Se tu mi odi, io ti odio pi più. (Rose e Scorpius Fanfiction)

di ArielSixx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. Giorni di ordinaria normalità ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. Un nuovo inizio ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. Sensazioni inattese ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. Giorni di ordinaria normalità ***


Un altro fatidico primo settembre era finalmente arrivato.

Il giorno dell’inizio della scuola non poteva mai essere più bello di così per Rose Weasley, che si affrettava a iniziare il suo penultimo anno ad Hogwarts.

Si era svegliata presto come sempre, iniziando a controllare ogni minimo dettaglio di ciò che mancava ancora da aggiungere alla sua valigia blu diventata fin troppo piccola già da un bel po’ di tempo.

I suoi genitori si erano ripromessi di comprargliene una nuova, ma lei non voleva saperne niente, quella valigia era sempre stata il suo nascondiglio di libri e cianfrusaglie fin dal suo primo anno ad Hogwarts, e così sarebbe rimasta.
Dopo colazione erano già tutti pronti per andare, quando Rose corse velocemente in camera sua per non dimenticarsi la cosa più importante di tutte, la sua amata uniforme dei Grifondoro.

Col tempo aveva indossato divise di taglie differenti, ma questa aveva un significato particolare, era abbastanza grande da averla ereditata dalla madre, l’aveva trovata un giorno in un armadio e provandola non aveva fatto a meno di crederla perfetta per lei, e così era.

Era sempre stata in ansia, il primo giorno di scuola di ogni anno, amava poter rivedere i suoi amici e iniziare a studiare quante più cose diverse e nuove per lei.

Nonno Arthur sfrecciava a tutta velocità con la macchina volante per non arrivare in ritardo, mentre suo padre non la smetteva di ripetergli di andare piano.

Nonostante tutte le discussioni avvenute riuscirono comunque ad arrivare a quel fatidico binario, così stracolmo di genitori quasi in lacrime e figli entusiasti che cercavano i propri amici e correvano per ottenere i posti nei vagoni migliori.

Rose cercò suo cugino Albus tra la folla, ma di lui nessuna traccia, finché con vide una dolce chioma nera e scombinata dirigersi verso di lei.

Lo abbraccio immediatamente, anche se avevano passato gran parte dell’estate insieme, Albus era il suo migliore amico e cugino preferito e le sarebbe mancato anche se non si fossero visti per un solo giorno.

Qualcuno chiamò Albus e lui si affrettò per andare, era il suo migliore amico, nonché compagno di casata. Rose ricordava bene quando al primo anno il suo piccolo cuginetto era stato smistato nei Serpeverde, mentre lei nei Grifondoro. Erano rimasti tutti scioccati, un Potter tra i Serpeverde, eppure lei non aveva mica smetto di volergli bene per questo. Nonostante frequentasse così tanto gente come Scorpius Hyperion Malfoy, che ora lo salutava con un caloroso abbraccio, arrogante e affascinante ma terribilmente insopportabile. I Weasley ed i Malfoy si odiavano da secoli, e così sarebbe continuato ad essere per diverso tempo.

Si accorse di essersi bloccata, e si affrettò a distogliere lo sguardo per salutare i suoi genitori ed il suo amato nonnino, che mentre Albus e Scorpius le passavano accanto per salire sul treno si premurò di ricordarle la stessa identica cosa che le ripeteva ogni volta che doveva recarsi ad Hogwarts ormai da parecchi anni.

<< Mi raccomando mia piccola Rosa, mai sposare un purosangue >> e così dicendo si affrettò a darle un bacio sulla guancia per poi vederla scomparire tra la folla mentre avvolta nei suoi pensieri saliva su quel treno per iniziare un altro avventuroso anno nella scuola di Magia migliore del mondo.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. Un nuovo inizio ***


