Light Darkness and ...?

di Lis94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** "Io" ***
Capitolo 3: *** Custode ***
Capitolo 4: *** Primo Allenamento ***
Capitolo 5: *** La calma prima della tempesta ***
Capitolo 6: *** Pericolo ***
Capitolo 7: *** Nelle Terre del Branco ***
Capitolo 8: *** Nelle Terre del Branco II ***
Capitolo 9: *** Ciò che diventa Realtà ***
Capitolo 10: *** Rivelazioni ***
Capitolo 11: *** Il Castello della Bestia ***



Capitolo 1
*** Inizio ***


Capitolo Uno       Inizio

 

Salve a tutti! Sono Lis94 con una nuova fan fictions per voi! Spero che vi piaccia! (Anche qui è presente un nuovo personaggio!) Questo primo capitolo è un po’ corto, ma mi rifarò con il prossimo! Spero che recensiate in tanti!!!! (Per chi segue “Nuova Vita” giuro che aggiornerò presto!) Un bacio!
P.S.: Yuki vuol dire “Neve” in giapponese. (Sono fissata con questi nomi! In “nuova vita” c’è Mizu che vuol dire “Acqua”!!) Ciao!

 

“Fantastico, davvero fantastico!” urlai, continuando a correre con lo skateboard “Tranquilla Yuki ti sveglio io alle nove!” dissi imitando malamente la voce del ragazzo che correva accanto a me.
“Scusa, perdono!” rispose lui.
“Scusa un corno Hayner! Adesso Olette se la prenderà con me!”
“Giuro che le spiegherò tutto!”
“Sarà meglio per te..” sibilai.

Mi chiamo Yuki, ho  15 anni e vivo a Twilight town, ho lunghi capelli castani e occhi del medesimo colore. Una ragazza del tutto normale, insomma!

Arrivati alla stazione Olette, stava sbattendo nervosamente il piede sul pavimento, un cipiglio sul viso.
“Yuki!” Urlò quando la raggiunsi.
“Hayner, può spiegare tutto!” dissi velocemente passando la palla avvelenata al mio amico.
“Hayner?”
“Beh, io ho cercato di svegliarla ma mi ha tirato un calcio e sono svenuto..”
Io lo incenerii con lo sguardo. “Che bugiardo!” urlai saltandogli addosso.
“Dai ragazzi, calmatevi!” disse Pence avvicinandosi a noi.
“E’ un mostro! Vi rendete conto?” urlò Hayner indicandomi.
Io per tutta risposta gli tirai uno scappellotto.
“Basta, dobbiamo andare al museo!” chiuse la discussione Olette, dirigendosi verso l’entrata della stazione.
Gli altri la seguirono balzandole al fianco, io rimasi indietro, avevo una strana sensazione.
“Yuki..”
Mi girai di scatto verso la voce, ma non vidi nessuno.
“I sogni strani si manifestano anche quando sono sveglia adesso?”
La notte avevo sempre degli strani sogni, che la mattina non ricordavo, lasciandomi uno strano senso d’inquietudine dentro.
“Yuki muoviti!” urlò Hayner.
“Ragazzi, non … non mi sento molto bene, credo che resterò a casa..”
Olette mi raggiunse “Effettivamente sei un po’ palliduccia, se vuoi rimaniamo con te” disse sorridendomi.
“No tranquilli, è solo uno stordimento, andate a quel benedetto museo, su!” dissi abbozzando un sorriso.
“Sicura?” mi chiese Pence.
“Sicurissima! Ci vediamo domani ok?”
“Va bene..” rispose non troppo convinta Olette dandomi un bacio sulla guancia e allontanandosi.
“Ciao!” urlarono Pence e Hayner.
Gli salutai con la mano e prendendo lo skateboard mi diressi verso casa.
“Che cavolo mi sta succedendo?” sussurrai.
Quando arrivai a casa, mi buttai sul letto, e dopo pochi secondi mi addormentai.

Ero sicura al novantanove virgola nove per cento che fosse un sogno.
Ne ero certa perché, innanzitutto, ero illuminata dal debole raggio della luna nella città dell’eterno crepuscolo e poi anche perché stavo parlando con persone che non avevo mai visto in vita mia, ma che sapevo di conoscere. O meglio, parlavo con una solo di loro.
“Yuki, devi scoprire chi sei, per aiutarci..” mi disse la voce.
“Chi sei?” chiesi.
La figura mi si avvicinò, togliendosi il cappuccio del soprabito nero che indossava, rivelando delle enormi orecchie tonde .. Un topo?
“Sono re Topolino”
“ E da me cosa volete vostra.. maestà?”
“Devi aiutarci, l’oscurità sta prendendo il sopravvento, di nuovo. Ma prima devi capire chi sei realmente”
“Che vuol dire?” stavo perdendo la pazienza.
“Devi capirlo da sola! Gli altri ti cercheranno!”
“Gli altri chi?” urlai, mentre scompariva.
Mi risvegliai con in mente dei nomi .. Sora, Riku, Kairi, Paperino e Pippo..
“Tutto questo non promette niente di buono..” sussurrai, guardando l’orizzonte.

Fine capitolo

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Capitolo 2
*** "Io" ***


Capitolo 2    “Io”

Salve a tutti!!! Ecco il secondo capitolo spero vi piaccia ma prima … volevo ringraziare: Erenwen, mi ha fatto davvero piacere sapere che ti è piaciuto questo primo capitolo e per le battaglie, non ti preoccupare, ci saranno!
mietitrice:
Se il 7 % è molto allora ti ringrazio e spero di non deludere le tue aspettative con questo secondo capitolo!
Inoltre vorrei ringraziare coloro che mi hanno messo tra i preferiti:
1 - CHIHIRO
2 -
crazykikka
3 - TheKeyOfDestiny

Ed ecco il secondo capitolo! Ciau!

 

Presi lo skateboard e velocemente mi diressi verso il ring di sabbia.
Hayner stava di nuovo litigando con Seifer, ovviamente.
Olette mi corse incontro “Yuki! Oggi stai bene?”
“Si, nessun problema!” dissi abbozzando un sorriso. “Comunque, per quale motivo, oggi stanno litigando?” chiesi indicando i due ragazzi.
“Seifer ha urtato Hayner..”
Tipico che si comportassero come bambini. Mi misi in mezzo, prima che il loro litigio sfociasse in una rissa. Seifer s’infuriò ancora di più.
“Levati di mezzo ragazzina.” Grugnì infastidito.
Io lo guardai con freddezza “No.”
“Yuki...” sussurrò Pence.
“Stupida!” ruggì lui cercando di afferrarmi.
Io scartai velocemente di lato dandogli un leggero pugno in testa. “Finiscila, sfoga le tue energie nel torneo.”
“Ci puoi giurare..” sibilò andandosene seguito dagli altri.
“Yuki! Non farlo mai più!” urlò infuriato Hayner.
“Che cosa?”
“Metterti in mezzo tra due uomini che si stanno per picchiare! Sei una ragazza!”
“Pensi che io non sappia combattere?” chiesi arrabbiata.
“Esatto.. sei una femmina dopotutto..”
“Giuro che al torneo struggle ti faccio nero..” sussurrai andandomene.
“Lo vedremo!” mi urlò lui da dietro.

La giornata trascorse lenta, Twilight town non era il massimo per svagarsi, se non si contavano le continue risse!
La sera quando mi coricai avevo addosso uno strano presagio.
“Domani succederà qualcosa..” mi ritrovai a pensare, dandomi poi mentalmente della sciocca.

Il mattino dopo fu davvero difficile persuadere la parte di me che credeva in quello strano presagio. Dalla mia parte non c’erano né la logica né il buonsenso.
Stavo forse diventando sensitiva?
A questo punto non sapevo più che altro pensare, visto che quella strana sensazione non mi abbandonava. Mi costrinsi a non pensarci.
Arrivai al ring di sabbia poco prima che chiudessero le iscrizioni. Dopo due minuti cominciò il primo combattimento Rajin contro Vivi. Non lo seguii, come non seguii quello successivo.
Mi ridestai dal mio stato di semi incoscienza grazie alla voce dell’arbitro che mi diceva di salire sul ring, il mio avversario era Hayner. Adesso me l’avrebbe pagata.
Quando l’arbitro ci diede il via, Hayner cominciò ad attaccarmi frontalmente, dopo aver parato diversi colpi, scartai di lato colpendolo e sbattendolo a terra, rialzatosi a fatica   mi corse incontro pronto a sferrare un altro attacco. Con un piccolo salto lo evitai e con un colpo dietro alla nuca, cadde a terra priva di sensi.
“Avrò esagerato?” sussurrai a me stessa mentre l’arbitro mi dichiarava vincitrice dello scontro.  Presi sotto braccio Hayner portandolo da Olette e sussurrandogli un debole scusa.
Mi girai per salire nuovamente sul ring, ma una stretta al cuore mi bloccò completamente. Chiusi gli occhi incapace di resistere al dolore e con un tonfo caddi a terra svenuta.

