Drago del cielo infuocato

di Minari OppaRi
(/viewuser.php?uid=152605)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mani ***
Capitolo 2: *** Capelli ***
Capitolo 3: *** Gelosia ***
Capitolo 4: *** Sentimento. ***
Capitolo 5: *** Dichiarazione. ***
Capitolo 6: *** Calore. ***
Capitolo 7: *** Pranzo. ***
Capitolo 8: *** Bacio. ***
Capitolo 9: *** Sorriso. ***



Capitolo 1
*** Mani ***


 
Image and video hosting by TinyPic



Wendy, dopo una missione, adorava recarsi nell’immenso prato dietro la gilda per riposarsi lontana dall’abituale chiasso causato dai suoi compagni.
Amava stendersi sull’erba che, mossa dal vento, le solleticava il viso, cullandola. Nemmeno Charle, nonostante fosse solita seguirla ovunque andasse, era a conoscenza di quel posto. Era il suo piccolo paradiso.
Un paradiso che però sarebbe stato ben presto invaso da un intruso, un intruso dai capelli rosa.
Natsu, esausto per via di una intensa rissa con Gray, era uscito dalla gilda per riposarsi un pochino.
Era da solo, aveva lasciato Happy in compagnia degli altri Exceed e di Lucy.
Camminava con le braccia incrociate dietro la testa, lo sguardo assonnato e la mente piena di pensieri, anzi, di un pensiero in particolare.
Era tutto il giorno che non vedeva la Dragon Slayer del cielo e, nonostante sapesse bene che lei sapeva cavarsela anche da sola, era un pochino preoccupato.
“Com’è che ultimamente penso spesso a Wendy? Mah.”
Si fermò, giusto in tempo per vedere la figura della ragazza stesa a terra. Il cuore gli balzò fuori dal petto, un orribile sensazione d’ansia iniziò a pervaderlo e prima che se ne rendesse conto scattò verso di lei.
“Non dirmi che è ferita. No!”
Pensò, stringendo forte i pugni.
La raggiunse in un attimo urlando, con tutto il fiato che aveva in corpo, il suo nome.
Dormiva. Wendy stava solamente dormendo.
Si sedette accanto a lei, ringraziando Mavis che stesse bene. Non si era mai preoccupato così tanto in vita sua.
Sorrise sollevato, osservando con molta attenzione le sue mani appoggiate a pochi centimetri dal viso.
Era da qualche giorno che, per qualche motivo a lui sconosciuto, continuava ad interessarsi alle mani della giovane Dragon Slayer. Provava l’inspiegabile impulso di prendergliele e stringerle tra le proprie.
Scosse la testa.
“Probabilmente mi starò ammalando, oppure è qualcosa che ho mangiato. Quella strana roba che mi ha fatto ingurgitare Erza forse c’entra qualcosa.”
Bofonchiò a bassa voce, attento a non svegliare la ragazza.
Strana malattia o no, doveva ammettere a sé stesso una cosa.
Le mani di Wendy, in confronto alle sue, erano così piccole che non riusciva a resistere alla tentazione di toccarle.
Senza ulteriori indugi le prese la mano, stringendogliela appena e stendendosi al suo fianco.
Gli piaceva, sentiva come una strana sensazione di calore nel petto e la cosa non lo faceva stare affatto male.
Si addormentò giurandosi che, durante una missione oppure in un'altra occasione, avrebbe ancora tenuto la mano della Dragon Slayer. 




Angolo dell'autrice
Buonasera a tutti, finalmente dopo tre notti passate insonni sono riuscita a scrivere il primo capitolo di questa raccolta Natsu/Wendy *_*
Questa è la seconda fanfiction che scrivo su questa coppia e spero che da allora il mio stile sia migliorato un pò. La coppia non è proprio una delle più quotate, infatti in molti li considerano più come fratello e sorella che come fidanzati. Il mio strano cervello però li ha trasformati in un duo innamorato, infondo Wendy ormai ha anche diciannove anni quindi un fidanzato dovrà pur cercarlo XD Spero che il capitolo sia piaciuto e ringrazio già chi recensirà o anche solo leggerà. A presto,
Darkdan :3
 
                                                        

