Cinquanta sfumature di Noi

di Nian95forever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Maschio o Femmina? ***
Capitolo 2: *** Sempre più felici ***
Capitolo 3: *** Nuovi e vecchi progetti ***
Capitolo 4: *** Forti emozioni ***
Capitolo 5: *** Vecchie abitudini ***
Capitolo 6: *** Nuove prime volte ***
Capitolo 7: *** Un Grande Giorno ***
Capitolo 8: *** Una sorpresa per te ***
Capitolo 9: *** Primi preparativi ***
Capitolo 10: *** Manca poco ***
Capitolo 11: *** Benvenuto al mondo ***
Capitolo 12: *** Una nuova vita quotidiana ***
Capitolo 13: *** Buon compleanno ***
Capitolo 14: *** Un anno di noi ***
Capitolo 15: *** 23 candeline ***



Capitolo 1
*** Maschio o Femmina? ***


-Va bene Mrs e Mr Grey la gravidanza procede bene e finalmente possiamo scoprire il sesso.- 
Siamo tornati dalla dottoressa Greene per il controllo e sono così emozionata, finalmente potremo dare un vero nome al nostro piccolino anche se mi sono affezionata a "puntino". 
-Ecco qui. Si è decisamente un maschio. Congratulazioni Anastasia, Mr Grey.-
I miei pensieri vengono interrotti da questa meravigliosa notizia. Un maschietto! Come donna ancora giovanissima per diventare mamma, nel profondo avrei voluto una femmina ma sarà per la prossima volta perché sicuramente puntino non sarà figlio unico, poi basta che sia sano. Inizio già ad immaginarlo un piccolo Christian con i capelli ramati come il papà che a braccia aperte corre verso di me.
Poi c'è il mio Christian, tutto commosso ed emozionato, che mi bacia dolcemente sulle labbra, felice.
-Contenta Mrs Grey?-
-Tantissimo, tu?-
-Mai stato più felice in tutta la mia vita!-
Sono così contenta che dopo tutto quello che abbiamo passato, sia così felice e abbia accettato completamente questa gravidanza.
-Ecco qui l'immagine dell'ecografia. Ci vediamo il prossimo mese ma per qualsiasi cosa non esiti a chiamare Anastasia e mi raccomando molto riposo.-
*******************
Siamo tornati subito a casa dopo la visita e mi sento così stanca. Mrs Jones sta preparando la cena e Christian è al bancone e apre una bottiglia di vino con lo sguardo pensieroso. Oh oh c'è qualcosa di cui vuole discutere. 
-C'è qualcosa che non va?-
Chiedo a Christian. Meglio toglierci il pensiero subito.
-Stavo pensando al tuo lavoro.-
Ecco ci siamo.
-Hai sentito la dottoressa Greene, hai bisogno di riposo e andare al lavoro a tempo pieno non è sinonimo di riposo. Dovresti andare in maternità.-
-No è ancora presto. Sono al quinto mese. Ti ho promesso che al settimo mese sarei andata in maternità ma non prima, ho ancora molto lavoro da fare.-
-Potresti lavorare a casa, se proprio devi lavorare.-
In questa discussione già so che non ci sarà un vincitore ma solo una mia resa all'insistenza del mio Cinquanta sfumature.
-Va bene. Non sono contenta ma va bene.-
Faccio il broncio e lui sorride.
-Non fare quella faccia Mrs Grey, lo sai che lo faccio solo per il tuo bene e per quello del nostro puntino.-
Mi si avvicina baciandomi sulle labbra e presto il nostro bacio diventa appassionato. Potrà anche essere il nostro milionesimo bacio ma ogni volta sembra la prima volta. Quando sono tra le sue braccia tutto il resto svanisce nel nulla e mi sento protetta. Dopo quello che è successo con Jack Hyde, il mio bisogno di protezione è più forte che mai, ma non al livello di mio marito questo è certo. 
Quando Christian si stacca da me siamo entrambi senza fiato. Ho davvero bisogno di lui. 
-Non ora Mrs Grey. Prima la cena.- 
Mi dice Christian con la sua solita abitudine di rispondere ai miei pensieri inespressi.
-Come dici tu Mr Grey. Sto morendo di fame.-
**********
Finita la cena, ci siamo messi nella stanza della tv a rilassarci un po'. È dal nostro ritorno dalla luna di miele che non stiamo un po' in questa stanza. Christian mi massaggia i piedi doloranti mentre guardiamo The Vampire Diaries in televisione. È una serie davvero carina soprattutto piena di attori carinissimi e a Christian questo mio pensiero non passa inosservato.
-Ho capito perché hai scelto questa serie e inizio a ingelosirmi, guardi quel Damon in un modo che non mi piace affatto.-
-Ma va! Stavo solo guardando lui ed Elena. Sono una coppia così bella, un amore epico.-
-Come il nostro.- aggiungo vedendolo sorridere a queste parole. 
-Abbiamo finito di guardare la tv?-
-Perché? Hai qualche idea Mr Grey?-
-Almeno un centinaio. Andiamo a letto.- mi ordina dolcemente.
Raggiunta la camera da letto, non perde tempo ed inizia subito a spogliarmi adagiandomi sul letto con dolcezza. 
-Quanta dolcezza Mr Grey.- 
-Beh bisogna stare molto attenti adesso che puntino sta crescendo e non è l'unica cosa che sta cambiando del tuo corpo.- aggiunge con lo sguardo malizioso
-Mr Grey!-
-Cosa? Stavo semplicemente mostrando il mio apprezzamento per la bellezza di mia moglie.-
E in un attimo il suo corpo copre il mio e sono persa, ancora e ancora nelle braccia dell'uomo che amo.

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Capitolo 2
*** Sempre più felici ***


Mi sveglio di soprassalto e non ho idea di che ore siano ma a giudicare dalla luce nella stanza, sono almeno le 10 del mattino.
Christian è ancora addormentato, cosa molto strana, lui non ha l'abitudine di svegliarsi così tardi, anche se questa notte non è riuscito a dormire molto, sorrido maliziosamente pensando alla notte trascorsa con il mio dolcissimo e passionale marito.
Oggi andremo da Grace e Carrick che hanno organizzato un pranzo di famiglia, anche se Mia e Ethan sono fuori città. E già non posso non pensare alla loro reazione quando gli annunceremo il sesso del bambino. Grace sarà la più emozionata, non vede l'ora di diventare nonna, invece Carrick lo vedo sempre così rigido e sulle sue anche se so che è una brava persona ed è contento di avere presto un nipotino.
Mi rigiro nelle coperte e provo a svegliare Christian, mi avvicino dandogli un bacio leggero sulle labbra e subito vedo quei due bellissimi occhi e il suo sorriso aprirsi facendomi perdere la testa. Quanto lo amo!
-Buongiorno Mrs Grey, come mai già sveglia?-
-Buongiorno anche te, non sono io a essermi svegliata presto ma tu tardi, solo le 10 passate.-
-Davvero? Non è da me svegliarsi così tardi ma so di chi è la colpa.-
-Ah si? Di chi?-
-Tua Mrs Grey. Tua e del tuo corpo particolarmente desideroso di attenzioni.-
-Non credevo che la cosa ti fosse dispiaciuta. E poi credo proprio che dovrai abituarti, questi ormoni dovuti alla gravidanza mi stanno facendo impazzire per te ancora di più.- sorrido e lui con me. Adoro che reagisca così, prima quando gli parlavo in questo modo restava fermo a guardarmi con gli occhi di chi pensa di non meritarsi delle parole di quel tipo ma adesso sorride felice e io non potrei essere più grata di questo cambiamento nei miei confronti.
-Non mi dispiace affatto. Lo sai che perdermi in te è la cosa che amo di più e non cambierà mai.
A proposito, sesso o colazione?-
Non mi da neanche il tempo di rispondere che è già dentro me e io non posso fare altro che assecondarlo e lasciarmi trasportare in quel turbine di emozioni che è mio marito.
***************
Siamo appena arrivati a casa Grey e come mi aspettavo Grace è fuori di se dalla gioia.
-Un maschietto! Oh congratulazioni, sarà un bambino così amato, sarete bravissimi.-
Mentre lo dice mi massaggia la pancia, che piano piano inizia a diventare più grande, sperando di sentire un movimento del bambino, ma niente oggi puntino è un po' pigro.
-Magari sta dormendo.- dico a Grace che è un po' delusa
-Certo cara non ti preoccupare, ci sarà un'altra occasione.-
-E in quell'occasione ci sarà anche sua zia a sentirlo.- oh Kate è arrivata finalmente, con Elliot, mi è mancata tantissimo.
-Ovvio.- dico abbracciandola
-A questo bambino non mancheranno mai le attenzioni.- interviene Grace con uno sguardo dolcissimo.
-Ora basta monopolizzarla.
È ora di mangiare Mrs Grey.- dice Christian di punto in bianco, interrompendoci
-In effetti sto morendo di fame.-
-Bene. Così mi piaci Mrs Grey- e mi bacia dolcemente sulle labbra
*************
Il pranzo è durato un'eternità e inizio a sentirmi stanca. Christian è al pianoforte e suona cantando qualcosa tra se e se.
Mi avvicino per sentirlo meglio quando puntino inizia a muoversi. Sarà stata la bella voce del papà a svegliarlo.
-Si muove. Si muove.- dico per avvertire Grace e Kate che si avvicinano in fretta per non perdere il momento.
-Aww che bello Ana! Deve essere una sensazione unica.- dice Kate
-Infatti! È indescrivibile.- dico tutta emozionata
Grace mi abbraccia commossa dicendomi un "grazie" appena pronunciato e so a cosa si riferisce, anche se un po' ancora mi imbarazza. Sono io che dovrei ringraziarla. Ancora non mi capacito di essere entrata a far parte di una famiglia così bella a cui fra poco si aggiungerà anche la mia e di Christian.
Torno di nuovo da mio marito che, ancora seduto sullo sgabello del pianoforte, mi abbraccia, premendo le labbra sulla mia pancia.
-A quanto pare non sono l'unico a vederti come un angelo in questa famiglia.-
-Un angelo?-
-Rendi tutti così felici. Non siamo mai stati così uniti prima che arrivassi tu.-
-Sono ancora più felice di essere una Grey allora.-
-Ti amo Mrs Grey. Vi amo così tanto.-
-Ti amiamo tanto anche noi Mr Grey.- 

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Capitolo 3
*** Nuovi e vecchi progetti ***


-Basta Christian, dai.-
-Questa è l'ultima promesso, però mettiti di profilo piccola.-
È da questa mattina che Christian non smette di armeggiare con la macchina fotografica, scattandomi foto su foto.
Tutto questo mi fa tornare in mente tanti bei ricordi della nostra luna di miele, quando gli regalai quella macchina fotografica sperando di cancellare un po' di preoccupazione per quello che stava succedendo in azienda. E funzionò! Fui travolta da un Christian giocoso che non voleva smettere di farmi il solletico.
-Si può sapere perché stai facendo tutte queste foto?-
-Deve esserci un motivo per voler fotografare mia moglie?-
-Si.-
-Voglio immortalare passo dopo passo la crescita di puntino, le ecografie non bastano. E poi come tu stai cambiando. Credevo fosse una storia inventata quella che le donne diventano più belle quando sono incinta, invece è vero, sei bellissima anche più di prima. Adoro vederti davanti allo specchio mentre ti vesti e guardi il pancione sempre più grande e amo il tuo viso illuminato e felice quando senti il bambino scalciare.- Ma quanto è meraviglioso mio marito? Lo amo così tanto!
-Quindi si voglio fare più foto possibile, e tenere tutti questi momenti per noi.-
Non appena finisce di parlare lo bacio, in questo momento è tutto quello di cui ho bisogno per entrare in contatto con i suoi pensieri, le parole non servirebbero a niente e lui lo sa. Il nostro bacio da dolce e soave diventa subito carico di passione. Piano piano mi adagia sul letto ed è sopra di me che mi guarda con uno sguardo protettivo e pieno d'amore. Questo sarà sempre il nostro modo per dimostrarci che tra noi va tutto bene e non solo quando litighiamo ma anche per perderci ancora di più l'uno nell'altra.
**********
Siamo appena arrivati nella casa nuova che per ora è solo il guscio di una casa, però Christian ha insistito per vedere come procedono i lavori che sono ancora in alto mare. Credo proprio che puntino nascerà e vivrà per un bel po' all'Escala perché non ci trasferiremo qui molto presto.
-Allora come ti sembra?-
-Sta venendo bene, credo. Non c'è ancora molto da vedere per poterlo capire.-
-Questo è vero, Elliot ha detto che manca ancora molto ma stanno rispettando i tempi.
Volendo potremmo già vedere come arredarla.-
-Come arredare la camera di puntino?-
-Ovvio piccola anche quella.-
-Dovremo fare una doppia camera sia qui e che all'Escala.
Ci sono tante cose da comprare e andremo noi due, senza Taylor, senza personal shopper, da soli.-
-Sarà divertente.-
-Magari anche dello shopping per me, i miei vestiti non mi stanno praticamente più.- faccio il broncio
-Questo sarà ancora più divertente Mrs Grey.- sorride comprensivo
-Ah si? Non sono grassa?-
-Te l'ho già detto sei bellissima e adoro vederti "a piedi nudi e incinta in cucina"-
-Sei perfetto.-
Mi bacia dolcemente sulle labbra
-Su Mrs Grey abbiamo un bel po' di cose da fare.-
**********
Siamo al centro commerciale, ed è la prima volta andiamo in un posto così diciamo "comune". Ho già provato sei vestiti che sorpresa sorpresa non mi stavano bene. Mi sono dovuta arrendere e andare in un negozio premaman.
Adesso sono decisamente più a mio agio e non mi aspettavo dei vestiti così carini. Christian è seduto paziente davanti al camerino, beh non proprio paziente, non vede l'ora di andare via.
-È inutile che scegli, prendili tutti, ti servono, sù Ana.-
-Ma tra poco non mi andranno neanche più.-
-Ne prenderemo altri.
Ti stanno bene tutti.-
-Ok.-
A volte ancora mi scordo della disponibilità economica che ha Christian, ehm volevo dire che "abbiamo".
Prima se dovevo scegliere tra due vestiti prendevo sempre il più economico e adesso non devo proprio scegliere. Per la maggior parte delle ragazze sarebbe un sogno, io invece lo trovo ancora strano e Christian lo nota.
-Smettila. Non pensarci. Quando ti ci abituerai?-
-Uhm probabilmente al nostro decimo anniversario.-
-Sei davvero unica Mrs Grey.-
-Lo so, sei fortunato.-
-Puoi dirlo forte piccola.-
-Guarda che carino! Per la sua prima uscita sulla "Grace"- mentre parliamo noto un completino stile marinaio, devo prenderlo per forza
-È adorabile!- gli sorrido
-Mi manca uscire in barca. Non lo facciamo da tanto tempo.- dice poi Christian
-Si è vero manca anche a me.-
-Già e soprattutto la parte del battezzare il letto della nostra cabina.-
-So dove vuoi arrivare e non devi convincermi Mr Grey.-
-Lo spero proprio Mrs Grey. Andiamo?-
-Adesso?-
-Carpe diem piccola, certe cose non cambieranno mai.-
Gli prendo la mano e mi lascio trasportare verso nuove e vecchie emozioni.

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Capitolo 4
*** Forti emozioni ***


-Bene Anastasia stampo l'immagine e abbiamo finito.-
Sono tornata dalla dottoressa Greene per un nuovo controllo, ormai ho quasi finito il sesto mese, il tempo sta passando così velocemente e inizio ad essere agitata. 
In più oggi Christian non è potuto venire con me, mentre eravamo in macchina lo hanno chiamato dall'ufficio per una questione urgente e non ha potuto dire di no. 
-Tutto bene Ana?- mi chiede la dottoressa Greene con dolcezza forse notando il mio momento di disagio 
-Si tutto bene, è solo che la gravidanza sta passando così in fretta, inizio a sentirmi agitata.-
-È normale non preoccuparti, tu e Mr Grey avete ancora tempo. A proposito dov'è? Non è da lui non venire.-
-È stato chiamato in ufficio all'improvviso.-
-Capisco. Sai vedo tante coppie tutti i giorni e nessun futuro papà è così apprensivo e protettivo verso la sua fidanzata o moglie come Mr Grey.-
-Queste caratteristiche fanno parte di Christian da sempre, non solo con l'arrivo del bambino, ma adesso si sono ulteriormente amplificate.- a queste parole mi sorride comprensiva, lei ha potuto vedere dall'inizio la mia storia con Christian quindi sicuramente ha notato tutti i suoi cambiamenti sia verso di me che con se stesso
-Bene Mrs Grey ci vediamo tra tre settimane per un nuovo controllo, e mi raccomando si riposi il più possibile, non ha preso molto peso dall'ultima volta che ci siamo viste e la pressione oggi è un po' bassa, quindi non mi faccia scherzi. E non esiti a chiamare per qualsiasi cosa.- 
-Lo farò non si preoccupi.-
-Arrivederci Ana e mi saluti Mr Grey.-
-Certo, alla prossima volta.-
********************
Esco un po' frastornata dalla visita e Taylor è di fronte allo studio che mi aspetta davanti l'auto. Ci mancava solo la pressione bassa, penso un po' irritata, se lo dicessi a Christian mi vorrebbe in riposo a letto fino alla nascita del bambino ma ho bisogno lo stesso di vederlo e parlare con lui, è l'unico che può farmi sentire meglio in questo momento. 
-Tutto a posto Taylor.-
-Mi fa piacere Mrs Grey.- mi apre la portiera e mi accomodo in auto 
-La porto a casa Ana?-
-No in azienda da Christian.-
-Bene.- 
Spero che non sia impegnato in una riunione lunga delle ore. Voglio solo abbracciarlo e sentire il suo buonissimo profumo capace di far passare ogni mio brutto pensiero.
-Eccoci arrivati Mrs Grey, vuole che l'accompagno?-
-Non preoccuparti Taylor, va pure a casa, tornerò con Christian.-
-Bene, a più tardi Mrs Grey- mi saluta con un cenno della mano e io faccio lo stesso
Quante emozioni mi provoca essere qui da sola davanti al grande palazzo della Grey Enterprises come quasi un anno fa, quando è iniziato tutto, quando ho incontrato Christian, insomma quando è realmente iniziata la mia vita. 
Entrare nell'ascensore e ripensare a quando sono venuta qui per una semplice intervista che ancora non sapevo mi avrebbe stravolto la vita per sempre. E invece oggi entro nell'ufficio, sposata e incinta del temuto Mr Grey.
Ad attendermi ci sono le solite assistenti e segretarie bionde di Christian compresa Andrea. 
-Buongiorno Mrs Grey. È un piacere vederla qui.- Andrea mi saluta con grande calore 
-Buongiorno Andrea. Cercavo Christian.-
-Mi dispiace Mrs Grey è in riunione.-
-Oh, vorrà dire che lo aspetterò nel suo ufficio, avvertilo quando lo vedi.-
-Certo.-
********************
Entro nell'ufficio e dei flashback mi attraversano la mente. 
Quante immagini di me seduta ad una sedia davanti alla sua scrivania, nervosa come non mai, a guardare, provando ad intervistare, l'emblematico uomo che avevo davanti. 
Mi guardo intorno e le uniche cose che sono cambiate sono delle foto sparse nella stanza. 
Ci sono i ritratti di Jose che Christian aveva comprato di sua iniziativa al nostro appuntamento di post rottura. Non me li ricordavo così grandi. Che imbarazzo, non posso pensare che ogni volta che qualcuno entrerà qui li potrà vedere. 
Mi siedo sulla scrivania e noto altre foto: una mia e di Christian che ci baciamo al nostro matrimonio, un'altra dallo yacht sempre di noi due dalla nostra luna di miele e un ultima mia in cui sono di profilo davanti allo specchio mentre guardo e accarezzo il mio pancione. Ecco di quali foto stava parlando, chissà quante altre foto mi ha fatto di nascosto. 
**********
-Ei piccola, svegliati.- sento Christian parlarmi nell'orecchio mentre mi bacia dolcemente il collo. 
Devo essermi addormentata.
-Ciao.- dico mentre mi stiracchio 
-Hai finito di lavorare?-
-Per ora. Perché sei venuta qui? È successo qualcosa? Cosa ha detto la dottoressa?-
Ecco il mio cinquanta sfumature in preda al panico e alla confusione quando non è lui a controllare quello che succede.
-Calmati, riprendi fiato, non è successo niente. La dottoressa Greene ha detto che la gravidanza procede come previsto e il bambino sta bene.- gli mostro la foto dell'ecografia 
-Fantastico, guarda qui, è bellissimo.- dice sorridendo con l'espressione sognante 
-Ma tu tutto bene? Ha detto qualcosa su di te?-
Ma come fa ad averlo capito?
-Allora Ana? Dimmelo.- insiste Christian 
-Niente di importante. Ha detto solo che oggi la mia pressione era un po' bassa e che quindi devo riposare.-
-Visto? Te lo avevo detto. Meno male che sei andata in maternità prima del previsto.- dice con evidente apprensione nella voce e sul viso 
-Guardami.- prendo il suo bellissimo viso tra le mani costringendolo a guardarmi negli occhi 
-Sto bene. Andrà tutto bene.-
-Sicura?-
-Si tranquillo! Non ti preoccupare. Di cosa hai paura?-
-Di perderti.-
-Cosa? Milioni di donne in tutto il mondo in questo momento sono incinta e stanno per partorire. Non succederà niente, né a me né al bambino.- 
-Non sarò mai tranquillo al cento per cento. Mai. Ma ti amo e mi fido di te. Sei molto più forte di quello che sembri.-
-Finalmente lo hai capito, sono così felice.- ancora con le mani sul suo viso, lo attiro a me e lo bacio cercando di trasmettergli tutto il mio amore e la sicurezza possibile. Ohh è da questa mattina che stavo aspettando di rannicchiarmi tra le sue braccia, il mio posto preferito in assoluto. 
-Ti amo così tanto Mrs Grey.-
-Ti amo anch'io Mr Grey. Da morire.-
-Sai a cosa pensavo?-
-A cosa?-
-Che farlo nel mio ufficio è sempre stato nella mia lista di posti dove vorrei far l'amore con te e mi pare che una volta te l'ho anche scritto.-
-Si mi ricordo in una mail. Mi pare che in quella lista ci fossero anche, tutte le superfici, pareti e i pavimenti della nostra casa e il terrazzo.- mi guarda divertito 
-Ei non ti ricordi? Sessualmente folle e insaziabile. Le mie esigenze non sono cambiate solo perché sono incinta e sicuramente per te è la stessa cosa.- dico con occhi languidi 
-Bene allora siamo d'accordo Mrs Grey.-
Si avvicina alla porta e chiude a chiave, viene verso di me togliendo tutte le cose sulla scrivania e mi ci fa stendere sopra con un po' di difficoltà, il mio pancione inizia a creare qualche problema in queste situazioni.
Mentre Christian mi bacia sbottonandomi la camicetta, il suo telefono squilla.
-Uffa.-
-Dai rispondi, potrebbe essere importante.- riluttante si scosta da me per rispondere 
-Andrea dimmi.- dice mentre risponde 
-No rimanda il mio prossimo appuntamento, sono impegnato.- riattacca 
-Un vero e proprio déjà vu.-
-Si è vero ma la volta scorsa volevo sapere di più su di te perché ero attratto da te ed ero curioso di scoprire se saresti potuta essere una brava sottomessa, adesso invece siamo sposati e ti amo più della mia stessa vita ma sono sempre attratto da te.-
-Come fai a dire delle cose così belle in un momento così imbarazzante?- il suo ego si starà gonfiando a dismisura in questo momento meglio fermarlo
-Lascia perdere non voglio saperlo.-
-Bene perché mi sono stancato di parlare.- 
Il Christian dominatore è sempre dietro l'angolo soprattutto quando facciamo l'amore ma non è una cosa di cui potrò mai lamentarmi.
Si spoglia e mi spoglia in una velocità sorprendente persino per lui è in attimo è dentro di me, in più il posto e la situazione dove ci troviamo rende tutto questo ancora più eccitante. 
******************
-Rispondi al telefono, non puoi ignorare tutti, sei dentro il tuo ufficio.- dico ridendo ancora piacevolmente disorientata dagli ultimi avvenimenti 
-Va bene va bene. Gli dico che mi prendo le ultime ore libere.-
-Ultime ore? Che ore sono?-
-Quasi le cinque.-
-Non mi ero accorta che fosse passato così tanto.-
-Sono contento ma hai saltato il pranzo e di questo sono meno contento.-
-Ma non per colpa mia Mr Grey.- dico sorridendo con orgoglio nella voce
-Lo so e lo rifarei.-
-Anche subito?-
-Non devi nemmeno chiederlo Mrs Grey.- fa per baciarmi allungandomi di nuovo sulla scrivania ma io lo sposto cercando di alzarmi 
-Basta adesso. Chiama e digli che vai via, sono stanca.-
-Agli ordini capo.- 
******************
Arrivati a casa, ceniamo e andiamo subito a letto. Sono così stanca, troppe emozioni per una sola giornata e non sono più in grado di gestirle così tante. 
Christian si stende sul letto accanto a me con portatile in mano, dopo il tempo che gli ho fatto perdere penso che avrà sicuramente da lavorare e invece mette un video.
-Che cos'è?- gli chiedo sbagliando 
-Oggi non sono potuto venire così ho chiesto alla dottoressa Greene di mandarmi il video dell'ecografia 
Oddio ma quanto è dolce mio marito?
Il video parte e puntino appare subito sullo schermo con le mani chiuse davanti la bocca come se si stesse succhiando il pollice. Che cosa meravigliosa!
-Che cosa stupenda! Non vedo l'ora di vederlo.-
-Anche io. Sari un padre eccezionale Christian vedrai.-
-Lo sarò perché tu sarai con me.-
-Ti amo.-
-Ti amo anch'io.-
E scivolo nel sonno tra le sue braccia, sentendo che niente accadrà mai alla nostra famiglia finché lui sarà con me e questo sarà per sempre.

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Capitolo 5
*** Vecchie abitudini ***


-Andiamo Ana, dai.-
-Si Kate, chiamo Christian e arrivo.-
-Ok ti aspetto in macchina.-
Oggi andrò con Kate a fare un po' di shopping, per il matrimonio con Elliot e per il bambino. Era da tanto tempo che non uscivamo più insieme da sole senza i rispettivi Grey ad accompagnarci. Mi mancava una tranquilla uscita tra ragazze, sempre però con un maschietto, il mio puntino. Finalmente! 
Provo a chiamare Christian per avvisarlo ma non mi risponde nessuno, neanche Andrea, così lascio un messaggio in segreteria: 
"Ei sono io, ho provato a chiamarti ma forse sei in riunione e non c'è nessuno vicino al tuo telefono.. Cmq volevo avvisarti che sto uscendo con Kate, torneremo in serata o forse prima. Chiamami appena senti il messaggio. Ti amo." chiudo il telefono e sorrido
Dopo tutto questo tempo sono ancora così nervosa al telefono, che sia una telefonata o un semplice messaggio in segreteria. E so bene qual'è il motivo, è l'effetto del mio ex dominatore/perfetto marito che agisce anche a distanza. 
Dopo tutto questo tempo sono così innamorata di lui. Lo amo, ma soprattutto sono innamorata, come il primo giorno. 
Mi siedo in macchina e Kate nota subito la mia espressione sognante. 
-Che aria felice. Chissà cosa ti ha detto Christian al telefono.-
-In realtà niente, non ha risposto, ho lasciato un messaggio in segreteria.-
-Allora cos'è quel sorrisino?-
-Sono semplicemente innamorata di mio marito. 
Poi senti chi parla, dovresti vedere la tua faccia quando parli al telefono o sei con Elliot.-
-Siamo due ragazze davvero fortunate.-
-È vero. E pensandoci dovresti ringraziarmi, se fossi andata tu a fare quell'intervista non avrei mai conosciuto Christian e lui non mi sarebbe venuto a recuperare con Elliot la sera che mi sono ubriacata e tu non l'avresti mai incontrato.-
-Hai ragione, non ci avevo mai pensato.
Ragionando così allora dovremmo entrambe ringraziare la mia influenza.- dice Kate mentre scoppiamo entrambe a ridere 
È davvero tutta colpa della casualità. Se non avessi fatto quell'intervista chissà dove mi avrebbe portato la vita. Ma sono certa che adesso non sarei la donna più felice del mondo, incinta, sposata con il più dolce e complicato marito di sempre. 
-Allora come vanno i preparativi per il matrimonio? Mancano poche settimane ormai.- chiedo a Kate per cambiare discorso 
-Va tutto secondo i piani, mi manca solo di scegliere il mio vestito da sposa e il tuo da damigella d'onore.-
-Hai lasciato il più complicato alla fine. 
Non lo disegnerà tua madre?-
-Ovviamente ma sarà divertente prendere dei piccoli spunti in qualche negozio.- guardo Kate un po' dubbiosa
Non mi sono mai sentita a mio agio ad andare per negozi provando vestiti per ore e non inizierà a piacermi di certo adesso che sono incinta. 
Ma la damigella d'onore deve saper accontentare la sposa, giusto? 
Purtroppo credo di si. 
-Certo sarà divertente.- dico con un finto sorriso stampato in viso e Kate mi fa una linguaccia 
-Vedrai che andrà bene. Grazie alla gravidanza sei diventata ancora più bella. E poi neanche hai preso tanto peso. Si vede che sei incinta solo di lato e da davanti, e non so quanto sia positiva questa cosa.- 
-Non ti ci mettere anche tu per favore, mi bastano Christian e la dottoressa Greene a rimproverarmi.-
-Ricevuto, ho finito. Per adesso.- alzo gli occhi al cielo sbuffando e lei sorride 
Ah quanto mi sei mancata Kate! 
********************
Arriviamo finalmente al centro commerciale e Kate entra subito nel negozio di abiti da sposa. 
Che meraviglia. 
Al mio matrimonio con Christian a differenza di Kate io non ho dovuto né vedere né organizzare niente, ha pensato a tutto Grace. 
All'inizio ci ero rimasta male, mi sentivo esclusa dal mio stesso matrimonio, ma poi vedendo come è impazzita lei nell'organizzazione del suo matrimonio, non mi dispiace affatto di non essermi dovuta occupare di niente. 
-Che ne dici di questo?- 
-Molto carino. Ma un po' troppo scollato forse.- Kate esce dal camerino facendomi vedere il primo vestito che ha voluto provare 
-Hai ragione.- e mentre lo dice già sta scegliendo il secondo
-Perché non vedi anche tu qualcosa? Altrimenti poi lascerai tutta la scelta nelle mie mani e sappiamo entrambe che l'idea non ti piacerà.- aggiunge in tono di sfida 
-Hai ragione. Inizio a dare un'occhiata.- dico andando verso i vestiti alzando le mani in segno di resa 
Inizio a cercare e ci sono molti vestiti carini ma nessuno con una taglia che potrebbe starmi bene. 
Che strano negozio, neanche un modello premaman. 
Torno da Kate, che nel frattempo sta provando il decimo vestito. 
-Allora, trovato niente?-
-Niente che potrebbe starmi bene. 
Tu hai trovato qualche modello che ti piace?- 
-Si. E la mia stilista personale lo renderà ancora più bello.-
-Sono contenta.-
-Anche io. Ma adesso ho voglia di fare shopping sul serio e tornare a casa con tante buste degli acquisti.- mi prende sotto braccio e usciamo dal negozio 
Mentre camminiamo, passiamo davanti ad un negozio per bambini e non resisto dalla tentazione di entrare. 
-Queste sono davvero carine.- dico a Kate tutta contenta per aver trovato delle scarpette perfette per il completo da marinaio che avevo comprato un paio di settimane fa 
-Adorabili.- 
-Ma guarda questa.- aggiunge Kate mostrandomi una maglietta con scritto "I love my daddy" con dei disegni di barche e aeroplani.
-È perfetta! A Christian piacerà tantissimo.- 
-Sicuramente.- 
Emozionata mando un email al mio maritino che oggi sembra scomparso nel nulla. 

Da: Anastasia Grey
A: Christian Grey
Data: 5 Marzo 2012 18:40 
Oggetto: Vecchie abitudini 
Era da tanto tempo che non ti scrivevo più un email Mr Grey ma a quanto pare oggi è l'unico modo che ho per poter comunicare con te visto che non sei mai raggiungibile al telefono. È successo qualcosa?
Sono ancora con Kate e ho comprato qualcosa che ti piacerà tantissimo.
Tua moglie che inizia a stare in ansia.
XXX

Spero che risponda presto, inizio a preoccuparmi.
********************
Uscite dal negozio per bambini ci sediamo a bere qualcosa quando entrambe notiamo qualcosa di strano. 
-Ci sono due tizi che stanno facendo delle foto. Paparazzi sicuramente.- dice Kate un po' allarmata 
-Paparazzi? È perché.- dico in preda al panico 
-Vorranno fare un articolo su di te. Christian non è un attore o un cantante ma è molto famoso a Seattle e avere l'esclusiva per un articolo sulla tua gravidanza purtroppo fa gola a molti giornali. 
Anche al mio, ma lì ho cercato di controllare la faccenda il più possibile, facendogli abbandonare l'idea.-
-Perché non mi hai detto niente?- sono senza parole, non so che farebbe Christian se fosse qui 
-Per non agitarti. Mi dispiace.-
-Hai fatto il possibile. Non è colpa tua.
E poi credo che sono andati via.- dico a Kate. Mi guardo intorno e non vedo più nessuno. Meno male! 
********************
È quasi ora di cena e Kate come annunciato è piena di buste.
-Credo di aver comprato troppe cose.-
-Dici?- le dico ridendo e lei con me 
-Sto morendo di fame. Mangiamo insieme, magari una cena a quattro?-
-Si chiamo Christian.-
-E io Elliot.-
Sto facendo il numero quando vedo la sua email di risposta.

Da: Christian Grey 
A: Anastasia Grey
Data: 5 Marzo 2012 19:05
Oggetto: Le vecchie abitudini mi mancavano 
Mi dispiace che ti sei preoccupata, soprattutto perché ti agiti e non ti fa bene lo sai. Sono stato coinvolto in una riunione interminabile tutto il giorno. L'unica cosa che voglio è vederti e sapere cosa hai comprato sono curioso.
Chiamami.
Ti amo.
Christian Grey 
Amministratore delegato &
Marito impaziente,
Grey Enterprises Holdings Inc.