“E’ ora..”
Mi trovavo immersa nell’oscurità e avevo paura. “Chi sei?” urlai.
“Ciò che dovresti chiederti  in realtà è chi sei tu..” mi sussurrò la voce, era vellutata anche se smorzata da uno strano rumore.
“Io sono io!” gridai, alla paura si era sostituita la rabbia.
Una risata si disperse, fino a scomparire del tutto. Adesso si sentivano solo dei rumori e urla di panico. Un piccolo globo di luce apparve davanti a me, mostrandomi il ring di sabbia pieno di strani esseri neri con gli occhi gialli. Alcuni di loro stavano attaccando i miei amici, Olette e Pence non sapevano come difendersi e continuavano a indietreggiare. Tutti gli altri cercavano di colpirli ma senza risultati.
Uno di loro stava per saltare addosso ad Olette.
“Noo!” urlai chiudendo gli occhi. Un secondo dopo ero accanto a lei. E avevo qualcosa di strano in mano.. Una .. chiave?
Gli esserini si radunarono attorno a me, chiusi gli occhi seguendo solo il mio cuore che mi guidava. Quando li riaprii mi lanciai all’attacco, eliminandone una decina.
Saltavo, schivavo e attaccavo.
Andavo avanti così da circa dieci minuti, quando mi distrassi un attimo e non vidi uno di loro che mi stava arrivando alle spalle.
Un ragazzo con i capelli argentati l’aveva già eliminato. Incontrai i suoi occhi, erano di un verde smeraldo stupendo.
Poi sentii le forze venir meno e ricadere di nuovo in uno stato di incoscienza.
L’ultima cosa che sentii furono delle braccia che mi presero al volo e “Sei stata davvero brava”
Sorrisi, abbandonandomi tra le sue braccia.

Fine Capitolo.



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Capitolo 3
*** Custode ***


Capitolo 3  Custode

Salveeee! Eccomi con un nuovo capitolo! È passato un sacco di tempo, mi dispiace! Per prima cosa volevo ringraziare tutte le persone che hanno commentato lo scorso capitolo : crazykikka sono contenta che ti piaccia! E a dire il vero hai indovinato!
mietitrice: Non so perché ma lo vedevo bene Hayner nelle vesti di un maschilista anche se mi è davvero simpatico!
J
Erenwen:  Per sapere qualcosa sulla misteriosa voce ci vorrà ancora un bel po’ XD Hai ragione, metto sempre due puntini di sospensione! Non me ne accorgo mai grazie per avermelo fatto notare! XD
Grazie anche a chi ha inserito la mia fan fiction tra i preferiti! Addirittura 5 !!! Sono commossa! Quindi grazie a :
1 -
CHIHIRO
2 -
crazykikka
3 -
mietitrice
4 -
nameChan124smile
5 -
TheKeyOfDestiny
Adesso vi lascio al capitolo, spero che vi piaccia! Un bacio! ^^

 

Aprii gli occhi e vidi una luce bianca, abbagliante. Li richiusi subito. Odiavo la luce. Pian piano mi decisi a riaprirli, e davanti a me vidi tre ragazzi, riconobbi subito il ragazzo che mi aveva aiutata. L’altro ragazzo aveva i capelli castani e gli occhi blu, come quelli della ragazza accanto a lui, con i capelli rossi.
“Finalmente ti sei svegliata!” disse eccitato il ragazzo castano.
“E voi sareste …?” Chiesi con una punta di nervosismo.
“Io sono Sora!” rispose sorridente il ragazzo e indicando i suoi amici “Lui è Riku e lei è Kairi”
“Piacere!” disse sorridendomi Kairi.
“ Vi conosco …” sussurrai, poi rimasi in silenzio per qualche secondo “Dove mi trovo?”
“Questo è il castello Disney.” Mi disse Kairi.
“Il re ti vuole vedere” aggiunse Riku, guardandomi.
“Re Topolino?” chiesi. I miei sogni a quanto pare non sbagliavano mai.
“Si, vieni ti accompagniamo” disse Sora.
Mi alzai di malavoglia dal letto, troppo velocemente probabilmente perché mi girò la testa e crollai in avanti, a quanto pare, per mia fortuna Sora aveva i riflessi pronti, e mi prese prima che potessi sfracellarmi al suolo.
“Grazie..” risposi rialzandomi velocemente.
“Sicura di stare bene?” mi chiese.
“Si nessun problema” Non potevo perdere altro tempo, volevo delle risposte e le volevo subito.
Attraversato un lungo corridoio che dava su uno splendido giardino interno, ci ritrovammo davanti una porta gigantesca.
“Dovremmo aprirla?” chiesi.
“No, è lì solo per fare scena, la vera porta è questa!” mi disse Kairi indicando una porticina sul lato sinistro della porta.
Non l’avevo proprio notata presa da quella enorme.
Attraversata la porta, mi ritrovai in una stanza enorme, quasi completamente bianca.  Qualche metro più avanti c’era colui che mi aveva contatta in sogno. Re Topolino.
Beh, non sembrava proprio un re, ma, cercai di non farci caso avvicinandomi a lui.
“Benvenuta Yuki” mi disse sorridente.
“Voglio delle spiegazioni” dissi glaciale.
“Certo. Andiamo nella biblioteca.” Disse dirigendosi verso l’uscita.
Sbuffai impercettibilmente e lo seguii come tutti gli altri.
Poco dopo eravamo nella biblioteca, e il re ci fece accomodare tutti al tavolo.
“Yuki” cominciò “Cosa vuoi sapere per primo?”
Ci pensai un po’ “Voglio sapere che cosa è successo a Twilight Town”
“Ti hanno attaccato gli heartless” rispose Sora.
“Cosa sono?”
“Esseri senza cuore,
si cibano di cuori, attirati soprattutto dai cuori puri, come il tuo” disse indicandomi.
“Io non ho un cuore puro” ammisi. Non so perché, ma sapevo che il mio, non era un cuore puro.
“Ma è comunque molto forte, tanto da aver attirato il Keyblade”
“Eh?”
“Questo” disse Sora facendolo apparire.
“Oh! Assomiglia a quello che ho usato a Twilight Town” dissi ricordandomi.
A quel punto Riku, Kairi e il re, evocarono i loro Keyblade. Completamente diversi l’uno dall’altro.
“Riesci ad evocarlo?” Mi chiese Riku.
“Non saprei… ”
“Come hai fatto quando ti trovavi a Twilight Town?”
“Non lo so …”
“Provaci, concentra la tua energia” Mi disse Kairi.
Non fu difficile come temevo, chiusi gli occhi e concentrai tutta la mia energia nella mano destra, quando riaprii gli occhi, in un fascio di luce bianca apparve il mio Keyblade.
Lo guardai estasiata. L’impugnatura in oro, era intrecciata diverse volte e finiva con uno sfavillante pietra blu; da essa poi, partivano diversi fili dorati spessi tre dita che si allungavano sempre di più. La lama era abbastanza lunga in argento e finiva a destra con un pezzo a forma di chiave.
“Bello!” Disse Kairi guardandola “Come si chiama?”
Un nome si affacciò nella mia mente.
“Final Dream” risposi.
“Bene,sai evocarla.” Disse compiaciuto Topolino.
“Comunque” dissi facendola scomparire “che cosa sta succedendo?”

Due ore dopo re Topolino aveva finito di narrarmi le avventure dei tre ragazzi seduti di fianco a me.
Avevano salvato i mondi, non è una cosa da tutti! Li guardai ammirata.
“E adesso cosa sta succedendo?” chiese Sora.
Evidentemente neanche loro sapevano niente.
“Non lo so” disse sconfortato re Topolino. “Ma l’ordine dei mondi è sconvolto e l’unica cosa che so è che Yuki è la chiave di tutto questo.”
“Io?” chiesi indicandomi, sconvolta.
“Già, dopotutto sei una custode.” Concluse guardandomi.
“Che cosa dobbiamo fare?” chiese Kairi.
“Per adesso resterete al castello per qualche giorno, in modo da allenare Yuki e poi partirete a controllare gli altri mondi”
Beh se di combattere si parla non ci sono problemi, farlo a mani nude o con … un Keyblade non mi fa troppa differenza! “Cominciamo subito?” chiesi già eccitata.
“No, vorrei seguire i tuoi allenamenti e oggi non posso, cominceremo domani” disse il re. “Approfittatene per conoscervi!”
“Vuoi farti un giro?” mi chiese Kairi.
“Si grazie!” risposi sorridendole.
Ci avviammo fuori dalla sala, dirigendoci fuori, nel giardino, Sora e Riku ci seguivano da dietro.
Strano a dirsi ma l’inquietudine e la paura che sentivo prima erano sparite, sostituite dall’emozione di qualcosa di grande.

Fine Capitolo


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Capitolo 4
*** Primo Allenamento ***


Capitolo 4   Primo allenamento

Ciao a tutti!!!!! Come và? ^^ scusate il ritardo! Sono felicissima che lo scorso capitolo vi sia piaciuto! Quindi grazie a :
roxas13: Waaah! Sono contenta che ti sia piaciuto!!! Grazie per i complimenti!!!
TheKeyOfDestiny:
Mettiti d’impegno per capirlo mi raccomando!!! XD
Erenwen:
Ecco una delle mie recensiste preferite! XD  Per quanto riguarda il Keyblade, sono felice che ti sia piaciuto, il nome mi frullava in testa da un po’! E sono proprio contenta che continui a seguirmi!
mietitrice:
L’allenamento arriverà al prossimo capitolo! Spero che ti piaccia!
nameChan124smile:
Grazie! Passa quando vuoi e continua a leggere! Conto su di te! XD

Un grazie speciale a chi mi ha inserito nei preferiti:
1 - CHIHIRO
2 -
crazykikka
3 -
mietitrice
4 -
nameChan124smile
5 -
TheKeyOfDestiny  

Ecco il 4° capitolo! Un bacio!


