Star trek assemble: ep.8:il giorno del giudizio

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una promozione inaspettata ***
Capitolo 2: *** la Defiant ***
Capitolo 3: *** c'è un sopravissuto ***
Capitolo 4: *** un traditore delirante ***
Capitolo 5: *** servono misure più drastiche contro il nemico ***
Capitolo 6: *** la terra è salva ***



Capitolo 1
*** una promozione inaspettata ***




La mattinata era trascorsa nella noia più assoluta. Jim Kirk fissava lo schermo: una distesa di  stelle che gli   veniva incontro come lucciole su un panno di velluto nero. Sempre uguali e così ipnotiche che le sue palpebre stavano lentamente calando. Sentiva la testa pesante e avrebbe voluto tanto appoggiarla alla testiera e dormire sognando qualcosa di più eccitante del rapporto che teneva in mano da tempo e ancora non aveva letto. Poi finalmente  un diversivo. Loki  salì  sul ponte. Il  capitano  si  risvegliò e  afferrò  la scatolina che aveva covato dentro la poltrona per tutta la mattinata. Prese Loki per  un braccio  e  lo  condusse  in sala tattica. E  gli porse  la scatolina. Loki  era stupito. Era certo  non fosse  il  suo compleanno. Forse  non lo  era.....Dopo  tutto aveva più di un migliaio  d’anni, come poteva ricordarsi  quando  era  nato! Afferrò la scatolina e  la aprì in preda alla curiosità.All’interno  c’erano  delle mostrine da polso  da applicare sulla divisa. Erano  quelle da tenente..Fissò  Jim  con le sopracciglia aggrottate. Era forse  uno  scherzo? Era  lui  quello  che faceva gli  scherzi, non viceversa!
"Sul  serio ?"
"Si, sei  stato promosso  tenente , per eroismo  sul  campo. Naturalmente dovrai terminare con successo i corsi dell'accademia, questo è sottinteso!"
Loki afferrò il volto di Jim e gli  stampò un lungo bacio appassionato."Grazie, tesoro!"
"Io ho solo fatto la domanda, ma la promozione è stata approvata da qualcuno molto in più in  alto di me".
"Ti  sono grato lo stesso,era diventato imbarazzante per me essere l'ultima ruota del  carro."
"Capitano?"La voce di   Uhura li interruppe attraverso  l’interfono."Ricevo una chiamata di  soccorso automatica"
Kirk sentiva che la giornata si stava facendo  più eccitante.  "Allora che aspettiamo ,trasmetti le coordinate al timoniere. Massima velocità." ordinò attraverso  l’interfono.
"Dettagli?"chiese ricomparendo sul ponte.
"E' in codice della flotta astrale. E il  numero  di  identificazione della nave che lo ha lanciato, è quello  dela Defiant ." rispose Uhura dopo una breve indagine."La Defiant,una delle nostre navi  gemelle, al  comando  del  commodoro Matt Decker." puntualizzò Spock pignolo  come al  solito."Ipotesi sull'emergenza?" chiese Kirk."Siamo ancora troppo  distanti per un 'analisi sensoriale." rispose Spock."Sulu appena siamo abbastanza vicini entriamo in allarme giallo." ordinò il  capitano .Sulu  annuì e  digitò sulla sua consolle il  comando per la massima velocità  curvatura.Le stelle scomparvero  dallo  schermo trasformandosi in un arcobaleno  di  colore.

