Le terribili agonie di Jack e Sally

di Josh Orwell
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le terribili agonie di Jack ***
Capitolo 2: *** Le terribili agonie di Sally ***



Capitolo 1
*** Le terribili agonie di Jack ***


Jack Jackson, capelli castani, occhi verdi, carnagione chiara, 24 anni.

Il genere di ragazzo che ho descritto sopra, ha tutta la vita davanti a sé, una vita di sogni, di gioie, di felicità e di speranze ... Ma non era così per Jack, Jack aveva perso una cosa, ma era l'unica cosa che aveva mai avuto, in tutta la sua vita.

In quel momento, Jack, ebbe la sensazione di destarsi da un lungo sogno ... Anzi era qualcosa di più, si sentiva come se fosse svenuto ... Dopo aver perso i sensi.

Era disteso sul pavimento, con la schiena a contatto sul legno ruvido, occhi sgranati dal sonno, barba incolta da settimane, capelli arruffati e pieni di forfora e corpo era completamente sommerso dalla polvere ... Così era diventatala sua giornata tipo, il perché, ancora non riusciva a rammentarlo.

Era stato svegliato da un forte rumore di campane, che proveniva fuori dal suo appartamento.

Sentì il gracchiare di un corvo fuori la sua finestra ... Poi osservò la pistola, appoggiata sul comodino ... Ed ebbe la sensazione che, in qualche maniera perversa, il suono di quella malefica bestia e quella idea nefausta, fossero collegati ... Idea, che per la verità, maturava sin da quel giorno di immane orrore.

Jack chiuse lievemente gli occhi, non ricordava esattamente cosa accadde dopo ... Ma, una vibrazione lo destò dal suo mondo dell'orrido ... Era il suo cellulare, vibrava, qualcuno lo stava chiamando, qualcuno, lo stava cercando.

Jack decise di non perdere tempo, afferrò il telefono e rispose, non aveva nemmeno visto chi era che lo chiamava, ma tutto gli si fece chiaro quando sentì la voce del suo interlocutore:

"Jack ... Sono io, sono Sally, mi dispiace se sono stata via così tanto tempo, ma lo sai che questa orrenda malattia mi ha costretto a non vederti più, ma aspetta!, ora sono finalmente guarita, e ... Jack, voglio che tu venga qui, vieni a casa mia, voglio stringerti tra le mie braccia, voglio arruffarti quei tuoi capelli castani e baciarti per ore e ore, i ricordi e le foto di te non mi bastano più ... Ti prego, vieni qui, fai in fretta!, Ti amo!"

Così il ragazzo chiuse la chiamata, si alzò di scatto, lasciando cadere la polevere che gli stava sui vestiti, delicatamente sul pavimento, era troppo felice ... Si era convinto che quel momento non sarebbe arrivato mai più ... Poi corse, corse, corse in una furia implacabile e finalmente arrivò alla stazione ... Il treno, per fortuna, non si fece attendere, bastavano soltanto due fermate per arrivare vicino a casa di Sally, alla prima ... Solitamente non scendeva mai nessuno, scendevano poi, tutti alla seconda.

Il viaggio fino alla prima fermata Jack, lo visse con profonda trepidazione, non faceva caso a nulla e nonostante il treno fosse affollatissimo, e si stava scomodissimi, lui era entusiasta di poter tornare finalmente da Sally, il suo amore di una vita, e d'un tratto, il treno si fermò, era giunto alla prima stazione ... In maniera del tutto atipica, tutti i passeggeri del treno cominciarono a scendere ... Tutti ... Quasi come, oltre quella stazione, non ci fosse più nulla ... O peggio ancora ...

Quando il treno ripartì, Jack fu solo in treno ... si scrutò intorno, a cercare un posto a sedere, aprì una cabina, e sedette sul primo posto libero disponibile.

Al sedile opposto al suo, c'era una strana figura, vestita con una lunga tunica nera ... Leggeva il giornale, ma ad un certo punto lo abbassò, e fissò Jack, in uno strano modo ... Jack ebbe modo di poterlo guardare in viso ... Aveva una strana maschera bianca, con un lungo becco ... Era vestito proprio come un medico della peste, Jack, iniziò a sentirsi a disagio mentre quella strana figura, così somigliante ad un corvo, lo fissava in maniera così interessata ... Come se avesse qualcosa di speciale.

