo nascosta dietro Sanji.

“Si … e non capisco cosa ci faccia qui!” disse il moro sbuffando.

“Io questa voce l’ho già sentita!” disse Garp avvicinandosi al cuoco e scansandolo, riuscendo così finalmente a vedere Hoshi.

“Tu??? Ma possibile che questa volta ti trovi con Rufy? Non ti bastava quell'altro?” disse Garp un po’ sorpreso.

“He he ne è passato di tempo!” disse Hoshi indietreggiando sempre su una gamba sola.

“Hoshi? Conosci mio nonno?” chiese Rufy non capendo.

“Ehm… si… diciamo di si ...” disse lei continuando ad indietreggiare.

“L’ho conosciuta con quell’altro scapestrato di tuo fratello Ace! Volevo catturarlo ma questa ragazzina me l’ha impedito!” disse Garp.

“Conosci Ace?” disse Rufy incredulo.

“Ehm, si, è una lunga storia, poi te la racconterò un giorno …” disse ridendo istericamente.

“Ora passiamo a noi invece!” disse Garp afferrando il nipote per la maglietta. Si susseguì una conversazione piuttosto animata, ma alla fine il vice ammiraglio disse che non aveva intenzioned i catturarli;  svelò a Rufy chi era suo padre, ovvero Monkey D. Dragon, il nemico numero uno del governo mondiale. Dopo un po’ se ne andò, lanciando un occhiataccia alla giovane ninja e tirando un ultimo pugno in testa a suo nipote…

“He he chi l’avrebbe mai immaginato, Garp tuo nonno, e Ace tuo fratello!” disse Hoshi ridendo istericamente.

“Ora mi spieghi come fai a conoscere mio fratello?” chiese Rufy curioso.

“Ehm, te lo spiego un altro giorno! Ora meglio che vada!” disse afferrando le stampelle e dirigendosi fuori. Non avrebbe mai creduto che Ace fosse suo fratello ... cavoli, non ci aveva mai lontanamente pensato! Insomma, si ora che ci pensava un pò si assomigliavano, però ... erano due tipi completamente diversi! Forse era un segno del destino che avesse incontrato Rufy, o forse no?

“E’? Ma dove vuoi andare in quello stato?” chiese Nami con una gocciolina dietro la testa.

“A … a prendere il sole! Si a prendere il sole! Ciaooo!” disse dileguandosi.

To be continued ...

Buon giorno a tutti, spero che il chappy vi sia piaciuto e scusatemi se ieri non ho aggiornato ç____ç me molto dispiaciuta ma capitemi, era San Valentino e avevo anche una festa! XXD spero comunque  che non smettiate di seguire la fic! Grazie a tutti quelli che seguono la fic e grazie a:

Neko: Ciaoooo, si ce l'hanno fatta! Ovvio che non c'erano dubbi U__U Rufy con la sua ciurma è imbattibile! Sono mal ridotti si, ma tanto si rimetteranno come sempre! Anche a Franky ovviamente ho dovuto dare il suo spazio XXD senno poverino! E ora in questo chappy nuovo mistero ....dadadadaaaaaaaaaaan  Hoshi conosce Ace, ma chissà quale sarà il legame che li unisce XXD hehe per saperlo avoglia ancora ....hihi spero comunque che ti sia piaciuto e sorry per il ritardo! ciao baci!

                                                                 By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Scontro-incontro con Big Red! ***


Franky e Iceburg insieme a tutti i carpentieri dell’isola, avevano costruito una nuova nave, dalle dimensioni maggiori a quelle della going Merry, ai pirati di cappello di paglia: La Sunny! Era una nave che poteva essere sempre riparata e che era difficile da distruggere. I pirati avevano deciso di ripartire e a loro si aggiunse un nuovo componente: Franky, il Cyborg carpentiere! Usop, scusandosi, era tornato insieme ai suoi compagni di ciurma! Oltre al nuovo compagno e al ritorno di Usop, c’era un’altra novità: Tutti avevano una taglia sulla testa:

Rufy: era salita a 300 milioni di Berry
Hoshi: Era aumentata a 150 milioni di Berry.
Zoro: Era salita a 120 milioni di berry.
Robin: Era salita a 80 milioni di berry.
Sanji:  77 milioni di berry.
Franky: 44 milioni di Berry.
Sogheking: 30 milioni di berry.
Nami: 16 milioni di berry
Chopper: 50 berry

Ormai erano in mare da diversi giorni e tutti erano quasi completamente guariti.

“Wuaaaaa! Che sonno!” disse Hoshi di vedetta sulla nave.

“Eppure questa notte mi sembra tanto tranquilla … potrei anche schiacciare un sonnellino! Anzi, meglio di no, se mi scoprono mi ammazzano! Idea!” disse la ninja alzandosi in piedi e componendo dei sigilli.

“Tecnica della moltiplicazione!”

Comparve una sua copia che si mise seduta davanti a lei, mentre l’originale tirò fuori un mazzo di carte.

“Bene! Giochiamo!” disse distribuendo le carte.

“Siiii! Giochiamo!” disse la copia entusiasta.

Però la loro partita venne interrotta da un rumore sospetto. Sembrava come quello di una nave. Hoshi fece sparire la sua copia e cominciò a guardarsi intorno. Come immaginava, poco distante da lei c’era una nave che si stava avvicinando. Aveva un teschio pirata sulla bandiera. Il teschio aveva la barba rossa e dei pallini neri.

“Oh no! RAGAZZIIIII! SVEGLIAAAA!” gridò Hoshi piombando nelle camere.

“Mmh? Che succede?” chiese Sanji assonnato.

“PIRATI IN VISTA! PRESTO TUTTI IN PIEDI!” gridò la mora tornando sul ponte della nave.

“Bene, avevo proprio voglia di un bel combattimento!” disse Rufy scrocchiandosi le nocchie.

“Solo se sarà necessario!” puntualizzò Nami.

“Superrr ragazzi! Non vedevo l’ora di combattere!” disse Franky.

La nave dei pirati che avevano quello strano emblema si avvicinò a quella di cappello di  paglia e subito i nemici saltarono sopra la Sunny.

“Ehi ragazzi facciamo attenzione!” disse Hoshi atterrando un pirata con un calcio.

“Gom Gom pistol!!!” disse Rufy colpendo due uomini.

“Siete piuttosto forti, complimenti!” disse colui che sembrava essere il capitano. Era alto, capelli rosso fuoco, lisci. Aveva una cicatrice sul volto ed era piuttosto muscoloso. Tutti si misero sulla difensiva.

“Ma guarda che belle ragazze che ci sono qui!” disse squadrandole tutte e tre e poi soffermandosi su Nami.

“Non ti avvicinare!” disse la navigatrice puntandogli il suo Perfect Clima Attack. Intanto gli altri pirati erano occupati a scontrarsi tra di loro.

“Eh no, non si scherza con le armi!” disse lui facendo diventare il suo braccio una spada tagliente.

“E adesso la paghi per questo!” disse il rosso pronto a colpirla.

“NAMIIII!” gridò Hoshi sferrando un pugno al viso del capitano avversario.

“FERMI TUTTI!” gridò il rosso ordinando ai suoi uomini di lasciarli stare.

“Devo ammettere che hai un bel destro …” disse il rosso sorridendo.

“Bhe, cos’è? Hai paura di me e perciò hai fatto fermare i tuoi uomini? Razza di codardo!” disse la Ninja.

“Un bel pugno, forte come sempre e un caratterino che ti contraddistingue da quando sei piccola!”

“Ma cosa …” disse lei non capendo come facesse a sapere quelle cose su di lei.

“Sei Hoshi, vero?” disse il rosso guardandola negli occhi. Solo allora la mora si accorse di quelle inconfondibili iridi verde bosco.

“Non ci posso credere!!! Wuaaaa!” disse saltandogli al collo ridendo felice.

“Ma che …?” disse Nami non capendo.

“Scusa Hoshi, ci spieghi che succede?” chiese Rufy confuso.

“Aaaah ragazzi! Non ci crederete! Lui è Ralf! Mio fratello Ralf!” disse dandogli un bacetto sulla guancia.

“Vedo che non ti sei dimenticata!” disse Ralf sorridendo.

“E come potrei dimenticarmi fratellone?” disse lei al massimo della felicità.

“Eh eh … ah! Approposito, scusateci se vi abbiamo attaccato ma non pensavo che mia sorella fosse un pirata e soprattutto non immaginavo facesse parte di questa ciurma!” disse il rosso sorridendo imbarazzato.

“Niente …” disse Nami fulminandolo con lo sguardo.

“Comunque Hoshi, mi vuoi spiegare che diavolo ci fai qui? Non dovresti essere a Strawberry? E Gairo?”

“Con calma Ralf! Ora ti racconto tutto!” disse lei sorridendogli e facendolo accomodare in cucina. La ciurma di Ralf tornò sulla propria nave e ancorarono li decidendo di passare la notte in compagnia della ciurma di cappello di paglia.

                                                                                                              ***

“Wow! Non credevo che questo mingherlino fosse così forte da battere Gairo!” disse Ralf riferendosi a Rufy.

“He he e non ci crederai! Ha 300 milioni sulla testa!” disse Hoshi.

“Caspita! Anche più alta della mia!” disse il rosso sorridendo.

“Ah si? E a quanto ammonta?” chiese la sorella curiosa.

“200 milioni, sono Kuro Ralf detto Big Red …”

“Cavoli fratellone! E’ una bella cifretta! Anche io ho una taglia, ma non arrivo mica alla tua somma! Io solo 150 milioni!” disse Hoshi mettendo il broncio.

“Dai sorellina, la tua è una bella taglia! E poi devi pensare che io giro per i mari da dieci anni, tu da ben poco! E poi sono sicuro che con il passare del tempo diventerai fortissima! Con quel pugno mi hai fatto male prima e non è cosa da poco!” disse lui accarezzandole la testa e scompigliandole i capelli.

“He he speriamo! Piuttosto, prima ti ho visto trasformare il tuo braccio in una spada, ma come hai fatto?” chiese la mora curiosa.

“Oh bhe, ho mangiato il frutto spada-spada, posso trasformare ogni parte del mio corpo in una spada oppure crearne quante ne voglio!”

“Però, che forza! AAAAAAAAAAAH! Approposito! Quasi mi dimenticavo!” urlò la ragazza facendo prendere un colpo a tutti i presenti.

“Dimmi ^^”…” disse il fratello constatando che la sua sorellina non era cambiata di una virgola.

“Tsuki! Dov’è? Come sta? Perché non è qui?” chiese la mora tutto di seguito.

“Con calma … allora, Tsuki tre anni fa ha preso il mare dicendo di voler diventare un pirata e formare una ciurma tutta sua, perciò c’è la possibilità che la incontri!” disse il ragazzo sorridendole.

“Oh bene! Allora sono sicura che prima o poi ci incontreremo tutti! Tanto miriamo tutti a One Piece!”

“Infatti! Senti sorellina credo che domani ci risepareremo, prenderemo due strade diverse ma l’obiettivo è comune, perciò ci rincontreremo sicuro! Che ne dici di fare una nottata di chiacchierare? Così mi racconti tutto ciò che hai fatto in questi anni!” disse lui con un sorriso a trentadue denti che era identico a quello di Hoshi.

“Ci sto fratellone!” disse la mora sorridendo come il fratello.

                                                                                             ***

La mattina era giunta e il momento di ripartire per Ralf si stava avvicinando. Prima di ritornare alla sua nave, aveva preso per un attimo in disparte Rufy, il capitano di sua sorella, e aveva in mente di dirgli un paio di cosette …

“Senti, mettiamo subito in chiaro le cose, tu prova a far soffrire mia sorella e io torno e ti faccio fuori con le mie mani!” disse Ralf serio.

“Ma perché dovrei farla soffrire scusa?” chiese Rufy ingenuamente.

“Avanti, non fare il finto tonto, ho visto come ti guarda e come la guardi!” disse Ralf annuendo con il capo.

“Mmh?” disse il ragazzo di gomma non capendo a cosa si riferisse.

“Ora per me è tempo di andare, ma ricordati cosa ho detto, chiaro?” disse mandandogli un occhiataccia.

“Ok …” disse cappello di paglia pensando che quel ragazzo fosse davvero strano, come sua sorella del resto.

“Ciao fratellone! Spero che ci rincontreremo presto!” disse la mora saltandogli al collo e abbracciandolo.

“Lo spero anche io sorellina, e per qualsiasi cosa tieni questa …” disse porgendole un fogliettino di carta.

“Ma questa è una Vivre Card!” disse la ragazza sorridendogli.

“Già, così saprai sempre da che parte sono!”

“Ok, grazie! Allora, a presto!” disse la mora dandogli un bacio su una guancia.

“A presto Hoshi, e non metterti nei guai! Fai attenzione e sorridi sempre!” disse Ralf salendo sulla nave e salpando.

                                                                                                ***

“Ah che bello! Non pensavo di rincontrare mio fratello!” disse la mora sdraiandosi sul ponte della nave.

“He he sei contenta è?” disse Rufy sorridendole.

“Già! Non immagini nemmeno quanto! Erano dieci anni che non lo vedevo, ben dieci anni! E devo ammettere che è diventato proprio un bel ragazzo!” disse sghignazzando.

“Senti, ora mi spieghi però come fai a conoscere Ace? Avevi detto che me lo dicevi ma non me ne hai più parlato!” disse Rufy gonfiandosi le guancie.

“Oddio mi sono dimenticata una cosa importante! Devo andare da Nami!!!” disse Hoshi alzandosi velocemente e scappando un’altra volta da quel discorso.

“Namiiiiii!” disse la principessa rinchiudendosi in camera con la rossa.

“Che c’è?” chiese la navigatrice non capendo.

“Devo nascondermi da Rufy!” disse lei cercando un posto dove potersi nascondere.

“E perché? Giocate a nascondino?” chiese Nami alzando un sopracciglio.

“No! Ma mi ha richiesto di Ace!” disse la mora continuando a cercare un buon posto.

“Ancora non gliel’hai detto? Scusa, l’hai raccontato a me e Robin, dillo anche a lui!”

“Non posso! Se no poi chissà a cosa va a pensare!” disse la ragazza gesticolando con le mani.

“Ti piace, giusto? Se no non faresti tutte queste storie per dirgli quella semplice cosetta!” disse Nami facendo spallucce.

“Semplice cosetta???? Tu quella la chiami semplice cosetta??? Sei un po’ superficiale Nami!” disse la Ninja sedendosi a braccia e gambe incrociate sul letto.

“Ha ha ha! Senti, io vado di la! Ciaooo!” disse la navigatrice lasciandola sola nella stanza.

To be continued ...

Ciao ragazzi perdonatemi ma oggi vado veramente di corsa!!! spero vi sia piaciuto e ringrazierò tutti nel prossimo chappy giuro! ciao baci vvb!

                                                                                                      By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Nabiki, la bionda rubacuori! ***


“EHIIII! RAGAZZI!!! VEDO UNA BARCHETTA!” gridò Usop dal posto di vedetta.

“Che barca?” chiese Rufy che si trovava sulla polena della nave, come sempre.

“Non so, sembra che ci sia qualcuno a bordo!” disse il cecchino scendendo dal posto di vedetta in cima all’albero maestro.

“A me sembra una ragazza!” disse Hoshi che aveva preso il binocolo.

“Ragazza?” disse Sanji aguzzando le orecchie.

“Dai avviciniamoci! Mi sembra priva di sensi!” disse la giovane princiepessa.

Una volta arrivati abbastanza vicini, notarono che era proprio come aveva detto Hoshi; c’era una ragazza a bordo priva di sensi. Così Rufy decise di portarla sulla nave e aspettare che si riprendesse per farsi spiegare che cosa ci facesse una ragazza da sola in mezzo al mare priva di sensi.
La ragazza aveva dei lunghi capelli biondi; indossava un vestitino rosa e bianco semplice con le spalline e poco scollato. Ai piedi un paio di ballerine rosa e bianche e in testa portava un cerchietto con un fiocco rosa.

“Una Barbie!” disse subito Hoshi sorridendo divertita.

“Dai Hoshi! Non insultarla!” disse Usop dandole una leggera gomitata nelle costole.

“Piuff non ho mai sopportato le bionde!” disse la mora andandosi a sdraiare su una sdraio.

La giovane dai lunghi capelli biondi a poco a poco aprì gli occhi, rivelando due grandi e dolci iridi azzurre.

“Ma … ma dove sono?” chiese con una voce dolcissima. Aveva un grande fascino, in grado di far cadere ai propri piedi anche il più orgoglioso dei maschi. Tutti i ragazzi, senza rendersene conto, arrossirono.

“Hai ragione Hoshi, anche a me le bionde non mi sono mai state simpatiche!” disse Nami sdraiandosi accanto all’amica mentre osservava Zoro arrossito.

“Tu … tu sei un angelo! Mio dolce bocciolo, accetta come dono questa rosa rossa che è insignificante in confronto alla tua bellezza!” disse Sanji con gli occhi a cuoricini.

“Oh grazie ^^!” disse la bionda facendo un dolce sorriso.

“Come ti chiami?” chiese Usop ammaliato dalla sua bellezza.

“Piacere, Nabiki!”

“Il piacere è tutto nostro!” disse Zoro facendo un ghignetto.

“Rufy, perché non la fai entrare nella nostra ciurma?” chiese Franky.

“Si, è quello che stavo pensando anche io!” disse Rufy sorridendole.

“Tsè, che scena patetica! Guardali! Tutti appresso a quella biondina!” disse Hoshi sorseggiando un po’ di succo di frutta dal suo bicchiere.

“Già, hai ragione! Sono patetici!” disse Nami mettendosi gli occhiali da sole.

“Per una volta concordo con voi …” disse Robin sedendosi sull’erba e cominciando a sfogliare un libro.

"Ehi voi non vi sembra un pò affrettato farla  entrare nella ciurma? Non sappiamo nulla di lei!" disse Nami.

"A noi basta guardarla in faccia per capire che è un angelo!" disse Sanji.

"Aggiudicato ragazzi! Nabiki fa parte della ciurma!" disse Rufy.

"Idioti ..." disse Hoshi.

“Sapete ragazzi, siete molto carini!” disse Nabiki cominciando a chiacchierare con tutti i maschi della ciurma.

In poco tempo la biondina era diventata amica di tutti i ragazzi della ciurma, facendosi apprezzare e conquistando la simpatia di tutti, tranne delle ragazze ovviamente.

“Insomma, Nabiki, dicci qualcosa di più su di te!” disse Hoshi fulminandola con lo sguardo.

“Oh mamma, mi fai paura … sembri quasi un essere malvagio con quello sguardo!” disse la bionda aggrappandosi al braccio di Rufy.

“Appunto Hoshi, perché non impari ad essere un po’ più femminile e a fare qualche sorrisetto dolce? Sei un maschiaccio!” disse Usop.

“Ripetilo se hai il coraggio!” disse la mora saltandogli addosso e minacciandolo con un pugno.

“lo vedi che ho ragione? Sei un maschiaccio! Tu e Nami dovreste imparare ad essere più femminili!” disse il cecchino.

“Nessuno deve insegnarmi proprio nulla!” disse alzandosi da sopra al cecchino.

“E tu staccati da Rufy!” continuò poi la mora rivolgendosi alla bionda.

“E perché scusa? E’ il tuo ragazzo?” chiese la bionda.

“No, però mi da fastidio!” disse la mora facendole la linguaccia.

“A me non da nessun fastidio!” disse Rufy sorridendo alla bionda.

“DEFICIENTE!” dissero in coro Hoshi e Nami.

“Sei un tesoro!” disse Nabiki dando un bacino sulla guancia a Rufy. Ci mancò poco che la bionda venne buttata fuori dalla nave dalla ninja, ma per fortuna ci pensò Robin a fermarla.

“Non ancora Hoshi, è strana quella ragazza … quando sarà il momento vedrai che tutti si accorgeranno di quanto è oca!” disse l’archeologa che osservava come Sanji le faceva la corte e stranamente si sentiva infastidita da quel comportamento.

“Sentite, ora che faccio parte della ciurma, dove dormirò?” chiese Nabiki facendo gli occhi dolci.

“Bhe, con le ragazze!” disse Rufy semplicemente.

“Ma a me fanno paura, ho come l’impressione che vogliano picchiarmi, non è che posso dormire con voi?” chiese mostrando il suo sguardo da cane bastonato migliore.

“Per me non c’è problema!” disse Rufy sorridendole.

“Neanche per noi!” dissero gli altri in coro.

“ORA LA FACCIO FUORI! LA ELIMINO! LA DISINTEGRO! NON RIMARRA' NEMMENO UN PEZZETTINO DI LEI!!!” gridarono sia Nami che Hoshi infuriate, ma venendo di nuovo bloccate da Robin che apparentemente era calma, mentre invece anche lei avrebbe voluto eliminare quella biondina da quattro soldi.

                                                                                        ***

Era ora di cena e Nami ed Hoshi osservavano con sguardo omicida quella smorfiosetta bionda mentre rideva come un oca con i ragazzi accanto e la cosa peggiore era che loro le davano spago!

“RUFY! Devo parlarti!” disse Hoshi alzandosi da tavola con lo sguardo pieno di ira.

“Mmh? Ma no dai, è ora di cena, parlagli dopo! Ora non è il momento!” disse Nabiki trattenendo il moro per una mano.

“INVECE NO! PARLEREMO ADESSO!” disse Hoshi sbattendo le mani sul tavolo e guardandola truce.

“Ehi, non c’è bisogno di guardarmi così … ho capito che ti piace Rufy, ma se lui ha un gusto migliore per le ragazze che ci vuoi fare?” disse la bionda facendo scoppiare a ridere i maschi. Hoshi strinse un pugno mentre gli occhi le si inumidirono.

“Io non credo che Rufy preferisca una strega come te a me!” disse alzando lo sguardo, rivelando due grande iridi nocciola piene di lacrime.

“Hoshi …” disse Nami triste per l’amica.

“Dai Rufy, dicci chi preferisci, me o lei?” chiese Nabiki con gli occhi più dolci che poteva.

“Bhe, Hoshi mi sta simpatica, ma sinceramente preferisco te!” disse quasi stregato da quegli occhi color ghiaccio.

“Bene! Allora la prissima volta che la marina ci attaccherà fa combattere lei! E non chiedermi mai più un favore!” disse la giovane Ninja andandosene dalla cucina e rinchiudendosi in camera scoppiando a piangere.

“Adesso basta!” disse Nami alzandosi in piedi.

“Cosa vi prende a tutti quanti? Da quando c’è questa smorfiosetta fate tutti i cretini! Cosa vi è preso? Siete degli idioti!” disse la navigatrice incavolata.

“Solo perché è più bella e femminile di voi non dovete incavolarvi, non siate gelose! Noi preferiamo lei, rassegnatevi!” disse Zoro ghignando divertito.

“Ma che cosa blateri Zoro? Noi non siamo affatto invidiose! Sto solo cercando di farvi capire che quella vipera è come se vi avesse stregato! E poi non ti riconosco a te Rufy! Eppure mi sembrava ci fosse un certo feeling tra te e hoshi!” disse la rossa che rischiava seriamente di picchiare qualcuno.

“Io lo so che sei invidiosa … lo sei perché Zoro preferisce me a te! E so anche che a te piace lui, te lo si legge in faccia!” disse Nabiki baciando su una guancia uno zoro alquanto divertito.

"Non sono per niente invidiosa brutta strega! Sei solo una puttanella!" disse Nami incrociando le braccia al petto.

"Non insultare Nabiki, sciocca! Ancora non riesco a capire perchè diavolo ti abbiamo salvato a Cocunat Village! E' stato sicuramente uno sbaglio! 
Potevamo fregarcene e lasciarti in mano di Arlong che magari eliminava te e tutta la tua gente! Si, sarebbe stata una scena alquanto divertente!" disse Zoro ghignando perfido.

“Io … credo che è meglio se vada, o rischio seriamente di uccidere qualcuno!” disse Nami raggiungendo Hoshi in stanza, anch'essa in lacrime.

“Nami …” disse la corvina con la voce rotta dai singhiozzi.

“No, calmati sorellina, non fare così … sono solo degli idioti!” disse la navigatrice abbracciando la ragazza che piangeva a dirotto. Purtroppo anche la navigatrice scoppiò in un pianto liberatorio, ferita dalle parole dure e crudeli dello spadaccino.

“Ma che cosa gli è preso? Perché fanno così?” chiese la mora singhiozzando.

“Non lo so, ma tutto è cominciando da quando è arrivata quella Nabiki … sicuramente ha fatto qualcosa ai ragazzi, se no non ci sarebbe spiegazione!” disse Nami cercando di ragionare, ma anche lei era evidentemente molto scossa da ciò che era accaduto in cucina.

“Nami, forse è meglio ignorarli tutti e continuare il viaggio senza rivolgere la parola a quella Nabiki …” disse Hoshi asciugandosi le lacrime. Non poteva mostrarsi così debole di fronte all’amica Nami solo perché un ragazzo preferiva un’altra ragazza, insomma, non era da lei! Aveva resistito per dieci anni al servizio di Gairo mostrandosi sempre forte e di certo non si sarebbe fatta ferire dal primo ragazzo che passava!

“Si, va bene … però non sarebbe meglio tentare di capire che cosa ha fatto ai ragazzi?” chiese la rossa sperando in una risposta positiva.

“No, Nami … sono sicura che conoscendoci un po’ meglio potremmo anche diventare amiche!” disse Hoshi, anche se non era quello che pensava. Aveva come l’impressione di averla già incontrata nei suoi dieci anni al servizio di Gairo, ma non si ricordava dove …

Però, dato che quella biondina da strapazzo si era anche messa ad origliare alla porta, aveva preferito mentire a Nami, tentando di tenerla lontana dai guai …
Tutte le persone che aveva incontrato in quei dieci anni, apparte Ace, non erano individui di cui potersi fidare e se era come pensava, anche quella Nabiki non era una ragazza della quale potersi fidare!

“Se lo dici tu …” disse la navigatrice poco convinta.

“Dai Nami, che ne dici di dormire?” disse Hoshi facendole un finto sorriso. Era da qualche settimana che non sorrideva più così falsamente e rifarlo le risultò alquanto strano.

“Va bene sorellina!” disse la rossa mettendosi in pigiama e poi sotto le lenzuola.

Nabiki da dietro la porta ghignò. Tutto procedeva secondo i piani e quelle ragazzine sembravano non aver capito ancora nulla! Il piano stava per compiersi e doveva eliminare solo l'ultimo ostacolo: la principessina Ninja!

To be continued ....

Salve a tutti e chiedo umilmente perdono se ieri non ho aggiornato, causa depressione =.= colpa di un ragazzo perciò anche questo capitolo è risultato alquanto depressivo =.= il mio stato d'animo influisce parecchio sui miei scritti =:= spero che comunque vi sia piaciuto e che questo nuovo personaggio vi risulti abbastanza odioso XXD per specificare, è vero che le bionde non le sopporto ma pensate anche che la mia migliore amica è bionda XXD grazie a quelli che seguono la fic e grazie a:

Neko: ciaooo! Pensa che proprio stanotte stavo pensando che il tuo nik non mi era per nulla nuovo, così sono entrata nella tua pag autore e finalmente ho capito chi sei XXD seguivo le tue fic su naruto, quella della sofferenza e quella del passato e futuro che si incontrano XXD mi sembrava un nick familiare U___U comunque passando noi che non credo che questo ti interessi più di tanto XXD spero che il chappy ti sia piaciuto e sorry per il ritardo! Il mistero di Ace verrà svelato moooolto più in la he he al prossimo chappy ciao baci

                                                                                                                      By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Comportamenti assurdi! Ma siete veramente voi? ***


Erano circa le tre di notte e tutti sulla nave dormivano beatamente. Le uniche che non erano ancora riuscite a chiudere occhio erano Nami e Hoshi, che continuavano a girarsi e rigirarsi sotto le lenzuola.

Un rumore improvviso le fece alzare di scatto. Sentivano dei rumori ambigui provenire dal ponte della nave.

“Ehi, Nami? Senti anche tu?” chiese Hoshi.

“Si, forse ci conviene andare a controllare …” disse la rossa afferrando il suo Perfect Clima Attack.

“Nami, con cautela!” disse la mora afferrando un kunai e avanzando.

“Si …” disse la navigatrice seguendola. A passi lenti e silenziosi giunsero sulla soglia della porta che si affacciava sul ponte della nave e poterono vedere alcuni pirati che erano saliti a bordo e che frugavano qua e la per cercare chissà cosa. Quella sera doveva starci Rufy al posto di vedetta, ma non c’era nessuno! Era uno stupido idiota, chissà dove si era andato a cacciare!

“Nami … va a chiamare gli altri, io intanto intervengo!” disse la mora facendo uno scatto in avanti e cominciando a combattere contro quegli energumeni. I rinforzi non tardarono ad arrivare e subito tutti cominciarono a combattere.

“RUFY! DAMMI UNA MANO QUI!” gridò Hoshi che era stata atterrata da una pietra di Agalmatolite.

“ARRIVO!” disse il ragazzo facendo il primo passo verso la mora, ma fermandosi all’urlo di Nabiki.

“AAAH! AIUTO! IO NON SO COMBATTERE!” disse la bionda che si trovava contro un pirata.

“LASCIALA STARE!” disse il capitano tirandogli un pugno.

“Grazie Rufy!” disse la bionda saltandogli al collo. In quel momento il ragazzo di gomma si era completamente dimenticato della Ninja che aveva chiesto il suo aiuto.

“HOSHI! CI PENSO IO!” disse Nami frapponendosi tra lei e i pirati e atterrandoli con il suo Perfect Clima Attack.

“Grazie Nami … fosse stato per Rufy a quest’ora sarei morta!” disse la corvina alzandosi in piedi e guardando con disprezzo il suo capitano.

“Tutti hanno pensato solo a proteggere quella biondina … se ne sono altamente infischiati di noi!” disse Robin.

“Bhe, ne parleremo dopo, ora preoccupiamoci di quest’altri! Ma quanti diavolo sono questi pirati?” disse Hoshi ricominciando a combattere con la rabbia in corpo.

“AAAH!” gridò Nabiki nascondendosi dietro ad Hoshi e abbracciandola da dietro, impedendole di muoversi.

“Ehi, ma che diavolo combini? MOLLAMI! COSI’ MI FARAI UCCIDERE!” gridò la corvina tentando di dimenarsi, ma quella presa era piuttosto salda … non sembrava affatto quella di una povera e indifesa biondina.

“HO PAURA!” disse Nabiki non lasciandola. Proprio in quel momento un pirata l’attaccò con una spada e Hoshi, con Nabiki avvinghiata, riuscì appena in tempo a fare un balzo verso l’alto, prendendosi il colpo di striscio e facendosi un taglio sul braccio.

“MALEDIZIONE STACCATI!!!” gridò la ragazza fuori di se, riuscendo finalmente a liberarsi da quella presa. I pirati erano stati tutti sconfitti …

“Ehi Nabiki come stai?” chiesero subito i ragazzi preoccupati per la biondina.

“MA IO DICO! VOLEVI FARMI AMMAZZARE?” gridò la principessa nera dalla rabbia.

“Ho avuto paura!” disse la bionda tra le braccia di Rufy.

“Su, tu sei forte anche se ti avessero colpita al massimo te ne stavi a letto per qualche giorno!” disse il capitano con superficialità.

“E certo no, freghiamoce di Hoshi, tanto cosa vuoi che sia se lei si fa male! Proteggiamo Nabiki, solo lei conta! Ma ti senti quando parli Rufy?” chiese la ragazza alquanto irritata.

“Bhe, ha ragione! L’importante è Nabiki! Di te non ce ne importa nulla!” disse Sanji.

Sanji? Ma si era proprio sicuri che era stato lui a parlare? Sembrava quasi impossibile che fosse lo stesso Sanji di sempre!

"Piuttosto Rufy, perchè diavolo non eru a fare la guardia?" chiese Nami.

"Stavo un pò con Nabiki, ci facevamo le coccole!" disse il capitano sorridente.

“Mi avete proprio stufata! Nami! Robin! Torniamocene in camera!” disse Hoshi incavolata.

“Si, è meglio!” disse Nami lanciando un occhiataccia a Zoro.

“Già, andiamo a dormire …” disse Robin guardando malissimo la bionda.

                                                                                          ***

Era l’ora di colazione e tutti si trovavano intorno alla tavola intenti a mangiare. Hoshi, come tutte le mattine, stava mangiando la sua ciotola di fragole, mentre gli altri quello che volevano.

“Ehi Sanji, voglio anche io una ciotola di fragole come Hoshi!” disse Nabiki facendo gli occhi dolci.

“Si, subito!” disse Sanji dirigendosi fuori dalla cucina ma venendo bloccato da un piede della corvina, poggiato allo stipide della porta.

“Sanji, prova a toccare le mie piantine di fragole e ti faccio fuori!” disse la mora guardandolo truce.

“Oh avanti, ne prenderò solo qualcuna!” disse il biondo sorridendo a Nabiki.

“O si, e io ti stacco la testa! Se proprio le vuoi Nabiki, prendi le mie!” disse Hoshi sorridendole falsamente.

“Grazie Hoshi!” disse la bionda afferrando la sua ciotola, ma esitando nel mangiarle.

“Figurati, è un piacere per me!” disse la Ninja sorridendo.

“Hanno un odore strano queste fragole, cosa ci hai messo dentro?” chiese la bionda fulminandola con lo sguardo.

“Oh, ma cosa vuoi che ci abbia messo? Le fragole! Non c’è nulla di anormale!” disse la mora sogghignando. Nabiki buttò la ciotola a terra.

“Tu ci hai messo dei lassitivi!” disse Nabiki digrignando i denti.

“Io? Ma cosa vai a pensare! Non lo farei mai!” disse Hoshi sorridendo di gusto.

“Rufy! Dille qualcosa! Voleva farmi stare male!” disse la bionda con le lacrime agli occhi rivolgendosi al capitano. Nami e Robin se la ridevano sotto i baffi, era una scena divertentissima!

“Hoshi! Insomma, cosa ti è preso? E’ una tua compagna di ciurma! Devi trattarla bene! Se lei vuole le tue fragole tu gliele devi dare senza fiatare, chiaro?” disse il capitano serio.

“Oh, va bene, non c’è nessun problema per me!” disse la principessa annuendo con il capo.

“Grazie Rufy!” disse la bionda dandogli un bacio a fior di labbra.

“Figurati piccola!” disse cappello di paglia sorridendole.

Era solo l’immaginazione della giovane Ninja, o quella smorfiosetta aveva appena dato un bacio a stampo al SUO Rufy? Era un incubo, o lui l’aveva appena chiamata ‘piccola’? Ma si era proprio sicuri che non ci fosse un errore e che tutto ciò era soltanto un brutto sogno? Il suo capitano non avrebbe mai chiamato ‘piccola’ una ragazza! Era una cosa impensabile!
Ok, quello era decisamente troppo! Quella bionda stava decisamente superando tutti i limiti, ma lei doveva mantenere la calma, almeno finchè non si fosse ricordata chi cavolo fosse!

Nami e Robin erano già pronte a frenare qualsiasi tentativo di omicidio nei confronti di Nabiki, ma a discapito di tutte le loro aspettative Hoshi riuscì a mantenere la calma e con un sorriso ironico sul volto disse:

“Scusatemi adesso, ho un libro da portare avanti! Sapete com’è, devo scrivere un nuovo capitolo! Si intitolerà: Una strega tra noi!”

“Grrrr giuro che prima o poi la faccio fuori!” disse Nabiki digrignando i denti.

La giovane principessa, come aveva detto poco prima, si era recata nel salotto per continuare a scrivere il suo libro. Aveva narrato delle avventure a Long Ring Long Land, di Strawberry, dell’isola deserta, di Enies Lobby e ora toccava che scrivesse di suo fratello e di Nabiki! Sicuramente con questi ultimi due eventi avrebe raggiunto le trecento pagine! Il suo sogno di completare il suo primo libro di stava per realizzare!

Si rimboccò le maniche e si mise all’opera, aveva un sogno da raggiungere!

                                                                                                     ***

Erano quasi le nove di sera e Hoshi aveva appena terminato di scrivere.

“Bene, 300 pagine raggiunte! Ora mi basterà un’altra piccola avventura per mettere fine al mio primo romanzo!” disse la mora soddisfatta.

“Disturbo?” disse Nabiki entrando con un sorrisetto che non prometteva nulla di buono.

“Che vuoi?” chiese Hoshi prendendo il suo libro e alzandosi in piedi. Poco distante da lei si trovava un camino e la bionda lo notò subito, decidendo di farle un piccolo scherzetto.

“Senti, volevo dirti che ….aaaaaaaaaaaaaaaaah!” disse Nabiki non riuscendo a completare la frase, dato che inciampò finendo 'casualmente' addosso ad Hoshi che perse l’equilibrio e 'casualmente' il suo libro finì in mezzo alle fiamme.

“Noooooo!” gridò Hoshi guardando il suo duro lavore andare in fumo.

“Oddio, scusami! Aspetta, spengiamo il fuoco!” disse la bionda prendendo una bottiglia che si trovava sopra il camino e, stappandola, la versò sul fuoco, ma questo servì solo ad incrementare le fiamme dato che ciò che ci aveva buttato sopra era Vodka!

“Ops!” disse la bionda con finta aria dispiaciuta.

“Tu …” disse Hoshi con una faccia seriamente arrabbiata.

“Mi dispiace, davvero! Non l’ho fatto apposta!” disse sorridendo ironicamente.

“Tu … SEI MORTAAA!” gridò la Ninja saltandole addosso e buttandola a terra.

“HAI ROVINATO IL MIO SOGNO!” disse cominciando a colpirla con dei pugni al viso.

“AAAAAAAAAAAAAAAH! LASCIAMI! MI FAI MALEEEE!” gridò la bionda dimenandosi sotto di lei.

“IO GIURO CHE TI AMMAZZO!!!” gridò Hoshi fuori di se. In quel momento, attirati dalle urla, entrarono nella stanza il resto della ciurma.

“MA SEI IMPAZZITA??!?!!?” gridò Rufy tirando un pugno alla giovane Ninja per farla scostare da sopra alla bionda. Hoshi cadde all’indietro, con un rivolo di sangue che le scendeva dalla bocca.

“RUFY!!! MA SEI IMPAZZITO?” disse Nami raggiungendo l’amica.

“Sta indietro Nami!” disse Hoshi rialzandosi in piedi.

“Sei una stupida!” disse il capitano con cattiveria.

“In passato non l’avresti mai fatto, non mi avresti mai colpita … che cosa ti sta succedendo Rufy?” chiese Hoshi fissandolo negli occhi. Per un momento il capitano non seppe che rispondere, ma appena osservò gli occhi piene di lacrime di Nabiki, le disse:

“Mi sta succedendo che tu sei una brutta ragazzina viziata! Non sei altro che una sciocca, guarda come l’hai ridotta? Si stava di certo meglio quando ti trovavi al servizio di Gairo, non avrei mai dovuto salvarti! Mai! E’ stato un errore, un terribile sbaglio che se potessi tornare indietro non rifarei!” disse Rufy serissimo. Quelle parole arrivarono al cuore della ragazza come una freccia appuntita, che la trapassava da parte a parte. Riuscì a stento a trattenere le lacrime, tentando di autoconvincersi che quello non poteva essere il suo Rufy! Era impossibile!

“RUFY! MA CHE DIAVOLO DICI?” disse Nami sconcertata dalle parole del ragazzo di gomma.

“Qui qualcosa non quadra …” disse tra se e se Robin osservando anche i restanti ragazzi della ciurma sorridere di gusto. La cosa più strana era che perfino Sanji rideva!

“Quindi, ti sei pentito di avermi aiutata a Strawberry, giusto?” disse fissandolo in quelle iridi nere che mai prima d’ora aveva visto così serie e cattive.

“Esatto!” continuò lui freddo.

“Ti prego, dalle una lezione!” disse Nabiki supplicandolo con occhi da cucciolo.

“Si, sarà meglio!” disse Rufy avvicinandosi alla ragazza, che lo fissava con occhi delusi e tristi. Per un attimo esitò, ma un'altra supplica di Nabiki gli fece sferrare un pugno dritto in faccia alla mora che cadde nuovamente a terra, tenendo lo sguardo basso. Il capitano le sferrò un calcio al ventre e poi uno al viso e poi un altro e un altro ancora, finchè Nabiki non ritenne la lezione sufficiente.

Nami, che ormai piangeva a dirotto, si avvicinò all’amica che si trovava inginocchiata a terra a sputare sangue. Mentre Rufy la colpiva lei non aveva minimamente reagito, non ne aveva avuta ne la forza, ne tanto meno la voglia …

“Hoshi, come stai?” chiese Nami stringendole una mano.

“Tranquilla, è solo qualche graffio!” disse sollevando lo sguardo e rivelando un sopracciglio e un labbro spaccato, uno zigomo gonfio e il naso sanguinante. Questo per quanto riguardava il viso, poi aveva anche lividi sparsi per il corpo e graffietti vari e la cosa incredibile era che a farle tutto questo era stato Rufy!

“Vieni, ti aiuto ad andare in camera” disse Nami aiutandola a camminare e andandosene da quella massa di animali che non erano altro.

Dopo che Hoshi si fu disinfettata e messa dei cerotti disse delle parole strane a Nami.

“Sorellona, stai attenta … non fidarti di quella li e qualsiasi cosa succederà da ora in poi non devi mai contraddirla, chiaro?” disse la mora con un piano ben preciso in mente.

“Ma … perché mi dici questo? Che vuoi fare?” chiese la rossa spaesata.

“Eh … quattro chiacchiere con la bionda! Ci si vede dopo, forse …” disse Hoshi prendendo in spalla il suo zaino.

“Ehi, ma che ci devi fare con lo zaino?” chiese la navigatrice sempre più confusa.

“Non si sa mai, le armi possono servire in un qualsiasi momento!” disse la mora chiudendosi la porta alle spalle e dirigendosi da Nabiki. Finalmente si era ricordata chi fosse quella strega!

To be continued ....

Salve a tutti! Come va la vita? A me abb bene XXD spero che il chappy vi sia piaciuto anche se ho notato che le letture sono calate, non vi piace più?ç___ç dai fatemi sapere la vostra opinione che x me è importante e almeno mi miglioro e se fa proprio schifo la cancello XXD! Grazie comunque a chi legge e rece.

Neko: Ciaooo! Sono contenta che sei felice di sapere che seguivo le tue fic XXD anche perchè mi piaceva molto il tuo modo di scrivere ... comunque Nabiki è tutto meno che una sirena u__u è solo una barbie-acida-antipatica-strega! XXD la sua vera identità si scoprirà a breve! muhahaha se ti stupiva un Rufy che aveva dellle preferenze immagino che un rufy che picchia una sua compagna di ciurma (tra l'altro Hoshi) ti stupirà ancora di più! (Giuro che se entro qualche capitolo quella li non muore mi licenzio grrr ...nd hoshi con sguardo omicida) (TRanquilla Hoshi ^^" nd me) (Ha ha ha povera sfigata! Non morirò mai! Nd nabiki k viene picchiata da me e Hoshi U__U) comunque, spero ti sia piaciuto, ciao baci alla prossima!

                                                              By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Il losco piano di Nabiki/ La morte di Hoshi! ***


“Nabiki … sai, questo nome non mi è affatto nuovo!” disse la mora rivolgendosi alla bionda.

“Bhe, si vede che hai conosciuto altre ragazze con questo nome!” disse la ragazza acida.

“Tu dici? Sai, penso che tu di me sappia più di quanto immagino, giusto?” disse la Ninja con tono indagatore.

“Si, so che sei una ragazzina stupida e viziata!” disse Nabiki.

“Penso che invece tu sappia che io sono la principessa di Strawberry e sono curiosa di sapere una cosa … il nome Gairo per caso ti dice qualcosa?” chiese la principessa assottigliando gli occhi fino a ridurli a due fessure. Nabiki cominciò a sudare freddo, avendo capito dove mirasse a parare quella ragazzina e temendo che avesse capito tutto.

“Non mi dice nulla, perché, cosa dovrebbe dirmi?”

“Mah, non so … magari potrebbe essere che tu e lui vi conosceste e foste colleghi di lavoro, giusto Nabiki? O forse dovrei chiamarti, ammiraglio Nabiki?” disse la mora sorridendo appena.

La bionda dapprima rimane sorpresa, ma poi abbassò lo sguardo e scoppiò in una grossa risata.

“Dovevo aspettarmelo da te! Dopo che Gairo è stato sconfitto si è diffusa la notizia che la principessa di Strawberry fosse riuscita ad infiltrarsi per anni nella marina e che ora faceva parte di una ciurma di pirati! In fondo, essendo stata per tutto quel tempo sotto il comando di Gairo, mi sembra ovvio che tu mi abbia riconosciuta e probabilmente mi hai anche già incontrata, dico bene?” disse Nabiki ghignando.

“Infatti è proprio così! Già ti avevo incontrato una volta e per fortuna mi sono ricordata in tempo chi tu fossi! Almeno, ti impedirò di eliminare i miei compagni di ciurma!” disse Hoshi mettendosi sulla difensiva.

“Il fatto che tu mi abbia scoperto, non vuol dire che riuscirai a salvarli! Sai, il mio scopo è portare tutti voi sul quartier generale della marina di Fizzilla e dopo avervi arrestato, morirete tutti insieme!”

“Risparmiati le chiacchiere e preparati a morire!” disse Hoshi attaccnadola, ma, venendo presa di sorpresa, fu scaraventata in acqua.

"AIUTO!!! AFFOGO! NON SO NUOTARE!" gridò la corvina che si dimenava in mare.

“Ha ha ha chi è che doveva morire?” disse Nabiki osservando Hoshi mentre affondava in mare. E una scocciatura era stata sistemata, un pirata in meno da giustiziare!

                                                                                                       ***

“Robin, io sono preoccupata per Hoshi … è sparita da ore e non la trovo da nessuna parte sulla nave; secondo te sta bene?” chiese la navigatrice preoccupata.

“Tranquilla, lei se la sa cavare, vedrai che sta bene …” disse Robin cercando di tranquillizzarla, anche se con quella Nabiki in giro e i loro compagni di ciurma impazziti, non c'eraaffatto da stare tranquilli! Uno scossone distolse le due ragazze dai propri pensieri. Le due caddero a terra non capendo cosa stesse succedendo …

“Ma che diavolo succede qui fuori?” chiese Nami infuriata uscendo fuori e vedendo che la nave si era arenata su un isola.

“Insomma, mi spiegate che diavolo succede?” disse Nami furibonda.

“Non lo so …” dissero semplicemente gli altri.

“Che diavolo di isola è questa? Il Log Pos indica da tutt’altra parte, quando abbiamo cambiato rotta?” disse sempre più incavolata la navigatrice. Tutti i componenenti dell’equipaggio scesero a terra e si guardarono intorno.

“Benvenuti su Fizzilla!” disse Nabiki sorridendo malvagiamente. Immediatamente tutto l’equipaggio fu circonadato da un intero plotone della marina.

“Ma che diavolo succede qui?” chiese Nami non capendo.

“Avanti, ammanettateli!” ordinò Nabiki ai marines che eseguirono subito l’ordine e ammanettarono i ragazzi.

“Rufy? Zoro? Ragazzi? Ma che vi prende? Questi vi stanno catturando!!!” disse Nami non riuscendo a capire lo strano comportamento dei suoi amici, che non stavano minimamente provando a reagire.

“E’ inutile, sono ipnotizzati, fanno tutto ciò che voglio!” disse Nabiki ridendo malvagiamente.

“Ma che razza di mostro sei?” disse Nami tirando fuori il suo Perfect Clima Attack.

“Non sono un mostro, ma semplicemente un Ammiraglio della marina! Ho mangiato il frutto dell’ipnosi, che però ha un piccolo difetto … può ipnotizzare solo i ragazzi! Per questo mi è sembrato opportuno fare fuori quella ragazzina!” disse Nabiki ridendo malvagiamente.

“Ragazzina? Ma di chi parli?” chiese Nami temendo per Hoshi.

“Oh, della tua cara amichetta Hoshi! L’ho fatta fuori! Ha ha ha! Era la più pericolosa tra voi e poi mi aveva smascherata prima del previsto, non potevo lasciarla in vita!” disse la bionda ridendo di gusto. Nami sbarrò gli occhi. Non poteva crederci, Hoshi era stata fatta fuori … era impossibile!

“Non ci credo, non si fa eliminare così facilmente!” disse Robin.

“Oh, l’ho vista affogare con i miei occhi! Sai ... anche una Ninja forte come lei può distrarsi!” disse l’ammiraglio sghignazzando. 

Robin anche era incredula e, distraendosi per un attimo, fu subito indebolita dall’Agalmatolite e così misero le manette anche a lei. L’unica rimasta ancora libera era Nami, che ancora non ci poteva credere!

“RUFY! RAZZA DI IDIOTA VUOI RIPRENDERTI!” gridò la rossa con le lacrime agli occhi tirandogli una botta in testa. A quella botta il ragazzo sembrò quasi risvegliarsi da un sogno.

“Nami … ma che … perché sono ammanettato?” chiese il ragazzo ingenuamente.

“STUPIDO IDIOTA CHE NON SEI ALTRO! LA MARINA CI HA CATTURATO E … E … E HANNO FATTO FUORI HOSHI!” gridò la navigatrice scoppiando a piangere. Rufy sbarrò gli occhi e cadde come in trans. Solo allora gli vennero alla mente degli strani ricordi come dei flash. Ma lui non si ricordava di aver fatto tutte quelle cose e poi era sicuro di non aver potuto picchiare Hoshi!

“Ma … ma …” chiese Rufy non capendo con lo sguardo fisso nel vuoto.

Prima che Nami potesse dare ulteriori spiegazioni, venne colpita alle spalle e ammanettata. Per Rufy fu inutile tentare di ribellarsi, le manette erano fatte di Agalmatolite e perciò era debolissimo. A Zoro furono sottratte le sue spade e furono buttate sulla spiaggia, accanto al Perfect Clima Attack di Nami.

Nabiki, per divertirsi di più, sciolse la sua ipnosi e cominciò a condurli tutti verso la base militare. A breve sarebbero stati giustiziati tutti quanti! Aveva l’ordine di farli fuori appena riuscita a catturarli e così avrebbe fatto! L’indomani della ciurma di cappello di paglia non ci sarebbe più stata traccia!

                                                                                                        ***

Durante il tragitto verso la base militare, Nami spiegò ai suoi compagni tutto ciò che era successo. Rimasero tutti sconvolti, non potevano credere di essere caduti in un illusione così banale, erano stati degli sciocchi! E quel che era peggio … avevano eliminato la loro Hoshi, la loro adorata compagna di ciurma …

“Io … non posso crederci!” disse Sanji camminando fissando il vuoto.

“Non è vero! Hoshi non è morta!” disse Choppy piangendo come una fontana.

“E’ inutile piangere ora, tanto tra poco faremo tutti la stessa fine!” disse Zoro fulminando un marine che gli puntava un fucile contro. Se solo avesse provato a scappare, l’avrebbero eliminato in un batter d’occhio.

“Buahhhhahahah povera piccola Hoshi! Buahahaha non è giusto! Buaaaaah la mia sorellina!” disse Franky piangendo a dirotto.

“Ehi Rufy … tu non hai niente da dire?” disse Usop con le lacrime che gli regavano il viso, ma il capitano non rispose. Sembrava come in trance, non riusciva ad accettare l’idea che Hoshi avesse perso la vita, ma quel che era peggio era che lui non avesse fatto nulla per impedirlo … anzi, l’aveva anche picchiata a sangue senza pietà …

“Ora non serve a nulla fare così … dobbiamo riuscire a liberarci e a vednicarla … penso che nessuno riesca ad accettare la sua scomparsa ... facciamole giustizia! Vendichiamola! Solo così, forse la sua morte non sarà stata vana!” disse Robin a sguardo basso.

“Robin ha ragione …” disse Nami trattenendo a stento le lacrime.

“Ha ha ha cos’è? Vi stanno venendo i sensi di colpa?” disse Nabiki ridendo di gusto.

“Chiudi il becco tu … giuro che la pagherai!” disse Rufy con un espressione a dir poco spaventosa. 

“Oh oh, cappello di paglia si sta arrabbiando! Peccato che tu non abbia aiutato la tua amica, anzi, l’hai aiutata a morire! Ha ha !” disse la bionda ridendo di gusto.

“Non dire un'altra parola, non parlare più di lei, non devi azzardarti!” disse fuori di se cercando di scagliarsi sulla bionda, ma venendo atterrato con un calcio.

“Rufy, non puoi fare nulla, hai l’Agalmatolite ai polsi!” disse Zoro all’amico a terra.

“Io … lo so … ma …” tentò di dire Rufy ma venne preso a calci da un marine che gli ordinava di rialzarsi e di continuare a camminare. Il ragazzo di gomma riuscì a trattenere a stento le lacrime, ma non erano causate dal dolore di quelle botte, non era un dolore fisico, ma bensì interiore ...  la sua scomparsa era impossibile da accettare, anche volendo, non ci sarebbe mai riuscito ... però, non poteva piangere di fronte alla sua ciurma, erano già molto provati anche loro e ci mancava solo lui ... era il capitano, doveva mostrarsi forte sempre e comunque, anche se era dura ...

Abbassò la testa, così che il cappello di paglia gli coprì il volto e un'unica e solitaria lacrima gli solcò il viso ....

“AMMIRAGLIO NABIKI! LA RAGAZZA DAI CAPELLI ARANCIONI E’ SPARITA!” gridò uno della marina.

“Cosa? Mi chiedo come sia riuscita a scappare, ma comunque sia non andrà lontano! Ha ha ha farà presto la fine di tutti gli altri!” disse la bionda ridendo malvagiamente. 

Zoro allzò un sopracciglio confuso. Si trovava davanti a Nami ed era riuscito appena in tempo a vedere un Marine che la portava via a gran velocità. Che avesse intenzione di farle qualcosa?

“Ragazzi, forse abbiamo ancora una speranza!” disse Robin sorridendo appena.     

                                                                                           ***

“Ma … ma ….” Disse Nami incredula sul ramo di un albero. Era successo tutto così velocemente … un marines, quello che si trovava più dietro, improvvisamente l’aveva presa ed era saltato su un albero … non riusciva a spiegarsi il perché. Ed ora quell’uomo si trovava li davanti a lei.

“Ma perché mi hai salvata?” chiese lei non riuscendo a capire il motivo di quel gesto. Quel Marine l’aveva afferrata all’improvviso e portata in salvo…

“E me lo chiedi anche Nami?” disse il marine ghignando.

To be continued ....

Ciao a tutti, spero che il chappy vi sia piaciuto^^ oggi sono di buon umore ma vi lascio comunque un pò di suspance XXD grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono! Ciao baci vvb!

Neko:Ciaoooo! E ci credo che sei Shokkata XXD cmq et voilà, ecco svelato chi è Nabiki! Credo che ora ti sia tutto più chiaro XXD Rufy e Sanji soprattutto erano troppo strani per essere loro U__U (Ma io dico, perchè mi hai fatto fare una brutta fine?ç____ç nd hoshi) (così impari a ribellarti all'autrice! nd me) (ç____ç nd hoshi) (HOSHIIIIIIIIIIII! ç____ç Nd Rufy) (Uccidiamo nabikiiiii! nd Sanji furioso che si scaglia sulla bionda (cosa nn da sanji ma vuole vendettaXXD) insieme ad Hoshi-angelo, l'autrice e Neko U__U)  e i ragazzi sono tornati normali XXD almeno ora si spera che faranno qualcosa x vendicare Hoshi! Ciao baci alla prossima!

                                                                              By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** I pirati nei guai/un ritorno inaspettato, il raggio di speranza! ***


Improvvisamente il Marine si tramutò in una ragazza dai capelli neri che Nami conosceva molto bene.

“HOSHI!” disse la navigatrice incredula.

“Si, sono io … scusa se ho fatto credere di essere morta, ma è stato necessario per infiltrarmi alla base senza destare sospetti!” disse la Ninja facendo la linguetta.

“Ma … come hai fatto a salvarti? Nabiki ha detto che ti ha visto annegare!” disse la rossa non riuscendo ancora a capire.

“Bhe, io in realtà mi trovavo sul tuo Waver poco distante dalla nave e quella che Nabiki ha visto affogare era una mia copia!” disse la principessa sorridendo.

“Mi hai fatto prendere un colpo!” disse Nami tirando un sospiro di sollievo.

“Dai, ora girati … provo a liberarti da quelle manette, non dovrebbe essere difficile, sono semplici e non sono fatte di Agalmatolite!” disse la mora cominciando ad armeggiare con una forcina e un fil di ferro.

“Fatto!” disse liberando l’amica da quell’arnese di ferro.

“Oh, finalmente libera!” disse Nami massagiandosi i polsi.

“Ok, sorellona diciamo che ho una specie di piano in mente! Mentre voi eravate ancora in viaggio verso quest’isola io mi sono infiltrata alla base militare e ho rubato una cartina dell’isola, però non è che sia molto capace di leggerla, perciò mi serve il tuo aiuto! Dobbiamo riuscire a liberare gli altri e quando saranno tutti salvi … Rufy mi sentirà! Gli tocca una bella lavata di capo!” disse  battendo un pugno su un palmo della mano.

“Chiaro! Pensa che si sentiva così in colpa poverino … è quasi scoppiato a piangere davanti a tutti!” disse Nami abbassando lo sguardo.

“Mmh … bhe, tanto dovrà sentirsi in colpa per un altro po’ dato che non possiamo fare nulla prima di domani … da quanto ho notato è praticamente impossibile farli evadere dalle prigioni, perciò dovremo aspettare domani mattina che vengano portati al patibolo e li agiremo! Purtroppo per ora sono riuscita a mettere in salvo solo te, ma solamente perché eri l’ultima della fila e quella che mi serviva per leggere la cartina … perciò la più utile e semplice da salvare!”

“Tutto chiaro! Però forse è meglio se prima recuperiamo il mio bastone e le spade di Zoro! Potrebbero servirci!” disse Nami.

“Si, già ho provveduto … ci ho mandato una mia copia! Comunque, per riuscire a liberarli da quelle manette credo proprio che dovrò scontrarmi con Nabiki … credo di poterla battere, del resto … devo ancora usare la mia nuova tecnica che non sono riuscita a usare ad Enies Lobby! Sono convinta di batterla! Ma mi servirà il tuo aiuto!” disse la mora sorridendole.

“Puoi contarci! Sei grande sorellina!” disse Nami abbracciandola.

“He he, grazie, però fa piano che i lividi che mi ha fatto Rufy fanno ancora piuttosto male!”

“Ok … senti … tu credi di perdonarli gli altri? Non è che te ne vuoi andare dalla ciurma?” chiese la navigatrice a sguardo basso.

“Anche se volessi … non potrei!” disse sorridendole.

“E perché scusa?” chiese la rossa non capendo.

“Bhe, ho capito di essere troppo legata a Rufy per abbandonare la nave e sinceramente , dopo aver scoperto che non è colpa sua, non ci riuscirei ad andarmene! E poi non posso mica abbandonare le mie due sorellone così!” disse Hoshi battendosi un pugno sul petto.

“Io lo sapevo che tra di voi sarebbe nato qualcosa prima a poi!” disse con aria di una che la sa lunga.

“Ma che cosa dici???O////O Io sono molto legata a Rufy come amica e non per altro! Vedi di non fraintendere!” disse Hoshi bordeaux.

“Si, si, come no! Comunque, qual è il piano? Come agiremo? Come hai intenzione di uccidere Nabiki?” chiese la navigatrice sturandosi bene le orecchie.

“Bhe, noi ci rechiamo nel luogo dove dovrebbero essere giustiziati, io sfido Nabiki, tu cerchi le chiavi delle manette e poi affidiamo tutto alla fortuna! Se ci va bene li leberiamo, altrimenti ci rimaniamo secche anche noi!” disse Hoshi sorridendole a trentadue denti.

“E QUESTO LO CHIAMI UN PIANO? IO LO CHIAMO PIU’ AGIRE IMPRUDENTEMENTE!” gridò la rossa con una venetta che le pulzava sulla fronte.

“Se hai un idea migliore …” disse la mora mettendosi sdraiata sull’albero con le braccia dietro la testa.

“Mmmh … pensandoci bene no … e va bene! Faremo come dici tu!” disse Nami sospirando.

“Perfetto, allora domani mattina agiremo!” disse la principessa chiudendo gli occhi intenta a schiacciare un pisolino.

“Ehi, ma che fai? Ti metti a dormire?” chiese Nami non capendo.

“Abbiamo tempo fino a domani mattina, ora ho bisogno di riposare per essere al massimo della forma!” disse sbadigliando.

“Ok, come vuoi!” disse la navigatrice.

                                                                                                   ***

“Ehi ragazzi … avete in mente qualcosa per scappare da qui?” chiese Sanji seduto dentro una cella insieme agli altri componenti della ciurma. Avrebbe vendicato la sua amata a tutti i costi!

“Non credo che esista un modo per scappare di qui … sicuramente anche le sbarre della prigione sono fatte di Agalmatolite e ad Alabasta abbiamo constatato che è impossibile distruggerla …” disse Zoro calmo.

“Mi spieghi come fai a stare così calmo???? Tra poco moriremo!” disse Usop piangendo disperato.

“Oh è semplice … se dovremo morire per me va bene, ma non dimentichiamoci che Nami è riuscita a scappare e che potrebbe anche riuscire a liberarci … non ci lascierebbe mai qui e se giocasse bene le sue carte potrebbe anche riuscirci!” disse lo spadaccino riflettendo tranquillamente.

“Bhe, Zoro ha ragione … abbiamo ancora una possibilità di fuga!” disse Robin seduta a terra accanto a Chopper.

“Ehi Rufy, come mai così silenzioso?” chiese Franky.

“Nulla …” disse guardando un punto fisso nel vuoto.

“Rufy, ci dispiace tutti per quello che è successo ad Hoshi, ma ora non è il momento di rattristarsi, dobbiamo pensare ad un piano di fuga e scappare di qui! Solo così potremo vendicarla!” disse Franky serio.

“L’amore della mia vita ç__ç non può essere morta” continuava a ripetere Sanji.

“Giusto, ha ragione Franky … cerca di non pensarci e spremiamoci le meningi!” disse Zoro.

“Si …” disse Rufy continuando a fissare un punto vuoto.

                                                                                                     ***

“Ha ha ha bene! E’ ora di andarli a prendere! Forza muoviamoci!” disse Nabiki ridendo malvagiamente, seguita da una truppa di uomini.

“Ammiraglio! Ma non è preoccupata per la ragazzina che è riuscita a scappare?” chiese un soldato.

“No, assolutamente! Anche se venisse qui a tentare di salvare i suoi amici, noi glielo impedirimo e non sarà affatto difficile! Non ha mangiato nessun frutto del mare e non ha particolari capacità, perciò la faremo fuori in poco!” disse la bionda ridendo.

“Giusto signor- ammiraglio!” disse in tono rispettoso il soldato. Nabiki e i suoi uomini arrivarono davanti alla cella dove si trovavano i componenti della ciurma di cappello di paglia. L’ora X stava per scattare e i pirati stavano per morire!

“Avanti, muovetevi! Alzatevi!” disse Nabiki in tono autoritario.

“Mi hai deluso bionda …” disse Sanji guardandola con un po’ di disprezzo.

“Ma questo non toglie il fatto che tu sia terribilmente affascinante …” continuò Sanji.

“Smettila cuoco, anche quando stai per morire fai il cascamorto!” disse Zoro.

“Tu zitto testa d’alga!” disse il biondo.

“Smettetela e muovetevi! La morte vi attende! Ha ha ha!” disse l’ammiraglio ridendo di gusto.

“Io non ci troverei nulla da ridere fossi in te! Presto la nostra amica Nami verrà a salvarci!” disse Usop cercando di convincere più se stesso che lei.

“Si, si, basta che ci speriate! E ora … muovetevi!” disse facendo uscire tutti dalla cella e conducendoli verso un corridoio.

                                                                                                  ***

Hoshi e Nami si erano intrufolate all’interno della base e velocemente si stavano dirigendo nel piazzale dove si sarebbe svolta l’esucozione. La base era strutturata in modo che un grosso edificio circolare circondasse il piazzale dove di solito si svolgevano le esecuzioni. Era un luogo difficile da raggiungere per delle persone normali, ma per una Ninja che conoscesse bene la marina non era affatto complicato illudere la sorveglianza!

“Allora Nami, tra poco ci sarà il difficile! Sei pronta?” disse Hoshi continuando a correre.

“Prontissima!” disse la rossa sfoderando il suo Perfect Clima Attack.

“Ehi, ci sono degli intrusi!!!” gridò un marine che venne subito affiancato da alcuni suoi compagni.

“E voi levatevi di mezzo! Non abbiamo tempo da perdere! Thunder Charge!” disse Nami mentre una bolla ricolma di energia elettrica si creava sull’estremità del suo Perfect Clima Attack.

“Swing Arm!” disse poi lanciando la bolla ricolma di energia contro i marines che vennero colpiti in pieno e caddero al suolo privi di sensi.

“Complimenti Nami!” disse Hoshi sorridendole e continuando a correre.

“Anche io se voglio posso diventare pericolosa!” disse Nami ghignando.

“Bene e ora … raggiungiamo gli altri!” disse la mora con sguardo determinato.

                                                                                         ***

Tutti i pirati si trovavano sul patibolo. Erano stati legati ad una sbarra di ferro a forma di ferro di cavallo, in modo tale che non avessero nessun modo di liberarsi. Nabiki si trovava in piedi davanti a loro sorridente.

“Che ne dici, comincio da te cappello di paglia?” chiese la bionda sguainando una spada.

“Fa come vuoi …” disse il ragazzo di gomma non provando ne a controbbattere ne tanto meno a ribellarsi.

“Allora di le tue preghiere, Monkey D. Rufy!” disse la bionda alzando la spada.

-Almeno spero di poter rincontrare Hoshi una volta morto … potrò scusarmi …- pensò Rufy chiudendo gli occhi, in attesa che il suo destino fosse compiuto.

Successe tutto in un attimo. La spada cadde a terra, un calcio in pieno viso colpì la bionda che volò fuori dal patibolo e una voce familiare giunse fino alle orecchie dei pirati.

“Non così in fretta, Nabiki!”

Rufy non poteva credere alle sue orecchie, non poteva essere lei! Alzò lo sguardo speranzoso e si aprì in un largo sorriso quando vide eregersi davanti a lui la figura di Hoshi girata di spalle.

“HOSHI!” gridarono tutti, chi sorpreso, chi impassibile, chi speranzoso e chi felice …

To be continued ....

Ciao a tutti! Chiedo perdono ç____ç non mi sono resa conto dell'ora XXD spero comunque che il chappy vi sia piaciuto! Ciao baci e grazie a tutti! Grazie a Neko: Ciaoooo! Visto che Hoshi non è morta? XXD Scusa ma vado di fretta ^^ la prossima volta ti saluto per bene!^^ Ciao baci tvb

                                                                                                                 By Vegetina.

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Il combattimento/ E' veramente finita? ***


“Mi meraviglio di te Rufy! Tu hai un sogno da realizzare, non puoi morire così! Devi diventare il re dei pirati!” disse girata di spalle la ninja.

“Hoshi … ma tu …” disse sorridendo con gli occhi lucidi.

“Si, sono viva! E sono venuta qui a prendermi la mia rivincita contro quella smorfiosetta da quattro soldi!” disse fissando la bionda, che si trovava proprio sotto il patibolo.

“Ma …” tentò di dire il ragazzo di gomma, ma venne subito interrotto dalla principessa.

“Non ora Rufy, rimandiamo le chiacchiere a dopo! Ho degli amici da salvare!” disse saltando giù e ritrovandosi faccia a faccia con Nabiki.

“Principessa di Strawberry, mi meraviglia sempre di più, sa? Credevo di averti tolto di mezzo per sempre e invece rieccoti qui come resuscitata!” disse la bionda fulminandola.

“Nabiki, dovresti aver capito che non è facile ne ingannarmi ne farmi fuori! Se pensavi veramente di potermi prendere così alla sprovvista sulla nave, ti sei sbagliata di grosso! Non sono una stupida e soprattutto non abbasso mai la guardia con quelle come te!” disse la mora mettendosi sulla difensiva.

“Bhe, anche se sei riuscita a salvarti, cosa credi di fare contro me e un intero esercito tutta sola?” disse l’ammiraglio ghignando.

“Tu dici che non posso nulla da sola? Forse hai ragione … ma sta a vedere!”

“DARK CLOUD TEMPO!” disse Nami da dietro i soldati facendo apparire una nuvola carica di elettricità sopra le loro teste.

“Cosa?” dissero tutti girandosi.

“THUNDER LANCE TEMPO!” disse poi la navigatrice traffiggendo i nemici con un fulmine preso direttamente dalla nuvola.

“Come puoi vedere, non sono sola …” disse Hoshi ghignando.

“Maledette ragazzine!” disse la bionda stringendo un pugno.

“Mentre Nami si occuperà di loro, io penserò a far fuori te!” disse Hoshi avanzando e sferrandole un pugno che Nabiki evitò facilmente.

“Non mi batterai!” disse l’ammiraglio sicuro.

“Tu puoi ipnotizzare i maschi, non le femmine! Il tuo potere è inutile con me!” disse Hoshi cominciando a sferrarle una serie di calci e pugni.

“Su questo hai ragione, ma le mie capacità non si basano solo ed esclusivamente sul frutto! Io sono abile a combattere!” disse Nabiki tirando fuori una spada.

“Una spada è?” disse Hoshi ghignando.

“NAMI! LANCIAMI UNA DELLE SPADE DI ZORO!” gridò poi la mora afferrando al volo una delle tre spade che Nami le aveva lanciato.

“Vedremo chi avrà la meglio!” disse Nabiki.

“Scusami tanto spadaccino, la prendo in prestito!” disse la mora rivolta a Zoro.

“Tsè, fa pure…” disse lo spadaccino mettendo il broncio.

“E ora a noi due!” disse Hoshi scagliandosi sulla bionda. A discapito di tutte le aspettative, entrambe se la cavavano nel maneggiare le spade ed erano praticamente alla pari. Tutti i colpi di entrambe venivano parati e se avessero continuato di questo passo, lo scontro non avrebbe mai avuto fine!

“Basta, mi sono stufata!” disse Hoshi buttando a terra la spada e sfoderando due dei suoi kunai.

“Ma cosa vuoi fare con quei pugnaletti! Ora ti faccio vedere io!” disse Nabiki portando un attacco laterale con la spada, ma che venne parato dalla mora con un kunai, mentre con l’altro colpì alla spalla la bionda; dopo di che le tirò un calcio al ventre, ma che l’ammiraglio schivò all’ultimo tirandole un pugno al viso.

“Però, devo ammettere di averti sottovalutato inizialmente!” disse la bionda.

“Anche tu non sei male, ma questo non vuol dire che vincerai!” disse Hoshi ripartendo all’attacco.

“HIKARI KURO!(luce nera)”

Nella mano della Ninja si creò una sfera di luce e velocemente si avvicinò alla ragazza, mirando al ventre.

“BAKAHATU!(Esplosione)” disse poi quando si trovava a meno di cinque centimentri dalla bionda, provocando una violenta esplosione che fece volare di qualche metro la ragazza.

“Vediamo se ora ti rialzi!” disse Hoshi con il fiatone. Quel colpo le levava sempre parecchie energie.

“Maledetta principessina! Questa me la paghi! I miei capelli sono tutti rovinati e come se non bastasse sono piena di graffi ed ho i vestiti strappati!” disse Nabiki con  voce da oca.

“Oh, ma quanto mi dispiace!” disse la mora ironicamente rimettendosi sulla difensiva. Se l’attacco che le aveva portato non aveva funzionato, voleva dire che aveva una forte resistenza! Non era così debole come pensava! Ma in fondo … era pur sempre un ammiraglio della marina!

“E adesso ti faccio vedere io!” disse Nabiki tirando fuori uno strano aggeggio, che con un po’ di fantasia si poteva dedurre che fosse una pistola. Hoshi alzò un sopracciglio, non capendo cosa volesse fare. Qualsiasi cosa avrebbe sparato, lei l’avrebbe o parata con il Kunai o schivata!

“E adesso … preparati a questo!” disse premendo un pulsante. Dalla pistola uscì uno strano proiettile rotondo che la mora parò con un kunai, ma a discapito di tutte le sue aspettative l’arma si spezzò e il proiettile la colpì di striscio ad un braccio andando poi a conficcarsi in un palazzo dietro di lei e distruggendolo.
La giovane Ninja sbarrò gli occhi, non capendo che diavoleria fosse quella.

“Sei rimasta sorpresa vero? Questa è una delle mie armi più devastanti! Questa pistola ha la capacità di sparare dei proiettili speciali alla velocità della luce. Sono resistenti più del diamante e distruggono qualsiasi cosa incontrano! Perciò non provare nemmeno a pararli, devi schivarli per salvarti, ma sono proprio curiosa di vedere se sarai più veloce tu o loro!” disse cominciando a spararne tanti di seguito. Hoshi cominciò a balzare a destra, a sinistra, in alto, in diagonale, ma quei maledetti proiettili riuscivano sempre a colpirla di striscio. Continuò a spararne, finchè uno non la colpì su una coscia facendola cadere a terra.

“Oh, ma quanto mi dispiace, si vede che è ora che tu muia!” disse Nabiki puntando nuovamente la pistola contro la mora, che digrignò i denti ma che, sotto gli occhi stupiti di tutti, riuscì nuovamente a schivare il colpo. Si rialzò in piedi e stringendo i pugni disse:
“Il dolore non esiste, è solo frutto della mia immaginazione! Io non sento dolore!”

Sembrava quasi volesse autoconvincersi, e difatti era così. Dal suo marsupio sfoderò degli Shuriken e li lanciò contro la bionda, che li schivò facilmente, ma a sopresa la mora le tirò un pugno. Nabiki era stata distratta dagli Shiruken e non si era accorta di lei che subito era partita all’attacco per colpirla. Dopo di che le tirò una serie di calci e terminò la sua azione con una gomitata sotto il mento che scaraventò la bionda a terra.

“Devo finirla, adesso! O dopo non avrò energie sufficenti per farlo!” disse Hoshi preparandosi a sferrare una delle sue tecniche, ma Nabiki la precedette e le lanciò contro degli spiedi appuntiti che la colpirono in tutte le parti del corpo.

“Maledizione!” disse Hoshi tirandosene fuori alcuni dalla pancia, dalle braccia e dalle gambe.

“Ha ha ha! E adesso cara la mia principessa, sei morta! E’ solo questione di tempo, quegli spiedi sono avvelenati! Tempo quindici minuti e il veleno farà effetto, immobilizzandoti e poi eliminandoti!” disse Nabiki ridendo di gusto.

“NOOOOO! HOSHIIII!” gridò Rufy.

“HOSHIII!” disse Nami cercando di scavalcare alcuni soldati con il quale stava combattendo per andare ad aiutare l’amica, ma altri marines glielo impedirono.

“Quindici minuti hai detto? Saranno più che sufficienti per farti fuori!” disse Hoshi avanzando contro la bionda e tirando il suo colpo preferito: la palla di fuoco devastante!

“Non mi colpirai!” disse Nabiki provando a schivarla, ma cadendo a terra accorgendosi solo in quel momento che un lembo dei suoi pantaloni era inchiodato al terreno da uno Shuriken che la mora aveva lanciato poco prima.

“COSA??? MA QUANDO L’HAI MESSO?” urlò la bionda fuori di se.

“Quando ti sei distratta!” disse ghignando colpendola in pieno con la sua palla di fuoco devastante. Il lembo dei pantaloni si strappò e Nabiki volò a metri di distanza finendo a terra apparentemente priva di sensi.

“E lei è sistemata … ora devo liberare gli altri!” disse prendendo un soldato e costringendo a rivelarle dove erano le chiavi.

“Le chiavi … ce le ha … l’ammiraglio Nabiki!” disse il soldato tremando spaventato.

“Bene, allora non devo far altro che prendergliele!” disse avvicinandosi al corpo della bionda, ma solo allora si accorse che era sparito. Sgranò gli occhi e immediatamente si girò aspettandosi un attacco alle spalle, ma stranamente non c’era …

“Ma … ma dove sei?” chiese Hoshi guardandosi intorno.

“Sei forte … non so se avrei molte possibilità di eliminarti, perciò mi conviene usare il piano B …” disse la bionda. Solo allora Hoshi capì che si trovava sul patibolo e la osservò mentre puntava un coltello alla gola del ragazzo di gomma.

“No, sei una maledetta codarda!” disse la principessa digrignando i denti.

“Se non sbaglio … tra te e lui c’è un certo feeling, e cosa succederebbe se io lo uccidessi?” disse malvagiamente.

“Non farlo! Per favore! E’ una sfida tra me e te! Combatti con me!” disse la ragazza tentando di convincerla.

“Soldato! Vai al cannone e puntaglielo contro!” disse la bionda rivolgendosi a uno dei suoi uomini che subito ubbidì.

“Che vuoi fare Nabiki?” disse la mora facendo un passo per avvicinarsi a lei.

“Ah ah ah no, mossa sbagliata! Non provare a muovere un muscolo o lo faccio fuori! Se vuoi che il tuo capitano si salvi, fatti eliminare da quel cannone senza opporre resistenza!” disse la bionda ridendo.

“NOOOO! HOSHIII! NON ASCOLTARLA E ATTACCALA! NON PREOCCUPARTI PER ME! TANTO MI ELIMINERA’ COMUNQUE DOPO! NON FARTI AMMAZZARE, ELIMINALA E SALVA GLI ALTRI!” gridò Rufy cercando di convincerla.

“Stai zitto moccioso!” disse Nabiki tirandogli un pugno in faccia.

“Io … ecco  io …” tentò di dire la mora indecisa sul da farsi.

“Avanti, non vorrai davvero far morire il tuo capitano?” disse la bionda ghignando.

“E va bene … fa ciò che vuoi, ma devi promettermi che li risparmierai!” disse Hoshi inginocchiandosi a terra.

“Hai la mia parola d’onore! Soldato … fuoco!” disse facendo cenno al suo uomo di sparare e così fu.

“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!” gridò Rufy cercando di dimenarsi.

“HOSHIIII!” gridò Nami cercando di avanzare verso l’amica, ma venendo fermata nuovamente da un soldato.

“NOOOOO!” gridarono alcuni componenti della ciurma tentando anche loro di liberarsi.

La palla di cannone raggiunse il suo obbiettivo e una violenta esplosione devastò una parte del piazzale.

To be continued ...

Salve a tutti ed eccomi qui con un nuovo capitolo! Spero vi sia piaciutoXXD grazie a tutti quelli che seguono la fic e che recensiscono.

RoloChan105: Allora per prima cosa ciao XD comincio con il dire che non me la prenderò mai e poi mai per una recensione negativa, anzi sono contenta che tu abbia espresso il tuo parere^^ me la prenderei solo nel caso fossi stata scontrosa e maleducata ma visto che non lo sei stata affatto accetto la tua critica più che volentieri^^ allora, comincio con il  dire che secondo me è una questione di gusti, la mia storia può piacere e non piacere. E' ovvio che se a te non piacciono le fic con personaggi inventati protagonisti  questa storia può solo che farti schifo XXD  dalla tua rece mi sembra anche di capire che le Rufy X nuovo personaggio non è che ti piacciano molto, ma come ho detto prima è solo una questione di gusti ^^ ... comunque, sul fatto che la storia è molto prevedibile purtroppo lo so XD sono negata nel fare un pò di suspance e ci sto lavorando per migliorarmi e il fatto che anche tu me l'abbia fatto notare non mi può far altro che piacere ^^ almeno mi ci applico meglio XD poi,  che Hoshi è la copia sputata di naruto è fatto volontariamente, le tecniche sono difatti prese da lui (Nella ciurma c'è di tutto, mancava solo il ninja e mi sembrava una buona idea XXD) e da qualche parte in qualche chappy dovrei dirlo e se mi sono dimenticata di scrivercelo perdonami infinitamente ^^ non ho ben capito comunque la frase "Almeno una donna che si trovi un sasuke ..." perchè se  ho interpretato la frase come penso io Hoshi un ragazzo se lo trova e credo sia facilmente comprensibile chi sarà XD  Devo darti anche ragione sul fatto che dovrei concentrarmi sugli altri personaggi, ma questa fic è nata apposta per raccontare di un personaggio nuovo, sul quale appunto si concentra la maggior parte della storia, ma comunque , ora che me l'hai fatto notare, credo che lascerò un pò più di spazio agli altri personaggi, rendendo protagonisti un pò tutti. Il commento a me non sembra stato affatto duro perchè non è che tu mi abbia insultata, anzi mi stai consigliando per rendere la fic più piacevole, ma come ho detto prima è una questione di gusti XD  non ci sono affatto rimasta male  del commento perchè tutto ciò che mi si dice lo uso per migliorarmi^^ grazie per aver espresso la tua opinione, ciao!^^

Neko: Ciaooo XXD già evviva Hoshi! Hihi ovviamente essendo un ninja può fare un mucchio di cose hihi almeno a te sono riuscita a coglierti di sorpresa XXD era piuttosto scontato!^^ Ovviamente Hoshi arriva in tempo a salvare RUfy U___U non l'avrebbe mai lasciato morire! (Maiiiii! Nessuno mi può ammazzare il mio Rufyyyyyyyyyyyy! nd hoshi) (Già, sono il protagonista! U__U non posso morire! Nd rufy)  Comunque spero che il chappy ti sia piaciuto, ciao baci tvb.

                                                                             By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** La sconfitta di Nabiki/ Chiarimenti ***


“Ha ha ha ha fatto la fine che meritava!” disse la bionda ridendo di gusto.

“MALEDETTA!!! IO TI AMMAZZO!!” gridò il capitano dimenandosi.

“Su, buono, tanto ora la raggiungerai! Non preoccuparti!” disse puntandogli il coltello alla gola.

“SEI UNA SPORCA BUGIARDA!” gridò Sanji fuori di se.

“Che ci volete fare, è la vita!” disse la bionda ridendo da oca.

"Thunder charge!" gridò Nami salendo sul patibolo.

"Swing arm!" disse poi scagliando la sfera di elettricità contro la bionda, che, presa alla sprovvista, volò fuori dal patibolo.

"Nami!" disse Zoro.

"Non doveva uccidere Hoshi! La pagherà cara!" disse la navigatrice con le lacrime agli occhi.

"STA ATTENTA NAMI! ALLE SPALLE!" gridò Zoro dimenandosi.

"Cosa?" si chiese la navigatrice girandosi e ritrovandosi Nabiki con un espression furente.

"Maledetta ragazzina ... non avresti dovuto! Ma tanto ora raggiungerai la tua amichetta ..." disse la bionda tirandole un pugno e scaraventandola a terra.

"BASTARDA LASCIALA STARE! NON TOCCARLA!" gridò lo spadaccino dimenandosi.

"NAMI-CHAAAAN! SCAPPA! NON PREOCCUPARTI DI NOI!" gridò Sanji tentando di liberarsi, ma era praticamente impossibile.

"E ora ..." disse la bionda avvicinandosi alla navigatrice e afferrandola per il collo.

"NAMIII! LIBERACI E SALVACIIII!" gridò Usop con le lacrime agli occhi.

"Addio bella!" disse Nabiki sul punto di infilzarla con una spada, ma la rossa riuscì a tirarle un calcio appena in tempo.

"Tu! Combatti con me! Sono io la tua avversaria! Lascia stare la mia sorellona!" disse una voce alle spalle dell'ammiraglio.

"Cosa?" si chiese la bionda incredula.

"Sorellina!" disse Nami aprendosi in un largo sorriso, con le lacrime agli occhi.

“Hoshi!” disse Rufy sorpreso di rivederla viva per la seconda volta.

“In dieci anni al servizio di Gairo ho imparato un cosa, mai fidarsi della marina! Io questa volta ti faccio fuori sul serio!” disse Hoshi digrignando i denti. Era ricoperta di sangue, segno che era rimasta coinvolta nell'esplosione.

“Ma tu hai più vite di un gatto!” disse Nabiki intenzionata a ucciderla definitivamente.

Le due cominciarono a correre una verso l’altra, intenzionate a farsi fuori a vicenda. Si presero per le mani cominciando a spingere una contro l’altra. In quanto a forza stavano pari. 

La mora le tirò una testata, provocandole e provocandosi una ferita. Dopo di che si allontanarono di nuovo.

“E adesso … anche se mi costerà tutta la mia energia rimanente, ti faccio fuori!” disse la principessa intenzionata ad usare la sua tecnica più devastante, quella che non era riuscita ad usare ad Enies Lobby.

“HOSHIIII! I SOLDATI SONO TUTTI ANNIENTATI! ORA DEVI VINCERE!!!” gridò Nami che si trovava poco distante da lei.

“I miei amici contano su di me, loro mi hanno aiutata a Strawberry e ora è giunto il momento che mi riscatti … ora sono io a dover aiutare loro!” disse la ragazza chiudendo gli occhi per concentrarsi. Si avvicinò con uno scatto alla bionda e la spinse contro un muro; la bionda le afferrò una mano per non farle fare altre mosse, ma la mora si conficco un kunai nella mano, trapassando quella di entrambe e inchiodandola al muro.

“TU SEI MATTA!” disse la bionda mordendosi un labbro per soffocare il dolore.

“Mizuiro Hi! (fuoco azzurro)” disse poi mentre una sfera di colore azzurro cominciava a comparire nella sua mano. Era una sfera di fuoco ricoperta di fulmini, distruttiva quanto letale!

“VAI HOSHIII!” gridò Nami

“Ma che vuoi fare? Così verrai coinvolta anche tu nell’esplosione!” disse la bionda cominciando a spaventarsi seriamente.

“Non mi importa, devo farti fuori!”disse la mora scagliando la sfera azzurra contro il ventre della nemica e provocando una forte esplosione che fece volare la bionda da una parte e la mora da un'altra …

Questa volta era veramente finita …

“Ce l’ho fatta … ho vinto io!” disse Hoshi sdraiata a terra respirando a fatica e incapace di muovere anche un singolo muscolo.

“Hoshi!!!” disse Nami andandole vicino.

“Nami … ho vinto … ce l’ho fatta … prendi le chiavi e libera gli altri …” disse con il fiatone e sul punto di perdere i sensi. Il veleno stava facendo effetto …

“Si, vado! Tu mi raccomando, resisti!” disse la navigatrice correndo verso il corpo privo di vita dell’ammiraglio e sfilandole il mazzo di chiavi da una tasca. Dopo di che si diresse in cima al patibolo e liberò dalle manette i suoi compagni.

“Vendicherò l’ammiraglio …” disse un soldato ancora in piedi avvicinandosi alla ragazza mora a terra priva di sensi.

“PUGNO GOM GOM! IN AZIONE!” gridò Rufy sferrando un potente pugno  al soldato. Dopo di che si avvicinò alla mora che si trovava a terra. Aveva avuto uno scontro duro, ma alla fine era riuscita a salvarli tutti …

“Hoshi …” disse prendendola in braccio per poi osservare il suo viso pieno di lividi e ferite. In quel momento pensò che fosse bellissima anche così …

“Ehi Rufy! Come sta?” chiese subito Sanji avvicinandosi all’amico.

"C'E' BISOGNO DI UN DOTTORE!" gridava Chopper andando avanti e indietro.

"Guarda che sei tu il dottore =.=" ..." disse Usop sconcertato.

"Ah, è vero!" disse il dottore ridendo istericamente.

“Ha perso i sensi … Chopper, andiamo sulla nave e li la curerai!” disse il capitano rivolgendosi alla piccola renna.

“Si!” disse Choppy serio. C'era bisogno di un'antidoto per quel veleno.

“Però, ha una bella resistenza!” disse Usop osservando la mora che si trovava tra le braccia di Rufy.

“Sicuramente più di te Usop!” disse Zoro, che solo allora si accorse di una ragazza che lo osservava con occhi tristi.

“Ehi Nami …” disse Zoro avvicinandosele. Lei istintivamente abbassò lo sguardo e con voce fredda gli chiese:

“Cosa c’è?”

“Perché mi guardavi così?” chiese lui non capendo.

“Niente … non è nulla!” disse mentre si mordeva il labbro inferiore per non scoppiare a piangere. Anche se era sotto il controllo di Nabiki, non poteva fare a meno di ripensare a ciò che gli aveva detto.

In quel momento dentro lo spadaccino si stava svolgendo una lotta interiore tra se stesso e il suo orgoglio. Una parte, ovviamente quella orgogliosa, gli diceva di far finta di nulla e tornare sulla nave, mentre un’altra gli diceva di abbracciarla e accarezzarle la testa. Si ricordava perfettamente ciò che era successo mentre era sotto il controllo di quella serpe e sapeva benissimo di averla ferita …

Per una volta optò nel mettere da parte l’orgoglio e di ascoltare il suo cuore.

Così Zoro abbracciò la rossa accarezzandole la testa e con voce calma e pacata le disse:

“Non è stato uno sbaglio salvarti a Coconut Village e sono contento di averti nella ciurma, non sarebbe la stessa cosa senza di te!”

Nami sbarrò gli occhi, tutto si sarebbe aspettata da Zoro tranne questo! Insomma, lui non la sopportava molto a lei … perché la stava abbracciando e tranquillizzando?

Quasi instintivamente la rossa scoppiò a piangere tra quelle braccia muscolose e possenti e lo strinse forte a sua volta. Si sentiva così al sicuro con lui, così protetta … si sentiva così bene!

“Grazie … Zoro …” disse Nami poggiando la testa sul suo petto.

To be continued ...

Ciao a tutti xD scusate se ieri non ho aggiornata ma non sono stata a casa tutto il giorno ... comunque, spero che vi sia piaciuto! Grazie a tutti quelli che recensiscono e leggono.

Neko: Si che non muore è scontato xD come quando Rufy ad Alabasta sembra morto ma non poteva essere se no finiva one piece hihiihihih ... in questo caso finiva la fic xD ... comunque  x la rece di Rolochan xD io sono fatta così, dò spazio quasi solamente ai protagonisti, in fondo per gli altri mi sembra inutile caratterizzarli, xD li conoscete tutti e poi la protagonista è Hoshi ed è ovvio che ci sia quasi sempre xD  uhm, non sapevo che amassi le Runami xD  sarà k io Rufy lo vedo solo cn hoshi ormai hihihih ... comunque, anche io quando leggo faccio come te xD solo le parti che mi interessano e quelle che riguardano gli altri le salto hihihihih .. alla domanda che se in futuro ci sarà un pò di romanticismo la risposta è si U___U e anche tanto :D ma più in la hihihi per la seconda domanda ti dico che  Zoro ha dato il permesso ad Hoshi di usare la sua spada perchè in cuor suo sperava che salvasse Nami U__U XD spero ti sia piaciuto! Ciao baci tvb

                                                         By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Consigli da un amico/ chiarimenti! ***


Rufy e gli altri, erano arrivati alla nave e il capitano aveva portato la mora nella sua camera, poggiandola sul letto.

“Rufy, ti dispiace uscire? Dovrei toglierle i vestiti per medicarla …” disse Chopper.

“Si … va bene …” disse il ragazzo di gomma uscendo dalla stanza a testa bassa. Anche se Nabiki era stata sconfitta ed Hoshi non era morta come tutti pensavano, lui si sentiva ancora profondamente in colpa. E’ vero che era stato ipnotizzato, ma se si lasciava controllare così facilmente, che razza di capitano era? Doveva riuscire ad opporrsi a quell’ipnosi e non dirle quelle cose terribili e tanto meno picchiarla! Se  faceva del male ai suoi compagni di ciurma, come poteva sperare di diventare il re dei pirati?

Appoggiò la schiena al muro e si lasciò scivolare per terra. Si abbassò un po’ il suo cappello di paglia, in modo tale che gli coprisse gli occhi lucidi. Proprio in quel momento arrivò Sanji che, come era solito fare, stava fumando una sigaratta.

“Rufy … che ci fai li per terra?” chiese il biondo facendo un tiro di sigaretta.

“Niente …” disse con voce triste. Il cuoco si sedette accanto a lui e lo scrutò attentamente, poi gli disse:

“Rufy, eravamo tutti sotto il controllo di Nabiki, nessuno di noi ha fatto ciò che fatto con intenzioni cattive … non potevamo controllare la nostra volontà …”

“Si però … non sono stato in grado di respingere l’ipnosi … questa volta ci è andata bene, ma se dovesse succedere nuovamente? E se la prossima volta la eliminassi? Come faccio a chiederle scusa e a dirle di fidarsi di me se sono io a non fidarmi per primo di me stesso?” chiese il capitano chiaramente turbato.

“Rufy … io sono sicuro che se anche dovesse ricapitare una cosa del genere, tu non la faresti mai fuori … puoi picchiarla, puoi insultarla, ma il tuo io interiore te lo proibbirebbe! Anche se eri ipnotizzato, una parte di te c’era ancora e sicuramente le avresti fatto molto più male se l’avessi picchiata veramente, mentre mi ricordo che si è subito rialzata e non ha neanche perso i sensi e questo vuol dire che ti sei dato un freno, non hai voluto esagerare!” disse Sanji saggiamente.

“Tu … quindi dici che io mi sono controllato?” chiese il ragazzo di gomma alzando lo sguardo verso l’amico.

“Si, lo sappiamo tutti qui sulla nave che tu sei il più forte e che uno dei tuoi pugni è micidiale … se le volevi fare veramente male, gliel’avresti fatto, invece le hai provocato qualche livido e qualche graffio, niente di irreparabile…” disse Sanji facendo l’ennesimo tiro di sigaretta.

“Quindi … credi che non ce l’abbia con me?” chiese Rufy sempre più speranzoso.

“Sappi che sicuramente bene non ci potrà essere rimasta, in fondo le hai detto delle parole alquanto cattive, ma già il fatto che ha rischiato la vita per salvarci sta a significare che ci tiene a noi e che ci vuole bene, perciò ti do un consiglio … appena si risveglierà, va da lei e chiedile scusa anche in ginocchio se sarà necessario!” disse il cuoco.

“Si … avevo intenzione di scusarmi dall’inizio … ho avuto un comportamento imperdonabile …” disse riabbassando lo sguardo.

“Ragazzi!” disse Chopper uscendo dalla stanza.

“Chopper! Come sta Hoshi? Si è ripresa? E’ in pericolo di vita?” chiesero i due all’unisuono.

“Le ho somministrato un antidoto per il veleno e le ho medicato le ferite. Si risveglierà a breve, ma ha bisogno di riposo, perciò entrate uno alla volta!” disse il medico richiudendo la porta.

“Sanji!” disse Rufy a trentadue denti.

“Non ci pensare neanche! Vado prima io da Hoshi-chan!” disse il cuoco, ma fu tutto inutile dato che Rufy era già entrato nella stanza e aveva richiuso la porta.

“E ti pareva … vabbè vado a prepararle da mangiare, avrà sicuramente fame …” disse il cuoco dirigendosi in cucina.

Il capitano era entrato nella stanza e aveva trovato Hoshi intenta a specchiarsi in uno specchietto portadile.

“WAAAA! RUFYYYY! ESCI SUBITOOO!” urlò la ragazza coprendosi il viso.

“Mmh? Perché?” chiese lui non capendo.

“Non voglio che mi vediate ridotta in queste condizioni! Ho il viso pieno di lividi e tutto gonfio!” disse non trovando il coraggio di guardarlo in faccia. Il ragazzo di gomma sorrise e si sedette accanto a lei sul letto.

“Secondo me sei molto carina anche così!” disse sorridendole. Hoshi rimase alquanto sorpresa da quelle parole, tanto che si girò e lasciò che il ragazzo potesse guardarla in faccia.

“Rufy … ma tu …” disse guardandolo dritto negli occhi.

“Aspetta, aspetta! Prima di qualsiasi cosa vorrei dirti alcune cose!” disse il ragazzo agitando le mani davanti a se.

“Ti ascolto …” disse lei abbassando lo sguardo.

“Io … ecco vedi … vorrei scusarmi per ciò che ti ho fatto e ciò che ti ho detto, non avrei voluto … veramente … sono stato un idiota …” disse a sguardo basso. La mora alzò il viso e sorrise dolcemente strizzando gli occhi.

“Tu non hai bisogno di scusarti, non eri in te … io non ce l’ho con te, so benissimo che non l’avresti mai fatto di tua spontanea volontà!” disse sorridendo con le lacrime agli occhi.

“E allora … perché hai le lacrime agli occhi?” chiese il moro un po’ triste.

“Perché  sono contenta che sia tornato in te … quel carattere da bastardo non ti si addiceva proprio!” disse la mora sforzandosi si sorridere.

"Ma ... io come posso sapere che qualcuno non mi ipnotizzerà nuovamente? Come posso accettare il tuo perdono se non sono sicuro di non ripetere nuovamente questo errore?" chiese il ragazzo guardandola seriamente.

"Qualsiasi nemico ci provasse io lo farei fuori e tu torneresti come prima!" disse lei sorridente.

Rufy la guardò e riabbassò lo sguardo. Anche se lei non ce l’aveva con lui, si sentiva ancora tremendamente in colpa.

“Lo sai vero che ti voglio bene?” disse Hoshi abbracciandolo. Rufy rispose all’abbraccio e sorrise.

“Ho temuto di perderti …” disse con voce triste.

“Lo sai che io sono fortissima e che non mi lascio sconfiggere tanto facilmente, soprattutto da una come Nabiki! Sono stati giorni difficili, ma dovresti sapere che anche se è dura non me ne vado, che anche con i denti combatterei per difendervi … ti starò sempre accanto, non ti abbandonerò …” disse dolcemente la ragazza.

“Questo mi rassicura …” disse sorridendo.

“Allora, possiamo considerare tutto risolto?” gli chiese la mora sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori.

“Se per te va bene …”

“So che non pensavi tutto ciò che hai detto, perciò, per quale motivo dovrei prendermela per una colpa che non hai? L’unica responsabile di tutto ciò ha pagato, perciò amici come prima!” disse Hoshi tentando di alzarsi dal letto.

“Ehi, ma tu puoi alzarti?” chiese lui ingenuamente.

“Shhhh, non dire nulla a Chopper! Non mi va di rimanere qui ferma su un letto, vado a prendere una boccata d’aria e torno!” disse facendogli l’occhiolino.

“Aspetta, vengo con te!” disse il ragazzo seguendola.

                                                                                                           ***

Nami era intenta a disegnare una delle sue cartine ed era concentrata al massimo, quando le tornò improvvisamente alla mente quell’abbraccio dato da Zoro … era un semplice abbraccio si, ma che stava a significare? Magari era anche qualcosa di più …

A destarla dai suoi pensieri fu un Hoshi alquanto frettolosa, che si chiuse a chiave nella stanza dove si trovava anche Nami, mentre si guardava intorno con aria furtiva.

“Hoshi, già ti sei ripresa … ma che stai facendo?” chiese la rossa non capendo.

“Mi nascondo da Chopper, se mi vede in piedi mi fa una ramanzina che non finisce più!” disse la mora avvicinandosi all’amica.

“He he non cambierai mai!” disse Nami sorridente.

“He he … piuttosto, volevo chiederti una cosa!” disse la mora sedendosi accanto a lei.

“Dimmi pure …”

“Tra quanto pensi che arriveremo alla prossima isola?” chiese con curiosità.

“Entro due o tre giorni, perché?”

La mora fece un sorriso a trentadue denti e con voce allegra le disse:

“Perfetto! Allora io, te e Robin andremo a fare shopping!”

“Hai voglia di fare colpo su Rufy è?”  disse Nami con tono malizioso.

“Diciamo di si!” disse la mora strizzando un occhio e facendo una linguetta.

“Ooooooh! Rivelazione!” disse Nami facendo un applauso.

“Però tu dovrai far colpo su Zoro!”

“Eh ….O/////O perché sei fissata con questa storia? Non è come pensi!” disse Nami bordeaux.

“Si, si ok ok … senti, ora torno a riposare che se Choppy si accorge della mia assenza c’è il rischio che mi leghi al letto!” disse Hoshi sgusciando fuori dalla stanza quatta quatta.

To be continued ...

Ciaooooo! Ormai avrete capito che non riesco più ad aggiornare tutti i giorni XXD causa studio, ma comunque aggiornerò piuttosto velocemente, un giorno si un giorno no ... spero che questo chappy vi sia piaciuto :D tra poco inizierà una nuova avventura e come anticipazione vi dico che sarà la saga dell'Akai Fu, totalmente inventata da me! XD grazie a tutti quelli che leggono, recensiscono e che hanno messo la storia tra i preferiti ... Ciao baci vvb!

Neko: Hola bella, sai k l'altro giorno ho scoperto per pure caso che Neko in giapponese vuol dire gatto? XXD ok non centra nulla però mi andava di dirtelo ... U__U comunque, non importa se la rece era più corta del solito XD l'impo è che il chappy ti sia piciuto! Spero che anche questo ti sia piaciuto! Ciao baci alla prossima.

                                                                                                                                       By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Il gioco della bottiglia/ situazione inquietante... ***


Era ora di cena e tutta la ciurma si stava riunendo nella sala da pranzo. Hoshi veniva trasportata sulle spalle da Rufy, dato che Chopper non voleva assolutamente che si sforzasse.

“Grazie Rufy!” disse la ragazza schioccandogli un bacino sulla guancia che fece arrossire il moro.

“Oh mia dea, se vuoi ti posso portare io la prossima volta!” disse Sanji con galanteria.

“Stai buono tu e lasciali in pace!” disse Robin dandogli una botta in testa e trascinandolo via.

Appena ebbero finito di cenare, si alzarono tutti e si diressero nel salotto.

“Ragazzi! Che ne dite se facciamo un gioco?” chiese Nami maliziosamente.

“Che gioco?” chiese Hoshi afferrando al volo quel tono malizioso.

“Il gioco della bottiglia!” disse la rossa facendo la linguetta.

“Bottiglia? Sembra divertente!” disse Rufy non capendo di cosa si trattasse.

“E va bene …” dissero Zoro e Sanji.

“Anche io ci sto!” disse Usop.

“Come volete …” disse Robin.

“A me non va!” disse Chopper andandosene a dormire.

“Io invece ci sto! Super!” disse Franky.

“Bene, comincia tu Hoshi!” disse Nami dandole la bottiglia.

“Ok …” disse la mora leccandosi le labbra.

“Io scelgo … bacio!” disse sorridendo maliziosamente.

“Uhm?” disse Rufy non avendo ancora capito in cosa consistesse il gioco. Hoshi girò la bottiglia che girava velocissima e a mano a mano rallentava sempre di più … alla fine la bottiglia si fermò su Sanji e ad Hoshi per poco non le venne un infarto.

“Oh mia dea!!! Vieni qui e dammi un bacino!!!” disse Sanji sporgendo all’infuori le labbra. La mora aveva un espressione un po’ schifata, però era il gioco e doveva stare alle regole, così diede un leggero bacio a stampo al cuoco che rischiò l’arresto cardiaco. Robin fulminò con lo sguardo la mora, mentre una leggera invidia cominciava a farsi largo in lei, mentre Rufy, non capendo il perché, aveva una strana voglia di strozzare l’amico biondo.

“Bene, ora tocca a Sanji girare la bottiglia!” disse Nami dandola in mano al cuoco.

“Io scelgo bacio appassionato!” disse il biondo con gli occhi sognanti. La bottiglia girò, girò e rigirò, finchè non si fermò … la sfortunata, o in questo caso fortunata, fu Robin! Il cuoco era ben lieto di baciarla passionalmente e Robin, anche se non lo dimostrava, era felice! Si diedero un bacio molto passionale sotto gli occhi sbarrati di tutti e maliziosi di Nami e Hoshi, che sotto sotto sapevano che all’archeologa piaceva il cuoco.

“Io scelgo schiaffo!” disse Robin girando la bottiglia che si fermò su Zoro.

“E ti pareva …” disse lo spadaccino facendosi dare uno schiaffo che a lui sembrò una carezza.

“E ora … ma si, scelgo bacio!” disse zoro girando la bottiglia che si fermò su Rufy. Lo spadaccino sbarrò gli occhi e impallidì, mentre Rufy ancora non aveva capito come funzionava il gioco.

“Che bello! Sono uscito io!” disse il capitano allegro. Tutti scoppiarono a ridere.

“Dai ragazzi, baciatevi!” disse Hoshi ridendo a crepapelle.

“Sta zitta tu!” disse Zoro indignato.

“No, aspettate, fatemi capire … io dovrei baciare lui?” disse Rufy indicando l’amico.

“Esatto!” dissero tutti annuendo.

“Ma voi siete matti! Non lo farò!” disse Rufy incrociando le braccia.

“E’ il gioco ragazzi, oppure volete perdere la faccia?” disse Nami che a quelle parole fece scattare Zoro che diede velocemente un bacio a stampo a Rufy facendo ridere tutti. I due cominciarono a tossire sfregandosi le labbra fino a farle arrossare e sputacchiando.

“Che schifo!” dissero tutti e due.

“haha che scena divertente!” disse Hoshi ridendo a crepapelle.

“Tsk, ora vedrai come mi vendico! Rufy, scegli sgabuzzino!” disse Zoro autoritario.

“E cos’è?” chiese il capitano non capendo.

“Una cosa divertente!” disse lo spadaccino ghignando.

“Ok, se lo dici tu … scelgo sgabuzzino!” disse Rufy girando la bottiglia sotto lo sguardo terrorizzato delle ragazze.

“NOOOO! RUFYYY! CHE HAI FATTO???” gridò Hoshi sbarrando gli occhi mentre la bottiglia girava.

“Perché? Zoro ha detto che è divertente!” disse ingenuamente il moro.

“Idiota! Lo sgabuzzino vuol dire rinchiudersi nello sgabuzzino con la persona che esce e farci determinate cose!” disse Hoshi rossa in viso dalla rabbia. A quelle parole Rufy avvampò, capendo le conseguenze della sua scelta. La bottiglia, per casualità, si fermò proprio su Hoshi la quale sbiancò cominciando a sudare freddo.

