Intercultura

di giraffe arcobaleno
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** New brother ***
Capitolo 2: *** Liam's friend and drogue ***
Capitolo 3: *** Dreams and school ***
Capitolo 4: *** Tears and hugs ***
Capitolo 5: *** Peace and war ***
Capitolo 6: *** shocking news and date ***
Capitolo 7: *** Violence ***
Capitolo 8: *** Stolen kisses ***
Capitolo 9: *** Stolen kisses pt.2 ***
Capitolo 10: *** Go away ***
Capitolo 11: *** Where's the dog ***



Capitolo 1
*** New brother ***


É una calda domenica a Sidney e io sono comodamente stravaccata sul mio divano con il mio immancabile pacco di Gocciole accanto intenta a guardare un film giallo. Stanno facendo l'autopsia al cadavere e sul più bello suona il campanello. Da quando i cadaveri suonano i campanelli? Il fastidioso rumore si ripete ancora per un paio di volte prima di essere accompagnato dalle urla di mia madre "Sono in bagno! Alza il culo da quel dannato divano e va a vedere chi è alla porta!" Ah, avevo ragione, i morti non bussano. Con la velocità di una tartaruga appena investita da un tram, un camion e la  carrozza della principessa Sissi, mi avvio verso il portone. Quando lo apro vedo una sorta di angelo di due metri davanti a me. Cerco, dopo non pochi sforzi, di non sbavare e dire qualcosa di sensato. "Gli unicorni esistono!" Ecco appunto. Il tipo davanti a me se la ride amabilmente. Ah, si fa pure beffe di me il bifolco. Puoi essere bello quanto vuoi, ma già cominci a starmi sullo stomaco. "Hai 5 secondi per dirmi chi sei e cosa vuoi dopodiché chiameró la polizia"  dico con  molta calma. Il tizio di fronte a me tace. Sto qua secondo me ha qualche problema mentale, tipo un ritardo o una cosa simile. Apetta, forse é straniero e non mi capisce. "Tu capire me?" dico gesticolando. Il tipo non contento, ride ancora più forte di prima. Alquanto infastidita dal suo comportamento, comincio a picchiettare il piede a terra freneticamente, alzando un sopracciglio a mostrargli ancor di più il fatto che la mia pazienza, già scarsa, sia terminata. Questo sembra funzionare, perché il tipo, nemmeno fosse in uno stato di trance, squote la testa e fa per parlare "Sono Luke" dice con un assurdo accento. Forse é davvero un extracomunitario.  Che poi, con chi sto parlando? Mi serve uno psicologo. "Ok, Luke" dico scandendo bene il suo nome "Cosa vuoi?" "Sono il tuo nuovo fratello" dice sorridendo. Che bel sorriso! Un momento. Ha detto 'il tuo nuovo fratello'? Sarebbe il mio nuovo fratello? Oddio, questo é un drogato. Lo guardo. Mi guarda. Cavolo sarà pure drogato ma é un figo della madonna. Sarah torna in te, è pur sempre uno che si buca per essere felice! Gli chiedo di aspettare un attimo chiudendogli letteralmente la porta in faccia. "MAMMA! MAMMAAA!MAAAAAAMMA!MAMMAAA" comincio a urlare chiamando colei che mi ha generato che intanto era ancora al cesso. "che ti strilli oca?" ecco la dolcezza é di famiglia. "chiama la polizia! muoviti! veloce! forza!" "Oh ok,ma non ti agitare!" mi dice digitando il numero e premendo sulla cornetta verde. Un po' mi dispiace però, è bello! "Polizia buongiorno, mi dica" Sento dire dall'uomo che ha risposto. "Si ecco, la chiamo per... un momento, mi scusi" mette una mano davanti al microfono del telefono e mi guarda. "Tesoro?" "sì, mamma?" "per cosa stiamo chiamando, esattamente?" Ah, non gliel'ho ancora detto "Mamma tu non hai idea, c'é un pazzo ritardato fuori che dice di essere il mio nuovo fratello. Robe da matti! Chissà che cavolo si sarà fumato" ometto il fatto che sia incredibilmente bello. Mia madre mormora un 'oh cielo' e mi chiede "Mica ti ha anche detto come si chiama?" "Si, ehm Liam, Louis, Lupin.. non ricordo di preciso"   'ero troppo concentrata a non sbavare per fare attenzione al suo nome' aggiungerei. Ma ne faccio a meno. "Tesoro, potrebbe essere Luke?" "Ah ecco si, si, Luke. scusa ma che ti importa? Denuncialo!" Mia madre, per tutta risposta, chiude il telefono in faccia al poliziotto senza dare spiegazioni e incurante della possibile accusa di oltraggio a pubblico ufficiale e si fionda alla porta. Che sia il suo spacciatore quello? Intanto li sento parlare "Oh mio Dio, Luke scusa mia figlia, non ha tutte le rotelle al loro posto!" Il ritardato intanto continua a  ridacchiare stile ragazzina. Offesa dalle parole di mia madre li raggiungo, ma prima che possa chiedere spiegazioni la donna mi parla "Tesoro lui è Luke, resterà con noi per sei mesi é qui con Intercultura, te l'avevo detto!"  La guardo come mi guarda il cane del vicino quando mi vede ballare la macarena sul balcone. "Mamma non mi avevi detto nulla in realtà" "Ma se te l'ho detto venerdì, almeno due volte ieri, e anche questa mattina mentre facevi colazione!" "Ah e vabbé capita di dimenticare qualcosa,no?" Ora almeno ho una motivazione per il suo accento strano che non includa l'assunzione di sostanze stupefacenti, forse. Intanto mia madre mi guarda truce. E ora che ho fatto?   sibilo un 'ok' di circostanza (che poi esistono gli ok di circostanza? mah),  e faccio per andarmene quando mia madre mi richiama all'appello "Sarah Amelia Jhonson!" cavolo, è grave se usa il mio nome per  intero. Sfodero l'espressione più cucciolosa che possiedo, sembrando tipo una foca schiacciata da un camion, e mi giro di nuovo verso lei e il bifolco affascinante come un tramonto. Cavolo come sono poetica! "Si, mammina?" Cavolo,  mi faccio compassione da sola  "sii gentile col nostro ospite, presentati e mostragli la sua stanza" vedendo la mia espressione confusa dice " quella degli ospiti" "abbiamo una stanza degli ospiti?"  "in fondo alle scale a destra" io ho sempre pensato che fosse un deposito ma ok. "Sarah piacere" dico guardando leggermente schifata la mano che il tipo mi sta porgendo ed evito di stringerla, così lui la porta dietro al collo leggermente in difficoltà per il mio comportamento. "Non stringo le mani degli sconosciuti" gli dico. "Beh ma il mio nome lo conosci " ribatte Louis un po' deluso. Annuisco per niente convinta e comincio a salire le scale quando  noto che l'idiota non mi sta seguendo, così "E muoviti!" gli urlo. Liam mi segue in silenzio e una volta entrati nella stanza gli dico di sistemare le sue cose e gli elenco tre regole fondamentali "Senti Liam" "Luke" " si va bene Louis" "É Luke, Dio mio, ma perché non capisci!" eh ma non ti arrabbiare, stai calmo!  "Tizio, allora ci sono tre regole da rispettare: uno, non fare rumore; due, per soddisfare le tue necessità sessuali scordati di venire qui e tre, la regola più importante, se tocchi la mia nutella sei un Liam morto, chiaro?" "È Luke" "ripeto: CHIARO?" "Trasparente"   "Già come i tuoi occhi" penso come incantata. Vedo Louis ridere. oh ma questo non la smette mai eh? Neanche gli va di traverso la saliva! Un momento. "L'ho detto ad alta voce?" chiedo leggermente balbettando. "Si" e potevi dirla una bugia a fin di bene però!  "Sappi che é stato il primo e ultimo complimento che ti faró" L'esemplare maschio di giraffa sembra indifferente alle mie parole così mi giro e torno al mio amato divano. Oh no! No! No no no no no! Enne o! NO! il mio film é finito e non so neanche come é morta la vittima! E i miei biscotti sono finiti! Mannaggia Lupin! Questi sei mesi stanno cominciando male, molto male, malissimo

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Capitolo 2
*** Liam's friend and drogue ***


È ancora domenica e io sto ancora guardando un film giallo insieme alle gocciole, sì ne avevo un pacco di riserva. Il campanello suona per la terza volta da stamattina, contando la vicina che è venuta a chiedere la nutella. tsk, la plebea pensava davvero che le avrei dato il mio tessooro. Comunque, proprio quando sto per scoprire chi è l'assassino bussano ancora. Eh no io stavolta non mi alzo neanche se ci fosse Jhonny Depp inginocchiato e con un anello in mano che vorrebbe sposarmi. E poi il  brontosauro vivrà qui per sei mesi, puó benissimo aprire lui. Non sono mica un maggiordomo io? "Sarah va ad aprire! Ora!" urla la nipote di Hitler, conosciuta anche come mia madre. "Ma mamma! Louis vive con noi ora, può benissimo andare lui, no?" "No! Ha affrontato un lungo viaggio per arrivare fin qui, lascialo riposare!" E mannaggia però! "Mi chiamo Luke" sento dire da molto vicino a me.Oddio e mo dove sta? Mi giro a guardare intorno a me ma non vedo niente. Forse non c'é nessuno e l'ho solo immaginato.  Cioé é un ossessione questo oh! Mi sta così sulle scatole che lo sento ovunque, peggio di un incubo! "Sono qui. E se te lo stai chiedendo non sono frutto della tua immaginazione. Sono troppo bello per esserlo" Dice l'ameba che ho scoperto essere accanto a me sul mio, e sottolineo MIO divano. "E anche troppo modesto a quanto pare" aggiungo con la mia solita gentilezza. "Tesoro dimentichi che devi ancora aprire la porta e vedere chi é" " Uno, non chiamarmi tesoro. Due, non l'ho dimenticato, ho solo omesso un dettaglio. E tre, alzati tu, io il culo da qui non lo muovo!" "Sarah! VAI!" impera mia madre.Dimmi quello che ti pare ma io da qui non mi scol- "Ti butto la nutella" "Corro mammina" urlo alzandomi di scatto dal divano. Apro la porto e mi trovo una sorta di unicorno arcobalenato davanti. "E tu saresti?" "Un amico di Luke" "Forse hai sbagliato casa, qui non c'é nessun Luke" "Sicura? Alto, biondo, occhi azzurri... É qui con intercultura" "Ah ho capito!" "Quindi è in casa?" "No, non lo conosco. Addio!" Sto per chiudere la porta ma il giraffo me lo impedisce, in quanto mi spinge così forte da farmi cadere di culo e abbraccia il camaleonte umano urlando "Mikeyyyy" mentre questo tipo urla "Lukeyyyy". Secondo me sono froci e stanno insieme e il suo viaggio con intercultura é tutta una messa in scena per sposarsi in segreto. Così " Ma voi due per caso siete gay e state insieme?"  Gli idioti si guardano per poi scoppiare a ridere e spiegarmi che in realtà sono solo amici e che non si vedevano da molto tempo. Annuisco per niente interessata e torno al divano. Tempo 30 secondi e i  cretini sono uno alla mia destra e l'altro alla mia sinistra, stile angeli custodi, sul MIO sofà. "Lucas?" "Oh mio Dio!" strilla come una ragazzina il biondo "Ma lo vedi che sei frocio e ho ragione?" "Non sono gay" "E perché hai urlato come una femminuccia allora?" "Perché hai ricordato il mio nome" "E cosa c'é di strano Liam?" lui per tutta risposta si sbatte la mano in faccia e mugula un "sei un caso perso" con tono disperato. "Comunque, cosa ci fate voi due sul MIO divano e.. oh santo Dio, é la mia nutella quella?" urlo all'arcobaleno che mentre ne prende un'altra cucchiaiata mi guarda storto e poi "no me la sono portato da casa" aggiunge. "Ne vuoi un po'?" "No grazie" dico cercando di rielaborare il tutto "Oh mio dio io ti amo! Cioè ti sei portato la nutella da casa e me ne hai anche offerta un po'! Vuoi sposarmi?" Gli chiedo urlando "Certo tesoro, magari appena mi trovo un lavoro, ok?" Mi dice Cam il camaleonte sorridendo "Posso abbracciarti?"  chiedo ancora "Sto aspettando" mi incoraggia aprendo le braccia. Mi ci butto di slancio con una faccia da ebete. "Oh ma andiamo! Cos'è una puntata del Segreto?"  dice scocciato Affo. "Non rompere, Affo!" lo rimprovero. "Affo?" chiedono contemporaneamente. "Si, sei alto come una giraffa, ma sei maschio, almeno credo. Quindi sei un giraffo. Ma è troppo lungo come nome, e perció Affo." Spiego come se tutto ció avesse un senso logico. Affo sembra non capire, ma Cam comprende al volo  e annuisce in accordo mormorando poi un "giusto". Io l'ho detto che devo sposarlo! "Vedi che dobbiamo sposarci? Tu sei l'unico che mi capisce!" dico con tono lamentoso verso la fine. "Sono pienamente d'accordo" aggiunge e mi da un bacino sulla guancia. Arrossisco, per niente abituata a situazioni simili mentre Affo alza gli occhi al cielo. Oh ma che vuoi? "Sarah chi era alla por- Chi sei tu e che ci fai sotto mia figlia? Sarah scendi di lì, subito!" Urla mia madre come se Cam mi stesse  stuprando. "Mamma lui é Cam, un  amico di Affo" "Cam?"    "Affo?" dicono insieme  il mio futuro marito e mamma . "I tuoi capelli ti fanno sembrare un camaleonte, ma é troppo lungo come nome, perciò ho deciso di chiamarti Cam. Per quanto riguarda Affo, la storia è troppo lunga e io troppo pigra per raccontarla" Mia madre mi guarda, poi guarda Affo e Cam e poi, come se niente fosse, fa spallucce, si gira e se ne va cantando la canzoncina di Peppa Pig. Oh Dio mio, oggi non ha preso gli psicofarmaci! Poveri noi. "Marito hai fame?" chiedo cercando di non dare peso alla pazzia di mia madre. "Io ho sempre fame tesoro"  "Ma dove sei stato fino ad ora? Dove?" "Veramente abito nella villetta qui difronte" COSA? "COSA? E da quando?" "In realtà da tutta la mia vita, quindi da quasi 19 anni" Oh mio Dio "E perché non ti ho mai visto?" Andiamo chi non ricorderebbe un unicorno camaleonte? "Ma se  abbiamo 4 corsi in comune!" "COSA?" "Già, andiamo nella stessa scuola" "E perché non ti ho mai visto?" "Beh no-"     "Oh ma andiamo" si intromette il biondo "Devi essere cieca o daltonica per non vedere  uno con i capelli più colorati di un donut alla fragola con tanto di smarties sopra!" "Intanto ti calmi! E poi scusa... hai detto per caso-" ''donut alla fragola con tanto di smarties?" diciamo insieme io e Cam "Si ma ora che c'entra?" Faccio una faccia tra lo sconvolta e lo schifata. Questo non merita di vivere con la sottoscritta. "Stupido biondo, i donut c'entrano sempre! E poi io e Mikey avevamo fame, quindi che ne dici di andare a comprarne?" Chiedo rivolgendomi al mio unico amore. "Uh, ok andiamo" oh ma sempre in mezzo sta questo! "Dicevo a Cam" Affo fa una faccia triste troppo dolciosa ma devo resistere. Devo resistere. Devo resi-s. Dev- "E va bene vieni con noi!" "Mike ma tu non eri venuto per stare con me?" chiede il Nefilim. No scusa non ho capito. Vuoi fregarmi il marito? "Beh si ma se Sarah viene con noi non è un problema no? É così dolce e simpatica!" "Ma chi?" chiede Liam. Oh ma è scemo? "Io idiota!" gli dico tirandogli uno schiaffo sul retro del collo. "Già, soprattutto dolce" aggiunge Mikelino ridacchiando. Ma quanto è cuccioloso? Quanto? Ve lo dico io, tanto. "Allora andiamo o no?" mi lamento. Insomma, c'è gente che ha fame  qui! "Certo" rispondono insieme i due Usciamo e ci avviamo, guidati da me, verso Sally, la mia pasticceria  preferita. Arrivati lì ordiniamo e ci accomodiamo per mangiare, sempre che sia questa la parola adatta. Io e Mikelino abbiamo preso solo 5 donut ciascuno, ci siamo mantenuti bassi giusto per non sembrare degli ingordi, ecco. Appena finito usciamo indecisi sul da farsi. "Io ora devo andare a fare la spesa se no mia madre mi lincia . Ci vediamo ragazzi, ciao!" Dice il mio maritino dandomi un bacino sulla guancia e  scuotendo la mano mentre se ne va. Che carino. È così bello, e dolce e bello e carino e bello! "Torniamo a casa?" Chi ha parlato? Mi giro trovando il biondo tutto ossigeno e niente cervello molto, troppo vicino a me. Così vicino che quasi mi viene un infarto. Mi metto la mano sul petto e mormoro un "Oh Gesù" per lo spavanto. Il brontosauro ridacchia divertito. "Ma lo sai che il riso abbonda sulla bocca degli stolti?" Lui, sentendo le mie parole ride ancora più sguaiatamente  "Ho una domanda da farti" "Spara" "Bum" dico facendo la pistola con pollice e indice aperti e diretti verso di lui, che intanto mi guarda e continua a ridere come se gli avessi appena detto che mia madre é una delle spice girls. Che poi sarebbe davvero una cosa figa ora che ci penso. "No dai, seriamente dico, ti droghi?" "COSA?" chiede confuso "Si insomma, fai uso di sostanze stupefacenti? Sniffi? Ti buchi? Fumi maria?" "Assolutamente no!" dice sconvolto e quasi urlando "Ah, allora sei scemo proprio di tuo!"  Liam fa una faccia storta, forse un po' offeso. Un po' mi dispiace dai, non é colpa sua se é stupido! "Andiamo a casa che domani c'é scuola" dice a voce bassa. Lo seguo mentre rifletto sulle sue parole. Ha detto di andare a casa, e fin qui tutto ok. Poi ha blaterato delle parole che non ho ben compreso. "Liam potresti ripetere, per favore?" Lui sospira e dice" ho detto di andare a casa" "Sì quello l'ho capito è la frase dopo che non ho afferrato appieno." "Domani c'è scuola"  dice tutto convito. COSA? "COSA?" non è possibile "Sì, domani è lunedì e c'é scuola. Cosa c'é di strano?" Cosa c'è di strano? Cosa c'è di strano? No ma è scemo o si é sniffato pure il cervello? "C'è di strano che domani è domenica idiota!" "Sarah è oggi domenica!" COSA? "Sai Liam esiste una cosa chiamata calendario, dovresti consultarlo ogni tanto" "Sai Sarah esiste una cosa chiamata cognizione del tempo, dovresti provare a non perderla ogni tanto" "Ma come ti permetti? E poi oggi è sabato! Capito? S.A.B.A.T.O" "Oh ma che domenica fantastica!" sento esclamare da un vecchietto troppo ottimista mentre attraversa la strada. Subito dopo sento bestemmiare mezzo calendario, mi giro e vedo che lo stesso vecchietto che mi ha annunciato la triste verità é caduto. Io l'ho detto che era troppo ottimista! Un momento. Se il vecchietto ha detto che é una domenica fantastica vuol dire che é domenica. Quindi il bifolco ha ragione. Domani é lunedì. E se domani é lunedì vuol dire solo una cosa: lavori forzati, campi di concentramento, gulag, prigioni, scuola se preferite. Urlo un "Oh mio Dio" e assumo un espressione devastata. Questi sei mesi stanno cominciando peggio di quanto pensassi WEEEEAAAAA Ok scusate lo sclero del wea ma mi ispirava. É la mia prima nota dell'autore e mi sto gasando un sacco. Calmati. Ok sto bene. Da come avete potuto notare in questi primi due capitoli ho seri problemi mentali quindi cercate di comprendermi grazie😢 Ok oltre ai miei disagi volevo solo dire GRAZIE a chi con pazienza ha letto la mia storia nonostante i soli 2 capitoli e il numero elevato di idiozie *si nasconde dietro le padelle per la vergogna* E niente tu lov e buono scioglimento sotto al sole😖😭😨 P.S grazie anche ad ahabanana e boomerang per le parole d'incoraggiamento pregherò affinché siate tra i superstiti dello scioglimento dei ghiacciai �

