Star trek assemble: ep.19:Lo specchio infranto

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la defiant ***
Capitolo 2: *** inghiottiti dal mistero ***
Capitolo 3: *** bisticci tra fidanzati ***
Capitolo 4: *** T'Pol ***
Capitolo 5: *** Hoshi Sato ***



Capitolo 1
*** la defiant ***



"Diario  del  capitano, siamo in missione di  soccorso. Abbiamo  ricevuto un sos dall'astronave  USS Defiant, partito  6 ore fa. Pensavamo  a una comune avaria ai  motori  ma deve trattarsi  di  qualcosa più  grave perchè, giunti  alle coordinate da cui la richiesta di  aiuto  è  partita, non abbiamo  trovato  niente. L'astronave sembra semplicemente svanita nel  nulla. Il mio vicecomandante e, ufficiale scientifico Spock,  sta sondando  lo  spazio  alla ricerca di  detriti  che potrebbero indicare un 'esplosione. Questo  spazio infatti confina con quello  di una specie con cui  non abbiamo contatti diplomatici : I tholiani. Questi alieni  sono noti  per essere isolazionisti  e molto  aggressivi. Io temo il peggio." Kirk spiava da sopra la spalla di  Spock  in attesa di  risultati.
"Niente rottami o  scie di plasma, se l'astronave è  esplosa, è  successo  altrove" riferì lui con aria vagamente seccata allontanandosi  di  qualche centimetro  dall'invadente capitano."Suggerisco  di  ampliare il  raggio di  analisi iniziando  una navigazione concentrica dal punto  dell'ultimo  avvistamento."
"Bella trovata, Sulu ...."ordinò Kirk facendo un cenno  con la mano  al  suo  ufficiale tattico.
"Sis...ehi! Un momento  c'è  qualcosa li fuori." esclamò rimanendo con le dita sospese sulla sua consolle.
Spock si  voltò  di  nuovo  verso il  suo  monitor ." Un'improvvisa sorgente di   energia."
"Da dove è uscita fuori ?" chiese Kirk  stupito.
"E' un  fenomeno  che non avevo  mai  osservato prima, sembra quasi una frattura nel  continuum dello  spazio e si  sta allargando molto  velocemente."
"Siamo in pericolo ?"chiese Kirk  preoccupato .
" Non lo  so  ancora, ma è prudente aumentare la distanza di  sicurezza signor Sulu,allontaniamoci!" ordinò Spock .
"C'è qualcosa li  dentrò." esclamò  Uhura fissando lo  schermo. Lo strappo luminoso nel tessuto  nero  dello  spazio, si  stava allargando lentamente ma progressivamente lasciando intravvedere  un ‘astronave che a poco  a poco  divenne riconoscibile.
"Sembra...mio  dio ...è  la defiant!" Kirk  fissava la nave che passava con  esasperante lentezza dall'essere solo un ombra trasparente nella luce  fino ad assumere consistenza e solidità.
"E' proprio  la defiant", confermò  Spock  con  il  tono  che usava quando  qualcosa sfidava la sua logica.
"Sulu  agganciala con un raggio  traente, proviamo  a tirarla fuori  dalla frattura." ordinò Kirk .
" Fatto , è  agganciata, ma quella frattura esercita una forza di  attrazione contraria, non ce la facciamo  a tirarla fuori!" replicò Sulu.
"Quante persone ci  sono  a bordo? "chiese Kirk .
"Solo  venti , la defiant non è ancora operativa, era in viaggio  per testare i motori e i  sistemi  essenziali." spiegò  Spock.
" Dobbiamo andare a soccorrere l'equipaggio e recuperare i  diari per capire cosa è  successo. A te il  comando  Sulu." ordinò Kirk  facendo  cenno  a Spock  di  seguirlo  mentre si avviava verso  l'ascensore.