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Un 'ora più tardi, usciti  dalla curvatura, Kirk  contemplava una stella attorno  alla quale orbitava una scia di  detriti ."C'è  qualcosa di  strano, secondo il  computer questo sole  è L-370." gli comunicò Spock che fissava il  suo monitor,con un sopracciglio inarcato. ."Interessante, e allora." replicò il  capitano  seccato  dall'attitudine del  vulcaniano a  elargire informazioni  col  contagocce." Dovrebbero  esserci sette pianeti di cui uno  abitato, intorno  a questa stella." spiegò Spock  con condiscendenza. Kirk occhieggiò ancora i  detriti ed ebbe un pessimo  presentimento."Magari il  computer ha calcolato male la posizione."
Spock ora aveva  l'aria di uno  a cui  è  stata fatta un'offesa personale."Il  computer non può  sbagliare."
"Va bene allora, stai  cercando  di  dirmi  che, i pianeti,  compreso  quello  abitato, ora sono  ridotti a quelle briciole che vediamo  galleggiare qua attorno?"
"Parlando in termini  assai poco  scientifici ....si!"
"Ma che diamine....?" Kirk  fissava lo  schermo  a bocca aperta.
Sul ponte calò il  silenzio fino  a quando  non fu  Uhura a interromperlo."Capitano il  segnale della Defiant ora è  forte e chiaro  viene proprio  dalla massa dei  detriti."
"Sulu  avanti piano, fino a che non riusciamo  a scorgerla."
Il timoniere eseguì l'ordine fissando lo  schermo con cautela pronto a una manovra improvvisa per evitare i detriti più grandi  che potevano mettere a dura prova gli  scudi  dell'enterprise. Dopo un tempo  che a tutti parve interminabile, la Defiant comparve sullo  schermo. Come aveva puntualizzato  Spock era identica all'enterprise,ma era priva di vita. Tutte le luci sullo  scafo  erano  spente e la sua posizione era innaturalmente inclinata. Galleggiava nello  spazio come un relitto alla deriva.
"Spock , segni  di vita?"
Il  vulcaniano  si  chinò  sulla sua consolle per digitare un comando."Uno  debole"rispose .

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Capitolo 2
*** la Defiant ***


"Spock, sulla Defiant c'erano più  di  400 persone e su quel  pianeta abitato?" il capitano  Kirk  era sconvolto.
"Almeno un miliardo, capitano"
"Cosa può aver causato tanta morte e distruzione?"
La domanda di  Kirk  cadde nel  vuoto, Spock  stava per rispondere con la consueta formula, "dati insufficenti", ma comprese che  non era la circostanza giusta . Kirk  riusci  a superare lo  sgomento  e ritrovò  la solita efficienza.
" Il  computer della Defiant può  aver registrato  dei  dati ?"
"Sicuramente, ma non riesco  ad interfacciarmi, deve essere fortemente danneggiato" spiegò  il  vulcaniano.
" Come sono  le condizioni della nave?"
"Lo  scafo  presenta estese bruciature da plasma, all'interno i motori  sono  spenti e l'energia è  prosciugata, il  sistema di  sostentamento  è  al  minimo, credo  che l'aria sia ancora respirabile ma deve essere decisamente pesante e la temperatura è sui  quanta gradi, il  sistema di  condizionamento  è  bloccato."
"Ecco i punti  essenziali  della nostra missione: scendere sulla Defiant, e soccorrere il  ferito, recuperare i  diari  della nave, e se possibile rimettere in  funzione i  motori per poterla trainare via. Mi servirà un medico, un ingegnere e un esperto di  computer."
Spock  si  alzò  dalla sua postazione pronto  a seguire Kirk.
"Non  questa volta amico, se ciò che ha fatto  questo , qualunque cosa sia, torna, voglio  che tu  sia a bordo  e pronto  a portare l'enterprise il più lontano possibile. Uhura,voglio  Scott, McCoy , in sala teletrasporto."ordinò Kirk .
Uhura annuì mentre Spock  prendeva il posto  di Kirk  sulla poltroncina del  capitano. Poi il  capitano fece cenno  a Loki di  seguirlo.