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Capitolo 3
*** Dreams and school ***


"Senti, so che abbiamo iniziato col piede sbagliato, e mi dispiace. Ti andrebbe di ricominciare da capo?" COSA? Me lo sta seriamente chiedendo? "Fai sul serio?" "Si, perché, sai, tu mi piaci" dice abassando la testa. Ok... COSA? "Oh, beh, forse, e dico forse, un pochino mi piaci anche tu" L'ho detto davvero? Va beh, infondo, ma proprio infondo, è la verità, e la verità va sempre detta vero? No, ma ormai il danno é fatto. Lo vedo sorridere a 2324 denti e avvicinarsi lentamente, molto lentamente, come se volesse baciarmi. Un momento...LUI sta per baciarmi? Harry Styles sta per baciare me? Ora non per essere ripetitiva ma.... COSA? Cerco di riprendermi dal piacevole shock e comincio ad avvicinarmi a mia volta protendendo le labbra verso le sue. Sto quasi per baciarlo quando sento improvvisamente freddo ed una sensazione di umido mi pervade, sento anche ridere sguaiatamente. Sembra proprio la risata di un giraffo. O meglio DEL giraffo. "Liam io ti ammazzo!" urlo scattando in piedi. Il tizio balza all'indietro molto probabilmente impaurito, lasciando cadere il secchio ormai vuoto che aveva in mano. Cerco di avventarmi su di lui ma dimentico il fattore secchio e cado rovinosamente. Sto giá dicendo le mie ultime preghiere ma mi rendo conto di essere atterrata sul morbido. Il che sarebbe normale se mia madre avesse improvvisamente piazzato un pavimento ad acqua (sempre che esista), ma la cosa mi sembra figa quanto strana. Così decido di aprire un occhio per rendermi tragicamente conto di essere praticamente addosso al brontosauro che intanto mi guarda con un ghigno divertito sul volto. Te lo stacco a padellate quel ghigno, idiota! Comincio a schiaffeggiarlo ripetutamente sul braccio facendomi più male di lui, che invece riesce a bloccarmi e a mettersi a cavalcioni su di me, cominciando a farmi il solletico. E solo Dio sa quanto io soffra il solletico. Comincio a ridere come una scimmia isterica implorandolo di smetterla ma lui fa finta di non sentire. Mi costringe alle maniere forti. Ricorro alla mia faccia da cucciolo/foca investita da un camion, ma neanche quella sembra funzionare. Faccio un pesante sospiro tra le risate e gli dico con tono minaccioso "L'hai voluto tu". Con tutta la forza che riesco a trovare gli do una ginocchiata nei gioielli di famiglia che lo fa accartocciare come un riccio e lacrimare dal dolore mentre rotola via dal mio corpo. In quel preciso istante, richiamata probabilmente dal casino che abbiamo fatto, entra mia madre che sembra capire subito lo svolgimento delle vicende. Oddiomiom'imbottiscecomeuntacchinonelgiornodelringraziamentoemimetteinforno. "Mamma non è colpa mia ha cominciato lui!" Urlo prima che possa dire qualcosa, ma questo sembra solo peggiorare le cose. Mia madre, infatti, mi guarda male, molto male, molto molto male, molto molto mol- si insomma avete capito! "Io e te parliamo dopo. Luke tu ce la fai a scendere per la colazione o te la faccio portare da Sarah?" Il bastardo fa un ghigno malefico e dice di star soffrendo troppo per potersi muovere. Lecchino. Io me ne frego altamente e scendo le scale. Sto per sedermi a tavola quando vedo mia madre stendere mezzo barattolo di nutella su un cornetto e spolverarlo di zucchero a velo. Quanto posso amare questa donna? "Mamma ma io ti amo! Grazie!" Sto per avventarmici su quando mia madre tira indietro il braccio dicendo "Questo è di Luke. Ora tu vai a portarglielo e gli chiedi scusa, ok?" "Non ti risponderò ok, non siamo in colpa delle stelle!" Mia madre mi guarda ancora peggio di prima e mi rendo conto che sto rischiando grosso, così "Ok, ok, vado. Non ti arrabbiare!" dico. Prendo il cornetto insieme alla spremuta d'arancia che mi sta porgendo e comincio a salire le scale con estrema lentezza. Ma a quanto pare mia madre mi sgama, perchè dalla cucina urla "E fai veloce che tra 30 minuti dovrete essere a scuola!" Ah gia`, la scuola. COSA?? Diobbonoaiutamitu! Arrivo davanti alla stanza di Liam e sto per bussare quando mi ricordo di averlo lasciato a terra dolorante nella mia stanza. Così mi dirigo lì e lo trovo a gironzolare facendosi i fatti miei. Stava troppo male eh? "No scusa, ma la parola privacy ti dice niente?" "E a te la parola gentilezza dice ancora meno? Mi hai quasi castrato prima!" "Liam credo sia impossibile eliminare qualcosa di inesistente" dico con un pizzico di divertimento. Anche lui si fa una risatina per poi diventare subito serio. "Sarah il mio nome e` Luke. L-U-K-E. LUKE!" eh ma stai calmo! "Seh, ascolta Luke" dico con calma "bevi questo dannato succo, mangia questo cavolo di cornetto ed esci dalla mia maledetta stanza, porco pinguino!" aggiungo, questa volta urlando. Lui fa una faccia sconvolta per poi dire "Cos'hai contro i pinguini? Sono gli animali più carini di questa terra!" Mi sbatto rumorosamente una mano in faccia. No ma questo e` scemo dalla nascita o ha sbattuto la testa cadendo dalla culla? "Luke me ne sbatto dei pinguini, esci da questa stanza, devo cambiarmi!" Affo fa un sorriso furbo, incrocia le braccia e impunta i piedi a terra. "Se è così allora resto" "Ma fa un po' come vuoi" dico e comincio a togliermi il pigiama. Luke sembra alquanto sconvolto, continua a dire cose come "cosa stai facendo", o "oh Gesu`" evidentemente non se l'aspettava . Deglutisce rumorosamente per poi dire "Ok, ok esco!" balbettando e con le mani alzate a mo di scusa. Ecco cosa succede quando ti metti contro Sarah Amelia Johnson. Esce chiudendo la porta e io mi continuo a vestire. Non sono una di quelle che ha particolare attenzione nel vestire ma neanche di quelle che prendono i vestiti mentre giocano a mosca cieca mischiando colori e tessuti, sono una via di mezzo. Lo stesso vale per il trucco, non è inesistente ma neanche da clown, eyeliner e mascara sono più che sufficienti per il mio comune volto da italiana del Sud. Mio padre è italiano ed è rimasto lì dopo il divorzio, mi manca a volte trascorrere del tempo con lui come facevo da bambina ma del resto la situzione prima era invivibile, le continue urla dei miei mentre litigavano mi distruggevano e mi facevano sentire terribilmente in colpa. Che poi, con chi sto parlando? Dio ho davvero bisogno di uno psicologo! Sono pronta, così prendo lo zaino e le chiavi della macchina ed esco di casa. Appena metto in moto ho come la sensazione di star dimenticando qualcosa. Sto per uscire dal vialetto di casa quando sento chiamami a gran voce. Chi diamine è ad urlare alle 7:30 di mattina porca miseria? Mi giro e vedo Affo correre tutto affannato verso di me per poi buttarsi in macchina chiudendo lo sportello con violenza. Ecco cosa dimenticavo. "La prossima volta che mi lasci a piedi ti butto l'acido addosso, altro che acqua!" "La possima volta che sbatti così lo sportello della mia macchina l'acido te lo metto nel succo, idiota!" urlo e riparto dirigendomi al macello/scuola. *** Non bastava averlo tra i piedi a casa, no. Anche quasi tutti i corsi insieme dovevamo avere! Dio perchè mi punisci così? Perchè? Ok, forse l'ultima volta che sono andata in chiesa risale alla prima comunione, circa 10 anni fa, ma questi sonno dettagli. L'unica cosa positiva è che ora so il suo nome per intero, e devo dire che Lucas Robert Hemmings suona abbastanza ridicolo da poterlo prendere in giro. Ah, se ve lo state chiedendo, sì, il nome me lo sono scritto sul quaderno e l'ho letto per dirvelo. Ho un problema con i nomi, ok? E con la memoria. E con tante altre cose ma non è il momento di parlarne, inoltre non vorrei turbare le menti dei minorenni che stanno leggendo. Comunque, tornando a noi, mi sto dirigendo verso la mensa, dove il cibo non è poi così male come ci si aspetterebbe da una mensa scolastica. Vedo da lontano i capelli arcobaleno di Michael e comincio a correre stile cammello zoppo verso la sua direzione urlando "marito arrivo". Mi butto letteralmente addosso a lui, stremata dalla corsa. Io non corro mai, nemmeno se mi dite che c'è un barattolo di nutella da 20 kg ad aspettarmi. Anche se, in questo caso, e solo in questo caso potrei fare un eccezione. Delle risate mi riscuotono e mi rendo conto che mi ero fermata troppo a parlare da sola, ancora. Alzo lo sguardo e mi accorgo che quello non è Mikelino, ma un altro tipo dai capelli arcobaleno. Oddiomiochefigura. Dico un flebile scusa sollevandomi di dosso al tipo e me ne vado a prendere da mangiare. Sto per sedermi al tavolo quando delle mani mi coprono la visuale facendomi prendere un mini-infarto. Mi giro per vedere chi è e trovo Cam, il mio Cam, quello vero stavolta. Lo abbraccio di slancio dopo aver posato il mio vassoio, venendo subito ricambiata. Le sue braccia infatti si poggiano sulla mia schiena e mi stringono forte mentre mi da un bacio sulla guancia. Poi ci sediamo, finalmente direi, e cominciamo a parlare. Veniamo però interrotti da Hemmings che con un cenno si siede al nostro tavolo. "No scusa Lucas ti ho forse autorizzato?" Ma io non lo so, non c'è più rispetto per nessuno! "Dai Sa', ma perchè devi fare sempre l'acida?" Ah pure? "Io non faccio l'acida, io sono acida, con te" lui fa uno sguardo cuccioloso ma stavolta non mollo, stavolta resto ferma nella mia idea. Non mi farò comprare così. Non mi lascerò convincere. Non gli permetterò di averla vinta. Non potrà- "E va bene, puoi restare" emachecavoloperò. Devo imparare a collegare bocca e cervello. Già, mi servono ripetizioni. Intanto il cretino mi guarda vittorioso, come se gli avessi detto che gli lascio tutte le mie scorte segrete di nutella, illuso peggio della vicina di ieri. Cominciamo a parlare e dopo continui battibecchi, Michael dice che è ora di andare perchè le lezioni stanno per cominciare. Dio salvami parte terza. Mentre mi dirigo verso la classe un gruppetto di ragazze mi ferma. Oddio che vogliono mo? "Non ho soldi" metto bene in chiaro le cose. "Non vogliamo soldi da te" "Sono etero" riprovo. "Oh, anche noi. È per questo che siamo qui" "Ok e io che c'entro?" "Due parole : Luke Hemmings" ommioddiononèpossibile "Ripeto, e io che c'entro?" "Abiti con lui, no?" "In realtà è lui ad abitare con me e mia madre" "Dovresti farci un favore" "Se volete le sue mutande, scordatevelo! Io non metto le mani lì dentro" "Non abbiamo bisogno di quelle. Lì ci arriveremo sole, vogliamo solo che tu gli dia il nostro numero" Ma perchè mettersi nelle mani di un tale cretino? La gente di questi tempi è proprio disperata! "Ok, va bene basta che me ne facciate andare a lezione poi che è tardi." "Certo" e in meno di tre secondi mi ritrovo con una decina di biliettini in mano . Bene, propio ottimo direi. Se credono che per sei mesi farò da cupido/Maria De Filippi di 'Uomini e Donne' (un programma italiano) si sbagliano di grosso! "Ora puoi andare, grazie mille" Lo vedo solo io o mi stanno mandando via? Mah Annuisco piano e mi dirigo verso l'aula di francese, il mio adorato francese. Mi è sempre piaciuto, un po' come la nutella. Inoltre è uno dei pochi corsi che non ho in comune con mister iohogliocchibluetuno, un'altra ragione per cui amare questa lingua. Entro immediatamente prima del prof e mi siedo accanto a Ella, una mia amica che non avevo ancora incontrato. *** E finalmente anche l'ultima campanella è suonata. Mi dirigo alla macchina, ricordandomi a malincuore del cretino che abita temporaneamente in casa mia. Lo trovo già appoggiato allo sportello, ha imparato la lezione. Apro la vettura e mi ci catapulto dentro desiderosa di tornare a casa al più presto e il biondo mi segue. Infilo la chiave nel quadro e giro ma non accade nulla, la macchina non parte. Riprovo diverse volte ma ottengo lo stesso risultato. Ommioddiosantoincielono. "Ehm, Sarah non per infierire ma.. l'auto è a secco" "Lucas non dire idiozie se ho fatto il pieno una settimana fa" Un momento. Una settimana ho detto? NON.È.POSSIBILE. O forse lo è? È finita la benzina, dimentico sempre di fare rifornimento porca miseria! Lucas mi guarda ridacchiando e poi parla "Mi sa che ci tocca farcela a piedi" "Lucas hai fumato maria? Io non camminerò per 5km" "Sarah tu hai altre soluzioni?" Ehhmm... "Ce l'ho! Prendiamo l'autobus!" "Amelia il prossimo autobus passerà tra tre ore" "Robert te lo ripeto : io non camminerò per 5 km" "E chi ha detto che camminerai tu?" -------------- HOLAAAAAA SCUSATE ho detto a molte di voi che avrei aggiornato circa due settimane fa, o forse tre, ma ho una spiegazione, giuro. Il mio telefono è andato al creatore e con lui il mio capitolo ormai pronto e tutte le mie idee e i miei appunti, quindi finchè l'ho riscritto ci ho messo tempo. Eniuei In questo capitolo conosciamo un po' in più Sarah e la sua storia. Io l'ho immaginata castana con gli occhi marroni, quindi molto comune, una cosa che sarà importante nel corso della storia. Parlando della fine del capitolo.... cosa avrà in mente il nostro Affo? Io lo so e voi no *risata malvagia* No dai fatemi sapere che ne pensate *si sentono i grilli in sottofondo mentre passa una balla di fieno isolata* Pooooiii volevo ringraziare chi ha messo la storia nelle ricordate/preferite/seguite, chi ha recensito e mandato messaggi. Ve se ama Poiiiiiiiii (pt 2) un grazie speciale va a Elsa, so che stai leggendo, per aver sopportato i miei scleri per il capitolo e per la morte del telefono e per sopportare tutti i giorni me. Ti voglio bene tesoro. Bene ora vi lascio perchè sta uscendo più lungo dell'addio ai monti di Lucia dei Promessi Sposi CIAONE

