Untoppable Belief

di emmo_rev
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Trama ***
Capitolo 2: *** Un sogno inaspettato ***
Capitolo 3: *** Una brutta notizia. ***



Capitolo 1
*** Trama ***


Il mondo è sull'orlo della guerra.È incredibile quanto fragile sia la pace.Ma adesso quella parola rappresenta un sentimento lontanissimo,quasi imperscrutibile,come quei vecchi ricordi di quando si è bambini:sono presenti,ma non possono essere visti chiaramente.Parola tremante nella notte,ecco cosa è ormai la pace.Un semplice sussurro qualcosa in cui la gente non crede più.Tutti si stanno preparando per il lungo periodo di carestia che verrà e gli stati stanno iniziando ad armare i propri eserciti.Ma è impossibile cercare di evitare una guerra e contemporaneamente prepararsi ad essa..... La guerra scoppiò e da subito portò sangue e sofferenza.I più ottimisti pensavano che si potesse trattare di una guerra "lampo",ma non fu così.Durò anni e decenni finché non venne il momento in cui la nuova generazione dovette prendere il posto della vecchia e scendere in battaglia.Gli stati si erano attrezzati per avere soldati super esperti.Le scuole normali vennero trasformate in istituti militari,frequentabili solamente da maschi,dai 5 anni in poi. Le donne ricevevano un istruzione molto più scarsa e fin dalla più giovane età venivano messe a lavorare in fabbrica per l'assemblamento di armi da fuoco e le restanti venivano mandate a lavorare nei campi. La situazione era di degenero totale,la società aveva fatto passi indietro di secoli. Non era più presente la corrente elettrica per poter risparmiare energia per le basi militari.Le auto non si usavano più.Il carburante era di vitale importanza per l'uso dei carri armati e flotte navali.Ormai si era quasi tornati al medioevo.Non c'era più futuro per la nuova generazione.Le armi utilizzate dagli eserciti erano esclusivamente di distruzione di massa.Si usavano soprattutto armi di tipo nucleare.Le usavano con la facilità con cui un bambino lancia dei sassi.Non so che altre armi sarebbero state usate per , guerra,ma so che nel prossimo conflitto mondiale saranno usati bastoni e pietre....

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Capitolo 2
*** Un sogno inaspettato ***


Mi ritrovai ai margini del bosco, in una zona completamente nuova mai esplorata prima d'ora. Era una pianura vastissima piena di fiori. In lontananza vidi un telo sull'erba con un ragazzo che chiamava il mio nome: “Scarlett dai muoviti che sei in ritardo". Dalla voce lo riconobbi subito, era Jake il mio migliore amico. Essendo obbligato ad andare alla scuola militare il suo fisico era molto allenato, alto uno e ottanta con i capelli castani, quasi sempre spettinati ma che gli donavano molto e aveva gli occhi che erano di un nero così scuro che guardarlo negli occhi per più di cinque secondi senza immaginarti il buio più totale era un’impresa. La sua carnagione era molto chiara, il che è molto strano visto che ci trovavamo in piena estate. Insomma Jake era il militare perfetto, ma lui odiava più di me tutto questo. Andai di corsa verso di lui e mentre correvo capii che quello che stavo vivendo era un sogno. Non ci volle nessun pizzicotto o roba del genere. Lo capii quando mi accorsi del rumore di sottofondo: era il cinguettio di uccelli. Nella mia vita lo ascoltai soltanto una volta quando io e Jake ci addentrammo in modo cosi fitto nel bosco che quasi non ne uscivamo più. Pero quel suono mi fece capire di ritrovarmi in un sogno perché dalle nostre parti non c'erano più uccelli. Al loro posto era subentrato un nuovo rumore, incessante e malinconico, che mi riportava alla realtà anche in quelle rare occasioni di divertimento. Era il rumore incessante degli Spari. Non smettevano mai. Anche se casa mia era così lontana dalla frontiera i rumori in qualche modo arrivavano fino da noi. Probabilmente a causa dell'artiglieria, sempre più pesante, impiegata. Mi godetti al massimo quel dolce sottofondo e continuai la mia corsa e arrivai finalmente da lui. Mi sdraiai al suo fianco e stettimo li, insieme a guardare il cielo azzurro e limpido, che anch'esso era presente in rare occasioni, a causa delle scie chimiche continuamente rilasciate dagli agricoltori per avere più velocemente il raccolto, dato l'estremo bisogno di cibo sulla frontiera. Stemmo li per non so quanto dello fino a quando lui si giro verso di me mi guardo negli occhi e mi baciò. Baciava dannatamente bene, quanto avrei voluto vivere quel momento nella realtà Dopo quel bacio mi svegliai sdraiata nel mio letto con il sorriso sulle labbra.