Poi, un sospiro di sollievo, il treno era arrivato a destinazione, Jack scattò di balzo dal suo sedile e raggiunse le porte scorrevoli, sentì un rumore dal loto opposto della cabina, non ci badò molto, e infine, si accostò alle porte per scendere.

Nel momento in cui le porte si aprirono, Jack, per sua grande inqiuetudine, scoprì che dietro di lui, c'era quello strano tizio incontrato nella cabina poco fa e quando Jack fu sul punto di scendere, il "medico della peste" lo spinse con forza oltre il treno, facendolo cadere rovinosamente sulla banchina, e un flash gli accecò gli occhi ... Poi sentì recitare:

"Aahahahahahah, sciocco!, non hai ancora capito che quello che stai vivendo durerà per l'eternità? ... Il colpo che hai esploso è andato perfettamente a segno ... Hai ucciso il figlio del re, sei contento?, da ora in poi, ogni singolo giorno della tua vita, sarà sempre lo stesso, per l'eternità ... Non sono un angelo benigno, quindi ti do' un consiglio ... Almeno oggi, come per il resto dei tuoi giorni, oh mio eroe!,e ora che vivi nella tomba del figlio del re, cerca di costruirla come fosse la tua dimora ... Oh mio eroe!"

Jack, dopo queste parole, poté sentire, indistintamente il rumore del treno che si allontavana nella nebbia ... E la vista ritornò, così, in fretta si guardò intorno, e per sua grande gioia, il "Medico della peste", sembrava essere rimasto all'interno del treno ... Che intanto scompariva all'orizzonte.

Il tempo di rialzarsi ... E Jack capì di non essere nel posto dove credeva di stare, una grande valle verde gli appariva davanti all'orizzonte, con case povere sparse qua e là senza nessuna logica o piano regolatore.

Poi scrutò un cartello che recitava, "Valle dei re".

Davanti ai suoi occhi, apparivano figure lente, fiacche e apatiche ... camminavano a passo lento in quella valle semi deserta, subito notò che erano senza direzione ... Cautamente, anche lui si avvicinò ad una di loro, e la scrutò più da vicino.

Quella losca figura terrorizzò Jack, che appena la vide sbobbalzò dallo spavento, tirandosi leggermente indietro ... Era una persona anziana, dai capelli scarni e bianchi, le rughe profonde gli solcavano e il viso, e ... Non aveva gli occhi, i bulbi oculari erano completamente scomparsi e la pelle era rientrata in quella cavità oculare, che ora era terrificante ... Jack ebbe come la sensazione che quella figura avesse notato che c'era una persona vicino a lei, come se la mancanza della vista, fosse compensata ad una più acuta percezione dello spazio circostante ... Così, si girò verso Jack e gli disse:

"Da quando c'è stato il grande massacro nellla capitale, abbiamo fermato l'orologio in quell'ora esatta, ora sono sempre le 6 del pomeriggio"

Jack fece appena in tempo a realizzare che le 6 del pomeriggio era il momento esatto in cui aveva ricevuto la chiamata da Sally ... Improvvisamente, nuove figure gli si facevano attorno e sembravano volerlo circondare, uno di loro mentre si avvicinava parlò:

"Non importa se la ami ancora, ormai non possiamo più parlare con le persone che guardano"

Jack era terrorizzato da quelle frasi ... Che cosa volevano dire?

Era confuso, si girava attorno, mentre quelle persone continuavano a recitare frasi incomprensibili, poi, ne distinse chiaramente un'altra:

"Dopo che il figlio del re è stato ritrovato morto, non ci è più permesso aver figli"

Era pietrificato dal terrore, quelle presenze si facevano sempre più vicine, e quando una arrivò a sfiofarla, lui la colpì con un calcio poderoso facendolo arretrare ... Poi guardò in lontananza e scorse un palazzo, era il palazzo dove viveva Sally! ... "Oh cielo", pensò sollevato e iniziò a correre con tutto il fiato che aveva in corpo.

