Cinquanta sfumature di Noi di Nian95forever (/viewuser.php?uid=630302)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Maschio o Femmina? ***
Capitolo 2: *** Sempre più felici ***
Capitolo 3: *** Nuovi e vecchi progetti ***
Capitolo 4: *** Forti emozioni ***
Capitolo 5: *** Vecchie abitudini ***
Capitolo 6: *** Nuove prime volte ***
Capitolo 7: *** Un Grande Giorno ***
Capitolo 8: *** Una sorpresa per te ***
Capitolo 9: *** Primi preparativi ***
Capitolo 10: *** Manca poco ***
Capitolo 11: *** Benvenuto al mondo ***
Capitolo 12: *** Una nuova vita quotidiana ***
Capitolo 13: *** Buon compleanno ***
Capitolo 14: *** Un anno di noi ***
Capitolo 15: *** 23 candeline ***
Capitolo 1 *** Maschio o Femmina? ***
-Va bene Mrs e Mr Grey la gravidanza procede bene e finalmente possiamo scoprire il sesso.-
Siamo tornati dalla dottoressa Greene per il controllo e sono così emozionata, finalmente potremo dare un vero nome al nostro piccolino anche se mi sono affezionata a "puntino".
-Ecco qui. Si è decisamente un maschio. Congratulazioni Anastasia, Mr Grey.-
I miei pensieri vengono interrotti da questa meravigliosa notizia. Un maschietto! Come donna ancora giovanissima per diventare mamma, nel profondo avrei voluto una femmina ma sarà per la prossima volta perché sicuramente puntino non sarà figlio unico, poi basta che sia sano. Inizio già ad immaginarlo un piccolo Christian con i capelli ramati come il papà che a braccia aperte corre verso di me.
Poi c'è il mio Christian, tutto commosso ed emozionato, che mi bacia dolcemente sulle labbra, felice.
-Contenta Mrs Grey?-
-Tantissimo, tu?-
-Mai stato più felice in tutta la mia vita!-
Sono così contenta che dopo tutto quello che abbiamo passato, sia così felice e abbia accettato completamente questa gravidanza.
-Ecco qui l'immagine dell'ecografia. Ci vediamo il prossimo mese ma per qualsiasi cosa non esiti a chiamare Anastasia e mi raccomando molto riposo.-
*******************
Siamo tornati subito a casa dopo la visita e mi sento così stanca. Mrs Jones sta preparando la cena e Christian è al bancone e apre una bottiglia di vino con lo sguardo pensieroso. Oh oh c'è qualcosa di cui vuole discutere.
-C'è qualcosa che non va?-
Chiedo a Christian. Meglio toglierci il pensiero subito.
-Stavo pensando al tuo lavoro.-
Ecco ci siamo.
-Hai sentito la dottoressa Greene, hai bisogno di riposo e andare al lavoro a tempo pieno non è sinonimo di riposo. Dovresti andare in maternità.-
-No è ancora presto. Sono al quinto mese. Ti ho promesso che al settimo mese sarei andata in maternità ma non prima, ho ancora molto lavoro da fare.-
-Potresti lavorare a casa, se proprio devi lavorare.-
In questa discussione già so che non ci sarà un vincitore ma solo una mia resa all'insistenza del mio Cinquanta sfumature.
-Va bene. Non sono contenta ma va bene.-
Faccio il broncio e lui sorride.
-Non fare quella faccia Mrs Grey, lo sai che lo faccio solo per il tuo bene e per quello del nostro puntino.-
Mi si avvicina baciandomi sulle labbra e presto il nostro bacio diventa appassionato. Potrà anche essere il nostro milionesimo bacio ma ogni volta sembra la prima volta. Quando sono tra le sue braccia tutto il resto svanisce nel nulla e mi sento protetta. Dopo quello che è successo con Jack Hyde, il mio bisogno di protezione è più forte che mai, ma non al livello di mio marito questo è certo.
Quando Christian si stacca da me siamo entrambi senza fiato. Ho davvero bisogno di lui.
-Non ora Mrs Grey. Prima la cena.-
Mi dice Christian con la sua solita abitudine di rispondere ai miei pensieri inespressi.
-Come dici tu Mr Grey. Sto morendo di fame.-
**********
Finita la cena, ci siamo messi nella stanza della tv a rilassarci un po'. È dal nostro ritorno dalla luna di miele che non stiamo un po' in questa stanza. Christian mi massaggia i piedi doloranti mentre guardiamo The Vampire Diaries in televisione. È una serie davvero carina soprattutto piena di attori carinissimi e a Christian questo mio pensiero non passa inosservato.
-Ho capito perché hai scelto questa serie e inizio a ingelosirmi, guardi quel Damon in un modo che non mi piace affatto.-
-Ma va! Stavo solo guardando lui ed Elena. Sono una coppia così bella, un amore epico.-
-Come il nostro.- aggiungo vedendolo sorridere a queste parole.
-Abbiamo finito di guardare la tv?-
-Perché? Hai qualche idea Mr Grey?-
-Almeno un centinaio. Andiamo a letto.- mi ordina dolcemente.
Raggiunta la camera da letto, non perde tempo ed inizia subito a spogliarmi adagiandomi sul letto con dolcezza.
-Quanta dolcezza Mr Grey.-
-Beh bisogna stare molto attenti adesso che puntino sta crescendo e non è l'unica cosa che sta cambiando del tuo corpo.- aggiunge con lo sguardo malizioso
-Mr Grey!-
-Cosa? Stavo semplicemente mostrando il mio apprezzamento per la bellezza di mia moglie.-
E in un attimo il suo corpo copre il mio e sono persa, ancora e ancora nelle braccia dell'uomo che amo. |
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Capitolo 2 *** Sempre più felici ***
Mi sveglio di soprassalto e non ho idea di che ore siano ma a giudicare
dalla luce nella stanza, sono almeno le 10 del mattino.
Christian è ancora addormentato, cosa molto strana, lui non
ha l'abitudine di svegliarsi così tardi, anche se questa
notte non è riuscito a dormire molto, sorrido maliziosamente
pensando alla notte trascorsa con il mio dolcissimo e passionale
marito.
Oggi andremo da Grace e Carrick che hanno organizzato un pranzo di
famiglia, anche se Mia e Ethan sono fuori città. E
già non posso non pensare alla loro reazione quando gli
annunceremo il sesso del bambino. Grace sarà la
più emozionata, non vede l'ora di diventare nonna, invece
Carrick lo vedo sempre così rigido e sulle sue anche se so
che è una brava persona ed è contento di avere
presto un nipotino.
Mi rigiro nelle coperte e provo a svegliare Christian, mi avvicino
dandogli un bacio leggero sulle labbra e subito vedo quei due
bellissimi occhi e il suo sorriso aprirsi facendomi perdere la testa.
Quanto lo amo!
-Buongiorno Mrs Grey, come mai già sveglia?-
-Buongiorno anche te, non sono io a essermi svegliata presto ma tu
tardi, solo le 10 passate.-
-Davvero? Non è da me svegliarsi così tardi ma so
di chi è la colpa.-
-Ah si? Di chi?-
-Tua Mrs Grey. Tua e del tuo corpo particolarmente desideroso di
attenzioni.-
-Non credevo che la cosa ti fosse dispiaciuta. E poi credo proprio che
dovrai abituarti, questi ormoni dovuti alla gravidanza mi stanno
facendo impazzire per te ancora di più.- sorrido e lui con
me. Adoro che reagisca così, prima quando gli parlavo in
questo modo restava fermo a guardarmi con gli occhi di chi pensa di non
meritarsi delle parole di quel tipo ma adesso sorride felice e io non
potrei essere più grata di questo cambiamento nei miei
confronti.
-Non mi dispiace affatto. Lo sai che perdermi in te è la
cosa che amo di più e non cambierà mai.
A proposito, sesso o colazione?-
Non mi da neanche il tempo di rispondere che è
già dentro me e io non posso fare altro che assecondarlo e
lasciarmi trasportare in quel turbine di emozioni che è mio
marito.
***************
Siamo appena arrivati a casa Grey e come mi aspettavo Grace
è fuori di se dalla gioia.
-Un maschietto! Oh congratulazioni, sarà un bambino
così amato, sarete bravissimi.-
Mentre lo dice mi massaggia la pancia, che piano piano inizia a
diventare più grande, sperando di sentire un movimento del
bambino, ma niente oggi puntino è un po' pigro.
-Magari sta dormendo.- dico a Grace che è un po' delusa
-Certo cara non ti preoccupare, ci sarà un'altra occasione.-
-E in quell'occasione ci sarà anche sua zia a sentirlo.- oh
Kate è arrivata finalmente, con Elliot, mi è
mancata tantissimo.
-Ovvio.- dico abbracciandola
-A questo bambino non mancheranno mai le attenzioni.- interviene Grace
con uno sguardo dolcissimo.
-Ora basta monopolizzarla.
È ora di mangiare Mrs Grey.- dice Christian di punto in
bianco, interrompendoci
-In effetti sto morendo di fame.-
-Bene. Così mi piaci Mrs Grey- e mi bacia dolcemente sulle
labbra
*************
Il pranzo è durato un'eternità e inizio a
sentirmi stanca. Christian è al pianoforte e suona cantando
qualcosa tra se e se.
Mi avvicino per sentirlo meglio quando puntino inizia a muoversi.
Sarà stata la bella voce del papà a svegliarlo.
-Si muove. Si muove.- dico per avvertire Grace e Kate che si avvicinano
in fretta per non perdere il momento.
-Aww che bello Ana! Deve essere una sensazione unica.- dice Kate
-Infatti! È indescrivibile.- dico tutta emozionata
Grace mi abbraccia commossa dicendomi un "grazie" appena pronunciato e
so a cosa si riferisce, anche se un po' ancora mi imbarazza. Sono io
che dovrei ringraziarla. Ancora non mi capacito di essere entrata a far
parte di una famiglia così bella a cui fra poco si
aggiungerà anche la mia e di Christian.
Torno di nuovo da mio marito che, ancora seduto sullo sgabello del
pianoforte, mi abbraccia, premendo le labbra sulla mia pancia.
-A quanto pare non sono l'unico a vederti come un angelo in questa
famiglia.-
-Un angelo?-
-Rendi tutti così felici. Non siamo mai stati
così uniti prima che arrivassi tu.-
-Sono ancora più felice di essere una Grey allora.-
-Ti amo Mrs Grey. Vi amo così tanto.-
-Ti amiamo tanto anche noi Mr Grey.-
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Capitolo 3 *** Nuovi e vecchi progetti ***
-Basta Christian, dai.-
-Questa è l'ultima promesso, però mettiti di
profilo piccola.-
È da questa mattina che Christian non smette di armeggiare
con la macchina fotografica, scattandomi foto su foto.
Tutto questo mi fa tornare in mente tanti bei ricordi della nostra luna
di miele, quando gli regalai quella macchina fotografica sperando di
cancellare un po' di preoccupazione per quello che stava succedendo in
azienda. E funzionò! Fui travolta da un Christian giocoso
che non voleva smettere di farmi il solletico.
-Si può sapere perché stai facendo tutte queste
foto?-
-Deve esserci un motivo per voler fotografare mia moglie?-
-Si.-
-Voglio immortalare passo dopo passo la crescita di puntino, le
ecografie non bastano. E poi come tu stai cambiando. Credevo fosse una
storia inventata quella che le donne diventano più belle
quando sono incinta, invece è vero, sei bellissima anche
più di prima. Adoro vederti davanti allo specchio mentre ti
vesti e guardi il pancione sempre più grande e amo il tuo
viso illuminato e felice quando senti il bambino scalciare.- Ma quanto
è meraviglioso mio marito? Lo amo così tanto!
-Quindi si voglio fare più foto possibile, e tenere tutti
questi momenti per noi.-
Non appena finisce di parlare lo bacio, in questo momento è
tutto quello di cui ho bisogno per entrare in contatto con i suoi
pensieri, le parole non servirebbero a niente e lui lo sa. Il nostro
bacio da dolce e soave diventa subito carico di passione. Piano piano
mi adagia sul letto ed è sopra di me che mi guarda con uno
sguardo protettivo e pieno d'amore. Questo sarà sempre il
nostro modo per dimostrarci che tra noi va tutto bene e non solo quando
litighiamo ma anche per perderci ancora di più l'uno
nell'altra.
**********
Siamo appena arrivati nella casa nuova che per ora è solo il
guscio di una casa, però Christian ha insistito per vedere
come procedono i lavori che sono ancora in alto mare. Credo proprio che
puntino nascerà e vivrà per un bel po' all'Escala
perché non ci trasferiremo qui molto presto.
-Allora come ti sembra?-
-Sta venendo bene, credo. Non c'è ancora molto da vedere per
poterlo capire.-
-Questo è vero, Elliot ha detto che manca ancora molto ma
stanno rispettando i tempi.
Volendo potremmo già vedere come arredarla.-
-Come arredare la camera di puntino?-
-Ovvio piccola anche quella.-
-Dovremo fare una doppia camera sia qui e che all'Escala.
Ci sono tante cose da comprare e andremo noi due, senza Taylor, senza
personal shopper, da soli.-
-Sarà divertente.-
-Magari anche dello shopping per me, i miei vestiti non mi stanno
praticamente più.- faccio il broncio
-Questo sarà ancora più divertente Mrs Grey.-
sorride comprensivo
-Ah si? Non sono grassa?-
-Te l'ho già detto sei bellissima e adoro vederti "a piedi
nudi e incinta in cucina"-
-Sei perfetto.-
Mi bacia dolcemente sulle labbra
-Su Mrs Grey abbiamo un bel po' di cose da fare.-
**********
Siamo al centro commerciale, ed è la prima volta andiamo in
un posto così diciamo "comune". Ho già provato
sei vestiti che sorpresa sorpresa non mi stavano bene. Mi sono dovuta
arrendere e andare in un negozio premaman.
Adesso sono decisamente più a mio agio e non mi aspettavo
dei vestiti così carini. Christian è seduto
paziente davanti al camerino, beh non proprio paziente, non vede l'ora
di andare via.
-È inutile che scegli, prendili tutti, ti servono,
sù Ana.-
-Ma tra poco non mi andranno neanche più.-
-Ne prenderemo altri.
Ti stanno bene tutti.-
-Ok.-
A volte ancora mi scordo della disponibilità economica che
ha Christian, ehm volevo dire che "abbiamo".
Prima se dovevo scegliere tra due vestiti prendevo sempre il
più economico e adesso non devo proprio scegliere. Per la
maggior parte delle ragazze sarebbe un sogno, io invece lo trovo ancora
strano e Christian lo nota.
-Smettila. Non pensarci. Quando ti ci abituerai?-
-Uhm probabilmente al nostro decimo anniversario.-
-Sei davvero unica Mrs Grey.-
-Lo so, sei fortunato.-
-Puoi dirlo forte piccola.-
-Guarda che carino! Per la sua prima uscita sulla "Grace"- mentre
parliamo noto un completino stile marinaio, devo prenderlo per forza
-È adorabile!- gli sorrido
-Mi manca uscire in barca. Non lo facciamo da tanto tempo.- dice poi
Christian
-Si è vero manca anche a me.-
-Già e soprattutto la parte del battezzare il letto della
nostra cabina.-
-So dove vuoi arrivare e non devi convincermi Mr Grey.-
-Lo spero proprio Mrs Grey. Andiamo?-
-Adesso?-
-Carpe diem piccola, certe cose non cambieranno mai.-
Gli prendo la mano e mi lascio trasportare verso nuove e vecchie
emozioni.
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Capitolo 4 *** Forti emozioni ***
-Bene
Anastasia stampo l'immagine e abbiamo finito.-
Sono
tornata dalla dottoressa Greene per un nuovo controllo, ormai ho quasi
finito il sesto mese, il tempo sta passando così velocemente
e inizio ad essere agitata.
In
più oggi Christian non è potuto venire con me,
mentre eravamo in macchina lo hanno chiamato dall'ufficio per una
questione urgente e non ha potuto dire di no.
-Tutto
bene Ana?- mi chiede la dottoressa Greene con dolcezza forse notando il
mio momento di disagio
-Si
tutto bene, è solo che la gravidanza sta passando
così in fretta, inizio a sentirmi agitata.-
-È
normale non preoccuparti, tu e Mr Grey avete ancora tempo. A proposito
dov'è? Non è da lui non venire.-
-È
stato chiamato in ufficio all'improvviso.-
-Capisco.
Sai vedo tante coppie tutti i giorni e nessun futuro papà
è così apprensivo e protettivo verso la sua
fidanzata o moglie come Mr Grey.-
-Queste
caratteristiche fanno parte di Christian da sempre, non solo con
l'arrivo del bambino, ma adesso si sono ulteriormente amplificate.- a
queste parole mi sorride comprensiva, lei ha potuto vedere dall'inizio
la mia storia con Christian quindi sicuramente ha notato tutti i suoi
cambiamenti sia verso di me che con se stesso
-Bene
Mrs Grey ci vediamo tra tre settimane per un nuovo controllo, e mi
raccomando si riposi il più possibile, non ha preso molto
peso dall'ultima volta che ci siamo viste e la pressione oggi
è un po' bassa, quindi non mi faccia scherzi. E non esiti a
chiamare per qualsiasi cosa.-
-Lo
farò non si preoccupi.-
-Arrivederci
Ana e mi saluti Mr Grey.-
-Certo,
alla prossima volta.-
********************
Esco
un po' frastornata dalla visita e Taylor è di fronte allo
studio che mi aspetta davanti l'auto. Ci mancava solo la pressione
bassa, penso un po' irritata, se lo dicessi a Christian mi vorrebbe in
riposo a letto fino alla nascita del bambino ma ho bisogno lo stesso di
vederlo e parlare con lui, è l'unico che può
farmi sentire meglio in questo momento.
-Tutto
a posto Taylor.-
-Mi
fa piacere Mrs Grey.- mi apre la portiera e mi accomodo in
auto
-La
porto a casa Ana?-
-No
in azienda da Christian.-
-Bene.-
Spero
che non sia impegnato in una riunione lunga delle ore. Voglio solo
abbracciarlo e sentire il suo buonissimo profumo capace di far passare
ogni mio brutto pensiero.
-Eccoci
arrivati Mrs Grey, vuole che l'accompagno?-
-Non
preoccuparti Taylor, va pure a casa, tornerò con Christian.-
-Bene,
a più tardi Mrs Grey- mi saluta con un cenno della mano e io
faccio lo stesso
Quante
emozioni mi provoca essere qui da sola davanti al grande palazzo della
Grey Enterprises come quasi un anno fa, quando è iniziato
tutto, quando ho incontrato Christian, insomma quando è
realmente iniziata la mia vita.
Entrare
nell'ascensore e ripensare a quando sono venuta qui per una semplice
intervista che ancora non sapevo mi avrebbe stravolto la vita per
sempre. E invece oggi entro nell'ufficio, sposata e incinta del temuto
Mr Grey.
Ad
attendermi ci sono le solite assistenti e segretarie bionde di
Christian compresa Andrea.
-Buongiorno
Mrs Grey. È un piacere vederla qui.- Andrea mi saluta con
grande calore
-Buongiorno
Andrea. Cercavo Christian.-
-Mi
dispiace Mrs Grey è in riunione.-
-Oh,
vorrà dire che lo aspetterò nel suo ufficio,
avvertilo quando lo vedi.-
-Certo.-
********************
Entro
nell'ufficio e dei flashback mi attraversano la mente.
Quante
immagini di me seduta ad una sedia davanti alla sua scrivania, nervosa
come non mai, a guardare, provando ad intervistare, l'emblematico uomo
che avevo davanti.
Mi
guardo intorno e le uniche cose che sono cambiate sono delle foto
sparse nella stanza.
Ci
sono i ritratti di Jose che Christian aveva comprato di sua iniziativa
al nostro appuntamento di post rottura. Non me li ricordavo
così grandi. Che imbarazzo, non posso pensare che ogni volta
che qualcuno entrerà qui li potrà
vedere.
Mi
siedo sulla scrivania e noto altre foto: una mia e di Christian che ci
baciamo al nostro matrimonio, un'altra dallo yacht sempre di noi due
dalla nostra luna di miele e un ultima mia in cui sono di profilo
davanti allo specchio mentre guardo e accarezzo il mio pancione. Ecco
di quali foto stava parlando, chissà quante altre foto mi ha
fatto di nascosto.
**********
-Ei
piccola, svegliati.- sento Christian parlarmi nell'orecchio mentre mi
bacia dolcemente il collo.
Devo
essermi addormentata.
-Ciao.-
dico mentre mi stiracchio
-Hai
finito di lavorare?-
-Per
ora. Perché sei venuta qui? È successo qualcosa?
Cosa ha detto la dottoressa?-
Ecco
il mio cinquanta sfumature in preda al panico e alla confusione quando
non è lui a controllare quello che succede.
-Calmati,
riprendi fiato, non è successo niente. La dottoressa Greene
ha detto che la gravidanza procede come previsto e il bambino sta
bene.- gli mostro la foto dell'ecografia
-Fantastico,
guarda qui, è bellissimo.- dice sorridendo con l'espressione
sognante
-Ma
tu tutto bene? Ha detto qualcosa su di te?-
Ma
come fa ad averlo capito?
-Allora
Ana? Dimmelo.- insiste Christian
-Niente
di importante. Ha detto solo che oggi la mia pressione era un po' bassa
e che quindi devo riposare.-
-Visto?
Te lo avevo detto. Meno male che sei andata in maternità
prima del previsto.- dice con evidente apprensione nella voce e sul
viso
-Guardami.-
prendo il suo bellissimo viso tra le mani costringendolo a guardarmi
negli occhi
-Sto
bene. Andrà tutto bene.-
-Sicura?-
-Si
tranquillo! Non ti preoccupare. Di cosa hai paura?-
-Di
perderti.-
-Cosa?
Milioni di donne in tutto il mondo in questo momento sono incinta e
stanno per partorire. Non succederà niente, né a
me né al bambino.-
-Non
sarò mai tranquillo al cento per cento. Mai. Ma ti amo e mi
fido di te. Sei molto più forte di quello che sembri.-
-Finalmente
lo hai capito, sono così felice.- ancora con le mani sul suo
viso, lo attiro a me e lo bacio cercando di trasmettergli tutto il mio
amore e la sicurezza possibile. Ohh è da questa mattina che
stavo aspettando di rannicchiarmi tra le sue braccia, il mio posto
preferito in assoluto.
-Ti
amo così tanto Mrs Grey.-
-Ti
amo anch'io Mr Grey. Da morire.-
-Sai
a cosa pensavo?-
-A
cosa?-
-Che
farlo nel mio ufficio è sempre stato nella mia lista di
posti dove vorrei far l'amore con te e mi pare che una volta te l'ho
anche scritto.-
-Si
mi ricordo in una mail. Mi pare che in quella lista ci fossero anche,
tutte le superfici, pareti e i pavimenti della nostra casa e il
terrazzo.- mi guarda divertito
-Ei
non ti ricordi? Sessualmente folle e insaziabile. Le mie esigenze non
sono cambiate solo perché sono incinta e sicuramente per te
è la stessa cosa.- dico con occhi languidi
-Bene
allora siamo d'accordo Mrs Grey.-
Si
avvicina alla porta e chiude a chiave, viene verso di me togliendo
tutte le cose sulla scrivania e mi ci fa stendere sopra con un po' di
difficoltà, il mio pancione inizia a creare qualche problema
in queste situazioni.
Mentre
Christian mi bacia sbottonandomi la camicetta, il suo telefono squilla.
-Uffa.-
-Dai
rispondi, potrebbe essere importante.- riluttante si scosta da me per
rispondere
-Andrea
dimmi.- dice mentre risponde
-No
rimanda il mio prossimo appuntamento, sono impegnato.-
riattacca
-Un
vero e proprio déjà vu.-
-Si
è vero ma la volta scorsa volevo sapere di più su
di te perché ero attratto da te ed ero curioso di scoprire
se saresti potuta essere una brava sottomessa, adesso invece siamo
sposati e ti amo più della mia stessa vita ma sono sempre
attratto da te.-
-Come
fai a dire delle cose così belle in un momento
così imbarazzante?- il suo ego si starà gonfiando
a dismisura in questo momento meglio fermarlo
-Lascia
perdere non voglio saperlo.-
-Bene
perché mi sono stancato di parlare.-
Il
Christian dominatore è sempre dietro l'angolo soprattutto
quando facciamo l'amore ma non è una cosa di cui
potrò mai lamentarmi.
Si
spoglia e mi spoglia in una velocità sorprendente persino
per lui è in attimo è dentro di me, in
più il posto e la situazione dove ci troviamo rende tutto
questo ancora più eccitante.
******************
-Rispondi
al telefono, non puoi ignorare tutti, sei dentro il tuo ufficio.- dico
ridendo ancora piacevolmente disorientata dagli ultimi
avvenimenti
-Va
bene va bene. Gli dico che mi prendo le ultime ore libere.-
-Ultime
ore? Che ore sono?-
-Quasi
le cinque.-
-Non
mi ero accorta che fosse passato così tanto.-
-Sono
contento ma hai saltato il pranzo e di questo sono meno contento.-
-Ma
non per colpa mia Mr Grey.- dico sorridendo con orgoglio nella voce
-Lo
so e lo rifarei.-
-Anche
subito?-
-Non
devi nemmeno chiederlo Mrs Grey.- fa per baciarmi allungandomi di nuovo
sulla scrivania ma io lo sposto cercando di alzarmi
-Basta
adesso. Chiama e digli che vai via, sono stanca.-
-Agli
ordini capo.-
******************
Arrivati
a casa, ceniamo e andiamo subito a letto. Sono così stanca,
troppe emozioni per una sola giornata e non sono più in
grado di gestirle così tante.
Christian
si stende sul letto accanto a me con portatile in mano, dopo il tempo
che gli ho fatto perdere penso che avrà sicuramente da
lavorare e invece mette un video.
-Che
cos'è?- gli chiedo sbagliando
-Oggi
non sono potuto venire così ho chiesto alla dottoressa
Greene di mandarmi il video dell'ecografia
Oddio
ma quanto è dolce mio marito?
Il
video parte e puntino appare subito sullo schermo con le mani chiuse
davanti la bocca come se si stesse succhiando il pollice. Che cosa
meravigliosa!
-Che
cosa stupenda! Non vedo l'ora di vederlo.-
-Anche
io. Sari un padre eccezionale Christian vedrai.-
-Lo
sarò perché tu sarai con me.-
-Ti
amo.-
-Ti
amo anch'io.-
E
scivolo nel sonno tra le sue braccia, sentendo che niente
accadrà mai alla nostra famiglia finché lui
sarà con me e questo sarà per sempre.
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Capitolo 5 *** Vecchie abitudini ***
-Andiamo
Ana, dai.-
-Si
Kate, chiamo Christian e arrivo.-
-Ok
ti aspetto in macchina.-
Oggi
andrò con Kate a fare un po' di shopping, per il matrimonio
con Elliot e per il bambino. Era da tanto tempo che non uscivamo
più insieme da sole senza i rispettivi Grey ad
accompagnarci. Mi mancava una tranquilla uscita tra ragazze, sempre
però con un maschietto, il mio puntino. Finalmente!
Provo
a chiamare Christian per avvisarlo ma non mi risponde nessuno, neanche
Andrea, così lascio un messaggio in segreteria:
"Ei
sono io, ho provato a chiamarti ma forse sei in riunione e non
c'è nessuno vicino al tuo telefono.. Cmq volevo avvisarti
che sto uscendo con Kate, torneremo in serata o forse prima. Chiamami
appena senti il messaggio. Ti amo." chiudo il telefono e sorrido
Dopo
tutto questo tempo sono ancora così nervosa al telefono, che
sia una telefonata o un semplice messaggio in segreteria. E so bene
qual'è il motivo, è l'effetto del mio ex
dominatore/perfetto marito che agisce anche a distanza.
Dopo
tutto questo tempo sono così innamorata di lui. Lo amo, ma
soprattutto sono innamorata, come il primo giorno.
Mi
siedo in macchina e Kate nota subito la mia espressione
sognante.
-Che
aria felice. Chissà cosa ti ha detto Christian al telefono.-
-In
realtà niente, non ha risposto, ho lasciato un messaggio in
segreteria.-
-Allora
cos'è quel sorrisino?-
-Sono
semplicemente innamorata di mio marito.
Poi
senti chi parla, dovresti vedere la tua faccia quando parli al telefono
o sei con Elliot.-
-Siamo
due ragazze davvero fortunate.-
-È
vero. E pensandoci dovresti ringraziarmi, se fossi andata tu a fare
quell'intervista non avrei mai conosciuto Christian e lui non mi
sarebbe venuto a recuperare con Elliot la sera che mi sono ubriacata e
tu non l'avresti mai incontrato.-
-Hai
ragione, non ci avevo mai pensato.
Ragionando
così allora dovremmo entrambe ringraziare la mia influenza.-
dice Kate mentre scoppiamo entrambe a ridere
È
davvero tutta colpa della casualità. Se non avessi fatto
quell'intervista chissà dove mi avrebbe portato la vita. Ma
sono certa che adesso non sarei la donna più felice del
mondo, incinta, sposata con il più dolce e complicato marito
di sempre.
-Allora
come vanno i preparativi per il matrimonio? Mancano poche settimane
ormai.- chiedo a Kate per cambiare discorso
-Va
tutto secondo i piani, mi manca solo di scegliere il mio vestito da
sposa e il tuo da damigella d'onore.-
-Hai
lasciato il più complicato alla fine.
Non
lo disegnerà tua madre?-
-Ovviamente
ma sarà divertente prendere dei piccoli spunti in qualche
negozio.- guardo Kate un po' dubbiosa
Non
mi sono mai sentita a mio agio ad andare per negozi provando vestiti
per ore e non inizierà a piacermi di certo adesso che sono
incinta.
Ma
la damigella d'onore deve saper accontentare la sposa, giusto?
Purtroppo
credo di si.
-Certo
sarà divertente.- dico con un finto sorriso stampato in viso
e Kate mi fa una linguaccia
-Vedrai
che andrà bene. Grazie alla gravidanza sei diventata ancora
più bella. E poi neanche hai preso tanto peso. Si vede che
sei incinta solo di lato e da davanti, e non so quanto sia positiva
questa cosa.-
-Non
ti ci mettere anche tu per favore, mi bastano Christian e la dottoressa
Greene a rimproverarmi.-
-Ricevuto,
ho finito. Per adesso.- alzo gli occhi al cielo sbuffando e lei
sorride
Ah
quanto mi sei mancata Kate!
********************
Arriviamo
finalmente al centro commerciale e Kate entra subito nel negozio di
abiti da sposa.
Che
meraviglia.
Al
mio matrimonio con Christian a differenza di Kate io non ho dovuto
né vedere né organizzare niente, ha pensato a
tutto Grace.
All'inizio
ci ero rimasta male, mi sentivo esclusa dal mio stesso matrimonio, ma
poi vedendo come è impazzita lei nell'organizzazione del suo
matrimonio, non mi dispiace affatto di non essermi dovuta occupare di
niente.
-Che
ne dici di questo?-
-Molto
carino. Ma un po' troppo scollato forse.- Kate esce dal camerino
facendomi vedere il primo vestito che ha voluto provare
-Hai
ragione.- e mentre lo dice già sta scegliendo il secondo
-Perché
non vedi anche tu qualcosa? Altrimenti poi lascerai tutta la scelta
nelle mie mani e sappiamo entrambe che l'idea non ti
piacerà.- aggiunge in tono di sfida
-Hai
ragione. Inizio a dare un'occhiata.- dico andando verso i vestiti
alzando le mani in segno di resa
Inizio
a cercare e ci sono molti vestiti carini ma nessuno con una taglia che
potrebbe starmi bene.
Che
strano negozio, neanche un modello premaman.
Torno
da Kate, che nel frattempo sta provando il decimo vestito.
-Allora,
trovato niente?-
-Niente
che potrebbe starmi bene.
Tu
hai trovato qualche modello che ti piace?-
-Si.
E la mia stilista personale lo renderà ancora più
bello.-
-Sono
contenta.-
-Anche
io. Ma adesso ho voglia di fare shopping sul serio e tornare a casa con
tante buste degli acquisti.- mi prende sotto braccio e usciamo dal
negozio
Mentre
camminiamo, passiamo davanti ad un negozio per bambini e non resisto
dalla tentazione di entrare.
-Queste
sono davvero carine.- dico a Kate tutta contenta per aver trovato delle
scarpette perfette per il completo da marinaio che avevo comprato un
paio di settimane fa
-Adorabili.-
-Ma
guarda questa.- aggiunge Kate mostrandomi una maglietta con scritto "I
love my daddy" con dei disegni di barche e aeroplani.
-È
perfetta! A Christian piacerà tantissimo.-
-Sicuramente.-
Emozionata
mando un email al mio maritino che oggi sembra scomparso nel
nulla.
Da:
Anastasia Grey
A:
Christian Grey
Data:
5 Marzo 2012 18:40
Oggetto:
Vecchie abitudini
Era
da tanto tempo che non ti scrivevo più un email Mr Grey ma a
quanto pare oggi è l'unico modo che ho per poter comunicare
con te visto che non sei mai raggiungibile al telefono. È
successo qualcosa?
Sono
ancora con Kate e ho comprato qualcosa che ti piacerà
tantissimo.
Tua
moglie che inizia a stare in ansia.
XXX
Spero
che risponda presto, inizio a preoccuparmi.
********************
Uscite
dal negozio per bambini ci sediamo a bere qualcosa quando entrambe
notiamo qualcosa di strano.
-Ci
sono due tizi che stanno facendo delle foto. Paparazzi sicuramente.-
dice Kate un po' allarmata
-Paparazzi?
È perché.- dico in preda al panico
-Vorranno
fare un articolo su di te. Christian non è un attore o un
cantante ma è molto famoso a Seattle e avere l'esclusiva per
un articolo sulla tua gravidanza purtroppo fa gola a molti
giornali.
Anche
al mio, ma lì ho cercato di controllare la faccenda il
più possibile, facendogli abbandonare l'idea.-
-Perché
non mi hai detto niente?- sono senza parole, non so che farebbe
Christian se fosse qui
-Per
non agitarti. Mi dispiace.-
-Hai
fatto il possibile. Non è colpa tua.
E
poi credo che sono andati via.- dico a Kate. Mi guardo intorno e non
vedo più nessuno. Meno male!
********************
È
quasi ora di cena e Kate come annunciato è piena di buste.
-Credo
di aver comprato troppe cose.-
-Dici?-
le dico ridendo e lei con me
-Sto
morendo di fame. Mangiamo insieme, magari una cena a quattro?-
-Si
chiamo Christian.-
-E
io Elliot.-
Sto
facendo il numero quando vedo la sua email di risposta.
Da:
Christian Grey
A:
Anastasia Grey
Data:
5 Marzo 2012 19:05
Oggetto:
Le vecchie abitudini mi mancavano
Mi
dispiace che ti sei preoccupata, soprattutto perché ti agiti
e non ti fa bene lo sai. Sono stato coinvolto in una riunione
interminabile tutto il giorno. L'unica cosa che voglio è
vederti e sapere cosa hai comprato sono curioso.
Chiamami.
Ti
amo.
Christian
Grey
Amministratore
delegato &
Marito
impaziente,
Grey
Enterprises Holdings Inc.
Mi
è mancato il nostro scambio di email. Mi fa sempre sorridere
con le sue risposte dolci, stile Cinquanta sfumature.
Lo
chiamo e finalmente risponde.