Mi è mancato il nostro scambio di email. Mi fa sempre sorridere con le sue risposte dolci, stile Cinquanta sfumature. 
Lo chiamo e finalmente risponde.
-Ei finalmente.-
-Lo so mi dispiace tanto. Sono stato in ansia per tutto il giorno, senza poter sapere se stavi bene.-
-Anche io.-
lo sento sorridere 
-Dove sei?-
-Al centro commerciale con Kate. Stavamo pensando di andare a cena fuori, io, tu, lei ed Elliot, che ne dici?-
-Va bene. Andiamo in un ristorante vicino casa però, così non ti stanchi ulteriormente.-
-Come vuoi Mr Grey.- 
-A dopo Mrs Grey.-
Riaggancio e Kate è davanti a me. 
-Il responso?-
-Ha detto di si, però dobbiamo andare in un posto vicino casa.-
-Ok. Mando un messaggio ad Elliot per dirgli di chiamare Christian.- 
-Perfetto.-
********************
Arriviamo davanti al ristorante e dopo tutto il giorno finalmente vedo il mio splendido marito. 
Esco dalla macchina e gli vado incontro, quasi correndo.
-Ciao.- dico mentre mi abbraccia 
-Ciao a te. Mi sei mancata.- sussurra baciandomi 
-Ok piccioncini basta così. Andiamo dentro.- ci interrompe Elliot ridendo 

Ceniamo in fretta, tutti decisamente affamati, passando la serata a parlare dei preparativi del matrimonio, della casa in costruzione e di puntino. Elliot sembra molto emozionato dall'idea di diventare zio.
-Gli farò fare tutte le cose ribelli che vuoi due non gli lascereste mai fare. Sarò lo zio figo.- 
-E io sarò una zia stile Lorelai Gilmore di "Una mamma per amica".- interviene Kate
-E invece io inizio ad agitarmi.- dice Christian facendoci ridere. 
Mi guarda facendo il broncio così mi accoccolo fra le sue braccia che mi stringono forte.
-Guarda cosa è già su internet.- dice Kate di punto in bianco, dandomi il suo telefono in mano
-Non ci credo. Di già.-
-Cos'è?- interviene Christian allarmato, prendendomi il telefono dalle mani 
-È tutto ok Christian.- dico cercando di tranquillizzarlo 
-Si Ana ha ragione, adesso che hanno avuto le foto e hanno potuto fare l'articolo sulla gravidanza di Ana vi lasceranno in pace.- 
-Va bene.- dice Christian ma non mi sembra tanto convinto 
-E poi quella uscita peggio sono io. Neanche sanno il mio nome. Mi hanno chiamata la fidanzata del fratello di Christian Grey.- interviene Kate sdrammatizzando l'aria di tensione che si era creata e Christian sorride. Bene, crisi scongiurata! 

Finita la cena inizio a sentirmi davvero stanca, è stata una lunga giornata. Salutiamo Kate ed Elliot e andiamo via.
********************
Appena arrivati a casa gli mostro a Christian le cose che ho comprato al negozio per bambini per il nostro puntino.
-Sono carinissime. Ha già il completo pronto per la sua prima gita sulla Grace.-
Dopo le scarpine, gli faccio vedere la maglietta e i suoi occhi si illuminano.
-È perfetta! Non vedo l'ora di vedergliela addosso.- sorride felice 
-Sono contenta ti piaccia.-
-Come potrebbe non piacermi.- dice baciandomi dolcemente sulle labbra e in attimo il nostro bacio da dolce diventa ardente e la stanchezza è svanita nel nulla sostituta dalla passione travolgente del mio Cinquanta sfumature. 
-Ti ho già detto quanto mi sei mancata e quanto ti amo.- mi dice in un sospiro tra un bacio infuocato e l'altro 
-Quanto ti sono mancata si ma quanto mi ami no.-
-Allora rimedio subito. 
Ti amo tantissimo Mrs Grey.-
-Anche io Mr Grey.
Sempre.- 
Lo attiro a me dimenticando, tra le sue braccia, tutto tranne noi. 

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Capitolo 6
*** Nuove prime volte ***


-Comoda?-
-Comodissima grazie.- dico accoccolata sulla spalla del mio Christian che con il tempo non smette mai di sorprendermi.

Ieri siamo stati dalla dottoressa Greene per un nuovo controllo e ci ha detto, che ora che sono arrivata al settimo mese di gravidanza, di iniziare a stare più attenti ai lunghi spostamenti, soprattutto in aereo. 
Così stamattina il mio romantico Mr Grey mi ha svegliato all'alba, con un grande sorriso sul viso e le valigie pronte. 
Pronto a partire per la nostra ultima fuga d'amore prima dell'arrivo di puntino, con destinazione Aspen. 

**********poche ore prima**********

-Piccola, dai svegliati.- sento Christian parlarmi dolcemente nell'orecchio e ancora insonnolita è un po' riluttante provo a svegliarmi per capire che cosa sta succedendo.
-È presto, anzi prestissimo Christian.-
-Lo so ma prima partiamo, prima arriveremo.-
-Partire? Arrivare? Che stai dicendo?-
-Se ti svegli, lo capirai da sola.- e va bene, provo di nuovo a tirarmi su, questa volta più convinta e lo guardo accanto a me, sorridente, come se fosse la mattina di Natale.
-Ok sono sveglia, spiegami.-
-Queste ti dicono qualcosa?- si sposta e dietro di lui, tre piccole valigie. Si parte! 
-Dove andiamo?- dico emozionata, unendo il mio sorriso al suo.
-È una sorpresa. Su alzati.- dice baciandomi con dolcezza sulle labbra. 
Tutta felice mi alzo dal letto, mi vesto e vado verso la cucina dove mi aspetta già sul tavolo, la colazione. 
-Pancake, bacon e uova per te.-
-Hai cucinato tu?- chiedo stupita, sapendo che oggi è sabato e il weekend Mrs Jones non viene. 
-Si! Ho trovato la ricetta e le spiegazioni su internet e in più ti ho visto tante volte preparare la colazione. Compresa la mattina dopo la nostra prima notte insieme.- aggiunge malizioso.
E con queste parole quello che prima era stupore, ora è imbarazzo ma anche un pizzico di orgoglio. 
-Assaggia, non dovrebbe essere così terribile. Spero.-
-Va bene.- oggi è così pieno di entusiasmo che è difficile non lasciarsi coinvolgere. 
-Uhm buoni.- dico assaggiando un boccone di pancake con lo sciroppo d'acero.
-Davvero?- ha gli occhi sgranati, sorpresi, felici.
-Si davvero, sono molto buoni. 
Non quanto i miei ma buoni.- dico prendendolo in giro.
-Sono contento.- si avvicina per lasciarmi un bacio sulle labbra.
-Allora però mangia tutto. Tutto! Avrai bisogno di tante energie.- oh il mio Christian autoritario, è sempre lì chiuso tra le sue cinquanta sfumature, non si allontana mai troppo.
-Mangio, mangio tranquillo.- dico facendogli la linguaccia e lui sorride.

**********ora**********

Seduta sul mio comodo sedile, ripenso alla splendida mattinata e a Christian che cucina per me, evento più unico che raro. 
-A che pensi?- mi chiede Christian, notando il mio sguardo sognante.
-A quanto sono fortunata Mr Grey.- 
-Sono io quello fortunato Mrs Grey.-
E mi addormento accoccolata tra le sue braccia e con il sorriso sulle labbra. 

-Siamo atterrati dormigliona, alzati. Ti prenderei in braccio ma credo che non ce la farei.- 
-Insomma mi stai dicendo in un modo delicato che sono grassa? Gentile Mr Grey, davvero.- lo guardo con uno sguardo un po' assonnato e un po' risentito ma infondo ha ragione. 
-Non sei grassa, sei bellissima.- come faccio, solo ad innervosirmi se dice cose come questa? È semplice, non posso.
-Ritirato il commento acido di prima.- mi sporgo verso di lui e lo bacio.
-Grazie.- aggiungo, guardandolo negli occhi, trasmettendogli tutto il mio amore. 
-Andiamo.- di colpo si alza, mi prende la mano e scendiamo dal jet. 
Nel tragitto verso casa, ripenso all'ultima e unica volta in cui siamo venuti qui, con Kate, Elliot e tutti gli altri. Eravamo appena sposati e non è stata esattamente una fuga d'amore ma una fuga dal caos che aveva provocato Jack Hyde intorno a noi. Rabbrividisco al pensiero. Per colpa sua avremmo e avrei potuto perdere tutto. Avrei potuto perdere Christian, avremmo potuto perdere puntino. 
-Smettila. Non pensare.- mi dice Christian, facendomi voltare. Mi stupisco ancora di come è capace di leggermi nella mente. 
-Va tutto bene. Andrà tutto bene.- continua. Annuisco sorridendogli. Non servono altre parole. 
-Vieni qui.- mi attira tra le sue braccia, lasciandomi un dolce bacio sui capelli e io non potrei sentirmi più protetta, tra le sue forti braccia che mi stringono. 

In poche ore arriviamo nel vialetto di casa e noto che non ci sono altre auto.
-Mr e Mrs Bentley non sono in casa?-
-No gli ho detto che saremmo voluti stare da soli per il weekend. Ti va bene?-
-Certo, sarà bellissimo.- 
-Bene, entriamo. 
Dopo di lei Mrs Grey.- apre la porta facendo un buffo inchino, lasciandomi passare. 
-Grazie Mr Grey.- dico facendo lo stesso.
Entro nel grande salone, con un arredamento molto simile all'Escala, e non posso che fermarmi ad ammirare la bellezza di questa casa, pensando nel frattempo a quanto non vedo l'ora di crearci nuovi ricordi.  
-È quasi ora di pranzo.- mi dice Christian interrompendo il fiume dei miei pensieri.
-Posso provare a cucinare qualcosa ma credo che il pranzo sia decisamente più complicato della colazione.- continua. 
Non capita spesso di vedere Mr Autocontrollo insicuro e imbarazzato ma quando succede è così bello da vedere. 
-Ci penso io. Meglio non rischiare.-
-Hai ragione. Vado ad occuparmi di qualcosa di più virile allora.- 
-Tipo?- dico non riuscendo a trattenere una risata. 
-Uhm la legna. Vado a prendere la legna per il camino.- dice deciso di se con le mani sui fianchi.
-Ok buon lavoro.-
-A dopo.- si avvicina, baciandomi dolcemente prima di andare via. 
Va bene mettiamoci al lavoro. 
Apro il frigo, notando che ci sono tantissime cose, Mrs Bentley è stata gentilissima. 
Decido di preparare due bistecche, patate novelle in padella e un contorno di insalata, semplice e veloce.
Metto l'ipod nello stereo, e presto la voce di Ed Sheeran invade la stanza sulle note di "Kiss me". 
Amo cucinare ascoltando musica, mi rilassa e soprattutto mi ricorda la prima mattina da Christian dopo la nostra/mia prima volta. Arrossisco al pensiero. 
Distratta dai bellissimi, roventi e un po' imbarazzanti ricordi, non mi accorgo che Christian è tornato. Da dietro, mi circonda con le sue braccia, lasciandomi delicati baci sul collo, cantando, quasi sussurrando, il ritornello della canzone, mandandomi in estasi.
"So kiss me like you wanna be loved 
Wanna be loved 
Wanna be loved 
This feels like I've fallen in love 
Fallen in love 
Fallen in love 
So kiss me like you wanna be loved"
-Baciami come se vorresti essere amata. 
O baciami perché ti amo.- mentre parla, rimango lì, ferma, ad occhi chiusi, completamente stregata. Sono sotto un'incantesimo. L'incantesimo più bello di tutti, l'Amore. 
Mi volto e lo bacio, cercando di trasmettergli tutto l'amore che a parole non sono brava come lui ad esprimere. Cerco di attiralo a me, per sentirlo di più ma ormai solo il mio pancione arriva a toccarlo. Il nostro puntino. 
-Sta crescendo.- dice Christian con un sorriso timido mentre riprendiamo entrambi fiato. 
-Si. Sempre di più.- rispondo con lo stesso sorriso sul viso. 
-E a proposito di questo ti ho preso un piccolo regalo.- 
-Cosa?-
-Lo vedrai dopo, ora mangiamo.- 
********************
Dopo pranzo saliamo in camera a riposare. Più che altro a riposarmi. Sono stanchissima ma anche troppo curiosa di vedere cosa ha comprato. 
-Allora?- dico impaziente.
-Allora cosa?- 
-Non fare il vago Mr Grey, voglio vedere il regalo.- 
-Impaziente come sempre Mrs Grey, vado a prenderlo.- mi bacia e balza giù dal letto, prendendo poi il piccolo pacchetto, nascosto nella sua valigia.
-Ecco a te.- 
Scarto velocemente il pacchetto e rimango senza parole dalla dolcezza del pensiero che ha avuto.
-Il libro dei nomi.- dico con gli occhi lucidi. 
-È perfetto. Grazie.- dico non riuscendo a controllare l'emozione nella mia voce.
-Mentre lo sfogliavo ieri, ho evidenziato alcuni nomi che mi piacevano. Come hai detto il bambino sta crescendo e non potremo continuare a chiamarlo puntino ancora per molto.- 
Ancora incredula, guardo i nomi scelti da Christian.
-Il mio preferito è questo.- indica il nome sulla pagina.
-Theodore. Mi da l'idea di un nome forte e indipendente. Un nome perfetto per un Grey insomma.- dice con un tono pieno di orgoglio nella voce. 
-E poi si può accorciare in Ted, è carino. No?-
Continua a parlare senza sosta di quanto sia bello e gli piaccia questo nome, è una gioia vederlo così felice. 
-Si Ted è davvero carino. Se farà come me, userà sempre il nome abbreviato.- 
-Questo è un si per il nome?-
-Si. Puntino sarà sostituito da Theodore Grey.-
-Vittoria.- dice con un enorme sorriso.
-Per il secondo nome c'è tempo.- aggiungo in un soffio.
-Sono d'accordo.- 
All'improvviso sento dei piccoli calci. Puntino si è svegliato.
-Che succede?- mi chiede Christian con un leggero tono preoccupato.
-Senti.- gli prendo la mano e l'appoggio sulla pancia, sul punto esatto dove il bambino sta scalciando. 
-Credo proprio che al nostro puntino, il nome Theodore/Ted gli piaccia.- 
-Lo penso anche io. Senti qui, sta ballando.- 
-Oh piccola.- perso nella gioia del momento, mi prende il viso tra le mani e affondando le dita tra i miei capelli, mi cattura per un lungo e appassionato bacio. 
In un attimo mi sveste e faccio lo stesso a mia volta. Distesa sul letto, sento le sue mani che mi accarezzano dolcemente, mentre nell'orecchio mi sussurra parole d'amore. Con le sue mani tra le mie, reclama di nuovo la mia bocca e in un attimo è dentro di me. Ormai sono persa e non posso fare altro che lasciarmi trasportare lontano tra le sue braccia.

Quando riapro gli occhi, Christian è nel letto accanto a me. Probabilmente mi stava guardando dormire. 
-Bentornata.- 
-È stato un piacevolissimo sonnellino pomeridiano Mr Grey.- 
-Il nostro scopo è il piacere Mrs Grey.- dice con il suo solito sguardo malizioso. 
-Cosa sono quelli?-
-Altri piccoli regali. Vestiti che tra poco usciamo.- 
-Dove andiamo?-
-Pensavo di passare una romantica serata, e conosco un posto perfetto. Perciò muoviti.- scende giù dal letto già completamente vestito.
-Va bene, va bene mi vesto.-
-Ti aspetto di sotto.-
Mi avvicino alla sedia dove ha lasciato i tre pacchetti. Li apro. Nel primo c'è un vestito nero, largo davanti e semi trasparente con parti di pizzo, dietro. Molto carino. 
Nella seconda scatola ci sono come sempre le scarpe adatte, il classico tacco 12 nero semplice. Nel terzo pacchetto, più piccolo, un paio di orecchini, bellissimi, ricoperti di piccoli brillanti. Nella scatolina c'è anche un biglietto: 
"Per farti risplendere ancora di più in questa notte stellata. 
Ti amo. 
Christian."
Saranno gli ormoni ma non posso trattenere le lacrime di gioia che non vedono l'ora di uscire. Nelle sue cinquanta sfumature, il suo romanticismo è la sfumatura che più mi ha fatto innamorare perdutamente di lui. Non per gli orecchini o per le cose materiali in generale ma per il suo saper sorprendermi sempre, regalandomi gioie indimenticabili. 
Mi vesto e mi trucco rapidamente, impaziente di abbracciare e ringraziare il mio meraviglioso marito. 
Scendo le scale e lui è in fondo che mi aspetta. 
-Sei bellissima.-
-Anche tu.- lo bacio.
Guardandolo poi dritto negli occhi, gli dico:
-Grazie, per tutto.-
-Per tutto?- 
-Si per tutto.- 
Mi bacia una seconda volta, mi prende la mano e usciamo da casa, andando verso la macchina. 
-Dove stiamo andando?- dico a Christian incuriosita.
-Sorpresa.- risponde con un sorriso furbo.
-Arrivati.- aggiunge.
Parcheggia, scende poi velocemente dalla macchina per aprirmi la portiera. 
Il posto è bellissimo. Circondati dalla montagna e la poca neve rimasta e il cielo come già accennato da Christian nel biglietto, sereno e pieno di stelle. 
-Hai freddo?-
-No sto bene. È magico.-
-Sapevo che ti sarebbe piaciuto. Andiamo.- 
Il ristorante è molto carino e dall'aria raffinata e ancora una volta ringrazio mentalmente Christian per avermi comprato l'abito adatto. 
Passiamo la cena chiacchierando del più e del meno, come se fossimo due innamorati al primo appuntamento. Ma la magia viene presto spezzata dal suo telefono che squilla. Ha il tono da amministratore delegato, quindi sicuramente è una chiamata di lavoro. 
-No non sono a Seattle, te lo avevo già detto. 
Domani? Non posso.
Va bene, va bene ho capito, ci sentiamo.-
Finisce la telefonata e mi guarda. 
-Tutto bene?- gli chiedo, sapendo già che non va tutto bene.
-No, devo firmare urgentemente dei documenti per lunedì e domani pomeriggio devo essere a Seattle. Quindi addio alla metà del nostro weekend.-
-È tutto ok. Abbiamo ancora tutta la notte. Ed è stata una fuga d'amore meravigliosa anche se più breve del previsto. Quindi non farti guastare l'umore.- 
-Non è questo weekend ad essere meraviglioso ma tu.
Usciamo fuori ti faccio vedere il resto della sorpresa.-
Dietro il ristorante c'è una grande ruota panoramica. 
Fin troppo romantico anche per mio Mr Grey ma non mi lamento di certo.
-Saliamo?-
-Si andiamo.- dico entusiasta.
Entriamo nella piccola cabina e subito la ruota inizia lentamente a girare. Arrivata in cima, si ferma per alcuni minuti. Mi volto e Christian ha in mano una piccola scatola.
-Aprila.-
-Sei impazzito. Mi hai già dato così tanto stasera.- 
-Che importa. Su aprila.- mi esorta. 
Apro la scatolina e dentro c'è un piccolo ciondolo a forma di ruota panoramica.
-Per il tuo braccialetto. Un'altra prima volta.-
-Non so che dire. È stupendo. Grazie.-
-Di niente piccola.- 
Mi attira a se e mi bacia con trasporto. 
-Bacio sotto le stelle.- dico staccandomi da lui.
-Un'altra prima volta.- 
Mi sorride felice, riprendendo a baciarmi.
Adoro le prime volte. 

Tornati a casa, la passione che ci unisce ha di nuovo la meglio su tutto e non possiamo che assecondarla.
********************
Il mattino dopo facciamo colazione preparando le valigie.
Si torna a casa.
Chissà perché c'è sempre un po' di malinconia nel tornare alla vita quotidiana? Anche solo dopo un giorno. Un'indimenticabile giorno. Forse però è proprio per questo, perché non me lo scorderò mai. 
Saliamo sul jet e mi accoccolo sulla spalla di Christian.
-Triste di tornare a casa?-
-Si ma anche deliziata.-
-Sono felice di sentirlo.-
-Come non sarei potuta esserlo? È stata una fuga perfetta ed è stato grazie a te. Ti amo.-
-Ti amo anche io. 
Sempre.-

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Capitolo 7
*** Un Grande Giorno ***


Oggi è un giorno davvero speciale.
È il giorno del matrimonio di Kate ed Elliot. 
Kate ed io siamo all'Escala a prepararci prima della cerimonia, mentre i maschietti Grey stanno facendo la stessa cosa a casa di Grace e Carrick. 
Mi guardo intorno, e il grande appartamento è pieno di gente, ci sono la mamma della sposa, nonne, zie e amiche. 
Senza dimenticare la squadra di truccatori e parrucchieri che ha voluto Kate a tutti i costi, per renderla una vera e propria principessa, in questo giorno così importante.
-Sei pronta?- le dico mentre la guardo specchiarsi nervosamente davanti allo specchio.
-Si. No. Non lo so.- mi risponde in preda al panico.
-Ehi calmati. Respira. Andrà tutto bene.- le dico, ma Kate non sembra convinta di quello che le sto dicendo, continuando invece a guardarmi con gli occhi sgranati.
-Tu come hai fatto?- mi chiede poi di punto in bianco.
-Fatto cosa?-
-Sposarti! Come hai fatto a sposarti, senza essere nervosa o agitata?-
-Non avevo motivo di aver paura.-
-Continua. Dimmi di più.- mi dice, guardandomi con occhi speranzosi e leggermente più calma stavolta.
-È semplice.- inizio a parlare.
-Christian era tutto quello che volevo e tutto quello che voglio. Il pensiero di legarmi a lui per il resto della mia vita, è stato come il vissero felici e contenti di una bellissima favola. 
Mi sentivo come una ragazza diventata principessa per un giorno, che stava per sposare il suo principe azzurro.- 
-Oh mio Dio è bellissimo.- dice Kate con lo sguardo sognante e decisamente più rilassato. 
-Sarà bellissimo anche per te. Ami Elliot e lui ti ama. Sarà una giornata indimenticabile, vedrai.-
-È per questo che sei la mia damigella d'onore e testimone.- 
-Non c'è di che.- le sorrido e lei fa lo stesso abbracciandomi.
-Ti voglio bene.-
-Anche io.- risponde mentre si scansa da me, accarezzandomi poi il pancione. 
-Visto? Ti avevo detto che ti avrei trovato il vestito perfetto. Sei bellissima. 
Certo non quanto la sposa, ma sempre bellissima.-
-Grazie. Ma nessuno sarà più bello di te oggi. Futura Mrs Grey.- 
-Kate Grey. Suona bene, vero?- 
-Suona benissimo cognata.- 
-Praticamente sorelle.- scoppiamo a ridere insieme godendoci questo momento gioia e spensieratezza. 
Tutte le migliori amiche sognano di sposarsi con una coppia di fratelli come noi, per diventare ancora più unite, anzi proprio parenti. Così poi pensandoci bene, Kate sarà la zia di puntino a tutti gli effetti, e questo mi rende così felice.
I miei pensieri e le nostre chiacchiere vengono presto interrotti dal mio cellulare che inizia a squillare. 
È Christian. Finalmente! 
-Ehi dimmi.- dico con un tono da protagonista innamorata di un film romantico. 
Inizio a parlare con Christian e Kate capisce subito chi c'è dall'altra parte del telefono, e alza gli occhi al cielo un po' divertita e un po' imbarazzata. 
-Va bene ti lascio da sola a parlare con il tuo principe azzurro.- dice alzandosi, facendomi l'occhiolino, raggiungendo la squadra di truccatori e parrucchieri per gli ultimi ritocchi. 
-Allora come sta andando lì.- mi chiede Christian con un tono tranquillo.
-Bene, c'è stato un piccolo momento di panico pre-cerimonia per la sposa, ma ora è tutto passato. 
Voi maschietti invece?-
-Anche qui un po' di agitazione del nostro ex Don Giovanni preferito. Anche se proprio non lo capisco, perché bisogna essere così nervosi?- dice Christian ingenuamente. Il fatto che fosse così tranquillo e deciso al nostro matrimonio, è così romantico.
-Di solito le persone hanno sempre un po' paura ad impegnarsi con qualcuno in una cosa così importante e di regola duratura come il matrimonio.- rispondo.
-È capitato anche a te?- mi chiede con un filo di preoccupazione nella voce. 
-No! È stato il giorno più bello della mia vita, insieme alla notizia dell'arrivo di puntino. Ed è stato proprio raccontare come stavo bene che ha fatto calmare Kate.- gli rispondo con decisione percependo il suo sorriso timido attraverso il telefono.
-E tu invece, eri nervoso?- dico continuando quello che stavo dicendo.
-Nervoso io? Tutto il contrario.
Quella mattina contavo solamente i minuti fino al momento in cui ti avrei baciato sull'altare e saresti diventata davvero mia.- a queste parole, come sempre, un brivido mi percorre la spina dorsale e nella mia mente riesco ad immaginare le sue labbra e la sua espressione mentre parla. 
-Cosa hai detto a Kate per calmarla?- continua, non dimenticando quello che stavo iniziando a raccontargli poco prima.
-Gli ho detto, che eri tutto quello che volevo e il pensiero di legarmi a te per sempre, è stato come il lieto fine di una favola, ed io ero la principessa che sposa il suo principe azzurro.-
-Ero tutto quello che volevi?- sapevo che quel verbo al passato non gli sarebbe sfuggito, penso sorridendo. Ah il mio insicuro cinquanta sfumature.
-Sei e sarai tutto quello che voglio Mr Grey.-
-Anche tu Mrs Grey. Sempre.- 
-Aww credo che ci stiamo proprio lasciando trasportare dalla romantica atmosfera di fiori d'arancio.- 
-Lo penso anche io, anche se ti ripeterei la stessa cosa ogni giorno.- come faccio a non innamorarmi ancora di più di lui quando dice queste cose. 
Ma ora devo andare piccola. Lascio temporaneamente il ruolo di principe azzurro per entrare in quello di testimone dello sposo.- 
-Ok a dopo principe azzurro in pausa. Ti amo.-
-Anche io.-
 Chiudo la telefonata con un grande sorriso sul viso e gli occhi sognanti, innamorati. Sto iniziando a sentirmi davvero come nel finale di una fiaba, di cui oggi abbiamo tanto parlato. 
Mi giro e Kate, pronta nel suo vestito da sposa, mi sta guardando. 
-Spero di avere un matrimonio come il vostro.-
-Lo avrai. Elliot ti ama davvero.-
-E io amo lui.-
-Allora non hai niente di cui preoccuparti. Devi solo essere felice e goderti questo bellissimo giorno di cui sei la protagonista indiscussa. 
Un respiro profondo, prendi il bouquet e andiamo.- 
-Ok sono pronta. E grazie.-
-Sono qui per questo.- 
Ci prendiamo per mano ed emozionate ci avviamo verso la chiesa, per vivere un nuovo lieto fine, il suo.
********************
Dopo lo spostamento in macchina dall'Escala, finalmente siamo arrivate in chiesa. 
Elliot è già davanti all'altare con Christian al suo fianco, e la famiglia Grey, la famiglia Kavanagh e tutti gli ospiti che aspettano solo l'arrivo della sposa per cominciare. 
-Kate ferma, sto finendo di aggiustarti il velo.
Ana tu sei la prima ad andare, poi io e infine la nostra bella sposina.-
-Agli ordini Mia.-
Mancano pochi minuti e Mia non smette ancora di organizzare e controllare, ogni minimo dettaglio di questa giornata, ha preso molto seriamente il suo ruolo di wedding planner, da questo punto di vista è molto simile a suo fratello. 
-Sei pronta?- dico a Kate
-Prontissima.- mi risponde con un grande sorriso e il velo sul viso.
Le sorrido anche io di risposta, quando la marcia nuziale inizia a suonare, inondando la chiesa con il sua musica. 
È ora di andare.
Cammino lungo la navata il più veloce possibile, sorridendo e cercando di non sembrare nervosa. 
Subito dopo di me è il turno di Mia e poi la sposa.. 
In tutto quel parlare stamattina non avevo notato quanto Kate fosse bella nel suo vestito bianco, con i suoi capelli biondi sembra quasi una dea, forse lo è di più di quanto lo fossi io al mio matrimonio, ma di sicuro in una cosa abbiamo avuto entrambe fortuna, i nostri futuri mariti. 
Finalmente davanti all'altare, vedo Christian, è da ieri sera che siamo lontani. Era da non so quanto tempo che non passavamo la notte insieme, e mi è mancato da morire. 
E ora che siamo di nuovo uno di fronte all'altro, con i suoi occhi fissi nei miei e con il suo sguardo capace di farmi sciogliere, mi sento di nuovo intera. 
"Ti amo" mima poi con le labbra facendomi l'occhiolino e io faccio lo stesso. 
********************
La cerimonia arriva quasi al termine, è il momento dello scambio degli anelli e delle promesse, ma io non sono riuscita a porre abbastanza attenzione per tutto il tempo, sommersa da continui flashback del mio matrimonio con Christian. 
Immagini su immagini di me e della persona che a breve sarebbe diventata mio marito, mentre ci scambiavamo sguardi furtivi durante la messa, mentre pronunciamo le nostre promesse e di quando ci siamo scambiati le fedi, baciandoci, fino al momento in cui sono diventata sua a tutti gli effetti. 
Anche Christian ha lo sguardo perso ma sognante, forse stiamo pensando la stessa cosa. 
Sicuramente è così. 
********************
La cerimonia è finita ed è il momento del ricevimento. Forza puntino è ora di divertirsi un po', ma prima troviamo papà. 
Non faccio in tempo a girarmi per iniziare a cercarlo quando sento due forti braccia che mi avvolgono. 
-Ehi mi sei mancata.- dice Christian lasciandomi dolci baci sul collo.
-Mi sei mancato anche tu. Tanto.- 
-Soprattutto stanotte. Mi è mancato stringerti tra le braccia, come in questo momento.- 
-È stato solo per una notte.- dico prendendolo un po' in giro. 
-Anche troppo per i miei gusti.- mi gira all'improvviso, catturandomi per un lungo bacio appassionato, ma solo il mio pancione arriva a toccarlo.  
-Non è il nostro matrimonio, dove abbiamo potuto fare i piccioncini tutto il tempo, dovremmo parlare con gli altri invitati, fare conversazione.- dico tra un bacio e l'altro, cercando di ricomporlo, di ricomporci, ricordando in che circostanza ci troviamo. 
-Le persone non mi piacciono, preferisco di gran lunga quello che stavamo facendo.- 
-Anche a me, ma dobbiamo comportarci da persone adulte Mr Grey.- 
-Va bene, mi arrendo Mrs Grey.- dice lasciandomi un altro piccolo bacio. 
********************
La giornata procede in modo piacevole, tra chiacchiere in cui le persone non hanno fatto altro che chiedermi della gravidanza, e tra qualche romantico ballo con mio marito.
La canzone "A Thousand Years" suona dolce in sottofondo, mentre ondeggio, per quello che posso, tra le braccia di Christian, che preoccupato, cerca di muoversi il meno possibile.
-Stai bene?-
-Si benissimo.-
-Sicura?-
-Si non ti preoccupare.-
-È una richiesta impossibile questa lo sai.- 
-Lo so ma tu non devi preoccuparti lo stesso.- lo guardo negli occhi cercando di rassicurarlo.
-Davvero va tutto bene.-
-Va bene.- 
-Davvero?-
-No ma non voglio diventare Mr maniaco del controllo per il momento.- dice ridendo. 
Bene crisi scongiurata! 
In un attimo però cambia di nuovo sguardo, diventando più serio.
-C'è una cosa che volevo dirti ieri ma non volevo rovinarti la serata.- 
-Cosa è successo?- dico con il panico che inizia a farsi strada dentro di me. 
-Sono usciti nuovi articoli sulla tua gravidanza. Non so quando ma hanno scattato nuove foto.- adesso divento seria anche io. Detesto questa intromissione nella nostra vita privata, non siamo persone dello spettacolo abituate a tutto questo, e poi mi chiedo perché? Cosa trovano di interessante, nel fotografare me e il mio pancione. 
-La prima volta ho lasciato correre, ma adesso non posso.- prosegue Christian.
-Cosa hai fatto?-
-Ho detto ai responsabili degli uffici stampa di occuparsene, e con un po' di discussioni e liti più accese hanno ritirato e cancellato tutti gli articoli e foto. E se ti seguiranno ancora, li denuncerò.- per quanto questa parte di Christian un po' mi spaventi, sono contenta che se ne sia occupato in questo modo, i paparazzi e tutto il mondo che gira intorno a loro, mi ha sempre messo a disagio, così almeno ho la certezza che non dovrò più preoccuparmene. Nessuno si metterebbe contro Christian Grey.
-Sono contenta che hai agito così.-
-Davvero?- dice chiaramente sorpreso.
-Si sono più tranquilla.- 
-Bene. Perché lo sai, farò di tutto perché tu sia al sicuro, perché la nostra famiglia sia al sicuro.- dice accarezzandomi il pancione.
-A nessuno.- aggiunge con più passione di prima, premendo la sua fronte contro la mia, guardandomi fisso negli occhi. 
-Lo so, è anche per questo che ti amo.- dico baciandolo, sull'angolo della bocca. 
-Bene. Adesso cosa vuoi fare, riposarci un po' o continuare a ballare?-
-Ballare.- 
-Come desidera Mrs Grey.- dice facendomi fare una piccola giravolta, prendendomi poi di nuovo tra le sue braccia. 
********************
La giornata è volata e finalmente riesco a stare qualche minuto da sola con la mia nuova cognata.
-Non ti azzardare a partorire prima che torno dalla luna di miele.- dice Kate, puntandomi l'indice contro.
-Starai via solo due settimane, il termine è previsto per metà maggio, c'è tempo, tanto tempo ancora.- 
-Beh ma comunque non fare scherzi, mi raccomando.- 
-D'accordo, e tu invece divertiti. Cosa stupida da dire, ti divertirai sicuramente.- dico mentre scoppiamo entrambe a ridere. 
-Mi mancherai.-
-Anche tu.- mi risponde abbracciandomi e salutandomi, prima di raggiungere Elliot e di andare via, sulla loro macchina targata "Just married" con tanto di lattine e campanelli a seguito. 
Gli auguro tutta la felicità possibile. 
-Vogliamo andare?- dice Christian interrompendo i miei pensieri.
-Si sono distrutta.- 
Mi prende per mano e raggiungiamo anche noi la macchina, con Taylor già pronto a partire. 
-È stato un bel matrimonio.- dico a Christian con la testa appoggiata sulla sua spalla.
-Vero. Ma mai quanto il nostro.- 
-Il nostro è unico.-
-Come te-
-Si e come te, Mr Cinquanta Sfumature.-
-Quale sfumatura ami di più?-
-Tutte.- fa un lungo respiro e chiude gli occhi come per riuscire a credere davvero a quello che gli sto dicendo, e quando li apre, ha lo sguardo ardente, pieno di passione.
-Spero che tu non sia troppo stanca Mrs Grey.- 
-Perché?- dico in modo finto ingenuo. 
-Lo scoprirai arrivando a casa.- 

Una volta arrivati a casa, il mio bellissimo e passionale marito mi ha fatto scoprire eccome di cosa stava parlando, e lo fece partendo dal divano fino al nostro letto. 