Immediatamente scappò via, lasciandosi tutti quegli esseri mostruosi alle sue spalle, quando una voce, soave, bella e magnifica, che Jack identificò appartenere ad una ragazza, anche se non ne aveva viste in quel gruppo, che gli disse ancora:

"Sei sicuro di entrare in questa porta?, il corvo non ti risparmierà una volta dentro, quello non hanno pietà per nessuno ... Non ne ha avuta nemmeno per il figlio del re"

Figlio del re, figlio del re, figlio del re?, Cosa cazzo volevano dire quegli stronzi?, Il ragazzo correva disperato lungo la valle, non ne poteva più, ma ora ... Ora stava andando verso la casa di Sally ... Sarebbe stato al sicuro con lei.

Arrivò ansimando sotto casa di Sally, lei era al primo piano, così appena aprì la porta, decise di non perdere tempo, e correre verso la sua camera ... Ma un urlò gli gelò il cuore "È mortoooooo ... È mortooooooo", era la voce di Sally, che urlava e piangeva disperata ... E quel grido arrivava proprio dalla camera di Sally ... Jack si sentì svenire, corse il più in fretta possibile l'unica rampa delle scale davanti a lui ... E con grande orrore, si accorse che era di nuovo all'ingresso della casa, e non al primo piano.

Jack così corse, corse corse, sempre più forte, sempre più veloce ... Lui, lui era disperato, il cuore iniziava a battergli sempre più forte, era angosciato da quella situazione, una rampa di scale dopo l'altra ... Correva sempre più velocemente, per poi trovarsi sempre al punto di partenza ... Iniziò persino a piangere, le grida non si fermavano ... Anzi, imperterrite continuavano, disperate ... Il fiato di Jack si faceva sempre più corto, iniziava a sudare, era sempre più vicino al limite, "Sallyyyyyyyyy!!! ... Sallyyyyyyyy!!!", Gridò con tutta la forza che aveva in cuore ... Ma Sally sembrava non avesse udito le sue grida ... Poi gridò ancora:

"Sally!, Sally, sono io, sono Jack!, ti prego scendi ... Finalmente sono arrivato da te ... Non farmi spettare ancora" ... Ma anche questa volta, Sally non gli diede alcuna risposta.

Così, alla fine ... Esasusto, si fermò, all'ingresso della casa, bloccato in quella indicibile sofferenza.

Poi si guardò alle spalle.

C'era una porta ... Di legno ... La riconosceva!, era la porta della camera di Sally ... Aveva degli strani bozzoli lungo tutta la sua superfice lignea ... Jack non perse tempo, e si avvicinò, ma una volta davanti alla porta ... Si accorse che quei bozzoli erano occhi ... Occhi che ora si aprivano, e che lo scrutavano interessati ... Il ragazzo si trovò davanti a più di una decina di paia di occhi che lo seguivano in ogni suo singolo movimento ... Espirò.

Si fece coraggio ... Ad un passo dalla porta, afferrò la maniglia, gli occhi si sbarrarano tutti, immediatamente, con grande stupore, quasi a voler dire "No!!!, non farlo!!!" ... Ma quella era la camera di Sally, Jack aveva bisogno di vederla ... Con ancora la mano sulla maniglia la spinse verso il basso ... la porta si aprì.

Era proprio lei, era la stanza di Sally.

E c'era Sally! ... Era vestita con un magnifico telo bianco, che sembrava essere seta, che la ricopriva, ma gridava ancora "È mortooooooooooo, è mortoooooooooo" ... Tra le sue braccia reggeva qualcosa ... Era un corpo umano, e per di più, c'era un corvo sopra il corpo defunto, intento, a strappargli via ogni filamento di carne, gli urli di Sally sembravano non spaventarlo, anzi ... Continua a mangiare e a saziarsi del cadavere, come se la sua fame non avesse limite.

Ma quando Jack entrò nella stanza ... Fu come se Sally avesse capito che il suo amore era appena entrato nella stanza, ma inspiegabilmente, ella si disperò ancora di più, quando realizzò che Jack era lì ... E i due amanti ... Ebbero, contemporaneamente, una sensazione di Déja vu perenne e immortale ... Straziante ... La loro disperazione sembrava crescere ora che erano nella stessa stanza e i due, non ne capivano proprio il perché.

