-Hai dei bellissimi capelli!- esclamò rosso in faccia il ragazzo; -Grazie…- disse la ragazza confusa ma infondo felice guardandosi le scarpe: non erano mai rimasti soli e in quella situazione il silenzio aveva preso il sopravvento tra i due ragazzi. –P-posso vedere i tuoi oc-occhi ?- aveva continuato il ragazzo balbettando e cercando di incrociare lo sguardo della amata. –Io non credo che sia necessario…- sussurrò la ragazza adesso anche lei rossa in faccia. –Sono bellissimi!- disse il ragazzo alzando delicatamente il viso della ragazza incontrando i suoi occhi e avvicinandosi sempre di più al suo volto. Un secondo dopo i due ragazzi si stavano baciando. Finalmente dopo tanti anni il ragazzo provava il dolce sapore delle labbra di *! Di sicuro quel bacio non sarebbe stato l’ultimo…

~~-Ti ricordi?- chiese una voce femminile dall’altra parte del telefono: - Quando abbiamo deciso di fare iCarly?-.  Dall’altra parte del telefono: -Come potrei non ricordarmi?-  l’unica risposta, alla seconda voce maschile, fu solo una risatina dalla prima. -Sai, è strano risentire la tua voce così calma, dolce e una puntina malinconica! - continuò scherzosamente il ragazzo per rompere il ghiaccio. - Effettivamente la mia vita è un po’ diversa da quando sono andata via: sono un po’ cambiata…-. -Già anche la mia!- , il ragazzo ridacchiò: -Immagino la scena: tu sola in un McDonald…-. La ragazza non capiva: già il ragazzo aveva indovinato il luogo in cui si trovava, ma dove voleva arrivare? -Guardi il caffè davanti a te con il desiderio di berlo ma non lo consumi probabilmente perché, sentendo una canzone triste trasmessa alla radio in quel momento, vecchi ricordi e sensi di colpa passati si fanno strada nei tuoi pensieri presenti- aveva continuato il ragazzo con fare quasi malizioso. La ragazza era ancora più confusa di prima: in effetti alla radio stava passando una vecchia canzone con argomento centrale la malinconia e il caffè che aveva ordinato, tra la telefonata e il suo pensare senza fine, era ormai gelido. - Ok  caro Sherlock Holmes, non so come cavolo fai, ma smettila di farmi sentire così stupida!- aveva esclamato incavolata la ragazza. -Esci fuori dal fast food- fu la risposta indifferente dall’altra parte del telefono. -Perché?- aveva chiesto seccata la ragazza. Non ci fu nessuna risposta e * ormai privata dalla calma di prima aveva spento la chiamata.
-Pigra come al solito?- la ragazza si girò di scatto a vedere se la voce che aveva sentito fosse stata solo un miraggio. E invece era lì, il ragazzo che fino due secondi fa era a telefono con lui, in teoria da Seattle, l’aveva appena provocata col suo solito fare, forse per la ragazza sensuale o forse semplicemente disgustoso. Non sapendo che fare, iniziò a corergli incontro, ma non vedendo una piega nel tappeto gli saltò letteralmente addosso facendo cadere entrambi sul pavimento. - Così pigra da saltarmi addirittura addosso? -, disse ironicamente il ragazzo guardando gli occhi della ragazza. -Sei un ido…- aveva iniziato a dire. Poi le labbra del ragazzo sul quale si trovava la zittirono. -Sono il tuo idiota- disse sorridendo, facendo sorridere la sua ragazza e travolgendola in un secondo bacio. Tutto il resto in quel momento non contava…
ANGOLO DELL’AUTRICE:
Vi prego ditemi che questa fic non fa troppo schifo! Mandatemi tante recensioni buone e cattive e ditemi chi pensate che sia. Baci Blue Dreamer/ Marty! ;*