Fine di un mondo, inizio di un altro

di aturiel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando la fine era fine e basta ***
Capitolo 2: *** Quando la fine sta cambiando in qualcos'altro ***
Capitolo 3: *** Quando la fine non è più solo ***



Capitolo 1
*** Quando la fine era fine e basta ***


Fine di un mondo, inizio di un altro
Quando la fine era "fine" e basta





 
Tre giorni da quando non ci sei più.
Oggi abbiamo fatto il tuo funerale, Tadashi. C'erano tante persone lì, intorno alla tua foto. La foto l'ha scelta zia, a me quella non piaceva: non sorridevi come al solito, mi pareva che la persona che vi era impressa non fossi tu, ma un altro. Volevo quella con te che mangi il gelato, quella in cui avevi la faccia un po' sporca ma l'aria divertita... ma non mi hanno ascoltato. Comunque non ho fatto scenate: la zia è già abbastanza triste così, e io non voglio farla arrabbiare.
Ti prometto che sarò gentile con lei, e anche con tutti gli altri. E non andrò più ai bot duelli, non starò più sveglio fino alle quattro del mattino a giocare ai videogiochi e smetterò di far saltare le luci di casa nostra e dei vicini per i miei esperimenti. Farò il bravo, lo giuro. Sarò perfetto, così sarai felice di me.
Cinque giorni da quando non ci sei più.
Non so che fare, Tadashi. Sono sempre in cameretta, gioco tutto il giorno, dormo, mangio. Mi annoio ma allo stesso tempo non ho voglia di fare nient'altro che annoiarmi.
La zia è preoccupata per me, ma io non credo che scendere di sotto e cenare con lei mi faccia bene: un solo gradino che mi allontani dalla mia – dalla nostra – camera, mi fa sentire come se provassi a dimenticarti. E io non voglio dimenticarti.
Una settimana da quando non ci sei più.
Oggi è stata una giornata davvero strana, Tadashi: il tuo Baymax si è acceso e ha iniziato a farneticare cose sull'elaborazione del lutto e sul contatto con gli amici. Ma io non voglio incontrare nessuno.
Mi è anche arrivata la lettera per l'università dei Nerd, ma non ho più voglia di andarci: senza di te non avrebbe più senso.
Otto giorni da quando non ci sei più.
Le giornate sono sempre più strane: accadono cose spaventose quaggiù, e qualcuno ha rubato i miei microbot. Voglio capire chi l'ha fatto e perché.
I tuoi amici mi aiutano, sai? Sono gentili con me. Forse per tutto questo tempo mi sono sbagliato, forse Baymax aveva ragione: devo stare con gli altri per stare meglio.
Undici giorni da quando non ci sei più.
Sono sempre più occupato, Tadashi. Non riesco più a stare un attimo fermo, sono continuamente in giro o nel laboratorio a creare degli upgrade per... ok, lasciamo stare. Ti spiegherò tutto una volta finito.
Io voglio sapere chi ha rubato i miei microbot, e voglio capire se l'incendio – sai benissimo di che incendio sto parlando – è stato un incidente oppure no. Sono tanto arrabbiato, Tadashi. Io forse non sono perfetto, ma voglio continuare a provarci perché è quello che ti ho detto dall'inizio che avrei fatto. Te l'ho promesso.

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Capitolo 2
*** Quando la fine sta cambiando in qualcos'altro ***


Fine di un mondo, inizio di un altro
Quando la fine sta cambiando in qualcos'altro.



 
Quindici giorni da quando non ci sei più.
Forse ora è il momento di spiegarti, Tadashi, tutto ciò che è successo: un uomo con il viso coperto da una maschera ha attaccato me e Baymax mentre stavamo seguendo la direzione che uno dei miei microbot – quello che ti eri fatto riconsegnare da Krei – ci indicava. Ci ha portati fino a un magazzino abbandonato dove erano contenuti milioni di microbot!
Poi anche i tuoi amici mi hanno aiutato a cercare questo supercattivo (o così lo chiama Fred) e io ho creato degli upgrade per loro e per Baymax.
Non so esattamente cosa succederà, ora. Continuiamo ad allenarci grazie all'aiuto del maggiordomo di Fred – lo sapevi che aveva un maggiordomo, Tadashi? - e un modo per scoprire chi è questo supercattivo.
Sedici giorni da quando non ci sei più.
Oggi è stata una giornata fantastica, Tadashi! Con il suo upgrade Baymax adesso può volare, e io e lui siamo andati fino in cima al ponte di San Fransokyo. Sono sicuro che ti sarebbe piaciuto.
Diciotto giorni da quando non ci sei più.
Oggi non ho visto i tuoi amici. Non avevo voglia di uscire, quindi ho trascorso la giornata a pensare. Mi manchi ancora, Tadashi. Non voglio che pensi che mi sia scordato di te.
Ventuno giorni da quando non ci sei più.
Oggi è successa una cosa terribile, Tadashi, di cui ho quasi paura a parlartene.
Abbiamo trovato l'uomo con la maschera Kabuki, e non si trattava di Krei come pensavamo, ma del professor Callaghan. Capisci, Tadashi? È Callaghan quello che mi ha rubato i microbot, è colpa sua se tu sei morto, è colpa sua di ogni cosa. Lo odio, lo odio così tanto.
Oggi ho sostituito il chip sanitario di Baymax con il mio, quello che avevo creato per gli upgrade, quello che contiene tutte le mosse di karate che potevano servire a Baymax per difendersi. Lo odio, Tadashi, e voglio che scompaia per sempre.
Ventidue giorni da quando non ci sei più.
Ho sbagliato, Tadashi, ho sbagliato ogni cosa, sono una causa persa.
Ieri ho rischiato di diventare un assassino per vendicarti, scusami. Ero acciecato dalla rabbia, dall'odio per Callaghan, e ho fatto del male a Baymax... e del male a te: ho tolto quel chip pensando che sarei riuscito a stare meglio eliminando Callaghan, ma non ho pensato che avrei ferito te. Tu hai impiegato mesi, anni a progettare e migliorare Baymax, e io ho rischiato di rovinarlo per sempre per il mio egoismo.
Io non sono un eroe, Tadashi, sono solo tuo fratello. Ma ce la farò da solo.