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Capitolo 4
*** Tears and hugs ***


"Scordatelo Hemmings, non salirò sulla tua schiena stile koala. Preferisco rimanere qui ad aspettare l'autobus per tre ore!" È da oltre mezz'ora che discutiamo, lui insiste che devo salirgli sulle spalle e io continuo ad oppormi. Andiamo, mi prende per i fondelli? "Sarah non fare la difficile, voglio andare a casa, sono stanco. Quindi salta su o giuro che ti lascio qui e ci vado solo a casa" E no, io non resto sola in un parcheggio isolato. 'Non fare la capra e accetta! Andiamo è un figo della madonna! Quando ti ricapita un'occasione così?' Chi ha parlato? 'Sono Enza' 'Enza chi?' 'Enza, la tua coscienza' Ah 'E, giusto per sapere, da quando la mia coscienza parla?' 'Da sempre idiota' 'Sei sicura?' 'Certo, ricordi quando quest'estate hai nascosto la dentiera alla zia di tua madre e lei l'ha cercata per giorni, imprecando?' 'Certo, come dimenticarlo, è stato epico' 'Bene, ti ho detto io di farlo' 'Seriamente?' 'aha' 'Figo, ma stavolta è diverso. Dovrei praticamente saltare addosso ad uno che odio e che conosco da praticamente due giorni!' 'E allora? Dai, buttati, fidati di me' 'Ok, dai, vado allora' 'Oh finalmente, e muoviti Giulietta che Romeo se ne sta andando' COSA? Mi sta davvero lasciando qui? Che bastardo! " Hemmings! Lucas! Luke, dannazione, aspettami" Affo si gira con un ghigno in viso che staccherei volentieri a martellate. "Dimmi Sarah" "Ho-ho cam-biato i-idea" dico ancora affannata dalla corsa che ho dovuto fare per raggiungerlo. Mi guarda male per poi aggiungere "Dovrei lasciarti qui, in questo parcheggio, da sola, per tutte le storie che hai fatto" Ma che bastardo! "Hemmings dovrei prenderti a calci come ho fatto questa mattina per quello che hai detto e lasciare te da solo nel parcheggio" "Ah si? Allora trovati qualcun'altro da usare come taxi umano!" "Con molto piacere!" 'Sarah!' 'Cosa vuoi ancora Enza?' 'Chiedigli scusa, ora.' 'Assolutamente no' 'Sarah, muoviti' 'Ma perché?' 'Perché lui è stato gentile con te, andiamo, si è persino offerto di portarti sulle spalle nonostante tu pesi come una balena!' 'Enza ma vai a cagare' 'Solo se tu vai a chiedere scusa a Luke' 'E va bene!' 'Ed Enza vince ancora!' 'Ma stai un po' zitta!' Guarda che mi tocca fare! "Luke... Luke.... LUKE! Dannazione fermati!" "Cosa c'è ora?" Vai Sarah! Ce la puoi fare! "Senti... S-Scu-Scus- Ce la posso fare eh, dammi un attimo. Allora, uno, due.. tre. Scusa" "Cosa? Non ho ben capito, puoi ripetere?" È proprio bastardo, porca miseria! "Hemmings smettila, ho già fatto abbastanza fatica" Lui ridacchia per poi dire "Dai salta su" girandosi di spalle e abbassandosi, permettendomi di aggrapparmi al suo collo con le braccia e al torace con le gambe. Dio mio che mi tocca fare pur di non camminare! "Stai comoda?" "Hemmings fai poco lo spiritoso che non fai ridere nemmeno le pulci che hai in testa" "Allora credo dovresti scendere, sai, ho le pulci" "Pazienza useró uno shampoo contro pulci, zecche e pidocchi" "Proprio non vuoi camminare eh?" " No, ma dai? E come l'hai capito sentiamo, sono curiosa!" "E ma come sei pesante, però! Ho semplicemente fatto una constatazione!" "Senti constata come stare in silenzio che è meglio" Sbuffa ma sembra afferrare il concetto perchè cammina in silenzio. Certo che, porca la miseria vacca, è comodo! Dovrebbero brevettarlo un trasporto così! Sto cosí comoda.. Che... Potrei anche.. Addormen... -------- "Sarah! Hey! Sarah! Dai su svegliati siamo a casa e mi servono le chiavi! Sarah conto fino a tre, poi ti butto a terra! Uno.. Sarah dico sul serio!.. Due... Oh Dio... Sarah!... Ok, ma sappi che l'hai voluto tu!" Mi sento improvvisamente cadere mentre qualcuno urla tre. E ma che cavolo! Bel risveglio di feci! Dio giuro che se scopro chi è l'idiota lo spello vivo! Apro gli occhi e vedo il beota con un'espressione saccente che mi guarda con le mani alzate a dire 'se hai il culo sul marciapiede la colpa è solo tua'. Certo! E se tra poco avrai un occhio nero la colpa è solo tua, mi sembra ovvio! "Lucas dammi un valido motivo per il quale non dovrei renderti donna!" Sbianca improvvisamente e si porta una mano dietro la nuca balbettando "Ehm, vedi, cioè, ecco, insomma.." "Hai due secondi deficiente!" "Ecco mi.. Mi servivano le chiavi" OhGesùGiuseppeMariael'asinello! "E c'era bisogno di gettarmi a terra??" "E-ecco tu ti eri a-addormentata e io non sapevo come fare e-e l'unica cosa che mi è venuta in mente è stata questa!" "Hemmings ti ho chiesto un valido motivo. A te questo sembra valido?" Fa una faccia dispiaciuta abbassando lo sguardo per poi mormorare uno "Scusa". Eh ma non si fa cosi peró! Non vale! Si avvicina a me lentamente per poi stringermi in un abbraccio. Totalmente inaspettato devo aggiungere. All'inizio resto immobile, troppo scossa per capire cosa diamine stia succedendo. Quando me ne rendo conto lo scosto bruscamente urlando "Chi cavolo te l'ha data tutta questa confidenza, eh?" "Giuro che non ti sopporto Sarah! Io faccio il possibile per andare d'accordo con te, ma tu mandi tutti i miei dannatissimi tentativi a pascere le pecore !" "Ah cosí è colpa mia ora? Non sono io ad averti svegliato con una secchiata di acqua gelida o buttandoti a terra sul cemento!" "Ma non sono io ad essere asociale, antipatico, costantemente mestruato, facilmente irritabile, continuamente nervoso, sempre pronto ad offendere e con un ego immotivatamente grande quanto l'universo. Ti daró una notizia:non ti si fila nessuno. E sai perché? Perchè non solo sei presuntuosa ma non puoi neanche permettertelo" Mi costa ammetterlo ma le sue parole mi feriscono. Ho sempre avuto problemi di autostima, mai abbastanza alta, mai abbastanza magra, mai abbastanza bella o socievole per stare in compagnia di qualcuno che non fosse Ella (che Dio la benedica nonostante sia atea). Volto comune, occhi e capelli castani, fianchi rotondetti seno poco evidente, nulla di che insomma. E dopo anni passati a cercare di combattere tutte le mie sensazioni, i miei continui "faccio schifo", "non sono niente di che", "non ho nulla di speciale" celandoli dietro battute sarcastiche e sguardi ostili, delle semplici parole hanno distrutto tutto il mio duro lavoro, i miei scudi, le mie sicurezze, sbattendomi in faccia l'amara verità. Non ho la forza di controbattere, mi limito ad aprire il portone, salire le scale di corsa e gettarmi sul letto ormai in lacrime. E piú penso al motivo per il quale sto piangendo piú mi sento stupida. Andiamo, mi sto facendo abbattere dalle parole di un idiota che neanche mi conosce! Dio perché a me? Non poteva andare, che ne so, a casa di Ella? No, a casa mia, come se non avessi già abbastanza problemi di mio! 'Dai non ti distruggere così, alla fine è colpa sua! Non doveva parlarti così, non ne aveva il diritto!' 'Enza sei l'incoerenza! Sei stata tu a gettarmi tra le sue braccia qualche ora fa!' 'E me ne pento! Dio se me ne pento!' ' Facile dire me ne pen-' la nostra discussione è interrotta da qualcuno che bussa alla porta. Ed ora chi cavolo è a rompere? Non rispondo, sicura che chiunque sia entrerà anche senza il mio permesso. Infatti tre secondi dopo Hemmings entra nella mia stanza con un aria dispiaciuta e quella sua espressione cucciolosa. Già partiamo male! "Ehm.. Sarah... Mi dispiace, io- io non... non volevo farti stare male, non ho pensato prima di parlare, quelle cose che ho detto non le penso davvero" mh, Hemmings stavolta non ci casco, puoi anche uscire. Non rispondo ed evito di guardarlo in faccia. Forse capisce che non ho intenzione di parlargli ed esce. "Sarah peró guardami, porca miseria!" No, non ha capito. Mi convinco ad alzare lo sguardo e, non lo so, qualcosa in quei dannati occhi mi colpisce "Oh mio Dio Sarah, ma stai piangendo!" "No è che mi sudano gli occhi" lui scoppia a ridere e con i pollici mi asciuga le lacrime, sineramente non so perché ma non mi dà fastidio questa cosa. Che diamine mi sta succedendo! Mi sembra un po' insicuro, come se fosse in dubbio sul da farsi. "Sarah posso-posso abbracciarti?" "Ora ti stai allargando un po' troppo, Hemmings!" Lui ridacchia e fa una faccetta cucciolosa troppo carina alla quale non so dire di no, così mi butto letteralmente addosso a lui facendo finire etrambi a terra. Scoppiamo a ridere per poi abbracciarci, e mi sembra di aver finalmente trovato il mio posto felice. "Ah dimenticavo, ti ho portato pane e nutella" oh Dio di questo passo lo sposeró! "Oh Gesú si! Che bello! Lucas se continui così potrei anche amarti" "Chi ti dice che tu non lo faccia già?" gli do uno schiaffo sul braccio dandogli del deficiente mentre entrambi ridacchiamo. Dopotutto questi sei mesi non stanno cominciando così male! WEEEIIIIIII Ciao bei pampini! Sono tornata a distruggervi le ovaie yep. Aluuura abbiamo dei Lukah (si accettano suggerimenti) molto cucci, le cose sembrano migliorare ma non crogiolatevi (?) sugli allori presto ci sarà guerra. Non mi trattengo molto perché sinceramente mi sto pisciando sotto Ringrazio tutti quelli che hanno perso tempo nel leggere le cretinate che scrivo, ve se ama Ps. Fatemi sapere che ne pensate, non voglio elemosinare recensioni, stile emigrati davanti le chiese, ma solo per capire quale sia il vostro parere Vab me ne vado ciaonee ❤❤💋💋💋💋💋

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Capitolo 5
*** Peace and war ***


