Beside you

di 5secondsofthem
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - School ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - "Friends" ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - Horror movie ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - Cangu-Mike ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 - Physical Education ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 - Evans, I'll kill you ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 - School project ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 - I'm a unicorn!! ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 - Shower ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 - Reactions ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 - I'm so sorry ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 - Dark past ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 - You can't live without her ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 - Night's view ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 - Taxi ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 - Private lessons ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 - Test ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 - You are mine, not only for a night ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 - Goodmorning ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 - I can't believe it ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 - I can't believe it (part 2) ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 - Titanic ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 - I need to tell you something ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 - I don't want it ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 - Italy ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 - Skype ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 - Memories, letters and phone calls ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 - My Hero ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 - "Go away!" ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 - I miss you ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 - Welcome Home ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 - Amnesia ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33 - Shopping ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34 - This is our night ***
Capitolo 35: *** Capitolo 35 - I don't wanna love if it's not you ***
Capitolo 36: *** Nuova storia ! ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - School ***


 

Capitolo 1 - School
 
 
«Giornata fantastica quella di oggi per voi del Toro. Vi si presenterà una grandissima sorpresa. Dopo una lunga fase di scoraggiamenti e frustrazioni, finalmente si torna a volare! Già da stamattina sarai nella condizione psicologica giusta per affrontare al meglio gli affari di cuore e di lavoro, grazie anche agli influssi benefici di Venere e Mercurio. Le single si preparino a fantastiche emozioni, con culmini scoppiettanti. E per concludere, preparatevi ad una nottata focosa, durante la quale sarà difficile chiudere occhio»
«Oh andiamo Sam, sai che non credo negli oroscopi. L’ultima volta che ho creduto nel mio oroscopo che prevedeva una giornata fantastica, mi è morto il pesce rosso. E poi, nottata focosa? A studiare Chimica considerando che l’anno scolastico inizia ufficialmente tra.. Oh merda Sam! Abbiamo solo 15 minuti»
«Oh merda!»

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È il nostro quarto anno! E quarto anno significa solo una cosa nella nostra scuola: dormitorio non controllato dagli adulti. Peccato che inizia veramente in un modo orrendo. Devo dire che l’accoppiata Maggy – Sam non si sarebbe mai smentita: dover correre anche il primo giorno di scuola per non arrivare in ritardo.

Fortunatamente riusciamo ad arrivare in tempo per il discorso del preside, ma non abbastanza in tempo per trovare posto nelle ultime file.

«Signorine Maggy Edwards e Sam Bonson»
«BENSON. B-E-N-S-O-N, Signore» disse acida Sam facendo ridere la maggior parte dei presenti nell’Aula Magna
«Prego, accomodatevi: ci sono alcuni posti qua, in prima fila»

Ok, posso ufficialmente dire che l’anno scolastico non si presenta molto positivamente. Soprattutto dopo aver ascoltato trenta minuti abbondanti del noiosissimo discorso annuale del preside. Tra l'altro, è sempre lo stesso. Ogni anno. L’anno scorso io e Sam abbiamo ipotizzato che il preside sia stato utilizzato per delle prove scientifiche con lo scopo di valutare la validità della memoria umana.

«Allora, miei giovani studenti, volevo darvi alcune comunicazioni di servizio affinché quest’anno scolastico inizi nel migliore dei modi. Innanzi tutto vorrei ricordare a voi studenti del quarto anno, anche se credo che ve lo ricordate fin troppo bene, che il vostro dormitorio non sarà controllato. Vi riteniamo maturi per riuscire a gestirvi. Ovviamente questo non vuol dire: orge e quant’altro dei vostri giochetti giovanili. Dovrete tenere il vostro dormitorio in condizioni decenti e saper autogestirvi. Considerate anche la vostra grandissima fortuna, studenti del quarto anno, in quanto il nostro istituto è l’unico ad offrire a voi “grandicelli” la possibilità di immedesimarvi nel concetto di università, in cui voi studenti assistite alle lezioni e svolgerete in determinati periodi tutti i test scritti. Non perdete questa occasione, ma sfruttatela al massimo. Le lezioni inizieranno alle ore 10.10, così eviteremo di vedere degli zombie durante la spiegazione. Un’altra cosa, prima che mi dimentichi. Quest’anno avremo dei nuovi studenti che frequenteranno il quarto anno assieme a voi»

A queste parole, io e Sam ci guardiamo con uno sguardo malizioso, per poi scoppiare a ridere. 

«Cercate di comportarvi in modo caloroso con loro e ragazze, mettete un freno ai vostri ormoni. Ragazzi, entrate pure»

Subito si vede entrare una chioma rossa e occhi verdi. Ah iniziamo bene, un pazzo psicopatico. Subito dopo vedo entrare tre ragazzi, uno con la pelle ambrata ed i capelli neri; un sorriso smagliante. Un ricciolino tutto muscoli ed un sorriso circondato da una leggera barbetta incolta. E poi un ragazzo dalla pelle chiara e con dei capelli biondi perfettamente alzati; occhi azzurri ed un sorriso circondato da adorabili fossette. Un piercing gli circonda l’angolo sinistro del labbro inferiore. Hanno un’aria familiare.

No No No Un attimo Portatemi da uno psicologo perché ho le allucinazioni!

«OOOOOOOOOMMIODDIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO»

Non ragiono più. Mi alzo e corro incontro a quei 4 strafighi che sono appena entrati dalla porta.

«Signorina Edwards torni a sedere »

«RAGAZZIIIIIIIIIIIIIIIIIII» urlo, non ascoltando minimamente il richiamo del preside. Da quando sono così trasgressiva? È una data da segnare sul calendario Maggy!

Salto addosso al biondino incrociando le mie gambe al suo bacino, stampandogli un bacio sulla guancia per poi appoggiare la testa nell' incavo del suo collo ed annusare il suo profumo. Quanto mi è mancato quel profumo vaniglia. Una lacrima mi riga il volto mentre mi lascio cullare dalle sue braccia.  Mi fa scendere, permettendomi di salutare anche gli altri tre meravigliosi ragazzi

«Signorina Edwards, ho detto di comportarsi in modo caloroso, ma così è anche troppo»
«Mi scusi, signor preside, ma non riesco ancora a credere a quello che vedo. Loro sono qui!!»
Ed era vero. Erano ormai.. due, tre, quattro.. sei mesi che non li vedevo. Loro sono diventati tutto per me ed è stato davvero uno shock doverci separare sei mesi prima. Loro dovevano tornare dall’ altra parte dell’Australia e io non avrei potuto vederli per molto tempo. Ma loro erano qua e non se ne sarebbero andati per molto tempo

«Scusate l’inconveniente. Ragazzi a voi le presentazioni»
«Luke Hemmings»
«Ashton Irwin »
«Michael Clifford »
«Calum Hood»
«Bene ragazzi, avrete modo di conoscere meglio i vostri compagni. Adesso andate pure a prendere i libri dai vostri armadietti e raggiungete il dormitorio. Tra due ore avrete la prima lezione: Chimica» disse il preside al microfono.

Poi continuò guardando me e gli altri ragazzi, fortunatamente non utilizzando il microfono «Signorini Hemmings,Irwin, Hood e Clifford, vi accompagnerà e guiderà all’interno della struttura la signorina Edwards, se mi assicura che non vi violenterà» disse guardandomi come per averne la conferma.

Annuii velocemente (molto probabilmente con un sorrisino ebete) per tranquillizzarlo, guadagnandomi la risata dei quattro ragazzi che avrei dovuto violentare. Il preside fortunatamente decide di andarsene lasciando me e quelle quattro meraviglie. Finalmente posso abbracciarli fino a farli trasformare in allegri Puffi, peccato che loro siano alti circa 1,80 e non siano minuscoli.

«Ragazzi non posso credere che voi siate qui! Mi siete mancati tantissimo, non riuscivo più a stare senza di voi! Perché non mi avete detto niente? » dico l’ultima frase  tutto d’un fiato, sentendo già gli occhi iniziare a pizzicare, segno che le lacrime stavano per iniziare a scendere.

«Scusaci Maggy» dice Luke abbracciandomi forte, accarezzandomi i capelli «Volevamo farti una sorpresa. È stato difficile anche per noi mantenere il segreto. Ma adesso saremo sempre qui con te, niente ci separerà piccola»

Loro erano i miei migliori amici, il mio tutto, la mia vita e non avrei più avuto paura con loro affianco...
 






Ciaooooooo :) Questa è la prima fanfiction che scrivo.. è il frutto di sette mesi di pensieri e notti insonni.. Spero che vi piaccia ma soprattutto, che voi possiate recensirla per farmi sapere cosa ne pensate.. 
Cercherò di pubblicare il prossimo capitolo il prima possibile ♥ Bye Bye ♥                 
Val ♥
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - "Friends" ***







 

Capitolo 2 - "Friends"



Ed eccomi qui, a camminare tra i corridoi dell'Istituto circondata dai miei migliori amici. Gli faccio fare un giretto turistico, se così lo si può chiamare, tra le aule ed i laboratori. L'ultima tappa del tour è la caffetteria della scuola, dove ci sta aspettando Sam. La mia migliore amica ed i ragazzi si erano già conosciuti quando lei era venuta a dormire nella mia casa al mare. 

«Hey ragazzi da quanto tempo! Finalmente siete arrivati, questa qui non la smetteva mai di parlarmi di voi!»
«Tu lo sapevi?»
«Ehm si..»
«Che figlia di buona donna! Preparati a morire! Stanotte ti ucciderò con il cuscino che ti ho regalato per il tuo compleanno»
«Non se ne parla nemmeno! Ci saremo noi a salvarti Sam» interviene Michael
«Perché scusate?» chiedo curiosa
«Perché stasera noi saremo in camera vostra e ti terremo calma, Maggy» dicee Ashton 
«In questo caso mi va bene» rispondo immaginandomi già la bella serata tra le braccia di uno di quelle quattro meraviglie. 
«Dai andiamo a vedere il dormitorio, che tra un po' ci aspetta Chimica»
«Non vedo l'ora» interviene allegramente Luke «Lucas, io a volte mi chiedo come facciate te e le materie scientifiche ad andare così d'accordo»
«Maggy carissima, ti ricordo che anche tu sei la secchiona in matematica» mi prende in giro mettendomi un braccio intorno alle spalle.
«Dai piccioncini, muovetevi» ci richiama Calum.

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Appena entrati nel dormitorio, la prima cosa che si nota è una stanza enorme nel quale ci sono tantissimi divanetti. Questi sono già occupati dalle 'troiette' della scuola che appena vedono la porta aprirsi, girano il loro sguardo per poter vedere chi sta entrando. Le loro espressioni da barboncine in calore appena si accorgono dei ragazzi sono indescrivibili. Io e gli altri ci fermiamo in quella che è la hall per decidere come organizzare le stanze.

Subito si sente un ticchettio e un forte odore di Chanel n5. Ovvero, troietta in arrivo.

Come non detto.

La piovra si attacca a Luke stampandogli due rumorosi e scenografici baci sulla guancia presentandosi con la sua vocina stridula:

«Ciao ragazzi. Io mi chiamo Cassandra. Ma potete chiamarmi come vi pare, anche stasera se volete. Hahaha » oddio che battuta penosa. Luke e gli altri hanno uno sguardo alquanto terrorizzato da quell'essere, quindi decido di intervenire per salvarli dalla situazione. 
«Okay grazie Cassandra per la tua presentazione. Adesso puoi tornartene nell'acquario a fare la piovra»
«Non capisco tesoro. Io sono una vergine»
«Solo di segno zodiacale. Ciao Cassandra» e così dicendo prendo Luke e Ash (che stava morendo dalle risate) sotto braccio, Sam prende Cal e Michael e decidiamo di uscire e parlare da un'altra parte. 

«Dovreste ringraziarci, vi abbiamo salvati dalla più appiccicosa della scuola»
«Gelosa Maggy?» mi chiede Luke
«Lucas carissimo, se vuoi te la richiamo..»
«No no ti prego» dice facendomi il labbruccio «Io voglio solo te»
«Allora le stanze saranno così: Maggy e Sam - Luke e Ash - Cal e Mike» 
«perfetto» rispondono i ragazzi in coro. Che bel coro di Natale che sarebbero.. Vestiti da Babbo Natale, o anche non...

Ci incamminiamo verso la nostra "casetta" con le stanze. Davanti il nostro dormitorio c'è lui, il mio incubo. Appena mi vede mi viene incontro e mi abbraccia. Io cerco di allontanarmi da lui, ma la sua presa è troppo forte.

«Maggy, da quanto non ci vedevamo. Mi sei mancata tantissimo. Sei sempre più bella, mi chiedo perché tu non sia ancora la mia ragazza. Almeno, non lo sei mai stata finora, c'è sempre una prima volta» 
«lasciami andare immediatamente»
«che acidità» risponde, lasciando la presa su di me
«E tu chi saresti?» chiese acidamente Ashton con uno sguardo in grado di incenerire chiunque.
«James Evans, piacere. Adesso, scusatemi, ma devo proprio andare. Ci vediamo, baby» e così dicendo mi schiocca un bacio sulla guancia a cui rispondo con un «bleah» per poi vederlo andar via. 
«E questo chi sarebbe? » mi chiede Luke con la mascella serrata
«James Evans, è il ragazzo più desiderato della scuola. Tutte le ragazze gli sbavano dietro» risponde Sam al mio posto.
«E cos'è tutta questa familiarità che ha con te?» si rivolge nuovamente a me. 
« è dallo scorso anno che si è come "fissato" con Maggy. Non la lascia mai stare. » grazie Sam, vorrei rispondere anche io...
« Se osa solo avvicinarsi ancora, lo strangolo vivo» interviene Ash, dimostrandosi parecchio agitato.
« Ash, stai tranquillo. Dopo il tuo sguardo inceneritore con cui l'hai guardato prima, credo che non si avvicinerà tanto volentieri»

Le nostre risate e chiacchiere vengono interrotte dal rumore in lontananza della campanella che ci avvisa che tra 5 minuti inizia la lezione di Chimica, la mia materia preferita. Si, proprio...


È molto difficile riuscire a star concentrata su quello che il professore spiega per un'ora abbondante. D'altronde, come dar torto alla mia mente? Continua a pensare alla fantastica serata che mi aspetta sta sera. Soprattutto considerando che quest'anno la mattina si può dormireeeee!
La prima notte con i miei migliori amici, la mia migliore amica e chissà quante risate....


 

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Secondo capitolo pubblicato a tempo record :)

Grazie a quelli che hanno letto e stanno leggendo la storia :) a presto, Val 
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - Horror movie ***




Capitolo 3 – horror movie

 
«Hei ragazzi benvenuti nella nostra umile dimora. La signorina Maggy Edwards vi sta aspettando, mezza addormentata sul suo letto»
«Tranquilla Sam, ci penso io a svegliarla. 1. 2. 3. ATTACCO BOMBAAAAAAAA»
«MICHAEL GORDON CLIFFORD GUAI A TE SE OSI SOLO PROVARE A RIFARE UN TUFFO BOMBA SUL MIO LETTO PER SVEGLIARMI»
Tutti scoppiamo a ridere. Tranne Michael che mi guarda con occhi tristi.
«Oh andiamo tesoro» gli dico abbracciandolo forte forte «Sai che non riuscirei mai ad arrabbiarmi con te, unicorno del mio cuore»
«Maggy ti voglio beneeeeeeee» mi dice con tutta la dolcezza possibile, ricambiando il mio abbraccio.
«Abbiamo popcorn, patatine, marshmallow e cioccolata. Film horror?» eccola la proposta di Sam che tanto temevo. Perché se c’è una cosa che più odio al mondo, sono proprio i film horror.
«Oddio si!! Ho una voglia tremenda di vedere un horror!» Esclamano Ashton e Calum nello stesso momento
«Dobbiamo proprio??» chiedo, penso con un espressione alquanto terrorizzata e supplicante.
«Si Maggy ti pregooooooo» mi prega Calum facendo quegli occhioni da cucciolo a cui non so resistere. E lui questo lo sa. E riesce  ad imbrogliarmi ogni volta. Maledetto Hood.
«Okay okay mi arrendo. Sam metti su il film»
Mi metto sotto le coperte e subito si siede affianco a me Luke con un sacchetto extra di marshmallow «Tranquilla piccina, ci siamo io e i marshmallow a difenderti»
«Grazie Luke, ma mi sentirei più sicura se ci fossero solo le caramelle»
«Ah grazie sai» risponde, facendo per alzarsi
«No no stavo scherzando» dico trattenendolo per il polso
«Sai che non ti abbandonerei mai. E sai anche bene che una delle cose che preferisco solo le coccole durante i film horror, soprattutto con te» mi dice con una voce dolcemente roca
«E tu sai benissimo che su questo andiamo d’accordo»
«Shhhhhhhhhhh» dice Mike girandosi verso me e Luke.
Luke è sdraiato accanto a me, sotto le coperte. Il film inizia e iniziano anche le scene horror che io tanto odio. Inizio a coprirmi gli occhi con le coperte. Lui se ne accorge e mi avvicina a sé dicendomi «Hei, non devi avere paura. Ci sono io qua con te»
«Non ci riesco Luke, mi fa troppo schifo»
«Allora chiudi gli occhi, ti dico io quando puoi riaprirli Maggy»
«Grazie Lukey»
Ed ecco che mi addormento, sulla pancia del mio migliore amico, cullata dal suo respiro, mentre lui accarezza ogni centimetro della mia pelle. In  sottofondo ci sono le risate dei miei migliori amici. Il profumo e le coccole di Luke mi sono mancate così tanto, lui mi è mancato così tanto, loro mi sono mancati così tanto..
 

LUKE’S POV

La sento addormentarsi appoggiata alla mia pancia. Mi è mancato tutto di lei, mi è mancato il suo profumo così dolce, mi sono mancati i suoi lunghi capelli castani. Mi sono mancati i suoi occhi, in cui mi ci perderei ogni volta. Mi è mancata la sua risata, così contagiosa e così piacevole. Mi è mancata Lei. La mia Maggy.
 «Maggy puoi riaprire gli occhi, credo che le scene sanguinose siano finite» gli si rivolge Mike
«Mike, si è addormentata» gli rispondo io
«Posso dirti una cosa Lukey?»
«Cero Mike dimmi» gli rispondo aspettandomi una domanda abbastanza sensata.
«Siete da diabete voi due. Nascondetevi vi prego»
«Stronzo» gli rispondo ridendo, tirandogli addosso un cuscino e nascondendo me e Maggy sotto le coperte, per poi abbracciarla ed addormentarmi assieme a lei.
 


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Eccomi tornata con il terzo capitolo :) momento dolciosissimo tra Maggy e Luke e POV di quest’ultimo :)  

Grazie a quelli che stanno leggendo la storia :) Vi lascio alcune foto dei personaggi principali :)
a presto, Val ♥
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 - Cangu-Mike ***





Capitolo 4 – Cangu-Mike

 
«Certo che sei proprio un ghiro eh. Svegliati Maggy» sento una voce, seguita da delle dolci carezze sulla guancia. Decido di aprire gli occhi e la visione che mi si presenta è la migliore di tutte: un ciuffo biondo arruffato, due pozze color del mare al posto degli occhi, una pelle perfettamente chiara. Che bell’angioletto. Ma soprattutto, che bel sogno..
«Oh finalmente ti sei svegliato ghiretto mio» dice l’Angelo stampandomi un dolce bacio sulla guancia.
Un sogno molto realistico.
«Ehi Luke si è svegliata o devo fare il Tuffo Bomba?» chiede un altro ragazzo dai capelli color del fuoco.
Un attimo. Adesso ricordo tutto. Luke, Michael. Loro sono qui con me, e tra poco inizia la scuola!
«Hei buongiorno ragazzi» li saluto con la voce ancora impastata dal sonno.
«Buooooooongiorno» mi saluta Mike buttandosi sul letto e iniziando a saltarci sopra
«Buongiorno anche a te Cangu-Mike»
«Il soprannome mi piace»  mi risponde ridendo , contagiandomi con la sua risata.
«Michael sei sempre il solito! Buongiorno Maggy» mi saluta molto più tranquillamente Ash, pizzicandomi il naso.
«Buongiorno anche a te Ricciolino.. Ma.. Sam? Cal?» chiedo curiosa.
«Sono andati a prendere la colazione» mi risponde Ash
«Insieme?» chiedo facendo un sorrisetto malizioso
«Eh si, Calum ha insistito per andare assieme…»
«Quei due hanno sempre avuto un certo feeling» mi ricorda Luke
«Beh effettivamente hai ragione.....» dico, scatenando la risata degli altri
«Ci siamo persi qualcosa?» chiede Cal aprendo la porta della camera
«Oh no, assolutamente.. » dico cercando di trattenere le risate «Buongiorno comunque»
«Buongiorno Maggy » mi saluta Cal
«Buongiorno Sfigatina mia, lo vuoi sentire l’oroscopo stamattina?» mi dice Sam scoppiando a ridere, sventolando in aria un giornale.
«Buongiorno anche a te Sam.. No grazie, sai che quello di ieri è stato un caso»
«Non è stato un caso, è stata la prova che gli oroscopi dicono la verità» mi risponde indicando i ragazzi seduti sul mio lettone.
«Si può sapere che state dicendo voi due?» chiede curioso Luke
«Ieri mattina ho letto a Maggy il suo oroscopo e diceva che le si sarebbe presentata una grandissima sorpresa ed una nottata focosa. Ed eccovi qua.. Sulla notte focosa, non so…» dice guardando me e Luke con uno sguardo investigativo
«Eh smettila» la rimprovero, scoppiando a ridere ed arrossendo parecchio.
«piuttosto diamoci una mossa, che altrimenti facciamo tardi a lezione» interviene Luke, anche lui parecchio rosso in viso.
«sei sempre così un bravo ragazzo Lucas» lo sbeffeggia Sam, al quale lui risponde con una linguaccia da bambino delle scuole elementari.
«Che materie ci aspettano stamattina?» Chiede curioso Mike.
«Fammi controllare un attimo l’orario…. Ah brutte notizie per te Cangu-Mike: matematica, chimica ed educazione fisica, l’unica materia pratica del nostro quarto anno»
Beh certamente non mi sarebbe dispiaciuto vedere quei quattro figoni dei miei migliori amici, fare ginnastica, sudati….
 
 
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Ringrazio tantissimo tutti quelli che stanno seguendo la storia e mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate di questa storia.. Anche critiche se ne avete, così posso migliorare i “buchi” della storia per cercare di renderla il più piacevole possibile per voi leggerla. 
Val

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 - Physical Education ***





 
Capitolo 5 – Physical Education

 
Matematica e chimica passano velocemente, per  fortuna. Che mi resta in questa giornata? Educazione fisica.. Non mi dispiace, soprattutto adesso che ho dei nuovi compagni di classe. La parte più patetica ed imbarazzante dell’ora di educazione fisica è sempre stato lo spogliatoio. O meglio, la sfilata degli esseri viventi bianchi con delle macchie nere. E vi assicuro che non sto parlando di un dalmata… Ma di quegli animali molto più grandi che si trovano spesso nei prati di montagna… tanto per farvela breve: la sfilata delle troie. Perché è proprio in quella stanzetta che si sente nell’aria la competizione delle diciassettenni che si sfidano a chi ha  il culo più bello da palpare, chi ha il reggiseno più imbottito o chi ha la pancia più piatta. La banalità della società racchiusa nello spogliatoio della scuola. Educazione fisica è anche soprattutto l’occasione per indossare pantaloncini corti e attillati, magliette scollate, corte e strette. E quindi le vedi quelle Barbie (made in China) viventi : pantaloncini succinti e magliette come seconda pelle, schiena inarcata per mettere in mostra il culo e un sottofondo musicale di gridolini acuti e striduli.
Poi ci sono Maggy e Sam, e le riconosci subito: leggins e maglia tipicamente maschile. Si, siamo noi…
Oggi abbiamo optato per una maglia dei ragazzi. Sam ha una maglia a manica corta di Cal ed io ho “rubato” una canotta da Luke, la mia preferita: quella con scritto “You complete me”.
Sam e io siamo sedute a terra quando sento una mano sul mio collo. Non è un tocco familiare, quindi mi volto per vedere chi è. James. Che rompi castagne che è sto qua…
«Hei bambolina, hai pensato a me mettendoti questa maglietta prima?» mi dice facendomi l’occhiolino
«Eeehm»
«Sinceramente, ho pensato io a lei quando l’ho comprata» dice Luke avvicinandosi a me e mettendomi un braccio attorno alle spalle e guardando James con aria di sfida
«Ora, se non ti dispiace, dovremo parlare di alcune cose» si aggiunge Ashton, seguito da Mike e Calum.
«Ciao Maggy, ci vedremo, presto.» si congeda James.
«Giuro che la prossima volta lo strozzo se osa ancora avvicinarsi a voi»
«Dai Luke, stai tranquillo. Non è successo niente» cerco di calmarlo
«Ragazzi dai venite tutti qui che inizia la lezione.»  ci richiama il professore « Innanzitutto fate 10 minuti di corsa, dopodiché le ragazze faranno un po’ di stretching per le gambe»
«Oh si che meraviglia. Effettivamente sento l’interno coscia un po’ teso» Cassandra. La solita stupida ruminante…
«Perfetto signorina Stein. I ragazzi invece, si alleneranno a pallavolo. Buon lavoro.»


I 10 minuti di corsa passano velocemente grazie ai ragazzi che fanno morire dal ridere me e Sam. Maschi e femmine quindi si dividono all’interno della palestra. Le oche sono entusiaste dalla situazione che si è creata: gambe aperte di fronte a dei maschioni sudati che giocano a pallavolo. Michael e Calum vengono chiamati dal professore e incaricati di preparare l’attrezzatura per l’ora successiva. Quindi io e Sam possiamo “rifarci gli occhi” solo con Luke e Ash. Beh, la visione non mi dispiace affatto. Solo ora mi accorgo che Luke indossa una t-shirt grigia, un paio di pantaloncini neri da calcio e le sue immancabili Vans. La sua maglietta è perfetta: è abbastanza stretta da poter mostrare i suoi pettorali e le sue spalle grandi. Ed è anche abbastanza larga da permettere a se stessa di effettuare dei movimenti nel momento in cui lui si alza in ricezione della palla, mostrando i suoi addominali lievemente scolpiti. È sudato e non la smette di passarsi la mano sui capelli, sistemandoli.

Ashton ha un fisico veramente perfetto: ha delle braccia molto muscolose, perché suona la batteria e questa sua passione gli permette delle braccia perfettamente scolpite. Anche lui è sudato e i suoi riccioli ondeggiano ad ogni suo movimento. Se non fossero i miei migliori amici li avrei già stuprati.
Entrambi.
 Contemporaneamente, forse.
Guardando le facce ed i movimenti provocatori delle mie compagne, capisco che la pensano nel mio stesso modo, alcune peggio forse. Ogni volta che Luke o Ash guarda nella mia direzione, le ochette aprono di più le gambe e stringono le braccia a lato delle tette, per farle più voluminose (come se il super push-up e il cotone non bastasse, convinte che quegli sguardi siano per loro. Che pena che mi fanno queste povere barboncine in calore. Vorrei tanto girarmi e dire ad ognuna di loro: “tesoro, mi spiace, ma loro non guarderanno mai una come te. E chiudi la bocca, che non ci sono peni in giro ma soprattutto, entrano mosche”.
Sorrido a questo pensiero guadagnandomi un’espressione interrogativa dipinta sul volto di Sam al quale tento di dare una risposta mimandole un «dopo ti spiego» con le labbra.

Finita la lezione, noi studenti ci incamminiamo verso lo spogliatoio. Sono contenta di quest’ora appena trascorsa: non ho sudato molto.
«Hei Maggy, lo vuoi un abbraccio?» non ho il tempo di rispondere che subito Luke decide di utilizzarmi come asciugamano per asciugarsi.
Come non detto.
«Da quando sono diventata un asciugamano?»
«Da oggi » mi risponde ridendo,stampandomi un bacio sulla guancia. Anche le sue labbra sono umide.

I commenti delle Ochette sui nuovi arrivati e le loro abilità ginniche li lascio alla vostra immaginazione. Ma vi dico solo che ho dovuto ascoltarmi molti sogni erotici con protagonisti i miei migliori amici tutti sudati.

Da questo momento ho la certezza che dovrò sfoderare gli artigli per tenermeli stretti i miei Angioletti…. 
 




