30 cose da fare prima di partire.

di Tellie
(/viewuser.php?uid=187091)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14. ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15. ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16. ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17. ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18. ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19. ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20. ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21. ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22. ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23. ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24. ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25. ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26. ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27. ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28. ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29. ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30. ***
Capitolo 32: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Image and video hosting by TinyPic
 

crediti a @paynesrules:)


Ero tranquillamente sdraiata sul divano a non far niente -il mio passatempo preferito- quando Harry mi chiamò alle sei del pomeriggio,dicendomi di andare a casa sua perchè doveva dirmi una cosa.
Il suo tono di voce mi sembrò molto preoccupato,perciò mi affrettai a prepararmi.
Indossai una maglietta bianca,dei pantaloncini corti neri e le converse dell'america alte,poi presi le chiavi del motorino e partii,girando per le strade di Holmes Chapel verso casa del riccio.
Parcheggiai nel vialetto,stando attenta a non scivolare e a non far cadere il motorino a terra.
Suonai il campanello,mi venne ad aprire Louis.
«Hey Hel» mi salutò Louis,facendomi entrare.
«Ciao ragazzi» entrai,appoggiando il casco nell'ingresso.
«Ecco Helen» urlò Charlotte,non appena mi distesi sul divano.
«Come mai sei così in anticipo Charlie?» le chiesi,di solito era in ritardo perenne.
«Simpatica» mi fece una linguaccia.
Louis sprofondò sulla poltrona accanto a Charlotte,Niall si sedette di fianco a me con un pacchetto di patatine,ed Harry si mise a sedere sul tavolino al centro del salotto.
«Insomma,la notizia?» ero in ansia per ciò che ci doveva dire Harry.
«Eh,fino a che non arrivano tutti non la posso dire» rispose prontamente,guardando la porta.
«Tutti?E chi manca,Zayn?» domandai,aspettando una risposta che non arrivò.
Si guardavano tutti con aria strana,come se mi avessero nascosto qualcosa e si sentivano in colpa.Mi si accese una lampadina in testa.
«Non ditemi che viene anche lui..» iniziai,preoccupata.
«Scusami Hel se non te l'ho detto..» si affrettò a dire Harry,prendendomi una mano.
«Se sapevi che c'era non saresti mai venuta» commentò Louis,girandosi i pollici.
«In fondo,fa anche lui parte del gruppo» puntualizzò Niall,accartocciando il pacchetto di patatine ormai vuoto.
«Vi chiedo solo un favore:non mi lasciate da sola con lui» li pregai,avevo i brividi al solo pensiero.
Sentimmo il rombo di due motorini arrivare e fermarsi davanti casa,poi il campanello suonò.
Il terrore mi stava invadendo,letteralmente.
Volevo scappare,via da quella casa,pur di non vedere la sua faccia.Non vedevo Liam da quando mi aveva lasciato,esattamente sei mesi fa.
Mi aveva scritto un messaggio,dicendo che non potevamo più stare insieme e che voleva che rimanessimo amici.
Stronzate,proprio come tutte quelle che mi ha detto quando stavamo insieme!
Abbiamo passato quasi sei mesi insieme più due anni passati a frequentarci e a vederci di nascosto,e se ne viene fuori con quel fottutissimo messaggio.Ogni volta che leggevo o udivo per sbaglio il suo nome,mi prendeva una fitta al cuore,mi sentivo morire.I ragazzi hanno sempre cercato di non farci mai vedere in questi mesi,dato che io ci sono stata malissimo,e mi sono ripresa -quasi- un po' di tempo fa,ma fa ancora male;ero riuscita a togliere il suo nome dalla mia testa.
E ora mi vengono a dire che Liam è qua!?
Io non lo posso sopportare,il mio povero cuore è stato già distrutto una volta,rivederlo mi farebbe soltanto male.
Mi venne un'improvvisa ondata di caldo,le mani presero a sudare,cominciai ad arricciarmi una ciocca -già riccia- di capelli,segno di nervosismo.
«Calmati» provò a rassicurarmi Charlotte,prendendomi la mano libera,visto che mi aveva visto in quello stato.
Già,calmati,come se fosse semplice.Dillo te al mio cervello di calmarsi e al mio cuore di andare più piano.
«Ciao Zayn» lo salutò Harry battendogli un cinque «Ciao Liam»
Il moro entrò salutandoci con un cenno della mano,mettendosi accanto a Niall,poi arrivò il turno dell'altro ragazzo,visto che di motorini ne erano arrivati due.
«Ciao Harry,ciao ragazzi» entrò Liam,poggiando a sua volta il casco a terra e guardandoci tutti,poi fissò me per quella che mi parse un'eternità.
''Sorpreso di vedermi qui,brutto stronzo?'' pensai,distolsi immediatamente lo sguardo da lui e presi a fissare le mie converse.
Passò davanti al divano su cui eravamo seduti noi e si andò a sedere nell'unica poltrona libera rimasta,proprio quella che riuscivo a vedere meglio - la sfiga.
I suoi boxer azzurri si vedevano lontano un miglio,i jeans erano calati sotto il sedere,abitudine che non ha perso.
«Allora ragazzi,adesso che ci siamo tutti,devo dirvi questa cosa» cominciò il riccio,grattandosi la testa.
«Ecco,bravo Harry,mi hai fatto stare in pensiero da quando mi hai chiamato» balbettai,adesso c'erano due cose che mi preoccupavano: l'annuncio di Harry,e Liam.
«Sì..ecco..allora..come posso dire..» Harry prese coraggio «i miei vogliono che mi trasferisca con loro in America»
«Cosa?!» urlai,poi mi accorsi che Liam aveva gridato con me.
«Tu in America?Dimmi che scherzi!» disse Charlotte sorpresa.
«Magari scherzassi..» continuò il riccio sconsolato.
«No,tu non puoi andartene!» Louis stava quasi per piangere.
«Harry,tu rimani qua con noi» ordinò Zayn,pettinandosi i capelli.
«Ma non c'è modo di convincerli a farti restare?» chiese Niall,buttando la testa indietro.
«Ho provato tutti i modi..sono irremovibili» aggiunse Harry,appoggiando i gomiti sulle ginocchia e tenendosi la testa con le mani.
«Quando dovresti partire?» domandò Liam a quel punto,una volta che tutti esclamarono qualcosa di diverso.
«Tra ventuno giorni esattamente..» la tristezza stava divorando Harry.
«Dimmi che è solo un brutto sogno,domani mi risveglio e tu non dovrai partire» dissi,portandomi le ginocchia al petto.
«Quanto lo vorrei anche io Hel» Harry corse ad abbracciarmi,ed io mi alzai ricambiando l'abbraccio.
Strinsi forte a me il riccio,accarezzandogli i capelli e cercando di non piangere.
«Su ragazzi,abbraccio di gruppo» dichiarò Louis,avvicinandosi a noi.
Si alzarono tutti e abbracciarono Harry,poi quando sentì una mano sfiorare il mio fianco sussultai quasi,riconobbi quel tocco.
 
«Amore?Dove sei?» chiesi guardandomi intorno,ero da sola nella sua camera.
«Eccomi qua bellissima» Liam spuntò alle mie spalle abbracciandomi i fianchi.
«Ma va',mi hai fatto prendere un infarto» misi il broncio,facendo la finta offesa.
«Se ti dicessi che ti amo,saresti meno arrabbiata con me?» chiese,girandomi verso di lui.
«Cosa dovrei risponderti?» domandai,fissandogli gli occhi color nocciola.
«Ti amo»
 
Il ricordo di uno di quei tanti giorni passati a casa di Liam,sfiorò la mia mente come un lampo,facendomi sussultare.
Mi concentrai nuovamente nell'abbraccio del riccio,cercando di non pensare al mio -ormai- ex fidanzato che stava a meno di venti centimetri da me.
Ex-fidanzato.
Quella parola suonava così male,soprattutto se si alludeva a Liam.
«Io devo andare a bere» annunciai,una volta sciolto l'abbraccio «non porto niente a nessuno,se avete sete ve la venite a prendere»
Entrai in cucina quasi di corsa,mi erano bastati cinque minuti in presenza di Liam,il pensiero che ci avrei dovuto passare tutta la serata mi dava il capogiro.Presi dal frigo la bottiglia d'acqua da un litro,presi un bicchiere e la versai,poi cominciai a sorseggiarla con calma,troppi avvenimenti sconvolgenti in un giorno.
Iniziai a riflettere:se Liam mi aveva lasciato,evidentemente non provava più niente per me.
E perchè,a quel punto,io dovevo provare qualcosa per lui?
Tornai in salotto,ma di Liam non c'era traccia,mi sentii quasi sollevata.
«Per la tua sfortuna non è andato via,ma è in bagno con Zayn» mi avvertì Louis,mentre andavo a sedere.
 
Liam's pow.
Nonostante lei fosse andata in cucina,sentivo anche io il bisogno di andare via da quella stanza,non so perchè ma stare lì quasi mi privava dell'aria.Il primo luogo che mi venne in mente fu il bagno,non perchè ci dovessi andare,ma perchè forse lì nessuno poteva disturbarmi e ci trovavo tranquillità.
Mi ritirai nella stanza,chiusi la porta e fissai il mio riflesso allo specchio.
Che codardo,mi veniva da pensare se mi dovevo definire con una parola.Non ho avuto le palle di dirle in faccia che dovevamo finirla,mi sentivo uno schifo solo per quello.Forse è stato meglio così,lasciarci è stata la cosa giusta,dopotutto litigavamo ogni giorno.
Come potevo pensare quelle cose?
Dopotutto,quando l'ho lasciata,io provavo ancora dei sentimenti per lei,ci sono stato malissimo e ho pianto come un dannato.Solo Zayn mi aveva visto in quello stato pietoso,il giorno stesso che abbiamo rotto lo feci venire a casa mia.
Aprii l'acqua fredda e me la buttai violentemente nel viso,cercando di scacciare quei brutti ricordi dalla mia mente.
Poggiai le mani sul bordo del lavandino e rimasi immobile,a fissare un punto non definito davanti a me.
«Liam» entrò Zayn nel bagno,chiudendo la porta a chiave «che ci fai qui?»
«Mi mancava l'aria» ammisi,sedendomi sul bordo della vasca.
 
Zayn's pow.
«Liam,con me ti puoi confidare.C'è qualcosa che non va?So che non stai del tutto bene» sapevo quando qualcosa turbava Liam,e questa era proprio una di quelle volte.
Liam rivolse lo sguardo verso la porta,come volesse farmi capire con gli occhi che era per una persona,una ben precisa.
«E' per Helen,vero?» argomento centrato in pieno,dato che Liam annuì «che c'è?In fondo non è andata male,non vi siete calcolati nemmeno»
«E' proprio questo il punto,io speravo che ci dicessimo qualcosa» mi rispose,con voce straziata.
Certo,Liam è stato stronzo a lasciarla con un messaggio,però se lo conosco bene,ci sta ancora male.
 
«Hey amico» entrai in camera sua.
Mi aveva chiamato cinque minuti prima,mi aveva detto con voce tremante che era urgente e che dovevo correre a casa sua.Lo vidi seduto sul letto,rannicchiato su se stesso che abbracciava il cuscino,con tre pacchetti di fazzoletti ormai vuoti e usati e altri tre ancora chiusi,che ascoltava sul telefono la canzone che rappresentava lui ed Helen.
«Che è succeso?» mi precipitai accanto a lui,scacciando via i fazzoletti.
«Ho lasciato Helen» balbettò,tra un singhiozzo ed un altro.
«Cosa?!Liam,cosa ti ha portato a farlo?» domandai sbalordito.
«Non ce la facevo più a litigare,lei che ogni giorno stava male per colpa mia..non potevo sopportarlo,sicuramente è stato meglio così..anche se fa male senza di lei..l'ho lasciata stamattina e già mi manca..» continuava a piangere,non sapevo come fare,non avevo mai visto Liam ridotto così male.
«Dai Liam,vedrai che tornerete insieme ed andrà tutto bene,come avete sempre fatto» gli misi un braccio sulla spalla.
«No Zayn,questa volta è diversa,questa volta ci siamo divisi una volta per tutte..com'è che si dice?Se ami qualcuno,lascialo andare per il suo bene?Ecco,io la amo,ma non sopporto di vederla piangere,mi distrugge,ed è per questo,per il suo bene che ho rotto con lei» spiegò,sempre piangendo e affondando la testa nel cuscino.
 
Helen's pow.
Harry andò ad aprire all'uomo delle pizze,lo pagò e sistemò le pizze sul tavolo in cucina.Niall si buttò direttamente nel cartone,credo che Harry avesse preso una pizza solo per lui.
«Chi vuole la pizza con il prosciutto?» si fece sentire Louis.
«Io,quella è la mia pizza» annunciai,prendendone un pezzo.
«Sai che anche a lui piace al prosciutto,vero?» mi avvertì Zayn sottovoce,Liam stava praticamente dietro di lui.
«Si Zayn,se non lo so io chi vuoi che lo sappia» risposi,addentandola.
«Hel,puoi portare i piatti e i bicchieri in sala pranzo,per favore?Così io nel frattempo taglio le pizze» mi ordinò Harry.
Presi ciò che mi aveva chiesto il riccio e andai ad apparecchiare il tavolo,sistemando accuratamente piatti e bicchieri.Sentii la porta aprirsi,non mi voltai a vedere chi fosse,sapevo che era uno dei ragazzi oppure Charlotte che mi stava aiutando.
Quando poi cominciai ad apparecchiare dalla parte opposta del tavolo,vidi finalmente chi era.
Sì,era uno dei ragazzi,certo,ma mi aspettavo tutti tranne che lui.
La presenza di Liam mi metteva tremendamente a disagio,eppure ci avrei dovuto fare l'abitudine - prima o poi.
Silenziosamente cominciò a sistemare posate e tovaglioli,io cercavo di stargli il più lontana possibile e cercavo di evitare il suo sguardo,anche se forse non mi avrebbe mai più guardata,se mi ha lasciato significa che non gli interesso più.
Mi sedetti nel posto accanto alla finestra,una volta che anche lui finì di apparecchiare.
'Cerca di essere forte e non mostrargli che ci tieni' mi ripetevo dall'inizio del pomeriggio,forse ci sarei riuscita,sono stata forte in situazioni ben peggiori.
«Helen,sei sicura che quei capelli sono biondi?A me sembrano bianchi» cos'era?
Il ronzio di una zanzara?Sicuramente.
No aspetta,quello era lui.
Che cazzo voleva da me?
Non gli è bastato rovinarmi la vita?
Adesso ha anche la faccia tosta di parlarmi!
Qualche settimana prima mi ero fatta delle ciocche azzurre nel fondo dei capelli,e lavandoli,il colore va via,e avendo i capelli neri,ho dovuto schiarirli,e adesso sono biondi.
«Secondo me ci vedi male» risposi,voltandomi verso ciò che si vedeva al di fuori della finestra.
«No,sono bianchi» ribattè lui.
«Eh no cavolo,sono biondi,guardali» mi alzai di scatto,da dove veniva tutto quel coraggio?
Andai da lui muovendogli i capelli davanti,mostrandogli il pezzo biondo -e non bianco-,così forse l'avrebbe finita,una volta per tutte.
«Secondo me sono bianchi» continuò,toccandoli leggermente.
«Dai,domani ti compro gli occhiali Liam» mi voltai verso di lui,fissandogli i meravigliosi occhi color miele.
 
Gli accarezzavo i capelli,perennemente arruffati,non saprei dire quando se li sarebbe sistemati in una cresta,succedeva qualche volta,ma ci stava benissimo.
«Liam,hai degli occhi bellissimi» commentai,guardando il suo color miele.
«Oh,davvero?Sei sicura?Non me l'ha mai detto nessuno» confessò,arrossendo.
«Sul serio,non sto scherzando» continuai,quanto avrei dato per avere i suoi occhi.
«Guardami un secondo» ordinò,alzando gli occhi.
Puntò gli occhi nei miei,sentivo brividi in tutto il corpo.
«Mi ci perderei ore ed ore nei tuoi occhi,invece» annunciò,osservandoli da vicino,poi mi baciò.
No,non doveva succedere,non dovevo perdermi in quelle due nocciole meravigliose.Distolsi lo sguardo cambiando stanza,corsi in bagno,non mi importava chi ci fosse.
«Vi avevo chiesto esplicitamente di non lasciarmi da sola con Liam,e cosa succede?Rimango da sola con lui in sala da pranzo» sbraitai in preda al panico.
«Sul serio?!Oh Dio,non ci credo» Niall si portò una mano alla bocca «Charlotte!Corri subito in bagno!» urlò aprendo la porta.
«Che succede?» arrivò lei,chiudendosi la porta alle spalle.
«Helen è rimasta da sola con Liam» annunciò,sedendosi sulla tavola del gabinetto.
«Cosa!?» esclamò.
«Si,e tutto per colpa vostra!Cioè,che cazzo,eravamo tutti e due lì,poi ha cominciato a dire che i miei capelli sono bianchi,cosa assolutamente non vera perchè sono biondi,ha pure il coraggio di parlarmi dopo tutto quello che mi ha fatto!» sbottai,mettendomi le mani nei capelli.
«Helen,respira» Charlotte alzò le mani e poi le abbassò.
«Okay,adesso mi calmo e poi torniamo di là..tanto a me che importa di lui» respirai profondamente.
Oh,sì che ti importa di Liam.
Stupida vocina della mia mente,stupida coscenza,stupida me che ho creduto che Liam potesse amarmi.
Uscimmo dal bagno tutti e tre insieme ed andammo nella sala da pranzo,mi ripresi il mio adorato posto e cominciammo a mangiare tutti insieme.
Alla mia destra c'era Charlotte,davanti a me Louis e dalla parte opposta della tavola,lui.
«Ragazzi,ho avuto un'idea» annunciò Harry,nel bel mezzo della cena.
«Spara» lo incitò Zayn.
«Visto che tra ventuno giorni parto,potrei elencare delle cose da fare,ma che non abbiamo mai fatto.Confesso che quest'idea mi frulla in testa già da qualche giorno,quindi ho già iniziato a metterci qualche punto» propose il riccio,addentando la sua pizza.
«Mi sembra sensato» commentò Louis.
«Mi piace come cosa» aggiunse Liam,versando dell'acqua nel bicchiere.
«Allora è deciso,stanotte finisco la lista e domani pomeriggio ci troviamo qua davanti e vi dico il primo punto in cosa consiste» concluse Harry,elettrizzato alla sola idea.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


Avrei dovuto passare ventuno giorno a stretto contatto con Liam,l'idea non era allettante per niente.
'E' per Harry',mi dicevo,altrimenti col cavolo che
avrei fatto una cosa del genere.
Mi terrorizzava averlo nei dintorni,figuriamoci averlo accanto.Ma nonostante tutto,dovevo reagire ed essere forte,non
potevo rovinarmi gli ultimi giorni di permanenza di uno dei miei migliori amici.
Ed è così che decisi di ignorarlo,tanto che potevamo fare?
Lo odiavo,tanto.Mi aveva fatto male,e questo non potevo perdonarglielo.Come puoi far soffrire una persona che hai amato?
Era quasi l'ora di ritrovarsi davanti casa di Harry,così uscii e mi feci trovare in anticipo da lui.Era già fuori casa sua,seduto sul motorino,la luce del sole
estivo che piano piano tramonta rendevano il mio amico veramente bellissimo.
«Ciao Styles» mi tolsi il casco e gli scoccai un bacio sulla guancia.
«Ciao Hel» mi spettinò i capelli,già messi male.
«Ah,non ti sopporto quando lo fai» me li sistemai scuotendo i ricci energicamente.
«Dai,ma sei carina con i capelli tutti arruffati» disse,sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
«Anche tu» gli misi sottosopra i suoi impeccabili ricci,che prontamente si sistemò nel migliore dei modi.
«Su,vieni qua» aprì le braccia e mi ci buttai,strinsi il mio Harry -perchè,effetivamente,era mio- forte,tra ventuno giorni non avrei più potuto farlo.
«Che Harry ed Helen si siano messi insieme e non ce l'hanno detto?» chiese divertito Zayn,parcheggiando il motorino.
«Non ci nascondete niente eh!» aggiunse Niall,mentre metteva il cavalletto.
«Ma certo che io ed Harry stiamo insieme,ci siamo messi circa sei mesi fa» frecciatina per Liam Payne lanciata!
Abbassò lo sguardo,puntandolo sulle Adidas piene di terra - sicuramente ci aveva giocato a calcio.

Liam's pow.
Se la conosco,Helen vuole rinfacciarmi il fatto che l'ho lasciata,ma non gliela do vinta,neanche fosse l'ultima cosa che faccio.
«E ci hai nascosto tutto questo fino ad ora?Sei stato bravo Harry» non mi sarei mai rivolto direttamente a lei,non adesso almeno.
«Certo certo» il riccio rise «sapete quando arriva Lou?» chiese,prendendo Helen di peso e sistemandosela sulle gambe.

«Liam,che guardi?» mi domandò,avvicinandosi allo schermo.
«Sto guardando per un ricambio del motorino» risposi,facendo scorrere la rotellina del mouse.
«Lo sai che odio quando lo fai,o almeno,quando ci sono io» commentò arrabbiata.
«Vieni qui» la attirai a sedere sopra le mie gambe,abbracciandole i fianchi.
«No Liam,peso troppo,non ce la fai a reggermi» cercò di alzarsi,ma la bloccai,facendola poi girare verso di me.
«Non rompere» la zittì,dandole un bacio a fior di labbra.
«Okay,se la metti così allora..» disse lei,voltandosi.
Si girò verso di me con tutto il busto,poggiò le gambe sul letto a lato dei miei fianchi e,per sbaglio,fece scontrare i nostri bacini.
«Qui la situazione si fa bollente» annunciai,avvicinandomi a lei.


«Credo dovesse passare da sua sorella per prendere una cosa» ricordò Niall.
«E Charlotte?» domandò Harry.
«Secondo te Charlie arriva puntuale?!» chiese retorica Helen,guardando ovvia il riccio.
«Oh,giusto» rispose Harry.
Si erano fatte le sette e mezzo,aspettammo una manciata di minuti lì fuori,poi arrivarono -finalmente- prima Louis e poi Charlotte - ovviamente.
«La prossima volta mettici di più Charlie» la canzonò Helen.
«Non è colpa mia se Harry mi ha chiesto di comprare tre pacchetti di patatine all'ultimo minuto» rispose offesa la castana,togliendo le chiavi dal
cruscotto.
«Adesso è venuto il momento di spiegarvi il perchè di tutto questo» cominciò Harry,sistemandosi Helen «il primo punto della lista consiste nell'andare
alla riva e fare il bagno a mezzanotte,per questo vi ho chiesto di portarvi il costume,il cambio e il pigiama» spiegò il riccio.
'La riva' è il nome che noi diamo ad una vecchia casa,proprietà dei genitori di Harry,collocata vicino al mare,dove noi andavamo spesso quando non
avevamo niente da fare.
«Ecco spiegato tutto» arrivò Zayn,sistemandosi la cresta.
«Che dite,partiamo?» chiese impaziente il riccio.
Ci rimettemmo il casco e mettemmo in moto,il baccano dei nostri sette motorini era micidiale.Il tragitto durò massimo una mezz'oretta,avevamo
inquinato tutta la strada con l'aria che buttavano le nostre marmitte,secondo me le persone in macchina ci hanno tirato tanti di quegli accidenti.Parcheggiammo i motorini nel retro della riva ed entrammo in casa:Harry ci era già stato quella mattina -così ci spiegò- portando le nostre cose nelle camere.
Charlotte lasciò le patatine nella dispensa,Harry cominciava a tirar fuori il cibo per la cena,avrebbe cucinato lui stasera - speriamo c
he non avveleni niente.Il riccio ci ordinò di metterci sul divano a guardare la televisione o a far niente -come preferivamo- mentre lui e le ragazze portavano le patatine -che Niall avrebbe sicuramente divorato in una manciata di secondi- e le bevande per la cena.Zayn accese la tv sintonizzando su Mtv,l'unico canale che sarebbe andato bene a tutti.
«Nialler,prima di strafarti di patatine,lascia che le appoggi sul tavolino e che anche gli altri le mangino» lo avvertì Helen,posando con calma la ciotola.
«Non ti fidi di me?» Niall fece labbruccio.
«Ti conoscerò» Helen lo abbracciò,facendo cenno a Louis e Zayn di mangiare le patatine mentre Niall era distratto.
«Non provate a mangiarle che vi stacco la testa» Niall scandì ogni parola della frase.
Helen si lasciò andare ad una risata,così come i miei due amici,io invece ero intento ad ignorare ogni sua mossa,anche se il risultato era deludente.La
osservavo,ogni minima cosa che faceva,ogni gesto,ogni sguardo che rivolgeva agli altri.
Dovette tornare in cucina,e per farlo,ha dovuto posare il suo
sguardo su di me.Puntò i suoi occhioni verdi nei miei,poi se ne andò subito via,scappando quasi da una qualsiasi parola potessi dirle.
Ma perchè non ci eravamo ancora parlati?In fondo,le avevo chiesto di tornare amici.
So benissimo che è difficile farlo,dopo tutto quello che abbiamo
passato,ma se ci tenesse veramente a me,potrebbe farlo.
«Helen ti scanna con lo sguardo» iniziò Louis,alzando il volume della tv.
«Davvero?Non la stavo neanche guardando» dissi noncurante,come se veramente non l'avessi guardata.
Zayn mugugnò qualcosa di incomprensibile,ma sono sicuro che era rivolto a me.

Helen's pow.
Aiutavo Harry e Charlotte a preparare la cena,quei quattro ritardati erano incapaci anche di accendere un fornello.Niall aveva sicuramente finito le
patatine in tempo record,lasciandone un quarto anche ai ragazzi - se è stato caritatevole.
I piatti di pasta erano pronti,così chiamammo -urlammo- la
rimanenza del gruppo che occupò subito i posti a tavola.
Cercai con lo sguardo dove si fosse posizionato,così da mettermi il più lontano possibile da lui.
Mi misi tra Charlotte e Louis,e visto che eravamo tutti seduti,cominciammo a mangiare come se fossimo un'allegra famiglia il giorno di Natale,dove il papà e la mamma hanno discusso e si sono separati,ma si sono ritrovati comunque insieme per fare contenti i loro figli.Sì,perchè Liam era un po' il padre di tutto il gruppo,era autoritario e si preoccupava sempre per tutti;io invece potevo essere paragonata alla madre del gruppo,cucinavo quasi sempre e li confortavo se avevano bisogno di una spalla su cui piangere.
«Harry,insomma,dicci un po'di più riguardo la tua lista!» lo incitò Louis.
«No,è una cosa segreta,scoprirete i punti giorno per giorno» rispose il riccio,non ammettendo repliche.
«Eddai Harry» lo pregai,facendo il labbruccio e gli occhioni dolci.
«Sapete che non so resistere alla faccia da cucciolo di Helen,vi siete messi d'accordo per farmi sputare il rospo?» chiese ironico,arrendendosi «nella
lista ci sono trenta punti in totale,punti riguardanti cose divertenti e non che non abbiamo mai fatto,e ci sono due o tre punti su ognuno di voi»
«Adesso questa lista mi fa paura» commentò Zayn,sgranando gli occhi.
«Tranquillo,non c'è niente di pericoloso» Harry rise.
Devo ammetterlo,adesso ho paura anche io di questa lista.

Quando arrivammo in spiaggia era mezzanotte meno dieci,distendemmo gli asciugamani vicino alla riva ed osservammo il mare davanti a noi.Certo,non si vedeva più di tanto,ma la luce fioca dei lampioni riusciva ad illuminare un po' sia noi,sia l'acqua.E poi c'erano le stelle,quelle erano uno spettacolo anche senza lampioni.
«Qui è bellissimo» mi distesi a pancia all'insù a guardarle.
«Lo so,è per questo che sono voluto venire qua a fare il bagno a quest'ora» Harry mi affiancò,mettendosi le mani sotto la testa.
«Questo primo punto mi piace,temo gli altri ventinove» confessai,poggiando la testa sulla sua pancia.
«Harry,è mezzanotte!» urlò Liam,venendo nella direzione del riccio.
«Arriviamo» gli rispose,facendogli cenno di tornare dagli altri «più tardi io e te parliamo,ora completiamo il primo punto» si alzò prendendomi le
mani per far alzare anche me.
Ci ritrovammo tutti e sette sulla riva,con l'acqua che ci bagnava i piedi.Harry si tolse la maglietta e subito dopo i pantaloni,rimanendo in costume.
«Che fate?Rimanete qui impalati?» chiese retorico Harold,cominciando a bagnarsi.
«Giusto,rimanete lì come statue?Forza,spogliatevi e facciamo contento Harry!» li incitai,spogliandomi anch'io subito dopo e affiancando il mio amico.
«Questa è la mia Hel!» mi prese di peso appoggiandomi sulla spalla,sapevo che mi avrebbe buttata in acqua di lì a poco.
I ragazzi subito dopo cominciarono a togliersi magliette e pantaloni,poi raggiunsero me ed Harry,il quale camminò nell'acqua per un breve tratto,poi sentii la presa delle sue braccia dissolversi,e mi ritrovai sott'acqua.
«Stronzo come sempre» dissi,una volta riemersa «vieni qui» allargai le braccia a mo' di abbraccio,così da bagnare il suo corpo asciutto.
«Ah,sei fredda!» borbottò lui,cercando di dimenarsi.
«Eh no,mi hai buttato in acqua e adesso devi soffrire» non so con quale forza disumana ci riuscii,ma lo buttai in acqua.
Mi allontanai dal riccio per andare dalla mia amica,che Niall e Louis stavano torturando facendola affogare.
«Sono arrivata in tuo aiuto» annunciai,montando sulla schiena del castano.
«Oh grazie mille» Charlotte colse l'occasione per buttare la testa del biondo sott'acqua.
«Andiamo a fare una nuotata?» propose Liam,per la prima volta ha avuto un'idea decente.
«Non andate troppo in là,vi prego» piagnucolò Zayn,che nuotando a cagnolino ci raggiunse.
«Harry,nella tua lista hai scritto di far imparare Zayn a nuotare?» chiese divertito Louis,mentre lo affiancava.
«No,per quello ci vorrebbe troppo tempo» concluse,andando sott'acqua per non beccarsi gli schizzi del moro.



 

Heilàà (:
eccomi tornata, con il primo capitolo (:
spero sia di vostro gradimento.
qualche commento sarebbe gradito, c:
in ogni capitolo credo che ci sarà un flashback sulla storia passata di Helen e Liam (non so come combinare i loro nomi u.u)
ho già pronta la lista di Harold,ma per il secondo capitolo mi ci vorrà un po' di più,ho solo scritto 'capitolo due' lool.
ci vediamo nel prossimo capitolo.
xx

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


Siamo andati via dalla Riva la mattina presto,il riccio aveva detto che dovevamo continuare con la lista il giorno stesso,non appena saremmo arrivati a casa sua.
Harry ci aveva anticipato che il secondo punto era una cosa estrema per la nostra sopportazione,e ciò che mi aveva fatto pensare:cosa ci poteva essere di così estremo da non sopportare?
«Maratona dei film di Harry Potter,li guardiamo tutti oggi dal primo all'ultimo!» aveva annunciato.
Questa lista mi terrorizzava,seriamente.
«Hai perso il cervello nell'acqua ieri sera!?» lo rimproverò Louis.
«Harry,ti rendi conto di ciò che hai detto?» Zayn non credeva alle parole del riccio.
«Ve l'avevo detto io!E poi,questa è o non è la lista delle cose che non abbiamo mai fatto?» rispose semplicemente Harold,mettendo le mani in avanti.
«Dai Harry,lo sai che non mi piacciono quei film» piagnucolò Liam,incrociando le braccia.
«Fallo per me» lo supplicò Harry,mettendosi in ginocchio.
«Ecco,bravo,non deluderlo,almeno lui» dissi ad alta voce,rivolgendomi a lui.
Doveva rimanere solamente nei miei pensieri quella frase,mi è saltata fuori come se niente fosse,e forse è stato meglio così.Liam,non deludere Harry,è uno dei tuoi migliori amici,dai!Deludi invece quella ragazza che a quei tempi stava insieme a te,tanto non la farai star male,ma no!
Roteò gli occhi,come se gli scocciasse quella frase -cavoli suoi-,tamburellò un po' il piede a terra.
«Okay,ma lo faccio solo per te» rispose,mostrando un normalissimo -meraviglioso- sorriso.
Ah,non lo sopporto accidenti.
«Vado a prendere la colazione e l'appoggio sul tavolino,così iniziamo col primo» propose tutto eccitato Harry,cambiando stanza.
Mi sdraiai sul divano,rannicchiandomi su me stessa e occupando due posti - l'altro era per il ricciolino.
Charlotte si mise alla mia destra -l'altro posto libero accanto a me- e di fianco a lei si posizionò Niall,che le sorrise in una maniera alquanto sospetta -per me-,secondo me quei due nascondevano qualcosa.Harry arrivò dalla cucina -aiutato da Zayn- con tre pacchetti di biscotti,delle fette biscottate,due pacchi di cereali,quattro barattoli di nutella,due di marmellata -una alla fragola e l'altra all'albicocca-,due cartoni di latte,del cioccolato in polvere e sette tazze.
«Tu sei pazzo» commentai nel vedere tutta quella marea di roba.
«Sì,pazzo,pazzo perchè voi mi farete impazzire in questi ultimi giorni» aggiunse,ridendo come un imbecille.
«Non siamo noi che abbiamo ideato la lista e non siamo di certo noi che ti abbiamo suggerito di guardare tutti gli Harry Potter in un giorno.Non credi che sei rincoglionito di tuo?» rispose retorico Louis,addentando qualcosa.
Il riccio rispose con una linguaccia sedendosi accanto a me,facendo partire il lettore dvd con 'La pietra filosofale' -che avevo già visto tipo dieci volte- e nel frattempo gli altri si sistemarono nei posti liberi rimasti:accanto ad Harry si sedette Louis,poi Zayn ed infine Liam.
Allungai la mano verso uno dei pacchetti di biscotti,appropriandomene.Harry e Charlotte ogni tanto ne prendevano uno,almeno loro non erano Niall che prendeva metà pacchetto.
Mangiai dieci biscotti e passai il pacchetto al tritarifiuti umano,così li avrebbe spolverati tutti.Mi appoggiai sulla spalla di Harry,il quale mi mise un braccio sulla spalla,attirandomi ancora più a sè.Adoravo quel contatto con lui,mi faceva sentire protetta,più di quanto mi sentissi con lui - bugia.

Piangevo,stavo passando un brutto periodo,i miei genitori si stavano separando;me ne stavo rintanata sul bordo del mio letto ad asciugarmi inutilmente le lacrime.
«Hel,per qualsiasi cosa io ci sono,lo sai» mi rassicurò Liam,prendendomi una mano.
Gli buttai le braccia al collo,inspirando il suo buonissimo profumo di Dolce & Gabbana,continuando a far sgorgare lacrime.
«Tranquilla..ci sono qua io,con me tutto andrà bene» continuò,accarezzandomi i capelli.
Mi feci sempre più piccola nella stretta delle sue braccia:sì,con lui tutto sarebbe andato bene.


Certo,come no,con lui è andata così bene che ci siamo lasciati.Gli occhi del riccio non erano puntati sul film quando mi voltai verso di lui,ma su di me.
Mi sorrise,notai solo dopo di quanto fossimo vicini.Non so il perchè,ma entrambi ci avvicinammo,posò dolcemente le sue labbra sulle mie,le dischiuse e poi ci guardammo,scoppiai in una risata silenziosa,e così lui.
Mi accoccolai ancora di più su di lui,abbracciandolo all'altezza dei fianchi.Con Harry era già successa una cosa simile nel mese appena passato più di una volta,nessuno dei due sapeva perchè,era successo e basta.
Ormai ero single,potevo fare ciò che volevo,giusto?
Erano passati i primi tre film della saga,e già la mia sopportazione andava esaurendo.Non che non mi piacessero quei film,anzi,io con Harry Potter ci ero cresciuta,però vedere tutti i film in un unico giorno stando impalati sul divano mi sembrava una pazzia.Harold,prima di far partire il quarto film,ci ordinò di portare il rimasto della colazione in cucina,così da mettere sul tavolo in salotto il pranzo che aveva preparato in precedenza.
Guardai l'orologio:erano scoccate le due da qualche minuto,e dovevamo ancora vedere quattro film.
'Inspira,espira' mi sono detta,l'unica cosa positiva era che Liam non rompeva i coglioni - bonjour finesse.
Ogni dieci minuti sgranocchiavamo qualcosa dai vari piatti,tanto per non rimanere a stomaco vuoto.
«Oh Dio,oh Dio,c'è Robert Pattinson!» urlò elettrizzata Charlotte,non appena lo vide nel quarto film della saga.
Ne era letteralmente pazza.
«Harry è un figo» commentai,stiracchiandomi le gambe.
«Oh grazie» rispose Harold lusingato.
«Veramente io intendevo Harry Potter,ma vabbè,sei figo anche tu Harold» spiegai,facendo ridere tutti.
«Mmh,non so se ridere o essere arrabbiato con te» fece il finto offeso il riccio.
«Non è colpa mia se avete lo stesso nome e tu fraintendi» puntualizzai ovvia.

A metà del quinto film andai a portare tre piatti in cucina,posandoli nel lavandino.Lui non aveva proferito parola dall'inizio del primo film,il che faceva sembrare la giornata promettente.Cominciai a tirar fuori dalla dispensa il cibo per la merenda,poi sentii la porta chiudersi a chiave.
«Chi c'è?» domandai,dato che era buio.
«Len» merda.

«Helen..Hel» cominciò a nominare il mio nome.
«Sì Liam?» chiesi,sembrava un disco inceppato.
«Hel è un soprannome troppo comune,tutti ti chiamano così» spiegò,facendo finta di pensare «Len invece non ti chiama nessuno»
«Len?» il suo cervello stava dando segni di cedimento.
«Sì,Len,le ultime tre lettere del tuo nome!Credo che da oggi ti chiamerò così» concluse soddisfatto.
«Oh,contento te» quel ragazzo mi preoccupava seriamente.
«Ma per adesso mi limito a chiamarti amore» concluse,facendomi avvinghiare a lui.


«L..Liam» affermai.
«Io..e te dobbiamo..beh,parlare» spiegò,accendendo la luce.
«E sentiamo,cosa dovresti dirmi?» era l'ora che mi venisse a parlare,porca miseria!
«Mi..mi dispiace che adesso noi due non ci parliamo più» ammise,sedendosi.
«Di certo non è colpa mia» puntualizzai,incrociando le braccia ed appoggiandomi al bancone.
«Lo so che sei ancora arrabbiata per ciò che ho fatto a febbraio» aggiunse,puntando lo sguardo sul tavolo.
«Non è vero,ormai il passato è passato» commentai con fare filosofico.
«In ogni caso,visto che tanto dovremo passare venti giorni insieme..perchè non stabiliamo una specie di tregua?» propose,guardandomi.
«Litigare per venti giorni di fila di certo ad Harry non farebbe piacere,sono gli ultimi giorni che passiamo con lui..» pensai ad alta voce,sedendomi di fronte a lui.
«Infatti,è quello che ho pensato anche io..allora,che ne dici?» continuò,torturandosi le mani - era nervoso.
«Proviamoci» finsi un sorriso,provando a farlo sembrare sincero.
«Okay,adesso torniamo di là» si alzò dalla sedia ed aprì la porta,io lo seguii tornando al mio posto.

«Sì!» urlò Niall alzandosi «è finita la tortura!» cominciò a correre per la stanza.
«E' dalle otto di stamattina che siamo qua a vedere Harry Potter e adesso è mezzanotte e un quarto,dico solo questo» Zayn si sgranchì tutto.
«Sento che tra poco mi si chiudono gli occhi..» commentò Charlie,strofinandoli.
«Okay,adesso andiamo a letto,grazie per aver sopportato» disse Harry,mostrandoci un sorriso.
«Per te questo ed altro Hazza» Louis gli tirò una pacca sulla spalla.
Salimmo al piano superiore per entrare nelle nostre camere e andare definitivamente a dormire.Harry dormiva nella sua stanza,io e Charlotte in quella che doveva essere la camera dei suoi genitori -dato che aveva il letto matrimoniale-,Louis e Liam in camera di Gemma e Zayn e Niall nella stanza degli ospiti - c'erano quattro letti singoli.
Indossai il pigiama e mi sdraiai cercando di dormire,con scarsi risultati.Alle una ero ancora sveglia,non riuscivo a prendere sonno causa una ragione sconosciuta.Decisi di alzarmi dal letto e camminare silenziosamente per la stanza,forse mi sarei rilassata e avrei dormito.No,non ce l'ho fatta.
Così andai nella stanza di Harry,accoccolandomi accanto a lui nel suo lettone matrimoniale.
«Neanche tu riesci a dormire?» chiese,pensavo che dormisse.
«No,speravo di riuscirci qui accanto a te» ammisi,puntando i miei occhi nei suoi.
«Ho pensato la stessa cosa» confessò,avvicinandosi.
Ci guardammo qualche istante,poi annullammo qualsiasi distanza ci fosse.La sua bocca premeva sulla mia,per la seconda volta.Fu un semplice bacio a stampo,ci staccammo praticamente subito,per poi continuare a guardarci.
Quale forza mi spinse a farlo?Una forza ignota,dato che non lo sapevo nemmeno io.
Con un balzo saltai su di lui,andando a cingergli i fianchi con le gambe,lui posizionò le mani sul mio bacino,continuando a baciarci.
«So perchè lo fai» esordì,una volta che mi posizionai accanto a lui «vuoi dimenticarlo»
Non riuscivo a rispondere,che il riccio ci avesse preso in pieno?
«Non so Harry..io non ci capisco più niente» gli dissi,abbracciandolo.
«Ti ricordi che ieri ti avevo detto che dovevamo parlare?Ecco,ti volevo chiedere di Liam.So che ti ho messo un po' in difficoltà con questa cosa della lista,mi dispiace..» mi accarezzò i capelli.
«Beh,non è facile ritrovarselo vicino,però devo sopportare,non posso rovinarmi la vita per colpa sua,nè tanto meno gli ultimi giorni che ho da passare con te.Abbiamo stabilito una tregua,per te» gli spiegai,voltandomi verso la porta per cercare di dormire.
«Grazie,sei davvero un'amica.Ti voglio bene» mi mollò un bacio sulla guancia,per poi accoccolarsi sulla mia spalla cingendomi un fianco.
«Anch'io Harry» strinsi la mia mano alla sua,chiudendo gli occhi.


 

ecco il secondo capitolo :3
ammetto che ho avuto un blocco durato due pomeriggi, ma sono riuscita comunque a scriverlo (:
vorrei ringraziare le due meraviglie che mi hanno recensito il capitolo precedente,
Directioner_Skyfighter e Erika_x (ti chiami come me lol)
grazie mille per il supporto, spero che mi farete sapere che ne pensate della storia anche nei prossimi capitoli, c:
harry ed helen non stanno insieme, solo che boh, si baciano lol
non so da dove mi è venuta quest'idea, solo che mi intrigava :3
liam ed helen stabiliscono una tregua, durerà?
io non ce la farei mai a vedermi tutti i film di HP in un giorno solo, mi prenderebbe male :O
ora smetto di rompere, okay..
spero che mi lasciate un commento,
xx

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3. ***


Liam's pow.
Ho passato le due ore antecedenti alle dieci a pensare alla conversazione con Helen..forse sarebbe potuta andare diversamente,avrei potuto chiederle se potevamo chiarire per bene,invece sono riuscito soltanto a spiccicare una misera tregua.
Che poi,tregua per cosa?Per non discutere?Non aveva quasi senso,anche perchè tutte le tregue che avevamo fatto in passato non duravano più di tre secondi.Mi ero rigirato varie volte nel letto per cercare di riprendere sonno,invano.
«Fanculo Liam,con tutto il casino che hai fatto mi hai svegliato» borbottò Louis,alzandosi dal letto «la prossima notte prenditi una camomilla o un tranquillante,ti prego»
«Scusami Lou,avevo tanti pensieri per la testa» mi scusai,grattandomi la testa.
«Del tipo?» chiese,sedendosi al bordo del mio letto,quasi come se lo sapesse.
«Ieri io ed Helen abbiamo stabilito una tregua,almeno per questi ultimi giorni con Harry» spiegai,alzandomi a mia volta.
«Tornerete a parlarvi?» domandò,speranzoso.
«In teoria sì» risposi con un sorriso «se dura la tregua forse possiamo tornare anche amici»
«Che bella notizia,così forse il gruppo può tornare quello di prima!» concluse entusiasta il mio amico.
Tornare il gruppo di prima?E' una cosa che spero che succeda.Ritornare come ai vecchi tempi,quando ce ne stavamo sdraiati su un telo nel bel mezzo
di un prato a sparare stronzate tutto il pomeriggio,quello sì che era il gruppo.
«Dai,scendiamo a fare colazione» propose Louis,facendomi alzare in piedi.
Lo seguii fino alla cucina,dove ci trovai già Niall ed Harry,il primo intento a divorare non so cosa,il secondo a preparare delle frittelle.
«Buongiorno ragazzi» annunciò il riccio,mentre ci posizionava davanti due piatti ed il barattolo di nutella «non datene neanche un pezzo a Niall,ha
già mangiato anche troppo,ho dovuto fare tre frittelle solo per lui» ci raccomandò,mentre scoppiammo in una rumorosa risata.
Ci sedemmo e cominciammo a mangiare,quelle frittelle erano venute davvero benissimo.Fortuna che almeno uno di noi sapeva cucinare.
«Vi si sente ridere dalla camera degli ospiti,il che è preoccupante» Charlie entrò in cucina,accasciandosi sulla sedia.
«Oh,scusaci» disse prontamente Harry,dopo aver finito di blaterare qualcosa con Louis «Liam,puoi aiutare Niall a portare la colazione a Zayn ed
Helen?Altrimenti il biondino divora tutto»
«Certo,dimmi che devo portare» lo aiutai a prendere il barattolo di nutella ed un bicchiere di latte al cacao,andando nella stanza in cui dormiva il
moro,lasciandogli la colazione sul comodino.
Poi il biondo chiuse con cautela la porta e andò verso la stanza di Harry,non capendo il perchè,io mi limitai a seguirlo.
«Helen dovrebbe ancora dormire» mi avvertì,entrando nella stanza del riccio.
Vidi la ragazza sdraiata sul letto di Harry con la pancia che aderiva sul materasso,le coperte le arrivavano sul fondoschiena,gli occhi ancora chiusi ma
che si muovevano,quasi impercettibilmente.
Ma Helen non dormiva insieme a Charlotte nella stanza degli ospiti?Che diavolo ci faceva nel letto di Harry?
«Chi c'è?» borbottò in una lingua sconosciuta.
«Buongiorno» la salutò il mio amico,posando sul letto il piatto con la frittella.
Helen aprì lentamente gli occhi,stropicciandoli appena.Squadrò prima Niall,rivolgendogli un sorriso,poi si accorse di me,che me ne stavo in piedi come
un imbecille con il suo bicchiere di latte ed il barattolo di cioccolata.
«Oh tieni» le dissi,porgendole il bicchiere.
«Uh,colazione a letto,davvero gentili» sul suo volto spuntò qualcosa simile ad un sorriso,dopotutto si era appena svegliata «chi è il cuoco?Queste
frittelle sono deliziose»
«Ovviamente io» entrò il riccio nella stanza,appoggiandosi alla mia spalla.
«Complimenti» Helen continuò ad abbuffarsi di quella delizia.
«Hel ti aspettiamo giù» disse Niall,uscendo dalla stanza seguito da me ed Harry.
Sì,dovevo chiedere una cosa al mio amico,quello era il momento giusto.
«Harry» lo chiamai.
«Dimmi» rispose,voltandosi.
«Len..ehm,Helen..» cominciai,non trovando le parole.
«Non riusciva a prendere sonno,non si è sentita bene,così è venuta da me» spiegò,capendo perfettamente ciò che intendevo.
«Oh» riuscì solamente a dire.

Nonostante stessi dormendo,sentivo che qualcosa,o meglio qualcuno,si muoveva accanto a me,svegliandomi.
«Amore,tutto ok?» domandai,vedendo che si era alzata con il busto.
«Ti ho svegliato,scusa..» disse,guardandomi e portandosi una mano alla fronte.
«Non importa,che è successo?» mi affrettai a chiederle,affiancandola.
«Ho avuto un incubo» mormorò impaurita.
Erano ormai tre giorni che dormivo da lei,i suoi si erano separati da poco e mi aveva chiesto di starle accanto.
Era il tredicesimo incubo che aveva,era
frustrante più per me che per lei,odiavo vederla in questo stato.Presi la sua testa e la appoggiai sulla mia spalla,accarezzandola.Lei si strinse a me,e con calma tornammo sdraiati,rimanendo in quella posizione.Per la tredicesima volta,riuscii a farla addormentare accanto a me.

Tornammo giù dagli altri,Charlotte e Louis stavano parlando silenziosamente tra di loro e non appena ci videro,conclusero la conversazione.
«Helen?Stanotte mi sono accorta che non c'era più nel letto..come sta?» si affrettò a chiedere la ragazza,mentre finiva la sua colazione.
«Stanotte si è addormentata dopo poco,è bastato abbracciarla.Adesso è sul letto che si divora avidamente la frittella» rispose Harry,era ovvio che
quella frase era rivolta a lui.
Ah,quindi non solo hanno dormito nello stesso letto,ma sono stati anche abbbracciati..non può non essere successo niente,è improbabile.
E poi,anche
se fosse successo qualcosa,a me che importa?Dopotutto,siamo entrambi single,lei potrebbe mettersi con Harry e io ho la fila di ragazze che vorrebbero uscire con me,quindi apposto.
No?
«Ragazzi,potete aiutarmi?Ho finito le forze» urlò Helen da non so quale stanza.
Uscimmo dalla cucina per andare a vedere,la trovammo in cima alle scale che teneva per i piedi Zayn.
«L'ho trascinato fino a qua,non sembra ma pesa» spiegò,appoggiandosi alla ringhiera.
Niall scoppiò a ridere,contagiando tutti.Zayn se ne stava tranquillamente disteso sull'ultimo scalino accanto ad Helen in pigiama,ogni tanto si
muoveva.
«Helen,vattene a fanculo» bisbigliò il mio amico,coprendosi il viso con un braccio.
«Non volevi alzarti,te l'ho detto che ti avrei portato di peso» puntualizzò la mora,scrollandolo con un piede.
«Forza Zayn,alzati» lo incitai,salendo le scale per affiancarlo.
Rimase in silenzio,facendo finta di dormire.Zayn è sempre stato uno che se avrebbe potuto rimanere a letto,ci sarebbe rimasto tutta la vita.Feci cenno
a Louis di venire ad aiutarmi,io lo presi per le braccia e lui per le gambe,e lo trascinammo giù per le scale per poi posarlo -non molto delicatamente- a terra,rimbombando nella stanza.
«Stupidi» ringhiò,svegliandosi definitivamente.

Helen's pow.
Ridemmo tutti alla vista della faccia di Zayn appena sveglia che imprecava contro di noi.Tornammo in cucina,anche perchè Charlie doveva finire di
bere e Niall voleva divorare l'altra metà della dispensa.
«Hel,Harry mi ha detto che stai bene,ma davvero..stai bene sul serio?» sussurrò Charlotte,sedendosi accanto a me.
«Nonostante qualche incubo,sto bene» risposi,sorridendole.
Sì,era la mia migliore amica quella.
«Zayn,ma che bel risveglio che hai avuto!» esordì Louis,ricevendosi un'occhiataccia dal moro.
«Vorrei sapere cos'ha fatto Helen per farti arrabbiare così tanto» continuò Niall,affiancando Charlie - strano guarda.
«Le ho detto che non volevo alzarmi,lei ha minacciato che mi avrebbe portato di peso giù e così ha fatto,mi ha preso per i piedi e mi ha trascinato per
tutto il corridoio,facendomi sbattere la testa un paio di volte» spiegò assonnato,incrociando le braccia.
«Helen,non si fanno queste cose!» mi rimproverò Harry «ecco una punizione» mi spalmò della panna montata sul naso.
«Questa non dovevi farlo» ribattei,prendendo un po' di nutella e macchiandolo sulla guancia.
«Guerra!» urlò il riccio.
Cominciammo a tirarci frutta,panna,nutella,biscottie quant'altro,mandando Niall in iperventilazione,tutto quello spreco di cibo lo faceva star male.
Avevo sperato da tempo una vendetta contro Liam,così quando vidi il tubetto di ketchup mi si accese una lampadina.La aprii e la rovesciai quasi
interamente sulla sua testa,cominciando a colare per tutto il corpo.
«Bastarda» la sua espressione fu sorpresa,sicuramente non se l'aspettava,come neanche tutto il resto del gruppo che si girò a guardarci.
Del liquido marrone mi passò davanti agli occhi:aveva preso il cioccolato liquido e l'aveva appoggiato sulla mia testa,aspettando che colasse da solo.
Mi limitai a sorridergli,continuando a tirargli addosso qualsiasi cosa mi capitasse sotto mano.



 

Heeeeilà!
ecco il terzo capitolo c:
okay, non è proprio interessantissimo, anche perchè non succede poi chissà che, però boh, mi piace :3
si vede che Liam è un po' geloso di Helen, anche se non vuole darlo a vedere.
oh, saantissimo orgoglio, lol
più mi immagino la scena di Helen che trascina Zayn per i piedi per il corridoio, più rido hahah c:
voglio ringraziare le bellissime ragazze che mi hanno recensito il capitolo precedente:
Directioner_Skyfighter e superman_is_here
grazie per il vostro supporto, spero che continuerete a seguire la storia <3
qui sotto vi lascio alcuni link,al prossimo capitolo!
Tellie, xx

mio profilo twitter: https://twitter.com/yeahoned
'I'll be here,by your side',storia mia e di Cemme: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?
sid=1154081&i=1

'I think we got a problem',storia mia e di Charlotte97: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1
'If i could, I'll give you the world',storia mia sulla bromance 'Narry': http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1230244&i=1
'Solo una sfida',storia mia su Zayn: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4. ***


Una doccia era assolutamente necessaria dopo tutta quella poltiglia che ci eravamo tirati addosso,così a turno entrammo in bagno per lavarci,ci volle praticamente tutta la mattinata.
«Adesso andate a casa,prendete i vostri dodici migliori vestiti e ci ritroviamo davanti al bar alle due» ordinò il riccio,sistemandosi i capelli.
«Non ci farai mica fare una sfilata?» chiese Charlotte,portandosi le mani alla testa.
«No,tranquilla» rispose sorridente.
«Harry,se c'è qualcosa di pericoloso nella lista avvertimi,così il giorno che decidi di farla me ne vado» commentò Louis,infilandosi il casco.
Harry gli rispose con una linguaccia,poi partimmo tutti per tornare a casa nostra.Lasciai il motorino nello stanzone che io e mia madre usavamo
come garage -mio padre è andato a vivere in un'altra casa più piccola-,poi passai dalla porta che mi faceva sbucare nel salotto.
«Helen,sei tornata!» mi salutò mia madre,che se ne stava seduta sul divano.
«Ciao mamma» la salutai con un bacio sulla guancia.
«Non ho capito molto bene ciò che mi hai scritto nel messaggio dell'altro giorno..Harry parte?» mi chiese,tornando a sfaccendare in cucina.
«Beh si,i suoi vogliono che si trasferisca in America con loro tra diciotto giorni se non sbaglio..allora quella testa vuota ha avuto l'idea di scrivere 30
cose che non abbiamo mai fatto e di farle tutte ora con il gruppo..sinceramente,ho paura di ciò che ci potrebbe essere scritto» spiegai,sedendomi sul tavolo.
«Oh,quindi credo che questi ultimi giorni ci vedremo poco» constatò «il gruppo?»
«Si mamma,il nostro gruppo..Harry,io,Charlie,Louis,Niall,Zayn e Payne» nonostante la tregua,non l'avrei mai chiamato per nome.
«Liam?» si girò sorpresa.
«Sì..» abbassai lo sguardo.
«Come mai c'è anche lui?Certo,fa parte del gruppo,ma i ragazzi non ti facevano il favore di non fartelo vedere?» domandò,girando l'acqua nella
pentola.
«Eh,anche io ero rimasta così,però dopotutto è anche lui amico di Harry,quindi..però mi ha chiesto di fare una tregua,non litigheremo fino al giorno
in cui Harry non parte» puntualizzai.
«Liam è un caro ragazzo,vedrai che andrà tutto bene» mi rassicurò,vedendo che ero un po' turbata.
I miei genitori adoravano Liam,dicevano che è un bravo ragazzo,bello e gentile.Ma come mai io ho conosciuto il lato peggiore di lui?
«Spero» sussurrai,più a me stessa che a mia madre.
«Sto preparando la pasta al ragù,ne vuoi un po?» domandò,rovesciando le penne nella pentola.
«Si grazie,ma non troppe..adesso vado in camera mia,chiamami appena è pronto» la avvisai,salendo le scale ed entrando nella mia stanza.
Mi buttai a peso morto sul letto,osservando il soffitto,era estremamente interessante e serviva a pensare.
Era palesemente bianco,con una macchia
verde - Louis ci aveva lanciato un affare molliccio che si era appiccicato e che abbiamo dovuto togliere con una scopa.
Ancora diciotto giorni con
Liam,avrei resistito?Io ero forte,io riuscivo a superare ogni cosa,potevo farcela anche con questa.Ero riuscita a superare la rottura -devastante- con lui,potevo riuscire anche a sopportarlo.Certo,avevamo stabilito una tregua,ma non avevamo chiarito.
Ma poi,chiarire cosa?Volevo parlargli,chiedergli
perchè mi ha lasciato.Avevo tante -troppe- domande e nessuna risposta.
«Hel,è pronto!» urlò mia madre dal piano inferiore.
Scesi le scale con cautela,avevo ancora la testa fra le nuvole,stavo ancora pensando a quella scomoda situazione,ma il campanello mi risvegliò.
«Scusa l'intromissione,ma a casa mia non c'è nessuno,non avevo voglia di stare da sola e perciò mi sei venuta in mente tu..c'è un piatto di pasta in più
anche per me?» Charlotte se ne stava sull'uscio di casa mia con un borsone,il casco con la bandiera inglese,la sua fidata borsa e le chiavi del motorino in mano.
«Questa è anche casa tua,per te ci sarà sempre posto» la feci entrare,dirigendomi con lei in cucina «mamma,abbiamo un piatto in più per Charlie?»
«Ovvio che c'è per la mia figlia acquisita» rise mia madre,aggiungendo un posto.
«Oh,grazie mille Angie» disse la mia amica,posando a terra tutto ciò che aveva in mano.
Chiaccherammo allegramente a tavola,Charlotte pareva quasi mia sorella acquisita,dopotutto siamo cresciute insieme.Mia madre poi dovette
scappare a lavoro,ci salutò lasciando un bacio sulla guancia ad entrambe.
Ci dirigemmo in camera,avevo ancora da decidere quali vestiti avrei dovuto
prendere per il misterioso prossimo punto della lista.
«Helen..» cominciò Charlie,sedendosi sul bordo del mio letto.
«Dimmi» mi voltai verso di lei «oh si giusto,questa maglia verde non sta bene con i jeans blu,meglio prendere quella rosa»
«Non intendevo questo» mi si avvicinò bloccandomi il polso «dobbiamo parlare»
Dal suo tono capii che era una cosa seria -e potevo già immaginare l'argomento- così riappoggiai la maglia sulla mensola e presi una
sedia,posizionandomi davanti a lei.
«Stai bene?» mi chiese,puntando lo sguardo a terra.
«Sì perchè?» forse sapevo dove voleva andare a parare.
«Ho paura per i tuoi sentimenti..verso Liam» affermò,guardandomi con quello spettacolo azzurro che si trovava al posto degli occhi.
«E' un po' strano ritrovarselo attorno dopo ciò che mi ha fatto.Non provo più niente per lui,solo che mi capita di pensarlo,tutto qua,non devi
preoccuparti» le mostrai il mio miglior sorriso,guardando le mie scarpe.
«E allora perchè stai sorridendo mentre parli di lui?» domandò,poggiandomi una mano sul ginocchio.
«Sorrido per non permettere alle lacrime di scendere,anche se non riesco a controllare questo genere di cose» alzai subito lo sguardo verso di
lei,facendole notare i miei occhi verdi pieni di lacrime,che pian piano scendevano lungo le guance.
«Hel» disse solamente,per poi venirmi ad abbracciare,rimanendo così per qualche minuto «però hai ragione,meglio la maglia rosa»

«Sono più vanitosi i ragazzi delle ragazze,sono le due e un quarto e devono ancora arrivare!» sbottò Charlie,guardando nuovamente l'orologio.
«Appena arrivano gli facciamo una parte di merda» affermai,accasciandomi sul motorino.
Sentimmo il baccano di cinque motorini in lontananza,capimmo immediatamente che erano loro,infatti parcheggiarono proprio di fianco a noi.
«Cioè,avete idea di quanto siete in ritardo?!Siamo qui da venti minuti,avevamo paura di non essere puntuali,ma porca troia!» urlò Charlotte una
volta che i cinque dementi si tolsero il casco.
«E' tutta colpa di Lou!» si difese Niall.
«In realtà è colpa di Liam che non trovava una maglia,e poi ce l'aveva sotto il culo» spiegò Louis,incrociando le braccia e incenerendo il biondo con lo
sguardo.
«Fatto sta che siete in ritardo,non importa a causa di chi» puntualizzai,scendendo dal motorino.
«Allora» urlò Harry per farsi sentire «devo completare il prossimo punto,non possiamo star qua a discutere!Alzate il culo e andiamo dal fotografo che
dobbiamo fare il calendario!»
Okay,adesso andiamo in là dal fotografo a fare il..
«Calendario?!» esclamai,sgranando gli occhi.
Il riccio si limitò a ridere di gusto,mettendosi in spalla il suo zaino dell'Eastpak e avviandosi verso il fotografo,seguito da tutti noi.Entrammo ed un
simpatico ragazzo ci accompagnò dentro una stanza dov'era posizionato uno sfondo azzurro,varie luci ed una macchina fotografica.
«Andatevi a cambiare e indossate il vostro primo completo,così iniziamo con gli scatti.I camerini sono là dietro» ci disse il ragazzo,sorridendoci.
Andammo ad indossare il primo completo,eravamo assolutamente perfetti - mi duole ammetterlo,ma eravamo tutti perfetti,compreso lui.
«Siccome a gennaio c'è il compleanno di Zayn,lui starà in mezzo» ordinò Harry,posizionandosi alla mia destra.