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Gi  altri  due  ufficiali  attendevano  Kirk  in sala teletrasporto, ciascuno  con la   borsa di  attrezzi  a tracolla e una potente torcia in mano. Loki  porse una torcia anche a Kirk.
"Signori, ci  materializzeremo in un luogo pieno  di potenziali pericoli, cerchiamo  di  essere rapidi  e efficienti. Scott tu  vai in sala macchina e scopri  lo  stato  dei  motori, cerchiamo  di  ridare energia alla nave. Bones tu  devi localizzare l' ultimo  segno  vitale presente a bordo, tu Loki  cerca di  estrarre dal  computer i  diari  di  bordo, ci occorrono risposte. Dobbiamo  sapere cosa ha causato  questa catastrofe. Energia signor Kyle." ordinò  dopo  che si  furono  sistemati  sulla pedana del  tetrasporto.
Il luccichio  li  avvolse e i  quattro  si  materializzarono  nel  buio  più  totale della sala teletrasporto  della defiant. L'aria era pesante e respirare era un compito  alquanto  faticoso. Loki  si  sentì  immediatamente a disagio  per la temperatura elevata. Data la sua vera natura di  gigante di  ghiaccio,  il  caldo, non era quello  che lo  metteva più a suo  agio.  
" Vado in sala macchine , appena mi  sono  fatto un quadro  della situazione vi  chiamo." annunciò Scott facendosi  strada alla luce della sua torcia.
Bones invece usava la torcia per leggere le indicazioni sul suo  tricorder." Pare che il  segno  vitale sia sul ponte di  comando."
"Andiamo " suggerì Kirk muovendosi con cautela.
Loki sentiva il  suo  respiro farsi sempre più faticoso mentre il  sudore gli  appiccicava la divisa al  corpo.Quando arrivarono sul  ponte si  scorsero  subito  qualcuno  sulla poltroncina del  comandante. Kirk puntò la torcia sull'uomo illuminando il  volto  granitico  del commodoro Matt Decker. McCoy premette le dita sul  collo ,poi scosse il  capo.
" E' morto" comunicò agli  altri." Non era lui il  segno vitale"aggiunse perplesso.
Poi  si  avvide grazie alla luce della torcia, che c'era un corpo  disteso sotto la postazione dell'ufficiale scientifico.
"E' lui, datemi  una mano a portarlo in un posto più confortevole" Kirk afferrò l'uomo incosciente per i piedi mentre McCoy lo prendeva sotto le ascelle e lo  deposero  al  centro  del ponte dove McCoy cominciò a fare scansioni col  suo  tricorder.

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Capitolo 3
*** c'è un sopravissuto ***


"Loki ,puoi iniziare a lavorare al  computer?"chiese Jim .
Loki gli  fu  quasi  grato per l'opportunità  di  sedersi: sentiva le gambe farsi  molli  e la testa pesante. Il caldo  lo  stava letteralmente uccidendo. Con  la vista annebbiata collegò una batteria alla consolle e quando  questa si  accese, cominciò a lavorare sul  computer.
"Buone notizie Jim. L'ho  stabilizzato, le sue condizioni  non erano  così  gravi, tra qualche minuto  cercherò  di  risvegliarlo." riferì  McCoy.
In quell'istante il  comunicatore trillò.