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Considerando che il capitolo era già pronto, ho apportato solo qualche modifica e ho deciso di pubblicarlo comunque, per dare una continuità al capitolo precedente.
Ringrazio ancora tutti quelli che stanno seguendo la storia
Val

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 - Evans, I'll kill you ***




 
Capitolo 6 – Evans, I’ll kill you

 
Io vorrei tanto sapere il motivo per cui bisogna studiare chimica a scuola. È l’unica materia che non sopporto, mi infastidisce.
Per fortuna, di fianco a me, ho Luke e Ashton che riescono a tenermi abbastanza calma.
Il professore sta spiegando l’atomo. Bleah, che noia. E poi, l’abbiamo già studiato l’anno scorso, perché ristudiarlo anche quest’anno?
«Signorina Edwards, potrebbe andare a sedersi vicino a James Evans? »
«Perché scusi Prof? Non stavo parlando o disturbando»
«Infatti, Maggy, sono James e Cassandra che non la smettono di parlare un secondo»
«Quindi professore, io mi siedo al posto di Maggy?» che domanda intelligente Cassandra, veramente. Degna di un premio Nobel
«No, stai in piedi tutta la lezione» le rispondo acidamente
«Ma così mi scende il lato B»
«Ragazze, basta. Cassandra, tu ti siedi di fianco a Hemmings e Irwin »
«Iiiih che meraviglia » inizia a battere le mani imitando una foca. Patetica.
Quindi io devo sedermi di fianco al rompi scatole.
Ora odierò ancora di più la chimica.
Statene certi.
Mi avvio verso l’altro lato dell’aula, dove è seduto James che ha un sorrisino malizioso in faccia. Quando mi siedo, si avvicina subito dicendomi «Ciao bellezza».
Iniziamo bene…
 
Mi volto verso Luke e Ashton e trovo il biondo fissare James con cattiveria. Penso che potrebbe mandarlo a fuoco solo con uno sguardo. Gli mimo un «stai tranquillo», ma lui sembra ignorare il mio labiale.
Il professore continua a spiegare e io continuo a girarmi per vedere Luke e Ash (e la piovra che mi ha rubato il posto). Lei continua a parlare e palpare i muscoli delle braccia di Ashton, poi anche di Luke.
James, vedendomi distratta, si avvicina ed inizia a toccarmi i capelli, quindi io inizio a spostarmi, per quello che posso, da lui.
«Signorina Stein, prego, mi ripeta l’ultima cosa che ho detto» interviene il professore vedendola nuovamente distratta.
«Ehm.. Io.. »
«Signorina Stein, quando pensa di mettersi seriamente a stare attenta alla lezione?»
«O forse vuole ripetere il signorino Hemmings, visto che sembrava distratto da Cassandra»
«Certamente Signore.» Risponde Luke «Ad ogni sottolivello corrisponde un tipo di orbitale avente una ben definita forma geometrica che è: sferica per l’orbitale s, a simmetria bilobata per gli orbitali p, a simmetria più complessa per gli orbitale d e f »
«Va bene Hemmings. Stia attento, sarebbe un peccato perdere uno bravo come lui. »
Bravo Luke.
Dopo poco sento una mano sulla mia coscia.
Inizio ad imbarazzarmi e sposto la sua mano.
Ma lui è troppo insistente e la posa di nuovo sulla mia coscia, avvicinandosi al mio orecchio
«Sei bellissima. Tu diventerai mia, solo mia. Con le buone o con le cattive. Ricordatelo»
«Professore. Posso andare al bagno?» interrompe improvvisamente la lezione Luke, con tono acido e la mascella serrata. Sicuramente si è accorto del gesto di James.
«Si Hemmings.»
Lo vedo alzarsi ed uscire dall’aula, sbattendo la porta.

La campanella suona poco dopo e James esce dalla classe stampandomi un bacio sulla guancia.
Che. Schifo.
Anche Ashton e gli altri non sono più in classe, mi staranno aspettando fuori in cortile.
«Tu non devi più azzardarti a stare vicino a lei. Toccarla o sfiorarla. Chiaro?» si rivolge Luke a James e si nota che è veramente incazzato .
«Hey amico, non è colpa mia se il prof me l’ha messa di fianco» tenta di difendersi James
«Potevi evitare di toccarle i capelli. Di avvicinarti così tanto a lei. Ma soprattutto di toccarle la coscia in quel modo»
«Oh avanti Hemmings. Tu non l’hai mai sfiorata? Mai minimamente toccata? Ma non farmi ridere. Chissà quanto vi siete toccati voi due….»
«Tu non sai un cazzo Evans» interviene Ashton
 
Non posso credere alla scena a cui sto assistendo, poco lontano da loro.
 
« Irwin, io so solo che lei sarà mia. Che voi lo vogliate o no»
«Te lo ripeto. Tu non devi toccarla mai più»
«Tu non mi dici che cazzo fare, hai capito Hemmings?» gli risponde spingendolo.
 Devo intervenire e fermarli.
«Basta ragazzi.»
«Maggy spostati »
«No Luke.»
«Maggy spostati cazzo»
«No. Smettetela con questa cosa.»
«Che bene che la tratti la tua troietta Hemmings.»
«Come l’hai chiamata? Troietta? Tu hai finito di vivere Evans.»
«Luke fermati!»
 

LUKE’S POV

«Luke fermati» mi dice girandosi per guardarmi. La sua voce è tremolante, i suoi occhi sono lucidi e le mani le tremano. Solo ora ho capito che sto sbagliando.
La abbraccio per farle capire che è tutto apposto e che mi sono calmato
«Evans vattene e ricordati quello che ti ho detto»
«Tu ricordati quello che ti ho detto io Hemmings. Lei sarà mia. Con le buone o con le cattive» e finalmente se ne va.
«Hei Maggy scusami. Non ci ho più visto quando in classe ti ha toccato in quel modo. Sai quanto noi teniamo a te e non vogliamo che ti succeda qualcosa. Scusami veramente. »
«Luke, tranquillo. Ho capito la vostra reazione. L’importante è che voi stiate bene e che non sia successo niente. »
«Ti voglio bene Maggy. Sei tutto per me»
«Ti  voglio bene Luke» A quelle parole la sento più vicina a me nell’abbraccio e capisco che non l’avrei lasciata andare per nessun motivo al mondo. 


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Ecco arrivato anche il capitolo 6 :) 
Ringrazio ancora tutti quelli che stanno leggendo la storia :) 
A presto, Val♥
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 - School project ***




Capitolo 7 –school project

 
Il professor Tomson, di Scienze, entra i classe particolarmente contento. Che notizia avrà per noi?
«Ragazzi, qualcuno può avvertirmi 10 minuti prima della fine della lezione? Perché devo dirvi alcune notizie riguardanti il progetto di cui vi ho parlato l’altro giorno»
«Progetto? Che progetto?» chiede qualcuno dal fondo della classe. Mi ha letto nel pensiero
«Ragazzi, ma io quando parlo, voi dove avete la testa?»
«Attaccata al collo, dove altrimenti?» l’intelligenza di Cassandra e delle sue amiche è un mistero anche per gli extraterrestri
«A quanto pare no, Juliette. L’altro giorno vi ho fatto compilare quel questionario, senza valutazione, sull’ultimo argomento che abbiamo trattato. Beh, ho i risultati dei partecipanti. Ma ve lo dico a fine lezione. Quindi, chi mi avvisa? »
«Lo faccio io professore»
«Grazie Cassandra, è gentile da parte tua»
Il Signor Tomson inzia a spiegare, ma fortunatamente l’ora passa velocemente. Butto un occhio in direzione di Cassandra che, stranamente è seduta vicino James, che continua a fissarmi.
Cassandra però è strana. Ha un’espressione come se stesse avendo un orgasmo. Abbasso leggermente lo sguardo e vedo la mano di James tra le gambe di lei.
Oddio che schifo.
Anche durante lezione non riescono a darsi un limite?
Guardo un attimo l’ora sul telefono e mi accorgo che quella stupida non ha detto al professore che sta per finire la lezione. Quindi intervengo io : «Ehm Prof, mi spiace interromperla, ma Cassandra si è dimenticata di avvertirla e mancano solo 5 minuti alla fine della lezione»
«Grazie Maggy. Cassandra come ti giustifichi?»
«Mi spiace moltissimo professore, ma mi ero concentrata nel fare altro»
«Si prof, la perdoni. Evans la stava aiutando nel fare le pulizie di primavera molto profonde in anticipo»
James mi guarda malissimo e mima con la bocca un «gelosa?» al quale non rispondo.
«Ma che stai dicendo?» mi sussurra Ashton
«Ti spiego dopo Ash »
«Allora ragazzi. A quel progetto possono partecipare solo due membri di ogni classe. Queste due persone, per avere l’ ”onore” di partecipare devono aver raggiunto il punteggio più alto ed il punteggio più basso nel questionario»
«Perché prof? Non ha senso far partecipare anche chi non ci capisce niente della materia» chiede Valery, la classica sfigata brufolosa
«Infatti, Valery. Ma l’obbiettivo del progetto è “sfruttare” quello più bravo per aiutare quello meno bravo. In questa classe Luke Hemmings ha ottenuto il punteggio più alto, con ben 98 punti e Cassandra Stein, che ha ottenuto 10 punti. Sarete voi due a partecipare al concorso. Mi spiace Maggy ma Luke ti ha superato di 1 punto.»
«Che bella coppia che saremo Luke» Cassandra.
Adesso la uccido.
«Ragazzi, voi due dovrete andare per due volte nell’Istituto Westreeve.
 Non posso farcela.
 
La campanella suona e Cassandra si avvicina a noi «Luke, non vedo l’ora di partecipare a questo progetto assieme a te. Così potremo conoscerci meglio, finalmente. Ciao bello, kiss kiss» per poi andarsene, muovendo il culo più di uno struzzo.
«ma che ti si stacchino le extension bionde» oops, l’ho detto a voce alta.
«Che c’è Maggy?»
«Luke io non ce la faccio a sapere che tu sarai con quella piovra al progetto»
«Che gelosona.. Stai tranquilla, sai che non mi interessa di lei» e così dicendo, mi abbraccia.

Speriamo bene… 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 - I'm a unicorn!! ***




Capitolo 8 - I'm a unicorn!!


 

«Mi prometti che se ti abbandono per una giornata non farai cazzate?»
«Luke, stai tranquillo. Cosa può succedere?»
«Per favore»
«Luke, sei pronto? Andiamo? Non voglio fare tardi» perché deve sempre mettersi in mezzo? Grrr che fastidio
«Si Cassandra. Maggy mi mancherai, e stai attenta per favore» mi saluta abbracciandomi così forte che sarei potuta diventare un puffo da un momento all'altro. «Anche tu mi mancherai Luke, tanto. Adesso vai, altrimenti la Piovra rompe» gli rispondo dolcemente riferendomi a Cassandra «E stai tranquillo, ci sono gli altri»

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Guardo l'ora sul telefono e sono passati solo 27 minuti da quando Luke è andato via.
Mi manca così tanto.
Mi mancano le sue battutine ed i suoi aiuti durante Chimica.
Perché proprio oggi avevo due ore di quella materia che io tanto adoro.
Seduti vicini a me ci sono Ashton e Michael.

Dopo 10 minuti di spiegazione, ho già i neuroni fusi. La mia mente stamattina è tra le nuvole, o meglio, di più rispetto al solito.
Chissà quali torture starà subendo Luke in questo momento.
Chissà di quali marche gli starà parlando Cassandra.
chissà se sta bene.
chissà....

«Terra chiama Maggy. Terra chiama Maggy...» mi interrompe dai miei pensieri Ash
«Hei scusa Ash, ero distratta»
«l'ho notato.. che c'è? Qualcosa che non va?»
«Stavo pensando a Cassandra e Luke»
«Sai che devi stare tranquilla, Luke ha la testa sulle spalle»
«Lo so benissimo. Ma non è questo che mi preoccupa. Quello che mi preoccupa è che non sto minimamente seguendo quello che sta dicendo il prof»
«Ti aiuto io! » Ci interrompe Mike
«Davvero Mike?»
«In poche parole il coso che è messo così, quando entra in contatto con questo coso fa buum » dice gesticolando un esplosione alla fine
«Grazie Mike, ma neanche te e la chimica andate molto d'accordo»
«Mi sa che hai ragione Maggy. Ma forse una cosa per farti ridere la so fare»
«Questa cosa mi preoccupa....»
Nel momento in cui prof si gira verso la lavagna per scrivere una formula, Mike prende il suo astuccio e lo posa sulla fronte e guardandomi mi dice «SONO UN UNICORNOOOOOOO» con una vocina da bambino di 5 anni.
«Tu hai seri problemi» dico tra una risata e l'altra.




 

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Stasera ho deciso di pubblicare 2 capitoli perchè nella prossima settimana sarò parecchio impegnata con la scuola e non so se riuscirò a pubblicare frequentemente.. 
Farò comunque il possibile :) 
Ringrazio ancora tutti quelli che la stanno seguendo, veramente grazie mille 

Val 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 - Shower ***


 
Capitolo 9 - Shower

 
«Ragazzi io sono esausta, vado a farmi una doccia»
«Certo Maggy.. Stai attenta e ci vediamo dopo»
Chissà dove avrò messo il costume.. Perché per motivi di “sicurezza” la doccia si può fare solo in costume.
Finalmente lo trovo e mi dirigo verso la stanza dove ci sono le docce, assicurandomi di chiudere la serratura della porta. Inizio a far scorrere l’acqua calda e mi ci butto sotto.
L’unico rumore è quello dell’acqua che esce dalla doccia e entra in contatto con la mia pelle.
 

Ad un tratto sento la porta aprirsi…
 

Mi giro e trovo James, senza maglietta che si avvicina pericolosamente a me.
«Cosa ci fai tu qui?»
«Probabilmente quello che ci fai anche tu: la doccia. Solo che stavolta sarà in compagnia»
«Come hai fatto ad entrare? La porta era chiusa a chiave.» dico quasi sottovoce sperando riuscisse comunque a sentirmi
«Sai che io ottengo sempre quello che voglio. Anche tutto quello che dico»
«Ti prego vattene»
«Non senza aver ottenuto quello che voglio. E io voglio che tu sia mia» e così dicendo si avvicina ancora di più a me e appoggia le sua mani fredde sulla pelle calda dei miei fianchi, facendomi rabbrividire
«è questo l’effetto che ti faccio piccola?»
Le sue labbra si posano sul mio collo, iniziando a tracciare brevi tratti umidi.
Una sua mano blocca i miei polsi sopra la testa.
Non riesco più a muovermi, sono bloccata dalla sua forza.
L’altra sua mano inizia a scendere verso l’elastico dello slip del mio costume,abbassandolo leggermente.
 
Avvicina il suo bacino alla mia pelle, facendomi sentire la sua impazienza nell’arrivare al suo obbiettivo. Le piastrelle fredde sulla schiena mi fanno rabbrividire.
No.
Non ancora.
«No ti prego. Ash aiutami » tento di urlare,ma il risultato che ottengo è un debole sussurro.
Non ho la forza per urlare.
Sporgo in avanti il viso, lasciando che i miei capelli me lo coprano.
Mi vergogno e sono in costume davanti al ragazzo che mi sta per violentare.
 
Voglio che tutto questo finisca.
 
«Stai lontano da lei brutto figlio di puttana» sento dire con cattiveria e poi non sento più il peso di James che mi opprime. Quella voce sarei capace di riconoscerla in mezzo a quelle di altri milioni di persone.
Ashton.
Sento un grande rumore e vedo James a terra.
«Calum, Michael, pensateci voi»
 
 
ASHTON’S POV
Lascio quel bastardo a Calum e Michael e mi affretto a raggiungere Maggy.
 È appoggiata al muro della doccia, con il viso abbassato e le mani che le coprono il viso.
I suoi polsi sono arrossati per la troppa forza con cui la stava tenendo Evans.  
Sta tremando e sta piangendo.
Mi avvicino a lei e d’istinto le tolgo delicatamente  le mani dal viso.
È terrorizzata
«Piccola, è tutto finito. Stai tranquilla» le dico per provare a tranquillizzarla.
Lei alza lo sguardo e mi guarda dritto negli occhi.
La vedo scivolare sulle piastrelle umide della doccia fino a sedersi a terra.
A quel punto mi tolgo la camicia per coprirla, rimanendo a torso nudo.
 Lei si appoggia alla mia spalla, sempre tremando.
E basta solo questo gesto a farmi capire quello di cui ha bisogno in quel momento.
Le cingo le spalle con il mio braccio e la avvicino a me, cullandola tra le mie braccia
«Ash, g-grazie»
«Maggy non devi preoccuparti ora. Stai tranquilla, ci siamo qua noi adesso»
Calum e Michael hanno dato a James  la lezione che si meritava. Adesso giace a terra, dolorante.
«Chiedile immediatamente scusa, lurido verme» si vede che Calum è furioso per la situazione che si è creata
«S-scu-usami Maggy» riesce a dire Evans tra un gemito di dolore ed un altro. A quelle parole Maggy non risponde, ma si avvicina ancora di più a me.
«Ragazzi, portatelo in infermeria. A Maggy ci penso io» ordino ai ragazzi e loro mi ascoltano, portando fuori dalla stanza James.
Sento il respiro di Maggy, a contatto con la mia pelle nuda, farsi più regolare e capisco che si sta finalmente iniziando a tranquillizzare. Decido comunque di non dire niente.
«Ash, posso chiederti un favore?»
«Dimmi tutto Maggy»
«Per favore non dite niente a Luke. Sai che reagirebbe male. Non voglio che gli succeda qualcosa.»
«Maggy Luke deve saperlo»
«Ash ti prego non diteglielo»
«Maggy sai che io farei di tutto per te, ma quello che è successo è troppo grave. Noi vogliamo proteggerti, e questa cosa lui deve saperla»
«Hai ragione, ma per favore diglielo tu. Tu sai come tenerlo calmo, ma soprattutto, riesce a ragionare solo con te»
«Certamente piccola. Ora finisci di farti la doccia, starò io qua fuori a controllare»
«Ok e Ashton..» mi blocca mentre mi sto alzando «grazie ancora »
«Tranquilla tesoro»
 
(Fine Ashton’s pov)





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Sono tornataaa :) 
E assieme a me è arrivato anche il capitolo 9 
Beh che dire su questo capitolo, è una delle parti più importanti della storia..
Spero di riuscire presto a pubblicare anche il prossimo capitolo, in modo da riuscire a darvi una continuità della storia.. 
Ringrazio ancora tutte le persone che la stanno seguendo, veramente grazie♥

Val♥
 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 - Reactions ***


 
 
Capitolo 10 - Reactions

 
«Hei ciao Sam, Maggy? » chiede Ashton a Sam, entrando dalla porta.
«Ciao Ash, è a letto»
«Hei bellissima, come stai?» mi si rivolge Ashton sedendosi accanto a me sul letto.
«meglio Ash, te?»
«ora meglio»
Non riesco a trattenere uno sbadiglio «Hei dormigliona, quanto sonno hai?»
«Abbastanza se devo essere sincera»
«Dai mettiti a dormire. Buonanotte piccola» mi dice accarezzandomi la guancia e lasciandomi un bacio tra i capelli.
«Stai attento a Luke. Notte Ash»
 
 
LUKE’S POV


Finalmente la giornata con Cassandra è finita e posso ritornarmene da Maggy e gli altri, sapendo per certo che mi aspetterà un po’ di tranquillità e certamente non una recensione di tutti i prodotti per capelli che usa Cassandra.
Entro in camera e la vedo subito, più bella che mai, appoggiata sul letto sotto le coperte che dorme beatamente. Ha la bocca leggermente socchiusa e mi ricorda una bambina indifesa.  
Accanto a lei c’è Ashton che sono certo che farebbe di tutto pur di difenderla, proprio come me.
Lo capisco dal modo in cui la guarda, dal modo in cui reagisce quando qualcuno la tratta male o semplicemente parla di lei, dal modo in cui in qualsiasi momento è sempre presente per lei.
«Ciao Ash» dico sedendomi lentamente sul letto, facendo attenzione a non svegliare quell’angioletto che sta beatamente dormendo.
«Hei ciao Luke» mi dice Ashton sempre guardandola «com’è andata la giornata con Cassandra?» mi chiede
«Se stava un po’ zitta forse andava meglio. Qui? Com’è andata?» dico ridendo appena
«Sempre il solito» dice quasi in un sussurro
«Ashton ti conosco troppo bene. E dal modo in cui ti stai comportando c’è qualcosa che devi dirmi. Lo capisco.. Avanti dimmi» dico pensando che al massimo si sarà rotta una delle sue bacchette per suonare la batteria o scolorita una delle sua tantissime bandane colorate.
Lo vedo alzarsi e iniziare a camminare per la stanza. «Ashton cos’è successo? Hai rotto qualcosa di mio?»
«No» mi risponde continuando a camminare per la stanza, girandosi le mani
«Ash inizio a preoccuparmi. Sputa il rospo»
«Luke non è facile. Devo trovare le parole giuste»
«Ashton cazzo! »
Nessuna risposta…
«C’entra Maggy vero?»
«Si»
 
Merda.
 
«Oggi pomeriggio, è andata a farsi una doccia. Noi eravamo nel salottino e c’era anche James. Ad un tratto si è alzato. All’inizio non ci abbiamo fatto molto caso. Poi abbiamo iniziato a preoccuparci, io sentivo una strana sensazione…»
«Porca puttana. Continua» non riesco a trattenermi e mi alzo di scatto dal letto
« Mentre era in doccia, è entrato James… Ci siamo avviati verso le docce, abbiamo aperto la porta e lui era li e stava facendo di lei tutto quello che voleva. Le teneva i polsi bloccati sopra la testa e le baciava il collo, la toccava. A James abbiamo dato una bella lezione, ma lei era terrorizzata »
«Questa me la paga cara, quel pezzo di merda.» dico avviandomi velocemente fuori dalla stanza.
«Luke fermati» mi si rivolge Luke agitato e con un tono abbastanza forte e rimproverante.
«Lo avevo avvertito. Non doveva più permettersi di toccarla. Ma lui ha fatto quel cazzo che voleva»
«Luke calmati» prova a calmarmi, tenendomi per le spalle con forza.
«No Ashton cazzo, lasciami andare» alzo il tono della voce, spingendolo lontano da me.
Sento un lamento provenire dal letto.
Maggy ha appena cambiato posizione sul letto.
 
Maggy…
 
«Luke guardala. Devi stare tranquillo. Sai che lei non vuole che tu reagisca in questo modo. Lei si preoccupa per te. Oggi pomeriggio, mentre la stavo calmando, mi ha supplicato di non dirti niente perché aveva paura della tua reazione. Lei ci tiene troppo a te e tu non puoi reagire in questo modo. La fai stare solo male. Ragiona Luke» lo ascolto dire questa cosa continuando a guardare Maggy.
Ha il viso coperto da alcuni ciuffi di capelli e la bocca continua ad essere socchiusa.
«Hai ragione Ashton. Scusami. Ho reagito male. Lei non vuole questo. » Inizio finalmente a ragionare. Mi scuso con Ashton, abbracciandolo. Io e lui abbiamo legato molto fin da subito. Lo considero un fratello vero e proprio. È sempre stato ed è ancora pronto in qualsiasi situazione ad aiutarmi e soprattutto farmi ragionare.
Perché può essere una cosa stupida, ma quando inizio ad arrabbiarmi, l’unico che riesce a farmi ragionare e tornare alla normalità è proprio Ashton.
«Non preoccuparti Luke. Adesso vai da lei, ha bisogno di te. »
«hai ragione» mi avvicino a Maggy e mi sdraio accanto a lei. Sembra quasi riconoscermi, infatti si avvicina a me e si accoccola sul mio petto, appoggiandovi una mano.
Non posso farle del male.
Lei è tutto per me ed ha già sofferto abbastanza.                     
               
 
(fine Luke's pov)
 
 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 - I'm so sorry ***





 Capitolo 11 – “I’m so sorry”

 
«Buongiorno bellissima» mi sento svegliare da quella voce, e capisco subito che la giornata inizia benissimo. Apro lentamente gli occhi e lo vedo davanti a me, bello come sempre, con i suoi capelli arruffati.
«Buongiorno» ricambio il saluto stampandogli un bacio sulla guancia.
Mi posiziono tra le sue braccia, per essere coccolata.
È la cosa più bella del mondo essere coccolati di prima mattina, appena svegliati, da un figo soprattutto…..
 

«Hei Maggy, scusami tantissimo per ieri. Non sarebbe mai dovuto succedere. Io ti avevo fatto una promessa, quella mattina a casa mia, ti avevo promesso che ti avrei protetta per sempre, e invece me ne vado per uno stupido progetto e a te succede qualcosa. Io veramente.. »
«Ssshh Luke» lo zittisco dolcemente «Non devi preoccuparti. Non potevi farci niente. James l’avrebbe fatto comunque. L’importante è che tu ora sia qui con me.»
«Sei tutto per me Maggy»
«Anche tu Luke»
«Adesso vestiti e preparati, altrimenti arriviamo tardi a lezione»
«Uffiiiiii» protesto ributtandomi sotto le coperte.
«Pigrona, alzati»
«Nooo Luke ti prego» provo a supplicarlo da sotto le coperte
«Ok, come vuoi» mi dice iniziando a farmi il solletico sulla pancia «Luke no ti prego. Sai quanto soffro il solletico. Smettila» riesco a dire tra una risata e l’altra.
«Non così facilmente, Maggy»
«Ti supplico»
«Cosa mi dai in cambio?»
«Ti do un bacio sulla guancia»
«Ok Ok, mi hai convinto»
«Oddio sono già esausta. Grazie per il solletico mattutino, biondino» e mantengo la promessa, dandogli un bacio sulla guancia.
 
 
---------------------------------------------------
 
 
Pausa pranzooooo.
Ho una fame che mi potrei divorare un cinghiale obeso.
No, forse è troppo…
 
Mi siedo in cortile affianco agli altri ragazzi e mangio un panino, non quel povero cinghiale.
Oggi c’è un sole splendido e finito di mangiare, mi sdraio sull’erba, appoggiando la testa sulla gamba di Luke.
Sento arrivare dei ragazzi, probabilmente Jake, Codie ed Erik, riconoscendo le voci.
«Hei ragazzi, come va?» si, sono loro. Jake, la tua voce è inconfondibile. Tutti e tre sono sempre stati miei grandi amici e hanno sempre tenuto molto a me e a Sam. Con gli altri vanno molto d’accordo.
 
Jake continua a parlare «Maggy, sta dormendo?»
Vorrei rispondergli, ma sono troppo stufa quindi faccio finta di dormire. «Credo proprio di si, sai che quando vuole diventa una vera dormigliona» scoppia a ridere Ashton.
Fletcher, questa ti torna indietro.
«Beh forse è meglio» continua a dire Jake, sedendosi sull’erba assieme a Codie e Erik.
«Perché dici così?» chiede Mike. Quel ragazzo mi legge nel pensiero…
«In giro circola la voce che Evans ha tentato di violentare Maggy, ma soprattutto che non è la prima volta che le succede una cosa simile. Ragazzi cos’è successo? »
«Non vi ha mai detto niente?» chiede sorpreso Calum
«Cosa dovremo sapere??» chiedono all’unisono Codie ed Erik.
«Ragazzi preparatevi perché la storia è lunga, e per niente piacevole»
 
 
Preferirei addormentarmi in questo preciso momento perché quel cinghiale obeso mi è caduto in testa, piuttosto che sentire di nuovo quella storia di un anno fa….




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Capitolo 11 aggiornato a tempo record :) 
Un pò di suspance alla fine dovete concedermela :) 
Ringrazio veramente molto tutti quelli che stanno seguendo questa storia
Non sono una di quelle autrici che dicono "aggiorno a tot. recensioni", però se volete recensire mi farebbe molto piacere  
A presto,
Val

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 - Dark past ***





Capitolo 12 – Dark past
 
...... «Ragazzi preparatevi perché la storia è lunga, e per niente piacevole» 


 
Inizia a raccontare Ashton «Circa un anno fa, una sera, noi ragazzi stavamo passeggiando per la città e ci siamo incamminati per un parco. In giro non c’era praticamente nessuno. Sentiamo delle voci, più che altro urla femminili. Ci avviciniamo e vediamo una ragazza dai lunghi capelli castani con un ragazzo straniero, circa di 22-23 anni. Lei era appoggiata al tronco di un albero e lui era davanti a lei, tenendole le mani ben strette. Le stava parlando, ma non si sentiva la sua voce, si vedeva e basta. Lei piangeva. Ci siamo avvicinati a loro e abbiamo chiesto cosa stesse succedendo. Lui ci ha risposto dicendo che era solo un litigio tra due innamorati, che non c’era niente di importante. La sua voce era fottutamente convincente.»
 
 «Mi ricordo di averla guardata dritta negli occhi e di aver capito che la situazione era complicata.  La teoria di quel ragazzo comunque  non mi convinceva.. sentivo una strana sensazione all’inizio dello stomaco» lo interrompe Luke
 
« Non convinceva neanche me, ma non potevo intromettermi tra loro sue, se fosse stato veramente solo un litigio tra due innamorati?» dice Calum.
 
Poi continua Ashton «Li abbiamo lasciati da soli, pur restando nei paraggi, ma anche io sentivo una strana sensazione all’imboccatura dello stomaco. Quella ragazza era troppo impaurita per essere innamorata di quel tizio. Poco dopo le urla si sono fatte più forti.. Luke ha iniziato a  correre verso quei due. Lei era sdraiata a terra, senza maglia e jeans. Era fin troppo chiaro l’obbiettivo che si era prefissato quel bastardo. Voleva stuprarla. Luke l’ha preso dalle spalle e scaraventato a terra. A lui ci abbiamo pensato tutti e quattro. Poi Luke si è indirizzato verso la ragazza, l’ha presa tra le braccia e l’ha appoggiata sulla panchina che era li vicina»
 
Lo segue Luke dicendo «Ho cercato di allontanarla il più possibile da quel bastardo, ma soprattutto dalla scena che poteva vedere, tra le lacrime. Perché stava piangendo, ma soprattutto stava tremando forse per il freddo misto alla paura. Quindi mi sono sfilato la felpa e ho cercato il più possibile  di coprirla.
 È da quella sera che non riesce a stare in costume davanti a qualcuno che non conosce, si sente esposta al pericolo. Non sapevo bene come comportarmi.. ho cercato di tranquillizzarla dicendole che era tutto finito e che noi non le avremmo mai fatto del male. Ero indeciso se toccarla o meno, non volevo che riprovasse quella sensazione, considerando che era appena stata toccata in un modo tutt’altro che dolce. Ho cercato di avvicinarmi, sempre con molta cautela, ma lei mi ha preceduto e si è appoggiata a me, come se stesse cercando ulteriore protezione. Mi ricordo perfettamente quando mi ha ringraziato, con una voce tanto sottile che avrebbe potuto rompersi da un momento all’altro, proprio come lei. Non sapevamo niente di lei e della sua vita, ma le ho detto che sarebbe tornata a casa mia e che avrebbe passato li la notte. La cosa che più ci è risultata strana è che non si è preoccupata di chi potevamo essere, ma del disturbo che avrebbe potuto crearci. Quella sera ha dormito a casa mia, nella mia camera e le avevodato una mia maglia per essere più comoda. Gli altri si sono fermati a dormire a casa mia, e abbiamo dormito nel salotto. I miei genitori si erano insospettiti nel sentirci tutti in soggiorno, ma quando gli ho spiegato la situazione, si sono subito preoccupati per lei. La mattina dopo, quando siamo andati a svegliarla, stava indossando la mia canotta dei Nirvana che le faceva da vestito ed era abbracciata a Pinghi, il mio pinguino peluche che è sempre stato sul mio letto. Mi è dispiaciuto svegliarla, ma avevamo bisogno di sapere come stava. Quel peluche gliel’ho regalato, così quando noi non possiamo essere con lei, c’è Pinghi con lei e sta tranquilla. »
«Ma perché era in quel parco da sola? » chiede Jake
« era andata via di casa, stufa delle continue litigate dei genitori.  »
« Da quel giorno, lei ha ancora molte incertezze ed insicurezze, però siamo inseparabili.. Solo con noi ragazzi riesce ad essere se stessa»
 
 
È sempre strano sentire questa storia. Non riesco a trattenere qualche lacrima quindi fingo di essermi appena svegliata per tentare di mimetizzarle.
«Hei ciao ragazzi» mi rivolgo specialmente a Jake, Codie e Erik. «Ciao Maggy » mi salutano calorosamente.
«Scusate se mi sono addormentata, ma ero davvero distrutta»
«Tranquilla cucciola » mi dice Luke, stampandomi un bacio sulla guancia.