-Ei
finalmente.-
-Lo
so mi dispiace tanto. Sono stato in ansia per tutto il giorno, senza
poter sapere se stavi bene.-
-Anche
io.-
lo
sento sorridere
-Dove
sei?-
-Al
centro commerciale con Kate. Stavamo pensando di andare a cena fuori,
io, tu, lei ed Elliot, che ne dici?-
-Va
bene. Andiamo in un ristorante vicino casa però,
così non ti stanchi ulteriormente.-
-Come
vuoi Mr Grey.-
-A
dopo Mrs Grey.-
Riaggancio
e Kate è davanti a me.
-Il
responso?-
-Ha
detto di si, però dobbiamo andare in un posto vicino casa.-
-Ok.
Mando un messaggio ad Elliot per dirgli di chiamare
Christian.-
-Perfetto.-
********************
Arriviamo
davanti al ristorante e dopo tutto il giorno finalmente vedo il mio
splendido marito.
Esco
dalla macchina e gli vado incontro, quasi correndo.
-Ciao.-
dico mentre mi abbraccia
-Ciao
a te. Mi sei mancata.- sussurra baciandomi
-Ok
piccioncini basta così. Andiamo dentro.- ci interrompe
Elliot ridendo
Ceniamo
in fretta, tutti decisamente affamati, passando la serata a parlare dei
preparativi del matrimonio, della casa in costruzione e di puntino.
Elliot sembra molto emozionato dall'idea di diventare zio.
-Gli
farò fare tutte le cose ribelli che vuoi due non gli
lascereste mai fare. Sarò lo zio figo.-
-E
io sarò una zia stile Lorelai Gilmore di "Una mamma per
amica".- interviene Kate
-E
invece io inizio ad agitarmi.- dice Christian facendoci
ridere.
Mi
guarda facendo il broncio così mi accoccolo fra le sue
braccia che mi stringono forte.
-Guarda
cosa è già su internet.- dice Kate di punto in
bianco, dandomi il suo telefono in mano
-Non
ci credo. Di già.-
-Cos'è?-
interviene Christian allarmato, prendendomi il telefono dalle
mani
-È
tutto ok Christian.- dico cercando di tranquillizzarlo
-Si
Ana ha ragione, adesso che hanno avuto le foto e hanno potuto fare
l'articolo sulla gravidanza di Ana vi lasceranno in pace.-
-Va
bene.- dice Christian ma non mi sembra tanto convinto
-E
poi quella uscita peggio sono io. Neanche sanno il mio nome. Mi hanno
chiamata la fidanzata del fratello di Christian Grey.- interviene Kate
sdrammatizzando l'aria di tensione che si era creata e Christian
sorride. Bene, crisi scongiurata!
Finita
la cena inizio a sentirmi davvero stanca, è stata una lunga
giornata. Salutiamo Kate ed Elliot e andiamo via.
********************
Appena
arrivati a casa gli mostro a Christian le cose che ho comprato al
negozio per bambini per il nostro puntino.
-Sono
carinissime. Ha già il completo pronto per la sua prima gita
sulla Grace.-
Dopo
le scarpine, gli faccio vedere la maglietta e i suoi occhi si
illuminano.
-È
perfetta! Non vedo l'ora di vedergliela addosso.- sorride
felice
-Sono
contenta ti piaccia.-
-Come
potrebbe non piacermi.- dice baciandomi dolcemente sulle labbra e in
attimo il nostro bacio da dolce diventa ardente e la stanchezza
è svanita nel nulla sostituta dalla passione travolgente del
mio Cinquanta sfumature.
-Ti
ho già detto quanto mi sei mancata e quanto ti amo.- mi dice
in un sospiro tra un bacio infuocato e l'altro
-Quanto
ti sono mancata si ma quanto mi ami no.-
-Allora
rimedio subito.
Ti
amo tantissimo Mrs Grey.-
-Anche
io Mr Grey.
Sempre.-
Lo
attiro a me dimenticando, tra le sue braccia, tutto tranne
noi.
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Capitolo 6 *** Nuove prime volte ***
-Comoda?-
-Comodissima
grazie.- dico accoccolata sulla spalla del mio Christian che con il
tempo non smette mai di sorprendermi.
Ieri
siamo stati dalla dottoressa Greene per un nuovo controllo e ci ha
detto, che ora che sono arrivata al settimo mese di gravidanza, di
iniziare a stare più attenti ai lunghi spostamenti,
soprattutto in aereo.
Così
stamattina il mio romantico Mr Grey mi ha svegliato all'alba, con un
grande sorriso sul viso e le valigie pronte.
Pronto
a partire per la nostra ultima fuga d'amore prima dell'arrivo di
puntino, con destinazione Aspen.
**********poche
ore prima**********
-Piccola,
dai svegliati.- sento Christian parlarmi dolcemente nell'orecchio e
ancora insonnolita è un po' riluttante provo a svegliarmi
per capire che cosa sta succedendo.
-È
presto, anzi prestissimo Christian.-
-Lo
so ma prima partiamo, prima arriveremo.-
-Partire?
Arrivare? Che stai dicendo?-
-Se
ti svegli, lo capirai da sola.- e va bene, provo di nuovo a tirarmi su,
questa volta più convinta e lo guardo accanto a me,
sorridente, come se fosse la mattina di Natale.
-Ok
sono sveglia, spiegami.-
-Queste
ti dicono qualcosa?- si sposta e dietro di lui, tre piccole valigie. Si
parte!
-Dove
andiamo?- dico emozionata, unendo il mio sorriso al suo.
-È
una sorpresa. Su alzati.- dice baciandomi con dolcezza sulle
labbra.
Tutta
felice mi alzo dal letto, mi vesto e vado verso la cucina dove mi
aspetta già sul tavolo, la colazione.
-Pancake,
bacon e uova per te.-
-Hai
cucinato tu?- chiedo stupita, sapendo che oggi è sabato e il
weekend Mrs Jones non viene.
-Si!
Ho trovato la ricetta e le spiegazioni su internet e in più
ti ho visto tante volte preparare la colazione. Compresa la mattina
dopo la nostra prima notte insieme.- aggiunge malizioso.
E
con queste parole quello che prima era stupore, ora è
imbarazzo ma anche un pizzico di orgoglio.
-Assaggia,
non dovrebbe essere così terribile. Spero.-
-Va
bene.- oggi è così pieno di entusiasmo che
è difficile non lasciarsi coinvolgere.
-Uhm
buoni.- dico assaggiando un boccone di pancake con lo sciroppo d'acero.
-Davvero?-
ha gli occhi sgranati, sorpresi, felici.
-Si
davvero, sono molto buoni.
Non
quanto i miei ma buoni.- dico prendendolo in giro.
-Sono
contento.- si avvicina per lasciarmi un bacio sulle labbra.
-Allora
però mangia tutto. Tutto! Avrai bisogno di tante energie.-
oh il mio Christian autoritario, è sempre lì
chiuso tra le sue cinquanta sfumature, non si allontana mai troppo.
-Mangio,
mangio tranquillo.- dico facendogli la linguaccia e lui sorride.
**********ora**********
Seduta
sul mio comodo sedile, ripenso alla splendida mattinata e a Christian
che cucina per me, evento più unico che raro.
-A
che pensi?- mi chiede Christian, notando il mio sguardo sognante.
-A
quanto sono fortunata Mr Grey.-
-Sono
io quello fortunato Mrs Grey.-
E
mi addormento accoccolata tra le sue braccia e con il sorriso sulle
labbra.
-Siamo
atterrati dormigliona, alzati. Ti prenderei in braccio ma credo che non
ce la farei.-
-Insomma
mi stai dicendo in un modo delicato che sono grassa? Gentile Mr Grey,
davvero.- lo guardo con uno sguardo un po' assonnato e un po' risentito
ma infondo ha ragione.
-Non
sei grassa, sei bellissima.- come faccio, solo ad innervosirmi se dice
cose come questa? È semplice, non posso.
-Ritirato
il commento acido di prima.- mi sporgo verso di lui e lo bacio.
-Grazie.-
aggiungo, guardandolo negli occhi, trasmettendogli tutto il mio
amore.
-Andiamo.-
di colpo si alza, mi prende la mano e scendiamo dal jet.
Nel
tragitto verso casa, ripenso all'ultima e unica volta in cui siamo
venuti qui, con Kate, Elliot e tutti gli altri. Eravamo appena sposati
e non è stata esattamente una fuga d'amore ma una fuga dal
caos che aveva provocato Jack Hyde intorno a noi. Rabbrividisco al
pensiero. Per colpa sua avremmo e avrei potuto perdere tutto. Avrei
potuto perdere Christian, avremmo potuto perdere puntino.
-Smettila.
Non pensare.- mi dice Christian, facendomi voltare. Mi stupisco ancora
di come è capace di leggermi nella mente.
-Va
tutto bene. Andrà tutto bene.- continua. Annuisco
sorridendogli. Non servono altre parole.
-Vieni
qui.- mi attira tra le sue braccia, lasciandomi un dolce bacio sui
capelli e io non potrei sentirmi più protetta, tra le sue
forti braccia che mi stringono.
In
poche ore arriviamo nel vialetto di casa e noto che non ci sono altre
auto.
-Mr
e Mrs Bentley non sono in casa?-
-No
gli ho detto che saremmo voluti stare da soli per il weekend. Ti va
bene?-
-Certo,
sarà bellissimo.-
-Bene,
entriamo.
Dopo
di lei Mrs Grey.- apre la porta facendo un buffo inchino, lasciandomi
passare.
-Grazie
Mr Grey.- dico facendo lo stesso.
Entro
nel grande salone, con un arredamento molto simile all'Escala, e non
posso che fermarmi ad ammirare la bellezza di questa casa, pensando nel
frattempo a quanto non vedo l'ora di crearci nuovi ricordi.
-È
quasi ora di pranzo.- mi dice Christian interrompendo il fiume dei miei
pensieri.
-Posso
provare a cucinare qualcosa ma credo che il pranzo sia decisamente
più complicato della colazione.- continua.
Non
capita spesso di vedere Mr Autocontrollo insicuro e imbarazzato ma
quando succede è così bello da vedere.
-Ci
penso io. Meglio non rischiare.-
-Hai
ragione. Vado ad occuparmi di qualcosa di più virile
allora.-
-Tipo?-
dico non riuscendo a trattenere una risata.
-Uhm
la legna. Vado a prendere la legna per il camino.- dice deciso di se
con le mani sui fianchi.
-Ok
buon lavoro.-
-A
dopo.- si avvicina, baciandomi dolcemente prima di andare via.
Va
bene mettiamoci al lavoro.
Apro
il frigo, notando che ci sono tantissime cose, Mrs Bentley è
stata gentilissima.
Decido
di preparare due bistecche, patate novelle in padella e un contorno di
insalata, semplice e veloce.
Metto
l'ipod nello stereo, e presto la voce di Ed Sheeran invade la stanza
sulle note di "Kiss me".
Amo
cucinare ascoltando musica, mi rilassa e soprattutto mi ricorda la
prima mattina da Christian dopo la nostra/mia prima volta. Arrossisco
al pensiero.
Distratta
dai bellissimi, roventi e un po' imbarazzanti ricordi, non mi accorgo
che Christian è tornato. Da dietro, mi circonda con le sue
braccia, lasciandomi delicati baci sul collo, cantando, quasi
sussurrando, il ritornello della canzone, mandandomi in estasi.
"So kiss me like you wanna be loved
Wanna
be loved
Wanna be loved
This feels like I've fallen in love
Fallen in love
Fallen in love
So kiss me like you wanna be loved"
-Baciami come se vorresti essere amata.
O baciami perché ti amo.- mentre parla,
rimango lì, ferma, ad occhi chiusi, completamente stregata.
Sono sotto un'incantesimo. L'incantesimo più bello di tutti,
l'Amore.
Mi volto e lo bacio, cercando di trasmettergli
tutto l'amore che a parole non sono brava come lui ad esprimere. Cerco
di attiralo a me, per sentirlo di più ma ormai solo il mio
pancione arriva a toccarlo. Il nostro puntino.
-Sta crescendo.- dice Christian con un sorriso
timido mentre riprendiamo entrambi fiato.
-Si. Sempre di più.- rispondo con lo
stesso sorriso sul viso.
-E a proposito di questo ti ho preso un piccolo
regalo.-
-Cosa?-
-Lo vedrai dopo, ora mangiamo.-
********************
Dopo
pranzo saliamo in camera a riposare. Più che altro a
riposarmi. Sono stanchissima ma anche troppo curiosa di vedere cosa ha
comprato.
-Allora?-
dico impaziente.
-Allora
cosa?-
-Non
fare il vago Mr Grey, voglio vedere il regalo.-
-Impaziente
come sempre Mrs Grey, vado a prenderlo.- mi bacia e balza
giù dal letto, prendendo poi il piccolo pacchetto, nascosto
nella sua valigia.
-Ecco
a te.-
Scarto
velocemente il pacchetto e rimango senza parole dalla dolcezza del
pensiero che ha avuto.
-Il
libro dei nomi.- dico con gli occhi lucidi.
-È
perfetto. Grazie.- dico non riuscendo a controllare l'emozione nella
mia voce.
-Mentre
lo sfogliavo ieri, ho evidenziato alcuni nomi che mi piacevano. Come
hai detto il bambino sta crescendo e non potremo continuare a chiamarlo
puntino ancora per molto.-
Ancora
incredula, guardo i nomi scelti da Christian.
-Il
mio preferito è questo.- indica il nome sulla pagina.
-Theodore.
Mi da l'idea di un nome forte e indipendente. Un nome perfetto per un
Grey insomma.- dice con un tono pieno di orgoglio nella voce.
-E
poi si può accorciare in Ted, è carino. No?-
Continua
a parlare senza sosta di quanto sia bello e gli piaccia questo nome,
è una gioia vederlo così felice.
-Si
Ted è davvero carino. Se farà come me,
userà sempre il nome abbreviato.-
-Questo
è un si per il nome?-
-Si.
Puntino sarà sostituito da Theodore Grey.-
-Vittoria.-
dice con un enorme sorriso.
-Per
il secondo nome c'è tempo.- aggiungo in un soffio.
-Sono
d'accordo.-
All'improvviso
sento dei piccoli calci. Puntino si è svegliato.
-Che
succede?- mi chiede Christian con un leggero tono preoccupato.
-Senti.-
gli prendo la mano e l'appoggio sulla pancia, sul punto esatto dove il
bambino sta scalciando.
-Credo
proprio che al nostro puntino, il nome Theodore/Ted gli
piaccia.-
-Lo
penso anche io. Senti qui, sta ballando.-
-Oh
piccola.- perso nella gioia del momento, mi prende il viso tra le mani
e affondando le dita tra i miei capelli, mi cattura per un lungo e
appassionato bacio.
In
un attimo mi sveste e faccio lo stesso a mia volta. Distesa sul letto,
sento le sue mani che mi accarezzano dolcemente, mentre nell'orecchio
mi sussurra parole d'amore. Con le sue mani tra le mie, reclama di
nuovo la mia bocca e in un attimo è dentro di me. Ormai sono
persa e non posso fare altro che lasciarmi trasportare lontano tra le
sue braccia.
Quando
riapro gli occhi, Christian è nel letto accanto a me.
Probabilmente mi stava guardando dormire.
-Bentornata.-
-È
stato un piacevolissimo sonnellino pomeridiano Mr Grey.-
-Il
nostro scopo è il piacere Mrs Grey.- dice con il suo solito
sguardo malizioso.
-Cosa
sono quelli?-
-Altri
piccoli regali. Vestiti che tra poco usciamo.-
-Dove
andiamo?-
-Pensavo
di passare una romantica serata, e conosco un posto perfetto.
Perciò muoviti.- scende giù dal letto
già completamente vestito.
-Va
bene, va bene mi vesto.-
-Ti
aspetto di sotto.-
Mi
avvicino alla sedia dove ha lasciato i tre pacchetti. Li apro. Nel
primo c'è un vestito nero, largo davanti e semi trasparente
con parti di pizzo, dietro. Molto carino.
Nella
seconda scatola ci sono come sempre le scarpe adatte, il classico tacco
12 nero semplice. Nel terzo pacchetto, più piccolo, un paio
di orecchini, bellissimi, ricoperti di piccoli brillanti. Nella
scatolina c'è anche un biglietto:
"Per
farti risplendere ancora di più in questa notte
stellata.
Ti
amo.
Christian."
Saranno
gli ormoni ma non posso trattenere le lacrime di gioia che non vedono
l'ora di uscire. Nelle sue cinquanta sfumature, il suo romanticismo
è la sfumatura che più mi ha fatto innamorare
perdutamente di lui. Non per gli orecchini o per le cose materiali in
generale ma per il suo saper sorprendermi sempre, regalandomi gioie
indimenticabili.
Mi
vesto e mi trucco rapidamente, impaziente di abbracciare e ringraziare
il mio meraviglioso marito.
Scendo
le scale e lui è in fondo che mi aspetta.
-Sei
bellissima.-
-Anche
tu.- lo bacio.
Guardandolo
poi dritto negli occhi, gli dico:
-Grazie,
per tutto.-
-Per
tutto?-
-Si
per tutto.-
Mi
bacia una seconda volta, mi prende la mano e usciamo da casa, andando
verso la macchina.
-Dove
stiamo andando?- dico a Christian incuriosita.
-Sorpresa.-
risponde con un sorriso furbo.
-Arrivati.-
aggiunge.
Parcheggia,
scende poi velocemente dalla macchina per aprirmi la portiera.
Il
posto è bellissimo. Circondati dalla montagna e la poca neve
rimasta e il cielo come già accennato da Christian nel
biglietto, sereno e pieno di stelle.
-Hai
freddo?-
-No
sto bene. È magico.-
-Sapevo
che ti sarebbe piaciuto. Andiamo.-
Il
ristorante è molto carino e dall'aria raffinata e ancora una
volta ringrazio mentalmente Christian per avermi comprato l'abito
adatto.
Passiamo
la cena chiacchierando del più e del meno, come se fossimo
due innamorati al primo appuntamento. Ma la magia viene presto spezzata
dal suo telefono che squilla. Ha il tono da amministratore delegato,
quindi sicuramente è una chiamata di lavoro.
-No
non sono a Seattle, te lo avevo già detto.
Domani?
Non posso.
Va
bene, va bene ho capito, ci sentiamo.-
Finisce
la telefonata e mi guarda.
-Tutto
bene?- gli chiedo, sapendo già che non va tutto bene.
-No,
devo firmare urgentemente dei documenti per lunedì
e domani pomeriggio devo essere a Seattle. Quindi
addio alla metà del nostro weekend.-
-È
tutto ok. Abbiamo ancora tutta la notte. Ed è stata una fuga
d'amore meravigliosa anche se più breve del previsto. Quindi
non farti guastare l'umore.-
-Non
è questo weekend ad essere meraviglioso ma tu.
Usciamo
fuori ti faccio vedere il resto della sorpresa.-
Dietro
il ristorante c'è una grande ruota panoramica.
Fin
troppo romantico anche per mio Mr Grey ma non mi lamento di certo.
-Saliamo?-
-Si
andiamo.- dico entusiasta.
Entriamo
nella piccola cabina e subito la ruota inizia lentamente a girare.
Arrivata in cima, si ferma per alcuni minuti. Mi volto e Christian ha
in mano una piccola scatola.
-Aprila.-
-Sei
impazzito. Mi hai già dato così tanto
stasera.-
-Che
importa. Su aprila.- mi esorta.
Apro
la scatolina e dentro c'è un piccolo ciondolo a forma di
ruota panoramica.
-Per
il tuo braccialetto. Un'altra prima volta.-
-Non
so che dire. È stupendo. Grazie.-
-Di
niente piccola.-
Mi
attira a se e mi bacia con trasporto.
-Bacio
sotto le stelle.- dico staccandomi da lui.
-Un'altra
prima volta.-
Mi
sorride felice, riprendendo a baciarmi.
Adoro
le prime volte.
Tornati
a casa, la passione che ci unisce ha di nuovo la meglio su tutto e non
possiamo che assecondarla.
********************
Il
mattino dopo facciamo colazione preparando le valigie.
Si
torna a casa.
Chissà
perché c'è sempre un po' di malinconia nel
tornare alla vita quotidiana? Anche solo dopo un giorno.
Un'indimenticabile giorno. Forse però è proprio
per questo, perché non me lo scorderò
mai.
Saliamo
sul jet e mi accoccolo sulla spalla di Christian.
-Triste
di tornare a casa?-
-Si
ma anche deliziata.-
-Sono
felice di sentirlo.-
-Come
non sarei potuta esserlo? È stata una fuga perfetta ed
è stato grazie a te. Ti amo.-
-Ti
amo anche io.
Sempre.-
|
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Capitolo 7 *** Un Grande Giorno ***
Oggi
è un giorno davvero speciale.
È
il giorno del matrimonio di Kate ed Elliot.
Kate ed io siamo all'Escala a prepararci prima della
cerimonia, mentre i maschietti Grey stanno facendo la stessa cosa a
casa di Grace e Carrick.
Mi guardo intorno, e il grande appartamento è
pieno di gente, ci sono la mamma della sposa, nonne, zie e
amiche.
Senza dimenticare la squadra di truccatori e parrucchieri
che ha voluto Kate a tutti i costi, per renderla una vera e propria
principessa, in questo giorno così importante.
-Sei pronta?- le dico mentre la guardo specchiarsi
nervosamente davanti allo specchio.
-Si. No. Non lo so.- mi risponde in preda al panico.
-Ehi calmati. Respira. Andrà tutto bene.- le
dico, ma Kate non sembra convinta di quello che le sto dicendo,
continuando invece a guardarmi con gli occhi sgranati.
-Tu come hai fatto?- mi chiede poi di punto in bianco.
-Fatto cosa?-
-Sposarti! Come hai fatto a sposarti, senza essere nervosa o
agitata?-
-Non avevo motivo di aver paura.-
-Continua. Dimmi di più.- mi dice, guardandomi
con occhi speranzosi e leggermente più calma stavolta.
-È semplice.- inizio a parlare.
-Christian era tutto quello che volevo e tutto quello che
voglio. Il pensiero di legarmi a lui per il resto della mia vita,
è stato come il vissero felici e contenti di una bellissima
favola.
Mi sentivo come una ragazza diventata principessa per un
giorno, che stava per sposare il suo principe azzurro.-
-Oh mio Dio è bellissimo.- dice Kate con lo
sguardo sognante e decisamente più rilassato.
-Sarà bellissimo anche per te. Ami Elliot e lui
ti ama. Sarà una giornata indimenticabile, vedrai.-
-È per questo che sei la mia damigella d'onore e
testimone.-
-Non c'è di che.- le sorrido e lei fa lo stesso
abbracciandomi.
-Ti voglio bene.-
-Anche io.- risponde mentre si scansa da me, accarezzandomi
poi il pancione.
-Visto? Ti avevo detto che ti avrei trovato il vestito
perfetto. Sei bellissima.
Certo non quanto la sposa, ma sempre bellissima.-
-Grazie. Ma nessuno sarà più bello di
te oggi. Futura Mrs Grey.-
-Kate Grey. Suona bene, vero?-
-Suona benissimo cognata.-
-Praticamente sorelle.- scoppiamo a ridere insieme godendoci
questo momento gioia e spensieratezza.
Tutte le migliori amiche sognano di sposarsi con una coppia
di fratelli come noi, per diventare ancora più unite, anzi
proprio parenti. Così poi pensandoci bene, Kate
sarà la zia di puntino a tutti gli effetti, e questo mi
rende così felice.
I miei pensieri e le nostre chiacchiere vengono presto
interrotti dal mio cellulare che inizia a squillare.
È Christian. Finalmente!
-Ehi dimmi.- dico con un tono da protagonista innamorata di
un film romantico.
Inizio a parlare con Christian e Kate capisce subito chi
c'è dall'altra parte del telefono, e alza gli occhi al cielo
un po' divertita e un po' imbarazzata.
-Va bene ti lascio da sola a parlare con il tuo principe
azzurro.- dice alzandosi, facendomi l'occhiolino, raggiungendo la
squadra di truccatori e parrucchieri per gli ultimi ritocchi.
-Allora come sta andando lì.- mi chiede Christian
con un tono tranquillo.
-Bene, c'è stato un piccolo momento di panico
pre-cerimonia per la sposa, ma ora è tutto passato.
Voi maschietti invece?-
-Anche qui un po' di agitazione del nostro ex Don Giovanni
preferito. Anche se proprio non lo capisco, perché bisogna
essere così nervosi?- dice Christian ingenuamente. Il fatto
che fosse così tranquillo e deciso al nostro matrimonio,
è così romantico.
-Di solito le persone hanno sempre un po' paura ad
impegnarsi con qualcuno in una cosa così importante e di
regola duratura come il matrimonio.- rispondo.
-È capitato anche a te?- mi chiede con un filo di
preoccupazione nella voce.
-No! È stato il giorno più bello della
mia vita, insieme alla notizia dell'arrivo di puntino. Ed è
stato proprio raccontare come stavo bene che ha fatto calmare Kate.-
gli rispondo con decisione percependo il suo sorriso timido attraverso
il telefono.
-E tu invece, eri nervoso?- dico continuando quello che
stavo dicendo.
-Nervoso io? Tutto il contrario.
Quella mattina contavo solamente i minuti fino al momento in
cui ti avrei baciato sull'altare e saresti diventata davvero mia.- a
queste parole, come sempre, un brivido mi percorre la spina dorsale e
nella mia mente riesco ad immaginare le sue labbra e la sua espressione
mentre parla.
-Cosa hai detto a Kate per calmarla?- continua, non
dimenticando quello che stavo iniziando a raccontargli poco prima.
-Gli ho detto, che eri tutto quello che volevo e il pensiero
di legarmi a te per sempre, è stato come il lieto fine di
una favola, ed io ero la principessa che sposa il suo principe azzurro.-
-Ero tutto quello che volevi?- sapevo che quel verbo al
passato non gli sarebbe sfuggito, penso sorridendo. Ah il mio insicuro
cinquanta sfumature.
-Sei e sarai tutto quello che voglio Mr Grey.-
-Anche tu Mrs Grey. Sempre.-
-Aww credo che ci stiamo proprio lasciando trasportare dalla
romantica atmosfera di fiori d'arancio.-
-Lo penso anche io, anche se ti ripeterei la stessa cosa
ogni giorno.- come faccio a non innamorarmi ancora di più di
lui quando dice queste cose.
Ma ora devo andare piccola. Lascio temporaneamente il ruolo
di principe azzurro per entrare in quello di testimone dello
sposo.-
-Ok a dopo principe azzurro in pausa. Ti amo.-
-Anche io.-
Chiudo la telefonata con un grande sorriso sul
viso e gli occhi sognanti, innamorati. Sto iniziando a sentirmi davvero
come nel finale di una fiaba, di cui oggi abbiamo tanto
parlato.
Mi giro e Kate, pronta nel suo vestito da sposa, mi sta
guardando.
-Spero di avere un matrimonio come il vostro.-
-Lo avrai. Elliot ti ama davvero.-
-E io amo lui.-
-Allora non hai niente di cui preoccuparti. Devi solo essere
felice e goderti questo bellissimo giorno di cui sei la protagonista
indiscussa.
Un respiro profondo, prendi il bouquet e andiamo.-
-Ok sono pronta. E grazie.-
-Sono qui per questo.-
Ci prendiamo per mano ed emozionate ci avviamo verso la
chiesa, per vivere un nuovo lieto fine, il suo.
********************
Dopo lo spostamento in macchina dall'Escala, finalmente
siamo arrivate in chiesa.
Elliot è già davanti all'altare con
Christian al suo fianco, e la famiglia Grey, la famiglia Kavanagh e
tutti gli ospiti che aspettano solo l'arrivo della sposa per
cominciare.
-Kate ferma, sto finendo di aggiustarti il velo.
Ana tu sei la prima ad andare, poi io e infine la nostra
bella sposina.-
-Agli ordini Mia.-
Mancano pochi minuti e Mia non smette ancora di organizzare
e controllare, ogni minimo dettaglio di questa giornata, ha preso molto
seriamente il suo ruolo di wedding planner, da questo punto di vista
è molto simile a suo fratello.
-Sei pronta?- dico a Kate
-Prontissima.- mi risponde con un grande sorriso e il velo
sul viso.
Le sorrido anche io di risposta, quando la marcia nuziale
inizia a suonare, inondando la chiesa con il sua musica.
È ora di andare.
Cammino lungo la navata il più veloce possibile,
sorridendo e cercando di non sembrare nervosa.
Subito dopo di me è il turno di Mia e poi la
sposa..
In tutto quel parlare stamattina non avevo notato quanto
Kate fosse bella nel suo vestito bianco, con i suoi capelli biondi
sembra quasi una dea, forse lo è di più di quanto
lo fossi io al mio matrimonio, ma di sicuro in una cosa abbiamo avuto
entrambe fortuna, i nostri futuri mariti.
Finalmente davanti all'altare, vedo Christian, è
da ieri sera che siamo lontani. Era da non so quanto tempo che non
passavamo la notte insieme, e mi è mancato da
morire.
E ora che siamo di nuovo uno di fronte all'altro, con i suoi
occhi fissi nei miei e con il suo sguardo capace di farmi sciogliere,
mi sento di nuovo intera.
"Ti amo" mima poi con le labbra facendomi l'occhiolino e io
faccio lo stesso.
********************
La cerimonia arriva quasi al termine, è il
momento dello scambio degli anelli e delle promesse, ma io non sono
riuscita a porre abbastanza attenzione per tutto il tempo, sommersa da
continui flashback del mio matrimonio con Christian.
Immagini su immagini di me e della persona che a breve
sarebbe diventata mio marito, mentre ci scambiavamo sguardi furtivi
durante la messa, mentre pronunciamo le nostre promesse e di quando ci
siamo scambiati le fedi, baciandoci, fino al momento in cui sono
diventata sua a tutti gli effetti.
Anche Christian ha lo sguardo perso ma sognante, forse
stiamo pensando la stessa cosa.
Sicuramente è così.
********************
La cerimonia è finita ed è il momento
del ricevimento. Forza puntino è ora di divertirsi un po',
ma prima troviamo papà.
Non faccio in tempo a girarmi per iniziare a cercarlo quando
sento due forti braccia che mi avvolgono.
-Ehi mi sei mancata.- dice Christian lasciandomi dolci baci
sul collo.
-Mi sei mancato anche tu. Tanto.-
-Soprattutto stanotte. Mi è mancato stringerti
tra le braccia, come in questo momento.-
-È stato solo per una notte.- dico prendendolo un
po' in giro.
-Anche troppo per i miei gusti.- mi gira all'improvviso,
catturandomi per un lungo bacio appassionato, ma solo il mio pancione
arriva a toccarlo.
-Non è il nostro matrimonio, dove abbiamo potuto
fare i piccioncini tutto il tempo, dovremmo parlare con gli altri
invitati, fare conversazione.- dico tra un bacio e l'altro, cercando di
ricomporlo, di ricomporci, ricordando in che circostanza ci
troviamo.
-Le persone non mi piacciono, preferisco di gran lunga
quello che stavamo facendo.-
-Anche a me, ma dobbiamo comportarci da persone adulte Mr
Grey.-
-Va bene, mi arrendo Mrs Grey.- dice lasciandomi un altro
piccolo bacio.
********************
La giornata procede in modo piacevole, tra chiacchiere in
cui le persone non hanno fatto altro che chiedermi della gravidanza, e
tra qualche romantico ballo con mio marito.
La canzone "A Thousand Years" suona dolce in sottofondo,
mentre ondeggio, per quello che posso, tra le braccia di Christian, che
preoccupato, cerca di muoversi il meno possibile.
-Stai bene?-
-Si benissimo.-
-Sicura?-
-Si non ti preoccupare.-
-È una richiesta impossibile questa lo
sai.-
-Lo so ma tu non devi preoccuparti lo stesso.- lo guardo
negli occhi cercando di rassicurarlo.
-Davvero va tutto bene.-
-Va bene.-
-Davvero?-
-No ma non voglio diventare Mr maniaco del controllo per il
momento.- dice ridendo.
Bene crisi scongiurata!
In un attimo però cambia di nuovo sguardo,
diventando più serio.
-C'è una cosa che volevo dirti ieri ma non volevo
rovinarti la serata.-
-Cosa è successo?- dico con il panico che inizia
a farsi strada dentro di me.
-Sono usciti nuovi articoli sulla tua gravidanza. Non so
quando ma hanno scattato nuove foto.- adesso divento seria anche io.
Detesto questa intromissione nella nostra vita privata, non siamo
persone dello spettacolo abituate a tutto questo, e poi mi chiedo
perché? Cosa trovano di interessante, nel fotografare me e
il mio pancione.
-La prima volta ho lasciato correre, ma adesso non posso.-
prosegue Christian.
-Cosa hai fatto?-
-Ho detto ai responsabili degli uffici stampa di
occuparsene, e con un po' di discussioni e liti più accese
hanno ritirato e cancellato tutti gli articoli e foto. E se ti
seguiranno ancora, li denuncerò.- per quanto questa parte di
Christian un po' mi spaventi, sono contenta che se ne sia occupato in
questo modo, i paparazzi e tutto il mondo che gira intorno a loro, mi
ha sempre messo a disagio, così almeno ho la certezza che
non dovrò più preoccuparmene. Nessuno si
metterebbe contro Christian Grey.
-Sono contenta che hai agito così.-
-Davvero?- dice chiaramente sorpreso.
-Si sono più tranquilla.-
-Bene. Perché lo sai, farò di tutto
perché tu sia al sicuro, perché la nostra
famiglia sia al sicuro.- dice accarezzandomi il pancione.
-A nessuno.- aggiunge con più passione di prima,
premendo la sua fronte contro la mia, guardandomi fisso negli
occhi.
-Lo so, è anche per questo che ti amo.- dico
baciandolo, sull'angolo della bocca.
-Bene. Adesso cosa vuoi fare, riposarci un po' o continuare
a ballare?-
-Ballare.-
-Come desidera Mrs Grey.- dice facendomi fare una piccola
giravolta, prendendomi poi di nuovo tra le sue braccia.
********************
La giornata è volata e finalmente riesco a stare
qualche minuto da sola con la mia nuova cognata.
-Non ti azzardare a partorire prima che torno dalla luna di
miele.- dice Kate, puntandomi l'indice contro.
-Starai via solo due settimane, il termine è
previsto per metà maggio, c'è tempo, tanto tempo
ancora.-
-Beh ma comunque non fare scherzi, mi raccomando.-
-D'accordo, e tu invece divertiti. Cosa stupida da dire, ti
divertirai sicuramente.- dico mentre scoppiamo entrambe a
ridere.
-Mi mancherai.-
-Anche tu.- mi risponde abbracciandomi e salutandomi, prima
di raggiungere Elliot e di andare via, sulla loro macchina targata
"Just married" con tanto di lattine e campanelli a seguito.
Gli auguro tutta la felicità possibile.
-Vogliamo andare?- dice Christian interrompendo i miei
pensieri.
-Si sono distrutta.-
Mi prende per mano e raggiungiamo anche noi la macchina, con
Taylor già pronto a partire.
-È stato un bel matrimonio.- dico a Christian con
la testa appoggiata sulla sua spalla.
-Vero. Ma mai quanto il nostro.-
-Il nostro è unico.-
-Come te-
-Si e come te, Mr Cinquanta Sfumature.-
-Quale sfumatura ami di più?-
-Tutte.- fa un lungo respiro e chiude gli occhi come per
riuscire a credere davvero a quello che gli sto dicendo, e quando li
apre, ha lo sguardo ardente, pieno di passione.
-Spero che tu non sia troppo stanca Mrs Grey.-
-Perché?- dico in modo finto ingenuo.
-Lo scoprirai arrivando a casa.-
Una volta arrivati a casa, il mio bellissimo e passionale
marito mi ha fatto scoprire eccome di cosa stava parlando, e lo fece
partendo dal divano fino al nostro letto.
