Star trek assemble: ep.8:il giorno del giudizio di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una promozione inaspettata ***
Capitolo 2: *** la Defiant ***
Capitolo 3: *** c'è un sopravissuto ***
Capitolo 4: *** un traditore delirante ***
Capitolo 5: *** servono misure più drastiche contro il nemico ***
Capitolo 6: *** la terra è salva ***
Capitolo 1 *** una promozione inaspettata ***
La mattinata era trascorsa nella noia più assoluta. Jim Kirk fissava lo schermo: una distesa di stelle che gli veniva incontro come lucciole su un panno di velluto nero. Sempre uguali e così ipnotiche che le sue palpebre stavano lentamente calando. Sentiva la testa pesante e avrebbe voluto tanto appoggiarla alla testiera e dormire sognando qualcosa di più eccitante del rapporto che teneva in mano da tempo e ancora non aveva letto. Poi finalmente un diversivo. Loki salì sul ponte. Il capitano si risvegliò e afferrò la scatolina che aveva covato dentro la poltrona per tutta la mattinata. Prese Loki per un braccio e lo condusse in sala tattica. E gli porse la scatolina. Loki era stupito. Era certo non fosse il suo compleanno. Forse non lo era.....Dopo tutto aveva più di un migliaio d’anni, come poteva ricordarsi quando era nato! Afferrò la scatolina e la aprì in preda alla curiosità.All’interno c’erano delle mostrine da polso da applicare sulla divisa. Erano quelle da tenente..Fissò Jim con le sopracciglia aggrottate. Era forse uno scherzo? Era lui quello che faceva gli scherzi, non viceversa!
"Sul serio ?"
"Si, sei stato promosso tenente , per eroismo sul campo. Naturalmente dovrai terminare con successo i corsi dell'accademia, questo è sottinteso!"
Loki afferrò il volto di Jim e gli stampò un lungo bacio appassionato."Grazie, tesoro!"
"Io ho solo fatto la domanda, ma la promozione è stata approvata da qualcuno molto in più in alto di me".
"Ti sono grato lo stesso,era diventato imbarazzante per me essere l'ultima ruota del carro."
"Capitano?"La voce di Uhura li interruppe attraverso l’interfono."Ricevo una chiamata di soccorso automatica"
Kirk sentiva che la giornata si stava facendo più eccitante. "Allora che aspettiamo ,trasmetti le coordinate al timoniere. Massima velocità." ordinò attraverso l’interfono.
"Dettagli?"chiese ricomparendo sul ponte.
"E' in codice della flotta astrale. E il numero di identificazione della nave che lo ha lanciato, è quello dela Defiant ." rispose Uhura dopo una breve indagine."La Defiant,una delle nostre navi gemelle, al comando del commodoro Matt Decker." puntualizzò Spock pignolo come al solito."Ipotesi sull'emergenza?" chiese Kirk."Siamo ancora troppo distanti per un 'analisi sensoriale." rispose Spock."Sulu appena siamo abbastanza vicini entriamo in allarme giallo." ordinò il capitano .Sulu annuì e digitò sulla sua consolle il comando per la massima velocità curvatura.Le stelle scomparvero dallo schermo trasformandosi in un arcobaleno di colore.
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Un 'ora più tardi, usciti dalla curvatura, Kirk contemplava una stella attorno alla quale orbitava una scia di detriti ."C'è qualcosa di strano, secondo il computer questo sole è L-370." gli comunicò Spock che fissava il suo monitor,con un sopracciglio inarcato. ."Interessante, e allora." replicò il capitano seccato dall'attitudine del vulcaniano a elargire informazioni col contagocce." Dovrebbero esserci sette pianeti di cui uno abitato, intorno a questa stella." spiegò Spock con condiscendenza. Kirk occhieggiò ancora i detriti ed ebbe un pessimo presentimento."Magari il computer ha calcolato male la posizione."
Spock ora aveva l'aria di uno a cui è stata fatta un'offesa personale."Il computer non può sbagliare."
"Va bene allora, stai cercando di dirmi che, i pianeti, compreso quello abitato, ora sono ridotti a quelle briciole che vediamo galleggiare qua attorno?"
"Parlando in termini assai poco scientifici ....si!"
"Ma che diamine....?" Kirk fissava lo schermo a bocca aperta.