Sento dell'acqua, o almeno questo è ciò che spero sia, colpirmi in faccia. Di nuovo. Non c'è bisogno che apra gli occhi per capire di chi sia opera il lavaggio del mio viso. "Hemmings giuro che questa volta ti castro per davvero!" Il decerebrato si lancia al mio fianco sul letto cominciando a tastarmi la faccia e la testa con fare preoccupato. Un momento, come sono arrivata sul letto? E perchè il cretino mi sta toccando? "Leva le mani dalla mia faccia! Ora!" È stato cosí carino prima, ci siamo anche abbracciati e ora sta tornando irritante. "Oh Gesú, Sarah stai bene? Hai male da qualche parte? E la testa? Ti fa male?" "Perché dovrebbe farmi male Luke? Il mio abbraccio ti ha forse rimbambito?" lui fa una faccia stranita. "Abbraccio? Quale abbraccio?" Ma è scemo o cosa? "Hemmings mi hai detto delle cose orribili e io ci sono rimasta male. Poi sei venuto a chiedermi scusa e ci siamo abbracciati!" "Oh cielo, è peggio di quanto pensassi" dice preoccupato. "Ma peggio de che? Che diamine stai dicendo?" "Stavamo tornando a casa a piedi perchè la tua auto era a secco e mentre litigavamo non hai visto il marciapiede, sei caduta battendo la testa e sei svenuta. Ho provato a risvegliarti ma niente, così ti ho portata in braccio a casa." Osantoantonioabate. Qua già il quadro è bello e la pittura è fine, mi mancava solo che sbattessi a terra di faccia! Aspetta. Se lui ha detto che non c'é stato nessun abbraccio e che sono svenuta vuol dire solo una cosa: ho sognato tutto. 'Ti sarebbe piaciuto abbracciarlo eeehh' 'Enza ma ancora? Basta, mi stai scocciando' 'Ti scoccia la mia presenza perché la verità brucia' 'Enza?' 'Si?' 'Vai a cagare' La sento ancora borbottare ma le do poco peso. Ho sete porca peppa pig! "Lucas... Senti un po', non è che mi porteresti un po' d'acqua? Ho la gola secca" "Certo! Corro!" dice alzandosi di scatto dal letto. "Vai piano che se cadi rovesci la mia acqua!" gli urlo dal letto. Dopo pochi minuti me lo ritrovo davanti con in mano un vassoio con acqua, spremuta d'arancia e pane e nutella. Mi sa un po' di dejà-vu, ma non glielo dico. Vedendo il mio sguardo impaziente mi piazza davanti il vassoio e fa un mezzo sorriso. "Ho pensato avessi fame e così..." "Graffie" dico mentre addento la fetta di pane. Quando ho finito tutto il contenuto del vassoio alzo lo sguardo e trovo Hemmings a guardarmi con aria divertita. "Cosa c'é ora?" chiedo con voce scocciata. Lui cerca di trattenere le risate con scarsi risultati, così scoppia a ridermi in faccia. No ma, grazie. Davvero proprio. "No - é-é che- hai-hai la faccia- la faccia" "Ma no, non sapevo avessi una faccia! Grazie per avermi illuminato!" "Non hai capito-sei- sei sporca di- di Nutella" e tutto sto dramma per un po'di Nutella sulla mia faccia? Provo a pulirmi, ma non sembra cambiare molto data la risata di Lucas. "Aspetta faccio io" dice prendendo un tovagliolo dal vassoio che mi ha portato e cominciando a pulirmi il volto. "Certo che sei un disastro" Oggi é in vena di complimenti, vedo. Noto che lentamente si avvicina. Oddiochevuole. Allarga le braccia per poi stringermi in un abbraccio che non ricambio subito, troppo sconvolta per rendermi conto che questa volta non sto sognando. "Mi sono preoccupato così tanto" sussurra. Sta per darmi un bacio sulla guancia, quando mi rendo conto di quello che sta succedendo. "Scollati Hemmings, non sono mica il proprietario della Ferrero!" Lui ridacchia amabilmente per poi dirmi "Non cambierai mai, vero?" "Ovvio che no. Io sono così come sono, la mia essenza é immutabile" Cavolo che profondità di parole! Lucas fa un sorriso sghembo e mi dà un veloce bacio sulla fronte, uscendo poi sotto le mie imprecazioni. *** Sono passate tre settimane da quell'episodio e io e Luke continuiamo ad alternare momenti in cui andiamo d'amore e d'accordo ad altri nei quali andremmo volentiari a Brooklyn per buttarci dal ponte a vicenda. Siamo la coerenza, sì. Infondo, ma molto infondo, nel nucleo della terra, sto cominciando a credere che non sia così male come pensavo all'inizio. Ma quando si mette a suonare quella maledetta chitarra elettrica alle due del pomeriggio, quando invece io vorrei dormire, esattamente come sta facendo adesso mi fa salire il nazifascismo. Mi fiondo fuori dalla mia stanza ed apro la porta della sua senza bussare, pentendomene immediatamente aggiungerei. Non ha una stramaledetta maglia addosso e sta cantando. Ora direi che abbiamo un problema. Ok, forse più di uno. Primo, lo sto fissando manco fosse una cascata di nutella; secondo, trovo lui e la sua voce estremamente ammalianti; terzo si é accorto di me e mi guarda con un ghigno sul volto. Arrossisco di colpo, colta in flagrante. Bene, no complimenti proprio, brava Sarah. "Serve qualcosa?" chiede senza il minimo imbarazzo. "E-ehm- ecco... si- potresti smetterla di suonare alle due del pomeriggio quando la gente vuole dormire in sacrosanta pace?" dico, anzi, quasi urlo. "Non sembravi così dispiaciuta prima. Anzi, da come mi guardavi..." "Non stavo fissando te! Stavo-ecco- stavo guardando i poster che hai appiccicato al muro. Quando te ne andrai ti porterai dietro mezza parete,m idiota!" "E come mai sei arrossita quando mi sono accorto di te?" "Fa caldo, Lucas. Fa caldo" "Ma se-" viene interrotto dal campanello che suona. Benedetta sia la persona che é venuta a rompermi le scatole. "Vado a vedere chi é" dico iniziando a scendere le scale di corsa. Come al solito inciampo a metà e mi faccio il resto della rampa rotolando. Faccio così tanto casino che Hemmings si affaccia dalla sua stanza per chiedermi se sono tutta intera ma lo ignoro e apro la porta. Vedo Mickey ed Ella che mi salutano abbracciandomi per poi guardarsi ed arrossire. Qui qualcosa puzza, e non sono solo i calzini che Luke lascia in giro per casa. "Da quand'é che vi conoscete voi due?" indago. "Due minuti, ci siamo incontrati davanti alla tua porta" dice Ella. Mh, potrei crederci. "E qual buon vento vi porta qui?" "Io sono qui per Luke" dice Michael che ancora non aveva parlato. "E così mi tradisci? Complimenti marito. Mi compiaccio" dico in tono deluso "Dai, non prendertela moglie, lo sai com'é Luke. Se ogni tanto non lo vengo a trovare va in depressione, sente troppo la mia mancanza" "Ti ho sentito Clifford! E per quanto ne so, sei tu ad andare in depressione senza di me!" sentiamo urlare dalle scale. Infatti dopo pochi secondi appare Hemmings con un sorriso divertito sul volto. "Ehm-ehm" si schiarisce la voce Ella. Ah giusto, non conosce Luke. "Hemmings, lei é la mia amica Ella, se ci provi ti taglio le balls e te le grattugio sulla pasta. Els, lui é l'idiota che abiterà qui per i prossimi cinque mesi o poco più. Se ci prova con te dimmelo che prendo le forbici trinciapollo ed eseguo l'operazione." Ella e Mickey ridono mentre Lucas ha gli occhi sgranati e le mani sui gioielli di famiglia. Paura eh, Hemmings? Lascio i due uomini, se così possono essere chiamati, nel salotto e prendo Els per il braccio, per poi trascinarla fino alla mia stanza. "La prossima volta tirami per i capelli. Almeno me li sfoltisci un po'" "Els, tesoro, sei simpatica quanto un pugno in occhio" "Questo dipende dal proprietario dell'occhio, se fosse Hemmings per te sarebbe una cosa davvero divertente" "Sai els, questo è uno dei motivi per i quali ti voglio bene. Mi piace come ragioni. Brava" "Aw, che carina. Anche io ti voglio bene, anche se non sai ragionare" "Els ma vai un po' a spazzare in autostrada di notte" "E tu vai a giocare sui tombini aperti" "Certo, sto già andando non vedi?" dico sedendomi sul letto. "Vedo, vedo. Già ci immagino, noi due, a lavorare per strada. Oddio, detto così sembra altro" "Infatti si. Tralasciamo i nostri lavori e parliamo di cose serie" "Noi? Parlare di cose serie? Ma da quando?" in effetti.. "Els stai un po' zitta per piacere?" "Si,si, scusa" "Oh, grazie" "Prego" "Ella giuro che se non taci vado da Conor e gli dico che hai cambiato idea e che vuoi uscire con lui" in tutta risposta lei si sbatte le mani sulla bocca, segno che farà finalmente silenzio. Conor è sempre stata un'ottima arma. Le va dietro da tempi immemori ma lei non se l'é mai filato, troppo nerd per i suoi gusti, lui però sembra non accorgersene e continua a provarci con lei. "Allora Els, mi dici cos'erano quelle occhiatine che vi scambiavate tu e Clifford prima?" "Quali-quali occhiatine?" chiede arrossendo. Bingo. "Oh ma andiamo, credevate che non me ne sarei accorta?" "Ok lui é carino, molto carino, ma nulla di più. D'accordo, forse è anche simpatico, ma nient'altro" "Voi due non me la contate giusta. In ogni caso avete la mia benedizione" A queste parole Ella quasi si strozza con la sua stessa saliva, manco le avessi detto di dovermi aiutare ad occultare il cadavere del creatore di Peppa Pig. No, seriamente, odio quell'uomo. Vedo che sta per dirmi qualcosa ma viene interrotta da Hemmings che irrompe nella stanza. "Te l'hanno mai detto che si bussa prima di entrare?" "No, a casa mia le porte non esistevano. Comunque sono venuto per dirti che tua madre é tornata dal lavoro e vuole parlarci da soli immediatamente, quindi muovi il cuolo e scendi" "Se galanteria avesse un nome non sarrebbe di sicuro il tuo, Lucas" ma pronuncio queste parole a vuoto dato che lui è già uscito chiudendo la porta. "Ella, non è per cacciarti, anzi, ma non è che potremmo incontrarci domani, tanto non c'è scuola. Magari ora fai un giro con Michael, così vi conoscete un po', no?" "Ok vuoi che mi tolga di mezzo. Ho capito. Ciao" dice schioccandomi un bacio sulla guancia ed uscendo. Chissà cos'avrà di tanto urgente da dirci, mia madre. Dio fa che non sia un altro "nuovo fratello", ti prego. 'Enza ricordami di far causa ad Intercultura.' -------------------------------------------------------- HOLAAAAAAAAAAAAA Ciao belle pampine. Alura, è notte inoltrata e io sto scrivendo, bene. Avete sentito le nuove song? io solo alcune, causa telefono morto, e sono tipo bsjshdbjownxdgajbqkowhduqjssbajs Non ho molto da dire sul capitolo sinceramente. Forse perchè ho sonno e fretta di pubblicare. Comunque, come sempre, fatemi sapere che ne pensate. Anche se siete stitiche e vi ha fatto cagare, ditemelo, non mi offendo. Anzi sono contenta di esser servita a qualcosa. Ah, prima che mi dimentichi, Elsa so di avertelo descritto diversamente il capitolo ma poi ho cambiato idea, e conoscendoti, non ti dispiacerà. E grazie di sopportarmi ogni giorno, avrai accesso alle mie scorte di nutella un giorno. No non é vero. Tivibi comunque. Spoiler: "Cosa? Sola con lui? Per due settimane? Vuoi che tua figlia vada in galera per omicidio, vero?" CIAONE e al prossimo capitolo.

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Capitolo 6
*** shocking news and date ***


P.O.V. ELLA Non appena metto piede fuori dalla porta di casa Johnson mi ritrovo davanti Michael. Ora dev’esserci qualcuno che mi odia proprio ma proprio tanto, potrei morire di infarto porca miseria! Ho un cuore debole io. Come se non bastasse lo shock iniziale, lui mi fissa, con uno strano sorriso aggiungerei, per poi farmi segno di avvicinarmi. Ah è vero, sono rimasta attaccata alla porta con ancora la mano sulla maniglia fino ad ora. Figura di feci n°1, fatta. Comunque cerco di avvicinarmi in modo normale, e per normale intendo senza inciampare/cadere/morire davanti all’angelo tinto che ho davanti. Vai Ella, ce la puoi fare. “Senti, stavo pensando, non è che ti andrebbe di andare, non so, al cinema? Ci hanno sbattuto fuori e non ho voglia di tornare a casa così presto.” “E lo chiedi pure? Ovvio che si.” Gesù Ella così lo farai scappare! “cioè, insomma, neanche io voglio tornare ora, ecco”. Michael si fa una risatina e fa un cenno con la testa, che mi dice di dover cominciare a camminare. All’inizio restiamo in silenzio, e ok che il silenzio mi piace ma direi che ora stiamo esagerando. “Allora, cosa vediamo?” chiedo voltando lo sguardo verso di lui. Pessima mossa Els, pessima mossa. Perché in quel momento si gira anche lui e i suoi occhi sono qualcosa di indescrivibile, hanno un colore tutto loro e delle sfumature che mi ricordano il mare e tutto questo è assurdo perché io non sono per niente una tipa romantica e ora sto pensando un tram di cretinate. Diomioprevedofiguredicacca. “Stavo pensando ad un horror” dice. Fantastico, io amo gli horror. E quando dico amo intendo AMO. “Oddio che bello. Adoro gli horror” ‘così lo spaventi, els’ ‘Lina sta’ un po’ zitta’ ‘tu a me zitta non lo dici, capito?’ chi è Lina? Ecco lei è la vocina nella mia testa, una sorta di grillo parlante/coscienza insomma. Molto fastidiosa in ogni caso. Michael fa una faccia sorpresa, a mio parere adorabile, e mi mette un braccio intorno alle spalle. Ohmiabelamadunina. Camminiamo così fino al cinema, dove ci stacchiamo per discutere su chi debba pagare. E alla fine, credeteci o no, vinco io, riuscendo a pagare il mio biglietto. Ci dirigiamo verso il reparto popcorn e lì comincia un’altra discussione. “Ti ho detto che pago io, hai già pagato il biglietto” “Non ho bisogno di elemosina, davvero. Posso pagarmeli non preoccuparti” “Ma non è elemosina, voglio solo comprarti dei dannati popcorn, ti prego!” “E va bene, ma solo perché sta per iniziare il film” detto ciò prendiamo una porzione grande a ciascuno ed entriamo nella sala. Il film è appena cominciato. “ti avevo detto di lasciar pagare me, ora abbiamo fatto tardi” dico mentre prendiamo posto. “Non potevo farti pagare, andiamo. Έ contro la mia etica” ah. “E cos’altro dice la tua etica? Giusto per sapere” “Lo scoprirai col tempo” dice in tono serio per poi scoppiare a ridere insieme a me. Continuiamo a parlare ancora un po’ fino a quando la signora davanti a noi si gira intimandoci di fare silenzio, così ridacchiamo un’altra volta per poi cominciare a guardare il film una volta per tutte. Quello che ho sempre amato dei film horror sono le canzoncine che a tutti sembrano inquietanti. E le scene che gli altri definiscono cruente a me fanno ridere, ma sono fatta così. Che posso farci? Mentre rido mi giro verso Mike e mi rendo conto che anche lui sta ridendo, il che per me è assurdo. Non ho mai trovato qualcuno che ridesse durante i film horror, ed è fantastico. Inoltre la sua faccia mentre ride è adorabile. Così restiamo a fissarci intensamente, molto intensamente, così intensamente da non accorgerci della fine del film e delle luci della sala accese. Ci sorridiamo per poi uscire dal cinema. “Sai” comincia “non ho mai trovato qualcuno che ridesse durante i film horror esattamente come me” “Già, Sarah li odia e nelle poche volte che l’ho convinta a vederne uno mi dava continuamente della pazza perché ridevo” “Non credevo fossi così, e mi piaci.. come persona intendo, sei forte” OMMIODDIOINCIELOESULLATERRAPIACCIOAMICHAELCLIFFORD ‘non gioire, ti ha detto mi piaci come persona. È come se ti avesse detto mi piaci come amica, ti ha friendzonato alla grande’ ‘Lina, vai a coltivare cannabis in una centrale di polizia’ Sto per dirgli che anche lui mi piace come persona ,ma vengo interrotta dal mio cellulare che suona. CHI.CAVOLO.MI.INTERROMPE.ORA. Oh, è mia madre, ecco chi. Dico scusa a Michael e rispondo “Dove diamine sei Ella?” “Calma mà, sono in giro” “In giro? In giro? Ella ,che diamine, ti ho detto trenta volte che tuo fratello oggi aveva la partita di rugby e tu che fai? Sei in giro! Muovi le chiappe e torna a casa, ORA!” Oddiol’avevoscordato. “Ehm ecco, Michael, io devo proprio tornare a casa ora, mi dispiace. Ci vediamo lunedì a scuola?” chiedo un po’ incerta. “Assolutamente sì!” afferma convinto facendomi ridacchiare. Gli do un bacio sulla guancia e vado via. Dio che giornata fantastica. ‘Certo, peccato che ora tua madre ti farà a scaglie e ti userà per condire la pasta al tartufo’ ‘Gesù, ma ti levi!’ P.O.V. SARAH Siamo sul divano, io, mamma e il cretino, a guardarci nelle palle degli occhi in silenzio. “Beh? Allora? Cos’avevi di tanto urgente da dirci?” “Sto via per un po’” dice secca. “Ci vediamo per cena allora?” chiedo convinta. “No, non hai capito. Parto, non so precisamente quanto starò via.” COSA? “COSA? E dove vai” “In Italia” COSA? “COSA? E perché?” diomioaiuto “Ci sono problemi con i documenti del divorzio e quindi devo tornare per sistemare le cose” Quindi deve andare via, per Dio sa quanto tempo, e i-noi staremo…. OH CAVOLO “Mamma, ma se tu non ci sei io e l’idi-Lucas dove andiamo?” “Oh, ne ho già parlato con Luke.” Ah, ne ha parlato con Luke, sì. “E?” “E resterete qui a casa, insieme, da soli” COSA? MA È IMPAZZITA? “COSA? SOLA? CON LUI? MA VUOI CHE TUA FIGLIA VADA IN GALERA PER CASO?” “Ormai è deciso, Sarah. E non fare storie” Ah, pure. CHE IL SIGNORE MI AIUTI HOLAAAAAAAA Si, ormai ho deciso, hola sarà il mio saluto definitivo (forse). Pubblico prima perché tra 4 giorni (DIOSONOSOLOQUATTROGIORNI) parto e poi comincia la scuola quindi ora che posso mi velocizzo. Passando al chapter, abbiamo dei Milla (?) troppo cucci. Non è normale che io shippi i miei stessi personaggi ma ok. Dei Sake (si, ho cambiato nome OTP perché un’amabile ragazza che ha recensito mi ha dato l’idea, ti adoro anche se non ti conosco) non si parla molto ma mi rifarò nel prossimo chapter, tranqui. E niente tu lov e come sempre fatemi sapere che ne pensate <3