"Capitano, qui  è  un disastro, farò  quello  che posso per ripristinare almeno il  sitema di  sostentamento  vitale e l'energia di propulsione." annunciò  Scott chiaramente sconsolato.
"Va bene  fai  del  tuo  meglio  come al  solito." lo  incorraggiò  Kirk. Loki stava lavorando  al  rallentatore, recuperare le memorie del  computer in condizioni normali  gli  avrebbe richiesto pochi minuti  ma con la testa confusa dal  caldo ci impiegò parecchio di più . Poteva sentire Jim  che lo  sbirciava, impaziente, da sopra la spalla in attesa di un risultato. Finalmente sul monitor della postazione riuscì  a far comparire i  diari  di  bordo della Defiant.
"Diario  del  capitano, parla il  commodoro Matt Decker. Arrivati  alla stella E-370, intorno  alla quale orbitano sette pianeti,  di  cui  uno  densamente popolato,  ci  siamo  trovati  di fronte questa.....cosa ....di  natura sconosciuta. Non so  neppure come definirla....entità  ....astronave...io l'ho  soprannominata la macchina del  giudizio  universale."La voce di Decker era concitata." La macchina si è diretta  verso il pianeta più esterno e lo ha letteralmente triturato colpendolo con raggi  di  plasma. Non mi  resta che una soluzione, sparare tutto il nostro arsenale dentro l'imboccatura della cosa. Il primo  ufficiale Durant ha suggerito  di  far  evacuare la nave. Prima di  tentare un 'attacco, teletrasporteremo  tutti  sul  terzo pianeta, quello  abitato "
"Quale terzo pianeta, qui non ce n'è più neppure uno."commentò  McCoy intento  a fare analisi  cliniche sul  corpo  di  Decker.
"Almeno ora sappiamo  che fine ha fatto l'equipaggio  della defiant. "rispose Kirk . "Sono tutti  morti!" fu la tragica conclusione.
" Abbiamo lanciato tutti i siluri fotonici  che avevamo  a bordo, ma questo non ha fermato ..la cosa. Siamo  stati colpiti dal plasma e ora tutto  quello che possiamo  fare è  vedere il pianeta con i  suoi  abitanti, e il  mio equipaggio, fatto  a pezzi  dall'ordigno infernale." La faccia di  Decker era contorta dalla rabbia e dalla paura.
" Mio  dio  cosa deve aver patito. " commentò McCoy compassionevole.
In quel momento un lamento li interruppe. Il medico  si  chinò prontamente sul  suo paziente.
"Cosa  succede?” mormorò l'uomo  confuso.
"Stia tranquillo signor Durant è salvo, siamo  dell'enterprise e appena possibile la porteremo  via di  qui." lo  rassicurò McCoy.
"L'ordigno....l'equipaggio...."borbottò l'uomo cercando di rialzarsi.
" Mi spiace non c'è stato niente da fare."lo informò Kirk .
L'uomo  crollò  di  nuovo  a terra sopraffatto  dalla notizia.
" Stiamo cercando  di ottenere i  dati  dei  sensori  per stabilire la rotta seguita dall'ordigno  e per trovare un modo  per distruggerla. Spero  che lei possa aiutarci." Durant  si  era di  nuovo  rialzato  e sembrava aver superato  l'attimo  di  disperazione."Farò tutto  quello  che posso  lo  devo  ai  miei  compagni  e al  mio  comandante".
"Jim..." sospirò  Loki allo  stremo  delle forze.