Ripensando alle parole di Christian in macchina, credo che
non potrò mai scegliere quale tra le sue cinquanta sfumature
sia la mia preferita, perché in ogni minimo aspetto, sono
innamorata di tutte loro, amo Christian e ogni parte di Christian. E di
una cosa sono certa, lo amerò per sempre.
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Capitolo 8 *** Una sorpresa per te ***
-Uffa.
E anche questo no.-
Sono
davanti il mio armadio cercando di provare il mio decimo vestito ma
niente, neanche questo mi entra.
Il
mese scorso sono andata a fare spese con Kate e pensavo di aver preso
tutto quello di cui avrei avuto bisogno ma ovviamente mi
sbagliavo.
Ingenuamente
quando ho comprato i nuovi vestiti, non ho pensato che avrei dovuto
ancora affrontare altri due mesi di gravidanza e ora mi ritrovo con
nessun indumento da poter indossare.
Continuo
a sfogare la mia frustrazione nei confronti del mio armadio a voce non
troppo alta ma abbastanza da far correre Mrs Jones nella stanza per
vedere cosa sta succedendo.
Mi
siedo un po' amareggiata sul letto quando la vedo apparire sulla soglia
della stanza.
-Mrs
Grey tutto bene?- dice con un tono affannato, precipitandosi vicino a
me.
-Si
tutto bene. È solo frustrazione per questi vestiti che hanno
deciso di non entrarmi.- le rispondo.
-Oh
mi fa piacere sapere che è solo questo il motivo, quando ho
sentito quel grido mi sono spaventata Mrs Grey, ma capisco il suo
disagio.-
-Mi
dispiace se l'ho spaventata Mrs Jones, davvero.
L'unico
modo per risolvere questo problema, sfortunatamente, è
andare a fare shopping, ma non so con chi, Kate è in viaggio
di nozze.- dico completamente indecisa su cosa fare.
-Potrebbe
aspettare domani. È sabato, così potrà
andare con Mr Grey.- suggerisce Mrs Jones.
-Non
voglio aspettare domani. Potrei andare con Taylor.- rispondo,
consapevole di iniziare a sembrare fin troppo infantile ma non posso
farci niente.
-Mi
dispiace Mrs Grey ma Taylor è con Mr Grey, non
può accompagnarla.-
-Allora
ci sono solo due soluzioni: o andare da sola...-
-Non
credo sia una buona idea Mrs Grey.- mi interrompe in fretta con un tono
agitato.
-...o
può accompagnarmi lei.- dico continuando quello che stavo
dicendo, ignorando il suo prevedibile commento.
-Io?-
-Certo.
Staremo via solo un paio d'ore, sarà divertente, potremo
conoscerci meglio, stare un po' insieme.-
-Mi
piacerebbe Mrs Grey, ma non so se sia il caso che venga con lei, voglio
dire..-
-Christian
sarà d'accordo non si preoccupi.- la interrompo, sapendo a
cosa o meglio a chi si riferiva.
-Va
bene allora.- mi risponde, andando verso la porta, con un dolce sorriso
sul viso.
-Un
altro favore.- dico in fretta, prima che Mrs Jones esca dalla stanza.
-Si?-
-Mi
chiami Ana. Va bene?-
-Va
bene Mrs Grey.. Ana. Va bene Ana.-
-Grazie.-
le rispondo sorridendo e lei fa lo stesso.
********************
Siamo
appena arrivate da Neiman, il negozio preferito di Christian quando si
tratta di fare acquisti per me. Meglio andare subito sul sicuro.
Io
e Mrs Jones iniziamo a guardarci intorno quando Caroline Acton, la
personal shopper, che dopo tutto questo tempo in cui ha scelto i
vestiti per me, conosce i miei gusti quasi meglio di me, ci chiama e
noi ci voltiamo.
-Mrs
Grey! Che bello vederla.- mi dice salutandomi in modo
caloroso.
-Ciao
Caroline, è un piacere vederti anche per me, siamo venute a
fare un po' di spese. Questa è una mia amica, Gail Jones.-
finisco di parlare e vedo che sia Caroline che Mrs Jones mi guardano un
po' stupite. Che avrò mai detto di strano, tranne chiamare
Mrs Jones, ehm volevo dire Gail un'amica. Nel tempo mi sono molto
affezionata a lei e penso che lei lo abbia capito. Spero.
-Certo
Mrs Grey. È un piacere conoscerla Mrs Jones.-
-Piacere
mio.- Caroline le stringe in modo imbarazzato la mano prima di tornare
a prestare la sua attenzione su di me.
-Allora
Mrs Grey cercava qualcosa in particolare?-
-In
realtà un po' di tutto. Non ho calcolato bene che mi
sarebbero serviti vestiti più grandi diciamo.- dico
abbassando lo sguardo fissandomi le mani, cercando di finire al
più presto di parlare, completamente nel panico.
-Bene,
vado a vedere cosa posso proporle, nel frattempo si può
accomodare nella sala con i camerini, se vuole.-
-Certo
vado a sedermi, ne ho bisogno.-
Caroline
Acton si allontana e vedo Mrs Jones che si guarda intorno.
-Se
vuole vada pure a dare un'occhiata, io sto bene.-
-No
Mrs Grey, Ana, va bene così, non voglio lasciarla sola. E
poi questi vestiti non sono esattamente alla mia portata.-
-Non
importa vada pure a vedere qualcosa che la piace, e per il prezzo non
si preoccupi.- le dico con uno sguardo rassicurante. Sarei contenta di
farle un regalo.
-Magari
più tardi Ana.-
-D'accordo.-
Ha
detto più tardi, è già un passo
avanti.
Iniziamo
a camminare avvicinandoci alla sala dei camerini. Ho davvero bisogno di
sedermi, è presto per iniziare a sentirmi stanca.
La
stanchezza svanisce d'incanto quando il mio blackberry inizia a
vibrare. Un email da Christian.
Da: Christian Grey
A: Anastasia Grey
Data: 28 Marzo 2012 16:20
Oggetto: Ti penso.
Sto lavorando su un noiosissimo progetto da presentare ad
una noiosissima riunione e l'unica cosa che mi fa sorridere
è il pensiero di tornare a casa e di trovarti lì
ad aspettarmi. Nel frattempo passerò il tempo a guardare le
tue tante foto nel mio ufficio.
Tu che fai?
Ti amo.
Christian Grey
Amministratore delegato annoiato & Marito innamorato,
Grey Enterprises Holdings Inc.
Finisco
di leggere fissando lo schermo del telefono a bocca aperta. Ma quanto
è dolce mio marito. Mi affretto a rispondere.
Da: Anastasia Grey
A: Christian Grey
Data: 28 Marzo 2012 16:23
Oggetto: Rimasta a bocca aperta.
Quando
leggo le tue mail mi sembra sempre di tornare indietro nel tempo a
quando ero una semplice ragazza innamorata dell'uomo più
enigmatico che avessi mai incontrato, e non potrei essere
più felice di essere diventata la moglie, sempre innamorata,
di quell'uomo tanto fantastico ma sempre enigmatico.
Sono
a far spese di nuovi vestiti, non da sola ma Mrs Jones..
Continua
a pensarmi..
Ti
amo anche io.
Tua
moglie che ti pensa XXX
Rimetto
il telefono in borsa con un grande sorriso sulle labbra, mi volto verso
Mrs Jones che mi sta guardando con uno sguardo dolce.
-Sa
Ana, da quando l'ho vista la prima volta con Mr Grey, ho capito che lei
sarebbe stata quella giusta per lui. Siete entrambi cambiati tanto fin
da subito, ma in modo positivo. Ed è questo che fa il vero
amore, ci cambia, ma non facendoci diventare peggio di quello che
siamo, ma facendo uscire la migliore versione di noi stessi.-
-Sono
così contenta di sapere che è quello che pensa.
Davvero.-
-È
solo la verità Ana. E non vedo l'ora di vedere il frutto di
questo magico amore.- esitante appoggia le mani sul mio pancione
così metto le mie mani sulle sue per rassicurarla.
-Anche
io. E avrà tante persone che gli vogliono bene.- dico
stringendo le mie mani alle sue, sulla mia pancia.
********************
-Questo
le sta molto bene Mrs Grey, davvero.- dice Caroline mentre provo il mio
secondo vestito.
-Si
credo di si.- dico d'accordo con lei. È un vestito blu molto
semplice, che addolcisce in modo elegante le mie curve.
-Qui
ci sono i completi con pantaloni, giacche, maglie e tutto il resto. Le
serve altro?-
Un'idea
mi passa per la testa e senza pensarci troppo su, decido di metterla in
atto.
-In
realtà si, un vestito elegante ma non troppo, è
difficile da trovare nei modelli premaman, lo so, ma lo vorrei
sexy.-
-Credo
che ci sia qualcosa che potrebbe fare a caso suo. Torno
subito.-
Caroline
si allontana e Mrs Jones viene verso di me, aiutandomi a slacciare il
vestito che indosso.
-Ha
in mente qualcosa di speciale?- dice.
-Proprio
così.-
-Mr
Grey sarà molto contento, qualsiasi cosa sia.-
-Lo
spero.
Dovrebbe
vederlo anche per lei, un vestito per le occasioni speciali, magari per
una serata romantica con Taylor.- dico facendole l'occhiolino.
-Ohh
non siamo più così giovani per pensare a cose di
questo tipo.-
-Lo
siete eccome. Prendetevi una serata libera e divertitevi, vi
farà bene, siete una così bella coppia.-
-È
molto gentile. Mi piacerebbe.-
-Allora
è deciso. Dopo sceglierete un bel vestito e potreste fare
qualcosa stasera stessa, Christian ed io non ci saremo.-
-Non
so come dirle di no Ana.-
-Bene.
Spero di non averla messa a disagio.-
-Non
si preoccupi, sto passando un bel pomeriggio grazie a lei.-
-Mi
fa piacere.-
A
distrarci dalle nostre chiacchiere è il mio telefono che
vibra. La risposta di Christian.
Da: Christian Grey
A: Anastasia Grey
Data: 28 Marzo 2012 17:15
Oggetto: Shopping pomeridiano.
Sono contento che hai sposato quell'uomo e ancora di
più di essere io quell'uomo.
Ma sono meno contento di sapere che sei uscita senza dirmi
niente. Lo sai che non devi stancarti e il fatto che sei con Mrs Jones
non mi fa sentire più tranquillo. Torna presto a casa. Non
è una richiesta.
Christian Grey
Amministratore delegato e Marito/Futuro padre iperprotettivo
Grey Enterprises Holdings Inc.
Ahh
il mio cinquanta sfumature è sempre lì, non si
allontana mai troppo, soprattutto quando si arriva a parlare della mia
sicurezza e salute.
Finisco
di leggere le mail e vedo che Caroline è tornata con il mio
vestito in mano, che aspetta che finisca per darle attenzione.
Così metto da parte il telefono e la guardo.
-Allora
Mrs credo che questo vestito sia perfetto, per quello che stava
cercando.-
-Grazie
per averlo trovato, adesso lo provo.-
Entro
nel camerino e rispondo a Christian.
Da: Anastasia Grey
A: Christian Grey
Data: 28 Marzo 2012 17:19
Oggetto: Stai tranquillo.
Sto
benissimo, non preoccuparti! Sto passando un bel pomeriggio in
compagnia di Mrs Jones e proprio questo momento sto provando un vestito
che spero faccia felice mio marito. Tieniti pronto Mr Grey.
Tua
moglie XXX
Mi
guardo allo specchio e il vestito mi sta bene. È abbastanza
corto ed ha una lunga scollatura sulla schiena. Non mi sono ingrassata
molto durante la gravidanza, come dice Kate si capisce che sono incinta
solo guardandomi da davanti e di profilo, e di questo sono contenta.
Spero che il vestito piacerà anche a Christian, lui
organizza spesso delle bellissime sorprese per me e oggi voglio fare
altrettanto per lui.
Mi
tolgo il vestito e il telefono mi avverte dell'arrivo dell'email di
risposta di Christian.
Da: Christian Grey
A: Anastasia Grey
Data: 28 Marzo 2012 17:31
Oggetto: Sono sempre pronto.
Non puoi tentarmi così a distanza Mrs Grey. Non
vedo l'ora di vederti. Esco dall'ufficio verso le 19. Tieniti pronta
anche tu.
Christian Grey
Amministratore delegato e Marito impaziente
Grey Enterprises Holdings Inc.
Leggo
la sua risposta e brividi di eccitazione iniziano a percorrermi la
schiena. Eh si Mr Grey sono pronta, ora devo solo mettere in pratica
quello a cui sto pensando. Devo sbrigarmi ho solo poco più
di un'ora prima che torni dal lavoro.
Esco
dal camerino e trovo Caroline Acton e Mrs Jones che mi
aspettano.
-Va
benissimo, prendo anche questo.- dico, interrompendo il loro momento di
silenzio imbarazzante.
-Molto
bene Mrs Grey, posso fare altro per lei?-
-Si,
un ultima cosa. Anche la mia amica cerca un vestito per una serata
speciale, vero?- dico, mettendo Mrs Jones al centro dell'attenzione.
-Si,
mi piacerebbe.-
Le
due si mettono a parlare ed io ne approfitto per organizzare la
sorpresa per il mio amore.
Voglio
ricreare la nostra prima serata insieme, o meglio le prime serate
insieme.
Per
il nostro primo appuntamento Christian mi ha portato a Seattle con
Charlie Tango, ma poi siamo andati a casa sua all'Escala. Quindi
stasera ho pensato di fare il contrario. Volare da Seattle a Portland e
poi ceneremo all'Heathman, come quando avevamo da discutere del
contratto, e passeremmo la notte lì.
Chiamo
Taylor per farmi aiutare e nel frattempo gli anticipo qualcosa riguardo
alla sua serata libera senza preavviso.
Non
più di venti minuti dopo mi richiama per dirmi che
è tutto pronto. Ha preparato solo il bagaglio di Christian,
visto che il mio lo preparerò già qui in negozio,
e mi passerà a prendere così da poter arrivare in
tempo per quando Christian uscirà dall'ufficio.
Ora
che è tutto organizzato, vado verso Mrs Jones che sta
finendo di provare il suo vestito. Sembra molto più giovane
vestita così.
-Sta
benissimo.- le dico.
-Grazie
Ana, ma davvero non c'è bisogno che lo prenda per
me.-
-Invece
si! Si faccia bella, passi una bellissima serata e si diverta.
Chissà che al nostro Taylor non venga in mente di chiederle
di sposarla, dopo averla vista con questo vestito.-
-Grazie
Mrs Grey davvero.-
-Basta
con questi grazie, andiamo.- le dico con uno sguardo caloroso e lei fa
lo stesso.
********************
I
due piccoli bagagli sono in auto, ed io sono dentro ad aspettare che il
mio meraviglioso marito arrivi.
Taylor
esce di colpo dalla macchina, ed è il segnale che mi fa
capire che il mio Cinquanta sfumature sta arrivando.
La
portiera si apre e con disinvoltura entra nell'auto, si volta e mi
vede, ed un'espressione di sorpresa mista a felicità si
dipinge sul suo volto.
-Che
ci fai qui?- dice baciandomi.
-Ti
avevo avvertito di tenerti pronto Mr Grey.-
-Oh
lo sono, per qualsiasi cosa tu abbia in mente Mrs Grey.- dice tenendomi
stretta, continuando a baciarmi.
In
poco tempo arriviamo sulla piattaforma dove si trova Charlie Tango e
Christian ancora incredulo, non riesce a credere a quello che sta
succedendo.
-O
mio dio, cosa, come hai fatto?-
-Aspetta
e vedrai. Però mi dispiace, questa volta non sarai tu a
pilotare l'elicottero.-
-Sei
sicura che è il caso per te? È rischioso.-
-Non
è un lungo viaggio, andrà tutto bene.
Saliamo.-
Faccio
per salire e Christian mi aiuta. Non è esattamente la cosa
più comoda da fare con il pancione.
Christian
sale dopo di me, ci sistemiamo e l'elicottero inizia a
partire.
In
meno di mezz'ora siamo a Portland. In macchina l'autista ci accompagna
verso il ristorante.
-Ancora
non ci credo, Charlie Tango, mi è mancato.-
-Sono
contenta che ti sia piaciuto.-
-Tantissimo.
Ti amo.- e prima che possa rispondergli, mi trascina in un bacio lungo
e appassionato.
Arriviamo
a destinazione e l'ultima parte del mio piano viene rivelata.
-Non
abbiamo contratti da discutere stavolta però.- dico a
Christian con aria innocente.
-Non
stavolta. Entriamo.-
Ci
sediamo al tavolo nella sala privata ed ordino le ostriche come la
nostra prima cena qui. Io ne assaggerò una o due, non voglio
rischiare che mi facciano male.
-Hai
avuto una splendida idea nel ricreare questa serata, non me lo sarei
mai aspettato.-
-Sono
una donna piena di risorse lo sai.-
-Lo
so. Non potrei dimenticarlo. Ma come ti è venuto in mente?-
-Pensavo
a quante bellissime sorprese mi hai organizzato, e ho voluto fare anche
io qualcosa di bello per l'uomo che amo.-
-E
ci sei riuscita. Questo vestito ti sta benissimo.-
-È
il massimo di sexy che sono riuscita a trovare. In genere le donne
incinte non si creano questi problemi.-
-Invece
sei molto sexy. Lo sei tantissimo, sei così donna.-
-Riesci
sempre a dire la cosa giusta, non è vero?-
-Sono
sincero.. E poi ti conosco bene.-
La
tensione è diventata troppo forte. È il momento
di smettere di mangiare e trasferire la serata in camera da letto.
-Hai
ancora fame?- chiedo a Christian, con la voce e lo sguardo carichi di
desiderio.
-Per
niente, e tu?-
-Idem.
Allora direi di andare verso la camera, con il letto che ci aspetta.-
-Stai
cercando di sedurmi? Perché lo sai piccola è il
mio punto debole e non posso lasciarmi troppo andare nel modo in cui
vorrei.- dice prendendomi la mano, incrociandola alla sua, iniziando a
lasciarmi leggeri baci lungo tutto il braccio.
-Non
smetterò mai di cercare di sedurti Mr Grey. Il nostro scopo
è il piacere.-
-Non
cambierà mai.- la tensione viene caricata ancora di
più da un lungo bacio che mi lascia senza fiato.
Arrivati
in camera da letto, Christian chiude in fretta la porta per tornare
dominare le mie labbra, il mio collo e non solo.
Il
mio vestito finisce appallottolato in un angolo della stanza e la
stessa sorte tocca ai suoi vestiti.
Mi
adagia delicatamente sul letto, continuando a baciarmi, sussurrandomi
parole dolci capaci di mandarmi in estasi. E in un attimo è
dentro di me. Una conclusione perfetta per una serata
perfetta.
Con
la testa sul suo petto, ancora frastornati dal piacere, i nostri
respiri tornano ad essere a poco a poco regolari.
-Grazie
per questa sorpresa, davvero una bella idea.-
-Non
c'è di che.-
-Come
sta nostro figlio?-
-Balla.
È felice proprio come lo sono i suoi genitori in questo
momento.- non faccio in tempo a finire di parlare che Christian
è già con le mani sul mio pancione per sentire il
bambino muoversi.
-Senti
qui come si muove, eccome se è felice.-
-Non
vedo l'ora di vederlo.-
-Anche
io piccola.
E
poi così al letto torneremo ad essere noi due, almeno qui
non voglio condividerti.-
-Ma
sta zitto.- prendo il suo bellissimo viso tra le mani e lo bacio, fino
a perderci di nuovo l'uno nell'altra.
Aveva
ragione lui.. Questo non cambierà mai.
|
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Capitolo 9 *** Primi preparativi ***
Sono seduta sul letto, aspettando che la sveglia inizi a
suonare.
Ormai dormire sta diventando una vera e propria impresa, ma
all'ottavo mese di gravidanza è una cosa normale.
Trascorro le notti cercando di trovare una posizione che non
faccia male al bambino, cercando contemporaneamente di non svegliare
Christian, cosa che purtroppo succede troppo spesso, anche a causa del
suo sonno leggero.
Quando lo vedo muoversi tra le coperte e aprire gli occhi,
faccio finta di dormire per lasciarlo tranquillo, ma non ci casca
mai.
Osservo l'orologio e mancano pochi minuti al suono della
sveglia.
Finalmente!
Oggi non è un giorno lavorativo ma dobbiamo,
voglio dire, deve comunque svegliarsi presto, perché questa
mattina andremo da Elliot, a vedere i progressi dei lavori nella casa
nuova, che stanno durando più del previsto, per organizzarci
sulla camera di puntino.
Ma so già che finiremo per fare due stanze: una
qui all'Escala e poi quella definitiva nella casa nuova.
Sarà divertentissimo comprare tutte le cose che
serviranno al bambino, dalla culla al peluche..
Anche se dovrò discutere con Christian per
lasciarmi occupare di tutto. Ho già affidato i preparativi
del matrimonio a Kate, Mia e Grace, non voglio fare la stessa cosa per
la stanza di puntino. Dovrà passare sul mio corpo, o meglio,
sul mio pancione.
Presa dai miei pensieri, scatto al suono della sveglia che
inizia a suonare.
Mi volto verso Christian che è ancora
profondamente addormentato, stranamente, e inizio ad accarezzargli i
capelli, cercando di svegliarlo.
-Forza amore sveglia. Inizio a sentirmi sola da queste
parti.- dico dolcemente, alternando le mie carezze a dei baci.
Sorride buffissimo, stiracchiandosi nel letto.
-Questo si che è un bel modo di svegliare il
proprio marito Mrs Grey.- dice sorridendo compiaciuto.
-Il piacere è tutto mio.- gli rispondo con un
sorriso, altrettanto compiaciuto.
-Come hai dormito stanotte?-
-Benissimo.-
-Ana..-
-Cosa? Ho dormito bene.-
-Non è vero. Lo vedo dal tuo viso, non
è riposato.-
-Dai cosa pretendi? Tu non hai un pancione così
grande che ti impedisce di muoverti e dormire come vuoi, quindi non
mettertici anche tu, per favore.- non ho idea da dove questo sfogo sia
venuto fuori, ma è vero non dormo molto, quindi è
meglio se non metti il dito nella piaga Grey.
-Pretendo solo che tu stia tranquilla e che ti riposi ma hai
ragione. E poi tu non sei l'unica a sentirti frustrata in questi
giorni, perché lo sono anche io.-
So a cosa si riferisce. Alla mancanza di sesso.
E pensare che la mattina era iniziata così bene.
-Lo so e mi dispiace, ma è una cosa estremamente
temporanea e farò del mio meglio per rimediare, vedrai.-
dico riempiendogli il viso di baci.
Un momento. Come ha fatto a farmi dimenticare il mio momento
di rabbia e far finire la discussione a suo favore in un
attimo?
È il potere di cinquanta di sfumature, ecco come.
-Ci conto Mrs Grey.- mi fa l'occhiolino.
-Si bravo, comunque non è giusto.-
-Cosa non è giusto?-
-Il potere che usi sempre e che sai che ha un enorme effetto
su di me.-
-Sono felice di sentirlo. Pensavo che iniziassi a diventarne
immune.-
-Mai.- lo attiro a me, travolgendolo in un bacio
appassionato. Si stacca da me ansimando.
-Dopo aver fatto una lunga doccia fredda, qual è
il programma per la giornata?-
-Shopping.-
-Shopping?-
-Si per il bambino e la stanza del bambino.
Quindi prima andremo a vedere come procedono i lavori nella
casa nuova, anche se mi sembra un po' inutile e poi a fare compre.
Quando puntino nascerà, cosa che accadrà presto,
vivremo ancora qui, quindi dobbiamo organizzarci.-
Finisco di parlare e Christian è rimasto fermo,
senza parole, stupito.
-Beh adesso so cosa fai quando non dormi. Pensi.-
-Si, penso e organizzo Mr Grey.-
-Ma visto che non ti va di andare al cantiere da Elliot,
cosa che mi tranquillizza perché non dovrai fare un viaggio
in macchina, potremmo fare altro questa mattina.-
-Andare subito a comprare le cose per puntino?-
-E se iniziassimo con una doccia?- come faccio a non
sciogliermi se dice una cosa come questa guardandomi con quello sguardo
così seducente?
-Uhmm è davvero un'ottima idea.- sorride
lasciandomi un leggero bacio sulle labbra prima di alzarsi dal
letto.
Vedere Christian di spalle, camminare verso il bagno, mentre
si toglie la maglietta del pigiama è una gioia per gli
occhi, semplicemente uno spettacolo.
Seguo con gli occhi le linee perfette della sua schiena che
portano fino alle sue grandi spalle e possenti braccia. Mi manca
così tanto perdermi tra quelle braccia.
Mi mordo il labbro vogliosa di lui mentre lo raggiungo nel
bagno.
-Credo che queste cose non ti serviranno nella doccia.- dice
Christian mentre mi toglie la camicia da notte e successivamente le
mutandine.
Rimaniamo nudi, uno di fronte all'altro, ma solo il mio
pancione arriva a toccarlo.
Christian sorride dolce, inginocchiandosi di fronte a me,
accarezzando e baciando la mia pancia.
-Se così bella. Bella come non lo sei mai stata.
Mi rendi così felice, ogni giorno di più.-
-Anche tu mi rendi felice. Sempre.-
Mi bacia ancora una volta prima di alzarsi ed entrare nella
doccia. Apre il rubinetto e mi porge una mano per fare lo stesso, ed
una cascata di acqua calda inizia a cadere su di noi.
Questi momenti sono da sempre tra i miei preferiti.
Amo chiuderci dentro la nostra bolla, che sia la doccia o la
vasca, lasciando tutto il mondo, che non può sentirci e che
non possiamo sentire, fuori.
Mi sento protetta rifugiata tra le sue braccia che mi
cullano in quel modo così dolce. E poi ho così
tanti ricordi in questo bagno. È impossibile ricordare tutte
le volte in cui sono stata sua qui dentro, sono tantissime, a partire
dalla prima volta in cui io per lui non ero altro che un'apprendista
sottomessa alle sue prime esperienze/lezioni di sesso.
Fino ad arrivare alla mia preferita: la sera in cui avevo
ufficialmente accettato di sposarlo. Ricordo ancora la sua passione e
felicità ma anche la mia sofferenza quando non si avevano
più sue notizie.
Ed adesso siamo qui, con la stessa passione di quella sera e
con lo stesso amore che non fa altro che aumentare giorno dopo
giorno.
-Girati.- dice Christian con una voce calda, carica di
passione.
Lo sento armeggiare con il bagnoschiuma e subito dopo le sue
mani sono su di me. Il familiare odore di gelsomino riempie la stanza
ed io mi rilasso.
Mi massaggia il collo e le spalle, alternando passionali
baci alla danza delle sue magiche dita.
-Mi è mancato così tanto il tuo
corpo.- mi dice nell'orecchio, mordicchiandomi il lobo, mandandomi
così in estasi.
-E a me sono mancate le tue mani esperte su di me.-
Mi volto e prendo il suo bellissimo viso tra le mani e lo
bacio. Lo bacio con forza, cercando di trasmettergli tutto il desiderio
che provo per lui, nel caso se ne fosse dimenticato in questi giorni
diciamo di "astinenza".
Lo sento gemere e stringermi più forte, per
quanto possibile.
-Credo che questa idea mi si sia rivolta contro.
Avrò bisogno di un'altra doccia. Ma fredda questa
volta.-
Rido a queste parole, non sapendo cosa rispondere. Ma
c'è cmq qualcosa che posso fare per far sentire meglio mio
marito.
Mi inginocchio, con non poche difficoltà, di
fronte a lui prendendolo di sorpresa. Lasciando una scia di baci mentre
mi sistemo.
-Cosa vuoi fare Mrs Grey?-
-Farmi perdonare Mr Grey, perché hai qualcosa in
contrario?-
-Assolutamente no.-
-Bene.-
A noi due Mr Cinquanta Sfumature.
********************
Finita la doccia / non doccia e fatta colazione, ci
prepariamo per uscire.
-Pronta?-
-Si andiamo.-
Saliamo in macchina e Christian ha ancora dei dubbi su dove
andare.
-Allora, niente visita ad Elliot, dove andiamo?-
-Shopping, non fare il finto tonto. Ci serve praticamente
tutto, andiamo al centro commerciale, sarà più
semplice.-
-Okay.
Comunque sai sono un po' sorpreso che vuoi fare tutti questi
giri con me.- lo guardo con uno sguardo torvo.
-Cosa vuoi dire?-
-Non fraintendermi, sono contento. Ma pensavo che avresti
voluto fare tutto questo con Kate. Non so bene come funziona, non so
magari con una festa per te e per il bambino.-
Questo è vero, di solito si organizzano questi
tipi di feste, dove alla futura mamma vengono fatti tanti regali ecc ma
io non ho amiche eccetto Kate e anche se lei si è proposta
di organizzare tutto, non mi è sembrata una buona idea. Sto
bene così.
-Beh potresti dire semplicemente che non ti va di venire a
fare tutti questi giri e basta. Non serve inventarsi scuse.- faccio la
finta offesa per non far capire a Christian quale sia il vero motivo.
Si preoccuperebbe o darebbe la colpa a se stesso ed io non voglio che
si senta in questo modo.
-Era solo per dire.
Potresti portarmi ovunque, letteralmente, e io sarei
comunque felice di seguirti e stare con te.-
-Ti amo.- gli rispondo.
-Anche io piccola.-
********************
Arriviamo al centro commerciale ed entriamo nel primo
negozio di carrozzine e passeggini.
Ci saranno almeno venti modelli diversi ed io non so neanche
da dove cominciare per scegliere quello migliore. Christian non
è messo meglio di me, si guarda intorno, con l'aria di chi
è stato trascinato a fare qualcosa che non vorrebbe
fare.
Meglio chiedere aiuto.
Brad, un commesso vestito di tutto punto, inizia a spiegarci
tutte le qualità e le nuove tecnologie. Non sapevo che
esistessero tecnologie per una carrozzina. Devo far star bene mio
figlio, non mi interessa se si chiude con un pulsante in meno di 5
secondi o che posso attaccarci il telefono per sentire la musica o
chiamare. Sarò anche una mamma giovane ma non sono molto
moderna.
Christian taglia corto i discorsi chiedendo il top e il
più costoso di tutto. Dal passeggino, alla carrozzina, il
seggiolino per l'auto, il seggiolone, il box per giocare e dormire, un
girello per girare per casa quando sarà più
grande, una piccola seggiolina da tavola, un fasciatoio con tutto
l'occorrente, una vaschetta per i bagnetti, una sedia a dondolo per me
e tante tante altre cose. Christian avrà lasciato un assegno
così alto che renderà Brad, il commesso del mese
o dell'anno.
-Arriverà tutto nel giro di pochi giorni
direttamente a casa vostra.- continua, facendo le fusa a noi e
all'assegno.
-Bene grazie.- rispondiamo noi in coro, uscendo.
Usciamo dal negozio mano nella mano. Sarà
successo una o forse due volte, di andare per negozi insieme come una
coppia giovane e normale. Lo adoro. Amo vedere le donne rigirarsi
mentre passiamo e fargli uno sguardo del tipo "si ed è tutto
mio", quando le sorprendo a guardare Christian.
Certo mi piace fino a quando si limitano a questo,
altrimenti divento molto gelosa, non posso evitarlo.
-A che pensi?- mi chiede Christian, interrompendo i miei
pensieri.
-A te e al tuo potere sulle donne.-
-Che potere?- mi risponde con il suo sguardo innocente.
-Non fare l'ingenuo Mr Grey, parlo di come ti basta solo
camminare o sorridere per far girare la testa ad una donna e a me non
sta bene.- dico mettendo il broncio.
-Dicono che un po' di gelosia faccia bene in un rapporto ma
siamo un po' sbilanciati, perché se a te da fastidio che
un'altra donna mi guardi, a me fa diventare matto il fatto che lo
faccia un altro uomo.-
-Anche adesso che sono una balenottera?-
-Sempre.-
-Non ti credo ma sono felice sentirlo.- e lo bacio,
così in mezzo a tutti, credo di non averlo mai fatto
prima.
-Beh non c'è di che piccola.- risponde. Ma quanto
può essere adorabile, tutto imbarazzato, con il suo sorriso
timido. Mi viene voglia di baciarlo ancora ma mi trattengo.
-Allora qual è la seconda tappa?-
-Vestitini!-
-Bene. Che ne dici però di mangiare qualcosa
prima?-
-Certo. Ma qui non ci sono dei veri e propri ristoranti, al
massimo c'è il Mc Donald.-
-Ohh.- uhm non gli piace. Ma a me andrebbe un bel hamburger.
-Dai è un pranzo diverso.-
-Cioè?-
-Hamburger e patatine. Buono!-
-Okay andata.-
Christian Grey in un fast food, devo segnarmi la data sul
calendario.
-Ti piace?- gli chiedo mentre addenta il suo panino.
-Lo avevo già mangiato, ma tanto tanto tempo fa.-
-Anche per me era tanto tempo, credo da quando ti ho
conosciuto. Ma non è ho sentito la mancanza. Mi tratti come
una regina.-
-Perché è quello che sei.-
-E tu sei il mio re.
O preferisci "signore"?-
-"Signore" è il passato, preferisco re.-
-Allora siamo un re e una regina in attesa del loro piccolo
principe. Mi piace soprattutto perché, è da
quando ti conosco che mi sembra di vivere in una favola.-
-Come siamo romantici oggi. Ma se devo pensare ad una fiaba,
credo che "La bella e la bestia" sia la più adatta.-
-Tu non sei una bestia.- non mi piace la piega che sta
prendendo il discorso.
-Non ora.
Adesso sono l'uomo che è diventato migliore
grazie all'aiuto del suo vero amore, cioè tu.- come non
detto.
-È una delle cose più belle che tu mi
abbia mai detto.-
Non risponde. Prende una mia mano e la stringe,
incrociandola alla sua e la bacia.
Lo squillo del mio telefono interrompe questo magico
momento.
Sarà meglio che sia una cosa importante, chiunque
tu sia.
Prendo il telefono. Un messaggio di Kate. È un
video. Che strano.
-Chi è?-
-Un messaggio di Kate. Mi ha mandato un video. Ha scritto
"l'idea non viene da me, poi ti spiego", che vuol dire?-
-Vediamo.-
Christian si siede accanto a me e apro il video.
C'è una donna distesa su un letto, circondata da
infermiere e medici. Non ci credo. Mi ha mandato il video di un
parto!!! La uccido.
-Sbaglio o è?-
-Si è esattamente quello che sembra. Ma come gli
è saltato in mente?-
Continuiamo a vedere il video ed inizio ad andare sempre di
più nel panico. Meglio vivere nell'ignoranza su questo
argomento.
In tutti questi mesi ho seguito i consigli della dottoressa
Greene e non ho sbirciato neanche un sito che parlasse dei pericoli del
parto, ho solo letto dei libri sulla maternità.
Levo il video e noto il viso di Christian visibilmente
più rilassato.
-Tutto bene?- mi chiede.
-Forse dovrei essere io a dirlo a te. Hai un'espressione
terrorizzata.-
-Non sono terrorizzato, è solo che mi ha colto di
sorpresa tutto qui.-
-Ti ha colto di sorpresa?- sto praticamente urlando.
-Mi ha mandato completamente nel panico.- dico in un modo
tale da sembrare più calma, vedendo il viso sconvolto di
Christian, ma non credo di esserci riuscita.
-Questo è il motivo per cui non volevo vedere e
sapere niente su tutto questo. E al dire il vero la tua espressione non
mi tranquillizza. Non mi lascerai sola in sala parto, vero?- dico
lasciando spazio ad una delle mie paure.
-Certo che no! Non ti lascerò affrontare mai
niente da sola e hai pensato sul serio che potrei non essere con te nel
momento della nascita di nostro figlio, solo per la mia reazione di
poco fa?- anche se non avrei voluto che ci rimanesse male,
dicendoglielo, sono sollevata della sua risposta.