Jack corse verso Sally, si inginocchiò davanti a lei e le scosse una spalla con la sua mano, Sally sembrava non ricevere alcun impulso ... Poi Jack guardò meglio ... Era anche lei senza occhi!

Il ragazzo portò la sua mano alla bocca per lo sconforto, e un fiume di lacrime iniziò a scendergli giù dai suoi occhi lunghe le sue guance bianche ... Avrebbe voluto uccidersi ... Ancora.

Ma mentre guardava il cadavere, che veniva avidamente divorato dal corvo, notò un ultimo raccapricciante particolare, il cadavere, era egli stesso.

La vista del suo proprio corpo, privo di vita e lacerato da un corvo, sconvolse per sempre Jack ... I fiotti di lacrime non accennava a fermarsi .. anzi, ora si facevano sempre più intensi, ma, mentre le lacrime di Jack vivo, iniziarono a cadere sul suo cadavere ... In ogni punto, dove le lacrime toccavano il morto ... Il cadavere iniziava a polverizzarsi.

Il processo di polverizzazione continuava incessante ... Sempre più carne veniva trasformata in polvere ... Incredibilmente, questo agghiacciò il corvo, che volò via, dalla finestra, in gran fretta.

Il processo era quasi terminato, tanto che alla fine, Sally, si ritrovò con un mucchio di polvere tra le mani ... Ma qualcosa era rimasto integro dopo la polverizzazione ... Gli occhi di Jack ... Giacevano a terra, con ancora i filamenti organici tenuti saldi ad essi.

Jack, li prese per le mani ... Poi alzò lo sguardo, e vide ancora Sally, davanti a lui, disperata e dilaniata dal dolore ... Poi il ragazzo diede ancora un'occhiata agli occhi ... Li tenne delicatamente tra le dita, e notò che l'occhio destro era vuoto in una zona precisa dell'iride, era una zona piccola e circolare che trapassava l'occhio da parte a parte, come se un proiettile lo avesse perforato .. Egli non ci fece molto caso, così, con ancora gli occhi tra le dita, li mise tra le orbite vuote di Sally. Non riusciva a capire del perché del suo gesto ... Ma, inconsciamente, e quasi come se lo facesse da sempre in maniera meccanica, sentiva cose se ci fosse un motodo, in quella sua, altrimenti inspiegabile, azione.

Come gli occhi di Jack, furono nelle orbite di Sally, ella sembrava calmarsi ... Poi chiuse gli occhi ... Come se la pelle che prima copriva la parte interna del viso, all'interno delle cavità ... Fosse passata avanti, rendono così, il volto, normale ed umano.

Poi gli occhi si aprirono.

"Jack!!!! ... Sei tu!!!! ... Io ... Io posso vederti, posso finalmente vederti!"

I due piansero in un'esplosione di gioia, si alzarono in piedi e coronarono il loro eterno amore, con un passionale bacio.

Ma immediatamente dopo, Jack, svenì e i sensi ... Piano piano, iniziarono ad abbandonarlo.

Gli urli di Sally ritornarono ... "È mortooooooooo ... È mortoooooooo", mentre Jack si sentì afferrare, sorretta da Sally.

Poi sentì il rumore del corvo che si stava riavvicinando.

E avvertì un intenso dolore come se qualcosa gli stesse lacerando la pelle del viso ... Era un dolore disumano.

Infine il buio.

Ma ... Ad un tratto, si sentì di nuovo vivo.

Ora Jack si sentiva fluttuare, fluttuare, fluttuare e fluttuare ... In armonia e serenità ... Il suo corpo sembrava rigenerarsi da tutte le fatiche e le atrocità che aveva appena vissuto ... Era come se stesse fluttuando su un fondale marino, finalmente si sentiva in pace, non aveva nemmeno bisogno di ossigeno per stare lì ... E un suo sguardo verso l'alto gli riempì il cuore di gioia ... C'era Sally! Aveva il viso immerso in quel mare e lei lo aveva chiaramente notato.