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Capitolo 4
*** un traditore delirante ***


Kirk  si  avvicinò  a Loki " Tutto  ok?" chiese osservando il  sudore copioso  e il  suo  volto più pallido del  solito.
"Io ...." Loki  voleva dire qualcosa ma  i pensieri si  stavano  affastellando  nella sua testa. Poi tutto prese a vorticargli  attorno e si  accasciò, prontamente sorretto  da Kirk .
"Bones , presto."
Il   dottore corse a vedere cosa succedeva.
"Scotta è  bollente. " esclamò Kirk  spaventato.
"Si, è in ipertermia. Pare sia sensibile all'elevata temperatura, aiutami  a sdraiarlo "
I due uomini  afferrarono il  corpo  di Loki  e lo  deposero  sul pavimento  poi  il  dottore estrasse dalla sua borsa una sacchetto  di  ghiaccio  istantaneo, lo  scosse e lo  poggio  sotto  la sua nuca perchè lo raffreddasse rapidamente.
"Forse è meglio  che lo riportiamo a bordo  dell'enterprise e facciamo  scendere Spock ."suggeri McCoy.
" A proposito, con questo buio non vedo  granchè ma il  commodoro Decker ha il  cranio  fracassato  e se era sulla poltroncina non capisco come abbia potuto infliggersi una simile ferita. "
"Che vorresti dire? Che è stato  assassinato, e da chi? Qui  c'erano  solo  due persone." obiettò Kirk.
La risposta non si  fece attendere. In quel momento,grazie all’impegno  dell’ingegnere Scott,  si  riaccesero  le luci, rivelando  che Durant impugnava una pistola.
"Che diamine...." imprecò McCoy  sgomento.
"E' stato lei? '"quella di  Kirk era una domanda retorica ovviamente.
"Quello  stupido  di Decker voleva far esplodere la Defiant nella bocca dell'ordigno, così  l'avrebbe distrutto." rispose Durant fissandoli con sguardo allucinato.
"E lei  non vuole che sia distrutto?" chiese Kirk  allibito.
"L'ordigno è  diretto  verso  la Terra....quale occasione migliore.....”
"Occasione migliore....per cosa?” replicò  McCoy confuso.
Quell’uomo  doveva essere  impazzito. Era, chiaramente, affetto  da  qualche forma di  stress post traumatico. Non poteva dargli  torto  dopo  ciò  che aveva visto, ma  se era stato  veramente responsabile della morte di  Matt  Decker,  non poteva neppure  giustificarlo.
”Per distruggere la terra, e porre fine al dominio della federazione.”
Ora  McCoy  era certo  che  l’uomo  stesse delirando.
”La federazione è come quel mostro là fuori, inghiotte i mondi, facendoli suoi, sottomettendoli alle sue leggi, alle sue tradizioni e cancellando ogni peculiarità che li rende  unici. E’ la fine della diversità cosmica,è una forma di tirannia e noi la fermeremo.”
”Noi? Chi le ha detto  queste cose signor Durant?” ora  Kirk cominciava a sospettare che l’uomo agisse sotto il controllo di  qualcosa di oscuro  e molto potente.
”Il profeta....”rispose   lui al culmine del suo  stato allucinatorio.
Poi puntò l'arma all'altezza della testa dei  due uomini  e prese la mira. Il  sibilo  di uno  sparo  risuono sul ponte deserto  seguito  dal  tonfo  di  un corpo  che si  accasciava al  suolo.Kirk  e McCoy  sospirarono  di  sollievo. Loki  aveva riacquistato  conoscenza e aveva trovato  la forza di puntare il  suo  phaser e sparare a Durant. Kirk si  accuccio  vicino  a lui  e gli  scostò i  capelli umidi  dalla fronte.
"Come ti  senti ?"
"Un  pò  meglio." rispose lui lasciando  cadere l'arma sul  pavimento.
"Ti faccio tornare a bordo."
Loki  scosse il  capo  "Ce la faccio lo  assicurò  eppoi  sento  già  più  fresco."
"E  vero." Kirk  sentiva che l'aria non era più  così stagnante. Aprì il  comunicatore."Scott è  opera tua la magia?"
"Si  capitano, ho  rimesso in linea il  sistema di  sostentamento  vitale grazie all'energia di  riserva e ora sto  lavorando  ai motori." rispose l'ingegnere.
"Continua così."si complimentò Kirk  chiudendo la comunicazione." Quindi l'ordigno fa rotta verso la terra."
" Si era quello che volevo dirti prima di  svenire, l'ho estrapolato  dai diari di  bordo." confermò Loki.
Kirk aprì di nuovo la comunicazione."Spock  qui la  Defiant mi  sentite?"
"Si  capitano" rispose il  vulcaniano.
"Fate immediatamente rotta verso la terra per intercettare l'ordigno e avvertite starfleet che mandino  rinforzi."
"Ok, vi  tiro  fuori  di li."rispose Spock.
"Gli altri , ma non me. " replicò Kirk .
"Che vuoi fare ?"chiese Loki  con un filo  di  voce.
"Forse dovremo usare il piano  di  Decker, far esplodere la defiant nell'ordigno. Cercherò di riattivare i  motori e se sarà necessario userò questa nave."
Loki lo fissò sconcertato."Sei pazzo, non riuscirai mai a riattivare i motori da solo."
"Non chiederò certo  a Scott di rimanere."rispose Kirk .
"Non è necessario resto io."
Kirk scoose il  capo. "Non ci pensare proprio .
"Loki gli  afferrò gentilmente il  volto ." Rimetterò in moto  questo  relitto, e ce ne andremo di  qua ...insieme"

Kirk si  arrese. "Ok , ce la faremo vedrai." gli  assicurò dandogli un bacio sulla fronte."Spock, porta via McCoy e Scott e procedete col piano."ordinò  nel  comunicatore.
"Fa attenzione."gli  gridò il  medico mentre la luce lo  avvolgeva riportandolo  sull'enterprise.
"Pare che ora tocchi  a noi ,andiamo  a vedere a che punto  era Scott con le riparazioni e speriamo che questa carretta torni in vita."
Loki era ancora barcollante ma aveva ritrovato il  suo  vecchio  spirito  combattivo.
"Andiamo, dobbiamo  fare in fretta, non permetterò  che il  mio  equipaggio  faccia la stessa fine di  quello  della Defiant." dichiarò  Kirk  risoluto sorreggendo loki e conducendolo  al  turboascensore.

