5 Notti da Guardia Notturna 2: The Prequel di Debby_Gatta_The_Best (/viewuser.php?uid=626735)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Jeremy il Barbone ***
Capitolo 2: *** Fred il Tirchione ***
Capitolo 3: *** Fred va in vacanza ***
Capitolo 4: *** Jeremy e un brevissimo colloquio ***
Capitolo 5: *** Jeremy scopre la magnificenza dei Cheats ***
Capitolo 6: *** Jeremy scende a patti con The Puppet - Notte 2 ***
Capitolo 7: *** Jeremy corre Nudo - Notte 3 ***
Capitolo 8: *** Jeremy e il piano Anti-Frederick - Parte 1 ***
Capitolo 9: *** Jeremy si rende conto che poteva usare la maschera - Notte 4 ***
Capitolo 10: *** Fred e la Vacanza Bellissima (forse) ***
Capitolo 11: *** Jeremy si diverte con riti Voodoo - Notte 5 ***
Capitolo 12: *** Jeremy e il piano Anti-Frederick - Parte 2 ***
Capitolo 13: *** Tanti, troppi Frederick ***
Capitolo 14: *** IL GRAN FINALE ***
Capitolo 15: *** Extra 1: Il Tizio Viola fa una brutta fine ***
Capitolo 16: *** Extra 2: Il Signore dei Contratti - PROLOGO ***
Capitolo 17: *** Extra 2 parte 2: Il Signore dei Contratti - La Compagnia del Contratto ***
Capitolo 1 *** Jeremy il Barbone ***
AAA
Aveva
freddo. E fame. E sonno. E gli prudeva la schiena. E aveva le gambe
informicolite. E gli lacrimava un occhio. E aveva fame. Ah, giusto,
già detto. Aveva anche fame, se è per questo... e freddo, ho già
detto che aveva sonno? Ah, e gli gocciolava il naso. Eppure facevano
40 gradi all'ombra, era pieno agosto e il sole stava letteralmente
spaccando le pietre (infatti in lontananza si poteva chiaramente
scorgere il sole con un piccone in mano intento a picconare le
montagne canticchiando una canzoncina allegra).
Jeremy
Fitzgerald se ne stava seduto su un marciapiede in un vicoletto di
periferia, con il suo bicchierino per l'elemosina, ed un cartello che
recitava “Disoccupato e senzatetto. Aiutatemi!”.
Era
appena stato licenziato – o meglio, aveva appena chiesto le
dimissioni – dal suo ultimo lavoro in una scuola. I bambini urlanti
delle elementari lo avevano portato sul punto di esplodere, e prima
di far saltare l'intera scuola con un involontario effetto kamikaze,
aveva preferito tornarsene sulla strada. In realtà avrebbe potuto
tornare in casa dei genitori, ma quelli, poveracci, vivevano in una
catapecchia adatta al massimo a due persone, e lui non voleva essere
d'intralcio.
“Farò
fortuna con il lavoro, così potrò comprare loro una villa come
quella di mia zia”.
Era
solito a ripetersi. Solo che l'impresa sembrava impossibile, detta
così. Sua zia era ricca sfondata, viveva in un villone extralusso
col marito e col figlio Mike, grande rivale di Jeremy sin
dall'infanzia. Da quel che sapeva, Mike si poteva trovare ancora al
gabinetto dopo che, ad una festa, lui gli aveva riempito la Coca di
lassativo.
La
mattina andava via via facendosi sempre più calda, e Jeremy aveva
ancora più freddo. In fondo lui doveva distinguersi dalla folla.
Passò una vecchia signora, e lui scosse il suo bicchierino come per
dire “un soldino per il pranzo?” ma lei non lo degnò di uno
sguardo, come per dire “cercati un lavoro, sfaticato!”. Jeremy se
l'era cercato, un lavoro, ma aveva quasi fatto strage di bambini
lagnanti. E poi, come lo cercava? Non aveva internet, non aveva un
giornale, non aveva la voce per chiedere in giro(il mal di gola lo
stava uccidendo). Sarebbe dovuto accadere un miracolo affinché
potesse trovare una nuova occupazione.
Presto
scese la sera, e mentre l'aria raffrescava Jeremia iniziava a sentire
l'afa abbattersi su di lui. In quel vicolo era meglio non restare la
notte, così lui si alzò, prese le sue cianfrusaglie e se ne andò
verso la spiaggia. Dormire sulla sabbia almeno era comodo. Poi si
ricordò di non essere a New Brinnin come nell'altra storia, quella
seria, località di mare piena di spiagge libere, ma a Brooklin,
perché è qui che si svolgeva anche “5 Notti da Guardia Notturna:
Mike il barbone” e quindi si arrese all'idea di dover passare la
notte sul freddo – per lui caldo – asfalto. Quindi cercò una
strada poco trafficata e ci stese la sua sciarpina, quella rattoppata
che avevano tutti i barboni del luogo per riconoscersi tra di loro.
Ci si raggomitolò dentro come fosse stato un letto, e iniziò a
dormire, chiedendosi come trovare un nuovo lavoro.
Si
addormentò, mentre le macchine lo schivavano a pelo, urlandogli
accidenti per il fatto che stava dormendo in mezzo alla strada.
Commento
Sì,
avete visto bene, il capitolo è... cortissimo xD Non dura neanche
due pagine... vabbé. Penso sia il capitolo più corto che abbia mai
scritto in vita mia. Come vedete, non ha molto di nonsense al
momento, è piuttosto noioso perché devo riprenderci un po' la mano
con lo stile da 5 Notti da Guardia Notturna, e anche perché la vera
storia deve ancora iniziare! Ho molte idee in mente, spero di poterle
mettere a frutto nel giusto stile comico-demente senza esagerare o,
peggio, senza essere troppo seria. Mi date fiducia? Cercherò di
aggiornare giornalmente o quasi, quindi ho bisogno di tutto il vostro
supporto morale! Che ne dite, quindi? Possiamo farcela?
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Capitolo 2 *** Fred il Tirchione ***
AAA
La
mattina di dice abbia l'oro in bocca. Non è vero! La pizzeria apriva
alle 6 precise del mattino, per dare modo all'oro di entrare a fiotti
nel locale, uscendo a fontana dai portafogli dei clienti, ma in tutta
la sua carriera, Fred non aveva mai incontrato clienti a quell'ora.
Forse perché era una pizzeria, non un bar. Forse perché fuori c'era
scritto “pranzo e cena”. Forse perché accanto alla loro c'era
un'altra pizzeria, italiana, che riscuoteva molto di più, anche se
era gestita molto, molto peggio (e per essere gestita peggio di come
facesse Fred, be', bisogna mettercisi d'impegno, o essere italiani
medi). Fatto stava che, ogni mattina, quando un canticchiante Fred
saltellava fino alle porte della sua amata pizzeria, girava le chiavi
nella serratura, azionava il campanellino che, con voce registrata di
bambini contenti, sarebbe servito da richiamo per i mocciosi del
quartiere, entrava e si metteva alla cassa, non entrava nessuno. Ma
neanche dopo dieci minuti. Neanche dopo mezz'ora, un ora. La
clientela iniziava ad arrivare verso mezzogiorno, se era una giornata
feriale, sennò all'una o alle due nella normale settimana. Insomma,
fino all'ora di pranzo, Fred non vedeva un centesimo. E lui aveva
bisogno di soldi, li bramava! Non pagava le tasse, pur di tenerseli
stretti stretti, era un gran farabutto, il vecchio Fred, vecchio mica
tanto alla fine, è un modo di dire. Fred era triste, tutte le
mattine, quando apriva il ristorante ed invece di trovare una folla
ad aspettare davanti alle sue porte, al massimo trovava due piccioni
che cagavano davanti al marciapiede così che lui doveva pure
prendere una spugna e mettersi a pulire. E le spugne costano,
dannazione! Costano ben 80 cent! E lui, quegli 80 cent, se li deve
tenere stretti stretti, perché, è risaputo, Fred è il più tirchio
dei tirchi dopo Paperon de' Paperoni, solo che al contrario di
questo, è povero. Già, con tutte le multe che gli hanno rifilato! E
poi, tutti i soldi spesi per quei dannatissimi animatronics! Tutti i
soldi messi da parte dall'infanzia, quando ancora era nella pancia
della mamma, già, assieme a suo fratello gemello Gordon, era già
lì, il piccolo Fred, a mettere da parte centesimo su centesimo,
sgraffignato dai globuli rossi della mamma. Già furbo e ladro prima
di nascere. Ma non era stato tanto furbo quando aveva aperto la
pizzeria, in fondo, con quei robot inquietanti che aveva comprato in
un mercatino cinese. I robot, prima Fredbear e SpringBonnie, poi
siccome brillavano troppo, accecarono un cliente (erano stati fatti
d'oro zecchino. Forse era per quello che erano costati tanto) e
allora Fred li dovette rottamare, ovvero infilarli in un gabinetto
della pizzeria, chiusi a chiave, perché la tassa sulla spazzatura
costava troppo. Da quel giorno il gabinetto recitava “guasto”, e
dall'interno provenivano suoni ambigui simili a quelli di due amanti
clandestini. Dopo aver chiuso e riaperto il locale, il Freddy's Pizza
(perché in America non conoscono la parola Pizzeria e quindi dicono
“Pizza di Tizio”), Fred aveva avuto la geniale idea, insieme ai
suoi colleghi, di mettere altri animatronics, un po' più opachi. Per
compensare la mancanza di lucidità ne aggiunse due, ed fu così che
nacquero Freddy (Fredbear restyled), Bonnie (il fratello scemo di
SpringBonnie), Chica (un pollo. O una papera forse?) e Foxy (yaaar!).
Fred, proprietario e amante dei soldi, aveva tre colleghi: Bernard,
detto il tecnico, li aveva progettati lui gli animatronics, ed era
l'unico che sapesse come funzionassero. Però i primi prototipi erano
venuti fuori troppo intelligenti ed una notte avevano sgraffignato
tutto l'incasso dei mesi precedenti, scappando in Sudafrica sulla
prima nave mercantile. Quindi tutti avevano acconsentito ad
abbandonare i progetti di Bernardo e erano tornati al solito
mercatino della China Town dove avevano acquistato i primi due.
Poi
c'era Claire, la sexy cameriera, detto tra noi la più sana di mente
della compagnia, ma non ditelo agli altri che sennò se l'hanno a
male. Claire era sempre raggiante con tutti, così raggiante che
quando ti trovavi in sua presenza dovevi metterti gli occhiali da
sole. Claire convinceva i bambini ad avvicinarsi senza timore agli
animatronics, convinceva gli animatronics a non aver paura dei
bambini, convinceva i clienti tirchi a prendere una doppia porzione
di pizza, convinceva le pizze che essere mangiate non era una morte
così terribile... insomma, Claire era colei che riusciva a
rischiarire anche le giornate più buie, col suo sorriso smagliante,
i capelli biondi scintillanti, gli occhi viola (eh già, una
Targaryen) perennemente illuminati dall'ardente desiderio di.... OMG
QUELLA E' UNA PIZZA? Il problema di Claire? Drogata. Era una drogata
persa, senza via di ritorno. Aveva iniziato a tre anni, e da quel
giorno si era sempre fatta. Fatta di PIZZA. La sua droga, la sua
manna, la sua ambrosia. LA PIZZA! Oh, la pizza! Con la crosta che
scricchiola sotto i denti, il sugo che colava sul mento, il sapore
impareggiabile del formaggio fuso...
Lasciando
Claire alle sue quotidiane avventure di fantasia, l'ultimo dei
colleghi di Fred portava il curioso nome di Fawkes. Adesso: Fawkes
non era un nome. Fawkes significa “Sconosciuto”. E questo aveva
portato, per tutta l'infanzia, un grande dispiacere al piccolo
Sconosciuto. Era stato preso di mira dai bambini a scuola, dalle
maestre a scuola, dalla scuola a scuola, insomma, un'infanzia
insostenibile. Per colpa del suo stupido nome! Fino all'adolescenza
aveva affogato il suo malessere leggendo fumetti di pirati, guardando
serie sui pirati (“Un Pezzo” incluso), inventando storie sui
pirati, fantasticando sui pirati, imitando i pirati... a diciotto
anni, aveva addirittura provato a togliersi la vita tagliandosi le
arterie con una sciabola di gomma, senza successo. Insomma, la vita
era diventata talmente insostenibile che avrebbe voluto sparire,
dissolversi nell'aria. Poi aveva scoperto una cosa commestibile, nata
in Italia, con l'ancor più buffo, ma famosisso, nome di “pizza”
e... (leggi paragrafo riguardo a Claire).
Insomma,
questi erano la gang di Fred, proprietari della Pizzeria “Il
Freddy”, che fino a qualche anno prima era stata tra le più famose
dell'America, ma che da quel giorno avrebbe iniziato la sua discesa,
inevitabile, verso la rovina... (Vedi “5 Notti da Guardia
Notturna”)
Quel
giorno Fred arrivò alle 6, puntuale come l'orologio svizzero tarocco
che aveva al polso perché quelli originali costavano troppo. Aprì,
come sempre, anche se da tempo i colleghi gli avevano proposto di
spostare l'orario di apertura alle 11 e mezzo ma lui continuava a
sperare in qualche cliente estremamente mattutino. Entrò,
assaporando l'odore di pizza rancida, di bruciato, di radiazioni
nucleari che il suo locale aveva sempre avut-
-COSA
E' SUCCESSO QUI???-
Una
bomba. Sembrava fosse esplosa una bomba. I tavoli rovesciati, le
tende incenerite (c'erano mai state tende in quel locale? Be', ora
non c'erano più), le luci sopra il palcoscenico erano crollate
infrangendosi sulle mattonelle, che a loro volta si erano infrante
per solidarietà. Il Pirate Cove non esisteva più, dove si era
trovato un tempo rimaneva solo un portale infradimensionale aperto
sul pavimento. La cassa era stata distrutta e i soldi... tutto
l'incasso della festa per la comunione di quel bambino... quei
miliardi incassati in un solo giorno... bruciavano nel bel mezzo
della stanza, ad alimentare un grande falò assieme alle sedie ed
alle bandierine del locale...
Fred
continuava a fissare la scena senza capire, troppo shockato per
mettersi a sbraitare come un dannato per i soldi persi. Un rumore di
motore attirò la sua attenzione: dalla cucina, con uno scooterone a
4 posti, arrivò Foxy, vestito da centauro (stradale, non un
cavallo-uomo), che sgommando rumorosamente (forse per coprire una
scorreggia, chissà) andò a parcheggiare accanto a Fred.
-Heylà,
Fred! Dormito bene?-
Ma
lui era ancora in trance per lo spettacolo spiacevolissimo.
-Fred?-
Chiamò
con voce innocente Chica, seduta dietro Foxy, con un petardo ancora
acceso in mano. Bonnie, seduto accanto al falò (nessuno l'aveva
notato perché è insignificante), si alzò salutando il
proprietario:
-'Giorno
Fred!-
E
Freddy sbucò dai bagni, preceduto dal suono di uno sciacquone.
Sembrava in preda ad una crisi post-canne.
-F-Fred!
Oh, mio eroe! Io... io ho provato a dirglielo... di smetterla...
ma... ma... ma non mi hanno ascoltato! Loro... ugh...-
Si
accasciò a terra privo di sensi. Fred continuò a fissare la scena
senza proferir parola.
Un
rumore di portiera che sbatte, dei passi, ma lui continua a guardare
quel disastro, mentre Bonnie vomita ingranaggi sul fuoco,
spegnendolo, Foxy si mangia la moto e Chica entra improvvisamente in
coma.
-Hey,
guarda chi si vede, il buon vecchio Fred!-
La
voce mielosa e stucchevole mancò poco a infrangere i timpani del
“buon vecchio Fred”.
Commento
'Sera,
gente! Oggi è uscito FnaF 4, e ovviamente i nostri cari Super-Fanzi
hanno già finito il gioco 23 volte, hanno completato tutti gli
extra, trovati tutti gli easter egg, decodificato il gioco, riscritto
il gioco, sfornato una trentina di fan game e pubblicato una guida
per i nabbi (cit.). Ma non è questo il giorno (ca**o dico?)!
Infatti... mi dispiace per Scott, ma vi avverto che le fan fiction
che ho iniziato prima di oggi seguiranno il loro corso SEGUENDO LE
MIE VECCHIE TEORIE, quindi questa storia e FNaG rimarranno
“invariate” da come le avevo pensate prima dell'uscita del quarto
capitolo.
Detto
questo, vi è piaciuto il capitolo? In realtà è un mezzo capitolo,
perché domani riprenderò esattamente da questo punto! In fondo, qui
non è successo nulla, ne ho solo approfittato per fare un ritratto
più approfondito dei proprietari (presenti anche in FNaG in
sfumatura più seria). Siete curiosi di sapere chi è arrivato a
salutare il “buon vecchio Fred”? Domani lo saprete :D Ciao!
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Capitolo 3 *** Fred va in vacanza ***
AAA
Con
passo perfetto, quasi volando sul pavimento, si avvicinò a Fred. Era
il buon vecchio Ferdinand, quello che, odiando il suo nome, si faceva
chiamare “Fred” e non “Ferd”. Il suo cuginetto preferito. Oh,
come voleva bene, a quel cuginetto...
-Non
mi rispondi, eh Fred?-
Posò
una mano sulla spalla del cugino, e questo si voltò, lentamente, con
sguardo spiritato, ancora sotto shock totale.
-Tu-
Sputò
con disprezzo, come se “Tu” fosse il nome del diavolo in persona.
-Ciao,
Fred!-
-FREDERICK?
Cosa ci fai qui?-
Frederick
poteva quasi vedere le fiamme avvampare negli occhi del cugino, anzi,
riusciva a vederle: lingue di fuoco stavano lentamente
divorando le pupille del parente, minacciando di uscire dalle orbite
e incenerire all'istante Frederick. Lui, dal canto suo, continuava a
fissarlo con il suo solito sorriso ebete all'eccesso, che però
nascondeva, Fred lo sapeva, una demonica furbizia perversa.
-Come
va con la pizzeria? Vedo che c'è un po' di caos in giro, eh?-
Con
un gesto della mano indicò la scena. Al posto del falò rimaneva un
sottile filo di fumo, e Bonnie lì accanto che finiva di sputare
bulloni. Foxy stava ancora sgranocchiando il motore quando questo gli
scoppiò in bocca, facendogli saltare la testa, e Chica e Freddy
continuavano a rimanersene svenuti in terra senza un apparente
motivo.
-Qualcosa
mi dice che non sei bravo come si dice a gestire questi robot...-
Osservò
perfido in seguito. Fred si riscosse, poi prese fiato, cercando
affidarsi a quel briciolo, quel chicco di pazienza che, forse, gli
era rimasta incastrata da qualche parte e non si era volatilizzata
come il resto.
-Frederick,
cugino-
Pronunciò
con palese disprezzo, scandendo ogni lettera con esagerati movimenti
delle labbra, come se stesse masticando uno scorpione velenoso.
-Che
fai da queste parti? Pensavo fossi a giro con il circo di cui ti
vanti tanto-
-Infatti,
sono in giro, ma avevo pensato di farti una visitina, caro il mio
dolce, dolce cugino...-
Frederick
aveva sempre avuto quell'atteggiamento talmente smielato con Fred che
questo era diventato allergico al miele ed al cugino. La sola sua
presenza lo disgustava all'eccesso, gli faceva storcere il naso, la
bocca, gli occhi e le orecchie. Frederick, di rimando, aveva
continuato a molestare il cuginetto con quel suo atteggiamento
appiccicoso e stucchevolmente zuccheroso. Da come si comportava,
sembrava addirittura infatuato da Fred, ma questo non era
ammissibile: si chiamava incesto. Almeno così sperava Fred, ovvero
che quello fosse il suo carattere naturale o l'atteggiamento che
adottava per infastidirlo, e non che fosse talmente perverso da poter
prendere il cuginetto di mira.
-Allora
– continuò sfoggiando uno dei suoi sorrisi abbaglianti, che
andavano a toccare le guance sempre rosse come mele (Fred credeva se
le tingesse), illuminando quei suoi occhi blu colmi di perversione –
mentre passavo di qui mi sono detto “perché non passare dal mio
cugino preferito? Sono certo che non gli dispiacerà un aiuto nella
pizzeria dove lavora!-
Ma
Fred scosse la testa:
-No,no,
non preoccuparti, me la cavo benissimo da solo – eccolo che cerca
di prendersi tutto il merito da gestore.
In
quel momento arrivarono Claire, Fawkes e Bernard. I primi due
rimasero sconvolti dall'apocalisse che si era abbattuta sulla loro
pizzeria, paralizzandosi all'istante all'entrata. Bernard non lo notò
e salutò Frederick:
-Tu
devi essere il famigerato Frederick! Mia sorella e Fred mi parlano
spesso di te!-
-Cosa
dicono di preciso?-
-Mia
sorella che sembri più omo che etero, senza offesa s'intende, sei
simpatico ma a volte sei stressante, mentre Fred dice che sei un
brutto figlio di-
Fred
intervenne, tappando la bocca al tonto collega:
-Non
starlo a sentire, Bernard è n gran burlone!-
Frederick
sfoggiava una bellissima “Are you fucking kidding me?” al posto
del volto, ma dopo poco riprese la sua faccia naturale riappioppando
al cugino uno dei suoi viscidi sorrisi.
Claire,
nel frattempo, aiutava Chica ad alzarsi, e Fawkes cercava di far
sputare la moto a Foxy.
-Cosa
diamine è successo? Perché avete dato fuoco alla pizzeria?-
-E
avete aperto un portale infradmensionale sul pavimento??-
Aggiunse
Sconosciuto. Foxy gli sputò in faccia la moto, e lui venne
schiacciato dal megascooter, mentre Chica lanciava il petardo nel
portale prima che le scoppiasse in mano:
-Ecco
– iniziò con voce metallica – ci siamo lasciati prendere un po'
la mano...-
Bernard,
che dopo il discorso era andato in cucina, ritornò con una ventina
di lattine di birra vuote:
-Ragazzi!
Vi siete di nuovo ubriacati? È la quarta volta in questo mese!-
Bonnie
si fece piccolo piccolo, vergognandosi, mentre Chica iniziò a
guardare per terra. Foxy ruttò in risposta e Freddy, rinvenuto da
poco, cercò di alzarsi ma era troppo grasso e quindi ricadde di
muso.
-E
Freddy... anche tu? Avevi la responsabilità di tenere d'occhio gli
altri, io mi fidavo di te!-
Intervenne
Fred, cogliendo l'occasione di brontolare il suo grasso robot per
distogliere lo sguardo da quel palestrato di suo cugino.
-Emm...
pensavo che se una volta avessi provato... insomma...-
-Sapete
cosa significa questo?-
Urlò
Claire attirando l'attenzione di tutti.
-Che
se non la smettete saremo costretti a spegnervi durante la notte!-
Angoscia
generale.
-O
peggio – s'intromise Bernard – espellervi!-
Nessuno
capì la battuta perché non erano PotterHead, non avevano un minimo
di cultura, quei robot, ah, la nuova generazione...!
Frederick
ne approfittò per entrare nella discussione:
-Era
proprio a questo proposito, caro il mio dolce, dolce cuginetto, che
venivo a farti visita. Il mio circo resterà chiuso per un paio di
mesi. Venendo da te ho pensato “perché, per qualche settimana, non
faccio un favore al mio piccolo cugino preferito?”-
Fred
iniziò ad aver paura.
-Che
intendi?-
-Vedi,
vorrei prendere in gestione la pizzeria. Non per molto, intendo,
giusto un mesetto...-
-Cosa???
Come puoi chiedermi una cosa simile? La pizzeria è mia, l'incasso è
mio!-
-Sì,
sì, lo so... ma... vedi, potresti concederti un mese di vacanza...
conoscendo il mio laborioso (e avaro) cuginetto, immagino non ti sia
preso neanche due giorni di ferie nell'ultimo decennio... e neanche
tu abbia concesso qualche ora libera ai tuoi colleghi-
Fred
non sapeva che rispondere. Claire, Bernard e Fawkes si voltarono
incuriositi.
-Potresti
prenderti una vacanza meritata... non preoccuparti, offro io, mi
sento in vena di generosità...-
-Un
mese alle Hawaii?-
Domandò
speranzoso Bernard, con gli occhi pieni di quelle lucine che
riempiono gli occhi delle ragazze negli anime, quando sono contente
come lo era Bernard in quel momento.
Frederick
ci pensò su:
-Perché
no? Andate al mare, rilassatevi, prendete un po' di sole, che siete
bianchi come fantasmi!-
Lo
sguardo di Fawkes si illuminò, probabilmente pensando ad un
possibile vascello da affittare (rubare) durante la vacanza per
solcare i mari come aveva sempre sognato.
-Con
tanto di SPA inclusa, di massaggi, centro benessere, insomma, quel
genere di cose... pasti a bouffet, chef famosi al vostro servizio,
bagnini sexy...-
Le
rotelle del cervello di Claire si misero in moto alla parola “SPA”,
e le sue pupille si allargarono come a macchia d'olio, fissando quel
santo che stava proponendo tutte quelle belle cose.
Fred
era l'unico a non essere ancora convinto.
-Perché
vorresti gestire la mia pizzeria, Fred-secondo?-
-Ho
sempre sognato di gestire qualcosa di simile... se mi piacesse,
potrei chiudere col circo e aprire un locale anche io... (oppure
rubare il tuo, sciocco di un dolce cugino)-
-Quindi
poi mi faresti concorrenza...-
-Potrei,
ipoteticamente, diventare un tuo affiliato, farti pubblicità...
ingrandire la pizzeria ad una catena di ristoranti per tutta
l'America... farti diventare RICCO-
Quell'ultima
frase quasi convinse Fred, che iniziò inconsciamente ad allargare il
sorriso, ma poi si bloccò:
-Aspetta,
vorresti gestire la mia pizzeria, i miei animatronics, da solo? È
impossibile, quei cosi sono peggio dei marmocchi che invadono il
ristorante il sabato sera, se non li tieni a bada!-
-Hey!-
Brontolò
Freddy.
-Ahh,
non preoccuparti... non sarò solo... ragazze?-
Batté
le mani, solo una volta, con il suo sorriso alla Berlusconi ancora
stampato in faccia, e improvvisamente, da un punto impreciso nello
spazio, caddero dal cielo tre vistose ragazze truccate ed agghindate
manco facessero parte di un circ- ah già.
Una
assomigliava per i tratti del viso a Bernard, anche se era più
carina, vestita di azzurro e truccata di viola. Aveva i denti davanti
un po' sporgenti ma era nel complesso una bella ragazza. La seconda,
cielo! Sembrava una prostit- una ragazza molto chic, magrissima, con
i capelli legati in una lunga coda di cavallo, un sexy completino
giallo e uno sguardo da serial killer molto affascinante. L'ultima
assomigliava vagamente a Fawkes, era vestita di bianco e di rosa,
portava un finto uncino alla mano destra e un vero pappagallo sulla
spalla, che continuava a cantare “O mare nero, mare nero, mare
ne....”. Portava un paio di orecchie finte in testa, bianche e
rosa, così come la prima portava due orecchie lunghe azzurre. La
seconda invece era triste perché non aveva orecchie finte.
-Le
mie splendide ragazze!-
-Belly!-
Si
presentò la prima, con un vistoso inchino.
-Sorellina!-
Sottolineò
Bernard.
-Charlotte!-
-Cugina
putt-
Iniziò
Claire, infiammata di rabbia, ma Bernard riuscì a tapparle la bocca
in tempo.
-E
Mary-
Sbuffò
senza entusiasmo l'evidente sorella di Fawkes.
I
due pirati si guardarono negli occhi, abbozzando appena un sorrisetto
come facevano di solito per salutarsi. In realtà si volevano molto
bene (una volta Mary aveva addirittura salvato Fawkes dall'iniziare a
drogarsi con la misteriosa “Alga del pirata contento firulì
firulà” detta anche Marjuana), ma non erano tipi molto affettuosi.
-Emm,
perché ci presenti le nostre stesse parenti?-
-Perché
saranno loro a gestire la pizzeria insieme a me!-
Spiegò
Frederick sfoggiando ancora una volta la sua dentatura perfetta.
Fred
non sapeva se accettare l'offerta. In quei giorni non avrebbe
guadagnato, ma avrebbe trascorso un mese in vacanza a spese del
cugino (cosa che l'avrebbe spinto allo spendere il più possibile),
ma dopo aver visto lo sguardo sognante di Bernard, gli occhi colmi di
desiderio di Claire, l'apparente indifferenza di Fawkes che però
nascondeva molta eccitazione, Fred disse:
-No-
-Ma
come no???-
I
colleghi gli saltarono addosso e anche gli animatronics, perché sì,
e alla fine Fred, che ora assomigliava più ad una cuffietta
aggrovigliata, fu costretto ad accettare.