Non finirò mai di ringraziarli per quello che hanno fatto per me, quella sera di circa un anno fa.

Loro sono il mio tutto, loro sono i miei migliori amici, loro sono i miei angeli custodi. 



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Capitolo 12  
Beh capitolo un pò drammatico e a mio parere abbastanza triste, ma ha un suo senso logico :) 
Grazie mille ancora a tutti quanti  
A presto, 
Val

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 - You can't live without her ***




Capitolo 13 – You can’t live without her
 
 
«Che c’è non ti piace?» continuava a ripetermi quella voce
 
Tutto intorno è buio, non riesco a vedere niente

Sento degli oggetti attorno a me, ci vado a sbattere in preda al panico

Ma non riesco ad individuarli

 La voce si fa sempre più vicina ed io mi sento osservata
 
Le mie mani sono legate

Ad un certo punto tutto si riempie di una luce chiara molto forte

Di fronte a me vedo un’esile figura nera

Si avvicina a me

Vorrei gridare ma non riesco

Le parole mi muoiono in gola

«Maggy… Maggy.. Maggy…» inizia a parlarmi l’ombra nera.
 
 
 
«Maggy. Maggy» mi sento scuotere.
«Che c’è? » chiedo terrorizzata
«Maggy, svegliati. Sono Luke» a questo punto apro gli occhi e mi ritrovo in camera mia. Guardo l’ora sul telefono e segna le 6:18.
«Perché mi hai svegliata?» gli chiedo, con tono seccato e.. addormentato.
«Ti stavi lamentando e muovendo parecchio. Stavi facendo un brutto sogno» adesso capisco tutto. Era solo un sogno.
«Ahn si» dico, stropicciandomi gli occhi.
«Stavi per svegliare anche Sam, e sai come reagisce. Ti ho salvata» dice ridendo
«Oddio Luke mi hai veramente salvata. Ma chi salverà te per avermi svegliata alle 6:18 del mattino?»
«Io» dice Ashton, entrando dalla porta della camera
«Oggi è l’ultimo giorno del progetto. Considerando quello che è successo l’altra volta, Ashton passerà tutto il giorno con te. Ti lascerà sola soltanto quando dovrai fare la tua sosta bagno »
«Ah allora Ashton, preparati perché la mia vescica è grande come una nocciolina» mi rivolgo al ricciolino, ridendo
«Ah, bene» mi risponde ridendo.
«Ash.. »
«Tranquillo Luke, ne abbiamo già parlato. Vai tranquillo. » cerca di tranquillizzarlo Ash.
«Luke, l’unica cosa di cui ti devi preoccupare è quella Piovra che ti trovi come compagna di progetto» mi rivolgo a lui.
«forse avete ragione. Ciao tesoro» mi saluta con un bacio sulla guancia e una pizzicata sul naso. Quanto odio quando lo fa.
«Ciao Ash» lo saluta abbassandogli la bandana che porta tra i capelli.
Ash sbuffa rumorosamente, e questo suo gesto mi fa ridere a crepapelle.
 Questo è il bene che si vogliono, che carini!
«Dai adesso dormi piccina» mi dice Ash coprendomi completamente con la coperta e avvolgendomi tra le sue braccia.
Ed ecco che mi addormentai tra le sue braccia….
 
 
---------------
 
LUKE’S POV
 
Grazie a Dio questo progetto è finito. Cassandra è odiosa, non so come facciano a sopportarla. Mi fa venire il latte alle ginocchia.
 
Entro in camera di Maggy, sta dormendo. Ma Ashton mi fa cenno di uscire.
«Perché?» cerco di chiedere ma lui mi fa cenno di uscire e di aspettarmi fuori.
 
 La cosa mi insospettisce.
 
«Ash vuoi spiegarmi che cavolo sta succedendo?» chiedo, una volta che mi raggiunge fuori dalla stanza
«Luke calmati»
«Ashton che cazzo è successo?»
«Non è successo niente. Stai tranquillo. Maggy sta bene, noi stiamo bene, non è successo niente. »
«Oh che sollievo. Ma allora perché mi hai detto di venire qui fuori?»
«Voglio che parliamo di una cosa. Che riguarda te e riguarda Maggy..»
«Certo Ash, dimmi tutto »
«Sia stamattina, dopo che tu te ne sei andato e anche adesso, quando si è addormentata, è successa una cosa che forse ti farà riflettere» gli faccio cenno di continuare a parlare.
«continuava a sussurrare il tuo nome. Come se si stesse accertando se tu fossi con lei o meno. È come se senza di te si sentisse persa..»
«Non pensavo che..»
«Luke io l’ho notato, nel modo in cui le parli, la tratti, nel modo in cui reagisci, da come ti comporti quando c’è lei.. Voi due non riuscite a stare distanti. Vi sentite persi. »
«Ash credo che tu abbia ragione, io non riesco a stare senza di lei….»
 
 
(Fine luke’s pov)
 


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Sono tornata, in ritardo, ma sono tornata
Sorry per il ritardo!! 
Penso che il prossimo capitolo lo posterò domani :) 
Vi ringrazio e se volete lasciate una recensione, perché avrei piacere di leggere i vostri pensieri su questa fan fiction :) 
A presto, 
Val

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 - Night's view ***



Capitolo 14 – Night’s view 
 
 
Stamattina la sveglia non è umana, ma c’è una canzoncina che non riesco a decifrare.
Prendo il telefono tra le mani e spengo la sveglia, solo perché sono curiosa di vedere la canzone che probabilmente Luke o Ashton mi hanno messo ieri sera.
 
“Ed Sheeran – Thinking out loud” , adesso ho capito che canzone era. Una tra le mie preferite, come ho fatto a non riconoscerla?!? Accanto a me c’è Pinghi, il peluche che mi ha regalato Luke tempo fa.
 
Mi alzo svogliatamente dal letto e guardandomi allo specchio, rimango traumatizzata da me stessa : capelli scompigliati, un pigiama per modo di dire (leggins e maglietta di Luke) e le mia pantofole-peluche con il pinguino.
“Maggy sei anti-sesso!” mi dice la mia vocina interna e non posso darle torto.
Sopra il comodino noto un bigliettino, quindi mi avvicino. È bloccato da un muffin al cioccolato, il mio preferito.
Apro il foglietto di carta e riconosco subito la scrittura ordinata e precisa di Luke
 
“Oggi io e Ash non ci saremo: mi sono scordato di dirti che abbiamo una gara di pallavolo. Stamattina eri bellissima mentre dormivi e spero che ti piaccia il muffin: cioccolato con nocciole, il tuo preferito :)
P.s: stasera sei mia e non accetto scuse. Alle 21 devi essere pronta. Un bacio principessa, L”
 
Non riesco a non sorridere leggendo il bigliettino. Rimango incollata con lo sguardo su quelle parole, ma il profumino di cioccolato e nocciole mi risveglia dai miei pensieri e inizio a sgranocchiare il muffin.
Dio che bontà.
La dieta si inizia da lunedì vero? Oggi è sabato, quindi…..
 
La giornata senza Luke e Ash passa più lentamente, anche se Cal e Mike cercano di renderla comunque perfetta imitando scimpanzé, omicidi di banane, unicorni e vecchietti. A volte anche tutto insieme..
Spesso mi chiedo se si rendono conto di essere cresciuti oppure se sono ancora nel mondo dell’asilo..
Ma li adoro comunque!
 

Arriva presto sera.
Mi faccio una doccia, e mi preparo, sperando di sembrare decente.
Indosso un paio di pantaloni neri a vita alta ed una magliettina bordeaux. Scarpe? Le mie immancabili converse bianche. Non potrei vivere senza.
Lascio i miei lunghi capelli castani naturalmente mossi.
Mi trucco come sempre, un po’ di fondotinta (per nascondere quei brufoletti che non mi abbandoneranno mai) un filo di eye-liner nero e mascara, tanto per valorizzare un po’ i miei occhi castano-verdi.
Riesco, per la prima volta, ad essere pronta in anticipo.
Wow, mi stupisco da sola.
Alle 21.00 puntali, Luke apre la porta e rimane impalato sulla porta «Tu in anticipo?» mi chiede sorpreso.
«Hei Mr Simpatia, non serve che rimarchi la mia abitudine ad essere in ritardo. Comunque stavolta sono in orario» gli dico prendendolo in giro, appoggiando una mano sul fianco e spostando il peso sulla mia gamba destra.
«Sei bellissima Maggy» mi dice, scrutandomi dalla testa ai piedi. Penso che una radiografia sarebbe meno dettagliata
«Eddai, Hemmings, smettila»
«Sto solo dicendo la verità, cucciola » si avvicina a me, abbracciandomi forte. «Dai andiamo, vieni con me, però prima devi metterti questa sugli occhi» mi dice, porgendomi una bandana di Ash.
«Mi preoccupi Luke» gli rispondo, posandomi la bandana sugli occhi, per poi farmela legare da lui.

 
---------------------------------------------------------------------
 
«Si può sapere dove mi stai portando Hemmings?»
«tu non devi preoccuparti»
«come faccio a non preoccuparmi Luke? Mi stai portando in giro, di sabato sera, bendata..»
«Maggy, ti fidi di me?»
«Certo che mi fido Luke»
«Allora tranquillizzati»
 
Poco dopo si ferma e mi fermo anche io. Il vento mi colpisce la pelle, facendomi rabbrividire. Cerco di capire dove siamo, ma sono con Luke, quindi non mi preoccupo più di tanto.

«Maggy sei pronta? »
«Non so per cosa, ma si» . Sento le due dita avvicinarsi al mio collo per slegare la bandana che mi copriva la visuale.
«Adesso puoi aprirli Maggy» mi dice ad un orecchio, togliendomi definitivamente la benda.
Lo spettacolo che mi si presenta nell’aprire gli occhi è sensazionale.
Davanti a me posso vedere la bellezza notturna che una città può offrire.
Davanti a noi, vi è una coperta adagiata a terra con altre affianco.
A bocca aperta, mi volto verso di lui guardandolo fisso negli occhi «Luke, Wow. È magnifico» balbetto sorridendogli.
Inizio a sentire il vento farsi più pungente, a contatto con la mia pelle, al che rabbrividisco ancora.
Luke sicuramente se ne accorge e raccoglie una delle coperte, per poi avvolgersela intorno. Apre le braccia quel tanto da permettermi di accoccolarmi tra di esse. Le chiude attorno ai miei fianchi, e questo mi permette di riscaldarmi più di quanto credessi.
«è bellissimo qui, Luke»
«volevo condividere questo posto con te, Maggy»
«Ma perché mi hai portata qui?»
«Maggy, non so come ho fatto a non accorgermene prima, forse Ashton mi ha aperto gli occhi. Ma tu, quella sera, sei entrata nella mia vita e non ne sei mai uscita. Io non riesco a stare senza di te, mi sento perso quando non ci sei tu. Quando tu sei vicina a me, io non riesco a pensare ad altro se non a quanto tu sia bella o quanto io ci tenga a te. Voglio ringraziarti perché sei arrivata all’improvviso ma hai rivoluzionato la mia vita. Ho bisogno che tu sappia che sei la mia vita, che sei il mio tutto. Ogni volta che ti guardo negli occhi, ci vedo il mondo dentro. Amo i tuoi occhi, il tuo sorriso, la tua voce, il tuo modo di fare. Ti amo sin dal primo momento e non ho mai smesso di farlo. Perdonami se sono stato così stupido da non capirlo prima. Ora voglio recuperare tutto il tempo perso, voglio donarti tutto me stesso. Maggy Edwards sono perdutamente innamorato di te»

Non posso credere alle sue parole. Io provo le stesse sensazioni, da quella volta che mi ha presa in braccio e mi ha sdraiata su quella panchina, salvandomi la vita, per sempre.
Non aspetto nemmeno una sua reazione, gli salto letteralmente tra le braccia, aggrappo forte le mie gambe attorno al sua bacino e lo stringo forte a me e in questo momento tutte le emozioni che si prova quando si è innamorati prendono nuovamente possesso di me: le farfalle nello stomaco, le mani sudate, i brividi lungo la schiena, la gambe leggere, tutto. E mi sento al sicuro fra le sue braccia, con il suo cuore accanto al mio e la sue braccia attorno al mio corpo.

Lui è il tassello mancante del mio puzzle che ora è riuscito finalmente ad incastrasi al posto giusto.
 
«Ti amo Luke»
 
Lui non aspetta neanche un secondo, mi sorregge aggrappata a lui, e appoggia le sue labbra sulle mie.
Sono morbide e perfette.
Sembrano create apposta per modellarsi alle mie.
La sensazione più bella del mondo.
Sento il mio cuore che pian pianino si riaggiusta, dopo tanto tempo.
Dopo notti insonni a pensare a come sarebbe stato baciarlo finalmente è successo e giuro che è la cosa più bella del mondo.

Le sue labbra così carnose e calde al contatto con le mie.

Dopo qualche secondo lui mi chiede accesso che io non glielo nego e così le nostre lingue cominciano a rincorrersi, sempre più innamorate.
 
«Ti amo, ti amo, ti amo» mi ripete in continuazione, tra un bacio ed un altro.
Non posso farne a meno, è la mia droga quotidiana e non intendo assolutamente disintossicarmi.


Ci stendiamo poi sulla coperta, vicini come non mai e non riusciamo a smettere di far incontrare le nostre labbra, per trasmetterci tutto l’amore che in questo tempo non ci siamo mai dimostrati.
 
«Buonanotte amore mio » mi dice approfondendo il bacio della buonanotte.
 «Buonanotte amore mio » gli ripeto, accoccolandomi tra le sue braccia ed addormentandomi con la consapevolezza di essere di nuovo completa, grazie a lui.
Il mio eroe.
Grazie a Lucas Robert Hemmings. 



~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Secondo spazio autrice.. poi giuro che non rompo più! 
Questo capitolo a mio parere è dolce e romantico, considerato il momento importante tra Maggy e Luke :) 
Mi piacerebbe molto sapere le vostre opinioni a riguardo, quindi se volete recensite ♥
Vi saluto e a presto ♥
Val♥

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 - Taxi ***


 
Capitolo 15 - Taxi

 
Mi sento sollevare da terra ed essere presa in braccio da due braccia possenti, in grado di reggere senza problemi il mio peso.
Riconosco quel suo profumo di vaniglia, riuscirei a distinguerlo ovunque. Vorrei aprire gli occhi, ma sono troppo addormentata per riuscire a farlo e  non sembrare un bradipo.
Mi trovo appoggiata sul sedile di un auto.
 A questo punto non ci capisco più molto quindi apro gli occhi, sperando di non assomigliare ad un tricheco.
Nell’aprire gli occhi vedo una meraviglia umana.

Qualcuno mi spieghi come faccia ad essere così dannatamente bello anche di prima mattina.
 Mi guardo attorno e riconosco che siamo dentro ad un … taxi?

«un taxi? Perché siamo in un taxi Luke?» mi rivolgo a lui.
«Buongiorno principessa » mi sussurra a fior di labbra, per poi baciarle con tutta la dolcezza possibile.
«Buongiorno amore»  dico ricambiando il buongiorno.
«Stamattina quando mi sono svegliato, eri bellissima mentre dormivi e mi dispiaceva svegliarti per farti ritornare a scuola a piedi, di domenica. Quindi ti ho lasciata dormire e ho chiamato questo taxi perché ci riporti a scuola» si rivolge a me rispondendo alla mia domanda.
«Sei il ragazzo più dolce del mondo amore mio. Hai davvero fatto questo per me. »
«Mi dispiace perché ti sei svegliata, non era questo quello che volevo..» mi dice con uno un velo di tristezza in viso
«Hei tesoro, non preoccuparti per me. La cosa più bella è essermi svegliata con te»
«Neanche tu scherzi tanto con la dolcezza eh amore» mi dice, facendomi ridere.
 Decido di appoggiarmi alla sua spalla finché non saremo arrivati a scuola.
 
Mi appoggio e chiudo gli occhi, ancora incredula della situazione che sto vivendo.
Poco dopo mi sento una mano che mi accarezza la guancia per poi sentire «Piccolina, siamo arrivati»
Scendo dal taxi e Luke mi mette un braccio attorno al collo per poi sussurrarmi all’orecchio:
«Sei bellissima anche con il mascara sbavato »
«Oh cazzo» impreco preoccupandomi di come appare il mio viso in questo momento.
Mi avvicino alla finestra, cercando di riuscire a rispecchiarmi nel riflesso prodotto dal vetro.
«Maggy stavo scherzando» mi dice scoppiando a ridere.
«Tu?!? Brutto bastardo. Preparati a morire» gli dico cercando di fare la faccia arrabbiata.
 
 Inizia a correre e ridere.
 
 Ha le gambe troppo lunghe quindi corre più veloce di me.
 
Maledetta Madre Natura che mi ha fatta “alta” solo 1,60 m .
«Hemmings fermatiii» gli urlo dietro, sperando che si fermi
«Mai» mi risponde continuando a ridere e correre.
 
Ad un tratto si ferma, grazie a Dio. E capisco anche perché, ci sono gli altri.
Riesco a raggiungerlo, senza fiato e senza sentirmi più le gambe.
 
«Lucas Robert Hemmings» gli dico tentando di trovare fiato
«Ahia Luke. Ha usato il tuo nome completo» mi interrompe Mike. Hey ha un cappello oggi, gli dona parecchio. Anche se io lo avrei abbinato con un’altra maglia, ma così lo rende più trash..
 
Comunque, tornando a Luke..
 
«Tu devi pagare per quello che mi hai fatto» scandisco bene le parole iniziando a fargli il solletico. Non ho tenuto conto però del fatto che lui è molto più alto di me e che quindi riesce a prevedere e difendersi dai miei movimenti.
Infatti mi blocca i polsi con una mano e con l’alta mi preme la schiena fino a far incollare i nostri petti.
 
Appoggia le sue labbra sulle mie e tutto il mondo attorno a me sembra fermarsi.
Non ragiono più.
 
Quando separa le nostre labbra, riapro gli occhi e posso vedere le facce sconvolte di Cal e Sam. Mike sembra al quanto felice, più che altro sembra sotto l’effetto del gas esilarante.
 
L’espressione che più mi sconvolge e soprattutto ridere è quella di Ashton che si ritrova con la bocca spalancata e gli occhi che passano velocemente da me a Luke, da Luke a me.
 
«V-v-o-o-i d-d-d-ue?» chiede improvvisamente
«Noi due,si, stiamo insieme.» risponde Luke, guardandomi negli occhi per poi rubarmi un veloce bacio a stampo.
«Congratulazioni piccioncini» ci dicono Sam e Cal nello stesso momento, scatenando una risata generale, per poi guardarsi di sfuggita e diventare rossi in viso. Penso che la prossima coppietta sarà la loro…
 
«Sono felice per te, biscottino mio»si congratula con me Mike facendomi intenerire.
Quel ragazzo è tenerissimo.
«Scusa e io?» gli chiede Luke facendo labbruccio.
«Oh scusami Lukey, congratulazioni!» lo sbeffeggia facendolo ridere.
 
«Sono contento per voi ragazzi» finalmente Ash dice qualcosa «Soprattutto per te Maggy, te lo meriti » si rivolge a me, abbracciandomi forte.
 
 Inizio a sentire gli occhi pizzicare, di gioia questa volta.
«Ragazzi io direi di andare in biblioteca a studiare, dopo domani iniziano i test» propone Ash
«Che giorni abbiamo?» chiedo in preda di un vuoto di memoria
«Martedì matematica, mercoledì letteratura, giovedì storia e venerdì chimica» mi risponde Luke pronunciando le ultime parole velocemente, sperando forse di non farmi notare l’ultimo test
«Nooooo Chimica nooo» inizio a lamentarmi in modo teatrale, scatenando la risata di tutti.
 
Il mio amore per la chimica non si smentirà mai.
«Dai non può essere tanto terribile» cerca di convincermi, non riuscendoci molto.
«Non ho capito niente dell’ultimo argomento!»
«Ti darò qualche ripetizione tesoro, tranquilla»
«Davvero lo faresti?»
«Assolutamente si. Dai ragazzi andiamo a studiare che è meglio»
 
 

Dopo qualche giorno e qualche test…     
 
 
Matematica? Fatta.
 
Letteratura? Fatta.
 
Storia? Appena fatta.
 
Cosa manca? La mia materia preferita ovviamente.
Chimica.
Noooooo.
 
Spero di capirci qualcosa con le ripetizioni di Luke……..
 




~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Spazio autriceeee :) 
 
Inizio con il ringraziare tantissimo per l’ultima recensione ricevuta e (se stai leggendo queste parole), ti ringrazio con tutta me stessa
Sono tornata molto presto e comunque dico “grazie” a tutti quelli che la stanno leggendo, anche ai lettori silenziosi
 
A presto, 
Val

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 - Private lessons ***




Capitolo 16  - Private lessons
 
 
Penso di non essere mai stata così studiosa in vita mia.
 Chimica è il mio punto debole.
Il professore spiega e io riesco a seguirlo solo per metà discorsi perché il resto per me è come nebbia.
 
 Esiste ma non capisci a cosa serve.
 
Maggy torna a studiare. Allora, l’atomo. Cos’è l’atomo?
 
Un ‘Bip’ interrompe i miei pensieri, segno che mi è arrivato un messaggio.
Alzo il mio cellulare e vi trovo un messaggio da Luke:
“Come sta andando lo studio, dottoressa Edwards? L.”
 
Non posso fare a meno di sorridere nel leggere quelle parole.
Può un messaggio migliorarti completamente la giornata?
Si, se quello che te lo manda a Luke Hemmings.
 
Penso ad una risposta sensata e poi digito
“Lo studio? Preferirei essere sepolta viva piuttosto di studiare questa roba! M.”
 
Invio il messaggio e mi rimetto a studiare.
Considerando che Luke ci mette sempre parecchio prima di rispondere ad un messaggio.
 
Quindi stavo studiando…
L’atomo.
 
L’atomo è elettricamente neutro, in quanto il numero di …
 
Un altro ‘bip’ interrompe il mio studio.
Leggo il testo “Dai pensa che dopo il test di domani, sarai libera! L.”
 
Beh effettivamente non ha tutti i torti.
Basterebbe solo capirci qualcosa.
«Maggy adesso ti metti a studiare seriamente» cerco di convincermi, parlando con me stessa.
 
Inizio a leggere gli appunti, per la quarta o forse quinta volta. L’atomo è elettricamente neutro in quanto…
Sento qualcuno bussare alla porta.
 
Chiunque sia morirà. Lo giuro.
Potrebbero anche essere Harry Styles, Liam Payne e NIall Horan nudi.
 
Ucciderei anche loro in questo momento.
 
Mi avvicino alla porta della stanza e prima di aprire cerco di tranquillizzarmi, per evitare di essere arrestata a 17 anni. Spalanco la porta in un modo tutt’altro che gentile, ma la visione che mi trovo davanti mi tranquillizza subito.
 
«Considerando che è da ieri che stai studiando per questo test, ho pensato di portarti qualcosa» mi dice Luke alzando due bicchieroni di caffè probabilmente, sentendone il profumo. «Oltre al tuo insegnante privato di chimica » continua poi a dire, stampandomi un veloce bacio a stampo. Non riesco ancora a credere alla scena che mi ritrovo davanti, soprattutto al fatto che lui ora sia il mio ragazzo.
 
«Ma amore, non dovevi.. »
«Si tesoro! Posso entrare, visto che ho in mano due bevande al quanto bollenti?»
«Oddio si, scusami» cerco di scusarmi, spostandomi e lasciandolo entrare.
Entra nella stanza appoggiando le bevande sul tavolino colmo di libri e penne colorate. Poi si gira verso di me e mi viene incontro, abbracciandomi e appoggiando il mento sulla mia testa.
Chissà quando la smetterà di usare la mia bassezza per appoggiarvici il mento.
Mi ruba un altro bacio per poi guardarmi dalla testa ai piedi e dirmi


«Amore sei sempre bellissima, ma in questo momento sei anti-sesso»
 
Effettivamente non ha tutti i torti : leggins, pantofolone con il peluche e felpona. Perché se c’è un’altra cosa che non capisco (oltre a chimica) è proprio il motivo per cui mentre studio muoio di freddo.
 
«Lo so Luke, ma non ero dell’umore per rendermi decente.» cerco di giustificarmi, sperando di essere sufficientemente convincente.
«Come va lo studio?» mi chiede
«Non ci capisco molto»
«Dai stai tranquilla, adesso ti aiuto io»
«Sei proprio un amore» gli dico, abbracciandolo più forte che posso.
«Allora, cosa non sei riuscita a capire?» mi chiede, prendendo in mano alcuni miei libri e sdraiandosi sul letto
«numeri quantici» gli dico, seguendolo e appoggiandomi a lui. Inizia a mordicchiarsi il labbro, giocando con il piercing.
«Allora….. »
 
 
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«Tesoro, sai che ti devo fare un monumento?» gli dico dopo ben 3 ore di ripetizioni.
«Ma figurati Maggy»
«Come posso sdebitarmi?»
«Beh, innanzitutto potresti darmi un bacio… » mi risponde lasciando la frase in sospeso.
«Questo può andarmi bene» gli dico, avvicinandomi a lui fino a far unire le nostre labbra.
Sento la porta aprirsi e la voce di Sam «Ah è così che voi due stareste studiando?» seguita dalla risata di Ashton e Calum.
 
«In realtà abbiamo appena finito» dice Luke, continuando ad abbracciarmi.
 
«Se proprio… e cosa hai imparato Maggy?» mi chiede con aria di sfida Sam. Mi giro a guardare Luke come per avere una conferma.
«l’atomo di un elemento si distingue da quello di un altro non per la natura delle sue particelle ma soltanto per il loro numero. Pertanto: l’atomo può essere considerato la più piccola entità di un elemento che ne conserva le caratteristiche, che dipendono soltanto dal numero di elettroni e di protoni in esso contenuti» dico fiera di me, lasciando tutti i presenti a bocca aperta.
Luke mi schiocca un bacio «Sono così fiero di te, dottoressa mia» facendomi sorridere.
Sam, Cal e Ash nel frattempo sono ancora a bocca spalancata.
 
Poi Ashton si decide a dire «Luke direi che tu sei assunto per farle ripetizioni di chimica»





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Sono tornataaaa  
Alloraaa inizio con il dire che non so se riuscirò a pubblicare un altro capitolo domani, farò il possibile!
Settimana prossima purtroppo penso che non pubblicherò niente perchè mi aspettano un casino di verifiche, pagine da studiare ed interrogazioni :( 
(pregate per la Vale
Ringrazio tantissimo per le ultime recensioni :) 

a presto, 
Val

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 - Test ***



Capitolo 17 - Test

 
Questo è il giorno della rovina.
Me lo sento.
Andrà malissimo.

Un messaggio di Luke mi sveglia dai miei pensieri mattutini
“Stai tranquilla amore,  sei preparata per questo esame. Io sono sempre con te”

Quel ragazzo riesce sempre a sollevarmi il morale. Lo amo.

Mi preparo, evitando di indossare l’eye-liner, perché considerando l’ansia sarei diventata un panda.
Mi avvio verso l’aula e prendo posto.
L’ansia mi sta corrodendo dall’interno. Noto gli altri, entrare nell’aula e prendere posto tra i primi banchi.
Sono stata proprio io a chiedergli di sedersi distanti, in quanto il professore avrebbe sospettato una mia copiatura.

Sento la campanella suonare ed eccolo entrare nell’aula con un pacco di fogli in mano. Quella carta mi rovinerà la vita.

Inizia a passare tra i banchi, consegnando ad ognuno di noi il foglio.
Quando è il mio turno, il professore mi guarda attentamente, sapendo che quella non è la materia in cui ho i voti più alti.
Leggo “Nome e Cognome”.
Ho così tanta confusione in testa che mi ricordo a malapena il mio nome e cognome.


Faccio una lettura veloce delle domande e credo di riuscire a superare il test.
È abbastanza facile, per mia fortuna.

Riesco a rispondere a tutte le domande, e poi arrivo all’ultima:
“ Descrivi i numeri quantici”

Numeri quantici. Numeri quantici? Cosa sono i numeri quantici?

Oh merda.

Non me li ricordo.