Sul ponte calò il silenzio fino a quando non fu Uhura a interromperlo."Capitano il segnale della Defiant ora è forte e chiaro viene proprio dalla massa dei detriti."
"Sulu avanti piano, fino a che non riusciamo a scorgerla."
Il timoniere eseguì l'ordine fissando lo schermo con cautela pronto a una manovra improvvisa per evitare i detriti più grandi che potevano mettere a dura prova gli scudi dell'enterprise. Dopo un tempo che a tutti parve interminabile, la Defiant comparve sullo schermo. Come aveva puntualizzato Spock era identica all'enterprise,ma era priva di vita. Tutte le luci sullo scafo erano spente e la sua posizione era innaturalmente inclinata. Galleggiava nello spazio come un relitto alla deriva.
"Spock , segni di vita?"
Il vulcaniano si chinò sulla sua consolle per digitare un comando."Uno debole"rispose .
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Capitolo 2 *** la Defiant ***
"Spock, sulla Defiant c'erano più di 400 persone e su quel pianeta abitato?" il capitano Kirk era sconvolto.
"Almeno un miliardo, capitano"
"Cosa può aver causato tanta morte e distruzione?"
La domanda di Kirk cadde nel vuoto, Spock stava per rispondere con la consueta formula, "dati insufficenti", ma comprese che non era la circostanza giusta . Kirk riusci a superare lo sgomento e ritrovò la solita efficienza.
" Il computer della Defiant può aver registrato dei dati ?"
"Sicuramente, ma non riesco ad interfacciarmi, deve essere fortemente danneggiato" spiegò il vulcaniano.
" Come sono le condizioni della nave?"
"Lo scafo presenta estese bruciature da plasma, all'interno i motori sono spenti e l'energia è prosciugata, il sistema di sostentamento è al minimo, credo che l'aria sia ancora respirabile ma deve essere decisamente pesante e la temperatura è sui quanta gradi, il sistema di condizionamento è bloccato."
"Ecco i punti essenziali della nostra missione: scendere sulla Defiant, e soccorrere il ferito, recuperare i diari della nave, e se possibile rimettere in funzione i motori per poterla trainare via. Mi servirà un medico, un ingegnere e un esperto di computer."
Spock si alzò dalla sua postazione pronto a seguire Kirk.
"Non questa volta amico, se ciò che ha fatto questo , qualunque cosa sia, torna, voglio che tu sia a bordo e pronto a portare l'enterprise il più lontano possibile. Uhura,voglio Scott, McCoy , in sala teletrasporto."ordinò Kirk .
Uhura annuì mentre Spock prendeva il posto di Kirk sulla poltroncina del capitano. Poi il capitano fece cenno a Loki di seguirlo.
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Gi altri due ufficiali attendevano Kirk in sala teletrasporto, ciascuno con la borsa di attrezzi a tracolla e una potente torcia in mano. Loki porse una torcia anche a Kirk.
"Signori, ci materializzeremo in un luogo pieno di potenziali pericoli, cerchiamo di essere rapidi e efficienti. Scott tu vai in sala macchina e scopri lo stato dei motori, cerchiamo di ridare energia alla nave. Bones tu devi localizzare l' ultimo segno vitale presente a bordo, tu Loki cerca di estrarre dal computer i diari di bordo, ci occorrono risposte. Dobbiamo sapere cosa ha causato questa catastrofe. Energia signor Kyle." ordinò dopo che si furono sistemati sulla pedana del tetrasporto.
Il luccichio li avvolse e i quattro si materializzarono nel buio più totale della sala teletrasporto della defiant. L'aria era pesante e respirare era un compito alquanto faticoso. Loki si sentì immediatamente a disagio per la temperatura elevata. Data la sua vera natura di gigante di ghiaccio, il caldo, non era quello che lo metteva più a suo agio.
" Vado in sala macchine , appena mi sono fatto un quadro della situazione vi chiamo." annunciò Scott facendosi strada alla luce della sua torcia.
Bones invece usava la torcia per leggere le indicazioni sul suo tricorder." Pare che il segno vitale sia sul ponte di comando."
"Andiamo " suggerì Kirk muovendosi con cautela.
Loki sentiva il suo respiro farsi sempre più faticoso mentre il sudore gli appiccicava la divisa al corpo.Quando arrivarono sul ponte si scorsero subito qualcuno sulla poltroncina del comandante. Kirk puntò la torcia sull'uomo illuminando il volto granitico del commodoro Matt Decker. McCoy premette le dita sul collo ,poi scosse il capo.