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Capitolo 3
*** Una brutta notizia. ***


Scesi a far colazione. Ormai era già tardi e in casa non c'era nessuno. La mia matrigna era già in fabbrica. Era una brava donna anche se per gli orari che aveva non avevo una vera è propria relazione con lei, ma gli volevo ugualmente bene. La mia vera madre non l'ho mai conosciuta, è morta al momento della mia nascita. Mio padre invece era al fronte. Non lo vedevo da quasi due anni ormai, però di noi non se ne era certo dimenticato. Ogni due settimane, puntuale come sempre arrivava la sua lettera. Anche se era così distante da me lo sentivo presente. Essendo figlia unica non avevo nessuno a cui badare, quindi in questi giorni di estate ero sempre fuori con Jake. Quella era una giornata speciale .Era il suo ultimo giorno all’accademia ,così decisi di fargli una sorpresa e andai a prenderlo all'uscita dall'Accademia. Gli avevo preso un piccolo pensierino. Lui non sarebbe dovuto andare al fronte. Tramite i suoi ottimi voti si era guadagnato un posto in ufficio, ed io ero contentissima, cosi avremo potuto passare più tempo insieme. Mi preparai, mi vestii e uscii di casa. Arrivai giusto in tempo per l'uscita, ed essendo una piccola sorpresa non mi notò subito, così ebbi qualche momento per osservarlo meglio e notai un barlume di tristezza in lui, ma quando incrociò il mio sguardo nascose tutto nella profondità dei suoi occhi e mi sorrise. Era maledettamente bravo a nascondere i sentimenti, ma con me la sua tattica non attaccava, lo conoscevo troppo bene. Appena mi vide cambiò immediatamente espressione mascherando quasi alla perfezione quel sentimento d’insicurezza. Lo mascherò così bene che per un paio di secondi mi scordai di quello che avevo visto,ma decisi di aspettare il momento giusto per chiedergli di cosa si trattava. Corse verso di me salutandomi con la mano,e disse:”Ehi Scarlett ciao,ma non ci dovevamo vedere più tardi noi due?”.”Si lo so,ma ho pensato di andare a fare un picnic sulle colline, che ne dici ti piace come idea?”,”Certo si può fare”. Avevo proprio voglia di passare del tempo con lui ,così lo presi per mano e iniziai a correre verso le colline.Quando giungemmo a destinazione avevo il fiatone e Jake disse: ”Come sei già stanca?” ”Zitto idiota che se non ci fermavamo svenivi”. Ci mettemmo entrambi a ridere e dopo aver steso il telo sull’erba iniziammo a mangiare. Almeno ci provai. Vedere anche solo per un attimo Jake triste era cosa rara, così la fame mi era passata. Cosa era successo?Non persi tempo e glielo chiesi,dicendogli che avevo notato il suo sguardo triste e lui alzò lo sguardo verso il cielo e prese a dire:”Speravo davvero che non l’avessi notato ma tanto prima o poi lo verrai a sapere quindi meglio che te lo dica io. Ultimamente ci sono state pesanti perdite al fronte,e hanno bisogno di un numeroso numero di reclute….anche quelle destinate agli uffici strategici”.

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