Serendipity.

di sweetchildofyours
(/viewuser.php?uid=868050)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mirror. ***
Capitolo 2: *** Bus and secrets. ***
Capitolo 3: *** C'è una ragazza. ***
Capitolo 4: *** Infirmary. ***
Capitolo 5: *** Past and present. ***
Capitolo 6: *** He's gone. ***
Capitolo 7: *** David. ***
Capitolo 8: *** Her demons. ***
Capitolo 9: *** We're saving each other. ***
Capitolo 10: *** Change. ***
Capitolo 11: *** Quarrel. ***
Capitolo 12: *** I'm in love with you. ***
Capitolo 13: *** I'm sorry. ***
Capitolo 14: *** Lots. ***
Capitolo 15: *** Problems. ***
Capitolo 16: *** Get through this together. ***
Capitolo 17: *** Things go wrong when nobody expects it. ***
Capitolo 18: *** We arguing, but in the end we're still friends. ***
Capitolo 19: *** Love's a bitch. ***
Capitolo 20: *** Grey. ***
Capitolo 21: *** Magic. ***
Capitolo 22: *** The End. ***



Capitolo 1
*** Mirror. ***


Mirror.

Look at me when I'm talking to you
You looking at me but I'm looking through you
I see the blood in your eyes
[Mirror -Lil Wayne feat. Bruno Mars]
 
Il suo nome è Charlotte. Charlotte è una semplice ragazza, se così si può definire una persona sempre circondata da gente, ma che si sente così sola. Ha un passato pieno di disgrazie, un futuro che lei vede solo buio, un presente pieno di incertezze.
Charlotte ama la musica, da sempre la ritiene la sua ancora, la sua salvezza.
Charlotte non è perfetta, non si è mai ritenuta tale. Ma lui, quando la vede girare per i corridoi della scuola, non trova altri aggettivi da attribuirle, se non questo. Lui è più grande di Charlotte. Lui si chiama Thomas.

Thomas è un bravo ragazzo, ottima media scolastica, i suoi genitori sono fieri di lui, in ogni istante. Lui che è sempre disponibile ad aiutare la madre nelle faccende di casa, lui che suona la batteria sin da bambino, ma non l'ha mai detto a nessuno.
Thomas viene definito perfetto da tutti quanti, ma lui allo specchio nota che i suoi occhi sono sempre vuoti, privi di emozioni.

Privi di felicità, come quelli di Charlotte.

Loro due sono così simili, così perfetti l'uno per l'altra, ma non si sono mai presentati, non si sono mai cercati, forse perchè entrambi desiderano rimanere sempre un po' lontano dai riflettori della scuola, preferendo di gran lunga leggere un libro o ascoltare la loro playlist preferita.
Charlotte suona il basso, ma non l'ha mai detto a nessuno, per paura di essere giudicata anche in questo.

Spesso lei se ne va nell'auditorium della scuola a suonare un po' e scrivere qualche pezzo che appena arriverà a casa attaccherà sulla bacheca dietro la testata del suo letto.
Anche Thomas va spesso in quell'auditorium, sale sul palco con le sue cuffie, si distende a pancia in su ed osserva il soffitto mettendo in riproduzione la sua playlist preferita, quella che ha il suo nome, quella dedicata a lei. Così ascolta quelle canzoni che spesso ha sognato di dedicarle dal vivo, magari suonando anche qualche parte con la batteria, magari stringendola tra le sue braccia e sussurrandole le sue strofe preferite all'orecchio.

Thomas non ha mai ammesso di essere innamorato di Charlotte, per il semplice fatto che non ha mai ritenuto necessario farlo. La riteneva bella, molto, ma era sempre stato intimorito da quel vuoto negli occhi di lei, aveva sempre temuto la somiglianza con i suoi stessi occhi.

Ma per il semplice volere del destino, quel tre febbraio così freddo in cui lei si era allontanata dal suo gruppo di amici per recarsi nell'auditorium, ha visto sopra il palco un ragazzo e senza fare rumore si era avvicinata.
Aveva subito riconosciuto la canzone che stava sentendo quel ragazzo ed era rimasta sorpresa nello scoprire che anche qualcun altro ascoltava quel genere di musica.
Perchè era stato il suo migliore amico a farle conoscere quella canzon, perchè quella canzone ormai non la poteva più sentire senza piangere.
Quella canzone era Mirror.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Bus and secrets. ***


Bus and secrets.

"Peter, i segreti hanno un prezzo"
[May Parker in The Amazing Spider-Man]
 
Erano le due di notte circa eppure lei non riusciva a prendere sonno, continuava a pensare a quella canzone, a quel ragazzo di cui non aveva visto quasi nulla se non i capelli mori ed una maglietta rossa, totalmente di colore rosso.

Il rosso, Charlotte amava quel colore, fino a qualche anno fa. Fino a che non ha dovuto odiarlo. Spesso le tornavano in mente quelle scene, vorrebbe cancellare tutto dalla sua memoria, ma come?

Tra le note di See My Tears di Machine Gun Kelly, Charlotte è riuscita ad addormentarsi e fortunatamente non ricorda nulla di quello che ha sognato.
Thomas ha dormito fin troppo quella notte, così estasiato dal pomeriggio passato in auditorium ad ascoltare musica, così rilassato, come se fosse sotto tranquillizzanti. Aveva sognato i suoi capelli, aveva sognato di toccarli.

Erano indescrivibili i capelli di Charlotte, scuri alla radice ma che poi andavano a sfumare in dorati, quasi arancioni. Così mossi e lunghi, così belli.
A Charlotte non piacevano i suoi capelli. Erano una delle tante cose che mai aveva apprezzato di sè stessa. Odiava il fatto che l'unica persona che davvero amava i suoi capelli se ne era andata, scomparsa senza lasciare nemmeno un messaggio.
Ma Charlotte cercava di non pensarci, di non pensare a lui.

Thomas quella mattina si era alzato e come ogni volta era sceso in cucina dopo essersi preparato per la giornata a scuola. La sua mamma gli aveva sorriso ed aveva messo a tavola la sua colazione, erano tutti felici in quella casa.

Anche Charotte quella mattina aveva fatto una bella colazione, ma era stata lei a prepararla, per lei e per la sua famiglia, voleva levare un po' di lavoro a tutti in quella casa. Per sentirsi meno inutile.
Così dopo aver mangiato nemmeno metà del suo pasto, Charlotte si era alzata e presi lo zaino e le cuffie, si era incamminata alla fermata del bus.

Odiava entrare nel bus, odiava starsene sempre in piedi per arrivare a scuola, odiava avere gli occhi di tutti fissi su di lei, perchè era sola lì dentro. Solitamente se ne andava in fondo dai suoi amici, ma nell'ultimo periodo Charlotte li aveva allontanati, per non ascoltare sempre quanto anche loro sentivano la mancanza di lui, non voleva più ricordarlo, non più. Così adesso se ne stava da sola con la musica alle orecchie.

Aveva visto un posto vicino ad un ragazzo. Aveva deciso di rimanere in piedi.

Passati quei venti minuti nel bus, Charlotte era scesa e si era avvicinata al suo gruppo di amici, la playlist che aveva sentito l'aveva devastata e non voleva rimanere sola anche in quel momento, voleva seguire per una volta il suo cuore e starsene in compagnia, anche se non voleva davvero stare lì con loro.
I ragazzi, che erano tutti in cerchio, si erano voltati verso di lei e le avevano sorriso, Jamie le aveva fatto posto vicino a lui e le aveva stretto leggermente la mano, come a ricordarle che tutti loro erano nella stessa merda di lei.

Ma Charlotte sapeva che non era così, lei aveva altri demoni e scheletri nell'armadio. Nessuno li conosceva, tranne loro due.

Thomas l'aveva vista nel bus, sperava davvero tanto che lei si sedesse di fianco a lui, ma era fin troppo bello per essere vero, così aveva chiuso gli occhi ed era tornato ad ascoltare la playlist con il suo nome.
Sceso dal bus, Thomas era entrato nell'edificio, cercando Matthew, il suo amico. Quella mattina Thomas si era svegliato con il desiderio di parlare a Matthew di Charlotte, perchè dopo quasi cinque mesi che l'aveva vista, non poteva più nascondergli tutto ciò.

"Amico devo raccontarti una cosa", aveva iniziato così Thomas, appena aveva incontrato Matthew all'armadietto.





Hey-YO!
Salve a tutti, ecco, dato che non mi sono concessa un piccolo angolino per me nel primo capitolo...eccomi qui!
Beh, che dire, questa è la mia prima storia e dato che sono rimasta sorpresa nel vedere che ci sono state abbastanza visite, ho deciso di postare il secondo capitolo, anche per spronarvi a recensire, dato che non fa male a nessuno.
Perciò, spero che quello che scrivo possa piacervi, nel caso che così non fosse sarei felice di sapere cos'ha che non va per potermi migliorare.
Vi mando una bacio grande, a presto!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** C'è una ragazza. ***


C'è una ragazza.

How hard will it be if she is nice to me?
How bad will it get if I let her get to know me?
[Girl Inside My Head - Blues Traveler]

"Hey che succede?" gli rispose Matthew.
"C'è una ragazza, Matt. Non le ho mai parlato, ma mi piace il modo in cui cammina, i suoi capelli. Ho paura dei suoi occhi, però è così dolce che vorrei solo abbracciarla"
"Ma è fantastico, Thom!" disse lui colpendolo amichevolmente alla spalla.
"Le vorrei parlare, ma è così innocente che non vorrei distruggerla"

Thomas abbassò la testa, aveva paura. E Matthew lo capiva, non del tutto, ma sentiva il bisogno di aiutare il suo amico, perchè aveva visto i suoi demoni e voleva donargli un po' di luce per uscire dalle tenebre, lui non stava bene lì.

"Amico, dimmi chi è e cercherò di aiutarti. Te lo meriti, Thom, davvero"

Thomas annuì soltanto, le disse il nome della ragazza ed al solo pronunciarlo, sorrise.

Charlotte era entrata in classe, quella mattina per le prime due ore aveva letteratura, amava quella materia.
Si era seduta al secondo banco, vicino alla finestra, da sola. Sperava che il banco affianco al suo non si occupasse, ma poi era arrivata una ragazza che le aveva sorriso e Charlotte ricambiò.
L'aveva incontrata spesso per i corridoi, quella ragazza, e condividevano anche alcune lezioni a scuola.

Quella mattina mentre aspettavano la professoressa, le due ragazze avevano iniziato a parlare e Charlotte aveva scoperto che lei si chiamava Clary ed era fidanzata con un ragazzo di un anno più grande, di nome Matthew.

Clary è una ragazza bellissima, alta e snella, occhi castano chiari e capelli di un colore fantastico, sembravano biondi, ma non lo erano, perfetti secondo Charlotte che si sentiva così inferiore, a confronto. Ma Clary riteneva Charlotte davvero dolce e una ragazza graziosa, ma le facevano paura i suoi occhi, erano vuoti.
Iniziata la lezione, le due ragazze presero i loro libri e scrivevano appunti in ogni spazio vuoto. Charlotte però, si distraeva spesso, perciò passata circa mezz'ora aveva iniziato a guardare fuori dalla finestra: quelli del secondo anno erano al campo a giocare a basket. A Charlotte non piaceva più quello sport, no. Le portava solo tristezza, era doloroso.

Clary urlò.

Tutta la classe si girò verso di lei.

Charlotte era a terra.

Tutti le vennero in contro.

L'insegnante ordinò di portarla subito in infermeria.

Tutti accorsero a la portarono lì.

Charlotte era svenuta.

Thomas era a giocare a basket, quella mattina non ne aveva proprio voglia, aveva ancora in mente Charlotte nel bus, voleva davvero abbracciarla.
Thomas era distratto mentre cercava di andare a schiacciare così cadde malamente e la sua caviglia non era riuscita a reggere il peso. Matthew se ne accorse subito e fece fermare il gioco e così insieme ad un altro ragazzo del secondo, aveva portato Thomas in infermeria per mettere del ghiaccio ed una fasciatura.

Thomas quasi voleva urlare appena era entrato in infermeria, appena la vide.




Hey-YO!
Ecco qua anche il terzo capitolo, e qui Charlotte sviene alla vista dei ragazzi che giocano a basket, sarà forse a causa di qualche ricordo? E poi Thomas che incontra qualcuno nell'infermeria, chi sarà?
Forse lo scoprirete nel capitolo successivo.
Beh, non ho altro da dirvi se non ringraziarvi per leggere ciò che scrivo, per averla messa tra le preferite ed aver lasciato una recensione, di cui sono molto grata e se vi va scriverne un'altra non fa mai male :)
Vi mando un bacio grande e a presto!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Infirmary. ***


Infirmary.

Can't help my self, you listening?
Why can't I say just what I want?
You don't know anything
[Damage - Fit For Rivals]

Dopo qualche minuto l'infermeria si era svuotata e i ragazzi del primo erano usciti dopo le rassicurazioni dell'infermiera riguardo le condizioni di Charlotte. Ma Clary aveva deciso di rimanere lì con lei.
Charlotte non si era spaventata più di tanto, le capitava spesso di svenire, era tutto dovuto al suo problema cardiaco, troppo stress o emozioni e come una foglia cadeva senza accorgersene.

"Charlotte, diamine, sei ancora più pallida del solito, tu d'ora in poi starai sempre con me, non ho voglia di lasciarti andare in giro da sola. Io ci tengo a te" le aveva detto Clary abbracciandola, per quanto poteva essere possibile con la piccola malata ancora distesa a letto.
"Clary grazie ma non cr-" Charlotte venne interrotta da qualcuno che entrava in infermeria.
Clary aveva subito sorriso alla vista del suo ragazzo, ma il suo sguardo si rabbuiò subito appena vide Thomas dolorante e sorpreso, quasi felice.
"Thom, cosa diamine ti è successo?" chiese subito Clary.
"Io emh... credo di essere cascato, sì... credo proprio di sì" rispose distrattamente lui.