-Ma
ad una condizione: quando torniamo, la pizzeria non deve aver subito
una minima modifica, a meno che questa non sia sinonimo di “è
diventata molto più famosa e si sta arricchendo a vista d'occhio”.
Intesi?-
-Be',
spero che non intendi che deve rimanere questo gran caos-
Frederick
indicò nuovamente il locale semi-distrutto.
-No,
no, come è di solito... NORMALE, ecco. Intesi?-
-Intesi-
Quella
sera, Fred e compagnia partivano per farsi una bella vacanza, con la
macchina stracarica di roba (la maggior parte di Claire, che si era
praticamente portata via la casa, mentre gli altri si erano limitati
ad un paio di costumi e due mutande di ricambio. Sì, due sole
mutande per un mese. Che schifo...), e Frederick, detto Fred II, li
osservava allontanarsi. Quando la macchina sparì completamente
all'orizzonte, il suo sguardo satanico si posò sugli animatronics,
impauriti da tanta perfidia in un solo paio di occhi:
-Ed
ora, mi occuperò di voi...-
Dietro
di lui, le tre ragazze impugnarono dei martelli molto, molto
spaventosi...
Commento
E...
zan zan! Colpo di scena! Cosa succederà nel prossimo capitolo? Ma
soprattutto: che fine ha fatto Jeremy? Lo scopriremo... domani!
Sempre
che non abbia contrattempi...
Bye!
|
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Capitolo 4 *** Jeremy e un brevissimo colloquio ***
AAA
Quella
mattina prometteva benissimo. La fila era lunghissima e il suo
bicchierino di stagno era già pieno per metà di centesimini
tintinnanti. Jeremy si era appostato lì da sei giorni, aspettando
quel fatidico lunedì, quando, sapeva, avrebbero venduto l'ultima
versione dell'iPhone: iPhone '87, una vera novità dal momento che
gli iPhone non erano ancora stati inventati! Appostandosi
praticamente di fronte all'entrata, aveva avuto la geniale idea di
far pagare il pedaggio a tutti i grandissimi Apple-dipendenti che si
trovavano lì per comprare quel nuovissimo cellulare. In realtà non
esplicitava che il pedaggio andasse pagato, la sicurezza l'avrebbe
portato via, ma si limitava a scuotere la sua ciottolina e a fare gli
occhioni, ed nessuno resisteva alla tentazione di sganciare almeno un
mezzo cent. A fine giornata Jeremy si sarebbe potuto considerare
miliardario, quasi al pari dei suoi zii e dell'odioso cugino Mike. Ma
ecco che, verso le 11, quando il caldo inizia a sciogliere i vestiti
di Jeremy, si avvicina una sexy ragazza. Jeremy si voltò verso
questa qui, che non aveva intenzione di mettersi in fila per
l'iPhone, e i suoi occhi si illuminarono: era dannatamente sexy!
Vestiva sexy, aveva un taglio di capelli sexy, gambe sexy, occhi
sexy, seno DANNATAMENTE sexy, un bel pezzo di donna, insomma. E con
fare moto sexy avvicinò le labbra all'orecchio di Jeremy, ancora
pietrificato dalla sexaggine di quella ragazza, e disse:
-Ciao,
bel giovane-
Il
sorriso di Geremi si allargò fin sopra alle orecchie (era piuttosto
inquietante).
-Non
è che ti andrebbe...-
Jeremia
sentì qualcosa, in un punto impreciso del corpo, cambiare
consistenza in “stato solido”.
-Di
trovarti un lavoro?-
Un
sogno che s'infrange. Quella parte di lui tornò normale, e anche il
sorriso si afflosciò sulla faccia trasformandosi in una smorfia di
dolore.
-Oh.
Be', sì, effettivamente sono in cerca di un lavoro, dove potrei...-
Ma
la ragazza era sparita, volatilizzata nel nulla. E con lei tutti i
suoi centesimi! Dannata strega! Al loro posto, però, nel ciottolino
dell'elemosina, la diavoletta aveva lasciato un giornale...
“GRANDE
RIAPERTURA DEL FREDDY'S. CERCASI GUARDIA NOTTURNA”
Quella
sera Jeremy si presentò puntualissimo di fronte alla pizzeria. C'era
stato un paio di volte a mangiare, spendendo i suoi ultimi centesimi
guadagnati a scuola, ma il posto se lo ricordava diverso. Bussò:
-Avanti!-
Rispose
una voce mielosa. Che schifo! A lui non piaceva il miele. Entrò,
osservando come fosse cambiata la sala pranzo dall'ultima volta che
era stato lì: le decorazioni erano cambiate, la disposizione dei
tavoli era cambiata, la disposizione delle stanze era cambiata, il
palcoscenico era cambiato, il personale era cambiato, Fred era
cambiato, gli animatronics pure. Cos'era successo nel giro di due
settimane?
-Ciao,
ragazzo-
Lo
salutò la sexy ragazza. Adesso vestiva con una mini-mini-minigonna
quasi inesistente, sfoggiando le mutande rosa (scandaloso!), aveva la
pancia nuda e appena un mini vestito a coprirle il seno (e
menomale!). I capelli biondi erano adesso legati in una lunga coda di
cavallo.
Gli
altri tre erano talmente insignificanti a confronto di quella gnocca
che Jeremy li guardò. Qualcuno, forse il proprietario, si avvicinò
a lui chiedendo se fosse lì per il lavoro, e lui senza pensarci
rispose di sì, continuando a fissare la sexygirl.
-Perfetto-
La
voce stucchevole risvegliò malamente Jeremy dalla trance, che per
poco non vomitò per l'eccesso di zuccheri in quella semplice parola.
-Inizi
da questa sera, vieni qui alle 11.30, intesi?-
Probabilmente
il tizio gli aveva illustrato a pieno cosa fare, come comportarsi e
via dicendo, ma lui era rimasto tutto il tempo a fissare la sexy
collega in bichini per accorgersene.
Si
rese conto dopo essere uscito che, forse, avrebbe fatto meglio ad
ascoltare cosa avrebbe dovuto fare quella sera. Mentre andava a
prepararsi, i primi clienti iniziavano a inondare il nuovo Freddy's.
Commento
Sto
alternando capitoli cortissimi a robe immense. Pensavate che avrei
parlato dei poveri animatronics, vero? Eh, mi dispiace. Qui si parla
solo di Geremia, niente animatronics, niente di niente. Non accennerò
a loro neanche un secondo. No, mi dispiace davvero, proprio no, non
si sentirà più parlare di Freddy, di Chica, di Foxy, di... (parla
per 3 ore)
Quindi...
--------------------NON
LEGGERE QUI SOTTO (fallo)-------------------
-Ragazzi,
state bene?-
La
voce di Chica appariva stranamente mostruosa. Foxy cercò di
alzare un braccio, facendosi un male cane- sorry, volpe.
-Cosa
diamine è successo?-
-Ahia...
mi sembra di star cadendo a pezzi...-
-Non
vedo nulla, dove siamo?-
Freddy
cercò di accendere i suoi super-led per guardarsi in giro, ma non ci
riusciva.
-Ragazzi,
non mi sento più il braccio...-
Mugolò
Bonnie. Freddy riuscì finalmente ad accendere le sue torce
incorporate, puntandole verso la voce di Bonnie.
-CIELO
BONNIE!-
Urlarono
gli altri tre. Bonnie si guardò il braccio, che non c'era più e
quindi alla fine guardò per terra:
-AH!
Non posso sentirmi il braccio, non ce l'ho!-
Dalle
facce degli altri sembrava che quello fosse un minimo problema in
confronto a qualcos'altro...
-Sono
tutto ammaccato! E anche voi! Oddio, Chica, sei orribile!-
Urlò
Bonnie, guardando meglio l'unica femmina. Chica guardò i fili che
sbucavano dai monconi delle braccia e iniziò a piangere, ma poi Foxy
le resse uno specchio davanti per farla guardare di faccia.
-AAAAAARGH!-
Era
semplicemente orrenda! Si accasciò in terra perdendo i sensi per lo
shock (eh sì, questi animatronics tendono a svenire). Freddy, che
non era cambiato poi tanto (giusto la mancanza di un occhio ma che
vuoi che sia) continuava a guardare con puro orrore Bonnie.
-Bonnie,
ma ti sei visto?-
Chiese
Foxy con voce sferragliante, uscita fuori dal suo microfono rotto.
-Sì!
Sono ammaccatissimo, ho perso un braccio e penso di aver perso la
sensibilità in una gamba! Non posso farmi vedere in giro in questo
modo, perderei la faccia-
-Non
credo sia possibile-
Gli
fece notare Freddy, disgustato, porgendogli lo specchio.
-Almeno,
non due volte-
|
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Capitolo 5 *** Jeremy scopre la magnificenza dei Cheats ***
AAA
Quella
sera, verso le 11 e quaranta (Jeremy aveva il brutto vizio di
arrivare in ritardo) si presentò alla Pizzeria. Com'era successo nel
tardo pomeriggio, quel posto lo lasciò ancora una volta sconcertato.
Il radicale cambiamento aveva stravolto addirittura le finestre del
locale. Ma com'era potuto succedere? In pochi giorni era come se la
Pizzeria fosse stata sostituita con un locale nuovo. E che fine aveva
fatto quel taccagno di Fred? Questo, che gli somigliava lontanamente,
solo che era molto più alto, con un paio di gote rosso fiammante
come se stesse costantemente masticando peperoncino e un sorriso
falso come un politico concedeva addirittura degli SCONTI ai clienti!
Roba da non credere.
-Buonasera
signor Fitzgerald-
Lo
salutò questo col suo solito, schifoso sorriso (si può sostituire
la parola anche con “tono di voce”). Jeremy dette
un'occhiata in giro, sperando di incrociare lo sguardo (o il seno) di
Charlotte (era stato a spiare la pizzeria dalla finestra per tutta la
sera, e aveva sentito il nome della cameriera pronunciato con voce
indegnamente sciocca da quella copia venuta male di Fred), ma la
ragazza non si trovava lì. Improvvisamente si sentì mancare,
credette che il mondo stesse per crollargli addosso.
“Dove
sei, Charlotte?”
Sentì
il pavimento tremare, le lacrime inondare le guance, le gambe
vacillare... poi la voce del tizio smielato lo riportò alla realtà:
-Hey,
ragazzo, stai bene?-
-Uh,
sì-
-Allora...
hai riflettuto su cosa ti ho detto oggi?-
La
voce era talmente stucchevole che Jeremy avrebbe voluto zittirlo, ma
dovette assolutamente chiedere del lavoro, o sarebbe stato licenziato
fin da subito.
-Emm,
certo, certo! Ma, per essere sicuro, non è che potrebbe...
ripetersi?-
Il
sorriso bianco del proprietario si deformò in un ghigno deluso:
-Non
mi hai ascoltato, vero?-
-No,
no, è che...-
-hai
guardato Charlotte per tutto il tempo. Ti ho anche visto spiare dalla
finestra-
Questo
zittì Geremi.
-Allora
– il proprietario fece appello a tutte le sue forze per fingersi
allegro e sdolcinato come al solito – questa è la Nuova Freddy's
Pizzeria! È un mondo magico dove bambini e adulti si divertono in
compagnia! Questi sono i nostri animatronics, più belli, simpatici e
intelligenti dei precedenti! Ti presento Toy Freddy – indicò una
versione molto più grassa del vecchio Freddy, e con una faccia
decisamente a cu- ebete – Toy Chica – e indicò una
papergallinanatrocaquilarealenicedifuocodragorospoinsommaqualcosa
molto sexy, con tanto di mutandine di pizzo fucsia. Aveva in mano un
vassoio con sopra una tortina carina – quello è Ugo – aggiunse
alludendo alla tortina – Toy Bonnie – un Bonnie molto più
femminile e decisamente più simpatico del precedente (si sente un
urlo dallo scantinato: HEY!) – e Mangle!-
Essendo
stato Foxy da sempre il suo animatronic preferito, Jeremy immaginava
che la sua nuova versione sarebbe stata dannatamente figherrima
quando OH SANTO CIELO COS'E' QUELLA COSA IMMONDA? Un aggroviglio di
cavi, braccia, piedi, gambe, mani, occhi, teste, culi,
pizze, marionette, piatti per bistecche e bandierine colorate giaceva
in mezzo alla stanza. Jeremy iniziò a indietreggiare con l'intento
di tornarsene a chiedere elemosina ma il proprietario gli si piazzò
dietro:
-Emm,
sì, è un po' scombussolata... il suo nome sarebbe stato Toy Foxy,
ma da quando i bambini hanno iniziato ad usarla come puzzle
tridimensionale senza istruzioni... be', quelli addetti alle pulizie
l'hanno iniziata a chiamare “Il Manganello”. Non so perché-
Il
tizio dalle guance di fuoco fece una breve pausa, dove Jeremy si
concesse di chiedere che fine avessero fatto gli altri proprietari.
-Ah,
loro? Be'... Fred è andato in prigione per colpa dei debiti e di
varie accuse (vedi FNaG) e gli altri sono rimasti al verde-
-Mi
sa che stai confondendo le fan fictions...-
-E
anche se così fosse? A chi importa? In fondo, il proprietario adesso
sono IO. Comunque, per il tuo lavoro, seguimi-
Frederick
(non riesco a usare sempre la parola “il proprietario” senza
incappare in centinaia di ripetizioni, eh. Tanto anche se Jeremuccio
non conosce il suo nome, noi lo sappiamo e quindi tanto vale
usarlo...) scortò Geronimo in un posto brutto, che assomigliava ad
un ufficio abbandonato. C'era una puzza di chiuso e di qualcos'altro
di molto sospetto.
-Allora,
eccoti il tablet di ultima generazione della Apple-
-Ma
non esiste ancora l'iPad!-
-Infatti
è tarocco. Comunque, senza fare troppe domande, con questo Tablet
ultra piatto (misurava almeno dodici centimetri di spessore,
“l'ultrapiatto”)dovrai controllare con le telecamere le varie
stanze. Sai, lasciamo gli animatronics attivi la notte, così possono
divertirsi un po', ma siccome sono nuovi sono ancora in stato di
collaudo e non vorremmo che durante la notte impazzissero e
distruggessero il locale. Quindi dobbiamo trovare un diversivo, e
quel diversivo sei tu-
-Aspetta,
quindi lo staff mi paga per fare da esca a dei robot che, invece di
distruggere il locale, se la potrebbero prendere con me? Per salvare
un luogo sacrifichereste vite umane?-
-Ti
paghiamo per questo...-
-Allora
va bene-
-E
comunque è solo una VAGA IPOTESI. Di giorno funzionano benissimo,
quindi mi chiedo perché mai di notte non dovrebbero funzionare. Era
solo per metterti in allerta-
Poi
estrasse dalla tasca del giubbotto una maschera (sì, una maschera
anche bella grossa da un taschino di mezzo centimetro...) a forma di
orso. O meglio, a forma di testa di orso. O meglio, a forma di
Freddy. O meglio, a forma di testa di Freddy.
-Cosa
avete fatto a Freddy??? MOSTRI! Avete distrutto la vecchia star della
pizzeria e adesso volete uccidere ogni cliente sospetto assumendolo
come guardia notturna per poi farlo uccidere dai vostri nuovi “Toy”
che lo infileranno in un costume pieno di cose brutte e ne perdere le
tracce per sempre, così che nessuno possa interferire con i vostri
piani di conquistare il mondo e nessuno saprà mai che avete preso
possesso di questa pizzeria con la forza e con l'inganno,
costringendo i vecchi proprietari a vedervi tutto (gratis)!!!-
Jeremy
urlò tutto d'un fiato aggrappandosi alla sedia, con puro orrore
disegnato in volto. Frederick lo fissò a lungo con una faccia come
per dire “eh?”, e poi mostrò la maschera:
-E'
una delle maschere che indossavano gli animatori prima che venissero
costruiti i robot...-
Specificò
incerto su come avrebbe reagito Jeremy.
-Ah-
Jeremy
si sentì un cane. Anzi, un gatto (meglio i gatti che i cani, parola
di DebbyGATTA). Ma siccome i gatti sono da sempre i padroni
indiscussi dell'universo, si sentì un verme.
-Mi
scusi-
-Non
preoccuparti, anche quelli prima di te avevano reagito male-
-Aspetti,
quelli prima di me? Che fine hanno fatto? Sono morti? Stanno marcendo
in una tuta Fazbear? O peggio, sono stati espulsi (re-cit)?-
-Sono
stati espulsi-
-NOOO!
Le mie condoglianze più sincere-
-Intendevo
che sono stati licenziati. Non erano all'altezza del compito... ma
dal suo sguardo intelligente (eh!) capisco che lei è la persona
giusta, signor Fritz-
-Cos-
ma io mi chiamo Jeremy...-
Rimasero
a guardarsi a lungo.
-Ah.
Scusami, ti avevo scambiato per un certo Fritz che si era presentato
oggi prima di te... tu sei il barbone... peccato-
Gli
lanciò in mano la maschera e se ne andò via.
-Cerca
di sopravvivere-
E
sparì. Jeremia fissò la maschera vergognandosi per aver attaccato
il signor Frederick in quel modo, anche se ancora non conosceva il
suo nome perché non gliel'aveva chiesto.
Era
mezzanotte e siccome sapeva, inconsciamente, che a quell'ora
succedevano le cose più brutte di tutti gli horror, immaginò che
gli animatronics si attivassero e venissero a cercarlo. Invece
squillò il telefono:
-Pronto?-
-Pronto!-
-Ciao-
-Ciao!-
-Non
perdere tempo a rispondermi, questa è una chiamata registrata-
-Ah-
Ennesima
figura di merda.
-Allora,
probabilmente l'avrai intuito quando Frederick (ah si chiama così,
realizzò Jeremy) ha tirato fuori la maschera di Freddy. HA
SMANTELLATO I VECCHI MODELLI E AL LORO POSTO CI HA PIAZZATO I SUOI!
Come ha potuto fare una cosa simile? Perché, perché???-
Iniziò
a piangere come un agnello. O come un vitello. O come un cucciolo di
qualche altro grosso animale.
-Comunque,
devi difenderti dagli animatronics-
-Ci
avrei scommesso!-
-Non
mi rispondere, questo è un messaggio registrato!-
-...-
-La
maschera li confonde... se stai accucciato dietro la scrivania e non
fai vedere quel tuo corpo mingherlino. Freddy è molto grasso e se
vedono un tipo magro con la sua faccia potrebbero insospettirsi.
Quindi indossala e nasconditi lì sotto fino a domani mattina!-
Fece
una pausa.
-Adesso
controlla il tablet. Non senti una strana musica? È il mio cellulare
che squilla. Aspetta...-
Jeremy
rimase una buona mezz'ora sentendo il tizio che discuteva con la
mamma se fosse più salutare un cesto di insalata o un cheesburger.
-Okay,
perdonami. Comunque, un'altra musichetta, non questa... ARGH, la mia
fidanzata! Sempre di notte deve chiamarmi? Insomma, arrangiati!-
E
riattaccò. Jeremya guardò il tablet e vide che gli animatronics
erano ancora al loro posto. Solo che un apparente Slenderman stava
sorgendo da un... regalo gigante. Okay. E lo guardava male. Molto
male. Tipo come dire:
-LA
MIA MUSICAAAAAAAAH-
Con
sguardo killer. Jeremy allora non seppe che fare, l'esperienza (ma
quale?) gli suggeriva che non c'era più nulla da fare, che maschera
e torcia (toh, c'è una torcia sulla scrivania) non avrebbero
funzionato. Quindi accese il cellulare cercando la soluzione del
gioco su internet, e su Wikipedia lesse una cosa interessantissima.
Una delle voci in “Curiosità” recitava così:
“Premendo
sul tasto D, C e + della tastiera mentre si punta il mouse contro il
naso del poster di Toy Freddy, alla sinistra del giocatore, il gioco
salterà direttamente alle 6 del mattino”.
Jeremy
allora cercò quel post, mentre il suono di uno Slenderman mascherato
che urlava “LA MIA MUSICAAAAAAAA” si faceva sempre più forte, e
alla fine lo trovò (aveva messo dieci minuti buoni perché aveva
guardato a destra) e veloce infilò un dito nel naso di Toy Freddy
(che schifo) del poster, premendo... DAMN! Dove trovava i tasti D, C
e +? Dal momento che si era ricordato di non avere un cellulare,
questo gli era sparito tra le mani e quindi non poteva più digitare
le lettere dal tastierino lì sopra, ma ebbe la geniale idea di
prendere una penna appoggiata lì sulla scrivania e di scriversi sul
braccio: DI, CI E PIU', poi con il naso premette sulla scritta e...
MAGIA!
Non
accadde niente.
-Dannazione!
Funziona solo con la versione per PC!-
Ma
ecco che, sulla schermata del tablet, compare in caratteri cubitali
la tanto ambita scritta “6.00” e il cuore di Jeremy esplode di
gioia, mentre lo Slenderman viene risucchiato dalla sua scatola
regalo e il suono allegro di risate di bambino registrate invade il
ristorante. Aspetta, mica tanto allegro, il suono. Anzi, piuttosto
inquietante...
Comunque
sia, il sole sorge improvvisamente e Jeremy si avvia fischiettando
verso l'uscita. Frederick è di fronte al palcoscenico che lo
aspetta, grattandosi la barba non ancora fatta (non aveva avuto il
tempo di tirarsi una canna):
-Jermaldo,
passato bene il turno di lavoro?-
-Jeremy,
mi chiamo Geremi-
-Scusa,
Geremia-
Frederick
pareva stanchissimo, ma soprattutto inca**ato di brutto. Perché
aveva quegli occhi iniettati di sangue che avrebbero goduto a veder
morire Jeremy all'istante?
-Come
hai fatto a soprav- cioè, bel lavoro, sei stato bravo-
-Grazie
signore. La notte è passata velocissima, senza intoppi-
-Già.
Strano, sembra sia durata solo un'ora-
-Buffo
eh?-
-Non
tanto quando sei stanco morto, ma vabbé. Allora a domani, Geremì-
-A
domani-
Jeremy
uscì dalla Pizzeria contento per aver passato la notte insonne più
breve della sua vita, e mentre cercava una panchina dove dormire, la
città si svegliava con grandi bestemmioni e accidenti rivolti a
chissà chi (a Jeremy sicuramente) chiedendosi come mai la notte
fosse durata solo un'ora.
La
notte di Lunedì, più che altro...
Commento
E
voi? Lo conoscevate il trucco? Ecco, adesso sapete perché ho finito
tutto FnaF 2 mentre sono bloccata alla seconda notte sia del primo
che del terzo-
COMUNQUE...
vi sono piaciuti i millemila storpiamenti di nome di Jeremy? Mi sono
veramente messa d'impegno per inventarmeli tutti xD A parte questo...
mi dispiace per tutti coloro che speravano in uno scontro aperto tra
Geremi e i Toy, ma non preoccupatevi, Jeremia non potrà ripetere
quel trucco più di una volta. Ed ora vedrete perché...! O meglio,
lo vedrete domani...
Ciao!
...Ma
anche no. Frederick sorseggiava una Coca cola, mentre la sua barba si
faceva (le canne, come già accennato). Fissava la foto di Jeremy,
procuratosi pagando un barbone trovato a giro. Era appesa al muro del
suo studio, e lui la scrutava, accigliato.
-Toy
Freddy...-
-Sì,
capo?-
Il
grasso robot si avvicinò al Padrone, che indicò la foto di Jeremy:
-Parla
agli altri: domani non deve uscire vivo di qui. Intesi? Sa troppe
cose, ha scoperto il mio piano urlandomelo in faccia-
-Sì,
capo...-
-Prendilo
come un allenamento extra-
-Va
bene, capo...-
Toy
Freddy si allontanò. Un sorriso perverso deformò il volto di
Frederick.
|
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Capitolo 6 *** Jeremy scende a patti con The Puppet - Notte 2 ***
AAA
Frederick
finì di aggiustarsi di fronte allo specchio, osservando il suo
perfetto sorriso perverso. Era ora di andare in scena. La Pizzeria
avrebbe aperto a breve, e lui doveva essere lì prima delle 7 in modo
da assicurarsi che gli animatronics avessero studiato il piano.
“Non
posso rischiare di essere scoperto”
Jeremy
sarebbe dovuto marcire in uno dei costumi, assieme a quel tizio
dell'altro giorno e quello del giorno prima. Come diavolo avevano
fatto tutti quei ragazzi a intuire il suo demonico piano? La cosa non
gli importava, però. L'importante era far fuori quel Jeremy. Dopo
essersi truccato in modo stucchevole, masticò una mentina al miele
concentrato per addolcire la sua roca voce da scaricatore di porto
(eh già, un triste segreto), e fece per uscire dalla porta, quando
sentì qualcosa muoversi dentro l'armadio.
-Vuoi
are silenzio?-
Aprì
le ante e diede un paio di calci al suo ostaggio, che mugolò come un
cagnolino indifeso.
-Non
posso rischiare che ti scoprano. Salterebbe tutto!-
Richiuso
l'armadio, uscì di casa.
Jeremy
aveva dormito male, sulle panchine. Perché le facevano così
scomode? Aveva la schiena a strisce, e gli sentiva la testa (forse
perché a metà giornata un grassone ci si era seduto sopra), ma
comunque si arrese al fatto di dover tornare a lavoro.
“Ma
tanto, col trucco, è fin troppo facile”
Si
disse contento Jeremy mentre trotterellava verso la Pizzeria. Quella
sera voleva arrivare prima, per studiare gli animatronics caso mai il
trucco non avesse più funzionato così da capire i loro punti deboli
e.... ma chi vuoi prendere in giro? Jeremy andava lì prima solo per
vedere quel pezzo di gnocca di Charlotte. Mentre pensava al suo
bikini fucsia, si scontrò con Belly, che stava entrando in Pizzeria:
-Ah!-
-Oh!-
Caddero
di culo, e Jeremy si alzò per poi aiutare la chitarrista (Toy Bonnie
in realtà non sapeva suonare e quindi fingeva, mentre dietro le
quinte era lei a suonare) a rimettersi in piedi.
-Scusa,
non ti avevo visto-
Si
scusò Belly.
-Comunque,
che ci fai qui così presto? Il tuo turno inizia alle 12!-
-Lo
so, ma volevo familiarizzare un po' con gli animatronics. Ieri
Slenderman mi ha quasi scannato perché non gli avevo messo una
qualche musica...-
Il
volto di Belly si contrasse in una strana espressione pensierosa, poi
realizzò:
-Ah!
The Puppet!-
-Chi?-
-Quello
che tu chiami Slenderman. Effettivamente, penso siano cugini. È un
animatronics (forse) che distribuisce regali ai bambini... durante la
serata se vuoi ti faccio vedere! Ieri ho insegnato alla mia Bon Bon a
suonare, quindi non devo più stare tutto il tempo dietro le tende-
-Se
non ti rubo troppo tempo-
Belly
era allegra, solare, simpatica... Jeremy, che non aveva ancora
trovato fidanzata, iniziò a chiedersi se convenisse avere una
compagna simpatica che una sexy ma str- quando arrivò Charlotte e il
suo interesse per Belly ricadde a zero.
-Ciao,
Jeremy-
“Conosce
il mio nome!-
-Che
fai qui così presto? Ci aiuti a servire ai tavoli?-
La
sua voce sensuale non permetteva rifiuti, così Jeremy annuì con la
lingua penzoloni circondato da centinaia di cuoricini stile cartone
animato. Belly sbuffò, poi entrò nel locale, mentre Jeremy seguì
Charlotte volando.
Dentro
c'erano già Mary e Frederick ad allestire i tavoli.
-Jeremia!-
Salutò
con quella voce schifosissimamente melliflua il proprietario.
-Sei
arrivato presto-
-Vuole
aiutarci a servire ai tavoli-
-Non
aspettarti un extra-
Lo
avvertì Frederick, ma pur di guardare quel bel culo di Charlotte
Jeremy avrebbe anche pulito in terra con la lingua.
-Il
pavimento è sporco... potresti pulire in terra con la lingua,
Jeremuccio?-
Chiese
accarezzandosi i capelli la suddetta. Lui annuì estasiato e iniziò
a leccare per terra.
Belly
era evidentemente scocciata da quel comportamento così leccapiedi,
sorry, pavimenti di Jeremy, ma si era da tempo arresa all'idea che
Charlotte fosse la vera star della gang. Riusciva da sempre a far
venire (non in quel senso, brutti perversi!) un sacco di spettatori
al circo, o in questo caso riusciva a riempire la pizzeria solo
appostandosi fuori e sfoggiando le sue occhiate sexy. Mary non
sembrava affatto infastidita, ma Belly era quasi sicura che sotto
sotto anche lei l'odiasse. Gli unici uomini che potevano resistere a
Charlotte, da quanto aveva potuto vedere in quegli anni, erano Fred
(attratto solo dai soldi) e Frederick (gay o comunque trans, almeno
questo era quello che aveva scommesso con Mary). Charlotte sculettava
davanti ai clienti e questi pagavano il doppio, strizzava
l'occhiolino al ragazzo in fondo a destra e questo ordinava altre tre
pizze, mimava il gesto di spogliarsi ed ecco che entravano altre
vendi persone. Poi c'era Frederick che faceva gli sconti e mandava
tutto quel bel lavoro a farsi friggere.