Gli prendo la mano.
-Certo che no. E ti amo tantissimo per questo. Sapere che tu
sarai lì con me, mi fa dimenticare tutta l'ansia e la paura,
anche di questo stupido video, facendomi sentire forte.-
-È esattamente quello che voglio. Grazie.-
stringe la mia mano a sua volta, più forte, portandosela
alla bocca, baciandomi le nocche.
-No grazie a te per essere mio.-
-È un piacere anche per me.- eccolo
lì, il suo sorriso timido. Ha gli occhi che brillano, pieni
d'amore, innamorati, e sono sicura che il mio sguardo riflette
perfettamente il suo.
Dio quanto lo amo.
Un altro dolcissimo momento viene interrotto dal mio
cellulare. Un nuovo messaggio.
-Chi è? Un nuovo video di Kate?- chiede Christian
ridendo appena.
-Non un video ma solo un suo messaggio. Ha scritto,
"mandarti quel scioccante video (si l'ho visto anche io) non
è stata una mia idea ma di Grace, mi ha chiamato dicendo che
se te lo avesse mandato lei direttamente sarebbe stato inappropriato ma
che avevi comunque bisogno di vederlo, così ha usato me come
tramite, perciò non essere arrabbiata con me.
P.s. Christian è svenuto?- finisco di leggere e
non posso trattenere una risata. Beh ci sei andata vicino Kate.
-Ahaha molto divertente davvero.- non fare il broncio Grey.
Mi avvicino più a lui e inizio a lasciargli dolci baci su
tutto il viso.
-Dai non prendertela stava scherzando.- continuo e lui
finalmente cede e inizia a ridere.
-Va bene. Va bene.
Dovresti chiamare mia madre, vorrà sentire la tua
reazione.-
-Lo so.- adesso sono io a fare il broncio.
-Dai forza.-
Prendo il telefono e compongo il numero. Grace risponde dopo
pochi squilli.
-Pronto, Anastasia, tutto bene?-
-Si. Volevo dirle che Kate mi ha mandato il video che voleva
mandarmi lei.-
-Mi dispiace se ti ha sconvolto, soprattutto per la
sorpresa, ma era una cosa che dovevi vedere secondo me. La dottoressa
che è in me ha deciso così.-
-Certo capisco, non si preoccupi. Anche se sono sincera, in
un primo momento mi è preso il panico.-
-E poi?-
-Poi mi sono accorta di non aver nessun motivo di avere
paura, perché Christian è e sarà con
me.- lo guardo mentre finisco di parlare e vedo il suo bellissimo
sorriso mentre mi stringe la mano.
-Non sai quanto tutto questo mi renda felice. Sei la cosa
più bella che potesse mai capitare a Christian, non
smetterò mai di ripetertelo.-
-Anche lui è la cosa più bella che mi
sia capitata.- sento gli occhi di Christian su di me. Alzo lo sguardo e
gli sorrido.
-È lì con te?-
-Sisi è qui vicino a me. Glielo passo?-
-No non voglio disturbarvi di più. Mi ha fatto
piacere parlare con te Ana. A presto.-
-Anche a me. Arrivederci.- attacco il telefono.
-Che dice la mammina?- mi chiede Christian.
-Solo che secondo lei, io sono la cosa migliore che ti sia
capitata.- dico con una voce orgogliosa.
-Sempre modesta Mrs Grey. Ma non posso dare torto a mia
madre.-
-Davvero?-
-Certo.
Ti amo, piccola.-
-Anche io.-
********************
Finalmente a casa.
Che bella giornata che abbiamo passato, davvero bella, era
da troppo tempo che io e Christian non passavamo del tempo, soli e
spensierati come una giovane coppia qualunque.
Siamo stati tutto il pomeriggio a comprare tutine e
giocattoli per puntino. Christian era disperato non vedeva l'ora di
tornare a casa, lo shopping non fa proprio per lui. In
realtà non fa neanche per me, ogni volta che Kate mi
trascina in uno dei suoi momenti di spese folli, faccio di tutto per
tornarmene a casa, ma invece lo shopping per il bambino lo amo, e penso
che lo avrei amato anche di più se fosse stato per una
bambina. Ma per quello c'è sempre tempo.
Entrare nei negozi, scegliere i vestitini, immaginando come
potrebbero stare a Ted è una emozione così forte.
Non vedo l'ora di stringerlo tra le mie braccia.
-Perché sorridi?- mi chiede Christian entrando
nella stanza, con il vassoio della nostra cena in mano. Sono troppo
stanca per cenare in cucina, meglio qui sul letto.
-Pensavo a come sarà bello vedere finalmente Ted.-
-Ci penso anche io, spessissimo. Non vedo l'ora di riempire
la cornice che ho comprato per il mio ufficio.-
-Ti servirà più spazio allora,
dovresti toglierne una delle mie.- dico con voce ingenua.
-Mai. Ne ho di spazio, non ti preoccupare, potrei mettere
decine e decine di foto ed averne ancora.-
-Ci ho provato.-
-Lo so.- si avvicina e mi lascia un bacio leggero sulle
labbra.
-Adesso mangiamo.-
******************
Finito di mangiare e di preparami per dormire, aspetto che
Christian mi raggiunga nel letto.
È sempre un bellissimo spettacolo vederlo
camminare mezzo nudo o proprio nudo per la stanza. Mi mordo
il labbro senza accorgermene.
-Era da un bel po' che non vedevo quel gesto, mi
è mancato.-
-Sarà per la breve astinenza o perché
sei sempre più irresistibile Mr Grey. Anche se per te
l'astinenza è finita questa mattina, a differenza mia.-
-Si me lo ricordo bene Mrs Grey.- si avvicina e si siede
vicino a me nel letto, ancora tutto bagnato con l'asciugamano sui
fianchi.
Mi mordo di nuovo il labbro.
-Sei affamata piccola?-
-Di te? Sempre.-
Mi bacia con passione, sdraiandomi nel letto, con lui sopra
di me.
Le sue mani esperte si muovono sul mio corpo, una tra i miei
capelli per tenermi ferma la testa e l'altra che scende fino all'orlo
della mia camicia da notte, tirandomela su. Con un movimento abbasso il
suo asciugamano, facendolo cadere a terra. Sento il suo sorriso mentre
mi bacia. Ama quando sono così sfrontata e amo anche io
esserlo.
Piano piano anche la mia camicia da notte e le mutandine
raggiungono il suo asciugamano a terra.
-Sei sicura Ana?- mi chiede in attesa sopra di me.
-Si, ti desidero troppo per aspettare ancora.-
Sorride grato per le mie parole e in un attimo è
dentro di me.
L'astinenza può aspettare, aspettare e
aspettare.
In questo momento non desidero altro. Solo amarlo e
lasciarmi amare, nel nostro modo di comunicare preferito. Che non
cambierà mai.
|
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Capitolo 10 *** Manca poco ***
Mi
rilasso, accoccolata, sulla nuova sedia a dondolo che abbiamo sistemato
nella stanza di Puntino.
Ondeggio,
massaggiando il mio pancione, guardandomi attorno, immaginando quando
finalmente questa stanza sarà riempita dalla presenza del
mio bambino. E devo ammettere che per essere una sistemazione
provvisoria, è venuta davvero bene, è perfetta.
Christian
si è impegnato tantissimo. Dopo la nostra uscita di
shopping, non mi ha lasciata sola neanche una volta, ha partecipato a
tutte le scelte e decisioni, anche le più piccole,
soprattutto, devo ammettere, per la sua forte ansia di non farmi
affaticare troppo. Ma è stato comunque dolcissimo.
Sto
provando a riposarmi, la scorsa notte non ho dormito un
granché, e in più sarà una giornata
piuttosto faticosa.
Oggi
pomeriggio ho l'ultima visita ed ecografia dalla dottoressa Greene,
prima del parto e questa sera tutta la famiglia Grey (compresa Kate) ed
Ethan, verranno a cena qui per una piccola festa per il bambino.
Saranno assenti solo mia madre e Ray, e un po' mi dispiace, li avrei
voluti più vicini.
Mrs
Jones è ai fornelli da ore e anche se è sabato
Christian è in ufficio. Mi manca. Tanto.
Mi
continuo a sorprendere, dopo tutto questo tempo, di questo forte senso
di mancanza quando non è con me, anche per poche
ore.
Quasi
quasi vado a trovarlo in ufficio.
Devo
convincere Taylor ad accompagnarmi però. Christian gli
avrà dato sicuramente qualche ordine sul lasciarmi a riposo
il più possibile.
Decisa,
mi alzo dalla sedia, e vado a cambiarmi.
Indosso
dei leggins con una maglia comoda, e infine delle converse bianche, ma
queste sono più complicate da indossare da sola con il
pancione. Dovrò farmi aiutare.
Di
solito ci pensa Christian, mi vergogno a chiedere aiuto ad altri per
una cosa simile.
Con
lui non devo neanche parlare, me lo legge in faccia che sono a disagio
o in difficoltà, e non ci pensa un attimo prima di aiutarmi.
Mi
faccio coraggio e vado verso la cucina con le scarpe in mano, per
chiedere aiuto a Mrs Jones, che non appena mi sente arrivare si volta,
sorridendomi con dolcezza.
-Buongiorno
Mrs Grey. Come posso esserle utile?-
-Buongiorno
Mrs Jones.
Potrebbe
aiutarmi a mettere le scarpe, per favore? Di solito ci pensa Christian,
ma ora lui non c'è.- arrossisco mentre le faccio questa
domanda. Che imbarazzo!
-Certo
Mrs Grey non si preoccupi.- si allontana dai fornelli, venendo verso di
me. Mi fa cenno di sedermi su uno degli sgabelli della cucina, le do
scarpe, si abbassa e me le mette.
-Ecco
fatto Mrs Grey. Non deve essere imbarazzata, è una cosa
normalissima. Ormai manca così poco.- dice, finendo la frase
con un sorriso pieno di entusiasmo, guardando il mio pancione.
-Grazie
mille.- le rispondo con un sorriso più affettuoso che pieno
di entusiasmo.
-Di
niente. È un piacere per me che finalmente mi consenta di
aiutarla Mrs Grey.- mi sorride un ultima volta e torna ai
fornelli.
Ora
che la faccenda scarpe è stata risolta, devo convincere
Taylor ad accompagnarmi da Christian.
Prendo
la borsa e mi affaccio nel suo ufficio. Appena alza lo sguardo dal suo
portatile e mi vede, scatta in piedi.
-Mrs
Grey tutto bene? Ha bisogno di qualcosa?- c'è un po' di
agitazione nella sua voce, chissà perché.
-Tranquillo
Taylor. Volevo solo chiederle se può accompagnarmi a lavoro
da Christian.- gli dico con un sorriso speranzoso.
-Mi
dispiace Mrs Grey ma Mr Grey mi ha chiesto di dire di no a richieste di
questo genere.-
-Capisco
ma tra poche ore dovrei uscire lo stesso e non cambia molto se lo
faccio adesso o dopo, no?-
-D'accordo
Mrs Grey. Non so come potrei dirle di no. Andiamo.-
-Perfetto.-
********************
Arrivati
davanti al grande palazzo della Grey Enterprises Holdings, Taylor
accosta e mi apre la portiera per farmi scendere. Ci abbiamo messo
pochissimo. Per essere quasi l'ora di pranzo di sabato, non c'era per
niente traffico.
Forse
è stato il destino, che ha voluto aiutarmi ad arrivare prima
dal mio amore.
Salgo
nell'ascensore portatore di piacevoli ricordi, fino a raggiungere il
piano di Christian.
È
sempre tutto uguale. Silenzioso e tranquillo. Con la solita schiera di
assistenti bionde, compresa Andrea che non appena mi vede, corre verso
di me con un grande sorriso.
-Mrs
Grey che piacere vederla.- mi dice, anche se non capisco
perché insiste a darmi del lei anche quando siamo sole.
Avrà pochi anni più di me, e sicuramente si
sentirà a disagio quanto me, se non di più. Ma
è inutile chiederglielo di nuovo, so già la
risposta.. È il volere del capo, che a proposito non vedo in
giro.
-È
un piacere anche per me Andrea, come stai?-
-Tutto
bene, e lei Mrs Grey? Ormai manca poco.-
-Si
manca davvero pochissimo. Sono così emozionata.-
-Si
vede Mrs Grey e anche Mr Grey lo è.- le sorrido.
-A
proposito di Christian, è nel suo ufficio?-
-Si.
Lo avverto che è qui?-
-No
non c'è bisogno Andrea, grazie. Alla prossima volta.-
-Arrivederci
Mrs Grey.-
Mi
allontano e vado verso la porta dell'ufficio di Christian. Entro senza
bussare. È concentrato, con il faccino cupo e pensieroso,
mentre fissa lo schermo del computer. Chiudo rumorosamente la porta e
lui balza sulla sedia dalla sorpresa.
-Che
ci fai qui?- mi chiede subito con un tono sospettoso.
-Ciao
anche a te.- lo stuzzico, avvicinandomi verso di lui.
-Rispondi.
Come sei venuta fino qui?-
-Mi
ha accompagnata Taylor.- uhm lo sguardo è ancora
più cupo di prima, e in più sto mettendo, non
tanto involontariamente, nei guai Taylor. Meglio continuare a parlare.
-Lo
so, gli avevi detto di non dirmi di no, se gli avessi chiesto una cosa
come questa, ma come ho detto a lui, sarei comunque dovuta uscire tra
un paio d'ore quindi non cambia molto.-
-Perché
saresti dovuta uscire comunque?-
-Per
andare dalla dottoressa Greene. Ti aspetti che me la faccia a casa
l'ultima ecografia?- da cupo il suo sguardo, è passato a
sorpreso e anche un po' colpevole.
Non
si sarà mica..
-Te
ne sei dimenticato!!!- dico quasi urlando.
-No
non me ne sono dimenticato.-
-Oh
sì invece, non provarci nemmeno Mr Grey, lo riconosco quello
sguardo.-
-Davvero
non mi sono scordato, solo che ero preso dal lavoro e mi è
temporaneamente passato di mente.-
-Temporaneamente?-
-Si.-
fa il broncio.. Non mi incanti caro.
-Non
provare a fare quel broncio e soprattutto i tuoi giochi con le parole
Mr Grey. Mi hai fatta arrabbiare ed ero venuta qui perché mi
mancavi.
Beh
adesso ho cambiato idea.- adesso sono io a fare il broncio.
-Dai
non essere arrabbiata. Lo sai quanto è importante per me.-
mi prende le mani e mi attira a se fino a farmi sedere sulle sue
ginocchia.
Va
bene lasciamo perdere che è meglio.
-Non
è finita così. Dovrai farti perdonare.-
-Sissignora.-
dice baciandomi sulle labbra.
Finalmente!
Quanto mi sono mancati i suoi baci.
-Allora
quali erano i tuoi piani venendo qui?-
-Nessuno
in particolare. Solo la voglia di stare con te.-
-Il
mio piano preferito.- mi prende il viso tra le mani baciandomi con
più forza e quasi non sentiamo Andrea aprire la porta.
-Ah
mi scusi Mr Grey, Mrs Grey, ho bussato ma non mi ha risposto nessuno.-
-Non
c'è problema.- dico io prima di Christian.
-Cosa
c'è?- continua lui.
-L'ufficio
stampa ha indetto una riunione straordinaria e avrebbero bisogno della
sua presenza Mr Grey.- Christian guarda me, poi Andrea e poi di nuovo
me.
-Beh
adesso sono impegnato e tra un paio d'ore devo andare via. Di loro che
la riunione è rinviata a lunedì e che non si
facciano venire più l'idea di farla di sabato.-
-Certo
Mr Grey.- apre la porta e se ne va, senza aggiungere altro.
-Allora
hai altro da fare?- dico, interrompendo il momento di silenzio.
-Si.-
-E
cosa?-
-Beh
per prima cosa continuare a baciare mia moglie.- dice mentre ricomincia
a baciarmi.
-E
poi?- chiedo curiosa.
-Continuare
a farlo, fino a perdermi in lei.- dice con il suo sguardo malizioso che
fa sciogliere ogni singola parte di me.
-Qui?-
chiedo e lui annuisce.
-Non
credo proprio. Soprattutto dopo che la tua assistente è
entrata senza farsi neanche notare.-
-La
porta si può chiudere a chiave.- continua ricominciando a
lasciarmi caldi baci lungo il collo.
-Non
è il momento giusto. Ho fame e tra poco dobbiamo uscire. E
poi..-
-Il
bambino..- finisce la frase.
-Si
lo so. Ti stavo solo stuzzicando un po' Mrs Grey.- dice, cercando di
abbozzare la sconfitta.
-Si
sì come no, i tuoi pantaloni mi dicono il contrario
però.-
-Non
è di certo una cosa che posso controllare.
E
tu hai intenzione di non fare proprio niente a riguardo?-
-Si
certo.- dico facendolo sorridere.
-Ma
stasera.- continuo.
-Questo
è giocare sporco Mrs Grey.-
-Beh
che vuoi che ti dica Mr Grey, ho un buon maestro.-
-Questo
è certo.-
E
le sue labbra trovano di nuovo le mie.
********************
-Allora
sazia?-
-Si,
grazie.-
Abbiamo
appena finito di mangiare una pizza per pranzo, non succedeva da tempo,
soprattutto nel suo ufficio con i piedi sulla sua scrivania.
-Bene.
Come
hai risolto con le scarpe stamattina?- mi chiede mentre inizia a
massaggiarmi i piedi.
Ah
che sollievo!
-Superato
il momento di panico e poi il momento di imbarazzo, ho chiesto aiuto a
Mrs Jones.- dico rispondendogli.
Appoggio
la testa sulla sedia e chiudo gli occhi perdendomi completamente al
tocco delle sue magiche mani suoi miei piedi. Ne avevo proprio bisogno.
E lui se ne accorge. Intravedo il suo sorriso.
-Ti
piace?-
-Moltissimo.-
apro gli occhi e inizio a guardarmi intorno.
-Ne
hai aggiunta un'altra?- dico guardando la nuova cornice sulla
scrivania.
È
veramente bella. È una cornice doppia. Una parte
è ancora vuota, mentre nell'altra c'è una foto
che ci ha fatto Grace nel giardino di casa Grey, qualche mese fa, di me
e Christian. Siamo sorridenti e felici, e il mio bellissimo marito mi
abbraccia da dietro con le mani intrecciate alle mie, appoggiate sul
mio pancione.
-Si.-
dice mentre guarda anche lui la foto.
-Bella
vero?-
-È
stupenda. Devi fare una copia da mettere a casa. Non capisco
perché le tieni qui.-
-Così
il tempo della giornata che devo passare senza di te e presto del
bambino, passa più in fretta e in modo piacevole.-
-È
bellissimo quello che hai appena detto.- dico quasi con le lacrime agli
occhi per l'emozione.
-È
la verità.- dice stringendo le spalle. Non si rende conto di
quanto sa essere dolce.
-Perché
una parte è vuota?-
-Perché
voglio farne una uguale con il bambino, quando
nascerà.-
-È
un'idea molto dolce.-
Mette
giù i miei piedi, mi attira a se e mi bacia dolcemente sulle
labbra.
-Andiamo
a dare un un'ultima occhiata a puntino, Mrs Grey.-
-Volentieri.-
Mi
da una mano ad alzarmi e improvvisamente sento delle forti fitte al
basso ventre. Mi sfugge una smorfia di dolore.
-Tutto
bene?- mi chiede Christian, visibilmente allarmato.
-Si
tutto bene. Non preoccuparti.- dico nel modo più tranquillo
e sereno possibile.
Chissà
cos'era quel dolore..
********************
Arriviamo
nello studio della dottoressa Greene, e lei è sorridente
come sempre, e felice di vederci.
-Allora
Ana, Mr Grey, tutto bene?-
-Tutto
bene.- rispondiamo noi insieme. La dottoressa Greene è
l'unica che da dopo il matrimonio, ogni tanto, mi chiama ancora
Anastasia o Ana e non solo Mrs Grey. E le sono mentalmente grata per
questo.
-Okay
bene. Allora iniziamo, vieni a sdraiarti.-
Mi
sdraio sul lettino e alzo la maglia, scoprendo la pancia.
-Sapete
che questa è l'ultima ecografia, giusto?-
-Si.-
risponde Christian.
-Bene.
Allora godiamoci queste ultime immagini di..-
-Ted.-
rispondo io.
-Ted,
bel nome.- dice guardandomi, sorridendo.
-Procede
tutto benissimo e Ted sembra che abbia fretta di uscire
perché è già quasi in posizione.-
-Quindi
c'è la possibilità che nasca prima della fine del
termine?- chiede Christian emozionato.
-Certo
Mr Grey, dovrete tenervi pronti, potrebbe succedere in qualsiasi
momento.
D'accordo
Ana?- finisce rivolgendosi a me.
-Si
sono pronta. Non vedo l'ora di vederlo.- le rispondo
sorridendo.
Tanta
emozione si però.. Che ansia!!!
Mi
alzo da lettino e mi pulisco la pancia sporca di gel. La dottoressa nel
frattempo stampa le immagini dell'ecografia e le dà a
Christian.
-Oltre
a questo, hai avuto qualche problema in questi giorni? Dolori?-
-Poco
prima di venire qui. Come delle fitte al basso ventre.-
-Sono
piccole contrazioni. Ti è capitato altre volte nell'ultimo
periodo?-
-Non
così forti da accorgermene. Poi Ted scalcia spesso.-
-Non
è niente di anormale, anzi, come ho detto prima, il bambino
è in arrivo e queste contrazioni sono come un avviso,
diciamo, okay?-
-Si.-
-Tutto
bene Mr Grey?- mi giro e guardo verso Christian che è
diventato visibilmente più pallido.
-Certo.-
dice con un sorriso forzato.
-Va
bene allora, ci vediamo al parto a questo punto. Nel caso ci sia
qualche problema anche prima, non esitate a chiamarmi.- si alza per
stringerci la mano.
-Arrivederci.-
Usciamo
dallo studio e andiamo verso la macchina. Christian è molto
silenzioso. Mi apre la portiera ed entro in auto, in pochi passi
raggiunge lo sportello del guidatore e si siede velocemente, con la
solita scioltezza.
Ha
un'aria così tesa, meglio rompere subito questo muro che sta
tirando su intorno a se.
-C'è
qualcosa che non va?- gli chiedo.
-Si.-
ci siamo.
-Perché
non mi hai detto di quei dolori prima? Quando ti ho chiesto se era
tutto ok, mi hai risposto di sì.-
-Perché
era tutto ok. Ho avuto solo dei piccoli dolori, hai sentito
è una cosa normale. Non voglio farti preoccupare per nulla.
Se fosse stato peggio avrei avuto subito bisogno di te.-
-Va
bene. Scusami. Sono un po' teso.-
-Non
fa niente. Lo sono anche io. Come potremmo non esserlo? Il bambino
arriverà fra un momento e l'altro e stasera dovremo
affrontare tutta la famiglia. Una passeggiata insomma.-
-Tu
e i tuoi eufemismi Mrs Grey.- dice sorridendo.
Sembra
più tranquillo.. Meno male.
********************
La
tavola da pranzo è pronta, così come tutte le
prelibatezze che Mrs Jones ha cucinato per l'occasione. Ho finito di
prepararmi, così come Christian, che è
così bello vestito semplicemente con una camicia blu e un
paio di jeans. Niente completo, è una serata informale,
siamo in famiglia infondo, no? Anche se non so quanto
resisterò, sono così stanca e ho ancora quelle
fitte, anche se in modo più leggero, ma non voglio far
agitare Christian. Spero che la serata finisca presto, il letto mi
reclama.
-Pronta?-
mi chiede Christian venendo verso di me.
-È
solo una cena.-
-Si
ma ci sarà la truppa al completo, non sei stanca?-
-Un
po'. Ma ho ancora autonomia prima di crollare, tranquillo.-
-Non
fare l'eroina. Non appena inizi a sentirti troppo stanca, caccio tutti
via e andiamo a letto, anche perché c'è un "dopo"
che non vedo l'ora di riscuotere.-
-Non
cacci proprio nessuno. E poi di che parli? Non ricordo.- dico con uno
sguardo malizioso, rispecchiando il suo.
-Non
fare la finta tonta Mrs Grey, non puoi sfuggirmi.-
-Non
ho intenzione di farlo Mr Grey- mi avvicino per baciarlo, quando Taylor
entra nella sala.
-Si?-
chiede Christian irritato.
-Gli
ospiti sono arrivati signore.-
-Tutti?-
continuo io. Wow..
-Si.
Vado alla porta.- dice e si allontana.
-Beh
si comincia.- dico a Christian sorridendo.
********************
Siamo
seduti intorno al grande tavolo della sala da pranzo. Io e Christian ai
capotavola come due bravi padroni di casa.
È
forse la prima volta che facciamo una cosa di questo genere a casa
nostra, di solito si fa sempre a casa Grey, Grace è molto
più brava ad organizzare di me.
L'atmosfera
è calda e piena d'amore. Non c'è più
quel senso di imbarazzo nello stare tutti insieme, ora siamo una vera e
propria famiglia. E credo che finalmente Mia e Ethan si sono uniti al
gruppo delle coppie, si tenevano per mano quando sono arrivati, ma poi
appena entrati hanno fatto finta di niente. Dovrò
indagare.
I
maschietti iniziano a parlare di sport e Grace li interrompe subito.
-Allora
come è andata dalla dottoressa stamattina? Cosa vi ha
detto?- dice rivolgendosi a me e Christian.
-Tutto
bene. Ha detto che potrei partorire da un momento all'altro.-
-Oddio.-
dice Kate nel panico. Credo che abbia più ansia di me.
-Quando
finisce il termine?-
-Tra
paio di settimane. Ma evidentemente Ted non ha voglia di aspettare.-
-Avverti
quando succede, mi raccomando, a qualsiasi ora!-
-Certo,
non preoccuparti Kate.-
-Bene.-
dice, annuendo. È veramente tesa.
E
per un attimo il pensiero di Kate mamma, mi passa per la
testa.
********************
Finiamo
di mangiare e andiamo verso i divani.
Finalmente,
non ne potevo più di stare seduta dritta su quella sedia.
Kate
si siede vicino a me e mi fissa con uno strano sguardo.
-Che
c'è?- le chiedo.
-Niente
è solo che stai diventando mamma. La mia migliore amica, la
dolce piccola Ana sta diventando mamma. Voglio dire lo sapevo
già ma adesso è più ufficiale che mai.-
-Già,
è strano. Se me lo avessero detto un anno e mezzo fa non gli
avrei mai creduto.-
-Sono
successe tante cose. Cosa ci hanno fatto questi fratelli Grey?-
-Stravolto
la vita, ecco cosa.-
-Ma
anche noi la loro, cognata.-
-Già.
Allora come ti senti? Pronta a diventare zia.-
-Prontissima.
Anche se credo che Elliot sia molto più emozionato di me,
non hai idea delle cose che ha comprato per il bambino, tra cui dei
giochi per cui dovrà aspettare anni per poterli usare.-
-Wow!
Forse vede questo nipotino come banco di prova.-
-Per
cosa?-
-Beh
un figlio vostro.- Kate mi guarda sgranando gli occhi.
-L'ho
pensato anche io. Ma non mi sento pronta. Ho bisogno di tempo, voglio
godermi ancora il nostro momento da sposini innamorati.-
-Lo
volevo anche io, e soprattutto Christian. Le cose però
succedono all'improvviso, senza controllo, non puoi farci niente, ma
puoi giurarci che sono emozioni indimenticabili.-
-Vedi?
Sei così mamma.- le do una piccola spinta.
-Ma
smettila.- e scoppiamo a ridere, come ai vecchi tempi.
********************
La
serata, anzi la giornata, è finalmente finita e posso andare
a letto.
Non
ho neanche la forza di mantenere la promessa fatta a Christian. Ma
capirà.. Spero.
Mi
metto sotto le coperte mentre lo guardo togliersi camicia e jeans, e
mettersi solo il pantalone del pigiama.
-Ti
piace lo spettacolo Mrs Grey?-
-È
uno dei miei preferiti, lo sai, ma non posso mantenere la promessa,
scusami.-
-Lo
sapevo, ti volevo solo provocare.-
-Che
scemo.- e gli lancio un cuscino in faccia.
-Non
continuerei questo gioco se fossi in te. Stai alzando la sbarra
dell'eccitazione Mrs Grey.- dice mentre si stende acconto a me.
-So
giocare anche io sai.-
-Ne
sono perfettamente cosciente.-
Si
piega verso il comodino e penso che stia per spegnere la luce, invece
tira fuori un pacchetto regalo e me lo porge.
-Cos'è?-
-Una
cosa che sto preparando da un po'. È una sorpresa e in
più ho la dimenticanza di stamattina da farmi perdonare.-
-Oh
Christian.- ma quanto è dolce?!
-Dai
aprilo.-
Scarto
velocemente il pacchetto, curiosa di vedere cosa sia.
Apro
la scatola e trovo un album fotografico, con la foto che avevo visto
questa mattina in ufficio, come copertina.
-È
bellissimo.- lo apro e inizio a sfogliare le pagine. Ci sono foto su
foto di me, di questi mesi, con il pancione che cresce, le foto delle
ecografie e dei lavori della cameretta.
-Ho
voluto ricreare questi mesi e la tua gravidanza, in modo che rimanga un
ricordo sempre vivo e magico.
È
il regalo più bello che non avrei mai pensato di ricevere.
Sei e sarai sempre la cosa migliore che mi sia mai capitata. Non
smetterò mai di ripetertelo.- sento le lacrime scendere
lungo il viso. Cosa ho fatto per essere così fortunata?
-È
perfetto.. Non so che dire. Ti amo da morire.-
-Non
devi dire niente. Ti amo anche io.- non posso smettere di
piangere.
-Ora
però torniamo alla realtà, smettila con queste
lacrime, spegniamo la luce e andiamo a dormire. Sarai stanca.-
-Tante
emozioni. La stanchezza che preferisco.- mi avvicino e lo bacio
dolcemente sulle labbra.
Si
allunga verso il comodino e spegne la luce, mi attira a se e insieme
crolliamo in un sonno beato e felice.
******************
Mi
sveglio di soprassalto, con delle forti fitte al basso ventre.
Mi
giro e guardo l'ora. Le cinque del mattino.
Le
fitte continuano insistenti e credo che ormai devono prendere il loro
nome: contrazioni. Mi siedo sul letto cercando di calmarmi, ma
è inutile. Sento una sensazione di disagio al basso ventre e
tolgo le coperte.
Mi
si sono rotte le acque!!!
-Christian!
Christian! Christian svegliati!!!- lo chiamo più volte,
muovendolo, per cercare di svegliarlo.
Dopo
un po' apre gli occhi, agitato.
-Che
c'è? Che succede?-
-È
il momento. Il bambino sta arrivando!-
NON
PERDETE IL PROSSIMO CAPITOLO!!! :)
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Capitolo 11 *** Benvenuto al mondo ***
Sono
seduta sul letto, con la testa appoggiata alla spalliera, cercando di
regolare il mio respiro.
Non
posso crederci. Sta davvero arrivando. Puntino sta arrivando.
-È
il momento. Il bambino sta arrivando!- dico a Christian, che
è ancora mezzo addormentato e disorientato.
-Cosa?!-
Christian
scatta seduto sul letto, accanto a me, visibilmente agitato. Beh ma
buongiorno Mr Grey, finalmente.
-Sei
sicura?- mi chiede.
-Sicurissima.
Mi si sono rotte le acque.- dico nel modo più calmo che
posso, mentre lo vedo accaldarsi sempre di più.
-Ok,
allora, vestiamoci e andiamo e..- Christian scende giù dal
letto, e inizia a camminare per la stanza, confuso su cosa fare.
Oh
il mio bambino smarrito, torna sempre a farsi vivo, in situazioni come
questa, in cui non può avere il controllo.
Sicuramente
non si aspettava che sarebbe successo alle cinque passate del mattino.
Ma ci siamo e in questo momento ho proprio bisogno del Christian
maniaco del controllo.
-Calmo,
Christian, calmati. Non partorirò in questo momento,
c'è tempo. Prepariamoci e andiamo in ospedale. La borsa da
portare è già pronta nell'armadio.-
-Scusa.
Hai ragione.- fa un sorriso più rilassato e mi si avvicina.
Scansa
le coperte e mi prende le mani, per aiutarmi ad alzarmi.
Mi
metto in piedi con difficoltà e lo vedo guardare il letto
con un sorriso.
Questo
momento mi ricorda una scena simile successa non tantissimo tempo fa.
Ma sembra essere passato molto, molto più tempo. Vediamo se
Mr Grey la ricorda.
-Bé
così Mrs Jones avrà qualcosa su cui
fantasticare.- dico ridendo.
-Mrs
Grey che ricordi mi fai tornare in mente.- dice con uno sguardo
sensualissimo.
-Belli?-
chiedo con finta innocenza.
-Bellissimi,
ma mai belli come quelli che abbiamo creato dopo quella notte, e che
stiamo ancora creando.- dice guardando il mio pancione.
-Andiamo
a vedere il nostro puntino Mr Grey.- dico con gli occhi lucidi, per le
sue parole.
Aspetto
Christian sulla porta, mentre lui prende le ultime cose da portare
via.
-Le
chiavi? Le chiavi?- dice toccandosi le tasche della giacca.
-Le
chiavi le hai date a me due minuti fa.- gli dico, tintinnando le chiavi
della macchina, per fargli vedere.
Forza
Christian ho bisogno che tu sia calmo per me. Penso forte nella mia
testa come se cercassi di trasmettere a lui questo mio pensiero.
-Bene.
Andiamo.- dice avvicinandosi verso di me. Mi prende le chiavi dalle
mani e apre la porta.
Ma
all'improvviso, quell'ormai familiare dolore, si stringe intorno al mio
pancione come una tenaglia.
È
insopportabile e la distanza delle contrazioni è sempre
minore.
Mi
appoggio ad una sedia vicina per sostenermi.
-Piccola.-
dice con un tono pieno di ansia e in un attimo è accanto a
me. Sento le sue calde e forti mani che mi accarezzano, cercando di
aiutarmi.
-È
passata. Su andiamo, o puntino nascerà qui.- dico mentre mi
tiro su con un mezzo sorriso sul viso, cercando di smorzare la tensione.
-Agli
ordini.- dice Christian con un tono più tranquillo, stando
forse un po' al mio gioco.
********************
-Non
dovevi correre in quel modo.- dico rimproverandolo della sua guida
spericolata per arrivare in ospedale.
-Invece
sì. E se tu avessi sventolato un fazzoletto bianco come ti
avevo detto, non ci sarebbe stato il bisogno di correre
così.-
-Fazzoletto
bianco? Ti ricordo che devo essere io quella che partorirà,
spero tra poco, quindi perché sei tu quello isterico tra
noi?-
-E
tu non lo sei?- dice incrociando le braccia con la borsa in mano.
-No.-
lo imito. -Sono terrorizzata.-
Il
suo sguardo si addolcisce. Mi si avvicina, senza dire niente, mi bacia
dolcemente sulla fronte e mi sussurra all'orecchio: -andrà
tutto bene piccola.-
Gli
sorrido, senza che ci sia il bisogno di una risposta da parte
mia.
Entriamo
in ospedale, nel reparto maternità e la dottoressa Greene
è già lì che ci aspetta.
-L'hai
chiamata tu?- chiedo a Christian a bassa voce.
-Si
certo.-
La
dottoressa Greene viene verso di noi con la sedia a rotelle e l'unica
cosa che riesco a pensare è che finalmente posso
sedermi.
Lo
penso e lo grido a squarciagola nella mia testa.