Matthew lo guardò in modo strano, poi era riuscito a scorgere dietro di Clary una ragazza. Ed aveva capito subito che quella era Charlotte.
Mentre l'infermiera aveva iniziato a medicare la caviglia di Thomas e Matthew era rimasto con il suo maico, l'altro ragazzo che aveva accompagnato Thomas era andato dalla ragazza sul lettino.

"Hey Charlie, che ti è successo?" le chiese subito avvicinandosi a lei.
"Il solito, Jamie, sono svenuta..." aveva risposto Charlotte al suo amico, accennando un sorriso.
"Ok capito. Ora devo ritornare in campo, se vuoi dopo ritorno qui ed andiamo a pranzo insieme, che dici?" provò a chiederle Jamie.
"Non lo so, dopo vedo Jamie, grazie comunque"

Così dopo aver salutato gli altri, Jamie era uscito. Nel frattempo Thomas aveva una fasciatura alla caviglia e del ghiaccio sopra ad essa poichè era ancora un po' dolorante.

"Bene ora voi due non-malati dovete tornare nelle vostre classi, i due signorini qui devono rimanere ancora a riposare, specialmente la signorina Charlotte" aveva affermato l'infermiera.

Così Clary aveva salutato Charlotte e le aveva detto che dopo sarebbe passata da lei e le avrebbe portato il pranzo e poi i due fidanziati erano usciti dalla stanza, non prima perlò che Matthew lanciasse uno sguardo a Thomas come a dirgli di parlare alla ragazza del letto affianco.

Thomas era molto agitato, non sapeva come iniziare il discorso, si voltò verso di Charlotte e si presentò notando anche che lei già lo stava guardando. Charlotte sorrise imbarazzata e si presentò.
Thomas avrebbe voluto risponderle che conosceva dannatamente bene il suo nome, ma si limitò a chiederle cosa le era successo.

"Niente, sono svenuta, mi capita spesso. Ma non mi va di parlarne, piuttosto non è che per caso hai della musica da ascoltare? Io ho lasciato il mio zaino in classe"
"Umh sì, certo. Matt dovrebbe avermi portato la sacca" Thomas rispose in fretta cercando vicino al letto il suo zaino e quasi sospirò quando all'interno trovò il suo telefono. Così titubante si sedette affianco a Charlotte nel suo letto, erano così vicini che entrambi riuscivano a sentire il battito veloce di entrambi.
"Solo che, emh... non so se possano piacerti le canzoni che ho..."
"Se non ti dispiace, fammi vedere così vedo se c'è qualcosa che posso apprezzare" disse sorridendo Charlotte rimanendo sorpresa di se stessa. Non era mai stata così estroversa con un ragazzo, ma quel Thomas le ispirava fiducia.

Perciò Thomas le passò il telefono e mentre la ragazza scorreva i brani di lui, quest'ultimo la osservava attentamente in ogni suoi piccolo movimento. E quasi non cascava a terra quando sentì Charlotte far partire quella canzone ed era rimasto sorpreso nello scoprire che anche lei ascoltava quel genere di musica.

Perchè Charlotte aveva fatto partire Damage con un sorriso e "Amo questa canzone" aveva detto.



Hey-YO!
Bene, eccomi qua con il nuovo capitolo, che non so, ritengo un po' inutile tranne l'ultima parte che mostra Charlotte e Thomas che per la prima volta si parlano e niente, si vede che hanno qualcosa in comune, qualcosa molto importante per entrambi: la musica.
Quindi, sì, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che la storia vi interessi, conto sempre di trovare una qualche recensione così posso ringraziarvi e darvi tanti bacini.
Buona giornata a tutti, io sto morendo di caldo ma okay... a presto!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Past and present. ***


Past and present.

You'll be mine and I'll be yours
All I know since yesterday is everything has changed
[Everything has changed - Taylor Swift feat. Ed Sheeran]


Thomas era rimasto in quella stanza d'infermeria poco tempo, che alla fine era stata più di mezz'ora, ma era stato bene con Charlotte, era stato così bello parlarle, la sua voce era così dolce.

Charlotte era tornata a casa insieme a Clary, si fidava di quella ragazza, sembrava come se loro due si potessero capire ed aiutare. E Charlotte aveva davvero bisogno di essere capita.

"Allora di cosa avete parlato tu e Thomas?" chiese durante il tragitto per casa Clary dato che avevano deciso di andare a piedi.
"Abbiamo ascoltato la musica, è stato così sorprendente trovare un'altra persona che ascolta le mie stesse band e le stesse canzoni che amo"
"Vi vedrei bene insieme, lo sai ?" disse Clary con un sorriso.
"Dai non scherzare... d'altronde l'ho appena conosciuto. Non posso dire però che non sia un bel ragazzo" sorrise timidamente la piccola Charlotte.

Thomas era tornato a casa con Matthew, i due si erano fatti passare a prendere dal padre di Matthew ed arrivati a casa, Thomas non poteva smettere di sorridere pensando a quanto era dolce Charlotte. Ma i suoi occhi li vedeva sempre spenti, come se ci fosse un velo sopra di essi a coprire le emozioni. AcAveva però visto una luce, quando alcune canzoni partivano dal telefono del ragazzo e Thomas aveva amato quel piccolo luccichio come mai prima d'ora aveva amato qualcosa.

"Matt, io voglio salvare Charlotte perchè vedo che lei non sta bene e so che io sono l'ultima persona al mondo che potrebbe aiutare qualcuno perchè ho già tanti problemi io, ma la voglio salvare. E sento che salvando lei, salverei pure me stesso" Thomas disse questo appena entrarono nella camera.
"Sarebbe fantastico, Thom. E voglio aiutare te ed anche lei. Cercherò di parlare con Clary così da fare in modo di farvi conoscere meglio"

Così qualche giorno dopo Charlotte si trovava nella sala da pranzo con Clary.
"Tra poco dovrebbero arrivare anche due miei amici, quelli dell'infermeria, Matt e Thom, spero non ti dispiaccia. Sai a Thom fa molto piacere poterti riparlare"
"Oh, d'accordo. Nessun problema, mi sembrano simpatici"
"Beh, lo sono davvero. Vedrai che ti troverai bene con loro"

I due ragazzi erano arrivati al tavolo e le due li salutarono, Charlotte cercava di non far notare che aveva praticamente rifiutato di mangiare tutto ciò che aveva nel piatto. Sperava davvero che non se ne accorgessero.
Al tavolo affianco vi era il gruppo di amici di Charlotte che quest'ultima evitava da giorni, Jamie guardava Charlotte davvero male ed appena aveva notato che Thomas e Matthew erano con lei, era uscito dalla sala sbattendo rumorosamente il suo vassoio sul tavolo.

Jamie non era geloso dei due ragazzi, riteneva solo strano che Charlotte fosse così estroversa con dei quasi-sconosciuti e non volesse più confidarsi con lui, che per anni era sempre stato pronto a tenderle una mano quando aveva bisogno di aiuto. Jamie era soprattutto arrabbiato perchè da quando lui se ne era andato, Charlotte aveva iniziato ad essere ancora più chiusa e riservata, sbattendo fuori dalla sua vita anche Jamie.


Hey-YO!
Scusatemi tantissimo per la lunga assenza che ho fatto, ma in questo mese sono stata in una località balneare, in una casa senza wifi e non ho potuto postare nulla.
Spero che possiate perdonarmi e che non vi siate dimenticati di questa pietosa storia.
Ancora scuse, buona estate (quel poco che ne è rimasto)
Un bacino

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** He's gone. ***


He's gone.

 

Hello, hello, anybody out there?
'Cause I don't hear a sound.
Alone, alone,
I don't really know where the world is but I miss it now
[Echo - Jason Walker]

Charlotte aveva cercato di ingorare l'uscita dalla mensa di Jamie, non voleva pensarci, ci sarebbe staat solo male. Così si era concentrata sui discorsi dei tre ragazzi al suo tavolo ed aveva cercato di aggiungersi al discorso. Stava bene lì.

Thomas era così felice di poter stare vicino a Charlotte anche se sembrava che lei non volesse guardarlo negli occhi, in parte però la capiva dato che erano poco più di due estranei. Eppure lui aveva continuato a guardarla e notare che dopo aver letto uun messaggio sul suo telefono tutta la sua felicità era scomparsa, lo aveva fatto preoccupare. Charlotte aveva letto ciò che le aveva scritto Jamie, erano poche parole, ma era comunque preoccupata. Quando le lezioni a scuola si erano concluse Charlotte aveva dovuto rifiutare Clary per accompagnarla a casa dato che qualche passo più in là vi era Jamie ad aspettarla perchè i due dovevano davvero parlare. Thomas si era accorto che Charlotte se ne era andata da quel ragazzo di secondo con cui ha lezione di ginnastica. Thomas era così geloso. I due camminavano in silenzio, l'uno affianco all'altra, senza sfiorarsi. I loro passi riecheggiavano nelle tenebre in cui lei viveva da ormai troppi anni ormai.

"Io non so perchè lui se ne sia andato, ma ciò non vuol dire che te ne devi fregare di tutti noi ed andartene da me"
"Jamie, ma davvero non lo capisci che lui non centra nulla? Sono io il problema. HO rovinato lui con tutti i miei problemi, non voglio distruggere anche voi, d'accordo?"
"Tu mi distruggi evitandomi, Charlotte"

Quella conversazione non faceva bene alla ragazza, non era questo che intendeva quando aveva deciso di evitare il suo gruppo di amici. Voleva solamente evitare di essere sempre invasa dai ricordi di lui, del suo migliore amico.

E Jamie è l'ultimo fra tutti con cui lei avrebbe voluto parlare, perchè insieme a Charlotte era quello più legato con lui e tutto ciò non va bene perchè significa riportare a galla troppi ricordi. E Charlotte vorrebbe farli annegare, o meglio, vorrebbe affogare lei. Perchè ha troppi demoni ed ora non c'è più nemmeno lui, si sente persa ancora di più.

Lui era il suo migliore amico, l'unico che conosceva tutti i suoi demoni di Charlotte ed aveva cercato di combattere contro di loro per salvarla. Lui era l'ancora di salvezza di Charlotte ma da qualche mese se ne era andato e la più grande paura di lei di trovarsi da sola, si era trasformata in realtà. Era scomparso dalla città senza lasciare tracce o messaggi ai suoi amici, era semplicemente andato via. E Charlotte sentiva ogni istante di più la sua mancanza.

Charlotte era crollata, quando lui se ne era andato, quando andando a bussare alla porta della sua camera lei non sentì nessuna risposta. Aveva pianto per giorni, non credendo di poter far passare quel dolore, Charlotte era vuota. Era stata resa vuota. E con la scomparsa del suo migliore amico, aveva anche smesso di continuare a provarci a migliorare.

Non trovava più nessuna ragione per cui farlo.

Non poteva farcela senza di lui.



Hey-YO!
Okay, ecco sono molto contenta di essere arrivata a questo capitolo anche se credo che questo sia il più brutto ma il prossimo è diciamo il mio preferito e lo adoro troppo e spero vi possa piacere ciò che scrivo.
Vi chiedo quindi di scrivere qualche piccola recensione, così per farmi sapere cosa ne pensate, se dovrei andare avanti o meno.
Un bacino e buon primo settembre!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** David. ***


David.
 

For Francesco,
who's always there when I need him.

David. E' questo il suo nome. Del suo migliore amico, di ciò che di più simile ad una famiglia aveva Charlotte.

Ma se ne era andato e lei non sapeva il motivo. Non sapeva bene nemmeno come erano diventati amici, loro due. Solo che ad un tratto, avevano iniziato a parlare e parlare, e si sentiva bene Charlotte in quelle situazioni.

Parlare di David ai suoi amici causava sempre un sorriso a Charlotte, mentre adesso accompagnava quel nome con lacrime amare. Il perchè era semplice: lui se ne era andato. Scomparso dalla vita di Charlotte che aveva troppo bisogno di lui.

E lei non avrebbe mai riportato in vita certi ricordi di David se quel giorno non le fosse arrivata una sua mail, dove spiegava cosa era successo in quei mesi ed il perchè lui se ne fosse andato via. E Charlotte pianse leggendo il tutto, ma dopo molti mesi quelle lacrime erano di felicità perchè lui finalmente era riuscito a realizzare il suo sogno di diventare qualcuno nella musica. Perchè era così che loro due avevano legato: con la musica, si capivano attraverso di essa e spesso si inviavano anche stralci di canzoni che i due scrivevano.

David se ne era dovuto andare in Australia dove una casa discografica gli aveva dato l'opportunità di incidere un demo, così come debutto. E Charlotte era fiera di lui, davvero molto perchè se lo meritava, lui, di realizzare il suo sogno. Perchè come lei, anche David aveva un passato messo male, ma a tenerlo sempre in vita era stata la musica, il rap e le sue canzoni. Era stato Eminem che gli aveva dato il coraggio di andare avanti, e Charlotte era semplicemente fiero di lui. Niente più rabbia nei suoi confronti per averla abbandonata, solo felicità per la sua vita.

David non si era mai mostrato più di tanto a Charlotte, solo certe sere lei riusciva a farlo esprimere davvero, altrimenti lei doveva capirlo attraverso le canzoni.
E così lei, lo aveva fatto per anni. Come una pazza aveva analizzato parola per parola ogni testo di canzone che David diceva di amare, per trovarci una parte di lui. Charlotte alla fine aveva capito che lui si mostrava forte, pieno di autostima e coraggio, ma alla fine anche lui, come lei, soffriva ed era immerso nelle tenebre. David aiutava Charlotte a combattere i suoi demoni e lei gliene era grata, ma più di una volta lei si era sentita come inutile per non poterlo aiutare con i suoi di demoni.