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Capitolo 2
*** inghiottiti dal mistero ***


Kirk , Spock , Loki , e Scott, si  materializzarono nella sala teletrasporto  della Defiant. Ovviamente non  c’era nessuno  ad attenderli e la cosa era  inquietante.
"Questa forma di  energia interferisce col  mio  tricorder non riesco a rilevare forme di  vita. " dichiarò Spock indeciso su  come procedere.
"Perlustriamo la nave,  tu  Scott  in sala machine. Noi invece cominciamo  dal  ponte." ordinò Kirk .
"La nave sembra deserta."commentò Spock mentre procedevano indisturbati verso il ponte di  comando.
"Forse l'hanno  evacuata appena hanno  realizzato  di  essere in pericolo." ipotizzò Loki.
Kirk  aprì il  comunicatore." Scott, vai a vedere se le navette sono  ancora negli  hangar. Se avessero usato le navette potrebbero  aver sconfinato nello  spazio  Tholiano e ora potrebbero  essere loro prigionieri."
Il ponte di  comando  era desolatamente vuoto  e Spock  si  diresse subito  alla consolle dell'ufficiale scientifico  per analizzare i  dati  del  computer e dei  sensori. Il  comunicatore di  Kirk  trillò.
"Capitano, l'hangar  navette è  vuoto." lo informò  Scott.
"La tua ipotesi  era giusta Loki , hanno  abbandonato la nave, ma se poi  non si  sono più fatti  sentire, dove sono  finiti? C'è  solo  da ipotizzare lo  scenario  peggiore." commentò Kirk scuotendo il  capo.
"Comincio  a capire qualcosa grazie a questi  dati  registrati  dal computer." lo interruppe Spock." Circa 6 ore fa, l’equipaggio della defiant si è   trovato davanti  all'improvviso  alla frattura nella spazio. Nonostante le manovre evasive vi sono precipitati  dentro. La frattura sembra essere un tunnel  spaziale. Quando sono  emersi  dall'altra parte, le stelle erano identiche, quindi  non si  sono  spostati  nello  spazio."
"Nel  tempo  forse? "chiese Kirk.
"E' un ipotesi .Comunque hanno potuto  continuare a registrare il  diario  di  bordo. Il  capitano  dice di  aver ricevuto un ultimatum di  resa dai Tholiani, e di aver cercato di  salvare se stesso e il  suo equipaggio  abbandonando la nave nelle loro  mani per fuggire sulle navette. E qui  naturalmente   la registrazione del  diario  si  interrompe."
"Come sarebbe a dire?Sono  fuggiti, quando  si  trovavano ....dall'altra parte , ovunque ...si  trovi ?"chiese Kirk  stupefatto.
"Se è  così  li  abbiamo perduti ...." il  commento  di Loki suonò come una pietra tombale deposta sul  destino  dei  marinai della defiant.
All'improvviso uno  scossone fece quasi  cadere gli uomini  sul ponte e Il  comunicatore di Kirk  trillò  di nuovo. Era Sulu  e la sua voce era piuttosto concitata.
"Capitano  abbiamo un problema ai motori, abbiamo  perso il  raggio  traente, la Defiant è  di  nuovo  alla deriva verso  la frattura nello  spazio."
"Ok, tiraci  fuori  di  qui. Poi  allontaniamoci  subito. "ordinò  Kirk.
Lo  sfavillio  del  teletrasporto li  avvolse, ma la luce invece di  aumentare si  affievolì e loro si  ritrovarono di nuovo sul ponte della Defiant.
"Sembra che avvicinandovi  alla frattura, il teletrasporto abbia dei problemi." Gridò Sulu dal   comunicatore."Vi porto su uno alla volta" li  avvertì.
Gli uomini sul ponte attendevano con una certa apprensione il loro turno mentre la luminosità della frattura riempiva sempre di più lo spazio.
"Ho  Scott  ora tocca voi." riferì Sulu .
Spock cominciò a smaterializzarsi  e scomparve.
" Non ce la faremo."commentò Loki vedendo che la frattura li  stava lentamente inghiottendo. Kirk spaveva  in cuor suo  che  Loki  aveva ragione  quindi lo  abbracciò .
"Almeno ovunque andiamo saremo insieme”.E dopo queste parole lo spazio  si  richiuse alle spalle della Defiant. Avevano lasciato il loro universo, senza avere  la  minima  idea di  cosa li  aspettasse dall’altra parte!