" E' morto" comunicò agli altri." Non era lui il segno vitale"aggiunse perplesso.
Poi si avvide grazie alla luce della torcia, che c'era un corpo disteso sotto la postazione dell'ufficiale scientifico.
"E' lui, datemi una mano a portarlo in un posto più confortevole" Kirk afferrò l'uomo incosciente per i piedi mentre McCoy lo prendeva sotto le ascelle e lo deposero al centro del ponte dove McCoy cominciò a fare scansioni col suo tricorder.
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Capitolo 3 *** c'è un sopravissuto ***
"Loki ,puoi iniziare a lavorare al computer?"chiese Jim .
Loki gli fu quasi grato per l'opportunità di sedersi: sentiva le gambe farsi molli e la testa pesante. Il caldo lo stava letteralmente uccidendo. Con la vista annebbiata collegò una batteria alla consolle e quando questa si accese, cominciò a lavorare sul computer.
"Buone notizie Jim. L'ho stabilizzato, le sue condizioni non erano così gravi, tra qualche minuto cercherò di risvegliarlo." riferì McCoy.
In quell'istante il comunicatore trillò.
"Capitano, qui è un disastro, farò quello che posso per ripristinare almeno il sitema di sostentamento vitale e l'energia di propulsione." annunciò Scott chiaramente sconsolato.
"Va bene fai del tuo meglio come al solito." lo incorraggiò Kirk. Loki stava lavorando al rallentatore, recuperare le memorie del computer in condizioni normali gli avrebbe richiesto pochi minuti ma con la testa confusa dal caldo ci impiegò parecchio di più . Poteva sentire Jim che lo sbirciava, impaziente, da sopra la spalla in attesa di un risultato. Finalmente sul monitor della postazione riuscì a far comparire i diari di bordo della Defiant.
"Diario del capitano, parla il commodoro Matt Decker. Arrivati alla stella E-370, intorno alla quale orbitano sette pianeti, di cui uno densamente popolato, ci siamo trovati di fronte questa.....cosa ....di natura sconosciuta. Non so neppure come definirla....entità ....astronave...io l'ho soprannominata la macchina del giudizio universale."La voce di Decker era concitata." La macchina si è diretta verso il pianeta più esterno e lo ha letteralmente triturato colpendolo con raggi di plasma. Non mi resta che una soluzione, sparare tutto il nostro arsenale dentro l'imboccatura della cosa. Il primo ufficiale Durant ha suggerito di far evacuare la nave. Prima di tentare un 'attacco, teletrasporteremo tutti sul terzo pianeta, quello abitato "
"Quale terzo pianeta, qui non ce n'è più neppure uno."commentò McCoy intento a fare analisi cliniche sul corpo di Decker.
"Almeno ora sappiamo che fine ha fatto l'equipaggio della defiant. "rispose Kirk . "Sono tutti morti!" fu la tragica conclusione.
" Abbiamo lanciato tutti i siluri fotonici che avevamo a bordo, ma questo non ha fermato ..la cosa. Siamo stati colpiti dal plasma e ora tutto quello che possiamo fare è vedere il pianeta con i suoi abitanti, e il mio equipaggio, fatto a pezzi dall'ordigno infernale." La faccia di Decker era contorta dalla rabbia e dalla paura.
" Mio dio cosa deve aver patito. " commentò McCoy compassionevole.
In quel momento un lamento li interruppe. Il medico si chinò prontamente sul suo paziente.
"Cosa succede?” mormorò l'uomo confuso.
"Stia tranquillo signor Durant è salvo, siamo dell'enterprise e appena possibile la porteremo via di qui." lo rassicurò McCoy.
"L'ordigno....l'equipaggio...."borbottò l'uomo cercando di rialzarsi.
" Mi spiace non c'è stato niente da fare."lo informò Kirk .
L'uomo crollò di nuovo a terra sopraffatto dalla notizia.
" Stiamo cercando di ottenere i dati dei sensori per stabilire la rotta seguita dall'ordigno e per trovare un modo per distruggerla. Spero che lei possa aiutarci." Durant si era di nuovo rialzato e sembrava aver superato l'attimo di disperazione."Farò tutto quello che posso lo devo ai miei compagni e al mio comandante".