Ripensando alle parole di Christian in macchina, credo che non potrò mai scegliere quale tra le sue cinquanta sfumature sia la mia preferita, perché in ogni minimo aspetto, sono innamorata di tutte loro, amo Christian e ogni parte di Christian. E di una cosa sono certa, lo amerò per sempre. 

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Capitolo 8
*** Una sorpresa per te ***


-Uffa. E anche questo no.- 
Sono davanti il mio armadio cercando di provare il mio decimo vestito ma niente, neanche questo mi entra.
Il mese scorso sono andata a fare spese con Kate e pensavo di aver preso tutto quello di cui avrei avuto bisogno ma ovviamente mi sbagliavo. 
Ingenuamente quando ho comprato i nuovi vestiti, non ho pensato che avrei dovuto ancora affrontare altri due mesi di gravidanza e ora mi ritrovo con nessun indumento da poter indossare.
Continuo a sfogare la mia frustrazione nei confronti del mio armadio a voce non troppo alta ma abbastanza da far correre Mrs Jones nella stanza per vedere cosa sta succedendo. 
Mi siedo un po' amareggiata sul letto quando la vedo apparire sulla soglia della stanza.
-Mrs Grey tutto bene?- dice con un tono affannato, precipitandosi vicino a me. 
-Si tutto bene. È solo frustrazione per questi vestiti che hanno deciso di non entrarmi.- le rispondo. 
-Oh mi fa piacere sapere che è solo questo il motivo, quando ho sentito quel grido mi sono spaventata Mrs Grey, ma capisco il suo disagio.- 
-Mi dispiace se l'ho spaventata Mrs Jones, davvero. 
L'unico modo per risolvere questo problema, sfortunatamente, è andare a fare shopping, ma non so con chi, Kate è in viaggio di nozze.- dico completamente indecisa su cosa fare. 
-Potrebbe aspettare domani. È sabato, così potrà andare con Mr Grey.- suggerisce Mrs Jones. 
-Non voglio aspettare domani. Potrei andare con Taylor.- rispondo, consapevole di iniziare a sembrare fin troppo infantile ma non posso farci niente. 
-Mi dispiace Mrs Grey ma Taylor è con Mr Grey, non può accompagnarla.- 
-Allora ci sono solo due soluzioni: o andare da sola...-
-Non credo sia una buona idea Mrs Grey.- mi interrompe in fretta con un tono agitato.
-...o può accompagnarmi lei.- dico continuando quello che stavo dicendo, ignorando il suo prevedibile commento. 
-Io?-
-Certo. Staremo via solo un paio d'ore, sarà divertente, potremo conoscerci meglio, stare un po' insieme.-
-Mi piacerebbe Mrs Grey, ma non so se sia il caso che venga con lei, voglio dire..-
-Christian sarà d'accordo non si preoccupi.- la interrompo, sapendo a cosa o meglio a chi si riferiva.
-Va bene allora.- mi risponde, andando verso la porta, con un dolce sorriso sul viso. 
-Un altro favore.- dico in fretta, prima che Mrs Jones esca dalla stanza.
-Si?- 
-Mi chiami Ana. Va bene?- 
-Va bene Mrs Grey.. Ana. Va bene Ana.-
-Grazie.- le rispondo sorridendo e lei fa lo stesso.

********************

Siamo appena arrivate da Neiman, il negozio preferito di Christian quando si tratta di fare acquisti per me. Meglio andare subito sul sicuro.
Io e Mrs Jones iniziamo a guardarci intorno quando Caroline Acton, la personal shopper, che dopo tutto questo tempo in cui ha scelto i vestiti per me, conosce i miei gusti quasi meglio di me, ci chiama e noi ci voltiamo. 
-Mrs Grey! Che bello vederla.- mi dice salutandomi in modo caloroso. 
-Ciao Caroline, è un piacere vederti anche per me, siamo venute a fare un po' di spese. Questa è una mia amica, Gail Jones.- finisco di parlare e vedo che sia Caroline che Mrs Jones mi guardano un po' stupite. Che avrò mai detto di strano, tranne chiamare Mrs Jones, ehm volevo dire Gail un'amica. Nel tempo mi sono molto affezionata a lei e penso che lei lo abbia capito. Spero. 
-Certo Mrs Grey. È un piacere conoscerla Mrs Jones.- 
-Piacere mio.- Caroline le stringe in modo imbarazzato la mano prima di tornare a prestare la sua attenzione su di me. 
-Allora Mrs Grey cercava qualcosa in particolare?-
-In realtà un po' di tutto. Non ho calcolato bene che mi sarebbero serviti vestiti più grandi diciamo.- dico abbassando lo sguardo fissandomi le mani, cercando di finire al più presto di parlare, completamente nel panico. 
-Bene, vado a vedere cosa posso proporle, nel frattempo si può accomodare nella sala con i camerini, se vuole.-
-Certo vado a sedermi, ne ho bisogno.- 
Caroline Acton si allontana e vedo Mrs Jones che si guarda intorno. 
-Se vuole vada pure a dare un'occhiata, io sto bene.- 
-No Mrs Grey, Ana, va bene così, non voglio lasciarla sola. E poi questi vestiti non sono esattamente alla mia portata.-
-Non importa vada pure a vedere qualcosa che la piace, e per il prezzo non si preoccupi.- le dico con uno sguardo rassicurante. Sarei contenta di farle un regalo. 
-Magari più tardi Ana.-
-D'accordo.-
Ha detto più tardi, è già un passo avanti. 
Iniziamo a camminare avvicinandoci alla sala dei camerini. Ho davvero bisogno di sedermi, è presto per iniziare a sentirmi stanca. 
La stanchezza svanisce d'incanto quando il mio blackberry inizia a vibrare. Un email da Christian. 

Da: Christian Grey 
A: Anastasia Grey
Data: 28 Marzo 2012 16:20
Oggetto: Ti penso.
Sto lavorando su un noiosissimo progetto da presentare ad una noiosissima riunione e l'unica cosa che mi fa sorridere è il pensiero di tornare a casa e di trovarti lì ad aspettarmi. Nel frattempo passerò il tempo a guardare le tue tante foto nel mio ufficio.
Tu che fai? 
Ti amo.
Christian Grey 
Amministratore delegato annoiato & Marito innamorato,
Grey Enterprises Holdings Inc.

Finisco di leggere fissando lo schermo del telefono a bocca aperta. Ma quanto è dolce mio marito. Mi affretto a rispondere. 

Da: Anastasia Grey 
A: Christian Grey
Data: 28 Marzo 2012 16:23
Oggetto: Rimasta a bocca aperta.
Quando leggo le tue mail mi sembra sempre di tornare indietro nel tempo a quando ero una semplice ragazza innamorata dell'uomo più enigmatico che avessi mai incontrato, e non potrei essere più felice di essere diventata la moglie, sempre innamorata, di quell'uomo tanto fantastico ma sempre enigmatico. 
Sono a far spese di nuovi vestiti, non da sola ma Mrs Jones..
Continua a pensarmi..
Ti amo anche io.
Tua moglie che ti pensa XXX

Rimetto il telefono in borsa con un grande sorriso sulle labbra, mi volto verso Mrs Jones che mi sta guardando con uno sguardo dolce.
-Sa Ana, da quando l'ho vista la prima volta con Mr Grey, ho capito che lei sarebbe stata quella giusta per lui. Siete entrambi cambiati tanto fin da subito, ma in modo positivo. Ed è questo che fa il vero amore, ci cambia, ma non facendoci diventare peggio di quello che siamo, ma facendo uscire la migliore versione di noi stessi.- 
-Sono così contenta di sapere che è quello che pensa. Davvero.-
-È solo la verità Ana. E non vedo l'ora di vedere il frutto di questo magico amore.- esitante appoggia le mani sul mio pancione così metto le mie mani sulle sue per rassicurarla.
-Anche io. E avrà tante persone che gli vogliono bene.- dico stringendo le mie mani alle sue, sulla mia pancia. 

********************

-Questo le sta molto bene Mrs Grey, davvero.- dice Caroline mentre provo il mio secondo vestito. 
-Si credo di si.- dico d'accordo con lei. È un vestito blu molto semplice, che addolcisce in modo elegante le mie curve. 
-Qui ci sono i completi con pantaloni, giacche, maglie e tutto il resto. Le serve altro?- 
Un'idea mi passa per la testa e senza pensarci troppo su, decido di metterla in atto.
-In realtà si, un vestito elegante ma non troppo, è difficile da trovare nei modelli premaman, lo so, ma lo vorrei sexy.- 
-Credo che ci sia qualcosa che potrebbe fare a caso suo. Torno subito.- 
Caroline si allontana e Mrs Jones viene verso di me, aiutandomi a slacciare il vestito che indosso.
-Ha in mente qualcosa di speciale?- dice.
-Proprio così.- 
-Mr Grey sarà molto contento, qualsiasi cosa sia.- 
-Lo spero.
Dovrebbe vederlo anche per lei, un vestito per le occasioni speciali, magari per una serata romantica con Taylor.- dico facendole l'occhiolino.
-Ohh non siamo più così giovani per pensare a cose di questo tipo.- 
-Lo siete eccome. Prendetevi una serata libera e divertitevi, vi farà bene, siete una così bella coppia.- 
-È molto gentile. Mi piacerebbe.-
-Allora è deciso. Dopo sceglierete un bel vestito e potreste fare qualcosa stasera stessa, Christian ed io non ci saremo.- 
-Non so come dirle di no Ana.-
-Bene. Spero di non averla messa a disagio.-
-Non si preoccupi, sto passando un bel pomeriggio grazie a lei.- 
-Mi fa piacere.- 
A distrarci dalle nostre chiacchiere è il mio telefono che vibra. La risposta di Christian.

Da: Christian Grey 
A: Anastasia Grey
Data: 28 Marzo 2012 17:15
Oggetto: Shopping pomeridiano.
Sono contento che hai sposato quell'uomo e ancora di più di essere io quell'uomo. 
Ma sono meno contento di sapere che sei uscita senza dirmi niente. Lo sai che non devi stancarti e il fatto che sei con Mrs Jones non mi fa sentire più tranquillo. Torna presto a casa. Non è una richiesta.
Christian Grey 
Amministratore delegato e Marito/Futuro padre iperprotettivo
Grey Enterprises Holdings Inc.

Ahh il mio cinquanta sfumature è sempre lì, non si allontana mai troppo, soprattutto quando si arriva a parlare della mia sicurezza e salute. 
Finisco di leggere le mail e vedo che Caroline è tornata con il mio vestito in mano, che aspetta che finisca per darle attenzione. Così metto da parte il telefono e la guardo.
-Allora Mrs credo che questo vestito sia perfetto, per quello che stava cercando.-
-Grazie per averlo trovato, adesso lo provo.-
Entro nel camerino e rispondo a Christian. 

Da: Anastasia Grey 
A: Christian Grey
Data: 28 Marzo 2012 17:19
Oggetto: Stai tranquillo.
Sto benissimo, non preoccuparti! Sto passando un bel pomeriggio in compagnia di Mrs Jones e proprio questo momento sto provando un vestito che spero faccia felice mio marito. Tieniti pronto Mr Grey.
Tua moglie XXX

Mi guardo allo specchio e il vestito mi sta bene. È abbastanza corto ed ha una lunga scollatura sulla schiena. Non mi sono ingrassata molto durante la gravidanza, come dice Kate si capisce che sono incinta solo guardandomi da davanti e di profilo, e di questo sono contenta. Spero che il vestito piacerà anche a Christian, lui organizza spesso delle bellissime sorprese per me e oggi voglio fare altrettanto per lui. 
Mi tolgo il vestito e il telefono mi avverte dell'arrivo dell'email di risposta di Christian. 

Da: Christian Grey 
A: Anastasia Grey
Data: 28 Marzo 2012 17:31
Oggetto: Sono sempre pronto.
Non puoi tentarmi così a distanza Mrs Grey. Non vedo l'ora di vederti. Esco dall'ufficio verso le 19. Tieniti pronta anche tu.
Christian Grey 
Amministratore delegato e Marito impaziente
Grey Enterprises Holdings Inc.

Leggo la sua risposta e brividi di eccitazione iniziano a percorrermi la schiena. Eh si Mr Grey sono pronta, ora devo solo mettere in pratica quello a cui sto pensando. Devo sbrigarmi ho solo poco più di un'ora prima che torni dal lavoro. 
Esco dal camerino e trovo Caroline Acton e Mrs Jones che mi aspettano. 
-Va benissimo, prendo anche questo.- dico, interrompendo il loro momento di silenzio imbarazzante.
-Molto bene Mrs Grey, posso fare altro per lei?-
-Si, un ultima cosa. Anche la mia amica cerca un vestito per una serata speciale, vero?- dico, mettendo Mrs Jones al centro dell'attenzione.
-Si, mi piacerebbe.- 
Le due si mettono a parlare ed io ne approfitto per organizzare la sorpresa per il mio amore.
Voglio ricreare la nostra prima serata insieme, o meglio le prime serate insieme. 
Per il nostro primo appuntamento Christian mi ha portato a Seattle con Charlie Tango, ma poi siamo andati a casa sua all'Escala. Quindi stasera ho pensato di fare il contrario. Volare da Seattle a Portland e poi ceneremo all'Heathman, come quando avevamo da discutere del contratto, e passeremmo la notte lì. 
Chiamo Taylor per farmi aiutare e nel frattempo gli anticipo qualcosa riguardo alla sua serata libera senza preavviso.
Non più di venti minuti dopo mi richiama per dirmi che è tutto pronto. Ha preparato solo il bagaglio di Christian, visto che il mio lo preparerò già qui in negozio, e mi passerà a prendere così da poter arrivare in tempo per quando Christian uscirà dall'ufficio. 

Ora che è tutto organizzato, vado verso Mrs Jones che sta finendo di provare il suo vestito. Sembra molto più giovane vestita così.
-Sta benissimo.- le dico.
-Grazie Ana, ma davvero non c'è bisogno che lo prenda per me.- 
-Invece si! Si faccia bella, passi una bellissima serata e si diverta. Chissà che al nostro Taylor non venga in mente di chiederle di sposarla, dopo averla vista con questo vestito.-
-Grazie Mrs Grey davvero.- 
-Basta con questi grazie, andiamo.- le dico con uno sguardo caloroso e lei fa lo stesso.

********************

I due piccoli bagagli sono in auto, ed io sono dentro ad aspettare che il mio meraviglioso marito arrivi. 
Taylor esce di colpo dalla macchina, ed è il segnale che mi fa capire che il mio Cinquanta sfumature sta arrivando. 
La portiera si apre e con disinvoltura entra nell'auto, si volta e mi vede, ed un'espressione di sorpresa mista a felicità si dipinge sul suo volto. 
-Che ci fai qui?- dice baciandomi. 
-Ti avevo avvertito di tenerti pronto Mr Grey.-
-Oh lo sono, per qualsiasi cosa tu abbia in mente Mrs Grey.- dice tenendomi stretta, continuando a baciarmi. 
In poco tempo arriviamo sulla piattaforma dove si trova Charlie Tango e Christian ancora incredulo, non riesce a credere a quello che sta succedendo. 
-O mio dio, cosa, come hai fatto?- 
-Aspetta e vedrai. Però mi dispiace, questa volta non sarai tu a pilotare l'elicottero.-
-Sei sicura che è il caso per te? È rischioso.-
-Non è un lungo viaggio, andrà tutto bene. Saliamo.- 
Faccio per salire e Christian mi aiuta. Non è esattamente la cosa più comoda da fare con il pancione. 
Christian sale dopo di me, ci sistemiamo e l'elicottero inizia a partire. 

In meno di mezz'ora siamo a Portland. In macchina l'autista ci accompagna verso il ristorante.
-Ancora non ci credo, Charlie Tango, mi è mancato.-
-Sono contenta che ti sia piaciuto.- 
-Tantissimo. Ti amo.- e prima che possa rispondergli, mi trascina in un bacio lungo e appassionato. 
Arriviamo a destinazione e l'ultima parte del mio piano viene rivelata. 
-Non abbiamo contratti da discutere stavolta però.- dico a Christian con aria innocente.
-Non stavolta. Entriamo.- 
Ci sediamo al tavolo nella sala privata ed ordino le ostriche come la nostra prima cena qui. Io ne assaggerò una o due, non voglio rischiare che mi facciano male.
-Hai avuto una splendida idea nel ricreare questa serata, non me lo sarei mai aspettato.-
-Sono una donna piena di risorse lo sai.-
-Lo so. Non potrei dimenticarlo. Ma come ti è venuto in mente?-
-Pensavo a quante bellissime sorprese mi hai organizzato, e ho voluto fare anche io qualcosa di bello per l'uomo che amo.-
-E ci sei riuscita. Questo vestito ti sta benissimo.-
-È il massimo di sexy che sono riuscita a trovare. In genere le donne incinte non si creano questi problemi.-
-Invece sei molto sexy. Lo sei tantissimo, sei così donna.-
-Riesci sempre a dire la cosa giusta, non è vero?-
-Sono sincero.. E poi ti conosco bene.- 
La tensione è diventata troppo forte. È il momento di smettere di mangiare e trasferire la serata in camera da letto.
-Hai ancora fame?- chiedo a Christian, con la voce e lo sguardo carichi di desiderio. 
-Per niente, e tu?-
-Idem. Allora direi di andare verso la camera, con il letto che ci aspetta.-
-Stai cercando di sedurmi? Perché lo sai piccola è il mio punto debole e non posso lasciarmi troppo andare nel modo in cui vorrei.- dice prendendomi la mano, incrociandola alla sua, iniziando a lasciarmi leggeri baci lungo tutto il braccio. 
-Non smetterò mai di cercare di sedurti Mr Grey. Il nostro scopo è il piacere.- 
-Non cambierà mai.- la tensione viene caricata ancora di più da un lungo bacio che mi lascia senza fiato.

Arrivati in camera da letto, Christian chiude in fretta la porta per tornare dominare le mie labbra, il mio collo e non solo. 
Il mio vestito finisce appallottolato in un angolo della stanza e la stessa sorte tocca ai suoi vestiti. 
Mi adagia delicatamente sul letto, continuando a baciarmi, sussurrandomi parole dolci capaci di mandarmi in estasi. E in un attimo è dentro di me. Una conclusione perfetta per una serata perfetta. 

Con la testa sul suo petto, ancora frastornati dal piacere, i nostri respiri tornano ad essere a poco a poco regolari. 
-Grazie per questa sorpresa, davvero una bella idea.- 
-Non c'è di che.- 
-Come sta nostro figlio?-
-Balla. È felice proprio come lo sono i suoi genitori in questo momento.- non faccio in tempo a finire di parlare che Christian è già con le mani sul mio pancione per sentire il bambino muoversi. 
-Senti qui come si muove, eccome se è felice.- 
-Non vedo l'ora di vederlo.-
-Anche io piccola. 
E poi così al letto torneremo ad essere noi due, almeno qui non voglio condividerti.- 
-Ma sta zitto.- prendo il suo bellissimo viso tra le mani e lo bacio, fino a perderci di nuovo l'uno nell'altra. 
Aveva ragione lui.. Questo non cambierà mai. 

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Capitolo 9
*** Primi preparativi ***


Sono seduta sul letto, aspettando che la sveglia inizi a suonare. 
Ormai dormire sta diventando una vera e propria impresa, ma all'ottavo mese di gravidanza è una cosa normale.
Trascorro le notti cercando di trovare una posizione che non faccia male al bambino, cercando contemporaneamente di non svegliare Christian, cosa che purtroppo succede troppo spesso, anche a causa del suo sonno leggero. 
Quando lo vedo muoversi tra le coperte e aprire gli occhi, faccio finta di dormire per lasciarlo tranquillo, ma non ci casca mai. 
Osservo l'orologio e mancano pochi minuti al suono della sveglia.
Finalmente!
Oggi non è un giorno lavorativo ma dobbiamo, voglio dire, deve comunque svegliarsi presto, perché questa mattina andremo da Elliot, a vedere i progressi dei lavori nella casa nuova, che stanno durando più del previsto, per organizzarci sulla camera di puntino.
Ma so già che finiremo per fare due stanze: una qui all'Escala e poi quella definitiva nella casa nuova. 
Sarà divertentissimo comprare tutte le cose che serviranno al bambino, dalla culla al peluche..
Anche se dovrò discutere con Christian per lasciarmi occupare di tutto. Ho già affidato i preparativi del matrimonio a Kate, Mia e Grace, non voglio fare la stessa cosa per la stanza di puntino. Dovrà passare sul mio corpo, o meglio, sul mio pancione.
Presa dai miei pensieri, scatto al suono della sveglia che inizia a suonare. 
Mi volto verso Christian che è ancora profondamente addormentato, stranamente, e inizio ad accarezzargli i capelli, cercando di svegliarlo.
-Forza amore sveglia. Inizio a sentirmi sola da queste parti.- dico dolcemente, alternando le mie carezze a dei baci. 
Sorride buffissimo, stiracchiandosi nel letto. 
-Questo si che è un bel modo di svegliare il proprio marito Mrs Grey.- dice sorridendo compiaciuto. 
-Il piacere è tutto mio.- gli rispondo con un sorriso, altrettanto compiaciuto.
-Come hai dormito stanotte?-
-Benissimo.-
-Ana..-
-Cosa? Ho dormito bene.-
-Non è vero. Lo vedo dal tuo viso, non è riposato.-
-Dai cosa pretendi? Tu non hai un pancione così grande che ti impedisce di muoverti e dormire come vuoi, quindi non mettertici anche tu, per favore.- non ho idea da dove questo sfogo sia venuto fuori, ma è vero non dormo molto, quindi è meglio se non metti il dito nella piaga Grey.
-Pretendo solo che tu stia tranquilla e che ti riposi ma hai ragione. E poi tu non sei l'unica a sentirti frustrata in questi giorni, perché lo sono anche io.- 
So a cosa si riferisce. Alla mancanza di sesso. 
E pensare che la mattina era iniziata così bene.
-Lo so e mi dispiace, ma è una cosa estremamente temporanea e farò del mio meglio per rimediare, vedrai.- dico riempiendogli il viso di baci.
Un momento. Come ha fatto a farmi dimenticare il mio momento di rabbia e far finire la discussione a suo favore in un attimo? 
È il potere di cinquanta di sfumature, ecco come.
-Ci conto Mrs Grey.- mi fa l'occhiolino.
-Si bravo, comunque non è giusto.-
-Cosa non è giusto?-
-Il potere che usi sempre e che sai che ha un enorme effetto su di me.-
-Sono felice di sentirlo. Pensavo che iniziassi a diventarne immune.-
-Mai.- lo attiro a me, travolgendolo in un bacio appassionato. Si stacca da me ansimando.
-Dopo aver fatto una lunga doccia fredda, qual è il programma per la giornata?-
-Shopping.-
-Shopping?-
-Si per il bambino e la stanza del bambino. 
Quindi prima andremo a vedere come procedono i lavori nella casa nuova, anche se mi sembra un po' inutile e poi a fare compre. Quando puntino nascerà, cosa che accadrà presto, vivremo ancora qui, quindi dobbiamo organizzarci.-
Finisco di parlare e Christian è rimasto fermo, senza parole, stupito.
-Beh adesso so cosa fai quando non dormi. Pensi.-
-Si, penso e organizzo Mr Grey.- 
-Ma visto che non ti va di andare al cantiere da Elliot, cosa che mi tranquillizza perché non dovrai fare un viaggio in macchina, potremmo fare altro questa mattina.-
-Andare subito a comprare le cose per puntino?-
-E se iniziassimo con una doccia?- come faccio a non sciogliermi se dice una cosa come questa guardandomi con quello sguardo così seducente?
-Uhmm è davvero un'ottima idea.- sorride lasciandomi un leggero bacio sulle labbra prima di alzarsi dal letto. 
Vedere Christian di spalle, camminare verso il bagno, mentre si toglie la maglietta del pigiama è una gioia per gli occhi, semplicemente uno spettacolo.
Seguo con gli occhi le linee perfette della sua schiena che portano fino alle sue grandi spalle e possenti braccia. Mi manca così tanto perdermi tra quelle braccia.
Mi mordo il labbro vogliosa di lui mentre lo raggiungo nel bagno. 

-Credo che queste cose non ti serviranno nella doccia.- dice Christian mentre mi toglie la camicia da notte e successivamente le mutandine.
Rimaniamo nudi, uno di fronte all'altro, ma solo il mio pancione arriva a toccarlo. 
Christian sorride dolce, inginocchiandosi di fronte a me, accarezzando e baciando la mia pancia. 
-Se così bella. Bella come non lo sei mai stata. Mi rendi così felice, ogni giorno di più.-
-Anche tu mi rendi felice. Sempre.-
Mi bacia ancora una volta prima di alzarsi ed entrare nella doccia. Apre il rubinetto e mi porge una mano per fare lo stesso, ed una cascata di acqua calda inizia a cadere su di noi. 
Questi momenti sono da sempre tra i miei preferiti. 
Amo chiuderci dentro la nostra bolla, che sia la doccia o la vasca, lasciando tutto il mondo, che non può sentirci e che non possiamo sentire, fuori. 
Mi sento protetta rifugiata tra le sue braccia che mi cullano in quel modo così dolce. E poi ho così tanti ricordi in questo bagno. È impossibile ricordare tutte le volte in cui sono stata sua qui dentro, sono tantissime, a partire dalla prima volta in cui io per lui non ero altro che un'apprendista sottomessa alle sue prime esperienze/lezioni di sesso. 
Fino ad arrivare alla mia preferita: la sera in cui avevo ufficialmente accettato di sposarlo. Ricordo ancora la sua passione e felicità ma anche la mia sofferenza quando non si avevano più sue notizie.
Ed adesso siamo qui, con la stessa passione di quella sera e con lo stesso amore che non fa altro che aumentare giorno dopo giorno. 
-Girati.- dice Christian con una voce calda, carica di passione.
Lo sento armeggiare con il bagnoschiuma e subito dopo le sue mani sono su di me. Il familiare odore di gelsomino riempie la stanza ed io mi rilasso. 
Mi massaggia il collo e le spalle, alternando passionali baci alla danza delle sue magiche dita.
-Mi è mancato così tanto il tuo corpo.- mi dice nell'orecchio, mordicchiandomi il lobo, mandandomi così in estasi.
-E a me sono mancate le tue mani esperte su di me.-
Mi volto e prendo il suo bellissimo viso tra le mani e lo bacio. Lo bacio con forza, cercando di trasmettergli tutto il desiderio che provo per lui, nel caso se ne fosse dimenticato in questi giorni diciamo di "astinenza".
Lo sento gemere e stringermi più forte, per quanto possibile. 
-Credo che questa idea mi si sia rivolta contro. Avrò bisogno di un'altra doccia. Ma fredda questa volta.- 
Rido a queste parole, non sapendo cosa rispondere. Ma c'è cmq qualcosa che posso fare per far sentire meglio mio marito. 
Mi inginocchio, con non poche difficoltà, di fronte a lui prendendolo di sorpresa. Lasciando una scia di baci mentre mi sistemo.
-Cosa vuoi fare Mrs Grey?-
-Farmi perdonare Mr Grey, perché hai qualcosa in contrario?-
-Assolutamente no.-
-Bene.- 
A noi due Mr Cinquanta Sfumature.

********************

Finita la doccia / non doccia e fatta colazione, ci prepariamo per uscire. 
-Pronta?-
-Si andiamo.- 
Saliamo in macchina e Christian ha ancora dei dubbi su dove andare.
-Allora, niente visita ad Elliot, dove andiamo?-
-Shopping, non fare il finto tonto. Ci serve praticamente tutto, andiamo al centro commerciale, sarà più semplice.-
-Okay. 
Comunque sai sono un po' sorpreso che vuoi fare tutti questi giri con me.- lo guardo con uno sguardo torvo.
-Cosa vuoi dire?-
-Non fraintendermi, sono contento. Ma pensavo che avresti voluto fare tutto questo con Kate. Non so bene come funziona, non so magari con una festa per te e per il bambino.-
Questo è vero, di solito si organizzano questi tipi di feste, dove alla futura mamma vengono fatti tanti regali ecc ma io non ho amiche eccetto Kate e anche se lei si è proposta di organizzare tutto, non mi è sembrata una buona idea. Sto bene così.
-Beh potresti dire semplicemente che non ti va di venire a fare tutti questi giri e basta. Non serve inventarsi scuse.- faccio la finta offesa per non far capire a Christian quale sia il vero motivo. Si preoccuperebbe o darebbe la colpa a se stesso ed io non voglio che si senta in questo modo. 
-Era solo per dire. 
Potresti portarmi ovunque, letteralmente, e io sarei comunque felice di seguirti e stare con te.- 
-Ti amo.- gli rispondo. 
-Anche io piccola.- 

********************

Arriviamo al centro commerciale ed entriamo nel primo negozio di carrozzine e passeggini. 
Ci saranno almeno venti modelli diversi ed io non so neanche da dove cominciare per scegliere quello migliore. Christian non è messo meglio di me, si guarda intorno, con l'aria di chi è stato trascinato a fare qualcosa che non vorrebbe fare. 
Meglio chiedere aiuto.
Brad, un commesso vestito di tutto punto, inizia a spiegarci tutte le qualità e le nuove tecnologie. Non sapevo che esistessero tecnologie per una carrozzina. Devo far star bene mio figlio, non mi interessa se si chiude con un pulsante in meno di 5 secondi o che posso attaccarci il telefono per sentire la musica o chiamare. Sarò anche una mamma giovane ma non sono molto moderna. 
Christian taglia corto i discorsi chiedendo il top e il più costoso di tutto. Dal passeggino, alla carrozzina, il seggiolino per l'auto, il seggiolone, il box per giocare e dormire, un girello per girare per casa quando sarà più grande, una piccola seggiolina da tavola, un fasciatoio con tutto l'occorrente, una vaschetta per i bagnetti, una sedia a dondolo per me e tante tante altre cose. Christian avrà lasciato un assegno così alto che renderà Brad, il commesso del mese o dell'anno. 
-Arriverà tutto nel giro di pochi giorni direttamente a casa vostra.- continua, facendo le fusa a noi e all'assegno.
-Bene grazie.- rispondiamo noi in coro, uscendo.

Usciamo dal negozio mano nella mano. Sarà successo una o forse due volte, di andare per negozi insieme come una coppia giovane e normale. Lo adoro. Amo vedere le donne rigirarsi mentre passiamo e fargli uno sguardo del tipo "si ed è tutto mio", quando le sorprendo a guardare Christian. 
Certo mi piace fino a quando si limitano a questo, altrimenti divento molto gelosa, non posso evitarlo. 
-A che pensi?- mi chiede Christian, interrompendo i miei pensieri.
-A te e al tuo potere sulle donne.- 
-Che potere?- mi risponde con il suo sguardo innocente.
-Non fare l'ingenuo Mr Grey, parlo di come ti basta solo camminare o sorridere per far girare la testa ad una donna e a me non sta bene.- dico mettendo il broncio.
-Dicono che un po' di gelosia faccia bene in un rapporto ma siamo un po' sbilanciati, perché se a te da fastidio che un'altra donna mi guardi, a me fa diventare matto il fatto che lo faccia un altro uomo.-
-Anche adesso che sono una balenottera?-
-Sempre.-
-Non ti credo ma sono felice sentirlo.- e lo bacio, così in mezzo a tutti, credo di non averlo mai fatto prima. 
-Beh non c'è di che piccola.- risponde. Ma quanto può essere adorabile, tutto imbarazzato, con il suo sorriso timido. Mi viene voglia di baciarlo ancora ma mi trattengo. 
-Allora qual è la seconda tappa?- 
-Vestitini!-
-Bene. Che ne dici però di mangiare qualcosa prima?-
-Certo. Ma qui non ci sono dei veri e propri ristoranti, al massimo c'è il Mc Donald.-
-Ohh.- uhm non gli piace. Ma a me andrebbe un bel hamburger.
-Dai è un pranzo diverso.-
-Cioè?-
-Hamburger e patatine. Buono!-
-Okay andata.-

Christian Grey in un fast food, devo segnarmi la data sul calendario. 
-Ti piace?- gli chiedo mentre addenta il suo panino.
-Lo avevo già mangiato, ma tanto tanto tempo fa.-
-Anche per me era tanto tempo, credo da quando ti ho conosciuto. Ma non è ho sentito la mancanza. Mi tratti come una regina.-
-Perché è quello che sei.- 
-E tu sei il mio re. 
O preferisci "signore"?-
-"Signore" è il passato, preferisco re.-
-Allora siamo un re e una regina in attesa del loro piccolo principe. Mi piace soprattutto perché, è da quando ti conosco che mi sembra di vivere in una favola.-
-Come siamo romantici oggi. Ma se devo pensare ad una fiaba, credo che "La bella e la bestia" sia la più adatta.-
-Tu non sei una bestia.- non mi piace la piega che sta prendendo il discorso.
-Non ora. 
Adesso sono l'uomo che è diventato migliore grazie all'aiuto del suo vero amore, cioè tu.- come non detto.
-È una delle cose più belle che tu mi abbia mai detto.-
Non risponde. Prende una mia mano e la stringe, incrociandola alla sua e la bacia. 
Lo squillo del mio telefono interrompe questo magico momento. 
Sarà meglio che sia una cosa importante, chiunque tu sia.
Prendo il telefono. Un messaggio di Kate. È un video. Che strano.
-Chi è?-
-Un messaggio di Kate. Mi ha mandato un video. Ha scritto "l'idea non viene da me, poi ti spiego", che vuol dire?-
-Vediamo.- 
Christian si siede accanto a me e apro il video. 
C'è una donna distesa su un letto, circondata da infermiere e medici. Non ci credo. Mi ha mandato il video di un parto!!! La uccido. 
-Sbaglio o è?- 
-Si è esattamente quello che sembra. Ma come gli è saltato in mente?- 
Continuiamo a vedere il video ed inizio ad andare sempre di più nel panico. Meglio vivere nell'ignoranza su questo argomento. 
In tutti questi mesi ho seguito i consigli della dottoressa Greene e non ho sbirciato neanche un sito che parlasse dei pericoli del parto, ho solo letto dei libri sulla maternità. 
Levo il video e noto il viso di Christian visibilmente più rilassato. 
-Tutto bene?- mi chiede.
-Forse dovrei essere io a dirlo a te. Hai un'espressione terrorizzata.-
-Non sono terrorizzato, è solo che mi ha colto di sorpresa tutto qui.- 
-Ti ha colto di sorpresa?- sto praticamente urlando.
-Mi ha mandato completamente nel panico.- dico in un modo tale da sembrare più calma, vedendo il viso sconvolto di Christian, ma non credo di esserci riuscita. 
-Questo è il motivo per cui non volevo vedere e sapere niente su tutto questo. E al dire il vero la tua espressione non mi tranquillizza. Non mi lascerai sola in sala parto, vero?- dico lasciando spazio ad una delle mie paure.
-Certo che no! Non ti lascerò affrontare mai niente da sola e hai pensato sul serio che potrei non essere con te nel momento della nascita di nostro figlio, solo per la mia reazione di poco fa?- anche se non avrei voluto che ci rimanesse male, dicendoglielo, sono sollevata della sua risposta. 
Gli prendo la mano. 
-Certo che no. E ti amo tantissimo per questo. Sapere che tu sarai lì con me, mi fa dimenticare tutta l'ansia e la paura, anche di questo stupido video, facendomi sentire forte.- 
-È esattamente quello che voglio. Grazie.- stringe la mia mano a sua volta, più forte, portandosela alla bocca, baciandomi le nocche. 
-No grazie a te per essere mio.-
-È un piacere anche per me.- eccolo lì, il suo sorriso timido. Ha gli occhi che brillano, pieni d'amore, innamorati, e sono sicura che il mio sguardo riflette perfettamente il suo. 
Dio quanto lo amo.