«Solo te potevi mettere in una lista di cose da fare un calendario» commentò Liam,uscendo dal bagno.
«Ho sempre sognato di fare un calendario con i miei migliori amici» disse,sorridendo.
«Mi verrà il diabete Harry» lo canzonò Louis,facendo gli occhi dolci.
Gli rispose con una linguaccia mentre andava a prendere una bottiglietta d'acqua.
«Ho deciso di completare il quinto punto proprio adesso» annunciò «seguitemi in camera mia»
Salimmo tutti insieme le scale per poi entrare nella sua stanza,dove c'era il suo letto più altri tre attaccati ad esso nel centro della stanza.
«Harry?» chiese Zayn perplesso a quella vista.
«Io forse so cosa vuole fare,ma ho paura a dirlo» borbottò Niall,grattandosi la testa.
«Dormiamo tutti insieme nello stesso letto stanotte!» urlò eccitato,mentre si buttava sul letto.
«Io prendo il posto al lato!» urlò Liam,mettendosi vicino alla finestra.
«Pure io!» Zayn si mise nell'altro lato libero.
«Ci volevo stare io» piagnucolai.
«E dai,potrai stare accanto a me» disse Harry,battendo la mano sul posto libero accanto a lui.
«Solo per stanotte,e lo faccio solo per te» borbottai,sdraiandomi accanto a lui.
«L'altro posto accanto ad Harry è mio» Louis si mise tra Harry e Zayn.
«Helen,io mi metto accanto a te» mi supplicò Charlotte,che non voleva stare fra due ragazzi.
«E allora sarò costretto a mettermi accanto a te Charlie» concluse Niall,mettendosi fra lei e Liam.
«Si,costretto..» sussurrai ad Harry,che prese a ridere silenziosamente.
«Nialler,provati a fare odori poco gradevoli durante la notte e ti lancio dalla finestra» lo minacciò scherzosamente Zayn,voltandosi.
Il biondo fece finta di offendersi,così Charlotte si affrettò ad abbracciarlo accarezzandogli i capelli.
«Porca miseria Zayn,vai più in là che non mi posso muovere» si lamentò Louis,cercando di girarsi.
«Ma non posso andare più in qua di così!» ribattè,alzando le mani.
«Liam,visto che ci sei,scorri un po' anche tu» chiese Niall,toccandolo con una mano.
«Niall,se scorro finisco a terra» rispose.
«Chissà,forse il pavimento è comodo» scherzai.
«Perchè non ti ci metti tu,invece di stare abbracciata ad Harry?!» domandò retorico.
Era certo,adesso non lo sopportavo neanche un minimo.




 

Sciaaaao a todos!
ecco il quarto capitolo :3
approfitto l'occasione per fare gli auguri in ritardo al meraviglioso protagonista di questa storia,
William James Payne,
che compie 19 anni nonostante si sia fatto fare la torta di Batman!
Anyway, torniamo al capitolo (:
il compleanno di Liam mi ha dato l'ispirazione per continuare il capitolo,e l'ho concluso definitivamente questa sera, però mi sembra un po' deludente, spero di sapere che ve ne pare c:
ringrazio le meravigliose ragazze che hanno commentato il capitolo precedente:
Cemme, superman_is_here, Directioner_Skyfighter, titine, Pamivento.
grazie per il vostro supporto, significa molto per me :')
non ci sono flashback e questo capitolo è un po' più cortino rispetto agli altri, però c'è la riflessione di Helen e il breve battibecco finale tra lei e Liam, ma mi farò perdonare con il prossimo capitolo che sarà, come dire, da brivido(?)
se ci sono degli errori nel capitolo, fatemi sapere, l'ho pubblicato in fretta e furia perchè devo andare a prepararmi per uscire e non ho ricontrollato gli eventuali errori u.u
se volete contattarmi, qui giù c'è il mio contatto twittah :3
capirete tutto quando lo leggerete, se avete ancora voglia di seguire la mia storia (:
grazie a tutte, spero che vorrete recensire, vi lascio alcuni link utili.
tellie, xx

 

mio profilo twitter: https://twitter.com/yeahoned
'I'll be here,by your side',storia mia e di Cemme: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?
sid=1154081&i=1

'I think we got a problem',storia mia e di Charlotte97: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1
'If i could, I'll give you the world',storia mia sulla bromance 'Narry': http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1230244&i=1
'Solo una sfida',storia mia su Zayn: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5. ***


Sentivo le gambe andare a fuoco,il sole mattutino già batteva nella stanza di Harry,così tanto da farmi svegliare.Aprii lentamente gli occhi trovandomi coperta solo la pancia.Il letto era vuoto,o almeno così pareva non appena mi svegliai:Liam aveva il busto sul letto e le gambe sul pavimento.
«Mmh» borbottò il ragazzo,allungando le braccia.
«Non fare versi strani Payne» lo rimproverai.
 
Lo guardavo dormire,assomigliava ad un dolce cucciolo.Purtroppo però,dovevamo andare a pranzo con i ragazzi,e dovevamo prepararci.
«Mmh» sussurrò.
«Liam svegliati» gli dissi,muovendolo leggermente.
«Uhm» mugugnò,coprendosi la faccia.
«Liam,devi alzarti» lo avvertii,strattonandogli piano il braccio.
«Mhm..uff..» continuò,voltandosi dall'altra parte.
«Se non ti alzi non ti do neanche un bacio oggi» mi allontanai leggermente.
In un baleno balzò in piedi tutto contento,stiracchiandosi.Scossi la testa,ridendo,ero pazza:si,pazza di mio e pazza di lui.
 
«Altrimenti?Mi minacci che non mi baci?» sussurrò,forse doveva rimanere nei suoi pensieri,visto che si voltò dalla parte opposta.
Si ricordava pure lui uno dei nostri tanti momenti?Com'era simpatico in quei giorni.
«Alza il culo e scendiamo a fare colazione,sicuramente Harry starà già smanettando ai fornelli» annunciai,alzandomi definitivamente.
Vidi che non si decideva a drizzarsi in piedi.
«Se non ti alzi in questo preciso istante ti prendo per i piedi e ti trascino giù come ho fatto con Zayn,e ti faccio sbattere la testa contro gli spigoli» mi appoggiai all'armadio,osservando la sua reazione.
Si alzò velocemente sistemandosi la maglia del pigiama,si passò una mano tra i capelli già arruffati e mi rivolse un sorriso forzato.
«Ma che bravo!» dissi retorica,uscendo dalla stanza.
«Non ho bisogno di te come sveglia,so fare benissimo da solo,e in tal caso,mi sarei svegliato lo stesso» aggiunse,scendendo le scale.
«Va bene che di mattina sei scorbutico e durante il giorno sei lunatico,ma Dio Santo sei proprio stronzo!» gli dissi,guardandolo in faccia,per poi scendere velocemente le scale.
Liam James Payne portava solo un gran fastidio,dopotutto se davvero si sarebbe alzato per conto suo,sarebbe in piedi già da un po'.Cosa te la vieni a prendere con me se sei fatto male?Ma vaffanc..
«Buongiorno splendore» Charlotte mi diede un bacio sulla guancia come a svegliarmi.
«Buongiorno a tutti» li salutai,erano intenti a blaterare qualcosa tutti attorno al tavolo.
«Pane e nutella sono sul tavolo» mi avvertì Zayn,che se ne stava in piedi sorseggiandosi un caffè.
Quella giornata era decisamente iniziata male,strascicai i piedi fino al posto accanto ad Harry,allungai la mano verso una fetta di pane,presi un coltello ed il barattolo con la nutella e la spalmai,poi la divorai voracemente - avevo immaginato che quel panino fosse Liam.
«Svegliata bene stamattina eh..» ammiccò Harry,notando la mia arrabbiatura.
«Possiamo parlare un secondo?» proposi,voltandomi verso Liam «in sala»
Il riccio annuì,uscimmo dalla cucina e andammo alla finestra che dava sul giardino di casa sua.
«Mi spiegheresti di chi è stata la brillante idea di lasciarmi da sola con Liam nel letto stamattina?» cercai di mantenere la calma.
«Volevo svegliarti per avvertirti che rimanevi sola con lui,ma eri così carina mentre dormivi,mi sarebbe dispiaciuto..e poi non è colpa mia se entrambi dormite tanto la mattina» si difese Harry,poggiando i gomiti sul davanzale.
«Fortuna che la tua camera non è diventata un ring di boxe,abbiamo discusso nonostante la tregua..non lo sopporto» ero esasperata.
«La cosa è reciproca!» urlò il grande genio dalla cucina.
«Da quando si ascoltano le conversazioni altrui?» domandai retorica.
«Da quando le persone alzano un po' troppo il tono della voce» rispose sfacciato.
«Visto?Giuro che gli taglio la lingua,così sta un po' zitto» commentai,appoggiando la testa al vetro.
 
Non lo sto facendo davvero,è solo un incubo.Ora chiudo gli occhi,li riapro e mi ritroverò a casa di Harry,sicuramente.Beh,gli occhi li ho chiusi,ma il mio desiderio non è stato esaudito,sono sempre qua in alto a questa specie di affare.
«Harry,s..sai c..che io n..non p..posso f..farlo..» balbettai,guardando sotto di me.
«Eddai Hel,è una delle cose della mia lista!Anche io soffro di vertigini,ma ho sempre sognato di farlo» cercò di rassicurarmi il riccio,venendomi ad abbracciare.
Il suo abbraccio mi rassicurava,mi faceva stare tranquilla,ma non stavolta.
«Ma non potevi scrivere sulla lista 'comprare un elefante',oppure 'diventare blu come i puffi' invece di bunjee jumping?!» urlai esasperata.
Ho paura a guardare giù da grandi altezze,ho paura dell'altezza e del vuoto,che ci posso fare?
«Ragazzi,ho avuto una paura tremenda,ma è stato fantastico» Zayn continuava a saltellare come una rana.
«Hel,Zayn e Lou si sono già buttati,magari andiamo da loro e sentiamo com'è» propose,mostrando quello splendido sorriso a cui nessuno resiste.
«L..Louis,com'è stato?» chiesi,avvicinandomi al ragazzo.
«All'inizio,quando sei lì che stai per buttarti,fa un po' paura,perchè vedi praticamente il vuoto sotto di te» cominciò,mentre si toglieva l'imbracatura.
«Così non la aiuti per niente» puntualizzò Harry,appoggiandosi alla ringhiera.
«Ma la vista è grandiosa!Vedi tutta la città,forse puoi anche vedere la Riva!» rise «comunque,una volta che ti butti senti tutta l'aria sulla pelle,vedi scorrere tutto velocemente,è una bella sensazione.Poi quando arrivi al punto in cui rimbalzi ti chiedi 'hey,che succede?' e poi ritorni su,questa cosa si ripete tipo un paio di volte e poi ti tirano su,e pensi 'voglio rifarlo'!» spiegò.
«Io non credo che vorrò rifarlo,anche perchè non so se lo farò» spiegai,sforzando un po' lo sguardo per guardare al di sotto della piattaforma in cui eravamo.
«Giuro che mi metto in ginocchio pur di fartelo fare supplicò Harry,inginocchiandosi davanti a me con le mani a mo' di preghiera.
«Ci proverò» dissi forzata dopo un paio di minuti,non credendo quasi alle mie parole.
Osservavo Charlotte e Niall tutti contenti che ridevano ancora per il loro salto nel vuoto:ribadisco,quei due stanno tramando qualcosa e io devo sapere cosa.
«Hel,non ti sei ancora buttata?» mi chiese Charlotte,affiancandomi.
Le risposi con un cenno negativo del capo,mi posò un braccio attorno alla spalla.
«So che hai paura,ma è questione di qualche secondo:ti butti e poi ritorni su,non è così terribile» mi tranquillizzò,sorridendomi.
Pure Liam si era buttato,e si era messo a chiaccherare con Zayn di argomenti sconosciuti - e sinceramente non mi interessavano.
«Hel,vado prima io così vedi un po'» mi disse Harry mentre gli mettevano l'imbracatura.
Mi avvicinai alla ringhiera per vedere meglio,cercando di non guardare giù - avevo paura di svenire.
Harry si avvicinò piano piano al bordo della 
piattaforma,reggendosi ad altre ringhiere posizionate lì di fianco.
Guardò per un attimo giù,come per sapere cosa lo aspettasse.Buttò fuori aria un paio 
di volte,guardò nella mia direzione rivolgendomi un sorriso e poi lo vidi sbilanciarsi leggermente in avanti,tanto quanto bastava per buttarsi.Lo vidi scendere,sentivo qualche urlo provenire dal fondo -era lui- e mi prese il panico per qualche secondo.
Dopo un minuto e tredici secondi -li ho contati- lui 
risalì dov'eravamo noi,con un grande sorriso stampato in faccia.
«Wow!Ho avuto più adrenalina adesso che in qualsiasi partita di calcio!» urlò agitando i pugni in aria,speravo non si accorgesse di me che stavo cercando di nascondermi «Helen!Non scappare che adesso sta a te!» beccata.
Il riccio ordinò alle due persone che stavano con noi di mettermi l'imbracatura,così mi accompagnarono al bordo della piattaforma,dove ci si doveva buttare.Potei notare che in fondo c'era un enorme materassino giallo posizionato proprio sotto di noi.
«Ricordati di respirare» Harry mi affiancò appoggiandosi all'altra ringhiera.
«E se poi le corde si rompono?E se cado?» mi stavo letteralmente cagando sotto.
«Siamo tutti qua,come vedi,nessuno si è fatto male» provò a tranquillizzarmi,sfiorandomi il dorso della mano.
Avanzai di qualche centimetro,la punta delle Converse americane già nel vuoto.
''Okay,Helen fai un bel respiro..con calma,non guardare giù,chiudi gli occhi'' mi ripetevo. 
''Dio,per favore,fa' che tutto vada bene,sono troppo giovane 
per morire,devo ancora finire la lista di Harry''.
Respiravo profondamente,non ho avuto neanche il tempo di chiudere gli occhi che sentì una mano che 
mi dava una spinta,poi il vuoto.
Riuscii a vedere con la coda dell'occhio la maglia di quel bastardo di Liam e la sua faccia che sogghignava.
L'aria mi 
sfiorava la pelle scoperta dai vestiti,vedevo tutto attorno a me andare veloce,aveva ragione Louis:si poteva vedere la Riva a quell'altezza.
 
Heeeeilà!
ho aggiornato prima del solito, cavolo è un record, segnatelo sul calendario! hahahaha lol
il capitolo è un po' cortino, non perchè avessi mancanza di idee, ma perchè mi piaceva questa fine un po' ad 'effetto' se così si può chiamare c:
voglio ringraziare le persone che mi hanno recensito il capitolo quattro:
Cemme, superman_is_here, Directioner_Skyfighter, Pamivento,
grazie davvero, è importante sapere che la storia vi piace <3
mi piace tantissimo far litigare Helen e Liam, è divertente da scrivere anche perchè, visto che questa storia parla un po' di me, è proprio quello che mi è successo, ogni volta che vedo il mio ex ci litigo,(okay fine momento personale) e così faccio fare a questi due poveri disgraziati hahahha 
e poi quel bastardo la butta da questa piattaforma pur sapendo che lei ha paura v.v
e poi, è tornato il famigerato flashback, ieeee :D
vorrei chiedervi un favore,
gradirei tantissimo che leggeste le due fan fiction che ho scritto con due mie amiche,
mi piace tanto la trama e vado fiera delle due storie (:
spero che vi piaccia e che vogliate recensire anche questo capitolo,
vi lascio alcuni link qui di seguito
alla prossima xx.




mio profilo twitter: https://twitter.com/yeahoned (se volete seguitemi che ricambio)
'I'll be here,by your side',storia mia e di Cemme: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?
sid=1154081&i=1
 (gradirei tanto che la leggeste e che lasciaste qualche recensione se non chiedo troppo)
'I think we got a problem',storia mia e di Charlotte97: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1 (gradirei tanto che la leggeste e che lasciaste qualche recensione se non chiedo troppo)
'If i could, I'll give you the world',storia mia sulla bromance 'Narry':http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1230244&i=1
'Solo una sfida',storia mia su Zayn: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1
 
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 6. ***


Liam's pow.
Per tutto il giorno precedente ho dovuto subire le imprecazioni di Helen per il bunjee jumping,per il fatto di averla spinta.Che cavolo,non si decideva a muoversi e non avevamo tutto il giorno,non possiamo sempre stare dietro ai suoi problemi,non esiste solo lei.E poi,non era del tutto colpa mia,Zayn mi aveva sfidato,diceva che non avevo il coraggio di darle quella lieve spinta:non so resistere alle sfide.
Che poi,Helen si è arrabbiata più con me che 
con lui,nonostante sapesse di questa piccola 'scommessa'.
Ah,chi le capisce le ragazze!
Mi ritrovavo a fare zapping -appunto- con Zayn,Niall e Louis stravaccato sul divano a casa di Harry,sentendo il via vai di Harry,Charlotte ed Helen che facevano avanti e indietro tra la cucina e il ripostiglio,parlavano -anzi urlavano- a proposito di un frullino,di tegami e di teglie.
«Non pensavo l'avresti fatto davvero» esordì Zayn,accoccolandosi un po' più vicino a me.
«Cosa,quella scommessa di ieri?» il moro annuì «sai che non so resistere»
«Lo so,ma sai anche quanto Helen non sopporta l'altezza e quanto ne abbia paura» spiegò,alzandosi leggermente -più di te chi lo deve sapere»
 
Eravamo sul punto più alto del mio palazzo,era il nostro quarto mesiversario e le avevo preparato una sorpresa.
«Amore,che ci facciamo quassù?» domandò lei,stringendosi nella mia felpa.
«C'è una sorpresa per te» annunciai,prendendola per mano.
Ci avvicinammo alla ringhiera,lei era un po' contraria.
«L..Liam,sai che io ho p..paura del vuoto» balbettò,mettendosi entrambe le mani nelle tasche.
«Dai,è solo per un secondo,devi guardare giù un attimo» le dissi,guardandola negli occhi.
Il suo sguardo non era molto convinto,inizialmente scosse la testa in segno negativo.
«Ti prego Len,fallo per me» la supplicai,facendo il faccino da cucciolo.
Si avvicinò piano piano affiancandomi,chiuse gli occhi per poi riaprirli lentamente,per poi colmarli di lacrime.Le avevo fatto uno striscione, 'quattro mesi di noi, ti amo Len'.
«E' bellissimo..» singhiozzò,saltandomi letteralmente addosso «ti amo»
Sembrava un film:io,lei,il vento che ci scompigliava i capelli e il bacio più casto che ci siamo mai dati.
 
«Uhm» riuscii solamente a rispondere,non sapevo nemmeno io cosa mi passasse per la testa.
«Liam?Yuhu?Ci sei?» Zayn mi sventolò una mano davanti agli occhi.
«Oh,si,scusa Zayn,ero concentrato a capire questo programma» me ne uscii,cercando di essere credibile.
«O stavi pensando al quarto mese..» è stato un ronzio?
«Cosa?!» puntai l'attenzione dal programma al mio amico.
«Che?» continuò lui.
«Sfaticati!Alzate le chiappe dal mio divano e venite in cucina!» urlò Harry dall'altra stanza.
Spengemmo la televisione e ci alzammo con fatica per andare in cucina da quello squinternato,che trovammo con un grembiule addosso ed un cappello da cuoco bianco.
«Charlie,dove hai messo i grembiuli?» chiese il riccio,voltandosi verso la castana.
«Eccoli chef!» disse la ragazza,arrivando davanti a noi con quattro grembiuli in mano.
Chef?Stai scherzando spero!
«Ma che cazzo sta succedendo?» ecco la solita finezza di Louis.
«Prossimo punto della lista» rispose Helen,posando una padella.
«Voi oggi cucinerete» annunciò Harry,sfoggiando un enorme sorriso.
«Se ci prendi per il culo e il punto successivo è farci uno scherzo,beh ci sei riuscito» lo avvertì Zayn,mettendosi una mano tra i capelli.
«No,non sto scherzando,mettetevi questi grembiuli che adesso cominciamo» il riccio ci lasciò in mano il rispettivo grembiule,noi continuavamo a guardarlo con aria perplessa.
«Sai che siamo delle frane,vero?» commentò Niall,storgendo la bocca.
«Proprio per questo» Harry si voltò soddisfatto raggiungendo il frigo,tirando fuori un non so che.
«Pasta,carne,patatine e torta al cioccolato» ci informò Charlotte,consegnandomi un pacchetto di penne.
«Sarà una mattinata lunga e stressante» Louis si tappò gli occhi con una mano.

Harry,Charlotte ed Helen ci osservavano stando appoggiati sul tavolo ridacchiando,ogni tanto venivano ad aiutarci con il condimento o con il sale e controllavano che il nostro operato andasse bene.
«E ora dove le metto le patate tagliate?» chiesi,non vedendo nessuna pentola.
«Nella padella accanto a Niall,o uno di noi ti deve aiutare anche in questo?» rispose Helen,strafottente come al solito.
«Non sono io quello che non riesce ad usare un cazzutissimo controller per la play tre» continuai,mettendo le patate in padella.
«Grazie al cazzo,se me lo dai al contrario» ribattè,bloccandosi per qualche secondo «il controller eh»
«Tutta 'sta simpatia che mamma ti ha fatto salta fuori tutta ora?» domandai retorico,dopo aver eseguito gli ordini di Harry dell'accensione del fuoco e di friggere le patatine con l'olio.
«Un tempo ti piaceva» aggiunse.
Sbaglio o l'ha detto come se le mancassero quei tempi?Dopotutto è lei che non aveva fiducia in me,che ci posso fare.
«Brava,parla al passato» conclusi,girando le patatine con una forchetta.
«Infatti,in passato eri molto meno stronzo,soprattutto con me e con il resto del gruppo,prima che uscissi con lei» sbottò a quel punto Helen,alzandosi in piedi.
«La vita è mia,posso fare che cazzo mi pare,se voglio uscire con Danielle lo faccio,non ho bisogno di una baby-sitter» mi voltai per raggiungerla,guardandola dritta negli occhi.
Danielle è una ragazza che ho conosciuto all'incirca due mesetti fa,siamo diventati subito amici e uscivamo spesso insieme.
«Okay ragazzi,abbiamo assistito fin troppo,adesso basta,finitela» Niall fece cadere ciò che teneva in mano sul piano cucina,rimbomando nella stanza.
«Liam,vieni con me» ordinò Louis,facendomi cenno di uscire dalla stanza.
«Helen,seguimi un attimo in camera» ordinò Zayn alla ragazza,uscendo prima di noi.
«Ce la fai a mantenere quella fottuta tregua che tu le hai chiesto di fare!?» domando Lou,ma quella non era una richiesta,era un ordine.
«Io ce la farei anche,ma porca troia,vedi come fa!Sembra che abbia un cartellone con scritto 'voglio litigare con Liam'» risposi,mettendomi le mani nei capelli.
«Sentimi Liam,ormai sono abituato alle vostre litigate,ma fatelo per Hazza,ti chiedo solo questo.Non vuole portarsi dietro un ricordo negativo di noi,non credi?Quando sarà in America vorrà ricordarsi il suo gruppo,unito per quanto possibile che ride e scherza in casa sua,non tu ed Helen che dovete essere divisi a forza altrimenti si scatena la terza guerra mondiale» spiegò Louis,cercando la pazienza che lentamente andava a farsi fottere.
«Hai ragione» riuscii solamente a dire «potresti mandarmi Harry qua?»
Louis tornò in cucina dal resto della banda,e al posto suo spuntò la testa riccia che aspettavo.Vidi il riccio che stava per aprir bocca.
«No ti prego Harry,non parlare,adesso sta a me.Scusami per quello che è successo prima,non mi aspettavo che la semplice discussione prendesse una piega così,anche se di solito tutte finiscono e finivano in questo modo se non peggio.Mi dispiace di averti rovinato la mattinata,non era mia intenzione» mi scusai,mi sembrava il minimo.
«Tranquillo amico,non fa niente,in fondo non posso aspettarmi che andiate d'amore e d'accordo» rise «apprezzo il gesto e accetto le tue scuse» si avvicinò a me abbracciandomi,e così avvolsi le braccia attorno a lui.

Helen's pow.
«Che c'è Zayn?» chiesi confusa,mi osservava da qualche minuto e mi stava mettendo leggermente a disagio.
«Riesci a non discutere con Liam per almeno un giorno?Sai,anche per noi è straziante» spiegò,alterandosi leggermente.
«Non è colpa mia,è il tuo amico che è stronzo e che non avrebbe mai dovuto diventarlo!» mi stavo alterando ancor più di lui.
«Riesci a rispettare la tregua nonostante il tuo odio profondo verso di lui?!» domandò a sua volta,sedendosi sulla scrivania.
«E come diavolo faccio?Sembra che lui abbia un cartellone con scritto 'voglio litigare con Helen'» risposi,mettendomi le mani in faccia.
«Helen,adesso parlo seriamente.Cercate di non litigare,non tanto per noi,ma per Harry.Non credo che sia molto contento all'idea che due dei suoi migliori amici litighino continuamente.Okay,il passato vi perseguita e so quanto può essere difficile ritornare amici,ma almeno mantenete la tregua fino a che non parte» continuò il moro,poggiandomi una mano sulla gamba.
«Okay,ci proverò,ma è solo per Harry,non di certo per lui» conclusi,sorridendogli.
Zayn mi sorrise a sua volta,invitandomi a tornare giù dagli altri - e anche da lui*corsivo*.
«Forza» disse Niall.
Lo guardammo con aria perplessa.
«Scusatevi,sù» continuò,incitandoci a me e a Liam.

 
Ssssssciao!
ecco il capitolo sei, yaay c:
mi piace tanto, perchè Liam ed Helen litigano, muahahah :D
solo non sapevo come farlo finire, perchè sennò veniva troppo lungo , quindi il capitolo sette sarà un continuo di questo, anche perchè devono ancora succedere altre cose.
mi è piaciuto anche mettere la stessa frase sia per lui che per lei, sono fatti l'uno per l'altra (seh certo come no lol)
queste discussioni tra i due sono un po' come quelle che facciamo io e il mio ex (brutto argomento), infatti questa storia è ispirata alla mia vecchia relazione.
okay, momento deprimente finito,
vorrei ringraziare le meravigliose ragazze che hanno recensito il capitolo cinque,
superman_is_here, Directioner_Skyfighter, Cemme, Pamivento,
sono contenta che la storia vi piaccia e vi ringrazio ancora <3
recensite se vi piace il capitolo e fatemi sapere, è importante per me (:
sono tentata a scrivere una fan fiction su harry rossa e ho già in mente tutta la trama, se la pubblico la leggereste?
ah, giusto, ho pubblicato la ff sull'irlandesino, che ne dite di darle un'occhiata per favore?
vi lascio qua sotto i link,baaaaaaci. xx



mio profilo twitter: https://twitter.com/yeahoned (se volete seguitemi che ricambio)
'I'll be here,by your side',storia mia e di Cemme: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1 (gradirei tanto che la leggeste e che lasciaste qualche recensione se non chiedo troppo)
'I think we got a problem',storia mia e di Charlotte97: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1 (gradirei tanto che la leggeste e che lasciaste qualche recensione se non chiedo troppo)
'Solo una sfida',storia mia su Zayn: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 7. ***


Il troppo vedere cibo senza poterlo mangiare ha dato alla testa a Niall.
Io scusarmi?Stiamo scherzando spero,io non mi scuserò mai.
«Come scusa?»  chiesi distrattamente,mentre Zayn mi faceva sistemare al centro della stanza.
«Non rientra nelle mie competenze» continuò lui,mentre Harry lo faceva mettere di fronte a me.
«Dovete scusarvi entrambi per ciò che è successo» continuò Louis,sorridendoci.
Quel merdoso e meraviglioso sorriso di Tommo mi faceva venir voglia di prenderlo a pugni.
«Visto che non ti vuoi scusare per quello che è successo prima,scusati per il fatto che mi hai lasciato con un cazzo di messaggio e per colpa di quei tuoi cazzo di amici» sbottai,arrabbiandomi ancora di più.
«Helen..» sussurrò Charlotte,sapendo tutto il dolore che ancora provavo per ciò che mi aveva fatto e che cercavo perennemente di nascondere.
 
Sembrava che i miei occhi avessero una riserva di lacrime interminabile.Quel ragazzo che ho amato con tutta me stessa,con cui ho passato i due anni più belli della mia vita,mi manda una merda di messaggio in cui dice che non vuole più continuare a stare con me.Non lo riconoscevo più,quello non era il mio Liam.Da quando ha cominciato ad uscire con un altro gruppo è cambiato,e ogni loro parola condizionava ogni sua scelta,fino ad arrivare a questa di chiedere la relazione.
«Ho paura a chiederti cos'è successo..» vidi Charlotte sull'uscio di camera mia con una faccia tutt'altro che contenta.
«Charlie» singhiozzai,prendendo un fazzoletto per asciugarmi il viso.
La mia amica mi affiancò,prendendomi la mano sinistra e stringendola nella sua.Mi portò la testa sul suo petto,abbracciandomi dolcemente.
«Non è stata una semplice litigata,vero?» chiese titubante,temendo la mia risposta.
«Mi ha lasciata quel coglione!Con un fottutissimo messaggio!Dopo tutto quello che abbiamo passato!E pensare che a quel bastardo gliel'ho pure data!» sbraitai,lanciando la cornice contenente la foto mia e di Liam contro il muro,che non ci mise tanto per frantumarsi,proprio come il nostro rapporto.
 
«Scusate,ho perso la calma per un attimo.Mi dispiace per il casino che ho fatto prima,non credevo che la situazione mi sfuggisse di mano.Chiedo scusa a tutti voi,e anche se non dovrei,chiedo scusa anche a te,Liam» confessai,era giusto che mi scusassi con i miei amici,ma con Liam avevo qualche dubbio che dovessi farlo.
Abbassò lo sguardo,mordicchiandosi il labbro inferiore.
«Dispiace anche a me per prima,chiedo scusa ad oguno di voi ed anche ad Helen» parlò talmente veloce che a stento si riuscì a capire.
«Bravi,e adesso un abbraccio» propose Niall nuovamente.
«Credo che questo sia troppo» commentai,incrociando le braccia.
«E allora domani torniamo al bunjee jumping» aggiunse Harry,che sembrava quasi avesse preso vita.
«Scusa ma tu da che parte stai?» chiesi retorica,riferendomi al riccio che si lasciò andare ad una risata.
«Seriamente,un abbraccio me lo concedete?» pregò Harold.
Liam mi guardò in cerca di una risposta,ci stavamo parlando con lo sguardo,sapevo esattamente che per entrambi non era la cosa più eccitante che ci potesse succedere,però per un amico questo ed altro,soprattutto se questo amico è Harry.
Ci avvicinammo lentamente entrambi,poi gli buttai le braccia al collo e lui le mise attorno ai miei fianchi.Quanto mi 
mancavano i suoi abbracci,solo Dio lo sa.Inspirai il suo buonissimo profumo che si metteva sempre,era quello che gli avevo comprato per il compleanno.
Aspetta un secondo,sto 
abbracciando Liam?
Mi staccai praticamente dopo una manciata di secondi,anche lui aveva avuto lo stesso mio pensiero.
Come potevamo ancora leggerci nel pensiero dopo tutto il 
casino che era successo?
«Grazie» disse il riccio «adesso Helen,potresti andare nel bagno?C'è una sorpresa per te»
Ammetto che stavo avendo un po' di paura,una sorpresa da parte di Harry con la lista in corso mi terrorizzava un pochino.Andai in bagno come richiesto,e sul lavandino trovai un tubetto di panna spray sul lavandino e un bigliettino a fianco 'torna in cucina e porta la panna'.
Che minchia ci faceva la panna in bagno?
«Harry,ma che cavolo ci fa la panna nel bagno?» domandai,ritornando con la panna in mano.
«Difenditi» disse,per poi stappare il tappo di un altro tubetto di panna.
Mi ritrovai completamente coperta di bianco,dai capelli fino a tutta la faccia.
«Questa giuro che me la paghi» agitai la panna e gettai a terra il tappo,spruzzando la panna nei suoi gloriosi ricci.
«Okay,questa è guerra» annunciò lui «ragazzi,nel frigo ci sono le vostre armi,adesso devo massacrare questa ragazza che ha osato inquinare il patrimonio mondiale»
«Esagerato» lo rimproverai,continuando a spruzzare la panna sul viso.
Cominciai a correre per la cucina attorno al tavolo,cercando di non farmi prendere,mentre Harry spruzzava panna a più non posso a destra e a manca,cercando di beccarmi.Charlotte spruzzava della panna nella bocca di Niall,che non esitò a ingoiare praticamente subito,poi riversò il suo tubetto sulla faccia della mia amica che,arrabbiata,cominciò a rincorrerlo,ed infatti è per questo motivo che Niall mi raggiunse,mentre cercava di scappare.
«Alleanza Nhelen?» mi chiese,stando attento ad ogni movimento di Charlie.
«Scatto felino in salotto!» urlai,dirigendomi nell'altra stanza,seguita da Niall.
«Irlandese infame,torna qua!» strillò Charlotte,rincorrendolo per le scale.
«Tu adesso non scappi» disse il riccio,lanciandomi una sfida.
«E invece si» corsi dietro al divano,lasciandomi dietro una scia di panna - lasciata sia da me che da lui.
Girai attorno al divano,poi al tavolino,infine passai davanti alla porta del bagno,dove mi partì un piede e scivolai per terra su un residuo di panna lasciata precedentemente pochi secondi prima.Harry,dato che stava rincorrendo me,si bloccò non appena mi vide a terra e di conseguenza scivolò pure lui,finendo a peso morto su di me.Mi spruzzò della panna sul collo,spalmandola con l'altra mano.
«Adesso ci divertiamo» sussurrò,cominciando a leccarmi il collo.
Leccava via la panna mentre io ridevo come una ritardata in preda ad una crisi.
«Finiscila» cercai di dire,continuando a ridere.
«Perchè,non ti piace?» mi chiese,alzando il viso verso il mio,in cerca di una risposta «oh sì che ti piace!» esclamò lui,sorridendo.
«Preparati ad essere sottomesso» dissi,lui mi guardò perplesso.
Ma era davvero così scemo?
Ribaltai la situazione portando Harry sotto di me,facendogli aderire la schiena al pavimento pieno di panna.
«Adesso mi diverto io» sussurrai,posando il naso sul suo.
Ancora non sapeva cosa gli aspettava,e secondo me non se lo immaginava neanche.Feci per avvicinarmi il più possibile alle sue labbra,mi fermai a qualche millimetro da lui.Posai lo sguardo nei suoi smeraldi verdi-azzurri -erano davvero belli- e sorrise.Presi immediatamente la panna e la portai alla sua bocca,spruzzandola e pienandogliela di panna.Io cominciai a ridere più di prima per la sua faccia e per come era conciato,c'era rimasto male.
«Mmh,buona» biascicò,ingoiandola,sporcandosi ancora più di prima.
«Credo che ti piaccia più così» risposi,posando le mie labbra sulle sue -glielo dovevo- leccando la panna rimasta.
La presa sui miei fianchi si faceva un po' più stretta,come a volermi avvicinare ancora di più,io semplicemente tenevo le mani sul suo petto.
«Non sbagli» sussurrò staccandosi leggermente,per poi riprendere a baciarmi.

Liam's pow.
Louis aveva coperto Zayn di panna,gli aveva fatto la barba di Babbo Natale.
«Sembri un completo idiota» commentai,guardandolo divertito.
«Secondo me è idiota chi l'ha fatto» rispose il moro accigliato.
«E invece secondo me è ancora più idiota quello che non si è fatto fare ancora nulla» aggiunse infine Louis,che aveva la faccia coperta da faccine sorridenti che andavano via via a deformarsi.
Mi ci volle qualche secondo prima di capire il senso della sua frase -sicuramente Helen mi avrebbe detto 'eh,sei ridardato'-,ma ci arrivai appena mi disegnò due baffi sopra il labbro e mi fece una montagnetta di panna sui capelli.
«Stupido» dissi,spruzzandogli della panna sulla maglia a righe.
«No,la maglia!» urlò,cercando di toglierla.
«Lou,ne hai altre cento uguali» Zayn aggiunse dell'altra panna.
«Sono tornati i fidanzatini!» annunciò Louis,vedendo entrare Niall e Charlotte bianchi dai capelli fino ai pantaloni.
«Non è vero» rispose prontamente il biondo,avvampando leggermente.
«Io credo piuttosto che Helen ed Harry siano i fidanzatini» continuò Charlie,indicando con un dito un punto nell'altra stanza.
Harry ed Helen insieme?No,non è vero,sono sempre stati amici certo,ma non è mai successa una cosa simile.Charlotte ha sempre voglia di scherzare,e questo era uno scherzo bello e buono.Ci avvicinammo furtivamente vicino al divano,postazione dalla quale potevamo benissimo vedere i due che si divoravano le labbra.Lui stava sdraiato a terra,con le mani posizionate sui fianchi di lei;lei teneva le mani sul petto,e andava a cingergli i fianchi con le sue gambe.
Non ci potevo credere.
Lei adorava stare così..

con me.


 
Ssssciaaaaaao!
il capitolo sette, lalalaaaa :3
MA LI AVETE VISTI AI VMA'S?!
ERANO ASSOLUTAMENTE MERAVIGLIOSI!
SONO STATA SVEGLIA TUTTA LA NOTTE CON UNA MIA AMICA PUR DI VEDERLI :')
CIOE', SUL RED CARPET HANNO FATTO UN FIGURONE, POI QUANDO SONO ANDATI A RITIRARE IL PREMIO -CHE SI E' ROTTO DOPO DUE SECONDI- ERANO BELLISSIMI, HANNO RICEVUTO PURE IL BACIO DALLA PERRY, E CI HANNO DEDICATO IL PREMIO :3
POI QUANDO HANNO CANTATO IO MI STAVO SCATENANDO SILENZIOSAMENTE DATO CHE ERANO LE TRE DI NOTTE, LOL.
okay, momento finito, torniamo al capitolo (:
è un po' cortino rispetto a tutti gli altri che scrivo, credo sia il più corto che abbia scritto nella storia, ma non vedevo l'ora di pubblicarlo, altrimenti passavano anni prima di metterlo D:
Liam ed Helen sono costretti a scusarsi e ad abbracciarsi nonotante la litigata mostruosa, ma comunque entrambi ripensano un po' al passato come in ogni capitolo. (:
Liam alla fine è un po' depresso nel vedere quei due pomiciare liberamente, infatti nel capitolo otto si farà sentire, ma non anticipo altro cc:
voglio ringraziare le mie fidate compagne che mi hanno recensito il capitolo precedente,
superman_is_here, Cemme, Directioner_Skyfighter
e la nuova aggiunta, 
Annaa_YOLO
grazie mille per le vostre recensioni, spero vogliate lasciare un commento anche a questo capitolo (:
fatemi sapere se volete che pubblichi una delle mie storie, perchè sto scrivendo un po' di roba, basta che chiediate.
penso che d'ora in avanti pubblicherò con qualche giorno di ritardo, causa quella gran rottura della scuola -.-'
vi lascio come al solito alcuni link,
xx




mio profilo twitter: https://twitter.com/yeahoned (se volete seguitemi che ricambio)
'I'll be here,by your side',storia mia e di Cemme: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1 (gradirei tanto che la leggeste e che lasciaste qualche recensione se non chiedo troppo)
'I think we got a problem',storia mia e di Charlotte97: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1 (gradirei tanto che la leggeste e che lasciaste qualche recensione se non chiedo troppo)
'Solo una sfida',storia mia su Zayn: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 8. ***


Ci sono voluti tre flaconi di shampoo,cinque di balsamo e due bagnoschiuma per togliere la panna dal nostro corpo e dai nostri capelli,ci impiegammo tutto il resto della giornata - di bagno in casa Styles ce n'erano due,ed eravamo tutti estremamente lenti.
Siamo andati verso casa di Zayn,Harry ci aveva anticipato che per il prossimo punto sarebbe servita casa del moro,la quale fortunatamente era vuota.Io non capivo come potevano venire certe idee al nostro carissimo Harry,anche se non ero io quella che stava dando di matto.
«No» rispose Zayn,incrociando le braccia.
«Eddai Zay» lo pregò Louis,poggiando le chiavi sul tavolino del salotto.
«Ma anche no» continuò il moro,tamburellando il piede a terra.
«Per favore» lo implorò Niall,tirando in fuori il labbro inferiore.
«Non se ne parla» disse,concludendo lì il discorso.
«Distrailo mentre io vado di là» sussurrò al mio orecchio,tirando il pollice in sù.
«Sù ragazzi,se Zayn non vuole sprecare i suoi prodotti per capelli per il prossimo punto della lista,assecondiamolo una buona volta» lo difesi,affiancandolo.
«Finalmente qualcuno dalla mia parte» ammiccò,abbracciandomi «hey,dov'è Harry?» chiese guardandosi attorno.
Merda,se n'era accorto.
«Immobilizzatelo!» urlò Louis,che prontamente gli bloccò le braccia.
Lo buttai sul divano sedendomi sopra di lui,Niall gli prese le mani e gliele portò sopra la testa e Louis gli fermò i piedi.
«Infami bastardi» disse mentre cercava di dimenarsi - cosa inutile.
«Io te lo devo,è colpa tua e della tua mente se quel coglione del tuo amico mi ha spinto» gli ricordai,poggiando una mano sul suo petto.
«Ma non vi eravate chiesti scusa?» domandò Niall,alzando lo sguardo mantenendo la presa sui polsi di Zayn.
«Questo non significa che non lo possa offendere» risposi ridendo.

Liam's pow.
Avrei voluto difendere Zayn dalla furia della lista di Harry,ma mi ero svegliato decisamente troppo tardi,erano già tutti andati a casa Malik.Erano partiti presto -presto per i miei tempi-,eppure quando si stavano preparando sentii un odore di ciliegia invadermi le narici,e potevo scommetterci il mio motorino che era il burrocacao di Helen.
Louis mi aveva inviato un messaggio informandomi dove fossero e cosa f
acessero,e notai che erano già abbondantemente passate le dodici.Scesi in cucina per mangiare qualcosa,avevo una fame tremenda -e chi ero,Niall?-  e ci trovai Charlie intenta a divorarsi un panino.
«Finalmente ti sei svegliato!» esordì la castana,scendendo dal piano cucina per mollarmi un bacio sulla guancia.
«Avevo sonno..» borbottai,ancora assonnato «pensavo fossi andata pure tu con gli altri»
«Mi scocciava altamente..quando Helen era già vestita io mi ero appena svegliata,perciò ho deciso di rimanere qua» spiegò,andando verso il frigo.
Oh,giusto,Helen..Dovevo parlarle,ma visto che c'ero,potevo parlare con la sua migliore amica,no?
Almeno mi sarei fatto anticipare qualcosa e 
avrei saputo come prenderla.Dovevo soltanto trovare un pretesto per iniziare il discorso sulla mia ex.
«Ma sono andati a piedi?» chiesi distratto,quando sapevo esattamente la risposta.
«Zayn è andato con il suo motorino,Niall dietro a Lou ed Hel dietro ad Harry» rispose,posizionandomi un bicchiere d'acqua davanti.
«Helen ed Harry stanno facendo combriccola ultimamente eh» commentai,sorseggiando un po' d'acqua.
«Davvero,io non credevo fossero così tanto legati!Forse perchè in passato non lo davano a vedere» Charlie finì il suo panino.
In passato?Eh no,Helen non poteva avermi tradito con uno dei miei migliori amici,ci mancava altro!
«Passato quando?» domandai,fingendomi nuovamente distratto.
«Qualche mesetto fa..so cosa stai pensando,Hel non ti ha tradito,puoi starne certo,ti amava veramente,non avrebbe mai potuto.Lei ed Harry hanno iniziato a fare quelle cose verso metà luglio» rispose,come ha fatto a leggermi nel pensiero?
«Q..quali cose?» chiesi nuovamente,questa volta però rivolsi tutta la mia attenzione alla conversazione.
«Oh,li hai visti ieri,no?Si baciano quando capita..non credo che poi facciano altro,o almeno io la penso così,altrimenti Helen me l'avrebbe detto» disse,e un curioso sorrisetto si andò formando sul suo volto.
Il pensiero che Helen potesse essere andata a letto con Harry,non so perchè,ma mi faceva leggermente irritare.
 
Ero stato attento,avevo paura di farle male,in fondo era la prima volta per entrambi,e nonostante io fossi abbastanza esperto sull'argomento,non sapevo come avrebbe reagito lei.Eravamo distesi sul mio letto,coperti solamente dal lenzuolo azzurro che mi aveva regalato mia madre per Natale,l'uno accanto all'altro.
«Wow» riuscì solamente a dire,perchè davvero,era l'unica parola che rispecchiasse ciò che era appena successo.
«Liam?» mi chiamò,facendomi voltare.
«Sì?»
«Noi due,adesso,abbiamo fatto sesso?» chiese,abbassando leggermente lo sguardo.
Potevo percepire il suo imbarazzo,non le piaceva parlare di certe cose,ed io l'assecondavo.
«No,noi abbiamo fatto l'amore,perchè io ti amo» risposi semplicemente,facendo parlare più che il mio cervello -momentaneamente assente alla vista della mia ragazza- il mio cuore,era quello ciò che sentivo.
Un meraviglioso sorriso andò a coronare quel meraviglioso viso che io adoravo.
 
«Allora in questa casa si aggiungerà una coppia,oltre a quella formata da te e Niall» aggiunsi,scuotendo leggermente la testa per liberarmi dai pensieri del passato.
«Hey,io e Niall non stiamo insieme» si precipitò a rispondere lei,facendo cadere il bicchiere nel lavandino.
«E allora perchè stai diventando rossa come le labbra di Helen quando si mette il burrocacao alla ciliegia?» sì,mi ero distratto un'altra volta nel pronunciare quella frase,proprio per questo mi stavo trucidando interiormente per ciò che avevo detto.
«Okay Liam,ti confesso una cosa,ma tu non dirla a nessuno,ti prego..» Charlotte si avvicinò alla mia sedia,parlando sottovoce.
«Charlie,non c'è nessuno in casa,puoi parlare normalmente..» puntualizzai,con un filo d'ironia nella voce.
«A me piace Niall,e anche tanto..non so come fare» si lasciò andare sulla sedia accanto alla mia.
«Io l'avevo già capito,ti conosco,per me era abbastanza evidente» spiegai «comunque,se vuoi,provo a scoprire qualcosa,con Niall sono in buonissimi rapporti,lo sai»
«Davvero lo faresti?» annuii «grazie Liam,sei un vero amico!» mi abbracciò,e nel frattempo sperai che si fosse dimenticata della mia precedente frase «come ti fai a ricordare del burrocacao di Helen?!» chiese con fare indagatore,staccandosi da me per guardarmi.
Il suono delle chiavi nella serratura e un rumore di passi nel corridoio mi salvarono da quella situazione estremamente scomoda,feci un sorriso 'liberatorio' senza quasi accorgermene.
«Non finisce qua» mi puntò un dito contro divertita.
E adesso?Se avesse detto qualcosa ad Helen?Che domande,certo che gliel'avrebbe detto,queste due si dicono tutto!
«La missione è conclusa» annunciò Niall,entrando in cucina rovistando nella dispensa.
«No no no,irlandese fermo là!» urlò Harry,raggiungendoci col fiatone «il prossimo punto della lista è che tu non mangi per l'intero giorno!» annunciò il riccio.
«Che cosa?!Ma non doveva essere un punto al giorno?» protestò,vedendosi sottrarre dalle mani un muffin.
«Non ho mai detto questo,e adesso voi due controllate che il biondino non mangi niente,poi ci trasferiamo tutti nel bagno grande sù» ordinò Harold,scappando -letteralmente- al piano di sopra.
Di nuovo odore di ciliegia,Helen era nei paraggi.
«Buongiorno dormiglioni» ci salutò,sedendosi sul tavolo «abbiamo comprato il pranzo,anche se per voi è colazione»
Niall le rivolse un'occhiataccia e un verso di disapprovazione,mentre lei si lasciò andare ad una risata fragorosa.
«Mi dispiace tanto Nialler» con un balzo saltò giù dal tavolo e gli pizzicò la guancia «te l'ha detto Harry del prossimo punto?»
Helen scappò via in un'altra stanza inseguita dal biondino incavolato nero - ma pensava solo a mangiare quello lì?
«Niente domande» Zayn scandì le parole andando a prendere un'aranciata.

Helen's pow.
Strano,lo specchio non si è rotto con il troiaio che abbiamo in testa al posto dei capelli.Zayn non aveva smesso di piagnucolare un attimo vedendo sprecati tutti i suoi preziosissimi prodotti,pregava Dio che non accadesse e ogni tanto lo vedevi darsi qualche pizzicotto perchè non credeva ai suoi occhi.
Quel ragazzo aveva più impiastri per capelli che altro:lacca,gel di diverse tenute,cera ai diversi gusti,schiuma per i ricci -
devo capire a cosa gli servisse-,crema disciplinante e districante.
Quei decelebrati dei maschi si erano alzati i capelli in una cresta,che di 
artistico e normale aveva ben poco,mentre io e Charlotte sembravamo sopravvissute alla sedia elettrica.
«Lou,potevi farmi una cosa più decente» borbottò Charlie,voltandosi verso di lui che rispose con una linguaccia.
«Ma dai,sei carina!» ammise Niall,facendo comparire un lieve rossore sulle guance.
Mi voltai verso Harry che stava dietro di me,scambiandoci uno sguardo d'intesa.Il biondino si pentì quasi di aver pronunciato quella frase,forse non voleva rivelare le sue fantasie su Charlotte - o almeno quelle meno compromettenti.
«Perchè,Charlie,hai visto cos'ha fatto questa testa riccia ai miei capelli?!» spezzai il silenzio che si era creato,ricevendomi un'occhiata da Niall che mimava un 'grazie'.
«Oh Dio,sembri un leone» Charlotte cominciò a ridere vedendo i miei capelli.
«E tu invece,che sembi appena uscita da una casa per schizzofrenici,come la metti?!» la guardai e scoppiai in una risata,alla quale si aggiunse tutto il resto del gruppo - pure lui.
«Vado a prendere una cosa sù» annunciò Harry,correndo in camera sua -credo- tornando con una cravatta nera in mano «un'altra cosa della lista è imparare a fare il nodo alla cravatta»
«Sai che siamo tutti incapaci,vero?» lo canzonò Liam,guardandolo ovvio.
Sapevo dove Harry volesse arrivare.
«Helen ne è capace» disse Charlie,facendo capire anche agli altri.
«Ragazzi,vado a prendere le sigarette con Liam,ci vediamo tra qualche minuto» annunciò Zayn,alzandosi dalla sedia.
«Esci con quei capelli?» chiese divertito Louis,indicandogli la cresta deformata.
«Prendo due cappelli» gli rispose con una smorfia,uscendo definitivamente con l'amico che lo seguì.
«Insomma,mi insegni?» mi supplicò,sventolandomi davanti quel coso di stoffa nera.
Mi sedetti sullo schienale del divano e lui mi seguì,sistemandosi davanti a me.
«Allora,devi fare così,mettere questo a sinistra,girarlo a destra,inserirlo qua..» cominciai a spiegare,mentre lui mi guardava attento con un sorrisetto stampato sulle labbra.
Completai la spiegazione con il famoso nodo,e lui annuì soddisfatto.Vedevo che non la smetteva di sorridere,ma che cavolo aveva?
La risposta mi arrivò subito dopo,dato che cominciò ad avvicinarsi,solo ora avevo capito le sue intenzioni,così lo assecondai e mi avvicinai a mia volta,posando con estrema lentezza le mie labbra sulle sue.
«Uhu!» urlò Louis.
«Bravi!» continuò Niall,applaudendo.
Il puro e casto bacio a stampo si trasformò subito dopo in qualcos'altro,portai le braccia attorno al collo di Harry,lui le portò sui miei fianchi.
Ma perchè ogni volta che stavo con Harry,finiva così?Non che mi dispiacesse,affatto.Quest'attrazione così forte mi è successa una volta sola..
con lui.

 
Sciaaaaaaaaaao belle!
OGGI MI E' INIZIATA LA SCUOLA, CHE STRAZIO.
a me è iniziata oggi, a voi?
ho avuto alla prima ora quella di storia,alla seconda sostituzione (di già),alla terza religione e alla quarta quella nuova di francese.
non vedo l'ora che sia già giugno.
anyway,
volevo aggiornare ieri per il mio compleanno (tanti auguri a me in ritardo,lol) però non ce l'ho fatta, e quindi eccomi qua cc:
ve l'avevo detto che questo capitolo era più lungo del precedente, spero di non annoiarvi.
Liam si doveva far sentire in questo capitolo, ed in parte l'ha fatto esprimendo i suoi pensieri -ed anche un flashback- su quello che sente, e nel prossimo, giuro, che prenderà coraggio e ci sarà il momento 'Lilen' (non sapevo come unire i loro nomi) anche se un po' particolare, lol.
volevo, come sempre, ringraziare voi, meraviglie della natura, che mi seguite, 
Cemme, superman_is_here, Annaa_YOLO, Directioner_Skyfighter
e la nuova aggiunta,
liamhugsme_1D
grazie davvero, è molto importante per me sapere che vi piace la storia (:
beh, se vi piace anche questo capitolo recensite cc:
vi lascio, come sempre, i link.
alla prossima. xx


mio profilo twitter: https://twitter.com/yeahoned (se volete seguitemi che ricambio)
'I'll be here,by your side',storia mia e di Cemme: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1 (gradirei tanto che la leggeste e che lasciaste qualche recensione se non chiedo troppo)
'I think we got a problem',storia mia e di Charlotte97: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1 (gradirei tanto che la leggeste e che lasciaste qualche recensione se non chiedo troppo)
'Solo una sfida',storia mia su Zayn: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1
 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 9. ***


Vorrei ringraziare la mia amica Carlotta per l'aiuto in una parte di questo capitolo.
Grazie sorellona, grazie per il supporto, le idee, e per tutto il resto.
 