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Capitolo 3
*** bisticci tra fidanzati ***


Kirk  era seduto  alla consolle di Uhura e cercava di  captare qualche comunicazione sparsa nell'etere dell’universo in cui  erano  capitati. Per quanto  ne sapevano  avrebbe potuto  essere anche la loro  tomba.
"Il  capitano della defiant si  sbagliava: è  vero  che le stelle solo  le stesse che abbiamo  lasciato , ma sono in una posizione diversa, sai  cosa significa questo?" chiese Loki  seduto alla postazione scientifica.
" Che avevo  ragione, abbiamo  viaggiato  nel  tempo!" Loki si  chiese se il  suo  ragazzo  fosse più intelligente di  quanto lasciava vedere in pubblico.
"Esatto, secondo i  miei  calcoli siamo  tornati indietro  di  cento anni  circa."
"Se fosse stata l'unica cosa che abbiamo  fatto, non ci  sarebbe andata così  male. "commentò  Kirk  con aria improvvisamente depressa.
Loki comprese dal  suo tono  di  voce che aveva captato  qualcosa di  sconvolgente. "Sto  ricevendo delle comunicazioni e la parola ricorrente è impero  terrestre."
"Cioè...stai  parlando  di  quell'universo  dove tu e la squadra che sbarcò su  Halkan  siete rimasti  intrappolati per un  malfunzionamento del  teletrasporto? Dove mi  hai  tradito  con un mio  alterego privo  di  scrupoli?"
"Oh  Loki, ti  sembra il  momento di  essere geloso .Comunque primo non ti  ho  tradito,  e secondo  non ho  visto  questa gran differenza tra te e lui." rispose Kirk piccato.
Loki valutò se mettere  il  broncio ma forse non era  l’occasione giusta. Quindi  si  strinse nelle spalle,poi  in effetti, non era la persona più  adatta per fare la morale agli  altri.
" Allora c' è un modo per andarcene di  qui? "chiese Kirk .
"La frattura nello  spazio  si  apre ciclicamente ogni  sei  ore, se saremo  qui, quando  si  riaprirà  a Spock  non resterà che tirarci  fuori , sempre che voglia farlo."
"Che dici, Spock e io  siamo  amici  ormai ....più  o  meno !"obbiettò  Kirk  fingendo  di  essere offeso .
"Se  lo  dici  tu!” Loki  non era certo  che  il  vulcaniano  avesse  perdonato  Kirk  per  avergli  sottratto il  comando  dell’enterprise, ma era sicuro  che si  fosse affezionato  a  lui e  non lo  avrebbe lasciato  alla deriva  in  un  luogo  ostile.”Comunque e fondamentale che la nostra posizione rimanga invariata per non alterare il  ciclo  del  tunnel  spaziale "aggiunse .ù"Non vedo  cosa potrebbe spostarci da qui"
"Magari  quella?"Loki stava indicando lo  schermo principale del ponte su  cui  all’improvviso  era apparso un’ altra astronave.
 
Kirk  fissava lo schermo  a bocca aperta"L' enterprise nx 01.Ti  ho  mai  raccontato che il  capitano  Archer era il  mio  eroe da piccolo?"
"Solo un miliardo  di  volte, ma ti  vorrei  ricordare che questo  capitano  Archer non avrà  nulla in  comune con il  tuo.  Per cui  non farti  prendere dai  sentimentalismi. La nave è fortemente danneggiata. Ho un brutto presentimento."
"Tipo ?"chiese Kirk.
"Che vogliano  venire qui. Ascolta è essenziale che la defiant rimanga in questa posizione se vogliamo  che Spock  ci  recuperi . Questo implica che dovremo prendere decisioni e compiere azioni che non sono in linea col  regolamento della flotta astrale."gli ricordò Loki.
"Non capisco perchè me lo  dici, non mi  risulta di  aver mai  seguito il  regolamento della flotta astrale. E se devo  essere sincero ,l'unica cosa che mi  interessa ora e salvarci la pelle, le conseguenze che avranno le nostre azioni  su  questo universo  per me sono irrilevanti."
Loki  si  sporse verso di  lui  e gli  diede un bacio. Finalmente  il  suo  ragazzo  era tornato  quello  di  cui  si  era innamorato. Non  il  noioso  burocrate, costretto  a prendere  ordini  e gravato  dalla costante responsabilità  delle vite dei  suoi  uomini, ma  il  teppista che aveva fatto sfaceli  all’accademia. Che aveva ignorato  qualunque imposizione  mettendo  a rischio  la sua carriera pur di  vivere l’avventura fino  in fondo!
"Allora preparati  perchè  stanno per arrivare." Lo  informò.
L'enterprise nx01 brillò  nello  spazio e un  millisecondo  dopo esplose generando una potente onda d'urto. La defiant era abbastanza lontano e abbastanza pesante da non perdere la posizione in cui stazionava, ma la scossa fu  così  potente da mandare a terra i  due uomini. Loki si rialzò a fatica e arrancò verso la postazione scientifica.
"Rilevo  10 persone in sala teletrasporto. Devono  essere i superstiti. E tempo di andare." suggerì allungando una mano  a Kirk  per aiutarlo  ad alzarsi.
"Andare dove ?"chiese lui ancora stordito.
"In sala macchine , come ti ho  detto l'unica speranza che abbiamo  di  essere recuperati  è di impedire che questa nave si  sposti  di  qui. A qualunque costo!"