Un altro dolcissimo momento viene interrotto dal mio cellulare. Un nuovo messaggio. 
-Chi è? Un nuovo video di Kate?- chiede Christian ridendo appena. 
-Non un video ma solo un suo messaggio. Ha scritto, "mandarti quel scioccante video (si l'ho visto anche io) non è stata una mia idea ma di Grace, mi ha chiamato dicendo che se te lo avesse mandato lei direttamente sarebbe stato inappropriato ma che avevi comunque bisogno di vederlo, così ha usato me come tramite, perciò non essere arrabbiata con me.
P.s. Christian è svenuto?- finisco di leggere e non posso trattenere una risata. Beh ci sei andata vicino Kate.
-Ahaha molto divertente davvero.- non fare il broncio Grey. Mi avvicino più a lui e inizio a lasciargli dolci baci su tutto il viso. 
-Dai non prendertela stava scherzando.- continuo e lui finalmente cede e inizia a ridere. 
-Va bene. Va bene. 
Dovresti chiamare mia madre, vorrà sentire la tua reazione.- 
-Lo so.- adesso sono io a fare il broncio. 
-Dai forza.- 
Prendo il telefono e compongo il numero. Grace risponde dopo pochi squilli.
-Pronto, Anastasia, tutto bene?-
-Si. Volevo dirle che Kate mi ha mandato il video che voleva mandarmi lei.-
-Mi dispiace se ti ha sconvolto, soprattutto per la sorpresa, ma era una cosa che dovevi vedere secondo me. La dottoressa che è in me ha deciso così.-
-Certo capisco, non si preoccupi. Anche se sono sincera, in un primo momento mi è preso il panico.-
-E poi?-
-Poi mi sono accorta di non aver nessun motivo di avere paura, perché Christian è e sarà con me.- lo guardo mentre finisco di parlare e vedo il suo bellissimo sorriso mentre mi stringe la mano.
-Non sai quanto tutto questo mi renda felice. Sei la cosa più bella che potesse mai capitare a Christian, non smetterò mai di ripetertelo.-
-Anche lui è la cosa più bella che mi sia capitata.- sento gli occhi di Christian su di me. Alzo lo sguardo e gli sorrido. 
-È lì con te?-
-Sisi è qui vicino a me. Glielo passo?-
-No non voglio disturbarvi di più. Mi ha fatto piacere parlare con te Ana. A presto.- 
-Anche a me. Arrivederci.- attacco il telefono. 
-Che dice la mammina?- mi chiede Christian.
-Solo che secondo lei, io sono la cosa migliore che ti sia capitata.- dico con una voce orgogliosa. 
-Sempre modesta Mrs Grey. Ma non posso dare torto a mia madre.-
-Davvero?-
-Certo. 
Ti amo, piccola.-
-Anche io.-

********************

Finalmente a casa. 
Che bella giornata che abbiamo passato, davvero bella, era da troppo tempo che io e Christian non passavamo del tempo, soli e spensierati come una giovane coppia qualunque. 
Siamo stati tutto il pomeriggio a comprare tutine e giocattoli per puntino. Christian era disperato non vedeva l'ora di tornare a casa, lo shopping non fa proprio per lui. In realtà non fa neanche per me, ogni volta che Kate mi trascina in uno dei suoi momenti di spese folli, faccio di tutto per tornarmene a casa, ma invece lo shopping per il bambino lo amo, e penso che lo avrei amato anche di più se fosse stato per una bambina. Ma per quello c'è sempre tempo. 
Entrare nei negozi, scegliere i vestitini, immaginando come potrebbero stare a Ted è una emozione così forte. Non vedo l'ora di stringerlo tra le mie braccia. 
-Perché sorridi?- mi chiede Christian entrando nella stanza, con il vassoio della nostra cena in mano. Sono troppo stanca per cenare in cucina, meglio qui sul letto. 
-Pensavo a come sarà bello vedere finalmente Ted.-
-Ci penso anche io, spessissimo. Non vedo l'ora di riempire la cornice che ho comprato per il mio ufficio.- 
-Ti servirà più spazio allora, dovresti toglierne una delle mie.- dico con voce ingenua.
-Mai. Ne ho di spazio, non ti preoccupare, potrei mettere decine e decine di foto ed averne ancora.-
-Ci ho provato.-
-Lo so.- si avvicina e mi lascia un bacio leggero sulle labbra.
-Adesso mangiamo.- 

******************

Finito di mangiare e di preparami per dormire, aspetto che Christian mi raggiunga nel letto. 
È sempre un bellissimo spettacolo vederlo camminare mezzo nudo o proprio  nudo per la stanza. Mi mordo il labbro senza accorgermene. 
-Era da un bel po' che non vedevo quel gesto, mi è mancato.-
-Sarà per la breve astinenza o perché sei sempre più irresistibile Mr Grey. Anche se per te l'astinenza è finita questa mattina, a differenza mia.-
-Si me lo ricordo bene Mrs Grey.- si avvicina e si siede vicino a me nel letto, ancora tutto bagnato con l'asciugamano sui fianchi.
Mi mordo di nuovo il labbro.
-Sei affamata piccola?-
-Di te? Sempre.- 
Mi bacia con passione, sdraiandomi nel letto, con lui sopra di me. 
Le sue mani esperte si muovono sul mio corpo, una tra i miei capelli per tenermi ferma la testa e l'altra che scende fino all'orlo della mia camicia da notte, tirandomela su. Con un movimento abbasso il suo asciugamano, facendolo cadere a terra. Sento il suo sorriso mentre mi bacia. Ama quando sono così sfrontata e amo anche io esserlo. 
Piano piano anche la mia camicia da notte e le mutandine raggiungono il suo asciugamano a terra. 
-Sei sicura Ana?- mi chiede in attesa sopra di me.
-Si, ti desidero troppo per aspettare ancora.-
Sorride grato per le mie parole e in un attimo è dentro di me.
L'astinenza può aspettare, aspettare e aspettare. 
In questo momento non desidero altro. Solo amarlo e lasciarmi amare, nel nostro modo di comunicare preferito. Che non cambierà mai. 

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Capitolo 10
*** Manca poco ***


Mi rilasso, accoccolata, sulla nuova sedia a dondolo che abbiamo sistemato nella stanza di Puntino. 
Ondeggio, massaggiando il mio pancione, guardandomi attorno, immaginando quando finalmente questa stanza sarà riempita dalla presenza del mio bambino. E devo ammettere che per essere una sistemazione provvisoria, è venuta davvero bene, è perfetta.
Christian si è impegnato tantissimo. Dopo la nostra uscita di shopping, non mi ha lasciata sola neanche una volta, ha partecipato a tutte le scelte e decisioni, anche le più piccole, soprattutto, devo ammettere, per la sua forte ansia di non farmi affaticare troppo. Ma è stato comunque dolcissimo.

Sto provando a riposarmi, la scorsa notte non ho dormito un granché, e in più sarà una giornata piuttosto faticosa. 
Oggi pomeriggio ho l'ultima visita ed ecografia dalla dottoressa Greene, prima del parto e questa sera tutta la famiglia Grey (compresa Kate) ed Ethan, verranno a cena qui per una piccola festa per il bambino. Saranno assenti solo mia madre e Ray, e un po' mi dispiace, li avrei voluti più vicini.
Mrs Jones è ai fornelli da ore e anche se è sabato Christian è in ufficio. Mi manca. Tanto.
Mi continuo a sorprendere, dopo tutto questo tempo, di questo forte senso di mancanza quando non è con me, anche per poche ore. 
Quasi quasi vado a trovarlo in ufficio. 
Devo convincere Taylor ad accompagnarmi però. Christian gli avrà dato sicuramente qualche ordine sul lasciarmi a riposo il più possibile. 
Decisa, mi alzo dalla sedia, e vado a cambiarmi. 
Indosso dei leggins con una maglia comoda, e infine delle converse bianche, ma queste sono più complicate da indossare da sola con il pancione. Dovrò farmi aiutare. 
Di solito ci pensa Christian, mi vergogno a chiedere aiuto ad altri per una cosa simile. 
Con lui non devo neanche parlare, me lo legge in faccia che sono a disagio o in difficoltà, e non ci pensa un attimo prima di aiutarmi.
Mi faccio coraggio e vado verso la cucina con le scarpe in mano, per chiedere aiuto a Mrs Jones, che non appena mi sente arrivare si volta, sorridendomi con dolcezza.
-Buongiorno Mrs Grey. Come posso esserle utile?-
-Buongiorno Mrs Jones. 
Potrebbe aiutarmi a mettere le scarpe, per favore? Di solito ci pensa Christian, ma ora lui non c'è.- arrossisco mentre le faccio questa domanda. Che imbarazzo!
-Certo Mrs Grey non si preoccupi.- si allontana dai fornelli, venendo verso di me. Mi fa cenno di sedermi su uno degli sgabelli della cucina, le do scarpe, si abbassa e me le mette.
-Ecco fatto Mrs Grey. Non deve essere imbarazzata, è una cosa normalissima. Ormai manca così poco.- dice, finendo la frase con un sorriso pieno di entusiasmo, guardando il mio pancione. 
-Grazie mille.- le rispondo con un sorriso più affettuoso che pieno di entusiasmo. 
-Di niente. È un piacere per me che finalmente mi consenta di aiutarla Mrs Grey.- mi sorride un ultima volta e torna ai fornelli. 
Ora che la faccenda scarpe è stata risolta, devo convincere Taylor ad accompagnarmi da Christian.
Prendo la borsa e mi affaccio nel suo ufficio. Appena alza lo sguardo dal suo portatile e mi vede, scatta in piedi. 
-Mrs Grey tutto bene? Ha bisogno di qualcosa?- c'è un po' di agitazione nella sua voce, chissà perché.
-Tranquillo Taylor. Volevo solo chiederle se può accompagnarmi a lavoro da Christian.- gli dico con un sorriso speranzoso. 
-Mi dispiace Mrs Grey ma Mr Grey mi ha chiesto di dire di no a richieste di questo genere.-
-Capisco ma tra poche ore dovrei uscire lo stesso e non cambia molto se lo faccio adesso o dopo, no?-
-D'accordo Mrs Grey. Non so come potrei dirle di no. Andiamo.-
-Perfetto.- 

********************

Arrivati davanti al grande palazzo della Grey Enterprises Holdings, Taylor accosta e mi apre la portiera per farmi scendere. Ci abbiamo messo pochissimo. Per essere quasi l'ora di pranzo di sabato, non c'era per niente traffico. 
Forse è stato il destino, che ha voluto aiutarmi ad arrivare prima dal mio amore. 
Salgo nell'ascensore portatore di piacevoli ricordi, fino a raggiungere il piano di Christian. 

È sempre tutto uguale. Silenzioso e tranquillo. Con la solita schiera di assistenti bionde, compresa Andrea che non appena mi vede, corre verso di me con un grande sorriso. 
-Mrs Grey che piacere vederla.- mi dice, anche se non capisco perché insiste a darmi del lei anche quando siamo sole. Avrà pochi anni più di me, e sicuramente si sentirà a disagio quanto me, se non di più. Ma è inutile chiederglielo di nuovo, so già la risposta.. È il volere del capo, che a proposito non vedo in giro. 
-È un piacere anche per me Andrea, come stai?- 
-Tutto bene, e lei Mrs Grey? Ormai manca poco.-
-Si manca davvero pochissimo. Sono così emozionata.- 
-Si vede Mrs Grey e anche Mr Grey lo è.- le sorrido. 
-A proposito di Christian, è nel suo ufficio?-
-Si. Lo avverto che è qui?-
-No non c'è bisogno Andrea, grazie. Alla prossima volta.-
-Arrivederci Mrs Grey.- 
Mi allontano e vado verso la porta dell'ufficio di Christian. Entro senza bussare. È concentrato, con il faccino cupo e pensieroso, mentre fissa lo schermo del computer. Chiudo rumorosamente la porta e lui balza sulla sedia dalla sorpresa.
-Che ci fai qui?- mi chiede subito con un tono sospettoso.
-Ciao anche a te.- lo stuzzico, avvicinandomi verso di lui. 
-Rispondi. Come sei venuta fino qui?-
-Mi ha accompagnata Taylor.- uhm lo sguardo è ancora più cupo di prima, e in più sto mettendo, non tanto involontariamente, nei guai Taylor. Meglio continuare a parlare.
-Lo so, gli avevi detto di non dirmi di no, se gli avessi chiesto una cosa come questa, ma come ho detto a lui, sarei comunque dovuta uscire tra un paio d'ore quindi non cambia molto.- 
-Perché saresti dovuta uscire comunque?-
-Per andare dalla dottoressa Greene. Ti aspetti che me la faccia a casa l'ultima ecografia?- da cupo il suo sguardo, è passato a sorpreso e anche un po' colpevole.
Non si sarà mica..
-Te ne sei dimenticato!!!- dico quasi urlando.
-No non me ne sono dimenticato.-
-Oh sì invece, non provarci nemmeno Mr Grey, lo riconosco quello sguardo.-
-Davvero non mi sono scordato, solo che ero preso dal lavoro e mi è temporaneamente passato di mente.- 
-Temporaneamente?-
-Si.- fa il broncio.. Non mi incanti caro. 
-Non provare a fare quel broncio e soprattutto i tuoi giochi con le parole Mr Grey. Mi hai fatta arrabbiare ed ero venuta qui perché mi mancavi. 
Beh adesso ho cambiato idea.- adesso sono io a fare il broncio.
-Dai non essere arrabbiata. Lo sai quanto è importante per me.- mi prende le mani e mi attira a se fino a farmi sedere sulle sue ginocchia.
Va bene lasciamo perdere che è meglio.
-Non è finita così. Dovrai farti perdonare.-
-Sissignora.- dice baciandomi sulle labbra. 
Finalmente! Quanto mi sono mancati i suoi baci. 
-Allora quali erano i tuoi piani venendo qui?-
-Nessuno in particolare. Solo la voglia di stare con te.-
-Il mio piano preferito.- mi prende il viso tra le mani baciandomi con più forza e quasi non sentiamo Andrea aprire la porta.
-Ah mi scusi Mr Grey, Mrs Grey, ho bussato ma non mi ha risposto nessuno.-
-Non c'è problema.- dico io prima di Christian.
-Cosa c'è?- continua lui. 
-L'ufficio stampa ha indetto una riunione straordinaria e avrebbero bisogno della sua presenza Mr Grey.- Christian guarda me, poi Andrea e poi di nuovo me.
-Beh adesso sono impegnato e tra un paio d'ore devo andare via. Di loro che la riunione è rinviata a lunedì e che non si facciano venire più l'idea di farla di sabato.- 
-Certo Mr Grey.- apre la porta e se ne va, senza aggiungere altro.
-Allora hai altro da fare?- dico, interrompendo il momento di silenzio.
-Si.-
-E cosa?-
-Beh per prima cosa continuare a baciare mia moglie.- dice mentre ricomincia a baciarmi. 
-E poi?- chiedo curiosa.
-Continuare a farlo, fino a perdermi in lei.- dice con il suo sguardo malizioso che fa sciogliere ogni singola parte di me. 
-Qui?- chiedo e lui annuisce.
-Non credo proprio. Soprattutto dopo che la tua assistente è entrata senza farsi neanche notare.- 
-La porta si può chiudere a chiave.- continua ricominciando a lasciarmi caldi baci lungo il collo.
-Non è il momento giusto. Ho fame e tra poco dobbiamo uscire. E poi..-
-Il bambino..- finisce la frase.
-Si lo so. Ti stavo solo stuzzicando un po' Mrs Grey.- dice, cercando di abbozzare la sconfitta.
-Si sì come no, i tuoi pantaloni mi dicono il contrario però.- 
-Non è di certo una cosa che posso controllare. 
E tu hai intenzione di non fare proprio niente a riguardo?-
-Si certo.- dico facendolo sorridere.
-Ma stasera.- continuo.
-Questo è giocare sporco Mrs Grey.-
-Beh che vuoi che ti dica Mr Grey, ho un buon maestro.-
-Questo è certo.- 
E le sue labbra trovano di nuovo le mie. 

********************

-Allora sazia?- 
-Si, grazie.- 
Abbiamo appena finito di mangiare una pizza per pranzo, non succedeva da tempo, soprattutto nel suo ufficio con i piedi sulla sua scrivania. 
-Bene. 
Come hai risolto con le scarpe stamattina?- mi chiede mentre inizia a massaggiarmi i piedi. 
Ah che sollievo! 
-Superato il momento di panico e poi il momento di imbarazzo, ho chiesto aiuto a Mrs Jones.- dico rispondendogli. 
Appoggio la testa sulla sedia e chiudo gli occhi perdendomi completamente al tocco delle sue magiche mani suoi miei piedi. Ne avevo proprio bisogno. E lui se ne accorge. Intravedo il suo sorriso.
-Ti piace?- 
-Moltissimo.- apro gli occhi e inizio a guardarmi intorno. 
-Ne hai aggiunta un'altra?- dico guardando la nuova cornice sulla scrivania. 
È veramente bella. È una cornice doppia. Una parte è ancora vuota, mentre nell'altra c'è una foto che ci ha fatto Grace nel giardino di casa Grey, qualche mese fa, di me e Christian. Siamo sorridenti e felici, e il mio bellissimo marito mi abbraccia da dietro con le mani intrecciate alle mie, appoggiate sul mio pancione. 
-Si.- dice mentre guarda anche lui la foto.
-Bella vero?-
-È stupenda. Devi fare una copia da mettere a casa. Non capisco perché le tieni qui.- 
-Così il tempo della giornata che devo passare senza di te e presto del bambino, passa più in fretta e in modo piacevole.-
-È bellissimo quello che hai appena detto.- dico quasi con le lacrime agli occhi per l'emozione.
-È la verità.- dice stringendo le spalle. Non si rende conto di quanto sa essere dolce. 
-Perché una parte è vuota?-
-Perché voglio farne una uguale con il bambino, quando nascerà.- 
-È un'idea molto dolce.- 
Mette giù i miei piedi, mi attira a se e mi bacia dolcemente sulle labbra.
-Andiamo a dare un un'ultima occhiata a puntino, Mrs Grey.- 
-Volentieri.- 
Mi da una mano ad alzarmi e improvvisamente sento delle forti fitte al basso ventre. Mi sfugge una smorfia di dolore.
-Tutto bene?- mi chiede Christian, visibilmente allarmato.
-Si tutto bene. Non preoccuparti.- dico nel modo più tranquillo e sereno possibile. 
Chissà cos'era quel dolore..

********************

Arriviamo nello studio della dottoressa Greene, e lei è sorridente come sempre, e felice di vederci. 
-Allora Ana, Mr Grey, tutto bene?- 
-Tutto bene.- rispondiamo noi insieme. La dottoressa Greene è l'unica che da dopo il matrimonio, ogni tanto, mi chiama ancora Anastasia o Ana e non solo Mrs Grey. E le sono mentalmente grata per questo. 
-Okay bene. Allora iniziamo, vieni a sdraiarti.- 
Mi sdraio sul lettino e alzo la maglia, scoprendo la pancia. 
-Sapete che questa è l'ultima ecografia, giusto?-
-Si.- risponde Christian. 
-Bene. Allora godiamoci queste ultime immagini di..-
-Ted.- rispondo io.
-Ted, bel nome.- dice guardandomi, sorridendo. 
-Procede tutto benissimo e Ted sembra che abbia fretta di uscire perché è già quasi in posizione.-
-Quindi c'è la possibilità che nasca prima della fine del termine?- chiede Christian emozionato.
-Certo Mr Grey, dovrete tenervi pronti, potrebbe succedere in qualsiasi momento. 
D'accordo Ana?- finisce rivolgendosi a me.
-Si sono pronta. Non vedo l'ora di vederlo.- le rispondo sorridendo. 
Tanta emozione si però.. Che ansia!!!
Mi alzo da lettino e mi pulisco la pancia sporca di gel. La dottoressa nel frattempo stampa le immagini dell'ecografia e le dà a Christian.
-Oltre a questo, hai avuto qualche problema in questi giorni? Dolori?-
-Poco prima di venire qui. Come delle fitte al basso ventre.- 
-Sono piccole contrazioni. Ti è capitato altre volte nell'ultimo periodo?-
-Non così forti da accorgermene. Poi Ted scalcia spesso.-
-Non è niente di anormale, anzi, come ho detto prima, il bambino è in arrivo e queste contrazioni sono come un avviso, diciamo, okay?-
-Si.-
-Tutto bene Mr Grey?- mi giro e guardo verso Christian che è diventato visibilmente più pallido.
-Certo.- dice con un sorriso forzato. 
-Va bene allora, ci vediamo al parto a questo punto. Nel caso ci sia qualche problema anche prima, non esitate a chiamarmi.- si alza per stringerci la mano. 
-Arrivederci.- 
Usciamo dallo studio e andiamo verso la macchina. Christian è molto silenzioso. Mi apre la portiera ed entro in auto, in pochi passi raggiunge lo sportello del guidatore e si siede velocemente, con la solita scioltezza. 
Ha un'aria così tesa, meglio rompere subito questo muro che sta tirando su intorno a se.
-C'è qualcosa che non va?- gli chiedo.
-Si.- ci siamo.
-Perché non mi hai detto di quei dolori prima? Quando ti ho chiesto se era tutto ok, mi hai risposto di sì.-
-Perché era tutto ok. Ho avuto solo dei piccoli dolori, hai sentito è una cosa normale. Non voglio farti preoccupare per nulla. Se fosse stato peggio avrei avuto subito bisogno di te.-
-Va bene. Scusami. Sono un po' teso.-
-Non fa niente. Lo sono anche io. Come potremmo non esserlo? Il bambino arriverà fra un momento e l'altro e stasera dovremo affrontare tutta la famiglia. Una passeggiata insomma.-
-Tu e i tuoi eufemismi Mrs Grey.- dice sorridendo.
Sembra più tranquillo.. Meno male.

********************

La tavola da pranzo è pronta, così come tutte le prelibatezze che Mrs Jones ha cucinato per l'occasione. Ho finito di prepararmi, così come Christian, che è così bello vestito semplicemente con una camicia blu e un paio di jeans. Niente completo, è una serata informale, siamo in famiglia infondo, no? Anche se non so quanto resisterò, sono così stanca e ho ancora quelle fitte, anche se in modo più leggero, ma non voglio far agitare Christian. Spero che la serata finisca presto, il letto mi reclama. 
-Pronta?- mi chiede Christian venendo verso di me.
-È solo una cena.- 
-Si ma ci sarà la truppa al completo, non sei stanca?-
-Un po'. Ma ho ancora autonomia prima di crollare, tranquillo.- 
-Non fare l'eroina. Non appena inizi a sentirti troppo stanca, caccio tutti via e andiamo a letto, anche perché c'è un "dopo" che non vedo l'ora di riscuotere.-
-Non cacci proprio nessuno. E poi di che parli? Non ricordo.- dico con uno sguardo malizioso, rispecchiando il suo.
-Non fare la finta tonta Mrs Grey, non puoi sfuggirmi.-
-Non ho intenzione di farlo Mr Grey- mi avvicino per baciarlo, quando Taylor entra nella sala.
-Si?- chiede Christian irritato.
-Gli ospiti sono arrivati signore.-
-Tutti?- continuo io. Wow..
-Si. Vado alla porta.- dice e si allontana.
-Beh si comincia.- dico a Christian sorridendo.

********************

Siamo seduti intorno al grande tavolo della sala da pranzo. Io e Christian ai capotavola come due bravi padroni di casa. 
È forse la prima volta che facciamo una cosa di questo genere a casa nostra, di solito si fa sempre a casa Grey, Grace è molto più brava ad organizzare di me. 
L'atmosfera è calda e piena d'amore. Non c'è più quel senso di imbarazzo nello stare tutti insieme, ora siamo una vera e propria famiglia. E credo che finalmente Mia e Ethan si sono uniti al gruppo delle coppie, si tenevano per mano quando sono arrivati, ma poi appena entrati hanno fatto finta di niente. Dovrò indagare. 
I maschietti iniziano a parlare di sport e Grace li interrompe subito.
-Allora come è andata dalla dottoressa stamattina? Cosa vi ha detto?- dice rivolgendosi a me e Christian. 
-Tutto bene. Ha detto che potrei partorire da un momento all'altro.-
-Oddio.- dice Kate nel panico. Credo che abbia più ansia di me.
-Quando finisce il termine?-
-Tra paio di settimane. Ma evidentemente Ted non ha voglia di aspettare.-
-Avverti quando succede, mi raccomando, a qualsiasi ora!-
-Certo, non preoccuparti Kate.- 
-Bene.- dice, annuendo. È veramente tesa. 
E per un attimo il pensiero di Kate mamma, mi passa per la testa. 

********************

Finiamo di mangiare e andiamo verso i divani. 
Finalmente, non ne potevo più di stare seduta dritta su quella sedia.
Kate si siede vicino a me e mi fissa con uno strano sguardo.
-Che c'è?- le chiedo.
-Niente è solo che stai diventando mamma. La mia migliore amica, la dolce piccola Ana sta diventando mamma. Voglio dire lo sapevo già ma adesso è più ufficiale che mai.-
-Già, è strano. Se me lo avessero detto un anno e mezzo fa non gli avrei mai creduto.-
-Sono successe tante cose. Cosa ci hanno fatto questi fratelli Grey?-
-Stravolto la vita, ecco cosa.-
-Ma anche noi la loro, cognata.-
-Già. Allora come ti senti? Pronta a diventare zia.-
-Prontissima. Anche se credo che Elliot sia molto più emozionato di me, non hai idea delle cose che ha comprato per il bambino, tra cui dei giochi per cui dovrà aspettare anni per poterli usare.-
-Wow! Forse vede questo nipotino come banco di prova.-
-Per cosa?-
-Beh un figlio vostro.- Kate mi guarda sgranando gli occhi.
-L'ho pensato anche io. Ma non mi sento pronta. Ho bisogno di tempo, voglio godermi ancora il nostro momento da sposini innamorati.-
-Lo volevo anche io, e soprattutto Christian. Le cose però succedono all'improvviso, senza controllo, non puoi farci niente, ma puoi giurarci che sono emozioni indimenticabili.-
-Vedi? Sei così mamma.- le do una piccola spinta.
-Ma smettila.- e scoppiamo a ridere, come ai vecchi tempi.

********************

La serata, anzi la giornata, è finalmente finita e posso andare a letto. 
Non ho neanche la forza di mantenere la promessa fatta a Christian. Ma capirà.. Spero.
Mi metto sotto le coperte mentre lo guardo togliersi camicia e jeans, e mettersi solo il pantalone del pigiama.
-Ti piace lo spettacolo Mrs Grey?-
-È uno dei miei preferiti, lo sai, ma non posso mantenere la promessa, scusami.-
-Lo sapevo, ti volevo solo provocare.-
-Che scemo.- e gli lancio un cuscino in faccia.
-Non continuerei questo gioco se fossi in te. Stai alzando la sbarra dell'eccitazione Mrs Grey.- dice mentre si stende acconto a me.
-So giocare anche io sai.-
-Ne sono perfettamente cosciente.- 
Si piega verso il comodino e penso che stia per spegnere la luce, invece tira fuori un pacchetto regalo e me lo porge.
-Cos'è?-
-Una cosa che sto preparando da un po'. È una sorpresa e in più ho la dimenticanza di stamattina da farmi perdonare.-
-Oh Christian.- ma quanto è dolce?!
-Dai aprilo.-
Scarto velocemente il pacchetto, curiosa di vedere cosa sia. 
Apro la scatola e trovo un album fotografico, con la foto che avevo visto questa mattina in ufficio, come copertina.
-È bellissimo.- lo apro e inizio a sfogliare le pagine. Ci sono foto su foto di me, di questi mesi, con il pancione che cresce, le foto delle ecografie e dei lavori della cameretta.
-Ho voluto ricreare questi mesi e la tua gravidanza, in modo che rimanga un ricordo sempre vivo e magico.
È il regalo più bello che non avrei mai pensato di ricevere. Sei e sarai sempre la cosa migliore che mi sia mai capitata. Non smetterò mai di ripetertelo.- sento le lacrime scendere lungo il viso. Cosa ho fatto per essere così fortunata?
-È perfetto.. Non so che dire. Ti amo da morire.-
-Non devi dire niente. Ti amo anche io.- non posso smettere di piangere. 
-Ora però torniamo alla realtà, smettila con queste lacrime, spegniamo la luce e andiamo a dormire. Sarai stanca.-
-Tante emozioni. La stanchezza che preferisco.- mi avvicino e lo bacio dolcemente sulle labbra. 
Si allunga verso il comodino e spegne la luce, mi attira a se e insieme crolliamo in un sonno beato e felice. 

******************

Mi sveglio di soprassalto, con delle forti fitte al basso ventre. 
Mi giro e guardo l'ora. Le cinque del mattino. 
Le fitte continuano insistenti e credo che ormai devono prendere il loro nome: contrazioni. Mi siedo sul letto cercando di calmarmi, ma è inutile. Sento una sensazione di disagio al basso ventre e tolgo le coperte. 
Mi si sono rotte le acque!!! 
-Christian! Christian! Christian svegliati!!!- lo chiamo più volte, muovendolo, per cercare di svegliarlo.
Dopo un po' apre gli occhi, agitato.
-Che c'è? Che succede?-
-È il momento. Il bambino sta arrivando!-




NON PERDETE IL PROSSIMO CAPITOLO!!! :) 

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Capitolo 11
*** Benvenuto al mondo ***


Sono seduta sul letto, con la testa appoggiata alla spalliera, cercando di regolare il mio respiro.
Non posso crederci. Sta davvero arrivando. Puntino sta arrivando.
-È il momento. Il bambino sta arrivando!- dico a Christian, che è ancora mezzo addormentato e disorientato.
-Cosa?!-
Christian scatta seduto sul letto, accanto a me, visibilmente agitato. Beh ma buongiorno Mr Grey, finalmente.
-Sei sicura?- mi chiede.
-Sicurissima. Mi si sono rotte le acque.- dico nel modo più calmo che posso, mentre lo vedo accaldarsi sempre di più.
-Ok, allora, vestiamoci e andiamo e..- Christian scende giù dal letto, e inizia a camminare per la stanza, confuso su cosa fare.
Oh il mio bambino smarrito, torna sempre a farsi vivo, in situazioni come questa, in cui non può avere il controllo. 
Sicuramente non si aspettava che sarebbe successo alle cinque passate del mattino. Ma ci siamo e in questo momento ho proprio bisogno del Christian maniaco del controllo.
-Calmo, Christian, calmati. Non partorirò in questo momento, c'è tempo. Prepariamoci e andiamo in ospedale. La borsa da portare è già pronta nell'armadio.-
-Scusa. Hai ragione.- fa un sorriso più rilassato e mi si avvicina.
Scansa le coperte e mi prende le mani, per aiutarmi ad alzarmi. 
Mi metto in piedi con difficoltà e lo vedo guardare il letto con un sorriso.
Questo momento mi ricorda una scena simile successa non tantissimo tempo fa. Ma sembra essere passato molto, molto più tempo. Vediamo se Mr Grey la ricorda.
-Bé così Mrs Jones avrà qualcosa su cui fantasticare.- dico ridendo.
-Mrs Grey che ricordi mi fai tornare in mente.- dice con uno sguardo sensualissimo.
-Belli?- chiedo con finta innocenza.
-Bellissimi, ma mai belli come quelli che abbiamo creato dopo quella notte, e che stiamo ancora creando.- dice guardando il mio pancione.
-Andiamo a vedere il nostro puntino Mr Grey.- dico con gli occhi lucidi, per le sue parole.

Aspetto Christian sulla porta, mentre lui prende le ultime cose da portare via. 
-Le chiavi? Le chiavi?- dice toccandosi le tasche della giacca.
-Le chiavi le hai date a me due minuti fa.- gli dico, tintinnando le chiavi della macchina, per fargli vedere. 
Forza Christian ho bisogno che tu sia calmo per me. Penso forte nella mia testa come se cercassi di trasmettere a lui questo mio pensiero.
-Bene. Andiamo.- dice avvicinandosi verso di me. Mi prende le chiavi dalle mani e apre la porta.
Ma all'improvviso, quell'ormai familiare dolore, si stringe intorno al mio pancione come una tenaglia.
È insopportabile e la distanza delle contrazioni è sempre minore. 
Mi appoggio ad una sedia vicina per sostenermi. 
-Piccola.- dice con un tono pieno di ansia e in un attimo è accanto a me. Sento le sue calde e forti mani che mi accarezzano, cercando di aiutarmi.
-È passata. Su andiamo, o puntino nascerà qui.- dico mentre mi tiro su con un mezzo sorriso sul viso, cercando di smorzare la tensione.
-Agli ordini.- dice Christian con un tono più tranquillo, stando forse un po' al mio gioco. 

********************

-Non dovevi correre in quel modo.- dico rimproverandolo della sua guida spericolata per arrivare in ospedale.
-Invece sì. E se tu avessi sventolato un fazzoletto bianco come ti avevo detto, non ci sarebbe stato il bisogno di correre così.-
-Fazzoletto bianco? Ti ricordo che devo essere io quella che partorirà, spero tra poco, quindi perché sei tu quello isterico tra noi?-
-E tu non lo sei?- dice incrociando le braccia con la borsa in mano.
-No.- lo imito. -Sono terrorizzata.-
Il suo sguardo si addolcisce. Mi si avvicina, senza dire niente, mi bacia dolcemente sulla fronte e mi sussurra all'orecchio: -andrà tutto bene piccola.- 
Gli sorrido, senza che ci sia il bisogno di una risposta da parte mia. 