Ok, le sarebbe piaciuto ‘fare qualcosa’ con Rufy, ma non in quel modo! Le veniva quasi da piangere … in fondo, sarebbe stata solo una cosa fatta senza sentimento e senza amore  …

“Forza, andiamo Rufy! Sono le regole del gioco!” disse la mora alzandosi a sguardo basso e dirigendosi in uno sgabuzzino piccolo e buio.

“Sei proprio perfido Zoro!” disse Nami guardandolo truce.

“E’ il gioco, è colpa di Rufy che ha accettato!” disse lo spadaccino sorridendo e mettendosi le braccia dietro la testa.

“NOOOO! HOSHI-CHAANNN! PUOI ANCHE DECIDERE DI NON FARLO!” disse Sanji piangendo a dirotto.

“Il gioco è gioco!” disse la ragazza aspettando che Rufy si alzasse. Il capitano decise di muoversi e seguì la ragazza nello sgabuzzino. Si rinchiusero dentro e spensero la luce, rendendo così la visibilità pari a zero.
Hoshi mise le braccia intorno al collo del capitano che, anche se lei non poteva vederlo, avvampò di rossore. Lei cominciò a baciargli il collo mentre il ragazzo rimaneva immobile, come pietrificato. Si era accorto che quelli non erano affato gesti spontanei e che si sentiva parecchio a disagio … non voleva che accadesse qualcosa in quel modo.

“Senti …” disse Rufy allontanandola da se.

“Che c’è?” chiese lei con voce un pochino triste.

“Io … io non voglio! Chissene frega delle regole del gioco, non mi va!” disse aprendo la porta dello sgabuzzino.

“E’?” disse la mora alzando un sopracciglio. Non le era ancora chiaro se il problema era lei, che non andava bene, o la situazione che non gli piaceva.

“Già fatto?” chiese Robin impassibile.

“Non voglio farlo!” disse il capitano gonfiandosi le guance.

“E va bene … lo devo ammettere, sono stato troppo cattivello!” disse Zoro ghignando. Intanto Hoshi li raggiunse, ancora leggermente rossa in viso.

“Dai, facciamo una cosa, eliminiamo dal gioco questo ‘sgabuzzino’ e fermiamoci al bacio, ok?” disse Nami sorridendo agli altri.

“Ok!” dissero tutti in coro.

“Io mi sono stufato però!” disse il capitano alzandosi in piedi e andandosene.

“Mmmh? Secondo voi se l’è presa?” chiese Sanji alzando un sopracciglio.

“Non so, è strano, non lo capisco!” disse Nami.

“Comunque ragazzi è tardi, forse è meglio andare a dormire!” disse Hoshi rialzandosi in piedi.

“Si, hai ragione!” disse Nami imitando l’amica e subito seguita da Robin.

“Ma no mie dee, giochiamo ancora un po’!” disse Sanji sperando di baciarle nuovamente.

“Notte Sanji!” disse Hoshi chiudendo la porta del salotto.

“Wuaaa! Notte!” disse Zoro addormentandosi sul pavimento della stanza.

“Uffa ç_____ç…” disse Sanji triste.

                                                                                                ***

Hoshi aprì lentamente gli occhi, ritrovandosi in una grande stanza bianca senza niente dentro. L’unica cosa che c’era era una ragazzina dai capelli neri con i riflessi blu, girata di spalle. Era seduta a terra e canticchiava una canzone un po’ inquetante. La sedicenne, un po’ confusa, si avvicinò alla bimba. Per prima cosa non riusciva a spiegarsi come era finita li, eppure era convinta di trovarsi sulla nave con i suoi amici, e poi chi era quella bambina?

“Ciao piccola … cosa ci fai qui tutta sola?” chiese Hoshi sorridendole.

“Na na nana nana(Canzoncina inquietante) … i miei genitori sono stati uccisi, i miei fratelli se ne sono andati, sono  rimasta sola …” disse sempre girata di spalle, con voce malinconica. La mora sbarrò gli occhi, quella voce le era come familiare e anche quella storiella non le era affatto nuova…

“Oh … mi dispiace piccola … come ti chiami?” chiese la mora mettendole una mano su una spalla, ma immediatamente si bruciò. Quella bimba era bollente …

“Il mio nome? Non lo so …” disse la piccola rimanendo seduta a terra.

“Ma … da dove viene?” disse Hoshi cominciando a spaventarsi.

“Da dove vengo dici?” disse la bimba girando finalmente la testa e rivelando un volto identico a quello dellla Ninja all’età di sei anni, apparte per gli occhi rossi e i canini appuntiti e sporgenti come quelli di un vampiro. Come se non bastasse aveva anche il viso sfigurato da un enorme taglio e il colore della pelle era bianco come quello di un cadavere, con il sangue che le colava ovunque. …

 Hoshi indietreggiò di qualche passo, spaventata da quella figura un po’ inquietante.

“Io vengo da dentro di te!” disse poi alzandosi in piedi  e avviccinandosi alla mora che intanto era caduta a terra dallo spavento. Era vestita con un lungo abito bianco che le arrivava fino ai piedi, ma era tutto strappato e sporco. I piedi erano incrostati di sangue e le unghie tutte nere.

“Ma che cosa stai dicendo?” disse la ragazza sbarrando gli occhi. La bimba ghignò e si sollevò il vestitino,  rivelando un tatuaggio a forma di stella a sinistra del ventre. Era identico a quello che aveva Hoshi, con la sola differenza che la stella di quella bambina era rossa e la sua nera!

“Ma cosa …?” disse la povera sedicenne non capendo.

“Io sono te e tu sei me, io e te siamo una cosa sola … per sempre …” disse la bimba mentre gli occhi rossi le si accendevano.

“Tra poco la stella nera si riunirà a quella rossa e il destino sarà compiuto!” disse la bambina alitando un vapore strano contro la giovane Hoshi.

Il tatuaggio cominciò a bruciarle e divenne rosso, come quello della bambina; ci fu un’enorme luce e poi più niente….

To be continued ...

Giornoooo ciurmaaaa! Come va la vita? Spero bene XXD comunque, questo chappy è stato divertente, apparte il finale parecchio inquietante! °-°  spero comunque vi abbia messo un pò di curiosità XXD Ciao baci vvb e grazie a tutti quellli che leggono e rece!

Neko: Ciaoooo XD si Hoshi e Rufy si sono riappacificati fortunatamente, ma le sorprese non sono ancora finite U__U siamo di fronte a un avventura tutta nuova XXD comunque concordo con te *__* i gattini sono stupendi! Io li adoro! Che teneri!!! :D mi piacciono tanto quelli arancioni  o quelli bianchi e neri ^^ ci vediamo al prossimo chappy., ciao baci!

Marie_92: La figliol prodica è tornata a casa *___* quanto tempo geme XXD ok hai vinto la sfida, sei riuscita a leggere tutti i chappy in pochissimo tempo U___U vinci un Ace gonfiabile!!! *-* comunque, non sei l'unica ad aver odiato Nabiki U___U la odiano tutti! XXD povera bionda hihi comunque, spero che ti sia piaciuto il chappy, ciao baci tvb!

                                                                               By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** Shopping, shopping e shopping/ Akai fu? Nuova minaccia? ***


La Ninja sbarrò gli occhi sconvolta, risvegliandosi tutta sudata … era stato solamente un sogno, eppure … era come se tutto quello che aveva visto fosse  stato reale …

Si toccò il tatuaggio e rimase a bocca aperta. Le bruciava ancora … come se fosse infuocato. Si alzò e velocemente si diresse in bagno. Accese la luce e si guardò allo specchio. Il colore era nero …

Probabilmente si stava facendo troppi filmini mentali, era sicuramente suggestione …

Un sogno non poteva essere reale!

A passi lenti e ancora un po’ incerta, si rimise nel suo letto e riprese a dormire non pensando più a quello strano sogno …

                                                                                                ***

Il sole stava sorgendo e tutti i componenti della ciurma si stavano alzando e, una volta vestiti, si stavano dirigendo in cucina per fare colazione.

“Ragazzi, ho un ottima notizia!” disse Nami entrando in cucina. Tutti si girarono verso la navigatrice in attesa che dicesse qualcosa.

“Vedo terra! Entro un ora arriveremo!” disse la rossa sorridente.

“Siiiii!” disse Hoshi esultando all’idea di poter finalmente fare shopping.

“Non ti agitare Hoshi! Non sei ancora guarita!” disse Chopper ammonendo la mora.

“Dai Choppy, io mi sento benissimo! Le tue cure sono prodigiose! Sei un ottimo medico!” disse la ragazza accarezzandogli la testa.

“Oh no se pensi di raggirarmi con dei complimenti ti sbagli!” disse Chopper sorridendo e facendo ondulare il suo corpo per i complimenti.

“Non si direbbe =.= …” disse la mora spiazzata.

“Dai Hoshi! Vatti a preparare che appena sbarchiamo sull’isola io, te e Robin andiamo a fare shopping!” disse la navigatrice dirigendosi in camera.

“Aspettami Nami!!! Vengo con te!” disse Hoshi raggiungendo l’amica.

                                                                                                     ***

Finalmente erano arrivati a terra e, come avevano detto in precedenza, le tre ragazze sstavano per scendere dalla nave per andare a fare spesa. Erano vestite tutte e tre molto provocanti: Nami indossava una camicetta rosa, che le arrivava molto sopra l’ombelico e che lasciava poca immaginazione ai maschi. Poi aveva un paio di pantaloncini corti  di jeans e un paio di sandali ai piedi. I capelli lasciati per metà sciolti e per metà legati, le ricadevano morbidamente sulle spalle. Alle orecchie due orecchini piccoli a forma di farfallina e d’oro.

Hoshi indossava una mini bianca molto corta, che anche con un soffio di vento si sarebbe alzata. Poi aveva un corto top di colore azzurro, che le lasciava scoperta maggior parte della pancia, mettendo in bella vista il suo tatuaggio e facendo risaltare il suo decoltè. Ai piedi un paio di stivali begie, che le ricadevano morbidamente lungo i polpacci. I capelli erano raccolti in un coda alta e ben fatta, che lasciava libera solo la corta frangetta laterale. Alle orecchie portava due grandi boccoli d’argento.

Robin indossava un corto vestito nero, che le stringeva in vita e lasciava intravedere le forme del suo prosperoso seno. Ai piedi stivali con il tacco, anch’essi neri e i capelli erano lasciati sciolti come sempre.

“Ma voi volete veramente andare in giro conciate così?” chiese Zoro alzando un sopracciglio. Belle erano belle, ma chissà quanti maniaci avrebbero attirato!

“Si perché? Problemi?” chiese Nami acida.

“Mah … dovrete prepararvi ai corteggiatori …” disse lo spadaccino sedendosi e appoggiandosi all’arbero maestro.

“Ehi Zoro, ma non è che sei geloso?” chiese la rossa con tono malizioso.

“Io? Pufff … figurati … poi geloso di una gallina …” disse il ragazzo in tono assonnato.

“Sei insopportabile! Tsè … andiamo Hoshi ! Robin!” disse la navigatrice scendendo dalla nave.

“Posso venire con voi?” chiese Sanji con gli occhi a cuoricino.

“NO!” dissero Hoshi e Nami all’unisuono. Il cuoco cadde in depressione e si mise in un angoletto a fare cerchietti per terra.

Le tre ragazze si diressero in città e cominciarono a girare negozio dopo negozio. Vedevano i vestiti, li provavano e poi li compravano. Fecero così per circa sei negozi, spendendo un patrimonio, ma tanto avevano a disposizione un mucchio di soldi.

“Salve bambole, perché non venite a fare un giro con noi?” chiese un ragazzo fermandosi insieme a tre amici davanti alle tre ragazze. Hoshi inarcò le sopracciglia e con una velocità fulminea gli tirò un pugno allo stomaco.

“N-o-n c-h-i-a-m-a-r-m-i m-a-i p-i-ù b-a-m-b-o-l-a!” disse scandendo bene le parole.

“Ehi … ma loro non sono per caso …” disse uno dei tre ragazzi rimasto in piedi con un tono un po’ spaventato.

“Sono tre ragazzine che vogliono farsi la bua!” disse un altro scrocchiandosi le nocchie. Nami sorrise e li guardò con aria di sfida.

“No no! Fermo amico! Loro se non sbaglio hanno una taglia sulla testa! Fanno parte della ciurma di cappello di paglia! Se le torciamo anche un solo capello i loro compagni ci fanno fuori! E poi il loro capitano è famoso per essere uno spietato assassino!” disse uno dei tre spaventato.

“Bhe, non ci troveranno mai!” disse uno dei tre attaccando Nami, ma lei schivò il colpo e, una volta unito il suo Perfect Clima Attack, gli diede una bastonata in testa mettendolo K.O.

“Allora, ve ne andate o devo sistermarvi?” disse Robin pronta ad usare i suoi poteri.

I due terrorizzati scapparono a gambe levate, facendo scoppiare in una grossa risate le tre ragazze.

“Oddio ragazze, è stato troppo divertente! Avete visto la faccia che hanno fatto? Hahaha!” disse Hoshi camminando per strada insieme alle sue due amiche.

“Ha ha ha hai ragione! Volevano picchiarci, ma alla fine ci hanno rimesso loro!” disse Nami ridendo di gusto.

“Si, è stato divertente! E poi credono che Rufy sia uno spietato assassino!” disse Robin sorridendo.

"Sicuramente per la taglia che ha sulla testa! Ha ha ha! Certo che io ad  ammazzare qualcuno a sangue freddo proprio non ce lo vedo!" disse la rossa ridendo di gusto.

“Già, ma comunque, pensiamo alle cose serie! Ora in quale negozio entriamo?” chiese Hoshi non vedendo l’ora di comprare qualche altro vestito.

“Mah, il prossimo che vediamo e che vale la pena entrarci!” disse Robin continuando ad avanzare.

                                                                                      ***

Intanto, in una stanza poco illuminata e moltro tetra, un uomo e una ragazza stavano discutendo di un fatto molto importante.

“E così la ciurma di cappello di paglia è approdata su quest’isola …” disse l’uomo ghignando.

“Esatto, e con loro c’è anche quella ragazzina …” disse la ragazza sorridendo.

“E allora tutto questo è perfetto … finalmente cattureremo cappello di paglia e se saremo fortunati si attiverà anche l’Akai Fu (sigillo rosso), e grazie a quello non ci sarà bisogno di sporcarsi le mani!” disse l’uomo ridendo malvagiamente.

“Ancora speri nell’Akai Fu? Non è servito per anni, è stato inutile e tu pensi che proprio ora si attiverà? Perché?” chiese la ragazzina scettica.

“La maledizione diceva che il sigillo avrebbe cominciato a funzionare dopo che la stella nera avesse incontrato il raggio di sole e questo è avvenuto … il sigillo a breve si attiverà, seminando distruzione ovunque e eliminando qualsiasi cosa incontri sul proprio cammino, ma affinchè tutto ciò accada, c’è bisogno di un ultimo piccolissimo dettaglio …!” disse l’uomo ghignando.

                                                                                                         ***

“Mmh?” si chiese Rufy osservando uno strano libro che si trovava nella libreria di Robin.

“Che strano …” disse prendendolo in mano e osservando la copertina. Era molto vecchio, sembrava quasi l’avessero publicato più di cento anni fa e c’era disegnata una strana stella rossa all’interno di una stella nera . Il titolo era “il mistero della leggenda”.

“Mah … chissà cos’è!” si chiese il capitano attirato per un motivo inspiegabile da quel libro. Aveva voglia di leggerlo, però l’odore del cibo lo fece destare dai suoi pensieri e così, si infilò il libro nella maglietta e corse in cucina.

Le ragazze ancora non erano tornate, anche se avevano detto che per l’ora di pranzo ci sarebbero state sicuramente e Sanji aveva cominciato a preoccuparsi.

“Dai Sanji, sicuramente si saranno fermate in qualche negozio!” disse Usop.

“Infatti! Noi intanto mangiamo! Ho fame! Ho fame!” disse Rufy sbattendo le posate sul tavolo.

"Ha ragione il cuoco ... sicuramente c'è stato qualche imprevisto, non ritardano mai ..." disse Zoro a braccia incrociate e con gli occhi chiusi.

“RUFYYY!!!” gridò Hoshi entrando di corsa in cucina con il fiatone. Sembrava sconvolta.

“Hoshi, cos’è successo?” chiese Sanji preoccupato.

“Dove sono le altre due?” chiese Zoro notando che era sola.

“E’ successo un casino! Degli strani tizi si sono avvicinati a noi dicendo delle strane cose! Si sono presi Nami e Robin e hanno detto che io e te dobbiamo recarci da soli nella radura che si trova dietro la città! Hanno nominato uno strano nome, tipo Akai qualcosa!” disse la mora rivolta a Rufy.

“E’ sicuramente una trappola … vorranno catturarvi …” disse Zoro.

“Infatti … non andrete soli!” disse Sanji.

“Bhe, che problema c’è? Tanto siamo forti io e lei! Ce la caveremo da soli …” disse il capitano ridendo spensierato come sempre.

La mora accennò un sorriso, ma improvvisamente sbarrò gli occhi ed ebbe come un miraggio. Tutto e tutti nella stanza svanì e davanti a lei le si materializzò di nuovo quella bambina che aveva sognato poco tempo prima.

“Tu … che ci fai di nuovo qui? Cosa vuoi?” chiese Hoshi indietreggiando.

“Il momento è arrivato … stiamo per ritornare un'unica cosa … non saremo più divise!” disse la bimba sospesa a mezz’aria avvicinandosi alla mora.

“Lasciami in pace! Cosa vuoi? Vattene!!!” gridò la mora mettendosi una mano nei capelli.

“Rassegnati, è il tuo destino …” disse la bambina cominciando a ridere malvagiamente.

“STAI ZITTAAAAAAAAA!” gridò Hoshi accasciandosi a terra con le mani tra i capelli. La bimba sparì.

“Ehi Hoshi, ma che ti prende?” chiese Sanji avvicinandosele preoccupato.

“Perché stai urlando?” le chiese Usop spaventato. La mora dal canto suo aprì gli occhi, ritrovandosi davanti a se i volti dei suoi compagni, che la fissavano tutti preoccupati. Respirava affannosamente e aveva le lacrime agli occhi.

“Io … c’era una bambina qui fino a due minuti fa …” disse la ragazza guardandosi intorno.

“Ma che cosa stai dicendo? Qui non c’era proprio nessuno  oltre a noi!” disse Rufy pieno di punti interrogativi.

“Io … forse dovrei raccontarvi ciò che ho visto, ma non c’è tempo … dobbiamo andare alla radura e salvare Nami e Robin!” disse Hoshi afferrando il suo capitano per un polso e trascinandolo via.

“Aspettaci!” disse Sanji correndole dietro insieme agli altri membri della ciurma, tranne Franky che rimase di guardia sulla nave.

To be continued ....

Salve! La saga dell'Akai Fu è cominciata! Quale mistero si cela dietro tutto questo? Bhe, lo scoprirete a breve! Muhaha spero che vi abbia incuriosito almeno un pò! Comunque, grazie a tutti quelli che leggeno e che recensiscono, ciao baci vvb!

Marie_92: Ciaooooooooooo! MUhahaha lo vedi che c'è sempre qualcosa da imparare? Ora sai anche che esiste l'opzione "Sgabuzzino" e puoi usarla quando giocherai da sola con Stefano! Muhahaha! Comunque, si i due scelti potrebbero anche entrare dentro lo sgabuzzino, mettersi d'accordo e dire che hanno fatto qualcosa mentre non è vero, ma ce lo vedi Rufy a mentire su una cosa che non ha mai fatto? xD gli amici gli chiederebbero i dettagli e lui cosa potrebbe rispondere? xD Hoshi pure pure se la cava, ma lui ...............  comunque, il bacio tra Nami e Zoro sarà dato a sorpresa! Sarà una cosa che non si immagina nessuno hihi ... ora credo che il mistero della bimba comincia a farsi più chiaro! xD Ciao baci tvb al prossimo chappy

Neko: Ciaooooooooooo! Era studiato in modo che il primo pezzo fosse divertente e l'ultimo inquietante U___U comunque si! La nuova avventura sarà interessante e contorta al tempo stesso U___U un'altra volta ci sarà qualcuno (o forse qualcosa) che minaccerà la tranquillità dei nostri pirati! (Ma noi un attimo di pace non ce l'abbiamo mai? Nd hoshi) ( no no, se volevo scrivere un romanzo tranquillo mi dedicavo ai rosa U___U se vuoi andare dall'estetista vai pure, ma sei licenziata! Prenderò una sostituta! nd me ridendo malvagiamnente) (No no ^^" rimango rimango e accetto tutto! *serpe ...* sussurra sotto voce) comunque,  si, Hoshi e Rufy si avvicineranno ankora di più e il nostro capitano comprenderà una cosa importante! Sai che nemmeno io sapevo che a robin piacesse Sanji? XD mi sembrava il più adatto per Robin (escludendo rufy e Zoro ovviamente U___U) bhe, alla prossima! Ciao baci (miao XXD) mi sto gattizzando anche io.

                                                               By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Una storia inquietante / Non ci farà del male! ***


Hoshi, Rufy e il resto della ciurma erano arrivati finalmente alla radura dove quegli uomini strani e misteriosi  gli avevano dato appuntamento. Come sospettavano, c’era già qualcuno che li attendeva. Era un uomo, alto, dai capelli argentati e gli occhi color ghiaccio.

“Dove hai messo le nostre amiche?” chiese Rufy con tranquillità a quell’uomo, come se non avesse capito la gravità della situazione, e difatti così era!

“Noi vogliamo il libro!” disse l’uomo misterioso.

“Perché noi?” chiese Zoro non notando altre persone in giro.

“Qui le domande le facciamo noi! Dateci il libro!” disse l’uomo con sguardo serio e impassibile.

“Ma di che libro parli?” chiese Sanji non capendo.

“Il mistero della leggenda! Sappiamo che è in mano vostra, datacelo!” disse l’uomo imperterrito.

“Mmh? Il mistero della leggenda?” si chiese Rufy mettendosi un indice sotto al mento.

“Conosci quel libro?” chiese Zoro asbigottito che forse il suo capitano conoscesse quel libro.

“Si, ora che ci penso l’ho visto sulla nave, però non ricordo dove l’ho messo ….” Disse il ragazzo di gomma grattandosi la testa.

“Se non ci date il libro le ragazze moriranno!” disse l’uomo dai capelli argentati.

“Adesso mi hai stufato! Dimmi dove sono le mie amiche!” disse Hoshi attaccando l’argentato.

“No ferma!!!” disse Sanji prendendola per un braccio “Non fare mosse azzardate!” continuò poi trattenendola.

“Ma cosa ti prende? Di solito non sei mai così azzardata!” disse Zoro inarcando le sopracciglia cominciando a sospettare qualcosa.

“Io … non lo so! Sento solo che devo attaccarlo!” disse mentre il tatuaggio cominciava a bruciarle.

“Ma si, attacchiamolo!” disse Rufy che si beccò un pugno in testa da Zoro.

“Tu stai buono! Non fare mosse avventate!” disse  lo spadaccino.

Improvvisamente dalla giacca di Rufy cadde un libro, che l’argentato riconobbe subito come il libro che stavano cercando.

“Quel libro …” disse Hoshi sbarrando gli occhi, mentre un Flash Back le ritornò alla mente. Era un ricordo che aveva rimosso, che non pensava di aver vissuto, eppure le tornò in mente …

“Gairo, cosa vuoi?” chiese la piccola Hoshi di otto anni entrando nella stanza.

“Vorrei farti un bel giochetto … scopriti il ventre!” disse  l'uomo sogghignando.

“Perché?” chiese la piccola mettendo il broncio.

“Fa come ti ho detto e basta!” disse l’uomo ora arrabbiato.

“E va bene …” disse Hoshi alzandosi la maglietta.

“Akai fu!” disse l’uomo poggiando la sua mano sul ventre della bambina che urlò di dolore, mentre una luce pervadeva la stanza. La piccola perse i sensi mentre a sinistra del suo ventre apparve un tatuaggio a forma di stella nera.

Dopo diversi minuti Hoshi si svegliò e sentiva uno strano bruciore al ventre. Si guardò spaventata notando una stella nera che prima non aveva.

“Ma … ma che cosa mi hai fatto?” chiese lei non capendo.

“Ti sto trasformando in una macchina da guerra!” disse l’uomo ghignando.

“Che … che vuoi dire? Non capisco …” disse la bimba sull’orlo del pianto per il dolore.

“Il mistero della leggenda, principessina … mai sentito parlare? L’akai fu … non dirmi che tuo padre non te ne ha parlato? Ha ha ha! Quando il libro verrà trovato e la stella diverrà rossa, per la gente che ti circonda sarà la fine …” disse Gairo ridendo malvagiamente.

Allora Hoshi non aveva compreso il significato di quella frase, ma ora tutti i tasselli si stavano ricollegando. Il libro che si intitolava “il mistero della leggenda”, la stella rossa sovrapposta a quella nera, la bimba con il tatuaggio rosso… Non aveva mai saputo come si fosse fatta quel tatuaggio, ma quei ricordi le avevano dato una risposta …

Cominciò a respirare a fatica, comprendendo il pericolo che potevano correre …

Quando il libro verrà trovato e la stella diverrà rossa, per la gente che ti circonda sarà la fine…

“Bruciatelo … bruciate il libro …” disse con un fil di voce.

“Cosa?” chiese Rufy raccogliendolo.

“Bruciatelo …” disse cominciando a piangere.

“Perché?” chiese Sanji non capendo.

“BRUCIATELO!!!” gridò la mora cominciando a tremare. Zoro sguainò le sue spade e si avvicinò velocemente a Rufy, intento ad affettare il libro, ma l’argentato glielò levò con una velocità fuori dal comune …

“Il libro è in mano nostra …” disse l’uomo ghignando ed aprendolo.

“ La stella nera ha incontrato il raggio di sole

Cadendo nella tentazione dell’amore

Il male presto tornerà

Quando la stella rossa rinascerà

Le vite presto si spezzeran

E le oscurità sorgeran  :

Akai Fu, risorgi e dona al male nuove speranze!” disse l’uomo argentato recitando una formula che stava scritta nel libro.

“Ma che diavolo dice quello? E’ impazzito?” si chiese Rufy non capendo.

“Non dirmi che … da quanto dicono quelle parole il mare risorgerà, ma non capisco cosa centrino la stella nera e quella rossa …” disse Zoro riflettendo.

“Non so, ma sicuramente ora siamo nei guai!” disse Sanji.

“Ragazzi, lascio tutto nelle vostre mani!” disse Usop che si nascose dietro ad un albero insieme a Chopper.

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!” gridò Hoshi inginocchiandosi a terra e poggiandosi una mano sul tatuaggio.

“Ehi Hoshi che ti prende?”  le chiesero Sanji e Rufy avvicinandosele. Solo allora lo spadaccino si ricordò del tatuaggio a forma di stella nera che la ragazza aveva proprio nel punto dove stava appoggiando la mano. Un sospetto cominciò a farsi largo in lui e si preparò a sguainare le spade se fosse stato necessario …

“AAAAAAAAAH!” continuò a urlare la ragazza digrignando i denti dal dolore, finchè non perse i sensi.

L’uomo scomparve e appena i ragazzi si girarono per capire dove fosse finito, videro a terra Nami e Robin prive di sensi.

“Robin! Nami!” dissero Sanji e Zoro avvicinandosi alle due, mentre Rufy prese in braccio la giovane Hoshi priva di sensi. Usop e Chopper, appurato che non ci fosse più il nemico, uscirono dal loro nascondiglio e si avvicinarono agli altri. Zoro aveva preso in braccio Nami, Sanji aveva preso Robin e Rufy Hoshi …

“Oddio! Sono svenute! Chiamate un dottore!” disse Chopper correndo su e giù.

“Chopper, sei tu il dottore =.= …” disse Usop.

“Ah già, è vero …”

“Portiamole alla nave …” disse Zoro.

“ok …” dissero Sanji e Rufy incamminandosi.

                                                                                      ***

Chopper aveva visitato le ragazze e, appurato che non era nulla di grave, aveva raggiunto gli altri quattro che si trovavano riuniti intorno al tavolo del salotto a discutere di quanto successo poco prima.

“Avete notato il tatuaggio di Hoshi?” chiese Zoro serio.

“Si, ce l’ha da sempre!” disse Rufy convinto.

“Ma no, che cosa hai capito! Ha cambiato colore! Non ve ne siete accorti?” disse lo spadaccino.

“Sinceramente non ci ho fatto caso …” disse Sanji pensieroso.

“E’ come dicevano le parole del libro … la stella nera è diventata rossa .. dovremmo ritrovare il libro!” riflettè Zoro.

“Ma cos’è l’Akai fu? L’ho sentito dire da quell’uomo mentre diceva quella specie di filastrocca …” disse Sanji ripensandoci.

“Sarà una cosa da mangiare?” chiese Rufy speranzoso.

“L’Akai fu è il sigillo rosso … Sarebbe come la parte più malvagia e nascosta di noi che salta fuori e si unisce alla parte buona sovrastandola.... solo in pochi sono in grado di richiamare il sigillo rosso e a quanto pare quell'uomo ne era in grado. La stella nera, che sarebbe Hoshi, ha incontrato il raggio di sole, ovvero Rufy e tutti noi e quindi è stato possibile risvegliare l'Akai Fu … la leggenda narra che circa cento anni fa una principessa con un tatuaggio a forma di stella nera sul braccio venne maledetta grazie ad una filastrocca e la stella divenne rossa; da quel giorno la giovane principessa divenne spietata, malvagia e fortissima, cominciando a far strage di tutti i suoi amici e familiari … l’unica persona alla quale non torse nemmeno un capello fu il ragazzo che amava e alla quale teneva di più …” disse Robin entrando improvvisamente nel salotto.

“Robin!” dissero tutti sorpresi di vederla già in piedi.

“Se quello che suppongo è esatto, presto Hoshi ci farà fuori tutti, tranne la persona alla quale tiene di più …” disse l’archeologa guardando Rufy.

“E’? Perché guardi me?” disse il ragazzo di gomma non capendo.

“Probabilmente Rufy tu sei la persona alla quale non torcerà nemmeno un capello …” disse Zoro che aveva chiarito i dubbi all’amico.

“Superrr! Allora basterà mettere questi due in una stanza e non succederà nulla! Poi aspetteremo che Hoshi torni normale e il gioco è fatto!” disse Franky, facendola facile.

“Non è così semplice … non si sa se esiste un metodo per farla tornare normale … il libro dice che non si è mai scoperto un rimedio e quindi … forse sarà necessario farla fuori …” disse l’archeologa  a sguardo basso.

“No! Io non ci penso nemmeno! Sono sicuro che non ci farà nulla!” disse il capitano sbattendo le mani sul tavolo.

“Ragazzi … ma quindi, ora Nami si trova da sola in stanza con lei?” chiese Sanji pensandoci per un secondo.

“O cavolo!” disse Zoro facendo uno scatto verso la stanza delle ragazze e seguito a ruota dal resto della ciurma.

To be continued ....

Salve ragazzi, eccomi qui con un nuovo aggiornamento! Spero vi sia piaciuto questo chappy, almeno i dubbi sull'Akai fu sono stati chiariti. Comunque, il bello deve ancora cominciare! Grazie a tutti quelli che mi seguono, ciao baci vvb!

Neko: Ciaoooo XD il mistero Akai Fu ora dovrebbe essere più chiaro, ma il bello deve ancora venire :P  il fatto che Rufy volesse leggere quel libro è dovuto all'akai fu ... essendo il raggio di sole, era inispiegabilmente attirato da una forza magnetica proveniente dal libro XXD Non è da lui, infatti senza qualche motivo strano lui non leggerebbe nulla U___U  ci vediamo al prossimo chappy .... miaoooooo XD

Marie_92: Hola! XD belle quelle tre parole hihi. comqune, i misteri sono stati svelati più o meno, mancano ancora un pò di cose, ma tra qualche chappy il quadro sarà completo U___U  (Piacere, io sono la sua parte malvagia che fino a due minuti fa era relegata in lei U___U nd bambina inquietante) (bene, ora vi conoscete XXD spero facciate amicizia! nd me sghignazzando) (O.O nd marie terrorizzata) U___U spero il chappy cge ti sia piaciuto, ciao baci tvtttb

                                                                     By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** La malvagità dell'akai fu/ non farlo! Sono tuoi compagni! ***


Fortunatamente entrarono appena in tempo dato che Hoshi si stava risvegliando proprio in quel momento. Zoro prese Nami in braccio e si allontanò un pochino dalla mora che ancora era distesa sul letto.

Alzò il busto e si mise seduta  alzando lo sguardo verso i suoi compagni di ciurma, squadrandoli uno ad uno. Dopo di che fece un ghignetto che non le si addiceva affatto e lentamente si alzò dal letto avvicinandosi a Sanji che non sapeva cosa fare.

"Hoshi? Sei tu?" chiese il biondo un pò titubante.

“Sai … sei un ottimo cuoco ma … mi diverte troppo veder soffrire le persone, perciò ti farò fuori molto lentamente e sarà dolorosissimo …” disse la mora ridendo sadicamente e sferrando un pugno potentissimo al povero Sanji che volò fuori dalla nave, sfondando una delle pareti. Quel pugno che gli aveva dato era sicuramente dieci volte più forte dei suoi normali pugni, allora la leggenda diceva il vero, oltre che a diventare spietati si diventava anche fortissimi …

“Ma sei impazzita? Hoshi che diavolo ti prende?” le chiese Rufy avvicinandosele e prendendola per le spalle cominciando a scuoterla. Nei suoi occhi poteva vedere freddezza e malvagità, emozioni che non le aveva mai visto …

“Il caro e dolce capitano … spostati, devo sistemare la tua ciurma!” disse scansandolo senza fargli male e avanzando verso Zoro e Nami. Come aveva intuito Robin, non aveva intenzione di far male a Rufy, ma questo significava che avrebbe fatto del male agli altri…

Zoro indietreggiò, non poteva lasciare Nami a terra svenuta perché se si fosse distratto Hoshi l’avrebbe subito eliminata, ma con lei in braccio non poteva neanche combattere.

“RAGAZZI!” urlò Rufy allungando un braccio e attorcigliandolo intorno alla vita di Hoshi.

“ANDATEVENE DALLA NAVE! IO PROVO A TENERLA A BADA!” disse il capitano tenendola ben stretta, anche se lei tentava di dimenarsi.

Zoro uscì di corsa, cercando di trovare un posto sicuro dove poter stare tranquillo, Usop e Chopper non se lo fecero ripetere due volte e se la svignarono, mentre Franky e Robin andarono a recuperare il povero Sanji e se la diedero a gambe anche loro.

“HOSHI! VUOI CALMARTI? LO SO BENISSIMO CHE C’E’ ANCORA UNA PARTE DI TE LA DENTRO!” disse Rufy avvicinandola a se e guardandola negli occhi.

“Lasciami immediatamente andare se non vuoi farti la bua!” disse la ragazza guardandolo ghignando.

“Ti prego Hoshi … torna in te … io rivoglio la ragazza che mi piaceva …” disse mentre con la mano libera le accarezzava una guancia.

“La ragazza che ti piaceva è? Vediamo se ti piace questa!” disse la giovane Ninja sbattendolo contro il muro e baciandolo con passione. Rufy sbarrò gli occhi; inizialmente contraccambiò il bacio ma poi se la staccò da se, sapendo che non era lei la ragazza artefice di tutto ciò!

“Cos’è, ti piace il gioco più spinto?” chiese lei sfilandosi la maglietta e facendogli poggiare una mano sul suo seno. Dire che Rufy era in imbarazzo era poco, quella ragazza era la più sfrontata che avesse mai visto!

Subito ritrasse la mano e la guardò senza sapere ne cosa dire ne cosa fare.

“Ma come? Non ti piace questo gioco?” chiese la mora ghignando, sul punto di sfilarsi anche i pantaloni ma venendo bloccata da Rufy.

“Adesso smettila!” disse lui serio.

“E va bene, se non hai voglia di giocare allora lasciami andare!” disse la mora ritornando seria.

“No!” disse lui convinto.

“Te lo ripeto, ho voglia di ammazzare qualcuno! Lasciami andare!” disse non minimamente toccata da quel gesto.

“Non puoi veramente voler far fuori i tuoi compagni di ciurma, i tuoi amici! Gli hai sempre voluto bene, hai anche rischiato la vita per salvarli! Non puoi veramente volerlo fare!” le disse cercando di farla rinsavire.

“Questo lo dici tu!” disse lei liberandosi dalla presa e cominciando a cercare i suoi ex amici. La caccia ai pirati era cominciata!

                                                                                                              ***

“Qui non dovrebbe trovarci …” disse Zoro poggiando la navigatrice a terra. Si trovavano difatti in una grotta poco lontana dalla città e ben nascosta dietro alcuni cespugli.

“Mmm …” disse Nami che stava riaprendo gli occhi.

“Nami?” chiese Zoro scrutando attentamente ogni suo gesto.

“Zoro? Che ci fai qui …? Ma … dove siamo?” chiese la navigatrice guardandosi intorno.

“Ci troviamo in una grotta, dobbiamo nasconderci …” disse lo spadaccino.

“E da chi?” chiese lei confusa.

“Da Hoshi … è una storia lunga, ma ora ti spiego …” disse il ragazzo cominciando a raccontarle tutti i fatti che erano accaduti poco prima.

“Non ci credo … Hoshi … non può essere …” disse la rossa con le lacrime agli occhi.

“Su ora non frignare, dobbiamo trovare una soluzione …” disse  cominciando a pensare, ma fu distratto da un urlo della navigatrice.

“Che c’è?” chiese lui scocciato.

“Un … un … UN SERPENTE!” gridò la ragazza agitandosi spaventata.

“Sta buona, se ti agiti ti attaccherà …” disse lui sguainando una delle sue spade e facendolo a fette.

“Oddio grazie Zoro!” disse Nami saltandogli al collo.

“Si si ok, ma ora staccati!” disse lo spadaccino leggermente rosso in viso.

“Zoro … ma che ne sarà ora della ciurma se Hoshi non tornerà come prima?” chiese Nami guardandolo con gli occhi lucidi in cerca di una risposta.

“Ehi … tranquilla! Vedrai che Rufy troverà il modo di farla tornare normale!” disse Zoro cercando di tranquillizzarla. L’ultima cosa che voleva era vederla piangere.

La ragazza dal canto suo si aprì in un largo sorriso che fece stare un po’ meglio lo spadaccino …

                                                                                                         ***

“Come sta?” chiese Franky a Robin che stava cercando il battito cardiaco del cuoco.

“Ci vuole ben altro per farlo fuori …” disse l’archeologa sicura.

“Di certo non basta un pugno a metterlo fuori gioco …” continuò poi.

“Si, però … si è schiantato contro gli scogli … non credo si sia fatto del bene …” disse Franky.

“Abbi fiducia in lui …” disse la donna sicura di se. Difatti, pochi minuti dopo, il cuoco cominciò a riprendersi e riaprendo gli occhi disse con voce flebile:

“Perdonami Robin-san … non volevo che mi vedessi così … dovrei proteggerti e invece sto facendo la figura del debole …”

“Ma smettila di dire sciocchezze e pensa a riprenderti …” disse la donna facendogli un sorriso.

                                                                                                               ***

Rufy stava cercando di stare dietro alla corvina, che si aggirava per l’isola in cerca di coloro che fino a poco prima erano suoi amici. Non aveva la più pallida idea di come fermarla, ma qualcosa gli doveva pur venire in mente …

Scontrarsi con lei era escluso, anche se era sicuramente più forte, non l’avrebbe mai colpita … mai …

Nel loro cammino si imbatterono nell’uomo con i capelli argentati che aveva ativato il sigillo rosso, che si fermò di fronte alla mora guardandola dall’alto in basso.

“Mi spieghi cosa diavolo conbini? Una volta attivato il sigillo dovresti aver seminato distruzione ovunque e invece passeggi per l’isola portandoti quel pirata dietro …”

“Prima di qualsiasi altra cosa devo eliminare quei pirati! Lui no, è un eccezione, rimarrà vivo!” disse la mora con tono autoritario.

“L’organizzazzione del mio capo ha riattivato il sigillo, perciò tu devi obbedirci! E ti ordino di far fuori cappello di paglia, ora!” disse l’argentato.

“Non ci penso nemmeno, io non prendo ordini da nessuno!” disse scattando in avanti e colpendolo in pieno stomaco.

“Ma che razza di persona sei … dopo una maledizione del genere riesci ancora a ribellarti e a mantenere un aspetto del tuo carattere!” disse l’uomo tossicchiando per il colpo ricevuto.

“Maledizione? Ma di cosa parli?” disse la mora inarcando un sopracciglio pronta a sferrargli il colpo di grazia.

“A quanto pare la tua forza buona sta lottando con la tua parte malvagia … devi avere uno spiccato senso di giustizia per riuscire ad opporti perfino all’Akai fu!” disse l’uomo rialzandosi in piedi.

“Continuo a non capire di cosa parli, ma non mi interessa! Tanto ora morirai!” disse ghignando sadicamente.

“E’ questione di tempo, entro breve il sigillo farà definitivamente effetto e diventerai una macchina da guerra … distruggerai tutto ciò che incontri … e alla fine ti autodistruggerai!” disse l’argentato ridendo.

“Muori essere inutile!” disse la mora facendolo fuori con un sangue freddo che Rufy mai aveva visto in vita sua.

“Ma … Hoshi … tu …”

“Sei fortunato cappello di paglia, questa ragazza prima doveva volerti molto bene e perciò sarai risparmiato …” disse la ninja.

“Che vuol dire questa ragazza? Sei sempre tu!” disse Rufy non capendoci nulla.

“Si, è vero … sono Hoshi, ma sono la sua parte malvagia, sono il suo lato oscuro che non sarebbe mai venuto fuori se non grazie a questo sigillo, sono il male in persona … devi sapere che ognuno di noi ha una parte buona e una malvagia e di solito queste si compensano, non permettendo l’una all’altra di strafare, ma con l’akai fu il male prevale, distruggendo completamente la parte buona e lasciando solo spazio a cattiveria e malvagità!” disse Hoshi ridendo malvagiamente.

“Io … non ti riconosco più …” disse il moro incredulo.

“Diciamo che l’akai fu crea una specie di mostro dentro di te, impossibile da rimuovere e destinato a vivere con il corpo ospite per il resto della vita …” continuò la mora avanzando per un sentiero in un bosco.

“Impossibile da rimuovere? Intendi dire che rimarrai così per sempre?” chiese il ragazzo di gomma sperando di no.

“Si e ho deciso di porre fine alla vita di quest’isola … solo tu rimarrai in vita, il resto della gente morirà!” disse la mora ridendo malvagiamente. Però poi venne distratta da un rumore proveniente da dietro un cespuglio e con un ghigno lanciò un kunai in quella direzione. Dal cespuglio si sentì un urlo di dolore e spuntò fuori Usop con un braccio sanguinante.

“Bingo …” disse la mora.

“MALEDIZIONE! USOP SCAPPA!” gridò Rufy frapponendosi tra lui e la ragazza.

“Mossa stupida Rufy … così mi costringi a farti del male …” disse lei avanzando verso il ragazzo.

“H… ho … ho pa… paura …” balbettò Usop terrorizzato. Hoshi, con uno scatto fulmineo sorpassò Rufy, colpendo con  un calcio il povero cecchino.

“E ora, il colpo di grazia …” disse ghignando crudele.

“NO! FERMATI! NON LO RICONOSCI? E’ USOP! UN NOSTRO AMICO!” disse Rufy mettendosele nuovamente davanti.

“Ora cominci a seccarmi, vuoi capire che devi toglierti dai piedi? Mi hai stancato … faccio fuori anche te!” disse la mora visibilmente seccata.

Rufy doveva tentare il tutto e per tutto, perciò fece una mossa un po’ azzardata. Non voleva combatterci, non ce l’avrebbe mai fatta, così le si avvicinò rapidamente e le diede un bacio sulle labbra. Hoshi sbarrò gli occhi per poi allontanarlo da se.

“Non seve a nulla …” disse sul punto di sferrargli un pugno, ma che venne bloccato dal suo stesso braccio...

To be continued ...

Salve a tutti! Eccomi tornata con un nuovo chappy! Spero vi sia piaciuto e che l'akai fu sia ancora più chiaro! Grazie a tutti quelli che mi seguino e recensisconoXXD baci vvb.

Neko:Ciaoooo XD rufy il raggio di sole, devo ammettere che l'idea è stata di mia sorella XD si è molto romantico ma se fosse stato per la cara Hoshi se lo sarebbe stuprato a rufy XD fortuna che lui è così ingenuo e non è uno stronzo che si approfitta di lei XD (sempre le parti peggiori =.= non è giusto ... ora voglio anche uccidere i miei amici... nd Hoshi sbuffando) (su su, per 10 milioni di berry ne vale la pena U___U nd me) (magari me li dassi =.= mi fai lavorare grartis ...nd hoshi) (Ehm ^^" dicevo .... nd me) bhe spero ti sia piaciuto XXD ciao baci alla proxima! miaooo XD

Marie_92: Ciaoooo XD (Siiii devo uccidere tutti! nd hoshi con il sigillo attivo) (nuoooo nd tutti)  Bella intuizione U___U il buono resisterà alla spietatezza ... o forse no? muhahaha! siiiii ci saràà la forza dell'amore con l'unicorno sull'arcobalenoo!! Che belloooo! (E di Hoshi-super-sfrontata che ne pensi? XD) se si salverà si vedrà U____U (E io che ero passato di qui per farmi una vacanza, mi ritrovo Hoshi con l'Akai fu ... ma che sono tornato a fare? nd ace comparendo da nulla) (Bhe, magari volevi venire a trovare Marie, no? nd me) (si,, però con hoshi k mi vuole ammazzare in giro è meglio tornarsene in giro! by by! Nd ace andandosene) (ç___ç nd marie) Ciaooo gemel baci tvtttb

                                                        By vegetina.

Ritorna all'indice


Capitolo 38
*** Io non mi faccio controllare!/ Verso Hikari! ***


“Ora basta …” disse Hoshi digrignando i denti.

“E’ ora di riprendermi la mia personalità!” continuò la mora cercando di tenere fermo il braccio.

“Ancora che tenti di ribellarti ragazzina? Lo vuoi capire che ormai siamo una cosa sola?” disse sempre Hoshi, ma sta volta con un tono diverso. Si capiva chiaramente che erano due persone diverse a parlare, come se la parte buona e la parte malvagia stessero lottando dentro di lei.

“Io non mi faccio controllare! Ridammi il mio corpo!” disse tirandosi un pugno al viso da sola.

“E’ inutile, non sconfiggerai il sigillo rosso! Io sarò sempre dentro di te!” disse cercando di storcersi un braccio da sola.

“Ma … ma che succede?” si chiese Rufy confuso.

“SPARISCI DAL MIO CORPO!!!!” gridò la ragazza mentre il tatuaggio sul ventre cominciava a lampeggiare, da rosso a nero, fino a quando non ritornò nuovamente nero.

La mora si inginocchiò in avanti, respirando a fatica, mentre la temperatura cominciava a salirle.

“Hoshi … sei tu?” chiese il ragazzo di gomma avvicinandosele con cautela.

“Rufy … si … sono di nuovo io … ma non so quanto durerà …” disse lei con il fiatone accasciandosi a terra priva di energie. Il capitano la prese dolcemente tra le sue braccia e le chiese spiegazioni.

“Lei … la bambina che ho visto … voleva impossessarsi del mio corpo e della mia personalità … però … sono riuscita ad oppormi … ma lei è ancora qui, dentro di me … potrebbe riuscire a ricontrollarmi in qualsiasi momento …” disse Hoshi balbettando.

“Capisco … troveremo una soluzione, ora però come stai? Ti vedo affaticata …” disse osservando il sudore che le scendeva dalla fronte, i rossi in faccia e la sua respirazione difficile.

“Sicuramente … sono le … conseguenze della … mia ribellione!” disse tossendo e respirando sempre peggio.

“RUFYYY!” gridò Chopper sbucando da un altro cespuglio.

“Chopper! Recupera Usop e poi vedi cos’ha Hoshi!” disse il capitano cercando di tenere su con il busto la ragazza, per farla respirare meglio.

“Si, vado e torno!” disse tramutandosi in versione umana e andando a recuperare l’amico.

                                                                          ***

Hoshi, Rufy, Usop e Chopper erano appena ritornati alla nave. Ad Usop era stato curato il suo braccio ferito, mentre la giovane principessa si trovava a letto con la febbre altissima.

“Come sta?” chiese Rufy alla piccola renna.

“Ha la febbre molto alta … non so però da cosa possa dipendere, forse dal sigillo o forse dal fatto che si sia ribellata …” disse Chopper.

 “Ho capito … senti Usop, io e te andiamo a cercare gli altri e diciamogli che il pericolo è scampato …” disse Rufy alzandosi in piedi.

 “Ma Rufy, forse non è meglio che ci andiamo io e Chopper e tu rimanga qui? In fondo se dovesse risvegliarsi, tu saresti l’unico a tenerla a bada …” disse il checchino ancora spaventato dalla giovane Hoshi.

 “Si … forse hai ragione!” disse il capitano pensandoci per un secondo.

 Così Chopper e Usop andarono a cercare i loro amici, lasciando Hoshi e Rufy soli.

 “Mi dispiace …” disse Hoshi balbettando a Rufy che le stava accanto.

 "Ma non è colpa tua …” disse il ragazzo sorridendole.

“Si, ma ho rischiato di farvi fuori … mi dispiace …” disse affaticata a causa della febbre.

 “Te lo ripeto, non centri nulla! Anzi, dovremmo trovare una soluzione per questa storia! Appena arrivano gli altri ne discuteremo!” disse il capitano battendosi un pugno sulla mano.

 “Rufy …” disse la mora alzando un braccio e accarezzandogli una guancia. Il moro la fissò e le sorrise nuovamente.

 “Grazie …” disse lei per poi riabbassare il braccio e addormentarsi.

                                                                                                               ***

 Usop e Chopper avevano finalmente trovato tutti. Zoro e Nami erano stati i primi e erano stati ritrovati abbracciati l’uno all’altra intenti a dormire. Inutile descrivere il rossore in faccia di entrambi al loro risveglio …

 Sanji, Robin e Franky erano stati ritrovati vicino ad un albero e, appurato lo scampato pericolo, si erano diretti alla nave per cercare di trovare una soluzione a quel grosso problema.

 “Secondo voi ragazzi esisterà una soluzione?” chiese Nami preoccupata.

 “Un esorcista?” la buttò li Usop, ricevendosi un pugno in testa da Sanji.

 “Non dire cavolate! Dovremmo trovare un modo per levarle quella maledizione …” disse il cuoco riflettendo.

 “Bhe, potremmo limitarlo o potrebbe semplicemente imparare a controllarlo …” disse Robin.

 “E come potrebbe imparare a controllarlo scusa?” chiese Zoro non capendo.

 “Bhe, da quanto ci ha raccontato Rufy lui è riuscito a farla rinsavire e grazie alla sua forza di volontà Hoshi è riuscita a scacciare via la sua parte malvagia, ma quella ancora si trova dentro di se e per quanto riuscirà a tenerla buona? Questo non lo sa nessuno … perciò se riuscissimo a trovare un qualcosa che, quando si attiva il sigillo, riuscisse a farla ragionare o anche solo a farle distinguere gli amici dai nemici, saremmo a cavallo!” disse Robin ragionando.

 “Si, ma come speri di riuscirci? In fondo prima ha tentato di eliminarci tutti e poi alla fine se la stava per prendere anche con Rufy …” disse Usop.

 “Si ma alla fine non l’ha fatto … questo potrebbe anche significare che superato un certo limite Hoshi riesce a ribellarsi …” disse Zoro.

 “Comunque sia, perché non andiamo a chiederne a chi ne sa di più?” disse Robin sorridente.

 “Di chi parli Robin?” chiese Nami.

 “Dei nipoti di quella principessa che cento anni fa ebbe lo stesso sigillo!” disse sorridendo agli amici.

 “E chi sono? Dove si trovano?” chiese Sanji.

 “ Si trovano nell’isola di Hikari (isola della luce) e se la memoria non mi inganna dovrebbe essere non molto distante da qui …” disse Robin mettendosi un indice sotto il mento.

 “E allora muoviamoci! Da che parte è?” chiese Nami alzandosi in piedi.

 “Ad est …” disse semplicemente Robin. La navigatrice non se lo fece ripetere due volte e, una volta che si furono messi in viaggio, andò a vedere come stava l’amica Hoshi. Poté constatare che aveva la febbre molto alta, difatti scottava. Chissò se sarebbero riusciti a farla tornare quella di prima ...

To be continued ...

Salve gente! Ecco il nuovo chappy! spero vi sia piaciuto! Scusate ma oggi vado molto di fretta! Vi saluterò al prossimo chappy! Ciao baci vvb!

                                                                        By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 39
*** E dopo Hikari si riparte!/ Verso la tana del lupo, attenti pirati! ***


Erano appena giunti sull’isola di Hikari e, appena sbarcati, rimasero stupiti nel constatare che non c’era niente a parte una grande scalinata lunga almeno un kilometro!

“Ehi, non dovremo salire questa scalinata, vero?” disse Usop già stanco all’idea.

“Si, la casa di quei ragazzi si trova lassù …” disse Robin cominciando a salire.

“Bene! Allora andiamo!” disse Rufy con Hoshi in schiena mezza moribonda.

“Ehi Rufy, non farle prendere forti scossoni o potrebbe sentirsi ancora peggio!” disse Chopper affiancando il suo capitano.

“Infatti fai attenzione!” disse Sanji fulminandolo con lo sguardo.

“Ragazzi … ma perché dobbiamo venire tutti?” chiese Usop già con il fiatone.

“Dai non lamentarti e sbrigati!” disse Nami tirandogli un pugno in testa, ma proprio in quel momento perse l’equilibrio e cadde dalle scale. Si sarebbe fatta cinquanta gradini se Zoro non avesse fermato la sua caduta con una gamba.

“Ohi tutto bene?” chiese lui aiutandola a rialzarsi.

“La caviglia … mi fa male!” disse con le lacrime agli occhi. Subito Chopper andò a controllarla e disse che aveva la caviglia slogata.

“Bhe, non c’è problema! Ci penserà Zoro a portarla fino su!” disse Robin sorridendo.

“Cosa???? Perché???” chiesero entrambi all’uni suono rossi in faccia.

“Bhe, perché Zoro è muscoloso e resistente, per lui sarà una passeggiata portarla fino in cima!” disse l’archeologa calma.

“Uff … e va bene!” disse Zoro caricandosela sulla schiena.

“Grazie …” disse lei bordeaux.

“Di nulla …” disse lui salendo tranquillamente.  
      
                                                                             ***

La ciurma di cappello di paglia era arrivata in cima e si guardavano intorno sbalorditi. C’era solo una casa a due piani e nient’altro.

“Eccoci arrivati …” disse Robin. Dirigendosi verso l’entrata della casa.

“Ma siamo sicuri che abitino qui?” chiese Rufy raggiungendo l’amica.

“Si tranquillo …” disse l’archeologa bussando. Gli aprì una donna dai lunghi capelli quasi totalmente bianchi e gli occhi nocciola.

“Desiderate?” chiese la donna.

“Salve, ci scusi il disturbo ma vorremmo avere dell’informazioni sull’Akai fu …” disse Robin sorridendo leggermente.

“L’Akai fu? Se siete qui per attivarlo potete anche andarvene … non permetterò che venga creata un'altra macchina da guerra …” disse la donna sul punto di chiudergli la porta in faccia.

“Aspetti! Non è per quello!” disse Robin mettendo un piede tra la porta e lo stipite.

“E allora per cosa? Sbrigatevi, non ho tempo da perdere!” disse la donna con tono acido.

“Rufy … falle vedere Hoshi!” disse l’archeologa. Il moro poggiò la ragazza a terra e le fece vedere il tatuaggio.

“Capisco … entrate …” disse la padrona di casa facendogli cenno di accomodarsi.

Una volta entrati e accomodati nel salotto, la vecchia donna cominciò ad informarsi su tutto ciò che era successo alla giovane ninja e dopo di che disse:
“Ho capito … la ragazza in questo momento sta lottando contro il sigillo, ma possiamo comunque far qualcosa … la mia antenata è riuscita a relegare la sua parte malvagia dentro di lei, ma comunque non è mai completamente relegata… riesce fuori solamente quando succede una cosa veramente grave e quando la sopportazione umana giunge al limite, perciò ci sono lo 0, 001 % di possibilità che il sigillo riesca di nuovo a far effetto …” disse la donna.

“Perfetto … quindi è improbabile che l’akai fu faccia di nuovo effetto!” disse Nami allegra.

“Questo dipende solo da quanto lei riesca a gestire le sue emozioni, se ha un carattere forte non dovete preoccuparvi di nulla … farò il sortilegio e dopo di che potrete anche andarvene!” disse la donna cominciando ad armeggiare sopra il tatuaggio di Hoshi.

“Ehi ma secondo te possiamo fidarci?” chiese Rufy a Robin.

“Si, tranquillo … è solo un po’ burbera, ma molto competente!” rispose l'archeologa sorridendogli..

“Io qui ho finito … la ragazza starà male fino a sta sera e sarà debole per qualche giorno, ma poi si riprenderà e sarà quella di sempre!” disse la donna dicendo al ragazzo di gomma di portarla via da li e di lasciarla in pace nella sua tranquillità.

I ragazzi tornarono tutti alla nave e si rimisero in viaggio verso l’isola successiva … il problema Akai fu era stato risolto!

                                                                            ***

“Dimmi un po’ … li lasciamo andare così?” chiese la ragazza che il giorno prima aveva parlato con l’uomo nella stanza mezza buia.

“Stai tranquilla … alla prossima isola cattureremo cappello di paglia, anche senza l’aiuto dell’Akai Fu … tanto si stanno dirigendo proprio nella tana del lupo!” disse l’uomo ridendo malvagiamente.

“E tu credi di riuscire a sconfiggerlo? Se non sbaglio ti ha già battuto in passato …” disse la ragazza accarezzandogli una guancia.

“In passato … ma ora conosco il suo punto debole e lo sfrutterò a mio vantaggio!” disse l’uomo ridendo di gusto.

“E allora … possiamo anche considerare cappello di paglia e la sua ciurma finita per sempre!” disse la ragazza ghignando.
   
                                                                         ***

I ragazzi si trovavano tutti sulla nave e avevano ripreso con tutta tranquillità il loro viaggio. Hoshi si trovava in camera a riposare, mentre gli altri tutti in cucina a mangiare.

“Ragazzi … porto qualcosa … da mangiare … a Hoshi!” disse il capitano tra un boccone e l’altro.

“Si, buona idea … tieni …” disse Sanji dandogli un vassoio con un po’ di minestra e del pane.

“Allora … finisco qui … e … vado!” disse Rufy sempre tra un boccone e l’altro.

                                                                       ***

Purtroppo il giovane capitano era stato costretto da Sanji a lasciare il suo pasto in sospeso e portare da mangiare ad Hoshi, dicendogli che le ragazze venivano prima e bla bla bla.
Entrò nella stanza, tentando di fare poco rumore per non svegliarla e poggiò il vassoio accanto a lei, ma la voce della ragazza lo fece sobbalzare, facendole finire tutta la minestra addosso.

“Cavolo Rufy! Non ti smentisci mai!” disse la mora mettendosi seduta sul letto e soffiandosi sulla mano, dato che la minestra era bollente.

“Ops … scusa … non volevo ti giuro!” disse il ragazzo unendo le mani in segno di dispiacere.

“Uffa … adesso sono tutta bagnata!” disse la ragazza mentre si sfilava la maglietta.

“Ehi … m-ma c-che fai?” chiese il ragazzo un po’ in imbarazzo.

“Non lo vedi? Mi sto cambiando perché mi hai inzuppata!” disse lei mentre era rimasta solo con il reggiseno e i pantaloncini corti.

“S-si … ma davanti a-a me?” chiese Rufy leggermente arrossito.

“Perché? Dovrei preoccuparmi? In fondo sei come un fratello per me!” disse lei sorridendogli.

Un fratello? Ma come un fratello? Di solito un fratello non si bacia! Perché proprio un fratello? Uffa! Non capiva … ma cosa provava Hoshi per lui? Semplice amicizia o qualcosa di più? Era confuso, tanto confuso! E non riusciva a capirci nulla! Sanji gli aveva parlato di ‘amore’, ma cos’era l’amore per lui? In fondo non l’aveva mai provato e non sapeva distinguerlo!

“E-ehm … ok … forse è-è meglio c-che t-torni di la!” disse il ragazzo con un sorriso da ebete stampato in faccia.

“Eh? Perché? No dai! Fammi un po’ di compagnia! Mi sono stufata di stare qui da sola!” disse lei gonfiandosi le guance e infilandosi una maglietta a maniche corte.

“O-ok …” disse il moro sedendosi accanto a lei.

“Senti Rufy … ma che cosa ho fatto mentre ero controllata dall’Akai fu?” chiese la ragazza guardandolo con sguardo dolce. Sperava vivamente di non aver combinato nulla di sbagliato.

”Bhe … ecco … diciamo – tentò di dire il ragazzo ricordandosi quell’Hoshi un tantino sfrontata- non hai fatto nulla di grave, tranquilla^^”!!!” disse poi optando per non raccontargli la verità.

“Meno male, sai … non mi ricordo assolutamente nulla!” disse lei sforzandosi di ricordare.

“Ma che importa? Tanto ormai il pericolo è passato!” disse Rufy ridendo da ebete.

“Già, hai ragione! Anche se mi sento ancora debolissima!” disse la mora sorridendo.

“Credo sia normale … comunque a breve arriveremo alla prossima isola, si chiama isola del Naraku (Inferno) … sembra interessante dal nome!” disse il capitano sorridendo a trentadue denti.

“Isola dell’inferno … chissà perché questo nome così inquietante, forse faremo meglio a non sbarcare li, dal nome non promette nulla di buono …” disse la mora riflettendo.

“Io scommetto che è un isola interessante! Non vedo l’ora di visitarla!” disse il ragazzo di gomma entusiasta all’idea.

“Per te Rufy, qualsiasi cosa che è pericolosa è interessante!” disse la ragazza tirandogli un pugno in testa.

“Aia! Perché mi hai colpito?” chiese il moro piagnucolando.

“Perché te lo meriti!” disse lei incrociando le braccia al petto.

“Sei cattiva …” disse massaggiandosi la testa dolorante.

“Che ne dici di fare un salto di la che sto morendo di fame, dato che la mia cena me l’hai buttata addosso?” chiese la mora con un sorriso a trentadue denti.

“Ci sto!” disse il ragazzo di gomma contraccambiando il sorriso.

To be continued ...

Giorno radazzi =.= purtroppo oggi sto poco bene e sono relegata a casa così ho pensato bene di aggiornare XXD spero vi sia piaciuto! Ciao e grazie a tutti coloro che seguono, una nuova avvrntura si prospetta all'orizzonte :P

Neko: Ciaooo! xD la nipote l'hanno trovato ma adesso gli spetta un'altra avventura U___U e direi che di sorprese ce ne saranno XD presto ci saranno delle scene pucciosissime ^^ Domanda: Preferisci una Robin X Sanji o una Robin X franky? XD sono super indecisa XD non so con chi metterla XD bha, spero che comunque il chappy ti sia piaciuto! ciao baci alla prossima miaooo XD

                                                 By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 40
*** L'isola del Naraku!/ Gairo ... non è possibile! Mille tecnichhe insieme! ***


La ciurma di cappello di paglia era sbarcata sull’isola del Naraku e tutti insieme, tranne Robin e Chopper che erano rimasti di guardia sulla nave, si erano diretti in città a fare quattro passi, anche per osservare come fosse l’isola. Hoshi, anche senza il consenso di Chopper, era voluta andare con loro e ammirava ogni vetrina di vestiti che vedeva.

“Che bello riavere tra noi la vera Hoshi!” continuava a ripetere Nami sorridendo a trentadue denti.

“Abbiamo capito Nami … smettila di ripetrlo …” continuava invece a dire Zoro.

“Ehi ragazzi! Guardate che bello questo!” disse Hoshi mostrando ai suoi amici un vestito nero cortissimo, senza spalline e mezzo trasparente.

“Ti starebbe benissimo Hoshi-chan!” disse il cuoco con gli occhi a cuoricino.

“Se vuoi fare la poco di buono …” disse Zoro ghignando alla sua battuta.

“Ehi come ti permetti testa d’alga? Non dire queste cose alla mia Hoshi-chan!” disse Sanji sferrandogli un calcio ma che venne prontamente parato dallo spadaccino, così cominciò la solita lite-scontro tra i due che venne come sempre interrotta da una Nami stufa dei loro litigi.

“Ma cosa vedono i miei occhi … che meraviglie! Questo è amore!” disse un uomo sulla trentina biondo dagli occhi azzurri avvicinandosi a Nami e Hoshi.

“Eèèè?” dissero le due alzando un sopracciglio.

“Siete due meraviglie della natura! Vi prego di accettare questo omaggio …” disse porgendo una rosa ad entrambe e baciando loro la mano.

“COME TI PERMETTI MALEDETTO DAMERINO!” disse un Sanji alquanto furioso.

“Stai buono cuoco …” disse zoro, anche se sotto sotto anche a lui stava dando parecchio fastidio.

“Io non capisco cosa ci sia di male …” disse Rufy tranquillo, ingenuo come sempre.

“Ehm … sei molto gentile, ma … non ci interessi!” disse Hoshi sorridendo a trentadue denti.

“Esatto …” disse Nami indifferente.

“Voi, dolci donzelle, mi togliete il respiro, anche un solo vostro sguardo per me è come un raggio di sole nel buio più totale!” disse il ragazzo con fare teatrale.

“Sei patetico  =.= …” disse Hoshi con una gocciolina dietro la testa.

“Concordo =.= …” disse Nami.

“Oh mie belle ragazze, volete avere una relazione a tre con me?” chiese l’uomo biondo sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori.

“PERVERTITO!” dissero entrambe dandogli una botta in testa.

“ç___ç ma perché?” chiese il biondo con le lacrime agli occhi.

“Andiamocene Nami! Ragazzi!” disse Hoshi incamminandosi. Appena le ragazze e il resto della ciurma gli diedero le spalle, il biondo fece un ghignetto e tirando fuori un coltello tentò di colpire alle spalle Hoshi, ma la ragazza estrasse alla velocità della luce un kunai e parò il colpo.

“Avevo avvertito nell’aria qualcosa di strano, ma non pensavo mi avresti attaccata alle spalle … codardo!” disse la mora ghignando. A quel gesto tutti i ragazzi della ciurma si preparono allo scontro inevitabile.

“Ehi tu! Lasciala stare!” disse Rufy facendo un passo avanti.

“Chi sei?” chiese Zoro puntandogli una spada contro.

“Oh, non dovresti puntarmi quest’arma contro, spadaccino!” disse il biondo ghignando.

“Avanti, dicci chi sei!” disse Hoshi cominciando a perdere la pazienza.

“Chi sono dici? Oh, posso essere un comune cittadino, posso essere un pirata ma posso anche essere lui …” disse l’uomo tramutando il suo aspetto in quello di un uomo alto e muscoloso che Hoshi conosceva bene.

Tutti i presenti sbarrarono gli occhi, mentre la corvina cominciò a respirare a fatica, tremando e sbarrando gli occhi …
Non poteva essere possibile … era morto, l’aveva visto morire con i suoi occhi!

“Non può essere … G-Ga …. Gairo …” disse la ninja balbettando.

“Sorpresa, Hoshi?” disse l’uomo ghignando.

“NON E’ POSSIBILE! TU SEI MORTO!” gridò la mora con disprezzo.

“Ma io ti avevo fatto fuori con le mie mani …” disse Rufy non capendo come fosse ancora vivo.

“Bhe … siete sorpresi?” chiese con una punta di ironia colui che sembrava essere Gairo.

“IO TI FACCIO FUORI!!!” gridò Hoshi scagliandosi su di lui.

“NO FERMA HOSHI! SEI ANCORA DEBOLE! NON PUOI COMBATTERE!” gridò Nami tentando inutilmente di fermarla.

“Pistola di fuoco!” disse Gairo facendo uscire dalla sua mano dei proiettili di fuoco che Hoshi schivò abilmente, conoscendo quella tecnica. Si fermò incredula.

“Ma … ma questa è la tecnica di Ace!” disse non riuscendo a capirci più nulla.

“Adesso mi hai stufato! Pugno Gom gom! IN AZIONE!” gridò Rufy scagliando un potente pugno contro Gairo, ma che si dissolse come sabbia.

“E questa … era l’abilità di Crocodile!” disse Zoro.

“Volete vedere un'altra cosa interessante?” disse Gairo ghignando.

“Come fai a fare tutte queste tecniche? Non è possibile!” disse Hoshi entrando in confusione.

“Pugno Gom Gom … IN AZIONE!” gridò Gairo allungando un braccio, proprio come Rufy, e colpendo al viso Hoshi.

“CHE COSA????” dissero tutti sorpresi.

“Ehi! Ma come fai ad usare la mia tecnica?” disse Rufy non riuscendo a capire.

“Oh, ma se è per questo posso anche fare altre cose …”  disse ghignando sadicamente.


To be continued ...


Tadadadaaaaan! Risolto un problema ne spunta un altro U___U chissà chi è questo misterioso uomo, bhe vi lascio un pò di suspance! Grazie a tutti quelli che mettono la mia storia tra i preferiti, che leggono e che recensiscono!^^ ciao baci alla prossima!

Neko:Ma ciaoooo XD si hai prp ragione, risolto un problema ne spunta un altro U___U e che problema XD comunque, ho deciso di fare una robin X sanji XD anche mia sorella e alcune mie amiche la prediliggono U___U bhe, spero che il chappy ti abbia incuriosito! XD chissà chi è questo misterioso uomo! Mah, chissà! muahaha ciao baci alla prossima miaaaaoooo XD

                                          By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 41
*** Il nuovo nemico: Mizuakai!/ Una mora tutto pepe! ***


“Di la verità … tu non sei Gairo! Stai usando il potere di Mister Two o sbaglio?” disse Nami avendo capito il trucchetto.

“Complimenti ragazzina, sei intelligente …” disse l’uomo tornando biondo come poco prima.

“Ma … ma come diavolo fai ad avere tutte queste abilità messe insieme?” chiese Hoshi rialzandosi da terra.

“Oh, è semplice … ho mangiato il frutto Copy-Copy, il frutto del mare più devastante! Può copiare qualsiasi abilità data dai frutti del mare che hai visto …” disse il biondo ghignando.

“Non è possibile … tu … tu non hai punti deboli!” disse Rufy sbalordito a bocca aperta.

“Come tutti, il suo punto debole è l’Agalmatolite …” disse Hoshi fissandolo truce.

“Oh si, ma sono proprio curioso di vedere come farete senza quella pietra … è difficile da trovare …” disse il biondo sogghignando.

“Cosa vuoi da noi? E soprattutto chi sei?” chiese Sanji accendendosi una sigaretta.

“Il mio nome è Mizuakai(acqua rossa) e bhe … cosa voglio da voi? Le vostre teste … avete un bel malloppo e ho semplicemente voglia di divertirmi un po’ misurando nuovamente le mie capacità …” disse il Mizuakai ridendo di gusto.

“Quindi tu ci faresti fuori solo per divertimento e per misurare le tue capacità?” disse Hoshi alzando un sopracciglio.

“Oh no, a dir la verità tu e la tua amica siete molto carine, vorrei spassarmela un po’ con voi prima di consegnarvi alla giustizia e riscuotere le taglie …” disse Mizuakai ridendo di gusto.

“Non te lo permetteremo mai!” dissero Sanji e Zoro attaccando il loro nuovo e terribile nemico, ma venendo atterrati come niente.

“No! Zoro ,Sanji!” disse Hoshi inginocchiandosi vicino ai due ragazzi stesi a terra.

“Prima di arrivare a loro, dovrai battere me!” disse  Rufy serio.

“Volete proprio tentare il suicidio? Non avete possibilità contro di me!”

“Tieni …” disse Rufy poggiando il suo cappello sulla testa di Hoshi.

“No fermati Rufy! Non avrai possibilità!” disse Hoshi trattenendolo per un braccio.

“Ormai, dovresti sapere che non permetto a nessuno di toccare un componente della mia ciurma, anche a costo della mia vita!” disse Rufy con sguardo serio e deciso.

“No, stai tranquillo cappello di paglia, è ancora presto … l’ora di scontrarci non è lontana, ma non ancora!” disse Mizuakai sparendo grazie alla sabbia.

“Ma cosa?” dissero tutti sconcertati.

“Secondo me ha qualche rotella fuori posto … prima dice che vuole eliminarci e poi se ne va … mah …” disse Nami non capendo, ma ricordandosi di Zoro a terra e andandolo subito a soccorrere.

“Zoro, come stai?” chiese la navigatrice preoccupata.

“Sto bene …” disse rialzandosi e tenendosi la testa.

“E tu Sanji?” chiese Hoshi.

“Anche io … da come ci ha colpito, non aveva intenzione di farci fuori … chissà cosa ha in mente …” si chiese il cuoco.

“Qualsiasi cosa sia, è meglio che ce ne andiamo da quest’isola … da quanto ho capito vuole ucciderci e non abbiamo alcuna speranza contro di lui!” disse Nami seria. Sul volto di Rufy comparve un ghignetto, che la navigatrice conosceva molto bene.

“Io invece non vedo l’ora di scontrarmici!” disse il capitano sicuro.

“No! Rufy, tu vuoi proprio farti eliminare! Sei un incosciente!” disse la navigatrice furiosa.

“Io sono d’accordo con Rufy, non accetto che quello mi abbia sconfitto …” disse Zoro ghignando.

“Anche tu Zoro?” disse Nami esasperata.

“E io mi unisco a loro!” disse Sanji accendendosi nuovamente una sigaretta.

“No Sanji …” disse Nami che ormai ci stava perdendo le speranze.

“E io sono con voi!” disse Hoshi sorridendo.

“Non ci credo … anche tu … ma in che razza di ciurma sono capitata? Una ciurma di pazzi …” disse la navigatrice ormai, sull’orlo di una crisi isterica.

“Voi siete matti!!! Io non voglio rischiare la vita!” disse Usop piagnucolando.

“Se voi combatterete, allora lo farò anch’io!” disse Franky ghignando come gli amici.

“Andiamocene Usop … nessuno ci capisce …” disse Nami sconsolata insieme all’amico

“Si amica mia … hai ragione …” disse Usop anch’esso sconsolato.

“Forse dolce Hoshi-chan è meglio che tu non combatta, devi ancora riprenderti! Sei molto debole!” disse Sanji gentile.

“Per chi mi hai preso Sanji? Non sono così debole e indifesa come pensi!” disse lei gonfiandosi le guancie.

“Ehi voi …” disse una ragazza dai capelli neri e dagli occhi nocciola con un fisico magro e snello. Avrà avuto più o meno quattordici o tredici anni …

“Si?” disse Nami guardandola.

“Siete degli sciocchi se pensate davvero di sconfiggere Mizuakai e la sua ciurma …” disse la ragazza sogghignando.

“La sua ciurma? Sono dei pirati?” chiese Hoshi curiosa.

“Esatto … e io faccio parte della sua ciurma … un consiglio, andatevene prima che vi faccia fuori!” disse la mora con fare di superiorità.

“Se sei una sua compagna, perché vuoi aiutarci?” chiese Nami sospettosa.

“Perché mi state simpatici …” disse semplicemente lei sorridendo.

“Sei una ragazzina, avrai tredici anni si e no, come fai ad essere già un pirata?” chiese Usop.

“Non sfidarmi naso lungo!” disse la ragazza con tono di sfida.

“Usop, se non vuoi finire nei guai ti conviene chiudere il becco …” disse Zoro.

“Che forza! Quindi anche tu sei forte come lui?” chiese Rufy alla mora.

“Non come lui, ma me la cavo …” disse la ragazza.

“Chi ci dice che tu non ci stia prendendo in giro? Magari il tuo scopo è proprio quello di farci prendere il mare per poi attaccarci di sorpresa o chissà quali altri trabocchetti …” disse Hoshi assottigliando gli occhi.

“Sei troppo sospettosa tesoro, dovresti imparare a fidarti più del prossimo!” disse la ragazza sorridendo con superiorità.

“Ora la faccio fuori =.=!” disse Hoshi cominciando a perdere le staffe.

“Dicci un po’ dolcezza, come mai il tuo capitano ci ha lasciati andare?” chiese Sanji inarcando un sopracciglio.

“Oh è semplice, anche se è un pirata, lui stima molto la vostra forza e vuole aspettare che raggiungiate il suo livello …”

“Il suo livello?=.=” dissero tutti con una gocciolina dietro la testa. Quello li li stava sottovalutando di brutto …

“Esatto pirati … sappiate comunque che è meglio che ve ne andiate, Mizuakai vuole le ragazze … è da sempre un po’ pervertito!” disse la giovane pirata sorridendo.

“Senti tu, io non prendo ordini da nessuno! Se me ne volessi andare me ne andrei, ma se volessi restare io rimarrei, chiaro?” disse Hoshi avvicinandosi a lei a guardandola male.

“Senti vecchiaccia, ti conviene portarmi rispetto se non vuoi fare una brutta fine!” disse la ragazza mentre una venetta le cominciava a pulzare sulla tempia.

“VECCHIACCIA? A ME? NON SAI CON CHI PARLI MOCCIOSA!” gridò Hoshi furiosa.

“Forse è meglio intervenire o quelle due si fanno fuori …” disse Nami che conosceva bene l’amica.

“MOCCIOSA??? GUARDA CHE NON SONO TANTO PIU’ PICCOLA DI TE! STREGA!” gridò la ragazza mora anch’essa furiosa.

“Se non si conoscessero, giurerei che fossero sorelle =.=…” disse Zoro con una gocciolina dietro la testa.

“Bhe, in effetti adesso che me lo fai notare si assomigliano un pochino …” disse Sanji scrutando le due.

“WUAAA! GIURO CHE TI FACCIO FUORI!” gridò Hoshi sul punto di saltarle addosso, ma venendo bloccata da Nami e Usop.

“LASCIATEMI! LA DEVO ELIMINARE!” gridò Hoshi dimenandosi.

“Mmpuff … ochetta da quattro soldi …” disse la ragazza incrociando le braccia al petto e sbuffando.

“Ha ha ha ha ! Oddio, mi fate morire!” disse Rufy mentre si rotolava a terra dalle risate.

“E TU SMETTILA DI RIDERE!” dissero le due more all’uni suono. Si guardarono in faccia per un secondo e poi si fulminarono.

“COS’E’? ADESSO MI COPI ANCHE LE BATTUTE?” si dissero sempre all’uni suono. Un’altra venetta spunto sulla fronte di entrambe.

“SMETTILA DI COPIARMI!” dissero di nuovo insieme. Si gonfiarono le guance e si girarono da due parti opposte con le braccia incrociate.

“Ma guardale … sono isteriche allo stesso modo!” disse Zoro ghignando.

“Ma povera Hoshi-chan!” disse Sanji provando a ripicchiare lo spadaccino, ma venendo bloccato da Nami.

“Bha, comunque  non voglio rimanere qui con un oca come te! Addios!” disse la mora sparendo.

“Ok! Io quella li la farò fuori!” disse Hoshi incrociando le braccia al petto.

To be continued ...

Salveee genteeee! Come va la vita? A me bene grazie :D (nessuno te l'ha chiesto =.= nd tutti) (ç___ç Va bene sto zitta ... cattivi! nd me) comunque, le cose cominciano a farsi complicate per i nostri pirati! Chissà quali sorprese ci riserverà Mizuakai e la giovane ragazza dai capelli neri e chissà se Rufy e Hoshi riusciranno a combinare qualcosa insieme hihi si prospetta all'orizzonte una bella avventura!!! Grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono!

Neko: ciaoooo! Hihi no quel Gairo non era proprio Gairo XD Ed ecco svelato chi è! Infatti era matematicamente impossibile che avesse mangiato altri frutti del mare e alla fine si è scoperto tutto! I nostri pirati avranno un'altra gatta da pelare! muahaha! CHissà come finirà XD spero ti sia piaciuto, ciao baci alla prossima, miaoooo XD

tenshifly: Ciao! Benvenuta XD  Per prima cosa ... O.O complimenti per il coraggio ... leggersi tutti e 40 i capitoli non è cosa da tutti XD ma comunque mi fa piacere che la storia ti stia piacendo ^^ Lo so che Water seven è stata un pò pallosa XD figurati che perfino io che l'ho scritta mi stavo annoiando ma devo un pò seguire la trama infatti a breve ci sarà anche Triller Bark e dopo di che si svelerà il segreto di Hoshi e Ace! Alternerò saghe reali a saghe di mia invenzione! Muahah! Spero che continuerai a seguirmi ^^ ciao baci!

Marie_92: Ciao geme!! Hihi tranquilla, Gairo è già morto da tempo! Ora è il famoso Mizuakai XD chissà se questo nome ti ricorda qualcuno (ghigno sadico) comunque, sono contenta che ti sia piaciuto!^^ Ciao baci tvtb!

                                                By Vegetina.

Ritorna all'indice


Capitolo 42
*** Il rapimento!/ Salvami Rufy! ***


“Ehi ragazzi … allora che facciamo? Ce ne andiamo da quest’isola o no?” chiese Nami speranzosa.

“No! Io voglio battermi con quello li!” disse Rufy sicuro.

“Io mi chiedo …ma che razza di capitano sei? Vuoi mettere a repentaglio la vita dei tuoi compagni solo per un tuo capriccio?” chiese Mizuakai comparendogli nuovamente alle spalle.

“COSAAAA?” dissero tutti girandosi. Non capivano da dove fosse spuntato fuori …

“Sono proprio curioso di vedere quanto i tuoi compagni ci tengano a te …” disse Mizuakai avvicinandosi al capitano e, con una velocità impressionante, gli infilzò una siringa al braccio, facendolo accasciare al suolo.

“RUFYYYYYY!” gridò Hoshi raggiungendo il ragazzo di gomma che si trovava privo di sensi accanto a Mizuakai.

“Vuoi seguirlo anche tu ragazzina?” chiese lui ghignando.

“Lascialo subito andare!” disse lei provando a sferrargli un pugno, ma venendo colpita dietro alla nuca, perdendo anche lei i sensi.

“Chissà se i vostri compagni verranno a salvarvi … rischieranno la vita oppure no? Il gioco ha inizio …” disse Mizuakai ghignando e , dopo aver preso Hoshi e Rufy, sparì, lasciando i loro compagni a bocca aperta.

“O-oddio … e-e o-ora?” chiese Nami sull’orlo del pianto.

“E ora mi sembra più che ovvio … andiamo a riprenderci la nostra compagna e il nostro capitano!” disse Zoro poggiando una mano sulla spada pronto a sguainarla.

“Infatti! Non lascerò mai Hoshi-chan nelle mani di quel pervertito!” disse Sanji con lo sguardo infuocato.

“Superr ragazzi! Li salveremo e continueremo il nostro viaggio!” disse franky distendendo gli avambracci e unendoli facendo unire le due parti delle stelle.

“E va bene … andiamo a riprenderci Hoshi e Rufy!” disse Nami determinata.

“S-si! A-andiamo!” disse Usop con le gambe che gli tremavano.

“Andiamo ad avvisare anche Chopper e Robin, che ne dite? Potrebbe servirci il loro aiuto …” disse Nami riflettendo.

“Si, lo credo anche io …” disse Zoro riflettendo.

“Bene, andiamo! E poi, missione- salvataggio!” disse Nami con sguardo determinato.

“Si … ma … avete la minima idea di dove andarli a cercare?” chiese Usop facendo spuntare una gocciolina sulla testa di tutti.

“Chiederemo in giro!” disse Nami sorridendo a trentadue denti, ma poi tornando seria, pensando che la vita della sua sorellina e del suo capitano era in pericolo …
           
                                                                            ***

“M-ma … ma dove sono?” si chiese Hoshi riaprendo gli occhi e guardandosi intorno. Si trovava in una stanza poco illuminata, con delle sbarre, sicuramente una prigione, e vicino a lei si trovava Rufy ancora privo di sensi.

“Ehi Rufy …” gli disse avvicinandoglisi e notando in quel momento che stranamente non era ne legata ne ammanettata.

“Rufy … svegliati …” disse cercando di scuoterlo, ma il ragazzo non dava il minimo segno di volersi svegliare.

“Avanti Rufy … siamo nei guai … dobbiamo fuggire da qui o rischiamo la vita …” disse scuotendolo sempre più forte. Il moro mugugnò qualcosa, segno che si stava riprendendo.

“Mmmh …”

“Dai Rufy svegliati!” disse Hoshi tirandogli una botta in testa.

“Aia! Perché l’hai fatto?” chiese lui risvegliandosi improvvisamente con le lacrime agli occhi.

“Rufy! Non è il momento di poltrire avanti! Dobbiamo cercare di scappare da qui!” disse la giovane Ninja esaminando bene la stanza. C’era una piccola finestrella, anche quella con delle sbarre. Si avvicinò alle sbarre e le toccò, immediatamente si sentì debole, evidentemente erano fatte di Agalmatolite.

“Cosa? Ma dove siamo? Che è successo?” si chiese Rufy guardandosi intorno.

“Mizuakai ci ha catturati e ci ha rinchiuso qui … non capisco quali siano le sue intenzioni e sinceramente non mi interessano, ora dobbiamo solo pensare ad un modo per fuggire di qui …” disse la mora continuando ad analizzare bene la stanza.

“Hai qualche idea?” chiese lui sedendosi a gambe incrociate e osservandola pensierosa.

“Credo che non sia possibile evadere da qui … dovremo aspettare che i nostri compagni vengano a salvarci, sempre che ci trovino …” disse la mora sedendosi vicino al ragazzo di gomma.

“Salve pirati!” disse Mizuakai comparendo insieme a tre dei suoi uomini.

“Ehi tu, dicci immediatamente perché ci hai rapiti! Si può sapere cosa vuoi? Prima vuoi eliminarci, poi cambi idea, poi ci rapisci! Insomma, vuoi degnarci di una spiegazione?” chiese la mora alzandosi in piedi e stringendo i pugni.

“Hai un bel caratterino, Hoshi, o meglio principessa oscura, mi piaci sai?” disse lui facendo un ghignetto.

“Non mi importa se ti piaccio, voglio delle spiegazioni!” disse lei furiosa.

“Vuoi delle spiegazioni? E va bene, ti accontento … sappi che ho deciso di mettere alla prova i vostri compagni per vedere se hanno veramente il coraggio di cercarvi e provare a salvarvi … se fossero dei codardi che abbandonano i propri compagni non ci sarebbe nemmeno il gusto di combatterci, diciamo che è un modo per metterli alla prova e vedere se vale la pena sfidarli e poi è un gioco così divertente …” disse il biondo breve e conciso.

“Chiaro, perciò per ora non hai nessuna intenzione di eliminarci?” chiese la ragazza assottigliando gli occhi fino a ridurli a due fessure.

“No, non ne ho neesuna intenzione per ora … vi lascio qui due guardie, non sia mai che riuscisse a trovare un modo di scappare …” disse Mizuakai.

“Bhe, almeno per il momento Rufy possiamo stare tranquilli …” disse la mora sedendosi nuovamente.

“Abbiamo tutto il tempo per pensare ad un buon piano …” continuò poi mettendosi le braccia dietro la testa.

“Ehi bambolina, lo sai che non sei affatto male?” disse una delle due guardie.

“Non chiamarmi bambolina rifiuto umano!” disse lei con il suo solito caratterino. Una guardia aprì la prigione e insieme all’altra entrò dentro. Per Hoshi quello sembrò il momento opportuno per scappare, ma appena provò a superarli, quei due le misero vicino una pietra di Agalmatolite facendole perdere tutte le energie. Uno dei due la prese per la maglietta e la sollevò ghignando, dopo di che le tirò un pugno.

“Ehi! Non provate a ritoccarla o vi faccio fuori!” disse Rufy alzandosi in piedi, ma subito l’altra guardia gli si avvicinò tirandogli un pugno con l’Agalmatolite e sedendosi sopra la sua schiena per farlo stare buono.

”Maledetti …” balbettò lui cercando di alzarsi, ma inutilmente … quella dannata pietra gli stava togliendo tutte le forze.

“Sai … hai davvero un bel corpo …” disse la guardia che si era messo a cavalcioni sopra la mora che tentava di ribellarsi, ma inutilmente visto che anche a lei quella pietra le stava togliendo tutte le energie.

“LASCIAMI ANDARE MALEDETTO BASTARDO!” gridava la mora dimenandosi sotto di lui e cercando di allontanarlo, ma ricevendo solo l’ennesimo pugno in faccia.

“LASCIALA ANDARE!!!” gridò Rufy fuori di se cercando nuovamente di alzarsi da terra, ma il peso della guardia e quella pietra glielo impedivano.

“Non mi dispiacerebbe spassarmela un po’ con te …” disse la guardia strappandole letteralmente di dosso la maglietta e cominciando a baciarla viscidamente sul collo.

”LASCIAMI MALEDETTO!” gridò Hoshi mentre alcune lacrime cominciavano ad uscirle dagli occhi.

“BASTAAA! LASCIALA ANDARE!” gridò Rufy fuori di se, agitandosi sempre di più.

“Tu zitto …” disse la guardia sopra il ragazzo tirandogli una forte botta in testa.

“Su avanti tesoro … rilassati …” disse la guardia cominciando ad esplorare il suo corpo con le mani. Hoshi continuava ad agitarsi e a gridare, così, la guardia, stufa di starla a sentire, le tirò un pugno in pieno naso per farla azzittire. Cominciò a piangere a dirotto, un po’ per il dolore del colpo appena ricevuto, ma per la maggior parte dell’umiliazione e della tortura che stava per ricevere.

“Lasciami … andare … ti prego …” disse con la voce rotta dai singhiozzi.

“BASTAAAAA!” gridò Rufy ricevendosi l’ennesimo pugno dal soldato sopra di lui.

La guardia cominciò a baciarla da per tutto, godendo delle sue suppliche e delle sue lacrime; la sua mano stava per intrufolarsi sotto i pantaloncini, ma accadde un evento inaspettato …

To be continued ...

Salve gente, ed ecco a voi il nuovo capitolo XD spero vi sia piaciuto! Ciao baci vvb!

la scrittrice: Ciao e ben venuta XD per prima cosa complimenti per il coraggio XD Leggersi 41 capitoli non è cosa da poco! Come seconda cosa sono contenta che ti piaccia! E comunque si, lo penso anche io XD quei due sono perfetti insieme! Spero che il nuovo chappy ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi! Ciao baci alla prossima.
 
                                                By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 43
*** Grazie ... Rufy .../ Alla ricerca dei compagni rapiti! ***


Rufy, preso da una forte rabbia, era riuscito a scrollarsi la guardia di dosso e colpì l’altra con un potente calcio che la fece volare contro le sbarre.

“Hoshi …” disse il capitano inginocchiandosi accanto alla ragazza che era in preda alle lacrime.

“Maledetti … evidentemente volete morire per mano del nostro padrone prima del tempo …” dissero le guardie uscendo dalla prigione e lasciando i due da soli.

“Rufy …” disse la ragazza con la voce rotta dai singhiozzi abbracciandolo forte. Si sentiva così debole, così indifesa … era stata una sensazione terribile, avrebbe preferito la peggiore delle agonie piuttosto che quello, avrebbe preferito cento volte una spada nello stomaco che quello … non riusciva a togliersi dalla testa il pensiero che se non ci fosse stato Rufy con lei quei maiali le avrebbero fatto chissà cosa eppure, era convinta di aver vissuto già un esperienza simile ...si, come poteva essersene dimenticata?

“Tranquilla … non lo avrei mai permesso …” disse il moro quasi come se l’avesse letta nel pensiero, baciandola in testa dolcemente.

“Ho avuto … paura …” disse continuando a piangere e iniziando a tremare.

“Tranquilla … ci sono io con te …” disse il ragazzo di gomma sfilandosi la sua canotta e mettendogliela sulle spalle per coprirla.

“Io … io …” tentò di balbettare, ma le lacrime le impedivano di dire qualsiasi cosa. Era terrorizzata e il moro non l’aveva mai vista in quello stato. Singhiozzava, tremava, piangeva … sembrava come se tutte le sue barriere fossero state abbattute in un colpo solo.

Rufy l’abbracciò forte, cercando di tranquillizzarla un pochino, anche se sembrava inutile. Non sapeva ne cosa dirle, ne cosa fare … erano praticamente in trappola e a meno che i loro amici non li avessero trovati sarebbe stata la loro fine …

                                                                   ***

“Avanti ragazzi, per di qua!” disse Nami correndo a per di fiato per uno stretto corridoio.

“Ma tu sei proprio sicura che sia qui?” chiese Zoro continuando a seguire la ragazza insieme al resto della ciurma.

“Si, da quanto dicono in città loro si sono stabiliti qui per un po’ e questa è la loro base!” disse la navigatrice continuando a correre sicura.

“Allora state in guardia, a breve incontreremo qualche pirata!” disse Sanji ghignando.

“Credo che presto combatteremo!” disse Franky con un sorrisetto sicuro.

“Non vedo l’ora!” disse Zoro ghignando a sua volta.

“Ricordatevi … solo se necessario! La cosa fondamentale è salvare Rufy e Hoshi!” disse Nami che ormai conosceva i suoi amici.
 
“State in guardia …” disse Robin assottigliando gli occhi fino a ridurli a due fessure. Degli uomini gli si pararono davanti ghignando, ma Zoro li fece fuori facilmente con uno dei suoi colpi.

“Non mi sembrano granchè …” disse lo spadaccino continuando a correre, avendo liberato la strada ai suoi amici.

“Loro, ma quel Mizuakai è molto forte!” disse Sanji serio.

“Si, dovremo fare attenzione, ma dobbiamo ritrovarli!” disse Nami.

                                                                 ***

Si sentivano dei passi avvicinarsi alla cella dove si trovavano il capitano e la principessa. Rufy, che teneva ancora stratta a se Hoshi, tentò di capire chi si stesse avvicinando.

“Salve …” disse Mizuakai restando un po’ distante dalle sbarre, del resto anche lui aveva mangiato un frutto del mare e l’Agalmatolite era il suo punto debole.

“Cosa vuoi?” disse il capitano, stranamente serio.

“Cosa è successo alla ragazza?” chiese il biondo vedendola in quello strano stato.

“Dovresti saperlo … in fondo sono stati i tuoi uomini!” rispose Rufy fulminandolo con lo sguardo.

“I miei uomini? Io non ne so nulla … qualsiasi cosa abbiano fatto dopo la pagheranno, eppure credevo di essere stato chiaro … non avrebbero dovuto sfiorare la ragazza nemmeno con un dito …” disse Mizuakai con tono serio.

“E vieni a dirlo a me? Ora perché non ci liberi?” chiese Rufy.

“Non è ancora il momento … e poi verrete liberati solo se i vostri compagni si dimostreranno coraggiosi …” disse Mizuakai.

“E allora che diavolo sei venuto a fare?” chiese la mora guardandolo truce e sollevando finalmente lo sguardo.

“Oh, ero venuto a controllare come stavate e a portarvi qualcosa da mangiare …” disse Mizuakai poggiando un vassoio vicino alle sbarre.

“Non lo vogliamo …” disse la ragazza per poi nascondere il viso nei pettorali del suo capitano.

“Vi conviene mangiare, chissà tra quanto arriveranno i vostri amici …” disse l’uomo andandosene.
Rufy allungò il braccio e prese i due panini che il biondo gli aveva lasciato. Non sembravano un granchè, ma magri avrebbero sollevato un po’ il morale della ragazza …

“Tieni …” disse il ragazzo di gomma porgendoiene uno, ma Hoshi non accennava ad alzare il viso e continuava a nasconderlo tra i suoi pettorali.

“Avanti … ti conviene mangiare! Se no poi sei senza energie! E poi mangiare è la cosa più bella del mondo!” disse lui sorridente.

“Non ho fame …” tagliò corto la ninja.

Rufy sbuffò e appoggiò il panino a terra, magari dopo le sarebbe venuta fame …
In un sol boccone, invece, mangiò il suo.

                                                                      ***

Era mezz’ora che correvano su e giù per i corridoi, ma non sembravano ancora esser giunti nel luogo dove i loro amici erano stati imprigionati. Zoro, Sanji, Franky, Chopper, Nami, Usop e Robin avevano fatto fuori un uomo dopo l’altro e questi continuavano ancora imperterriti a spuntare da ogni parte. Non erano di certo loro il problema, non erano tanto forti e li sconfiggevano come niente, il punto era che non riuscivano a trovare i loro amici …

“Ehi Nami, qualche idea?” chiese Zoro affiancandola nella corsa.

“Se ci dividessimo?” chiese la navigatrice.

“Meglio …” disse Sanji.

“Bene! Zoro, Usop, Robin! Con me!” disse la navigatrice girando a destra, mentre gli altri continuarono dritti.

“Guarda Zoro … vedo una porta!” disse Nami indicando un grosso portone di ferro davanti a se. I quattro si fermarono, osservando l’enorme portone .. Robin ci si avvicinò, ma subito si sentì poco bene.

“E’ fatto di Agalmatolite …” disse la mora allontanandosi da esso.

“Uhm … è un problema … senza una chiave come entriamo?” chiese Zoro riflettendo. L’idea di romperlo era improbabile, avevano già constatato con Crocodile che era impossibile rompere quella dannata pietra.

“Bhe, no problem!” disse Nami tirando fuori un mazzo di chiavi.

“E quelle quando l’hai prese??” chiesero Zoro e Usop increduli.

“Bhe, sono pur sempre una ladra no?” disse Nami facendo la linguetta e provando tutte le chiavi, finchè il portone non si aprì.

“Forza, ora possiamo andare!” disse la navigatrice cominciando a scendere una scalinata che portava in un luogo piuttosto tetro.

“Ragazzi … secondo voi si trovano qui?” chiese Usop seguendo con cautela i tre amici.

“Non so … andiamo a controllare!” disse Nami scendendo le scale. Arrivarono fino alla fine della scalinata e videro un lungo corridoio con parecchie prigioni.

“Sicuramente si trovano qui da qualche parte …” disse Usop cominciando a camminare, non vedendo nessuno nei paraggi.

“Fermati Usop … a me sembra troppo facile …” disse Zoro guardandosi intorno.

“Si, infatti mi sembra sospetto …” disse l’archeologa.

“Bhe … stiamo in guardia …” disse Nami cominciando ad avanzare.

To be continued ...

                                                        IL TEATRINO DI CAPPELLO DI PAGLIA - prima parte

E se i nostri pirati preferiti fossero dei liceali alle prese con un difficilissimo compito in classe di letteratura latina? Come se la caverebbero? Come farebbero a prendere un bel voto?

I nove pirati erano intenti a leggere le domande del compito. Erano molto difficili, il professor Shanks quel giorno era stato particolarmente cattivo e aveva dato delle domande difficilissime.

"Oddio, e ora come faccio? Che vuol dire metateatro? Che cos'è Plauto (Autore latino)?" si chiese Rufy leggendo le domande sul foglio impanicato.

"Sanji, mi faresti il compito per favore?" chiese Nami mentre era intenta a mettersi lo smalto sulle unghie.

"Con piacere Nami-chan!!" disse il biondino con i cuoricini agli occhi lasciando perdere il suo compito e concentrandosi su quello della navigatrice.

"Ma Robin! Sei un genio!" disse Hoshi copiando alla grande dalla compagnia di banco.

"Sono cose così semplici ..." disse Robin che in meno di dieci minuti aveva scritto più di due fogli protocolli.

"Zzzzz ..." ronfava Zoro al posto d fare il compito.

"Ehi Chopper, sai qualcosa?" chiese Usop che si trovava al primo banco insieme all'amico.

"Si, so tutto!" disse Choppy sorridente e spostando un pò il foglio verso l'amico per fargli copiare.

"Bene!" disse Usop sorridendo a trentadue denti.

"Superrr ragazzi, queste riviste sui motori sono spettacolari!" disse franky che al posto di concentrarsi sul compito in classe stava leggendo 'tutto motori'.

"Su su sbrigatevi, vi manca poco tempo!" disse il professore Shanks che al posto di controllare i suoi alunni messaggiava al cellulare con una ragazza misteriosa.

"Zoroooo! Aiutamiii tuuuuu!" disse Rufy urlando nell'orecchio alla spadaccino, che svegliandosi di soprassalto, sguainò le sue spade e attaccò il vuoto, creando un vortice che spazzò via tutti i compiti in classe e che spedì tutti i presenti contro il muro.

"Il compito è annullato ...=.=" disse il professore Shanks perplesso.

"SIIIIIIII!" gridò Rufy, l'unico contento dato che non sapeva un acca.

"Oh no, non mi si era ancora asciugato lo smalto!" disse Nami disperata.

"Le mie riviste T___T" disse Franky triste e cominciando a cantare una canzone deprimente.

"Noooo T___T proprio oggi che avevo Robin accanto!" disse Hoshi piagnucolando.

"Ma mi spiegate che succede?" chiese Zoro confuso, ricevendosi un pugno in testa da Chopper, Usop, Nami e Hoshi.

E così, se i nostri pirati si trovassero alle prese con un compito in classe non riuscirebbero a finirlo perchè Zoro spazzerebbe via i compiti prima XD

                                                                                      END


Buongiorno a tutti ed eccomi qui con il nuovo capitolo! Scusate per questo attacco di pazzia sul teatrino di cappello di paglia ma mi è venuta l'ispirazione così e dato che oggi mi sento particolarmente allegra perchè domani è il mio compleanno ho deciso di fare questo sfogo di pazzia che non centra nulla con la fic XD sono situazioni assurde in cui i nostri pirati si troveranno! Non so quanti ne farò, credo finchè avrò idee XD se non vi piace ditemelo che non li faccio più! ihihih comunque grazie a chi ha recensito, ovvero:

tenshifly: Ciaoooo! XD Per fortuna il nostro capitano preferito ha salvato Hoshi ^^ Comunque ti capisco, non sai quanto mi mandano in bestia a me queste cose >.< quelli che stuprano le ragazze dovrebbero avere l'ergastolo e glielo dovrebbero anche tagliare così gli passa la voglia di stuprare >.< spero che il chappy ti sia piaciuto XD ciao baci alla prossima^^

Neko: Ciaoooo XD bhe spero di essermi riscattata con questo chappy XD devo riuscire a tenere un pò di suspence se no non ci sarebbe più motivo per seguire la fic U.U comunque, Hoshi è stata salvata alla grande dal suo amore XD Cosa desiderare di più se non stare stretta tra le braccia di Rufy? *ç* bhe ricomponiamoci U.U spero che ti sia piaciuto XD Ciao baci alla prossima!^^

la scrittrice: Ciaooo XD  Oddio quanti complimenti, non pensavo che attirasse così tanto questa fanfic XD Sono contenta che ti piaccia e ti abbia incuriosita perchè ci sono delle sorprese ancora tutte da scoprire XD Comunque, Hoshi è stata salvata alla grande dal nostro capitano e aggiungerei che capitano *ç* ... bhe comunque, tornando a noi XD Spero che ti sia piaciuto, cia baci alla prossima!^^

                                                 By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 44
*** Amici trovati!/ Colpo di scena: la ragazza con i poteri Blood-blood! ***


“Ehi … sento delle voci …” disse Robin aumentando il passo.

“Si … e sembra quella di … RUFY!” disse Nami mettendosi a correre. I quattro arrivarono fino davanti la cella dove Hoshi e il capitano erano rinchiusi.

“Hoshi!” disse la navigatrice felice.

“Nami …” disse la mora mordendosi un labbro sforzandosi di non piangere.

“State tranquilli, ora vi liberiamo!” disse Usop sorridendogli.

“Lo sapevo che sareste venuti!” disse il capitano sorridendo a trentadue denti.

“Si ma ora il problema è … dove si trovano le chiavi?” chiese Zoro.

“Sicuramente ce le ha Mizuakai …” disse Hoshi alzandosi finalmente in piedi.

“E allora, andiamo a cercare quel miserabile …” disse lo spadaccino.

“HOSHI-CHAN!” gridò Sanji arrivando, insieme a Chopper e Franky dalla parte opposta da quella dove erano arrivati gli altri.

“Anche voi qui?” disse Nami incredula.

“Si, abbiamo trovato un grosso portone aperto e siamo giunti fino qui …” disse Franky.

“Ma a che gioco sta giocando Mizuakai?” si chiese Nami tra se e se.

“E alla fine … siete riusciti ad arrivare tutti fin qui …” disse il biondo comparendo alle loro spalle, affiancato dalla tredicenne che avevano incontrato qualche tempo prima.

“Tu … libera subito i nostri amici!” disse Zoro pronto a sguainare le sue spade.

“Ti conviene … se non vuoi fare una brutta fine …” continuò Sanji.

“Ha ha ha ha mi fate ridere … voi che minacciate me? Ha ha ha non avete alcuna possibilità di battermi!” disse Mizuakai ghignando.

“Questa volta non ci batterai!” disse Zoro attaccandolo, ma andando a vuoto dato che la parte del corpo colpita si tramutò in sabbia.

“Ve lo ripeto, non avete alcuna possibilità contro di me …” disse il biondo ghignando.

“Si può sapere a che gioco stai giocando? Perché non ci hai elimanto prima? Insomma … immaginavi che saremmo venuti a cercare i nostri amici, sapevi che siamo piuttosto forti e che dei semplici uomini non avrebbero avuto possibilità contro di noi … hai messo il mazzo di chiavi in bella vista, permettendomi di rubarlo e hai lasciato l’altro portone aperto di proposito … qui nelle prigioni non c’era nessuno di guardia, si può sapere che diavolo hai in mente?” chiese Nami avendo analizzato tutti i fatti con attenzione.

“Oh, sei sveglia ragazzina … hai notato questi piccoli dettagli, ma sai … per me è stato come un gioco, ero curioso di vedere se saresti arrivati fin qui, anche sapendo che io sono più forte di voi e devo ammettere che di coraggio ne avete … complimenti cappello di paglia, hai degli ottimi compagni di ciurma …” disse il biondo ghignando.