Quando
iniziarono ad arrivare i primi clienti Jeremy aveva tirato a lucido
tutto il locale, inclusi i gabinetti, i piatti per pizze (eh già,
schifo vero?), la scatola di The Puppet, l'idrante fuori dalla
pizzeria e il marciapiede, che adesso brillava di un argento vivo.
Finito ciò, andò a pulisti la lingua, quando nel bagno trovò Toy
Freddy che si truccava per lo spettacolo, con accanto un bambino
grasso grasso. Aspetta, era un animatronic anche lui. Assomigliava ad
un pallone, e in mano teneva un cartello e nell'altra un palloncino
di plastica di bassa qualità.
-Balloon
Boy – “ah ecco” – ricordi il piano di questa sera?-
-Certo,
Freddy! Sgusciare nel condotto d'aria a sinistra e rubare la torcia e
la maschera al pel di carota, poi mangiarmeli-
-Bravo.
E a quel punto aspetti che arrivino rinforzi-
Jeremy
tremava dalla paura. Quei cosi stavano complottando alle sue spalle!
Che viscidi, luridi, maledetti... ah! Stanno arrivando! Mike, scusate
sbagliavo storia, Jeremy s'infilò nel bagno delle ragazze e aspettò
che i robot andassero verso il palcoscenico, dopodiché si sciacquò
la lingua e si lavò le mani (già che c'era). Ma in quell'istante
uscì Toy Chica dal gabinetto e iniziò ad urlare come una dannata,
prendendo a pugni Jeremy mentre gridava:
-MOSTRO
PERVERSO! ESCI DI QUI!-
E
Jeremy uscì, tutto ammaccato, zoppicante e senza un dente, dal bagno
delle ragazze.
La
gente era già lì che mangiava e a lui venne un certo languorino, ma
prima che potesse sgattaiolare in cucina, Belly l'afferrò per un
braccio e iniziò a fargli il tour della Pizzeria.
-Allora,
Jeremy, guarda, qui ci sono i tavoli-
-L'avevo
notato-
-Qui
invece c'è la stanza dei bambini-
SlendermPuppet
stava consegnando degli adorabili giochini di quelli che compri a 10
cent per le strade dai venditori ambulanti, ma i bambini non lo
degnavano di uno sguardo.
-Dannazione!
Ho provato a regalarvi di tutto, dalle tazzine da tè di plastica al
tè di plastica, dai gelati agli spiedini vegetariani, dai cagnolini
pelouche ai dinosauri in vera pelle di Jurassic Park! Ma insomma,
cosa pretende questa generazione?-
Una
bambina piena di brufoli si voltò sdegnata, sputandogli sulla faccia
in risposta. Quello che sembrava suo fratello si voltò e rispose con
disprezzo:
-Vogliamo
il Samsung Galacsi (sì, avete letto bene, GlaCSi) 5s ultra power!-
-Ma
non l'hanno inventato neanche ai tempi dell'autrice!-
-E
chissene! Vogliamo quello!-
E
iniziarono a frignare e a tirare bestemmie.
-Ma
chi vi insegna queste parole? Ah, mi pagano troppo poco per quello
che mi tocca sopportare!-
Sbottò
The Marionetta, tornandosene mogia mogia verso la scatola.
-Ma
noi non ti paghiamo!-
Osservò
Belly.
-Appunto-
The
Puppet s'infilò nella scatola e chiuse il lucchetto. Da un lato
c'era il Bambino Grasso Grasso che vendeva palloncini al prezzo di 5
$, 10 per i bimbi cattivi.
-Quello
è Balloon Boy, è fastidiosissimo ma perlomeno ci frutta almeno 550
$ di palloncini a settimana...-
Jeremy
squadrò il Bambino Pallone e si chiese cosa si sarebbe dovuto
aspettare da lui quella notte.
-Poi...
vabbé, i Toy gli hai visti ieri, quindi non c'è altro di cui
parlare. Buon lavoro!-
-Ma
non è ancora mezzanot- –
Una
forza magica teletrasportò Jeremya nello studio, e improvvisamente
scattò la mezzanotte. Com'era possibile? Non si fece domande, ed
iniziò a guardare le telecamere... aspetta, c'è il trucco! Fece per
allungare il dito verso il naso di Freddy quando non trovò il naso
di Freddy. MERDA! Avevano sostituito il poster! Al suo posto c'era la
faccia ghignante di Frederick intento a scrutarlo con occhi di fuoco
(o di ghiaccio, dato che li aveva azzurri).
-NO!
Brutto bastardo! Perché questo? Ed ora come sopravviverò?-
Il
telefono squillò e prima che potesse alzare la cornetta si attivò
il vivavoce e sentì la voce del tizio rimbombargli nelle tempie:
-Sera
ragazzo. Anche tu speravi nel poster di Toy Freddy?-
-Sì!
Come sopravviverò qui se- –
-ZITTO!
Sono una registrazione, non puoi rispondermi! Comunque, adesso fa'
attenzione agli animatronics. The Puppet lo terrai a bada ricaricando
quella pallosissima canzoncina per tutta la notte, mentre per gli
altri... mettiti la maschera di Freddy e forse dico forse non ti
riconosceranno. Se lo fanno, prega nella tua divinità-
-E
se fossi ateo?-
-Ti
attacchi-
-Gentile...-
-Comunque
io non ti ho risposto, era solo una registrazione. Ora scappo prima
che mi infilino in un costume! Bye bye!-
E
staccò. Jeremy fece per guardare il tablet ma ERA SPARITO!
-COSA?
Dov...-
Ma
davanti a sé vide il Bambino Grasso Grasso. Stringeva la sua torcia
in una mano, indossava la maschera di Freddy, aveva il tablet
nell'altra, e indossava la sua divisa da guardia. Geremi si guardò e
si ritrovò in mutande.
-Ma...
HEY! Come ti permetti, brutto figlio di mongolfiera! Se ti prendo...-
Ma
lui gli rise in faccia con voce da FaviJ (perché?) e scappò per il
condotto d'aria a sinistra. Jeremi ci si infilò ma rimase
incastrato, poi vide BB sparire nel buio. Cercò di disincastrarsi,
chiedendosi nel farlo se la parola esistesse, ma in fondo non era lui
che stava scrivendo la storia e non se ne fregò. Poi sentì dei
passi:
-Hey,
Freddy! Dove sarebbe questo endoscheletro irrispettoso delle regole?-
-Phill?
Doveva essere qui da qualche parte...-
Sentì
i passi girare per la stanza, poi un vocione da soprano gli distrusse
i timpani:
-Guardate!
Lì c'è un tizio infilato nella ventilazione!-
“NO!
Mi hanno visto! Come avranno fatto?”
-E'
quello Phill, Freddy?-
Chiese
la voce di Toy Chica.
-Sì!
Prendetelo!-
-Ma
da dietro sembra la nuova guardia notturna...-
Proseguì
il vocione.
-Berry
ci ha detto di non fargli male, non è un ladro o quant'altro, viene
qui per prendere delle cose che gli umani chiamano “soldi”-
-No,
quello è Phill mascherato, altro che! Prendetelo!-
Delle
mani lo afferrarono e iniziarono a trascinarlo fuori, ma lui si
aggrappò con tutte le sue forze a... nulla, non c'era nulla dove
aggrapparsi. Bambino Grasso Grasso si affacciò dal fondo del
condotto e gli ridacchiò in faccia, e Jeremy per risposta alzò il
dito medio. Poi cercò di scalciare, di liberarsi da quella presa
robotica, e quando stava per arrendersi ecco che nella testa gli
rimbombano le sagge parole di due grandi personaggi della storia:
-Io
ho un sogno-
Dice
nella sua testa Martin Luther King
“Uscire
da questo posto!”
Pensò
Jeremi
-Se
puoi sognarlo, puoi farlo!-
Gli
diceva Walt Disney. Quindi Jermery (no, non è un'errore di
battitura) sognò con tutte le sue forze di poter scappare agli
animatronics, sognò che lo lasciassero, e nel sognare, sforzandosi
così tanto, concentrando ogni parte di sé stesso a quel pensiero,
mollò un correggione che uccise di colpo tutti e tre i robot. Felice
per aver mangiato fagioli a pranzo (quale pranzo? Aveva dormito tutto
il pomeriggio...), uscì dal condotto d'aria e prese il ventilatore
iniziandolo ad agitare per la stanza per far andare via la puzza.
Guadò gli animatronics distesi in terra, mezzi bruciacchiati, con i
sensori per l'odore completamente distrutti, e notò che c'erano Toy
Freddy (il capoccio), Toy Chica e... Toy Bonnie? Era sua la voce da
soprano? Poveretto, palesemente maschio ma truccato da donna, che
vita triste. Gli scavalcò, poi iniziò ad correre via per i corridoi
urlando come un pazzo, finendo spiaccicato sulla scatola di
Slenderman. Bussò tre volte:
-Chi
è? Qui si vuole dormire!-
-Sono
Jeremy, la guardia!-
-Quel
tipo che ieri non mi ha ricaricato la musiCAAAAAAAAA?-
-No,
no! Quello era mio cugino Mike (regola numero 1 tra odio tra cugini,
incolpare sempre l'altro)-
-Ah
okay. Che vuoi?-
-Se
ti tengo accesa la musica tutta la notte mi fai nascondere lì
dentro?-
-Uh,
basta che non fai casino che voglio dormire-
-Affare
fatto-
E
si fiondò nella scatola. Dentro, il paradiso! C'era una stufa che
riscaldava l'ambiente, un tappeto, una televisione ed un bel divano
comodo, che Il Tizio Lungo, siccome era lungo, occupava per intero.
-Bel
posto qui-
-Grazie,
ma purtroppo rimase bello così solo quando la musica è attiva, poi
diventa una fogna-
-Ora
capisco perché la vuoi sempre accesa!-
Jeremy
prese il disco del grammofono lì nell'angolo e togliendolo subito
quel posto si trasformò in un cesso puzzolente.
-Hey!-
-Aspetta,
ho un'idea per non farlo finire mai!-
Prese
un coltellino e iniziò a rigare il disco.
-COSA
STAI FACENDO? Quel disco me lo regalò mia mamma!-
-Non
lo rovino, non preoccuparti!-
Lo
rimise a posto e funzionava come prima, solo che poco prima di
interrompersi la puntina saltava e ricominciava da capo. Puppet
abbassò gli occhiali da lettura (stava leggendo “Come Dormire: 100
modi per addormentarsi”) e guardò sbalordito Jermildo:
-Sei
un dannato genio!-
-Grazie!
Ora tienimi nascosto qui fino alle 6-
-Certo
amico-
E
Jeremy passò la notte dormendo nella stufa.
Commento
Sì!
Riesco ad aggiornare anche questa sera! Mi ammazzereste se saltassi
un giorno... a volte? Sono sommersa dagli impegni... e scrivere un
capitolo di due pagine non mi piace! Comunque, domani vedrò di
aggiornare prima ^^ A presto!
La
porta non pareva cedere.
-Dannazione!
Dobbiamo uscire di qui!-
Sbraitò
Foxy.
-E'
la centesima volta che ti lamenti!-
Lo
brontolò Freddy, e questo si zittì.
-La
mia faccia! Buuuh! Sigh, sob!-
-Bonnie,
zitto!-
-La
mia bocca! Sigh, sob!-
-CHICA!-
Mentre
i due disgraziati piangevano in un angolo inondando lo scantinato,
Foxy e Freddy cercavano di aprire quella dannatissima porta di ferro.
-E'
impossibile!-
-Deve
esserci un modo... e lo troveremo, prima o poi!-
Forse.
|
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Capitolo 7 *** Jeremy corre Nudo - Notte 3 ***
AAA
-Lo
voglio morto!-
Ruggì
Frederick con la sua vera voce. Gli animatronics tremarono di paura,
e si portarono sull'attenti.
-Ho
speso una fortuna per aggiustare il vostro sensore all'odore. Se
fallite, giuro che vi vendo per riprendermi i soldi!-
-Vorrebbe
venderci, capo?-
-Sì,
ad una fonderia!-
-ARGH!-
In
quel momento la porta si aprì ed entrò Jeremy:
-Buonasera
capo!-
-Buonasera...-
Sibilò
tra i denti. Jeremy si accorse di quello strano cambiamento di voce,
ma appena vide Charlotte apparve dall'altra stanza, dimenticò ogni
suo dubbio.
-Ciao
Jeremy!-
“Si
ricorda il mio nome!”
-Ho
parlato con The Puppet... ha detto che non puoi dormire con lui
questa notte-
-Ah
no?-
Ci
rimase malissimo. Come avrebbe fatto a scappare agli animatronics?
Arrivarono
Belly e Mary, e ben presto la pizzeria aprì. Jeremy aiutò a servire
solo per veder ancheggiare Charlotte con grazia divina tra i tavoli.
Mary e Belly osservavano da lontano, rodendo di brutto.
A
mezzanotte Jeremy andò nello studio e si sorbì la breve
registrazione telefonica:
-Senti
ragazzo, non so come tu abbia fatto a sopravvivere queste due notti
ma...-
Da
lontano si sentì un rumore di passi sempre più forte.
-L'abbiamo
trovato! Ecco l'endoscheletro!-
-AAAAARGH!-
Tutto
s'interruppe con un suono macabro di ossa rotte. Jeremy deglutì,
aspettandosi il peggio. Aveva di nuovo la maschera, il tablet e la
torcia, ma era ancora in mutande. Sperando che il Bambino Grasso
Grasso non arrivasse proprio in quel momento a rubargli... HEY! Se ne
stava già scappando con tutta la roba! E anche con le sue mutande!
Iniziò a rincorrerlo, sbavando come un cane rabbioso, e vedendolo
BGG si pisciò addosso... no aspetta, è olio. Jeremy scivolò
sull'olio e si spiaccicò, per la seconda volta, sulla scatola di
SlendyMarionette, che si affacciò dalla scatola:
-Ciao
Jeremy-
-Ciao.
Scusa ma vado di fretta, devo prendere quel Bambino Grasso-
-Non
ti fermi per la notte? Quel trucchetto del disco rigato è GENIALE,
sono ancora in debito-
-No
grazie. Charlotte mi ha detto, probabilmente sotto ordine di
Frederick, di aver parlato con te e che tu mi hai proibito di passare
altre notti nella tua scatola. Dal momento che ha un'altissima
influenza su di me, ha sfruttato questo a suo vantaggio e, per
mettermi i bastoni tra le ruote, mi sta togliendo ogni mezzo per
sopravvivere senza essere scannato-
-Be',
ma non è vero, quindi puoi stare qui se ti va-
-No,
io credo a Chralotte-
E
continuò a correre. Nudo. Bambino Grasso Grasso aveva iniziato a
rotolare per andare più veloce, e Jeremy lo perse ben presto di
vista. Si ritrovò in una stanza buia (tutte le stanze erano buie...)
e inciampò in qualcosa di metallico.
-Ma
cosa diamine...-
Sentì
il rumore cigolante di una macchina che si attivava, e nella penombra
vide dei cavi elettrici pendere dal soffitto e afferrare un
energumeno di roba (dove era inciampato) e iniziare a districarla con
cura, pezzo per pezzo, e lo trascinò pian piano verso l'alto. Adesso
la cosa penzolava dal soffitto, oscillando in modo inquietante, e
all'improvviso una luce gialla si accese illuminando a giorno la
stanza (che si rivelò essere la sala dei bimbi). Una voce metallica
giunse alle orecchie di Jeremy:
-Oh,
It's you. It's been a loooooooooong time... How have you been?-
-MERDA!
E' GLaDOS!-
Poi
guardò meglio ed era solo Mangle. Tirò un sospiro di sollievo.
-Ma
perché parli inglese?-
-Maybe
because we're American?-
-Sì
ma nella storia si parla italiano-
-You're
right. I'm sorry-
Si
sentì uno stridio agghiacciante, e Mangle cambiò il suo tono di
voce... e la lingua.
-Va
meglio?-
-Meglio!-
-Chiedo
perdono. Quei maledetti bambini fanno un sacco di casino coi comandi
quando mi smontano! Non li sopporto più-
-Certo
che sei proprio messa male...-
Jeremio
(Jeretuo, Jeresuo...) non riusciva a guardarla senza fare la stessa
faccia che avrebbe fatto nel vedere... non trovo paragoni abbastanza
schifosi!
Si
accorse che a parlare non era la testa (a testa di volpe, insomma) ma
quell'altra, quella brutta.
-Che
è successo alla tua maschera?-
-Si
è staccata, ed adesso ce l'ho al posto della mano... aspetta, ma sei
nudo!-
“Te
ne accorgi adesso?-
-Sì...
il Bambino Grasso Grasso mi ha shippato le mutande, è mica passato
di qui?-
Ma
Mangle scosse la testa, e strabuzzò gli occhi:
-Aspetta,
Balloon Boy ti ha rubato i vestiti? Quindi tu sei Jeremildo! Ti avevo
spacciato per il tizio delle pulizie (Vedi “5 Notti da Guardia
Notturna”)! Perdonami, ma ho l'ordine da Toy Freddy di ucciderti
nel peggiore dei modi e di utilizzare la tua pelle per creare un
cappotto (Vedi “One Night at Mike's”)-
Detto
questo scagliò la sua testa-mano verso di lui cercando di morderlo,
ma lui schivò e iniziò a scappare (fortuna che quella cosa era
attaccata al soffitto e non poteva raggiungerDANNAZIONE SI MUOVE! E
ANCHE VELOCE!). Inciampò per degli scalini, sbattendo la testa più
volte, e sentì Mangle superarlo (non l'aveva visto e si era confuso
con le mattonelle). Tirò un sospiro di sollievo ma ECCO CHE APPARE
TOY FREDDY!
-Ciao
Jermufaldo! Frederick ti vuole morto! Devo ucciderti... niente di
personale, è che se non lo faccio mi trasformano in una bicicletta-
Ma
quando finì di esprimere il suo ragionamento, Jeremia era a
chilometri di distanza. Correva come un matto, rimpiangendo di non
essere entrato nella scatola di Puppet, quando trovò una porta e
subito, senza esitazione, ci si ficcò dentro. Aprendo, schiacciò
contro la parete qualcosa o qualcuno che era proprio lì dietro, ma
se ne fregò. Rotolò tutti gli scalini e picchiò la testa,
svenendo. Freddy esclamò:
-Siamo
liberi! Usciamo!-
Ma
la porta si richiuse.
Commento
Capitolo
corto? Eh, lo so, mi dispiace... ma questa sera non ho avuto molto
tempo per scrivere (diciamo pure che non avevo ispirazione...).
Comunque, spero non vi sia dispiaciuto troppo e... da domani ne
vedremo delle belle! Ciao!
E
ovviamente non poteva mancare il pezzettino dopo il commento.
Frederick se ne stava nel suo studio, a casa sua, a contemplare la
mappa della città. Due giorni, ed avrebbe messo a punto il suo
piano. Avrebbe conquistato Brooklin, poi l'America e alla fine la
Terra con le sue pizzerie. Muahahah! Che piano malvagio! Degno da una
persona subdola come lui, con gli armadi pieni di scheletri e non
scheletri. Infatti il tipo imbavagliato dentro l'armadio mugolò
disperato.
-Zitto!
Più ti lamenti più mi vien voglia di sbudellarti!-
Sibilò
con voce da rettile. L'altro si chetò. Frederick si chiese se alla
pizzeria erano riusciti ad afferrare quel Jeraldo ed a infilarlo in
un costume, ma data la quasi incapacità di pensare degli
animatronics che aveva costruito, dubitò che il piano fosse andato a
buon fine. Doveva pensare velocemente ad un modo per far sparire
Jeroldarlo, o temeva che avrebbe intralciato il suo piano malvagio
(leggere con malvagio accento
tetesco ia).
Sotto
alla sua abitazione, sentì tremare.
“Il
cucciolo si è stufato di aspettare”
Il
cucciolo di cui parlava non era nient'altro che un-
Eh,
mi dispiace. A domani!
|
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Capitolo 8 *** Jeremy e il piano Anti-Frederick - Parte 1 ***
AAA
Frederick
giunse volutamente con qualche ora di ritardo. Voleva essere certo
che gli animatronics lo conciassero per bene, quel Jermolo. Non
poteva rischiare che vivesse un giorno di più. Quel Jeremia
nascondeva più capacità di quante ne dimostrasse, e anche se per il
momento lui riusciva ad inibirle con l'aiuto di Charlotte, temeva che
prima o poi avrebbe scoperto tutto (si era reso conto che, anche se
gli aveva urlato il suo stesso piano contro, non era consapevole
della sua vera natura) e lui sarebbe finito in prigione, o peggio, a
zappare. O peggio ancora: ai servizi sociali, ad aiutare le nonnine
ad attraversare la strada ed a beccarsi tutte le borsate nei denti
delle vecchiette troppo orgogliose.
Entrò
nel locale, silenzioso.
“Non
si stanno scannando. Forse hanno finito il lavoro...”
I
Toy erano lì sul palcoscenico, immobili.
-Ragazzi,
avete fatto ciò che ho chiesto?-
Sibilò.
Loro voltarono la testa, ma poi puntarono lo sguardo verso il
pavimento.
-Emm
– ammise in fine Toy Freddy – l'abbiamo perso, capo-
-Significa
che è morto?-
Esclamò
con un gran sorriso Frederick.
-No..
significa che è sparito... non lo troviamo più-
Concluse
Toy Bonnie con la sua voce di basso (già, mi son resa conto troppo
tardi di aver invertito il soprano col basso. Damn! Il soprano è la
voce acuta, lui l'ha bassa bassa, invece).
-Cosa?
COSA? Perso? Ma... avevate un solo compito,
UN-SOLO-DANNATISSIMO-COMPITO! Perché gli altri li avete acciuffati e
lui no?-
-Ha
infranto le regole del gioco!-
Esclamò
Toy Chica.
-Si
è messo a correre per la pizzeria, mentre nel manuale c'è
chiaramente scritto che il protagonista non può muoversi dalla
scrivania...-
-Ah!
Quel Germoglio (in fiore!)! Furbo e baro allo stesso tempo! Dobbiamo
trovarlo prima che arrivino i clienti...-
Ma
in quel momento arrivarono le sue ragazze.
-Hey,
Frederick!-
Lui
si voltò, prendendosi un bel coccolone, verso il corridoio da dove
erano arrivate.
-Che
storia è questa? Ti comporti in modo strano negli ultimi tempi, e la
tua voce DOLSHOSA è molto più ambigua di prima. Sei nervoso e
sembra che tu ci stia nascondendo qualcosa! Dicci la verità,
Frederick!-
Urlò
tutto d'un fiato Mary.
-Ho
mal di gola-
-Ah-
E
le tre ragazze si calmarono.
-Okay,
capo, dov'è Jeremy?-
-Ah,
giusto, Jeremy... non ricordo mai come si chiama. Non so... gli
animatronics dicono che è sparito, ma loro sono solo pezzi di
metallo stupidi-
I
tre Toy si girarono:
-HEY!-
-Probabilmente
ha visto che il lavoro non faceva per lui e se n'è andato-
-Senza
aspettare il pagamento?-
-Questa
nuova generazione... vanno tutti così di fretta...-
-Avrà
la mia età!-
Ribatté
Belly.
-Comunque,
ragazze, sistemate un po' i tavoli, io vado... a controllare una
cosa-
E
le superò. Di gran carriera si diresse verso The Puppet:
-Hey,
Marionetta! Svegliati!-
Quello
si alzò sbadigliando:
-'Giorno.
È già tempo di aprire? Nel mio contratto c'è scritto che lavoro
solo per l'ora di cena, a pranzo basta la band sul palco!-
-Non
è per questo che ti ho chiamato! Dov'è Jermeria?-
-Jeremy?
La guardia?-
-Sì,
lui-
-Non
so... questa notte correva per le stanze, rincorrendo BB. Nudo. Forse
l'ha visto Mangle-
E
ritornò a dormire.
-Urgh...
Mangle, dove sei?-
La
cosa apparve dietro di lui grazie alla magia
dell'amicizia come per magia.
-Eccoti,
dove sta Jermuciccio?-
-....eh?-
-La
guardia!-
-Oh.
Be', ho cercato di mangiarmelo 'sta notte, come mi hai ordinato,
ma... ad un certo punto l'ho perso di vista. Però ho sentito una
porta aprirsi e richiudersi in fretta, e qualcuno che ruzzolava le
scale-
Un
sorriso perverso si allungò sul viso di Frederick.
“Lo
scantinato!”
Corse
verso la porta, e controllò che fosse ben chiusa.
“Se
è là dentro, marcirà senza che nessuno possa sentirlo! Muahahahah!
Uhm, questa risata è molto comune, me ne devo inventare una
personale”
E
andò via.
-E
se fosse morto?-
-Prova
a toccarlo, vedi se si sveglia...-
Bonnie
allungò la mano funzionante (o quasi, era mezza tronca) per toccare
la faccia del tizio spiaccicato a mo' di frittata sul pavimento, ma
siccome la mano non era così tanto funzionante, impazzì
improvvisamente e gli infilò un dito in un occhio.
-DANNAZIONE,
MIKE!-
Si
svegliò di soprassalto. Non era stato Mike.
-Dove
mi trovo? Cosa sono queste 4 shilouette molto inquietanti che vedo
davanti? Perché ho un gran mal di testa?-
Freddy
si fece avanti:
-Salve,
ragazzo. Sei ruzzolato qui sotto ieri sera-
-Pensavamo
fossi morto!-
Esclamò
Chica. Lui scosse la testa, mettendosi in piedi, poi Freddy accese i
super fari agli occhi:
-AAAAH!
DEI MOSTRI!-
-AAAAH!
È NUDO!-
Gli
animatronics si buttarono da una parte, Jeremya dall'altra, ma
siccome dall'altra parte c'era il muro ci si spiaccicò di muso.
-AH!
Il mio naso!-
-Non
lamentarti, almeno tu ce lo hai ancora il naso!-
Lo
rimproverò Bonnie.
Dopo
qualche secondo di sconcerto, i due gruppi (il secondo gruppo
composto solo da Jeremy... forever alone insomma) iniziarono ad
avvicinarsi. Foxy con l'uncino iniziò a disegnare graffiti sul muro
per cercare di comunicare con quell'animale strano: disegnò un paio
di mutande, come dire “mettitele!” e un bel sedere, come per dire
“hai mica visto un bel culo da queste parti?”, ma Freddy
interruppe quella patetica cavolata:
-Parliamo
la stessa lingua! E non insozzare la pizzeria con quei graffiti
sconci!-
-Ah
già-
Realizzò
Foxy.
-Aspetta....
Foxy? Chica? Freddy? Siete voi?-
Esclamò
d'un tratto Jeremia. I tre si alzarono in piedi, mentre Bonnie si
chiedeva “e io?”.
-Aspetta...
unodeinostritanticlientidicuinonricordoilnome? Sei tu?-
Chiese
Freddy entusiasta.
-Sì!
Sono sempre stato un vostro grande fan, ragazzi... venivo qui spesso
a mangiare, ero quello del tavolo vicino alla finestra-
-Ah!
Jeremy!-
Urlò
Chica.
-Come
conosci il mio nome?-
-In
realtà ho sparato a caso-
-Ah
ecco. Comunque, che ci fate qua sotto? E cosa vi hanno fatto??? Siete
orribili!-
-Anche
tu sei orribile nudo!-
Ribatté
Foxy, ma Freddy da gentilorso che era pose fine alla lite e iniziò a
spiegare:
-Frederick,
il cugino di Fred, è diventato il proprietario di questa pizzeria
per un mese, durante il quale i nostri proprietari sono andati in
vacanza a sue spese. Solo che, senza apparente motivo, lui e le sue
seguaci ci hanno attaccato e gettato qua sotto!-
-E
siete diventati così brutti a forza di scannarvi da voi per il
predominio del cibo?-
-Eh?-
-Fa
nulla. Quindi vi hanno ridotto loro così! Lo sapevo che Frederick mi
nascondeva qualcosa... a me ha detto che sarebbe stato il nuovo
proprietario, non ha accennato ad un periodo limitato!-
-Oh,
no!-
Esclamò
il pollo giallo.
-Vuole
sicuramente mettere fuori gioco Fred e gli altri per tenersi la
pizzeria!-
-Dobbiamo
trovare un piano per uscire di qui, sgamare Frederick, avvertire
Fred, buttare via quelle vostre brutte copie e farvi riavere il
palcoscenico... assieme ad una sistematina-
Concluse
Jeremia. Gli altri concordarono, anche Bonnie, ma siccome è
insignificante nessuno lo notò.