“Sembri parecchio eccitata.” Osservò Kairi guardandomi.
“Effettivamente..” risposi sorridendole.
Guardai il cielo, ero eccitata, ma molto confusa, io la chiave di tutto? Il re doveva aver preso un grosso abbaglio!
Riku e Sora stavano confabulando a pochi passi dietro di noi. Non riuscivo a distinguere nemmeno una parola.
“Quanti anni hai?” mi chiese ad un certo punto Riku.
“Quindici, voi?”
“Io e Kairi siamo tuoi coetanei, Riku invece ne ha 16” rispose Sora.
Guardai Riku, non aveva l’aria di un sedicenne, poi ad un certo punto mi ricordai.
“Chi sono Paperino e Pippo?” chiesi.
Mi guardarono sconvolti.
Cercai di spiegare “Li ho sognati”
Sora mi guardò con una faccia buffissima, trattenni le risate a stento.
“Li conoscerai domani durante l’allenamento” Mi disse Kairi.
“Perché non facciamo una prova adesso?” Chiese Sora guardandomi.
Non mi sarei tirata indietro per tutto l’oro del mondo. “Certo!”
Ci posizionammo uno davanti all’altro.
“Pronta?”
“Pronta!” dissi mettendomi in posizione.
Fu velocissimo, mi disarmò in un attimo e il mio keyblade cadde qualche metro più avanti.
Lo guardai stupita, era bravo, mi aveva colto di sorpresa, ma non sarebbe avvenuto di nuovo. Con un po’ di concentrazione, il keyblade mi ricomparve nella mano destra. Probabilmente lo sorpresi perché non si accorse del colpo che lo spedì contro un albero. Si rialzò pochi secondi dopo.
“Wow è brava!” commentò eccitata Kairi.
“Già …” sentii sussurrare Riku.
Dovetti distogliere l’attenzione da loro poiché, Sora tornò all’attacco. Schivai un affondo, con un salto all’indietro. Ma Sora, non so come, fu dietro di me in un attimo. Lo schivai  per un pelo allontanandomi di qualche passo.
Non posso continuare a scappare, la miglior difesa dopotutto è l’attacco!
Con un salto mi ritrovai dietro di lui. Alzai d’istinto, la mano al cielo.
“Thunder!”
Un fulmine si scaraventò su Sora.
Sgranai gli occhi, come avevo fatto?
“S-sora?” chiamai, c’era un polverone di terra e non vedevo niente.
“Eccomi!” urlò divertito dandomi una botta in testa e puntandomi contro il Keyblade.
“Hai vinto.” Sbuffai.
“Sei stata davvero fantastica, non sapevo sapessi usare la magia!”
“Magia?”
“Il fulmine che hai richiamato, era opera della magia” mi spiegò Riku, un misto tra stupito e confuso.
“Però mi hai battuta lo stesso…” la sconfitta mi bruciava.
“Combatto da due anni, un minimo di esperienza in più ce l’ho!” mi disse sorridendomi.
“Sei stata davvero brava” mi disse sorridendomi Riku.
Ricordai le parole e gli sorrisi raggiante.
“Tocca a me adesso!” disse Kairi facendo comparire il suo keyblade.
“Ok !”


“Kairi ha delle buone potenzialità ma, non riesce a usarle” mi ritrovai a pensare mentre l’aiutavo a rialzarsi.
“Uff, mi hai battuta”
Cercai di non demoralizzarla “E’ stata dura però!”
Mi sorrise.
“A chi tocca?” chiesi divertita, girandomi verso Riku.
“Ormai è sera, ti accompagno nella tua camera” rispose lui.
In effetti avevo un sonno terribile “Uhm… va bene …”
Seguii Riku attraverso il corridoio, non so bene se per il sonno o per la vicinanza di Riku che mi stordiva, non vidi uno scalino e inciampai addosso a lui. Rotolammo per qualche secondo.
Quando mi rialzai andai in fiamme per la vergogna “Oddio! Scusa scusa!”
“Non fa niente!” mi rispose lui ridendo e aiutandomi ad alzarmi. “Comunque la camera è questa” mi disse indicando una porta davanti a noi.
“Ah ecco … grazie! A domani!”
“Ciao!” rispose sorridendomi.
Mi chiusi velocemente in camera e mi buttai sul letto.
“Io sono scema!” mi dissi prima di sprofondare nel sonno.

Fine capitolo

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Capitolo 5
*** La calma prima della tempesta ***


 Capitolo 5  La calma prima della tempesta

Si, potete scannarmi, ne avete tutti i diritti! Non aggiorno da quanto? Un mese? Non lo so. Vi chiedo umilmente perdono e senza rifilarvi patetiche scuse come “Sono stata impegnata con tante cose” vi dico semplicemente che non avevo più idee. Lo scorso capitolo non mi è piaciuto per niente ad essere sincera, poiché come ha notato giustamente Erenwen era un capitolo di transizione. Ho tirato fuori questo circa due ore fa,  e spero davvero che vi piaccia!
Ringrazio Erenwen e mietitrice, che hanno commentato lo scorso capitolo e chi ha messo questa storia tra i preferiti! Un bacio a tutti ^^ Beccatevi il quinto capitolo! XD

 

“Stupido incubo!” sbottai stropicciandomi gli occhi. Non ricordavo niente, nulla assoluto e anche se era finito, dentro di me continuava ad agitarsi qualcosa di fastidioso e poco rassicurante.
Mi alzai barcollante, guardando fuori dalla finestra, era l’alba. Mi lavai e vestii velocemente, per poi fiondarmi fuori dalla stanza.
Raggiunto il giardino, mi lasciai cadere all’indietro ad osservare le nuvole ma fui totalmente catturata dal cielo; era uno spettacolo meraviglioso, il sole ancora basso, lo rischiarava leggermente, più in alto era spruzzato di diversi colori, rosa, lilla e azzurro che si mescolavano insieme, per ottenere, insieme alle poche stelle che ancora si vedevano, un effetto fantastico. Non avevo mai visto un’alba così, e il venticello leggero che tirava era piacevolissimo. Rimasi lì, probabilmente per una buona mezz’ora, ad osservare le nuvole e ad indovinarne le forme.
Non mi resi conto che qualcuno si era seduto accanto a me, finchè non aprì bocca.
“Bello, vero?”
Mi girai stupita, e vidi Riku con lo sguardo rivolto al cielo. “Già, meraviglioso” commentai. In un attimo ricordai la goffaggine e la strana sensazione della scorsa sera, e mi meravigliai di me stessa, cosa mi era preso? Boh, comunque, fortunatamente, sembravo essere tornata alla normalità.
“Come mai sveglia a quest’ora?” chiese, ancora con lo sguardo perso nel cielo.
“Non riuscivo a dormire”
“Come mai?”
“Mah,è che sono ancora un po’ confusa”
Lui annuì semplicemente.
Rimanemmo lì per un bel po’, stando per lo più in un piacevole silenzio, finchè Sora non arrivò come un uragano a portare “tempesta”.
“Il Re ci vuole vedere!” urlò.
“Sora, datti una calmata.” Ripose acido Riku, alzandosi. “Che è successo?”
“Ha detto che dobbiamo partire.” Rispose calmandosi un po’.
“Eh?” Scattai in piedi “E il mio allenamento?”
Sora alzò le spalle e ci fece segno di seguirlo.
Quando entrammo nella sala delle riunioni il Re ci venne incontro. “La gummiship è pronta. Dovete partire, subito!”
Cominciai ad agitarmi, così come Kairi, avvicinatasi a me.
“Che cosa sta succedendo?” Chiese Riku, l’unico a cui fosse rimasto un briciolo di lucidità.
“Un mondo sta per essere inghiottito! Cip e Ciop, vi informeranno di tutto appena sarete partiti.” concluse per poi dirigersi fuori.
“E Paperino e Pippo?” chiese Sora,
“Questa volta dovranno venire con me.” Spiegò.
“E lei dove sta andando?” chiese Kairi.
“A cercare informazioni. Sta succedendo qualcosa di strano.”
“Va bene, andiamo!” disse Sora, dirigendosi nuovamente verso il giardino.
Non so bene cosa successe, solo che chiusi gli occhi per un momento e quando li riaprii ero tra le braccia di Riku.
“Yuki! Stai bene?” mi chiese preoccupato.
“S-si, è stato solo un giramento di testa” risposi, alzandomi. Bugiarda. Non sapevo neanche io cosa mi fosse successo. “Andiamo, sto bene.”
Lui annuì, ancora perplesso; seguimmo Sora e ci ritrovammo in un hangar, con una specie di navicella rossa, pronta al decollo, insieme a due piccoli scoiattoli.
Appena mi videro si presentarono, per poi intimarmi di salire.
Al contrario di quello che avevo pensato, la gummiship era molto grande all’interno. Sora e Riku si misero ai comandi, per poi chiedere a Cip e Ciop spiegazioni.
“Stavamo controllando i diversi mondi” cominciò Ciop “Quando ad un certo punto Radiant Garden, è stato inghiottito dalle tenebre.”
“Abbiamo cercato di contattare Leon e gli altri, ma con nessun risultato” concluse Cip.
“Va bene, si parte. Reggetevi.” Disse Sora.