L’ansia inizia a corrodermi lo stomaco, le mani iniziano a tremare.
Maggy concentrati. Pensa a ieri.

Luke te li ha spiegati.
 
Allora, era sdraiato sul letto e si stava mordicchiando il labbro e giocando con il piercing. Oddio che sexy che era. Il sesso fatto a persona. 
Maggy concentrati. 

La mia mano inizia a scrivere da sola:
“ogni orbitale è caratterizzato nel suo stato energetico , nella sua forma e nel suo orientamento da un gruppo di quattro numeri, detti numeri quantici che sono: n, rappresenta il livello di energia. L definisce la forma dell’orbitale in cui l’elettrone si muove ed il sottolivello energetico a cui appartiene un certo orbitale. L assume tutti i valori da 0 a n-1…...”
 

Ricontrollo il compito. Guardo l’orologio appeso alla parete e noto di essere in anticipo di ben 10 minuti. Sono convinta di quello che ho scritto. Mi alzo e mi avvio verso il professore con il mio test tra le mani, ancora tremolanti.

Sento tutti gli occhi posarsi su di me, ma me ne frego.
Consegno il compito ed il prof mi fissa attentamente negli occhi

«Signorina Edwards, ha già finito il test?» mi chiede

«Si professore.»

«Considerando il suo anticipo, glielo correggo subito. Sicuramente ci metterò poco a correggerlo, considerando il suo livello in questa materia.»

Maggy calmati, non ucciderlo.
Il prof prende tra le dita la penna rossa e inizia a leggere le mie risposte.
La penna non si avvicina mai al foglio.

Arriva all’ultima domanda, e la legge attentamente più volte. Probabilmente sta cercando di trovare errori pur di darmi un punteggio basso, ma non vi sono errori.

Segna il mio punteggio sul foglio «100, Signorina Edwards. Si è messa a studiare?»

«Ho avuto un buon insegnante.. » gli rispondo e noto subito un sorriso compiaciuto sul suo volto «… di ripetizioni» finisco la frase con un sorrisino falso stampato in fronte.

Sento una lieve risata alle mie spalle, e ci giurerei che sia quella di Luke.

«Può aspettare la fine del test al di fuori dell’aula. Arrivederci» mi congeda velocemente il professore.
Ahia, mi sa che qualcuno si è offeso….

«Arrivederci» dico uscendo fiera dall’aula.
Ancora non riesco a crederci. 100 in chimica! Luke si merita davvero un premio! Chiudo la porta dell’aula e inizio a saltellare imitando bene un canguro, probabilmente.
La campanella suona e vedo la gente uscire dall’aula velocemente.

Poi vedo lui.
Il mio salvatore e gli corro incontro, saltandogli letteralmente addosso e baciandolo.
«Non riuscirò mai a ringraziarti abbastanza amore»
«Sei stata bravissima amore. Sei la mia soddisfazione» mi dice lui baciandomi ancora per poi posarmi a terra.

«Amore io oggi pomeriggio devo fare una roba per quello di ginnastica. Ashton vuole che lo accompagni in città perché deve andare a fare shopping…» continua a dire Luke
«Tu shopping?» lo interrompo rivolgendomi al ricciolino.
«Devo assolutamente! Mi accompagni? » mi risponde lui
«Certo Ash. Però adesso devo andare a rendermi presentabile perché Irwin che fa shopping è un evento imperdibile!» gli rispondo.
«Vestiti bene Maggy. Ci tengo ad andare a fare shopping in bella compagnia! Vengo in camera tua alle 15, poi andiamo con la mia macchina» si raccomanda Ashton.
«Certo! Comunque Ash, mi vestirò da strafiga solo perché è un evento che tu vada a fare shopping di tua spontanea volontà. Vado. Ciao amore mio » saluto Luke con un altro bacio. «Ciao ragazzi» saluto gli altri, abbracciandoli.

Mi avvio verso la mia stanza. Mi faccio una veloce doccia e passo al guardaroba.
Quella di oggi è un occasione particolare. Ashton odia fare shopping!

Passo attentamente lo sguardo su tutto il guardaroba, ma alla fine opto per una gonna a vita alta nera con una canotta bianca e le mie immancabili converse bianche alte.

Raccolgo i capelli in una treccia laterale e mi trucco con eye-liner e mascara.

Sono pronta.

Alle 15 esatte, Ashton bussa alla mia porta e quando la apre rimane immobile sulla porta.

«WOW» è l’unica cosa che riesce a dire. La sua faccia imbambolata mi fa ridere, lo prendo sotto braccio e lo porto verso il parcheggio dove c’è la sua bellissima Mini Rossa parcheggiata.

Oggi è anche abbinata alla sua bandana.

Adoro la sua macchina, ma soprattutto adoro avere degli amici con la patente!
Saliamo in macchina e lui inizia a guidare.

Il mio cervello è troppo stanco per riuscire ad essere ancora operativo, quindi mi appoggio al finestrino dell’auto e mi addormento con in sottofondo “Thinking out loud” di Ed Sheeran, sapendo che Ash mi sta portando in qualche parte del mondo a fare shopping, almeno è quello che credo…..




 
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Non uccidetemi, ma penso che dovrò “lasciarvi” per questa settimana con un po’ di suspance :)
Quindi non mandatemi le maledizioni, cercherò di tornare il più presto possibile comunque  
Proverò a sfidare interrogazioni e verifiche pur di aggiornare  
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate della storia, quindi se si va lasciate una recensione  
A presto (spero)
Vale  

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 - You are mine, not only for a night ***



Capitolo18 – You are my mine, not only for a night
 
 
Mi sveglio, ma quando apro gli occhi non riesco a vedere niente.
 
Solo nero.
 
Poi mi accorgo che la bandana che Ashton aveva tra i capelli è sopra ai miei occhi, la tolgo velocemente e mi rendo conto di essere ancora in auto, con la cintura allacciata, ma ora la macchina è vuota.
Ash? Chiamo il suo nome più di una volta, ma non mi risponde nessuno.
 
Noto attaccato al volante della sua Mini rossa un foglio bianco che prima di partire non c’era assolutamente. Ne sono certa.
Che sta succedendo?
 
Lo apro e leggo cosa c’è scritto:
“Ciao amore.. Quando vedrai questo foglio sarai sicuramente in macchina di Ash da sola (se Ash non rovina tutto).. Scendi dall’auto e vai dove tu credi che sia il posto giusto. Non devi avere paura o preoccuparti, io sono sempre con te. Ti amo piccolina. Luke”
 
Sorrido nel leggere quello stupido pezzo di carta e decido di seguire le sue istruzioni.
Scendo dall’auto e mi guardo intorno stringendo il foglio bianco fra le mani.

Mi incammino per quella stradina stretta, dove è parcheggiata l’auto.

Dopo circa 5 minuti di cammino arrivo ad un bivio, ma decido di prendere la strada a sinistra.
Comincio ad avere un po’ di paura, anche perché il sole inizia a tramontare, e non vorrei trovarmi in mezzo al nulla, di notte.
 
La strada finalmente sembra finire, con meta la spiaggia.  
Corro finché i miei piedi affondano nella sabbia e ciò che vedo è davvero uno spettacolo naturale: una piccola casetta di legno, il mare blu ed un fantastico tramonto.
La spiaggia è il mio posto preferito.
è stupendo e qualcosa mi dice che ho preso la strada giusta.
 
Mi sento circondare i fianchi da dietro. E quel profumo è fin troppo familiare quindi mi faccio cullare da quell’aroma di vaniglia e coccolare da quelle braccia che mi difenderebbero da qualsiasi cosa. 

Mi giro e mi fiondo sulle sue labbra.
 
Bacio quella bocca che tanto mi è mancata, ho troppa voglia di lui.
Aveva fatto tutto quello per me e non sarei mai riuscita a ringraziarlo abbastanza .
 
«Hei hei Maggy» mi dice sottraendosi al bacio, gesto al quale abbasso lo sguardo imbarazzata, rendendomi conto del momento poco timido che ho appena avuto. Lui scoppia a ridere nel vedere la mia reazione. Mi prende sulle spalle e si dirige verso l’acqua.

«No Luke! No ti prego» tento di supplicarlo ma non ci riesco perché poco dopo mi ritrovo completamente immersa nell’acqua, bagnata fradicia.

L’acqua è estremamente fredda ed inizio a tremare, con la pelle che subito rabbrividisce. Lui mi prende in braccio e lascia che le mie gambe gli circondino il bacino. «Piccola stai tremando!» mi dice iniziando ad abbracciarmi ed accarezzarmi la pelle con le sue mani ancora (stranamente) calde.
 
Più lo guardo più mi rendo conto di quanto sia bello. I suoi capelli sono bagnati ed i suoi occhi riflettono la luce del tramonto.


Sempre aggrappata al suo bacino, mi porta fuori dall’acqua. 
Mi circonda con un asciugamano in modo da asciugarmi il più possibile. Poi raccoglie da terra una bandana, sempre di Ashton, la riconosco.
Me la lega in modo da avere nuovamente gli occhi oscurati. «C’è un’altra sorpresa per la mia Dottoressa»
 
Mi prende la mano e inizia a camminare.

Sento un rumore metallico di chiavi ed una serratura aprirsi.
Probabilmente la serratura della casetta che ho notato appena arrivata.

Mi conduce all’interno.

Sento che inizia a slegarmi la bandana e quando riesco finalmente a vedere noto che all’interno c’è un materasso circondato da alcune candele.
Quando Luke chiude la porta, l’interno della casetta diventa buio, vi è solo la lieve luce delle candele.
Lo chiamo, sedendomi sul materasso.

Dopo pochi secondi lo sento sedersi accanto a me.
Il suo respiro si sposta velocemente sulle mie labbra.
 
Fa iniziare un bacio appassionato tra, stendendosi sopra di me e reggendosi sulle sue braccia per non fare peso sul mio corpo.
Sento le sue mani massaggiarmi i fianchi da sotto la maglietta e le sue labbra approfondire il bacio.
 
« Luke, io voglio provarci..» balbetto a pochi millimetri dalle sue labbra.

« Non ti farò male, te lo prometto. Però se senti qualcosa che ti fa male o qualsiasi cosa, ti prego, graffiami, mordimi, mandami a fanculo, ma fermami.» Mi dice facendomi sorridere all’ultima frase.

«Va bene Luke, ma non credo ci sarà bisogno. Mi fido di te»

Riprende a baciarmi, per poi scendere sul mio collo ed iniziare a mordicchiare la pelle su di esso, mentre le sue mani accarezzano le mie gambe dolcemente e sensualmente.
Mi sento completamente impacciata ed imbranata, come un bambino la prima volta che ruba le caramelle dal nascondiglio della mamma.

Non so come muovermi o cosa fare,è la mia prima volta e non so come affrontarla.


Decido di sfilargli la maglietta, gesto che viene ricambiato visto che lui sfila lentamente la mia.
Le sue mani scendono verso la gonna e la fa scivolare delicatamente sulla pelle delle mie gambe.
Un brivido di piacere mi oscura la mente, non riesco più a ragionare quindi lascio fare a lui, sicuramente più sicuro di me.

 «Tu sei mia, e non solo per una notte» mi sussurra all’orecchio, per poi lasciarmi una scia di baci su di esso.

Si toglie anche i suoi skinny jeans immancabilmente neri ed ora siamo uno sopra all’altra, con la pelle umida e l’odore di mare.
 
«Luke io non so come muovermi» dico imbarazzata
«Tranquilla piccola, è la prima volta anche per me» mi dice baciandomi e tracciando delle linee sulla mia pancia nuda
«sei sicura?» cerca una mia conferma
«mi fido di te. Ti amo» sussurrai tirandolo a me e sentendolo premere sulla mia pelle, ormai vogliosa.
 
Inarco involontariamente la schiena come per cercare di più mentre lui inizia a mordicchiare con più voglia e desiderio la pelle della pancia, dei fianchi, del collo, facendomi provare un piacere indescrivibile.

«Luke, mi farai impazzire» gli dico con una leggera risata.
 
Scoppia a ridere a bassa voce per poi spogliarmi definitivamente. Siamo nudi, così vicini, con il respiri affannati.
Non riesco a vederlo a causa della luce soffusa, ma sono sicura che sta sorridendo, lo conosco bene.
 
«ti amo» mi dice senza lasciarmi il tempo di rispondergli visto che le sue labbra si posano nuovamente sulle mie. 
 
E lo sento, un gesto lento e premuroso. Due pezzi di puzzle finalmente combacianti. Lo sento completamente mio e non posso fare a meno di gemere.
 
In questo momento tutto si annulla: non esiste più niente. La mia “famiglia”, la scuola, la depressione, i tentati stupri, James.
 
Siamo solo io e Luke.
Luke e io.
 

Raggiungiamo assieme il culmine e sento una scarica congelata di brividi percorrermi la schiena, gli elefanti nella pancia. Tutto è perfetto, con lui, il pezzo mancante del mio puzzle, combaciare con me.

Lo sento ansimare mentre si stende al mio fianco, spegnendo le candele nella casetta. 
Incastro la mia testa nell’incavo del suo collo. Sento le sue braccia circondarmi.  
«Ti amo»
«Ti amo»
 
Sono le uniche parole che diciamo, per poi addormentarci nudi su quel materasso, abbracciati. Non mi interessa una lussuosa stanza di albergo, un letto comodo o chissà quale lusso.

Mi interessa solo Lucas Robert Hemmings.
 
 
 
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
SONO TORNATAAAAAAAAA! 
Scusate tantissimo se questa settimana non sono riuscita ad aggiornare, ma sono stata veramente molto impegnata con la scuola che tra verifiche ed altro non mi ha lasciato molto tempo libero :( 
Tornando alla storia…..
Capitolo tanto atteso e che pubblico con un po’ di ansia..  
Spero sia di vostro gradimento, cari lettori :)  
Tornerò presto, lo prometto. 
Val
 
PS: Mi farebbe piacere ricevere vostre recensioni

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 - Goodmorning ***



Capitolo 19 – Goodmorning
 

Un raggio di sole che filtra da una fessura mi sveglia.
 
Apro gli occhi e Luke sta ancora dormendo, accoccolato su di me. Probabilmente ha freddo, considerando che indossa solo i boxer. Mi alzo cercando di essere il più aggraziata possibile.
 
Raccolgo la coperta che copriva entrambi e lo copro con quella stessa stoffa.
 
 Quella luce riflette sul suo piercing, mettendo in risalto le sue labbra.
 
I suoi capelli sono arruffati sulla fronte e le labbra sono socchiuse.
Sembra un bambino, alto 1,80 di cui 1,30 solo di gambe…
 
Raccolgo da terra la maglia che indossava ieri e me la metto per uscire a prendere una boccata di aria mattutina.


Mi siedo, cercando di non far scricchiolare il legno del portico di quella casetta piena del nostro amore. 


I ricordi della sera prima sono come scritti con un indelebile nella mia mente. 
 
Anche se un pensiero mi tormenta.


I miei pensieri vengono interrotti da due lunghe braccia che mi circondarono da dietro la vita e da un dolce bacio stampato sul mio collo scoperto dai capelli. Sento una felpa, la sua, appoggiarsi sulle mie spalle.
 
«Buongiorno» mi dice con tutta la dolcezza del mondo.
La sua voce è ancora impastata sonno e risulta roca, e tremendamente sexy.
 
«Buongiorno» rispondo mentre lo sento appoggiare la testa sulla mia spalla.
 
«Amore sei ancora più bella con addosso la mia maglietta. Grazie per la serata indimenticabile, è stato davvero…»
«Perfetto» gli concludo la frase, appoggiandomi alla sua spalla, godendomi il sole mattutino ed il suo profumo.
 
«Luke posso chiederti una cosa?»
In risposta, annuisce.
 
«Ieri sera, hai detto che era la tua prima volta.. insomma io credevo che tu..»
Non risponde, sorride appena.
 
«Sei anche libero di non rispondere o aggiungere qualcosa»
«Maggy sai che non ho segreti con te»
 
«Luke pensavo che uno strafigo come te, avesse già fatto…»
«E invece ti sbagliavi.. Sai che la mia famiglia è molto religiosa. Sia io che Ben e Jack, siamo cresciuti con dei genitori che hanno sempre fatto il possibile per farci capire il senso del vero amore. Crescendo così ho capito che la famosa “prima volta” doveva succedere con la persona più giusta per me, con la persona per cui faresti qualsiasi cosa. Quindi ho aspettato perché sapevo che da qualche parte c’era quella giusta, e ora ti ho trovata»
 
«A volte mi chiedo se esisti davvero o se esci da un libro delle favole. Sei il principe azzurro che tutte le bambine sognano fin da piccole»
 
«E tu la principessa che tutti sognano di salvare» mi dice baciandomi dolcemente.
 
 
«Amore Ashton mi ha lasciato le chiavi della macchina ieri sera, quando vuoi tornare a casa dimmi e io ti ci porto»
«Vorrei tanto fare una doccia»
«Allora la porto a casa principessa» mi risponde prendendomi in braccio come una sposa, facendomi sorridere per il soprannome.
 
Raccogliamo le nostre cose. Mi vesto con i miei abiti, ridandogli, a malincuore, la maglietta.
 
Usciamo dalla casetta e la richiude a chiave.
 
Saliamo in macchina e Luke per tutto il viaggio canticchia delle canzoni.
Adoro la sua voce quando canta. E io non posso mai fare a meno di cantare con lui.
 
Quando arriviamo nel dormitorio, vado direttamente in doccia.
 
Al mio ritorno, entro in camera e trovo Luke sdraiato sul mio letto con il telefono tra le mani. Ancora con i capelli sgocciolanti, mi butto sul letto e imito un cane scuotendo i capelli sulla sua faccia, schizzandolo completamente.
 
«Morirai per questo» mi dice iniziando a farmi il solletico
«Luke ti prego smettila» tento di fermarlo, riuscendoci solo 5 minuti dopo.
«Amore Cal mi ha detto che stanno arrivando qua in camera perché vogliono sapere di ieri sera….»
«No ti prego. No, io mi sotterro!» inizio a piagnucolare, immaginandomi già le domande imbarazzanti dei miei amici.
 
«Amore mi spiace, ma io devo andare in città perché mio fratello Ben ha detto che ha bisogno di parlarmi. »
 
«Quindi mi abbandoni con quelle domande imbarazzanti??»


«Purtroppo si tesoro» mi dice con un espressione triste in volto. «Ma posso farmi perdonare in qualche modo» e con queste parole inizia a baciarmi con foga, sovrastandomi con il suo corpo, reggendo il peso sulle sue braccia.
 
«Non vi siete sfogati abbastanza ieri sera?» interviene all’improvviso Michael entrando dalla porta, seguito da tutti gli altri.
 
«Io devo andare, ciao amore mio» mi saluta Luke, dandomi un ultimo bacio.
 
«Non pensare di svignartela così signorino, le domande ci saranno anche per te!» lo avverte Cal. Quest’ultimo come risposta si becca una linguaccia di Luke.
 
Poi si rivolgono a me «Signorina Edwards, lei ha un po’ di cosucce da dirci.»
 
La mia rovina inizia esattamente….. ora. 


«è stato doloroso? Fa male? » mi chiede Sam avvicinandosi al mio viso, come per ascoltare meglio la mia voce


«no, non troppo almeno» rispondo imbarazzata nascondendomi dietro Pinghi, sapendo per certo che non riesce a nascondermi completamente. 


«è bravo? » mi chiede questa volta Calum
 
sento le guance andarmi a fuoco. Troppo imbarazzata per rispondere, annuisco solamente.


«quanto è durato? Ti ha fatto raggiungere il piacere massimo? » è il turno di Michael

«Ragazzi vi prego.. basta. È in imbarazzo!» interviene Ashton nascondendo la mia faccia sul suo petto.


Scoppiano tutti e 3 a ridere mentre io divento ogni secondo più rossa.
«che avete da ridere?» chiedo tra una risata ed un’altra
«niente..» risponde Ashton continuando a ridere «Solo che permettimi di dire che è strano immaginarvi voi due, beh si… insomma… » dice tentando di nascondere la vergogna che anche lui prova in questo momento.
 
Si presenta un pomeriggio lungo ed, imbarazzante assai…..




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I'm back ♥ 

Ringrazio tantissimo per le ultime recensioni ricevute e beh, sono sempre curiosa di sapere cosa ne pensate di questa mia prima fan fiction ♥ 
Perciò lasciatemi una recensione :) ♥ 

Tornerò presto, lo prometto ♥

Val ♥
 

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 - I can't believe it ***



Capitolo 20 – I can’t believe it
 
 
Luke’s pov
 
Vedo mio fratello Ben seduto su una panchina al parco, affiancato da una ragazza. È bionda e sembra molto alta.
«Luke» mi chiama, attirando maggiormente la mia attenzione. La ragazza alza lo sguardo, guardandomi sorridendo.
 
Ha qualcosa di familiare ma non ricordo chi sia.
 
«Ciao» saluto un po’ dubbioso continuando a guardare quella ragazza, provando a capire chi sia.
«Luke hai visto chi è venuto a trovarti?»
«Io..» provo a dire, ma la voce di quella ragazza mi interrompe
«Luke non ti ricordi di me?» mi chiede
«Ehm sinceramente no»
Mio fratello si alza dalla panchina dicendoci «Io vado»
 
Lei mi guarda fisso negli occhi e inizia a dirmi «Agosto 2003, avevamo 7 anni Luke. Come il tuo solito, eri riuscito a sfuggire alla maestra e ti eri nascosto a giocare nel giardino della scuola. Io sono passata, ti ho visto e sono venuta a parlare con te »
 
Adesso sembra tutto più chiaro. Ecco di chi sono quegli occhi fin troppo verdi e quei capelli fin troppo biondi.
 
«Jess» dico guardandola, ancora sorpreso di avercela davanti dopo tutto questo tempo.
 
Lei non dice una parola, forse per la troppa felicità per il fatto di averla riconosciuta.
 
«Ne è passato di tempo eh Luke dall’ultima volta?»
«Da quella volta che mi hai sputtanato in tutta la scuola? »
«Luke non pensare al passato»
«mi risulta difficile» dico abbassando lo sguardo, ricordando quanto doloroso è stato quell’episodio.
«Sai sono riuscita a realizzare il mio sogno. Sono una modella adesso»
«Mi fa piacere Jess» dico con poco interesse. Strano che si stia parlando di lei….
«Starò una settimana qui a Sydney perché devo svolgere un test per il mio istituto. Vero che aiuterai la tua piccola e cara Jess nel non stare da sola?» mi chiede imitando la voce di una bambina piccola.
Considerando l’ultimo suo comportamento nei miei confronti, dovrei dirle di no.
Ma Mamma Liz mi ha fatto troppo buono quindi le rispondo annuendo.
 
 
(Fine Luke’s pov)
 
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Maggy’s pov
 
«Andiamo a prendere un gelato? Ho voglia di gelato!» ci interrompe Mike
«Oddio si vi prego! Anche io voglio il gelatooo» dico iniziando a saltellare sul letto, fin troppo contenta. Contenta soprattutto per il fatto che potrebbe essere un buon modo per interrompere i discorsi sulla prima volta mia e di Luke.
«E va bene! Così andiamo anche a salutare Ben, è da tanto che non lo vedo» interviene Cal.
 
Mi metto le scarpe, prendo la pochette e sono pronta per uscire con gli altri, andando a prendere il gelato (uno dei miei cibi preferiti) e andando a fare una “sorpresa” a Luke e a suo fratello Ben.
 
Siamo in gelateria e oltre ai miei gusti, mi faccio dare anche una coppetta per Luke con il suo gusto preferito: cookies.
 
Ci incamminiamo gustando il nostro gelato.
Siamo circondati da panchine e risate.
 
C’è una coppietta dolcissima.
Si stanno abbracciando e lei ora gli da un bacio dolce sulla guancia.
Mi ricorda tanto me e Luke.
I due si staccano e posso vedere le loro espressioni.
 
 
Il gelato mi cade a terra nel vedere quei lineamenti fin troppo familiari.
 
Biondo, occhi azzurri, sorriso mozzafiato, piercing al labbro, vestito total black.
 
Luke.
 
«Maggy che c’è?» mi chiede Calum preoccupato
Non trovo le parole giuste per rispondere, continuo a fissare Luke e la ragazza davanti a lui mentre parlano e scherzano tranquillamente.
 
Cal sembra capire che non sono in grado di pronunciare nemmeno una parola e si volta a guardare nella mia stessa direzione, gesto imitato anche da tutti gli altri.
 
«Che pezzo di merda» dice.
 
Le lacrime iniziano a scendere sulle mie guance, non riesco a controllarle.
 
Luke sembra svegliarsi da uno stato di trance quando ci nota, ma soprattutto mi nota con le lacrime agli occhi.
«Merda Maggy» riesco a riconoscere il suo labiale e lo vedo alzarsi velocemente dalla panchina per dirigersi verso di noi
 
Getto la sua porzione di gelato nel cestino che ho affianco dicendo un «Credo che non abbia più bisogno di me e del gelato»
 
La voce è tremolante e mi volto, pronta per andarmene.
 
Ashton prova a fermarmi
«Ashton mollami» gli urlo sperando che capisca la mia situazione.
Lui mi molla ma lo sento rincorrermi.
 
Continuo a correre finché non vedo davanti a me un laghetto, davanti al quale mi fermo.
Mi siedo a terra, con il fiato corto ed il cuore a pezzi.
 
Sento della braccia muscolose cingermi, gesto al quale reagisco piangendo ancora di più.
 
«Maggy ti prego. Sicuramente c’è una spiegazione»
«Ashton la spiegazione è fin troppo chiara. Io non servo più»
«Maggy sono sicuro che non è così» mi dice abbracciandomi forte a lui, tentando di calmarmi.
 
 
Dopo alcuni minuti mi dice «Vieni, torniamo a casa» prendendomi le mani e conducendomi lontano da quel luogo fin troppo malinconico.
 
Ashton continua a tenere le mie mani, come per evitare che io vada via.
Tra noi tutti c’è un silenzio tombale, nessuno osa dire una parola.
Probabilmente nessuno se lo sarebbe mai immaginato da Luke.
Sinceramente non me l’aspettavo neanche io..
 
Riconosco quelle casette fin troppo familiari del dormitorio dove viviamo.
Appena le vedo, mi stacco dalla presa di Ashton ed inizio a correre sperando di trovare un rifugio all’interno di quelle mura.
Sento Ashton iniziare a camminare più forte, ma poi rallenta. Probabilmente ha capito quello di cui ho bisogno in questo momento.
 
Apro la porta e quello che mi si presenta davanti mi lascia senza capacità di capire come reagire.
 
Luke.
Nel vederlo, le lacrime non riescono a stare al loro posto ed iniziano a rigarmi le guance, lasciando sicuramente il segno del mascara.
 
«Maggy» mi si avvicina preoccupato.
 
Alzo una mano in sua direzione, facendogli segno di non avvicinarsi a me.
«Maggy sai che non è come pensi»
 
«Vorrei che non fosse quello che penso»
 
«Maggy lei non..»
 
«Maggy vai in camera, Luke deve fare un discorsetto con noi» lo interrompe Mike entrando dalla porta seguito dagli altri.
 
«Ragazzi ma voi credete che »
 
«Luke chiudi quella cazzo di bocca» scatta all’improvviso Calum, urlandogli contro.
 
«Maggy tesoro vai in camera» mi dice Ash avvicinandosi a me, accarezzandomi i capelli. «Sam accompagnala per favore» continua guardando Sam che si avvicina a me, portandomi su per le scale.
 
 
Anche con la porta chiusa riesco a sentire i loro discorsi.
«Luke si può sapere che ti è passato per la testa?» lo richiama Mike
«Ma pensate davvero che io abbia potuto fare una cosa simile a Maggy?»
«Come cazzo ti sei permesso di farla stare così male?» gli urla Calum.
«Resto solo io con Luke. Ragazzi andatevene» li richiama Ashton.
Si lamentano ma poi escono di casa
 
Sento Luke scoppiare a piangere. Mi distrugge sentirlo così, quindi mi copro le orecchie con il cuscino  e mi addormento, sperando di risvegliarmi e rendermi conto che era solo un sogno.
Un maledetto incubo.
 
 
Ashton’s pov
 
Mi siedo davanti a Luke. Sta piangendo e si vede che è distrutto.
 
«Luke» lo richiamo. Lui alza lo sguardo e i suoi occhi arrossati e umidi si agganciano ai miei.
«Luke cos’è successo? Chi era?»
«Ashton quella è Jess, un’amica di quando ero piccolo. Si è trasferita qui per una settimana perché deve svolgere un test. Io amo solo Maggy. Ashton sai come sono fatto. Mi conosci.  Jess è una stronza, mi ha sputtanato per tutta la scuola quando eravamo più piccoli, perché preferivo la musica a lei.»
«Perché non gliel’hai detto subito che dovevi incontrare questa ragazza? Perché le hai detto che dovevi uscire con Ben?  »
«Ashton non lo sapevo neanche io, altrimenti gliel’avrei detto o meglio, l’avrei portata con me se avesse voluto o se sospettava di questa ragazza»
 
«Luke ieri sera è stata la vostra prima volta lei nel vederti con questa ragazza l’ha distrutta»
 
«Ma  non è come sembra! Ash tu mi credi?»
 
«Si Luke che ti credo. Si vede che sei distrutto per questa cosa»
 
«Io la amo più di qualsiasi cosa e non le farei mai una cosa del genere. Mi puoi aiutare?»
 
«Vi aiuterò, ma ci vuole del tempo. Sai quant’è testarda»
 
«Grazie Ashton» mi dice abbracciandomi e l’unica cosa che posso fare è ricambiare l’abbraccio e fare di tutto per consolarlo.
Voglio bene a lui e ne voglio a Maggy.
 