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Capitolo 4
*** T'Pol ***


"...Useremo  questa nave per attaccare i Tholiani, è  enorme e la tecnologia è  decisamente avanzata rispetto  alla nostra e alla loro. Li  spazzeremo  via senza problemi."
A parlare era il  capitano  Archer, o  meglio la versione di  questo universo  dell'eroe che aveva popolato i  sogni  del  giovane kirk .Era  in sala macchine con  Trip  Tucker che stava analizzando  la consolle dell'ingegnere. Trip l’igegnere capo  della prima enterprise della flotta astrale, osservava la tecnologia rivoluzonaria della defiant come  un bambino  al  parco  dei  divertimenti. Loki  e Kirk  sbirciavano e ascoltavano i loro discorsi appiattiti come sardine all'interno  di un tubo  di  Jeffries.
" Non  riesco a respirare." si lamentò Kirk.
"Stai  scherzando? Fino  ad ieri avresti pagato per stare con me in un posto così stretto."replicò Loki offeso.
Kirk cercò di tirargli una gomitata , ma non riuscì a  spostare il braccio."Stanno litigando "osservò.
"Perchè Tucker non riesce ad accendere i motori , e non ci riuscirà visto che ho  asportato la centralina di  comando. "sussurrò  Loki  con un malvagia soddisfazione, indicando il  cubo fosforescente che aveva portato con se nel  tubo di  Jeffries.
"Non possono  duplicare questo  aggeggio ?"chiese Kirk .
"No sono  fregati! "gli  assicurò  Loki che sentiva riaffiorare  in se tutta la malvagità  repressa.
Poi vide che Archer se ne andava infuriato e Trip  rimaneva da solo in sala macchine.
"Aspetta "sussurrò  a Kirk .Con qualche difficoltà  riuscì ad aprire la grata che chiudeva il  tubo  di  Jeffries, si appigliò  alla scaletta che serviva per raggiungerlo e facendo  leva uscì e ricadde agilmente a terra. Produsse un lieve tonfo  ma Trip  aveva la testa infilata all'interno  della consolle , alla ricerca del  guasto  misterioso, e non si  accorse che qualcuno gli  arrivava alle spalle. Loki lo  afferrò  per il  collo e  glielo  girò  di  novanta gradi  con un colpo  secco, poi afferrato il  corpo ormai privo  di  vita  sotto  le ascelle lo  trasportò  senza difficoltà  e lo  chiuse nello  stanzino  degli  attrezzi."
Fuori uno " annunciò  a Kirk  che lo  aveva raggiunto.
Lui non sembrava poi tanto  sconvolto  dalla azioni  del  suo  ragazzo.Si inoltrarono  nei corridoi con estrema cautela fino  a raggiungere l'infermeria.
"Delle voci , c'è  qualcuno"sussurrò Loki trattenendo Kirk  per  un braccio I due sbirciarono all'interno appiattiti  contro il  muro .C'erano un denobulano e un umano, Malcom Reed , e sembravano  intenti a torturare una ragazza vulcaniana. La bella vulcaniana aveva il  volto  distorto da una smorfia di  dolore anche se cercava di  mantenere la sua dignità. Kirk estrasse il phaser e fece fuoco freddando i  due uomini.
"Che bastardi ."commentò mentre si  avvicinava alla giovane vulcaniana per soccorrerla. Si  chinò  su di lei per aiutarla a rialzarsi.La donna lo  fissò perplessa per un attimo, chiedendosi  chi  fosse  lo  straniero  gentile che l'aveva salvata, poi la sua natura prese il  sopravvento e allungò  una mano  sulla sua spalla per praticare su  di lui la presa vulcaniana.Un colpo  di  phaser la raggiunse al  centro  della fronte.Kiirk si  voltò  di  scatto verso  Loki .Per un attimo  sembrava volerlo  rimproverare poi si  arrese.
"Hai  ragione tu , o  noi  o loro".
Loki annuì  soddisfatto  e gli  fece cenno  di  andare , dovevano  scovare gli  altri uomini a bordo  della nave.