“Oh si, grazie lo so!” disse Rufy sorridendo a trentadue denti.

“Io … non riesco a capire …” disse la navigatrice.

“Tieni … questa è la chiave della cella …” disse lanciandogliela. Nami l’afferrò al volo e liberò i suoi amici, la situazione le era sempre meno chiara …

“Bene, allora credo che non ci sarà bisogno di combattere …” disse Sanji tranquillizzandosi.

“Io non ne sarei tanto sicuro fossi in te …” disse Zoro osservando Mizuakai che si trovava ancora di fronte a loro.

“In effetti … sarebbe un peccato lasciarvi scappare così … è vero, avevo detto di lasciarvi andare, ma ho cambiato idea …” disse l’uomo alzando un indice contro i ragazzi.

“Oh no, che vuole fare?” disse Usop preso dal panico.

“Sei un bugiardo!!! Avevi detto che l’avresti lasciati andare!!!” gridò la tredicenne all’uomo di fianco a lei.

“Oh, calmati tesoro … non eliminerò la tua sorellina … lei con le altre due ragazze le lascerò vive …” disse Muzuakai alla giovane ragazza.

“S-Sorellina?” chiese Nami non capendo.

“Sorellina di chi?” chiese Robin. Hoshi sbarrò gli occhi, forse avendo capito di chi si trattasse …

“T-Tsuki?” balbettò la ninja incredula.

“Esatto … a quanto vedo mi hai riconosciuta …” disse Tsuki sorridendo appena.

“Non ci credo … MA CHE DIAVOLO CI FAI DALLA PARTE DI QUELL’UOMO? CHE DIAVOLO HAI INTENZIONE DI FARE?” gridò Hoshi fuori di se.

“Calmati, in fondo non ti conosco nemmeno … non ti vedo da quando ho tre anni, non sei nella posizione di dirmi cosa devo o non devo fare …” disse la tredicenne calma.

“Io … non ci credo! PENSAVO CHE RALF TI AVESSE INSEGNATO A DISTINGUERE IL GIUSTO E LO SBAGLIATO! NON POSSO CREDERE CHE SIA DIVENTATA UNA PERSONA COSI’ MALVAGIA! TI RICORDO CHE I NOSTRI GENITORI SI SONO SACRIFICATI PER SALVARCI LA VITA, ED E’ COSI’ CHE LI RIPAGHI?” gridò la mora fuori di se.

“MA TU CHE NE VUOI SAPERE HOSHI? SONO CRESCIUTA DA SOLA CON MIO FRATELLO RALF SENZA DEI GENITORI, SENZA UN LUOGO FISSO E CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE NON AVREI MAI POTUTO AVERE UNA FAMIGLIA!” gridò Tsuki a sua volta.

“Oh, vi dispiace rimandare la conversazione a dopo? Sapete, ho delle persone da eliminare …” disse Mizuakai ghignando.

“Bastardo … non vuoi mantenere il patto …” disse Tsuki facendo uscire dalla sua mano una grande quantita di sangue e tramutandolo in un bastone appuntito.

“Ma cosa …?” chiese Hoshi non capendo.

“Non credere di essere l’unica ad aver mangiato un frutto del mare, Hoshi … anche io ne ho mangiato uno, il frutto Blood-Blood … posso tramutare il mio sangue in qualsiasi cosa e posso usarlo a mio piacimento producendone all’infinito …” disse Tsuki ghignando.

“No, no, NO! Non mi riferivo a quello! Perché diamine ora ci vuoi combattere?” chiese Hoshi non capendo.

“Forse … credo che la tua cara sorellina non abbia mai avuto intenzione di farci fuori …” disse Zoro sguainando le spade.

“Vedo che hai capito spadaccino …” disse Tsuki sorridendo.

“Ma che cosa intendi? Spiegati!” disse Nami alla giovane ragazza.

“Io sono entrata a far parte della sua ciurma, solo perché così ne avrei tratto profitto, solo per convenienza … sarei voluta andarmene diversi mesi fa, ma mi ricattò dicendomi che se avessi provato a fuggire avrebbe fatto fuori mio fratello e dopo di che avrebbe cercato mia sorella e l’avrebbe fatta fuori … quando scoprimmo che voi sareste venuti su quest’isola mi promise che si sarebbe solo un po’ divertito, senza farvi del male, ma visto che sta infrangendo la sua promessa, non ho più alcun motivo per restare dalla sua parte!” disse la giovane mora.

“Tsuki …” disse la Ninja con sguardo triste.

“Tieni …” disse Rufy poggiando il cappello di paglia sulla testa di Hoshi.

“Ma … Rufy?” disse la mora non capendo.

“E’ giunto il momento di combattere!” disse il capitano scrocchiandosi le nocchie.

“Giusto capitano …” dissero Zoro e Sanji. Chopper si tramutò in versione umana, Franky si preparò a scagliare una raffica di proiettili, mentre Usop, anche se un po’ tremante, tirò fuori la sua fionda Kabuto.

“Voi state indietro …” disse Sanji riferendosi alle tre ragazze.

“Non è un nemico alla vostra portata …” disse Zoro.

“Tu, faresti meglio a non combattere!” disse Rufy riferendosi a Tsuki.

“Non ci penso nemmeno!” disse la tredicenne ostinata.

“Proprio come la sorella …=.=” dissero tutti con una gocciolina dietro la nuca.

“Tsuki! Dagli retta! Stiamone fuori!” disse Hoshi con tono serio. La ragazza fissò la sorella maggiore per qualche secondo e dopo di che si fece da parte.

“Bene ciurma, pronti a combattere?” chiese il capitano ghignando.

“SIII!” dissero tutti scagliandosi sul nemico.

“Gear Second!” disse Rufy utilizzando le gambe come una pompa e aumentando la circolazione sanguinea, donando al suo corpo forza e riflessi sovraumani. I sei attaccarono Mizuakai contemporaneamente, entrambi con uno dei loro migliori attacchi.

“Jet Gatling Gom Gom!” disse Rufy scagliando una potente raffica di pugni all’avversario.

“Escalope!” disse Sanji scagliando un potente caclio alla testa di Mizuakai.

“Taglio dell’orco!” disse Zoro tirando un doppio fendente incrociato.

“Arm point!” disse Chopper, dopo aver mangiato una Rumbe Ball, aumentando a dismisura i suoi bicipiti e tricipiti colpendo con un potente pugno il nemico.

“Fresh fire!” disse Franky facendo uscire dalla sua bocca un potente soffio di fuoco.

“Meteora Ageha!” disse Usop lanciando una stella che una volta scontratasi con il nemico sarebbe esplosa.

“Illusi …” disse Mizuakai sparendo grazie alla sabbia e facendo colpire i sei compagni tra di loro.

“AAAAUCCH!” gridò Rufy preso in pieno dalla stella di Usop.

“AAAH!” disse Chopper venendo preso in pieno dal calcio di Sanji.

“Ehi fa più attenzione!” disse Franky venendo preso in pieno da Zoro, ma non facendosi nulla grazie al suo corpo di metallo.

“OOOH!” disse Zoro venendo preso in pieno dall’attacco di Rufy.

“BRUCIAAA!” gridò Sanji essendo stato preso dal soffio di fuoco di Franky.

“WUAAA!” disse Usop venendo colpito da Chopper.

“Ha ha ha molto divertente!” disse Mizuakai ridendo di gusto.

“ORA MI HAI STUFATO!” disse Rufy con una venetta che gli cominciava a pulsare sulla fronte.

“Ora, osservate questa tecnica … Scarica elettrica!” disse facendo uscire dalla sua mano una scarica elettrica di 200 milioni di volt. Quella era la tecnica che aveva usato Eneru sull’isola nel cielo.
Colpì in pieno i sei ragazzi, facendo effetto su tutti, tranne che su Rufy che era di gomma. I suoi cinque compagni stramazzarono al suolo privi di sensi.

“No! Ragazzi!” disse il capitano guardandoli con gli occhi sbarrati.

To be continued ...


                                             Il teatrino di cappello di paglia- seconda parte


E se i nostri amati pirati fossero dei bulli? E se Nami, Hoshi e Robin fossero delle studentesse modello con tutti ottimi voti a scuola? Cosa accadrebbe tra loro?

"Ehi capo, oggi con quale dei pivelli ci divertiremo?" chiese Zoro ghignando, vestito con dei Jeans a vita bassa e una maglietta tutta strappata ai bordi.

"Io stavo pensando a quelle secchione dell'altra classe ..." disse Rufy ghignando, vestito con una tuta di una squadra di calcio.

"Siiiiii le ragazzeeeeee!" disse Sanji con gli occhi a cuoricino, vestito con dei jeans e delle catene attaccate e con una maglietta con un cane rabbioso.

"Sarà un giochetto da ragazzi per il capitano dei bulli!" disse Usop vestito tutto di nero con una collana con un teschio.

"Ma forse non staremo sbagliando a fare tutte queste cattiverie?" chiese il piccolo Chopper vestito con la divisa della scuola. Tutti lo guardarono con occhi killer, così la piccola renna agitò le mani davanti a se ridendo istericamente e dicendo che scherzava.

"Superrrrrrr! Derubiamo le ragazze!"  disse Franky che indossava delle mutande nere con un teschio XD

"Bene, e ora miei cari bulli andiamo a derubare le ragazze!" disse Rufy avvicinandosi a un trio di ragazze che chiacchieravano tra loro con ognuna un libro tra le braccia. Portavano tutte un paio di occhiali e avevano i capelli legati in due codini alti. Indossavano la divisa della scuola con la camicetta tutta perfettamente abbottonata e la gonnellina che copriva fino alle ginocchia.

"Ehi secchione!" disse Zoro ghignando. Le tre alzarono un sopacciglio e si sistemarono meglio gli occhiali.

"Su avanti, sganciate tutti i soldi che avete!" disse Rufy sorridendo beffardo.

"State attente o il capitano Usop vi darà un assaggio delle sue abilità!" disse il cecchino vantandosi come era suo solito fare.

"Smammate, non abbiamo tempo da perdere con voi ..." disse Nami rimettendosi a parlare con le sue due amiche.

"Ci ignorano ..." disse Chopper sorridendendo.

"Ma quanto sono belle!" disse Sanji con i cuoricini agli occhi.

"Non stiamo scherzando ragazzine, potremmo farvi molto male!" disse Zoro avvicinandosi alle tre e prendendo per un braccio Robin. Nami e Hoshi assottigliarono gli occhi riducendoli a due fessure e dopo di che tirarono fuori rispettivamente una riga d'acciaio e un taglierino. Si slegarono i ciuffetti, si levarono gli occhiali, si sbottorano due bottoni della camicetta, buttarono il libro a terra e si strapparono un pezzo di gonna al lato.

"Cos'è? volete fare i duri con noi?" chiese Nami colpendo in testa Zoro con la sua riga d'acciaio.

"Ouch!" disse lo spadaccino.

"Non vi  conviene!" disse Hoshi puntando il taglierino alla gola di Rufy.

"MA SONO BELLISSIMEEEE!" disse Sanji estasiato da quella visione.

"Ho ho... avete sfidato le mie amiche, ora ne pagherete le conseguenze!" disse Robin sorridendo. Nami e Hoshi cominciarono a picchiare tutti e sei i ragazzi e, una volta sistemati, si risistemarono i capelli, si rimisero gli occhiali, si riabottonarono la camicetta e tornarono alla vita di sempre.

"IO rinuncio ad essere un bullo T___T" disse Rufy piagnucolando.

E così', se i nostri amati pirati fossero dei bulli e le nostre ragazze delle brave studentesse, i maschi cambierebbero idea e rinuncerebbero ad essere bulli prendendole di santa ragione dalle ragazze XD

                                                                                                  End

Ciaoooooooooo Come va la vita? XD ieri era il mio complex e oggi è il mio onomastico XD tutta una festa! Spero che il chappy vi sia piaciuto e avete visto quale nuova sorpresa? E chi se l'aspettava Tsuki XD grazie a tutti coloro che leggono e recensiscono! Baci vvb!

tenshifly: Ciaoooo XD si è un sollievo sapere che Rufy ha salvato Hoshi U.U comunque, XD tranquilla che io spesso sono la più ottusa a capire qualcosa XD forse l'ho scritto poco chiaramente io XD comunque, sono contenta che ti sia piaciuto il teatrino e spero che il tuo compito di filosofia sia andato bene ( XD Io odio filosofia =.= Socrato, platone, aristotele =.= ma che vogliono dalla vita mia???? XD) cmq grazie per gli auguri ^^ E anche per i complimenti XD Ciao baci alla prossima!

loveliana: Ciaooo! Prima di tutto benvenuta!^^ Sono contenta che il chappy ti sia piaciuto XD Hoshi non poteva che essere salvata da Rufy U.U comunque, l'idea del teatrino è ovvio che l'ho presa dall'anime XD però mi sembrava una cosa carina XD comunque, compito di latibo??:S povera te, spero ti sia andato bene! Io personalmente( E anche sfortunatamente) ho un voto fisso XD (ovvero 4 =.= nn lo capisco è più forte di me =.= ) cmq eccoti qui il nuovo chappy e grazie per gli auguri XD ciao baci spero che continuerai a seguirmi^^

                                           By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 45
*** Il piano segreto di Nami e Hoshi/ Il punto debole di Mizuakai .. ***


“Maledizione … Nami … Robin! Dovremmo intervenire!” disse Hoshi sul punto di attaccarlo, ma venendo fermata da Tsuki.

“Sarebbe inutile, non riusciresti a farlo fuori, è troppo forte …” le disse la sorellina.

“E allora? Cosa facciamo? Non possiamo lasciarli morire!” disse la mora mordendosi un labbro.

“Sto pensando Hoshi … sto pensando ma non mi viene in mente nulla!” disse Nami molto nervosa.

“Io credo … che non abbia un punto debole …” disse Robin a sguardo basso.

“Non è possibile! Deve avercelo!” dissero Hoshi e Nami temendo per la vita dei loro amici.

“JET BULLET GOM GOM!” gridò Rufy scagliando un pugno molto potente e allungando il braccio più del normale e con una velocità inaudita. Come al solito, il colpo andò a vuoto, permettendo così a Mizuakai di arrivargli alle spalle.

“Addio cappello di paglia …” disse il biondo togliendogli tutta l’acqua presente nel suo corpo e disidratandolo, facendolo cadere a terra privo di forze.

“NOOO! RUFYYY!” gridò Hoshi cercando di andargli incontro, ma venendo nuovamente bloccata dalla sorella.

“COSI’ FARA’ FUORI ANCHE TE!” gridò Tsuki arrabbiata.

“Ma non possiamo rimanere qui senza muovere un dito!” disse Nami mordendosi un labbro per cercare di non piangere.

“Trente Fleur Clutch!” disse Robin cercando di attaccare a sorpresa il suo avversario, ma venendo colpita anche lei da un fulmine.

“NOOO! ROBIIIN!!!” gridarono Hoshi e Nami disperate.

“Maledetto … avevi detto che non le avresti toccate!” disse Tsuki furiosa.

“Oh è vero, ma dato che tu ti sei ribellata, questo accordo non vale più!” disse Mizuakai scagliando un fulmine anche su Tsuki, che cadde a terra priva di sensi.

“NOOO! TSUKIIII!” gridò Hoshi cercando di raggiungere la sorellina, ma venendo bloccata da un braccio di Nami.

“Buona Hoshi … se provi ad attaccarlo quello fa fuori pure noi! Prova a ragionare un secondo … giochiamo d’astuzia!” disse la navigatrice avvicinandosi a Mizuakai con le braccia alzate.

“Senti, abbiamo capito, tu sei molto più forte! Non abbiamo possibilità contro di te, perché non ci lascia andare? In fondo che gusto c’è a infierire su dei ragazzi che non possono difendersi?” disse Nami ridendo istericamente, tentando di mantenere la calma.

“Il mio scopo è riscuotere le vostre taglie … però, potrei anche accontentarmi di due belle ragazze come voi nella mia ciurma … forse in questo modo potrei risparmiare i vostri amici … per ora siete state le uniche intelligenti che non hanno provato ad attaccarmi …” disse l’uomo con un ghignetto.

-Entrare a far parte della ciurma di quest’essere schifoso? Ma stiamo scherzando? Io ora lo attacco e... anche se … forse farei meglio a fare come dice Nami, usare il cervello e non i muscoli …- pensò Hoshi.

“Ecco … noi …” disse la navigatrice fissando l’amica ninja che prese la parola.

“Accettiamo! Entreremo a far parte della tua ciurma e saremo fedeli, ma solo ad un patto …” disse la ninja in tono serio.

“Sentiamo, di che si tratta?” chiese il biondo sorridendo con malvagità.

“Risparmia i nostri amici e permettimi di lasciare loro un biglietto con su scritto che ce ne andiamo dalla ciurma!” disse Hoshi sicura di se.

“E va bene … ma nel biglietto dovrete scriverci che lasciate la ciurma di vostra volontà, perché pensate che io sia meglio, chiaro?” disse il biondo assottigliando gli occhi fino a ridurli a due fessure.

“Chiarissimo …” disse la Ninja sorridendo e, tirando fuori un pezzo di carta dal suo marsupio con una penna, cominciò a scriverci quattro parole.

“Hoshi …” disse Nami guardandola.

“Tranquilla Nami … lascia fare a me …” disse la principessa guardandola seria.

“Va bene …” disse la navigatrice.

“Bene, ho finito … possiamo andare!” disse la principessa posando il cappello di paglia accanto al suo capitano, insieme al biglietto. Mizuakai controllò il biglietto e dopo di che si incamminò insieme alle due ragazze verso un luogo sconosciuto alle due.

                                                                                   ***

Zoro fu il primo a risvegliarsi, seguito subito da Sanji, Chopper e Franky. Quanto fossero rimasti privi di sensi non lo sapevano, ma l’unica cosa che riuscirono a constatare fu il loro capitano disidratato, Robin e Usop a terra e l’assenza della navigatrice e della ninja. Subito versarono un po’ d’acqua addosso al ragazzo di gomma che si riprese. Poco dopo si risvegliò anche Robin insieme ad Usop e Tsuki.

“E questo cos’è?” chiese Rufy osservando il biglietto.

“Sembra la calligrafia di Hoshi …” disse Sanji scrutandolo.

“Io e Nami ce ne andiamo dalla ciurma! Preferiamo come capitano Mizuakai!” lesse Zoro.

“Sicuramente sono state costrette!” disse Usop.

“Oppure …” disse Robin cominciando ad armeggiare con il biglietto e dopo qualche esperimento, fece emergere delle scritte nascoste.

“Ha usato le sue conoscenze ninja per lasciarci un messaggio nascosto …” disse l’archeologa.

“Ragazzi io e Nami siamo riuscite a guadagnare tempo unendoci per finta a Mizuakai e convincendolo a lasciarvi in vita… procuratevi dell’agalmatolite, Nami suppone che sia l’unico modo per sconfiggerlo, dopo di che seguite le traccie che lasceremo durante il percorso, per te Robin non dovrebbe essere difficile seguirle; è un polverina invisibile, ma che con speciali tecniche che tu sai usare può diventare visibile… Ci fidiamo di voi!” lesse Robin.

“Quindi … hanno usato un trucco per salvarci e ora ci stanno dando tutto il tempo necessario per procurarci il necessario per riuscire a sconfiggerlo …” disse Sanji stupito ancora una volta dall’intelligenza di Nami e dalla calma che per una volta la mora era riuscita a mantenere.

“E allora che stiamo aspettando? Andiamo a salvarle!” disse il capitano alzando un pugno verso l’alto.

“Aspettate … non si farà cogliere impreparato, non è stupido …” disse Tsuki alle loro spalle con le braccia incrociate.

“Mmmh? E allora cosa pensi di fare ragazzina?” chiese Zoro.

“Uno, non chiamarmi ragazzina praticello, due, credo di essere l’unica a conoscerlo bene qui in mezzo!” disse la giovane ragazza con fare superiore.

“Io continuo a ripetere che è una goccia d’acqua in tutto e per tutto con sua sorella!” disse Usop gonfiandosi le guance.

“Lo penso anche io!” disse Rufy con la medesima faccia.

“Praticello?=.=” disse Zoro con una gocciolina dietro la testa.

“Bhe comunque … sappiate che Mizuakai non è così imbattibile come crediate, un punto debole ce l’ha anche lui … secondo voi, perché non è riuscito a usare due tecniche contemporaneamente? Se usa il fuoco, non può usare il fulmine, se usa la sabbia, non riesce ad usare le tecniche di Rufy …” disse la morettina con gli occhi chiusi.

“Dove vuoi arrivare?” chiese Zoro non capendo.

“Forse ho capito … se attacca non può difendersi con la sabbia e quindi non può essere immune agli attacchi, giusto?” disse Robin con il suo solito ed infallibile intuito.

“Vedo che hai capito … questo vuol dire che ci servirà qualcuno che si faccia attaccare e proprio in quell’istante, un altro dovrà attaccare lui dandogli un colpo che non gli permetta di rialzarsi! Tutto chiaro?” disse Tsuki  con estrema intelligenza.

“Si … quindi, dovremo riuscire ad attaccarlo in meno di un secondo …” disse Sanji annuendo.

“Bene! Allora andiamo! Anche se non ho capito nulla, per me è ok!” disse il capitano alzandosi in piedi e facendo spuntare sulla testa di tutti una gocciolina.

“Bene … allora se non avete domande andiamo!” disse Tsuki mettendosi, insieme a Robin, a capo del gruppetto.

To be continued ...

                                                                             Il teatrino di cappello di paglia- parte terza

E se i nostri pirati si trovassero alla finale di un torneo di pallavolo? Come se la caverebbero?

"Ce l'abbiamo solo noi, i migliori! I migliori!" gridò Nami vestita da ragazza pon pon con accanto una Robin alquanto seccata.

"Ragazzi! Dobbiamo vincere!" disse Hoshi con in testa un cappello per nascondere i suoi capelli lunghi e con una fascia restrigente al seno per nasconderlo U.U voleva giocare a tutti i costi e così si era mascherata da maschio.

"Ma tu sei sicura di voler giocare?" chiese Zoro indignato di avere una ragazza nella sua squadra.

"Sono la più brava tra tutti e perciò DEVO giocare!" disse la mora con aria superiore.

"SIIII! La mi Hoshi-chan è la migliore!" disse Sanji con i soliti cuoricini agli occhi.

"Bene ragazzi, dovete vincere! Superrrrrr! Fatelo per me, per il vostro Mister!" disse Franky che indossava un paio di mutande con scritto: Mister.

"Avanti! Andiamo a vincere!" disse Rufy, il capitano della squadra.

I sei ragazzi entraroni in campo. A giocare erano : Sanji, Zoro, Rufy, Hoshi, Usop e Chopper. In pachina c'era Brook. L'arbitro fischiò e la squadra avversaria, composta da Arlong e la sua squadra, battè. La palla arrivò a Sanji che con un calcio la spedì sulla luna,

"Punto per la squadra di Arlong per pallone finito sulla luna!" disse l'arbitro.

"SANJI! DEVI PRENDERLA CON LE MANI!" disse Hoshi isterica.

"Hoshi-chan! Quanto sei bella quando ti arrabbi!" disse il cuoco con i cuoricini agli occhi.

"Bravissimo Sanji!" disse Franky alzando un pollice.

"Ci rinuncio ..." disse la corvina perplessa. La squadrà avversaria battè nuovamente, ma la palle cadde a terra visto che Usop si scansò per paura di farsi male.

"Usop ..." disse Hoshi con occhi killer tirandogli una botta in testa. "DEVI PRENDERLA LA PALLA! NON LASCIARLA CADERE!" gridò la mora furiosa.

"Scusa, scusa!" disse il cecchino spaventato.

"Bravissimo Usop!" disse Franky sorridendo a trentadue denti. La squadra di Arlong battè nuovamente e questa volta la palla finì su Hoshi che la passò a Rufy che si trovava sotto rete.

"Oddio, non la prenderò mai! Però se faccio così' dovrei riuscirci ... MITRAGLIATRICE GOM GOM!" girdò il ragazzo di gomma colpendo a casaccio e riuscendo a prendere la palla che però finì in faccia a Brook seduto in panchina.

"RUFY!!! IO TI STROZZO!" gridò la mora scagliandosi sul suo capitano e riempendolo di pugni.

"Continua così Rufy, grandissimo!" disse Franky facendo il segno di vittoria con le dita. La squadra di Arlong battè nuovamente e questa volta la palla finì su Zoro che con una delle sue tecnice a tre spade, affettò la palla.

"WUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!" gridò Hoshi scatenando una rissa in campo.

"Stop! Stop! Basta!" cercò di dire l'arbitro per fermare quella rissa. Gli uomini pesce cominciarono a ridere e Arlong disse:

"Ha ha arbitro, lei non vale proprio nulla!"

L'arbitro, che si scoprì essere Mr 2, offeso dalle parole dell'uomo-pesce, sospese entrambe le squadre dal campionato e così, se i nostri pirati si trovassero alla finale di un torneo di pallavolo, non vincerebbero ma nemmeno perderebbero perchè sarebbero sospesi prima. Però una razione di botte da parte di Hoshi è assicurata XD

                                                                                                                                          End

Ciao! Eccomi qui con un nuovo chappy! Spero vi sia piaciuto! Ciao baci vvb e grazie a tutti quelli che leggono e rece XD Siete carinissimi!

tenshifly: Ciaoooo XD  eh si, la sorellina minore di Hoshi! I frutti del diavolo? Io inventarne tanti? XD Sono la ragazza con meno fantasia su questa terra, anzi, il frutto Blood-Blood mi sembra anche abbastanza stupido XD Comunque, il cattivo ha il potere del frutto copy-copy e può copiare qualsiasi tecnica data dai frutti del mare XD mi sembrava di averlo detto ma evidentemente me lo sono dimenticata. Rufy questa volta ti ha deluso U.U mi disp XD però si rifarà muhaha! Ah meglio se anke io non mi metto a parlare di materie scolastiche o non la finisco più con gli insulti XD io non vedo l'ora che ci siano le elezioni e le vacanze di pasqua ... vacanzeeeeeeeeeee *-* ciao baci alla prossima!

la scrittrice: Ciaooo! XD wow sei molto perspicace^^ non pensavo si capisse così tanto che fosse la sua sorellina XD (Pensa che io non l'avevo capito che sono sua sorella mentre l'hai cpaito tu U.U sono una frana XD nd hoshi) (Noo ... una frana noooo nd me in senso ironico) (Prima o poi ucciderò l'autrice e la continuerò io questo storia! Nd hoshi con occhi killer) (Chiedo scusa ^^" nd me) Comunque sono contenta che la storia ti piaccia ed eccoti accontentaXD ho aggiornato XD ciao baci alla prossima!

                                                                                                                                 By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 46
*** La sconfitta di Mizuakai/ Arrivederci Tsuki! ***


“Ha ha ha ha bene ragazze, ora andremo sulla mia nave dove ci aspettano gli altri miei uomini e insieme … andremo verso la conquista del mondo! Diventerò il re dei pirati!” disse Mizuakai ridendo di gusto.

“Non sperarci brutto mostro, il re dei pirati sarà Rufy!” disse Hoshi tra se e se.

“Hai detto qualcosa bellezza?” chiese il biondo guardandola storta.

“Oh no, nulla!” disse lei acida.

“Senti Mizuakai, ma cosa vuoi farne di noi?” chiese Nami con fare indagatore.

“Oh, è semplice … siete ragazze così carine, sarà un piacere avervi come mie ragazze …” disse lui ghignando.

Hoshi e Nami sbarrarono gli occhi spaventate; Le ragazze di quel viscido verme schifoso? Mai!

“Ehi Hoshi … sei sicura che gli altri ci troveranno? Se non dovessero riuscirci cosa faremmo?” chiese Nami sottovoce all’amica.

“Nami … abbi un po’ di fiducia in loro, Robin è un archeologa, sarà uno scherzetto per lei ritrovarci grazie alla polverina che ho lasciato … ma se così non dovesse essere, piuttosto che finire a letto con quello, preferisco morire …” disse con occhi tristi.

“Avanti! Non dire cavolate! Tu ed io non moriremo! Loro ci salveranno e così potremo ritornare alla vita di tutti i giorni, chiaro?” disse Nami sempre a bassa voce.

“E va bene …” disse la mora sforzandosi di fare un sorriso.

“Eccoci, siamo arrivati!” disse il biondo ghignando e indicandogli una grande nave pirata.

“Hai intenzione di sbarcare subito?” chiese Hoshi cercando di guadagnare tempo.

“Non ho più nessun motivo di rimanere qui … sai, devi sapere che io e il tuo capitano siamo vecchi conoscenti … quando non avevo ancora mangiato il frutto del mare lui mi aveva sconfitto e credevo di essere finito, ma così non fu … riuscii a riprendermi, trovai per casualità il frutto e cominciai a vagare per i mari alla ricerca di quel moccioso! Il caso volle che due anni fa sbarcai a Strawberry, la tua isola, dove ti incontrai … evidentemente non ti ricordi di me, avevi quattordici anni, ma rimasi colpito da Gairo e da te … Una ragazzina che doveva combattere contro tutti e tutto da sola, poverina! Così presi una decisione, appena ritrovato il moccioso, sarei venuto a cercarti per farti diventare la mia donna … coraggiosa, bella, forte, testarda , esattamente il mio tipo! Il caso ha voluto che tu entrassi nella ciurma di cappello di paglia e che vi trovassi insieme … ho provato ad attivare l’Akai Fu, ma sei riuscita a contrastarlo insieme alla tua ciurma e ora … non mi resta che completare il piano! Molto ingeniosa l’idea della polverina trasparente per permettere ai vostri amici di trovarmi, ma tanto sarà tutto inutile … appena arriverrano qui sarà la loro fine e il mio piano sarà completato!” disse Mizuakai ridendo di gusto.

“Cosa …? Ma quindi … tu? Sapevi tutto! Sapevi della polverina! Non è possibile! Volevi farli fuori dall’inizio! Sei uno sporco bastardo! E poi io non mi ricordo di te!” disse Hoshi con gli occhi sbarrati.

“Non è possibile … una trappola … a questo non avevo pensato!” disse Nami deglutendo rumorosamente.

“E una volta fatti fuori, voi due con o contro la vostra volontà, mi seguirete!” disse il biondo ghignando.

“Nami … cosa facciamo? Sicuramente si farà aiutare dai suoi uomini, credi che ce la faranno Rufy e gli altri?” chiese la giovane Ninja alquanto nervosa.

“Mi hai detto tu di fidarmi di loro, ora non dubitarme!” disse la navigatrice nervosa quanto l’amica.

“Si hai ragione Nami …” disse Hoshi fulminando con lo sguardo Mizuakai.

“Oh, è inutile che mi fai quello sguardo, tanto che tu lo voglia o no diventerai la mia ragazza insieme alla tua amichetta!” disse il biondo ghignando.

“Scordatelo! Non starei mai con uno come te, preferisco la morte!” disse Hoshi mettendosi in posizione di combattimento.

“Hoshi … aspetta!” disse Nami pregandola di esitare ancora un po’.

“Ogni tanto Hoshi, impara ad ascoltare anche Nami!” disse Zoro comparendo improvvisamente alle loro spalle.

“Zoro!” dissero le due sorridendo di gioia.

“Non cambierai mai …” disse Robin comparendo alla destra di Hoshi.

“Sempre la solita … ma sempre bellissima!*ç*” disse Sanji venendo invece da sinistra.

“Ragazzi!” dissero le due contente di rivederli.

“Non vi avremmo mai lasciato qui!” disse Usop nascondendosi dietro Zoro.

“Usop! La vuoi smettere di fare il fifone!” disse lo spadaccino con una venetta che cominciava a pulzargli sulla tempia.

“Allora … cosa facciamo? L’attacchiamo o no?” chiese Chopper che arrivò in quel momento affiancando Robin.

“Avanti ragazzi … tutti insieme!” disse Zoro sguaninando le sue spade e facendo per attaccare.

“Illusi, vi avrò detto almeno un milione di volte che questi attacchi con me non funzionano …” disse Mizuakai trasformandosi in sabbia.

“MACHE DIAVOLO COMBINATE? VOLETE FARVI AMMAZZARE TUTTI? NON AVETE PENSATO A UN BUON PIANO?” gridò la navigatrice furibonda.

“Nami …” disse Hoshi osservando i suoi compagni.

“Cosa c’è?” chiese la rossa sull’orlo di una crisi isterica.

“Osserva bene … stanno tutti sorridendo sicuri di loro e poi … non hai notato che mancano Franky, Rufy e mia sorella?” disse la mora.

“Ora che ci penso … hai ragione … che abbiano un piano in mente?” chiese Nami.

“Sicuramente, il problema è capire quale sia …” disse la Ninja sforzandosi di pensare ma non facendosi venire in mente nulla.

“Siete degli sciocchi, siete venuti qui senza un po’ d’Agalmatolite, cosa sperate di fare?” disse Mizuakai schioccando le dita. A quel gesto sarebbero dovuti uscire fuori dalla nave i suoi uomini, ma ciò non avvenne.

“Ma cosa?” si chiese il biondo non capendo.

“Superrr ragazzi! Tutta la sua ciurma è sistemata!” disse Franky dalla nave del nemico vittorioso.

“Bhe, non importa … non valevano nulla e io posso cavarmela anche da solo!” disse Mizuakai ghignando.

“E ora …  Mamàragan!” disse Mizuakai intento a scagliare una serie di fulmini casuali su tutto il territorio, ma ciò non avvenne dato che venne colpito da un potente pugno dietro la nuca e infilzato al torace da un bastone appuntito fatto di sangue.

“Rufy! Tsuki!” dissero Nami e Hoshi sorprese.

“Non te l’aspettavi, vero Mizuakai?” disse la giovane tredicenne estraendo il suo bastone di sangue.

“M-maledetta …” disse l’uomo cadendo a terra sanguinante.

“Ora! Zoro! Sanji! Franky! Chopper! Usop! Robin! Hoshi! Nami! Dobbiamo finirlo ora!” disse il capitano pronto a sferrargli il colpo di grazia.

“SIII!” disse tutta la ciurma preparandosi a colpirlo ognuno con il suo colpo migliore.

“N-no … n-non finirà c-così …” disse Mizuakai diventando sabbia.

“C-ci riv-vedremo un g-giorno …” disse il biondo sparendo dalla vista di tutti.

“Ci è sfuggito!” disse Nami sbuffando.

“E che importa? Tanto sappiamo il suo punto debole e noi siamo più forti!” disse il capitano sorridente.

“Rufy!” disse Hoshi sorridendogli e alzando un pollice in segno di vittoria.

“He he!” disse il capitano imitando il suo gesto.

“Ma che bello sorellina! Sono dieci anni che non ci vediamo! Fatti abbracciare Tsuki!” disse Tsuki ricordando alla sorella che esisteva anche lei.

“Oh, scusami sorellina! Comunque … sono felice di rivederti e di sapere che sei una brava persona  …” disse Hoshi sorridendole.

“Sono felice anche io di rivederti e sono contentissima che tu insieme a loro hai salvato Strawberry!” disse Tsuki

“Che ne dite di tornare alla nave? Ho voglia di dormire!” disse Zoro.

“Sempre a dormire tu!!!” disse Nami dandogli una botta in testa.

“Aio! Nami possibile che tu debba sempre essere così violenta?”  disse lo spadaccino sbuffando.

“Su, non ti lamentare! Perché invece non fai qualcosa di utile e mi spieghi cosa è successo?” chiese la navigatrice con un sorriso a trentadue denti.

“Sfruttatrice …” disse Zoro spiegandole il piano che avevano attuato per filo e per segno.

“Oh dolci boccioli, che ne dite se torniamo alla nave e vi preparo qualcosa da mangiare per rimettervi in sesto?” disse Sanji con galanteria.

“Infatti, torniamo alla nave che avete tutti bisogno di cure!” disse Chopper agli amici.

“Ehi Rufy, non è che Tsuki può venire con noi?” chiese Hoshi con un sorriso a trentadue denti.

“Certo! Non hai nemmeno bisogno di chiederlo! Tua sorella è la ben venuta!” disse il capitano corrispondendo al sorriso.

                                                                   ***

Si trovavano tutti sulla nave. Avevano intenzione di ripartire a breve e stavano decidendo se prendere Tsuki con loro o no.

“Per me non ci sono problemi …” disse Sanji.

“Neanche per noi …” disse il resto della ciurma.

“E allora, abbiamo deciso! Tsuki puoi rimanere!” disse Hoshi sorridente.

“No!” disse la corvina con tono autoritario.

“Cosa???” dissero tutti non capendo.

“Ho detto no, non verrò con voi!” disse la tredicenne sicura di ciò che diceva.

“Ma perché?” chiese Hoshi non capendo.

“Ti voglio bene sorellina, ma io devo seguire la mia strada! Devo trovarmi una ciurma tutta mia e navigare per i mari alla ricerca di One Piece!” disse Tsuki.

“Allora ci rincontreremo alla fine!” disse Rufy sorridendo.

“E va bene … se è questo quello che vuoi!” disse Hoshi un po’ triste.

“Su, non fare così! Ci rincontreremo!” disse la sorellina minore sorridendo.

“Hai ragione!” disse la Ninja aprendosi in un largo sorriso.

“Bene sorellona … e allora, mi raccomando, vedi di metterti con Rufy al più presto! Se non lo fate siete idioti tutti e due! Si capisce che vi piacete a vicenda!” disse Tsuki alla sorella. A quelle parole Hoshi divento bordeaux e cominciò a fumarle la testa. Tutti i suoi compagni di ciurma sghignazzarono, mentre Rufy non aveva capito un acca come al solito.

“Ma che diavolo dici? Su, ora pensiamo a cose serie! Quando partirai?” chiese Hoshi cercando di sfuggire a quel discorso imbarazzante.

“Ora!” disse prendendo il suo zainetto in spalla.

“Cosa? Ma così presto?” chiese la principessa guardandola in faccia.

“Si, ho un sogno da realizzare! Ci rincontreremo presto, odio i saluti perciò …” disse dando un bacio sulla guancia alla sorella.

“Ciao a tutti!” continuò puoi scendendo dalla nave e dirigendosi verso una piccola imbarcazione.

“Ma …” tentò di dire Hoshi ma ormai Tsuki se ne era già andata.

“E’ proprio tua sorella!” dissero tutti in coro.

“Già!” disse lei sorridendo tra se e se.

“E allora ragazzi, che ne dite di festeggiare?” chiese Rufy sorridente.

“Per voi ogni pretesto è buono per far festa!” disse Hoshi sorridendo ma appoggiando quell’idea.

“E allora ragazzi! Festaaaa!” gridò Usop cominciando a ballare e cantare con il ragazzo di gomma.

“He he … non cambieranno mai!” disse Nami sorridente.

“Già …” disse Hoshi avvicinandosi al suo capitano.

“Ehi Rufy …” disse poi la mora prendendolo per un braccio.

“Mmh? Che c’è?” chiese lui con espressione ingenua.

“Senti, posso parlarti un secondo?” chiese lei sorridendogli dolcemente.

“Certo!” disse lui seguendo la ragazza sul ponte della nave.

“Sai Rufy … ne abbiamo passate così tante insieme da quando ci siamo conosciuti che ormai ho perso il conto …” disse lei sorridendo.

“Mmh?” disse il ragazzo non capendo dove volesse arrivare. La mora lo guardò teneramente, decisa finalmente a fare ciò che avrebbe dovuto fare tempo addietro ...

To be continued ....

                                                   Il teatrino di cappello di paglia- quarta parte


E se i nostri pirati si trovassero nell'ambito del lavoro? Cosa succederebbe?

Nella redazione del giornale più famoso al mondo, il One piece's time:

"Su! Lavorare! lavorare!" disse Hoshi, vestita con un Tajer nero che camminava tra le scrivanie dei suoi dipendenti bacchettando i più fannulloni.

"Ehi Hoshi ... allora, come se la cavano?" chiese Nami, sua socia, mentre si smaltava le unghie.

"Non so, vediamo un pò cosa hanno buttato giù!" disse la mora prendendo il lavoro di Robin.

"Uhm ... buono ... 'Il mistero dei cent'anni di vuoto" ... ottimo lavoro Robin!" disse la mora soddisfatta, passando al lavoro successivo, quello di Chopper.

"Bene, può andare ... 'La medicina moderna, i pro e i contro' ... bravo Choppy!" disse la mora sorridente, passando a quello di Sanji.

"Ma che roba è? 'A.A.A. Cercasi bella ragazza disponibile, reperibile al telefono oppure su Meetic.it' ... =.= Sanji, non siamo ad un centro d'incontri ma in una redazione giornalistica!!!" gridò la mora strappandogli il suo articolo e tirandogli un cazzotto in testa.

"Bene, e ora vediamo il tuo Rufy ..." disse la ragazza sorridendogli dolcemente.

"Uhm ... 'Il pesce rosso e il pirata' ... Rufy ... non scriviamo fiabe per bambini ... caro, riscrivi da capo." gli disse Hoshi dolcemente accarezzandogli la testa e passando a Zoro.

"Senti, guarda, te lo dico con il cuore ... 'La spada ballerina' non è esattamente ciò che pensavo quando ti parlavo di un articolo sulle spade, perciò ... RISCRIVI DA CAPO!" gridò la mora furiosa.

"Ha ha ha mamma mia che risate!" disse Nami piegandosi in due. Quella più che una redazione giornalistica le sembrava un asilo!

"Usop ... che roba sarebbe ' Se hai paura prendi e scappa!' ? Io ti ho chiesto un articolo sul coraggio, non sulla paura!" disse la mora 'definestrandolo'.

"E infine Franky ... speriamo bene ..." disse la ragazza prendendo in mano il suo articolo.

" Ma ... 'Le mutande più cool del momento, per informazioni chiamate questo numero 33******** ...' Io non ho parole ... RISCRIVETE TUTTI TRANNE ROBIN E CHOPPER E DOPO DI CHE PUBLICATE I VOSTRI ARTICOLI SUL ONE PIECE'S TIME! SONO STATA CHIARA?" girdò la corvina fuori di se andandosene nel suo ufficio e riposandosi, stressata da quegli imcapaci.

Il giorno dopo ...

Il giornale era stato pubblicato e, sfortunatamente per la nostra Hoshi, i cari ragazzi non avevano capito un acca e avevano lasciato i loro articoli ma a discapito di tutte le aspettative ebbe più successo del solito! Hoshi ne fu compiaciuta e così, da quel giorno, lasciò dirigere gli articoli a Rufy e il One piece's Time divenne più che un giornale serio un giornale comico XD ....

                                                                                                                                      End


Salve a tutti ed eccomi qui con il nuovo chappy U.U ok con questo teatrino di cappello di paglia ho toccato il fondo XD mi ronzava da un pò questa idea ma ora che l'ho scritta sembra un pò ridicola XD comunque, passando ad altro, per chiunque volesse chattare con me il mio contatto è klakla92_@hotmail.it. Spero che il chappy vi sia piaciuto, ciao baci vvb e grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono. PS: Non perdetevi il prossimo chappy XD ci saranno delle sorprese XD

tenshifly: Ciao XD si si tsuki ha 13 anni e a dir la verità è ispirata a mia sorella XD stessa età e stesso caratteraccio =.=  comunque, lo scontro con MIzuakai è finalmente concluso, ma quell'idiota è ancora in circolazione XD chissà se tornerà! He he mi dispiace dirtelo ma ciò che è successo tra Hoshi e Ace si svelerà dopo Triller Bark ma tranquilla, mancano veramente pochi capitoli XD sono contenta che la fic ti piaccia e grazie ancora per i complimenti! ciao baci

la scrittrice: Ciaooo XD sono contenta che il chappy ti sia piaciuto e bhe ... Hoshi e Nami non è che abbiano combinato granchè XD ma fortuna che sono intervenuti i loro compagni a tirarle fuori da quella brutta situazione U.U spero che il chappy ti sia piaciuto e che il finale ti abbia un pò incuriosito XD ciao baci alla prossima!

                                                           By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 47
*** Dichiarazione! / Le parole feriscono più delle azioni ... ***


“Il nostro primo incontro, lo sbarco a Long Ring Long Land, il mio tradimento a Strawberry … quel bacio prima della battaglia … l’isola di Water Seven e quella di Enies Lobby, l’avventura con Nabiki, il problema dell’Akai Fu e infine l’isola dell’inferno e in tutto questo … tu mi sei sempre stato vicino Rufy, mi hai sempre aiutata, sostenuta, consolata … nel mio regno non ho dovuto nemmeno chiederti aiuto, hai deciso di aiutarmi senza pensarci un attimo … sei un ragazzo così buono e …” disse lei avvicinandosi a lui che la guardava perplesso.

“E … io credo che … insomma che tu … tu mi piaci!” disse lei baciandolo leggermente sulle labbra. Lui rimase immobile, non sapendo ne cosa dire ne cosa fare.

“Mi sei piaciuto dal primo momento che ti ho visto, ma non sono mai riuscita ad ammetterlo a me stessa … ma ora … ora è diverso … io sento che tu, anche se non ricambi, non smetterai mai di essere mio amico!” disse la ragazza guardandolo e sorridendogli.

“Bhe … ecco … io … non so cosa dire …” disse il ragazzo un po’ in imbarazzo.

“Non devi dire nulla, io volevo solo che tu lo sapessi!” disse lei continuando a sorridergli.

Rufy non aveva la minima idea di cosa fare, di cosa dire, di cosa pensare … insomma, si, era piaciuto ad alcune ragazze, ma non aveva mai dato peso a delle cose che lui reputava inutili e che avrebbero solo ostacolato il suo sogno di diventare il re dei pirati, ma ora … ora era tutto diverso! Non riusciva a spiegarsi il perché, il cuore gli batteva a mille, era perfino arrossito! Era da qualche giorno che ci pensava … che Sanji avesse ragione e che lui provasse quello strano sentimento che chiamava ‘Amore’? L’amore voleva dire pensare ogni minuto della giornata a lei, sognarla di notte, tentare di farla sempre sorridere, soffrire se per caso lei fosse stata triste, difenderla da qualsiasi cosa o persona avesse voluto farle del male, sentirsi bene solamente per un suo sorriso e per un gesto d’affetto, desiderare le sue labbra in qualsiasi istante … l’amore era questo?

“Dai, ora perché non torniamo dagli altri?” chiese lei dandogli le spalle intenta a tornare nel salotto a far baldoria, ma un braccio del ragazzo la fermò.

La mora sussultò un secondo, non capendo il perché di quel gesto, ma non ebbe il tempo di pensare dato che lui la fece girare e l’abbracciò forte.

“Aspetta un attimo …”

“R-rufy … m-ma che …?” chiese la ragazza non capendo.

“Un secondo solo … io … bhe … insomma .. ecco … io … bhe … grazie!” disse non sapendo che dire e facendo spuntare una gocciolina dietro la testa della mora.

“Ah … prego … =.=” gli rispose la mora.

“Ehm …” disse Rufy impanicato.

“Dai, è meglio tornare dagli altri!” disse lei sorridendogli. Era sul punto di girarsi, ma venne fermata da un improvviso bacio del ragazzo.

Sentiva che non poteva lasciarla andare via così, aveva sentito il bisogno di fare qualcosa, gli era venuto quasi istintivo …

“Eh …” tentò di dire la mora una volta staccatasi dal moro.

“No, non dire nulla!” disse Rufy prendendola per un braccio e trascinandola dentro, dagli altri …

                                                              ***

Era giunto il mattino seguente e la ciurma di cappello di paglia era finalmente ripartita, continuando il suo viaggio verso il nuovo mondo!

La prossima isola sarebbe stata quella degli uomini pesci e tutti, tranne Nami e Usop, non vedevano l’ora di arrivarci.

“Uff … oggi è una giornata proprio noiosa!” disse Nami seduta al tavolo da giardino insieme ad Hoshi.

“Concordo in pieno … non ho nulla da fare!” disse la mora sbuffando.

“Mah … perché non sfogliamo qualche rivista?” chiese la navigatrice.

“Ehi guardate!!!” dissero Rufy ed Usop caricando una delle nuove armi di franky con alcune sfere rosse.

“Uhm? Cos’è?” chiesero la rossa e la mora avvicinandosi.

“Una nuova arma! Guardate!” dissero sparando e provocando una grande esplosione che fece diventare per qualche secondo, una parte del cielo color arcobaleno.

“Ma che bello! A me non sembra un’arma!” disse Nami estasiata.

“Neanche a me! Sembra quasi una macchina che crea arcobaleni!” disse Hoshi osservando quello spettacolo meraviglioso.

“Aspettate qui, vado a prendere un bicchiere d’acqua e torno! Non sparatene altri senza di me!” disse Nami precipitandosi in cucina, ma rischiando di essere affettata da Zoro che si stava allenando li nei paraggi.

“Maledizione Zoro, vuoi stare più attento? Per poco non mi fai fuori!” disse la rossa furibonda.

“Potevi fare più attenzione a dove passavi! Hai visto che mi stavo allenando, perciò non mi scocciare ragazzina!” disse lo spadaccino serio.

“Ah e adesso la colpa sarebbe mia? Ma smettila di dire idiozie e cerca di non affettare nessuno, chiaro stupido zoticone?”

“Non insultarmi strega!” rispose lui a tono.

“Strega a me??? BRUTTO IDIOTA DI UNO SCIMMIONE CHE NON SEI ALTRO, NON PROVARE MAI PIU’ A CHIAMARMI STREGA CHIARO?” urlò la navigatrice cominciando ad alzare il tono della voce.

“Non alzare il tono con me idiota! E poi non sono uno scimmione! Hai cominciato tu ad insultare perciò ora non lagnarti!” disse Zoro intento a continuare i suoi allenamenti, non sapeva il perché, ma l’atteggiamento di quella ragazzina gli stava dando fastidio.

“TU NON PUOI PERMETTERTI DI PARLARMI COSI’!!! SEI SOLO UNO SCIMPANZE’ CHE NON DIVENTERA’ MAI LO SPADACCINO PIU’ FORTE DEL MONDO!” gridò la navigatrice piena di rabbia. Forse si stava accanendo tanto con lui perché le aveva dato fastidio il fatto che fino a poco prima stesse parlando con Robin, poteva trattarsi di gelosia?

“Non riesco a capire come Arlong abbia fatto a sopportarti per così tanti anni, fossi stato in lui ti avrei fatto fuori insieme a tua madre e per dispetto avrei eliminato gli altri abitanti del villaggio!” disse Zoro essendo stato ferito nell’orgoglio. Non avrebbe mai voluto dirle quelle cose, che tra l’altro non pensava, ma un qualcosa più forte di lui gliele aveva fatte uscire dalla bocca, come lame taglienti.

Nami sbarrò gli occhi, non poteva credere che le avesse detto davvero una cosa del genere … litigavano spesso, questo era vero, ma non si era mai spinto a dire una cosa così brutta e che tra l’altro le aveva fatto male più di una spada conficcata nel petto.

Non sapeva cosa rispondergli, sentiva solamente i suoi occhi riempirsi di lacrime e il labbro inferiore cominciare a tremolare.

Senza dire nulla si girò e corse via, verso la sua camera, mentre le lacrime cominciavano a rigarle il viso.

Zoro rimase li impalato, pentendosi quasi subito di ciò che le aveva detto e cercando di pensare ad un modo per riparare, ma non gli venne in mente nulla …
Aveva torto marcio, non avrebbe mai dovuto toccare un argomento così delicato, era stato un idiota!
     
                                                                ***

“Ehi Robin, sai che cos’ha Nami? Non la vedo da qualche ora …” disse Hoshi preoccupata per la sua sorellona.

“L’ho vista mentre andava in camera oggi pomeriggio …”

“mmh … strano che non si sia fatta vedere, io vado a controllare!” disse Hoshi dirigendosi verso la sua camera.

“Nami … sei qui?” chiese la corvina entrando nella stanza e accorgendosi che le finestre erano chiuse, le tende tirate e la luce spenta. Regnava il buio e il silenzio.

“Nami …?” disse Hoshi accendendo la luce e potendo così finalmente vederla rannicchiata sotto le coperte.

“ …” la rossa non rispose, ma si sentì solamente un singhiozzo appena percettibile.

“Ehi, che hai?” chiese la corvina avvicinandosi al letto e sedendosi accanto alla navigatrice.

“N-nulla …” disse la ragazza singhiozzando.

“Come nulla? Stai piangendo e singhiozzando, qualcosa deve essere successo!” disse Hoshi intenta a scoprire la verità.

“Veramente … non è nulla …” disse mettendosi seduta sul letto e guardandola dritta in fraccia.

“Oh mio Dio! Ma da quanto cavolo stai piangendo? Hai una faccia a dir poco orribile!” disse la Ninja sorpresa.

“No guarda … ora mi calmo …” disse cercando di asciugarsi le lacrime, ma le parole che poco prima le aveva detto lo spadaccino le risuonavano nella mente come lame taglienti., facendola piangere ancora di più.

“Ok, o ti decidi a dirmi cosa è successo o vado di la e metto sotto interrogatorio tutti finchè il responsabile non sputa il rospo!” disse decisa la principessa.

“No … aspetta! Ti dico la verità ma …” disse Nami mordendosi un labbro.

“Ma cosa?” chiese Hoshi.

“Devi promettermi che non tenterai di fare nulla per aiutarmi, chiaro?” disse cercando inutilmente di non piangere.

“ E va bene, ma ora spiegami!” disse la mora tranquillizzandosi.

“In pratica è successo che …” cominciò Nami raccontandole tutta la litigata con Zoro e delle sue parole che l’avevano ferita, anche se ora capiva che in realtà un po’ di colpa ce l’aveva anche lei.

“Capisco … quello spadaccino da strapazzo ha esagerato, perciò o ti chiede scusa o tu non rivolgergli la parola! Chiaro?” disse la mora

“Si … non ho la minima intenzione di riparlarci e non voglio nemmeno incontrarlo …” disse la rossa abbassando lo sguardo.

”Bene … allora andiamo a cena, ok?” disse Hoshi sorridendole.

“No, non ho fame grazie … vai tu …” disse Nami rimettendosi sotto le coperte.

“Ok, però dopo ti porto qualcosa da mangiare … a tra poco!”

                                                                          ***

“Ehi ragazzi, ma Nami dov’è?” chiese Rufy mentre stava divorando la sua carne.

“Tsè, starà facendo cose stupide adatte ad una bambina stupida …” disse Zoro con cattiveria. Hoshi fece finta di non sentire e disse:

“Non aveva fame ed è rimasta in camera a dormire …”

“Oh povera Nami-chan! Avrà l’influenza!” disse Sanji preoccupato.

“Tsè … sarà fissata  come una ragazzina stupida con le diete …” disse Zoro ingoiando un pezzo di carne.

“Non dare della stupida alla mia Nami-chan!!!” disse Sanji pronto a litigarci.

“Ora smettila Zoro!” disse Hoshi alzandosi in piedi e sbattendo le mani sul tavolo. Tutti si girarono a guardarla.

“E tu ora che vuoi?” chiese Zoro guardandola truce. Quel giorno si sentiva terribilmente acido e arrabbiato verso tutti.

“Senti Zoro, smettila di comportarti in questo modo strano e ti conviene chiedere scusa ad una persona che per colpa tua sta soffrendo!” disse la ragazza guardandolo truce.

“Tsè …” disse lo spadaccino alzandosi da tavola e andando sul ponte della nave.

“Ma volete spiegare anche a noi?” disse Usop.

“Non sono cose che vi riguardano!” disse Hoshi alzandosi anche lei e andandosene in camera.

“Mah … oggi sono tutti strani!” disse Rufy continuando a mangiare.

To be continued ....

scusate ma oggi sto malissimo ... è un miracolo se ho aggiornato ... vi prometto k la prossima volta vi ringrazierò ... ciao a tutti
                                                                                                           By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 48
*** Brook, lo scheletro parlante! /Triller Bark, un isola misteriosa ... ***


La ciurma di cappello di paglia era arrivata in uno strano mare, pieno di nebbia dove non filtrava nemmeno un raggio del sole. Poco prima avevano trovato uno strano barile in mare e, pensando che fosse vino, l’avevano aperto, ma facendo uscire dal suo interno un fuoco d’artificio. Nami supponeva che così avessero rivelato la loro posizione e senza perdere tempo avevano proceduto cercando di far perdere le loro tracce ma finendo in quello strano mare, chiamato il Florian Triangle, da dove nessuno ne era mai uscito vivo .... Avevano avvistato una nave e sopra di essa uno scheletro con l’afro che cantava.

“Yohohohoho …
Binkusu no sake wo,todoke ni yuku yo Yohohohoooo…” cantava lo scheletro.

“Wuaaaa ragazzi! Guardate che bello! Uno scheletro che canta!” disse Rufy con gli occhi a stelline.

“Interessante …” dissero Robin e Hoshi mentre Nami urlava di paura insieme a Chopper ed Usop.

“Mi basterà decapitatlo …” disse Zoro.

“AAAAAAAAAAAAAAH!” gridarono tutti gli altri.

“LA CANZONE DELLO SPIRITO MALIGNO! NON ASCOLTATALA!!!” gridò Usop spaventato e facendo urlare ancora di più Chopper.

“ L’avete sentito vero? Era uno scheletro che cantava! Forza ragazzi andiamo!!!”  disse Rufy già pronto a salire sulla nave fantasma, ma venendo bloccato da Sanji. Fecero a sorte, quattro sarebbero andati e cinque sarebbero rimasti sulla nave.

Rufy, sarebbe andato sicuro e insieme a loro anche Sanji, Nami e Hoshi.

“Sono proprio curiosa di scoprire  il segreto di quello scheletro …” disse Hoshi salendo insieme ai tre compagni sulla nave accanto alla loro.

“Perché proprio io T____T non è giusto!” piagnucolava Nami salendo a malincuore.

Appena arrivarono sopra Nami fece un urlo di puro terrore, ma tutti pensieri strani su quello scheletro vennero eliminati quando cominciò a parlare tutto euforico dicendo che era lieto di conoscerli e che era sorpreso perché erano decenni che non vedeva più nessuno. Si rivelò anche essere piuttosto fifone.

“Guardate lo scheletro parla ed ha l’afro!!!” disse Rufy.

“Incredibile!” disse Sanji.

“Certo che se ne vedono di cose strane nel mare blu …” disse Hoshi sorridendo tra se e se.

“Oh my, my (espressione tipicamente inglese) cosa vedono i miei occhi! Che meravigliose signore!!!” disse lo scheletro avvicinandosi alle due.

“Bhra grazie!” disse Hoshi.

“No, no non direi!” disse Nami nascondendosi dietro la sua sorellina.

“Io ho occhio per le belle ragazze, sebbene io non abbia gli occhi! Yohoho!” disse per poi avvicinarsi alle due e con voce seria e seducente chiese loro:

“Potete mostrarmi le vostre mutandine per favore?”

PERVERTITO!” gridarono le due colpendolo una con un calcio e una con un pugno.

“Oioioio durette le signorine …”

“Ha ha ha! Mi fa troppo ridere!” disse Rufy ridendo di gusto.

Sanji gli fece una serie di domande, alla quale però lo scheletro non rispose; Rufy gli chiese se voleva entrare nella sua ciurma e lui rispose affermativamente facendo rimanere di stucco i restanti tre presenti. Tornarono sulla nave, accompagnati anche dal simpatico scheletro, che si presentò come Brook ‘solo ossa’. Usop e Chopper erano terrorizzati e si erano procurati un kit anti-demoni, mentre Brook continuava ad importunare le ragazze chiedendo loro di mostrargli le mutandine.
Lo scheletro si accomodò a tavola con loro, anche se la maggior parte della ciurma non l’approvava, e cominciò a chiacchierare con i suoi nuovi compagni di ciurma rivelando loro che aveva mangiato il frutto Yumi-Yumi che gli permetteva di resuscitare, ma, dato che era morto nel florian triangle che era pieno di nebbia, la sua anima aveva ritrovato il suo corpo solo dopo un anno dal decesso, ritrovando così solo le sue ossa con, fortunatamente, ancora l’afro attaccata.

“Ed ecco spiegato lo scheletro parlante …” disse Franky.

“Ma normalmente gli scheletri non hanno i capelli … non è normale vedere uno scheletro con l’afro …” disse Zoro perplesso.

“Io avevo un afro  molto resistente!”

“Senti … passiamo alle cose serie …” disse Hoshi squadrandolo. Tutti si voltarono verso di lei che si trovava poggiata ad un muro con le braccia incrociate.

“Dimmi pure, meravigliosa signorina …” disse Brook.

“Come mai … non hai l’ombra? Sei per caso … un vampiro?” chiese la ragazza facendo notare solo allora la veridicità delle sue parole.

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! UN VAMPIROOOOO!” gridarono tutti, eccetto Rufy, che era eccitato alla sola idea. Lo scheletro si calmò, cominciando a raccontare la sua storia. Da quanto diceva un tizio molti anni addietro, gli aveva rubato l’ombra e se si fosse esposto ai raggi del sole sarebbe morto perché il raggio l’avrebbe disintegrato. Non vedendoglisi l’ombra, di conseguenza non veniva riflesso nemmeno nello specchio e pur troppo era costretto a vivere all’oscurità.

“Non hai di certo una bella vita =.=…” disse Sanji

“Yohohohoho! Nonostante tutto sono contento di essere vivo! Non sapeto come sono felice! Oggi è il giorno più bello della mia vita! Ho incontrato delle persone! Sono decenni che vago senza meta da solo, impaurito … volevo morire! E invece oggi sono così contento! E’ il giorno più felice della mia vita! Se potessi vorrei piangere! L'idea di entrare nella vostra ciurma mi rende davvero felice, ma comunque devo rifiutare … yohohoho”

“EEEEEH? PERCHEEEE’?” chiese Rufy non capendo.

Brook gli spiegò che doveva trovare la persona che gli aveva rubato l’ombra perché se si fosse unito a loro senza la sua ombra, la sua fine sarebbe stata solo una questione di tempo; Rufy si offrì di aiutarlo, ma Brook non voleva perché voleva evitargli di fargli rischiare la vita. Quando Rufy scoprì che lo scheletro era un musicista lo voleva ancora di più nella sua ciurma, ma improvvisamente apparve un fantasma che scatenò il panico tra i presenti e come se non bastasse successo un fatto strano … entrarono in una specie di strana isola e il cancello dalla quale erano entrati si chiuese alle loro spalle … erano arrivati nell’isola fantasma vagante, Thriller Bark. Brook gli spiegò che se avevano aperto uno strano barile voleva dire che da quel momento loro erano stati controllati.
   
                                                                      ***

Si scoprì che l’isola aveva viaggiato fin li dal West Blu, perciò il Log Pose non reagiva.  Brook li pregò di trovare un modo di andarsene da quel posto e li ringraziò di tutto, dopo di che se ne andò ‘correndo’ sull’acqua.
Il fantasma di prima se ne era andato, rifluttuando verso l'isola e i pirati stavano decidendo che fare. Erano in trappola dato che era un isola circondata da mura e quindi impossibile uscirne fuori senza che qualcuno gli avesse aperto il cancello.
Alla fine decisero di sbarcare sull’isola, così Franky gli mostrò la sua nuova creazione, una mini Going Merry che andava a pale. Nami, Usop e Chopper presi dall’entusiasmo subito ci salirono per provarla e cominciarono a vagare a destra e sinistra, quando si sentì un urlo provenire dalla loro direzione. Tutti si allarmarono subito ma successe un altro fatto strano, qualcosa o meglio qualcuno di invisibile cominciò a fare ‘scherzetti’ poco divertenti ai pirati, rischiando di far fuori Rufy e leccando Robin.

”Ragazzi … non possiamo vederlo … ma possiamo sentirlo!” disse Hoshi chiudendo gli occhi e concentrandosi. Inutile, a quanto pare era anche piuttosto agile e faceva poco rumore. Bloccò i polsi di Hoshi e le schioccò un bacio in bocca.

“Brrrr …” disse l’uomo invisibile come se fosse un ruggito. Poi sparì …

“Robin-chan! Hoshi-chan!” disse Sanji preoccupato.

“Sto bene … io vado a vedere come stanno Nami, Chopper e Usop! Non mi piace quest’isola!” disse Hoshi saltando giù dalla nave e, grazie alle sue abilità ninja, cominciando a correre sull’acqua nella direzione da dove erano arrivati gli urli.

Hoshi potè osservare la mini-Merry vicino ad un muro molto basso e al dila del muro una specie di burrone alquanto profondo.

“Ehiii! Namiii! Chopper! Usopp!” gridò Hoshi cercando di capire se fossero laggiù.

“HOSHIIII! SIAMO QUIII!” gridò la navigatrice.

“Perfetto …” disse la ninja saltando dentro.

“Eccomi qua … ma come diavolo ci siete finiti qui dentro?” chiese la mora alzando un sopracciglio.

“Eravamo così presi dall’eccitazione che non ci siamo accorti della riva e siamo finiti qui sotto! E’ stata colpa mia al cento per cento!” disse Nami facendo un sorriso a trentadue denti.

“Bene … siamo sull’isola dei fantasmi ragazzi!” disse Hoshi guardandosi intorno sospettosa.

“FANTASMIIII!” gridarono Chopper e Usop abbracciandosi spaventati.

“SMETTETELA!!!” gridò Nami anch’essa spaventata.

“Bhe, non ci conviene che trovare l’uscita …” disse Hoshi cominciando a camminare, ma una specie di cane a tre teste, che Nami identificò come Cerbero, il cane di guardia dell’inferno, spuntò davanti a loro.

“WUAAAAA! CERBEROOOO! SIAMO ALL’INFERNOOOO!” Gridarono Usop, Nami e Chopper spaventati.

“Uhm … posso batterlo questo cucciolotto!” disse Hoshi pronta allo scontro ma venendo trascinata via da Usop e Chopper.

“SCAPPIAMOOOOOOOO!” gridarono.

“Ehi … ma io posso batterlo!” disse la ninja inutilmente, visto che non se la filavano di pezza.

“Li c’è l’uscitaaa!!!” gridò Nami.

“E va bene … se non volete affrontarlo …” disse la principessa liberandosi dalla presa dei suoi compagni di ciurma e afferrando Usop con un braccio, Nami con l’altro e Chopper per i pantaloni con la bocca, fece un salto su un albero. Difatti, dopo aver percorso una scalinata si erano ritrovati in una foresta alquanto buia e tetra.

“Qui siamo al sicuro!” disse la mora sorridendo.

“Andiamocene di qui!” dissero gli altri tre che stavano morendo di paura.

“Avanti ragazzi … non temete, ci sono io con voi! Non permetterò a nessuno di farvi del male!” disse Hoshi sorridente tentando di tranquillizzarli.

“Ma … ma hai visto dove siamo finiti … siamo in una foresta completamente buia, piena di nebbia e terrificante, con creature inimmaginabili …” disse Usop.

“Io non mi stacco più da te!” disse Nami aggrappandosi ad un bracico della sorellina.

“Vedrete che Rufy e gli altri ci verranno a recuperare presto!” disse la corvina sorridente. Improvvisamente spuntò fuori uno strano pipistrello parlante, di nome Hildon, che gli disse che li avrebbe condotti nella villa di un certo Dottor Hogback dove sarebbero stati al sicuro. Chopper sembrava conoscere quel dottore, ma solo di fama. Era il medico più bravo e famoso al mondo.

“E chi dice di poterci fidare di te?” chiese Hoshi sospettosa, guardandolo truce. Il pipistrello cominciò a sudare freddo a causa del sangue freddo che la mora riusciva a mantenere, ma non si fece intimorire e così li convinse a seguirlo. Li portò in una carrozza che li avrebbe condotti al castello. A portare la carrozza erano dei cavalli alquanto strani, uno metà umano metà cavallo e l’altro meta cane o lupo o non si capiva bene e metà cavallo … sembravano esseri demoniaci. Hildon gli disse che la villa era molto grande e che all’interno di essa potevano stare tranquilli. Durante il tragitto Nami urlò, notando un leone con mezza faccia da umano. I ragazzi, increduli, si riaffacciarono di nuovo, notando alberi che ridevano e parlavano e altre creature strane.

“Che simpatiche creature …” disse la mora assottigliando gli occhi fino a ridurli a due fessure mentre i suoi tre compagni urlavano. Hildon convinse Nami, Usop e Chopper che erano solo miraggi, mentre la giovane ninja cominciava a fidarsi sempre meno. Nami chiese ad Hildon di riportarli sulla costa così il pipistrello avvertì i cocchieri uscendo dalla carrozza, ma il tempo passava e il pipistrello non accennava a tornare dentro. Come se non bastasse c’era anche uno strano silenzio …

“Io lo sapevo!” disse Hoshi uscendo dalla carrozza e vedendo che li avevano abbandonati nel bel mezzo di un cimitero.

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!” gridarono Nami, Usop e Chopper.

“Che avete da urlare?” chiese la mora seccata da quella situazione assurda.

“Zo …zo … ZOMBIEEEE!” gridarono i tre mentre dei corpi fuoriuscivano dal terreno e cominciavano a camminare verso di loro.

“Cosa?” disse la corvina sbarrando gli occhi. Uno di loro afferrò Usop per un piede.

“NOOO! USOPPPP!” gridarono Nami e Chopper terrorizzati. Quegli Zombie erano terribilmente forti, erano perfino riusciti a sollevare la carrozza costringendo i tre pirati rimanenti ad uscire.

“Ehi voi, lasciate andare Usop o vi faccio fuori!” disse Hoshi sfoderando due Kunai. Gli zombie in tutta risposta presero anche Nami per i piedi.

“Ora mi avete stufato!!! PALLA DI FUOCO DEVASTANTE!!!” gridò la mora lanciando una potente sfera di fuoco contro gli zombie che si allontanarono intomiriti.

“Giusto! Il fuoco!” disse Usop lanciando una delle sue stelle di fuoco.

“Forza ragazzi, ora combattiamo!” disse la mora pronta a farli fuori tutti, ma venendo presa da Chopper versione umana e trascinata via velocemente con la forza.

“Uffa, io volevo combattere …” brontolò la ninja mentre veniva trasportata come un sacco di patate.


To be continued ...

Ciao! Eccomi qui  con il nuovo aggiornamento! Spero che questo Chappy vi sia piaciuto XD tranquilli, Triller Bark non durerà molto, altri 3 o 4 capitolo massimi e poi si scoprirà il perchè Ace e Hoshi si conoscono! Spero di avervi incuriosito! Ciao baci!

tenshifly: Ciao, è si, purtroppo ho la febbre =.= maledetta febbre! Comunque si Hoshi finalmente si è dichiarata e Rufy rimarrà sempre il solito U.U non cambierà mai XD ma a noi ci piace anche per questo! :P Tra Nami e Zoro a breve accadranno delle belle cosuccie, e aggiungerei tutto grazie a triller Bark XD sono contenta che ti sia piaciuto e spero che anche questo chappy sia di tuo gradimento^^ Ciao baci alla prossima!

                                        By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 49
*** Zombie, misteri e guai! L'apparizione di Moira/ Taglia di 200 milioni! ***


Intanto, Rufy e gli altri stavano decidendo cosa fare.

“Ora andremo a salvare le mie dolci Nami-chan e Hoshi-chan!” disse Sanji con il fuoco che gli ardeva negli occhi.

“Tranquillo, Hoshi se la sa cavare e sicuramente è insieme ad Usop, Chopper e nami, perciò non c'è da preoccuparsi! Perché invece non ci facciamo un giretto sull’isola?”chiese Rufy sorridente.

“Tu non ti rendi conto del pericolo che i miei due boccioli di rose possono correre T__T …” disse Sanji preoccupato.

“Sono convinto che se la caveranno …” disse Zoro che, anche se con Nami non ci parlava da diversi giorni, era preoccupato.

La Sunny si impigliò in una ragnatela gigante, facendola rimanre bloccata in un punto del mare ..

                                                                          ***

“Siete dei fifoni!” disse Hoshi camminando arrabbiata. Infatti, una volta scampato il pericolo, Chopper l’aveva posata a terra e ora proseguivano verso la villa che si trovava poco distante da loro.

“Sorellina … capiscici … erano zombie!!!” disse Nami ancora terrorizzata.

“Se non ve ne siete accorti è tutto alquanto strano su quest’isola … mah comunque, eccoci arrivati … entriamo va …” disse Hoshi aprendo il cancello e facendo strada ai suoi amici.
Nami urlò gentilmente al Dottor Hogback di poterli aiutare e di ospitarli, ma nessuno rispose, quando improvvisamente si aprì una luce. Da un pozzo spuntò fuori una ragazza molto pallida dai capelli biondi, con delle cuciture su tutto il corpo che diede il benvenuto ai suoi quattro ospiti lanciando dei piatti contro Usop perché diceva che non era ben accetto nella villa, mentre Chopper, Nami e Hoshi potevano entrare.

“Ora basta!” disse Hoshi pronta a sferrare un attacco a quella donna, ma venendo fermata da una voce che proveniva da dietro un portone che si aprì improvvisamente rivelando la figura di un uomo piuttosto grassottello, con un naso piuttosto grande e dai capelli neri: Il dottor Hobjack.
Spiegò che la donna bionda, Cindry-chan, odiava tutti i piatti del mondo perché era fidanzata con un uomo e tentò di testare il suo amore rompendo la collezione di piatti più preziosa.

“Ora basta con le chiacchiere dottor Hobjack! Voglio sapere che cosa sono tutte queste cose strane su quest’isola!” disse Hoshi guardandolo male.

“Oh su su accomodatevi … ne parleremo dentro!” disse il dottore facendoli accomodare nel salotto. Avevano deciso di entrare perché sicuramente era meglio di stare con gli zombie di fuori.

“Allora dottore, adesso perché non ci spiega cosa sono tutte quelle strane creature?” chiese nami.

“La risposta è che non so cosa siano e che io sono appunto qui per studiarle …” disse il dottore facendo brulluccicare di ammirazione gli occhi di chopper.

“Ho preparato il bagno, siete sporchi, fareste meglio a lavarvi!” disse Cindry con tono serio.

“Per caso … è passato di qui uno scheletro particolarmente felice?” chiese Usop facendo impallidire il dottore e facendolo cominciare a sudare, cosa che non sfuggì agli occhi di Hoshi.

“No … nulla …”

“Ok … allora andiamo a farci il bagno!” disse Nami non vedendo l’ora di darsi una lavata.

“Ok andiamo …” disse Hoshi uscendo dalla stanza e andando insieme ai tre amici verso il bagno.

“Allora ragazzi, ci faremo la doccia prima io e Nami, ok? Ma comunque una raccomandazione … tenete gli occhi aperti!” disse Hoshi prima di entrare nel bagno insieme a Nami.

Nami e Hoshi si trovavano sotto la doccia e chiacchieravano di quegli strani eventi.

“Nami … non so perché ma a me quel dottore non mi convince ...” disse la mora immergendosi nella vasca subito seguita dalla rossa.

“Infatti fuggiremo questa notte …” disse la navigatrice.

“Perché?” dissero Chopper e Usop da fuori.

“Non vi siete accorti che questa villa è piena di Zombie? Dentro o fuori è uglae …” disse Hoshi.

“Si, me ne sono accorta … questa villa è piena di Zombie …” disse la navigatrice.

“Zombieeeeeeeeeee?” gridarono Chopper e Usop da fuori il bagno.

“Si avete capito bene, Zombie …” disse Hoshi.

“Brrrrr … ma che ragazze intelligenti …” si sentì echeggiare nel bagno.

“Uhm? Usop? Chopper? Avete parlato voi?” chiese Nami guardandosi intorno.

“Eh? Non abbiamo aperto bocca!” dissero i due.

“Io questo verso l’ho già sentito …” disse Hoshi ricordandosi dell’uomo ivisibile sulla nave.
Nami venne afferrata per i polsi e venne tirata fuori dalla vasca venendo sbattuta contro il muro.

“NAMIII!” gridò Hoshi

“Questa è ancora meglio di quelle sulla nave … amo le donne deboli …” disse l’uomo invisibile tappandole la bocca.

“Tu … diventa la mia sposa …” continuò poi l’uomo.

“CHOPPER!! USOPP!” gridò Hoshi uscendo dalla vasca. I due entrarono subito dentro chiedendo cosa fosse successo. Usop rimase a bocca aperta osservando stupito le due ragazze nude.

“Aiutateci idioti!” disse Hoshi non sapendo cosa fare contro un uomo invisibile. Nami riuscì a tirargli un calcio in mezzo alle gambe mentre Chopper con il suo fiuto disse che si stava dirigendo verso la finestra, così Usop con la sua fionda lanciò una stella di fuoco tentando di colpirlo, ma inutilmente.

“E’ fuggito …” disse Nami prendendo un asciugamo, stessa cosa che fece Hoshi.

“Ragazze … che diavolo era?” chiese Usop.

“Ha sentito la nostra conversazione … l’uomo invisibile …” disse Hoshi sbarrando gli occhi.

“Rivestiamoci …” disse Nami alzandosi in piedi e prendendo i suoi vestiti.

                                                               ***
Intanto Rufy e gli altri erano sbarcati sull’isola e avevano incontrato Cerbero anche loro. Rufy aveva provato ad addomesticarlo ma venendo morso da tutti e tre.

“MALEDETTO!” gridò Rufy colpendolo con un pugno.  Dopo di che riuscì a montarlo e a farsi portare da lui.

“Sei un po’ giù Cerbero-san?” gli chiese Robin sorridendo.

“Ora non compatirlo … feriresti il suo orgoglio” disse Sanji.

“NAMI-CHANN! HOSHI-CHANN!” gridò poi il biondo cercando di farsi sentire da loro.

Rufy rimase stupito da una cosa che vide. Un vecchio albero e un unicorno che si facevano una bevuta. Franky inseguì l’unicorno e Rufy l’albero.

“ENTRATE NELLA MIA CIURMA!!” gridò il ragazzo di gomma entusiasta.

“DACCI UN TAGLIO!” gridarono Zoro e Sanji.
                                                            ***

Nami, Usop, Chopper e Hoshi erano tornati nella sala da pranzo di prima e cercavano Cindry e il dottore, ma senza risultati.

“Io ragazzi dico che è meglio tornare alla nave …” disse Hoshi.

“Sono andati tutti a letto …” disse Hildon comparendo improvvisamente.

“Tu! MALEDETTO!” disse Hoshi dandogli un pugno in testa.

“Perché ci hai lasciato li?” chiese Usop arrabbiato.

“Su, vi guiderò alle stanze ospiti!” disse il pipistrello.

“Tanto per fartelo sapere ce ne andremo subito!” disse Nami. Improvvisamente un quadro parlò e uscì fuori la testa ritratta di una donna e poi tutto il corpo urlandogli che non sarebbero andati da nessuna parte e prendendo Chopper.

“CHPPER!” gridarono Nami ed Hoshi. La mora colpì il ritratto con un calcio, ma subito un altro strano Zombie spuntò fuori da un altro quadro. Ne cominciarono ad uscire diversi, perfino il tappeto diventò un zombie-orso.

“E’ proprio come avete detto voi! LA VILLA E’ PIENA DI ZOMBIE!” gridò Usop disperato.

“USOPPP! IL FUOCO!” gridò Hoshi lanciandogli una candela presa da un candeliere. In men che non si dica diedero fuoco a tutta la stanza e tentarono di scappare ma la porta era bloccata.

“E va bene, se la porta non funziona allora …” disse Hoshi tirando un pugno ad un muro e buttandolo giù.

“DI QUA!” disse la mora facendo largo ai suoi amici.

”E’ UN MOSTRO!!!” gridarono gli Zombie sorpresi dalla forza della giovane ragazza.

“Dobbiamo andarcene di qui!” disse Hoshi correndo per un corridoio, seguita dai suoi amici.

“AAAAAH! ALTRI ZOMBIEEEE!” gridò Usop nascondendosi dietro la corvina.

“Ora mi avete stufato! DO-VE-TE MO-RI-RE!” disse la ragazza scandendo bene le parole e mettendo K.O alcuni Zombie con qualche colpo ben assestato.

“Avanti, strada libera …” disse la mora entrando in una stanza insieme ai suoi amici e stupendosi di vedere tutte foto di Cindry con una carnagione normale e senza tutte quelle cicatrici.

“Evidentemente qui non era ancora uno zombie …” disse Hoshi osservandole bene.

“Guardate … era un attrice di teatro …ma … scomparve 10 anni fa in un incidente …” disse Nami leggendolo da un diario che aveva trovato li, terrorizzata.

“Quindi gli zombie sono reali!” dissero Usop e Chopper terrorizzati.

“=.= alla buon ora!” disse Hoshi.

“AAAAAAAAAAAAAAAAAH!” gridarono gli altri tre completamente terrorizzati.
Appena si furono calmati videro un forziere dalla quale però uscì uno zombie-sorpresa dicendo che li non c’era il tesoro. Hoshi gli tirò un calcio, ma dovette subito raggiungere i suoi amici che stavano scappando terrorizzati per il corridoio.

”ASPETTATAMI!” gridò la mora raggiungendoli.

                                                            ***

“Ehi Rufy, la smetti di invitare strane creature nella tua ciurma’” disse Sanji irritato.

“Siamo già al completo con un procione e un robot!” continuò poi il biondo ricevendo lamentele da Franky che sosteneva di essere un Cyborg.

“Comunque … le uniche cose che hanno in comune queste strane creature sono le bende, le cuciture e questi numeri cuciti sul corpo …” disse Robin che li aveva osservat attentamente. A destare la loro conversazione fu un fantasma che spuntò fuori all’improvviso dicendo:
“Negative-negative-negative-negative”

“Il fantasmaaaaaaaaa!!” disse Rufy che tentò di catturarlo con il suo retino, ma inutilmente e una volta che lui e franky furono attraversati da un fantasma divennero depressi.

“Sono intuile, questa settimana davvero inutile … voglio morire …” disse Franky.

“Perché ti sei depresso così???” sbraitò Sanji.

“Bastardo … se dovessi rinascere, vorrei essere una vongola … che schifo … voglio morire …” disse Rufy.

“BASTA DEPRIMERSI!” disse Sanji iroso.

“Sono i fantasmi a renderli negativi …” disse Robin intelligentemente.

“Mi fate pena … non raggiungerete mai l’armonia interiore …” disse Zoro con aria da superiore, ma venendo anche lui trapassato da un fantasma.

“Mi dispiace d’essere nato …” disse lo spadaccino.

“BASTAAA!” gridò Sanji arrabbiato.

“Pare che tu abbia ragione Robin … se si viene attraversati da questi fantasmi si crolla emotivamente …” disse Sanji.

Una volta che si furono tutti ripresi, si rimisero in cammino e rifletterono se dietro tutto questo c’era qualcuno.

Dopo un po’ arrivarono ad un cimitero e spuntò fuori uno degli zombie che aveva attaccato Hoshi e gli altri. Rufy lo rimise dentro la bara ma quello rispuntò fuori.

“Un vecchio malconcio?” chiese Rufy.

“Sono Zombie! Non li vedi?” dissero gli altri non per nulla spaventati e un po’ perplessi da quegli Zombie un po’ troppo vispi, difatti saltavano fuori dalle bare con molta vivacità.

“Oh? Volete combattere?” chiese Rufy che insieme ai suoi compagni già si era messo in posizione di combattimento e in poco li atterrarono tutti.

“Allora … voi cosa fate qui?” chiese Rufy serio seduto sopra una lapide.

“Uhm … facciamo gli zombie … ci decomponiamo…” dissero alcuni.

“Vi state prendendo gioco di me?” chiese il capitano serio.

“Oh no no, non ci permetteremo mai!” disse uno.

“E’ Così? Allora vorrei chiedervi … un nasone, una pollastrella dai capelli arancioni, un procione che somiglia ad una renna e una bella moretta, sono passati di qui?”

“Si  si  … ma li abbiamo visti e non li abbiamo visti … non possiamo dire altro, dobbiamo rispettare le regole …” dissero gli zombie.

“Ah si? Quindi non volete dirci nulla eh?” disse Rufy scrocciandosi le nocchie

“Quei quattro sono passati di qui …” dissero gli Zombie arrendendosi facilmente.

“Quei quattro erano nostri compagni, non li avete toccati vero?” chiese Rufy serio.

“No, no io no!” “Io nemmeno!” “Io neanche!” disseo alcuni Zombie sudando freddo.

“Siate sinceri …” disse il capitano fulminandoli con lo sguardo.

“E’ stato lui …” “No lui!” “Veramente, siamo stati tutti ..” disse uno Zombie. Tutti i pirati li ripicchiarono e ripartirono alla ricerca dei loro compagni e di Brook, ma un vecchio uomo malconcio li fermò chiedendogli in ginocchio se potevano sconfiggere un uomo di nome Moira che gli aveva rubato l’ombra. Questo Moria sembrava essere uno della flotta dei sette e aveva una taglia superiore a quella di Rufy.
                                                                     ***

Intanto Hoshi, Nami, Chopper e Usop avevano scoperto una brutta verità spiando nel laboratorio del dottore …tutti gli zombie dell’isola erano stati creati dal dottore Hobgiack.

Purtroppo furono scoperti da uno spadaccino che sembrava essere Brook, ma con la differenza che lui un po’ di carne ce l’aveva. I quattro pirati ci capivano sempre meno…

“Yohohohoho!” disse lo spadaccino ridendo e comportandosi proprio come Brook, ma li buttò tutti dentro la stanza, facendoli scoprire dal dottore che diede l’ordine allo spadaccino di eliminarli.

“Fatti sotto!” disse Hoshi sfoderando uno dei suoi kunai e parandosi davanti ai suoi compagni.

“Prima di arrivare a loro devi prima eliminare me!” disse la mora attaccandolo e cominciando un duro scontro, ma lo spadaccino non sembrava voler mirare a lei e si concentrò sugli altri tre tirandogli un colpo secco con il manico spada che però sentirono solo dopo tre passi, difatti si dice che se uno è uno spadaccino esperto, il suo colpo viene accusato solo dopo tre passi.
 
“NOOO RAGAZZII!” gridò Hoshi avvicinandosi ai suoi amici privi di sensi, ma ottenendo il risultato di essere legata dal dottore con una catena.

“EHI!!! SLEGAMI SUBITO!!!” gridò la mora dimenandosi.

“Devo ammettere che sei diversa dai tuoi compagni … interesserai sicuramente a Moira …” disse il dottore ghignando e, chiamando un suo Zombie, la fece portare dal suo padrone Moira, mentre Nami, Usop e Chopper furono chiusi in una bara.

                                                                        ***

“LASCIAMI SUBITO ANDARE HO DETTO!!!” gridò Hoshi dimendnadosi e scalciando contro lo zombie che la teneva come un sacco di patate.
La portò dentro una stanza, dove si trovava un essere disgustoso, piuttosto grande e con una carnagione chiara, delle corna in testa e alcune X  sul mento e una sulla fronte: Moira!

“Kishishishi e chi è lei?” chiese Moira allo zombie.

“Padrone, il dottore Hobgiack mi ha detto che può essere usata la sua ombra!”

“LA MIA OMBRA? NON PROVATE NEMMENO AD AVVINARVICI!” urlò la mora scalciando e dimenandosi.

“Kishishishi come ci si aspetterebbe da una ragazza che vale 200 milioni …” disse Moria ridendo.

“200 milioni? Ti stai sbagliando! Io ne ho 150 sulla testa!” disse Hoshi non capendo.

“Kishishishi il tuo avviso di taglia parla chiaro, 200 milioni di Berry  …” disse il membro della flotta dei sette tirando fuori l'avviso di taglia della mora dove c'era scritto proprio 200 milioni!

“Ma come  è possibile? Forse quando siamo stati su Fizzilla e ho combattuto contro Nabiki …” si disse tra se e se la ragazza.

“Bene e ora diventerai una mia suddita …” disse Moira prendendo l’ombra della mora da terra e staccandogliela con un paio di forbici giganti, facendole così perdere i sensi...

To be continued ...

Salve! Ecco il nuovo capitolo! A breve comparirà anche il nostro amato Oz XD quello zombie mi fa morire! Triller Bark è una saga davvero interessante, io l'adoro! Spero piaccia anche a voi! ^^ Ciao baci e grazie a tutti quelli che seguono!

tenshifly: Ciao ^^ sono contenta che Thriller Bark ti piaccia, la adoro anche io XD ma comunque non durerà ancora molto, ho un mucchio di altre idee in mente e poi non credo che i lettori siano tanto interessati a saghe già viste in tv XD  e poi c'è il mistero di Ace da svelare muahaha  e la scoperta del mistero è sempre più vicina! Comunque, tranquilla nessuno spoiler XD io l'ho vista tutta la saga di Thriller bark e anche tutte quelle uscite in giappone XD si sa dove si trova nella vera seria ma non voglio spoilezzare XD poi magari ti levo tutta la sorpresa^^ Comunque grazie per i complimenti e spero che anche questo ti sia piaciuto! Ciao baci alla prossima!

                                                              By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 50
*** I misteri di Thriller Bark svelati!/Il risveglio di Oz e il ritrovamento dei compagni! ***


Rufy e gli altri erano riusciti ad entrare nel castello e ora si trovavano impegnati nel cercare Moira e i loro compagni di ciurma.

“Ehi … HOSHI-CHAN! NAMI-CHAN!” gridò Sanji.

“Non li troveremo mai di questo passo …” disse Zoro.

“Ehi … ma Sanji? Era qui fino ad un attimo fa …” disse Robin guardandosi intorno e non trovando più il biondo.

“Se la caverà … ora preoccupiamoci di trovare gli altri quattro!” disse Rufy.

“Ehi capitano, ma non è che sei ansioso di rivedere una bella morettina?” chiese Robin sorridendo. Rufy divenne completamente fucsia, ma non girò la testa per non farsi vedere dagli altri.

“Io? Sono preoccupato come per una normale compagna di ciurma!” disse il ragazzo camminando per un corridoio. Però cominciarono ad avvenire fatti strani, la ciurma di cappello di paglia cominciò a dimezzarsi … anche Zoro scomparve …

                                                                                 ***
Rufy, dopo essersi scontrato con uno Zombie che si comportava come zoro, fu catturato e messo in una bara e spedito verso la Dance Holl, dove si trovava Moira.
Intanto due strani esseri portavano la bara dove erano rinchiusi Nami, Chopper ed Usop ma ad un certo punto inciamparono, facendo aprire la bara e permettendo così hai pirati di scappare, solo che loro furono attaccati ed inseguiti da alcuni Zombie. Nami stava per essere attaccata, ma uno strano Zombie pinguino con la faccia da cane, l’aveva salvata dicendo che non avrebbe mai permesso a nessuno di far del male ad una donna. Sembrava essere Sanji in tutto e per tutto, con la sola differenza che proteggeva solamente le ragazze, mentre non esitò a colpire Chopper ed Usop. Intanto, l’uomo invisibile, che si chiamava Absalom, si scoprì essere un uomo mezzo ghepardo e arrivò in mezzo a quel trambusto inseguito da uno Zombie-facociero che voleva sposarlo, di nome Laura. Questa, appena vide Nami provò ad attaccarla per farla fuori dato che era invidiosa che il suo amato Absalom volesse sposare lei …

“Ma che diavolo sta succedendo qui … ?” pensò Nami tra se e se confusa. Non riusciva a capire come mai quel pinguino-cane assomigliasse così tanto a Sanji nel carattere.

Il pinguino-cane, difese Nami da Laura, ma non l’attaccò dato che era una ragazza. Così Absalom prese nami e tentò di portarla via, ma lei l’attacco con il suo Perfect Clima Attack e scappò insieme ai suoi due amici, seguita dal facocero che voleva farla fuori. Fortunatamente riuscì a scamparla convincendo Laura che lei fosse un maschio e che voleva assolutamente vedere insieme loro due.
Laura così credette a questa fandonia e la reputò sua amica, permettendole di scappare insieme ai suoi amici all’interno del castello …

                                                                   ***

Intanto Robin e Franky, rimasti soli, dovettero scontrarsi con alcuni Zombie; rischiarono di precipitare da un ponte, ma Robin sfoderò una sua nuova tecnica. Le spuntarono delle Ali da dietro la schiena che le permettevano di volare per cinque secondi.  Uno Zombie ragno, insieme agli altti Zombie, tentò di attaccarli, dicendogli anche che avevano catturato di soppiatto i loro amici Sanji e Zoro, ma dal cielo piombò qualcosa che si rivelò essere Brook, lo spadaccino canterino. Li aiutò a sconfiggere quegli Zombie e svelò loro che il segreto per farli fuori era il sale, che tirava fuori l’anima dello Zombie che tornava ad essere un corpo morto. Si scoprì anche che cinque anni addietro Brook era già stato sull’isola, dove gli venne rubata l’ombra ma dove scoprì anche il segreto degli Zombie e il modo per farli fuori e fu proprio in quel periodo che fece una strage di Zombie.
Raccontò di Moira che era in grado di tagliare un ombra e di inserirla all’interno di un corpo morto  in modo da dargli vita. L’individuo Zombie appena nato prende le caratteristiche di quello a cui gli è stata tagliata l’ombra ma anche di quello morto, rendendolo così molto più forte. Quindi se si unisce un ombra forte a un corpo potenete nasce un individuo fortissimo. A questi Zombie viene tolta la volontà e ubbidiscono a Moira, seguendo i suoi ordini e ubbidendogli. Però, se il corpo alla quale è stata tolta l’ombra morisse, morirebbe anche lo zombie corrispondente, per questo dopo che Moira ha estratto l’ombra ad un individuo, lo carica su una nave e lo lascia libero. Tutto ciò era possibile grazie al frutto Ombra-Ombra.

                                                                   ***

Intanto Rufy era stato portato nella Dance Holl e rinchiuso in una gabbia, dove si trovava già Hoshi priva di sensi.

“Hoshi!!! EHII HOSHI RISPONDI COSA TI HANNO FATTO???” gridò il capitano, ma senza ricevere risposta.

“Maledetti! Cosa le avete fatto???” gridò il capitano fuori di se, vedendo comparire davanti a se un essere schifoso che sembrava un cipollone: Moira!

“Allora sei tu l’idiota Moira!” disse Rufy.

“Kishishishi come ci si aspetterebbe da uno che vale 300 milioni … ma stai tranquillo … Non è morta … è solo priva di sensi  perché le ho levato l’ombra, ma tranquillo presto la toglierò anche a te e diventerai un mio servitore!” disse Moira.

“SCORDATELO! NON DIVENTERO’ MAI UN TUO SERVITORE!!! CHI TI CREDI DI ESSERE???” disse il ragazzo di gomma agitandosi nella gabbia.

“Kishishishi, chi mi credo di essere dici? Io sono … il futuro re dei pirati!” disse Moira ridendo e lasciando perplesso il ragazzo di gomma.

                                                                        ***

Nel frattempo, Usop, Nami e Chopper si erano nascosti all’interno di un pupazzo-Zombie appartenente ad una certa Perona, colei che creava i fantasmi Negative.
Il pupazzo Kumacy però non riuscì ad avvertire la sua padrona degli intrusi dato che per Perona parlare era poco carino e così non gli faceva spiccicare parola.

Perona, insieme al dottore Hobgiack e Absalom si diresse nella Dance Holl dove si trovava Moira che gli disse di sbrigarsi a farlo diventare il re dei pirati.

“Colui che diventerà il re dei pirati sono io!!!” gridò Rufy dalla gabbia.

“E ora slegate queste corde e fatemi uscire! Rivoglio tutta la mia ciurma indietro! Cipollone!”

“Veramente di tutta la tua ciurma ne abbiamo catturati solo quattro … il biondino, te, zoro il cacciatore di pirati e la ragazzina da 200 milioni …”

“Cavoli Usop, hai sentito? Hanno catturato Zoro, Sanji, Hoshi e perfino Rufy!” disse Nami da dentro il pupazzo al suo compagno.

“Ho sentito e l’unica cosa che so e che li fuori è estremamente pericoloso …” disse il cecchino deglutendo rumorosamente.

“La situazione è complicata! Hanno catturato quei quattro!” disse Nami mordendosi un labbro.

“Ma come avranno fatto …?” chiese Chopper.

“E adesso è venuto il momento di risvegliare lo zombie 900…” disse Moira. Ma ci fu un piccolo imprevisto: alcuni zombie nella stanza cominciarono a volare a destra e a sinistra dato che Rufy aveva mangiato la gabbia e ora stava cercando di scappare strisciando per terra.

“Ha mangiato la gabbiaaa??” disse Moira un tantino sorpreso,

“E ora come mi catturerete?” chiese Rufy strisciando per la gioia di Nami, Usop e Chopper.

“Ci penso io! NEGATIVE HOLLOW!” disse Perona facendo spuntare dei fantasmini Negative, che attraversarono il corpo di Rufy che diventò improvvisamente negativo …

“Se dovessi rinascere …  vorrei essere un cetriolo di mare …” disse Rufy.

“Uno che voleva essere il re dei pirati … ora vorrebbe essere un cetriolo di mare … incredibile …” disse Absalom.

E così anche a Rufy fu staccata l’ombra da sotto i piedi e perse i sensi …

                                                                            ***

Lo zombie numero 900, quello a cui doveva essere inserita l’ombra di Rufy, fu risvegliato. Era un enorme gigante, rosso, con dei denti affilatissime e due zanne, i capelli lunghi e biondi e due corna in testa: lui era Oz!

“CARNEEEEEEEEEE!” gridò il mostro facendo tremare tutta l’isola. Era proprio come Rufy di carattere.

Nami, Usop e Chopper erano stati scoperti e, grazie a quell’urlo, erano riusciti a fuggire e ora correvano  per il castello inseguiti da Absalom, mentre Oz vagava liberamente per l’isola distruggendo tutto ciò che gli capitava davanti.

Nami riuscì a capire che quindi tutto ciò che era accaduto era tutto collegato e Chopper perse tutta l’ammirazione nel dottore Hogback.

Chopper e Usop furono attaccati alle spalle da Absalom che catturò Nami portandola via con l’intenzione di sposarla.

Il tentativo di salvare Nami fu inutile, dato che Absalom divenne invisibile insieme alla navigatrice.

Usop e Chopper intanto vennero attaccati da altri zombie, ma in loro aiuto vennero Robin e Franky che li eliminarono tutti con il sale.

“Voi, lasciate andare i miei fratellini!” disse Franky terrorizzando gli zombie.

“ROBINNN! FRANKYY!” disseo i due piangendo.

“Usop, Chopper, state bene?” chiese l’archeologa.

“Sbaglio o mancano le mie dure sorelline …” disse Franky.

“Vi spiegheremo tutto dopo ma ora vi prego! Uccidete questi Zombie!” disse Usop spaventato.

                                                                       ***

Usop, Chopper, Robin e Franky tornarono alla nave dove trovarono i loro quattro compagni privi di sensi. L’unica a mancare all’appelo era Nami che si trovava difatti nelle grinfie di Absalom.

“Ragazzi! Svegliatevi! Non c’è tempo da perdere!” disse Usop scuotendo i corpi dei compagni. L’unica che si svegliò fu Hoshi, che si guardò intorno spaesata.

“Hoshi! Ti spieghiamo tutto quando anche gli altri si saranno svegliati! Ora aiutaci a farli rinvenire!” disse Usop.

“No problem!” disse la mora tirando un pugno in testa a tutti e tre, ma niente da fare …

“Ci penso io!” disse Usop sorridendo sicuro per poi dire:

“Una BELLISSIMA ragazza con una SPADA mi ha portato una montagna di CARNE!” gridò Usop.

Al che tutti e tre alzarono la testa dicendo:

“Bellissima?”

“Spada?”

“Carne?”

“Ecco fatto …” disse Usop soddisfatto. Hoshi rimase a bocca aperta, non credeva veramente che bastasse così poco a farli rinvenire.

Robin e gli altri raccontarono tutto ciò che era accaduto e anche del rapimento di Nami.

“Questo è terribile … la mia ombra …” disse la corvina guardandosi i piedi.

“Ho abbassato la guardia … maledizione! Che disonore!” disse Zoro.

“Il cibo … non ce n’è più T__T!” disse Rufy piagnucolando.

“Ora dobbiamo pensare alle cose serie … prima di tutto recuperiamo Nami e poi le nostre ombre!”disse Hoshi infilandosi un paio di guanti neri che lasciavano la metà delle dita scoperte, un paio di pantaloncini cortissimi blu, un top nero corto e un paio di stivali senza tacco e senza punta, adatti al combattimento.

“Ora credo proprio che dovremmo combattere!” disse la mora ghignando.

“Ero un gigante! Che bello!” disse Rufy entusiasta.

“Idiota!” disse la ninja tirandogli un pugno in testa.

Franky raccontò anche la storia di Brook, che doveva rispettare una promessa che aveva fatto cinquant’anni addietro a una balena, Laboon, che si scoprì essere la stessa balena che Rufy e gli altri avevano incontrato alla Riverse mountain.

“Anche se dovessi trascinarlo a forza su questa nave, Brook si unirà a noi! Qualcosa in contrario?” chiese Rufy sicuro.

“NOOO CAPITANOO! NESSUNA OBIEZIONE!” dissero tutti.

“Bene e allora, andiamo a recuperare le nostre ombre! Pronti al contrattacco uomini! Faremo saltare per aria Thriller Bark!” disse il capitano.

“SIIIII!” gridò il resto della ciurma.

To be continued ....

Salve ragazzi ç___ç chiedo umilmente scusa ma venerdì non riuscirò ad aggiornare, dovrete pazientare fino a sabato ç___ç  perdonatemi ... ma comunque, questo è solo un capitolo di transizione per narrare un pò gli eventi per chi non avesse visto Thriller bark XD non annoiatevi troppo ... i prossimi saranno più belli ma comunque a breve finirà e comincerà una nuova avventura dove ci sarà anche Ace XD grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono!
 
la scrittrice: Ciao! :D si a quanto pare hanno capito cosa succede in quell'isola XD e adesso faranno un bel casino U___U spero ti sia piaciuto mia cara scrittrice e spero che continuerai a seguirmi! Comunque si, Moira sarà un osso duro, del resto fa parte della flotta dei sette XD ma per Rufy nulla è impossibile! Lui diventerà il re dei piratiiii! (Siiiii diventerò il re dei pirati!!! Nd Rufy) (E io la tua regina! Nd Hoshi sorridendo a trentadue denti) XD ciao alla prossima!

                                                                                                                   By Vegetina


Ritorna all'indice


Capitolo 51
*** Se sei con me sono sicuro che non ti succederà nulla!/La sconfitta di OZ! ***


La ciurma di cappello di paglia si era divisa in questo modo: Sanji a cercare Nami, Rufy, e Hoshi a cercare Moira per farlo fuori, Chopper e Robin contro il dottore Hogback, Usop contro Perona visto che era l’unico in grado di far qualcosa contro di lei dato che i fantasmi non avevano effetto su di lui perché era negativo di natura e Franky e Zoro si trovavano a cercare Brook per aiutarlo a sconfiggere il suo Zombie.

“VENITEEE QUIIII! VI PURIFICHEROOO’ TUTTIII! RIVOGLIO LA MIA OMBRAAA!” gridò Hoshi tirando il sale in bocca ad alcuni Zombie.

“EHI HOSHI! IO VADO AVANTI!!” gridò Rufy sorpassando alcuni Zombie.

“EHI! ASPETTAMI!” gridò la mora purificando con un colpo solo quelli che aveva di fronte  e cercando di stare dietro al moro.

“DOV’E’ MOIRAAA! RIDATEMI IL MIO CIBOOO!” gridò Rufy.

“RUFYYY! NON FARE COSE AVVENTATE!” disse Hoshi affiancandolo.

“Sta tranquilla … sconfiggerò Moira e nessuno morirà! Non permetterò a nessuno di far del male ai miei amici!” disse Rufy sorridendo.

“Bene … perché credo che ormai l’abbiamo trovato!” disse la mora entrando in una stanza e potendo scorgere Moira comodamente sdraiato a poltrire.

“Cipollone!” disse Rufy guardandolo mentre digrignava i denti.

“Moira!” disse Hoshi guardandolo truce.

“Ah … siete voi …” disse lui sbadigliando.

“Non sottovalutarci cipollone!” disse Rufy mettendosi in posizione di combattimento, ma Moira non aveva alcuna voglia di combattere così mandò contro di loro la sua ombra che poteva prendere forma umana e poteva attaccarli come un vero essere vivente.

                                                                 ***

Intanto Sanji aveva finalmente raggiunto la stanza nella quale Nami, svenuta, stava per baciare Absalom per confermare il loro matrimonio. Infatti, dopo essere stata vestita da sposa e condotta nella chiesa, si stavano celebrando le loro nozze, ma fortunatamente il cuoco riuscì a fermare il tutto salvando Nami ancora priva di sensi da un matrimonio che non avrebbe mai voluto.

Zoro e Franky erano riusciti a trovare Brook che stava combattendo contro il suo zombie e che era stato sconfitto miseramente. Zoro venne in suo aiuto e cominciò un ardua lotta contro lo zombie di Brook, dal quale ne uscì vincitore Zoro che prese come premio la sua bellissima spada. Così Brook potè finalmente riavere la sua ombra …

Usop era riuscito a battere in negatività i fantasmi di perona e ora si stava apprestando a sconfiggere lei in persona, anche se stava avendo un po’ di difficoltà a causa dell’orso peluches Kumaji, che lo stava ostacolando, ma alla fine riuscì a battere astutamente Perona.

Il dottore invece, aveva mandato a combattere contro Robin e Chopper, gli zombie di Sanji e Zoro.

Intanto Hoshi e Rufy stavano tentando in tutti i modi di sconfiggere Moira per costringerlo a restituire le ombre a tutti, ma la sua ombra glielo impediva. Era piuttosto forte e veloce e non lasciava un secondo in pace i due pirati.

“Ora mi hai stufato!” disse Hoshi tentando nuovamente di superare l’ombra di Moira ma fu tutto invano.

“Non sopporto più quest’ombra … avrà un punto debole!” disse Hoshi sforzandosi di pensare.

“Continuiamo ad attaccarla, prima o poi uno dei due riuscirà a colpire Moira!” disse Rufy continuando imperterrito a sferrare le sue tecniche.