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capelli ***



Image and video hosting by TinyPic





Wendy amava molte cose di Natsu, la prima tra tutte però non era il suo sorriso ma bensì i suoi bizzarri capelli rosa.
Passava ore a fissarli, accertandosi naturalmente di non essere vista dal ragazzo, sognando di poterli accarezzare e di scoprire se fossero ispidi proprio come sembravano.
Le occasioni per poterlo fare però non si presentavano mai a causa dell’enorme timidezza della ragazza, un problema molto serio che nei confronti del Dragon Slayer del fuoco tendeva ad aumentare.
Invidiava molto Erza e Lucy, loro riuscivano a parlarci tranquillamente e a toccarlo senza diventare rosse quanto i capelli di Flare.
Anche Lluvia, nonostante fosse sempre più interessata a Gray, era entrata abbastanza in confidenza con Natsu.
Si sentiva così lontana da lui, una piccola presenza insignificante nelle sua vita.
Il Dragon Slayer del fuoco però non era il tipo di persona che considerava insignificante qualcuno, per lui tutti gli amici erano importanti allo stesso modo anzi, una persona in particolare, nonostante non l’avesse ancora capito, era più importante degli altri.
“Hey, Wendy. Wendy.”
Sussurrò, guardandosi intorno mentre le faceva cenno di avvicinarsi.
“S-si, Natsu-San?”
 “Andiamo di nuovo al nostro posto segreto? Ho voglia di farmi una bella dormita rilassante in tua compagnia.”
La Dragon Slayer del cielo diventò completamente rossa, Natsu era fin troppo schietto e le parole che aveva pronunciato erano state un colpo fatale. Fatale naturalmente in senso positivo.
I due si guardarono in giro, assicurandosi che i loro compagni Exceed e il resto della gilda non li guardasse uscire insieme.
“Forza, andiamo.”
Le sussurrò all’orecchio per poi prenderla per mano e correre fuori dall’edificio, controllando sempre di non aver nessuno alle spalle.
 
Dopo una corsa mozzafiato i due Dragon Slayer si stesero sul prato dietro la gilda, ridendo con il fiato rimastogli in corpo.
“Per fortuna neanche oggi nessuno ci ha visto. Siamo dei grandi a non farci beccare.”
Ridacchiò Natsu, portandosi le mani dietro la testa.
Wendy si limitò ad annuire, concentrata come non mai ad osservare i capelli del ragazzo.
Certo, condividevano un luogo in segreto ma lei era ancora ben lontana dal riuscire ad essere al livello degli altri compagni.
“Accidenti, Wendy. Hai combattuto con tante persone forti, hai affrontato, anche se senza grande successo, un vero drago e non riesci a fare una cosa tanto semplice come toccare i capelli di Natsu-San? Insomma, fatti forza e fallo.”
Si diede dei piccoli schiaffetti sulle guance e, anche se molto titubante, avvicinò la sua mano alla chioma del Dragon Slayer del fuoco.
Iniziò ad accarezzarglieli piano, passando poi ad intrecciarli tra le dita.
A dispetto delle apparenze i capelli di Natsu erano morbidi e Wendy, con un sorriso stampato sul viso, adorava giocare con quelle ciocche rosa.
“E’ rilassante, sai? Potresti farlo più spesso?”
Il ragazzo stava sorridendo, un leggero rossore sulle guance e gli occhi chiusi.
La Dragon Slayer aveva fatto un passo, aveva preso sicurezza e poteva condividere un secondo segreto con il ragazzo dei suoi sogni.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Gelosia ***