"Jim..." sospirò Loki allo stremo delle forze. |
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Capitolo 4 *** un traditore delirante ***
Kirk si avvicinò a Loki " Tutto ok?" chiese osservando il sudore copioso e il suo volto più pallido del solito.
"Io ...." Loki voleva dire qualcosa ma i pensieri si stavano affastellando nella sua testa. Poi tutto prese a vorticargli attorno e si accasciò, prontamente sorretto da Kirk .
"Bones , presto."
Il dottore corse a vedere cosa succedeva.
"Scotta è bollente. " esclamò Kirk spaventato.
"Si, è in ipertermia. Pare sia sensibile all'elevata temperatura, aiutami a sdraiarlo "
I due uomini afferrarono il corpo di Loki e lo deposero sul pavimento poi il dottore estrasse dalla sua borsa una sacchetto di ghiaccio istantaneo, lo scosse e lo poggio sotto la sua nuca perchè lo raffreddasse rapidamente.
"Forse è meglio che lo riportiamo a bordo dell'enterprise e facciamo scendere Spock ."suggeri McCoy.
" A proposito, con questo buio non vedo granchè ma il commodoro Decker ha il cranio fracassato e se era sulla poltroncina non capisco come abbia potuto infliggersi una simile ferita. "
"Che vorresti dire? Che è stato assassinato, e da chi? Qui c'erano solo due persone." obiettò Kirk.
La risposta non si fece attendere. In quel momento,grazie all’impegno dell’ingegnere Scott, si riaccesero le luci, rivelando che Durant impugnava una pistola.
"Che diamine...." imprecò McCoy sgomento.
"E' stato lei? '"quella di Kirk era una domanda retorica ovviamente.
"Quello stupido di Decker voleva far esplodere la Defiant nella bocca dell'ordigno, così l'avrebbe distrutto." rispose Durant fissandoli con sguardo allucinato.
"E lei non vuole che sia distrutto?" chiese Kirk allibito.
"L'ordigno è diretto verso la Terra....quale occasione migliore.....”
"Occasione migliore....per cosa?” replicò McCoy confuso.
Quell’uomo doveva essere impazzito. Era, chiaramente, affetto da qualche forma di stress post traumatico. Non poteva dargli torto dopo ciò che aveva visto, ma se era stato veramente responsabile della morte di Matt Decker, non poteva neppure giustificarlo.
”Per distruggere la terra, e porre fine al dominio della federazione.”
Ora McCoy era certo che l’uomo stesse delirando.
”La federazione è come quel mostro là fuori, inghiotte i mondi, facendoli suoi, sottomettendoli alle sue leggi, alle sue tradizioni e cancellando ogni peculiarità che li rende unici. E’ la fine della diversità cosmica,è una forma di tirannia e noi la fermeremo.”
”Noi? Chi le ha detto queste cose signor Durant?” ora Kirk cominciava a sospettare che l’uomo agisse sotto il controllo di qualcosa di oscuro e molto potente.
”Il profeta....”rispose lui al culmine del suo stato allucinatorio.
Poi puntò l'arma all'altezza della testa dei due uomini e prese la mira. Il sibilo di uno sparo risuono sul ponte deserto seguito dal tonfo di un corpo che si accasciava al suolo.Kirk e McCoy sospirarono di sollievo. Loki aveva riacquistato conoscenza e aveva trovato la forza di puntare il suo phaser e sparare a Durant. Kirk si accuccio vicino a lui e gli scostò i capelli umidi dalla fronte.
"Come ti senti ?"
"Un pò meglio." rispose lui lasciando cadere l'arma sul pavimento.
"Ti faccio tornare a bordo."
Loki scosse il capo "Ce la faccio lo assicurò eppoi sento già più fresco."
"E vero." Kirk sentiva che l'aria non era più così stagnante. Aprì il comunicatore."Scott è opera tua la magia?"
"Si capitano, ho rimesso in linea il sistema di sostentamento vitale grazie all'energia di riserva e ora sto lavorando ai motori." rispose l'ingegnere.
"Continua così."si complimentò Kirk chiudendo la comunicazione." Quindi l'ordigno fa rotta verso la terra."
" Si era quello che volevo dirti prima di svenire, l'ho estrapolato dai diari di bordo." confermò Loki.
Kirk aprì di nuovo la comunicazione."Spock qui la Defiant mi sentite?"