*******************************************************************************************

Circa due ore dopo, intravedemmo una massa completamente nera, il radar della navicella lo identificava come Radiant Garden.
“Sora! Non riesco ad atterrare!” disse Riku.
“Insisti!”
Ci allontanammo un po’ per prendere lo slancio, e due secondi dopo stavamo precipitando in un crepaccio, ma fortunatamente con una mossa Sora riprese stabilità e riuscimmo ad atterrare incolumi.
Non sapevo come descrivere questo viaggio, se eccitante o terrificante.
Scesi dalla gummiship con l’aiuto di Sora. Mi guardai attorno, era qualcosa di orribile. Spine nere ricoprivano ogni parete rocciosa e tutto era immerso nell’oscurità, riuscivo a vedere a malapena; qualche minuto dopo i miei occhi si abituarono a quello stato e come il resto del gruppo vidi qualche metro più avanti alcune persone che stavano lottando contro degli heartless. Li raggiungemmo appena in tempo per bloccarne uno che si stava avventando su una ragazza.
Il mio corpo fu come attraversato da  una scarica elettrica e due secondi dopo insieme agli altri ero pronta a combattere.

Fine Capitolo

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Capitolo 6
*** Pericolo ***


Capitolo 6   Pericolo

Salve! ^^ Spero di non aver fatto passare troppo tempo, ma se così fosse potete benissimo trucidarmi! XD
Comunque …  beh, ecco il sesto capitolo! Come sempre spero che vi piaccia! Sperando che non risulti pesante.
Ringrazio infinitamente Erenwen e mietitrice che (stranamente XD) continuano a seguirmi! Grazieeeee! E grazie anche a very_lupi, mi fa tantissimo piacere sapere che ti piace la mia ff, davvero, e grazie per il complimenti!
Ringrazio coloro che hanno messo la storia tra i preferiti:
1 - CHIHIRO
2 - crazykikka
3 - mietitrice
4 - nameChan124smile
5 - TheKeyOfDestiny
6 - tigre
7 - very_lupi
E vorrei chiedervi un regalo di Pasqua, vorrei che chi ha messo la storia tra i preferiti, potesse lasciarmi anche un commentino piccino picciò, per sapere un po’ cosa ne pensa del capitolo! Mi fareste felicissima!
Ok, ho concluso XD Ecco il Sesto capitolo! Un bacione! ^^

 

Mi lanciai all’ attaccò, rapidissima, e sentii la mano destra riscaldarsi, pronta ad impugnare il keyblade.
Con un solo colpo abbattei lo shadow che stava aggredendo una ragazzina dai corti capelli neri. Lei mi guardò, per un secondo spaesata, poi con un cenno della testa mi ringraziò e ricominciò a combattere. Mentre agitavo il keyblade, gettai un’occhiata su Kairi, poco distante da me, che se la stava cavando egregiamente.
Diversi shadow e neoshadow, mi accerchiarono e ricordando l’allenamento, lanciai un incantesimo verso di loro, la maggior parte si disintegrarono consumati dal fuoco, ma altri tre mi si lanciarono addosso, facendomi cadere.
Un attimo dopo, me li levai di dosso, e schivando alcuni attacchi, li distrussi.
Tutto quel buio però non mi aiutava per niente, rendeva tutto più difficile, schivai velocemente un attacco, saltando indietro, e con un blizzaga ne congelai una decina, distruggendoli poi con un colpo del keyblade.
Ad un certo punto, però, il mio corpo non mi obbedì più, come sotto un’altra influenza, alzai il braccio destro, con la mano che impugnava il keyblade, da cui fuoriuscì un fascio di luce accecante, che illuminò completamente il crepaccio.
Dopo pochi secondi di leggero intorpidimento, scossi freneticamente la testa per riprendermi, alcune ragazze che non avevo notato prima, mi guardavano stupefatte, mentre Kairi, con un balzo e con la guardia sempre alta, mi si avvicinò chiedendomi come avevo fatto.
“Non ne ho idea” risposi, eliminando altri due heartless. Ma grazie alla luce, riuscivo a vedere finalmente per bene. Mi guardai attorno constatando che erano rimasti poco più di quindici heartless, quasi tutti intorno a Riku, che in una sola mossa, li eliminò.
Ne rimaneva solo uno, che mi si stava avvicinando, e che eliminai in mezzo secondo.
Riku e Sora, raggiunsero il gruppetto di ragazze. Erano tre, la ragazza che avevo aiutato poco prima, una con i capelli castani legati in una treccia e un'altra con i capelli lunghi castani.
“State bene?” chiese Sora avvicinandosi.
“Sora!!!” gridò in preda alla felicità la ragazzina più piccola “Grazie per l’aiuto!”
“Ma cosa è successo? E dove sono Leon e gli altri?”
“A casa di Merlino, stanno cercando di capire cosa sta succedendo” rispose. Poi si girò verso di me sorridendo “Grazie per avermi aiutata”
“Di niente” risposi ricambiando il sorriso.
“Lei è Yuki” mi presentò Riku, anticipando le domande “E’ una prescelta” spiegò.
“Io sono Tifa e lei è Aerith” disse indicando la ragazza con la treccia, “E quella piccola peste è Yuffie” concluse con un sorriso “Benvenuta nel gruppo, allora”
“Yuki … c’è qualcosa di strano …” sussurrò Aerith.
La guardai senza capire “C’è qualcosa di strano … in me?” chiesi un po’ intimorita, beh, il sospetto di avere qualcosa di strano l’avevo già avuto, quando il mio corpo si mosse da solo.
“Si, ma forse è solo una sensazione,scusami!” disse guardandomi negli occhi.
“Non fa niente …” Sapere cosa non andava in me, sarebbe stato utile, peccato.
“Come hai fatto a richiamare la luce?” mi chiese Riku, guardandomi.
“Il mio corpo si è mosso da solo” risposi con la voce velata di preoccupazione.
“Merlino saprà di sicuro cosa ti è successo, tranquilla.” Mi rassicurò Kairi.
Annuii e seguii gli altri che si erano già incamminati verso l’uscita del crepaccio.
Man mano che avanzavamo il paesaggio si modificava, completamente. C’erano ancora spine e rovi, ma in minore quantità.
Quando arrivammo davanti a una casetta, Yuffie ci fece segno di entrare.
“Siamo tornate!” urlò, facendo sobbalzare le quattro persone sedute intorno a un grande tavolo di legno, completamente ricoperto di fogli.
“Ragazzi!” un vecchietto con una lunga barba bianca si avvicinò a Sora abbracciandolo goffamente.
“Ciao a tutti!” salutò lui.
“Cos’è successo?” chiese un ragazzo con i capelli biondi avvicinandosi a Tifa ed esaminando, un po’ preoccupato, il suo braccio sinistro, ricoperto da qualche traccia di sangue.
“Heartless, Cloud, a migliaia.” Spiegò Yuffie, accasciandosi stancamente su una sedia accanto ad un altro ragazzo con i capelli corti castani.
“Leon! Cosa sta succedendo?” chiese Sora.
“Non lo sappiamo. Da qualche giorno sono riapparsi gli heartless, a quantità esorbitanti.”
Merlino annuì, serio. Poi si voltò verso di me, squadrandomi da capo a piedi. “E lei chi è?” chiese.
“Yuki, è una prescelta” rispose Kairi, avvicinandosi a me.
Tre paia di occhi mi guardarono allibiti, arrossii e cominciai ad osservare le venature del pavimento, all’improvviso molto interessanti.
Continuavo a sentire lo sguardo di Merlino addosso. “Sora, Riku, vi vorrei parlare” dichiarò dopo qualche secondo di silenzio.
“Uhm … certo.” Rispose Sora, disorientato dal comportamento del mago, seguendolo insieme a Riku fuori dalla casa.
Avevo la sensazione che stessero parlando di me. Dopo pochi minuti, passati a parlottare futilmente, Merlino, Sora e Riku rientrarono.
“Molti mondi sono nuovamente in pericolo, e la soluzione per il problema, ma anche il problema stesso …” si soffermò per guardarmi “ è Yuki”.

Fine Capitolo

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Capitolo 7
*** Nelle Terre del Branco ***


Capitolo 7   Nelle Terre del Branco

Sono tornata!
Scusate se sono sparita dalla circolazione e se ho cancellato il capitolo, ma non mi piaceva per niente, quindi ho preferito modificarlo e postarlo nuovamente con quelle che credo siano, migliorie.                                                                          Ci tengo a ringraziare coloro che avevano commentato la prima versione e il capitolo 6 e chi ha messo la storia fra le preferite, quindi … Grazie, siete fantastiche!                                                                                                    Spero che questo capitolo vi piaccia e che recensiate in tanti! Un bacio! ^^                                                         
Lis

 

Abbandonata sul sedile della Gummiship, guardavo fuori, senza prestare la minima attenzione a ciò che accadeva intorno a me. Continuavo a pensare alle parole di Merlino.
“Quindi sono io la causa di quello che sta avvenendo?”
“Si. Senza rendertene conto sei sospesa tra luce e oscurità, i due poteri si scontrano continuamente per cercare di prevalere, e questo causa un forte instabilità nei mondi, per questo è indispensabile che tu faccia una scelta. Luce o oscurità.”
Facile a dirsi, non altrettanto a farsi. Come facevo a scegliere quando tutti e due i poteri sono parte di me? Pensavo che avrei scelto senza alcuna esitazione la luce, ma come aveva detto Merlino era un processo complicato ed io non ero per niente preparata a questo, non ancora.
“Per cui continuerete a viaggiare insieme, anche perché, Yuki, non è l’unico problema.”
“Cosa?!” gridò Sora.
“C’è qualcuno che vi sta spiando da quando siete arrivati qui.”
Era ovvio che i problemi non venissero mai da soli. Sbuffai, esausta.
Una mano sulla mia spalla mi fece trasalire, mi voltai per poi immergermi in degli occhi verde smeraldo.
“Tranquilla. Non farti pressioni, è il tuo cuore che deciderà quando verrà il momento”
Annuii, senza troppa convinzione.
“Siamo arrivati!” Annunciò Sora
“Riuscirai a fare un atterraggio decente questa volta? Eh, Sora?” Lo prese in giro Kairi.
“Io sono un asso negli atterraggi!” Rispose offeso, lui.
“E quello a Radiant Garden?”
“Se ricordi, pilotava anche Riku, infatti sono certo che sia stata colpa sua” rispose sorridendo divertito.
“Ripeti un po’.” Riku gli si avvicinò pericolosamente.
“Potreste fare a botte dopo che saremo atterrati?” chiese Kairi.
“Certo!” rispose Riku, pregustando già quel momento.