Image and video hosting by TinyPic



Natsu era come un grande bambino geloso; non permetteva a nessuno, ma proprio nessuno, di avvicinarsi troppo a Wendy.
Appena vedeva qualcuno fare anche solo un piccolissimo passo verso la ragazza scattava con furia e riservava un bel calcio al povero malcapitato, poco importava se fosse il piccolo Romeo oppure Luxus.
Per i suoi compagni di gilda era un mistero il suo insolito e strano comportamento, Mira era convintissima che fosse dovuto all’amore, altri come Lucy invece erano certi che lo facesse perché considerava la Dragon Slayer del cielo come una sorellina.
“Sai Natsu, ultimamente tutti si chiedono cosa ti prende. Prendi a calci tutti quelli che si avvicinano a Wendy.”
“Voglio proteggerla. Insomma, tengo molto ai miei amici ma alcuni sono proprio dei pericoli pubblici.”
Detta dal Dragon Slayer del fuoco quella frase suonava davvero ridicola.
“Cana è un ubriacona, potrebbe farla andare su una cattiva strada fatta solo di sakè. Luxus potrebbe spaventarla, Gray potrebbe farle prende la brutta abitudine di spogliarsi sempre, Lluvia la farebbe diventare una stalker e tanto altro.”
Continuò lui, incrociando le braccia al petto e incrinando le labbra in una smorfia imbronciata.
L’albina ridacchiò, lasciando comparire un sorrisino malizioso sul viso. Aveva sicuramente qualcosa in mente.
“Romeo-Kun però non ha niente di male, né strane abitudini né vizi come il bere, allora perché non lo lasci avvicinare?”
Il rosato rimase zitto per diversi istanti, lo sguardo fisso su Wendy e sul suo bellissimo sorriso, provocato in quel momento dalla presenza del figlio di Macao.
Una sensazione di fastidio e tristezza lo stavano attanagliando, gli sembrava di avere un macigno sul cuore.
Fece un respiro profondo e distolse lo sguardo verso Mira, pronto per darle una risposta.
“Semplicemente perché voglio essere il solo a poter godere della vista del suo sorriso. ”
Natsu sorrise, un sorriso enorme e felice.
“Oh, poi anche perché io sono il più forte di tutti e quindi la posso proteggere meglio degli altri e poi perché non voglio che qualcuno la tocchi o me la porti via.”
Scattò verso il tavolo dove erano seduti i suoi due piccoli amici urlando a squarciagola –Romeo, stalle lontano!- mentre la diavolessa se la rideva di gusto.
Considerando l’enorme ingenuità del Dragon Slayer del fuoco era ovvio che non fosse ancora arrivato alla riposta giusta, ci sarebbe voluto molto tempo prima che lui capisse la verità.
Mira sorrise, vedendo la coppia di Dragon Slayer ridere insieme.
“Sei proprio un innamorato tonto e geloso, Natsu.”

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Sentimento. ***



Image and video hosting by TinyPic





Natsu da un po’ di tempo provava una strana sensazione quando stava vicino a Wendy. Il cuore sembrava volergli uscire dal petto e la testa gli diventava vuota, forse anche più del solito.
Non riusciva a comprendere cosa gli stesse capitando. Credeva di essere malato, oppure di aver mangiato qualcosa di strano o più semplicemente attribuiva tutte quelle strane sensazioni alle continue botte di Erza.
“Forse dovrei farmi visitare dall’amica del vecchio.”
Borbottò dandosi alcuni schiaffetti sulle guance.
“Natsu-San, ti senti bene?”
La piccola Dragon Slayer del cielo, resasi conto dell’insolito comportamento del compagno, si era sporta verso di lui arrivando quasi a sfiorargli il viso con il proprio.
Il ragazzo a quella vicinanza inaspettata sobbalzò all’indietro, sbattendo la nuca contro il tronco dell’albero al quale era appoggiato.
Questo non era davvero da lui.
“N-Natsu-San, ti sei fatto tanto male?”
Chiese lei portando la mano a toccare il punto ferito.
Natsu a quel contatto arrossì e si calmò all’istante, quel tocco così delicato sembrava possedere la capacità di farlo rilassare all’istante.
“Non…non è nulla. Ho preso botte peggiori.”
Sentiva la gola secca, le parole faticavano ad uscirgli dalle labbra e sembrava quasi che il suo cuore fosse sul punto di esplodere.
“Davvero, cosa mi sta succedendo…?”
Pensò abbassando lo sguardo.
Il grande Dragon Slayer del fuoco soggiogato da dei sentimenti sconosciuti? Suonava davvero ridicolo.
“Cosa ti succede, Natsu-San? Oggi non sembri più tu. Sei silenzioso e non fai altro che evitare il mio sguardo…”
Mormorò tristemente Wendy.
La sua voce tremante e piena di tristezza fu come una pugnalata al cuore per il ragazzo che, stringendo i pugni, alzò gli occhi verso il viso della ragazza.
“Io…sento che dentro di me qualcosa sta cambiando e questo mi mette paura.”
Ebbene si, anche il prode e scalmanato Natsu alcune volte aveva paura. La sua era semplicemente una corazza per evitare che  i suoi cari amici si preoccupassero per lui.
Nascondeva un lato fragile. Un lato che nessuno avrebbe mai dovuto vedere, in fondo doveva mantenere la sua fama di duro Dragon Slayer.
La Dragon Slayer del cielo si alzò e, portandosi le mani dietro la schiena, gli sorrise dolcemente.
“I cambiamenti fanno sempre paura, infatti sono la prima ad avere il terrore di affrontarli, però servono per poter maturare. Se questo cambiamento però ti fa perdere il sorriso allora non va per niente bene. Io…io adoro davvero il Natsu-San che sorride felice.”
Wendy, dopo aver finito di parlare, corse subito via per cercare di nascondere il rossore che era comparso sulle sue guance.
Le sue parole però avevano centrato in pieno il cuore del ragazzo.
‘Io adoro davvero il Natsu-San che sorride felice.’
Ripensando a quelle parole un’enorme sorriso gli comparì sul viso e tutta la preoccupazione che provava sparì come per magia.
“Alla fine questo sentimento che invade il mio petto non è poi tanto male.”
Quel sentimento sconosciuto sarebbe cresciuto piano piano e Natsu, probabilmente con l’aiuto di Mira, avrebbe presto appreso che quello era amore.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Dichiarazione. ***