Rose passò ogni singolo attimo di quel viaggio seduta in un vagone semivuoto a chiacchierare con la cugina Lily. La cugina era più piccola di lei, ma si capivano a meraviglia, bastava uno sguardo per intendersi ogni volta che dovevano dirsi tutte quelle cose tipiche delle ragazze babbane. Per tutto il resto, Rose si rivolgeva sempre solo ad Albus, aveva un buon rapporto anche con tutti gli altri cugini, ma loro due avevano la stessa età, per cui circa gli stessi problemi o le stesse paranoie. Si aiutavano a vicenda sempre molto facilmente. Una volta arrivati finalmente ad Hogwarts Rose assaporò quell’aria che le era mancata tanto, un misto tra una forte sicurezza ed un pizzico di timore. Insieme ai suoi compagni e compagne di casata si recò ai dormitori di Grifondoro, dove poté finalmente ritornare nella sua amata stanza e disfare la valigia. Il suo armadio era sempre stato quello infondo a destra, con il letto a baldacchino accanto alla finestra. Ultimamente avevano fatto diversi progressi per migliorare tutti i dormitori della scuola. Le sue compagne di stanza Grace Paciock ed Angel Rain Finnigan entrarono in stanza all’improvviso correndo subito ad abbracciarla. Non si vedevano dall’ultimo giorno di scuola, Rose le aveva invitate alla Tana durante l’estate ma avevano dovuto rifiutare entrambe per impegni con le loro famiglie, promettendole però che sarebbero state insieme per natale. Il suo carattere abbastanza particolare non le permetteva di avere molte amicizie, Grace ed Angel, insieme a Chloé McLaggen, erano le uniche amiche che aveva, tralasciando ovviamente tutti i suoi cugini, ma loro facevano parte della sua famiglia, non se li era mica scelti. Dopo aver finito di sistemare per bene tutta la loro stanza, si recarono in Sala Grande alla ricerca di Chloé, che arrivò poco dopo sorprendendole con un lungo bacio sulla guancia per ciascuna. Una volta che furono tutti seduti nei loro tavoli la Preside Mcgrannit iniziò con il solito lungo discorso che ormai tutti conoscevano a memoria e che nessuno si prendeva più la briga di ascoltare, nonostante la Mcgrannit fosse una preside amata e rispettata da tutti. Anche quest’anno furono molti i Grifondoro accolti al primo anno, così come i Serpeverde e sorprendentemente i Tassorosso, invece era andata male ai Corvonero, con un numero di nuovi maghi inferiore a quello dell’anno precedente, che al contrario era stato piuttosto modesto. Dopo cena andarono tutti nelle loro stanze, stanchi e ansiosi di iniziare del tutto un nuovo anno. << Allora, come vi è andata l’estate ? >> chiese Grace << Modestamente bene >> Risposte Rose << Anche a me >> fece eco Angel, continuando con un << ed i ragazzi? Novità ? >> Grace racconto della sua breve storia con Jason Goyle, finita poco prima del ritorno a scuola per una lite che a parer suo era proprio la fine solenne del loro amore. Mentre Rose continuava a scuotere la testa ad ogni domanda delle amiche, affermando che non c’era proprio nessuno che le piacesse. << Ma insomma, non si può più essere felicemente single >> sbottò, mentre non poté fare a meno di trattenere le risate. Poco dopo decisero di andare finalmente a letto, in previsione della lunga giornata che le avrebbe attese, amavano Hogwarts ma ricominciare con intere giornate di compiti non era mai facile. Distesa sul suo letto, Rose, si ricordò che aveva ancora il mantello dell’ invisibilità ben nascosto in valigia, da quando settimane prima il cugino l’aveva dimenticato alla Tana, chiedendole poi di riportarglielo una volta che avessero raggiunto la scuola. Avrebbe dovuto portarglielo, ma non poteva girare per la scuola con quel mantello in mano. Era proibito tenerne uno, sarebbe stata sgridata ed Albus avrebbe perso il dono che suo padre gli aveva fatto per la promozione del primo anno, a cui teneva veramente molto. Doveva per forza recarsi negli alloggi dei Serpeverde in piena notte, ma ora era veramente troppo stanca,l’avrebbe fatto il giorno successivo. SPAZIO AUTRICE : MI SCUSO, MA NON RIESCO A MODIFICARE GLI SPAZI, NONOSTANTE CI PROVI E CI RIPROVI MI RISULTA SEMPRE IL TESTO NELLA VERSIONE IN CUI LO VEDETE. PER LEGGERO IN MODO UN PO' PIU' DECENTE POTETE ANDARE SU WATTPAD, SONO Make_Me_Happy. LI TROVERETE ANCHE ALCUNE FAN ART CHE ILLUSTRANO I PERSONAGGI.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. Sensazioni inattese ***


Quella mattina era iniziato tutto nel più normale dei modi. 

Rose si era svegliata col suo solito buon umore e la voglia di iniziare subito una nuovissima giornata studiando tutte le sue materie preferite. 

Si era fiondata in Sala Grande divorando tutto ciò che le capitava a tiro, finché non si sentii del tutto sazia. In questo aveva preso proprio dai Weasley. 