E vedere che lui poteva mostrare al mondo quanto un semplice ragazzo poteva dare, era ciò che più la rendeva felice.

Ma lei sapeva che l'occasione di diventare famoso di David avrebbe portato anche altri problemi come il non vederlo più e non sentirsi più al sicuro tra le sue braccia, ma sapere che quel ragazzo che sapeva aver passato troppe brutte cose nella vita era stato notato da una cosa discografica era fantastico. Perchè aveva la possibilità di far vedere ai suoi genitori che non era così inutile come dicevano, che la musica poteva portarlo in alto, che proprio lui, David, era fiero di ciò che era. Tra i tanti casini fatti con i suoi amici, con Jamie, con quei ragazzi così tenebrosi che Charlotte temeva, lui aveva raccolto le sue canzoni e ne aveva fatto un demo che Charlotte ben sapeva lo avrebbe portato in alto.

E questo, alla ragazza, bastava per dimenticare anche solo per poco i suoi demoni.



Hey-YO!
Eccoci qua al capitolo 7, è il mio preferito, per diversi motivi un po' personali ma ok...
Comunque sia, spero che ciò che scrivo vi possa piacere, voi davvero saperlo magari se voi lasciaste qualche recensione mi rendereste davvero felice. Vi ringrazio comunque perchè vedo che i capitoli vengono abbastanza letti e vi sono molte visite per essere una cosa scritta da me.
Quindi, nulla, grazie mille e un bacino

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Her demons. ***


Her demons.

Look into my eyes,
it's where my demons hide.
[Demos - Imagine Dragons]

Charlotte era felice di essere riuscita a risentersi con David, o meglio, che lui fosse riuscito a dare una spiegazione per la sua scomparsa dalla vita di lei.

David se la stava passando abbastanza bene lì in Australia, si stava anche sentendo con una ragazza, Alexis, e spesso pensava che non poteva chiedere di più attualmente, perchè diciamocelo che passare da una piccola e sconosciuta città dell'America all'incidere un proprio demo in Australia con al fianco una bellissima ragazza era davvero una cosa grandiosa.

Però a David mancava moltissimo la sua migliore amica, gli mancava anche il suo gruppo di amici. E spesso era anche preoccupato di come se la stesse passando Charlotte, sapeva di non essersi comportato molto bene con lei andandosene senza preavviso, ma non aveva potuto fare altrimenti; sapeva anche di essere l'unico ad essere mai riuscito ad aiutarla davvero... si sentiva in colpa ad averla abbandonata. Ma i sorrisi lascivi di Alexis, gli facevano perdere la ragione e gli facevano dimenticare quanto dolore stesse causando alla sua migliore amica.

Thomas non aveva più visto Charlotte dal giorno in mensa e lui aveva contato che da quel momento erano passati 4 giorni. Tutti i pomeriggi però si faceva raccontare qualcosa su di lei da Clary perchè le due in davvero poco tempo avevano legato parecchio.

Charlotte era solita a scrivere i suoi pensieri in piccoli pezzi di carta che il mattino dopo avrebbe nascosto nel suo comodino non mostrandoli a nessuno. Nelle ultime settimane i pezzi di carta erano pieni di racconti delle sue giornate passate con Clary. Era molto grata di aver incontrato una ragazza simile perchè con lei sentiva di potersi confidare, senza nessun filtro e senza essere giudicata male. Molte sere le due si ritrovavano a parlare al telefono, dichiarandosi a vicenda le proprie paure. Così, sera dopo sera, Clary aveva scoperto i demoni di Charlotte. Inizialmente era rimasta spaventata da quella ragazza, ma poi aveva capito che doveva aiutarla in qualche modo.

Clary aveva capito dai demoni di Charlotte che lei era una ragazza debole, che si nascondeva, non volendo mostrare il suo dolore, che era fin troppo per una diciassettenne come lei.

Charlotte capiva di se stessa che non era normale cercare sostegno in una lametta, odiare il suo corpo, credere che ogni persona l'avrebbe giudicata male se non fosse stata magra, credere di non essere magra, Charlotte non si riteneva mai abbastanza per le sue aspettative.

Clary doveva donarle fiducia in sè stessa.

Ma Thomas di tutti questi demoni non ne sapeva nulla, eppure sin da subito lui aveva voluto trovare un modo per aiutarla, amandola e trattandola come se fosse la più bella stella in cielo.

Così quando chiamò la sua amica Clary, senza salutarla o altro le chiese: "Devo fare in modo che Charlotte si fidi di me, perchè voglio mandare via le tenebre da lei". E così Clary aveva capito quanto lui ci tenessa alla sua amica. E ne era felice, Matthew ne era felice, lo stesso Thomas ne era felice.

Ma tutto ciò non andava bene a Jamie.

Lui era convinto che Charlotte avesse inziato ad evitare il suo vecchio gruppo senza nessun motivo, così lui aveva iniziato a ferire inconsapevolmente la sua amica trattandola con indifferenza ed in modo derisorio.

E questo a lei faceva sempre più male.



Hey-YO!
Okay, beh non so che dire... sono un po' triste di non riscontrare recensioni, ma non voglio darmi per vinta e cercherò di farvi piacere questa storia perchè ci tengo molto.
Spero che prima o poi possa trovare un qualcosa scritto da voi, qui nella mia storia
Vi ringrazio comunque, a voi che leggete
Un bacio

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** We're saving each other. ***


We're saving each other.

Saviour! Will be there
When you are feeling alone, oh.
A saviour for all that you do
So you live freely without their harm
[Saviour - Black Veil Brides]

Lei non voleva litigare in quel modo con Jamie, non le era mai capitato e credeva che non sarebbe mai accaduto. Ma lui era stato così crudele, l'aveva derisa ed umiliata di fronte a quello che ritenva il suo gruppo. L'aveva rovinata, di nuovo.
Perchè Charlotte non aveva mai avuto un rapporto sempre tranquillo con Jamie, c'erano sempre stati dei grandi problemi di comprensione tra i due. Eppure lui non si era mai spinto a tanto. Non aveva mai portato Charlotte ad odiarlo.
Eppure era successo tutto questo ed adesso lei si era nascosta nell'auditorium, saltando così l'ora di letteratura, facendo preoccupare Clary.

Lei non è in classe, non posso muovermi, valla a cercare.
Da Clary, ore 09:12. Messaggio inviato a Thomas

Thomas aveva capito subito a chi si riferisse quel "lei". Chiese al suo professore di farlo uscire e si diresse subito in auditorium dove sapeva che l'avrebbe trovata. E aveva ragione perchè lei era lì, seduta sul palco con le gambe, raccolte al petto, su cui appoggiava il viso coperto dai capeli castani.

Nell'auditorium riecheggiavano i singhiozzi della piccola, che stava lì, scossa dal pianto che tentava anche di nascondere, perchè col tempo aveva capito che le emozioni doveva nasconderle: mostrarle a persone come Jamie era stata la cosa peggiore che avesse mai fatto.

"Hey Charlie, che succede?". Quasi si spaventò lei, al sentirsi chiamare ed alzando lo sguardo se ne pentì subito, non voleva farsi vedere in quello stato.
"Vattene, Thomas, ti prego"

 

Ma come poteva lui andarsene e lasciarla? Vedendola così bella anche con gli occhi rossi contornati dal mascara sbavato, come poteva non rimanere con lei? E così lui si era avvicinato lentamente, come a cercare di capire se a lei non andasse bene, le mise un braccio attorno al corpo esile e l'avvicinò a lui.

E Charlotte si sentì bene. Bene come non ci si sentiva da mesi, stretta tra le braccia di qualcuno che conosceva a mala pena ma che le faceva battere così forte il cuore. E lei si sorprese di se stessa, perchè mai si era sentita al sicuro tra le braccia di qualcuno che non era David.
 

Perchè gli abbracci del suo migliore amico, seppure fossero stati così pochi da poterli contare sul palmo di una mano, avevano sempre fatto rinascere la felicità di Charlotte.

Perchè Charlotte non credeva che si sarebbe trovata così bene tra le braccia di Thomas, non lo conosceva così tanto da potersi confidare con lui, ma da quello che le diceva Clary, lui era davvero un bravo ragazzo e quando ad una persona ci tiene dà tutto sè stesso per renderla felice.

Sentiva come se con quell'abbraccio, fosse nato nel cuore della ragazza uno spazio anche per Thomas e lei era certa che se lo meritasse davvero quel posto. Thomas intanto sentiva che quell'abbraccio lo aveva riempito di felicità ed era ciò di cui aveva bisogno. Perchè pensare e stare con Charlotte gli faceva dimenticare tutta la merda a cui andava in contro quando tornava a casa.

"Tu mi stai salvando" le aveva sussurato.E credeva che tra i singhiozzi lei non fosse riuscita a sentire quelle parole, ma era stato tutto il contrario, le aveva sentite eccome e nell'istante preciso in cui lei le aveva capite, aveva sorriso come mai prima d'ora.

No, Thomas, ci stiamo salvando a vicenda.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Change. ***


Change.

I am sailing, stormy waters,
to be near you, to be free.
[Sailing - Rod Stewart]

David era in attesa di ricevere una risposta alla mail che aveva inviato giorni fa a Charlotte. Credeva di ricevere una risposta subito, beh non proprio subito dato il fuso orario, ma non credeva sarebbero passati 3 giorni senza che lei gli inviasse nulla.

Quando aveva tempo, David si preoccupava davvero tanto, ma negli altri momenti dimenticava tutto o perchè c'era Alexis oppure perchè l'incisione del demo lo impegnava troppo per avere tempo per pensare a lei, che ormai per lui era passata in secondo piano.
Eppure, quando immaginava una risposta alla sua mail, credeva che Charlotte sarebbe stata molto felice e David sapeva che in fondo lei lo era, ma mai avrebbe creduto che avrebbe scritto cose simili.

"Caro David,
io non so cosa ti sia passato per la testa nel non informarmi del perchè te ne sei andato. Sono fiera di te per quanto stai raggiungendo con questo demo, ma sappi che mi hai distrutta.
Con molto dolore,
Charlotte"

Una mail così fredda, che spaventò davvero David, perchè la sua piccola Charlotte non poteva vederla distrutta. E così lui aveva deciso di rimanere sveglio finchè non sarebbe arrivato un orario decente in America, in modo tale da poterla chiamare e parlarle in modo diretto, senza aspettare una mail di risposta. E lo stava facendo davvero, lui, fregandosene del fatto che il giorno seguente sarebbe stato molto faticoso tra incisioni della voce e della base, ma avrebbe fatto di tutto per la sua Charlotte.
 

Così lui le scrisse su skype, sapendo che la ragazza aveva l'app sul telefono, e vedendola poi online, avviò una videochiamata. Lei la rifiutò, ma dopo che David insistette per altre tre volte, alla fine Charlotte decise di avviare la videochiamata.

E lui non potè dire altro se non un semplice ed infantile "Hey", perchè la sua Charlotte era dimagrita, ed era tornata al suo castano naturale.
Lei gli rispose con un cordiale saluto.

 

"Sei cambiata, come mai non sei più bionda?"
"Non avevo più motivo di rimanere di quel colore, dato che eri l'unico a cui piacevano. E te ne sei andato ed ho deciso di tornare castana. E poi se tu non lo sapessi ho iniziato le superiori, com'è che si dice? Anno nuovo, vita nuova? Il mio anno nuovo è iniziato da quando te ne sei andato."

E Charlotte non voleva essere così fredda e sgarbata, ma non poteva permettersi di dirgli quanto in realtà la sua vita fosse persa senza di lui.
 

"Ti chiedo scusa per essermene andato in quel modo così rude, ma credevo che si capisse dalla mail che non potevo più contattarvi dall'Australia. Spero che potrai perdonarmi, un giorno... Mi manchi"
"Non posso perdonarti perchè non sono arrabbiata con te, sono fiera di te, ma devi capire che senza di te mi sono trovata persa e fare qualsiasi cosa era diventato più difficile. Ma sono davvero contenta che stai realizzando il tuo sogno. Mi manchi anche tu"
"Ti voglio bene, Lots. Che mi racconti?"
"Beh, diciamo che non parlo più con quelli del gruppo, io e Jamie abbiamo litigato davvero parecchio nell'ultimo periodo, ma me la sono cavata da sola"
"In che modo?"
"Musica e lacrime, e i miei tre nuovi compagni di avventure: li ho conosciuti da un mese credo. Sono Clary, Matthew e...Thomas"
"Credo di conoscere Matthew, ero uscito con sua sorella un periodo...e credo di conscere Thomas, purtroppo"
"Oh, sì. Ha una sorella, è davvero dolce anche se ci ho parlato solo una volta, si chiama Ginny" rispose Charlotte evitando l'ultima parte di ciò che aveva detto David.

E così quella mattina, per un'ora, i due era come se fossero tornati indietro nel tempo e si stessero raccontando dei semplici dettagli delle loro giornate.

Ingannando il tempo e credendo che nulla era cambiato... ma era davvero così? Eppure quel giorno loro si sentivano così vicini, pur essendo lontani.