Entriamo in ospedale, nel reparto maternità e la dottoressa Greene è già lì che ci aspetta.
-L'hai chiamata tu?- chiedo a Christian a bassa voce.
-Si certo.- 
La dottoressa Greene viene verso di noi con la sedia a rotelle e l'unica cosa che riesco a pensare è che finalmente posso sedermi. 
Lo penso e lo grido a squarciagola nella mia testa. 
-Mrs Grey, Mr Grey, vi avevo avvisato che il vostro bambino aveva molta fretta di venire al mondo.-
-Lo abbiamo notato.- diciamo Christian ed io insieme. 
-Bene allora andiamo.- la dottoressa agita la sedia a rotelle come ad invitarmi a sedermi ed è un invito che accetto volentieri.
-Ce la faccio a camminare ma così è meglio.- dico mentre mi siedo. 
-Vado a ritirare i documenti dalle infermiere in sala d'attesa.- dice all'improvviso Christian.
-Torno subito.- mi bacia sulla fronte e si allontana, mentre io vengo accompagnata in stanza. E Christian non saprà qual è. Il panico mi attraversa come una ventata d'aria fredda. 
-Non si preoccupi Mrs Grey, le infermiere sanno in che camera è e lo diranno a Mr Grey.- 
-Bene, grazie.- a queste parole mi rilasso un po'. 

In qualche minuto arriviamo in camera. 
Alzo gli occhi al cielo guardandomi intorno, una singola, ovviamente, non avevo dubbi. 
-Siamo arrivate.- dice la dottoressa Greene quando entriamo nella stanza. 
Blocca la sedia rotelle e mi porge le mani per aiutarmi ad alzarmi ed io senza fare troppi complimenti, accetto il suo aiuto e mi rimetto in piedi. 
-Come si sente?- mi chiede con dolcezza. 
-Dolorante, enorme, emozionata e direi anche molto terrorizzata.-
-Andrà tutto bene, si fidi di me.- 
-Lo faccio.- 
-Bene. Inoltre tra poco arriverà anche Nina, l'infermiera, per aiutarla e per qualunque cosa le serva.- wow non mi aspettavo questo trattamento così dolce e gentile, forse ho sempre giudicato male la dottoressa Greene, perché sì durante la gravidanza e anche prima è sempre stata molto brava con me ma non l'ho mai sentita così emotivamente vicina.
Mi chiedo se il mio Mr Grey c'entra con tutto questo in qualche modo.
Mi chiedo dove sia. Non penso ci voglia così tanto per registrarsi o firmare delle pratiche o ritirare dei documenti, non ho idea di come funzioni sinceramente, però ho bisogno che torni. Non riesco a sentirmi al sicuro e tranquilla senza di lui. 
Mi siedo sul letto, nell'attesa che arrivi. 
-Quando tra poco arriverà l'infermiera, ti porterà anche il camice, per cambiarti. Starai più comoda.- 
-Ok grazie mille davve..- non faccio in tempo a finire la frase, quando un dolore fortissimo mi costringe a smettere di parlare. Controllo l'ora sul cellulare vicino a me. Saranno passati quaranta minuti o poco più dall'ultima contrazione e infatti eccola di nuovo puntualissima. 
-Ogni quanto sono le contrazioni? Avrei dovuto chiederglielo prima.- si avresti proprio dovuto. Penso un po' arrabbiata nella mia testa.
-Questa è stata dopo quaranta minuti la precedente.- 
-Ok. E le acque a quando si sono rotte?-
-Circa venti minuti prima della precedente contrazione.-
Cerco di regolare il mio respiro, quando sento qualcuno bussare la porta ed entrare senza aspettare una risposta.
-Piccola eccoti.- oh finalmente Christian. 
-Scusa ma ci hanno messo un'eternità e poi mi hanno detto il numero sbagliato, di una camera che sta dall'altra parte del piano.- dice velocemente in preda al panico.
-È tutto ok, tranquillo.- lo accarezzo, cercando di sorridere, ma con ancora il respiro affannato.
-Come sta procedendo?- mi chiede, voltandosi a guardare anche la dottoressa Greene.
Mi ero dimenticata di lei. 
-Ho avuto un'altra contrazione, va tutto bene.- 
-Si?- dice guardando di nuovo la dottoressa, come se volesse una conferma di quello che gli sto dicendo.
-Si, tutto nella norma Mr Grey. 
Ma ora Mrs Grey deve assolutamente sdraiarsi. Vado a chiamare l'infermiera, doveva già essere qui.- ed esce dalla stanza senza neanche darci il tempo di risponderle. Di solito non è così ma non capisco perché oggi Christian la intimorisce. Chissà cosa mio marito gli avrà detto. Glielo voglio chiedere.
-Christian?-
-Dimmi piccola.-
-Volevo chiederti..- non faccio in tempo a continuare che l'infermiera entra nella stanza.
-Salve Mrs Grey, Mr Grey, sono Nina e sono una delle infermiere del piano che saranno di turno oggi, vi ho portato il camice, così si potrà cambiare e poi una volta a letto, parleremo di come sta procedendo tutto.- finisce di parlare e mi porge il camice, appoggiandolo sul letto. 
Continua a guardarmi con un grande sorriso sulle labbra, allegra. Saranno gli ormoni e il dolore ma già non la sopporto. Cosa hai da essere così sorridente e contenta me lo spieghi?!?! 
Non posso vedere il modo in cui la sto guardando in questo momento ma è un qualcosa tra il cagnesco e l'odiosa sicuramente. 
-Ci penso io Mrs Grey- mi dice.
-Grazie.-
In vista di dovermi spogliare di nuovo mi sono vestita solo con dei leggins e una maglia lunga a maniche corte. 
Alzo le braccia e Christian mi aiuta, sfilandomi la maglia dalla testa e poi i pantaloni, mentre mi appoggio per sostenermi all'infermiera Nina.
Tolti i vestiti, mi infila il camice e me lo allaccia sul collo e schiena. 
-Ecco fatto Mrs Grey.- dice mentre mi aiuta a sdraiarmi sul letto. 
Christian si siede sulla poltrona, che sistema accanto al letto. 
Intanto l'infermiera armeggia con fili e macchine per monitorare sia il bambino che me. 
-Da qui si potrà vedere tutto, anche quando ha una contrazione.- mi spiega indicando lo schermo di un macchinario, sistemato vicino al letto.
-Va bene.- 
Mi volto verso Christian per vedere la sua espressione, ed è più teso che mai. 
Un bussare alla porta mi costringe a distogliere lo sguardo da mio marito. È la dottoressa Greene.
-Come va?.-
-Per ora ancora bene.- 
-Altre contrazioni?- 
-No sono passati quasi venti minuti, sta arrivando, probabilmente.- 
-OK, allora a proposito, parliamo del dolore. Sei sicura di non voler fare un epidurale?- 
-No sono sicura, parto naturale.-
-Ana!- esclama Christian sconvolto. Non gliene avevo parlato, anche perché sapevo già come avrebbe reagito. 
-No Christian, è una mia scelta e sono io che devo partorire, quindi deciderò io come.- 
Non risponde. L'ho azzittito. Non capita spesso, anzi piuttosto raramente. 
-Va bene. Ora è il momento di una visita, per vedere quanto sei dilatata.-
-Ok.- sollevo le gambe e alzo la testa, con lo sguardo verso il soffitto. 
-Quattro centimetri.- dice la dottoressa Greene sfilandosi i guanti.
-E a quanto deve arrivare?- chiede Christian.
-A dieci centimetri. Arrivata a quel punto ci trasferiremo in sala parto e Mrs Grey potrà cominciare a spingere.- 
-Ohh.- in questo momento sono così tentata di fargli una foto. Ha un'espressione da immortalare. 
-Ei che ti aspettavi?- gli dico, punzecchiandolo.
Ma il momento di leggera spensieratezza svanisce in un attimo. Non appena..
-Ahhh.- che dolore!
-Ana!- dice Christian, alzandosi, prendendomi la mano e io gliela stringo con forza.
-Un'altra contrazione. Ventitré minuti a distanza dalla precedente.- dice la dottoressa Greene.
-Respira piccola.- 
-Ci sto provando.- dico quasi ringhiandogli contro. 
-È una cosa normalissima che le future mamme se la prendano con i futuri papà in questi momenti Mr Grey.- vorrei abbracciarla in questo momento.
-Cavolo! Ahh!- questa sta durando di più ed è più dolorosa.
-Siamo ancora in tempo per un epidurale Mrs Grey.- dice la dottoressa Greene e Christian mi lancia uno sguardo pieno di suppliche. 
-No va beve così.-
-Come vuole. Ho delle visite da fare, tornerò appena possibile.- 
Esce dalla stanza lasciando me e Christian da soli. Tutte quelle domande sulla camera o sul timore della dottoressa Greene nei suoi confronti, passano nel dimenticatoio. 
Voglio solo stare calma e in silenzio per un po'. Mi basta la sua presenza, qui vicino a me.

********************

Sono le due del pomeriggio e ormai il travaglio è in corso da otto ore. Sono sfinita. Le contrazioni nonostante tutte queste ore sono ogni dieci minuti e la dottoressa Greene ha detto che non sono ancora pronta per spingere. 
-Dovremmo avvisare la famiglia Ana? Vorrebbero venire.- mi chiede Christian, ancora una volta.
-Proprio per questo. Non mi va di vederli girare per la stanza, senza avere qualcosa da fare. Sono già nervosa così.- 
-Va bene, non li facciamo venire ma almeno dirgli che sei in travaglio?-
-Conosco tua madre, correrebbe in ospedale non appena attaccato il telefono, stessa cosa Kate, e poi verrebbero insieme tuo padre, Elliot.. Non ce la faccio. Adesso avviserei solo mia madre e Ray, visto che ci metterebbero ore ad arrivare. 
Per favore Christian aspettiamo.-
-Come vuoi tu.- mi sorride.
-Grazie.- rispondo, sorridendo anche io.
-Non hai pranzato.- gli chiedo.
-Neanche tu.- mi risponde, come se il fatto che neanche io ho mangiato fosse una giustificazione.
-Hai ragione e in realtà un po' fame, ce l'ho.-
-Davvero?- 
-Si. Devo recuperare le energie, o non ce la farò a finire quello che sto cercando di fare qui.- 
-Bene. Torno subito.- mi bacia dolcemente sulle labbra ed esce di corsa dalla porta. 
Non appena Christian si allontana, la dottoressa Greene entra di nuovo nella stanza. 
-Tutto ok?- mi chiede.
-Lo sa meglio di me.- dico indicando lo schermo e lei annuisce. 
-Ha un'altra contrazione.- dice avvicinandosi verso di me. 
E in un attimo il mio corpo viene attanagliato da questo dolore insopportabile che si concentra sul mio ventre, facendomi contorcere e quasi urlare. 
-Respiri Ana, respiri. Butti fuori tutta l'aria. Urli se vuole, la farà sfogare.-
Cerco di respirare il più forte possibile per calmarmi. Per far passare questo maledetto dolore, che è più forte che mai. 
Mentre mi giro verso la porta, vedo Christian, come in un'immagine a rallentatore, lasciare il cibo che ha appena comprato e correre verso di me. 
-Piccola!- mi prende la mano e la stringe, ed io stringo la sua più forte che mai. 

*********************

-Devi resistere Ana, manca poco ormai.- 
Mi sento così fortunata in questo momento, guardando il mio splendido marito seduto accanto a me. Non si è mai mosso più lontano del bagno o del bar. Mi è sempre stato accanto, sostenendomi il più possibile, anche se so quanto sia difficile per lui vedermi soffrire senza poter fare niente per aiutarmi. Il mio maniaco del controllo. 
-Sai, credo sia il momento di avvisare la famiglia.-
-Si?-
-Si. Chiama i tuoi genitori ed io chiamo i miei e Kate.-
Prendo il telefono per chiamare mia madre. 
Risponde dopo pochi squilli.
-Pronto mamma?-
-Tesoro che succede? Hai una voce.-
-È perché sono in ospedale.-
-Perché? Cosa è successo?- 
-È successo che sono in travaglio.-
-Oh santo cielo, il bambino sta arrivando.-
-Proprio così. Quindi salta sul primo aereo e vieni qui.-
-Sto arrivando tesoro.-
Chiudo la telefonata. 
Ed ora è il turno di Ray.
-Annie che succede?- perché oggi dicono tutti così? Deve per forza essere successo qualcosa per chiamarli secondo loro? Sì insomma sta succedendo qualcosa però perché pensare subito male? 
-In effetti si.-
-Cosa?-
-Tra quanto puoi arrivare a Seattle?-
-Non lo so, tre ore più o meno. Perché?-
-Perché sono in ospedale. Sto per avere il bambino.-
-Annie..- lo sento commuoversi.
-Arriverò il prima possibile.-
-A presto papà.- 
Chiudo la telefonata.
-Non chiamare Kate. Era con Elliot quando gli ho telefonato. Stanno arrivando.- 
-OK.- 
Su puntino sbrigati ad uscire.
Non vediamo l'ora di vederti amore della mamma. 

*********************

-Sei completamente dilatata Ana ma non sei ancora pronta per spingere, il bambino non è nella posizione giusta.-
-Che cosa devo fare?- dico con un filo di voce per la stanchezza.
Il travaglio dura da tredici ore e l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è dormire.
-Proviamo con dell'ossitocina, per velocizzare le contrazioni e quindi il parto.- dice mentre l'infermiera procede con l'iniezione. 
-Perché non fare un cesareo?- dice Christian quasi urlando alzandosi in piedi.
-No Christian no, per favore.- ti prego calmati. Dico forte nella mia testa, sperando che in qualche modo mi ascolti.
-Questo è l'ultimo tentativo Ana, poi, come ha detto anche Mr Grey, l'unica cosa da fare sarà procedere con un cesareo.- 
Sento quasi lontana la voce della dottoressa Greene, sono così stanca e debole. E sento già l'effetto del farmaco che mi hanno iniettato. 
Un'altra contrazione e poi un'altra, ad una vicinanza sempre maggiore. 

********************

Passano altre due ore e non c'è stato nessun cambiamento. Niente sala parto.. ancora. 
-Sono arrivati tutti, aspettano in sala d'attesa, Ray è quasi a Seattle e tua madre è sull'aereo.- mi informa Christian. 
-D'accordo. Non ti allontanare più.- 
-Sono qui amore, non vado da nessuna parte. Tranquilla.- 
La dottoressa Greene entra di nuovo in camera, con in espressione preoccupata. Non l'ho mai vista così. Perché è preoccupata?
-Mrs Grey non voglio essere brusca ma mi stia bene a sentire. 
Lo so che voleva un parto naturale, niente epidurale e niente cesareo, ma il suo travaglio dura da quindici ore e dobbiamo intervenire. L'ossitocina non ha fatto effetto e le contrazioni sono di nuovo rallentate, il bambino inizia ad essere in sofferenza e anche lei. Dobbiamo fare un cesareo d'urgenza adesso.- 
-Finalmente!- 
-Christian calmati...-
-Mrs Grey la prego.- 
-Va bene procedete.- 
-Ce l'abbiamo fatta. Infermiera avverta l'anestesista che ci spostiamo in sala operatoria. Mr Grey dovrà mettere il camice se vuole venire con noi.- 
-Si! Torno subito.- mi bacia sulla fronte e si allontana.- no Christian.. Ho paura.

In un batter d'occhio arriviamo in sala operatoria e mi sento sollevare dalla barella per mettermi sul tavolo operatorio. Delle infermiere sistemano dei teli verdi in verticale sopra di me, così non posso vedere cosa sta succedendo. 
-Eccomi.- Christian è tornato accanto a me. Vestito con il camice, cuffia e mascherina.
-Bene Mrs Grey l'anestesia sta facendo effetto possiamo procedere. 
-Ho tanta paura.- ammetto ad alta voce per la prima volta.
-No piccola non devi. Andrà tutto bene.- si gira e guarda al di là dei teli verdi e i suoi occhi cambiano espressione.
-Cosa c'è?-
-Niente. È tutto apposto.-
-Allora perché sei preoccupato? Lo vedo.-
-No piccola...-
-Non si preoccupi Mrs Grey, è tutto apposto, sta uscendo bene, abbiamo quasi finito.-
E un attimo dopo la stanza viene invasa da un pianto forte e disperato.
È nato. Il mio bambino è nato. Non posso crederci.
-È perfetto Mrs Grey. Proprio un bel maschietto.- 
-Posso vederlo?-
-Le infermiere lo coprono velocemente, dandolo in braccio a Christian che è accanto a loro. 
Lo guarda incantato con le lacrime agli occhi.
-Ottimo lavoro Mrs Grey. 
Ecco tuo figlio.-
-Nostro figlio.- lo correggo. 
Lo prendo in braccio e non posso smettere di piangere. 
È perfetto, la cosa più bella che avessi mai visto. Una sensazione indescrivibile. 
Sono una madre. 
-Grazie Ana.- dice Christian più emozionato che mai. Lo afferro per il collo per attirarlo verso di me e lo bacio. 
-Siamo ufficialmente genitori Mr Grey.- 
-Sì! Del bambino più bello del mondo.-
-Theodore Raymond Grey..-

******************

Siamo tornati nella mia camera e cerco di darmi il più possibile una sistemata. La ciurma sta per entrare. 
L'infermiera bussa ed entra in camera, dandomi Ted in braccio.
Ancora non ci credo. 
Non smetterò mai di piangere è ufficiale!
-Pronta a farli entrare?-
-Pronta.-
Christian apre la porta e tutti si intrufolano svelti nella stanza. 
-Oh mio dio Ana.- dice Kate con le mani sulla bocca.
-È perfetto.-
-Guardalo. È veramente bellissimo.-
-Ti assomiglia Ana, ha il tuo stesso naso. Speriamo che avrà preso anche il colore dei tuoi occhi.- dice mia madre. 
-Congratulazioni Annie.- dice Ray lasciandomi un bacio sulla fronte e sulla fronte di Ted, stringendo poi la mano a Christian. 
-Allora visto che siamo tutti possiamo farlo.- Christian alza la voce, azzittendo tutti.
-Questa meravigliosa donna che ho la fortuna di chiamare mia moglie, che oggi mi ha reso l'uomo più felice del della terra, ed io, siamo felicissimi di presentarvi ufficialmente il nuovo arrivato.. Theodore Raymond Grey.-
-O anche semplicemente Ted, se preferirà i diminuitivi come me.- aggiungo sorridendo. 

Non appena finiamo di parlare, le urla e l'entusiasmo delle nostre persone amate, riempiono la stanza, con parole piene di gioia ed amore. 
E l'unica cosa che io posso fare e che non smetterò mai di fare, è guardare la meravigliosa creatura che l'amore tra Christian e me ha creato. 
-Una foto. Una foto.- urla Mia sopra tutti. 
Christian mi stringe forte, abbracciando insieme a me nostro figlio, con un sorriso sul viso, che non gli avevo mai visto prima.
Il sorriso di un padre che guarda completamente innamorato il suo bambino. 
Mia scatta la foto, immortalando così il momento della nascita della nostra famiglia e dell'inizio della nostra nuova ed entusiasmante vita. 
Benvenuto al mondo amore mio.
Ti amerò sempre.






Auguriii a tutti! 
Mi dispiace tantissimo di non essere riuscita a postare prima il capitolo ma gli esami dell'università sono tra poco e mi tolgono tanto tempo. In più questo capitolo è stato difficile da scrivere per me, quello del parto è un argomento delicato ed io non ne so praticamente nulla ma non poteva essere comunque un motivo per smettere di scrivere la storia, quindi spero che la mia introduzione di Ted nel mondo vi sia piaciuta almeno un po'. Non vedi l'ora di leggere i vostri commenti. Al prossimo capitolo.
Giulia :) 

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Capitolo 12
*** Una nuova vita quotidiana ***


Ciao a tutti!!! Eccomi di nuovo qui dopo quasi tre mesi senza pubblicare un nuovo capitolo e probabilmente a questo punto vi sarete tutti dimenticati di me e della mia storia.
Mi dispiace tantissimo di essere sparita in tutto questo tempo ma sono stati mesi iper frenetici e non ho avuto purtroppo tempo per dedicarmi alla scrittura di questo nuovo capitolo.. fino ad ora. E in più lo sto pubblicando in una giornata speciale, perché oggi è il mio compleanno e niente mi farebbe più felice nel trovarvi in tanti nelle recensioni. 
Buona lettura :D 






-Ninna nanna ninna oh,
questo bimbo a chi lo do,
lo darò alla Befana
che se lo tenga una settimana.
Lo darò al lupo nero
che lo tenga un mese intero.
Lo darò all’uomo nero
che se lo tenga un anno intero..
Dormi, dormi bene piccolo mio.-
Finalmente si è addormentato, penso sorridendo, tirando un sospiro di sollievo. Sono così stanca.
Mi chino su di lui e lascio un ultimo bacio sulla guancia paffuta del mio amore prima di lasciare la stanza e andare a distendermi un attimo sul divano del soggiorno, e non posso smettere di pensare a quanto il tempo sia passato in un modo incredibilmente veloce senza che me ne accorgessi.
Domani sarà un mese dalla nascita di Ted. Il mio piccolino ha un mese! Ahh non posso crederci!
Sono state delle settimane così intense, Christian ed io ci siamo dedicati al cento per cento a nostro figlio e lui, nonostante tutto il timore iniziale, è un padre bravissimo, amorevole e premuroso, come sapevo che sarebbe stato. Penso sorridendo camminando lungo il corridoio che porta verso il salone, accarezzandomi appena il ventre.
È un'abitudine che ancora non ho perso del tutto. Ma al posto del mio pancione, c'è solo una piccola cicatrice lasciata dal cesareo, la dottoressa Greene è stata bravissima nonostante la mia forte opposizione nel non partorire in modo naturale. 
Le immagini del travaglio e del parto sono ancora fisse e scolpite nella mia memoria, dicono che si dimentica tutto una volta passato, ma a me ancora non è successo.
Ma tra il dolore e la paura, è stato il momento più emozionante della mia vita, il più bello in assoluto. Niente può essere paragonato al quel momento, il momento in cui vedi tuo figlio per la prima volta, e lo stringi tra le tue braccia sentendo il suo calore su di te.
Non avrei mai immaginato, neanche sognato, che la mia vita in poco tempo sarebbe diventata così perfetta. Insomma ho ventidue anni e sono già una madre, una moglie e il capo (non proprio per scelta) di una casa editrice. Ho raggiunto il massimo. Tutto quello che ho sempre sognato fin da quando ero una ragazzina si è realizzato.
Avere una famiglia, un marito che mi amasse e un lavoro che mi avesse soddisfatta. Non volevo altro, non ho mai voluto altro ed ora fa tutto parte della mia vita grazie al destino, ad una coincidenza che ha stravolto la mia vita e quella di mio marito, padre di mio figlio e amore della mia vita.


Ancora con la testa piena di pensieri e un sorriso sognante, mi sdraio sul divano chiudendo appena gli occhi, mezza addormentata, quando sento due forti mani che mi accarezzano le spalle. 
Apro, con un po' di riluttanza, gli occhi e vengo travolta da quel sorriso meraviglioso a cui sono felicissima di essere stata destinata.
-Hey!- dice Christian, lasciandomi un leggero bacio sulle labbra.
-Hey! Hai finito di lavorare?- gli chiedo, sbadigliando.
-Si finito. Sei stanca?-
-Uhh da cosa l'hai dedotto?-
-Direi dalla tua posizione sul divano, la tua espressione, ma l'indizio più certo è stato sicuramente l'enorme sbadiglio.- finisce di parlare e con un piccolo salto si sistema accanto a me sul divano, e in un attimo mi ritrovo accoccolata tra le sue braccia.
-Come siamo agili Mr Grey.- gli dico, stringendolo a me ancora di più.
-È per stringerti meglio Mrs Grey.- mi dice lasciandomi un dolce bacio sulla testa.
-E anche molto dolce aggiungerei.-
-Per te questo e altro. Come sta nostro figlio?-
-Si è addormentato finalmente. Non so se ce la farò a sopportare tutta la famiglia qui domani. Non prenderla nel verso sbagliato, gli voglio bene, li adoro, ma Ted diventa nervoso quando c'è tanta gente, soprattutto con tua madre.-
-È vero ma cerca di capirla, non vedeva l'ora di diventare nonna, è felice. E poi sarà l'ultima riunione di famiglia che faremo in questa casa prima di trasferirci in quella nuova, quindi voglio un bel ricordo, e la festa di domani lo sarà sicuramente.-
-Hai ragione. Dimentica quello che ho detto, sono solo stanca.-
-Lo so e vorrei poterti aiutare di più.-
-Svegliarti al mio posto quando Ted piange la maggior parte delle volte è già abbastanza. Grazie.-
-Non c'è niente da ringraziare. Siamo una squadra no?-
-Una squadra?- non posso trattenere una risata, non ci ha mai chiamati così.
-Si una squadra. Uniti nei momenti di crisi di pianto e colichette.- non posso smettere di ridere. È così dolce.
-Aww vieni qui compagno di squadra.- lo attiro a me in un bacio appassionato.
-Non dovremmo cenare.- dice senza fiato tra un bacio e l'altro.
-Non ora.- con un sorriso sensualissimo afferra di nuovo il mio viso e la sua bocca reclama la mia con maggiore intensità e passione. 
Fino a perderci, di nuovo e sempre, l'uno nell'altra.

*****************************

Dopo la meravigliosa serata, di cui avevo estremamente bisogno, con mio marito, non sono riuscita a dormire comunque un granché.
Sono le cinque o forse sei del mattino, e sono in piedi davanti la grande vetrata del salone con Ted in braccio. Ci ha pensato Christian a dargli da mangiare e farlo riaddormentare la prima volta che si è svegliato però adesso tocca a me. 
Ma nonostante la stanchezza e la voglia di dormire, sto amando tantissimo questo momento. 
Avere il mio amore tra le braccia e guardare il suo bel viso del dopo biberon, rilassato e sereno, mentre l'alba sta quesi sorgendo, svegliando Seattle e riempiendo il cielo di colori bellissimi. 
-Visto che bello amore? Guarda.- mi avvicino di più alla finestra, continuando a descrivere tutto ciò che vedo a Ted e lui come se stesse capendo ciò che gli sto dicendo, inizia a muoversi, agitando le mani, sorridendomi.
Potrei mettermi a piangere. Mi sciolgo come neve al sole quando lo vedo sorridere così, cosa che non capita molto spesso e penso che su questo abbia ripreso il carattere del nostro Mr Cinquanta Sfumature, ma quando succede è una tale meraviglia guardarlo.
Mi giro per guardare l'ora e sono quasi le 7. 
Okay è ufficiale ho perso la cognizione del tempo, soprattutto di notte. 
È l'ora di preparare la colazione, tra poco Christian si sveglierà. 
Metto Ted nella piccola sedia a dondolo sul tavolo accanto a me per non perderlo di vista. E mentre lui è impegnato a giocare con il suo peluche e il suo sonaglio, preparo le uova e i pancake. Sono affamata! 

******************************

Finisco di preparare la colazione e Christian non si è ancora svegliato. 
Cosa inaccettabile Mr Grey, adesso ci penso io. 
Prendo il vassoio con la colazione e lo lascio, silenziosamente, sul mio comodino. Torno in cucina e prendo in braccio Ted. 
-Pronto a svegliare papà, piccolo?-
Arrivata di nuovo in camera da letto, metto Ted nella carrozzina. Mi avvicino alla sua parte del letto, fino a sedermi a cavalcioni su di lui.
Strano che non si è ancora svegliato.
Allora comincio a lasciargli soffici baci, dalla tempia fino al petto e ritorno. E dopo una serie di baci lo sento mugolare, fino a ritrovarmi faccia a faccia con i suoi occhi brillanti e il suo sorriso timido e assonnato.
-Buongiorno anche a te.- mi dice stiracchiandosi ancora con me sopra.
-Buongiorno.-
-Da quanto sei sveglia?-
-Dalle cinque più o meno.-
-E sei così energica. Wow! Come mai?-
-Beh ho passato una bella prima mattinata. Ted ed io ci siamo goduti l'alba e avresti dovuto vedere come sorrideva felice.-
-Detesto essermelo perso.- dice con il viso più cupo adesso.
-Già, volevo che fossi stato sveglio per scattare delle foto. Ma ci saranno sicuramente altri momenti come questo.-
-Lo spero.- 
-È sicuro.- lo bacio.
-Uhm cos'è questo buon profumo?-
-Ho preparato la colazione. Uova e pancake.-
-Fantastico!-
E senza che accorgermene, si gira di scatto, inchiodandomi sul letto sotto di lui. 
-Sei davvero la donna perfetta. Vuoi sposarmi?-
-Ho già provveduto anche a questo Mr Grey.- 
-Buon per me Mrs Grey.- 

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È quasi l'ora di pranzo e la famiglia sta per arrivare. 
-Scusi signora, ma gli ospiti sono arrivati, ci sono tutti, stanno salendo.-
-Grazie Taylor.-
-Pronta?- mi chiede Christian.
-Certo. Non sono mica dei leoni.- gli rispondo prendendolo in giro.
-Non ne sarei tanto sicuro.- mi dice, facendomi l'occhiolino. Beh non ha tutti i torti. 

Ci mettiamo a tavola e l'argomento più chiacchierato del pranzo è Ted. Soprattutto Grace, Kate e Mia non fanno altro che farmi delle domande su come sta andando, la maternità, la famiglia.. su tutto insomma. Ogni tanto intervengono anche Christian, Elliot e Carrick, quando vengono distratti dalle loro conversazioni. Mentre Ethan è piuttosto taciturno.
Mi guardo intorno e detesto non avere qui anche mia madre e Ray, vorrei averli più vicini, sia a me che a Ted, sono anche loro i suoi nonni.
-Tutto ok?- mi chiede Christian, interrompendo i miei pensieri.
-Si certo.- gli rispondo sorridendogli. 

*****************************

Il pranzo è finalmente finito e ci siamo tutti spostati sui divani per chiacchierare e soprattutto per riprenderci dai meravigliosi piatti preparati da Mrs Jones.
-Non ci credo che non vivrete più qui, è una casa così bella.- chiede Kate, guardandosi intorno. Ci sono dei scatoloni un po' ovunque.
-La nuova casa è ancora più bella. E puoi fidarti è stato tuo marito con la sua squadra a rimetterla a nuovo.-
Kate si gira verso Elliot, e lui le fa l'occhiolino, con uno sguardo orgoglioso.
Non so ancora se sono veramente pronta a lasciare questa casa, ci sono così tanti ricordi, letteralmente tutta la mia storia con Christian si è svolta qui dentro. C'è di positivo però che non la venderemo, traslocheremo solo.
-Torneremo qui più spesso di quanto pensi.- mi dice Christian a bassa voce, nell'orecchio, rispondendo ancora una volta ad un mio pensiero e una mia domanda inespressa.
-Lo spero.-
-Sicuramente.- dice con uno sguardo intenso e io so a cosa si riferisce. Stanza dei giochi!
Entusiasta da questa prospettiva, gli restituisco lo stesso sguardo, aggiungendo un sorriso che non riesco a trattenere.
E mentre noi ci godiamo questo piccolo momento, nostro figlio passa da un abbraccio all'altro. E come se fosse una gara, è ovviamente Grace a vincere, tra le facce infastidite di Elliot e Kate.
Ma la soddisfazione dura poco quando è Christian ad alzarsi e reclamare le attenzioni di suo figlio. E Ted come se lo riconoscesse, tende le sue piccole braccia verso di lui, pronto a farsi abbracciare e coccolare dal suo papà.
Non resistendo alla tentazione di immortalare il momento, prendo il telefono e iniziò a scattare foto su foto dei miei due ometti preferiti.
-Ditelo che lo zio non ha nessun diritto così mi arrendo.- dice nel frattempo Elliot, lamentandosi di non riuscire a stare mai più di qualche minuto con suo nipote.
-Sbrigati a fare un figlio tuo allora. Così invece di reclamare i diritti dello zio, reclamerai quelli del padre.- gli risponde Christian in modo schietto. In fondo ha ragione però povero Elliot, devo difenderlo. 
-Hey non essere ignorante. Elliot può prenderlo in braccio quando vuole.-
-Ascolta tua moglie. E poi dove credi che andrà tuo figlio quando sarà adolescente e litigherete? Verrà da me, dal suo zio preferito, ovviamente.-
-Credo che manchi ancora tanto, tanto tempo alle ribellioni adolescenziali amore. Però hai ragione.- gli risponde Kate.
-Dite quello che volete, io sono un padre protettivo non potete cambiarmi.-
-Se sei così protettivo con un figlio maschio, figuriamoci quando avrete una femmina.- gli dice Carrick. Ed ha ragione chissà come sarebbe Christian con una figlia femmina.
-Sarò anche peggio probabilmente, e lei lo sa.- risponde Christian indicandomi. E io mi limito solo a sorridere e annuire. Non vedo l'ora di scoprirlo.