Beh, l’atterraggio andò bene.
“Yuki, quando scenderemo avremo delle forme un tantino diverse.” Mi avvertì Sora.
“Eh? In che senso?” chiesi tornando alla realtà.
“Lo scoprirai fra poco.”
Appena toccai terra, capii di cosa parlava Sora. Guardai gli altri allibita. Eravamo diventati leoni. Io e Kairi, le più piccole, avevamo il pelo color crema; la mia criniera, a differenza della sua  rossiccia, era color mogano con qualche sprazzo di biondo qua e là.
Mi girai per osservare i ragazzi, Riku, aveva il pelo bianco e la criniera argentata, ed era leggermente più grande di Sora che aveva il pelo e la criniera marrone scuro.
“Visto?” gridò eccitato Sora.
 “Riesci a coordinare i movimenti?” mi chiese Riku, avvicinandosi.
“Si, nessun problema.” Risposi per poi allontanarmi leggermente, era stranamente facile muoversi con le sembianze di leone, sembravo essere nata per quella forma.
“Sarà meglio andare da Simba, Merlino ha detto di dare una controllata a tutti i mondi” disse Sora, cominciando a incamminarsi seguito da Riku e Kairi.
Dopo un attimo di indecisione li seguii anche io, tenendomi leggermente a distanza, per pensare in pace.
Pace, che venne prontamente spezzata da un gruppo di Heartless.
Evocai velocemente il keyblade, spazzandone via qualcuno, raggiunsi Kairi, e con un blizzard ne eliminai uno che stava per attaccarla. Poco più avanti, Sora e Riku avevano fatto già piazza pulita.
Non riuscii a non pensare che la loro apparizione fosse avvenuta per causa mia, con questo pensiero fisso in testa, non mi accorsi che uno mi stava attaccando da dietro, finchè con un balzo Riku non lo atterrò, per poi eliminarlo con il keyblade.
Erano scomparsi tutti.
“Yuki, a cosa stavi pensando?” mi chiese leggermente arrabbiato.
“Io …”
“Non è colpa tua, se è questo che credevi, va bene?” Proseguì con tono più dolce.
Ci aveva preso in pieno.
“Smettila di pensare queste cose”.
“Dai andiamo …” disse incamminandosi e invitandomi a seguirlo con un sorriso.
Dopo pochi minuti arrivammo alla Rupe dei Re dove, un leone dal pelo color ambra e la criniera rossiccia ci venne incontro.
“Sora! Cosa ci fai qui?”
“Ciao Simba!” salutò allegramente Sora. “Stavamo dando una controllata in giro, ci sono nuovi problemi. Avete notato qualcosa?”
“Da qualche giorno stanno apparendo diversi Heartless ai confini con le Terre di Nessuno, ma il branco li tiene a bada senza problemi. Ma prima di approfondire questo argomento, vi voglio far conoscere qualcuno.” Concluse dirigendosi verso una caverna, dove due leonesse lo stavano aspettando.
“Nala!” gridò Sora correndo incontro alla leonessa più grande.
“Ciao Sora, come mai da queste parti?”
“È lunga da spiegare …” disse con uno sbuffo. “Ma lei chi è?” chiese osservando l’altra leonessa.
“Vi presento Kiara, mia figlia.” Rispose orgoglioso Simba.
Kiara si fece avanti, sorridendo solare “Piacere.”
“Ciao Kiara, io sono Sora, e loro sono Yuki, Kairi e Riku” disse presentandoci a uno a uno.
“Oggi Kiara caccerà da sola per la prima volta.” Ci informò Simba con un tono leggermente preoccupato.
Caccia? Forse se avessi potuto partecipare, mi sarei tolta, almeno per un po’, tutte le preoccupazione che mi assillavano.
“Uno di voi la vorrebbe accompagnare?” chiese speranzoso.
“Yuki, vorresti andarci tu?” esclamarono all’unisono Kairi e Sora.
“Hai mai cacciato?” mi chiese Kiara.
“No, mai.”
“Allora ti insegnerò io! Andiamo.”
Mi girai verso gli altri “A voi quindi andrebbe bene?”
“Certo, nel frattempo spiegheremo la situazione” Rispose Sora.
Annuii per poi seguire Kiara.
“Al minimo segno di pericolo, tornate.” Ci gridò Simba.
“Non ti preoccupare, papà!” urlò Kiara in risposta, per poi mettersi a correre, incitandomi a inseguirla.

Fine Capitolo

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Capitolo 8
*** Nelle Terre del Branco II ***


Capitolo 8  Nelle Terre del Branco II

Olà! Sono tornata con l’ottavo capitolo.
Sono davvero contentissima che la storia vi stia piacendo, quando faccio un nuovo capitolo ho sempre paura che non possa piacere e mi agito, poi scopro che è piaciuto e rotolo per tutta la stanza! XD
Ringrazio Elly Mercer e Haruka96, che hanno commentato lo scorso capitolo, mi fate felicissima!
Ohibò, vi lascio al capitolo,(che non mi piace troppo XD e che sarà molto più lungo rispetto agli altri, ho preferito non dividerlo, sperando che non risulti troppo pesante.) che spero vi piaccia e che commentiate!
Un bacione! ^^
Lis

 

Correre insieme a Kiara aveva un qualche potere calmante. Mi sentivo a mio agio, libera, senza preoccupazioni per la testa.
Quando mi fece segno di fermarmi, ci abbassammo, osservando un branco di gnu che stava mangiando; muovendoci lentamente e senza far rumore, ci avvicinammo ancora, quando il debole rumore di una pietra che rotolava, non fece impaurire il branco, che scappò correndo.
Kiara con uno scatto si portò al loro inseguimento, urlandomi di seguirla, dopo qualche minuto trascorso ad inseguirli, vidi Kiara, davanti a me, fermarsi di colpo e in pochi secondi la raggiunsi.
“Che succede?” chiesi, poi spostai lo sguardo davanti a me. C’erano una suricata e un facocero.
“Timon, che cosa ci fai qui?” chiese guardando il più piccolo dei due.
“Eeeeh …”
“Vi ha mandati mio padre! Eppure mi aveva promesso che non sarebbe intervenuto!” disse arrabbiata.
“Lui non vuole che ti accada qualcosa.” Rispose Timon.
“Basta! Farò tutto da sola, lontana dalle Terre del Branco!” urlò correndo via.
“Kiara! Aspetta!” urlai cercando di inseguirla.
Pochi minuti dopo l’avevo persa di vista.
“Accidenti!” urlai.
Continuai a vagare per diverso tempo, finchè non vidi del fumo provenire da dietro un piccolo colle, e poi il fuoco che divampava.
Mi misi a correre, con la preoccupazione che aumentava sempre di più.  In pochi minti raggiunsi il colle.

Il fumo, però mi impediva di vedere chiaramente, provai a fare un passo nella direzione dove mi era sembrato di vedere una sagoma, ma dovetti arretrare, poiché le fiamme si erano espanse ancora di più, non lasciandomi vie di fuga.
Ero stata una stupida, mi ero messa nei guai da sola, e ora non sapevo come tirarmene fuori.
Ad un certo punto, mi pietrificai.
Non riuscivo più a muovere il corpo. “Idroga!” Urlai, senza rendermene conto, per poi accasciarmi al suolo, mentre un globo d’acqua si abbatteva sulle fiamme spegnendole in gran parte.
Senza riuscire a respirare bene, a causa del fumo, chiusi gli occhi cadendo in un stato di incoscienza.

Buio. Solo buio.
“Stai bene?”