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Capitolo 5
*** servono misure più drastiche contro il nemico ***


McCoy  era piombato  sul ponte come una furia , ma di  Spock  non c'era traccia Uhura gli  aveva riferito  che si  trovava in sala macchine. Lui ovviamente l’aveva raggiunto.
"Spero  che tu  abbia un piano, non permetterai  sul  serio a quell'idiota di  Jim  Kirk di  fare la fine di  suo padre dirigendo la Defiant nella bocca di  quel  coso?" borbottò il  medico  al  vulcaniano  che era chino  su  un congegno insieme al signor Keenser." Che cavolo  state combinando." chiese strabuzzando  gli  occhi  alla vista di  tutte quelle diavolerie elettroniche. "Cerco  di  modificare un siluro  fotonico  sovraccaricandolo  di  antimateria. Spero  che detonandolo  all'interno  dell'ordigno, lo possa annichilire."
"Funzionerà ?"chiese il  dottore speranzoso.
"Se mi  lascia lavorare, ci  sono  ottime probabilità" replicò il  vulcaniano  seccato  tornando  a concentrarsi  sul  suo  siluro.
Ma McCoy  non era ancora soddisfatto."Avete avvertito qualcuno  di  mandare rinforzi?"
"Ovviamente ho  allertato il  quartier generale di  starfleet. "lo  rassicurò Spock sperando  che questo soddisfacesse l'invadente medico .
"Bene sarò in infermeria...ma se serve..."
"La chiamerò  non dubiti."lo  congedò  Spock sperando che questa volta se ne andasse veramente..

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Loki stava lavorando  alacremente.
"Esattamente cosa stai facendo?" gli  chiese Kirk incuriosito.
"I  motori sono  freddi, ci metteremmo troppo tempo  a riattivare il  nucleo di  curvatura in modo tradizionale. Pensavo di generare un esplosione controllata al suo interno che dovrebbe rimetterlo in linea a piena potenza."
"Sei sicuro che non salterà in aria tutto ?"
"Abbastanza...scherzo,sono  sicuro! " mentì Loki, poi  attivò un comando sulla sua consolle e Kirk sussultò aspettandosi  chissà cosa.
"Non succede niente..."osservò deluso.
"Ehi , si tratta di una microesplosione, mica di un fungo atomico!" replicò Loki con una risata, poi passò la mano sul touchscreen della consolle e i motori si  accesero cominciando  a ronzare. La sala macchine in un attimo ritorno  a pulsare di  energia.
"Visto, uomo di poca fede"commentò Loki piccato."Ora puoi tornare sul ponte e impostare una rotta"
"Giusto,massima velocità , dobbiamo  raggiungere l'enterprise "
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"Mio dio è spaventoso"commentò McCoy che se stava in piedi   dietro la poltroncina del  capitano e fissava lo  schermo atterrito. Non ce l'aveva fatta a rimanere  in infermeria, era troppo preoccupato  per  gli  amici  che aveva lasciato  sulla Defiant. La macchina del  giudizio  universale somigliava  un enorme verme con la bocca spalancata da cui  uscivano lingue di  plasma infuocato.
"Sulu dobbiamo portarci   davanti  all'ordigno . Giunti   a distanza di  tiro sganciamo il siluro  e contemporaneamente ci allontaniamo alla massima velocità.Pensa di  farcela?"
Sulu  si  voltò  quasi  offeso ."Non c'è problema” affermò  con sicurezza.
Spock osservava con  curiosità scientifica l'infernale bocca dell'ordigno inquadrata dalle telecamere di poppa dell'enterprise .
"Siamo in posizione "lo  avvertì Sulu."Ora. "
L'enterprise lanciò il  siluro grazie al cannone di poppa.Mentre si  allontanavano a gran velocità i federali potevano vedere il missile luminoso  che si perdeva tra le fauci fiammeggianti  dell'ordigno. Poi ci fu un'esplosione così violenta che tutti dovettero distogliere lo  sguardo dallo  schermo per non rimanere accecati."Ha funzionato" gridò Sulu,quando riaprì gli occhi e vide che la macchina del  giudizio universale aveva arrestato la sua corsa. La sua bocca era spenta e buia e l'ordigno giaceva immobile nello spazio come un relitto  alla deriva. Spock annuì soddisfatto e Mccoy diede un pugno  allo schienale in un gesto  di  esultanza.
"E'  finita "esclamò.
."Ci  chiamano  è  la Defiant."li  avvertì.
"Sullo  schermo "ordinò il  vulcaniano.
L'astronave avanzava verso  di loro nonostante i danni  rilevanti, ricevuti  allo  scafo, dal  plasma dell'ordigno. Il  volto del capitano  Kirk rimpiazzò la nave   sullo  schermo .
"Jim ..." McCoy era felice  alla vista dell'amico seduto  al  timone della nave."Arrivi  tardi  alla festa!"
Kirk  rise  di  gusto ."Meglio  così, bel  lavoro  Spock , mi  ero  preparato  al  peggio  ma vedo  che ve la siete cavata."
"Non sei  così indispensabile come credi "continuò  a scherzare McCoy  per allegerire la tensione.
"Signor Spock "lo interruppe Sulu ."Ecco ....è strano.Ricominciò a rilevare energia dall'interno  dell'ordigno. "
Spock si alzò di  scatto, si  recò alla sua postazione e comincio ad analizzare freneticamente i  dati  dei  sensori ."Siamo  stati precipitosi "confermò ." Pare che il  danno  alla macchina sia stato  solo momentaneo. Confermo che sta tornando in attività"
"Punta sempre verso  la terra ?"chiese Kirk .
"Si "confermò Spock  dopo aver dato un occhiata al  suo  computer.
"Seguiamola,non fate nulla rimanete in attesa".
"Jim a cosa pensi"? chiese McCoy  preoccupato.
Kirk  non rispose ." Vi  richiamo  a minuti" e chiuse la comunicazione.