 



Liam's pow.
Fortuna che Zayn mi capisce,altrimenti se restavo in quella stanza sarei finito per esplodere.
Perchè dovevano fare tutte quelle moine in 
pubblico,perchè dovevano scambiarsi effusioni davanti a noi?Sinceramente non ne capivo il motivo,e poi,non stanno nemmeno insieme,non c'è una ragione valida per cui lo fanno.Zayn,non appena abbiamo svoltato l'angolo per andare dal tabacchino,mi ha stretto in un abbraccio,uno dei 
suoi abbracci che trasmettevano amicizia,sicurezza e tranquillità.Mi aveva strinto a sè,e mi aveva sussurrato 'amico,stai tranquillo,ci sono io qua con te,puoi contare su di me per tutto',ed io mi ero limitato ad annuire.
Quanto potevo essere stupido.
Mi facevo condizionare troppo da 
delle cose che non sono neanche affari miei,cose che appartengono al passato.
E nonostante siano del passato,continuano a perseguitarmi come 
quando la mattina devi svegliarti presto ma non ne hai voglia,e la sveglia continua a strillare per farti alzare.Forse neanche Zayn riusciva a capire in che diavolo di situazione mi trovavo,avevo talmente la testa sottosopra,che alla fin fine neanche io capivo come stavo messo.
Provavo 
ancora qualcosa per Helen?
Oh,certo che no,però come si dice 'sarai sempre geloso di qualcosa che è stato tuo'.
«Uh,nutella» annunciai,vedendo posizionato davanti a me per la colazione il barattolo.
Svitai il tappo e immersi il dito in quella delizia,cominciando a gustarla.Subito dopo,Harry mi fece vedere un cucchiaio.
«No,il cucchiaio no,levalo dalla mia vista!» saltai in piedi sulla sedia,impaurito.
Odiavo i cucchiai,con tutto me stesso.Quella forma allungata del manico che poi finisce con un cerchio che assomiglia più ad un ovale,che schifo.
Non ricordo da quando ne avevo paura,so solo che mi terrorizzano a morte.
«Liam,mi dispiace dirtelo,ma oggi la mia lista riguarda te» spiegò Harry,allungandomi quel coso schifoso.
«Siediti» mi propose Louis,che mi strattonava una mano.
«Devi solo immergere il cucchiaio nella nutella e mangiare da esso» continuò il riccio,gesticolando.
«No,non se ne parla» ribattei,come poteva farmelo fare?
«Sù Liam,Harry ieri ha usato i miei prodotti per capelli contro la mia volontà» mi incitò Zayn.
«E io sono rimasto a digiuno per un giorno intero,come la metti?» sbraitò Niall,provocando la mia risata «non c'è niente da ridere,è stata una catastrofe» continuò.
«E a me ha fatto fare bungee jumping nonostante le mie vertigini» disse poi Helen,che si era messa di fianco a Zayn.
«Prima o poi tocca a tutti fare qualcosa che non ci piace,e ho paura che prima o poi toccherà pure a me» puntualizzò Charlotte,sedendosi accanto ad Harry.
«Ma io non voglio farlo» mi opposi.
«Anche io non volevo buttarmi dalla piattaforma,ma un coglione mi ha spinto,lo conosci per caso Liam?!» domandò retorica Helen.
Non risposi anche perchè lei prese il cucchiaio e fece spostare Zayn dall'altro lato,così da finire accanto a me.
«Adesso tu prendi questo» mi mostrò il cucchiaio «e lo immergi nel barattolo,forza» ordinò «non accetto repliche»
Stavo partecipando ad un film dell'orrore,dove l'assassino doveva immeggersi nella nutella per morire.
E se volessi cambiare il finale?Se volessi 
morire io,invece dell'assassino?
Fatto sta che non importava ai miei amici,dovevo sopravvivere io e superare la mia paura.Presi con mano 
tremante il cucchiaio dalla mano della mora e,tremando ancora,lo immersi nel barattolo di quella delizia per il palato,poi lo osservai.La nutella ci stava così 'comoda' sul cucchiaio,ma stava ancor più comoda nel mio stomaco,e l'unico modo per arrivarci sarebbe stato ingerirla tramite quel coso orrendo.Il coraggio dentro di me era andato a farsi fottere,ma nonostante questo,tremando ancor di più,portai il cucchiaio alla bocca,risucchiando la nutella ed ingoiandola tutta,non lasciandone neanche un po' lì sopra,poi lo scaraventai sul tavolo,sperando di non doverlo rivedere più.
«Ebbravo Liam» esordì Zayn,e dopo seguì una serie di applausi da tutti quanti - compresa lei.
«Hai visto che ce l'hai fatta?» Charlotte mi rivolse un sorriso.
«E adesso,per ricompensarti,ci guardiamo tutti i Toy Story!» annunciò Harry.
«Oh Dio,sì!» urlai contento,battendo le mani.
Io,William James Payne dichiaro di amare alla follia i film di Toy Story.
Non importa se sono da bambini piccoli,hanno fatto parte della mia 
infanzia e fa parte tutt'ora della mia pubertà e adolescenza,non riesco a non guardarlo,che ci posso fare.
«Io finirò in un manicomio..» commentò Helen,portandosi una mano sulla fronte.
«Ti ci accompagno..» la appoggiò Louis,sbattendo la testa sul tavolo.
«Non fate tutte queste storie,sù!I Toy Story sono solo tre,e noi abbiamo visto tutti i film di Harry Potter in un giorno solo,non è poi così un dramma!» sdrammatizzai,cercando di convincerli.
 
«Per il compleanno ti regalo il costume da Buzz Lightyear,giuro» promise Louis,sgranchendosi le gambe.
«Davvero?!» esclamai esaltato.
«Ma certamente,facciamo una colletta,tanto non manca più di tanto,giusto?» Zayn raccolse i bicchieri dal tavolino.
«Vado a farmi una doccia» annunciò Helen,salendo le scale.
«Vengo anch'io!» si precipitò a dire Harry,cominciando a salire dietro a lei.
«Se mi segui,da Harry ti faccio diventare Harriet» lo minacciò la mora.
«Scherzavo,sto qua!» rispose prontamente il riccio,scendendo giù.
«Sempre il solito Styles» commentò Charlotte,andando in cucina.
Rimasi da solo con Niall,ed era il momento giusto per parlargli dell'argomento Charlotte.
«Allora Nialler,com'è?» domandai,tanto per spezzare il ghiaccio.
«Oh,tutto bene,e tu Liam?Stai apposto con la testa?» rispose lui,ma come facevano tutti a capire il mio stato d'animo,maledizione?!
«Cosa ti dovrei rispondere?» chiesi divertito «ma di me se ne è parlato anche troppo..parlami di te,piuttosto.Chi c'è per la tua testa?»
Lo vidi avvampare improvvisamente,avevo colto nel segno,finalmente!
«Con te non voglio che ci siano segreti,mi prometti di non dirlo a nessuno?» sussurrò,avvicinandosi un pochino - uguale alla reazione di Charlotte.
«Certo,sarò muto come un pesce» gli promisi,non potevo di certo tradirlo.
Il suo sguardo andò verso la cucina,nella direzione della chioma castana di Charlotte.
«Lo sapevo» commentai ovvio.
«D..davvero?E' così tanto evidente?» chiese allarmato.
«No,è che per me sei trasparente come l'acqua,irlandese» spiegai,tirandogli una pacca sulla spalla «più tardi continuiamo la conversazione,ora vado un po' in camera» lo avvertii,andando al piano di sopra.

Helen's pow.
La doccia è stata davvero rilassante,ho potuto dedicare qualche minuto a me stessa,dato che in questi giorni vivo ventiquattr'ore su ventiquattro con i miei migliori amici ed il mio ex.Mi sono asciugata e vestita velocemente,in caso fosse entrato qualcuno in camera -non si sa mai-,poi presi il phone ed il diffusore e mi asciugai i capelli di fianco a letto,a testa all'ingiù.Mi sembrò di sentire la porta chiudersi,ma non ci feci tanto caso,sento sempre dei rumori falsi.Frizionai i capelli con la mano fino ad alzare la testa,sistemando la chioma folta come un leone davanti allo specchio - potevo competere con Harry.Andai verso l'armadio,la maglietta che avevo scelto non stava bene con i jeans grigi corti,così me la tolsi e presi una canottiera nera.
«Helen» disse soltanto,facendomi indietreggiare con la schiena all'armadio.
«Liam..» mi limitai a dire,avvampando pericolosamente «che..cosa ci fai qui?- 
Potevo sentire le mie guance andare a fuoco,sia per quella situazione così strana,sia perchè ero in reggiseno,anche se non era la prima volta che mi vedeva mezza nuda.
«Devo sapere» continuò,guardandomi negli occhi.
Avevo le sue braccia bloccate ai lati delle mie spalle,in modo da non farmi andar via.Io scrutavo ogni minima parte del suo viso,la mascella contratta,quei pozzi color miele che non facevano trapelare nessuna emozione -non per molto-,i muscoli perfettamente evidenti.
«Cosa?» sussurrai,ammirandolo.
«Stai con Harry?» domandò di punto in bianco.
«Perchè?» che diavolo di domanda era?!
«Rispondimi» non accettava repliche.
«Ma che domanda è,Li..» provai a dire.
«Vuoi rispondermi,cazzo?!»
«No,non ci sto,va bene?!» sbottai,alzando di un'ottava la voce.
«Non ci credo» continuò lui.
«E allora sono cazzi tuoi!E poi,anche se fosse?Cosa ti importa?» chiesi infastidita,cosa voleva lui da me?
«Mi importa,non voglio che finisca male ad un altro mio amico» rispose lui.
Ma che,mi sta prendendo per il culo?!
«Ti sei fumato il cervello,Payne?» domandai retorica «se è finita male tra noi,non è di certo per colpa mia» puntualizzai.
«Ah,perchè,sarebbe colpa mia adesso?» chiese lui,avvicinandosi un po' di più.
«Sai,una relazione è fatta per due,ma qualcuno non sa contare» risposi orgogliosa.
«Oh,certo,perchè sono io quello che non si fidava» disse,con una punta d'ironia nella voce.
«E ovviamente sono io quella stronza,quella che sbagliava sempre,quella che preferiva vedere tutto il resto del mondo invece del suo ragazzo» continuai il discorso,facendolo almeno sentire un tantino in colpa.
«Seh,vabbè,hai ragione tu» rispose,mandandomi segretamente a cagare.
Quando coglievo nel segno,mi dava ragione con un tono che voleva dire 'vai a fanculo' e faceva l'orgoglioso.
«Ma sì che ho ragione,vedrai» lo canzonai ovvia.
«Il mio era sarcasmo» commentò,facendo un sorrisetto.
«Ma non mi dire» gli risposi,sorridendogli falsamente.
Ci osservavamo,arrabbiati l'un con l'altro per tutto ciò che ci eravamo detti,per tutta la merda che ci eravamo tirati addosso.I nostri nasi si toccavano,ci eravamo urlati contro nonostante fossimo praticamente appiccicati.
«Per quanto ancora devi rimanere qua?Sai,sono mezza nuda,e vabbè che fa caldo,però sinceramente farmi vedere così da te è l'ultimo dei miei pensieri» quanto mai potevo essere stronza con la persona che ho amato più di qualsiasi altra cosa?
«Sai che c'è?Fanculo te,la tua trombamicizia o non so cosa con Harry,fanculo la nostra cazzo di storia di sei mesi e il tuo fottuto carattere di merda!» sbottò,allontanandosi definitivamente.
«Io carattere di merda?Non sono io quella che cambia umore nel giro di tre secondi per una parola detta per scherzo!» sbottai nuovamente io.
«Se sono lunatico significa che per colpa di qualcuno cambio umore» ritornò all'attacco,riavvicinandosi.
«E ovviamente,è come sempre colpa mia» commentai esasperata,perchè tanto doveva essere sempre*corsivo* colpa mia.
«Vedi?Fai queste frasi a cazzo e mi fai imbestialire,è per queste cose che cambio umore» spiegò.
Nei suoi occhi,che scrutavo attentamente,potevo vedere ira,ma anche nostalgia.
Nostalgia di che,oh?
«E di qui si ritorna al discorso che è sempre colpa mia» puntualizzai «prova a guardarti anche te,perchè forse non vedi che gli errori per cui mi accusi sono quelli che fai per primo tu»
«E' impossibile parlare con te!Sai che c'è?Vado giù dagli altri,così ti puoi vestire da sola o puoi chiamare Harry che ti svesta del tutto.E io che volevo chiarire.D'ora in avanti non parlarmi,se devi farlo,che sia solo per cortesia,oppure per far contento Harry» ecco,è arrivato al limite dell'esasperazione.
Se ne andò dalla stanza di corsa,sbattendo la porta al suo seguito.Il 50% di me stessa stava benissimo,si sentiva soddisfatta della sua performance,l'altra metà invece si sentiva una merda.Non lo avevo mai portato a prendere certe decisioni,l'avevo visto arrabbiato certo,però speravo sempre che non risuccedesse.
Scivolai a terra,con la schiena ancora attaccata all'armadio,e mi rannicchiai su me stessa:nella stanza si 
potevano sentire i miei singhiozzi,per quanto cercavo di farli rimanere silenziosi,e potevo sentire il rumore delle lacrime scendere dalle mie guance e posarsi sul pavimento.

 
Sciaaaaaao!
DITE LA VERITA', VI ASPETTAVATE IL BACIO EH?
HAHAHAHA, NEANCHE PER SOGNO QUESTI DUE SI BACERANNO U.U
non so voi, ma io questo capitolo lo amo, credo sia il miglior capitolo che abbia scritto in questa storia.
l'ho cominciato sabato mattina dalla parrucchiera mentre aspettavo che mi si asciugasse il colore, poi l'ho continuato ieri sera e volevo pubblicarlo oggi pomeriggio, ma siccome dalle 14.30 fino alle 20.15 ho studiato 115 pagine di monarchia inglese (-.-) e quindi mi ritrovo a postarlo adesso.
la storia ha raggiunto le 1451 visualizzazioni e 31 recensioni fino ad adesso, sono così contenta :') 
ringrazio di cuore tutte voi, e anche le ragazze che hanno recensito il precedente capitolo,
Directioner_Skyfighter, Cemme, Annaa_YOLO
grazie davvero. (:
adesso voglio parlare del capitolo:
Liam,avevo promesso,si è fatto sentire,infatti guardate che macello che è successo lol
manca il mio amato flashback,noooo D:
il momento 'Lilen' ve l'avevo detto che ci sarebbe stato,ma non come vi sareste aspettate.
spero che vi piaccia questo capitolo quanto piace a me, vi lascio i link di seguito.
ci sentiamo nel capitolo dieci (:
xx


mio profilo facebook(accetto tutti, basta che mi dite chi siete): http://www.facebook.com/eerika.piscitelli

mio profilo twitter: https://twitter.com/yeahoned (se volete seguitemi che ricambio)
'I'll be here,by your side',storia mia e di Cemme: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1 (gradirei tanto che la leggeste e che lasciaste qualche recensione se non chiedo troppo)
'I think we got a problem',storia mia e di Charlotte97: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1 (gradirei tanto che la leggeste e che lasciaste qualche recensione se non chiedo troppo)
'Solo una sfida',storia mia su Zayn: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1
 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 10. ***


Non riuscivo a dormire,strano.Già avevo i miei problemi con quell'imbecille del mio ex,il che era del tutto stressante,in più ci si metteva pure una voce al telefono.Mi alzai di malavoglia e silenziosamente per berciare contro a quell'essere che mi stava disturbando il sonno.Andai in punta di piedi lungo il corridoio,poi mi fermai ad un paio di camere di distanza dalla mia.
Chi poteva essere l'idiota che stava al telefono di mattina alle sei?!
«Certo mamma..si,qua tutto apposto,ci stiamo divertendo da matti..appena si svegliano li saluto da parte vostra..saluta anche papà e Gemma da parte mia..un bacio» d'un tratto la voce si fermò,lasciando spazio a qualche imprecazione a tono più basso.
«Harry..» riuscii solamente a dire,vedendolo appiccicato alla finestra.
Con una mano si teneva la fronte,l'altra era stretta in un pugno.Aveva appoggiato la testa alla finestra,non mi sembrava così felice.
«Oh,Helen» si limitò,puntando i suoi occhi sulla mia figura.
Sapevo quando aveva bisogno d'aiuto,quando non ce la faceva più,e quello era uno di quei momenti.
Mi precipitai accanto a lui,semplicemente,aspettando che mi desse il permesso per abbracciarlo - in certi momenti si doveva lasciar fare quella testa riccia,era permaloso neanche fosse Liam.
Con la sua enorme mano sfiorò la mia,segno che aveva bisogno di appoggio e di conforto -nonostante non sapessi cos'era successo- così mi buttai fra le sue braccia,anche se tecnicamente era lui fra le mie.
Mi stringeva forte,come se io fossi quella cosa che riusciva a farlo star bene e a non farlo pensare.
I suoi capelli erano così morbidi,non potevi fare a meno di non toccarli,servivano come anti stress - aveva ragione Tommo.
«Mi hanno chiamato i miei» disse all'improvviso.
«Che ti hanno detto?» provai a chiedere,magari mi avrebbe risposto.
«Niente di particolare..che stanno bene,che gli manco,e poi mi hanno chiesto di me,se mi divertivo e cose varie..» rispose,restando un po' sul vago.
«Ti mancano eh» non era una domanda,ma un'affermazione.
«Terribilmente,anche se non lo do a vedere» tirò su col naso.
«Hey,no,non piangere» gli sorrisi,prendendo il suo viso fra le mani e asciugando quella piccola lacrima che stava per scendere.
«Ho sempre sperato di essere una persona forte,di fronte a qualsiasi cosa..ma semplicemente,non credo di esserlo..» confessò,sorridendo.
Anche lui era come me,mostrava un sorriso al costo di non piangere di fronte a qualcun'altro.
«Vorrei essere come te,che nonostante vedi il tuo ex tutti i giorni a tutte le ore ce la fai..nonostante tutto il dolore che hai provato e che provi tutt'ora -perchè so che lo provi- riesci ad essere forte» disse,mettendo una mia ciocca mora dietro all'orecchio.
«Sai qual è il mio segreto?» domandai,e lui mi rispose con un cenno di disapprovazione del capo «io sorrido sempre,anche se dentro sto morendo»
Non perse un secondo di più,ritornai fra le sue braccia,stava capendo che di lì a poco sarei crollata pure io.
«Comunque non piangevo per i miei» spiegò,lasciandomi un bacio sulla fronte.
«E per cosa?» chiesi titubante,avevo come uno strano presentimento.
«Hanno deciso la data della partenza» un colpo al cuore.
Okay,sapevo quando doveva partire e la data si avvicinava sempre di più,sempre più velocemente,ma non era ancora detto nulla,aveva detto ventuno giorni ma non era del tutto sicuro.
Rimasi immobile a quelle parole,come se un incantesimo lanciato da un mago malvagio mi avesse pietrificata.
Il coraggio di chiedergli a quando fosse fissata era andato a dormire,ma dovetti svegliarlo,perchè la curiosità mi divorava.
«E..quando partiresti?» domandai incerta,quasi balbettando.
«Il ventisei agosto» affermò,aspettando una mia risposta.
«Cosa?Ma è tra meno di due settimane!Aspetta almeno il compleanno di Charlie,che è solo due giorni dopo!» sbraitai,cercando di mantenere la calma.
«Ricordati che mi perdo anche il compleanno di Liam..» disse,affranto.
Oh,giusto,c'era pure il suo di compleanno,e chi se lo ricordava?
L'avevo rimosso dalla mia mente,avevo prelevato ogni cosa che riguardasse lui e l'avevo gettato nel cestino mentale del mio cervello.
 
Mancava una manciata di minuti alla mezzanotte del 29 agosto,e ovviamente stavo trascorrendo quei momenti da quasi diciottenne con lui.
«Manca poco,sù» sussurrai,dato che stavamo guardando un film.
«Hey,stai calma,sei più agitata tu di me!» scherzò,mettendo in pausa il film.
«Eh,ma ci credo!Non capita tutti i giorni che il tuo ragazzo diventi maggiorenne» ammiccai,sorridendogli.
«Mi sento importante» si vantò lui.
«Ma tu sei importante» risposi,abbassando un po' lo sguardo.
«E tu lo sei di più» disse lui,alzandomi il mento.
«Non è vero,tu sei più importante» ribattei.
«No tu» toccò il mio naso con il suo,mentre gettavo un'occhiata all'orologio.
«Liam?»
«Che?»
«Auguri» mi avvicinai quanto bastò per mordergli dolcemente il labbro inferiore.
 
«Eh vabbè,mi importa il giusto del suo» borbottai,sinceramente non era una cosa che mi interessasse più di tanto.
«Me lo immagino,dopo le urla di ieri credo che adesso la tregua non ci sia neanche più» commentò,grattandosi la testa.
«Ci..ci avete sentiti?» chiesi incredula.
«E come avremmo potuto non farlo..secondo me vi hanno sentito pure i miei dall'America» rispose,andandosi a sedere su un lato del letto.
Mi limitai ad annuire e ad abbassare la testa,quasi mi vergognassi di tutto il casino che avevamo creato.
«Mi dispiace..» provai a dire,anche se le scuse non erano il mio forte.
«No,tranquilla» mi consolò,avvicinandomi a lui,facendomi poggiare la testa sul suo petto.
«No invece..ti stiamo rovinando gli ultimi giorni che trascorri qua,scusami» confessai,torturandomi i capelli.
 
«Cinque,sei,sette,otto,forza ragazzi!» ci incitò Niall,battendo le mani a tempo «punta,tacco,avanti,punta,tacco,piego!» continuò.
L'atmosfera che si era creata nella stanza era molto,come dire,ridicola.
Tutti vestiti di verde,una canzone irlandese di sottofondo che rimbombava a più non posso,Niall l'unico imbecille là davanti a noi per mostrarci i passi.
E noi,come bravi deficenti,che non eravamo in grado neanche di eseguire sei semplici mosse.
«Pausa Nialler,per favore» lo pregò Liam,piegandosi a terra.
«Okay,stoppo la musica» ci avvertì il biondo,premendo pausa.
«Chi è l'imbecille che ha deciso di farci imparare il ballo irlandese?!» urlò Zayn.
«C'è anche da chiederlo?» domandò retorico Louis.
«Harry,io quella lista te la brucio» lo minacciò scherzosamente Charlotte,puntandogli un dito contro.
«Sono cose che non abbiamo mai fatto,non potete darmi contro» si difese lui,alzando le mani.
«Ho capito Harry caro,ma farci provare tre ore di fila non credi sia un po' troppo?!» sbottai,leggermente stanca e infastidita.
«Okay,okay..continuiamo più tardi.Devo imparare il ballo irlandese,e pure voi,niente storie!» affermò il riccio,sedendosi sul tavolino per bere.
La mia mente certe volte non connette,sarà la stanchezza,sarà che nella mia testa c'è il cricetino che corre nella ruota in preda ad una crisi epilettica,però l'idea che mi era venuta la potevo usare come vendetta,nonostante Harry non sarebbe stato d'accordo.
Ma scherziamo?
Io che mi preoccupo se ad Harry riccioli d'oro va bene qualcosa,dopo che ha scritto cose assurde in una cavolo di lista?
Avanti Helen,vendicati!
Presi la bottiglietta dietro di me in mano,e con tanta calma mi avvicinai ad Harry,andando da lui per abbracciarlo.
Mi buttai fra le sue braccia,nascondendo la bottiglia dietro di lui.Sentivo Louis ridere,vedevo poi con la coda dell'occhio Charlotte che mi faceva cenno di procedere.Tolsi il tappo e velocemente aprii la maglia di Harry,rovesciando tutta l'acqua sulla schiena.
«Aaaah,è ghiaccia!» urlò,cercando di dimenarsi.
Afferrai velocemente un'altra bottiglia e corsi fuori,seguita sciuramente da quella testa riccia che voleva bagnarmi a sua volta.Mi ritrovai nel giardino del retro,ero in trappola.
«Adesso avrai quello che meriti» disse lui,continuando a rincorrermi per il prato.
«Forza Helen!» mi incitò Louis,agitando i pugni in aria.
«Dai che ce la fai Hel!» continuò Zayn.
«Si,ma invece di incitarmi,non state lì ed aiutatemi,idioti!» berciai,sapendo che tra poco sarei caduta sul prato morta e senza fiato.
Stavo per raggiungere Charlotte ma Harry fu più veloce,mi prese per i fianchi e mi buttò a terra,a faccia all'ingiù.
Mi guardò intensamente con quegli smeraldi verdi,poi non ci vidi più nulla,visto che mi aveva rovesciato l'acqua in pieno viso.Cercavo di liberarmi dalla sua presa,aveva cominciato a bagnarmi in tutto il corpo - ma quanta cazzo d'acqua c'era in quella bottiglietta?
«Te l'avevo detto che avresti avuto quello che meritavi» sussurrò,prima di donarmi un casto bacio sulle labbra.
«Anche questo mi meritavo?» chiesi divertita,mentre mi faceva alzare.
«Ti meriteresti ben altro» pronunciò quella frase facendomi intendere tutto ciò che di pervertito e poco casto vagava per la sua mente.
Lo guardai rincorrersi con Louis per il giardino mentre Zayn cercava di farlo cadere a terra,Charlotte si divertiva a scompigliare i capelli a Niall.
E Liam?Dove minchia era?
Dovevo parlarci assolutamente.Lo vidi uscire dalla porta dalla quale eravamo usciti tutti con una scorta di bottigliette d'acqua che posò sul tavolo lì vicino.
«Vengo in pace» tirai su le mani in segno di resa,se avessi potuto avrei sventolato bandiera bianca.
«Strano detto da parte tua» ammise,stappando una bottiglia.
«Oh Dio Liam,non ti si sopporta!» mi portai una ciocca di capelli dalla parte opposta «vieni con me» non era una proposta,era un ordine.
Lo trascinai per un braccio al lato del muro,tra esso e la staccionata.
«Dobbiamo parlare» lo avvertii.
«Che vuoi» disse accigliato.
«Che vuoi lo vai a dire a Danielle,non usi quel tono con me,come prima cosa,e secondo,ieri ci hanno sentito tutti quando litigavamo,e sinceramente non mi va a genio che roviniamo gli ultimi giorni di Harry.Ce l'hanno già detto una volta,ma siccome siamo testardi entrambi abbiamo fatto per conto nostro» spiegai,arrabbiandomi ancor di più.
«Certo,fino a che si tratta di Harry,puoi far tutto,anche buttar giù il mondo» commentò,guardandomi ovvio.
«Oh,ma che palle fai!Se proprio ti interessa,avrei buttato giù anche tutto l'universo per te qualche mese fa,ma non è questo il punto» confessai «in ogni caso,Harry sta a cuore anche a te,non sei così stronzo credo,perciò mettiamo da parte ogni cosa e facciamo finta di nulla,okay?»
«Wow,sono passato da 'ex fidanzato bastardo puoi anche crepare' a 'non sei così stronzo',sto facendo progressi» si lasciò andare ad una risatina «ti ripeto,ci proviamo,vediamo come va»
«Oh,finalmente qualcosa di sensato!» esclamai,lasciandomi andare contro la staccionata.
«Finitela di pomiciare e venite a bagnare Zayn!» urlò da non so dove Niall,mentre contagiava il resto del gruppo con la sua risata.
Io e Liam ci guardammo imbarazzati,era ormai un mese che non succedevano quel genere di cose tra noi e non avevamo ancora affrontato l'argomento.Tornammo velocemente dagli altri,mentre assistevo alla scena del povero Zayn che veniva torturato da una povera bottiglietta.

 
LIVE WHILE WE'RE YOUNG.
comincia così il mio angolo autrice del capitolo dieci.
quella canzone è fottutamente perfetta.
come loro, del resto.
sono così fiera di essere una directioner, davvero.
l'avrò ascoltata come minimo cento mila volte da ieri sera.
e la sto ascoltando tutt'ora, mi scateno come una cretina, infatti mio padre mi guarda male, lol.
stavo per pubblicare il capitolo tipo due ore fa, ma una mia amica mi ha mandato un link di un sito e mi s'è bloccato tutto, e mi ha mandato a puttane l'editor D:
in ogni caso, finalmente ce l'ho fatta, #proud of myself cc:
è tornato il mio amico flashback, in qualche modo ce lo dovevo mettere oh!
e poi c'è un altro momento 'Lilen', anche se questi non fanno altro che litigare.
voglio ringraziare le persone che mi hanno recensito il capitolo nove,
Annaa_YOLO, Directioner_Skyfighter
grazie davvero. (:
le recensioni diminuiscono un pochino, spero che non sia perchè la storia non è di vostro gradimento :(
se la volete più interessante, datemi suggerimenti o ditemi che ne pensate con una recensione. cc:
xx


 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 11. ***


Liam's pow.
Io certe cose proprio non le capisco.
Forse sono io che sono ritardato,che sono diverso dagli altri,o forse sono proprio gli altri,in particolare una persona,che ha un carattere un po',come dire,strano.Il comportamento di Helen mi dava seriamente da pensare:prima mi urla contro e mi offende,e poi mi trascina in un posto appartato e mi chiede di riproporre una tregua.Inoltre,prima va da Harry e -da quanto mi ha riferito Zayn- ci scambia due o tre effusioni pubbliche,poi viene da me.
E che sono io,una riserva?
«Ma lasciala perdere» propose Danielle,dall'altro capo telefonico.
«Tu dici?» domandai incredulo.
«Ma certo,lei ti porta solo guai» spiegò,mentre aprivo la porta di casa per andare in giardino.
«L'unico problema è che..» cominciai a dire.
«E' che a te piace ancora ma non lo vuoi ammettere,ed è per questo che te la prendi con lei e con te stesso» spiegò,potevo immaginare il suo sorrisetto.
«Stavo per dire che l'unico problema è che ci convivo tutto il giorno» puntualizzai.
«Come vuoi tu» disse Danielle,sbuffando.
«Senti Dani,adesso devo andare,sicuramente Harry ci farà fare qualcosa questa mattina,quindi è meglio che vada» la salutai,sedendomi attentamente sul prato.
«Okay Liam,ci risentiamo» concluse la chiamata.
Harry ci aveva detto che aveva programmato già la serata,e che la mattina potevamo fare quello che volevamo.
Non avevo più voglia di parlare,anche perchè era sempre il solito argomento.
Mi sdraiai per terra,mettendo le mani sotto la testa.
Mi stavo finalmente rilassando,dopo qualche giorno passato a fare tutto quello che passava per la mente a quella testa riccia.Era rilassante stare lì,da solo,alle otto di mattina,senza nessuno.Il cielo mattutino era così bello,così azzurro -poteva paragonarsi agli occhi di Niall,Louis e Charlotte- e alcune nuvole bianche come la neve si facevano spazio qua e là.
Quella visione così semplice mi faceva smettere di pensare finalmente,dato che la mia mente è sempre stata occupata da un solo unico pensiero:Helen e tutte le litigate negli ultimi giorni.
«Stai pensando a lei,non è così?» esordì la voce di Zayn,che stava davanti a me.
«Zayn..che ci fai qua?Non stavi dormendo?» domandai sorpreso,sedendomi.
«Ti ho sentito parlare al telefono e poi ti ho visto dalla finestra..pensavo avessi bisogno di qualcuno con cui parlare» disse lui,sedendosi accanto a me.
«Ah..» mi limitai a dire,sdraiandomi nuovamente.
«La stavi pensando,vero?» chiese,sdraiandosi di fianco a me.
«Eh,direi,Danielle non la vedo dal giorno in cui siamo venuti qua..» confessai,sorridendo appena.
«Non mi stavo riferendo a lei» spiegò Zayn,facendomi intendere perfettamente.
«Oh..» sospirai «diciamo che l'apocalisse sarebbe meno disastrosa della nostra situazione» socchiusi appena gli occhi,e l'immagine di Helen mi comparve come un flash.
 
Helen's pow.
Speravo di dormire,visto che la mattina precedente mi sono dovuta alzare alle sei per andare a consolare Harry,ma pure stamattina una voce al telefono mi svegliò,e non era la voce il riccio,ma bensì di Liam.Allungai l'orecchio per ascoltare la conversazione,ma dopo poco non sentii più niente,il sonno mi assalì facendomi riaddormentare praticamente di botto.Mi svegliai non so quanto tempo dopo -sapevo a stento come mi chiamavo- grazie all'odore della colazione,sicuramente Harry si era messo a cucinare come ogni mattina.
Credevo che solo Louis fosse interessato agli alcoolici e ad ubriacarsi,e occasionalmente vi si aggiungeva anche Niall se si trattava di fare baldoria,ma da Harry proprio non me lo sarei mai aspettato.
Quando lui tornò in salotto con la scorta di alcoolici,noi ce ne stavamo tranquillamente seduti sul divano osservando ogni mossa del nostro amico.
«Questa si che è roba buona» osservò Louis,prendendo in mano una bottiglia di Vodka.
«Accipicchia Harry,ti sei attrezzato!» aggiunse Niall,aiutandolo a stappare una per una le bottiglie.
«Ora mi spieghi a cosa ci servono quindici bottiglie di Bacardi,dieci di Vodka,cinque di Rum» domandai un po' accigliata,nel vedere tutto quella roba sul tavolino.
«Il mio prossimo punto della lista è quello di ubriacarci fino a diventare così idioti da dimenticarci anche come ci chiamiamo» ci informò lui,eccitato alla sola idea.
«Ma a te non serve bere,sei idiota già di tuo» ironizzò Charlotte,ridendo.
«Questa era bella!» esclamai,battendole il pugno.
«Simpatiche» ci fece una smorfia «adesso giochiamo al gioco del mai» propose,mentre ci consegnava una bottiglia per uno.
«Gioco del mai?» domandò Zayn perplesso.
«Si,è un gioco in cui ognuno di noi a turno dice una cosa che non ha mai fatto,e se qualcuno del gruppo l'ha fatta,deve bere un sorso» spiegò «Liam,adesso il tuo rene è quasi apposto,se non vuoi bere più di tanto hai i Bacardi apposta»
«Allora,che ne dite,iniziamo?» chiese elettrizzato il biondino.
Ancora non lo sapevo,ma quel gioco sarebbe stato la mia rovina,me lo sentivo.
 
Il mal di testa con cui mi svegliai era indescrivibile a parole,se qualcuno avesse suonato una trombetta in quel momento l'avrei sgozzato sicuramente.
Un lieve raggio di sole mi svegliò,filtrando da una piccola fessura che non sapevo neanche dove si trovasse.Aprii gli occhi lentamente,tastando ciò che avevo sotto di me:coperte.Fortunatamente ero nel mio letto,caldo e comodo.Però la posizione in cui stavo non era quella in cui dormivo di solito,ero rannicchiata su me stessa e la schiena era appoggiata su qualcosa di duro,che mi pareva legno.
Ma dove minchia ero?
Tirai due deboli calci in due direzioni diverse,e una specie di sportello -rivelatosi poi un'anta- si aprì alla mia destra,rivelandomi di essere in salotto.
Feci per mettere un piede fuori dal luogo in cui mi trovavo ancora sconosciuto e mi ritrovai con la faccia spalmata sul pavimento.
Mi guardai velocemente:mi ritrovai con i pantaloni ancora indosso e solo con il reggiseno.
Ma che cavolo avevo fatto la notte scorsa?
Alzai un po' lo sguardo per vedere da dove fossi caduta:l'armadio delle coperte.
Che diavolo ci facevo io a dormire in un armadio?
 
«Inizio io!» sbraitò Louis «io non ho mai..coperto il mio corpo di nutella» esordì lui soddisfatto.
Ci guardammo tutti negli occhi,poi Niall prese a bere un sorso di Vodka.
«Nialler?!» esclamò Charlie.
«E' stato in terza superiore per penitenza,è stato divertente» rispose lui,facendoci ridere.
«Ora sta a me» disse Zayn «io non ho mai sprecato i miei prodotti per capelli per mia volontà»
«Che stronzo,così ci fai bere a tutti!» scherzò Harry,scolandosi un po' della sua bottiglia.
Prendemmo a bere tutti -eccetto il moro- ricordando uno dei punti della lista di Harold.
«Io non ho mai baciato una ragazza a cui non sapevo se le interessavo» disse Niall,avendo qualcosa in mente che capii solo dopo.
Liam,rassegnato,dovette bere un sorso della sua bottiglia di Bacardi,al quale gesto il gruppo rispose con degli urlettini.
«Oh,che volete?E' la verità» si difese.
«E questa lei chi sarebbe?» lo punzecchiò Zayn,toccandogli un fianco.
«Ovviamente Helen» rispose semplicemente,già dopo un sorso era fuori di testa «è il mio turno.Io non ho mai pomiciato liberamente con qualcuno senza starci insieme» me l'aspettavo.
Fui praticamente costretta a bere,ed Harry con me.
«Carogna» lo rimproverò il riccio.
«Io non ho mai fatto scherzi ai miei amici» disse Charlie,sapendo esattamente che noi tutti avremmo bevuto «Louis,ti conviene scolarti tutta la bottiglia» lo informò,facendoci piegare in due dal ridere - l'alcool si stava facendo sentire.
«Io non ho mai lasciato qualcuno per messaggio» bel colpo Helen «forza Liam,alza il culo e bevi»
Tutto il gruppo rise,e Liam,dopo avermi rivolto una smorfia e la sua solita battutina,bevve - e finalmente si chetò.
«Adesso tocca a me» ci informò Harry «non sono mai stato con una persona più di tre mesi» ma mi volevano far ubriacare prima del tempo?
Come dire,mi sentii obbligata a bere,e Liam con me.
 
A furia di bere piccoli sorsi di qualsiasi bottiglia ci capitava sotto mano,dire che eravamo in botta era dir poco.Harry aveva acceso lo stereo a tutto volume,e le casse stavano letteralmente per esplodere.Charlotte si strusciava con Niall,Liam e Zayn,mentre io ballavo con il riccio e Louis.
«Stanotte potremmo fare una cosa a tre» borbottò Harry,facendomi avvicinare.
«Buona idea,tanto di posti ce n'è due» rispose Louis,cominciando a ridere.
«Sarebbe eccitante,ma l'unica persona che mi sono fottuta è Liam» dissi,facendo avvicinare Louis a me.
«Mi sento chiamato in causa» arrivò Liam «che centro io?»
«Ho detto che l'unica persona con cui sono andata a letto sei tu» puntualizzai,barcollando verso di lui.
«Oh hai ragione..e ragazzi,dovete sapere quanto è stato fantastico,avreste dovuto provare» disse,prendendomi per i fianchi.
«Anche subito» Harry si tolse la maglia.
«Avevamo pensato di fare una cosa a tre,ma se ti vuoi unire anche tu Liam,ne facciamo una a quattro,un posto per te si trova sempre» aggiunse Louis,sganciandosi il bottone dei pantaloni.
«Io credo che dovrei acconsentire pure io,no?In fondo,si tratta del mio corpo che vi scoperete» risposi accigliata,andandomi a sdraiare sul divano.
«Sì,però se ti metti così,ti saltiamo addosso tutti e tre insieme..» commentò il riccio,sdraiandosi sopra di me.
«E se faccio così?» mi tolsi velocemente la maglia,gettandola a terra.
«Eh,a questo punto arrivo io» disse Louis,sedendosi per terra.
«E a me non lasciate niente?In fondo sono stato io l'ultimo,quindi è mio dovere essere il primo» borbottò Liam,posizionandosi accanto a Louis.
 
«Anche tu sveglia» mugugnò Louis,che si alzava dalle scale.
«In teoria» risposi sbadigliando.
Ecco,ora che Tommo mi ha parlato,non riesco a ricordarmi più un accidente,vai così Helen.
«Mi aggiungo anche io» Zayn ci raggiunse dalla cucina.
«E tu dove cazzo stavi?!» chiese Tommo,appoggiandosi alla ringhiera.
«Sul tavolo della cucina,non chiedermi perchè» spiegò,aggiustandosi la cresta.
«Credo sia il caso di svegliare anche gli altri» proposi,mentre andai alla ricerca del resto del gruppo.
«Io Liam,tu Niall ed Helen Charlotte ed Harry?» disse Zayn,girandosi verso l'altra stanza.
«Okay,però prima Helen vestiti,che altrimenti ti si stupra» mi avvertì Louis,indicandomi.
L'unica cosa che avrei dovuto fare era cercare di non tirare in nessun modo l'argomento della serata appena passata,tutto qua.
Facile,no?

 
Ed eccomi qua,dopo solo un giorno di distanza dal capitolo 10,a pubblicare il capitolo 11!
diavolo se sto migliorando, dovreste farmi una statua, hahaahah!
premetto che a me 'sto capitolo fa un po' schifo eh T.T
l'ho iniziato a scrivere sul netbook di mio zio, ho fatto la foto con il telefono allo schermo a capitolo fatto -ne avevo scritto metà- e arrivata a casa la foto non c'era più, quindi ho dovuto riscriverlo da capo ed è venuto una merda D:
scusate per lo schifo, ma che ci posso fare, non tutti i capitoli vengono bene :((
ora mi sto gustando un gelato pistacchio e vaniglia che è una bontà, e ho paura di macchiare il pc u.u
Liam si vede che un po' ancora ci tiene ad Helen,ma non lo vuole ammettere.
e poi Danielle,che alla fin fine non è stronza,ma sa che a lui interessa ancora l'ex.
sono così contenta di questa storia, e sono contenta soprattutto che piacca anche a voi meravigliose recensitrici(?),
Pamivento, tomlinsonssmile, Directioner_Skyfighter
grazie davvero (:
vi lascio i link che nello scorso capitolo non ho messo,
alla prossima.
xx



mio profilo twitter: https://twitter.com/yeahoned (se volete seguitemi che ricambio)
'I'll be here,by your side',storia mia e di Cemme: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1 (gradirei tanto che la leggeste e che lasciaste qualche recensione se non chiedo troppo)
'I think we got a problem',storia mia e di Charlotte97: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1 (gradirei tanto che la leggeste e che lasciaste qualche recensione se non chiedo troppo)
'Solo una sfida',storia mia su Zayn: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 12. ***


Io,Louis e Zayn ci dividemmo in diverse parti della casa per trovare gli altri quattro decelebrati che non si erano ancora svegliati.Io andai barcollando verso il giardino,non so perchè,ma il mio sesto senso femminile mi diceva che qualcuno stava là.Infatti,ho adocchiato subito una massa di ricci sporgere dall'angolino tra il muro e la staccionata,proprio dove avevo portato Liam.
«Harry» gli strattonai debolmente il braccio «Harry» ripetei,muovendolo con un po' più di forza «cazzo Harold!» lo strattonai per le spalle,e finalmente decise ad aprire i suoi occhi.
«Ciao pornostar» mugugnò,muovendosi leggermente.
«Pornostar a chi,oh» mi offesi,tirandogli un debole schiaffo.
«Helen?!» scosse la testa come per svegliarsi.
«Ma non mi dire!Che cazzo stavi sognando?» domandai irritata.
«Beh,io..» cominciò,balbettando.
«Non lo voglio nemmeno sapere guarda» commentai,offrendogli una mano per alzarsi.
«Grazie» borbottò,rientrando dentro insieme a me «come mai sei in reggiseno?»
Cazzo,mi ero dimenticata di mettermi la maglietta!
«Non ti ricordi?» chiesi titubante.
Stava per aprir bocca,ma lo bloccai dicendogli che avremmo parlato dopo.
«Chi avete trovato?Io ho beccato questo citrullo in giardino» esordii,entrando in salotto.
«Io ho trovato Niall nel ripostiglio,quello con il cibo» rispose Zayn,dopo averlo adagiato sul divano.
«Ma com'è che anche da ubriaco pensa al cibo quello!?» domandò Louis,scatenando in Harry una contagiosa risata «vado al piano di sopra a cercare il resto»
«Te stai qua seduto ed evita di far danni» raccomandai al riccio,spingendolo sul divano.
Il mio sesto senso femminile si faceva sentire di nuovo,e mi diceva che qualcuno si nascondeva nel bagno al piano terra.Aprii la porta,beccandomi un urlo di dolore.
«Merda» imprecò,tenendosi le mani sul naso.
«Oh Dio,Liam!Liam!Tutto okay?» chiesi allarmata,socchiudendo la porta dietro di me.
«Come minchia fa ad andare tutto bene,secondo te!?» domandò retorico.
«E poi uno non si deve incazzare!Mi preoccupo per te e che fai,mi dai contro?Ma vaffanculo» sbottai,la prima volta che mi preoccupavo per lui..
«Ti..ti sei preoccupata per me?» chiese con voce tremante,mentre si toccava il naso.
«Vedrai,ti ho tirato una porta in faccia è ovvio che mi preoccupo di come stai,genio» risposi ovvia,pentendomi quasi subito «fammi vedere» si tolse le mani dalla faccia,portandole lentamente sui fianchi.
Presi un pezzo di carta e lo bagnai con dell'acqua,cominciando a tamponargli il naso,lentamente.
«Fa male?» domandai poi,premendo un po'.
«Non più di tanto» ammise «posso chiederti una cosa?»
«Certo» e ora,che cavolo voleva?
«Perchè sei in reggiseno?» ridacchiò.
«Ma sono così sexy da non poter essere notata?!» mi puntellai su un fianco.
«Diciamo che ti si nota,se sai cosa intendo» rispose imbarazzato,alludendo alla mia quarta di reggiseno.
«Sempre il solito» gli tirai una piccola pacca sulla testa «forza,andiamo fuori»
«Helen» mi chiamò «che è successo stanotte?»
«I miei ricordi si bloccano in un punto» risposi,uscendo dal bagno «ho trovato Liam!» urlai.
«Sapete che mi sono ritrovato nella vasca?» confessò,sedendosi per le scale.
«Io ho trovato Charlotte rintanata sotto il tappeto» disse Louis,scendendo con Charlotte sotto braccio.
«Sei serio?» chiese Zayn,prendendo a ridere.
«Non è divertente» borbottò la mia amica «Hel,perchè sei mezza nuda?»
«E che palle oh» sbottai «se sono davvero così provocante mi vado a vestire» salii immediatamente.
«Si,sei così provocante,e per me andavi bene anche così!» urlò il riccio per farsi sentire,ridendo.
'Che imbecille' pensai,cercando una diavolo di maglietta che non voleva essere trovata.
Frugai in tutti i cassetti,cercando una t-shirt che stesse bene con i pantaloncini.
A questo punto,mi conveniva di più cambiarmi tutta,no?
Presi una tuta estiva della Hollister e la indossai velocemente,scendendo giù dagli altri.
«Meglio così?» feci un giro su me stessa.
«Sai già come la penso» rispose Harry,beccandosi un cuscino in faccia da Charlotte.
«Deficente» aggiunsi «vi prendo qualche aspirina,okay?» tornai in bagno per prendere la confezione delle medicine,per poi portarmele dietro in cucina e cominciare un via vai di bicchieri in salotto.
«Io non mi ricordo proprio un cazzo» esordì Zayn,passandosi una mano tra i capelli.
«Io il giusto» aggiunse Niall,osservando di nascosto Charlie.
Se vi dicesti cosa mi ricordo io..
 
Passammo il pomeriggio in casa,prendendo aspirine e stando sdraiati sul divano a guardare programmi scarsamente interessanti,dato che la mia attenzione e i miei pensieri erano concentrati sul ricordare cosa fosse successo la sera precedente.Andai in cucina a prendere l'ennesima medicina,il mal di testa non voleva passare,e ciò mi faceva innervosire parecchio,conseguenza diretta mal di testa ancor più forte:da spararsi.
«Che me ne daresti una anche a me?» Liam entrò in cucina.
«Certo,tanto devo prepararla anche per me» presi un altro bicchiere e glielo porsi,dopo averci inserito tutto.
Mi sorrise,e poi prese a bere quell'intruglio,facendo una faccia schifata ad ogni sorso.
«Senti,Helen..» aprì bocca «io non so cosa sia successo ieri sera,mi ricordo poco e nulla,ma spero che non sia successo niente di compromettente»
«Io qualcosa mi ricordo..e se vuoi te lo racconto» annunciai,prendendo a raccontargli tutto «e i miei ricordi si fermano qua»
Liam aveva una faccia mista fra il terrorizzato e il sorpreso,credo che le cose che gli avevo detto lo avevano,come dire,destabilizzato.
«E' vero che l'alcool ti fa fare cose insensate» commentò,infilandosi una mano nei capelli.
«Secondo me fa dire quello che pensi,l'alcool può servire» aggiunsi,sedendomi davanti a lui.
«Comunque,mi dispiace se ho detto qualcosa di..tremendo» esordì lui.
Ma perchè mi diceva quelle cose?
Sapeva qualcosa che io non ricordavo?
E,cosa più importante,da quando Liam si scusava?
«Come mai quando dobbiamo parlare ci troviamo in cucina?» deviai l'argomento.
«Non so» rise «è un luogo che ispira molti»
«Io credo che l'unica persona che ispira e Niall» commentai sorridente.
«Credo anch'io» rise ancora «buonanotte Helen»
Se ne andò via,uscendo dalla cucina e andando in camera,lasciandomi da sola,illuminata dalla potente luce della lampada attaccata al muro.
Perchè mi faceva ancora quell'effetto?
Non avevamo litigato noi due?
Faceva caldo,così decisi di uscire fuori,andare nel retro e 
distendermi nell'erba,ad osservare le stelle.Era uno spettacolo meraviglioso quello del cielo di notte,lo adoravo davvero.Mi buttai a peso morto nell'erba,cercando una qualche costellazione che potessi conoscere.
 
Mi alzai dal divano traballante e senza maglia,ma Liam mi bloccò per il polso e mi attirò a sè.
«Dove credi di andare?» domandò,cullandomi quasi.
«Non saprei..» alzai lo sguardo,e notai che già mi stava guardando.
«Ti andrebbe di rinchiuderti con me nel ripostiglio?» chiese,a due centimetri da me.
«Ma noi ci odiamo,ricordi?» mi prese in braccio,fino a portarmi al muro della cucina.
«Non adesso..io adesso ti amo» prese a baciarmi il collo.
«Ma anche io ti amo,che credi?Fin dal primo momento» dissi,infilando le mani sotto la sua maglia.
 
Che minchia era?
Non è successo ieri sera,no..Mi alzai di scatto,portandomi una mano alla fronte.Mi schiaffeggiai la guancia destra,e mi accorsi 
che era tutto vero.Poggiai la testa sulle ginocchia,inserendo le mani nei capelli ricci.Non posso aver detto davvero quelle cose,non confessate così,non a lui.Ecco a cosa si riferiva Liam poco prima,forse è successo anche altro ma io non lo ricordo,dannazione!Il cielo era il mio unico compagno,l'unico che non mi giudicava e non commentava se gli raccontavo qualcosa.Sentii un calore improvviso invadermi le spalle,cioè già mi faceva caldo,in più pure una coperta immaginaria.Che poi,di immaginario,non aveva proprio niente,e in più non era neanche una 
coperta.Era un abbraccio.Charlotte mi stava stringendo forte,neanche sapesse che ne avessi bisogno.
Dopotutto,era lei la mia migliore 
amica.
«A che pensi?» chiese la mia amica,sedendosi di fianco a me.
«Spero che ieri notte non ho fatto niente con lui..i ricordi vanno e vengono» confessai,sdraiandomi.
«Io ricordo solo che ballavo con Nialler,nient'altro» disse lei,poggiando la testa sulla mia pancia.
«Sai Charlie,sono questi i momenti che voglio ricordare,non voglio stare sempre a pensare a lui,porta solo guai» confessai,sorridendo.
«Come mai questo cambio d'argomento?» domandò divertita lei.
«Non so,stavo riflettendo» ammisi,riconoscendo il Carro Maggiore.
«Quando pensi a Liam,non sono riflessioni,sono crisi esistenziali» Charlotte prese a ridere rumorosamente.
«Voglio ridere anch'io» Louis spalancò la porta del retro.
«Ho voglia di ridere,ma stavolta voglio sapere il perchè» Zayn mi affiancò.
«No niente di particolare» risposi,sistemandomi meglio.
«Io sono il mago della risata» esordì il biondo,mettendosi accanto a Charlotte.
«Tu sei quello che ride,più che altro» puntualizzò Liam,che si posizionò accanto al crestone.
«Ragazzi,posso dirvi una cosa?» arrivò Harry,mettendosi dietro di me.
«Siamo qua apposta» rispose Charlotte.
«In questo momento,qui,con voi,mi sento davvero bene» ammise e,se lo conosco davvero bene,stava sorridendo.

 
ma buoooonasera!
scusate per l'immenso ritardo, ma mi hanno dato una barcata di compiti e non ho nemmeno avuto l'ispirazione, e infatti guardate che merdata è venuta D:
l'ho scritto tutto oggi e tutto di fretta proprio per pubblicarlo e farvelo leggere.
fa abbastanza schifo, vero?
accetto critiche, assolutamente v.v
però oh, ci sono più momenti 'Lilen' di quanti mi sarei mai aspettata!
e sembra quasi che abbiano fatto pace, però credo che ci sarà qualche colpo di scena, sicuramente (:
ho fatto il conto, e mancano 12 cose da fare nella lista di Harold, non so quando finirà la storia, ma credo che la farò finire in una ventina di capitoli più l'epilogo.
che tristezza :(
vorrei ringraziare le persone che mi hanno recensito il capitolo undici,
Directioner_Skyfighter e LouisTomlinsonPenis

grazie mille davvero.
adesso credo che starò più su un'altra storia, 'I think we got a problem', una mia storia con un'altra mia amica, e se volete vedermi nuovamente all'opera, ve la consiglio (:
ci si sente,
xx
 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 13. ***


Un attimo prima ci odiamo,e poi ci rivolgiamo sorrisi felici e ci parliamo amabilmente.
Dio secondo me ha visto un film.Era così strano parlare con lui senza litigare,oramai ci avevo fatto l'abitudine che mi sembra quasi surreale.
Dall'amore nasce l'odio,ho sentito dire,ed infatti era proprio quella frase che riguardava me e Liam.
Un'altra curiosa frase che ho sentito è stata dall'odio nasce amore.
Ma se poi,dall'odio nasce amore,quello fra me e Liam era un ciclo che non sarebbe finito mai?
Stavolta era il mio turno di indossare il grembiule e il cappellino da cuoca,quella testa riccia -e vuota- voleva preparare una torta di carote,ovviamente per Louis.Avevamo tutto l'occorrente sul piano cottura,stavamo aspettando che Charlotte si lavasse.
«Hel,mi passeresti la farina?E' in alto a destra» domandò Harry,prendendo l'ultima ciotola.
Osservai nel mobiletto verso destra e vidi il pacchetto con scritto 'farina',mi allungai quanto potei per prenderlo,ma la mia bassa statura mi impediva di arrivarci.
Delle grandi mani circondarono la mia vita,alzandomi di peso fino a farmi prendere il pacchetto.
«Grazie» sussurrai imbarazzata,mentre cercavo di distogliere lo sguardo da quelle meraviglie color miele.
«Di niente» rispose Liam,tenendomi ancora per i fianchi.
Con la cosa dell'occhio riuscivo a vedere Harry sorridere beffardamente,ma che aveva da ridere?
Forse perchè io e Liam ce ne stavamo beatamente nella posizione in cui di solito qualcuno si bacia?
Oh Cristo,davvero.
Abbassai gli occhi imbarazzata,osservando le mie converse blu nuove di pacca.Liam si accorse -finalmente- di come stavamo messi e si staccò lentamente,mentre io posavo la farina vicino ad Harry.
«Che state facendo?» chiese,appoggiandosi al frigo.
«La torta di carote per Loueh» risposi,sedendomi sul tavolo.
«E' un'altra cosa della mia lista» aggiunse il riccio.
«Ecco perchè hai buttato fuori di casa lui e gli altri due» bravo Liam,hai capito,un applauso!
«Ma stiamo aspettando Charlie per iniziare» puntualizzai,leggermente spazientita.
«Mi volevi luce dei miei occhi?» arrivò Charlotte,dandomi un bacio sulla guancia.
«Parli del diavolo e spuntano le corna» commentai ironica,ridendo.
«Stronza» mi fece una linguaccia «che dite,cominciamo?»
«Stavamo aspettando te,sai com'è» le disse Harry,lei le tirò una pacca dietro la testa.
«Liam,vuoi aiutarci pure tu?» propose la mia amica.
«Mi prendi per il culo?» ironizzò lui.
«No dai,seriamente,dacci una mano» lo incitò Harry,cominciando a buttare qualche impiastro nella ciotola.
«Mah» borbottò,avvicinandosi a Charlotte.
«Liam,se vuoi,puoi cominciare a tagliare le carote» il riccio gli indicò con la testa il frigo «e se non ce la fai,ti fai aiutare da Helen»
Harry,per quanto amorevole e cuccioloso può sembrare,è una vera testa di cazzo.
«Attento a tagliarti un dito eh» mi raccomandai,mentre cominciavo a tagliare le carote sul tagliere.
«Non sarebbe una cosa strana,io sono negato in cucina» ammise,tagliando un pezzetto di carota.
«Non è la prima volta che cucini,o sbaglio?» chiesi retorica,quando già sapevo la risposta.
 
«Liam,passami lo zucchero!» urlai,girando l'impasto con il frullino.
«Eccolo» mi passò un contenitore grande,più grande rispetto a quello dello zucchero ma chissà,aveva deciso di cambiarlo.
Rovesciai il contenuto nella ciotola,continuando a girare,stando attenta a non schizzare sul muro della cucina di Liam.Immersi un dito nell'impasto una volta che ebbi finito di girare.
«Oh Dio,che schifo!» esclamai,tirando fuori la lingua.
«Che succede?» arrivò Liam tutto preoccupato.
«L'impasto è troppo salato..» commentai,capendo solo dopo «Liam,sei sicuro che mi hai dato lo zucchero!?»
«Io ti ho dato questo barattolo,e sono sicurissimo che è..» guardò l'etichetta «qualcosa che non è zucchero..»
«Liam» mi portai una mano alla fronte,prima di ridere fragorosamente.
 
«Non sbagli,ma non voglio rischiare di scambiare sale per zucchero» cominciò a ridere,Dio quanto mi era mancata la sua risata.
La cosa migliore di quel momento era che lui si ricordava ancora.
«Voi due,invece di ridere,avete fatto con le carote?» Harry si mise su un fianco.
«Certo capo!» dissi,dandogli il tagliere.
«E ora?» Liam si appoggiò alla cucina.
«E ora lasci fare a noi e la torta sarà pronta tra un po'» rispose Charlotte,aprendo il forno.
«Hel,mi manca la panna..potreste andare tu e Liam a comprarla?E magari,prendete anche qualcosa per la colazione,Niall ha divorato tutto» ordinò il riccio «in camera mia ci sono i soldi,secondo cassetto del comodino»
«Mi metto qualcosa di più decente e andiamo,okay?» corsi al piano di sopra indossando velocemente degli shorts di jeans,una maglia con la bandiera irlandese e un paio di converse bianche alte.
Andai in camera del riccio per prendere venti sterline e poi presi la mia tracolla grigia e scesi giù.
«Sei pronto?» chiesi a Liam «andiamo con il tuo di motorino,così risparmiamo benzina,anche perchè mi scoccia prendere il mio» ammisi,mettendomi il casco.
«Agli ordini capitano..» prese le chiavi e il casco e mi raggiunse «a dopo»
Andammo in garage a prendere la sua carcassa bianca,per poi partire in direzione del supermercato,che distava dieci minuti in motorino.Non ero più abituata ad andare dietro a lui sullo stesso motore da quando anche io avevo finalmente preso il patentino.E' stato come un tuffo al passato.
Ma perchè tutti questi ricordi,tutti oggi?
Arrivammo al supermercato e Liam prese a girare a vuoto.
«Hey genio,la panna è nel reparto frigo» gli dissi,mentre frugava nel reparto biscotti.
«Stavo prendendo la colazione» mi rivolse una linguaccia,portando nel cestino tre pacchi di biscotti,due di cereali,quattro confezioni di barrette al cioccolato e cinque barattoli di nutella.
«No ma,fai con comodo» ironizzai,andando a prendere la panna.
«Abbiamo Nialler in casa» rispose,seguendomi.
Mi limitai a ridere,prendendo due confezioni di panna.
«Se Harold ha intenzione di fare un'altra guerra con la panna,seriamente,non so che gli faccio» pensò lui,affiancandomi.
«Ci alleiamo per distruggerlo» battemmo i pugni.
«Come ai vecchi tempi,io e te insieme» disse sognante «no,nel senso che..» si riprese imbarazzato.
«Ho capito in che senso Liam» gli sorrisi,mettendo i cibi sul nastro.
«Sono diciotto sterline e cinquantadue centesimi» annunciò l'anziana cassiera,rivolgendo a me un cordiale sorriso.
«Ecco a lei» tirai fuori dal portafoglio i soldi e glieli porsi «fai qualcosa di utile,imbusta» ordinai a Liam,che mi passò dietro pizzicandomi i fianchi - sapeva benssimo che saltavo come una cavalletta.
«Come siete carini insieme,siete davvero una bella coppietta» commentò la donna,contando il resto.
«Oh,guardi signora,noi non stiamo insieme..» risposi balbettando,cosa le era venuto in mente?
«Davvero?Allora scusatemi..è solo che mi sembrava,da come vi guardate..io sono nata prima di voi,certe cose le capisco» fece un occhiolino «ecco a voi il resto,passate una buona giornata»
Salutammo la signora e uscimmo fuori,inserendo la spesa nel sottosella.
«Ma quella che credeva stessimo insieme..» aggiunse Liam,ridendo.
«Ha una fervida immaginazione..» scossi la testa abbassando lo sguardo.
«Dobbiamo fermarci a prendere le sigarette» mi informò,togliendo il motore dal cavalletto.
«Fumi?!» quasi mi strozzai con la mia stessa saliva.
«Ma certo che no!Harry mi ha detto che voleva provare..sai,è per la sua lista» rispose,mentre metteva in moto.
«Appena torniamo a casa quello mi sente» minacciai,sistemandomi meglio il casco.
«Non vorrei essere nei suoi panni» commentò,partendo.