*****************************

Sono andati tutti via e in casa siamo rimasti solo noi tre.
Scherzando e ridendo sono stati qui quasi tutto il giorno, sono quasi le sette di sera. Wow in fin dei conti il tempo è volato. 
Christian sta mettendo Ted nella carrozzina nella sua stanza ed io mi rilasso sul letto, in attesa che mi raggiunga. 
-Si è addormentato.- annuncia tornando in camera nostra, appoggiando il baby control sul comodino.
-Bene! Vieni qui.- mi appoggio su un fianco e batto la mano sul materasso invitandolo a sdraiarsi vicino a me. E lui non si fa pregare. Qualche secondo dopo me lo ritrovo vicino.
-Sei stanca?- mi chiede.
-Abbastanza.-
-Abbastanza quanto?-
-Perché cosa vuoi fare?-
-Credo che tu lo sappia.- mi dice, regalandomi uno dei suoi sguardi sensuali.
-Non sarò mai abbastanza stanca per questo.-
-Sono felice di sentirlo.-
Non perde neanche un momento e con le mani è già arrivato all'orlo del mio vestito, cercando di tirarlo su per potermelo togliere. Così mi scanso da lui e mi alzo in piedi.
-Che fai?- mi chiede e lo ignoro.
Con una leggera pressione sulle bretelle del mio vestito, lo lascio cadere a miei piedi restando davanti a lui solo con la biancheria intima.
-Adoro quando fai così la sfrontata, Ana.-
Continuando a non rispondergli, prendo poi i gancetti del mio reggiseno, che insieme ai vestito e poi le mutandine, raggiunge il pavimento.
Non faccio in tempo a fare la mia prossima mossa quando Christian mi afferra una mano, tirandomi, fino a farmi cadere su di lui e poi sotto di lui.
Si spoglia rapidamente ed è di nuovo su di me.
-Non eri tu quello che pensava che non si fa più sesso quando arrivano i bambini?- gli chiedo con il respiro già corto.
-Sei meravigliosa!- non risponde alla mia domanda ma preferisco di gran lunga questa risposta.
-Lo sei anche tu.-
Si posiziona e in un attimo è dentro di me e inizia a muoversi con una calma quasi fastidiosa. Lo desidero da morire. Ma so che questo è il suo modo di gustarmi e assaporarmi, quando ha più bisogno di me e io di lui. 
Questo sì che è un modo perfetto per concludere la giornata, penso felice e soddisfatta. 
-Ti amo Mrs Grey.-
-Ti amo anche io. Sempre.- 

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Capitolo 13
*** Buon compleanno ***


Ciao a tutti!!! Eccomi di nuovo qui dopo più di tre mesi senza pubblicare un nuovo capitolo e probabilmente a questo punto vi sarete tutti dimenticati di me e della mia storia e non posso darvi torto. Mi dispiace tantissimo di essere sparita e non ci sono scuse ma purtroppo ho molti esami da preparare in questa sessione estiva e non ho avuto purtroppo tempo da dedicare alla scrittura di questo nuovo capitolo.. fino ad ora. 
Spero di ritrovarvi in tanti nelle recensioni, niente mi farebbe più felice. Spero vi piaccia. Buona lettura. Giulia :D 






 
Dopo mesi di ristrutturazione, trasloco e arredamento, ci siamo finalmente trasferiti nella bellissima ed enorme casa nuova.
Non posso ancora crederci! Anche se non tutti i lavori sono finiti, solo quelli ufficiali. Penso sorridendo.
E questa sera ospiteremo la prima cena di famiglia, o meglio festa, perché quella di oggi non è una giornata qualunque ma è il giorno del compleanno del mio amore, il ventinovesimo compleanno per l’esattezza. Christian non è particolarmente entusiasta all’idea di avere la casa piena di gente ma come sempre non è riuscito a dire di no a sua sorella e soprattutto a me, ma questa volta sono io a dirigere l’organizzazione, non Mia.
Questo sarà il suo l’ultimo compleanno da ventenne e ho tutta l’intenzione di rendere questa giornata ancora più speciale, come riesce sempre a fare lui per me.
Lo scorso anno avevamo festeggiato per tutto il giorno, dalla mattina appena svegli fino al mattino seguente, con la consapevolezza che fosse sano e salvo e del tutto mio.
Ma la parte più bella di quella giornata fu la seconda proposta di matrimonio, quella dolce di cuori e fiori, nella rimessa delle barche in casa Grey: “Volevi cuori e fiori. Hai il mio cuore. E qui ci sono i fiori.” aveva detto appena entrati nella stanza. Le sue parole mi ritornano in mente forti ed emozionanti come dei fuochi d’artificio.
Non posso smettere di sorridere al solo pensiero della bellezza di quel momento. Christian inginocchiato davanti a me con l’anello in mano e intorno a noi solo fiori, mentre mi faceva la proposta di matrimonio più romantica di sempre, degna delle più belle commedie romantiche.
Ed ora a distanza di un anno la nostra vita è già cambiata così tanto. Anzi ripensandoci il suo compleanno è anche un nostro anniversario in un certo senso, è il vero momento in cui è iniziata la nostra vita insieme.
–Posso pensarci io se vuole Mrs Grey? La aiuto volentieri.- mi chiede all’improvviso Mrs Jones distraendomi dai miei pensieri romantici. Quando sarà arrivata? Non l’ho neanche sentita entrare nella stanza.
–Non si preoccupi Mrs Jones ci penso io con questo, grazie. Però un po’ di aiuto lo accetto volentieri.- sto finendo di preparare una torta al cioccolato, la sua preferita, da portare a letto prima che si svegli, per fargli una sorpresa. Ma ho bisogno di qualcuno che controlli Ted nel caso si svegliasse prima del previsto. 
Si è svegliato parecchie volte durante nel corso della notte e si è riaddormentato qualche ora fa, io invece no.
–Con cosa Mrs Grey?-
-Con Ted, dovrebbe svegliarsi a breve. Lo può controllare mentre finisco?-
-Certo, amo passare un po’ di tempo con il piccolino, anche da addormentato.- mi dice con un sorriso dolce.
–Bene, grazie mille.- le rispondo, con lo stesso sorriso sul viso, mentre la vedo allontanarsi verso la camera Ted. È così brava e gentile con lui. Mi piace pensare a lei e Taylor come degli zii acquisiti per il mio amore, sono due persone meravigliose.   

******************************
 
Sono sveglia da ore e sono solo le nove del mattino. Inizio a capire perché trasmettono tante fiction con come protagoniste mamme descritte come delle supereroine, in televisione.
Sarà una lunga giornata, bellissima, ma comunque lunga. Devo resistere.
La colazione è pronta e già sistemata sul vassoio, la torta è glassata e le candeline sono apposto, anche Ted è pronto ed io, beh, più o meno. Penso guardandomi velocemente. La camicia da notte che indosso non è delle più sensuali, ma le piccole macchie di cioccolato e di latte non aiutano sicuramente.
Mi sistemo rapidamente i capelli in una coda e vado nel mia camera/ufficio per prendere i miei regali per Christian.
Il primo è un’omega di platino, come quella che mi regalò lui durante la nostra luna di miele, con incise le nostre date più importanti: il giorno in cui ci siamo conosciuti, il giorno del nostro matrimonio e la nascita di Ted, e infine un Ti amo. Spero gli piaccia e che non lo trovi troppo sdolcinato. Penso, un po' preoccupata.
Il secondo invece è più rischioso. È un'idea azzardata ma spero che non la prenda nel modo sbagliato. In fondo è un regalo per tutti e due. Divento rossa solo al pensiero.
Okay è tutto pronto. Prendo prima il vassoio della colazione, su cui ho appoggiato i pacchetti, ed entro lentamente nella nostra camera da letto, appoggiandolo sul letto senza fare rumore. Torno di corsa in cucina, prima che si svegli, prendo Ted e con il braccio libero anche la torta.
Torno in camera e vedo che il nostro festeggiato inizia a svegliarsi, cosi sistemo Ted accanto a me. Mi avvicino a lui e lentamente inizio a lasciargli dolci baci dalla fronte, alle guance, dalle alle labbra fino al collo.
Un suono gutturale esce dalla sua bocca, segno che si sta svegliando, così mi tiro su e prendo il nostro piccolino in braccio.
Finalmente apre gli occhi e non appena ci vede, il suo viso si illumina con enorme sorriso.
-Buon compleanno!!!!!!!!- inizio a gridare a più non posso.
-Forza amore batti le manine per papà.- tutto contento, Ted prova ad agitare le mani, con lo stesso sorriso del padre su quel visino paffuto. Certe volte sono proprio identici.
-AUGURIIIIIII- continuo io.
-Oh mamma mia. Grazie.- si protende verso di me e mi bacia con forza, prima di prendere Ted tra le braccia e farlo svolazzare. Adora quando fa così.
-È tutto così perfetto. Grazie amore mio.- mi bacia ancora, con quasi le lacrime agli occhi.
-Ti stai commuovendo per caso Mr Grey?-
-Assolutamente sì. Sei meravigliosa! Siete meravigliosi! Non so cosa ho fatto per meritarmi tutto questo. Te, lui, la nostra famiglia.- bene adesso sto per piangere anche io.
-E tu sei il capo di questa famiglia.- dico baciando sia lui che il mio tesoro, tutto preso a giocare con i capelli di Christian.
-Poi questo è solo l’inizio.- continuo.
-Parli della festa di questa sera?-
-Non solo. Ma prima devi spengere le candeline.-
-Quando hai avuto il tempo di fare tutto questo?-
-Questa mattina presto. Ero già sveglia per Ted.- mi affretto ad aggiungere vedendo il suo sguardo contrariato.
-Ti sei stancata troppo, lo vedo dal tuo viso, mi dispiace che hai perso ulteriori ore di sonno per me.- oh mamma, ma quanto è dolce?
-Ma che stai dicendo? Mi aiuti tantissimo con Ted e poi non sono stanca, sono elettrizzata. Sei mio marito e ti amo, dormire un po’ meno non ha importanza. L'unica cosa che mi importa in questo momento è il tuo sorriso felice. Tu riesci sempre a farmi delle sorprese meravigliose ed oggi voglio fare la stessa cosa per te.-
-Ti amo anch’io. E amo tantissimo anche te amore mio.-
Mentre sistemo le candeline Christian continua ad abbracciare e baciare Ted che sorride felice. Devo scattargli una foto.
Prendo il telefonino, appoggiato sopra il comodino, e scatto velocemente la foto prima che se accorgano.
-Che stai facendo?- come non detto. Beccata!
-Accendo le candeline. Ecco fatto. Tieni Ted in braccio mentre le spegni. Io faccio un bel video e una tonnellata di foto.-
-Una tonnellata?-
-Sì. Inizia ad abituarti, te ne scatterò tantissime durante tutto il giorno. E non solo, ci sarà anche un fotografo alla festa.-
-Ricevuto Mrs Grey.-
-Ecco a te.- gli passo la torta ed inizio a cantare la canzoncina.
-Tanti auguri a te. Tanti auguri a te. Tanti auguri a Christian. Tanti auguri a te. Siiiiiiiii. Batti le manine tesoro, batti le mani per papà.- e lo fa, Ted goffamente inizia a battere le mani. Mi sto sciogliendo.
-Ahhh guardalo. È perfetto.- dice Christian guardandolo con lo sguardo pieno di amore paterno.
-Espresso il desiderio?- chiedo a Christian mentre inizio a tagliare la torta, cosa complicatissima da fare su un letto.
-Non ne ho bisogno. Ho tutto quello che voglio e di cui ho bisogno.-
-È dolcissimo quello che hai appena detto. E ti avverto che i miei ormoni ancora non si sono stabilizzati del tutto da dopo il parto, quindi sappi che non riesco a controllarmi, potrei scoppiare a piangere in qualsiasi momento.-
-Lacrime di gioia spero.-
-Ovviamente.- con un sorriso sciocco sul viso, afferro il collo della sua maglietta e lo attiro a me in un bacio che diventa rapidamente appassionato.
-È il momento di scartare i regali.- dico staccandomi da lui per raffreddare la situazione e per permettere ad entrambi di riprendere fiato.
-Quello che stavamo facendo va benissimo come regalo, specialmente se possiamo spostarci in bagno, sotto la doccia.-
-Ti ricordo che hai tuo figlio tra le braccia.- gli dico, rinfrescandogli la memoria.
-Lo so benissimo. Ha semplicemente visto quanto i suoi genitori si amano, anche se non si ricorderà nulla.- dice lasciandomi un altro dolce bacio sulle labbra.
-Basta adesso. Scarta i tuoi regali, sono curiosa, spero ti piacciano.-
-Mi piacciano? Più di uno?-
-Sì! Ecco a te il primo.- con un enorme sorriso gli passo la scatolina con dentro l’Omega.
-È bellissimo. Grazie.- dice aprendo il regalo.
-Giralo.- sorrido ripensando a quello che gli ho appena detto. È come un deja vu, solo che al posto dell’Omega la scorsa volta aveva in mano il porta chiave con cui avevo acconsentito a diventare sua moglie. Anche lui sta pensando la stessa cosa, lo capisco dal modo in cui mi guarda, con il suo sguardo intenso.
-Dai su giralo.- lo gira e il suo sorriso si allarga.
-Hai paura che mi dimentichi la data del nostro matrimonio o il giorno della nascita di nostro figlio per caso?- dice con un tono, spero ironico. Mi sta prendendo in giro vero?
Inizio a fissarmi le mani in imbarazzo.
-Hey ti sto prendendo in giro. Lo adoro, sul serio, tantissimo.-
-Davvero?-
-Si certo. È bellissimo. Grazie. Le date più importanti della mia vita.- si protende verso di me e passando il pollice sulle mie labbra mi costringe a lasciar andare il labbro che mi stavo torturando.
-Così va meglio.- quando mi guarda in questo modo non riesco a pensare ad altro se non che alle sue labbra invitanti.
-Sono pronto per il secondo.- io invece non lo sono. Ma ancora non gli dirò cosa apre quella chiave. Lo scoprirà questa sera dopo la festa.
-Ecco a te.-
Lo apre e tira fuori una piccola chiave che inizia a guardare con sospetto, completamente confuso.
-Allora che ne pensi?-
-Non so bene cosa dire.-
-Buttati. Provaci.-
-È forse la chiave di una stanza d’albergo che hai prenotato per noi?- mi chiede con uno sguardo pieno di malizia.
-No. Ma pensandoci non è male come idea.-
-Ti prendo in parola Mrs Grey. Ma allora non capisco, cosa apre questa chiave?-
-Lo scoprirai questa sera.-
-Vuoi davvero lasciarmi così? In sospeso? Lo sai che non sopporto quando mi nascondi le cose.-
-Su tranquillo è una sorpresa e dirtelo adesso rovinerebbe tutto. Fidati di me, varrà la pena aspettare.- mi guarda con un espressione corrucciata. Non è tanto convinto.
-Dai puoi farcela a resistere e soprattutto puoi resistere all’impulso di correre da Taylor per farti riferire tutto, anche perché è già dalla mia parte.-
-Sei arrivata a corrompere il mio staff? Stiamo diventando maniaci del controllo per caso?-
-No, semplicemente ti conosco benissimo. E poi chissà che l’influenza di una certa persona mi trasformi in una piccola dittatrice. Non si può sapere.- finisco la frase ad un centimetro dalle sue labbra invitanti, e tutto quello che vorrei fare è gettarmi su di lui, ma i doveri di mamma vengono prima. Ci sarà tutto il tempo per questo.
-Comunque è l’ora della pappa per Ted. Quindi noi due ora ti lasciamo da solo per un po’. Non arrovellarti troppo la testa mi raccomando.- continuo senza dargli la possibilità di replicare.
-Non è carino quello che stai facendo lo sai?-
-Lo so ma vedrai che ti piacerà.- dico sorridendo.
Lo bacio, lasciandolo seduto sul letto con la faccia di chi non ha capito nulla di quello che gli è appena successo.
-Tornerò tra poco. Andiamo amore, saluta papà.- dico prendendo Ted dalle sue braccia, mentre Christian riempie di baci il nostro piccolino.
-Aspettami per la doccia.- dico facendogli l’occhiolino, con Ted in braccio, mentre lascio la stanza.
Aspetta e vedrai Mr Grey, non sei l’unico che può organizzare delle sorprese, torturando un po’ da queste parti.
Arrivo in cucina e inizio a preparare l’omogenizzato di frutta per il mio piccolo.
-Mela e banana tesoro, va bene?- dico come se Ted potesse rispondermi. Ma sorride tutto contento, quindi lo prendo per un sì. Quanto è tranquillo oggi.
-Uhm è buonissimo. Ecco qua, apri bene la bocca amore. Bravissimo.- adoro vederlo mangiare così, tutto contento, rispetto a quando piange disperato e l’unico modo per farlo calmare e distrarsi è suonare o cantare qualcosa, e Christian in questo campo è decisamente migliore di me.
-Ti piace tanto la frutta, vero amore?- sorride ancora. È perfetto! Assolutamente perfetto!
-Buongiorno Mrs Grey.- Taylor mi saluta, interrompendo i miei pensieri. Non l’ho neanche sentito arrivare. È la seconda volta che mi succede oggi. I miei due maschietti di casa mi distraggono troppo.
-Buongiorno Taylor.- 
-L’ho spaventata signora?- se ne accorto.
-No non si preoccupi, ero solo soprappensiero. Deve dirmi qualcosa? È tutto apposto?-
-Si procede tutto secondo i suoi piani.- mi risponde con un tono di voce leggermente alto. Sicuramente Christian, anche se la nostra stanza è abbastanza lontana dalla cucina, starà con le orecchie in allerta, provando ad ascoltare tutto. Così mi metto un dito davanti la bocca, facendo segno a Taylor di parlare con un tono più basso.
-Ha ragione. Scusi signora.- continua, alzando le mani in segno di scuse.
-È tutto okay, grazie mille Taylor. Ho già avvertito Christian di non farle pressione per scoprire cosa sto tramando, quindi per favore mi tenga il gioco.-
-Ma certo non si preoccupi, non cederò, anche se Mr Grey sa essere molto convincente.-
-Lo so benissimo.- gli sorrido in modo rassicurante. 
A volte il nostro cinquanta sfumature esagera fin troppo con la sfumatura del tenere tutto sotto controllo.
-A proposito Mr Grey è sveglio? Volevo fargli gli auguri e anche da parte di Mrs Jones che è dovuta andare via e non farà in tempo stamattina.-
-Si sono sveglio. Grazie mille Taylor e ringrazia anche Mrs Jones, anche se sono sicuro che la vedrò stasera.- Christian, ancora in pigiama, si avvicina a noi tranquillo e per la prima volta lo vedo abbracciare Taylor, per ringraziarlo.
-A cosa pensi?- mi chiede poi prendendo in braccio Ted, ancora seduto sul seggiolone. Pulendogli la bocca con il bavaglino.
-A quanto sono distratta oggi. Con te è la terza volta che non mi accorgo che qualcuno è entrato nella stanza.-
-Hai tante cose a cui pensare o forse è solo stanchezza.- dice guardandomi con uno sguardo, misto tra l’enigmatico e il sensuale.
-No ad essere sincera non sono per niente stanca, anzi ho molta adrenalina in circolo.- a queste parole il suo sguardo si fa ancora più intenso e Taylor è sempre più a disagio a causa del nostro piccolo teatrino, ed anche Christian lo nota.
-Tranquillo Taylor ho già promesso che non ti avrei chiesto nulla su quello che la signora qui presente sta tramando, farò il bravo festeggiato ed aspetterò.- dice, riportando un po' di attenzione anche su Taylor.
-Sarà la maturità di un anno in più a renderti così saggio Mr Grey?-
-Sarà per questo, hai ragione Mrs Grey. Tu che pensi invece piccolo?- chiede a Ted, che è completamente preso dal piccolo giocattolo che ha in mano.
-Che dici? Papà è troppo curioso eh?- continua e per avere più attenzione dal suo ometto, inizia a farlo svolazzare, facendolo ridere di gusto. Quanto sono belli!
A riportarmi nel presente è il cellulare di Taylor che inizia a squillare. Con un gesto di scuse si allontana, lasciandoci soli, per rispondere alla chiamata.
-Finalmente soli.- dice, ripetendo quello che ho pensato io un minuto fa.
-Sai lo stavo pensando anche io.- a queste parole i suoi occhi si accendono.
-Bene, allora che ne dici di riprendere il discorso della doccia lasciato in sospeso? Sto ancora aspettando.-
-E Ted?-
-Starà benissimo nel passeggino, adora quei giocattoli rumorosi che fa muovere con i suoi piedini e comunque dirò a Taylor di controllarlo. E poi a giudicare da come mi sento non staremo via a lungo.- a queste parole, il respiro mi si blocca e inizio ad arrossire.
Come fa ad essere e dire cose così provocanti con nostro figlio in braccio? Non ho parole.
-Sei una madre apprensiva ed io ti amo ancora di più per questo ma questo piccolino non è l’unico maschietto in casa che necessita delle tue attenzioni.- si protende verso di me e mi lascia un dolce bacio sulle labbra. Oh Christian. Il mio insicuro e bisognoso d’affetto Christian.
-Anche io ho bisogno di te. Sempre. Non te lo dimenticare.-
-Non dici così solo perché è il mio compleanno vero?-
-Ma quanto sei scemo.- dico baciandolo a mia volta. 

****************************

Mi rilasso, accoccolata tra le braccia del mio meraviglioso uomo, sotto il getto d’acqua calda della doccia del nostro bellissimo e gigantesco bagno nuovo.
Avevo un estremo bisogno di questo momento intimo solo per noi. Da quando abbiamo Ted, tra il lavoro e le cose da fare in casa, occasioni come questa scarseggiano. Però è anche eccitante sgattaiolare nella nostra camera, o come ora nella doccia, non appena il nostro piccolino si è addormentato o se c'è qualcuno con lui a controllarlo, solo per ritrovarci e fare l'amore.
-Preferisco decisamente questo come regalo di compleanno!- sussurra tra un bacio e l'altro.
-Allora aggiungilo pure insieme agli altri due.- dico riprendendo fiato, per poi unire di nuovo le mie labbra alle sue, togliendogli la possibilità di rispondere.
Stacco poi la mia bocca dalla sua, iniziando a lasciargli baci dalla guancia, al collo, giungendo fino al suo petto muscoloso, dove mi soffermo a torturare uno dei suoi capezzoli, prendendolo tra i denti.
-Ahhh. Sì, è decisamente questa la parte del mio compleanno che preferisco.- dice con la voce strozzata dai gemiti.
Amo vederlo perdere così il controllo e amo ancora di più di essere io la causa.
-Ma la giornata non è ancora finita. Anzi è appena iniziata.- dico continuando la mia discesa, ma le sue mani mi bloccano facendomi risalire. Torno alla sua altezza, i suoi occhi fissi nei miei, che mi guardano in un modo così profondo come se potesse attraversarmi ed arrivare fino alla mia anima.
Mi prende il viso tra le mani, attirandomi a lui in un bacio lussurioso. Lo circondo a mia volta con le braccia, avvicinandomi a lui il più possibile, aumentando l'intensità del nostro bacio. Ci stacchiamo per riprendere fiato.
-Non posso più aspettare. Allaccia le gambe intorno alla mia vita piccola.- mi solleva, dandomi la possibilità di stringere le gambe intorno a lui. Cammina in avanti, con me tra le braccia, fino a che la mia schiena aderisce con il muro della doccia.
-Ti desidero così tanto.- dico a Christian, guardandolo dritto negli occhi. Dopo le sue parole di prima, voglio che gli sia chiaro che questo non cambierà mai.
Non mi risponde e con un gemito più simile ad un grugnito ricomincia a baciarmi mentre mi entra dentro. Comincia a muoversi con il suo solito ritmo sfiancante, facendomi perdere completamente il contatto con la realtà. Il piacere mi travolge dopo pochi minuti così come anche per il marito meraviglioso che è qui con me.
-Ti amo tantissimo.- dice sorridendo. Un sorriso felice, innamorato, che rispecchia il mio.
-Buon compleanno amore mio.- 

*****************************

Il momento della festa è finalmente arrivato. La penultima parte di questo giorno speciale. Alle fine ci sono meno persone di quello che mi aspettavo. Mia si è occupata della lista degli invitati e conoscendola credevo che mi sarei ritrovata la casa piena di gente, stessa cosa che avrà pensato di sicuro anche Christian. Oltre la famiglia, ci sono alcuni amici che incontrato lo scorso anno, dei soci in affari di Christian con le rispettive mogli e i rispettivi figli, il dottor Flynn con sua moglie, dei miei colleghi della Grey Publishing, Taylor con la figlia Sophie, Mrs Jones e gli uomini della sicurezza e dello staff di Christian ma non in veste lavorativa. Gli unici che mancano sono mia madre e Ray, mi rattristisce pensare che si stanno perdendo così tanti momenti, soprattutto di Ted.
L'atmosfera nonostante tutto è piacevole, tutti che ridono, si divertono e addirittura ballano. I primi a rompere il ghiaccio sulla pista sono stati a sorpresa Grace e Carrick. È il sogno e la speranza di tutte le coppie sposate arrivare a tanti anni di matrimonio ed essere ancora così innamorati.
Christian invece è tranquillo che parla con Elliot e il dottor Flynn, tenendo in braccio Ted che lo guarda rapito, giocherellando con i suoi ricci.
-Ne vuoi un po' mammina?- mi chiede Kate, distraendomi dalla visione di mio marito insieme a nostro figlio.
-No grazie, la mammina ancora non può ancora bere alcolici.- dico, alzando il mio bicchiere di drink analcolico, per mostrarglielo. Lei alza gli occhi al cielo.
-Perché ancora no?-
-Sto allattando. Sai non credo che il latte materno con l'aggiunta di alcol faccia bene al mio bimbo.- dico divertita.
-Beh magari lo aiuterebbe a dormire di più.- dice Kate quasi ridendo.
-Hey!- dico con un tono offeso, facendo finta di riprenderla.
-Scherzo scherzo.- dice continuando a ridere. Quanto mi manca passare più tempo con la mia amica.
-A proposito di Ted grazie per il vostro aiuto.- 
-Ti pare, Elliot è così elettrizzato all'idea. E poi la prenderò come una prova del nove, per vedere come riuscirei a gestire un bambino così piccolo, anzi un bambino in generale.-
-Vedrai che andrà bene, nell'email che ti ho mandato c'è scritto tutto quello che dovete fare e soprattutto quando dovete farlo e nella borsa c'è tutto quello che vi serve. E poi chissà che dopo stanotte ti verrà voglia di avere un bambino tuo. Elliot non vede l'ora, guardalo.- dico indicando mio cognato che fa facce buffe al mio piccolo.
-Lo so e credimi lo voglio anche io, ma non so se sono ancora pronta. Tu come lo hai capito?-
-Non l'ho capito. Ted è semplicemente arrivato. Quando ho scoperto di essere incinta ero sconvolta ed emozionata ma più che altro terrorizzata, ero preoccupata per come avrebbe reagito Christian. Però ora siamo noi tre, siamo una famiglia e non sono mai stata più felice di così, nonostante la mancanza di sonno.-
-Spero che sarà così anche per me. Siete una famiglia bellissima, che si allargherà presumo, no?- dice Kate con il suo solito sguardo curioso.
-Certo. Cioè non nel prossimo futuro ma lo sai, non voglio che Ted sia figlio unico come me.-
-Speriamo per una femmina allora. Magari avrò anche io una bambina e potranno crescere insieme, saranno migliori amiche come noi, oltre che cugine.-
-Sarebbe bellissimo.- dico, sorridendole con dolcezza.
-Già. Però devo chiedertelo, sono troppo curiosa, che cosa hai organizzato di così misterioso per Christian?-
-Non posso dirtelo. Anche perché non approveresti.-
-Dai! Ora sono ancora più curiosa! Puoi dirmelo, non ti giudicherò in nessun modo, giuro.- mi dice quasi pregandomi, facendo il segno di giurin giurello con le dita.
-Okay, ma hai promesso.-
-Si sì tranquilla. Parla.-
Mi avvicino e le dico all'orecchio i miei piani per stanotte.
-Oh mio dio.- dice mettendosi le mani davanti alla bocca per lo stupore.
-Anastasia Rose Steele Grey pensavo di rimanere sconvolta all'idea, invece sono orgogliosa.-
-Davvero?- dico stupita dalle sue parole.
-Si assolutamente. Ora capisco il bisogno di avere la casa solo per voi due.- dice facendo l'occhiolino. Scoppio a ridere.
-Di che parlate di così divertente?- dice Christian, abbracciandomi da dietro, raggiungendo Kate e me, interrompendo le nostre chiacchiere tra donne.
-Cose da donne.- dice Kate, anticipandomi.
-Già. Dove hai lasciato nostro figlio?- chiedo a Christian, non vedendo Ted con lui, stringendomi di più in quell'abbraccio.
-Lo hanno rapito i nonni e gli zii. Ma a quanto pare non sarà l'ultimo rapimento di oggi. Elliot mi ha detto che Ted starà con loro questa notte, e che glielo hai chiesto tu, come mai?-
-Lo capirai da solo. Vedrai.-
-Si sono d'accordo.- dice Kate a bassa voce ma Christian l'avrà sentita sicuramente.
-Okay vado anche io a coccolare mio nipote, unendomi al quartetto. A dopo piccioncini.- dice Kate, allontanandosi, lasciandoci da soli.
-Sono stanco di tutto questo mistero sai?-
-Su, non manca tanto. Devi resistere ancora il tempo delle foto e della torta.-
-E di un ballo.- sussurra, finendo la mia frase.
-Un ballo?-
-Balla con me Mrs Grey.-
-Se insisti Mr Grey.- 
Scioglie il nostro abbraccio, mi prende per mano, intrecciando le nostre dita, conducendoci sulla pista da ballo, insieme alle altre coppie.
Sulle note di "Stay with me" di Sam Smith, iniziamo a ballare, lasciandoci andare a questo lento meraviglioso.
Christian mi tiene stretta mentre cantando mi sussurra le parole della canzone, mandandomi in estasi.
"Oh, won't you stay with me?
'Cause you're all I need
This ain't love it's clear to see
But darling, stay with me"
-Questo invece è amore ed lo vedo chiaramente.-
-Anche io lo vedo. Amo questa canzone e la amo ancora di più se sei tu a cantarla. Resta con me Christian.-
-Per sempre.- conclude lui, baciandomi, togliendomi la possibilità di rispondere. Anche se da aggiungere c'è ben poco. Sappiamo entrambi che sarà così.

*******************************

La serata è quasi arrivata alla fine. Grace e Mia hanno passato l'ultima ora a dirigere il fotografo. Avremo centinaia di foto e ancora non è finita. È l'ora di spegnere le candeline.
-Mia, tra due minuti esco con la torta, inizia a spegnere le luci e portare Christian davanti al tavolo grande.-
-Tranquilla ci penso io.-
Okay Mr Grey è l'ora di esprimere un altro desiderio.
Non appena vedo le luci più basse, e la sala quasi al buio, prendo la torta con le ventinove candeline accese e inizio a camminare tra gli invitati che iniziano a battere le mani. Christian è davanti al tavolo, con Ted in braccio, visibilmente a disagio, so che non impazzisce per questo tipo di cose, ma io sì, quindi caro mio resisti.
Poggio la torta davanti a lui, e subito tutti iniziano a cantare la canzone di tanti auguri a te, che finisce con un grande applauso e grida, mentre Christian spegne le candeline.
-Auguriii.- urlo io. Si avvicina a me, baciandomi. Un bacio veloce ma nello stesso tempo profondo.
-Grazie.- sussurra, ancora occhi negli occhi, con un bellissimo sorriso sulle labbra, felice.
Si stacca poi da me, dedicando le sue attenzioni a Ted, che è più sereno che mai, fortunatamente per niente disturbato da tutta la confusione che c'è in casa, dormire per un bel po' questa sera, dopo tutti i spupazzamenti, lo ha rilassato.
Mia riaccende le luci, mentre i camerieri passano con i calici di champagne. Nessuno beve, rimangono tutti in attesa. È il momento del brindisi.
Christian prende uno dei bicchieri, passandone uno anche a me. Con ancora Ted in braccio, si schiarisce la voce ed inizia a parlare.
-Grazie ancora a tutti voi per essere venuti, grazie a tutta la mia famiglia, gli amici e i colleghi per aver contribuito a rendere questo compleanno ancora più speciale e piacevole.- poi si interrompe e si gira verso di me, alzando il bicchiere nella mia direzione.
-Ma un grazie particolare va alla meravigliosa donna che è qui accanto a me, che ha lavorato tanto per regalarmi una giornata indimenticabile e che un anno fa oggi, proprio in occasione del mio compleanno, ha acconsentito a diventare mia moglie e che poco più di un mese fa mi ha reso l'uomo più felice del mondo, facendomi diventare padre di questo angioletto. Grazie amore mio.- oh no Christian. Ho le lacrime agli occhi. Non piangere Ana, non piangere. Si avvicina verso e mi bacia velocemente sulle labbra, tra la confusione e gli applausi della gente, che brinda allegra, facendo ancora tanti auguri al nostro festeggiato. 
Che serata incredibile!

*****************************

È quasi l'una e gli invitati sono andati tutti via. Anche Kate ed Elliot con il nostro piccolino. Spero che se la caveranno bene. Mi verrebbe un infarto se ricevessi una loro chiamata nel bel mezzo della notte perché non riescono a farlo mangiare o riaddormentare. Che agitazione, meglio non pensarci.
Questa notte tutte le mie attenzioni saranno rivolte solo ed esclusivamente al mio Mr Grey.
-Sono andati tutti via?- mi chiede Christian, mentre si toglie la giacca e la cravatta, lasciandoli cadere con disinvoltura sul divano vicino.
-Si, siamo soli.- dico facendo spallucce.
-E quindi che si fa?-
-Beh io sarei un po' stanca, ti dispiace se rimandiamo la sorpresa a domani?- 
-Cosa?- dice, rimandando a bocca aperta e gli occhi ridotti ad una piccola fessura, a causa del suo sguardo corrucciato.
-Stavo scherzando.- tira un sospiro di sollievo.
-Molto divertente Mrs Grey.- 
-Sì molto. Hai la chiave con te?- dico senza perdere tempo.
Annuisce e mette la mano sinistra nella tasca dei pantaloni e tira fuori la piccola chiave che gli ho dato questa mattina. 
-Okay allora andiamo.-
-È qui in casa?- dice, bloccandomi quando inizio a camminare.
-Sì, seguimi.- 
Lo prendo per mano, e lo conduco fino alla famosa porta. È in una parte sconosciuta della casa, abbastanza lontano da tutte le aree principali.
-Credo di non esserci mai venuto in questa parte di casa.- 
-Solo tu potevi comprare una casa tanto grande da dimenticare di conoscerla tutta.-
-Hai ragione.- dice sorridendo. Un sorriso nervoso. È agitato, come ogni volta che gli eventi sfuggono dal suo controllo. Invece io sono elettrizzata. Non vedo l'ora che apra la porta.
-Che cosa aspetti apri.- 
-Che cosa c'è qui dietro?-
-Basta chiedere. Apri e lo scoprirai da solo finalmente.- 
Inserisce la chiave nella serratura con estrema lentezza, la gira e apre la porta con cautela. Entra dentro ed io dietro di lui accendo le luci illuminando la stanza. 
-Oh mio dio.- dice. Per la primissima volta il nostro maniaco del controllo è senza parole signore e signori. 
Ed eccola lì, la tanto agognata sorpresa. 
La stanza dei giochi. O la stanza rossa delle torture come l'avevo soprannominata io all'inizio di tutto.
-Pensavo che mancasse qualcosa in casa, così ho rimediato.-
-Una stanza dei giochi. Hai fatto costruire una stanza dei giochi.- ripete incredulo.
-Buon Compleanno.- dico io soddisfatta. 
-Come? Quando?- 
-Ci è voluto all'incirca un mese, Ted era nato da poco, i lavori in casa non erano ancora terminati del tutto, così senza pensarci troppo, l'ho fatto. Ho chiamato chi di dovere ed ora eccola qui.- 
-Che ne dici Mr Grey, vuoi giocare?-
-Sempre.- sussurra con uno sguardo deciso e profondo, così eccitante, ad un centimetro dal mio viso.
Mi allontano un attimo da lui, per andare verso uno dei cassettoni e prendere il suo vecchio paio di jeans, quel paio di jeans, che ho conservato per tutto questo tempo. Torno da lui con i pantaloni in mano.
-Mi è mancata la sfumatura di Christian che lasci vivere in questa stanza. Mi è mancato il Christian "Dominatore".- 
Senza lasciare il contatto dei nostri occhi, prende i jeans dalle mie mani.
-Credo che potrò fare qualcosa a riguardo.- 
Li poggia a terra, ed inizia a spogliarsi. Toglie la camicia, le scarpe, i calzini, i pantaloni e i boxer, rimanendo splendidamente nudo davanti a me. Prende di nuovo i jeans e li indossa.
-Così vuoi di più Mrs Grey?-
-Sì.-
-Sì e poi?- sussurra vicino al mio orecchio. Mandandomi in confusione.
-Sì signore.-
-Brava bambina.
Credo che non avremo bisogno di questo.- dice, facendo scivolare le bretelle del mio vestito, che finisce ai nostri piedi. Si china per raccoglierlo e ne approfitta per togliermi le scarpe. Si allontana e deposita tutto sul cassettone dove prima erano sistemati i suoi jeans. Non porto il reggiseno, quindi sono nuda di fronte a lui, fatta eccezione per le mutandine.
Torna da me con la camminata sexy che quei jeans provocano e si sistema alle mie spalle.
Sapendo già che avrebbe voluto farlo, mi sono preparata, alzo un braccio per passargli l'elastico per capelli. Lui lo afferra senza esitare e inizia a dividere i miei capelli in una forte treccia. 
-Bella pensata Mrs Grey. 
Adesso ho proprio voglia di giocare un po' con te.- mi afferra le spalle, facendomi aderire al suo corpo, alla sua erezione. 
-Inginocchiati come ti ho insegnato.- 
-Sì signore.- con un passo lento, mi avvicino all'entrata della stanza e mi sistemo, in attesa di quello che succederà, mentre lo sento aprire i vari cassettoni per scoprirne il contenuto.
Una volta scelte le sue armi, torna da me, mi prende la mano destra aiutandomi ad alzarmi. Mi solleva il mento, facendo incrociare i nostri sguardi, passando un dito sul labbro che stavo torturando.
-Pronta?- sussurra.
-Come lo sarò sempre.- rispondo con decisione.
-Ed io ti amo per questo Mrs Grey-
-Ti amo anche io Mr Grey. Ogni parte di te. Buon compleanno.-
-Il più bello di tutti.- 

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Capitolo 14
*** Un anno di noi ***


Ciao a tutti!!! Eccomi di nuovo qui dopo tutta l'estate e dopo una lunga e imperdonabile assenza senza pubblicare un nuovo capitolo e probabilmente a questo punto vi sarete tutti dimenticati di me e della mia storia, ma spero di no.