 
(Fine ashton’s pov)





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Inizio con lo scusarmi tantissimo per l'enorme ritardo nella pubblicazione del capitolo. Scusatemi tantissimo, ma la settimana è stata molto piena e non riuscivo a trovare tempo per pubblicare.. 
Domani è l'ultimo giorno di scuola, poi vacanzeee :) 
prometto che nei prossimi giorni sarò molto attiva ♥ 
Fatemi sapere che ne pensate di questo "colpo di scena", cosa ne pensate dei personaggi, della storua ecc ecc :) 
A presto, 
Vale ♥

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 - I can't believe it (part 2) ***



Capitolo 21 – I can’t believe it (part 2)
 
 
Odio doverlo fare ma credo che sia l’unico modo per fargli capire che se lui è felice posso esserlo anch’io.
 
Sicuramente lui è felice considerando che la biondona è nel nostro istituto e sembra non staccarsi mai da lui.
 
«Andiamo? » mi chiede Jason, appoggiando il braccio sulle mie spalle.
Jason è la persona più adatta per fare questa cosa. Bello, atletico, sbruffone ma soprattutto vecchio amico di James.
Non l’ho mai sopportato, ma in questo caso mi serve il suo modo di comportarsi
 
«Si» dico vagamente iniziando a camminare sotto la sua guida.
 
Inizia a raccontarmi qualcosa riguardante la partita di calcio della sera prima, di quanti tiri ha fatto eccetera eccetera, ma non ci faccio molto caso.
 
Vedo gli altri in un angolo e si girano tutti nello stesso momento, come se capissero del mio arrivo.
Lo sguardo di Luke mi paralizza. I suoi occhi passano velocemente da me a Jason.
 
Il suo volto lascia trapelare rabbia e gelosia e si avvicina velocemente a noi.
 
Spinge Jason lontano da me urlandogli «Stai lontano da lei brutto figlio di puttana»
 
«Che vuoi Hemmings?» gli risponde velocemente.
 
Luke si riavvicina  a lui «Non osare avvicinarti a lei o ti ridurrò a pezzi. Lei è mia.» gli urla contro, continuando a spingerlo.
 
Temo veramente il peggio.
 
Mi metto in mezzo tra loro due, allontanando Luke spingendolo sul petto. «Smettetela entrambi»
 
«Maggy ma..»
 
«Vattene Luke. L’unica tua proprietà adesso è quella giraffa tutta gambe. Il tuo giocattolo si è stufato di giocare, vai da lei. E non azzardarti mai più a reagire in questo modo. Stai lontano da me e dalla mia vita » gli urlo scoppiando a piangere.

Mi giro ed inizio a correre, per sfuggire a quella situazione fin troppo triste e deprimente.
 
Fortunatamente Luke non mi insegue, e non lo fa neanche Jason.

Corro fino al parco della scuola dove mi appoggio ad un albero ed inizio a piangere tutte le lacrime che ho in corpo, sapendo che tutto quello che c’era con Luke non ci
sarà più.
D’altronde.. Nothing lasts forever. Nothing stays the same.
 
Il suono di un nuovo messaggio interrompe le mie lacrime.
“Scusa ma io la vita per un pazzo psicopatico geloso non la rischio. Stammi bene, Jason”
 
Lo facevo un po’ più coraggioso, ma che mi aspettavo in fondo?  È un vecchio amico di James Evans, il più coglione e bastardo dell’istituto.
 
Rimango in quel parco a piangere, fino a sera.
Quando il cielo è ormai buio, mi alzo e ormai senza forze mi dirigo verso il dormitorio dove spero di non incontrare Luke.
 
Entro e mi dirigo in camera, per poi stendermi a letto e provare ad addormentarmi.
 
Il tempo passa e i miei occhi non riescono a chiudersi.
Non sono abituata ad addormentarmi da sola ed in più non c’è nessuno a casa.
 
Prendo il telefono tra le mani ed invio un messaggio ad Ashton
“Ash, non riesco a dormire. Per favore puoi venire?”
 
Una sua risposta non tarda ad arrivare
“Arrivo tesoro”
 
Dopo dieci minuti circa vedo la porta della camera aprirsi ed un ricciolino entrarvi.
«Maggy sono qui» mi dice sedendosi affianco a me sul letto
Mi appoggio al suo petto, sperando di riuscire a trovare un effetto camomilla su di lui.

«Maggy come stai?»
«Ash non ce la faccio più. Mi manca più di qualsiasi cosa al mondo»
«Sono sicuro che si sistemerà tutto Maggy. Adesso chiudi gli occhi e tenta di dormire»
 

Faccio come mi dice, sperando di riuscire ad addormentarmi.
 
I ricordi mi passano per la testa, ed il sonno tarda ad arrivare.
Ho ancora gli occhi chiusi quando sento la porta aprirsi e quando capisco chi è, l’unica cosa che faccio e farò sarà fingere di dormire.
 
«Ash, sta dormendo?»
«Si Luke, Maggy dorme»
«Ti prego dimmi come sta»
«Sta una merda Luke. Te l’ho già detto altre volte. Le manchi, non ce la fa più»
«Ashton posso mettermi affianco a lei, dall’altra parte?»
«E devi chiedermi il permesso?»
 
Sento Luke avvicinarsi al letto e sedersi al mio fianco. Mi è mancato il suo profumo, ma gli sto comunque distante.
 
«Luke ma non dovevi accompagnare..»
«Non me ne frega di quella sanguisuga rompiballe. Mi usa solo come cagnolino»
 

Appena termina di pronunciare la frase, l’adorata succhiasangue spalanca la porta con la grazia di un elefante in un negozio di cristalli
 
«Sapevo di trovarti qui Luke. Ti sei forse dimenticato di me?»
«Jess non rompere»
«Jess non rompere? È questo che mi dici? Mi avevi promesso che mi avresti portata a visitare la città»
«Io non ti ho promesso niente. Non inventarti le cose»
«Beh preferisci sempre quella là vero?»
«Quella là ha un nome. Si chiama Maggy»
«Lucas alza subito le chiappe da quel letto e portami in città. Non me ne frega niente di quella tizia»
«Io da qui non mi muovo. Fatti accompagnare da qualcun altro»
«Peccato che non abbia mai funzionato tra noi due Luke. Saremmo stata la coppia perfetta, fin da bambini. Ma tu eri troppo impegnato con la tua musichetta del cazzo. Ma sarebbe un peccato se tutti venissero a sapere che Luke Hemmings ha messo incinta la sua amichetta bionda appena arrivata, tradendo la cara e dolce Maggy»
«Tu saresti disposta a fare una cosa del genere?» interviene Ashton
«Se non alza quel culo dal letto e viene con me, si. Mi crederebbero tutti e ti sputtanerei ancora Lucas »
«Fallo pure. Io non la lascio Maggy per una come te»
«Vuoi dirmi che preferisci quella lì?»
«Si, io la amo»
«Beh. Considerando che passa dalle braccia di Ashton, alle tue, a quelle di uno sconosciuto qualunque, a quelle di tutti gli altri, la troia per il vostro film porno ce l’avete » dice la biondina scoppiando a ridere
 
«Non azzardarti mai più a darle della troia, qui l’unica troia sei tu» mi difende Luke, urlandole contro
«Hemmings vedo quanto ci tiene a te la tua troietta. È tra le braccia di un altro ragazzo. Non ti vuole»
 
A quelle parole non ragiono più.
 
Io amo Luke.
 
Lui non è mai stato con quella ragazza, ho solo frainteso tutto.
 
Mi volto verso Luke e mi accoccolo sul suo braccio, sperando di fargli capire che ho bisogno di lui.
Alla mia reazione lui sorride.
Lo conosco fin troppo bene e sono certa che in questo momento sta sorridendo.
 
«Vattene Jess. Fuori da questa stanza immediatamente. Vattene a fanculo e non disturbarti a tornare»
Lei furiosa, muove il suo culo flaccido fuori dalla stanza lasciandoci soli.
 
«Che acidità» dice Ashton rivolgendosi a Luke
«Non so come ho fatto a sopportarla finora»
«Non lo so neanche io. Comunque, direi che la situazione è abbastanza risolta. »
«Non del tutto» dice Luke.
 
----------------------------
 
Quando mi risveglio, penso che il mio era solo un sogno.
 
Ma il profumo inconfondibile di Luke alla vaniglia mi fa capire l’esatto contrario.
Apro gli occhi e trovo subito un contatto con i suoi.
 
«Scusa» dico, fingendomi pentita per quella situazione, sperando che capisca che la mia reazione nell’avvicinarmi a lui non era collegata al discorso con Jess, ma una reazione avvenuta durante il sonno.
 
Mi stacco dal suo petto
«Tu non vai più da nessuna parte» mi dice, bloccandomi un polso «Maggy Jess non ha mai significato nulla per me. Era solo un’amica d’infanzia che è venuta a trovarmi. L’altro giorno non sapevo che ci fosse lei. Quando sono arrivato c’erano lei e Ben, ma poi lui se n’è andato. Ieri sera ero venuto per parlare con Ashton, ma è arrivata lei e ti ha offeso e..» dice tutto d’un fiato.
 
Blocco il suo fiume di parole buttandomi sulla sue labbra e sussurrandogli un
 
«Luke so tutto. Ti amo»

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 - Titanic ***




Capitolo 22 – Titanic
 
 
Giorni dopo… 
 
Mi sveglio e mi sento un vero straccio. È come se qualcuno mi avesse martellato la testa. O mi avesse buttato addosso un cinghiale obeso. Si, proprio quel mio adorato cinghiale obeso….
 
Mi alzo molto lentamente, facendo attenzione a non svegliare Sam, altrimenti mi avrebbe veramente martellato la testa…
Mi avvicino allo specchio appeso alla porta della stanza in modalità zombie.
 
Appena vedo il mio riflesso allo specchio rimango terrorizzata da me stessa.
Devo dire che uno zombie lo imito bene. La mia pelle è molto bianca e le mie guance sono arrossate.
 
Brutto segno.
 
Perché se c’è una cosa che so per certo è che quando la mia pelle è pallida e le guance sono arrossate, febbre in arrivo.
 
Penso di essere l’unica sfigata a sto mondo ad ammalarsi durante le vacanze.
Tra l’altro noto anche un puntino rosso sul mento, quindi mi avvicino allo specchio per osservarlo meglio.
Ci mancherebbe solo un brufolo per completare il quadro completo.  
 
Il mio viso è a pochi centimetri dallo specchio.
 
Improvvisamente la porta si apre e il mio naso finisce letteralmente spiaccicato sulla porta.
«Oddio Maggy scusami» dice il colpevole, ma dal dolore allucinante non riesco a capire a chi appartenga la voce.
Sento gli occhi diventare lucidi ma tento comunque di aprirli per poter uccidere chiunque mi abbia distrutto il naso.
 
Quando riesco a mettere a fuoco la visuale, riesco a notare una chioma di un rosso acceso.
Michael.
 
«Che. Dolore. » mi lamento dal dolore tamponandomi il naso
«Maggy scusami, io davvero non volevo»
«Ma che ci fai qui Mike?»
«Io.. Io.. Io volevo portarti la colazione Maggy.. » mi risponde con lo sguardo abbassato ed indicandomi un vassoietto con sopra dei cornetti strabordanti di cioccolato.
«Ti perdono solo perché sono al cioccolato Mikey» gli dico ancora tastandomi il naso dolorante.
«Scusami veramente Maggy, io ti giuro che non volevo farti male…»
«Mikey tranquillo. So che non volevi uccidermi»
«Che ci siamo persi ? » chiede Luke con sguardo interrogativo entrando in camera, sedendosi accanto a me e Mike sul letto.
«Mike ha tentato di rompermi il naso…» dico ridacchiando, scatenando una risata in tutti e… la preoccupazione di Luke
«Oddio amore» riesce a dirmi tra una risata e l’altra «Come sta il tuo nasino?»
«Il suo naso credo bene, quelle guance rosse e la pelle pallida mi preoccupano» interviene Sam
«Hai le tue cose in arrivo?» mi chiede Ash
Io e Sam ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
 
«Quando Maggy è pallida ed ha le guance arrossate significa febbre in arrivo. Per fortuna»
«Perché per fortuna?»
«Quando Maggy ha la febbre, diventa coccolosa e dolciosa»
«Che meraviglia» dice Luke abbracciandomi.
 
«Ragazzi che ne dite se andiamo  in centro a fare un giro oggi pomeriggio?» propone Cal
«Per me va bene» rispondono all’unisono Ash e Mike. 
«Ragazzi io vi abbandono.. Preferisco stare qua e riposarmi» rispondo
«Tranquilla Maggy. Sam, tu che fai?» interviene Cal
«Ehm, io…. Io non so… » dice arrossendo in faccia. Che tenera che è!
 
«Sam, vai, tranquilla! Ci rimango io a fare il dottore» dice Luke, abbracciandomi ancora più forte, facendomi sorridere come una babbea.
«O-okay»
 
Gli altri escono ed io e Luke restiamo da soli.
Mi metto sotto le coperte, cercando di far sparire i brividi, segno che la febbre sta salendo.
Lui alza le coperte e si sdraia accanto a me, abbracciandomi e stringendomi forte a lui, per scaldarmi.
«Luke non voglio che tu ti prenda la febbre per colpa mia»
«Maggy mi prenderei qualsiasi cosa, anche un treno in piena faccia pur di stare con te»
«Sei la dolcezza fatta a persona»
«Lo so» dice baciandomi la punta del naso, non più dolorante
«Viva la modestia Hemmings» e gli schiaffeggio dolcemente il braccio
«Hai voglia di un film?»
«Si, però lo decido io Luke»
«Ok ok, sta volta mi arrendo!  L’ultima volta mi hai quasi mandato al manicomio»
«Io direi di guardare Titanic. Visto che sei l’unica persona a questo mondo a non averlo visto»
«Sono d’accordo!» mi dice alzandosi dal letto per mettere su il film. Quando torna, non si mette sotto le coperte, probabilmente ha caldo considerando la stagione..
 
----------------------------------
 
Penso che Titanic sia il film più bello e romantico mai prodotto in tutti questi anni.
Adoro l’amore che si instaura tra Jack e Rose.
 
Forse Luke non può dire lo stesso, considerando che si è addormentato durante il film.
 
Cerco di dimenarmi sotto il suo braccio per alzarmi, facendo più attenzione possibile per non svegliarlo.
Appena riesco ad alzarmi, vado velocemente a prendere una bottiglietta d’acqua considerando la mia gola secca.
 
Quando mi volto a guardare Luke, vedo la scena più dolce di tutte.
Ha cambiato posizione rispetto a come l’ho lasciato.
 Adesso è messo come un bambino piccolo, in posizione fetale. Le braccia strette sul petto e la testa appoggiata al cuscino.
 
è così tenero che prendo il telefono dal comodino e gli faccio una foto, mettendola poi come blocco schermo.
La voglia di poter essere tra quelle braccia è tantissima…
 
Ad un certo punto inizia a stiracchiarsi, aprendo gli occhi.
«Ooops mi sono addormentato»
«Eh si l’ho notato Luke» gli rispondo mettendogli un finto broncio
«Vieni qui che mi faccio perdonare» mi dice aprendo le braccia, come se mi stesse aspettando.
Mi avvicino a lui e mi posiziono tra le sue braccia.
 
Il mio telefono vibra, guardo lo schermo e noto una nuova mail da mia mamma.
Mi avrà mandato una delle sue solite catene, quelle da rinviare alle 10 persone altrimenti ti muore il criceto ecc ecc
 
Vabbè la guarderò dopo..
 
Adesso voglio solo godermi la dolcezza del mio ragazzo, assaporando il suo profumo di vaniglia ed essere cullata e coccolata da lui. 

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 - I need to tell you something ***




Capitolo 23 – I need to tell you something
 
                                                                                     
Sento il mio corpo scivolare lentamente sul cuscino fino ad appoggiarsi ad esso. D’istinto apro gli occhi e vedo Luke che si sta alzando dal letto.
 
«Dove stai andando?» gli chiedo quasi sussurrando.
«Scusami tesoro, non volevo svegliarti.. Ma a quanto pare la mia poca grazia ha avuto la meglio.. »
«Tranquillo Luke»
«Maggy vado a farmi una doccia, torno presto »
«A dopo tesoro»
 
Lo vedo uscire dalla camera.
 
Sto per rimettermi a dormire, ma mi ricordo dell’e-mail di mia mamma.
Ma soprattutto mi ricordo l’ultima volta che non le ho risposto subito, in quanto ha sconvolto mezzo mondo perché era preoccupata che mi fosse successo qualcosa.
 
La situazione nella mia famiglia è abbastanza strana, in quanto mio papà è completamente ossessionato dal lavoro, e mia mamma totalmente dipendente da mio padre.
 
Ultimamente litigano spesso, è uno dei motivi per cui quella sera dello stupro mi trovavo nel parco da sola in piena notte.
 
Ed è uno dei motivi per cui ho voluto allontanarmi da loro e frequentare quest’istituto. Almeno sarei stata lontana da tutto quel caos familiare.
 
 
Prendo il computer e apro l’e-mail. La stampo, in modo da poter leggerla più comodamente.
Quando la stampante si decide a stamparla, dopo qualche minuto, inizio a leggerla.

 
“Amore spero che tu legga questa e-mail il più presto possibile.
Quello che ti devo dire sicuramente ti sconvolgerà ed odierai i tuoi genitori per tutta la vita. 
Tuo padre ha accettato una proposta di lavoro per l’Italia. 
E tu, in quanto minorenne, sei obbligata a venire con noi. 
Hai ancora 2 giorni per poter stare con i tuoi amici, sabato prenderai l’aereo, i biglietti ti arriveranno per posta in tempo. 
So che questa notizia ti distruggerà, ma non possiamo fare in altro modo. 
Mi spiace soprattutto perché so quanto tu ci tenessi a festeggiare i tuoi 18 anni con i tuoi amici.. 
Amore mi spiace tanto. 
 
Tua, mamma”
 
 
Non riesco a non piangere leggendo quelle parole che segnano per me la fine di tutta la felicità.
 
La fine di tutto.
 
La fine del  mio rapporto con Luke.
 
La fine dei miei risvegli sentendo le risate dei miei migliori amici.
 
La fine dell’addormentarsi coccolata dai miei migliori amici.
 
 
L’unica cosa che riesco a fare è quella che ho sempre fatto per il resto della vita, prima di incontrare i miei angeli custodi.
 
Scappare da tutto e da tutti.
 
Prendo tra le mani il foglio di carta ormai macchiato dalle mie lacrime e mi dirigo nell’unico posto che riesce a calmarmi.
 
Inizio a correre, fregandomene di tutto e di tutti.
Corro più veloce possibile, sentendo l’aria asciugare le lacrime che bagnano i miei occhi.
Arrivo nel parco dell’istituto, quello da dove si vede in lontananza la spiaggia.
 
Mi siedo su quella panchina ormai troppo familiare.
 
Le  lacrime iniziano a scendere incontrollate sulle mia guance, bagnando la mia pelle.
Con una mano inizio a vagare sulla superficie ruvida della panchina. Non mi serve tenere gli occhi aperti perché so benissimo dov’è quella scritta.
 
Il ricordo del giorno in cui io e gli altri abbiamo scritto quel “ I wish I was Beside you” è indelebile, proprio nel modo in cui l’abbiamo scritto.
Indelebile nero sulla panchina.
 
Quella frase significa tutto per noi. Rappresenta il desiderio che avevamo nell’essere sempre accanto all’altro.
Stringo forte al petto quel pezzo di carta, sperando sia tutto un sogno.
 
 
 
 
 
LUKE’S POV
Torno in camera di Maggy, sapendo di certo che starà dormendo beatamente sotto le coperte, più o meno com’era prima che andassi in doccia.
 
Quando torno in camera, lei non c’è.
 
A terra vedo un fazzoletto sporco di mascara.
 
Il computer e la stampante sono accesi.
 
 
Lei non c’è.
 
È sicuramente successo qualcosa che non va e c’è solo un posto dove lei va quando c’è un problema.
 
Il parco dell’istituto.
 
Inizio a correre. Sono molto preoccupato. 
Nel correre verso di lei vedo gli altri e gli ordino di seguirmi. Loro mi ascoltano ed iniziano a preoccuparsi, proprio come me.
 
Arriviamo al parco e la vedo, seduta su quella nostra panchina.
 
Ha la testa china e sento dei singhiozzi.
 
Mi avvicino a lei correndo.
 
Fine luke’s pov

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«Maggy, amore che c’è?» quella voce. Quella voce terribilmente inconfondibile.
Luke.
Come posso rivelargli della lettera?
Della partenza?
 
Reagisco d’istinto e gli porgo il pezzo di carta ancora piegato.
 
«Cos’è Maggy?» mi chiede preoccupato.
«Aprila» riesco a dire tra un singhiozzo ed un altro.
«Hei stai tranquilla Maggy, non può essere nulla di grave» tenta di tranquillizzarmi Ash, che era arrivato assieme a Luke e gli altri.
 
Luke inizia a leggere la lettera e pochi istanti dopo vedo i suoi occhi iniziare a luccicare, segno che le lacrime si stanno impossessando anche dei suoi occhi.
 
«No cazzo!» dice all’improvviso, con le lacrime agli occhi.
«Luke che cazzo stai dicendo? » chiede preoccupato Ash. L’unica cosa che riesce a fare Luke è passargli il foglio di carta.
 
Anche Ash e gli altri lo leggono.
«Porca puttana no!»
«Maggy tu non puoi andartene. Io non posso vivere senza di te!» mi abbraccia Luke piangendo.
 
Non l’ho mai visto in queste condizioni.
 
«Maggy tu non puoi andartene. Tu devi rimanere qui con noi.» dice Cal, anche lui con gli occhi lucidi.
«Ragazzi i- io devo partire. N-non posso restare qui.»
 
Il pensiero di avere solo due giorni da passare con i miei amici mi distrugge.
 
2 giorni
 
48 ore
 
2880 minuti
 
172800 secondi potuto
 
Pochissimo, considerando la possibilità che avevo di passare il resto del mio tempo con quelle 5 persone che sono diventati la mia vita…


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Sono tornata più presto del revisto, in quanto sentivo la necessità di pubblicare questo capitolo. 
Penso sia un colpo di scena, questa partenza improvvisa.. 
Che succederà? Lo scoprirete presto :) 

Mi farebbe piacere ricevere vostre recensioni, vi chiedo per favore, perchè vorrei capire cosa pensate di questa storia che è la prima che scrivo. 
Vi ringrazio comunque per seguirla e per rendermi così felice nel vedere sempre più visualizzazioni ♥ 

a presto, 
Vale ♥

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 - I don't want it ***




Capitolo 24 – I don’t want it

 
Io non posso riuscirci
 
Non voglio lasciare questo istituto
 
Ma soprattutto non voglio lasciare Luke
 
Non voglio lasciare Ashton
 
Non voglio lasciare Sam
 
Non voglio lasciare Calum
 
Non voglio lasciare Mike
 
Io ho bisogno di loro
Non posso vivere senza
 
Apro gli occhi e la prima cosa che vedo è quel biglietto aereo che mi porterà lontano da tutto e da tutti.
 
Mi alzo dal letto e le lacrime minacciano già di uscire.
Mi sforzo di rimandarle dentro, è troppo presto per fare la Fontana di Trevi.
 
Mi vesto in una modalità barbona (leggins e felpona) e finisco di preparare la valigia.
È brutto dover raccogliere le ultime cose. Raccolgo un paio di foto, raffiguranti me e i ragazzi.
Raccolgo i miei libri preferiti.
 
Sento bussare alla porta.
«Avanti» dico
 
«Hei »
«Luke.. » ora le lacrime minacciano veramente di uscire prima del previsto.
 
«Maggy io.. »
«Luke non dirlo ti prego» lo interrompo avvicinandomi a lui per baciarlo.
«Maggy io ho una cosa per te» mi dice estraendo dalla tasta dei jeans una scatolina.
«Luke… »
«Maggy ti prego aprilo» mi dice porgendomi la scatoletta.
 
Slego il fiocco e apro la scatolina.
 
Il pacchetto contiene una collana bellissima con un cuoricino incastonato di piccoli brillanti che luccicano ad ogni movimento. Nel retro del cuore ci sono 5 lettere incise in un carattere molto piccolo.
“TI AMO”
 
Lui prende dalle mie dita la collana per legarmela attorno al collo.
«Così ti ricorderai di me anche a migliaia e migliaia di chilometri di distanza» sussurra al mio collo, per poi lasciarvi un lieve bacio.
 
Mi giro d’istinto e mi lascio coccolare da lui.
Non riesco più a controllare quelle lacrime che iniziano a scorrere sul mio viso, mischiandosi al profumo della sua maglia.
Sicuramente sto bagnando la stoffa, lasciando tante piccole chiazze.
 
«Hei..» mi dice alzandomi il viso, ponendomi due dita sotto il mento.
 
Passa il palmo delle sue mani sulle mie guance, asciugandole.
«Ti prego dimmi che non dimenticherai quello che è successo tra noi. Dimmi che non ti dimenticherai di quello che abbiamo vissuto assieme, quello che c’è stato tra di noi. Maggy non voglio che tutto questo finisca, non voglio che tu te ne vada»
 
«Luke non potrò mai dimenticare tutto questo. Tu sei davvero tutto per me, non posso buttare all’aria  la mia vita. Non posso farti uscire dalla mia vita. »
 
Le lacrime iniziano a scendere anche dai suoi occhi. Sento le sue labbra poggiarsi sulle mie, in un bacio disperato e malinconico, con quel retrogusto salato causato da quelle lacrime ormai incontrollate.
 
 
--------------
 
 
«Ragazzi, vi prego, continuate a divertirvi come se ci fossi anche io con voi. Voi siete la mia vita e non voglio che tutto questo muoia» riesco a dire piangendo.
 
«Mike, non tingerti troppo spesso i capelli. »
 
«Sam, Cal. Mettetevi assieme vi prego. Siete innamorati persi, capitelo!» dico facendoli arrossire
 
«Ash non farti crescere troppo i capelli e non farmi morire tutte le ragazze per favore»
 
«E tu, Luke… » non riesco ad aggiungere altro, perché sento le sue labbra sulle mie. La sua mano scorre sulla mia schiena, premendo su di essa per far avvicinare i nostri petti.
 
Non c’è bisogno di aggiungere nient’altro.
 
Quel bacio dice tutto.
 
In quel bacio c’è tutto l’amore, tutta la passione e tutta la forza di cui ho bisogno per partire.
 
«Ti amo»
 
«Ti amo»
 
 
Sento annunciare il mio volo, segno che ormai è arrivato il momento.
 
«Le prediche sono finite ragazzi» dico con un finto sorriso sulle labbra, per cercare di essere convincente «è ora che io vada…»
 
 
Abbraccio tutti quanti ripetendo a Luke quanto lui sia importante per me.
 
Mi avvio verso l’aereo con sulle labbra il sapore di Luke ed il gusto della tristezza e della solitudine che mi accompagneranno, a più di 21 ore di volo da loro, Luke, Ashton, Sam, Mike e Cal. 

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 - Italy ***


 
 
Capitolo 25 – Italy
 

Sono passati ormai due mesi da quando sono andata via da Sydney.
 
L’Italia è un bel paese, si sta bene, fa caldo, l’arte e la cultura sono i punti forti di questo territorio, ma senza i miei amici non riesco a stare.
 
I ragazzi sono carini, ma niente in confronto alla bellezza australiana!
 
Il cibo ottimo, ma è difficile riuscire ad apprezzarlo quando ti senti una morsa allo stomaco.
 
Riuscire ad integrarsi nelle scuole italiane è difficile.
Gli stranieri vengono considerati come persone strane e quindi vengono per la maggior parte evitati.
 
La lingua italiana è difficile da capire e studiare per un’australiana come me.
 
Vorrei tanto essere riportata nel mezzo del nulla. Nel mezzo dell’Australia. Con le persone a cui voglio più bene della mia stessa vita.
 
Stare lontano da loro è difficile perché mi sento vuota dentro.
O forse questa sensazione di vuoto che provo è perché il mio cuore si è spezzato ben 65 giorni fa, quando il mio aereo è decollato, lasciando una parte di me stessa ai miei amici.
 
Il mio rapporto con gli atri? Ogni tanto li sento, ma raramente in quanto ci sono più di 10 ore di fuso orario tra Roma e Sydney.
Quando io mi mangio la pasta alla cabonara, loro si stanno bevendo la camomilla pronti per andare a nanna.
 
Mi manca tutto quello che avevo prima di partire, mi mancano i risvegli con le risate in sottofondo, mi mancano le giornate passate in spiaggia con gli amici, mi manca svegliarmi tra le braccia del mio ragazzo.
 
Luke…
 
Quanto lo vorrei qua con me.
 
Di certo i miei genitori non migliorano la mia situazione.
Passano tutta la giornata a litigare ed urlarsi dietro.
 
Mia mamma è distrutta perché mio papà non è praticamente mai a casa, è sempre a lavoro.
Lei non riesce più a stare a casa da sola.
Quelle poche volte che papà è a casa non fanno altro che litigare ed urlare, litigare ed urlare.
 
Papà non è un uomo violento o cattivo, assolutamente.
Un suo difetto è sicuramente che si dedica troppo al lavoro, trascurando sua moglie e soprattutto sua figlia.
 
Ho pochi ricordi di miei compleanni festeggiati con lui a casa, oppure lui che mi porta la torta di compleanno dicendomi “Auguri principessa”, di lui che mi porta al parco, mi spinge sull’altalena o mi accompagna a prendere il vestito per il primo ballo a scuola.
 
Niente di tutto ciò.
 
Ho ricordi solo raffiguranti lui rinchiuso nel suo ufficio a casa a lavorare, fino a tarda notte.
 