“Yuki!”
Aprii lentamente gli occhi.
“Stai bene?” mi chiese Kairi.
Accanto a me c’erano Sora, Kiara e Riku.
“Si, tutto bene.” risposi cercando di alzarmi. Riku, facendomi pressione sulla schiena con la zampa, mi spinse giù.
“Non ti alzare, per ora.” Disse serio.
Annuii e mi guardai intorno. Eravamo alla Rupe dei Re. “Come sono arrivata qui?”
“Non ti ricordi?” mi chiese Sora.
“Io ero svenuta lì, dietro quel colle.” Dissi indicando il posto.
“Noi ti abbiamo trovata svenuta poco distante dalla Rupe dei Re.” Rispose Kairi.
Non era possibile. Mi ricordavo benissimo di essere svenuta in mezzo alle fiamme.
“Yuki, mi dispiace è tutta colpa mia!” disse dispiaciuta Kiara.
“Ma no, sono stata stupida ad andare proprio in mezzo all’incendio.” Le risposi con un sorriso. “Piuttosto, tu stai bene?”
“Si, mi ha salvato lui …” disse voltandosi dietro.
Insieme a Simba c’era un altro leone con la pelliccia marrone, gli occhi verdi e la criniera marrone scuro.
“Chi è?” chiesi a Kiara.
“Un … Un amico d’infanzia, si chiama Kovu.”
“Allora perché Simba è furioso?”
“Kovu fa parte del branco degli esiliati.” Mi spiegò Sora.
“E adesso ha chiesto di unirsi al branco di Simba.” Continuò Kairi.
“Capisco …” guardai Riku “Posso alzarmi adesso, per favore?”
Con uno sbuffo, mi fece segno di sì.
“Grazie.” Risposi alzandomi e avvicinandomi con gli altri a Simba.
“E va bene, sospenderò il mio giudizio, vedremo chi sei veramente.” Annunciò Simba entrando nella grotta.
“Ci conviene andare a riposare, è tardi.” Suggerì Sora seguendo Simba.

“Stai dormendo?” mi sussurrò flebilmente Riku.
“No, non ci riesco.” Risposi.
“Vieni, andiamo fuori. Mi devi raccontare quello che è successo.” Disse alzandosi.
“Va bene …” risposi seguendolo.

“Forse dovremmo chiedere consiglio a Merlino.” Disse non appena ebbi finito di raccontare.
“Si, forse …” risposi non troppo convinta. Non ero sicura di voler sapere ciò che mi stava succedendo.
“Yuki … Ti prometto che andrà tutto per il verso giusto.” Disse con un sorriso. “Grazie.” Risposi chiudendo gli occhi e addormentandomi di botto.

Due giorni dopo, Sora decise di fare un giro di perlustrazione.
“Yuki ormai sta bene e io voglio sapere se l’incendio è stato provocato da qualcuno. Simba mi ha detto che c’è un gruppo di leoni ancora fedeli a Scar e ha paura che possano attaccare.” Disse incamminandosi pensieroso. Lanciando un’ultima occhiata a Kovu e Kiara, lo seguii.
“Quei due stanno davvero bene insieme.” Sussurrai a Kairi.
“Già!” rispose ridendo.
Dopo diverse ore di viaggio, notammo poco più in là del confine con le Terre di Nessuno,  diversi heartless accanto a una leonessa adulta.
“Pronti?” chiese Sora, facendo comparire il Keyblade.
“Andiamo.” Rispose sicuro Riku.

“Thundaga!” gridai, direzionando il fulmine verso un gruppo di cinque heartless che in pochi secondi sparirono. La leonessa che era con loro appena ci vide, con uno scatto fulmineo fuggì via.
 Con un balzo raggiunsi un altro gruppetto e ruotando, con un colpo ne eliminai altri tre. Kairi accanto a me, aveva già fatto piazza pulita, come Riku e Sora.
“E’ stato facile!” constatò Sora.
“Chi era quella leonessa? chiese Riku.
“Non lo so, dovremmo chiedere a Simba. Torniamo alla Rupe.”disse Sora.
Mentre tornavamo, però vidi poco lontano da noi, un leone accasciato a terra.
“Sora! E’ Simba!” gridai correndo verso di lui, seguita dagli altri.
“Simba! Cosa è successo?” chiese Sora.
“Kovu … un’imboscata …” Sussurrò prima di svenire.
Riku, aiutato da Sora, con delicatezza se lo caricò sulla schiena, incamminandosi verso la Rupe dei Re.
Appena arrivammo, Kiara e gli altri ci vennero incontro chiedendoci spiegazioni.
“Papà, non può essere vero.” Disse Kiara.
“Ehi, ma è Kovu!” urlò Pumba, vedendolo arrivare.
“Perché sei tornato?” ruggì Simba.
“Simba, io non avevo nulla a che fare con loro.”
“Al tuo arrivo, mi chiedesti di essere giudicato, quel giorno è arrivato. Esilio!”
“No!” urlò Kiara, vedendo Kovu che fuggiva. “Padre, ti prego ripensaci!”
“No. D’ora in poi non andrai da nessuna parte senza una scorta! Ha usato te per arrivare a me!”
“No! Lui mi ama, è qui per me!”
“Non ti allontanerei più dalle Terre del Branco!”
“Tu … non capisci!” urlò prima di rifugiarsi nella grotta.
Non riuscendo a resistere, la seguii. “Kiara …” la chiamai dolcemente “Lo vuoi raggiungere?” chiese sottovoce.
“Mi aiuteresti?” chiese sorpresa.
“Si … Vedi lì sopra? C’è un buco, possiamo scavare e uscire da lì. Ma se lo vuoi fare, vengo con te. Può essere pericoloso.”
“Va bene, grazie Yuki.”

Poco dopo eravamo fuori, a cercare Kovu.
Dopo diverso tempo, calò la notte.
“Kiara! Eccolo.” Le dissi, facendola voltare, per poi allontanarmi.
Non andavo troppo fiera di quel che avevo fatto, probabilmente a quest’ora se ne erano accorti tutti, e sicuramente erano furiosi con me. Ma lo spettacolo di quei due che si coccolavano, mi ripagava delle sfuriate che avrei ricevuto più tardi.
“Guarda …” sentii sussurrare Kovu “Siamo un’unica realtà.”
L’avevo già sentita quella frase, ma mentre cercavo di rimuginarci, ebbi uno strano presentimento. Pochi secondi dopo Kiara e Kovu mi si avvicinarono dicendo di voler tornare.
Cominciammo a correre velocemente, finchè non vidi un heartless davanti a noi.
“Fermi.” Ordinai, e facendo apparire Final Dream, mi avvicinai silenziosamente e con un colpo lo eliminai. “Correte! Sta succedendo qualcosa!” gridai.

Quando arrivammo, vidi la leonessa che era scappata prima e Simba che stavano lottando mentre gli altri leoni lottavano fra di loro e Riku, Sora e Kairi che stavano lottando con un heartless gigante dalla forma umana.
“Riku!” gridai, buttandomi nella mischia.
“Yuki! Stai bene?” chiese mentre schivava un attacco.
“Si, ma quello cos’è?”
“Se l’ha portato Zira!” urlò Sora, attaccando le gambe.
Con un salto lo colpii allo stomaco, facendolo piegare in due. “La testa è il punto debole!” urlai, avvertendo uno strano potere provenire da lì.
Seguita da Sora, Kairi e Riku corsi verso la testa, ma mentre stavo per attaccarlo, una leonessa mi atterrò. Con un leggero colpo, la feci svenire e riportai la mia attenzione sull’heartless, che si era alzato e aveva ricominciato a combattere. Evitando diversi colpi, mi avvicinai a Riku “E’ veloce! Come facciamo?”
“Ci penso io, voi atterratelo!” urlò.
“Proviamo ad attaccarlo alle gambe!” suggerì Kairi.
Con uno scatto fulmineo, io e Sora attaccammo la gamba destra, mentre Kairi quella sinistra.
Con un tonfo sordo cadde a terra.
“Stop!” gridò Riku.
Il tempo si fermò, mi guardai attorno e tutti erano perfettamente immobili.
“Adesso!”
Velocemente ci avvicinammo alla testa, e con un colpo sincronizzato lo attaccammo.
Quando il tempo tornò a scorrere, con uno scoppio l’heartless si polverizzò, scomparendo nel nulla.
Mi voltai per andare ad aiutare Simba, ma Kairi mi fermò.
“Guarda.”
Kiara aveva fermato Simba, ripetendo le stesse parole di Kovu.
Zira, con un balzo però, superò Kovu e tentò di attaccare Simba. Kiara si buttò in mezzo, cadendo con Zira giù dall’altura.
“Kiara!” urlò Simba, buttandosi per riprendere Kiara.
“Kiara!”
“Tranquillo Kovu.” Gli dissi, avvicinandomi.
Infatti poco dopo Simba e Kiara ritornarono su.
“Mi dispiace … Zira è …” disse con un filo di voce Kiara.
“Kiara … non ti preoccupare …” disse Kovu avvicinandosi e abbracciandola.
“Kovu, ho sbagliato, tu sei uno di noi.” Disse Simba. “Forza, torniamo a casa. Tutti insieme.” Concluse guardando le leonesse esiliate e incamminandosi con Nala al suo fianco.

Fine Capitolo

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Capitolo 9
*** Ciò che diventa Realtà ***


Capitolo 9   Incubi che diventano Realtà

Hi! I’m back! XD
Ecco il nono capitolo! (Scritto alle due di notte =.=)
Ci tengo ad annunciare che in questo capitolo ci sarà una specie di sorpresa, infatti … 
No, non ve lo dico. XD Però spero che la gradiate. X3
Quindi ci tengo a dire GRAAAAZIE ad Haruka a Elly Mercer e a Jessica_Hale, che hanno recensito il precedente capitolo facendomi rotolare felicemente per tutta la stanza!
Comunque, non vi dovete preoccupare se la recensione è corta, insomma a me basta anche un semplice “Ciao” XD
Ringrazio anche coloro che continuano a tenere questa storia tra i preferiti, e che spero recensiscano, come ho detto sopra anche con una parola XD
Beh, penso di avervi annoiati abbastanza, giusto?
Alla prossima! ^^

Lis

“Yuki, torna … Devi tornare da me …”
“ … Chi sei? Io … ti conosco …?”