Hey-YO!
Okay, oggi sto un po' molto elettrizzata, cioè veramente da ieri sera perchè insomma ero su Facebook e nella timeline mi appare questo video di Antony che dice che il 13 viene a Civitanova Marche e capiamoci, io vivo a nemmeno 15 minuti da lì e diamine sto in ansia. Sto convincendo i miei genitori a farmi andare con una mia amica lì e tremo ogni volta che ci penso. Okay è stupida come cosa ma sarebbe il primo youtuber che adoro che i miei mi faranno conoscere, ed anche uno dei pochi che viene qui nelle Marche.
Comunque, mi sento un po' patetica a dirlo, dato che non so nemmeno se arrivate a leggere questa parte e mi sento altrettanto patetica nel continuare a postare, senza ricevere nessuna recensione... però ok, ho postato diverse volte mie storie che dopo poco cancellavo, ma questa qui la sento davvero mia e non voglio arrendermi.
Spero stiate bene
Un bacio

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Quarrel. ***


Quarrel.

Oh, I lost my fucking mind
It happens all the time
'Cause I can't stand myself
I'm an asshole baby
(Asshole - Ronnie Radke feat. Andy Biersack)
 

Clary e Charlotte quella mattina erano riuscite a parlare abbastanza su quanto successo in auditorium e la bionda era felice di sapere che Charlotte si fidava di Thomas, perchè era quello che sperava accadesse sin dal momento in cui il suo amico l'aveva chiamata. Ma Charlotte in quel periodo non era totalmente serena e felice, dato che la situazione con David andava sempre a peggiorare. I due si parlavano a stento, e quando capitava l'occasione di potersi sentire su skype erano sempre freddi l'uno con l'altra e lei non riusciva a capire il comportamento che tenevano entrambi.

Perchè lei non vorrebbe comportarsi così con lui, eppure le capitava di essere apatica e di rispondere in modo molto secco, cosa che soprattutto con David lei non faceva mai. David capiva che comunque la loro amicizia stava andando sempre più a rovinarsi, lui così lontano a chilometri e lei così lontana di emozioni.

Eppure per lui c'era sempre Alexis che lo distraeva e quindi non si stava troppo a preoccupare. Mentre la piccola Charlotte aveva molti momenti vuoti impegnati a pensare a perchè si erano rovinati in quel modo.
E non trovava mai una risposta.
Molte volte andava a finire che sentisse che la ragione di tutto ciò era solo lei e ciò la portava solo a volersi rinchiudere in bagno e prendere quella nemica ed incidere i suoi sbagli a vita. Ma sapeva che in quel modo avrebbe deluso troppa gente, quindi cercava di essere forte e forse grazie a Thomas, Clary ed anche Matthew, ci stava riuscendo.

Alexis era davvero una bella ragazza, questo era scontato, e David da quando i due avevano iniziato ad uscire non aveva cercato di capire altro di lei se non la sua bellezza e per entrambi forse andava fin troppo bene così. Quella mattina all'alba David era sveglio e stava pensando che se Charlotte avesse conosciuto la sua nuova "ragazza" sarebbe stato molto deluso da lui, credendo che lei non fosse quella giusta. E David non sa se, nel caso in cui una cosa del genere dovesse capitare, avrebbe il coraggio di controbattere. Pensando alla sua migliore amica, il neo-australiano decise di videochiamarla sapendo che comunque in America non erano più delle tre di pomeriggio. Stranamente lei rispose dopo qualche secondo e David ne fu davvero felice. Così dopo i convenevoli dei saluti, i due erano rimasti un attimo in silenzio.

"Sai, Charlie, è da un po' che dovevo dirti che mi sono fidanzato, quindi... sì, lei si chiama Alexis e non so, è molto bella"
"Solo bella?"chiese leggermente accigliata la ragazza.
"Beh, che altro vuoi che ti dica?"
"Non so, qualcosa sul suo carattere, ciò che ti piace di lei, cose normali da dire quando uno si fidanza, ovvio"
"Ecco, le piace andare a fare shopping ed ha una bella voce... sì"

David era imbarazzato perchè non aveva molto da dire sulla sua ragazza perchè in fin dei conti lui la conosceva molto poco caratterialmente, e tutto quello che sapeva di lei non credeva sarebbe potuto interessare a Charlotte.

"E questo è tutto quello che sai? Ti sei messo con lei solo perchè è bella, fai sul serio?"
"Non iniziare con i tuoi sentimentalismi che ne ho dovuti sopportare fin troppi."

Quelle parole ferirono molto la ragazza."Sei cambiato, non conosci più me nè tanto meno te stesso. Tu non sei il mio migliore amico"
"Oh, andiamo non credere che questo possa ferirmi. E ti conosco fin troppo bene, Charlie, so tutto di te in pratica." E questo in parte offese fin troppo Charlotte.
"Puoi anche credere di sapere tutto su di me, ma non è così. Anzi, se davvero tu sapessi qualcosa su di me attualmente, non te ne saresti andato o comunque saresti rimasto in contatto con me, almeno in questo modo avresti saputo che non tutto qui va bene come credi e sapresti che io a causa della tua partenza ho riniziato fottutissimamente a fare quei dannati tagli, e non se ne andranno più e sono a causa tua. E non se ne andranno, ma rimarranno a ricordarmi che anche la persona di cui più mi fidavo, mi ha lasciata perdere, stanca dei miei sentimentalismi. E mentre io avevo bisogno di te, non c'eri, stavi a cazzeggiare con questa Alexis senza nemmeno pensare alla tua migliore amica. Quindi non venirmi a dire che sai tutto di me, perchè non è così, stronzo."

E con quello Charlotte chiuse la chiamata, lasciando senza parole David. Solo in quel momento David capì che lui era così fondamentale per Charlotte. Capendo fin troppo tardi di essere l'unica persona che davvero riuscisse capire Charlotte.

Eppure David ci teneva a lei, le voleva bene e sin dal primo momento in cui si erano conosciuti aveva sentito il bisogno di proteggerla e volerle bene e questo aveva salvato molte volte Charlotte. Adesso però lui era dall'altra parte del mondo e non sapeva come aiutare Charlotte, che aveva bisogno di lui per non farsi del male.In tutti quegli anni era stato l'unico ad aiutarla a smettere, anche solo per un piccolo periodo.

Ma lui credeva che Charlotte ce l'avrebbe fatta senza di lui, si sbagliava di grosso. Lei sentiva il bisogno di avere David al suo fianco per stare bene, perchè con lui poteva confidarsi ed esprimersi senza paura di essere giudicata, David era l'unica certezza di Charlotte.

Ma tutto ciò, fino a quel momento David non lo sapeva ed ora si sentiva un emerito stronzo.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** I'm in love with you. ***


I'm in love with you.

For anyone who's in love with someone: you should say to the world that you're in love.

 

Quel sabato tutti i ragazzi del liceo sarebbero andati alla festa di Carlos, lui organizzava feste clamorose ogni mese e tutti vi partecipavano. Quel mese sarebbe stata a casa sua e Charlotte dopo diverso tempo, ci sarebbe andata. Certo, inizialmente era stata molto titubante ma alla fine Clary era riuscita a convincerla. Così giovedì le due amiche, assieme a Matthew e Thomas, andarono a fare shopping mentre i due ragazzi erano lì a consigliare quali vestiti dovevano prendere.

Dunque Charlotte sabato pomeriggio era andata da Clary per preparsi alla serata e lì le due capirono quanto si assomigliassero nei gusti.
Entrambe si piastrarono i capelli, domando le loro lunghe chiome, si truccarono in modo non troppo eccessivo con dell'eye liner, mascara ed un po' di ombretto. Ed infine a poco più di mezz'ora dall'arrivo dei loro accompagnatori, indossarono i loro vestiti: Clary aveva scelto un vestito poco più sopra del ginocchio, non troppo aderente con una scollatura a cuore ed un ombrè che andava dal bianco al celeste; mentre Charlotte aveva deciso di indossare un vestito nero corto con una scollatura anch'esso a cuore che appena Thomas aveva visto indossa alla ragazza, la convinse a prenderlo.

Perciò in quel momento si trovavano nella casa di Carlos in mezzo a fin troppa gente che iniziava a dare fastidio a Clary, così assieme ai due ragazzi andò a prendere qualcosa da bere mentre Charlotte incontrò Jamie, fin troppo ubriaco.

"Hey piccola, non credi sia il momento di fare pace?"
"Jamie, no. Allontanati. Jamie, smettila, basta"
Jamie insisteva nel voler avvicinare Charlotte, avvinghiandola dai fianchi e cercando di baciarla, ma non era questo quello che lei voleva per quello continuava a provare ad allontanarlo.
"Smettila di fare la difficile, lo so che lo vuoi anche tu, cazzo"
"No, basta. Lasciami perdere"
"Non farmi incazzare e fatti baciare"
Jamie era troppo forte per lei e non riusciva più ad allontanarlo e lui era riuscito ad immobilizarla in modo tale di baciarla.
"Ragazzi, emh, io vado a cercare Charlie, ok? Bene, a dopo"
Thomas si sentiva di troppo perchè i suoi due amici erano fin troppo avvinghiati ed anche lui riusciva a capire che doveva lasciarli un po' in pace e poi, si stava anche preoccupando per Charlotte che era rimasta in pista così vi era tornato anche lui per provare a trovarla.
E c'era riuscito a vederla, con quel vestito e quel corpo fin troppo riconoscibili agli occhi di lui, poi era riuscito a vedere Jamie e le loro labbra fin troppo vicine per poter credere che stessero solo parlando.

E tutto gli era crollato addosso.

Lui se ne andò via, uscendo da quella casa.

Lei lo mandò via, stanca di sentire quelle labbra sulle sue. Lo guardò con disprezzo e "Non ti avvicinare mai più a me" gli disse quasi piangendo.

Era andata verso di Clary e Matthew riconoscendo quest'ultimo dalla sua estrema altezza.
"Hey, scusate se vi disturbo, ecco io..-"
"Charlie, tutto bene? Hai pianto?"
"Cosa? No, Matt...sto bene, credo"
"Charlie, vuoi tornare a casa? Vado a chiamare Thom, così ti riaccompagna"

Allora i tre erano usciti fuori e avevano notato subito Thomas, seduto al muretto a fumare.

"Hey amico"
Thomas si girò ed appena vide chi era a chiamarlo, tentò in fretta di asciugarsi le lacrime che gli erano uscite precedentemente ripensando a cosa aveva visto. E Clary se ne accorse, che il suo amico aveva pianto, ma decise di non chiedere nulla almeno per adesso.

"Tutto ok ragazzi?"
"Certo, ecco credo che Charlie non stia molto bene, potresti accommpagnarla a casa?"
"Perchè non lo chiedi a Jamie eh? Mi sembrava che fino a poco fa stavi così bene a baciarlo, o sbaglio?"
"Thom, non comportarti da stronzo con me, ti prego..."

Clary e Matthew non stavano capendo nulla di quella situazione, ma decisero di lasciarli da soli a parlare.

"Ah quindi sarei io lo stronzo? Non venire a dirmi queste cose, non a me Charlie."
"Io non ho fatto nulla di quello che credi"
"Sì, invece, mi hai spezzato il cuore perchè di me non te ne frega nulla!"
"Ma di cosa stai parlando?"
"Sono innamorato di te, Charlotte! Ancora non sei riuscita a capirlo, cazzo?" urlò disperato Thomas.
"Thom, io...lascia che ti spieghi cosa è accaduto lì dentro" disse sconvolta lei, non credendo che Thomas potesse provare qualcosa per lei.

"No, è tutto ok, tranquilla, ho capito che tu non provi nulla per me, me ne dovrò fare una ragione, è ok... Ora lascia che ti accompagni a casa e non parliamo più di tutto questo..."


Hey-YO!
Quindi ecco qua che Thomas si decide a farsi avanti, certo la situazione non è delle migliori ma okay. Che ne pensate? Spero che ciò che scrivo non sembri banale o noioso...
Comunque sia, ieri ho ricominciato la scuola e beh, già ci hanno dato compiti, che tristezza. Mentre voi, avete iniziato la scuola, come va?
Fatemi sapere che mi fa piacere come ve la passate
Un bacino

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** I'm sorry. ***


I'm sorry.

"Loving can hurt sometimes"
[Photograph - Ed Sheeran]
 

Quella notte per Charlotte e Thomas era stata totalmente insonne, l'uno a pensare all'altra. Thomas voleva davvero credere che lei non aveva ricambiato il bacio di Jamie, ma era stato così doloroso vederla con un altro.

Si sentiva vuoto.

Charlotte era così triste per non aver mai capito i sentimenti del suo amico e si sentiva anche in colpa perchè in quel momento lei pensava a tutto tranne che ad una relazione.

Era così confusa.

La mattina dopo Clary e Matthew erano andati nelle rispettive case dei loro amici per capire qualcosa di quello che era successo ieri.

"Capisci Matt, io mi sono dichiarato a lei eppure adesso non sono felicemente fidanzato, sono ancora uno stupido innamorato a senso unico"
"Thom, stai tranquillo. Forse Charlie non si è espressa sui suoi sentimenti, ma sono sicuro che non gli sei indifferente"
"E come puoi saperlo? Io invece sono certo che gli piace quell'idiota di Jamie. Perchè lui è così perfetto, ed invece io sono solo uno stupido con un passato che mi rovinerà per sempre"

E Matthew lo sapeva che Thomas aveva fatto molti sbagli, ma aveva fiducia nel suo migliore amico e sapeva che lui stava migliorando, anche grazie a Charlotte.