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Capitolo 5
*** Hoshi Sato ***


"C'è una guardia davanti  alla porta di  quella cabina. " sussurrò Kirk.
Avevano  vagato per  i  corridoi strisciando contro le pareti per  non essere scoperti. Poi  avevano  raggiunto le cabine degli  ufficiali vedendo che  una maglietta rossa stazionava davanti alla porta con un phaser in mano.La porta si spalancò e ne uscì una ragazza asiatica dai  lungh capelli neri.
" E'  Hoshi  Sato ,la linguista."spiegò  Kirk  che aveva studiato  attentamente l'equipaggio  della nx01 affascinato  dalle loro  avventure."Io  seguo  lei , tu  vedi  chi  c'è  nella cabina, così importante da meritarsi una guardia."
Loki lo trattenne per un braccio."Facciamo che io  seguo la bellona , tu vai  nella cabina...mica perchè non mi  fido ..." puntualizzò piccato. strizzandogli un  occhio.

Hoshi  Sato  era diretta sul  ponte di  comando. Le lasciò prendere  l’ascensore  poi la seguì. Attese che le porte del  turbo  ascensore si  spalancassero .Non sapeva chi  c'era sul ponte ad attenderlo,ne quanti  fossero , aveva una solo  vantaggio : la sorpresa, doveva fare fuoco  prima che questa gente potesse anche solo pensare di impugnare un arma.Trattenne il  fiato e quando le porte scorrevoli cominciarono  ad aprirsi lanciò un'occhiata fulminea attraverso  la fessura individuando i bersagli. C'erano  due uomini, uno alla consolle delle comunicazioni e uno al  timone. La donna asiatica si  era accomodata sulla poltroncina del  capitano. Come aveva previsto la sorpresa per loro  fu  così  grande che non ebbero  neppure il  tempo  di  reagire : crollarono uno  dopo  l'altro sotto i suoi  colpi del  suo phaser. Il ponte era sgombro  e se Jim  aveva avuto  fortuna la nave era nelle loro  mani.

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"...non puoi capire la mia sorpresa quando sono piombato in quella cabina, c'era proprio lui morto  stecchito nel letto sfatto!" Stava raccontando Jim che dopo  aver spostato i  corpi  degli intrusi si  era riappropriato  della poltroncina di  capitano.
"Il  capitano  Archer si  è  fatto  uccidere dalla ragazza?Non era così  furbo  come credevi  tu!" lo  prese in giro  Loki.
Kirk  pareva sconvolto dalla brutta fine fatta dal suo eroe d’ infanzia. "Io  parlavo  del  capitano  Archer della nostra realtà.”
Loki decise di  graziarlo solo perchè la fine della brutta avventura era  imminente,ma in quel momento l’allarme di prossimità suonò.
”I  tholiani!” esclamò inquadrando la navetta dalla forma prismatica che era comparsa sullo  schermo. "Manca davvero poco  all'apertura del tunnel  spaziale ma i  Tholiani potrebbero  darci  del  filo  da torcere."
Senza tentare nessun  approccio con loro,gli alieni  avevano cominciato  a tessere una sorta di  ragnatela di  plasma per bloccarli. Era un lavoro  certosino, una sorta di  campo  di  forze che nell'ottica dei  tholiani  avrebbe dovuto imprigionare la defiant. Loro  se ne sarebbero  quindi  impadroniti  per studiarne la tecnologia. In un centinaio  d'anni i  tholiani non avevano mai cambiato modus operandi  questo spiegava perchè la federazione non avesse mai intessuto rapporti  diplomatici  con loro. Erano un popolo di poche parole.
"Ce la faranno ?"chiese Kirk .
Loki  cercò di  rassicuralo "Andrà  tutto  bene..."Ma  non ne era convinto. Si  chiese cosa avrebbero  fatto  se fossero rimasti in quell'universo. Molto probabilmente sarebbero  diventati dei  pirati , proprio  ora che si  era abituato , con tanta fatica, a lottare dalla parte dei  buoni.

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