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Capitolo 7
*** Violence ***


Intercultura 7 Mia madre è uscita di casa alle 5 di questo pomeriggio, lasciandomi col beota. Da quel momento ci siamo rinchiusi ognuno nella sua stanza (che poi, questa è casa mia ma la stanza è sua, PERCHÉ??) e non abbiamo parlato. Fin qui tutto ok, il punto è che ora sono le 9 di sera e io ho fame. 'Che novità' 'Fai silenzio Enza'. Dove eravamo rimasti? Ah si, ho fame. Quindi le cose sono due: o resto qui a morire di fame, o scendo in cucina a preparare qualcosa rischiando di scontrarmi col deficiente. 'Andiamo non è un mostro, scendi e vai a mangiare, su' 'Ma Enzaaa' 'MUOVITI' 'E va bene'. Caccio la testa dalla porta della mia stanza, giusto per accertarmi che non ci siano giraffe indesiderate in giro. Dato che non c'è nessuno esco e scendo le scale arrivando in cucina. Sto per prendere una pentola quando sento degli strani rumori. Ommioddiosonoentratiinazistiprontiamandarminelledocce. Prendo un mattarello, di quelli per stendere gli impasti, e lentamente mi avvicino alla fonte del rumore. Vedo qualcosa muoversi così prendo la rincorsa e urlando qualcosa in stile kung fu lo colpisco ripetutamente. Sento un urlo, la voce però non ha nulla di tedesco anzi, mi sembra piuttosto familiare. "Sarah, Sarah, SARAH DANNAZIONE SMETTILA" ommioddiocomeconosceilmionome "CHI SEI, COSA VUOI E COME CONOSCI IL MIO NOME! NON ENTRERÒ IN UNA DI QUELLE DOCCE DELLA MORTE" urlo continuando a picchiarlo con l'utensile da cucina "Sarah ma di che cavolo stai parlando! Sono Luke, diomio smetti di picchiarmi con quel coso" Ah, è solo Lucas sonounidiota Robert chesispacciapernazista Hemmings. Potrei continuare a picchiarlo in effetti. Sto per alzare di nuovo in aria il mattarello ma Hemmings è più veloce e mi afferra entrambe le braccia con una mano mentre con l'altra cerca di sfilarmi di mano la mia arma. Cioè, NO. È il mio mattarello, giù le mani. "Sarah lascia questo aggeggio infernale" "NO, è il MIO mattarello" "Lascia, ORA" "Non ci penso neanche" crede davvero che glielo lascerò? Tsk, idiota. "Ok, puoi tenerlo" ah, ha capito finalmente! Non faccio in tempo a parlare però che lui mi strattona improvvisamente il braccio, riuscendo a prendere la mia meravigliosa arma. Presa alla sprovvista, perdo l'equilibrio e gli finisco addosso sbattendo la testa contro la sua. DIOMIOCHEMALE. Diamo insieme un urlo di dolore per poi portare contemporaneamente una mano alla fronte e massaggiarla per alleviare la sofferenza. Ci guardiamo negli occhi e dopo tre secondi di silenzio completo scoppiamo a ridere come dei deficienti. Dio, è esilarante tutto ciò, e non so nemmeno perché. Dopo 5 minuti passati così ci calmiamo e ci asciughiamo le lacrime. Ci fissiamo, e devo ammettere che quegli occhi hanno qualcosa di... di... non lo so di che, hanno qualcosa 'si chiama pupilla' 'Enza fai poco la simpatica che ti esce male' Insomma mi colpiscono, ma non come ti colpisce un calcio negli stinchi, una ciabatta lanciata in piena faccia, o, in questo caso, un mattarello in testa. È una sensazione positiva diciamo, ecco. Passano dei secondi, o dei minuti, ora non so di preciso, (insomma, non ho un cronometro in corpo, anche perchè, pensandoci, sarebbe davvero strano) durante i quali ci fissiamo attentamente. Noto che si sta avvicinando, lentamente, molto lentamente. Molto, molto, molto lentamente. Alla fine è così vicino che le nostre fronti si sfiorano e i nostri sguardi si incontrano. Mi sta sorridendo e devo ammettere che, dannazione, quel sorriso è una delle cose più belle che abbia mai visto. Dopo la nutella, ovviamente. 'Potresti non avere la nutella come tuo unico scopo nella vita? Diventi noiosa dopo un po'' 'Enza?' 'Si' 'Devi fare una brutta morte' 'Ma se-' il telefono sta suonando. Ora. In questo momento. Ditemi solo una cosa. PERCHÉ?!? Devo, a malincuore aggiungerei, alzarmi e rispondere. Lucas emette un grugnito di disapprovazione, cosa che mi lascia capire che non sono l'unica a cui è dispiaciuto. Intanto il mio telefono continua a squillare e io non lo trovo,porca miseria. Dopo un tour della casa, durato abbastanza da far scattare la segreteria, trovo finalmente il cordless. Volete sapere dov'era? No? Ve lo dico lo stesso. In congelatore. Ora, non ho la minima idea di come ci sia finito ma ho il sospetto che sia stata io. L'ente oscuro che stava chiamando non si è dato per vinto a quanto pare, infatti l'aggeggio infernale (direi più glaciale a questo punto) ha ripreso a suonare. "Ma si può sapere chi cavolo è che rompe?" "Sono io" stavolta sono davvero i nazisti, me lo sento. "Io chi?" "Sarah ma ti sei rimbambita? Non mi riconosci più?" "Allora senti, me lo vuoi dire il tuo nome o mi dai un indizio e giochiamo all'indovina chi?" Sento il beota aka Lucas sghignazzare allegramente. E no. Non si ride delle disgrazie altrui. "Per quanto l'idea possa piacermi" aggiunge lo sconosciuto al telefono "non ho molto tempo" "Allora sto dannato nome me lo vuoi dire o devo andare a fare una denuncia contro ignoti?" "Sono Ella, deficiente" "Ma vai a cagare! Non potevi dirlo prima invece di farmi prendere un infarto?" "No, era divertente" Questa secondo me è d'accordo col cretino per farmi prendere un esaurimento nervoso. "Mh, cosa vuoi?" "Ma quanta gentilezza oggi, eh! Comunque volevo incontrarti, per parlarti di una cosa..." "Mi stai mettendo ansia, dimmi cos'è" "No, vediamoci fra dieci minuti al bar Ferrero" mi conosce troppo bene questa capra. "E va bene, dammi il tempo di arrivare" Poso il telefono, facendo attenzione a non metterlo nel congelatore, o nel forno. Si, è successo anche quello. Solo che il forno era acceso e quindi l'ho leggermente sciolto/bruciacchiato. Sono una persona distratta, ok? "Hemmings, senti io devo uscire. Ce la fai ad ordinare una pizza o devo chiamare mio cugino di 4 anni per aiutarti a comporre il numero?" "Ma che simpatica, ce la faccio da solo non preoccuparti" Per niente convinta, prendo le chiavi di casa ed esco. Dio ti prego fa che non mi devasti casa. Mi avvio verso il bar e una volta arrivata cerco Ella. Non appena la vedo la raggiungo e mi siedo accanto a lei. "Allora? Cosa avevi di tanto urgente da dirmi alle 9:30 di sera?" "Sonouscitaconmichael" eh? "Come scusa?" "Ho detto : sonouscitaconmichael" "Mi hai fatto venire fin qui per farmi sapere del tuo nuovo lavoro da lettrice di foglietti illustrativi?" Ella ridacchia per poi ricominciare a parlare. "No, sono uscita con Michael" Okay. COSA? "E ME LO DICI COSÌ?" "Abbassa la voce idiota! E comunque come volevi te lo dicessi? Ballando la conga?" "Els, se non volesse assolutamente sapere ogni minimo respiro di quella serata ti starei già picchiando a sangue, sappilo" "È bello vedere quanto mi vuoi bene. Comunque oggi, dopo che mi hai cacciato da casa tua, ho trovato Mike davanti al portone, sul tuo vialetto. Dopo aver fatto una delle mie enormi figure di feci, mi ha invitato al cinema. Abbiamo litigato per chi dovesse pagare e abbiamo visto un film horror. E lui rideva, capisci? È la prima persona che durante le scene di sangue dove tutti urlano ride, esattamente come faccio io. Dio sono così felice che voglio piangere" "Ella sei più incoerente di mia madre!" E vi assicuro che ce ne vuole per esserlo. L'altro giorno mi ha detto di ordinare il cinese e quando alla porta si è presentato Chun-chi pronto a fare le pulizie ha cominciato ad urlare che non capisco niente. È stata lei a chiedermelo oh! "Va beh, senti io quello che ti dovevo dire te l'ho detto ora possiamo anche andare" "Ella no dico, ma sei scema? Mi hai fatto venire fino a qui alle 9:30 di sera, digiuna, sola, al buio e ora non vuoi neanche farmi mangiare? Vuoi che muoia, vero?" "Hey, calmati! Vuoi mangiare? Bene, ordina qualcosa io ho già mangiato quindi prenderò solo un dessert" "Ora mi stai piacendo, brava. Ah, tappati le orecchie. CAMERIERE!" *** Alla fine ho mangiato poco, una crepes con nutella, caramello, gelato e biscotti e un milkshake alla Nutella. Dopo aver finito tutto, io e Els ci siamo salutate e siamo andate ognuna perla propria strada. In questo momento sono alla pazza ricerca delle chiavi, ste cacchio di borse le fanno profonde quanto un buco nero. Appena le trovo, dopo aver lottato contro i draghi, gli pterodattili e le giraffe arcobaleno presenti nella mia odiosa borsa, apro la porta. Sento delle voci, e a meno che l'idiota non abbia cominciato a parlare da solo riproducendo voci diverse, deve esserci qualcuno in casa oltre al beota. Sto per entrare nel salone e scoprire il mistero quando mi accorgo che stanno parlando di me, no ma bravi eh. Non ve l'ha insegnato la mamma a farvi i fatti vostri? Mi nascondo dietro la porta e ascolto la conversazione. "Cal quella è pazza, giuro" dice il cretino parlando con questo che ho appreso chiamarsi Cal, forse diminutivo di Calvin. "Oh, ma andiamo Luke! Non può essere così male come dici! Non sarà mica un mostro!" Calvin, o qualunque sia il tuo nome, sappi che ti sto amando. "Oh, è anche peggio, fidati! Oggi mi ha persino picchiato con un mattarello urlando cose senza senso, tipo 'Non mi farò mai una doccia' e robe così. È fuori di testa!" Questo è troppo, decido così di entrare, soprattutto per spiegare la questione 'docce' "Grazie Lucas, è sempre bello ricevere complimenti. Se fatti da te poi, valgono molto di più, eh!" Dico dirigendomi verso di lui. Poi guardo gli altri due presenti nella stanza. Devo presentarmi, non posso fare la scostumata. "Piacere, Sarah" dico porgendo la mano ad un ragazzo moro. "Piacere, Calum, ma puoi chiamarmi Cal" Mormoro un ok per poi passare all'altro ragazzo, capelli castano chiaro, occhi verdi/colore non ancora identificato. "Piacere, sempre Sarah" lui ridacchia e si presenta a sua volta stringendomi la mano. "Piacere, Ashton. Ash per gli amici" "Allora Lucas, dimmi un po'" dico voltandomi verso di lui "è divertente sparlare di chi ti dà un tetto e del cibo, vero?" L'idiota in risposta arrossisce e sposta lo sguardo. "Ah, ora ti vergogni eh! Sappi che non mi sono offesa, probabilmente oltre la metà delle cose che hai detto sono vere. L'unica parte che mi ha ferita è stata quella della doccia. Hemmings ma la storia la studi o ti limiti ad usare i libro per tenere in equilibrio la scrivania? Stavo parlando delle docce dei nazisti, causa della morte di milioni di persone, capra storica!" Calvin, che mi ricorda molto il cinese che ho ordinato a mamma l'altro giorno, e Ashton scoppiano a ridere mentre il deficiente sprofonda sempre più nel divano. HA! Sarah 1-Lucas 0. Lascio perdere il cretino, ha già ricevuto troppe mie attenzioni, e mi rivolgo a Calvin. Calvin? Colombo? Costanzo? Come cavolo era sto nome? Va beh se non lo chiamo per nome non saprà mai che non ho la minima idea di come si chiami. Sarah sei un genio. Mi do un batti cinque mentale e mi siedo di fronte ai due. "Allora, da dove venite?" "Io sono mezzo scozzese e mezzo neozelandese, ma vivo qui a Sidney" "Io invece", dice Ashton, l'unico nome che ricordo tra l'altro, "sono di qui, un puro australiano medio" dice con una voce strana che mi fa scoppiare a ridere. A questo punto Hemmings, non avendo già dato fastidio abbastanza, sbuffa per poi prendere i suoi amici per le braccia facendoli alzare e spingendoli fuori dal salone. Arrivati davanti la porta li congeda dicendogli che è tardi e che dobbiamo andare a dormire, come se io gli avessi chiesto qualcosa poi. Questo manda in galera la gente, oh. I poveretti salutano e se ne vanno. Fate bene ad andarvene ora Hemmings farà i conti con me, muhahaha. "Lucas, mi spieghi perché li hai cacciati, da casa mia tra l'altro?" "Sarah sono stanco non ho voglia di parlare, magari domani eh?" Dice salendo le scale. Avrei dovuto metterglielo nel naso il mattarello, diobuono. Mamma muoviti a tornare, per favore prima che lo uccida mentre dorme. HOLAAAA SCUSATE, i really suck, si. Scusate per il ritardo, mi vergogno giuro. E non ci sono scuse stop. Faccio schifo. E sinceramente non c'è molto da dire. Credo che il capitolo parli da solo. Anche perché faccio troppo schifo per parlare. Grazie mille per il supporto e per le recensioni. Vi amo, e pls recensite anche se io really suck. Ps. Riposto perché mi sono accorta di un errore nella pubblicazione precedente, sorrytemi