Image and video hosting by TinyPic



Wendy, rossa in viso come mai in tutta la sua vita, continuava a camminare senza sosta davanti all’entrata della gilda.
Si tormentava le dita con fare agitato continuando a tenere lo sguardo fisso sull’enorme portone come se stesse aspettando impazientemente l’apparizione di qualcuno.
Quel giorno infatti la piccola Dragon Slayer del cielo aveva deciso di confessare i suoi forti sentimenti a Natsu, il suo primo amore.
Aveva indossato, su consiglio di Mira e Lucy, un vestitino blu che le arrivava fino alle ginocchia. Non si era mai sentita così tanto bella.
Appena il Dragon Slayer del fuoco uscì dall’edificio lei s’irrigidì sentendo il battito cardiaco aumentarle sempre di più.
“Wendy ciao. Dove vai con quel vestito? E’ un camuffamento per una missione?”
Le aveva chiesto lui con un sorriso a trentadue denti.
Wendy, abbagliata dalla bellezza che solo quel sorriso possedeva, diventò ancora più rossa in viso sentendo la sicurezza abbandonarla definitivamente.
La timidezza, come al solito, era più forte di lei.
“Ora scusa ma devo andare. Happy mi aspetta per una bella gara di pesca.”
Lo vide voltarsi e il suo cuore perse dei battiti. Non poteva lasciarlo andare via senza avergli rivelato i suoi sentimenti.
No, non poteva.
“Natsu-San, tu mi piaci.” Le ci era voluto tutto il coraggio del mondo per pronunciare quelle parole
Natsu, fermatosi appena la ragazza aveva urlato, si girò lentamente a guardarla.
“E-eh? Intendi come ad Happy piace un pesce?”
Un esempio più serio non riusciva proprio a venirgli in mente.
“N-no. I-intendo come ad una ragazza può piacere un ragazzo. N-Natsu-San, io…quello che provo per te è…è amore!”
Wendy teneva lo sguardo fisso a terra attendo ansiosamente una qualsiasi risposta da parte del ragazzo.
Non si aspettava certo di essere ricambiata, sapeva bene di non avere una bellezza parti a quella di Lucy o di Lisanna, le candidate ideali per far brecciare nel cuore del Dragon Slayer.
Chiuse gli occhi con forza sentendo il corpo tremarle sotto il peso della pressione.
Dopo diversi secondi di silenzio Natsu reagì. Con un gesto rapido e deciso strinse la Dragon Slayer del cielo in un affettuoso abbraccio.
“N-Natsu-San?!”
La ragazza smise di respirare e il cuore le uscì dal petto.
“N-non capisco che mi succede…”
Esordì lui con una voce rotta dall’imbarazzo, diversa da quella forte e allegra che aveva sempre.
“S-sento il viso bruciarmi, il cuore non smette di battermi come un matto e poi le tue parole mi hanno reso terribilmente felice. Magari sono malato, non lo so. Però…”
Portò lo sguardo ad incastonarsi con quello di Wendy sorridendo come suo solito.
“…questo potrebbe anche essere amore, no? Perché non lo scopriamo insieme?”
Il loro amore stava finalmente sbocciando e magari Natsu, dopo una bella chiacchierata con Mira, avrebbe compreso come farlo crescere ancora di più.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Calore. ***