"Clary, io non so che fare perchè lui mi ha detto di essere innamorato di me ed io sono così spaventata"
"Di cosa, Charlie?"
"Di amare. Perchè so che amare fa male e quando si è soli, curarsi le ferite è troppo difficile"
"Lo sai che Thom non ti farebbe mai male, ci tiene troppo a te"
"Ed io tengo a lui, ma non conosco i miei sentimenti e non voglio illuderlo e non so cosa fare perchè capisco che lui ora si aspetti un cambiamento...sono così confusa"
"Se non te la senti di iniziare un qualcosa con lui, credo che capirà. Però per il bene di entrambi cerca di capire i tuoi sentimenti"
"Lo farò..." Charlotte era così confusa e voleva evitare per un po' di passare il tempo con Thomas e proprio per quello decise di non andare al cinema con i suoi amici, così facendo però si fece del male da sola, perchè in quel modo dovette subire una sgridata e litigata con la sua famiglia, e ciò la feriva ongi momento di più.

Per quello in preda al panico ed al dolore, cercò di stare calma e cercare di non pensarci, ma era così difficile. Non sapeva cosa fare e decise di chiamare Thomas, sapeva che non avrebbe dovuto farlo ma era stata la prima persona che le era venuta in mente.Thomas era fin troppo concentrato sul film, ma fortunatamente aveva fatto l'ottima scelta di non spegnere il telefono ma metterlo solamente in vibrazione, così sentì che qualcuno lo stava chiamando e non esitò a rispondere quando vide che era Charlotte.

"Hey, Charlie, cosa succede?"
"Ti prego Thom, vieni qui, scusami ma ne ho bisogno, ti prego..."
"Ok, d'accordo calmati, arrivo subito"

E così Thomas si alzò dando una rapida spiegazione ai suoi amici ed andò di corsa da Charlotte, perchè era davvero terrorizzato nel sapere che lei stava male ed era sola.Appena arrivò a casa della ragazza, cominciò a bussare insistentemente alla porta e quando gli aprì la piccola in lacrime, l'abbracciò subito e la strinse forte per farle capire che lui era lì, con lei e ci sarebbe sempre stato.

"Io ti chiedo scusa, Thom perchè sono così stupida e ti ho disturbata e ti ho ferita ieri ma ti giuro che io non volevo baciare Jamie, lui mi ha costretta e lo so che sono una persona orribile ma ho così paura di innamorarmi e non voglio ferirti perchè ci tengo troppo a te e vederti sorridere rende felice me e ti prego perdonami"

A Thomas si spezzò il cuore nel vederla così distrutta, nel pronunciare quelle parole eppure era anche felice di contare qualcosa per lei e di essere lì con lei in quel momento.

"Va tutto bene, piccolina. Andrà tutto bene, te lo giuro"
"E' che sono certa che amare fa male ed io non voglio questo per te, meriti di meglio Thom ed io lo so"
"Tu sei il mio meglio, Charlotte, e va bene così. Non preoccuparti"


Hey-YO!
Ecco, non so che dire...cioè in questi giorni sono riuscita a concludere la storia, quindi dato che so come andrà a finire mi sento assurdamente strana nel dover spiegare come mi sento a postare questa storia. Però spero che a voi possa piacere perchè è un po' la mia prima esperienza e spero solo di poter migliorare con il tempo.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Lots. ***


Lots.

Nothing you confess
Could make me love you less
[I'll Stand By You - Pretenders]

 

Thomas dopo aver cercato di calmare Charlotte era riuscito a scrivere a Matthew di raggiungerli con Clary appena fosse finito il film e così verso le sei del pomeriggio a casa della ragazza vi erano tutti e quattro in attesa di capire perchè Charlotte quel giorno era così triste, perchè a lei ci tenevano.

E Charlotte voleva davvero spiegare ai loro amici cosa le stesse accadendo, con la fuga di David, Jamie e tutto il resto, ma aveva così paura che loro poi l'avrebbero guardata con pietà e lei non voleva questo.

Clary, però, voleva che la sua amica si confidasse con loro perchè lo capiva che non stava bene, i suoi occhi erano come uno specchio della sua anima ed in quel periodo sembrava che la minuscola luce in essi si stessa affievolendo ancora di più.

"Charlie, tu lo sai che noi siamo qui per te. Clary, Thom ed io ci saremo sempre, qualunque cosa accada quindi ti prego dicci perchè sei così triste..."
"Matt, se potessi ve lo direi, ma è così difficile. Così lunga come storia che non saprei nemmeno da dove partire"
"Noi abbiamo tempo, Lots"

E quel soprannome, detto da Thomas, le fece venire un colpo al cuore.
Perchè era solo David  ad utilizzarlo e mai nessun'altro l'aveva chiamata così, però fu proprio quello a portare Charlotte a confidarsi con loro, perchè infondo anche se era davvero poco tempo che si conoscevano, lei si fidava di loro. Erano stati in parte anche una salvezza per Charlotte, perchè altrimenti non sarebbe riuscita a sopportare da sola i litigi con Jamie e David e semplicemente sarebbe stata uccisa dal dolore, e forse, alla fine, sarebbe stato davvero così.

Eppure loro erano lì con Charlotte, pronti ad aiutarla ed erano più che sicuri che in altre occasioni lei sarebbe stata pronta ad aiutare loro.

"Promettetemi solo che non dopo quello che vi dirò, nulla cambierà tra noi e non mi guarderete con occhi pieni di pietà nei miei confronti perchè non è questo quello che voglio"
"Lo promettiamo.."

Così Charlotte aveva spiegato loro di David, suo migliore amico da troppi anni per poterlo ricordare, ma che d'un tratto era sparito e si era rifatto vivo dopo due mesi scrivendole una mail dove affermava di essere in Australia per incidere un demo, parlò loro della sua famiglia tanto bella quanto complicata dove lei si sentiva sempre di troppo, raccontò di tutti i litigi con Jamie e del bacio alla festa che fece male a Thomas, parlò loro di quanto si sentiva sola, prima che loro arrivassero.

Ma evitò di trattare di quel suo fin troppo grande problema, di quelle cicatrici, voleva dare tempo al tempo e non riempire i suoi amici di troppe notizie che sarebbero state difficili da assimilare.

"Piccola, mi dispiace così tanto.." e così Clary con gli occhi un po' lucidi la abbracciò, e la seguì anche Matthew... eppure Thomas era rimasto immobile, terrorizzato.

Non sapeva cosa dire, a Charlotte, aveva paura, così frettolosamente chiese scusa ai ragazzi e scappò da quella casa.Dire che tutti e tre ci rimasero sconvolti, era un eufemismo. Perchè solitamente Thomas non scappava dai problemi, ma li affrontava, eppure in quella occasione si era dimostrato un tale stronzo che scappa agli occhi di Charlotte, ed in parte ciò confermò la sua teoria sul fatto che alla fine, prima o poi, presto o tardi, tutti se ne vanno e ti lasciavano lì, con il fiato a mezz'aria incredulo di tutto ciò che accade.

"Per questo non volevo raccontarvi nulla..."
"No, Charlie, non è così... lui, devo solo stare un po' da solo per tranquillizzarsi, ma vedrai che andrà tutto bene, fidati. Lo conosco da quando eravamo due piccoli nanetti, sono sicuro che ci sarà sempre per te"

Il problema per Thomas non era tutto il discorso di Charlotte, ma solo la parte in cui disse di essere amica con David.
D'altronde lui amava Charlotte e non gli importava di quanti problemi lei aveva, le sarebbe stato sempre affianco e l'avrebbe sempre aiutata in ogni occasione.
Solo che era terrorizzato dal fatto che David potesse raccontarle cose sul suo conto che mai Thomas vorrebbe che Charlotte sapesse.

Perchè David conosceva fin troppe cose di lui.

E ciò non andava bene.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Problems. ***


Problems.

When a girl tells you about her problems,
it does not mean that she's complaining,
it means she trusts you.

Ginny quella mattina era sola in casa, poichè sua madre era a lavoro e suo fratello era a casa della sua ragazza, così decise di oziare un po' standosene a letto con il suo computer. Era intenta a guardare un episodio di Teen Wolf quando le apparve una notifica da Skype, rimanendo un po' sorpresa.

Davidamn_ : Hey Gin
 

Per un momento Ginny non capì chi fosse, ma poi si ricordò di quel suo ex "ragazzo", David. E sorrise, rispondendo e cominciando una conversazione di riconciliazione tra i due, facendoli tornare amici come prima della loro relazione. Poi le arrivò quel messagio, e rimase fin troppo sconvolta.

Davidamn_ : Torno in America tra qualche giorno, ma non dirlo a nessuno.
Davidamn_ : Devo mostrare a Charlotte chi è il vero Thomas, non posso permettere che lui la ferisca.
 

E lei non aveva fatto domande riguardo quello che David intendeva su Thomas, aspettando la sera per chiedere spiegazioni a suo fratello.

**
Dopo che Thomas era scappato da Charlotte se ne era andato a casa, riaccendendo per strada il suo telefono e trovandovi un messaggio da un numero sconosciuto, che gli fece fermare il battito cardiaco, per il terrore.

 

E voleva cadere a terra e piangere perchè non poteva più sopportare quella sua vita.

E come un flashback gli tornarono in mente le serata passate con David in quei locali a fare idiozie, e non volendo i due erano finiti in affari troppo grandi per loro, eppure David andandosene in Australia aveva abbandonato tutto, ma Thomas era ancora nei casini e sapeva che quella bravata gli avrebbe rovinato la maggior parte del suo futuro, e lui era così stanco di tutta quella storia.
 

E soprattutto, era stanco di doverla nascondere a chiunque, tranne a Matthew che l'aveva scoperta da tempo ed aveva sempre aiutato l'amico.

**
Charlotte ormai a sera inoltrata, era rimasta a casa da sola, in attesa del ritorno di John aveva preparato la cena, ma non vedendolo tornare decise di salire in camera, non mangiando.
Accese il suo computer e mentre aspettava guardò la bacheca dietro il suo letto così le venne in mente di scrivere qualcosa per il suo basso, d'altronde era fin troppo tempo che non lo suonava ed in quel momento ne aveva davvero bisogno.
Quella giornata l'aveva devastata perchè non riusciva a trovare un motivo per cui Thomas se n'era andato in quel modo, in parte ciò le aveva fatto molto male... perchè lei ci tiene fin troppo a Thomas.

 

Per quello aveva bisogno di una via di fuga e quale altro modo se non il suo basso e la sua musica?

Erano la sua vita, la liberavano da ogni problema, ogni pensiero, da qualsiasi cosa che non fossero le note e le parole della canzone in riproduzione. Molte volte Charlotte era arrivata alla conclusione che fosse la musica a salvarla ogni giorno di tutta la sua vita.

La mattina dopo Thomas era riuscito a stento a scendere dal letto e preparasi per la scuola, eppure era così in anticipo che decise di incamminarsi verso casa di Charlotte che non distava più di cinque minuti, in modo tale di poterle parlare perchè ne aveva davvero bisogno. Arrivato però davanti la sua porta, si fermò e non ritenne più necessario parlarle, o meglio, ne era troppo spaventato perchè sapeva che avrebbe dovuto dare a Charlotte delle spiegazioni e non era pronto. Così era tornato sui suoi passi e si era diretto a scuola da solo, ascoltando comunque la playlist con il suo nome.
 

Ed era mentre ascoltava Oh Love dei Green Day che arrivò a scuola e vide subito i suoi tre amici intenti a chiacchierare, si avvicinò.

Charlotte non era pronta a vederlo, si sentiva imbarazzata perchè lui sapeva cose segrete su di lei e Thomas non aveva detto nulla a riguardo facendo credere a Charlotte che non gliene importasse.
 

"Okay ragazzi, io e Charlotte abbiamo letteratura, quindi ci vediamo a pranzo credo, ciao!"

Le due amiche perciò si stavano dirigendo verso l'aula quando un Jamie molto scosso venne loro incontro.
 

"Charlie, lo so che tu non mi vuoi vedere ora, ma credevo che ti interessasse sapere questa notizia"
"No, Jamie mi dispiace ma non voglio avere più nulla a che fare con te, vattene"
"Charlie. Riguarda David"

A quel nome, Charlotte rimase un attimo in silenzio e "Cosa succede?" disse.
"David ha preso un aereo, ed entro domani dovrebbe essere qui, in America"

 

Non poteva essere vero, Charlotte non era pronta a ciò.



Hey-YO!
Ecco, siamo arrivati ad un punto un po' sconveniente della storia, ovvero David ce torna in America, Thomas ed i suoi segreti e Charlotte in un mare di pensieri che non sa come gestire.
Beh... non so che dire, spero davvero che la storia vi piaccia e vi ringrazio se leggete, recensite o comunque apprezzate ciò che scrivo
Un bacio
-C.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Get through this together. ***


 

Get throug this together.

If I can get through this
I can get through anything
[Get Through This - Art Of Dying]
 

David aveva preso quella decisione senza pensarci, agendo d'istinto come aveva sempre fatto. Conosceva Thomas ed era più che sicuro che non aveva raccontato nulla riguardo il suo passato a Charlotte. E sapeva che doveva farlo lui, per rovinarlo come Thomas aveva rovinato lui.

Charlotte per tutta la lezione di letteratura rimase a fissare il vuoto e Clary cercava di parlarle, invano.Durante la pausa pranzo, il loro tavolo era fin troppo silenzioso... e non aiutava nessuno di loro quel vuoto.

"Bene, Charlie e Thomas adesso noi andiamo via e vi lasciamo parlare, perchè ne avete davvero fin troppo bisogno" così lui, assieme a Clary, si alzò.
"Perchè ieri te ne sei andato in quel modo...?" 

Thomas abbassò lo sguardo perchè sapeva che avrebbero parlato del giorno prima e non era pronto, non aveva nessuna scusa da dire perciò decise di dire la verità, pur conoscendo tutte le conseguenze che ciò avrebbe portato.