Salirono
le scale e si ritrovarono la porta invalicabile davanti. Jeremy la
studiò a lungo, poi siccome era buio si rese conto che non vedeva
una mazza e chiese a Freddy di fargli luce.
-C'è
la maniglia...-
Jeremy
la tirò e la porta si aprì.
-Oooh!-
Esclamarono
assieme gli animatronics. Questo da conferma alla teoria del quarto
FNaF che gli animatronics sono troppo stupidi per aprire porte
normali... (mentre sanno benissimo mettere fuori uso telecamere solo
guardandole).
-Presto,
andiamo! Devo anche ritrovare le mie mutande...-
-Emm...-
Bonnie
s'incastrò nell'uscio.
-Non
ci passiamo!-
-Ma
come? Ci siete entrati! Potrete anche uscire, no?-
-Be',
che ci vuoi fare? È la vita...-
-...-
Jeremy
rientrò nello scantinato e indicò agli animatronics una finestra
che si affacciava sulla strada (lo scantinato si trova sottoterra,
quindi la finestra è al livello del marciapiede).
-Vi
porto qualcosa per salire fin lassù e poi andrete ad avvertire i
vecchi proprietari, mentre io mi occupo di Frederick!-
I
robot annuirono, poi iniziarono a fissare la finestra.
-Chissà
perché non illuminava la stanza...-
Improvvisamente
la luce entrò dal vetro.
-Forse
perché non l'avevamo notata...-
Geremy
tornò poco dopo con una minuscola scala a pioli, capace di
sorreggere al massimo un peso piuma.
-Dove
l'hai trovata?-
-Me
la sono trovata in mano mentre tornavo qui. Immaginate di essere
leggeri, e dovreste farcela-
E
lanciò la scala nello scantinato. Poi iniziò a girare per la
pizzeria.
Era
l'ora di pranzo, nella sala si sentiva la gente mangiare
“Mh...
ho una fame...”
Ma
prima avrebbe dovuto trovare il Bambino Grasso Grasso e farsi ridare
i vestiti.
-Hey,
Grasoon Boy! Dove sei?-
Lo
cercò in lungo e in largo sotto i pacchi regalo di Puppet, le
mattonelle, dentro i buchi dei lavandini, insomma, lo cercò proprio
dove BB non sarebbe mai stato. Poi lo trovò intento a leccarsi un
lecca lecca al sapore di olio.
-Hey!
Bambino Grasso, eccoti! Ridammi i miei vestiti!-
-Impossibile,
gli ho venduti!-
-Brutto
figlio di pallone!-
Cercò
di gettarglisi addosso, ma in quel momento nella stanza dei bambini
arrivò una mamma che accompagnava il bambino, che vide Jerlermia ed
iniziò ad urlare:
-UN
MANIACO! UN MANIACO!-
Alludendo
al fatto che Jermimia fosse nudo.
-No,
no! Si sbaglia, io non sono..-
Ma
in quel momento arrivò un sacco di gente che si mise ad urlare, e
lui dovette fuggire dalla finestra.
Commento
Eccomi!
Molti di voi (tutti) hanno protestato per il fatto che sono rimasta a
mezzo con la storia di ieri... per questo ho deciso di svelare il
cucciolo sollo all'ultimo capitolo :D (sì, siete liberi di
scannarmi).
No,
in realtà l'avevo già programmato ma... muahahah! Mi sento
malvagia!
Avevo
previsto 12 capitoli come il precedente, ma le cose stanno
allungando, quindi ce ne saranno probabilmente un paio in più. A
presto!
-Fingere
di essere leggeri è stata un'impresa, ma ce l'abbiamo fatta! (Ma
cos-) -
Esclamò
Chica. Incastrata nella finestra.
-Ecco,
ora fingi di essere magra-
Sghignazzò
Foxy, già fuori.
-Stai
alludendo al fatto che SONO GRASSA PER CASO??-
-Forse...-
Chica
non sopportò altri insulti, ed esplose. Distruggendo mezza pizzeria.
Ma nessuno se ne accorse, erano troppo occupati ad urlare per Jeremy.
Freddy e Bonnie uscirono, e afferrarono quel che rimaneva di Chica,
ovvero la faccia.
-Lasciatemi!
Devo scannare quella volpe anoressica!-
-Ferma!
E comunque non potresti andare da nessuna parte... hai solo la
faccia. Adesso.. prima arriviamo alle Hawaii, prima la faccenda si
risolve. Ho paura a lasciare Jeremy a combattere da solo contro
Frederick...-
-Che
facciamo, quindi? Come arriviamo alle Hawaii?-
Freddy
iniziò ad urlare agitando le braccia:
-TAXIII!-
Si
fermò una macchina gialla. Accostando, il conducente abbassò il
finestrino:
-Sì?-
-Potrebbe
portarci alle Hawaii?-
-ARGH!-
E
scappò via.
-Perché
se n'è andato?-
-Forse
perché siamo dei mostruosi robot con istinto omicida usciti fuori da
un gioco horror?-
-Ma
quelle sono solo baggianate fatte per attirare clienti...-
-Baggianate
a cui la gente crede, sembrerebbe-
Il
tizio era scappato, vero, ma senza macchina, si rese conto in quel
momento il gruppo.
-Quindi...
chi di voi sa guidare?-
|
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Capitolo 9 *** Jeremy si rende conto che poteva usare la maschera - Notte 4 ***
AAA
Jeremy
si ritrovò per tutto il pomeriggio seguente a correre nudo per
Brooklin, rincorso dalla polizia di tutta l'America per... insomma,
perché era nudo! Alla fine Jeremy si tuffò su una bancarella di
vestiti vecchi che c'era in periferia e quando ne uscì, vestito di
tutto punto, la polizia fece retro marcia e tornò a proteggere il
presidente (che a quel punto aveva già subito 239 attentati, ma
chissene). Jeremy, purtroppo, era finito in una bancarella
probabilmente tenuta da un'ottantenne che svendeva i vestiti di
quando era ragazza, e si ritrovò addosso degli orribili vestiti
puzzolenti risalenti all'età della pietra, ma era comunque meglio
che essere nudi. Dopo aver speso un altra mezza giornata per tornare
a piedi alla Pizzeria (non aveva un soldo per il bus) Frederick lo
stava aspettando con un sorriso contorto, simile ad un ghigno
forzato.
-Ah,
Giorgio! Pensavo... fossi andato via...-
-No,
signor Frederick, è stata solo una notte più... movimentata-
Frederick
iniziò a fissare il vestito rosa di pizzo di Jeremy.
-Vedo-
-Signore,
ho ancora il lavoro?-
Jeremy
ormai, spinto dal suo lato più umano, voleva arrivare in fondo alla
situazione, non stava chiedendo questo PER VEDERE CHARLOTTE,
ASSOLUTAMENTE NO!
-Sì,
sì... anzi, guarda, c'è una cosa che devo mostrarti...-
Iniziò
ad aprire la cerniera dei pantaloni e Jeremy iniziò a sudare freddo,
ma alla fine estrasse da una tasta nascosta nient'altro che la
maschera di Freddy.
-L'ho
recuperata al mercatino dell'usato, qualcuno l'aveva venduta...-
Gliela
porse, e Jeremy la mise subito.
-Freddy?-
Chiese
Frederick sorpreso
-Che
ci fai qui? Pensavo stessi dando la caccia a Jermilillo! Lo sai che
entro questa notte deve morire o non metterò mai a punto il mio
piano! Su, entra nella pizzeria!-
Spinse
Jeremy nel locale e lo chiuse a chiave da fuori, andandosene. Jeremy
non capì bene cosa fosse successo ma in fondo non si possono svelare
tutti i misteri del mondo, e andò nel suo ufficio. Lì, iniziò ad
aprire tutti i cassetti, sperando di trovare qualche indizio riguardo
al malvagio piano di Frederick, o delle foto di Charlotte in costume
da bagno.
Mentre
cercava, sentì un “HEY” chiamarlo da sinistra, e voltandosi vide
quel FIGLIO DI UN ELIO DI BGG!
-VATTENE
BASTARD BOY!-
Gli
tirò Ugo (apparso misteriosamente sulla scrivania) che lui afferrò
al volo, intascandosi. Poi gli tirò il tablet, il ventilatore, la
sedia, la scrivania, Puppet, Mike pescato dalla tasca del vestito
rosa e la pizza del giorno prima, ma lui afferrò tutto con grazia e
se lo intascò.
“Peggio
di Abitante di Animal Crossing!”
-Gentile,
Freddy!-
Disse
lui valutando quanto gli avrebbe fruttato Mike al mercato degli
schiavi. Solo allora Jeremy comprese...
-Oh,
sì, sì, di nulla! Tanto a me non serve quella roba-
-C'è
qualcosa che posso fare per ripagarti, Freddy?-
-Uh,
magari una foto di Charlotte... nuda?-
Balloon
Boy lo guardò perplesso:
-Seriamente?
Perché queste richieste, Freddy? Conoscendoti, avrei scommesso mi
avresti chiesto una foto di Toy Chica nella doccia...-
Dal
momento che Jeremy non doveva apparire troppo sospetto, disse che
andava bene anche quella, e due minuti dopo si ritrovò a guardare
una papera-pollo robot mentre faceva la doccia. Ovviamente, essendo
animatronics, sotto il bikini non aveva niente, e Jeremy ci rimase
male, chiedendosi come facesse Toy Freddy a farsi piacere quelle cose
quando ECCO CHE ENTRA! Presto, la masch- ah, giusto! Si alzò in
piedi, imitando specularmente ogni movimento dell'orso ciccione.
-Uhm...-
Osservava
lui.
-Quella
dieta funziona... sto proprio dimagrendo! Anche se... non ricordavo
di aver indossato un tutù rosa con quell'assurdo vestito stile '800
fucsia! Dev'essere un'altra delle burle di Toy Bonnie! Se lo trovo,
lo rompo!-
E
se ne andò infuriato.
“Ha
seriamente pensato fossi uno specchio??-
Ed
ecco che arriva Mangle! Entra dal condotto d'aria a destra (come fa a
passarci?) e guarda Jermirmolio a lungo.
-Freddy?-
-Sì-
-Okay-
E
se ne va. Jeremy si chiese per quanto tempo dovesse durare quella
farsa, quando dietro di lui apparve il cadavere di un animatronic
giallo piscio: Golden Freddy! Aspetta, come faceva a sapere che si
chiamava così? Boh.
-Ah,
UN ORSO!-
Iniziò
a picchiarlo con il tablet, ma poi ricordò di averlo buttato, quindi
afferrò il telefono (unica cosa che non aveva gettato a BGG presente
sulla scrivania) e ci trovò un tizio attaccato, ma ignorò i suoi
lamenti di dolore mentre continuava a picchiare Freddy Oro con la
testa di questo ibrido telefono-uomo.
-Hey,
mi fai male!-
Esclamò
questo, liberandosi dalla presa di Jeremia.
-Aspetta..
la voce registrata! Sei tu! Quindi per tutto il tempo ti trovavi
nascosto sotto la mia scrivania, mentre fingevi di essere un
messaggio registrato!-
-N-no,
ma che dici! Io, nascondermi? Noo!-
Arrossì,
ma siccome il telefono che aveva per faccia era rosso, non si notò.
-Comunque,
io stavo parlando con un certo Jeremy, non con te Freddy! E adesso
che mi hai catturato... – s'inginocchiò – ti prego non infilarmi
in un costumeee! Ahhh, ho moglie e figli (scherzo sono nubile ma mica
mi leggi la mente eheh)! Ti prego, non mi uccidere!-
Pianse
così a dirotto, ma così a dirotto che in poco tempo l'ufficio si
allagò, portando via Golden Freddy, le mattonelle e i poster appesi
ai muri, poi anche Jeremy-Freddy e il Tizio Telefono iniziarono ad
essere trasportati dalla corrente a giro per le stanze. Inondando
tutta la pizzeria, l'acqua entrò nella scatola di Puppet portando
via il megafono, e questo si alzò incasperato nero (aspetta, è già
nero...), e iniziò a tirare i più duri accidenti a Tizio Telefono e
a Jeremy.
-FREDDY,
UOMO IGNOTO CON LA TESTA A CORNETTA, SE VI PRENDO VI SMONTO!-
E
iniziò a nuotare... già, nuotava! Mentre Jermilia e Telefono
cercavano di scappare più velocemente possibile, i Toy arrivarono
dalla parte opposta trascinati dall'acqua.
-AIUTOOO!-
L'acqua
si stava alzando! E qualche dannato aveva chiuso le finestre! Gli
animatronics sarebbero esplosi, Jeremy sarebbe morto affogato assieme
al tipo, ma soprattutto non avrebbe mai potuto svelare il piano (o
guardare da vicino il didietro di Charlotte) di Frederick! Che triste
la vita, ma se si fosse messo a piangere pure lui, sarebbero morti
anche prima.
-Cosa
facciamo?-
Ma
il tizio telefono continuava a piangere, mentre i Toy pregavano il
Dio dei robot (la dea, in questo caso, GLaDOS), Puppet lottava per
non affogare (evidentemente non sapeva nuotare come era sembrato
all'inizio) e Balloon Boy galleggiava allegramente ridendo della
sfiga altrui (lui era un pallone, cavolo! Galleggiava!). Jeremy si
spazientì, togliendosi la maschera:
-NONO
SONO FREDDY!-
E
Telefono lo guardò per un attimo, almeno sembrava, perché non aveva
gli occhi e quindi se stesse guardando non si sa, supponiamolo e
basta, e esclamò un:
-Ah-
Tutti
gli altri si voltarono:
-Hey!
Non è Freddy!-
-Non
è Freddy!-
-Non
è Freddy!-
-Non
sono dimagrito...-
Concluse
tristemente Toy Freddy.
-PRENDIAMOLO!
Se sopravvive, il capo ci mangia, letteralmente!-
Già
Toy Bonnie si immaginava nel piatto di Frederick, cotto a puntino con
tanto di patate, ma ecco che... miracolo! Insomma, non per Toy
Bonnie, per Jeremy s'intende:
“DIN,
DON, DEN, DAN! EHHHHHHH!”
Il
richiamo per bambini risuonò per tutto il ristorante, e per qualche
ignoto motivo (forse perché Frederick aveva aperto la porta...?)
tutta l'acqua iniziò a defluire, prima lentamente, poi sempre più
velocemente, risucchiando via tutti verso l'uscita, che però
puntualmente s'incastrarono. Frederick era appena fuori, che li
fissava con occhi sgranati, quando, improvvisamente, tutta la parete
frontale della pizzeria esplose in una bomba d'acqua che travolse
Frederick e le tre cameriere lì dietro...
Quel
pomeriggio i giornali recitavano “TSUNAMI INVESTE
BROOKLIN, NESSUN MORTO, UN PAIO DI FERITI”
Commento
Penso
che questa cosa del capitolo corto-lungo-corto-lungo sia nel mio
DNA... seriamente, non lo faccio apposta x'D So che la 4^ notte non è
stata molto eccitante, ma all'ultimo minuto ho avuto un cambio di
programma. Questa notte infatti doveva accadere una cosa che ho
spostato alla notte 5, e quest'improvviso cambio mi è venuto in
mente pensando che non potevo scrivere una parodia di FNaF 2 senza
usare almeno una volta la maschera! Comunque, i prossimi capitoli
dovrebbero essere più divertenti... spero. A domani!
Che
c'è? Vi aspettavate il pezzettino sotto il commento? Non pensate di
volere un po' troppo?
|
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Capitolo 10 *** Fred e la Vacanza Bellissima (forse) ***
AAA
GLI
ANIMATRONICS GIRANO IN MACCHINA
“Lunga
e diritta correva la strada ♫
L'auto
veloce correva ♫
la
dolce estate era già cominciata ♫
vicino
lui sorrideva, vicino lui sorrideva... ♫”
Foxy
intonava (o almeno ci provava, dal momento che era stonato come una
campana) ad alta voce “Canzone per un'amica”, proprio in mezzo al
traffico, nelle orecchie di Bonnie, che lì accanto sudava freddo.
“Quando
la macchina è uscita di lato ♫
e
sopra un'altra è finita! ♫
Non
lo sapevi, ma cosa hai sentito? ♫
Quando
lo schianto ti ha uccisa... ♫”
Bonnie
già si vedeva protagonista di un'incidente d'auto, ma non poteva
vedersi, dal momento che non ci vedeva più, però poteva
immaginarsi.
-Eh
basta, Foxy! Sei stonato e bastardo!-
-Perché,
che male c'è a cantare una canzone su un incidente d'auto mentre
guidi alla cieca in una superstrada affollatissima?-
-SMETTILA!-
Bonnie
stava iniziando ad avere seriamente paura. Finché non si era
trattato di viaggiare in strade tranquille, okay, ma adesso rischiava
di andare a sbattere da qualche parte, soprattutto perché non vedeva
dove andava.
-Foxy,
sta' zitto! Non riesco a dormire!-
Brontolò
Freddy dal sedile posteriore. Foxy mugolò offeso, ma si chetò (in
fondo, la parola di Freddy è legge). Stavano viaggiando da chissà
quante ore, verso la direzione che ritenevano opportuna.
-Siamo
sicuri di non sbagliare strada?-
-Naa.
Il mio sesto senso mi indica il giusto-
-Come
quella volta in cui ti suggeriva di arrampicarti sul tetto perché,
secondo te, l'antenna della TV non funzionava bene, mentre era colpa
del videoregistratore?-
-No,
questa volta sono veramente sicuro!-
Ribatté
Bonnie offeso. Chica continuò:
-Veramente
sicuro come quella volta...-
-Eddai!
Mi sconcentri (teoricamente questa parola non esiste ma vabbé)!-
-ATTENTOUNCAMIONDAVANTIATE!-
-WAAA!-
Bonnie
sterzò, schivando a pelo un camion... inesistente.
-Ahaha!
Che tonto! Scherzavo!-
-Sei
un lurido pezzo di- –
-Su
ragazzi!-
Interruppe
Freddy, alzando la mascherina per la notte che aveva sugli occhi.
-Smettetela
di litigare! Non riesco a dormire...-
Foxy
iniziò a canticchiare un motivetto allegro, mentre Bonnie pregava
per perdere l'udito. Chica continuava a starsene zitta a pensare a
come il mondo sia ingiusto...
Dopo
un'altra quantità indefinibile di tempo, forse dei mesi, giunsero
sulla costa.
-E
quindi, queste Hawaii?-
Chiese
Chica scettica. Foxy indicò un cartello stradale che indicava
l'oceano, con su scritto “Hawaii, per di là”.
-Ah
perfetto. Vai a dritto, Bonnie!-
Il
coniglio sfacciato (in senso letterale) premette l'acceleratore, e la
macchina cadde a picchio dalla scogliera. Freddy in quel momento si
svegliò di colpo, urlando come un matto:
-MA
CHE FATE?? UNA MACCHINA NON PUO'...-
Ma
la macchina atterrò sulla superficie del mare senza affondare, in
piedi sulle 4 ruote.
-Come...
è possibile CIO'?
Chiese
Freddy guardando fuori dal finestrino. Allungò una mano e toccò
l'acqua.
-E'
BAGNATA!-
Realizzò
Freddy alzando la manciata d'acqua al cielo.
-E'
BAGNATA!-
E
se la versò addosso, con un sorriso ebete sulla faccia.
-E
FRESCA!-
Freddy
rideva come un drogato a quelle rivelazioni, mentre Foxy scuoteva il
capo con disappunto.
-Ah,
povero, Fred non l'ha mai lavato in 20 anni...-
Mentre
Freddy rideva come un demente, Bonnie iniziò a proseguire per mare,
accelerando il più possibile.
Dopo
un'oretta, però, una rivelazione di Chica cambiò tutto. Sovrastando
le folli risate di Freddy, chiese:
-Ma...
le macchine non affondano?-
E
affondò.
Commento
E
be', eccomi anche oggi a... no, seriamente? Ci avete creduto? Non
sono neanche tre pagine!
Che
lusso. Che sfarzo! Che comodità! Ah, che vita! Fred, che MAI,
ma dico MAI si era concesso una vacanza in vita sua, per paura di
perdere qualche centesimo, non riusciva a credere a quel paradiso
chiamato “ferie”. Soprattutto, a spese del cugino Frederick! Da
quando erano arrivati lì, avevano alloggiato nell'attico dell'Hotel,
un posto bellissimo chiamato “Hotel Posto Bellissimo”, che aveva
a disposizione un mare privato (sì, avete ben capito, un intero mare
privato, chiamato appunto Mar Bellissimo), un'isola privata (una
delle tante delle Hawaii, ribattezzata Isola Bellissima), delle
spiagge personali (eh certo!), delfini, orche e balene personali
(pagate regolarmente per offrire meravigliosi spettacoli agli
ospiti), delle vastissime serre con specie credute estinte
all'interno, piscine e terme vaste come oasi, artisti specializzati
pronti ad intrattenere gli ospiti ogni sera, gigantesche sale da
pranzo a buffet, camere all'avanguardia grandi come villoni (che al
loro interno ospitavano piscine, intrattenitori privati ed altre sale
da pranzo a buffet, con chef francese incluso) e via dicendo.
Insomma, era tutto Bellissimo. Quella sera Fred si godeva il sole
privato dell'isola, sdraiato su una delle poltrone (perché le sdraie
sono mainstreem) sulla spiaggia.
-Che
pace!-
Esclamò
d'un tratto. Claire stava facendo i fanghi, da qualche parte nel
reparto “bellezza”, mentre Bernard era probabilmente a giocare a
biliardino a grandezza naturale (si chiama calcio? Oh, lo scopro solo
adesso) in uno dei tanti campi privati dell'Hotel. Fawkes se ne stava
a fare il giro dell'isola con il vascello pirata originale
(appartenuto al famigerato Capitan Bellissimo) che aveva noleggiato
al mercatino, cantando a squarciagola “IUARAPAIROT”. Perché si
sa, questa canzone è leggenda ormai.
-Che
pace, davvero!-
Ripeté
a se stesso Fred.
-Già,
si sta come d'estate sulla spiaggia gli ospiti di Bellissmo”
Rispose
una voce.
-NO!-
Fred
si voltò e vide che sulla poltrona accanto alla sua era seduto
Gordon.
-Dannato
fratello! Che ci fai qui? Pensavo di averti buttato giù dal balcone
ieri!-
-Lo
hai fatto, ma ti sei dimenticato che io volo-
-Argh,
non esiste un modo per ucciderti? Mi segui ovunque!-
-Sono
già morto! E comunque, voglio stare solo col mio fratello
preferito!-
-Uff,
non riesci a stare con il tuo fratello preferito senza importunarlo?
Neanche una vacanza in pace mi fai fare!-
Detto
questo, Fred prese la sua roba e se ne andò verso l'Hotel.
-Hey!
Non te ne andare! Si sta d'un bene qui a prendere il sole!-
-Stacci
tu! Io non ti voglio tra i piedi!-
Fred
sapeva che l'anima tormentata del gemello l'avrebbe seguito di lì a
poco, ma perlomeno l'idea dell'imminente cena Bellissima lo sollevò.
Mentre andava, si affiancò Bernard, sudato fradicio e sporco di
terra.
-Hey
Fred, sai che ho vinto?-
-Pagando
lo staff per perdere?-
-Emm...
solo il portiere-
Proseguirono
mentre il sole affogava all'orizzonte (no seriamente, affogava,
infatti da lontano si sentiva urlare “aiutooo,
aiutblublublublu.....”) ma nessuno l'aiutò, tanto l'Hotel
Bellissimo aveva un sacco di soli privati di ricambio. Fred entrò e
si diresse verso il ristorante dell'albergo, mentre Bernard prendeva
l'ascensore per andare in camera.
-Puzzo
come un animatronic con dentro un cadavere di un bambino ucciso da
uno psicopatico viola dopo che ha mangiato tre quintali di cipolle
con pesce andato a male-
-Fidati,
peggio di così-
Assicurò
Fred mentre allungava il passo per sfuggire a quell'ondata di marcio
proveniente dal collega.
Fred
entrò e al loro tavolo privato trovò Claire, che aveva finito i
massaggi e aveva una faccia che esprimeva tutto il dolore represso
durante la tortura, mentre Fawkes, che evidentemente aveva finito il
suo quotidiano giro di saccheggi per mare (dove le navi da attaccare
erano guidate dallo staff) se ne stava lì accanto con aria beata.
-Io
vado a prendere l'antipasto-
Annunciò
Claire. Dopo poco arrivò anche Bernard, e iniziò a sfogliare il
menù che cambiava giornalmente (cambiando anche chef) per la portata
principale (solo gli antipasti e contorni erano a buffet. In fondo,
non si può pretendere tutto dalla vita, no?), seguito da Gordon:
-Dove
mii siedo, io?-
Osservò
tristemente vedendo tutte le sedie occupate.
-NON
TI SIEDI!-
Gordon
mise il muso, triste, e fece per andarsene, quando quella santa di
Claire, che tornava con un piatto pieno di roba commestibile e non,
lo consolava offrendogli gentilmente il posto di Fred.
-Ma
non è giusto! Lui è un fantasma, può sedersi nell'aria! E poi, non
ha bisogno di mangiare!-
-Be',
per colpa tua, che mi hai fatto mangiare da un orso!-
-Non
sono stato io a dire che sua madre era una tr- –
Ma
arrivò il cameriere che chiese ordinazioni, con volto perplesso nel
vedere Fred seduto in terra, e un fantasma intento a mangiare aria.
-Quindi,
signori? Oggi c'è la cucina Italiana-
A
quelle parole, qualcosa scattò nella mente di Claire. Una cosa
chiamata Pizza.
-Una
pizza?-
-Come,
scusi?-
-Vorrei
una pizza!-
-Ne
è sicura? Le pizze le può mangiare anche qui, magari vuole
assaggiare delle lasagne, della pasta, dei ravioli...-
-VOGLIO
UNA PIZZA!-
-Mi
scusi, subito. A che gusto?-
Il
volto di Claire s'illuminò d'immenso:
-Ci
sono vari gusti? Non esiste solo la pizza al sapore di pizza?
Quella con quelle rotelle rosa sopra?-
-Quella
al wuster, dice? No, ce ne sono molte...-
Il
cameriere era sempre più perplesso.
-Avete
sentito, ragazzi? PIZZE DI VARI GUSTI! Dobbiamo farlo anche noi
quando torniamo in Pizzeria! Sarà la rivoluzione della Freddy's
Pizza!-
-SOLDI!-
Urlò
Fred, mentre la sua controparte dorata e fluttuante annuiva con cenni
decisi del capo.
-E
che pizze ci sono?-
Chiese
la donna con un sorriso a 32 denti quasi brillante come quello di
Frederick.
-Uhm...
C'è la margherita, la Napoli, la 4 formaggi, la Diavola, la
Vegetariana, la Funghi e mozzarella, la...-
-LE
PRENDO TUTTE!-
Ruggì
così forte da spaventare tutti i clienti.
-D-daccordo.
Per voialtri signori?-
Fawkes
ci pensò un attimo.
-Esiste
una Pizza Piratesca?-
-C'è
la Marinara, signore-
-QUELLA-
-E
per me... una Vegetariana-
-Esiste
una pizza per fantasmi?-
-No,
ma potremo inventarla... nascono nuovi tipi di pizze ogni 3
nanosecondi-
-E
per me la pizza più costosa che c'è!-
Esclamò
infine Fred.
-Quindi,
con caviale e polvere d'oro sopra?-
-Sì,
quella!-
Fred
non vedeva l'ora di portare il conto al cugino.
Il
tipo se ne andò, chiedendosi chi gliel'aveva fatto fare di diventare
cameriere in un posto frequentato da gente così strana, e i 4, anzi
5 includendo Gordon, iniziarono a parlare di quanto fosse Bellissima
quella vacanza.
Dopo
un po' la pizza arrivò (volando) e cadde direttamente nei loro
piatti, bella fumante. A Claire il piatto si riempì di una pila
gigantesca di pizze, a cui se ne aggiungeva una ogni tre petosecondi,
ma essendo Claire sarebbe facilmente riuscita a finirle tutte
(forse). Iniziò a divorarle con gusto, mentre Bernard annusava
incerto la sua Vegetariana, e Fawkes si gettava sulla Marinara
gridando “All'arrembaggiooo”. Gordon sgranocchiava la sua pizza
fatta d'aria con gusto, mentre a Fred toccava mangiare in terra come
un cane.
-Ba',
non fatevi strane idee voi quattro-
Annunciò
con voce sprezzante il proprietario prima di addentare il suo
spicchio.
-Ho
prese una pizza solo per constatare che la nostra è migliore! Questo
mito della pizza italiana buonissima verrà sfatato dal sottoscritto
tra tre... due... uno...-
Addentò
la pizza. FINE DEL MONDO! Quella cosa era buonissima, era anzi, la
miglior cosa che avesse mai mangiato! L'essenza della pizza, il sugo,
la crosta, il condimento, l'oro... forse era l'oro a dargli quel
sapore idilliaco. Insomma era buonissima!