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Capitolo 6
*** la terra è salva ***


Kirk  era corso a perdifiato in sala macchine dove Loki era rimasto  a lavorare."Si è riattivato , non ha funzionato."
"Si ,l'ho visto, sullo  schermo  della sala macchine." rispose lui senza distogliere gli occhi  dal  suo  computer ."Direi  che non ci  resta che tentare il piano  di  Decker e provare a far  detonare la Defiant  all'interno  dell'ordigno. Sto  sovraccaricando  i  motori."
Kirk  deglutì "Sai, mio padre si  vergognerà  di  me, ma io  non sono pronto a spargere i  miei  atomi per la galassia esplodendo  insieme all'astronave."
Loki  si  voltò con  aria sbalordita. " Ti  sembro il  tipo   che se ne sta seduto su  una bomba aspettando  che gli  esploda sotto  il  sedere. Sto  configurando il pilota automatico  e poi  tagliamo la corda."
Kirk sospirò di  sollievo. La situazione in cui  si  trovavano  gli  ricordava troppo  da vicino  uella del  padre, che aveva lanciato  la sua anave contro  quella romulana. Ma nel  suo  caso il  pilota automatico non aveva funzionato e lui  aveva dvuto  sacrificare la vita per  la  missione.
"Bisogna impostare l'autodistruzione." Gli  spiegò  Loki. I  due si posero  di frontre a uno  scanner della retina sulla consolle del  computer
"Computer identifica, tenete Loki,USS Enterprise."
Il  computer emise un raggio  di luce che scannerizzò  la retina di Loki.
"Identificato "rispose il  computer
"Attiva autodistruzione."
Il  computer emise un suono di conferma.
"Computer identifica capitano  James Tiberius Kirk  ,USS Enteprise."
"Identificato"
"Attiva autodistruzione"