Davani a Jack si profilava una salita fatta di sabbia, che portava proprio al punto, dove Sally teneva il viso sommerso, sott'acqua.

Jack si affrettò subito, anche se era sotto il fondale marino poteva correre, inspiegabilmente, in maniera normale ... Arrivò davanti al viso di Sally, e le disse teneramente:

"Ti amo"

Quindi i due si baciarono con dolcezza.

Ma appena il bacio fu terminato, Jack notò che Sally iniziò a sentirsi male, era come se d'un tratto, lei avesse bisogno di ossigeno ... Cerava di respirare ... Si contorceva inutilmente ... Jack si disperava davanti a quella vista, ma non poté fare nulla ... Gridò soltanto:

"Sally!, Sallly!, cosa ti prende?, Sally ti prego rispondimi"

Ma Sally, in quel momento, svenne davanti e lui ... E la sua immagine svanì nel vuoto cosmico.

Poi ... Jack, si sentì, come se quella sensazione di ristoro, conforto e purezza, stesse scemando sempre più, allora decise di stendersi su quel fondale ... Affranto dal dolore ... Poi un lieve rumore di una campana.

"Per l'eternità?" ... Pensò Jack.

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Capitolo 2
*** Le terribili agonie di Sally ***


Sally Shiring, capelli biondi, occhi castani, carnagione chiara, 22 anni.

Aveva appena riacquistato i sensi ... L'ultima cosa che ricordava, prima che aveva perso conoscenza era che, era in una stanza di una persona che lei conosceva bene, con un'altra persona che conosceva altrettanto bene e che questa era crollata a terra, svenuta, e che il corvo sembrava le si stesse per scaraventare di nuovo addosso, colmo di una furia omicida implacabile.

Sì, il corvo, il corvo che lei conosceva, purtroppo.

Ora era in una cabina di un bagno pubblico, sdraiata a terra .. Così si mise in piedi e osservò la porta chiusa davanti a lei.

Non lo capiva, lei proprio non lo capiva, non sapeva il motivo per cui era lì, non sapeva chi l'aveva messa lì ... Ogni giorno era sempre più disperata, sempre più triste, sempre più angosciata ... Lei non capiva nulla di quel nuovo mondo, lo disprezzava, non ne capiva le leggi, e ne era completamente in balia ... Sapeva soltanto che dietro tutta questa storia c'era il corvo ... Il suo sadico carceriere.

Poi qualcuno bussò alla sua cabina, a destarla dai suoi pensieri.

"Sally... Sono io, coraggio, apri"

Sally trasalì, ancora lui ... Cosa diavolo voleva ancora da lei il corvo? ... Perché non si rassegnava a lasciarla in pace? ... "Non c'è comunque via di fuga, questo è il suo mondo ..." Concluse infine tristemente.

Con il cuore in gola aprì la porta e quella infida figura gli si parò davanti in tutta la sua astrusità.

Una lunga tunica nera e una grossa maschera bianca a coprirgli il viso, con un appuntito becco bianco che sporgeva, in maneira bizzarra ... Proprio come un medico della peste.

"Cosa diavolo vuoi??", chiese bruscamente Sally

"Calmati tesoro ... Ci sono delle notizie ... Leggi tu stessa", rispose il medico della peste, mentre le porgeva un giornale.

Sally prese tra le mani il giornale e iniziò a leggere il titolo in alto.

"Sally, anche oggi, riproverà il dolore della sua stessa morte"

"BASTARDOOOOOOOOO", gridò con tutta la sua voce Sally, e sferrò un pugno contro il medico della peste, che immediatamente si tramutò in un corvo, svlolazzò via, e fece richiudere in fretta la porta del bagno, così che Sally, colpì con violenza la porta stessa ... Facendole provare un atroce dolore alla mano.

Ella così, si inginocchiò a terra con il viso contro la porta e inziò a piangere colma di tristezza ... "Perché?", si ripeteva, "Perché continui a farmi tutto questo?", mentre le sue lacrime iniziavano a bagnare la porta della cabina e una pistrella del bagno, subito sotto di lei.