"Mi dispiace così tanto, Charlie. Io non volevo perchè è da quando ti ho conosciuta che ti voglio aiutare a far tornare la luce nella tua vita e nei tuoi splendidi occhi, solo che è tutto un casino. La mia vita è un casino e non voglio metterti in mezzo ai miei guai, anche se stare lontano da te mi fa male. Il problema non sei tu perchè tu mi piaci e ci sarò sempre per te, il problema è... David"
Thomas disse quel nome quasi sussurrando, nella speranza che Charlotte non lo sentisse, ma lei era così attenta al suo discorso che capì anche quel nome, quello del suo migliore amico e non capendo cosa centrava David chiese

"Perchè lui è un problema, che è successo Thom?" e lui sospirò, affranto.
"Lui... lui c'era quelle sere, lui sa cosa ho fatto e tu non puoi capire quanto mi ci senta in colpa, quanto mi vergogno del mostro che sono e ti chiedo scusa perchè sono così sbagliato..."

Charlotte non riusciva ancora a collegare il tutto, ma vedere Thomas in quelle condizioni la portò a posare la sua piccola mano in quella del ragazzo, stringerlo a sè e sussurargli all'orecchio che lui non era sbagliato solo perchè aveva fatto un errore.

"Ma il mio non è solo un errore, Charlie, io....devo raccontarti tutto, non ci riesco a mentire, non a te"
Così Thomas le raccontò tutto.Circa un anno prima, Thomas e David avevano iniziato ad uscire insieme la sera in locali poco raccomandabili per divertirsi ed avere un po' di svago in quelle vite troppo serie per loro. Ma in quei locali avevano iniziato ad assumere droga e bere, fin troppo. David tra i due cercava sempre di essere abbastanza moderato, mentre Thomas voleva dimenticare tutto e beveva fino a crollare. Una sera lui aveva assunto troppe sostanze nocive per il suo organismo che assieme all'alcool lo avevano portato ad uno stato irreparabile di crisi.

Thomas era sveglio ma era come inconscente di quello che faceva e così aveva iniziato a picchiare dei ragazzi che lo stavano innervosendo e David era lì ma quando vide avvicinarsi la polizia era riuscito a scappare, senza avvisare il suo amico che era rimasto lì e lo avevano beccato, così dovette scontare alcuni mesi in carcere a causa della rissa e della droga che aveva preso. In tutto il periodo precedente a quella serata, Matthew era inconsapevole di quello che faceva il suo amico, semplicemente perchè Thomas aveva preferito tenerlo fuori dai guai, ma quando venne arrestato Matthew lo scoprì ed aiutò il suo amico.

David invece aveva smesso di frequentare quei locali e chiese scusa a Thomas, che in parte riuscì a perdonarlo, ma quando iniziò a dover frequentare uno psicologo ed una casa di riabilitazione, crollò. Perchè doveva mentire e nascondere ogni cosa a chiunque non fosse Matthew, mentì persino ai suoi genitori.

"Ed adesso, non ho più dei problemi con la droga, non tocco più quella merda, ma sono perseguitato dal terrore che ciò mi rovini di nuovo"
"E perchè hai paura di David?"
"Perchè lui sa tutta questa storia ed avendo paura di raccontartela, credevo l'avrebbe fatto lui e così tu mi avresti odiato. Avevo paura che lui ti allontanasse da me"
"Thom, io non potrò mai odiarti, ci tengo troppo a te e supererai tutto questo, con me al tuo fianco. Sempre"

E Thomas, con quelle parole capì che non era solo lui a voler aiutare Charlotte, anzi, quella ragazza era l'unica medicina per lui.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Things go wrong when nobody expects it. ***


Things go wrong when nobody expects it

 
'Cause sometimes it's better stay at home and cry.

Dopo che Charlotte aveva saputo il segreto di Thomas, i due erano rimasti al tavolo, vicini ma in silenzio come se ogni parola potesse rovinare quel clima di apparente tranquillità.

Entrambi erano sommersi dai loro pensieri e Charlotte si sentiva sempre più male al pensiero di dover rivedere David, non era pronta, non era quello che voleva e sapeva che parlarci faccia a faccia avrebbe causato altre crepe nella loro amicizia.
Nulla andava più bene, continuavano a litigare e lei credeva sempre di più che tutti quegli anni passati insieme fossero stati buttati al vento.

Thomas sapeva che di lì a poco sarebbe arrivato David, ne aveva sentito parlare Clary ed ora che aveva raccontato a Charlotte la sua situazione, non era più così terrorizzato.
Eppure nel profondo tutti sapevano che sarebbe successo qualche disastro.
Perchè in quel periodo di cose giuste ne stavano accadendo fin troppe poche.
All'arrivo in aereoporto David trovò Jamie ed i suoi amici pronti ad accoglierlo in un abbraccio di gruppo pieno di felicità perchè tutti lì sapevano che senza di David erano vuoti, lui era come l'anima del gruppo. Eppure lui stesso non aveva mai capito come i suoi amici dessero tanta importanza ad un ragazzo come lui che ne trova sempre una per mettersi nei guai, burrascoso e audace, non rinunciava mai ad una sfida, quando si trovava davanti ad uno spavaldo che lo voleva sfidare non si tirava mai indietro ed era questo il motivo per cui era tornato in America: aveva preso l'amicizia di Charlotte e Thomas come una sfida a chi era più bravo nel far stare bene Charlotte... e lui non rifiutava mai una sfida.

Si sentiva stronzo però nello sminuire in quel modo la sua migliore amica ma ne valeva del suo orgoglio ed in quel periodo non gli importava di altro se non di sè.
Anche Jamie era uno spavaldo di quelli stronzi e proprio per quello aveva deciso di portare David a casa di Charlotte, senza che lei ne sapesse nulla. Era stufo di quella ragazzina, non riusciva a capire per quale motivo non era mai riuscito a farle qualcosa ed adesso in parte voleva fargliela pagare per tutti i due di picche che aveva ricevuto.
Finite le lezioni i quattro ragazzi se ne andarono a casa di Thomas, per stare insieme e lavorare a quel progetto scolastico che aveva dato agli studenti il preside.
Charlotte però non era tranquilla, non riusciva a distrarsi dal pensiero fisso del suo migliore amico tornato in America.
Così decise di dirlo ai suoi amici che decisero di fermarsi a lavorare.

"Adesso noi ti faremo distrarre, andremo in giro e ci prenderemo una bella pizza che fa sempre bene dopodichè costringeremo questi due scemi qua ad accompagnarci in un bel pomeriggio di shopping sfrenato" e ciò che Clary dice è legge.

Thomas era lì, affianco a Charlotte che rideva per le facce buffe della sua amica, tutti e tre si sentivano davvero bene in quel momento e dopo tanto anche Thomas sentì di essere nel posto giusto con qualcuno, con le tre persone fondamentali per la sua vita.
Lui era ancora un po' triste per non essere riuscito a concludere qualcosa con Charlotte, ma stava iniziando a conoscerla e non gli importava se lei non era pronta, perchè lui era disposto ad aspettare, teneva troppo a lei per potersi arrabbiare ed anche se i suoi sentimenti per lei erano fin troppo forti poteva riuscire ad esserci solo amico se ciò stava a significare che poteva stargli affianco e stringerla tra le sue braccia.

A lui andava bene anche così ed anche in quel momento aveva bisogno di abbracciarla, così la prese per le spalle e se l'avvicinò al petto, ciò non sorprese troppo Charlotte che ormai si trovava al sicuro con lui al suo fianco.

Non credeva però di esserne innamorata, o almeno per ora sapeva solo che lui stava diventando importante, ma non era ancora pronta all'amore.
Così tra le braccia di Thomas e con al fianco i suoi due amici, stava camminando tra i negozi nel centro commerciale, e tra numerosi schiamazzi di ragazze che vedevano borse o trucchi nelle vetrine, scoppiò a ridere, di nuovo e per la centesima volta in quel pomeriggio, era bello stare con loro, pensò Charlotte.

Ma quella risata venne interrotta da dei passi di due ragazzi che casualmente stavano venendo incontro a loro, e quando Charlotte riconobbe quella voce, si bloccò e comprese che stare lì fu totalmente sbagliato.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** We arguing, but in the end we're still friends. ***


We arguing, but in the end we're still friends.

We are rebels for a cause, poets with a dream,
and we won't let this world die without a fight.
[ Rebel Without a Cause - James Dean]

 

"Tu non hai nessun fottuto permesso di venire qui e rovinarmi di nuovo stronzo!!"

Charlotte era furiosa, sperava di non dover rivedere David benchè lui fosse tornato, perchè sapeva che incontrarlo le avrebbe fatto solamente più male, e diamine se aveva ragione.
Rivederlo fu come se decine di ragazzi la stessero picchiando, e quell'immagine era fin troppo chiara nella sua mente. A lei non andava bene che lui sparisse e tornasse a suo piacimento, come se tutto ciò fosse normale, non era giusto perchè ciò creava solo guai.

E lì in quel momento c'erano troppe domande che nessuno aveva il coraggio di porre perchè temevano una cattiva reazione di Charlotte che in quel momento non sembrava nemmeno lei. Thomas cercava di calmarla, mantenendola vicino a lui, ma sentiva quanto nervosismo scorreva in quel corpo ed in parte riusciva a capirla. In quel momento l'immagine di quella situazione poteva tranquillamente essere immaginata come uno scenario di guerra, con gli eserciti sui due fronti pronti a scontrarsi.

Rabbia negli occhi dei due comandanti, Charlotte e David, e disorientamento dai soldati ignari dei motivi della guerra. Perchè litigi e guerre non hanno mai motivi eppure in quel momento per Charlotte quella situazione era la più importante mai vissuta.

David non aveva mai visto Charlotte in quel modo, così furiosa e con occhi pieni di emozioni, seppur negative.
Cosa le stava prendendo?
Perchè era così arrabbiata?
Lui non riusciva a capirla ed in quel momento si rese conto di quanto la sua scomparsa l'avesse diviso da lei, prima riusciva a capirla con un semplice sguardo ed ora nel vederla non riconosceva più nulla e sapeva che non era colpa della ragazza davanti a lui, ma era solo sua perchè era stato lui ad abbandonarla.

"Non credi di stare esagerando, Lots?"
"Prova a chiamarmi di nuovo così e ti distruggo, lurido bastardo. Come credevi che avrei potuto reagire? Te ne vai senza dirmi nulla, non ti fai vivo per mesi e poi mi invii una fottutissima email con delle insulse spiegazioni, mi torni a parlare e non mi capisci più, sei cambiato a causa di una piccola troietta che non conosci per nulla e poi te ne torni qui e speri pure che io ti accolga a braccia aperte. Caro mio, non sono come quel coglione al tuo fianco, io ho una dignità e quando qualcuno mi fa un torto non è poi così facile rimediarvi"

Charlotte non pensava di essere così arrabbiata con David, da quando avevano riniziato a parlarsi non aveva mai preso in considerazione di avere rancore verso di lui ma appena l'aveva visto arrivare con Jamie dentro di lei, come una bomba, tutta la rabbia era scoppiata e non c'era modo di fermarla se non sfogandosi insultando David e lui non poteva fare altro che prendersi tutta quella rabbia ed incassare il colpo, perchè alla fine riconosceva di essere lui lo stronzo della situazione.

"Okay, hai ragione sono un cretino ad averti abbandonata qui in quel modo senza dirti nulla, ma devi capirmi era la mia possibilità di salire in vetta, non potevo rifiutare"
"Non ti sto dicendo questo, cazzo, sono felice che tu sia riuscito ad arrivare a questo punto, solo che non ti permetto di tornare qui senza avvisarmi, non hai nessuno diritto di farlo, io sto cercando di farcela senza di te e rivederti per poi sapere che devi tornare in Australia non mi sta bene perchè un secondo tuo abbandono mi farà peggio"

E con questo David capì totalmente i pensieri di Charlotte: aveva paura di perderlo di nuovo.

"Ascolta, capisco il tuo punto di vista e non posso fare altro che chiederti scusa, so che ho sbagliato, però ora sono qui e rimarrò per due settimane quindi ti prego cerchiamo di goderci questi attimi e poi quando sarà il momento di andare via vedremo come fare, ma adesso, Lots, cogliamo i nostri attimi. Insieme"

Ed in parte Charlotte odiava David, perchè non riusciva ad essere arrabbiata con lui per troppo tempo che già lui riusciva a farsi perdonare, come sempre, come quel momento.
Lei teneva troppo a David per poterci stare arrabbiata, ma lo odiava per quello: riusciva sempre a trovare un modo per farsi perdonare e lei era sempre succube dei suoi giochi.

Ma gli voleva bene e per quello lo abbracciò come non faceva da tempo.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Love's a bitch. ***


Love's a bitch.

Some people are going to stay in your heart forever,
even if you're not in theirs.
[If I Stay - Gayle Forman]
 

Vedere che quei due si stavano abbracciando in quel modo fece ingelosire molto Thomas, perchè voleva Charlotte solo per lei.
Perchè la amava.
Aveva troppi dubbi in testa, quel ragazzo, paura di non essere abbastanza per lei, che fosse stato inutile dichiararsi ed adesso credeva anche che lei fosse innamorata di David.
Ed il suo amico, Matthew che stava vedendo tutta la scena si accorse dello sguardo ferito di lui ed in parte capì tutti i suoi dubbi, eppure Matthew in cuor suo sapeva che Charlotte provava qualcosa per Thomas, non la conosceva da molto ma in poco era riuscito a capirla e proprio per quello notava le differenze di comportamento che la ragazza teneva con lui differenti da quelli con Thomas.