"Si capitano" rispose il vulcaniano.
"Fate immediatamente rotta verso la terra per intercettare l'ordigno e avvertite starfleet che mandino rinforzi."
"Ok, vi tiro fuori di li."rispose Spock.
"Gli altri , ma non me. " replicò Kirk .
"Che vuoi fare ?"chiese Loki con un filo di voce.
"Forse dovremo usare il piano di Decker, far esplodere la defiant nell'ordigno. Cercherò di riattivare i motori e se sarà necessario userò questa nave."
Loki lo fissò sconcertato."Sei pazzo, non riuscirai mai a riattivare i motori da solo."
"Non chiederò certo a Scott di rimanere."rispose Kirk .
"Non è necessario resto io."
Kirk scoose il capo. "Non ci pensare proprio .
"Loki gli afferrò gentilmente il volto ." Rimetterò in moto questo relitto, e ce ne andremo di qua ...insieme"
Kirk si arrese. "Ok , ce la faremo vedrai." gli assicurò dandogli un bacio sulla fronte."Spock, porta via McCoy e Scott e procedete col piano."ordinò nel comunicatore.
"Fa attenzione."gli gridò il medico mentre la luce lo avvolgeva riportandolo sull'enterprise.
"Pare che ora tocchi a noi ,andiamo a vedere a che punto era Scott con le riparazioni e speriamo che questa carretta torni in vita."
Loki era ancora barcollante ma aveva ritrovato il suo vecchio spirito combattivo.
"Andiamo, dobbiamo fare in fretta, non permetterò che il mio equipaggio faccia la stessa fine di quello della Defiant." dichiarò Kirk risoluto sorreggendo loki e conducendolo al turboascensore.
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Capitolo 5 *** servono misure più drastiche contro il nemico ***
McCoy era piombato sul ponte come una furia , ma di Spock non c'era traccia Uhura gli aveva riferito che si trovava in sala macchine. Lui ovviamente l’aveva raggiunto.
"Spero che tu abbia un piano, non permetterai sul serio a quell'idiota di Jim Kirk di fare la fine di suo padre dirigendo la Defiant nella bocca di quel coso?" borbottò il medico al vulcaniano che era chino su un congegno insieme al signor Keenser." Che cavolo state combinando." chiese strabuzzando gli occhi alla vista di tutte quelle diavolerie elettroniche. "Cerco di modificare un siluro fotonico sovraccaricandolo di antimateria. Spero che detonandolo all'interno dell'ordigno, lo possa annichilire."
"Funzionerà ?"chiese il dottore speranzoso.
"Se mi lascia lavorare, ci sono ottime probabilità" replicò il vulcaniano seccato tornando a concentrarsi sul suo siluro.
Ma McCoy non era ancora soddisfatto."Avete avvertito qualcuno di mandare rinforzi?"
"Ovviamente ho allertato il quartier generale di starfleet. "lo rassicurò Spock sperando che questo soddisfacesse l'invadente medico .
"Bene sarò in infermeria...ma se serve..."
"La chiamerò non dubiti."lo congedò Spock sperando che questa volta se ne andasse veramente..
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Loki stava lavorando alacremente.
"Esattamente cosa stai facendo?" gli chiese Kirk incuriosito.
"I motori sono freddi, ci metteremmo troppo tempo a riattivare il nucleo di curvatura in modo tradizionale. Pensavo di generare un esplosione controllata al suo interno che dovrebbe rimetterlo in linea a piena potenza."
"Sei sicuro che non salterà in aria tutto ?"
"Abbastanza...scherzo,sono sicuro! " mentì Loki, poi attivò un comando sulla sua consolle e Kirk sussultò aspettandosi chissà cosa.
"Non succede niente..."osservò deluso.
"Ehi , si tratta di una microesplosione, mica di un fungo atomico!" replicò Loki con una risata, poi passò la mano sul touchscreen della consolle e i motori si accesero cominciando a ronzare. La sala macchine in un attimo ritorno a pulsare di energia.
"Visto, uomo di poca fede"commentò Loki piccato."Ora puoi tornare sul ponte e impostare una rotta"
"Giusto,massima velocità , dobbiamo raggiungere l'enterprise "
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"Mio dio è spaventoso"commentò McCoy che se stava in piedi dietro la poltroncina del capitano e fissava lo schermo atterrito. Non ce l'aveva fatta a rimanere in infermeria, era troppo preoccupato per gli amici che aveva lasciato sulla Defiant. La macchina del giudizio universale somigliava un enorme verme con la bocca spalancata da cui uscivano lingue di plasma infuocato.