Liam's pow.
Era davvero una situazione bizzarra,sembrava di essere tornati ai vecchi tempi,in cui io e lei stavamo insieme e facevamo tutto.Mi stringeva forte,aveva paura di cadere -me l'aveva ripetuto un milione di volte- data la mia guida spericolata con il mio gioiellino meccanico.Ogni tanto mi urlava un 'vai piano!','rallenta o ci schiantiamo!' tirandomi una pacca sulla spalla,ma facevo finta di non sentirla,mi facevo certe risate.
Parcheggiai finalmente nel garage di casa del riccio,lei scese prima di me e si ravvivò i capelli neri spiaccicati dal casco facendoli tornare alla forma normale - mi erano sempre piaciuti.
«Brutto deficente,che vuoi fare,vuoi fumare?Sai dove te le ficco queste?Le brucio e le metto tutte nei tuoi ricci,così da farli consumare insieme alle sigarette!» Helen entrò in casa,sbattendo in faccia ad Harry le sigarette.
'Ah,sempre la solita' pensai,scuotendo la testa.
«No,i ricci no!» urlò lui,toccandoseli neanche fossero la cosa più preziosa al mondo.
«E allora perchè nella tua lista hai messo la stupida cosa di fumare?!Mi sembri demente» continuò lei,sbattendole sul tavolo.
«Adoro quando ti preoccupi per me» Harry la prese alla sprovvista e l'abbracciò,stringendola a sè.
Mi squillò il telefono,che fortunatamente mi impedì di assistere a quello spettacolo che mi si trovava davanti.
«Pronto?» risposi.
«Liam,sono Niall» sussurrò. 
«Dimmi»
«Tra quanto possiamo riportare a casa Tommo?La torta è pronta?» domandò,e sentii dei passi di sottofondo - credo di fosse allontanato.
«Aspetta che vado a chiedere» tornai in cucina «Hazza,Nialler chiede se la torta è pronta»
«Devo metterci la panna,una cosa da due secondi,puoi dire loro che possono tornare» rispose,poi corsi di nuovo in salotto.
«Potete tornare in qua,è praticamente pronta.Ma dove siete stati per averlo tenuto così buono?» presi a guardare fuori dalla finestra.
«Shopping al centro commerciale..è peggio di Hel e Charlie messe insieme» commentò,lasciando spazio alla sua risata fragorosa.
«Okay biondo,a dopo» lo salutai,prima di riattaccare.
 
Erano questione di momenti,poi i tre dementi -i miei amici- sarebbero tornati.
Il campanello suonò,e Charlotte andò ad aprire,borbottando qualcosa con l'irlandese.
Arrivarono tutti e tre in cucina,io ero seduto su una sedia ed Helen sul tavolo,proprio di fianco a me.
«Ho comprato tante cose,ed ho pensato anche a voi!» arrivò Louis pieno di buste.
«Anche noi abbiamo pensato a te» aggiunse Helen,e lui la guardò confusa.
«L'abbiamo fatta noi» Harry tirò fuori dal frigo la torta con la scritta 'boo-bear' con la panna.
«Sul serio?» Louis lasciò cadere a terra tutti i pacchetti,per poi saltare addosso ad Harry che poggiò la torta sulla cucina.
«Ci ha aiutato perfino Liam» disse Charlie,ricevendosi una mia smorfia.
«E' la torta di carote?» chiese Tommo,prendendo con un dito la panna.
«Come sei sexy quando fai così» commentò Harry con fare seducente.
«Comunque si,è alle carote» Helen dondolava le gambe.
«Oh,Hazza,potrei farti ben altro..» commentò Louis.
«Okay,direi che le porcate le potete fare in camera» Zayn si tappò gli occhi.
«Non aspettavo altro!» Louis prese in braccio Harry e corse verso il piano di sopra,accompagnato dalle nostre risate.
Ecco la vita a cui sono abituato,sane risate con i miei amici che sono anche più cretini di quanto lo sono io e di quanto lo sono stato a lasciare He..ehm,no.
..
...
....
Non ci ho pensato sul serio..
...
vero?

 
Sciaaaaaaaaaaaao belle!
mi sento davvero importante, questo capitolo era fissato per venerdì ed oggi è martedì, yuhuu!
sto scrivendo da venerdì scorso e ho terminato ieri dopo aver studiato, allora ho deciso di pubblicarlo oggi, dato che avevo un briciolo di tempo (:
ho beccato due volte di fila live while we're young, sono così contenta! (prima su mtv music, poi su play me)
aaaaaaallors,
questo capitolo non è niente di che,  ma è sicuramente meglio del precedente,e poi c'è il flashback e il lunghissimo momento Lilen che a voi piace tanto, ieeee cc:
temo che per le vacanze natalizie, la storia sarà finita :((
ho fatto un po' di calcoli, e credo che finirà proprio in quel periodo, che tristezza.
anyway, io adesso sto scrivendo una storia con un'altra mia amica, si chiama 'I think we got a problem', e ci terrei davvero tanto che la leggeste, anche perchè una volta finita questa ci sarà quella!
se qualcuna di voi potrebbe dirmi come si fa a mettere il nome della storia e se ci si clicca si apre, me lo faccia sapere, perchè non lo so D: 
(lo so, non sono molto brava a spiegare le cose D:)
spero di non aver deluso le vostre aspettative con il capitolo, sarei contenta di sentire che cosa ne pensate.
ringrazio, come sempre, le fantastiche persone che hanno recensito il precedente,
Annaa_YOLO, Directioner_Skyfighter, LouisTomlinsonPenis, Cemme,
grazie davvero ragazze. xx
beh, adesso ho finito di annoiarvi, vi lascio i link qua sotto,
xx

I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)
From the moment I met you,everything changed, storia mia, di SummerClark e Charlotte97 (principalmente su Harry,Zayn e Liam,ma ovviamente ci sono anche Louis e Niall). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1185242&i=1)


 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo 14. ***


Tommo è stato proprio contento della torta,se l'è divorata,tutta nel giro di cinque minuti,e non ne ha lasciata neanche un po' per noi che gliel'avevamo fatta,che ingrato.In compenso,è stato divertente come si impiastricciava della panna che c'era sopra,sembrava Babbo Natale.Nè io,nè i ragazzi volevamo sapere cosa avessero fatto Harry e Louis in camera da letto,si sono sentiti dei rumori ed eravamo terrorizzati,tutti quanti lì in cucina.
Mi ero voltata verso Liam involontariamente,e lo scorsi mentre si girava nello stesso momento verso di me,poi scoppiammo a ridere.
Adesso c'era da completare un altro punto della lista,infatti ci eravamo trasferiti alla Riva e ci ha fatto salire in soffitta -non sapevo neanche che ci fosse una soffitta in quella casa-,osservandosi intorno.
«Allora,dovete questi tre scatoloni,quei due bauli marroni e quei quattro borsoni blu» ci ordinò il riccio,indicandoli con la mano.
«Se vuoi farci venire il mal di schiena già da giovani,potevi dirlo direttamente» lo canzonò Louis,sollevando uno scatolone.
«Cioè,non solo 'sti cosi pesano come elefanti,inoltre ce li vuoi far portare giù per queste minuscole scale» piagnucolai,prendendo un baule con Charlotte.
«Tira fuori la tua parte mascolina,Hel!» mi incitò Zayn,prendendo uno scatolone.
«Peccato che sono una ragazza..» puntualizzai,e di lì il mio amico crestone se ne rimase in silenzio.
Trasportammo in salotto tutto quell'ammasso di roba vecchia,facendo una fatica disumana: ma cosa minchia c'era?
«Allora,siccome si tratta delle cose che non abbiamo mai fatto..» cominciò il riccio,poggiandosi all'uscio della porta della cucina.
«Dobbiamo infilarci nel baule!» provò Louis.
«No» rispose Harry,provando a riparlare.
«Dobbiamo prendere gli scatoloni e buttarci giù dalle scale!» ritentò Niall.
«Nemmeno» il riccio scosse la testa.
«Dobbiamo metterci gli scatoloni in testa e ballare come l'uomo nel video di Party Rock!» Liam puntò un dito nella direzione di Harry.
«Oh Dio,questa è l'ipotesi più strana» Charlotte spalancò gli occhi.
«Ma è anche la più bella!Dai così amico» Zayn battè il cinque con Liam.
'Deficenti..' pensai.
«Ma se magari lasciate parlare il riccio cotonato,forse ci dirà quale tortura ci farà fare» li avvertii io,sorridendo.
«Brava Hel..riccio cotonato a chi,hey!» borbottò arrabbiato «te lo do io riccio cotonato» corse verso di me per prendermi per le gambe e appoggiarmi su di lui a mo' di sacco di patate.
«Lasciami» protestai,battendo i pugni sulla sua schiena.
«Allora,cominciate ad aprire tutto e vi cambiate ognuno in una stanza diversa,io devo punire lei» ordinò Harry,prendendo un borsone ed uno scatolone.
«A dopo ragazzi» li salutai,facendo ridere di gusto Charlotte.
Harry stava salendo con fatica le scale,e ci credo,con una pesante come me,un borsone ed uno scatolone pieni di roba,chi non durerebbe fatica.
«Se mi fai scendere,ti stanchi di meno» provai a convincerlo.
«Ma non ci penso proprio!Dovrai soffrire per la bestemmia che hai detto» Harry continuò a salire,portandomi poi in una camera da letto.
Abbandonò prima tutta la roba che aveva in mano a terra,poi mi posò sul letto con una mossa che aveva tutto tranne che del delicato.
«Come sei aggressivo» commentai,tirandomi su con i gomiti.
«Non devi offendere i miei capelli,dovresti inchinarti al loro cospetto» si avvicinò al letto.
«Ma suca» risposi,mostrandogli il dito medio.
«E' una delle mie cose da fare» cominciò a frugare nel borsone.
«Cosa?!» mi tirai su con il busto.
«Scherzavo» camminò verso di me mollandomi un bacio a fior di labbra «comunque..ho visto che tu e Liam siete tornati alla regola del silenzio»
Oh,giusto,Liam..
Il giorno prima era stato decisamente perfetto,io e lui che ci parlavamo di nuovo,sembrava di stare ai vecchi tempi,in cui nulla era successo,in cui tutti eravamo amici e non erano ancora successi casini.Da stamattina poi,silenzio totale,come se ieri non fosse successo niente,come se di ieri non gli fosse importato nulla.
Io l'ho sempre detto,quel cretino è lunatico.
«A quanto pare..» abbassai lo sguardo.
«Non voglio vederti triste,perciò» aprì lo scatolone «infila questi»
Mi pose davanti una parrucca verde fosforescente,un gilet bianco con le paiettes,una giacca rossa con i brillantini e dei pantaloncini bianchi uguali al gilet.
«Mi prendi in giro?» mi girai tra le mani la parrucca verde.
«Stavolta no» si sedette sopra di me,circondando con le mani i miei fianchi e mettendo le gambe attorno alle mie.
Si avvicinò velocemente alle mie labbra,cominciando a muovere le sue sulle mia,che rispondevano con una certa foga.Mi sdraiai nuovamente,facendolo rimanere sopra di me,mentre le sue mani correvano sotto la maglietta.Prese a baciarmi lentamente il collo,lasciandomi un leggero succhiotto -il meno evidente possibile- in un punto in cui la maglia avrebbe potuto coprirlo.
 
Il letto della camera di Ruth era decisamente più comodo di quello di Liam,aveva persino i cuscini che se ci mettevi la testa,rimaneva la forma per due secondi e poi tornava normale.Mi ero sdraiata cinque minuti lì sopra,dato che la sorella non c'era e adoravo il suo letto,poco prima di fare la doccia.Mi tolsi la maglia,andandola a mettere in una sedia lì vicino.
«Ti prepari per facilitarmi il lavoro?» Liam mi circondò i fianchi.
«Veramente volevo andare a farmi una doccia» puntualizzai,buttando la testa all'indietro e poggiandola sulla sua spalla.
«Sai come rovinare l'atmosfera» protestò,mettendo il broncio.
«Oppure volevi eccitarti in modo indiretto?» chiesi retorica,voltandomi verso di lui.
«Direi quello che hai detto tu» mi sollevò per le gambe fino a farmi mettere sulla scrivania.
Mi baciò dolcemente le labbra,quasi avesse paura si rompessero.Quel sapore di cioccolata mi piaceva ogni giorno di più,come se fosse possibile.Lasciò le mie labbra -con una mia disapprovazione- e scese fino al collo,succhiando in un preciso punto.
«Liam» lo chiamai,ma non si staccava «amore» tentai,ma niente «Liam!» più chiamavo il suo nome,più continuava.
«Che c'è?» sollevò la testa fino a mordermi il labbro inferiore.
«Eh» portai lo sguardo sul mio collo «oh merda»
Corsi in bagno,liberandomi svogliatamente dalla presa di Liam,guardandomi allo specchio.
«Cazzo» osservai un segno viola sulla parte destra del collo «ma che mi hai fatto?» Liam entrò in bagno.
«E' solo un succhiotto» disse ovvio,avvicinandomi nuovamente a sè.
«E ora ai miei che gli dico?» continuai a guardarmi il collo.
«Sono il tuo ragazzo,è normale che hai qualche succhiotto» continuò,con una faccia sempre più ovvia.
«Com'è normale che tu non sia normale» alzai lo sguardo.
«Odio quando fai i tuoi giochi di parole che io capisco solo dopo mezz'ora» protestò «ma adesso zitta,che mi voglio divertire un po'» allungò una mano sulla mia schiena,slacciando il reggiseno.
 
Mi tolse la maglietta e la lanciò da qualche parte,poi mi infilò qualcosa dalle mani e la abbottonò,passando le dita sui contorni del mio seno.
«Harry!» feci uno sguardo imbronciato,vedendo che mi aveva messo il gilet.
Per tutta risposta mi fece un occhiolino e si alzò,prendendo poi quello che aveva trovato nel borsone e cominciando,pure lui,a togliersi la maglia.Io mi vestii velocemente,volevo farlo soffrire un po'.
«Aspetta..» ammiccai,avvicinandomi a lui e facendogli aderire la schiena al muro.
Lui mi guardava perplesso,non capendo un accidente di quello che intendevo fare.Mi abbassai all'altezza della cerniera,che abbassai con i denti,proprio per farlo soffrire un po'.
Sganciai il bottone e abbassai un po' i pantaloni,in modo da vedere il piccolo Edward che aveva ripreso vita.
Ci posai la mano sopra,facendo fuoriuscire un piccolo gemito dalla sua bocca.
«Forza,vestiti» gli dissi,prima di correre fuori.
Una volta nel corridoio,sentii tipo 'stronza' provenire dalla camera,ma poco mi importava.
Mentre percorrevo la strada per scendere giù,mi misi la parrucca meglio che potevo,cercando di metterla a modo.
«Dicevate a me,ma guardate Helen!» Niall mi indicò,facendo girare tutti gli altri che presero a ridere rumorosamente.
«Parlate per voi,almeno io non ho una parrucca afro color giallo maionese,vero Nialler?» scesi le scale e gli andai accanto,facendogli il solletico.
«Secondo me siete tutti ridicoli» Harry mi affiancò,con la sua parrucca color arcobaleno.
«Noi ridicoli?Ma ti sei visto!» Zayn si buttò in terra dalle risate.
«E poi sei tu quello che ci ha fatto mettere queste cose ridicole,tu e la tua lista- Louis aveva le lacrime agli occhi.
Liam era sdraiato su Zayn tenendosi la pancia,Charlotte si era dovuta sedere altrimenti sarebbe caduta.
Harry aveva una parrucca 
arcobaleno,dei pantaloni blu elettrico a zampa d'elefante e una maglia dello stesso colore.
Niall aveva quella parrucca di quel giallo assurdo e una tuta fosforescente di qualsiasi colore esistesse nella tavolozza.
Charlotte aveva un vestito somigliante a quello di Regina Elisabetta prima,solo molto più colorato,con la parrucca rosso fuoco e una specie di collare ortopedico per cani al collo.
Zayn aveva una parrucca azzurra assomigliante alla chioma di un leone,una maglia e dei pantaloni assolutamente attillati ed aderenti color ketchup.
Louis aveva in testa dei capelli neri e ricci somiglianti a quelli di un pazzo scatenato,con degli abiti neri da cerimonia,che gli stavano il triplo,ci sguazzava dentro.
Liam aveva in testa qualcosa somigliante a degli spaghetti bianchi,vestito tutto di nero,bianco e rosso,pieno di borchie,teschi e catene.
«Che ne dite di una bella foto?» propose Charlie,una volta smesso di ridere.
Prese velocemente la macchina fotografica dalla sua borsa -poteva paragonarsi a quella di Mary Poppins- e la appoggiò sul tavolino,mettendo l'autoscatto.Non importava fare delle facce strane o buffe,il nostro aspetto diceva tutto.
«Guardate che belli!» Louis ci sventolò davanti il display.
«Se stai fermo magari vediamo pure noi» puntualizzai,bloccandogli il polso.
«Cioè,guardate che fico che sono» osservò Zayn,puntando il dito sulla foto.
«Ma stai zitto» Harry gli tirò una pacca sulla spalla «ragazze,ho bisogno di voi due un attimo» ci chiamò.
«Dicci» stavamo nella cucina,a porta chiusa.
«In quella che sarebbe camera dei miei,c'è un ultimo travestimento per voi:ci sono due completi che vorrei che indossaste,fa parte della lista» spiegò,togliendosi la parrucca afro.
«Okay,andiamo subito» presi Charlie per il polso e corsi su,sotto lo sguardo perplesso degli altri quattro rimbambiti.
«Chissà che roba strana ci farà mettere adesso» commentò la mia amica,sganciando il collare per cani e posandolo a terra.
Entrammo,e sul letto stavano i due completi citati prima dal riccio,uno per me e uno per lei,c'erano perfino i nomi scritti sopra.
Io dovevo indossare una camicia a quadri blu e rossa -che avevo già visto-,una t-shirt bianca,dei pantaloni beije e delle converse rosse.
Charlotte doveva mettersi dei jeans rossi,una maglia bianca a righe nere e delle toms.
«Io questi vestiti li ho già visti» notò Charlotte.
«Credo anch'io,soprattutto quella maglia a righe e quei pantaloni li riconoscerei tra mille.Solo,questa camicia..io l'ho già vista,ma non so dove» commentai,grattandomi la testa.
La mia migliore amica tossì,come se sapesse ciò che non sapevo io.Cominciammo a spogliarci,vestendoci poi lentamente.
«Liam?» chiese improvvisamente lei.
«E' giù» mi infilai i pantaloni.
«Grazie al cazzo» sbottò,mentre si allacciava una scarpa «nel senso,ho notato che..»
«Questo discorso me l'ha già fatto Harry,che c'è,vi siete messi d'accordo?» le sorrisi,anche se falsamente.
«Hel» si avvicinò a me,posandomi una mano sulla spalla «non voglio che ci stai male»
«Ma io non sto male per colpa sua,figuriamoci!Per uno come lui..» borbottai,abbassando lo sguardo.
«So benissimo quando dici cavolate,e questa è una di quelle volte» affermò,posando le mani sui fianchi.
«Sono sincera Charlie,sto bene,non mi interessa di lui.E' tornato tutto normale,non ci parliamo» le spostai una ciocca di capelli dalla faccia «smettila di farti false paranoie» mostrai un sorriso.
«Bene» si mise la maglia.
Scendemmo giù -di nuovo- travestite da non sapevamo cosa -un'altra volta- e i ragazzi si girarono subito,per poi scoppiare a ridere.
«Ma quelli sono i miei vestiti!» esclamò Louis,toccando la sua maglietta a righe.
«E quella è la mia camicia!» Liam mi puntò un dito contro.
Oh cazzo.
Ma perchè proprio i suoi vestiti,fra tutti quelli che ci potevano essere?
«Quando li hai presi?» Tommo non ci credeva.
«Dove li hai trovati?» Liam si sedette sul divano.
«Ieri ho frugato nel vostro armadio e li ho presi,servivano per la mia lista» spiegò il riccio,che si era appoggiato al muro.
«Devo dire che ci state proprio bene» commentò Zayn.
«Peccato che gli stanno due volte grandi,soprattutto la camicia di Liam su Helen» Niall prese a ridere.
Liam si zittì e abbassò lo sguardo,quasi non volesse vedermi con i suoi vestiti.
«Se vuoi me li tolgo..» sussurrai,in modo che mi potesse sentire solo lui.
Scosse la testa,tenendola sempre bassa,ma che aveva quel ragazzo?
Cominciò a squillare un telefono,una vecchia canzone dei Nirvana.
«E' il mio» Liam prese il cellulare dal tavolino «ciao Dani!»
Oh,era quella troia.Roteai gli occhi,scuotendo la testa più per me stessa,che per la situazione stessa.
«Cosa vuole quella?» Niall mi si mise accanto.
«Vallo a chiedere a lei» ringhiai,se mi avessero trasformato in un animale sarei diventata un leone.
Non ero gelosa di lui,ci mancava solo quello,solo che lei mi stava altamente sulle palle,indipendentemente se stava con lui o no.
Aveva cominciato a chiaccherare con lei,tranquillamente,e che siamo ai suoi comodi?
«Scusate,ma io mi sto spallando» dissi,andando verso di lui «scusami» gli tolsi il telefono di mano «Danielle,sono Helen.Mi dispiace rubarti il tuo carissimo Liam,ma io e i nostri amici avremmo da fare,e stiamo aspettando che lui finisca di parlare con te,ma siccome è talmente impedito che non sa dire che deve andare,lo dico io.Ti chiamerà in un altro momento,ciao» riattaccai.
«Hey,ma che minchia fai?» sbottò lui,mettendo il telefono in tasca.
«La cosa giusta» risposi,puntando il mio sugardo nel suo.
«Non ne avevi il diritto» continuò.
«E tu avevi il diritto di stare al telefono con quella mentre stiamo facendo la lista di Harry,che tra pochi giorni parte?» domandai retorica «scusate,esco un attimo» mi allontanai velocemente da lui,avviandomi verso la porta.
«Brava» mi sussurrò Zayn,prima che sbattessi la porta dietro di me.
Camminai quanto bastò -cioè qualche minuto- fino ad arrivare in spiaggia.
Mi sedetti vicino la riva,portando le ginocchia al petto.
Abbassai la testa per poggiarla sulle ginocchia,inspirando quel buonissimo profumo di Dolce&Gabbana nella camicia.
Buonissimo,perchè sapeva di lui.



 
sono passati millenni dall'ultima volta che ho aggiornato, scusate tanto!
sono stata molto impegnata, fra la scuola, fra che non sono stata bene, fra le altre storie che dovevo scrivere, questo capitolo mi è rimasto lì, sorry D:
è da ieri notte che ci lavoro, spero sia venuto bene.
questa scuola mi fa scoppiare il cervello, seriamente.
okay, non sarà un capolavoro, ma sono fiera di me stessa.
non so dire se è un capitolo lungo o corto, ormai non ci intendo più niente u.u
dovrei fare i compiti, ma appena finisco qua, è più importante efp, lol.
aaaaaaallora,
il flashback c'è, e si vede un Liam più pervertito del normale :D
poi tutto non può restare rose e fiori, ovviamente, perciò ecco la litigata finale, yeeep!
per i travestimenti, non sapevo cosa scrivere, ho inventato tutto stanotte a mezzanotte e mezzo, capitemi T.T
è tornata Danielle nel capitolo, penso che ci sarà pure nei prossimi, ma non credo che si presenterà personalmente, si sentirà soltanto via telefono.
nel prossimo, credo che farò chiaccherare anche un po' Liam su questa cosa del telefono, non so, non l'ho ancora scritto, non ho niente di pronto, ma comincio a scrivere stasera dopo il cinema :)
vorrei ringraziare voi,
lydiaxx, LouisTomlinsonPenis, Cemme, Joey24,
che continuate a sostenermi, grazie. <3
vi lascio, come sempre, i link utili.
alla prossima, xx



I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)
From the moment I met you,everything changed, storia mia, di SummerClark e Charlotte97 (principalmente su Harry,Zayn e Liam,ma ovviamente ci sono anche Louis e Niall). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1185242&i=1)

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo 15. ***


Liam's pow.
Ero sbalordito.Si era accanita contro di me -anzi,contro il mio telefono- e poi era corsa via,letteralmente.
Non capivo tutta quell'ira nei miei 
confronti,Danielle mi ha semplicemente chiamato,dato che era tanto che non ci sentivamo.O forse,era proprio Danielle che non le andava a genio,e camuffava questa cosa arrabbiandosi con me.
Non aveva un dannato senso.
Se aveva qualche problema,sarebbe dovuta venire a 
dirmelo,anche se avremmo finito per litigare.
Mi misi una mano nei capelli,arruffandoli un po'.
«Helen non è qua fuori» ci informò il riccio,richiudendo la porta.
«Come scusa?» Charlotte fece finta di non sentire.
«Dove minchia mi ha messo il telefono?» borbottai,andando verso il divano per vedere se me lo avesse gettato lì.
«Cioè,lei è andata non so dove,e tu ti preoccupi di dove sta il tuo cellulare?Mi prendi per il culo Liam?» Charlie mi venne incontro arrabbiata.
«Potrei risponderti,ma evito» le dissi,alzando qualche cuscino,non era di certo un problema mio dove fosse andata.
«E' tutta colpa tua se se n'è andata,non lo capisci?E poi,il telefono ce l'hai in tasca,citrullo» la castana se ne andò in cucina quasi di corsa.
«Helen è grande e vaccinata,sarà sicuramente andata a fare un giro per i cavoli suoi» realizzai,dopotutto ci sono stato insieme il tempo dovuto per conoscerla.
«E se le succedesse qualcosa?Sappi che me la prenderò con te» tornò dalla cucina con un bicchiere in mano.
«Quante storie Charlie,tornerà» mi accasciai sul divano.
«Vado a cercarla,così finiamo questa discussione inutile» Harry uscì frettolosamente di casa.
Per evitare altre inutili parole offensive,mi alzai da dov'ero seduto -anche se mi ci ero appena messo- e andai in bagno,era sempre il miglior luogo per riflettere.
Un altro modo per riflettere,per me,era la doccia,così decisi di farne una.Mi spogliai alla velocità della luce ed 
entrai,regolando l'acqua in modo che venisse fredda.
Stavo pian piano risvegliando ogni mio pensiero quasi sensato.
Perchè doveva riattaccare a 
Danielle?
Ogni giorno che passa penso che quella ragazza abbia bisogno di uno strizza cervelli.
Che poi,doveva proprio scappare dalla Riva 
invece di andarsi a rinchiudere in camera da letto quella?
Okay,avrà anche bisogno dei suoi spazi,di riflettere e tutto quanto,ma io vengo 
semplicemente in bagno e mi faccio il mio monologo interiore.Mi strofinai velocemente la faccia,quasi a farmi tornare alla realtà.Mi appoggiai 
un attimo al freddo muro dietro di me,cercando di capire cosa mi stesse succedendo.Ieri era andato tutto rose e fiori,mentre poi oggi l'ennesima discussione.
Non è una vita che si può affrontare,questa.
Non è proprio possibile litigare con una persona per qualsiasi dettaglio,per 
ogni minima cosa.
Uscii dalla doccia avvolgendomi nell'accappatoio da me precedentemente appoggiato sul lavandino,strofinando bene i capelli 
affinchè perdessero un po' d'acqua.
«Liam» mi chiamò Louis,facendomi scattare la testa a destra.
«Lou» mi osservai un attimo allo specchio.
«C'è qualcosa che non va?» si sedette sul mobile.
«Tu che dici?» chiesi ironico.
«Harry mi ha mandato un messaggio poco fa,mi ha detto che non ha ancora trovato Helen..» mi informò,a bassa voce.
«Ah» annuii quasi disinteressato.
«Senti,non si può andare avanti così,e questo lo sai anche tu.Non potete discutere ogni volta per delle stronzate» cominciò lui,quel discorso l'avevo sentito fin troppe volte.
«Non è colpa mia!Stavo al telefono in santa pace,e poi arriva lei e me lo fotte,riattaccando per giunta!» esposi le mie idee mandando a quel paese la calma.
Louis,di rimando,scosse la testa,stando in silenzio,come non accettasse le mie idee.

Helen's pow.
Mi ero da poco accorta che stavo piangendo,lacrime salate solcavano le mie guance fino a cadere sulla sabbia fredda sotto di me.
Da quando 
quella corazza che mi ero creata si era distrutta?
Tutta colpa di quel deficente del mio ex,perchè la mia vita doveva andare così male solo per 
colpa sua?
Perchè tutto doveva essere così fottutamente difficile quando nel discorso entrava pure Liam?
Avevo ancora i suoi vestiti 
addosso,ma poco importava,non potevo darmi fuoco solo per far diventare cenere la camicia,la maglia o i pantaloni.Il rumore del mare mi rilassava,faceva compagnia al mio pianto silenzioso.
Ogni tanto sentivo la sabbia muoversi dietro di me,ma non ci facevo più di tanto caso,sarà 
stato qualche pescatore che tornava a casa,qualche bagnino che controllava,oppure qualche volatile in cerca di qualcosa da mangiare,ma gli 
ultimi passi che sentii si facevano,ad ogni passo,sempre più veloci,tanto che provai a guardarmi dietro.
«Ti ho cercato per tutto il quartiere,poi quando sono passato di corsa qui sul lungomare,ho visto una cogliona vestita come un maschio» Harry mi attirò a sè,abbracciandomi un fianco.
Mi rintanai sul suo petto,continuando a rendermi più vulnerabile,lacrima dopo lacrima.
«Perchè deve essere sempre così difficile chiedergli di darvi un po' di attenzioni?» singhiozzai.
Il riccio rimase in silenzio,si limitò a tenere il respiro regolare e a tenermi fra le sue braccia.
Sapeva che probabilmente doveva lasciarmi 
riflettere e sfogare in pace,senza che lui commentasse o dicesse niente.
«Se ne sta sempre al telefono con quella..ma che cazzo,cos'è più importante,una troia che apre le gambe a comando a cui sei l'unico che non le apre,o il tuo migliore amico che tra poco parte?!» domandai retorica,stringendo fra i pugni la sua t-shirt «forse è stato un gesto un po' azzardato prendere il suo cellulare e riattaccare a quella,ma se non l'avessi fatto io,chissà,a quest'ora saremmo ancora ad ascoltare quel cretino che probabilmente stava girando per casa sorridendo come un'ebete che chiaccherava amabilmente»
Lo sentii rafforzare la presa che aveva su di me,credo avesse capito -anche prima di me- che quello era il mio punto massimo di sfogo,avevo raggiunto il limite,il massimo della sopportazione,e fu proprio lì che cominciai a piangere a dirotto,fregandomene di chi mi passasse vicino.
«Ssh» disse soltanto,prendendo ad accarezzarmi i capelli «non vale la pena arrabbiarsi,non vale la pena sprecare lacrime per chi non le merita»
«Non è colpa mia se sto piangendo,è che sono talmente nervosa che non so come sfogarmi,se non così» replicai,alzando di poco lo sguardo.
«Non devi prenderla sul personale» ritentò lui.
«Non la sto prendendo sul personale,mi fa incazzare perchè invece di stare con voi sta al telefono con quella puttana!» sbraitai,alzando notevolmente il tono della voce.
«Sei sicura che non è perchè parla con lei che sei incazzata?» Harry mi stava seriamente prendendo per il culo.
«Ma sei rincitrullito tutto insieme?Se devi pensare queste cose mentre io mi preoccupo per te,puoi anche andartene con Liam a fanculo» mi liberai dalla sua presa cominciando a correre verso casa.
Sono molto irrascibile quando già sono arrabbiata per qualcosa,in più se mi si da contro quando tutto il mondo sa che ho ragione,mi imbestialisco e divento una cosa indomabile.
Corsi a velocità impensabile verso la casa della Riva,con la coda dell'occhio vidi Harry svoltare 
l'angolo non appena entrai in casa sbattendo la porta.Niall cercò di dirmi qualcosa,ma non lo degnai di uno sguardo -mi sarei scusata dopo-,andai a passo svelto in camera mia per chiudere poi la porta e buttarmi a pancia all'ingiù su letto,imitando una fontana.
Affondai la testa 
nel cuscino,in modo da non far sentire agli altri il casino che stavo facendo.Il povero cuscino era macchiato di righe nere qua e là -e menomale nella pubblicità dicevano che era waterproof!- e cacciai un urlo,soffocato dalla stoffa.
«Hel» Charlotte bussò tre volte.
Non risposi,non volevo essere disturbata da nessuno,anche se la mia quiete personale durò altri due secondi,la mia migliore amica si sedette di fianco a me,posandomi una mano sulla spalla.
Rimase in silenzio,ma com'è che tutti qua sanno come sono fatta?

Charlotte's pow.
La cena era quasi pronta,ma non ero sicura che Helen sarebbe scesa per mangiare,sicuramente sarebbe rimasta in camera da sola a pensare ai suoi affari.Sistemai con calma i sei piatti ed il resto dei componenti della cena sul tavolo,urlando un 'è pronto!' agli altri che stavano giocando a Pes.
Ma davvero non sapevano fare altro che giocare alla play station?
«Che ci hai preparato?» non capivo come Nialler riusciva ad essere sorridente in qualsiasi situazione.
«Niente che non ti possa piacere» risposi,sforzandomi di mostrare un sorriso.
«Mi stava venendo fame pure a me» commentò Zayn,sedendosi a capo tavola.
«Dai ragazzi,basta pensare a Pes,venite a mangiare e ci giocate dopo,non posso farvi da mamma ogni volta!» urlai agli altri tre che non si decidevano ad arrivare.
«Tanto sto vincendo io,quindi possiamo anche cenare» Harry finalmente arrivò,facendo spazio a Louis.
«Hai barato dall'inizio della partita,vincerei anche io così» lo canzonò l'altro,prendendo una fetta di pane.
Ci sedemmo tutti insieme,e cominciai a passare il piatto con la pasta a tutto il resto del gruppo.
«Ma Helen?» si preoccupò Zayn.
«Non credo che scenda» abbassai lo sguardo,e vidi Harry incupirsi.
«L'ho vista parecchio arrabbiata appena è rientrata» osservò il biondo,cominciando ad abbuffarsi.
«In certi casi,è meglio lasciarla fare» spiegai,la conoscevo come le mie tasche.
«Io l'ho sempre detto che è lunatica» Liam,te la potevi risparmiare.
«Vorrei farti notare che se non è scesa ed è incazzata pure con me,in parte è colpa tua» Harry buttò la forchetta sul tavolo con un tonfo sordo.
«Solo perchè stavo al telefono con Danielle?Cioè,non ci si può arrabbiare per queste cose» Liam ci guardava ovvi.
«Non è questo,Liam» lo fermò Zayn «ma lo sai che lei non la sopporta,potevi almeno andare fuori e dirle che vi risentivate dopo»
«E allora,tutte le volte che parlava di Josh?Mi sta sulle scatole,ma di certo non andavo a riattaccargli in faccia dal suo telefono» Liam continuava il suo discorso 'anti-Helen'.
«Ma se ci fai caso,da quando siamo tutti insieme non lo fa più proprio per rispetto a te» la difese Louis,guardandolo.
«Liam,non vogliamo darti contro,vogliamo solo farti sapere come la pensiamo.Sei nostro amico,non potremmo tradirti.Ci siamo promessi completa fiducia e assoluta sincerità,per questo ti stiamo dicendo questo.Helen non si è arrabbiata con te perchè stavi al telefono con lei,ma perchè pensava che stessi sprecando il tuo tempo a parlare con lei invece che a stare con Harry e noi altri» spiegai,anche se molto probabilmente dovevo stare zitta.
«E' proprio questo che non ho capito..» sussurrò Harry,scuotendo la testa.

Helen's pow.
L'appetito non era proprio arrivato,nonostante fossero le dieci ormai inoltrate.Da quando avevo raccontato a Charlotte tutto l'insieme di cose che erano successe,mi aveva abbracciato forte e mi aveva lasciato da sola,era già tanto che in quello stato pietoso in cui mi ritrovavo le avevo detto l'accaduto.
Quindi me ne ero rimasta in camera,saltando pure la cena,non avevo voglia di vedere nessuno.
Stessa posizione,non mi ero 
mossa di un centimetro,ma siccome il sonno mi stava invadendo,sarebbe stato meglio restituire all'imbecille i suoi vestiti,dato che ce li avevo ancora addosso.Me li tolsi con lentezza,nessuno mi correva dietro,ed indossai il pigiama,pronta ad andare a letto.Uscii di camera piano,in modo che nessuno mi potesse sentire,buttai un'occhiata in salotto,e notai che ci stavano soltanto Niall e Louis intenti a giocare alla play,così sgattaiolai per il corridoio e bussai alla sua stanza.
«E tu che vuoi?» uscì fuori dalla porta.
«Ti volevo soltanto ridare i vestiti,che c'è,non accetti neanche i favori?» chiesi acida.
«Ah,prima passi da me,poi da Harry e poi torni da me,sei proprio una troia» mi sputò in faccia,ma ormai le sue offese non mi scalfivano neanche un po',o almeno,non lo davo a vedere.
«Mi hanno chiamato in modi peggiori» puntai lo sguardo nei suoi occhi.
«E tipo?» domandò quasi divertito.
«La tua ragazza» girai i tacchi e tornai velocemente in camera,sapevo che l'avevo lasciato di stucco,ed era proprio quella l'intenzione.
Mi ributtai a capofitto sul letto,coprendomi con il leggero lenzuolo estivo e mi girai su un fianco,rivolta verso la finestra,cercando di prendere sonno.Soltanto quando sentii delle braccia avvolgermi i fianchi,mi accorsi di aver lasciato la porta aperta,perchè sicuramente non poteva essere la coperta che si era alzata da sola fino a coprirmi.
«Hel» mi scosse un braccio con poca forza «Helen,svegliati ti prego»
Qualche riccio mi solleticò la faccia,e subito dopo aver riconosciuto i capelli,riconobbi anche chi fosse.
«Edward» quando ero arrabbiata con lui,lo chiamavo sempre per secondo nome,sapevo che gli faceva una tale rabbia.
«Senti,scusami se oggi in spiaggia non ti ho capito,tu hai fatto tutto questo per me e io non ho saputo apprezzarlo.Lo sai,alle cose ci arrivo dopo,e cercavo soltanto di capire le tue motivazioni,non volevo darti contro o ferirti,mi dispiace davvero.Mi perdoni?» non sapevo se mi stesse guardando,dato che avevo affondato nuovamente la testa nel cuscino,così da non far vedere lo stato mostruoso in cui mi trovai.
Non riuscivo ad essere arrabbiata con Harry per più di cinque minuti al massimo,ma oggi avevo sicuramente battuto il mio record,dato che sono stata tutto il pomeriggio rinchiusa nella mia stanza senza parlare con nessuno.
Alzai la testa,e lo ritrovai in ginocchio dietro di me,alla mia 
sinistra,con sguardo implorante.
Quando si accorse che mi girai,sgranò quasi gli occhi,come non ci credesse.
«Ti avevo già perdonato quando sei entrato» mi sporsi quanto bastò per dargli un innocente bacio a fior di labbra,tenendogli una guancia.
Si buttò -letteralmente- sopra di me,stringendomi quasi per farmi schiattare soffocata.Affondò la testa nell'incavo del mio collo,poggiando la fronte sul cuscino.
Io mi limitai a sorridere -il primo vero sorriso della giornata-,abbracciandolo a mia volta all'altezza dei fianchi.
«Ti voglio bene» sussurrò al mio orecchio,baciandomi la guancia.
«Anche io,e tanto» risposi,regalandogli un bacio nei ricci.
Non c'erano altri problemi,avevo chiarito con Harry,anche se chiarito era una parolona.
Ogni volta che litigavamo,poi finiva sempre così,con un 
abbraccio e qualche parola sdolcinata.
L'unico problema adesso -ed era sempre quello- era Liam,anche se ormai,non ci facevo neanche caso.


 
e finalmente, ho pubblicato anche il quindicesimo.
lo so, non è il capolavoro dei capolavori, ma è, come si dice, un capitolo di passaggio.
stamattina, mentre andavo a scuola, avevo tutta un'altra idea per questo capitolo 15, e poi ho detto 'perchè non lo faccio continuare dallo stesso giorno?' e allora puff, tutta l'ispirazione oggi pomeriggio.
quello che doveva essere il capitolo 15, diventerà il capitolo 16, così prolungo ancora di più la storia, così non finisce prima :3
ho introdotto il punto di vista di un altro personaggio, Charlotte, che spero si farà sentire anche nei prossimi capitoli -al momento non ho nulla di pronto,per quello spero che ci metterò qualche parte anche sua- e poi c'è di nuovo Liam.
mi è venuto un capitolo più corto del solito, ma mi farò perdonare con il prossimo, vi anticipo soltanto che andranno in barca, quindi immaginate voi!
grazie, come sempre,a voi, mie lettrici,
Cemme, lydiaxx
spero che la storia vi continui a piacere, fatemi sapere!
xx



 
I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)
From the moment I met you,everything changed, storia mia, di SummerClark e Charlotte97 (principalmente su Harry,Zayn e Liam,ma ovviamente ci sono anche Louis e Niall). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1185242&i=1)

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Capitolo 16. ***


Sapevo che Harry era sempre stato pieno di soldi,i suoi genitori andavano in giro per il mondo facendo il lavoro che gli piaceva e guadagnavano una marea,ma non fino a questo punto.Aveva sempre avuto ciò che desiderava in quanto a denaro,anche se a lui non è mai importato molto dei beni materiali.
Preferiva passare una serata in compagnia dei suoi amici invece che stare a contare le banconote nella sua cassaforte segreta.
Avevo messo un bikini verde -che risaltasse i miei occhi,una buona volta-,una canottiera rossa e dei pantaloncini blu scuro di jeans.
«Non ti sembra un po' troppo?» chiesi,grattandomi la testa.
«Mmh,non credo» fece finta di pensarci.
«Sei proprio un figlio di papà» lo canzonò Louis.
«E uno strariccone» aggiunse Zayn.
«Ti tratti proprio male te eh» commentò Liam.
«Almeno lui tratta male se stesso e non le altre persone» borbottai infastidita,ma perchè doveva essere amico di Harry?
«Non è colpa mia se le 'altre persone'» mimò le virgolette con le mani «sono così deficenti»
«Io deficente?Ma sentitelo!Potrei raccontare aneddoti poco divertenti su quanto sei molto più deficente di me» mi appoggiai alla ringhiera di legno.
«Non vedo l'ora di sentirli» mi si parò davanti.
«Eccoli che ricominciano» Niall si portò una mano alla testa,scuotendola.
«Sono due casi persi» Charlotte si appoggiò sulla spalla del biondo.
«Forza,andiamo» Zayn prese il demente per un braccio,trascinandolo via.
«Scendi» Harry mi porse una mano e con un balzo scesi dalla staccionata.
L'aria era davvero piacevole,in città era difficile trovarla così.Era difficile anche trovare un tempo così piacevole,nonostante fossimo in estate.
Dovevo ammetterlo,Harry aveva avuto proprio una bella idea.
Entrammo,uno dopo l'alto,lì dentro,ma quanto diavolo l'aveva pagata?
«E' davvero bella» mi girai attorno,attenta a non cadere come mio solito.
«Ma la sai guidare almeno?» Niall si distese su un divanetto.
«Secondo te?» chiese il riccio retorico.
«Equivale ad un no» commentò Louis,facendomi ridere «tutto okay?» si posizionò di fianco a me.
«Se non ci fosse Payne,starei meglio fidati» puntualizzai,fingendo un sorriso.
«Ignoralo» propose.
«Fosse facile,da qualsiasi parte io mi giri,c'è sempre» gli risposi,abbassando lo sguardo.
Louis scosse la testa,possibile che non capisse?
Io non ce l'avrei mai fatta a stare ancora con lui,e ancora avevo davanti altri giorni di terribile tortura.
Il rombo di un motore mi fece sobbalzare,quel riccio dagli occhi meravigliosi -nonchè mio migliore amico- l'aveva messa in moto.
«E voi che avevate poca fiducia in me» Harry ci fece una linguaccia.
Io vorrei proprio sapere dove aveva ricavato quella barca:era davvero così ricco da poter permettersela?
«Accipicchia» Louis applaudì.
La barca prese a muoversi lentamente,allontanandosi dalla riva.Sembrava di stare in un film:una barca,i tuoi migliori amici..e poi arrivava la parte brutta,il tuo ex rompipalle.
«La sai guidare?» domandò incredulo Zayn,che si era aggrappato alla porta per non cadere.
«Papà mi ha insegnato da piccolo» spiegò,prendendo a premere qualche pulsante.
«Sarà meglio,non voglio naufragare prima del tempo» annuì preoccupato il moro.
«Zayn,devi stare tranquillo» lo rassicurò Liam.
«Non devi avere paura» andai verso di lui.
«C'ero già io a preoccuparmi per lui»  ringhiò il demente.
«Ma è anche mio amico,posso preoccuparmi pure io per lui» replicai a mia volta.
«Basta,che cazzo» ci fermò Zayn,guardandoci male «se vi sento litigare un'altra volta,vi butto giù dalla barca,sono serio»
Abbassai lo sguardo e rimasi in silenzio,sapevo che se protestavo Zayn mi avrebbe fatto fuori.Liam,pure,se ne stette zitto,grattandosi la testa per evitare di stare fermo.
Raggiunsi Harry,il quale stava al volante che guidava -stranamente- quella barca.
«Quando mi avresti detto di questa?» lo affiancai.
«Credevo che se avessi saputo che avevo perfino una barca,ti avrebbe fatto avvicinare a me solo per i miei soldi» confessò.
Sembrava un Dio greco:aveva un paio di pantaloncini corti di jeans chiari,una maglietta blu dei Ramonesi,un paio di Rayban posati sul naso,il vento gli scompigliava i ricci,facendoli andare da una parte all'altra.
«Ma io non sono la tua migliore amica perchè sei un riccone» ammisi,poggiandomi di fianco al volante.
Si voltò verso di me,riuscivo a vedere i suoi smeraldi brillare sotto le lenti nere degli occhiali.La sua bocca si traformò in sorriso appena abbozzato.
«E non pomicio con te per i soldi,altrimenti passerei per una puttana» continuai,guardandolo ovvia «io sono la tua migliore amica perchè ti voglio bene,non importa quanti soldi hai o quante barche possiedi,non farti più venire in mente certe idee,intesi?» gli accarezzai una guancia.
Nonostante i Rayban gli coprissero gli occhi,una lacrima gli scese dall'occhio destro,andandosi a posare sul mio pollice.Lasciò totalmente il volante e il comando della barca e mi strinse a sè,facendomi inspirare il suo favoloso profumo di Abercrombie&Fitch.
«Ti voglio bene Hel,sempre» mi baciò la fronte.
«Anche io stupido» gli mollai un bacio a fior di labbra.
Mi abbracciò un fianco mentre tornava a guidare la barca con la mano sinistra,guardando alternamente il mare e me.Mi alzai sulle punte per dargli un bacio all'angolo della bocca,che lo fece totalmente scattare verso di me.Mi prese per entrambi i fianchi e si abbassò su di me,posando le sue morbide labbra sulle mie.Affondai una mano nei suoi ricci,facendolo avvicinare ancor di più a me,beandomi di quel momento a dir poco perfetto.
«Pensa a guidare la barca,Helen te la puoi fare dopo!» lo rimproverò Zayn,terrorizzato.
La risata cristallina di Harry si andò a fare spazio nelle mie orecchie,andando poi a far compagnia al rumore del mare.
«Il dovere mi chiama..» ammiccò,facendo il gesto del soldato.
«Vado a vedere che fa Charlotte» esordii,allontanandomi da lì.
Entrai in quella stanzina,che così piccola non era,aveva tutte le comodità possibili -in fondo però,era una barca-:c'era un divanetto di fianco alla parete,una piccola stanzina che a regola doveva essere il bagno,un tavolo rotondo vicino al divanetto,un mini-cucinotto,un mobiletto con una televisione..sembrava davvero una barca somigliante a quella dei film.
Ma dov'era la mia migliore amica?
Louis era seduto sul tavolo,Zayn era appiccicato alla porta e Liam era appoggiato ai fornelli.
«Qualcuno sa dov'è Charlie?» raggiunsi Louis.
«Io penso che si sia rinchiusa in bagno con Horan..» Louis si sfregò le mani contento.
«Pervertito!» gli tirai una pacca sulla spalla.
«Parli proprio tu?» Liam parve svegliarsi dal suo stato di trance.
«Per quanto ancora devi rompere i coglioni?» gli ringhiai contro.
«Pronti per farvi un bagno?» Zayn mise una mano sul petto a Liam.
«Ma è lui che deve sempre metter bocca su tutto!» replicai,incrociando le braccia.
«Se non dicessi cavolate,me ne starei zitto» continuò lui,puntandomi un dito contro.
«Ragazzi,correte!» urlò Harry «devo farvi vedere una cosa»
Smisi quell'inutile discussione con il deficente e andai fuori,accanto al mio migliore amico.
«Guardate che acqua limpida» ci fece notare,indicandola sotto di noi.
«Direi che è l'ora di farsi un bagno» Niall si tolse velocemente la maglia.
Ma da dove cazzo era sbucato?!
«Io sto con l'irlandese» mi tolsi subito dopo i pantaloncini.
«Facciamo a chi si butta prima?» Louis si era praticamente già immerso in acqua.
«Non vale!» protestai,togliendomi a quel punto la maglia e guardandolo dalla barca.
«Com'è?» domandò Charlotte.
«Fredda,ma rinfrescante» commentò,andando un po' più in là per nuotare.
«Perchè sei ancora qua?» Harry mi raggiunse,dandomi una leggera spinta che mi fece perdere l'equilibrio.
Riuscii a mimargli un 'vaffanculo' prima di tuffarmi a candela in acqua.Stetti un po' sott'acqua prima di risalire,per poi buttarmi all'indietro i capelli,come quelli di Zayn che ribattezzai come 'leccata di mucca'.
«Che fate ancora lì sopra?» raggiunsi Louis a nuoto.
Uno alla volta,si gettarono in acqua,tranne Zayn che rimase sulla barca - lui e la fobia dell'acqua,dannazione.
Nuotammo attorno alla barca,giusto per non allontanarci troppo.Louis ed Harry mi avevano fatto un milione di scherzi,si immergevano e mi toccavano i piedi,per poi risalire e urlarmi un 'buh!' seguito poi dalle loro risate.
Se la mia vista non mi ingannava,mi era sembrato di vedere Charlotte e Niall scambiarsi un bacio veloce,forse per paura di essere visti.
«Harry» lo chiamai,nuotando fino a dov'era «hai visto anche tu?»
«Che cosa?» si spostò i ricci bagnati dalla fronte.
«Charlie e Niall..mi sembra che si sono baciati» spiegai,guardandoli.
«E beh?Anche noi ci baciamo,ma non ne fai un dramma» detto questo,mi avvicinò prendendomi per una guancia «tappati il naso» prese aria.
Affondò la testa sott'acqua,accompagnata dalla mia.L'acqua era troppo salata,non ce l'avrei mai fatta ad aprire gli occhi lì sotto,ma non ebbi il tempo di far nulla,dato che sentii delle labbra posarsi sulle mie.
 
«Ti vuoi decidere ad entrare?» lo supplicai l'ennesima volta.
Stavamo nella piscina di casa Styles -si,aveva pure quella- ma la casa era totalmente deserta,i ragazzi se n'erano andati in giro al centro commerciale e ci avevano lasciato l'abitazione libera.
'Potete fare tutte le porcate che volete,ma non in camera mia!' aveva raccomandato il riccio,guardandoci male.
«Ma sto bene qua» protestò lui,sedendosi meglio.
«Okay» borbottai,uscendo dalla piscina.
Andai dietro di lui,per poi spingerlo in acqua,ma perchè era così stupido da non entrare?Lo guardai con un gigno soddisfatto.
«Te ne pentirai» mi prese per un polso e mi fece tuffare in acqua.
«Sei così brusco,alle volte» commentai,aggrappandomi al suo collo.
«Anche tu,sei stata sleale» mise il broncio.
«Sei così lento!» lo guardai ovvia.
«Adesso avrai la tua punizione» mi fece indietreggiare fino al bordo.
Si avvicinò a me baciandomi delicatamente a stampo,poi mi portò con sè sott'acqua,continuando quello che aveva voluto iniziare lì fuori.Era una cosa particolare baciarsi sott'acqua:l'aria ti manca,sia perchè devi trattenere il respiro,sia perchè tutta l'aria che avevi in corpo te la risucchia l'altra persona in questione.
 
Mi gustavo quel momento così magico,che come tanti altri,mi ricordava quel bastardo.Ritornai in superfice riprendendo aria,ero rimasta senza.Sorrisi alla vista del mio migliore amico somigliante ad una scimmietta sexy,infatti gli confessai i miei pensieri,scoppiando a ridere.
«Cosa?» sembrò quasi sbalordito.
«Si,sembri una scimmietta sexy» ribadii io,continuando a ridere.
«Non me la prendo solo per il sexy» mi prese in braccio e mi fece fare una capriola in acqua.
«Io ti faccio i complimenti e tu non mi dici niente?» borbottai,sporgendo in avanti il labbro inferiore.
«Liam ha fatto proprio male a lasciarti» scosse la testa,forse anche lui stava ricordando «sei la più bella di tutte» mi sorrise.
«Accidenti,non me l'aspettavo» rimasi spiazzata.
«Hai le labbra viola,ti conviene risalire» mi consigliò.
«Eh,è tutta colpa tua,che quando mi baci le mordicchi a tuo piacimento» gli diedi un ultimo bacio a fior di labbra e nuotai verso la scaletta della barca,risalendo lì sopra e avvolgendomi in un asciugamano.
«Che freddo» pensai,strofinandomi i capelli ed entrando nella stanza.
«Anche tu qua?» un Liam coperto solo da un costume se ne stava in piedi davanti alla televisione.
«Siamo tutti qua,genio» commentai sarcastica.
«Se mi perseguiti,dimmelo eh» aggiunse lui,cambiando canale.
«Ma vah» mi morsi il labbro.
«Gli altri sono ancora giù?» domandò,alzandosi.
«Tu che dici?Ci siamo solo noi qua» puntualizzai.
«Avranno fame» constatò.
«Vorrà dire che comincerò a fare i panini» realizzai,prendendo dal frigo tutto l'occorrente.
Sentivo lo sguardo di Liam addosso,il che mi metteva tremendamente a disagio.
Perchè doveva guardarmi?
Ero così bella che non riusciva a resistermi?
Sparo cazzate quando sono nervosa.
«Ricordati,che nel mio panino non ci devi mettere..» iniziò lui,sentii la sua voce farsi più vicina.
«L'uovo e la maionese,o metto l'uno,o metto l'altra.Lo so» mi voltai verso il demente e gli sorrisi debolmente,come poteva venirmi a ribadire i suoi gusti dopo due anni?
«Allora te lo ricordi» constatò,venendomi accanto.
«Ne dubitavi?» domandai retorica.
Siamo rimasti in silenzio per più di due minuti,il che è davvero un record,non abbiamo neanche litigato,anzi,mi ha aiutato a preparare i panini per tutto il resto della banda.Io non avrei mai capito cosa passasse per la testa di quel cucchiaio-fobico,nonostante ci provassi.Era più lunatico di una donna con il ciclo mestruale,cambiava idea e modo di pensare con una velocità allucinante.Avevamo discusso tutta la mattina e ora arriva e fa tutto il carino..