In casa doveva sempre regnare il silenzio.
 
Una volta mia nonna mi aveva comprato un cd e io lo avevo inserito nel lettore cd a casa per sentirlo.
Mio papà è arrivato furioso in salotto e mi ha obbligato a spegnere “quel fracasso” perché lui stava lavorando.
 
Se volevo portare a casa delle mie amiche il pomeriggio o per un pigiama party, mia mamma cercava sempre di posticipare quell’occasione, in quanto diceva che era meglio lasciare lavorare papà, altrimenti dopo si innervosiva.
 
E io la capivo la mamma e quindi trovavo sempre una scusa con cui giustificarmi con le mie amiche.
 
Non è stata un infanzia molto facile la mia, mi sentivo parecchio esclusa o comunque inferiore alle mie amiche che invece mi invitavano a casa loro, che avevano il papà presente ad ogni compleanno o ad ogni occasione particolare.
 
E quei papà erano quelli che quando venivano a dare la buonanotte alla figlia, la davano anche alle amiche.
Ho ricevuto più buonanotti dal papà di Sam che dal mio.
 
Ho sempre invidiato il rapporto che Sam ha con suo padre.
Lui è un uomo fantastico: generoso, premuroso (ma non troppo) e con una buona educazione alle spalle, valore che ha certamente passato alla figlia Sam.
Non sto dicendo di non essere stata educata o altro, anzi, mia mamma è sempre stata molto severa su certe cose.
 
«Perché non sei mai a casa? »
 
«Come pensi che vada avanti questa baracca?»
 
«Non pensi a me? A tua moglie? »
 
«è proprio perché penso a te che passo la mia vita dentro quel cazzo di ufficio per farti vivere nel lusso»
 
«Ma noi non te l’abbiamo mai chiesto Tom!»
 
 
Eccola iniziata l’ennesima litigata del giorno…
 
 
«Tom non pensi a tua figlia Maggy? Passa l’intero giorno e l’intera notte a piangere perché gli mancano i suoi amici, gli manca tutto quello che aveva in Australia. Possibile che tu non te ne renda conto? Mangia pochissimo, è dimagrita e non ha nessuno qui. Lei ha bisogno dei suoi amici . Ma tu non te ne sei mai reso conto, perché troppo preso nel compilare e firmare queste stupide carte. Troppo impegnato per  accorgerti di come se la passa tua figlia. Tu sei sempre stato troppo impegnato, anche quando tua figlia festeggiava i compleanni, tu eri troppo impegnato a startene in ufficio. O troppo nervoso per permettere a tua figlia di invitare amiche a casa o semplicemente ascoltare musica come qualsiasi bambina vorrebbe. Ed è colpa del tuo poco tempo passato a casa e quindi delle nostre litigate se è stata quasi violentata in quel maledetto parco un anno fa»
 
«Non scaricare a me la colpa di quel mezzo stupro. Non è colpa mia se tua figlia ha preso tutto da te. Non sa affrontare i problemi e quindi preferisce scappare»
 
«Che pezzo di merda che sei Tom. Mi vergogno di averti sposato»
 
 
Forse papà ha ragione, non so affrontare i problemi.
 
Quindi mi rinchiudo in me stessa ed inizio a piangere pensando a tutte le volte che gli altri mi hanno detto che non devo prestare attenzione a quello che mio papà dice, in quanto non mi merita come figlia.
 
E forse sono questi pensieri che mi fanno andare avanti e combattere a testa alta.
 
Forse sono stato un errore diciassette anni fa, forse non sarei mai dovuta nascere. 



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Eccomi tornata tra voi :) 
Ringrazio tantissimo per le visualizzazioni, che aumentano ogni giorno e la cosa non può fare altro che rendermi migliori le giornate  
Ritorno presto e fatemi sapere i vostri pensieri sulla storia e sui personaggi, mi farebbe davvero molto piacere  
Vale

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 - Skype ***



Capitolo 26 – Skype

 
 
Sono le 4 di notte e non riesco a dormire.
Sento dentro di me un grandissimo senso di solitudine.
 
Forse la notizia della separazione dei miei sta tenendo la mia mente troppo impegnata.
 
Non ci sto certo male, anzi da un lato sono felice perché so che ora mia mamma sarà felice.
Finalmente ha chiesto il divorzio.
 
La “goccia che ha fatto traboccare il vaso” è stato lo scoprire che mio padre passava tanto tempo in ufficio non per poter offrire a me e mia mamma una vita lussuosa, come la definiva lui, ma perché aveva un’altra donna.
Almeno adesso io e mia madre potremmo avere una vita più tranquilla e passare molto più tempo assieme, io e lei.
 
Accendo il computer e inizio a guardare la bacheca di Facebook, tanto per passare il tempo.
 
Poco dopo sento il suono di una notifica di Skype. Apro l’icona e noto che Ashton mi sta chiamando.
 
Accetto la video-chiamata ovviamente, asciugando una lacrima che nel frattempo si era creata all’angolo del mio occhio.
 
Accendo  la luce del comodino e vedo lo schermo illuminarsi di tutta la bellezza che quel ragazzo può mostrare.
 
«Oddio Maggy da quanto!»
«Ash » dico sorridendo come una cretina.
«Maggy mi manchi tantissimo! Ho una voglia tremenda di abbracciarti e riempirti di coccole»
«Sapessi io Ash»
«Come stai?»
«Tu come stai?»
«Io mi sento.. vuoto. Ma l’importante è sapere te come stai»
«Ash io sto una merda. Mi mancate tantissimo, non riesco più a stare senza di voi»
«Maggy si sente tantissimo la tua mancanza»
«Ashton posso chiederti una cosa? Però devi rispondermi sinceramente»
«Certo tesoro, dimmi tutto»
«Come sta Luke?»
Vedo che abbassa la testa «Luke.. Luke sta una merda»
«Sta così tanto male?»
«Sta malissimo. Ha l’umore sotto terra. Grandissimi sbalzi d’umore. A volte lo troviamo sdraiato sul tuo letto, abbracciato al cuscino. Dice che gli fa ricordare il tuo profumo e i vostri momenti passati assieme»
 
Quest’affermazione mi colpisce al cuore come con un pugnale.
 
Lui sta soffrendo quanto me, ma lui non se lo merita.
 
 
Lui si merita di essere felice, di avere una persona accanto che lo ama e che gli dia affetto tutti i giorni
 
 
«Ashton ti prego di farmi un altro piacere?»
«Dimmi tutto»
«Devi dire a Luke che io sto bene e che ho trovato tante persone con cui vado d’accordo. Lui deve capire che deve trovarsi una persona che lo ama e che gli stia sempre accanto. Non si merita di soffrire per questa stupida che sono io»
«Maggy sai che non è colpa tua e sai che lui non accetterà mai una cosa del genere»
«Ash so com’è, ma lui deve capire che non deve perdere tempo nell’aspettare un mio ritorno. Io non so quando tornerò Ash, non ne ho idea. Non so neanche se ritornerò. Quindi per favore, fai il possibile per farglielo capire»
«Ci proverò Maggy»
«Grazie Ash. Adesso provo ad andare a letto»
«Oddio Maggy è vero. Li sono quasi le 5 della mattina. Scusami, se ti ho disturbata o svegliata»
«Tranquillo Ash, non riuscivo a dormire. Buonanotte tesoro e salutami tutti. Dai un bacione a tutti quanti, Luke soprattutto»
«Sarà fatto Maggy,  a presto tesoro»
 
 
E ora posso addormentarmi, sapendo che la situazione dall’altra parte del mondo è abbastanza positiva, ma che soprattutto lo sarà per Luke dopo quello che Ash gli dirà….. 
 

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 - Memories, letters and phone calls ***





Capitolo 27 – Memories, letters and phone calls


Sono passati esattamente 6 giorni dalla telefonata con Ashton e nel periodo non ho fatto altro che pensare a Luke e al come sta.
 

Sento il campanello della porta suonare, che interrompe i miei pensieri. Vado ad aprire e trovo il postino.

«Buongiorno Signorina, ho un pacco per lei»

«Un pacco per me?»

«Viene dall'Australia, deve ritenersi fortunata»

«Io sono Australiana... »

«Davvero? Non si direbbe. Se può farmi una firma qui per favore.. »

«Certo...» rispondo firmando quel foglio di carta.

«Buona giornata Maggy Edwards»

«Grazie, arrivederci. » saluto cordialmente quel postino molto simpatico per poi rientrare in casa con il pacco tra le mani. 


Vado in camera mia per aprirlo, credo che sia il posto in cui c'è più tranquillità e il posto dove riesco a sentirmi più a mio agio.


Mi siedo sul letto e apro il pacco. 

Rimango un po' basita quando ne vedo il contenuto.


All'interno c'è una felpa. 

Quella felpa.


È la felpa di Luke. Proprio quella felpa che avevo tenuto la mattina dopo la notte in spiaggia. Ho sempre avuto un debole per quella giacca.



Sento già il suo profumo che mi è mancato tantissimo in questo periodo, quella sua fragranza di vaniglia tanto dolce. 

La raccolgo, portandomela al petto. 


Decido di indossarla, ma appena la spiego, cade a terra una busta bianca.

È una busta perfettamente bianca, che mi incuriosisce molto.


La raccolgo da terra e la apro.

All'interno ci sono delle foto.

Apro la lettera.

Quella calligrafia precisa ed ordinata, fin troppo familiare.

Luke...

Inzio a leggere quelle parole..
 

"Cara Maggy,

Ho guidato in tutti i luoghi in cui eravamo soliti uscire e sprecar soldi.

Ho pensato al nostro ultimo bacio, a come ci siamo sentiti, al sapore che avevi.

Sebbene mi abbiano detto che te la stai passando bene e che sei da qualche parte a sentirti sola, anche se lui è proprio accanto a te.

A volte mi domando se era solo una bugia, se quel che avevamo era reale come puoi stare bene adesso?

Perchè io non sto per niente bene.

Ricordo il giorno in cui tu mi hai detto che te ne stavi andando, ricordo il trucco che si scioglieva sul tuo viso e i sogni che ti sei lasciata dietro, non ne avevi bisogno come ogni singolo desiderio che avevamo espresso.

Vorrei che potessi svegliarmi con un'amnesia, dimenticandomi delle piccole stupide cose come il modo in cui mi sentivo quando mi addormentavo accanto a te e tutti i ricordi dai quali non potrò mai scappare.

Perchè io non sto per niente bene.

Le foto che mi hai mandato sono ancora memorizzate sul mio cellulare.

Ammetto che mi piace guardarle e che mi fanno sentire solo.

Tutti i miei amici continuano a chiedermi come mai non sono in giro.

Fa male sapere che tu sei felice e fa male sapere che sei riuscita ad andare avanti.

È difficile sentir pronunciare il tuo nome, quando non ti vedo da così tanto tempo.

È come se io e te non fossimo mai stati insieme, era solo una bugia?
Se oggi mi sono svegliato con te, proprio accanto a me, come ogni volta si trattava solo di un sogno distorto.

Ti stringerò più forte di quanto abbia mai fatto, e tu non scivolerai mai via.

Maggy io ti amo e l'ho sempre fatto.

Non riuscirò mai a dimenticare tutto quello che c'è stato.

Non riuscirò mai a dimenticare tutto quello che eravamo e avevamo.

Non ti dimenticherò mai.

Luke. "

 

Le lacrime a queste parole iniziano a scendere incontrollate sulle mia guance, bagnandone ogni singolo centimetro.

Vorrei potergli dire che io provo le stesse cose, ma soprattutto che io non l'ho dimenticato neanche adesso, e non lo farò mai.


Insieme alla lettera ci sono anche delle foto che raffigurano i miei momenti con i ragazzi.

Una in particolare mi colpisce.

Quel pezzo di carta imbevuto di inchiostro ritrae me e Luke, sorridenti.

È stata scattata a tradimento, sicuramente da Ash. Affermava di dover provare la sua nuova macchinetta fotografica, considerata la sua passione per selfie e foto in generale.

Era esattamente la foto che avevo sopra il comodino in camera a Sydney e che, come una stupida, mi sono dimenticata di raccogliere prima di partire. Sono sempre stata affezionata a quella foto, soprattutto perché riesce ad esprimere al meglio la felicità che provavamo io e Luke nello stare assieme.


Mi fa ricordare i bei momenti, tutte le risate, tutte le coccole.


Ho capito che devo partire e tornare da loro.

Lui ha bisogno di me.

Loro hanno bisogno di me.

Io ho bisogno di loro.

Scendo in cucina da mia mamma 


«Mamma ho bisogno di chiederti una cosa»

«Dimmi tutto amore»

«Ho bisogno di tornare in Australia. Sono disposta a spendere tutti i miei risparmi, ma ti prego fammi ritornare a casa. I miei amici hanno bisogno di me ed io ho bisogno di loro. Mamma ti prego. I miei 18 anni voglio passarli con loro, le persone più importanti della mia vita. Ho bisogno di vedere Luke.»

«Amore stavo aspettando che tu me lo chiedessi. Partiremo presto amore, anche a me manca l'Australia » mi dice, abbracciandomi forte.

«Grazie Mamma. Ti voglio bene»

«Ti voglio bene anche io figlia mia»


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Ritrovarmi seduta sul posto di un aereo e sapere che ci dovrò restare per quasi mezza giornata, è una cosa molto strana ma soprattutto molto frustrante. Ma il pensiero che questo pezzo di ferro mi sta riportando nella mia adorata Australia, mi rasserena.

Loro non sanno niente del mio ritorno, voglio fargli una sorpresa.

Lo trovo un buon modo per riconquistare la fiducia dei miei amici, il rapporto che avevamo prima della mia (forzata) partenza.


Guardo fuori dal finestrino e ringrazio mia mamma per avermi lasciato il posto accanto ad esso.

Viaggiare in aereo mi rende abbastanza nervosa, ma guardare le nuvole stare sotto di me candide, mi tranquillizza.

Prendo le cuffiette e me le poso nelle orecchie.


Faccio partire la mia playlist preferita: Ed Sheeran.

"Thinking out loud" inizia a risuonare nelle mie orecchie e accompagnata da quella dolce melodia mi addormento appoggiata al finestrino con la certezza di poter finalmente ritornare ad una normalità, una vita normale. 


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Scendo all'aeroporto di Sydney. Guardo l'ora sul grande orologio appeso e sono le 4 della mattina.


Varcate le soglie delle grandi porte di vetro, l'aria familiare dell'Australia e della mia vita normale si impossessa delle mie narici.

Volto lo sguardo verso mia mamma e noto che ammira davanti a se la città, a bocca spalancata.


«Lucy, io chiuderei la bocca al posto tuo» le dico scatenandole una fragorosa risata.

«Maggy non sai quanto mi è mancata l'Australia. È il posto dove sono nata e non posso fare a meno di stare qui»

«Ti capisco mamma, io la penso allo stesso modo»


Il mio telefono inizia a vibrare, segno che sto ricevendo una chiamata.

Lo estraggo dalla tasca e vedo che Ashton mi sta chiamando.

Strano che mi chiami a quest'ora, ora non c'è più il fuso orario quindi sono ufficialmente le 4 di notte.


Trascino lo schermo e inizio a parlare.


«Pronto»

«Maggy scusami se ti disturbo» il suo tono è preoccupato.

«Tranquillo. Ma spiegami una cosa, perché mi stai chiamando alle.. 4 di notte?»

«Scusami veramente»

«Ashton dimmi cos'è successo, ti sento parecchio preoccupato»

«Maggy è successo un casino» la sua voce è spezzata e tremolante. È come se si stesse per mettere a piangere o lo stava già facendo.

«Ashton cos'è successo»

«Luke» a quelle quattro lettere mi sento il fiato mancare.


Cosa può essere successo?

Perché Ashton è così preoccupato?


«Cos'ha fatto Ash?»

Non risponde.


«Ash ti prego rispondi, mi sta per venire un infarto»


«Luke... Luke lo stanno portando in ospedale»





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Eccomi tornata 

Scusatemi tantissimo ste torno dopo così tanto tempo :(
MI farebbe davvero piacere ricevere vostre recensioni per capire cosa ne pensate di questa storia :) 
Ringrazio comunque per tutte le visualizzazioni, veramente ♥
Volevo anche informarvi che ho arricchito i capitoli precedenti con alcune immagini dei personaggi ♥ Passate a vederli se vi va :)
Penso sia lo spazio autrice più lungo che abbia mai scritto, perciò ora evaporo e me ne ritorno alla mia famiglia, visto che mi danno per dispersa... 
A presto,
Vale ♥

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 - My Hero ***




 

Capitolo 28 - My Hero


 
….. «Luke… Luke lo stanno portando in ospedale»
 
Il mio cuore smette di battere per qualche secondo.
Sento le gambe tremare, come se potessero cedere da un momento all’altro.
«Come in ospedale? No non può essere» dico chiudendo la chiamata, accasciandomi a terra.
 
Mia mamma si avvicina preoccupata a me.
 
«Maggy, Maggy che succede?»
«Mamma, devo andare in ospedale.. Luke»
«Oddio Maggy mi racconti dopo» dice alzandosi per andare a fermare un taxi.
 
Mi siedo sui sedili posteriori, tentando di tranquillizzarmi.
Ma è praticamente impossibile riuscire a calmarsi in una situazione così.
 
Mia mamma indica la destinazione al tassista e lascia partire la vettura.
Vedo, per quel poco che le lacrime mi permettono, le luci della città illuminare dentro l’auto.
 
Poco dopo vedo le luci dell’ospedale e capisco che devo entrare per il ragazzo che amo e che ho sempre amato.
 
 
Entro correndo disperatamente nell’ospedale.
Il primo posto dove mi dirigo è il centro accettazioni dell’ospedale.
 
«Ditemi subito in che stanza si trova Lucas Robert Hemmings» urlo contro l’infermiera per farmi dire in che diavolo di stanza hanno ricoverato Luke.
«Signorina no. Non possiamo dirglielo se non ci esibisce un documento» mi risponde, troppo impegnata a guardare delle carte poste sopra la scrivania.
«Ho bisogno di saperlo»
«Non è un mio problema signorina» 
«Mi ascolti attentamente» le dico quasi urlando «Il mio migliore amico mi ha appena chiamato per dirmi che il ragazzo che amo è stato ricoverato. Io non ho la più pallida idea se sia vivo o morto. Quindi la prego di dirmi in che stanza si trova!» continuo a dire scoppiando a piangere. 

La donna mi guarda seriamente e dopo un eternità mi risponde
«Rianimazione, piano 2 stanza 15»
«La ringrazio infinitamente» le rispondo iniziando a correre verso le scale che faccio molto velocemente.  


Arrivo al piano giusto ed in fondo al corridoio noto i ragazzi.
 
Inizio a correre verso di loro con quella poca forza che mi era rimasta nelle gambe.
 
«Maggy.. Maggy che ci fai qui?» mi chiede Mike con le lacrime agli occhi.
«Come sta? Dov’è? »
«è li dentro» Cal mi indica una finestra con le tapparelle alzate
 
Mi affaccio e lo vedo: occhi chiusi, capelli disordinati sulla fronte, labbra socchiuse, braccia lungo i fianchi e gambe stese sul letto.
 
Due tubicini dell’ossigeno.
 


Poggio la mano sulla finestra come se bastasse quella poca forza che avevo in corpo per riuscire a frantumare quella lastra di vetro per riuscire ad entrare.
 
Mi sento stringere i fianchi.
 
«Tranquilla si riprenderà Maggy»
«Ashton ti prego dimmi com’è successo» gli rispondo girandomi per guardarlo negli occhi.
 
 
«Avevamo deciso di andare in un locale. Luke non voleva venirci, diceva che preferiva stare da solo a casa, che non se la sentiva di venire. Noi abbiamo fatto di tutto per farlo venire, promettendogli che non saremo rimasti li tanto a lungo. Siamo entrati nel locale e c’era molta gente dell’istituto. Luke non parlava, se ne stava seduto a guardarsi in giro.
Ad un certo punto dietro di noi c’erano Will e Matt ed altri loro amici. Matt si è rivolto a Luke dicendogli “Hei Hemmings, Maggy non si vede più in giro. Che hai combinato? L’hai messa incinta?”
Luke lo conosci, a quelle parole è scattato, spingendo Will con forza insultandolo dicendogli “Tu non conosci un cazzo coglione”
Matt era ubriaco ed ha reagito contro di Luke, tirandogli un pugno sullo stomaco. Luke è caduto a terra. Noi abbiamo subito reagito per fermarlo, ma Will e gli altri ci hanno bloccati. Matty continuava a colpire Luke, tirandogli calci sulla pancia e sulla schiena.
Nel vedere quanto Luke stesse male, non ci ho più visto e sono riuscito a liberarmi dalla presa di Will, spingendo via Matty via da Luke.
Calum e Mike intanto si erano liberati anche loro e tenevano Matty lontano, dandogli la lezione che si meritava.
Luke era sdraiato a terra e non reagiva.
Sembrava aver perso i sensi.
Abbiamo chiamato un’ambulanza, era inerme tra la mia presa.
Ad un certo punto ha aperto leggermente gli occhi pronunciando “Maggy” a fatica, probabilmente si era accorto dei miei continui richiami. Gli ho detto che l’ambulanza stava arrivando e che doveva fare il possibile per tenere gli occhi aperti.
Quando sono arrivati i soccorsi lo hanno caricato sulla barella e portato qui.
Non sappiamo ancora niente, non esce nessun dottore.»
 
Conclude di raccontare con le lacrime agli occhi, contagiando anche me.
 
 
Lo abbraccio di istinto dicendogli «Ash stai tranquillo »
«No Maggy non posso stare tranquillo. Sono stato io principalmente a convincerlo ad andare in quel posto ed è colpa mia se è su quel letto, tra la vita e la morte. Non potrei mai perdonarmelo se lui non..»
«Ash non dirlo ti prego»
«Luke è forte, sono sicuro che ce la farà » interviene Mike, anche lui con gli occhi arrossati.
 
Guardo verso Calum che si trova seduto, lontano da noi, con le mani a coprirgli gli occhi.
 
Mi alzo e mi dirigo verso di lui.
 
«Cal..» lo chiamo sottovoce. Lui si gira e mi abbraccia piangendo «Maggy, ho paura»
«Anche io Cal, anche io.»
 
Insieme ci avviciniamo agli altri, la cosa migliore da fare in questi momenti è stare tutti assieme.
 
Finalmente esce qualcuno da quella maledetta stanza.
 
«Mi scusi» lo fermai «può dirci qualcosa riguardo Luke?»
 
 
 
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Non uccidetemi vi prego!
So che è da tantissimo che non aggiorno, ma ero completamente impegnata e non riuscivo mai ad aggiornare :(
 
Mi farebbe molto piacere sapere che pensate di questa parte un po’, come dire, malinconica?
 
Grazie mille a tutti quelli che la seguono ♥
A presto ,

Vale ♥

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 - "Go away!" ***




Capitolo 29 – “Go away!”
 
«Si. Allora. Il signorino Hemmings è fuori pericolo. Ha riportato un lieve trauma cranico e delle microfratture. Nulla di grave. Però adesso bisogna solo attendere che si svegli, se si sveglierà» aggiunge l’ultima frase quasi in un sussurro.
 
«Possiamo vederlo?»
«Si. Allora. Uno alla volta per non più di 2 minuti. Chi inizia?»
 
«Maggy credo che.. »
«No Cal. È giusto che andiate voi prima. Lo conoscete da più di me e siete i suoi miglior amici. »
 
«Ragazzi potrei andare io.. » dice Mike cercando conferma in noi.
«Io dottore. Vado io» annuncia al dottore.
«Mi segua»
 
Torno a sedermi su una di quelle scomodissime sedie, aspettando che arrivi anche il mio turno.
«Non è giusto che lui sia la dentro. » dico all’improvviso
«Perché dici così Maggy?»
«Se io non fossi mai partita per l’Italia, lui non avrebbe reagito in quel modo nel locale e adesso non sarebbe sdraiato su un letto d’ospedale»
«Maggy non devi addossarti la colpa. La scelta non è stata tua. Non potevi farci niente, non potevi cambiare la situazione. Ma, scusami la domanda, perché eri già a Sydney?»
«I miei hanno divorziato. Ho ricevuto un pacco da Luke nel quale mi ha inviato una sua felpa e una lettera» rispondo porgendogliela.
 
Loro iniziano a leggerla e io ne approfitto per mandare un sms a mia mamma
 
“Mamma tutto ok. Stai tranquilla”
 
Una sua risposta non tarda ad arrivare
 
“Maggy cos’è successo? Come sta Luke?”
 
Mia mamma ha sempre avuto un bel rapporto con i miei amici e io posso dire lo stesso in quanto i genitori degli altri mi considerano come una seconda figlia. Liz, la mamma di Luke, soprattutto.
 
Mi affretto a digitare la risposta
“è fuori pericolo, stiamo aspettando che si svegli. Sperando lo faccia. Ti spiegherò tutto. Notte ti voglio bene”
 
Era vivo, non era in pericolo. Questa cosa mi faceva star bene.


Ma non sapevano se e quando si sarebbe risvegliato.
Sarebbero potuti passare giorni, settimane, mesi ….
 
Mike esce dalla stanza con uno sguardo abbastanza deluso in volto.
 
«Forza, andate» annuncio ad Ashton e Calum
«Ma, Maggy?»
«Prima voi, io dopo»
 
Entra prima Calum, mentre Ashton continua a starsene appoggiato alla finestra dalla quale si può vedere Luke.
«Io vado a prendermi un caffè. Maggy, Ashton? Volete qualcosa?» ci chiede Mike.
«Io no grazie» dico , guardando nella direzione di Ash che mima un no con la testa.
 
Si vede quanto sia distrutto da questa situazione, non l’ho mai visto così giù di morale.
 
Mi avvicino a lui «Ashton, stai tranquillo»
Non risponde, si avvicina ancora di più a me, abbracciandomi.
Cal nel frattempo esce dalla stanza con gli occhi arrossati.
«Ashton, vai» mi stacco dal suo abbraccio indicandogli l’infermiera che lo stava aspettando con il camice per farlo entrare.
 
«Cal stai calmo» gli dico avvicinandomi a lui, confortandolo.
Mike ritorna e sembra più calmo rispetto a prima.
 
Anche Ashton esce da quella stanza, con un volto privo di espressioni, per poi avvicinarsi a me lasciandomi un bacio tra i capelli.
«Vai piccola»
 
Indosso il camice e con il consenso della donna entro nella stanza di Luke.
 
 
Mi avvicino al suo letto.
 
Lui è li, immobile. Il suo petto si alza e si abbassa ritmicamente.
 I suoi occhi sono chiusi e le labbra socchiuse.
 
L’unico rumore che si sente è di quell’odioso macchinario che scandisce i suoi battiti cardiaci.
 
Mi avvicino ancora di più e gli prendo la mano.
 
Il mio è un gesto spontaneo, non ci penso su molto.
 
La sua mano è molto fredda.
 
«Luke» sussurro, sperando potesse sentirmi. «Come stai piccolo? Mi manchi. Hai visto? Sono qui, di fianco a te»
vederlo così impotente, mi distrugge.
 
Lui non risponde ovviamente
 «Luke ti prego apri gli occhi. Ho bisogno di te. Io ti amo» ripeto ormai disperata appoggiandomi sulla sua mano, consapevole di non poter sentire la sua voce.
Forse mai più..  
 
20 lunghi secondi di silenzio in cui solo i miei pensieri osavano proferire parola.
 
Poi la sua voce
 
«Maggy» sussurrato appena
«Luke, tesoro» dico improvvisamente alzandomi «Luke stai sveglio che chiamo qualcuno »
 
Lui in risposta fa un lieve cenno con la testa.
 
«Infermiera» urlo attirando l’attenzione della donna «Si è svegliato»
Lei entra velocemente all’interno della stanza seguita dal dottore con cui abbiamo parlato prima.
 
«Signorina esca » mi dice. 
«Io…»
«Esca immediatamente » mi interrompe con voce autoritaria. 



 

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Capitolo 30
*** Capitolo 30 - I miss you ***



Capitolo 30 – I miss you
 
 
Esco come mi è stato “ordinato” ed inizio a correre e saltellare verso gli altri.
 
«Si è svegliato! Luke si è svegliato»
«Sei seria?»
«Serissima. è sveglio. Mi ha guardata, sorriso, ha sussurrato il mio nome»
«E adesso che dicono i medici?»
«Ancora niente Ash, mi hanno detto di uscire»
 
 
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Il tempo passa e non abbiamo ancora notizie sulla situazione di Luke.
L’ansia sta iniziando a salire a tutti noi
 


«Liz«» dico alzandomi, andandole incontro.
«Maggy oddio da quanto. Come sta? » chiede preoccupata.
«è sveglio e stiamo aspettando notizie dei medici»
«Grazie a Dio»

Si avvicina alla finestrella da cui si poteva vedere Luke, circondato da dottori e fili.
«Figlio mio» sussurra asciugandosi una lacrima nell’angolo dell’occhio.
 


Dopo molto tempo vediamo uscire il dottore dalla stanza.
 

«Dottore» diciamo alzandoci dalla sedia per avere notizie di Luke.

«La situazione è migliorata e si è stabilizzata. Adesso è sveglio completamente e se volete potete andare a vederlo, visto che vi sta aspettando, sempre uno alla volta. Lo terremo sotto controllo ancora qualche giorno, dopo potrà tranquillamente tornare a casa, o meglio a scuola, visto che siete ancora in “vacanza”. »

«Grazie mille dottore» 


L’infermiera si avvicina a noi, dicendoci «Chi vuole andare? »
 
«Liz vai tu, è giusto che tu veda tuo figlio» risponde sorridendo e facendo un cenno con la testa in segno di approvazione.



Esce dopo una ventina di minuti, sorridente più che mai.
 