-Mrs
Grey, Mr Grey, vi avevo avvisato che il vostro bambino aveva molta
fretta di venire al mondo.-
-Lo
abbiamo notato.- diciamo Christian ed io insieme.
-Bene
allora andiamo.- la dottoressa agita la sedia a rotelle come ad
invitarmi a sedermi ed è un invito che accetto volentieri.
-Ce
la faccio a camminare ma così è meglio.- dico
mentre mi siedo.
-Vado
a ritirare i documenti dalle infermiere in sala d'attesa.- dice
all'improvviso Christian.
-Torno
subito.- mi bacia sulla fronte e si allontana, mentre io vengo
accompagnata in stanza. E Christian non saprà qual
è. Il panico mi attraversa come una ventata d'aria
fredda.
-Non
si preoccupi Mrs Grey, le infermiere sanno in che camera è e
lo diranno a Mr Grey.-
-Bene,
grazie.- a queste parole mi rilasso un po'.
In
qualche minuto arriviamo in camera.
Alzo
gli occhi al cielo guardandomi intorno, una singola, ovviamente, non
avevo dubbi.
-Siamo
arrivate.- dice la dottoressa Greene quando entriamo nella
stanza.
Blocca
la sedia rotelle e mi porge le mani per aiutarmi ad alzarmi ed io senza
fare troppi complimenti, accetto il suo aiuto e mi rimetto in
piedi.
-Come
si sente?- mi chiede con dolcezza.
-Dolorante,
enorme, emozionata e direi anche molto terrorizzata.-
-Andrà
tutto bene, si fidi di me.-
-Lo
faccio.-
-Bene.
Inoltre tra poco arriverà anche Nina, l'infermiera, per
aiutarla e per qualunque cosa le serva.- wow non mi aspettavo questo
trattamento così dolce e gentile, forse ho sempre giudicato
male la dottoressa Greene, perché sì durante la
gravidanza e anche prima è sempre stata molto brava con me
ma non l'ho mai sentita così emotivamente vicina.
Mi
chiedo se il mio Mr Grey c'entra con tutto questo in qualche modo.
Mi
chiedo dove sia. Non penso ci voglia così tanto per
registrarsi o firmare delle pratiche o ritirare dei documenti, non ho
idea di come funzioni sinceramente, però ho bisogno che
torni. Non riesco a sentirmi al sicuro e tranquilla senza di
lui.
Mi
siedo sul letto, nell'attesa che arrivi.
-Quando
tra poco arriverà l'infermiera, ti porterà anche
il camice, per cambiarti. Starai più comoda.-
-Ok
grazie mille davve..- non faccio in tempo a finire la frase, quando un
dolore fortissimo mi costringe a smettere di parlare. Controllo l'ora
sul cellulare vicino a me. Saranno passati quaranta minuti o poco
più dall'ultima contrazione e infatti eccola di nuovo
puntualissima.
-Ogni
quanto sono le contrazioni? Avrei dovuto chiederglielo prima.- si
avresti proprio dovuto. Penso un po' arrabbiata nella mia testa.
-Questa
è stata dopo quaranta minuti la precedente.-
-Ok.
E le acque a quando si sono rotte?-
-Circa
venti minuti prima della precedente contrazione.-
Cerco
di regolare il mio respiro, quando sento qualcuno bussare la porta ed
entrare senza aspettare una risposta.
-Piccola
eccoti.- oh finalmente Christian.
-Scusa
ma ci hanno messo un'eternità e poi mi hanno detto il numero
sbagliato, di una camera che sta dall'altra parte del piano.- dice
velocemente in preda al panico.
-È
tutto ok, tranquillo.- lo accarezzo, cercando di sorridere, ma con
ancora il respiro affannato.
-Come
sta procedendo?- mi chiede, voltandosi a guardare anche la dottoressa
Greene.
Mi
ero dimenticata di lei.
-Ho
avuto un'altra contrazione, va tutto bene.-
-Si?-
dice guardando di nuovo la dottoressa, come se volesse una conferma di
quello che gli sto dicendo.
-Si,
tutto nella norma Mr Grey.
Ma
ora Mrs Grey deve assolutamente sdraiarsi. Vado a chiamare
l'infermiera, doveva già essere qui.- ed esce dalla stanza
senza neanche darci il tempo di risponderle. Di solito non è
così ma non capisco perché oggi Christian la
intimorisce. Chissà cosa mio marito gli avrà
detto. Glielo voglio chiedere.
-Christian?-
-Dimmi
piccola.-
-Volevo
chiederti..- non faccio in tempo a continuare che l'infermiera entra
nella stanza.
-Salve
Mrs Grey, Mr Grey, sono Nina e sono una delle infermiere del piano che
saranno di turno oggi, vi ho portato il camice, così si
potrà cambiare e poi una volta a letto, parleremo di come
sta procedendo tutto.- finisce di parlare e mi porge il camice,
appoggiandolo sul letto.
Continua
a guardarmi con un grande sorriso sulle labbra, allegra. Saranno gli
ormoni e il dolore ma già non la sopporto. Cosa hai da
essere così sorridente e contenta me lo spieghi?!?!
Non
posso vedere il modo in cui la sto guardando in questo momento ma
è un qualcosa tra il cagnesco e l'odiosa
sicuramente.
-Ci
penso io Mrs Grey- mi dice.
-Grazie.-
In
vista di dovermi spogliare di nuovo mi sono vestita solo con dei
leggins e una maglia lunga a maniche corte.
Alzo
le braccia e Christian mi aiuta, sfilandomi la maglia dalla testa e poi
i pantaloni, mentre mi appoggio per sostenermi all'infermiera Nina.
Tolti
i vestiti, mi infila il camice e me lo allaccia sul collo e
schiena.
-Ecco
fatto Mrs Grey.- dice mentre mi aiuta a sdraiarmi sul letto.
Christian
si siede sulla poltrona, che sistema accanto al letto.
Intanto
l'infermiera armeggia con fili e macchine per monitorare sia il bambino
che me.
-Da
qui si potrà vedere tutto, anche quando ha una contrazione.-
mi spiega indicando lo schermo di un macchinario, sistemato vicino al
letto.
-Va
bene.-
Mi
volto verso Christian per vedere la sua espressione, ed è
più teso che mai.
Un
bussare alla porta mi costringe a distogliere lo sguardo da mio marito.
È la dottoressa Greene.
-Come
va?.-
-Per
ora ancora bene.-
-Altre
contrazioni?-
-No
sono passati quasi venti minuti, sta arrivando,
probabilmente.-
-OK,
allora a proposito, parliamo del dolore. Sei sicura di non voler fare
un epidurale?-
-No
sono sicura, parto naturale.-
-Ana!-
esclama Christian sconvolto. Non gliene avevo parlato, anche
perché sapevo già come avrebbe reagito.
-No
Christian, è una mia scelta e sono io che devo partorire,
quindi deciderò io come.-
Non
risponde. L'ho azzittito. Non capita spesso, anzi piuttosto
raramente.
-Va
bene. Ora è il momento di una visita, per vedere quanto sei
dilatata.-
-Ok.-
sollevo le gambe e alzo la testa, con lo sguardo verso il
soffitto.
-Quattro
centimetri.- dice la dottoressa Greene sfilandosi i guanti.
-E
a quanto deve arrivare?- chiede Christian.
-A
dieci centimetri. Arrivata a quel punto ci trasferiremo in sala parto e
Mrs Grey potrà cominciare a spingere.-
-Ohh.-
in questo momento sono così tentata di fargli una foto. Ha
un'espressione da immortalare.
-Ei
che ti aspettavi?- gli dico, punzecchiandolo.
Ma
il momento di leggera spensieratezza svanisce in un attimo. Non appena..
-Ahhh.-
che dolore!
-Ana!-
dice Christian, alzandosi, prendendomi la mano e io gliela stringo con
forza.
-Un'altra
contrazione. Ventitré minuti a distanza dalla precedente.-
dice la dottoressa Greene.
-Respira
piccola.-
-Ci
sto provando.- dico quasi ringhiandogli contro.
-È
una cosa normalissima che le future mamme se la prendano con i futuri
papà in questi momenti Mr Grey.- vorrei abbracciarla in
questo momento.
-Cavolo!
Ahh!- questa sta durando di più ed è
più dolorosa.
-Siamo
ancora in tempo per un epidurale Mrs Grey.- dice la dottoressa Greene e
Christian mi lancia uno sguardo pieno di suppliche.
-No
va beve così.-
-Come
vuole. Ho delle visite da fare, tornerò appena
possibile.-
Esce
dalla stanza lasciando me e Christian da soli. Tutte quelle domande
sulla camera o sul timore della dottoressa Greene nei suoi confronti,
passano nel dimenticatoio.
Voglio
solo stare calma e in silenzio per un po'. Mi basta la sua presenza,
qui vicino a me.
********************
Sono
le due del pomeriggio e ormai il travaglio è in corso da
otto ore. Sono sfinita. Le contrazioni nonostante tutte queste ore sono
ogni dieci minuti e la dottoressa Greene ha detto che non sono ancora
pronta per spingere.
-Dovremmo
avvisare la famiglia Ana? Vorrebbero venire.- mi chiede Christian,
ancora una volta.
-Proprio
per questo. Non mi va di vederli girare per la stanza, senza avere
qualcosa da fare. Sono già nervosa
così.-
-Va
bene, non li facciamo venire ma almeno dirgli che sei in travaglio?-
-Conosco
tua madre, correrebbe in ospedale non appena attaccato il telefono,
stessa cosa Kate, e poi verrebbero insieme tuo padre, Elliot.. Non ce
la faccio. Adesso avviserei solo mia madre e Ray, visto che ci
metterebbero ore ad arrivare.
Per
favore Christian aspettiamo.-
-Come
vuoi tu.- mi sorride.
-Grazie.-
rispondo, sorridendo anche io.
-Non
hai pranzato.- gli chiedo.
-Neanche
tu.- mi risponde, come se il fatto che neanche io ho mangiato fosse una
giustificazione.
-Hai
ragione e in realtà un po' fame, ce l'ho.-
-Davvero?-
-Si.
Devo recuperare le energie, o non ce la farò a finire quello
che sto cercando di fare qui.-
-Bene.
Torno subito.- mi bacia dolcemente sulle labbra ed esce di corsa dalla
porta.
Non
appena Christian si allontana, la dottoressa Greene entra di nuovo
nella stanza.
-Tutto
ok?- mi chiede.
-Lo
sa meglio di me.- dico indicando lo schermo e lei annuisce.
-Ha
un'altra contrazione.- dice avvicinandosi verso di me.
E
in un attimo il mio corpo viene attanagliato da questo dolore
insopportabile che si concentra sul mio ventre, facendomi contorcere e
quasi urlare.
-Respiri
Ana, respiri. Butti fuori tutta l'aria. Urli se vuole, la
farà sfogare.-
Cerco
di respirare il più forte possibile per calmarmi. Per far
passare questo maledetto dolore, che è più forte
che mai.
Mentre
mi giro verso la porta, vedo Christian, come in un'immagine a
rallentatore, lasciare il cibo che ha appena comprato e correre verso
di me.
-Piccola!-
mi prende la mano e la stringe, ed io stringo la sua più
forte che mai.
*********************
-Devi
resistere Ana, manca poco ormai.-
Mi
sento così fortunata in questo momento, guardando il mio
splendido marito seduto accanto a me. Non si è mai mosso
più lontano del bagno o del bar. Mi è sempre
stato accanto, sostenendomi il più possibile, anche se so
quanto sia difficile per lui vedermi soffrire senza poter fare niente
per aiutarmi. Il mio maniaco del controllo.
-Sai,
credo sia il momento di avvisare la famiglia.-
-Si?-
-Si.
Chiama i tuoi genitori ed io chiamo i miei e Kate.-
Prendo
il telefono per chiamare mia madre.
Risponde
dopo pochi squilli.
-Pronto
mamma?-
-Tesoro
che succede? Hai una voce.-
-È
perché sono in ospedale.-
-Perché?
Cosa è successo?-
-È
successo che sono in travaglio.-
-Oh
santo cielo, il bambino sta arrivando.-
-Proprio
così. Quindi salta sul primo aereo e vieni qui.-
-Sto
arrivando tesoro.-
Chiudo
la telefonata.
Ed
ora è il turno di Ray.
-Annie
che succede?- perché oggi dicono tutti così? Deve
per forza essere successo qualcosa per chiamarli secondo loro?
Sì insomma sta succedendo qualcosa però
perché pensare subito male?
-In
effetti si.-
-Cosa?-
-Tra
quanto puoi arrivare a Seattle?-
-Non
lo so, tre ore più o meno. Perché?-
-Perché
sono in ospedale. Sto per avere il bambino.-
-Annie..-
lo sento commuoversi.
-Arriverò
il prima possibile.-
-A
presto papà.-
Chiudo
la telefonata.
-Non
chiamare Kate. Era con Elliot quando gli ho telefonato. Stanno
arrivando.-
-OK.-
Su
puntino sbrigati ad uscire.
Non
vediamo l'ora di vederti amore della mamma.
*********************
-Sei
completamente dilatata Ana ma non sei ancora pronta per spingere, il
bambino non è nella posizione giusta.-
-Che
cosa devo fare?- dico con un filo di voce per la stanchezza.
Il
travaglio dura da tredici ore e l'unica cosa che vorrei fare in questo
momento è dormire.
-Proviamo
con dell'ossitocina, per velocizzare le contrazioni e quindi il parto.-
dice mentre l'infermiera procede con l'iniezione.
-Perché
non fare un cesareo?- dice Christian quasi urlando alzandosi in piedi.
-No
Christian no, per favore.- ti prego calmati. Dico forte nella mia
testa, sperando che in qualche modo mi ascolti.
-Questo
è l'ultimo tentativo Ana, poi, come ha detto anche Mr Grey,
l'unica cosa da fare sarà procedere con un
cesareo.-
Sento
quasi lontana la voce della dottoressa Greene, sono così
stanca e debole. E sento già l'effetto del farmaco che mi
hanno iniettato.
Un'altra
contrazione e poi un'altra, ad una vicinanza sempre maggiore.
********************
Passano
altre due ore e non c'è stato nessun cambiamento. Niente
sala parto.. ancora.
-Sono
arrivati tutti, aspettano in sala d'attesa, Ray è quasi a
Seattle e tua madre è sull'aereo.- mi informa
Christian.
-D'accordo.
Non ti allontanare più.-
-Sono
qui amore, non vado da nessuna parte. Tranquilla.-
La
dottoressa Greene entra di nuovo in camera, con in espressione
preoccupata. Non l'ho mai vista così. Perché
è preoccupata?
-Mrs
Grey non voglio essere brusca ma mi stia bene a sentire.
Lo
so che voleva un parto naturale, niente epidurale e niente cesareo, ma
il suo travaglio dura da quindici ore e dobbiamo intervenire.
L'ossitocina non ha fatto effetto e le contrazioni sono di nuovo
rallentate, il bambino inizia ad essere in sofferenza e anche lei.
Dobbiamo fare un cesareo d'urgenza adesso.-
-Finalmente!-
-Christian
calmati...-
-Mrs
Grey la prego.-
-Va
bene procedete.-
-Ce
l'abbiamo fatta. Infermiera avverta l'anestesista che ci spostiamo in
sala operatoria. Mr Grey dovrà mettere il camice se vuole
venire con noi.-
-Si!
Torno subito.- mi bacia sulla fronte e si allontana.- no Christian.. Ho
paura.
In
un batter d'occhio arriviamo in sala operatoria e mi sento sollevare
dalla barella per mettermi sul tavolo operatorio. Delle infermiere
sistemano dei teli verdi in verticale sopra di me, così non
posso vedere cosa sta succedendo.
-Eccomi.-
Christian è tornato accanto a me. Vestito con il camice,
cuffia e mascherina.
-Bene
Mrs Grey l'anestesia sta facendo effetto possiamo procedere.
-Ho
tanta paura.- ammetto ad alta voce per la prima volta.
-No
piccola non devi. Andrà tutto bene.- si gira e guarda al di
là dei teli verdi e i suoi occhi cambiano espressione.
-Cosa
c'è?-
-Niente.
È tutto apposto.-
-Allora
perché sei preoccupato? Lo vedo.-
-No
piccola...-
-Non
si preoccupi Mrs Grey, è tutto apposto, sta uscendo bene,
abbiamo quasi finito.-
E
un attimo dopo la stanza viene invasa da un pianto forte e disperato.
È
nato. Il mio bambino è nato. Non posso crederci.
-È
perfetto Mrs Grey. Proprio un bel maschietto.-
-Posso
vederlo?-
-Le
infermiere lo coprono velocemente, dandolo in braccio a Christian che
è accanto a loro.
Lo
guarda incantato con le lacrime agli occhi.
-Ottimo
lavoro Mrs Grey.
Ecco
tuo figlio.-
-Nostro
figlio.- lo correggo.
Lo
prendo in braccio e non posso smettere di piangere.
È
perfetto, la cosa più bella che avessi mai visto. Una
sensazione indescrivibile.
Sono
una madre.
-Grazie
Ana.- dice Christian più emozionato che mai. Lo afferro per
il collo per attirarlo verso di me e lo bacio.
-Siamo
ufficialmente genitori Mr Grey.-
-Sì!
Del bambino più bello del mondo.-
-Theodore
Raymond Grey..-
******************
Siamo
tornati nella mia camera e cerco di darmi il più possibile
una sistemata. La ciurma sta per entrare.
L'infermiera
bussa ed entra in camera, dandomi Ted in braccio.
Ancora
non ci credo.
Non
smetterò mai di piangere è ufficiale!
-Pronta
a farli entrare?-
-Pronta.-
Christian
apre la porta e tutti si intrufolano svelti nella stanza.
-Oh
mio dio Ana.- dice Kate con le mani sulla bocca.
-È
perfetto.-
-Guardalo.
È veramente bellissimo.-
-Ti
assomiglia Ana, ha il tuo stesso naso. Speriamo che avrà
preso anche il colore dei tuoi occhi.- dice mia madre.
-Congratulazioni
Annie.- dice Ray lasciandomi un bacio sulla fronte e sulla fronte di
Ted, stringendo poi la mano a Christian.
-Allora
visto che siamo tutti possiamo farlo.- Christian alza la voce,
azzittendo tutti.
-Questa
meravigliosa donna che ho la fortuna di chiamare mia moglie, che oggi
mi ha reso l'uomo più felice del della terra, ed io, siamo
felicissimi di presentarvi ufficialmente il nuovo arrivato.. Theodore
Raymond Grey.-
-O
anche semplicemente Ted, se preferirà i diminuitivi come
me.- aggiungo sorridendo.
Non
appena finiamo di parlare, le urla e l'entusiasmo delle nostre persone
amate, riempiono la stanza, con parole piene di gioia ed
amore.
E
l'unica cosa che io posso fare e che non smetterò mai di
fare, è guardare la meravigliosa creatura che l'amore tra
Christian e me ha creato.
-Una
foto. Una foto.- urla Mia sopra tutti.
Christian
mi stringe forte, abbracciando insieme a me nostro figlio, con un
sorriso sul viso, che non gli avevo mai visto prima.
Il
sorriso di un padre che guarda completamente innamorato il suo
bambino.
Mia
scatta la foto, immortalando così il momento della nascita
della nostra famiglia e dell'inizio della nostra nuova ed entusiasmante
vita.
Benvenuto
al mondo amore mio.
Ti
amerò sempre.
Auguriii
a tutti!
Mi
dispiace tantissimo di non essere riuscita a postare prima il capitolo
ma gli esami dell'università sono tra poco e mi tolgono
tanto tempo. In più questo capitolo è stato
difficile da scrivere per me, quello del parto è un
argomento delicato ed io non ne so praticamente nulla ma non poteva
essere comunque un motivo per smettere di scrivere la storia,
quindi spero che la mia introduzione di Ted nel mondo vi sia piaciuta
almeno un po'. Non vedi l'ora di leggere i vostri commenti. Al prossimo
capitolo.
Giulia
:)
|
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Capitolo 12 *** Una nuova vita quotidiana ***
Ciao
a tutti!!! Eccomi di nuovo qui dopo quasi tre mesi senza pubblicare un
nuovo capitolo e probabilmente a questo punto vi sarete tutti
dimenticati di me e della mia storia.
Mi
dispiace tantissimo di essere sparita in tutto questo tempo ma sono
stati mesi iper frenetici e non ho avuto purtroppo tempo per dedicarmi
alla scrittura di questo nuovo capitolo.. fino ad ora. E in
più lo sto pubblicando in una giornata speciale,
perché oggi è il mio compleanno e niente mi
farebbe più felice nel trovarvi in tanti nelle recensioni.
Buona
lettura :D
-Ninna nanna ninna oh,
questo bimbo a chi lo do,
lo darò alla Befana
che se lo tenga una settimana.
Lo darò al lupo nero
che lo tenga un mese intero.
Lo darò all’uomo nero
che se lo tenga un anno intero..
Dormi, dormi bene piccolo mio.-
Finalmente si è addormentato, penso sorridendo, tirando un
sospiro di sollievo. Sono così stanca.
Mi chino su di lui e lascio un ultimo bacio sulla guancia paffuta del
mio amore prima di lasciare la stanza e andare a distendermi un attimo
sul divano del soggiorno, e non posso smettere di pensare a quanto il
tempo sia passato in un modo incredibilmente veloce senza che me ne
accorgessi.
Domani sarà un mese dalla nascita di Ted. Il mio piccolino
ha un mese! Ahh non posso crederci!
Sono state delle settimane così intense, Christian ed io ci
siamo dedicati al cento per cento a nostro figlio e lui, nonostante
tutto il timore iniziale, è un padre bravissimo, amorevole e
premuroso, come sapevo che sarebbe stato. Penso sorridendo camminando
lungo il corridoio che porta verso il salone, accarezzandomi appena il
ventre.
È un'abitudine che ancora non ho perso del tutto. Ma al
posto del mio pancione, c'è solo una piccola cicatrice
lasciata dal cesareo, la dottoressa Greene è stata
bravissima nonostante la mia forte opposizione nel non partorire in
modo naturale.
Le immagini del travaglio e del parto sono ancora fisse e scolpite
nella mia memoria, dicono che si dimentica tutto una volta passato, ma
a me ancora non è successo.
Ma tra il dolore e la paura, è stato il momento
più emozionante della mia vita, il più bello in
assoluto. Niente può essere paragonato al quel momento, il
momento in cui vedi tuo figlio per la prima volta, e lo stringi tra le
tue braccia sentendo il suo calore su di te.
Non avrei mai immaginato, neanche sognato, che la mia vita in poco
tempo sarebbe diventata così perfetta. Insomma ho ventidue
anni e sono già una madre, una moglie e il capo (non proprio
per scelta) di una casa editrice. Ho raggiunto il massimo. Tutto quello
che ho sempre sognato fin da quando ero una ragazzina si è
realizzato.
Avere una famiglia, un marito che mi amasse e un lavoro che mi avesse
soddisfatta. Non volevo altro, non ho mai voluto altro ed ora fa tutto
parte della mia vita grazie al destino, ad una coincidenza che ha
stravolto la mia vita e quella di mio marito, padre di mio figlio e
amore della mia vita.
Ancora con la testa piena di pensieri e un sorriso sognante, mi sdraio
sul divano chiudendo appena gli occhi, mezza addormentata, quando sento
due forti mani che mi accarezzano le spalle.
Apro, con un po' di riluttanza, gli occhi e vengo travolta da quel
sorriso meraviglioso a cui sono felicissima di essere stata destinata.
-Hey!- dice Christian, lasciandomi un leggero bacio sulle labbra.
-Hey! Hai finito di lavorare?- gli chiedo, sbadigliando.
-Si finito. Sei stanca?-
-Uhh da cosa l'hai dedotto?-
-Direi dalla tua posizione sul divano, la tua espressione, ma l'indizio
più certo è stato sicuramente l'enorme
sbadiglio.- finisce di parlare e con un piccolo salto si sistema
accanto a me sul divano, e in un attimo mi ritrovo accoccolata tra le
sue braccia.
-Come siamo agili Mr Grey.- gli dico, stringendolo a me ancora di
più.
-È per stringerti meglio Mrs Grey.- mi dice lasciandomi un
dolce bacio sulla testa.
-E anche molto dolce aggiungerei.-
-Per te questo e altro. Come sta nostro figlio?-
-Si è addormentato finalmente. Non so se ce la
farò a sopportare tutta la famiglia qui domani. Non
prenderla nel verso sbagliato, gli voglio bene, li adoro, ma Ted
diventa nervoso quando c'è tanta gente, soprattutto con tua
madre.-
-È vero ma cerca di capirla, non vedeva l'ora di diventare
nonna, è felice. E poi sarà l'ultima riunione di
famiglia che faremo in questa casa prima di trasferirci in quella
nuova, quindi voglio un bel ricordo, e la festa di domani lo
sarà sicuramente.-
-Hai ragione. Dimentica quello che ho detto, sono solo stanca.-
-Lo so e vorrei poterti aiutare di più.-
-Svegliarti al mio posto quando Ted piange la maggior parte delle volte
è già abbastanza. Grazie.-
-Non c'è niente da ringraziare. Siamo una squadra no?-
-Una squadra?- non posso trattenere una risata, non ci ha mai chiamati
così.
-Si una squadra. Uniti nei momenti di crisi di pianto e colichette.-
non posso smettere di ridere. È così dolce.
-Aww vieni qui compagno di squadra.- lo attiro a me in un bacio
appassionato.
-Non dovremmo cenare.- dice senza fiato tra un bacio e l'altro.
-Non ora.- con un sorriso sensualissimo afferra di nuovo il mio viso e
la sua bocca reclama la mia con maggiore intensità e
passione.
Fino a perderci, di nuovo e sempre, l'uno nell'altra.
*****************************
Dopo la meravigliosa serata, di cui avevo estremamente bisogno, con mio
marito, non sono riuscita a dormire comunque un granché.
Sono le cinque o forse sei del mattino, e sono in piedi davanti la
grande vetrata del salone con Ted in braccio. Ci ha pensato Christian a
dargli da mangiare e farlo riaddormentare la prima volta che si
è svegliato però adesso tocca a me.
Ma nonostante la stanchezza e la voglia di dormire, sto amando
tantissimo questo momento.
Avere il mio amore tra le braccia e guardare il suo bel viso del dopo
biberon, rilassato e sereno, mentre l'alba sta quesi sorgendo,
svegliando Seattle e riempiendo il cielo di colori bellissimi.
-Visto che bello amore? Guarda.- mi avvicino di più alla
finestra, continuando a descrivere tutto ciò che vedo a Ted
e lui come se stesse capendo ciò che gli sto dicendo, inizia
a muoversi, agitando le mani, sorridendomi.
Potrei mettermi a piangere. Mi sciolgo come neve al sole quando lo vedo
sorridere così, cosa che non capita molto spesso e penso che
su questo abbia ripreso il carattere del nostro Mr Cinquanta Sfumature,
ma quando succede è una tale meraviglia guardarlo.
Mi giro per guardare l'ora e sono quasi le 7.
Okay è ufficiale ho perso la cognizione del tempo,
soprattutto di notte.
È l'ora di preparare la colazione, tra poco Christian si
sveglierà.
Metto Ted nella piccola sedia a dondolo sul tavolo accanto a me per non
perderlo di vista. E mentre lui è impegnato a giocare con il
suo peluche e il suo sonaglio, preparo le uova e i pancake. Sono
affamata!
******************************
Finisco di preparare la colazione e Christian non si è
ancora svegliato.
Cosa inaccettabile Mr Grey, adesso ci penso io.
Prendo il vassoio con la colazione e lo lascio, silenziosamente, sul
mio comodino. Torno in cucina e prendo in braccio Ted.
-Pronto a svegliare papà, piccolo?-
Arrivata di nuovo in camera da letto, metto Ted nella carrozzina. Mi
avvicino alla sua parte del letto, fino a sedermi a cavalcioni su di
lui.
Strano che non si è ancora svegliato.
Allora comincio a lasciargli soffici baci, dalla tempia fino al petto e
ritorno. E dopo una serie di baci lo sento mugolare, fino a ritrovarmi
faccia a faccia con i suoi occhi brillanti e il suo sorriso timido e
assonnato.
-Buongiorno anche a te.- mi dice stiracchiandosi ancora con me sopra.
-Buongiorno.-
-Da quanto sei sveglia?-
-Dalle cinque più o meno.-
-E sei così energica. Wow! Come mai?-
-Beh ho passato una bella prima mattinata. Ted ed io ci siamo goduti
l'alba e avresti dovuto vedere come sorrideva felice.-
-Detesto essermelo perso.- dice con il viso più cupo adesso.
-Già, volevo che fossi stato sveglio per scattare delle
foto. Ma ci saranno sicuramente altri momenti come questo.-
-Lo spero.-
-È sicuro.- lo bacio.
-Uhm cos'è questo buon profumo?-
-Ho preparato la colazione. Uova e pancake.-
-Fantastico!-
E senza che accorgermene, si gira di scatto, inchiodandomi sul letto
sotto di lui.
-Sei davvero la donna perfetta. Vuoi sposarmi?-
-Ho già provveduto anche a questo Mr Grey.-
-Buon per me Mrs Grey.-
****************************
È quasi l'ora di pranzo e la famiglia sta per arrivare.
-Scusi signora, ma gli ospiti sono arrivati, ci sono tutti, stanno
salendo.-
-Grazie Taylor.-
-Pronta?- mi chiede Christian.
-Certo. Non sono mica dei leoni.- gli rispondo prendendolo in giro.
-Non ne sarei tanto sicuro.- mi dice, facendomi l'occhiolino. Beh non
ha tutti i torti.
Ci mettiamo a tavola e l'argomento più chiacchierato del
pranzo è Ted. Soprattutto Grace, Kate e Mia non fanno altro
che farmi delle domande su come sta andando, la maternità,
la famiglia.. su tutto insomma. Ogni tanto intervengono anche
Christian, Elliot e Carrick, quando vengono distratti dalle loro
conversazioni. Mentre Ethan è piuttosto taciturno.
Mi guardo intorno e detesto non avere qui anche mia madre e Ray, vorrei
averli più vicini, sia a me che a Ted, sono anche loro i
suoi nonni.
-Tutto ok?- mi chiede Christian, interrompendo i miei pensieri.
-Si certo.- gli rispondo sorridendogli.
*****************************
Il pranzo è finalmente finito e ci siamo tutti spostati sui
divani per chiacchierare e soprattutto per riprenderci dai meravigliosi
piatti preparati da Mrs Jones.
-Non ci credo che non vivrete più qui, è una casa
così bella.- chiede Kate, guardandosi intorno. Ci sono dei
scatoloni un po' ovunque.
-La nuova casa è ancora più bella. E puoi fidarti
è stato tuo marito con la sua squadra a rimetterla a nuovo.-
Kate si gira verso Elliot, e lui le fa l'occhiolino, con uno sguardo
orgoglioso.
Non so ancora se sono veramente pronta a lasciare questa casa, ci sono
così tanti ricordi, letteralmente tutta la mia storia con
Christian si è svolta qui dentro. C'è di positivo
però che non la venderemo, traslocheremo solo.
-Torneremo qui più spesso di quanto pensi.- mi dice
Christian a bassa voce, nell'orecchio, rispondendo ancora una volta ad
un mio pensiero e una mia domanda inespressa.
-Lo spero.-
-Sicuramente.- dice con uno sguardo intenso e io so a cosa si
riferisce. Stanza dei giochi!
Entusiasta da questa prospettiva, gli restituisco lo stesso sguardo,
aggiungendo un sorriso che non riesco a trattenere.
E mentre noi ci godiamo questo piccolo momento, nostro figlio passa da
un abbraccio all'altro. E come se fosse una gara, è
ovviamente Grace a vincere, tra le facce infastidite di Elliot e Kate.
Ma la soddisfazione dura poco quando è Christian ad alzarsi
e reclamare le attenzioni di suo figlio. E Ted come se lo riconoscesse,
tende le sue piccole braccia verso di lui, pronto a farsi abbracciare e
coccolare dal suo papà.
Non resistendo alla tentazione di immortalare il momento, prendo il
telefono e iniziò a scattare foto su foto dei miei due
ometti preferiti.
-Ditelo che lo zio non ha nessun diritto così mi arrendo.-
dice nel frattempo Elliot, lamentandosi di non riuscire a stare mai
più di qualche minuto con suo nipote.
-Sbrigati a fare un figlio tuo allora. Così invece di
reclamare i diritti dello zio, reclamerai quelli del padre.- gli
risponde Christian in modo schietto. In fondo ha ragione
però povero Elliot, devo difenderlo.
-Hey non essere ignorante. Elliot può prenderlo in braccio
quando vuole.-
-Ascolta tua moglie. E poi dove credi che andrà tuo figlio
quando sarà adolescente e litigherete? Verrà da
me, dal suo zio preferito, ovviamente.-
-Credo che manchi ancora tanto, tanto tempo alle ribellioni
adolescenziali amore. Però hai ragione.- gli risponde Kate.
-Dite quello che volete, io sono un padre protettivo non potete
cambiarmi.-
-Se sei così protettivo con un figlio maschio, figuriamoci
quando avrete una femmina.- gli dice Carrick. Ed ha ragione
chissà come sarebbe Christian con una figlia femmina.
-Sarò anche peggio probabilmente, e lei lo sa.- risponde
Christian indicandomi. E io mi limito solo a sorridere e annuire. Non
vedo l'ora di scoprirlo.
*****************************
Sono andati tutti via e in casa siamo rimasti solo noi tre.
Scherzando e ridendo sono stati qui quasi tutto il giorno, sono quasi
le sette di sera. Wow in fin dei conti il tempo è volato.
Christian sta mettendo Ted nella carrozzina nella sua stanza ed io mi
rilasso sul letto, in attesa che mi raggiunga.
-Si è addormentato.- annuncia tornando in camera nostra,
appoggiando il baby control sul comodino.
-Bene! Vieni qui.- mi appoggio su un fianco e batto la mano sul
materasso invitandolo a sdraiarsi vicino a me. E lui non si fa pregare.
Qualche secondo dopo me lo ritrovo vicino.
-Sei stanca?- mi chiede.
-Abbastanza.-
-Abbastanza quanto?-
-Perché cosa vuoi fare?-
-Credo che tu lo sappia.- mi dice, regalandomi uno dei suoi sguardi
sensuali.
-Non sarò mai abbastanza stanca per questo.-
-Sono felice di sentirlo.-
Non perde neanche un momento e con le mani è già
arrivato all'orlo del mio vestito, cercando di tirarlo su per potermelo
togliere. Così mi scanso da lui e mi alzo in piedi.
-Che fai?- mi chiede e lo ignoro.
Con una leggera pressione sulle bretelle del mio vestito, lo lascio
cadere a miei piedi restando davanti a lui solo con la biancheria
intima.
-Adoro quando fai così la sfrontata, Ana.-
Continuando a non rispondergli, prendo poi i gancetti del mio
reggiseno, che insieme ai vestito e poi le mutandine, raggiunge il
pavimento.
Non faccio in tempo a fare la mia prossima mossa quando Christian mi
afferra una mano, tirandomi, fino a farmi cadere su di lui e poi sotto
di lui.
Si spoglia rapidamente ed è di nuovo su di me.
-Non eri tu quello che pensava che non si fa più sesso
quando arrivano i bambini?- gli chiedo con il respiro già
corto.
-Sei meravigliosa!- non risponde alla mia domanda ma preferisco di gran
lunga questa risposta.
-Lo sei anche tu.-
Si posiziona e in un attimo è dentro di me e inizia a
muoversi con una calma quasi fastidiosa. Lo desidero da morire. Ma so
che questo è il suo modo di gustarmi e assaporarmi, quando
ha più bisogno di me e io di lui.
Questo sì che è un modo perfetto per concludere
la giornata, penso felice e soddisfatta.