“Kishishishishi allora cappello di paglia e principessa oscura, vi state demoralizzando?” chiese Moira.

“Smettila razza di cipollone obeso! Vuoi deciderti a combattere tu?” disse Rufy perdendo le staffe.

“Vi do un assaggio della forza della mia ombra … kishishishi!” disse Moira ridendo di gusto. La sua ombra si andò ad attorcigliare attorno ad Hoshi, fino a stritolarla.

“No fermo!” disse Rufy.

L’ombra di Moira la strinse così tanto da spezzare in due la giovane ragazza, che però scomparve.

“Idiota! Non ci casco!” disse Hoshi ricomparendo alle spalle di Moira, ma la sua ombra subito parò il colpo della mora.

“Hoshi … ma come?” disse Rufy.

“Ricordati Rufy che sono un ninja! So moltiplicarmi e lui ha stritolato solo una mia copia!” disse la mora ghignando.

“Forse ho capito che vuoi fare!” disse cappello di paglia sorridente.

“Esatto Rufy, ci sei arrivato …” disse lei facendo comparire 10 sue copie.

“Se ti attacco da 10 punti diversi, la tua ombra non può coprirli tutti!” disse la mora sferrandogli un attaccando, ma l’ombra di Moira si divise in altrettante parti colpendo tutte le Hoshi. A quel punto, Rufy sferrò un attacco a sorpresa e lo colpì in pieno viso.

“Grande capitano!” disse Hoshi sorridendo. Il piano era riuscito.

“Kishishishishi … non crediate che con un semplice pugnetto possiate farmi fuori!” disse Moira con quella sua insopportabile risata.

Proprio in quel momento arrivò lo Zombie di Rufy, che finalmente obbediva agli ordini di Moira. Spaccò un pezzo del palazzo e Moira subito gli disse che doveva eliminare le persone che facevano parte della ciurma di cappello di paglia e che c’erano i loro avvisi di taglia sul suo braccio.

“Ehi tu! Se sei veramente la mia ombra non puoi farti controllare!” disse Rufy.

“E’ …è spaventoso …” disse Hoshi sbarrando gli occhi.

“Elimina tutta la sua ciurma!” disse Moira.

“Agli ordini Moira-sama!” disse Oz.

“Ci si vede pirati!” disse Moira scappando.

“Ehi aspetta!” dissero Hoshi e Rufy.

“Campana Gom Gom!” disse poi Oz tirando una potente testata al castello ma senza allungarsi dato che lui non era fatto di gomma.

“Ehi … stai attento!” disse Rufy saltando insieme ad Hoshi per non farsi colpire.

“Cavoli Rufy … anche se non può allungarsi è potentissimo … mi fa un po’ paura vedere la tua forza in questo gigante!” disse Hoshi intimorita.

Con quella testata buttò giù anche la parete dove Cindry e il dottor Hogback stavano combattendo con Robin e Chopper. Gli zombie di Zoro e Sanji, avevano cominciato a litigare e con un astuto trucchetto di Robin, si erano andati a buttare giù dal palazzo.

“Quello … è lo Zombie di Rufy …” disse Robin spaventata.

“E’ terrificante …” disse Chopper.

“EHI TU!!! ASPETTAAAA!” gridò Rufy inseguendo Moira.

“RUFY!!! DI QUESTO PASSO NON LO PRENDEREMO MAI!” disse Hoshi affiancandolo.

“PRIMA O POI LO PRENDERO’!” disse il capitano.

“MA SE IL TUO ZOMBIE DOVESSE ATTACCARE I NOSTRI COMPAGNI LI AMMAZZEREBBE! E’ POTENTISSIMO! DOBBIAMO FARE QUALCOSA RUFY!” disse la mora preoccupata.

“TU NON PREOCCUPARTI! SE LA CAVERANNO! ORA NOI CERCHIAMO DI PRENDERE E SCONFIGGERE MOIRA!” disse Rufy sicuro.

“MA PERCHE’ VUOI CHE VENGA ANCH’IO? NON SAREI PIU’ UTILE CONTRO IL TUO ZOMBIE??” chiese la ragazza non capendo.

“SE STAI CON ME SONO SICURO CHE NON TI SUCCEDERA’ NULLA!” disse il ragazzo sorridendo appena. Hoshi a quell’affermazione sorrise tra se e se. Il suo capitano si stava preoccupando per lei … forse anche troppo …

                                                                  ***

Zoro, Brook e Franky si trovavano sul tetto di una torre e avevano appena avvistato Robin, Usop e Chopper. Intanto Sanji era stato preso di sorpresa da Absalom che si era ripreso Nami e ora Sanji si trovava faccia a faccia con Oz.

Così la ciurma di cappello di paglia cominciò un arduo scontro con lo zombie di Rufy.

Rufy e Hoshi continuavano a inseguire Moira e ormai sembrava in trappola, ma con un altro dei suoi trucchetti di ombre riuscì nuovamente a fuggire.

“VUOI FERMARTI CIPOLLONE?” gridò Rufy. Ormai i tre si trovavano a correre nella foresta.

“STO PERDENDO LA PAZIENZA!!!” gridò Hoshi che era sul punto di una crisi isterica mentre gli lanciava contro kunai e armi di ogni genere.

                                                                  ***

Sanji si trovava ad afrrontare uno scontro diretto con Oz, che però sembrava essere forte e stupido come Rufy.

“Falce Gom Gom!” gridò Oz tentando di colpire Sanji.

“PUO’ ALLUNGARSI?” chiese Usop spaventato.

“NO! Ma con quelle dimenzioni e con quella forza non  ne ha bisogno!” disse Chopper.

“Ora ti faccio vedere io!” disse Sanji tentando di sferrargli un calcio ma venendo spedito contro un palazzo e dopo di che venne afferrato dal mostro che era sul punto di scaraventarlo contro il terreno.

“SANJIIIII!” gridarono tutti.

“STATE ZITTI INSULSI PIRATI!” gridò Oz, ma prima che uccidesse Sanji Usop lo colpì con una delle sue stelle di fuoco.

“Ehi brucia…” disse Oz girandosi verso di loro e riconoscendoli come coloro che facevano parte della ciurma di cappello di paglia.

Ebbe inizio uno scontro tra i pirati di cappello di paglia e Oz, uno scontro molto duro dato che l’enorme gigante era alquanto forte. Difatti in poco furono messi quasi tutti al tappeto.

                                                                    ***

Nel frattempo Nami si trovava ancora priva di sensi in una stanza con Absalom il quale tentava ancora di finire la cerimonia di nozze, ma questa volta ad interromperli fu Laura.

“Namizu …” era il nome con il quale Nami si era presentata a Laura.

“Laura … non è come credi!” disse Nami appena risvegliatasi.

“SEI UNA TRADITRICE!” disse cominciando ad attaccarla.

“Fermati Laura!” disse Nami.

“FERMATI SUBITO!” disse Absalom.

-Non mi colpisce?- pensò Nami.

“Scappa Namizu … mi occuperò io di lui … sono venuta qui per aiutarti … amico mio …” disse Laura sottovoce alla rossa.

“Laura …” disse Nami sorpresa e un po’ commossa ascoltando però le parole dell’amica e correndo via, ma tornò indietro quando Absalom colpì Laura.

“Maledetto …” disse Nami sfoderando il suo Perfect Clima Attack.

“C’è mancato poco … Rinunci a scappare?” disse Absalom.

“Thunder Charg!” disse Nami mente su una parte del suo bastone si creò una sfera di elettricità.

“Pagherai … per ciò che hai fatto a Laura!” continuò poi ricordando il primo incontro con Laura e i suoi gesti d’amicizia.

Scagliò l’elettricità contro Absalom che rimase fulminato e a causa  dei colpi ricevuti in precedenza venne atterrato e sconfitto.

“HO VINTOOO!” gridò Nami alzando un pugno in aria.

“Lauraaa! Come stai? Ti ringrazio per essemi venuta a salvarmi …” disse Nami.

“E di cosa Namizu, siamo amici!” disse laura sorridendo.

“Io però … quella volta ti ho mentito … io non sono un uomo … sono una donna!” disse Nami.

“Lo sapevo già Namizu … ma non importa … approposito! ORA ABSALOM E’ INDEFESO! LO DEVO SPOSARE!!” disse rialzandosi velocemente e facendo sorridere Nami.

                                                                      ***

“MOIRAA! FERMATI DANNATO!” disse Rufy che ancora lo stava inseguendo con Hoshi.

“L’abbiamo perso Rufy!” disse Hoshi fermandosi.

“Cosa? Ma che dici è li davanti a noi!” disse Rufy indicandoglielo.

“No, quella è la sua ombra … chissà dov’è l’originale …” disse la ragazza guardandosi intorno.

“Maledetto di un Moira!” disse Rufy stringendo i pugni.

                                                                 ***

Intanto tutti i pirati di cappello di paglia si erano rialzati pronti a combattere. Non si sarebbero mai arresi di fronte a quel nemico.

Per sconfiggere Oz avrebbero provato qualsiasi tecnica, addirittura una ridicola dove si dovevano assemblare tutti insieme a Franky.

Zoro e Sanji ai piedi, Usop ad un braccio, Chopper in testa e in teoria Robin all’altro braccio, ma si rifiutò categoricamente di farlo.

“Ma come Robin?” dissero tutti sconcertati.

“Per un essere umano è troppo imbarazzante …” disse facendo rimanere scioccati tutti.

“Perché vi siete fermati? Era divertente!” disse Oz che li attaccò con una manata.

Lo scontro riprese più duro che mai e misero in atto una nuova tattica, tentarono di rompere un braccio ad Oz che, anche se era uno zombie e non sentiva dolore, non avrebbe potuto muoverlo.
Riuscirono ad atterrarlo, senza rompergli il braccio e cominciarono a massacrarlo di botte, ma subito si rialzò  e così passarano nuovamente al piano iniziale, quello di rompergli il braccio.

Intanto Nami stava tornando alla nave per cambiarsi quel vestito da sposa e pre prendere i tesrori che Perona le aveva rubato. Su quella nave, difatti, ci si trovava anche Perona, che la voleva usare per fuggire, ma purtroppo fece uno spiacevole incontro.

Difatti li si trovava anche Kuma, un altro della flotta dei sette che fece sparire Perona davanti gli occhi increduli di Nami che in quell’istante comprese che avevano un altro nemico al quale pensare.

“La gatta ladra …una dei pirati di cappello di paglia, giusto? E’ vero che quel Monkey D. Rufy ha un fratello?” disse Kuma.

“Si .. Ace! Ma che cosa vuoi? Catturare Rufy?” chiese la rossa.

“Allora è vero … comunque, affari miei …” disse l’uomo della flotta dei sette sparendo.

                                                                         ***

Moira si era unito ad Oz, nel senso che nella pancia del mostro c’era costruita una specie di cabina nella quale ci si era messo ed era riuscito a modificare l’ombra di Oz in modo da fargli allungare le braccia come Rufy. Così adesso forza e intelletto erano uniti …

Rufy si trovava ancora nella foresta insieme ad Hoshi ed era stato fermato da alcuni uomini che gli avevano fatto uno sgambetto.

“Ehi! Ma che diavolo fate? Andiamo di fretta!” disse Hoshi incavolata.

“Noi siamo dei pirati e sappiamo il segreto per battere Moira!” dissero alcuni.

“Lei è il nostro capitano, rifiutata per 4443 volte …” disse uno di loro indicando una donna grassottella.

“Insomma vi sbrigate a dirmi di cosa si tratta!” disse Rufy

“Oh cielo! Mi piaci! Vuoi sposarmi?” chiese il capitano a Rufy.

“NO! NON TI VUOLE!” gridò la mora per il capitano.

“Infatti no …” disse il ragazzo di gomma.

“Comunque, il segreto per battere Moira è usare il suo potere contro di lui!” dissero alcuni di loro prendendo un ombra e inserendogliela nel corpo.

“MA CHE FATE RAZZA DI IDIOTI??” gridò Hoshi tentando di fermarli ma subito gli spiegarono che se un ombra veniva applicata all’interno di un corpo vivo, quel corpo assumeva più potenza ed anche tutte le abilità che possedeva il possessore dell’ombra e in questo caso usare una spada. Gliene applicarono 100 all’interno, tutte quelle che avevano, ma il potere di quelle ombre sarebbe durato solamente 10 minuti. Più forza di volontà si aveva e più ombre entravano e in questo caso lui le aveva prese tutte.
Rufy era diventato un essere a dir poco spaventoso, enorme, di un colorito piuttosto scuro, con delle braccia enormi.

“Questo è … Nightmere Rufy!” disse il capitano di quei pirati.

“R-Rufy … sei tu?” chiese Hoshi spaventata.

“Grrrr … ho troppa voglia di combattere … non posso più aspettareeee!” gridò prendendo in spalla Hoshi e cominciando a distruggere tutti gli alberi che incontrava sul suo cammino.

Intanto, il resto della ciurma stava combattendo contro Oz ed erano stati tutti totalmente annientati.  Era arrivata anche Nami, ma il risultato non era cambiato, però il suo arrivo servì a far stare molto più tranquillo Zoro, che era preoccupatissimo. Anche a Robin era stata prelevata l’ombra e si trovava a terra priva di sensi. Tutta la ciurma di cappello di paglia era stata annientata e ora quelli che rischiavano seriamente la vita erano Nami e Usop che stavano per essere schiacciati da Oz.

“NAMIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!” gridò Zoro tentando di raggiungerla, ma non ci fu nulla da fare, quel mostro la schiacciò, o almeno così sembrò a tutti.

“Sorellona! Usop! State bene?” chiese Hoshi scendendo dalla schiena di Nightmere Rufy che aveva appena salvato i due.

“Cosa …? Ma… Rufy? Sei tu?” chiesero i due sconcertati.

“Quindi sono stati tutti battuti …” disse Rufy.

“Sta attento Rufy! Quel mostro può usare le tue tecnice e anche allungarsi!” disse Usop.

“Tranquilli ragazzi … ora Rufy ce la può fare!” disse Hoshi sorridendo. Difatti Oz provò a tirare un pugno a Rufy che lo bloccò con una mano sola e dopo di che cominciò ad attaccare il suo Zombie con tutta la forza che aveva.
Moira era sconcertato e non capiva se Rufy avesse qualche capacità di trasformarsi o chissà quale altre cose …

“Ma … quello non è Rufy!” disse Nami sbalordita.

“Oh si che lo è! E’ Nightmere Rufy!” disse Hoshi spiegando agli amici ciò che era successo.

Intanto, sotto di loro, i pirati che prima avevano aiutato Rufy a diventare così forte stavano cercando i compagni di cappello di paglia dispersi tra le macerie per vedere se erano vivi e per prestare loro soccorso.

“Andiamo anche noi a cercarli!” disse Hoshi saltando giù dal palazzo e aiutando gli altri a cercare i suoi compagni.

“MITRAGLIATRICE GOM GOM! IN AZIONE!!!” gridò Rufy colpendo Moira ed Oz e sconfiggendoli finalmente, cadendo a terra ricoperto di sangue e privo di sensi a causa dello sforzo.

“RUFYYYYY! CE L’HAI FATTAAAAAAA!” gridò Hoshi raggiungendo il suo capitano insieme ai pirati della foresta. Finalmente era tornato normale, segno che i dieci minuti erano passati.

“Oz non riesce più a muoversi ma quello che gestisce le ombre è Moira …” disse il capitano dei pirati della foresta pensando ad un piano per farlo rinvenire e per fargli restituire le ombre di tutti.

Ma un evento inaspettato colse tutti di sorpresa, Oz si rialzò in piedi, pronto a combattere nuovamente.

“Oh no …” disse Hoshi osservandolo.

“Non è possibile …” dissero tutti pensando che fosse la fine.

“Abbiamo perso tutte le speranze!” dissero tutti i pirati della foresta.

“Restando qui moriremo di sicuro … torniamo nella foresta dove non arrivano i raggi del sole!” dissero sempre loro, ma improvvisamente tutti i pirati di cappello di paglia si rialzarono, rimboccandosi le maniche e nuovamente pronti allo scontro, compreso il loro capitano.

“E noi che pensavamo di scappare … loro dopo questa dura lotta sono ancora in piedi pronti a combattere!” disse il capitano dei pirati della foresta decidendo di rimanere li qualsiasi cosa fosse successa.

“UOMINI! Pronti a finirlo?” chiese il ragazzo di gomma ghignando.

“Siamo tutti pronti a darti una mano!” disse Nami.

“Avanti capitano, finiamolo!” disse Hoshi ghignando.

“Questi ragazzi … sono incredibili … hanno organizzato una controffensiva!!!” gridò uno dei pirati.

Tutti insieme riuscirono a sconfiggere Oz con un semplice piano, rompergli la spina dorsale dall’alto in modo che non si potesse più muovere e così che fosse inoffensivo. Il non sentire dolore era il suo punto debole!!!

Purtroppo accadde un altro imprevisto, anche Moira era ancora vivo e si era risvegliato più deciso che mai a farla finita.
Raccolse tutte le ombre degli Zombie nel suo corpo fino a diventare enorme. Aveva mille ombre dentro di se e quindi la sua forza era aumentata all’inimmaginabbile, ma aveva un punto debole, le troppe ombre strabordavano dal suo corpo. Come se non bastasse il sole stava cominciando a sorgere dato che erano usciti dal Florian triangle e quindi i raggi del sole avrebbero raggiunto presto l’isola.

To be continued ....

WAAAA SIIII! DAL PROSSIMO CAPITOLO THRILLER BARK FINITA! INIZIA NUOVA AVVENTURA E SAPRETE QUALCOSA IN PIU' TRA HOSHI E ACE!
Perdonatemi il capitolo palloso ma avendo deciso di scrivere di Thriller bark devo narrare un pò gli eventi XD ah nel prossimo chappy anche sorpresa ZONAMI! Spero vi piacerà ciao baci vvb!

tenshifly: Ciaooo! Si dal prossimo chappy ci sono le nuove avventure XD Lo so anche a me piace di più scrivere su qualcosa di nuovo ma dovevo farla Thriller Bark U___U Comunque di Ace e Hoshi si avranno molti accenni nel prossimo chappy hihi beata te che stai in gitaaaa T___T uffa anche io XD Vabbè alla prossima, ovvero quando torni dalla gita!

princessnami: Ola! XD quella parte l'ho presa dall'anime ma comunque, la scena ZONA purtroppo è all'inizio del prossimo chappy, ho fatto male i calcoli!^^ Spero che comunque ti sia piaciuto! Ciao bac tvb.

la scrittrice: Ciao XD si in pratica ho fatto i riassunti di Thriller Bark perchè non mi va di stravolgere troppo la storia di Oda ma comunque dal prossimo chappy nuove avventure e nuovi segreti svelati ! Sono contenta che la mia ficcy ti piaccia tanto soprattutto perchè questa per me è una specie di esperimento XD volevo vedere come me la cavavo a scrivere su one piece XD ciao baci alla prossima !^^

                                            By Vegetina.

Ritorna all'indice


Capitolo 52
*** Il bacio!/ Rotta verso Impel Down! ***


“Questa volta … è ora di farla finita sul serio!” disse Rufy ghignando attivando il suo Gear second.

“E’ una questione di tempo … Moira è consapevole di aver già perso, ma bisogna vedere solo se saremo noi a recuperare le ombre per primi o il sole a sorgere …” disse Zoro.

“E’ LA TUA FINEEE!” gridò il capitano colpendolo in pieno stomaco con tutta la forza che aveva, per poi ricolpirlo nuovamente facendo così fuoriuscire tutte le ombre e battendo definitivamente Moira …

“E’ finita …” dissero tutti, ma il sole stava cominciando a sorgere e tutte le ombre non erano ancora tornate nei loro rispettivi colpi.

“Ma perché? Abbiamo vinto! Dovrebbero essere ritornate le ombre!” disse Nami non capendo e vedendo i loro compagni mentre cominciavano a dissolversi.

“Com’è possibile?” disse Usop.

“NOOO! ZOROOOO!” gridò Nami mordendosi un labbro, ma accadde l’inaspettato, i corpi si riformarono e le ombre tornarono dai rispettivi proprietari.

“Ufff … ho creduto di morire!” disse Hoshi asciugandosi il sudore sulla fronte.

“L’ho creduto anche  io …” disse Robin sorridendo.

“Ragazzi … ma allora … state bene!!!” disse Nami saltando al collo di Zoro.

“Mmmh? Nami?” disse lui alzando un sopracciglio.

“Ops .. scusa …”disse lei staccandosi e ricordandosi solo allora che era ancora arrabbiata con lui.

“Mi hai perdonato?” chiese lui avvicinandosele.

“Bhe … io…” tentò di dire lei, ma non ebbe il tempo di parlare che il ragazzo le stampò un bacio in piena bocca, lasciandola senza fiato e senza parole … Che stava succedendo tra loro due? Perchè quel bacio? Che stesse ... che stesse nascendo qualcosa?

“Rufy …” disse la mora avvicinandosi sorridente al suo capitano disteso a terra privo di sensi.

“Sei il migliore!” disse poi accarezzandogli la fronte.

Ancora una volta, la loro felicità per la vittoria durò poco dato che Kuma, quello della flotta dei sette che Nami aveva incontrato poco prima, spuntò fuori all’improvviso con l’ordine di far fuori la ciurma di cappello di paglia.

“Se voi mi consegnaste la testa di cappello di paglia, potrei anche fare un eccezione e risparmiare tutti voi … il governo si accontenterebbe anche del ragazzino …” disse Kuma guardandoli serio.

“Noi …” dissero tutti.

“CI RIFIUTIAMOOO!!” gridarono tutti. Non avrebbero mai permesso che il loro capitano fosse stato preso ed eliminato.

“E allora mi vedo costretto  a fare questo …” disse creando una sfera nella sua mano con tre piccole sfere sopra che somigliava a una zampa di orso e comprimendola, fino a farla diventare piccola. Era una bomba che sarebbe esplosa al minimo contatto. Kuma lanciò quella bomba facendo esplodere tutto ciò che si trovava su quell’isola.

“Bene … e ora …” disse Kuma avvicinandosi al corpo di cappello di paglia.

“Non ti permetterò di avvinartici!” disse Hoshi rialzandosi in piedi da sopra di Rufy sanguinante e tremolante a causa dell’esplosione, difatti, con il suo corpo, aveva protetto quello del suo capitano già molto provato.

“Se vuoi metterti sulla mia strada, allora vuoi morire …” disse Kuma pronto a colpirla con una sfera di aria compressa che le avrebbe fatto sicuramente perdere i sensi.

“Toglieti … d-di … m-mezzo! C-ci penso i-io!” disse Zoro rialzandosi in piedi.

“Ma … s-se non ti r-reggi n-nemmno in p-piedi!” disse lei orgogliosa e testarda.

“Lo stesso v-vale p-per te!” balbettò lui sguainando le sue spade.

“Non ti permetterò di far del male al mio capitano! Anche a costo della mia vita!” disse Hoshi mettendosi sulla difensiva.

“Non avete possibilità di battermi …” disse Kuma guardandoli serio. Zoro e Hoshi lo attaccarono, ma si resero subito conto o forse lo sapevano già, che non sarebbe servito a nulla …

“Prendi la mia testa al posto di quella del mio capitano! Se la consideri come la testa dello spadaccino più forte del mondo dovrebbe essere uno scambio vantaggioso!” disse Zoro riponendo le sue spade.

“Non dire fesserie … è meglio se prendi la mia … considerala come quella della principessa  di strawberry traditrice della marina e della Ninja più forte del mondo!” disse la mora sicura di se.

“Non vi permetterò di fare gli eroi …prendi la mia di testa …forse la marina mi sottovaluta, ma io sono quello della ciurma che causa più problemi, Sanji, la gamba nera!” disse Sanji rialzandosi in piedi barcollante.

“Tu …” disse Zoro

“Sanji … sparisci …” disse Hoshi colpendolo dietro la testa con un calcio mentre Zoro lo colpì con un manico della spada atterrandolo.

“Maledetti …” disse lui perdendo i sensi.

“Avanti! Prendi la mia testa!” disse Hoshi mettendosi di fronte a Zoro.

“Spostati ragazzina!” disse Zoro che non le avrebbe mai permesso di sacrificarsi.

“Devo ammettere … che cappello di paglia si è circondato di ottimi compagni … complimenti … comunque, volete proprio che io lasci in vita il vostro capitano?” chiese Kuma guardandoli seriamente.

“Anche a costo della vita!” risposero entrambi.

“Se interferissi ora su cappello di paglia sarebbe vergognoso …” disse Kuma.

“Te ne siamo grati …” dissero i due. Kuma prese con una mano il ragazzo di gomma.

“Fidatevi di me … mantengo sempre la mia parola, ma in cambio, vedrete cos’è il vero inferno …” disse Kuma facendo uscire dal corpo di Rufy un’enorme sfera rossa con quattro pallini sopra trasparente, che assomigliava molto all’impronta di un orso.

“Quello che è fuorisciuto dal suo corpo … è il dolore e la fatica e tutto il danno che ha subito durante lo scontro con Moria e gli altri, se volete davvero prendere il suo posto, allora dovrete provare tutta la sua sofferenza, ma vi avviso …nelle condizioni in cui vi trovate sarà impossibile sopravvivere … morirete!” disse Kuma serio.

“Io … farei qualsiasi cosa per salvarlo – disse la mora osservando il suo capitano e sorridendo con malinconia- ci sto …”

“Fatti da parte Hoshi … tu devi vivere … e di a Nami … che le volevo bene …” disse lo spadaccino avanzando.

“Non ci pensare nemmeno Zoro …  non ti permetterò di morire …” disse Hoshi soprassandolo.

“Assaggiate questo …” disse tirando fuori due minuscole sfere al confronto di quella zampa di orso e indirizzandole verso i due che urlarono di dolore e si accasciarono a terra con il fiatone.

“Allora, avete veramente intenzione di farlo?” disse Kuma.

“Si …” disse Zoro rialzandosi mentre Hoshi si trovava ancora a terra.

“Anche io …” disse provando a rialzarsi ma barcollando e stando sul punto di ricadere a terra.

“Non ce la puoi fare, sei una femmina, sei debole …” disse Zoro con il fiatone.

“Zitto spadaccino …” disse Hoshi.

“Andiamo solo in un altro posto …” disse Zoro.

“E va bene …” disse Kuma.

“Sei proprio sicura?” disse Zoro riferendosi poi alla mora.

“Si …” disse lei seguendolo.

Arrivarono poco distanti da li, ma subito lo spadaccino colpì con un pugno allo stomaco Hoshi che cadde a terra.

“Tu non devi morire, devi dire a Nami che le voglio bene e che mi dispiace tantissimo… » disse poi mettendo le mani nella zampa di orso gigante, ma quando si trovava pressoché dopo la metà fu spinto fuori da un potente calcio.

“Smettila di fare l’eroe … morirai se la prendi tutta tu …” disse Hoshi respirando a fatica e prendendo il restante dolore e la restante sofferenza racchiusa in quella zampa.

                                                                 ***

Tutti si risvegliarono tra le macerie e a sorpresa Rufy era come nuovo.

“Ha ha ha Ragazzi! Guardate!!” disse Rufy saltando a destra e a sinistra.

“Ma … com’è possibile?” si chiese Chopper.

In quel momento anche Sanji si risvegliò e subito si guardò intorno alla ricerca dei suoi due compagni di ciurma.

“Maledizione … Hoshi-chan e quello spadaccino … dove diavolo sono?” si chiese Sanji guardandosi intorno e cominciando a cercarli, trovandoli poco dopo poco distanti da loro.
Zoro si trovava in piedi, con le braccia incrociate e il sangue tutto intorno a lui e che lo ricopriva interamente, mentre Hoshi si trovava nelle medesime condizioni, solamente sdraiata a terra priva di sensi.

“Ma … cosa è successo qui? Dov’è quello della flotta dei sette? Cos’è tutto questo sangue? Siete vivi?” chiese Sanji preoccupato.

“Non è successo … nulla … le avevo detto … di starne fuori …” disse Zoro a fatica.

“Maledizione … voi avete bisogno di cure! Hoshi-chan! Ti prego rispondi!” disse Sanji provando a muoverla, ma senza risultato.

“Falla … curare … da Chopper … è grave …” disse lo spadaccino cadendo a terra, anche lui privo di sensi.

Sanji prese i suoi due compagni e li portò immediatamente da Chopper per farli curare.

“Ma cosa è successo? Come mai sono ridotti in questo stato?” chiese Rufy non capendo.

“Niente …” disse Sanji aspettando che Chopper gli dicesse come stessero.

“Sono ridotti male … di solito Zoro era sempre il più tosto e quello che si riprende per primo, non capisco cosa gli possa essere successo..."

“Sicuramente è stata l’esplosione …” disse Sanji rattristandosi e allontanandosi dai loro compagni.

“Ehi ma che ha Sanji?” chiese Nami non capendo.

“Vado io …” disse Robin stupendo tutti e avvicinandosi al cuoco.

“Si può sapere che ti è preso?” chiese Robin alzando un sopracciglio.

“Nulla Robin-chan …sei carina a preoccuparti per me, ma non ce n’è motivo!” disse il cuoco sforzandosi di sorridere.

“Mah … se lo dici tu …” disse Robin sedendosi su una maceria.

“Sai … non ero completamente svenuta quando è successo tutto quel casino … ho visto tutto e capisco come ti senti … provi un senso di colpa nei loro confronti, vero?” disse Robin guardandolo e sorridendo appena per la sua espressione stupita.

“Si, ci hai preso in pieno … non avrei dovuto lasciarmi atterrare così facilmente …comunque Robin-chan, ti chiedo solo di non raccontare questa cosa a nessuno … non penso che Rufy reagirebbe positivamente nel sapere che due suoi compagni di ciurma volevano sacrificarsi per lui …”

“E non è tutto, il dolore di Rufy è sparito perché quel Kuma l’ha fatto fuoriuscire dal suo corpo e l’ha immesso in quello di Zoro e Hoshi …” disel’archeologa seria.

“Ancora peggio … si sentirebbe tremendamente in colpa …”  disse il cuoco abbassando lo sguardo.

“Su, dai sono sicura che si riprenderanno, sono forti! Ora rallegrati e torniamo dagli altri per festeggiare il recupero delle nostre ombre!” disse la mora sorridendogli.

“Grazie Robin-Chan …” disse lui sorridendogli e tornando insieme a lei dagli altri.

                                                                 ***

“Come stanno Chopper?” chiese Nami che si trovava insieme alla piccola renna ad affiancare Zoro e Hoshi.

“Credo che si riprenderanno … sono forti, ce la faranno, anche se è la prima volta che li vedo ridotti in questo modo … hanno rischiato di morire, ma si riprenderanno …” disse Choppy sorridendo.

“Meno male!” disse la rossa guardando dolcemente Zoro. Non riusciva più ad avercela con lui … gli voleva troppo bene, anzi … le piaceva proprio tanto quello spadaccino burbero e senza sentimenti e sapeva benissimo che tutto quello che le aveva detto non lo pensava veramente … e ora sperava vivamente che si fosse risvegliato presto, sia lui che la sua adorata sorellina. Aveva deciso ... non appena Zoro si sarebbe risvegliato lei avrebbe trovato due minuti di tempo per dichiararsi e per svelargli i suoi sentimenti ... non se lo sarebbe mai perdonato se lui fosse morto e lei non gli avesse detto ciò che realmente provava.

“Ehi Chopper! Come stanno?” chiese Rufy con un cosciotto di pollo in mano.

“Credo che si riprenderanno presto … sono forti …” disse Chopper sorridendo.

“Bhe gli ho portato della carne! Se la mangiano si riprenderanno prima!” disse Rufy cercando di infilare un pezzo di carne nella bocca di Hoshi, ma venendo picchiato da Nami che gli disse che era il caso che tornasse a fare baldoria. Difatti ormai stavano tutti festeggiando insieme agli altri pirati per aver sconfitto Moira e per aver recuperato le loro ombre.

                                                                             ***

Erano passati tre giorni dalla sconfitta di Moira e Zoro ed Hoshi si erano finalmente risvegliati. La ciurma di cappello di Paglia era così pronta a riprendere il mare verso una nuova avventura!

“Certo Zoro che ce la siamo vista proprio brutta …” disse Hoshi che si trovava appoggiata alla ringhiera del ponte della nave.

“Io te l’avevo detto di lasciare fare ai veri uomini …” disse Zoro sbuffando e irritato dal fatto che quella mocciosa l’avesse sostituito in quell’impresa … ce la poteva fare anche da solo.

“Mah comunque … hai visto? Nami  sembra averti perdonato!” disse la mora dando delle piccole gomitate allo spadaccino e ridacchiando.

“Tsè …” disse Zoro arrossendo.

Nami, intanto, stava scambiando quattro chiacchiere con il capitano dei pirati della foresta che si era scoperto essere Laura, la proprietaria dell’ombra di quel facocero che era diventata sua amica e le aveva addirittura regalato dell’oro!

“Capitano … quando ci rimetteremo in viaggio?” chiese Brook entusiasto di navigare con i suoi nuovi compagni di ciurma.

“Visto che Zoro ed Hoshi si sono ripresi, partiamo subito!!!” disse Rufy alzando un pugno in aria.

“SIIII!” disse tutto il resto della ciurma.

“Tieni questo Namizu! Se ti trovassi in difficoltà vedi dove punta questo fogliettino e troverai mia madre che sono sicura che sarà ben lieta di aiutarti!” disse Laura dando a Nami una Vivrecard.

“Ehi … ma questa è una vivrecard!” disse Hoshi intromettendosi nel discorso.

“Ne ho una uguale anche io!” disse Rufy tirandola fuori dal suo cappello di paglia, ma notando che stava bruciacchiando.

“Cosaaa??” chiese Hoshi spaventata e afferrando il pezzo di carta di Rufy. Anche Laura sembrava piuttosto sconvolta.

“Chi te l’ha data Rufy? Rispondimi!!!” disse la ninja terrorizzata.

“Me l’ha data Ace, perché?” chiese il capitano non capendo. Alla mora cadde il pezzo di carta dalla mano, mentre gli occhi gli si spalancarono ed un velo di terrore si dipinse sul suo volto.

“Ace … no … non può essere …” disse la ragazza accasciandosi a terra con una mano sul viso.

“Ehi Hoshi? Che succede? Ti senti di nuovo male?” chiese il ragazzo non capendo.

“Devi sapere che le vivrecard servono anche ad indicare l’energia vitale dell’individuo e a quanto pare, qualsiasi persona possegga l’altra metà di questa Vivrecard, si trova in pericolo di vita …” disse Laura togliendo tutti i dubbi agli amici.

“Non ci credo … Ace … non può essere!” disse Hoshi sconvolta.

“Secondo me è inutile preoccuparsi, sono sicuro che Ace se la caverà da solo!” disse Rufy tranquillo.

“Io … forse hai ragione … Ace è un tipo in gamba, mi sto preoccupando per nulla!” disse Hoshi calmandosi un pochino.

“Si … ma ancora non mi hai spiegato come fai a conoscerlo …” disse il capitano ricordandosi questo piccolo particolare.

“Ehm ^^” ecco … non credo che sia importante! FORZA CIURMA! RIMETTIAMOCI IN VIAGGIO!” disse la mora saltando sulla nave.

“Hi hi non cambierà mai!” disse Nami sghignazzando mentre il ragazzo di gomma continuava a capirci sempre meno.
                                       
                                                                                                                           ***

“Wuaaa … che sonno!” disse la mora annoiata. Erano partiti da diverse ore e non aveva assolutamente nulla da fare! Si stava annoiando come una matta e tra l’altro era anche di guardia e stava per sorgere l’alba.

“Quasi quasi … mi metto a dormire … però gli altri credo che mi ammazzeranno …meglio se trovo qualcosa da fare!” disse Hoshi tra se e se scendendo dal posto di vedetta e cominciando a girare per il ponte della nave.

“Guah Guah Guah!” era il verso di un gabbiano che portava i giornali.

“Mmh? Strano … questa mattina è passato prima del solito …” disse Hoshi pagandolo e prendendo il giornale, avendo trovato finalmente un passatempo.

Era intenta ad andare a leggere la pagina di moda, ma la sua attenzione fu catturata dalla prima pagina. Lesse una notizia a dir poco sconvolgente …

“RUFYYYYY!” gridò la mora catapultandosi nella camera dei ragazzi.

“RUFYYYY SVEGLIATIII!” gridò sconvolta facendo svegliare tutti di soprassalto, tranne Zoro che continuava a ronfare come un ghiro.

“Mmmh? Che succede? Un attacco? La marina?” chiese Sanji allarmato.

“Rufy maledizione leggi qua!” disse la mora mostrandogli un giornale.

-Il comnandante della Seconda Divisione dei pirati di Barbabianca, Ace “Pugno di Fuoco” … E’ stato catturato e portato alla Grande Prigione, Impel Down!- lesse il capitano sbiancando.

“Hai capito Rufy? Ace è stato catturato! Se non facciamo qualcosa lo giustizieranno! Capisci? E’ in pericolo di vita!” disse la mora agitata con le lacrime agli occhi.

“Si … ho capito … e allora … Ciurma! Inversione di rotta, si va ad Impel Down!” disse il capitano uscendo sul ponte della nave.

“Bravo Rufy …” disse Hoshi sorridendo appena.


To be continued ....


Salveeee gente! Come avrete capito da qui in poi la storia è stravolta, ci sarà prima impel Down e poi l'arcipelago Sabaoody ma sarà completamente diverso dal manga ... il salvataggio ad impel down sarà quasi completamente inventato da me perciò non stupitevi se diversi personaggi non compariranno o se non accadranno diverse cose XD nel prossimo chappy il mistero di ace e Hoshi sarà svelato! non perdetevelo, ne accadranno delle belle :P ... grazie a chi legge e recensisce, ciao baci vvb!

princessnami: Ed eccoti accontentata con il chappy un pò zoonamoso XD in futuro ci saranno più momenti sisi ma mi piace far aspettare i lettori XD spero ti sia piaciuto, ciao baci tvb!

                                                                  By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 53
*** Hoshi ed Ace, due mondi apparentemente lontani... (prima parte) ***


Era pomeriggio tardi e la Sunny si dirigeva a vele spiegate verso Impel Down. Hoshi si trovava seduta sull’erba del ponte della nave e guardava le nuvole che si muovevano velocemente a causa del vento.

“Ehi …” disse Rufy sedendosi accanto a lei.

“Ehi …” disse lei senza nemmeno guardarlo.

“Senti … non so quanto ci impigheremo a raggiungere Impel Down ma” tentò di dire il moro, ma fu interrotto dalla ragazza.

“Shh … non parlare … ora ti racconterò come faccio a conoscere tuo fratello Ace …” disse la ragazza guardandolo finalmente in faccia.

“Sono tutte orecchie!” disse lui mettendosi comodo.

“Allora … tutto cominciò 1 mese dopo che ebbi l’ordine di catturare la ciurma di cappello di paglia, ovvero 4 mesi prima di incontrare te e la tua ciurma …

INIZIO FLASH BACK RACCONTATO

“Di questo passo dovrei riuscire a trovarli presto!” disse la giovane Hoshi che navigava sulla sua piccola imbarcazione verso Alabasta. Le sue ultime notizie riguardo la ciurma di cappello di paglia risalivano a li … erano passati 2 mesi dalla sconfitta di Crocodile e probabilmente si trovavano ancora nei paraggi. Era vestita con dei corti pantaloncini bianchi, un top blu corto e scollato, i capelli per metà legati e per metà lasciati sciolti e degli stivaletti neri ai piedi.

“Mmmh … però è meglio se mi fermi a fare provviste di cibo sulla prima isola che incontro!” disse la ninja pronta a sbarcare appena avesse avvistato terra.

Dopo un ora e mezza finalmente sbarcò su un isola poco distante da Alabasta. Da li ci avrebbe messo tre giorni e tre notti di navigazione.

“Bene … diamo un occhiata a quest’isolotta …” disse la ragazza cominciando a girare per la città e acquistando un po’ di scorte di cibo.

“Ehi, ma quella non è Hoshi Kuro detta  la principessa oscura?” chiese un uomo vestito di bianco.

“Si, è proprio lei! Ma cosa ci farà qui? Meglio avvisare il capitano, sarà sicuramente interessato!” disse un altro uomo vestito di nero.

“Bene andiamo!” dissero i due uomini correndo via.

Intanto Hoshi si stava avvicinando alla spiaggia, con l’intenzione di rilassarsi e schiacciare un pisolino, ma purtroppo il suo sonno venne destato da alcuni uomini che l’avevano circondata. A capo si trovava un uomo alto, ciccione e senza qualche dente anche se era giovane, con dei folti capelli biondi.

“Salve Kuro Hoshi …” disse l’uomo biondo ghignando.

“Chi sei?” tagliò corto lei.

“Sono il capitano dei pirati dell’oca e volevo farti una proposta …”  disse lui sorridendo beffardo.

“Non sono interessata qualsiasi cosa sia …” disse lei richiudendo gli occhi intenta a sonnecchiare.

“Avanti … non fare la difficile … voglio solo darti l’opportunità di entrare nella mia ciurma, è un occasione più unica che rara quella di entrar a far parte dei miei uomini!” disse il pirata sorridendo sicuro che avrebbe accettato.

“Senti, ho già detto che non mi interessa, ora se è possibile vorrei riposare in santa pace, grazie!” disse lei acida.

“Ma come osi mocciosa di rivolgerti a me in questo modo? Pagherai questo affronto!” disse lui sguainando una spada. La mora a quel gesto si alzò con uno sguardo e con un ghigno da sbruffona e si mise in posizione di combattimento.

“Che cosa sperate di fare illusi?” chiese Hoshi pronta a sferrare un attacco, ma non ce ne fù bisogno dato che una sfera di fuoco colpì i pirati.

“Ma cosa …?” disse la ragazza non capendo e girandosi nella direzione dalla quale era venuto quel fuoco. Quello che vide la stupì non poco: un ragazzo, da un fisico perfetto, con un cappello arancione in testa, una collana rossa, dai corti capelli neri, con un paio di pantaloni blu scuro, con una cinta arancione e una pistola attccata e con delle lentiggini in faccia, camminava verso di lei.

“Non si dovrebbe essere così codardi da attaccare una ragazza in così tanti …” disse il ragazzo avanzando a passi lenti.

“Ma tu … che diavolo ti è saltato in mente? Potevo benissimo cavarmela da sola!” disse lei infuriata.

“Eeh? Caspita che caratterino … bel ringraziamento per averti salvata!” disse lui perplesso.

“Salvata? Ma salvata da chi? Io so cavarmela da sola! Ho una taglia sulla testa molto alta e non mi sarei di certo fatta battere da dei pivellini come quelli!” disse lei orgogliosa.

“Tu? Una taglia sulla testa?” disse il ragazzo squadrando da capo a piedi la ragazza. Sembrava tutto, fuorché una combattente … non aveva un fisico muscoloso, anzi! Era magra, con delle belle forme e con la pelle nivea e delicata … era impossibile che quella ragazza combattesse.

“Bhe, che c’è di strano? Solo perché sono una ragazza non posso saper combattere? E poi che hai da squadrarmi?” chiese la Ninja fulminandolo con lo sguardo.

“Pensavo solo che una ragazza … come dire, con un fisico così mingherlino non potesse essere una combattente!” disse lui sbalordito.

“Non farti ingannare dalle apparenze morettino! Sono molto più pericolosa di quel che sembro!” disse lei avvicinandoglisi e puntandogli un dito sulla fronte.

“Oh, va bene, ti credo sulla parola!” disse lui sorridendo leggermente. Quella ragazza era buffa.

“E ora che cos’è quel sorriso da ebete stampato in faccia? Ti faccio ridere per caso?” disse lei pronta a tirargli un pugno in faccia se avesse risposto positivamente.

“No è che, sei buffa!” disse lui scoppiando a ridere.

“E va bene! Ora ti faccio male!” disse lei tirandogli un pugno in testa.

“Ehi! Cos’era questa? Una carezza?” disse lui continuando a ridere.

“Ok, ti faccio fuori, lo giuro!” disse la mora cominciando ad alterarsi.

“Ma quello … quello non è Ace “Pugno di Fuoco”?” disse uno dei pirati colpiti da quella palla di fuoco, rialzandosi e scappando via spaventato.

“Cosa? Ace “Pugno di Fuoco”? Il capitano della seconda flotta di Barbabianca?” disse la ragazza sorpresa.

“In persona!” disse Ace.

“Bene … allora sulla tua testa ci deve essere una bella sommetta … mi farebbe comodo …” disse lei pronta a sferrargli un attacco.

“Ehi, ehi, ehi! Non vorrai combattere contro di me spero?“ disse lui agitando le mani in avanti.

“Oh, e come se voglio combattere contro di te! Ho bisogno di un po’ di soldi per alcune persone, e la tua taglia fa proprio al caso mio!” disse lei partendo all’attacco e cominciando a tirargli calci e pugni, ma Pugno di Fuoco schivò tutti i suoi attacchi abilmente.

“Mica male per una ragazza!” disse il ragazzo sorridendole.

“Ancora con queste discriminazioni? Ora ti faccio vedere io!” disse la mora creando la sua sfera di fuoco devastante.

“Cappero, anche tu sai usare il fuoco?” disse lui prendendosi in pieno il colpo, ma non facendosi nulla dato che era fatto di fuoco a causa del frutto Foco-Foco.

“Ma come … perché non ha fatto effetto?” chiese Hoshi non capendo

“Sono fatto di fuoco grazie ad un frutto del mare!” disse lui semplicemente. Quella ragazza gli stava simpatica, non la sentiva come una minaccia.

“Un frutto del mare è … interessante!” disse lei attaccandolo nuovamente, ma sempre con lo stesso risultato di prima. Era un Rogia, perciò non poteva fargli male.

“Con te le mie tecniche sono completamente inutili! Però il fuoco un punto debole ce l’ha!” disse lei ghignando e tirando fuori una bottiglia d’accqua da una delle buste dove c’era il cibo appena comprato.

“He he bhe è logico, il punto debole del fuoco è l’acqua!” disse lui ridendo.

“Non capisco cosa ci sia da ridere, ma tanto presto non riderai più!” disse lei facendo un balzo e bagnandolo completamente, sferrandogli poi un potente pugno in pieno viso che lo fece volare a qualche metro di distanza.

“Sei finita!” disse un Marine comparendo alle sue spalle e puntandole una pistola alla tempia.

“Ma quando …?” tentò di dire la ragazza prima di essere afferrata velocemente da Ace che scomparve alla vista dei Marines appena arrivati.

“Ehi mollami pugno di fuoco!” disse lei dimenandosi ma lui le tappò la bocca facendole cenno di fare silenzio, altrimenti l’avrebbero scoperti.

“Ok, dovrebbero essersene andati …” disse Ace sorridendo.

“Perché mi hai salvata?” chiese lei con tono serio.

“Perché mi stai simpatica!” disse lui sempre con quel sorriso sulla faccia. In quel momento Hoshi l’avrebbe strozzato volentieri.

“Bhe a me non stai simpatico! Perciò ora me ne vado e per questa volta ti risparmio, ma la prossima volta che ci incontreremo non ti andrà così bene, sia chiaro!” disse la mora facendo per andarsene, ma un proiettile la colpì in pieno trapassandole una spalla.

“Cavolo!” disse Ace vedendo solo in quel momento un marines che si trovava li vicino. Senza pensarci due volte lo fece fuori e dopo di che prese in braccio la giovane ragazza ferita e si allontanò da li.

Si fermò in una caverna dove poggiò la mora a terra e pensò a cosa fare con quella ferita. Non era molto pratico, di solito lui non si feriva!

“Non è nulla … è solo un graffio …” disse Hoshi orgogliosa provando a rialzarsi ma digrignando i denti dal dolore.

“Stai ferma che vedo di fare qualcosa …” disse Ace.

“Se proprio vuoi fare qualcosa prendi il disinfettante nel mio zaino e anche delle bende, non è la prima volta che mi ferisco, sono abituata a queste cose …” disse lei indicandogli il suo zainetto.

“Ok …” disse lui frugando tra le sue cose e trovando il disinfettante con le bende.

“Bene e ora …” disse lei sfilandosi la maglietta e rimanendo con il solo reggiseno addosso.

“Ehi … ma che fai?” chiese Ace arrossendo.

“Avanti Pugno di Fuoco, non sei il mio tipo! Devo solo bendarmi ed è meglio che mi levi la maglietta!” disse lei facendolo arrossire ancora di più.

“Si si ok …” disse lui avvicinandosele e cominciando a disinfettarle la ferita per poi bendargliela.

“Bhe, non è nemmeno fatta troppo male questa fasciatura, pensavo peggio da un Rogia ..” disse lei sorridendo appena.

“Senti … visto che ci siamo, tu sai il mio nome, ma io il tuo non lo so!” disse Ace.

“Mi chiamo Hoshi, ma non ho nessuna intenzione di diventare tua amica, sia chiaro!” disse lei mettendo il broncio.

“He he sei un bel tipetto, hai un caratterino!” disse pugno di fuoco ridendo.

“Io proprio non ti capisco sai? Prima tento di ucciderti per prendermi la tua taglia e poi tu ridi e parli con me come se fossi un’amica di vecchia data …” disse lei un po’ stupita dal comportamento strano di quel ragazzo.

“Io sono fatto così … e poi non sento alcuna minaccia in te!” disse lui addormentandosi improvvisamente.

“E’èèèè?” disse lei non capendo come diavolo avesse potuto addormentarsi così in fretta.

“Ehi? Ma sei vivo?” chiese la ninja scuotendolo un po’, ma senza nessun  risultato. Passarono dieci minuti e il ragazzo si risvegliò di colpo.

“E’éèèèè? Certo che sei un tipo strano … ti addormenti così all’improvviso!” disse lei sorridendo appena dalla faccia buffa del moro.

“Soffro di Narcolessia, non ci posso fare nulla!” disse lui facendo un mezzo sorriso.

“Non sei poi così antipatico come credevo!” disse lei sorridendogli e guardandolo  dritto in faccia.

“Un sorriso, che strano! Da quando ti ho vista non ne avevi fatto uno così sincero!” disse lui sorridente. A quelle parole la mora si incupì e abbassò lo sguardo triste.

“Uhm? Come mai ti sei rattristata? Ho detto qualcosa che non dovevo?” chiese lui allarmato.

“No … no non è colpa tua, non è nulla!” disse rialzando lo sguardo e facendo un triste quanto falso sorriso.

“Ma che ti prende? Come mai adesso sei così falsa?” chiese lui guardandola bene in faccia.

“Non è nulla … Ace … sul serio!” disse Hoshi sdraiandosi a terra.

“E’ la prima volta che mi chiami con il mio nome …” disse pugno di fuoco.

“Scusami, ma ho sonno … ne riparliamo domani mattina se ci sarai ancora … buona notte …” disse lei girandosi dall’altra parte e chiudendo gli occhi.

                                                                           ***

Era ancora notte inoltrata e la mora non riusciva a chiudere occhio. Non ne conosceva il motivo, sapeva solamente che la presenza di quel ragazzo e il pensiero del suo regno in pericolo non le davano tregua.

Cercando di non fare rumore, si alzò e si diresse fuori dalla caverna, sedendosi su una roccia e osservando il cielo stellato che da li si vedeva perfettamente. Era uno spettacolo bellissimo …

“Non riesci a dormire?” chiese Ace raggiungendola fuori dalla caverna e sedendosi su una roccia poco distante da lei.

“Ace … non pensavo fossi ancora sveglio …” disse lei sorpresa.

“E invece eccomi qui … sai, l’ho notato subito il tuo cambiamento dopo aver detto che era il primo sorriso vero che mi facevi, i tuoi occhi si sono velati di tristezza e ti sei  icupita improvvisamente … cos’è che ti turba?” chiese il ragazzo fissandola serio in quelle iridi nocciola.

“Perché dovrei venire a raccontarlo ad un estraneo? Io non ti conosco nemmeno!” disse lei cominciando ad alterarsi.

“Si, è vero … sono un estraneo, ma non mi sembra che in questo momento tu abbia a disposizione altre persone con il quale sfogarti … se vuoi farlo, io sarò ben lieto di ascoltarti!” disse Ace fissandola ancora negli occhi.

“Infatti … sei l’unico con il quale potrei sfogarmi … ma non solo in questo momento …” disse lei mordendosi un labbro per non scoppiare a piangere.

“Che intendi dire?” chiese il moro non capendo.

“Intendo dire Ace che io sono sola … non ho nessuno con il quale parlare … io … io è da nove anni che sono al servizio di uno sporco tiranno e non ho vie d’uscite se non quella di girare per i mari e catturare pirati portando la taglia a lui …” disse lei scoppiando finalmente a piangere. Era la prima volta, da quando erano morti i suoi genitori, che si sfogava con qualcuno e che versava lacrime di dolore, di rimpianti e non di rabbia …

“Mi dispiace …” disse lui avvicinandosele a abbracciandola forte, stringendosela contro il petto.

“Non ti deve dispiacere Ace … purtroppo questo è il mio destino e io non posso fare nulla per cambiarlo, se non tentare di salvare il mio popolo …” disse lei cominciando a singhiozzare.

“Il tuo popolo? Non mi dire che …” disse lui tenendosela sempre stretta tra le braccia.

“Si … sono una principessa, è una lunga storia … ma se vuoi te la racconto …” disse la ragazza staccandosi dall’abbraccio del moro e asciugandosi le lacrime.

“Si … ti ascolto …” disse lui sedendosi nuovamente su una roccia e ascoltando ogni minima parola della mora, che più parlava e più si rattristava. I suoi occhi esprimevano dolore, disperazione, rabbia, voglia di morire … non erano emozione che si addicevano ad una ragazza della sua età, non aveva di certo avuto un passato felice …

“E questo è tutto …” disse la ragazza terminando il suo racconto e versando altre lacrime amare …

“Capisco … e dunque è questo Gairo il tuo nemico?” disse  Ace serio.

“Si … esatto … ma è troppo forte per me, anche se ho mangiato un frutto del mare … io … non posso nulla contro di lui!” disse mordendosi un labbro fino a farne fuoriuscire del sangue.

“Capisco … e allora in questo caso … appena avrò sistemato un uomo della mia flotta, Barbanera, che ha ucciso a sangue freddo un suo compagno, verrò a Strawberry ed eliminerò Gairo per te!” disse lui ghignando.

“Cosa …? Ma tu? … davvero lo faresti?” chiese la ragazza guardandolo incredula mentre le lacrime smisero di fuoriuscirle.

“Si, non posso permettere una tale ingiustizia, soprattutto verso un’amica!” disse lui sorridendole.

“Un … un’amica?” disse lei scoppiando di nuovo a piangere.

“Ohi, ohi … adesso perché ripiangi?” disse lui non riuscendo a capire.

“Perché … sentire la parola amica … mi fa una certa impressione … sono nove anni che non ho amici e che non mi sfogo con qualcuno … non sai quanto mi abbia fatto piacere incontrarti!” disse Hoshi saltandogli al collo e abbracciandolo.

Il ragazzo dapprima rimase sorpreso, ma poi rispose all’abrraccio e le accarezzò la testa come se fosse una bambina.

“Anche a me fa piacere averti incontrata …”

“Oh Ace … non credevo che un pirata potesse essere una così bella persona!” disse lei continuando a piangere.

“Invece ce ne sono di pirati come me, anzi anche meglio … però ora me lo fai un piacere? La smetti di piangere e mi fai un sorriso?” chiese lui con voce dolce.

“Va bene …” disse lei staccandosi da quell’abbraccio, asciugandosi le lacrime e aprendosi in un ampio sorriso.

“Oh, così va già molto meglio! Sai … sei anche molto più carina!” disse lui sorridendole. La mora arrossì leggermente e dopo gli disse:

“Dai, ora perché non andiamo a dormire?” chiese sorridendogli e, prendendolo per mano, lo trascinò dentro la caverna.


To be continued ...

Tadadadadaaaaaaaaaaaaaaan ecco a voi il mistero di Hoshi e Ace svelato per metà XD la seconda parte ve la lascio al prossimo capitolo! Comunque potete cominciare a farvi un idea hihihi chissà cosa accadrà tra questi due ... mah, lascio tutto alla vostra immaginazione ... spero vi sia piaciuto! ^^ Grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono, baci vvb!

tenshifly: Ciaooo! Ben tornata! ^^ spero che tu ti sia divertita! Comunque, si anche io ho visto quella puntata ç___ç povero Ace! Ma tanto lo salveranno! Oda non farà mai morire uno dei suoi personaggi! Comunque, no no da ora in poi sarà completamente diversa XD ci saranno pochissime somiglianze ma per non spoilerare troppo ho deciso di inventare tutto io XD perciò sarà un avventura tutta nuova! Prima di tutto ci sarà prima Impel Down delle isole Sabaody ma comunque sarà tutto diverso XD spero che questo chappy ti sia piaciuto ^^ ciao baci!

princessnami: Ciaoo ^^ sono contenta che il bacio Zonamoso ti sia piaciuto XD ed ecco qui una parte di ciò che è successo tra Hoshi ed Ace! Spero che ti sia piaciuto! ^^ a breve altri momenti Zonamosi XD ciao baci tvb

                                          By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 54
*** Hoshi ed Ace, due mondi apparentemente lontani... (Seconda parte) ***


Il sole era ormai alto nel cielo ed Ace si era appena svegliato, sorprendosi di trovare la caverna vuota. Chissà dov’era finita Hoshi …

“ACEEE!” gridò la ragazza entrando nella caverna trascinandosi dietro un enorme rinoceronte.

“Ehi e quello da dove l’hai preso?” chiese il moro alzando un sopracciglio.

“Sono andata a rimediarci il pranzo nella foresta, non so te, ma io sto morendo di fame!” disse lei aprendosi in un enorme sorriso.

“Hai fatto proprio bene!” disse il moro alzandosi in piedi e avvicinandosi alla mora.

“Dai arrostiscilo per bene!” disse poggiandolo per terra.

“Agli ordini!” disse pugno di fuoco arrostendolo con i suoi poteri.

“Buono, veramente buono!” disse la ragazza sdraiandosi a terra con la pancia piena.

“Concordo!” disse il moro imitando il gesto dell’amica.

“Ace … tra quanto dovrai partire?” chiese lei girando la testa nella sua direzione.

“A breve … da quanto ho scoperto Barbanera non si trova su quest’isola, perciò devo continuare a raccogliere informazioni fino a che non lo trovo …” disse il moro riflettendo.

“Capisco … sai anche a me Gairo mi ha ordinato di cercare dei pirati, ma non ne ho alcuna voglia! Ho deciso di rimandare di qualche mese, non è che potrei viaggiare per un po’ con te?” chiese la mora con un sorriso a trentadue denti.

“Va bene, però se trovassi Barbanera devi promettermi che te ne andresti … è un nemico temibile e non voglio che tu ne rimanga coinvolta!” disse il moro sorridendole.

“Chiarissimo! Farò come dici capo!” disse mettendosi sull’attenti e portando una mano alla testa in segno di saluto.

“Ha ha ha sei buffissima!” disse Ace ridendo di gusto.

“He he, almeno ti faccio ridere!” disse Hoshi digrignando i denti in un ampio sorriso.

“Avanti … prendi le tue cose e andiamo! E’ ora di partire!” disse pugno di fuoco alzandosi in piedi.

“Subito!” disse la mora afferrando il suo zaino e seguendo il moro che la portò alla sua piccola imbarcazione.

“Ace, mi spieghi come diavolo fa questa cosa a navigare? Non mi sembra che ci siano ne remi ne vele!” disse lei perplessa.

“Oh, è facile, va a fuoco!” disse lui salendoci a bordo.

“A … fuoco?” disse Hoshi con una gocciolina di sudore dietro la testa.

“Dai sali e stringiti forte a me, però fa attenzione a non bruciarti …” disse lui sorridendo da figo. Al che la ragazza arrossì non poco e fece come le era stato detto. Poteva sentire i muscoli perfetti del moro sotto le sue dita e il calore della sua schiena che la pervadeva per tutto il corpo. Si sentiva così bene stretta a lui, si sentiva al sicuro, protetta da tutto e da tutti … si sentiva felice, come se tutte le cose brutte del presente in quel momento non esistessero, peccato che quel bel sogno durò poco dato che il moro la risvegliò dai suoi pensieri.

“Ehi Hoshi? Ma ci sei?” chiese Ace.

“E’? Oh si si, scusa!” disse la mora sorridendo come un ebete.

“Bene, allora dicevo, pronta a partire?” le disse sorridendole dolcemente.

“Prontissima!” disse lei con una buffa espressione dipinta sul volto.

                                                                      ***
I due ragazzi arrivarono su un isola non troppo grande, di forma circolare e piena di vegetazione. Sicuramente era deserta dato che non c’era l’ombra di una costruzione.

“Avanti, che ne dici di fermarci qui per la notte? Sarai stanca e poi devi cambiarti le bende!” disse lui attraccando sull’isola.

“No tranquillo, se vuoi continuare io ce la faccio benissimo! Non voglio essere un peso!” disse la mora gonfiandosi le guancie

“Ma no! Io sono stanco e ho sonno! Preferisco fermarmi!” disse il moro sdraiandosi sulla sabbia.

“Sicuro Ace?” chiese lei sedendoglisi accanto.

“Sicuro … dai, se vuoi ti cambio le bende!” disse lui mettendosi seduto.

“Si, magari^^!” disse Hoshi sfilandosi la maglietta e rimanendo nuovamente con il solo reggiseno addosso.

Solo ora Ace notò quanto fosse prosperoso e ben fatto il seno della ragazza, il giorno prima non ci aveva minimamente fatto caso … era così … così bella!

Senza accorgersene, era rimasto a fissarle il seno con la bocca spalancata e con un espressione da pesce lesso stampata sul volto.

“Ehm … Ace?” chiese la ragazza lievemente imbarazzata.

“Oh, ecco … scuami!” disse lui essendosi accorto di ciò che stava fissando.

“Nulla …” disse levandosi la benda. Ace prese quelle pulite e cominciò ad applicarle alla spalla ferita della mora. Ogni punto della pelle che le toccava o semplicemente sfiorava era come infuocato e si sentiva come una mocciosetta alla prima cotta …

Lei, la fredda e orgogliosa Hoshi, si imbarazzava di fronte a un ragazzo come tanti … non era proprio da lei! Sicuramente stava male …

“Ok, ho fatto …” disse il ragazzo sorridendole.

“Bene …” disse la Ninja rinfilandosi la maglietta.

“Che ne dici di dormire?” disse lui sdraiandosi nuovamente.

“Si …” disse lei sdraiandosi e girandosi dalla parte opposta al moro, cominciando a tremare di freddo. Sicuramente quell’isola era autunnale e lei era vestita in modo molto estivo con un lenzuolino molto leggero.

“Ehi, ma hai freddo?” chiese lui osservandola.

“Bhe, non vedo come potrei non averne … non capisco come tu faccia a stare così nudo!” disse lei mentre batteva i denti.

“Vieni qua …” disse lui abbracciandola. Era così caldo.

“Ricordati che sono fatto di fuoco e posso modificare la mia temperatura …” disse stringendosela forte contro il petto. A questo gesto Hoshi arrossì visibilmente imbarazzata …

Lui era così … così … così figo!!!!

“Ace …” sussurrò lei avvicinando il suo viso a quello del moro.

“Dimmi …” disse il ragazzo guardandola in quelle iridi nocciola.

“Tu …” disse baciandolo leggermente sulle labbra per poi staccarsi.

“Io …?” disse lui non vedendo l’ora di riassaggiare quelle labbra che sapevano di fragola.

“Tu … mi piaci da impazzire …” disse riavvicinandosi al suo viso e appoggiando nuovamente le sue labbra su quelle calde del moro.
Il ragazzo, al contrario di ciò che pensava la ragazza, rispose al bacio e cominciò a muovere la bocca in sincronia con quella della mora.
Il bacio si fece mano a mano più intenso, ma Ace si staccò improvvisamente e le sussurrò ad un orecchio:

“Anche tu mi piaci da impazzire …”

Le si mise a cavalcioni sopra e cominciò a baciarle il collo, cominciando a salire sempre più su, fino ad arrivarle al lobo che baciò e mordicchiò sensualmente.

Lei dal canto suo gli accarezzava con una mano la schiena muscolosa e con l’altra i suoi addominali scolpiti.

La mano di Ace si andò ad intrufolare sotto la maglia della mora, cominciando ad accarezzarle la pancia e salendo sempre più su, fino ad arrivare ai seni sodi e prosperosi, coperti dal reggiseno.  Con delicatezza, le sfilò la maglietta, potendo ammirare quella visione sublime.

“Ace … aspetta …” disse la ragazza spostandolo da se e mettendosi seduta.

“Scusa .. forse sono stato troppo frettoloso …” disse lui levandosi immediatamente da sopra di lei.

“No, non è quello … è che …” tentò di dire la mora girandosi i pollici e diventando rossa.

“Cosa?” chiese Ace, che forse aveva già capito.

“Insomma … io … non l’ho mai fatto prima d’ora …” disse Hoshi che in quel momento avrebbe preferito sotterrarsi.
Il moro le fece un ampio sorriso e allungò un braccio in modo da accarezzarle una guancia.

“Non c’è alcun motivo che tu ti vergogni … e poi stai tranquilla, sai … anche io più di qualche bacio non ho mai dato!” disse Ace mettendosi una mano dietro la testa imbarazzato.

“Cosa? Davvero?” chiese lei guardandolo incredula.

“Eh già!” disse pugno di fuoco scompigliandole i capelli con una mano.

“Ehi! Non sono una ragazzina!” disse lei mettendo il broncio.

“Su, ora non tenermi il muso …” disse il ragazzo avvicinandosi alla sua bocca.

“Devi farti perdonare!” disse la mora guardandolo maliziosamente.

“Con piacere!” disse Ace che non aspettava altro. Con un movimento rapido le fu di nuovo sopra e la fece sdraiare nuovamente a terra, guardandola dritta negli occhi e baciandola dolcemente. Con la bocca le percorse tutto il collo, poi il torace, poi l'incavo dei seni, fino ad arrivare alla pancia ... con le labbra cominciò a giocherellare con il bordo dei pantaloncini e lentamente glieli sfilò. Dopo di che tornò ai seni, ancora coperti da quel sottile reggiseno. Le tirò giù una bretellina e poi l'altra, togliendoglielo definitivamente e potendo ammirare finalmente quei seni sodi e prosperosi. La natura era stata davvero generosa con lei!
Cominciò a baciarglieli, facendola gemere di piacere.
Si sfilò anche lui i pantaloni, rimanendo con i soli boxer. Levò l'ultimo intoppo d'ostacolo al loro amore e con una voce dolce ma allo stesso tempo rassicurante le disse:

"Tranquilla ... farò pianissimo ..."

Hoshi lo guardò e annuì appena con il capo.
Finalmente il moro entrò in lei, facendoli diventare così una cosa sola ...
 

                                                                        ***
I primi raggi del sole stavano spuntando, illuminando tutto ciò che incontravano sul loro cammino.
Una ragazza dai capelli corvini e con i riflessi blu dormiva felice e rilassata tra le braccia di un ragazzo dai capelli neri come la pece.
Entrambi erano senza vestiti, abbracciati l’una all’altro, sotto un leggero lenzuolino …

“Ace …” disse lei riaprendo gli occhi e sorridendo dolcemente nel vederlo dormire così tranquillamente.

“Quanto è tenero …” disse tra se e se accarezzandogli una guancia.

Purtroppo, il suo sorriso fu presto tramutato in un espressione di terrore quando delle mani la presero alle spalle trascinandola poco lontana da li. Inutile tentare di urlare, dato che le avevano tappato la bocca e inutile provare a dimenarsi, si stava indebolendo a poco a poco, sicuramente a causa della presenza di Agalmatolite …

“Che bel bocconcino che abbiamo qui …” disse un uomo osservando il suo corpo perfetto e sbavando schifosamente.

“MMMMMH!” tentò di dire la ragazza mentre le lacrime cominciavano a scenderle dagli occhi.

“Avanti … fai la brava che ora ci divertiamo un po’!” disse un altro uomo ghignando. Erano in cinque e possedevano tutti una pietra di Agalmatolite.

“Sappiamo bene chi sei principessa oscura e sappiamo anche quali siano i tuoi poteri! Perciò evita di ribellarti, altrimenti saremo costretti a farti molto male …” disse uno di loro ghignando e tirando fuori un coltello abbastanza grande.
Non sapeva assolutamente cosa fare, mai prima d’ora si era trovata in una situazione simile …si sentiva debole e frustrata, l’unica sua speranza era Ace ma forse nemmeno lui poteva molto contro l’agalmatolite …

“Fa la brava … una volta che ci saremmo divertiti con una bella ragazza come te, ti lasceremo in pace e ce ne andremo senza eliminarti …” disse un altro uomo.
La mora in tutta risposta cominciò ad agitarsi sempre di più facendo perdere la pazienza ad uno di essi che la colpì in piena faccia con un pugno e le fece un taglio su un braccio.

Un altro cominciò a toccarla da per tutto, godendo delle sue lacrime …

"Avanti, non agitarti, non vorrai essere così egoista da tenerti tutto per te un corpo bello come il tuo?" disse uno di loro ridendo di gusto e toccandole un seno. Sarebbero andati oltre se alcuni proiettili di fuoco non  avessero trapassato tre di loro da parte a parte, facendoli cadere a terra sanguinanti.

“Voi … avete fatto un errore madornale a toccare quella ragazza!” disse Ace svegliatosi da poco, con una faccia alquanto incavolata.

“Ma … ma quello non è Ace Pugno di Fuoco? Il comandante della seconda flotta di Barbabianca?” disse uno dei due uomini rimasti in piedi tremando di paura.

“Oh no… cosa abbiamo fatto? Stavamo per divertirci con una sua amica! Scappiamo!” disse l’altro cominciando a correre, ma venendo preso in pieno dal suo pugno di fuoco. Anche l’ultimo superstite non fece una bella fine …

“Ace …” disse la mora alzandosi in piedi e correndo verso di lui ad abbracciarlo.

“Ehi tranquilla … va tutto bene … non ti hanno fatto nulla no?” disse lui accarezzandole la testa e sorridendole dolcemente. La mora scosse leggermente la testa e poi lo guardò mentre si mordeva un labbro.

“Grazie …” sussurrò in seguito sforzandosi di sorridere tra le lacrime.

“Dai … copriti …” le disse il moro appoggiandole sulle spalle il lenzuolino con il quale avevano dormito quella notte.
Hoshi se lo strinse bene intorno alle spalle, ancora non capiva come diavolo aveva fatto a non accorgersi della presenza di quelli la, non aveva mai abbassato la guardia in dieci anni proprio per evitare questi spiacevoli imprevisti e adesso si era fatta sorprendere come una sprovveduta …

“Quando ripartiamo?” chiese la mora mentre si rivestiva.

“Quando vuoi … comunque vieni qua che ti disinfetto quel taglio …” disse Ace frugando tra le sue cose e tirandone fuori il disinfettante.

“No, non preoccuparti, è solo un graffio …” disse a sguardo basso.

“Ehi ..” disse il moro avvicinandosele e tirandole su il viso con un dito sotto al mento.

“Cos’è questo sguardo triste?” le chiese dolcemente.

“Niente …” disse sforzandosi di fare un sorriso, ma le sue lacrime la tradirono.

“A me non sembra nulla … cos’è? Hai avuto paura?” chiese il ragazzo asciugandole le lacrime con il pollice.

“No … anzi … si … no … insomma … io …” tentò di dire.

“Su … non c’è bisogno che fai l’orgogliosa con me, ho capito come ti senti …” disse accarezzandole una guancia.

“No, tu non puoi capire!” disse tentando di fare la forte e l’orgogliosa, ma venendo sempre tradita dalle sue lacrime.

“E va bene, allora ti andrebbe un giorno di questi di allenarti con me? Magari diventando più forte acquisirai più sicurezza, ma comunque sappi che quando ci sono io con te non devi preoccuparti di nulla! Ti salverei anche a costo di morire!”
 
Hoshi gli fece un largo sorriso e smise di piangere abbracciandolo forte.

“Ci sto!” disse la mora felice.

“Bene! Non permetterei mai a nessuno di far del male alla mia ragazza!”

Che cosa aveva appena detto? L’aveva appena definita la sua … ragazza? Era sogno o realtà? Lei … aveva davvero un ragazzo? Voleva dire che era fidanzata con lui e che quindi … erano uniti da un forte legame … ancora non riusciva a crederci, tanto che era rimasta a bocca aperta e occhi sbarrati davanti al moro che le stava chiedendo qualcosa, ma le parole le arrivavano confuse e non riusciva proprio a starlo a sentire, aveva solo una forte voglia di baciarlo!

“Ehi? Hoshi? Cosa c’è? Ho detto qualcosa di sbagliato? Hoshi? Ci sei? Ehi?” continuava a chiederle il moro.

“AAAAAAAAAAAAH!” gridò lei saltandogli al collo e dandogli un passionale bacio in bocca.

“IL MIO RAGAZZO! IL MIO RAGAZZO!” continuava a ripetere baciandolo.

“Eh eh … già ^^”…” disse lui un po’ sorpreso da quella reazione.

“Ehm … scusa, ma è la prima volta che mi fidanzo e sono un po’ emozionata!” disse lei mettendosi una mano dietro la testa e facendo la linguetta.

“Oh tranquilla piccoletta!” disse il ragazzo scompigliandole i capelli con una mano.

“Non sono piccola! Solo perché ho sedici anni non vuol dire che sia una poppante!” disse lei gonfiandosi le guancie.

“Oh, ma l’ho sperimentato io stesso che non sei tanto piccola!” disse Ace sorridendo maliziosamente.

“Idiota!” disse Hoshi tirandogli un pugno in testa.

“Dai forza, rimettiamoci in viaggio!” disse poi la mora facendogli un sorriso a trentadue denti.

                                                                      ***

“ACEEEEEE!” gridò Hoshi saltando su una nave della marina.

“BASTARDI LIBERATELO!” gridò la corvina pronta a combattere.

“H-Hoshi … V-vattene …” disse Ace sputando del sangue, difatti era stato colpito alla pancia da una freccia fatta con l’Agalmatolite.

“NO! NON TI LASCIO QUI!” gridò la mora pronta a sferrare un attacco al comandante di quella nave.

“Per favore n-nonno … l-lasciala a-andare! E’-è m-me che d-devi cat-turare! N-non l-lei!” disse Ace riferendosi al comandante.

“Nonno? E’ tuo nonno?” disse Hoshi incredula.

“A quanto pare nipotino la tua amichetta non ha nessuna intenzione di lasciarti qui, sarò costretto a catturare anche lei, in fondo è una ricercata …” disse il comandante Monkey D. Garp.

“HOSHI VATTENEEE!!!” gridò Ace serissimo.

“Scordatelo!” disse la mora cominciando a correre verso il nonno di Ace e sfoderando un kunai.

“NON LO FARE! E’ TROPPO FORTE!!!” gridò il moro cercando di avvicinarsi a lei, ma quella freccia conficcata nella pancia glielo impediva, insieme a due Marines che lo tenevano fermo.

“Questi giovani …” disse Garp colpendo la ragazza in pieno viso con un pugno, ma sparì lasciando solo una nuvoletta di fumo.

“Ma cosa?” si chiese il comandante non avendo mai visto prima una cosa del genere.

“Comandante!!! I marines che tenevano Pugno di Fuoco sono a terra e il ragazzo è scomparso!” disse un marinaio.

“Uhm, interessante, come mai quella ragazza ha una taglia di ben 50 milioni di berry sulla testa?” chiese Garp.

“Si dice che abbia mangiato un frutto del mare, il frutto Ninja-Ninja, e che abbia sconfitto molti pirati e molti marinai!” disse il marinaio pensandoci su.

“Un ninja è? Allora è chiaro … si è moltiplicata …” disse il comandante sedendosi.

“Ma… non li inseguiamo?” chiese il marinaio sconcertato.

“Non ce n’è bisogno … li cattureremo in un'altra occasione …” disse garp addormentandosi di colpo. Anche lui, come Ace, soffriva di Narcolessia.

                                                                    ***

“Ace … Ace … risisti! Appena ci fermiamo provo ad estrarti quella freccia!” disse la ragazza correndo sull’acqua e trascinandosi il ragazzo.

“Sei sempre la solita cocciuta … come speri di estrarla … è Agalmatolite!” disse lui sorridendo flebilmente.
 
“Troveremo un dottore su quell’isola laggiù, in qualche modo farò! Ma tu cerca di resistere! Non morire ti prego!” disse lei con le lacrime agli occhi.

“Non è così facile farmi fuori … non morirò per così poco … tranquilla  e non piangere!” disse lui sorridendo.

“Eccoci! Siamo arrivati!” disse Hoshi posando Ace sulla spiaggia e facendolo mettere seduto.

“Bene …” disse lui trattenendo a stento il dolore.

“Ma io dico … guarda te se questi proprio una freccia dovevano lanciarti …” disse la mora osservandola.

“Sapevano che così da solo non me la sarei potuto estrarre …” disse lui osservandosi la pancia. La freccia era piena di spunzoni, come una rosa piena di spine.

“E va bene … a mali estremi, estremi rimedi!” disse lei afferrando la freccia e stringendola. Gli spunzoni le penetrarono la carne, ma non era nulla quel dolore paragonato al dolore che avrebbe provato se Ace fosse morto dissanguato.

Cominciò a tirare la freccia, anche se cominciava a sentirsi sempre più debole. Con un po’ di fatica e molto indebolita ci riuscì e finalmente fece sdraiare il ragazzo a terra.

“Non dovevi …così ti sei ferita …” disse lui storcendo un po’ la bocca.

“E che importa … non è nulla, se fossi morto il dolore non sarebbe stato paragonabile!” disse lei facendo sorridere il ragazzo.

“Ti ho già detto che non sarei morto … non sono un pivellino!” disse Ace.

“Si lo so, ma questa volta devi riconoscere che ti ho salvato io!” disse lei sorridendo e strizzando gli occhi.

“E va bene … te lo riconosco … “ disse lui abbozzando un sorriso.

“Bene, ora sta buono che ti devo medicare …” disse lei pronta a tirare fuori le bende.

“Non ce n’è bisogno!” disse lui alzandosi in piedi con la ferita rimarginata.

“Cosa? Ma come è…? Ah già …tu sei un Rogia!” disse la mora ricordandosene solo in quel momento.

“He he i vantaggi di questo potere!” disse lui sorridendole.

“Bhe la prossima volta ricordamelo prima per favore!” disse lei mettendogli il broncio.

“Dai, non arrabbiarti! Anzi … so io come farmi perdonare …” disse cingendole i fianchi con un braccio e cominciando a baciarle il candito collo…


                                                               ***

Erano passati circa tre mesi da quando Hoshi aveva cominciato a viaggiare con Ace ed era veramente felice, non lo era così da quando Gairo aveva invaso il suo regno! E infatti … proprio in quei giorni le stava tornando il pensiero di Strawberry, doveva trovare la ciurma di cappello di paglia al più presto, ormai si era svagata abbastanza, doveva ricominciare la sua missione!

“Ehi Ace …sai, stavo pensando che dovrei rimettermi in viaggio per cercare quei pirati che Gairo mi ha detto di uccidere …” disse Hoshi abbassando lo sguardo.

“Uhm … ma non mi hai ancora detto chi sono …” disse lui guardandola seria.

“Non importa chi sono, l’importante è che io non ci metta troppo a tornare a Strawberry con loro, ormai sono tre mesi che Gairo non ha mie notizie e potrebbe insospettirsi …magari penserà che sono fuggita e che voglio tradirlo …” disse lei a sguardo basso.

“Mmmh … di solito quando cerchi un pirata dopo quanto torni?” chiese il moro.

“Bhe, dipende, quando sono pirati facili meno di un mese, ma se sono pirati con una grossa taglia come in questo caso anche cinque mesi …” disse lei pensandoci su.

“Bene, allora non ci sono problemi … sono passati quattro mesi no? Hai ancora un mese di tolleranza …” disse Ace.

“Ace … devo mettermi a cercarli, credo che non potrò … non potrò più viaggiare con te!” disse Hoshi mordendosi un labbro. Si sentiva così triste in quel momento, sarebbe voluta scoppiare a piangere ma non voleva di fronte a lui.

“Non è un addio … non ci impiegherò ancora molto a ritrovare Barbanera, appena l’avrò sconfitto verrò a Strawberry per eliminare Gairo e per venire a riprendermi te …” disse lui sorridendole.

“Ma tu … sei sicuro di volerlo fare, Ace? Chissà quante ragazze incontrerai per i mari … io non voglio che tu rimanga legato a me … magari non ci vedremo più, non voglio che tu debba rinunciare alla felicità …” disse lei incupendosi.

“Ma la mia felicità sei tu …” disse lui dolcemente.

“Lo vedi … tu sei così dolce e così carino e io non merito uno come te! E’ meglio se io e te ci lasciamo, ma questo non vuol dire che dobbiamo odiarci …” disse lei cominciando a versare qualche lacrima.

“Ho capito … allora facciamo così, io e te ora ci dividiamo prendendo due strade diverse, però tra noi rimane comunque uno stretto legame che ci tiene uniti … ho intenzione comunque di venire a Strawberry per aiutarti e non voglio mancare alla mia promessa … e quando ci rincontreremo decideremo cosa fare! Qualsiasi cosa accadrà ti vorrò sempre bene piccoletta …” disse Ace accarezzandole una guancia.

“ACE!” disse lei saltandogli al collo e cominciando a piangere.

“Su, ora non fare così … so cosa stai provando, ma come ti ho detto non è un addio! Avanti … asciugati quelle lacrime e stai tranquilla…” disse lui sorridendole.

“Va bene … però promettimi che se trovassi una ragazza che ti piace non ti sentiresti in obbligo verso di me e che ti ci metteresti, va bene?” chiese lei guardandolo seria.

“Non ti preoccupare per me, io so qual è la ragazza che mi piace … noi ora siamo amici, sono stati bei mesi ma so che hai degli obblighi verso il tuo regno e di questo non te ne faccio una colpa. Se dovessi trovare la felicità … non esitare a prendertela!” disse lui dandole un dolce bacio sulla guancia. Dopo di che prese una piccola cavigliera che aveva comprato ad una delle città dove si erano fermati e gliela diede come suo ricordo. Quella fu l'ultima volta che Hoshi vide Ace e forse, non l'avrebbe mai più rivisto ...

FINE FLASH BACK RACCONTATO


To be continued ....

Salve a tutti! XD eccomi qui con l'aggiornamento! Purtroppo devo partire e perciò riuscirò ad aggiornare lunedì se mi va bene o massimo martedì! Spero che il chappy vi sia piaciuto, non sono proprio brava a descrivere le scene d'amore XD perdonatemi ma prediliggo l'azione! Comunque, ora i segreti di Ace e Hoshi sono stati svelati! Spero continuerete a seguirmi! Ciao baci vvb.

tenshifly: Ciao! Sono contenta che la storia si faccia interessante XD segreto Ace X Hoshi svelato ed ecco cosa è successo tra questi due hihi povero Rufy, chissà come ci è rimasto XD comunque spero di aver aggiornato abbastanza in fretta^^chiedo scusa per la scena d'amore descritta male, non sono molto brava in questo genere di descrizioni XD Ciao baci!

la scrittrice: Ciao, tranquilla ^^ capisco gli impegni ^^ e non fa nulla XD l'importante che ti siano piaciuti i tuoi chappy hihi la tua impressione era esatto XD altro che semplice amicizia haha povero Rufy, chissà come ci è rimasto XD spero che ti sia piaciuto questo chappy e mi scuso per la scena d'amore descritta male, non sono molto brava a descrivere questo tipo di scene XD ciao baci!

crazykikka: Ciao e ben venuta ^^ per prima cosa, complimenti per il coraggio XD 53 capitoli in un giorno e mezzo non è cosa da poco.(E pensa che siamo più o meno a metà storia XD) Prima di tutto non sei pignola, anzi, hai L'OBBLIIGO di avvertirmi quando ci sono degli errori di grammatica XD spesso a causa di distrazione o perchè non ho voglia di rileggerla XD è sempre costruttivo se ti fanno notare i tuoi errori ^w^ comunque, passando ad Hoshi, chi non l'invidia XD pagherei oro per essere al suo posto XD Ace e Rufy, i due fratelli più fighi dell'universo hihi e comunque concordo in pieno con la tua affermazione, Ace è un tipo mooooooooolto foco *ç* sono contenta comunque che, anche se ci sono dei ricorrenti errori grammaticali (dovrei leggerla con più attenzione XD ma il problema è la voglia U.U in pigrizia non mi batte nemmeno Zoro :P) ti piaccia la fic XD chissà cosa accadrà ad impel down e chissà alla fine con chi starà Hoshi, il triangolo AceXHoshiXRufy è agli inizi XD spero continuerai a seguirmi e spero che mi perdonerai la scena d'amore tra Ace e Hoshi descritta male XD il problema è che non sono proprio brava in questo genere di descrizioni ma ci sto lavorando su XD aaah poi approposito XD si  lo so in alcuni punti è un pò noiosa XD sono la prima ad esserne consapevole XD avrei dovuto fare un riassunto più breve degli avvenimenti  scritti da Oda ma il problema è che quando comincio a scrivere non mi fermo più ^^ vabbè ora basta se no divento noiosa XD  ciao baci alla prossima ^^

                                                                                                                                                                                                                                                    By Vegetina

 PS: Questo è un mio disegno di Ace e Hoshi, spero vi piaccia! Cliccate sull'immy per vederla grande XD^^
Free Image Hosting at www.ImageShack.us

QuickPost Quickpost this image to Myspace, Digg, Facebook, and others!

Ritorna all'indice


Capitolo 55
*** Nicole, l'amica d'infanzia di Rufy/ Determinazione! Recuperare il cappello di paglia! ***


“E questo è tutto …” disse la mora comodamente sdraiata a terra ad occhi chiusi. Non voleva riaprirli, chissà che faccia aveva Rufy … non voleva vederla, non voleva deluderlo…

“Ah … capisco …” disse Rufy sconcertato da quella storia. Non ne capiva il motivo, ma sentiva dentro di se una strana voglia di strozzare il suo adorato fratellone Ace! Non riusciva a spiegarselo, ma si sentiva come geloso …

“Rufy …” disse lei aprendo finalmente gli occhi e girando lo sguardo.

“Mmmh?” chiese lui cercando di farsi vedere il più naturale possibile.

“Riusciremo a salvarlo … io e te, insieme …” disse la mora sorridendogli dolcemente.

“Si, lo salveremo!” disse il moro sorridendole a sua volta.

“Rufy … questa cosa,  non cambierà i sentimenti che io provo per te, ormai Ace appartiene al passato, è stata una persona importante, ma ora per me è come un fratello …” disse la mora armandosi di tutto il coraggio che aveva.

Il moro la osservò, non sapendo cosa risponderle. A lui piaceva molto quella ragazza, però aveva paura di scoprire cosa sarebbe successo se gliel’avesse detto … sentiva sempre parlare i suoi compagni di ciurma di amicizie finite male perché si erano messi insieme e lui non voleva assolutamente che la sua amicizia con la ragazza finisse … era troppo importante per lui …

“Senti … io non riesco a capire i tuoi reali sentimenti, ma non importa … ti do tutto il tempo che vuoi … ora vado a dormire, è tardi …” disse lei alzandosi e dirigendosi verso la camera da letto.

Rufy rimase li impalato. Non aveva la minima idea di cosa fare … era troppo confuso …

                                                    ***

La sunny continuava a navigare a vele spiegate verso Impel Down. Secondo i calcoli di Nami ci sarebbero voluti ancora quattro giorni prima di arrivare a destinazione.
Due persone in particolare erano in ansia per le sorti di Pugno di fuoco …

“Ehi Hoshi …” disse Nami raggiungendo l’amica che si trovava in camera intenta a scrivere il suo romanzo che aveva ricominciato da capo dopo che Nabiki gliel'aveva bruciato.

“Dimmi …” disse la mora continuando a scrivere.

“Hai detto a Rufy di Ace, vero?” chiese la navigatrice perspicacie come sempre. Hoshi smise di scrivere e posò la penna sul tavolo, girandosi verso la navigatrice e annuendo con il capo.

“Come l’ha presa?” chiese la rossa sedendosi sul letto.

“Bhe, non saprei .. credo che volesse nascondermi ciò che provava e pensava veramente con dei finti sorrisi… non so proprio che pensare …” disse la mora sbuffando.

“Senti, secondo me dovresti chiedergli se lui contraccambia o no! Una volta per tutte!” disse la navigatrice incrociando le braccia.

“Non voglio mettergli fretta, in fondo non ha mai avuto una ragazza … è alle prime armi, si sentirà strano …” disse Hoshi sorridendo, pensando alla sua ingenuità.

“WOOOOW!” si sentì urlare dal ponte della nave.

“Ma cos’è tutto questo casino?” chiesero le due ragazze raggiungendo gli altri sul ponte della nave.

“Ragazze! Non sapete che novità!” disse Usop ridendo.

“Uhm? Che novità?” chiesero le due curiose accorgendosi solo allora di una ragazza bionda che si trovava sulla nave insieme a loro e che era appiccicata ad un braccio di Rufy. Bionda, la prima cosa che notò Hoshi! Forse era ripetitiva, ma lei odiava le bionde!

“Ha ha ha non ci crederete mai! Ma il nostro capitano ha una fidanzata! E’ veramente superr!!” disse Franky.

“Cosa?” chiese Nami sconcertata, mentre Hoshi si limitò ad osservare il suo capitano che sorrideva come un idiota.

“Si! E’ vero! Da quanto dice questa ragazza è cresciuta con lui al villaggio e lui le ha promesso che se fosse diventato un famoso pirata si sarebbe messo con lei!” disse Usop sorridente.

“Oh si è vero, io e il mio Rufino-kun ci amiamo da morire!”disse la biondina stringendosi ancora di più al braccio di Rufy.

“Oh bene …” disse Hoshi guardando malissimo il suo capitano che continuava a sorridere come un ebete. Non aveva minimamente pensato a come la potesse prendere Hoshi, del resto, quand'è che lui pensava a qualche conseguenza? E poi non riusciva a spiegarsene il perchè, ma gli stava dando più fastidio del previsto la questione di Ace e si sentiva come in dovere di comporarsi da emerito deficente Nicole!

“E tu chi sei?” chiese la biondina con una voce da oca alla mora.

“Una ragazza che è meglio che eviti!” disse Hoshi in tono acido.

“Rufino-kun, mi sta antipatica quella … perché non le dici che stiamo insieme e che deve trattarmi bene?”

“Bhe … ecco … in effetti … io glielo avevo promesso … però …” disse Rufy cominciando a sudare freddo. In quel momento aveva decisamente esagerato … si era lasciato emozionare da tutti i complimenti dei suoi amici e non aveva pensato che a lui quella bionda, Nicole, non piaceva ma che a lui interessava solamente Hoshi …

“Bene, gliel’hai promesso! E allora perché non me lo dici chiaro e tondo? Hoshi, sto già con un'altra, mi dispiace ma non mi piaci! Preferisco le bionde oche!” disse la mora perdendo decisamente la pazienza.

“Hoshi  io …” tentò di dire Rufy.

“TU? TU COSA RUFY? TI COSTA TANTO DIRMI LA VERITA’ AL POSTO DI FARMICI CREDERE, DI FARMI SPERARE DI AVERE QUALCHE POSSIBILITA’ CON TE,  PERCHE’ NON ME LO DICI CHIARO E TONDO? TI DIVERTI COSI’ TANTO A FARMI SOFFRIRE?” gridò la ragazza tutto d’un fiato facendo rimanere a bocca aperta tutti, soprattutto il capitano che l’ultima cosa che voleva era vederla piangere e proprio in quel momento lei lo stava facendo per causa sua.

“Senti tu, Rufino-kun è il mio ragazzo, perciò vedi di non interferire tra  noi due o lui ti caccia dalla nave! Vero Rufino-kun che preferisci me, che sono una tua amica di infanzia e che ora sono la tua ragazza, a questo brutto maschiaccio?” disse Nicole facendo gli occhi dolci.

“Ecco io … veramente …” tentò di dire il ragazzo di gomma. Stava per dire che di lei non gliene fregava un emerito cavolo, che l’unica ragazza del quale gli importava era Hoshi, ma non fece in tempo a dire altro che la biondina parlò nuovamente.

“Non vorrai farmi credere che preferisci lei? Insomma Rufino-kun, non ti ricordi di quanto ti sono stata vicina quando Shank se n’è andato, di come io ti ho aiutato in tutti i momenti tristi, di quando ti consolavo perché ti sentivi solo?” chiese Nicole con occhi tristi.

“Insomma … io … ecco …” continuò il capitano in difficoltà. Era vero, lei gli era sempre stata accanto, un minimo di riconoscenza doveva pur dimostrarla e poi Shanks gli aveva insegnato che le promesse erano sacre … ma perché diavolo si era andata a cacciare in una situazione simile?

“NON C’E’ BISOGNO CHE DAI UNA RISPOSTA! TANTO HO CAPITO! Mi hai deluso … Rufy …” gridò Hoshi scappando in camera con le lacrime che le uscivano abbondanti dagli occhi.

“Hoshi!” disse Nami cercando di fermarla per un braccio, ma non riuscendoci.

“Sei proprio un deficiente!” disse poi seguendola.

“IO TI AMMAZZO! STAI FACENDO SOFFRIRE LA MIA HOSHI-CHAN!” urlò Sanji che venne bloccato da Usop, Franky e Brook.

“Yohoho avanti, lasciala risolvere a loro due!” disse lo scheletro un pò perplesso.

“Oh Rufino-kun, lo sapevo che preferivi me!” disse Nicole attaccandosi a lui come una piovra.

“Nicole … aspetta un secondo …” disse il capitano staccandosela di dosso.

“Che c’è Rufino-kun, qualche problema?” chiese la bionda con sguardo da cucciolo.

“No … cioè si … io, non so ma mi sembri diversa dall’ultima volta che ci siamo visti … insomma, sinceramente a me non piaci tu … anche se te l’ho promesso, non voglio stare con te …” disse Rufy abbassandosi il cappello di paglia.

“Che cosa? Non è vero! Tu mi ami! Eravamo inseparabili da piccoli! Mi avevi anche promesso di sposarci! Abbiamo fatto un giuramento sul tuo cappello!” disse la bionda sconvolta.

“Ecco, da piccoli, ora le cose sono cambiate e poi … in verità io non sapevo nemmeno cosa voleva dire sposarsi … ero così preso dai dolci che mi avevi portato che ti ho detto di si senza pensarci e poi … ero un bambino …” disse il ragazzo di gomma cercando di far capire a Nicole che lui voleva stare con Hoshi e non con lei!

“Non ci credo! Non mi dirai che quella ragazzina è davvero più importante di una promessa fatta sul tuo cappello?”

“Si, Hoshi è più importante di quella promessa …” disse Rufy guardandola dritta negli occhi.

“No! Non ci credo!” disse la bionda sul punto di piangere.
 
“Io … sei un idiota! TI ODIO!!!” gridò la ragazza tirandogli uno schiaffo.

“Nicole .. cerca di capire … tu sei una mia amica, nulla di più, io voglio stare con Hoshi …”

“E’ così che la pensi? BENE! ALLORA ME NE VADO! E MI PORTO ANCHE IL TUO CAPPELLO!” disse Nicole togliendoglielo dalla testa adirata e dirigendosi versa la sua barca, con la quale era arrivata fino a li.

“NO! IL MIO CAPPELLO!” gridò Rufy cercando di riprenderselo, ma Nicole tirò fuori una pietra di Agalmatolite che lo fece inginocchiare a terra.

“Ma … come fai ad averla?” chiese il ragazzo di gomma inginocchiato a terra. I componenti della sua ciurma non si azzardarono a fare un passo, sapevano perfettamente che quella era una questione tra il loro capitano, Hoshi e quella bionda ed era meglio non interferire.

“Come pensi che sia arrivata fino qui, Rufy? Senza una pietra di Agalmatolite e un bel po’ di allenamenti non sarei sopravvissuta due giorni nel grande blu! Gli allenamenti con te, Ace e tuo nonno da piccola mi sono stati indispensabili! Ricordati che anche io posso diventare temibile se voglio!” disse Nicole saltando sulla sua barchetta e allontanandosi dalla vista dei pirati.

“Il mio cappello …” disse Rufy sbattendo un pugno a terra.

“Rufy … se è veramente una tua amica di infanzia, sono sicuro che te lo riporterà …” disse Robin.

“Non lo so, è sempre stata cocciuta … ma se non me lo riporterà lei, lo andrò a riprendere io!” disse Rufy determinato.

“Mettendo un attimo da parte questo accaduto, forse è il caso che tu vada da Hoshi …” disse Robin che in tutto quel casino aveva mantenuto la calma.

“Si … ora vado …” disse il capitano dirigendosi triste nella stanza della ragazza.

“La vedo dura …” disse Zoro mettendosi a dormire.

“LO FACCIO FUORI!” disse Sanji adirato.

“Avanti Sanji, calmati …” disse Robin dandogli un bacio sulla guancia. A quel gesto il biondo collassò e cadde a terra svenuto.

Intanto il capitano si era diretto nella stanza delle ragazze e si apprestò a bussare alla porta.

“CHIUNQUE SEI VATTENE!” gridò Nami.

“Sono io, Rufy … mi aprite?” chiese il ragazzo con voce calma.

“HAI UNA BELLA FACCIA TOSTA! NON PENSO VOGLIA PARLARTI!” gridò la rossa rispondendo per l’amica.

“Fallo entrare …” disse Hoshi con sguardo freddo.

“Cosa? Ma sei sicura?” chiese Nami pensierosa.

“Si, e poi lasciaci soli un momento …” disse la ragazza sempre con il medesimo sguardo.

“E va bene …” disse la navigatrice lasciando soli i due compagni di ciurma.

“Hoshi … senti io …” disse Rufy avvicinandosi a lei.

“Non c’è bisogno che tu dica nulla, è tutto chiaro … è evidente che non ricambi, ma non ho intenzione di fartene una colpa, non posso obbligarti ad amarmi! Quello che però ti chiedo è di non prendermi in giro e non illudermi come hai fatto fin’ora! Se non ti piaccio dimmelo chiaro e tondo  in faccia!” disse lei cercando di rimanere calma.

“No … non è questo … io quella li non la voglio sposare …” disse il ragazzo abbassando lo sguardo.

“Dov’è il tuo cappello?” chiese la mora accorgendosi di quel piccolo particolare solo in quel momento.

“Non importa ora … vorrei solo chiarire con te!” disse Rufy avvicinandosi alla mora e guardandola negli occhi.

“Non mi sembra che ci sia nulla da chiarire … io ho capito tutto .. ho esagerato prima a reagire così, non posso fartene una colpa se preferisci una bella biondina dai lineamenti delicati ad un maschiaccio come me che nella vita non fa altro che combattere, in fondo ti capisco … anzi, ti do anche ragione … scusami per prima, me la sono presa così tanto perché mi sono sentita presa in giro, ma ho capito di essermi comportata da sciocca …” disse lei sforzandosi di sorridergli.

“Hoshi … io veramente …” tentò di dire il ragazzo, ma venne azzittito dalla mora che gli posò un dito sulle labbra.

“Tranquillo, amici come prima!” disse la mora prima di uscire dalla stanza.
Non gli aveva dato la possibilità di dirle nulla, l’aveva praticamente zittito ogni volta che tentava di dire qualcosa … vabbè, le avrebbe parlato più tardi, tanto erano sulla stessa nave, di occasioni ce ne sarebbero state a non finire …
                                                                         ***

Erano passate diverse ore da quando Nicole se n’era andata dalla nave e Hoshi aveva preferito stare in compagnia delle sue sorellone.

“Uff ragazze … secondo voi ho fatto bene a comportarmi così con Rufy? Cioè … in fondo, non posso piacergli per forza!” disse la mora sbuffando mentre sorseggiava il suo succo di frutta alla pesca.

“Mah, io non l’avrei mai perdonato … anzi! Gli avrei fatto pagare una tassa per avermi fatto soffrire!” disse Nami stizzita.

“Mmh? Io personalmente gli sarei già saltata addosso … soprattutto dopo aver fatto un gesto così carino …” disse Robin mettendosi un maglione. Sicuramente si stavano avvicinando ad un isola invernale.

“Che intendi?” chiese Hoshi.

“Già, spiegacelo anche a noi Robin!” disse Nami.

“Bhe … è stato così carino da dire a Nicole che di lei non le importava nulla e che lui voleva stare con te e così quella biondina se n’è andata, portandosi dietro un oggetto molto importante per Rufy e non ha detto nulla a te, Hoshi, per non farti sentire in colpa …” disse l’archeologa sorridendo leggermente.

“E cioè?” chiese Hoshi sbarrando gli occhi.

“E cioè il suo cappello di paglia! Gliel’ha preso perché non accettava il fatto che lui volesse stare con te, Hoshi …” disse Robin sorridendole.

“Oddioooo! Che dolceee! Allora cambia tutto!!*___*” disse Nami con gli occhi che le brilluccicavano.

“Dov’è andata quella bionda?” chiese Hoshi alzandosi in piedi e afferrando il suo cappotto.

“L’ho vista dirigersi verso la prossima isola … dovrebbe essere invernale visto il freddo che fa!” disse Robin.

“Nami! Prendo in prestito il tuo Waver!” disse Hoshi uscendo di corsa fuori dalla stanza.

“Ehi aspetta! Non credo che quell’isola sia” tentò di dire Nami, ma la mora era già uscita.

“Sia cosa Nami?” chiese Robin.

“Da quanto ne so quell’isola si chiama Big Ice, perché è famosa per le sue nevicate, ma soprattutto per le sue valanghe … capisco che lei voglia recuperare il cappello di paglia di Rufy, ma nelle condizioni in cui si trova rischia di essere sommersa dalla neve … Da Thriller bark ancora non si è ripresa, è in vita per miracolo e sta mettendo ancora una volta a dura prova il suo fisico!” disse Nami un tantino preoccupata.

“Bhe, perché non avvertiamo Rufy? Magari è la volta buona che quei due si mettono insieme!” disse l’archeologa sorridendo e alzandosi, dirigendosi dal suo capitano.

To be continued ...

Salve gente, perdonatemi il ritardo ma come avevo detto ero in vacanza XD e purtroppo per me in un paesino sperduto e deserto =.= comunque, spero che il chappy vi sia piaciuto e anche se in ritardo buona pasqua a tutti XD

tenshifly: Ciaooo XD guarda, anche io che mi sono inventata Hoshi la invidio da morire perchè Ace è proprio una strafigo XD *çç* comunque U-U"" tornando serie, la reazione di Rufy è stata chiara, non l'ha presa molto bene XD  se concluderanno qualcosa si scoprirà nel prossimo capitolo mentre per Nami e Zoro bisognerà aspettare ancora un pochettino U.U Spero ti sia piaciuto il chappy XD ciao baci alla prossima!

crazykikka: Ciaoo XD io vorrei sapere chi non concorda sul fatto che Ace è uno strafigooo XD sono contenta che ti piaccia il disegno e ancora più contenta che ti piaccia la scena d'amore XD hahaha concordo in pieno XD Ace è utilissimo XD anche io voglio uno come lui per arrostire un rinocerone >.< apriamo l'attività insieme! XD comunque, si, la storia ce l'ho più o meno chiara dall'inizio e perciò molte cose sono fatte apposta mentre aggiorno spesso perchè è praticamente finita e devo solo dividerla in capitoli e postare XD Rufy ci è rimasto un pochino male, ma nel prossimo chappy si riscatta alla grande :P basta, non anticipo più niente XD ciao baci alla prossima!

la scrittrice: Ciaooo XD si si le tue supposizioni erano giustissime e hai azzeccato anche il fatto di Rufy XD ci è rimasto male poverino XD eeeh ci si troverà più in la di fronte alla scelta Rufy o Ace? XD io sarei troppo indecisa XD sono contenta che ti sia piaciuta il chappy e ancor di più che comprendi il mio disagio a descrivere una scena d'amore XD al prossima chappy cara, ciao baci!

                                       By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 56
*** Il recupero del cappello di paglia\ Bloccati nella neve ... ***


-Maledizione, maledizione, maledizione! Sono stata una sciocca! Ma perché capitano sempre queste situazioni così complicate? Adesso Rufy per colpa mia non ha più il suo cappello di paglia, il suo preziosissimo cappello di paglia! Mi ricordo che durante tutte le battaglie che abbiamo fatto lo ha sempre protetto a costo della vita, non posso credere che l’abbia perso solo … solo per me! E io come un’idiota gli dico che siamo amici come prima, ma che cos’ho in questa testa? Segatura? Devo recuperarglielo a tutti i costi, devo, per lui!- pensava la ragazza mentre camminava nella neve. Le ferite che aveva riportato a Thriller Bark non erano ancora rimarginate e faceva molta fatica a camminare, ma per il suo Rufy avrebbe fatto questo e altro!

“Se non sbaglio, la cittadina si trova sulla cima di questa salita …” disse la mora osservando quella lunghissima salita. Saranno stati almeno cinque kilometri ed era anche piuttosto ripida.

“Uhm … ce la posso fare!” disse cominciando a camminare.

                                                                        ***

“Ma che cosa gli è saltato in mente?” chiese Rufy sbalordito.

“Mah, voleva semplicemente recuperare il tuo cappello … si sentiva in colpa!” disse Robin.

“Si, ma le sue ferite erano gravi, non può andare da sola su quell’isola! Potrebbe rimanere coinvolta in qualche valanga!” disse Nami preoccupata.

“Teoricamente lei non doveva nemmeno muoversi dal letto, ma è una testona …” disse Chopper.

“Andiamo a salvare la mia Hoshi-chan!” disse Sanji con il fuoco che gli ardeva negli occhi.

“Yohohoho la mia prima avventura con voi, non vedo l’ora!” disse Brook ridendo.

“Hoshi se la caverà come sempre, perché invece noi non rimaniamo al calduccio?” chiese Usop.

“Andiamo a salvare la mia sorellina! Sta tranquilla Hoshi, il tuo aniki(fratellone) sta venendo! Superrr!” disse Franky.