Non
poteva crederci, dannazione! Una pizza migliore della sua! Ma come
poteva essere vero (si da il caso che Fred usi pizze congelate
nel ristorante)? Era una rivelazione shockante, che avrebbe segnato
la sua esistenza per il resto dei suoi giorni, che avrebbe
sconvolto...
Il
portone principale del ristorante del ristorante venne buttato giù
con un'esplosione di vetro, e mentre la gente iniziava ad urlare come
impazzita, entrarono tre (più una testa) figure mostruose, robot
deturpati e zuppi d'acqua, che iniziarono ad urlare “SKREEEEEEE!”
spaventando tutti i clienti, che iniziarono a correre e a scappare
(ma è la stessa cosa!) in tutte le direzioni. Fred e gli altri li
osservarono imbambolati, mentre Freddy avanzava zoppicante,
formulando la frase:
-Abbiamo
bisogno di voi!-
Commento
E
sì, questo è il vero finale del capitolo xD Vi aspetto domani
per... un'altra notte scatenata xD
|
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Capitolo 11 *** Jeremy si diverte con riti Voodoo - Notte 5 ***
AAA
Dopo
lo tsunami, Tizio Telefono era stato licenziato, mentre a Jeremy, per
il brutto inconveniente, era stata aumentata la paga.
-Ma
questi soldi, quando me li darete?-
Aveva
chiesto lui quella mattina ai proprietari.
-A
fine settimana, ovviamente-
Esclamò
Frederick come se fosse la cosa più naturale del mondo.
In
realtà Frederick sperava di veder morire Jeremy prima della fine
della settimana, così da evitare di pagarlo, ma Jeremia questo non
lo sapeva.
-Be',
Jeremy, allora buon riposo. Ti aspettiamo questa sera!-
Lo
salutò Belly arrossendo, ma lui ricambiò il saluto guardando il
petto di Charlotte.
Stava
andando a cercare un posto dove dormire, nel parco magari, quando
incontrò una bancarella che vendeva peluches a prezzo scontato.
-Hey
ragazzo!-
Lo
chiamò un tizio barbuto che assomigliava al Professor Silente di
Harry Potter, o a Gandalf del Signore degli Anelli.
-Sì?-
-Ti
interesserebbe un pupazzetto? Sono molto carini!-
Prese
un pupazzo a forma di orsacchiotto sventolandoglielo sotto il naso,
ma Jeremy arretrò disgustato:
-No,
mi scusi, sono davvero carini, ma vede, non ho un soldo... e sono un
po' grande per i pupazzi...-
-NESSUNO
E' MAI TROPPO GRANDE PER I MIEI PELUCHEEEES!-
Il
tizio prese fuoco, letteralmente.
-S-Sì,
mi scusi, sono certo che lei abbia ragione, ma non ho soldi...-
Il
nonno barbuto, che dalla rabbia la barba era bruciata, quindi ormai
il nonno non più barbuto lo squadrò male.
-Sto
lavorando nella pizzeria dietro l'angolo, e mi pagano solo a fine
settimana...-
Il
tipo sobbalzò:
-Alla
Freddy's Pizza?-
-Sì,
perché?-
Si
guardò in giro, per controllare che non passasse nessuno (la strada
era affollatissima ma pace), e avvicinò Jeremy parlandogli
nell'orecchio:
-Pss,
io non sono un vecchietto... ero la guardia notturna fino alla
settimana scorsa, ma per poco non sono morto strangolato da una pizza
andata a male che quei robot avevano cercato di farmi ingoiare...
Jeremy
ebbe improvvisamente paura delle pizze.
-Ascolta,
amico, tieni questi...-
Da
sotto il bancone tirò fuori una scatola colma di altri pupazzetti.
-E'
pericoloso andare lì da soli, prendi questi! (cit.)-
-Ma
le ripeto che non ho sol- –
-Non
importa, offro io! Non possiamo lasciare impunito quel Frederick! Sta
cercando di uccidere tutte le guardie che vanno a lavorare lì, e ha
rottamato i vecchi animatronics! Dobbiamo fermarlo!-
-E
questi come mi aiuteranno?-
-Be',
ti faranno compagnia-
-Ah.
Vabbé, meglio di nulla... grazie del pensiero-
Jeremy
afferrò lo scatolone e lo portò via, felice del fatto che perlomeno
quel pomeriggio avrebbe dormito su dei morbidi pupazzetti anziché su
una dura panchina di legno. Al parco iniziò a studiarli uno ad uno:
ognuno rappresentava una delle mascotte della Pizzeria (i Toy, non
quelli veri!). C'era quel grasso di Toy Freddy, la sexy Toy Chica, il
trans Toy Bonnie, Bambino Grasso Grasso con in mano una miniatura del
suo vestito... hey! Gliel'aveva rubato di nuovo! Mangle era un
groviglio di zampe a caso, e poi c'era anche l'orso d'oro, però era
mezzo rotto. Jeremy li accatastò e ci dormì sopra.
Quella
sera arrivò al ristorante mentre i proprietari sparecchiavano.
-Oh,
ciao Jeremy!-
Lo
accolse con un gran sorriso Belly, mentre Charlotte si limitò a
fargli l'occhiolino. Mary non lo degnò di uno sgaurdo mentre
Frederick lo osservava con occhi da omicida.
-Allora,
pronto per la quinta notte? Spero che questi robot non ti abbiano
dato dei problemi in questi giorni passati!-
Jeremy
scosse la testa meccanicamente continuando ad osservare il
fondoschiena di Charlotte che si agitava con eleganza.
-Perfetto!
Allora, devi sapere che, dopo l'alluvione di questa mattina, l'acqua
è entrata nei loro circuiti e adesso sono un po'... diversi dal
solito..-
In
fondo alla stanza Toy Freddy si dondolava a testa all'ingiù dal
lampadario, mentre Toy Chica prendeva si prendeva a calci da sola e
Toy Bonnie picchiava le sedie con la chitarra.
-Ma
non preoccuparti, domani mattina un tecnico verrà qui a ripararli.
Quindi... cerca di sopravvivere, e buon lavoro-
Jeremy
se ne andò nello studio, e appena fu lì tirò fuori dalle mutande
(i vestiti gliel'aveva rubati BGG in miniatura) tutti i pupazzini,
disponendoli in ordine sulla scrivania.
-Bene
ragazzi, adesso fatemi compagnia-
-Certo
Jeremy!-
Dissero
in coro. Jeremya non si sorprese, aveva smesso di farlo da quando gli
alieni si erano portati via sua nonna.
Iniziò
a controllare le telecamere, vedendo che tutti, effettivamente,
avevano uno strano modo di comportarsi... o meglio, stavano
recitando! Cercavano di fargli credere di essere impazziti, ma di
tanto in tanto si cambiavano occhiate perplesse chiedendo:
-Secondo
te ci sta credendo?-
-Forse...-
Ed
ecco che, mentre osservava Bambino GG rotolare sul soffitto, arriva
Toy Bonnie, che parte all'assalto brandendo la chitarra come una
clava e urlando come un vichingo a cui hanno bruciato la barca appena
ritirata dall'officina.
-WAA!-
Jeremy
fece per mettersi la mascherDOVECAVOLOE'??
Frederick!
Pur di vederlo morire, l'aveva privato di armi per difendersi! Toy
Bonnie urlava col suo vocione da mammut (eh?) e stava per spaccare la
chitarra in testa a Geremya che questo tirò a sé il pupazzetto del
Bonnie Blu, cercando di pararsi dall'impatto con quello. Successe una
cosa strana. Toy Bonnie venne sollevato per aria da una forza magica
e iniziò a fluttuare come trattenuto da qualcosa. Jeremy, la cui
faccia rappresentava il più totale stupore, osservò Toy Bonnie, poi
il pupazzo, poi Toy Bonnie, poi il pupazzo... e iniziò a sbattere
violentemente il pupazzo sulla scrivania. Toy Bonnie finì di faccia
sul pavimento, producendo un orrendo rumore di ingranaggi distrutti
(esiste?), poi venne sollevato nuovamente in aria, e poi AHIA! Di
nuovo sul pavimento.
QUELLE
BAMBOLE ERANO MAGGGGICHE!
Un
sorriso perverso si disegnò (con la penna) sul volto di Yeremy (eh
be', non posso mica sempre usare G e J, vi pare?), che iniziò a
strattonare il pupazzo, sbatterlo ovunque, strapparlo e morderlo con
forza. E nel mentre, rideva come un dannato, un dannato contento!
Rideva, e rideva, Jeremi! E intanto, Toy Bonnie perdeva occhi,
orecchie, braccia, chitarra, cavi elettrici, ingranaggi... e Jeremy
continuava a condire il tutto con una risata sovrannaturale.
-Ma
cosa sta succedendo qui?-
Chiese
improvvisamente Toy Chica, entrando dalla stanza dal ventilatore (sì,
uscì dal ventilatore. Problemi?), e quando vide la macabra scena...
-OHCIELO!
BONNIE, COS- –
Ma
Jeremy aveva già preso il suo bambolotto, ficcandoselo per metà in
bocca. Toy Chica venne tranciata di netto da una forza invisibile,
urlando dal dolore. Toy Freddy e BGG arrivarono rotolando e anche
loro subirono lo stesso trattamento, o quasi: Jeremy sputò in faccia
alla bambola-Toy Freddy, poi gli torse il braccio, gli staccò gli
occhi e se li mangiò, gli staccò una gamba e gliela ficcò in
bocca, e via dicendo. E mentre lo torturava, i suoi occhi arrossati
gioivano nel vederlo soffrire! Per BGG fu più semplice, prese un ago
e bucò il bambolotto, che si sgonfiò di colpo. Così come il vero
Balloon Boy. Dopo tutto questo, anche Mangle arrivò nello studio, e
le prese un colpo bello grosso nel vedere Toy Bonnie sventrato da una
parte, Toy Chica che piangeva perché le si era sciupato lo smalto
del costume per via dello strappo, Toy Freddy che arrancava cieco su
una gamba sola mentre cercava di sputare l'altra, e BB sciolto sul
pavimento.
-OH
MIO- –
Ma
Jeremy afferrò anche il suo pupazzo, e iniziò a rigirarlo in tutte
le direzioni, continuando a ridere con sguardo folle, mentre
districava e riattrigava ogni parte con le sue dita affusolate e
malvagie. A fine lavoro... SANTO CIELO! Mangle era...
aggiustata! Così iniziò a saltare di gioia, baciò Jeremy più
volte, ballò varie danze di ringraziamento al sole perché sì e se
ne andò dalla stanza saltellando. Jeremy allora prese gli altri
quattro (poi ci aggiunse Golden Freddy per sicurezza) e accese un
fiammifero.
-BRUCIATE,
BASTARDI! MUAHAHAHA!-
Ed
ecco che parte la musichetta “Die in a Fire”, e Jeremy che salta
a tempo sui pupazzini, godendosi lo spettacolo dei robot
piagnucolanti che lo implorano di smetterla.
-VE
LO POTETE SOGNARE, RAZZA DI MOSTRI! Mi volevate uccidere, eh? BENE,
ORA SOFFRITE! MUAHAHAH!-
E
continuò così fino alle 5 e mezzo.
-A
quell'ora, il falò era finito, e gli animatronics si erano fusi tra
loro, formando un ammasso di cose piangenti e molto penose.
Jeremy
li osservò una nuova volta, ridacchiando. Poi li osservò ancora. E
ancora. E ogni volta ridacchiava meno.
Alla
fine si mise a piangere anche lui:
-Buuuh,
ma cosa ho fatto? Sono un mostro! Buuuh... sigh, sob! Sono un
mostro!-
E
tutti si misero a piangere insieme appassionatamente.
Poi
una voce risvegliò Jeremya dal suo sconforto:
-LA
MIA MUSICAAAAAA!-
Ricordandosi
solo in quel momento che il grammofono era stato portato via dalle
lacrime di Tizio Telefono e che a questo punto, probabilmente, se ne
stava già galleggiando in mare.
Allora
prese di nuovo il cellulare che si era scordato di non avere e
riaccese “Die in a Fire”. Quindi Puppet iniziò a ballare intorno
al falò ormai estinto di quel brutto groviglio di animatronics
bruciati.
-Perché
sei così triste, Jeremy?-
Chiese
mentre ballava.
-Sono
un mostro... guarda tu stesso!-
-Ma
in fondo, se lo sono meritato-
Toy
Freddy (o quel poco che ne rimaneva) cercò di scusarsi:
-S-senti,
J-Jeremi... m-mi dispiace molto... noi stavamo solo... solo eseguendo
gli ordini del capo...-
-C-cosa?-
Chiese
Toy Chica.
-Ragazzi
– disse l'orso rivolgendosi ai colleghi – vi ho mentito per conto
di Frederick... Jeremy non è un endoscheletro travestito... da
infilare in un costume... è una persona vera-
-Oh-
-Ah-
-Ecco...!-
BGG
chiese:
-Perché
tutto questo?-
-Frederick
lo voleva morto...-
-Ah-ah!-
Esclamò
la guardia in quel momento.
-Quindi
era questo il suo piano! Ma... perché?-
-N-Non
saprei... – ammise Toy Freddy – sapevo solo che se non avessi
obbedito.. ci avrebbe rottamati tutti. Ma dopo questa brutta fine,
inizio a pentirmi di non essere stato portato alla fonderia...
scusa.. Jeremy... ce lo siamo meritato-
Pronunciò
infine prima di morire. Aspetta, è un robot! Non può morire!
-Già,
scusa...-
Si
aggiunse Toy Bonnie.
-Perdonaci-
Disse
Toy Chica.
-Ti
restituirò la divisa... e tutto il resto, appena trovo il tizio a
cui ho venduto la roba-
Promise
BGG. Jeremy si sentì in colpa con tutti quei robot, mentre Puppet e
Mangle ballavano assieme in un angolo.
-Allora...
sentite. Ho un'idea: facciamo pace, voi non cercate di uccidermi, io
vi rimonto, e assieme cerchiamo di svelare il malvagio piano di
Frederick!-
Toy
Freddy acconsentì:
-Sì,
non ne posso più di essere comandato da quello stucchevole
effemminato (senti chi parla!)-
Guardia
e animatronics strinsero un patto... però adesso sorgeva un grosso
problema: come faceva Jeremy a ricostruire i robot in 10 minuti,
prima che Frederick aprisse e scoprisse quel che era successo?
Commento
E
be... non so cosa dire. Domani ne scopriremo delle belle :D
|
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Capitolo 12 *** Jeremy e il piano Anti-Frederick - Parte 2 ***
AAA
-Certo
che sono proprio messi male...-
Il
tecnico osservava gli animatronics sbilenchi dondolare
pericolosamente sul palcoscenico.
Toy
Freddy era improvvisamente dimagrito: Jeremy aveva preso un manico di
scopa per sostituire il suo corpo, che aveva a sua volta infilato in
un secchio ribaltato facendoci un buco per renderlo un po' più
stabile, poi ci aveva ficcato la testa senza un occhio e senza naso
in cima. Di Toy Chica rimanevano solo le mutande e il becco,
appiccicati con lo sputo su un rotolo di carta igienica sorretta
dalla mezza chitarra di Toy Bonnie, che questo reggeva con fatica
grazie all'endoscheletro del braccio destro rimasto in piedi. Per il
resto, solo le orecchie del coniglio erano sopravvissute ai riti
satanici di Jeremy. Baloon Boy era stato gonfiato da Geremi a forza
di soffiarci dentro (meglio non sapere da quale parte) e aveva
tappato il buco (sì, avete capito quale) con un tappo di sughero, ma
rimaneva mezzo incenerito. Puppet e Mangle continuavano a saltellare
da una parte.
-Sono
sempre stati così?-
Chiese
il tecnico a Geremy e al proprietario.
-Sì,
decisamente!-
Annuì
il primo.
-Uh...
mi pare di sì...-
Concordò
incerto Frederick, non capendo cosa fosse cambiato nei suoi robot,
anche se c'era qualcosa che non lo convinceva a pieno.
-Purtroppo
sono stati montati male in origine, credo-
Intervenne
Mangle, voltandosi.
-Infatti
per me hanno usato le istruzioni, ma per loro mi sa di no... ecco,
questo dovrebbe essere il progetto originale-
Tirò
fuori da una tasca che non aveva uno di quei progetti su carta blu
che si vedono sempre nei cartoni di Tom e Jerry, e lo porse al tizio.
-Uhm...
ci vorrà un po' a ricostruirli-
Frederick
sudava freddo:
-Ma...
entro questa sera saranno pronti? Ho... dei progetti per 'stasera,
c'è un compleanno...-
-Posso
provarci... raddoppiando il costo-
Frederick
grugnì, poi tirò fuori dal suo portafoglio di pelle di coccodrillo
finta un mazzo di soldoni.
-Doveva
essere la paga di Giorgio qui a fianco a me, ma in casi estremi...-
-Hey!-
Brontolò
Jeremy vedendo sparire il frutto del suo lavoro nel marsupio del
tecnico, il quale gli sorrise perfido.
Il
tale si mise subito a lavoro, aggeggiando con una chiave inglese e
due bulloni di numero.
-Lasciamolo
fare...-
Disse
Frederick. Ogni giorno, notava Jeremy, la voce del proprietario
impostore si faceva sempre più viscida, cruda, roca, amara, aspra,
gracchiante, salata e cotta troppo. Ma non si chiese il perché dato
che lì davanti c'era Charlotte ed aveva ben altro a cui pensare.
-Jeremy,
ora che gli animatronics sono in riparazione... potresti aiutarci
oggi?-
Chiese
Belly facendogli gli occhioni dolshosi.
-Aiutarvi
in cosa?-
-A
servire ai tavoli mascherati da animali mentre cantiamo canzoncine
allegre ballando il valzer con un flauto in bocca-
-Ah-
-Quindi?
Ci aiuterai? Ti pregooo!-
L'implorazione
di Belly (o forse quelle belle bombe che aveva davanti Charlotte)
indussero Jeremy ad accettare l'offerta.
-Non
preoccuparti, sarà solo per oggi, questa sera i robot dovrebbero
essere stati riparati, no?-
-Su,
dobbiamo scegliere che costume farti indossare...-
Osservò
Mary con la sua voce piatta.
-Noi
ovviamente ci maschereremo come i nostri animatronics!-
Esultò
Belly, alludendo a Toy Bonnie.
-Ragazze,
io non posso mascherarmi-
Anticipò
Frederick ancora più rosso in faccia.
-Uff...
allora, Jeremy, ti travestirai da Freddy!-
-NO!-
-Come
sarebbe a dire “no”? Freddy è la mascotte della pizzeria! È un
onore essere mascherati da lui!-
Ridacchiò
nervoso Frederick.
-Ma
voi mi state chiedendo di vestirmi da TOY FREDDY! È un orso brutto e
grasso!-
-HEY!-
Urlò
Toy Freddy in costruzione nell'altra stanza.
-Eh
vabbé, le persone grasse sono piene di... gioia!-
-Eh?-
-Fa
nulla-
Belly
e Mary si abbatterono, cioè non nel senso che si spararono a
vicenda, nel senso che divennero tristi di colpo, ma Charlotte seppe
come risolvere la situazione: iniziò a slacciarsi la maglia, poi se
la sfilò con fare molto sensuale, e stava per aprirsi il reggiseno
quando Jeremy, sbavante, la fermò:
-CAPITOCAPITOCAPITO!-
S'infilò
in un vecchio costume di Toy Freddy e tornò saltellante, con un
grosso sorriso in faccia.
“Quel
costume... era la maglia di ricambio del robot... è pieno di cavi
elettrici, spilli, motoseghe, torrette...”
Avrebbe
voluto dirgli Belly, ma visto che lui non lo sapeva non se ne
accorse, e non si ferì.
-Allora,
quando arriva la clientela?-
Improvvisamente
la porta si aprì vomitando orde di gente dentro il locale.
-Bene,
ragazzi! Diamoci da fare!-
La
sera giunse MOOOLTO lentamente. Quei marmocchi erano tremendi!
Avevano picchiato Jeremy urlandogli:
-DOV'E'
IL VERO TOY FREDDY, IMPOSTORE??-
Mentre
erano stati gentilissimi con le ragazze. Jeremy aveva odiato quel
costume, quel giorno. Già dall'inizio gli era iniziato a prudere il
gomito, ma non poteva grattarsi. E non vi dico quando gli si
infilarono le mutande nel didietro! Che rabbia, non potersi
aggiustare i bermuda (sì, portava i bermuda a cuoricini)! Ma in
fondo, per vedere Charlotte nuda avrebbe fatto qualsiasi cosa. Anche
farsi ficcare una forchetta in un occhio ed un coltello nel naso come
aveva fatto quel marmocchio di quattro anni.
A
fine giornata, o meglio, prima di cena era sfatto. Ma dico davvero!
Era a pezzi... un braccio sul palcoscenico, la gamba incollata al
soffitto, un orecchio era finito in una pizza di un cliente, il naso
se l'era rubato un bambino e chissà che fine aveva fatto, i capelli
li aveva indossati un grassone pelato e il resto del corpo si trovava
nel forno (erano finite le pizze congelate) ma tutto sommato non
stava così male. Insomma, a parte per il femore in frantumi, la
milza spappolata, un polmone perso chissà dove... insomma, anche lui
aveva bisogno di un tecnico che lo aggiustasse.
Il
tizio, quindi, s'intascò anche il suo ipotetico extra da parte di
Frederick per ripararlo, ma alla fine tornò tutto intero (eccetto il
naso, infatti da quel giorno fu conosciuto come “Lord Voldem- *
coff coff * scusate, sbagliato fandom).
-Allora...
i vostri robot sono aggiustati... io vi saluto, prima che arrivi
un'altra ondata di mocciosi a rompermi i bulloni mentre lavoro!-
E
se n'andò arrabbiato. Ma di cosa? In fondo lui non era stato
smontato!
-Bene,
Jeremy... come lo smascheriamo?-
Urlò
Toy Freddy di fronte a Frederick, che lo guardò perplesso. Jeremy
cercò di chiudergli la bocca, e s'inventò una scusa:
-Smascherare...
le ragazze? Non preoccuparti, sanno togliersi il costume da sole!
Adesso andiamo di qua, nello stanzino delle scope, a complottare NON
CONTRO FREDERICK su come svelare NON IL PIANO DI FREDERICK!-
E
andarono. Frederick si chiese se gli stessero nascondendo qualcosa.
-Allora...
durante la festa di questa sera, BB gli va addosso, lui cade e
sviene. Puppet lo infila dentro la scatola, e lo imbavaglia. A quel
punto, un mio amico prenderà il suo posto (fidatevi, nessuno lo
riconoscerà), e a fine serata, noi lo costringeremo a parlare!-
Disse
Toy Freddy.
-E
come pensi di fare per farlo cantare?-
Chiese
col suo vocione da cantante d'opera Toy Bonnie.
-Emm...
c'inventeremo qualcosa sul momento-
-A
che ora?-
-Dovremmo
aspettare i veri proprietari per incastrarlo... ma se facessero
tardi, dico che verso le 9.30 dovrebbe andare bene-
Il
piano era perfetto! Mancava solo mettersi all'opera.
Quella
sera i bambini furono più perfidi che mai. Uno di quelli grassi, con
la faccia cattiva aveva afferrato Puppet per un piede facendolo
volare contro un tavolo, e a quel punto una baby-gang lo aveva
picchiato di brutto. Mangle era stata rismontata nel giro di due
nanopetosecondi, e le sue parti erano state usate per scopi
sconosciuti, mentre la band era stata costretta, sotto la frusta di
una bruttissima bambina coi denti a sciabola (sì, avete letto bene),
a cantare musiche di Justin Bieber (per ogni fan di Justin Bieber,
sostituire il nome col cantante che odiate) tutta la sera. Baloon Boy
era stato appeso un filo e portato in giro per il locale mentre
volteggiava sul soffitto.
L'ora
del verdetto si stava avvicinando... dopo aver tirato giù Balloon
Grasso Boy, Germery chiamò a sé i Toy (miracolosamente sfuggiti
alla bambina malvagia).
-È
ora di agire, ragazzi!-
Esclamò
sottovoce (sì, lui ci riesce).
-Ma
dove sono le cameriere?-
Fece
notare Toy Chica. Jeremy alzò la testa, ed effettivamente le pizze
si stavano servendo da sole. Dov'erano finite le proprietarie??
La
moto rombava rombando. Sì. Bella descrizione, è? Rombava per le
strade, a tutta velocità, o almeno a tutta la velocità consentita
dai limiti, ma era comunque meglio di niente. Mary alla guida, Belly
in mezzo e Charlotte a piedi (perché stava antipatica alle altre
due), le tre si stavano dirigendo a tutta birra all'appartamento di
Frederick.
-Presto,
non ci rimane molto tempo! Il mio sesto senso mi dice che dobbiamo
agire in fretta!-
-Mi
continuo a chiedere.. puff, pant.... – cercò di dire Charlotte
mentre correva loro dietro – perché non abbiamo fatto tutto questo
prima?-
-Frederick
avrebbe potuto sospettare qualcosa!-
Spiegò
Mary.
-E
oggi è troppo occupato con il compleanno!-
Arrivarono
finalmente al condominio dove viveva il loro capo, ed entrarono
sfondando la porta con un calcio avvitato. Corsero su per le scale,
poi a metà corsa si resero conto che esisteva l'ascensore, quindi
riscesero fino al piano terra e usarono l'ascensore, che s'inceppò a
metà e quindi dovettero finire di salire a piedi (che guadagno!).
Trovarono il piano di Frederick, solo che c'erano due porte.
-Ed
ora?-
Mary
avanzò sfondando la prima porta con una gomitata, e dietro apparve
una vecchina terrorizzata:
-Oh...
no, vi prego... prendete i miei soldi, ma non uccidetemi! Devo
raccontare le storie ai miei nipotini!-
Le
tre accettarono volentieri i soldi (più qualche caramella che le
nonne hanno sempre in tasca), ringraziarono composte e riaggiustarono
la porta. Poi sfondarono l'altra.
-Ed
ora? Cosa dovremmo fare?-
-Cercare
una prova della sua colpevolezza! È qualche tempo che si comporta in
modo molto strano... sono spariti dei soldi, dei bambini, il
presidente, una torta di compleanno e addirittura un pianeta del
sistema solare. Penso che questo c'entri qualcosa con il suo strano
comportamento!-
-E
come la troviamo questa prova? Dentro l'armadio?-
In
risposta, l'armadio lanciò un forte mugolio.
-AH,
L'ARMADIO PARLA!-
-Ma
noo, ci sarà un ostaggio come nei film.. ah, che emozione!-
Ridacchiò
eccitata Charlotte.
Corsero
incontro all'armadio, aprendolo di colpo, e dentro...
Commento
A
domani!
No,
scherzo, non sono così bastarda. Forse.
-MA
QUANDO ARRIVANO I PROPRIETARI??-
Frederick
era inciampato su Bambino Grasso, questo è vero, ma non era svenuto!
Puppet, cercando di infilarlo nella scatola, aveva fallito
miseramente. Frederick si era dimenato talmente tanto che con un
calcio gli aveva sfondato la maschera, colpendo il tizio mascherato
che c'era dietro (TA DA! Colpo di scena!), un tizio anche piuttosto
figo, a dirla tutta, ma non stiamo parlando della figaggine di The
Marionette in questo momento. Frederick si era nascosto sotto i
tavoli prima che Toy Chica fosse riuscita a legarlo con una pizza, e
adesso gli altri due gli davano la caccia, mentre Jeremy serviva ai
tavoli per non destare sospetti da parte della clientela.
-Vieni
qui, manigoldo!-
-NO!-
Frederick
s'infilò dentro ad un tombino che c'era per strada (era uscito
passando sotto le mattonelle della pizzeria... ?) e adesso Toy Freddy
cercava di infilarcisi dentro, senza successo, mentre Toy Bonnie gli
saltava sopra per farcelo entrare.
-Dov'è
il proprietario?-
Si
chiese improvvisamente una signora al tavolo.
“E
adesso? Che faccio??-
Jeremi
sarebbe andato nel panico se proprio in quel momento non fosse
arrivato... Frederick? No, aspetta... aveva qualcosa di strano... era
grigio, magrissimo, fatto di metallo, con un paio di occhi sporgenti
blu, due orecchie ed un'espressione che lo faceva assomigliare ad una
mucca, i denti seghettati e dei cavi elettrici sopra la testa. Però
portava un bel paio di baffi finti che coprivano tutto, e aveva la
faccia tinta di rosso.
-Hey,
sono qui!-
-Ah
eccolo-
E
continuò a mangiare.
Jeremy
gli si avvicinò, squadrandolo da capo a piedi:
-Frederick?-
-No,
è Phill-
Spiegò
Bambino Grasso arrivando.