-Ti amo Mrs Grey.-
-Ti amo anche io. Sempre.-
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Capitolo 13 *** Buon compleanno ***
Ciao a tutti!!! Eccomi di nuovo qui dopo più di
tre mesi senza pubblicare un nuovo capitolo e probabilmente a questo
punto vi sarete tutti dimenticati di me e della mia storia e non posso
darvi torto. Mi dispiace tantissimo di essere sparita e non ci sono
scuse ma purtroppo ho molti esami da preparare in questa sessione
estiva e non ho avuto purtroppo tempo da dedicare alla scrittura di
questo nuovo capitolo.. fino ad ora.
Spero di ritrovarvi in tanti nelle recensioni, niente mi
farebbe più felice. Spero vi piaccia. Buona lettura. Giulia
:D
Dopo mesi di ristrutturazione, trasloco e arredamento, ci
siamo finalmente trasferiti nella bellissima ed enorme casa nuova.
Non posso ancora crederci! Anche se non tutti i lavori sono
finiti, solo quelli ufficiali. Penso sorridendo.
E questa sera ospiteremo la prima cena di famiglia, o meglio
festa, perché quella di oggi non è una giornata
qualunque ma è il giorno del compleanno del mio amore, il
ventinovesimo compleanno per l’esattezza. Christian non
è particolarmente entusiasta all’idea di avere la
casa piena di gente ma come sempre non è riuscito a dire di
no a sua sorella e soprattutto a me, ma questa volta sono io a dirigere
l’organizzazione, non Mia.
Questo sarà il suo l’ultimo compleanno
da ventenne e ho tutta l’intenzione di rendere questa
giornata ancora più speciale, come riesce sempre a fare lui
per me.
Lo scorso anno avevamo festeggiato per tutto il giorno,
dalla mattina appena svegli fino al mattino seguente, con la
consapevolezza che fosse sano e salvo e del tutto mio.
Ma la parte più bella di quella giornata fu la
seconda proposta di matrimonio, quella dolce di cuori e fiori, nella
rimessa delle barche in casa Grey: “Volevi cuori e fiori. Hai
il mio cuore. E qui ci sono i fiori.” aveva detto appena
entrati nella stanza. Le sue parole mi ritornano in mente forti ed
emozionanti come dei fuochi d’artificio.
Non posso smettere di sorridere al solo pensiero della
bellezza di quel momento. Christian inginocchiato davanti a me con
l’anello in mano e intorno a noi solo fiori, mentre mi faceva
la proposta di matrimonio più romantica di sempre, degna
delle più belle commedie romantiche.
Ed ora a distanza di un anno la nostra vita è
già cambiata così tanto. Anzi ripensandoci il suo
compleanno è anche un nostro anniversario in un certo senso,
è il vero momento in cui è iniziata la nostra
vita insieme.
–Posso pensarci io se vuole Mrs Grey? La aiuto
volentieri.- mi chiede all’improvviso Mrs Jones distraendomi
dai miei pensieri romantici. Quando sarà arrivata? Non
l’ho neanche sentita entrare nella stanza.
–Non si preoccupi Mrs Jones ci penso io con
questo, grazie. Però un po’ di aiuto lo accetto
volentieri.- sto finendo di preparare una torta al cioccolato, la sua
preferita, da portare a letto prima che si svegli, per fargli una
sorpresa. Ma ho bisogno di qualcuno che controlli Ted nel caso si
svegliasse prima del previsto.
Si è svegliato parecchie volte durante nel corso
della notte e si è riaddormentato qualche ora fa, io invece
no.
–Con cosa Mrs Grey?-
-Con Ted, dovrebbe svegliarsi a breve. Lo può
controllare mentre finisco?-
-Certo, amo passare un po’ di tempo con il
piccolino, anche da addormentato.- mi dice con un sorriso dolce.
–Bene, grazie mille.- le rispondo, con lo stesso
sorriso sul viso, mentre la vedo allontanarsi verso la camera Ted.
È così brava e gentile con lui. Mi piace pensare
a lei e Taylor come degli zii acquisiti per il mio amore, sono due
persone meravigliose.
******************************
Sono sveglia da ore e sono solo le nove del mattino. Inizio
a capire perché trasmettono tante fiction con come
protagoniste mamme descritte come delle supereroine, in televisione.
Sarà una lunga giornata, bellissima, ma comunque
lunga. Devo resistere.
La colazione è pronta e già sistemata
sul vassoio, la torta è glassata e le candeline sono
apposto, anche Ted è pronto ed io, beh, più o
meno. Penso guardandomi velocemente. La camicia da notte che indosso
non è delle più sensuali, ma le piccole macchie
di cioccolato e di latte non aiutano sicuramente.
Mi sistemo rapidamente i capelli in una coda e vado nel mia
camera/ufficio per prendere i miei regali per Christian.
Il primo è un’omega di platino, come
quella che mi regalò lui durante la nostra luna di miele,
con incise le nostre date più importanti: il giorno in cui
ci siamo conosciuti, il giorno del nostro matrimonio e la nascita di
Ted, e infine un Ti amo. Spero gli piaccia e che non lo trovi troppo
sdolcinato. Penso, un po' preoccupata.
Il secondo invece è più rischioso.
È un'idea azzardata ma spero che non la prenda nel modo
sbagliato. In fondo è un regalo per tutti e due. Divento
rossa solo al pensiero.
Okay è tutto pronto. Prendo prima il vassoio
della colazione, su cui ho appoggiato i pacchetti, ed entro lentamente
nella nostra camera da letto, appoggiandolo sul letto senza fare
rumore. Torno di corsa in cucina, prima che si svegli, prendo Ted e con
il braccio libero anche la torta.
Torno in camera e vedo che il nostro festeggiato inizia a
svegliarsi, cosi sistemo Ted accanto a me. Mi avvicino a lui e
lentamente inizio a lasciargli dolci baci dalla fronte, alle guance,
dalle alle labbra fino al collo.
Un suono gutturale esce dalla sua bocca, segno che si sta
svegliando, così mi tiro su e prendo il nostro piccolino in
braccio.
Finalmente apre gli occhi e non appena ci vede, il suo viso
si illumina con enorme sorriso.
-Buon compleanno!!!!!!!!- inizio a gridare a più
non posso.
-Forza amore batti le manine per papà.- tutto
contento, Ted prova ad agitare le mani, con lo stesso sorriso del padre
su quel visino paffuto. Certe volte sono proprio identici.
-AUGURIIIIIII- continuo io.
-Oh mamma mia. Grazie.- si protende verso di me e mi bacia
con forza, prima di prendere Ted tra le braccia e farlo svolazzare.
Adora quando fa così.
-È tutto così perfetto. Grazie amore
mio.- mi bacia ancora, con quasi le lacrime agli occhi.
-Ti stai commuovendo per caso Mr Grey?-
-Assolutamente sì. Sei meravigliosa! Siete
meravigliosi! Non so cosa ho fatto per meritarmi tutto questo. Te, lui,
la nostra famiglia.- bene adesso sto per piangere anche io.
-E tu sei il capo di questa famiglia.- dico baciando sia lui
che il mio tesoro, tutto preso a giocare con i capelli di Christian.
-Poi questo è solo l’inizio.- continuo.
-Parli della festa di questa sera?-
-Non solo. Ma prima devi spengere le candeline.-
-Quando hai avuto il tempo di fare tutto questo?-
-Questa mattina presto. Ero già sveglia per Ted.-
mi affretto ad aggiungere vedendo il suo sguardo contrariato.
-Ti sei stancata troppo, lo vedo dal tuo viso, mi dispiace
che hai perso ulteriori ore di sonno per me.- oh mamma, ma quanto
è dolce?
-Ma che stai dicendo? Mi aiuti tantissimo con Ted e poi non
sono stanca, sono elettrizzata. Sei mio marito e ti amo, dormire un
po’ meno non ha importanza. L'unica cosa che mi importa in
questo momento è il tuo sorriso felice. Tu riesci sempre a
farmi delle sorprese meravigliose ed oggi voglio fare la stessa cosa
per te.-
-Ti amo anch’io. E amo tantissimo anche te amore
mio.-
Mentre sistemo le candeline Christian continua ad
abbracciare e baciare Ted che sorride felice. Devo scattargli una foto.
Prendo il telefonino, appoggiato sopra il comodino, e scatto
velocemente la foto prima che se accorgano.
-Che stai facendo?- come non detto. Beccata!
-Accendo le candeline. Ecco fatto. Tieni Ted in braccio
mentre le spegni. Io faccio un bel video e una tonnellata di foto.-
-Una tonnellata?-
-Sì. Inizia ad abituarti, te ne
scatterò tantissime durante tutto il giorno. E non solo, ci
sarà anche un fotografo alla festa.-
-Ricevuto Mrs Grey.-
-Ecco a te.- gli passo la torta ed inizio a cantare la
canzoncina.
-Tanti auguri a te. Tanti auguri a te. Tanti auguri a
Christian. Tanti auguri a te. Siiiiiiiii. Batti le manine tesoro, batti
le mani per papà.- e lo fa, Ted goffamente inizia a battere
le mani. Mi sto sciogliendo.
-Ahhh guardalo. È perfetto.- dice Christian
guardandolo con lo sguardo pieno di amore paterno.
-Espresso il desiderio?- chiedo a Christian mentre inizio a
tagliare la torta, cosa complicatissima da fare su un letto.
-Non ne ho bisogno. Ho tutto quello che voglio e di cui ho
bisogno.-
-È dolcissimo quello che hai appena detto. E ti
avverto che i miei ormoni ancora non si sono stabilizzati del tutto da
dopo il parto, quindi sappi che non riesco a controllarmi, potrei
scoppiare a piangere in qualsiasi momento.-
-Lacrime di gioia spero.-
-Ovviamente.- con un sorriso sciocco sul viso, afferro il
collo della sua maglietta e lo attiro a me in un bacio che diventa
rapidamente appassionato.
-È il momento di scartare i regali.- dico
staccandomi da lui per raffreddare la situazione e per permettere ad
entrambi di riprendere fiato.
-Quello che stavamo facendo va benissimo come regalo,
specialmente se possiamo spostarci in bagno, sotto la doccia.-
-Ti ricordo che hai tuo figlio tra le braccia.- gli dico,
rinfrescandogli la memoria.
-Lo so benissimo. Ha semplicemente visto quanto i suoi
genitori si amano, anche se non si ricorderà nulla.- dice
lasciandomi un altro dolce bacio sulle labbra.
-Basta adesso. Scarta i tuoi regali, sono curiosa, spero ti
piacciano.-
-Mi piacciano? Più di uno?-
-Sì! Ecco a te il primo.- con un enorme sorriso
gli passo la scatolina con dentro l’Omega.
-È bellissimo. Grazie.- dice aprendo il regalo.
-Giralo.- sorrido ripensando a quello che gli ho appena
detto. È come un deja vu, solo che al posto
dell’Omega la scorsa volta aveva in mano il porta chiave con
cui avevo acconsentito a diventare sua moglie. Anche lui sta pensando
la stessa cosa, lo capisco dal modo in cui mi guarda, con il suo
sguardo intenso.
-Dai su giralo.- lo gira e il suo sorriso si allarga.
-Hai paura che mi dimentichi la data del nostro matrimonio o
il giorno della nascita di nostro figlio per caso?- dice con un tono,
spero ironico. Mi sta prendendo in giro vero?
Inizio a fissarmi le mani in imbarazzo.
-Hey ti sto prendendo in giro. Lo adoro, sul serio,
tantissimo.-
-Davvero?-
-Si certo. È bellissimo. Grazie. Le date
più importanti della mia vita.- si protende verso di me e
passando il pollice sulle mie labbra mi costringe a lasciar andare il
labbro che mi stavo torturando.
-Così va meglio.- quando mi guarda in questo modo
non riesco a pensare ad altro se non che alle sue labbra invitanti.
-Sono pronto per il secondo.- io invece non lo sono. Ma
ancora non gli dirò cosa apre quella chiave. Lo
scoprirà questa sera dopo la festa.
-Ecco a te.-
Lo apre e tira fuori una piccola chiave che inizia a
guardare con sospetto, completamente confuso.
-Allora che ne pensi?-
-Non so bene cosa dire.-
-Buttati. Provaci.-
-È forse la chiave di una stanza
d’albergo che hai prenotato per noi?- mi chiede con uno
sguardo pieno di malizia.
-No. Ma pensandoci non è male come idea.-
-Ti prendo in parola Mrs Grey. Ma allora non capisco, cosa
apre questa chiave?-
-Lo scoprirai questa sera.-
-Vuoi davvero lasciarmi così? In sospeso? Lo sai
che non sopporto quando mi nascondi le cose.-
-Su tranquillo è una sorpresa e dirtelo adesso
rovinerebbe tutto. Fidati di me, varrà la pena aspettare.-
mi guarda con un espressione corrucciata. Non è tanto
convinto.
-Dai puoi farcela a resistere e soprattutto puoi resistere
all’impulso di correre da Taylor per farti riferire tutto,
anche perché è già dalla mia parte.-
-Sei arrivata a corrompere il mio staff? Stiamo diventando
maniaci del controllo per caso?-
-No, semplicemente ti conosco benissimo. E poi
chissà che l’influenza di una certa persona mi
trasformi in una piccola dittatrice. Non si può sapere.-
finisco la frase ad un centimetro dalle sue labbra invitanti, e tutto
quello che vorrei fare è gettarmi su di lui, ma i doveri di
mamma vengono prima. Ci sarà tutto il tempo per questo.
-Comunque è l’ora della pappa per Ted.
Quindi noi due ora ti lasciamo da solo per un po’. Non
arrovellarti troppo la testa mi raccomando.- continuo senza dargli la
possibilità di replicare.
-Non è carino quello che stai facendo lo sai?-
-Lo so ma vedrai che ti piacerà.- dico sorridendo.
Lo bacio, lasciandolo seduto sul letto con la faccia di chi
non ha capito nulla di quello che gli è appena successo.
-Tornerò tra poco. Andiamo amore, saluta
papà.- dico prendendo Ted dalle sue braccia, mentre
Christian riempie di baci il nostro piccolino.
-Aspettami per la doccia.- dico facendogli
l’occhiolino, con Ted in braccio, mentre lascio la stanza.
Aspetta e vedrai Mr Grey, non sei l’unico che
può organizzare delle sorprese, torturando un po’
da queste parti.
Arrivo in cucina e inizio a preparare
l’omogenizzato di frutta per il mio piccolo.
-Mela e banana tesoro, va bene?- dico come se Ted potesse
rispondermi. Ma sorride tutto contento, quindi lo prendo per un
sì. Quanto è tranquillo oggi.
-Uhm è buonissimo. Ecco qua, apri bene la bocca
amore. Bravissimo.- adoro vederlo mangiare così, tutto
contento, rispetto a quando piange disperato e l’unico modo
per farlo calmare e distrarsi è suonare o cantare qualcosa,
e Christian in questo campo è decisamente migliore di me.
-Ti piace tanto la frutta, vero amore?- sorride ancora.
È perfetto! Assolutamente perfetto!
-Buongiorno Mrs Grey.- Taylor mi saluta, interrompendo i
miei pensieri. Non l’ho neanche sentito arrivare.
È la seconda volta che mi succede oggi. I miei due
maschietti di casa mi distraggono troppo.
-Buongiorno Taylor.-
-L’ho spaventata signora?- se ne accorto.
-No non si preoccupi, ero solo soprappensiero. Deve dirmi
qualcosa? È tutto apposto?-
-Si procede tutto secondo i suoi piani.- mi risponde con un
tono di voce leggermente alto. Sicuramente Christian, anche se la
nostra stanza è abbastanza lontana dalla cucina,
starà con le orecchie in allerta, provando ad ascoltare
tutto. Così mi metto un dito davanti la bocca, facendo segno
a Taylor di parlare con un tono più basso.
-Ha ragione. Scusi signora.- continua, alzando le mani in
segno di scuse.
-È tutto okay, grazie mille Taylor. Ho
già avvertito Christian di non farle pressione per scoprire
cosa sto tramando, quindi per favore mi tenga il gioco.-
-Ma certo non si preoccupi, non cederò, anche se
Mr Grey sa essere molto convincente.-
-Lo so benissimo.- gli sorrido in modo
rassicurante.
A volte il nostro cinquanta sfumature esagera fin troppo con
la sfumatura del tenere tutto sotto controllo.
-A proposito Mr Grey è sveglio? Volevo fargli gli
auguri e anche da parte di Mrs Jones che è dovuta andare via
e non farà in tempo stamattina.-
-Si sono sveglio. Grazie mille Taylor e ringrazia anche Mrs
Jones, anche se sono sicuro che la vedrò stasera.-
Christian, ancora in pigiama, si avvicina a noi tranquillo e per la
prima volta lo vedo abbracciare Taylor, per ringraziarlo.
-A cosa pensi?- mi chiede poi prendendo in braccio Ted,
ancora seduto sul seggiolone. Pulendogli la bocca con il bavaglino.
-A quanto sono distratta oggi. Con te è la terza
volta che non mi accorgo che qualcuno è entrato nella
stanza.-
-Hai tante cose a cui pensare o forse è solo
stanchezza.- dice guardandomi con uno sguardo, misto tra
l’enigmatico e il sensuale.
-No ad essere sincera non sono per niente stanca, anzi ho
molta adrenalina in circolo.- a queste parole il suo sguardo si fa
ancora più intenso e Taylor è sempre
più a disagio a causa del nostro piccolo teatrino, ed anche
Christian lo nota.
-Tranquillo Taylor ho già promesso che non ti
avrei chiesto nulla su quello che la signora qui presente sta tramando,
farò il bravo festeggiato ed aspetterò.- dice,
riportando un po' di attenzione anche su Taylor.
-Sarà la maturità di un anno in
più a renderti così saggio Mr Grey?-
-Sarà per questo, hai ragione Mrs Grey. Tu che
pensi invece piccolo?- chiede a Ted, che è completamente
preso dal piccolo giocattolo che ha in mano.
-Che dici? Papà è troppo curioso eh?-
continua e per avere più attenzione dal suo ometto, inizia a
farlo svolazzare, facendolo ridere di gusto. Quanto sono belli!
A riportarmi nel presente è il cellulare di
Taylor che inizia a squillare. Con un gesto di scuse si allontana,
lasciandoci soli, per rispondere alla chiamata.
-Finalmente soli.- dice, ripetendo quello che ho pensato io
un minuto fa.
-Sai lo stavo pensando anche io.- a queste parole i suoi
occhi si accendono.
-Bene, allora che ne dici di riprendere il discorso della
doccia lasciato in sospeso? Sto ancora aspettando.-
-E Ted?-
-Starà benissimo nel passeggino, adora quei
giocattoli rumorosi che fa muovere con i suoi piedini e comunque
dirò a Taylor di controllarlo. E poi a giudicare da come mi
sento non staremo via a lungo.- a queste parole, il respiro mi si
blocca e inizio ad arrossire.
Come fa ad essere e dire cose così provocanti con
nostro figlio in braccio? Non ho parole.
-Sei una madre apprensiva ed io ti amo ancora di
più per questo ma questo piccolino non è
l’unico maschietto in casa che necessita delle tue
attenzioni.- si protende verso di me e mi lascia un dolce bacio sulle
labbra. Oh Christian. Il mio insicuro e bisognoso d’affetto
Christian.
-Anche io ho bisogno di te. Sempre. Non te lo dimenticare.-
-Non dici così solo perché
è il mio compleanno vero?-
-Ma quanto sei scemo.- dico baciandolo a mia volta.
****************************
Mi rilasso, accoccolata tra le braccia del mio meraviglioso
uomo, sotto il getto d’acqua calda della doccia del nostro
bellissimo e gigantesco bagno nuovo.
Avevo un estremo bisogno di questo momento intimo solo per
noi. Da quando abbiamo Ted, tra il lavoro e le cose da fare in casa,
occasioni come questa scarseggiano. Però è anche
eccitante sgattaiolare nella nostra camera, o come ora nella doccia,
non appena il nostro piccolino si è addormentato o se
c'è qualcuno con lui a controllarlo, solo per ritrovarci e
fare l'amore.
-Preferisco decisamente questo come regalo di compleanno!-
sussurra tra un bacio e l'altro.
-Allora aggiungilo pure insieme agli altri due.- dico
riprendendo fiato, per poi unire di nuovo le mie labbra alle sue,
togliendogli la possibilità di rispondere.
Stacco poi la mia bocca dalla sua, iniziando a lasciargli
baci dalla guancia, al collo, giungendo fino al suo petto muscoloso,
dove mi soffermo a torturare uno dei suoi capezzoli, prendendolo tra i
denti.
-Ahhh. Sì, è decisamente questa la
parte del mio compleanno che preferisco.- dice con la voce strozzata
dai gemiti.
Amo vederlo perdere così il controllo e amo
ancora di più di essere io la causa.
-Ma la giornata non è ancora finita. Anzi
è appena iniziata.- dico continuando la mia discesa, ma le
sue mani mi bloccano facendomi risalire. Torno alla sua altezza, i suoi
occhi fissi nei miei, che mi guardano in un modo così
profondo come se potesse attraversarmi ed arrivare fino alla mia anima.
Mi prende il viso tra le mani, attirandomi a lui in un bacio
lussurioso. Lo circondo a mia volta con le braccia, avvicinandomi a lui
il più possibile, aumentando l'intensità del
nostro bacio. Ci stacchiamo per riprendere fiato.
-Non posso più aspettare. Allaccia le gambe
intorno alla mia vita piccola.- mi solleva, dandomi la
possibilità di stringere le gambe intorno a lui. Cammina in
avanti, con me tra le braccia, fino a che la mia schiena aderisce con
il muro della doccia.
-Ti desidero così tanto.- dico a Christian,
guardandolo dritto negli occhi. Dopo le sue parole di prima, voglio che
gli sia chiaro che questo non cambierà mai.
Non mi risponde e con un gemito più simile ad un
grugnito ricomincia a baciarmi mentre mi entra dentro. Comincia a
muoversi con il suo solito ritmo sfiancante, facendomi perdere
completamente il contatto con la realtà. Il piacere mi
travolge dopo pochi minuti così come anche per il marito
meraviglioso che è qui con me.
-Ti amo tantissimo.- dice sorridendo. Un sorriso felice,
innamorato, che rispecchia il mio.
-Buon compleanno amore mio.-
*****************************
Il momento della festa è finalmente arrivato. La
penultima parte di questo giorno speciale. Alle fine ci sono meno
persone di quello che mi aspettavo. Mia si è occupata della
lista degli invitati e conoscendola credevo che mi sarei ritrovata la
casa piena di gente, stessa cosa che avrà pensato di sicuro
anche Christian. Oltre la famiglia, ci sono alcuni amici che incontrato
lo scorso anno, dei soci in affari di Christian con le rispettive mogli
e i rispettivi figli, il dottor Flynn con sua moglie, dei miei colleghi
della Grey Publishing, Taylor con la figlia Sophie, Mrs Jones e gli
uomini della sicurezza e dello staff di Christian ma non in veste
lavorativa. Gli unici che mancano sono mia madre e Ray, mi rattristisce
pensare che si stanno perdendo così tanti momenti,
soprattutto di Ted.
L'atmosfera nonostante tutto è piacevole, tutti
che ridono, si divertono e addirittura ballano. I primi a rompere il
ghiaccio sulla pista sono stati a sorpresa Grace e Carrick.
È il sogno e la speranza di tutte le coppie sposate arrivare
a tanti anni di matrimonio ed essere ancora così innamorati.
Christian invece è tranquillo che parla con
Elliot e il dottor Flynn, tenendo in braccio Ted che lo guarda rapito,
giocherellando con i suoi ricci.
-Ne vuoi un po' mammina?- mi chiede Kate, distraendomi dalla
visione di mio marito insieme a nostro figlio.
-No grazie, la mammina ancora non può ancora bere
alcolici.- dico, alzando il mio bicchiere di drink analcolico, per
mostrarglielo. Lei alza gli occhi al cielo.
-Perché ancora no?-
-Sto allattando. Sai non credo che il latte materno con
l'aggiunta di alcol faccia bene al mio bimbo.- dico divertita.
-Beh magari lo aiuterebbe a dormire di più.- dice
Kate quasi ridendo.
-Hey!- dico con un tono offeso, facendo finta di riprenderla.
-Scherzo scherzo.- dice continuando a ridere. Quanto mi
manca passare più tempo con la mia amica.
-A proposito di Ted grazie per il vostro aiuto.-
-Ti pare, Elliot è così elettrizzato
all'idea. E poi la prenderò come una prova del nove, per
vedere come riuscirei a gestire un bambino così piccolo,
anzi un bambino in generale.-
-Vedrai che andrà bene, nell'email che ti ho
mandato c'è scritto tutto quello che dovete fare e
soprattutto quando dovete farlo e nella borsa c'è tutto
quello che vi serve. E poi chissà che dopo stanotte ti
verrà voglia di avere un bambino tuo. Elliot non vede l'ora,
guardalo.- dico indicando mio cognato che fa facce buffe al mio piccolo.
-Lo so e credimi lo voglio anche io, ma non so se sono
ancora pronta. Tu come lo hai capito?-
-Non l'ho capito. Ted è semplicemente arrivato.
Quando ho scoperto di essere incinta ero sconvolta ed emozionata ma
più che altro terrorizzata, ero preoccupata per come avrebbe
reagito Christian. Però ora siamo noi tre, siamo una
famiglia e non sono mai stata più felice di così,
nonostante la mancanza di sonno.-
-Spero che sarà così anche per me.
Siete una famiglia bellissima, che si allargherà presumo,
no?- dice Kate con il suo solito sguardo curioso.
-Certo. Cioè non nel prossimo futuro ma lo sai,
non voglio che Ted sia figlio unico come me.-
-Speriamo per una femmina allora. Magari avrò
anche io una bambina e potranno crescere insieme, saranno migliori
amiche come noi, oltre che cugine.-
-Sarebbe bellissimo.- dico, sorridendole con dolcezza.
-Già. Però devo chiedertelo, sono
troppo curiosa, che cosa hai organizzato di così misterioso
per Christian?-
-Non posso dirtelo. Anche perché non
approveresti.-
-Dai! Ora sono ancora più curiosa! Puoi dirmelo,
non ti giudicherò in nessun modo, giuro.- mi dice quasi
pregandomi, facendo il segno di giurin giurello con le dita.
-Okay, ma hai promesso.-
-Si sì tranquilla. Parla.-
Mi avvicino e le dico all'orecchio i miei piani per stanotte.
-Oh mio dio.- dice mettendosi le mani davanti alla bocca per
lo stupore.
-Anastasia Rose Steele Grey pensavo di rimanere sconvolta
all'idea, invece sono orgogliosa.-
-Davvero?- dico stupita dalle sue parole.
-Si assolutamente. Ora capisco il bisogno di avere la casa
solo per voi due.- dice facendo l'occhiolino. Scoppio a ridere.
-Di che parlate di così divertente?- dice
Christian, abbracciandomi da dietro, raggiungendo Kate e me,
interrompendo le nostre chiacchiere tra donne.
-Cose da donne.- dice Kate, anticipandomi.
-Già. Dove hai lasciato nostro figlio?- chiedo a
Christian, non vedendo Ted con lui, stringendomi di più in
quell'abbraccio.
-Lo hanno rapito i nonni e gli zii. Ma a quanto pare non
sarà l'ultimo rapimento di oggi. Elliot mi ha detto che Ted
starà con loro questa notte, e che glielo hai chiesto tu,
come mai?-
-Lo capirai da solo. Vedrai.-
-Si sono d'accordo.- dice Kate a bassa voce ma Christian
l'avrà sentita sicuramente.
-Okay vado anche io a coccolare mio nipote, unendomi al
quartetto. A dopo piccioncini.- dice Kate, allontanandosi, lasciandoci
da soli.
-Sono stanco di tutto questo mistero sai?-
-Su, non manca tanto. Devi resistere ancora il tempo delle
foto e della torta.-
-E di un ballo.- sussurra, finendo la mia frase.
-Un ballo?-
-Balla con me Mrs Grey.-
-Se insisti Mr Grey.-
Scioglie il nostro abbraccio, mi prende per mano,
intrecciando le nostre dita, conducendoci sulla pista da ballo, insieme
alle altre coppie.
Sulle note di "Stay with me" di Sam Smith, iniziamo a
ballare, lasciandoci andare a questo lento meraviglioso.
Christian mi tiene stretta mentre cantando mi sussurra le
parole della canzone, mandandomi in estasi.
"Oh, won't you stay with me?
'Cause you're all I need
This ain't love it's clear to see
But darling, stay with me"
-Questo invece è amore ed lo vedo chiaramente.-
-Anche io lo vedo. Amo questa canzone e la amo ancora di
più se sei tu a cantarla. Resta con me Christian.-
-Per sempre.- conclude lui, baciandomi, togliendomi la
possibilità di rispondere. Anche se da aggiungere
c'è ben poco. Sappiamo entrambi che sarà
così.
*******************************
La serata è quasi arrivata alla fine. Grace e Mia
hanno passato l'ultima ora a dirigere il fotografo. Avremo centinaia di
foto e ancora non è finita. È l'ora di spegnere
le candeline.
-Mia, tra due minuti esco con la torta, inizia a spegnere le
luci e portare Christian davanti al tavolo grande.-
-Tranquilla ci penso io.-
Okay Mr Grey è l'ora di esprimere un altro
desiderio.
Non appena vedo le luci più basse, e la sala
quasi al buio, prendo la torta con le ventinove candeline accese e
inizio a camminare tra gli invitati che iniziano a battere le mani.
Christian è davanti al tavolo, con Ted in braccio,
visibilmente a disagio, so che non impazzisce per questo tipo di cose,
ma io sì, quindi caro mio resisti.
Poggio la torta davanti a lui, e subito tutti iniziano a
cantare la canzone di tanti auguri a te, che finisce con un grande
applauso e grida, mentre Christian spegne le candeline.
-Auguriii.- urlo io. Si avvicina a me, baciandomi. Un bacio
veloce ma nello stesso tempo profondo.
-Grazie.- sussurra, ancora occhi negli occhi, con un
bellissimo sorriso sulle labbra, felice.
Si stacca poi da me, dedicando le sue attenzioni a Ted, che
è più sereno che mai, fortunatamente per niente
disturbato da tutta la confusione che c'è in casa, dormire
per un bel po' questa sera, dopo tutti i spupazzamenti, lo ha rilassato.
Mia riaccende le luci, mentre i camerieri passano con i
calici di champagne. Nessuno beve, rimangono tutti in attesa.
È il momento del brindisi.
Christian prende uno dei bicchieri, passandone uno anche a
me. Con ancora Ted in braccio, si schiarisce la voce ed inizia a
parlare.
-Grazie ancora a tutti voi per essere venuti, grazie a tutta
la mia famiglia, gli amici e i colleghi per aver contribuito a rendere
questo compleanno ancora più speciale e piacevole.- poi si
interrompe e si gira verso di me, alzando il bicchiere nella mia
direzione.
-Ma un grazie particolare va alla meravigliosa donna che
è qui accanto a me, che ha lavorato tanto per regalarmi una
giornata indimenticabile e che un anno fa oggi, proprio in occasione
del mio compleanno, ha acconsentito a diventare mia moglie e che poco
più di un mese fa mi ha reso l'uomo più felice
del mondo, facendomi diventare padre di questo angioletto. Grazie amore
mio.- oh no Christian. Ho le lacrime agli occhi. Non piangere Ana, non
piangere. Si avvicina verso e mi bacia velocemente sulle labbra, tra la
confusione e gli applausi della gente, che brinda allegra, facendo
ancora tanti auguri al nostro festeggiato.
Che serata incredibile!
*****************************
È quasi l'una e gli invitati sono andati tutti
via. Anche Kate ed Elliot con il nostro piccolino. Spero che se la
caveranno bene. Mi verrebbe un infarto se ricevessi una loro chiamata
nel bel mezzo della notte perché non riescono a farlo
mangiare o riaddormentare. Che agitazione, meglio non pensarci.
Questa notte tutte le mie attenzioni saranno rivolte solo ed
esclusivamente al mio Mr Grey.
-Sono andati tutti via?- mi chiede Christian, mentre si
toglie la giacca e la cravatta, lasciandoli cadere con disinvoltura sul
divano vicino.
-Si, siamo soli.- dico facendo spallucce.
-E quindi che si fa?-
-Beh io sarei un po' stanca, ti dispiace se rimandiamo la
sorpresa a domani?-
-Cosa?- dice, rimandando a bocca aperta e gli occhi ridotti
ad una piccola fessura, a causa del suo sguardo corrucciato.
-Stavo scherzando.- tira un sospiro di sollievo.
-Molto divertente Mrs Grey.-
-Sì molto. Hai la chiave con te?- dico senza
perdere tempo.
Annuisce e mette la mano sinistra nella tasca dei pantaloni
e tira fuori la piccola chiave che gli ho dato questa mattina.
-Okay allora andiamo.-
-È qui in casa?- dice, bloccandomi quando inizio
a camminare.
-Sì, seguimi.-
Lo prendo per mano, e lo conduco fino alla famosa porta.
È in una parte sconosciuta della casa, abbastanza lontano da
tutte le aree principali.
-Credo di non esserci mai venuto in questa parte di
casa.-
-Solo tu potevi comprare una casa tanto grande da
dimenticare di conoscerla tutta.-
-Hai ragione.- dice sorridendo. Un sorriso nervoso.
È agitato, come ogni volta che gli eventi sfuggono dal suo
controllo. Invece io sono elettrizzata. Non vedo l'ora che apra la
porta.
-Che cosa aspetti apri.-
-Che cosa c'è qui dietro?-
-Basta chiedere. Apri e lo scoprirai da solo
finalmente.-
Inserisce la chiave nella serratura con estrema lentezza, la
gira e apre la porta con cautela. Entra dentro ed io dietro di lui
accendo le luci illuminando la stanza.
-Oh mio dio.- dice. Per la primissima volta il nostro
maniaco del controllo è senza parole signore e
signori.
Ed eccola lì, la tanto agognata
sorpresa.
La stanza dei giochi. O la stanza rossa delle torture come
l'avevo soprannominata io all'inizio di tutto.
-Pensavo che mancasse qualcosa in casa, così ho
rimediato.-
-Una stanza dei giochi. Hai fatto costruire una stanza dei
giochi.- ripete incredulo.
-Buon Compleanno.- dico io soddisfatta.
-Come? Quando?-
-Ci è voluto all'incirca un mese, Ted era nato da
poco, i lavori in casa non erano ancora terminati del tutto,
così senza pensarci troppo, l'ho fatto. Ho chiamato chi di
dovere ed ora eccola qui.-
-Che ne dici Mr Grey, vuoi giocare?-
-Sempre.- sussurra con uno sguardo deciso e profondo,
così eccitante, ad un centimetro dal mio viso.
Mi allontano un attimo da lui, per andare verso uno dei
cassettoni e prendere il suo vecchio paio di jeans, quel paio di jeans,
che ho conservato per tutto questo tempo. Torno da lui con i pantaloni
in mano.
-Mi è mancata la sfumatura di Christian che lasci
vivere in questa stanza. Mi è mancato il Christian
"Dominatore".-
Senza lasciare il contatto dei nostri occhi, prende i jeans
dalle mie mani.
-Credo che potrò fare qualcosa a
riguardo.-
Li poggia a terra, ed inizia a spogliarsi. Toglie la
camicia, le scarpe, i calzini, i pantaloni e i boxer, rimanendo
splendidamente nudo davanti a me. Prende di nuovo i jeans e li indossa.
-Così vuoi di più Mrs Grey?-
-Sì.-
-Sì e poi?- sussurra vicino al mio orecchio.
Mandandomi in confusione.
-Sì signore.-
-Brava bambina.