Poi ... Si accorse che le lacrime, agivano come un acido, sulla piastrella, che si scioglieva pian piano ogni volta che una lacrima cadeva su di essa ... Andando a rivelare un tunnel, al di sotto della piastrella, dove su un lato, c'era una scala attaccata al muro, per poter scendere lungo quel canale.

Sally, si chiedeva perché sarebbe dovuta scende, era un altro tiro mancino del corvo, lei lo sapeva ... Preferiva rimanere chiusa in quel bagno tutto il giorno ... Tutti i giorni della sua vita, così poteva sentirsi più al riparo dalla malvagità del corvo.

Poi una voce la attirò verso il basso:

"Sally!, Sally, sono io, sono Jack!, ti prego scendi ... Finalmente sono arrivato da te ... Non farmi spettare ancora"

E poi sentì la voce del corvo, appollaitato sulla porta del bagno

"Coraggio ... scendi, c'è Jack ... Il tuo Jack ... Non è un'altro trucco, se scenderai in fondo al canale, ritroverai il tuo Jack, fidati"

Sally lo sapeva benissimo che quello era un altro mero trucco del corvo ... Ma come avrebbe potuto andare avanti? ... Magari solo vedere l'immagine di Jack l'avrebbe fatta star meglio in quel suo oceano di disperazione ... Si decise e si apprestò a scendere lungo la scala.

Subito dopo aver iniziato la sua discesa già si sentì come se avesse fatto la scelta sbagliata.

Il canale si chiuse immediatamente sopra di lei ... Così lei iniziò a battere i pugni ... Per tornare almeno alla cabina, ma all'improvviso sentì il rumore di una vespa che le ronzava intorno e ... Zac!, la vespa la punse.

Sally tornò ad essere sommersa dall'angoscia, sentiva come se altre vespe le si stessero avvicinando sempre più in fretta ... Così fece l'unica cosa che era in grado di fare ... Scendere la scala con impeto, trasportata dalla paura e dall'angoscia.

Ma come lei scendeva la scala, il ronzio delle vespe che la circondavano e la pungevano, si faceva sempre più intenso.

Il rumore di quelle vespe si faceva sempre più impetuoso, quasi come se ... Continuando di questo passo, i timpani di Sally sarebbero esplosi in un bagno di sangue, dal fragore, per il baccano delle vespe.

E le punture ... Le punture che erano sempre più forti e sempre più numerose ... Lasciavano via via a Sally con sempre meno energia nel suo corpo, e la laceravano in ogni punto, e la dilaniavano lungo tutto il suo corpicino.

Quella tortura le faceva via via, sempre più dolore.

Si sentiva ormai alla fine ... Credeva che sarebbe morta, quelle vespe non gli avrebbero dato alcuna pietà, il dolore che provava era sempre più intenso e doloroso ... Ormai, credeva, sarebbe rimasta uccisa.

Poi non sentì più il sostegno della scala per i suoi piedi, pensava fosse un effetto della morte imminente, come se avesse iniziato a perdere i sensi, ma invece cadde fragorosamente a terra.

Le vespe che le ronzavano attorto, e la stavano uccidendo, ormai erano sparite definitivamente.

Il corvo l'aveva attirata nella sua trappola, era uscita da quel canale e ora, era distesa a terra, subito dopo la porta d'ingresso del bagno pubblico, il corvo la aspettava proprio lì ... Era riuscito a farla uscire dalla cabina di quello stesso bagno.

Il bagno era buio ... Sally poteva vedere appena oltre il palmo nella sua mano ... Ma poi una figura si avvicinò, Sally trasalì inorridita ... Era una figura anziana, con pochi capelli bianchi, rughe lungo tutto il viso e ... Non aveva gli occhi, ma soltanto uno strato di pelle a foderare le cavità degli occhi ... Poi prese a parlarle:

"Il figlio del re è stato trovato morto ... Lo so che lo ami ancora, ma non ha più importanza, lo sai anche tu che le persone che guardano non posso più parlare alle persone come noi"

E così quell'inquietante figura si allontanò dietro di lei ... Ma poi si avvicinò una nuova figura a lei, identica alla precedente, che le disse:

"Hanno tagliato tutti gli alberi dalle foglie d'oro dalla valle del re, si dice fossero i protettori del male, ma come può la famiglia reale proteggere la sua perfezione senza ricorrere al male?"