“Andiamo a recuperarla …” disse Zoro mettendosi il cappotto.

“Ci divideremo … l’isola è grande e ognuno andrà in coppia con un altro, tranne me, io la cercherò da solo!” disse Rufy.

“Ma perché?” chiese Usop.

“Siamo dispari …” fece notare Franky.

“Allora, Nami con Zoro, Robin con Sanji, Brook con Chopper e Franky con Usop!” disse il capitano pronto a sbarcare sull’isola non appena avessero raggiunto la costa.

                                                                        ***

“Oddio … che  faticaccia!” disse Hoshi arrivata in cima alla salita sdraiandosi a terra con il fiatone.

“Non ci credo che quella biondina si arrivata qua sopra da sola!” disse la mora rimettendosi in piedi a fatica. Però in fondo se era veramente amica di infanzia di Rufy probabilmente aveva seguito tutti i suoi allenamenti se non si era addirittura allenata con lui e questo avrebbe spiegato come era riuscita a raggiungerli in mezzo al mare Blu con tutti i pericoli che c’erano.

“Vediamo se la trovo in città …” si disse la principessa cominciando vagare per le strade della cittadina alla cieca. Era piuttosto popolata e la maggior parte delle persone era indaffarata nel proprio mestiere. Chi vendeva, chi riparava, chi curava … insomma, sembrava una cittadinella tranquilla! Tanto meglio, almeno non avrebbe avuto grane!
Entrò in un bar, nella speranza di trovare quella dannata ragazza, ma l’unica persona presente nel locale era uno strano individuo dai capelli biondi e con diverse cicatrici.

“Ma guarda … una ragazza in questo locale, strano!” disse il biondino guardandola.

“Cos’hai da guardare?” chiese la mora fulminandolo con lo sguardo.

“Di solito in questa topaia le belle ragazze non entrano mai, come mai tu sei qui?” chiese il biondino avvicinadosele. Aveva il volto sfregiato.

“Non sono affari tuoi! Comunque, per caso hai visto una biondina?” chiese lei sostenendo il suo sguardo con estrema facilità.

“No, non l’ho vista tesoro perché? Piuttosto perché non te la spassi un po’ con me?” chiese lui sorridendole.

“No grazie! E comunque quella biondina ha il cappello di paglia di un mio amico e devo riprenderlo!” disse la mora guardandosi intorno.

“Un cappello di paglia?” chiese il biondo con lo sguardo terrorizzato.

“Si perché?” chiese lei alzando un sopracciglio.

“Ma non è che questo tuo amico si chiama Monkey D. Rufy?” chiese il biondino sempre più terrorizzato.

“Esatto, è il mio capitano! Lo conosci?”  chiese la mora avendo capito il terrore che quell’uomo aveva nei confronti del ragazzo di gomma.

“Il tuo capitano? Ha ha ha che bello! Oh, credo che la mia presenza qui sia di troppo! Meglio che vada! Ah e se io per puro caso abbia detto qualcosa di sbagliato perdonami! Non era mia intenzione offenderti!” disse il biondo ridendo istericamente e agitando le mani davanti a se.

“Mmmh? Di un po’, tu sei stato battuto da Rufy in passato vero?” chiese lei alzando un sopracciglio.

“Oh bhe … si! Mi chiamo Josh(personaggio puramente inventato) e diciamo che quel ragazzo con il cappello di paglia mi ha battuto e ho capito che quello che facevo era sbagliato … però ora non ho nessuna voglia di rimettermelo contro, perciò! Addio!” disse il biondo scappando

“Che tipo strano …” disse la ninja uscendo dal locale e ricominciando a camminare per la città.

“E tu che ci fai qui?” chiese Nicole comparendole alle spalle, riconoscendola come la ragazza che il suo Rufino “amava”.

“Dovresti immaginarlo! Se sei veramente una sua amica di infanzia dovresti sapere quanto è importante per lui questo cappello!” disse la mora fissandola negli occhi.

“Si lo so … però, mi sento ferita … facciamo una cosa, io ti ridò il cappello se tu mi dai qualcosa in cambio!” disse la bionda pronta a contrattare.  Adorava i gioielli e non le sarebbe dispiaciuto un bell’anello o una bella collana in cambio di quel cappello brutto e vecchio.

“E cosa vorresti?” chiese Hoshi.

“Mah, quella collanina a forma di fragola che hai il collo!” disse Nicole osservandola. Era messa in bella vista ed era difficile non notarla.

“E va bene …” disse Hoshi avvicinandosele e facendo per togliersi la collana, ma all’ultimo le levò il cappello dalla testa e cominciò a correre verso la discesa per fuggire.

“SEI UN INFAME!!!” gridò Nicole cercando di starle dietro, ma Hoshi, anche se ferita, era molto più veloce di lei.

“SONO UN PIRATA! E’ BEN DIVERSO!” gridò la mora sorridendo.

“TI ODIOOOO!” gridò la bionda che però si fermò improvvisamente.  Difatti era qualche minuto che correvano ed erano arrivate di fronte alla discesa. Fece un ghignetto sadico e tirò fuori dalla tasca una fionda e dopo di che lanciò una piccola pallina esplosiva che appena entrò in contatto con il terreno esplose, provocando una valanga.

“Beccati questo smorfiosetta!” disse la bionda tornandosene in città con tutta tranquillità, già pregustandosi la morte della mora schiacciata dalla neve.

“WAAAAA!!! QUELLA STREGA!!!!” gridò Hoshi correndo più veloce che poteva per sfuggire a quella valanga.

“MALEDIZIONE! MORIREI ASSIDERATA SE LA VALANGA MI TRAVOLGESSE!” disse la mora che proprio in quel momento si impigliò in un ramo di un albero.

“Maledizione ci mancava solo questo …” disse cercando di staccarsi la parte del cappotto impigliata.

“AAAH! AL DIAVOLO!”  disse levandoselo, rimanendo solamente con la sua maglietta senza maniche e con i pantaloni lunghi e ricominciando a correre con in testa il cappello di Rufy. Il freddo pungente subito la fece rabbrividire, facendole venire la pelle d’oca, ma quello non era proprio il momento di lamentarsi per il freddo.

La valanga di neve le stava sempre più vicina e lei ormai non sapeva più che fare, come se non bastasse le energie cominciavano ad abbandonarla e la stanchezza cominciava a farsi sentire …

“No … no … NO!” disse la mora prima di essere sommersa da oltre tre metri di neve … in superficie rimase solamente la collana d’oro a forma di fragola di Hoshi, staccatasi in seguito al brusco travolgimento.

                                                                ***

“HOSHIIII!” gridava il capitano camminando tra la neve. Era riuscito a scampare alla valanga che c’era stata pochi minuti prima e ora cercava la sua amica, sperando che non si fosse trovata in quella zona durante la valanga.  Tra l’altro in quel preciso istante si stava anche alzando una bufera … non c’era nulla da fare, era proprio sfortunato!=.=

“HOSHIII! RISPONDI SE MI SENTI!!!” continuava a gridare Rufy camminando faticosamente in quella distesa di neve.

“Speriamo che sia arrivata in cima sana e salva …” si disse tra se e se. Continuò a camminare ancora per qualche metro, quando la sua attenzione venne destata da un qualcosa che brilluccicava in mezzo alla neve. Preso dalla curiosità si avvicinò all’oggetto luccicante che riconobbe come la collana della Ninja.

“CAVOLO!” esclamò il ragazzo cominciando a scavare tra la neve. Sapeva benissimo com’era fatta e sapeva anche che non avrebbe mai lasciato la sua collana incustodita, per nulla al mondo! Sicuramente si trovava sotto la neve da qualche parte …

“Hoshi, Hoshi, Hoshi, Hoshi, Hoshi!” continuava a ripetere il capitano scavando nella neve con impazienza.

Finalmente riuscì ad intravedere un braccio e con tutta la forza che aveva tirò fuori il corpo della ragazza.

“Hoshi! Hoshi rispondi! Ti prego! Dimmi che sei viva!” gridava il capitano scuotendo la ragazza che non dava segni di vita. Aveva diverse ustioni, dovute al ghiaccio, su molte parti del corpo ed il suo corpo era freddo.

“Maledizione!” disse Rufy sfilandosi il suo cappotto e avvolgendolo intorno alla ragazza.

“Tranquilla …adesso a te ci penso io!” disse prendendosela in braccio e cominciando a camminare tra la neve, peccato solo che la tempesta stava cominciando a farsi sempre più forte, diventando quasi impossibile camminare. Fortunatamente il capitano trovò una grotta sul suo percorso e decise di fermarvisi finchè quella tempesta non fosse cessata.
Si sedette a terra, con Hoshi appoggiata sopra di lui e stretta tra le braccia.

“Ti prego … riprenditi …” disse il capitano con le guancie rosse e la pelle d’oca a causa del freddo.

“R-Rufy …” disse la mora aprendo per metà gli occhi.

“Hoshi!” disse lui aprendosi in un largo sorriso.

“I-il tuo c-cappello … l-l’ho r-recuperato…” disse la ragazza porgendoielo. Fino a quel momento ce l’aveva avuto stretto in mano e anche se era svenuta, la presa era rimasta salda.

“Grazie …” disse lui mettendoselo in testa e stringendosela forte contro il petto.

“R-Rufy … m-mi d-dispiace … a-a c-causa mia h-hai quasi p-perso il t-tuo c-cappelo … i-io n-non v-volevo che f-finisse così t-tra di noi … s-scusa …” disse lei parlando debolmente e balbettante a causa del freddo.

“Shhh non importa ora … pensiamo piuttosto a trovare un modo per tornare alla nave o moriremo ossideraci …” disse Rufy.

“A-assiderati… R-Rufy …” disse lei sorridendo leggermente. Il suo capitano non si smentiva proprio mai.

“E vabbè Assideraci o come diavolo si dice … ma non è questo il problema …”

“R-rufy … t-tranquillo, l-la t-tempesta non d-durerà t-tanto ..“ disse la mora cominciando a tremare ancora di più.

“Speriamo … ehi, ma cos’è questo rumore?” chiese il capitano sentendo uno strano boato, mentre il pavimento cominciò a tremare.
Il capitano si alzò, poggiando la mora a terra e dirigendosi verso l’uscita per  vedere cosa stesse succedendo. Non fece in tempo ad uscire dalla caverna, che un enorme strato di neve tappò l’uscita, facendo cadere il capitano all’indietro.

“AaaaaH!” gridò Rufy cadendo a terra.

“R-rufy … no …” disse la mora capendo ciò che era appena successo.

“oioioiii!” disse il moro massaggiandosi la testa.

“N-no … un’a-altra v-valanga …” balbettò la mora che era sul punto di perdere nuovamente i sensi.

“Eh? Una valanga? E quindi questo vuol dire che siamo bloccati qui dentro?” chiese Rufy non capendo come al solito.

“S-si …” disse la mora chiudendo gli occhi, ma poi tentò di riaprirli … si stava addormentando.

“Ehi, ehi, non ti addormentare! Chopper mi ha detto che in queste situazione non bisogna!” disse Rufy tirandole deboli schiaffetti per farla stare sveglia.

“R-Rufy … n-non c-ci r-riesco … h-ho tanto s-sonno … e t-tanto f-freddo …” disse la mora battendo i denti.

“Vedrai che gli altri verranno a salvarci! Ne sono sicuro! Ma ora tu vedi di rimanere sveglia, non puoi addormentarti o rischierai di non svegliarti più!”

“N-non m-mi a-addormento … m-ma t-tu non h-hai freddo? S-sei s-solo con l-la t-tua canotta …” disse la mora osservandolo.

“Si ho freddo ma non ha importanza! Posso resistere, invece tu no!” disse lui tremando dal freddo e risendendosi vicino a lei. La ragazza lo guardò con gli occhi mezzi chiusi, le palpebre le si facevano sempre più pesanti. Si sfilò il cappotto e lo appoggiò addosso ad entrambi abbracciando il ragazzo e chiudendo gli occhi.

“Non addormentarti …” disse Rufy anche lui sul punto di chiudere gli occhi.

“H-ho s-sonno …” disse la mora non riuscendo più a rimanere sveglia.

“N-non m-morire … i-io … i-io ti amo …” disse il ragazzo prima di sprofondare in un sonno profondo insieme alla mora.


To be continued ...

Ragazzi perdonatemi, oggi vado di fretta! Ho troppi compiti e sono riuscita ad aggiornare per miracolo! Ringrazio tutti coloro che hanno recensito e soprattutto la nuova arrivata 33_Devil_Black_Rose_33 giuro che vi saluto come si deve la prossima volta XD ciao baci vvb!

                                           By Vegetina.

Ritorna all'indice


Capitolo 57
*** Il ritrovamento!/ Ti amo Zoro! Gli effetti dell'alcool... ***


“Si ragazzi sono sicuro! Sono intrappolati qui dentro!” disse Nami ai suoi compagni di ciurma indicando un punto nella neve.

“Come fai ad esserne così sicura?” chiese Usop.

“Un tizio dai capelli biondi di nome Josh ha detto che ha visto una ragazza che aveva incontrato poco prima in città e un ragazzo che ha riconosciuto come Rufy entrare dentro una grotta li in mezzo, ma prima che potesse dire o fare qualsiasi cosa c’è stata un’altra valanga … ma sono sicura che si trovino ancora li!” disse la rossa sicura.

“Hoshi-channnn! Sto venendo a salvarti!!!” disse Sanji pronto a levare via tutta la neve.

“EHHIII! SIETE LI DENTRO??? SORELLINA RISPONDI!!!” gridò Franky.

“F-franky …” disse con un fil di voce il capitano, riaprendo i suoi occhi color pece.

“Non risponde nessuno, magari Nami quel Josh si è sbagliato!” disse Usop.

“O magari con questo freddo hanno perso i sensi…” ipotizzò Chopper.

“R-RAGAZZI!!” gridò Rufy con tutta la voce che aveva.

“Sono la dentro!” disse Franky sparando fuoco dal suo braccio.

“Hoshi-chuaaaaan! Ti stiamo venendo a salvare!” disse Sanji pronto a entrare non appena tutto il ghiaccio si fosse sciolto.

“R-resisti H-hoshi … i-i n-nostri c-compagni s-sono a-arrivati …” disse il capitano non riuscendo a muovere neanche un muscolo per il freddo.

“HOSHIIII! RUFYYY!” gridarono tutti entrando nella caverna e vedendo i loro due compagni seduti a terra, abbracciati l’uno all’altro, mezzi assiderati. Avevano diverse ustioni sul corpo dovute al ghiaccio e la loro pelle era bianca come quella di un cadavere.

“Maledizione!” disse Chopper avvicinandosi ai duei. Hoshi era priva di sensi mentre Rufy era li li per fare la fine della compagna.

“Hoshi … Rufy …” disse Nami guardandoli triste.

“Hoshi-chuaaaaaaan!” gridò il cuoco disperato.

“Presto! Dobbiamo immediatamente portarli alla nave! Stanno morendo assiderati!!!” disse Chopper agitato.

“ Nooooo ! Salviamo la mia Hoshi-chaaaaan ! “ disse Sanji prendendola immediatamente in braccio e cominciando a correre verso la nave, trascinandosi dietro Chopper.

“Noi pensiamo al capitano …” disse Usop cercando di prendere in spalla l’amico, ma cadendo a terra. Era troppo pesante e non ci riusciva. Zoro lo prese per un braccio e se lo caricò in spalla con facilità, portandolo verso la nave.

                                                                       ***

“Come stanno Chopper?” chiese Nami preoccupata.

“Meglio … ora hanno solo bisogno di stare al caldo e di riposare …” disse Chopper uscendo dalla stanza dove i due riposavano.

“Quindi la mia Hoshi-chan  non è in pericolo di vita?T___T” chiese Sanji che stava già piangendo.

“No, tranquillo Sanji!” disse Choppy.

“Bene, allora appena si riprenderà voglio andare a parlarci!” disse Nami.

“Va bene, ora che ne dite di andare di la a mangiare qualcosa?” chiese Robin.

“Subito Robin-Chaaaan!” disse Sanji catapultandosi in cucina.

                                                                         ***

“Ehi … Rufy …” disse Hoshi appena svegliatasi allungando un braccio verso il letto affianco per poter sfiorare il viso del ragazzo.

“Sei sveglio?” chiese poi mentendosi a gattoni sul suo letto e avvicinando il suo viso a quello del ragazzo per vedere se dormisse.

“^^ Dorme come un bimbo!” disse la mora tra se e se sorridendo

“Wuaaaaa!” sbadigliò Rufy alzandosi di botto dal letto e facendo cadere all’indietro la povera ragazza.

“AAAAAH!” gridò Hoshi finendo per terra.

“Mmmh? Hoshi!” disse il capitano felice di vederla.

“Rufy …” disse lei alzandosi in piedi.

“Allora come stai? Mi sembra molto meglio!” disse lui sorridendo come era suo solito fare.

“He he tutto grazie a te capitano!” disse la mora avvicinandosigli e stampandogli un bacio sulla guancia.

“Ah approposito!” disse Rufy tirando fuori qualcosa dalla tasca dei pantaloni.

“Mmmh?” disse la ragazza non capendo.

“Tieni! Questo è tuo!” disse dandole la sua collana d’oro con la fragola.

“Grazie Rufy! Non sai quanto sia felice di riaverla!” disse saltandogli al collo.

“He he!” disse lui ricambiando l’abbraccio.

“Approposito … prima di perdere i sensi io …” tentò di dire la ragazza con il moro che la guardava interrogativamente.

“Io … credo che tu abbia detto qualcosa di importante …” continuò a dire la mora girandosi i pollici.

“Ah si?” chiese  Rufy non capendo a cosa si riferisse.

“Non ti ricordi?” chiese lei incredula.

“Bhe, abbiamo parlato molto … non so a cosa ti riferisci!” disse il moro sorridendo imbarazzato.

“No, nulla, lascia perdere! Ora che ci penso … non è poi così importante! Dai, ora andiamo di la! Ho una fame!!!” disse correndo fuori dalla stanza. Come le era saltato in mente di ritirare fuori quella storia? Era ovvio che era un semplice “ti amo” detto in un momento di delirio.

                                                                      ***

Nami camminava a passi felpati verso la camera degli allenamenti di Zoro. Da quando si erano baciati non avevano più parlato. Voleva chiarire, per capire cosa significasse quel bacio, per capire di più su quello spadaccino …
Bussò appena, sicuramente si stava allenando e l’avrebbe sentita comunque …

“Avanti!” disse il ragazzo.

“Ciao Zoro …” disse Nami sorridendogli.

“Ciao …” disse lui poggiando a terra i suoi enormi pesi.

“Senti Zoro, io vorrei parlarti un attimo … posso?” chiese lei rimanendo sulla soglia della porta.

“Certo … entra …” disse lui sedendosi a terra. Era senza maglietta e la rossa poteva ammirare i suoi muscoli perfetti e scolpiti.

“Sai che non dovresti allenarti? Hai ancora il fisico piuttosto provato … quello che ti è successo a Thriller Bark non è uno scherzo, hai rischiato di morire!” disse Nami in tono di rimprovero.

“Perché ti preoccupi per me?” chiese lo spadaccino guardandola dritta negli occhi.

“Perché non dovrei?” chiese la rossa sostenendo il suo sguardo.

"No, non dovresti ..." disse lo spadaccino sicuro di ciò che diceva.

"Sei un mio compagno di ciurma!" ribattè la rossa.

“Ma io ti ho detto delle cose orribili …”

“Ti ho già detto che è tutto passato … non importa …” disse lei abbassando lo sguardo, incapace di sorreggerlo ancora.

“Io non le pensavo veramente quelle cose Nami … il problema era che … insomma, mi dava fastidio ammettere a me stesso che tu … insomma, ecco … che tu …” tentò di dire Zoro, ma evidentemente il suo orgoglio lo frenava ancora una volta.

“Che tu?” tentò di incitarlo la rossa.

“Ecco … insomma … non è facile … io … io…” balbettò, ma il suo istinto prese il sopravvento e la baciò, spingendola contro il muro e bloccandole i polsi. A discapito di tutte le aspettative dello spadaccino, la navigatrice contraccambiò al bacio e cominciò ad esplorarlo con le sue mani …

“Zoro … ti amo …” disse la navigatrice sussurrandoglielo all’orecchio e cominciando a baciarlo sul collo fino a scendere sempre più in basso …

“Anche io …” rispose lo spadaccino  cominciando a baciarla da per tutto e riempirla di baci e carezze ….

                                                                     ***

Sulla Sunny si stava svolgendo una grande festa per il salvataggio e la guarigione di Rufy e Hoshi.

“RAGAZZIII! SI BALLAAA! SUPERRR!” disse Franky cominciando a ballare sopra al tavolo con Usop accanto che cantava una delle sue canzoni.

“Yohohohoho! Suonerò una delle mie canzoni preferite! Il sakè di Binks!” disse Brook cominciando a suonare a piano forte.

“DAI RAGAZZI FESTEGGIAMO!!!” gridò il capitano con un boccale di birra in mano.

“Si festeggiamo!” disse Nami avvicinandosi a Zoro e mettendosi a bere in sua compagnia.

“Ehi cuoco … perché non mi fai un po’ di compania?” chiese Robin facendogli posto sul divanetto.

“SUBITO ROBIN-CHUAAAN!” gridò Sanji catapultandosi accanto alla mora.

“Rufyyy  lo sai che ti voglio tanto bene?” disse Hoshi, già sbronza, abbracciando il suo capitano.

“Eh eh lo so, e anche io te ne voglio tanto!” disse il moro anch’esso mezzo ubriaco.

“Sai che ho avuto paura di perderti durante la tempesta di neve? Sei stato così carino da darmi la tua giacca ed eri rimasto solo con la tua canotta … sei così dolce …” disse la mora dandogli un bacio sulle labbra.

“E’ il minimo che potevo fare per una ragazza bella come te …” disse il capitano alla ragazza facendola sedere sulle sue gambe.

“Lo sai che adoro i tuoi muscoli …” disse Hoshi mentre con le mani gli percorreva la linea che definiva i suoi addominali.

“Io invece adoro le tue forme …” disse il ragazzo di gomma poggiando le sue mani sui suoi glutei. Era evidente che entrambi non ragionavano più …

“Perché non ce ne andiamo un po’ in camera?” chiese la ragazza con sguardo malizioso.

“Con piacere!” disse il capitano facendola alzare e dopo di che appoggiò una mano dietro la sua schiena e una sotto le ginocchia e la prese in braccio, dirigendosi verso la camera della mora e chiudendo a chiave la porta.

La adagiò sul letto e le si mise a cavalcioni sopra cominciando a baciarle delicatamente il collo. Con le sue mani esplorava il suo corpo perfetto e accarezzava ogni centimetro della sua pelle con estrema delicatezza. In quel momento qualsiasi persona avrebbe detto che quello non poteva essere Rufy!

“Baciami …” disse la ragazza con sensualità. Il moro obbedì e poggiò le sue labbra su quelle della ragazza. Dapprima era un bacio semplice e innocente ma a poco a poco si faceva sempre più intenso. Muovevano le labbra in sincronia l’uno con l’altra, assaporando a pieno quegli attimi magici che sicuramente l’indomani nemmeno si sarebbero ricordati a causa della forte quantità di alcool ingerita.

“Spogliami …” disse la mora staccandosi da quel bacio che le aveva tolto il respiro. Il moro, obbedì nuovamente, non facendoselo ripetere due volte e cominciando a sfilarle a poco a poco tutti gli indumenti che indossava, lasciandola con solo le mutandine addosso. Rimase estasiato alla vista dei suoi seni perfetti e sodi … era la prima volta che vedeva una ragazza nuda ed era la prima volta che stava per fare l’amore … ma tutte le sue preoccupazioni e tutte le sue esitazioni vennero eliminate dagli effetti dell’alcool, che lo rendevano estremamente intraprendente. Non ci mise molto a disfarsi anche dei suoi vestiti, che consistevano in una canotta, un paio di pantaloni e un paio di boxer.
Sfilò anche a lei l’ultimo indumento d’ostacolo al loro amore (o forse sesso?) e si ritrovarono uno sopra l’altro avvinghiati.

“Vai Rufy … non aspettare oltre …” disse la mora al massimo dell’eccitazione. Il moro non se lo fece ripetere due volte e con un gesto netto entrò in lei, rendendoli finalmente un'unica cosa.

To be continued ....

Salve ragazzi! So che mi starete odiando perchè l'ho fatta finire sul più bello, ma abbiate ancora un pò di pazienza XD allora, ringrazio tutti quelli che mi seguono!^^

crazykikka: Ciaoo XD si gliel'ha detto ma visto com'è finita? Se ti agiti tanto per quel ti amo non immagino quanto ti agiterai per ciò che è successo in questo chappy XD Si ti ricordi bene, Hoshi non gli ha mai detto ti amo, ma solo che gli piaceva XD spero che il chappy sia stato di tuo gradimento! Ciao baci!

tenshifly:ciaooo XD spero di essermi rifatta in questo chap e di essermi fatta perdonare per nn aver salutato nel chap precedente. Zoro e Nami sono in questo chappy U.U che carini è? XD spero ti sia piaciuto  hihi ciao baci!

33_Devil_Black_Rose 33: Ciaoo XD si i nostri pucciosi ragazzi hanno molta sfiga, ma almeno le ha detto quel ti amo maledetto U.U peccato che non se lo ricordi XD comunque, spero che la fine del chappy ti abbia gustato XD ciao baci alla prossima!

                                                  By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 58
*** Solamente sesso .../La decisione di Hoshi! Arrivo ad Impel Down! ***


Chappy 58 I raggi del sole penetravano nella stanza di Hoshi, illuminando due giovani corpi senza vestiti, avvinghiati l’uno a l’altro sotto le coperte. La stanza profumava ancora del loro amore …

“Mmmmh … che mal di testa …” disse la mora aprendo gli occhi e stropicciandoseli. Si mise seduta e solo allora si accorse che non era sola nel suo letto.

“Ma chi …?” si chiese scostando il lenzuolo dal corpo del ragazzo e scoprendo che li sotto ci fosse Rufy.

“R-R-R-Ru-RUFYYYYYYYYYYYY!!!“ gridò la mora sbarrando gli occhi. Il ragazzo si sveglio di soprassalto, cadendo a terra.

“Ehi! Ma sei impazzita! Auch, che mal di testa! E poi perché sono senza vestiti? E questa non è la mia camera!” disse il ragazzo di gomma guardandosi intorno.

“Rufy … tu forse non hai ancora capito … noi due stanotte … ecco … abbiamo fatto … si insomma … l’amore …” disse la ragazza abbassando lo sguardo. Era tutto così evidente ...

“CHE COSAAAAA? MA IO NON L’AVEVO MAI FATTO IN VITA MIA! COME E’ POSSIBILE? NON ME LO RICORDO NEMMENO!” disse il ragazzo a dir poco sconvolto.

“Ecco Rufy … vedi … ieri sera probabilmente abbiamo alzato un po’ il gomito ed ecco il risultato …” disse lei in imbarazzo, cercando di coprirsi come meglio poteva con il lenzuolo.

“No, no, no, no, no, no, no! Non ci credo! Non posso averlo fatto con l’ex ragazza di mio fratello! Non me lo perdonerà mai!” disse il ragazzo di gomma sconvolto.

L’ex ragazza di suo fratello? Era questo per lui? Solamente questo? Bhe … ma d’altronde cosa poteva aspettarsi da lui? Da un tipo ingenuo come Rufy … era comprensibile che la considerasse solamente come tale … questo voleva dire che quello che loro avevano fatto quella notte non era stato un atto d’amore dettato dall’inconscio, ma un semplice atto animalesco dettato dall’istinto … quello non poteva definirsi amore, era solo sesso, solo e semplicemente sesso …

“Senti  Rufy … facciamo finta che non sia successo nulla … non voglio complicarti la vita …” disse Hoshi mordendosi un labbro e alzandosi in piedi con ancora il lenzuolo addosso.

“Eh?” disse il moro riperendendosi dal suo stato di shock e girandosi verso la mora.

“Tra noi non è successo nulla, siamo amici come prima, amici e basta! Ora vado a vestirmi!” disse la ragazza scappando in bagno e rinchiudendocisi.

“Ma … io …” tentò di dire il moro ma le parole gli morirono in gola e, raccattando i suoi vestiti, si diresse in camera sua.

                                                                  ***

-No … No … No … che diavolo, che cosa ho combinato! Sono un idiota! Non dovevo ubriacarmi in quella maniera! Che diavolo ho fatto? Ho rovinato tutta l’amicizia che mi legava a Rufy, ho rovinato la sua ingenuità! Ora non è più tanto ragazzino, che diamine ho combinato! Sono un idiota!!! Non ho altre parole per descrivermi! Sicuramente sono stata io a prendere l’iniziativa e avrò approfittato della situazione! L’ho praticamente stuprato!- pensò la ragazza seduta a terra in bagno tirando piccoli pugnetti contro il muro.

-Perché non mi ricordo nulla? Maledizione! Se almeno ricordassi magari ci sarebbe la possibilità che non abbiamo fatto nulla! Ma che diavolo vado a pensare, mi sto illudendo … si capiva perfettamente ciò che avevamo fatto … sono proprio una cretina! Non merito di stare su questa nave! Però dobbiamo andare a salvare Ace! Arriveremo tra due giorni! Ho deciso, appena avremo salvato Ace io lascerò la ciurma e me ne andrò per sempre da questa nave …- pensò la ragazza sconvolta.

“Tra due giorni … dirò addio per sempre a Rufy e agli altri miei amici … e magari ripartirò con Ace ...” si disse tra se e se mentre le lacrime prendevano il sopravvento.

                                                           ***

Era ora di colazione e tutti si trovavano intorno alla tavola a mangiare, tutti tranne Hoshi, Robin e Nami.

“Avanti … mi spieghi perché sei così raggiante?” chiese la mora mascherando la tristezza che provava in quel momento.

“Mah … mi sono baciata con Zoro! E ci siamo scambiati coccole per tutto il tempo!” disse la rossa felicissima.

“He he finalmente quello spadaccino si è fatto avanti …” disse Robin sorridente.

“Sono contenta per te, Nami!” disse Hoshi facendo un finto sorriso, che a Robin  non sfuggì.

“Che bello ragazze! Sono così contenta! Alla prossima occasione gli chiederò di metterci insieme!” disse la navigatrice sognante.

“Bravissima Nami! E’ così che si fa! Finalmente hai trovato la felicità!” disse la Ninja sorridendo malinconicamente.

“Si lo credo anche io … ma ora passiamo a te Hoshi, che fine hai fatto ieri sera? Tu e Rufy siete spariti improvvisamente …” disse Robin che forse aveva capito tutto.

“Mmmh? Davvero? Io non me ne sono accorta!” disse Nami cadendo dalle nuvole.

“Io sono andata a dormire …approposito scusatemi se vi ho lasciate fuori stanza, ma senza pensarci mi sono chiusa dentro! Ero così stanca!^^” disse la ragazza con un espressione di felicità più falsa che potesse esistere.

“Non preoccuparti! Tanto non sono stata in camera! ^^” disse Nami raggiante.

“Nemmeno io … ma comunque, sicura che vada tutto bene?” chiese l’archeologa accorgendosi subito della sua enorme tristezza.

“Sicurissima! Ora scusatemi, vado a prendere una boccata d’aira sul ponte!” disse la corvina dileguandosi.

“Sarà … ma a me non mi convince …” disse Robin tra se e se.

                                                                        ***
Quel giorno splendeva un sole stupendo in cielo e faceva veramente molto caldo. Il clima nel grande blu era proprio strano … un attimo prima si moriva di freddo e adesso si moriva di caldo.

“Che splendida giornata …” disse la corvina osservando l’orizzonte appoggiata al parapetto della nave. I suoi pensieri ritornarono a quando aveva visto per la prima volta Rufy … fu subito colpita da quel ragazzo, aveva capito dal primo momento che era speciale …

Da quel giorno ne avevano passate così tante insieme, così tante che ormai aveva perso il conto … lui l’aveva salvata con estremo coraggio dalla tirannia di Gairo, senza chiederle nulla in cambio … era davvero unico …

I suoi pensieri però vennero destati da un ragazzino di circa dodici anni che piombò improvvisamente sulla nave.

“Uhm?” si disse la ragazza guardandolo. Era basso, dai capelli biondi e gli occhi color grano. Aveva i vestiti conciati piuttosto male ed era anche un po’ sporco.

“E tu chi sei?” chiese Hoshi avvicinandosigli.

“Tu sei Kuro Hoshi?” chiese il bimbo con rabbia.

“Si sono io, e tu saresti?” disse lei sorridendogli appena.

“Io sono colui che ti ucciderà!” disse il bimbo scagliandosi sulla mora, ma venendo bloccato facilmente da essa.

“Giarda che non ti conviene attaccare i pirati, magari la prossima volta ti capiterà qualcuno che ti fa fuori …” disse lei atterrandolo e sedendoglisi sulla schiena.

“ALZATI SUBITO BRUTTA STREGA! IO DEVO ELIMINARTI!!!” gridò il ragazzino dimenandosi.

“Su, sta buono, non voglio farti male!” disse la corvina non capendo cosa volesse da lei quel biondino.

“Ehi ma che succede?” chiesero Sanji, Rufy, Franky e Usop uscendo sul ponte della nave.

“Non lo so … questo strano ragazzino è piombato improvvisamente sulla nave dicendo che voleva farmi fuori …” disse la mora un po’ confusa.

“Uhm? Perché vuoi ucciderla?” chiese il capitano accovacciandosi vicino al biondino steso a terra e guardandolo negli occhi.

“Perché voglio vendicare l’assassinio di mio padre! Deve pagarla! Non la perdonerò mai!” disse il ragazzino carico di rabbia.

“L’assassinio …” disse Rufy.

“Di tuo padre?” finì Hoshi per lui.

“Esatto brutta strega! Mio padre era uno di quei pirati che avevi catturato quattro anni fa e che avevi fatto fuori!” disse il ragazzino carico di rabbia.

“Cosa?” chiese Hoshi sbarrando gli occhi.

“SEI SOLO UNA SPORCA ASSASSINA! NON AVEVO NESSUN ALTRO OLTRE A LUI! IO VOGLIO ELIMINARTI!” gridò il biondino dimenandosi.

“Hoshi, dice il vero?” chiese Franky.

“Quando ero al servizio di Gairo ho catturato molti pirati, ma poi li consegnavo a Gairo … sicuramente sono tutti morti … si, questo ragazzino dice il vero …” disse la principessa alzandosi da sopra la schiena del ragazzino, che finalmente si alzò.

“IO TI ELIMINO!” disse il biondino tirando fuori un coltello e pronto a scagliarsi sulla ragazza.

“Ehi, buono!” disse Rufy bloccandogli un braccio.

“Prova a toccare la mia Hoshi-chan e giuro che ti faccio fuori anche se sei un ragazzino!!!” disse Sanji trattenuto da Franky.

“Sta fermo capitano, merito la sua vendetta!” disse la ragazza sorridendo di rancore.

“Ma …”

“Niente ma, lascialo fare … ha ragione!” disse la corvina. Rufy obbedì e lasciò andare il ragazzino che si avvicinò alla ragazza con rabbia e stava per sferrarle una pugnalata in pieno stomaco, ma si bloccò all’ultimo istante.

“Maledizione! Io non sono un assassino come te!” disse il biondino dandole una spintona. La mora perse l'equilibro e trovandosi vicino al parapetto della nave, cadde in mare.

“HOSHIII!” gridò Rufy pronto a buttarsi in mare per salvarla, ma venendo fermato da Sanji.

“Vado io! Non vorrai affogare anche tu!” disse il biondo levandosi giaccia e scarpe e tuffandosi velocemente in mare gridando:

“HOSHI-CHAN! RESISTI!!!”

La recuperò che stava affondando in mare e la riportò in superficie.

“Coff Coff …” tossì la ragazza sputando acqua.

“Ehi, tutto bene Hoshi-chan?” chiese il ragazzo tenendola a galla.

“Si Sanji-kun .. grazie …” disse lei un po’ triste.

“Dai, ora ti riporto sulla nave …” disse il cuoco risalendo con lei in spalla.

“Anche se non ti uccido, ti porterò rancore per sempre!” disse il ragazzino guardandola malissimo.

“Invece di stare qui ad arrabbiarti per qualcosa successo in passato, al posto di provare rancore nei miei confronti, smettila di girare per i mari da solo rischiando la vita e tornatene al tuo paese! Ricostruisciti una vita e vivi felicemente!” disse Hoshi in tono di ammonizione.

“Tu sei l’ultima persona che può permettersi di dirmi cosa devo fare!” disse il bimbo con disprezzo.

“IL RANCORE E LA VENDETTA TI PORTERANNO DA QUALCHE PARTE? TUO PADRE TORNERA’ IN VITA? NO! ORMAI NON PUOI PUO’ FARE NULLA E SONO SICURA CHE LUI NON VORREBBE QUESTO! NON SEI UNA CATTIVA PERSONA, NON SEI UN ASSASSINO! SMETTILA DI GIRARE PER I MARI  E VAI A COSTRUIRTI UNA TUA VITA! C’E’ GENTE CHE SE LA PASSA MOLTO PEGGIO DI TE! COMPORTATI DA UOMO E COSTRUISCITI UN TUO FUTURO!” urlò la ragazza con rabbia. Il bambino rimase sgomento. Quella ragazza, che poi era l’assassina di suo padre, aveva perfettamente ragione … forse non era così malvagia come credeva …

“Io … si … vado!” disse il ragazzino scendendo dalla nave e raggiungendo la sua imbarcazione che si trovava sotto la Sunny.

“Complimenti Hoshi-chan … bel discorso …” disse Sanji colpito.

“Non devi farmi i complimenti, ho detto solo la verità …” disse la mora rinchiudendosi in bagno e facendosi una lunga doccia.

                                                               ***

Erano finalmente passati due giorni e la ciurma di cappello di paglia sarebbe arrivata a momenti ad Impel Down. Da quanto ne sapevano era una prigione sottomarina dal quale mai nessun prigioniero era riuscito a fuggire. In quei due giorni Hoshi e Rufy non si erano rivolti parola, Zoro e Nami avevano continuato a scambiarsi baci qua e là senza ancora mettersi insieme. Robin in quell’ultimo periodo sembrava molto interessata al cuoco e ogni tanto gli dava qualche bacino o qualche carezza fuggente.

“Ciurma … pronti ad irrompere ad Impel Down e salvare Ace?” disse il capitano con un sorrisetto di sfida dipinto sul volto.

“Prontissimi capitano!” risposero tutti con il medesimo sorriso.

                                                               ***

Con un po’ di difficoltà erano riusciti ad infiltrarsi nella prigione di Impel Down. Avevano scoperto che la base era composta da diversi livelli ed Ace si trovava al quinto.
Sicuramente anche Barbabianca con le sue flotte si stava dirigendo li; catturando Ace avevano praticamente dichiarato guerra ad uno dei quattro imperatori.

“Ragazzi! Avanti, dobbiamo riuscire ad arrivare al quinto livello!” disse Rufy correndo a capo della sua ciurma.

“Si, ma sarà difficile!” disse Hoshi non guardandolo negli occhi.

“Lo so, ma dobbiamo salvare Ace!” disse Rufy sicuro.

“Sono la prima a volerlo salvare, ma una raccomandazione … state tutti molto attenti non vorrei che nessuno ci rimettesse la vita!” disse la mora.

“Per chi ci hai preso Hoshi? Ormai ci dovresti conoscere! Lo sai che non siamo dei pivellini!” disse Zoro.

“He he, avete ragione  ragazzi …” disse la mora sorridendo a malapena.

“Ragazzi ci troviamo difronte a 4 porte, quale scegliamo?” chiese Nami fermandosi di botto.

“Mi sembra più che ovvio! Ci dividiamo!” disse la mora prendendo la prima porta a destra.

“Ehi aspetta! Vengo con te!” disse il capitano seguendola.

“Bene, Zoro! Con me!” disse Nami prendendo la seconda porta a destra.

“Franky! Chopper! Noi andiamo in questa!” disse Usop prendendo la seconda porta a sinistra.

“E allora noi andremo di qua!” disse Sanji, seguito da Robin e Brook, prendendo la prima porta a sinistra.

To be continued ...

E siamo finalmente giunti ad Impel Down! Sappiate che sarà quasi completamente inventata da me, la storia sarà stravolta e se ne vedranno delle belle! Stiamo per arrivare a uno dei chappy, a mio parer, più bello di tutti! Grazie a chiunque a recensito e chi mi segue!^^ ciao baci vvb.
Ps: Perdonate la mia sadicità ma ho dovuto per forza far si che quei due diciamo che litigassero XD é essenziale per una scena che si vedrà tra uno o due capitoli ... Comunque stavo pensando una cosa ... la nostra Hoshi ha sverginato tutti e due i fratelli O.O" però, ci ho fatto caso solo ora O.O" ...Comunque ...Dai fate una votazione, con chi si metterà Hoshi? Rimarrà con Rufy o ripartirà con Ace?

crazykikka: Ciao!  XD e chi non vorrebbe un Rufy a casa sbronzo così intraprendente? XD Nami e Zoro ancora non hanno fatto nulla U__U ho deciso di descrivere loro dopo Impel Down XD Ed ecco la reazione di Rufy ed Hoshi XD ps: Credo che solo una pazza non concorderebbe sui bellissimi addominali di Rufy U.U a trovarlo un raga così XD Ciao baci alla prossima!

tenshifly: Ciao XD Ed ecco i due piccioncini cosa si ricordano XD poverini, sono troppo cattiva con loro, risolto un problema ne sorge un altro XD Zoro e Nami ci sarà qualcosa di più approfondito più avanti XD comunque spero che il chappy sia stato di tuo gradimento ^^ ciao baci alla prossima!

33 Devil_Black_Rose 33: Forse questa volta sono riuscita a scrivere il tuo nome correttamente XD sono una pasticciona XD Comunque, si ci saranno altre scene Robin X Sanji più avanti XD per ora ci concentriamo sul povero Ace XD Prego per la rece XD se una storia mi piace ne lascio sempre una U.U ciao baci alla prossima!

la scrittrice: Ciao! XD si Hoshi e Rufy si sono salvati e hanno fatto anche qualcos'altro XD Meno male che sto migliorando con le scene d'amore *__* devo imparare a descriverle perfettamente *___* hai preso in pieno sul fatto che Hoshi e Rufy sono sconvolti XD sicuramente lo volevano tutti e due, ma non in quel modo XD spero ti sia piaciuto anche questo chappy! ciao baci alla prossima!

                                   By Vegetina



Ritorna all'indice


Capitolo 59
*** I trabocchetti di Impel Down!/ Verso il livello 5 ... ***


IMPORTANTE: Come dirò alla fine purtroppo questo non è il più bel capitolo che avevo detto l'altra volta XD
  c'è stato un piccolo errore di calcolo, non pensavo che tutti questi scontri fossero così lunghi perciò dovete
 pazientare ancora due giorni ^^"  nel prossimo aggiornamento ci sarà e con una sorpresa che mai vi
 immaginereste XD Ora vi lascio al capitolo U___U



Ognuna delle quattro porte si scoprì portare ad un luogo diverso, ma alla fine si arrivava tutti nella stessa
 destinazione.



“Mi spieghi perché ti sei precipitata in questa porta?” chiese Rufy correndo affianco della ragazza


“Non abbiamo tempo da perdere! Dobbiamo trovare Ace al più presto! Ogni minuto che passa potrebbe
 essere fatale per lui! E poi non c’era molto da decidere, una porta vale l’altra, sono sicura che ci sono tutte
 trappole diverse ma che portano tutte alla stessa destinazione, ovvero al Livello 1!” disse perspicaciemente
 la mora.


“Bhe, devo ammettere che il tuo ragionamento non fa una piega!” disse Rufy riflettendo.


“E’ una cosa ovvia! E ora non perdiamo tempo in chiacchiere e sbrighiamoci!” disse la mora cominciando a
 correre più veloce, ma mettendo il piede su una strana mattonella, fece scattare una trappola. Cominciarono
 ad essere lanciate una miriade di freccie avvelenate.


“WUAAAA!” disse la mora schivandole. Rufy fece lo stesso e istintivamente scattarono in avanti, ma un
 enorme buca si aprì sotto di loro.


“AAAAAAAAAAAAAAH!” gridarono entrambi precipitando nel vuoto


“RAGGIO GOM GOM! IN AZIONE!” gridò Rufy afferrando per la vita la mora e allungando un braccio verso
 l’alto. La mano di Rufy finì casualmente sotto il seno della ragazza; fortunatamente riuscirono a trarsi in
 salvo e a ritornare in superfice.


“Ce l’abbiamo fatta!” disse Rufy non spostando le mani da sotto il seno della ragazza, come se avesse paura
 che potesse ricadere di nuovo.


“Ehm … si … ora non è che potresti spostare le mani?” disse lei leggermente rossa in viso.

“Oh, si scusa!” disse lui sorridendo e mettendosi una mano dietro la testa.

“Dai … ora andiamo!” disse lei rialzandosi in piedi e questa volta camminando. Era meglio andarci cauti se non
 voleva trovare altre sorprese.


“Ehi aspetta, non senti anche tu uno strano rumore?” chiese Rufy.

“Mmh? Ora che me lo fai notare … hai ragione …” disse la mora girandosi ma non facendo in tempo a capire
 cosa stesse succedendo che un’enorme quantità d’acqua li sommerse …


                                                                      ***

“Ehi Nami …” disse lo spadaccino fermandola per un braccio.

“Uhm, dimmi?” chiese lei sorridendo dolcemente.

“Fa stare davanti me, non si sa mai … magari c’è qualche trappola!” disse lui facendola mettere dietro di se.

“He he …” disse lei sorridente.

Difatti, come aveva previsto zoro, un muro si parò difronte a loro, impedendogli il passaggio e un altro alle
 loro spalle, chiudendogli così ogni via di fuga.


“Maledizione!” disse Zoro osservando il soffitto che cominciava ad abbassarsi.

“Oddio Zoro e ora?” chiese la navigatrice terrorizzata.

“Abbassati Nami!” disse lui bloccando il soffitto con la sua forza, ma non potendo compiere altri movimenti.
 Sentiva che le forze lo avrebbero abbandonato da un momento all’altro, era ancora indebolito da Thriller
 Bark.


“MALEDIZIONE NAMI! TROVA UN MODO PER USCIRE DA QUI!” disse lui stringendo i denti.

“Si!” disse la rossa gattonando fino  al muro e cercando di trovare una parte meno resistente.

“Userò il mio Perfect Clima Attack! Dovrebbe funzionare!” si disse la ragazza sfoderandolo e creando una
 sfera di elettricità che scagliò contro il muro che si distrusse.


“Ma … è stato troppo facile!” si disse Nami uscendo immediatamente da li, ma appena fu fuori saltò tutto in
 aria, facendola volare a metri di distanza e facendo sotterrare il povero Zoro dalle macerie.


“ZOROOOOOOOO!” gridò la rossa precipitandosi immediatamente vicino le macerie e cominciando a
 cercarlo.


“ZORO! ZORO! ZORO!” disse la navigatrice intravedendo un braccio insanguinato e tirandolo fuori.

“N-Nami … stai bene?” chiese lui aprendo gli occhi.

“Si, si io sto bene! Ma tu? Sei ancora debole, ce la fai a resistere? Dimmi che ce la farai!” disse lei con le
 lacrime agli occhi.


“Nami … calmati … sto bene!” disse Zoro alzandosi in piedi. Come sempre si stava dimostrando forte e
 orgoglioso.


“Sicuro? Non è meglio che tu rimanga qua e che io prosegua da sola?” chiese la rossa premurosa.

“No, andiamo!” disse lo spadaccino cominciando a camminare, seguito subito dalla navigatrice, che però si
 fermò improvvisamente, captando uno strano rumore.


“Zoro … corri ….” Disse lei spaventata cominciando a correre.

“Cosa? Perché?” chiese non capendo.

“CORRI!!! L’ACQUA!” gridò la rossa cercando invano di sfuggire a quell’enorme quantità d’acqua, ma
 venendone inghiottita insieme allo spadaccino...


                                                                  ***
“Ragazzi, sarà ma a me questo posto mi inquieta …” disse Usop terrorizzato che seguiva Franky affiancato da
 Chopper.


“Tranquilli fratellini, ci sono io con voi!” disse Franky ghignando.

“Speriamo che non ci siano trappole …” si disse Chopper guardandosi intorno.
Improvvisamente si sentì uno strano rumore proveniente da dietro di loro. Si girarono, cercando di capire di
 cosa si trattasse, finchè non riuscirono a vedere un enorme palla che rotolava verso di loro.
“AAAAAAAAAAAAAAAH!” gridarono i tre cominciando a correre, cercando di non farsi schiacciare.

“Tranquilli, ci penso io!” disse Franky facendo uscire un missile dal suo braccio, ma fu inutile, quella palla
 sembrava essere indistruttibile.


“AAAAAH! MORIREMO!” gridò Usop con le lacrime agli occhi.

“AIUTO! AIUTO! AIUTO!” gridò Chopper in versione quadrupede per correre più veloce.

“GUARDATE! C’E’ UNA STANZA! ENTRIAMOCI!” disse Franky indicando una porta che si trovava lungo il
 corridoio. I tre immediatamente ci entrarono, riuscendo così a scamparla.


“L’abbiamo vista brutta …” disse Usop accasciandosi a terra.

“Mamma mia … che paura …” disse Chopper.

“Credo che i problemi siano appena cominciati!” disse franky guardando davanti a se.

“Ma che cos’è?” si chiese Chopper avvicinandosi a quello strano oggetto.

“Ragazzi … ma quella è …” disse Usop indietreggiando spaventato.

“Cosa?” chiesero i due.

“UNA BOMBAAA!” gridò il cecchino uscendo in tutta fretta da quella stanza. I due lo seguirono spaventati e
 dopo qualche secondo l’intera stanza esplose.


“Siamo salvi …” disse Usop asciugandosi il sudore sulla fronte.

“Non direi proprio!” disse Franky osservando due enormi palle arrivare dalle due parti opposte del corridoio.

“AAAH! CHE FACCIAMO ORA?” chiesero Usop e Chopper spaventati, abbracciandosi.

“Ci penso io!” disse Franky bloccando con quanto più forza aveva quelle due sfere.

“ORA MI SONO STUFATO!!!” gridò riducendole in frantumi.

“La strada è libera! Super!” disse ricominciando a camminare sotto lo sguardo stupito dei due compagni.  

“Aspetta … sento uno strano odore … come … come d’acqua!” disse la piccola renna.

“Acqua?” chiesero i due.

“Si …ACQUA!” gridò Chopper prima di essere inghiottito dalle acque insieme ai due compagni.

                                                                ***

“Oh dolce Robin-san fammi stare davanti, così in caso di eventuali pericoli ti difenderò io!” disse Sanji
 galantemente.


“Come vuoi Sanji …” gli disse la donna sorridendogli.

“Yohohoho difenderai anche me, vero?” chiese lo scheletro speranzoso.

“No, difenderò solo la mia Robin-san!” disse Sanj acido.

“Attenzione!” disse Robin mettendosi sulla difensiva.

“Pericolo in arrivo …” disse Sanji assottigliando gli occhi fino a ridurli a due fessure.

“AAAAH! DEGLI SPIEDI!” gridò Brook cercando di schivarli.

“Attenta Robin-san!” disse il cuoco prendendo in braccio l’archeologa e cominciando a schivare tutti quegli
 spiedi che avevano l’aria di essere velenosi. Gli spiedi dopo un po’ cessarono di piovere dal cielo come
 grandine e i tre pirati poterono finalmente rilassarsi.


“Yohohoho con queste trappole non ci batteranno mai!” disse Brook ridendo falsamente.

“Robin-san tutto bene?” chiese il cuoco facendola scendere dalle sue braccia.

“Si, grazie Sanji!” disse la corvina sorridendogli.

“Proseguiamo e speriamo di non trovare altre trappole …” disse il cuoco mettendosi a capo dei tre.

“Fermi … sentite questo strano rumore?” chise lo scheletro fermandosi improvvisamente.

“Che rumore? Io non sento nulla …” disse Sanji. Improvvisamente anche Robin captò qualcosa e sbarrò gli
 occhi, sperando che non fosse ciò che pensava.


“Ora lo sento anche  io…” disse Sanji.

“Sembra …” disse Brook.

“Come se fosse ….” Disse Sanji.

“ACQUA!!!” gridarono i tre osservando il corridoio venir invaso dall’acqua …

                                                            ***
A poco a poco Nami riaprì gli occhi, ritrovandosi in una stanza, bagnata da capo a piedi, con tutti i suoi
 compagni di ciurma privi di sensi.


“Mmmh? Ragazzi! Svegliatevi!” disse scuotendoli uno ad uno.

“Mmmh?” dissero i nove risvegliandosi.

“Oh mamma … credevo di essere morta …” disse Hoshi guardandosi le mani.

“Ha ha l’abbiamo vista brutta ma è stato divertente!” disse Rufy ridendo.

“Ehi Chopper? Tutto ok?” chiese Usop alla piccola renna.

“Ho creduto veramente di morire …” disse Choppy con le lacrime agli occhi.

“Superr! L’abbiamo scampata anche questa volta!” disse Franky.

“Robin-san? Non sei ferita? Tutto bene vero?” chiese Sanji preoccupato per l’archeologa.

“Tranquillo, sto bene …” disse la mora guardandosi intorno e cercando di capire in quale altro trabocchetto
 fossero finiti.


“Yohohoho! Ho creduto rimetterci la pelle, anche se io non ho la pelle! Yohoho!” disse Brook.

“Appurato che siamo tutti salvi, il problema ora è dove ci troviamo e quale altro trabocchetto ci aspetta …”
 disse Zoro alzandosi in piedi e guardandosi intorno.


“C’è una porta, entriamo no?” chiese Rufy ingenuamente.

“Aspetta, andiamoci con cautela!” disse Hoshi senza guardare in faccia il suo capitano. In fondo, quella
 sarebbe stata la sua ultima avventura con lui …


“Ok!” disse Rufy aprendo la porta incosciente come al solito.

“Ancora non riesco a credere che sia lui il mio capitano …” disse Nami battendosi una mano in faccia.

“Ehi ragazzi! Guardate! Una foresta piena di alberi rossi!” disse Rufy facendo un passo in avanti ma tornando
 immediatamente indietro dato che era finito su una distesa di erba fatta da spilli.


“Ma che diavolerie è mai questa?” si chiese Zoro osservando quell’inferno. Le foglie non erano rosse per il
 loro colore naturale, ma perché erano intrise del sangue dei condannati.


“Credo che siamo appena giunto al livello 1 …” disse Robin osservando i prigionieri che si lamentavano dal
 dolore.


“Come facciamo ad attraversarla?” chiese Usop.

“Yohohoho per me non è affatto un problema, io sono leggero e fatto di ossa perciò gli spilli non mi
 penetreranno!” disse Brook saltellanto per il prato di spilli.


“Qui si dovrebbero trovare i meno ricercati …” disse Hoshi ragionando.

“Esatto, e salendo di livello dovremmo trovare quelli con tagli sempre maggiori …” disse Nami completando la
 frase per l’amica.


“Apparte Brook, è impossibile passare senza ferirsi …” riflettè Zoro osservando l’enorme distesa di spilli.

“Bhe, posso allungarmi e aggrapparmi ad uno di quegli alberi!” disse Rufy sorridendo a trentadue denti.

“Oppure …” disse Hoshi tirando fuori una lunga corda con un aripione dal suo zaino e lanciandola contro un
 albero, legando l’altra estremità in cima alla porta.


“Posso creare una specie di funivia ninja!” disse cominciando ad avanzare, appesa alla corda.

“Buonda idea …” disse Zoro seguendo la ragazza.

“La mia Hoshi-chan è un genio!” disse Sanji con gli occhi a cuoricini.

Così tutti i pirati cominciarono ad avanzare verso il livello 2, ma la cosa sembrava troppo facile. Non c’era
 nulla di strano apparte qualche prigioniero che urlava dolorante.


“E’ tutto troppo tranquillo …” si disse Robin guardandosi intorno.

Una figura oscura li osservava nascosta dietro un albero e con un ghigno stampato in faccia estrasse un
 coltello dalla sua tasca e tagliò la corda, facendo così finire tutti i pirati tra gli spilli.


“AAAAH!” gridarono tutti mentre cadevano. Finirono tutti con i corpi tra gli spilli, tagliandosi in innumerevoli
 parti del corpo, tutti tranne Nami e Robin che vennero prontamente afferrate dai rispettivi Zoro e Sanji. Lo
 spadaccino strinse i denti, per non urlare come una femminuccia, mentre a Sanji sfuggì un mugugno di
 dolore.


“Zoro! Lasciami! Così oltre al peso del tuo corpo hai anche il mio!” disse Nami preoccupata per il suo
 compagno di ciurma, nonché quasi fidanzato.


“Io posso resistere!” disse lui non mollando la presa.

“Basta correre e il dolore non si sentirà più!” disse Sanji prendendo a correre con Robin in braccio, diretto
 verso un buco che sicuramente avrebe condotto al livello due.


“Ai …” disse Hoshi rialzandosi in piedi, mentre gli spilli le si conficcavano nella carne.

“Ehi, tutto bene?” le chiese Rufy rialzandosi, anche lui intriso di sangue.

“Non preoccuparti!” disse lei prima di essere afferrata da Sanji e venire trasportata insieme a Robin verso il
 buco.


“Scusami Hoshi-chan, non sono riuscito a prenderti prima!” disse Sanji correndo più veloce che poteva per
 provare il meno dolore possibile.


“Ma così Sanji ti farai ancora più del male!” disse la giovane Ninja in pena per il cuoco.

“Il mio dolore non è nulla paroganato a quello che proverei se voi vi faceste del male!” disse il biondo
 sorridendo leggermente.


Il resto della ciurma imitò lo spadaccino e il cuoco e prese a correre verso il buco nel pavimento.

Peccato solamente che di fronte all’uscita si parò un uomo, probabilmente della marina, che gli impedì il
 passaggio.


“Yohohoho! Ci penso io ragazzi!” disse Brook sguainando la sua spada e cominciando a combattere con l’uomo,
 permettendo così ai suoi compagni di accedere al livello 2 di impel down!


                                                                  ***

I pirati giunsero su delle scale da percorrere verso il basso, difatti i livelli partono dal livello del mare fino a
 giungere al fondale marino. In tutto erano cinque livelli.


“Dai ragazzi sbrighiamoci! Non vedo l’ora di riabbracciare il mio fratellone!” disse Rufy sorridendo a
 trentadue denti.


“Attenti! Arrivano dei marines!” disse Hoshi sfoderando uno dei suoi kunai.

“Taglio dell’orco!” disse Zoro facendo a fettine alcuni Marines.

“Mitragliatrice Gum Gum! In azione!” disse Rufy liberando il passaggio ai suoi compagni.

“Ma bene … la ciurma di cappello di paglia … non ho la minima idea di come voi siate riusciti ad arrivare
 all’entrata del livello 2, ma la vostra corsa finisce qui!” disse un uomo comparendo di fronte a loro.


“E tu saresti?” chiese Nami sfoderando il suo Perfect Clima Attack.

“Lusingato di fare la sua conoscenza signorina, io sono il guardiano del livello due e di qui non passerete!”
 disse lui ghignando. Era piuttosto alto, con due corna in testa, due mitragliatrici al posto delle braccia e
 delle ruote al posto delle gambe. Era tutto meno che umano.


“Ma che roba sei?” chiese Usop a bocca aperta.

“Qualsiasi cosa sia, qui ci pensiamo io, Usop e Chopper!” disse Franky pronto allo scontro.

“S-si! Voi proseguite! Lasciate fare tutto a noi!” disse Usop con le gambe che gli tremavano. Aveva un po’
 paura, ma secondo la sua logica era meglio affrontare quel nemico piuttosto che uno dei livelli successivi. Più
 si scendeva e più i nemici sarebbero stati forti!


“Rumbe ball!” disse Chopper mangiando una delle sue speciali pillole. Avrebbe combattuto fino alla fine, non
 si sarebbe tirato indietro!


“Bene ragazzi! Lasciamo tutto nelle vostre mani!” disse Rufy seguito da Hoshi, Sanji, Zoro, Nami e Robin.

“Fidatevi di noi!” disse Franky attaccando il nemico con il suo Strong Right, ovvero un attacco a distanza con
 il quale lancia un pugno fissato al corpo con una catena.


“Vedete di tornare tutti sani e salvi!” disse Nami entrando al livello due insieme ai compagni di ciurma.

Il livelo due si presentò come un luogo pieno di bestie feroci che torturavano i prigionieri
Tra le vecchie conoscenze della ciurma si trovano anche Mr3, della Baroque Work, e Baggy il Clown, che
 presero parte alla fuga insieme ai sei pirati.


“Non conosco il motivo per il quale tu sia qua cappello di paglia, ma ho deciso di aiutarti se questo è l’unico
 modo per fuggire!” disse Baggy sorridendo sornione.


“Si, concordo in pieno!” disse Mr 3 seguendo i pirati.

“E’ tanto che non ci si vede ragazzi!” disse Rufy sorridendo a trentadue denti.

“Scusate se mi permetto, ma questi chi sarebbero?” chiese Hoshi che ovviamente non poteva conoscerli.

“Già, tu ancora non c’eri! Loro sono nostri vecchi nemici!” disse Nami affiancandola nella corsa.

“Ah, capisco … quanta gioia che prova Rufy a rivedere vecchi nemici …=.=” disse la mora perplessa.

“Ormai dovresti conoscerlo, lui è fatto così!” disse la navigatrice sorridente.

“Questo posto non mi piace …” disse Sanji osservando quelle creature feroci che cominciavano ad avvicinarsi
 a loro.


“Hai notato anche tu? Sono veramente molto strane …” disse Robin osservando dei leoni con la testa da uomo
 in grado di sbranare una persona senza lasciare nemmeno le ossa oppure dei millepiedi che all’occorrenza
 potevano scomporsi in migliaia di piccoli scorpioni.


“Che posto …” disse Nami tra se e se un po’ intimorita.

“Ehi, fate attenzione!” disse Zoro mettendosi sulla difensiva, venendo attaccato dal leone con la testa d’uomo.

“Aaaaah!” gridò Nami venendo azzannata ad un braccio da un leone.

“NAMIII!” gridò Hoshi cercando di colpire il leone con uno dei suoi kunai, ma sembrava avere la pelle fatta
 d’acciaio.


“Maledizione!” disse Zoro che non poteva fare nulla visto che era indaffarato a pensare all’altro leone.

“Collier Shot!” disse Sanji sferrando un potente quanto veloce calcio al collo del leone, che volò a metri di
 distanza.


“Nami …!” disse Hoshi avvicinandosi alla ragazza. Aveva un enorme ferita sul braccio dal quale fuoriusciva una
 notevole quantità di sangue.


“Hoshi-chan, occupati di Nami, ci penso io a tenere buoni questi gattini!” disse Sanji accendendosi, come era
 consueto fare, una sigaretta.


“Si …” disse Hoshi strappandosi un pezzo di maglietta e cercando di tamponare la ferita.

“Ma che roba è?”  si chiese Zoro tagliando a fettine un millepiedi che però diede vita a migliaia di piccoli
 scorpioni.


“Cavolo fa attenzione! Sono scorpioni velenosi!” disse Hoshi prendendosi in spalla l’amica e cominciando a
 saltare qua e la cercando di evitarli.


“Ma che carini!” disse Rufy entusiasta all’idea di accarezzare quegli animaletti.

“NO RUFY! NON TOCCARLI! SE TI PIZZICANO MORIRAI!” gridò Hosh al capitano che dapprima guardò
 quegli animaletti e poi li spazzò via con un calcio.


“Volevano ingannarmi!” disse Rufy gonfiandosi le guancie.

“Dirigiamoci verso l’entrata per il livello 3! Stare qui non ci servirà a nulla e poi ci sono dei prigionieri del
 livello di Mr 3 e Baggy!” disse Sanji abbattendo alcuni mostri.


“Si! Hai ragione!” disse Hoshi correndo con Nami sulle spalle in cerca di un uscita.

“Ehi! Cosa intendevate per prigionieri del nostro livello?” chiese Baggy lievemente offeso.

“Nulla!” disse Hoshi facendo la finta tonta.

“Ehi Sanji, guarda li …” disse l’archeologa indicando una figura in penombra che ghignava.

“Ho sentito provenire un sacco di baccano dall’entrata del livello tre e così mi sono incuriosito … e guardate
 un po’ cosa ho trovato, dei mocciosi che giocano a fare gli eroi … non vi lascerò accedere al livello tre, io
 sono il guardiano!” disse la misteriosa figura mostrandosi e rivelando un aspetto demoniaco. Era una specie
 di colosso alto quattro metri e largo tre, con dei canini affilatissimi e delle unghie lunghissime …


“Chi si occupa di questo?” chiese Robin fermandosi.

“Sanji, Robin! Lascio tutto nelle vostre mani!” disse Rufy sorpassando con un balzo il gigante.

“Si capitano!” dissero il cuoco e l’archeologa pronti a combattere.

“Hoshi, Nami, Zoro! Con me!” disse il moro entrando nel buco che avrebbe portato al livello tre.

“Non vi lascerò passare!” disse il gigante cercando di colpire in pieno Hoshi con in groppa nami.

“Ahh … non posso difendermi con Nami sulle spalle!” disse la mora chiudendo gli occhi, pronta ad incassare il
 colpo.


“Il tuo avversario sono io! Odio chi prova a far del male a delle ragazze, ora pagherai!” disse Sanji che con
 un piede aveva bloccato il colpo del gigante.


“Forza muoviamoci!” disse Zoro buttandosi nel buco, seguito subito dalla mora.

“Grazie Sanji!” disse la ninja prima di sparire alla vista degli amici.

“Bene, cerchiamo di fare un lavoro veloce …” disse l’archeologa pronta ad usare le sue abilità.

“Tranquilla Robin-san, non ci sarà nemmeno bisogno che tu ti sporchi le tue candide e delicate manine, qui ci
 penserò io!” disse il cuoco facendola indietreggiare di qualche passo, pronto allo scontro.


                                                             ***

Rufy, insieme ai tre compagni di ciurma e ai due prigionieri in fuga erano finalmente giunti al livello 3. Faceva
 veramente molto caldo e li venivano tenuti i prigionieri con una taglia superiore ai 50.000 berry. Qui i
 prigionieri venivano lasciati moribondi, dandogli raramente cibo e acqua.


“Che brutto posto …” disse Hoshi facendo scendere Nami dalle sue spalle che finalmente si stava
 riprendendo.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      

 
“Ohi Nami, tutto bene?” le chiese Rufy sorridente.

“Si, è stato un capogiro momentaneo …” disse la rossa sentendosi bruciare la ferita al braccio.

“Sicura di riuscire a continuare?” chiese Zoro fulminandola con lo sguardo.

“Sicurissima, e poi non vedo altra soluzione!” disse la navigatrice sorridendo a mala pena.

“E allora andiamo avanti!” disse il capitano cominciando a correre, anche se cominciava ad avere piuttosto
 caldo.


I ragazzi proseguirono per un po’, finchè non incontrarono Mr 2, che, anche se la sua taglia era inferiore ai
 50.000 berry, si trovava comunque li. Decise di unirsi a loro per fuggire da quel posto.


“Cappello di paglia! Che gioia rivederti!” disse Mr 2 abbracciando il ragazzo.

“Quanto tempo! Che bello!” disse Rufy cominciando a saltellare insieme a Mr 2.

“Ehm , non vorrei rovinare questo momento, ma dobbiamo andare a salvare Ace …” disse la mora.

“Si, hai ragione!” disse Rufy spiegando brevemente il motivo della sua ‘visita’ a Mr 2.

“Capisco, allora vi darò una mano!” disse l’ex agente della Barock Works unendosi al gruppetto.

Un nuovo guardiano sbucò di fronte a loro, questa volta era una donna!

“Salve pirati, mi è stato incaricato di fermarvi … chi vuole essere il primo a morire? Tu, ragazzo dai capelli
 verdi?” chiese la ragazza guardando con sguardo malizioso Zoro. Era una ragazza dai capelli rossi e gli occhi
 verdi, molto bella  e sembrava anche piuttosto tranquilla.


“No, tu non farai fuori proprio nessuno!” disse Nami sfoderando il suo Perfect Klima Attack, infastidita
 sguardo che quell’oca mandava a Zoro.


“Oh, è una sfida tesoro?” chiese la rossa.

“Si! Rufy! Qui ci penso io, voi andate avanti!” disse Nami sicura.

“Si, andata avanti, io rimango qui … non vorrei che la facessero fuori!” disse Zoro sfoderando le sue spade e
 pronto a combattere. Non gli importava se era una ragazza, l’avrebbe eliminata se avesse provato a far del
 male a Nami.


“Ok! Mr3, Mr2, Baggy e Rufy! Andiamo!” disse Hoshi provando a sorpassare la rossa, ma venendo colpita allo
 stomaco. Aveva una velocità inaudita.


“I tuoi avversari siamo noi!” disse Nami provando a colpirla con il suo bastone, ma  la rossa per poco non la
 tagliò in due con una spada prontamente fermata da Zoro.


“Andate! Sbrigatevi!” disse lo spadaccino.

“Si!” dissero i cinque passando al livello sottostante.

“E ora a noi!” disse Nami cercando di capire quale strano potere avesse quella rossa.


To be continued ....


Naaaaa ho fatto un errore di calcolo U___U questo non è il più bel capitolo della storia, è solo un chappy di
 transizione U___U perdonate la svista, sarà il prossimo, altrimenti questo veniva troppo lungo XD ho
 affrettato un pò le cose perchè li ritengo un pò pallosi tutti questi combattimenti, perciò ho deciso di fare
 una cosa sbrigativa XD sono sicura che nel prossimo chappy rimarrete di stucco! Non vi aspettereste mai
 una cosa del genere, ma ora basta spoilerare U__U passiamo ai ringraziamente piuttosto XD


crazykikka: Ciaooo XD si è verissimo sei sempre la prima a recensire e perciò la prima a ringraziare! Allora
 allora per prima cosa mi scuso, questo non è uno dei capitoli più belli, ma come ho detto prima solo uno di
 transizione ^^" piccolo errore di calcolo ^^" perdon, sarà il prossimo, comunque ... Rufy si, le vorrebbe
 comunque bene a quella ragazza anche se gli distruggesse il suo cappello di paglia XD Hoshi si fa troppe
 seghe mentali, perchè pensa che di aver abusato di lui e perchè crede che ora lui non la guardi più come
 prima XD pensa che non la am ecc ... insomma si, si fa le seghe mentali XD Rufy o Ace, Ace o Rufy, chi lo sa!
 XD si vedrà più avanti XD alla prossima  cara XD ciao baci


princessnami: Ciao XD si si zoro e nami fanno i teneri ed impel down è appena agli inizi con nuove avventure
 e tante sorprese muahaha ciao baci tvb alla prossima XD


33 Devil_Black_Rose 33: Ciao XD per prima cosa perdono XD in questi giorni sono stata un pò impegnata e
 non ho potuto leggere il seguito della tua fic ma dopo rimedio U____U comunque, si si l'arrivo ad impel
 Down è molto sveltito e anche i combattimenti sono un pò brevi XD voglio arrivare subito al clow (o come si
 scrive XD) senza annoiare troppo XD spero che ti piaccia il chappy, ciao baci XD


tenshifly: Ciao XD tu preferisci Rufy ma chissà la mia mente sadica con chi la farà mettere alla fine U___U
 magari un finale a sorpresa dove svela che si è innamorata di Usop dal primo momento XD (O.O Non farmi
 questo ...nd Hoshi) comunque U__U"" apparte gli scleri, si Hoshi di problemoni se ne fa, tante seghe mentali
 come dice crazykikkia XD magari riparte con Ace, magari no, magari non sta con nessuno dei due e se ne va
 per i mari da sola o magari ci rimette le penne U_U chi lo sa (io lo so XD) Personalmente anche io non avrei
 lasciato Ace, ma lei aveva degli obblighi verso il suo regno e non poteva lasciar morire milioni di persone
 solo per un suo capriccio XD ciao baci alla prossima!!


la scrittrice. Ciao XD si si Hoshi se le canta e se le suona U___U ha il difetto di non far mai parlare la gente
 XD tira subito le conclusioni senza dare il tempo di spiegare XD ma che ci si vuol fare, i nostri amati fratelli
 la accettano comunque sia con i suoi pro che con i suoi contro XD chissà se Hoshi se ne andrà con Ace, o
 rimarrà con Rufy, o se ne va da tutt'altra parte senza nessuno dei due fratelli, oppure muore, o si scopre
 che è sempre stata innamorata di Usop o ...( BASTA! nd tutti) Ok Ok ^^"" la smetto con gli scleri XD ciao
 baci alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 60
*** Il ritrovamento di Ace!/ L'ultimo bacio, mia dolce bambina ... ***


“Rufy! Ma quanti altri guardiani credi che incontreremo?” chiese la mora cominciando a correre per uno
 strano livello, dove faceva molto caldo.

“Non lo so, se ne incontreremo altri io combatterò e tu continuerai a cercare Ace!” disse il capitano convinto.

“C’è un bivio!” disse mr 2 fermandosi di fronte alle due strade.

“Io e Hoshi di qua, voi tre dillà!” disse Rufy deciso, senza dare il tempo di ribattere a nessuno.

"Va bene pagliuccio!" dicce Mr 2.

La mora seguì il ragazzo, senza opporre resistenza.

“Siamo al livello quattro, fa un caldo infernale, è pieno di prigionieri e allora perché non c’è uno straccio di
 guardia?” si chiese Hoshi, cominciando a sospettare qualcosa.

“Bhe, staranno a mangiare!!” disse Rufy ingenuamente.

“Oppure stanno organizzando una trappola!” disse la mora guardandosi attentamente intorno e notando che
 uno dei prigionieri stava estraendo una pistola e la stava puntando contro di loro.

“Come sospettavo!” disse la ragazza sfoderando un kunai e tirandolo verso quell’uomo, colpendolo in pieno
 braccio e facendogli cadere la pistola.

“Ma che fai? Perché colpisci i prigionieri?” chiese Rufy non capendo.

“Apri gli occhi Rufy! Non sono prigionieri ma marine travestiti da essi!” disse la giovane Ninja pronta allo
 scontro.

“Ah si? Quindi ci volevano ingannare?” chiese il ragazzo cominciando ad arrabbiarsi.

“Si … Rufy =.=” disse la ragazza sorpresa ancora una volta dalla sua ingenuità.

“Maledetti!!! MITRAGLIATRICE GOM GOM! IN AZIONE!” girdò il ragazzo di gomma facendo piazza pulita
 di marines.

“Eppure è strano … sanno quanto siamo pericolosi, perché mandarci solo dei semplici marine?” si chiese
 Hoshi, sospettando che ci fosse ancora una trappola.

“Forza andiamo! Questi qui non valevano nulla!” disse Rufy sorridendo alla ragazza e ricominciando a correre.

“No aspetta Ruf” troppo tardi. Un misterioso combattente l’aveva già colpito in pieno viso, facendolo volare
 verso di lei.

“Come sospettavo …” dice squadrando quella figura. Era un uomo molto alto, sembrava un gigante. Sarà stato
 3 metri se non 4!

"Oi, oi, oi ... maledizione, chi mi ha colpito così forte?" chiese Rufy massagiandosi la testa.

"Guarda la capitano, abbiamo compagnia ..." disse Hoshi. Capitano? Non lo aveva mai chiamato così, qualcosa
 stava cambiando ...

"Bene! E allora me ne occupo io! Salverò mio fratello Ace! Tu Hoshi, è meglio se vai avanti, non voglio che ti
 fai male!" le disse sorridente. La ragazza abbassò lo sguardo. Come faceva ad essere così naturale e
 tranquillo? Forse era lei che si stava facendo troppi problemi o forse ... forse le piaceva ancora Ace? Già ...
 cosa avrebbe fatto una volta che avessero salvato Ace? Chi dei due avrebbe scelto?

Era così immersa nei suoi pensieri che non si accorse del gigante che la stava per attaccare. Fortunatamente
 fu tratta in salvo da Rufy, che prontamente l'aveva presa in braccio.

"Ehi Hoshi? Tutto bene?" chiese preoccupato.

"Eh ... si! Io vado a cercare Ace!" disse, scendendo dalle braccia di Rufy e cominciando a correre. Se doveva
 fare un scelta l'avrebbe fatta dopo, se avesse putacaso scelto Rufy, gli avrebbe detto dopo che l'amava ...

                                                              ***

“ACEEEE!!!” gridò la corvina correndo per il corridoio che avrebbe finalmente condotto da Ace. Per arrivarci
 avevano dovuto affrontare mille difficoltà e i loro compagni di ciurma stavano tutti rischiando la vita. Come
 se non bastasse Rufy si stava battendo fino all’ultimo sangue con il nemico che si trovava a sorvegliare
 l’entrata del quinto livello. Era stato chiaro e tondo, doveva andare a salvare suo fratello, li ci avrebbe
 pensato lui …

“ACEEEEEE!” gridò nuovamente Hoshi giungendo finalmente in un luogo un po’ buio dove si trovavano diverse
 prigioni.

“Chi è che urla?” chiese un uomo che si trovava seduto davanti alle prigioni, probabilmente il guardiano.

“Tu, dimmi immediatamente dove si trova Ace Pugno di Fuoco!” disse la ragazza con sguardo minaccioso.

“Non avrei mai creduto che una ragazza sarebbe riuscita ad arrivare fino al livello cinque, ma comunque resta
 il fatto che questa prigione è famosa perché nessuno è mai riuscito a fuggire di qui, perciò non ti lascerò
 liberare quel Pugno di Fuoco! Dovrà essere giustiziato a breve e questo avverrà!” disse l’uomo. Era basso,
 con i capelli marroni e brizzolati, gli occhi di un inusuale color bianco e le unghie affilatissime.

“Non credere di riuscire a fermarmi, nanetto! Devo liberare Ace!” disse la mora facendo un passo avanti.

“Oh, ma quale onore, quasi non ti riconoscevo, la famosa principessa oscura! Allora in questo caso sarà un
 vero piacere combattere contro di te!” disse il nanetto rimanendo immobile, senza muovere un muscolo.

“Ti conviene metterti in guardia se non vuoi fare una brutta fine! Sono molto più pericolosa di quello che
 credi!” disse mettendosi in posizione di combattimento.

“Tu attaccami, so bene quello che faccio!” disse il nanetto sorridente. Sembrava innocuo, ma se l’avevano
 messo al quinto livello doveva essere molto più forte di ciò che le apparenze mostravano …
Con un balzo, scattò in avanti e provò a colpirlo, ma il suo colpo andò a vuoto. Era come se si fosse spostato a
 velocità impressionante.

“Ehi, ma dove sei finito?” chiese la ragazza non riuscendo a vederlo da nessuna parte.

“Sono qui …” disse lui comparendole alle spalle.

“Ma che …” disse lei girandosi velocemente e provando a colpirlo, ma ancora una volta le sfuggì.

“Non riuscirai mai a prendermi … sono l’uomo più veloce della terra …” disse lui calmo e tranquillo
 comparendole davanti.

“Bhe, la velocità non basta a battermi!” disse Hoshi sbuffando.

“Si, lo so benissimo, infattii ho intenzione di usare qualche altra tecnica speciale!”

“Tsè, libererò Ace comunque!” disse provando nuovamente ad attaccarlo, ma andando a sbattere contro una
 colonna spuntata in quel momento.

“Ma come è possibile?” si chiese la mora guardando quella colonna stupita e vedendo che il suo avversario si
 trovava alle sue spalle. Eppure era convinta che quella colonna si trovasse proprio alle sue spalle mentre
 attaccava quel castano …

“Allora, vuoi qualche altro assaggio della mia forza?” chiese lui pacato.

“Non fare tanto lo sbruffone e non sottovalutarmi, ora vedrai!” disse la mora moltiplicandosi. Ora c’erano
 cinque Hoshi.

“E ora … attacchiamolo!” disse quella originale scagliandosi nuovamente contro il nemico. Ma il risultato non
 fu tanto diverso da prima. Tutte e cinque le Hoshi si andarono a scontrare contro una parte diversa del muro
 o contro le sbarre della prigione.

“Che scena simpatica … allora, vuoi continuare o ti arrendi e ti fai catturare? Prometto che tratterò con
 rispetto una bellezza come te!” disse il castano sorridendo.

“Ma come diavolo fai? Che cosa sei tu?” chiese la mora non riuscendo a capire come facesse a fare quelle
 assurdità.

“Ho mangiato un frutto del mare, il frutto sposta-sposta, che mi permette di spostare qualsiasi cosa con la
 forza del pensiero a una qualunque velocità” disse sempre pacato e tranquillo.

“Allora non eri tu a muoverti, ma ero io a spostarmi!” disse la mora aprendo la bocca incredula.

“Esatto, vedo che sei perspicace^^!” disse sorridente.

“Bhe, allora se è così … non avrei possibilità contro di te giusto?” chiese lei sorridendo.

“Esatto!”

“E’ qui che ti sbagli! Io non mi arrendo mai!” disse tramutando il suo sorriso in un ghigno.

“Non avevo mai usato una tecnica del genere prima d’ora, ma mi vedo costretta …” disse componendo degli
 strani simboli.

“Uhm?” si chiese il castano curioso di vedere cosa si inventasse.

“Arte illusoria, illusione del demonio!” disse la ragazza. Intorno al castano tutto si tramutò, diventando di uno
 strano colore rosso e le fiamme cominciarono ad invadere tutto. La mora scomparve alla vista del castano
 che provò a spostare le fiamme con la sua abilità, ma non riuscendoci venendo così inghiottito dal fuoco.

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!” urlò il castano mettendosi le mani tra i capelli sotto la sguardo divertito
 della mora.

“Combatti un po’ contro il demonio, quando l’illusione sarà sciolta io avrò già salvato Ace!” disse
 sorpassandolo e cominciando a perlustrare prigione per prigione.

“ACEEE! SE MI SENTI RISPONDI!!!” gridò la ragazza urlando a squarciagola.

“Ehi! Tu! Stai cercando pugno di fuoco?” chiese uno strano individuo incatenato in una delle prigioni.

“Si e tu saresti?” chiese la ragazza alzando un sopracciglio.

“Sono Arlong! So dove si trova, se tu fossi così gentile da liberarmi potrei portarti da lui, che ne pensi?”
 chiese l’uomo-pesce sorridendo falsamente.

“Arlong hai detto? Non sei per caso quell’uomo pesce che conosce Nami?” chiese la mora assottigliando gli
 occhi a due fessure. Arlong cominciò a sudare freddo.

“No, non so chi sia questa Nami!” disse bugiardo.

“Ah, peccato, è una mia acerrima nemica, la voglio morta!” disse la mora sorridendo falsamente.

“Potevi dirlo prima! Certo che la conosco! La voglio morta anche io! Il suo amichetto cappello di paglia mi ha
 battuto e a causa sua sono finito qui dentro!” disse Arlong ricordandosi di quei due.

“Ah si?” chiese lei interessata.

“Già, appena uscirò di qui li andrò a cercare per avere la mia vendetta!” disse l’uomo pesce arrabbiato.

“In tal caso, non ti permetterò di far del male alla mia sorellina Nami e al mio capitano Rufy!” disse la
 ragazza sorridendo a trentadue denti e sfoderando un kunai.

“COSA? MI HA IMBRGOLIATO! MALEDETTA RAGAZZINA!” urlò l’uomo pesce adirato.

“E questo è per tutto ciò che hai fatto passare a Nami!” disse tirandogli un kunai che gli si conficcò in una
 gamba.

“GIURO CHE QUANDO USCIRO’ DI QUI FARO’ FUORI ANCHE TE!” gridò Arlong adirato

“Si, si, contaci!” disse la mora continuando a camminare alla ricerca di Ace.

Camminò ancora a lungo fino a giungere di fronte ad una prigione isolata dalle altre. Sul fondo c’era legato al
 muro qualcuno, che si trovava ad occhi chiusi e probabilmente privo di sensi.

“Ehi, tu! Sei sveglio?” chiese Hoshi tentando di capire chi fosse.

“Cos’è … avete anticipato la mia morte?” chiese il ragazzo non alzando lo sguardo.

Quella voce … impossibile non riconoscerla, così profonda ma allo stesso tempo sicura e orgogliosa … non
 poteva essere altri che Ace!

“Ace! Sei tu!” disse la corvina avvicinandosi alle sbarre, ma sentendosi subito debole. Erano fatte di
 Agalmatolite.

“Chi sei? Non riesco a vederti …” disse il ragazzo alzando lo sguardo. Era piuttosto buio e riusciva a
 intravedere solo la sagoma di qualcuno. Sicuramente era una donna e sembrava essere piuttosto bassa e
 mingherlina.

“Non mi riconosci Ace? Sono venuta qui con Rufy e tutta la ciurma per salvarti! Devo solo trovare la chiave e
 ti porterò fuori di qui!” disse la mora trattenendosi le lacrime. Ora si stava abituando al buio e riusciva a
 vederlo. Era ricoperto di sangue e sembrava anche piuttosto debole, chissà quanto l’avevano torturato …

“Rufy? Sei una della sua ciurma? E ti conosco? La tua voce non mi è nuova, ma non ricordo …” disse il ragazzo
 confuso.

“Ace, non ci credo che ti sei già dimenticato! Sono Hoshi!” disse la ragazza con una lacrima che le solcava il
 viso.

“Hoshi? La mia Hoshi? La tua voce … è cambiata … si è fatta molto più da donna… ma come … come sei arrivata
 fino a qui?” chiese il ragazzo sconcertato.

“Ti spiegherò tutto dopo! Ora mi basta sapere che sei vivo! Cerco la chiave e poi ti porto via di qui!” disse la
 ragazza sorridendo.

“Fa attenzione … non voglio che ti capiti qualcosa a causa mia …” disse il ragazzo sorridendo leggermente.

“Sta tranquillo, sono diventata molto più forte!”

Fece appena in tempo a dire quella frase che qualcuno la colpì dietro la nuca con un potente calcio, facendola
 finire contro le sbarre della prigione.

“Che succede? Hoshi! Tutto bene?” chiese Ace preoccupato.

“Credevi di potermi battere con quella stupida illusione? Sei una sciocca! Ora me la pagherai!” disse il
 nanetto di prima veramente incavolato.

“Ma … ma come hai fatto ad uscire così presto da quella illusione? Dovevi rimanere privo di sensi per almeno
 due giorni …” disse la mora sconcertata provando a rialzarsi, ma ricadendo subito indebolita a terra a causa
 delle sbarre di Agalmatolite.

“Con chi credi di avere a che fare? Non sono un nemico qualunque! Io sono il guardiano del quinto livello della
 prigione di Impel Down! Non sono un nemico qualunque!”

“No … fermo Will! Non farle del male!” disse Ace riconoscendo la voce del guardiano.

“Non ti immischiare Pugno di Fuoco, questa è una faccenda tra me e la mocciosa! E poi è una ricercata, è mio
 compito catturarla!”

“Se è il combattimento che vuoi … ti accontento …” disse la mora strisciando lontana dalle sbarre e
 rimettendosi in piedi. Non sarebbe mai riuscita a batterlo, era già indebolita dai nemici sconfitti
 precedentemente, per non parlare che il suo corpo era ancora provato da Thriller Bark e da quell’isola
 invernale … combattere contro quel Will equivaleva al suicidio!

-Sbrigati Rufy …- pensò la mora cominciando a comporre dei sigilli.

“HOSHI FERMA! NON PUOI BATTERLO! ARRENDITI O TI UCCIDERA’!” gridò Ace dimenandosi ma con
 scarso successo.

“Sta buono Ace! La fine di questo qui è segnata, è solo questione di tempo!” disse la mora ghignando e
 partendo all’attacco.

“Kai no hi!(mistero del fuoco)” disse la mora lanciando delle sfere di fuoco che però le vennero ritorse
 contro da Will. La mora le evitò, immaginandosi quella reazione e si andò a parare di fronte al guardiano che
 le sferrò nuovamente le sfere contro.

“BAKAHATU!(esplosione)”  urlò la mora bloccando il guardiano e facendo esplodere le sfere di fuoco che
 provocarono una violenta esplosione che convolse entrambi.

“ATTENTA HOSHI!!” gridò Ace preoccupato per le sorti della mora.

“Molto ingenioso … ma ricordati che posso spostare qualunque cosa, anche le esplosioni …” disse l’uomo che
 aveva afferrato per il collo la ragazza e che ora la stava sollevando da terra, impedendole di respirare.

“Eee…eee …” tentò di dire ma ormai le mancava il respiro. Posò le sue mani sull’avambraccio del guardiano
 cercando di fargli lasciare la presa, ma senza successo. Cominciava a sentirsi sempre più debole …

“Allora? E adesso non dici più nulla ragazzina? E’stato un piacere combattere con te, era da tanto non mi
 arrabbiavo così!!! Sei un avversaria molto forte, complimenti!” disse mentre la ragazza cominciava a perdere
 i sensi.

“HOSHIIIIII! NOOOOO!” gridò Ace digrignando i denti.

“GOM GOM PISTOL! IN AZIONE!” gridò Rufy appena giunto sul posto, prendendo di sopresa il guardiano e
 colpendolo con così tanta forza in pieno viso che lasciò cadere Hoshi a terra.

“R-Rufy?” disse Ace incredulo.

"Ace! Tranquillo, ora ci penso io!“ disse avvicinandosi alla mora e controllando se respirava.

“Bene … è ancora viva! E ora, devo far fuori quello li! Quel gigante di prima non era un granchè ...” disse il
 ragazzo di gomma togliendosi il suo cappello di paglia e poggiandolo sul ventre della mora.

“Rufy … fa attenzione! È molto forte! Può spostare qualsiasi cosa con la forza del pensiero!” disse Ace
 mettendo in guardia il fratello.

“Tranquillo Ace, so cavermela … in quanto a te, non avresti mai dovuto far del male ad un componente della
 mia ciurma! Non potrai impedirmi di salvare mio fratello! La pagherai cara!” disse Rufy minaccioso.

“Povero sciocco … cosa speri di fare … sei già ridotto male, credi di avere speranze?” chiese Will che si era
 rialzato in piedi e che aveva tirato fuori una spada.

“MITRAGLIATRICE GOM GOM! IN AZIONE!” gridò il capitano cominciando a sferrare una raffica di pugni
 velocissimi, ma che con sua sopresa sferrò contro il muro. Era stato spostato dalla forza del pensiero …

“Non hai speranze contro di me, cappello di paglia! Qui non siamo ad Enies Lobby! Non riuscirai a salvare
 nessuno e nemmeno te!” disse Will scoppiando in una risata malvagia.

“Questo lo dici tu! Sono pronto a rischiare la mia vita pur di salvare i miei compagni e mio fratello!” disse
 Rufy attaccandolo nuovamente, ma con lo stesso risultato di prima …


                                                  ***

-Dove mi trovo? Cos’è tutto questo rumore?- si chiese Hoshi non riuscendo a vedere nulla … solo tutto nero …

“RUFYYYY! NOOOOO!” gridò una voce a lei familiare che riconobbe come quella di Ace.

-Ma che succede? Perché Ace grida? Che centra Rufy?- continuò a interrogarsi la ragazza non riuscendo a
 vedere nulla.

“HA HA HA HA HA FATTO LA FINE CHE MERITAVA!” disse quel guardiano.

-Ora ricordo … noi siamo qui per salvare Ace … Rufy deve essere arrivato … ma perché non vedo nulla? Il mio
 corpo non risponde ai miei comandi, non si muove … - pensò la ragazza cercando di aprire gli occhi e vedendo
 tutto sfocato.

Solo dopo alcuni secondi riuscì a mettere a fuoco …

La scena che le si presentò di fronte non le piacque per niente … il suo capitano si trovava a terra, pieno di
 sangue intorno e apparentemente privo di sensi. Will si trovava di fronte a lui con una spada piena di sangue
 e se la rideva di gusto.

“Ma cosa … RUFYYYYYY!” gridò la mora andando incontro al suo capitano e inginocchiandosi vicino a lui.

“Rufy! Rufy stai bene?” chiese la mora con le lacrime agli occhi, notando diverse ferite molto profonde al
 ventre, al torace e alle spalle …

“H-Hoshi …” disse il capitano aprendo leggermente gli occhi e balbettando. Aveva perso molto sangue, stava
 rischiando la vita.

“Rufy! Ti prego resisti! Non morire! Rufy!” disse la corvina mordendosi un labbro mentre diverse lacrime
 cominciavano ad uscirle dagli occhi.

“H-Hoshi … v-vat-tene d-di q-qui … s-salva-ti a-almen-no t-tu …” disse il moro sputando sangue dalla bocca.

“No! Rufy non me ne vado senza di te e senza di Ace! Ti prego resisti! Ti giuro che ora qui mi occuperò io! Per
 favore non morire!” disse con la voce rotta dai singhiozzi.

“Che scena patetica …” disse Will sghignazzando.

“T-ti p-prego … r-res-stitu-isci i-il m-mio c-capp-ello d-di p-paglia a S-Shan-nks e-e c-chiedi-gli s-scusa …
 n-non h-ho m-mante-nuto l-la p-promessa …” disse il capitano sorridendo malinconicamente.

“Non dire così Rufy! Tu la promessa la rispetterai! Diventerai il re dei pirati! Troverai One piece e sarai il più
 temuto e il più forte della terra! Si, ci riuscirai perché tu non morirai! Tu vivrai! Vero? Dimmi di si Rufy ! Tu
 vivrai!” disse la Ninja ormai in un pianto disperato.

“N-No …e-e lo s-sai a-anche tu … q-questa v-volta … n-non festeggeremo t-tutti i-insieme u-un’altra vittoria …
 q-questa volta … i-io n-non c-ci sarò …”

“Si Rufy! Tu ci sarai perché tu vivrai! Realizzerai il tuo sogno, mi starai accanto, festeggeremo come sempre,
 tutti insieme!” disse Hoshi vedendo sempre più sfocata la figura del suo capitano.
Le lacrime le rigavano il viso, cadendo lentamente sul corpo del ragazzo e mischiandosi al suo sangue. Lei lo
 sapeva, lo sapeva che non ce l’avrebbe fatta, ma il suo cuore non lo accettava., non glielo avrebbe mai fatto
 ammettere … Velocemente lo baciò sulle labbra ... fu un bacio veloce, ma racchiudeva più di mille emozioni,
 quello poteva essere l'ultimo bacio ...

“H-Hoshi … t-ti p-prego … v-vivi … e f-fallo a-anche p-per me… d-di a t-tutti c-che … c-che il n-nuovo
 c-capitano s-sarà Z-zoro e-e c-continuate i-il v-viaggio, r-realizzate i v-vostri s-sogni, f-fatelo anche p-per
 me …” disse Rufy debolmente. Era un miracolo se riuscisse a parlare ancora, in quelle condizioni chiunque
 sarebbe già morto da tempo, ma lui non era chiunque e non poteva morire senza dire un ultima cosa a quella
 ragazza che gli era stata sempre accanto, in qualsiasi situazione ed avventura, che l’aveva sempre perdonato
 con il sorriso sulle labbra, che aveva sempre creduto in lui, che l’aveva sempre incoraggiato in qualsiasi cosa
 …

-L'ultimo bacio, mia dolce bambina ...- pensò Rufy, accennando un sorriso.

“No, no, no! Rufy, non ce ne sarà bisogno! Tu vivrai, assisterai alla realizzazione di tutti i nostri sogni, tu non
 puoi morire, tu mi devi stare accanto!!!” disse la ragazza strizzando gli occhi e stringendosi al petto il corpo
 del suo capitano.

“H-hoshi … t-ti …i-io … i-o … t-ti a-amo e t-ti …” tentò di dire il ragazzo di gomma ma le sue parole furono
 interrotte da un calcio tirato da Will.

La mora perse un battito, gli occhi le si sbarrarono mentre osservava il suo capitano venire scagliato contro
 il muro e poi cadere a terra.
Il battito cominciò a rallentarle, ma improvvisamente aumentò di colpo.
Rufy chiuse gli occhi, con un sorriso malinconico stampato in faccia, il sorriso che l’aveva da sempre
 caratterizzato, che riusciva a mantenere in qualsiasi situazione, triste o felice che fosse. La testa si piegò in
 avanti, le braccia ricaddero come un peso morto e il corpo cadde verso destra, facendolo cadere in un lungo
 sonno, dal quale non si sarebbe mai più risvegliato.

La mora non riusciva a muovere un solo muscolo del suo corpo, non riusciva nemmeno più a versare lacrime, la
 voce non le usciva più a causa di un groppo in gola. Sapeva fin troppo bene che non poteva essere ancora in
 vita, lo sentiva dal profondo del suo cuore, senza il bisogno di doverlo guardare …
Il cuore, le si era fermato per un tempo indefinito, ma poi aveva ricominciato a battere iregolare, mentre una
 forte convinzione che da quel momento niente sarebbe più stato come prima si faceva largo in lei …
Non avrebbe più rivisto il suo capitano, non l’avrebbe più visto sorridere …
I suoi capelli, i suoi occhi, il suo sorriso, la sua allegria … tutto gli sarebbe mancato di lui, ma la cosa che le
 avrebbe fatto più male, la cosa per il quale avrebbe pianto ogni secondo della giornata, ogni istante della sua
 vita, era il rimorso di non essere riuscita a dirgli che lo amava alla follia, il non essere riuscita a dichiararsi
 in quegli attimi prima della sua morte …
Il rimpianto l’avrebbe divorata a poco a poco, il suo sorriso, che dopo tanti anni era tornato, sarebbe svanito
 nuovamente, lasciando così spazio a quell’espressione vuota che per dieci anni aveva avuto … ma questa volta
 sarebbe stato diverso, non ci sarebbe più stato un Rufy che le avrebbe fatto tornare la voglia di vivere, non
 ci sarebbe stato più nessun ragazzo ingenuo che le avrebbe fatto tornare il sorriso e che l’avrebbe fatta
 sognare, non ci sarebbe stato più niente di tutto ciò, perché lei non sarebbe più riuscita ad amare nessuno…
Avrebbe smesso di sognare, di sorridere, di essere felice, di amare … sarebbe stata come un corpo privo di
 emozioni, privo della propria anima …

Sicuramente, tutti sapevano che lei era una ragazza forte, sapevano quanto riuscisse a reggere bene al
 dolore, ma nessuno sapeva che quello era solo ciò che lei voleva far credere … recitava, la sua vita era un
 continuo fingere, un continuo non mostrarsi debole di fronte agli altri, nessuno sapeva dei suoi pianti
 solitari e liberatori …
Lei non era forte, non era una roccia, era fragile e debole come qualsiasi essere umano …

Non sarebbe  mai riuscita a rassegnarsi, non ce l’avrebbe mai fatta ad accettare la sua scomparsa … mentre
 ce l’aveva stretto tra le braccia, aveva finto di essere cieca, di non vedere che in realtà gli mancavano pochi
 attimi …
Era stata una sciocca, ecco l’unica parola con il quale riusciva a definirsi in quell’istante …

Come sarebbe riuscita da quel giorno ad andare avanti? Come avrebbe potuto vivere una vita senza di lui?
Aveva chiuso gli occhi, per provare ad immaginarsela, ma non ci riusciva, ci si impegnava, ci soffriva, ma non
 riuscia a vedere una vita senza quel giovane ragazzo dall’aria ingenua accanto a lei …

Nella sua mente poteva ancora a vedere il suo volto sorridente, la sua espressione allegra e spensierata, ma a
 mano a mano che i secondi passavano inesorabilmente, lo vedeva sempre più opaco, più sbiadito, più lontano …

Ora altro non era che un ricordo, che sarebbe vissuto sempre dentro di lei e che l’avrebbe accompagnata
 fino alla morte ..
 Prima di morire, le aveva chiesto di realizzare il suo sogno e di far realizzare il proprio sogno a tutti i
 componenti della ciurma, ma come poteva realizzare il suo? Come poteva riuscirci se il suo sogno era morto
 insieme a Rufy? Era lui il suo unico desiderio … lei voleva solamente poterlo abbracciare, potergli stare
 accanto, poter aiutarlo in qualsiasi situazione …voleva semplicemente  lui …

Era rimasta a sguardo basso, vicino alla pozza di sangue dove fino a pochi secondi prima si trovava il suo
 capitano.

“Ora dovrebbe essere definivamente morto! Ha ha ha!” disse Wil ridendo sadicamente.

Solo allora la ragazza si accorse che non erano passati altri che pochi secondi da quando Rufy aveva chiuso
 gli occhi per sempre, pochi secondi che a lei erano sembrati un eternità …

“RUFYYYY!” gridò Ace con le lacrime agli occhi.

Il cuore della corvina accelerò di nuovo, fino all’inverosimile, mentre una strana sensazione si stava
 impadronendo di lei … la rabbia …

“E’ tempo di ricongiungerci …l’Akai Fu è tornato…”

To be continued ...

Salve ragazzi ç__________ç lo so, sono stata cattiva questo chappy fa piangere anche me, ma a mio parere
 è uno dei più belli di tutta la fic! ç___ç racchiude tutto ciò che la povera Hoshi prova per il nostro capitano
 che purtroppo non ha fatto una bella fine ç___ç spero vi sia piaciuto e le sorprese non sono ancora finite!
 Anche il prossimo chappy sarà altrettanto bello ç___ç il vero amore non muore mai, lo si raggiunge sempre
 in qualche modo ... lascio a voi la libera interpretazione di questa frase ...ç___ç povero Rufy .... facciamo un
 minuto di silenzio .... Domanda: Secondo voi cosa accadrà?


crazykikka: Ciaoo! ç___ç l'errore di calcolo c'è stata ma spero di aver rimediato con questo chappy un pò
 triste (Un pò? Ci hai fatto morire Rufy ç___ç sei crudele! Nd tutti) (ç____ç nd me) comunque, i quattro
 fuggiaschi non si sono immischiati negli affari di Rufy e Hoshi e purtroppo nessuno potrà più immischiarsi
 nei loro affari visto che Rufy non c'è più ... spero che dopo questo chappy nn chiuderai la pagina di Efp e
 non leggerai + ç___ç ci sono ancora alcune sorprese da svelare... XD ciao baci alla prossima.


33 Devil_Black_Rose 33: Ciao! ç___ç si Sanji e Robin sono carinissimi, comunque un idoloto XD ora non
 esageriamo avanti XD il mio contatto puoi prenderlo tranquillamente, non c'è nemmeno bisogno di chiederlo!
 Spero che iol chappy un pò triste di sia piaciuto e che continuerai a seguirmi ^^ ciao baci alla prossima!


tenshifly: Ciao ç___ç si sono sadica, molto direi XD non si è capito da questo chappy? Anche il prossimo
 sarà molto bello, questi a mio parer sono i capitoli che racchiudono le maggiori emozioni dei nostri
 protagonisti XD Tranquilla comunque, Hoshi non si innamorerà di Usop, credo che non si innamorerà di
 nessuno. Ci sono due opzioni o si suicida (e sarebbe molto da me visto che tendo al tragico) o rufy è vivo
 (Che non è troppo da me visto che non mi piacciono le cose troppo scontate) Comunque, il resto si scoprirà
 nel prossimo chappy! Spero che ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi ç___ç ciao baci alla prossima!


Ps: Disegno colorato da schifo dell'ultimo bacio ç___ç ci voleva anche un disegno per rendere ancor più
 tragico questo momento!


 
                                          By Vegetina


Free Image Hosting at www.ImageShack.us

QuickPost Quickpost this image to Myspace, Digg, Facebook, and others!

Ritorna all'indice


Capitolo 61
*** Il miracolo! Non abbandonarmi mai più .../ Fuga da Impel Down! ***


Senza dire una parola si alzò. Il colore del suo tatuaggio era cambiato. La sua stella era nuovamente rossa …

“Tu … ora pagherai!” disse Hoshi alzando lo sguardo e rivelando un ghigno sadico e due occhi rossi per il pianto e per la rabbia, dalla quale sgorgavano ancora lacrime
 amare.

“Uhm? Però, che sguardo! Peccato che su di me non faccia affetto!” disse Will ridendo.

“Comincia a tremare … la tua fine sarà lenta e dolorosa!” disse la mora apparendogli improvvisamente alle spalle e colpendolo dietro il collo, sotto lo sguardo incredulo
 di Ace.

“Pagherai per ciò che hai fatto a Rufy … morirai sotto atroci torture! Ti staccherò ogni parte del corpo!” disse la ragazza ridendo sadicamente quanto malvagiamente.

“Ma … come hai fatto ad essere così veloce? Non ti ho nemmeno vista!” disse Will sconcertato.

“Adesso vedrai la forza devastante dell’Akai fu … non dovevi farmi arrabbiare, hai fatto un terribile errore!” disse la ragazza avvicinandosi lentamente al guardiano
 che si trovava a bocca aperta a terra.

“Non mi fai paura!” disse Will mettendosi nuovamente in piedi.

“Fossi in te ne avrei ed anche molta!” disse Hoshi componendo alle velocità della luce dei sigilli e creando la sua Mizuiro Hi (fuoco azzurro) una sfera di colore
 azzurro di fuoco ricoperta di fulmini, distruttiva quanto letale!

Senza che il nanetto avesse il tempo di fare qualsiasi cosa, la mora gli aveva già scagliato la sfera in pieno ventre, facendolo volare contro le sbarre della prigione,
 che andarono in frantumi insieme a una parte del palazzo.

Ace, che si era visto la morte in faccia, si stupì di ritrovarsi sano e salvo accanto alla mora, che alla velocità della luce l’aveva liberato e portato al sicuro. Ancora
 non riusciva a spiegarsi come diavolo aveva fatto visto che era legato con delle catene di Agalmatolite.

“H-Hoshi…?” disse Ace a bocca aperta.

“Non sono Hoshi, Pugno di Fuoco … purtroppo però devo seguire il suo volere se voglio manifestarmi! Non posso permettere che muia … finchè vivrà lei, vivrò anche
 io!” disse la corvina facendo capire sempre meno al povero ragazzo.