Credo che non avremo bisogno di questo.- dice, facendo
scivolare le bretelle del mio vestito, che finisce ai nostri piedi. Si
china per raccoglierlo e ne approfitta per togliermi le scarpe. Si
allontana e deposita tutto sul cassettone dove prima erano sistemati i
suoi jeans. Non porto il reggiseno, quindi sono nuda di fronte a lui,
fatta eccezione per le mutandine.
Torna da me con la camminata sexy che quei jeans provocano e
si sistema alle mie spalle.
Sapendo già che avrebbe voluto farlo, mi sono
preparata, alzo un braccio per passargli l'elastico per capelli. Lui lo
afferra senza esitare e inizia a dividere i miei capelli in una forte
treccia.
-Bella pensata Mrs Grey.
Adesso ho proprio voglia di giocare un po' con te.- mi
afferra le spalle, facendomi aderire al suo corpo, alla sua
erezione.
-Inginocchiati come ti ho insegnato.-
-Sì signore.- con un passo lento, mi avvicino
all'entrata della stanza e mi sistemo, in attesa di quello che
succederà, mentre lo sento aprire i vari cassettoni per
scoprirne il contenuto.
Una volta scelte le sue armi, torna da me, mi prende la mano
destra aiutandomi ad alzarmi. Mi solleva il mento, facendo incrociare i
nostri sguardi, passando un dito sul labbro che stavo torturando.
-Pronta?- sussurra.
-Come lo sarò sempre.- rispondo con decisione.
-Ed io ti amo per questo Mrs Grey-
-Ti amo anche io Mr Grey. Ogni parte di te. Buon compleanno.-
-Il più bello di tutti.-
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Capitolo 14 *** Un anno di noi ***
Ciao a
tutti!!! Eccomi di nuovo qui dopo tutta l'estate e dopo una lunga e
imperdonabile assenza senza pubblicare un nuovo capitolo e
probabilmente a questo punto vi sarete tutti dimenticati di me e della
mia storia, ma spero di no.
Questo
capitolo poi è un capitolo speciale perché l'ho
scritto dopo aver incontrato il meraviglioso protagonista maschile
della nostra amata trilogia, l'unico e il solo Jamie Dornan, incontro
dal quale ancora dopo mesi non mi sono ripresa e non sono sicura che
succederà presto (in fondo c'è la mia foto con lui )
Comunque
spero di ritrovarvi in tanti nelle recensioni, niente mi farebbe
più felice. Spero che il capitolo vi piaccia. Buona lettura.
Giulia :D
-Così
vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa.- annuncia
il reverendo Walsh, tra gli applausi e le urla entusiaste dei nostri
invitati. Sorrido felice come non mai.
-Finalmente
sei mia.- sussurra il mio meraviglioso neo marito, prendendomi tra le
braccia baciandomi con dolcezza sulle labbra.-
A quel
contatto mi sveglio di soprassalto. Che sogno splendido, sembrava
così reale. Quel bacio sembrava così reale.
Anche il
mio subconscio si è ricordato che oggi è
l'anniversario di quel giorno meraviglioso. Penso sorridendo, travolta
dai quei ricordi emozionanti.
Disorientata
mi giro verso la parte del letto di Christian, allungando il braccio,
sicura di trovarlo di fianco a me, ma al posto di mio marito, trovo un
biglietto sul suo cuscino.
Ancora un
po' insonnolita, mi tiro su a sedere, prendendo il biglietto tra le
mani.
~Buongiorno.
Ted ed io
ti stiamo aspettando in giardino.
Spero che
ti senti riposata stamattina, perché preparati ti aspettano
sorprese.
Un anno
di noi ed io non potrei essere più felice.
Buon
anniversario amore mio.
Ti amo.
Cxx~
Oh
Christian. Gli occhi mi si riempiono di lacrime mentre leggo. Potrebbe
essere più dolce di così? E pensare che la
maggior parte degli uomini comuni non si preoccupa minimamente di
ricordarsi il giorno del proprio anniversario di matrimonio, o di una
qualsiasi data importante. Ma io sono fortunata perché il
mio Mr Grey non è un uomo comune. No per niente.
Mi alzo
dal letto, e con entusiasmo preparo i vestiti da mettere oggi.
Un
semplice vestito blu con delle ballerine, l'ideale per una giornata
estiva così bella.
Dopo aver
sistemato le cose da indossare sul letto, mi spoglio e vado verso il
bagno, è il momento di una doccia.
Mentre mi
insapono penso al mio regalo per Christian. Non è una cosa
comprata o realizzata come la stanza dei giochi. Penso arrossendo. Ma
è una cosa molto più semplice e allo stesso tempo
importante per lui. Spero.
Dopo il
matrimonio e poi con la gravidanza, non ho mai avuto il tempo di
cambiare ufficialmente i miei documenti in Grey.
Forse ho
rimandato e rimandato perché non mi sentivo ancora pronta a
dire "addio" a quella parte di me, alla parte pre-matrimonio, ma ora
dopo un anno come Mrs Grey lo sono, ne sono sicura.
Ripenso
alla nostra discussione appena sposati sul mio nome. Voleva che il mio
mondo iniziasse e finisse con lui, e quelle parole che all'inizio mi
spaventarono, ora mi fanno sentire amata e protetta.
Quindi
questo "regalo" è solo un'altra rassicurazione tangibile che
voglio e posso dargli per fargli capire quanto lo amo.
Esco
dalla doccia, mi asciugo e mi vesto rapidamente, impaziente di
abbracciare i miei maschietti di casa.
Prendo la
scatola con i nuovi documenti, sistemati nel mio portafoglio, e mi
dirigo verso la cucina.
-Buongiorno
Mrs Grey.- mi saluta, sorridente, Mrs Jones. Anche lei di buon umore
stamattina. Sarà per l'amore e la felicità che si
percepisce nell'aria, è contagioso.
-Buongiorno.
Dove sono Ted e Christian?- le chiedo guardandomi intorno.
-Mr Grey
ha voluto che la colazione fosse servita nel patio in giardino
stamattina.-
-Ah okay,
bene grazie.- le rispondo, avviandomi verso la portafinestra che da sul
giardino.
-Mrs
Grey?- mi richiama. Mi fermo e mi volto verso di lei.
-Buon
anniversario.- mormora, con un sorriso dolcissimo. È davvero
felice per noi. Sì è decisamente contagioso tutto
questo amore che c'è nell'aria.
-Grazie
mille Mrs Jones.- le dico sorridendole a mia volta. Vorrei abbracciarla
ma forse è un limite che non potrei superare, penso
indecisa. Ma si fa niente, mi avvicino e l'abbraccio rapidamente
cogliendola di sorpresa. Senza aggiungere altro, mi avvio di nuovo
verso i miei amori.
Raggiungo
il patio, convinta di trovare Christian seduto a tavola concentrato sul
suo BlackBerry con Ted vicino seduto sul suo seggiolone.
Invece
no. La scena che mi si presenta davanti agli occhi è
tutt'altra cosa. Christian sdraiato sopra la coperta che ha sistemato
sull'erba, con nostro figlio tra le braccia che ride felice.
Immagini
come questa dovrebbero essere aggiunte alla lista delle sette
meraviglie del mondo.
Mi muovo
piano, camminando in punta di piedi, per non farmi sentire e coglierlo
di sorpresa.
Appoggio
la piccola scatola sul tavolo e una volta tolte le scarpe mi metto a
camminare nell'erba, avvicinandomi a loro.
Arrivo
alle sue spalle e mi precipito su di lui, abbracciandolo da dietro.
-Buongiorno!-
dico ad alta voce, baciandolo sulla guancia.
-Buongiorno
a te.- dice con un tono sorpreso, azzarderei anche un po' spaventato.
Wow mi
abbraccerei! Non ci sono mai riuscita a sorprenderlo così,
sono sempre stata beccata.
Finalmente
la mia rivincita è arrivata!
-Sembri
molto compiaciuta di te stessa Mrs Grey, chissà
perché.-
-Niente
di importante Mr Grey.- dico prendendo il mio piccolo dalle braccia di
Christian.
-Buongiorno
patato, papà ti ha portato via da me stamattina eh.- dico
voltandomi verso Christian, che sorride divertito.
-Ma gli
sono anche riconoscente perché mamma ha potuto riposarsi e
dormire un po' di più.- dico al mio amore che mi guarda con
attenzione. Ha lo stesso sguardo di suo padre quando si concentra.
-È
stato un piacere mammina. Anche se vedendoti già lavata e
vestita mi sto pentendo di averti lasciato dormire, soprattutto per
quanto riguarda la parte del "lavata".- dice con il suo sguardo
malizioso e gli occhi che brillano.
-Ah
sì?- dico, sicura di guardarlo con la stessa
intensità.
-Sì.-
-Beh
avresti potuto scriverlo nel biglietto che mi hai lasciato.
A
proposito, buon anniversario anche a te Mr Grey.- e prima di dargli la
possibilità di rispondere, lo attiro a me con la mano
libera, baciandolo con forza, cercando di trasmettergli tutto l'amore
che provo e la grande gioia di aver condiviso il primo di molti anni
della mia vita con lui.
-Buon
anniversario a te Mrs Grey.- dice in un soffio, senza fiato.
-Ti amo
tantissimo.-
-Ti amo
tanto anche io amore mio.-
-Un anno
di noi.- dico stringendogli la mano, guardandolo in quei bellissimi
occhi profondi.
-Il primo
di moltissimi.- dice portandosi la mia mano alle labbra, baciando
delicatamente le nocche.
Aww
è così bello vederlo così consapevole
di quello che provo per lui. I tempi in cui si incupiva, come se gli
facesse male credere che lo amassi sono ormai molto molto lontani da
noi, chiusi a chiave in un piccolo cassetto che non riapriremo
più.
-Amiamo
tanto anche te sai tesoro.- dice al nostro cucciolo, prendendolo tra le
braccia, facendolo ridere.
-Cosa
c'è?- mi chiede, guardandomi in modo tenero.
-Niente,
sono solo felice.-
-Anche
io.- dice sorridendo.
-Davvero?-
gli chiedo, come per avere una conferma dei miei pensieri di poco prima.
-Si
certo. Perché non dovrei esserlo?- dice con un'espressione
seria, che però si scioglie subito.
-Infatti
lascia stare, ogni tanto la paranoica che c'è in me
riemerge, però senza il mio permesso stavolta.- dico nel
modo più sereno possibile, con la speranza che cambi
argomento.
-Bene,
non andrò oltre con le domande, preferisco andare a fare
colazione e parlare di quello che ho in programma per oggi.- mormora,
baciandomi poi sulle labbra, prima di alzarsi in piedi, ancora con Ted
in braccio.
Sono
senza parole. Non è mai successo, MAI, che lasciasse correre
su una cosa del genere senza approfondire.
-Devi
dirmi qualcosa Mrs Grey?- mi chiede, porgendomi una mano per aiutarmi
ad alzarmi, ed io la prendo, mettendomi in piedi ancora incredula.
-No, sono
solo sorpresa Mr Grey.-
-Non
è questo un dei segreti per mantenere il matrimonio vivo?
Continuare a saper sorprendere il proprio coniuge?-
-Credo
che tu abbia ragione, ma fai poco l'innocente Mr Grey, non ti si
addice.- dico, andando verso il tavolo.
-Ah no?-
mi chiede ridendo mentre mi raggiunge.
-Assolutamente.-
dico, un po' ansiosa, in attesa che veda la scatola.
-Cos'è
quella?- domanda incuriosito mentre sistema Ted sul seggiolone vicino a
me.
-Aprila e
scoprilo.- mormoro con tono innocente.
-Ora chi
è fa il finto innocente?-
-Non so
di cosa stai parlando.-
-Si si
diciamo così. Vediamo.-
Apre la
scatola, tira fuori il portafoglio, guardandolo in modo confuso.
-Devi
vedere dentro.-
-Mi
regali dei soldi per l'anniversario?- dice ridendo.
-No
scemo! Si mettono altre cose nel portafoglio oltre ai soldi e alle
carte di credito. Quindi cosa rimane?-
-I
documenti?-
-Già?-
-Sei
seria?- mi chiede ed io annuisco, continuando a guardarlo ansiosa e
concentrata senza rispondergli.
-Okay
vediamo.- tira fuori la carta d'identità e il passaporto. Le
fissa per un po' e poi mi guarda con un'espressione cupa, quasi a
disagio.
-Non ti
fa piacere?- mormoro confusa, quasi sussurrando.
-Hai
cambiato nome ufficialmente?-
-Lo avevo
già fatto quando ti ho sposato ovviamente ma ora ci sono i
documenti che lo provano.- dico sorridendo nella speranza di
tranquillizzare anche lui.
-Non te
l'ho mai voluto chiedere, un po' per timore della tua risposta,
però sono contento. Ma perché ora?-
-Non lo
so di preciso, un giorno stavo sistemando i documenti nel mio nuovo
portafoglio e quando ho visto il cognome mi è sembrato come
sbagliato.- mi spiego, anche se non pensavo che sarebbe stato
così difficile, ed a giudicare dalla sua espressione ancora
non l'ho convinto.
-La
verità è che forse prima non mi sentivo pronta a
dire addio alla vecchia me, alla Ana senza vere e proprie
responsabilità cioè alla Ana pre-noi.-
-E
adesso?-
-Adesso
quella parte di me è il passato ed io ne sono contenta
perché ho te, la nostra meravigliosa famiglia e quindi
voglio che tutti sappiano che sono una vera Grey.- dico facendolo
finalmente sorridere.
-Sì
e che sei tutta mia, anzi nostra.- dice alzandosi, venendo verso di me.
-Sì
lo sono e niente mi rende più felice.- gli rispondo
sorridendo a mia volta.
Christian
mi prende tra le braccia, alzandomi in piedi, e la sua bocca
è sulla mia.
Finalmente
non aspettavo altro, dopo tutte le piccole tensioni, volevo solo
sentirlo vicino, sentirlo mio.
-Grazie,
davvero.-
-Tutto
per vederti felice Mr Grey.- mormoro prendendolo in giro, baciandolo
sul collo.
-Lo
stesso vale per te Mrs Grey. Facciamo colazione, avrai bisogno di tante
energie.-
-Ah
sì è perché? Non usciamo e passiamo la
giornata in camera da letto? Anche se in quel caso avremmo bisogno che
Ms Jones guardi nostro figlio.-
-L'idea
è molto allettante ma pensavo di fare una piccola gita di un
paio di giorni.-
-Davvero?
Dove?- domando curiosa ed emozionata, è da tanto che non
facciano un viaggio, anche di breve durata.
-Ricordi
quando abbiamo parlato delle mie ed ora nostre proprietà?-
-Sì
certo.- dove vuole arrivare?
-Ti dissi
che a parte l'Escala e la casa ad Aspen avevo solo un altro
appartamento in cui purtroppo non ti ho ancora portata, ti ricordi
dove?-
-Sì
a New York.- il suo sorriso si allarga. Oh santo cielo, non mi dire
che...
-Andremo
a New York?- dico quasi urlando.
-Sì
andremo a New York!-
-Oh mio
Dio Christian è meraviglioso. Sono così felice.
Ho sempre sognato di andare a New York.-
-Lo sai,
voglio rendere tutti i tuoi sogni realtà.-
-Oh
Christian.- lo attiro di nuovo a me baciandolo con forza. Quando ci
dividiamo siamo entrambi senza fiato.
-Mangiamo,
partiremo tra poco.- mormora autoritario.
-Ok. Hai
dato il latte a Ted?- mormoro mentre vedo il mio piccolo giocare
tranquillo sul seggiolone.
-Si
certo. Un'ora fa.- mi risponde Christian tranquillo mentre mangia i
suoi pancake.
-Ha preso
il biberon tranquillo senza fare storie?-
-Si
tranquillo.-
-È
fantastico.
Ora che
ci penso come faremo a far entrare tutte le cose di Ted su un aereo di
linea? Anche solo per un paio di giorni lo sai ci servono tantissime
cose: il passeggino, il fasciatoio, la borsa dei pannolini, i suoi
giochini, i biberon, i ciucci ed anche il tiralatte... oh e poi il
seggiolone e il walkie-talkie...-
-Hai
finito?- mi chiede Christian interrompendo la mia lista infinita di
cose da portare. Con un bimbo così piccolo, anche un piccolo
viaggio diventa un trasloco.
-No, poi
anche tutte le tutine, le scarpe, le coperte e ovviamente le nostre
valige.-
-Okay Ana
tranquilla. Allora, le nostre valigie sono già pronte, anche
quella con le cose di Ted, la borsa dei pannolini è pronta
con una scorta industriale di pannolini al suo interno. Ho messo in una
borsa il tiralatte con tutti i biberon e i ciucci. E comunque partiamo
con l'aereo dell'azienda che è nostro, quindi possiamo
portare tutte le cose che servono. Ora puoi calmarti e mangiare la tua
colazione, mentre vado a cambiare nostro figlio?- dice tranquillo,
mentre si alza e prende Ted in braccio, prima di rientrare in casa.
-Certo.-
rispondo incapace di dire altro.
E per la
seconda volta in meno di un'ora rimango ancora senza parole grazie al
mio maniaco del controllo preferito.
Ho la
sensazione che quelli che ci aspettano saranno dei giorni
indimenticabili e non vedo l'ora di viverli.
*********************************
Un'ora
dopo siamo pronti per il nostro viaggetto nella grande mela.
Christian
è nel suo ufficio, preso dalle ultime chiamate alla sua
assistente, per comunicare le cose da fare durante la sua assenza.
Saywer è già andato in aeroporto a portare i
nostri bagagli mentre Taylor ci sta aspettando.
Devo
ammetterlo, per quanto a volte mi faccia sentire un po' a disagio non
dovermi occupare di nulla quando partiamo, ora ne sono più
che felice.
Posso
stare tranquilla, senza stress, e pensare solo al mio piccolino, che ho
qui tra le mie braccia.
-Allora
amore sei pronto a prendere il tuo primo aereo? Sai io l'ho preso per
la prima volta a 10 anni, mi hai di gran lunga battuta sai cucciolo?-
dico al mio bimbo che mi guarda serio.
-Andremo
in una città bellissima, piena di magia e tante cose da
vedere, ma sarà meglio andare a chiamare papà se
no rischiamo di non partire più.-
Vado
verso l'ufficio di Christian ed apro la porta senza bussare e lo vedo
ancora al telefono. Si gira verso di me e mi fa segno di
aspettare.
Okay Mr
Grey adesso basta lavorare, c'è un anniversario da
festeggiare che ci aspetta.
Mi
avvicino a lui più spazientita di prima.
-Dai
basta Taylor ci sta aspettando.-
-Andrea
spetta un attimo.- dice ed appoggia il telefono sulla spalla.
-Lo so
scusami. Ho quasi fatto.-
-No
adesso, se no attaccherò io per te.-
-Come
siamo prepotenti oggi eh.- dice sorridendo.
-No
impaziente, e poi tra poco più di mezz'ora devo allattare
tuo figlio, dove dovrei farlo in macchina verso l'aeroporto oppure
più comoda direttamente sull'aereo?-
-Okay
okay mi hai convinto, attacco subito.-
-Bravo.-
Alza gli
occhi al cielo e ritorna alla sua chiamata.
-No
Andrea, sì scusa devo andare. Se c'è qualche
problema mandami una mail. Okay grazie, buona giornata anche a te.-
riaggancia.
-Contenta?-
dice avvicinandosi a noi con un sorriso timido.
-Sì
molto, grazie.-
Mi bacia
dolcemente sulle labbra e sulla fronte, prendendo poi nostro figlio in
braccio che allunga le sue piccole braccia verso di lui.
-Visto
com'è prepotente mamma oggi piccolo?- dice divertito,
guardando Ted che all'improvviso cambia espressione e si irrigidisce
tutto.
Oh oh
conosco quella faccia. Pianto in arrivo.
-Hey no
no tesoro che succede? Su su.- mormora Christian, cullando il nostro
cucciolo che inizia a piangere inconsolabile.
-Visto
non devi parlargli male di me. No amore shh tranquillo.-
-Uhm si
forse ma credo che in questo caso sia colpa della fame. Vero piccolo
hai fame?- mormora continuando a cullare il nostro tesoro tra le
braccia, baciandolo dolcemente sulle guanciotte paffute.
-Sbrighiamoci
allora.- dico, avviandomi già verso il salone, prendendo la
mia borsa, il mio giacchetto e la giacca di Christian.
-Prendimi
la giacca per favore.-
-Già
fatto, hai preso tutto?- si tasta le tasche ed annuisce.
-Sì,
possiamo andare.-
Usciamo
nel vialetto e Taylor ci sta già aspettando davanti l'auto.
-Buongiorno
Mr Grey, Mrs Grey. Buon anniversario.-
-Grazie
Taylor.- diciamo Christian ed io insieme.
-Pronti a
partire?-
-Sì
andiamo, Saywer è già andato in aeroporto?- gli
chiede Christian con il suo solito tono autoritario.
-Si
signore, è lì con tutti bagagli che saranno
già stati sistemati sull'aereo.-
-Ottimo,
possiamo andare.-
Taylor fa
il giro della macchina, sistemandosi nel posto del guidatore, Christian
mi apre la portiera ed entro in auto, seguita da lui.
-Si sta
piano piano scaricando eh?- mormoro giocando con le manine del mio
tesoro, che singhiozza piano.
-Sì
si sta rilassando.- sussurra, baciandolo delicatamente sulla fronte.
-Gli
piace stare in braccio a te. Sei un padre meraviglioso Christian.-
-Davvero?-
mormora guardandomi dritto negli occhi, come se stesse cercando di
leggermi dentro.
-Sì
davvero. Sei perfetto con lui, come sapevo che saresti stato. Non
dubitarne ti prego.-
-Se lo
dici tu ci credo.-
-Mi rende
così felice sentirti parlare in questo modo.-
-Lo so.-
mormora sorridendo timidamente.
Felicissima
non resisto, mi allungo verso di lui baciandolo con amore sulle labbra.
Queste
rivelazioni sono più importanti di un qualsiasi "Ti Amo" per
me in questo momento, ed a giudicare dal modo in cui mi guarda, sta
pensando la stessa cosa.
*********************************
Arriviamo
in aeroporto e non appena saliamo sull'aereo vengo invasa da tanti
ricordi. Immagini su immagini di me e Christian in luna di miele,
durante la nostra prima notte di nozze ed in viaggio verso Aspen quando
ero incinta del nostro angioletto.
-Tutto
okay?- mi chiede Christian mentre ci sistemiamo sui sedili.
-Certo,
stavo solo pensando.-
-A
cosa?-
-A tutte
le cose che abbiamo fatto in questo aereo Mr Grey.- sussurro e il suo
sguardo si fa più intenso e il suo sorriso
malizioso.
-Beh il
viaggio verso New York è piuttosto lungo, magari potrei
farti rivivere alcune di quelle "cose" Mrs Grey.-
-Mi
piacerebbe ma ora è un po' più complicato
chiuderci nella cabina fatta a camera da letto, ed uscirne facendo
finta di niente, e poi non possiamo lasciare Ted da solo, anche se dopo
che avrà mangiato si addormenterà.- mormoro
cercando di sembrare il più convincente possibile, giocando
con le manine del mio amore che finalmente ha smesso di piangere, senza
guardare Christian negli occhi, non posso resistergli.
-Ripeto
il volo è lungo ed hai tutto il tempo di cambiare idea e
decidere di rilassarti con me.-
-Sono
già rilassata.-
-Sì,
ma dopo lo saresti molto di più.-
-Sono
incapace di dirti di no, lo sai vero? Anche se in questo caso non
dovrai insistere più di tanto.-
-Ne sono
consapevole piccola.- sussurra ad un centimetro dal mio viso,
baciandomi poi con passione, lasciandomi senza fiato quando si
allontana da me. Oh no Grey non fare così.
-Devo
sistemare il passeggino di Ted in modo che non si muova durante il
volo.
Amore vai
dalla mamma.- mormora con disinvoltura, mentre si alza, facendo
svolazzare per un po' Ted sulla sua testa, prima di lasciarlo in
braccio a me ed andare dove sono sistemati i bagagli.
-Tuo
papà ha molta più forza di volontà di
me, eh sì, mi batte anche in questo. Spero tanto che hai
preso qualcosa anche del mio carattere amore, altrimenti con due Grey
testardi allo stesso modo sarà davvero dura.- sussurro
mentre vedo il faccino del mio bimbo incupirsi.
-Okay
okay è l'ora della pappa. Non piangere, facciamo presto.-
sussurro cullandolo e con il braccio libero sbottono la camicetta e il
reggiseno.
-Ecco qui
piccolino.- sussurro, mentre Ted finalmente inizia a mangiare,
calmandosi all'istante.
Non avrei
mai immaginato di dover allattare su un aereo in volo.
Un'altra
prima volta.
-Questa
è la cosa più tenera che possa esistere.
Guarderei questa scena per sempre.- mormora Christian mentre torna a
sedersi accanto a noi.
-È
bellissimo quello che hai appena detto Mr Grey.-
-È
la verità Mrs Grey.- prende la mia mano, portandosela alle
labbra.
-Sei
dolcissimo, amo quando sei così.-
-Mi ami
solo quando sono dolce?-
-Che
scemo che sei. Vieni qui.- sussurro attirandolo verso di me, baciandolo
decisamente più in fretta di quanto vorrei.
-Tutto
qui?-
-Adesso
chi è quello impaziente. Dovrai aspettare.-
-Touché
piccola, mi distrarrò con il lavoro, ho dei contratti da
rileggere.-
-Bravo
buona idea.- sorrido.
Ah quanto
lavoro serve per stare dietro a questi ometti Grey.
*********************************
Un'ora
più tardi Ted si è addormentato beatamente nella
sua carrozzina. Dorme tranquillo a pancia in su e le braccia alzate.
È il bimbo più adorabile e bello del mondo senza
discussioni.
Prendo i
walkie-talkies e ne sistemo uno vicino a Ted all'altezza delle gambe in
modo che non si faccia male mentre dorme, e l'altro lo tengo io.
Christian
è seduto ancora intento a rileggere i suoi documenti di
lavoro ma adesso sono io ad essere impaziente. Mi ha stuzzicata per
tutto il viaggio ed ora nulla. Non ci si comporta così caro
Mr Grey.
Mi
avvicino a lui e senza dire una parola gli tolgo le carte dalle mani.
-Cosa
pensi di fare Mrs Grey?-
-Vieni
con me e lo scoprirai.-
Con un
sorriso furbo sulle labbra mi giro e inizio a camminare verso la camere
da letto, convinta che lui mi seguirà. Entro nella stanza e
sento Christian dietro di me chiudere la porta a chiave.
-Ed ora
che siamo qui?- mi chiede, cercando inutilmente di rimanere
serio.
-Beh
siamo dove volevi essere. Mi hai provocata per tutto l'inizio del
viaggio ed ora ho voglia di riscuotere.- sussurro avvicinandomi a lui,
baciandolo con forza.
-Amo
quando sei così sfrontata.- mormora tra un bacio e
l'altro.
-Mi ami
solo quando sono sfrontata?- dico ripetendo le sue parole di poco
prima, lasciando poi cadere il mio vestito a terra, rimanendo
così solo in biancheria intima.
-Oh no ti
amo sempre. Ma in questo momento sei irresistibile.- sussurra unendo di
nuovo le nostre labbra in un bacio passionale.
-Lo sono
anche con il reggiseno per l'allenamento?- sorrido un po' imbarazzata,
mentre inizio a sbottonare la sua camicia, arrivando rapidamente alla
cintura dei suoi pantaloni.
-Si anche
con quello.- sussurra e la sua voce è calda e piena di
desiderio mentre si lascia spogliare, rimanendo splendidamente seminudo
con solo i boxer a coprire il suo splendido corpo.
-Allora
cosa pensi di fare a riguardo?- sussurro.
-Questo.-
Mi
solleva tra le braccia, lasciandomi sul letto, e in un attimo si
è tolto i boxer ed è sopra di me
meravigliosamente nudo. Poco dopo anche il mio reggiseno e le mutandine
finiscono sul pavimento.
-Ti
desidero tantissimo piccola. Adesso come un anno fa, anzi di
più se possibile.-
Le sue
parole mi infiammano, nello stesso modo in cui la sua bocca e le sue
mani esperte infiammano la mia pelle sotto il loro tocco.
-Oh
Christian, anche io ti desidero. Tanto.- mormoro ormai completamente
persa nel momento.
-Ohh
piccola.- sussurra e la sua bocca non smette di attraversare il mio
corpo, torturandomi, passando dal mio collo al mio seno, scendendo
sempre più giù. Ma non posso più
aspettare.
-Christian.-
lo chiamo, cercando la sua attenzione, riportandolo alla mia altezza.
-Non
abbiamo tanto tempo. Ti voglio dentro di me.-
-Adesso?-
sussurra senza fiato, guardandomi fisso negli occhi con uno sguardo
pieno di lussuria e passione.
-Sì
adesso.- sorride soddisfatto, baciandomi con forza, poi all'improvviso
piega il mio ginocchio e rotola sotto di me cosicché mi
ritrovo a cavalcioni sopra di lui.
-Prendimi
tu.-
Oh quanto
sono felice di fare a modo suo. Amo possederlo e lasciarmi possedere.
Amo vederlo perdere il controllo e sapere di esserne io la causa mi fa
sentire così bene.
Mi porge
le sue mani per aiutarmi ed io le prendo, posizionandomi
così sopra di lui e in attimo è dentro di me.
Iniziamo a muoverci e ben presto siamo persi l'uno nell'altra. Mi
abbraccia e mi tiene stretta mentre mi ama, mentre ci amiamo. Non
c'è posto in cui mi senta più al sicuro e
protetta come tra le sue braccia.
-Oh
Christian, ti amo.-
-Ti amo
anche io.-
E questo
non cambierà mai, ne domani ne tra dieci anni. Ne sono
sicura.
*********************************
Poche ore
dopo siamo arrivati nella grande mela. Guardo fuori dal finestrino,
mentre l'aereo finisce di atterrare, e finalmente quello che vedo
è una grande insegna con su scritto "Aeroporto JFK".
È fatta, siamo a New York.
-Sei
felice?- mi chiede Christian, mentre slaccia prima la sua poi la mia
cintura di sicurezza.
-Tantissimo,
non ci posso ancora credere.- dico emozionata.
-E non
hai ancora visto niente. Non vedo l'ora di farti vedere il nostro
appartamento, sono sicuro che ti piacerà.- dice baciandomi
rapidamente, emozionato quanto me.
Entrati
in casa, rimango a bocca aperta, completamente presa dalla bellezza di
questo appartamento come successe quando entrai per la prima volta
all'Escala, e questo appartamento un po' me lo ricorda, ha lo stesso
stile moderno ed essenziale, anche i colori e gli arredi sono simili.
Chissà se anche qui è nascosta una stanza dei
giochi da qualche parte, penso ignorando il rossore che si crea sulle
mie guance ogni volta che penso a quella stanza.
-Allora?
Ti piace?- mi chiede con Ted in braccio.
-È
bellissima.-
-Vieni a
vedere.- mormora prendendomi la mano e portandomi davanti alla finestra.
La vista
è a dir poco spettacolare, si affaccia su Manhattan e
proprio davanti a noi c'è l'Empire State Building.
-È
stupendo, un vero panorama da cartolina Christian, non me l'aspettavo.-
-Che vuoi
dire?-
-Si
insomma ero sicura che la casa, la vista e tutto sarebbero stati
bellissimi ma non così tanto, potrei stare tutto il giorno
davanti a questa finestra senza stancarmi.-
-Sono
felice che ti piaccia.-
-Molto di
più, l'adoro.- mi protendo verso di lui e lo bacio facendolo
sorridere.
-Ora che
facciamo?- gli chiedo.
-Che ne
dici di mangiare qualcosa e poi andare a fare i turisti per la
città?-
-Approvo
il piano Mr Grey.-
-Perfetto
andiamo.-
Potrei
essere più felice di così?
*********************************
La nostra
prima giornata in questa meravigliosa città è
quasi finita ed è stata perfetta.
Sono in
piedi davanti alla grande finestra del salone, che da su quella vista
spettacolare della quale mi sono innamorata appena entrata, e con la
macchina fotografica in mano riguardo le centinaia e centinaia di foto
fatte durante il giorno. Sono bellissime e sono le foto del nostro
primo viaggio come famiglia, quindi sono ancora più belle e
speciali. Penso emozionata.
Christian
poi si è rivelato molto abile come guida turistica, ed in un
solo giorno, anzi mezza giornata, è riuscito a farmi vedere
tanto di New York.
Siamo
stati a Central Park, al Rockefeller Center dove Christian ha promesso
di riportarci a Natale per vedere l'accensione delle luci e dell'albero
di Natale, sul Ponte di Brooklyn e a Times Square a Manhattan dove
Christian ha insistito per andare a fare dello shopping sulla Fifth
Avenue, e devo
ammettere che questa volta andare per negozi non è stato
così male, questa città è davvero
capace di fare magie.
Ma la
visita che più ho amato è stata quella all'Empire
State Building, la parte di New York preferita di Christian, e ne
capisco il motivo. È un grattacielo altissimo che prevale su
tutti i palazzi vicino a lui rendendolo unico ma anche solo. Per
Christian rifugiarsi in luoghi così è come
un'evasione dalla realtà, lo fa sentire al sicuro e certo di
avere tutto sotto controllo.
Ma ora
non ha più bisogno di scappare, ha la sua famiglia.
Due forti
braccia mi circondano le spalle, distraendomi dai miei pensieri cupi,
ed io mi lascio andare nel suo abbraccio.
-Non ci
si stanca mai di guardarla vero?- mi sussurra Christian all'orecchio,
provocandomi brividi in tutto il corpo.
-No mai.-
mormoro accoccolandomi ancora di più tra le sue braccia.
-Ted
dorme?- gli chiedo.
-Sì,
il fuso orario lo scombussolerà un bel po'.- mormora
tranquillo.
-Ti ci
porterò più spesso qui, amo vederti
così spensierata e felice. Questa casa può
diventare la nostra piccola bolla privata.-
-Sarebbe
bellissimo, ma sarebbe fantastico anche venire qui per le vacanze di
Natale con tutta la famiglia. Sono anni che io e Kate sogniamo di fare
colazione come in Colazione da Tiffany insieme, sai?-
-Possiamo
farlo domani se vuoi.-
-No lo
promesso a lei mio caro.- dico voltandomi un attimo, baciandolo sul
collo.
-Va bene
va bene.- dice rassegnato.
Rimaniamo
in silenzio per un po', quando poi sento un qualcosa di freddo
scendermi lungo il collo. Lo tasto. Una collana. Oh Christian.
-Buon
anniversario.- sussurra mentre me la allaccia.
-Oh amore
è bellissima ma non ce ne era alcun bisogno, mi hai
già dato così tanto oggi. Ed io solo quei miseri
documenti.-
-Quei
documenti non sono miseri, sono un simbolo importante per me e tu lo
sai, come del resto questa collana.- mi giro, guardandolo negli occhi,
confusa.
-È
un punto luce e simboleggia esattamente quello che sei e sei sempre
stata tu per me, da quando sei entrata nella mia vita Ana. Pura,
semplice e bellissima luce, che piano piano, giorno dopo giorno, sta
sconfiggendo la forte oscurità che c'è nella mia
vita.-
-Christian
non dire così, non c'è e non c'è mai
stato niente di oscuro in te. Poi io non ho fatto niente ad eccezione
di amarti, e non dimenticarti che anche io sono cambiata da quando ti
conosco, perché è questo che fa l'amore, ci
cambia e ci rende migliori, ed io ti amo tantissimo.- mormoro
guardandolo dritto negli occhi, per essere sicura che abbia assimilato
le mie parole.
