My first year

di Fvt2002
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo giorno di scuola ***
Capitolo 2: *** Forse non sono così male ***



Capitolo 1
*** Il primo giorno di scuola ***


 CAKE 
Si guardó allo specchio.
Era sempre peggio di un mostro subito dopo essersi alzata la mattina: i capelli biondo platino con ciocche color ocra erano spettinati, i capelli rivolti verso l'alto, che faceva sembrare che ci fosse una strana aura intorno alla sua testa, ed il pigiama viola con i gattini era tutto stropicciato.
La pelle era pallidissima e nell'insieme sembrava la sposa di Frankenstein, solo più modaiola.
A Cake piaceva dire di se stessa che era complicata: se non riusciva a fare bene una cosa non le andava giù che qualcun altro lo facesse meglio di lei, odiava chi faceva il saputello eppure si vantava con tutti della sua ottima media scolastica.
A volte le piaceva credere di vivere in una sit-com e si faceva una sua colonna sonora di sottofondo nel cervello: quando era in ansia sentiva nella testa una musica grave e veloce, quando era divertita immaginava una melodia allegra e spensierata a fare di sottofondo, a volte non udiva nemmeno le voci di chi parlava con lei tanto era immersa nel suo sottofondo musicale.
Anche mentre si vestiva e si lavava aveva una tranquilla canzoncina che diceva " sto vivendo la mia routine".
A volte dopo avevr fatto una bella battuta sentiva quasi il pubblico che rideva ed applaudiva.
Dopo essersi sistemata indossó un maglia a maniche corte bianca con sopra cuciti ghirighori fiabeschi in rilievo e dei jeans corti un po' sfilacciati.
Doveva essere un giorno magico, il suo primo giorno alle superiori: doveva andare tutto proprio come in una serie tv.
Forse avrebbe fatto subito amicizia, o magari si sarebbe innamorata. E se un ragazzo le avesse raccolto i libri caduti, come nei film? Stava solo sognando ad occhi aperti, non era possibile che accadesse tutto quello che immaginava.
La giornata era livida ed il cielo grigio e nuvoloso, al contrario delle giornate precedenti, tutte di sole splendente.
"Una bella giornata di scuola" pensó.
L'autobus passó a prenderla alle otto meno dieci.
Si sedette su un lacero sedile di pelle nera, incrostato di sudore e talmente sporco che Cake ebbe paura per tutto il giorno di essersi beccata qualche malattia.
Un paio di fermate più tardi, una ragazza si sedette vicino a lei.
Era alta e snella, con i fianchi larghi e lunghi capelli biondi.
Indossava una lunga maglia a azzurra a maniche corte ed una minigonna blu.
Lunghi capelli dorati incorniciavano il volto nervoso.
«Ciao» attaccó bottone Cake, impacciata tendendole la mano 
«io sono Cake»
«Piacere. Fionna»
«Anche tu al primo anno?»
«Già. Sono nervosissima»
«In che classe sei?»
«1ªF»
«Pure io!»
"Wow" pensó Cake " l'universo ha accolto la prima prima richiesta. Ho già fatto un'amica"
La scuola era enorme.Era un solo grosso edificio diviso in tre "sezioni": il dormitorio maschile, quello femminile e le varie aule scolastiche.
Dopo le prime interminabili ore, piene soprattutto di presentazioni, uscì a prendere una boccata d'aria sgranocchiando dei cracker integrali.
Si sedette su una panchina di legno dipinto e poco dopo Fionna la raggiunse.
«Ehi Cake»
«Ciao Fionna. Pallose le prime ore, no?»
Mentre l'amica rispondeva, Cake notó alle sue spalle un ragazzo.
Magro e non molto alto, dalla pelle ramata ed i capelli corvini.
Indossava una maglia nera, dei pantaloncini corti neri e delle scarpe nere.
Aveva gli occhi scuri ed i denti bianco splendente.
Il ragazzo incroció il suo sguardo e le fece l'occhiolino.
Cake arrossì.
"Ehi Dio, oggi sei proprio di buon umore" pensó felice "seconda richiesta accolta. Molto strano".
Suonó la campanella ed una fine pioggerellina cominció ad inumidire il suolo.
Fionna corse in classe, seguita a ruota da Cake.
Inciampó in una fessura fra due piastrelle e si sporcó di fango, facendo cadere la merenda e le penne che aveva in tasca, insieme ai bigliettini che lei e Fionna si erano passate per ammazzare la noia, che si inzupparono tutti.
Cake tentó di pulirsi il vestito, ma riuscì solamente ad espandere le macchie.
Si voltó per raccogliere le penne e si trovó davantì agli occhi un ragazzo accucciato che la stava  osservando mentre raccoglieva le sue penne.
Aveva la carnagione pallida ed i capelli scuri ed indossava una camicia rossa a quadri e dei jeans lunghi neri.
Aveva dei bellissimi occhi verdi, molto comuni.
Il ragazzo finì di raccogliere le penne e le porse a Cake, che intanto si era alzata in piedi.
«Ciao» disse lui «io sono...»
«Uuhhhhhhhhhhh» lo interruppe Cake « grazie, ma no grazie».
La ragazza oltrepassó il tipo accucciato ed entró in classe.
"Universo" pensó "adesso cominci a spaventarmi".
                          ***
Finita la lezione raccolse le sue cose  e si diresse verso la sua stanza, la numero 42.
Giunse davanti alla sua stanza.
Il corridoio dove si trovava era rivestito da una bellissima carta da parati rossa a righe verticali rosa e sul freddo pavimento di marmo bianco era appoggiato un lungo tappeto rosso che la faceva sentire una vip.
La sua porta era di legno spesso e duro, con una maniglia tonda di ottone e incollato sopra il numero 42.
Poco dopo arrivo Fionna.
«Ehi Fionna! In che camera sei?» chiese Cake sperando di essere insieme all'amica, ma la ragazza indicó la numero 43.
«Oh. Io sono nella numero 42. Che peccato»
Salutó l'amica ed entró nella stanza.
Per poco non cacció un urlo.