Image and video hosting by TinyPic

Wendy non amava l’inverno.
Certo, le piaceva vedere la neve scendere lentamente ed imbiancare le strade ma, il freddo, quello proprio non riusciva a sopportarlo.
Ogni anno, sebbene cercasse il più possibile di restare al coperto, finiva con prendersi il raffreddore e quindi, per evitare di contagiare Charle e il resto della Gilda, con restare sola soletta nella sua stanza.
Nascosta sotto le coperte cercava di dormire per evitare che brutti pensieri le invadessero la mente; rinchiusa nella solitudine, seppure voluta da lei al fine di non far ammalare tutti, ricordava il passato, i momenti spiacevoli che aveva dovuto passare, le ferite procuratesi in battaglia, il senso di inutilità che sentiva ogni volta che non riusciva a far qualcosa per gli altri.
Chiudendo con forza gli occhi si girava e rigirava nel letto.
“Mentre io sono qui qualcuno potrebbe aver bisogno di me per una missione, magari ci sono dei feriti che potrei curare, forse Charle ha bisogno di me.”
Ormai le lacrime le stavano rigando le guance. Odiava davvero quel freddo, quella sensazione di vuoto che la colpiva ogni volta che era sola.
Dei piccoli colpetti alla finestra la fecero ridestare da quei terribili pensieri. Indossando una giacca abbastanza pesante, regalatale da Natsu tempo addietro, si avvicinò alla finestra.
Sussultò nel vedere che dietro al vetro, completamente pieno di pezzi di ghiaccio, vi era la figura del giovane Dragon Slayer del fuoco.
Il ragazzo, stranamente non sorridente come sempre, aspettò che la ragazza gli aprisse per poi catapultarsi su di lei.
“Stai bene? Ti sei riposata abbastanza? Hai mangiato qualcosa? Perché stai piangendo? TI fa male qualcosa? Che posso fare io?”
Quella raffica di domande, tinte di una forte e ben visibile preoccupazione, fecero spuntare un sorriso alla Dragon Slayer del cielo.
“Ora che sei qui sto bene Natsu-San.”
Natsu, sorpreso, arrossì lievemente.
Si stupì lei stessa di quello che aveva appena detto, forse l’influenza era riuscita a tirarle fuori una manciata di coraggio.
Tossendo si rimise a letto, dandogli le spalle. Per quanto fosse felice di vederlo lì, nella sua camera, non poteva dimenticare che era ammalata e l’ultima cosa che voleva era contagiarlo.
“Natsu-San, ti ringrazio per la visita ma se resti finirai per ammalarti anche tu.”
Il ragazzo, con un grugnito, si stese al suo fianco e, senza nemmeno chiederlo, la fece girare verso di sé per stringerla in un caldo abbraccio. Chiudendo gli occhi appoggiò la fronte contro la sua.
“Neanche morto ti lascio qui da sola. Poi io sono una roccia, non mi ammalo mai.”
Wendy, imbarazzatissima, sorrise sussurrandogli un ‘grazie’ leggermente impacciato. Amava davvero quella sua gentilezza.
“Ora pensa solo a riposare, ok? Io non me ne vado.”
Dopo quelle parole, nel giro di due secondi, Natsu si addormentò.
La Dragon Slayer del cielo rise, accoccolandosi al suo petto mentre lasciava che lui la stringesse ancora.
Adorava sentire quelle braccia forti che la stringevano. Inverno o estate, poco importava. Non si sarebbe mai stancata di quel calore.

 
Angolo dell'autrice:
Non posto un capitolo da troppo, troppo tempo e sono davvero dispiaciuta ç_ç Purtroppo in questi mesi ho avuto davvero un sacco da fare e l'ispirazione per questa raccolta è andata a farsi benedire. D'ora in poi cercherò di essere più presente e di postare i capitoli più spesso. Forse già domani riuscirò a mettere il capitolo 7 :3
Ringrazio chi continua a seguire questa raccolta, chi leggerà e chi deciderà di lasciare una recensione.
Alla prossima,
Darkdan.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Pranzo. ***