Charlotte cercava sempre di stare vicina a Thomas, cercava il suo sguardo, i suoi abbracci e forse lo faceva anche inconsapevolmente, ma era così. Eppure nessuno si chiedeva mai perchè Charlotte fosse così terrorizzata dall'amare.
Sì, aveva dato come spiegazione il fatto che amare è doloroso, ma questa era una constatazione di fatto che tutti sapevano, ci doveva essere qualcosa di più.
Che nemmeno Thomas conosceva, era un qualcosa tra Charlotte e... Jamie.Quel ragazzo non era sempre stato così strano e misterioso, qualche anno prima era molto gentile e dolce. Un ottimo amico ed anche un bel ragazzo, con quelle grandi spalle che gli davano importanza, alto più di due spanne di Charlotte, i capelli castani tirati su in un ciuffo e degli occhi blu splendenti. Charlotte amava il blu, vi erano migliaia di tonalità del blu.

Vi erano il ciano, il blu cobalto, il turchese, il blu tiffany, blu metallico, blu notte, blu di Prussia, blu reale, blu savoia, blu polvere. Le sere di qualche anno prima Charlotte le passava a vedere ogni gradazione di blu, perchè per lei quel colore era importante. Gli occhi di Jamie erano Blu Denim. Charlotte amava il blu. Ed amava osservare gli occhi. Quando andava alle elementari le insegnarono che "Gli occhi sono lo specchio dell'anima" e da quello iniziò ad osservare sempre di più gli occhi della gente, cercando di vedere ogni piccola emozione che essi esprimevano. La prima cosa che notava di qualcuno era il colore e l'espressività degli occhi. Erano sempre loro a colpirla e quelli di Jamie erano così belli che per mesi lei li osservò e li amò.

A volte però le cose belle sono in mano alle persone sbagliate e le ragazze innocenti vengono ingannate. E Charlotte era stata ingannata da Jamie. Lei aveva iniziato ad amarlo dagli occhi, aveva iniziato a capirlo da alcuni semplici sguardi, da come i suoi occhi la guardavano, lei aveva iniziato ad amare Jamie quando erano ancora dei piccoli quindicenni. E Jamie aveva sempre amato Charlotte ed avrebbe continuato a farlo se non fosse accaduto quel disastro.
Il dolore porta altro dolore e non puoi farci nulla, devi prenderlo per come è e cercare di uscirne fuori, ma non puoi farcela da solo perchè il dolore si nutre della solitudine. Però Jamie non aveva deciso così, era stato preso dal dolore ed aveva mandato via Charlotte dalla sua vita, ferendola in un modo così atroce che portò Charlotte a non fidarsi più dell'amore. Jamie era stato crudele con lei, ma non se ne accorse per anni, perchè lui era stato accecato dal dolore di perdere sua madre. Era molto legato a lei e non averla più al suo fianco lo portò ad eliminare Charlotte dalla sua vita, dicendole che lei non era più ciò che lui desiderava, che non era la ragazza giusta per lui, che era inutile continuare una storia se lui non l'amava più.
Charlotte aveva dato tutta se stessa in quella relazione, che era durata un anno e quattro mesi e si era conclusa cinque mesi prima della partenza di David.E tanto porta a tanto, che Charlotte aveva peggiorato la sua situazione, aveva fatto tagli su tagli, lacerando la sua pelle. Era stata ferita da Jamie, in precedenza dalla vita e poi dall'amore.
Il periodo in cui erano stati insieme era stato il più tranquillo nella vita della ragazza. Lei si autolesionava da quando aveva dodici anni, non sapeva come era iniziata la sua discesa, ma era arrivata lì, poi vi erano stati momenti in cui riusciva a smettere, ma quel demone tornava e la portava nella via sbagliata.

A quindici anni aveva amato Jamie ed erano stati insieme, in quel periodo le sue ferite si erano rimarginate e nuovi tagli erano rari, ma quando si erano lasciati tutto era tornato ad andare male.

E Charlotte non voleva più trovarsi a che fare con l'amore.

 

Hey-YO!
E' da un po' che non lascio un piccolo spazio per me, alla fine di queste...cose che scrivo.
Ecco, mancano davvero pochi capitoli alla fine, e spero davvero che non mi ucciderete quando leggerete la conclusione, vi prego ahahha
Ringrazio chiunque legga, recensisca o semplicemente si accorga di questa storia , ve ne sono davvero grata
Un bacio
-C.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Grey. ***


Grey.

It's time to leave this old black and white town.
Let's seize the day, let's run away,
Don't let the colors fade to grey
[Never Be - 5 Seconds Of Summer]
 

Oggettivamente Thomas era un bellissimo ragazzo.  Era moro, con dei luminosi occhi verdi ed un sorriso che ti rende felice, perchè è sempre sincero. Thomas era bello e Charlotte lo sapeva, non poteva negare ciò e non poteva negare di essere attratta da lui.

Ma era tutto così sbagliato e David stava cercando di farglielo capire. Erano passati due giorni da quando David era tornato in America e non c'era un momento in cui non litigavano perchè lui credeva che quei tre ragazzi non erano affidabili e l'avrebbero ferita; semplicemente, David era geloso del fatto che loro fossere riusciti ad ottenere in così poco tempo la fiducia della sua migliore amica e conoscendo Thomas, aveva ancora qualche dubbio su di lui.

Dall'altra parte, Charlotte non aveva tutti questi dubbi, era riuscita a capire i suoi amici e sapeva che non l'avrebbero mai ferita, nemmeno volendolo e lo stesso era per lei perchè ci teneva a quei tre che in poco avevano fatto breccia nel suo cuore. Lei si affezionava molto facilmente alle persone, anche a chi non lo meritava, ma sapeva che loro erano davvero dei bravi ragazzi per questo non riusciva a capire la grande preoccupazione di David. Da quando aveva conosciuto Clary, erano passate molte settimane ed adesso si trovavano a vivere il periodo più bello dell'anno a detta di Charlotte, era aprile e tutto era bello a vedersi, tutto diventava colorato e pieno di una quiete ed un'armonia che rilassavano ogni animo. Quella sera, Charlotte aveva deciso di andare da Clary per una serata tra ragazze con cibo e molte, molte cose da dirsi. E come due normali adolescenti, l'argomento principale erano i ragazzi.

"Allora, Clary, come va con Matt?"
"Va benissimo, cioè lui è dolce, gentile, ci tiene a me. Tra qualche giorno faremo sette mesi insieme ed ha deciso di protarmi a fare una piccola gita, ma non vuole dirmi dove perchè è una sorpresa"
"Ma è fantastico! Siete troppo belli insieme, la mia ship del momento" e scoppiarono a ridere, le due.

Charlotte lo vedeva negli occhi della sua amica che lei era follemente innamorata di Matthew ed era certa che anche lui provasse le stesse emozioni, Charlotte sperava un giorno di poter avere una relazione simile... chissà forse con Thomas.

"Ora, cara parliamo di te e Thomas"
"Cosa c'è da dire a riguardo?"
"Okay, non ti conoscerò da molto ma so che qualcosa per lui lo provi, puoi mentire a noi ma non farlo con te stessa. Ammettilo e vedrai che andrà tutto per il meglio"
"Non posso, è tutto così sbagliato. Non va bene, amare è sbagliato per me"
"A volte non riesco davvero a capirti"

Ed era vero, Clary in quelle situazioni non riusciva a capirla, la sua amica.

Era così sbagliato amare qualcuno? Mettersi in gioco per un ragazzo che è giusto per te, che non ti ferirà e che ti ama?

La verità è che la vita viene da ognuno vista in un modo e Charlotte la vedeva di grigio.

Il grigio non era una certezza, era un mescolarsi del tutto assieme al niente, del nero che in sè ha tutti i colori e del bianco, che è il vuoto. Era l'unirsi di cose sbagliate, che assieme non dovrebbero mai stare e ne veniva fuori il grigio.

Il grigio è privo di vita, è il sapere che un qualcosa al suo interno c'è, ma non si può esternare.
Il grigio non può darti nulla, perchè dovrebbe prima concedersi una qualcosa lui, ma per farlo dovrebbe scegliere se essere nero o bianco.

Quella era Charlotte.

Non era vuota, era tutto e niente. Non riusciva a mostrarsi in qualche modo perchè inglobava in sè una caratteristica ed il suo opposto.

Charlotte era grigia e spesso aveva cercato di diventare un colore, ma come? Come poteva portare dentro di sè una cosa che l'avrebbe devastata?

Charlotte non era pronta, non era pronta ad amare sè stessa, figuriamoci qualcun'altro.
E si odiava per quello perchè comportandosi così lei faceva semplicemente del male alla gente al suo fianco ed è la cosa che più lei detestava. Non le piaceva ferire le persone, anche quelle che in fondo un po' l'avrebbero meritato, anche coloro che le avevano fatto del male, lei non riusciva a ferirli a sua volta.

Charlotte era grigia e sapeva che il suo colore era Thomas, ma era consapevole anche di non meritare una persona meravigliosa come lui.

E Clary pensò -Come può lei privarsi di ogni felicità?-.



Hey-YO!
Ciao bellissime persone, siamo al capitolo venti, ah lacrimuccia, perchè sono rimasti altri due capitoli e poi puuuf... niente, è finita la storia.
Non sono molto soddisfatta di questa storia, alcuni capitoli non mi piacciono per nulla, ma questo qui... lo sento estremamente mio.
Spero vi piaccia ciò che state leggendo, vi voglio bene
-C.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Magic. ***


Magic.

Oh, oh, oh
It's magic, you know
Never believe it's not so
It's magic, you know
Never believe, it's not so
[Magic - Selena Gomez]
 

Charlotte si stringeva il più possibile nella braccia di David, all'aereoporto. Erano già passate due settimane in cui David era riuscito a conoscere meglio il nuovo Thomas e gli amici di Charlotte ed aveva davvero capito che loro gli facevano bene, era uscito anche qualche volta con Ginny e stava bene con lei, ma ogni volta che pensava a lei, sperando in un loro contatto fisico o bacio, l'immagine di Alexis gli tornava in mente e lo faceva tornare con i piedi per terra. David era anche riuscito a far capire a Charlotte che doveva buttarsi nell'incertezza della vita, dell'amore.
Sapeva della sue relazione ormai chiusa con Jamie e per quello era riuscito ad aiutarla come ai vecchi tempi e le aveva fatto capire che doveva provarci con Thomas, perchè perfino David aveva capito che lui non avrebbe mai potuto farle del male. Ed alla fine, nel profondo Charlotte aveva sempre saputo che le interessava Thomas, David le aveva solo fatto accettare la cosa.

Per quello il 7 aprile Charlotte aveva indosso il sesto vestito provato negli ultimi venti minuti che fu bocciato come gli altri cinque da Clary, perchè la sua amica voleva trovare l'outfit perfetto per il suo primo vero appuntamento con Thomas, doveva essere tutto perfetto.  Quando un'ora e mezza dopo Thomas suonò il campanello, a Charlotte iniziarono a tremare le ginocchia. Terrorizzata da come il pomeriggio si sarebbe svolto, terrorizzata da commettere qualche sciocchezza che avrebbe rovinato tutto.

Eppure si dovette ricredere, a fine serata quando lui la riaccompagnò a casa. Perchè era stato un giorno fantastico: l'aveva portata in un parco dove presero un gelato e il più del tempo lo spesero uno affianco all'altra, distesi sul prato ad ascoltare la musica, la playlist di Thomas con il suo nome, "Charlotte".
Durante il tempo passato lì, Thomas aveva preso la mano di Charlotte e vi aveva lasciato un piccolo pacchettino, Charlotte lo guardò in modo interrogativo e lui sorrise timidamente. Lei si mise a sedere ed aprì il pacchetto: dentro vi era un piccolo bracciale con un ciondolo: un basso le cui corde diventavano alla fine delle bacchette.

"Cosa sta a significare ciò, Thom?"
"Le corde del basso senza un basso non sono nulla. Al posto delle corde ho fatto mettere delle bacchette, perchè io suono la batteria. Perchè io sono legato a te e senza te non sono nulla, Charlie"

E non servivano altre parole, in quel momento, per nessuno dei due. Thomas si limitò a legarle il bracciale al polso sinistro, tutto stava andando come aveva programmato ed immaginato da mesi, poi però li vide.
Vide le cicatrici e si paralizzò.
Charlotte era solo presa dal momento e non si era accorta dell'enorme errore che aveva fatto.

"Diamine" disse solo.
"Perchè, Charlie? Cosa credi di risolvere in questo modo? Peggiori solo la situazione così"
"Lo so, lo so Thom. Ma questo è il passato, non lo faccio più da tempo"
"Lo sai che non può essere cancellato, il passato"
"Thom..."
"Il fatto è che ti amo, Charlie e non riesco a perdonarmi di non esserci stato per te in quei momenti"
"Non hai colpe, Thom. Non ci conoscevamo nemmeno quando tutto è iniziato, non hai colpe. E sto cercando di andare avanti per me, per te e per noi"
"Noi?"
"Tu meriti di meglio ed io ne rimarrò sempre convinta, ma sono così stupida ed egoista da volerti per me perchè sto iniziando ad amarti, perchè il mio cuore sta ricominciando a battere come un tempo, grazie a te. Sto cercando di amare, solo te e solo per merito tuo e queste cicatrici mi aiutano in parte a farmi capire che ci saranno sempre momenti grigi per tutti, ma voglio combatterli con te d'ora in poi"

Erano pronti entrambi per baciarsi, ma non fu quello ad accadere, semplicemente si sorrisero e timidamente tornarono a casa e quando si trovarono davanti al portone della casa di Charlotte, Thomas pensò "ora o mai più" e delicatamente la strinse tra le sue braccia e la baciò, in modo dolce e gentile.
Un semplice toccarsi di labbra, un sorriso labbra contro labbra, un fremito nei cuori di entrambi, niente di più folgorante era mai capitato ai due, e stettero così per minuti, stavano così bene che poteva accadere qualsiasi cosa e loro sarebbero rimasti così, per sempre.
Era tutto così perfetto e magico, così giusto che Charlotte capì di aver fatto bene ad amare Thomas e Thomas sapeva che da quel momento, tutto sarebbe stato magnifico.