 
ATTENZIONE: ANGOLO AUTRICE LUNGO COME UN PAPIRO EGIZIO, PRENDETEVI UN CAFFE' E POI LEGGETELO. (:

RULLO DI TAMBURI PREGO *trrrr*
OOOOOLEEEEE!
HO PUBBLICATO IL CAPITOLO SEDICI, OPPAAAAAA!
Adesso mettete via pistole e coltelli e fate una festa, invece di preparare la guida '30 modi per uccidere Tellie'.
CHE NESSUNA SI ISPIRI A QUESTO TITOLO PER UNA FAN FICTION, HAHAHAH LOL.
Mi dispiace di aver pubblicato così in ritardo, ma ho avuto una serie di impegni che non ho potuto evitare, i quali mi hanno fatto aggiornare solo adesso..
ho potuto aggiornare solo il capitolo della storia su Zayn -c'è il link più in basso- perchè DOVEVO aggiornarla, era da troppo tempo che non mettevo un capitolo.
so che è domenica sera, so che domani c'è scuola -ma io non ci vado :3- e che qualcuna di voi sarà già a letto, 
ma se non pubblicavo adesso, non lo facevo più.
ho il computer fisso posato sul mobiletto, il portatile grande davanti allo schermo del fisso e il portatile piccolo posato davanti alla tastiera del fisso,
quindi immaginatevi in che situazione sto e che movimento contorti devo fare per scrivere, lol 
SOLO IO.
aaaanyway, adesso parlo del capitolo!
è più lungo del precedente -non pensate male,pervertite!- e Helen e Liam litigano ancora, yeee.
Helen ed Harry si sbaciucchiano come due fidanzatini innamorati, anche se innamorati non sono.
Il cucchiaio-fobico è lunatico come nessuno in questo mondo, ed Helen se ne accorge.
E forse forse, per chi sperava nella 'Niotte' -Niall e Charlotte,faccio schifo nel mettere insieme i nomi- succede qualcosa!
Il prossimo capitolo avevo pensato di farlo raccontare interamente a Charlotte: sarà la stessa storia di questo, ma visto dal punto di vista suo, poi penso che il diciottesimo capitolo sarà il continuo della giornata in barca, non so, poi mi organizzo.
sto avendo tantissime idee per delle fan fiction:
la prima, fantastica, dove ci ho buttato dentro varie cose, non posso dirvi a cosa assomiglia altrimenti svelo il mistero, ma a che fare con il sovrannaturale e la magia;è una storia normale,solo con gli elementi citati in precedenza;
la seconda, che sto iniziando a scrivere con delle mie amiche, che parla di tre direttrici di un giornale di moda che devono inizialmente fare un servizio a quei cinque cretini, ma che poi se li ritrovano ovunque;
la terza, una ragazza torna nel paese natale di sua madre dove ci sono i suoi cugini ed incontra un amico di suo cugino, con il quale inizia a fare amicizia.
HO COSI' TANTE IDEE CHE POTREI FARE UN LIBRO, HAHAHA LOL.
sto pensando che, una volta finita questa storia, potrei farla mettere su carta e crearci un libro, seriamente.. vi farò sapere :3
grazie alle meraviglie che hanno recensito il capitolo 16, 
Directioner_Skyfighter, Cemme, lidyaxx, Pamivento,
grazie sul serio, siete davvero importanti.
se vi piace questo capitolo, recensite, sono contenta di sapere che ne pensate.
qui ci sono le altre mie storie.
xx

I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Capitolo 17. ***


Charlotte's pow.
Sapevo che la famiglia di Harry è sempre stata molto agiata,ma non così tanto.Aveva sempre avuto tutto quello che voleva e che si potesse comprare,anche se per lui il denaro non era la cosa più importante.
Nel mio passato da adolescente,ho conosciuto tante persone con tanti 
soldi,tutte con la puzza sotto il naso,ma lui non è mai stato così,non viveva per far sentire gli altri dei poveracci.Ci ha voluto portare al molo,ci voleva far fare un giro per il mare lì vicino.
Il tempo era fortunatamente dalla nostra parte una buona volta,non tirava troppo vento -altrimenti 
saremmo volati via- e c'era un piacevole sole che ci riscaldava,nonostante il pessimo tempo che ogni santo giorno trovavamo in città.
Indossai un costume blu,un paio di converse dello stesso colore -rubate dall'armadio di Helen-,una t-shirt bianca e degli shorts chiari.
«Ti tratti proprio male te eh» commentò Liam.
«Almeno lui tratta male se stesso e non le altre persone» borbottò Helen
«Non è colpa mia se le 'altre persone'» mimò le virgolette con le mani «sono così deficenti»
«Io deficente?Ma sentitelo!Potrei raccontare aneddoti poco divertenti su quanto sei molto più deficente di me» la mia amica si sedette sulla ringhiera,attenta a non cadere all'indietro.
«Non vedo l'ora di sentirli» Liam le andò davanti.
«Eccoli che ricominciano» Niall si portò una mano alla testa,scuotendola.
«Sono due casi persi» commentai,appoggiandomi alla spalla del biondo.
«Forza,andiamo» Zayn prese Liam per un braccio,trascinandolo via.
«Scendi» Harry la fece scendere.
Non era una giornata normale se quei due non si mettevano a litigare,ormai ci avevamo fatto l'abitudine,anche se ogni volta ci spazientivamo.
Ma perchè quei due non capivano che erano fatti l'uno per l'altra e che ancora si amavano?
Si vedeva dai loro occhi 
perennemente arrabbiati nei confronti dell'altro,che c'era ancora amore,solamente i diretti interessati non l'avevano ancora capito.Cominciammo ad entrare nella barca,uno per uno,e sapevo che dietro di me c'era un irlandese a caso che mi guardava divertito - avevo visto il riflesso nell'acqua.
«Che c'è?» domandai,una volta entrata nella stanzina della barca.
«Niente,niente..» si difese «solo che sei davvero carina oggi» confessò,arrossendo un po'.
Avvampai imbarazzata,ogni volta che Niall mi faceva un qualsiasi complimento io andavo in iperventilazione ed era come se nient'altro avesse senso.
«Tu lo sei sempre..» farfugliai,sorridendogli.
Andai esplorando quella mini-casetta mobile,era davvero carina,e conoscendo Harry,ci avrebbe anche potuto vivere.Notai il frigorifero,avevo la gola secca,così presi una bottiglietta d'acqua ed iniziai a bere,seguendo con lo sguardo il biondo.
«E' davvero bella» Helen si girò su se stessa.
«Ma la sai guidare almeno?» Niall si distese su un divanetto.
«Secondo te?» chiese il riccio retorico.
«Equivale ad un no» commentò Louis,facendo ridere Helen,prima di mettersi a parlare con lei.
Niall,dal suo posto,mi guardava dai piedi alla testa con quei suoi meravigliosi occhi azzurri che mi facevano tanta invidia,nonostante avessi quasi il suo stesso colore.Mi metteva quasi a disagio tutta quell'attenzione,solo perchè non riuscivo a capire cosa gli passasse per la testa.Distolsi lo sguardo e mi voltai,guardando verso il volante,Harry era alle prese con la chiave,girandola nel cruscotto.
Subito dopo,si sentì 
un rombo improvviso,che mi fece sobbalzare.
«E voi che avevate poca fiducia in me» Harry ci fece una linguaccia.
«Accipicchia» Louis applaudì.
La barca prese a muoversi lentamente,allontanandosi dalla riva.
Sembrava di stare in un film:una barca,i tuoi migliori amici,e il ragazzo di cui 
sei follemente innamorata.
«La sai guidare?» domandò incredulo Zayn,che si era aggrappato alla porta per non cadere.
«Papà mi ha insegnato da piccolo» spiegò,prendendo a premere qualche pulsante.
«Sarà meglio,non voglio naufragare prima del tempo» annuì preoccupato il moro.
«Zayn,devi stare tranquillo» lo rassicurò Liam.
«Non devi avere paura» Helen lo affiancò.
«C'ero già io a preoccuparmi per lui»  protestò il castano.
«Ma è anche mio amico,posso preoccuparmi pure io per lui» replicò lei.
«Basta,che cazzo» Zayn gli mandò un'occhiataccia «se vi sento litigare un'altra volta,vi butto giù dalla barca,sono serio»
«Ma sono sempre a litigare quei due,non se ne può più» Niall mi venne accanto.
«Che ci vuoi fare,le relazioni tra ex sono difficili» ammisi,guardandoli andare in due parti diverse.
«Noi non litigheremo mai così,vero Charlie?» rivolse il suo sguardo verso di me.
«Certo che no,Nialler» lo rassicurai,arruffandogli i capelli.
«Non posso averti così vicina senza neanche poterti baciare» sussurrò al mio orecchio,sorprendendomi.
Mi prese per il polso e mi trascinò dietro di lui,entrando in quel piccolo bagno cui era dotata la barca,chiudendo silenziosamente la porta.Non ebbi neanche il tempo di dire niente che si fiondò sulle mie labbra,senza spiegazioni nè motivazioni:l'ha fatto e basta.
Credo che ha compiuto 
quello che io mi ero promessa di fare da tempo,ma che non avevo mai fatto perchè mi mancava il coraggio.
Chiusi gli occhi per godermi quel 
momento magico,portai una mano sulla sua guancia e l'altra sotto la sua maglia,stuzzicandogli leggermente gli addominali con la punta delle dita.
Insinuò la lingua nella mia bocca,toccando la mia,spiaccicando -letteralmente- il suo corpo sul mio,mettendomi con la schiena al 
muro.Mordicchiai leggermente il suo labbro inferiore,ricevendo come risposta un mugolio.
«Non sapevo avessi così tanto desiderio nascosto di sbattermi al muro» ironizzai,mentre metteva le sue mani bollenti dietro la mia schiena.
«Oh,non sai quanto..» risalì su fino al gancetto del reggiseno.
Ci mise un po' per capire il meccanismo,per quanto potesse essere meraviglioso Niall era proprio stupido,proprio come tutti i ragazzi.Una volta che riuscì a sganciarlo,ci introdusse una mano,come se si fosse aperta una porta per il Paradiso.Portò una mano sul mio seno sinistro,stringendolo appena,facendomi scappare un gemito.
«Anche tu hai del desiderio nascosto,a quanto pare..» sussurrò al mio orecchio.
«Devi fare l'ironico proprio ora?» lo rimproverai,mentre continuava ad infondermi piacere.
Buttai la testa all'indietro,appoggiandola alla parete,Niall cominciò poi a lasciarmi baci infuocati lungo tutto il collo.Se voleva farmi impazzire,ci stava riuscendo alla grande.Portai una mia mano sul bottone dei suoi pantaloni,posando le dita sulla cerniera,sentendo quanto si stava trattenendo.
Si bloccò un secondo,lasciandosi andare ad un sospiro rumoroso.Sapevo che quello era il suo punto 'proibito',per così dire,per 
quale ragazzo non lo era?Sganciai il bottone e successivamente abbassai la cerniera lentamente,vedendo a quel punto quanto mi desiderasse.
«Wow» mi lasciai sfuggire,non appena vidi il suo amichetto.
«Che ti aspettavi,scusa?» borbottò quasi infastidito.
«Ssh» lo zitti,ripoggiando le mie labbra sulle sue.
Misi le mani sul suo petto e lo spinsi contro la parete parallela alla nostra,prendendo il controllo della situazione.Sovrastai il suo corpo con il mio,andando ad intrufolare la mia mano curiosa sopra il tessuto dei suoi boxer.
«Qualcuno sa dov'è Charlie?» sentii la voce di Helen in lontananza.
«Merda» imprecò il biondo.
«Ci rifacciamo più tardi,intesi?» gli promisi,lasciandogli un ultimo bacio a fior di labbra.
«Mmh,interessante» mugugnò malizioso.
«Ragazzi,correte!» urlò Harry «devo farvi vedere una cosa»
«Usciamo» esordì lui.
«Devi agganciarmi il reggiseno» gli ricordai,voltandomi di schiena «lo hai slacciato,adesso fai il contrario» alzai la maglia.
Passò le dita bollenti lungo la mia pelle fino ad arrivare ai gancetti,che riunì senza particolare difficoltà - strano.
«Bravo Nialler» gli sorrisi.
Abbassò lentamente la maniglia,muovendo la testa a destra e a sinistra,probabilmente per vedere se ci fosse qualcuno,e mi fece cenno di uscire.Ci avviammo lentamente verso l'esterno,dove tutti gli altri stavano a guardare l'acqua limpida del mare.
«Guardate che acqua limpida» ci fece notare Harry,indicandola sotto di noi.
«Direi che è l'ora di farsi un bagno» Niall si tolse velocemente la maglia.
«Io sto con l'irlandese» Helen si tolse i pantaloncini.
«Facciamo a chi si butta prima?» Louis si era praticamente già immerso in acqua.
«Non vale!» protestò la mia migliore amica.
«Com'è?» domandai.
«Fredda,ma rinfrescante» commentò Louis,andando un po' più in là per nuotare.
«Perchè sei ancora qua?» Harry la spinse giù in acqua.
La guardai scendere,mentre mandava a quel paese il riccio,poi risalì,portandosi i capelli indietro,che somigliavano a quelli di Zayn quando si metteva un chilo di gel e se li tirava indietro.
«Che fate ancora lì sopra?» chiese la mora,avviandosi verso l'altro.
Non me lo feci ripetere che mi tolsi tutti gli indumenti,gettandoli in un angolo remoto della barca,sotto lo sguardo vigile dell'irlandese.
«Non ti vuoi buttare?» gli domandai,con aria di sfida.
«Al contrario» si tolse anche i pantaloni,guardandomi.
«E allora muoviti» mi tuffai a candela.
Riemersi,trovandomi a due millimetri la sua faccia contenta che mi guardava divertita.
«Prendimi se ci riesci» lo sfidai,andando a nuotare dove erano anche gli altri.
Muovevo braccia e piedi velocemente,ogni tanto mi voltavo per vedere dove fosse,e notavo con piacere che mi stava seguendo,andando ogni tanto sott'acqua.Ad un certo punto,mi sentii afferrare un piede e andai sotto,per poi trovarmelo di nuovo vicino.
«Ti ho preso,adesso voglio il mio premio» affermò contento,avvicinandomi per i fianchi.
«Qua?Davanti a tutti?» chiesi preoccupata.
«Non ci vedrà nessuno» si avvicinò con la fronte.
Mi guardai attorno per vedere se ci guardava qualcuno,poi posai le mie labbra sulle sue per un semplice e casto bacio a stampo.
«Era così difficile?» mi guardò ovvio.
«Con te è tutto facile» confessai,arrossendo.
«Guarda,Harry ed Helen non si fanno problemi» mi indicò i due ricci che si stavano baciando,come le altre volte.
Ripresi a nuotare lentamente,seguita da Niall,e andai verso Louis,con cui nuotammo un po' più in là.
Il biondo mi mandava delle occhiate e 
qualche occhiolino,e fortuna che l'altro non si accorgeva di niente.
Io gli rivolgevo un sorriso,mandandogli un bacio volante,il meno rumoroso 
possibile.
Finalmente sapevo che era quello che desideravo.


 
Here I am!
eccoloo cc:
finalmente ho pubblicato anche questo, sono cosi fiera di me stessa, lol
oggi sono stata a casa, e ho avuto più tempo per continuarlo, dato che non era poi così impegnativo da scrivere e ci stavo lavorando già da un po'.
stasera vado a vedere Breaking Dawn parte 2 con dei miei amici, e dovrei pubblicare -se ce la faccio- il capitolo successivo della mia storia con Zayn 'Solo una sfida', ci spero.
inizierò un'altra storia, rossa, con Cemme, la mia migliore amica, appena la pubblichiamo ve lo farò sapere (:
alloooora,
la parte hot fra Charlotte e Niall c'è, contente? :3
finalmente si può sentire il punto di vista di Charlie sull'amore che prova per l'irlandese, e anche sul rapporto fra quei due deficenti di Helen e Liam.
il prossimo capitolo ovviamente non è pronto, che vi aspettavate? lol
spero di poterlo continuare al più presto, e spero di farmi venire qualche idea, perchè non so se continuare il giorno in barca -o meglio,la sera dello stesso giorno- o andare avanti con il giorno dopo.
nella lista rimangono dieci cose da fare, e il conto alla rovescia alla fine della storia comincia, che tristezza.
grazie a voi meraviglie, voi che seguite la mia storia,
senza di voi non ce la farei.
Pamivento, Horan93, Directioner_Skyfighter, LouisTomlinsonPenis.
xx



I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Capitolo 18. ***


Capitolo scritto durante una noiosa serata su un quaderno deformato e mezzo rotto.
 
 
A volte sembrava che,a vederli da fuori,fossero dei ragazzi seri e responsabili,mentre altre sembrava che avessero perfino il cervello più piccolo di un neonato.Erano cocciuti,e quando si impuntavano su qualcosa era difficile smuoverli.
Io e Liam avevamo finito di preparare i panini 
-strano ma vero-,ed ero uscita a chiamare gli altri per avvertirli del pranzo pronto:Niall non se l'era fatto ripetere due volte e si era praticamente fiondato sulla barca,Charlie aveva scosso la testa e mi aveva sorriso,seguendo il biondo,mentre i testardi di Louis ed Harry non accennavano ad obbedire ai miei ordini.
Sì,perchè io impartivo loro ordini,dato che dovevo fargli da mamma.
«Forza,salite» li invitai con un cenno della mano.
«No» protestò Louis.
«Vogliamo stare ancora un po' in acqua» replicò Harry.
«Sono 45 minuti che ci siete» feci notare loro «e avete le labbra viola»
«Quelle ce le avrebbe anche dopo i tuoi morsi» puntualizzò il castano.
«Ecco,allora vedi di convincere il tuo amico che se non sale,le labbra viola non gliele faccio più» minacciai,incrociando le braccia.
Sapevo che non avrebbe potuto rifiutare.
«Perchè non entri e me le fai qui in acqua?» chiese malizioso.
«Perchè sono già asciutta,e poi lo sai che i baci sott'acqua non li sopporto» spiegai,guardando il riccio.
«Oh,andiamo!Solo perchè hai fatto qualcosa con Liam,non significa che devi odiarla tutta la vita,altrimenti non dovresti fare niente!» scherzò Harry.
Quella frase era tutto fuorchè uno scherzo:mi aveva ferita,e di solito cose riguardanti l'argomento 'Liam' evita di raccontarle,perchè sa che potrei starci male,ma stavolta sembrava che quasi non gli interessasse.
«Amico..» Louis gli tirò un'occhiataccia,come a fargli notare la stronzata che aveva sparato.
«Merda,che cazzo ho detto» imprecò il riccio,correndo verso la scaletta per risalire.
Io ero rimasta in stato di trance,osservando un punto indefinito davanti a me,anche se non lo stavo realmente osservando,la mia attenzione era rivolta ad altro.
'Solo perchè hai fatto qualcosa con Liam,non significa che devi odiarla tutta la vita' mi ripetevo.
Harry,in qualità di mio migliore amico,sapeva tutto sulla mia ormai passata relazione con il demente,gli raccontavo tutto -o quasi- ed è per questo che sapeva anche del bacio sott'acqua.
Gli occhi mi si stavano cominciando ad appannare,avevo le lacrime che chiedevano di 
scendere,ma gli negavo questa richiesta.
«Hel..» sussurrò lui,una volta salito.
Portai lo sguardo verso la sua figura perfetta e bagnata,le goccioline d'acqua gli cadevano copiosamente dai ricci e dal petto,andando a renderlo ancora più sexy.
«Hel,mi dispiace..»sussurrò,portando una mano sulla mia guancia,titubante.
Lo guardai,stavolta puntai i miei banali occhi versi nei suoi smeraldi cambia colore,ai quali non sapevo resistere.
Mi scese,purtroppo,una 
bastarda che ogni volta mi tradiva e faceva scendere tutte le altre,le quali facevano crollare la mia aria da persona forte.
«Scusami,davvero,non volevo dire quella frase..non ci ho pensato minimamente» continuò,poggiando anche l'altra mano sulla mia guancia.
«E' meglio se vi lascio soli..dico agli altri che possono già iniziare a mangiare» Louis si asciugò i capelli con l'asciugamano,entrando dentro la stanza chiudendo la porta.
«Ho esagerato,lo so,me ne sono pentito subito e me ne sto pentendo adesso.Scusami davvero,ho parlato senza riflettere come faccio di solito,sono un coglione,lo so» cominciò a gesticolare e a dare di matto.
Era davvero buffo:per una maledetta frase stava sclerando in tutte le lingue del mondo.Sospirai e sorrisi a quanto stava facendo,portandomi i capelli da un'altra parte.
«Hey» lo fermai,si voltò improvvisamente verso di me e aspettò la mia successiva frase «sarebbe anche l'ora di calmarsi,non credi?»
«Per favore,perdonami» mi accolse fra le sue braccia stringendomi,come se potessi andare via.
«Stai tranquillo» lo rassicurai «ti è scappata,non ci hai fatto caso,fine della storia»
«Grazie..» mi posò un bacio sulla fronte «lo sai,non sono perfetto,sono impulsivo,agisco e non penso alle conseguenze»
«Come quando ti sei messo con la Flack?» domandai ironica,ricordando quando si mise con nonna Caroline.
Mi guardò strano,spalancando gli occhi.
«Adesso siamo pari» gli spiegai,stringendolo a mia volta.
«Me lo meritavo» ammise,ridendo «ti voglio bene»
«Anche io,stupido Harold» risposi,accarezzandogli la schiena.
«Mmh,te lo concedo» intrecciò la sua mano con la mia.
«Che ne dici,entriamo?Altrimenti Nialler si finisce tutto» proposi,indicando i ragazzi nella stanzina.
Entrammo dentro e fortunatamente l'irlandese ingordo con lo stomaco senza fondo aveva divorato solo i tre panini che gli avevamo preparato.
«Chiarito?» mi chiese Charlie,facendomi spazio di fianco a lei.
«Sisi,lo sai,io e lui non riusciamo ad essere arrabbiati per più di tanto» spiegai,addentando il sandwich.
Sicuramente anche Harry stava riferendo pari pari a me,quello che ci eravamo detti a Louis.
«Mica come Helen e Liam!» disse ad un po' troppa alta voce il castano,tappandosi la bocca subito dopo.
«Cosa?» si voltò il deficente.
«No,dicevo..» farfugliò Louis,pentendosene subito.
«Ma com'è che voi due dite una stronzata dopo l'altra?» li ripresi,rivolgendomi ad Harry e Louis,cercando di deviare l'argomento.
«Nono,ora aspetti un secondo» mi fermò Liam «che voglio sapere che cosa stava dicendo»
«Perchè ti interessa tanto qualcosa che parla di noi,scusa?E poi,da quando?Ti saresti dovuto interessare prima» sbottai,bevendo un po' d'acqua per calmarmi.
«Da quanto,anche tu,ti interessi di questi argomenti?» chiese ironico.
«Io l'ho sempre fatto,se non ti ricordi» gli rammentai,osservando gli altri che ci guardavano attenti.
«E ovviamente,io non mi sono mai interessato a noi,certo come no» iroinzzò,guardandomi ovvio.
«Ehm..» feci finta di pensarci «no,non l'hai mai fatto»
«Ragazzi,scusate,sarebbe meglio che andaste fuori a risolvere i vostri problemi» propose Zayn «è da stamattina che litigate,e non ne possiamo più»
«Mi scuso in anticipo per le parole e gli urli che sentirete» mi affrettai a dire «e anche per tutto il casino che vi abbiamo creato»
Mi alzai velocemente dal tavolo e uscii fuori,Liam dietro di me sbuffò e borbottò qualcosa di incomprensibile.
«Sentiamo,quando ti sei interessato a noi?Voglio proprio vedere se trovi qualche ricordo nel tuo cervellino bacato» lo invitai a parlare.
«Scherzi?» chiuse con cura la porta «sono sempre stato interessato alla nostra storia»
«Così interessato che hai preferito uscire con il tuo merdoso gruppo di amici» mi appoggiai alla righiera
«Oh,andiamo,anche tu uscivi con il tuo gruppo di amici,nel quale c'era anche Josh,per di più,e altri ragazzi di cui non mi sono mai fidato,e ti ho ripetuto più volte che non mi piaceva che uscivi con loro» ricordò lui,arruffandosi i capelli.
«Sì,ma io dividevo il mio tempo in modo che ci rientrassi anche tu,perchè eri la persona più importante che avevo.Per colpa della tua infondata gelosia,ho perso pure qualche amicizia,solo per farti contento,perchè se eri felice tu,di conseguenza lo ero anch'io» gli rammentai,cercando di evitare il suo sguardo «ma ogni volta che ti dicevo che loro non mi piacevano,non mi hai mai ascoltato,hai sempre fatto di testa tua»
«Anche tu eri la persona più importante che avevo,quella che più amavo,il mio punto di riferimento,ma tu non puoi sceglere con chi devo uscire» mi affiancò.
Se devo essere sincera,quelle parole avevano moss il 50% di me,la parte ancora coinvolta nel passato,perchè io quelle parole le aspettavo da tempo.
E proprio ora che ci siamo lasciati me le vieni a dire,coglione?
«E allora he diritto hai avuto a farmi allontanare da Josh?Mi sono distaccata da lui perchè mi hai rotto i coglioni in una maniera assurda» urlai incazzata.
«Ma dai,lui non era nemmeno tuo amico!L'hai conosciuto via facebook,vi siete visti qualche volta e ci provava anche,nonostante tu fossi fidanzata» mi fece notare,cercando di mettere il discorso a suo favore.
«E se io avessi voluto lasciarti perchè volevo stare con lui?Non avevi nessun diritto ad interrompere la nostra amicizia» continuai,la rabbia  si stava impossessando di me.
«Ho evitato una catastrofe» annunciò fiero,guardandosi le scarpe
«Catastrofe un cazzo,mi hai lasciato tu» alzai nuovamente la voce.
«No,dicevo» balbettò «saremmo durati di meno,se Josh fosse rimasto in mezzo»
«E secondo te,io ti avrei lasciato per uno come lui,dopo tutto quello che abbiamo passato e dopo tutta la fatica che ho fatto per averti!?» domandai retorica.
«No,direi di no» constatò,ridendo.
Risi anch'io,perchè finalmente l'aveva capito.
«E comunque,io sono sempre stato tuo,non hai mai dovuto lottare per fermi tuo.Noi eravamo destinati a stare insieme,lo sapevano tutti,tranne noi» spiegò,con lo sguardo rivolto verso di m.e
Quando voleva,sapeva essere davvero dolce,sapeva tirar fuori le parole giuste al momento giusto.
Sapeva rassicurarti,riusciva a leggerti 
dentro,in un modo o in un altro capiva di cosa avevi bisogno.
Solo che,capitavano anche le volte in cui è uno stronzo tremendo.
«Si,ma come eravamo destinati a stare insieme,lo eravamo anche per lasciarci» dissi,altrimenti a quest'ora staremmo ancora insieme.
«Lo so,ma è successo per quella cosa che tu..» cominciò a spiegare.
«Mi dispiace interrompervi ma Helen,c'è tua madre al telefono» Harry fece capolino dalla stanza,agitando il mio cellulare in una mano.
«Ne riparliamo dopo,okay?» promisi a Liam,prima di andare nella direzione del riccio «pronto?»
Presi il telefono e mi allontanai nuovamente,sia da Harry che da Liam,e andai verso il volante.
«Helen,sei tu?» domandò una voce dall'altro capo telefonico.
«Chi vuoi che sia mamma?» risposi retorica.
«Sì okay,sei tu» rise -volevo solo sapere come stavi,tutto qua»
«Io tutto bene mamma,tu?» mi arricciai una ciocca
«Salutamela» mi ordinò Liam.
Scossi la testa e gli feci una linguaccia,voltandomi dalla parte opposta.
«Sì,anche io tutto bene,solo che in questa casa c'è silenzio» ironizzò.
«Come sei simpatica» cantilenai.
«Salutamela!» continuò lui.
«Mamma,Liam mi sta rompendo l'anima,dice che ti saluta» sospirai rumorosamente.
Misi il vivavoce,così da far sentire pure lui.
«Mamma,ho messo il vivavoce,ti sente anche Liam» la avvertii.
«Salutalo anche da parte mia,e digli che dovremmo andare a cena fuori insieme una di queste sere» mi sta prendendo per il culo.
Ci guardammo imbarazzati,ma come gli venivano certe idee a mia madre?Io la mando da uno psicologo,perchè veramente,ne ha bisogno.
«Io non credo sia una buona idea..» tentai,mordendomi il labbro.
«Oh,ma sì invece!E' proprio una bellissima idea!Liam,perchè non porti anche i tuoi genitori e le tue sorelle?Almeno facciamo una di quelle cene che facevamo tempo fa» continuò la sua argomentazione più convinta che mai.
Spalancai gli occhi e poi mi voltai verso Liam,il quale si girò nello stesso momento in cui lo feci io,e mi guardò come a cercare una risposta.
«Certo Angie,solo che Ruth e Nicola sono in Germania,quindi verremo solo io e i miei genitori» la informò il castano.
«Oh,non importa,verranno un'altra volta.Facciamo una cosa,andiamo domani,dato che il padre di Helen torna da lavoro,almeno così siamo in sei precisi» aggiunse poi.
«Sicuro,adesso li chiamo» Liam si allontanò ed entrò nella stanza,probabilmente per prendere il cellulare,ed io tolsi il vivavoce.
«Mamma,mi spiegheresti gentilmente che cazzo ti è saltato in mente?» sbraitai,allontanandomi il più possibile dalla porticina.
«Eddai Hel,è tanto che non vedo i suoi genitori» cercò di convincermi.
«Se volevi vedere i suoi,potevi evitare di coinvolgermi in questa faccenda» la rimproverai.
In certi momenti,non capivo chi era la madre e la figlia,dato che quella che faceva stronzate era lei,e non io.
«Helen,ci saresti entrata in mezzo in ogni caso,e poi è tanto che non lo rivedo,potrai resistere per una sera?In fondo,ci stai convivendo da un bel po'.Ho voglia di rivedere Karen,dopo la vostra rottura non sono più riuscita a vederla.Fallo per me,dopo tutti i salti mortali che hai fatto fare a me e a tuo padre per vederlo anche solo cinque minuti quando stavate insieme» sfoderò la sua carta vincente,ero costretta ad accettare.
«Che sia la prima e l'ultima volta» mi raccomandai.
«Certo,certo» mi diede falsamente ragione «adesso ti lascio,devo finire le faccende domestiche,ciao tesoro» mi salutò.
Cacciai il telefono in tasca e mi misi a guardare il cielo e l'acqua in alternanza:ma perchè mia madre doveva sempre fare l'opposto di quello che volevo?
Adesso ci mancava soltanto la cena con la famiglia Payne.L'unica speranza che mi rimaneva,era quella che i genitori di lui avessero altri 
impegni.Entrai nella stanzina,e trovai tutti ancora a sedere a tavola.
«Helen,i miei genitori domani sera sono liberi,adesso mia madre chiama la tua per decidere il posto per domani sera» mi informò.
Se è un incubo,vi prego svegliatemi,e se è uno scherzo,ditemelo subito,perchè sono intenzionata a suicidarmi.

 
Yuhuu!
sono très très puntual! (sono una francese nata)
mi meraviglio di me stessa, :')
martedì sera, mentre guardavo Spiderman uno, ho avuto sotto mano un quaderno ed una penna, e l'illuminazione è arrivata neanche fosse l'apparizione dell'Arcangelo Gabriele.
ho iniziato a scrivere e poi mi sono fatta prendere totalmente, fino ad arrivare a dieci pagine piene di questo capitolo.
poi oggi mi sono messa a ricopiarlo e mi sono spallata perchè non finivo più di voltare le pagine, lol
se va bene, e se l'illuminazione mi fa visita un'altra volta, ci sta che in questo week-end ve ne posto un altro, ma non prometto nulla, ci spero c:
questo capitolo mi piace particolarmente, Liam ed Helen litigano e adoro quando devo scrivere queste scene (:
non so se è venuta bene, so solo che mi piace da morire, e spero anche a voi.
non ho molto da dire 'sta volta, ringrazio voi, 
_ehygomez, ZoomIntoMe94, Directioner_Skyfighter
che avete recensito il capitolo 17, grazie davvero.
xx


I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)
 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Capitolo 19. ***


Zayn stava sclerando per la seconda volta a causa dei suoi capelli e della lista di Harry.
No ma dico,perchè devi torturare quel povero 
ragazzo,Styles?
E a proposito di Harry,dopo che Liam aveva fatto quell'annuncio mi aveva trascinato nuovamente fuori e mi aveva fatto 
confessare tutto,dato che loro dall'interno non avevano sentito niente.
Tornando a Zayn,stava correndo come un forsennato per la casa,al fine di non farsi prendere dal riccio,da Niall o da Louis.Il prossimo punto prevedeva una sistematina ai capelli del moro,a nostro piacimento,e ovviamente a lui non stava bene - e gli davo anche ragione.
«Ti faccio causa,Styles!» urlò quest'ultimo,superando il divano.
«Eddai Zay» lo pregò Louis,correndogli dietro.
«Me li volete rovinare?» piagnucolò il moro.
«Ma non facciamo niente di che» lo rassicurò Niall.
«Avete detto lo stesso quando mi avete sprecato i prodotti per capelli» si ricordò,saltando una poltrona.
«Ma che centra,te li puoi semplicemente ricomprare» gli rispose ovvio Harry.
«No,i miei capelli non si toccano,non me li taglierete mai» si impuntò.
«Ma ricresceranno!» gli promise il biondo,beccandosi un'occhiataccia.
«No,non ne voglio sapere» concluse lì il discorso,incrociando le braccia.
«Ma perchè devi torturare questo povero ragazzo?» andai in difesa di Zayn.
«Non è che stai dalla loro parte e vieni da me apposta per farmi bloccare,bastarda?» mi guardò male.
«No Zay,stavolta sto con te sul serio» promisi,mettendomi una mano sul cuore.
«Ma così le mie trenta cose da fare prima di partire,saranno solo ventinove» il riccio fece labbruccio.
«Devi necessariamente tagliarglieli?» domandai,facendomi venire in mente una mezza idea.
«No,ma a me è venuto in mente quello,così..» spiegò,grattandosi la testa.
«Io invece ho avuto un'idea migliore» alzai lo sguardo,facendo un mezzo sorriso.
«Mi fai paura» ammise Louis.
«Che..che vuoi fare?» balbettò Zayn.
«Qualcuno mi accompagna al supermercato?» chiesi,salendo al piano di sopra.
Entrai in camera mia e afferrai la borsa,uscendo poi di corsa e scontrandomi contro qualcuno,finendo con il sedere a terra.
«Ma che..?» mi domandai,massaggiandomi.
«Helen» Niall mi aiutò a rialzarmi.
«Ti sei fatto male?» chiesi preoccupata.
«No,e tu piuttosto?» mi sistemò i capelli.
«Un po' il sedere ammaccato» ironizzai.
«Harry sarà felice di massaggartelo» mi fece una linguaccia e scappò in un'altra stanza.
Scossi la testa e scesi giù,prendendo le chiavi del mio motorino dal portachiavi.
«Vengo io» Louis sorrise contento.
«Ci vediamo dopo!» li salutai.

Liam's pow.
Stiracchiai le braccia alzandomi con il busto,posai la testa sul muro,tenendo ancora gli occhi chiusi.Li stropicciai lentamente con le mani,sbadigliando e mettendomi una mano davanti alla bocca.Mi strofinai un po' i capelli,poi mi voltai verso destra e intravidi il calendario.
«Merda,oggi c'è la cena con Helen!» esclamai,spalancando gli occhi.
«E com'è che io non ne so niente?» domandò Niall,incrociando le braccia.
«E te che cazzo ci fai qua?» urlai impaurito,schizzando in ginocchio.
«Ero venuto a svegliarti,ma mi hai risparmiato la fatica» spiegò,stringendosi nelle spalle.
«Ah,okay» mi limitai a dire.
«Ora io e te parliamo,dato che mi hai nascosto qualcosa» si sedette sul letto,aspettando una mia frase.
«Quando ieri eravamo fuori a discutere,sua madre ha invitato me e i miei a cena fuori,così facciamo una di quelle cene di famiglia come ai vecchi tempi» spiegai,ricordando vagamente la conversazione.
«E il problema qual è?» intuì lui.
«Dovrò fingere che vada tutto bene,quando è tutto il contrario» ammisi «sai,noi ci odiamo»
«O forse nascondete il vostro amore dietro l'odio» ipotizzò,agitando una mano.
«Sei pazzo o cosa?» mi alzai in piedi «noi..noi non ci amiamo più.La nostra storia è conclusa dal febbraio scorso»
«E allora perchè litigate sempre?Perchè in ogni discussione tirate sempre fuori lo stesso argomento,ovvero quello della vostra relazione?Liam,svegliati!Qui tutti l'abbiamo capito tutti che vi amate ancora,tranne che voi due!» Niall sembrava più convinto che mai.
«Ma lei mi ha tradito cazzo,mi ha fatto cornuto!» urlai,buttandomi a terra.
«Come tradito,scusa?» il biondo sembrava non capire.
«Si,mi ha tradito quella bastarda!» sbraitai,coprendomi la faccia con le mani.
 
Ero alla gelateria con i miei amici,ero spaparanzato sulla verde sedia di plastica sistemata apposta lì fuori,accanto ad altre dieci.
Un mio amico,Alex,teneva in mano una sigaretta,dondolando la sua ragazza sulle gambe;Mark aveva occupato un'altra sedia con i piedi,facendo vedere una foto a Max;Andrew faceva ascoltare una canzone a Christian;Julia e Noemi parlavano per conto loro.
Avevo -come al solito- discusso per l'ennesima volta con Helen,e per non pensarci -inutile- osservavo le varie macchine passare lungo la strada.
«Oh Liam,che succede?Sembri pensieroso» notò Alex,buttando fuori il fumo.
«Non succede niente,stavo solo pensando a Helen» ammisi,guardandomi le scarpe.
«Ancora?No sul serio Liam,parliamoci chiaro» mi fece cenno di alzarmi e andammo un po' più in là,dove gli altri non potevano sentirci «Liam,tu quella la devi lasciare.Ma l'hai vista com'è?A me,al solo pensiero che tu l'hai baciata,vengono i brividi» commentò schifato.
«Ma non è vero..» cercai di replicare.
Alex era quel tipo di persona a cui piaceva essere a controllo di tutto,essere il capo del gruppo,diceva sempre quello che pensava su di te o altre questioni,e riusciva anche a convincerti di qualcosa.
«Mi meraviglio che tu non l'abbia ancora lasciata,eppure te l'ho ripetuto un centinaio di volte.Ogni volta che esci con noi,stai sempre a pensare a quella» spiegò ancora,aspirando poi dalla sigaretta.
«Io non è che ti dico di lasciare Emily,però.Perchè tu dovresti dare ordini a me su ciò che devo o non devo fare?» mi stava facendo leggermente alterare:come si permetteva?
«Amico,io lo dico per il tuo bene» si bloccò per un secondo «e poi,quella là,non è la tua amata ragazza?» indicò un punto davanti e lontano da me.
Quella ragazza sembrava Helen,anche se non ero del tutto sicuro,data la lontananza.Era in compagnia di un altro ragazzo,e stavano parlando tranquillamente,nonostante la vicinanza,che era notevolmente ridotta.
«A me non sembra lei..» osservai,grattandomi la testa.
«Prova a chiamarla al cellulare,per vedere se è lei» mi propose.
«Okay» tirai fuori il cellulare e composi il suo numero,aspettando che rispondesse.
«Pronto?» la ragazza lontana da me rispose al telefono.
«Hel..che combini?» le domandai,restando sul vago.
«Niente di che,sono a casa,sto al pc» mi rispose «e tu?»
«Io sono in giro con..Zayn» Alex mi aveva sussurrato di non dirle che ero con lui.
«Salutamelo appena puoi.Liam..credo che dovremmo parlare,io e te» il suo tono si fece serio.
«Credo anch'io» le dissi,con tono fermo «adesso devo andare,io e Zayn andiamo a comprare una nuova marmitta»
«Ciao..ci risentiamo» mi salutò,riattaccando.
La ragazza misteriosa somigliante alla mia riattaccò,buttandosi poi tra le braccia di quel ragazzo di fronte a lei.La ragazza,si sporse in avanti per baciarlo,lasciandomi totalmente a bocca aperta.
«Adesso hai un buon motivo per lasciarla» mi ricordò Alex,che nel frattempo era rimasto accanto a me.
Voltai le spalle a quella scena disgustosa e cominciai a camminare velocemente,per poi prendere il mio casco integrale e schizzai sul motorino,girando le chiavi nel cruscotto,per poi partire,infischiandome del limite di velocità.
 
«Credo di non capire..» si morse un labbro.
«E invece hai capito benissimo» dissi a labbra strette.
«Scusami Liam,ma Helen non mi sembra un tipo che tradisce» si alzò pure lui,venendo accanto a me.
«E invece si,ti ricordi qualche anno fa,quando stette con quel Lawrance,lo tradì?» gli rammentai,poggiando la testa sul letto.
«Lo tradì perchè non le interessava più,e poi era il suo primo ragazzo,si era fatta troppo prendere» spiegò «non ti avrebbe mai potuto tradire,ti amava come non ha mai amato nessuno»
Chiusi gli occhi,riflettendo sulle parole di Niall,le quali anche lei,nel corso di varie litigate,mi aveva ripetutamente detto.
Alzai nuovamente la testa sotto lo sguardo vigile del biondo,e mi ci sfregai le mani sopra,come a svegliarmi - anche se in realtà,avevo bisogno di farlo,avevo aperto gli occhi da qualche minuto.Sbuffai osservando un punto davanti a me,sentendo gli occhi pizzicare.
Perchè ogni volta che ci ripensavo,mi faceva quell'effetto?
Fortunatamente,succedeva soltanto quando ripensavo a quel giorno,perchè inizialmente,capitava anche ogni qualvolta la incontravo da qualche parte:la vedevo,anche solo per un secondo,e scappavo via,rintanandomi da qualche parte con la testa fra le mani.
L'irlandese,vedendomi pensieroso,pensò bene di agire:mi posò un braccio attorno alle spalle,e con l'altro mi avvicinò a sè,stringendomi.Avevo bisogno di un abbraccio,di conforto,e nessuno più di Niall,in quel momento,poteva darmelo.
«Nessuno sa di questa cosa» confessai a bassa voce.
«Quindi..» sembrò pensare «quello che hai detto a noi sul motivo per cui vi siete lasciati,non è vero?»
«Cinquanta e cinquanta» risposi,alzando lo sguardo «è vero,litigavamo sempre,ma è anche per questo che ho deciso di farlo»
«Helen sa che l'hai vista?» mi accarezzò i capelli.
«No..e quel giorno ha avuto anche il coraggio di dirmi che era a casa sua» mi ricordai «che stronza»
Niall sembrò avere un colloquio interiore con sè stesso,perchè lo vedevo davvero pensieroso,e sapevo che c'era qualcosa che non gli tornava,in tutto quel discorso,e in verità,non tornava nemmeno a me.
«Scusa,ma devo fare una cosa» si affrettò a dire,alzandosi e piombando fuori dalla mia stanza.
'Che gli sarà mai preso' pensai,alzandomi da terra.
Decisi di indossare qualcosa per scendere giù,presi un paio di jeans corti,una maglietta della Hollister e un paio di Converse bianche.Scesi al piano inferiore,trovando la casa stranamente silenziosa.
Zayn ed Harry erano sdraiati sul divano a guardare la televisione e Niall uscì dalla cucina con un pacchetto di biscotti.
«Va' a parlare con Charlie,è in cucina» mi propose,tra un biscotto e un altro.
Eseguii gli ordini ed entrai nella stanza,trovandoci la ragazza,intenta a preparare qualcosa per il pranzo - credo.
«Liam,te l'h detto Niall che devo parlarti?» annuii alla domanda «siediti»
Le obbedii e mi sedetti,tirando le ginocchia al petto.
«Niall mi ha detto che avete parlato» iniziò «mi ha detto solo l'argomento,non la vera e propria conversazione»
«Mmh» la intimai ad andare avanti.
«E mi ha detto una cosa in particolare..» si sedette accanto a me.
«Già me la immagino» borbottai.
«Il giorno che tu ed Helen vi siete lasciati,lei era a casa da sola.Non appena le è arrivato il tuo messaggio,mi ha chiamato,ed era disperata.Sono arrivata di corsa a casa sua e stava piangendo» spiegò,sistemandosi i capelli.
«E questo dovrebbe farmi stare meglio?» scossi la testa e mi alzai,facendo strascicare la sedia in terra.
Avrei chiesto scusa a Charlotte più tardi,non era di certo colpa sua,mi aveva solo detto la sua verità.
La sua verità..
Che fosse quella davvero la verità?
Io ed Helen raccontavamo due verità completamente diverse,e qual era quella giusta?
Mi sentii piombare addosso qualcosa,che mi fece perdere l'equilibro facendomi cadere a terra.

Helen's pow.
Entrai di corsa in casa,ma per sbaglio,piombai addosso a quel citrullo del mio ex.
Ma non poteva scegliere un altro posto per stare impalato a pensare alle sue cavolate?
Il sacchettino che tenevo in mano era andato verso il divano,Liam era spalmato sul pavimento e io lo ero su di lui.Inizialmente,entrambi non capimmo la situazione,poi realizzammo ciò che era successo.
Alzai lo sguardo come a cercare conferma,e trovai il suo:così confortante,così sicuro,così perfettamente mio.
Quello sguardo che era puntato sempre su di me e che non si azzardava a guardare altre ragazze.
«Hel,te oggi non hai equilibrio» mi prese in giro Nialler.
Mi rialzai di scatto,andando a recuperare il sacchettino,dissi a Zayn di aspettarmi nel bagno al piano di sotto e andai un secondo su a posare la roba.Una volta uscita,incontrai nuovamente lui.
«Scusa» balbettai,riferendomi a prima.
«Oh no,tranquilla» si appoggiò al muro.
«Senti Liam,riguardo a stasera» iniziai il discorso «cerchiamo di non discutere»
Sembrò quasi pensarci.
«Sì,credo sia la soluzione migliore» mi diede ragione una buona volta.
«Insomma,siamo con i nostri genitori..sarebbe leggermente inopportuno litigare,non credi?» cercai di essere il più ovvia possibile.
«Mi è sembrato inopportuno anche il fatto che tu mi abbia tradito» si voltò verso di me.
Il suo sguardo era cambiato:non era più quello sguardo dolce,quegli occhi color miele che trasmettevano sicurezza,tranquillità,oh no.
Quegli occhi mi guardavano come se volessero uccidermi,trafiggermi con una lancia in pieno cuore per farmi capire cosa si provava ad essere feriti.
Ma feriti come?
Non era lui che aveva ferito me?



 
Sono precisa come un orologio svizzero, amatemi (:
hahaha, no scherzo dai 
però, fatto sta che ho pubblicato il capitolo 19, yay!
ci lavoravo da un po', non sapevo come mettere insieme tutte le idee che avevo, poi ho avuto l'illuminazione, di questi tempi mi capitano spesso.
durante le ore di noia a scuola ci pensavo a cosa scrivere, ed ecco il risultato.
quando lo scrivevo, ho fatto un po' di cambiamenti, perchè la prima parte di Helen all'inizio l'avevo scritta, poi l'avevo tolta perchè volevo metterla in un altro capitolo, poi invece ho deciso di lasciarlo, che macello D:
questo è un capitolo molto importante, sia per lo svolgimento della storia, sia per me, dato che questo capitolo significa molto, mi sono anche commossa nello scriverlo: quello che dice Alex a Liam riguardo Helen, ovvero quando la offende, è profondamente ispirato ad esperienza personale, per questo motivo ci tengo particolarmente.
questo capitolo è importante per la storia perchè finalmente -direi- si scopre quello che Liam cercava di dire ad Helen nel capitolo precedente! Rimembrate?


«Si,ma come eravamo destinati a stare insieme,lo eravamo anche per lasciarci» dissi,altrimenti a quest'ora staremmo ancora insieme.
«Lo so,ma è successo per quella cosa che tu..» cominciò a spiegare.

si scopre così che Helen lo ha tradito. Sarà vero? Secondo voi?
volevo metterci tutta la litigata fra i due, ma siccome mi stavo accorgendo che stavo scrivendo senza fermarmi, allora ho preferito inserirla nel prossimo, così da prolungare notevolmente la storia che, tra un po', giungerà al termine.
ringrazio voi, 
_ehygomez, Cemme, Directioner_Skyfighter
che mi state dietro ogni volta. (:
credo che il capitolo venti -oddio, già al venti, ancora non ci credo- lo pubblicherò prima di quanto mi aspetti..cioè, almeno spero, perchè ho davvero tantissimo da studiare la prossima settimana..ho il compito di spagnolo,latino,inglese e storia.. se avete un arma da suicidio, passatemela.
much love, xx



I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Capitolo 20. ***


«Non ti seguo» mi sistemai i capelli a destra.
«Fai pure la finta tonta,adesso?» mi chiese retorico «so cos'hai fatto»
«E cos'ho fatto?Sentiamo,sono curiosa» ma che minchia aveva nel cervello?Due scatole vuote?Un cricetino su una ruota in prognosi riservata?Il deserto?
«Con me non puoi fingere» sussurrò ad un centimetro da me.
«Ma fingere cosa?Liam,sei pazzo per caso?» mi allontanai,andando al centro del corridoio.
«Per tanto sono stato in silenzio,adesso che ne ho l'occasione posso finalmente dirti tutto» mi raggiunse,posizionandosi davanti a me.
«Io continuo a non capire» incrociai le braccia.
«Dato che fai finta di non ricordare,te lo dico io» mi faceva quasi paura «io non ti ho lasciata solo perchè litigavamo,ma perchè la signorina non si ricorda che mi ha tradito con un ragazzo,il 26 febbraio,il giorno stesso della nostra rottura»
Io?Tradire?Lui?Mi sta prendendo in giro?
«Liam,se mi stai prendendo per il culo,avvertimi,così mi organizzo» scossi la testa «ma che hai nel cervello,segatura?»
«Ah,mi offendi anche?Ma che faccia tosta» allargò le braccia per poi posarle lungo il busto.
«Io ti amavo,come non ho mai fatto con nessuno.Ho capito con te il vero significato di 'amore',ho perso la verginità con te.Come puoi minimamente pensare che io sia stata capace di tradirti?Devi esserti bevuto il cervello,se pensi questo di me» cercai di superarlo per scendere al piano inferiore,ma non me lo permise,bloccandomi per un braccio.
«Oh certo,ovviamente!Se mi amavi così tanto,non mi tradivi» continuò,spingendomi contro il muro.
«Chi ti ha messo in testa queste idee?» domandai arrabbiata,poi mi venne in mente «chi è stato?Anzi no,credo di saperlo:che cazzo ti hanno detto i tuoi amici di merda,eh?» le lacrime chiedevano di scendere.
«Mi hanno solamente aperto gli occhi» si limitò a dire,senza lasciare il mio braccio.
«E tu hai voluto credere a loro invece che alla tua ragazza?» alzai lo sguardo per puntarlo nel suo,facendogli vedere cosa mi stava facendo.
Dolore.Fisico e emotivo.Il braccio me lo stingeva un po' troppo forte,aveva sempre avuto una forza smisurata.
Mi stava accusando di 
averlo tradito,come poteva?
E poi,aveva pure tradito la mia fiducia.
«Ti ho visto con i miei occhi,baciarti con un altro ragazzo» mi spiegò,stringendo ancor di più il braccio.
«Liam,mi fai male..» sussurrai.
«Te ne stavi a pomiciare con quello» ringhiò tra i denti,aumentando la presa.
«Come fai ad essere sicuro che ero io quella che hai visto?» chiesi,cercando di concentrarmi di più sulla conversazione che sul dolore.
«Eri tu,ne sono sicuro» disse convinto.
«C'è stato qualcosa che ti ha fatto capire che ero io?» ma com'è che non capiva che non avevo fatto niente?
«Lo sapevo e basta» continuò.
«Se mi hai riconosciuto per i capelli ricci,mi dispiace informarti che mi ero fatta la piastra quella mattina,dato che la sera ci sarebbe stato il compleanno di tuo cugino,al quale non sono andata,ricordi?» gli rammentai,posando la mia mano destra su quella sul mio braccio.
Abbassò lo sguardo,mordendosi un labbro.
Finalmente si era reso conto della gran stronzata che aveva sparato!
«Come faccio a sapere che dici la verità?» si riprese,riprendendo la solita stronzaggine.
«Eh,allora vaffanculo!Sì perchè hai scelto di credere a quel pezzo di merda di Alex,perchè è lui che ti ha condizionato tutte le volte,dicendoti di lasciarmi e cose varie.Che credi,che non lo sappia tutte le volte in cui mi ha smerdata,invogliandoti a troncare la relazione?Tu invece non sai di tutte le volte che io ho pianto per questo,tutte le notti che passavo in bianco a pensare al fatto che tu avresti potuto lasciarmi da un momento ad un altro perchè ti facevi prendere troppo dalle sue parole» gli dissi,alzando un po' la voce «e lasciami il braccio,che mi stai facendo male,cazzo!» urlai,facendo cadere due lacrime.
«No,tu non te ne vai finchè non mi hai detto la verità» aggiunse,stringendo un altro po'.
«E questa la fottuta verità,Liam!Io non ti ho mai tradito!Se non ci vuoi credere,è un problema tuo!Se quell'idiota ti ha rigirato il cervello,non posso farci niente» mollai finalmente la presa e corsi giù,lasciandomelo alle spalle.
Scesi le scale di corsa,non diedi spiegazioni a nessuno,presi il casco e le chiavi e mi fiondai fuori,chiudendo la porta con una forza inaspettata.
Una volta che mi misi il casco,notai il notevole segno rosso sul braccio sinistro,provocato dalla morsa incontrollabile della mano di 
Liam.
Faceva male il giusto,mai però paragonabile al male che avevo dentro.Partii immediatamente,e vidi dallo specchietto retrovisore Harry 
che era uscito fuori -sicuramente per chiedere spiegazioni- con una faccia perplessa.
Cercavo di non andare contro il codice della strada mentre 
correvo per le strade,e avevo una meta precisa in mente.
Sapevo che lui sarebbe stato lì,c'era fisso,non aveva mai un cazzo da 
fare;usciva di mattina,di pomeriggio e di sera,e quello era il ritrovo suo e del suo gruppo merdoso.Lasciai il motorino lì davanti alla gelateria,mi tolsi il casco e vidi lo stronzo:stava ridendo con qualche suo amico di merda.Andai verso la sua direzione,attirando l'attenzione di tutti.
«Ti posso parlare?» gli domandai,guardandolo.
«Se ti dicessi di no,che faresti?» mi chiese il bastardo.
Sapevo,inoltre,che andando lì da lui sarebbe stato come un suicidio.
Aveva il suo gruppo a difenderlo,mentre io ero una sola,e difendevo me 
stessa.
Se lo avrei accusato di qualcosa,avrebbe smentito,e con lui anche gli altri.
«Non me ne importerebbe un cazzo,ti parlerei lo stesso» spostai il peso su una gamba.
«Vabbè,forza» si alzò dalla sedia con fare arrogante,guardò due dei suoi amici e gli bisbigliò qualcosa che non riuscii a capire,poi mi fece cenno di seguirlo «insomma,che vuoi?»
Andammo in una stradina con molte casette tutte in fila,presi segretamente il telefono e attivai il registratore.
«Io che voglio?Sei tu che hai voluto rovinarmi la vita,dovrei chiederlo io a te» mi stavo alterando.
«Oh,ce l'hai con me per la storia di Liam?» mi rinfacciò.
«Che cazzo gli hai detto?» lo guardai fisso negli occhi.
«Non so di che parli» fece finta di non capire,sorridendo.
«Non far finta di non capire,lo sai benissimo» mi fermai,incrociando le braccia.
«Mmh,gli ho detto quello che volevo» mi rispose il cretino.
«No,gli hai detto una cazzata» mi morsi un labbro.
«Si,possibile» guardò dietro di me.
«Sei così stronzo» lo offesi.
«E allora?A chi vuoi che creda,a me o a te?Sapevo bene che quella non eri tu,ma almeno così si sarebbe deciso a lasciarti» finalmente confessò ciò che mi volevo sentir dire.
«Non è una questione sul lasciarmi o meno,ma tu gli hai fatto credere una cosa che non era vera.Perchè sei venuto a rompermi i coglioni?» stavamo tornando indietro.
«Non è colpa mia se quello si lascia convincere con due paroline alla cazzo.E' divertente rovinarti la vita» si strinse nelle spalle.
«Ah,quindi sarebbe un divertimento?Spero che schianti» sibilai a denti stretti,riprendendo il telefono in mano e stoppando la registrazione.
«Un divertimento sarebbe questo» si voltò di scatto e mi fece aderire la schiena ad un muretto di una casa.
Teneva le mani ai lati della mia testa,sopra alle spalle,avvicinandosi sempre di più e spingendo il suo corpo sul mio.Abbassò il viso e prese a lasciare dei viscidi baci sul mio collo,facendo scorrere una mano lungo tutto il mio busto,per poi farla arrivare sulla mia coscia,prendendo ad accarezzarla prepotentemente.
Avevo paura,quello era un maniaco che mi stava pure antipatico,era pazzo,e per di più 
fidanzato.
Cercavo di liberarmi,ma ogni tentativo era invano.La mano si stava intrufolando sotto il tessuto dei pantaloncini,e un senso di 
terrore si stava impossessando di me.Chiusi gli occhi,aspettandomi il peggio.
«Lasciala stare» urlò una voce alla mia destra.
Non sentii più il corpo di Alex sul mio nè le sue mani sul mio corpo,e ringraziai Dio per avermi graziato.
Mi accasciai a terra,portandomi le 
ginocchia al petto e le mani sulla faccia.
Chi era il mio salvatore?
Non avrei saputo dirlo,ma lo avrei ringraziato,anche se fosse stato..
«Len,tutto okay?» Liam.
Alzai lo sguardo,incontrando quegli occhi che avevano cambiato le emozioni che trasmettevano così tante volte in un solo giorno:preoccupazione,paura,questo mi dicevano adesso.
Annuii debolmente,poi mi porse una mano,che accettai per rialzarmi.Una volta in 
piedi,mi ritrovai nella stretta delle sue braccia,le quali mi stringevano al suo muscoloso corpo.
Una mano mi stringeva a lui,dato che era 
poggiata sulla mia schiena,l'altra era occupata ad accarezzarmi i capelli.
Mi cullava come se fossi una piccola bambina indifesa.
Sentivo 
il battito del suo cuore,accellerato,e il suo respiro affannato,i quali mi stavano facendo capire che avesse corso.Notai con la coda dell'occhio,Alex che si teneva le mani sul naso,ed esse erano leggermente sporche di sangue:che gli aveva tirato un pugno per me?
«Forza,andiamo via» mi propose,staccandosi leggermente.
«No,tu non vai da nessuna parte,stronzo!» urlò Alex,alzandosi da terra e cercando di tirare un pugno a Liam.
Io li guardavo impaurita,avevo una paura matta che Liam si potesse far male.Quest'ultimo bloccò il braccio di Alex e lo spintonò un metro più in là,facendogli perdere l'equilibrio.
Ne approfittammo per correre via di lì,arrivando al mio motorino.Mi misi in fretta e furia il casco,diedi le 
chiavi a Liam -il quale voleva assolutamente guidare- e mise in moto,partendo il più velocemente possibile.
«Non finisce qui,bastardo» urlò Alex,barcollante.
Tutto quello che mi interessava era essere scappata via da lì,non mi importava se dovevo ringraziare Liam dopo tutte le offese che ci eravamo tirati dietro.Guidava stranamente piano,forse stava cercando di calmarsi pure lui.
Io tenevo ancora gli occhi chiusi,e le braccia intorno alla vita 
di lui,intrecciando le mie mani.La mia testa era appoggiata sulla sua schiena,e stavo ancora ripensando a quello che era appena successo.
«Len,guarda che siamo arrivati» mi sussurrò,girandosi appena.
Mi staccai imbarazzata da lui,scendendo dal motorino e entrando subito in casa.Avevo lo sguardo di tutti puntato addosso,tutti avevano in fronte un punto interrogativo.