“Yuki! Stai bene?” mi chiese Riku, scuotendomi leggermente.
“Si, non è niente …” sussurrai guardandolo.
“Che cosa è successo?” Chiese Kairi, venendo verso di me.
“Ho fatto un altro incubo.” Risposi alzando le spalle. “Non me lo ricordo nemmeno.” Continuai noncurante.
“Sicura?”
“Ma si, non preoccuparti. Faccio continuamente brutti sogni, uno in più non mi cambia la vita!” risposi ridendo.
“Uhm … va bene.” disse sorridendo.
Poche ore prima, avevamo assistito al lieto fine tra Kiara e Kovu. Tutto è bene quel che finisce bene! O almeno così speravo, infatti, appena saliti sulla gummyship, abbiamo ricevuto una chiamata d’emergenza da Radiant Garden, di nuovo.
Sora però, era decisamente preoccupato. Leon, aveva detto che aveva incontrato e parlato con un membro dell’organizzazione XIII.
“Sora, ma l’organizzazione non era stata distrutta?” chiesi confusa alzandomi e avvicinandomi a lui.
Lui annuì deciso. “Penso che scopriremo tutto quando arriveremo.”
“Già … Speriamo.” Sospirai andando a sedermi accanto a Riku, chiudendo gli occhi e piombando nuovamente nel mondo dei sogni.

“Tranquilla, ci vedremo molto presto.” Disse il ragazzo.
“Chi sei?” chiesi.
“Non ti ricordi di me?” Chiese con una nota di tristezza nella voce cristallina.
“Io non …”
“Non ti preoccupare.” Disse avvicinandosi. “Quando ci rivedremo tutto ti sarà chiaro.” Concluse abbracciandomi, per poi dissolversi.

“Siamo arrivati!” Annunciò Kairi.
Mi svegliai appena la gummyship atterrò. Cominciai a mordermi nervosamente il labbro inferiore. Chi era quel ragazzo?
“Andiamo a casa di Merlino.” Disse Sora, incamminandosi.
Lo seguii di malavoglia. Una parte di me, probabilmente quella razionale, voleva raccontare a Merlino degli incubi che facevo; la parte irrazionale invece era contraria.
In pochi minuti arrivammo alla casa, dove sulla soglia ci attendevano Leon e Yuffie.
“Ragazzi! Presto entrate!” urlò Yuffie, spingendoci dentro.
“Allora? Che cosa sta succedendo?” Chiese Riku.
“Questa mattina, mentre facevo un giro d’ispezione per la città, avevo intravisto un tizio incappucciato. L’ho seguito fino al Crepaccio, ad un certo punto si è girato verso di me, e ha detto che non vedeva l’ora di incontrare i custodi del Keyblade. Inoltre … ha detto che gli altri sono ansiosi di rivedere Riku e Sora e di conoscere Yuki e Kairi. E poi è scomparso in un passaggio oscuro, ma … ha lasciato cadere questo.” Concluse Leon, prendendo dalla tasca un ciondolo bianco a forma di cuore, con alcuni filamenti neri che si intrecciavano.
“Posso …?” Chiesi avvicinandomi e tendendo la mano.
“Certo.” Rispose lui passandomelo.
Appena lo toccai, sentii freddo e una sensazione di bagnato.
“E’ di ghiaccio?” Chiesi stupita.
“Ghiaccio? No. E’ mithril.” Rispose confuso.
“Non è possibile. E’ … congelato.” Dissi continuando a rigirarmelo tra le mani.
“Aspetta, dammelo.” Disse Riku.
Glielo passai velocemente.
“Non sento niente. Mi sembra normalissimo mithril.” Disse passandolo a Sora e Kairi.
Com’era possibile? Perché a me sembrava ghiaccio?
“Direi che abbiamo bisogno di Merlino.” Concluse Sora.
“Dovrebbe tornare tra poco. E’ andato a fare il giro d’ispezione con Cloud e Tifa.” Disse Yuffie.
“Cid e Aerith, invece?” Chiese Kairi.
“Da Paperone … A quanto pare qualcuno gli ha rubato diversi casse contenenti gelati al sale marino. Dopo diverse sfuriate ha deciso che qualcuno di noi avrebbe dovuto risolvere il problema. Così Aerith e Cid si sono offerti volontari.” Rispose la giovane ninja alzando le spalle e ridendo sommessamente.
Poco dopo, Cloud, Tifa e Merlino rientrarono. Dopo aver spiegato la situazione, Merlino si alzò in piedi e prese il ciondolo.
“Anche a me sembra mithril. Yuki, penso che dovresti andare a dare un’occhiata al crepaccio.”
“Va bene.” Risposi alzandomi.
“Voi altri andate con lei.” Continuò guardando Riku, Sora e Kairi. “E state attenti.”
Sora annuì energicamente aggiungendo un “Non preoccuparti”, per poi uscire di casa.
Quando arrivammo al crepaccio non notammo niente di strano. Mi allontanai un po’ per perlustrare un’altra zona, quando davanti a me si aprì un varco oscuro da cui ne uscì un ragazzo, che appena mi vide si tolse il cappuccio.
Arretrai di un passo. Perché mi somigliava così tanto?
“Yuki …” mi chiamò sorridente, avvicinandosi.  “Finalmente, di nuovo insieme …” continuò abbracciandomi lentamente.
“Koori * …” sussurrai perdendo ogni inibizione e abbracciandolo a mia volta.

Fine Capitolo

 

 

 

 

*Koori, in giapponese vuol dire ghiaccio. ^^

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Capitolo 10
*** Rivelazioni ***


Capitolo 10  Rivelazioni

Eccomi qui, con un aggiornamento lampo! (Rispetto ai miei soliti tempi. XD)
Oh santi pupi sono davvero felicissima! Questa storia ha raggiunto le 30 recensioni. Oddei, grazie a tutti!
Soprattutto a Erenwen, Elly Mercer e Jessica_Hale che hanno commentato lo scorso capitolo!
Bando alle ciance, vi lascio al capitolo!
Spero che vi piaccia, (Io non saprei classificarlo, uhm … Bello o Brutto?) e che commentiate in tanti! Anche quelli che hanno messo la storia nei preferiti. (Che ringrazio per continuare a tenerla) Ah, e ne approfitto per ringraziare anche Haruka96 e Alejandra Wammettara, che hanno commentato la one-shot, mille grazie!
 Ciau! ^^

 

“Ti ho cercato per tanto tempo, Yuki. Sono felice di vedere che stai bene.” Sussurrò continuando ad abbracciarmi. “E sono altrettanto felice, di essere riuscito a farti tornare la memoria.” Concluse guardandomi negli occhi e sorridendo raggiante.
“Sono felice anche io.” Commentai con un sorriso.
“Adesso nessuno ci impedirà di restare insieme, sorellina. Quando il nostro mondo è stato invaso dall’oscurità non sono riuscito a salvarti, mi dispiace.”
“Non fa niente …” Risposi allontanandomi di un passo.
“Vieni con me, ti farò conoscere gli altri.” Disse tendendomi la mano.
“Gli altri?”
Lui annuì. “I membri dell’Organizzazione XIII.” Spiegò.
“Ma … non loro sono, beh, scomparsi?” Dissi cercando di evitare la parola “morti”.
“In teoria sì. Ma ho rimediato io a tutto.”
“Cosa?” quasi urlai allontanandomi ancora.
“Non ti preoccupare, non ti torceranno un capello.” Disse cercando di tranquillizzarmi.
Rimasi allibita.
Mio fratello, appena ritrovato, era dalla parte dei cattivi. Rimasi lì, a fissarlo ammutolita, fin quando non sentii gridare il mio nome. Mi girai di scatto, incontrando per una frazione di secondo i suoi occhi smeraldini.
“Yuki, allontanati!” Gridò Sora, facendo comparire nella mano destra il keyblade.
Mi girai nuovamente verso Koori. “Come ti è saltato in mente di farli tornare in vita?” Chiesi paonazza. “Sono malvagi!”
“Mi è stato ordinato di farlo. In cambio Lei mi avrebbe aiutato a ritrovarti. Appena La incontrerai ti sarà tutto chiaro.”
“Non ho nessuna intenzione di incontrarla. Chiunque sia questa fantomatica Lei! Basta solo il fatto di sapere che abbia riportato in vita l’organizzazione, per capire che è malvagia! E che tu non debba più avvicinarti a lei.” Conclusi dura, guardandolo male.
“No.” Replicò lui d’un tratto freddo.
Lo guardai sbalordita, mentre la felicità veniva sostituita da un moto di rabbia. “Invece sì! Quella è gente pericolosa, e tu ne devi stare alla larga!” Urlai.
“Mi dispiace sorellina.” Disse prima di schioccare le dita e far comparire un gruppo piuttosto folto di Heartless e Nessuno. “Se non vieni con me con le buone verrai con le cattive.”
Assottiglia gli occhi e con un salto, mi avvicinai a Riku.
“Tutto bene?” Mi chiese.
“Certo.” Mentì. “Ora però vediamo di sistemare quei cosi là.”
“No, devi andare con Kairi da Merlino.” Mi disse Sora.
“Cosa? Non se ne parla!” Ribattei.
La tristezza che avevo provato per tutto quello che mi stava succedendo, e la felicità per aver ritrovato un fratello che avevo dimenticato, si stava trasformando in rabbia, che minacciava di scoppiare da un momento all’altro.
“Yuki, Sora ha ragione. Devi spiegare a Merlino come stanno le cose.” Disse Riku.
Mi morsi il labbro inferiore. “Va bene, ci vado.”
Kairi mi prese per mano e cominciò a trascinarmi verso la città.
“State attenti!” Riuscì a dire, prima di entrare in una piccola insenatura.
Arrivammo a casa di Merlino in un batter d’occhio.
“Allora, avete scoperto qualcosa?” Ci chiese dopo che entrammo, quasi sfondando la porta.
Presi un respiro profondo e cominciai a raccontare.
“Durante il periodo della lotta contro Malefica, quando i mondi vennero inghiottiti dall’oscurità, oltre a quelli che Sora aveva liberato, ce n’era un altro, che era stato inghiottito  … Chiamato la Dimensione del Sogno.”
“Il tuo mondo.” Disse Merlino.
Annuì.
“Ma … come mai Sora non è arrivato anche lì?” Chiese Kairi.
“Ormai era inutile, era stato completamente inghiottito dalle ombre. Però durante l’attacco degli Heartless, Koori e io riuscimmo a scappare, ma ad un certo punto, venimmo separati. E io atterrai a Twilight Town, perdendo la memoria.” Conclusi.
“Adesso capisco tutto.” Asserì Merlino, lisciandosi la lunga barba bianca. “Tu sei la minore?”
“Uh? Sì. Perché?”
“E’ meglio aspettare anche Sora e Riku.” Disse andando verso la libreria e prendendo un grosso tomo.
“Non dovremmo andare ad aiutarli?” Chiesi preoccupata.
“Tranquilla, saranno qui tra poco.” Mi rassicurò Aerith.
Non mi ero neanche accorta della sua presenza e di quella di tutti gli altri. In compenso, ora la rabbia era evaporata in un attimo, sostituita da una strana tranquillità.
“Ok” dissi, per poi sedermi accanto a Kairi per chiederle una cosa che mi tormentava da quando l’avevo conosciuta.
“Kairi, toglimi una curiosità … Ma tu e Sora state insieme?” sussurrai.
La vidi sgranare gli occhi e avvampare. “Beh, noi …”
La sua risposta venne interrotta dall’aprirsi della porta. “Ne riparleremo.” Le dissi sorridendo.
“Oh, bene siete tornati.” Disse Merlino.
“State bene?” Chiesi avvicinandomi.
“Nessun problema.” Assicurò Sora.
“Sedetevi. Perché sono finalmente riuscito a capire.”
“Capire cosa?” Chiedemmo all’unisono io, Riku, Sora e Kairi.
Prima di cominciare a parlare, Merlino aprì l’enorme libro sul tavolo, indicando una foto.