"Impostare conto  alla rovescia "
"Conto  alla rovescia di  tre minuti"ordinò Loki.
"Eseguo."confermò la voce impersonale del  computer.
Sulla consolle cominciarono  a comparire le cifre del  conto  alla rovescia che avrebbe portato  la nave ad autodetonare.
Kirk  aprì il  suo  comunicatore." Spock  usciamo  di  qui."
"Subito." rispose il  vulcaniano. "Scott energia "ordinò.
Una luce avvolse i  corpi di  Kirk  e Loki e iniziò  la smaterializzazion, poi  però i  loro  corpi si  rimaterializzarono  e la luce svanì.Erano ancora sulla Defiant.Qualcosa non aveva funzionato.
" Spock ?” chiese Kirk  perplesso.
" Scott dia tutta l'energia disponibile al  teletrasporto."ordinò il  vulcaniano. Loki  fissò  gli  occhi celesti di  Jim cercando  di  rassicurarlo, poi trattenne il  fiato. La luce li  avvolse di  nuovo  e questa volta dopo  pochi  secondi si  ritrovarono  nella sala teletrasporto  dell'enterpirse. Entrambi  emisero un sospiro   rilassandosi.

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Kirk  e Loki  raggiunsero il ponte in tempo  per vedere la Defiant detonare. Questa volta l'esplosione fu  decisamente più potente, tanto  che l'onda d'urto raggiunse anche l'enterprise e constrinse le persone sul ponte a reggersi  a un sostegno  per non cadere.
Dopo  che la luce si  fu  estinta calò il  silenzio  sul ponte e  Jim  Kirk  impiegò un paio  di  minuti prima di osare interromperlo."Questa volta avrà  funzionato?"
Spock  gli  lasciò la poltrona del  capitano al  centro  del ponte e si diresse alla sua postazione. Cominciò  a raccogliere dati provenienti  dall'ordigno.
" Questa volta si,nessun segno  di  attività!" confermò.
Kirk rimase  in piedi  accanto  alla sua poltroncina."Uhura, istruzioni  da Starfleet?"
"Hanno  detto  che avrebbero  mandato la Farragut per assisterci." gli  assicurò  la ragazza.
”Credo  che mi  prenderòun attimino di  relax, ci puoi pensare  tu  qui?” Spock sollevò un sopracciglio  offeso.

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“Sapevo  che vi  avrei  trovato qui!” Loki aveva raggiunto Kirk in infermeria.
Il suo attimino di  relax si era tramutato in un‘ oretta e questo gli  aveva fatto sospettare che il  suo  ragazzo fosse andato  a saccheggiare la cantina del  dottore. Bones gli  allungò un bicchierino di  qualcosa di  ambrato  e  lo invitò a sedersi.
”La Farragut è arrivata e  l’ordine è di  trasportare l’ordigno  sulla terra. Sulu ha già agganciato il  nostro  raggio traente, la Farragut il suo,  e stiamo facendo rotta verso la terra.”
 “Basta parlare di lavoro.” borbottò McCoy  seccato versando altro liquore.
”Solo un ‘ultima cosa...Durant, che cosa aveva?”chiese Kirk .
”Stress post traumatico.”lo rassicurò MCCoy.
Ma Kirk non era soddisfatto.”Non  ne sono  certo ....i suoi discorsi erano folli, ma non  incoerenti. Inoltre ha parlato di un profeta...a chi  si  riferiva?”
McCoy scosse  il capo.E’ chiaro  che per lui  la faccenda si chiudeva lì e  non  valeva la pena di  discurterne oltre. Ma Loki sembrava aver preso più seriamente la preoccupazione del suo  ragazzo.
”Quando Scott ha riattivato l’energia, le telecamere sul ponte hanno ricominciato  a riprendere. Ho potuto scaricare le registrazione e portarle  con me prima che ce ne andassimo. Le  ho spedite a starfleet con la raccomandazione che siano  visionate da analisti comportamentali  dell’intelligence.”
”Questo  chiude  il  caso , festeggiamo?” esclamò  McCoy  tirando  fuori un ‘inquietante bottiglia di  liquore  iridescente.Gli altri  due sentirono una  morsa  allo  stomaco, ma nessuno poteva rifiutare un brindisi  col  dottore senza offenderlo.

Nda
La figura del profeta e la sua organizzazione  ecoterroristica, glocal e political-estremistica , tornerà , nei  prossim i episodi , brevemente accennata e  non verrà  seriamente riesumata che tra  una cinquantina di  episodi .

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