-È
un endoscheletro che non ha ancora indossato il costume, per questo
Toy Freddy lo odia così tanto. Però è simpatico, e riesce a
travestirsi da umano-
-Io
sono un umano, Balloon Boy!-
Brontolò
Phill.
-Ecco,
ne è convinto-
Sottolineò
Toy Chica.
-Fantastico...
assomigli proprio a Frederick! Adesso dobbiamo solo aspettare che Toy
Bonnie e Toy Freddy acciuffino quello vero, e che i proprietari
arrivino, così da incastrarlo una volta per tutte! Solo che... dove
sono le ragazze (e il bel culo di Charlotte)? Non staranno mica
cercando di metterci i bastoni tra le ruote, spero!-
Chiese
Jeremì ricordandosi di quel piccolo particolare.
-FREDERICK?-
Erano
una più shockata dell'altra.
-Che
ci fai qui?? Pensavamo fossi alla Pizzeria!-
Frederick
era legato e imbavagliato, in mutande, e addirittura senza trucco.
Inquietante!
Belly
lo liberò.
-Ah,
ragazze! Vi amo tutte!-
Le
abbracciò una ad una, piangendo di gioia.
-Che
ci fai qui dentro?-
Chiese
nuovamente Charlotte.
-Quell'impostore...!
Vi ha fregato, ragazze! Ha preso il mio posto e da settimane si finge
me! Ha addirittura comprato uno spray al miele concentrato per
imitare la mia voce!-
Effettivamente,
la voce dell'altro assomigliava ad un gesso sulla lavagna a
confronto.
-Ma...
da quando ha preso il tuo posto?-
-Dal
pomeriggio dopo il colloquio con Jeremy... quando sono uscito per
prendere una boccata d'aria, qualcuno mi ha colpito da dietro e sono
svenuto. Mi sono ritrovato dentro il mio armadio! Quando l'ho visto
per la prima volta, era già travestito come me... quindi non ho idea
di chi sia, e del perché mi abbia fatto questo!-
Implicò
al fatto che fosse in mutande.
-Ma
quando vi siete accorte che lui era un impostore?-
Chiese
lui questa volta.
-Non
ne eravamo certe... ma faceva cose strane. Non aveva la tua voce
sdolcinata, infatti mi era calato il diabete e non capito perché. E
poi una cosa l'ha tradito: faceva sconti ai clienti. Insomma... lo
sanno tutti, nessun Hudson che si rispetti fa sconti! Voi in famiglia
siete tutti così avari!-
Frederick
non aveva neanche la forza per offendersi. Era sconvolto, il volto
paonazzo... faceva impressione, con quella barba non rasata e senza
trucco!
-Presto,
datti una sistemata, che andiamo dalla polizia e poi alla Pizzeria
per incastrare l'impostore!-
Frederick
allora si alzò in piedi, correndo verso il bagno.
-Un
attimo che mi trucco!-
Belly
intascò 50 dollari da Mary. Scommessa del trucco: vinta.
Uscì
mezz'ora dopo, rosso in faccia e sudato con un giornale porno gay in
mano. Si rese conto troppo tardi di averlo portato via dal bagno e lo
gettò fuori di finestra, arrossendo ancora di più.
Belly
intascò altri 100 dollari. Scommessa sul gusto sessuale di
Frederick: vinta.
-E
adesso – disse con voce affannata, asciugandosi la fronte –
andiamo!-
-Ma
sei in mutande...-
-Ah
giusto-
S'infilò
nell'armadio e ne riuscì vestito da donna.
-Scusate...
il vestito da lavoro ce l'ha quell'altro...-
Scommessa
sulla natura di Frederick: confermata. Altri 150 dollari.
E
andarono di corsa, anzi in moto, dalla polizia e poi, via! Verso
l'infinito e oltre la Pizzeria!
Phill
si comportava proprio da umano! Quando si è convinti, si è
convinti. Ma dove diamine erano i veri proprietari? Jeremy sudava
freddo mentre cercava di intrattenere i bambini diabolici con
spettacoli da mangiafuoco.
-Ragazzi...-
Chiese
Freddy mentre prendeva il sole (lì il sole privato era pagato per
rimanere in alto anche fino a mezzanotte, alcuni giorni).
-Non
pensate che sia ora di andare?-
-Naaa...-
Risposero
in coro tutti gli altri, compreso Gordon.
-Ma
più tempo passa... più Frederick potrebbe conquistare il cuore
della clientela... e a quel punto anche se sventassimo il suo piano,
la gente potrebbe rimanere attaccata a lui e non volervi più come
proprietari... e quindi gli incassi futuri sarebbero suoi-
Cercò
di convincere Fred. Ci riuscì. Questo balzò in piedi dalla poltrona
sulla spiaggia, urlando:
-PRESTO!
Andiamo a riprenderci la pizzeria!-
-Ma
ci vuole mezza giornata di viaggio! Potevamo partire questa mattina!-
Fece
notare Bernard.
-Ma
poi questo benessere ci ha impedito di partire...-
Ricordò
la faccia di Chica, che, siccome era difficile da portare in giro,
era stata appiccicata al volto martoriato di Bonnie.
-E
adesso dovremo farlo! Come, però? Dobbiamo arrivare lì il prima
possibile... ma le navi a quest'ora non partono! (l'unica cosa che
l'Hotel Bellissimo non aveva di privato erano le navi. Solo perché
sennò gli sarebbe costato troppo)-
-Be'...
le navi pubbliche non partono... – intervenne Fawkes – ma io ho
un vascello... e voi potreste remare-
Commento
Perdonatemi...
avrei davvero voluto rivelare per intero il piano di Frederick
(falso), ma il capitolo si è allungato troppo! Quindi... significa
che il capitolo che avevo in mente per domani diventerà un po' più
lungo. Spero che vi sia piaciuto.. è da questa mattina che ci
lavoro! Vi aspetto domani per il gran finale! :D (o forse no?)
|
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Capitolo 13 *** Tanti, troppi Frederick ***
AAA
-E
quello chi è?-
Urlò
Jeremy puntando il dito verso Frederick vestito da donna.
Le
ragazze risposero per lui:
-È
il vero Frederick! Siamo stati ingannati! Lui è un
impostore!-
Belly
puntò il dito verso Phill alla Phoenix Wright, ma Jeremia si mise in
mezzo:
-No,
lui è Phill! L'altro Frederick è fuggito nelle fogne!-
In
quel momento entrarono Toy Freddy e Toy Bonnie, zuppi d'acqua
puzzolente, e naturalmente i clienti non si domandarono nulla.
-Eccolo,
l'abbiamo acciuffato!-
Frederick,
ancor più fradicio e fetido, grondava acqua legato e imbavagliato
nella mano di Toy Freddy (lo può tenere in una mano). Lo gettò sul
palcoscenico, ed adesso c'erano ben tre Frederick: uno vestito da
ragazza, uno che puzzava di scarico, e uno estremamente magro e
argenteo che però non destava alcun sospetto.
-Cosa?
Com'è possibile tutto ciò?-
Domandò
Mary, sempre senza emozione.
-Insomma,
quali sono gli impostori e qual'è quello vero!?-
Chiese
urlando Jeremy.
Proprio
in quell'istante, un fortissimo fragore coprì ogni suono, un rumore
stridente di nave che viaggia sull'asfalto. Ed ecco che,
sfondando una parete del locale, fanno capolino Fawkes e tutta la
ciurma di rematori, assieme alla barca. Sì, assieme alla barca. Un
gigantesco veliero che ora occupava tutta la sala. Le persone
continuarono a mangiare tranquillamente.
-Allora,
Frederick! Ho saputo che volevi imbrogliarmi, eh? Cugino viscido e
subdolo!-
Fred
balzò a terra con l'agilità di un comodino.
-Quindi,
ho fatto i conti dei soldi che avrei dovuto incassare in questo mese
e... mi devi [aggiungere un GRAAAAANDE numero] $ !-
-Purtroppo
ha fatto gli sconti...-
Gli
fece notare Charlotte. Fred sbiancò, poi svenne. Poi si riprese ed
osservò:
-COSA?
Tre Frederick? Qual'è quello vero?!-
Phill
si tolse i baffi e improvvisamente si trasformò in un endoscheletro!
Ma come era possibile ciò? Si era travestito davvero in modo
impeccabile! Ora rimanevano solo il Frederick in vestito da donna e
quello puzzolente e coperto di roba vischiosa e verde.
-Sono
io quello vero!-
Urlò
quello in gonnella.
-Lui
è un impostore, mi ha infilato nell'armadio e tenuto come ostaggio
per quasi una settimana, senza pizza! Stavo morendo!-
Quell'altro
lo contraddisse:
-OBIEZIONE!
Lui è il vero impostore, voleva prendere il mio posto per rubarti la
pizzeria, cugino, ma io l'ho messo KO e l'ho infilato nell'armadio
solo per questa sera, per poi consegnarlo alla polizia dopo la festa
di compleanno (di cui anche il festeggiato si è dimenticato ma
vabbé)!-
Fred,
Claire, Bernard, Fawkes, Charlotte, Belly, Mary e Jeremy si guardano
negli occhi. Fissandosi intensamente. Gordon mangiava un budino.
-E'
ORA DEL QUIZ!-
Una
voce misteriosa da presentatore rimbomba in tutta la stanza, e la
luce si spegne, per poi dar spazio a dei fari che puntano verso i due
Frederick e Fred.
-Allora,
sarà semplice! Chiedere cose che solo il vero Frederick potrebbe
sapere!-
Dice
il presentatore. Inquietante.
Fred
si schiarì la voce con fare solenne, poi prese il microfono di
Freddy (che era sceso dalla barca insieme agli altri e ora si stava
guardando male con la sua versione Toy) e disse:
-Io
non conosco bene mio cugino....-
Suono
di cicale. Pomodori che volano verso Fred.
-Noi
lo conosciamo bene!-
Intervennero
in coro le tre colleghe, e prendendo ognuna un microfono apparso da
chissà dove, fecero una domanda a turno:
-Frederick,
qual'è stata la nostra ultima esibizione atletica al circo?-
Il
primo, quello vestito con gonna e giacchetta sexy, rispose:
-La
Stella di Fuoco che Danza A Ritmo di Danza Kuduro sulle Punte dei
Piedi mentre mangiamo il Gelato Sammontana!-
Il
secondo rispose:
-Boh-
Fu
il turno di Belly (aveva parlato Charlotte):
-Frederick,
come si chiama Jeremy?-
-Jeremy!-
Rispose
il primo.
-Giorgialdo
XI!-
Rispose
il secondo.
Mary
prese il microfono:
-E
adesso dicci: chi è quello vero tra voi due?-
Il
primo esclamò:
-Io!-
E
il secondo:
-Lui!-
Tutti,
compresi i robot, si guardarono perplessi.
-Non
riesco proprio a capire quale sia quello vero-
Disse
Jeremi grattandosi i folti capelli rossi (ma rossi non come il fuoco,
come il sole! Ma il sole è giallo, quindi rossi arancio come
Garfield. Cit).
Arrivò
Joshua (solo 1 persona lo capirà) Puppet che si era
aggiustato la maschera comprandone una nuova da Dimensio “Maschere
bianche e nere per le menti malate malvagie” lì
all'angolo, urlando:
-TESTA
O CROCE?-
Frederick
1 scelse testa, l'altro Croce.
-Eeeh....
croce!-
Quello
legato e puzzolente esultò, ma Pupazzo lo fermò:
-Frederick
non ha mai vinto una scommessa! Quindi è quello in gonna e tacchi!-
Stabilì
alla fine. Si sentì un grande applauso, forse dai clienti, e
Frederick iniziò a ballare contento, mentre l'altro sbavava di
rabbia.
-Come
hai fatto a scoprirmi?-
Ruggì
con occhi assatanati.
-Semplice,
si vede la zip del costume!-
Gli
fece notare Puppet.
-Io
non mi faccio fregare dalle maschere!-
-Ma
io l'altro giorno ero mascherato e tu mi hai chiamato Freddy...-
Cercò
di fargli notare Jeremy, ma l'altro lo zittì con un gesto della mano
sibilando:
-Dettagli-
Allora
il finto Frederick digrignò i denti, iniziando a spiegare il suo
piano malvagio, come tutti i cattivi che si rispettino:
-Avevo
intenzione di rubare la Pizzeria a Fred, e sapevo che il vero
Frederick voleva la stessa cosa-
Fred
si voltò verso il cugino:
-Cosa?
Davvero?-
-Emh...
in effetti, pensavo che saresti rimasto in vacanza per sempre, e
quindi mi sarei potuto tenere la pizzeria... il fatto è che avevo
comprato i Toy ad un mercatino di usato e non sapevo come usarli...
sono troppo goffi per le esibizioni da circo... ma ti giuro, le mie
intenzioni non erano così malvagie!-
Quello
falso proseguì:
-Quindi,
dopo che Frederick ebbe convinto Fred ad andare in vacanza, mi
procurai un costume uguale a lui su internet (lì si trova tutto) e
feci scorta di caramelline al miele. Poi lo rapii dopo il colloquio
con Germogigio, o forse era Fritz, non ricordo, e lo nascosi
nell'armadio. Iniziai quindi ad attuare il mio piano di conquista,
con l'intenzione di conquistare ogni pizzeria al mondo con i miei
robot da guerra (sì, ho modificato i tuoi stupidi robot in modo da
renderli estremamente pericolosi), ma poi è arrivato Girlimuldo lì
a fianco, e mi ha sputato il mio piano in faccia! Quindi ho cercato
di ucciderlo... ma alla fine lui non è caduto nella trappola, e
quindi questa sera avevo l'intenzione di sguinzagliare il mio
cucciolo e conquistare Brooklin con la forza (ma che razza di piano
è? Non ha un minimo senso logico! Da quale mente malata potrebbe
nascere una roba sim- ah, giusto...) e ci sarei riuscito, se non
fosse stato per voi e per il vostro stupido cane!-
Gordon
lanciò uno Scooby Snak a Goldie Cane, che appare per la prima volta
nella fiction, senza un apparente senso.
Fred
si avvicinò, e con voce da ispettore della polizia perché sì,
dichiarò:
-È
quindi giunto il momento di scoprire chi si nasconde sotto questa
maschera!-
Afferrò
la faccia di Frederick e la tirò via, e sotto...
BAMBINO
GRASSO GRASSO???
Ma
BB era lì accanto.
-Hey!
Sta cercando d'incastrarmi!-
Gli
tirò via la seconda maschera e... un tizio... viola? Era tutto
viola, ma dico, proprio tutto! Aveva la faccia viola, i capelli
viola, il naso viola, le orecchie viola, gli occhi bianchi ma vabbé,
la divisa viola, i pantaloni viola, le scarpe viola, ed anche un bel
berrettino viola.
-AH-AH!
Ho sempre sospettato fossi tu... come ti chiami?-
Chiese
Germilia.
-Mi
chiamo Viola, Tizio Viola!-
Pronunciò
con voce alla Bond, James Bond. Poi si schiarì la voce:
-Nome
in codice di Vincent McPurple. Posso esservi d'aiuto?-
-Uh...
ci spieghi che cavolo c'entri col resto della storia? Insomma,
l'assassino spesso e volentieri è sempre uno dei personaggi apparsi
precedentemente! Era più probabile che il cattivo fosse quella bimba
dai denti a sciabola, che un tizio mai comparso come te!-
Tizio
Viola si offese:
-Sgrunt!
Vorrei ricordarvi che sono io il vero cattivo di tutta la serie!
Avete mai giocato al gioco?-
Arriva
Gatta:
-Io
sì, coi trucchi!-
Mi
cacciano dalla scena. Vabbé.
-Insomma,
io ero il tizio delle pulizie nell'angolino! Nessuno, in questo
gioco, si era mai interessato a me, finché non ho ucciso quei 5
bambini, quindi adesso sono famoso! Muahahahah! E avrei continuato a
uccidere bambini in ogni pizzeria, per diventare sempre più famoso!-
-Ma...
i bambini si sono nascosti, non ricordi l'altra storia?-
-Ah.
Già. Vabbé, rimaneva un piano stupendo (eh!)!-
Mise
il muso.
-Be',
chiamiamo la polizia...-
-No,
dovrebbe arrivare a momenti.
Giusto
un momento dopo arrivò la polizia, che ammanettò Tizio Viola per
scortarlo in prigione, e lui continuò a tenere il broncio.
-Be',
tutto bene quel che finisce bene, no?-
Esclamò
Jeremia.
-Adesso
vorrei i miei sold- –
Ma
la risata satanica di Vincent risuonò per tutta Brooklin. Jeremya si
precipitò all'estero, seguito da tutti gli altri personaggi
importanti, e vide i poliziotti svenuti per terra, e Tizio che se la
rideva di gusto.
-Come
hai fatto a stenderli?-
-Ho
adottato la tecnica di Jermilifildo: ho scorreggiato-
-Ma
che schifo!-
-Scherzo,
ho usato il mio apparecchio invisibile per richiamare CUCCIOLO, che
stende tutti quelli che lo sentono nel raggio di due metri. Cucciolo
arriverà a momenti-
-Era
più credibile la storia della scorr- –
Ma
ecco che dal cielo, una bestia immonda cala sulla Pizzeria a fauci
aperte. CHE ORRORE! È uno pterodattilosaurodragorobot, o giù di lì.
RIDLEY!
-Io
sono il SIGNORE DELLA TECNOLOGIA! Germia, avrai anche battuto dei
robot, ma non batterai mai IL robot!-
-Ma
questo personaggio è di Metroid! Questo è il mondo di FnaF!-
Brontolò
Geremildo.
-Ma
IO PUO' TUTTO!-
Spiegò
accuratamente Vincenzo.
Ridley
ruggisce. La pizzeria crolla. La gente scappa. Jeremy si trova da
solo (perché sì) a combattere contro il malvagio piano di Tizio!
Come farà?
Lo
scopriremo nella prossima puntata.
Commento
Eh,
capitoli che si allungano... ho deciso, infine, di prolungare il
finale appiccicandolo all'epilogo, dove alla fine non avrei detto
nulla. Quindi... domani la battaglia tra Ridley e Jeremy (perché,
perché questo?). Qualcuno di voi sa almeno chi è Ridley? No? Fatevi
una cultura andate su questo link http://metroid.wikia.com/wiki/Meta_Ridley ! E se pensate che sia una
strana idea.. pensate che questa doveva essere la fine originale per
Mike Il Barbone!
Devo
anche fare una confessione: speravo vivamente che il sequel piacesse
di più della mia vecchia storia, mi ci sto impegnando molto e per le
idee ho riflettuto settimane intere, ed invece mi ritrovo con molte
meno recensioni. E dovete sapere
che io VIVO per le recensioni, molte storie le ho abbandonate solo
perché non hanno ricevuto molti commenti e quindi mi sono abbattuta.
Questa storia non sta andando così male, infatti ringrazio vivamente
per il loro supporto giornaliero Manuel2000,
Dolly_Senpay_01 e Hillarity,
ma se ricevessi più opinioni, penso che potrei rendere di
più.
Dopo
questo breve sfogo, vi saluto! Spero di poter postare il prima
possibile il fatidico GRAN FINALE. Ciao!
|
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Capitolo 14 *** IL GRAN FINALE ***
AAA
Il
mostrone stava sgranocchiando l'automobile della polizia, e i
poliziotti erano ancora svenuti. Jeremy non era il tipo che prendeva
in mano la situazione e si metteva a fare l'eroe di turno, ma dal
momento che Superman tardava, decise di prendere in mano la
situazione e di mettersi a fare l'eroe di turno.
-Non
avrai mai la meglio, uomo viola!-
E
gli puntò contro il dito medio. Tizio s'infuriò di brutto, e
saltando addosso al robottonemegagalattico gli restituì il gesto.
-Ora
preparati a vedere morire tutte le persone che ami!-
-Ma
io non ho persone che amo...-
Realizzò
in quel momento Jeremu. Che triste vita! Mentre parte la canzoncina
triste, Tizio Viola insiste:
-Devi
avere qualcuno a cui vuoi bene! Insomma, qual'è la persona che più
ami che io posso uccidere sul momento?-
Jeremy
ebbe un lampo di genio:
-Una
persona c'è: mio cugino Mike!-
-Perfetto,
dove abita?-
-In
quel villone bianco in fondo a destra-
E
Vincentio spronò Meta Ridley a volare da quella parte. Jeremy lo
ringraziò e fece per tornare a riscuotere la sua paga, quando gli
animatronics uscirono dalla pizzeria in fiamme (che fosse crollata e
basta non andava bene) e gli urlarono contro:
-JEREMY!
Dove stai andando!? Devi salvare il mondo da quel pazzoide!-
-E
come? Non ho una tuta attillata con su scritto SJ (Super Jeremy per
chi non l'avesse capito)!-
-Però
hai un'arma!-
-Ovvero?-
-La
magia dell'amicizia! Mai guardato i My Little Pony?-
-No,
non sono un brony... quelle persone mi fanno schifo-
Toy
Freddy nascose il pupazzino di Rainbow Dash dietro la schiena.
-Ma
i pony sono tanto carini...-
Freddy
lo interruppe:
-Insomma,
Jeremy, hai NOI!-
-Sono
messo bene allora-
Si
guardarono per parecchi istanti. Poi effettivamente compresero che
l'amicizia non sarebbe servita a nulla.
-Hai
un bambolotto a forma di quell'immonda bestia sorta dalle tenebre, da
qualche parte? O meglio ancora, uno a forma di Meta Ridley?-
Chiese
Toy Chica.
-No...
siamo spacciati, mi sa-
Jeremy
si sedette aspettando la sua ora, ma Toy Bonnie sputò un cavallo.
-Hai
QUESTO!-
-Che
è?-
Era
un unicorno robot scintillantoso (sì) con la criniera arcobaleno
dallo sguardo assatanato.
-Mai
giocato a Unicorn Robot Attack?-
Jeremy
sforzò la mente alla ricerca di quel nome, ma nulla.
-Sappi
solo che questo bellissimo animale ti salverà le chiappe-
Disse
Foxy.
-E
come? Mica può saltare sui tetti delle case, scattare come una
meteora attraverso ostacoli e correre come Sonic!-
-Perché
no?-
E
dieci minuti dopo Jeremw si ritrovò a saltare sui tetti spaccando
ostacoli con cariche da meteora e correndo come Sonic. Sopra un
unicorno robot! Gli animatronics si erano costruiti un carretto
appiccicando tre giornali e due cupcacke con lo sputo, e adesso erano
lì dietro a godersi quella gita su carro, trainati dal supersonico
unicorno.
-COME
SI GUIDA QUESTO AFFARE?-
Urlò
Jeremy mentre la cravatta gli volava via.
-Usa
il tablet!-
-EH?-
Toy
Freddy gli lanciò il tablet:
-Premi
sullo schermo a sinistra, e lui salterà, premi a destra e scatterà
attraverso gli ostacoli!-
-Tutta
questa tecnologia moderna mi confonde...-
Jermermermeyr
provò a premere sul tablet e MAGIA il cavallo balzò appena in
tempo! Davanti a loro, volando raso-tetti (non rasoterra, non c'era
abbastanza spazio per le strade), il grosso mostro rachitico
sculettava a tempo di musica (la musica che parte con Unicorn Robot
Attack, l'inimitabile “ALWAYS”) mentre procedeva verso... boh.
-Muahahah!
Distruggerò questa città perché è questo che fanno i cattivi!-
Disse
Vincent McViola. Jeremy si dispiacque del fatto che avesse
dimenticato di uccidere suo cugino, ma non si può avere tutto.
L'unicorno correva sui tetti balzando anche sui grattacieli, oppure
distruggendoli, ma il robotpterodattilo continuava a rimanere in
vantaggio. Vincenzio stava ancora pensando a come distruggere la
città, quando Jeremy lo chiamò urlando:
-HEY
TU!-
Si
voltò.
-PUZZI-
-Come
ti permetti! Ho fatto la doccia il mese scorso(Il viola non era il
colore naturale della sua pelle, solo un accumulo di scorie
radioattive raccattate in giro...)! Meta Ridley, usa FUOCOBOMBA!-
Il
robottone lanciò una tremenda bomba di fuoco, senza neanche girarsi.
Dal didietro.
-Ma
basta! Mi compro una maschera antigas alla fine!-
Brontolò
Toy Freddy, col vivo ricordo della brutta esperienza con Geremy.
-Vi
ha stesi, eh?-
Vincens
si girò ma... erano ancora dietro di lui!
-Come
cavolo...-
-Unicorno
ha tre vite!-
Gli
ricordò Toy Bonnie, mentre si gustava una lemon soda sdraiato nel
carretto.
-Damn!
Comunque non dovrebbe ripartire dall'inizio del livello quando perde
una vita?-
Detto
fatto, il cavallo cornuto riapparve magicamente sul tetto della
pizzeria.
-Ma
FUUUU!-
Dopo
una mezz'ora buona di inseguimento, dove Vincent aveva iniziato a
bombardare la città con bigliettini con su scritto “mi dispiace,
ma ti vedo solo come un amico” per mandare nel panico milioni di
adolescenti e conquistare così la città, Jeremy fu finalmente
dietro di lui (non in quel senso!). Il mostro urlava come un mostro
(fantasioso!) e sotto Meta Ridley si chiedeva cosa avesse fatto di
male per meritare un padrone tanto rincitrullito. Jeremy pensò fosse
il momento buono per agire, quindi prese la sua arma che non aveva e
ci rimase male.
-Come
lo sconfiggo?-
Guardò
dietro di se, per cercare aiuto negli occhi dei robots, ma loro
stavano guardando la TV a schermo piatto comprata da Doraemon che
passava di lì. E che cavolo, neanche un aiuto danno questi robi!
Poi vide Mangle, di nuovo smontata. E gli venne un'idea geniale. La
più geniale della sua vita. Allungò il braccio all'inverosimile,
afferrandola per il piede. Poi con con tre colpi precisi, la rimontò
a forma di boomerang.
-E
adesso va', e vinci!-
La
lanciò verso il Tizio Viola, che stava giusto lanciando l'ultimo
bigliettino. Si voltò, il suo sorriso scomparve. E si trasformò in
un ghigno di dolore quando Mangle lo colpì proprio in mezzo alle
gambe, facendolo sbilanciare e cadere di sotto. Cadde direttamente in
prigione.
-Mi
vendicherò, Jeremy!-
“Ha
detto il mio nome... c'è riuscito!”
E
bell'è finita la battaglia finale! Mangle tornò indietro, e Jeremy
l'afferrò con destrezza (Mangle gli tranciò il braccio).
Poi
tornò, cavalcando il suo bel cavallo di metallo (dovette fare tutto
il giro di Brooklin perché il cavallo non tornava indietro), da
vincitore, all'alba. Alla pizzeria tutti lo aspettavano, acclamando e
piangendo di gioia. E c'era la sua bella Charlotte in bikini per
l'occasione! Lui balzò dal suo destriero, sventolando la chioma
imbrillantinata all'improvviso, sfoggiando un sorriso che faceva
invidia a Frederick.
-Adesso-
Disse
continuando a sostenere quel sorriso splendente:
-I
miei soldi-
Sei
mesi dopo, Jermildo usciva dalla pizzeria. Si era stancato di
lavorare in quel posto, e aveva racimolato abbastanza soldi da
permettersi una birra, quindi aveva deciso di festeggiare andandosene
a comprare una. Fred e Frederick avevano collaborato, per un po' di
tempo, ma a breve la pizzeria sarebbe stata chiusa per
ristrutturazione.
A
breve nel senso due giorni dopo, ma son dettagli.
Uscendo,
con quel bel vento che gli accarezzava la faccia, il suo mezzo
dollaro in tasca guadagnato in sei mesi di duro lavoro dove
era stato tutto il tempo a chiacchierare con i robot ormai suoi
amici, Jeremy era fiero. Povero, ma fiero. Perché in fondo, aveva
salvato Brooklin.
Arrivarono
due giornalisti:
-Salve!
Lei ha mangiato in questa pizzeria?-
-No,
ci ho lavorato-
-Davvero?
Per quanto?-
-Sei
mesi-
-E...
ha un commento da fare su questa pizzeria che, si dice, sia infestata
da mostri robotici e anime di bambini rognosi?-
Jeremy
guardò negli occhi la giornalista, poi il collega. Poi entrambi con
lo stesso occhio. Poi tutti e quattro gli occhi insieme. E alla fine
disse:
-La
pizza italiana è più buona-
E
diventò famoso.
Qualche
settimana dopo, Jeremy si era già sistemato nel suo megavillone, con
una stalla per il suo Robounicorno e una voliera per Pippo, ovvero il
robot drago spaziale che aveva ereditato da Vincenz. Poi, preso dalla
compassione, aveva acquistato Toy Chica e Toy Mangle dalla pizzeria
(che stava vendendo i Toy e BGG per l'inaugurazione dove ci sarebbero
stati solo gli originali) mentre aveva lasciato bruciare nella
fonderia Toy Bonnie e Toy Freddy. Sì, Jeremy è una cattiva persona.