Liam's pow.
Mi sentivo quasi un eroe.Avevo sentito la porta sbattersi violentemente dopo che Helen era scappata via da me,e sapevo esattamente dov'era andata.Si sarebbe cacciata in un enorme guaio,stratosferico.
Non poteva andare a discutere con Alex da sola,sarebbe stata la sua rovina.Forse 
sarebbe tornata a casa con un occhio nero -o forse anche con tutti e due-,piena di lividi e qualche ferita qua e là,o peggio,poteva essere stata violentata.
Io lo conoscevo Alex,sapevo com'era fatto,e quando si parlava di farsi le ragazze,era il primo della lista.
Se le faceva tutte,nonostante 
fosse fidanzato da più di un anno con una ragazza più piccola di lui di un anno.
E con Helen non avrebbe fatto eccezioni,nonostante le stesse 
sulle scatole e dicesse che fosse orrenda:a lui non importava,sarebbe stata un altro nome sulla sua lista delle ragazze fatte.
Scesi velocemente 
per le scale e iniziai a correre verso la gelateria,immaginavo che il suo gruppo era lì,e quando la vidi in quella stradina con Alex,mi prese male.Corsi ancor più velocemente e gli tirai un pugno sul naso,preoccupandomi poi di Helen.Era terrorizzata,era rannicchiata su se stessa e sentivo il dovere di proteggerla.
«Ragazzi,Helen ha bisogno di stare da sola» li avvertii,mentre la diretta interessata saliva al piano superiore.
Mi guardarono tutti strano,come a dire 'perchè sai cos'ha?'.
Sembrava strano che fossi stato io a salvarla,solitamente non mi sarebbe 
importato,ma quando si trattava di Alex o qualsiasi altra persona di quel giro,c'era da preoccuparsi seriamente.Una volta che lei salì,me ne andai in cucina per prendere un bicchiere d'acqua,e mi immaginavo la montagna di domande che mi avrebbero fatto una volta tornato in salotto.
«Liam,ci spiegheresti gentilmente..?» Charlotte mi guardava con aria interrogativa.
«E' andata a parlare con Alex» iniziai,sperando che capissero.
«Alex?Se voleva suicidarsi,poteva trovare un altro modo» commentò Zayn,alzandosi dalla poltrona.
«Sono arrivato in tempo,altrimenti..» deglutii.
«Altrimenti..cosa?» chiese titubante Louis.
«Alex l'avrebbe violentata,se non fossi arrivato io» spiegai finalmente.
«Io quello lo denuncio» sbottò Harry «come minchia si permette?»
«Calmo,riccio» Niall gli fece cenno di abbassare la cresta.
«Lo so,anche io sono incazzato quanto voi.Fortunatamente gli ho tirato un pugno,così da destabilizzarlo per qualche secondo.Non so cosa sarebbe successo,se io non l'avessi raggiunta» mi sedetti a terra.
«Quella ragazza è un incosciente» aggiunse Charlie,torturandosi i capelli.
«Fottutissimo orgoglio di Helen» il riccio scosse la testa.
«E fottuta la sua voglia di scoprire la verità» commentai,prendendo il telefono in mano.
Charlie era nel panico,proprio come gli altri,ma Louis cercava di rassicurarli ricordando loro il fatto che Helen era qua ormai,e che fortunatamente non aveva subito niente.Io non ci facevo più caso ai loro discorsi,pensavo per conto mio e scrivevo un messaggio.
'Mamma,Helen si è sentita male,rimandiamo la cena a domani,credo sia più adatto.Avverti i suoi genitori' scrissi a mia madre.
Non era il giorno più adatto per andare a cena fuori,Helen aveva bisogno di stare per i cavoli suoi a pensare -o piangere- in casa.Non credo che ce l'avrebbe fatta a stare con i suoi genitori e i miei sorridendo come sempre.
'Ho rimandato la cena.Ho detto che stai male,reggi il gioco' inviai poi a lei,andare in camera sua sarebbe stata una pessima idea.
'Grazie..poi finiamo di parlare' mi rispose subito.
In un momento come questo,lei pensava al fatto che dovevamo parlare?
Aveva una forza incredibile,riusciva a riprendersi subito nonostante le 
succedessero disastri.
Chissà cosa aveva ancora da dirmi.


 
cioè, io voglio una statua.
ho aggiornato a distanza di pochissimo, mi sento un mito.
sono le una e mezza della notte, ho un sonno che mi travolge, sono stata a un compleanno e sono stata sotto la pioggia per metà serata, ho i piedi freddissimi e le dita che assomigliano a due ghiaccioli, e gli occhi mi si stanno chiudendo.
ho iniziato a scrivere talmente velocemente questo capitolo che ho deciso di pubblicarlo subito adesso.
non scrivo più niente, ho tanto tanto sonno, ringrazierò tutte voi nel prossimo angolo autrice, dato che sto crollando.
buona domenica, xx

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Capitolo 21. ***


Un saluto a quella ritardata della mia amica Carlotta, che si è decisa 
finalmente a leggere questa storia, dopo tanto tempo che gliel'ho chiesto.


Helen's pow.
Ero abbastanza sconvolta:non capita tutti i giorni di essere quasi violentata.Mi ero rinchiusa in camera,una volta che arrivai a casa,e di lì non mi ero mossa dalla mattina del giorno stesso,fino alla mattina del giorno dopo.Non avevo la forza necessaria di fare niente,era come se fossi diventata un vegetale.
Certo,non mi era successo niente fortunatamente,ma 
l'evento mi aveva scosso.
 
Corsi in camera e chiusi la porta,poi scivolai con la schiena lungo di essa e arrivai a sedere a terra,rannicchiata su me stessa.
Ero terrorizzata al solo ricordo di ciò che mi era appena 
successo,non ci potevo neancora credere.
Delle lacrime amare presero a scendere solcando le mie guance,senza neanche me ne accorgessi.
Perchè quel cretino di Alex aveva 
compiuto quel gesto?
Non sapevo darmi una risposta logica,perchè in lui non c'era niente nè di logico,nè di sensato.Mi alzai per prendere un pacchetto di fazzoletti al fine di 
asciugarmi quelle bastarde che ogni volta mi tradivano,e mi sdraiai sul letto.Mi misi le mani dietro la testa,alzai un ginocchio e guardai il soffitto.
Come aveva fatto Liam a capire 
dov'ero andata?
Ero davvero così prevedibile?
O forse era lui,che mi conosceva così bene?
Di certo,l'avrei ringraziato infinitamente,nonostante tutti i precedenti litigi.Sarebbe stato 
strano dirgli 'grazie',perchè non mi hai mai dato un motivo per ringraziarlo.Non mi aspettavo proprio che venisse,men che meno che venisse proprio lui,la persona a cui interessa meno di me.
Era stato strano come vedevo nei suoi occhi preoccupazione nei miei confronti,visto che negli ultimi giorni ho visto solo disinteresse.
Il modo in cui mi aveva difesa,il 
modo in cui mi aveva protetta,mi aveva fatto tornare ai vecchi tempi,quelli in cui ero il suo unico pensiero fisso;inoltre,mi aveva fatto riflettere,senza mai arrivare ad una conclusione,soltanto ad una domanda:perchè?
Perchè l'aveva fatto?
Poteva semplicemente rimanersene in casa,chiuso in bagno a pensare a quale risposta avrebbe potuto darmi 
nella discussione antecedente,e invece aveva fatto una corsa da casa fino alla gelateria per salvarmi,nonostante non fosse neanche il suo compito.
Che avesse messo da parte 
l'orgoglio?
Anche se quella,non era una faccenda di orgoglio o quant'altro,lì c'ero in gioco io.
Avevo una montagna di domande e neanche una risposta,avevo solo compiuto quello per 
cui ero andata a parlare con Alex:scoprire che aveva detto a Liam.Avevo registrato tutto,dall'inizio alla fine,e avevo finalmente una prova concreta che Liam aveva creduto per sette mesi ad una grandissima cavolata.
Chiusi gli occhi,e le uniche cose che vidi furono il brutto viso di Alex e subito dopo gli occhi di Liam,seguiti dalla sua mano che stringeva la 
mia mentre mi rialzavo.
Sembrava come una favola:il principe azzurro che veniva a salvare la sua principessa dall'antagonista,e poi avrebbero vissuto felici e contenti..ma il nostro 
finale,non era di certo quello:il principe azzurro salvò la principessa,la riportò a casa,e ci continuò a litigare.
Morfeo,poi,decise che i miei pensieri dovessero cessare almeno per quel momento,e mi accolse fra le sue braccia,facendomi addormentare per un tempo indeterminato.
Era 
incredibile come potessi dormire anche in una situazione come quella,stare troppo con dei dormiglioni come i ragazzi mi stava facendo,piano piano,diventare come loro.
O forse 
erano state tutte quelle emozioni provate una dopo l'altra che mi avevano distrutto?
Aprii gli occhi soltanto in tarda serata,dato che il cielo stava lentamente diventando di un color 
arancio.Erano le sette ormai passate -così diceva il mio telefono-,e dei ragazzi non avevo notizie,nonostante stessero al piano di sotto.Non sapevo che avevano fatto,se avevano parlato di cosa era successo -molto probabile-,se avevano provato a cercarmi.
Solo Liam,mi aveva mandato un messaggio,salvandomi la serata.
Oltre ad avermi salvato,mi aveva 
parato il culo con i miei genitori,quella era proprio una giornata fuori dal comune.Ma,in ogni caso,avremmo finito di parlare,anche perchè doveva sapere quello che aveva fatto il suo caro amico Alex.
Mi alzai cautamente -il mio equilibrio era precario ogni volta che mi alzavo dopo una dormita dal letto- e mi diressi in bagno,ancora con il cellulare in 
tasca,socchiudendo la porta dietro di me.Aprii l'acqua della doccia e aspettai che venisse tiepida,sentendola ogni tanto.
Una volta raggiunta la temperatura da me desiderata,mi tolsi 
velocemente i vestiti lasciandoli a terra,presi un'asciugamano e la appoggiai sul lavandino di fianco al telefono,per poi entrare nella doccia,e lasciare che l'acqua scivolasse lungo il mio corpo.
L'acqua stava portando via l'impronta di Alex su di me,o almeno,la portava via dal mio corpo,perchè dentro di me ci sarebbe rimasta sempre.Mi passai le mani bagnate 
sul viso,come a risvegliarmi da quei brutti pensieri.
«Pensavo fossi in camera» la sua voce risuonò nella stanza.
«Avevo bisogno di una doccia.Anche tu lo fai,quando hai bisogno di pensare» mi passai il bagnoschiuma alla vaniglia sulle braccia.
«Sai che hai rischiato grosso,oggi?» mi chiese,chiudendo la porta.
«Me ne sono accorta» ironizzai quasi «ma tu non volevi credermi,e volevo delle prove concrete»
«E' colpa mia se tu stavi quasi per essere violentata da quell'imbecille» sibilò.
Come poteva minimamente pensarlo?Non gli sarebbero mica venuti i sensi di colpa?
«Scherzi?» tirai fuori la testa dalla doccia,guardandolo.
Era appoggiato al lavandino,voltato verso le piastrelle azzurre della doccia,con le braccia conserte e lo sguardo assente.
«E' grazie a te se non è successo niente» gli ricordai.
Si voltò nella mia direzione,guardandomi con sguardo colpevole.Non aveva fatto proprio niente,non era colpa sua.
Mi aveva salvata,non gli bastava?
«Se fossi arrivato prima..» continuò.
«Smettila di attribuirti colpe che non sono tue» lo brontolai «se aspetti due minuti,possiamo parlare faccia a faccia,invece che faccia e doccia»
Annuì,abbozzando un sorriso,mentre io ritornavo sotto l'acqua.Mi sciacquai un'ultima volta mandando via il sapone dai miei capelli e dal mio corpo e chiusi l'acqua,strizzando la mia folta chioma -somigliante a quella di un leone- con le mani.Chiesi a Liam di passarmi l'asciugamano,e me la allungò coprendosi gli occhi con la mano libera.
Non era la prima volta 
che mi vedeva sotto la doccia o che mi vedeva nuda,però credo che avesse fatto un gesto azzeccato.Mi avvolsi l'asciugamano attorno al corpo,legandola sotto le ascelle e uscendo finalmente di lì,sotto lo sguardo imbarazzato del castano.
Presi un altro asciugamano e mi tamponai i capelli,posizionandomi davanti allo specchio.
«Se non fosse stato per te,io non sarei neanche così serena» non ero per niente serena,ma lo sarei stata ancor meno se sarebbe successo qualcosa.
«Lo dici solo per farmi contento,perchè in fondo lo sai anche tu che è tutta colpa mia» si incolpò ancora.
«Liam,guardami» gli presi il viso tra le mani «non è colpa tua,assolutamente.Perchè non lo capisci?E' colpa di Alex»
«Ma..» cercò di controbattere,ritrovandosi a fare un gran respiro.
«Vedi?Non sai neanche tu come replicare,perchè è colpa sua» lo rassicurai «e a proposito,voglio farti ascoltare una cosa»
«Non mi sembra il momento di sentire una nuova canzone» osservò,guardandomi ovvia.
«Non è una canzone» lo zittii,facendo partire la registrazione.
Ascoltò ogni singola parola con attenzione,le sue orecchie erano ben dritte verso il cellulare,e una volta conclusa,tenne lo sguardo basso.
Sbattè le palbebre più volte,forse non ci 
credeva neanche lui,forse aveva finalmente capito di aver sbagliato.
«Non posso crederci..» sussurrò.
«Questa è la pura verità.Adesso non puoi fare altro che crederci,e metterti l'anima in pace» conclusi,uscendo dal bagno.
 
Decisi poi,di alzarmi dal letto e vestirmi con una tuta estiva,per poi scendere giù e aggiungere la parola 'fatto' al precedente punto della lista di Harry.
«Hel» Niall si accorse di me,facendo girare tutti.
Erano seduti sul divano -Niall,Charlotte,Harry e Zayn- e sulle poltrone -Liam e Louis-,lasciarono perdere Mtv e si concentrarono sulla mia figura che scendeva le scale.
«Sentite,non voglio essere io quella che ha rovintato l'ultima settimana di permanenza qua di Harry.Voglio concludere quella fotutta lista,anche se ho paura di sapere cosa ci sia scritto dopo.E adesso,voglio completare quella cosa che dovevamo fare ieri,per la sfortuna di Zayn» spiegai,appoggiandomi alla ringhiera della scala.
Mi guardarono leggermente perplessi,non si rendevano conto che io ero uscita dalla mia camera -che svolgeva il ruolo di una prigione- ed ero lì davanti a loro.Harry mi rivolse un enorme sorriso,si alzò di scatto dal divano e mi venne ad abbracciare.
«Dove avete messo il sacchettino?» domandai,mentre il riccio mi cingeva le spalle con un suo braccio.
«Nel mobiletto del bagno» mi informò lui «aspetta che lo vado a prendere»
«Io ancora non so cosa c'è lì dentro.Sono i miei capelli che verranno maltrattati,dovrei sapere almeno cosa mi accadrà» piagnucolò Zayn.
«Certo,lo saprai non appena entriamo in bagno,io e te soltanto» chiarii «vedrete la mia opera una volta finita»
«Ci lasci la sorpresa a dopo eh» capì Louis,alzandosi per andare in cucina.
«Già» presi il sacchetto dalle mani di Harry che nel frattempo era arrivato «andiamo Zay»
«Dove?» chiese spaesato il riccio.
«Ah,tu eri di là» mi ricordai «vado in bagno a cambiare i suoi capelli,ma nessuno può entrare»
«Buon lavoro» mi stampò un bacio sulla fronte.
«E non fate porcate» si raccomandò Louis,uscendo dalla cucina.
«Ti ricordo che non sono Harry» borbottò il moro.
«Se non state zitti,vi trucido» li minacciai «oppure vi metto contro un Horan a digiuno e vi faccio travestire da ciambelle»
Niall mi guardò sorpreso,dato che era stato chiamato in causa,Louis mimò di chiudersi la bocca con una cerniera e Zayn si strinse nelle spalle,finalmente ero riuscita a zittirli.Salimmo nel bagno del piano di sopra,dato che lì c'erano anche tutte le mie spazzole e i miei prodotti per capelli.
Lo feci sedere sul bordo della vasca -quel bagno aveva sia la 
doccia che la vasca- e tirai fuori la scatola dal sacchetto,infilandomi il guanto di plastica e prendendo ad agitare la bottiglietta.
«Se ti dico che non so cos'è,mi picchi?» domandò titubante.
«E' un tubetto di colore per capelli,ho scelto un biondo» risposi,ricontrollando la scatola.
«Non vorrai mica tingerli?» chiese sorpreso.
«No Zay,ci faccio il sugo e lo do alla gatta di Harry al posto delle scatolette» risposi ironica «cosa vuoi che ci faccia,secondo te?!»
Controllai che il liquido fosse al punto giusto,che si fosse uniformato anche con l'aggiunta dell'acqua messa poco prima e presi il pennellino.Mi avvicinai a Zayn e gli feci alzare la testa,in modo che potessi lavorare meglio.Presi a spennellare la parte destra della sua cresta -fortuna che se l'era fatta-,passandoci il pennellino più e più volte,dato che colorare i capelli neri era sempre più difficile di colorare quelli chiari,altrimenti il colore non si sarebbe visto.
«Hel?» mi chiamò.
«Sì?»
«E'..è tutto okay?» mi guardò negli occhi.
«Sì,perchè?Sei preoccupato che la tua povera cresta possa fare una brutta fine?» ironizzai.
«No,mi fido,ma mi riferivo a ieri..» spiegò,e io fui costretta a fermarmi «Liam ci ha raccontato»
«Immaginavo» annuii.
«Ma non per farsi i fatti tuoi,solo che ci voleva informare dell'accaduto» iniziò «per qualsiasi cosa,anche minima,io sono qua,se hai bisogno di sfogarti,sulla mia spalla potrai 
piangere,se vuoi»
Ero felice che Zayn si era preoccupato per me,negli ultimi tempi ci sono stata poco -causa Liam- e non ho avuto l'occasione di ricordarmi di quanto sia un amico fantastico.Lo guardai,abbozzando un sorriso,mentre gli occhi mi diventavano solamente un po' lucidi.Mi buttai a capofitto fra le sue braccia,stando attenta a non farlo cadere dentro la vasca,anche perchè non avrebbe saputo come uscirne.
«Grazie» gli sussurrai,mentre lo stringevo.
«Ma ti pare» mi lasciò un bacio sulla guancia «ma quanto ci mette questo coso ad asciugarsi?» spezzò il momento dolce.
«Mezz'ora a partire da adesso» misi il cronometro sul cellulare.
«Mezz'ora!?Oh Dio,mi sentirò male» scosse la testa «e che facciamo per mezz'ora?»
«Non so,tu che vuoi fare?» mi sedetti di fianco a lui.
«Parliamo,dato che abbiamo tante cose da dirci» decise,voltandosi verso di me.
«Mmh,di cosa vuoi parlare?» domandai «ah no,lo so:Liam»
«Azzeccato» mi diede ragione «ieri non abbiamo sentito niente della litigata»
«Oh sì certo,come no» lo guardai ovvia.
«Okay,abbiamo sentito tutto» si grattò vicino all'orecchio «ma poi tu ieri hai urlato di lasciarti il braccio..»
«Me lo aveva preso e lo stringeva,talmente forte da farmi venire un segno rosso parecchio evidente» gli feci vedere il braccio sinistro,sul quale si poteva notare ancora un alone rosso.
«Non era mai stato così violento» osservò lui.
«Eh,lo so» aggiunsi.
«Però,dato l'argomento,posso capire perchè ha voluto che tu non te ne andassi» constatò Zayn.
«Dato l'argomento,poteva anche ascoltarmi,invece di darmi contro» replicai.
«Come fa Liam a discutere con te?» lo guardai perplessa «cioè,ogni volta trovi un argomento con cui controbattere!»
Gli tirai una pacca sulla spalla e feci partire lo stereo -Charlotte deve avercelo lasciato-,mettendo la musica a tutto volume e prendendo a saltare a destra e a manca.Zayn mi guardava stranito,così gli presi le mani e cominciai a farlo muovere un po' nell'attesa,anche se era una cosa praticamente impossibile.

 
sono una scheggia, yuhuu!
MADISON SQUARE GARDEN, SOLO QUESTO.
cioè, sono così fiera di loro! era il loro sogno, e mr.x o chi per lui non è stato in grado di rovinarlo, cazzo. 
si sono commossi più loro che le fans, lol.
sono davvero fiera di essere una directioner.
in questi giorni non ho avuto un tubo da fare, e quindi la storia è andata al primo posto delle mie cose da fare.
non so come possa essere venuto fuori uno schifo di capitolo così, però oh, mica tutti possono venire bene.
mi sono accorta di aver fatto qualche sbaglio con i tempi, ovvero quelli in cui Helen e Liam sono stati insieme e poi si sono lasciati:
sistemerò tutto al più presto, e lì adatterò ai capitoli che sto scrivendo adesso.
ho ricontrollato un attimino il prologo,e poi lo modificherò,insieme agli altri capitoli che hanno degli sbalzi cronologici.
sono arrivata a 69 recensioni, e poi mi dicono di non pensare male u.u
anyway,
'sto capitolo è un po' così e così.. boh, non so che dire.
non so come, ma ho già iniziato anche il capitolo 22, che inizierà con il punto di vista del cucchiaio-fobico.
non so ancora se il prossimo capitolo comprenderà tutta la cena o solo il giorno..vedrò.
blatero un po' su entrambi i capitoli:
nel capitolo venti (quello scorso) Helen e Liam litigano come dannati, e lei corre da quel finocchio di Alex,e manca poco se la stupra lì sul muretto,ma arriva SuperLiam (musichina di Superman) e la trascina via da quel postaccio e da quella gentaglia,riportandola a casa.
Per quanto si possano essere scannati, per quanto si possano essere offesi, Payne sa che non ce la farà ad andare a cena la sera e le para il culo (come si suol dire),dato che la conosce così bene.
Helen rimane a pensare a tutto quello che è successo, e anche al motivo che ha spinto Liam a seguirla - si scoprirà nei prossimi capitoli.
Si incontrano quando lei fa la doccia, e finalmente gli fa rendere conto che Alex è un bugiardo bugiardo bugiardo.
E pure qui, Zayn avrà il ciuffo biondo hahahaha lol
dato che l'altra volta non ne ho avuta l'occasione, ringrazio
_ehygomez, Directioner_Skyfighter, shelovesliam
per le precedenti recensioni. (:
se non rispondo non è che non le vedo, è che non ho il tempo materiale per farlo, scusatemi davvero!
mi fa veramente piacere che vi piaccia la storia, mi rendete felice e mi spronate a continuare.
se volete seguirmi su twitter, io sono @ehydevine ,basta che mi dite chi siete e vi seguo cc:
se volete sapere quando aggiornerò o farmi domande sulla storia, o semplicemente scrivermi qualche minchiata, vi risponderò :)
alla prossima, xx



I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)
 

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Capitolo 22. ***


Liam's pow.
Helen e Zayn erano in bagno ormai da quarantacinque minuti,e io mi stavo annoiando a morte.Almeno con lei passavo il tempo a litigare,ma ora che era su,non sapevo che fare.
Anche se,non sarebbe stato il momento giusto per discutere,ancora non sapevo se era scossa dalla mattina precedente.
Sì,cì aveva detto che non voleva rovinare l'ultima settimana di permanenza del riccio,ma sicuramente avrebbe nascosto il dolore che provava,se lo provava - molto probabile.
Ripensavo,poi,alla registrazione:come poteva Alex avermi fatto credere che quella fosse lei?
Sapevo che era stronzo,ma non fino a questo punto.
Una volta che voleva una cosa la otteneva,non importava quanto ci sarebbe stato da faticare,avrebbe fatto di tutto per riuscirci:ed ecco servita su un piatto d'argento una delle cose che ha voluto ottenere.Mi aveva rovinato la vita,e l'aveva rovinata anche ad Helen.
Se non fosse stato per lui,forse a quest'ora ci stavo ancora insieme.
«Amico,tutto okay?» Harry mi affiancò.
«Credo di sì» ammisi,stringendomi nelle spalle.
«Noto che sei un po',come dire,distaccato» osservò,prendendo un cuscino.
«Sto pensando» continuai.
«Helen?» tentò.
«Anche» confessai.
«Alex?» aggiunse.
«Beccato» gli sorrisi.
«Se non fosse stato per te,lei starebbe ancora peggio» mi ricordò.
«Ho capito,ma se fossi arrivato prima..se solo non avessimo discusso..non sarebbe andata così» farfugliai.
«Tutto questo casino l'ha causato Alex,non è colpa tua.E' lui che si diverte a farsene una al giorno,nonostante sia fidanzato con quella» cercò di rassicurarmi.
«Helen mi ha detto la stessa cosa..» rammentai.
«Forse perchè abbiamo ragione?» mi chiese ovvio «smettila di farti paranoie»
«Caspita,forse hai ragione sul serio» cercai di essere credibile.
«Oh,era l'ora» agitò i pugni in aria.
«Ragazzi,che ne dite?» urlò Zayn dalla cima delle scale.
Ma che cazzo aveva nei capelli?Spuntava un ciuffetto biondo quasi giallo dalla sua impeccabile e intoccabile cresta nera.
«Zayn!?» lo guardò perplesso Niall.
«Zayn,ma che..» balbettò Louis.
«Zayn,aspetta un secondo..» cercò di capire Charlotte.
«Lo so» ci fece cenno di calmarci con le mani «anche io all'inizio non ero convinto,ma poi mi sono guardato meglio e mi sono detto che sono bellissimo anche con questo.Se 
possibile,sono ancora più figo di prima»
«Non stai male però» notai,quel 'coso' biondo non gli stava poi così male.
«Io sto bene con tutto,ricordatelo» scese le scale.
«Sisì,nonostante quel coso di diverso nei tuoi capelli,sei rimasto il solito modesto» commentò Tommo.
«Liam,ti squilla il telefono!» urlò Helen dall'utimo scalino.
Corsi su per le scale cercando di non cadere e la vidi che agitava il mio cellualare.
«E' tua madre» mi informò.
«Pronto?» risposi,mentre mimavo un 'grazie' ad Helen - chi l'avrebbe mai detto.
«Liam,tesoro» mi salutò «tutto okay?»
«Certo mamma,e tu?» mi appoggiai al muro con la schiena.
«Tutto bene.Liam,ricordati che stasera c'è la cena con la famiglia di Helen» mi rammentò.
Merda,me n'ero dimenticato.
«Oh,giusto..» la assecondai.
«Te n'eri dimenticato» appunto «è alle otto al ristorante vicino casa di Helen,vai a comprarti un vestito decente e presentati a casa nostra alle sette e mezzo»
«Agli ordini» sospirai.
«Ci vediamo stasera,salutami tutti» concluse.
«Certo,ciao mamma» riattaccai.
Tutto quel trambusto di Alex mi aveva fatto dimenticare che io stesso avevo rimandato la cena a questa sera,date le precarie condizioni di Helen.
Rimasi a giocherellare con il telefono,rigirandolo tra le mani,mentre pensavo.
Che avrei dovuto mettere?
Non andavanobene una semplice maglietta,un paio di pantaloni e delle Converse?
Appoggiai la testa al muro,scivolando con la schiena per poi ritrovarmi a sedere per terra.
Non era una cena particolare,Dio mio,era con la famiglia di Helen che non vedevo da più di sette mesi che 
sicuramente mi odiava -soprattutto suo padre- e che voleva uccidermi..era la mia cena d'addio.
Sarei morto stasera,suo padre mi avrebbe accoltellato con il coltello da dolce..anzi no,avrebbe usato un cucchiaio per uccidermi,sapeva della mia fobia.
Merda,sono fottuto.
Ripensai ancora a cosa mettermi,dato che non ne avevo idea,così decisi di chiamare l'esperto in materia.
«Louis,alzati dal divano,si va al centro commerciale» battei le mani per incitarlo.
«Sì,shopping!» urlò contento,mentre si alzava «ragazzi,io e Liam andiamo al centro commerciale per un pomeriggio tra soli uomini!» lì avvertì.
«Perchè,tu sei un uomo?» lo canzonò Helen,spuntata da non so dove.
«E allora,Liam lo è?» perchè non te ne stai zitto Tomlinson?
«Non lo so,suppongo di sì» ipotizzò,andandosene in cucina.
Che cosa voleva dire?
 
«Che devi comprare?» mi domandò Louis,mentre guardava una maglietta a righe bianca e rossa.
«Tommo,quella ce l'hai già» gli feci notare.
«No,ce l'ho rossa a righe bianche,non bianca a righe rosse» rispose,mettendosela in mano.
Era un fan sfegatato dello shopping,nessuno dei ragazzi ci andava mai insieme al centro commerciale,o se succedeva -come è successo qualche giorno fa- non ne uscivano vivi.Comprava tutto ciò che era a righe -in ambito di maglie- e tutto ciò che era stretto -in ambito di pantaloni- senza guardare il prezzo,o almeno,lo guardava quando doveva pagare.
«Perchè siamo venuti qua Liam?Volevi farmi un regalo?» ironizzò,guardando in una cesta di magliette.
«Devo trovare qualcosa da mettermi stasera» lo informai.
«Uh,giusto,la cena con Helen» si ricordò.
«E ho chiamato con me il più esperto di vestiti» volevo farlo sentire importante.
«Ooh,Leeyum» mi tirò le guance «sarò felice di aiutarti.Come devi vestirti?»
«Mia madre ha detto che 'devo comprarmi un vestito decente'» ricordai.
«Mmh,cena tra due famiglie,in un ristorante..» pensò ad alta voce «perchè non ti metti una giacca,una maglietta semplice,dei pantaloni stretti e delle Converse?»
«Com'è che mi hai già creato l'abito?» lo guardai perplesso.
«Io sono un genio» disse con fare filosofico «ecco,adesso andiamo a cercare ciò che ti serve»
Abbiamo girato sette mega-negozi diversi alla ricerca anche delle minime cose,non mi ha dato pace un secondo.Mi trascinava per il polso in ogni reparto,poi mi dava una pila di cose da provare e mi infilava nel camerino,facendomi cambiare più di dieci volte in ogni negozio.
Avevo la testa che mi girava per tutte le luci diverse che avevo visto,come 
potevano le ragazze -e Louis- sopportare tutto quel caos?
 
Giravamo da un'ora e mezza ormai per il centro commerciale,stavamo cercando il regalo perfetto per Zayn,ma niente sembrava soddisfare i gusti di Helen. 
«Amore» la chiamai «ti prego,possiamo fermarci?Mi fanno male i piedi»
«Ma Liam,abbiamo girato solo metà centro commerciale e sei già stanco?» mi domandò.
«Sì,perchè tu vai di corsa» la rimproverai.
«Dove sono i tuoi muscoli?» si fermò.
«Sono a reggere i tuoi quattro sacchetti pieni di roba» puntualizzai.
«Quattro sacchetti,cosa vuoi che siano..tu sollevi dieci chili in palestra,se non di più» cercò di difendersi.
«Okay,ma li sollevo per qualche minuto e poi basta,mentre tu me li stai facendo portare da quando siamo entrati» continuai.
«Allora dalli a me» li prese dalle mie braccia.
«Ma a me fanno male i piedi,non le braccia» le ricordai «perchè non puoi cercarlo solo tu il regalo per Zay?»
«Perchè è il tuo migliore amico.E' anche il mio,ma tu ci sei legato da molto più tempo di me,sai cosa gli piace,e se entriamo in questo negozio e mi dai un'indicazione su cosa potrebbe piacergli,dato che non hai fatto altro che piagnucolare da quando abbiamo messo piede qua dentro,io potrei anche trovare il regalo perfetto» mi rinfacciò.
«Va bene,ma che sia l'ultimo,per favore» mi rassegnai.
«Sì!» esultò «ti amo» mi lasciò un bacio a stampo e corse nel negozio.
Scossi la testa divertito,non sarei mai più andato a fare shopping con Helen.
 
«Oh Dio,Liam» mi fermò Louis con un braccio.
«Che c'è?» gli chiesi,non capendo.
«Ho trovato la giacca perfetta con la maglia che abbiamo preso prima» annunciò contento.
Oh sì,finalmente!
La tortura finirà tra poco,me lo sento.Per favore,non chiedo altro.
Controllai l'orologio.
«Le tre e mezza?Cioè,noi siamo qui dalle undici meno un quarto!» esclamai.
«Non rompere e vai a provarti tutto questo» mi prese per un polso e mi buttò dentro un camerino,con nuovi abiti da provare.
Mi misi i pantaloni che aveva trovato poco prima,la giacca 'perfetta' e la maglietta presa nel negozio di fianco - tutto secondo gli ordini di Louis.
Una volta sistemato,uscii di lì.
«Allora?» domandai.
«Sei un gran figo» commentò,ridendo «devo ammetterlo,ho un ottimo gusto»
«Fai anche il modesto?Sono io il modello,a me stanno bene gli abiti» scherzai,ridendo «posso rivestirmi e andare a pagare,per poi tornare a casa?»
«Sì» annuì.
 
«Siamo a casa!» urlai,poggiando il casco nel mobile.
«Sapevi in che guaio ti saresti cacciato se saresti andato a fare shopping con Lou» mi ricordò Harry,cambiando canale.
«Sei ancora vivo?» chiese preoccupato Niall.
«Cos'ha comprato stavolta?» Zayn si stava accendendo una sigaretta.
«Una maglia bianca a righe rosse» risposi.
«Solo quella?» il riccio spalancò gli occhi.
«Ma non ce l'ha già?» si ricordò il moro.
«No,ce l'ha rossa a righe bianche,così ha detto» chiarii «che poi,che differenza c'è non lo so.E' come dire che la zebra è nera a strisce bianche,o bianca a strisce nere»
«Davvero,com'è la zebra?» Zayn si mise a pensare.
Oh no,cos'ho detto..quelli ora ci staranno a pensare per migliaia di anni.Decisi di andare su in camera mia e poggiare tutto quel ben di Dio che avevo fra le mani.
C'era silenzio al 
piano superiore,che le ragazze stessero dormendo?
«Ma Charlotte ed Helen?» urlai,facendo capolino dalle scale.
«Sono uscite a comprare qualcosa» urlò a sua volta Niall.
«Hel doveva comprare il vestito per stasera,quindi sono andate insieme a fare un giro..Charlie poi tornerà qui,Helen non credo» spiegò Harry,fortuna che c'è lui.
Tornai su e sistemai meglio i vestiti di stasera sul letto:la giacca era grigia scura,la maglietta era nera,i pantaloni erano di jeans non tanto chiaro e soprattutto stretti -scelta di Louis- e ci avrei abbinato un paio di Converse bianche,le mie preferite.
Non era poi così male,in fondo,sarei stato bene.
Louis aveva detto che quell'outfit -così l'aveva chiamato- era 
assolutamente perfetto per me,e che probabilmente al ristorante qualche bella ragazza mi avrebbe notato.
Ma a me non importava di essere notato dalle ragazze,o almeno non in 
questo momento.

 
sono una cosa micidiale, ammetetelo.
in una settimana ho pubblicato quattro capitoli,
voglio davvero un monumento.
il capitolo ho iniziato a scriverlo da qualche giorno, poi stamattina sono rientrata a casa da un negozio
-mi sono fatta comprare i trucchi, ho corrotto mia madre-
e mentre mangiavo i tortellini ho continuato a scrivere.
questo è un capitolo di passaggio, l'ho scritto solo per prolungare un po' la storia e far parlare in un capitolo intero Liam.
non so se è venuto male, nè se è venuto bene, ma mi piace.
è un capitolo semplice, non tanto lungo.. boh. (:
Liam va a fare shopping con Tomlinson, decide cosa mettersi la sera per la cena.
e vi anticipo, che il prossimo capitolo sconvolgerà il continuo della storia.
sì, perchè succederà qualcosa di interessante cc:
ho intenzione di iniziare a scrivere già da stasera, 
sarò a casa di una mia amica e ci rimarrò anche a dormire, quindi prima o dopo il programma dei ragazzi su Rai 5 
comincerò a scrivere la cena.
ringrazio ancora voi, 
16_HoPe_22, gleeclubforever, Directioner_Skyfighter, Charlotte97, _ehygomez,
che mi sopportate sempre. cc:
se avete un account twitter, io sono @ehydevine
basta che mi contattate e io vi risponderò (:
alla prossima. xx



I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Capitolo 23. ***


Avvertenza: il capitolo è lunghino, 
spero vogliate leggerlo lo stesso. 

Helen's pow.
Quanto mai ci potrà volere per indossare un vestito,truccarsi,e sistemare i capelli?
Quarantacinque minuti esatti,nè uno di più,ne uno di meno.
Avevo scelto per la cena un vestito monospalla viola,con il corpetto abbastanza stretto e la gonna più larga,un paio di tacchi dello stesso colore abbinati alla pochette.
«Hel,sei pronta?» urlò mio padre dal piano di sotto.
«Sì papà» scesi le scale di fretta «scusa,non ci stava l'orecchino» spiegai «mamma!»
«Che?» rispose da sopra.
«Muoviti,che siamo in ritardo!» le urlai.
«Ci sono!» continuò.
«Ecco,se ci sei allora spicciati» le ordinò mio padre,mentre si sistemava la giacca.
Mia madre finalmente scese sistemando qualcosa nella sua borsetta e uscimmo,chiudendo e spengendo tutto.
Il ristorante era poco distante da casa mia,così abbiamo deciso di andare a piedi,così sicuramente avremmo risparmiato benzina.Arrivammo lì davanti dopo una decina di minuti,così ci siamo messi ad aspettare,anche se siamo rimasti solo noi tre pochi secondi,dato che la macchina dei genitori di Liam parcheggiò poco distante da noi.
«Angie,quanto tempo» Karen corse incontro a mia madre.
«Dominik,come stai?» Geoff strinse la mano a mio padre.
«Noi non abbiamo bisogno di salutarci» un Liam imbarazzato mi si parò davanti.
Come aveva fatto a vestirsi così bene?Era perfetto,impeccabile.Non che gli altri giorni non lo fosse,solo che stasera era davvero bello.
«Che ne dite,entriamo?» propose mio padre.
La mia e la sua madre entrarono subito dopo i nostri padri,e noi due fummo costretti ad entrare fianco a fianco,per ultimi.Geoff parlava con il ragazzo all'entrata,dicendogli probabilmente il nome della nostra prenotazione,che parve essere 'Payne' dalla scritta sul cartellino di carta color crema,con accanto il numero '6'.
Il tavolo era rotondo -come quello di re Artù-,con una tovaglia color panna e sopra una tovaglia bordeaux,circondato da una parte da una panca in mogano con i cuscini intonati con la tovaglia più chiara.
«Forza ragazzi,sedetevi voi due accanto sulla panca» ci incitò Karen.
Io e Liam ci guardammo un po' confusi,ma dato che eravamo a cena con i nostri,non volevamo fare polemica,perciò eseguimmo gli ordini,nonostante non volessimo del tutto stare accanto.
Ci sedemmo,io mi sistemai il vestito e lui la giacca.Mia madre si sedette di fianco a me sulla sedia con accanto mio padre,e di fronte a loro rispettivamente Karen e Geoff.
«Sei vestito bene stasera» ammisi,cercando di farmi sentire solamente da lui.
«Merito di Louis,io non sarei capace di abbinare così bene delle cose tra loro» confessò «anche tu stai bene»
Abbassai lo sguardo e arrossii,non mi capitava da tanto di ricevere un complimento da parte sua.
Mi morsi un labbro e poi puntai i miei occhi nei suoi,che erano così meravigliosamente somigliante al color miele.
«Volete ordinare?» cameriera rompipalle.
«Una pizza con le olive» mio padre guardò il menu.
«Un covaccino al cotto» mia madre mangiò un grissino.
«Una pizza con le acciughe» ordinò Geoff.
«Una pizza margherita» aggiunse Karen.
«Una pizza con il prosciutto cotto» ordinammo contemporaneamente io e Liam.
Ci guardammo imbarazzati e accennammo un sorrisetto,mentre portammo lo sguardo verso il tavolo.
«Okay,nel frattempo vi portiamo da bere» concluse,ritornando poco dopo con due bicchieri di birra,una bottiglia d'acqua naturale e due lattine di coca cola.
I nostri genitori cominciarono a chiaccherare di cose loro,dato che non si vedevano da un'eternità,parlavano di lavoro e di moda.
Come facevano ad essere così tranquilli?
Io mi stavo preoccupando ogni minuto di più.
Non proferivamo parola,che dovevamo dirci?
«Insomma Liam,ce l'hai la fidanzata?» domandò quell'intelligentone di mio padre.
Liam spalancò gli occhi e deglutì,mordendosi poi il labbro.
«Diciamo che ci sto lavorando» rispose,sorseggiando un po' d'acqua.
«Oh bene,Helen è da quando vi siete lasciati che non ne ha uno» aggiunse.
Liam tossì,facendosi andare l'acqua che stava bevendo poco prima di traverso.
«Papà» lo rimproverai.
«Tesoro,tutto okay?» si preoccupò sua madre.
«Sì sì» annuì lui.
«Che c'è?E' vero,non ti sei fidanzata con nessuno» continuò tranquillamente.
Ma i cazzi tuoi no eh,papà?
Lo guardai in cagnesco ma non sembrò accorgersene,dato che prese a mangiare un grissino.
Guardai poi con la coda dell'occhio Liam,anche lui che mi guardava di nascosto.
«Però diciamoci la verità» cominciò Geoff «stavano bene insieme Helen e Liam» che cosa?
Ma perchè i padri formulano frasi così fuoriluogo?
«Hai ragione,erano proprio una coppia carina» commentò mia madre.
Ora ci si metteva pure mia madre ad imbarazzarmi,vuole far compagnia a mio padre.
Per poco non mi strozzavo con la mia stessa saliva,ma perchè quelle domande penose?
Anche Liam ebbe la mia stessa reazione,solo che lui si morse a sangue il labbro inferiore - lo faceva sempre quando era imbarazzato o nervoso.
Ma proprio ora dovevano tirar fuori quell'argomento?
«Vi ricordate quella volta in cui abbiamo dovuto portarli alla spiaggia perchè dovevano festeggiare il mesiversario?» rammentò Karen.
«E quel giorno in cui Helen era all'ospedale,e Liam è andato via da scuola apposta per andarla a trovare?» aggiunse mio padre.
«E quando Helen è venuta a far compagnia a Liam perchè aveva l'influenza e noi eravamo fuori città con Ruth e Nicola?» ricordò Geoff.
Mi voltai con gli occhi spalancati verso Liam,il quale aveva la mia stessa faccia.Scossi la testa in segno di disapprovazione e mi portai una mano alla fronte:vi prego,svegliatemi da questo incubo..
 
Ci stavamo avviando verso casa mia -i miei avevano insisto- per passare il resto della serata insieme,dato che avevamo finito di cenare da trenta minuti buoni.
La famiglia Payne aveva lasciato la macchina davanti al ristorante,l'avrebbe ripresa dopo.
Entrammo in casa,mia madre e Karen parlavano di scuola,mio padre e Geoff blateravano di motori,mentre io e Liam stavamo in silenzio,ogni tanto ci mandavamo qualche occhiata,ma niente di che.
«Helen,perchè tu e Liam non andate in camera tua?Non credo che vi interessino i vostri discorsi» propose mia madre.
Temevo che qualcuno potesse fare quella domanda.Io mi chiedo,cosa rinchiudi due ex nella stessa stanza?
Lo guardai rassegnata,e con una mossa del capo gli feci cenno di salire al piano di sopra.Andammo lentamente nella mia stanza,era strano come non ci fossimo parlati per tutta la cena,o almeno da quando i nostri hanno iniziato a parlare di noi.
Aprii la porta e fortunatamente la mia camera era a posto,niente vestiti sulla sedia,niente libri sulla scrivania,niente letto disfatto.Avanzai con altrettanta calma e andai ad aprire la finestra,dato che c'era caldo.
«Certo che» esordì lui «non è cambiata per niente la tua stanza»
Mi voltai a guardarlo,per poi abbozzargli un sorriso.
«A parte che ora c'è più ordine» ironizzò.
«Mia madre ha provveduto a tutto,sono rientrata qui oggi pomeriggio dopo giorni» spiegai.
«Infatti,mi sembrava strano» rise.
«Ah-ah,simpatico» risi anch'io «perchè la tua,di camera,è ordinata:lattine di coca cola,riviste di motorini qua e là,pupazzi di Toy Story a terra..certo,ordinatissima»
«Non prendermi in giro» borbottò offeso.
Mi appoggiai al davanzale della finestra,osservando ogni sua mossa.Si guardava un po' attorno,come a volersi ricordare ogni particolare della mia stanza.Si avvicinò poi alla mia bacheca -ne avevo sempre voluta una,ho costretto mia madre a comprarmela,e ci ho attaccato una miriade di foto- e cominciò ad osservarle con attenzione.
Lo raggiunsi con passo lento,mettendomi di fianco a lui.
«Questa quando è stata scattata?» mi chiese,indicandone una.
«L'ultimo giorno di scuola ai giardini,Zayn mi aveva tirato addosso della farina e io del latte» mi ricordai.
«E quest'altra?» indicò una in alto a sinistra.
«Stavamo provando la nuova marmitta per il motorino di Niall ed eravamo tutti sporchi d'olio e avevamo le mani nere» continuai.
«E..questa qua?» domandò titubante.
«Oh,questa» scossi la testa,sorridendo «stavamo giocando ad obbligo o verità,io ho risposto obbligo e Louis mi ha fatto baciare Harry»
Abbassò lo sguardo e sembrò pensare a qualcosa.
«Ma..fra te ed Harry da quanto va avanti?» puntò i suoi occhi nei miei.
«Tra noi non è mai iniziata,in realtà» risposi.
«Ehm» tossì «e come mai pomiciate liberamente?» non lo sapevo.
«Non so,forse per piacere personale» tentai.
«Quindi..» cercò di capire «tu e lui vi baciate così tanto per fare»
«Sì,credo sia così» ammisi.
«E perciò tu non provi niente quando lo baci» cercò di arrivare ad una conclusione.
«No» ammisi,appoggiandomi con la spalla al muro.
«Tu credi che se..se noi..» farfugliò,poi prese sicurezza «se noi ci baciassimo,proveremmo qualcosa?»
Si voltò verso di me sicuro di ciò che aveva detto e puntò i suoi occhi color miele nei miei verdi,aspettandosi una risposta.
Che potevo dirgli?
Non ci baciavamo dal giorno di San Valentino,nonostante ci fossimo lasciati due settimane più tardi,e che si aspettava che gli dicessi?
Il mio povero e distrutto -da lui- cuore riprese a battere un po' più velocemente del normale.
Ma perchè mi sto colorando di rosso?
«Io..io credo di no» balbettai.
«Come fai a dirlo?» sussurrò,voltando ora tutto il corpo verso il mio.
«Non ci resta che provare» realizzai,mordendomi il labbro.
Osservai il suo viso,che pian piano si avvicinava al mio,ed anche io mi avvicinavo al suo,mica potevo far fare tutto il lavoro a lui.
Qualcosa,nel mio stomaco,si stava riprendendo a muovere,e non era il prosciutto della pizza andato a male.
Deglutii,fino a trovarmelo a pochi millimetri di distanza,i nostri nasi si sfioravano e quasi anche le nostre labbra.
Alzai lo sguardo per incontrare i suoi occhi,che fino a poco prima erano abbassati a guardare ciò che stava succedendo.
Il mio telefono trillò proprio in quel momento,e giuro,che chiunque mi avesse mandato un messaggio,l'avrei incenerito non appena l'avrei rivisto.
Mi scostai da Liam di malavoglia e andai verso la mia borsa che avevo lasciato sul comodino,tirai fuori il cellulare e guardai chi era lo scocciatore.
Harry: come sta andando?
L'avrei incenerito.
Lanciai il telefono sul comodino -fortuna che non si era rotto- e mi voltai verso Liam,che era sempre rimasto lì.
Mi dava le spalle,era voltato verso l'armadio.Andai verso la scrivania,appoggiandomici sopra.
«Anche tu non sei cambiato per niente» esordii,facendolo voltare «sei sempre stato lento nel baciare»
«Che cosa?» domandò,con evidente disappunto «adesso ti faccio vedere io» si avvicinò a grandi passi verso di me.
Prese il mio viso tra le mani e lo avvicinò subito al suo,posando le sue labbra sulle mie.
Quelle cose nel mio stomaco avevano ripreso a muoversi 
senza un ordine preciso,volavano da una parte all'altra,in ogni angolo.Il mio povero cuore prese a battere incontrollatamente,batteva cinquecento volte al secondo.
Le nostre labbra combaciavano perfettamente,come se fossero state create proprio perchè noi dovevamo baciarci.Le nostre lingue si cercavano,come se fosse mancato loro quel contatto perfetto.
Tutto era perfetto in quel bacio,perchè lo desideravamo da tempo,ma non avevamo mai avuto il coraggio di ammetterlo.Intrufolai le mani nei suoi capelli,mentre lui ne mise una sul mio fianco e l'altra la lasciò sulla mia guancia.
Quello era come un tuffo al passato,riassaggiare quelle labbra non era di certo nella mia lista di cose da fare e avrei volentieri evitato di farlo,fino a qualche giorno fa,ma mi ero accorta da poco che le desideravo ardentemente.
Con la sua mano posata sul mio fianco,mi fece allontanare dalla scrivania ed io avanzai ad occhi chiusi,facendolo indietreggiare.Misi le mani al suo collo,mentre continuavo a fare un passo alla volta.
Liam mi fece girare e sentii con i polpacci il materasso del mio letto,così girai nuovamente Liam e lo feci sedere sul letto -senza mai staccarmi dalle sue labbra- e io mi ci posizionai sopra,allacciando le gambe al suo bacino.
«Stai provando qualcosa?» sussurrò,scendendo a baciare il mio collo.
Conosceva tutti i miei punti deboli,il bastardo.
«No» stavo provando qualcosa? «e tu?»
«Niente» mi morse leggermente un lembo di pelle,mandandomi in estasi.
«Bene» realizzai,lasciandogli un bacio sotto l'orecchio - lui usa i suoi ricordi per farmi impazzire e lo faccio anch'io.
Mi prese per i glutei e mi fece aderire la schiena al materasso,mentre lui si sistemava sopra di me,riappropriandosi delle mie labbra.
Perchè stava accadendo tutto questo?
Perchè entrambi volevamo che accadesse?
Che avessero ragione i nostri stupidi amici?
Ci staccammo due secondi e ci guardammo,in silenzio.Stavamo comunicando solamente con il contatto visivo,e ci stavamo chiedendo se tutto questo era giusto o sbagliato,ma dato che non stavamo provando nessun'emozione,per una volta avremmo potuto fare un'eccezione.
Gli tolsi frettolosamente la giacca e la maglietta accuratamente sistemata e la gettai in un punto indefinito della stanza.
Mi tolsi velocemente le scarpe e alzai la schiena,in modo che il genio potesse togliermi finalmente il vestito,che andò a fare compagnia ai suoi abiti.
Abbassai con una lentezza straziante la cerniera e sganciai il bottone,sotto lo sguardo attento di lui,il quale mi stava letteralmente implorando di fare più veloce.
Una volta liberato anche dei jeans,potè sospirare profondamente come si fosse liberato di un enorme peso.
«Ce l'hai?» domandò,e capii subito a cosa si riferisse.
«Sono nel primo cassetto del comodino,sono ancora i tuoi» gli spiegai,lasciandogli un piccolo morso innocente sulla spalla.
Si sporse per prendere il pacchetto blu e ne prese uno,poggiandolo alla mia destra.
Si liberò velocemente sia del mio che del suo intimo,lanciandoli chissà dove,aprì la bustina con i denti -aveva una fretta inimmaginabile- e si mise il profilattico,penetrandomi subito dopo.Inizialmente,il dolore era una cosa incredibile,ma poi,ad ogni spinta,si trasformò in un piacere che non provavo da sei mesi.
Rivivevo nella mia mente tutte le volte che l'avevamo fatto quando stavamo insieme,e non erano di certo poche.
Mai mi sarei aspettata che la situazione fosse sfuggita così tanto di mano ad entrambi,in fondo all'inizio ci stavamo solamente baciando..
«Len» ansimò.
«Liam» dalla mia bocca uscì un gemito strozzato.
Finì per venire dentro di me,e io con lui.Respirai a pieni polmoni,facendo tornare i battiti del mio cuore normali.
Lui aveva poggiato la testa sul materasso sotto di me,baciandomi la spalla.Passai un dito lungo tutta la sua schiena lentamente,e vididei brividi comparire sul suo braccio.
Alzò lo sguardo incontrando il mio e gli sorrisi,e così di ricambio fece lui,lasciandomi un casto bacio sulle labbra.
«Liam,andiamo!» urlò Karen dal piano inferiore.
«Cazzo» imprecò,gettando il capo sulla mia spalla.
«Sarà meglio rivestirsi,altrimenti ci prenderanno per due ex in astinenza che non vedevano l'ora di restare soli per farlo» ironizzai.
Liam mi guardò male e poi si alzò,facendo leva sugli avambracci e recuperando per prima cosa i boxer.
Io mi alzai con il busto per poi prendere al volo il reggiseno.Lo agganciai e indossai poi gli slip,che stavano di fianco al letto.Mi alzai definitivamente e indossai l'abito con le scarpe.
«Mi aiuti?» gli chiesi,indicandogli la cerniera.
Si avvicinò e me la tirò su,rimanendo dietro di me.Mi voltai verso di lui e posò le sue labbra sulle mie un'ultima volta,prima di uscire da camera mia.
I nostri si salutarono,promettendosi di rivedersi molto presto e così vidi uscire Liam da casa mia.
Tornai su dicendo ai miei che ero stanca e mi sedetti sul letto,osservando che c'era un casino infernale.
«Merda» imprecai.
Appunto,cosa rinchiudi due ex nella stessa stanza?


 
OLEEEEE' !
EEEECCOLO QUAAAAA
PEPPEREPEPPEPEEEEE' :D
FESTEGGIAMO, YUHUUUUU
non ve l'aspettavate,eeeh?!
ho accontentato i vostri desideri? era ciò che vi aspettavate?
è venuto un capitolo stralungo -non pensate male porcelline- e scusate se ci sono poche descrizioni,
ma altrimenti veniva lungo come tutto il libro dei Promessi Sposi - che è un gran malloppo.
l'ho concluso ieri sera ed ero anche contenta di com'era venuto,
poi oh, sono gusti, se non vi piace potete espressamente dirmelo.
ho provato a fare il banner, e mi era anche riuscito, ho provato a metterlo nel prologo, e una volta salvato mi s'era cancellato tutto il capitolo, e la mia faccia era tipo 'O'
quindi ho rinunciato, lol.
a me pare che è venuto un briciolo bene, dai su. c:
finalmente si baciano, ieeeee!
il momento tanto atteso.
e questo capitolo, come ho precedentemente detto, sconvolgerà il continuo della storia,
perchè insomma.. sono andati a letto insieme, non è una cosa su cui possono passare sopra.
si ritroveranno ad essere un po' imbarazzati nei giorni a seguire, e non mancheranno certamente le litigate,
che vi aspettavate rose e fiori?
ancora non è il tempo per loro, non è ancora arrivato il momento in cui si metteranno insieme,
dovrete aspettare gli ultimi capitoli, mi dispiaace.
grazie, come sempre, a voi
16_HoPe_22, _ehygomez, Directioner_Skyfighter, Cemme
che mi sostenete sempre e mi fate tanto felice ogni volta che recensite.
il mio contatto twitter è @ehydevine
 (il mitico josh, un gran figaccione pure lui)
menzionatemi scrivendomi chi siete, e vi risponderò, se avete domande sulla storia o volete soltanto scambiare quattro minchiate con la sottoscritta, sono là apposta c:
alla prossima, xx



I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)
 

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Capitolo 24. ***


Non ho chiuso occhio tutta la notte,se non per qualche secondo,e quando succedeva rivedevo le immagini mie e di Liam,e sentivo come se lui fosse ancora lì con me.
Mi alzai dal letto -erano le sei e trentacinque- e andai verso l'armadio,prendendo una canottiera rossa,un gilet nero,un paio di jeans corti e le Converse rosse -le Converse per me erano come le Blazer per Zayn o il cibo per Niall- basse.
Mi trascinai,stanchissima,in bagno,era stata una notte movimentata,sia perchè l'ho passata sveglia,ma soprattutto perchè la causa della mia insonnia era stata con me -e su di me- nel mio letto.
Dopo essermi fatta una doccia silenziosamente veloce,mi lavai i denti e mi truccai accuratamente.Mi occupai soprattutto di quelle tremende occhiaie che erano comparse sotto i miei occhi,coprendole con fondotinta fluido,fondotinta compatto,correttore e un velo di cipria.Presi la borsa,ci misi dentro tutto quello che poteva contenere e uscii di casa,partendo in motorino.
Arrivai a casa di Harry che erano le sette e cinquantasette ed entrai -avevo una copia delle chiavi-,facendo il meno rumore possibile,sicuramente stavano ancora dormendo,quale decelebrato era in piedi a quell'ora?
«Ho comprato i cornetti» mi avvisò Liam,entrando con una busta di plastica.
Ecco il decelebrato.
«Quanti ne hai presi?» domandai,prendendo un bicchiere.
«Nove:tre per Niall,e uno per ognuno.Ho preso anche dei cappuccini,ma ho paura che si fredderanno per quando loro saranno svegli» mi informò,poggiando il tutto sul tavolo.
«Li riscalderanno nel microonde» presi un po' d'acqua dal frigo «vuoi?»
«Si grazie» si sedette.
Presi un altro bicchiere e lo riempii,porgendoglielo subito dopo.
«Com'è che sei sveglio a quest'ora?» mi appoggiai al tavolo.
«Potrei chiederti la stessa cosa» aveva ragione «sono andato a correre presto e poi ho preso la colazione»
«Ah,giusto,tu vai a correre la mattina» mi ricordai «io mi sono svegliata mezz'ora fa e non sapevo che fare a letto,quindi sono venuta qua»
«Hai dormito stanotte?» farfugliò.
«Se devo essere sincera,no» confessai.
«Io per niente» ammise.
«Cos'è stato stanotte?» mi voltai verso di lui.
«Sesso,credo» ipotizzò «giusto..?»
«S-si,anche perchè io non ho provato nulla» presi coraggio.
«Infatti,neanche io» deglutì.
Appoggiai il bicchiere dietro di me e incrociai le braccia,guardando i fornelli - erano estremamente interessanti.
Liam si alzò dalla sedia e poggiò il bicchiere di fianco al porta frutta,affiancandomi.Alzai lo sguardo,incrociando il suo.Io non so se è stata intenzione di entrambi,oppure solo mia o solo sua,perchè non saprei dirlo,ma fatto sta che stavo nuovamente assaggiando le sue labbra.Avevo portato una mano dietro la suatesta,avvicinandolo ancor di più a me.
Le sue mani stavano -come sempre- sui miei fianchi,stringendoli possessivamente,e con il bacino mi spingeva contro il tavolo,come se io non fossi già abbastanza schiacciata tra esso e il suo corpo.Mi alzò per i glutei e mi portò a sedere sul tavolo,e attorcigliai le gambe al suo bacino,così da placare i suoi istinti perversi.
Prese a sganciare,con una lentezza straziante,i bottoni del mio gilet,passando ad ogni bottone un dito sul mio petto.
«La prossima volta che sei così lento,ti mordo talmente tanto il labbro che te lo faccio sanguinare» lo minacciai,baciandogli il collo.
«Mmh?» mi alzò il mento con due dita.
Intrufolò una mano sotto la canottiera,tirandola su fin sotto il seno,per poi togliermela,con estrema calma,e gettarla da qualche parte.
«Stronzo» presi il suo viso fra le mani e presi il suo labbro inferiore tra i denti.
«Stronza anche tu» borbottò per quanto possibile.
Decisi di lasciargli il labbro -aveva sofferto abbastanza- e strinsi i suoi capelli con la mano destra,poggiando la mia fronte sulla sua.Mi inumidii le labbra velocemente e lui ci si avventò nuovamente.Poggiai una mano sul bottone dei suoi pantaloni e sentii che Liam si era irrigidito improvvisamente.Passai un dito sul suo basso ventre,e capii che non ce la faceva più a concentrarsi le bacio.
«Sei doppiamente stronza» mi soffiò sulle labbra.
«Capita» borbottai contenta «Liam,e se i ragazzi ci scoprissero?»
«Merda,hai ragione» si ricordò.
«Passami la canottiera e il gilet» gli ordinai.
Le raccolse da terra e mi osservò mentre mi rivestivo,sistemandomi accuratamente il gilet.
«Come sei bella» commentò,facendomi diventare un tutt'uno con la canottiera.
«Secondo me hai bisogno degli occhiali,se vuoi te li presto» ironizzai,accorgendomi che non voleva farmi scendere dal tavolo.
«Ci vedo benissimo,cara mia» annunciò fiero.
«A dirla tutta,qui sei tu quello bello» gli accarezzai una guancia.
Sembrava davvero di essere tornata indietro nel tempo,magari all'anno scorso,quando niente era rovinato ed eravamo ancora insieme,io e lui.
C'è sempre stata quella grande intesa fra noi,bastava guardarci per capire cosa succedeva,e non è una cosa che c'è fra tutti.
Ogni volta che ci guardavamo,un sorriso compariva sulle nostre facce,ed io mi coloravo di rosso come un pomodoro,mentre lui subito dopo mi mimava con le labbra un 'ti amo'.Non avevo mai capito come succedeva e perchè,solo che era una cosa incalcolata,capitava e basta.
«Sai benissimo che non è vero» arrossì leggermente.
«Secondo te tutte le ragazze con cui sei stato te l'hanno detto così per fare?» domandai retorica.
«Ho creduto solo a te,sai essere così persuasiva che alla fin fine ho ceduto» rise.
«Basta che non diventi come Zayn,altrimenti non te lo dirò più» mi morsi un labbro.
«Sai che ho bassa autostima» mi rammentò.
«Se non lo so io,chi lo deve sapere» gli sorrisi.
 