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Capitolo 3
*** Quando la fine non è più solo ***


Fine di un mondo, inizio di un altro
Quando la fine non è più solo "fine", ma è diventata "inizio".


 
Venticinque giorni da quando non ci sei più.
Oggi io e gli altri abbiamo combattuto contro Callaghan e siamo riusciti ad acciuffarlo. Sono molto felice di questo, ma non è tutto, è successa anche un'altra cosa.
Abbiamo scoperto che la figlia di Callaghan era andata perduta dentro a un portale di teletrasporto progettato da Krei e che era per vendicarsi che il professore ha rubato i miei microbot. Io e Baymax siamo entrati nel portale per cercare di recuperarla, ma stava per chiudersi e non siamo riusciti a uscire tutti e tre: Baymax è rimasto indietro.
Mi sento solo, tantissimo. E non solo perché mi sembra di aver perso l'ultima cosa di te che viveva in questo mondo, ma anche perché, nonostante tutto, mi stavo affezionando a lui. Mi sento come se fossi stato vicino al volergli bene, un po' come a un amico, ma che adesso non sia più possibile: ti ho perso di nuovo, e sono triste come la prima volta.
Lo so, lui è un robot, io adesso ho degli altri amici – Fred, GoGo, Honey Lemon e Wasabi – ma è stato grazie a lui che abbiamo trovato i microbot, che siamo riusciti a capire chi era il supercattivo, che abbiamo identificato il luogo in cui stava il professor Callaghan, che abbiamo scoperto di sua figlia e del losco affare di Krei, è stato lui che mi ha aiutato a non sentirmi sempre triste perché tu non c'eri più... e adesso anche lui è scomparso, risucchiato in un vortice colorato che non si sa dove lo porterà.
Tu mi manchi, Tadashi, ma mi manca anche Baymax.

Ventotto giorni da quando non ci sei più.
Tadashi, non hai idea di cosa è successo! La cosa più spettacolare, magnifica e grandiosa di questo secolo a San Fransokyo, tanto assurda che non ci crederai: Baymax è ancora vivo, ed è qui con me!
Ho scoperto che aveva lasciato il chip sanitario chiuso nella mano con cui è riuscito a salvare me e la figlia di Callaghan, e con quello sono riuscito a ricostruirlo. Sono così felice, Tadashi, e non mi sento in colpa di esserlo anche se tu non sei con me: lui vive, e dentro di lui vivono i ricordi di te, come anche in tutti noi.
So che anche tu saresti felice di quello che ti ho detto.

Trenta giorni da quando non ci sei più.
Honey Lemon ha scoperto dell'esistenza di questo diario e mi ha chiesto il permesso di raccontarlo a tutti gli altri: ho detto di sì, così adesso tutti quanti lo sanno. E ti salutano, Tadashi, perché, come me, sono convinti che tu possa leggerlo e così sapere tutto ciò che succede quaggiù.
Ti vogliamo bene, Tadashi, e ci manchi. Ma adesso andrà tutto bene, finalmente.


 
Note autrice:
Non c'è un granché da dire, in realtà, al fondo di questa piccola raccolta di flash, se non che ho cercato di trasferirvi tutto l'amore che provo dei confronti di Big Hero 6. Non mi era mai capitato di emozionarmi tanto davanti a un film della Disney (o almeno, non da quando ho superato i 10 anni), e ho subito provato una sorta di istinto da sorella maggiore nei confronti del piccolo protagonista, Hiro. 
Mi sono divertita a scrivere queste flash, ed è grazie a Fefy01 e al suo "Contest del jukebox" che sono riuscita a metterle davvero su carta. 
E niente, grazie mille a tutti quelli che hanno letto, apprezzato, messo nelle seguite/ricordate/preferite o recensito questa raccolta senza tante pretese, e spero di avervi trasmesso un centesimo del mio "affetto platonico" per i fratelli Hamada.
Alla prossima,
Aturiel

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