C'era solo da capire se lui avesse davvero ragione.

***

Appena chiuse la porta di casa, dopo l'appuntamento con Thomas, Charlotte si appoggiò ad essa e con un sorriso pieno di felicità sospirò, felice di essersi lasciata andare ed essere uscita con Thomas. Passato il weekend, Charlotte si svegliò molto presto, per poter aggiornare David sulla situazione con Thomas. David fu più che contento di sapere che Charlotte aveva la possibilità di essere felice, felice davvero ed era sollevato dal sapere che Thomas era cambiato e ci teneva davvero a lei, si vedeva lontano un miglio che lui fosse innamorato di Charlotte e sperava davvero che quei due potessero salvarsi a vicenda.

Eppure tutto quello aveva creato un brutto vuoto nel cuore di David, ma cercò di non pensarci... non sapeva come, però e dato che Alexis non era con lui, decise di fare una videochiamata con Ginny.

"Hey David! Tutto okay?"
"Certo piccola, tutto bene... credo"
"Non hai una bella cera, cos'è successo? Problemi con Alexis"
"No, lei non centra nulla, ecco si tratta di Charlotte"
"Finalmente! Ti sei accorto che ti piace, eh?"
"Cosa? No, Ginny, lei è la mia migliore amica!"
"E con questo?"
"Lei non può piacermi, non deve essere così. Tutto ciò è assurdo, come ti viene pensato"
"Andiamo, David, in due settimane non hai potuto fare a meno di lei per un attimo, anche quando eri con me parlavi solo di lei. Oh ma tranquillo, non sono gelosa, anzi sarei più che felice se voi due vi metteste insieme... ma credo che lei ora si stia frequentando con Thom"
"Lo so e veramente era di questo che volevo parlarti, ecco lei mi ha detto che sono usciti insieme e non so, sono felice per lei, davvero, ma sento come un vuoto"
"Si chiama gelosia, caro mio"
"Non posso permettermi di innamorarmi di lei, non va bene e non lo permetterò"
"Credi quello che vuoi, ma sappi che non puoi decidere tu se il cuore ha già scelto"

***

Clary e Matthew erano insieme, ormai, da più di sette mesi e non erano mai stati più felici di così. In quel momento erano stesi sul letto di Clary, stretti l'uno all'altra, erano così da ore abbracciati e sereni nel loro piccolo mondo. Non dovevano dirsi nulla, stavano bene così, erano tranquilli e se ad uno dei due, un anno prima, fosse stato detto che si sarebbero trovati così, fidanzati, entrambi avrebbero sorriso timidamente ed avrebbero negato il tutto, ma nel profondo del cuore ci speravano davvero.

Perchè quando ti rendi conto di amare davvero qualcuno, non fai altro che cercare la presenza dell'altro e quando è vicino a te, ti senti completo. Ed era così, Clary e Matthew si sentivano completi o meglio, si erano completati. Non volevano altro al mondo, non avevano nemmeno bisogno di dirsi ti amo, seppure lo avessero già fatto in precedenza, non avevano bisogno di nulla se non del silenzio e di loro stretti come se niente e nessuno potesse dividerli, e forse era davvero così.



Hey-YO!
Buona domenica a tutti, dolci pinguini! Oggi sono estremamente felice, non so perchè. Forse perchè ho dormito molto e mi sono rilassata dopo due settimane davvero stressanti di scuola e benchè anche la prossima non sarà da meno, oggi sono felice ahah.
Comunque, sia, ahimè, questo è il penultimo capitolo e... niente, ho cercato di fare un'inquadratura generale su ogni protagonista della storia e... beh, ve lo aspettavate il caro David?
Beh, che dire... vi voglio bene
Un bacio
-C.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** The End. ***


The End.

Is anyone there at all?
[The Girl Who Cried Wolf - 5 Seconds Of Summer]


Charlotte e Thomas erano insieme da otto mesi e qualche settimana, ma niente andava più come all'inizio, non si vedevano quasi mai, non erano più gli stessi. Semplicemente perchè Matthew e Thomas avevano litigato e Charlotte si era schiarata dalla parte del suo amico, "tradendo" Thomas in quel modo, a detta di quest'ultimo.
Il motivo della litigata che aveva ormai messo fine alla loro amicizia era il fatto che Thomas era tornato in quei locali, erano tornati dai suoi demoni del passato che Charlotte con fatica aveva cercato di scacciare, era tornato da loro mettendo in secondo piano tutto il resto, persino Charlotte. E ciò non era stato accettato da nessuno, ma l'unico che lo aveva sbattuto in faccia a Thomas fu Matthew e così tutto era andato sempre peggio.

Fino a quando, per Natale, Thomas fece il bellissimo regalo alla sua ragazza di lasciarla, con un dannatissimo messaggio.
"Non provo più niente, per te. Vorrei dirti che mi dispiace, ma cazzo, mentirei. Niente di personale, ma non ho più bisogno di te"
Quel messaggio, inviato alle 3 di notte del 22dicembre, fece scoppiare in lacrime Charlotte che scappò da Clary e cercò consolazione da lei.

Il problema è che si sentiva vuota, come quando era partito David.

Ci credereste mai che l'amore prima ti illude e poi ti butta più giù? Beh, dovreste perchè è quello che fa.
Ma quell'anno, per Charlotte non erano finiti i problemi, perchè una diciassettene come lei non può mai stare tranquilla, no, deve avere sempre più problemi.
David era riuscito ad avere successo in Australia, e sarebbe partito per un tour, quindi tutte le sue prossimo di tornare in America per le vacanze, andarono in fumo e quello spezzò ancora un pochino il cuore di Charlotte, ma dovette fingere di essere felice per il suo migliore amico, perchè stava realizzando il suo più grande sogno.

Anche David, però doveva fingere con lei, fingere di non amarla perchè alla fine lui era arrivato a quella conclusione, che l'amava e starle lontano diventava sempre più difficile ed insopportabile.

Odiava ogni istante di più quella situazione, non ce la faceva più, si sentiva sempre più vuota e non vedeva più vie d'uscita.
Non aveva più la speranza e la fede che sarebbe andata meglio.
Perchè, infondo lo sapeva che non sarebbe MAI andata meglio.

Clary e Matthew vedevano che lei era distrutta e non volevano lasciarla sola per le vacanze e così la invitarono a stare a casa di Matthew e poi avrebbero passato tutti e tre il Natale con la famiglia dei due fidanzati; inizialmente Charlotte non voleva accettare eppure in quel momento era nella camera di Matthew con gli occhi lucidi a ringraziarlo di quanto gli era grata.

Charlotte si odiava, perchè si era ingannata da sola.
Sapeva che amare era dolore, eppure ci aveva riprovato, aveva di nuovo fatto l'errore di crederci e ci era rimasta fottuta di nuovo, come se l'amore proprio non ne voleva sapere di lasciarla in pace e farle vivere un periodo felice. Che poi l'amore era stato anche fin troppo generoso nel darle otto mesi di tranquillità, di solito, nemmeno quelli aveva.

Non poteva crederci, Charlotte di aver sbagliato, di nuovo.

E per quello se ne era andata in bagno e per ventotto volte si era incolpata, con quella lametta. Aveva detto anche a Clary e Matthew di quel suo demone, e loro ci erano rimasti davvero feriti, ma speravano che lei non l'avrebbe più rifatto, ma una parte di loro era consapevole che prima o poi sarebbe tornata in quel baratro, per quello quando Matthew entrò nel bagno non ne fu troppo sopreso.
E senza dire una parola aveva preso una garza e l'aveva avvolta attorno al polso della ragazza, trattenendo a stento le lacrime, poi la guardò e la strinse tra le sue braccia ed i singhiozzi dell'uno si confondevano con quelli dell'altra.
E si addormentarono dopo ore, passate nello scusarsi per Charlotte e nell'abbracciarla per Matthew perchè alla fine lui ci teneva davvero tanto a lei e non avrebbe mai più permesso a nessuno di ferirla.
Benchè in quel periodo Charlotte provava solo dolore, la giornata di Natale passò seneramente, i suoi amici l'aveva fatta sorridere e le loro famiglie erano davvero dolci, ed in parte lei si sentì a suo agio.

***

David aveva detto a Charlotte che non sarebbe tornato in America, ma purtroppo ciò che aveva pianificato non fu possibile realizzarlo.
Perchè il 26 dicembre, quando si trovava a Adelaide, gli arrivò una chiamata dall'America e gli parve così strano che non attese un attimo nel rispondere e dall'altro capo del telefono sentì solo i singhiozzi di Clary e delle parole sconnesse.

Quando ne comprese il significato, gridò e si accasciò a terra, piangendo.

Charlotte si era tolta la vita, con quattordici tagli che mai sarebbero diventate cicatrici, perchè il suo corpo non era più vivo, lei non era più Charlotte, era il vuoto.
La sua anima era tornata alle origini, ed almeno quella avrebbe vissuto finalmente in pace, in eterno.
Charlotte aveva preso quella decisione perchè si sentiva vuota e non riusciva più a vedere se stessa nel riflesso che osservava allo specchio, non era più lei.
I demoni si erano impossessati di lei.
Charlotte non c'era più e mai sarebbe tornata.
Alla fine, dopo tutto il dolore, mentre cadeva a terra, non pensò ad altro se non alla felicità che la stava aspettando e per quello sorrise.
Non sarebbe voluta arrivare a quel punto, ma l'aveva fatto ed avrebbe scontato la sua pena se poi ad aspettarla vi era la pace. Non desiderava altro.

Ai suoi amici non aveva lasciato altro che quattro lettere posate sul letto della sua camera, all'esterno di ogni letteravi erano scritti i nomi dei mittenti: Clary, David, Matthew e... Thomas, perchè nonostante tutto, lei gli aveva sempre voluto bene.

Ed al funerale della ragazza, i quattro ragazzi erano tutti lì, al primo banco a piangere stringengo ognuno la propria lettera.
Eppure ognuno di loro si sentiva in colpa.

Thomas era corroso dai sensi di colpaper averla lasciata ed averla fatta soffrire benchè lei nella lettera gli aveva scritto che non era colpa sua, che lo aveva perdonato subito dopo aver ricevuto quel messaggio, che lo capiva e che gli voleva bene. Ma a lui mancava comunque Charlotte.

Matthew si sentiva in colpa perchè non si era svegliato prima, quella mattina, non l'aveva sentita uscire di casa per tornare nel suo piccolo appartamento, si sentiva in colpa per non essere stato abbastanza presente. Charlotte però nella sua lettera lo ringraziava per tutto, perchè era stato un ottimo amico, più di quanto lei meritasse, e gli aveva ripetutto che gli voleva bene.

Clary si sentiva in colpa perchè non le aveva detto addio, non l'aveva potuta abbracciare, non aveva passato abbastanza tempo con lei in quell'anno che si erano conosciute eppure Charlotte le aveva detto che le aveva regalato la cosa migliore al mondo: una migliore amica che amava e ringraziava per tutto.

E David, lui si sentiva in colpa perchè non le aveva detto che l'amava, non aveva passato il Natale con lei, si sentiva in colpa perchè se ne era andato in Australia e l'aveva lasciata lì. Ma lei, la sua migliore amica, le aveva scritto che non doveva piangere per lei (-Come non posso Charlie?!- pensò lui) perchè lei era fiera di lui e gli voleva bene e lo ringraziava per tutto quello che aveva fatto per lei, e gli chiedeva di diventare famoso perchè sapeva che ne aveva le capacità, gli scrisse che era onorata di essere stata la sua migliore amica, gli disse che non avrebbe più sofferto, per quello se n'era andata, e gli giurò che d'ora in poi gli sarebbe stato sempre vicino, con la sua anima pura ormai libera da un corpo sporco e lacerato.

Charlotte se n'è andata, ma ora è felice. Ed è a conoscenza del dolore che ha causato ai suoi amici ma lei sa che staranno bene perchè lei è lì con loro e li amerà in eterno.
Perchè ha scoperto la pace eterna, ha scoperto qualcosa di inatteso ma che da sempre attendeva, ha trovato la sua serendipità.



OH DIO!
Cioè voi non capite quanto io sono felice di tutto questo, di essere arrivata a questo punto, di finire una storia finalmente, non come facevo tempo fa che postavo dei capitoli e poi eliminavo la storia, ahaha.
Comunque siamo arrivati alla fine, e ne sono felice benchè tutto ciò sia molto malinconico.
Sono contenta che questa "cosa" nata per caso sia arrivata a questo punto, sono felice di avere VOI, grazie davvero tanto.
Non so cosa dirvi, spero che non vi abbia annoiata con questa storia, ma che vi abbia trasmesso qualche emozione perchè era quello ciò che volevo. Sappiate che vi ho regalato delle piccole parti di me con questa storia, mettendo nomi, date e situazioni davvero SPECIALI per me, nel bene e nel male.
VI VOGLIO BENE

Avrei davvero molte cose da dire, ho un miscuglio di pensieri in testa ch eperò non riescono a trovare un ordine, diamine.
Spero che ci rivedremo presto, forse nella sezione dei 5 Seconds Of Summer perchè avevo qualche idea a riguardo.... anche se ad un certo punto per una mi presa di pazzia ho eliminato sei capitoli e sono tornata all'inizio, comunque, per adesso vi lascio, ma non è un addio, ve lo prometto. Vi ringrazio immensamente per tutto.... e non so cos'altro dire, quindi la smetto ahaha
Un bacio e tanto, tanto, tanto amore
-C.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3204930