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Capitolo 8
*** Stolen kisses ***


Fin da piccola, ho sempre avuto questo talento di saper leggere gli occhi delle persone. Non tipo le maghe che leggono la mano, non so dire quando uno creperà, però capisco se è triste, preoccupato, sereno.... Si sono speciale lo so. No, no, non me lo dite, lo so già Ehm.... dicevamo? 'Leggi gli occhi' Ah si, giusto. Sai Enza, non sei poi così inutile come credevo. 'Devo considerarlo un complimento?' Consideralo un po' come ti pare, basta che mi fai andare avanti. Allora, data la mia capacità, credetemi se vi dico che Hemmings a qualcosa che non va, e non è del suo disagio mentale che sto parlando. È strano, anche più del solito, è taciturno, ha la mascella contratta, come se qualcosa lo irritasse e poi non mi parla. Ok, non è che io sia così logorroica nei suoi confronti ma almeno la mattina lo saluto, qualche volta. Stamattina non mi ha neanche detto 'ciao', non capisco cosa gli prenda. Non che mi interessi particolarmente ma in assenza di mia madre devo pur parlare con qualcuno per non impazzire. Ah, eccolo lì. 'lo dici come se abitassi al Buckingham Palace, hai una semplice casa a due piani, dove credevi potesse essere?' Oddio Enza, ma te ne vai? È sul divano, sul MIO divano. No, neanche dopo un mese mi è passata sta cosa del divano. Che faccio? Gli parlo? E come comincio? Non voglio sembrare invadente. Oh andiamo, da quando mi faccio problemi del genere? Con Lucas poi! Va beh, vado a parlargli. "Lucas?" Non risponde "Luke? Ehy?" Il decerebrato sbuffa, infastidito. Ah, sto recando fastidio a sua maestà, mi scusi. "Lucas mi spieghi che hai?" Silenzio. Manco al cimitero i morti stanno così zitti e buoni. "Luke te lo chiederò per l'ultima volta, poi ti lascerò fare la spesa, lavare e stirare da solo, per i prossimi cinque mesi. Cosa c'è?" Fa un sospiro scocciato e poi comincia a parlare. "Niente, non è successo niente" "Certo, e io sono mago Merlino. Ieri hai cacciato i tuoi amici da casa mia, poi sei andato a dormire come se nulla fosse e oggi sei strano Luke, non me la conti giusta. Sputa il rospo" "Te l'ho detto, non è successo niente" "LUKE" "Ok, va bene, te lo dico. Mihadatofastidioiltuocomportamentoconimieiamici" Eh? "Scusa, puoi ripetere? Non è che ho capito proprio bene" "Mi ha datofastidioiltuocomportamentoconimieiamici" "LUKE ORA BASTA! SCANDISCI LE MALEDETTE PAROLE!" "Ok, ok, sta calma però. Allora, ho detto che mi ha dato fastidio il tuo comportamento con i miei amici" dice le ultime parole borbottando ma riesco comunque a capirlo. Quindi questa è la verità, gli ha dato fastidio il mio comportamento. Certo, ora è colpa mia. Questo è impazzito. "Scusa, e perché sarebbe colpa mia? Così, giusto per sapere" Lo vedo tentennare, poi sembra convincersi e comincia a parlare. "E-ecco, si, beh, insomma..." "LUCAS ROBERT HEMMINGS" "E va bene, tu sei stata tutta dolce e carina con loro mentre con me sei stata odiosa fin da quando mi hai aperto la porta, è stato questo a darmi fastidio! Ancora oggi, dopo un mese che ci conosciamo, mi tratti come se fossi uno strano insetto da uccidere!" "Oh andiamo non esagerare" "Sarah, ieri mi hai picchiato con un mattarello, l'altro giorno hai staccato l'acqua calda mentre facevo la doccia, e la settimana scorsa mi hai lanciato i vestiti dalla finestra e li hai lasciati sotto la pioggia. Non mi sembra di esagerare" Ma se le è scritte per ricordarsele? "Erano innocui scherzi, su. Non portare rancore!" "Sei seria? Mi hai quasi provocato un trauma cranico con quell'arnese, idiota!" "Ora è colpa mia? Sei stato tu a fare rumori sospetti, è normale che mi sia spaventata!" "Certo, non è normale prendere a mattarellate la gente, però. Potevi uccidermi, dio santo" "Sarebbe stata la realizzazione di un sogno, in effetti" dico con tono sognante. "Lo vedi? Vedi come fai? Sei odiosa e irritante e mi mandi in crisi il sistema nervoso!" Pure? Non lo so, gli provoco anche il cancro ora? Ma perché proprio a casa mia doveva venire da.. da...un momento. Io non so da dove viene. É qui con Intercultura, giusto? 'giusto' Enza non sei stata interpellata 'uff, come sei noiosa, ha ragione Luke' ti ci metti anche tu ora? Allora, dove ero rimasta? Ah si, essendo qua con Intercultura deve provenire per forza da un altro paese. Chissà da dove viene.. "Lucas?" Lui sospira scocciato e poi mi risponde "Cosa c'è?" "Da dove vieni?" "Da Plutone" ma quanto è stupido? Quanto? "Non fare l'idiota e rispondimi" "Ok, sono di Sidney-" "E come fai ad essere qui con Intercultura se sei di Sidney?" "Se mi ci fai arrivare, magari! Quando avevo 10 anni ci siamo dovuti trasferire per il lavoro di mio padre" "E potrei sapere dove, di grazia?" "Francia" COSA? "Vieni dalla Francia? Cammini, mangi e dormi nel mio paese preferito?" "Così sembra" "Perfetto, ora ho una ragione in più per odiarti!" "Dai, magari mi vieni a trovare qualche volta quando sarò tornato" "Ma anche no, quando te ne sarai andato darò una festa con tutta la città per celebrare l'evento! Non ti avrò più tra le scatole!" "Oh andiamo, lo so che mi vuoi bene, anzi ne sono convinto" "È questo il tuo problema Lucas, sei convinto di troppe cose e la convinzione frega la gente" L'ebete resta zitto, sembra che stia per parlare ma poi richiude la bocca. 2 a 0 per Sarah. Sembra ci sia rimasto male, povero bimbo. "Hey piccolino, cosa c'è? Ti sei offeso? Ow, povero cucciolo" Il piccolo Luchino fa un sospiro nervoso, che a me sembra più un grugnito, e resta in silenzio. Sto per ricominciare a parlare quando il mio stomaco mormora insieme al suo. "Lucas sono le due e mezza del pomeriggio, cosa mangiamo?" "Ma io che ne so, sei tu quella che sa cucinare tra i due" In effetti ha ragione "Ok, allora oggi mangiamo italiano" "DAVVERO?" "No, tu mangi le scatolette dei cani" "Ha-ha, davvero simpatica" "Lo so già, non c'è bisogno che tu me lo dica" "E comunque io amo il cibo italiano" "Anche io" dico con tono malinconico. Hemmings sembra accorgersi di questo cambiamento nella voce, infatti mi chiede cosa c'è che non va. "Lucas, vedi, io sono per metà italiana. Ho vissuto lì fino a quando i miei non si sono separati, poi ci siamo trasferite qui e da allora non ho più visto mio padre e tutti i miei parenti italiani. Si, ogni tanto ci sentiamo telefonicamente ma non è la stessa cosa" "Ti mancano molto vero?" 'Colpita e affondata, Sarah' Enza sta zitta. "Già" sussurro, e senza alcun preavviso una lacrima solca il mio viso. Luke se ne accorge e la asciuga col pollice per poi stringermi in un abbraccio, e devo dire che è davvero una sensazione piacevole, ti senti a casa, come al sicuro. Mi costa ammetterlo, ma non voglio interrompere questo fantastico intreccio che siamo in questo momento, mi sento troppo bene, sto troppo bene lì, con la testa appoggiata al suo petto, perché figuratevi se, bassa come sono, riesca ad arrivare più su, con le mie braccia a circondargli i fianchi e con le sue a stringermi la schiena, è una delle sensazioni più piacevoli di questa terra, credetemi. Poi Luke allenta la presa per guardarmi negli occhi, fa combaciare le nostre fronti e tiene lo sguardo fisso nelle mie iridi. Fa un mezzo sorriso e si avvicina lentamente alle mie labbra, fino a farle unire con le sue. Ora ho un problema. Una parte di me dice di scostarlo e dargli un sonoro ceffone, un'altra dice di ricambiare il bacio. Ora ho un secondo problema. La seconda parte sta dominando i miei pensieri, infatti mi ritrovo a baciare Lucas Robert Hemmings. Ora ho un terzo problema. Il bacio mi sta piacendo. Dio, ma perché il mio cervello non mi assiste mai? Cosa ce l'ho a fare? Mentre sono qui a fare delle ipotesi, Lucas si allontana leggermente da me e sorride. Ma tanto, così tanto che potrei spegnere le luci e chiudere le tapparelle e i suoi denti farebbero splendere questa stanza come fa il sole a mezzogiorno. Noto che sta per dire qualcosa maqualcuno lassù mi vuole proprio male, perché sentiamo come un rumore di chiave che gira nella serratura e spaventati ci separiamo immediatamente. Dio, chiunque sia lo strangolo a mani nude e poi lo scuoio. A volte mi spavento del mio stesso sadismo, ma ok. Dalla porta entra Ella, e se non fosse per Luke che, vedendomi quasi avventarmi su di lei, mi trattiene per un braccio, avrei già messo in atto il mio piano malefico. "No, Ella, ma ti sembra normale invadere le case altrui senza alcun preavviso?" "Avevo le chiavi, non ho invaso un bel niente" "Ella ma sei cretina? E poi chi diamine ti ha dato le chiavi di casa mia? Dio, Luke se sei stato tu giuro che ti ammazzo-" "Sarah-" "Non puoi dare duplicati delle mie chiavi a gente a caso, cavolo! Ma che hai nel cervello?" "Sarah, ascolta-" "Letame e fieno? Anzi no, il fieno sarebbe pure troppo! Ma cosa ti passa per la te-" "SARAH VUOI STARE UN ATTIMO ZITTA!" Mi interrompe Ella "Primo, grazie per avermi definito gente a caso, secondo, a darmi le chiavi è stata tua madre, nel caso ci fossero delle emergenze, terzo, cucina che ho fame" "Pure? Non so cosa vuoi ancora, una sacca di sangue? Un rene?" "Oh no, che schifo! Tieniti il tuo rene! Voglio solo del cibo" "Cos'hai contro i miei organi, plebea! E comunque stavo giusto per cucinare, già che ci siamo vai a chiamare Michael che mangiamo tutti insieme" "ODDIO, SI, VADO, CORRO! Ehm.. cioè... volevo dire... allora." "Ella sta zitta e muoviti!" Urlo facendo ridacchiare Hemmings "Che ti ridi, idiota?" "Oh andiamo, ora ricominci?" "A far cosa?" "A trattarmi come un cane randagio" "Ti tratto per quello che sei" "Non mi sembra la pensassi così mentre ci stavamo baciando" Dice con un sorriso divertito avvicinandosi lentamente. Di questo passo mi verrà presto un infarto. "Era perché non ero cosciente delle mie azioni, non è colpa mia" "Eri sotto l'effetto di alcool?" "No!" "Droga?" "No" "Qualunque tipo di sostanze stupefacenti?" "ASSOLUTAMENTE NO!" "Allora eri cosciente eccome!" "Dettagli, mi hai colto in un momento di debolezza" "Ah si?" "Si" "Quindi se ora che sei 'cosciente' ti baciassi di nuovo, tu mi respingeresti, giusto?" "NO" "Ah no?" "No,cioè si, insomma.. certo che ti re-" Non riesco in tempo a finire la frase che qualcosa di morbido mi zittisce. Lucas mi sta baciando. Di nuovo. E io sto ricambiando. Di nuovo. "Ehm.. abbiamo interrotto qualcosa?" È la voce di Michael a farci separare. ODDIO. IO LO SAPEVO CHE AVREI DOVUTO RESPINGERLO. Faccio un sorriso nervoso passandomi una mano tra i capelli. "Allora, mangiamo?" Chiede Ella, salvandomi da questa orrida situazione. Che dio la benedica! "Si, certo, assolutamente si"Dico avvicinandomi alla cucina. Lucas mi raggiunge, si abbassa al mio orecchio e dopo avermi sussurrato un "mi avresti respinto, eh?" che mi fa arrossire di colpo, se ne va. Immediatamente dopo, un'Ella curiosa si avvicina e mi mormora " non credere di poter scappare così facilmente, voglio sapere tutto dopo", per poi prendere le posate. Mamma torna presto, ti prego! ---------------------------------------------------------------- HOLAAAAAA Faccio schifo lo so. Non aggiorno da oltre un mese, ma ho avuto dei problemi (no, non sono solo mentali, quelli già c'erano alla nascita) ai quali si sono aggiunti la scuola, i compiti, il papa e san Benedetto da Norcia, Dante e Beatrice, i greci, Parmenide e ogni argomento studiato che mi gira nel cervello. Ora passiamo al capitolo *squillo di tromba* SI SONO BACIATI FINALMENTE ok so che lo state pensando anche voi, so, non prendetemi per pazza se fangirlo sulla mia stessa storia. Ora sorge una domanda : cosa succederà? I sake si metteranno insieme? E i mella? La mamma di Sarah che sta combinando in Italia? E quando verrà la fine del mondo? E chi si salverà? E papa Francesco è davvero malato? Ma soprattutto, avete visto il nuovo hair color di Michele? CIOÈ SBAV. Ok forse le domande erano più di una. Cooooomunque, chi di voi andrà al concerto? Io no, piango per sempre. Quali sono le vostre song preferite dell'album? Io AMO broken home, san francisco, outer space/carry on e waste the night Avevo un'alta domando ma l'ho forgot. Quindi mi dileguo, CIAO FANCIULLE. P.S. fatemi sapere cosa ne pensate, e answeratemi alle domande voglio sapere Thanks 😘😘😘💜💜💜💜💜

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Capitolo 9
*** Stolen kisses pt.2 ***