Questo capitolo poi è un capitolo speciale perché l'ho scritto dopo aver incontrato il meraviglioso protagonista maschile della nostra amata trilogia, l'unico e il solo Jamie Dornan, incontro dal quale ancora dopo mesi non mi sono ripresa e non sono sicura che succederà presto (in fondo c'è la mia foto con lui 🙈

Comunque spero di ritrovarvi in tanti nelle recensioni, niente mi farebbe più felice. Spero che il capitolo vi piaccia. Buona lettura. Giulia :D 









-Così vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa.- annuncia il reverendo Walsh, tra gli applausi e le urla entusiaste dei nostri invitati. Sorrido felice come non mai.

-Finalmente sei mia.- sussurra il mio meraviglioso neo marito, prendendomi tra le braccia baciandomi con dolcezza sulle labbra.-

A quel contatto mi sveglio di soprassalto. Che sogno splendido, sembrava così reale. Quel bacio sembrava così reale.

Anche il mio subconscio si è ricordato che oggi è l'anniversario di quel giorno meraviglioso. Penso sorridendo, travolta dai quei ricordi emozionanti.

Disorientata mi giro verso la parte del letto di Christian, allungando il braccio, sicura di trovarlo di fianco a me, ma al posto di mio marito, trovo un biglietto sul suo cuscino.

Ancora un po' insonnolita, mi tiro su a sedere, prendendo il biglietto tra le mani.

~Buongiorno.

Ted ed io ti stiamo aspettando in giardino.

Spero che ti senti riposata stamattina, perché preparati ti aspettano sorprese.

Un anno di noi ed io non potrei essere più felice.

Buon anniversario amore mio.

Ti amo.

Cxx~

Oh Christian. Gli occhi mi si riempiono di lacrime mentre leggo. Potrebbe essere più dolce di così? E pensare che la maggior parte degli uomini comuni non si preoccupa minimamente di ricordarsi il giorno del proprio anniversario di matrimonio, o di una qualsiasi data importante. Ma io sono fortunata perché il mio Mr Grey non è un uomo comune. No per niente.

Mi alzo dal letto, e con entusiasmo preparo i vestiti da mettere oggi.

Un semplice vestito blu con delle ballerine, l'ideale per una giornata estiva così bella.

Dopo aver sistemato le cose da indossare sul letto, mi spoglio e vado verso il bagno, è il momento di una doccia.

Mentre mi insapono penso al mio regalo per Christian. Non è una cosa comprata o realizzata come la stanza dei giochi. Penso arrossendo. Ma è una cosa molto più semplice e allo stesso tempo importante per lui. Spero.

Dopo il matrimonio e poi con la gravidanza, non ho mai avuto il tempo di cambiare ufficialmente i miei documenti in Grey.

Forse ho rimandato e rimandato perché non mi sentivo ancora pronta a dire "addio" a quella parte di me, alla parte pre-matrimonio, ma ora dopo un anno come Mrs Grey lo sono, ne sono sicura.

Ripenso alla nostra discussione appena sposati sul mio nome. Voleva che il mio mondo iniziasse e finisse con lui, e quelle parole che all'inizio mi spaventarono, ora mi fanno sentire amata e protetta.

Quindi questo "regalo" è solo un'altra rassicurazione tangibile che voglio e posso dargli per fargli capire quanto lo amo.

Esco dalla doccia, mi asciugo e mi vesto rapidamente, impaziente di abbracciare i miei maschietti di casa.

Prendo la scatola con i nuovi documenti, sistemati nel mio portafoglio, e mi dirigo verso la cucina.

-Buongiorno Mrs Grey.- mi saluta, sorridente, Mrs Jones. Anche lei di buon umore stamattina. Sarà per l'amore e la felicità che si percepisce nell'aria, è contagioso.

-Buongiorno. Dove sono Ted e Christian?- le chiedo guardandomi intorno.

-Mr Grey ha voluto che la colazione fosse servita nel patio in giardino stamattina.-

-Ah okay, bene grazie.- le rispondo, avviandomi verso la portafinestra che da sul giardino.

-Mrs Grey?- mi richiama. Mi fermo e mi volto verso di lei.

-Buon anniversario.- mormora, con un sorriso dolcissimo. È davvero felice per noi. Sì è decisamente contagioso tutto questo amore che c'è nell'aria.

-Grazie mille Mrs Jones.- le dico sorridendole a mia volta. Vorrei abbracciarla ma forse è un limite che non potrei superare, penso indecisa. Ma si fa niente, mi avvicino e l'abbraccio rapidamente cogliendola di sorpresa. Senza aggiungere altro, mi avvio di nuovo verso i miei amori.

Raggiungo il patio, convinta di trovare Christian seduto a tavola concentrato sul suo BlackBerry con Ted vicino seduto sul suo seggiolone.

Invece no. La scena che mi si presenta davanti agli occhi è tutt'altra cosa. Christian sdraiato sopra la coperta che ha sistemato sull'erba, con nostro figlio tra le braccia che ride felice.

Immagini come questa dovrebbero essere aggiunte alla lista delle sette meraviglie del mondo.

Mi muovo piano, camminando in punta di piedi, per non farmi sentire e coglierlo di sorpresa.

Appoggio la piccola scatola sul tavolo e una volta tolte le scarpe mi metto a camminare nell'erba, avvicinandomi a loro.

Arrivo alle sue spalle e mi precipito su di lui, abbracciandolo da dietro.

-Buongiorno!- dico ad alta voce, baciandolo sulla guancia.

-Buongiorno a te.- dice con un tono sorpreso, azzarderei anche un po' spaventato.

Wow mi abbraccerei! Non ci sono mai riuscita a sorprenderlo così, sono sempre stata beccata.

Finalmente la mia rivincita è arrivata!

-Sembri molto compiaciuta di te stessa Mrs Grey, chissà perché.-

-Niente di importante Mr Grey.- dico prendendo il mio piccolo dalle braccia di Christian.

-Buongiorno patato, papà ti ha portato via da me stamattina eh.- dico voltandomi verso Christian, che sorride divertito.

-Ma gli sono anche riconoscente perché mamma ha potuto riposarsi e dormire un po' di più.- dico al mio amore che mi guarda con attenzione. Ha lo stesso sguardo di suo padre quando si concentra.

-È stato un piacere mammina. Anche se vedendoti già lavata e vestita mi sto pentendo di averti lasciato dormire, soprattutto per quanto riguarda la parte del "lavata".- dice con il suo sguardo malizioso e gli occhi che brillano.

-Ah sì?- dico, sicura di guardarlo con la stessa intensità.

-Sì.-

-Beh avresti potuto scriverlo nel biglietto che mi hai lasciato.

A proposito, buon anniversario anche a te Mr Grey.- e prima di dargli la possibilità di rispondere, lo attiro a me con la mano libera, baciandolo con forza, cercando di trasmettergli tutto l'amore che provo e la grande gioia di aver condiviso il primo di molti anni della mia vita con lui.

-Buon anniversario a te Mrs Grey.- dice in un soffio, senza fiato.

-Ti amo tantissimo.-

-Ti amo tanto anche io amore mio.-

-Un anno di noi.- dico stringendogli la mano, guardandolo in quei bellissimi occhi profondi.

-Il primo di moltissimi.- dice portandosi la mia mano alle labbra, baciando delicatamente le nocche.

Aww è così bello vederlo così consapevole di quello che provo per lui. I tempi in cui si incupiva, come se gli facesse male credere che lo amassi sono ormai molto molto lontani da noi, chiusi a chiave in un piccolo cassetto che non riapriremo più.

-Amiamo tanto anche te sai tesoro.- dice al nostro cucciolo, prendendolo tra le braccia, facendolo ridere.

-Cosa c'è?- mi chiede, guardandomi in modo tenero.

-Niente, sono solo felice.-

-Anche io.- dice sorridendo.

-Davvero?- gli chiedo, come per avere una conferma dei miei pensieri di poco prima.

-Si certo. Perché non dovrei esserlo?- dice con un'espressione seria, che però si scioglie subito.

-Infatti lascia stare, ogni tanto la paranoica che c'è in me riemerge, però senza il mio permesso stavolta.- dico nel modo più sereno possibile, con la speranza che cambi argomento.

-Bene, non andrò oltre con le domande, preferisco andare a fare colazione e parlare di quello che ho in programma per oggi.- mormora, baciandomi poi sulle labbra, prima di alzarsi in piedi, ancora con Ted in braccio.

Sono senza parole. Non è mai successo, MAI, che lasciasse correre su una cosa del genere senza approfondire.

-Devi dirmi qualcosa Mrs Grey?- mi chiede, porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi, ed io la prendo, mettendomi in piedi ancora incredula.

-No, sono solo sorpresa Mr Grey.-

-Non è questo un dei segreti per mantenere il matrimonio vivo? Continuare a saper sorprendere il proprio coniuge?-

-Credo che tu abbia ragione, ma fai poco l'innocente Mr Grey, non ti si addice.- dico, andando verso il tavolo.

-Ah no?- mi chiede ridendo mentre mi raggiunge.

-Assolutamente.- dico, un po' ansiosa, in attesa che veda la scatola.

-Cos'è quella?- domanda incuriosito mentre sistema Ted sul seggiolone vicino a me.

-Aprila e scoprilo.- mormoro con tono innocente.

-Ora chi è fa il finto innocente?-

-Non so di cosa stai parlando.-

-Si si diciamo così. Vediamo.- 

Apre la scatola, tira fuori il portafoglio, guardandolo in modo confuso.

-Devi vedere dentro.-

-Mi regali dei soldi per l'anniversario?- dice ridendo.

-No scemo! Si mettono altre cose nel portafoglio oltre ai soldi e alle carte di credito. Quindi cosa rimane?- 

-I documenti?-

-Già?-

-Sei seria?- mi chiede ed io annuisco, continuando a guardarlo ansiosa e concentrata senza rispondergli.

-Okay vediamo.- tira fuori la carta d'identità e il passaporto. Le fissa per un po' e poi mi guarda con un'espressione cupa, quasi a disagio.

-Non ti fa piacere?- mormoro confusa, quasi sussurrando.

-Hai cambiato nome ufficialmente?-

-Lo avevo già fatto quando ti ho sposato ovviamente ma ora ci sono i documenti che lo provano.- dico sorridendo nella speranza di tranquillizzare anche lui.

-Non te l'ho mai voluto chiedere, un po' per timore della tua risposta, però sono contento. Ma perché ora?-

-Non lo so di preciso, un giorno stavo sistemando i documenti nel mio nuovo portafoglio e quando ho visto il cognome mi è sembrato come sbagliato.- mi spiego, anche se non pensavo che sarebbe stato così difficile, ed a giudicare dalla sua espressione ancora non l'ho convinto.

-La verità è che forse prima non mi sentivo pronta a dire addio alla vecchia me, alla Ana senza vere e proprie responsabilità cioè alla Ana pre-noi.-

-E adesso?-

-Adesso quella parte di me è il passato ed io ne sono contenta perché ho te, la nostra meravigliosa famiglia e quindi voglio che tutti sappiano che sono una vera Grey.- dico facendolo finalmente sorridere. 

-Sì e che sei tutta mia, anzi nostra.- dice alzandosi, venendo verso di me.

-Sì lo sono e niente mi rende più felice.- gli rispondo sorridendo a mia volta.

Christian mi prende tra le braccia, alzandomi in piedi, e la sua bocca è sulla mia.

Finalmente non aspettavo altro, dopo tutte le piccole tensioni, volevo solo sentirlo vicino, sentirlo mio. 

-Grazie, davvero.-

-Tutto per vederti felice Mr Grey.- mormoro prendendolo in giro, baciandolo sul collo. 

-Lo stesso vale per te Mrs Grey. Facciamo colazione, avrai bisogno di tante energie.- 

-Ah sì è perché? Non usciamo e passiamo la giornata in camera da letto? Anche se in quel caso avremmo bisogno che Ms Jones guardi nostro figlio.- 

-L'idea è molto allettante ma pensavo di fare una piccola gita di un paio di giorni.-

-Davvero? Dove?- domando curiosa ed emozionata, è da tanto che non facciano un viaggio, anche di breve durata.

-Ricordi quando abbiamo parlato delle mie ed ora nostre proprietà?-

-Sì certo.- dove vuole arrivare?

-Ti dissi che a parte l'Escala e la casa ad Aspen avevo solo un altro appartamento in cui purtroppo non ti ho ancora portata, ti ricordi dove?-

-Sì a New York.- il suo sorriso si allarga. Oh santo cielo, non mi dire che...

-Andremo a New York?- dico quasi urlando.

-Sì andremo a New York!-

-Oh mio Dio Christian è meraviglioso. Sono così felice. Ho sempre sognato di andare a New York.-

-Lo sai, voglio rendere tutti i tuoi sogni realtà.-

-Oh Christian.- lo attiro di nuovo a me baciandolo con forza. Quando ci dividiamo siamo entrambi senza fiato.

-Mangiamo, partiremo tra poco.- mormora autoritario.

-Ok. Hai dato il latte a Ted?- mormoro mentre vedo il mio piccolo giocare tranquillo sul seggiolone.

-Si certo. Un'ora fa.- mi risponde Christian tranquillo mentre mangia i suoi pancake.

-Ha preso il biberon tranquillo senza fare storie?-

-Si tranquillo.-

-È fantastico. 

Ora che ci penso come faremo a far entrare tutte le cose di Ted su un aereo di linea? Anche solo per un paio di giorni lo sai ci servono tantissime cose: il passeggino, il fasciatoio, la borsa dei pannolini, i suoi giochini, i biberon, i ciucci ed anche il tiralatte... oh e poi il seggiolone e il walkie-talkie...-

-Hai finito?- mi chiede Christian interrompendo la mia lista infinita di cose da portare. Con un bimbo così piccolo, anche un piccolo viaggio diventa un trasloco.

-No, poi anche tutte le tutine, le scarpe, le coperte e ovviamente le nostre valige.- 

-Okay Ana tranquilla. Allora, le nostre valigie sono già pronte, anche quella con le cose di Ted, la borsa dei pannolini è pronta con una scorta industriale di pannolini al suo interno. Ho messo in una borsa il tiralatte con tutti i biberon e i ciucci. E comunque partiamo con l'aereo dell'azienda che è nostro, quindi possiamo portare tutte le cose che servono. Ora puoi calmarti e mangiare la tua colazione, mentre vado a cambiare nostro figlio?- dice tranquillo, mentre si alza e prende Ted in braccio, prima di rientrare in casa.

-Certo.- rispondo incapace di dire altro.

E per la seconda volta in meno di un'ora rimango ancora senza parole grazie al mio maniaco del controllo preferito.

Ho la sensazione che quelli che ci aspettano saranno dei giorni indimenticabili e non vedo l'ora di viverli.


*********************************


Un'ora dopo siamo pronti per il nostro viaggetto nella grande mela.

Christian è nel suo ufficio, preso dalle ultime chiamate alla sua assistente, per comunicare le cose da fare durante la sua assenza. Saywer è già andato in aeroporto a portare i nostri bagagli mentre Taylor ci sta aspettando.

Devo ammetterlo, per quanto a volte mi faccia sentire un po' a disagio non dovermi occupare di nulla quando partiamo, ora ne sono più che felice.

Posso stare tranquilla, senza stress, e pensare solo al mio piccolino, che ho qui tra le mie braccia. 

-Allora amore sei pronto a prendere il tuo primo aereo? Sai io l'ho preso per la prima volta a 10 anni, mi hai di gran lunga battuta sai cucciolo?- dico al mio bimbo che mi guarda serio.

-Andremo in una città bellissima, piena di magia e tante cose da vedere, ma sarà meglio andare a chiamare papà se no rischiamo di non partire più.- 

Vado verso l'ufficio di Christian ed apro la porta senza bussare e lo vedo ancora al telefono. Si gira verso di me e mi fa segno di aspettare. 

Okay Mr Grey adesso basta lavorare, c'è un anniversario da festeggiare che ci aspetta. 

Mi avvicino a lui più spazientita di prima.

-Dai basta Taylor ci sta aspettando.-

-Andrea spetta un attimo.- dice ed appoggia il telefono sulla spalla.

-Lo so scusami. Ho quasi fatto.-

-No adesso, se no attaccherò io per te.-

-Come siamo prepotenti oggi eh.- dice sorridendo.

-No impaziente, e poi tra poco più di mezz'ora devo allattare tuo figlio, dove dovrei farlo in macchina verso l'aeroporto oppure più comoda direttamente sull'aereo?- 

-Okay okay mi hai convinto, attacco subito.-

-Bravo.-

Alza gli occhi al cielo e ritorna alla sua chiamata.

-No Andrea, sì scusa devo andare. Se c'è qualche problema mandami una mail. Okay grazie, buona giornata anche a te.- riaggancia. 

-Contenta?- dice avvicinandosi a noi con un sorriso timido.

-Sì molto, grazie.-

Mi bacia dolcemente sulle labbra e sulla fronte, prendendo poi nostro figlio in braccio che allunga le sue piccole braccia verso di lui. 

-Visto com'è prepotente mamma oggi piccolo?- dice divertito, guardando Ted che all'improvviso cambia espressione e si irrigidisce tutto. 

Oh oh conosco quella faccia. Pianto in arrivo.

-Hey no no tesoro che succede? Su su.- mormora Christian, cullando il nostro cucciolo che inizia a piangere inconsolabile. 

-Visto non devi parlargli male di me. No amore shh tranquillo.-

-Uhm si forse ma credo che in questo caso sia colpa della fame. Vero piccolo hai fame?- mormora continuando a cullare il nostro tesoro tra le braccia, baciandolo dolcemente sulle guanciotte paffute.

-Sbrighiamoci allora.- dico, avviandomi già verso il salone, prendendo la mia borsa, il mio giacchetto e la giacca di Christian.

-Prendimi la giacca per favore.- 

-Già fatto, hai preso tutto?- si tasta le tasche ed annuisce. 

-Sì, possiamo andare.-

Usciamo nel vialetto e Taylor ci sta già aspettando davanti l'auto.

-Buongiorno Mr Grey, Mrs Grey. Buon anniversario.-

-Grazie Taylor.- diciamo Christian ed io insieme.

-Pronti a partire?-

-Sì andiamo, Saywer è già andato in aeroporto?- gli chiede Christian con il suo solito tono autoritario.

-Si signore, è lì con tutti bagagli che saranno già stati sistemati sull'aereo.-

-Ottimo, possiamo andare.- 

Taylor fa il giro della macchina, sistemandosi nel posto del guidatore, Christian mi apre la portiera ed entro in auto, seguita da lui.

-Si sta piano piano scaricando eh?- mormoro giocando con le manine del mio tesoro, che singhiozza piano.

-Sì si sta rilassando.- sussurra, baciandolo delicatamente sulla fronte.

-Gli piace stare in braccio a te. Sei un padre meraviglioso Christian.-

-Davvero?- mormora guardandomi dritto negli occhi, come se stesse cercando di leggermi dentro. 

-Sì davvero. Sei perfetto con lui, come sapevo che saresti stato. Non dubitarne ti prego.-

-Se lo dici tu ci credo.- 

-Mi rende così felice sentirti parlare in questo modo.-

-Lo so.- mormora sorridendo timidamente. 

Felicissima non resisto, mi allungo verso di lui baciandolo con amore sulle labbra.

Queste rivelazioni sono più importanti di un qualsiasi "Ti Amo" per me in questo momento, ed a giudicare dal modo in cui mi guarda, sta pensando la stessa cosa. 


*********************************


Arriviamo in aeroporto e non appena saliamo sull'aereo vengo invasa da tanti ricordi. Immagini su immagini di me e Christian in luna di miele, durante la nostra prima notte di nozze ed in viaggio verso Aspen quando ero incinta del nostro angioletto. 

-Tutto okay?- mi chiede Christian mentre ci sistemiamo sui sedili. 

-Certo, stavo solo pensando.-

-A cosa?- 

-A tutte le cose che abbiamo fatto in questo aereo Mr Grey.- sussurro e il suo sguardo si fa più intenso e il suo sorriso malizioso. 

-Beh il viaggio verso New York è piuttosto lungo, magari potrei farti rivivere alcune di quelle "cose" Mrs Grey.- 

-Mi piacerebbe ma ora è un po' più complicato chiuderci nella cabina fatta a camera da letto, ed uscirne facendo finta di niente, e poi non possiamo lasciare Ted da solo, anche se dopo che avrà mangiato si addormenterà.- mormoro cercando di sembrare il più convincente possibile, giocando con le manine del mio amore che finalmente ha smesso di piangere, senza guardare Christian negli occhi, non posso resistergli. 

-Ripeto il volo è lungo ed hai tutto il tempo di cambiare idea e decidere di rilassarti con me.-

-Sono già rilassata.- 

-Sì, ma dopo lo saresti molto di più.-

-Sono incapace di dirti di no, lo sai vero? Anche se in questo caso non dovrai insistere più di tanto.- 

-Ne sono consapevole piccola.- sussurra ad un centimetro dal mio viso, baciandomi poi con passione, lasciandomi senza fiato quando si allontana da me. Oh no Grey non fare così.

-Devo sistemare il passeggino di Ted in modo che non si muova durante il volo. 

Amore vai dalla mamma.- mormora con disinvoltura, mentre si alza, facendo svolazzare per un po' Ted sulla sua testa, prima di lasciarlo in braccio a me ed andare dove sono sistemati i bagagli. 

-Tuo papà ha molta più forza di volontà di me, eh sì, mi batte anche in questo. Spero tanto che hai preso qualcosa anche del mio carattere amore, altrimenti con due Grey testardi allo stesso modo sarà davvero dura.- sussurro mentre vedo il faccino del mio bimbo incupirsi. 

-Okay okay è l'ora della pappa. Non piangere, facciamo presto.- sussurro cullandolo e con il braccio libero sbottono la camicetta e il reggiseno.

-Ecco qui piccolino.- sussurro, mentre Ted finalmente inizia a mangiare, calmandosi all'istante.

Non avrei mai immaginato di dover allattare su un aereo in volo.

Un'altra prima volta.

-Questa è la cosa più tenera che possa esistere. Guarderei questa scena per sempre.- mormora Christian mentre torna a sedersi accanto a noi. 

-È bellissimo quello che hai appena detto Mr Grey.-

-È la verità Mrs Grey.- prende la mia mano, portandosela alle labbra. 

-Sei dolcissimo, amo quando sei così.-

-Mi ami solo quando sono dolce?-

-Che scemo che sei. Vieni qui.- sussurro attirandolo verso di me, baciandolo decisamente più in fretta di quanto vorrei. 

-Tutto qui?-

-Adesso chi è quello impaziente. Dovrai aspettare.- 

-Touché piccola, mi distrarrò con il lavoro, ho dei contratti da rileggere.-

-Bravo buona idea.- sorrido. 

Ah quanto lavoro serve per stare dietro a questi ometti Grey. 


*********************************


Un'ora più tardi Ted si è addormentato beatamente nella sua carrozzina. Dorme tranquillo a pancia in su e le braccia alzate. È il bimbo più adorabile e bello del mondo senza discussioni.

Prendo i walkie-talkies e ne sistemo uno vicino a Ted all'altezza delle gambe in modo che non si faccia male mentre dorme, e l'altro lo tengo io.

Christian è seduto ancora intento a rileggere i suoi documenti di lavoro ma adesso sono io ad essere impaziente. Mi ha stuzzicata per tutto il viaggio ed ora nulla. Non ci si comporta così caro Mr Grey.

Mi avvicino a lui e senza dire una parola gli tolgo le carte dalle mani.

-Cosa pensi di fare Mrs Grey?- 

-Vieni con me e lo scoprirai.- 

Con un sorriso furbo sulle labbra mi giro e inizio a camminare verso la camere da letto, convinta che lui mi seguirà. Entro nella stanza e sento Christian dietro di me chiudere la porta a chiave.

-Ed ora che siamo qui?- mi chiede, cercando inutilmente di rimanere serio. 

-Beh siamo dove volevi essere. Mi hai provocata per tutto l'inizio del viaggio ed ora ho voglia di riscuotere.- sussurro avvicinandomi a lui, baciandolo con forza. 

-Amo quando sei così sfrontata.- mormora tra un bacio e l'altro. 

-Mi ami solo quando sono sfrontata?- dico ripetendo le sue parole di poco prima, lasciando poi cadere il mio vestito a terra, rimanendo così solo in biancheria intima. 

-Oh no ti amo sempre. Ma in questo momento sei irresistibile.- sussurra unendo di nuovo le nostre labbra in un bacio passionale.

-Lo sono anche con il reggiseno per l'allenamento?- sorrido un po' imbarazzata, mentre inizio a sbottonare la sua camicia, arrivando rapidamente alla cintura dei suoi pantaloni. 

-Si anche con quello.- sussurra e la sua voce è calda e piena di desiderio mentre si lascia spogliare, rimanendo splendidamente seminudo con solo i boxer a coprire il suo splendido corpo. 

-Allora cosa pensi di fare a riguardo?- sussurro.

-Questo.- 

Mi solleva tra le braccia, lasciandomi sul letto, e in un attimo si è tolto i boxer ed è sopra di me meravigliosamente nudo. Poco dopo anche il mio reggiseno e le mutandine finiscono sul pavimento.

-Ti desidero tantissimo piccola. Adesso come un anno fa, anzi di più se possibile.-

Le sue parole mi infiammano, nello stesso modo in cui la sua bocca e le sue mani esperte infiammano la mia pelle sotto il loro tocco. 

-Oh Christian, anche io ti desidero. Tanto.- mormoro ormai completamente persa nel momento. 

-Ohh piccola.- sussurra e la sua bocca non smette di attraversare il mio corpo, torturandomi, passando dal mio collo al mio seno, scendendo sempre più giù. Ma non posso più aspettare.

-Christian.- lo chiamo, cercando la sua attenzione, riportandolo alla mia altezza.

-Non abbiamo tanto tempo. Ti voglio dentro di me.-

-Adesso?- sussurra senza fiato, guardandomi fisso negli occhi con uno sguardo pieno di lussuria e passione. 

-Sì adesso.- sorride soddisfatto, baciandomi con forza, poi all'improvviso piega il mio ginocchio e rotola sotto di me cosicché mi ritrovo a cavalcioni sopra di lui. 

-Prendimi tu.- 

Oh quanto sono felice di fare a modo suo. Amo possederlo e lasciarmi possedere. Amo vederlo perdere il controllo e sapere di esserne io la causa mi fa sentire così bene. 

Mi porge le sue mani per aiutarmi ed io le prendo, posizionandomi così sopra di lui e in attimo è dentro di me. Iniziamo a muoverci e ben presto siamo persi l'uno nell'altra. Mi abbraccia e mi tiene stretta mentre mi ama, mentre ci amiamo. Non c'è posto in cui mi senta più al sicuro e protetta come tra le sue braccia. 

-Oh Christian, ti amo.- 

-Ti amo anche io.- 

E questo non cambierà mai, ne domani ne tra dieci anni. Ne sono sicura.


*********************************


Poche ore dopo siamo arrivati nella grande mela. Guardo fuori dal finestrino, mentre l'aereo finisce di atterrare, e finalmente quello che vedo è una grande insegna con su scritto "Aeroporto JFK". È fatta, siamo a New York. 

-Sei felice?- mi chiede Christian, mentre slaccia prima la sua poi la mia cintura di sicurezza.

-Tantissimo, non ci posso ancora credere.- dico emozionata.

-E non hai ancora visto niente. Non vedo l'ora di farti vedere il nostro appartamento, sono sicuro che ti piacerà.- dice baciandomi rapidamente, emozionato quanto me.  


Entrati in casa, rimango a bocca aperta, completamente presa dalla bellezza di questo appartamento come successe quando entrai per la prima volta all'Escala, e questo appartamento un po' me lo ricorda, ha lo stesso stile moderno ed essenziale, anche i colori e gli arredi sono simili. Chissà se anche qui è nascosta una stanza dei giochi da qualche parte, penso ignorando il rossore che si crea sulle mie guance ogni volta che penso a quella stanza. 

-Allora? Ti piace?- mi chiede con Ted in braccio. 

-È bellissima.-

-Vieni a vedere.- mormora prendendomi la mano e portandomi davanti alla finestra.

La vista è a dir poco spettacolare, si affaccia su Manhattan e proprio davanti a noi c'è l'Empire State Building. 

-È stupendo, un vero panorama da cartolina Christian, non me l'aspettavo.-

-Che vuoi dire?-

-Si insomma ero sicura che la casa, la vista e tutto sarebbero stati bellissimi ma non così tanto, potrei stare tutto il giorno davanti a questa finestra senza stancarmi.- 

-Sono felice che ti piaccia.- 

-Molto di più, l'adoro.- mi protendo verso di lui e lo bacio facendolo sorridere.

-Ora che facciamo?- gli chiedo. 

-Che ne dici di mangiare qualcosa e poi andare a fare i turisti per la città?- 

-Approvo il piano Mr Grey.-

-Perfetto andiamo.-

Potrei essere più felice di così? 


*********************************


La nostra prima giornata in questa meravigliosa città è quasi finita ed è stata perfetta.

Sono in piedi davanti alla grande finestra del salone, che da su quella vista spettacolare della quale mi sono innamorata appena entrata, e con la macchina fotografica in mano riguardo le centinaia e centinaia di foto fatte durante il giorno. Sono bellissime e sono le foto del nostro primo viaggio come famiglia, quindi sono ancora più belle e speciali. Penso emozionata. 

Christian poi si è rivelato molto abile come guida turistica, ed in un solo giorno, anzi mezza giornata, è riuscito a farmi vedere tanto di New York.

Siamo stati a Central Park, al Rockefeller Center dove Christian ha promesso di riportarci a Natale per vedere l'accensione delle luci e dell'albero di Natale, sul Ponte di Brooklyn e a Times Square a Manhattan dove Christian ha insistito per andare a fare dello shopping sulla Fifth Avenue, e devo ammettere che questa volta andare per negozi non è stato così male, questa città è davvero capace di fare magie.

Ma la visita che più ho amato è stata quella all'Empire State Building, la parte di New York preferita di Christian, e ne capisco il motivo. È un grattacielo altissimo che prevale su tutti i palazzi vicino a lui rendendolo unico ma anche solo. Per Christian rifugiarsi in luoghi così è come un'evasione dalla realtà, lo fa sentire al sicuro e certo di avere tutto sotto controllo.

Ma ora non ha più bisogno di scappare, ha la sua famiglia. 

Due forti braccia mi circondano le spalle, distraendomi dai miei pensieri cupi, ed io mi lascio andare nel suo abbraccio. 

-Non ci si stanca mai di guardarla vero?- mi sussurra Christian all'orecchio, provocandomi brividi in tutto il corpo. 

-No mai.- mormoro accoccolandomi ancora di più tra le sue braccia.

-Ted dorme?- gli chiedo.

-Sì, il fuso orario lo scombussolerà un bel po'.- mormora tranquillo.

-Ti ci porterò più spesso qui, amo vederti così spensierata e felice. Questa casa può diventare la nostra piccola bolla privata.- 

-Sarebbe bellissimo, ma sarebbe fantastico anche venire qui per le vacanze di Natale con tutta la famiglia. Sono anni che io e Kate sogniamo di fare colazione come in Colazione da Tiffany insieme, sai?-

-Possiamo farlo domani se vuoi.-

-No lo promesso a lei mio caro.- dico voltandomi un attimo, baciandolo sul collo. 

-Va bene va bene.- dice rassegnato. 

Rimaniamo in silenzio per un po', quando poi sento un qualcosa di freddo scendermi lungo il collo. Lo tasto. Una collana. Oh Christian.

-Buon anniversario.- sussurra mentre me la allaccia.

-Oh amore è bellissima ma non ce ne era alcun bisogno, mi hai già dato così tanto oggi. Ed io solo quei miseri documenti.-

-Quei documenti non sono miseri, sono un simbolo importante per me e tu lo sai, come del resto questa collana.- mi giro, guardandolo negli occhi, confusa.