Si rivolge a noi dicendoci «Sta bene» esibendo il suo miglior sorriso.
 
«Chi è il prossimo?» chiede l’infermiera.
«Maggy credo che tocchi a te» dice Ashton guardandomi
«Ragazzi io… »
«Maggy credo che abbiate bisogno di parlare voi due » mi dice dolcemente Liz, convincendomi.

Indosso camice e cuffietta ed entro nella stanza.
 
La luce dell’alba entra dalla finestra posta su un lato della stanza, illuminando leggermente la sua pelle.
 
I suoi occhi sono chiusi, quindi tento di fare più attenzione possibile ma la mia grazia mi porta a sbattere il ginocchio su un tavolino facendo cadere una pila di giornali .
 
Maledetta la mia poca coordinazione.
 
 
Lui apre gli occhi e ride molto debolmente. «Piccola mia sei sempre la stessa » 
A quel nome e a quel suo sorriso, non posso far altro che esserne contagiata, avvicinandomi a lui «Luke» 


È bellissimo, anche con le occhiaie ed i tubicini attaccati al braccio.
 
«Come stai?» 
«Bene visto che ora sei qui con me » mi dice appoggiando la mano sulla mia.
«Luke io… mi dispiace per..»
«Shhh Maggy. Non è colpa tua»
«Mi sei mancato Luke. Non riuscivo più a stare senza di te»
 
«Anche tu Maggy, ma avevo capito che stavi abbastanza bene o sbaglio?» dice abbassando lo sguardo.
 
«Sbagli» dico sedendomi sul letto «Stavo malissimo però Ashton mi aveva detto che tu eri veramente perso e pensavo che facendoti capire che io ero felice ti potesse dare quella forza in più. Luke non c’è mai stato nessuno insomma io..»
 
«Maggy ti amo» mi dice interrompendomi
«Ti amo anche io Luke»
«Avvicinati perché io non posso farlo»
 
Mi avvicino a lui e le nostre labbra si posano, plasmandosi alla perfezione per un bacio colmo di passione, sentimento e malinconia.
 
«Ragazzi mi spiace interrompervi, ma il tempo è finito e Luke hai bisogno di riposare» la voce dell’infermiera ci interrompe
 
«Esco subito» rispondo alla donna «Amore devo andare»
«Maggy domani verrai?»
«Te lo prometto Luke. Te lo prometto » gli dico facendo rincontrare le nostre labbra. 

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 - Welcome Home ***


Capitolo 31 - Welcome Home 

 
È trascorsa esattamente una settimana esatta dal giorno in cui Luke si è svegliato in quel letto d’ospedale.
Io e gli altri siamo stati in quella stanza ogni giorno, più volte al giorno.
 
Noi riuscivamo a vederlo in compagnia di una vecchia infermiera quindi andavamo noi a fargli da infermieri.
Anche se devo dire che Ashton che tenta di fare l’infermierina sexy non è propriamente la visione che qualsiasi paziente sognerebbe.
 
 
Alla fine l’hanno tenuto ricoverato più tempo perché aveva spesso mal di testa e per sicurezza hanno preferito tenerlo ancora sotto controllo.
Fortunatamente quel dolore non era niente di grave, quindi può tornare a fare tutto quello che vuole.
 
Oggi torna a casa e vogliamo organizzargli una sorpresa, un qualcosa per ridargli il benvenuto a “casa”.
 
È mattina presto e stranamente mi alzo così di prima mattina.
 
Mi guardo allo specchio e fortunatamente le occhiaie dei giorni precedenti sono sparite dal mio volto.
Prendo l’intimo e mi dirigo a fare la doccia.
 
L’acqua calda riesce a svegliarmi e a farmi distendere i muscoli.
 
Asciugo velocemente i capelli raccogliendoli in una treccia laterale e lego tra di essi una bandana di Ash.
È quella rossa che mi aveva prestato l’altro giorno e che non gli ho restituito… Ooops
 
Indosso pantaloni della tuta e canotta e mi dirigo verso la piccola cucina del dormitorio.
Forse quello che non ho detto è che ciascun dormitorio corrisponde a delle piccole casette con 3-4 camere, fornito anche di bagno e cucina.
Più che un istituto si potrebbe paragonare ad un villaggio turistico, consideratone l’organizzazione.
 
 
Se c’è una cosa che mi riesce bene, sono i dolci quindi decido di cucinarne uno per il ritorno di Luke.
 
Quale potrebbe essere il dolce che Luke avrebbe voglia di mangiare? Inizio a pensare, sgranocchiado un biscotto…
 
«Buongiorno»
«Buongiorno Ash, come mai così mattiniero?»
«Beh io lo sono sempre stato.. te piuttosto? Come mai sveglia così presto? Devo prepararmi ad un imminente attacco nucleare?»
«Ah ah ah che spiritoso.. Pensavo di cucinare qualcosa per quando torna Luke»
«Maggy se non ti sposa Luke lo faccio io, giuro! »
«Ma non ho idea di cosa poter fare… »
«So che Luke adora il cioccolato ed i cupcakes» dice cercando di nascondere i lamenti del suo stomaco fin troppo affamato
«Sbaglio o sono anche i tuoi dolci preferiti oltre al Banana Bread?»
«Mi sa che ti sbagli» mi risponde scoppiando a ridere
«Ti ho beccato in pieno Ash!»
«Uffi!! Maggy, io vado a fare una corsetta in spiaggia…»
«Si Ash, quando torni ti riserverò un cupcake… »
«Mi leggi nel pensiero piccola » mi risponde avvicinandosi e lasciandomi un bacio sulla guancia.
«Ciao Fletcher»
«Ciao Edwards» mi saluta uscendo dalla porta legandosi una bandana tra i ricci alquanto selvaggi stamattina
 
«Ah Maggy» torna indietro «Stai bene con la MIA bandana» mi dice ridendo, sottolineando “mia”.
La sua risata è così contagiosa che si lega alla mia.
 
Molte volte mi sono ritrovata a chiedermi, se più che ad un batterista punk-rock tuttomuscoli bisognerebbe paragonarlo ad un furetto tutto pelo un po’ cresciuto…
Poi mi accorgo che questa mia domanda esistenziale non ha molto senso…
 
 
Inizio a pensare alla ricetta per i cupcakes ma non riesco a ricordarmela.
 
Quindi prendo tra le mani e digito il numero della persona che sicuramente se la ricorda
 
«Pronto»
«Ciao Jack, sono Maggy»
«Hei ciao Maggy»
«Jack c’è Liz?»
«Certo te la passo subito. Ciao Maggy»
«Grazie Jack»
«Maggy carissima»
«Hei ciao Liz come stai?»
«Tutto bene te tesoro?»
«Bene grazie. Liz posso chiederti un favore?»
«Certamente dimmi tutto tesoro mio»
«Volevo preparare qualcosa per il ritorno di Luke e Ash mi ha suggerito i cupcakes al cioccolato. Ma..»
«Ma non ti ricordi la ricetta vero?»
«Eeehm, no » dico scoppiando a ridere, contagiando anche lei.
«Tranquilla te la do io.. » mi dice iniziando a elencarmi gli ingredienti ed il procedimento
«Liz sei un amore»
«Ma figurati Maggy»
«Grazie mille»
«Di niente tesoro»
«Vado a far andare a fuoco l’istituto! Ciao Liz, salutami il resto della famiglia »
«Stai attenta a non farti male Maggy, saluta tutti anche tu. Un bacione tesoro» dice chiudendo la chiamata.
 
 
Quel “Stai attenta a non farti male” mi ricorda tanto le raccomandazioni che mi fa sempre mia mamma.
Liz è come una seconda mamma per me, è una donna fantastica ed una madre meravigliosa.
 
 
Inizio a pesare gli ingredienti e mescolarli.
L’impasto è molto semplice da fare e quando i dolcetti escono dal forno, il profumo si distribuisce in tutta la casetta.
 
«Oddio che profumo meraviglioso e che aspetto delizioso » dice Ashton entrando dalla porta.
«Tenga Irwin» gli dico porgendoli un cupcake ancora caldo. «Stai a..»
«Ahiaaaaaaaa mi sono scottato  la linguaaaaaaa» urla iniziando a saltare per la cucina
«ttento..» finsco di pronunciare la parola, scoppiando a ride
«E tu anche ridi?»
«Irwin la stavo avvertendo»
«La ringrazio Edwards, molto utile da parte sua»
 
E mentre lui mangia quella cosa cioccolatosa, io inzio a sistemare la cucina.
«Sei la pasticcera più brava di tutte» mi dice abbracciandomi da dietro, mentre io sono concentrata nel lavare i piatti, avvolta dalla schiuma.
«Le è piaciuta la colazione Irwin?»
«Un po’ calda, ma molto di mio gradimento, la ringrazio signorina Edwards» e così dicendo raccoglie della schiuma che mi spalma sul viso.
«Fletcher sei morto» dico sciacquandomi le mani e iniziando a corrergli dietro per casa
 
La sua risata riecheggia tra le stanze.
 
«Michael salvamiii » dice a Michael che ci guarda con una faccia perplessa per poi bloccarmi in un abbraccio.
«Gordon lasciami andare»
«Odio il mio secondo nome, ma detto da te sembra quasi bello Maggy» mi dice tenendomi ancora più stretta a lui, permettendo ad Ashton di scappare alla mia furia.
 
 
Finisco di sistemare la cucina e mi dirigo in camera per potermi preparare considerando che manca poco all’arrivo di Luke.
 
Apro l’armadio e mi metto a osservarlo seduta sul letto.
Uhm.. e adesso che mi metto?
 
Inizio a far scorrere i vestiti, osservandoli uno ad uno.
 
Opto per skinny jeans chiari con un’adorabile canotta bianca con il pizzo e le mie converse bianche.
 
 
Molto semplice direi.
Un filo di mascara ed un po’ di cipria e sono pronta.
 
Scendo in cucina «Allora ragazzi tutto pronto? »
«Lo striscione è pronto, il dolce anche ed Ash è andato a prenderlo. Direi di si»
 
Poco dopo sentiamo la serratura della porta aprirsi ed entrare Luke e Ashton.
«Bentornatoooo » urliamo nel vedere il biondino.
 
Calum si fionda su di lui abbracciandolo, seguito da Mike e Sam .
 
 
La musica inizia a partire e tutti si mettono a ballare.
Luke si avvicina a me, prendendomi per mano e portarmi in un angolo.
 
«Ciao amore mio » mi dice guardandomi fisso negli occhi, sorridendo
«Ciao tesoro» rispondo ricambiando il sorriso
 
Lui si avvicina a me, cingendomi i fianchi con le braccia.
«Non sai quanto mi è mancato poter toccarti così, ma soprattutto così» mi dice appoggiando le nostre labbra sino a iniziare un bacio appassionato, desideroso di tutto quell’amore che ci è mancato.
 
«Ti amo Luke»
«Ti amo Maggy» dice appoggiando il suo mento sulla mia testa, abbracciandomi dolcemente.
 
«Maggy posso chiederti una cosa?»
«Certo dimmi»
«Come facevi ad essere già a Sydney settimana scorsa?»
 
«I miei hanno divorziato. Quando mi è arrivata la felpa che mi avevi mandato e quando ho letto quella lettera non ce l’ho più fatta e ho chiesto a mia mamma di riportarmi a Sydney. Lei ha subito accettato. Volevo farvi una sorpresa, ma quando sono scesa dall’aereo mi ha chiamata Ashton dicendomi che ti stavano portando in ospedale e anche se io ero dall’altra parte del mondo era giusto che io lo sapessi. Però io ero gia qui a Sydney quindi sono corsa in ospedale. Scusami Luke per aver detto ad Ashton di convincerti che io stessi bene ed altro, non pensavo che tu reagissi così male»
«Maggy non importa. L’importante è che tu sia qui con me adesso»
«Sono qui e non me ne andrò mai più Luke, te lo prometto»
 
 
 ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Eccomi tornata :)
Sono riuscita a pubblicare, facendo una pausa dalle votazioni per i KCA.
Siete emozionate per la loro performance? Io non vedo l’ora!
Purtroppo non ho sky quindi non potrò vedere neanche la replica, però conto nei video in Youtube :)
E voi? Raccontatemi qualcosa
A presto,
Val ♥



 

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 - Amnesia ***


Capitolo 32 - Amnesia



 
La festa finisce non molto tardi, Luke ha bisogno di tranquillità.
Mi dirigo in camera mia per mettermi più comoda.
 
Mi tolgo i jeans e infilo un paio di leggins, sicuramente più comodi e pratici.
 
Tolgo la canotta. Mentre inizio a indossare quella del pigiama, Luke entra in camera mentre sono ancora in reggiseno.
 
«Oddio Maggy scusami» mi dice uscendo dalla porta coprendosi gli occhi
«Hei Luke tranquillo, puoi entrare!»
«Io insomma..  Non vorrei che.. Non vorrei che tu… »
«Hemmings vuoi comprare una vocale? O una consonante? »
«Non vorrei che tu ti sentissi in imbarazzo, insomma tu…»
«Luke mi sa che sei tu in imbarazzo o sbaglio?» dico avvicinandomi a lui
 
In risposta ricevo le sue guance arrossate e lo sguardo chino
 
«Luke tesoro perché ti fai questi problemi? Sei il mio ragazzo»
 
«Hai ragione piccola mia» mi prende i fianchi e mi avvicina a lui, lasciano baci dolci sul mio collo. Rabbrividisco e lui non può far altro che sogghignare alla mia reazione sussurrandomi «credo che sia meglio se la indossi quella maglietta. Sei bellissima anche senza, ma non vorrei che tu ti prendessi qualcosa» per poi lasciarmi ancora qualche bacio sul collo.
 
Mi stacco dalla sua presa per poi avvicinarmi al letto dove ho lasciato la maglietta e la indosso.
 
Quando mi giro, Luke è già seduto sul letto, con in mano la chitarra che si trovava nell’angolo della mia stanza.
 
«Che fai con quella chitarra?» gli chiedo sedendomi di fronte a lui, mettendomi sotto le coperte.
«Quello che mi riesce meglio.. »
«Cantare? »
«Voglio farti sentire una cosa»
«davvero canterai e suonerai per me?» chiedo emozionata. L’ha fatto poche volte e sono sempre state speciali.
«Lo farò, solo per la mia Maggy, colei che ha ispirato “Amnesia”»
 
Inizia a intonare degli accordi per poi iniziare a dire quelle parole, così perfette e così familiari..
 
I drove by all the places we used to hang out getting wasted
I thought about our last kiss, how it felt the way you tasted
And even though your friends tell me you’re doing fine

And you somewhere feeling lonely even though he’s right beside you?
When he says those words that hurt you, do you read the ones I wrote you?

Sometimes I start to wonder, was it just a lie?
If what we had was real, how could you be fine?

‘Cause I’m not fine at all

I remember the day you told me you were leaving
I remember the make-up running down your face
And the dreams you left behind you didn’t need them
Like every single wish we ever made
I wish that I could wake up with amnesia
And forget about the stupid little things
Like the way it felt to fall asleep next to you
And the memories I never can escape

‘Cause I’m not fine at all

The pictures that you sent me they’re still living in my phone
I admit I like to see them, I admit I feel alone
And all my friends keep asking why I’m not around

It hurts to know you’re happy, yeah, it hurts that you’ve moved on
It’s hard to hear your name when I haven’t seen you in so long

It’s like we never happened, was it just a lie?
If what we had was real, how could you be fine?

‘Cause I’m not fine at all

I remember the day you told me you were leaving
I remember the make-up running down your face
And the dreams you left behind you didn’t need them
Like every single wish we ever made
I wish that I could wake up with amnesia
And forget about the stupid little things
Like the way it felt to fall asleep next to you
And the memories I never can escape


If today I woke up with you right beside me
Like all of this was just some twisted dream
I’d hold you closer than I ever did before
And you’d never slip away
And you’d never hear me say


I remember the day you told me you were leaving
I remember the make-up running down your face
And the dreams you left behind you didn’t need them
Like every single wish we ever made
I wish that I could wake up with amnesia
And forget about the stupid little things
Like the way it felt to fall asleep next to you
And the memories I never can escape


‘Cause I’m not fine at all
No, I’m really not fine at all
Tell me this is just a dream
‘Cause I’m really not fine at all
 
 
Quelle parole le conosco bene, sono le parole della lettera.
La sua voce è così cristallina e così perfetta.
È una sua particolarità che adoro.
 
 
«Luke è la cosa più bella che abbia mai sentito»
«Tu sei la cosa più bella del mondo, e quelle parole le hai ispirate tu. Certo, il motivo per cui sono state scritte non era il migliore….»
«Luke è bellissima. Tu sei bellissimo e io ti amo» mi avvicino a lui per baciare quelle labbra così perfette e il gesto viene ricambiato con piacere.
«Ti amo anche io amore. Ah Maggy, devo chiederti una cosa»
«Dimmi tesoro»
«Manca poco alla fine dell’anno scolastico .. Quindi anche al ballo..  e anche perché il tuo diciottesimo compleanno cade esattamente lo stesso giorno… Volevo chiederti se sei già impegnata per andarci.. »
«Beh effettivamente si, arrivi tardi caro.. »
«Ah» mi risponde con uno sguardo triste
«Eh si, un certo Luke Hemmings mi ha chiesto di accompagnarlo e non ho saputo dirgli di no, era così bello e tenero»
«Ahn si? Mi sa che dovrò fare un discorsetto a questo Hemmings.. » e si avvicina a me, stendendomi sul letto e reggendo il suo peso sulle braccia.
«Non vedo l’ora di vederti al ballo, anche se sarai con quel certo Hemmings. »
«Oh sapessi quanto ho voglia di vedere io te, peccato per quella Edwards, mi sta proprio in culo»


 
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
I’m back!
Vorrei informare i miei cari lettori che ormai manca poco alla fine della storia, quindi cercherò di aggiornare non molto spesso, appunto per “prolungare” un po’ la fine.
Approfitto anche per farvi tanti Auguri, Buone Feste ♥
Valentina ♥
 

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Capitolo 33
*** Capitolo 33 - Shopping ***


 

Capitolo 33 – Shopping
«Buooooooooongiornooooo piccionciniiiii»
 
Ashton di prima mattina è la peggior sveglia mai esistita.
 
«Ashton ti uccido» mi precede Luke ed il riccio scoppia in una risata contagiosa.
«Buongiorno Maggy» mi saluta Luke dandomi un bacio a fior di labbra
 
«Le coccole le avete già fatte, adesso alzate le chiappe» ci rimprovera Sam
«Sam morirai anche tu» le dico ricambiando il buongiorno a Luke.
«Sam preparati perché si va in città a fare shopping» continuo poi riferendomi alla biondina
 
«Oddio noooo!»
«Che c’è? Non ti piace fare shopping?» le chiede Cal
«Adoro fare shopping, ma con Maggy è praticamente impossibile!» dice, guardando nel suo armadio qualcosa per poter togliersi il pigiamone e quindi apparire un po’ più “sexy”.
 
«Sam dobbiamo trovare un vestito per il ballo, così magari un cavaliere lo trovi anche tu» le rispondo guardando Calum come per fargli capire qualcosa, gesto al quale lui reagisce abbassando lo sguardo imbarazzato.
 
«Dai ragazze noi vi lasciamo fare shopping. Ragazzi che ne dite di una partitina a calcio e una corsetta? » propone Ashton
«Per me va bene » dice Luke
«Idem» dice Cal
«Concordo» risponde Mike
«Beh buon shopping ragazze » ci dice Ash
 
Li vediamo uscire dalla stanza «Non fare impazzire Sam, e neanche i ragazzi che troverete» mi dice Luke all’orecchio.
 
«Tu non far impazzire le ragazze che ti vedranno giocare tutto sudato» gli dico appoggiando le mani sul suo petto.
 
---------------------
 
«Allora Sam da dove iniziamo?»
«Da dove vuoi carissima» mi risponde avvicinandosi a me e prendendomi a braccetto.
«Io direi di cominciare da quel negozio. Mi ispira» dico indicandole un negozietto carino all’interno del centro commerciale.
 
Annuisce e ci incamminiamo verso il negozio
«Che hai in mente di indossare Maggy?»
«Non saprei.. Vorrei restare abbastanza semplice»
«Assolutamente no. Luke mi ha chiesto di farti essere perfetta»
«Davvero??»
«Eh si cara, e io le promesse le mantengo. Quindi adesso ci dividiamo. Tu vai di là, io di qua e ci troviamo tra poco davanti al camerino»
«Si signor capitano» le dico prendendola in giro, imitando un comportamento militare.
«Stronza» mi risponde scoppiando a ridere e facendomi la linguaccia.
 
Inizio a vagare tra i vestiti e devo dire che la scelta è difficile.
Difficile assai.
 
Alla fine opto per provare un abito bianco e corto ed uno nero sempre corto.
 
Quando mi avvicino al camerino, Sam non c’è. La vedo arrivare dopo poco, con un pacco di vestiti colorati in mano.
«Solo quelli? Solo bianco e nero? Non ti smentisci mai. Entra in camerino e provali» mi dice indicandomi il camerino.
 
Provo quello bianco e quando esco Sam commenta semplicemente con un
«Sembri una meringa»
 
Provo anche quello nero ed esco per farglielo vedere «Maggy no. Ti prego»
«Che ha che non va?»
«Sembra che ti sia morto il gatto! Ho io il vestito giusto per te, ma non te lo farò vedere fino a settimana prossima, la sera del ballo»
«Ma tu mi farai morire di ansia Sam»
«E stai buona!»
«E tu cosa indosserai scusa?»
«Io adesso entro in camerino e tu dovrai aiutarmi»
«E tu pensi di provarti tutti quei vestiti?» le chiedo con uno sguardo allucinato indicando la montagna di vestiti che aveva tra le mani.
«Beh..»
«Non azzardarti. Fammi un po’ vedere che ti dico io che provare» inizio a guardare tra gli abiti e me ne convince uno lungo nero, modello a sirena con lo scollo a cuore.
 
Con questo Calum non potrà staccarle gli occhi di dosso.
«Questo» le dico dandole il vestito e spingendola in camerino.
 
Dopo 10 interminabili minuti sento la sua voce
«Maggy non respiro qua dentro»
«Sam non mangiare Hamburger e patatine fritte fino al ballo e vedrai che respirai senza problemi»
«Stronza » mi dice ridendo dall’interno del camerino.
 
Esce e rimango senza fiato.
 
«Sei bellissima Sam. Devi metterti assolutamente questo»
«Sei sicura? Non sarà troppo?»
«Nah.. Sei una gnocca da paura»
«Aspetta a vedere il tuo tesoro mio»
 
 

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Capitolo 34
*** Capitolo 34 - This is our night ***


Capitolo 34 – This is our night
      

 
«Maggy sei pronta per diventare diciottenne?»
«Sinceramente? No Sam»
«Beh allora sei pronta per stasera?»
«Quello abbastanza»
«Beh allora muovi il culo e vai a farti la doccia altrimenti non riesco a prepararti strafiga per stasera»
«Quanta fretta » le rispondo dirigendomi verso il bagno per farmi la doccia.
Un po’ di acqua calda è quello che mi serve in questo momento.
 
Sam’s pov
 
Sento aprire la porta della camera e una figura esile e bionda mi si presenta davanti.
«Hemmings mi dica»
«Dov’è Maggy?»
«In doccia»
«Come sono i preparativi?»
«Tutto bene! Il vestito c’è, scarpe e pochette ci sono…»
«Posso vederlo il vestito?»
«Scordatelo Luke!»
«Dai Sam ti prego! Non resisto fino a stasera!»
«Saaaaaaaaaaam me lo porti l’intimoooo?» sentiamo Maggy urlare dal bagno.
Mannaggia! Lei e la sua poca memoria vanno a braccetto.
«Scordatelo Luke! Il vestito lo vedi stasera e adesso muovi le chiappe e vai a prepararti da un’altra parte» lo porto fuori dalla stanza andando a prendere l’intimo per Maggy.
 
(fine Sam’s pov)
 
Sento bussare alla porta, segno che Sam è finalmente arrivata.
«Certo che hai la memoria di un bradipo» mi prende in giro
«Eddai Sam ho altro per la testa»
«Si infatti hai un biondino, occhi azzurri, tutto fighetto, piercing al labbro…»
«Smettila e lasciami preparare! » le dico scoppiando a ridere imbarazzata per poi richiudere la porta del bagno e poter togliere l’asciugamano che mi ero avvolta. Indosso l’intimo ed avvolgo i capelli in un turbante con un asciugamano e mi avvio in camera
 
 
«Effettivamente devo dire che quest’acconciatura ti dona assai Maggy»
«Dici? » la prendo in giro imitando una passerella entrando in stanza.
«Senti Adriana Lima, asciugati i capelli e poi muovi il tuo bel culetto qui in camera che ti trucco e preparo l’acconciatura. Non manca molto al ballo!»
«Sam mancano ancora 4 ore! »
«E devi preparare anche me!»
«Allora vai a lavarti intanto che io mi asciugo i capelli.»
«Se lo dice lei signorina Edwards..»
 
 
«Sam adesso anche tu sembri un’indiana»
«Ma io sono più bella» mi risponde con una linguaccia, sistemandosi anche lei il suo turbante di capelli.
«Viva la modestia Sam! Adesso stai buona che devo truccarti e sistemarti i capelli» le dico scoppiando a ridere
«E la cosa mi preoccupa assai»
Si siede e posso finalmente iniziare a truccarla e sistemarla.
 
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«Sei perfetta Sam!»
«Adesso siediti e stai zitta tu carissima» mi dice imitando la mia voce.
 
 
Dopo un’ora abbondante, finalmente Sam ha finito” l’opera d’arte” come l’ha definita lei e mi è permesso potermi muovere.
Le mie gambe iniziavano a chiedere pietà!
 
«Adesso Maggy sei pronta! Ti mancano  solo vestito e accessori»
«Posso finalmente vedere il mio abito?»
«Non ancora» mi risponde raccogliendo dal letto una bandana e avvicinandosi a me
«Che hai intenzione di fare?»
«Ti bendo così vedrai tutto in una volta sola»
«Ti ucciderò e lo sai» la minaccio mentre lei inizia a legarmi la bandana attorno agli occhi, facendo ovviamente attenzione alla sua “opera d’arte”.
 
«Adesso stai ferma qui che mi vesto io e poi vesto anche te» mi dice prendendomi per mano ed iniziando a camminare per poi farmi sedere sul letto.
 
«Sai Maggy, la dieta senza hamburger e patatine ha funzionato! Riesco a respirare dentro questo vestito»
«Te l’avevo detto io!» le rispondo sentendo già un rumorino di tacchi avvicinarsi a me «Ma ti sei già messa le scarpe Sam?»
«Eh si Maggy. Sono già le 20.30, tra mezzora inizia il ballo e dobbiamo andare in spiaggia»
«E che aspetti a darmi il vestito?»
«Arrivo arrivo» mi risponde abbassando una zip, probabilmente quella dell’involucro dell’abito
«Ma gli altri che fine hanno fatto?»
«Li ho cacciati e mandati al ballo. Questa cosa deve essere una sorpresa.. Allora Maggy adesso ti devi svestire e io ti aiuterò con il vestito»
 
Inizio a sfilarmi la canotta di Luke che mi ero messa, facendola cadere a terra.
Sam mi si avvicina «Adesso alza la gamba destra ed infilala dentro qua, poi fai lo stesso con la sinistra»
«Ma come diavolo è fatto sto vestito? Come mi mandi via Sam? Ti ucciderò perché mi stai facendo morire di ansia»
«E smettila di lamentarti Cristo Santo! Fai quello che ti dico»
Faccio come mi è stato ordinato, prima di far scoppiare la Terza Guerra Mondiale.
Non sarebbe molto carino finire nei libri di storia per aver fatto scoppiare una guerra per la scelta di un abito..
Ritorno al mondo reale quando sento la stoffa che mi sfiora la pelle, mossa da Sam.
 
Sento la zip chiudersi sulla schiena.
Mi avvicina le scarpe «Adesso Madame deve infilare il suo piedino in questa scarpetta di cristallo»
«La ringrazio mia Ancella» la derido indossando le scarpe
«Sam ma questi sono TRAMPOLI!!» continuo a dirle dopo aver indossato le scarpe vertiginosamente alte (che non ho mai visto).
«No, non direi. Non sono poi così tanto alte»
Mi mette orecchini, mi passa la pochette e la collana di Luke quella con il cuore che mi aveva regalato prima che io partissi per l’Italia.
 
«Luke morirà nel vederti così»
«Posso vedermi?»
«Che impaziente! Adesso ti snodo la bandana così puoi vederti»
 
 Sento le sue mani armeggiare con la bandana che mi copre gli occhi
«sei pronta?»
«Tu sei pronta a morire nel caso non ti decida a togliermi questa fottuta fottutissima bandana?»
 
Scoppia a ridere per poi sfilarmela.
 
Apro gli occhi e rimango stupita dalla visione che mi si presenta allo specchio.
 
Le scarpe vertiginose, ma bellissime, rendono la mia figura sicuramente più alta (e più magra, specifichiamo).
Il vestito è colorato e non sono abituata a vedermi così colorata.
Lo ammetto, non sono una che veste molto colorato, forse è per questo che vado d’accordo con quei quattro idioti considerando che sembra sempre che gli sia morto il pesce rosso.
 
I capelli sono raccolti e trovo che il mio collo sembri molto più lungo del solito.
 
«Sam hai fatto un miracolo»
«Nah Maggy. Sei tu e sei bellissima»
«Beh vogliamo parlare di te? Sembri una principessa dentro quel vestito. Ti fa delle curve da togliere il fiato»
«Ma non dire cazzate Maggy per favore. Dai andiamo che il taxi è qua fuori»
 
Usciamo dalla casetta e il taxi ci sta aspettando.
Saliamo nella vettura e l’ansia inizia a farsi sentire.
 