“Abbiamo fatto un patto … lei mi avrebbe permesso di manifestarmi e io in cambio non avrei torto un capello alle persone alle quali vuole bene …” disse la corvina
 sorridendo sadicamente.

Come  era successo molto tempo prima, si inginocchiò di nuovo a terra e cominciò ad urlare, tenendosi le mani sul tatuaggio che lampeggiava da rosso a nero.

“AAAAAAAAAAAAAAAH!” gridò la mora cominciando a respirare a fatica. Il tatuaggio tornò nuovamente nero, segno che Hoshi era di nuovo in possesso del suo
 corpo …

“Ehi … tutto bene?” chiese Ace avvicinandosele con sguardo triste e malinconico. Era tutta colpa sua se il fratello aveva perso la vita, solo ed elusivamente colpa sua
 …

“A-ace …” disse la corvina con il fiatone e tremolante. Come la volte prima, l’Akai Fu le aveva risucchiato le energie.

“Sei tu, Hoshi?” chiese lui un po’ titubante.

“S-si … RUFY!” disse poi ricordandosi del suo capitano steso a terra e avvicinandoglisi velocemente, seguita da Ace.

“RUFY! RUFY! RUFY! RISPONDI!” gridò la corvina senza ricevere risposta.

 “Hoshi …” disse Ace scuotendo il capo triste.

“NO! NO! NOOOOOOOOO! NON E’ MORTO!” gridò la ragazza continuando a scuoterlo, continuando ad ingannare se stessa, continuando ad illudersi …

“Fermati Hoshi … non c’è più nulla da fare …” disse Pugno di Fuoco abbracciandola da dietro e tentando di calmarla. Ma anche lui, in cuor suo, sperava che il suo
 fratellino riaprisse gli occhi e che con il suo solito sorriso gli dicesse che fosse tutto uno scherzo, così lei si sarebbe arrabbiata e l’avrebbe picchiato, ma poi,
 avrebbero riso tutti e tre insieme, felici … ma purtroppo, questo era impossibile … il corpo del fratello era ormai bianco e freddo come un pezzo di ghiaccio.


“NO! NON E’ VERO! RUFY! NON E’ VERO! RUFYYYYY!” continuava a ripetere la corvina.

“Basta … smettila …” disse Ace anche lui con le lacrime agli occhi.

“Non può avermi abbandonata, non può avermi lasciata!” disse la corvina girandosi e abbracciando Ace con forza e cominciando a piangere, con il viso nascosto nel suo
 petto.

“E’ dura … lo so …” disse pugno di fuoco scoppiando a piangere e cadendo sulle ginocchia, insieme alla mora.

Non si dissero nient’altro per diversi minuti, non c’era bisogno di parole …

Tutto sembrava così assurdo, così inverosimile … tutto sembrava essersi spezzato, tutto sembrava giunto al termine e solo allora Hoshi realizzò che quella era la fine,
 che quella sarebbe stata la fine di tutto …

Non si sarebbe più ripresa, non si sarebbe più voluta riprendere e il suo sogno non  si sarebbe avverato, i sogni non esistono e non si avverano … e, anche se in un
 altro mondo, aveva deciso di riunirsi a lui…

Avrebbero vissuto felici e contenti e nessuno si sarebbe più frapposto tra loro, perché almeno nell’aldilà i sogni potevano realizzarsi …

“RUFYYYYYYYYYYYYYYYY!” gridò la ninja in un ultimo urlo disperato e liberatorio.

E proprio quando tutti avevano perso la speranza, accadde l’inaspettato.
Il suo ciondolo a forma di fragola si staccò dal suo collo e provocò una luce immensa che pervase tutti i dintorni …

“Non è ancora giunto il suo momento …” disse una voce che sembrava provenire proprio dal ciondolo che fluttuava in aria emanando un’enorme bagliore.

Improvvisamente andò a conficcarsi nel petto del ragazzo, entrandogli dentro e scomparendo all’interno di esso.

“Il vostro legame è troppo forte e puro per spezzarsi così …” disse quella voce prima di scomparire definitivamente.

“Ma …” tentò di dire Hoshi incredula.

Il cuore del moro ricominciò a battere, la sua pelle a mano a mano riacquistò colorito sotto lo sguardo incredulo dei presenti.
I  sogni non esistono e non si avverano? Chi diavolo ha mai detto questa cavolata? I sogni si avverano! E ora lei aveva la possibilita di realizzare il suo!
Lui si tirò a sedere tossendo ripetutamente.

“Oi che mal di testa, ma che è successo?” chiese il ragazzo di gomma guardandosi intorno.

“RUFY!!!” disse la corvina buttandoglisi al collo e cominciando a piangere tra le sue braccia.

“Ohi, ohi Hoshi … che hai? Perché piangi?” chiese lui non capendo.

“Sei uno stupido fratellino! Mi hai fatto prendere un colpo!” disse Ace avvicinandogli e tirandogli un pugno in testa, ma sul suo volto si inarcò un sorriso, mentre calde
 lacrime di felicità gli rigavano il viso.

“Ma … io non capisco cosa sia successo …” disse Rufy confuso.

“Non abbandonarmi mai Rufy! Ti prego! Non farlo mai! Non lasciarmi sola! Non voglio perderti! Io ti amo! Ti amo da morire! Per favore! Non farmi più prendere colpi
 del genere! Ti prego!” disse Hoshi tra le braccia del suo capitano continuando a piangere, nascondendo il suo viso nel suo petto.

Rufy rimase dapprima sbalordito dalle parole della ragazza, ma poi tutto gli tornò alla mente … quel Will che l’aveva praticamente ucciso e poi il suo strano risveglio
 senza nemmeno un graffio.

Era successo un miracolo e se era successo, sicuramente era perché il suo destino era quello di rimanere accanto a quella ragazza che si fingeva tanto fredda e dura,
 ma che in realtà era fragile e indifesa, come una foglia d’autonno che si stacca dagli alberi.

“Tranquilla … non ti abbandonerò mai …” disse il ragazzo di gomma accarezzandole la testa sotto lo sguardo un po’ geloso di Ace, ma che poi comprese che forse era
 meglio così … tra lui e Hoshi ci sarebbe sempre stato un forte legame, ma che li univa come fratelli, non di più … l’uomo giusto per lei era il suo fratellino ed era
 stato anche il suo inaspettato risveglio a fargli capire quale legame speciale unisse quei due … un legame unico e indissolubile …

“Ho avuto tanta paura di perderti …”  disse la mora continuando a piangere, nascondendo il viso tra i suoi pettorali.

“Su, tranquilla … sono vivo e vegeto anche se non riesco a capire come!” disse Rufy dolcemente.

“Avevo paura di non riuscire a dirti ciò che provavo per te …ho temuto veramente che non ci fosse più nulla da fare! Promettimi che non rischierai mai più la vita in
 questa maniera, promettimi che rimarrai con me per sempre!” disse Hoshi alzando lo sguardo e rivelando due grandi occhioni nocciola carichi di lacrime.

“Non morirò, stanne certa! Rimarrò per sempre con te!” disse il ragazzo sorridendole dolcemente.

Ace sorrise a quella scena … suo fratello stava proprio maturando …

“Ora sono veramente arrabbiato …” disse Will rispuntando improvvisamente, pieno di sangue e ferite.

“Ancora tu?” disse Ace mettendosi sulla difensiva ma era ancora alquanto debole.

“No Ace, non puoi combattere! Hai il fisico troppo provato!” disse Rufy che subito si alzò in piedi affiancato da Hoshi.

“A te ci penso io! Ho capito come eliminarti!” disse Hoshi mettendosi sulla difensiva, ma cadendo sulle ginocchia. L’akai Fu le aveva tolto proprio tutte le energie …

“Una volta puoi battermi, ma non ci casco due volte! Mi sento come nuovo! Ti faccio fuori io! Ace, Hoshi … state indietro!” disse Rufy avanzando.

“NO! RUFY NON LO FARE!” disse Hoshi abbracciandogli le gambe da inginocchiata. Non avrebbe sopportato l’idea di riperderlo, questa volta non aveva più un
 ciondolo che l’avrebbe riportato in vita …

“Sta tranquilla, non mi farò eliminare una seconda volta, so come sconfiggerlo!” disse lui sorridendole dolcemente e staccandosela.

“Ace, te l’affido …” disse poi preparandosi allo scontro.

“Tranquillo, non la farò intervenire …” disse Ace portandola di peso a qualche metro di distanza dai due.

“Non sperare di battermi … anche se sono ferito posso sempre controllare qualsiasi cosa!” disse Will ghignando.

“Ho capito come battarti … basta che non ti lascio il tempo di pensare!” disse Rufy abbassando la testa, lasciando che i capelli gli coprissero il viso. Allargò le gambe,
 leggermente piegate e poggiò un pugno a terra.

“Gear second!” disse poi pompando sangue dalle gambe e facendo aumentare il suo flusso sanguino, che lo rese ancora più veloce e forte.

“Non ci sperare cappello di paglia! E’ la tua fine!” disse Will facendo fluttuare una spada e indirizzandola verso di lui. Rufy ghignò appena, senza spostarsi di un millimetro.

Anche Hoshi ghignò compiaciuta.

“Finalmente …” disse la corvina osservando Zoro che parò la spada diretta al suo capitano.

“Non è bello attaccare una persona disarmata! E’ disonorevole!” disse lo spadaccino.

“Collier Shot!” gridò Sanji tirando un potente calcio al collo dell’avversario, cogliendolo di sorpresa.

“Stella di fuoco!” disse Usop lanciando da lontano una pallina di fuoco che colpì in pieno Will.

“Thunder Charge!” disse Nami creando un sfera di elettricita dal suo Perfect Clima Attack.

“Swing Arm!” disse poi lanciandola contro il nemico.

“Arm Point!” disse Chopper che, dopo aver fatto aumentare a dismisura i suoi bicipiti, si scagliò su Will che si stava nuovamente rialzando in piedi e lo attaccò con
 un potente pugno al viso che lo scagliò contro un muro. Ma si stava nuovamente alzando … sembrava indistruttibile.

“Weapons left!” disse Franky facendo uscire dal suo braccio alcune potenti cannonate che si andarono a scagliare contro Will.

“Non mi eliminerete così facilmente … del resto sono il guardiano del quinto livello!” disse Will ghignando e lanciando con la forza del pensiero una miriade di sassi
 contro i presenti.

“Stoccata!” disse Brook comparendo all’improvviso e infilzando la sua spada nel torace di Will, che però risultò illeso.

“Ve l’ho detto, sono il guardiano del quinto livello, ho i muscoli d’acciao!” disse il nanetto che, anche se molto affaticato, era deciso a catturarli tutti.

“Doce Fleur!” disse Robin facendo spuntare alcune braccia che immobilizzarono Will.

“E ADESSO TOCCA A TE CAPITANO!” gridò tutta la ciurma riponendo, come sempre, le loro speranze in Rufy.

“Addio nanerottolo…JET GATLING GOM GOM! IN AZIONE!” gridò il capitano scagliando una potente quanto veloce raffica di pugni contro l’avversario, che venne preso in pieno da tutti I colpi e finì contro un muro, distruggendolo e venendo sepolto dalle macerie. Quella era la stessa tecnica con il quale aveva eliminato Lucci del
 CP9…

Un urlo generale echeggiò per tutta Imperl Down, finalmente anche l’ultimo ostacolo era stato battuto! Ace era quasi salvo!

“Avanti … è il momento di fuggire da qui! Ce l’abbiamo quasi fatta!” disse Rufy con un sorriso a trentadue denti.

“Rufy, Zoro non ce la fa a camminare! E’ molto provato dallo scontro di prima!” disse Nami cercando di aiutarlo a sorreggerlo. Era riuscito ad arrivare fin li e a
 parare quella spada destinata al suo capitano per miracolo.

“Ci penso io …” disse Sanji caricandoselo su una spalla.

“Perfetto! Allora andiamo!” disse Rufy prendendosi sulla schiena Hoshi.

“Ce la fai Ace?” chiese Usop al fratello del suo capitano.

“Si … dovrei farcela!” disse Pugno di Fuoco stringendo i denti. Quei ragazzi avevano fatto fin troppo, ora era il momento che contasse un po’ sulle sue forze …

“Non dire fesserie!” disse Franky caricandoselo su una spalla come un sacco di patate e cominciando a correre.

“Ma …=.=” tentò di dire Ace, ma quei pirati erano più svitati del suo capitano. Tutti insieme cominciarono a correre verso l’uscita di Impel Down. Sicuramente a breve
 sarebbero arrivati i rinforzi e in quelle condizioni probabilmente solo Rufy sarebbe riuscito a combattere e anche se sicuramente avrebbe sconfitto qualsiasi
 avversario avesse incontrato sul suo cammino, era meglio non rischiare. Per quanto riguardava quelli della flotta dei sette potevano stare tranquilli, erano stati
 mandati tutti a combattere contro Barba Bianca!

“Ci manca pochissimo! Siamo quasi salvi!” disse Rufy correndo davanti a tutti.

“Forza! Resistete ancora un po’!” disse Franky incoraggiando i suoi compagni di ciurma.

“Yohohoho non ci credo! La mia prima avventura seria con voi! E’ stata un successone! Yohohoho!” disse lo scheletro felice.

“VEDO L’USCITA!” gridò Nami sorridente ammirando un bagliore di luce che proveniva da lontano.

To be continued....


Muahahaha ammettetelo, non ve l'aspettavate vero? XD da una persona sadica come me chi si aspettava il lieto fine tra Hoshi e Rufy? XD ma come vi ho detto vi aspettano ancora un pò di sorprese, la fic non è ancora finita, dovrete sopportarmi ancora un pò XD Chiedo scusa se oggi vado di fretta ma latino mi aspetta, spero che non vi arrabbiate, ma vi saluterò la prossima volta uno per uno XD ciao baci vvb!

                                              By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 62
*** Ti amo, Rufy .../ Marilin, ragazza misteriosa! ***


Erano riusciti finalmente a raggiungere la loro nave ed ad allontanarsi da quell’inferno …Baggy, Mr 2 e Mr 3 erano riusciti a scappare e tutto sembrava andar bene!

Tutti, dopo essere stati curati, erano caduti in un sonno profondo, tranne Rufy che era tornato come nuovo. Ancora non si spiegava cosa fosse successo e aspettava appunto che suo fratello o Hoshi si
 svegliassero per chiedergli chiarimenti.

“Ehi Chopper, tra quanto pensi si sveglieranno?” chiese Rufy seduto a gambe incrociate su una sedia e osservando i suoi compagni dormire beatamente.

“Hanno affrontato tutti una dura battaglia, falli riposare … dovranno riprendersi … sai, è la prima volta che dopo una battaglia non sei ferito!” disse la piccola renne sorridendo al suo capitano.

“Già, che cosa strana!” disse Rufy con un sorriso a trentadue denti.

“E anche questa volta ce l’abbiamo fatta! Dici che la mia taglia si alzerà?” chiese Chopper con gli occhi che gli brilluccicavano.

“Sicuramente ci si alzerà a tutti!” disse il capitano con un ampio sorriso dipinto sul volto.

                                                                 ***

“Wuaaaaa!” sbadigliò Ace risvegliandosi dal suo sonno durato due giorni.

“Ace!” disse Rufy sorridendo al fratello.

“Rufy …” disse Pugno di fuoco sorridendo. Il ragazzo di gomma alzò un pollice in aria in segno di vittoria, gesto che il fratello imitò sorridendogli.

“Grazie, senza di voi probabilmente sarei stato giustiziato!” disse Ace riconoscente.

“Aaah ma figurati! Sei il mio fratellone, non potevo lasciarti morire! E poi anche Hoshi ha insistito tanto per venirti a salvare!” disse cappello di paglia sorridendo a trentadue denti.

“Già .. Hoshi …” sussurrò Ace. Non voleva dire al fratello che ci era stato insieme … avrebbe potuto ferirlo ed era l’ultima cosa che voleva …

“So già tutto … Hoshi me l’ha raccontato!” disse il ragazzo di gomma continuando sorridere.

“Ma quindi … e dunque?” chiese Pugno di Fuoco.

“E dunque cosa? Io non sono Hoshi, è lei che deve decidere, se preferisce te non avrò nulla da ridire!” disse Rufy apparentemente tranquillo, ma dentro di lui era tristissimo. Se la ragazza avesse scelto
 suo fratello probabilmente avrebbe fatto finta di essere contento, anche se ci avrebbe sofferto come un cane bastonato … finalmente aveva compreso il significato della parola amore e aveva capito di
 amare alla follia quella giovane Ninja che da un giorno all’altro era piombata nella sua vita…

“A me è sembrata sufficientemente chiara …” disse Ace sorridendo al fratello.

“Mmmh?” chiese Rufy non capendo.

“L’ha detto chiaramente che ti amava alla follia …” disse il comandante della seconda flotta di Barba Bianca sorridendo.

In quel momento tutta la scena tornò alla mente del ragazzo di gomma come un flash. Era vero … lei gli aveva praticamente confessato il suo amore … era chiaro che avrebbe scelto lui!

“Ma… e tu?” chiese Rufy ricordandosi del fratello maggiore.

“Io cosa? Ormai la nostra storia appartiene al passato! Lei per me è come una sorella e sarei contentissimo se vi metteste insieme!”

“Dici davvero?” chiese Rufy entusiasta.

“Mai stato più serio di così!” disse Ace sorridendogli.

“Wuaaa! Che bello! Allora appena si sveglia glielo dico!” disse Rufy sorridendo
.
“Perché non vai in camera sua a farle un po’ di compagnia? Sono sicuro che appena si sveglierà sarà contentissima di vederti!” disse Pugno di Fuoco.

“Hai ragione! Vado!!!” disse Rufy uscendo di corsa dalla camera.

“Fuuuu (sospiro) addio piccola Hoshi … è stato bello finchè è durato, ma credo che la persona più adatta a te sia Rufy … spero solo che sarai felice!” disse Ace parlando da solo e sorridendo
 malinconicamente.

“Che fai pugno di Fuoco, ora parli anche da solo?” disse Robin entrando insieme a Nami nella stanza sorridente.

“Oh, siete voi ragazze! Volevo ringraziare anche voi per avermi salvato! Sono proprio una frana!” disse Ace sorridendo.

“Prego, prego, ma ora noi vogliamo sapere altro! Allora? Rufy o te?” disse Nami arrivando direttamente al punto.

“Rufy o io cosa? ^^” non capisco!” disse il ragazzo un po’ confuso.

“Avanti che hai capito! Tu e Hoshi siete stati insieme, però ora di mezzo c’è anche Rufy! Cosa avete intenzione di fare? Avete intenzione di battervi per lei? Di decidere a sorte? Di sfidarvi a duello?”
 chiese Nami curiosissima.

“Ehm ^^” calma …” disse Ace agitando le mani davanti a se.

“No, no non mi calmo! Avanti, dicci tutto! Io e Robin siamo super curiose!” disse la navigatrice che fremeva di sapere tutto.

“Veramente sei tu che vuoi sapere …” disse Robin annoiata.

“Ehm … non c’è nulla da sapere …il fatto è che tra me e Hoshi è finita tempo fa per un motivo che credo conosciate e ora sta con Rufy, quindi … ^^” nessuno combatterà per nessuno!” disse Ace
 ridendo istericamente.

“Nooo! Non ci credo e io che speravo in una lotta fino all’ultimo sangue per Hoshi!” disse Nami sbuffando.

“Ehm, mi dispiace deluderti …^^” non ci sarà nessuna lotta all’ultimo sangue …” disse Ace un po’ shocccato da quella ragazza dai capelli arancioni.

“Dai Nami, lasciamolo riposare e smettila di rompergli!” disse Robin trascinando l’amica fuori dala stanza e chiudendosi la porta alle spalle, lasciando un Ace un po’ triste, ma che subito si consolò
 pensando al suo fratellino e alla sua, anzi non più sua, Hoshi …

                                                                           ***

Rufy era arrivato da qualche minuto dentro la stanza delle ragazze e si era messo seduto su una sedia, con i gomiti appoggiati sulle mani e tra esse appoggiata la testa a fissare la mora che dormiva. Da
 quanto Ace gli aveva raccontato il suo tatuaggio era diventato rosso, segno che l’Akai Fu era risaltato fuori, ma non sembravano esserci state conseguenze negative … Ace gli aveva detto anche di
 Hoshi che aveva parlato in modo strano e dicendo di aver fatto un patto con qualcuno … insomma la cosa era molto contorta, ma Rufy più o meno aveva capito.

“E’ carina anche quando dorme …” disse il moro sorridente.

“Grazie …” disse la mora aprendo gli occhi.

“Cosa? Eri sveglia?” chiese il ragazzo avvampando.

“Già … come stai?” chiese la ragazza mettendosi seduta.

“Io mi sento come nuovo … Ace mi ha spiegato tutto, anche della tua fragola … mi dispiace che non ce l’hai più!” disse il ragazzo un po’ in colpa.

“Rufy, la cosa più bella che io possa desiderare sei tu … non mi importa della fragola, è solo un oggetto, mi rimangono comunque i ricordi nella mia mente e quelli nessuno può portarli via … se la
 fragola è servita a riportarti in vita, allora sono contentissima che ora la custodisca tu all’interno del tuo corpo!”  disse Hoshi stringendogli la mani e guardandolo con un dolce sorriso.

“Hoshi … io …” tentò di dire Rufy, ma con le parole non era mai stato bravo.

“Shhh … non devi dire nulla …” disse la mora avvicinando il suo viso a quello del ragazzo di gomma che, ormai quasi pratico, la baciò.

“Ti va … di farmi compagnia?” chiese la principessa staccandosi un secondo da lui.

“Con piacere …” disse Rufy sorridente facendola stendere sul letto e mettendosele a cavalcione sopra.

“Questa volta … io sono lucida …” disse la mora sorridendogli con dolcezza.

“Questa volta … anche io …” disse il ragazzo un po’ impacciato, ma la mora lo guidò dolcemente …

Per lui era quella la sua prima vera volta dato che quella precedente non se la ricordava nemmeno…

“Sei … sei bellissima …” disse il ragazzo di gomma baciandola sul collo.

“Anche tu … ti amo, Rufy!” disse Hoshi accarezzandogli la schiena.

“Anche io …” rispose il moro continuando a baciarla ovunque. Si capiva che era inesperto,  ma lei l'avrebbe guidato fino in fondo ...

                                                              ***

Hoshi si trovava abbracciata a Rufy sotto le lenzuola. Aveva la testa poggiata sul suo petto e avevano finito da poco il loro atto d’amore.

“Rufy … è stato stupendo …” disse la ragazza sorridente.

“Si … è stata un emozione nuova … mi è piaciuta!” disse il moro sorridendo e accarezzandole la schiena.

“Sai … sono felice che finalmente stiamo insieme … tu mi sei piaciuto dal primo momento che ci siamo incontrati …”  disse Hoshi strizzando gli occhi e sorridendo.

“Ah si? Io ho capito solo da poco che mi piacevi, me l’hanno fatto capire gli altri perché io non avevo la minima idea di cosa fosse l’amore!” disse il ragazzo di gomma con un sorriso a trentadue denti.

“E’ anche questo che adoro di te … la tua ingenuità …”

“Davvero? Credevo che mi reputassi un bambino stupido come la maggior parte delle persone …” disse il moro un po’ triste.

“He he è vero … sei il mio stupidino!” disse dandogli un bacio sulle labbra.

                                                               ***

Ormai erano praticamente tutti in piedi e si trovavano sul ponte della nave a festeggiare il salvataggio di Ace. Tutto era molto tranquillo, quando improvvisamente si sentì una ragazza urlare.

“ACEEEEE!”

“Uhm, chi è che mi chiama?” si chiese il moro guardandosi intorno.

“ACEE!! FINALMENTE TI HO TROVATO!” gridò una ragazza dai capelli castani e gli occhi nocciola piombando improvvisamente sulla nave.

“Uhm?” dissero tutti guardando quella strana ragazza. Era alta più o meno come Hoshi e anzi, adesso che ci facevano caso le assomigliava parecchio. Stessa corporatura, stesso fisico, stesse forme,
 stessi lineamenti del viso … unica differenza era il colore di capelli e la mancanza del tatuaggio a forma di stella sul ventre.

“E tu … e tu chi sei?” chiesero tutti mentre Ace aveva spalancato la bocca.

“Finalmente ti ho trovato! Sono mesi che ti cerco! Insomma! Potevi anche degnarti di venirmi a cercare!” disse la castana avvicinandosi.

“Ehi, ma tu chi sei? Di solito si risponde alle domande!” disse Hoshi ossittigliando lo sguardo.

“E di solito ci si presenta prima!” disse la castana imitando l’espressione di Hoshi.

“Come ti permetti? Piombi sulla nostra nave e nemmeno ti presenti?” disse la corvina perdendo le staffe.

“Se proprio ci tieni il mio nome è Marilin, ragazzina!” disse la ragazza incrociando le braccia.


To be continued ....

Salve a ragazzi, scusate il chappy frettoloso ma sono veramente piena di impegni ç___ç perdonatemiiiiii vi saluto rapidamente perchè ve l'avevo promesso! Ciao baci vvb.

crazykikka: Ciaoo XD si rufy è salvo per fortuna e per fortuna sembra finito tutto bene! Hoshi e Rufy insieme per sempre xD ma il mio sadicismo non ha limite, presto sorgeranno altri problemi! Ciao alla prossima!

33 Devil_Black_Rose 33: Ciaoo allieva xD grazie sono contenta che ti sia piaciuto, comunque si più in la ci saranno anke scene Sanji X Robin! Ciao baci alla prossima tvb

tenshifly: Ciao xD sono contenta ce ti siano piaciuti comunque nella saga vera di Impel Down Rufy non credo che muia xD mi sono inventata parecchie cose, non segue ciò che c'è nel manga xD sono contenta che ti piacciano le storie a lieto fine ma il mio sadicismo non ha limite e perciò presto ci saranno altre sorprese xD ciao baci alla prossima!

                          By Vegetina.

Ritorna all'indice


Capitolo 63
*** Gemelle?/Momenti d'amore ... che ti succede, Rufy? ***


“Ragazzina? Ma se sicuramente sono più grade di te!” disse Hoshi incavolata.

“No, sicuramente sei più piccola! Io sono nata il 19 marzo e sto per compiere diciassette anni!” disse Marilin facendole la linguaccia.

“Anche io sono nata il 19 marzo e sto per compiere diacissette anni!” disse Hoshi sbalordita.

“Oh no, dovevo nascere proprio lo stesso giorno di questa qui …” disse Marilin sbuffando.

“Ehm … dai adesso calmatevi! Su!” disse Ace frapponendosi tra le due.

“Mi vuoi spiegare chi diavolo è questa qui, Ace?” chiese la mora con occhi killer.

“E’ quello che stavo per chiederti io, Ace!” disse la castana con il medesimo sguardo.

“Ha ha ha che divertente!” disse Rufy rotolandosi per terra dalle risate.

“Rufy … se non vuoi morire ti conviene smetterla di ridere!” disse la mora con sguardo omicida, facendo mettere in riga il ragazzo di gomma.

“Sai, mi sorprende che tu sia viva, ero convinto che fossi morta!” disse Ace sorpreso in direzione della castana.

“Tsè, ci vuole ben altro per farmi fuori! Io sono fortissima! Ma comunque … cosa ci fai qui? Credevo fossi ad Impel Down e difatti mi stavo dirigendo li per salvarti!” disse la castana.

“Sei arrivata tardi cara, ci abbiamo già pensato noi a salvarlo!” disse Hoshi.

“Oh bhe, tanto meglio … comunque, sono contentissima di rivederti!” disse Marilin saltando al collo di Pugno di Fuoco e dandogli un bacio a fior di labbra.

Tutti spalancarono la bocca, sorpresi di quel gesto.

“Ah … fratellone, però potevi anche dirmelo!” disse Rufy sorpreso ma allo stesso tempo sorridente. Ora Hoshi era veramente sola sua!

“Bhe … è una storia lunga! Ora staccati Marilin! E’ quasi un anno che non ti vedo!” disse Ace staccandosi la castana.

“Abbiamo tempo per ascoltarla …!” disse Hoshi sedendosi a terra insieme al resto della ciurma.

“Bhe … prima di incontrare te Hoshi, devi sapere che io e Marilin viaggiavano insieme … eravamo molto amici, finchè un giorno non ci mettemmo insieme. Peccato solo che tre giorni dopo fummo attaccati dalla marina e la colpirono al torace … riuscii a fuggire, certo che lei fosse morta, ma a quanto pare mi sbagliavo …” disse sorridendo a Marilin, che contraccambiò il sorriso.

“Chiaro … e quindi ora tornerete insieme?” chiese Hoshi sorridente, contenta per Ace.

“Bhe … non lo so …” disse Ace abbassando lo sguardo.

“Cosa?” chiese Marilin alzandosi in piedi sconcertata.

“E’ passato tanto tempo, io non so se i miei sentimenti sono rimasti uguali …”

“Se non ci provi non potrai mai saperlo …” disse la castana a sguardo basso.

“Concordo con Marilin … Ace, lei ha viaggiato per un anno per ritrovarti e ora che ci è riuscita tu cosa le vai a dire? Che non puoi tornare con lei? Avanti, almeno provaci! Se poi i tuoi sentimenti non cambieranno allora glielo dirai e vi lascerete!” disse Hoshi guardandolo dritto negli occhi.

“Hoshi … io …” tentò di dire Ace.

“Senti Pugno di Fuoco! Non accetto scuse! O mia dai una motivazione valida o ti picchio!” disse la ninja. Quando lo chiamava con il suo soprannome voleva dire che parlava proprio seriamente …

“E va bene …” disse il ragazzo sospirando.

“No! Grazie Hoshi per il tuo intervento ma non voglio! Se a lui non piaccio non posso costringerlo!” disse la castana alzandosi in piedi.

“Non è che non gli piaci … io ho capito cosa turba il nostro Ace …” disse Nami a braccia incrociate e occhi chiusi.

“Che cosa?” chiesero tutti, tranne la mora e Ace.

“Il nostro caro Pugno di Fuoco è ancora innamorato della qui presente Hoshi … certo, vuole dimenticarla, ma non sarà così facile come crede e così pensa che stando con Marilin possa trattarla come un rimpiazzo!” disse la navigatrice intelligentemente.

“E’ vero, Ace?” chiese la castana guardandolo dritto negli occhi. Intanto Rufy che stava addentando un cosciotto preso da non si sa dove per poco non si strozzò.

 “Marilin … non è che tu non mi piaci, anzi, è tutto il contrario … però, si, Nami ha ragione … tu mi piaci molto ma non voglio trattarti come un rimpiazzo …”

La castana lo guardò sorridendo dolcemente e poi disse:

“Tranquillo … ti aiuterò io a dimenticarla … non ti metterò fretta e insieme ci costruiremo una vita!”

“Mi sembra la soluzione più giusta!” disse Hoshi annuendo con il capo, sentendosi responsabile.

“Non ci ho capito molto, ma se a lei sembra la cosa più giusta allora lo è anche per me!” disse Rufy sorridendo e mettendo un braccio intorno alle spalle della mora, come per far capire al fratello che Hoshi era 'sua'!

“Approposito capitano … dicci un po’, ma tu e la nostra principessina state insieme?” chiese Robin guardandoli sorridente.

I due avvamparono, girando entrambi lo sguardo in direzioni diverse. Non avevano ancora detto a nessuno del loro fidanzamento e volevano aspettare un po’, ma ormai sembrava inutile nasconderlo ulteriormente …

“Bhe … ecco …” tentò di dire la corvina imbarazzata.

“Si, stiamo insieme!” disse Rufy sorridendo a trentadue denti.

“AAAAH! Io lo sapevo!” disse Nami saltando di gioia.

“NOOOOO! HOSHI-CHAAAAAN!” gridò Sanji cadendo in depressione.

“Zoro, Usop, Sanji e Chopper! Dateci i soldi della scommessa!” dissero Nami, Franky e Brook.

“Cosa? Voi avete scommesso su di noi?=.=” chiese la mora con una gocciolina dietro la testa.

“Oh, ma è ovvio! E facendo un totale ho vinto ben mille berry!” disse la navigatrice sorridente.

“Ancora non ci credo …=.=” disse Hoshi.

“Ha ha ha ma che ciurma divertente!” disse Marilin ridendo di gusto.

“Oh, e non hai visto ancora niente …” disse la mora.

“Ha ha ha siete simpatici!” disse abbracciando Ace.

“Meno male che qualcuno ci reputa simpatici e non pazzi!” disse Usop scoppiando in una grossa risata.

“IO DIREI DI FESTEGGIARE!! SUPERRR!” disse Franky.

“Yohohohoh! Si facciamo festa! Vi suonerò “il sakè di Binks”!” disse Brook prendendo il suo violino.

E così, tutta la ciurma più Marilin e Ace, cominciarono a far baldoria e a divertirsi.

                                                                      ***

 

Era mattina presto e tutti i ragazzi si trovavano chi sul ponte della nave, chi in cucina e chi in salotto  a dormire. Nami e Zoro si trovavano abbracciati, l’uno all’altro, incuranti di avere vicino alcuni componenti della loro ciurma.

“Zoro …” disse sottovoce la ragazza.

“Dimmi …” disse lui con la voce impastata dal sonno.

“Sei importante per me …non abbandonarmi mai …” disse lei sorridendogli.

“Non lo farei per nulla al mondo …” disse lo spadaccino baciandole la fronte.

“Perché … perché non andiamo un  po’ in camera tua?” chiese la ragazza guardandolo sensualmente.

“Io … non so Nami … non so quanto potrei ancora resistere alla tua bellezza …” disse Zoro un po’ in imbarazzo. Da quando si erano dichiarati non erano mai andati oltre qualche bacio e di certo lui non sarebbe mai andato oltre senza il suo consenso.

“E chi ti ha detto che devi resistere?” chiese lei alzandosi in piedi e ridendo biricchina. Lo spadaccino ghignò e senza farselo ripetere due volte seguì la navigatrice.

Appena giunti in stanza lo spadaccino non perse un attimo e la fece sdraiare sul letto, mettendosele a cavalcioni sopra. Cominciò ad esplorarle tutto il corpo con le mani mentre assaporava a pieno il gusto delle sue labbra. Con foga le sfilò via tutti gli indumenti, rimanendo estasiato da quella visione celestiale. Con l’ennesima foga la penetrò con una sola e potente spinta, sussurrandole all'orecchio un dolce "Ti amo angelo mio ..."

                                                                      ***

Intanto, sul ponte della nave, Rufy e Hoshi si trovavano sdraiati sull’erba ad osservare il sorgere del sole.

“Hai freddo?” chiese il ragazzo dolcemente.

“Un pochino …” disse la mora sfregandosi le mani.

“Vieni qui …” disse il ragazzo abbracciandola e stringendosela forte.

“Sai … ad Impel Down ho veramente avuto paura di perderti … non ti avevo mai visto in quelle condizioni …” disse la mora stringendolo ancora più forte, come se avesse paura che scappasse.

“Si, immagino … ma non devi preoccuparti, io non ti lascerò  mai …”

“Questo lo so … una volta che ci hai provato la mia fragola ti ha riportato indietro … è destino che tu mi sopporti per sempre …” disse la mora sorridendo

“Ne sono felice …” disse il moro dandole una bacio sulla fronte.

“Ti amo da morire!” disse la mora guardandolo intensamente per poi baciarlo con passione.

“Anche io …” rispose Rufy dopo essersi staccato dalla ragazza.

“Non cambiare mai Rufy, rimani sempre come sei …” disse la Ninja accoccolandosi sul suo petto.

“Non cambierò mai, te lo giuro …” disse il ragazzo di gomma chiudendo gli occhi, con l’intenzione di dormire, ma non aveva la minima idea di ciò che sarebbe capitato al suo risveglio ...

                                                                       ***

“Ehy Ace … sveglia ..” disse Marilin scuotendo il giovane ragazzo che dormiva.

“Mmmh … che c’è …?” chiese il ragazzo sbadigliando e stiracchiandosi.

“Avevo voglia di stare un po’ con te …” disse la ragazza sedendosi vicino a lui.

“Va bene …” disse Pugno di Fuoco facendo l’ennesimo sbadiglio.

“Senti … posso farti una domanda?” chiese la castana guardandolo negli occhi.

“Dimmi pure …” disse il moro tranquillamente.

“Cos’è … cos’è che ti piaceva di Hoshi?”

“Di Hoshi dici? Bhe … che era solare, forte, orgogliosa, simpatica, bella, buona, testarda, insomma … che ti assomigliava in tutto!” disse Ace sorridendole.

“In effetti … ho notato una certa somiglianza con me …” disse Marilin sorridendo leggermente.

“Una certa somiglianza? Io dico che siete due gocce d’acqua! E non solo nel carattere, anche nel fisico!” disse il moro scoppiando a ridere.

“In fondo io e quella li non ci assomigliamo così tanto!” disse la ragazza rigirandosi tra le mani una collana.

“Uhm? Fa vedere un po’ questa collana …” chiese Ace notandola solo in quel momento. La castana se la sfilò e la porse al moro.

“Ma … dove l’hai presa?” chiese Pugno di Fuoco sbalordito.

“Ce l’ho da sempre, da quando sono nata … a dire il vero non so chi me l’abbia data, non ho mai conosciuto i miei genitori …” disse Marilin sorridendo appena.

“Non hai mai conosciuto i tuoi genitori, sei nata il 19 marzo, porti questa collana al collo da quando sei nata e assomigli incredibilmente ad Hoshi … tutto sembrerebbe avere un senso …” si disse tra se e se il moro riflettendo.

“Cosa borbotti Ace?” chiese la castana alzando un sopracciglio.

“Mi serve sapere un'altra cosa su di te …” disse Pugno di Fuoco deglutendo. Sa perfettamente quali conseguenze comporti la sua domanda.

“Certo … dimmi pure …” disse la ragazza sorridendo dolcemente.

“Tu … per caso, hai una voglia che sembra un coccodrillo sui … ehm sui glutei?” chiese il moro un po’ a disagio. Alla castana spuntò una gocciolina dietro la testa e dopo di che tirò un potente pugno in testa al moro.

“MA SONO DOMANDE DA FARSI?” disse irritata.

“Ti prego … è importante saperlo …” disse Ace constantando che Marilin era proprio forte.

“Tsè … si ce l’ho … ma questo non dovrebbe interessarti …” disse la castana indignata.

“Ma allora … non è possibile!” disse Ace sbiancando.

“Cosa?” chiese Marilin non capendo.

“Ecco … tu e Hoshi … tu e lei, sicuramente siete … sorelle gemelle!”

                                                                   ***

Il sole ormai era alto nel cielo ed era più o meno ora di pranzo, ma tutti ancora dormivano beatamente.

Hoshi aprì i suoi grandi occhi nocciola, tastando con la mano accanto a se per cercare Rufy, ma non si trovava li.

“Ma? Dov’è finito?” si chiese alzandosi in piedi e cominciando a girare per il ponte della nave.

“Ehi, Rufy! Dove sei?” gridò la mora guardandosi intorno, ma del suo patner non c’era traccia.

“Chissà che fine ha fatto …”

“Ehi, Hoshi …” disse Rufy comparendole improvvisamente alle spalle. Aveva uno strano ghignetto stampato in faccia che non gli si addiceva per niente.

“Ehi, dov’eri finito?” chiese la mora sorridente.

“A fare un giro per la nave …” disse il ragazzo afferrandola per i polsi e buttandola con non molto dolcezza sul pavimento, mettendosele a cavalcioni sopra.

“Ehi, ma che ti prende?” chiese lei confusa mentre il moro le stava baciando con foga il collo.

“Ho voglia di farlo …” disse il ragazzo di gomma sfilandole i pantaloncini.

“Ma no! Qui sul ponte della nave no! E poi non sei mai stato così frettoloso e intraprendente, cosa ti è preso? Ti sei ubriacato forse?” chiese la ragazza non riconoscendo i modi del suo fidanzato.

“No … ne ho semplicemente voglia …” disse sfilandole le mutandine e penetrandola senza esitazione e con violenza.

“STA FERMO CAZZO! MI FAI MALE!” gridò la ragazza stringendo i denti dal dolore, ma il moro non accennava minimamente a fermarsi, anzi, ad ogni spinta si faceva sempre più violento …

“BASTA RUFY! PER FAVORE!” gridò Hoshi con ormai le lacrime agli occhi.

“Non ancora …” disse lui stringendo la presa sui polsi e continuando la sua ‘opera’.

“MI STAI FACENDO MALE!” disse la mora riuscendo finalmente a scrollarselo di dosso e guardandolo con il volto inondato dalle lacrime. Rufy si era trasformato in un animale nel giro di pochi minuti …

“Sei proprio noiosa … non pensavo che le tue prestazioni fossero così scarse!” disse il moro sistemandosi i pantaloni.

“Ma che ti prende Rufy? Perché fai così?” chiese la ragazza mordendosi un labbro, mentre le lacrime ormai le scendevano da gli occhi. Che cosa aveva fatto di male?

“Non mi prende nulla … avevo solo voglia di divertirmi un po’ con te … del resto, sei la mia ragazza…” disse il moro ghignando.

“Si però … non credevo che una volta scoperto cosa fosse “l’amore”, l’avresti voluto prendere in questo modo …” disse Hoshi tentando di trattenere le lacrime.

“E allora se non lo vuoi così andiamo in camera … ti farò provare emozioni mai provate prima …” disse il ragazzo di gomma sorridendo falsamente.

“E va bene … magari ti dai una calmata …” disse la mora seguendolo a sguardo basso.

“Avanti … levati i vestiti …” le disse Rufy. La ragazza fece quanto ordinato e per la prima volta si sentiva un po’ in imbarazzo di fronte a lui. Il moro non perse tempo e subito la spinse sopra la scrivania, aprendole le gambe a forza e penetrandola con violenza. Hoshi tentò di trattenersi le lacrime e continuava a ripetersi che probabilmente era solo nervoso e che aveva bisogno di sfogarsi e così decise di subire in silenzio, certa che tanto a breve sarebbe tornato il ragazzo di sempre.

“Ah è stato davvero soddisfacendo puttanella …” disse Rufy rivestendosi.

“Ma … Ma chi diavolo sei tu? Non sei il mio Rufy! Lui non avrebbe mai parlato così!” disse la ragazza indietreggiando.

“Ma cosa vai a pensare … sono proprio io … anzi, ho una fame, torniamo dagli altri …” disse il moro dirigendosi verso la cucina.

“Non può essere lui, non ci credo …” si disse la mora andando in camera sua per cambiarsi i vestiti. Non aveva fame e non sarebbe riuscita a mangiare nemmeno un boccone. Che diavolo era successo al suo ragazzo?

To be continued ....


Aggiornamento lampo, alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 64
*** Un ritorno inaspettato .../ Scontro sul ponte della nave! E' forse giunta la mia ora? ***


“Io … e Hoshi … gemelle?” chiese Marilin guardando Ace sconcertata.

“A quanto pare … siete identiche in tutto … magari vi hanno separate alla nascita e poi lei fino a poco tempo fa portava una collana identica alla tua …” disse Ace sorridendole.

“Non ci credo … e io che pensavo di aver perso tutta la mia famiglia … ma comunque ancora non è detto, dovremmo fare un test del DNA …” disse la castana mettendosi a braccia incrociate.

“Come vuoi, ma io sono sicuro che lo siete, non mi sbaglio su certe cose!” disse Ace sorridente.

“Bha, se lo dici tu … comunque, che ne pensi di andare a mangiare, ho una fame che non ci vedo!” disse la ragazza sorridendo a trentadue denti.

“Certo, andiamo …” disse Pugno di Fuoco dirigendosi in cucina insieme alla sua ragazza.

                                                                         ***

Hoshi si trovava in camera sua, distesa sul letto, fissando un punto indefinito della stanza e si stringeva forte al petto un cuscino. Il basso ventre le faceva ancora male, Rufy era stato veramente violento …

Come poteva essere lui quella sottospecie di animale? Che fosse di nuovo ipnotizzato? No, se fosse stato così anche gli altri maschi della ciurma sarebbero stati diversi, mentre invece l’unico che aveva comportamenti strani era lui e poi Nabiki era stata sconfitta molto tempo addietro, era improbabile un suo ritorno a sorpresa …

Improvvisamente sentì la porta aprirsi per poi richiudersi e qualcuno si stava avvicinando lentamente a lei.

“Sono pieno tesoro, ora devo saziarmi di qualcos’altro …” disse Rufy avvicinandosele.

“Stammi lontano, non ho voglia di soddisfare nessuna delle tue voglie …” disse la ragazza fredda.

“Ma sei la mia donna, hai il compito di soddisfarmi …” disse il ragazzo sempre più vicino.

“Non ho alcun compito, perciò vattene …” disse lei girandosi e dandogli le spalle.

“Avanti, non  fare la preziosa …” disse Rufy rigirandola e mettendosi a cavalcioni sopra di lei.

“Ti giuro che adesso ti faccio male se non ti levi!” disse lei guardandolo truce.

“Se ci riesci …” disse bloccandole i polsi con forza, tanto da lasciarle il segno.

“LEVATI DI DOSSO!” gridò la ragazza scoppiando a piangere.

“Sta buona e facciamolo!” disse lui provando a spogliarla, ma la ragazza si dimenava in continuazione e urlava.

“MA CHE SUCCEDE QUI?” chiesero Ace e Sanji entrando nella stanza, seguito da quasi tutta la ciurma.

“LASCIAMI!” gridò la mora piangendo e dimenandosi sotto il corpo di quell’animale che non era altro. Le aveva strappato la maglietta e ora le stava sfilando i pantaloncini, ma fortunatamente il tempestivo intervento del cuoco e di Pugno di Fuoco impedì a Rufy di proseguire il suo operato.

“Ma che cazzo ti prende Rufy? Io te l’ho lasciata per farla contenta e non per farle del male!” disse Ace furibondo.

“Ma che cazzo vuoi? Io faccio quello che mi pare!” disse il moro rialzandosi in piedi.

“Hoshi, come stai …?” chiese Sanji avvicinandosi alla ragazza.

“Sanji!” disse la mora piangendo,

“Tesoro …” disse Nami avvicinandosi alla ragazza.

“Ora Rufy me la paga …” disse Sanji furioso, lasciando la mora in compagnia di Nami, Robin e Marilin.

“Non ti riconosco! Tu non sei mio fratello!” disse Ace sconvolto.

“E chi dovrei essere scusa?” chiese il ragazzo di gomma come se stesse parlando con un idiota.

“Tu … HAI FATTO PIANGERE LA DOLCE HOSHI-CHAN!” gridò Sanji sferrandogli un calcio in pieno viso.

“Aspetta Sanji …c’è qualcosa che non va … è troppo strano … lo conosco da sempre, sono suo fratello e so che questo non è lui …” disse Ace osservando Rufy mentre si rialzava.

“So io cos’è che non va! Questo qui si crede di essere superiore a noi donne e quindi di trattarci come vuole, ma si sbaglia!” disse Mariln avvicinandosi con le mani appoggiate sui fianchi.

“No, aspetta … fammi provare una cosa …” disse Ace afferrando il fratello per la maglietta.

“Cos’è, vuoi sfidarmi Pugno di Fuoco? Sappi che non hai possibilità contro di me, sono io il più forte ormai!” disse Rufy ghignando.

“Rispondi a questa domanda … quando hai comprato questo cappello di paglia?” chiese il moro.

“Bhe, molti anni fa, non ricordo precisamente quando …” disse il ragazzo di gomma non capendo il perché di quella domanda.

“Bingo …” disse Ace tirandogli un pugno in pieno viso e preparandosi alla battaglia.

“Non vorrai davvero combattere con tuo fratello?” chiese cappello di paglia sconcertato.

“Tu non sei Rufy…lui sa fin troppo bene che quel cappello gli è stato dato da Shanks … chi sei? Perché hai preso le sembianze di mio fratello?” chiese Pugno di Fuoco intelligentemente.

“Ha ha ha ha non pensavo che alla fine ci sareste arrivati … forse non mi sono comportato molto come quel cretino, ma almeno mi sono divertito …” disse il ragazzo guardando da maniaco Hoshi che riscoppiò in un pianto rotto da qualche singhiozzo.

“Chi sei?” chiese Sanji pronto a combattere.

“Non dimentico mai i caratteri e i modi di fare di un nemico, soprattutto quelli di un viscido come te, Mizuakai!” disse Zoro appena entrato nella stanza, sguainando le sue spade.

“Che cosa? Mizuakai?” dissero tutti i presenti sbalorditi.

“Avevo promesso di vendicarmi e così è stato … è stata colpa di quella mocciosa se il mio piano è andato in fumo, colpa sua se l’Akai Fu non ha funzionato, io la odio dal profondo del cuore, ma allo stesso tempo bramo il suo corpo! L’ho fatta mia sotto le spoglie di quel ragazzino e se sono andato a segno, magari è anche incinta!” disse Mizuakai, ridendo malvagiamente, ritornando al suo aspetto normale.

“Dov’è Rufy?” chiese Hoshi tra i singhiozzi.

“Perché ti interessa tanto ragazzina? Io mi preoccuperei più di te stessa … in questo momento quella più a rischio sei tu!” disse il biondo sorridendo crudelmente.

“Forse non hai capito, noi non ti permetteremo di torcerle un capello! La difenderemo a costo della vita, è una nostra compagna!” disse Nami parandosi di fronte alla mora, troppo sconvolta per combattere.

“Non torcerai nemmeno un capello alla mia sorellina!” disse Franky pronto allo scontro.

“Un compagno di ciurma è intoccabile!” disse Zoro pronto ad usare una delle sue tecniche a tre spade.

“Non ti perdonerò mai per quello che hai fatto alla mia Hoshi-chan! Non dovevi permetterti di farla soffrire!” disse Sanji furioso.

“Ace, Marilin, Robin, Chopper e Usop, voi portate Hoshi sul ponte della nave e rimanete li, qui tra poco ci sarà uno scontro ed è meglio se lei non assista … è già molto scossa!” disse Zoro.

“Si …” dissero i ragazzi uscendo sul ponte della nave dove si trovava Brook di guardia.

“Volenti o nolenti me la prenderò e farò un torto a quel moccioso da strapazzo!”

“Tu non ti prenderai proprio nessuno! Io ti ammazzo prima!” disse Nami pronta a combattere.

“Nami, ti ricordi come si deve sconfiggere questo bastardo, vero?” chiese Zoro.

“Certo che mi ricordo, per chi mi hai presa? Per una sprovveduta?” chiese lei stizzita.

“Forse testa d’alga sarebbe meglio se ce ne occupassimo io, te e Franky e lasciassimo fuori da questa storia la dolce Nami-chan!” disse Sanji.

“Non ci penso nemmeno! IO questo verme voglio farlo fuori con le mie mani!” disse la navigatrice partendo all’attacco.

                                                                   ***

Intanto gli altri erano usciti all’aria aperta e Robin, insieme a Marilin, avevano aiutato Hoshi a sedersi a terra. La ragazza era evidentemente molto scossa, ma chi non lo sarebbe stata al posto suo?

“Ehi … Hoshi?” disse Ace accarezzandole una guancia. A quel contatto la corvina rabbrividì, come se avesse paura, come se si sentisse fragile e indifesa, come se qualsiasi persona potesse farle male in qualsiasi momento.

“Ehi, tranquilla … sono io, Ace, non ti farò nulla piccolina …” disse lui cercando di sorridere, ma stava combattendo contro se stesso per non dirigersi all’interno della nave ed ammazzare quel viscido bastardo che aveva osato farle del male …

“Ace, credo che ora lei abbia bisogno di un po’ di tranquillità e soprattutto non penso che voglia ragazzi intorno … è provata e spaventata, non si fida di nessuno …” disse Robin osservando la sua sorellina più piccola.

Non l’aveva mai vista ridotta in quelle condizioni … di solito lei era forte, non si lasciava intimorire da niente e nessuno, era spavalda ed anche un po’ sbruffona ed ora invece tremava come una foglia che sta li li per staccarsi dall’albero. Sembrava come una bambina indifesa, bisognosa d’affetto ma soprattutto di protezione e tutti in quel momento sapevano che l’unica persona che poteva darle tutto ciò, che forse poteva ridonarle il sorriso era Rufy …

“Io non posso vederla ridotta così! Mi fa una rabbia!” disse Marilin stringendo i pugni. Anche se si erano appena conosciute, sentiva di volerle bene, soprattutto dopo aver scoperto di essere la sua gemella, cosa che tra l’altro lei ancora non sapeva.

“Marilin …” disse Ace sapendo la sofferenza che provasse anche lei in quel momento.

“Senti Hoshi, vuoi che ti visiti?” chiese Chopper avvicinandosi gentilmente a lei.

“No, non voglio niente e nessuno, voglio solo essere lasciata in pace!” disse lei con rabbia e disprezzo.

“Va bene …” disse la piccola renna abbassando lo sguardo. La violenza era sicuramente la peggior tortura che una donna potesse ricevere …

Improvvisamente dei granelli di sabbia comparirono sul ponte della nave, facendo comparire Mizuakai di fronte a loro.

“MALEDIZIONE!” gridò Zoro dall’altra stanza correndo fuori, seguito da Sanji, Franky e Nami.

“Ci è scappato!” disse Nami raggiungendo gli altri compagni di ciurma.

“Ce ne siamo accorti …” dissero gli altri mettendosi sulla difensiva.

“Cosa sperate di fare illusi?” disse Mizuakai tornando sabbia e materializzandosi di fronte ad Hoshi che aveva un espressione di puro terrore dipinta sul viso.

Indietreggiò da seduta, balbettando qualcosa di incomprensibile, mentre i suoi occhi cominciavano ad inumidirsi. Si ritrovò con le spalle contro il parapetto della nave. Il suo corpo tremava come una foglia e i denti le battevano e tutto ciò non era dovuto al freddo, ma alla paura, al terrore …

“N-Non …n-non m-mi t-toccare …” balbettò la ragazza scoppiando in lacrime

“LASCIALA STARE BASTARDO!” gridò Ace scagliandosi su Mizuakai ma che prontamente parò il suo attacco, spedendolo contro l’albero maestro.

“Non provateci con me, sono molto più forte dell’ultima volta! Non mi batterete!” disse il biondo afferrando per la maglietta la ragazza, che continuava a tremare e piangere spaventata.

“L-Lasc-ciami …” disse mordendosi un labbro, mentre i suoi occhi si riempivano di terrore.

“Come vuoi piccola … è stato divertente, addio …” disse lanciandola in mare.

E forse, era giunta la fine per lei? Forse, tutte le consapevolezze, tutte le certezze che aveva si stavano frantumando in quei singoli istanti?
E così, come una foglia autunnale che cade da un albero, non fece assolutamente nulla per impedire di cadere, di morire affogata, non fece assolutamente nulla per tentare di salvarsi … aveva perso tutta la voglia di vivere che aveva, aveva perso il sorriso …

Mentre cadeva in quelle tetre acque, poteva sentire le urla dei suoi amici che tentavano inutilmente di salvarla, venendo fermati da quell’essere viscido e infame che le aveva rovinato l’esistenza e che ora stava mettendo fine alle sofferenze provocate da lui stesso …

Potè sentire l’impatto dell’acqua gelida con il suo corpo, i suoi occhi cominciare a farsi sempre più pesanti, il suo corpo che ormai non rispondeva ai suoi comandi … solo allora realizzò che era giunta la fine, solo allora capì che la sua vita non aveva portato quasi nulla di buono, apparte il conoscere quel ragazzo dal cappello di paglia, quel ragazzo dall’aria ingenua, quel ragazzo che si chiamava Monkey D. Rufy.

Mentre sprofondava sempre più in basso riuscì a ricordare ogni istante passato con lui, tutte le volte che l’aveva difesa, aiutata, consolata e poi … ricordò quella notte di amore, di coccole, abbracci, carezze … le sembrava come se fosse successo pochi attimi prima, le sembrava  quasi che la sua felicità fosse svanita solamente da pochi secondi, ma a quei ricordi così belli non potè fare a meno si sorridere malinconicamente e solo allora realizzò quanto fosse egoista, quanto pensasse solamente a se stessa … lo stava abbondanando, da solo, ma forse, sarebbe stato anche meglio senza una pasticciona, orgogliosa e testarda come lei che ogni due secondi aveva un problema diverso …

Chiuse gli occhi, consapevole di non poter fare nulla per cambiare il suo destino, consapevole di morire a momenti. Ormai l’assenza d’aria si stava facendo insostenibile e la sua fine era solo questione di attimi …

 - Ci rivedremo quando avrai realizzato il tuo sogno, quando avrai fatto tutto nella vita … ci rivedremo in paradiso … ti amo … rufy …-

Qualvosa di inaspettato accadde. Sentì il vento arrivarle dritto in faccia, mentre i suoi polmini inspiravano una boccata d’aria fresca.

Si sentì stringere contro il petto di qualcuno, che assomigliava vagamente ad un angelo …. Era forse morta? Quello era dunque il paradiso?
O forse, era all’inferno? No, non poteva essere l’inferno, quegli occhi … non potevano appartenere ad un malvagio, quel viso, non poteva essere del demonio, quella voce così calda e profonda, non poteva appartenere che ad un angelo …

To be continued ....


Sono sadica lo so, ma questo capitolo rappresenta molto per me! Per tutte quelle povere donne vittime di violenza e per una cara amica! Spero vi sia piaciuto ^^ al prossimo!

Sciabbo: Benvenuto\a perdonami non so se sei maschio o femmina xD bha comunque quello non poteva essere Rufy, era ovvio! Non avrebbe mai trattato la sua perla così ... e chi poteva essere se non Mizuakai? xD l'antagonista della nostra hoshi muahahaha comunque spero che ti sia piaciuto ^^ ciao baci alla prossima.

crazykikka: Weilà U.U mi sembra ovvio che quello non è Rufy! Se fosse stato lui sarei stata proprio sadica O__O" bha comunque chi poteva essere se non quel viscido di Mizuakai? Comunque, Ace sa sempre tutto perchè è intelligente e perchè ha visto la nostra cara Hoshi senza vestiti xD perciò non dovrebbe essere difficile per lui ricordarsi questo insolito particolare xD he he spero ti sia piaciuto il chappy ^^ ciao baci alla prossima.

33 Devil_Black_Rose 33: Ciao ^^ allora per prima cosa ho in mente una cosa un pò più particolare per Sanji e Robin e non mi sembrava ancora il momento di inserirli xD leggerai a suo tempo, per quanto riguarda Hoshi, bhe si ... è stata una brutta esperienza, ma chissà se il nostro Rufy riuscirà a farla riprendere xD ammesso che sia vivo, ovvio! Ciao baci al prossimo chappy ^^

By vegetina.

Ritorna all'indice


Capitolo 65
*** La fine di Mizuakai! / Sei tu la mia forza ... ***


“Hoshi, tutto bene?” chiese quella figura angelica. Quella voce l’avrebbe fatta calmare in qualsiasi situazione … aveva un tono così caldo ma allo stesso tempo così rassicurante …

“R-Rufy  …” disse lei con il volto rigato dalle lacrime, abbracciando forte il giovane ragazzo.

“Tranquilla … ci sono qui io …” disse il moro accarezzandole dolcemente la testa, gesto che però non servì a tranquillizzare la ragazza, che tremava ancora come una foglia.

Il capitano sbarrò gli occhi, non l’aveva mai vista in quelle condizioni …

La posò delicatamente a terra e con una faccia super arrabbiata si avvicinò a Mizuakai che nel frattempo aveva steso la maggior parte dei suoi compagni di ciurma.

“Ma cosa vuoi fare moccioso? E poi non ti avevo legato nella stiva?” chiese Mizuakai alzando un sopracciglio.

“Mi sono slegato razza di idiota e ora pagherai caro! Qualsiasi cosa tu abbia fatto alla MIA ragazza la pagherai molto amaramente!” disse il capitano con uno sguardo agghiacciante.

“Oh oh e sentiamo, come hai intenzione di farmi fuori?” chiese Mizuakai sorridendo malvagiamente.

“Gear second!” disse Rufy attivando una delle sue tecniche più devastanti.

“Cosa speri di fare con quella ridicola tecnica? Non pensare che surriscaldandoti un po’ tu possa battermi!” disse il biondo ridendo di gusto prima di ritrovarsi il ragazzo di gomma improvvisamente davanti.

“Ma … ma come hai fatto? Sei stato velocissimo!” disse l’uomo spaventato.

“Ho detto che pagherai e così sarà!” disse sferrandogli un pugno in pieno viso.

“Ehi Ace … interveniamo?” chiese Marilin al fidanzato.

“No, questa è la sua battaglia … stiamone fuori …” disse Pugno di Fuoco osservando il fratello combattere abilmente. Era cambiato moltissimo dall’ultima volta che si erano visti, ora era diventato fortissimo.

“JET CATLING GOM GOM! IN AZIONE!” gridò il capitano scagliando una potente quanto veloce raffica di pugni contro il nemico biondo, che, colto di sorpresa, non riuscì a trasformarsi in sabbia, prendendosela così in pieno e finendo dritto dritto in mare.

“Dovrebbe essere sistemato … non esistono frutti del mare in grado di farti nuotare …” disse Rufy osservando l’orizzonte.

“Fratellino …” disse Ace indicandogli Hoshi piangente a terra e con lo sguardo basso. Solo allora il capitano si ricordò di lei che si trovava in quello stato per un motivo a lui sconosciuto.

“Si, vado …” disse il moro avvicinandosi alla ragazza.

“Ehi …” disse  poi Rufy allungando un braccio per accarezzarle una guancia, ma la mora subito si scansò, come se fosse terrorizzata, come se avesse paura di qualsiasi contatto fisico.
Rufy subito ritrasse la mano, rimanendo a bocca aperta per la reazione della mora. Che cosa le era successo di così traumatico per farla spaventare in quel modo? Si spremeva le meningi, provava a trovarsi una spiegazione, ma non gli stava venendo in mente nulla …

“Rufy …” disse Ace prendendoselo in disparte insieme ai restanti maschi della ciurma, che si erano rialzati in piedi e stavano venendo medicati da Chopper.

“Che le è successo? Perché fa così?” chiese il moro sconvolto, osservando la SUA ragazza venire aiutata a rialzarsi dalle ragazze.

“Ecco vedi …” tentò di dire Sanji dispiaciuto per quanto successo alla mora.

“Vi decidete a parlare? Ho il diritto di sapere!” disse il capitano cominciando ad agitardi.

“Il fatto è che Mizuakai si era trasformato in te … e ….” Tentò di dire Franky.

“E cosa? Vi sbrigate a parlare?” chiese il capitano perdendo le staffe.

“Eh … bhe … ha abusato di lei in malo modo … ci dispiace …” disse ace abbassandosi il suo cappello per non far vedere i suoi occhi carichi di lacrime.

Il capitano non rispose, sbarrando gli occhi e rimanendo immobile con un espressione indescrivibile dipinta sul volto.
Mille emozioni in quel momento passarono per la testa del moro, mille emozioni terribili … rabbia, mischiata a dolore e disperazione …

Dei sensi di colpa terribili cominciaronon a divorarlo … la consapevolezza di non essere riuscito a fare nulla per impedire tutto ciò, il sapere che se solo fosse riuscito a liberarsi prima niente di quello che era successo sarebbe accaduto, il vedere la SUA ragazza in quelle condizioni lo stava distruggendo e l’avrebbe ucciso dentro a poco a poco.

“Rufy … ti prego … di qualcosa …” disse Usop a sguardo basso.

“E cosa … E COSA DOVREI DIRE? NON SONO RIUSCITO A PROTEGGERLA! HO FALLITO IN TUTTO!!” gridò il capitano rinchiudendosi nella sua cabina.

“L’ha presa proprio male …” disse Chopper triste.

“E come speravate la prendesse?” chiese Ace ripensando a quel verme schifoso che aveva fatto del male alla ragazza.

                                                            ***

Erano passati quattro giorni da quel terribile evento e in quei quattro giorni la mora non era uscita dalla sua camera, rimanendo per tutto il tempo in compagnia delle tre ragazze che non avevano spiccicato parola se non per chiederle se voleva mangiare, domanda alla quale lei aveva sempre risposto negativamente.

Non toccava più cibo, cosa strana per una buona forchetta come lei, non dormiva, lei che amava dormire, non parlava, lei che a volte era anche troppo logorroica, non sorrideva, di nuovo …

L’unica cosa che in quei giorni aveva fatto era stata versare lacrime amare, piangere, piangere e piangere …

Nami, Marilin e Robin non avevano la più pallida idea di cosa fare, ma sapevano per certo che forse l’unica persona in grado di ridonarle il sorriso, di farla tornare ad una vita quasi normale e di ridarle la voglia di vivere era quel pazzo capitano che sognava di diventare il re dei pirati …

Hoshi era entrata in depressione e sarebbe stato difficile uscirne, uscire da quel buco nero nel quale era finita …

Si sentì bussare alla porta, una, due, tre volte … nessuno osava alzarsi per andare ad aprire, sapevano che la ragazza non aveva voglia di sentire nessuno.

Un altro toc, due, tre … chi bussava sembrava non volersi arrendere e alquanto ansioso di entrare.

“E va bene … vedo chi è…” disse Nami aprendo la porta, uscendo e richiudendosela alle spalle.

“Rufy!” disse la navigatrice sorpresa. Anche lui, come la mora, era da quattro giorni che non usciva dalla sua stanza se non per mettere sotto i denti qualcosa, ma molto poco rispetto a prima.

“Ciao Nami … non è che … potrei vederla?” chiese il capitano con il cappello di paglia leggermente abbassato per coprire lo sguardo.

“Si … speravamo che venissi …” disse la rossa richiamando le due compagne e facendo entrare il moro nella stanza.

Il ragazzo si richiuse la porta alle spalle e con passi lenti si avvicinò alla corvina che si trovava rannicchiata su se stessa sul letto, girata verso il muro con le coperte che le arrivavano fino a sopra la testa.

Si sedette sul bordo del letto e con delicatezza le scostò le coperte da sopra la testa, potendo così finalmente vedere i suoi capelli corvini.

Sorrise a quella visione … quanto gli era mancato il colore dei suoi capelli, il suo odore, quanto gli era mancata lei …

Hoshi rimase ferma nella medesima posizione anche se si era accorta della presenza del ragazzo da prima che entrasse nella stanza. Il suo respiro, i suoi passi, era tutto così inconfondibile … impossibile non riconoscerlo …

“Ehi, piccolina …” disse il moro accarezzandole una ciocca di capelli e cominciando a giocherellarci. La ragazza non rispose …

“Perché non mangi qualcosa? Se continui così morirai di fame …” disse il moro, non ricevendo nuovamente risposta.

“Per favore … non voglio che tu muia …” disse con la voce tremante.

La ragazza girò leggermente la testa, rivelando due grandi occhi rossi a causa del pianto, due guancie lievemente arrossate e due occhiaia che le arrivavano fino a terra. Il viso era più magro e cominciavano a notarsi due fossette sulle guancie, causa del rifiuto che provava verso il cibo.
A compensare il tutto, c’era un espressione a dir poco distrutta dipinta sul volto e la totale mancanza di voglia di vivere.

Rufy spalancò lievemente la bocca, sconvolto dalle condizioni in cui si trovava la ragazza, anche se un po’ se l’aspettava …

“Io … scusa … ho fallito …” disse il moro abbassando gli occhi carichi di lacrime. La mora si mise a sedere sul letto, continuando a non parlare.

“Avrei dovuto difenderti e non ne sono stato in grado … ho lasciato che quel mostro facesse ciò che volesse … non merito di essere il tuo ragazzo, non merito di essere il capitano di questa ciurma e tanto meno non merito di diventare il re dei pirati …” disse il ragazzo di gomma con una sola e unica lacrima che gli solcò il viso.

La ragazza lo guardò con i suoi occhi privi di emozioni e compié un solo e unico gesto, che però in quel momento valeva più di mille parole …

Abbracciò il ragazzo, l’abbracciò con tutta la forza che aveva, in cerca di un conforto e una protezione che solamente e unicamente lui era in grado di darle.

Il moro, dapprima sorpreso, rispose all’abbraccio avvolgendola con le sue forti braccia e cercando di trasmetterle quella protezione che cercava.

“Piangi … urla … sfogati …” disse il ragazzo digrignando i denti per non scoppiare a piangere. Non poteva dimostrarsi debole in quella situazione, doveva riuscire a darle coraggio …

“Rufy …” disse lei in un flebile sussurro. Quella era la prima parola che diceva da quattro giorni a quella parte … la sua prima parola era stata Rufy …

“Hoshi … te lo chiedo in ginocchio se lo ritieni necessario, ma per favore, ti scongiuro, mangia qualcosa … stai dimagrendo a vista d’occhio, a mano a mano diventerai sempre più debole e alla fine perderai ogni singola briciola di energia …” disse il moro poggiando la testa sulla sua spalla.

“Rufy … io …” tentò di dire  la mora.

“Scusami …” disse il ragazzo non alzando lo sguardo. Lei poteva sentire il suo pigiama che a poco a poco si stava bagnando delle lacrime del ragazzo.

“Rufy … tu … non devi scusarti di nulla … non centri niente …” disse facendo un malinconico sorriso. Il ragazzo senza il bisogno di alzare lo sguardo capì immediatamente il tono falso della ragazza e il tentativo di tirarlo su … che patetico che era … lei in quella situazione doveva tirare su lui mentre doveva essere il contrario.

Si sforzò di non versare più una lacrima e immediatamente alzò la testa facendole un enorme sorriso.

“Non voglio più vedere questo faccino triste … questi occhi non devono più versare lacrime!” disse il ragazzo di gomma asciugandole quelle gocce salate con i suoi pollici.

La mora annuì leggermente, sorridendogli flebilmente …

“Dai … perché non mi aiuti ad andare di là? Ho voglia di mangiare qualcosa …” disse la ninja provando ad alzarsi dal letto ma era molto debole e si reggeva a malapena in piedi.

“Ti aiuto …” disse il moro sorridendo e aiutandola a camminare, anzi, la prese direttamente in braccio, poggiando una mano sotto le sue ginocchia e una dietro la schiena, sollevandola come un peso piuma.

“Sai Rufy … non ho più intenzione di starmene li a piangere e a deprimermi … voglio tornare quella di sempre … la solita Hoshi …” disse la ragazza sorridendo con gli occhi lucidi.

“Sarebbe la cosa più giusta … e se vuoi, io ti posso aiutare!” disse il moro sorridendole ingenuamente.

“Certo che lo voglio il tuo aiuto … mi sarà indispensabile …” disse la principessa mentre varcava la soglia della sua camera insieme al ragazzo.

Lentamente arrivarono fino alla cucina dove tutti i loro amici si trovavano in silenzio seduti intorno al tavolo. Appena la videro non poterono credere ai loro occhi ma evitarono di fare domande, sapendo la delicatezza della situazione.

“Insomma, cosa sono quelle faccie? Non sono mica un fantasma!” disse la mora cercando di fare un po’ di ironia e di sorridere leggermente. I ragazzi sorrisero, capendo che la ragazza si stava a poco a poco riprendendo.

“Vuoi che ti cucini qualcosa?” le chiese Sanji pronto a prepararle un pasto sostanzioso.

“Magari Sanji, sto morendo di fame!” disse la mora sforzandosi di sorridere.

“Allora ti faccio qualcosa di molto sostanzioso …” disse il cuoco mettendosi ai fornelli.

“Anche io ho fame!” disse Rufy sorridendo a trentadue denti.

“Si, preparo anche per te capitano …” disse Sanji stranamente gentile.

                                                                  ***

Hoshi si trovava sul ponte della nave a guardare le stelle in compagnia di Nami. Quella visione celestiale la faceva sentire in pace con se stessa.

“E’ meraviglioso, vero?” chiese Hoshi all’amica seduta accanto.

“Si, è bellissimo …” disse la rossa sorridendo al pensiero che l’amica si stesse riprendendo.

“Brrr … comincia a fare freddo …” disse la mora abbracciandosi da sola e sfregandosi le spalle.

“Già … il tempo sta per cambiare … a breve nevicherà …” disse Nami che come sempre faceva delle perfette previsioni metereologiche.

“Meglio se andiamo a prendere i cappotti …” disse la mora alzandosi e dirigendosi verso la cabina.

“Aspetta, vengo con te!” disse la rossa prima di essere bloccata per un braccio da Zoro.

“Mmmh? Zoro!” disse la navigatrice sorridendogli.

“Perché non rimani un po’ con me?”  chiese lo spadaccino guardandola dritta negli occhi.

“Con piacere …” disse la rossa abbracciandolo e appoggiando la testa sui suoi pettorali.

“Credi che ci avranno aumentato le taglie dopo quello che abbiamo combinato ad Impel Down?” continuà poi la ragazza sorridendo.

“Sicuramente saranno arrivate alle stelle …” disse lo spadaccino ghignando.

“Sai che questo sta a significare che ora noi saremo ancora più ricercati di prima e che avremo sempre più guai?” disse la ragazza fissandolo negli occhi.

“E allora? Chiunque provasse ad attaccarci io lo sconfiggerò, chiunque proverà a toccarti io l’ammazzerò!” disse Zoro ghignando sicuro di se.

“Si però secondo me dovresti cercare di combattere un po’ di meno, in questo periodo stai rischiando troppe volte la vita e io personalmente di un fidanzato morto non me ne faccio nulla …” disse lei sorridendo appena.

“Morto? Io non morirò … sono forte e resisterò a qualsiasi cosa!” disse Zoro orgoglioso come sempre.

“Dammi un bacio!” disse la ragazza avvicinandosi al suo viso sorridente.

“Più che volentieri!” disse lo spadaccino appoggiando le sue labbra su quelle della ragazza.

"Non abbandonarmi mai, Zoro ..." disse appena.

"No, non lo farò ... mai ..." asserì il ragazzo, non potendo credere di stare insieme a una creatura così bella.

To be continued ...

Hello ragazzi! Come vedete le cose si stanno sistemando, ma la mia mente sadica li lascerà davvero in pace o farà sorgere altri problemi? xD la risposta mi sembra ovvio ... se siete stati attenti coglierete un piccolo dettaglio nelle parole di mizuakai nello scorso capitolo e questo dettaglio potrebbe essere la causa di innumerevoli problemi per tutto il resto della storia xD ma vabbè non vi anticipo niente! Ciao baci e grazie a tutti quelli che seguono!^^

crazykikka: Ciau! E' già ... queste cose nella vita succedono spesso, è questa la cosa brutta ç____ç rufino nostro non si sognerebbe mai di fare una cosa del genere, figuriamoci, buono com'è ... ha vendicato degnamente Hoshi e ora prova a tirarla su ^-^ chissà come finirà tra di loro, tutto è molto incerto ma si vedrà ... ciao baci al prossimo chappy ^^

tenshifly: Rieccoti *___* si certo che mi sei mancata, ma sei andata a roma? *___* pensa che io ci abito xD comunque, la nostra cara Hoshi ne sta passando di tutti i colori, ma ti garantisco che i problemi non sono finiti U___U puoi anche darmi della sadica, in fondo è la verità xD spero che il chappy ti sia piaciuto, piuttosto tenero e Mizuakai ha avuto quello che si meritava xD ciao baci alla prossima ^^

sciabbo: *__________* un maschio, credo che sei l'unico maschio che segue la mia storia xD ma io ti adoro! comunque U____U lasciando da parte questi slanci di affetto xD  Rufy è ovvio che non poteva essere, lui è tutto dolce e coccoloso mentre quel finto-rufy era un mostro xD mizuakai ha fatto la fine che meritava ma i problemi non sono finiti U-U sono sadica xD ciao baci alla prossima.

33 Devil_Black_Rose 33: Ciauuuu si lo so xD sono stata spregevole ma la mia crudeltà non finisce qui! Aspetta di vedere i capitoli seguenti e credo che mi ucciderete tutti insieme xD lo special su Sanji e Robin arriverà a breve cara ^_* ciao baci tvb alla prossima!

By vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 66
*** I guai non finiscono mai .../Il litigio! Addio ciurma di cappello di paglia! ***


Cap 66 one piece hoshi

Hoshi si trovava in camera sua e fissava il soffitto. Mille pensieri vagavano nella sua mente e un chiodo fisso la tormentava da giorni.

Aveva ripreso a mangiare regolarmente da due giorni, ma ancora c’era qualcosa che non andava.

Continuava a tormentarsi e a girarsi i pollici in cerca di una risposta ma i suoi dubbi continuavano ad essere tali. Forse, l’unico che poteva aiutarla in tutto ciò era Chopper …

“E va bene … andiamo da lui …” disse la ragazza intenta a dirigersi nella stanza della piccola renna.

Quatta quatta si diresse verso la stanza del dottore di bordo e, sempre con discrezione, bussò. Dopo pochi secondi Chopper le aprì sorpreso di vederla.

“Ehi Hoshi cosa ci fai qui?” chiese la piccola renna sorridendole.

“Ciao Choppy, senti volevo chiederti un favore, non è che potresti visitarmi? Credo di essermi presa qualche malanno!” disse lei congiungendo le mani e sorridendogli.

“Certo … è mio dovere visitarti … entra …” disse il piccolo medico sorridendole.

“Bene, un altro favore, potresti evitare di dirlo agli altri?” chiese sempre con un sorriso a trentadue denti, che sembrava essere alquanto falso.

“Tranquilla … se non vuoi dirlo io mantengo il segreto professionale …” disse Choppy facendola accomodare sul letto.

“Grazie mille!”

“Allora, cosa ti senti?” chiese il dottore sedendosele davanti.

“Bhe, sono due giorni che non faccio altro che vomitare … ho continui capogiri, cambi di umori, il seno mi si è piuttosto ingrossato e ho la nausea di prima mattina oppure quando sento degli odori che fino a poco prima non mi davano alcun fastidio e poi… bhe non è importante, ma il ciclo mestruale doveva venirmi circa due giorni fa e sono lievemente in ritardo …” disse la mora sorridendo malinconicamente.

Chopper sussultò e sbarrò gli occhi.

“Bhe … hai la minima idea di cosa potresti avere?” chiese Chopper ridendo istericamente.

“Chopper so che potrei essere incinta, voglio solo sapere da te se è così o no…” disse la ragazza abbassando lo sguardo.

“Ok … allora ti visito …” disse la piccola renna cominciando a visitarla.

                                                                  ***

“Ehy Ace, quand’è che tornerai nella tua ciurma?” chiese Rufy al fratello. Si trovavano entrambi a tavola a sgranocchiare qualcosa.

“Non so … prima ho letto sul giornale che alla fine la battaglia governo Vs mio padre Barba Bianca è finita e che non ci sono state vittime dato che io sono stato liberato, perciò credo che a breve tornerò da loro!” disse Ace tra un boccone e l’altro.

“E di me cosa vuoi farne Pugno di Fuoco?” chiese Marilin entrando con un espressione che non prometteva nulla di buono sul volto.

“Uhm …Marilin!” disse il moro rischiando di strozzarsi.

“Hi hi che buffi …” disse Rufy sorridendo sotto i baffi.

“Allora, rispondi!” disse la castana sbattendo una mano sul tavolo e facendo irrigidire il moro.

“Bhe, potrei chiedere a mio padre se posso portarti con me sulla nave … non credo abbia problemi! He he …” disse Pugno di Fuoco ridendo istericamente.

“Bene, era proprio quello che volevo sentirmi dire!” disse la castana sorridendo e incrociando le braccia al petto.

“Ha ha fratellino ti sei proprio fatto sottomettere!” disse Rufy ridendo come un pazzo.

“Per quanto riguarda te …” disse poi Marilin sbattendo nuovamente una mano sul tavolo, ma questa volta rivolta a Rufy.

“Si? He he” disse cappello di paglia ridendo istericamente.

“Prova solamente a far soffrire ancora Hoshi e giuro che tornerò qui e ti farò fuori con le mie mani!” disse la castana ghignando sadicamente.

“Puoi stare tranquilla! Non farò nulla per il quale lei possa essere infelice!” disse il moro sorridendo.

“Lo spero per te … bene ragazzi, io vado a prendere una boccata d’aria! By by!” disse la castana lasciando i fratelli soli nella stanza.

“Però, che caratterino … mi ricorda tanto una persona!” disse Rufy sorridente.

“E’ normale … ti ricorda Hoshi, vero?” chiese Ace sorridendo.

“Si, esatto, anche a te? Allora non è una mia impressione!” disse il moro sorridendo a trentadue denti.

“No, è normale che quelle due si assomiglino … sono sorelle gemelle … sicuramente separate alla nascita per non si sa quale motivo …” disse Ace facendo spallucce.

“Cosa?O.O Sorelle gemelle?” disse il capitano ad occhi e bocca sbarrati.

“Già … ci sei rimasto è?” chiese il moro sorridendogli.

“Bhe, si, però un pochino lo credevo … erano troppo uguali!” disse Rufy annuendo con il capo.

“Ha ha ma smettila! Sono sicuro che non ci hai nemmeno pensato fratellino!” disse Ace ridendo a crepapelle.

“He he chissà come è contenta Hoshi! Sono sicuro che l’idea di avere una sorella gemella le piace!” disse Rufy sorridente.

“Veramente lei non sa nulla … se Marilin vorrà dirglielo glielo dirà, altrimenti no …” disse Ace serio.

“Ah … ma perché? Io credo che abbia il diritto di saperlo!” disse il ragazzo di gomma gonfiandosi le guancie.

“E’ una questione tra loro due, noi stiamone fuori … anzi, non avrei nemmeno dovuto dirtelo, perciò acqua in bocca!” disse pugno di Fuoco serio.

“Uff e va bene, anche se io ancora non capisco il perché …”  disse il moro sbuffando.

“Non cambierai mai, fratellino!” disse Ace sorridendo.

                                                                  ***

“Allora Chopper? Che ne pensi?” chiese la mora sorridendo forzatamente.

“Bhe … mi dispiace dirtelo … davvero …” disse la piccola renna a sguardo basso.

“Avanti, sono o non sono incinta?” chiese la ragazza impaziente di sapere il verdetto, anche se ormai era quasi certa di esserlo …

“Mi dispiace … purtroppo lo sei …” disse Choppy abbassando lo sguardo.

“Lo immaginavo … e per caso … c’è un modo per sapere se è figlio di Rufy?” chiese la giovane trattenendo le lacrime a stento.

“Solo quando nascerà … prima non posso fare nulla … hai intenzione di tenerlo? Perché se vuoi posso anche farti abortire anche se in genere non lo consiglio, ma in questo caso, considerando l’età e la situazione …” disse il dottore un po’ triste.

“No, non ammazzerei mai mio figlio, chiunque sia suo padre … però, almeno per ora, non ho intenzione di dirlo a Rufy e ti prego Chopper, non farne parola con nessuno …” lo pregò la ragazza con gli occhi lucidi.

“Tranquilla, se tu non vuoi io non parlerò … manterrò il segreto … sono un medico ed è mio dovere …” disse Chopper.

“Grazie … allora io vado …” disse la ragazza uscendo dalla stanza. Si richiuse la porta alle spalle e finalmente lasciò libero sfogo alle lacrime. Le ci mancava solo questo a complicarle la vita …

Cosa poteva fare ora? Non avrebbe potuto tenerlo nascosto a Rufy per sempre … anche se non brillava di intelligenza se ne sarebbe accorto prima o poi e allora li come si sarebbe giustificata? Poteva dirgli che era semplicemente ingrassata, ma non era così stupido … non ci sarebbe cascato … e poi gli altri della ciurma gliel’avrebbero sicuramente fatto notare nel caso in cui lui non se ne fosse accorto …

Ok era decisamente impanicata … non aveva la più pallida idea di cosa fare! Se Rufy non l’avesse salvata qualche giorno addietro in quel momento lei non avrebbe avuto tutti quei problemi … forse se fosse morta sarebbe stato meglio per tutti … un figlio a quella età sicuramente non avrebbe fatto altro che complicare la vita a Rufy e l’avrebbe ostacolato nel suo sogno e sicuramente quella era l’ultima cosa che voleva. Lei lo amava alla follia e qualsiasi cosa fosse stata negativa per lui l’avrebbe eliminata e in questo caso … era meglio se si levava  dai piedi … doveva trovare un pretesto per litigarci e andarsene dalla ciurma. Oltre Chopper nessuno poteva sapere delle sue condizioni, perciò avrebbe dovuto fare tutto da sola…

Cosa poteva fare per litigare di brutto con Rufy? Non le veniva in mente nulla … quel ragazzo era troppo buono per arrabbiarsi per qualcosa …

Magari se avesse danneggiato il suo cappello di paglia si sarebbe arrabbiato … no, ci aveva quasi rinunciato per lei, non si sarebbe arrabbiato più di tanto …

Forse se li avesse traditi avrebbe trovato un buon pretesto per andarsene … ma nemmeno quello … anche a Strawberry molto tempo prima l’aveva fatto e lui aveva continuato a credere in lei …

Era impossibile trovare un pretesto per litigarci! L’avrebbe sempre perdonata o forse … quella volta che aveva litigato con Usop era stato per delle parole pesanti, forse dicendogli delle cattiverie si sarebbe arrabbiato e avrebbe perso la pazienza come quel giorno … magari così sarebbe riuscita a raggiungere il suo obbiettivo.

Forse quello era l’unico modo …

                                                       ***

Erano tutti a cena insieme  e Rufy come al suo solito stava divorando tutto il cibo che c’era in tavola.

“Aahhm … buono Sanji! Me ne dai un altro po’?” chiese il capitano con un sorriso a trentadue denti.

“Insomma vuoi smetterla di ingozzarti come un animali? Comportati da persona civile ogni tanto!” disse la mora con tono severo. Tutti la guardarono sbalorditi. Di solito lei era la prima a ridere alla buffa scena che le si presentava di fronte.

“Ma … Hoshi? Stai bene?” chiese Rufy preoccupato.

“Si sto benissimo, cosa dovrei avere è? Ho semplicemente detto ciò che pensavo!” disse la mora guardandolo malissimo.

“Ah … ok …” disse il ragazzo di gomma smettendo di mangiare e abbassando lo sguardo.

Ace e Nami la fissarono guardandola storta. Conoscevano troppo bene quella ragazza per credere che avesse detto quelle parole volontariamente. Era chiaro che fingeva!

Chopper, invece, abbassò lo sguardo, immaginandosi il perché si stesse comportando così. Gli dispiaceva tantissimo per lei, ma ciò che lo faceva sentire ancora peggio era che non poteva aiutarla in nessun modo se non rispettando la sua volontà di mantenere il segreto.

Il resto della ciurma la fissò invece sbigottita, non riconoscendo in quelle parole la loro amica.

“Ehi sorellina, sicura che vada tutto bene?” chiese Nami assottigliando gli occhi, fino a ridurli a due fessure.

“Si, direi che va tutto perfettamente! Anzi … forse è meglio se vada a riposare, non ho voglia di stare in mezzo a degli animali come voi, almeno per oggi!” disse la mora alzandosi in piedi e andandosene, lasciando tutti di stucco.

“Nami … c’è qualcosa che non quadra vero?” disse Zoro a bassa voce alla navigatrice.

“Mah … forse si sta comportando così perché è ancora scossa … sai, certe cose lasciano il segno e ci metterà molto a riprendersi …” disse la rossa abbassando lo sguardo.

“Secondo me non è per quello … il suo sguardo aveva qualcosa di diverso …” disse Robin intromettendosi nel discorso.

“Diverso dici?” chiese Marilin intervenendo.

“Si …l’ho notato anche io … era come se non fosse stata naturale, come se non fosse Hoshi …” disse Ace.

“Magari non è lei! Magari è di nuovo Mizuakai!” disse Usop tremando spaventato.

“Non dire cavolate!” disse Rufy alzandosi in piedi e sbattendo la mano sul tavolo.

“E’ Hoshi, lo so! Mizuakai è morto! E poi lo sento che è lei, perciò evitate di parlare di queste cose in mia presenza!” disse il capitano andandosene in camera sua.

“Scusate … vado un attimo a parlargli …” disse Ace alzandosi in piedi e raggiungendo il fratello minore.

“Mah … chissà che gli prende a tutti …” si disse Franky fissando i ragazzi.

“Chopper … non è che tu sai qualcosa?” chiese Nami notando la piccola renna stranamente silenziosa.

“Chi? Io? No! No! Io non so nulla! Oh, si è fatto tardi! Scusate, vado a dormire!” disse Choppy scappando da quella situazione.

“Lui sa qualcosa!” dissero tutti annuendo con il capo.

                                                          ***

Rufy si trovava sdraiato sul suo letto a pancia in su e con le mani dietro la testa. Non riusciva a spiegarsi cosa diavolo fosse preso alla sua ragazza e perché l’avesse trattato così male. Non gli sembrava di avergli fatto qualcosa o forse stava ancora male per quello successo precedentemente …

Si sforzava, tentava di ricordare se avesse fatto qualcosa di sbagliato ma non gli sembrava affatto …

Sentì bussare alla porta e subito andò ad aprire, sperando che fosse Hoshi.
Un velo di delusione si dipinse sul suo volto quando si trovò davanti la figura del fratello.

“Ah … sei tu …” disse il ragazzo di gomma ributtandosi sul letto.

“E chi dovrei essere?” chiese il moro ironicamente.

“Uff …” sbuffò il ragazzo gonfiandosi le guancie.

“Hai la minima idea di cosa tu possa averle fatto?” chiese Pugno di Fuoco sedendosi accanto a lui.

“Personalmente no … sicuramente è arrabbiata per qualcosa, ma non ho la più pallida idea di cosa si tratti!” disse il moro sbuffando.

“E allora cosa aspetti? Di diventare vecchio? Alzati e va da lei a parlarle! È la tua ragazza no? Vacci a chiarire!” disse Ace serio.

“Hai ragione … grazie fratellone per il consiglio!” disse Rufy sorridendo a trentadue denti e dirigendosi con tutta fretta verso la stanza della mora.

“Ma guarda te che pasticcione!” si disse Pugno di Fuoco battendosi una mano in fronte sorridendo.

Il capitano aveva raggiunto in pochi secondi la stanza della ragazza e, senza nemmeno preoccuparsi di bussare, era entrato, richiudendosi la porta alle spalle.

“Che ci fai qui?” chiese la ragazza in tono acido.

“Ehi, tranquilla! Sono venuto solo per parlare!” disse il ragazzo sorridendo a trentadue denti.

“E chi ti ha detto che io ho voglia di parlare?” chiese Hoshi sempre più acida.

“Bhe, di solito ti fa piacere quando vengo qui!” disse lui continuando a sorriderle.

“Di solito non è oggi! E poi levati quello stupido sorriso dalla faccia! Non sono in vena di felicità oggi!” disse la ninja, questa volta con tono cattivo. Il sorriso del moro si spense immediatamente e guardò la ragazza seriamente.

“Ma … perché fai così?” le chiese fissandola negli occhi, non capendo quello strano comportamento.

“Così come, Rufy? Ora per favore non cominciare ad assillarmi!” disse la ragazza guardandolo con disprezzo. Trattarlo in questa maniera faceva più male a lei che a lui, ma purtroppo era indispensabile, doveva farlo se voleva garantirgli un futuro migliore … un figlio, che tra l’altro non era sicuro fosse suo, non avrebe fatto altro che ostacolare il suo sogno … e poi era troppo presto, non era sicuramente pronto a diventare padre, era così giovane … lei poteva farcela benissimo anche da sola, l’unica cosa che contava era che lui realizzasse il suo sogno e fosse felice!

“Ma … non voglio assillarti …” disse il capitano abbassando lo sguardo.

“E allora lasciami in pace! Come ragazzo non vali nulla e nemmeno come capitano! Sei una nullità Rufy, non diventerai mai il re dei pirati!” disse la ragazza tirando fuori tutto il coraggio e la cattiveria che aveva.

-Perdonami se puoi … non avrei mai voluto dirti cose del genere … perdonami!- pensò la ragazza piangendo in cuor suo.

Il moro sbarrò gli occhi, stupito da quell’affermazione. Ma che diavolo le era preso? Perché si stava comportando così?

“Ma … adesso stai esagerando! Insomma, mi spieghi che diavolo ti prende?” chiese il capitano, ora alterato.

“Non mi prende nulla, sto dicendo la semplice verità! Non vali niente ne come uomo, ne come fidanzato e ne tantomeno come pirata! SEI SOLO UN RAGAZZINO IMMATURO!” gridò la mora con finta rabbia.  Molti componenti della ciurma, ovvero Sanji, Zoro, Nami, Chopper, Franky ed Usop, furono attirati da queste urla ed entrarono nella stanza per capire cosa stesse succedendo.

“Ehi ragazzi, tutto bene?” chiese Nami non capendo la situazione.

“Sarò anche un ragazzino immaturo, ma non è vero che non valgo nulla come uomo e come pirata! Come fidanzato non lo so, sei tu a dovermi a giudicare, ma non puoi dire che sono una frana in tutto, perché non è vero!” disse Rufy cominciando ad alzare il tono della voce.

“Ah si? Tu credi di valere qualcosa come pirata? Uno come te non dovrebbe nemmeno mai averlo pensato di diventarci! Sei solo uno sciocco che pensa sempre a far battaglia e non si preoccupa se i nemici sono forti o meno! Non si preoccupa delle sorti della sua ciurma, sei solo un egoista! Vali meno di zero!” disse la ragazza con gli occhi leggermente inumiditi. Non poteva piangere ora, o tutto ciò che stava dicendo sarebbe andato in fumo.

“Sarò anche un po’ imprudente, ma mi sembra di averti dimostrato più di una volta di essere in grado di difendere la mia ciurma e vi ho sempre fatto uscire sani e salvi da qualsiasi situazione! Nessuno ci ha mai rimesso la vita e mi sono sempre dimostrato all’altezza dei miei avversari perciò non è vero che non valgo nulla!” disse il moro digrignando i denti. Stava cominciando ad alterarsi di brutto. Era vero che lei lo conosceva meglio di qualsiasi altra persona, ma era anche vero che non poteva permettersi di attaccarlo in quella maniera! Non era vero ciò che stava dicendo e lei lo sapeva perfettamente.

“Ma .. che diavolo succede?” chiese Nami sbigottita.

“Hoshi- chan … stai bene?” chiese Sanjio non riconoscendo nella ragazza la solita mora di sempre.

“Voi non vi impicciate! Non sono affari che vi riguardano! Cercate di non assillarmi anche voi con le vostre stupide domande!” disse la mora fulminandoli falsamente con lo sguardo. Tutti rimasero un po’ allibiti per la risposta antipatica della ninja, tutti tranne Chopper che forse aveva capito cosa aveva in mente quella ragazza …

“Mentre tu Rufy, ti sarai sempre dimostrato forte in qualsiasi situazione, ma questo non vuol dire che prima o poi non incontrerai qualche nemico che più forte di te che non solo ti ucciderà, ma farà fuori anche tutti i tuoi compagni! Non sai come funziona il mondo, non sei il più forte e non lo sarai mai! Sei destinanto ad essere per sempre secondo!” disse Hoshi.

“Perché dovrei essere per sempre secondo? Io mi impegnerò per essere il migliore e soprattutto non permetterei mai a qualcuno di far del male a un componente della mia ciurma! E smettila di attaccarmi! Tutto ciò che dici non è vero e lo sai anche tu! Mi spieghi che diavolo ti prende? Ti stai comportando da bambina immatura e viziata!” disse il ragazzo cercando di calmarsi, ma inutilmente. Il suo tono di voce si era visibilmente alzato.

“Io una bambina immatura e viziata?Mi sembra che qui l'unico immaturo sei tu! A me hanno già fatto del male e tu non hai impedito proprio nulla!!! Sai che ti dico? Mi sono stancata di stare qui a discutere con te! Ora prendo le mie cose e me ne vado per sempre da questa nave! Non voglio stare con un capitano come te e tantomeno non voglio mettere a repentaglio la mia vita per nulla!” disse la ragazza afferrando il suo zainetto e cominciando a mettersi dentro alcune cose.

“Ehi, Hoshi … non dirai sul serio vero?” chiese Nami avvicinandosi alla ragazza.

“Non mi rompere! Io sono serissima! E anzi, ne approfitto per dirvi che per me tutti voi non significate nulla, valete meno di zero! Siete dei compagni orribili e ancora non capisco come ho fatto fino ad adesso a stare con delle persone come voi! Addio!” disse chiudendo lo zaino e uscendo dalla stanza trattenendo a stento le lacrime.

“Ma …” tentò di dire Nami, ma le lacrime presero il sopravvento, impedendole di parlare.

“Rufy! Fa qualcosa!” disse Sanji con rabbia al suo capitano, che però non mosse un muscolo, rimanendo impalato dove si trovava a fissare un punto indefinito della stanza. Già, lui non era riuscito a impedire che le facessero del male ... forse non valeva veramente nulla ...

“Ma .. che le è preso?” chiese Usop non avendoci capito nulla.

“E’ sicuramente successo qualcosa …” disse Franky un po’ ferito dalle parole della sorellina.

Zoro rimase impassibile, osservando la sua ragazza che piangeva a terra. Le si avvicinò, mettendole una mano su una spalla.

“Zoro …” disse la rossa buttandosi tra le braccia del ragazzo.

“Io non posso permettere che se ne vada così …” disse Sanji uscendo di corsa dalla stanza.

“Ma perché fa così? Cosa le è preso? Cosa le abbiamo fatto?” chiese Nami piangendo.

“Non lo so …” si limitò a rispondere lo spadaccino.

Colui che era rimasto in silenzio in tutto ciò e che non aveva aperto bocca era stato Chopper, l’unico che conosceva il segreto della ragazza.

“Rufy … perché non fai nulla?” chiese Nami tra i singhiozzi al suo capitano.

“L’avete sentita tutti no ? Non vuole più stare con noi sulla nave e io non ho alcun diritto di costringerla a rimanere …” disse il ragazzo di gomma digrignando i denti, mentre delle lacrime gli solcavano il viso che però i loro compagni non videro, perché coperte dal cappello.

Intanto Sanji aveva raggiunto Hoshi che si trovava fuori intenta a buttare una scialuppa in mare per andarsene di li.

“Aspetta un momento Hoshi-chan! Non credi di doverci delle spiegazioni?” chiese il biondo avvicinandosele e costringendola a girarsi, potendo così notare i suoi occhi nocciola invasi dalle lacrime.

“Ma … perché piangi?” chiese il cuoco sempre più confuso.

“Lasciami andare Sanji! Non ti devo nessuno spiegazione!” disse la ragazza divincolandosi dalla sua presa.

“Invece ce ne devi!” disse Nami arrivando in quel momento e intervenendo nella conversazione.

“No, non vi devo nulla! Mi sembra che ciò che ho detto è più che sufficiente!” disse Hoshi guardandoli male.

“Invece non lo è per niente … se fosse come dici non avresti rischiato la tua vita contro Nabiki e contro altri nemici per salvarci! Dicci la verità, abbiamo il diritto di saperla!”  disse la navigatrice.

“Si, Nami-chan ha ragione! Avanti parla!” disse Sanji.

“La verità? Bhe, la verità e che non vi reputo più come prima! Non mi sento più a mio agio con voi, non contate più nulla! Questo è tutto ciò che ho da dire! E ora addio!” disse la ragazza calando la scialuppa e saltandoci sopra.

Sanji e Nami rimasero immobili e osservarono la mora allontanarsi dalla loro visuale. Era forse un addio quello? Era forse la fine della loro amicizia? Era dunque la perdita di un compagno di ciurma? Da quel momento non sarebbero più stati in dieci, ma in nove …

E il brutto in tutto questo era che loro non potevano fare assolutamente nulla per fermarla … aveva preso una decisione e loro, volenti o nolenti, dovevano rispettarla.

“Se ne è andata?” chiese Zoro raggiungendo i due compagni di ciurma insieme ad Usop, Franky e Chopper.

“Si … “ si limitarono a dire i due a sguardo basso.

“Ma comunque, a me non importa … facesse ciò che vuole …” disse Nami ferita dentro.

“Mi dispiace che se ne sia andata …” disse invece Sanji con sguardo triste.

“Già, ormai eravamo tutti abituati ad averla con noi …” disse Franky.

“Io non ho ancora capito cosa le sia preso … eppure credevo che ci volesse bene …” disse Usop confuso.

“Scusatemi, io vado a dormire …” disse Chopper cercando di scappare da quella conversazione.

“Aspetta!” disse Zoro serio.

“Che c’è?” chiese la piccola renna temendo il peggio.

“Vengo anche io … sono stanco!” disse lo spadaccino seguendo il medico che tirò un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo.

To be continued ...

Ed eccomi qua! Chissà se questa è la fine della storia tra hoshi e rufy o ci sarà il lieto fine U__U fatto sta che la storia non è ancora finita e se volete sapere continuate a seguirmi xD si lo so starete pensando che la povera Hoshi ne ha passate di tutti i colori, ma chissà se metterò fine alle sue sofferenze xD Ragazzi oggi ho la febbre, anzi da ieri x questo non ho aggiornato perciò rimando i saluti alla prossima volta che mi sta esplodendo il cervello ^^ ciao baci vvb.

Sciabbo
crazykikka
tenshifly
33 Devil_Black_Rose 33

                                                              By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 67
*** Nami visionaria!/ Una strana isola ... il mistero è svelato! ***


Era passato poco più di un giorno da quando Hoshi se n’era andata dalla ciurma e tutto sulla nave proseguiva in modo molto triste … Rufy cercava di mostrarsi come sempre ai suoi compagni di ciurma, ma con scarsi risultati, Nami aveva lo sguardo sempre carico di tristezza, Chopper era perennemente assorto nei suoi pensieri cercando di capire se nascondere ancora il vero motivo per il quale l’amica se ne fosse andata fosse giusto o sbagliato, Franky era triste si, ma non ci dava molto peso, Usop ancora tentava di capirci qualcosa, Robin sospettava che ci fosse qualcosa di più serio sotto e sapeva che comunque prima o poi si sarebbe riunita a loro, Sanji era triste, le parole della mora l’avevano ferito anche se non la odiava, la amava come prima, Brook tentava di tirar su i suoi compagni con qualche canzone allegra, ma con scarso risultato mentre Zoro era l’unico che era rimasto impassibile di fronte a tutto ciò.

Marilin e Ace non sapevano cosa dire. Lei la conosceva da poco e non riusciva ancora a capire i suoi comportamenti, mentre lui la conosceva bene e sapeva che sotto c’era qualcosa di più serio. Non cambiava idea molto facilmente quella ragazza, era una capocciona e un cambiamento così radicale non le si addiceva.

“Ragazzi … a breve arriveremo su un isola …” disse Nami con non molto entusiasmo.

“Un isola?” chiese Ace.

“Si … il Log Pose indica così … dice che a breve arriveremo su un isola … il clima si è anche stabilizzato e quindi sicuramente sarà un isola autunnale …” disse Nami guardando il fratello del suo capitano.

Pugno di Fuoco rimase per un attimo pensieroso. Eppure non gli sembrava affatto che da quelle parti ci fosse un isola. Secondo i suoi calcoli a breve sarebbero arrivati alla Red Line dove si trovava l’isola degli uomini pesce. Com’era possibile che prima ci fosse un isola?

“Bene … così faremo scorte di cibo …” disse Sanji anche lui con non molto entusiasmo.

“Già …” dissero tutti con il medesimo tono.

                                                            ***

Come Nami aveva detto i pirati arrivarono su un isola dopo qualche ora. Era un isola un po’ strana …

C’era una città molto vasta, costruita su di una superfice sabbiosa, intono alla città c’era un fitto boschetto dove era quasi impossibile entrarci dato che era pieno di cespugli fatti di spine. Unico modo per raggiungere la città era un piccolo sentiero privo di questi cespugli.

“Dai! Andiamo a farci un giro!” disse Rufy catapultandosi per quel sentiero.

“Ehi, aspettaci capitano!” disse Nami seguendolo insieme agli altri.

                                                    ***

Come succedeva di consueto Rufy se ne era andato per conto suo e anche il resto della ciurma si era divisa. Zoro, Nami, Usop e Brook erano andati da una parte, Robin, Chopper, Sanji e Franky da un'altra e Rufy si era perso come al solito.

“Ehi Zoro, fai attenzione e seguici o ti perderai!” disse Nami girandosi verso lo spadaccino, ma accorgendosi che non c’era più.

“Ecco, siamo alle solite … si è riperso …” disse la navigatrice esasperata.

“Tu comunque devi ancora spiegarci perché hai voluto che venissimo con te …” disse Usop sbuffando.

“Bhe, mi sembra ovvio! Dobbiamo fare un po’ di Shopping!” disse la rossa sorridendo.

“E noi cosa centriamo?” chiese il cecchino.

“Voi servite a portare le buste!” disse la ragazza ridendo malvagiamente.

“CHE COSA???” chiese Usop indignato.

“Yohohoho ma certo Nami, per una bella ragazza come te questo e altro!” disse lo scheletro ridendo.

“Forza, andiamo allora!” disse la rossa cominciando a camminare ma sbattendo contro il petto di qualcuno e cadendo a terra.

“Auch! Che male!” disse la navigatrice tenendosi la testa con una mano.

“Ehi mocciosa … mi sei venuta addosso, sai cosa comporta questo?” disse un uomo alto e muscoloso, dai capelli biondi e con una faccia molto severa.

“Eh? E cosa dovrebbe comportare razza di energumeno?” disse Nami rialzandosi in piedi e guardandolo con aria superiore.

“La morte … hai osato venirmi addosso e perciò …” disse l’omone alzando un pugno in aria pronto a colpirla.

“Non è carino prendersela con una ragazza!” disse Brook puntandogli la sua spada contro.

“Iiiih … ma questo che vuole?” chiese Usop tremando come una foglia.

“E allora … dovrei prendermela con te?” chiese l’omono allo scheletro

“Yohohoho … meglio di no!” disse Brook capendo in che guaio si stesse cacciando.

“Brook … Usop … meglio scappare! Troviamo o Zoro o qualcun altro!” disse Nami cominciando  correre insieme ai due amici.

“Pivelli … dove credono di scappare? La loro taglia messa insieme dovrebbe ammontare ad una bella cifretta …” disse il biondo che con uno scatto gli fu davanti. I cittadini rimasero impassibili a guardare la scena che gli si presentava davanti.