Si erano svegliati tutti ormai,chi prima e chi dopo -Zayn dopo di tutti- ed avevano fatto colazione con i cornetti e i cappuccini comprati da Liam e,come previsto,Niall si divorò tutti i suoi tre cornetti.
Io e Liam ci mandavamo qualche occhiatina ogni tanto,e fortunatamente nessuno si era accorto di noi.
Dovevo assolutamente parlare con Charlotte,era tanto che non facevamo una chiaccherata interamente fra donne ed era anche tanto che non stavamo insieme per il gusto di farlo,perciò le proposi di andare al parco.
Mi rilassava stare seduta su una panchina all'aria aperta,i bambini che giocavano contenti,i ragazzi che facevano qualche partita a calcio..era tutto così normalmente tranquillo.Avvertimmo i ragazzi che saremmo uscite e andammo con i motorini,lasciandoli lì vicino.
«Era tanto che non ce ne stavamo da sole» esordii,sedendomi alla nostra panchina.
«Cosa c'è» si accorgeva sempre quando c'era qualcosa.
«Perchè cosa c'è?Deve esserci necessariamente qualcosa?» farfugliai.
«Hel» mi rimproverò,ma la ignorai.
«Non è successo niente di niente,volevo solo uscire un po' da quella casa» continuai.
«Hel» ripetè.
«Siamo fisse lì,con quei cinque decelebrati che ci rincoglioniscono ogni minuto che passa» argomentai ancora.
«Helen» mi chiamò ancora.
«Siamo uscite dopo tanto tempo ieri per scegliere il vestito della cena,volevo passare un po' di tempo con te» in parte era vero,volevo passare un po' di tempo con lei,non ci ero riuscita molto.
«Helen..» sussurrò a quel punto.
«Non siamo riuscite a stare tanto tempo insieme ultimamente» mi sistemai i capelli.
«Helen!» urlò.
«Sono andata a letto con Liam» esclamai,tappandomi subito dopo la bocca.
«Cosa?» spalancò gli occhi.
Ecco,lo sapevo che avrebbe fatto quella faccia.Avevo cercato di nasconderglielo ma come facevo,era la mia migliore amica,l'avrebbe scoperto in qualsiasi caso.
«Beh,ecco..» balbettai.
«E me lo dici solo adesso!» borbottò accigliata «anche se,anche io mi sono dimenticata di dirti che in barca,io e Niall stavamo per farlo»
«Cosa?» urlai.
«Scusa se non te l'ho detto,ma ne parliamo dopo,ora devi dirmi tutto!Com'è successo?» domandò curiosa.
 
Eravamo rientrate per le tre e mezza,siamo state fuori tutta la mattina e avevamo mangiato un kebab accompagnato da una lattina di Coca-Cola.Niall aveva piagnucolato sul fatto che potevamo prenderne uno per lui e aveva rincorso Charlotte per tutta la casa,per poi sparire al piano di sopra.Quei due mi preoccupavano,erano più pervertiti di me ed Harry.
Non volevo sapere cosa stessero facendo,perchè sicuramente erano in camera di Niall o di Charlie,e potevo immaginarmelo benissimo.Io e la mia migliore amica avevamo parlato a lungo,ci eravamo raccontate praticamente ogni cosa e mi accorsi,un'altra volta,di come ci capivamo al volo.
Io mi limitai,una volta rientrata,a sedermi sul divano,guardando un cartone animato - Due Fantagenitori.Cosmo e Wanda stavano assistendo Timmy nello scrivere una lettera d'amore a Trixie,dove lui voleva invitarla al ballo e le esprimeva i suoi veri sentimenti.
Mi fermai un attimo a pensare:quali erano i miei?
Se avessi dovuto scrivere una lettera a Liam,che ci avrei scritto?
Che mi piaceva ancora?
Che ne ero ancora innamorata?
Non sapevo neanche io se fosse vero.
«Cos'è che ti affligge così tanto?» il diretto interessato si sedette di fianco a me.
«Eh?Cosa?» scossi la testa come a tornare alla normalità.
«Ti ho visto pensierosa» mi avvertì,portandosi un ginocchio al petto.
«Riflettevo» ammisi.
«Su quello che è successo tra noi?» azzardò.
«Esattamente» presi a torturarmi le mani.
Liam si guardò intorno -che stava cercando?- e poi mi si avvicinò un po' di più,avvicinando poi anche il suo viso al mio.Mi stavo colorando di rosso,come se avessi messo troppo blush,ma il colorito rosso che avevo preso non andava via con le salviettine struccanti.
«Liam» lo fermai,anche se non volevo «ci sono i ragazzi,potrebbero vederci»
Abbassò lo sguardo e si guardò le scarpe,che parevano essere molto più interessanti di me.
«Non vuoi farlo sapere ai ragazzi?» mi domandò un po' scontento.
«Solo Charlotte sa cos'è successo» gli sussurrai.
«Come ha reagito?» si morse un labbro - avrei voluto essere al suo posto.
«Beh,ha urlato..» risposi,e lui rise «e ha iniziato a rinfacciarmi il fatto che tutti loro avevano ragione e bla bla bla..»
«In teoria,non hanno ragione» cominciò «perchè per noi non è stato nulla»
«Giusto,loro dicono che noi ancora ci amiamo,ma non è vero» balbettai.
«Appunto» concluse.
«Helen,da quant'è che non vai a letto con qualcuno?» urlò Harry dalla cucina.
Ma che cazzo..!?Guardai subito Liam,alzai un sopracciglio e spalancai gli occhi.
«Gliel'hai detto?» sussurrò.
«No,ma siccome è il mio migliore amico,dovrei..» ipotizzai.
«Ma poi così lo verrebbe a sapere tutta la casa» mi avvertì.
«E allora tanto vale dirlo a tutti» mi alzai decisa dal divano dirigendomi nell'altra stanza.
Erano tutti intenti a fare qualcosa di scarsamente importante,come girarsi i pollici,bere un bicchiere d'acqua,mangiare -Niall-,guardarsi in un cucchiaio -Zayn-,cucinare - Harry.Richiamai la loro attenzione raschiandomi la gola,così tutti mi guardarono.
«Ragazzi,prima che possiate venirlo a sapere da qualcun'altro che non sia io,volevo informarvi che io e Liam siamo andati a letto insieme stanotte» esordii.
La loro bocca si spalancò formando una 'o',mi guardavano come se fossi un alieno oppure come se avessi detto qualcosa di impensabile - anche se forse lo era.Sbatterono più volte le palpebre,Louis si tirò perfino un pizzicotto sul braccio per vedere se era tutto vero.
Che c'era di così strano?
«Oh sentite,io con Harry mi ci bacio tranquillamente e non avete niente da replicare,com'è che adesso siete così sorpresi?» chiesi.
«Tu e Liam.A letto insieme» cercò di capire Niall,che scandì ogni parola lentamente.
«Sì,quindi?» non capivo perchè erano allibiti.
«Ma quindi state di nuovo insieme?» domandò Zayn.
«No,l'abbiamo fatto così per fare,proprio come Helen e Harry» entrò Liam.
«Helen ed Harry l'hanno fatto?» Louis spalancò gli occhi.
«Sì ma così passo da troia» incrociai le braccia «no,non l'ho fatto con Harry»
«Siamo andati a letto insieme,fine della storia» concluse Liam.
Harry mi mandò un'occhiata di nascosto,senza farsi vedere dai ragazzi,sicuramente avrebbe voluto parlarmi.Liam andò in salotto e Zayn lo raggiunse,io mi sedetti sul piano cucina dondolando le gambe.Niall,Louis e Charlotte si inventarono una scusa -hanno detto che volevano giocare a pallavolo- e corsero fuori dalla cucina,chiudendo la porta e lasciando me ed Harry da soli:che l'Apocalisse abbia inizio.

 
ed eccoci qua (:
mi hanno regalato l'iphone 4s per natale, io amo i miei genitori :3
ho iniziato a scriverlo durante l'interrogazione di storia, la lezione propiziava la scrittura.
'sto capitolo fa abbastanza schifo, diciamo che è un capitolo di passaggio.
non so ancora cosa succederà nel prossimo di preciso, una vaga idea ce l'ho,e ci sarà una litigata
sto facendo tutto questo per allungare la storia, dato che poi durante le vacanze di natale
avrò molto tempo per scrivere, e spero di aggiornare anche più volte alla settimana
non ho molto da dire, solo che ringrazio tutte voi che mi seguite e supportate, nel prossimo vi ringrazierò per bene come sono solita fare, ma adesso mi devo dileguare.
un'ultima cosa: sto scrivendo una storia che si chiama 'Il migliore amico del mio ragazzo',se la pubblico la leggete?
grazie di tutto, xx

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Capitolo 25. ***


Image and video hosting by TinyPic

crediti a @paynesrules :)



Ero rannicchiata su me stessa,la testa fra le ginocchia e le mani intrecciate nei capelli.Le lacrime scendevano copiosamente,incontrollatamente.Ed il brutto era che non potevo farci niente,non potevo fermarle.
Un'altra cosa brutta era il fatto che fosse tutta colpa mia.
 
Sbattè violentemente la pentola sul fornello spento,rimanendo in quella posizione,immobile,per cinque secondi buoni.Sapevo che sarebbe successo il finimondo,e temevo il peggio.
«Helen» sibilò a denti stretti,facendomi venire i brividi.
«C-che?» balbettai.
Lasciò perdere la pentola e si voltò di scatto verso di me,facendomi sobbalzare dalla velocità della sua azione.
«Devi dirmi qualcosa?» domandò.
«Credo che si sia già detto tutto» mi morsi il labbro.
«Non fare la spiritosa» mi fermò «ripeto,devi dirmi qualcosa?»
«Cosa vuoi che ti dica,che sono andata a letto con Liam?Sbaglio o c'eri anche tu prima?» incrociai le gambe.
«C'ero anch'io,e non mi è piaciuta per niente la vostra confessione» ammise,poggiandosi al piano cottura.
«E allora che c'è che non va?Non ti seguo» non capivo.
Perchè faceva tutta quella scenata?Forse avrei dovuto dirglielo privatamente,ma poi si sarebbero offesi anche gli altri,e non volevo fraintendimenti,erano gli ultimi miei problemi.
«Me lo chiedi anche?» chiese retorico,leggermente accigliato.
«Eh sì» mi morsi una guancia.
«Siccome sono il tuo migliore amico,mi dovresti conoscermi meglio di chiunque altro» mi rinfacciò.
«Ma siccome non leggo nel pensiero,faresti meglio a dirmelo» accavallai le gambe.
Sospirò rumorosamente e si torturò il labbro inferiore,incrociando le braccia e battendo ripetutamente ad un ritmo sconosciuto il piede a terra,spazientito.
«Mi spieghi che hai?Sei arrabbiato per il fatto che non te l'abbia detto?Tanto,se l'avrei detto a te,poi l'avrebbe saputo Louis,poi Niall e Zayn da Liam,quindi» gli spiegai.
«No,non è per questo» sospirò profondamente «sei andata a letto con Liam,te ne rendi conto?»
«E' questo il tuo problema?!» ma che aveva al posto del cervello.
«Sei consapevole di ciò che hai fatto?» mi guardò negli occhi «ti sei fatta una scopata con il tuo ex,che fino a qualche giorno fa odiavi,e non ci trovi niente di strano?»
«Certo,può sembrare assurdo,ma è successo.Perchè io e te ogni tanto pomiciamo?Per il semplice gusto di farlo,non perchè ci piacciamo o roba simile,ed è stata la stessa cosa con Liam» dissi,sicura.
«Ma un conto sono i baci,un conto è andarci a letto con qualcuno!» esclamò «ti sei rincoglionita tutta insieme?Come hai potuto?»
«Ma secondo me è perchè l'ho fatto con Liam,il motivo per cui ti stai arrabbiando tanto» conclusi.
«No,sarebbe stata la stessa cosa se saresti andata a letto con Niall,Louis o Zayn,avrei fatto la stessa scenata,e se fosse successo con me,ti avrei chiesto se sarebbe stata la cosa giusta.E poi,potevi parlarmene» si stava alterando.
«Ah,allora avevo ragione!Volevi che te lo dicessi!Ne ho parlato solo con Charlotte,in fondo è successo stanotte,che pretendi?Che dopo che Liam se n'era andato,sarei venuta qua a parlarti?Tanto,in un modo o in un altro,te l'ho detto,quindi il problema non si pone» sbuffai.
«No invece,il problema persiste!Sei andata a letto con Liam,è un dato di fatto» continuò.
«Sì,ma ormai è successo,non abbiamo provato nulla e ciao,fine della storia» appoggiai la testa al mobile dietro di me.
«Sei impossibile,sai?» sbottò «io mi preoccupo per te e tu che fai?Te ne freghi!Stanotte sei andata a letto con Liam,tra qualche giorno poi ti accorgerai che non è stato solo sesso e ti verranno i sensi di colpa e mi verrai a cercare,e sai cosa?Io non ci sarò,anche perchè sarò in America,e ti dispererai perchè non sai come fare» uscì dalla cucina velocemente,sbattendo la porta.
Mi lasciò da sola in cucina,e nonostante ci fossero altre persone nella casa,io adesso mi sentivo veramente sola.Senza di lui era tutto diverso,come se mancasse qualcosa.Ero basita,Harry non si arrabbiava quasi mai,e quando lo faceva,scatenava qualcosa di enorme.
 
«Helen» mi chiamò Charlotte.
Ero rintanata nel bagno al piano di sopra,almeno lì nessuno poteva disturbarmi - eccetto la mia migliore amica.Alzai lo sguardo verso di lei,così da farle capire che l'avevo sentita.
«Harry ci vuole giù» mi informò,offrendomi una mano.
Afferrai la mano e mi misi in piedi,dandomi una veloce sistemata ai capelli e alla faccia,mi asciugai le lacrime dalle guance e la guardai.Mi rivolse un sorriso appena abbozzato e mi accarezzò i capelli.
Scendemmo giù e vidi Harry in piedi appoggiato alla poltrona,che non appena mi vide,distolse -ovviamente- lo sguardo,mandando un'occhiataccia verso Liam.
«Dicci» lo incitò Niall.
«Sonnellino pomeridiano» annunciò.
«Finalmente qualcosa di piacevole,avevo sonno» ridacchiò Zayn.
«Forza,ognuno nella propria stanza» il riccio battè le mani.
Salimmo -io di nuovo- al piano superiore ed entrammo tutti nelle nostre stanze,infilandoci sotto il leggero lenzuolo.
Io e Charlie dormivamo insieme in un letto matrimoniale,e lei era già nel mondo dei sogni,o almeno così a me pareva,perchè non emetteva nessun rumore.
Io mi rigiravo nel letto,non riuscivo proprio a prendere sonno.
Harry era fisso nei miei pensieri,non riuscivo a togliermelo dalla testa.
Sbuffai varie volte e cambiai fianco troppe volte.
Mi alzai e provai a non pensarlo,andando in bagno.
Aprii il rubinetto e mi gettai dell'acqua fredda in faccia,sperando in un progresso.
Risultato negativo.
Sbuffai rumorosamente,passandomi una mano sul viso.
«Pensavo stessi dormendo» mormorò Liam,entrando in bagno.
«Non ci riesco» ammisi.
«Che succede?» mi domandò,appoggiandosi al lavandino,di fianco a me.
«Brutti pensieri» risposi.
«Brutti?» chiese incredulo.
«Ho litigato con Harry» chiusi il rubinetto,che fino ad ora non aveva fatto che scorrere inutilmente e provocare un rumore fastidioso.
«Come mai?» si morse un labbro.
«Perchè siamo andati a letto insieme» lo guardai negli occhi.
«Quindi stai dicendo che è colpa mia?!» inarcò un sopracciglio,guardandomi arrabbiato.
«In realtà,è colpa di entrambi» puntualizzai.
«Perfino su una cosa come quella mi dai la colpa» sbottò accigliato.
«Io non ho detto che è solo colpa tua,perchè eravamo entrambi consenzienti» mi voltai a guardare la doccia.
«Non puoi sempre dare la colpa agli altri» incrociò le braccia.
«Ma non l'ho fatto!» sbuffai «se ti ripeto che è anche colpa mia,forse ti senti un po' realizzato»
«Non hai mai litigato con nessuno perchè sei venuta a letto con me,non è che Harry dovrebbe farsi qualche domanda?Certo,è mio amico,però non può fare così» si spettinò i capelli.
«Non parlare di lui così» lo difesi «si preoccupa solamente»
«Ecco,vedi?Quando qualcuno dice qualcosa sul tuo caro e amato Harry,reagisci come un leone affamato,poi per gli altri chi se ne frega» le sue mani caddero sulle gambe,con un tonfo sordo.
«Oh,non ritirare fuori questo discorso,perchè sai che ho ragione io,perchè tutte le volte che mi dicevano di lasciarti,io dicevo loro 'no,non voglio,lo amo troppo per rovinare tutto,nonostante abbiamo litigato'.Tutte le volte una storia del genere» gli ricordai.
«Ma non dire cazzate» mi guardò ovvio.
«Eh,se non mi vuoi credere,affari tuoi» uscii dal bagno.
Ma perchè doveva sempre scassare?
Proprio ora che avevamo ritrovato un equilibrio stabile,avevamo fatto finalmente la tanto attesa tregua che dicevamo di fare dall'inizio della lista e poi abbiamo rovinato tutto.
Sì,perchè non può essere sempre e solo colpa mia,ogni tanto se la può prendere pure lui la responsabilità delle sue azioni.Deve sempre rovinare ciò che di buono è stato costruito.
Io non lo capisco.
Tornai in camera e mi distesi un'altra volta,a pancia all'insù.Adesso avevo litigato pure con Liam,ci mancava solo lui.
Liam ed Harry contro di me,chi avevo adesso dalla mia parte?
Chi avevo a difendermi?
Almeno prima,nella mia battaglia con Payne,Harry era il mio fidato compagno,ma ora?
Dovevo combattere da sola.
Più ci pensavo,e più capivo che non potevo farcela solo con le mie forze,avevo bisogno di quei ricci ribelli e di quegli occhi color smeraldo.
Mi alzai,decisa,dal letto e andai silenziosamente verso la camera di Harold.Chiusi la porta senza far rumore e lo osservai:era sdraiato a pancia all'insù,non indossava la maglia,gli occhi chiusi,il torace si alzava e si abbassava regolarmente.
Era così bello.
Mi avvicinai con calma e mi sdraiai di fianco a lui senza muovere troppo il letto.Gli accarezzai la guancia con la punta dell'indice e mi accoccolai di fianco a lui,passando lentamente una mano sul suo petto,poco sotto dove avevo posato la testa.Una mano cominciò a disegnare cerchi immaginari sulla mia spalla,facendomi rabbrividire.
«Sapevo che saresti venuta» sussurrò.
«Scusa» mormorai «so che non basterà,ma scusami davvero» sentivo gli occhi pizzicare «non so se ho fatto bene ad andare a letto con Liam,ma così ho potuto sapere cosa sarebbe successo.Certo,se io e Liam litighiamo così tanto e discutiamo sempre sulla nostra storia significa che c'è qualcosa di irrisolto e significa che ad entrambi interessa del nostro vecchio 'noi'.Non dico di non aver provato niente,perchè mentirei,ma non quello che provai quando lo feci per la prima volta» ero penosa,piangevo per tutto,mi facevo schifo da sola «e se tra qualche giorno avrò i sensi di colpa e mi accorgerò che non è stato solo sesso,non ti chiamerò nè ti cercherò,sta' tranquillo,se ci sentiremo -cosa molto probabile- non te ne parlerò minimamente» feci per alzarmi,ma non me lo permise,anzi,mi strinse a sè.
 
Era patetico come mi sentivo quando litigavo con Harry.
Che fosse colpa mia,o che fosse colpa sua,finivo sempre per piangere,e non mi andava bene.
Non volevo sembrare una che frignava sempre -perchè non era vero- e non volevo sembrare debole -perchè non lo ero-,ma quando ci discutevo era come se mi cadesse il mondo addosso.
Succedeva solo con lui.
Con Liam invece,finivo sempre per rintanarmi in camera mia con un'intera confezione di fazzoletti ancora chiusa e un antistress in mano.Accadeva tutte le volte che mi ritrovavo ad infamarlo ed offenderlo con qualsiasi frase in qualsivoglia lingua e minacciavo di lasciarlo,ma non avrei mai avuto il coraggio di farlo.
«Che stai facendo?» domandai ad Harry,poggiandomi sulle sue spalle.
Se ne stava seduto sulla sedia della scrivania,stava scrivendo qualcosa su un quadernino -era il suo diario personale- azzurro,regalato da me due anni fa per il suo compleanno.
«Controllo un po' di cose» alzò la testa e mi sorrise.
«Per esempio?» andai a prendere una sedia dall'armadio «non voglio essere invadente,cioè,solo se me lo vuoi dire»
«Certo,tranquilla» mi rivolse un altro sorriso «rivisito la lista»
«La temuta lista» enfatizzai,sedendomi di fianco a lui «come sta andando?»
«Direi bene» rispose,controllando.
«Quante ne mancano?» chiesi.
«Otto» fece scorrere gli occhi sulla pagina.
Si avvicinò a me e mi posò una mano sulla guancia,attirandomi a sè.Posò le sue labbra sulle mie,dolcemente e lentamente.Non capivo tutta quella sua voglia improvvisa di baciarmi,ma siccome avevamo fatto pace da poco,lo assecondai.Dischiusi le labbra per permettere ad entrambi un accesso completo nella bocca dell'altro e infilai una mano nei suoi capelli.
«Adesso sette» annunciò,cancellando un altro punto.

 
ashuashuashuashu.
le prime quattro lettere che mi sono venute in mente.
sono riuscita ad avere il banner di questa storia, per me è un traguardo.
l'ho messo solo in questo e nel prologo, poi entro domani lo sistemo in tutti i capitoli, giuro.
sono avvolta in una coperta pesante con le babbucce pelose, il pigiama invernale,
una maglia a maniche lunghe e una felpa, le mani congelate come i piedi e il naso,
tre pacchetti di fazzoletti di fianco a me e due bottigliette d'acqua;
mio padre sta russando come una mitragliatrice e borbotta qualcosa
riguardo al fatto che voleva vedere 'squadra anti mafia' su rete 4.
HO UNA SITUAZIONE IN CASA CHE E' UNA MERAVIGLIA.
so che non ve ne frega una pippa, però era per scrivere qualcosa.
questo capitolo non credo sia tanto lungo, è molto complicato, questo sì.
a me piace almeno in parte, non è così malvagio..vero?
ditemi che piace pure a voi un pochino, vi prego D:
prima litiga con Harry, è geloso marcio della sua migliore amica.
e ovviamente litiga con Liam, ooolè!
non potevano essere tranquilli per molto, altrimenti che gusto c'è?
sto male fisicamente, ma stavolta non ometto i ringraziamenti a voi meraviglie,
Charlotte97, Directioner_Skyfighter, 16_HoPe_22, shelovesliam, ZoomIntoMe94, _ehygomez (ho visto la recensione al capitolo 23 solo ora)
grazie mille davvero, non finirò mai di dirlo.
se ho sbagliato qualche parola, se ho fatto qualche errore di grammatica, è perchè non vedo nè le lettere, nè i numeri, so a malapena dov'è il mouse, sono senza occhiali -ho quelli da riposo- e sono mezza orba.
ho pubblicato una nuova storia, 'Il migliore amico del mio ragazzo' vi lascio il link qua sotto.
il mio contatto twittah è @ehydevine , scrivetemi se avete voglia, non ho niente da fare.
grazie ancora, xx



Il migliore amcio del mio ragazzo, storia mia su Louis/Harry (non è una Larry). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1465540)
I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Capitolo 26. ***


Harry's pow.
La mia lista era qualcosa a dir poco esilarante ed improbabile.Mi dispiaceva torturare i ragazzi -nonchè i miei migliori amici- con cose strane,ma dato che non le avevamo mai fatte,era un desiderio che andava esaudito e delle voglie che andavano placate.
Gli facevo fare anche cose impossibili e contro le loro possibilità,e di questo mi dispiaceva,perchè non volevo farli cagare in mano.Controllavo e ricontrollavo la lista ormai da una manciata di minuti,e di cose fatte ce n'erano scritte 23.
La lista non era ancora completa,non avevo ancora scritto tutto,infatti mi stavo scervellando per trovare un nuovo punto da cancellare.
Dovevo trovare qualcosa di intrigante e divertente,qualcosa che piacesse almeno alla maggioranza di noi,tradotto:dovevo trovare un passatempo per noi ragazzi.
Avrei dovuto quindi occuparmi di far fare qualcosa alle ragazze,che piacesse loro o meno.
«Louis!» urlai,sperando che arrivasse.
Avevo bisogno dell'esperto in materia,la mente più perversa del gruppo.Aveva sempre avuto idee brillanti,e un piccolo consiglio potevo sicuramente chiederglielo.E poi,si sarebbe divertito anche lui.
«Hazza,che c'è?» arrivò preoccupato.
«Ho bisogno che pensi a qualcosa da far fare alle ragazze» annunciai.
«In che limiti?» si sedette di fianco a me.
«Puoi sbizzarirti» gli concessi.
«Sai,con due come quelle è difficile limitarsi» scherzò «mmh,vediamo..»
Sembrava quasi serio in quel momento,mentre pensava a come farci divertire un po',anche se Louis non è mai serio.O almeno,ci prova,ma proprio non ci riesce.Ed è questo il suo bello,che nonostante tutto,ha il sorriso stampato in faccia,e riesce a contagiarti.
«Lampo di genio» spalancò gli occhi.
«Che ti è venuto in mente?» domandai.
Prese a raccontarmi,a bassa voce,il suo piano malvagio,e dovevo ammettere che era perfetto.
Avrei avuto i sensi di colpa a fine giornata per aver fatto alle ragazze tutto ciò,però,siccome non l'abbiamo mai fatto,sarebbe stato divertente,e sicuramente me ne sarei ricordato per tutta la vita.
Guardai Louis e gli sorrisi,complimentandomi con lui per l'ideona avuta.Scendemmo di corsa giù senza avvertire minimamente gli altri e andammo con il suo motorino nella via dei negozi -ce n'erano davvero di tutti i tipi- e parcheggiammo poco distante da lì.
«Boo,non abbiamo chiesto le taglie!» mi portai una mano alla fronte.
«Chiama Helen,tanto te lo dice» mi propose.
Chiamai Helen -appunto- e aspettai che mi rispondesse,perchè dovevo sapere per forza le taglie che avevano,altrimenti non avremmo potuto fare nulla.
«Volete farci un regalo?» mi domandò.
«Sì,una cosa del genere» le risposi,sorridendo beffardo.
Altro che regalo per loro,quello sarebbe stato uno spettacolo per i nostri occhi maschili.

Helen's pow.
Era carino il fatto che Harry mi facesse un regalo,a quattro giorni dalla sua partenza,era tanto che non me lo faceva.
Era giusto anche il fatto che lo facesse anche a Charlotte,dato che siamo le uniche femmine della casa e siamo la minoranza:dobbiamo essere rispettate.
Io e Charlie eravamo appollaiate sul divano con i piedi sul tavolino,guardando la televisione.
Harry e Louis entrarono di corsa con due sacchettini bianchi di carta in mano.
«Oh,grazie» presi il sacchetto dalla mano del riccio.
«Che cosa c'è?» domandò curiosa Charlotte,cercando di aprirlo.
«No no no» ci fermò Louis.
«Dovete andare in bagno ad aprirlo» ci informò Harry.
«Come volete» li assecondai.
Entrammo nel bagno lì vicino e chiudemmo la porta,scartando con curiosità i pacchetti:non potevamo credere ai nostri occhi.
«Ci prendono in giro» constatai.
«Harry» urlò la mia amica.
«Sì cara?» era vicino alla porta.
«Ci prendete per il culo?» urlò,alterandosi un po'.
«E' per la lista» si limitò a dire il riccio «adesso stiamo qui ad aspettare che vi cambiate»
«Odio questa lista» ringhiò.
«Anche io» borbottai «se ti volevi eccitare,potevi trovare un altro modo!» gli urlai.
«Sono ben contento se me lo mostri,ma con ciò che ti ho regalato!» mi rispose beffardo.
«Stronzo» bisbigliai,spogliandomi.
Harry e Louis ci avevano regalato due completini,uno da infermiera e l'altro da poliziotta -il mio-,sicuramente comprati nel sexy shop poco distante da casa nostra.
Ma io mi chiedo,che diavolo c'è in quella lista?
Dovevo rifiutare subito,quando il riccio ci ha fatto quella richiesta.La mia camicetta azzurra aveva soltanto tre bottoni,lasciandomi scoperta buona parte del seno,la gonna nera era abbastanza corta,arrivava appena a metà coscia -se non di meno- e avevo pure il cappellino e i tacchi.
Charlotte aveva il camice bianco con la croce rossa,una scollatura abbastanza evidente,il cappellino bianco,il reggicalze e i tacchi bianchi.
Come accessori avevamo trovato delle manette -che attaccai alla gonna-,una frusta e una siringa.
«Che dici,li facciamo impazzire un po'?» le proposi.
«Tu Zayn e io Liam?» mi battè il pugno «o lo vuoi te,Liam?»
«Nono,per carità!» iniziai a ridere «così facciamo andar fuori di testa i due ideatori di questa follia e il tuo Niall»
«Ed ecco a voi,una nuova puntata di 'troie per un giorno':abbiamo ospiti,qui con noi,Helen Richards e Charlotte Smith» enfatizzò,cambiando tono di voce e facendolo assomigliare a quello di un presentatore.
«Abbiamo qui con noi anche Danielle Peazer,solo che lei è troia tutti i giorni» commentai.
Scoppiammo a ridere,non sono per la battuta che avevo fatto,ma per la situazione che si era andata a creare:insomma,eravamo vestite come due prostitute e facevamo commenti su un'altra 'prostituta'.
«Tre,due,uno..» aprimmo la porta.
Tutti e cinque erano spaparanzati sul divano,e sussurravano qualcosa fra di loro,fin quando non si accorsero di noi.
Si voltarono di scatto -e secondo me una fitta si prese possesso del loro collo- e ci squadrarono da capo a piedi,leccandosi le labbra come fossimo un piatto prelibato e succulento.
Ci guardavano come se fossero dei dispersi nel deserto e noi fossimo acqua,oppure come naufraghi che avevano trovato la terra tanto agognata.
«Allora» esordì Charlie «chi si vuole far fare la puntura?» tutti i ragazzi alzarono la mano,incantati.
«Ho scoperto che qualcuno porta qualcosa di illegale addosso,chi devo perquisire?» domandai,e i cinque dementi alzarono la mano.
Feci l'occhiolino alla mia migliore amica e mi diressi verso Zayn,che intanto mi guardava divertivo mentre avanzavo verso di lui.
«Liam forza,dammi il braccio» gli ordinò Charlotte «devo prelevarti il sangue» cominciò a toccargli tutto il braccio.
«Zayn,credo che tu abbia una quantità elevata di polvere da sparo,devo controllare» gli feci cenno di alzarsi «vai al muro»
«Qui la faccenda si fa interessante» commentò Harry,che non la smetteva di guardarmi il taglio della gonna.
Ordinai a Zayn di mettersi con la schiena rivolta verso di me e le mani appoggiate al muro,e cominciai a toccarlo prima sulle spalle,poi per tutta la schiena,poi i fianchi,il sedere -aveva un didietro da urlo quel crestone-,e le gambe;poi lo feci voltare verso di me e lo misi con la schiena al muro,ripetendo la stessa azione,prima le spalle,poi il petto,il basso ventre,le tasche.
«Potrei violentarti» bisbigliò,mentre deglutiva.
«Non sai che cosa potrei farti,Charlie» Liam si leccava le labbra,mentre Niall si torturava un'unghia.
Mandai un'occhiata alla mia amica,facendole cenno che potevamo smettere di torturare questi poveri ragazzi e di far invidia agli altri tre,così ce ne andammo a sedere sul divano affiancando l'irlandese,accavallando le gambe.
«Insomma?» Charlotte spettinò i capelli del biondo.
«Che si fa adesso?» mi morsi un labbro,guardando il mio migliore amico.
«Sette minuti in paradiso!» annunciò frettoloso Louis.
«Mi dispiace ragazzi,ma io devo andare via,ho promesso a mia sorella di andare con lei al centro commerciale» ci informò Zayn «ci vediamo stasera,e mi raccomando,buone scopate» detto questo uscì di casa quasi di corsa.
Louis corse a prendere una bottiglia di vetro dalla dispensa e la posizionò sul tavolino del salotto.
«Okay,chi gira?» domandò.
«Giro io» annunciò la castana contenta.
La bottiglia prese a girare velocemente e si fermò su Tommo,il quale sorrise soddisfatto ed andò in bagno con la mia amica,sotto lo sguardo infuocato di Niall.
«Il tempo parte..adesso» urlò Harry.
«Niall,sicuramente non faranno niente» lo rassicurai,avvicinandomi di più a lui.
«Sì,Lou non è così stronzo da farsi la futura ragazza di uno dei suoi amici» aggiunse Liam - da quando diceva frasi sensate?
«A meno che questo amico non gli stia sulle palle» commentò il riccio.
«Harry» lo rimproverai,tirandogli una scarpa.
Passati i sette minuti,i due uscirono fuori tutti contenti:Charlotte mi sussurrò che avevano solamente parlato,ed ero sicura che lo stava riferendo anche all'irlandese agitato.
«Adesso giro io» Harry prese possesso della bottiglia che,casualmente,si fermò su di me.
«E' destino» commentò Louis,beccandosi una mia occhiataccia.
Entrammo in bagno e chiudemmo la porta a chiave dietro di me,mentre io mi avvicinavo allo specchio,ed Harry mi stava a distanza ravvicinata.
«Bel regalino di merda che mi hai fatto,sì» esordii,guardando la mia figura.
«Eddai» mi soffiò sul collo «non ce l'avrai mica con me»
«Mmh,forse sì,forse no» esitai,le sue labbra erano già a martoriarmi il collo.
«Ma ti sta proprio bene» commentò.
«Anche tu staresti bene con una mia mano stampata in viso» gli sorrisi strafottente.
«Completino sexy o no,avremmo giocato lo stesso a sette minuti in paradiso,saremmo capitati noi due -proprio come adesso- e ci saremmo baciati per tutto il tempo che ci restava,proprio come adesso» annunciò,voltandomi verso di lui.
Prima che potessi replicare o dire qualcosa,posò le sue labbra sulle mie,ricominciando quello strano gioco che accadeva ogni volta che succedevano questo genere di cose fra me e lui.
Non era amore quell che provavo,e neanche desiderio o voglie perverse che andavano soddisfatte -forse per Harry era così-,ma c'era soltanto amicizia da entrambe le parti.Mi appoggiò prima sul lavandino,poi mi prese di peso e mi fece aderire la schiena alla porta,mentre sorreggeva il mio peso e gli torturavo i capelli con entrambe le mani.
«Tempo scaduto!Ricomponetevi ed uscite» ci informò Nialler.
«Adesso spiegami come faccio a coprire questo» gli indicai un punto in cui aveva succhiato un po' di più.
«La stessa cosa vale per me» guardai nel punto indicato da lui,un segno del mio passaggio.
Uscimmo dal bagno e Louis ci guardò maliziosamente,alzandoci il pollice in segno d'approvazione.
Niall girò la bottiglia contento -euforico direi- e puntò Charlotte:lì non ci vide più.Arrossì come un peperone,ma non gliene importò molto,dato che prese la castana in braccio a mo' di sposa e se la portò in bagno,chiudendo frettolosamente la porta,seguito dalle risate di tutti noi.
«Facciamo che a voi ve ne diamo quattordici di minuti» scherzai.
«Tanto meglio!» urlò l'irlandese dalla stanza.
«Ci avete dato dentro?» domandò curioso Louis.
«I cazzi tuoi no eh,Tommo?» chiese Liam con fare sarcastico.
«Contenuto vietato ai minori di 18» Harry si cucì la bocca.
«Sentite» distesi le gambe lungo il divano «io ho paura a stare da sola,in una stanza,vestita così,con dei ragazzi come voi»
Mi sembrava di aver già vissuto una scena del genere,quando ci siamo ubriacati ed io ero distesa sul divano,e avevo vicino Harry,Louis e Liam,proprio come adesso.Ciò che successe quella notte,sicuramente non poteva riaccadere,dato che aveva partecipato pure il mio ex al programma per portarmi a letto.
«Dovresti aver paura di loro,non di me,in fondo conosci come sono fatto» mi riprese Liam.
«Mah» feci finta di pensare «potrei commentare anche questa tua frase»
«Che tipo di porcate avete fatto quando stavate insieme?» cantilenò Harry.
«Niente che ti riguarda,curiosone» gli feci la linguaccia.
«Fine del tempo» urlò Louis.
«Ma come?Non ci davate il doppio del tempo?» Niall fece labbruccio,uscendo solo con il capo dalla porta del bagno.
«No,questo gioco si chiama 'sette minuti in paradiso' non 'facciamo scopare Niall e Charlotte per quanto tempo vogliono'» lo canzonò il castano.
«Vi rifarete stanotte,non preoccupatevi» li rassicurai,ridendo subito dopo.
«Liam,gira tu» lo incitò l'irlandese.
Avevo un brutto,bruttissimo presentimento che stava accompagnando quel giro della bottiglia.
Chiusi gli occhi,facendo finta di pensare,non volevo vedere il responso.
C'era un silenzio quasi tombale,e nessuno si azzardava a parlare.
«Allora?» aprii gli occhi,notando che la punta della bottiglia era puntata verso di me.


 
auguri lettori/lettrici, buone feste (:
fra ieri e oggi ho pubblicato due capitoli di altre due mie storie, 
sono stata un vulcano di idee.
e a voi, faccio questo di regalo di Natale, il capitolo 26 (:
siccome questa storia è la mia seconda priorità -la prima è quella con Zayn, che ci sto un'eternità prima di pubblicare un capitolo, nonostante l'abbia cominciata prima di questa- e una mia amica ieri sera mi ha rotto le scatole affinchè scrivessi questo capitolo -tanto amore Carlottina mia-, allora eccolo qua.
l'ho scritto in venti minuti, e avevo così tante idee che non ho staccato un attimo gli occhi dal display e ho cominciato a scrivere senza sosta, e mi scuso per la lunghezza chilometrica del capitolo.
però, mi piace.
di questi tempi, i capitoli che scrivo mi piacciono, non so come mai lol
capitolo hot, no?
dopo la depressione del venticinquesimo, ve lo dovevo :P
ho introdotto per la prima volta il punto di vista di Harold, così che anche lui spiega un po' quello che sente.
ho fatto uno schema della storia, e mancano davvero pochi capitoli alla fine.. ne dovrebbero mancare sì e no sette o otto, e ho già iniziato a scrivere il 27esimo.
lascio al prossimo capitolo i sette minuti in paradiso di Heliam, voglio farvi soffrire un po' :3
odiatemi, sì.
fatemi sapere che ne pensate -se volete-, sono sempre felice di leggere cosa mi scrivete.
grazie, ovviamente, a
Directioner_Skyfighter, Charlotte97, ZoomIntoMe94
e grazie anche alle lettrici silenziose, che continuano a leggere la mia storia.
grazie davvero a tutte. <3
il mio contatto twitter è @ehydevine,
se volete contattarmi per qualche stronzata o qualche domanda sulle mie fan fiction, ci sono sempre.
xx


Il migliore amcio del mio ragazzo, storia mia su Louis/Harry (non è una Larry). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1465540)
I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)
 

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Capitolo 27. ***


Image and video hosting by TinyPic

crediti a @paynesrules (:


«Le regole sono regole» Louis mi fece alzare,mentre Harry faceva alzare Liam.
Regole un cavolo.
«Adesso ve ne state sette minuti in bagno,insieme» sottolineò l'ultima parola «senza proteste»
Ma come senza proteste?
Voi volete rinchiudere in una stanza me e Liam?Insieme?
No ma,ci pensate alle cose o sparate frasi senza senso?
Avrei potuto farlo affogare con la faccia nel water o nel lavandino,oppure avrei potuto fargli sbattere la testa contro le mattonelle della doccia,chissà.
Ci spinsero in bagno e chiusero la porta da 
fuori,dopo aver preso la chiave.
«Perfetto,chiusa dentro con il mio ex» sbuffai.
«Fantastico,rinchiuso in un bagno con la mia ex che mi odia,nonostante non abbia nulla da odiarmi» aggiunse.
«Scherzi?Mi hai lasciato per una stronzata» incrociai le braccia.
«Pensavo fossi tu» rispose «e poi abbiamo rotto perchè litigavamo spesso,perchè tu non ti fidavi»
«Non è che non mi fidavo,ci siamo lasciati -anzi,mi hai lasciato- perchè tu te ne andavi sempre per i fatti tuoi,non stavi mai con me,passavi tutto il tuo tempo libero con la compagnia delle meraviglie e ricordavi di avere una ragazza soltanto quando ti veniva voglia di scopare» gli sputai in faccia tutto quello che mi passava per la mente.
«Ma senti questa!» esclamò «tu che invece non conoscevi altri ragazzi,non li invitavi mai a casa tua,non mi hai fatto litigare con due mie amiche perchè eri gelosa,no»
«Solo perchè ho invitato una volta Josh a casa mia,l'hai fatta lunga per tre mesi.E poi,al posto di Josh,potevi benissimo venirci tu,dato che eri a casa tua con Zayn a cazzeggiare all'X-Box,visto che poi ti ho anche chiamato..e poi,per la cronaca,anche tu mi hai fatto litigare con un sacco di gente,perchè le trascuravo per stare con te» continuai.
«Ci stava provando con te e sapeva che eri fidanzata,e tu questo lo sapevi,perchè avevi scoperto che gli interessavi,e tu che fai?Lo fai salire da te e giocate insieme alla Wii nella stessa stanza,sullo stesso letto,fianco a fianco.No,io avevo una visita,e quando mi hai chiamato tu ero appena tornato a casa,e Zayn già si trovava lì.Allora avevi a non starci con me,dato che ti ho provocato un sacco di problemi» allargò le braccia,esasperato.
«Liam,se hai finito di dire cazzate,avvertimi» lo guardai ovvia.
«No sai,sembra che sei stata con me solo per avere un ragazzo» alzò un sopracciglio.
«Potrei dirti lo stesso» lo canzonai.
«Oh,ma andiamo!Io non stavo con te per scopare,anche perchè voglio ricordarti la sfilza di ragazze che mi vengono dietro» mi rinfacciò.
«La sfilza di ragazze,te la sei sicuramente sognata» risi «e poi,io credo di sì,perchè fino a che stavi bene con Alex e quell'altra gente okay,poi quando non sapevi che fare e avevi una strana voglia che solo io potevo soddisfare,mi chiamavi,venivi da me e poi sappiamo entrambi cosa succedeva»
«Ma veramente,ad essere sinceri,eri tu quella che mi chiamava sempre» si ricordò.
«Per forza,tu non ti degnavi neanche di farmi uno squillo con l'addebito o di mandarmi messaggi» gli rammentai «e non dare colpa alla tariffa,perchè potevi cambiarla,e neanche al fatto che tenevi il telefono in silenzioso»
Abbassò lo sguardo e si appoggiò al lavandino,sospirando.Non aveva modo di avere ragione,aveva torto porca miseria.Era una battaglia persa in partenza per Liam,lo sapeva anche lui che tutti gli elementi e gli avvenimenti erano a favore mio.
Mi aveva lasciata per uno sbaglio,come 
poteva pretendere di essere nella ragione?
«Comunque» attirò la mia attenzione «l'altra sera non sono venuto a letto con te perchè avevo voglia» alzò lo sguardo verso di me «è successo perchè è successo,punto»
«Lo so,ne abbiamo già parlato» lo fermai.
«E se devo essere sincero,non è stata una delle tue migliori performance» sorrise beffardo.
Ah,adesso voleva fare anche lo spiritoso.Sapeva che io ero sempre stata brava a letto,me lo aveva sempre detto,anche perchè di tutte le ragazze che aveva avuto,io sono stata la migliore.
«Liam,se proprio devo dirtelo,anche tu non hai fatto del tuo meglio,sei stato piuttosto scarso» mi stavo prendendo in giro di lui in una maniera assurda.
«Cosa?Io scarso?» non ci poteva credere «ma se sei stata tu quella poco attiva»
«Poco attiva?!» mi ero avvicinata alla sua figura,ero al centro della stanza «ma se ho dovuto fare tutto io»
«Ma stai zitta,fai più bella figura» aveva girato attorno a me e si era appoggiato alla porta scorrevole trasparente della doccia.
«Hai bevuto percaso?Avere Charlotte così vicina e così svestita ti ha dato al cervello?» ironizzai,mettendomi le mani sui fianchi.
«Ah-ah,molto simpatica,davvero» mi guardò male.
«Quant'è che non ti ecciti?Da quando Danielle non si è cambiata di fronte a te?» se le parole avessero potuto tagliare,adesso lui sarebbe ridotto a fettine.
Mi ero avvicinata a dov'era lui adesso,e mi guardò come se volesse farmi esplodere.
«E tu invece da quant'è che non ti fai qualcuno sotto le coperte?» sapeva benissimo che non avevo fatto niente con nessuno,o meglio,gliel'aveva detto mio padre,e potevo dire qualche bugia ai miei vecchi,no?
«E tu che ne sai?Solo perchè l'ha detto mio padre,non significa che sia vero» dissi con aria orgogliosa.
«Quindi..anche ti sei fatta qualcuno?» sembrò preoccupato.
«Sono affari miei» incrociai le braccia «e a quanto pare,pure tu ti sei divertito»
«Tanto ero single,no?» aveva ragione.
«Scommetto che il giorno che ci siamo lasciati,eri già fra le braccia di Danielle» molto probabile.
«Non sono affari tuoi» mi guardò negli occhi come volesse sapere cosa stessi pensando.
Lo vidi indietreggiare,la parete scorrevole della doccia si era aperta facendolo entrare lì dentro,ma non cì entrò da solo,perchè mi afferrò il polso e ci finii dentro insieme.La sua schiena urtò il miscelatore della doccia,che sfortunatamente si mosse e fece scendere l'acqua.
Mi ero 
ritrovata spalmata sul suo petto,con una sua mano a reggermi la schiena.Alzammo lo sguardo in contemporanea e incrociammo i nostri occhi,fondendo i nostri respiri.
Tanto eravamo vicini,che dimenticammo anche di aver litigato fino ad'ora.
«Fine del tempo» urlò Charlie da fuori.
 
Il giorno seguente Harry ci aveva avvertito che,per il prossimo punto della lista,dovevamo andare al supermercato con Niall.
Ora,andare a fare 
la spesa con Niall era una cosa impossibile,perchè ogni cosa che vedeva la metteva nel carrello.
Nessuno voleva andarci,dato che avevamo fatto 
le votazioni,e poi Louis voleva tirare a sorte,ma considerando la mia sfortuna sfacciata,a quel punto decisi di andare io con l'irlandese.
Sicuramente,tutta la spesa sotto la sella del motorino non ci sarebbe assolutamente entrata,perciò facemmo scala a casa di Niall e 
prendemmo la sua macchina,andando così sul sicuro.
«Entro che limiti puoi acquistare?» gli domandai,prendendo il carrello.
«Harry non mi ha dato limiti,posso comprare tutti i dolci e le schifezze che voglio» esultò contento.
«Allora te li do io,okay?Ho trenta sterline dietro,ovvero quelle che mi ha dato Harry,dieci ne ho io e quindici ne hai tu:non ho intenzione di spenderle tutte,spendiamo solo quelle di Harry,intesi?» gli spiegai.
«Uffa però» sbuffò.
«Hey irlandese,è già tanto se quel rincoglionito del mio migliore amico ti lascia fare la spesa,compreresti tutto ciò che vedi altrimenti» lo rimproverai «dopo ti porto da Nando's e ti compro due maxi menu,però di uno ne facciamo a metà»
«Grazie!» urlò,saltandomi addosso.
Se Niall era triste,bastava che gli dicessi che gli compravi qualcosa di extra large o di maxi riguardante il cibo e si accontentava subito.Mi stritolò fra le sue braccia,ridendo contento.
Passammo in rassegna tutto il reparto dolci,riempiendo quasi tutto il carrello di tavolette di 
cioccolata,biscotti,panna montata,caramelle gommose zuccherose,torte preconfezionate,praline di cioccolato e del cioccolato liquido:si preavvisava un pomeriggio con la pancia piena e un mal di stomaco assurdo.
Come promesso,andammo da Nando's a mangiare -la macchina 
straboccava di buste- e ordinammo due maxi menu,sedendoci ad uno dei tavolini con i vassoi strapieni - come la macchina.
«Contento?» gli chiesi,osservando che si stava divorando il mega panino.
«Tu che dici?» sorrise,tirando su il pollice.
«Oh menomale,una buona volta» mi lasciai andare sulla poltroncina.
«Hel» mi chiamò «visto che siamo qua,possiamo parlare?»
«Certo» gli sorrisi.
Che voleva chiedermi qualcosa riguardante Liam?
Molto probabile.Mi avrebbe domandato cosa avevamo fatto in bagno durante i 
sette minuti,dato che non l'avevo detto a nessuno.Avevo soltanto avvertito Harry che,se Liam gli avesse chiesto se fossimo andati a letto insieme,lui gli avrebbe risposto che era vero,ma non gli avevo spiegato il vero motivo.
«Noi avevamo pensato che..beh,siccome tu e Liam l'avete fatto,credevamo che foste tornati amici,o almeno che non litigavate» confessò.
«Poveri illusi» risi «io e Liam che non litighiamo è come dire che tu odi mangiare»
«Non bestemmiare» ironizzò «comunque pensavamo che anche con i sette minuti in paradiso,qualcosa si fosse chiarito»
«Macchè,abbiamo litigato tutto il tempo» ammisi,sorseggiando un po' della Coca-cola maxi.
«Sul serio?Non abbiamo sentito nessun urlo» mi fece notare.
«Siamo stati silenziosi» abbassai lo sguardo «certo,io e Liam siamo andati a letto insieme,ma mai -e ripeto- mai torneremo insieme,perchè ormai il nostro momento è passato»
«Ma ciò che è stato,potrà tornare ad essere in un secondo momento» disse con fare filosofico,cercando di concentrarsi il meno possibile sul cibo - cosa impossibile.
«Se hai altre frasi poetiche o filosofiche che esprimono un concetto sulla seconda volta,evita di usarle,perchè saranno valide per tutto ma non per me e Liam» lo fermai,prendendo una patatina «piuttosto,che avete fatto tu e Charlie lì dentro?»
«Ciò che non avete fatto tu e Liam» si lasciò scappare.
Diventò rosso come il mio smalto rosso fuoco -come un peperone,un pomodoro,una ciliegia,una fragola,la scritta Nando's- e cominciò ad ingozzarsi più del dovuto.
«Quanto vi siete spinti oltre?» domandai.
«Ehm..» balbettò «abbastanza oltre,anche se sette minuti sono troppo pochi»
«Almeno uno dei due è felice» gli sorrisi.
«Se volevi farti qualcuno di noi oltre ad Harry,potevi dirmelo,Louis moriva dalla voglia di fare qualcosa» mi informò,divorando il resto del mega panino.
«Non è per quello» risi «è che sono contenta del fatto che almeno voi,potrete avere una storia normale,vi ci vedo così bene insieme»
«Proprio di questo volevo parlarti..» esitò un po'.
«Spara» lo incitai.
«Voglio chiedere a Charlotte se vuole diventare la mia ragazza» annunciò,pronunciando di fretta tutta la frase.
«Ma è fantastico,Nialler!» esclamai.
«Non mi dirà di no,vero?» era un cucciolo irlandese troppo dolce,come si faceva a dirgli di no?
Solo un imbecille l'avrebbe fatto,e Charlie non lo 
era.
«Ma certo che no,si vede lontano un miglio che vi piacete,io mi chiedo cosa aspettate ancora,la vostra vita da single deve finire» lo rassicurai.
«Se è per questo,si vede lontano un miglio anche che tu e Liam siete ancora innamorati,lo pensiamo tutti,però vabbè» commentò,beccandosi una mia occhiataccia.

 
ho mio padre che russa, mia madre che vuole la chiavetta di internet
e un mal di schiena assurdo perchè babbo mi fa stare in una posizione strana sul divano:
in casa mia la normalità non esiste.
ho concluso il capitolo poco fa, e non vedevo l'ora di pubblicare
dato che altrimenti non ce l'avrei mai fatta.
domani vado -finalmente- a farmi i capelli, e credo che dalla parrucchiera continuerò le mie svariate storie.
ne ho cominciata un'altra su Harry, però non so se pubblicarla D:
questo è quasi un capitolo di passaggio, perchè non succede niente in sè per sè
e grazie allo schema della ff che mi sono fatta, 
dovrei finire questa storia attorno al capitolo 31-32 all'incirca.
che tristeeeezza :'(
però:
yuuuuhuuu, un'altra litigataaaaa!
troppo strana la normalità pure nella storia,no?
che vi aspettavate nei sette minuti in paradiso? pervertite u.u
ho in mente una fine ben precisa, e dovrete continuare a seguirmi per scoprirla :3
grazie ovviamente a voi,
Directioner_Skyfighter & shelovesliam
e anche alle lettrici/lettori silenziose/i che continuate a sostenermi nonostante tutto.
il mio profilo twitter è @ehydevine, scrivetemi per qualsiasi cosa c:
ci vediamo al prossimo, xx



Il migliore amcio del mio ragazzo, storia mia su Louis/Harry (non è una Larry). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1465540)
I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)
 

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Capitolo 28. ***


Image and video hosting by TinyPic




Non è stato possibile trattenere le voglie disumane dell'irlandese,nonostante ci fosse cibo a volontà.
Devo ammettere però,che è stato liberatorio:ho potuto sfogare tutti i miei dispiaceri in tutta quella meraviglia di dolci.Altro che diamanti,la cioccolata è la migliore amica delle ragazze.
E' così dolce,forse è per questo che si usa sempre quando sei depressa:per la mancazza di dolcezza da parte di qualcuno.
Mancanza di dolcezza da parte di Liam Payne quando stavamo insieme,ecco a cosa mi serviva tutto quel cioccolato e quelle caramelle dolci.
Una settimana sola d'agosto ad Holmes Chapel facevano la fiera,ed il grande genio di Harold aveva deciso di andarci proprio stasera.
Io odiavo la fiera.
Che senso aveva costruire per sette giorni all'anno delle giostre demenziali praticamente prive di norme di sicurezza e che sarebbero potute crollare e disintegrarsi da un momento all'altro?
Eppure alla gente piaceva 'divertirsi' con quel genere di cose.
Ma io dico,trovare un altro divertimento no,eh?
«Harry!Harry!Harry!Ti prego!Ti prego!Ti prego!Ci saliamo?» cantilenò Niall.
Harry guardò in alto scrutando minuziosamente la ruota panoramica rossa e bianca con luci gialle,arancioni e rosse,con la scritta 'Holmes Chapel Amusement Park'.
«C-cosa?» balbettò.
«Sì dai,ci vogliamo salire!» aggiunse Charlie.
«Se vi aspettate che io salga lassù,vi sbagliate di grosso» li fermai «dopo l'esperienza del bunjee jumping» mandai un'occhiataccia a Liam «non ho intenzione di fare altro che abbia a che fare con l'altezza»
«Facciamo una cosa» iniziò Zayn «voi quattro andate su,e dato che io,Harry ed Helen ci caghiamo sotto,rimaniamo qua»
«Io non mi cago sotto» ribattè il riccio.
«E allora perchè non vieni con noi?» lo prese in giro Louis.
«Che dite,andiamo?» propose Liam.
«Hel» mi passò di fianco Niall «è la volta buona che glielo chiedo,a Charlie»
«Dai campione,hai fatto pratica tutto il pomeriggio con me,adesso è arrivato il momento» gli spettinai i capelli e lo vidi allontanarsi.
«Che confabulate tu e l'irlandese?» Zayn mi affiancò.
«Lo scoprirete appena finiranno il giro» restai sul vago,appoggiandomi ad una ringhiera «Harry,mi spieghi a cosa ti serve venire alla fiera se non fai la ruota panoramica?»
«Mi piacciono le altre giostre che non vanno tanto in alto» si difese.
«Vado a prendervi da bere?» propose il moro.
«Ci faresti un favore» gli sorrisi.
«Due estathè al limone» lo informò Harry,prima che potessi dire qualsiasi cosa.
Zayn si allontanava lentamente da dov'eravamo noi,andando in un chioschetto non molto vicino da noi,del quale si riusciva a malapena a notare l'insegna luminosa.
«Dici che mi devi spiegare qualcosa?» incrociò le braccia.
Sapevo a cosa si riferiva e sapevo che prima o poi -avrei sperato più poi- me l'avrebbe chiesto e ne avremmo dovuto parlare.
«Quando eravamo in bagno per sette minuti in paradiso,siamo arrivati all'argomento 'avventure a letto di questa estate',e nonostante mio padre gli abbia detto che non ho avuto nessun ragazzo da quando mi ha lasciata,io gli ho fatto intendere che ho fatto qualcosa in tutti questi mesi» gli spiegai.
«Tutto questo casino per una conversazione con lui?Potevi dirmelo prima» mi sorrise «e lui,invece?»
«Penso che si sia divertito pure lui» abbassai lo sguardo.
«Ecco gli estathè» arrivò Zayn in tempo,così che Harry non potesse farmi altre domande «senti Hel,mi hanno riferito che i tuoi sette minuti in paradiso con Liam sono stati terribili»
«Te l'ha detto lui?» lo guardai,scartando la cannuccia.
«Era parecchio irritato,per dirlo in modi garbati» bevve un sorso di Becks.
«Se era irritato lui,io ero furiosa» commentai.
«Non ho mai visto Liam così arrabbiato con una persona come lo è con te» mi fece notare.
«E la stessa cosa vale per lei nei confronti di Liam» mi difese Harry.
«Helen!» urlò Charlotte,correndo verso di me «Niall mi ha chiesto di diventare la sua ragazza!»
«E' fantastico» come se non lo sapessi «e tu?»
«E' ovvio che gli ho detto di sì» trillò contenta.
«Sono felice per voi,e mi sono divertita a farvi da Cupido» strizzai un occhio.
 