Image and video hosting by TinyPic

Natsu, con le braccia incrociate al petto, guardava in cagnesco i fornelli della cucina di casa sua.
Gray gli aveva spiegato che, di solito, al primo appuntamento erano le ragazze a preparare il pranzo ma Natsu non voleva essere come tutti gli altri. Avrebbe cucinato lui qualcosa a Wendy.
Certo, l’idea era carina, molto inusuale per uno come lui, ma c’era un unico grande problema.
Non aveva mai cucinato niente in vita sua e non sapeva davvero da che parte cominciare.
Aveva preso in gran segreto dei ricettari dalla camera di Mira ma, a vedere tutte quelle scritte, tutti quei numeri e quegli ingredienti, la testa aveva iniziato a fargli male.
“Su Natsu, hai affrontato momenti peggiori. Non sarà una stupida ricetta a sconfiggerti.”
Si siede degli schiaffetti sulle guance e, incoraggiato da Happy, si mise a cucinare degli Onigiri(*).
Il risultato però non fu quello sperato.
Le polpette erano diventate nere, quasi dei veri pezzi di carbone e, invece che triangolari, erano rotonde.
 “Perché cavolo non sono come quelle dell’immagine? Va bene che invece di dieci minuti le ho fatte scaldare due minuti con le mie fiamme ma il resto più o meno l’ho fatto seguendo quello stupido libro!”
Brontolò arrabbiato scaraventando il libro per terra. Sbuffando le assaggiò, sperando almeno di essere riuscito a farle gustosi. Un altro fallimento.
“Bleah, che schifezza.”
Avrebbe voluto buttarle e ricominciare da capo ma qualcuno, la Dragon Slayer del cielo probabilmente, bussò alla porta.
Il ragazzo fece un respiro profondo e andò ad aprire.
“Ciao Natsu-San.”
“Ciao Wendy. Entra pure, ho…ecco…ehm…una sorpresa per te.”
Sorridente e molto curiosa la ragazza entrò. Era la prima volta che metteva piede nella casa di Natsu e sentiva il cuore battere all’impazzata.
Agitato, come non mai in tutta la sua vita, le fece strada verso la cucina mostrandole la famosa sorpresa.
Lei, vedendo le due strane sfere nere, non riuscì a capire.
“Volevo…ecco…stupirti e ti ho preparato degli Onigiri.”
Wendy, intenerita, si mise a mangiare le ormai carbonizzate polpette di riso.
“A-ah no, ti sentirai male.”
Al contrario delle sue previsioni la Dragon Slayer del cielo non stava né soffocando né piangendo né lamentandosi, stranamente sembrava apprezzare quel cibo ormai ridotto in carbone.
“E’ buonissimo!”
“Che? Non prendermi in giro, si vede che non è commestibile!”
Lei, con un sorriso pieno di dolcezza stampato sul viso, lo guardò, con sguardo serio fisso negli occhi.
“Non ti prendo in giro, davvero. Si sente che li hai preparati con tanto amore e questo li rende buonissimi, speciali.”
Natsu, non sapendo cosa dire si limitò a sorridere, felice. Sapeva che il sapore non fosse ottimo, in fondo li aveva assaggiati e quindi la ragazza gli stava dicendo una bugia, ma non riusciva ad essere arrabbiato. Con il forte amore che provava, Wendy, era riuscita a capire con quanto impegno e affetto lui avesse tentato di cucinarle qualcosa e questo lo soddisfava.
Una cosa però era certa: la prossima volta avrebbe cucinato seguendo davvero tutte le indicazioni.


(*) L'Onigiri è uno spuntino tipicamente giapponese, composto da una polpetta di riso bianco e solitamente di forma triangolare.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Bacio. ***


Angolo dell'autrice:
Buonasera a tutti! E' passato un sacco di tempo dall'ultima volta che ho aggiornato questa fanfiction e davvero mi dispiace. Purtroppo tra vacanze, influenza, fratelli rompiscatole e poca ispirazione questa capitolo è stato dificile da scrivere. Spero che quello che ho scritto vi piaccia, io sono davvero dubbiosa. Penso che da ora in poi i capitoli saranno One-Shot, ho scoperto che quando scrivo su Natsu e Wendy stare nelle 500 parole è molto difficile. A fine capitolo, per tentare di farmi perdonare, ho aggiunto un disegno che un ragazzo mi ha fatto alla fiera del fumetto.
Spero con tutto il cuore che decidiate di farmi sapere cosa ne pensate e di continuare a seguire questa fanfiction.
Grazie a tutti e al prossimo capitolo ^_^
Darkdan.
P.s: In questa fanfiction Wendy ha 19 anni mentre Natsu 25. Io penso che, anche se hanno passato 7 anni in uno spazio in cui il tempo non scorreva, bisogni aggiungere lo stesso i 7 anni dell'isola Tenrou alla loro età.