Appena abbiamo finito di mangiare, Mike ha trascinato Ella fuori casa mentre lei opponeva resistenza borbottando cose come "voglio sapere cosa si diranno" o "non sono un cane, posso camminare con le mie gambe, non c'è bisogno che mi trascini". Molto esilarante, si. Meno divertente è stato il momento in cui ho realizzato di dover parlare con Luke dell'accaduto, infatti, appena me ne sono resa conto, ho lasciato cadere i piatti che avevo in mano facendoli frantumare sul pavimento e attirando l'attenzione del beota che ora si trova accovacciato accanto a me a ripulire il pavimento dai cocci. "Sei un disastro, lo sai vero?" Davvero un gentleman, si. "Lucas se mi vuoi aiutare almeno sta zitto! Altrimenti levati dai piedi!" Si zittisce subito, dalla sua espressione sembra offeso. 'Non sembra, è offeso. Sei stata troppo dura con lui Sarah' 'Enza chi ti ha interpellata?' 'Sarah, dovresti chiedergli scusa' 'E perché mai?' 'Perché lui è stato carino con te, ti stava anche aiutando rischiando di tagliarsi le dita con la ceramica affilata dei piatti e tu l'hai trattato da cani' 'oh ma andiamo, non mi stava salvando da una casa in fiamme! Stava semplicemente raccogliendo dei cocci!' 'È stato comunque gentile con te, dovresti almeno ringraziarlo' 'Enza ma da che parte stai?' 'Dalla sua, ovvio! Che domande fai?' 'Ma và a cagare' La conversazione con la mia coscienza viene interrotta dal soggetto della discussione, che mi prende con gentilezza un polso e mi fa alzare, trascinandomi poi verso il divano nel salone. No ma prego, fai con comodo eh! "Sarah dobbiamo parlare" E già il tono con cui l'ha detto non prospetta nulla di buono. "Di cosa, Luke?" "Sarah come di cosa? Di quello che è successo prima!" Eh ma stai calmino "Perché, cosa è successo prima?" "Sarah non fare la gnorri, sai benissimo di cosa sto parlando!" Ok, ha ragione. Volevo temporeggiare ma mi ha sgamato alla grande. "Luke non vedo di cosa ci sia da parlare. Mi hai colto in un momento di debolezza e quindi sono ceduta alle tue moine, ma non succederà più, puoi giurarci. È stato solo un errore!" Devo dire che non penso davvero tutto quello che ho detto, ma il succo è quello. Lo vedo annuire in accordo, ma, ne sono più che certa, ho visto i suoi occhi incupirsi leggermente alle mie parole e poi, subito dopo, tornare al loro stato naturale. "S-si, è quello che-che penso anche-anche io. È-è stato solo un errore, uno stupido errore" dice poi alzandosi dal sofà e dirigendosi verso il portone, per poi uscire di casa sbattendolo violentemente. Qualcosa mi dice che non l'ha presa poi tanto bene, ma alla fine ha detto che era d'accordo, no? Sento bussare, forse è lui che ha dimenticato qualcosa. Così mi fiondo alla porta, trovando Ella con un sorriso a 3332 denti che si spegne improvvisamente guardandomi. Capisco che non sono bella, ma sortire questo effetto è mi sembra un po' esagerato. "Sarah, cosa è successo?" "Niente, perché?" "Perché hai l'espressione più triste di sempre, ecco perché!" "Naah, non esagerare. È la mia faccia normale" "Non credo proprio, ti conosco da quanto? 5 anni? E non ti ho mai vista così, cosa passa per quel cervellino bacato?" "Ci conosciamo da 6 anni, e il mio cervello non è bacato per niente" "Certo, perché non si può bacare ciò che non esiste" "Ha-ha-ha, non fai ridere Els" "Me ne farò una ragione. Ora dimmi che vi siete detti, tu e il bel fusto biondo" "Els ma come parli?" "Sono fatti miei come parlo e non azzardarti a cambiare discorso, Sarah!" Mi conosce troppo bene la bastardella "E va bene, abbiamo deciso di lasciare le cose com'erano prima. È stato solo un errore, un momento di debolezza che non si ripresenterà più." "Sarah ma sei scema? Si vede lontano un miglio che siete cotti l'uno dell'altra, e voi che fate? Lasciate tutto com'era prima! Diomio siete due idioti! Non capite niente!" "Els la tua dose quotidiana di insulti è finita o ne hai ancora per molto?" "No, non è finita! Gesù, Sarah ma siete ciechi o cosa?" "Cosa" Ella fa un grugnito/sospiro di disperazione e si siede sul divano trascinandomi con sé per un braccio. Ma cos'è, il giorno del 'trasciniamo Sarah come se fosse un sacco di feci'? "Sarah, la tua faccia mi dice che non stai bene, per niente" "Non ascoltarla allora, perché io sto bene, anzi, sto benissimo! Sono felice, la mia vita va benissimo e tutto splende, gli uccellini cantano, fuori c'è il sole è una bellissima giornata! E- no hai ragione, non sto bene per niente" Detto questo scoppio a piangere, per la seconda volta oggi. Il che è strano, perché io non piango mai, e quando dico mai intendo MAI. Ed Ella questo lo sa, infatti mi abbraccia di slancio accarezzandomi la schiena, è una cosa che mi ha sempre rilassato. Dopo poco mi calmo, ricomponendomi e stendendomi sul divano. Ella intanto si alza e la vedo scomparire in cucina per poi tornare poco dopo con una vaschetta di gelato alla Vaniglia e un barattolo di Nutella insieme a due cucchiai. Si siede accanto a me e accende la tv facendo partire "Edward mani di forbice", il nostro film, poi mi passa la Nutella e il cucchiaio e mi fa un sorriso, uno di quelli confortanti che ti fanno sentire meglio anche se tutto sta andando male. Così le sorrido a mia volta, concentrandomi poi sullo schermo del televisore e ringraziando il cielo di avere un'amica come lei. LUKE'S P.O.V. Sono a casa di Michael, mi sono rifugiato lì subito dopo aver parlato con Sarah. Alla fine me l'aspettavo, ci conosciamo da soli due mesi, è naturale che non voglia approfondire il nostro rapporto. Non ci sono neanche rimasto poi così male, avevo immaginato una reazione del genere. Ma andiamo, a chi voglio darla a bere? Le sue parole mi hanno lasciato una strana sensazione alla bocca dello stomaco, ha sapore di delusione mista a rassegnazione. Cosa mi aspettavo? Che corresse tra le mie braccia mentre piovevano petali di rose e gli angeli suonavano le loro arpe intonando canti celestiali? Sono stato solo un idiota. L'ho baciata senza il suo consenso, nel momento più sbagliato tra l'altro. Sono un approfittatore, Gesù. Mi faccio schifo. Il mio flusso di pensieri è interrotto da Michael, che entra nel salotto con due birre e si siede accanto a me sul divano porgendomene una. "Allora?" "Allora cosa, Mike?" "Cosa è successo? La vedo la tua faccia, e non mi dice niente di buono" "Non è successo niente, abbiamo deciso di lasciare tutto com'era prima. L'ho colta in un momento di debolezza ed ha ceduto, sue testuali parole. Quindi niente, resta tutto com'era prima del .. ehm.. bacio. Ma.. va bene così" Sospiro e aspetto la prossima domanda di Mike che non tarda ad arrivare. "E tu? Come stai?" "Bella domanda. Sto bene... credo" "Luke sai meglio di me che stai mentendo" "Hai ragione, ma non posso obbligarla. Se lei vuole che le cose restino così, lasciamole così. Se il destino, Dio o chi per lui non vuole che io e lei stiamo insieme lo accetterò e me ne farò una ragione. Insomma non posso svenarmi per qualcosa di impossibile, no?" Mike non sembra essere molto d'accordo con me, ma quando sta per parlare suona il campanello così si alza e va ad aprire. Dall'entrata compare Ella e dagli sguardi che si stanno scambiando i due capisco che devo andarmene, sono d'intralcio qui. "Ragazzi io vado" dico avvicinandomi a loro. "No, resta tranquillo. Non sei di disturbo" "No Mike, grazie, ma no. Non mi va di fare il terzo incomodo. Ciao bimbi e mi raccomando usate le precauzioni, sono troppo giovane per diventare zio!" Uscendo ricevo una sberla sulla nuca da Michael e un'altra da Ella mentre entrambi, rossi in volto, mi mandano amabilmente a quel paese. Ridacchio ed attraverso la strada per entrare in casa, ma cambio idea e mi dirigo verso il mio rifugio, un posto speciale dove andavo sempre da piccolo quando ancora abitavo qui. ELLA'S P.O.V. Dopo l'uscita infelice di Luke, io e Michael siamo rimasti a fissarci per 5 minuti buoni prima che io distogliessi lo sguardo altrove schiarendomi la voce. Mike mi ha fatto accomodare sul divano e si è seduto accanto a me. Sono leggermente in imbarazzo, non sono mai stata a casa sua e lui che continua a guardarmi non aiuta per niente. Decido di parlare per eliminare quella sensazione ma pronunciamo le stesse parole contemporaneamente "Quei due si piacciono" Scoppiamo a ridere per poi tornare seri dopo poco. "Michael?" "Dimmi" "Stai pensando anche tu quello che sto pensando io?" "Dobbiamo fare qualcosa per aiutarli vero?" "Aha, non ti facevo così arguto lo ammetto" "Non ti rispondo per educazione guarda, e comunque come pensi di aiutarli?" "Dobbiamo elaborare un piano, qualcosa che possa far aprire gli occhi di quei due imbecilli più tardi di una mucca" "Cos'hai contro le mucche?" Mi chiede a metà tra il divertito e lo sconcertato. "Niente, ma sono animali stupidi" "Farò finta di non aver sentito, sono troppo stanco per ragionare sulla tua teoria sulle mucche" dice strofinandosi gli occhi con le mani, una scena adorabile. Sembra un gattino! Lo vedo ridacchiare, cosa ridi? "Cos'hai da ridere Clifford?" "Sembro un gattino, eh?" Oddio. Ti prego fa che non l'abbia detto davvero a voce alta. Tipregotipregotipregotiprego. "E se te lo stai chiedendo, sì, l'hai detto a voce alta" "E che cavolo Mickey, avresti potuto dire una bugia a fin di bene, no?" "No, e sono troppo stanco per pensare ad un piano" "Oh ma andiamo, non hai fatto niente oggi!" "Quindi la mia sarebbe una giornata insignificante dici?" Mi chiede in tono strano avvicinandosi. COSA.VUOI. "Beh, direi di sì" "Ah davvero?" Chiede avvicinandosi ulteriormente. Vuole essere stuprato per caso? "Sì, davvero" dico indietreggiando leggermente col busto. "Allora dovrei far qualcosa per rendere questo giorno più interessante, non trovi?" "C-cosa hai intenzione di-di fare Clifford?" Sto ancora indietreggiando ma vengo bloccata dalle sua braccia che circondano la mia schiena e mi tengono ferma, mentre lui si sta avvicinando sempre di più. Trattengo il respiro ma se continuo così morirò a breve, sono asmatica io! Sta per baciarmi ma sentiamo il campanello suonare. Ora non sto a dirvi cosa sto pensando, ma tutte le bestemmie, le imprecazioni e gli insulti che  conoscete hanno un posto nel mio cervello in questo momento. Mike sbuffa e si alza andando ad aprire. Entra un Luke che guardandomi capisce quello che stava succedendo, arrossisce di colpo e poi mette su un sorriso malizioso, prende in silenzio il suo cellulare dal tavolino di fronte al divano ed esce correndo immediatamente fuori da questa casa. Io e Michael ci guardiamo per 2 secondi e poi scoppiamo a ridere per la sua reazione. "Allora, mister sono-stanco-anche-se-non-ho-fatto-nulla, io direi che è ora di elaborare un piano, non trovi?" Lui sbuffa un po' ma poi accetta borbottando un "e va bene"abbastanza scocciato. Due ore dopo Abbiamo appena terminato di ideare il nostro piano e devo ammettere che è geniale. Punto uno: Far uscire Sarah con un ragazzo Punto due: Far uscire Luke con una ragazza Punto tre: Raccontare tutto ai due separatamente così da farli ingelosire Punto quattro: Lasciarli discutere della loro situazione sentimentale fino ad arrivare al punto cinque Punto cinque: Osservarli dichiararsi amore eterno in un campo di viole Ok, l'ultimo punto va un po' rivisto, le viole mi fanno schifo, ma per il resto è geniale. Sto per complimentarmi con Michael ma lui mi precede strappandomi di mano il foglio con i vari punti e avvicinandosi pericolosamente a me per la seconda volta in poche ore. Mi vuole morta "Michael, che stai facendo?" "Basta parlare delle relazioni degli altri" "E di cosa dovremmo parlare?" "Parliamo della nostra" COSA? "Michael noi non abbiamo una relazione" Mi guarda sconvolto ma poi fa un mezzo sorriso e dice  "Allora bisogna rimediare" Sto iperventilando al momento se volete saperlo. Si avvicina alle mia labbra e le a combaciare  con le sue, unendoci in un bacio che è allo stesso tempo la mia condanna a morte e la mia salvezza. *** SARAH'S P.O.V. Mi sono appena svegliata e mi sono resa conto di essere sola in casa, Luke non è ancora tornato ed Ella è sparita chissà dove. Bene. Sto per buttarmi di nuovo sul divano ma il telefono che squilla me lo impedisce. Come al solito non lo trovo. Devo farmelo cucire addosso quel maledetto affare. 'Non lo troveresti neanche in quel caso' 'Enza ma ti sembra il momento? Piuttosto aiutami a trovare sto telefono' 'E scusa, non ti arrabbiare! Vedi nello scolapiatti' 'Mi dici perché mai dovrebbe essere nello scolapiatti? È impossibile che si trovi nel mobile, chi ce l'avrebbe messo poi? Non dire cretina- ah, hai ragione, è nello scolapiatti' 'Visto? Io ho sempre ragione' La ignoro e rispondo "Pronto?" "Sarah sono la mamma" "Ciaaoo, allora? Quando torni? Dimmi questa sera, ti prego! Non lo sopporto più, per favore mamma, ti prego ti prego ti prego" "Ehm, mi dispiace ma.. vedi.. ci vorrà più tempo del previsto. Starò via per minimo due settimane in più" "COSA? MAMMA SE NON TORNI PRESTO IO QUESTO LO AMMAZZO" "Andiamo, come la fai tragica! So che vi volete bene infondo. Ora devo scappare, ciao tesoro e salutami Luke!" "Certo salutami Luke! Se solo sapessi dov'è in questo momento lo farei, non trovi? E invece non lo so, perché sono un idiota e l'ho allontanato neanche avesse la peste. Sono una stupida!" Ma dico queste parole al vento perché lei ha già chiuso la chiamata senza neanche darmi il tempo di salutarla e lasciandomi sola a combattere con i miei pensieri. HOLAAAAAAA Ciao pei pampiniiiii/pelle pampineeee! Ok mi ricompongo. Sono tornata a smash le vostre ovariesss *si sente una voce in sottofondo dire "Smithers libera i cani"* È un capitolo lungo quanto l'iliade ma vab. È il più lungo che abbia mai scritto, ed è stato leggermente un parto podalico. Abbiamo dei Sake in crisi, 'questi cretini sono ciechi e non capiscono mai niente' -cit Ella Dei Mella troppo cucci, un Michele pigro più di un maiale e un bacio che personalmente stavo aspettando da un po'. Angolo fatti miei Aluuura, ho postato la storia anche su wattpad, quindi se volete seguirmi lì sono 'giraffe arcobaleno' sono innovativa lo so. Se volete scrivermi, mandarmi a quel paese o semplicemente dare un voto a questa storia potete farlo anche lì. Detto questo, buona giornata raggi di sole