Usando
i trucchi, aveva ristrutturato i due robot come solo GLaDOS avrebbe
potuto fare (Vedi “FNaG”), e adesso erano le sue bambole
gonfiabili sue cameriere. Inoltre, prima di andare via, il
suo ultimo giorno di lavoro, aveva preso un'importante decisione.
Charlotte o Belly? Le due ragazze lo avevano fissato a lungo,
Charlotte che si mostrava quasi nuda per impressionarlo e Belly che
lo pregava in aramaico sottovoce. Jeremy quel giorno aveva fatto
un'importante scelta. Amava Charlotte e la sua pu****aggine o Belly e
la sua simpatia? Jeremy le fissò a lungo a sua volta. Era difficile
distogliere lo sguardo dalle bocce di Charlotte, ma in sei mesi ci
aveva quasi fatto l'abitudine. Belly, invece, non era sexy, ma era
comunque carina, e poi era così simpatica! E da settimane ormai le
due si contendevano Jeremy. E allora lui scelse:
-In
questi mesi, ho capito che la vera persona che amo e con la quale
voglio passare il resto della mia vita...-
Lo
sguardo delle due si illumina. Jeremy apre la bocca. Poi
rutta.
-La
mia anima gemella... è lei! MARY!-
Abbraccia
Mary comparsa dal nulla, che esulta senza emozione.
Le
altre due si sciolgono.
-Inizialmente
avevo preso in considerazione anche Phill, ma lui vuole restare
single. Quindi, questi sono gli inviti al nostro matrimonio! Vi
aspetto, ciao!-
E
se ne andò con Mary.
Sì.
Con
Mary.
Ditelo,
vi ho sconvolto l'esistenza.
Fine.
Ah,
già! Puppet si sposa con Charlotte, e Belly rimane sola per sempre.
La vita è ingiusta.
Commento
Ed
eccomi qua con il grande (ma mica tanto) finale! Vi è piaciuto? No?
Mi dispiace. Comunque, i ringraziamenti li faccio alla fine degli
extra, quindi dovrete aspettare. Il primo extra sarà abbastanza
corto, mentre per il secondo ho previsto una cosa immane, quindi è
probabile che non lo riesca ad aggiornare tra soli due giorni.
Prima
di lasciarvi, un piccolo dialogo tra Fred e Frederick:
-Quindi
il tuo piano era quello di rubarmi la pizzeria! Ma... come avresti
pagato A VITA l'Hotel Bellissimo? Io ci sarei anche rimasto per
sempre, ma prima o poi i soldi sarebbero finiti...-
Frederick
lo interruppe:
-Caro
il mio cugino adorato... io non pago per l'Hotel Bellissimo. Infatti
la nostra compagnia circense lavora anche lì, nel tempo libero, e
quindi ho un buono che non mi scade mai dove posso ospitare fino a
quattro persone (anche amici) gratis!-
-Ma
brutto... quindi non avresti speso un centesimo! CHE TIRCHIO!-
-Ho
preso da te mio adorato cugino!-
Arrivò
Gordon:
-Peccato,
però. Se non fosse stato per gli animatronics, saremmo stati lì per
sempre-
-Aspetta...
c'era anche lui? ANCHE LUI?-
Domandò
paonazzo Frederick.
-Sì,
perché?-
L'altro
sbiancò.
-Eravate
in 5, non in 4... quindi... per ogni persona aggiuntiva sono 2.500 $
in più all'ora...-
Si
guardarono negli occhi, al lungo. E in quel momento il postino lanciò
dentro la finestra un bigliettino con su scritto “Conto Poco
Bellissimo”.
E
fu così che dovettero vendere i robot e la pizzeria.
|
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Capitolo 15 *** Extra 1: Il Tizio Viola fa una brutta fine ***
AAA
Come
in ogni film che si rispetti, c'era una stanza grigia, un tavolo, una
sedia. C'era Tizio Viola, seduto sulla sedia, non più tanto Viola
dal momento che l'avevano infilato a forza sotto la doccia, adesso
era più che altro un Tizio Lillà Pallido, ma son dettagli. Guardava
il tavolo, crucciato, e di fronte a lui, come ogni buon film
poliziesco americano, c'era il poliziotto cattivo... e il poliziotto
cattivo. Purtroppo i fondi per quello buono erano finiti, e ci si
doveva accontentare di due poliziotti burberi che avrebbero voluto
essere a mangiare un gelato invece di star lì davanti a Vincenzio,
che fissava muto il tavolo.
-Allora
– iniziò il poliziotto cattivo 1 sedendosi di fronte a lui,
afferrando una sedia invisibile perché prima ho accennato solo ad
una seggiola -perché lo ha fatto?-
-Manie
di grandezza-
Rispose
con un sorriso folle Vincent Viola.
-Questo
si era capito, ma io voglio sapere la verità!-
Ruggì
il secondo.
-Perché
ha ucciso quei 5 bambini? Perché?-
-Ma
io in realtà non ho- –
-SILENZIO!
Perché? Perché???-
Il
volto paonazzo del poliziotto 1 era sul punto di esplodere. O almeno
lo sembrava, insomma, come fa una faccia ad esplod- BOOOM.
Morto
il poliziotto numero 1. Schizzi di sangue, no aspetta, era pomodoro,
inondarono Vincent, che ora assomigliava a Tizio Lillà Macchiato di
Rosso. Il poliziotto 2 non ci fece caso e spostò il corpo, sedendosi
al suo posto. Il corpo evaporò.
-Allora,
perché ha stroncato la vita di quegli esseri tanto amabili
proprio nel pieno della loro fanciullezza?-
Vincello
si prese due minuti per rispondere, poi ci ripensò e non rispose.
Allora
il poliziotto iniziò a mitragliargli una serie di domande da
poliziotti:
-Gli
hanno fatto dei dispetti, e dal momento che lei è di salute mentale
cagionevole, si è infuriato e li ha uccisi?-
-No-
-Non
sopporta i bambini e vuole eliminarli dalla faccia della terra?-
-No-
-E'
un maniaco sessuale nonché pedofilo che, dopo averli sfruttati, ha
deciso di liberarsi dei corpi?-
-Sono
vergine, e comunque no-
-Perché
le andava?-
-No-
-Erano
figli di una persona che odia, o di persone che odia, che in un
lontano passato fecero fallire la sua vita riducendola ad
un'esistenza da animale delle fogne e che lei odiava profondamente,
così ha deciso di riversare la sua vendetta ben maturata sui figli?-
-No.
E comunque abito in una palazzina molto carina in periferia, con un
bel cortile, un gatto e dei nani da giardino. Tutto viola,
ovviamente-
-Allora...
perché lei è un fanatico di film violenti che col tempo l'hanno
resa violento e ostile?-
-No-
-E
che diamine!-
Il
poliziotto camminò senza neanche alzarsi dalla sedia (gli rimase
incastrata dietro) per una buona mezz'ora, poi si risedette.
-Allora,
penso di aver capito. Lei è un patito del benessere della terra, e
dagli ultimi dati sono emersi seri problemi di sovrappopolamento
mondiale. Quindi lei si è rimboccato le maniche e ha deciso di dare
un contributo iniziando con gli infanticidi di bambini innocenti?-
-No-
-Argh!
Quei bambini, allora, presentavano problemi mentali che, da bravo
psichiatra, lei sapeva avrebbero portato alla pazzia degli individui,
spingendoli a organizzare attentati alla popolazione mondiale e a
ferire milioni e milioni di innocenti in tutto il globo, e lei da
eroe senza scrupoli ha voluto fermare la catastrofe sul nascere con
il modo più diretto possibile, ovvero uccidendo a freddo quelle
future menti criminali???-
Ora
sudava, sbavava, piangeva e probabilmente stava anche pisciando dallo
stress. Le aveva provate tutte. Lo fissò a lungo negli occhi, e alla
fine il prigioniero rispose:
-No-
Il
poliziotto iniziò a strapparsi i capelli, piangendo come un bambino
a cui è stato portato via l'iPhone 6 (queste nuove generazioni...).
Vincent
lo guardava, sogghignando appena.
-CI
SONO!-
Il
poliziotto smise di strapparsi i capelli, anche perché era pelato, e
il suo volto s'illuminò d'immenso.
-Lei...
lei in realtà era... un impiegato, un impiegato di una grande
azienda, ma i suoi soci la tradirono. Sua moglie morì per mano di un
computer killer, e lei, rimasto solo con la figlia, iniziò a covare
un forte rancore per quei colleghi che avevano fatto morire la sua
sposa. Oltre a questo, per un bug nel sistema di uno degli
aniamtronics della Pizzeria, Foxy, il quale era stato progettato
proprio da questi suoi ex colleghi, morse sua figlia, lasciandole un
segno indelebile: le portò via la pizza. Da quel giorno non è più
stata la stessa, e lei, giurando vendetta, ha ucciso i figli di
codesti colleghi, così allegri e spensierati, perché le ricordavano
la figlia morta (dalla disperazione per la pizza) quando non era
ancora morta, e, preso da rabbia e gelosia, li ha uccisi!-
Aveva
detto tutto d'un fiato. Era un campione, quell'uomo.
-Ecco...-
Vincent
abbassò lo sguardo. Sì, il poliziotto l'aveva sgamato! Aveva avuto
la meglio su quel farabutto viola! Aveva final-
-No-
-MA
DAI!-
-E
comunque mia figlia lavora in un fast food qui vicino, e sta
benissimo-
-E
allora? Quei bambini erano alieni?-
-Peggio-
-Cosa
le avevano fatto di male? Erano demoni reincarnati in mocciosi?-
-Peggio-
-Avevano
rubato anche la sua pizza?-
-Peggio-
-Cosa
ci può essere di peggio??-
Vincenzo
Viola fece segno all'agente stremato di avvicinarsi e questo obbedì.
Quando le labbra stavano per sfiorare l'orecchio dell'uomo in divisa
(blu, non viola), Vincent sussurrò:
-Sarebbero
stati la rovina delle generazioni future. Mine a piede libero-
-Non
è quello che ho detto prima? Pazzi maniaci come lei?-
-No,
peggio. Loro, agente...-
Era
agitatissimo, stava per scoprire la verità!
-Giocavano
a Call of Duty-
-AAAAAAAAAAAAARGH!-
Sospirone
stile “grande rivelazione”.
-Allora
ha fatto bene! La rilascio, vada e faccia strage di altri bambinetti
del genere: non vogliamo che le nuove generazioni giochino a giochi
tanto scadenti (per chiunque giochi a Call of Duty, non
preoccupatevi, siete sempre in tempo a convertirvi ai veri
giochi qui stiamo parlando di bambini di 6 anni che
dovrebbero giocare con i Pony e al massimo a Splatoon, non a COLL OF
DIUTI)-
E
liberò Vincent. Sì, lo liberò.
Ad
aspettarlo fuori di cella cerano i suoi tre figli.
-Ma
non era vergine?-
Chiese
l'agente.
-Adottati,
ma non lo dica loro-
Precisò
Tizio McPurple proprio davanti
ai figli. Questi non lo sentirono.
C'era
la figlia più grande, che assomigliava ad un cyborg grazie a quel
bellissimo occhio bionico e parte della testa robotizzata, ma aveva
un suo fascino. Poi c'era il figlio mezzano, vestito da schifo con
una maschera di Foxy di cartapesta e un bimbo più piccolo con un
pupazzetto di Goldie in braccio, una fascia che gli fasciava (ma
davvero?) la testa sanguinante perché boh (coff coff Morso dell'87
coff coff), e due occhi strabici stralunati da
fumatore accanito di Marijuana.
-Pensavo
avesse solo una figlia!-
Esclamò
l'agente, sempre più confuso.
-Lei
è indietro coi tempi. Avevo solo una figlia prima dell'uscita del 4°
capitolo. All'inizio era lei la vittima del morso, poi mi sono
misteriosamente apparsi in casa questi altri due marmocchi e la
vittima è magicamente diventata Bimbino, il più piccolo. Comunque
Emmy si è tenuta l'occhio robotico perché così copia meglio i
compiti a scuola, grazie allo zoom-
L'agente
pareva capire, ma anche no perché era stupido almeno quanto Mike
(chi mai lascerebbe andare un criminale viola?).
-Le
presento Emma Viola – indicò la figlia – Bimbino Viola –
indicò il minore – e Fratello Viola – indicò il mezzano.
-Non
ha molta fantasia coi nomi, vero?-
-No,
purtroppo no-
E
se ne andarono tranquillamente.
Fine
extra 1. Ma anche no!
Usciti
dal commissariato, fischiettando, Emmy iniziò subito a brontolare:
-Papà,
Fratello ha spaventato di nuovo Bimbino!-
-Fratello,
quante volte ti ho detto di non molestare tuo fratello?-
-Ma
papà! Lui è venuto a rompermi i CENSURA alle due e mezza di
notte! Affermava che ci fossero unicorni assassini in camera sua!-
-Bimbino,
smetti di guardare i My Little Pony che poi fai gli incubi!-
Lui
rispose con aria da drogato:
-Ma
Pinkie Pie... mi mangia... se non... li guardo...-
Sbavando
e fissando un punto nel vuoto.
-E
poi diceva che il cane è entrato in camera e gli ha offerto un
lavoro alla sua pizzeria-
-Significa
che questa notte leghiamo Mikey (vedi One Night at Mike's) in
giardino-
-E
si è sognato nuovamente Freddy in tutù rosa!-
Tizio
diede un ceffone a Bimbino ed a Fratello:
-Basta
con le canne!-
-Ma
papà! Freddy era REALE!-
-Come
l'orca assassina che ti ha offerto del sushi l'altro giorno?-
Ed
iniziarono a discutere.
-Dobbiamo
nascondere tutta la roba o fumarcela noi-
Concluse
Emmy.
-Guarda
papà, il Molise!-
-Non
dire CENSURA, fino ai pony capivo, ma il Molise proprio no!-
Ma
Bimbino indicava convinto davanti a sé.
-Certo
che quel ragazzino deve fumarsi cose pese-
Sghignazzò
una ragazza in un gruppetto di giovincelli che passavano di lì.
A
metà strada, mentre Emmy illustrava al padre il bel 10 che aveva
preso a scuola copiando il compito del secchione della classe,
Fratello picchiava Bimbino e quest'ultimo osservava degli ipotetici
draghi volare per aria, dei tizi fermarono Tizio:
-Hey
tu! Sei il Tizio che ha ucciso i nostri figli! Pensavamo fossi in
pringione!-
Vincenzo
sbuffò:
-Quante
volte lo devo ripetere? Non ho ucciso nessuno! Leggete il prequel di
questa storia! Insomma, leggete il sequel... insomma, nell'altra c'è
chiaramente scritto che non è morto nessun bambino!-
-Ma
i nostri figli sono scomparsi, e quel giorno tu stavi pulendo i bagni
proprio durante la festa! Ti abbiamo visto passare per i corridoi!-
-E
allora? C'era un sacco di gente, se i vostri figli fossero
ipoteticamente morti, c'è la possibilità che qualsiasi dei
presenti...-
-MA
TU SEI VIOLA!-
-E
con quest- –
Ma
non lo fecero finire: tirarono fuori torce e forconi e iniziarono a
rincorrerlo. Vincentio iniziò ad urlare scappando per tutta la
città, saltando sulle macchine, rimpiangendo di non essere rimasto
in prigione. Poi un forcone lo mancò di striscio, e lui si nascose
dentro un edificio lì vicino. Era tutto bianco, pieno di scienziati
che facevano esperimenti, computer che lavoravano, macchine che
facevano strani rumori, fialette di sostanza tossiche, telescopi e
quant'altro.
“Toh,
un bar”
Degli
scienziati stavano cercando di far partire una macchina con su
scritto “MACCHINA DEL TEMPO”.
-Come
facciamo ad attivare la Macchina del Tempo?-
-Non
ne ho idea. Questa Macchina del Tempo sembra proprio capricciosa-
-C'è
qualcosa in questa Macchina del Tempo che non funziona-
Vincent
si avvicinò chiedendo:
-Cos'è
questa cosa?-
In
quel momento entrarono i tizi con le forche.
-IMPALIAMOLO!-
-ARGH!-
Tizio
si gettò nella macchina, che improvvisamente partì e lo risucchiò.
-Dov'è
finito? Dov'è impostata la data??-
Chiese
uno scienziato barbuto. La sua assistente controllò la data:
-Nel
2023!-
-Tra
trent'anni?-
-E'
quello che ho detto signore!-
Vincenso
si ritrovò improvvisamente in un mondo modernissimo, con le macchine
volanti, i grattaceli di vetro, i robot come maggiordomi... ma chi
vogliamo prendere in giro? Il mondo nel futuro era una fogna, pieno
di gente ubriaca che si faceva i selfie, piena di selfie ubriachi che
si facevano le persone, piena di immondizia e di tumori, con molta
più gente e molto meno cibo e acqua. Che mondo del CENSURA !
Mentre
camminava chiedendosi qualcosa, perché quando ti trovi nel futuro
qualche domandina te la fai, scivolò su una buccia di banana,
iniziando a scivolare per le strade seguito con lo sguardo da un
sacco di Zombie dipendenti dai selfie e dal wifi. Scivolò, a lungo,
per ore, fino a finire nella Pizzeria... ah, menomale! Un posto che
conoscev- no! Si chiamava “Freddy's casa degli orrori muahaha
portate qui i vostri bambini così si traumatizzano!” e a gestirla
c'era Fred Jr intento a, indovinate, contare soldi!
-Hey,
a quest'ora il locale è chiuso!-
Gli
urlò dietro il sosia più giovane di Fred, ma la banana non ascoltò
e continuò a scivolare. Scivolò, svoltando ad ogni corridoio, con
Tizio ancora attaccato, che cercava di aggrapparsi a qualcosa,
invano. Delle proiezioni di scarsissima qualità si attivarono al suo
passaggio, mostrando video di bambini con una coperta bianca addosso.
-AAAAAAAH!
I FANTASMI!-
Urlò
quel coraggioso di Vincenzo.
La
buccia alla fine si fermò, catapultando Vincent in avanti... quindi
iniziò a volare verso una meta non precisa.
Springtrap
stava discutendo col poster di Golden Freddy:
-E
quindi, mio caro amico, da quando rottamato mi manchi molto, ma sappi
che rimarrai sempre nel mio cuore-
Si
bevve il whisky che aveva in mano (senza bicchiere), poi passarono
tre secondi ed iniziò a piangere come un bambino, a bocca aperta
lanciando urli sovrumani:
-Perché???
Perché, buuuh! Perché ti hanno rottamato, Goldie? Perché mi hanno
fatto questo? Sono solo, SOLO! Solo come un cane solo! O qualsiasi
altra cosa sola! Ho bisogno d'affetto, mi manchi! Mi mancano i giorni
in cui Fred ci aveva chiusi a chiave nel bagno! Mi mancano le nostri
notti d'amore! Io ti amavo, Goldie! Volevo sposarti e vivere per
sempre felice con te ma poi... buuh! Ti hanno rottamato! Eri l'unico
che mi conosceva bene! Eri l'unico su chi potevo fare affidamento! Ho
perso un amico, ho perso un fratello, ho perso un amante, ho perso
tutto! Buuuh sigh sob!-
Goldie
parlò, alla sua destra.
-Ma
io sono qui-
-Ah-
Si
fissarono a lungo.
-Quello
che hai detto era vero? Sei innamorato di me?-
-Emm-
Il
coniglio robotico arrossì di colpo.
-...-
Goldie
lo fissò per un po', poi concluse:
-Sei
un perverso, Springtrap-
E
si teletrasportò via.
-Ma
BUUUUH! Non me ne va bene una!-
Mentre
piangeva sentì qualcosa di grosso infilarglisi in gola. Qualcosa di
antropomorfo e viola.
-Ma
cos- –
Aveva
un tizio incastrato in gola. Insomma, gli era volato un tizio in
bocca mentre piangeva!
-TU!
Esci subito dal mio corpo!-
-Non
posso, sono incastrato-
-Ma
non posso vivere così!-
-Sì
che puoi-
E
da quel giorno Springtrap visse triste e con metà Tizio incastrato
in gola, con le gambe che uscivano dalla bocca e che gli davano calci
sul naso.
Commento
E...
TROLL! Già, ieri non ho postato... mi dispiace, non ho avuto tempo
per scrivere. Sì, siete liberi di picchiarmi se volete.
Mi
sa che dovrete aspettare un po' per il secondo extra, devo ancora
organizzare bene le idee, anche se ho in mente qualcosa che vi
lascerà... di stucco!
Per
tutti i possibili fan dei MLP: non preoccupatevi, sono una fan,
offendo i Pony solo perché sono masochista! Sì, mi prendo in giro
da sola... il bello della vita.
E,
no, non shippo SpringtrapxGoldie se ve lo stavate chiedendo. Poi sono
una sostenitrice della teoria (fatta da me e un amico ovviamente) che
Bimbino si fumi cose molto pesanti, e il morso non c'incastri un tubo
con le sue allucinazioni xD
E
per tutti i Molisiani (se esistono), non picchiatemi!
Detto
ciò, spero di poter aggiornare presto l'ultimo capitolo. Ciao!
PS.
Ero quasi tentata di chiamare questo capitolo “Debby scopre il
piacere delle CENSURE” ma stonava un po'.
|
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Capitolo 16 *** Extra 2: Il Signore dei Contratti - PROLOGO ***
AAA
“Tutto
ebbe inizio con la scrittura dei grandi contratti....
Tre
furono firmati dagli scienziati della Aperture, fornitori di robot
tarocchi da secoli.
Sette
furono firmati dai produttori di pizza congelata, che da sempre
fornivano pizze finte ai ristoranti.
E
nove, nove furono firmati dalla razza delle guardie
notturne, che più di ogni altra cosa, bramavano i 20 $.
Ma
tutti loro vennero ingannati, perché nell'ufficio del Direttore,
dall'inchiostro della Penna Tarocca, l'Oscuro Proprietario Fred
scrisse in segreto un contratto sovrano, un contratto... per
sfruttarli tutti!
Una
a una tutte le pizzerie rivali vennero abbattute... scienziati e
guardie notturne si allearono, per sconfiggere Fred e il suo dominio
sulle pizzerie...
Il
processo sembrava vinto, ma le righe in piccolo del contratto non
potevano essere sopraffatte”
~Il
Signore dei Contratti, prologo
Fritz
chiuse il libro chiedendosi dove aveva già letto qualcosa di simile.
Sembrava l'introduzione de “Il Signore degli Anelli” ma allo
stesso tempo aveva qualcosa di diverso. Forse l'autore aveva
preso un tittirillino, giusto un pelino piccino picciò, di
spunto dal famoso libro fantasy.
Si
disse se andare in una pizzeria il cui proprietario faceva di nome
Fred fosse rischioso, poi ci ripensò e si disse che era ridicolo
credere ad uno stupido libro.
Fece
la sua entrata in scena varcando il portone, portando dentro i suoi
110 chili di lardo appioppati ad un poverello di un metro e sessanta,
con tanto di luce e voce angelica di sottofondo come a
sottolineare... cosa doveva sottolineare quella messinscena? Avanzò
barcollando verso due uomini somiglianti tra loro, con la sola
differenza che uno era più altro, truccato, e aveva una
schifosissima e insopportabile voce mielosa.
-Scusate
il ritardo, avrei dovuto arrivare qui più di due settimane prima*,
ma per varie complicazioni sono riuscito a raggiungere questo
quartiere solo oggi...-
Ammise
imbarazzato. I due manco lo notarono, continuando a litigare tra loro
sparandosi insulti e accidenti.
-Emm...
scusate?-
Chiese
sottovoce Fritz, ma i due non sembravano minimamente essersi accorti
della sua presenza.
-SAREI
QUI PER IL LAVORO!-
Urlò
con tutto il fiato che aveva in corpo, che era poco dato che era così
grasso che... eddai, non era poi così grasso, lo stavo solo
prendendo un po' in giro, diciamo che era un po' rotondetto.
I
due si voltarono, quello più basso lo squadrò con occhi di fuoco,
mentre quello più alto gli rifilò un sorriso così viscido da fa
invidia a quello di Sogghigno. Fritz s'immobilizzò di fronte a
quelle due paia di occhi azzurri, e iniziò a sudare e a tremare.
-Per
il lavoro?-
Ripeté
quello più basso, poi si rilassò un attimo aggiustandosi la giacca,
il cappello, la parrucca, il trucco, i tacchi... no aspetta, quello
era quello alto, quello basso si limitò ad incrociare le braccia ed
a sbuffare:
-Quindi
saresti qui per prendere posto come guardia notturna, giusto?-
Fritz
rimase sorpreso:
-Guardia...
notturna? Pensavo...-
-Qualunque
cosa, pensavi male-
Tagliò
corto quello basso, poi porse la mano con un finto sorriso:
-Fred,
proprietario della Pizzeria-
-Fritz
Smith, signore!-
Quello
alto gli porse l'altra mano, quindi lui strinse anche quella con la
sinistra:
-Frederick,
co-proprietario-
Fred
lo guardò male.
-Semmai,
assistente-
-Collelga-
-Cugino!-
-Pari-
-Dispari-
-Vice
capo!-
-Pulisci
gabinetti!-
Iniziarono
a picchiarsi litigando su quale fosse la parte di Frederick
all'interno della Pizzeria, che secondo questo era appena sotto Fred,
mentre secondo Fred stava nel porta-fuori-l'immondizia. Fritz attese
qualche ora che la smettessero, poi si tirarono su con i vestiti a
brandelli e il corpo coperto di graffi e morsi.
-Ah,
guarda che figura mi fai fare, cugino, di fronte al nostro ospite!-
-Io?
Sei tu che mi hai distrutto il vestito! E i vestiti...-
-COSTANO-
Dissero
all'unisono.
Fritz
si chiese se non fosse stato meglio tornarsene indietro in punta di
piedi cercando di non farsi notare per poi mettersi a correre il più
lontano possibile da quei due quando Fred l'afferrò per il colletto
trascinandolo nel suo studio.
-Allora,
signor Fritz, intendi lavorare qua giusto?-
-Uh,
sì, credo...-
-Perfetto!
La nostra ultima Guardia se n'è andata proprio ieri... quindi ci
serviva un sostituto-
Fritz
non disse nulla. Teneva ancora stretto tra le mani Il Signore dei
Contratti, con un brutto presentimento.
Arrivarono
nello studio di Fred, che somigliava più che altro alla bocca di
un vulcano dove forgiare magici contratti, dato che nel bel mezzo
della stanza c'era un enorme buco e dentro il buco c'era... sì, la
lava. Faceva così caldo che Fritz iniziò a sciogliersi,
letteralmente. Infatti il grasso si scioglie bene, e lui perse almeno
venti chili. Gli si appannarono gli occhiali e gli si seccò la gola,
ma Fred non pareva farci caso.
-Questo
è lo studio... un po' caldo, forse. Aspetta che apro la finestra
(che il ventilatore COSTA)-
Detto
ciò aprì la finestra e il buco scomparve, la lava pure, il caldo
anche, al centro della stanza si materializzò una scrivania
normalissima con una penna normalissima e una sedia normalissima.
-Ma...
ma... due minuti fa, qui c'era...-
Cercò
di spiegarsi Fritz, ma Fred gli diede una pacca sulla spalla
rassicurandolo:
-Il
caldo fa venire strane allucinazioni, figliolo. Adesso... dimmi, sei
qui per fare la guardia, giusto?-
Fritz
annuì, poi ci ripensò e scosse la testa.
-Cosa
dovrei fare di preciso?-
-Nulla
di... pericoloso – sembrava parecchio nervoso – solo controllare
i nostri animatronics. La notte li lasciamo accesi e... forse faranno
un po' di baldoria. Sai, di giorno non si muovono molto, e la notte
hanno bisogno di scaldarsi un po'-
“Per
farli scaldare basterebbe tenere la finestra chiusa e metterli nel
tuo studio...”
Pensò
Fritz.
-Sarai
in prova per questa notte, poi vedremo se prenderti o meno-
-Ma
perché gli altri sono stati in prova una settimana?-
-Perché
nel gioco tu hai solo un giorno a disposizione, grassone!-
Si
giustificò Fred, piuttosto irritato dalla domanda. Fritz si ammutolì
pensando a tutte le cose tristi della vita.
Fred
si sedette alla scrivania, poi prese un foglio da uno dei cassetti.
Afferrò la penna, che emanava un esile filo di fumo, fumo nero e
maligno che poteva benissimo essere fumo magico ma, no dai, non
poteva essere eh! Scrisse in due petosecondi un contratto perfetto,
ma così perfetto, che neanche al computer sarebbe venuto meglio.