Il tunnel dell'amore.
La giostra più inutile che esista.
Già il fatto che esista lafiera mi da ai nervi,in più creano anche una cosa priva di senso come quella.
Se serve per pomiciare al buio,basta che vadano in un luogo appartato o in casa loro,risparmierebbero pure soldi.Eppure,le coppiette vogliono farci almeno un giro '
perchè è romantico'.
Non avevo niente contro il fatto che Niall e Charlotte volessero farci un giro perchè insomma,si meritavano di essere una coppia da un'eternità,comunque questo non toglie il fatto che la giostra non serva a niente.
L'unico problema era il fatto che dovevamo fare anche noi la fila -eccetto Zayn,che era claustrofobico e non poteva fare praticamente un cazzo,infatti lo invidiavo tantissimo- insieme alla nuova coppia.
Avevo cercato di convincerli in tutti i modi possibili,ricorrendo anche alla scusa che dovevo far compagnia a Zayn,ma quel riccio bastardo che mi ritrovavo come migliore amico non ha ceduto.
Un ragazzo con una camicetta rosa ed un cuore sul pettorale sinistro mi trascinò per un braccio in una di quelle poltroncine rosso-rosa a cuore -disgustose- e dato che ero da sola,mi accompiò con un ragazzo castano,i capelli raccolti in una cresta appena accennata,abbastanza alto.
«Liam!?» spalancai gli occhi.
«Helen!?» esclamò.
Nello stesso momento in cui stavo per chiedere se si poteva cambiare compagno -credo lo stesse per fare pure lui- partì la nostra poltroncina.
Ogni tot tempo partiva una singola poltroncina,e la sfiga voleva che con me ci fosse lui.
Ma perchè non mi ero appiccicata ad Harry come una cozza?
Forse perchè l'avevo momentaneamente perso?
Che bastardi,solo ora capivo:ci avevano fatto mettere insieme apposta,quegli infami.
Come dobbiamo dire loro che non stiamo insieme,che non ci piacciamo,che non succederà mai più niente e che non ci rifidanzeremo?
In aramaico?Potrei impararlo.
«Che facciamo fino alla fine del giro?» domandò,distogliendomi dai miei pensieri,incrociando le braccia.
«Io già stavo facendo qualcosa,stavo pensando a quant'è odioso averti qui accanto» ammisi «cosa vuoi fare?Tu guardi a sinistra ed io a destra»
«Ah,perchè tu pensi?Mi stupisci» ironizzò,beccandosi una mia smorfia «credo che la cosa sia reciproca»
«Soltanto quanto litighiamo troviamo cose in comune,non ci sopportiamo:che cosa fantastica» feci un applauso.
«Io credo che ne abbiamo anche altre» disse sicuro.
«Per esempio..?» dove voleva andare a parare?
«Preferiamo la Pepsi alla Coca-cola nonostante la beviamo lo stesso,ci piace il thè al limone,ci piace la pizza al prosciutto,adoriamo Mika e Bruno Mars,stravediamo per le Converse,ci piace il gelato al pistacchio..» elencò.
«Di questi tempi sto bevendo solo Coca-cola,il thè al limone piace a me perchè tu bevi pesca,la pizza adesso sto cambiando gusto la prendo al salame,Mika e Bruno Mars non li sto ascoltando più perchè mi sono fissata con Ed Sheeran e Justin Bieber perchè Nialler..» cominciai a contestare ogni sua affermazione.
Mi prese per le guance e mi avvicinò a sè,stampandomi un bacio sulle labbra.
Rimasi basita dal suo gesto,che gli era passato per l'anticamera del cervello -ammesso che ce l'abbia-?
Una volta che la mia lingua toccò la sua,non ci vidi più,e mi lasciai trasportare dalla 'vecchia routine'.
Vecchia routine perchè ogni volta che ci baciavamo succedeva sempre la stessa cosa,avevo sempre quelle dannate farfalle che svolazzavano in qua e in là per il mio stomaco.
«Scusa ma,una buona volta dicevo qualcosa di carino su di noi,avevi da ridire su tutto,quindi questo era l'unico modo per farti stare zitta» spiegò con un tono di voce basso e quasi sembrava si volesse scusare.
 
Una 'giostra' o 'gioco' -come si vuol chiamare- che poteva fare anche quel genio di Zayn era l'autoscontro.
A me,ripeto,non sono mai piaciute nè le giostre nè la fiera,non c'era distinzione,e neanche l'autoscontro faceva tanto per me.Però,se questo faceva parte della lista di quel rincretinito di Harry e se lo rendeva felice,allora okay.
Ci avviammo verso il salone aperto tutti insieme,quando poi il demente -comunemente chiamato Liam- corse in un'altra direzione.
«Danielle!» urlò,correndole incontro.
Oh,no.
Dio,per favore,tutto,ma non lei.
Fra tutte le persone che mi stanno sul cazzo,proprio lei eh?
«Ciao ragazzi» ci salutò con quel suo sorrisetto falso.
Era abbracciata a Liam -poco mi importava- e se ne stava lì con noi,come se facesse parte del nostro gruppo.
«Dani,noi adesso facciamo l'autoscontro,vieni?Anche perchè siamo in sette,se vieni tu siamo pari» propose lui «può Harry?»
«Certo,non ci sono problemi» accettò il riccio.
«Li faccio venire io i problemi,se questa resta qua» bisbigliai all'orecchio del mio migliore amico,cercando di non farmi vedere.
Subito Charlotte mi mandò un'occhiata e io gliene rimandai un'altra,intendendo ciò che volevamo dirci:aiuto,mandatela via,fatela esplodere.
«Allora che facciamo ancora qui,andiamo» ci incitò Louis.
La troi..ehm,Danielle,aveva avvertito i suoi amici che stava con noi per un po' -purtroppo- e andammo alla cassa,prendendo quattro gettoni.
Io andai nella macchinina con Harry,Louis con Zayn,Niall con Charlotte e Liam con Danielle.
Avevo un unico obbiettivo:distruggerla.
Volevo distruggerla sul serio,ma in questo contesto mi sarei limitata a metterle una bomba sotto la sua postazione.
Il riccio ha voluto per forza guidare,perchè 'potrei avere istinti omicidi verso il barboncino',così ha detto.
Vabbè,mi limiterò a rubargli ogni tanto il volante.
Cominciò a guidare dopo il via dato da una ragazza con un cappellino,e gli indicavo contro chi andare -ci scontravamo soprattutto con il numero 18 e con il 43,Zayn e Louis- poi mi trovai a portata d'occhio e di distanza la 90 -Liam e Danielle,e la posizione in cui si metteva sempre quest'ultima- così presi possesso del volante e girai tutta a sinistra,scontrandomi con la loro macchinina.
Entrambi saltarono dalla paura ed io presi a ridere,sia perchè li avevo fatti spaventare,sia perchè Charlotte mi aveva appena tamponato.Inserimmo il secondo gettone e ripartimmo,e notai lo sguardo di Liam su di me.
Dal patetico tunnel dell'amore non c'eravamo degnati di uno sguardo,ci eravamo limitati a litigare un po' senza dare alcun sospetto ai ragazzi di ciò che era successo lì dentro.
Mentre inseguivamo la macchinina di Nialler e Charlie -Harry mi aveva dato un cinque di nascosto per la botta tirata ai due- vidi con la coda dell'occhio Danielle che indicava a Liam di inseguirci.
«Ci stanno dietro,fai retromarcia» ordinai ad Harry.
Tornò indietro e ci scontrammo con loro,e già il secondo colpo da parte nostra nel corso della serata.Io ridevo come una scema,Charlotte mi alzò in pollice in segno di approvazione e Liam aveva uno sguardo che pareva volesse incenerirmi con esso.


 
we're gonna chasing the sun, wohohohohohoooh 
so che sono i the wanted -'i ricercati',peggio di 'una direzione',lol-
e so anche che sono i nostri 'rivali' e che ci stanno sul cazzo, ma 'sta canzone mi ha rapito totalmente, è troppo bella
sono in uno stato di rincoglionimento totale, la notte di capodanno ho fatto l'Up All Night con i miei amici e ci siamo addormentati alle 5 di mattina per poi risvegliarci mezz'ora dopo, sicchè non dormo da non so quanto e ho un sonno che crollo, ho provato a dormire nel pomeriggio ma non mi è riuscito T.T
mi è toccato dormire con due miei amici, io ero di lato ed ero spiacciata con la schiena al muro -un mal di schiena assurdo- perchè un mio amico con i capelli simili ad Harry mi faceva da 'Teddy Bear', praticamente lo usavo come antistress perchè gli accarezzavo i ricci -è rilassante, ha ragione Tommo- e poi un altro mio amico con i capelli simili a Zayn russava, quindi..
avevo perso l'ispirazione per iniziare questo capitolo, e poi l'ho ritrovata tutta oggi non so come, forse l'insonnia fa bene, non so..
ho già iniziato a buttare giù idee per il capitolo 29, e direi che sta venendo bene: inizierà con una riflessione di Helen.
ho fatto per l'ennesima volta il calcolo, e penso che manchino due o tre capitoli più l'epilogo alla fine di questa storia, che tristezza :'((
mi sono divertita nelle due ore precedenti a scrivere questo capitolo, anche se non succede niente di che.
l'ho tirato un po' via perchè è un po' che non aggiornavo, però Liam ed Helen si baciano e poi c'è il barboncino nel mezzo hahahaha
grazie mille a 
Directioner_Skyfighter, 16_HoPe_22, Charlotte97
e anche ai lettori/lettrici silenziosi/e,
mi accompagnate capitolo per capitolo, quindi grazie mille.
<3
il mio contatto twitter è @ehydevine, e io sono sempre lì per tutto.
crediti a @paynesrules per il magnifico banner.
xx




Il migliore amcio del mio ragazzo, storia mia su Louis/Harry (non è una Larry). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1465540) (appena completerò questa -30 cose-, mi concentrerò molto su quest'altra)
I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Capitolo 29. ***


Image and video hosting by TinyPic




Mancava soltanto un giorno alla partenza di Harry,e in me aumentava il senso di tristezza,ma non solo quello,anche un'altra innominata emozione o sensazione,quella che si prova quando stai irrimediabilmente per perdere qualcosa/qualcuno e non puoi fare nulla per impedire che ciò accada.
Ero invasa da queste due sensazioni,non potevo farci niente,anche perchè Harry sarebbe partito lo stesso,nonostante l'evidente fatto che mi sarebbe mancato.Avremmo sentito tutti la sua mancanza -come non potremmo- e pensavo ad un rimedio,una via d'uscita con la quale non avrei potuto sentirla.
Il soffitto bianco della mia quasi non più camera aiutava molto a riflettere,e magari a pensare senza essere interrotti,perchè già Niall e Zayn erano passato dalla camera,si erano fermati a guardarmi -li avevo visti con la coda dell'occhio- e se n'erano andati,perchè sapevano che ero in un mondo tutto mio,dove stavo intraprendendo un monologo interiore che pareva non finire mai.
Sì,perchè quella era una situazione senza soluzione,che non aveva un lieto fine,doveva concludersi così e basta:Harry sarebbe partito ed io sarei rimasta senza migliore amico per il resto dei miei giorni.
Poi lo sapevo cosa sarebbe successo,ci saremmo sentiti poco -se non per nulla-,avremmo impegni diversi e piano piano avremmo perso l'interesse l'uno nei confronti dell'altro,e la soria sarebbe finita che noi saremmo stati a finire,come tutto il resto delle cose:e a me questo non andava bene.
Un'amicizia come la nostra non può finire per colpa di una fottutissima bastarda chiamata distanza che cercava di rovinare le relazioni fra le persone.Si insinuava tra i rapporti più stretti e li distruggeva,li frantumava,li spezzava e faceva sì che non si ricostruissero.
«So che sei in fase di meditazione,ma c'ero anche io fino a poco fa» Louis mi si sdraiò accanto,così fui costretta ad interrompere il mio flusso di pensieri.
«Harry?» domandai,alludendo alla sua 'meditazione'.
«Harry» annuì «so che stiamo avendo gli stessi pensieri»
«Non sarà lo stesso senza di lui» commentai,mettendo le mani dietro la testa.
«Lo so,non riesco ad immaginare una vita senza di lui» aggiunse,eseguendo il mio stesso gesto.
«Ma io dico,che problema c'è se sta qua?» mi alterai leggermente.
«Non lo so,a lui andrebbe bene,e pure a noi» mi diede ragione.
«Che palle» imprecai.
«Adesso che ne dici se andiamo giù?Hazza vorrà annunciarci il prossimo punto» propose.
«Ti hanno mandato loro,vero?» lo guardai.
Tommo annuì,per poi alzarsi,ed io lo imitai.Scendemmo giù,e trovai tutti in giro fra la cucina e il salotto,un frenetico via vai per un motivo sconosciuto.Louis mimò con le labbra un 'missione compiuta' ad Harry,e quest'ultimo alzò il pollice.
Il riccio,una volta che ci radunò tutti nel salotto,ci portò nella sala del biliardo,accuratamente sistemata con un telo azzurro sul muro,il tavolo da biliardo era sposato a lato della stanza,una video camera era posata su un trepiedi nero con un pacco di lettere lì di fianco - che si fosse dimenticato di ritirare la posta per sette mesi?
«Questa è solo una delle stanze che utilizzeremo» esordì Harry «voglio farvi fare un video confessionale,ho passato tutta la notte a preparare le domande per voi,dovrete rispondere a tutte,niente eccezioni.Ognuno ha le proprie domande e il proprio confessionale»
«Ma di telecamera ce n'è una» notai «e noi siamo in sei»
«Mentre tu eri in camera,siamo andati a prenderne alcune in ognuna delle nostre case» mi informò.
«Anche a casa mia?» domandai.
«Sì,ci sono stata io» rispose Charlie.
«Okay,adesso vi do le domande» il riccio porse ad ognuno di noi una busta «non apritela finchè non entrate nella stanza.Adesso io esco perchè devo andare a comprare le ultime cose,ognuno di voi ha la propria stanza in cui stare»
Salimmo al piano di sopra -Niall rimase in cucina,Zayn nel bagno al piano inferiore e Louis nella stanza del biliardo- e ci fece strada lungo il corridoio,Charlotte entrò nella camera di Niall e Liam,Liam in quella di Louis e Zayn ed io in quella di Harry.In ogni stanza era stata sistemata una video camera di fronte ad un posto a sedere:nel mio caso,di fronte al letto.
«Stanotte dormiamo insieme,ti va?» propose,aggiustandomi il ciuffo.
«Okay» annuii e chiusi la porta dietro di me.
Mi sedetti sul letto e scartai la carta della lettere:notai che Harry aveva scritto tutto a mano,la sua scrittura era ordinata e precisa.Scriveva accuratamente ogni singola lettera,infatti nella sua calligrafia ci si leggeva benissimo.
'Okay,iniziamo' mi incoraggiai.
Ciao Hel,queste sono le domande che ho per te.Sono molto simili a quelle degli altri,ma con qualche variazione.Leggi una domanda per volta,e una volta letta,rispondi subito.Adesso registra,e puoi partire,ci vediamo dopo.
 
Andai ad accendere la telecamera e premetti play,rimettendomi a sedere sul letto.

Erano le sette passate,e la televisione non trasmetteva niente di interessante -come al solito-,ma nonostante quello la stavamo guardando lo stesso.

«Hel.puoi venire un secondo?» Harry sbucò alle mie spalle.
«Oh sì,certo» mi alzai «basta che non mi fai mettere un altro dei tuoi completini comprati al sexy shop»
«Nono,tranquilla» mi rassicurò,sorridente,
Mi portò al piano di sopra,nella camera dove dormivamo io e Charlie,prese il suo pc e ci collegò una delle sei videocamere,facendo partire il filmato dell'intervista di Liam.
«Ma che..?» cercai di chiedergli.
«Ssh,guarda e basta» mi zittì «adesso tu stai qua e guardi questo,io devo andare a finire delle cose»

«Harry,proprio in questa stanza dovevi mettermi?» Liam prese a parlare guardandosi attorno «Zayn non ha rifatto il letto,e Louis si è dimenticato di rimettere a posto le sue maglie a righe,sono tutte in giro per la camera..ah,riccio riccio» mi fece ridere «okay,adesso inizio,tranquillo.Ti mancherò?Okay che sono un maschio e che sono sentimentale il giusto,ma certo che mi mancherai,testa riccia..» lui poco sentimentale? scherziamo? «Com'è stata questa lista per te?Uh,un patimento..mi hai distrutto,come in un incontro di boxe:mi hai steso a terra..Ti ho fatto fare cose improbabili e impossibili,sei soddisfatto dei risultati ottenuti?E che è,un prodotto dimagrente?» prese a ridere,e che bella risata «okay,era pessima,assomigliava ad una delle battute di Louis..giuro che,se mi fai mangiare un'altra volta con il cucchiaio,ti disintegro Harold.E' stata una lista un po' strampalata,però alla fine ci siamo divertiti,è questo quello che conta» accipicchia che filosofo,da quando questo spirito collettivo? «Cosa farai quando partirò?Eh beh,non sarà facile abituarsi a non vederti girare per casa mia in boxer,quegli adorabili boxer con i baffi,a righe o con tante H stampate sopra..che poi,mi sono sempre chiesto se volesse significare 'Harry' o 'Helen'..» storse la bocca «ah,ti ricordi quando le vidi per la prima volta:ti ho rincorso per tutta casa tua perchè volevo fartele togliere perchè ero geloso» rise istericamente «okay,direi di finirla..Verrai qualche volta a trovarmi in America?Ma certo,mi mancheresti troppo per non vederti tutta la vita.Verrò ogni volta che potrò,magari anche con i ragazzi,però il biglietto ce lo pagherai anche tu qualche volta,strariccone.Se dovresti scrivere tu l'ultimo punto della lista,che metteresti?Direi di andare un giorno in una fabbrica di cioccolato,sai che bontà!» non avevo dubbi,lui adora la cioccolata «Il tuo punto della lista preferito?Oh,sicuramente bunjee jumping!Quando Helen si è buttata..oh mamma,giuro che stavo esultando» stronzo «sicuramente,se tu fossi al posto della telecamera,mi guarderesti male..» ecco,bravo Harry,almeno tu dalla mia parte «Cosa ne pensi della tua relazione con Helen?» spalancai gli occhi,e anche lui mi imitò «colpo basso..non puoi chiedermi questo..vabbè,devo rispondere per forza» prese coraggio,e il mio cuore prese a battere «io non la considererei 'relazione',direi piuttosto un dibattito aperto e molto infuocato,se così si può chiamare..passiamo la maggior parte del tempo a litigare per cose superflue,ma che relazione e relazione.Cosa le diresti se fosse lì con te?Sicuramente,le direi che deve iniziare ad assumersi le sue colpe,dato che accusa sempre me,e non è sempre colpa mia,le direi che poteva risparmiarsi tutti quei colpi dati alla nostra macchinina ieri e tutte quelle frecciatine che mi mandava a causa di Danielle» come sempre non aveva altro che offese,che mi dovevo aspettare? «le direi che non sono andato a letto con nessun'altra perchè ho pensato sempre a lei..» ma che..? «sì,può sembrare strano,ma da sempre è stata il mio pensiero fisso e niente,neanche Danielle,è riuscita a togliermela dalla testa..» arrossì,mentre la mia bocca si spalancava «cosa provo per lei?Credo di essere già stato precedentemente chiaro:ne sono ancora preso,e anche parecchio.Lo so,dovevo dare retta a voi ragazzi fin dall'inizio,avevate ragione..o almeno su di me,io ne sono ancora innamorato,poi non so lei» 
Mi erano cadute le braccia,la mia bocca assomigliava ad una 'o' e in fondo,ero contenta di quelle ultime parole che aveva detto.

Liam's pow.
Harry,subito dopo aver portato Helen al piano superiore,venne a chiamare me,portando anche me sù,nella mia stanza e quella di Niall,prendendo il computer di Louis gentilmente offertogli e collegò via usb una videocamera,facendo partire il filmato di Helen.Avevo un punto di domanda disegnato in fronte,ma Harry non aveva intenzione di rispondere a nessuna delle mie domande,dato che uscì dalla stanza,ordinandomi di guardare tutto.

«Certo che è un po' strano fare un'intervista senza intervistatore,però se questo è quello che vuoi,non posso che assecondarti,Hazza.Allora,prima domanda:ti mancherò?Mi prendi per il culo,Styles?Ovviamente sì,come a Spongebob mancherebbe Patrick,come ad Homer le sue ciambelle,come a Niall il cibo,come a Zayn lo specchio,come a Louis le carote..e poi non so che altri paragoni fare..Com'è stata questa lista per me?Un disastro» rise,che bella risata «tu,con quella testolina riccia bacata,hai tirato fuori certe cose che non mi sarebbero mai venute in mente perchè assurde..hai una mente contorta,lo sai vero?Ti ho fatto fare cose improbabili e impossibili,sei soddisfatta dei risultati ottenuti?Porca miseria,mi hai fatto buttare giù da quell'infame del mio ex da una piattaforma di venti metri!» eh ti pareva,l'offesa all'ex non manca mai,strano «Mi sono cagata sotto,che credi!E nonostante tutto,ho ancora le vertigini,come te d'altronde.Mai e poi mai rifarei tutto quello che abbiamo fatto,erano cose fuori dal normale..nessuno le avrebbe mai fatte,ma ovviamente tu sei l'eccezione alla regola che lei hai pensate e ci hai costretto,con quei tuoi occhioni verdi..carogna.Hai mai preso in considerazione l'idea che avrei potuto lasciarti qui?» rimase ferma per qualche secondo «se devo essere sincera,no.Ho sempre immaginato che,anche a 80 anni,ci saremmo trovati nel tuo giardino su due sedie di plastica a parlare di cosa avevano combinato i nostri nipotini..può sembrare una cosa patetica,stupida e tutto ciò che vuoi,ma a nessuno fa piacere il fatto che il suo migliore amico se ne vada da un giorno a un altro» si asciugò la rima interna dell'occhio «dato che mi mancherai,mi verrai a trovare in America?Certo,ogni volta che potrò,io penso che sarò lì da te almeno una volta al mese..però basta che sei volte all'anno il biglietto lo paghi tu e le altre sei io» rise di nuovo «se dovessi scrivere tu l'ultimo punto della lista,che metteresti?Direi una rilassante giornata in una Spa,per mandare via la tensione dai muscoli e per ricevere un favoloso massaggio..oh,sai che bellezza..Il tuo punto della lista preferito?Sicuramente quando abbiamo fatto mangiare Liam con il cucchiaio..esilarante» presi a ridere:stronza «se ci fossi tu qua davanti a me,mi guarderesti male e pronunceresti il mio nome con tono di rimprovero..» stavo per leggere la prossima domanda con tono contento «cosa ne pensi della tua relazione con Liam?» sembrò sorpresa «no,aspetta un attimo..ah,dovevo aspettarmi una cosa del genere,e purtroppo devo rispondere..» avevo paura per ciò che stava per dire,avevo il fiato che mi mancava e non aspettavo altro che parlasse «ad essere sinceri,io non ho una relazione con Liam,è piuttosto un rapporto basato su litigate abbastanza pesanti,proprio come quando stavamo insieme,solo che adesso io non finisco a casa mia a piangere con te al mio fianco e subito dopo,Liam che correva a casa mia o io a casa sua e ci baciavamo finchè non ci mancava l'aria,adesso ce ne stiamo entrambi in silenzio a pensare..» abbassò lo sguardo,e dovetti darle ragione «passiamo alla prossima..cosa gli diresti se fosse lì con te?Gli direi che è un coglione,che ha fatto una gran cazzata a portare Danielle ieri,o meglio,a farla venire con noi,perchè se non fosse stato per te Harry,l'avrei distrutta.Gli direi di non rovinare,come suo solito,questi due ultimi giorni,gli direi che tutto ciò che mi è accaduto in questi venti giorni di brutto e disastroso è colpa sua,gli direi che mi ha fatto sclerare come mai nessun'altra persona ha mai fatto» ed ecco un'altra puntata del programma 'offendiamo Liam',andiamoci giù pesante forza «gli direi che gli ho mentito l'altro giorno in bagno,che non sono andata a letto con nessuno,l'ho detto solo perchè pensavo che lui l'avesse fatto..e infine,gli direi che,quando siamo andati a letto insieme,io ho sentito qualcosa» confessaòe un sorrisetto venne a nascermi sul volto «cosa provo per lui?Oh..mi prendi alla sprovvista,dato che adesso ho confessato anche troppo..se dico che sono ancora innamorata di lui,ti arrabbi Harry?So che voi ragazzi ce me l'avete ripetuto un miliardo di volte,e so anche che io ho sempre negato,ma ormai è fatta,l'ho detto e non posso più tirarmi indietro»
Oh mio santissimo Dio..



 
CENTO RECENSIONI, DICO CENTO RECENSIONI
MI VOLETE MORTA DAVANTI ALLO SCHERMO O COSA?
per me è un grandissimo traguardo averne così tante,
non avrei mai pensato che una storia come questa nata dal nulla, avesse così tanto successo
stamattina appena ho visto il numerino 100, ho iniziato a tossire, ero sorpresissima e contentissima, non me l'aspettavo davvero, ed è tutto merito vostro, porca miseria,
infatti oggi vi ringrazio subito:
Directioner_Skyfighter, Charlotte97 -amorius-, jameskiss, carpe_diem Marta, Horan93, _ehygomez
scusate se non vi ho risposto, provvederò al più presto, ma ho avuto parecchio da fare.
questo capitolo è stato un casino assurdo!
l'avevo scritto in un modo, poi ho pensato che dovevo riscriverlo nel modo in cui è uscito ed è tipo mezz'ora che sto modificando tutto, mi si stanno incrociando gli occhi D:
però credo che, nonostante sia lungo come uno dei capitoli di Manzoni, il risultato sia abbastanza soddisfacente, no?
o almeno spero..
ho appena beccato lwwy su play.me, ho finito ora di saltare, lol
poi ho beccato anche little things e ho pianto come una scema
mi sto accorgendo che questa storia sta arrivando alla conclusione, e che il prossimo è molto sicuramente l'ultimo capitolo, che tristezzaaaaa :'(
ve lo dico subito, ci sarà un colpo di scena assurdo, voglio solo incuriosirvi.
ho in mente di pubblicare una fan fiction su Nialler, che ne dite? 
ho già scritto una specie di prologo, però non so se metterlo.. consigliatemi, vi prego!
il mio contatto twitter è @ehydevine, sono sempre là, qualsiasi cosa (:
crediti per il banner a @paynesrules :)
grazie a tutte, xx



Il migliore amcio del mio ragazzo, storia mia su Louis/Harry (non è una Larry). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1465540) (appena completerò questa -30 cose-, mi concentrerò molto su quest'altra)
I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Capitolo 30. ***


Image and video hosting by TinyPic





Helen's pow.
Il video si era fermato,e con quello anche il tempo -o forse il tempo con il quale il mio cervello riusciva ad elaborare le informazioni e a metterle tutte insieme-:Liam aveva ammesso i suoi sentimenti per me.
Era davvero assurdo.Eravamo stati all'incirca sei mesi a non 
parlarci,poi siamo stati costretti a convivere per 20 giorni di fila e abbiamo fatto litigate su litigate.
Ancora non capivo come potesse essere 
successa una cosa simile:insomma,io e Liam ci odiavamo,no?
Eppure,grazie -o per colpa,chi lo sa- alle domande di Harry,eravamo riusciti a 
confessare ciò che tenevamo represso dentro il nostro cuore,in un oscuro angolino sottochiave dimenticato da entrambi.Sembrava che quella parte non servisse più,e quindi l'avevamo omessa e avevamo dimenticato l'amore che provavamo l'uno per l'altro.
Niente mi importava di più 
in quel momento -eccetto la partenza di Harry- della sua confessione.Corsi fuori dalla camera e spostai lo sguardo da destra a sinistra nel corridoio:era vuoto.
Decisi di aprire ogni porta di ogni stanza,per vedere dove fosse.Aprii il bagno,la stanza di Louis e Zayn,quella di Harry,e 
infine arrivai nella sua e quella di Liam,dove fortunatamente lo trovai - dovevo controllare prima lì.
Ora che ci pensavo,Liam non sapeva 
niente del fatto che avevo visto la sua intervista.
«Helen» sembrò sorpreso di vedermi piombare in camera sua così.
«C-ciao Liam» perchè balbettavo?
«C-che succede?» balbettava anche lui.
«No niente,è che ho guardato in tutte le stanze e non c'era nessuno» ma che cavolo di scuse mi inventavo!?
«Oh..» abbassò lo sguardo.
Che sperava che gli dicessi?
Che lo amavo perdutamente?
Poi,lui non sapeva che io sapevo cosa provava ancora per me.
Mi guardai intorno,e 
notai il computer di Louis sulla scrivania,con un video giunto al termine.
Che avesse visto la mia intervista?Allora sapeva tutto.
Che motivo c'era 
di fingere adesso,allora?Mi sedetti di fianco a lui,chiudendo la porta alle mie spalle.
«Parliamoci chiaro» mi schiarii la voce «tu hai visto la mia intervista ed io la tua»
«Esatto» ammise «no aspetta,hai visto la mia?Tutta?»
«Sì,tutta,e la parte più interessante è stata quella finale» lo presi quasi in giro.
«Anche la tua parte finale è stata molto accattivante,se così si può dire» si voltò verso di me con un sorrisetto stampato in faccia.
«E allora perchè ci stiamo facendo tanti problemi?Siamo ancora interessati l'uno all'altro,ormai l'abbiamo ammess e ne siamo consapevoli.Perchè poi ci siamo fatti tanti problemi in questo venti giorni?Abbiamo litigato per niente,abbiamo rovinato la permanenza ad Harry e venti giorni di festa ai ragazzi solo perchè siamo stati tremendamente stupidi e immaturi,come bambini piccoli» mi sfogai.
«Ora non ricominciamo a dare la colpa a  me,perchè questa situazione l'abbiamo creata insieme.Litigavamo perchè avevamo idee contrastanti,poi prima passavamo il tempo sotto le coperte,adesso dovevamo cercare un passatempo diverso» ironizzò.
«Idiota» lo offesi «ah,se ritiri fuori la storia delle colpe dopo che io non ti ho accusato di niente,faccio prima ad andarmene,non mi va di discutere con te un'altra volta»
Possibile che anche in quel caso doveva fare lo stronzo?
Poi,doveva sempre ribadire quella storia delle colpe?
Era colpa nostra,mia e sua,se 
avevamo combinato tutto quel macello,non ho mai detto che fosse solo colpa sua.
Forse è lui che capisce fischi per fiaschi.O forse è davvero così 
rincoglionito quanto sembra.
Non capisco perchè deve continuare a portare avanti un'altra litigata.
Porca carota -influenza di Louis-,ma perchè 
non capisce che lo amo?
L'ho capito io,ed è stata la cosa più difficile,perchè non può accettarlo e dire che per lui è lo stesso?
Mi alzai leggermente 
infuriata ed irata e avevo intenzione di uscire dalla stanza,ma la mano di Liam con la presa stretta sul mio polso me lo impedì.
«Ti arrabbi facilmente,avrei dovuto ricordarmelo» esordì,sorridendo appena.
«Ecco,non te ne sei ricordato e hai fatto male» mi voltai verso di lui,arrabbiata.
«Per la cosa che sta per succedere adesso,potrai dare la colpa a me» mormorò.
So che ha fatto una miriade di errori,proprio come me,siamo esseri umani,è inevitabile.
E non sapevo cosa avesse intenzione di fare,in che cosa 
si sarebbe preso la colpa,dato che tendeva sempre ad incolpare gli altri.Con uno scatto fulmineo mi attirò a sè sempre grazie alla presa sul mio polso e mi prese saldamente per le guance,stampandomi un bacio.
Non era mai stato veloce nei baci,eppure stavolta c'era qualcosa che l'aveva 
mosso,un desiderio più grande.Allacciai le braccia dietro al suo collo,permettendogli di avvicinarmi di più al suo corpo.
Mi stavo completamente 
donando a lui.
Quel bacio che ci stavamo dando era una metafora di ciò che provavamo.
Gli stavo trasmettendo tutto l'amore che 
provavo nei suoi confronti,stava capendo quanto lo amassi e quanto lo desiderassi - o forse me n'ero resa conto solo io?
Potevo finalmente 
ammettere che lo amavo,non dovevo più nascondere e reprimere i miei sentimenti dietro ad una maschera finta che amava litigare con Liam.Mi ritrovai sdraiata sul letto,con lui letteralmente spalmato su di me.
Si staccò leggermente,sfiorando le mie labbra con le 
sue,contornandole con la lingua.Puntò i suoi occhi color miele nei miei verde prato,e sentii una serie di brividi percorrermi la spina dorsale.
Quel contatto mi faceva sempre lo stesso effetto,mi metteva in uno stato di trance assurdo dal quale era difficile svegliarsi e 
riprendersi.I suoi occhi sembravano tanto dolci e innoqui,ma quando si puntavano nei tuoi si scatenava un qualcosa difficimlente controllabile.Sentivi i suoi occhi addosso,che ti scrutavano,ed eri costretta a girarti,perchè ti sentivi osservata.
«E' colpa tua,quindi?» domandai ironica.
«No,in realtà è colpa tua,dato che sei maledettamente bella» sorrise.
«Hai ammesso che la colpa è tua,non essere incoerente» gli morsi il labbro inferiore.
«Posso dirti che,nonostante abbiamo smesso di litigare per un po',sei sempre la solita stronza?» chiese retorico.
«Anche tu,se è per questo» lo guardai arrabbiata.
«Ah,un'altra cosa» lo guardai «posso dirti che ti amo?»
«Perchè non dovresti?» sorrisi.
 
«I ragazzi ci hanno lasciato casa libera,sono a cena fuori» annunciai,prendendo un bigliettino che stava sul tavolo.
«Come fai a dirlo?» arrivò Liam.
Aveva i capelli tutti arruffati e una faccia sfavata stampata in viso,non che io fossi tanto messa diversamente.I miei capelli erano sì arruffati,ma almeno io avevo quel tocco di vitalità che non mi abbandonava quasi mai - così dicevano tutti.Avevo preso qualcosa dal frigo -erano quasi le dieci o mezzo- e l'avevo messo in padella,tanto per mangiare qualcosa,e poi avevo fame.Liam mi aveva tenuto in camera anche fin troppo tempo.
«Ascolta me,io vado a farmi una doccia,tu controlla che le piadine non si brucino» mi raccomandai.
«Si padrona» mi sorrise.
Andai tranquila in bagno e mi spogliai,poggiando la maglia di Liam che mi ero messa per coprirmi sul lavandino,insieme al mio intimo e mi infilai sotto il getto tiepido della doccia,bagnando il mio corpo e i miei capelli.
L'acqua della doccia mi rilassava -avevo preso da Liam-,mi faceva 
pensare.Mi insaponai con il bagnoschiuma alla vaniglia e chiusi gli occhi,lasciandomi cullare dal rumore dell'acqua che si infrangeva con il pavimento piastrellato della doccia.
«Hey» un sussurro.
«Liam!» strillai,vedendolo dietro di me nella doccia «cazzo che paura»
«Mi sono dimenticato di chiederti una cosa» mi spiegò,incollandomi al muro.
«Proprio adesso?» storsi la bocca.
«Sì,altrimenti scoppio» ammise.
«Secondo me sarà qualcos'altro a scoppiare..» ammiccai,guardando in basso.
«Scoppierà dopo» rise «posso chiederti questa cosa,dato che mi sto bagnando a vuoto?»
«Certo,sono qui apposta» lo lasciai parlare.
«Ma noi,adesso,cosa siamo?» mi spiazzò.
Certo,io lo amavo e lui amava me,eravamo già andati a letto insieme quello stesso pomeriggio per un tempo indeterminato,ma nessuno dei due aveva accennato alla nostra relazione.
«N-non lo so..» abbassai lo sguardo.
«Proprio per questo volevo chiederti se volevi..» esitò «ecco,se volevi..»
«Se volevo cosa?» stavo andando in iperventilazione.
«Se volevi tornare ad essere la mia ragazza» sputò il rospo.
«Certo,potevi chiedermelo in un'altra occasione,dato che mi sto facendo la doccia..» mi morsi un labbro «però sì,certo che voglio torn..»
«Ti amo» posò le sue labbra sulle mie.
«Siamo a casa!» urlò la voce di Charlotte dal piano di sotto.
«Uh,due piadine sul fuoco!» gridò Niall.
«Le piadine!» si ricordò Liam.
«Eh,tanto ormai se le divora Nialler» sbuffai.
«Ti faccio finire la doccia» mi stampò un bacio «ci vediamo di sotto»
Liam uscì dalla doccia fradicio e chiuse la porta,dopo avermi mandato un bacio volante.
Mi sentivo bene.
Liam era il mio ragazzo,e 
l'unica cosa che andava male nella mia vita era il fatto che Harry se ne sarebbe andato.
Non volevo rovinarmi la giornata,ero tornata la ragazza 
di Liam ed ero veramente al settimo cielo.
Non ci potevo credere,era strano come mi sentissi felice a causa di questa cosa,mentre poco tempo 
fa non ci avrei minimamente pensato.Era cambiato tutto nel giro di un giorno,e ciò mi sembrava impossibile.
Una volta uscita,andai in camera e mi 
vestii con le prime cose che trovai e scesi giù,raccogliendo i miei capelli bagnati in una coda alta.
«Ciao ragazzi» li salutai.
Portai il mio sguardo verso Harry,il quale già mi stava guardando,e notavo che,con quegli occhi color smeraldo,stava cercando di capire cosa fosse successo fra me e Liam.
«Oh,finalmente ce l'hai fatta» esclamò Liam,rivolgendomi un sorriso «i ragazzi ci hanno portato due Mc menu» mi informò.
Mi sedetti di fianco a lui e presi a mangiare avidamente,lo stomaco mi brontolava e nessuno dei ragazzi azzardava a fare la fatidica domanda.
Quando Liam mi lasciò un bacio sulle labbra,rimasero tutti sorpresi -per non dire basiti-,e partì un applauso e vari fischi d'approvazione lo accompagnarono.
 
La mattina mi svegliai quasi con calma,avevo dormito poche ore perchè il pensiero di Harry mi tartassava.
Aprii gli occhi e volsi lo sguardo alla 
sveglia:le sei e cinque.
Mi resi poi conto che Harry sarebbe partito,allora scattai in piedi,anche se in equilibrio precario.
Liam dormiva 
beatamente di fianco a me -il riccio mi aveva detto che lo sapeva che ci avrei dormito insieme- e non accennava a svegliarsi,perciò lo lasciai dormire.Andai a passo veloce verso la stanza di Harry,la aprii e la trovai vuota:il letto ancora disfatto,il cuscino impregnato del suo profumo,il pigiama piegato male ai piedi del letto.
Dove cazzo era il mio migliore amico?
«Non so dove sia» Louis mi fece sobbalzare.
«Dove può essersi cacciato?Non può essere già partito» mi portai una mano in fronte.
Andai a svegliare gli altri in modo da avvertirli dell'accaduto,e ci radunammo tutti in cucina.
«Ma dov'è andato?» Niall sgranocchiava dei cereali.
«Ci sta facendo prendere un coccolone» aggiunse Charlotte.
«Allora,facciamo una lista dei posti in cui può essere andato» proposi «all'aereoporto no,dovevamo andarci insieme,al centro commerciale no perchè oggi è chiuso»
«Il motorino non c'è» notò Zayn.
«Quindi deve averlo usato» ci arrivò Liam.
«Ah,sto impazzendo» Louis si lasciò andare sulla sedia.
Mi trillò il telefono sul tavolo,facendo comparire l'icona di un messaggio di Harry.
L'acqua a mezzanotte è un po' freddina,però si vedono bene le stelle.
«Ma che cazzo significa?» sbottò Tommo.
«Forse vuole darci un indizio» ipotizzò Liam,affiancandomi.
«Ma non ci poteva dire direttamente il posto in cui è?» domandò Niall.
«Harry è sempre stato un tipo difficile» commentò Zayn.
Iniziai a pensare:dov'è che l'acqua a mezzanotte è freddina e che si possono vedere bene le stelle?
«La Riva!» urlai «dobbiamo andare alla Riva,ecco dove!»
Ci siamo messi un razzo in culo e abbiamo preso il telefono,il casco e le chiavi di casa e dei motorini,per poi volare verso la casa:neanche Flash ci avrebbe superato.
Arrivammo di corsa davanti alla casa e parcheggiammo di fretta e furia.Notai una testa riccia seduta sulla spiaggia,così 
silenziosamente ci avvicinammo e ci sedemmo di fianco a lui,portando lo sguardo verso il mare.
Gli occhi mi si stavano pian piano inumidendo.
«Mi sento un po' in colpa» esordì Harry.
«Per essere andato via senza dirci nulla stamattina?» domandò Niall.
«No,non per quello» rispose lui.
«E allora per cosa?» chiese di rimando Zayn.
«Perchè devo farvi una confessione e non so se vi piacerà» fece scivolare fra le dita dei granelli di sabbia.
«Siamo tuoi amici Harry,accettiamo tutto ciò che fai e ti diamo consigli» lo rassicurò Louis.
Harry se ne stette in silenzio per una manciata di secondi,guardò il mare,si inumidì le labbra e sospirò.
«Io non parto più.In realtà,non sono mai dovuto partire.I miei mi avevano chiesto se volevo andare in America,ma ho rifiutato,il mio posto è qua» cosa?

 
OOOOOLLEEEEEEE'!
oddio, è l'ultimo capitolo :')
NON CI POSSO ANCORA CREDERE.
sto guardando Gossip Girl su La5 con mio padre, alterno fra la televisione e il computer.
mamma mia che tristezza, manca soltanto l'epilogo e poi non scriverò più per questa storia..
mi verrà la nostalgia di tutti loro: Helen,Liam,Harry,Louis,Charlotte,Niall,Zayn..
odddiiooooo DD:
ho iniziato a scrivere questo capitolo a scuola, durante un'interrogazione di non mi ricordo cosa, e poi ho continuato oggi, dato che sono stata a casa con un mal di pancia assurdo.
oggi sono stata un vulcano, ho aggiornato la fan fiction su Louis ed Harry e sto continuando quella su Zayn, poi ho pubblicato pure questa. c:
come ultimo capitolo mi piace davvero tanto, la Lilen è tornata insieme, yuhuuu!
è un po' lunghino, ma dovevo raccontare un sacco di cose.
il colpo di scena finale ci voleva, su.
ve l'aspettavate?
Harold non sarebbe mai dovuto partire, nè all'inizio, nè ora, nè mai.
non odiatemi, vi prego..
non ho molto da dire, solo un enormissimissimo grazie a voi, 
Horan93, EmyliRevenclaw, _ehygomez, Charlotte97, Directioner_Skyfighter, larryshug,
che mi avete recensito il capitolo scorso e che mi accompagnate sempre e mi avete accompagnato fino a qua.
grazie veramente, adesso ci sarà l'epilogo e vi ringrazierò molto meglio nel prossimo.
il mio contatto twitter è @ehydevine, se volete contattarmi io sono lì. (:
grazie a tutte, xx
crediti per il banner a @paynesrules :)



Il migliore amcio del mio ragazzo, storia mia su Louis/Harry (non è una Larry). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1465540) (appena completerò questa -30 cose-, mi concentrerò molto su quest'altra)
I think we got a problem, storia mia e di Charlotte97 (principalmente Harry e Liam,ma ci sono anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1229064&i=1)
I'll be here,by your side, storia mia e di Cemme (principalmente su Harry e Zayn,ma sono presenti anche gli altri). (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1154081&i=1)
Lose the memory, storia mia che gradirei tanto che leggeste su Niall. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241681&i=1)
Solo una sfida, storia mia su Zayn. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1112132&i=1)
 

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Epilogo. ***


11 mesi dopo.


La schiena mi faceva male,così come i muscoli delle gambe e delle braccia.Mi faceva male anche un po' il collo,lo sforzo che stavo facendo era estremo e non aveva niente a che fare con il mio oziare tutto il giorno.
Sistemai la scatola su un'altra scatola che stava in bilico su un'altra scatola e mi asciugai la fronte con il fazzoletto che avevo allacciato al passante della cintura.
«Che c'è,sei già stanca?» mi canzonò Liam,poggiando due scatole e un borsone a terra.
«Tu hai muscoli e fai sport,io non faccio niente tutto il giorno e ti aspetti anche che sia ancora piena di energie!?» domandai ironica.
«Menomale hai ammesso che non fai niente» aggiunse,raggiungendomi.
Era passato quasi un anno da quando io e Liam ci eravamo messi insieme,e le cose non potevano andare meglio di così.Stavamo bene insieme,la nostra relazione era tornata ad un ritmo normale ed equilibrato e senza nessuna litigata.
Era come essere tornati bambini:niente problemi,nessuna complicazione..e soprattutto,niente Alex.Per noi -noi,io e lui,Liam e me,che bella parola- era morto e sepolto,era uscito per sempre dalla nostra vita e qualsiasi sua incursione veniva repressa in partenza.
Adesso niente era più mio o suo,adesso c'era solo il noi e il nostro,e ciò mi riempiva il cuore di felicità,un nuovo sentimento che mai avrei pensato di poter provare di nuovo senza di lui.
«Ah-ah,molto simpatico tesoro» mi sedetti a terra.
Il pavimento era freddo,eppure era una sensazione piacevole,dato che era estate.Io e i ragazzi avevamo deciso di fare il passo più lungo della gamba,avevamo deciso di acquistare una casa tutti insieme a Londra.
Ci eravamo trasferiti,avevamo l'età giusta per badare a noi stessi e ci sentivamo pronti a vivere tutti insieme.
Quella casa aveva un enorme salotto,una cucina in grado di contenere un tavolo con sette sedie e un frigo gigantesco per Nialler,quattro bagni,sette camere e una stanza enorme per metterci dentro tutti i nostri vestiti.
I nostri genitori ci avrebbero aiutato sicuramente a portare avanti il nostro progetto,perchè ci credevamo davvero,ne eravamo davvero convinti,e non ne potevano essere più contenti.
Era un bell'impegno,questo era vero,però eravamo convinti al 100% della nostra decisione.
C'erano ancora molte cose da sistemare,tanti mobili da portare,le stanze da riempire,ma avevamo forza di volontà e vitalità da vendere,perciò sarebbe stato completato tutto nel giro di un paio di mesi - o almeno così speravamo.
Ci eravamo trovati un lavoro dopo la scuola per affrontare le spese,e avremmo diviso il totale per sette.
Io,Charlotte e Zayn avremmo frequentato un'università lì a Londra e dopo di essa io e Charlie andavamo a lavorare in uno Starbucks il pomeriggio o subito dopo pranzo a turni,Zayn era stato assunto in un negozio di Dvd,Harry nella panetteria vicino casa -come ad Holmes Chapel-,Louis -non ne voleva sapere di studiare- avrebbe aiutato un amico di mio padre nella sua officina -sempre qui a Londra-,Niall lavorava allo Starbucks con la sua ragazza -che carini che erano- e me -ironico,no?- e Liam avrebbe avuto a che fare con il Funky Buddha,una famosa discoteca londinese,da un tale Andy Samuels.
Ci sarebbe stato da faticare,i primi mesi sarebbero stati duri e difficili,ma ce l'avremmo fatta insieme.Poteva funzionare.
«Lo sai che adoro prenderti in giro» venne a sedersi di fianco a me.
«Io però non adoro essere presa in giro da te» ribattei,incrociando le braccia «quante scatole ci sono ancora?»
«Una dozzina» pensò.
«Oh Dio,potrei svenire da un momento all'altro» sbuffai.
«Dov'è la tua voglia di continuare il trasloco?» domandò.
«E' andata a farsi fottere,ora come ora» mi guardai i piedi.
«O forse è stata sostituita da qualcos'altro..» sussurrò,fra sè e sè.
«Placherò i tuoi istinti perversi quando avremo finito tutto questo lavoro» lo fermai.
«Ma facendo così,stai soltando ritardando il punto d'arrivo» piagnucolò,facendo labbruccio.
«Okay,so che oggi è il nostro turno di trasferire le scatole,ma andiamo con calma,ne abbiamo portate 20,siamo ad un buon punto» lo rassicurai - più che altro,rassicurai me stessa,che non ce la faceva più.
«Allora mettiamoci d'impegno,rimbocchiamoci le maniche e finiamo il prima possibile!» fece uno scatto in piedi e mi prese in braccio.
«Faresti di tutto per il sesso,eh?» lo canzonai.
«Il nostro è amore,ricordatelo» mi stampò un bacio sulle labbra «forza forza forza!» urlò,uscendo di casa e trascinandomi con lui verso il furgone.
«Allora,io prendo queste due e tu quelle là,va bene?» iniziai a prenderle.
«Prendi anche il vaso di Harry» mi ricordò.
«Eh oh,ho le mani occupate» rientrai nel vialetto.
Ero in equilibrio precario,e i sassolini bianchi sui quali camminavo non aiutavano per niente.Finalmente riuscii ad entrare in casa e a posare le scatole a terra,proprio di fianco alle altre poco prima messe là.
Mi ritrovai con la faccia per terra improvvisamente,e un peso non molto leggero sulla schiena.
«Liam» mi girai,facendolo letteralmente spalmare su di me.
«Posso resistere fino ad un certo punto ad un certo tipo di cose» si leccò le labbra.
«Ho capito,ma dobbiamo..» cercai di controbattere.
«Ssh» mi soffiò sulle labbra,prima di azzerare la distanza che si era creata.
Ogni cosa era tornata come doveva essere,tutti i pezzi del puzzle erano al suo posto,e ogni cosa tornava.
Certo,la vita perfetta non esisteva,però a me pareva che la mia lo fosse,o che lo stesse diventando.
Intrufolai le mani nei suoi capelli e alzai un ginocchio,così da farlo sistemare meglio su di me.Mi accarezzava la pelle del fianco con due dita,provocandomi dei brividi lungo la schiena.
«L'avevo detto io che dovevamo passare dopo» sentii blaterare una voce conosciuta.
«Vabbè,ma chi poteva immaginarselo che proprio adesso stessero facendo cosa stanno facendo o stanno per fare» aggiunse un'altra voce.
«Beh,io direi che almeno un pensiero ce l'abbiamo fatto su cosa avessero potuto fare da soli» commentò una voce femminile.
«Se è per questo,io ho beccato te e Niall a farlo nella vasca quando sono tornata dalla corsa con Liam» urlai per farmi sentire.
«A che punto state?» chiese Louis.
«Ce ne mancano otto» rispose Liam,facendomi alzare da terra.
«E quindi Niall non è così innocente» borbottò Zayn.
«Da fuori sembra tanto tranquillo,ma dentro di lui c'è un leone» Liam rise.
«Harry invece si può direttamente capire che è un leone,i capelli aiutano» scherzai.
«Anche i tuoi,se è per questo» entrò in casa il riccio con una valigia.
«E non sai com'è..» pensò il mio ragazzo -che bello poterlo dire- ad alta voce.
«Stop alle fantasticherie pornografiche» Niall entrò in casa.
«Solo perchè ho detto cosa avete fatto nella vasca e perchè sei in mezzo al discorso,altrimenti ti divertiresti a sentire cosa facciamo» gli feci la linguaccia.
«Che c'è nella valigia?» Liam sistemò l'oggetto in questione di fianco alle scatole.
«Tutte le bretelle di Lou» spiegò Charlotte.
«No,in realtà solo una parte» precisò lui.
«Una valigia così grande solo per una parte delle tue bretelle!?» esclamai.
«Come te hai le Converse,io ho le bretelle» si difese.
«Contento tu» misi le mani avanti.


Non mi piaceva andare a cena fuori in coppia:sei in un locale pubblico in cui tutti ti fissano,ti squadrano da capo a piedi e sembra che ti giudichino,e il loro giudizio è -ovviamente- negativo.
C'erano poi quelle persone che ti guardavano come se volessero mangiarti o come se volessero mangiare il mio ragazzo:e ciò mi dava assurdamente fastidio.
Voleva festeggiare il fatto che eravamo riusciti a completare la nostra parte di trasloco -i ragazzi si erano seduti a terra a guardarci sgobbare- e quindi mi portò a cena fuori in un ristorante ad Holmes Chapel -ancora resiedevamo là,l'altra casa a Londra era praticamente tutta vuota e solo con le scatole- dove lavorava sua sorella.
«Ti è piaciuta la pasta?Dicono che il cuoco sia italiano» esordì lui,una volta usciti.
«Sì,era davvero buona,non avevo mai mangiato italiano» ammisi,sistemandomi la borsa sulla spalla «perchè mi ci hai portato solo ora?»
«Non lo so,mi è venuto in mente l'altro giorno» sorrise.
L'atmosfera che c'era tra me e Liam mi piaceva tanto,era tranquilla e spensierata,non c'erano problemi di nessun genere,e potevo parlare con lui di qualsiasi argomento,anche delle più stupide delle stronzate.
Liam tirò fuori dalla tasca le chiavi della Riva e dopo qualche minuto arrivammo alla casa,entrammo e risbucammo sulla spiaggia:aveva preso un borsone in casa e lo aveva posato sulla sabbia,estraendo subito dopo un grande telo -aveva pensato a tutto- che distese lì di fianco a noi.
La sabbia era fresca,ed era una bella sensazione averla a contatto con i piedi.
Era tanto che non tornavamo là,il trasloco occupava la maggior parte del nostro tempo.Il viale dietro di noi era illuminato dai lampioni e dalle luci delle bancarelle,ma nel punto in cui eravamo noi la luce arrivava fioca,ed eravamo quasi completamente al buio.
«E' bello stare qui di sera» esordì lui,sedendosi.
«Era tanto che non ci tornavamo» aggiunsi,sistemandomi il vestito.
«Da quanto?Inizio giugno?» pensò.
«Credo anch'io» gli diedi ragione.
«E ti ricordi quando ci siamo venuti l'anno scorso con i ragazzi?Quando Harry ci ha detto che non partiva più?» sorrise.
Come dimenticarselo.
Harry che aveva inventato tutto quel casino solo per farci rimettere insieme..da folli.
Lui era folle.Un folle migliore amico.
Nessuno ci aveva creduto quando ce l'aveva confessato,e inizialmente non sapevamo neanche come prenderla.Eravamo un po' sorpresi,ma più che altro senza parole.Non sapevo se essere felice perchè mi ero rimessa con Liam,o arrabbiata con Harry perchè ci aveva mentito.
«Come dimenticare quel giorno..» sospirai «l'abbiamo fatto quasi affogare»
L'avevamo buttato in acqua e ce l'avevamo tenuto per un tempo infinito con la testa sotto:doveva soffrire per tutto quello che ci aveva combinato.Ci aveva fatto fare cose impossibili ed inimmaginabili,che mai avremmo pensato di fare,e quello era il minimo che potessimo fare per punirlo.
«Che poi,si è rivelata la scelta migliore,alla fine» commentò,intrecciando la sua mano con la mia.
«Cos'hai per la testa in questi giorni?Ti vedo un po' pensieroso» notai,dopo qualche minuto passato in silenzio e a guardare le onde del mare che si infrangevano sulla sabbia della riva.
«Pensi che abbia un problema?Io non ho un problema,perchè pensi che ce l'abbia?» prese a farfugliare nervosamente.
«Intanto da questa tua reazione,e poi dal tuo comportamento:te ne stai da solo,a guardare fuori dalla finestra..Liam» lo fermai «ti conosco,so come sei fatto,e se hai un qualsiasi problema,con me ne puoi parlare»
«Ho litigato con Danielle» sputò il rospo.
«Mmh,davvero?» domandai contenta.
«Ecco perchè con te non ne ho parlato,perchè sarebbe impossibile» prese a ridere «mi ricordo ancora di quando due anni fa ci hai fatto una litigata tremenda e stavate per picchiarvi»
«Non è colpa mia se ha quell'atteggiamento così a troia» mi difesi «a parte gli scherzi,se hai bisogno di aiuto,anche se è per lei,io ci sono»
«Lo so che ci sei,ma dato che quando si parla di Danielle ti alteri preferisco omettere il discorso» intrecciò la mia mano con la sua.
«Hai fatto bene» confessai «ma,se posso saperlo,perchè avete litigato?»
«Mi ha chiesto di scegliere fra te e lei» guardò in basso.
«Che cosa?» esclamai sbalordita «ma si è bevuta il cervello?!»
«E mi ha dato una settimana di tempo per risponderle» continuò.
Una strana paura stava prendendo il posto di molte delle certezze che avevo,nel mio cervello giravano domande diverse contemporaneamente e non riuscivo più a capire quale fosse il ragionevole e quale lo stupido.
Danielle gli aveva chiesto di scegliere?Tra lei e me?Lei,la sua migliore amica,e io,la sua ragazza?Come poteva essere così crudele?
Certo,io e lei ci siamo sempre odiate,però non pensavo arrivasse a tanto,sapendo anche quanto ci avevamo messo per rimetterci insieme.
Non che non mi fidassi di Liam,però di solito si preferiscono gli amici alla ragazza,e questa cosa mi preoccupava non poco.
«E dovevo darle la risposta stasera» aggiunse.
Portai lo sguardo nei suoi pozzi color miele,i quali già mi stavano guardando per capire che reazione stessi avendo.
Si fermò nel bel mezzo del viale e posò le sue labbra sulle mie,inaspettatamente.Che fosse una sorta di bacio d'addio,quello?
«Ho detto a Danielle che può andare a farsi fottere» sussurrò.
Mi bastò quella risposta,mi bastarono quelle dieci parole.
Mi fecero capire quanto mi amasse,rinunciare a lei sapevo che significava tanto per lui,è come se io perdessi Harry per Liam,anche se lui non mi avrebbe mai messo in una situazione simile.Le mie labbra si aprirono in un enorme sorriso,e mi riappropriai delle sue in men che non si dica.
Con un balzo gli circondai il bacino con le gambe e strinsi le braccia al suo collo,contenta più che mai.Liam mi strinse i fianchi,ribaltando le posizioni e facendomi finire con la schiena sulla sabbia.Fece scorrere una mano lungo tutta la mia gamba scoperta dal vestito lentamente.
«Non vogliamo diventare zii» urlò la voce di Harry.
«Ho capito,non vogliono farci stare insieme» constatò Liam.
«E' da stamattina che ci ostacolano» mi morsi il labbro.
«Almeno stanotte non potranno venire a casa mia» ammiccò,lasciandomi un ultimo bacio a fior di labbra.
Ci sedemmo sul telo -prima mi scossi il vestito,che era pieno di sabbia,e anche i capelli- insieme agli altri cinque debosciati,anche se ci stavamo un po' stretti e ammassati lì sopra.
«Non mi dispiace trasferirmi a Londra,ma mi mancherà una visione come questa» confessò Zayn,osservando il mare.
«Ci verremo d'estate,tanto è di Harry» si ricordò Louis.
«E' strano come sia cambiato tutto,l'ultima volta che siamo venuti qua l'anno scorso Harry ci ha detto che non doveva partire,mentre adesso siamo tutti noi a dover lasciare Holmes Chapel» osservò Niall.
«A me non sembra neanche vero» aggiunse Charlotte.
«Sono tante le cose che sono cambiate» commentò Liam.
«Cosa più importante però,sono cambiate in meglio» poggiai la testa sulla spalla del mio ragazzo.
«Potremo fare una lista di cose da fare prima di trasferirci..» ipotizzò il riccio.
«No!» urlammo tutti insieme.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1217301