Image and video hosting by TinyPic

“Wendy, tu e Natsu vi siete già baciati?”
La domanda maliziosa ed improvvisa di Mira fece scattare qualcosa dentro Wendy, una curiosità, una strana voglia di sfiorare le labbra di Natsu.
Mentre camminava verso il loro posto segreto la sua mente iniziò a fantasticare, a creare ipotetici scenari per un loro primo bacio; sotto la pioggia, al chiaro di luna, dopo una cena romantica.
Diventò rossa al solo pensiero. Sapeva bene che chiedergli se potesse baciarlo fosse una cosa difficile, quasi impossibile, ma voleva provarci.
Lentamente si avvicinò al grande albero a cui, solitamente, il Dragon Slayer del fuoco si appoggiava mentre l’aspettava. Ed infatti eccolo lì, stranamente silenzioso.
Prese un respiro profondo e, stringendo i pugni, si piazzò di fronte a lui.
 “N-Natsu-San!”
Urlò attirando la sua attenzione.
“W-Wendy, mi hai fatto venire un colpo. Che succede?”
 “I-io…e-ecco, io…insomma…”
Il viso si tinse di rosso e il cuore iniziò a batterle velocemente.
“Tu…?”
“Io…io vorrei baciarti…”
Il Dragon Slayer del fuoco, dopo quelle parole, arrossì violentemente, incredulo. Proprio qualche giorno prima Mira gli aveva spiegato che cosa fosse un bacio e casualmente Wendy se ne era uscita con l’idea di volerlo baciare.
“Sono sicuro che questa non sia una coincidenza.” pensò deglutendo.
La ragazza lo fissò coraggiosamente negli occhi attendendo una risposta. Non riusciva ancora a credere di essere riuscita davvero a chiederglielo. La paura di un rifiuto però era forte e, a causa dell’ansia, iniziò a tremare.
“Anche io lo voglio.”
Natsu chiuse gli occhi aspettando che Wendy decidesse di far combaciare le loro labbra.
Non era un tipo paziente ma, per lei che aveva fatto uno sforzo enorme considerando la sua enorme timidezza, avrebbe aspettato anche tutto il giorno.
La ragazza, tremante, si avvicinò al suo viso stringendo con forza l’orlo del vestito.
Sentiva il respiro mischiarsi con il suo e, grazie all’udito sviluppato che possedeva, sentì il cuore del ragazzo battere velocemente.
“Natsu-San è agitato?” pensò mentre un leggero sorriso le compariva sul viso.
Non avrebbe mai immaginato che anche il grande e valoroso Dragon Slayer del fuoco si agitasse per un piccolo e candido bacio.
“Natsu-San, va tutto bene.”
Sussurrò nonostante fosse cento volte più agitata di lui.
Dopo aver preso un profondo respiro azzerò la distanza che li separava.
Chiuse gli occhi e semplicemente si lasciò trasportare. Un forte calore nel petto e allo stomaco, il vuoto totale nella mente, la certezza di essere solo loro due e le loro labbra unite nel primo bacio.
Natsu accarezzò la schiena di Wendy e le cinse dolcemente i fianchi mentre, lentamente, assaporava le sue labbra.
Non si era mai sentito tanto bene in tutta la sua vita, neppure dopo aver assaggiato le fiamme più prelibate.
Dopo diversi minuti i due, ormai a corto di fiato, si allontanarono l’uno dall’altra, imbarazzati come mai prima d’ora.
“E’ stato…bello…”
Mormorò lui strofinandosi la nuca ed ottenendo in risposta un impacciato cenno del capo.
Lentamente, entrambi, si sciolsero in un sorriso enorme e felice e si presero per mano.
Quel bacio, il primo di tanti, segnò l’inizio della maturazione di un grande e duraturo amore.






Image and video hosting by TinyPic




 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Sorriso. ***


Angolo dell'autrice:
Vi chiedo supermegaultra scusa per il gigantesco ritardo ç_ç
Questo capitolo proprio non voleva saperne di uscire fuori e i mesi difficili che ho avuto non hanno aiutato a finire in tempo. Da adesso cercherò di tornare a postare regolarmente e spero che qualcuno decida ancora di seguire questa fanfiction.
Spero con tutto il cuore che questo capitolo vi piaccia. Ringrazio moltissimo chi deciderà di leggere e chi vorrà lasciare un piccolo commento, anche solo per maledirmi per il ritardo.
Alla prossima <3
Darkdan

 