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Capitolo 2
*** Forse non sono così male ***


 FIONNA
I suoi conpagni di classe erano praticamente tutti strani soggetti, quello non si poteva negare, ma almeno erano simpatici. E folli. Totalmente folli. Un ragazzo, un certo Gumball era spesso definito da Fionna "Il sindaco" in quanto era il più strano della classe.
Aveva i capelli rosa pettinati con un ciuffo verso l'alto ed indossava sempre vestiti in varie tonalità di rosa e fucsia.
Dopo di lui c'era quel Paul Salomon qualcosa, che si faceva chiamare PSB.
Lui aveva i capelli viola e riccioluti e indossava abiti sempre dello stesso colore: Lilla.
La terza in classifica era una certa Nelly Cynnamon, che portava solo maglioni e pantaloni marroni e color cannela.
Appena fuori dal podio c'erano un certo Louis Monocrome ed un altro ragazzo di nome Marshall Lee.
Entrambi avevano capelli neri e indossavano solo il nero, eccetto Marshall che a volte indossava una camicia rossa.
A Fionna sembrava più una confezione di pastelli, che una classe. 
Fatto sta che era passata una settimana e non avevano fatto le presentazioni ufficiali fino a due giorni prima.
Gumball e PSB avevano bloccato tutti all'esterno della classe e gli avevano fatto fare il giro dei nomi.
«Ciao a tutti, io sono Marshall Lee Abadeer»
«Io sono Larry Chocolate.»
«Salve. Penny Peppermint.»
«Piacere, Cake Catsowne»
«Ehm, ciao. Io sono Nelly, Nelly Cynnamon. Eheh»
«Laura Tortoise
«Piacere, Fionna Mertens»
«Io sono Louis Monocrome. Felice di conoscervi»
«Mary Strong. Molto piacere»
Un ragazzo dai capelli giallo limone li guardó con disprezzo.
« Se proprio ci tenete a sapere il mio nome io sono Leonard Lemongrab» e se ne andó.
Finito l'obbligatorio giro di nomi, tutti si dileguarono nelle loro stanze prima che a Gumball venissero in mente altre strane idee sulla condivisione.
Tutti tranne Fionna, che si fermó a parlare con lui.
«Ehm. Ciao» disse timida la ragazza.
«Ciao Fionna. Ti va di venire a fare un giro con me e Paul questo pomeriggio?»
La ragazza rimase impressionata dal tono che usó Gumball, che faceva sembrare che si conoscessero da una vita.
Riflettè un attimo e poi rispose:
«Euh... Ok, va bene. Posso portare un'amica?»
«Certo» si intromise Paul.
«Ti aspettiamo alle quattro davanti alla scuola».
                           ***
«Ti prego Cakee!»
«No, no e no! Io non ci vengo»
Fionna si gettó in ginocchio ai piedi dell'amica e la imploró.
Cake roteó gli occhi, poi sbuffó ed acconsentì.
«Se peró iniziano a fare cose strane» decise Cake « io ti dico una parola in codice e noi fuggiamo»
«Del genere?»
«Del genere che io urlo tipo... Mele! Io urlo mele e ce ne andiamo»
« Okay»
                          ***
Si ritrovarono alle quattro spaccate  davanti al cancello della scuola.
Gumball indossava una larga canottiera rosa con i bordi fucsia e pantaloncini corti rosa shocking abbassati, che lasciavano intravedere le mutande a righe.
Paul invece aveva una camicia lilla e pantaloni violetti con due stelle gialle sulle ginocchia.
«Allora ragazze » urló Paul «pronte a folleggiare?!».
Inizió un ridicolo balletto e diede un colpo di sedere all'amico.
Cake guardó Fionna con un'espressione metà perplessa e metà inorridita.
«Scusate ragazzi» li interruppe Cake «ma ho dimenticato a casa il mio succo di "Mele", vero Fionna?»
Gumball le sorrise ed estrasse dalla tasca un bricco di dolce succo di mela, poi glielo porse.
La ragazza sfoggió il più falso dei sorrisi ed inizió a bere.
«Sul serio» riprese Paul «Possiamo andare al centro commerciale a fare shopping oppure andare a farci un nuovo taglio di capelli»
Fionna, che si era mentalmente preparata ad andare in posti come campi da calcio o skateparks, rimase piuttosto stupita.
Alla fine decisero di andare al centro commerciale.
Il pomeriggio passó in fretta per tutti, che si stavano divertendo molto.
Tutti tranne Cake, che si annoiava a morte.
«Non mi sembra che tu ti stia divertendo Cake.» le disse Gumball.
Cake guardó Fionna e le disse muovendo le labbra una parola che la ragazza interpretó come "mele".
«Se non gradisci la nostra compagnia, fra mezz'ora verrà qui Louis. Louis Monocrome.»
Gli occhi di Cake si illuminarono e la ragazza si avvicinó a Fionna.
Le sussurró qualcosa all'orecchio:
«Forse non sono così male.»
... Angolo Autore:
scusate se ho aggiornato così lentamente, ma sono stato una settimana a Londra in cui non ho scritto quasi nulla.
Cercheró di aggiungere nuovi capitoli più in fretta.

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