“Dovete sapere che qui comandiamo io e i miei uomini …” disse il biondo colpendo con un calcio Usop che finì contro il muro di una casa, distruggendolo.

“No, USOPP!” gridò Nami in direzione dell’amico che si trovava sotto le macerie.

“Nami … scappa! Qui provo ad intrattenerlo io!” disse Brook con un po’ di fifa, sapendo perfettamente di non potere nulla contro quell’energumeno ma sperando di salvare la sua compagna di ciurma.

“Mah … no! Non posso lasciarti qui a combattere da solo!” disse la navigatrice sfoderando il suo Perfect Clima Attack.

“Chissà quanto saranno contenti i miei uomini quando sapranno che ho catturato quattro componenti della ciurma di cappello di paglia …” disse il biondo ghignando e colpendo alla velocità della luce lo scheletro che stramazzò al suolo.

“Q-quattro? Perché quattro?” chiese Nami non capendo. Eppure li erano solo in tre …

“Ed ora è il tuo turno …” disse il biondo afferrando per la maglietta la navigatrice che provò a divincolarsi e a colpirlo con il suo bastone, ma senza successo.

“Ma … ma tu chi sei?” chiese Nami provando a tirargli l’ennessimo calcio.

“Chi sono? Questo non ti deve interessare …” disse il biondo scagliandola contro il suolo.

“Farai la stessa fine di tutti i tuoi compagni …” disse il biondo ghignando sadicamente, pronto a sferrare il colpo di grazia alla ragazza stesa al suolo…

                                                           ***

Non era possibile, non poteva essere successo veramente …

Tutti i suoi compagni, tutti, dal primo all’ultimo erano stati sconfitti da quel biondino misterioso …

Lei stava per essere eliminata da quell’energumeno, ma Zoro, insieme al resto della ciurma , era intervenuto in suo aiuto ma con scarso successo … erano tutti a terra, privi di sensi se non addirittura morti … che fosse un incubo? No … era fin troppo reale …

Quella era la triste realtà … e quindi, la fine della loro vita era quella? Non sarebbero mai riusciti a raggiungere i loro sogni, nessuno di loro …

“L’intervento di questi stupidi è servito solamente a ritardare la tua morte … ora li raggiungerai, morirete tutti insieme …” disse il biondo ghignando, pronto a sferrarle il colpo di grazia.

“NOOOOOOOOOOOOOOOOO! AMICI! NON E’ VEROOOOOOOOOOO!” gridò la rossa mettendosi le mani tra i capelli.

“Ehi … Nami! Nami! Che ti prende? Riprenditi!” disse Usop scuotendo la ragazza che si trovava seduta a terra in seguito allo scontro con quell’omone biondo.

“Ma  … cosa?” disse la rossa riaprendo gli occhi e vedendo davanti a se quell’uomo dai capelli biondi e affianco a lei Brook e Usop.

“Che ti prende Nami? Appena sei caduta a terra dopo esserti scontrata con lui hai cominciato ad urlare … che ti prende?” chiese il cecchino non capendo.

“Ehi mocciosa … mi sei venuta addosso, sai cosa comporta questo?” disse l’uomo biondo.

Nami alzò lo sguardo, capendo che tutto ciò che aveva vissuto non era altro che frutto della sua fantasia, ma quell’uomo … quell’uomo c’era veramente e le aveva appena detto la stessa frase che lei aveva vissuto … e se fosse … se fosse stata una visione di ciò che stava per accadere?

“Usop … Brook … scappiamo …” disse la navigatrice alzandosi velocemente con le lacrime che le rigavano il viso e cominciando a correre.

“Ehi aspettaci!” dissero i due compagni di ciurma inseguendola.

Il biondo ghignò compiaciuto e dopo di che tirò fuori un lumacofono.

“Ehi … è proprio come avevamo programmato … sono sbarcati qui e la prima parte del piano è stata attivata … “ disse il biondo ghignando malvagiamente.

                                                       ***

“Ehi Nami, si può sapere che ti è preso?” chiese il cecchino non capendo ancora lo strano comportamento della navigatrice.

“Quello li … è troppo forte, ci avrebbe fatto tutti fuori …” disse la rossa piangendo disperata.

Intanto, poco distante da li Rufy camminava per le strade della città guardandosi intorno curioso.

“Aiutoo! Aiutooo!” gridò una bambina dai capelli rossi mentre scappava da due uomini che la inseguivano.

“Uhm?” si disse Rufy osservando quella scena.

“Fermati mocciosa!” dissero i due uomini sguaninando una spada, pronti a colpirla.

La bimba sparì dalla loro vista e il colpo dei due uomini andò a vuoto. Difatti, Rufy, era intervenuto e aveva afferrato la bambina prima che essa venisse uccisa.

“Tutto bene piccola?” chiese il ragazzo di gomma alla bambina che annuì con le lacrime agli occhi.

“Ehi tu, chi sei? Lo sai che con questo gesto hai segnato la tua condanna? Nessuno può opporsi a noi!” disse uno dei due uomini al ragazzo con il cappello di paglia.

“Non vi conviene provocarmi, sono già nervoso di mio! Potrei arrabbiarmi molto!” disse il moro guardandoli truce.

“Qui governiamo noi! Quella ragazzina ha osato ribellarsi a noi e perciò deve pagare con la vita!” disse uno dei due attaccando cappello di paglia ma venendo battuto facilmente. Anche l’altro fece la stessa fine …

“Ehi, ma perché quelli ce l’aevano con te?” chiese Rufy alla piccola.

“Bhe vedi … è una cosa un po’ complicata … qui da anni governano degli uomini spietati e malvagi … quest’isola in realtà non è nemmeno segnata sulle mappe ed è priva di magneticità così che il Log Pose non la indichi, ma loro sono riusciti a trovare un modo per farla rivelare dal Log Pose e far cadere in inganno i pirati così che loro si fermino qui e quegli uomini li catturano … io diverse ore fa ho provato ad avvisare una giovane ragazza di questa cosa ma degli uomini hanno provato a farmi fuori, quella ragazza mi ha aiutata solo che l’hanno catturata e consegnata al capo di tutto ciò, un generale della marina che l’ha riconosciuta come una famosa ricercata e ora vuole mandarla in una delle prigioni e farla giustiziare … loro ora mi hanno ritrovata e vogliono farmi fuori …” disse la piccola a sguardo basso.

“Un generale della marina? Quindi questa è tutta una trappola per i pirati?” chiese Rufy che come al solito aveva capito ben poco.

“si .. esatto …” disse la piccola.

“Devo avvisare i miei compagni!” disse Rufy prendendosi in spalla la bimba e cominciando a correre, alla ricerca della sua ciurma.

                                                                     ***

“Ehi ragazzi, mi spiegate che succede?” chiese Sanji che insieme a Robin, Franky e Chopper avevano trovato Nami, Usop e Brook.

“Nami dice di averci visto tutti morire …” disse Usop spiegando ai suoi compagni.

“Morire?” chiese Robin non capendo.

“Si …  quell’uomo biondo con cui mi sono scontrata prima ci avrebbe eliminato uno dopo l’altro … nessuno sarebbe sopravvissuto …” disse Nami non smettendo di piangere.

“E da mezz’ora che piange, non sappiamo come farla smettere …” disse Brook.

“Uhm … Nami, ora tranquillizzati, cerchiamo gli altri e andiamocene da quest’isola … qualsiasi cosa tu abbi visto sono sicura che è frutto di una qualche illusione …” disse Robin intelligentemente.

“All’appello mancano solo Rufy, Zoro, Ace , Marilin e Ho … no e basta!” disse Sanji correggiondosi all’ultimo.

“Bene … cerchiamoli … vediamoci tutti tra un ora alla nave con o senza loro … in caso non li avessimo trovati decideremo cosa fare …” disse Franky prendendo Usop e prendendo una strada a caso.

“Ok … io andrò solo …” disse Chopper trasformandosi in versione quadrupede e correndo via.

“Ma che ha Chopper?” chiese Sanji.

“Non so … comunque io vado con Nami …” disse Robin prendendo una strada diversa da quella che avevano preso i compagni.

“Uff … dai vieni Brook …” disse Sanji abbattuto all’idea di stare con lo scheletro e non con una delle ragazze.

                                                        ***

Rufy correva a perdifiato per le strade della cittadina e cercava i suoi amici chiamandoli a gran voce.

“Rufy!” disse Chopper avendolo trovato proprio in quel momento.

“Ehi Chopper! Meno male, almeno a te ti ho trovato!” disse il capitano.

“Si, dobbiamo trovare gli altri e andarcene da quest’isola!” disse la piccola renna frettolosamente.

“Era proprio quello che dovevo dire a voi!” disse il capitano mettendosi a correre in cerca dei suoi compagni, seguito dal dottore al quale spiegò ciò che aveva scoperto.

 “Finalmente vi ho trovato, pirati!” disse un uomo vestito con la divisa della marina, affiancato da altri innumerevoli marines.

“Maledizione … ci hanno trovato …” disse Chopper non sapendo cosa fare.

“Chopper … sta indietro, questi li faccio fuori in un minuto!” disse Rufy pronto ad attaccarli. Caricò uno dei suoi pugni, ma lo fermò improvvisamente, sbarrando gli occhi.

Difatti, quel marine, aveva preso da dietro uno dei suoi marinai una giovane ragazza dai capelli neri che il ragazzo di gomma conosceva bene. Era piena di sangue e aveva i vestiti molto strappati, segno che aveva affrontato un duro combattimento.

“H-Hoshi!” esclamò il moro incredulo.

“Avanti cappello di paglia, cosa fai? Non attacchi più?” chiese il Marine ridendo di gusto mentre teneva la mora per i capelli.

“Attacca Rufy, non siamo più compagni di ciurma!” disse la ragazza guardandolo truce.

“Hoshi …” disse Chopper preoccupato per le sue condizioni. Era incinta e avrebbe anche potuto perdere il bambino.

“Ha ha ha e così non siete più compagni di ciurma è? E allora non avrai nulla in contrario se la faccio giustiziare!” disse il marine, spingendole la testa contro il suolo e tenendola ferma con un piede. Aveva le manette ai polsi, probabilmente di Agalmatolite, altrimenti si sarebbe già liberata …

“No, non avrà nulla in contrario!” rispose la ragazza da terra.

“Rufy … fa qualcosa  …” disse Chopper con le lacrime agli occhi.

“Lui … lui ha ragione … non siamo più compagni di ciurma e io non ho nessun diritto di salvarla …” disse Rufy abbassando lo sguardo e coprendosi gli occhi con il cappello di paglia. In quell’istante arrivarono anche Nami e Robin.

“Ma quella … è Hoshi!” disse la navigatrice accennando un sorriso.

“L’hanno catturata …” disse Robin avvicinandosi al suo capitano.

“E allora … se non hai nessuna intenzione di salvarla, la faccio fuori proprio davanti i tuoi occhi …” disse il marine ghignando malvagiamente e facendo pressione con il piede sulla testa della ragazza.

“Nooo! Non te lo permetterò!!!” disse Chopper trasformandosi in versione umana e dirigendosi a gran velocità contro il marinaio.

“NO, fermo Chopper!” disse Nami che sapeva che andava contro il suicidio certo.

“Stai fermo, Chopper!” disse Hoshi digrignando i denti. Non voleva che la piccola renna rischiasse la vita per lei.

“Ma … ma io non posso lasciarti li! Ricordati in che condizioni sei!” disse Chopper sull’orlo del pianto.

“In che condizioni è?” chiese Robin cogliendo immediatamente quell’affermazione.

“STA ZITTO CHOPPER! NON DIRE NULLA!” gridò la Ninja.

Nami cominciò a sospettare qualcosa … che fosse malata e non avesse voluto dirlo per non farli soffrire?

“Chopper! PARLA!” gridò Nami rivolta alla piccola renna.

“Ecco … io …” tentò di dire il dottore.

“NON DIRE NULLAA!” girdò la mora ricevendosi però un calcio al viso da parte del marine, che la fece finire proprio ai piedi di Rufy.

“Puoi scegliere cappello di paglia … se deciderai di non aiutarla, per ora ti concederò la possibilità di scappare ma se l’aiuterai allora vi eliminerò tutti!” disse il marine ridendo di gusto.

Rufy osservò il volto sofferente della ragazza. Lui voleva aiutarla, lo voleva veramente … però …  non si riteneva più una loro compagna, gli aveva detto delle parole orribili …

“RUFY! CHE DIAMINE ASPETTI? AIUTALA! QUELLO CHE E’ SUCCESSO NON VALE LA SUA VITA!” gridò la navigatrice con le lacrime agli occhi.

Il capitano si riscosse e alzò lo sguardo.

“Io … l’aiuterò solamente se lei vorrà essere aiutata …” disse il moro guardando la ragazza a terra.

“Vattene via! Non mi serve il tuo aiuto, andatevene!” disse la mora tossendo e digrignando i denti mentre del sangue cominciava ad uscirle dalla fronte.

“E dunque è questo il verdetto?” chiese il marine avvicinandosi minaccioso alla mora.

“Dobbiamo fare qualcosa …” disse Robin.

“Rufy!” disse Nami.

“IO NON LA LASCIO MORIRE!” gridò Chopper frapponendosi tra il marine e la giovane ragazza.

“No Chopper, vattene di qui … non voglio che tu muia!” disse la mora mordendosi un labbro.

“Tu non intrometterti!” disse l’uomo biondo che quello stesso giorno aveva incontrato Nami, guardando dritta negli occhi Hoshiche dopo qualche secondo cominciò ad urlare.

“Che le hai fatto?” chiese Nami al biondo, ricordandosi le capacità di costui. Sicuramente poteva far vivere i peggiori incubi di tutti ...

“Le sto semplicemente facendo vivere una brutta visione …” disse il biondo ghignando per poi continuare “Chissà se riuscirà ad uscirne …”

“NOOOO! RUFYYYY! NOOO!” gridava la ragazza agitandosi e piangendo.

Il moro sussultò nel sentire il suo nome … allora forse gli voleva ancora bene o era un grido in un momento di delirio?

“Le fa male agitarsi così …” disse Chopper non sapendo più che fare.

“Chopper, Nami, Robin … “ disse il capitano con l’intenzione di dire qualcosa.

“ASPETTA RUFY! PRIMA CHE TU DICA QUALSIASI COSA SAPPI CHE LEI E’ INCINTA! SE N’E’ ANDATA PER QUESTO!” gridò Chopper mentre delle lacrime cominciavano ad uscirgli dagli occhi. Finalmente il segreto della ragazza era stato svelato ...

To be continued ...

Salve ragazzi, perdonatemi se ci metto un pò di più ad aggiornare ma la scuola sta finendo e sono super impegnata con lo studio xD spero che il chappy sia di vostro gradimento e se non ci avete capito molto è normale u.u è fatto apposta per farvi capire poco xD Come promesso oggi vi saluto uno per uno u.ù la febbre mi è anche passata yuppiiiii xD

sciabbo:Ciao! hihihi si voglio farvi morire a tutti U___U il mio scopo è eliminare i lettori xD no scherzo, comnunque sono sadica, ve l'ho detto, non riesco a dargli un attimo di tregua, ma vi garantisco che amo i lieto fini U.U se lo devono meritare però xD spero ti sia piaciuto il chap, cia baci alla prossima!

tenshifly:Ciao! Si lo so U.U solo io mi prendo la febbre con 30 gradi xD ma che ci posso fare, sono sfortunata U.U comunque si sono sadica, ma non preoccuparti, presto il mio sadicismo colpirà anche Zoro e Nami buahaha mica li lascio in pace U.U  haha comunque Hoshi non abortisce per principio xD se poi era di rufy ci rimane da cavolo ... un pò la vittima la fa, ma capiscila xD è complessata xD una con il suo passato e con uno stupro alle spalle non può essere una persona normale xD vabbè ciccia, ciao baci alla prossima^^

crazykikka: Ciao! E che non si era capito che sono sadica? xD credevo di si ma evidentemente non sono abbastanza cattiva U___U comunque, choppy non ha retto oltre poverino xD peso troppo grande per lui, soprattutto visto che la sua compagna è a rischio di morte U.U se il figlio è di rufy o no lo scopriremo + avanti muahaha vi lascio con il fiato sospeso fino ad allora! ciao baci alla prossima^^

33 Devil_Black_ Rose 33: Ciao! Se sei mia allieva ormai dovresti sapere che sono sadica xD comunque a breve vado a leggere il tuo chappy^^ Non aggiornare prima che rece è! xD spero che ti sia piaciuto anche questo cara, ciao baci tvb^^

By Vegetina


Ritorna all'indice


Capitolo 68
*** Visioni orribili .../ Il vero nemico è Acca! Tutto per salvare loro ... ***


Chappy 67

I presenti sbarrarono gli occhi e solamente allora fu tutto chiaro. Ecco il motivo del suo strano comportamento, ecco perché l’aveva trattati così male …

“E così … la mocciosetta aspetta un bambino …” disse il marine sorpassando alla velocità della luce la piccola renna e prendendo per i fianchi il corpo della giovane ragazza, tornandosene alla medesima velocità al posto di poco prima.

“Lasciala subito!” disse Rufy pronto ad attaccare, carico di rabbia.

“Ma non sei stato proprio tu a dire che questa ragazza non faceva più parte della tua ciurma? Ha ha ha non avrai nulla in contrario se la faccio fuori …”  disse il marine caricandosela su una spalla.

“Invece si che ho qualcosa in contrario! Non ti permetterò di eliminarla ora che ho scoperto la verità!” disse il capitano serio.

“E allora se ci tieni tanto … vieni a riprendertela …” disse il marine sparendo improvvisamente, lasciando li i suoi marines.

“Ma è … è sparito!” disse Nami incredula.

“E ha portato con se Hoshi …” continuò Chopper.

“Maledizione!” disse Rufy cominciando a fare piazza pulita di quei soldati e correndo alla cieca.

“Aspetta Rufy! Non puoi sperare di trovarla correndo alla cieca!” disse la navigatrice raggiungendolo insieme a Robin e Chopper.

“Cerchiamo gli altri e poi cerchiamola …” disse Robin.

“No, cercateli voi gli altri! Io vado!” disse il capitano ricominciando a correre alla cieca.

“Che stupido … così non la troverà mai …” disse Nami cominciando a correre in una direzione opposta alla ricerca degli altri.

                                                          ***

“Capito la situazione Sanji?” chiese Nami al cuoco che fortunatamente aveva trovato insieme a Brook e Usop.

“La mia Hoshi-chan incinta T___T non è possibile …” disse il biondo con le lacrime agli occhi.

“Sanji non è il momento di pensare a questo, lei è in pericolo di vita! E lo è perché non voleva complicarci la vita con un figlio e ha preferito mentirci e andarsene!” disse Nami con le lacrime agli occhi.

“Si … hai ragione …” disse il cuoco abbassando lo sguardo triste.

“Bhe, ma tanto sono sicuro che Rufy l’avrà già trovata e salvata!” disse Usop che sperava di non dover combattere.

“No, è andato alla cieca probabilmente non ha trovato nessuno …” disse Robin affiancando la navigatrice.

“Robin!” dissero tutti sorridendo.

“Ragazzi, sono sicura che si trovi li in alto …” disse Robin indicando due torri enormi sul quale c’era il simbolo della marina.

“Ma come diavolo abbiamo fatto a non notarle prima?” si chiese la navigatrice maledicendosi mentalmente. Eppure era sicura che fino a qualche minuto prima non c'erano ...

“Ma certo, dove può averla portata se non alla base della marina?” disse Sanji ovviamente.

“Mancano all’appello Franky, Zoro, Rufy, Franky, Ace, Chopper e Marilin … sicuramente li troveremo tutti li ..” disse Nami continuando a correre.

“Yohohoho andiamo a salvare la nostra amica!” disse Brook entusiasta all’idea di partecipare ad una nuova avventura con i suoi compagni di ciurma.

In poco raggiunsero le due torri dove in cima ci si trovava quel marine che teneva Hoshi per i capelli e ai piedi c’erano Rufy, Franky e Chopper. Di ace e Marilin non si avevano tracce.

“Ehi Rufy …” disse Nami raggiungendo il suo capitano.

“E’ lassù … “ disse il capitano guardando il marine con occhi killer. Era un uomo dai capelli bluastri e gli occhi marroni. Era piuttosto alto e il suo nome era Hebi(serpente).

“Rassegnatevi pirati, se proverete a salvarla morirete tutti … è così importante per voi la vita di questa mocciosa? Se non provaste a salvarla forse riuscireste a salvarvi … tanto prima o poi si perdono per forza alcuni compagni di ciurma!” disse Hebi ridendo malvagiamente cona la mora che piangeva poco sotto di lui. Si era appena risvegliata dall’illusione, aveva visto delle cose orribili.

“HOSHIIIIIIIII! NON PREOCCUPARTI STIAMO VENENDO A SALVARTI! NON TI LASCEREMO LI, IO NON PERDERO’ NEMMENO UNO DEI MIEI COMPAGNI DI CIURMAAAAA!” gridò Rufy con tutta la voce che aveva.

“no … NO! NON PREOCCUPATEVI PER ME, IO ME LA CAVERO’! NON VOGLIO CHE CI RIMETTIATE LA VITA, PER FAVORE! SIETE LA COSA PIU’ IMPORTANTE CHE HO!” gridò la ragazza piangendo disperata mentre i flash dell’illusione che aveva avuto le tornarono in mente …

Si trovava in una stanza completamente buia, con i polsi ammenattati dietro la schiena e un bavaglio alla bocca. Era una stanza umida e c’era una strana puzza.

”Ma … ma dove mi trovo?” si chiese la mora guardandosi intorno.

”Ha ha ha … hahaha…” una risata terribile echeggiava in tutta la stanza, rendendo l’ambiente ancora più tetro e spaventoso. Qualcuno le strappò il bavaglio dalla bocca, in modo tale che potesse parlare.

”Ma … chi è che ride? Chi sei?” chiese la ragazza guardandosi intorno.

”Ha ha ha ci stanno provando, ma stanno fallendo tutti … uno dopo l’altro!” disse sempre quella voce ridendo malvagiamente.

”Che intendi dire? Di chi parli?” chiese la ragazza cominciando a spaventarsi.

”Sangue e morte si sta diffondendo in questa torre …” disse l’uomo facendole comparire davanti l’immagine di Nami che urlava e si dimenava mentre più uomini la violentavano.

”NOOOO! NAMIIII!” gridò la mora provando a dimenarsi, ma non riuscendo a camminare, come se le mancassero tutte le energie.

”Hoshi …” disse la navigatrice, prima di essere infilzata da una spada e chiudere gli occhi per sempre.

”NOOOOO!” Gridò la ninja prima che una nuova immagine le si presentasse di fronte. Questa volta davanti a lei si trovavano Chopper e Usop che erano stati inchiodati al pavimento e stavano venendo torturati con ogni genere di supplizio.

”NOOOO! USOPPP! CHOPPPER!” gridò la ragazza cominciando a tremare, mentre le lacrime ormai le uscivano da sole dagli occhi.

”Hoshi …” dissero i due prima di fare la stessa fine che aveva fatto poco prima Nami.

”Ti salveremo!” disse Zoro comparendo improvvisamente, ma venendo infilzato alle spalle da una spada e cadendo a terra. Un marine gli si avvicinò e gli schiaccio prima il braccio destro e poi il sinistro, rompendogliele entranbe in modo tale che anche se si fosse ripreso non avrebbe più potuto essere uno spadaccino. In suoi aiuto intervenne Sanji, che provo a tirare un calcio al marine ma che, colto di sorpresa, venne attaccato e gli vennero spezzate entrambe le gambe, spaccandogli i femori.

”Zoro … Sanji …” disse Hoshi che ormai non riusciva più a parlare tanto era traumatizzata. Stava vivendo il peggiore dei suoi incubi, stava vedendo i suoi amici, i suoi unichi amici venir fatti fuori … le persone che le avevano illuminato quella vita così buia ora stavano venendo uccisi uno dopo l’altro.

”Non cantar vittoria! Ci sono anche io! Yohoho!” disse Brook, prima di essere sezionato. Le ossa caddero tutte a terra e l’unica parte a rimanere intatta fu il craneo.

”Come hai osato! Viscido verme!” disse Franky comparendo insieme ad Ace, ma facendo la medesima fine di tutti quelli prima.

”Vendicheremo tutti!” dissero Robin e Marilin con le lacrime agli occhi, ma vennero prese alla sprovvista e, una volta atterrate, vennero violentate e uccise sotto lo sguardo disperato della giovane Ninja.

”Non permetterò che nessuno dei miei compagni perda la vita …” disse una voce che proveniva da chissà dove, una voce che lei conosceva bene. Quello era Rufy.

”Ha ha ha ha! Mi dispiace … ma nemmeno lui potrà impedirlo!” disse Hebi comparendo improvvisamente con la bandiera pirata che simboleggiava la ciurma di cappello di paglia, tenendola a mo di fagotto e con dentro qualcosa. La lasciò cadere a terra e da li uscì fuori un braccio insanguinato e un cappello di paglia che lei conosceva molto bene … gli occhi le si sbarrarono, il peggiore dei suoi incubi si era avverato, aveva perso tutti, era rimasta di nuovo sola … non aveva più nessuno … non aveva più nessuna ragione di vivere …

”NOOOOOO! RUFYYYY!  NOOOOO!” gridò la ragazza provando a dimenarsi, ma sembrava non avere più il controllo del suo corpo.

”E non sono gli unici ad aver fatto questa fine …” disse Hebi ghignando, indicando la sua pancia che cominciò a brillare e dal quale uscì un bimbo con una faccia demoniaca.

”Io sono la reincarnazione del male …” disse quel bambino ridendo malvagiamente.

”NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!” gridò la mora strizzando gli occhi con le lacrime che ormai le uscivano abbondanti dagli occhi. Era un urlo straziante e disperato che rappresentava tutto il dolore che lei provava in quel momento.
Riaprì gli occhi, ritrovandosi in cima ad una torre e vedendo sotto di lei tutti i suoi compagni di ciurma …

”NOOO! RAGAZZI ANDATEVENE! NON RISCHIATE LA VITA PER ME!” gridò Hoshi con un espressione distrutta e terrorizzata sul viso.

“Ma come … perché non vuole il nostro aiuto?” si chiese Rufy non capendo.
 
“Capitano … non vedi com’è disperata? Io credo che lei tema per la nostra vita …” disse Zoro, arrivato in quel momento, osservando bene la ragazza per quanto potesse da quella distanza.

“Non mi importa, volente o nolente noi l’aiuteremo …” disse Rufy ghignando.

“NON TI LASCIAMO LI! TU SEI UNA NOSTRA COMPAGNAA!” gridò Nami.

“ANDATEVENE! MORIRETE TUTTI! NON VOGLIO! SIETE TROPPO IMPORTANTI!!!” gridò nuovamente Hoshi ancora più disperata.
 
“Ciurma, siete pronti ad assaltare anche questa base della marina?” chiese il ragazzo di gomma con un sorrisetto sicuro stampato sul volto.
 
“Prontissimi capitano! Andiamo a riprenderci la nostra compagna!” dissero tutti pronti a fare irruzione.
 
“HOSHII! RESISTI ANCORA UN PO’! STIAMO VENENDO A SALVARVI!” gridò Rufy sottolineando bene quel salvarvi. Con quella frase intendeva dire che avrebbe salvato sia lei che il bambino che portava in grembo …
La mora rimase sbigottita a quelle parole, tanto che non riuscì a rispondere e si morse un labbro cominciando a piangere ancora di più.
 
“Illuso …” disse il marine dai capelli blu ghignando malvagiamente.
 
“Rufy …” disse a bassa voce. Poi fece un sorriso tra le lacrime … ciò che aveva detto una volta era vero, lui non avrebbe perso nemmeno un compagno, avrebbe salvato tutta la sua ciurma e avrebbero realizzato i loro sogni tutti insieme … quell’illusione era irreale, fin troppo irreale perché potesse accadere realmente … nessuno avrebbe mai battuto il suo capitano, nessuno avrebbe mai battuto il suo ragazzo.
 
“RUFYYYYY!” gridò poi sorridendo tra i singhiozzi e le lacrime.

“Noi … NOI TI STIAMO ASPETTANDOOOOO!” gridò poi fissandolo negli occhi anche se la distanza tra lei e il moro era notevole.
 
“Che scena patetica …” disse Hebi.
 
“Bene … ragazzi … non facciamola attendere oltre, una nostra compagna ci sta aspettando!” disse il moro sfondando il portone della torre e precipitandosi dentro insieme ai suoi compagni.
 
“Dobbiamo arrivare in cima alla torre, per dove si va?” chiese Zoro osservando quattro scalinate differenti.
 
“Dove volete! Confido in voi!” disse il capitano prendendo una scalinata a caso.
 
“Io vado per di qua!” disse Nami, subito seguita da Robin.
 
“Noi prendiamo questa!” dissero Franky, Chopper, Usop e Brook prendendone un'altra.

“Perché proprio io con la testa d’alga … tsè, preferivo o Nami-chan o Robin-san …” disse il biondo sbuffando.
 
“Non ti credere che io sia contento stupido cuoco!” disse lo spadaccino camminando scocciato.
 
                                                  ***
 
“HOSHIIIII!” gridò Rufy correndo per le scale, nella speranza che la ragazza lo sentisse. Non l’avrebbe mai lasciata morire, mai!
 
“HOSHIIIII! STO ARRIVANDOOOO!” gridò nuovamente il capitano correndo a più non posso. Oltre ad essere la sua ragazza era anche una sua COMPAGNA e questa era già una motivazione più che sufficiente per salvarla.
 
“Buon giorno cappello di paglia …” disse quell’uomo biondo che provocava illusioni.
 
“Uhm? E tu chi sei ciccione?” chiese il moro squadrandolo.
 
“Ho ho ma che coraggio … ciccione è? Bhe sappi che il mio nome è Acca e sono il braccio destro di Hebi … non sarà tanto facile per te sconfiggermi …” disse il biondo ridendo di gusto.
 
“Non mi interessa chi tu sia, io raggiungerò e salverò la mia compagna, costi quel che costi!”
 
“Sei sicuro?” chiese Acca ghignando e strizzando un occhio.

Rufy improvvisamente si trovò in una strana stanza dove l’unica cosa che c’era era una sagoma di una persona non definita.
 
“Ma … dove mi trovo? Io devo salvare Hoshi! Perché sono finito qui?” si chiese il ragazzo di gomma non capendo.
 
“Rufy …” disse una voce alle sue spalle. Il ragazzo si girò contento, avendo riconosciuto quella voce, ma ciò che vide fu solamente il corpo morto di Hoshi, appeso ad una corda penzolante.

“Ma .. no, non è possibile! Tu non puoi essere morta! Questo è troppo surreale!” disse  il ragazzo non credendo a ciò ch credeva e ritornando alla realtà, ritrovandosi di fronte Acca sbigottito.
 
“Ma … come diavolo hai fatto ad uscire così in fretta dall’illusione? E’ impossibile che tu non ci abbia creduto nemmeno per un istante! Le mie illusioni sono sempre molto realistiche!” disse Acca ringhiando.
 
“Lei mi ha detto che mi avrebbe aspettato e io ci credo! Non morirà, questo lo so per certo! Io riuscirò a salvarla!” disse il ragazzo di gomma attaccando il biondo.
 
                                                     ***


“Robin! Non è strano?” chiese Nami guardando l’archeologa.
 
“Si, direi molto … siamo in una base della marina e fino ad adesso non abbiamo incontrato nemmeno un marines … c’è qualcosa che mi puzza in tutta questa storia …” disse la donna guardandosi intorno alla ricerca di un qualche indizio.
 
“Ma la cosa ancora più strana è un'altra … io sono sicurissima che quando sono arrivata queste due torri non c’erano … sono comparse dopo, com’è possibile?” chiese la navigatrice confusa.
 
“Non lo so, ma sono sicura che lo scopriremo presto …” disse Robin sicura.
 
“Speriamo, ora l’importante è raggiungere e salvare Hoshi!” disse Nami determinata.
 
“Si …” disse l’archeologa, prima di sentire uno strano rumore.
 
“A terra Nami!” disse buttando a terra l’amica e osservando dei proiettili conficcarsi contro il muro.
 
“Sono arrivati …” disse Nami pronta a combattere con il suo Perfect Clima Attack.
 
“Facciamogli vedere chi siamo!” disse Robin alzandosi in piedi, ma venendo colpita da non si sa dove al torace da un proiettile.
 
“ROBIIIIIIIIIIIIIIIIN!” gridò Nami prima di essere presa alle spalle …
 
                                                       ***
“Ehi cuoco dei miei stivali vedi di fare attenzione, non ho voglia di proteggere anche te, chiaro?” disse lo spadaccino in tono di presa in giro.
 
“Vedi di stare attento tu piuttosto, non mi va di tirarti fuori dai casini come sempre …” disse Sanji aspirando un po’ di fumo dalla sua sigaretta.
 
“Vuoi litigare?” chiese Zoro con tono di sfida.
 
“Con piacere!” rispose il biondo attaccandolo con un calcio che venne puntualmente bloccato da una spada dello spadaccino.

“Non mi sembrate nella posizione di litigare …” disse Acca comparendo improvvisamente di fronte a loro. I due lo ignorarono alla grande, continuando a combattere a suon di calci e colpi di spada.
 
“Come volete voi …” disse il biondo attaccandoli con un bastone che però venne prontamente parato da una spada di Zoro e Acca venne colpito al viso da un calcio di Sanji.
 
“Che ne dici cuoco, lo sistemiamo in due minuti questo qui?” chiese lo spadaccino ghignando.
 
“Con piacere, dobbiamo salvare la mia Hoshi-Chan!” disse Sanji buttando a terra la sigaretta e schiacciandola con un piede.
 

“Illusi, voi non potete battermi …” disse Acca attaccandoli e colpendoli contemporaneamente al viso e facendogli sbattere la testa contro un muro ... cominciarono ad uscirgli fiumi di sangue, mentre le immagini diventavano a poco a poco sempre più sfocate ...
 
                                                          ***
 
“Supeeerrr ragazzi! Fino ad adesso non abbiamo incontrato nemmeno un ostacolo!” disse Franky in testa al gruppetto.
 
“Magari questo significa che abbiamo preso la via senza marines!” disse Usop felice.
 
“Yohohoho o siamo semplicemente molto fortunati!” disse lo scheletro ridendo.

“Forse è meglio così … prima arriviamo da Hoshi e meglio è… "disse la piccola renna preoccupato per l’amica.
 
“Infatti, dobbiamo salvare la mia sorellina!” disse Franky sorridendo.
 
“Siete così sicuri di riuscire a salvarla? Io credo che farete un grande fiasco …” disse Acca comparendo improvvisamente di fronte a loro.
 
“E’ quel tizio di prima … facciamogli vedere chi siamo ragazzi!” disse Franky preparandosi all’inevitabile scontro.
 
“Sii … facciamogli vedere chi siamo!” disse Usop poco convinto nascondendosi dietro a Brook.
 
“Yohohoho basterà qualche colpo di spada e sarà fatta!” disse Brook ridendo come era suo solito fare.
 
“Dov’è Hoshi?” chiese Chopper che stranamente non aveva paura. Lui era un medico e per lui in quel momento la cosa più importante era trovare la sua compagna di ciurma e verificare le sue condizioni.
 
“Non arriverete mai da lei …” disse Acca ghignando e tirando fuori una mitragliatrice.
 
“Cosa speri di fare? Non sai che sono fatto d’acciaio?” chiese ironicamente Franky.

“Non servirà a nulla …” disse il biondo sparandogli. I proiettili si conficcarono nel pieno petto di Franky e lo trapassarono da parte a parte, cominciando a fargli uscire fiumi di sangue, sotto lo sguardo incredulo dei presenti.
 

                                                    ***
 

“Ho battuti nemici ben più forti di te! Sarà un gioco da ragazzi!” disse Rufy atterrando il biondino con qualche pugno ben assestato e sorpassandolo. Peccato solamente che se lo ritrovò davanti dopo qualche metro e teneva per i capelli la povera Hoshi che si dimenava e tentava di liberarsi.
 
“Hoshi!” disse Rufy contento di vederla, ma allo stesso tempo arrabbiato per come Acca la stava trattando.
 
“Allora cappello di paglia, sei arrivato fin qui, ce l’hai davanti, ma riuscirai a salvarla?” chiese il biondo ridendo di gusto.
 
“Ma non si trovava con l’altro marinaio?” chiese Rufy non capendo.
 
“Si, ma ho deciso di prenderla io, voglio vedere cosa sei disposto a fare per salvarla …” disse acca ridendo di gusto.
 
“Non ho capito cosa tu abbia in mente e non mi interessa, la cosa più importante ora è trarla in salvo!” disse Rufy scagliandosi contro il nemico, ma non riuscendo a colpirlo dato che lui si era scansato proprio all’ultimo momento, facendolo finire contro un muro.
 
“RUFYYYY!” gridò Hoshi preoccupata per le sorti del ragazzo.
 
“Tranquilla … ci vuole ben altro per farmi fuori!” disse il ragazzo di gomma rialzandosi e ghignando.
 
“Avanti cappello di paglia, mostrami la tua forza!” disse Acca estraenendo dal suo cappotto un coltello e puntandolo alla gola della ragazza.
 
“FERMO! SONO IO IL TUO AVVERSARIO! LASCIALA STARE!” gridò Rufy fuori di se.
 
“Quanto ci tieni a lei Monkey D. Rufy? E quanto ci tieni … a lui?” Chiese il biondo indicando dapprima la mora e poi la sua pancia.
 

“Più di quanto tu possa immaginare! Sono pronto a sacrificare me stesso per salvarli!” disse il moro digrignando i denti.
 
“E allora … vai a prendertela …” disse Acca lanciandola  contro una finestra alle sue spalle, che Rufy era sicuro che fino a due minuti prima non ci fosse, e facendola precipitare di sotto.
 
“Ha mangiato un frutto del mare se non sbaglio, qui sotto c’è il mare … ha le manette ai polsi, sarà impossbile per lei salvarsi!” disse Acca ghignando.
 
Il moro sgranò gli occhi, non riuscendo a capire come diavolo potesse esserci il mare li sotto visto che si trovavano al centro dell’isola, ma pensando che comunque si sarebbe schiantata se non avesse fatto qualcosa.
 
“NOOOOOOOOOOOO!” gridò Rufy precipitandosi verso la finestra e buttandosi di sotto, allungando un braccio verso la ragazza e uno verso l’alto per aggrapparsi da qualche parte. Riuscì ad afferrarla per la vita, ma stranamente non riuscì a trovare nessun appoggio dove aggrapparsi.
 
“RUFYYYY!” gridò la ragazza che era stretta contro il petto del moro.
 
“NON MORIREMO HOSHI! CE LA FAREMO!” disse il capitano stringendola ancora più forte con entrambe le braccia e facendo un sorriso di felicità a quel contatto, prima di finire nelle gelide acque....

To be continued ....


Lo so ç___ç sono imperdonabile ç____ç non ho trovato nemmeno un minuto per aggiornare ç____ç scusate ma questo ultimo periodo è pieno di interrogazioni e compiti ç____ç anche ora devo precipitarmi a studiare e perciò vi lascio con questo strano capitolo ç___ç spero vi sia piaciuto e non preoccupatevi, nel prossimo chappy capirete tuttoooo e probabilmente mi ammazzerete xD un saluto a tutti baci vi vu bi >___> devo scappare a fare latino >____> maledetto latino >___>

Ritorna all'indice


Capitolo 69
*** Tutto un miraggio?/ Chiarimenti! Il bimbo lo voglio! ***


“ROBIIIIIIIN!” gridò Nami aprendo di botto gli occhi e ritrovandosi su una spiaggia, in riva al mare. Era distesa a terra e vicino a lei c’erano tutti i suoi compagni, compresa Hoshi che si trovava abbracciata a Rufy con gli occhi strizzati.

Franky si rotolava per terra gridando che non voleva morire, Usop, Brook e Chopper correvano a destra e sinistra urlando che era impossibile, Zoro e Sanji si dimenavano da soli, come impazziti mentre Robin si teneva una mano sul torace, anche se non c’era alcuna ferita.

“Ma … come è possibile?” si chiese la navigatrice guardandosi intorno. Non c’erano dubbi, quella era un isola deserta …

Tutti riaprirono gli occhi, spaesati, come se si fossero appena risvegliati da un lungo sonno.

“Ma …” cercarono di dire tutti guardandosi intorno.

“Che diamine è successo?” si chiesero il cecchino e il dottore guardando i loro compagni di ciurma.

“Ma … io … avevo le manette ai polsi ed ero finita in  mare con te …” disse Hoshi fissando il suo capitano.

“Si … me lo ricordo anche io…” disse cappello di paglia spaesato.

“Sono vivo?” si chiese Franky con le lacrima gli occhi.

“Yohohohoho ho veramente creduto che il cuore mi scoppiasse … anche se io non ho un  cuore!” disse Brook ridendo da solo come uno scemo.

“Ma …” dissero Zoro e Sanji guardandosi.

“Forse … forse ho capito … ciò che abbiamo vissuto da quando abbiamo messo piede su quest’isola non era altro che un illusione creata da quel biondo … ci sono successe cose assurde, inverosimili …” disse Robin saggiamente.

“E ora … dov’è?” si chiese Nami guardandosi intorno.

“Siete una bella ciurma, sapete?” disse Acca spuntando di nuovo da non si sa dove.

“Ancora tu?” dissero tutti mettendosi sulla difensiva.

“Oh no, state tranquilli … non ho nessuna intenzione di farvi nulla, volevo solo verificare le vostre capacità … è stato, diciamo un gioco …” disse Acca ridendo di gusto.

“UN GIOCO???” gridarono tutti molto adirati.

“Si, volevo testare le vostre capacità … ero curioso di vedere se siete all’altezza di entrare nel nuovo mondo e devo dire che la grinta e la forza ce l’avete, vi manca solo un po’ d’esperienza!” disse Acca sorridente.

“IO LO FACCIO FUORI! SEI MORTO! TI UCCIDO!” gridò Nami trattenuta da Usop e Chopper.

“Nami, stai buona! Se quello li ci arrabbia è capace di farci vivere un'altra avventura tremenda!” disse Usop non volendo immaginarsi un secondo incubo.

“Oh no, state tranquilli … non ho alcuna intenzione di farvi altre illusioni!” disse Acca sorridendo ai pirati.

“Potremmo sapere almeno chi sei e perché hai deciso di metterci alla prova?” chiese Robin cercando di capirci qualcosa di più.

“E’ semplice! Io sono un vostro amato fan e punto su di Monkey D. Rufy perché diventi il re dei pirati! Ho saputo che un componente della vostra ciurma se n’era andato e così ho pensato che vi stesse sgretolando come ciurma e ne avrei sofferto molto, così ho deciso di prepararvi questo giochino per farvi riunire e farvi tornare più uniti di un tempo!” disse Acca sorridendo dolcemente.

“=.= oh bhe … almeno tutto questo è servito a qualcosa …” disse Sanji con una gocciolina dietro la testa.

“E poi sapete com’è, si è sparsa la voce che tra il capitano della vostra ciurma e la principessa oscura c’era del tenero e così ho pensato che cappello di paglia potesse deprimersi senza di lei e così venir sconfitto nel nuovo mondo! Allora vi ho messo alla prova per verificare se tutto ciò che si dice su di voi non sia una fandonia e per far tornare unita una così bella ciurma!” disse Acca ridendo.

“Si … però … che fine hanno fatto mio fratello e Marilin?” chiese Rufy ricordandosi solo in quel momento di quei due.

“Oh state tranquilli, loro sono sulla vostra nave che dormono come ghiri … non mi servivano in tutta questa farsa e così ho preferito lasciarli dormire ^^…” disse il biondo provocando sempre maggior stupore in tutti i presenti.

“Quindi io avrei passato delle ore da inferno solamente perché tu vuoi che Rufy diventi il re dei pirati e per far si che non si deprimesse senza di me?” chiese Hoshi con una venetta che le pulsava sulla fronte.

“Naturale, soprattutto quando ho scoperto che eri in dolce attesa ^^ non potevate dividervi proprio in quel momento!” disse Acca come se fosse la cosa più naturale del mondo. La mora gli tirò un pugno in testa.

“Questo per tutt quello che ci hai fatto passare … però, devo ammettere che in fondo il tuo intervento è servito a qualcosa!” disse Hoshi annuendo da sola.

“Questo vuol dire che tornerai nella ciurma dolce Hoshi-chan?” chiese Sanji speranzoso.

“Bhe … io credo che prima … ecco … vorrei parlare con Rufy …” disse lei ad occhi bassi, ma poi li rialzò, fissando il moro negli occhi.

“Non credo che ce ne sia bisogno, ma per me va bene!” disse cappello di paglia con un sorriso a trentadue denti.

“Oh che bello, ora ci sarà la riappacificazione! Non voglio perdermela!” disse Acca saltellando come una femminuccia.

“Non ci credo che siamo stati messi in difficoltà da questo coso …è così disonorevole …” disse Zoro sull’orlo di una depressione.

“Magari possiamo parlare in privato =.= … “ disse la mora trascinandosi il ragazzo di gomma un po’ distante da li, in modo da risultare un puntino lontano alla vista degli amici.

“Però tu ancora non ci hai spiegato come diavolo fai a fare queste illusioni!” disse nami un po’ irritata.

“Oh oh è semplice, ho mangiato il frutto illusio-illusio, che mi permette di fare tutte le illusioni che voglio ^^ di solito faccio delle illusioni d’amore, ma per questa volta ho dovuto fare un eccezione e rendere la situazione molto cruda e violenta!” disse il biondo ridendo come una femminuccia.

“Io dire anche troppo cruda! =.=” disse Nami sconcertata.

“Ancora non ci credo …che disonore …” disse Zoro caduto in depressione.

“Nami-Chan! Robin-San! Vi preparo qualcosa da mangiare? Sarete affamate dopo questa illusione!” disse Sanji gentile come al solito.

“Oh si, magari Sanji!” disse la navigatrice che cercava di sbollire la rabbia insultando Usop.

Intanto, poco distanti da li, Rufy e Hoshi si erano seduti su degli scogli. La mora fissava il mare, mentre il ragazzo fissava lei in attesa che la giovane Ninja dicesse qualcosa.

“Ehm … senti Rufy, per cominciare io quelle cosa che ti ho detto non le pensavo veramente … cioè, come credo che avrai capito il motivo era un altro …” disse la principessa girandosi i pollici e tenendo lo sguardo basso.

“Si lo so perfettamente e lo sapevo anche prima di scoprire la verità che quelle cose non le pensavi veramente, solo che non riuscivo a capire perché le avessi dette …” disse il ragazzo sorridendole.

“Eh .. bhe, adesso che sai il vero motivo? Cosa hai intenzione di fare?” chiese la mora fissandolo ora negli occhi.

“Mi sembra più che ovvio, io lo voglio!” disse il moro sempre sorridendole.

“Rufy … cerca di pensarci un attimo, non sappiamo nemmeno se è figlio tuo … potrebbe anche essere di …” ma a ripensare quel nome si bloccò, non riuscendo a pronunciarlo.

“Non mi importa, io lo voglio e basta! Che sia mio o suo non ha nessuna importanza, sarò comunque IO suo padre!” disse subito Rufy, capendo le difficoltà della mora nel pronunciare quel nome.

“Ma … questo … potrebbe esserti di ostacolo per realizzare il tuo sogno e io non voglio … “ disse lei riabbassando lo sguardo.

“E come potrebbe essermi d’ostacolo scusa? Se credi che il fatto di proteggerlo comporti un problema sei fuori strada, sono sicuro che crescerebbe benissimo sulla Sunny e che sarebbe sempre protettissimo da tutti! Sarebbe come il nipotino per il resto della ciurma e non potrebbe avere persone migliore di noi intorno!” disse il capitano sorridendole.

“Si, ho capito … ma ci hai pensato bene Rufy? In fondo tu hai solamente diciotto anni e io ne devo ancora compiere diciassette … insomma, mi sembra un po’ prematura come cosa… potrei sempre chiedere a Chopper se mi facesse abortire …” disse Hoshi con un velo di tristezza sul volto.

“Che vuol dire abortire?” chiese ingenuamente il moro. La ninja sorrise, era sempre il solito …

“Vuol dire fare in modo che io non sia più incinta e che il bambino non debba più nascere …”

“NO! Mi oppongo! Non ti permetterò di ucciderlo! L’errore l’abbiamo fatto in due e anche se siamo giovani dobbiamo prenderci le nostre responsabilità!” disse il ragazzo con una saggezza che sorprese la ragazza.

“Ma …” tentò di dire nuovamente la principessa.

“Niente ma! Io lo voglio e mi stupisco del fatto che tu abbia pensato il contrario e te ne sia andata dalla ciurma senza nemmeno parlarmene! Nemmeno immagini quanto sei importante per me e non sarà di certo questo piccolo errore a farmi separare da te!” disse il moro annuendo da solo.

“Piccolo errore? Rufy, apri gli occhi, stiamo parlando di un figlio … non è un piccolo errore, è una cosa grossa … tu sei pronto a diventare padre? A crescere un bambino?” chiese la ragazza cercando di fargli guardare in faccia la realtà.

“Certo che sono pronto! Con te accanto sono pronto a qualsiasi cosa! Non sono più un bambino, sono sicuro di potercela fare!” disse il moro sorridendole.

“Io … però non sono convinta … non so se …” tentò di ribattere nuovamente la principessa.

“Uffa, basta! Ti ho detto che io lo voglio, non ho nessun problema! Non farti tutti questi problemi che poi non ce ne sono … “ disse il ragazzo di gomma sorridendole dolcemente e accarezzandole una guancia.

“Se c’è qualcuno lassù speriamo ce la mandi buona … ci stiamo addentrando in un esperienza molto dura e complicata … speriamo di riuscire a farcela!” disse Hoshi sorridendogli, finalmente.

“Lo sai che sulla nave senza di te non è la stessa cosa? Mi sei mancata!” disse il moro abbracciandola e facendola cadere all’indietro, sulla sabbia, con lui sopra di lei.

“Ha ha Rufy, sei sempre il solito!” disse lei ridendo. I loro visi si trovavano terribilmente vicini.

“Ma comunque … anche tu mi sei mancato …” disse lei portando le mani alle sue guancie e avvicinandogli il viso al suo, dandogli un dolce e passionale bacio che racchiudeva tutte le emozioni e tutta la felicità che provava in quel momento. Gli era mancato da morire, più di quanto pensava … ma come aveva fatto solamente a pensare ad una vita senza di lui? Eppure c’erano stati tanti segni così chiari che le avevano fatto capire che loro due erano inseparabili …

“Promettimi che non te ne andrai mai più …” disse il moro staccando il suo viso da quello della mora, guardandola seriamente.

“Io … te lo prometto …” disse lei sorridendogli dolcemente.

“Bene! Ora mi sento molto più tranquillo!” disse il ragazzo di gomma sorridendo a trentadue denti.

“Quanto sei dolce!” disse lei baciandolo nuovamente.

“Che ne dici, torniamo dagli altri della ciurma?” chiese il moro sorridente.

“Si, dai andiamo …” disse la ragazza sorridendogli.

                                                                ***

Hoshi e Rufy si erano riavvicinati al gruppetto di pirati che erano tutti alquanto euforici di rivedere la loro compagna di ciurma.

“Sentite ragazzi … io comunque vi devo delle scuse … non mi sono comportata bene con voi e vi ho trattato malissimo …” disse la ragazza a sguardo basso.

“Su dai, ora non pensarci … abbiamo compreso il motivo e capiamo la situazione!” disse Nami sorridendole.

“Hoshi-chan! Tu non ci devi nessuna scusa! Il solo fatto che torni con noi per me è una cosa bellissima!” disse Sanji che ondulava il suo corpo con tanti cuoricini intorno.

“Bhe … comunque, scusatemi lo stesso! Ho sbagliato e perciò è giusto che vi chieda scusa!” disse la mora unendo le mani e abbassando la testa.

“Che bello! La ciurma si è ricompattata!” disse Acca con i cuoricini agli occhi.

“Ma io mi chiedo questo da dove sia saltato fuori =.= …” si chiese Hoshi perplessa.

“He he! Ciurmaaaa! Ora che siamo di nuovo tutti possiamo ripartire verso l’avventura!” disse Rufy alzando un pugno in aria e saltando.

“SIIIII!” gridarono tutti con entusiasmo.

“Wuaaaa … ma che succede qui fuori?” chiese Ace sbadigliando e scendendo dalla Sunny.

“Oh, ben svegliato!” dissero tutti con una gocciolina dietro la testa.

“E lui chi è?” chiese Ace indicando il biondo.

“E’ una lunga storia, te la spiegheremo dopo!” disse Hoshi sorridente.

“Avanti, ora saliamo sulla nave!” disse Rufy poggiando una mano sulla schiena di Hoshi e una sotto le sue ginocchia, prendendola così in braccio.

“Ma che carini! Sembrano degli sposini!” disse Nami sorridendo a trentadue denti.

“Hoshi-chan …T.T” disse Sanji triste.

“Avanti, sulla Sunny!” disse il moro saltandoci sopra con lei in braccio.

“Haha Rufy è sempre il solito!” disse Ace ridendo di gusto.

“Avanti … torniamo anche noi alla Sunny …” disse Zoro passando accanto alla navigatrice, senza degnarla di uno sguardo e salendo sulla nave.
La rossa aggrottò le sopracciglia contrariata … Rufy era così dolce e carino con Hoshi, mentre Zoro? Zoro che diavolo combinava? In pubblico si mostrava sempre freddo e distaccato e poi veniva a cercarla solo quando aveva voglia di ‘qualcosa’! Poteva essere il ragazzo più dolce del mondo quando erano soli, ma questo accadeva solo per poco visto che la maggior parte del tempo la passavano insieme agli altri e lei aveva bisogno di più di quelle poche attenzioni!

Salì sulla nave anche lei, con una faccia un po’ arrabbiata, e si avvicinò a Zoro.

“Senti un po’ … io e te dobbiamo parlare!” disse leggermente irritata.

“Dopo …” disse lo spadaccino ignorandola alla grande.

“NO! Io e te parliamo ora, chiaro?” chiese la navigatrice furibonda.

“E va bene, andiamo di la …” disse Zoro dirigendosi verso la sua camera.

“No, parliamo qui! Cosa c’è? Ti vergogni di farti vedere dagli altri con me? Ti servo solo per fare sesso?” chiese la rossa guardandolo malissimo.

“Che ti prende Nami?” chiese lo spadaccino alzando un sopracciglio.

“Mi prende che mi da fastidio che tu sei dolce con me solamente quando siamo in intimità e che ti comporti come un estraneo quando ci sono gli altri! Cos’è? Devi cercare di domarmi solamente quando vuoi che ti apra le gambe?” chiese la navigatrice cominciando ad alzare il tono della voce.

“Smettila di dire queste cavolate Nami, lo sai perfettamente che non è vero …” disse il ragazzo fissandola negli occhi con sguardo severo.

“Non mi hai mai dimostrato il contrario, come faccio a saperlo?” chiese Nami sostenendo il suo sguardo. Lo spadaccino non rispose, pensando a qualcosa da dire, ma tutto ciò che gli passava per le mente in quel momento gli sembrava troppo stupido.

“Appunto … io non so se ho voglia di continuare questa storia, non voglio che sia solamente una cosa di sesso …” disse la navigatrice non riuscendo più a sostenere il suo sguardo e abbassando gli occhi carichi di lacrime.

Zoro continò a non parlare, non sapendo cosa proprio rispondere. Lui l’amava però … non riusciva a comportarsi allo stesso modo di fronte agli altri di quando erano in intimità.

“Ho capito … la nostra storia finisce qui!” disse la rossa scappando via, piangendo.

E va bene … per l’ennesima volta era stato un grande, anzi, grandissimo idiota!


To be continued ...

Waaaaaaaaaaaaaaaaaa io vi giuro che appena finisce questa tortura di scuola riprendo ad aggiornare regolarmente T___T troppi compiti e interrogazioni, non entro in Efp dall'ultimo aggiornamento T___T chiedo scusa a Sciabbo e 33 Devil_Black_Rose 33 T___T giuro che il prima possibile torno a leggere le vostre fic e le recensisco T___T scusatemi ma sono veramente impegnatissim T___T perfino di sabato devo studiare T___T ciao baci vvb

           By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 70
*** A presto Ace e Marilin! Sbarco sull'isola del principe William ... ***



“ADDIO ACCA! E CONTINUA A FARE IL TIFO PER NOI!” gridò Usop salutando il biondo, mentre la nave salpava.

“=.= addio …” disse Hoshi guardando storto quel biondo.

“Era simpatico!” disse Rufy sorridendo a trentadue denti.

“Se lo dici tu …” disse Hoshi guardandolo storto.

“Ehi Hoshi-Chan … vuoi qualcosa da mangiare? Mettiti seduta,  non devi affaticarti!” disse Sanji facendola sedere.

“Non sforzarti mi raccomando, non arrabbiarti che potrebbe farti male!” disse Chopper.

“Qualsiasi cosa chiedi!” disse Usop.

“=.= ragazzi, non sono malata … posso benissimo fare tutto ciò che facevo prima!” disse la mora seccata da tutte quelle attenzioni.

“Dai, non datele fastidio! In fondo non è niente di grave, è semplicemente incinta!” disse Rufy tranquillissimo.

“Rufy … ma tu sei sicuro di aver capito bene che è una cosa seria?” chiese Sanji perplesso.

“Certo!” disse il moro sorridendo a trentadue denti.

“Aniki! Presto diventerai padre! Superrrr! Non vedo l’ora di avere un nipotino dalla mia sorellina!” disse Franky tirando una pacca sulle spalle del capitano.

“He he già! Sono sicuro che sarà felicissimo di crescere con voi, mio figlio!” disse Rufy provando uno strano effetto a pronunciare quelle parole … un figlio … suo figlio! Ma … sarebbe stato veramente suo? C’era sempre la possibilità che fosse di Mizuakai, anche se sperava vivamente di no e in cuor suo era convinto che fosse così!

“Ehi, questa volta non dovrebbero esserci intoppi e dovremmo arrivare direttamente all’isola degli uomini pesce …” disse Robin sorridente.

“Scusate, permesso!” disse Ace parandosi di fronte a Rufy.

“Rufy! Io non ci credo!” disse il moro in tono di rimprovero.

“Cosa fratellone?” chiese Rufy con naturalità.

“Non ci credo che io sto per diventare zio e lo vengo a sapere per ultimo! Insomma, Hoshi è praticamente la mia migliore amica e tu sei mio fratello, cosa aspettavate a dirmi che era incinta?” chiese pugno di Fuoco leggermente arrabbiato.

“Cosa? Incinta? “ chiese Marilin intromettendosi nel discorso.

“Ehm … scusate è che io l’ho saputo da poco e poi è successo tutto quel disastro con Acca e allora … non ci ho proprio pensato …” disse Rufy sorridendo come era suo solito fare.

“Bhe, complimenti!” disse Marilin sorridendole.

“Grazie!” disse la mora rispondendo al sorriso.

“Bhe … spero che sarai felice, sai, io a breve ripartirò, credo o oggi o domani … io e Ace abbiamo intenzione di andare alla ricerca di Barbabianca e ho intenzione di unirmi alla sua ciurma!” disse la ragazza sorridendo.

“Sono contenta per voi ^^ è bello sapere che Ace abbia trovato una così brava e bella ragazza!” disse la mora sorridendole.

“Già …” disse Marilin abbassando lo sguardo. Lei era la sua sorellina … peccato che a breve si sarebbero riseparate e le sembrava inutile dirglielo … tanto valeva lasciare tutto così com’era ed evitarele pianti inutili. Si sarebbero salutate come due amiche che si erano conosciute da pochi giorni …

“Ehi Hoshi! Vieni! Ti faccio vedere una cosa!” disse Rufy prendendo per un polso la ragazza e trascinandola sul retro della nave.

“Ehi, Marilin …” disse Ace mettendole una mano sulla spalla e inarcando le labbra in un sorriso.

“Ace … “ disse la castana poggiando la testa nell’incavo della sua spalla.

“Quindi … non glielo dirai?” chiese il moro accarezzandole la testa.

“No, è meglio così …” disse la castan sorridendo leggermente.

“Capisco …” disse pugno di Fuoco abbracciandola forte.

                                                           ***

Era mattina presto, circa le sette e mezzo, e Ace insieme a Marilin si stavano preparando i bagagli per rimettersi in viaggio. Avevano deciso di partire presto, salutando solo Rufy. Marilin non ce l’avrebbe fatta a tenerlo nascosto ancora per molto ad Hoshi e così aveva deciso di andarsene senza dirle nulla …

“Sei pronta?” chiese il moro con una sacca in spalla.

“Pronta … possiamo partire …” disse la castana con una valigia gigantesca.

“Lascia a me, la porto io …” disse Ace gentilmente.

“Grazie Ace, fortuna che ci sei tu!” disse Marilin sorridente.

“Avanti … andiamo …” disse il moro dirigendosi sul ponte della nave e preparando una barchetta per salpare.

“E così … non volete salutare proprio nessuno?” chiese Rufy al fratello e alla sorella gemella della sua ragazza.

“No Rufy, comprenderai il perché …”  disse Marilin sorridendogli.

“Io ancora non capisco …” disse il moro gonfiandosi le guance.

“Sei sempre il solito fratellino, non cambierai mai!” disse Ace scompigliandogli i capelli con fare affettuoso.

“Allora, alla prossima fratellone! E spero di non doverti rincontrare in una situazione simile, non vorrei doverti salvare una seconda volta!” disse cappello di paglia ironicamente.

“Tranquillo fratellino, da oggi in poi nessuno mi batterà! Ho un motivo ben preciso, devo difendere una persona …” disse Pugno di Fuoco guardando Marilin e sorridendole dolcemente.

“Eh già …” disse la castana rispondendo al sorriso.

“Vabbè, per noi è tempo di partire, a presto fratellino!” disse Ace prendendo in braccio la castana e saltando nella barchetta.

“ A PRESTOOO!” gridò il capitano.

“Wuaa … ma che succede qui fuori, Rufy?” chiese Hoshi in pigiama, appena svegliatasi.

“Uhm? Giorno Hoshi! Non succede nulla, solo che Ace e Marilin sono appena partiti!” disse il moro sorridendo a trentadue denti.

“Cosa? E perché Ace non mi ha nemmeno salutata?” chiese la mora mettendo il broncio.

“Bhe, perché Marilin voleva andarsene prima che tu scoprissi il suo segreto!” disse Rufy tappandosi immediatamente la bocca.

“Che segreto? Di cosa parli?” chiese la ragazza assottigliando gli occhi fino a ridurli a due fessure.

“Bhe .. ecco … io non potrei dirtelo …” disse il ragazzo di gomma in difficoltà.

“Rufy! Parla o ti do una lezione!” disse la ragazza crocchiandosi le nocchie.

“Bhe … vedi … tu e Marilin siete gemelle … lei non so perché non voleva dirtelo e io in teoria dovevo starmi zitto!” disse il moro ridendo istericamente.

“Che cosa? Mia sorella gemella? E’ uno scherzo?” chiese la mora minacciosa.

“No .. non è uno scherzo …” disse il moro continuando a ridere istericamente.

“Quindi … perché diavolo non me l’hai detto prima???” disse la principessa furibonda.

“Te l’ho detto … lei non voleva!” disse Rufy agitando le mani davanti a se.

“Maledizione! Non posso lasciarla andare così!” disse Hoshi buttandosi in mare e cominciando a correre sull’acqua.

“FERMATI! DOVE VAI? SEI ANCORA DEBOLE!” gridò Rufy preoccupato per le sorti della fidanzata.

“NON MI IMPORTA!” gridò la corvina cocciuta e testarda come sempre, correndo verso la barchetta dove poco prima di erano imbarcati i due.

“MARILIIIIIIIIN!” gridò Hoshi.

“Uhm, ehi Ace, hai sentito?” chiese la castana al ragazzo.

“Si, sembrava quasi la voce di Hoshi …” disse Pugno di Fuoco.

“Ma è Hoshi!” disse Marilin, prima di vederla sprofondare in acqua.

“Cavolo!” disse Pugno di fuoco sul punto di buttarsi in mare, ma venendo bloccato dalla castana.

“Ma sei scemo o cosa? Vuoi affogare anche tu? Ci vado io che almeno non ho mangiato frutti del mare!” disse la castana tuffandosi e andando a recuperare la sorella.

Ace guardava un punto nel mare con sguardo preoccupato, finchè non tirò un sospiro di sollievo quando vide riemergere una testolina castana insieme a una mora ansimante.

“Ma io dico, volevi suicidarti?” chiese la castana nuotando verso la barchetta insieme alla corvina.

“No, volevo solo salutare come si deve mia sorella!” disse Hoshi ansimante.
La castana sbarrò gli occhi e la lasciò, facendola nuovamente sprofondare in acqua.

“Marilin!” disse Ace con tono ammonitore, facendole notare che stava facendo affogare la corvina.

“Ops!” disse la ragazza recuperando sua sorella.
Ace aiutò Hoshi e Marilin a salire sulla barchetta e dopo di che rimproverò la mora per il suo tentato suicidio.

“Ma insomma, volevi ucciderti? Lo sai in che condizioni sei? Evita di fare questa cavolate!” disse il moro.

“Bhe, colpa vostra che non mi avete detto che io e Marilin siamo sorelle gemelle …” disse la mora sbuffando.
Ace non seppe che rispondere mentre Marilin le poggiò una mano su una spalla.

“Se non te l’ho voluto dire è perché mi è sembrato inutile, in fondo io sarei ripartita a breve e volevo evitarti sofferenze inutili!” disse Marilin.

“Stupida!” disse Hoshi tirandole un cazzotto in testa.

“Ahi! Sei troppo manesca!” disse la castana piagnucolando.

“Così ti impari a tenermi nascosta una cosa così importante … non voglio intrattenervi ancora per molto, perciò, a presto sorella!” disse Hoshi abbracciando Marilin.

“A presto …” disse la castana sorridendo appena.

“In quanto a te …” disse la Ninja indicando Ace.

“Ehm … si?^^”” disse il moro sperando di non essere rimproverato.

“Che fai? Tenti di partire senza nemmeno salutarmi?” disse Hoshi saltandogli al collo e abbracciandolo forte.

“Hai ragione!” disse il ragazzo scompigliandole i capelli.

“A presto Ace …” disse la corvina girandosi verso la Sunny che si stava avvicinando a loro.

“Io vado ragazzi! A presto!” disse la ragazza saltando sopra la sua nave, dove un Rufy sorridente l’aspettava.

“CIAO! CI RIVEDREMO PRESTO!” gridò Marilin dalla piccola imbarcazione.

“SIIIII! LO SPEROOO!” gridò la Ninja sbracciandosi.

“Sei contenta? Sei riusciti a salutarli!” disse il moro sorridendole.

“Si, sono contenta! Però meglio che mi vada a cambiare prima che mi prenda un raffreddore, che fai vieni con me?” chiese la ragazza facendo la linguetta.

“Si …” disse il moro ingenuamente.

                                                               ***
Erano passate solo poche ore da quando Ace e Marilin erano partiti e i pirati continuavano con ‘tranquillità’ il loro viaggio.

“Ragazzi, vedo un isola!” disse Robin indicando dritta davanti a se.

“Si, vero!” disse Hoshi guardandosi intorno. Era qualche ora che non vedeva più Nami e di solito lei era la prima a gridare ‘Terra’

“Woooooow che bello! Non vedo l’ora di mangiare le specialità del posto!” disse Rufy con già la bava alla bocca.

“Non cambierai mai!” dissero Sanji e Hoshi insieme, ridacchiando.

“Voglio visitare una biblioteca!” disse Chopper.

“Ne approfitterò per comprare qualche pezzo di ricambio!” disse invece Franky.

“Mah, piuttosto, sono curiosa di sapere com’è la gente del posto, di solito su ogni isola in cui sbarchiamo succede sempre qualche macello …” disse Hoshi sperando che non ci fosse ne la marina ne qualsiasi altro tipo di scocciatura.

A discapito di tutte le aspettative della mora sull’isola si trovarono delle persone ad accoglierli. Uno era un ragazzo, piuttosto giovane, dai capelli castano chiaro con gli occhi azzurri, insieme ad alcuni uomini che sembravano essere delle guardie.

“Ben venuti!” disse il castano sorridendo a trentadue denti.

“Tutto questo entusiasmo per dei pirati mi sembra strano …” disse Zoro pensando che ci fosse qualcosa sotto.

“Si, per una volta devo darti ragione, sembra come a Wisky peak …” disse Sanji accendendosi l’ennesima sigaretta.

“Come mai tutto questo entusiasmo nell’accogliere dei pirati?” chiese Hoshi saltando giù dalla nave, raggiungendo il suo capitano che si era già precipitato sulla spiaggia preso dall’eccitazione.

“Pirati o no non mi importa … è un onore per me avere su quest’isola la principessa di Strawberry!” disse il castano baciandole la mano.

“Ehi Hoshi lo conosci? E’ un tuo amico?” chiese Rufy ingenuamente.

“No che non lo conosco!” disse la ragazza ritirando velocemente la mano, un po’ schifata.

“Oh, ha perfettamente ragione, perdoni la mia mancanza … io sono William, il principe di questo meraviglioso regno!” disse il castano sorridendo.

“Ah, un principe … ora capisco come mai mi conosci … ma scusa, dovresti saperlo no che sono una pirata? Non ti metterai nei guai ad accoglierci con così tanta euforia?” chiese la mora alzando un sopracciglio.

“Non mi importa, sono un tuo ammiratore dalla tenera età di sette anni e ora che sei sbarcata su quest’isola non mi lascerò scappare l’opportunità di ospitarti! Siete tutti invitati al mio castello! Gli amici della principessa sono anche amici miei!” disse William

“Questo tizio non mi convince …” disse Zoro perplesso.

“Nemmeno a me, il solo fatto che vada dietro ad Hoshi-chan mi da fastidio!” disse Sanji squadrandolo da capo a piedi.

“Che bello! Ci ospita!” dissero Rufy e Usop entusiasti improvvisando un balletto a due.

“Superrrr!” disse Franky contento.

“Ma dov’è Nami?” chiese Robin non curandosi minimamente di quel principe.

“Non so, io non la vedo da un po’ …” le disse Chopper

“Yohohoho non vedo l’ora di vedere qualche bella ragazza che si trova al castello!” disse Brook entusiasto.

“Che facciamo ragazzi? Accettiamo l’offerta?” chiese Hoshi guardando il resto della ciurma.

“SIII! ACCETTIAMO!” disse Rufy entusiasta cominciando a correre verso un punto indefinito.

                                                        ***

I pirati si trovavano tutti al castello del principe William a fare festa e a banchettare allegramente. Casualmente il castano si era seduto vicino ad Hoshi e le aveva anche fatto indossare un vestito molto elegante quanto scoperto, sia a lei che a Robin. Nami ancora non si sapeva che fine avesse fatto, ma conoscendo la loro amica non si erano ancora allarmati … sicuramente appena avvistata terra era scesa ed era andata a fare shopping senza che nessuno l’avessa notata.

“Ehi Hoshi! Assaggia un po’ di questo! E’ buonissimo!” disse il capitano passandole un qualcosa di strano.

“No, grazie non ho tanta fame …” disse la mora che non aveva toccato cibo.

“Ma mia dolce principessa, non hai assaggiato nulla, mangia almeno un po’ di questo!” disse il principe porgendole un piatto di qualcosa che non sapeva nemmeno cosa fosse.

“No, veramente … ho un po’ di nausea, non ho fame …” disse la ragazza avvicinandosi un pochino di più con la sedia al suo capitano seduto a destra. Non sapeva perché, ma vicino a quel principe si sentiva tremendamente a disagio.

“E’ normale, sei incinta … capita spesso di avere delle nausee nella tua situazione …” disse Robin sorridendo dolcemente.

“Incinta?” chiese William sconvolto.

“Si, sono incinta … aspetto un figlio da lui!” disse la mora sorridente, dando un leggero bacio a stampo al moro, che sorrise a sua volta.

“Quindi … voi due state insieme?” chiese il principe a bocca spalancata.

“Esatto!” disse il moro con un sorriso a trentadue denti. Robin fissò bene il castano; si capiva chiaramente che il fatto che Hoshi stesse con Rufy l’avesse innervosito.

“Ah, bene …” disse William con disprezzo.

“Scusatemi un secondo … vado un secondo al bagno …” disse Hoshi sempre più a disagio. Non riusciva a spiegarselo, William le trasmetteva una strana sensazione …

“Ok!” le disse Rufy sorridendo.

“Vengo con te …” disse Robin seguendo l’amica e accompagnandola.

“Cosa c’è che non va? Ti vedo strana …” disse l’archeologa alla mora che si stava sciacquando il viso.

“Non lo so … non so perché, ma quel William mi trasmette una sensazione di disagio … non voglio rimanere qui, meglio che torniamo sulla nave …” disse la principessa spaventata.

“Dai diremo a Rufy di andarcene domani stesso … sono sicura che non te lo negherà …” le disse Robin sorridente.

“Ok, grazie amica! Piuttosto, hai visto Nami?” chiese la corvina ricordandosi in quel momento della sua sorellona.

“Non so, ma comunque se la sa cavare … non c’è bisogno di preoccuparsi …” disse Robin uscendo dal bagno, seguita dalla ninja.



To be continued ....

Mi scuso di nuovo per l'enorme ritardo ma la scuola è agli sgoccioli ç____ç appena possibile riprendo ad aggiornare regolarmne ç___ç se tutto va bene riuscirò ad aggiornare giovedì o venerdì, massimo sabato giuro! ciao bac i vvb!

By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 71
*** Hoshi è il premio! / I trabochetti del castello di William ... ***


Era notte inoltrata e tutti si trovavano nei loro letti. Robin e Hoshi in una stanza e i ragazzi in un'altra. Sembrava tutto tranquillo, ma qualcosa turbava ancora la giovane Hoshi …

“Robin … sei ancora sveglia?” chiese la mora mettendosi a sedere sul letto.

“Si … cosa c’è? Non riesci a dormire?” chiese l’archeologa cogliendo nel segno.

“Si … sento che c’è qualcosa che non va … quel principe, non mi convince … a tavola mi squadrava da capo a piedi come se fossi nuda e continuava a mandarmi strane occhiate mentre guardava i ragazzi con odio …” disse la mora.

“Si, me ne sono accorta anche io … l’ha detto di essere un tuo ammiratore, no? E’ normale che sia geloso di Rufy …” disse Robin.

“Si, ma non lo guardava come uno geloso e basta, lo guardava come se stesse escogitando di farlo fuori …”

“Tutto può essere, ma stai tranquilla, Rufy si sa difendere …”

“Si lo so …” disse la mora sorridendo leggermente, ma proprio in quell’istante si sentì un esplosione provenire proprio dalla stanza dei ragazzi.

“Ma cosa? Presto Robin vieni!” disse Hoshi saltando giù dal letto e cominciando a correre verso la stanza al piano di sopra. Le due, ancora in pigiama, raggiunsero la camera ormai distrutta dei loro compagni.

“No … no … NO! RAGAZZI! MI SENTITE?” gridò Hoshi cominciando a cercare tra le macerie insieme a Robin. Era crollata solo quella stanza … cosa alquanto strana …

“Tranquilla sorellina, stiamo bene!” disse franky comparendo alle loro spalle con in braccio Rufy e Usop che dormivano beatamente.

“Avevamo sentito un odore di polvere da sparo e così abbiamo pensato bene di farci un giro per il castello …” disse Sanji.

“Non mi ha convinto dal primo momento quello li …” disse Zoro.

“Yohohoho che fortuna, salvi per miracolo!” disse Brook.

“E loro riescono ancora a dormire …” disse Chopper indicando Rufy e Usop.

“Oddio … che bello! State bene!” disse la mora saltando in braccio a Sanji.

“AMOREEEE *ç*!!!!” disse Sanji con i cuoricini al posto degli occhi.

“Avete scoperto qualcosa?” chiese Robin osservando che solamente quella stanza era andata in pezzi.

“Bhe … questo castello non è altro che un fitto labirinto pieno di trabocchetti … questo principe William non ha intenzione di farci uscire vivi di qui …” disse Zoro.

“Bhe … svegliamo questi due e andiamocene! Non ho nessuna intenzione di rimanere un minuto di più in questo castello …” disse Hoshi intenta ad andarsene in pigiama.

“Principessa, mi sorprende che tu voglia andartene proprio ora!” disse William da un lumacofono- parlante.

“William! Da subito ho provato una sensazione di disagio! Cosa vuoi da noi?” chiese la mora guardandosi intorno, cercando di localizzare il lumacofono - parlante.

“Wuaaa, ma che succede?” chiesero Rufy e Usopp risvegliandosi.

“Io vi sfido, ciurma di cappello di paglia! Chi riuscirà a vincere si terrà la principessina!” disse il principe ridendo di gusto.

“Ehi! Non sono un premio in palio!” disse la mora furiosa.

“Infatti lei è mia e basta! Non è un premio!” disse Rufy incrociando le braccia.

“Bhe, comunque sia se vorrete uscire vivi da qui dovrete affrontare delle prove! Chissà chi vincerà!” disse William ridendo di gusto.

“Sei un bastardo! Prima dici di essere un mio fan e poi tenti di ammazzarci tutti, me compresa!” disse Hoshi non capendo.

“Oh tesorino, tu non morirai, le trappole sono organizzate in modo tale da lasciarti in vita, al massimo perderai quel bastardo che aspetti e non sarebbe un danno! Ha ha ha!” disse il principe malvagiamente.

“Non perderà MIO figlio!” disse Rufy ora serio. “Li proteggerò IO! Costi quel che costi!” continuò poi sempre più serio.

“Rufy …” disse Hoshi sorridendo appena, guardando teneramente il moro.

“Come vuoi cappello di paglia … chissà chi vincerà … io che mi prenderò la principessina o tu che riuscirai a salvare tutta la tua ciurma … che il gioco abbia inizio!” disse William prima di spegnere il lumacofono - parlante e schiacciando un pulsante rosso che fece cambiare le pareti della stanza.

“AAAh ma che succede?” chiese Usop spaventato.

“Ha deciso di cambiarci scenario …” disse Sanji accendendosi una sigaretta.

“Se è la guerra che vuole, guerra sia!” disse Zoro sguainando le sue tre spade.

“Tranquilli fratellini! Ci penso io a voi!” disse Franky ghignando, pronto allo scontro.

“Yohohoho che bello una nuova avventura con voi! Non vedo l’ora di combattere!” disse Brook entusiasta all’idea di combattere nuovamente con i suoi compagni di ciurma.

“Spezzerò la spina dorsale a chiunque si avvicinerà!” disse Robin pronta ad usare il suo potere.

“E io spazzerò via chiunque incontremo!” disse Rufy battendosi la mano destra sul palmo sinistro.

“Avanti ragazzi … torniamocene alla nostra nave!” disse Hoshi sorridendo appena, pronta allo scontro.

Improvvisamente la stanza divenne completamente buia e si cominciarono a sentire degli strani rumori e dei lamenti.

”Ragazzi? Che succede?” chiese Hoshi non riuscendo a capire che diavolo stesse succedendo. Improvvisamente le luci si riaprirono e la mora vide tutti i suoi compagni stesi a terra con dei sassi appuntiti intrisi di sangue accanto.

“No! Ragazzi!” disse la ninja inginocchiandosi vicino a Robin e Rufy.

“He he … ha fatto quanto detto … a te ti risparmia …” disse Rufy alzandosi in piedi.

“Ma  … ha giocato sporco! Al buio voi non potevate vedere!” disse la mora osservando i suoi compagni rialzarsi. Erano forti, non si sarebbero di certo fatti abbattere da dei sassolini.

“E questo è solo un assaggio …” disse la voce di William, ricomparsa improvvisamente.

“Se volete uscire di qui, dovrete superare tutti i trabocchetti! Ha ha ha!” disse il principe.

“Avanti ciurma … non ci faremo fermare da dei sassolini …” disse Rufy uscendo da quella stanza e entrando per un corridoio piuttosto tetro, illuminato solo da delle fiaccole.

“Guardate! Una porta!” disse Usop.

“Entriamo con cautela!” disse Sanji aprendo a mala pena la porta. Sembrava una stanza normale, ma i trabocchetti potevano essere nascosti ovunque.

“Sembra tutto apposto …” disse Chopper entrando.

“Sembra tutto tranquillo …” disse Robin toccando una parete e scoprendola parecchio appiccicosa. La porta si chiuse alle loro spalle e una sotanza appiccicosa cominciò a fuoriuscire dal soffitto.

“Aaaaah! Che schifo!” disse Usop nel tentativo di levarsi quella sostanza dalla spalla, ma incollandosi una mano alla spalla.

“Attenti, di questo passo non riusciremo più a muoverci!” disse Zoro il quale aveva i piedi ormai bloccati, come quasi tutto il resto della ciurma.

“Ma che roba è?” si chiese Hoshi non riuscendo più a muoversi.

“Non lo so, ma tu stammi accanto!” disse Rufy, anch’esso bloccato.

“E mi spieghi come diavolo faccio se non posso spostarmi di qui?=.=” chiese la mora perplessa.

“Dettagli!” disse il capitano.

“Ehi … guardate …” disse Franky schifato.

“YOHOOOOOOOOOOOO!” gridò Brook spaventato.

“Che succede Brook?” chiese Robin.

“A-A-ANIMALETTI STRANI!” disse Usop cercando di fuggire, ma quella sostanza appiccicosa glielo impediva.

“Cosa?” si chiesero Hoshi, Zoro, Sanji, Rufy, Chopper, Franky e Robin osservando degli strani animaletti simili a dei ragni con la sola differenza che avevano due enormi denti appuntiti dal quale fuoriusciva un liquido viola.

“Ma … ma che schifo!” disse Hoshi mentre un ragno le saliva lungo la gamba.

“Ci penso io …” disse Zoro provando a spazzarli via con le sue spade, ma non riuscendo a muoverle visto che anche quelle erano bloccate da quella sostanza appiccicosa.

“MALEDIZIONE! CI UCCIDERANNO!” gridò Usop terrorizzato.

“Perdonatemi fratellini … vi bruciacchiere un po’, ma è l’unico modo!” disse Franky facendo fuoriuscire del fuoco dal suo braccio e uccidendo così tutti gli animaletti. La sostanza appiccicosa si squagliò, lasciando così liberi i pirati, anche se un po’ bruciati.

“Dovevi proprio usare il fuoco?????” chiese Hoshi adirata, tirandogli un pugno in testa. Il fuoco le aveva bruciato la maggior parte dei vestiti, facendola rimanere con un pezzo dei pantaloni del pigiama e con il reggiseno.

Stessa cosa ovviamente successa ai restanti della ciurma.

“MA COME SIETE BELLE!!!*ç*” disse Sanji osservando Robin e Hoshi mezze nude, il quale quest’ultima gli tirò un bel pugno in testa.

“Haha ha!” se la rideva Usop.

“Pensiamo ad andarcene di qui piuttosto che scherzare!” disse Zoro mentre una porta di fronte a loro si aprì. Era logico, superati gli ostacoli le porte si aprivano automaticamente.

“Andiamo!” disse Sanji mettendosi a capo fila. Hoshi si girò verso di Rufy, sorridendogli appena. Il moro rispose al sorriso. Era anche lui senza maglietta e Hoshi poteva ammirare quegli addominali perfetti che la facevano impazzire. Gli si avvicinò e lo prese per mano.

”Andiamo, torniamo sulla nostra nave!” gli disse sorridendogli.

“Si! Supereremo tutti gli ostacoli!” disse Rufy camminando mano nella mano con la sua ragazza.

“Ehi, c’è un'altra porta!” disse Zoro.

“Entriamo … ma questa volta stiamo ancora più attenti, è sicuro che ci sia un altro trabocchetto…” disse Sanji entrando nella stanza. Come quella precedente, sembrava non esserci nulla, ma sicuramente qualche stupida trappola si nascondeva.

“Facciamo attenzione …” disse Usop che si trovava appiccicato a Franky.

“Ehi… sentite che strano odore? Come di tartarughe!” Disse Chopper.

“Tartarughe? Dove? Io non ne vedo!” disse Rufy cercando di scorgerne.

“Qui, sotto di noi …” disse Hoshi mentre una di loro si alzava, facendola scivolare all’indietro. Si scoprì che il pavimento era ricoperto interamente da tartarughe scivolosissime.

“Che bello!” disse Rufy scivolando su ognuna di esse e cadendo sempre a terra.

“E questa sarebbe una trappola?” si chiese Sanji perplesso.

“Solamente riuscire a stare in piedi è una cosa impossibile …” disse Robin cadendo nuovamente.

“Robin – chan! Appoggiati a me!” disse Sanji cadendo anche lui a terra.

“Ma quant’è furbo! Non ci reggiamo in piedi e lui vuole aiutare qualcuno a rimanerci!” disse Zoro deridendolo.

“Cos’è spadaccino? Vuoi litigare?” chiese Sanji tentando di tirargli un calcio, ma cadendo prima.

“Insomma voi due! Ce la fate a non litigare almeno in queste situazioni??” chiese Hoshi adirata.

“Ha cominciato lui!” si dissero a vicenda il cuoco e lo spadaccino.

“Santo cielo, pensiamo a raggiungere la porta!” disse Hoshi.

“E’ impossibile camminare!” disse Franky scivolando nuovamente.

“Invece è così facile!” disse Usop strisciando a terra e usando quelle tartarughe scivolose a sue favore, per darsi meglio la spinta.

“Ha ragione!” disse Hoshi imitando l’amico.

Tutta la ciurma cominciò a strisciare, peccato che proprio prima della porta, una tartarga più grande delle altre, si alzò in piedi su due zampe e attaccò i pirati con una zampata.

“AAAAAH!” gridò Robin che stava per essere schiacciata.

“ROBIN-CHAN!” gridò Sanji strisciando più veloce che poteva verso la sua amata e cercando di bloccare quella zampa con la forza, ma scivolò e finì schiacciato.

“SANJI!” disse Robin.

“MALEDETTA TARTARUGA!” gridò Rufy tirando uno dei suoi pugni Gom Gom, ma non riuscendo a spostarla nemmeno di un centimetro.

“Sembra … fatta d’acciaio …” disse Hoshi.

“Ci penseranno le mie spade!” disse Zoro provando ad alzarsi in piedi, ma ricadendo al suolo, non potendo così attaccarlo.

“Ci penso io!” disse Usop sfoderando la sua fionda Kabuto e provando ad abbatterlo con un proiettile esplosivo, ma niente da fare.

“Ha ha ha, non eliminerete la mia tartaruga gigante!” disse il principe, parlando attraverso l’ennesimo altoparlante.

“Eppure … ci deve essere un modo …” riflettè Robin osservando quell’animale. Sanji era ancora la sotto e di certo non avrebbe resistito a lungo.

“E va bene, tentiamo il tutto per tutto!” disse Rufy salendo sulla schiena di Zoro disteso a terra.

“Ehi! Ma che fai?” chiese lo spadaccino contrariato.

“Non ce la faccio a reggermi da solo in piedi, ho bisogno di una base stabile, sta fermo e usciremo di qui!” disse Rufy posizionandosi a gambe leggermente divaricate e piegate, con un pugno poggiato poco più avanti di lui e la testa all’ingiù con i capelli che gli coprivano la faccia.

“Gear second …” disse mentre pompava sangue dalle gambe e mentre il suo corpo si surriscaldava assumendo un colore rossiccio.

“Sta usando la sua tecnica speciale!” disse Hoshi meravigliandosi dell’intelligenza con il quale Rufy era riuscito a reggersi in piedi. Quando si trattava di trovare una soluzione in un combattimento, lui era il migliore!

“Grande capitano!” disse Franky sorridendo.

“Yohohohoho giovane ma furbo!” disse Brook ridendo come era solito fare.

Rufy attaccò l’enorma tartaruga con una potente raffica di pugni, liberando così il passaggio ai suoi amici e il povero Sanji sotto la grossa zampa.

“Sanji!” dissero tutti sperando in una risposta da parte del cuoco.

“Sto bene …” disse il biondo a fatica. Era un po’ provato ma molto forte e resistente, ce l’avrebbe fatta sicuramente a continuare.

“Guardate, la porta si è aperta!” disse Usop.

“Vuol dire che abbiamo superato anche questo trabocchetto!” disse Hoshi strisciando verso l’uscita insieme ai compagni.

“Ha ha ha illusi, questo è niente! Non sperate che i prossimi trabocchetti siano così facili!” disse sempre William ridendo.

“Non ci importa, noi supereremo tutti gli ostacoli!” disse Rufy tornato normale.

“No, tu principessina sarai mia, vincerò io!” disse il principe ridendo.

“Andiamo, non voglio nemmeno starlo a sentire!” disse la ninja incamminandosi.

“Ehi Sanji, come stai?” chiese l’archeologa al biondo. In fondo, era stato schiacciato al posto suo.

“Sto benissimo mia dolce Robin-chan, per te questo e altro!” disse Sanji sorridendole con gli occhi a forma di cuoricino.

"Meno male ... non me lo sarei mai perdonato se fossi rimasto schiacciato al posto mio ..." disse la mora, accennando uno dei suoi meravigliosi sorrisi.

"Oh Robin-chan ... quando sei carina ..." disse il giocane cuoco, tornato serio, avvicinando velocemente le sue labbra a quelle dell'archeologa, andando così a donarle un dolce bacio, che però durò poco visto che il biondo si staccò quasi subito.

"WAAA! HO BACIATO ROBIN-CHAN!" gridò mentre saltellava a destra e sinistra, sotto lo sguardo sorridente della ragazza che alla fin fine si era lasciata baciare volentieri ...

To be continued ...

Salve ragazzi! Eccomi qui come promesso con l'aggiornamento xD sappiate che non manca molto alla fine della storia, dieci chappy credo! Spero comunque vi stia piacendo, anche perchè ci sono ancora un pò di ideucce che mi frullano per la testa ... scuola è quasi finita *___* questo vuol dire che tornerò ad aggiornare regolarmente e salutare tutti! Ciao baci vvb!

Ritorna all'indice


Capitolo 72
*** L'ennesimo trabocchetto .../ Hoshi presa? Il cyborg! ***


I trabocchetti non paiono essere finiti per i nostri cari pirati che si troverannoo ad affrontare nuove prove da superare per arrivare all’uscita del labirinto … riusciranno ad arrivare tutti vivi alla fine di ciò o ce ne perderemo qualcuno per strada? Ovviamente sta al destino decidere, ma conta molto la determinazione che ci metteranno loro nel difendere una loro nakama, ovvero la cara Hoshi, che pare esser oggetto dei desideri del principe …

“ Sta tranquilla … non sarai mai sua …” disse Rufy alla mora, stringendole la mano e tentando di rassicurarla con un sorriso. Si vedeva lontano un miglio che era preoccupata per le loro sorti, cosa che a parer del capitano era piuttosto inutile visto che sarebbe riuscito a difenderli come sempre e alla fine ne sarebbero usciti giusto un po’ ammaccati …
Una nuova porta si prospetta all’orizzonte e i pirati sono pronti a qualsiasi altro trabocchetto che si potrebbe celare dietro di essa …

“Io … io credo che faccio andare avanti te! He he!” disse Usop, che come al solito era stato preso da un attacco di panico.

“Prima usciamo da qui e meglio è … non ho voglia che qualcuno ci rimetta la vita …” disse Zoro, che più che altro era preoccupato per l’assenza di Nami. Ormai era chiaro, era sparita, sicuramente se ne era andata di sua spontanea volontà …

“Ragazzi … stiamo in guardia …” disse la bella archeologa, che durante tutto il tragitto non aveva fatto altro che tenere gli occhi fissi sul bel cuoco, che le continuava a mandare sorrisi rassicuranti, come a dirle che stava bene …

“ Entriamo … ma facciamo attenzione ….” Disse Hoshi, andando a poggiare la mano sul pomello della porta e con un gesto netto l’aprì, aspettandosi chissà quale strano trabocchetto … a discapito di tutte le sue aspettative si trovavano semplicemente un nano con due moto cross. E questo che voleva dire?

“EEEH?” chiesero tutti sbalorditi, non capendo il perché della presenza di quelle moto, che più che moto sembravano esser biciclette con attaccato un Dyal ventoso.

“Miei cari ospiti, la sfida che vi si presenta ora è una gara! La cosa sta andando troppo per le lunghe e perciò ho intenzione di risolvere la faccenda con una corsa! Il vincitore si terrà la principessina!” esclamò William, dal solito lumacofono parlante, dando quelle semplici direttive … evidentemente aveva voglia di chiuderla li …

“Mmm … una gara è? Interessante … io voglio gareggiare!” affermò il capitano, non fermandosi nemmeno un secondo a pensare che magari era tutta una trappola e c’era il bleff sotto.

“Rufy … sta attento …” disse la giovane fidanzata visibilmente preoccupata.

“Oooh stai tranquilla, non posso perdere! C’è un premio in palio troppo importante!” disse il ragazzo dal cappello di paglia, donandole uno di quei solari sorrisi a trentadue denti.

“Mi fido di te …” disse semplicemente lei, osservando il ragazzo avvicinarsi alla piccola moto. Ci salì sopra, aspettando il via. Il nano ovviamente salì sull’altra e dunque a breve avrebbero iniziato …

“Forza capitano! Yohoho!” disse Brook, cominciando a ridere come al suo solito, sicuro della vittoria di Rufy. Un fischio echeggiò per tutto il luogo, segno che la gara aveva inizio e così, bam, le moto cominciarono a sfrecciare lungo un tragitto ben tracciato …ovviamente, come Robin si aspettava, la moto del capitano era danneggiata, tanto che cominciò a perdere velocità, mentre una gomma si bucò …

“AAAAH! MA CHE SUCCEDE!!!” gridò il moro, cominciando a perdere il controllo.

“hihi …” e intanto il nano se la rideva sotto i baffi, andando dritto dritto verso il traguardo. Come se non bastasse all’occhio vigile di Hoshi non fù di certo difficile notare una bomba posizionata sotto la sella, che sicuramente a breve sarebbe esplosa …

“Cazzo!” esclamazione più che giusta per la giovane Ninja, che con un rapido scatto cominciò a dirigersi verso la moto, sfoderando uno dei suoi Kunai e affidandosi alla sua infallibile mira … lo lanciò, indirizzandolo proprio contro la bomba, cercando di staccarla dalla moto e nel mentre faceva questo, si moltiplicò, andando a cercar di raggiungere il suo capitano, peccato solo che la moto sia troppo distante e che quindi la ragazza non farà mai in tempo …. In suo aiuto accorse Nico Robin, che grazie ai suoi poteri, fece spuntare una mano sul manubrio della moto, che spintonò via Rufy, facendolo finire a terra. La moto dopo pochi secondi esplose, andando in frantumi.

“RUFY!” gridò Hoshi, avvicinandosi al suo ragazzo e inginocchiandoglisi vicino, cercando di capire se stesse bene.

“Ehi ehi calma sto bene …” disse il capitano, facendole l’ennesimo sorrisone a trentadue denti.

“Oh, starai anche bene, ma la gara l’ha vinta il mio uomo e quindi ora lei è mia!” disse William, dal solito lumacofono parlante.

“Non vale! Sei stato scorretto!” disse Rufy, balzando immediatamente in piedi e poggiando il cappello di paglia sulla testa della ragazza … questo voleva dire solo una cosa. Ora si faceva sul serio!

“Sono ricercato per trecento milioni di berry e di certo non mi farò battere da uno come te! Esci fuori e risolviamo la questione tra di noi!” disse il giovane, aspettando che spuntasse fuori il principe, peccato solo che l’unica cosa che vide fu una grande pinza gigante, proprio sopra la testa di Hoshi.

“Attenta!!!” gridarono Sanji e Zoro in contemporanea, avvicinandosi con un rapido scatto alla ragazza, peccato solo che era troppo distante per raggiungerla in così poco …

“HOSHI!” grdiò Rufy, tentando di balzare contro la sua donna per afferrarla, ma la pinza l’afferrò per la maglietta, trascinandola contro il soffittoo che si richiuse immediatamente.

“RUFYYYY!” riuscì solamente a gridare la povera ragazza, colta alla sprovvista. Il tutto era successo troppo veloce perché lei se ne accorgesse ….

“NO! Maledetto! Vieni a scontrarti con me correttamente!” disse il ragazzo di gomma fuori di se.

“Ha ha ha cercatemi se proprio volete, ma vedremo se riuscite a sopravvivere alle trappole! Addio cari pirati!” e con questo, spense il lumacofono parlante, avendo finalmente ottenuto ciò che tanto bramava …

“Allora principessina … contenta di trovarti in mia compagnia?” chiese il principe, alla ragazza che si trovava proprio davanti a lui, in piedi, con le gambe leggermente piegate e un espressione furente sul volto.

“Lascia in pace i miei amici!” disse la mora, preoccupata per le sorti dei compagni.

“Oh ma tranquilla … staranno bene … all’altro mondo ha ha ha ha!” risata diabolica. Ma perché ce l’avevano tutti con lei? Che aveva  di così particolare? Boh, non lo saprà mai probabilmente …

“Adesso che ne pensi se ci divertiamo un po’ io e te …” disse il principino, avvicinandosi alla mora con un ghigno da maniaco dipinto sul volto.

“Dovrai uccidermi prima! Non starò mai con un viscido come te!” disse, sfoderando uno dei suoi Kunai, pronta all’imminente scontro.

“Avanti, non voglio farti del amre … sei bella tutta intera, non costringermi …” disse lui, che non voleva farle del male, ovviamente se non l’avesse costretto …

“Voglio tornare dai miei amici!” disse la mora, catapultandosi sul principe cercando di colpirlo al volto con il suo Kunai, così da sfregiarlo o cavargli un occhio … violenta la ragazza è? Ma che ci si vuol fare, quando si arrabbia è così …

                                                    ***

“Dobbiamo trovarla!!!” gridò Rufy, in preda all’agitazione, cominciando a spaccare tutti i muri che si trovava di fronte, ovviamente aveva buona compagnia visto che Zoro, Sanji e Franky lo imitavano alla grande, distruggendo tutto ciò che trovavano di impedimento sul loro cammino … la loro priorità era Hoshi!

“ Non so perché … ma ho come il presentimento che se la caverà …” disse Robin tra se e se, fiduciosa delle capacità della sua sorellina minore, forse anche perché aveva dedotto che William da solo non poteva molto …

“HOSHIIIII!” gridò il capitano, urlando ormai il suo nome da diverse ore …

“Ragazzi! Eccovi qui!” disse la mora, ricomparendogli davanti, sorridendo a trentadue denti agli amici. In mano aveva un bel Kunai sporco di sangue …

“Hoshi!” esclamarono tutti sorpresi.

“William è solo un brutto ricordo, l’ho fatto fuori con facilità … forza ora torniamo alla nave! Rapidi prima che qualcuno si risvegli!” disse la giovane, cominciando a correre verso l’uscita. Ovviamente tutti la seguirono, con un bel sorriso sulle labbra, contenti che la loro Nakama fosse salva, o almeno così credevano …

“Mmm …”mugugnò Robin, osservando attentamente la ragazza che correva di fronte a loro. Forse poteva ingannare i suoi compagni, ma lei no di certo …

In breve raggiunsero la nave, guidati ovviamente da Hoshi, che sembrava aver messo fine alla vita del principe.

“Io direi che possiamo anche finirla qui questa farsa …” disse l’archeologa, fermandosi, con un ghigno stampato sul volto.

“Cosa? Ma che dici?” chiese Sanji non capendo, mentre Hoshi si fermò di botto, dando le spalle ai suoi compagni.

“ mmm? Che Farsa?” e ovviamente il capitano non poteva capire. Sarebbe stato troppo intelligente da parte sua …

“ Io concordo con lei … finiamola con questa farsa …” disse Zoro, sguainando le sue spade e avvicinandosi con un balzo alla Ninja, cercando di tagliarla a metà, ma venne immediatamente bloccato da un pugno di Rufy, che aveva un aria decisamente incazzosa.

“Che cacchio vuoi fare Zoro? Non ti permetto di uccidere la MIA ragazza!” disse il capitano, a dir poco furente.

“ Non è Hoshi … non la vedi? Come faceva a sapere la strada … e poi non ha vestiti macchiati di sangue … il sangue che gli hai lasciato prima addosso, quando si è chinata su di te …  chi sei?” chiede Robin, che in modo piuttosto arguto aveva notato tutti questi piccoli dettagli.

“Ha ragione!” dissero Chopper e Usop insieme.

Hoshi, o meglio, la finta Hoshi, ghignò, rivelandosi per quello che è … si tolse la maschera, andando a scoprire di essere un Cyborg copiato a immagine e somiglianza dalla ninja.

“Hoshi!” il primo pensiero del capitano non appena comprese la situazione. Se li c’era un Cyborg, la vera dove si trovava? Ma ovviamente ancora da William …

“Voi aspettatemi qua! Lo picchio, prendo lei e torno! E sistemate quel Cyborg!” disse Rufy, cominciando a correre all’impazzata verso il castello, alla ricerca della sua amata …


To be continued ....

T____T scuola finita, ma pc impazzito ... fortuna che ho preso solo un debito in inglese e non in latino ... comunque ragazzi, mi scuso ma il pc ha fatto i capricci e ho dovuto aspettare che riparassero il mio dove c'è la storia ... ora aggiornerò rapidamente avendo tutti i capitoli pronti ^^ ogni due giorni e a breve è finita xD ciao baci a tutti, alla prossima!

                                                         By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 73
*** Addios William! Sbarco alle isole saboody. Nami in pericolo? ***


Intanto Hoshi si trovava ancora all’interno della stanza di Williams, che sembrava essere proprio un osso duro … o forse era lei ad essere debole proprio a causa della gravidanza?

“ Non ce … non ce la faccio più …” balbettò la ragazza, con il fiatone e con una spalla ferita, precisamente quella destra. Difatti si poteva ancora notare un Kunai conficcato all’interno …

“Devo … proteggere mio figlio!” esclamò, ripartendo all’attacco con un balzo diretto verso il principe. I kunai li aveva finiti, difatti si trovavano sparsi per terra e uno addirittura conficcato nella sua spalla, perciò tentò di colpirlo con un pugno diretto al viso.

“Ma che vuoi fare mocciosa?” chiese William, sul punto di crollare a terra svenuto. La nostra bella Hoshi l’ha ridotto proprio una straccio, tanto che riesce a stento a rimanere in piedi.

“Che voglio fare? Eliminarti brutto mostro che non sei altro! Ti credi un principe è? Ma non sei altro che spazzatura!” affermò rabbiosa, tirandogli l’ennesimo destro in faccia. Però, ne aveva di energie da vendere!

“AAAAH!” gridò William, cadendo al suolo apparentemente svenuto.

“Tsè .. hai avuto ciò che meritavi!” disse la mora, pulendosi un rivolo di sangue che le scendeva dalla bocca. Eeeh Hoshi, mai abbassare la guardia o si rischia di cader vittima delle trappole nemiche! Difatti, l’astuto principe, fece solo finta di perdere i sensi. Appena la principessina si girò di spalle, la attaccò con uno dei suoi stessi kunai, lanciandoglielo contro.

“HOSHIIIIIIIIIIIIIII!” gridò il capitano, entrando proprio in quel momento nella stanza, travolgendola come solo lui sa fare e finendo insieme a lei a terra. Per casualità evitarono entrambi il kunai.

“RUFYYYY!” gridò la mora, impattando contro il terreno e accorgendosi solo ora di William ancora vivo.

“CAVOLO!” esclamò, prim di vedere il ragazzo di gomma sparargli una raffica di pugni.

“oh … bravo amore!” disse la ragazza, sorridendogli a trentadue denti. Oddio, l’ha chiamato amore!

“E ORA TUTTI INSIEME ALLA SUNNY!” gridò Rufy, prendendosela in braccio come fosse la sua sposa e cominciando a correre verso la nave … William fu solo un brutto ricordo, che a mano a mano svanirà dalle menti dei pirati …


                                                         ***
Erano passati due giorni dalla partenza di Ace e Marilin e il viaggio dei pirati continuava. La prossima destinazione sarebbe stata l’isola degli uomini pesce e dopo di che sarebbero finalmente entrati nel nuovo mondo.

Quel giorno era molto speciale, difatti era il 19 marzo, il compleanno della cara Hoshi.

Compieva diciassette anni e sulla Sunny sicuramente l’avrebbero festeggiata.

Quella mattina la mora dormiva tranquillamente nel suo letto come di consueto, quando un Rufy tutto pimpante entrò nella sua stanza insieme a Sanji facendo un gran baccano.

“Uffa … cos’è tutto questo baccano?” mugugnò la ragazza con la voce ancora impastata dal sonno.

“Auguri Hoshi-chan! Oggi è il tuo compleanno!” disse Sanji con una mega torta in mano e con delle candeline sopra.

“Uffa Sanji! Ti ho detto che ne voglio un pezzo!” disse Rufy che tentava invano di avvicinarsi alla torta.

“No, questa è solo di Hoshi-chan!” disse Sanji allontanando con un piedi il moro.

“Ha ha sono proprio irrecuperabili!” disse Hoshi che di prima mattina si ritrovava una scenetta così divertente.
La corvina si alzò dal letto e andò vicino a Sanji, esprimendo un desiderio e spegnendo le candeline.

“Grazie Sanji!” disse la mora sorridente.

“Oh Hoshi-chan, per te questo e altro!” disse il cuoco con gli occhi a cuoricini.

“Ah approposito, auguri!” disse Rufy sempre tentando di acchiappare la torta.

“Hihi quanto siete divertenti ragazzi!” disse la mora ridendo di gusto.

“Dai vestiti e vieni di la! Oggi è un giorno speciale!” disse il cuoco sorridente.

“Ok, datemi cinque minuti e sono da voi …” disse la ninja prima di vedere il biondo chiudere la porta seguito da un Rufy che non vedeva l’ora di assaggiare la torta.