E si allontanò ... Sally era interdetta e pietrificata da cosa stava accedendo ... Poi ne apparve un'altra che ancora disse:

"Non c'è materiale sufficiente per la tomba del figlio del re, così hanno iniziato a strappare le ossa delle persone per costruire il monumento in suo onore"

"Figlio del re?", pensò Sally ... Cosa diavolo volevano dire? ... Ma in un modo o nell'altro doveva togliersi da quella situazione, così allungò le sue braccia e cercò qualcosa intorno a lei, ... Poi lo trovò, era un interruttore ... Sally lo premette.

"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!"

Sally si sentì agghiacciare le ossa a quel grido ... Era la voce di Jack! ... Perché gridava con tanta disperazione?, cosa gli stavano facendo?, cosa aveva fatto lei, premendo quell'interruttore?

Guardò in alto e sentì il cuore fermarsi di colpo.

Era la testa di Jack ... Soltanto la testa di Jack ... Penzolava tenuta malamente agganciata al soffitto tramite i suoi stessi filamenti di muscoli, in fila orizzontale, insieme alle altre normali lampadine ... E lui gridava, ansimava e si disperava dal dolore, glielo si leggeva in faccia e dell'angoscia delle sue grida ... Sally iniziò a piangere ... Non ne poteva più di quegli incubi, dove ora, vedeva persino il suo Jack.

Poi Sally ebbe modo di guardare meglio e l'orrore sommerse il suo cuore.

Un piccolo verme si intrufolò nella bocca di Jack ... Che intanto era troppo in alto, e bloccato nei movimenti, non poteva guardarla, com'era, in basso ... E inoltre, non sembrava sentire le urla disperate di Sally che continuava a chiamarlo ... Terrorizzata.

Ora Jack gridava ancora più forte, quel verme lo stava divorando dall'interno della sua stessa testa ... Sally iniziò a piangere ... Non sapeva cosa fare.

Quando una voce fioca la chiamò.

"Sally ...", Le disse dolcemente ... Era il corvo, "Hai visto che non ti mentivo?, ho portato qui anche il tuo amore, Jack, ti ho detto che non ti mentivo, lo sapevo che sentivi così tanto la sua mancanza e l'ho portato qui da te ... Sei felice?"

"Mostro!!!!", Gli rispose Sally, "Come?, come hai potuto fare una cosa del genere?, perché hai portato anche lui qui? ... Io so che non era arrivato il suo tempo, l'hai indotto tu a farlo! ... Perché lo hai portato qui???"

Poi Sally notò che il corvo aveva uno spazzolone nella sua mano destra, con una pezza imbevuta d'acqua e un secchio pieno d'acqua alla sua destra ... Proprio sotto la testa di Jack, che intanto aveva iniziato a sanguinare e piccole goccie di sangue iniziavano a goccolare dal suo viso, fino a dentro l'acqua del secchio.

Presto, insieme al sangue, il secchio cominciava a riempirsi anche di pezzi di carne lacerati che galleggiavano sull'acqua, mentre le grida atroci di dolore, di Jack, si intensificavano, facendo da sottofondo.

Sally stava per piombarsi ancora contro il corvo, ma egli la fermò dicendole:

"Adesso, è il tempo per le pulizie ... Vedi, è arrivato finalmente Jack ... Questa sarà la vostra dimora per sempre, e bisogna tenerla pulita, non possiamo certo pretendere che il figlio di un re vivi in un postaccio così sudicio ..."

Piln ... Piln

Udì Sally dall'interno del secchio ... Qualcosa di più pesante era finito dentro il secchio ... Notò poi che gli urli disperati di Jack erano cessati, alzò la testa sopra di lei, e notò che non era rimasto nulla ... Come se il verme avesse divorato tutta la testa di Jack ... Allora guarò dentro il secchio ... Occhi? ... Erano verdi, erano proprio quelli di Jack.