-Ti amo
anch'io.-
Mi
circonda il viso con le mani attirando la mia bocca alla sua in un
bacio profondo, in cui diventiamo una cosa sola. Un solo respiro e i
nostri cuori che battono all'unisono.
-Questo
è solo l'inizio, lo sai vero Mrs Grey?- sussurra,
appoggiando la sua fronte alla mia.
-È
esattamente quello che voglio Mr Grey.-
-Che sia
per sempre?- sussurra ricominciando a baciarmi, con ardore e passione.
Fino a quando l'unione dei nostri corpi intrecciati si unisce alle luci
di questa città tanto speciale, che ci osserva silenziosa,
mentre ci perdiamo nuovamente l'uno nell'altra.
-Sì,
per sempre.-
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Capitolo 15 *** 23 candeline ***
Ciao
a tutti e Buon Natale!
È
passato un intero anno dall’ultima volta che mi sono fatta
viva ma non mi sono mai dimenticata di riprovare a recuperare la mia
amata storia. Al contrario voi probabilmente vi sarete dimenticati di
me e questa lo so è solo colpa mia, ma nello spirito delle
feste e come buon auspicio di questo nuovo anno che sta per cominciare
mi farò perdonare.
Ecco
qui un nuovo capitolo ma vi avviso non sarà il solo di
queste feste... buona lettura e ancora tanti auguri ️
POV
CHRISTIAN
-Okay
allora piccolo, ti metto qui vicino a me sul seggiolone, mentre
papà cerca di cucinare.
Ti prego
promettimi di non ricominciare a piangere, altrimenti la mamma si
sveglierà, e si sveglia addio sorpresa, okay?- Ted mi guarda
perplesso, con le guance e gli occhi ancora arrossati e bagnati di
lacrime, ma sembra essersi calmato. Magari si addormenterà.
Lo guardo sorridendo. Mi sento ancora così strano nel ruolo
di papà.
Anche se
faccio del mio meglio per tenere sotto controllo le mie paure e
insicurezze, a volte non è semplice. Ana è la mia
ancora di salvezza.
Lei cerca
sempre di tranquillizzarmi e rassicurarmi, mi ripete di continuo quanto
io invece sia un bravo papà, anche se so che lo dice solo
per evitare che dubiti di me stesso, ma in realtà
è lei quella veramente nata per fare il genitore.
Infatti
se qualcuno, prima di conoscere Ana, mi avesse detto che mi sarei
sposato e sarei diventato padre, gli avrei probabilmente riso in faccia
per quanto fosse assurda quella ipotesi, e invece eccomi qui, un anno e
mezzo dopo, a preparare una sorpresa per mia moglie mentre bado a
nostro figlio.
Ana poi
mi ripete di continuo quanto io le abbia cambiato la vita, quanto lo
stare con me l’abbia resa una persona diversa, ma qualunque
cosa io abbia fatto non sarà mai paragonabile a quello che
ha fatto lei per me senza che se ne rendesse conto. Forse hanno ragione
tutte quelle commedie romantiche che Ana mi costringe a vedere:
l’amore, quello vero, ci cambia, ci rende persone migliori.
Cavolo un vero ragionamento alla Dr. Flynn direi, andiamo
bene.
-Bravo
tesoro, che papà è già abbastanza in
difficoltà.- e nel panico aggiungerei.
Oggi
è il compleanno della mia bellissima moglie e per farle una
sorpresa vorrei portarle la colazione a letto, come fece lei per il mio
compleanno, ma si sta dimostrando un'impresa più difficile
di quanto immaginassi.
-Okay ora
il bacon, prepararlo deve essere semplice, basta rosolarlo in padella
giusto? Era meglio se oltre la torta ordinavo anche la colazione.- dico
alzando gli occhi al cielo, con le mani nei capelli, nella confusione
più totale.
-Ahia.
Dannazione.- come non detto, preparare il bacon non è una
cosa semplice per me.
-Mr Grey
tutto bene?- interviene Gail togliendomi la padella dalle mani. Da dove
è arrivata? Si muove sempre in modo così
silenzioso.
-Cosa sta
facendo?- continua.
Ah non lo
so è cosa mia, faccio quello che mi pare forse?
Meglio
lasciare andare il nervosismo.
-Stavo
cercando di preparare la colazione per Mrs Grey, per il suo compleanno,
ma io e i fornelli non abbiamo ancora trovato un accordo.- dico,
cercando di sembrare il più simpatico possibile.
-Posso
pensarci io se vuole. Cosa voleva preparare?- mi chiede.
-Pancake
con bacon e lo yogurt greco con i cereali che piace tanto ad Ana. Ho
anche preso una piccola torta di compleanno.
So che
sono tante cose ma mangerò anche io qualcosa di tutta questa
roba.- spiego, rispondendo alla sua domanda inespressa.
-Bene. Il
bacon è quasi pronto, ora preparo i pancake, e per ultimo lo
yogurt. Non ci vorrà molto tempo.-
-Grazie
del suo aiuto. Ted si sta addormentando, lo cambio prima che crolli.-
ancora una volta senza aspettare una sua risposta, prendo il piccolo in
braccio e lo porto in camera sua dove abbiamo sistemato il fasciatoio.
-Okay
allora tesoro faccio in un attimo ma tu continua a rimanere
così tranquillo, okay?- sussurro, mentre gli cambio il
pannolino e lo rivesto.
La stanza
di Ted è accanto alla nostra, cosa comoda quando ci dobbiamo
svegliare nel bel mezzo della notte ed andare da lui ma anche
frustrante perché ci costringe a stare molto attenti ed
essere poco rumorosi, cosa a cui non penso riuscirò presto
ad abituarmi.
-Ecco
fatto amore, andiamo.- riprendo Ted in braccio ed esco dalla stanza.
Mi
avvicino piano alla porta della nostra camera da letto, aprendola
lentamente. E la vedo lì, bellissima, ancora profondamente
addormentata che respira dolcemente, con i capelli sparsi sul suo
cuscino e con le braccia che si allungano verso la mia parte del letto.
Nota la mia assenza, come la noto io quando lei non c'è. La
mia Ana. La mia e soltanto mia meravigliosa Ana.
Chiudo la
porta e torno in cucina, dove Gail sta finendo di impiattare la
colazione.
-Wow ha
fatto davvero un ottimo lavoro Mrs Jones. Da solo avrei solo combinato
un gran disastro.- le dico, mentre sistemo di nuovo Ted sul seggiolone.
-È
un piacere per me Mr Grey. Sono sicura che Mrs Grey sarà
contentissima. Tiro fuori anche la torta?- mi chiede sorridendo.
-No la
torta è meglio più tardi. Ted si sta
addormentando, e senza di lui non può spegnere le candeline.-
-Ha
ragione, allora la lascio in frigo.-
-Sì
ci penserò io a sistemarla. Però ho ancora
bisogno di lei.-
-Per cosa
signore?-
-Per Ted,
può dargli un'occhiata lei mentre noi siamo di
là?- le chiedo, anche se è più una
richiesta che una domanda.
-Certo Mr
Grey, non si preoccupi.-
-Bene
allora vado a svegliare la festeggiata. A dopo piccolo.- dico ad
entrambi ma rivolgendomi solo al mio tesoro, che piano piano sta
crollando, baciandolo sulle guanciotte paffute.
Prendo il
carrello, con sopra il vassoio, e vado in camera. Entro, lasciando la
colazione vicino al letto. Mi avvicino alle finestre ed apro le tende
per lasciar entrare un po' di sole, ma questo non sembra turbare
minimamente il sonno della mia bella dormigliona.
Così
mi siedo sul letto e inizio ad accarezzarle lentamente il viso mentre
la bacio, e finalmente inizia a svegliarsi.
-Buongiorno
pigrona, è ora di alzarsi.- sussurro.
Si gira
verso di me con gli occhi socchiusi e un gran sorriso sulle labbra.
Ohhh non
mi stancherò mai di guardare quel sorriso.
-Come
siamo gentili stamattina Mr Grey.- mormora stiracchiandosi nel letto.
-Si
moltissimo. Buon compleanno amore mio.- mormoro, baciandola sulle
labbra.
-Grazie.
Ted?.- sussurra, ancora mezza addormentata, continuando il bacio di
poco prima.
-È
con Gail, quando l’ho lasciato stava per addormentarsi,
quindi immagino che ora sia crollato del tutto.- sussurro tra un bacio
e l’altro.
-Okay
bene. Cos'è questo buon odore?- mi chiede, separando troppo
presto e velocemente le sue labbra dalle mie.
-Uhm non
saprei, sono io forse?- dico, prendendola in giro.
-No non
sei tu, lo conosco bene il tuo profumo Mr Grey, lo riconoscerei tra
mille. Questo è più odore di cibo, di dolce,
forse Mrs Jones ha già preparato la colazione?-
-Oh si lo
ha fatto.- mormoro alzandomi, sistemando poi il vassoio sul letto.
-Ma non
da sola questa volta.- continuo.
-Wow sono
veramente tante cose buonissime. Ma cosa vuoi dire con "non ha fatto
tutto da sola?”- mormora con un’espressione
interrogativa sul viso.
-L'ho
aiutata io.- beh non è proprio la verità ma
è stata una mia idea e ne ho messa di buona
volontà.
-Dici sul
serio?- a stento trattiene una risata.
-Si
davvero, ma diciamo che io ho aiutato più che altro nella
parte teorica.-
-Capisco.
Meglio così, mi era venuta paura ad assaggiarla, sai nel
caso che il cibo non fosse commestibile.- dice ridendo, ma con uno
sguardo tenero.
-Hey
così mi offendi! È stata una mia idea, e se non
mi fossi arreso dopo essermi bruciato con il bacon, avrei fatto
sicuramente di più.-
-Ti stavo
solo prendendo un po' in giro. Non è così che fa
una moglie perdutamente innamorata di suo marito?-
-Che fai?
Adesso mi rubi le battute Mrs Grey?-
-Uhm
uhm.- sorride, baciandomi con forza. Le nostre lingue si sfiorano per
un istante.
-È
stato un gesto dolcissimo, grazie.-
-Tutto
per te Mrs Grey.-
-Come
siamo romantici oggi Mr Grey. A proposito come sta la mano che ha
subito la scottante sconfitta contro il bacon bollente.-
-Ma che
spiritosa che sei.- mormoro bloccandola sotto di me sul letto.
-Comunque
è ancora un po' dolorante, magari ha bisogno delle tue cure
per guarire del tutto.- sussurro, iniziando a baciarla sul collo,
scendendo fino al suo seno.
Senza
rispondere e con gli occhi fissi nei miei, prende la mia mano sinistra,
quella “infortunata”, portandosela alle labbra,
distraendomi. Stregato, mi accorgo appena del suo spostamento, e in un
attimo inverte le posizioni ed è sopra di me.
-Tutto
bene Mr Grey? Sembri un po' confuso.- sussurra, lasciando andare le mie
mani e sistemandosi a cavalcioni su di me.
-Sono
affascinato Mrs Grey.- mormoro, ricominciando a toccarla impaziente.
Okay l'ho
lasciata comandare abbastanza. Non posso più aspettare. Mi
tiro su, avvicinandomi a lei, ma non faccio in tempo a stringerla di
nuovo a me, che con una sua spinta mi ritrovo di nuovo tra i cuscini
del letto, esterrefatto.
-Qualcosa
non va?- mi chiede, prendendosi ancora gioco di me.
-Oh non
provocarmi amore mio.-
-Ma non
ho ancora fatto niente.-
-Ancora?-
sussurro.
-Sì
ancora.- sussurra riprendendo a baciarmi, prima di alzarsi e scendere
dal letto.
In piedi
di fronte a me, lascia andare la camicia da notte, che le scivola
sinuosamente scoprendo il suo corpo perfetto, arrivando fino ai suoi
piedi. Se ne libera velocemente, seguita da quel perizoma tanto
sexy.
Non si
lascia guardare a lungo, prima di girarsi ed andare verso il bagno,
lasciandomi spiazzato e con un desiderio di farla mia tanto forte da
farmi impazzire.
-Allora?
Che stai aspettando?- sussurra maliziosamente, invitandomi a seguirla.
Non me lo
faccio ripetere due volte. Scatto giù dal letto in secondo,
liberandomi velocemente di quei pochi vestiti che indosso. Raggiungo la
mia donna in un batter d'occhio, prendendola in braccio, facendola
urlare per la sorpresa. Le nostre labbra impazienti si chiudono in
bacio che ci toglie il fiato. Cammino sicuro verso la doccia,
aprendola, lasciando che l'acqua calda cada su di noi, bagnando i
nostri corpi desiderosi l'uno dell'altra, desiderosi di amarsi e di non
lasciarsi mai.
POV
ANASTASIA
Questa
giornata non sarebbe potuta cominciare in un modo migliore. Solo io e
il mio splendido marito. Avevo un disperato bisogno di un momento per
noi, da soli, lontani da tutto e tutti, indipendente dal fatto che oggi
sia il mio compleanno, e a quanto pare anche Christian era del mio
stesso parere.
Chissà
cosa ha organizzato per oggi, ancora non ha accennato nulla, silenzio
stampa da parte del mio maniaco del controllo preferito.
Qualunque
cosa sia spero che ci siano anche mia madre e Ray, mi mancano
tantissimo.
Detesto
che vivano così lontano da noi, soprattutto
perché questo gli impedisce di poter passare più
tempo con Ted, i Grey non sono i suoi unici nonni e questo un
po’ mi da fastidio.
-A cosa
pensi?- due mani forti mi stringono distraendomi dai miei
pensieri.
-A cosa
faremo oggi...-
-È
una sorpresa. Ma non è l'unica cosa a cui stavi pensando,
hai un'espressione malinconica, dimmelo.- dice, accarezzandomi
delicatamente il viso, in modo rassicurante. Come mi conosce bene mio
marito.
-Niente
di importante, non ti preoccupare.- rispondo sorridendo, con la
speranza che lasci perdere il discorso.
-Dimmelo,
lo sai che non sopporto quando mi nascondi le cose.- come non detto, ci
ho provato.
-Ma
niente, pensavo i miei genitori. A volte li vorrei più
vicino a me, più vicini a Ted, a noi, voglio bene ai tuoi
genitori ma non sono gli unici nonni di nostro figlio.- mentre finisco
di parlare vedo il suo viso diventare sempre più teso.
-Ti sei
arrabbiato?- gli chiedo, interrompendo il momento di silenzio che si
era creato tra noi.
-No, non
sono arrabbiato, perché dovrei esserlo? Hai ragione.- ah che
sollievo!
-Ho
ragione?-
-Certo,
nostro figlio merita di essere viziato da tutti i suoi i nonni. E poi
comunque potrai parlarne con tua madre e Ray di persona oggi.- sussurra
con il suo sorriso timido, baciandomi dolcemente il collo.
-Verranno
qui?- gli chiedo quasi urlando dalla sorpresa e felicità.
-Taylor
è andato a prendere tua madre e Bob all'aeroporto mentre Ray
è voluto venire da solo in macchina.
Ho
pensato di evitare di farti una sorpresa quest'anno visto che l'anno
scorso ci eri rimasta male.-
-Sei
dolcissimo, grazie.- ma quanto lo amo! Mi lancio su di lui, gettandogli
le braccia al collo, facendo finire entrambi distesi sul
letto.
-Amo
vederti così felice.- sussurra.
-Sei tu a
rendermi felice.-
Mi lascio
andare tra le sue braccia, baciandolo con passione, fino a quando il
suono di un pianto molto familiare ci interrompe.
-Si
è svegliato.- con non poco impaccio mi alzo, lasciando
Christian sul letto con ancora i capelli umidi e disordinati sul
cuscino.
-Fine
della festa.- dice, alzandosi a sua volta, seguendomi in camera di Ted.
-Amore
mio, eccomi eccomi.- entro nella stanza, andando dritta verso la culla
e prendo in braccio il mio piccolino.
-Non
avevi detto che si era addormentato in cucina con Mrs Jones?-
-Lo
avrà portato in camera mentre dormiva.-
-Si l'ho
notato. Amore, sei ancora con il pigiamino? Andiamo a
vestirci?-
-Aspetta,
aspetta mammina, Ted ed io abbiamo una sorpresa per te prima di
andare.-
-Prima di
andare dove?-
-Questo
lo scoprirai dopo. Andiamo.-
-Allora
che succede? Che sta cercando papà secondo te?- sussurro al
mio piccolino che mi guarda con il suo faccino ancora mezzo
addormentato.-
-Aspetta
un attimo. Abbi pazienza.-
-Hai
bisogno di una mano?- gli chiedo, tentando in vano di trattenere una
risata.
-Ridi di
me?-
-Non
oserei mai. Che combini con l’accendino?-
-Un
po’ di pazienza Mrs Grey. Ecco fatto.-
-Fatto
cosa?-
-Ta da!-
finalmente dopo un’eternità si gira e lo trovo con
in mano una torta con ventitré candeline sopra.
-Tanti
auguri a te. Tanti auguri a te. Tanti auguri ad Ana. Tanti auguri a
te.- posa la torta
davanti a me e
iniziamo a battere le mani, Ted
in braccio a me divertito sorride e cerca goffamente
di applaudire insieme a noi imitando i gesti del suo papà di fronte a lui.
-Aspetta
a spegnere.- dice cercando qualcosa, penso il suo cellulare.
-Okay
ora! Auguriiii.- spengo finalmente le candeline, mentre lui tutto
sorridente immortala la scena in un video. Tutto questo è
così poco da Christian, il mio maniaco del controllo serio e
composto sta dando sempre più spazio allo spensierato e
coccoloso ventinovenne, ed io non potrei essere più felice
di così. Christian che si sveglia presto per cercare
prepararmi la colazione e farmi una sorpresa, è una cosa che
non mi sarei mai sognata potesse accadere.
Non
riesco a trattenere le lacrime. Tutte queste emozioni sono troppo forti
per i miei ormoni che ancora hanno il totale controllo su di me.
-Hey
perché piangi?- mormora preoccupato posando il telefono sul
tavolo.
-È
solo che sono così felice. La colazione, la torta... non me
l’aspettavo. Siamo solo a metà mattina e questo
compleanno è già il più bello di
sempre.-
-Te
l’ho già detto Ana, l’unica cosa che
voglio è vederti felice e se questo significa che per farlo
devo mettermi ai fornelli con il grembiule addosso lo farò.
E poi ho fatto solo quello che avevi fatto tu per il mio compleanno, a
parte che però tu avevi cucinato sul serio.-
-Ti sei
messo il grembiule?- scoppio a ridere. E un’immagine di
Christian con indosso il grembiule e nient’altro compare
nella mia mente e a quel punto smetto di ridere. Mio dio quanto sarebbe
eccitante.
-Mi stai
immaginando con quel coso addosso vero? Non ti fare troppi film mentali
perché non mi vedrai mai vestito così!- mormora
serio, iniziando a tagliare la torta.
-Troppo
tardi. Non puoi fermare la mia immaginazione e fidati quello che sto
fantasticando non è per niente male. Potrei chiedertelo come
regalo di compleanno.- sussurro con la voce più suadente di
cui sono capace.
-Non
convincerai. E per quello che ho in mente oggi, il grembiule sarebbe
davvero fuori luogo.- mormora togliendo con il dito la panna dalla sua
fetta di torta, facendoselo scivolare poi in bocca in quel modo
così tanto sexy.
-Stai
cercando di provocarmi Mr Grey per caso?-
-Non so
di cosa stai parlando. Poi è ora di andare, gli ospiti ci
aspettano.-
-Ci
aspettano dove?- ohh finalmente, stavo morendo di curiosità!
-Beh
visto che è una così bella giornata e che
nonostante sia settembre faccia ancora così caldo, pensavo
che avremmo potuto passare la giornata sulla Grace. È da
tanto tempo che non ci andiamo. Che ne dici? Ti piace come
idea?-
-Tantissimo!
Finalmente posso mettere a Ted il completino da marinaretto che gli
avevo comprato tanto tempo fa, per fortuna l’ho preso di una
misura più grande.- sorrido da un orecchio
all’altro.
-Bene e
magari Ted potrebbe passare la notte con Kate ed Elliot e noi passarla
sulla barca. Che ne pensi?- mormora con il suo tono caldo e sensuale
che mira dritto al centro del mio corpo, ed io mi sciolgo.
-Sono
tutte domande che non hanno bisogno di una risposta.-
-Ah no?-
-No.-
rispondo sorridendo, baciandolo poi dolcemente sulle labbra, con il
nostro piccolino tra le mie braccia che ci guarda incuriosito.
-Muoviamoci
allora. La tua festa ci aspetta.- mormora con un finto tono
autoritario. Ed io non vedo l’ora di viverla.
**********************************
Arrivati
al porto ci incamminiamo verso la Grace dove ad aspettarci ci sono
tutti: Kate, Elliot, Mia, Ethan, Jose, Carrick, Grace, Bob e
soprattutto i miei genitori, che entusiasti battono la mani, urlando e
augurandomi buon compleanno.
-Tesoro
mio, auguri.- esclama entusiasta mia madre mentre mi viene incontro
abbracciandomi forte.
-Annie.
Buon compleanno.- oh papà.
Mi sono
mancati così tanto. Okay non piangere, non piangere, ripeto
a me stessa, nel tentativo di controllare le mie emozioni.
-Tesoro
non piangere, fammi vedere questo piccolino piuttosto.
Ciao
Christian.- entrambi
salutano velocemente
Christian, prima di
prendere in braccio Ted dal passeggino e rivolgere
l’attenzione al loro nipotino,
mentre io saluto e abbraccio il resto
della ciurma, prima di salire a bordo.
****************************
-Hai
capito che barca
il nostro Mr Grey.- mormora Kate,
sedendosi accanto a
me.
-Non ci
eri mai venuta?-
le chiedo.
-No, non mi avevate mai
invitata.- dice con un tono fintamente
offeso.
-Rimedierò.
Ma guarda che neanche noi ci veniamo poi
così spesso,
sono passati mesi.-
-Chi ha il pane non ha i
denti, non c’è niente da fare.-
-Ma
smettila.- le
do una piccola spinta che non riesce nemmeno a spostarla e scoppiamo
entrambe a ridere. Ah come mi sei mancata Kate!
-Dicevo
così, tanto per dire...- mormora alzando le mani in segno di
resa.
-Cambiamo
discorso che è meglio.-
-Okok.
Cosa ti ha regalato Christian per il compleanno? Un diamante?-
-No!
Comunque ancora non lo so magari me lo darà più
tardi. Però mi ha preparato la colazione a letto con tanto
di torta.-
-Aww che
dolcezza. Gliela hai più detta quella “stramba
richiesta” per il tuo regalo a proposito?- mi domanda,
virgolettando apposta quelle due parole con le mani.
-Non dire
stramba richiesta in quel modo, comunque sì l’ho
fatto e ha detto che lo farà.-
-Tu sei
pazza, chiedere per regalo una cosa originale, fatta a mano e con pochi
soldi, quando potresti ricevere cose tipo una macchina.-
-Me
l’ha regalata l’anno scorso...-
-Okay sto
zitta che è meglio.-
-Proprio
per questo, perché tende sempre a esagerare che voglio
qualcosa di più personale, semplice.- non
è un’idea così pazza in fondo no? Sarei
contentissima anche se ricevessi una semplice cornice con una nostra
foto, o uno di quei puzzle che costruiti formano un piccolo collage di
foto. Okay come non detto queste cose non sono proprio in stile Mr
Grey.-
-Chissà
magari ci sorprenderà e ti regalerà un peluche
gigante con una sua foto sopra.-
-Troppo
sdolcinato per quel maniaco del controllo lì.- le rispondo
indicando Christian che con in braccio il nostro piccolino parla
tranquillamente con Elliot e mio padre.
-Sai, vi
guardate nello stesso identico modo.- mormora Kate,
distraendomi.
-Chi?-
-Come
chi? Il modo in cui vi guardate tu e Christian, e poi il modo in cui
guardate Ted.- uhmm forse è il momento giusto per chiederle
il favore per stanotte.
-A
proposito di Ted...-
-Tranquilla,
il tuo maritino ci ha già chiesto di tenere Ted stasera e
abbiamo risposto di sì.-
-Grazie
grazie grazie.- dico tutta sorridente. Ogni tanto abbiamo bisogno di
un’intera notte tutta per noi. Senza limiti.-
-Però
vorrei subito la restituzione di questo favore.-
-Tutto
quello che vuoi. Spara.-
-Il
prestito della barca per un giorno... e una notte.-
-Okay
andata. Ma evitate di usare la camera con il letto matrimoniale
più grande perché è quella usiamo
sempre io e Christian quindi...-
-Ricevuto,
non devi aggiungere altro!- mi risponde velocemente, scoppiando a
ridere e diventando paonazza nella stessa tonalità di rosso
del mio viso.
Wow Kate
è in imbarazzo, non succede spesso.
*******************************
La
giornata procede tranquilla anche se purtroppo è quasi
arrivata al termine.
-Posso
riavere indietro il mio bambino?- mi avvicino ai miei genitori che
giocano felicemente con Ted. Mia mamma che lo tiene saldamente in
braccio mentre mio padre gioca con lui con uno dei suoi sonagli
facendolo ridere.
-Ma
certo. Vola vola dalla mamma.-
-Eccoti
qui tesoro mio. I nonni e gli zii ti hanno sequestrato oggi.
Cosa
c’è?- chiedo ai miei genitori che mi guardano in
modo strano, mamma è sul punto di piangere.-
-Niente
è solo che è così... non lo so, tu con
tuo figlio. La nostra bambina ha un bimbo suo ora. Non ci siamo ancora
abituati a vederti nel ruolo di madre anche se è bellissimo.-
-Ma
c’è un rimedio, potreste venirmi a trovare
più spesso, magare anche qualche settimana, la casa
è così grande... mi siete mancati così
tanto.-
-Oh
tesoro anche tu ci manchi quando siamo lontani.
Ma non so
quanto potrebbe far piacere a Christian una così lunga
irruzione a casa sua da parte dei suoi suoceri.-
-Mi
renderebbe felice quindi renderebbe felice anche lui. Pensateci. Magari
per Natale, sarebbe bellissimo.-
-Ma certo
tesoro.-
-Posso
avere la vostra attenzione per favore?- inizia a parlare Christian,
distraendoci tutti dalle nostre conversazioni.
-La
giornata è quasi finita, quindi credo sia il momento ideale
per dare finalmente il mio regalo di compleanno alla nostra
festeggiata.- così davanti a tutti? Non so perché
ma inizia a salirmi l’ansia.
-Qualche
settimana fa parlando del suo compleanno la mia adorabile moglie mi ha
fatto una richiesta molto precisa su come dovesse essere il suo regalo
di compleanno. Le sue esatte parole sono state: “non strafare
come al tuo solito Christian questa volta”. Ed io
l’ho accontentata.- mentre parla, Elliot e Ethan smanettano
con un computer dietro di lui. Cosa avrà combinato?
-Poco
dopo aver scoperto di aspettare un bambino, una sera ero su youtube e
tra i video suggeriti da vedere mi comparve quello di un uomo che
fotografò sua moglie incinta ogni notte per tutta la durata
della gravidanza fino alla nascita del figlio. Così quella
stessa sera tornato nella nostra camera da letto, decisi di copiare
quell’idea, fotografando la mia bellissima moglie e la
crescita del suo pancione per tutta gravidanza, smettendo solo un paio
di mesi fa... e il risultato è stato questo.-
Si sposta
venendo vicino a me, abbracciandomi.
-Ma cosa
hai fatto?-
-Shh
guarda.- e in quel momento parte un video sul pc.
Immagini
su immagini di me, nel nostro letto, sempre nella stessa posizione,
come è possibile? Con “Photograph” di Ed
Sheeran di sottofondo le foto scorrono veloci e il mio pancione si fa
sempre più grande fino alle ultime dove
c’è Ted, tranquillo e beato a pancia in su
addormentato accanto a me.
È
meraviglioso non ci posso credere, non mi aspettavo una cosa simile.
-Christian
è... perfetto, grazie!- non so cosa dire, sono senza parole,
le emozioni sono davvero tante e mi stanno travolgendo.
-Ho
esaudito la tua richiesta?- mi chiede sorridendo, emozionato.
-Assolutamente
sì, molto di più.-
-Bene.
Buon compleanno amore mio.- e mi bacia, mi bacia davvero,
dimenticandoci del tutto delle persone intorno a noi.
Quando si
allontana da me, hanno tutti smesso di parlare e commentare il video, e
guardano noi, qualcuno imbarazzato e qualcun altro in modo divertito.
Che vergogna!
-Credo
sia il momento giusto per un brindisi, Mrs Jones?- come al solito
Christian non fa in tempo a finire la frase che Mrs Jones è
già pronta in azione, iniziando velocemente a distribuire i
bicchieri di champagne, il Cristal, il mio preferito.
Christian
mi passa il bicchiere, e mi aspetto che sia lui a parlare, invece
rimane in silenzio, così come tutti. Sono io a dover fare un
discorso... aiuto!!!
-Okay
pare che tocchi a me fare un brindisi questa volta...- sorrido in
imbarazzo e tutti iniziano a ridere con me, consapevoli della strana
situazione conoscendoci.
-Grazie
ancora di cuore a tutti per essere venuti, e di aver contribuito a
rendere questa giornata così speciale e indimenticabile.
Grazie ai miei genitori, che mi sono mancati tantissimo e che
finalmente ho avuto qui insieme in occasione del mio primo compleanno
da mamma, soprattutto dopo l’enorme spavento per il mio
papà lo scorso anno.- mi interrompo con le lacrime agli
occhi, le stesse che vedo negli occhi dei miei genitori.
-Infine
un grazie particolare va all’uomo stupendo che è
qui accanto a me. All’uomo che ha letteralmente e
completamente stravolto la mia esistenza, che ha fatto veramente di
tutto, persino provare a cucinare, per regalarmi un compleanno
indimenticabile. Missione compiuta Mr Grey! Ti amo da morire, grazie di
essere mio!- Christian mi abbraccia forte, baciandomi velocemente sulle
labbra, tra gli applausi e le urla della famiglia che brinda entusiasta
insieme a noi.
Che
giornata!
*******************************
Si
è fatto buio e sono andati tutti via, compreso il nostro
piccolino che per questa sera è affidato
alle sapienti attenzioni, spero, dei suoi zii, lasciando solo me e
Christian a godere
di questa
bellissima luce lunare sulla Grace.
-Spero
che questa volta Kate ed Elliot si facciano prendere meno dal panico
con Ted.- sussurra Christian. È sempre così
ansioso quando lasciamo Ted con gli zii. Come lo sono io.
-Andrà
bene non preoccuparti. E sai Kate mi ha chiesto una cosa in cambio di
questo favore.-
-Cosa?-
-Una
notte tutta per loro sulla Grace. Gli ho detto di sì, non
è un problema no?- gli chiedo. Non so mai se chiedere il suo
permesso in queste cose. In fondo la barca è sua,
cioè è nostra... però è
sua.-
-Certo,
basta che non usino la nostra camera, altrimenti dopo poi dovremo
ristrutturarla.- mormora ridendo sul mio collo.
-L’ho
avvisata tranquillo, spero solo che se lo ricordi.- rispondo ridendo
insieme a lui.
-Grazie.-
sussurro poi, dopo quello che mi sembra
un’infinità di tempo.
Christian
dietro di me, mi abbraccia stretta, lasciandomi perdere tra le sue
braccia forti.
-Devi
smetterla di ringraziarmi.-
-Non
posso farne a meno,
è stata una
giornata a dir poco perfetta, mi sento
così fortunata,
lo so che lo
ripeto spesso suonando noiosa ma non mi
importa, è come mi
sento e voglio che tu lo sappia.- lo sento sorridere.
-Lo so, e
anche se sta diventando più facile gestire i miei
sentimenti, le tue rassicurazioni sono ancora molto preziose per me. E
sono io quello fortunato ad avere te.- mi bacia delicatamente il collo,
ed io dimentico tutto, concentrandomi solo sulle sue labbra e sulle sue
mani che si muovono sul mio corpo, che risponde all’istante
alle sue carezze, in sintonia con il suo.
Mi giro
velocemente tra le braccia, ritrovandomi di fronte a lui, afferro il
suo bellissimo viso e lo bacio con passione.
-Abbiamo
parlato abbastanza per ora non credi?- lo sento ridere sulle mie
labbra, tra un bacio e l’altro.
-È
la seconda volta oggi che prendi l’iniziativa Mrs Grey.-
-E
allora? Cosa pensi di fare Mr Grey?-
-Ho
sempre un piano in mente lo sai, quello che non so è se va
anche a te.- annuisco, impaziente.
-Vuoi
giocare?- annuisco di nuovo, e per un attimo vorrei trovarmi nella
stanza dei giochi.
-Meno
male che mi sono organizzato allora.- non mi da tempo di rispondere,
quando lo vedo abbassarsi e caricarmi all’improvviso sulla
sua spalla. Caccio un urlo per lo spavento, e Christian mi da come al
solito una sculacciata sul sedere, ma questa volta faccio anche io lo
stesso altrettanto forte e inizia a ridere.
Mi lascia
andare una volta arrivati davanti alla nostra stanza. Siamo faccia a
faccia, i nostri corpi così vicini, non resisto alla
tentazione di baciarlo, ma lui mi blocca allontanandosi da me per
aprire la porta.
-Siamo
impazienti.-
-Zitto e
apri la porta. A proposito come mai l’hai chiusa a chiave?-
-Per
evitare che a qualcuno entrando gli prendesse un accidenti.-
-Perché
che hai fatto?- gli prendo le chiavi dalle mani e incuriosita apro in
fretta la porta.
Non posso
credere ai miei occhi. Tende rosse scuro di velluto su tutte le pareti
e lenzuola di seta di un rosso più acceso sul letto. La
stanza rossa, ha portato la stanza rossa sulla barca.
-Se noi
non andiamo nella stanza rossa, la stanza rossa viene da noi.- sono
senza parole, mi capita di continuo oggi.
-Hai
pensato proprio a tutto eh.- dico indicando dei giocattoli, un paio di
manette e la barra divaricatrice appoggiate sul letto, non la usiamo da
tantissimo tempo quella.
-Proprio
così. Allora vuoi giocare?-
-Si.-
rispondo in un soffio.
-Vuoi di
più?- annuisco di nuovo.
-Sei
stato dolcissimo con me per tutto il giorno oggi e per quanto ami
questa parte di te, ora ho bisogno di un’altra sfumatura di
Christian.-
-Quale?-
mi chiede con il suo solito sorriso lascivo sulle labbra.
-Sai
perfettamente a quale parte mi riferisco. Quella capace di farmi
sentire sempre così viva.-
-Sai Mrs
Grey invecchiando diventi sempre più sfrontata,
prepotente... e questa cosa mi fa impazzire.- sussurra avvicinandosi di
più a me.
-E cosa
pensi di fare?-
-Credo
che tu abbia un disperato bisogno di essere legata e per tua fortuna ho
portato quello che ci serve. Invece questi
non ci servono.- in poche mosse il mio vestito e la biancheria intima
finiscono in un angolo della stanza ed io sul letto in attesa della
prossima mossa del mio dominatore preferito.
Christian
si spoglia a sua volta, rimanendo splendidamente nudo davanti al
letto.
-Queste
deciderò più tardi se usarle o meno.
Dipenderà da come ti comporterai.- mormora scansando le
manette e prendendo in mano la barra divaricatrice, iniziando a
chiuderla, prima un piede e poi l’altro.
-Ora ci
divertiremo tantissimo con questa.- rimango immobile, completamente
stregata dall’uomo di fronte a me. Christian inizia il suo
assalto erotico ed io sono perduta.
-Buon
compleanno amore mio.-
-Il
più bello di sempre.-
Mi lascio
andare tra le sue braccia, dimenticando tutto tranne NOI.
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