“E vestiamoci …” disse la mora afferrando i suoi vestiti e infilandoseli. Si fermò un secondo di fronte lo specchio e si mise di profilo alzandos la maglietta e scoprendosi il ventre. Tirò un po’ fuori la pancia, cercandosi di immaginare con il pancione.
Sospirò, rimettendosi apposto la maglietta. No, proprio non ci riusciva … era impossibile immaginarsi di avere un figlio, soprattutto a quell’età e soprattutto se non voluto. E poi non sapeva nemmeno se fosse il frutto di un amore o di una violenza …

“Bha, meglio andare di la piuttosto che stare qui a farmi tutte queste seghe mentali …” si disse la mora dirigendosi verso il salotto dove l’attendevano i suoi amici.

“Auguri!” dissero Usop e Chopper sorridendo alla loro compagna di ciurma.

“Auguri, Hoshi …” disse Robin sorridendo leggermente. Zoro fece un grugnito, che secondo la traduzione di Hoshi stava a significare “Tanti Auguri Hoshi!”

“Superrrrr! Sorellina! Auguroni!” disse Franky facendo combaciare le stelle sui suoi avambracci.

“Yohohohoho auguri!” disse Brook sorridente.

“Grazie ragazzi, ma … Nami dov’è?” si chiese la corvina guardandosi intorno. Zoro sobbalzò a sentire quel nome. Due giorni prima avevano litigato e da quel momento non si erano più rivolti parola e ora che ci pensava non l’aveva nemmeno più vista per la nave.

“Non so, io non la vedo da un po’ …” disse Robin. Anche gli altri componenti della ciurma risposero allo stesso modo.

“Vado a vedere se è in camera …” disse Hoshi dirigendosi, insieme a Robin, verso la sua camera.

“Ma secondo te perché non si è ancora svegliata?” chiese la corvina all’archeologa.

“Non saprei, io non la vedo da due giorni …” disse Robin.

“Anche io …” disse la ninja aprendo la porta della sua camera e vedendo che non c’era nessuno.

“Cosa? Ma come è possibile?” si chiese Hoshi alzando un sopracciglio.

“Che strano, eppure non l’ho vista sulla nave …” disse Robin cominciando ad avere un sospetto.

“Vieni con me!” disse poi l’archeologa dirigendosi nel posto dove si trovava il Waiver.

“Guarda Robin, non c’è! Questo vuol dire che …” disse la mora sbarrando gli occhi.

“Che Nami se n’è andata … hai notato che nella sua stanza mancava la fotografia sua, di Nojiko e di Bellemere?” disse l’archeologa intelligentemente.

“Si … è vero … hai ragione …” disse Hoshi riflettendosi per un secondo.

“Ma perché? Perché se n’è andata? Che motivo aveva?” si chiese la principessa sforzandosi di capire quale fosse stato il problema.

“Andiamo ad avvisare gli altri …” disse Robin dirigendosi nel salotto.

                                                     ***

Le due ragazze avevano spiegato al resto della ciurma l’accaduto. Zoro a quelle parole aveva sussultato, avendo capito che sicuramente era tutta colpa sua …

“Ciurma! Dobbiamo ritrovare la nostra navigatrice! Senza di lei siamo perduti!” disse Rufy serio.

“Oltre a questo dobbiamo ritrovarla anche perché è una nostra compagna!” disse Hoshi sottolineando bene questo punto.

“Si, giusto!” disse Rufy.

“Dobbiamo ritrovare Nami-chan! Non posso stare senza di lei!” disse Sanji piagnucolando.

“E tu spadaccino … se non sbaglio c’era qualcosa tra voi due, non ne sai nulla?” chiese Robin centrando in pieno il punto.

“Tsè, no non ne so nulla …” mentì Zoro.

“Bene, e allora rotta verso … ehm … il log pose ce l’aveva Nami, ora come facciamo a seguire la rotta?” chiese Usop con una gocciolina dietro la testa.

“No problem, Marilin ci ha lasciato il suo dicendo che non se ne faceva nulla perché tanto c’era quello di Ace …” disse Hoshi sorridente, tirandone fuori uno.

“Bene! E allora verso l’isolta degli uomini pesce!” disse Chopper serio.

“Sicuramente anche Nami è diretta li, il Log pose indica la stessa rotta …” riflettè Hoshi intelligentemente.

“Perfetto, e allora andiamo!” disse Rufy alzando un pugno in aria.

                                                          ***

I pirati erano arrivati davanti alla Red Line e da li non sapevano più come continuare, difatti, un enorme muro, gli impediva il passaggio. Avevano incontrato anche una sirena, Kayme insieme a una stella marina di nome Pappaga. Questi, dovevano salvare un loro amico di nome Hacchin, che era stato rapito da un uomo chiamato Duval. I pirati decisero di aiutarlo, ma cambiarono idea quando scoprirono che questo Haccin altri non era che uno degli uomini pesce che un tempo stava al servizio di Arlong.  Alla fine, però, decisero ugualmente di aiutarlo e di salvarlo. Duval, si scoprì avere un odio verso Sanji perché, dato che sul suo avviso di taglia c’era disegnata la sua faccia, essa raffigurava alla perfezione l’immagine di Duval che così era ricercato al posto di Sanji. Combatterono contro di lui e Sanji, con una serie di calci, gli cambiò la faccia, rendendolo così bello e attraente. Duval per sdebitarsi gli disse che se avevano bisogno del suo aiuto lui c’era.
Intanto, Hacchin, chiese scusa in tutti i modi a Nami e per sdebitarsi decise di portarli alle isole saboody dove probabilmente si trovava la loro amica Nami e dove avrebbero potuto far rivestire la loro nave per andare così all’isola degli uomini pesce.

“Ma questo arcipelago com’è?” chiese Hoshi curiosa.

“Bhe, dovete promettermi una cosa prima che sbarchiamo li …” disse Hacchin serio.

“Cosa?” chiese Rufy ingozzandosi di cibo come al solito.

“Che qualsiasi cosa succeda li, anche se dovesse assistere alla morte di qualcuno, non dovrete intervenire per nessun motivo al mondo, chiaro?” disse l’uomo-pesce in tono serio.
La mora assottigliò gli occhi fino a ridurli a due fessuri. Tutti divennero improvvisamente seri, osservando Kayme e Hacchin.

“Perché? Cosa c’è su quelle isole?” chiese Robin seria.

“Non vi deve interessare saperlo, ma promettetemi che non interverrete per nessun motivo al mondo!” disse Hacchin serio.

“E va bene … promettiamo …” disse Rufy sorridendo a trentadue denti.

”Come vuoi …” disse Hoshi mettendo un mano dietro la schiena e incrociando le dita.

In poco tempo i pirati giunsero all’arcipelogo Saboody  e sbarcarono su una delle isole. Erano tutte collegate tramite dei ponti e avevano tutte un numero per permettersi di orientarsi. Dal terreno uscivano delle sottospecie di bolle di sapone che fluttuavano nell’aria e che erano molto resistenti, tanto da riuscire a sopportare un peso umano. Solamente che queste bolle una volta arrivate abbastanza in alto, esplodevano, cosa che Rufy sperimentò personalmente.

I pirati si divisero. Un gruppo composto da Rufy, Kayme, Hacchin, Pappaga e Chopper andò a cercare il famoso rivestitore di navi, Zoro andò a farsi una passeggiata, Usop, Sanji e Franky rimasero sulla nave, Robin decise di andare ad un centro commerciale per vedere se li avrebbe trovato Nami mentre Hoshi decise di farsi un giro per l’isola alla ricerca dell’amica.

“Mi chiedo cosa Haccin volesse dire con quelle strane frasi …” si disse Hoshi tra se e se, riflettendo ad alta voce e camminando per un boschetto.

Osservò il numero dell’enorme albero che contrassegnava l’isola. C’era scritto 29, chissà dove si trovava. Era un po’ che camminava e non capiva perché ma sentiva che lì intorno c’era una strana aria , come se fosse seguita …

“Sento che c’è qualcuno …” disse la mora girandosi di scatto e schivando appena in tempo una bastonata che l’avrebbe colpita in testa.

“Mossa sbagliata!” disse la Ninja lanciandogli dei kunai contro.

“Ragazzi! Dobbiamo prenderla! Vale la bellezza di duecento milioni!” gridò un uomo ad altri suoi compagni che in men che non si dica la circondarono.

“Voi … vorreste catturare me?” chiese la ragazza perplessa.

“Si, siamo dei cacciatori di taglie e non ci lasceremo sfuggire un pesce grosso come te!” disse un uomo cercando di colpirla con un pugno ma che la ragazza schivò egregiamente atterrandolo con un colpo solo.

“Perché non mi avete attaccata prima? Mi sembra che è dal Grove 39 che mi state seguendo!” disse la corvina pronta ad atterrarli tutti.

“Ma come non lo sai tesoro? Il grove che va dall’1 al 29 sono detti anche Grove senza legge dove i pirati e i cacciatori di taglie sono liberi di agire e dove si svolgono anche le aste umane!”  disse uno degli uomini ghignando e buttandosele addosso, ma la mora schivò l’attacco, tirandogli una gomitata nella schiena e afferrandolo per la maglietta.

“Aste umane? Di che parli?” chiese lei non capendo.

“Ma come non lo sai tesoro? Qui c’è il commercio di schiavi!” disse l’uomo ghignando. La ragazza rabbrividì a quelle parole e gli tirò un pugno, atterrando anche i suoi compagni in poco.

“Che schifo … ancora che esistono queste cose … il commercio di schiavi …” disse la corvina sputando a terra.

Riprese a camminare, ripensando alle parole che quegli uomini avevano detto poco prima. Se c’era ancora il commercio di schiavi questo significava che vendevano le persone e se vendevano le persone le dovevano pur catturare da qualche parte e quindi … Nami poteva essere in pericolo! La situazione era più grave del previsto, non c’era un minuto da perdere! Bisognava ritrovarla subito! Una ragazza bella come lei sarebbe stata una preda molto richiesta! Non voleva nemmeno immaginarsi cosa le avrebbero potuto fare se l’avessero catturata … doveva trovarla al più presto!

“Maledizione! Maledizione! Maledizione! Devo trovare un lumacofono e avvisare Sanji alla Sunny!” si disse mentre aveva preso a correre. Vide una città poco distante da li e decise di fermarcisi e cercare un lumacofono.

“Speriamo di trovarne uno …” si disse cercandone uno publico dove poter inserire qualche moneta. Si guardò intorno, notando che improvvisamente tutti si erano inginocchiati appena avevano visto degli strani personaggi con una bolla in testa che camminavano  trasportati da degli esseri umani o da degli uomini pesci a quattro zampe, tenuti buoni da delle catene e pieni di sangue. Sicuramente erano degli schiavi … era una scena a dir poco orribile, che le fece venire una stretta al cuore.

“Che schifo …” disse guardando nella loro direzione con disprezzo.

“Inginocchiati presto, o ti faranno fuori!” disse un uomo facendola inginocchiare a forza.

“Ehi, ma perché dovrei inginocchiarmi a quei tizi?” chiese la ragazza contrariata osservando il ragazzo moro dagli occhi blu che l’aveva fatta inginocchiare. Doveva avere più o meno la sua età e non c’era che dire, era piuttosto carino … più alto di lei sicuramente di dieci centimetri, piuttosto muscoloso e  … ma che diavolo andava a pensare? Lei era fidanzata con Rufy! Però … era anche vero che gli occhi erano fatti per guardare …

“Loro sono i draghi celesti … se non ti inginocchi a loro mostrandogli rispetto, ti fanno fuori!” disse il moro.

“Draghi celesti? E chi si credono di essere? Ora gli faccio vedere io!” disse Hoshi facendo per alzarsi, ma venendo nuovamente atterrata dal moro che la fece forzatamente inginocchiare.

“I Draghi celesti sono i diretti discendenti dei fondatori del Governo Mondiale, se provi a colpirli loro ti uccidino e se sei più forte di loro hanno la possibilità di chiamare un ammiraglio in loro difesa e sarebbe un gran casino se un ammiraglio della marina arrivasse su queste isole …” disse il moro impendendole di muoversi.

“Cosa? Un ammiraglio come Aokiji?”  chiese la mora sbalordita.

“Esatto … perciò vedi di stare buona o scatenerai un bel casino …” disse il ragazzo serio.

“Si però … non è giusto … quegli esseri sono disumani! Trattano le persone come nullità! Mi fanno schifo!” disse la ninja con disprezzo.

“Purtroppo possono fare ciò che vogliono senza conseguenze …” disse il ragazzo osservando i draghi celesti mentre se ne andavano.

“Non è giusto … qualcuno dovrebbe fare qualcosa …” disse la principessa stringendo i pugni e alzandosi finalmente in piedi.

“Sei molto altruista, ma devi accettare la vita così com’è … non puoi aiutare tutti, non ti è possibile! Cerca di pensare più a te stessa e forse sopravviverai e poi … sei solo una ragazzina,  non avresti possibilità …” disse il moro guardandola con un sorrisetto da superiore stampato in faccia.

“Di un po’? Chi ti credi di essere è? Non sai con chi stai parlando! Io sono bella quanto forte!” si pavoneggiò Hoshi.

“Oh si e io sono il re dei pirati!” la beffò il moro.

“Idiota …” disse lei tirandogli una botta in testa.

“Gallina!” disse lui ghignando.

“Senti, ma chi diavolo credi di essere? Io sono Hoshi! La principessa oscura! Faccio parte della ciurma di cappello di paglia! Non puoi permetterti di parlarmi così!” gli ringhiò lei acida.

“Oh, Hoshi, la Principessa oscura, ho sentito parlare di te … da ciò che si dice hai una bella fama … bell’impresa quella ad Impel Down, strano che ancora non vi abbiano aumentato le taglie …” disse il moro riconoscendo finalmente la ragazza.

“Tsè, finalmente hai capito di cosa posso essere capace!” disse la mora con fare superiore.

“Bhe, sei una delle tredici supernove presenti sull’isola allora …” disse il moro squadrandola da capo a piedi. Non c’era che dire, proprio una bella figliola …

“Le tredici Supernove? E che cosa sarebbero?” chiese la ragazza alzando un sopracciglio.

“Le supernove sarebbero tredici combattenti che nel corso della prima metà della rotta maggiore si sono distinti dagli altri pirati e che pur non essendo ai livelli dei Big, rappresentano un pericolo per la marina la quale è sicura che nel nuovo mondo gli daranno parecchio filo da torcere … questi tredici pirati sono tutti accomunati dal fatto di avere una taglia superiore ai 100 milioni di Berry… sei poco informata tesoro, leggi di più!” disse il moro ghignando.

“Uno, non chiamarmi tesoro, due non dirmi che sono poco informata dato che io conosco un mucchio di cose e tre, c’è sempre un punto tre!!!” sbraitò la principessa rossa dalla rabbia.

“Ha ha non c’è che dire, proprio un gran bel caratterino!” disse il ragazzo ridendo di gusto.

“Ehi, inginocchiamoci presto, arriva un altro Drago Celeste!” disse un cittadino li vicino osservando l’ennesimo Drago Celeste arrivare. Era da solo e aveva una faccia a dir poco da idiota con il muco che gli cadeva dal naso. Veniva trasportato da un uomo, probabilmente un ex pirata, che camminava più lento degli altri a causa della sua specie, difatti era un umano a differenza degli altri che trasportavano i draghi celesti e che erano Uomini-pesci, più forti e resistenti.

“Presto! Ringinocchiati!” disse il moro buttando letteralmente a terra la corvina.

“INSOMMA BASTA! NON SONO UN BAMBOLOTTO DA SBADACCHIARE A DESTRA E A SINISTRA!” gridò la corvina attirando l’attenzione del drago celeste.

“Chi osa parlare in mia presenza?” disse il drago celeste avvicinandosi ai due ragazzi mori e osservandoli.

“Ci perdoni, non era nostra intenzione …” disse il moro abbassando la testa e costringendo anche la ragazza a chinare il capo.

“Siete degli sfrontati, ma comunque questa ragazza mi piace! Diventerà la mia nuova moglie!” disse il drago celeste con tranquillità.
La mora alzò lo sguardo, fulminandolo, per poi dire:

”Mai, scordatelo brutto cesso!”

Inutile descrivere la reazione del drago celeste che tirò subito fuori la pistola e sparò alla corvina che aveva tutt l’intenzione di schivare il proiettile, ma il ragazzo dai capelli neri si frappose tra lei e il proiettile, buttandosele addosso e finendo a terra sopra di lei, venendo trapassato da parte a parte ...

To be continued ....


Hello gente! Io sono al mare e voi? XD Ecco il motivo di tanto ritardo xD Spiaggia, sole mare ecc ...i miei mi ci hanno trascinata ma finalmente ho una connessione decente che mi permette di connettermi xD ed ecco il nuovo chappy xD siamo agli sgoccioli signori! A breve terminerà tutto! Pochissimi capitoli! Spero vi sia piaicuto e mi perdoniate xD byeeeeee

Ritorna all'indice


Capitolo 74
*** Alex il misterioso .../ Una triste realtà ... Missione: Salvare Nami! ***


“Maledizione … il proiettile mi ha trapassato da parte a parte e ha preso la mia dolce fidanzata al cuore … moriremo insieme …” disse il moro facendo finta di morire e sussurrando all’orecchio della ragazza di far finta di essere morta.

“Oh bhe … sono morti, tanto meglio …” disse il drago celeste andandosene.

“Ehi, ehi sei vivo?” chiese Hoshi preoccupata osservandosi i vestiti sporchi di sangue, del sangue di quel ragazzo.

“Tranquilla, sto bene …” disse il moro alzandosi come nulla fosse e cercando di pulirsi come poteva la sua maglietta bianca intrisa dal sangue.

“Ehi, aspetta … ma questo non è sangue!” disse la mora assaggiandolo.

“Esatto, succo di pomodoro …” disse il moro sorridendo furbescamente.

“Ma … io ho visto il proiettile colpirti in piena schiena! Com’è possibile?” chiese la ragazza confusa.

“Oh bhe, sarebbe impossibile per un normale essere umano, ma non per qualcuno che ha mangiato un frutto del mare …” disse ghignando.

“Non mi dire che sei un Rogia proprio come Ace!” esclamò Hoshi sbalordita.

“Esatto sono un Rogia, ho mangiato il frutto inchiostro-inchiostro che mi permette di trasformare il mio corpo in inchiostro e di usarlo a mio piacimento rendendolo tagliente come una lama e resistente come l’acciaio …” disse il ragazzo ghignando.

“Ma … tu chi sei? E poi perché mi hai salvata?” chiese la Ninja disorientata.

“Piacere, il mio nome è Alex detto il Misterioso e sono il capitano della mia ciurma… sulla testa ho una taglia di 299 milioni di berry …” disse il moro ghignando sicuro.

“Alex il misterioso? Ne ho sentito parlare… si dice che tu e la tua ciurma siate molto temibile e che ne abbiate combinate di tutti i colori … non pensavo di trovare un individuo come te qui, sull’arcipelago Sabaody …” disse la mora scrutandolo attentamente.

“Oh, come ti ho già detto qui sono riunite tutte e tredici le supernove, evento più unico che raro e comunque ti ho salvato perché volevo evitare che venisse qui uno degli ammiragli …”

“Ma non dovresti essere con i tuoi compagni di ciurma?” chiese la mora curiosa. Alex si incupì abbassando lo sguardo e digrignando i denti.

“Cosa c’è? Ho detto qualcosa di sbagliato?” chiese Hoshi non capendo il perché di quella reazione.

“Te ne intendi di medicina?” chiese improvvisamente Alex.

“Bhe, me la cavo ma niente di particolare, a bordo abbiamo un medico molto bravo!” disse Hoshi cercando di capire dove mirasse a parare.

“Vieni con me!” disse Alex afferrandola per un polso e conducendola in una stradina poco lontana da li che conduceva ad una casetta abbandonata ma ben nascosta.

“Ehi, dove mi stai portando?” chiese lei non capendo.

“Tranquilla, non voglio farti nulla!” disse il ragazzo facendola entrare nella casetta e conducendola in una stanza piuttosto buia dove si trovava un ragazzo biondo dagli occhi azzurri che ansimava e sudava, con una ferita piuttosto grave al petto.

“Lui è il navigatore di bordo nonché il mio primo ufficiale …” disse indicandogli il biondo sofferente.

“Ma … come diavolo ha fatto a ridursi in queste condizioni? La ferita è infettata e non si è rimarginata! Possibile che tu non abbia un medico nella tua ciurma?” chiese la mora sconvolta.

“Io ce l’ho un medico … solamente che ieri in città sono successe delle cose e hanno catturato tutto il mio equipaggio …” disse Alex stringendo i pugni.

“Di cosa parli?” chiese Hoshi assottigliando gli occhi e cominciando ad armeggiare con la ferita del biondo. Era sicuramente una ferita d’arma da fuoco ma lei non era molto pratica, non sarebbe riuscita a medicarlo per bene, li serviva Chopper!

“Ieri in città … una giovane ragazza dai capelli arancioni stava per essere catturata da uno dei draghi Celesti e così lui ha deciso di intervenire … si chiama Paul e diciamo che è rimasto colpito dalla bellezza della ragazza … insieme agli altri miei compagni ha provato a salvarla, con il risultato che sono stati tutti catturati insieme alla giovane per essere venduti come schiavi, mentre lui è stato preso in pieno da un proiettile e salvato per miracolo da me, giunto nel posto solo in quel momento …”

“Mi dispiace … ma … hai detto una ragazza dai capelli arancioni?” chiese la mora sospettando qualcosa e temendo il peggio per l’amica.

“Si, era una strana ragazza che usava uno strano bastone … sembrava una strega, riusciva a controllare il tempo!” disse Alex ripensando a quella buffa individua.

“Non ci sono dubbi … si tratta di Nami! Senti, sai dove li hanno portati? Ti prego! E’ importante saperlo!” disse la corvina scuotendo il ragazzo.

“Si … lo so … ma prima vorrei pensare a trovare un dottore per lui …” disse Alex indicando il suo compagno Paul che ansimava e digrignava i denti dal dolore.

“Tranquillo, a lui ci penso io! Mi basta un lumacofono e sto apposto!” disse Hoshi.

“Ne ho uno … tieni …” disse Alex porgendoielo.

“Perfetto!” disse la ragazza chiamando Sanji e spiegandogli la situazione. Sanji andò immediatamente alla ricerca di Chopper per condurlo nella casetta abbandonata, mentre Hoshi e Alex andarono alla ricerca dei compagni rapiti che sarebbero stati venduti come schiavi.

“Quindi secondo te saranno venduti tutti all’asta di oggi?” chiese Hoshi con orrore, sempre più sconcertata dai fatti che avvenivano su quelle isole.

“Si … ma stai tranquilla, prima che l’asta inizi abbiamo ancora diverse ore … abbiamo tutto il tempo!” disse Alex tranquillo.

“Bene … allora posso avvertire Rufy e gli altri compagni di ciurma …” disse la mora sorridendo tra se e se.

“Sei molto legato a loro, è?” chiese Alex che voleva arrivare ad un punto ben preciso.

“Si, legatissima! Sono stati i miei primi veri amici e al contempo stesso sono la mia famiglia!” disse la ragazza ricordandosi tutte le esperienze vissute con loro.

“E dimmi un po’ … li in mezzo hai anche un fidanzato?” chiese il moro con sguardo indagatore.

“Mi dispiace caro, sono impegnata, però se vuoi ho una sorella minore che ha tredici anni che dovrebbe essere libera!” disse Hoshi facendo la linguetta.

“No grazie, le mocciose non mi interessano … preferisco di gran lunga una tipa tosta come te e che abbia la mia età! Comunque aspetterò che ti lasci con il tuo ragazzo e poi agirò …” disse Alex diretto. Era un ragazzo che sapeva arrivare dritto al punto. La mora sorrise, pensando all’assurdità di quella frase.

“Mi dispiace deluderti Alex, ma purtroppo io e lui non ci lasceremo mai! E tra l’altro, aspetto anche un bambino …” disse lei aprendosi in un sorriso più largo.

“Un … bambino?” chiese il moro sconcertato.

“Già … lo so di essere giovane, ma non era previsto, è stato un errore ma dato che siamo stati noi ad essere stupidi non è giusto che il bimbo ne paghi le conseguenze e perciò non ho alcuna intenzione di abortire!” disse la principessa sicura di se.

“Bhe, fai bene … io non ammazzerei mai mio figlio, ma comunque se dovessi lasciarti con questo ragazzo io sono sempre disponibile, anche se hai un figlio …” disse lui sorridendole.

“Sei carino, ma mi dispiace, lo amo troppo!” disse la corvina ripensando al volto sorridente di Rufy.

“Proprio non ho speranze è?” chiese Alex con un espressione triste.

“Mi dispiace deluderti, ma almeno per ora no! E credo neanche in futuro …”

“E vabbè, staremo a vedere! Comunque, dove si trova il tuo capitano?” chiese il ragazzo tornando ad argomenti seri.

“In giro per l’isola a cercare un rivestitore di navi … non so dove precisamente perciò dovremo cercarlo …” disse la corvina.

“Bene, allora sei fortunata a stare con uno come me! Almeno ti proteggo io!” disse il moro ghignando superiore.

“Si … certo =.= come se non sapessi cavarmela … ma ti credi così forte?”  chiese lei guardandolo divertita.

“Ovvio, io sono il più forte tra i pirati! Diventerò il re dei pirati!” disse Alex battendosi una mano sul petto.
Hoshi sorrise, chissà perché quell’affermazione le ricordava tanto qualcuno!

“Ehi … facciamo attenzione, dei tizi ci seguono da un  po’ …” disse Alex.

“Si, lo so, me ne sono accorta … d’altronde siamo in una zona senza legge, sono sicuramente dei cacciatori di taglie!” disse la mora con tranquillità.

“No, non sono in tanti è uno solo …” disse Alex afferrando la corvina per un braccio e trascinandola via, intento a scappare. Non aveva proprio voglia di combattere.

“Ehi! E’ uno solo no? Non ci mettiamo nulla a farlo fuori!” disse Hoshi contrariata.
Improvvisamente vennero atterrati e una lama fu puntata alla gola di Alex.

“Tu, molla subito la mia compagna se non vuoi fare una brutta fine!” disse Zoro serio.

“Zoro! Sei tu!” disse Hoshi tirandogli una botta in testa.

“Ehi! MA che diavolo fai? Io ti salvo la vita e tu mi picchi?” chiese lo spadaccino contrariato.

“Non mi hai salvato la vita, lui è Alex, un amico … anzi, mi ha anche salvata! Perciò, evitate di fare a botte!” disse Hoshi incrociando le braccia al petto.

“Tsè …” sbuffò Zoro squadrando quel moro. Era sicuro di averlo già visto da qualche parte.

“Zoro lo spadaccino, la tua fama ti precede!” disse Alex sorridendogli.

“Alex… questo nome non mi è nuovo e nemmeno la tua faccia! Di un po’, sei un pirata anche tu?” chiese Zoro assottigliando gli occhi fino a ridurli a due fessure.

“Esatto, Alex il misterioso, onorato che sappia della mia esistenza!” disse il moro in tono ironico.

“Andiamocene Hoshi, è meglio lasciar perdere questo individuo!” disse Zoro prendendo la mora per un polso.

“Ah, no Zoro! Aspetta! Mi sono dimenticata di dirti che so dov’è Nami e che lui ci aiuterà a ritrovarla perché insieme a lei ci sono anche i suoi compagni di ciurma!” disse la mora facendo una gran confusione.

“Cosa? Ma che diavolo farnetichi?” chiese Zoro non capendo. La ninja si calmò e gli spiegò tutto senza tralasciare il minimo dettaglio.

“Quindi … verrà venduta come schiava a breve?” chiese lo spadaccino stringendo i pugni.

“Esatto, perciò dobbiamo sbrigarci a trovare Rufy e gli altri e andare a salvare la nostra compagna e i suoi compagni prima che l’asta cominci!” disse la mora intenta a salvare la sua amica.

“Esatto … sappiate che i prezzi saranno molto alti, perciò ci converrebbe riuscire a liberarli prima dell’asta o sennò non è sicuro che li riavremo indietro …” disse Alex serio.

“Tu zitto, non voglio il parere di uno come te! Conosco la tua fama e non sei una persona raccomandabile!” disse Zoro fulminandolo con lo sguardo.

“Dai Zoro non dire così … è un bravo ragazzo …” disse la mora cercando di capire il perché il suo compagno di ciurma dicesse ciò.

“Lui è noto come Alex il misterioso perché non si sa come faccia, ma prima si fa amici dei pirati o dei marine o dei semplici cittadini e dopo di che li elimina senza lasciare più traccia … è a tutti ignoto il motivo per il quale lo fa e ancora più sconosciuto come li faccia fuori … non lascia traccia …” disse Zoro fulminandolo.
Alex abbassò lo sguardo, digrignando i denti.

“Cosa? Ma è vero?” chiese la corvina guardandolo in faccia.

“Si che è vero … solamente che non è proprio come ha detto lui, io divento loro amico perché sono piuttosto altruista e socievole e loro per ripagarmi tentano di catturarmi per intascarsi la mia taglia e così sono costretto a farli fuori e ad eliminarli …” disse il moro guardando serio lo spadaccino.

“Bhe … dai Zoro, ha un motivo! In fondo anche noi facciamo spesso fuori quelli che tentano di catturarci!” disse la mora fiduciosa.

“ Ti fidi troppo di questo qui e comunque io non abbasso mai la guardia moretto, ricordatelo!” disse Zoro serio.

“Tranquillo, me lo ricorderò …” disse Alex incamminandosi verso una direzione ignota.

“Ecco, ora si è offeso!” disse Hoshi seguendolo.

”Tsk, stupida mocciosa …” disse Zoro seguendola. Non sia mai le fosse successo qualcosa a causa di quell’Alex, il suo capitano l’avrebbe come minimo strozzato.

“Bene … dobbiamo trovare Rufy al più presto e poi dobbiamo salvare Nami!” disse Hoshi cominciando a pensare dove si potesse trovare il suo capitano.

                                                      ***

“Ehi Rufy-Chin! Andiamo a fare un giro sulla ruota panoramica? E’ il mio sogno fin da quando sono una bambina!” disse Kayme guardando il ragazzo di gomma con espressione da cucciolo.

“Siiii! Magari il rivestitore di navi si trova li!” disse Rufy entusiasta all’idea di salire sulla ruota panoramica.

“Grazie Rufy-chin!” gli disse la sirena saltandogli al collo e stampandogli un bacio sulla guancia.

“He he, già …” disse il moro sorridendo.

“Ma non credo che il rivestitore possa trovarsi sulla ruota panoramica …” disse Hacchin che venne praticamente ignorato da Rufy, Chopper, Brook e Kayme. Salirono sulla ruota e Kayme realizzò finalmente il suo sogno.

Intanto, li nei paraggi si aggiravano Hoshi, Zoro e Alex, che, conoscendo gli amici, si aspettavano di trovarli li.

“Uff, Zoro, tu li vedi da qualche parte?” chiese la corvina scocciata.

“No, ma saranno qui intorno …” disse lo spadaccino sbadigliando.

“Ricordati che Nami è nei guai … dobbiamo trovarla al più presto, perciò evita di sbadigliare!” disse la mora ricordandogli in che situazione si trovava la rossa.

“Sbrighiamoci a trovarli …” tagliò corto Zoro.

“Ehi, non saranno quelli laggiù? C’è un ragazzo con il cappello di paglia …” disse Alex indicando un gruppetto.

“Grazie Rufy-Chin! Hai realizzato il mio più grande sogno!” disse Kayme avvicinando il suo viso a quello del moro e stampandogli un bacio in bocca. Rufy rimase di stucco, ma subito si scansò. Lui aveva già una ragazza, la migliore che potesse desiderare!

“Io …no, sono fidanzato!” disse il capitano agitando le mani davanti a se.

“Oh, scusami Rufy-Chin, mi sono lasciata trasportare dalla felicità …” disse la sirena ridendo imbarazzata sotto lo sguardo allibito di Hacchin, Brook, Chopper e Pappaga.

“Credo che se Hoshi fosse qui si scatenerebbe un infermo yohohoho!” disse Brook ridendo. Fortunatamente lei non c’era!

“Già … se ci fosse e avesse assistito a questo bacio non immagino cosa potrebbe accadere! Come minimo urlerebbe adirata, colpendo in testa Rufy!” disse Choppy sorridendo.

“RUFYYYYYYYYYYYYYYYYYY!” gridò Hoshi avvicinandosi furiosa al moro e tirandogli una botta in testa.

“Ecco, proprio così!” disse Choppy inizialmente sorridendo e poi sbiancando.

“H-H-HOSHI???” chiesero Brook e Chopper temendo il peggio.

“Che cavolo combini? Non posso allontanarmi due minuti che tu mi tradisci???” chiese la mora furiosa.

“No, non è come pensi! Insomma, io non centro nulla!” disse il ragazzo di gomma agitando le mani di fronte a se, cercando di scampare all’ira funesta della sua ragazza.

“No Hoshi, non è colpa sua, perdonami è tutta colpa mia! Ero così felice per essere salita sulla ruota panoramica che per sbaglio l’ho baciato in bocca!” disse Kayme tentando di tirare fuori da quella situazione il moro.

“Tu! Dopo che ti abbiamo salvata come ci ripaghi? Mettendomi le corna con il mio ragazzo?” chiese la ragazza con sguardo killer.

“Yohoho dai Hoshi, è successo per sbaglio …” disse Brook cercando di non farli litigare.

“Piuttosto pensiamo a cose serie …” disse Zoro.

“Dovete salvare la vostra amica e io i miei compagni di ciurma …” disse Alex intromettendosi.

“Di che parlate?” chiese Rufy tentando di sviare.

”Tsè, sappi che non finisce qui ma comunque ci sono cose più importanti che hanno la priorità perciò … sappiamo dov’è Nami, l’hanno rapita e la vogliono vendere come schiava tra circa quattro ore e prima che ciò accada noi dobbiamo trovare il luogo dove ciò dovrebbe avvenire e salvarla …” disse la mora semplice e concisa.

“Cosa? Venduta come schiava?” chiese Chopper entrando in panico.

“Esatto, però Chopper tu servi da un'altra parte … a quanto pare Sanji non ti ha trovato, bhe vabbè te lo dico io … devi immediatamente curare un compagno di ciurma di Alex, cioè questo ragazzo qui, è ferito gravemente …” disse la mora guardando seria la piccola renna.

“Cosa? Una renna dovrebbe curare Paul? Ma siamo sicuri?” chiese Alex perplesso.

“Chopper è uno dei migliori medici al mondo se non il migliore, perciò fidati! Abbi fiducia in me!” disse la mora facendogli l’occhiolino.

“E va bene … mi fido …” disse il ragazzo non potendo non credere a quella ragazza.


To be continued ....


Buondì signori e signore, visto che questa volta ho aggiornato rapidamente? XD Spero che il chappy sia di vostro gradimento. Per rispondere a Sciabbo: Bhe, avevo in mente qualche altra storiella, tipo una zonami o un'altra con un nuovo personaggio, ma ancora niente di definito :P accetto volentieri consigli e pareri anche perchè amo scrivere e non potrei non iniziare una nuova storia xD Bye ragazzi!!

By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 75
*** Assalto al Dock 1/ Hoshi schiava! Prima o poi pagherà ... ***


“Finalmente vi ho trovato!” disse Sanji piombando improvvisamente alle loro spalle insieme a Franky. Usop era rimasto di guardia sulla nave, non aveva proprio voglia di combattere.

“Sanji! Franky!” dissero tutti contenti di vederli.

“Bene, siamo quasi tutti … all’appello mancano solo Nami, Robin e Usop … credo sia giunto il momento di andare alla ricerca di Nami … tu Chopper vai a curare Paul per favore, ora ti dico dove si trova e dovresti essere in grado di trovarlo da solo …” disse la corvina dandogli delle precise indicazioni.

“Ehi … ma dov’è finita Kayme?” chiese pappaga non vedendo più la sirena.

“Uhm? Era qui fino a due minuti fa … non può essere andata lontana essendo una sirena …” disse Brook.

“Non è che … Hacchin, mi serve sapere a quanto vengono vendute le sirene? Un prezzo alto?” chiese Hoshi intelligentemente.

“Si, è la specie con il prezzo più alto …” disse Hacchin temendo per le sorti della giovane kayme.

“Bene ragazzi, credo che oltre a Nami e alla ciurma di Alex dovremo recuperare anche Kayme …” disse Hoshi.

“Le salveremo, costi quel che costi!” disse Sanji con il fuoco che gli ardeva negli occhi.

“Si, ma dobbiamo trovare in fretta il luogo dove si svolgerà l’asta o c’è il rischio che le vendano prima che arriviamo noi …” disse Hoshi.

“Bene! E allora andiamo! Non c’è tempo da perdere!” disse Rufy furioso. Mentre Hoshi non c’era stata, lui aveva assistito alla crudeltà dei Draghi Celesti e gli era stato spiegato anche che cosa fossero le 13 supernove e il commercio di schiavi. Non voleva assolutamente che la sua navigatrice e quella sirena facessero quella fine, ora era più importante trovare loro piuttosto che il rivestitore di navi!

“Bene, dividiamoci, sarà più facile trovarli!” disse Hoshi.

“Bene! Allora io vengo con te!” disse Rufy sorridendo a trentadue denti.

“E con noi viene anche Alexiuccio!” disse Hoshi ancora arrabbiata per il bacio che il SUO ragazzo aveva dato a quella sirena.

“Alexiuccio?” chiese Alex perplesso, intuendo che volesse farlo ingelosire.

“Ah, vabbene non c’è problema!” disse il capitano non capendo nulla come al solito.

“Bene, allora andiamo^^!” disse la mora prendendo a braccetto Alex.

“Ehi, staccati, non mi sembra il caso …” disse il moro un po’  a disagio.

“Uhm?” si chiese il ragazzo di gomma non capendo l’atteggiamento della mora.

                                                           ***

“AVANTI! AVANTI! MUOVIAMOCI SU!” gridò Hoshi seguita subito dai due ragazzi mori. Sanji, Franky e Chopper avevano trovato il luogo dove si sarebbe svolta l’asta e così Brook, Rufy, Hoshi, Alex, Zoro ci si stavano dirigendo.
Robin non era stata trovata, perciò avevano preferito lasciar perdere, si sarebbero rincontrati tutti alla Sunny.

“Salveremo Nami e Kayme!!!” disse Rufy determinato.

“E anche i miei compagni!” precisò Alex.

“Si, e anche i tuoi compagni!” disse Hoshi arrivando proprio in quel momento di fronte al luogo dove si sarebbe svolta l’asta. Tutti i loro compagni, eccetto Robin e Usop, si trovavano già li! Quello era il Grove 1.

“Allora ragazzi, com’è la situazione?” chiese la mora.

“A quanto pare dentro ci sono i draghi celesti e perciò se entrassimo e ci riprendessimo i nostri amici credo che succederebbe un bel casino, l’unica soluzione sarebbe partecipare all’asta …” disse Hacchin.

“Facendo un calcolo dei nostri fondi dovremmo farcela … proviamo a partecipare …” disse la mora dirigendosi verso l’entrata.

I ragazzi entrarono dentro e videro delle cose orribili. La gente comprava gli schiavi come se fossero ogetti. Si beffavano di loro, non erano reputati esseri umani …

“Questa gente … mi fa ribrezzo …” disse la giovane ninja digrignando i denti.

“Hoshi … sta attenta, guarda la …” disse Alex indicandole il drago celeste che quel giorno li aveva attaccati.

“Cavolo, se ci vede vivi capirà il trucco!” disse la mora nascondendosi dietro i compagni.

“E ora, passiamo a un magnifico esemplare di femmina umana!” disse colui che presentava i vari schiavi da vendere.

“Ha delle forme mozzafiato ed è un ottima disegnatrice! L’ideale per passare il tempo!” disse il presentatore mentre una ragazza dai capelli arancioni veniva trascinata a forza.

Zoro appena la vide perse un battito … era proprio Nami … ma, cosa le avevano fatto? Era ferita, incatenata e piangeva … gliel’avrebbero pagata, e anche molto amaramente!

“E’ Nami! Ragazzi dobbiamo riuscire a riprendercela!” disse Hoshi intenta a fare un offerta.

“La compro io per trecento milioni!” disse un drago celeste facendo un offerta spropositata, ma almeno era sicuro fosse sua. Voleva una nuova moglie e l’avrebbe acquistata a qualsiasi costo.

“Cosa?” disse Sanji sorpreso.

“Noi non abbiamo tutti quei soldi!” disse Zoro sul punto di perdere le staffe.

“WUAAAA! CI RIPRENDEREMO NAMI!” gridò Rufy cominciando a correre verso la compagna di ciurma.

“FERMO RUFY! NON FARE CAVOLATE!” gridò Hoshi cercando di fermare il suo capitano, ma niente da fare, così decise di inseguirlo, ma venne bloccata da un braccio di Alex.

“Ferma! Non vorrai farti uccidere? Se sparano a lui non gli faranno nulla, ma se sparano a te ti fanno fuori!” disse il moro.

“Si sta cacciando nei guai! Non posso lasciarlo da solo!” disse Hoshi cercando di sganciarsi dalla presa del forte ragazzo.

“Ma quello è Rufy cappello di paglia …” dissero due, che erano anch’esse delle supernove.

“Se Rufy ha deciso di combattere, io non ci trovo nulla di sbagliato …” disse Zoro cominciando a correre anche lui verso Nami.

“A questo punto io vado a cercare Kayme!” disse Hacchin, buttandosi anche lui nella mischia. Nella sala si stava creando il caos generale.

“Tsè, e allora vado a recuperare i miei compagni! Tu rimani qui, nelle tue condizioni è meglio se stai buona … te l’affido!” disse Alex rivolgendosi al biondo

“Io vado a salvare Nami-chan! Franky, Chopper, Brook! Tenetela buona voi!” disse Sanji dirigendosi anche lui verso il palco dove Nami era incatenata.

“Ehi! Non sono una mocciosa!!” disse Hoshi imbronciata. Voleva salvare anche lei la sua amica Nami,  i compagni di Alex e anche quella sirena …

“Tu stai ferma qui, Sanji ci ha detto di tenerti buona sorellina!” disse Franky bloccandola.

“Mollami Franky! Io voglio aiutarli!” disse la corvina scalciando.

“Yohoho, buona ci penseranno gli altri!” disse Brook osservando la situazione.

Rufy stava venendo ostacolato da diverse guardie, ma non fu tanto difficile per lui metterle fuori gioco.  Hacchin, purtroppo, aveva liberato le sue altre quattro braccia, facendosi riconoscere come un uomo pesce. Uno dei draghi celesti, precisamente quello che aveva aggredito Hoshi e Alex quel pomeriggio, sparò ad Hacchin colpendolo in piena schiena e facendolo stramazzare al suolo.

“NO! HACCHIN!” gridò Hoshi liberandosi dalla presa del compagno di ciurma e correndo verso l’uomo pesce.

“Ho ucciso l’uomo pesce! Sono grande! Sono forte!” disse Charlos, che era il nome del Drago Celeste che quella mattina aveva aggredito Hoshi e Alex.

Rufy lo guardò, digrignando i denti dalla rabbia. Non lo sopportava, dal primo momento che l’aveva visto l’aveva odiato.

“Mi dispiace … cappello di paglia …io volevo salvare Nami per farmi perdonare da lei per tutto ciò che le avevo fatto in passato … sono proprio un buono a nulla …” disse Hacchin.

“Puh! Stupido pesce! La fine che ti meriti è la morte!” disse Charlos sputandogli sopra e puntandogli nuovamente la pistola contro, per finirlo …

“WUAAA!” gridò Rufy sferrando un potente pugno al viso di Charlos che lo fece cadere all’indietro. Nella sala calò un silenzio di tomba. Ciò che Rufy aveva appena fatto comportava delle conseguenze di dimensioni macroscopiche.

“Non ti puoi permettere di trattare le persone così, tu non sei superiore a noi!” disse Rufy arrabbiato.

“Rufy …” disse Hoshi mentre verificava le condizioni di Hacchin, subito affiancata da Chopper che cominciò a prestargli le sue cure.

“Zoro, Sanji, pensate a liberare Nami e Kayme, io tengo a bada gli altri!” disse Rufy serissimo. Quando si incavolava era meglio stargli alla larga ..

“Tu … non ti rendi conto di cosa hai fatto! Presto! Chiamate uno degli ammiragli! Questa feccia umana deve morire!” disse Shalulia, una dei Draghi Celesti.

“Tu non chiami proprio nessuno!” disse Hoshi sferrandole un potente calcio in pieno viso.

“I DRAGHI CELESTI SONO STATI COLPITI!!! QUESTA E’ LA FINE!!!” gridò la gente, mentre usciva dal palazzo dove fino a pochi minuti prima si stava svolgendo l’asta.

“NAMII! SIAMO QUI PER SALVARTI!” disse Zoro rompendo le catene, ma non riuscendo a rompere il collare.

“Zoro …” disse lei in flebile sussurro, mentre singhiozzava.

“Sei una stupida!” disse Zoro cercando di trovare un modo per levarle quel dannato collare.

“Ci penso io … di fronte a una ragazza così giovane e carina non posso rimanere indifferente …” disse un anziano signore, che riuscì a togliere il collare in meno di due secondi. Dopo di che si girò verso Rufy.

“Ti aspettavo cappello di paglia ^^” gli disse sorridendogli,

“E tu … chi saresti?” chiese Rufy non capendo.

“Silver Rayleigh …” disse Hacchin.

“Chi?” chiese Rufy non capendo.

“Lui è il rivestitore di navi che cercavamo, è l’ex primo ufficiale di Gold Roger …” disse Hacchin sputando sangue.

“Ho trovato Kayme!” disse Sanji uscendo fuori con la sirena, alla quale venne tolto il collare sempre da Silver.

“Ehi … ma dov’è Alex? Qui tra poco si scatenerà il finimondo … devo avvisarlo …” si disse Hoshi tra se e se andando a cercare il ragazzo, inoltrandosi nel magazzino.

“Ci conviene andarcene, i Marines stanno già arrivando …” disse Silver indicando un plotone di marinai che si dirigeva a gran velocità verso di loro …

“CIURMA! SCAPPIAMO! RITROVIAMOCI TRA UN ORA ALLA NAVE!” gridò Rufy  prendendo Kayme e cominciando a correre alla cieca. Zoro prese Nami, cominciando a scappare insieme a lei e tutta la ciurma si divise. Nessuno però si accorse che Hoshi si trovava ancora nel magazzino a cercare il suo amico Alex …

“EHI ALEX! DEVI SBRIGARTI O LA MARINA TI CATTURERA’!” gridò la Ninja alla ricerca del moro.

“EHI! ALEX!” gridò nuovamente avanzando e vedendo che c’erano ancora dei prigionieri che dovevano essere venduti.

“Tu morettina … cerchi Alex il misterioso?” chiese un ragazzo dai capelli rossi.

“Si, lo conosci?” gli chiese la ragazza avvicinandoglisi.

“Certo che lo conosco, è il mio capitano … sapevo che sarebbe venuto a salvarci …” disse il rosso sorridendo tra se e se.

“Sai dove sono le chiavi per questi collari? Così vi libero!” disse la ragazza guardandosi intorno alla ricerca di un qualcosa che somigliasse a un mazzo di chiavi.

“Ce le ha il presentatore … quel tizio che annunciava gli schiavi da vendere …” disse il rosso.

“Bene, vado a rintracciarlo e ti libero! Ci sei solo tu?” chiese la ragazza dirigendosi verso l’uscita.

“No, ci sono anche altri miei compagni!”

“Bene, allora aspetta qui!” disse la ragazza uscendo dal magazzino.

“Come se potessi muovermi …” ironizzò il rosso.

Hoshi tornò nella stanza di prima, dove trovò una spiacevole sorpresa. C’era un intero plotone della marina intento a catturare pirati qua e là a lei sconosciuti.

“Cavoli … sono già qui!” si disse tra se e se nascondendosi dietro una tenda, nella vana speranza di intravedere il presentatore.

“L’ORDINE E’ ELIMINARE TUTTI I COMPONONENTI DELLA CIURMA DI CAPPELLO DI PAGLIA!” disse un marinaio ai suoi compagni.

“Cavolo! Sono proprio nei guai! Forse io e Rufy non avremmo dovuto colpire quei draghi celesti!” si disse la mora deglutendo rumorosamente.

“Ma ora che ci penso … dove diavolo sono finiti? Non li vedo! Sicuramente sono scappati … in tutto questo caos nemmeno si saranno accorti della mia assenza!”

Hoshi si trovava li a riflettere sul da farsi, quando avvistò il presentatore. Fece un ghignetto e nella confusione riuscì a prenderlo e a trascinarlo nel magazzino.

“Tu, se non vuoi fare una brutta fine dammi immediatamente le chiavi dei collari di questi poveretti!” disse la giovane principessa puntandogli un kunai ben affilato alla gola.

“S-Subito …” disse il presentatore terrorizzato, dandole il mazzo di chiavi.

“Bene. Bravo ciccio, ma ora ti farai una bella dormita!” disse la Ninja tirandogli un colpo netto dietro il collo che gli fece perdere i sensi.

“E ora passiamo a voi …” disse la ragazza cominciando a liberare uno per uno gli schiavi li presenti.

“Grazie mille mora! Il capitano si è scelto proprio bene la sua fidanzata!” disse il rosso ghignando.

“Ma va! Non sono la sua fidanzata, sono solo un amica! E ora prendi i tuoi compagni e vattene di qui! C’è la marina che sta mettendo tutto a soqquadro e a breve sicuramente giungerà anche qui! Mi chiedo solo dove sia finito Alex …” pensò la ragazza.

“Bhe, in questo caso grazie di tutto e addios!” disse il rosso caricandosi due dei suoi compagni sulle spalle e andandosene seguito da altri.

“Bene e io invece me ne torno da Rufy!” disse la ragazza intenta ad uscire da li, ma un improvviso capogiro la fece cadere al suolo.

“Perché … perché mi sento così debole? Sarà … a causa del bambino?” pensò la ragazza sul punto di perdere i sensi.

“No … se perdo i sensi ora per me è la fine …” si disse cercando di rimettersi in piedi.

“Ma guarda chi c’è qui! La feccia umana!” disse Shalulia, il drago celeste che Hoshi aveva colpito in pieno viso.

“Merda!” disse la mora cercando di rialzarsi in piedi.

“Tu, hai osato colpirmi! Non meriti di vivere!” disse la ragazza che era affiancata da innumerevoli marines.

“La facciamo fuori principessa?” chiese un marine alla ragazza.

“No, ho un idea migliore per lei … mettetele un collare esplosivo fatto di Agalmatolite, da oggi diventerà la mia schiava! Sono curiosa di vedere quanti giorni resisterà!” disse Shalulia ridendo malvagiamente.

“Agli ordini!” dissero i marine obbedienti come cagnolini.

“NO! NON MI METTERETE UNO DI QUEI COSI!” gridò la mora tentando invano di ribellarsi. Purtroppo, per un motivo a lei sconosciuto, si sentiva tremendamente debole e non riuscì ad impedire a quei marinai di ficcarle quel collare maledetto.

“NOOOOO! NON SARO’ MAI UNA TUA SCHIAVAAAA!” gridò la mora dimenandosi ancora, nonostante la presenza di Agalmatolite.

“Tu ora fai come dico io!” disse Shalulia tirandole un calcio al viso e facendola inginocchiare a forza.

“Non ti è più permesso camminare in piedi, da oggi dovrai camminare a quattro zampe oppure strisciare come un misero verme! Non puoi parlare e devi obbedire a qualsiasi cosa ti chiederò! Ogni diritto ti è stato tolto o forse non ce l’hai mai avuto! Se oserai ribellarti ti farò morire lentamente, sotto atroci torture!” disse Shalulia ridendo sadicamente.

“IO non mi abbasserò mai a eseguire i tuoi ordini!!!” disse la corvina ostinata e orgogliosa.

“Non essere così ostinata!” disse Shalulia tirandole un calcio al ventre. Hoshi sbarrò gli occhi, lei era incinta! Così, rischiava di perdere il bambino! Non poteva farsi colpire da quella strega, avrebbe ammazzato suo figlio!

Si morse un labbro e trattenne a stento le lacrime sforzandosi di non piangere. Abbasso la testa e si mise a quattro zampe.

Doveva sopportare … doveva sopportare quell’umiliazioni almeno finchè Rufy non l’avesse raggiunta! Si, perché lui sarebbe venuto a salvarla e lei avrebbe vissuto felice e contenta con lui e con il loro figlio …

“Vedo che cominci a capire schiava!” disse Shalulia salendole sulla schiena.

“E ora forza, dirigiti verso il mio palazzo senza fiatare! Dovrai portarmici senza fare nemmeno una sosta! Ha ha ha soldati, voi cercate gli altri componenti della sua ciurma e quando li trovate, fateli fuori …” disse la principessa tirando un pugno in testa alla mora, segno che doveva cominciare a camminare.

-Pagherai … per ogni singola umiliazione che mi stai infliggendo …- pensò la mora stringendo i denti.



To be continued ....


Tutti uniti contro Shalulia è.é vi giuro che io non la sopporto proprio u.ù ma pagherà! Oh si che pagherà è.é comunque perdonatemi per l'attesa,ma a causa mare sto sempre fuori xD spero vi sia piaciuto *.* mancano ancora due o tre capitoli e poi potrò mettere la parola fine a questa fic :P ciau bacie e grazie a tutti quelli che mi seguono!

By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 76
*** Pura malvagità .../ Il coraggio di Usop! ***


"Ragazzi! Siamo tutti no?” chiese Rufy sopra la Sunny. Avevano recuperato Nami e Kayme, la missione era compiuta!

“Scusate se mi intrometto … ma non c’era anche un’altra ragazza?” chiese Silver guardandosi intorno.

“Mmh?” si chiesero tutti contandosi bene. Robin sarebbe tornata a breve alla nave, l’appuntamento prima che succedesse tutto quel casino era difatti  a breve. Nami c’era, Kayme pure  ma … Hoshi? Che diavolo di fine aveva fatto?

“Hoshi? HOSHI!!!!!” gridò il capitano guardandosi intorno terrorizzato. Che fine aveva fatto la sua ragazza? Come aveva fatto a non acorgersene prima.

“Perché nessuno se n’è accorto prima??” chiese Sanji temendo per le sorti della mora.

“No … e questa è utta colpa mia… se le è successo qualcosa io …  io …” disse Nami mentre un labbro le tremolava.

“Non è colpa tua, sicuramente quella testona non è scappata quando Rufy l’ha gridato!” disse Zoro cercando di tirar su, come meglio poteva, la navigatrice.

“Buaaaaaaaaaaaaah la mia sorellina!” piagnucolava Franky.

“Speriamo non le sia successo nulla … considerando in che condizioni si trova poi …” riflettè Chopper preoccupato per l’amica.

“Io … direi di andarla a cercare!” disse Usop mostrando per la prima volta un briciolo di coraggio. Era una sua compagna di ciurma, era incinta, con gente spregevole che girava per l’arcipelago, non poteva lasciarla li ….

“Yoho … appoggio Usop! Andiamo a cercarla!” disse Brook pronto a partire alla ricerca della ‘dolce’ mora.

“Non ce n’è bisogno, so io dove si trova …” disse Robin giunta in que momento.

“ROBIN!!!” dissero tutti i componenti della ciurma girandosi verso la donna appena arrivata.

“Hoshi è stata presa come schiava da una ragazza che mi sembra sia un Drago Celeste … l’ho vista con i miei occhi mentre la trasportava incatenata  … sicuramente sono diretti al castello di quesi draghi …” disse Robin.

“Ma …” tentò di dire Rufy.

“Niente ma capitano, dobbiamo andare a slavarla e anche alla svelta …in città si è diffuso il casino che avete combinato e ho saputo anche io … certo che non sapete starvene un po’ buoni … non sono intervenuta perché era pieno di marinai e sarebbe stato un suicidio considerando anche che dovrebbe esserci un ammiraglio …” disse Robin facendo cenno ai suoi compagni di seguirla.

“Vi condurrò io al castello … ho preso informazioni, perciò non sarà difficile arrivarci, sperando solo che non sia troppo tardi …” disse l’archeologa incamminandosi.

“Hoshi … aspettami … sto venendo a salvarti!” disse Rufy seguendo la giovane donna insieme a tutti i suoi compagni.

“Hacchin, tu, Kayme e Pappaga rimanete sulla nave …” continuò poi il capitano.

“Oh, rimango anche io e cominciò a rivestire la nave … se la vostra fama è vera non avrete troppi problemi!” disse Silver intento a mettersi all’opera. Appena avrebbero recuperato la loro compagna sarebbero ripartiti, altrimenti c’era il rischio che la marina gli prelevasse o addirittura distruggesse la nave, ma con Silver a bordo si poteva stare tranquilli.

“Bene, tutto il resto della ciurma con me!” disse Rufy serio.

                                                        ***

“Oh, finalmente siamo arrivati! Ci hai messo troppo! Vergognati! Per questo ti beccherai una razione di frustate!” disse Shalulia buttandola con un calcio a terra.

“Bastarda … appena i miei compagni arriveranno te la faranno pagare!” disse la mora stringendo i denti.

“I tuoi compagni dici? Ha ha ha anche se arrivassero morirebbero ma comunque non penso che sappiano che ti ho presa io come schiava! Ma comunque non ti avevo detto di chiudere il becco? Per questo ti becchi doppia razione di frustate!” disse Shalulia tirando fuori un frustino.
 Senza nemmeno farle scoprire la schiena cominciò a frustarla, facendola gridare di dolore e provocandole dei grossi tagli sulla schiena, mentre la sua maglietta andava a farsi benedire, lasciandola con il solo reggiseno addosso.

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!” gridò la corvina cercando di sopportare il dolore, ma era praticamente impossibile.

“Ha ha ha fa male è? Bhe, pensa che verrai frustata tutte le volte che ti ribellerai!” disse Shalulia sempre più malvagia.

Attirato dalle urla entrò in quella stanza Charlos, il drago celeste che Rufy aveva colpito nel Grove 1.

“Ehi, ma non è una dei pirati di quella feccia umana che mi ha colpito?” chiese quell’essere rivoltante.

“Si, è lei e le sto dando la lezione che si merita …” disse Shalulia tirandole l’ennesima frustata.

“Voglio che diventi mia moglie!” disse Charlos.

“E perché mai? E’ una pirata che ha osato sferrarmi un calcio! Mi ha sfigurato il viso!” disse Shalulia toccandosi l’occhio leggermente gonfio.

“Ma è bella! Perciò voglio che diventi mia moglie!” disse Charlos ostinato.

“Bella è? Forse hai ragione, è un po’ troppo bella per essere una mia schiava … se le sfigurassi il viso e le piantassi un bel coltello nello stomaco non sarebbe più tanto graziosa … “ disse la ragazza prendendo un coltello molto affilato.

“N-Non ti avvicinare a me …” balbettò Hoshi che quasi istintivamente si coprì il ventre. La pancia era già leggermente evidenziata, segno che era incinta,  e non avrebbe permesso a nessuno di far del male al suo bambino.

“Uhm cos’è? Ti preoccupi di più per il tuo pancino che per il tuo visino? Ha ha ha sciocca …” disse Shalulia ridendo, ma notando poi quel leggero rigonfiamento.

“Sei semplicemente grassa o sei incinta?” chiese il drago celeste, che aveva capito tutto.

“S-Sono grassa …” balbettò la mora temendo di essere scoperta. La maglietta prima era lunga, in modo tale che coprisse la pancia che era a malapena evidenziata, ma con tutto il macello che era successo, era rimasta in reggiseno, lasciandole scoperto il ventre.
Se quella strega avesse scoperto anche quello sicuramente avrebbe ammazzato il suo bambino …

“Grassa? A me non sembra!” disse Charlos, non capendo nulla come al solito.

“Oh, ma guarda te, una schiava incinta! Che ne dici se ti libero da questo peso?” chiese Shalulia avvicinandosi a lei, ridendo malvagiamente.

“Dico che puoi anche andare a farti fottere!” disse la mora sputandole contro, gesto che pagò caro visto che la giovane ragazza le sferrò un calcio in pieno viso, facendola cadere all’indietro e facendole  sbattere la guancia contro un tubo dal quale sporgeva un chiodo, che le fece un grosso taglio sulla guancia.

“Ha ha ha ma com’è divertente!” disse Charlos morendo dalle risate di fronte a quella scena.

“Oh, ma il bello deve ancora venire …” disse Shalulia avvicinandosele, intenta a farle perdere il bambino.

“Non lo farai lurida puttana!” disse Hoshi lanciandosele contro e colpendola con una testata allo sterno.

“No, non si fa! Hai fatto un grosso errore!” disse Charlos tirando fuori la sua pistola e sparandole.

“Sei solo un annullità, impara a stare al tuo posto!” le disse il ragazzo. Il colpo fortunatamente l’aveva presa di striscio ad un braccio, non riportandole danni troppo gravi.

“Lurida feccia umana!” disse Shalulia rialzandosi in piedi, con l’intenzione di far fuori quella schiava.

“Farai la fine dell’altro pirata … siete tutte annullità, non avete diritto di vivere!” disse Shalulia pronta a colpirla, ma accadde l’inaspettato. Un giovane ragazzo, anch’esso con un collare al collo, si buttò sopra il drago celeste, impedendole di far ulteriormente male ad Hoshi.

“A-ALEX!” gridò la mora sbalordita. Ecco che fine aveva fatto, era stato catturato anche lui!

“Hoshi … scappa … qui provo ad occuparmene io!” disse il moro cercando di fare qualcosa, ma non potendo molto con un collare di Agalmatolite.

“Illuso … non riuscirà a scappare!” disse Shalulia tirando fuori una pistola e puntandogliela alla gola.

“Va all’inferno lurida feccia umana!” disse sul punto di premere il grilletto.

“NOOOOO!” gridò Hoshi buttandosi sulla ragazza e cominciando una lotta a terra

“Maledizione! Ma perché non mi ascolti mai!” disse Alex cercando di fare qualcosa, ma l’agalmatolite lo stava indebolendo più del previsto.
Un colpo partì, successe tutto in un attimo, fu tutto troppo veloce …
Riuscì a vedere solo sangue, tanto sangue. Si girò, verso la persona colpita al quale cominciava a fuoriuscire del sangue dalla bocca …

“No … no … non è possibile …”

“Alla fine ce l’ho fatta a colpirti! E’ la fine che meriti lurida feccia umana!” disse Shalulia, puntandogli nuovamente la pistola contro, pronto a dargli il colpo di grazia.

“Ecco brava, insegna la disciplina a questi schiavi!” disse Charlos ridendo come un ebete.

“NO! TU NON LO ELIMINERAI!” gridò Hoshi levandole con un calcio la pistola, ma accasciandosi immediatamente al suolo a causa dell’Agalmatolite.

“Vattene … finchè sei … in tempo …” disse Alex sputando nuovamente sangue. Il proiettile l’aveva colpito in pieno ventre

“Oh, lo schiavetto ci tiene a questo rifiuto umano!” disse Shalulia pressando sulla testa della giovane ragazza con un piede.

“Avanti Shalulia, facciamo fuori questo e fammi diventare mia moglie quella la!” disse Charlos in tono capriccioso.

“No, lei è la mia schiava … “ disse Shalulia afferrandola per i capelli e tagliandoglieli in un gesto netto con il coltello, facendoglieli rimanere corti fino alle spalle.

“Piccola mia, ma lo sai che adoro i tuoi bei capelli?” disse il re di Strawberry, alla piccola Hoshi di appena quattro anni.

“Davvero papà? Allora li lascerò crescere come la mamma! Si, li voglio lunghi e belli come i suoi!” disse la piccola sorridente.    

“Ti leverò la tua bellezza, il tuo essere donna! Ora non ti serve più nulla di tutto ciò! Ti strapperò i seni, ti leverò tuo figlio, ti farò divenire sterile, ti sfiguererò, diventerai un mostro!” disse Shalulia ghignando sadicamente. La perfidia dei draghi celesti non aveva limite, erano dei veri e propri mostri ..

“Rufy …” sussurrò semplicemente la mora tra le lacrime, mentre osservava i suoi capelli cadere a terra e il suo amico Alex sputare sangue.

“Ehi Shalulia, perché prima di eliminarli definitivamente non ti diverti ancora un po’ a farli soffrire? E’ così divertente!” disse Charlos ridendo di gusto.

“Mmmh … perché no, buona idea …” disse la ragazza chiamando due dei suoi schiavi e facendo portare Alex e Hoshi in una stanza, lasciandoli li al freddo e al buio.

“Alex … come stai?” chiese la ragazza singhiozzando.

“Io … ce la farò non preoccuparti …” balbettò il moro accennando un sorriso. Improvvisamente però la mora si piegò in due, digrignando i denti dal dolore e tenendosi le mani sul ventre.

“H-Hoshi? Che hai?” chiese Alex allarmato, ricordandosi in che condizioni si trovava.

“Alex … mi fa tanto male … il mio bambino …” disse Hoshi piangendo, temendo per le sorti del piccolo che portava in grembo.

“Maledizione … se solo potessi fare qualcosa …” disse il moro provando a muoversi, ma sentendo una lancinante fitta alla pancia. Cominciava a vedere tutto annebbiato, sicuramente a causa dell’enorme quantità di sangue perso e a poco a poco tutto divenne nero…

                                                           ***

“MUOVIAMOCI! NON C’E’ UN MINUTO DA PERDERE!” disse Rufy, sfondando la porta del castello dei draghi celesti. Aveva uno strano presentimento …

“Capitano … ci dividiamo?” chiese Nami.

“Meglio, così la troveremo prima!” disse Rufy salendo le scale. Ognuno prese una direzione diversa, nella vana speranza di ritrovare la loro compagna di ciurma.

“HOSHI!” gridò Rufy aprendo una porta dopo l’altra. Quel castello era immenso, ci saranno state trecento stanze!

“RISPONDI HOSHI!” gridò Rufy aprendo l’ennesima stanza. Su quel piano c’erano rimaste poche porte, così aprì quella successiva, ritrovandosi di fronte ad una scena terribile …

                                                         ***

Sentiva dei passi, qualcuno si stava avvicinando alla stanza dove si trovavano lei e Alex …non sapeva da quanto erano stati rinchiusi la dentro, ma abbastanza da sopportare a lungo quel dolore lancinante al ventre …

La porta si aprì di botto, rivelando di fronte a lei la figura dei due draghi celesti.

“Allora, cosa hai in mente per lei?” chiese Charlos ghignando.

“Ho deciso di concedertela un po’ … sarà divertente vedere questo rifiuto umano gridare mentre te la fai …” disse Shalulia ridendo.

“Uh si che bello! Finalmente posso divertirmi anche io!” disse Charlos avvicinandosi alla mora che provava ad indietreggiare, ma con scarso risultato visto che si trovava spalle al muro.

“Sarà molto divertente come scena …” disse Shalulia avvicinandosi ad Alex e premendo con un tacco sulla sua ferita, facendolo urlare di dolore.

“Avanti bellezza, ora ci divertiamo un po’!” disse Charlos sbavando schifosamente.

“N-no … non voglio … non di nuovo …” disse Hoshi cominciando a tremare e a piangere, mentre il dolore al ventre si faceva sempre più acuto.

“STELLA DI FUOCO!” disse una voce alle loro spalle, prima che Charlos venisse preso in pieno da una delle armi speciali di Usop.

“Cosa?” si chiese Shalulia girandosi verso il ragazzo che aveva appena colpito il drago celeste.

“Voi! Non farete del male alla mia compagna di ciurma!” disse Usop, con le gambe che gli tremavano.

“Tu … come hai osato … pagherai con la vita!” disse Shalulia urlando e al che arrivarono delle guardie.
Intanto il cecchino si era avvicinato alla giovane Hoshi rannicchiata a terra e tentava di levarle il collare, ma con scarsi risultati.

“Usop …” singhiozzò la mora.

“Tranquilla, ora ci sono qui io! E ci sono anche gli altri! Rufy arriverà presto!” disse il moro tentando di tranquillizzarla.

“Ehi tu!” disse una delle guardie puntandogli il mitra contro.

“Ehm … non è come sembra … io …” tentò di dire il cecchino per salvarsi le penne.

“Tu cosa? Hai colpito un drago celeste! Questo significa la morte!” disse la guardia sparando contro Usop e Hoshi. Usop, invece che spostarsi, tirò fuori un coraggio che nessuno avrebbe mai immaginato avesse e si parò tra Hoshi e i proiettili, prendendosene un po’ in piena schiena.

“USOPPPP!!!” gridò Hoshi, mentre il corpo del cecchino le cadeva contro.

“M-mi … dispiace … s-sono inutile … come sempre …” disse Usop, mentre del sangue cominciava a fuoriuscirgli dalla bocca.

“NO! NON E’ VERO CHE SEI INUTILE! USOP! RISPONDIMI! USOP! NON MORIRE! TI PREGO!!!” disse la mora con le lacrime agli occhi, scuotendo il corpo del cecchino, ormai privo di sensi.

“NO! NO! TI PREGO! USOP! NO!” gridò Hoshi piangendo disperata.

“Ha fatto la fine che meritava …” disse Shalulia avvicinandosi alla guardia.

“E ora, finisci anche lei …” disse il drago celeste ridendo di fronte a quella scena pietosa.

Hoshi alzò lo sguardo, osservando la guardia pronta a spararle contro e ripensando a tutto quello che era successo a causa sua … prima Alex, poi Usop … stavano morendo uno dopo l’altro e solo ed unicamente per colpa sua …
Il suo pensiero si spostò per un secondo al bambino che portava in grembo e poi a lui, a Rufy …
Aveva spesso rischiato di morire, ma era sempre stata salvata qualche attimo prima, che accadesse di nuovo? Che qualcuno l’avrebbe salvata di nuovo? No, questa volta era diversa … era impossibile che qualsiasi persona fosse entrata da quella porta sarebbe stata così veloce da riuscire a salvarla, questa volta il suo destino era segnato …



To be continued ....

Salve ragazzi! Eccomi qui con un nuovo aggiornamento u.ù allora, chi si vuole unire al fan club contro Shalulia? Se avete torture per lei in mente sparate pure, accetto tutte le vostre proposte u.ù comunque, come avrete capito manca pochissimo °ç° (Quanti chappy è che lo dico? O.o boooooooh!) Spero che vi sia piaciuto, grazie a tutti quelli che mi seguono :P baci alla prossima!


By Vegetina

Ritorna all'indice


Capitolo 77
*** Tutto bene quel che finisce bene! ***



Improvvisamente nella stanza scomparve tutto, si ritrovò in una stanza completamente bianca, con di fronte a lei quella ragazzina che tante volte aveva visto, quella ragazzina che non era altro che la sua parte malvagia, quella ragazzina che attivava sempre l’Akai Fu …
 
“Tu sei me … io sono te … se muori tu, muio anche io …” disse la bambina.
 
“E con questo? Non mi lascerò controllare di nuovo da te … se devo morire che così sia …” disse Hoshi guardando con disprezzo la ragazzina.
 
“Non ti lascerò sprecare la vita in questo modo … io voglio vivere! Se hanno attivato il sigillo dentro di te, allora vuol dire che tu sei destinata a vivere fino alla vecchiaia e di certo non permetterò che tu ed io moriamo prima!”
 
“Il destino farà il suo corso e tu non interferirai questa volta … se devo morire, che così sia!”
 
“NO! Fammi prendere il controllo del tuo corpo, solo così la scamperemo! Diventerai mille volte più forte, riuscirai a levarti quel collare di Agalmatolite e sarai salva! C’è solo un prezzo da pagare … la vita del tuo bambino!” disse la bambina ghignando.
 
“NO! Che senso avrebbe vivere senza mio figlio? Nessuno! Perciò non ti lascerò uccidere mio figlio solo per salvare la mia vita!”
 
“Sciocca che non sei altro …”
 
Improvvisamente tornò alla realtà e si rese conto che non era passato che un attimo … la guardia si trovava ancora di fronte a lei, pronta a premere il grilletto della mitragliatrice e Shalulia aveva quell’insopportabile sorriso stampato sul volto.
 
“Addio nullità …” disse Shalulia dando l’ordine di premere il grilletto.
 
Non seppe come, forse la forza della disperazione, ma riuscì a prendere il corpo di Usop e quello di Alex e a schivare tutti i proiettili, cadendo al suolo un po’ per la presenza di Agalmatolite e un po’ per il dolore lancinante al ventre.
 
“Ma … come diavolo ci sono riuscita?” si chiese Hoshi con il fiatone.
 
“Oh … bhe devo ammettere che mi hai spiazzata! Ma questo non basterà a farti rimanere viva!” disse Shalulia pronta a dare il nuovo ordine alla guardia di sparare. Partì un’altra raffica di colpi; Hoshi chiuse gli occhi, questa volta non aveva più la forza materiale per schivarli, ma stranamente non arrivarono e si sentì solo un gran casino di guardie che dicevano frasi del tipo:
 
“Ma non è possibile!” oppure “E questo chi diavolo è?”
 
La mora riaprì gli occhi di scatto ritrovandosi davanti la figura di Rufy che con il  suo corpo aveva parato tutti i proiettili, rispedendoli al mittente.
 
“R-Rufy …” disse Hoshi sul punto di singhiozzare. Tremava e piangeva, proprio come quando Mizuakai aveva abusato di lei …
 
“Tranquilla, ora qui ci penso io …” disse il moro incavolatissimo. Poco prima era entrato in una stanza a dir poco orribile, piena di cadaveri di povera gente, ma per fortuna non c’era quello della sua Hoshi, così aveva continuato a cercare, finchè non l’aveva  trovata …
 
“Collier Shot!” disse Sanji, arrivato in quel momento, colpendo al collo una delle guardie.
 
“Taglio dell’orco!” disse Zoro, anch’esso arrivato in quel momento, affettando due delle guardie.
 
“Rufy, a questi ci pensiamo noi!” disse Zoro pronto a farli fuori.
 
“Si, tu occupati della dolce Hoshi-chan, di Usop e dell’altro!” disse Sanji pronto a  combattere.
 
“Si …” disse il capitano avvicinandosi velocemente alla sua ragazza.
 
“Ehi … tutto apposto?” chiese il ragazzo di gomma accarezzandole una guancia.
 
“Rufy … Usop … Alex … il bambino … mi fa tanto male la pancia …” disse la mora stringendosi forte al moro e singhiozzando. Il capitano prima diede uno sguardo ad Usop ed ad Alex e poi strinse a sua volta forte la mora. Doveva aspettare Chopper, lui non poteva fare nulla se non provare ad infonderle un po’ di coraggio e protezione …
 
Immediatamente si sentì debole, chiaro segno che la ragazza aveva al collo un collare di Agalmatolite.
 
“Dovrei per prima cosa levarti questo coso qua …” disse Rufy pensando ad un modo per sfilarglielo, ma non facendosi venire in mente nulla.
 
“Capitano! Siamo qui!” dissero Robin e Nami entrando nella stanza e vedendo Zoro e Sanji vittoriosi nell’aver sconfitto quasi tutte le guardie.
 
Shalulia stava tentando di scappare, ma venne bloccata dalla navigatrice, che le puntò il suo Perfect Klima Attack contro.
 
“Tu non ti muovi da qui razza di farabutta!” disse la rossa con aria minacciosa.
 
“Ehi, come osi rivolgerti a me così?” disse il drago Celeste indignata.
 
“Non sei nella posizione di dirmi cosa devo fare o come devo rivolgermi! Ti conviene darmi le chiavi del collare della MIA AMICA se non vuoi fare una brutta fine!” disse Nami, con il tono più minaccioso che riusciva a fare.
 
“E .. e va bene … ma la pagherete, tutti quanti, con la vita! L’ammiraglio vi farà fuori!” disse Shalulia dando un mazzo di chiavi in mano alla rossa.
 
“Robin, pensaci tu, io mi preoccupo di tenere buona questa!” disse Nami evitando accuratamente lo sguardo di Zoro.
 
“Si …” disse l’archeologa prendendo il mazzo di chiavi e andando a liberare dal collare prima Hoshi e poi quel ragazzo di nome Alex.
 
“Ehi …  ehi … tranquilla, ora arriverà Chopper e vedrai che è tutto a posto …” disse Rufy, cercando di tranquillizzarla, anche se lui era più agitato di lei.
 
“Mi fa tanto male la pancia … prima, mi ha colpita … ho paura, per il bambino …” disse la mora tra i singhiozzi.
Rufy digrignò i denti, guardando Shalulia tenuta sotto tiro da Nami e, sciogliendo l’abbraccio alla mora, si avvicinò verso il drago celeste.
Aveva un’espressione minacciosa dipinta sul volto, un espressione che avrebbe fatto crollare un palazzo. Metteva a dir poco paura …
 
“Tu …” disse il ragazzo di gomma con la voce che gli tremava e non di paura, ma di rabbia.
 
“Tu …” ripetè nuovamente ancor più adirato.
 
“Ricordati … ricordati che sono un drago celeste e non puoi toccarmi!” disse Shalulia, terrorizzata da quella faccia.
 
“E sai a me quanto me ne frega …” disse il capitano che ormai era a pochi passi da lei.
 
“Te lo lascio Rufy …” disse Nami, avvicinandosi alla ragazza mora seduta a terra.
 
“Tu .. non puoi toccarmi …” disse il drago celeste, tremando di paura.
 
“Te l’ho già detto, non me ne frega nulla di chi sei tu … la pagherai! CARAAAAA!!!!!” gridò il ragazzo di gomma sferrandole un pugno in pieno viso, che la fece volare contro un muro.
 
“Rufy …” dissero Nami e Robin, capendo ciò che il ragazzo stesse provando in quell’istante.
 
“E non credere che abbia finito … pagherai per tutto ciò che le hai fatto, per ogni singola lacrima che le hai fatto versare, pagherai per tutto!” disse avvicinandosi al drago celeste e afferrandola per il colletto del vestito, la tirò su di peso.
 
“Se ha perso MIO figlio, giuro che ti verrò a cercare all’inferno!!!!” disse il moro colpendola con quanta più potenza avesse e spedendola contro un altro muro che andò in frantumi, facendola finire sotto le macerie …
 
“Tieni Hoshi … indossa questo …” le disse Nami, dandole la sua felpa. La ragazza fece a mala pena in tempo a mettersela, che perse i sensi. Troppe emozioni, troppe lacrime, troppo dolore … per quel giorno aveva passato troppe cose ...
 
                                                                 ***
 
Sanji correva a per di fiato con in schiena Hoshi priva di sensi e ai lati Chopper con su di una spalla Usop e sull’altrq Alex, mentre dieto c’erano Robin e Nami . Gli era stato affidato l’incarico di portare le ragazze al sicuro prima che succedesse il gran casino. L’ammiraglio era arrivato e ora Rufy e gli altri erano impegnati a combatterlo.
 
“Maledizione! Come abbiamo fatto a cacciarci in questa situazione? Come?” chiese Sanji scuotendo la testa.
 
“E’ tutta colpa mia ragazzi …perdonatemi …” disse Nami con voce triste.
 
“No … Nami ….”  Disse Hoshi aprendo leggermente gli occhi e, per quanto ci riuscisse, accennò un sorriso.
 
“Hoshi …” disse la rossa guardando la ragazza che in quelle condizioni tentava comunque di tirarla su di morale. Era davvero una persona unica …
 
“Non … non …è colpa tua …. “ disse, prima dare una violenta spinta a Sanji, scendendo dalle sue spalle.
 
“Dobbiamo arrivare al più presto alla nave! Devo curarli!!” disse Chopper preoccupato per le sorti dei tre ragazzi, peccato che si accorse di Hoshi scesa brutalmente dalle spalle di Sanji, che testa calda!
 
“Hoshi! Che diavolo vuoi fare?” chiese Sanji, fermandosi di botto insieme a coloro con il quale scappava.
 
“Io … mi meraviglio di voi! Perché stiamo scappando? Gli altri dove sono?” chiese visibilmente preoccupata per le sorti dei compagni. Se tutto era andato come previsto era arrivato un ammiraglio. Sperava vivamente che avesse ritardato … lei li conosceva bene …
 
“Proprio due minuti fa … è arrivato uno strano ammiraglio che lanciava laser …” disse Robin, optando per dirle tutto. Mentirle sarebbe stato inutile.
 
Hoshi dal canto suo sgranò gli occhi a quelle parole. Non poteva essere …
 
“Kizaru …” mormorò appena, cominciando a correre nella direzione opposta con foga. Era visibilmente agitata e forse anche un poco disperata. Lui a differenza di Aokiji non aveva un briciolo di pietà.
 
“FERMA HOSHI!!!!” gridarono Sanji e Chopper, andando all’inseguimento della ragazza. Di conseguenza andò anche Alex, trovandosi privo di sensi sulla spalla di Chopper …
 
“Maledizione! Proprio ora che eravamo riusciti a scappare!” esclamò Nami, seguendo anche lei la giovane Ninja, insieme a Robin. Di certo non avrebbero lasciato una compagna sola.
 
E dopo una corsa affannata erano finalmente giunti nel loco, dove Brook stava tentando di proteggere a tutti i costi il povero Zoro, che risentiva ancora da Trhiller Bark … lui aveva preso molto più dolore a differenza di Hoshi, che era ormai quasi guarita. Rufy si trovava invece impegnato con una copia di Kuma, insieme a Franky, ma tutto sembrava inutile …
 
“RUFYY!” gridò Robin, essendo giunta sul posto insieme agli altri. Chopper posò il corpo di Alex poco distante da li, raggiungendo Brook, cercando di aiutarlo a proteggere Zoro.  Sanji posò invece Usop vicino ad Alex, andando da Rufy …
 
“RAGAZZI! L’ORDINE ERA DI SCAPPAREEE!!!” gridò il capitano a dir poco disperato. Stavano perdendo e non potevano far altro che fuggire …
 
“ Muori …” sibilò l’ammiraglio, pronto a spaccare la testa a  Zoro che si trovava proprio sotto di lui, con una pedata.
 
“KIZARU!!!!” gridò Hoshi con il fiatone, dovuto alla corsa e alle numerose ferite riportate.
 
“Uhm … ma guarda … la traditrice della marina … la principessa di Strawberry!” esclamò l’ammiraglio, ricordandosi bene di quella mocciosa, o meglio, di colei che si era trasformata in lei …
 
“ NON TOCCARLO!” gridò nuovamente, facendo un rapido scatto in direzione dell’ammiraglio, cercando di colpirlo con un calcio al viso che purtroppo non servì a nulla …era fatto interamente di luce, aveva ingerito un Rogia.
 
“Uhm … basta … direi che è ora di farla finita ….” Mormorò Kizaru, con il solito tono calmo, andando a trirar un colpo proprio dietro la testa della ragazza, che la fece volare contro una copia di Kuma con il quale Rufy stava combattendo.
 
“HOSHI!!!!” gridò il capitano disperato ormai, andando a recuperare la ragazza.
 
“Merda … Rufy … dobbiamo scappare di qui … l’ammiraglio … Kizaru … è troppo forte! Non ce la faremo!” disse agitata la mora, mentre si asciugava un rivolo di sangue che le usciva dalla bocca.
 
“Lo so … ci stiam provando … ma-“ non fa in tempo a finire la frase che afferrò il corpo della ragazza, facendo un rapido balzo verso destra, per evitare che la ragazza rimanesse coinvolta in un attacco portato dalla copia di Kuma.
 
“Hoshi! Devi scappare da qui! Va via! ANDATE TUTTI VIA! L’ORDINE E’ SCAPPARE!” gridò verso i compagni, cercando di far rimettere in piedi la sua fidanzata.
 
“ZOROOOOOOOOOOOO!” gridò Usop, ripresosi un pochino, sputando sangue a terra … il suo compagno era in pericolo, difatti non riusciva quasi più a muovere
 
Kizaru stava per tirargli il colpo di grazia, nessuno sa più come fermarlo ed è proprio ora che accade l’inaspettato … il rivestitore di navi, l’ex vice capitano di Gold D. Roger, spuntò fuori a sorpresa, salvando Zoro e cominciando a scontrarsi con Kizaru.
 
“ Scappate ragazzi …” mormora l’ex vice capitano di Gold D. Roger, cercando di tenere a bada l’ammiraglio della marina.
 
“RAGAZZI! SCAPPIAMO!” gridò Rufy, cercando di aiutare Hoshi a correre, cominciando la sua fuga, cosa che fecero tutti i compagni, cercando di scampare alla sconfitta certa. Peccato solamente che le due copie di Kuma tentarono di mettergli i bastoni tra le ruote a tutti i costi. Fortuna che sembra arrivare il Kuma originale … fortuna o sfortuna? Al destino decidere ciò …
 
“ Oddio … ma quanti ce ne sono …” disse Hoshi con tono spaventato, indietreggiando un poco insieme a Rufy.
 
“Maledizione … ma da dove saltano fuori?” si chiese il ragazzo, che ovviamente non si ricordava quello che li aveva attaccati a Trhiller Bark, essendo svenuto.
Al contrario, Hoshi e Zoro sembrano ricordarsi di costui, e anche molto bene!
 
“ Dove vi piacerebbe andare se doveste fare un viaggio?” chiese Kuma, comparendo improvvisamente di fronte a Zoro, Chopper e Brook.
 
“N-No!” esclamò lo spadaccino, sgranando gli occhi. Kuma allungò una mano, andando a toccare Zoro, che improvvisamente sparì, lasciando allibiti tutti i compagni.
 
“Z-Zoro …” balbettò Nami, mentre il labbro inferiore cominciava a tremolarle. Gli occhi le si inumidirono, cominciando a riempirsi di lacrime. Zoro era sparito e prima che lei riuscisse a chiaricici …
 
“ NOOOO! ZOROOOO!” gridò Rufy, sgranando gli occhi, ma tuttavia rimase immobile, senza muovere un singolo muscolo.
 
“Deve avere … una qualche abilità segreta …” mormorò Robin, cercando di scervellarsi.
 
“Ha chiesto dove gli piacerebbe andare se volesse fare una vacanza! E’ evidente che l’ha spedito da qualche parte con un abilità speciale!” disse Hoshi intelligentemente, o meglio, ci sarebbe arrivata anche Robin se solo avesse sentito la frase del pirata.
 
Kuma si avvicinò ad Usop, che pareva agonizzante a causa della ferità.
 
“USOPPPP!” gridò Nami, cercando di mettere in guardia l’amico, peccato solamente che Brook si frappose tra lui e l’orso, sparendo per salvare un compagno … la stessa sorte toccò anche a Sanji, Usop, Franky, Alex e Chopper … erano rimaste le tre ragazze più il capitano.
 
“NO! NO! NOOOOOOOOOOOOOOOO!” gridò Rufy, andando ad attivare la sua tecnica speciale, il Geard Secondo.
 
“Fermati … fermati … fermati … FERMATI!!!” gridò nuovamente Rufy, partendo all’attacco, lasciando Hoshi li per terra, con gli occhi sgranati. Il corpo del moro aveva assunto il solito colorito rossastro, andando a divenir praticamente incandescente.
 
“Nami! Scappiamo!” disse la giovane ninja, con le lacrima gli occhi, avvicinandosi a Robin e Nami, afferrandole per un polso.
 
“Ma … si!” tentò di dire la navigatrice. Ormai non c’era altro che potevano fare. Anche lei aveva il volto terrorizzato, come Robin e gli altri presenti. Erano spariti uno dopo l’altro, nemmeno il tempo di realizzare …
 
“ ALMENO VOI SALVATEVI! PAGHERAI BASTARDO!” gridò il capitano, prima verso le tre ragazze e poi verso di Kuma.
 
Non fece in tempo ad attaccarlo che si ritrovò davanti a Nami.
 
“AAAH!” urletto terrorizzato da parte della navigatrice, mentre indietreggiò un poco. Robin e Hoshi ai suoi lati.
 
“CAZZO! SCAPPATE!” gridò la ninja, tentando di attaccarlo, ma velocemente il componente della flotta dei sette si parò davanti alla navigatrice, facendo per colpirla con la sua mano.
 
“Rufy aiutam-“tentò di dire, con lo sguardo terrorizzato, verso il capitano che pareva correre verso di lei … peccato che la frase non venne mai terminata dalla ragazza, spedita anche lei in chissà quale parte del mondo.
 
“NAMIIIIIIIIII!”  gridò disperato il capitano, tentando di acchiapparla, ma niente … anche lei sparì senza che lui potesse fare nulla.
 
“NOOOO!” grido da parte di Rufy, mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime.
 
“Basta … SMETTILA TI PREGO!” sembrò quasi supplicarlo … un capitano che si abbassa a tanto, bhe … in questa situazone è necessario!
 
“ Rufy … ROBIN SCAPPIAMO ALMENO NOI!” urlò Hoshi, capendo i sentimenti del fidanzato. Veder sparire i propri compagni sotto i propri occhi non è una bella cosa per nessuno, tanto meno per il capitano …
 
“Dove vi piacerebbe andare se voleste fare un viaggio?” la solita domanda di Kuma, che questa volta si parò davanti a Nico Robin.
 
“WAAAAAAAA! LASCIALE STARE!!!!” il ragazzo di gomma ormai non ci vedeva più dalla rabbia e dalla disperazione, e con un ultimo tentativo provò a fare uno scatto verso l’archeologa, porgendole la mano … tutto inutile, anch’essa sparì sotto gli occhi di cappello di paglia, impotente di fronte a tanta forza …
 
Hoshi osservò la scena allibita, cadendo sulle ginocchia, con lo sguardo fisso nel vuoto e la bocca lievemente spalancata.
 
“N-No … n-non c-ci credo …” balbettò un poco, incredula di fronte alla scomparsa dei suoi compagni.
 
“Basta … basta … basta … BASTA!” singhiozzò il povero Rufy, inginocchiandosi a terra e cominciando a sbattere i pugni al suolo, con le lacrime che ormai gli rigano il viso.
 
“R-Rufy …” balbettò la ninja, voltando lo sguardo terrorizzato verso di lui, mentre Kuma pareva averla puntata …
 
“No … anche lei no … NON TE LO PERMETTERO’!!!!” gridò furioso il ragazzo di gomma, attivando nuovamente la sua speciale tecnica, il Gear Second, aumentando velocità e potenza. Altro rapido scatto, tentando di porgere la mano verso la ragazza.
 
“Non mi lasciare …” sibilò la mora, allungando un braccio verso il fidanzato, tentando di afferrare la sua mano, guardandolo con occhi carichi di terrore … e lui non potè resistere a quello sguardo, il cuore gli si strinse in una morsa, mentre anche la persona più importante spariva sotto i suoi occhi …
 
Cadde sulle ginocchia, andando a piegar il busto in avanti, mentre i palmi delle mani si poggiarono sul terreno … le lacrime ormai uscivano dai suoi occhi senza fermarsi …
 
“Non sono neanche riuscito a salvarli, neanche uno!” si disperava, mentre Kuma si avvicinava finalmente a lui.
 
“Non ci vedremo mai più cappello di paglia … questo è un addio …” disse il membro della flotta dei sette.
 
“YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!” urlo di disperazione, prima di sparire anche lui, finendo chissà dove …
 
 Ed ecco che ora la ciurma di cappello di paglia era sparpagliata per il mondo …. Era giunta la fine per loro?
Il destino è strano, si diverte a giocare con la sorte delle persone, ti illude, fino all’ultimo, facendoti credere che vada tutto bene, mentre poi alla fine, scopri che va tutto uno schifo, ma quando te ne sei accorto, è ormai troppo tardi …
 
                                                     ***
 
Tre giorni dopo …
 
“ Ma … dove mi trovo? E’ forse un sogno?” si chiese una giovane ragazza, mentre apriva gli occhi lentamente. Per quanto era rimasta priva di sensi? Bhe …parecchio.
 
“ Ma … RUFY? AMICI MIEI?” gridò tutto d’un tratto, ricordandosi di cià che era successo. Quel Kuma … li aveva fatti sparire uno dopo l’altro, mandandoli chissà dove.
 
“Eh? Hoshi?” Chiese una voce da dietro un albero, notando la ragazzina sdraiata a terra, confusa, spaurita, triste …
 
“C-Carl?” Chiese la principessa, girandosi verso quella voce che avrebbe riconosciuto ovunque. Come poteva dimenticarsi di suo cugino? Di colui al quale aveva lasciato il suo regno?
 
“ Cuginetta, cosa ci fai qui?” le chiese sorridente, mentre si avvicinava a lei, tendendole una mano così da aiutarla ad alzarsi.
 
“Io … ero nell’arcipelago Saboody … non dovrei essere qui! I miei compagni mi aspettano!” esclamò disperata, mentre fissò il cugino con gli occhioni lucidi, piena di ferite. Il suo corpo avrebbe resistito ancora a breve ...
 
“Calmati Hoshi … sei a Strawberry … sei a casa, non la riconosci? La tua isola, il tuo regno! Non preoccuparti … se vuoi tornare dai tuoi compagni ti daremo una mano noi, cosa ne pensi?” gli chiese il ragazzo continuando a sorriderle, mentre attendeva che afferrasse la sua mano.
 
“Ok Carl … andiamo …” disse quasi in un sussurro, afferrando la sua mano. E forse fu questo il suo più grande errore, dar fiducia alla figura di colui che sembrava suo cugino … tutto divenne nero e una sottospecie di essere dalle sembianze disumane comparve davanti alla ragazza, stringendole il braccio nella sua morsa.
“Ma … TU NON SEI CARL!” gridò improvvisamente, cercando di tirargli un calcio, ma niente, sembrava essere intagibile, come se avesse mangiato un logia.
 
“ Infatti … io non sono Carl …. Sono colui che racchiude i tuoi incubi … sei finita sull’isola dove i tuoi peggiori incubi diventano realtà!” esclamò l’oscuro figuro, ridendo malvagiamente.
 
“No… tu non sei reale!” gridò la mora, andando a fare un piccolo sorrisino.
 
“Questo lo dici tu principessa … osserva, guarda, quella è Strawberry, è il tuo regno … distrutto dalla furia distruttiva di Gairo!” disse l’essere, andando a ghignare sadicamente.
 
“Gairo è morto … non mi inganni, SO CHE NON SEI REALE!” urlò la ragazza, andando a socchiudere gli occhi, per poi riaprirli e trovarsi in un isola completamente deserta. Evidentemente aveva creduto in se stessa, aveva capito che tutto ciò che stava vedendo non poteva essere una cosa vera …
 
Si portò le mani sul ventre leggermente rigonfio, andando a sorridere tra se e se.
 
“Almeno tu dovresti stare bene … sono sola, è vero … ma tu … mi darai la forza di andare avanti …” il tutto venne detto quasi in un sussurro, mentre calde lacrime le rigavano il viso.
 
1 mese dopo ….
 
“WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!” gridò la povera principessa oscura, mentre un gruppo di rinoceronti la stavano inseguendo.
 
“AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!” gridò nuovamente, cercando di correre alla massima velocità. Cavoli se sembravano imbattibili! Era riuscita a metterne K.O. solo una cinquantina! Quel bimbo che portava dentro di lei la stava debilitando al punto di non riuscire più a combattere.
 
“PIU’ VELOCE! PIU’ VELOCE! PIU’ VELOCE!” continuava a gridare, mentre quei cosi la stavano quasi per raggiungere. Oddio, sembrava proprio la fine, eppure, qualcosa o meglio, qualcuno, sembrava voler intervenir in suoi aiuto.
 
“Tecnica a due spade! Takanami!!!” gridò una voce di un ombra avvolta nell’oscurità, facendo fuoriuscire un attacco di spirito che spazzò via i rimaneni rinoceronti, lasciando sbigottita la povera moretta.
 
“Io … questa tecnica la conosco!” esclamò, fermandosi di botto, cercando di riconoscere quella figura nel buio.
 
“Tutto bene … Hoshi?” chiese quella persona, cominciando a fare qualche passo in sua direzione.
 
“ Non dirmi che … ZORO!” esclamò la principessa, facendo un balzo verso l’amico, andando a stritolarlo in un abbraccio.
 
“Evitiamo questi slanci di affetto …” ruggì lo spadaccino, storcendo la bocca.
 
“Non sai che bello rivederti! Credevo che non vi avrei mai più ritrovati!” esclamò la rgazza, con piccole lacrime che le rigavano il volto.
 
“ Nessuno ha pensato che quel vecchio aveva diviso una vivre card tra tutti? E’ così che ho ritrovato te, Nami e Nico Robin!” asserì l’uomo, indicandogli due donne nel buio.
 
“Hoshi!!!” disse Nami, correndo verso la sorellina.
 
“Piccoletta …” mormorò Nico Robin, facendo un leggero sorriso.
 
“WAAA! SORELLONEEEE!” gridò la mora, buttandosi letteralmente tra le braccia delle due, presa da uno slancio d’affetto improvviso.
 
“Credevo che non vi avrei riviste mai più!!!” esclamò, abbracciandole con foga.
 
“Smettila di dire queste cose … lo sapevi che prima o poi ci saremmo rincontrati … e ora! Andiamo a recuperare la Sunny! Non dista molto da quest’isola … dopo di che, recupereremo tutti gli altri … compreso il tuo Rufy!” disse Nami, tirando fuori la linguetta.
 
E così, uno dopo l’altro, riuscirono a ritrovare ogni singolo compagno, tutti, tranne Rufy …
 
                                                     ***
 
Cinque mesi dopo ….
 
-Riuscirò a ritrovarvi amici, ve lo giuro ….-
 
“FERMATi MALEDETTO!” gridò un uomo, inseguendo un ragazzo dal cappello di paglia che era scappato da un ristorante senza pagare.
 
-Ormai ho girato tantissime isole! Perché ancora non li ho trovati? Perché? Sono sette mesi che giro! Diamine! A quest’ora dovremmo essere tutti insieme a festeggiare per essere tutti vivi e la gravidanza di Hoshi dovrebbe essere giunta quasi al termine … perché ancora non li ho trovati? Perché? Perché?- pensava Rufy. Questi erano i pensieri che ormai lo assillavano da ben sette mesi, da quando quel Kuma l’aveva sparpagliati per il mondo.
 
“VUOI FERMARTI RAGAZZINO!!!” gridò il proprietario del ristorante che rincorreva Rufy da diversi minuti, ma il ragazzo di gomma aveva tutt’altri pensieri per la testa.
 
-Dovrei essere quasi giunto alla barca che ho rubato alla marina! Anche su questa isola non ci sono, perciò devo continuare a viaggiare!- pensò Rufy determinato, ma subito si rattristò.
 
-Ma chi voglio prendere in giro … non so neppure dove sono, non so nemmeno se sto girando in tondo, senza i miei compagni di ciurma non vado da nessuna parte …- pensò nuovamente, saltando sopra la sua barca della marina e salpando. In quei mesi aveva rischiato di naufragare più volte, ma il desiderio di ritrovare i suoi compagni superava qualsiasi cosa.
 
-Hoshi … dove sei?- pensò il ragazzo guardando il cielo. Le  nuvole si muovevano velocemente, creando strani giochi ottici … gli mancavano i suoi compagni, gli mancavano da morire. Cinque mesi erano tanti, troppi per lui …
 
Con mille pensieri che gli giravano per la testa, si addormentò, pensando a loro, come sempre, ma soprattutto pensando a lei, il suo pensiero fisso da mesi ….
 
                                                   ***
 
Mille voci gli giunsero all’orecchio, voci che lui conosceva bene. Non era possibile, erano loro! Quante volte aveva sognato questo momento? Quante? Troppe, impossibile contarle tutte…
Aprì gli occhi, sperando di trovarsi di fronte i suoi compagni, ma niente di tutto ciò accadde. Non c’era il cuoco provolone, non c’era la navigatrice isterica, non c’era l’archeologa tranquilla, nemmeno la renna timida, lo scheletro canterino, lo spadaccino orgoglioso, il cecchino fifone, il carpentiere ballerino, la ninja che gli aveva rubato il cuore … non c’era nessuno di tutti loro, era rimasto solo ….
 
“Hoshi….” Disse il moro, chiudendo gli occhi e cercando di immaginarsi il viso di Hoshi, sorridente e perfetto come sempre. Era così bella, così perfetta, così … così … non aveva parole per definirla, sapeva solo che in quel momento voleva solo stringersela tra le braccia, coccolarla, infonderle coraggio, amore …
 
“Rufy …” disse una voce alle sue spalle. La sua immaginazione gli stava giocando proprio brutti scherzi… si trovava in mare aperto, anche se lo desiderava con tutto il cuore era impossibile che i suoi ciurmati fossero li. Doveva rassegnarsi, ci avrebbe impiegato troppo tempo a ritrovarli o non l’avrebbe addirittura mai più rivisti …
 
“Rufy!” disse di nuovo quella voce. Era … angelica … e questa volta il suo tono era un po’ tremante. Non poteva essere reale, era sicuramente frutto della sua immaginazione! Doveva smetterla i illudersi, si faceva solamente del male.
 
“RUFY!!!!” gridò questa volta la voce alle sue spalle. Qualcuno l’abbracciò da dietro, avvolgendolo in un caldo quanto tenero abbraccio. Quella sensazione … non poteva essere altri che lei …
Girò piano la testa, lentamente. Aveva paura di starsi immaginando tutto, di ricevere un'altra volta una delusione e questa volta non avrebbe retto il colpo …
 
“Mi sei mancato Rufy … tanto ….” Disse sempre quella voce. Poteva sentire una grossa pancia aderire sulla sua schiena e sentiva anche delle calde gocce salate inumidirgli la spalla. Questo non era un sogno! Era la realtà.
 
Girò completamente la testa, potendo finalmente scorgere la figura di una ragazza.
 
“H-Hoshi?” disse incredulo, mentre sentiva che gli occhi gli si stavano inumidendo. Sperava solamente che tutto ciò non fosse un sogno…
 
“Si amore, sono io, sono io! Finalmente ti ho trovato! Ti abbiamo trovato!” disse poggiando la testa su una sua spalla, mentre calde lacrime le cadevano dagli occhi nocciola.
 
Il moro si girò, potendo finalmente osservare la sua amata in tutto il suo splendore. In quei cinque mesi di tempo era diventata ancor più bella se possibile e il pancione, dove stava crescendo suo figlio, le donava terribilmente …
Quanto aveva aspettato questo momento, quanto aveva desiderato abbracciarla, quanto aveva desiderato riassaporare a pieno il suo odor di fragola, quanto aveva desiderato solo poterla guardare in quelle iridi nocciola che gli avevano fatto perdere la testa.
 
“Io … non ci credo, dimmi che non è un sogno …” disse il ragazzo dandosi più volte dei pizzicotti, ma lei rimaneva la, fissa davanti a lui che lo guardava con gli occhi velati di lacrime e un espressione di pura felicità sul volto.
 
“Non è un sogno, capitano ….” Disse Nami, affiancando l’amica. Il ragazzo guardò più in la e poté scorgere la figura di tutti i suoi ciurmati … c’erano tutti, non mancava nessuno e c’era anche la loro amata nave! Non era possibile, come diavolo avevano fatto a ritrovarsi tutti? E perché lui era stato l’ultimo?
 
“Rufy!!!” disse la mora scoppiando in lacrime e buttandosi letteralmente tra le braccia del ragazzo. Nascose il viso tra i suoi pettorali, cominciando a singhiozzare.
 
“Mi sei mancato da morire amore! Ho avuto paura! Avevo paura di perderti, ho avuto la stessa paura che ho provato ad Impel Down!” disse la ragazza singhiozzando.
 
Il moro, altro non potè fare che alzare un braccio e portare una sua mano sopra la testa della ragazza, accarezzandogliela, mentre l’altra la strinse in un forte abbraccio, per quanto il pancione permettesse.
 
“Anche tu mi sei mancata da morire … amore ….” Disse il ragazzo di gomma, mentre una calda e solitaria lacrima gli solcava il viso.
 
“Ho capito che senza di te non posso stare … tu ormai sei come una droga per me, non permetterò mai più a nessuno di separarci, mai più … lo giuro ….” Disse il ragazzo in tono dolce. Non c’era che dire, Rufy aveva finalmente capito appieno il significato della parola ‘amore’.
 
 
E così si conclude questa storia ricca di emozioni …. O forse no?
 
 
“Weeeeeeee! Weeeeeeeeeeee! Weeeeeeeeeeee!” un pianto di bambino proveniva dall’interno di una stanza, mentre fuori c’era la maggior parte della ciurma ad attendere che qualcuno uscisse per fargli sapere qualcosa. La figura di Chopper si intravide mentre apriva la porta, uscendo con un bel sorrisone.
 
“Complimenti Rufy! Sei diventato papà di un bellissimo maschietto!” esclamò, indicandosi Hoshi distesa sul letto, con un bel bimbo in braccio dai capelli neri neri, con gli occhi uguali a quelli della mamma … un nocciola intenso!
 
“ Ha ha! Che bello! Chissà se mangia come me!” disse il ragazzo di gomma, con un sorrisone a trentadue denti.
 
“Come si chiama Hoshi?” le chiese tutto pimpante, non vedendo l’ora di sentire il nome deciso dalla ragazza.
 
“Io avevo pensato di chiamarlo … Shanks, che ne pensi?” gli chiese, facendogli un debole sorriso.
 
E il nostro capitano non potè far altro che saltare di gioia, nel mentre tutta la ciurma festeggiava il lieto evento… un re dei pirati, papà … chissà quanti casini ci sarebbero stati d’ora in poi su quella nave, ma questa è un’altra storia, che forse in futuro si racconterà … per ora l’avventura di Hoshi termina qui … ma abbiamo ancora una cosa in sospeso, Alex? Che fine ha fatto? Semplicemente è stato ritrovato dalla sua ciurma e gira per i mari nella speranza di rincontrare Hoshi, anche lui colpito da quella stramba ragazza … possiamo finalmente mettere la parola fina a questa storia signori!
 
 
The End!!!




Ehm ............... ehm .......................... .-. Ho deciso di postare l'ultimo capitolo, anche se avevo perso la voglia di scrivere. Il blocco dello scrittore.Perdonatemi per l'attesa, ma alla fine è giunto il The End. Spero comunque che a qualcuno sia piaciuta, anche se sto migliorando il mio modo di scrivere. Quando avrò raggiunto un buon livello magari scriverò altre storie, per ora ... Bye!


:P  By Vegetina

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=319567