La giornata era stata intensa e veloce, così che Rose, Angel, Chloé , Lily, Grace e Molly Weasley si ritrovarono in sala comune dopo cena scambiandosi pareri sulla giornata trascorsa anche se erano state insieme per la maggior parte del tempo.

Durante la giornata Rose aveva visto Albus solo a lezione di Cura Delle Creature Magiche dove aveva appena avuto il tempo di ricordargli del suo mantello. 

Si erano brevemente messi d’accordo restando indietro mentre tutti gli altri ritornavano al castello. Rose avrebbe raggiunto Albus quella sera stessa nella sua camera nei dormitori dei Serpeverde visto che voleva anche mostrarle l’ultimo regalo che lo zio George gli aveva appena inviato per l’inizio della scuola. 

Negli ultimi anni infatti, George inviava a James, Hugo ed Albus, tutte le sue nuove invenzioni affinché potessero testarle prima di essere vendute. 

Rose aspettò che ogni Grifondoro tornasse nella propria camera, come fece anche lei, per non far capire nulla alle sue amiche. 

Non nascondeva mai niente a loro ma sapeva che avrebbero insistito per accompagnarla e non poteva rischiare che le beccassero in piena notte in giro per la scuola, soprattutto se in prossimità delle Serpi rivali. 

Chiuse le tende del suo letto a baldacchino, cosa che faceva raramente, e restò lì seduta a leggere finché non si fece abbastanza tardi da essere sicura che tutti dormissero. 

Senza far rumore si mise attorno il mantello dell’invisibilità e si precipitò per i corridoi della scuola.

Solo quando arrivò davanti l’ingresso dei Serpeverde tirò finalmente un sospiro di sollievo. 

Sapeva la parola d’ordine da tempo ma non l’aveva mai utilizzata fino a quel momento. 

In realtà, non sapeva neanche perché era arrivata fino a quel punto, lei che aveva sempre giurato di non mettere mai piede lì dentro. Eppure il cugino l’aveva supplicata, brevemente, ma ci aveva provato. Aveva bisogno di quel mantello e non aveva modo di recarsi da lei senza di esso. Così ora si ritrovava lì, in procinto di entrare nel covo dei suoi più grandi nemici. 

In realtà, non aveva mai avuto molto da ridire contro i Serpeverde, li sorpassava di gran lunga in tutte le materie ed evitava ogni discussione. 

Era una la persona che proprio non sopportava, Scorpius Malfoy. 

Tutto risaliva a quando, il primo anno, dopo che lui ed Albus erano diventati migliori amici, cosa a Rose un po’ sgradita, era stata convinta dal cugino a fare amicizia con Scorpius. 

I due si erano avvicinati molto, tanto che era stato proprio lui a presentarle Chloé, la sua migliore amica fatalmente capitata tra i Grifondoro. 

Avevano anche iniziato a studiare insieme in biblioteca aiutati dagli altri amici quando un giorno Scorpius, da perfida Serpe che è, le aveva tirato un brutto scherzo facendola diventare lo zimbello della scuola per settimane intere. 

Da quel momento non si erano più rivolti la parola se non per casi di estrema necessità. 

Erano entrambi i migliori della scuola ed era sempre una soddisfazione quando uno dei due prendeva un voto migliore dell’altro. 

Ora Rose sperava solo che Scorpius dormisse profondamente per non dover fare i conti con lui a quest’ora della notte. 

Così pronunciò la parola d’ordine senza pensarci più ''Purosangue'' quasi le fece ribrezzo, ed in pochi secondi si ritrovò all’interno della loro Sala Comune. 

La strada era libera anche se con il mantello non l’avrebbe notata comunque nessuno. 

Albus le aveva spiegato come arrivare alla camera. 

Salite le scale si ritrovò davanti a quella che secondo i suoi calcoli doveva essere la camera giusta. 

Tre colpi alla porta per dire che era lei.

Nessun segnale. 

Decise di aprire comunque la porta e pensò di aver decisamente sbagliato camera, ma qualcosa colpii la sua attenzione. 

Quanti altri ragazzi dai capelli biondi e la pelle come porcellana potevano esserci tra quelle stanze. 

Scorpius dormiva con la finestra accanto a se del tutto aperta, non indossava la maglietta e le coperte gli lasciavano scoperto il busto lasciando intravedere i sottili addominali del suo fisico esile e slanciato.  

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