Glielo porse:
-Allora...
basta una firmina qui-
Il
suo sorriso era viscido. Non quanto quello del cugino, ovvio che no,
ma era comunque viscido. Fritz osservò il contratto. Poi osservò
Fred. Poi la penna tarocca che aveva in mano. Poi il posto dove
andava la firma. Poi il suo libro. Poi boh.
Firmò.
Commento
...pensavate
fossi morta, non è così?
Pensavate
bene Purtroppo appena dopo aver pubblicato il penultimo
capitolo sono partita per una vacansuccia di due settimane, priva di
internet o quasi, e siccome non avrei potuto postare, non ho neanche
avuto la voglia di scrivere questo capitolo C: perdonatemi ^^'
Tornata a casa poi ho dovuto finire i compiti... ma questa è acqua
passata! Allora, questo non è un capitolo, è semplicemente il
prologo, l'introduzione al grande Extra dedicato a Fritz (composto da
4 capitoli, incluso questo). Inzialmente volevo farne uno più
stretto, ma con la prima parte sono già arrivata a una decina di
pagine senza essere neanche a mezzo, quindi ho deciso di tagliare
tutto l'extra in 4 parti per non farvi crollare di fronte ad una
fiction di 80 pagine barbosissime! Quindi ringraziatemi C:
La
prima parte è già in lavorazione, anzi è a buon punto, quindi se
la scuola (che ricomincia giusto domani per me) non mi da troppe
rogne, dovrei riuscire a pubblicarla a breve (e fu così che
passarono altri 6 mesi)! Quindi... mi scuso per il disagio e... a
presto!
|
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Capitolo 17 *** Extra 2 parte 2: Il Signore dei Contratti - La Compagnia del Contratto ***
AAA
Lo
studio era brutto. La sedia traballava, la scrivania pure, anche il
pavimento, le luci non facevano bene e via dicendo, insomma era
brutto. Ma Fritz non ci badò. In fondo, era pur sempre un lavoro,
non poteva lamentarsi. Siccome non aveva ben capito quale sarebbe
stato il suo compito, prese il suo libro e si mise a leggere.
La
storia narrava di un tizio basso che con un amico fidato iniziava una
lunga avventura per andare a distruggere un contratto maledetto che,
semmai fosse tornato nelle mani del proprietario, avrebbe avuto
effetti catastrofici. Fritz leggeva molto velocemente, ma davvero
molto velocemente, infatti in meno di mezz'ora finì la prima parte
del libro, intitolata “La compagnia del Contratto” che era stata
abbastanza carina ma priva di azione. Posò il libro decidendo di
fare una pausa, e si ricordò che era lì per lavoro e non ad oziare.
Si guardò un po' in giro, guardò le telecamere – notando che i
cosi stavano litigando animatamente tra di loro – e poi nulla, si
mise a dormire. Poi una voce lo chiamò:
-Fritz,
hey Padron Fritz!-
-Chi,
cosa, come, dove, quando e perché!-
Fritz
balzò in piedi ma non vide nessuno. La voce continuò:
-Padron
Fritz, non c'è tempo per oziare! Dobbiamo andare a distruggere
l'Unico Contratto!-
Fritz
si guardò attorno eppure non c'era nessuno... poi dietro di se
l'aria tremolò, e gli parve di vedere una figura farsi più nitida e
assumere un aspetto umano.
-Padron
Frtiz, sono io, Billy, il vostro amico immaginario!-
“Ah,
giusto – pensò Fritz – non ho amici e avevo creato Billy con la
forza del pensiero...”
-Emm..
ciao Billy. Senti, io devo lavorare, quindi non ho tempo per
ascoltarti!-
Ma
Billy insistette:
-No,
padron Fritz! Dobbiamo assolutamente partire adesso! Loro sono già
sulle nostre tracce!-
-Loro?
Loro chi?-
-I
Nazgul ovviamente!-
-Che?-
Poi
ricordò che i Nazgul erano le anime tormentate delle Guardie
Notturne che non avevano ricevuto i 20 $ a fine turno ed erano state
soggiogate dal malvagio Fred e che ora lavoravano per lui cercando
l'Unico Contratto per riportarglielo.
“Ma
tutto questo non ha senso! È solo uno stupido libro!”
-Presto,
venga con me!-
Il
suo amico immaginario gli afferrò la mano e... sì, lo trascinò
via. Come fece un tizio inesistente e immateriale a portarlo via non
si seppe mai. Fritz si lasciò trascinare per qualche stanza e infine
Billy lo costrinse a rifugiarsi nel bagno.
-Shh,
fate silenzio Padron Fritz! Avete preso la maschera?-
Fritz
fece spallucce e Billy si sciolse. Eh? Cioè, sospirò deluso.
-Senza,
non potremo difenderci dai Nazgul!-
-Ma
non credo che questi Nazgul esistano veramente!-
Protestò
Fritz.
-Certo
che esistono! E fiutano la presenza del Contratto!-
Poi
si sentirono dei passi... Billy fece segno al Padrone di sbirciare
fuori dalla porta del bagno e quello che Fritz vide furono due figure
completamente nere avanzare annusando qualcosa per i corridoi.
-Hai
sentito? Quest'odore nauseabondo... dev'essere il Contratto!-
Esclamò
il primo. Sembrava uno di quei così... sì, quei robot, quegli
animatronics che aveva visto Fritz appena entrato... solo che era
tutto nero e solo gli occhi bianchi luccicavano nell'ombra. Così
come l'altro.
-Uhm...
secondo me sono i tuoi piedi-
-Hey!-
Il
primo mollò un ceffone al secondo e i due iniziarono a litigare e ad
avvinghiarsi sul pavimento, mollandosi schiaffi e manrovesci. Poi
quello che sembrava un... orso(?) alzò la testa e disse:
-No
aspetta, lo sento anche io!-
Fritz
iniziò ad indietreggiare, impaurito da quei due cosi brutti che
stavano cercando il suo Contratto, ma Billy lo fermò e gli
bisbigliò:
-Non
fate altro passo, padron Fritz! Non dobbiamo farci scoprire!-
-Ma
sentono l'odore del Contratto...! Che poi... devi ancora spiegarmi
questa storia-
-Tutto
a suo tempo, padron Fritz-
I
robottacci si stavano adesso dirigendo verso il bagno, quando Billy
prese l'iniziativa e si soffiò con forza sul braccio, producendo lo
sgradevole rumore di un peto.
-Hey
ma che fai?-
Bisbigliò
Fritz vergognandosi, ma poi osservò la scena:
-Hey,
ma allora eri tu che scorreggiavi!-
-Io,
ma... come ti permetti! Semmai tu!-
-Non
dire bugie, farabutto!-
Quello
a forma di... coniglio(?) balzò addosso all'altro cercandolo di
morderlo e iniziarono di nuovo a litigare. Billy afferrò Fritz per
il braccio trascinandolo con forza fuori dal bagno da un'altra porta.
-Adesso
dobbiamo dirigerci al Pizzaiolo Impennato, ti spiegherò tutto lì!-
Billy
tolse una mattonella dal pavimento e svelò un passaggio segreto, poi
vi cadde dentro. Fritz lo seguì, riluttante, e poi richiusero la
mattonella. Davanti a loro... nulla, era tutto buio. Infatti
iniziarono a correre in avanti (perché quando si è al buio SI
CORRE) lungo un tunnel stretto e privo di luce, cercando di
raggiungere questo posto il prima possibile.
-Billy,
Billy! Aspetta.. uff... puff...-
Fritz,
che era grasso, si incastrava ogni tre secondi, e l'amico immaginario
doveva tirarlo a forza fuori.
-Billy,
spiegati un secondo! Perché tutto questo?-
Billy
continuò a correre, ma accennò finalmente a qualcosa:
-Ti
spiegherò meglio laggiù... ma sappi che quello che hai in tasca te
non è un semplice contratto! È l'Unico Contratto!-
-Aspetta,
vuoi dire quell'Unico Contratto? Quello del libro? Che sfrutta
e uccide tutti i possessori facendo sì che il Signore Oscuro Lord
Volde..., no aspetta mi sto confondendo, l'Oscuro Signore Fred possa
risparmiare sulle Guardie Notturne? Insomma, quella roba che
schiavizza eccetera eccetera?-
Billy
fece un cenno col capo invisibile.
-Esatto-
-Ma...
non ha senso! Pensavo fosse solo una storia-
-Esatto,
PENSAVI! Vieni, siamo quasi arrivati!-
Si
fermarono di botto – o meglio, sbatterono contro la parete –
Billy alzò le mani al cielo fino ad aprire una botola sopra le loro
teste. Uscirono (e anche qui Fritz s'incastrò), e si ritrovarono in
una stanza grande, con un angolo bar con tanto di barista che serviva
da bere, un angolo per ballare e uno per mangiare.
-Che
razza di posto è questo? Perché non ci sono porte o finestre?-
-Semplice
– spiegò Billy come se fosse la cosa più naturale del mondo – è
una delle stanze murate anni fa della pizzeria... sai, per mancanza
di fondi. Molti animatronics l'hanno scoperta e la usano come angolo
bar. Si chiama Il Pizzaiolo Impennato-
Avanzarono
verso un tavolo, sedendosi accanto ad un coniglio giallo che puzzava
di marcio.
-Hey,
Spring, come va?-
Lo
salutò un animatronic a forma di topo (probabilmente veniva dalla
concorrenza ma era lì per bere una birretta all'olio), ma il
coniglio rotto non rispose.
-Sigh...
il mio Golden... il mio caro, amato Goldie-
Fritz
non ci badò.
-Allora,
Billy, che mi dici? Vuoi spiegarti adesso?-
Billy
si schiarì la voce:
-Allora...
quel contratto è magico. Probabilmente hai visto Fred scriverlo in
un nanosecondo, ma in realtà ha solo fatto finta di scriverlo! Era
già pronto... lo è da secoli! Infatti è un Contratto magico,
intriso di magia nera! Tutti coloro che hanno firmato sono andati
incontro a destini orribili... e ogni volta che Fred fa firmare il
Contratto diventa più potente e riesce a soggiogare più gente! In
breve, arriverà a conquistare Brooklin! Dobbiamo distruggere il
Contratto una volta per tutte!-
Fritz
prese il foglio dalla tasca e l'aprì.
-Non
basterebbe straparlo?-
Senza
aspettare risposta, tentò di strapparlo, ma davanti agli occhi gli
apparve il Jumpscare di Vincent che gli sghignazzava “IU CHENT”
davanti al muso, e Fritz cacciò un urlo.
-COS'E'
STATO?-
-Il
potere di Fred! Oh cielo, no! Cos'hai fatto!? Tentando di
strapparlo... i Nazgul avranno sicuramente avvertito l'aura del
Contratto e adesso saranno sulle nostre tracce!-
Fritz
si vide bene dal chiudere attentamente il fogliaccio e ad infilarselo
in tasca.
-E
come lo distruggiamo una volta per tutte?-
Billy
gli si avvicinò, guardandosi attorno per paura di essere ascoltato,
poi gli sussurrò:
-Dobbiamo
andare nell'ufficio di Fred e gettare il Contratto lì dov'è stato
forgiato!-
-Ma
i contratti non si forgiano!-
-Questo
sì, punto e fine-
Fritz
ci rifletté un attimo:
-Come
mai nell'ufficio di Fred c'è un buco pieno di lava?-
-Be',
semplice: la Pizzeria è stata costruita su un mini-vulcano, giusto
per risparmiare sul forno per pizze (conosci Fred, no?). E nello
stesso vulcano è stato forgiato il Contratto! Dobbiamo dirigerci là
e distruggere questo malefico artefatto una volta per tutte!-
Ma
in quel momento le agghiaccianti urla dei Nazgul risuonarono nel
locale.
-Oh,
no! Ci hanno trovati!-
Ma
dal fondo del locale, seduto al tavolino, un tizio con il cappello
dell'omino di Assassin's Creed osservava la scena con un mezzo
sorriso.
-Voi
due-
Disse
a Fritz e Billy, afferrandoli per le spalle:
-Seguitemi!-
Li
scortò al piano superiore (solo ora Fritz si accorgeva che c'era un
piano superiore) e qui chiuse la porta.
-Bene
ragazzo, e anche te coso fatto d'aria, quelli erano i Nazgul, alias
Cosi Oscuri. Sono sulle vostre tracce perché...-
-Grazie
per l'offerta mi ha già spiegato tutto il mio amico finto qui-
Lo
interruppe Fritz. Il tipo si tolse il cappuccio tirando accidenti e
si lamentò:
-Ma
pure la battuta ad effetto mi dovevano tagliare? Dannazione ai
registi di 'sto film!-
Poi
si rivolse a Fritz. E Fritz vide che non era un tizio col cappuccio,
era un cappuccio Foxy! Perché Foxy?
Foxy
ruggì un “YAAAR” e poi un “Non ve lo aspettavate, vero?” e
poi un “Secondo il regista ero l'unico animatronic abbastanza figo
per interpretare Aragorn... ma son dettagli”
Fritz
lo guardò con occhi strabuzzati:
-Foxy?
Che diavolo stai facendo vestito in quel modo, col cappuccio, con
tutti i discorsi strani...?-
Foxy
spiegò:
-Allora,
Freddy il Grigio non ti aveva detto di venire qui al Pizzaiolo
Impennato per discutere riguardo al Contratto?-
La
faccia di Fritz spiegava tutto.
-Okay,
allora ti sei perso l'inizio di questa storia!-
Capì
Foxy. Billy spiegò che se l'era dormito tutto.
-Farò
un veloce riassunto, ma non lo spiegherò due volte, quindi fa
attenzione: quando ti hanno dato il Contratto, Freddy il Grigio ha
capito che era maledetto ed è andato ad investigare. Dopodiché tu e
i tuoi tre amici siete partiti per il vostro lungo viaggio e Freddy
vi aveva detto di aspettarlo in questo locale, ma poi non si è fatto
vedere... e allora entro in scena io, YARR!-
-No,
aspetta un secondo: io non ho amici! Tranne... tranne lui, s'intende-
Indicò
uno spazio vuoto dove probabilmente stava Billy.
-Be',
in realtà ne hai due, Marry e Pi- Oh, penso siano stati esclusi dal
film... costava troppo...-
Fritz
non aveva idea a quale film o costi si riferisse quel Foxy vestito
con un mantello e una maglia da avventuriero, ma non aveva tempo per
ascoltare quello svitato e cercò di andarsene:
-No!
Non potete andarvene! I Nazgul vi troveranno!-
-E
se stiamo qui non ci troveranno?-
Chiese
con sarcasmo Billy, ma Foxy scosse il capo:
-L'odore
della mia figaggine è talmente potente da sovrastare il puzzo del
vostro contratto! E adesso, in marcia!-
-Ma
hai appena detto che non possiamo andarcene o...-
-IO
SONO IL CAPITANO! E IO comando, intesi? IN MARCIA!-
Così
si misero in marcia. Siccome non ricordavano di essere in una stanza
chiusa, si ritrovarono magicamente per i corridoi della pizzeria a
vagare senza una meta, ma d'un tratto due figure nere con occhi e
denti bianchi apparvero dietro di loro:
-PizzaBu!-
-FUUUU!-
I
tre iniziarono a scappare, Foxy in testa, poi Fritz e Billy lo
superarono e a lui toccò combattere contro quei due cosi con la sua
sciabola di gomma, che inevitabilmente si ruppe subito. Quindi tornò
a correre.
-Qual'è
il piano???-
Chiese
ansimando. Billy rispose:
-Pensavo
che TU avessi un piano!-
-Ce
l'avevo, da piccolo, ma poi ho scoperto di non saper suonare e l'ho
venduto-
-Non
quel genere di...-
Ma
prima che Fritz potesse finire la frase, Shadow Bonnie alias Nazgul
N°1 piombò addosso al grassone atterrandolo.
-Sei
morto, ciccione! E ora... sgancia il contratto!-
-Nope!-
E
Fritz si mangiò il contratto. Sì.
-MA
COSA HAI FATTO!-
Shadow
Bonnie iniziò ad urlare, a sbraitare, ad agitarsi, si strappò le
orecchie, poi scosse la testa e prese un coltello da una tasca
invisibile e lo piantò in pancia a Fritz, che urlò di piacere
dolore.
-Perché
lo hai fatto, mostro!?-
Chiese
Billy sconcertato, intento a non muovere neanche un dito mentre
l'amico veniva massacrato.
-Boh,
mi pare che c'era nel film-
-E
poi dobbiamo tirargli fuori il Contratto dalla pancia!-
Intervenne
Shadow Freddy alias Purple Freddy alias Nazgul 2.0.
Quindi
iniziarono a sbuzzarlo brutalmente, ma siccome aveva tre quintali di
ciccia sbuzzarlo non fu facile. Infatti non gli avevano tolto neanche
la metà del grasso che APPARVE UNA LUCE (e una musica angelica)! Poi
la luce si attenuò lasciando spazio ad una sexerrima Mangle
aggiustata che strizzò l'occhio a Foxy (che s'impietrì) e,
schioccando le dita, fece sparire i due Shadows. Perché lei può
tutto.
Quindi
afferrò il povero e smagrito Fritz e iniziò a trascinarlo verso una
stanza, seguita da Billy e Foxy senza parole da quell'apparizione
tanto improvvisa e celestiale.
-Dobbiamo
andar a Gran Salone, solo così lo salveremo!-
-Salvarlo
da cosa? La lama non gli ha intaccato neanche un po' gli organi
interni!-
-Sì,
ma dobbiamo salvarlo dal veleno della lama!-
-Che
veleno?-
Chiese
Billy (Gran PaFoxy era troppo occupato ad osservare il seno
invisibile di Mangle).
-Un
veleno letale... che trasforma la gente in pizza-
-Ah...
AH! Capisco perché tutte quelle guardie sparivano... e perché Fred
non perdesse un centesimo per comprare le pizze!-
Fritz
nel frattempo era svenuto e quindi terminerò questa frase con dei
puntini...
...e
poi si svegliò. In un letto. Col suo caro amico Billy a fianco, e
Gandalf il Freddy lì accanto.
-Ciao,
Fritz!-
Disse
questo con un vocione da saggio.
-Ciao
Gand- no aspetta, chi sei tu?-
Chiese
inorridito dalla bruttezza del mago.
-Sono
Freddy il Grigio. Ero andato a chiedere aiuto a Toy Freddy il Bianco
per distruggere il contratto, ma lui mi ha intrappolato nella torre e
si è divertito con me-
Fritz
non osò chiedere in che modo Toy Freddy potesse essersi divertito
con Freddy il Grigio.
-Insomma,
ma dove siamo?-
-Gran
Salone!-
-Ovvero?-
-La
Dining Area-
-Ovvero?-
Fritz
non era mai stato un asso in inglese.
Freddy
il Grigio si esibì in un vistoso Facepalm, poi cercò di chiarire:
-Dove
si magna-
-Ah
ecco!-
Già
al suono della finissima parola “magnare” a Fritz venne
l'acquolina in bocca e avvertì fame (anche perché gli avevano
tagliato via quasi metà grasso), quindi si alzò dal letto di
fortuna e uscì dalla cameretta per ritrovarsi davanti uno spettacolo
affascinante: TAVOLI DI CIBO, TAVOLI DI CIBO OVUNQUE! Non serve dire
che si sarebbe subito fiondato sul cibo se Freddy il Grigio non
l'avesse fermato:
-Fermati
un po', te! Dobbiamo prima discutere del Contratto!-
-Ma...
me lo sono mangiato!-
-Siamo
riusciti a recuperarlo-
Anche
in questo caso, Fritz non se la sentiva di ricevere i dettagli su
come fosse accaduto, ma lasciò le cose correre. Dovette andare in
mezzo alla sala e sedersi in una delle sedie disposte in cerchio. In
mezzo al cerchio di sedie, c'era un piedistallo con sopra il
Contratto coperto di.... be', roba.
-Dobbiamo
distruggere questo abominio!-
Urlò
un animatronic.
-Qualcuno
deve portarlo fino all'ufficio di Fred e gettarlo nella bocca del
vulcano dal quale è stato forgiato!-
Aggiunse
Freddy il Grigio.
Fritz
conosceva la storia nel libro e quindi si alzò e valorosamente
pronunciò:
-Io
no!-
-TU
Sì!-
Risposero
in coro tutti gli altri. Fritz ci rimase male.
-Allora
– continuò Freddy il Grigio – non puoi andare da solo! Moriresti
prima di subito-
Billy
alzò timorosamente una mano invisibile e disse:
-Andrò
io con lui-
-Tu
non conti nulla, non esisti-
-Anche
tu allora!-
Ribatté
Billy in faccia a Bonnie che però non era ancora stato riparato e la
faccia non ce l'aveva quindi Bonnie si deprimette o come si scrive ed
esplose. La conferenza (?) continuò.
Silenzio.
Rumore di grilli. Poi si alzò Balloon Boy, che disse:
-Siccome
Fritz e io ci capiamo (siamo entrambi grassi :C ) penso che andrò
con lui!-
-E
che utilità darai?-
Chiese
un tizio di cui nessuno conosceva il nome (neanche io).
-Ho
una scorta infinita di pile rubate, potrebbero esserci utili. E ho
anche le batterie!-
-Mh...
meglio di nulla. Altri volontari?-
Suono
di grilli.
-IO!-
Si
alzò Toy Bonnie, e con la sua vocione da basso annunciò:
-Avrai
il mio arco e i miei capelli che fanno swish!-
-Ma
tu... non hai né arco né capelli-
-Aggià-
E
si rimise seduto, ma Freddy il Grigio protestò che ormai si era
offerto e non poteva tornare indietro.
-Andrò
anche io!-
Annunciò
Foxy.
-Più
che altro per vantarmi a giro della grande impresa!-
Poi
silenzio. Attesero qualche ora, poi Freddy chiese:
-Ma
non c'era anche Boromir?-
-Taglio
di fondi, amico-
Rispose
sconsolato Toy Bonnie.
Allora
Freddy il Grigio annunciò che era l'ora di partire e partirono.
-Non
pensi che questa storia stia diventando un po' troppo lunga?-
Chiese
Fritz accorgendosi di essere arrivato a pagina 11 e di non aver
ancora finito la prima parte.
-Na...
in fondo, Il Signore dei Contratti è un film/libro/parodia molto
lungo-
Lo
assicurò Billy.
-Se
lo dici tu-
Stavano
avanzando da ben 10 secondi ormai, e Fritz iniziava a sentire il peso
da ciccia che lo rallentava.
-Ragazzi,
dovremmo soffermarci un po' di più sui dettagli!-
-Nope,
siamo fin troppo indietro con la storia!-
Protestò
il ramingo Foxy, che continuò a tagliare cespugli con la sua spada.
-Perché
fendi l'aria?-
-Sto
tagliando i cespugli, non vedi?-
E
improvvisamente apparvero dei cespugli e al posto della pizzeria si
trovarono in un.. bosco? Okay. Avanzarono affrontando bestie
insignificanti quanto Bonnie che non meritano di essere citate e
arrivarono di fronte ad un... frigo. Gigante.
-Il
Monte Frigo! Dobbiamo scalarlo se vogliamo avanzare!-
Ordinò
Gandalf Fazbear. L'idea non dispiaceva a Fritz, che decise quindi di
fare la prima mossa e iniziare ad arrampicarsi sulle calamite giganti
attaccate al frigo.
A
metà scalata una bufera di gelato li colse, costringendoli a
fermarsi.
-Dobbiamo
procedere!-
Li
spronò Freddy il Grigio. Ma Fritz non riusciva più a trasportare il
peso della sua ciccia.
-Non...
ce la faccio! La bufera è troppo... buferosa!-
Si
lamentò Foxy il ramingo. Quindi balzarono su un fiocco di gelato e
scesero a terra, perché scalare al contrario era troppo mainstreem.
Atterrarono in terra (u don't say?) e s'incamminarono per un posto.
-Da
dove passiamo quindi?-
-Per
le Miniere di Puzza-
-Di
Pizza vorrai dire-
-No,
di Puzza-
Infatti
quando arrivarono lì scoprirono con amara sorpresa che le grotte
puzzavano da far schifo, puzzavano di formaggio avariato, di piedi,
di puzza, di robe, insomma puzzavano parecchio e la coraggiosa
compagnia dovette tapparsi il naso con degli attaccapanni (avete
capito bene, si tapparono il naso con gli ATTACCAPANNI). Poi si
ricordarono che per entrare serviva un codice misterioso e vennero
rimaterializzati improvvisamente all'entrata.
-Come
entriamo?-
Chiese
Billy preoccupato. Freddy il Grigio avanzò di qualche passo, poi
tornò indietro, poi a destra, a sinistra, un paio di passi di tip
tap e alla fine lesse la targhetta affissa al portone:
“Dite
PIZZA ed entrate”
-Pizza!-
Gridarono
in coro tutti, ma non successe nulla. Allora si fece avanti Balloon
Boy che lesse:
-Pizza
ed entrate!-
E
la porta si aprì.
-Ma
è una battuta squallidissima!-
Si
lamentò Toy Bonnie mentre varcava la soglia. Entrati, dovettero
ritapparsi il naso per la puzza di zolfo e altre cose che proveniva
dalle viscere della montagna.
-Come
mai c'è una montagna in una pizzeria?-
Si
chiese a quel punto Fritz.
-Perché
è stata costruita su un vulcano allora?-
Gli
rispose con sarcasmo il suo amico inesistente.
-Per
risparmiare sul riscaldamento e sulle pizze, no? Me lo hai detto tu!-
-Giusto-
Iniziarono
a scendere sempre più in basso, sempre più in basso, sempre più in
basso... poi risalirono, ma quando stavano per uscire all'aperto,
ecco che...
-OH
MIO TECNICO, cos'è QUELLO?-
Toy
Bonnie indicò una cosa mostruosa, mai vista prima, che incuteva
timore, paura e ansia assieme. Un professore un
ponte.
-Ah,
è un ponte!-
Esclamò
allegro Fritz.
-IO
LI NON CI SALGO, INTESI?-
Toy
Bonnie si aggrappò ad una colonna apparsa misteriosamente, e gli
altri provarono invano di trascinarlo sopra il onte per raggiungere
l'uscita, quando la colonna crollò e la caverna tremò.
-Cos'è
stato?-
E
a quel punto... APPARVE! Un robo di fuoco cornuto con una frusta...
no aspetta, quello è l'originale. Rifacciamola. Apparve una cosa...
dorata, grossa e morbidosa.
-GRUUUOOOOOAAAR!-
-Il
Goldrog!-
Urlò
Balloon Boy iniziando a rotolare via dal terrore.
-Eh?-
Ma
Fritz venne nuovamente afferrato per mano e trascinato via da Billy.
Tutti gli altri attraversarono il ponte arrivando all'uscita sani e
salvi... tranne Toy Bonnie che aveva ancora paura di attraversarlo.
-Su,
Toy Bonnie! Ce la puoi fare!-
Lo
incitavano gli amici, ma lui che soffriva di vertigini da ponte non
riuscì a staccarsi dalla colonna e rimase impietrito mentre il
Goldrog si avvicinava sbuffando fumo e cupcakes.
-Corri!-
-No!-
-Vieni!-
-No!-
-Sbrigati!-
-NUO-
Poi
Golrog gli azzannò le chiappe e il coniglio blu saltò in alto dallo
spavento... e poi cadde in basso. Il ponte, che era crollato
misteriosamente, non c'era più perché, appunto, era crollato, e T
Bonnie iniziò a precipitare... a precipitare... a precipitare...
però poi Freddy il Grigio fece l'eroe, e si gettò per salvarlo... e
anche lui iniziò a precipitare.
-Aldabracallabra!-
Pronunciò
sputacchiando, e il suo scettro magico (aveva uno scettro magico)
s'illuminò e Bonnie blu fu teletrasportato proprio all'uscita.
-Oh.
Grazie vecchietto!-
-Hey!-
E
Freddy precipitò.
-Fuggite
sciocchi!-
Urlò
poi, ricordandosi in ritardo la battuta, ma Fritz non stette al
gioco:
-Scusa
ma, non potresti usare la magia del tuo scettro per tornare qui?-
-Si
son scaricate le pileee....-
Fu
l'ultima cosa che sentì. Poi urlò:
-FREEEEDDYYY!-
Con
scarsissima abilità nel recitare. Poi uscì dall'uscita (adoro le
cose ovvie) e se ne andò fischiettando.
Dopo
qualche tempo di viaggio, in assenza di Gandalf il Freddy, la
Compagnia si scocciò presto di essere una compagnia e Fritz affittò
una barca per navigare nel mar Mozzarella Fondente e arrivare più
velocemente allo studio di Fred, assieme a Billy. Balloon Boy e Toy
Bonnie si misero a ballare il Twist sulla sponda del fiume.
Fine
parte 1
Commento
COSA
HO APPENA SCRITTO! Io... son così. Passo da storie serie come fnag
a... questo. Sì. Ecco tutto. Spero... che abbiate capito qualcosa xD
Alla prossima!
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