Fine Capitolo

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Capitolo 11
*** Il Castello della Bestia ***


Capitolo 11  Il Castello della Bestia

 

Salve, sono tornata con un enorme ritardo. Scusate.
Il motivo è che, sinceramente, avevo perso fiducia in questa fanfic vedendo, nello scorso capitolo il solo commento di Jessica_Hale (Che ringrazio infinitamente). Non so, forse la storia sta diventando banale, boh. Forse no, perché continua a rimanere nelle preferite di 13 persone, quindi vorrei sapere se c’è qualcosa che non va’ e se davvero dovesse essere diventata brutta, giuro che la cancellerò immediatamente.
Scusate il testamento che ho scritto, però sono davvero con il morale a terra.
Mi auguro che il capitolo possa piacervi.
Ciau.

 

 

La foto ritraeva una giovane donna, con i capelli castani legati in una lunga treccia, e gli occhi azzurro ghiaccio che teneva in braccio una bambina e un bambino. Accanto a lei c’era un uomo leggermente più alto di lei, con i cappelli biondi e gli occhi marroni.
“Ah!” Esclamai puntando il dito sulla foto. “Questi siamo noi!”
“Esatto. Voi siete gemelli, ma lui è nato qualche secondo prima di te, giusto?” Domandò Merlino.
Annuì, girandomi a guardandolo.
“Nella Dimensione del Sogno, i poteri dei sovrani passano di generazione in generazione, ma non era mai avvenuto che nascessero due gemelli. Tuo fratello essendo nato per primo avrebbe dovuto essere l’erede al trono, avendo ricevuto i due poteri.”
“Quali poteri?” Chiese Riku.
“Luce e Oscurità.” Rispose fissando la foto. “Ma questo non è avvenuto, poiché pochi secondi dopo sei nata tu, Yuki. Tu hai ricevuto una quantità maggiore di poteri rispetto a Koori. Ma non saprei dirti il perché.”
“Quindi, anche in lui ci sono i poteri della Luce e dell’Oscurità.”  Affermò Sora.
“Si, ma in minor parte. Il problema è che il suo lato oscuro è il più forte. Quindi l’unica cosa che potete fare è bloccarlo prima che faccia troppo danni.” Concluse, chiudendo il libro.
“Mi ha detto che ha riportato in vita i membri dell’organizzazione XIII” Dissi voltandomi verso Sora.
“Beh, è un bel guaio. Ma se li abbiamo sconfitti una volta, possiamo benissimo farcela di nuovo!” Asserì convinto.
“Credo che dobbiate fare una visita al Castello della Bestia. E’ giunta adesso una richiesta d’aiuto.” Ci annunciò Cid.
“Va bene, andiamo!” Esclamò Sora dirigendosi fuori dalla casa, mentre noi lo seguivamo.
“Yuki, aspetta!”
Mi girai vedendo Leon che correva nella mia direzione.
“Penso che questo ti appartenga.” Disse lasciando cadere il ciondolo nelle mie mani.
Gli sorrisi. “Grazie.”
“Di nulla. Buona fortuna.”
“Yuki, muoviti!” Gridò Kairi.
“Arrivo!” Esclamai raggiungendola.

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Il Castello era enorme.
Quando atterrammo non passarono neanche pochi minuti che venimmo circondati dai Nessuno. Chissà com’era la situazione all’interno …
Feci comparire il Keyblade nella mano destra, e con una piccola piroetta evitai un attacco e con una sferzata abbattei due Nessuno.
Un altro si stava avventando su Kairi, che era impegnata a distruggerne un gruppetto.
“Blizzard!” Gridai scagliando la magia contro di lui.
Riku mi si avvicinò con un salto. “Yuki, voglio provare una cosa, mi aiuti?” Chiese eliminandone altri tre.
“Che cosa?” Chiesi abbassandomi per evitare un colpo e colpire un Simile.
“Una magia combinata.” Rispose avvicinandosi di più. “Lanciamo due magie che si potenziano insieme e spazziamo via, tutti questi mostriciattoli.”
“Va bene, proviamo.” Risposi convinta, per poi concentrarmi. “Firaga!”
“Aeroga!” Urlò Riku.
Con un balzo atterrammo vicino a Sora e Kairi, intenti ad osservare la nostra magia.
Un turbine di fuoco, alimentato sempre più da quello d’aria stava divorando nelle fiamme tutti i Nessuno, finchè pochi secondi dopo, la via non fu completamente libera.
“Wow!” Esclamò Sora. “Complimenti!”
“Grazie.” Rispondemmo all’unisono io e Riku.
Pochi secondi dopo, arrivammo davanti l’enorme portone del castello.
L’interno era immerso nell’oscurità, tranne per qualche fioca luce di due candele.
“Belle?” Chiamò Sora, salendo le scale di fronte.
“Sora, sei tu?” Una vocina infranse il silenzio che si era creato. Poi una ragazza fece capolino da dietro una colonna.
“Belle, stai bene?” Chiese Sora, correndo verso di lei.
“Si, ma non riesco più a trovare gli altri.” Rispose.
“Tranquilla, ci pensiamo noi … Ma la Bestia?”
“Non so dove sia … Dopo avermi detto di non uscire dalla camera, si è diretto verso i sotterranei, credo.”
“Va bene, allora noi andiamo. Stai attenta.” Si raccomandò prima di farci segno di proseguire.
Attraversando una porta ci trovammo in un enorme corridoio, quando sentimmo dei ruggiti provenire da una porticina alla fine del corridoio.
“E’ la Bestia!” Disse Sora, cominciando a correre verso la fonte del rumore.
Quando aprimmo la porta, riuscii a vedere solo due tizi vestiti di nero lottare contro la Bestia.
“Ehi!” Urlò Sora
“Oh, ma è il ragazzino del Keyblade.” Disse uno guardandolo.
“Da quanto tempo non ci si vede, eh?” Aggiunse l’altro togliendosi il cappuccio. Una benda sull’occhio e una cicatrice, doveva essere Xigbar.
“E lei …” Continuò squadrandomi “Deve essere la sorellina di Koori, giusto?”
Con un salto raggiunsi il Nessuno. “Dov’è Koori?” Chiesi facendo comparire il Keyblade.
“Sei davvero aggressiva mocciosetta.” Asserì Xigbar.
Riku mi si avvicinò.
“Beh, non posso risponderti. Noi eravamo venuti solo per prelevare una cosa. Quindi … Addio!” Concluse prima di scomparire in un varco oscuro, con il suo compagno.
Sora, senza far caso troppo ai due che erano fuggiti si precipitò dalla Bestia.
“Va tutto bene?” Chiese aiutandolo ad alzarsi.
“Si, sto bene. Ma quei due hanno preso il Frammento del Sogno.” Rispose abbassando la testa.
“Andiamo da Belle. Poi ci spiegherai che cos’è.” Disse Riku.
Frammento del Sogno …

Fine Capitolo

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