Image and video hosting by TinyPic


Anche un ragazzo pieno di vita come Natsu, a volte, si lasciava andare alla tristezza e alla malinconia. Di nascosto, lontano dagli occhi dei suoi più cari amici, permetteva alle lacrime di rigargli le guance e si concedeva il permesso di sfogarsi, di far venire a galla tutta la rabbia, tutte le lacrime, tutte la frustrazione che provava ogni volta che non riusciva a trovare il suo amato Igneel.
Per lui era importante non farsi vedere da nessuno in quei momenti, non voleva che la sua immagine di valoroso e allegro Dragon Slayer venisse rovinata.
Una sola persona però conosceva questo suo lato nascosto.
Wendy l’aveva scoperto per caso, passando davanti ad una finestra di casa Dragneel.
L’aveva visto lì, nascosto nell’ombra della sua stanza da letto, mentre, battendo violentemente i pugni contro il pavimento, piangeva in solitudine.
Quella visione, così inusuale e straziante, le aveva spezzato il cuore e, senza tanti complimenti, l’aveva spinta ad entrare dentro casa per correre ad abbracciarlo.
Aveva avvolto le braccia intorno alle sue spalle e, sussurrandogli un ‘va tutto bene, sono qui con te’, aveva iniziato a cullarlo proprio come un’amorevole madre fa con un figlio.
Il ragazzo sopraffatto da quella dolcezza, da quel calore così piacevole e rassicurante si strinse maggiormente alla esile figura della ragazza lasciando che tutte le sue difese si spezzassero.
Per la prima volta si mostrava, senza nessun timore o paura, in tutta la sua fragilità.
 
Quando le lacrime, finalmente, finirono di scendere dai suoi occhi le sussurrò un impacciato ‘grazie’ arrossendo lievemente.
La Dragon Slayer del cielo, intenerita, gli prese la mano e gliela strinse con forza comunicandogli, silenziosamente, che era e sarebbe stata per sempre al suo fianco.
Il cuore del Dragon Slayer del fuoco, appena lei sorrise, iniziò a martellargli violentemente nel petto.
Natsu, ormai rosso fino alla punta dell’orecchie, rimase ammaliato.
Il sorriso di Wendy era la cosa più bella che avesse mai visto, per questo aveva deciso di proteggerlo ad ogni costo.
Nessuno poteva permettersi di far sparire quel meraviglioso sorriso dal suo splendido viso, proprio per questo un giorno aveva picchiato, senza nemmeno trattenersi un po’, un gruppo di bambini che si erano messi ad importunarla.
“N-Natsu-San non era affatto necessario fargli così tanto male.”
“Col cavolo che non era necessario! Se li trovo a prenderti in giro un’altra volta gli farò ancora più male! Nessuno deve permettersi di farti soffrire! Nessuno deve rovinare il tuo bellissimo sorriso!”
Sbraitò infuriato iniziando a calciare dei sassi.
La ragazza arrossì violentemente e, imbarazzata, iniziò ad osservarsi le scarpe mentre stringeva l’orlo del vestito. Non pensava che al suo amato Natsu-San piacesse così tanto il suo sorriso.
“N-non è poi così tanto speciale…”
Il ragazzo, a quelle parole, si fermò e, velocemente, avvicinò il viso al suo guardandola con un sguardo serio, uno sguardo che aveva solo quando combatteva.
“Scherzi, vero? Il tuo sorriso è più che speciale, è…è…non lo so! Ma la parola speciale non basta nemmeno per descriverlo, te lo assicuro! Quando stavo male mi è bastato guardarlo per sentirmi di nuovo in forze, per riuscire a superare il dolore e tornare a sorridere. Wendy, il tuo sorriso è una medicina contro le lacrime ma, non come quelle disgustose che ci rifila sempre la vecchietta, è una medicina super buonissima, una luce che mi fa battere all’impazzata il cuore.”
Il cuore di Wendy iniziò a battere velocemente mentre delle lacrime di gioia iniziarono a rigarle le guance. Nessuno le aveva mai detto delle cose così dolci e, il sapere di riuscire a rendere felice la persona amata semplicemente sorridendo, le riempì il petto di un forte calore che mai aveva sentito in tutta la sua vita.
“H-hey no! W-Wendy, che ho detto di male? Ti prego, non piangere.”
Natsu, allarmatosi alla vista delle lacrime, iniziò a scompigliarsi i capelli, agitato, non sapendo come fare per farla smettere di piangere.
La Dragon Slayer del cielo, scuotendo la testa, lo strinse in un timido abbraccio lasciando che sul viso le comparisse un’enorme sorriso.
“Queste, Natsu-San, sono lacrime di gioia. Le parole che hai detto sono bellissime ed io…io sono davvero felice. Grazie Natsu-San.”
Il Dragon Slayer del fuoco, arrossendo lievemente, le accarezzò piano la schiena mentre rideva, felice.
“Sono io che devo ringraziare te.”
Il sorriso di Wendy sarebbe stato la sua fonte di forza e, a qualcuno costo, lo avrebbe per sempre protetto.


 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2092960