Così, si avvicinò al secchio, inginocchiandosi davanti ad esso, per guardare meglio dentro ... Gli occhi continuavano a fissarla con attenzione e notò che l'occhio destro, aveva un punto preciso, dove era vuoto, una circonferenza perfetta, come se fosse stato penetrato da un proiettile ... Ora se lo ricordava ... Era così che era morta lei ... Durante un'uscita con Jack, un delinquente, per sbaglio, aveva esposo un colpo mentre stava rapinando la coppia, il proiettile ha centrato in pieno l'occhio di Sally, in obliquo, andando poi a perforare il cranio ... Era morta sul colpo.

Ma Jack ... Jack era vivo, e non aveva subito alcun colpo all'occhio, cosa voleva significare quel suo occhio, ridotto in quello stato?

Ma mentre Sally era assorta nei suoi pensieri, il corvo la prese forte per la nuca e la spinse dentro il secchio ... Ora la faccia di Sally era immersa dentro il secchio ... Provò a fare resistenza, ma il corvo era molto più forte di lei.

Poi ebbe la sensazione che gli occhi di Jack che erano nel secchio, divennero i suoi occhi ... Perché iniziò a vedere qualcosa dentro il secchio d'acqua, sangue e carne ... Era Jack e correva verso di lei.

Sally era felicissima ... Come se la sua carne e il suo sangue, grazie all'acqua del corvo, gli avessero fatto apparire Jack davanti a lei.

In fretta, Jack la raggiunse, quando furono faccia a faccia, lui le sorrise, e poi le disse:

"Ti amo"

Così i due si baciarono dolcemente.

Ma come presero a baciarsi, Sally sentì che aveva bisogno d'aria ... Era con il viso in un secchio e aveva bisogno di respirare ... Ogni movimento si fece inutile, le sembrava che le energie la abbandonassero sempre più in fretta ... Jack iniziava a chiamarla, e a preoccuparsi per lei:

"Sally!, Sallly!, cosa ti prende?, Sally ti prego rispondimi!"

Ma Sally, finì col perdere i sensi.

Era finita.

Era davvero finita.

Ora sentiva che stava fluttuando, come se fosse nel cosmo infinito, fluttuava, fluttuava e fluttuava in una pace divina ... Era forse finito quel tremendo incubo?

No, non lo era ... Perché la voce del corvo tornò a farsi sentire, e lei rabbrividì per la paura:

"Sciocca!, Non hai ancora capito che quello che stai vivendo durerà per l'eternità? ... D'ora in poi, ogni singolo giorno della tua vita, sempre sempre lo stesso, per l'eternità ... Avevi detto di voler baciare Jack ancora una volta ... A qualsiasi costo, ecco ... Ti ho accontentata, continuerai a baciarlo, in un moto infinito ... Perché ... Come hai visto tu stessa, anche lui ti ha raggiunto in questo inferno ... Dove io regno sovrano e io scelgo le penitenze per le mie anime dannate ... Siete morti allo stesso modo ... Lui ha deciso di uccidersi come sei morta tu ... Il vostro amore è qualcosa di unico ... Adoro ammirare quanta fatica facciate per tornare a baciarvi ogni volta, e quanto combattiate, per stare da soli, anche solo per qualche secondo assieme ... Ora va' ... Il tuo Jack ti sta aspettando ... Forza, un nuovo incantevole bacio vi aspetta ... Fatemi divertire ancora ... Le vostre pene d'amore, sono il mio spettacolo preferito ... E allora forza Sally, torna a combattere per il tuo amore! ... Tanto qui, non c'è via d'uscita ... Non c'è proprio via d'uscita in questo eterno oblio, e tu lo sai bene ..."

Così Sally fu destata, come se si fosse svegliata da un lungo sonno ... Fu svegliata dalla porta di una maniglia che si apriva ... Sally si accorse immediatamente che era Jack quello che era appena entrato da quella porta ... Poi sentì che reggeva un corpo, conosceva bene quel corpo ... Era il corpo del più grande amore della sua vita, e sopra quel cadavere, sentì chiaramente il rumore del corvo che lo stava divorando.

Jack prese ad avvicinarsi.

Tutti e due ebbero la sensazione di trovarsi un un déjà vu ... Perpetuo.

Infinito.

Immortale.

Eterno.

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