"Sulu dobbiamo portarci davanti all'ordigno . Giunti a distanza di tiro sganciamo il siluro e contemporaneamente ci allontaniamo alla massima velocità.Pensa di farcela?"
Sulu si voltò quasi offeso ."Non c'è problema” affermò con sicurezza.
Spock osservava con curiosità scientifica l'infernale bocca dell'ordigno inquadrata dalle telecamere di poppa dell'enterprise .
"Siamo in posizione "lo avvertì Sulu."Ora. "
L'enterprise lanciò il siluro grazie al cannone di poppa.Mentre si allontanavano a gran velocità i federali potevano vedere il missile luminoso che si perdeva tra le fauci fiammeggianti dell'ordigno. Poi ci fu un'esplosione così violenta che tutti dovettero distogliere lo sguardo dallo schermo per non rimanere accecati."Ha funzionato" gridò Sulu,quando riaprì gli occhi e vide che la macchina del giudizio universale aveva arrestato la sua corsa. La sua bocca era spenta e buia e l'ordigno giaceva immobile nello spazio come un relitto alla deriva. Spock annuì soddisfatto e Mccoy diede un pugno allo schienale in un gesto di esultanza.
"E' finita "esclamò.
."Ci chiamano è la Defiant."li avvertì.
"Sullo schermo "ordinò il vulcaniano.
L'astronave avanzava verso di loro nonostante i danni rilevanti, ricevuti allo scafo, dal plasma dell'ordigno. Il volto del capitano Kirk rimpiazzò la nave sullo schermo .
"Jim ..." McCoy era felice alla vista dell'amico seduto al timone della nave."Arrivi tardi alla festa!"
Kirk rise di gusto ."Meglio così, bel lavoro Spock , mi ero preparato al peggio ma vedo che ve la siete cavata."
"Non sei così indispensabile come credi "continuò a scherzare McCoy per allegerire la tensione.
"Signor Spock "lo interruppe Sulu ."Ecco ....è strano.Ricominciò a rilevare energia dall'interno dell'ordigno. "
Spock si alzò di scatto, si recò alla sua postazione e comincio ad analizzare freneticamente i dati dei sensori ."Siamo stati precipitosi "confermò ." Pare che il danno alla macchina sia stato solo momentaneo. Confermo che sta tornando in attività"
"Punta sempre verso la terra ?"chiese Kirk .
"Si "confermò Spock dopo aver dato un occhiata al suo computer.
"Seguiamola,non fate nulla rimanete in attesa".
"Jim a cosa pensi"? chiese McCoy preoccupato.
Kirk non rispose ." Vi richiamo a minuti" e chiuse la comunicazione.
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Capitolo 6 *** la terra è salva ***
Kirk era corso a perdifiato in sala macchine dove Loki era rimasto a lavorare."Si è riattivato , non ha funzionato."
"Si ,l'ho visto, sullo schermo della sala macchine." rispose lui senza distogliere gli occhi dal suo computer ."Direi che non ci resta che tentare il piano di Decker e provare a far detonare la Defiant all'interno dell'ordigno. Sto sovraccaricando i motori."
Kirk deglutì "Sai, mio padre si vergognerà di me, ma io non sono pronto a spargere i miei atomi per la galassia esplodendo insieme all'astronave."
Loki si voltò con aria sbalordita. " Ti sembro il tipo che se ne sta seduto su una bomba aspettando che gli esploda sotto il sedere. Sto configurando il pilota automatico e poi tagliamo la corda."
Kirk sospirò di sollievo. La situazione in cui si trovavano gli ricordava troppo da vicino uella del padre, che aveva lanciato la sua anave contro quella romulana. Ma nel suo caso il pilota automatico non aveva funzionato e lui aveva dvuto sacrificare la vita per la missione.
"Bisogna impostare l'autodistruzione." Gli spiegò Loki. I due si posero di frontre a uno scanner della retina sulla consolle del computer
"Computer identifica, tenete Loki,USS Enterprise."
Il computer emise un raggio di luce che scannerizzò la retina di Loki.
"Identificato "rispose il computer
"Attiva autodistruzione."