-È un punto luce e simboleggia esattamente quello che sei e sei sempre stata tu per me, da quando sei entrata nella mia vita Ana. Pura, semplice e bellissima luce, che piano piano, giorno dopo giorno, sta sconfiggendo la forte oscurità che c'è nella mia vita.- 

-Christian non dire così, non c'è e non c'è mai stato niente di oscuro in te. Poi io non ho fatto niente ad eccezione di amarti, e non dimenticarti che anche io sono cambiata da quando ti conosco, perché è questo che fa l'amore, ci cambia e ci rende migliori, ed io ti amo tantissimo.- mormoro guardandolo dritto negli occhi, per essere sicura che abbia assimilato le mie parole.

-Ti amo anch'io.-

Mi circonda il viso con le mani attirando la mia bocca alla sua in un bacio profondo, in cui diventiamo una cosa sola. Un solo respiro e i nostri cuori che battono all'unisono. 

-Questo è solo l'inizio, lo sai vero Mrs Grey?- sussurra, appoggiando la sua fronte alla mia. 

-È esattamente quello che voglio Mr Grey.- 

-Che sia per sempre?- sussurra ricominciando a baciarmi, con ardore e passione. Fino a quando l'unione dei nostri corpi intrecciati si unisce alle luci di questa città tanto speciale, che ci osserva silenziosa, mentre ci perdiamo nuovamente l'uno nell'altra.

-Sì, per sempre.- 






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Capitolo 15
*** 23 candeline ***


Ciao a tutti e Buon Natale!
È passato un intero anno dall’ultima volta che mi sono fatta viva ma non mi sono mai dimenticata di riprovare a recuperare la mia amata storia. Al contrario voi probabilmente vi sarete dimenticati di me e questa lo so è solo colpa mia, ma nello spirito delle feste e come buon auspicio di questo nuovo anno che sta per cominciare mi farò perdonare.
Ecco qui un nuovo capitolo ma vi avviso non sarà il solo di queste feste... buona lettura e ancora tanti auguri ❤🎄





POV CHRISTIAN


-Okay allora piccolo, ti metto qui vicino a me sul seggiolone, mentre papà cerca di cucinare.

Ti prego promettimi di non ricominciare a piangere, altrimenti la mamma si sveglierà, e si sveglia addio sorpresa, okay?- Ted mi guarda perplesso, con le guance e gli occhi ancora arrossati e bagnati di lacrime, ma sembra essersi calmato. Magari si addormenterà. Lo guardo sorridendo. Mi sento ancora così strano nel ruolo di papà.

Anche se faccio del mio meglio per tenere sotto controllo le mie paure e insicurezze, a volte non è semplice. Ana è la mia ancora di salvezza.

Lei cerca sempre di tranquillizzarmi e rassicurarmi, mi ripete di continuo quanto io invece sia un bravo papà, anche se so che lo dice solo per evitare che dubiti di me stesso, ma in realtà è lei quella veramente nata per fare il genitore.

Infatti se qualcuno, prima di conoscere Ana, mi avesse detto che mi sarei sposato e sarei diventato padre, gli avrei probabilmente riso in faccia per quanto fosse assurda quella ipotesi, e invece eccomi qui, un anno e mezzo dopo, a preparare una sorpresa per mia moglie mentre bado a nostro figlio.

Ana poi mi ripete di continuo quanto io le abbia cambiato la vita, quanto lo stare con me l’abbia resa una persona diversa, ma qualunque cosa io abbia fatto non sarà mai paragonabile a quello che ha fatto lei per me senza che se ne rendesse conto. Forse hanno ragione tutte quelle commedie romantiche che Ana mi costringe a vedere: l’amore, quello vero, ci cambia, ci rende persone migliori. Cavolo un vero ragionamento alla Dr. Flynn direi, andiamo bene. 

-Bravo tesoro, che papà è già abbastanza in difficoltà.- e nel panico aggiungerei.

Oggi è il compleanno della mia bellissima moglie e per farle una sorpresa vorrei portarle la colazione a letto, come fece lei per il mio compleanno, ma si sta dimostrando un'impresa più difficile di quanto immaginassi.

-Okay ora il bacon, prepararlo deve essere semplice, basta rosolarlo in padella giusto? Era meglio se oltre la torta ordinavo anche la colazione.- dico alzando gli occhi al cielo, con le mani nei capelli, nella confusione più totale.

-Ahia. Dannazione.- come non detto, preparare il bacon non è una cosa semplice per me.

-Mr Grey tutto bene?- interviene Gail togliendomi la padella dalle mani. Da dove è arrivata? Si muove sempre in modo così silenzioso.

-Cosa sta facendo?- continua.

Ah non lo so è cosa mia, faccio quello che mi pare forse? 

Meglio lasciare andare il nervosismo.

-Stavo cercando di preparare la colazione per Mrs Grey, per il suo compleanno, ma io e i fornelli non abbiamo ancora trovato un accordo.- dico, cercando di sembrare il più simpatico possibile.

-Posso pensarci io se vuole. Cosa voleva preparare?- mi chiede.

-Pancake con bacon e lo yogurt greco con i cereali che piace tanto ad Ana. Ho anche preso una piccola torta di compleanno.

So che sono tante cose ma mangerò anche io qualcosa di tutta questa roba.- spiego, rispondendo alla sua domanda inespressa.

-Bene. Il bacon è quasi pronto, ora preparo i pancake, e per ultimo lo yogurt. Non ci vorrà molto tempo.-

-Grazie del suo aiuto. Ted si sta addormentando, lo cambio prima che crolli.- ancora una volta senza aspettare una sua risposta, prendo il piccolo in braccio e lo porto in camera sua dove abbiamo sistemato il fasciatoio.

-Okay allora tesoro faccio in un attimo ma tu continua a rimanere così tranquillo, okay?- sussurro, mentre gli cambio il pannolino e lo rivesto.

La stanza di Ted è accanto alla nostra, cosa comoda quando ci dobbiamo svegliare nel bel mezzo della notte ed andare da lui ma anche frustrante perché ci costringe a stare molto attenti ed essere poco rumorosi, cosa a cui non penso riuscirò presto ad abituarmi.

-Ecco fatto amore, andiamo.- riprendo Ted in braccio ed esco dalla stanza.

Mi avvicino piano alla porta della nostra camera da letto, aprendola lentamente. E la vedo lì, bellissima, ancora profondamente addormentata che respira dolcemente, con i capelli sparsi sul suo cuscino e con le braccia che si allungano verso la mia parte del letto. Nota la mia assenza, come la noto io quando lei non c'è. La mia Ana. La mia e soltanto mia meravigliosa Ana.

Chiudo la porta e torno in cucina, dove Gail sta finendo di impiattare la colazione.

-Wow ha fatto davvero un ottimo lavoro Mrs Jones. Da solo avrei solo combinato un gran disastro.- le dico, mentre sistemo di nuovo Ted sul seggiolone.

-È un piacere per me Mr Grey. Sono sicura che Mrs Grey sarà contentissima. Tiro fuori anche la torta?- mi chiede sorridendo.

-No la torta è meglio più tardi. Ted si sta addormentando, e senza di lui non può spegnere le candeline.-

-Ha ragione, allora la lascio in frigo.-

-Sì ci penserò io a sistemarla. Però ho ancora bisogno di lei.-

-Per cosa signore?-

-Per Ted, può dargli un'occhiata lei mentre noi siamo di là?- le chiedo, anche se è più una richiesta che una domanda.

-Certo Mr Grey, non si preoccupi.-

-Bene allora vado a svegliare la festeggiata. A dopo piccolo.- dico ad entrambi ma rivolgendomi solo al mio tesoro, che piano piano sta crollando, baciandolo sulle guanciotte paffute.

Prendo il carrello, con sopra il vassoio, e vado in camera. Entro, lasciando la colazione vicino al letto. Mi avvicino alle finestre ed apro le tende per lasciar entrare un po' di sole, ma questo non sembra turbare minimamente il sonno della mia bella dormigliona.

Così mi siedo sul letto e inizio ad accarezzarle lentamente il viso mentre la bacio, e finalmente inizia a svegliarsi.

-Buongiorno pigrona, è ora di alzarsi.- sussurro.

Si gira verso di me con gli occhi socchiusi e un gran sorriso sulle labbra.

Ohhh non mi stancherò mai di guardare quel sorriso. 

-Come siamo gentili stamattina Mr Grey.- mormora stiracchiandosi nel letto.

-Si moltissimo. Buon compleanno amore mio.- mormoro, baciandola sulle labbra.

-Grazie. Ted?.- sussurra, ancora mezza addormentata, continuando il bacio di poco prima.

-È con Gail, quando l’ho lasciato stava per addormentarsi, quindi immagino che ora sia crollato del tutto.- sussurro tra un bacio e l’altro.

-Okay bene. Cos'è questo buon odore?- mi chiede, separando troppo presto e velocemente le sue labbra dalle mie.

-Uhm non saprei, sono io forse?- dico, prendendola in giro.

-No non sei tu, lo conosco bene il tuo profumo Mr Grey, lo riconoscerei tra mille. Questo è più odore di cibo, di dolce, forse Mrs Jones ha già preparato la colazione?-

-Oh si lo ha fatto.- mormoro alzandomi, sistemando poi il vassoio sul letto.

-Ma non da sola questa volta.- continuo.

-Wow sono veramente tante cose buonissime. Ma cosa vuoi dire con "non ha fatto tutto da sola?”- mormora con un’espressione interrogativa sul viso.

-L'ho aiutata io.- beh non è proprio la verità ma è stata una mia idea e ne ho messa di buona volontà.

-Dici sul serio?- a stento trattiene una risata.

-Si davvero, ma diciamo che io ho aiutato più che altro nella parte teorica.-

-Capisco. Meglio così, mi era venuta paura ad assaggiarla, sai nel caso che il cibo non fosse commestibile.- dice ridendo, ma con uno sguardo tenero.

-Hey così mi offendi! È stata una mia idea, e se non mi fossi arreso dopo essermi bruciato con il bacon, avrei fatto sicuramente di più.-

-Ti stavo solo prendendo un po' in giro. Non è così che fa una moglie perdutamente innamorata di suo marito?-

-Che fai? Adesso mi rubi le battute Mrs Grey?-

-Uhm uhm.- sorride, baciandomi con forza. Le nostre lingue si sfiorano per un istante.

-È stato un gesto dolcissimo, grazie.-

-Tutto per te Mrs Grey.-

-Come siamo romantici oggi Mr Grey. A proposito come sta la mano che ha subito la scottante sconfitta contro il bacon bollente.-

-Ma che spiritosa che sei.- mormoro bloccandola sotto di me sul letto.

-Comunque è ancora un po' dolorante, magari ha bisogno delle tue cure per guarire del tutto.- sussurro, iniziando a baciarla sul collo, scendendo fino al suo seno.

Senza rispondere e con gli occhi fissi nei miei, prende la mia mano sinistra, quella “infortunata”, portandosela alle labbra, distraendomi. Stregato, mi accorgo appena del suo spostamento, e in un attimo inverte le posizioni ed è sopra di me.

-Tutto bene Mr Grey? Sembri un po' confuso.- sussurra, lasciando andare le mie mani e sistemandosi a cavalcioni su di me.

-Sono affascinato Mrs Grey.- mormoro, ricominciando a toccarla impaziente.

Okay l'ho lasciata comandare abbastanza. Non posso più aspettare. Mi tiro su, avvicinandomi a lei, ma non faccio in tempo a stringerla di nuovo a me, che con una sua spinta mi ritrovo di nuovo tra i cuscini del letto, esterrefatto.

-Qualcosa non va?- mi chiede, prendendosi ancora gioco di me.

-Oh non provocarmi amore mio.-

-Ma non ho ancora fatto niente.-

-Ancora?- sussurro.

-Sì ancora.- sussurra riprendendo a baciarmi, prima di alzarsi e scendere dal letto.

In piedi di fronte a me, lascia andare la camicia da notte, che le scivola sinuosamente scoprendo il suo corpo perfetto, arrivando fino ai suoi piedi. Se ne libera velocemente, seguita da quel perizoma tanto sexy. 

Non si lascia guardare a lungo, prima di girarsi ed andare verso il bagno, lasciandomi spiazzato e con un desiderio di farla mia tanto forte da farmi impazzire.

-Allora? Che stai aspettando?- sussurra maliziosamente, invitandomi a seguirla.

Non me lo faccio ripetere due volte. Scatto giù dal letto in secondo, liberandomi velocemente di quei pochi vestiti che indosso. Raggiungo la mia donna in un batter d'occhio, prendendola in braccio, facendola urlare per la sorpresa. Le nostre labbra impazienti si chiudono in bacio che ci toglie il fiato. Cammino sicuro verso la doccia, aprendola, lasciando che l'acqua calda cada su di noi, bagnando i nostri corpi desiderosi l'uno dell'altra, desiderosi di amarsi e di non lasciarsi mai. 


POV ANASTASIA 


Questa giornata non sarebbe potuta cominciare in un modo migliore. Solo io e il mio splendido marito. Avevo un disperato bisogno di un momento per noi, da soli, lontani da tutto e tutti, indipendente dal fatto che oggi sia il mio compleanno, e a quanto pare anche Christian era del mio stesso parere. 

Chissà cosa ha organizzato per oggi, ancora non ha accennato nulla, silenzio stampa da parte del mio maniaco del controllo preferito.

Qualunque cosa sia spero che ci siano anche mia madre e Ray, mi mancano tantissimo.

Detesto che vivano così lontano da noi, soprattutto perché questo gli impedisce di poter passare più tempo con Ted, i Grey non sono i suoi unici nonni e questo un po’ mi da fastidio.

-A cosa pensi?- due mani forti mi stringono distraendomi dai miei pensieri. 

-A cosa faremo oggi...-

-È una sorpresa. Ma non è l'unica cosa a cui stavi pensando, hai un'espressione malinconica, dimmelo.- dice, accarezzandomi delicatamente il viso, in modo rassicurante. Come mi conosce bene mio marito.

-Niente di importante, non ti preoccupare.- rispondo sorridendo, con la speranza che lasci perdere il discorso.

-Dimmelo, lo sai che non sopporto quando mi nascondi le cose.- come non detto, ci ho provato.

-Ma niente, pensavo i miei genitori. A volte li vorrei più vicino a me, più vicini a Ted, a noi, voglio bene ai tuoi genitori ma non sono gli unici nonni di nostro figlio.- mentre finisco di parlare vedo il suo viso diventare sempre più teso.

-Ti sei arrabbiato?- gli chiedo, interrompendo il momento di silenzio che si era creato tra noi.

-No, non sono arrabbiato, perché dovrei esserlo? Hai ragione.- ah che sollievo!

-Ho ragione?-

-Certo, nostro figlio merita di essere viziato da tutti i suoi i nonni. E poi comunque potrai parlarne con tua madre e Ray di persona oggi.- sussurra con il suo sorriso timido, baciandomi dolcemente il collo.

-Verranno qui?- gli chiedo quasi urlando dalla sorpresa e felicità.

-Taylor è andato a prendere tua madre e Bob all'aeroporto mentre Ray è voluto venire da solo in macchina.

Ho pensato di evitare di farti una sorpresa quest'anno visto che l'anno scorso ci eri rimasta male.-

-Sei dolcissimo, grazie.- ma quanto lo amo! Mi lancio su di lui, gettandogli le braccia al collo, facendo finire entrambi distesi sul letto. 

-Amo vederti così felice.- sussurra. 

-Sei tu a rendermi felice.- 

Mi lascio andare tra le sue braccia, baciandolo con passione, fino a quando il suono di un pianto molto familiare ci interrompe.

-Si è svegliato.- con non poco impaccio mi alzo, lasciando Christian sul letto con ancora i capelli umidi e disordinati sul cuscino.

-Fine della festa.- dice, alzandosi a sua volta, seguendomi in camera di Ted.

-Amore mio, eccomi eccomi.- entro nella stanza, andando dritta verso la culla e prendo in braccio il mio piccolino.

-Non avevi detto che si era addormentato in cucina con Mrs Jones?-

-Lo avrà portato in camera mentre dormiva.-

-Si l'ho notato. Amore, sei ancora con il pigiamino? Andiamo a vestirci?- 

-Aspetta, aspetta mammina, Ted ed io abbiamo una sorpresa per te prima di andare.- 

-Prima di andare dove?- 

-Questo lo scoprirai dopo. Andiamo.-


-Allora che succede? Che sta cercando papà secondo te?- sussurro al mio piccolino che mi guarda con il suo faccino ancora mezzo addormentato.- 

-Aspetta un attimo. Abbi pazienza.-

-Hai bisogno di una mano?- gli chiedo, tentando in vano di trattenere una risata.

-Ridi di me?- 

-Non oserei mai. Che combini con l’accendino?- 

-Un po’ di pazienza Mrs Grey. Ecco fatto.-

-Fatto cosa?-

-Ta da!- finalmente dopo un’eternità si gira e lo trovo con in mano una torta con ventitré candeline sopra. 

-Tanti auguri a te. Tanti auguri a te. Tanti auguri ad Ana. Tanti auguri a te.- posa la torta davanti a me e iniziamo a battere le mani, Ted in braccio a me divertito sorride e cerca goffamente di applaudire insieme a noi imitando i gesti del suo papà di fronte a lui.

-Aspetta a spegnere.- dice cercando qualcosa, penso il suo cellulare.

-Okay ora! Auguriiii.- spengo finalmente le candeline, mentre lui tutto sorridente immortala la scena in un video. Tutto questo è così poco da Christian, il mio maniaco del controllo serio e composto sta dando sempre più spazio allo spensierato e coccoloso ventinovenne, ed io non potrei essere più felice di così. Christian che si sveglia presto per cercare prepararmi la colazione e farmi una sorpresa, è una cosa che non mi sarei mai sognata potesse accadere. 

Non riesco a trattenere le lacrime. Tutte queste emozioni sono troppo forti per i miei ormoni che ancora hanno il totale controllo su di me.

-Hey perché piangi?- mormora preoccupato posando il telefono sul tavolo.

-È solo che sono così felice. La colazione, la torta... non me l’aspettavo. Siamo solo a metà mattina e questo compleanno è già il più bello di sempre.-

-Te l’ho già detto Ana, l’unica cosa che voglio è vederti felice e se questo significa che per farlo devo mettermi ai fornelli con il grembiule addosso lo farò. E poi ho fatto solo quello che avevi fatto tu per il mio compleanno, a parte che però tu avevi cucinato sul serio.-

-Ti sei messo il grembiule?- scoppio a ridere. E un’immagine di Christian con indosso il grembiule e nient’altro compare nella mia mente e a quel punto smetto di ridere. Mio dio quanto sarebbe eccitante. 

-Mi stai immaginando con quel coso addosso vero? Non ti fare troppi film mentali perché non mi vedrai mai vestito così!- mormora serio, iniziando a tagliare la torta.

-Troppo tardi. Non puoi fermare la mia immaginazione e fidati quello che sto fantasticando non è per niente male. Potrei chiedertelo come regalo di compleanno.- sussurro con la voce più suadente di cui sono capace. 

-Non convincerai. E per quello che ho in mente oggi, il grembiule sarebbe davvero fuori luogo.- mormora togliendo con il dito la panna dalla sua fetta di torta, facendoselo scivolare poi in bocca in quel modo così tanto sexy. 

-Stai cercando di provocarmi Mr Grey per caso?-

-Non so di cosa stai parlando. Poi è ora di andare, gli ospiti ci aspettano.-

-Ci aspettano dove?- ohh finalmente, stavo morendo di curiosità!

-Beh visto che è una così bella giornata e che nonostante sia settembre faccia ancora così caldo, pensavo che avremmo potuto passare la giornata sulla Grace. È da tanto tempo che non ci andiamo. Che ne dici? Ti piace come idea?- 

-Tantissimo! Finalmente posso mettere a Ted il completino da marinaretto che gli avevo comprato tanto tempo fa, per fortuna l’ho preso di una misura più grande.- sorrido da un orecchio all’altro.

-Bene e magari Ted potrebbe passare la notte con Kate ed Elliot e noi passarla sulla barca. Che ne pensi?- mormora con il suo tono caldo e sensuale che mira dritto al centro del mio corpo, ed io mi sciolgo.

-Sono tutte domande che non hanno bisogno di una risposta.-

-Ah no?-

-No.- rispondo sorridendo, baciandolo poi dolcemente sulle labbra, con il nostro piccolino tra le mie braccia che ci guarda incuriosito. 

-Muoviamoci allora. La tua festa ci aspetta.- mormora con un finto tono autoritario. Ed io non vedo l’ora di viverla.


**********************************


Arrivati al porto ci incamminiamo verso la Grace dove ad aspettarci ci sono tutti: Kate, Elliot, Mia, Ethan, Jose, Carrick, Grace, Bob e soprattutto i miei genitori, che entusiasti battono la mani, urlando e augurandomi buon compleanno. 

-Tesoro mio, auguri.- esclama entusiasta mia madre mentre mi viene incontro abbracciandomi forte.

-Annie. Buon compleanno.- oh papà.

Mi sono mancati così tanto. Okay non piangere, non piangere, ripeto a me stessa, nel tentativo di controllare le mie emozioni.

-Tesoro non piangere, fammi vedere questo piccolino piuttosto.

Ciao Christian.- entrambi salutano velocemente Christian, prima di prendere in braccio Ted dal passeggino e rivolgere l’attenzione al loro nipotino, mentre io saluto e abbraccio il resto della ciurma, prima di salire a bordo.


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-Hai capito che barca il nostro Mr Grey.- mormora Kate, sedendosi accanto a me.

-Non ci eri mai venuta?- le chiedo.

-No, non mi avevate mai invitata.- dice con un tono fintamente offeso.

-Rimedierò. Ma guarda che neanche noi ci veniamo poi così spesso, sono passati mesi.-

-Chi ha il pane non ha i denti, non c’è niente da fare.- 

-Ma smettila.- le do una piccola spinta che non riesce nemmeno a spostarla e scoppiamo entrambe a ridere. Ah come mi sei mancata Kate!

-Dicevo così, tanto per dire...- mormora alzando le mani in segno di resa.

-Cambiamo discorso che è meglio.- 

-Okok. Cosa ti ha regalato Christian per il compleanno? Un diamante?-

-No! Comunque ancora non lo so magari me lo darà più tardi. Però mi ha preparato la colazione a letto con tanto di torta.-

-Aww che dolcezza. Gliela hai più detta quella “stramba richiesta” per il tuo regalo a proposito?- mi domanda, virgolettando apposta quelle due parole con le mani.

-Non dire stramba richiesta in quel modo, comunque sì l’ho fatto e ha detto che lo farà.- 

-Tu sei pazza, chiedere per regalo una cosa originale, fatta a mano e con pochi soldi, quando potresti ricevere cose tipo una macchina.-

-Me l’ha regalata l’anno scorso...-

-Okay sto zitta che è meglio.- 

-Proprio per questo, perché tende sempre a esagerare che voglio qualcosa di più personale, semplice.-  non è un’idea così pazza in fondo no? Sarei contentissima anche se ricevessi una semplice cornice con una nostra foto, o uno di quei puzzle che costruiti formano un piccolo collage di foto. Okay come non detto queste cose non sono proprio in stile Mr Grey.-

-Chissà magari ci sorprenderà e ti regalerà un peluche gigante con una sua foto sopra.-

-Troppo sdolcinato per quel maniaco del controllo lì.- le rispondo indicando Christian che con in braccio il nostro piccolino parla tranquillamente con Elliot e mio padre. 

-Sai, vi guardate nello stesso identico modo.- mormora Kate, distraendomi. 

-Chi?-

-Come chi? Il modo in cui vi guardate tu e Christian, e poi il modo in cui guardate Ted.- uhmm forse è il momento giusto per chiederle il favore per stanotte. 

-A proposito di Ted...-

-Tranquilla, il tuo maritino ci ha già chiesto di tenere Ted stasera e abbiamo risposto di sì.-

-Grazie grazie grazie.- dico tutta sorridente. Ogni tanto abbiamo bisogno di un’intera notte tutta per noi. Senza limiti.-

-Però vorrei subito la restituzione di questo favore.-

-Tutto quello che vuoi. Spara.-

-Il prestito della barca per un giorno... e una notte.-

-Okay andata. Ma evitate di usare la camera con il letto matrimoniale più grande perché è quella usiamo sempre io e Christian quindi...-

-Ricevuto, non devi aggiungere altro!- mi risponde velocemente, scoppiando a ridere e diventando paonazza nella stessa tonalità di rosso del mio viso. 

Wow Kate è in imbarazzo, non succede spesso. 


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La giornata procede tranquilla anche se purtroppo è quasi arrivata al termine. 

-Posso riavere indietro il mio bambino?- mi avvicino ai miei genitori che giocano felicemente con Ted. Mia mamma che lo tiene saldamente in braccio mentre mio padre gioca con lui con uno dei suoi sonagli facendolo ridere.

-Ma certo. Vola vola dalla mamma.- 

-Eccoti qui tesoro mio. I nonni e gli zii ti hanno sequestrato oggi. 

Cosa c’è?- chiedo ai miei genitori che mi guardano in modo strano, mamma è sul punto di piangere.-

-Niente è solo che è così... non lo so, tu con tuo figlio. La nostra bambina ha un bimbo suo ora. Non ci siamo ancora abituati a vederti nel ruolo di madre anche se è bellissimo.-

-Ma c’è un rimedio, potreste venirmi a trovare più spesso, magare anche qualche settimana, la casa è così grande... mi siete mancati così tanto.-

-Oh tesoro anche tu ci manchi quando siamo lontani.

Ma non so quanto potrebbe far piacere a Christian una così lunga irruzione a casa sua da parte dei suoi suoceri.-

-Mi renderebbe felice quindi renderebbe felice anche lui. Pensateci. Magari per Natale, sarebbe bellissimo.-

-Ma certo tesoro.-


-Posso avere la vostra attenzione per favore?- inizia a parlare Christian, distraendoci tutti dalle nostre conversazioni.

-La giornata è quasi finita, quindi credo sia il momento ideale per dare finalmente il mio regalo di compleanno alla nostra festeggiata.- così davanti a tutti? Non so perché ma inizia a salirmi l’ansia.

-Qualche settimana fa parlando del suo compleanno la mia adorabile moglie mi ha fatto una richiesta molto precisa su come dovesse essere il suo regalo di compleanno. Le sue esatte parole sono state: “non strafare come al tuo solito Christian questa volta”. Ed io l’ho accontentata.- mentre parla, Elliot e Ethan smanettano con un computer dietro di lui. Cosa avrà combinato?

-Poco dopo aver scoperto di aspettare un bambino, una sera ero su youtube e tra i video suggeriti da vedere mi comparve quello di un uomo che fotografò sua moglie incinta ogni notte per tutta la durata della gravidanza fino alla nascita del figlio. Così quella stessa sera tornato nella nostra camera da letto, decisi di copiare quell’idea, fotografando la mia bellissima moglie e la crescita del suo pancione per tutta gravidanza, smettendo solo un paio di mesi fa... e il risultato è stato questo.-

Si sposta venendo vicino a me, abbracciandomi.

-Ma cosa hai fatto?-

-Shh guarda.- e in quel momento parte un video sul pc.

Immagini su immagini di me, nel nostro letto, sempre nella stessa posizione, come è possibile? Con “Photograph” di Ed Sheeran di sottofondo le foto scorrono veloci e il mio pancione si fa sempre più grande fino alle ultime dove c’è Ted, tranquillo e beato a pancia in su addormentato accanto a me.

È meraviglioso non ci posso credere, non mi aspettavo una cosa simile.  

-Christian è... perfetto, grazie!- non so cosa dire, sono senza parole, le emozioni sono davvero tante e mi stanno travolgendo.

-Ho esaudito la tua richiesta?- mi chiede sorridendo, emozionato.

-Assolutamente sì, molto di più.-

-Bene. Buon compleanno amore mio.- e mi bacia, mi bacia davvero, dimenticandoci del tutto delle persone intorno a noi.

Quando si allontana da me, hanno tutti smesso di parlare e commentare il video, e guardano noi, qualcuno imbarazzato e qualcun altro in modo divertito. Che vergogna!

-Credo sia il momento giusto per un brindisi, Mrs Jones?- come al solito Christian non fa in tempo a finire la frase che Mrs Jones è già pronta in azione, iniziando velocemente a distribuire i bicchieri di champagne, il Cristal, il mio preferito.

Christian mi passa il bicchiere, e mi aspetto che sia lui a parlare, invece rimane in silenzio, così come tutti. Sono io a dover fare un discorso... aiuto!!!

-Okay pare che tocchi a me fare un brindisi questa volta...- sorrido in imbarazzo e tutti iniziano a ridere con me, consapevoli della strana situazione conoscendoci.

-Grazie ancora di cuore a tutti per essere venuti, e di aver contribuito a rendere questa giornata così speciale e indimenticabile. Grazie ai miei genitori, che mi sono mancati tantissimo e che finalmente ho avuto qui insieme in occasione del mio primo compleanno da mamma, soprattutto dopo l’enorme spavento per il mio papà lo scorso anno.- mi interrompo con le lacrime agli occhi, le stesse che vedo negli occhi dei miei genitori.

-Infine un grazie particolare va all’uomo stupendo che è qui accanto a me. All’uomo che ha letteralmente e completamente stravolto la mia esistenza, che ha fatto veramente di tutto, persino provare a cucinare, per regalarmi un compleanno indimenticabile. Missione compiuta Mr Grey! Ti amo da morire, grazie di essere mio!- Christian mi abbraccia forte, baciandomi velocemente sulle labbra, tra gli applausi e le urla della famiglia che brinda entusiasta insieme a noi. 

Che giornata!


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Si è fatto buio e sono andati tutti via, compreso il nostro piccolino che per questa sera è affidato alle sapienti attenzioni, spero, dei suoi zii, lasciando solo me e Christian a godere di questa bellissima luce lunare sulla Grace.

-Spero che questa volta Kate ed Elliot si facciano prendere meno dal panico con Ted.- sussurra Christian. È sempre così ansioso quando lasciamo Ted con gli zii. Come lo sono io.

-Andrà bene non preoccuparti. E sai Kate mi ha chiesto una cosa in cambio di questo favore.-

-Cosa?-

-Una notte tutta per loro sulla Grace. Gli ho detto di sì, non è un problema no?- gli chiedo. Non so mai se chiedere il suo permesso in queste cose. In fondo la barca è sua, cioè è nostra... però è sua.-

-Certo, basta che non usino la nostra camera, altrimenti dopo poi dovremo ristrutturarla.- mormora ridendo sul mio collo.

-L’ho avvisata tranquillo, spero solo che se lo ricordi.- rispondo ridendo insieme a lui.

-Grazie.- sussurro poi, dopo quello che mi sembra un’infinità di tempo.

Christian dietro di me, mi abbraccia stretta, lasciandomi perdere tra le sue braccia forti.

-Devi smetterla di ringraziarmi.-

-Non posso farne a meno, è stata una giornata a dir poco perfetta, mi sento così fortunata, lo so che lo ripeto spesso suonando noiosa ma non mi importa, è come mi sento e voglio che tu lo sappia.- lo sento sorridere.

-Lo so, e anche se sta diventando più facile gestire i miei sentimenti, le tue rassicurazioni sono ancora molto preziose per me. E sono io quello fortunato ad avere te.- mi bacia delicatamente il collo, ed io dimentico tutto, concentrandomi solo sulle sue labbra e sulle sue mani che si muovono sul mio corpo, che risponde all’istante alle sue carezze, in sintonia con il suo. 

Mi giro velocemente tra le braccia, ritrovandomi di fronte a lui, afferro il suo bellissimo viso e lo bacio con passione.

-Abbiamo parlato abbastanza per ora non credi?- lo sento ridere sulle mie labbra, tra un bacio e l’altro.

-È la seconda volta oggi che prendi l’iniziativa Mrs Grey.-

-E allora? Cosa pensi di fare Mr Grey?-

-Ho sempre un piano in mente lo sai, quello che non so è se va anche a te.- annuisco, impaziente.

-Vuoi giocare?- annuisco di nuovo, e per un attimo vorrei trovarmi nella stanza dei giochi.

-Meno male che mi sono organizzato allora.- non mi da tempo di rispondere, quando lo vedo abbassarsi e caricarmi all’improvviso sulla sua spalla. Caccio un urlo per lo spavento, e Christian mi da come al solito una sculacciata sul sedere, ma questa volta faccio anche io lo stesso altrettanto forte e inizia a ridere. 

Mi lascia andare una volta arrivati davanti alla nostra stanza. Siamo faccia a faccia, i nostri corpi così vicini, non resisto alla tentazione di baciarlo, ma lui mi blocca allontanandosi da me per aprire la porta. 

-Siamo impazienti.-

-Zitto e apri la porta. A proposito come mai l’hai chiusa a chiave?-

-Per evitare che a qualcuno entrando gli prendesse un accidenti.- 

-Perché che hai fatto?- gli prendo le chiavi dalle mani e incuriosita apro in fretta la porta. 

Non posso credere ai miei occhi. Tende rosse scuro di velluto su tutte le pareti e lenzuola di seta di un rosso più acceso sul letto. La stanza rossa, ha portato la stanza rossa sulla barca. 

-Se noi non andiamo nella stanza rossa, la stanza rossa viene da noi.- sono senza parole, mi capita di continuo oggi.

-Hai pensato proprio a tutto eh.- dico indicando dei giocattoli, un paio di manette e la barra divaricatrice appoggiate sul letto, non la usiamo da tantissimo tempo quella. 

-Proprio così. Allora vuoi giocare?- 

-Si.- rispondo in un soffio.

-Vuoi di più?- annuisco di nuovo.

-Sei stato dolcissimo con me per tutto il giorno oggi e per quanto ami questa parte di te, ora ho bisogno di un’altra sfumatura di Christian.-

-Quale?- mi chiede con il suo solito sorriso lascivo sulle labbra.

-Sai perfettamente a quale parte mi riferisco. Quella capace di farmi sentire sempre così viva.-

-Sai Mrs Grey invecchiando diventi sempre più sfrontata, prepotente... e questa cosa mi fa impazzire.- sussurra avvicinandosi di più a me.

-E cosa pensi di fare?-

-Credo che tu abbia un disperato bisogno di essere legata e per tua fortuna ho portato quello che ci serve. Invece questi non ci servono.- in poche mosse il mio vestito e la biancheria intima finiscono in un angolo della stanza ed io sul letto in attesa della prossima mossa del mio dominatore preferito. 

Christian si spoglia a sua volta, rimanendo splendidamente nudo davanti al letto. 

-Queste deciderò più tardi se usarle o meno. Dipenderà da come ti comporterai.- mormora scansando le manette e prendendo in mano la barra divaricatrice, iniziando a chiuderla, prima un piede e poi l’altro. 

-Ora ci divertiremo tantissimo con questa.- rimango immobile, completamente stregata dall’uomo di fronte a me. Christian inizia il suo assalto erotico ed io sono perduta.

-Buon compleanno amore mio.-

-Il più bello di sempre.-

Mi lascio andare tra le sue braccia, dimenticando tutto tranne NOI.

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