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Capitolo 10
*** Go away ***


È passata una settimana da quel bacio, il solo pensarci mi provoca brividi e pelle d'oca. Per lo schifo, certo. 'Sicuramente, e noi ci crediamo' 'Sparisci' Mia madre ancora non torna, ad ogni telefonata dice che ci vorrà più tempo del previsto ma quando provo a chiederle cosa sta succedendo, dice che non ha tempo per spiegare e chiude la chiamata. Davvero fantastico, sì. Io e Luke ci limitiamo a salutarci,la mattina appena svegli e la sera prima di andare a dormire, e a scambiare brevi battute per le cose strettamente necessarie, tipo "è pronto il pranzo", "esco", "il bagno serve a me". Devo ammettere che la cosa è abbastanza frustrante, insomma, io sono una persona leggermente logorroica, ok molto logorroica, quindi non parlare per me è come non respirare, anzi peggio, come.... come... come non mangiare nutella, ecco! 'Sono sicura di aver affrontato già questo discorso con te, ma.. potresti non avere la nutella come unico scopo nella vita?' 'Sono sicura di averti già detto che è impossibile, e ora sta' zitta e fammi proseguire' Insomma, la situazione sta diventando insostenibile e io non so cosa fare. Vorrei parlargli, ma sono stata io a respingerlo poi risulterei incoerente. 'Ma tu sei incoerente Sarah' 'Devi fare silenzio, sto cercando di fare un discorso qui' Quindi non gli ho ancora parlato in maniera seria diciamo e faccio il possibile per evitarlo: esco sempre, passo diciassette ore su ventiquattro da Ella, ormai un altro po' e vado al comune a cambia la residenza. Anche ora infatti sono da lei ad abbuffarmi di patatine e nutella. Si, le mangio insieme. No, non fa schifo, è la cosa più buona del mondo. 'Vedi che ho ragione?' 'Ancora? Ma ti levi?' 'No' La mia discussione interiore viene interrotta da Ella che mi sta parlando, ma direi che urlando contro è più appropriato. "Sarah vuoi smetterla di mangiare schifezze? Cavolo stai assumendo le forme del divano! E, Dio buono, puoi startene a casa tua qualche volta eh! Non c'è scritto da nessuna parte che non dovete parlare più solo perché vi siete baciati!" "No non voglio smetterla. Il divano ha belle forme, non posso lamentarmi. No, non posso starmene a casa. E per quanto riguarda l'ultima domanda, mi avvalgo della facoltà di non rispondere." "Senti, cercherò di dirtelo con calma ok? DEVI.ANDARE.VIA." "Menomale che avresti cercato di dirmelo con calma eh! Se me lo avessi detto con più ferocia che avresti fatto? Mi avresti staccato il naso a morsi?" "Probabile, così saresti diventata come Voldemort, Voldesarah." "O Sarahmort" "Vero, ma non cambiare discorso. Devi andare a casa tua. Tipo ora." "Oh andiamo ma perché?" "Sei seria? Hai esaurito le mie scorte di patatine, e anche quelle di nutella, e di qualunque cosa sia commestibile; hai lanciato dal balcone il gatto della vicina; in più hai saltato scuola per una settimana e il fatto che tua madre non ci sia non ti autorizza a fare tutte queste assenze e poi.. poi... ehm.. non lo so, trovalo tu un altro motivo basta che te ne vai." "E va bene, va bene, me ne vado. Ma sappi che il gatto si è lanciato da solo, io non c'entro nulla. Il fatto che gli abbia dato un calcio non significa che sia stata io a farlo cadere giù. Ho fatto poche assenze fino ad ora quindi posso permettermelo. E poi scusa, ma mi stai davvero cacciando da casa tua?" "Sia lodato il signore, e per quanto riguarda la faccenda del gatto non voglio sapere più nulla, chiudiamo l'argomento. Non sono sicura del numero delle tue assenze, e si, per Giove, ti sto cacciando" " E va bene, me ne vado. Allora.. ciao " Nonostante ciò, resto seduta sul divano a guardarla con un'espressione da cucciolo sperando che si impietosisca e mi lasci restare qui. Dai che sta funzionando. Altri due secondi ed è fatta. "Sarah, se stai cercando di farmi pena sappi che non ci stai riuscendo" "E che caspita però, ci speravo!" Sto per aggiungere altre lamentele ma noto che sta per cacciarmi di casa a sprangate quindi le do un bacio sulla guancia e mi dileguo. E ora che faccio? A casa non ci voglio andare. C'è Luke, e io non ho intenzione di parlargli, non ancora almeno. 'Sai che non puoi continuare così a vita vero?' 'Ehm...' 'Parlagli Sarah, risolvete la situazione e poi ricominciate ad odiarvi come avete fatto in questi due mesi' 'La fai facile tu, tanto sono io a dovergli parlare' Enza non mi risponde, così, non avendo altra scelta, mi dirigo verso casa mia sperando che Lucas non ci sia . Sto per arrivare davanti al vialetto di casa quando mi scontro con qualcosa, o meglio dire qualcuno. Sto già recitando le mie ultime preghiere e sono tentata di inviare un ultimo messaggio a mia madre per dirle addio, ma inaspettatamente l'incontro Sarah/marciapiede non avviene. Apro gli occhi che avevo richiuso per la paura e riconosco il mio eroe. 'Tesoro non sei Biancaneve, fly down' 'Muori' Column (era questo il suo nome vero?) mi guarda con un velo di preoccupazione. Machecarino "Oh mio Dio scusami, è tutto ok?" Aaah, com'è premuroso! 'Si certo. Vuole solo assicurarsi di non ricevere una denuncia per aggressione e violenza sugli animali' 'Evito di risponderti' "S-si, è tutto apposto. Tu invece? Sei tutto intero?" "Apparentemente... poi non so se ho una qualche lesione agli organi interni" Oddio è pure simpatico. Sposami. "Dove andavi con tutta questa fretta Column?" "È Calum" "Chi?" "Il mio nome, è Calum" "E perché io che ho detto?" "Comunque stavo uscendo da casa tua" "Sul serio? Sei stato da Lucas Sonouncretino Hemmings?" Lui si fa una risatina e poi aggiunge "Sì ma a quanto pare era occupato.." "Lucas? Ma se non fa mai niente!" "Oh beh, proprio niente non direi. Era con una ragazza e devo averli interrotti sul più bello perché era in mutande, tra l'altro boxer dei simpson, e mi è sembrato molto infastidito dalla mia presenza" "Ommioddio!" "Cosa?" "Quel cretino sta profanando casa mia! E con delle mutande orrende pee giunta! Cavolo ero stata chiara il primo giorno : niente ragazze in casa! Scusa Calum ma devo andare ad impedirgli di accoppiarsi come giraffe in calore in casa mia. Dio che schifo" Column scoppia a ridere ma prima che io possa correre via tira fuori dalla tasca una penna e mi scrive un numero sul braccio. No ma fai con comodo eh! Notando la mia espressione confusa mi dice: "È il mio numero, chiamami così usciamo qualche volta. Sempre se ti va, ovvio" "SI, certo, assolutamente sì" 'Placa gli ormoni, così lo spaventi' Colombo fa un sorriso divertito per poi salutarmi con un bacio sulla guancia e andarsene. Oh. Jesus. Christ 'Sarah, non per interrompere il tuo momento felice, ma sei ferma in mezzo alla strada mentre sorridi come un idiota guardandoti il braccio e con una mano sulla faccia. Oh, e la signora Miller ti sta guardando parecchio male. 'Quella vecchia non si fa mai i fatti i suoi, dio buono' "Salve signora! Bella giornata per farsi gli affari propri eh!" La vecchia scuote la testa e torna dentro mentre io mi preparo a tagliare i testicoli ad Hemmings. A ME LE TRINCIAPOLLO HOLAAAAAAA Non c'è nulla da Holare (?) lo so. Sono due mesi che non pubblico e me ne esco con un micro capitolo da 1202 parole. Sono pessima me ne rendo conto. 'Già è qualcosa' 'Chi ha parlato?' 'Sono Enza' 'Oh Dio. Senti il capitolo è finito dunque non rompere le scatole' 'Ma io sono la voce della coscienza' 'Non se io ti taglio le corde vocali' 'Sadica' 'Lo so' Allora... dicevamo? Ah, si. Il capitolo è uno dei più corti ma, c'è un ma, ho già idee per il prossimo che quindi arriverà nella prossima settimana. Giuro. 'Non si giura hai fatto peccato' 'Sto andando a prendere il seghetto per le tue corde vocali' 'Mi eclisso' 'Brava' Non credo di avere altro da dire donc torno al mio inglese (se sei in terza media e sei tentato di iscriverti al linguistico frustati violentemente (mi sa di perverso e non credo si possa aprire una parentesi in una parentesi) il risultato è lo stesso del frequentare questo indirizzo: dolore e disperazione) Au revoir les filles 😘

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Capitolo 11
*** Where's the dog ***


"LUCAS ROBERT HEMMINGS! Giuro che ti uccido una volta per tutte, idiota! La stramaledettissima terza regola dove l'hai messa? Nel naso? Ovvio che sì! E sai perché? Perché sei un grandissimo figlio di-" "AHIA!" La mia bocca è stata messa a tacere da una mano, ora non avrei nulla da dire se solo l'arto in questione non avesse un anello al mignolo che mi è stato sbattuto violentemente sul labbro. Il demente non accenna a voler togliere la mano così mi vedo costretta a morderla. Se vi aspettate un po' di delicatezza da parte mia scordatevelo, non appartiene al mio vocabolario. Quindi capirete bene il perché del balzo all'indietro del deficiente che imprecando mi si è tolto di dosso. "Allelujah" "Mi spieghi perché stai urlando?" "No ma, dico, sei scemo o cosa? Porti una cagna a casa e mi chiedi pure spiegazioni?" "Oh mio Dio, chi te l'ha detto?" "Non ha importanza ora, idiota! Pretendo delle spiegazioni! Anzi, prima che tu dica qualunque cosa, CACCIA FUORI QUELLA COSA!" Luke fa una faccia dispiaciuta e sparisce sulle scale per poi tornare con una piccola cesta in mano. "E questa cos'è?" "Sarah ma soffri di Alzheimer? Mi hai detto tu di cacciare fuori la cagna! Tra l'altro sei un'insensibile, fattelo dire!" "Certo che te l'ho de-" Vengo interrotta da un leggero abbaiare proveniente proprio da quel cesto. Ora, a meno che non sia zoofilo, e la zoofilia sta andando molto di moda ultimamente, direi che c'è qualquadra che non cosa. Mi avvicino e vedo un adorabile cucciolo di labrador con un fiocchetto rosa al collo, guardarmi con un'espressione troppo carina. Io sono tipo ossessionata dai cani, che siano grandi, piccoli, maschi, femmine, di razza o meticci. Li amo, punto. Dunque non posso fare altro che prendere in braccio il cucciolo e cominciare a fargli le coccole mentre gli parlo con una vocina idiota. 'Lo stai spaventando' 'Enza sta zitta' "Cos'è non vuoi più cacciarla ora?" "Non ho mai detto di volerla cacciare!" "Ma se fino a tre secondi fa urlavi di mandare via la cagna!" "Si ma non lei, un'altra!" "Non ti ho preso tutto il canile, Sarah!" "Non hai capito niente demente! E poi perché sei in mutande, che schifo!" "Grazie per i complimenti, e comunque a lei piaccio così" "Lo vedi che c'è una lei allora? Mandala via!" "Sarah ma di cosa diamine stai parlando? Qui ci siamo solo noi tre, io, tu e Ginger!" "E chi è Ginger?" "Il cane, si chiama Ginger" "Ah, quindi non c'è nessuna ragazza in casa?" "Sì, ci sei tu, anche se mi sembri più un uomo" A queste parole gli assesto uno schiaffo sulla nuca abbastanza forte da fargli inclinare la testa in avanti. "MA SEI IMPAZZITA?" "Così impari, idiota" In tutto ciò Ginger è ancora in braccio a me e mi guarda con quel suo sguardo cuccioloso adorabile. "Sai Hemmings, in più di due mesi che sei qui, questa forse è la prima cosa buona che tu abbia fatto" "No ma grazie eh" "Ma prego eh" Resta qualche secondo in silenzio boccheggiando, fa per parlare e richiude la bocca per 3-4 volte di seguito. "Ti sei imbambolato o stai provando a fare il pesce palla?" "Ha-ha, simpatica. E comunque la prima cosa migliore che ho fatto è un'altra" "Quale?" "B- no-non importa" Fa un sospiro profondo e si gira per andarsene ma io poso Ginger a terra e lo fermo per un braccio. "Eh no, caro Lucas. Ormai hai parlato ora finisci la frase" "No, davvero non importa" "Insisto" Fa un altro sospiro e poi si decide a parlare. "Non è la prima cosa buona che ho fatto perché- perché la prima è stata baciarti" Nel dire queste ultime parole abbassa lo sguardo, e arrossisce un po'. Devo dire che non mi aspettavo una risposta del genere, sul serio. "Luke, ne abbiamo già parlato.." "E no Sarah, tu, tu ne hai parlato. Io ho semplicemente ascoltato e mi sono limitato ad annuire perché era quello che tu volevi, ma io non ce la faccio più! Sono giorni che non ci parliamo per qualcosa che entrambi volevamo, o almeno io lo volevo. Io non riesco a continuare così, a non parlarti, a vederti meno di 5 minuti al giorno perché appena mi vedi in giro scappi da Ella, a venire di notte nella tua stanza per poter guardarti almeno mentre dormi. Non ne posso più, quindi ora dimmi tu cosa vuoi, perché io credo di essere stato abbastanza chiaro con te." Sono scioccata, davvero. "Seriamente vieni nella mia stanza di notte?" "No, ma di tutto quel discorso tu hai capito solo l'ultima parte?" "Ehm.. diciamo che mi sono un po' distratta, ecco. Potresti riassumere? Grazie" "Sarah ho detto che mi piaci, cavolo, e mi è piaciuto baciarti, e mi piacerebbe farlo ancora se solo tu mi ascoltassi, ma a quanto pare hai di meglio da fare" Oddio Oddio OH MIO DIO GESÙ SAN GIUSEPPE VESUVIANO ANTONIO ABATE 'Sarah' RITA DA CASCIA 'Sarah' SANT'AGATA DEI GOTI 'SARAH' 'COSA?' 'mentre tu leggi i santi sul calendario, cara Isotta, Tristano se ne sta andando' 'Eh?' 'LUKE STA ANDANDO VIA' 'Ah, e sii più chiara, mamma mia' 'Ma hai capito quello che ho detto?' 'Si che Luke se ne sta and- ODDIO' "LUKE" Il demente si gira e sto per raggiungerlo solo che inciampo nell'aria e gli cado addosso. Mi sa di dejà-vu. "Sarah, non per dire, ma pesi" "Sei scortese" "E tu sei pesante" "Ma come osi? Vado a riprendere il mattarello!" "Per Giove, no, no, assolutamente no!" "E allora sta zitto" "Sta zitta tu" "Tu" "No tu" "No tu" "No tu" "No t-" Sono interrotta da qualcosa, o meglio qualcuno. E io odio essere interrotta. "Luke cos-" Mi interrompe di nuovo con un altro bacio. "Ma t-" E un altro "La smetti? Sei ir-" E un altro ancora. Stavolta però ci mette più forza e mi dà una testata che mi fa urlare dal dolore e scendere da dosso a lui. "No ma, sei scemo o cosa? Che hai nel cervello? Maionese? Giuro che ti-" Altro bacio che io mi ostino a non ricambiare. "Allora facciamo così, io ora ti bacio e tu ricambi, altrimenti il mattarello lo prendo io e ti accorcio. Ok?" Mi sussurra a fior di labbra. Mi sta minacciando? "Mi stai minacciando?" "Si" "No ma gra-" E stavolta il bacio lo ricambio, perché alla fine l'ho aspettato per troppo tempo anche se continuavo a negarlo, perché mi piace, ma lui questo non deve saperlo, perché così, tra le sue braccia, mi sento a casa come quando ero in Italia, e perché dopotutto questi 6 mesi non stanno andando così male. HOLAAAAAA Ciao fanciulle/i! Sono pessima lo so. Non so mantenere le promesse. Il capitolo è corto. Ne mancano 5 alla fine delle storia. Si sono baciati. Vi adoro. Scusate. Sto delirando è tardi. Votate e stellinate. Grazie.

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