Il computer emise un suono di conferma.
"Computer identifica capitano James Tiberius Kirk ,USS Enteprise."
"Identificato"
"Attiva autodistruzione"
"Impostare conto alla rovescia "
"Conto alla rovescia di tre minuti"ordinò Loki.
"Eseguo."confermò la voce impersonale del computer.
Sulla consolle cominciarono a comparire le cifre del conto alla rovescia che avrebbe portato la nave ad autodetonare.
Kirk aprì il suo comunicatore." Spock usciamo di qui."
"Subito." rispose il vulcaniano. "Scott energia "ordinò.
Una luce avvolse i corpi di Kirk e Loki e iniziò la smaterializzazion, poi però i loro corpi si rimaterializzarono e la luce svanì.Erano ancora sulla Defiant.Qualcosa non aveva funzionato.
" Spock ?” chiese Kirk perplesso.
" Scott dia tutta l'energia disponibile al teletrasporto."ordinò il vulcaniano. Loki fissò gli occhi celesti di Jim cercando di rassicurarlo, poi trattenne il fiato. La luce li avvolse di nuovo e questa volta dopo pochi secondi si ritrovarono nella sala teletrasporto dell'enterpirse. Entrambi emisero un sospiro rilassandosi.
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Kirk e Loki raggiunsero il ponte in tempo per vedere la Defiant detonare. Questa volta l'esplosione fu decisamente più potente, tanto che l'onda d'urto raggiunse anche l'enterprise e constrinse le persone sul ponte a reggersi a un sostegno per non cadere.
Dopo che la luce si fu estinta calò il silenzio sul ponte e Jim Kirk impiegò un paio di minuti prima di osare interromperlo."Questa volta avrà funzionato?"
Spock gli lasciò la poltrona del capitano al centro del ponte e si diresse alla sua postazione. Cominciò a raccogliere dati provenienti dall'ordigno.
" Questa volta si,nessun segno di attività!" confermò.
Kirk rimase in piedi accanto alla sua poltroncina."Uhura, istruzioni da Starfleet?"
"Hanno detto che avrebbero mandato la Farragut per assisterci." gli assicurò la ragazza.
”Credo che mi prenderòun attimino di relax, ci puoi pensare tu qui?” Spock sollevò un sopracciglio offeso.
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“Sapevo che vi avrei trovato qui!” Loki aveva raggiunto Kirk in infermeria.
Il suo attimino di relax si era tramutato in un‘ oretta e questo gli aveva fatto sospettare che il suo ragazzo fosse andato a saccheggiare la cantina del dottore. Bones gli allungò un bicchierino di qualcosa di ambrato e lo invitò a sedersi.
”La Farragut è arrivata e l’ordine è di trasportare l’ordigno sulla terra. Sulu ha già agganciato il nostro raggio traente, la Farragut il suo, e stiamo facendo rotta verso la terra.”
“Basta parlare di lavoro.” borbottò McCoy seccato versando altro liquore.
”Solo un ‘ultima cosa...Durant, che cosa aveva?”chiese Kirk .
”Stress post traumatico.”lo rassicurò MCCoy.
Ma Kirk non era soddisfatto.”Non ne sono certo ....i suoi discorsi erano folli, ma non incoerenti. Inoltre ha parlato di un profeta...a chi si riferiva?”
McCoy scosse il capo.E’ chiaro che per lui la faccenda si chiudeva lì e non valeva la pena di discurterne oltre. Ma Loki sembrava aver preso più seriamente la preoccupazione del suo ragazzo.
”Quando Scott ha riattivato l’energia, le telecamere sul ponte hanno ricominciato a riprendere. Ho potuto scaricare le registrazione e portarle con me prima che ce ne andassimo. Le ho spedite a starfleet con la raccomandazione che siano visionate da analisti comportamentali dell’intelligence.”
”Questo chiude il caso , festeggiamo?” esclamò McCoy tirando fuori un ‘inquietante bottiglia di liquore iridescente.Gli altri due sentirono una morsa allo stomaco, ma nessuno poteva rifiutare un brindisi col dottore senza offenderlo.
Nda
La figura del profeta e la sua organizzazione ecoterroristica, glocal e political-estremistica , tornerà , nei prossim i episodi , brevemente accennata e non verrà seriamente riesumata che tra una cinquantina di episodi .
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