Cosa ne penserà Luke?
Cosa diranno gli altri?
Ma soprattutto … riuscirò a non slogarmi una caviglia?
 
«Maggy che c’è? Ti vedo pensierosa»
«Chissà cosa penserà Luke di questo look»
«Sicuramente rimarrà senza parole»
«Beh e Calum?»
«Calum cosa? Anche a lui piacerai» mi risponde imbarazzata
«Ma come fai ad essere così ingenua?»
«Perché ingenua?»
«Si vede lontano un chilometro che ti piace»
«Non diciamo cazzate e scendiamo che siamo arrivate»
 
Anche stavolta è riuscita a sviare il discorso!
Scendiamo dal taxi e si sente il frastuono della musica.
Le mani iniziano a tremare e l’imboccatura dello stomaco imita il comportamento delle mani.
 
«Stai tranquilla» cerca di tranquillizzarmi Sam prendendomi per mano.
Vediamo i ragazzi all’inizio del tappeto rosso che ci conduce sulla casetta sulla spiaggia dove si terrà il ballo quest’anno.
 
Ci dirigiamo verso di loro e sembrano quasi sentirci perché si girano nella nostra direzione tutti allo stesso momento.
Calum si perde nel fissare Sam a bocca quasi spalancata e i suoi occhi emanano sicuramente tanti cuoricini a noi invisibili.
Dopo gli devo assolutamente fare un discorsetto a quel tizio.
 
Michael e Ashton guardano in mia direzione, sbattendo ripetutamente le palpebre come per mettere a fuoco la figura.
 
Luke?
Beh Luke è immobile, mi guarda in modo fisso negli occhi, non facendo trapelare alcuna emozione..
 
Ecco lo sapevo. Non gli piaccio..
 
Indossa i suoi soliti skinny jeans neri e una camicia nera che gli mette in risalto alla perfezione il suo fisico non troppo muscoloso, ma pur sempre snello e perfetto.
È bellissimo e vorrei saltargli addosso, ma mi trattengo…
 
Luke’s pov
La vedo avanzare assieme a Sam e rimango incantato dalla sua bellezza.
Indossa un bellissimo abito lungo nero ed azzurro cielo. In vita ha una fascia nera con incastonati dei brillantini. L’insieme evidenzia la forma naturale di quella zona.
Quella stoffa le mette in risalto le curve morbide che presenta il suo corpo, rendendola perfetta.
La scollatura a cuore le mette in risalto il petto prosperoso.
Il modo in cui muove le gambe una davanti all’altra rende la sua camminata sexy e sensuale.
Al collo ha la collana che le ho regalato e che le fa brillare gli occhi di una luce particolare.
Le scarpe brillano e sono alte, così alte che dovrò fare da bastone per evitare che si sloghi una caviglia.
Il trucco è leggero ma le mette in risalto gli occhi bellissimi.
 
A volte mi chiedo come ho fatto ad incontrare una tale meraviglia.
 
(fine luke’s pov)
 
 
Sam saluta imbarazzata Calum per poi passare agli altri. Io mi avvicino al moro per primo, sussurrandogli un “io e te dobbiamo parlare”. Poi mi fiondo nel salutare Michael e subito dopo Ashton che mi stampa un bacio sulla guancia senza però dire niente.
 
Ora è il turno di Luke. Mi avvicino a lui, incerta sul come comportarmi.
Le mie incertezze spariscono quando sento le sue braccia cingermi i fianchi per poi sussurrarmi all’orecchio
 
«Sam si merita un regalo. Sei bellissima» facendomi sorridere involontariamente «Queste scarpe sono perfette, non serve che mi abbasso più di tanto per riuscire a fare questo.. » dice avvicinandosi alle mie labbra lasciandovi un bacio dolce e premuroso a stampo.
 
Mi prende la mano e assieme agli altri ci dirigiamo verso l’inizio del tappeto rosso, o meglio della “sfilata”  che ci porterà all’interno dell’edificio al cui esterno c’è un enorme orologio.
Durante la camminata, mi sento in ansia ed ho il terrore di fare una figuraccia slogandomi una caviglia o inciampando. In più mi sento osservata dai ragazzi presenti, che sembrano girarsi tutti nello stesso istante per fissarmi.
 
Luke probabilmente si accorge delle mie paure e sensazioni, perché mi sussurra un «Stai tranquilla piccola» per poi appoggiare la sua mano sul mio fianco sinistro, forse nella zona al di sotto del fianco, ma sono dettagli insomma...
 
Arriviamo all’interno dell’edificio e l’atmosfera è bellissima.
Tante luci soffuse sono sparse nella stanza, rendendo l’ambiente accogliente e un po’ misterioso.
 
Ci dirigiamo verso un tavolino e mi avvicino a Luke dicendogli «Vado a fare un discorsetto a Cal, visto che lui e Sam non fanno altro che guardarsi senza combinare niente»
«Sono d’accordo tesoro»
«Cal mi accompagni a prendere una boccata d’aria?»
«Ma non può venire Luke?» cerca di svignarsela
«Io non posso perché devo andare da Jake che mi sta chiamando dal bar» Luke sei un genio.
 
Calum, capendo di non poter trovare altre scuse si alza e viene nella mia direzione, uscendo sulla terrazza.
 
«Eccoci» dice imbarazzato
«Cal…»
«Maggy…»
«Come va con Sam?»
«è una buona amica»
«Cal non negare l’evidenza. Prima ti eri dimenticato persino di essere a sto mondo quando siamo arrivate e l’hai vista in quel vestito nero»
«Hai ragione Maggy. Sam mi piace da morire e non posso fare a meno di essere geloso di lei o di preoccuparmi. Io la amo» mi risponde tutto d’un fiato, voltandosi a guardare l’oceano in lontananza.
Wow. Pensavo di dover fare la terza guerra mondiale per tirargli fuori i sentimenti.
 
Approfitto di un suo momento di distrazione per inviare un messaggio a  Luke
“Porta fuori Sam. Qui è arrivato Cupido”
 
Pochi minuti dopo, Luke arriva con Sam, facendomi l’occhiolino.
«Hei anche voi a prendere una boccata d’aria? » dico facendo finta di niente
«Avevo voglia di una boccata d’aria anche io e ho costretto Sam a venire con me»
I due poveri innamorati guardano il pavimento, trovandolo molto interessante suppongo.
«Luke mi accompagni a prendere qualcosa da bere?» gli chiedo dicendo la prima scusa che mi passa per la testa.
«Certo tesoro» mi risponde
 
«Eh si infatti andiamo dentro» dice Calum terribilmente imbarazzato
«Oh no tranquilli. State fuori tranquillamente voi due, si sta meglio qua fuori. È romantico» mi precede Luke nella risposta, guadagnandosi lo sguardo assassino di Calum e Sam.
 
Io e Luke rientriamo e dopo circa 5-10 minuti i due giovani innamorati rientrano tenendosi per mano.
Qui è partita una freccia di Cupido.
«Sam hai le mani fredde per caso? Non mi sembrava facesse così freddo fuori» dico cercando di trattenere le risate
«Ehm noi veramente.. Beh noi.. » Qui credo che la biondina si sia dimenticata la grammatica..
«Voi?»
«Noi ci siamo messi assieme.. » riesce a dire Calum diventando rosso come un pomodoro.
Io e Luke ci guardiamo e ci battiamo il cinque, in segno di vittoria!
 
 
È quasi la mezzanotte quando ci buttiamo nella pista da ballo ed io inizio a scatenarmi con Ashton, quando sento qualcuno cingermi i fianchi e allontanarmi dal riccio.
 
Quel qualcuno mi gira e riconosco subito il profumo di Luke.
«Vieni ballerina, usciamo un po’ » mi dice portandomi fuori dall’edificio, sulla sabbia.
Lui si trova dietro di me e mi copre gli occhi con le mani.
«Perché Luke mi stai coprendo gli occhi?»
«Ho una sorpresa per la mia quasi diciottenne» mi risponde continuando a camminare dietro di me.
«10.. 9.. 8.. 7.. 6.. » inizia uno strano conto alla rovescia «5.. 4.. 3.. 2.. 1..» e mi toglie le mani dagli occhi.
 
Allo scoccare dello zero, i miei occhi vedono la scena più bella del mondo.
Sulla sabbia, in un posto molto lontano dalla festa, vi sono tantissime candele accese messe a formare la scritta “Ti amo piccola”
«Auguri amore mio» mi sussurra all’orecchio.
 
Mi giro e faccio incontrare le nostre labbra in un bacio colmo di amore, passione, desiderio mescolati all’odore di mare.
Le sue mani scorrono sulla mia schiena, fino ad arrivare all’allacciatura del vestito che inizia a slacciare con dolcezza e lentezza.
 
Fa scendere la stoffa lungo il mio corpo iniziando a sfiorare ogni centimetro della mia pelle, facendomi rabbrividire.
Gli sbottono la camicia, continuando a baciarlo.
 
«Ti amo Maggy. Ti amo e lo farò per il resto della mia vita. Non ti lascerò mai andare»
 
E quelle sensazioni della prima volta in spiaggia si ripresentano sui nostri corpi, desiderosi l’uno dell’altro. 


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Eccomi tornata ♥ 
In quante mi stavano aspettando? 
Nessuno? :(
Beh forse si se considero che nessuno recensisce più :( 
Non fate star male la vostra "vecchia" Vale :( 
Mi farebbe seriamente piacere sapere cosa pensate della storia visto che ormai è quasi alla fine, per sapere se vi piacerebbe che ne facessi un'altra o magari se avete qualche preferenza.. oppure se volete dirmi di darmi alla pesca e non cimentarmi più nella scrittura di fan fiction perchè un tricheco scrive meglio di me.. 
Con questo vi saluto e vi auguro un buon fine settimana ♥
Vale♥

 

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Capitolo 35
*** Capitolo 35 - I don't wanna love if it's not you ***




CAPITOLO 35 - I don't wanna love if it's not you

 
...10 anni dopo...
 
 
È così strano pensare a quanto tempo sia passato..

Mi trovo davanti allo specchio e il suo riflesso sembra descrivere un'altra me..

Il mio corpo è avvolto in un abito bianco che scende attillato sui fianchi per poi finire in una gonna leggermente morbida.

I miei capelli sono sciolti e ricadono ondulati sulla spalla destra.

Tra le mani ho un mazzo di fiori dal color pesca.

Guardare il mio riflesso allo specchio vuol dire rendersi conto che il momento che ho tanto atteso sta per arrivare.

Mi affaccio alla finestra e vedo il sole che sta per tramontare sull'acqua dell'oceano, chiaro segno che manca sempre meno.

Mio padre non ha voluto presentarsi al matrimonio, aveva un impegno.
Qualsiasi impegno era sicuramente più importante del matrimonio di sua figlia.

Ma va bene così.
All'altare mi accompagnerà Ashton, che sarà anche uno dei testimoni.

Sento bussare alla porta della stanza per poi vedere sullo specchio che si apre lentamente.

«Hei Mag»
«Ashton» gli dico girandomi per vederlo in volto
«Maggy sei bellissima»
«Ma ti sei visto? » gli dico guardandolo dalla testa ai piedi.
Indossa i soliti skinny neri, una giacca sempre nera abbinata ad una camicia azzurra. I ricci sono ordinati e si muovono ad ogni suo movimento.
«Ma smettila scema! Allora sei pronta? » mi chiede con un sorriso da far invidia a chiunque.


Bella domanda..

Sono pronta a camminare davanti tutti gli invitati che già intravedo sulla spiaggia?

Sono pronta per uscire da questa stanza ed avanzare verso l'altare?

Sono pronta per passare il resto della mia vita con Luke?

Con la persona che amo e che ho amato fin dal primo istante che l'ho visto?

«Si, sono pronta Ash. Ahn e renditi utile, vieni ad aiutarmi con l’allacciatura..»
«A Luke verrà un colpo. Sei perfetta» dice facendomi sorridere
«Ash... » lo richiamo
«Ci hai ripensato e vuoi me come sposo, vero?»
«Ma che ca..?» gli chiedo scoppiando a ridere
«Peccato, ci speravo» mi risponde imitando una faccia triste, riuscendo a malapena a trattenere le risate.
«Ashy, ma tu sarai sempre il mio amore tutto tenerone»
«Non avrei mai permesso che quella giraffa bionda ti portasse via da me»
«Questa dovrò dirgliela sai?! Si pentirà di averti scelto come uno dei testimoni! »
Lui in risposta scoppia a ridere.
«Ashton, seriamente grazie »
«E di cosa? »
«Grazie per essere qui, in questo momento così importante per me. Grazie per aver preso questo ruolo che nessuno ha voluto»
«Piccola» mi interrompe «io so benissimo cosa significa crescere senza un padre»
«Grazie per tutto quello che hai fatto. Grazie per essere venuto assieme agli altri a salvarmi da quel maniaco nel parco. Grazie per avermi salvato nella doccia da James. Grazie per tutte le buonanotti e grazie per tutti i dolci risvegli. Grazie per esserci sempre stato e grazie per esserci anche in questo momento.
Non saprei cosa fare senza di te. Sei davvero tutto. Ti voglio bene tesoro» gli dico saltandogli letteralmente tra le braccia per poi sentirmi coccolata da lui. Le sue grandi mani mi percorrono la schiena.


«Te ne voglio anche io e grazie a te per  aver reso la mia vita migliore. Dai sposa, andiamo altrimenti Giraff-Luke mi denuncia per rapimento» mi dice facendomi sorridere per poi prendermi a braccetto ed iniziare a condurmi all'esterno.

I miei tacchi affondano nella sabbia ancora tiepida dai raggi estivi.
Le mani iniziano a tremare, ma al vedere Luke in completo giacca e camicia bianca riesco a tranquillizzarmi.

Il ricordo del giorno della proposta mi resterà sempre impresso...



 
(Flashback)



È il giorno del mio ventesimo compleanno ed io, Luke e compagnia stiamo festeggiando con una fantastica vacanza esotica. Quando torno a casa da una lunga giornata di shopping sfrenato con Sam, nella camera d’albergo trovo un biglietto da parte di Luke che mi invita ad andare in spiaggia. 
Quando i miei piedi toccano la sabbia trovo un asciugamano steso, un pc portatile ma nessuna traccia di lui. 
Sopra il telo c’è  un altro cartello mi invita a guardare un video sul pc. 
Premo PLAY e sullo schermo appare lui che mi dice “Ormai avrai probabilmente capito che la sorpresa che ho preparato per il tuo compleanno è questo video, quello che non sai è che questa sorpresa ormai la sto preparando da più di un anno”
La sua immagine scompare ed iniziano a susseguirsi varie immagini mie e sue assieme. 
Poi riappare Ho voluto preparare questo video per dirti che questo è il giorno in cui ho deciso di voler passare tutta la mia vita con te. Ma ho voluto trovare un modo per mostrarti quanto ti amo, e quanto pensi a te letteralmente ogni momento della mia giornata” 
Appaiono varie scene di lui durante la vita quotidiana: mentre fa colazione, con il suo cane, appena sveglio, mentre si lava i denti, con l’albero di natale nello sfondo e molte altre situazioni.. Ma sempre accompagnato da una lavagnetta con scritta la data in ordine progressivo. Date che racchiudono 365 giorni.
Fino alla data di ieri. Poi appare sullo schermo una  frase: “Voltati”. 
Faccio come dice quel video e quando mi volto lo vedo. 
Ha quella lavagnetta in mano. Mi avvicino a lui. Lo guardo con aria interrogativa. 
Quando sono davanti a lui, volta la lavagnetta e vi è scritto “Mi vuoi sposare?”
Le lacrime iniziano a scendere e non posso fare a meno di avvicinarmi maggiormente a lui e baciarlo come non l'ho mai fatto.
Le sue mani gettano la lavagnetta a terra e mi prendono le gambe alzandole e permettendomi di allacciarle attorno al suo bacino.
«Si» riesco a dire staccandomi dal suo bacio per riprendere fiato «Si Luke voglio sposarti»
«Signorina Maggy Edwards Hemmings la amo e lo farò per sempre»
«La amo signorino Hemmings»



 
 Luke’s pov
 
Sam, Cal e Mike stanno cercando di tranquillizzarmi, ma mi riesce difficile restare calmo il giorno del mio matrimonio.
Mi fa sorridere ripensare alle loro facce quando hanno visto che anche il giorno del mio matrimonio non ho potuto fare a meno degli skinny neri. Non sapevano se ridere, piangere, torturarmi o togliermi subito i vestiti di dosso.
 
Ma finalmente eccola la mia Maggy.
 
Lei è la mia vita, il mio tutto e non riesco a vivere se non è al mio fianco.
 
Sta avanzando sul tappeto con Ashton al suo fianco. Nel vedere la sposa, inizia a risuonare la marcia nuziale e il mio cuore smette di battere per qualche secondo nel vedere tanta bellezza.
 
Il vestito le sta divinamente. Mette in risalto la sua figura alla perfezione e il colore candido le fa risaltare la pelle. La collana che porta al collo le fa brillare gli occhi già luccicanti dall’emozione e si nota lontano chilometri che è in ansia. Ormai la conosco da così tanto tempo che ogni suo minimo gesto è compreso dal mio cervello.
 
Ashton al suo fianco la sostiene e protegge da qualsiasi cosa potrebbe capitarle.
 
Non riesco a staccarle gli occhi di dosso.
 
Finalmente si avvicina all’altare. Ashton le bacia la fronte come farebbe qualsiasi padre, ma non quello di Maggy, troppo impegnato in qualsiasi cosa più importante di sua figlia e il giorno del suo matrimonio.
Poi la lascia a me, suo futuro marito.
 
La prendo per mano e la porto davanti a me. Sento che ora potrò difenderla per il resto della vita, da tutto e da tutti.
 
La cerimonia inizia fino ad arrivare al momento più importante di tutto.
 
«Lucas Robert Hemmings, vuoi accogliere Maggy Anne Edwards come tua sposa, promettendo di esserle fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita finché morte non vi separi?»
 
«Lo voglio»
 
«Maggy Anne Edwards, vuoi accogliere Lucas Robert Hemmings come tuo sposo, promettendo di essergli fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita finché morte non vi separi? »
 
«Lo voglio»
 
«So che probabilmente la maggior parte degli invitati o forse testimoni» dico scrutando il viso di Ash che sogghigna divertito «sta morendo di fame, ma questa è una cosa a cui tengo particolarmente quindi vi chiedo di sopportare qualche minuto la fame» termino la frase cercando una conferma tra gli invitati.
Quando tutti annuiscono divertiti e un po’ incuriositi, guardo Maggy che ha una faccia terribilmente confusa e preoccupata direi.
Estraggo dalla tasca del completo quel foglio di carta che è rimasto chiuso per troppo tempo
 


Maggy’s pov

«Luke mi preoccupi» dico più che altro in un sussurro e ricevo il sorriso più tenero di tutti da parte sua.
«Questo pezzo di carta è rimasto chiuso per troppo tempo Maggy. Queste parole sei stata proprio tu a scriverle, quando eri in Italia, lontano da tutti ma soprattutto da me. Queste parole le ho lette di nascosto, tu non mi avresti mai fatto leggere una cosa del genere, per colpa di quella tua timidezza così adorabile e che ti rende così unica. Questo foglio ti è caduto quando sei entrata nella stanza dell’ospedale quando ero ricoverato. Probabilmente pensavi di averlo perso chissà dove, ma la verità è che l’ho tenuto sempre io e l’ho letto tutti i giorni. Mi ha dato la forza necessaria per superare il rimorso di averti fatto partire quella volta per l’Italia, sarei dovuto venire con te e invece non l’ho fatto. Queste parole sicuramente le riconoscerai e vorrei ringraziarti per averle scritte, per aver dato vita a questa che è la canzone a cui tengo di più e che dedico a te, per oggi e per tutta la nostra vita, affinché non ricapiti mai più una situazione simile.»
 
Lo vedo fare un cenno ad Ashton e delle note iniziano a risuonare  attorno a noi.
 
Within a minute I was all packed up
I've got a ticket to another world
I don't wanna go
I don't wanna go
The silent words are hard to speak
When your thoughts are all I see
"Don't ever leave," she said to me
 
Inizia a cantare e si, quelle parole le riconosco fin troppo bene.
Le ho scritte poco dopo essere arrivata in Italia. Le ho incise su quella carta assieme alle lacrime, interponendo la mia situazione con quella di una sconosciuta e della persona che è stata costretta ad abbandonare. Ecco il motivo per cui vi sono più protagonisti, cercavo di immedesimarmi in qualcun altro, forse per provare meno dolore. Ma la verità è che non ci sono riuscita del tutto, mettermi in primo piano è stata una tentazione troppo grande.
 
 
When we both fall asleep underneath the same sky.
To the beat of our hearts at the same time.
So close but so far away.
(Can you hear me?)

She sleeps alone.
My heart wants to come home.
I wish I was, I wish I was beside you.
She lies awake.
I'm trying to find the words to say.
I wish I was, I wish I was beside you.

Another day and I'm somewhere new.
I made a promise that I'll come home soon.
Bring me back, bring me back to you.

When we both wake up underneath the same sun.
Time stops, I wish that I could rewind.
So close but so far away.

She sleeps alone.
My heart wants to come home.
I wish I was, I wish I was beside you.
She lies awake.
I'm trying to find the words to say.
I wish I was, I wish I was beside you.

There are pieces of us both
Under every city light
And they're shining as we fade into the night

She sleeps alone.
My heart wants to come home.
I wish I was, I wish I was...

She sleeps alone.
My heart wants to come home.
I wish I was, I wish I was beside you.
She lies awake.
I'm trying to find the words to say.
I wish I was, I wish I was beside you.

She lies awake.
Beside you.
I wish I was, I wish I was...

She sleeps alone.
My heart wants to come home.
I wish I was, I wish I was..
 
 
«E dopo aver fatto piangere anche il parroco, vi dichiaro marito e moglie. Luke puoi baciare la tua sposa»
 
Non se lo fa ripetere due volte.  Luke si avvicina a me e dolcemente posa le sue labbra sulle mie.
Il primo bacio da marito e moglie.
In sottofondo si sentono gli applausi, ma io e lui siamo troppo concentrati nell’assaporarci completamente questo bacio.
 
Erano due giorni che non lo vedevo e mi era mancato come non mai.
Stacco le mie labbra dalle sue per dirgli  «Ti amo ti amo ti amo ti amo»
 
I suoi occhi sono lucidi.
 
Mi sento la ventottenne più fortunata del mondo ad avere come marito Luke.
Esiste qualcun altro che si mette a cantare quelle parole il giorno del vostro matrimonio?
 
I nostri amici si avvicinano a noi per congratularsi.
 
«Complimenti Maggy. Sono così felice per te e Luke» mi dice Sam abbracciandomi con le lacrime agli occhi
«Sam che fai? Piangi? Amore aspetta il tuo di matrimonio per piangere!»
«Neanche il giorno del tuo matrimonio riesci a non essere stronza»
«è nel mio carattere tesoro» le dico mandandole un bacio al volo
«Hei congratulazioni» mi dice Cal dandomi due baci per poi concentrarsi sulla sua amata Sam.
 
Mike mi si avvicina «La mia Maggy si è sposata» con le lacrime pronte per uscire. I suoi capelli sono chiarissimi, ha evitato di avere una chioma particolarmente colorata per questa giornata.
 
«Mike» dico abbracciandolo così forte da strozzarlo.
 
Dopo di lui si presenta Ashton che mi da due baci e mi abbraccia fortissimo dicendomi «Ricordati che sei bellissima e congratulazioni per essere una Hemmings adesso, o una giraffa se vuoi. Una giraffa strana, visto che non arrivi neanche ad un metro e sessanta. »
«Hei mettiamo le cose in chiaro. Sono alta 162 centimetri»
«Ah beh allora stai attenta quando passi per le porte, potresti sbattere la testa al soffitto! Comunque, seriamente, congratulazioni. Vi siete proprio trovati voi due »
«Grazie Ashy»
 
Dopo le loro congratulazioni, è il turno della mamma.
La mamma è sempre la mamma.
 
«La mia piccola si è sposata» mi dice con le lacrime agli occhi.
È tenerissima.
La abbraccio forte dicendole «Mamma così fai piangere anche me e nessuno mi ha assicurato che il mascara è davvero waterproof»
«Ti voglio bene figlia mia»
«Ti voglio bene anche io mamma»
Si stacca dal mio abbraccio e va da Luke che le dice «Signora Edwards, la ringrazio per aver messo al mondo Maggy» frase che mi fa sorridere e innamorare ancora di più di quell’angioletto biondo con gli occhi azzurri.
 
Mi si avvicina la famiglia Hemmings al completo.
Liz mi abbraccia dicendomi «Grazie per aver reso la vita di mio figlio migliore. Ho sempre saputo che saresti stata tu quella giusta per lui. Benvenuta nella famiglia»
 
Andy imita sua moglie «Ho la nuora più bella, ma non dirlo a nessuno» facendomi ridere.
 
Anche Ben e Jack si congratulano, facendomi sentire la benvenuta nella famiglia.
 
Ci dirigiamo tutti all’interno dell’edificio dove proseguirà la festa.
 
Il primo ballo avviene sulle note di Thinking out loud di Ed Sheeran, canzone che ha segnato molte tappe della nostra relazione, e canzone in grado di emozionare entrambi.
 
Dopo il taglio della torta, tutti iniziano a ballare.
 
Luke si avvicina al mio orecchio e mi dice «Vieni andiamo a fare una camminata, andiamocene da questo casino» in modo che riuscissi a sentirlo sopra il frastuono della musica.
 
Mi prende per mano e mi conduce fuori dall’edificio. Si toglie le scarpe per camminare meglio sulla sabbia ed io lo imito, ma quando le ho tolte
 
«Perché le hai tolte?»
«Perché non voglio sprofondare nella sabbia. Ci tengo a quelle scarpe, sono Louboutin! Le hai pagate un casino»
«Ma secondo te io faccio camminare la mia principessa sulla sabbia il giorno del suo matrimonio?» mi chiede scoppiando a ridere e prendendomi in braccio come una vera e propria sposa.
«Ma tu sei matto!»
«Ed è per questo che mi hai sposato, ammettilo»
«Lo ammetto»
 
Continua a camminare fino ad arrivare a riva, dove mi posa dolcemente a terra.
Il rumore delle onde dell’oceano che si infrangono sulla sabbia ed il rumore fa da eco ai nostri respiri.
Il riflesso della Luna risplende sull’acqua rendendo il tutto molto romantico.
 
Raccolgo una parte del vestito in una mano, quel che basta affinché non si sporchi di sabbia.
 
«Finalmente sei mia moglie. Ho aspettato questo momento dalla prima volta che ti ho vista e adesso non intendo lasciarti andare. Ti ho lasciata andare una volta ed è stato il periodo più brutto della mia vita.
Non riesco a starti distante, a non pensarti. Grazie Maggy per essere mia moglie. Sei veramente la principessa che tutti vogliono salvare ed io ci sono riuscito.»
 
«Grazie a te Luke per esserci sempre stato finora. Grazie per essere entrato nella mia vita all’improvviso e grazie per esserci rimasto. Grazie per essere stato il mio principe azzurro. Ti amo Luke»
 
«Ti amo Maggy»
 
«Luke..»
 
«Dimmi Maggy»

 
«Luke sono incinta»
 
 


 
***FINE***





~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ed eccoci arrivati alla fine di questa storia.. (ecco che iniziano a scendere le lacrime alla scrittrice)
Vorrei innanzi tutto scusarmi perchè non ho postato per molto tempo, ma veramente non riuscivo a farla finire anche perchè ci sono particolarmente legata. Ce l'avevo in mente già da inizio estate dell'anno scorso e ci ho pensato davvero molto. Ma alla fine mi sono decisa ad iniziare a pubblicarla. 
A chi è piaciuto il mio modo di scrivere o piace nel modo in cui racconto vorrei dire "Non preoccupatevi".. Ebbene si, perchè tornerò ancora, lo prometto! Ho già qualche idea che mi frulla nel cervello ma purtroppo devo ancora iniziare a scrivere anche una scaletta banale per queste mie idee. Siamo nell'ultimo mese di scuola e sono veramente full quindi penso che quest'estate la passerò attaccata al computer a scrivere, soprattutto perchè mi piace veramente molto. 
A quelle a cui non è piaciuta molto la storia o il modo in cui scrivo, beh lasciatemi dei commenti o contattatemi per farmi sapere dove sbaglio o dove secondo voi potrei migliorare. 
Approfitto della vostra pazienza per fare una serie di ringraziamenti. 
In primis vorrei ringraziare le mie migliori amiche (che spero stiano leggendo queste righe) Eli, Bea e Li perchè diciamo che un pò sono state loro a darmi il "coraggio" per pubblicarla. 
Ma soprattutto voglio ringraziare VOI, che mi avete seguito dal primo capitolo e avete continuato a farlo. 
Grazie veramente per tutto ♥ 
Lasciatemi delle recensioni per commentare la storia in generale, un qualcosa del capitolo, un pensiero o la vostra più semplice opinione. 
Che aggiungere? Boh credo di aver detto tutto.. 
Non abbandonatemi perchè tornerò! 
Un bacione, 
Valentina ♥ 
 

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Capitolo 36
*** Nuova storia ! ***


Ciao a tutti :)

Vorrei informarvi che ho pubblicato una nuova storia e mi farebbe molto piacere se passaste a leggerla..

Si intitola "Letters to Luke".

Per saperne di più, passate a leggere l'introduzione e immergetevi nella storia di Jade e Luke :)

Vi auguro buone vacanze
Valentina


PS: grazie a tutti quelli che stanno leggendo/ hanno letto questa storia  e l'hanno recensita, significa molto per me ♥

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